Adria sett2014 n118

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di Adria

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 118 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Politica e territorio Sale pubbliche il caso fa infuriare il Pd pag.

Bottrighe “La scuola poteva riaprire”, e parte pure un esposto

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pag.

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www.lapiazzaweb.it

Salute Sanità Ambulatori Ottobre è il mese della pediatrici, ilverso prevenzione: cancro laseno al nuova si vince verifica così

pagg. pag. 41-44 10

L’EDITORIALE

Nogara Mare 14 sindaci la vogliono subito, uno no

Genova ci fa paura di germana Urbani*

Ben 14 dei 15 sindaci che si sono trovati a Rovigo, incluso quello di Adria, la vogliono subito. Solo Legnago prende tempo. Intanto, raccolta firme al via per fare partire la Nogara Mare. pag. 10

Cavallari, ennesimo alloro Arriva la certificazione

In occasione del 32esimo anniversario della sua creazione, arriva un nuovo riconoscimento per Arnaldo Cavallari, l’eclettico adriese che ha creato il pane Ciabatta, diffuso in tutto il mondo. pag. 13

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Enel saluta e abbandona il carbone Il futuro occupazionale ora è un rebus Intervento Dopo 10 anniVincere l’azienda decide il tumore al seno sidipuòmollare, Campagna Rosa e non si sa se farà altriNastro investimenti nel Delta

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e foto apocalittiche che arrivano da Genova dopo l’ultima alluvione, l’assoluta inconsistenza delle dichiarazioni dei politici, la desolazione grande che coglie tutti noi nell’apprendere i perché e i per come le opere di contrasto al rischio idrogeologico non sono mai state finite, (alcune mai appaltate addirittura) lasciano tutti noi cittadini sgomenti. Anche perché nel disastro di Genova c’è un’aggravante forte: era già successo, quella città allora aveva anche pianto sei morti. Ecco perché Genova ci fa paura. Perché sospettiamo che qui in Veneto potrebbe accadere la stessa cosa. Basta seguire le cronache locali per rendersi conto che intere aree della nostra regione continuano ad andare in grave sofferenza non appena piove un po’ più del previsto. Il rischio per un disastro c’è, ed è forte soprattutto tenuto conto che, secondo un censimento ufficiale della Regione, circa il 25% dei comuni veneti è soggetto a frane e il 40% ad alluvioni. Contro il dissesto idrogeologico la Regione, un anno fa, contava 392 milioni spesi in 233 comuni per effettuare 925 interventi. Basteranno? *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it

arte a ottobre la XXII edizione della Campagna ra nell’aria, è accaduto: Enel ha annuna maggio 2005. Dall’altra le indagini Nastro che la Rosadidediproporzioni colossali per il territorio. Ossia: prevenzione ha del tumore senofunzionamento della Lega Italianae per la che succede? Enel ha assicurato la ciato l’addio al progetto di riconversionecata a allamagistratura avviato alsul adesso, Lotta contro Tumori (LILT) Estée Lauder Companies, società carbone della centrale di Polesine Cameridella i centrale nel ed periodo di alimentazione tutela dell’occupazione. Nessun licenziamento, leader nei prodotti bellezza di prestigio, ancora una volta insieme e in al massimo trasferimenti. Il vero ni, a Porto Tolle. Difficile leggere le motivazioni a oliodicombustibile e sulle ricadute in termiinsomma, prima linea per questain patologia tumorale,ottenendo che purtropporebus registra di una scelta di portata epocale per il territorio. ni vincere ambientali due occasioni, è però rappresentato dalle ricadute sul sempre maggiore. I fattori da valutare sono molti. Da unaun’incidenza parte la altrettanti processi. Ancora, la mobilitazione territorio: cosa farà da volano in zona ora? Le complessità e le criticità di un’opera che si tro- degli ambientalisti – ma anche di comitati e proposte non mancano. Per esempio, c’è chi continua a pag. 8 del territorio - sempre parla di un investimento sulle rinnovabili che va all’interno di un parco regionale: non caso associazioni espressione varie volte le commissioni ministeriali incaricate pronti a ricorsi a Tar e Consiglio di Stato. Infine, potrebbe dare nuova linfa allo stabilimento. della valutazione di impatto ambientale aveva- considerazioni strategiche globali che solo Enel Ma tutto dipenderà da Enel, che non ha alcun COUPON del risparmio ENTRA INnoRETE NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito condi nuove sollevatoCON perplessità e chiesto carte ulteriori. può conoscere nel dettaglio. obbligo, ovviamente, investire quinews piuttostoche pagg. 4-5 Basti pensare che la prima presentazione risale In ogni caso, ora si apre un interrogativo che altrove. www.coupondelrisparmio.it

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arte a ottobre la XXII edizione della Campagna Nastro Rosa dedicata alla prevenzione del tumore al seno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ed Estée Lauder Companies, società leader nei prodotti di bellezza di prestigio, ancora una volta insieme e in prima linea per vincere questa patologia tumorale, che purtroppo registra un’incidenza sempre maggiore. continua a pag. 8

All’interno da pagina 23 a pag 26 trovi l’inserto

riguardano il tuo territorio continua a pag.

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L’EDITORIALE

segue da pag.

Genova ci fa paura

Ha raccolto ben 668 firme e le ha accluse alla lettera che ha inviato all’assessore regionale al Commercio Isi Coppola, tra l’altro polesana, e al governatore della Regione del Veneto Luca Zaia. Tiziana Virgili, presidente uscente della Provincia di Rovigo, ci ha messo la faccia, nella battaglia contro le aperture domenicali selvagge dei centri commerciali. Che, in risposta, ampliano ancora di più gli orari. La Fattoria, per esempio, ha appena annunciato l’eliminazione della chiusura mattutina del lunedì. Adria

la festa dell’uva raCCoglie oltre 2mila persone: suCCesso

E’ stata completata con pieno successo anche l’ultima fase del progetto volto alla copertura dell’intero territorio comunale di Rosolina con il wi fi libero e gratuito 24 ore su 24. Il sistema garantisce elevate performance e consente di non avere problemi ad accogliere anche un numero molto alto di connessioni in contemporanea. Oltre al Comune, anche per ognuna delle frazioni e località è stato individuato un punto di accesso ben preciso che consente di navigare senza limitazioni e senza problemi. Un servizio in più, dedicato a cittadini e turisti.

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Adria canalbianco Sicurezza prioritaria. Sarà difficile salvare i tigli

conservatorio Parla il direttore: “Noi opportunità per il territorio”

servizi Il tribunale è stato chiuso definitivamente

giovani e lavoro sanità x pag.

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ambiente x

Un capitolo davvero pesante pag. XX

turismo

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Arte da vedere e da godere pag. XX

non Ci saranno tagli alla Casa di Cura

Lo hanno assicurato i vertici della sanità bassopolesana e i rappresentati polesani in Regione, guidati dall’assessore Isi Coppola: non ci saranno tagli di alcun tipo a carico della casa di cura Madonna della salute. In questo modo sono state smentite le indiscrezioni che avevano fatto seguito all’annuncio della perdita dello status di presidio da parte della struttura sanitaria privata, ma convenzionata con la Regione e da sempre un punto di riferimento fondamentale per tutto il Basso Polesine, in primo luogo per la presenza del pronto soccorso. Che continuerà ad esserci. Adria

Tre opere da condurre in porto prima della fine del mandato. Tre progetti sui quali la giunta Barbujani intende investire molto. In primo luogo la realizzazione della pista ciclabile attrezzata che dovrebbe collegare Adria alla frazione di Valliera. Quindi il rifacimento della pavimentazione in piazza Oberdan, in modo da valorizzare la massimo il caratteristico impianto veneziano del bello scorcio cittadino. Infine, la Casa della cultura Marino Marin, con interventi di manutenzione e rifacimento della copertura. Insomma: l’amministrazione comunale sta lavorando per chiudere il mandato con un biglietto da visita davvero niente male. Rovigo

si va verso le elezioni eCCo Chi di Certo Correrà

pagg.

20-22

Il vero motore dell’economia veneta

mond sCuola Cultura

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tre importanti progetti da realizzare a breve

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il Wi fi libero in paese ora è davvero realtà

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Era la prima edizione ma ha immediatamente raccolto un consenso alla vigilia difficilmente immaginabile. La Festa dell’Uva ha richiamato in centro ad Adria oltre 2mila persone. Tanto entusiasmo per una manifestazione che, all’inizio dell’autunno, ha portato una ventata di allegria e buonumore. Tra belle ragazze addette alla pigiatura, tradizione e vernacolo, tanta voglia di partecipare alle celebrazioni. Anche il sindaco Massimo Barbujani lo ha fatto, unendosi ai canti del gruppo dei “Bontemponi”, tra le anime della kermesse. Rosolina

E come mai interi quartieri delle nostre città continuano ad andare sott’acqua e la lista dei danni a cose e persone si allunga ad ogni temporale? Servono le grandi opere, serve il canale scolmatore tra Padova e Venezia, per esempio, serve una visione d’insieme, serve su questo delicatissimo argomento una legge obiettivo come quella che è servita a costruire il passante di Mestre. Serve qualcuno che capisca che siamo tutti al “fronte”, che c’è da combattere una “guerra” perché la natura continua a colpirci a colpi di “bombe d’acqua” e non possiamo vivere a lungo pensando “si salvi chi può”! Ci aspettiamo dai nostri politici nazionali, regionali, locali un coraggio nuovo. Non si può più restare inerti in balia degli eventi votandosi a Sant’Antonio sperando che non accada mai nulla di troppo grave. Lo Stato non può più spendere ogni giorno solo 200 mila euro per la prevenzione e 800 mila per tamponare e riaggiustare alla meno peggio ciò che è stato distrutto, allagato, infangato, divelto. Occorre che faccia il contrario: ne metta a bilancio 800mila al giorno per la prevenzione e 200mila, casomai, per i danni. I nostri giornali sono pieni di discussioni su strade e autostrade da costruire. Opere assolutamente necessarie, dicono. La vera domanda però è questa: necessarie a chi, per cosa? E per finire una riflessione davvero banale. A questo punto, forse, sarebbe meglio costruire canali, navigabili magari. Pensiamoci, pensateci. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it

