PNRR In arrivo 25 milioni per il turismo del Delta
SOCIALE Al via il tavolo tecnico per salvare il Csa di Adria
URBANISTICA Numerosi caniteri in programma per i prossimi mesi
BOTTRIGHE Da palco a piazza, la storia dell’antico Teatro Rossati
CULTURA Affidata la gestione della stagione teatrale
Energia sostenibile
entre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.
Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! domani. Siamo Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! domani. Siamo bloccati. Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 208 di Adria servizio alle pagg. 8-9 Polesine compatto: “No alle trivellazioni nel Delta”
la posizione del sindaco Omar
massimo supporto da parte
Veneto:
è già vittima della subsidenza”
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25 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE NOVEMBRE 2022 ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 18:30 Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 17:30 segue
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Chiara
Barbierato,
della Regione
“L’area
EVENTI Tanti appuntamenti già in programma per Natale
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Media & potere: rapporto delicato
Chi prova a fare al meglio questo mestiere si è trovato spesso ad interrogarsi su quale fosse la “giusta distanza”. Ovvero quale rapporto i mezzi di informazione dovessero avere con il potere, con la politica, con quelli che contano, insomma. C he molti mezzi di informazione e il potere siano legati da un doppio filo è evidente: quanti politici hanno costruito il proprio consenso grazie ad una fortissima esposizione mediatica? E quanti mezzi di informazione sono “cresciuti” proprio grazie al sostegno del politico di turno?
Niente di cui stupirsi, verrebbe da dire. Peccato per quella “schiena dritta”, invocata dal grande Indro Montanelli per tutti i giornalisti, che troppo spesso appare più come una gobba. È di queste settimane una storia, tutta da definire nei suoi contorni giudiziari, della pesante inchiesta nei confronti del proprietario di Rete Veneta e Antenna3, vero colosso veneto dell’informazione televisiva.
A suo carico, secondo la Magistratura, una reiterata azione di pressione e denigrazione, tramite continui servizi giornalistici, per “ottenere la testa” del Direttore Generale dell’Ulss di Bassano che non lo avrebbe, sempre secondo gli inquirenti, assecondato nelle sue richieste di promozioni, primariati e quant’altro.
D’altro canto la difesa del patron delle televisioni è affidata ad una memoria di una cinquantina di pagine nella quale si specifica come non vi sia stata alcuna minaccia e come i servizi televisivi che mettevano in luce le carenze dell’ULSS abbiano sempre rappresentato un sacrosanto diritto di cronaca considerati i disservizi, manifestati dagli utenti, nelle performance dell’azienda sanitaria.
Noi che crediamo fortemente nella libertà dell’informazione e che pensiamo che, nonostante siamo tutti “strumenti commerciali”, il vero editore siano i cittadini – lettori, ci auguriamo che l’inchiesta dimostri la completa estraneità dei fatti.
Non possiamo, però, non notare come in tutta questa vicenda il ruolo della politica non possa essere considerato marginale sopratutto se si pensa a quanto le televisioni, e i media in generale, abbiano avuto un ruolo determinante nella formazione dell’opinione pubblica in questi difficili anni.
Energia sostenibile
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio. La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico.
La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.
5 www.lapiazzaweb.it Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Ieri,oggi,domani. Più 1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre di Adria Questa edizione raggiunge le zone di Adria Pettorazza e Grimani per un numero complessivo
7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
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L’informazione e la politica sono legati da un doppio filo, necessaria una profonda riflessione
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 14 novembre 2022
Un Natale ricco di appuntamenti nel centro e nelle frazioni
Il Natale si avvicina e con esso anche il ricco calendario di eventi previsti dal Comune di Adria e dalla Pro loco per tutto il mese di dicembre.
Si comincia subito: il 2 dicembre, infatti, alle ore 21 a Teatro Ferrini andrà in scena “Zente del Po” di Gianni Sparapan, che ci guiderà nel racconto della vita in Polesine accompagnato da musiche e strumenti tradizionali del territorio. si proseguirà il 4 dicembre con un duplice appuntamento: è prevista alle 10 la Byc Fit Stay & Strong, una camminata sportiva con due tappe ed esercizi statici a cura di Artalide A.S.D.; alle 17, invece, riposo post esercizio all’Auditorium Mecenati, con il concerto del Trio di ottoni, interpretati da Leonardo Sandri, Elia Donegà e Luca Michieletto, a cura della Società Concerti Buzzolla APS.
L’8 dicembre sarà invece tempo della Corsa dell’Immacolata, a cura del Gruppo Podisti: si partirà alle 9:30 per una camminata o una corsa non competitiva di 6/1 2 chilometri. Alle 14, tutti al Parco Valliera per dar vita all’albero di Natale di Adria, addobbato con i lavoretti realizzati nel laboratorio “Volti Appesi”, a cura di Parco Valliera APS. Nel frattempo, a Bottrighe ci sarà la sfilata canora benefica di Babbo Natale in slitta, a cura del Gruppo Folkloristico Bontemponi & Simpatica Compagnia.
Il 10 dicembre, poi, tenetevi liberi per il mercatino dell’hobbistica e dell’antiquariato. E, per chi se lo fosse perso, Babbo Natale tornerà ancora una volta con la sua slitta per le strade di Bottrighe. Alle 21, presso il Centro Civico Il Mulino di Baricetta, a cura del Centro di
Iniziativa Culturale EL CANFIN APS di Baricetta e del Circolo NOI – San Giuseppe di Baricetta APS, arriverà la rassegna Musicamente Concerti d’Inverno con l’esibizione della Società Corale Adriese e, sempre alla stessa ora, presso il Teatro Comunale Adria, Giorgio Panariello andrà in scena con “La favola mia”.
L’11 dicembre i Bontemponi torneranno per le strade di Bottrighe con la slitta di Babbo Natale e il 12 dicembre prenderanno invece il via le letture animate natalizie per i bambini a cura dell’associazione La Tartaruga e la Formica e Fondazione Franceschetti e Di Cola. Per l’occasione, ci saranno anche luminarie con tende di luci accese e la casa di Babbo Natale le cui luci saranno accese dalle 17 alle 22 e i bambini potranno curiosare dalle finestre.
Tanti altri eventi in programma per il 17 dicembre. Dalle 14 Pagaiata in compagnia a cura Asd Canottieri Adria; dalle 17 alle 19 (e fino al 23 dicembre) aprirà la casa di Babbo Natale nella sede della Fondazione Franceschetti e Di Cola di via Cavallotti, dove alle 17:30 verranno inaugurate le due mostre artistiche “I colori dell’evanescenza” dell’artista pittrice Maura Mattiolo e “Natale tra i sassi” del gruppo Adria per un sorriso; infine, doppio concerto alle 21: al Centro Civico Il Mulino di Baricetta per la rassegna Musicamente Concerti d’Inverno canterà il Corale di Mazzorno Destro, mentre al Teatro Ferrini, ci sarà il concerto di beneficienza di Natale “Canti di montagna e natalizi”, organizzato da Hatria Giallorossa con la finalità di sostenere i lavori di restauro di necessità lo storico Teatro Ferrini.
Il 18 dicembre, a Bottrighe arrivano i Babbi Natale e continua la rassegna Musicamente Concerti d’Inverno con il Coro Parrocchiale Vocinfesta presso la Chiesa San Giuseppe di Baricetta. Il
21 dicembre, arriverà poi Babbo Natale nel giardino della Fondazione Franceschetti Di Cola accompagnato dall’amico peloso, che distribuirà dolci ai bambini partecipanti e ci sarà la possibili-
tà di effettuare una foto con Babbo Natale ed Ercole.
Il 22 dicembre, al Teatro Ferrini arriva “Un teatro coi fiocchi”, il concerto di Natale organizzato da artisti amici del Teatro Ferrini e finalizzato al suo sostegno.
Il 24 dicembre invece i Babbi Natali torneranno a Bottrighe, mentre alle 1 7.30 presso il Presepe realizzato dalla Pro Loco in Piazzetta San Nicola, si svolgerà la cerimonia di benedizione e la deposizione del Gesù Bambino. Gli eventi si concluderanno il 28 dicembre, con il balletto “Il lago dei cigni” alle 20:30 presso il Teatro comunale.
Non resta dunque che indossare guanti, cappello e scendere in strada a celebrare il Natale in buona compagnia insieme a tutta la comunità di Adria.
Gaia Ferrarese
Il Comune accelera i tempi per migliorare l’illuminazione pubblica
“Siamo contenti di constatare che i cittadini stiano apprezzando gli interventi sull’impianto di illuminazione pubblica per sostituire i vecchi corpi illuminanti con lampade Led”. Sono queste le parole del primo cittadino Omar Barbierato impegnato nel miglioramento dell’illuminazione pubblica di Adria. Il gestore dell’impianto, infatti, a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto del Project financing, in accordo con il Comune e nelle more del perfezionamento del contratto, ha già avviato la sostituzione delle lampade.
“Risulta fondamentale riuscire a riqualificare l’illuminazione pubblica il prima possibile visto l’aumento del costo dell’energia” commenta il sindaco, che sottolinea la lungimi-
ranza dimostrata anni fa con questa scelta.
“Saranno cambiati oltre 5.200 punti luce presenti all’interno del territorio comunale – -spiega il consigliere comunale Enrico Bonato –, operazione che consentirà di passare da un consumo energetico di 1.969.588 KWh/anno a 785.110,20
KWh/anno con una riduzione del 60,14 %. Ciò si traduce in un abbattimento della CO2 e nel conseguimento di un risparmio economico che libererà risorse da impiegare per la città”.
L’intervento è significativo anche in relazione alla qualità della luce Led e dei corpi illuminanti che consentono di illuminare esclusivamente verso il basso (senza quindi dispersione del fascio di luce nello spazio) riducendo l’inquinamento luminoso come previsto dal PCIL (piano di contenimento dell’inquinamento luminoso), uno strumento di pianificazione per la sicurezza dei cittadini, aggiornato recentemente dall’amministrazione Barbierato. (g.f.)
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Eventi. Concerti, mercatini, spettacoli e molto altro per festeggiare la festa più attesa dell’anno
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Tutti uniti per dire no al ritorno delle “È un rischio troppo grande per il
Torna ad agitare il territorio il tema delle trivelle, dopo la decisione del governo di ripartire con le estrazioni, Una scelta che ha suscitato vive proteste da parte di tutti gli enti locali. E non è certo tardata ad arrivare la ferma posizione del Comune di Adria.