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Rovigo

raCColte quasi 700 firme Contro le aperture selvagge

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Tramontata la fantasiosa – come minimo – ipotesi di votare a novembre, restano ancora da fissare le elezioni comunali a Rovigo, commissariata dallo scorso luglio. Pochi dubbi comunque sul fatto che si andrà alle urne in primavera. Resta da capire se in concomitanza o no con le Regionali. Ancora molta incertezza su schieramenti e alleanze, in primo luogo nel centrodestra, che non appare ancora avere trovato la quadra e tanto meno un assetto omogeneo. Nonostante questo ci sono già alcuni nomi, quelli di coloro che senza dubbio – almeno da quanto annunciato – prenderanno parte alla corsa elettorale. Tra loro l’ex assessore della Giunta Piva Stefano Bellinazzi e l’ex candidato del Pd Federico Frigato.

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 settembre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese POLESINE CAMERINI A quasi dieci anni dalla presentazione del progetto di riconversione il colosso energetico ha comunicato l’abbandono. La notizia era nell’aria, dopo un iter tormentatissimo. Ma l’azienda assicura: “Salvaguarderemo l’occupazione”.

Questa volta lo ha detto

di francesco Campi

Il faraonico piano per la prima volta venne messo nero su bianco nel 2005 prima si era parlato di Orimulsion

La chiave di volta della vicenda è stata la pronuncia del Consiglio di Stato: nel 2011 fu annullato il via libera

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on si può dire che la notizia non fosse nell’aria. Ma, nonostante questo, la sua ufficialità non ha fatto meno rumore: Enel ha comunicato la rinuncia al progetto di riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Polesine Camerini. “A fronte dell’evidente cambiamento del contesto energetico e della differente dinamica tra domanda e offerta di energia avvenuti negli ultimi dieci anni – si legge nella nota diramata dall’azienda - tanto è durato l’iter autorizzativo (peraltro non ancora concluso) per la riconversione della centrale di Porto Tolle, nuove alternative devono essere esaminate per l’impianto polesano alimentato a olio combustibile. Enel conferma la volontà di ricercare nuove soluzioni condivise con territorio ed enti locali, nella prospettiva di creare valore e salvaguardare l’occupazione nell’area della centrale”. La storia, però, è molto più lunga di dieci anni e dopo questo colpo di scena è utile ripercorrerla a grandi linee. La struttura, la cui ciminiera di 276 metri, la più alta d’Italia, svetta sulle lagune del Delta del Po, è stata costruita a fine anni settanta ed è entrata in funzione nel 1984,

fanno riferimento alla sentenza di primo grado

Con l’annuncio arrivano pure le motivazioni

L

a data è la stessa: proprio il giorno in cui Enel ha comunicato la propria decisione di rinunciare ufficialmente al processo di riconversione della centrale di Polesine Camerini, sono state rese pubbliche le motivazioni con le quali il Tribunale di Rovigo ha condannato in primo grado gli ex vertici di Enel, i manager Franco Tatò e Paolo Scaroni, all’epoca dei fatti contestati rispettivamente presidente e amministratore delegato del colosso energetico. Il 31 marzo scorso era arrivata la sentenza di condanna a tre anni con interdizione di cinque anni dai pubblici uffici nel processo di primo grado nei confronti di Scaroni e Tatò, che accoglieva la tesi del pm Manuela Fasolato per il secondo capo di imputazione, relativo al disastro doloso nell’ipotesi non aggravata, accertando che la centrale di Porto Tolle era stata gestita senza adeguati meccanismi di contenimento delle emissioni, mettendo in pericolo la pubblica incolumità. “La pena inflitta - è scritto nelle motivazioni - risulta adeguata alla non indifferente capacità a delinquere dimostrata dai prevenuti, i quali hanno agito al fine di incrementare gli utili d’impresa a discapito della sicurezza e della salute dei cittadini”. Fr.Ca.

con i suoi quattro gruppi che, bruciando olio combustibile, generano 2.640 MegaWatt. Passano gli anni ed aumentano gli standard ambientali. Nel 1990 un decreto del ministro dell’Ambiente rende necessarie delle modifiche per il contenimento delle emissioni inquinanti. L’Enel a questo punto propone una riconversione ad Orimulsion, un bitume liquido che arriva dalle foci dell’Orinoco in Venezuela. Alla fine, il progetto naufraga, mentre la centrale continua a funzionare ad olio combustibile. Nel frattempo, nel 1997, nasce il Parco del Delta del Po, nella cui legge istitutiva si legge, che “nell’ambito dell’intero territorio dei Comuni interessati dal Parco del Delta del Po gli impianti di produzione di energia elettrica dovranno essere alimentati a gas metano o da altre fonti alternative di pari o minore impatto ambientale”. Ma Enel ha altri piani e, nel 2005, presenta un faraonico progetto da 2,5 miliardi di euro per la riconversione a “carbone pulito”. Il carbone divide forse ancora più dell’Orimulsion e nel 2006 un drappello di attivisti di Greenpeace per tre giorni resta abbarbicato alla ciminiera accendendo i riflettori sul progetto di Enel. Che, nel frattempo, va avanti

e il 29 luglio 2009 riceve dal ministero dell’Ambiente (guidato da Stefania Prestigiacomo) il parere positivo sulla compatibilità ambientale. Il 5 il gennaio 2011 arriva il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani che autorizza l’apertura dei cantieri. Tutto sembra pronto e si formano consorzi d’imprese per sfruttare i bandi e le opportunità della grande opera. Ma il colpo di scena arriva il 17 maggio 2011, quando il Consiglio di stato accoglie il ricorso presentato da operatori turistici di Rosolina, associazioni ambientaliste, Comitato Cittadini Liberi di Porto Tolle ed i pescatori del Consorzio Delta Nord e annulla tutto. Il Consiglio regionale provvede a cambiare la legge del Parco, mentre Enel fa ripartire l’iter. Ma stancamente, tanto che nel piano industriale 20122016, con investimenti per 27 miliardi di euro, non c’è traccia di Porto Tolle. Arriviamo così al giorno d’oggi: il 19 ottobre sarebbe stato il termine ultimo per la presentazione della documentazione richiesta dal ministero dell’Ambiente per la procedura di valutazione di impatto ambientale. Ma questa volta è stata Enel a far saltare il banco.

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Argomento del mese 5 La storia

o Enel: “Carbone addio” Battaglia per l’occupazione Pronta una lettera per Renzi

Sindacati e lavoratori assieme: “Enel deve investire” di francesco Campi

“E

ra da tempo che avevamo respirato il clima di disimpegno da parte di Enel e, non a caso, avevamo scritto a Ministeri, Regione ed amministrazioni locali che avevamo il sentore che l’azienda stesse solo prendendo tempo”. Dalmazio Passarella, esponente Cgil nelle Rsu della centrale di Polesine Camerini non sembra sorpreso dall’annuncio della rinuncia al progetto di riconversione: “Tanti erano i segnali – spiega infatti il rappresentante sindacale – non ultimo il fatto che proprio a giugno fossero stati trasferiti una trentina di lavoratori”. Il tono in ogni caso non è quello di chi ha rinunciato a portare avanti una battaglia in favore dell’occupazione. “No, al contrario – conferma Passarella - Non siamo disposti a mollare l’osso. E la nostra non è tanto una preoccupazione personale, perché come dipendenti Enel siamo protetti da un accordo nazionale che prevede che gli esuberi siano ricollocati: anche se questo può voler dire ricominciare una vita a Brindisi, siamo tutelati”. La questione è piuttosto rappresentata dalle ricadute sul territorio che il passo indietro da parte del colosso energetico nazionale rischia di avere. Ricadute negative e pesanti. “Quello che ci preoccupa – prosegue infatti il sindacalista - è la situazione dei lavoratori dell’indotto e dell’intero Delta. Se è vero che le più gravi responsabilità sono a livello di Governo, perché non è mai stata portata avanti una politica energetica seria e coerente, Enel, dopo aver parlato per anni di un investimento da 2,5 miliardi di euro, non può dire: era uno scherzo, tanti saluti. Le organizzazioni sindacali ad ogni livello si stanno muovendo per questo: inutile ora dividersi sulle ipotesi, intanto strappiamo ad Enel l’impegno ad investire in Polesine”. Neppure i dipendenti se ne staranno, chiaramente con le mani in mano. Anzi, hanno già deciso la prima mossa: stanno già scrivendo una lettera a qualcuno che può intervenire in modo decisivo. La lettera inizia così: “Caro Matteo...”