“L’anno scorso in occasione del 70esimo anniversario della tragica alluvione, avevo fatto un appello chiedendo che la Regione Veneto facesse uno studio scientifico per dimostrare che la subsidenza è collegata all’estrazione del gas metano – spiega il sindaco di Adria, Omar Barbierato –. Noi non vogliamo che succeda un altro Vajont, non vogliamo che la volontà economica vada a mettere a rischio le vite e l’esistenza del Polesine.
Quindi chiediamo alla Regione di muoversi politicamente, ma anche a livello tecnico per mettere un punto definitivo su questa vicenda, affinchè non si debba tornare più ad affrontare il tema”.
In linea con il pensiero dei sin-
daci polesani anche la Provincia di Rovigo: “Le ragioni che hanno portato la Regione del Veneto a promuovere il referendum contro le trivellazioni sono ancora valide – afferma il vicepresidente della Provincia, Graziano Azzalin –, perché dal punto di vista della sicurezza idrogeologica nulla è cambiato: per questo mi auguro che non cambino anche le posizioni di chi, nel 2016, si è speso per quel referendum spiegando che il Veneto non doveva essere svenduto e che i rischi superavano di gran lunga i presunti benefici”.
“Dal canto suo, la Provincia di Rovigo farà tutto il possibile per contrastare scelte politiche che rischiano di danneggiare settori economici fondamentali, come la pesca, colpendo un territorio già vittima di scelte sciagurate”, continua Azzalin, che da consigliere regionale è stato relatore della proposta di legge statale per vietare ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nel-
le province di Venezia, Padova e Rovigo, approvata a Venezia ma rimasta nei cassetti romani, nonché della modifica alla legge istitutiva del Parco del Delta del Po, che ha vietato ricerca e sfruttamento nel territorio del Parco.
“Le nuove norme sono contraddittorie e pericolose: in mare rimane il divieto entro le 9 miglia, ma a terra assistiamo al paradosso che,
non sul litorale Polesano, protetto dal parco, ma a Chioggia e Ferrara rimane il divieto delle 9 miglia in mare, ma nell’entroterra già a un metro dalla costa si può trivellare – conclude Azzalin –. La legge del 2008 che vieta le trivellazioni nel golfo di Venezia, e che è stata confermata, dice che il divieto permane fin quando il Consiglio dei
Ministri, d’intesa con la Regione Veneto, non abbia definitivamente accertato la non sussistenza di rischi apprezzabili di subsidenza sulle coste”.
Dalla Regione, parole confortanti per il Polesine. “La mia è una posizione di coerenza, visto e considerato che nel 2016 ho sostenuto
il referendum – aveva commentato infatti il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso dell’incontro con il ministro Matteo Salvini –. Un referendum che ha avuto l’85,5% dei veneti che si è espresso contro il proseguo delle estrazioni di gas senza limiti di tempo. Ci rendiamo conto che in questo momento
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Dai sindaci
dalla
Veneto alle associazioni
Estrazioni di metano.
polesani alla Provincia,
Regione del
Adria
“Noi non vogliamo che la volontà economica vada a mettere a rischio l’esistenza del Polesine”
altra
foto trivelle
in foto il sindaco di Adria Omar Barbierato e Luca Zaia
trivelle nell’Alto Adriatico: territorio e per l’economia”
questa scelta scellerata comporterebbe. Una decisione disperata e scomposta da parte del nuovo esecutivo, il cui fine sarebbe, a detta dei Ministeri interessati, il veloce approvvigionamento di fonti alternative di energia”, commenta il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, nonché docente di Economia dell’energia all’Università di Padova, Arturo Lorenzoni.
e Andrea Zanoni (Pd). “Zaia vuole passare dalle chiacchiere ai fatti? Ha l’opportunità di farlo”.
“Basta con questa storia delle trivellazioni – attacca invece la consigliera regionale del movimento civico il Veneto che Vogliamo, Elena Ostanel –: il Veneto ne ha già subito i danni e per questo ha già detto no. E lo rimarca giustamente la Confederazione Italiana Agricoltori di Rovigo”.
Zaia: “Ci rendiamo conto che in questo momento l’emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti, ma è pur vero che le perforazioni nel nostro Polesine hanno dato vita a un calo dei terreni fino a 4 metri”
l’emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti, ed è corretto sondare tutte le possibilità, ma è pur vero che le perforazioni nel nostro Polesine hanno dato vita ad una subsidenza, cioè un calo dei terreni, fino a 4 metri”.
“Senza citare altri elementi tecnici, dico che le garanzie sono veramente minimali perché questo non accada ancora – aveva concluso Zaia –, quindi siamo contrari a nuove perforazioni, piuttosto siamo disponibili, sin da ora, a potenziare l’attività del rigassificatore”.
Dello stesso avviso anche le minoranze in consiglio regionale: parole favorevoli al pensiero di Zaia sono giunte anche da Lorenzoni (Pd), Baldin (M5S) e Ostanel (VcV).
“Anche la Lega del Veneto ha riconosciuto le criticità ambientali che
“Con fermezza – sottolinea Lorenzoni – dico no, soprattutto da un punto di vista economico. Non avrebbe senso, infatti, resuscitare un settore industriale che abbiamo finalmente deciso di portare ad esaurimento il prima possibile.
L’alternativa c’è, ed è molto più interessante: organizzare fin da subito la filiera del biometano, che può generare una produzione tripla rispetto al metano fossile in modo sostenibile, con ricadute positive sull’economia del territorio. La neutralità climatica è un obiettivo vincolante e ogni decisione di investimento contraria non è logica. L’economia fossile ci ha generato già troppi costi, sul piano finanziario e sociale”.
“Per una volta sono d’accordo con il presidente Zaia” commenta la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che ha preso parte alla mozione sottoscritta assieme a Cristina Guarda (Europa Verde), Arturo Lorenzoni, Elena Ostanel
“La nostra Regione si è già espressa sul tema, approvando all’unanimità una mia mozione in cui si chiedeva di intervenire proprio per fermare le trivellazioni nell’Alto Adriatico” ricorda la consigliera regionale Ostanel.
Una proposta alternativa arriva invece da Legambiente Veneto. “Sono numerose le ragioni del no a nuove estrazioni che stanno emergendo. Purtroppo sempre in questi giorni altre polemiche e barricate sono state levate a riguardo l’ipotesi di un impianto eolico a 17 miglia a largo delle coste deltizie – commenta l’associazione, che aggiunge –. L’unica possibile exit strategy dalle trivellazioni è quella che prevede un’emancipazione definitiva dalle fonti fossili nel nostro Paese ed è possibile solo affiancando il no alle estrazioni di fonti fossili con un deciso sì alle fonti rinnovabili”.
Gaia Ferrarese
Consorzio Bonifica Delta del Po: “Serve una commissione per valutare gli effetti delle estrazioni di metano”
Corale il “No” che si è alzato dal Delta e dai comitati polesani a difesa dell’ambiente, per dire no alle estrazioni di metano in Adriatico e in terra ferma. A spiegarlo tecnicamente Giancarlo Mantovani, direttore dei consorzi di bonifica Adige Po e delta del Po: “I danni conseguenti all’estrazione di metano sono sotto gli occhi di tutti. Nel 1999 in ministero dell’Ambiente d’intesa con la Regione Veneto nominò una commissione scientifica per valutare le conseguenze dell’ estrazione di gas in mare aperto che portò alla decisione di non estrarre a distanza inferiore alle 12 miglia, previo uno studio scientifico delle conseguenze”. “Questo per dire – prosegue Mantovani – che serve nominare
una commissione di veri esperti, come fu fatto allora, che sappia valutare i modelli matematici prodotti dalle ditte che chiedono il permesso di estrarre. Solo a seguito dei risultati che confermino che non c’è pericolo di subsidenza lungo la costa e che a 6 miglia l’abbassamento non sarà superiore ad un centimetro, come stabiliva il dm del 1999 si potranno prendere decisioni. La cosa grave è che il Pitesai (piano regolatore delle trivelle) prevede che si possa concedere il permesso di estrarre anche in terra ferma in Polesine, ad esclusione dei comuni del parco”. Vanni Destro, componente della Rete dei Comitati Polesani a difesa dell’ambiente, entra a gamba tesa sulla questione: “Ci dicano dal Mini-
stero dello Sviluppo economico quali tecnologie metteranno in campo in un’area costruita dai sedimenti come quella deltina per evitare la subsidenza e ne riparliamo. Siccome non ce ne sono di sicure è meglio che non ne parliamo proprio. L’Italia nel 2021 ha consumato 77 miliardi di metri cubi di gas. Il gas estraibile nell’intera penisola ammonta, secondo il MISE, a 90 miliardi di metri cubi. Una quantità che coprirebbe il fabbisogno di poco più di un anno, ma la cui estrazione provocherebbe danni permanenti al sistema idrogeologico con costi economici largamente superiori ai vantaggi dell’estrazione. Tutto questo per dire che il gioco non vale la candela”.
Guendalina Ferro
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Vajont”
ambientaliste il corale dissenso. Barbierato: “Non vogliamo un nuovo
Adria Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
25 milioni di euro per valorizzare l’area naturalistica polesana (e non solo)
B uone notizie dalla Regione Veneto. “Con la firma di due accordi di programma distinti con l’Ente Parco Regionale del Delta del Po, Veneto Strade e la Società Infrastrutture Venete assegniamo ruoli, competenze e risorse necessarie alla progettazione e realizzazione degli interventi che potenzieranno una delle aree naturalistiche più interessanti della nostra regione – afferma infatti il presidente Luca Zaia –. Una collaborazione strategica che renderà fruibile, non solo ai veneti, un’area già riconosciuta Patrimonio dell’Umanità e Riserva della Biosfera dall’Unesco e che può crescere in termini turistici preservandone il suo prezioso valore ambientale, culturale, turistico ed enogastronomico”.
I provvedimenti si inseriscono nell’ambito del “Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rispetto al quale il progetto specificamente rivolto al Parco del Delta del Po vede la collaborazione tra Veneto ed Emilia-Romagna, per un importo complessivo di 55 milioni di euro, di cui 25 assegnati al Veneto.
Il progetto di sviluppo delle aree del Parco sarà realizzato con risorse a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr e consiste in una serie di interventi attuati in modo sinergico dalla Società Veneto Strade, per la parte riguardante la progettazione e realizzazione di interventi ciclabili di interesse nazionale per un importo complessivo di 17 milioni e 200mila euro, e dalla Società Infrastrutture Venete impegnata, invece, nell’acquisto di materiale rotabile da destinare alle linee Adria Mestre e Rovigo Chioggia, alla ristrutturazione e alla nuova costruzione di pontili in ambito fluviale e lagunare per un valore di 5 milioni euro.
Resta nella competenza dell’Ente Parco del Delta del Po l’attuazione di interventi per un totale di 2 milioni e 800mila euro, così come stabilito dall’accordo già approvato e sottoscritto a giugno con la Giunta regionale.
“Grazie ai 25 milioni assegnati al Veneto possiamo completare l’offerta turistico-culturale dell’ultima tappa del lungo viaggio del fiume Po verso il mare, grazie a una rete di infrastrutture efficiente e intermodale che costituisce un fondamentale valore aggiunto per la va-
lorizzazione della mobilità lenta”, prosegue il presidente del Veneto. “Poter contare sul contributo prezioso della governance del territorio e su un lavoro di rete e collaborazione tra enti e soggetti attuatori – conclude Zaia -, ci consentirà di concretizzare questo ambizioso progetto che mette in fila, in modo sinergico, il trasporto ferroviario, la navigazione e la bicicletta e che guiderà lo sviluppo economico, sociale ed ambientale di questa riserva naturale”.
Gli accordi di programma concludono un iter articolato, che ha visto dapprima un disciplinare tra Ministero della Cultura, Veneto ed Emilia-Romagna, volto a definire le modalità di svolgimento della collaborazione, quindi l’attivazione di una cabina di regia costituita dalle due regioni e dai due Enti Parco regionali, ed infine l’approvazione di un documento di strategia condivisa tra Veneto, Emilia–Romagna, Parco Delta del Po Veneto e Parco Delta del Po Emilia-Romagna.
“Potenzieremo i controlli all’uscita delle scuole”
Saranno potenziati i controlli da parte delle autorità locali in sinergia con le forze dell’ordine del territorio, negli orari di entrata e uscita degli edifici scolastici degli studenti. A renderlo noto è il Sindaco Omar Barbierato.
“In seguito alla segnalazione di alcuni episodi di scarso senso civico da parte di alcuni ragazzi all’uscita di scuola – spiega il primo cittadino – ho chiesto alle autorità competenti di potenziare il presidio di agenti di pubblica sicurezza nei momenti di maggior affluenza di studenti nei pressi dei vari istituti scolastici”. Adria infatti, è la città del Delta con la maggior concentrazione di istituti scolastici e accoglie quotidia-
namente un numero importante di studenti, provenienti anche dai comuni del resto della nostra provincia e dalle province del veneziano, ferrarese e padovano.
“Nella nostra cittadina sono presenti tutti gli istituti, dalle scuole dell’infanzia, agli istituti di scuola superiore, dai corsi di alta formazione del Conservatorio musicale al corso di infermieristica. Per questo motivo ad affiancare gli agenti di polizia locale già presenti in prossimità dei punti più critici, saranno affiancate pattuglie delle forze armate, con la finalità di tutelare l’ ordine pubblico e l’incolumità dei nostri studenti” ha spiegato il Sindaco. (g.f)
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Per il futuro del Csa nasce un tavolo tecnico e riparte il dialogo
Idubbi sulla situazione finanziaria e sul mantenimento dei livelli occupazionali del Centro Servizi Anziani da parte delle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono all’origine della riunione del tavolo di conciliazione e raffreddamento del Csa di Adria attivato dalla Prefettura nella mattinata del 3 novembre sotto la presidenza del Prefetto Clemente di Nuzzo.
All’incontro hanno preso parte, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il presidente del consiglio di amministrazione Simone Mori e il direttore Paola Spinello, il sindaco di Adria Omar Barbierato e Maria Chiara Paparella per la Ulss 5 Polesana.
“Nel corso del confronto sono stati analizzati la situazione economico-finanziaria dell’ente e il relativo piano di
rientro, a seguito dei timori manifestati dai rappresentanti dei lavoratori in relazione allo stato di salute dell’Ente e al mantenimento dei livelli occupazionali” fa sapere la prefettura.
“La direzione aziendale, in risposta alle preoccupazioni espresse dai delegati sindacali,
ha dichiarato che verranno garantiti il pagamento di stipendi e tredicesime ai lavoratori, e che non sono allo studio, al momento, ipotesi di privatizzazione della struttura o di esternalizzazione di servizi” aggiunge la nota.
La direzione ha poi espresso fiducia nella piena collaborazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti “per l’approntamento e la realizzazione del piano di rientro, nel perseguimento dell’obiettivo comune del mantenimento della piena
operatività del Csa di Adria secondo gli alti standard qualitativi sinora offerti, testimoniati anche da quanto riferito al tavolo dalla dottoressa Paparella dell’Ulss 5 Polesana.”
Il Prefetto ha quindi rinnovato l’invito all’attivazione di tutte
Sindaco e assessori sorridenti davanti alle lapidi: scattata la polemica
Botta e risposta al vetriolo ad Adria a seguito della polemica social nata intorno a una foto scattata per annunciare la riapertura della chiesetta del cimitero. A innescare la polemica l’ex sindaco Massimo Barbujani: “Consiglio al sindaco, al vicesindaco e all’assessore di chiedere scusa ai cittadini e sostituire la foto usata per comunicare la riapertura della chiesa del cimitero di Adria. Irrispettosa a dir poco con quel sorriso irriverente davanti alle lapidi – scrive –. Potevano scattarla davanti al portone della Chiesa”.
Secca la risposta del sindaco Omar Barbierato: “La foto che ritrae sindaco, vicesindaco e assessore contenti di aver dato dignità e rispetto ai defunti dentro alla chiesetta del cimitero di Adria rappresenta la felicità di poter ridare finalmente un luogo importante per la comunità e tante famiglie – commenta -. Sarebbe più meritevole un mea culpa da parte degli stessi ex amministratori, perché la chiesetta è stata praticamente abbandonata proprio da loro, nonostante rappresenti un’ importante
struttura funeraria per tutta la comunità. Bastava che al tempo che amministravano, tali consiglieri di opposizione, capissero di dover fare la manutenzione ordinaria, invece di voler fare i moralisti oggi”.
Una replica che non è piaciuta alla lista Cavallari 2.0, che attacca sempre via Facebook: “Non possiamo tacere dopo il suo comunicato con il quale, oltre a non chiedere scusa, contrattacca definendo moralista chi critica la foto. Nessuna persona di buonsenso può pensare che non
sia stato fatto un lavoro meritorio più volte sollecitato anche da noi, e nessuno di noi pensa che a pochi mesi dalla campagna elettorale non fosse “normale” che la maggioranza pubblicizzasse tale opera magari con una foto della chiesetta stessa che tante volte è apparsa sulla stampa. Ma a sbagliare siamo noi che ci attendiamo da questa amministrazione dei gesti che consideriamo normali, dimenticando che loro non sbagliano mai. E infatti la situazione in cui versa Adria è quella che viviamo tutti i giorni”.
le sinergie possibili per salvaguardare la realtà del Csa di Adria, sottolineando l’importanza del contesto territoriale di riferimento e il conseguente pieno sostegno da parte del tessuto istituzionale locale, per far fronte alla difficile congiuntura conseguente all’emergenza pandemica e alla crisi energetica, che ha colpito anche altre realtà simili, operanti nel settore dell’assistenza.
Le parti sociali, accogliendo l’invito formulato dal Prefetto Di Nuzzo, hanno acconsentito ad avviare, un tavolo tecnico per l’esame congiunto delle tematiche di comune interesse, in un clima di rinnovata collaborazione. È in programma anche un incontro tra direzione aziendale e lavoratori, nel segno del ritrovato dialogo tra parte datoriale e rappresentanza sindacale. (g.f.)
12 www.lapiazzaweb.it Chiamaci allo 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA Raccomandiamo il Buon Senso per il Distanziamento per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle 16:30 alle 23:00 Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Ieri,oggi,domani. di1000 prezzibloccati. Siamo Siamoconvenienti.sempre sempre Adria Servizi agli anziani. Positivo l’esito del recente incontro in Prefettura, convocato su richiesta delle sigle sindacali
Unione d’intenti per far fronte all’attuale crisi energetica che sta mettendo in crisi le case di riposo
Iniziative. L’obiettivo è lanciare un turismo di prossimità, in chiave bike and boat
Alla riscoperta del “fiume di mezzo”: il Canalbianco diventa protagonista
La siccità dell’estate, da poco finita, ha portato a delle magre storiche dei due fiumi più importanti d’Italia, ossia Po e Adige. E così il Polesine ha potuto come non mai, riscoprire l’importanza del cosiddetto fiume di mezzo, ossia il Canalbianco. La vita e le attività lungo questo corso d’acqua, sono da sempre legate a sport agonistici quali canoa fluviale, canoa polo, dragon boat, canoa olimpica, canottaggio, ma anche di pesca e turismo con battello. Il Canalbianco, corso d’acqua che praticamente tocca quasi tutta la nostra provincia, fino alla conca di Volta Grimana, non ha risentito della siccità, causata dall’assenza di piogge, diventando un luogo da riscoprire anche attraverso la navigazione con piccole barche. L’elemento acqua caratterizza il nostro territorio, rendendolo per certi versi unico. D’altra parte il Polesine viene spesso chiamato la Mesopotamia d’Italia. Il Canalbianco è un’opera privata, essendo stati distrutti tutti gli anteriori canali.
È parte integrante dell’idrovia FisseroTartaro - Canalbianco - Po di Levante. Le attività volte a utilizzare il Canalbianco come via navigabile sono iniziate nel 1938. Da questa idea è derivata la suddetta idrovia. Si tratta di un’importante via di navigazione, lunga 135 chilometri, collegante Mantova con il mare Adriatico.