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Giorgio Crepaldi

Il primo “No al carbone”

“Ora c’è grande soddisfazione, ma quanto tempo buttato via” P

rima di stappare lo spumante vuole vedere un documento ufficiale dove sia scritto nero su bianco che davvero la vicenda della riconversione a carbone è chiusa per sempre. Eppure Giorgio Crepaldi, bandiera dei comitati del no al carbone, ne avrebbe di motivi per festeggiare perché l’ipotesi questa volta sembra davvero tramontata. Da anni guida l’assalto degli ambientalisti al Fort Apache di Polesine Camerini, perché non festeggiate questa vittoria intorno al totem del camino spento? “Aspetto a sotterrare l’ascia di guerra perché ormai ci siamo abituati ai colpi di scena. Certo, siamo contenti, perché in questi anni ci siamo impegnati a fondo perché arrivasse questo risultato, abbiamo attaccato su tutti i fronti: dal ricorso al Tar e agli incontri con il ministro Pecoraro Scanio, con la Regione, con la Provincia, con il Comune, con le associazioni. Abbiamo impegnato tecnici preparati e tanti volontari, ma ancora prevale la cautela”. Si immaginava un simile epilogo? “No, sinceramente no. Ero convinto che Enel preferisse rimanere in questo limbo e, tanto per fare un esempio, continuasse a prendere tempo presentando delle documentazioni incomplete alla commissione nazionale Via. Sinceramente ero convinto che lo stop sarebbe arrivato dalle istituzioni e non dall’azienda”. E ora? “Insieme alla felicità per l’obiettivo raggiunto c’è il rammarico per come sono stati buttati via tanti anni, senza che venisse elaborato un piano alternativo. Quando Enel, dopo il bluff dell’Orimulsion, se n’è uscita con il progetto del carbone, ci sarebbe dovuta essere una sollevazione ampia e generalizzata. Allora, forse, sarebbe stata ancora percorribile la strada del metano. Oggi anche questa ipotesi sembra superata dai fatti, nonostante il rigassificatore che è stato piazzato al largo di Porto Levante. In sostanza il territorio, dopo tutte le promesse di investimenti, rischia di essere abbandonato: questa è ora la battaglia che ci deve vedere tutti uniti, chiedere che Enel non si limiti a chiudere i lucchetti di Polesine Camerini ma faccia concretamente qualche investimento sul territorio”. Per esempio? “Dalle associazioni ambientaliste è arrivata una richiesta chiara, affinché l’investimento destinato al carbone venga riconvertito in progetti con le fonti rinnovabili. In particolare, da più parti è stata fatta l’ipotesi delle biomasse. Da qualcuno è stata anche avanzata un’ipotesi di funzionamento che coinvolgesse anche l’attività florovivaistica che sorge nelle vicinanze e che si avvantaggerebbe di una possibile riaccensione della centrale, ma sono stati proprio i diretti interessati a non mostrare interesse. Come Comitato cittadini liberi di Porto Tolle avevamo più volte proposto che la centrale venisse trasformata in un centro studi sulle energie alternative, ma anche l’idea che Enel possa investire in progetti direttamente legati al Parco è interessante. La verità è che si possono mettere in campo idee di ogni tipo, ma tutto Fr.Ca. dipende ancora dalle scelte di Enel”.


6 Adria Lavori pubblici Piazza Oberdan sarà finalmente rimessa a nuovo

Tre progetti per rendere la città più bella Il fiore all’occhiello è la ciclabile per Valliera ma si punta anche sulla casa della Cultura di Martina Celegato

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uovi progetti volti alla pubblica utilità vengono portati avanti dalla giunta Babujani. Progetti che dovrebbero portare nuovi servizi ai cittadini e riqualificare alcune importanti aree della città. Progetti discussi ed approvati in giunta che si avvalgono di finanziamenti del Gal e di altri erogati da Adriatic Lng attraverso il Consvipo, ossia il Consorzio per lo sviluppo del Polesine. I finanziamenti fanno parte della compensazione garantiti a suo tempo da Aadriatic per la costruzione del rigassificatore e da destinare esclusivamente alla valorizzazione del territorio. Lavori quindi che trovano la strada spianata per quanto riguarda la copertura economica da parte del Comune, già impegnato in altri interventi di pubblico interesse come la ristrutturazione e messa in sicurezza del Teatro Comunale e gli interventi nella sede municipale di Palazzo Tassoni che secondo le stime degli amministratori permetteranno di risparmiare notevoli somme in affitti degli attuali uffici distaccati e di arrivare a una

unificazione nella stessa sede. Tre sono i principali progetti che dovrebbero vedere la luce entro la fine del mandato Barbujani: la sistemazione della Casa della Cultura Marino Marin, la realizzazione del percorso ciclabile che collegherà la città etrusca a Valliera e la riqualificazione di piazza Oberdan, che dovrebbe ridare lustro all’unica piazza di stampo veneziano della città. Nel complesso i tre progetti sono strettamente legati alla forte vocazione

ottobre e novembre anche la pelle del viso ha bisogno di energia per ripartire ,come quando prendiamo multi vitaminici e integratori per affrontare l’inverno ,anche il viso ha bisogno di integratori e vitamine prova strategia 30

fluviale di Adria, visto che si sviluppano tutti e tre lungo il corso del Canalbianco. La pista ciclabile sarà attrezzata: ci saranno a disposizione aree pic nic e stazioni di sosta appositamente pensate per i cicloturisti. In Piazza Oberdan si andrà a rifare l’intera pavimentazione, valorizzando l’impianto veneziano dello spazio che vede il pozzo al centro e si cercherà inoltre un’armonizzazione complessiva della zona intervenendo anche su altri elementi strutturali. In fase di valutazione rimane la costruzione di uno scivolo di accesso per disabili che in questo caso, trattandosi di una manutenzione, non è obbligatorio. Per quanto riguarda invece la Casa della Cultura Marino Marin, il progetto prevede il rifacimento dei bagni e interventi sul tetto e sulla mansarda, con trattamenti alle pareti contro l’umidità che sta mettendo in pericolo la salubrità dell’ambiente. Un ottimo biglietto da visita per la chiusura di mandato che sicuramente influirà positivamente sulla vita cittadina.

in dettaglio Le opere esalteranno la vocazione fluviale della città

La riqualificazione del centro passa per il Canalbianco

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e tre opere che si svilupperanno lungo il Canalbianco verranno realizzate attraverso i finanziamenti di Adriatic Lng, con l’assegnazione di contributi a progetti rispondenti a determinati requisiti. Una procedura gestita dal Consvipo e del Gal. In questo modo si coprirà la maggior parte della spesa, permettendo quindi al Comune di contribuire in parte minima. Allo stesso tempo sarà possibile realizzare opere di grande valore. L’intervento più oneroso sarà quello relativo alla realizzazione della pista ciclabile che costerà complessivamente 266mila euro, di cui 200 saranno finanziati da Consvipo, 50mila dal Gal e i restanti 16mila saranno a carico del Comune di Adria. Il secondo intervento in ordine di costo sarà quello che interesserà Piazza Oberdan, il cui costo complessivo sarà di 230mila euro, di cui 80 a carico del Comune. Ultimo per costi il progetto relativo agli interventi strutturali e di riqualificazione della casa della cultura Marino Marin che costerà 10mila euro al Comune di Adria. Non molti a fronte dei 217mila complessivi. Un investimento corposo quello messo in campo dal Consvipo, che si farà carico di 713mila euro che, secondo le aspettative, contribuiranno attivamente a rendere Adria una vera e propria meta turistica facente parte del circuito del Delta del Po. Il tutto nell’ottica di valorizzare le peculiarità di questa città. Ma.Ce.

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l Canalbianco, ramo fluviale più importante della città, rappresenta senza dubbio anche uno dei luoghi più suggestivi di Adria. La sua manutenzione è perciò essenziale per rendere sicura tutta l’area circostante, soprattutto in caso di forti piogge. Di recente il sindaco ha parlato della manutenzione dei muraglioni di contenimento del canale, la cui tenuta è messa a rischio, oltre che dal passare del tempo, dalle radici dei tigli piantati nella zona. Gli alberi infatti, nella ricerca di acqua per la sopravvivenza, spingono sui muraglioni provocando una pressione che diventa giorno dopo giorno più forte. Uno scenario che non rende inverosimile una situazione di emergenza. Un rischio che quindi andrà assolutamente scongiurato. L’intervento però non si presenta come uno dei più semplici, considerato che in caso di manutenzione solo dei muraglioni le piante verrebbero inevitabilmente destabilizzate e quindi metterebbero in pericolo la sicurezza dei cittadini. La tematica ha coinvolto anche il genio Civile, che ha consigliato di sostituire i tigli con alberi dalle radici meno invasive e quindi meno dannose per i muraglioni. Un intervento delicato che però dovrebbe essere realizzato nel minor tempo possibile per poter essere efficace e tamponare i danni finora registrati. Inoltre intervenendo il prima possibile senza dubbio i danni potrebbero non rivelarsi così imponenti. Lo stesso non potrebbe garantirsi invece in futuro, vista la dimensione delle piante e la forza delle radici, in grado di esercitare una pressione

davvero imponente. I muraglioni sono parte integrante storia di Adria, come racconta Aldo Rondina, sicuramente lo storico che meglio conosce la città. Ne parla all’interno del suo libro “Adria: la città, le sue vie, la sua storia” dove si può trovare un suggestivo quadro dell’area. “Ancora resistono i muraglioni di sostegno del ramo centrale del Canalbianco – scrive Rondina - compreso fra i due ponti di Castello e di Sant’Andrea, con le tipiche ringhiere di ghisa”. Parte integrante della storia cittadina quindi. I muraglioni quindi devono essere tutelati e riqualificati come vere e proprie opere d’arte che hanno dato forma alla città. A riguardo l’amministrazione si è riservata un determinato periodo per decidere sul da farsi in modo da poter ponderare la scelta della tipologia dell’intervento. Determinanti saranno le valutazioni dei tecnici. Difficile comunque salvare i tigli. Ma. Ce.