All’elemento acqua si legano aspetti sociali, culturali, ambientali ed economici. Quello del Canalbianco, quindi, è un corso d’acqua che ha la particolarità di essere navigabile e non solo a scopo commerciale. Esso ben si presta ad un turismo slow, sostenibile e accessibile. Per questi motivi è nato il progetto di Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia, dal nome di “Navighiamo il museo diffuso dell’acqua”. L’iniziativa è sostenuta dalla Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, con il coordinamento della Provincia e la collaborazione di Cpssae e Fiab Rovigo. L’obiettivo è quello di lanciare un tipo di visitazione diverso, improntato sulla si-
curezza e sulla prossimità, in chiave bike and boat.
Una modalità di visitazione sana e rilassante, quindi, che unisce la bicicletta alla barca. La via dell’archeologia è un itinerario che lega due realtà museali, la cui visita aiuta a comprendere l’evoluzione e lo sviluppo di un territorio. Da Rovigo ad Adria, nel segno della storia. Si parte dal museo dei Grandi Fiumi e si raggiunge il museo archeologico nazionale di Adria, dove esiste un attracco a poche centinaia di metri.
Marco Scarazzatti
Faedesfa sbarca su Amazon: lanciata la linea Infradito Solidale
Faedesfa No Profit sbarca su Amazon, con l’Infradito solidale. Un passaggio importante per continuare a fare beneficenza con una piattaforma online, in grado di raggiungere milioni di persone. Sul sito internet di Amazon basterà digitare le parole chiave “Faedesfa infradito solidale” e le ciabattine nei diversi colori potranno essere scelte, acquistate e ricevute come un qualsiasi prodotto commerciale. Il ricavato del progetto “Infradito solidale” lanciato nel 2020, continuerà ad essere a vantaggio del mondo della scuola. “E’ un grande risultato il passaggio su Amazon, di queste calzature senza tempo. Ci teniamo a precisare che una parte del ricavato sarà sempre dedicato a progetti rivolti a persone con storie di vita che ci toccano il cuore, specie bambini svantaggiati. Siamo e continuiamo ad essere un’associazione a forte vocazione benefica. E la tecnologia e-commerce in questo caso ci offre un importante supporto per continuare a fare del bene”. Questo il commento di Andrea Pezzuolo, presidente di Faedesfa.L’associazione polesana, grazie all’interessamento di Amazon For Charity, filone dell’azienda del commercio che si occupa di enti e associazioni del Terzo Settore, ha messo perciò ufficialmente in vendita le ciabattine infradito. Un’idea lanciata due anni fa, che si mantiene viva. Basta una donazione di 15 euro (è la stessa cifra che si mantiene invariata su Amazon) e le infradito, unisex e per grandi e piccini,arriveranno a casa. Con ai piedi le ciabattine dalla classica forma della stringa a “Y”, si contribuirà a sostenere i futuri progetti di Faedesfa per la scuola. (m.sca.)
13 www.lapiazzaweb.it ROVIGO CITTÀ IN MISCHIA Rovigo Palazzo Roncale 2 0. 29.01. 23 credits: Luciano Pavanello MOSTRA PRODOTTA DA SEGUICI SU Comune di Rovigo CON IL PATROCINIO DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA INGRESSO Contact palazzoroncale.com MOSTRA PROMOSSA DA SEGUICI SU CON IL PATROCINIO DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA INGRESSO GRATUITO Contact Center 0425 460093 palazzoroncale.com Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre Conta di bloccati mesi. Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
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Urbanistica. Il Sindaco Omar Barbierato: “I cantieri hanno l’obiettivo di sistemare strade e ponti”
Lavori pubblici in centro e frazioni
aranno allestiti nuovi cantieri lavori per sistemare strade e ponti”. A renderlo noto è il Sindaco di Adria Omar Barbierato.
“Un percorso preceduto da tutta una serie di interventi già eseguiti nel centro e nelle frazioni, che ora proseguirà per sistemare le criticità in cui versano alcuni manufatti e molte strade del territorio comunale. Abbiamo terminato il censimento dei 240 ponti presenti nel territorio comunale e ora procederemo per sistemare ponte Beniamino Gigli nelle ore notturne, per evitare i disagi al traffico veicolare durante le ore diurne” prosegue il primo cittadino. “Successivamente verrà sistemato ponte Canareggio”, conclude.
Gli interventi ai due manufatti saranno effettuati con il milione di euro assegnato al attraverso il bando pubblico a cui il Comune ha partecipato poi confluito nel Pnrr. “Un risultato reso possibile dal lavoro profuso dall’Assessore Marco Terrentin” sottolinea il Sindaco, che aggiunge: “Stiamo definendo un nuovo progetto che interesserà la viabilità in località Passetto. Per migliorare la circolazione dei mezzi sulle strade comunali, saranno inoltre avviati lavori di asfaltatura in via Monsignor F.Pozzato dalla ditta Grosselle Costruzioni srl di Fontaniva (PD), che ha proposto un ribasso percentuale di 6,53% sull’importo a base d’asta, di circa 92mila euro”. Per eseguire altri la-
vori di sistemazione alle strade del centro e nelle frazioni, la maggioranza civica composta in consiglio Comunale dalle liste IBC e Siamo Adria, ha deciso di accendere un mutuo di 300mila euro con l’istituto Cassa Depositi e Prestiti di Roma. “Una scelta politica è stata quella di intervenire in maniera equa nelle varie zone del territorio Comunale, mentre la sequenza dei lavori è stata dettata dall’urgenza” annuncia il primo cittadino della città etrusca. “Nel centro del capoluogo gli interventi di straordinaria manutenzione interesseranno via della Pace e riviera Amolaretta. In alcuni tratti di via della Pace sa-
ranno messi in quota i chiusini e le caditoie, prima dell’asfaltatura e in strada Amolaretta, saranno realizzati anche due passaggi pedonali rialzati, per garantire la riduzione della velocità dei veicoli transitanti e quindi la sicurezza per pedoni e ciclisti. Gli interventi programmati saranno eseguiti per sopperire a errori, omissioni e trascuratezza delle precedenti amministrazioni. Nelle frazioni di Ca’Emo, Fasana e Bottrighe verranno asfaltati i tratti più critici delle carreggiate. Al termine dei lavori di riqualificazione al manto stradale sarà rifatta la segnaletica orizzontale”.
Gaia Ferrarese
Al via il bando per l’assegnazione degli alloggi Erp
Ci sarà tempo fino al 2 dicembre 2022 per partecipare al Bando di Concorso per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, che si renderanno disponibili o saranno ultimati nel Comune di Adria nel periodo di efficacia della graduatoria, fatte salve eventuali riserve di alloggi disposte ai sensi della Legge Regionale in merito.
La domanda potrà essere presentata nei seguenti modi: accedendo autonomamente con credenziali SPID al portale ERP della Regione Veneto (erp. regione.veneto.it) o prendendo appuntamento con l’Ufficio Patrimonio Immobiliare – Alloggi Erp del Comune di Adria inviando una mail all’indirizzo urbanistica.patrimonio@comune.adria.ro.it o contattando
il numero 0426 941324315.
La modulistica, di partecipazione al Bando di concorso per l’assegnazione di alloggi Erp, potrà essere scaricata dal sito del Comune o ritirata alla reception della sede municipale. Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Patrimonio.
“Si tratta di una notizia importante per i cittadini – evidenzia l’assessore ai Servizi Sociali, Sandra Moda – e per questo spero venga diffusa e condivisa tra la collettività, per far sì che chiunque necessiti di questa opportunità possa coglierla”.
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“Gli interventi programmati saranno eseguiti per sopperire a errori, omissioni e trascuratezza delle precedenti amministrazioni”
Istantanee di vita locale. Simbolo della bella epoca bottrighese, venne abbattuto nel 1990
Teatro Sociale Rossati, una storia iniziata nel lontano 1870
I l teatro Sociale, divenuto più tardi cinema teatro Rossati dal nome della proprietà, venne edificato in piazza della Libertà a Bottrighe nel 1870.
Questo teatro fu regno di indimenticabili veglioni, feste, operette, riviste, ma anche di lirica, con le memorabili rappresentazioni di Lucia di Lamermour ed il Barbiere di Sivilia, dirette nel 1924 dal concittadino maestro Danilo Venturi al suo debutto quale direttore di coro. Senza dimenticare poi la famosa operetta satirica paesana “Butriganeide” composta sempre da Venturi in duetto artistico con il professor Vito Rossati e tante altre loro produzioni.
Il teatro Rossati ebbe il suo massimo splendore all’epoca di Ernesto Rossati, figlio del commendatore Anacleto, apprezzato sindaco di Bottrighe deceduto a soli 29 anni, il 16 novembre 1901, circa un
Tra gli aneddoti, un elettricista rimasto folgorato durante l’ultima festa di ballo organizzata nel febbraio del 1927 dal “Club dei Signori”
anno e mezzo dopo il padre.
Ernesto era un giovane eccentrico, amante delle novità ed instancabile organizzatore e animatore di divertimenti e fu addirittura il primo a portare in provincia l’automobile e la macchina per il cinema. Con Ernesto Rossati anche il carnevale di Bottrighe divenne famoso in tutta la zona e così le feste danzanti.
Restano indimenticabili i veglioni della “Tuba” con mastodontici cilindri e le veglie dei “Nasi”, “delle signorine”, veglia caratterizzata da molti specchi che adornavano la sala, del “Club dei signori”, del “Clubin” e dal 1914, anno di avvio dello zuccherificio, l’altrettanto famosa festa “degli Zuccherieri”, festa passata poi nella successiva sala del dopolavoro.
Tra gli aneddoti, l’ultima festa da ballo organizzata nel febbraio 1927 dal “Club dei Signori” che si concluse tragicamente. Infatti, venendo a mancare l’energia elettrica, l’elettricista di turno Erminio Bolzoni si recò nella vicina cabina per ridare l’illuminazione alla sala, ma lo ritrovarono folgorato alcune persone partecipanti
alla festa che si sciolse anzitempo in un’atmosfera di cordoglio. Per alcuni anni si tennero balli popolari e non più veglie. Il teatro Rossati, diventato più tardi cinema “Centrale” seguì la sorte di tante sale cinematografiche, fu per alcuni anni deposito di un laboratorio di confezioni, poi attraverso una proposta mista, pubblico-privato, sembrava destinato a diventare sala polivalente al primo piano e negozi al piano terra. Ciò non ebbe seguito e nel 1990 lo
stabile venne demolito. Oggi è l’attuale piazza Cinzio Cassetta, dove si svolge il mercato settimanale del mercoledì. Un po’ come la storia di “Nuovo cinema paradiso”, il noto film di Tornatore.
Roberto Marangoni
Allarme per le corse lungo via Dante
Via Dante a Bottrighe è sempre più strada da rally. L’arteria, circa 1.300 metri, di giorno e di notte vede sfrecciare auto e moto a velocità elevata, creando pericoli. Ledimarga Carrara, titolare della trattoria “Dalla Marga” dell’omonima via, torna a lanciare l’allarme sottolineando che “nulla è cambiato e non ci sono controlli da parte degli organi preposti: automobilisti e motociclisti sono indisciplinati e non rispettano i limiti”.
“Recentemente – racconta Ledimarga– è stata sfiorata una tragedia, ma non è la prima volta che persone a piedi o in bicicletta rischiano di essere investite da
auto o moto che corrono impazzite”. “La via è molto frequentata da gente a piedi, ma anche in bici- prosegue Carrara – ed il rombo di motori ad alta velocità si sente a tutte le ore, soprattutto di sera e di notte”. “Esiste un dissuasore nei pressi della scuola materna, probabilmente ne servirebbero altri – conclude Carrara – ma soprattutto un maggiore controllo delle forze dell’ordine”. (r.m.)
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Bottrighe
17 www.lapiazzaweb.it A Venezia è di scena il Natale 21 NOVEMBRE 2022 8 GENNAIO 2023 #NataleVenezia #lecittainfesta Scopri tutto il programma su: www.veneziaunica.it www.comune.venezia.it Alberi di Natale, scenografiche luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole e di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino... Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, animazione itinerante, mostre, teatri. Ieri,oggi,domani. Più di 1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre Conta di noi. Più 1000 prezzi bloccati per almeno 3 mesi. Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente!
Bottrighe
iniziative natalizie Incontro di gemellaggio tra Bontemponi e messicani
Grande successo per l’incontro di gemellaggio tra il gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe e quello dei ragazzi dell’università Tecnologica di Moterrey - Campus di Guadalayara, giunti dal Messico per la madonnina di San Juan de Los Lagos, posta nel piccolo santuario di Panarella.
Una festa, quella celebrata in piazza Garibaldi ad Adria, piena di colori, musiche, costumi
Molti erano convinti che l’atmosfera che si è creata fosse merito della benedizione della Madonnina e ci piace pensare che sia stato davvero così”
e suggellata dalla firma su pergamena dell’atto di gemellaggio tra i rappresentati dei due gruppi.
“Quando ci siamo incontrati per la prima volta è stato come rivedersi tra amici che non si vedevano da tempo –hanno commentato i Bontemponi –l’aria era davvero tanto festosa. Si trasmetteva e si respirava una sensazione di vera amicizia. L’incontro con i ragazzi messicani è stato un autentico abbraccio di fratellanza, divertimento e gioia nel condividere esperienze diverse, ma comuni nell’intento di far conoscere le rispettive tradizioni attraverso la musica, il canto ed il ballo popolare. Quella sera più di qualcuno era convinto che le impressioni di ciò fossero dovute alla benedizione della Madonnina che affiancava la manifestazione in suo onore, ma considerate le emozioni che tutti abbiamo recepito, ci piace pensare che sia stato davvero così”.
L’autunno ha riservato tante altre soddisfazioni per il gruppo bottrighese protagonista sia in spettacoli fissi, sia itineranti a Cà Venier, Pissatola, Pettorazza Papafava, Adria, Villanova del Ghebbo e Trecenta.
Ed ancora a Castelmassa, per l’inaugurazione dei corsi dell’università popolare e alla undicesima edizione del “Montagnanese in fiera” svol-
per
tasi nell’antica città murata.
Poi a Treschè Conca, sull’altopiano di Asiago, per ben due volte, ad agosto e poi in ottobre per la prestigiosa manifestazione “Verben, un treno di colori e sapori”.
Ora i Bontemponi si preparano per le consuete iniziative natalizie benefiche di babbo natale e della befana.
Roberto Marangoni
Comunità in lutto, addio a Daniela Rossato
Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente!
Profondo cordoglio a Bottrighe per la scomparsa di Daniela Rossato in Freguglia. La signora, settantenne, da qualche anno era stata colpita dal cancro. Gremita la chiesa di San Francesco d’Assisi per l’ultimo commovente saluto. Durante la celebrazione religiosa, il parroco don Massimo Barison, l’ha ricordata come una persona buona, rispettosa e sempre disponibile con tutti, che presenziava sempre alle iniziative di Bottrighe e trovava sempre belle parole per incoraggiare quanti si mettono a disposizione del paese. Originaria di Varese, aveva conosciuto Pietro Freguglia di Bottrighe durante il servizio nella sua città quale appuntato della Guardia di Finanza. Dopo il matrimonio, con il trasferimento di servizio a Rovigo, presero casa a Bottrighe. Dalla loro unione sono nati Mauro e Matteo e da loro quattro amatissime nipoti. Il feretro, prima di lasciare la chiesa per la cremazione, è stato accompagnato all’organo dal maestro Marco Finotti interpretando “Tanta voglia di lei” dei Pooh, brano che li aveva fatto incontrare. La famiglia Freguglia ha voluto ringraziare sentitamente il personale medico, in particolare il dottor Roberto Dalla Villa e la dottoressa Cinzia Gozza, il personale infermieristico e gli operatori dell’ospedale di Adria che si sono presi cura di Daniela con grande professionalità e sensibilità, sia nel reparto Hospice che nell’assistenza domiciliare. (r.m.)
Le tre S-cioptà
> Chi vòle un pomo sbassa la rama, chi vole la femna caressa la mama
> Can scotà da l’acqua calda, gà paura anca d’là freda
> A un belo sempre ghe manca, a un bruto sempre ghe vansa
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Folclore. Dopo i successi autunnali, il gruppo si prepara ora
le
un momento del gemellaggio tra i Bontemponi ed il gruppo folkloristico messicano
a cura di Roberto Marangoni
“La nostra offerta a misura di studente”
Dal 1995 il Cur è il volto dell’Università e di tutto ciò che ruota intorno alla vita universitaria a Rovigo e nel Polesine, non soltanto servizi rivolti a studenti e agli atenei di Padova e Ferrara, ma anche lo sviluppo di nuovi percorsi, nuove occasioni di crescita formativa e culturale, orientamento universitario, formazione post-diploma, collaborazione tra istituzioni, dialogo quotidiano con la realtà sociale ed economica del territorio. Le sedi dei corsi del Consorzio Università Rovigo si trovano al Cubo (area Censer); a palazzo Angeli; nella Cittadella socio-sanitaria; all’ex liceo Celio, ora Innovation Lab; all’Its Marco Polo Academy.
Con Diego Crivellari, presidente del Cur, abbiamo fatto un approfondimento sul ruolo dell’Università nella città capoluogo del Polesine, svelando quelli che sono i progetti presenti e futuri. “Il ruolo dell’Università ha conosciuto negli anni una cresciuta equilibrata. Quando 27 anni fa è nata l’Università a Rovigo, con lo statuto del Cur, ci potevano essere incognite o perplessità sul ruolo delle sedi periferiche. La particolarità di Rovigo, cosa non così diffusa in Italia, è la presenza di ben due atenei: Padova e Ferrara. Al Cubo si trovano Diritto e Scienze della formazione dell’Università di Padova. Già prima c’era il laboratorio di Padova, ora c’è anche lo Studentato, molto ben frequentato. A questi si è aggiunto pure Enaip Rovigo, scuola di formazione professionale, in un’area sempre più frequentata. La novità pre-Covid è stata l’apertura a palazzo Angeli, con l’approdo dell’Università in centro, della sede del dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara, aperta però solo di recente, viste tutte le limitazioni. Seguito dal corso di Rischio idrogeologico, inaugurato a fine novembre 2021. Si tratta di un corso di laurea magistrale, internazionale, che attira studenti da tutto il mondo. Un corso che potrebbe essere utile per i cambiamenti climatici e lo studio dello stesso Polesine e Delta del Po. La parte consistente di questa offerta sono i diplomi di laurea, che si trovano nella Cittadella socio-sanitaria”.
“Il mio percorso come presidente è iniziato nel febbraio 2021 – ricorda -. Un percorso molto interessante, con novità in itinere da gestire. Oltre a me, il Cda del Cur è composto dal vice presidente Paolo Avezzù, con Sofia Nicoli,
Maria Votta Gravina, Enrico Buoso. Un sincero grazie va ai soci - Comune, Provincia, Camera di Commercio Venezia-Rovigo - per il supporto assieme alla Fondazione Cariparo”. Per Crivellari l’arrivo in centro dell’Università è molto positivo, “dato che più di qualcuno si sta accorgendo che esiste questo mondo anche a Rovigo”.
La novità del 2022 è l’University Card, iniziativa creata interloquendo con le associazioni di categoria, per dare accesso a tutto quello che la città può offrire agli studenti. Inoltre, percorsi di mini workshop in fase di organizzazione a Padova, Ferrara, Iuav Venezia, che ha in essere una convenzione con l’Innovation Lab. “Tre atenei che stanno studiando con noi del Cur altrettante sperimentazioni,che partiranno a gennaio 2023 – prosegue Crivellari -. A febbraio 2023 ci sarà il ritorno in presenza dell’University Day, che si svolgeva al Cubo, sostituita on line negli ultimi due anni, riservando diverse sorprese, in termini di numeri. In questo anno e mezzo ci siamo impegnati a far vivere tutte le sedi delle nostre Università, con svariate iniziative. Tra queste, il Festival dell’educazione civica a palazzo Angeli a luglio, con oltre un centinaio di docenti. Dall’8 al 10 novembre al Cubo, tre giorni di appuntamenti dedica-
ti al mondo delle imprese e delle professioni. Segnale di ripresa e vivacità per la città”. Crivellari sottolinea che “l’ambizione è far sì che l’Università, un mondo chiuso, si possa aprire a tutti”. La popolazione studentesca è stabile sulle 2.000 unità: 300-400 da Ferrara, il resto da Padova. A questi numeri vanno aggiunti quelli dei dipendenti. “E’ un tesoro di cui tenere conto, che permette di guardare al futuro. Il nostro intento è quello di spiegare alle scuole e alle famiglie che studiare a Rovigo significa studiare in serie A, visto che abbiamo delle eccellenze che garantiscono il collocamento nel mondo del lavoro. Rovigo ha anche servizi a misura di studente, che non è mai lasciato solo. Vivere in una città a misura di persona e non alienante, oltre ad una qualità di vita mediamente buona, è un punto di forza”.