8 Adria Il personaggio “Lavorerò di certo sull’emergenza lavoro”

Il Polesine adesso a Roma schiera un nuovo senatore: Bartolomeo Amidei di Francesco Campi

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L’ex sindaco di Loreo era il primo dei non eletti. Le recenti consultazioni per la nomina del Csm gli hanno spalancato le porte di Palazzo Madama

a proclamazione ufficiale è avvenuta il 25 settembre. Ora Bartolomeo Amidei, ex sindaco di Loreo, ex consigliere provinciale è un Senatore della Repubblica. Essendo il primo dei non eletti almeno ci sperava? “In realtà la consideravo un’ipotesi remota, ma ad inizio estate è iniziata a circolare la voce che Elisabetta Casellati sarebbe stata proposta al Csm ed allora ho iniziato a pensarci. Non nego che con l’allungarsi dei tempi la mia speranza ha vacillato”. Com’è stato il primo impatto con Palazzo Madama? “E’ stato emozionante ed interessante poter entrare in una sorta di luogo sacro della democrazia. Mi sto rendendo conto che c’è molto lavoro da fare”. Questo potrebbe essere l’ultimo Senato eletto. Come giudica la riforma? “Qui in Senato è ovviamente un tema sul quale si discuterà a lungo. Riformare la più antica delle istituzioni, già esistente già ai tempi dell’antica Roma, richiede attente valutazioni. Giusto ridefinire i compiti delle due Camere e ridurre parlamentari e spese. Ma la composizione di membri non eletti, scelti fra consiglieri regionali e sindaci di grandi città, che hanno molto altro di cui occuparsi, rischia di essere una Sull’articolo 18 favorevole famiglia, studi e lavoro è riproposizione della pasticciata all’abolizione: “Snellire quella a me più congele procedure riforma delle Province”. niale. Ed è anche quella Cosa ritiene di poter con- di licenziamento dovrebbe nella quale, credo, si cretamente fare per il Polesi- sbloccare le assunzioni” possano ottenere i risulne? tati più significativi per “Non posso fare grandi promesse, se non quella il Polesine. Il mio impegno sarà rivolto soprattutto di mettere in campo il mio pragmatismo da ammini- all’emergenza lavoro”. stratore locale. Ho avuto la fortuna di essere inserito A proposito di lavoro, proprio ora si discute nella Commissione agricoltura, che per tradizioni di di abolizione dell’articolo 18. E’ favorevole?

il personaggio

B

“Sì, credo che si tratti di un principio superato e poco utilizzato. Spero che la riforma del mercato del lavoro riduca i vincoli ai licenziamenti, così che possano essere fatte più assunzioni”. Enel ha rinunciato alla riconversione a carbone di Polesine Camerini. E ora? “Io sono stato sempre favorevole all’ipotesi metano. Ma è inutile parlare se non si capiscono le reali intenzioni di Enel: proprio per questo lancio un appello all’azienda affinché faccia chiarezza”.

Intervento

Vincere il tumore al seno si può Campagna Nastro Rosa segue da pag.

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L’attrice Nicoletta Romanoff (nella foto) sarà la testimonial italiana di questa edizione 2014. La Campagna Nastro Rosa, ideata negli Stati Uniti da Evelyn Lauder e promossa in oltre 70 Nazioni, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sulle abitudini di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. La diagnosi precoce del tumore al seno: 20 anni di progressi. Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile registrando un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio. Sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione come metodo di vita e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute. “Da recenti dati e studi si stima – afferma il prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e Presidente Nazionale della LILT - che in Italia siano circa 46.000 i nuovi casi annui di carcinoma mammario. L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari a circa il 14% negli ultimi sei anni e, in particolare, per le donne tra i 25 e i 44 anni l’incremento è stato del 29% circa”. “Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più precise e sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria (RMM), consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore sono bassi e il processo di metastatizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette altresì di poter eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità del seno, simbolo della femminilità”. Risultati impensabili solo 30 anni fa quando il cancro al seno era considerato una malattia “incurabile”, con una percentuale di guarigione del 40-45%.

L’identikit politico. Nato liberale, è stato tra i primi a entrare in Forza Italia

Il suo “ciuffo” ribelle ha colpito persino l’ex premier Silvio Berlusconi

artolomeo Amidei è nato a Rovigo il 25 maggio e vive a Loreo, Comune del quale è è stato sindaco per due mandati, dal 2004 al 2014, dopo essere stato già vicesindaco dal 1999 al 2004 e consigliere già a partire dal 1985. Lavora nel settore agricolo, come responsabile d’area di un’azienda multinazionale che produce agrofarmaci e nutrizionali. E’ sposato con Renata, che fa l’insegnante, ed ha due figlie, una di 8 e una di 12 anni. Le magliette Lacoste e la

sua fluente e biondissima capigliatura sono il suo marchio di fabbrica e l’aneddotica vuole che proprio Silvio Berlusconi, durante l’incontro tenutosi a Palazzo Grazioli prima dell’ingresso ufficiale a Palazzo Madama abbia scherzato, forse con un pizzico d’invidia, sulla lunghezza eccessiva del ciuffo. Che, c’è da scommetterci, nemmeno di fronte ad un taglio imposto dall’alto, verrà mai sacrificato dal “legittimo proprietario”. Amidei ha mosso i primi passi politici nelle fila del Partito liberale, sotto l’ala dello zio Adolfo, ma appena nasce

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Forza Italia entra con entusiasmo e convinzione nel partito fondato da Silvio Berlusconi al momento della sua discesa in politica. Proprio di quel partito è tornato a far parte anche oggi, dopo la parentesi Pdl. Dal 1995 al 2009 è stato, inoltre consigliere provinciale e, nel corso di quel mandato, ha ricoperto sia il ruolo di capogruppo di Forza Italia che quello di vicepresidente del Consiglio provinciale. Attualmente è anche segretario provinciale di Forza Italia. Fr.Ca.

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Adria 9 La festa dell’Uva Anche il sindaco si è unito alle celebrazioni

I Bontemponi e le belle pigiatrici hanno conquistato tutti Oltre duemila persone sono accorse alla prima edizione. La sfilata per il centro cittadino premiata dal successo di Martina Celegato

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na splendida giornata di sole, alla riscoperta delle tradizioni, così Adria ha vissuto la sua prima “Festa dell’Uva” con oltre duemila persone intervenute. Da un’idea di Mattia Mincuzzi, adriese d’adozione, è nata questa kermesse organizzata dall’associazione “Adria Nostra” presieduta da Giovanni Rinaldi in collaborazione con l’amministrazione comunale, Adria Shopping, Croce Verde e aziende agricole del territorio. La manifestazione è iniziata con la sfilata del carro delle viti e l’accompagna-

Il bando

mento musicale, lungo l’asse del centro cittadino, del gruppo folkloristico di Bottrighe “Bontemponi & Simpatica Compagnia” con alcuni bambini vestiti da piccoli contadini, per arrivare lungo le riviere e precisamente piazza Oberdan, punto clou della festa. Qui, tra le esposizioni di prodotti vitivinicoli, oggettistica artigianale, prodotti tipici, con l’immancabile ciabatta prodotta ed offerta dal patron Arnaldo Cavallari e vari artisti, si è svolto lo spettacolo dei Bontemponi assai gradito nell’esecuzione di cante e ballate della tradizione popolare polesana con sce-

ne ironiche di vita contadina e barzellette, rigorosamente in vernacolo. A seguire l’applaudita pigiatura nei vecchi tini con Arianna Canazza e Lisa Guarnieri in veste di pigiatrici e, a contorno, in tutta la piazza, una sorta di museo con le antiche attrezzature, dalla vendemmia al vino e alcune spigolatrici con le pannocchie. Poi, da una botte, tra un’esplosione di coriandoli, è uscita miss “Grappolo” ovvero Sabrina Guarnieri, simpatica titolare della vicina osteria “Pozzo dei desideri”. Da parte del sindaco Massimo Barbiujani, chiamato

Legambiente per il fotovoltaico Soladria sarà fornitrice esclusiva

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ascono i Gas, ossia i Gruppi di acquisto solare. Veri e propri bandi gestiti da Legambiente che hanno lo scopo di individuare un fornitore unico per un periodo di un anno in una determinata area geografica in cui è stato suddiviso il

Il sindaco Barbujani canta assieme ai Bontemponi anche ad esibirsi in un canto con i “Bontemponi”, i ringraziamenti per l’ottima riuscita e un attestato di stima alle associazioni che si sono contraddistinte durante “Adria d’Estate” consegnato dall’assessore Federico Simoni. Il concorso “La vetrina più bella” è sta-

Veneto per fotovoltaico, pompe di calore, solare termico e climatizzazione. E l’azienda che si è aggiudicata il bando per la zona del Miranese è Soladria. Una bella realtà adriese. Una ditta nata 5 anni fa e che in breve periodo e in una congiuntura assolutamente non facile è riuscita farsi apprezzare anche al di fuori dei confini della provincia e a crescere esponenzialmente. “All’inizio eravamo in due – ricorda il titolare Nicola Gennari

to vinto da “Riccardo Più”, secondi e terzi a pari merito Casa Mia e panificio Casellato. Pregevole altresì la poesia “In campagna” scritta e recitata dal poeta adriese Franco Callegaro. Infine, per tutti i presenti, una grande torta a forma di grappolo offerta dalla pasticceria “Vecchia Adria”.

– Ora siamo 15. Mano a mano abbiamo inserito nuove figure e acquisito nuove competenze”. Una azienda tra l’altro che ha intenzione di restare nel settore del fotovoltaico anche ora che il boom che aveva portato tanti a improvvisarsi installatori si sta ridimensionando, riportando il mercato alle reali dimensioni e facendo sì che vi possa restare chi investe seriamente in ricerca, innovazione e qualità.

Sabato 18 Ottobre ore 18:00

presentazione e incontro con l’autore Firma c dalle 1 opie 6:00

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ESISTE LA VERITà? Quando viene data la possibilità di interpretazione a ogni singolo evento in apparenza oggettivo, la verità non esiste. Esiste UNA verità che può risultare difforme da un’altra verità frutto di una differente interpretazione dello stesso fatto. Ma la verità per definizione dovrebbe essere unica e univoca. NO. LA VERITà NON ESISTE. Disponibile anche presso: di Rovigo (Piazza Vittorio Emanuele II) e di Adria (c/o il centro comm.le Il Porto)


10 Adria Viabilità L’autostrada dovrebbe facilitare l’arrivo alla costa

Nogara Mare: (quasi) tutti la vogliono il prima possibile I 15 sindaci coinvolti si sono trovati a Rovigo Barbujani e altri 13 pigiano sull’acceleratore, solo Legnago al momento non ha fretta di Martina Celegato

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n approfondito focus sulla viabilità ha riportato alla luce una delle tematiche che ormai da anni scatena accese discussioni, vista l’entità delle opere e la quantità di Comuni che va a toccare. Al centro del dibattito ancora una volta la Nogara Mare, ossia la “autostrada del mare” che dal Veronese dovrebbe portare sino ad Adria, per facilitare l’afflusso dei turisti all’Alto Adriatico. Di questo si è parlato il 29 settembre nel corso di un incontro all’Hotel Cristallo di Rovigo. La Nogara Mare è certamente una arteria fra le più attese e discusse della zona di Adria. Dovrebbe, secondo i progetti e le aspettative delle autorità, risolvere molti dei problemi di viabilità ad alto scorrimento dell’area e divenire l’ideale collegamento fra la provincia di Verona e la costa Adriatica, andando ad alleggerire le arterie più piccole che attualmente, in particolare durante alcune fasce orarie, si trovano a dover sopportare un traffico non adeguato alla loro capacità. All’incontro hanno presenziato i sindaci dei 15 Comuni interessati dal progetto, situati sia in provincia di Verona che in provincia di Rovigo, e il viceministro a Infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini che ha riportato il parere nazionale positivo a riguardo della realizzazione dell’opera. I sindaci stessi chiedono ormai da anni che la realizzazione abbia inizio e si possa quindi cominciare a deviare il traffico, in particolare modo quello pesante, verso un’arteria stradale che sia effettivamente progettata e nasca per sopportarlo. Il parere favorevole annunciato dal vice ministro ha portato quindi una nuova ventata di entusiasmo fra i sindaci, anche se lo stesso Nencini ha dichiarato come sia essenziale che la Regione del Veneto faccia la propria parte. Soprattutto per quanto riguarda alcuni necessari passaggi tecnici. Nencini non ha mancato di sottolineare la necessità dell’opera per rendere ancora più efficiente l’area del Veronese e del Polesine, fondamentale per l’economia nazionale e quadrante strategico per determinati settori industriali, ma anche preziosa zona turistica che verrebbe valorizzata, divenendo più facilmente raggiungibile. Un’opera essenziale della quale però, ha ribadito Nencini, deve interessarsi anche la Regione Veneto considerato che manca ancora la stipula del contratto di concessione competenza per l’appunto della Regione. La reazione dei sindaci è stata compatta, ad eccezione del sindaco di Legnago nel Veronese, tanto che alcuni di loro - tra i quali il primo cittadino di Adria Massimo Barbujani - hanno avviato una raccolta firme affinché la partenza dei lavori venga accelerata e si parta quindi il

Il primo cittadino ha lanciato una petizione prima possibile. Non è passato comunque inosservato lo scetticismo del sindaco di Legnago che fra tutti è stato l’unico a dissentire a riguardo dell’accelerazione dei tempi relativi alla realizzazione della Nogara Mare, tanto che i primi cittadini riunitisi a Rovigo hanno deciso di incontrarsi nuovamente proprio a Legnago per poter discutere in maniera approfondita e dettagliata la questione. Doveroso comunque ricordare come in questi anni non siano mancate le prese di posizione contrarie alla Nogara Mare, tra gli altri da parte degli ambientalisti che non vedono la necessità di una ulteriore intensificazione del traffico veicolare e ravvisano nell’opera un ennesimo passo verso la cementificazione del territorio.

IL PARTICOLARE I contrari: “Basta asfalto”

Chi la vuole pensa allo sviluppo: “Farebbe bene anche al Parco”

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l progetto della Nogara Mare è importante per Adria, che ritroverebbe il ruolo strategico che ha avuto nel corso dei secoli: un crocevia fondamentale. Ad oggi il tragitto verso il mare è rallentato dalla normale e datata viabilità che attraversa i paesi. E’ questo il problema che la Nogara dovrebbe risolvere. Ma perché – è lecito domandarsi - il progetto dovrebbe essere considerato di fondamentale importanza per la città etrusca? In primo luogo – sostengono i favorevoli - perché permetterebbe di raggiungere il capoluogo e la costa senza rallentamenti e senza dover appesantire il traffico. In secondo luogo perché la Nogara Mare senza dubbio sarà strategica dal punto di vista industriale: è risaputo che i collegamenti efficienti e funzionali alle aree produttive rappresentano un buon volano per rilanciare l’industria e il commercio locale. Terza motivazione che ha spinto gli amministratori ad essere favorevoli a questa opera è il turismo relativo al parco del Delta del Po. Ci sono chiaramente anche i contrari: la loro posizione è semplice e chiara: basta asfalto. Soprattutto in una zona fragile dal punto di vista naturalistico come il Delta. Ma.Ce.


Adria 11 Conservatorio “Una grande azienda capace di spostare oltre 500 famiglie”

Il direttore: “Siamo una opportunità per il territorio” Per Elio Orio comincia il settimo anno al timone: “L’unico rammarico è il Comune: non ci capisce”. A breve l’auditorium diverrà pienamente operativo di Melania Ruggini

E

’ il sesto anno consecutivo da direttore del Conservatorio. Qual è lo stato di salute dell’istituto? “Qui si respira un’ottima atmosfera, nonostante il periodo buio di crisi. Il nostro Conservatorio è un ambiente giovane, dinamico, i cui docenti sono mediamente di grande prestigio, quasi tutti esterni, quasi tutti giovani e motivati e molti di loro sono concertisti”. Dal Conservatorio Buzzolla sono uscite sicuramente delle eccellenze; può farci qualche nome? “Nella nostra scuola si sono diplomati diversi ragazzi preparati e talentuosi. Tra i tanti allievi degni di nota, ricordo un ragazzo che ora lavora nell’Accademia musicale di Basilea, ateneo elevatissimo e di fama internazionale, suona nell’Orchestra da Camera e si mantiene suonando il pianoforte, cosa non da poco di questi tempi. Ricordo inoltre alcuni violinisti usciti dal nostro Conservatorio che ora suonano con Riccardo Muti”.

L’avvenimento più importante? “Sicuramente l’avvento dell’Auditorium, che segna una tappa importantissima non solo nella storia locale, se si pensa che moltissime città italiane, molto più grandi della nostra, non ne possiedono uno”. Quando aprirà? “I lavori sono in dirittura d’arrivo; li abbiamo condotti autonomamente, grazie ai contributi esterni della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e del ministero dei Beni e delle attività culturali. Si tratta dell’Ex cinema Roma, di fianco alla sede del Buzzolla, che è diventato l’unica proprietà del Conservatorio. L’auditorium potrà così ospitare le grandi rappresentazioni legate alle ricorrenze nazionali e cittadine, ma anche i momenti strettamente legati alla vita della scuola. Unica nota di rammarico è la mancanza di collaborazione da parte del Comune”. Parlando di cultura, cosa ha potuto riscontrare durante la sua reggenza?

coro polifonico Bella trasferta a Pistoia e Firenze

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abato 6 settembre il Coro polifonico della Cattedrale di Adria ha tenuto un apprezzatissimo concerto a Pistoia, all’interno della prestigiosa X Rassegna corale internazionale “D. Batignani”. Ha aperto la serata l’ospitante coro “Città di Pistoia”, organizzatore della manifestazione, con i brani Kyrie di Puccini (dalla Messa di Gloria), Hear my prayer di Mendelsshon e Cantique de Jean Racine di Faurè. La scena è stata quindi del Coro della cattedrale, diretto dal maestro Antonella Cassetta, con la collaborazione organistica del maestro Graziano Nicolasi, che ha presentato dodici brani scelti dal suo ricchissimo repertorio di musica sacra, aprendo con l’invocazione Pace di J.C. Fisher. Hanno fatto seguito I cieli enarrano la gloria di Dio di L. Van Beethoven, O bella mia speranza e Benedictus di L. Perosi, Resta con noi di J.S. Bach (dalla Cantata n. 147), Tollite hostias di C. Saint-Saens (dall’Oratorio di Natale) e Halleluja, amen di G.F. Haendel (dall’oratorio Giuda Maccabeo, nell’elaborazione di Graziano Nicolasi). Il Coro ha quindi proposto alcuni brani legati più da vicino alla sua storia recente: Ave Maria del compositore adriese Tiziano Bedetti, Ave Maria, donna della fede di F.J. Carbonell, brano vincitore del concorso di composizione di musica liturgica organizzato dallo stesso Coro e intitolato al maestro

monsignor Luigi Pieressa, e Tu qui cuncta scis del musicista chioggiotto V. Bellemo. In conclusione sono stati presentati due brani non appartenenti al tradizionale repertorio sacro-liturgico, con i quali il Coro della Cattedrale si è voluto per l’occasione cimentare, raccogliendo calorosi consensi e ulteriori richieste di bis: Nobody knows (trad. gospel del XIX sec.) e Amazing grace (trad. irlandese del XVIII sec.). Domenica 7 il coro ha animato la solenne liturgia delle ore 10.30 nella basilica di anta. Maria Novella in Firenze, ricevendo i complimenti del parroco Giovanni Monti, ai quali è seguito un prolungato e commovente applauso a tutti i coristi. Dopo un bel pomeriggio trascorso assieme e la visita ai principali monumenti di Firenze, la trasferta del Coro in terra toscana si è quindi conclusa, lasciando in ognuno la soddisfazione per aver saputo ancora una volta ben presentare i propri canti, per aver vissuto assieme una nuova emozionante esperienza.