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Università
Istruzione. Il presidente del Cur Diego Crivellari fa il punto sul presente e il futuro dell’ente
Marco Scarazzatti
Il presidente del Cur Diego Crivellari
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“Con l’arrivo dell’Università in centro più di qualcuno si sta accorgendo che esiste questo mondo”. Circa 2mila gli iscritti
Anmil: “La politica rimetta la sicurezza tra le sue priorità”
Luciano Serafin, presidente provinciale di Anmil chiede alla politica di rimettere il tema della sicurezza sul lavoro tra le sue priorità. “Abbiamo letto con attenzione e tristemente constatato, che nei punti programmatici dei partiti che hanno concorso alla competizione elettorale di fine settembre, sulla sicurezza sul lavoro non c’è quasi nulla. Oltre ai soliti proclami, tipici della campagna elettorale, peraltro nemmeno rispondenti all’urgenza del momento, considerati i disastrosi dati sul trend del 2022, nessuno ha preso seriamente a cuore il tema della sicurezza sul lavoro e delle malattie professionali. Un po’ ce lo aspettavamo, un po’ no. Ce lo aspettavamo perché il tema non ha mai avuto un appeal propagandistico.Un po’ no, perché dopo i grandi proclami, a proposito dell’Agenda Draghi credevamo che, proprio in virtù dell’impegno del Governo Draghi, dovesse prendere corpo un approccio teso ad ottenere
risultati. Oggi è di quello che abbiamo bisogno”. Serafin analizza quello che è stato il 2022 fino ad inizio settembre. “I dati Inail sul trend del 2022, parlano chiaro. C’è poco da interpretare. Rischiamo di vedere incrementate di quasi il 50% le denunce di infortunio e i decessi sul lavoro. Presentarsi in Europa alla vigilia della formulazione di importanti documenti non crediamo sia un bene per il nostro Paese. L’auspicio è che, alla ripresa dell’attività parlamentare e dell’operatività di Palazzo Chigi, gli infortuni e le morti sul lavoro diventino oggetto di un’azione specifica, decisa e realmente efficace. E noi vogliamo farne parte”.
L’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro è nata nel 1943 ed è riconosciuta come un Ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui è affidata la tutela e la rappresentanza delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove
e degli orfani dei caduti. L’Anmil è una delle più antiche associazioni di disabili operanti in Italia e vanta una storia e una tradizione di impegno in favore dei mutilati e degli invalidi del lavoro che le hanno fatto conquistare il ruolo, riconosciuto anche dalla legge, di rappresentanza dell’intera categoria, oggi costituita da oltre 1.000.000 di persone percettori di rendite vitalizie, dirette o indi-
rette, erogate dall’Inail. Per questo motivo un rappresentante dell’Anmil fa parte, per legge, del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail.L’associazione svolge, a livello locale e nazionale, attività di assistenza legale, medica e infortunistica ai mutilati e agli invalidi del lavoro. L’associazione ha lo scopo di tutelare le vittime degli incidenti sul lavoro, offrendo loro trattamento economico,
Confindustria Venezia Rovigo: “i lavoratori sono il nostro bene più grande”
“La morte di Davide Milan ci addolora profondamente - dichiara Paolo Armenio a nome degli Industriali rodigini -. Di fronte ad un evento così tragico, le imprese insediate nella zona dove si è svolto l’incidente stradale, in viale delle Industrie, mi hanno chiesto di rappresentarle nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Ho quindi manifestato al Sinda-
co di Rovigo Edoardo Gaffeo la disponibilità non soltanto di Solmec, ma anche della vicina Draxton, ad individuare insieme le strategie più opportune per aumentare la sicurezza stradale dell’area. Al Primo cittadino, che ha assicurato da subito collaborazione e supporto concreto, ho riferito che le due aziende sono pronte a partecipare alle spese per l’installazione
di un impianto semaforico. Sono inoltre disponibili a contribuire alla messa in atto di altre eventuali soluzioni”. Conclude il Vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo: “I lavoratori sono il nostro bene più grande, per questo siamo determinati a lottare per offrire loro non soltanto un’impresa ma anche un contesto urbano sicuro e a misura d’uomo”.
cure e assistenza. Provvede inoltre all’organizzazione di attività volte a sensibilizzare i lavoratori e i cittadini alla prevenzione dei rischi e degli infortuni sul lavoro.L’associazione gestisce anche il Patronato Anmil, con i seguenti servizi: infortuni sul lavoro prestazioni Inail, prestazioni previdenziali, invalidità civile, prestazioni assistenziali a sostegno del reddito, successioni, colf e badanti. Inoltre svolge attività di consulenza legale, gite sociali e culturali, pratica sportiva, sostegno morale. I destinatari sono i cittadini e le personedisabili. La sede rodigina si trova in via Einaudi in area Maurizio Tosi. Il recapito telefonico è 0425073550. La mail è rovigo@anmil.it. Gli orari di apertura sono: lunedi8.30 – 12.30, martedi8.30 – 12.30 e 14.30 – 17, mercoledi8.30 - 12.30 e 14.30 – 17, giovedi 8.30 – 12.30 e 14.30 – 16.30, venerdi8.30 – 12.30, sabato9 – 12.
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Infortuni. La richiesta del presidente provinciale guarda ai dati scoraggianti
Marco Scarazzatti
Affidata all’Associazione patavina Tempi e Ritmi la stagione teatrale
L ’associazione patavina Tempi e Ritmi l’ha spuntata sulle altre dieci manifestazioni di interesse che si sono candidate per progettare la prossima stagione teatrale adriese, come previsto dal regolamento d’uso del Teatro Comunale, approvato in consiglio Comunale lo scorso giugno.
A decretare l’affidamento dell’incarico, l’apposita commissione di valutazione tecnica costituita con determina del 10 ottobre scorso e poi riunitasi il 19 ottobre.
L’incarico affidato a Tempi e Ritmi, un vero e proprio progetto artistico integrato, comprenderà l’individuazione del direttore artistico che si occuperà di realizzare il cartellone degli eventi, strutturando la linea programmatica, avrà il compito di contattare le compagnie artistiche e di occuparsi del relativo quadro economico delle iniziative, oltre ad attivarsi nella ricerca di sponsorizzazioni e attività di Fundraising.
Al nuovo direttore artistico spetterà anche il coordinamento di spettacoli, eventi musicali e culturali, che verranno organizzati in città.
“La figura del direttore artistico, attraverso il regolamento del teatro, ci permetterà, – spiega il sindaco Omar Barbierato – di lavorare per aumentare la quantità e la qualità degli spettacoli in un’ottica integrata delle sale della città con hub il teatro co-
munale del popolo”.
“Si tratta di un impegno che, orgogliosi, onoreremo per i prossimi mesi con passione, entusiasmo e dedizione. Avanti tutta!” commenta l’associazione sulla propria pagina Facebook.
La collaborazione tra la città etrusca e Tempi e Ritmi, associazione presieduta da Massimo Salasnich, durerà fino al 31 ottobre 2023 e costerà complessivamente alle casse comunali circa seimila euro.
Gaia Ferrarese
Un nuovo ricco percorso espositivo dedicato alla tarda Età del Bronzo al Museo dei Grandi Fiumi
Dopo le campagne di scavo avvenute tra il 2008 ed il 2011 e i carotaggi effettuati nel 2017 e nel 2018, tutte attività di ricerca nate anche con la collaborazione del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, il polo museale del capoluogo polesano ha deciso di dedicare un nuovo piccolo, ma denso, percorso espositivo ai reperti della tarda Età del Bronzo rinvenuti nella località di Campestrin di Grignano Polesine, nel comune di Rovigo. Non manca molto all’inaugurazione delle nuove installazioni esposte al museo, che cercheranno di raccontare, con intenti divulgativi, la vita, per quanto emerso sino ad ora, dell’abitato protostorico del XII secolo avanti Cristo; infatti, l’assessore alla cultura e vicesindaco Roberto Tovo, ha affermato che, con ogni probabilità, la nuova sezione espositiva del Museo dei Grandi
Fiumi verrà aperta al pubblico nella prima parte del mese di dicembre. L’area tematica sarà chiamata “Sala dell’ambra” e si concentrerà in particolar modo sulla pratica della lavorazione di questo materiale. La preziosa resina fossile infatti, alla fine del
II millennio a.C., arrivava dalle coste del Mar Baltico fino alle sponde dell’antico ramo fluviale chiamato Po di Adria; una volta qui, in particolar modo negli antichi centri di Frattesina e di Campestrin, essa veniva lavorata dagli artigiani del posto. Nel corso dei già citati scavi arche-
ologici i ricercatori sono riusciti a portare alla luce quelli che paiono essere i segni delle antiche officine di questi protostorici lavoratori di ambra, rinvenendo una grande quantità di resti della lavorazione della resina fossile. Parte di questi reperti saranno visibili nella nuova sezione del percorso museale, dove, oltre all’ambra, saranno esposti anche reperti quali vasi biconici, palchi di cervo lavorati e oggetti in pasta vitrea. Tovo ha inoltre affermato che: “al museo sono almeno due le sale in via di allestimento. La Sala dell’ambra sarà verosimilmente la seconda ad essere inaugurata”. Tali aperture possono costituire un’ottima occasione per cercare di inserire l’istituto museale come uno dei cardini fondamentali dell’offerta turistica del capoluogo polesano.
Davide Farinatti
figura del direttore artistico, attraverso il regolamento del teatro, ci permetterà di lavorare per aumentare la quantità e la qualità degli spettacoli in un’ottica integrata delle sale della città con hub il teatro comunale del popolo”
25 www.lapiazzaweb.it Scuola di alfabetizzazione A Rovigo i lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12 a one Sant'Andrea Apostolo r donne a cura di Auser vo Incontri form m accoglienza, d r Incontri per la cittadinanza nell'ambito delle proposte annual n a cura e ersità Popolare di Lendinara di Polesel S Il CSV di Padova e Rovigo è impegnato in azioni di coprogettazione nel territorio per facilitare e sviluppare progetti di rete tra le associazioni al fine di creare una comunità più accogliente e inclusiva Scopri tutte le attività e come partecipare: csvpadovarovigo.org Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre Conta almeno Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Cultura Teatro. L’associazione ha sbaragliato la concorrenza e si occuperà della direzione artistica
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“La
“Si tratta di un impegno che, orgogliosi, onoreremo per i prossimi mesi con passione, entusiasmo e dedizione”
Corsa non competitiva. Protagonisti la natura e
i
paesaggi da ammirare e rispettare Grande successo per la prima edizione dell’Epica dell’Acqua
Dal ponte di barche di Santa Giulia è partita l’edizione “zero” dell’Epica dell’Acqua, una passeggiata non competitiva in 3 tappe di circa 30 chilometri ciascuna nel Delta del Po. Ideatore è l’adriese Alberto Marchesani, ultramaratoneta per divertimento che ha pensato a questa 100 chilometri totali a piedi nel Delta del Po, una corsa non competitiva che si è svolta dal 21 al 23 ottobre. Nelle tre tappe ideate, ognuna di circa 30 chilometri (nello specifico 33, 27 e 27 circa) tutte nella provincia di Rovigo, vero cuore del Delta del Po, natura e paesaggi unici sono stati i veri protagonisti. L’Epica è partita coi saluti del sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e di Adria Omar Barbierato. Il primo cittadino adriese ha accompagnato il gruppo condividendo l’auguro che questa edizione zero possa essere “la prima di molte altre”.
Il gruppo, formato da camminatori molti dei quali giunti anche da fuori regione, assieme all’ideatore Alberto Marchesani e al trailrunner Andrea Gatta, hanno percorso il seguente percorso: dal ponte di barche di Gorino Sullam, il gruppo ha affiancato la Pineta Cassella, Marina 70 e un lungo tratto della Sacca di Scardovari. Hanno quindi attraversato l’Oasi di Ca’ Mello, il paese di Tolle, salendo l’argine del Po di Venezia, il ponte sul grande fiume, Ca’ Zuliani arrivando a Pila, dove hanno trascorso la notte. Il giorno dopo, sabato 22 ottobre, da Pila, dopo aver fatto il giro di tutta la penisola, sono tornati a Ca’ Zuliani, quindi a Boccasette attraversando il Ponte di Barche sul Po di Maistra affiancando tutta la valle fino ad arrivare a Porto Levante. Domenica 23 ottobre, con l’aiuto di una barca, si è attraversato il Po di Levante partendo lungo Valle
Ottimo inizio di stagione per l’Adria PSV
È cominciata nel migliore dei modi la stagione sportiva 2022-2023 per la Prima Divisione femminile “Adria-PSV Volley Studio Simoni” che all’esordio in casa in Coppa Rovigo ha vinto per 3 a 1 contro il Volley Ariano. Rivive la partita il coach Raffaele Marangon. “Nel primo set le ragazze sono partite con il ritmo giusto, ma con il passare del tempo sono venute fuori le avversarie, che hanno approfittato dei numerosi errori in ricezione e difesa della ragazze, chiudendo il set 25-22 per la formazione di Ariano nel Polesine. Nel secondo set, però, grazie agli attacchi efficaci di Banin e Eva Duò, entrata proprio in questo secondo set, abbiamo pareggiato i conti chiudendolo sul 25-19 e poi nei due set successivi abbiamo giocato in scioltezza chiudendo il terzo set a 25-10 e il quarto 25-15, con
Segreda. Da lì poi a Valle Pozzatin e Valle Capitania, per raggiungere a Porto di Moceniga e risalire a Valle Casonetti fino all’argine del fiume Adige. Costeggiato il fiume fino alla sua foce hanno poi proceduto verso sud attraversando la
Volley Studio Simoni
Martina Banin migliore realizzatrice e Eva Duò subito dietro di lei”.
Il Coach Raffaele Marangon, tecnico con trascorsi tra Scardovari Volley e Project Volley, coadiuvato dal coach Stefano Stocco, ha schierato in campo Stoppa, Duò, Grillo, Banin, Pieretto, Mantovan e Soncin.
L’inizio della stagione è più che promettente per l’ambiziosa squadra nata dalla fusione tra le prime due squadre femminili di Adria Volley e Project Star Volley da parte dei presidenti Federico Simoni e Mirco Mancin.
Hanno cominciato l’attività anche l’under 17 maschile allenata dal coach Boscolo e la Prima divisione maschile allenata dal coach Giorgio Zamara, con ben 41 anni di esperienza. (c.a.)
pineta di Rosapineta, per raggiungere la spiaggia e terminare la corsa al Giardino Botanico di Porto Caleri in tarda mattinata. L’Epica dell’Acqua è una gara che punta al rispetto totale della natura, vera padrona di casa. I partecipanti
hanno attraversato valli da pesca, argini di canali, spiagge e paesi di pescatori e hanno potuto godere di un paesaggio unico nella zona umida, formata dalla foce del fiume più grande d’Italia.
Cristiano Aggio
Le interviste di Ilaria Morelli ai protagonisti del Nord-est per raccontare l’attualità e il Veneto che viviamo ogni giorno.
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Sport
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#Regione
In Veneto è di nuovo boom turistico
il futuro
l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.
Assessore, è soddisfatto?
“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-
lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.
Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione
e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?
“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-
Il Punto
bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.
Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?
“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.
Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.
Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?
“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.
Sara Salin
Il primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.
Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha
Migranti, la politica s’è rotta
di Antonio Di Lorenzo
ribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.
Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati
dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?
Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.
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“I
L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
“Crescita notevole, flussi a livello 2019” ASCOLTA IL PODCAST DE IL PUNTO
Regione
Natale nell’URBS PICTA
Il 25 di novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 3 di dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni.
L’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Sono iniziati da Prato della Valle e Palazzo Moroni i preparativi per abbellire i monumenti e i luoghi storici della città. Sarà un Natale diverso dagli scorsi anni con un’attenzione rivolta al risparmio energetico, senza però rinunciare a far vivere l’atmosfera natalizia.
Il primo appuntamento, venerdì 25 novembre, è con la tradizionale accensione delle luminarie. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Inoltre, le lumi-
narie saranno spente anticipatamente, due ore in meno rispetto agli anni precedenti. Confermate le luminarie installate direttamente dai commercianti e il videomapping sui palazzi monumentali del centro storico, ad eccezione del Battistero del Duomo e in Piazza Eremitani.
Natale per i più piccoli
Il Natale a Padova sarà caratterizzato anche da mostre per famiglie con un’attenzione all’aspetto didattico mescolato a quello ludico. Nel centenario della più interessante scoperta della storia dell’archeologia dal 12 novembre, per la prima volta la cattedrale dell’Ex Macello di via Cornaro sarà teatro della mostra Tutankhamon – La tomba, il tesoro, la maledizione. Grazie alle 120 riproduzioni dei reperti più importanti trovati nella tom-
ba di Tutankhamon, all’uso di elaborate scenografie ed all’applicazione della realtà virtuale, il visitatore è catapultato nell’ambiente ricostruito della tomba del faraone, come la vide l’archeologo Howard Carter nel 1922. Lo spettatore può vivere un’esperienza immersiva attraversando il reparto dedicato alla mummificazione, dove è possibile osservare e comprendere le varie fasi dell’imbalsamazione, ed ascoltare il racconto della scoperta della tomba dalla voce di Carter stesso, interpretato da Bruno Santini. Sempre di esperienza immersiva è Sidera Aurea, il progetto artistico di valorizzazione di Palazzo della Ragione, uno dei luoghisimbolo della città inserito nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco. L’Umanesimo digitale come sfida della tecnologia per raccontare la parabola che la sala picta ha vissuto attraverso i se-
coli, dalla fondazione dell’edificio fino al terribile incendio che distrusse il ciclo pittorico di Giotto avvenuto nel 1 420. Ogni sera fino al 18 dicembre andrà in videomapping immersivo che si sviluppa attorno all’elemento architettonico e pittorico del Salone, in una proiezione su due livelli tra soffitto e superfici affrescate. L’installazione offre la sensazione di immergersi in un sistema fisico e astronomico, come all’interno di una gigantesca macchina del tempo, in un viaggio fra il presente e un magnifico passato.
Ritrovamenti antichi e realtà virtuale sono gli ingredienti della proposta che da giovedì 8 dicembre ospita il Padiglione 1 fiera di Padova. Lost Hangar, dinosauri rivelati è la mostra pensata per famiglie e ragazzi di tutte le età, per approfondire in modo inedito la particolarità biologica ed evolutiva dei dinosauri. Un’inedita collezione di fossili originali di dinosauri riuniti insieme per la prima volta affiancherà ricostruzioni animate in scala reale. Ampio spazio verrà dedicato anche alle esperienze immersive e interattive che farà rivivere l’epoca giurassica.
Regala l’Urbs Picta
I visitatori che decideranno di passare il Natale a Padova potranno fruire di un altro strumento innovativo: la Padova Urbs picta card, un biglietto unico che consente l’ingresso ai luoghi del sito seriale “I cicli affrescati del XIV secolo di Pa-
dova” Patrimonio Mondiale. La card è disponibile in formato fisico che digitale, ovvero scaricabile su smartphone e garantirà un ingresso in: Cappella degli Scrovegni, Palazzo della Ragione, Oratorio San Michele, Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, Oratorio San Giorgio, Basilica del Santo, Cappella della Reggia Carrarese e Battistero della Cattedrale. Il Biglietto Unico è disponibile anche nella versione senza Cappella degli Scrovegni.
Per i turisti il Biglietto Unico ha una validità di 48 ore o 72 ore, in vendita rispettivamente a 28 e 35 euro e include nel prezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici. Mentre per i residenti della Provincia di Padova, gli studenti dell’Università di Padova ed i lavoratori in enti e società comprese nel territorio della Provincia di Padova è invece disponibile un Biglietto Unico / Urbs Picta Card con validità di 6 mesi (costo 25 euro).
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“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso
Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche
celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.
Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.
Spazio naturalmente anche ai prota-
gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con
la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro
alla sua
Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.
Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”
Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.
Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?
“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte
delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.
Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-
tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?
“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.
Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.
“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”. Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.
“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.
La riforma del terzo settore potrebbe
dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?
“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.
29 www.lapiazzaweb.it Regione
della Giustizia Carlo Nordio,
prima uscita pubblica dopo la nomina al governo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il sindaco di Treviso Mario Conte.