“Ho riscontrato poca attenzione alla cultura e ad un’istituzione importante come la nostra, seconda in città dopo il Museo Archeologico. Purtroppo ho constatato come l’amministrazione non abbia la giusta consapevolezza della portata della nostra attività. Il Conservatorio è una grande azienda a tutti gli effetti, composta da 70 docenti di ruolo, complessivamente un centinaio di lavoratori, in grado di spostare 550 famiglie. Pertanto il conservatorio muove a tutti gli effetti l’economia della città e dà opportunità di lavoro ad alberghi, ristoranti, bar. Tuttavia le istituzioni non si rendono conto di queste potenzialità, anzi ci hanno pure tolto l’appoggio logistico di 6 aule e anche quando abbiamo chiesto di utilizzare il Circolo Unione, la risposta è stata negativa”. Quale consiglio può dare a un giovane che voglia intraprendere l’attività di musicista? “Di seguire la passione e di fare almeno un’esperienza all’estero”.

Sopra il conservatorio, a fianco Elio Orio Quali paesi raccomanda? “La Svizzera, il Nord Europa - Finlandia, Germania - e gli Stati Uniti; per chi vuole esplorare differenti culture musicali: India e Cina, oppure l’Est europeo si possono rivelare molto stimolanti”.

LA SCHEDA

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lio Orio – direttore del conservatorio di Adria - ha iniziato gli studi musicali al Civico istituto di musica di Asti, dove è stato anche titolare della cattedra di violino per quasi 20 anni. Prosegue gli studi sotto la guida di Camillo Grasso (1° violino del Teatro dell’Opera di Roma), Corrado Romano (già maestro di Uto Ughi) e Franco Gulli (concertista, docente dell’Università di Bloomington). Non ancora diplomato inizia a collaborare con alcune tra le più importanti orchestre nazionali. Si dedica poi alla musica da camera fondando il Quartetto Athenaeum con il quale ha vinto vari concorsi, tenendo concerti per importanti associazioni e frequentando l’Accademia Chigiana di Siena. Si è inoltre spesso esibito come solista ed è stato prima parte in varie orchestre italiane. Numerose le sue performance all’estero.


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Adria 13 Prodotti tipici Venne creata esattamente 32 anni fa

Una nuova “medaglia” per la ciabatta di Cavallari E’ la certificazione di “Pane, pulito, italiano”. E intanto si pensa persino di esportare la lavorazione in un villaggio in Madagascar di Roberto Marangoni

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iabatta fragrante, ciabatta unica e originale, ma soprattutto ciabatta naturale. E’ il buon pane di Adria, ormai conosciuto in tutto il mondo, che vide proprio nella città polesana la sua primogenitura il 21 settembre 1982, giusto trentadue anni fa. Il suo creatore è il dottor Arnaldo Cavallari, un personaggio poliedrico, conosciutissimo in svariati campi: dall’imprenditoria, quale già titolare dei Mulini Adriesi, all’editoria in campo sportivo ed enogastronomico; dallo sport, quale famoso pilota automobilistico, vincitore di competizioni internazionali, all’accademia del pane che oggi lo vede gratuitamente protagonista ogni mercoledì pomeriggio con chi desidera cimentarsi nella panificazione all’interno del suo forno sperimentale di via Ca’ Cima. Siamo andati a trovarlo, visto che ora la Ciabatta ha ottenuto la certificazione - marchio registrato il 18 agosto - di “Pane, pulito, italiano”. Una ulteriore soddisfazione che “certifica e garantisce la qualità del prodotto – e qui Cavallari è giustamente severissimo – Certifica che il frumento macinato dal mulino sia privo di additivi o miglio-

Arnaldo Cavallari mentre insegna l’arte della panificazione nel suo panificio sperimentale

rativi chimici, con verifiche ed analisi chimiche ed organolettiche sulla qualità della farina consigliata e il controllo sulla qualità del pane prodotto dal fornaio il quale da parte sua assicura la ‘lavorazione lunga’ e senza aggiunte di altri ingredienti, in modo che esista il ‘buon profumo del pane’ che è il più valido indice di assoluta naturalezza del pane ciabatta di Adria”. Tra le recenti novità, Cavallari è stato raggiunto dai vertici di Euafri, l’associazione internazionale per lo sviluppo di relazioni tra mondi collegati, che sta realizzando un villaggio in Madagascar,

dove lavoro e vita quotidiana devono coincidere assolutamente con la salute ed il benessere dell’uomo, lontano da inquinamenti e sfruttamenti dei luoghi. Proprio qui si prevede l’inserimento del pane genuino e sano di Adria come sistema di panificazione da creare in quel villaggio. Tornando ad Adria, Cavallari esprime il suo rammarico: la città, infatti, non “sentirebbe abbastanza” il valore del suo prodotto. E’ conosciuto ed apprezzato più fuori, nonostante i tanti sforzi e potrebbe, invece, grazie a ciò, farsi volano economico e di valorizzazione culturale e turistica.

Una storia cominciata nel 1979 A dargli la prima ispirazione fu il padre della baguette

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rnaldo Cavallari iniziò nel 1979 a fare il mugnaio-panettiere, recandosi spesso in Lombardia per imparare a produrre i vari tipi di pane e poi insegnare. Durante una di queste trasferte conobbe Calvel, patron della baguette francese. Fu lui ad indicargli e suggerigli che un buon pane, oltre alla naturalità delle farine impiegate, doveArnaldo Cavallari va essere lavorato aumentando l’acpremiato qua nell’impasto che di conseguenza dall’amministrazione avrebbe esaltato il gusto del prodotto comunale in occasione finito. Da quell’incontro e a seguito di del 30esimo anniversario numerose prove in presenza dell’amidella ciabatta co fornaio Francesco Favaron uscì un prodotto che a vista d’occhio sembrava una schiacciata, tanto da sembrare una “savata” (ciabatta ndr), da qui allora l’idea: si chiamerà “Ciabatta Polesana”. Era il 21 settembre 1982. Registrato il marchio, si avvierà un cammino globale che in tutto il mondo porterà a essere riconosciuto e apprezzato un prodotto italiano unico per qualità e genuinità. Oggi la ciabatta, prodotta con le sue mani, è diffusa nel mondo: 132 i panifici in Italia ed in ben 56 stati esteri. La ciabatta è anche titolare dal 1988 del Guinnes dei primati del panino più lungo del mondo con 4.381,05 metri e vincitrice della prima Olimpiade del pane avvenuta nel 2007 a Lione in Francia.

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14 Adria La polemica Richiesta anche copia delle sentenze di sfratto

La gestione delle sale pubbliche scatena la rabbia del Pd Durissima nota dell’opposizione, che ipotizza incongruenze nella fissazione delle tariffe d’uso e anche sugli alloggi pubblici piovono critiche di Martina Celegato

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na nota a nome dei consiglieri di minoranza del Pd mette in luce quelle che sono le tematiche legate alla gestione del patrimonio immobiliare comunale, con particolare riferimento al centro storico. “Riteniamo sia stato un grave errore aver impedito la costituzione di una commissione temporanea che potesse esaminare le problematicità della gestione del patrimonio comunale – si legge - Perché nessuno ha risolto queste anomalie?” Oltre alle dichiarazioni ci sono anche chiare richieste: “Chiediamo di avere l’elenco degli alloggi comunali con relativi dettagli; di conoscere i criteri con cui sono stati assegnati; di capire se l’amministrazione è in grado di certificare che queste assegnazioni rispettino le normative nazionali e regionali; di sapere se l’istruttoria delle procedure di assegnazione è avvenuta congiuntamente dagli uffici Patrimonio e Servizi sociali”. Le richieste non sono finite qui. Nella nota si domanda infatti anche “di ottenere copia delle sentenze di sfratto; di ottenere rilascio di copia delle delibere di giunta e dei decreti di assegnazione per ogni singola abitazione; di sapere perché la Giunta Comunale non è stata in grado di approvare

Caterina Zanetti, tra i firmatari della nota

Infine, avanzata istanza perché siano individuati i crediti non più esigibili una regolamentazione sull’uso delle sale pubbliche; di ottenere un’elencazione delle giornate in cui è stata utilizzata ogni singola sala comunale pubblica e dei soggetti che ne hanno usufruito; se il permesso d’uso è stato concesso a titolo oneroso o gra-

tuito e chi è il soggetto che ha disposto la gratuità; come mai si fissa il costo della Sala Caponnetto e non delle altre sale; di sapere se sindaco e Giunta sono in grado di smentire il fatto che in più occasioni sono state concesse sale di proprietà comunale a titolo gratuito”. Insomma: il sospetto è che non sempre siano stati impiegati i medesimi criteri nella gestione e nella concessione delle sale pubbliche. “Chiediamo ancora – prosegue la comunicazione - che ci venga fornito un elenco delle associazioni che hanno ottenuto di avere la propria sede in locali di proprietà comunale; di sapere le motivazioni per cui non è ancora nelle disponibilità dell’amministrazione comunale la possibilità di gestire direttamente la sala-convegni all’interno del complesso edilizio dell’ex-Istituto canossiano; di sapere come mai gli uffici finanziari non abbiano svolto i debiti riscontri sui versamenti dei canoni di locazione dovuti al Comune, e perché non si siano avviate opportune verifiche; di sapere perché nei casi più conclamati di impossibilità di recupero del credito per assoluta indigenza economica del soggetto debitore non è stata accertata e dichiarata l’inesigibilità del credito.”