Domenico Basso e Carlo Nordio Da sinistra: Mario Conte, Carlo Nordio, Luigi Brugnaro, Elena Donazzan e Domenico Basso
L’intervista. Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto
in foto Giovanni Follador
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Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service
Valore delle relazioni e impegno sociale
Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.
La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-
zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore
Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.
Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,
creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.
IL PUNTO
Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è
quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.
“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.
“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.
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Regione
Despar: un legame sempre più forte con i territori
di Giovanni Taliana
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione
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É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.
Ma cos’è l’influenza?
Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.
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Vaccino
Prosegue alla pag. seguente NOVEMBRE 2022 on-line: /category/salute/
Vaccinazione antinfluenzale, al via la campagna 2022-23
dove e perché farlo, chi ne ha diritto gratis
antinfluenzale:
Salute
quando,
Salute
Tumore alla prostata: al via la campagna LILTforMEN2022
Prevenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.
A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.
Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.
In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-
zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.
Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.
Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com
“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.
Vaccino antinfluenzale
I SINTOMI
L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.
COME SI TRASMETTE
Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.
PERCHÉ VACCINARSI
Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.
Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.
IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE
Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.
DOVE CI SI PUÒ VACCINARE
La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.
Salute
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Fino al 30 novembre in programma visite urologiche gratuite e una serie di eventi per sensibilizzare alla prevenzione
La presentazione del programma Liltformen 2022
In foto:
Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor
Bozzoli dell’ospedale di Cittadella
“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”
Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico
Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.
Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.
É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.
Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale.
In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali? É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da parte dei sanitari e attivare l’ambulanza - attraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente:
più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.
“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.
“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus.
Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.
“Il trattamento con trombolitico - conclude - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.
“L’intervento è tempo-dipendente - in-
siste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.
L’iniziativa regionale rivolta agli studenti. Un km al giorno verso il benessere
Basterebbe percorrere 1 km al giorno per fare molta più strada di quanto si pensi, in direzione della salute e del benessere, in particolare dei più giovani.
È questa la filosofia dell’iniziativa regionale “1 km al giorno educational” che ha l’obiettivo di promuovere stili di vita attivi, ed è a cura della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.
Gli interlocutori sono i ragazzi in età scolare, nello specifico nella fascia d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, ed è aperta a tutte le classi delle Scuole Secondarie di I e II grado del Veneto.
Gli obiettivi sono dunque quattro: favorire il movimento degli studenti a scuola, ridurre la sedentarietà nei ragazzi, stimolare l’apprendimento e la salute, migliorare il clima e le motivazioni della classe.
Ma come funziona? Le classi partecipanti si impegnano a camminare per almeno 1 km al giorno, per più giorni possibili, in un periodo che, a partire dal 1 novembre, va
fino al 30 aprile dell’anno scolastico. Ogni alunno può decidere di coinvolgere anche dei “simpatizzanti” (familiari, amici, professori ecc.), che si impegnino a mantenersi a loro volta attivi. I ragazzi possono realizzare, inoltre, degli elaborati (disegni, cartelloni, video, poesie, slogan ecc.), frutto della riflessione fatta a scuola con il proprio
maggio, in coincidenza con la Giornata Mondiale Senza Tabacco e con la conclusione di un’altra iniziativa rivolta alle scuole, “Smoke Free Class Competition”.
Sarà premiato, col primo premio regionale, ciascun alunno della classe estratta come vincitrice; è previsto inoltre un “Premio regionale simpatizzante”, estratto a sorte tra tutti coloro che si sono iscritti all’iniziativa.
Un riconoscimento andrà anche a chi ha percorso più chilometri, un altro all’Istituto con più classi iscritte. E comunque tutti gli studenti che si sono impegnati a rimanere attivi per tutta la durata dell’iniziativa riceveranno un riconoscimento.
insegnante sui benefici dell’esercizio fisico e sull’importanza di mantenersi attivi. Al termine dell’iniziativa, le classi che risultano aver inviato almeno un elaborato e avere praticato il km costantemente per tutta la durata del concorso, anche se non ogni giorno, partecipano all’estrazione delle classi vincitrici.
La premiazione si terrà il prossimo 31
Il giorno della premiazione, inoltre, il messaggio dell’iniziativa uscirà dal mondo scolastico per estendersi a tutta la popolazione con l’evento “1 km al giorno nel tuo comune”.
Saranno gli insegnanti ad iscrivere le proprie classi, contattando il referente dell’Azienda Ulss di appartenenza. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre prossimo.
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Trapianto di fegato, come recuperare anche gli organi non idonei
fegati vengono considerati non idonei al trapianto, in quanto provenienti da donatori che presentano steatosi epatica (alta concentrazione di grassi), fibrosi oppure deceduti per arresto cardiaco senza possibilità di ripresa, il che impedisce all’organo di essere irrorato di sangue e quindi va incontro a morte cellulare più o meno estesa.
L’obiettivo invece è quello di recuperare anche quegli organi che non sono considerati idonei. Le nuove frontiere di cura e trapianto del fegato sono state l’oggetto di confronto dell’incontro internazionale, Americane The Liver meeting, che si è svolto lo scorso 3 novembre a Washington, organizzato dalla American Association Study of Liver Disease (AASLD). Tra i più importanti esperti del settore, anche il professor Francesco D’Amico, del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell’Università di Padova e professore aggiunto di chirurgia presso la sezione di immunologia e trapianti del dipartimento di chirurgia della Yale University.
I più recenti traguardi nella trapiantologia
di fegato, prevedono, dal momento dell’espianto al trapianto, la sua conservazione in una machine perfusion (MP), ovvero una sorta di macchina in grado di conservare per alcune ore l’organo, perfondendolo con un liquido di preservazione speciale oppure sangue, per “ricondizionarlo” e prolungare i tempi di ischemia relativa. Ciò può avvenire in due modi, o tramite machine perfusion a freddo (ipotermica) dove il flusso al fegato viene mantenuto a basse temperature con un liquido di conservazione che viene pompato all’interno dell’organo attraverso i suoi vasi, oppure tramite una machine perfusion normotermica, dove il li-
quido è sostituito da sangue compatibile a 37C° che viene ossigenato come “in vivo”. Nell’Università di Yale (Connecticut – USA) è in corso da circa 1 anno un Trial preclinico ambizioso e primo nel suo genere, che utilizza catene corte di RNA interferenti (RNAi) da associare al sangue, durante il ricondizionamento in MP di organi non idonei al trapianto.
“Quello che vogliamo fare è riuscire ad utilizzare i fegati scartati e ritenuti non idonei al trapianto mettendoli in machine perfusion normotermica dove al sangue viene
aggiunto un farmaco - spiega il professor Francesco D’Amico -. Si tratta di un pool di farmaci, che inibiscono la trascrizione del RNA dal DNA nelle cellule epatiche, provando così a individuare e bloccare le proteine e le sostanze tossiche che si formerebbero in seguito al danno da ischemia/riperfusione e che condizionerebbero irreversibilmente la ripresa dell’eventuale trapianto successivo. Negli Stati Uniti ogni anno vengono scartati circa 1000 organi per vari motivi. L’obiettivo è rendere idonei, dopo 5 giorni di ricondizionamento in MP
normotermica, grazie all’aggiunta del farmaco sperimentale, molti dei fegati inizialmente definiti erroneamente non idonei, e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto”. Solo nel centro di Padova, diretto dal professor Umberto Cillo, ogni anno vengono trapiantati circa 105 fegati dei circa 1300 trapiantati in Italia, e sempre in Italia ne vengono scartati al momento della valutazione circa il 15%, i quali potrebbero essere utili per ridurre le liste d’attesa visto che la richiesta è naturalmente superiore.
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L’incontro internazionale. Il Professor D’Amico
Washington ha spiegato come raggiungere l’ambizioso obiettivo Grazie all’aggiunta di un farmaco sperimentale si potrebbero rendere idonei molti dei fegati che non lo sono e creare così una banca di organi perfettamente funzionanti e pronti al trapianto
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In foto il professor Francesco D’Amico
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto. Ingredienti: Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
ORECCHIETTE BROCCOLI E SALSICCIA
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
TORTA DI MELE COME UNA VOLTA
Una ricetta facile per una torta di mele classica, semplice e genuina, che ci riporta con la mente ai sapori e ai ricordi dell’infanzia. Perfetta a colazione e a merenda.
Ingredienti: 1,5 uova; 75 gr zucchero; 25 ml latte; 30 gr burro; 150 gr farina 00; 8 gr lievito per dolci; 1 mela grande
Preparazione: Per preparare l’impasto frullare le uova e aggiungere lo zucchero, il latte e il burro sciolto. Poi la farina e infine del lievito per dolci. Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Tagliare a pezzetti mezza mela sbucciata e mescolarla all’impasto. Il resto servirà per la decorazione. Dopo aver versato e livellato l’impasto all’interno di una tortiera decorare la torta con le fettine di mele distribuite su tutta la superficie. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.
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Rubrica a cura di Sara Busato
Con novembre arrivano il freddo, le cotture al forno e i dolci da gustare il pomeriggio, davanti a una tazza di tè caldo. La voglia di scaldarsi ci porta a cercare nuove ricette semplici e genuine.
Ariete
Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli
Novembre
Le nuvole che si prospettavano all’orizzonte sono sparite, godetevi questa fase di serenità che contribuirà a rendere più piacevoli le vostre giornate e i vostri incontri
Novembre, il mese di passaggio e di riflessione
Avete bisogno di un momento di pausa per capire esattamente cosa volete. Per il momento siete confusi, forse anche a causa di una certa stanchezza. Il riposo è la migliore medicina
Siete un po’ impazienti e insofferenti anche se non capite esattamente il motivo che vi spinge ad un comportamento scontroso. Probabilmente è tempo di smaltire lo stress accumulato
Nuovi incontri renderanno più interessante questo mese di novembre che si preannuncia frizzante e all’insegna del benessere e del divertimento. Non perdete le occasioni che vi si presentano
Avete lavorato sodo per far funzionare tutto per bene e vi siete sacrificati molto nelle ultime settimane, ora è tempo di raccogliere i frutti di tanto impegno. Finalmente arrivano le grandi soddisfazioni
È questo il momento giusto per dare avvio a nuovi progetti sul lavoro, così come nella vita privata. Una svolta è ciò che serve per cambiare passo e intraprendere nuove strade
Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici
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Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto
Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino
Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena
Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie
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