IL CASO Netta presa di posizione di Matteo Stoppa (Pd). Uno “scambio” di dipendenti solleva un putiferio

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a preoccupazione denunciata dalla minoranza consiliare di Adria è in particolare modo rivolta alla gestione del personale del Comune, tanto che il consigliere del Pd Matteo Stoppa ha rivolto una interrogazione all’amministrazione sul caso del geometra Alvaro Gregnani. “Negli ambienti dell’amministrazione comunale di Porto Viro – si legge in una nota stampa di Stoppa - viene data come cosa già fatta; ora la notizia sta rapidamente diffondendosi anche ad Adria: le giunte di Porto Viro e di Adria, attraverso Matteo Stoppa lo strumento della mobilità tra enti, si sarebbero accordate perché un architetto del servizio Urbanistica di Adria venga trasferito a Porto Viro. Ad Adria, al suo posto, arriverebbe il geometra Alvaro Gregnanin, fino a qualche mese fa responsabile dell’ufficio manutenzione di Porto Viro”. “La scelta di per sé appare alquanto anacronistica – critica la nota - nel Comune di Adria l’ufficio urbanistica risulta a tutt’oggi pressoché sguarnito, dopo il trasferimento del responsabile ad altro incarico e gli intervenuti pensionamenti, mentre per quanto riguarda l’area manutenzione può contare almeno su tre professionalità presenti in organico con riconosciute competenze. Il geometra Alvaro Gregnanin dal canto suo ha esperienza nel campo delle manutenzioni, ma non ha la necessaria preparazione nel settore della pianificazione territoriale e della ‘delicatissima’ gestione delle pratiche urbanistiche”. Ma c’è anche un’altra questione. “Ma quello che fa più scalpore – dice ancora Stoppa - è che il dipendente che dovrebbe arrivare ad Adria solo qualche mese fa è stato alla ribalta delle cronache giudiziarie e politiche perché indagato, assieme al figlio, per peculato e ricettazione in seguito ad atti compiuti nella sua qualità di funzionario comunale”. Doveroso comunque precisare come si tratti, allo stato, di mere ipotesi investigative e sino al terzo grado di giudizio debba sempre prevalere la presunzione di innocenza. “Il Comune di Porto Viro – prosegue l’esponente Pd - parte offesa nella vicenda giudiziaria, in conseguenza di quei fatti ha disposto, in via cautelativa, che il geometra Gregnanin venisse sospeso dalle funzioni di responsabile dell’area manutenzioni e magazzino e dalla corresponsione della relativa indennità di funzione. Non ci pare assolutamente il caso di dar luogo al trasferimento del geometra Alvaro Gregnanin presso il nostro Comune”.

NEWS Giustizia in città

Il tribunale ora è davvero chiuso

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n epilogo da molti atteso, quello che coinvolge il tribunale di Adria che si troverà ad essere uno stabile vuoto. Dal 16 settembre infatti non si celebreranno più le udienze all’interno del tribunale della città etrusca che verranno invece dirottate presso il capoluogo di provincia, Rovigo. Unica eccezione saranno le udienze del giudice Ernani Marotta che invece opererà all’interno della sala consiliare. Un questione annosa, quella relativa al tribunale di Adria, che si trascina ormai da anni. Questa volta però siamo davvero al capolinea. Come hanno sottolineato gli esponenti di numerose forze politiche la soppressione non sarà senza conseguenze. Il territorio perde un punto di riferimento importante. E gli spostamenti dal Delta verso Rovigo per chi avrà a che fare – in ogni veste – con la giustizia saranno più gravosi. Adria infatti per la sua posizione privilegiata è sempre stata considerata il punto ideale dove collocare tutti i servizi destinati non solo ai residenti in città, anche ai cittadini del Delta e della costa. Così era sicuramente per la gestione della giustizia. Lo è stato a lungo. Ma alla fine hanno prevalso le logiche di spending review e di massimo contenimento dei costi. Ma.Ce.

Cineforum con l’Ulss 19

Il circolo del cinema per il buon cibo

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ino all’11 dicembre ogni giovedì alle 21 all’interno della Sala Europa a Taglio di Po si terrà una proiezione, nell’ambito del ciclo volto alla sensibilizzazione alimentare intitolato “Ciak si gira: attività motoria e alimentazione assieme tutto l’anno”. La rassegna si terrà in collaborazione con il circolo del cinema di Adria e mira a promuovere un sano stile di alimentazione. I film che verranno proiettati durante la rassegna saranno: “Shall we dance”, “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, “Chiamami aquila” e “Momenti di gloria” che sono volti a favorire l’attività motoria; “Super size me”, “Un’ottima annata”; “Il pranzo di Babette” e “La cuoca del presidente” che affrontano la questione dell’alimentazione sana. Infine, “L’attimo fuggente” e “La grande abbuffata”. Alle serate saranno presenti operatori dell’Ulss 19, a disposizione del pubblico per eventuali scambi di opinione. “Il connubio cinema e salute – si legge in una nota stampa dell’Ulss 19 - nasce per rendere le persone sempre più motivate e consapevoli del loro ruolo nel tutelare la propria salute, contribuendo anche a trasferire quelle conoscenze che mettono il cittadino in grado di prendere decisioni inerenti allo stile di vita da adottare”. Ma.Ce.

Urbanistica e polemiche

Protezione degli edifici: selezione fatta

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’ stato dato a settembre il via libera da parte del consiglio comunale al terzo stralcio di domande per “La revisione del grado di protezione degli edifici dentro storico” della città di Adria. Un’approvazione avvenuta grazie ai voti della maggioranza che ha visto contro tutti i consiglieri di miDavid Busson noranza e unico astenuto Michele de Bellis. Quasi parità fra le domande accolte e quelle respinte per le quali, ha affermato l’assessore David Busson, l’amministrazione si è affidata ai pareri dei tecnici ritenendoli l’ago della bilancia. E’ da ricordare inoltre che Adria è in attesa del Pat che darà uno sguardo complessivo sullo stato della città e la situazione particolare del centro storico nel dettaglio. A riguardo, nonostante le dure polemiche Busson, ha precisato che per la scelta delle domande accolte l’amministrazione ha proseguito in maniera anonima non leggendo i nomi dei richiedenti, rintuzzando tutte le accuse a riguardo della selezione. La discussione consiliare a riguardo ha portato i vari consiglieri manifestare dubbi e perplessità. E’ da sottolineare però che le scelte operate dall’amministrazione hanno anche suscitato commenti positivi da parte di alcuni consiglieri che hanno elogiato l’amministrazione per l’equilibro e la logica con i quali sono state operate le scelte che hanno portato alla selezione finale. Ma.Ce.


Bottrighe 15 Turismo e territorio Un sito tutto da riscoprire

Squero, angolo incantevole minacciato dai maleducati Purtroppo sono stati segnalati più volte episodi di abbandono indiscriminato di rifiuti e materiali di risulta: serve un intervento di Roberto Marangoni

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ungo il fiume Po, nella golena di Bottrighe, esiste un sito naturalistico meritevole di essere valorizzato. Proponiamo di farlo mediante una passeggiata che si sviluppa in uno scenario incantevole. Il percorso parte dal centro del paese, da piazza della Libertà. In fondo alla stessa, tenendo la chiesa parrocchiale alle spalle, si svolta a destra per via Umberto Maddalena, dove a pochi passi c’è la casa natale dell’eroico aviatore concittadino che nel giugno del 1928 legò il suo nome all’individuazione della mitica tenda Rossa sui ghiacciai del Polo nord. Il percorso riprende salendo sull’argine del Po dalla laterale via Pastorello. L’impatto col grande fiume è sempre elettrizzante, ed in ogni stagione risulta di grande suggestione la vista della liquida massa cerulea in movimento ed il gioco cromatico col cielo e la vegetazione abbarbicata alle due sponde. Si scende quindi in località Squero, dove c’è un alaggio per imbarcazioni. E’ questa la zona della golena, con vista su specchi d’acqua naturali che si dividono tra argine, stradicciola, golena, spiaggetta e fiume, affiancando i resti di una vecchia fornace di laterizi, esempio di archeologia industriale, sino ad arrivare ad uno spettacolo di canne palustri e piumini che in controsole donano un aspetto fiabesco. Da ammirare i suggestivi tramonti sul fiume, particolarmente esplosivi. Un paesaggio di grande fascino da valorizzare, iniziando magari con l’installazione di una adeguata cartellonistica indicante flora e

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fauna presente. Si può inoltre aggiungere qualche tavolo da pic-nic e cestini, in modo da andare nella direzione di offrire una dignitosa attrattiva turistica. L’area si presenta altresì come ideale scenografia anche per gli amanti della fotografia. Qui, annualmente, avviene la tradizionale processione, nel giorno dell’Ascensione, dove il parroco, accompagnato dai fedeli, benedice ed incensa la “bala”, così come viene definita la croce di cera lanciata poi nel fiume, affinché l’acqua scorra tranquilla, portando alle popolazioni rivierasche benessere e prosperità. Unico neo del luogo è l’inciviltà e la maleducazione che andrebbe combattuta con severità. Lungo il percorso si trovano infatti sacchi d’immondizie, copertoni d’auto, oggetti in plastica, ma c’è chi vi ha portato addirittura del pericoloso eternit. Chi di competenza e dovere dovrebbe presto prendere seri provvedimenti. La zona va salvaguardata e potrebbe davvero costituire un nuovo motivo di interesse naturalistico in un’area comunque già compresa nel territorio del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Il nostro itinerario frattanto prosegue, arrivando quasi sotto il ponte “Brigata Cremona” che induce il pensiero all’ultimo conflitto mondiale. Siamo al giro di boa del nostro itinerario. Risaliamo l’argine, dalla strada sommitale si delinea con la sua suggestione il paese di Bottrighe dominato dal campanile su cui svetta l’angelo girevole. Imbocchiamo infine in via Vittorio Veneto per far ritorno in piazza della Libertà.

Bottrighe, tramonto in località Squero

LA festa

Per una serata davvero speciale

I ragazzi di via Guido Rossa si sono abbracciati di nuovo

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Bottrighe non è stata la solita rimpatriata tra coscritti dello stesso anno, ma un ritrovo tra alcune annate degli anni Settanta-Ottanta dei ragazzi di via Guido Rossa, meglio conosciuta con lo pseudonimo di “via Neuro”, in località “Cào d’sota”. La conviviale si è svolta al locale ristorante “La Locanda”. Una serata sull’onda dei ricordi e di tanti momenti trascorsi dai giovani residenti dell’arteria, laterale di via Vittorio Veneto. L’incontro è stato organizzato da Maurizio Padovani, con la complicità di Sara Bergo e Andrea Migliorini. “E’ stato un piacere immenso - ha commentato Padovani - riabbracciarsi dopo tanti anni, mantenendo vivi i ricordi indimenticabili, legati ad un paese speciale”. Hanno aderito altresì Andrea Aguiari, Licia Bergo, Valentina Bergo, Andrea D’Andrea, Annalisa Boaretto, Alessandro Marangon, Floriana Migliorini, Nelly Passarella e Raffaella Rossi. Chi si è trasferito lontano ha comunicato di voler partecipare la prossima volta, ma c’è anche chi, residente sempre nella stessa località “Cao d’sota” ha chiesto di potersi unire, anche se non residente in via Rossa. Ro.Ma.

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Bottrighe 17 Il caso “La nostra battaglia comunque continua”

“La scuola poteva riaprire davvero” L’esponente del comitato Alberto Bergo accusa: “I numeri c’erano, ma è mancata la volontà”. Presentato un esposto nei confronti della dirigente scolastica di Roberto Marangoni

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’ iniziato il nuovo anno scolastico ma la speranza di riaprire la scuola media di Bottrighe sembra allontanarsi sempre di più. La scuola in una comunità rappresenta senza dubbio il fulcro per la crescita culturale. Per Alberto Bergo, referente del Comitato per la salvaguardia dei plessi scolastici del paese, che non demorde sull’argomento, il numero di alunni per poter avviare una prima media a Bottrighe ci sarebbe stato, quella che sembra essere mancata è stata invece la volontà degli organi competenti, comunali e soprattutto scolastici, come ha ribadito lo stesso a seguito del volantinaggio di protesta fatto davanti agli edifici scolastici, proprio nel primo giorno di scuola. Alberto Bergo si è presentato da solo davanti alle scuole per evitare strumentalizzazioni di alcuni politici che fanno parte del Comitato, a suo tempo stigmatizzati per la loro appartenenza a questo. Intanto un esposto alla magistratura, datato agosto di quest’anno, è stato presentato nei confronti del dirigente scolastico locale, Laura Cassetta perché “si era impegnata – sta scritto nel documento - dopo ulteriore raccolta di sedici firme dei genitori che chiedevano l’iscrizione dei propri figli alla scuola del paese per l’anno scolastico 2014-2015, al riconoscimento tramite iscrizioni

Bottrighe ingresso della scuola media dirette online con casella Bottrighe delle richieste degli stessi e dei loro figli, alla riapertura”. Sempre dal documento, i genitori non sarebbero stati convocati dalla dirigente Cassetta in merito alla questione, nonostante le promesse, come invece sarebbe stato fatto per Adria e Papozze. Si chiede quindi di sapere il motivo per il quale i genitori di Bottrighe non sono stati convocati e per quale motivo è stata aperta una finestra per le iscrizioni online in paese alle quali poi non è stato dato seguito. “La scuola a Bottrighe deve tornare ad essere punto di riferimento per la comunità - afferma Bergo - Tutto il dossier relativo a quanto fatto per salvaguardare la scuo-

la media è stato inviato ora anche a Daniela Beltrame, nuovo dirigente scolastico regionale, molto sensibile ed attenta al rapporto scuola e territorio”. “Inoltre – prosegue Bergo - stiamo incontrando varie realtà, sindaco compreso, per far sì che la scuola di Bottrighe diventi appetibile e all’avanguardia. Per fare ciò occorrerà intraprendere varie strade, dal ripristino di alloggi Ater, oggi sfitti e che potrebbero ospitare famiglie numerose, all’innovazione tecnologica (sala multimediale e lavagne elettroniche) attraverso la sponsorizzazione di enti e ditte, alla richiesta per il tempo pieno prolungato per favorire le famiglie”.

La storia. Nelle terre liberate dalla mafia

Per Renata un’esperienza da ricordare

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opo Corleone ora a Parete, nel Casertano. Due esperienze davvero interessanti per Renata Greguoldo, corista del gruppo folk “BontemRenata poni & Simpatica Compagnia” Greguoldo di Bottrighe. Nell’ambito di un’iniziativa nazionale organizzata da Arci, Cgil Veneto, Spi, Libera, Nero e non Solo, che porta a fare volontariato nelle terre confiscate dalla mafia. “In entrambi i luoghi – spiega Renata – con altri volontari abbiamo prestato la nostra opera dove vengono accolti giovani studenti da tutta Italia, che nelle terre liberate dalla mafia offrono il loro lavoro nella coltivazione dei prodotti”. “Insieme ad altri di varie regioni – prosegue – abbiamo preparato da mangiare per questi giovani e fatto varie faccende. Difficile esprimere quello che si è provato trovandosi di fronte ad una realtà raccontata dai media, la trascuratezza del territorio ed il menefreghismo di tanta gente, ma, se è vero che ci sono persone che non fanno niente, ce ne sono tante altre che vogliono cambiare lo stato in cui si trovano e che lottano con coraggio per contrastare quelle nefandezze fatte dai camorristi, provocate dai rifiuti tossici e dalle continue confische di terreni e dallo sfruttamento di persone extracomunitarie che lasciano i loro Paesi in guerra cercando rifugio nel nostro”. “Mi sono resa conto - conclude Renata - che, attraverso il nostro modesto intervento e con la presenza sul territorio dei vari enti ed associazioni, uniti possiamo aiutare chi già tanto combatte la criminalità per i diritti e la libertà delle proprie terre”. Ro.Ma.

la proposta Un angelo e un eroe per promuovere il turismo e le visite

LE TRE S-CIOPTA’

diocesi di Adria che resse questa parrocchia. Quest’opera, iscritta alla Sovrintendenza ai Monumenti e posta tra gli altari del Sacro Cuore e della Beata Vergine del Carmelo, fu fatta giungere da Venezia nel mese di Luglio 1862. E’ dell’artista veneziano Bazarel, lo stesso che creò i due confessionali giunti sempre da Venezia nel 1868. Potrebbe poi costituire un altro motivo di interesse culturale anche la nascita di un museo dedicato al concittadino Umberto Maddalena, medaglia d’oro al valore aeronautico. L’idea era stata lanciata ancora nel 2005 da Aldo Rondina, storico adriese, in occasione dei 110 anni dalla nascita dell’eroe che portò onore all’Italia in tutto il mondo. L’ipotesi era stata subito colta con grande interesse dalla popolazione, ma il progetto non ebbe mai alcun seguito. Altra idea potrebbe essere l’installazione di un cartello stradale accanto a quello che indica il paese con la dicitura “paese natale di Umberto Madadlena - eroe dell’Aeronautica Italiana”.

di Roberto Marangoni

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l restauro dell’antico angelo di Bottrighe, esposto in mostra permanente nella chiesa parrocchiale di Bottrighe, e la realizzazione di un museo intitolato al concittadino Umberto Maddalena potrebbero costituire una grande opportunità per il turismo. Il nuovo angelo in bronzo, installato sulla cupola del torre campanaria a seguito dei lavori di ristrutturazione del 2008, è una copia della precedente opera lignea, che dopo alcuni anni di delicato restauro a cura dello sculture padovano Roberto Mainardi, incaricato al ripristino, è tornata alla sua lucentezza originaria. L’opera secondo gli esperti potrebbe essere stata realizzata da un maestro che richiama le metodologie della scuola veneta collegata ad Andrea Brustolon, denominato il “Michelangelo del legno”. All’interno del tempio, eretto nel 1849 nel luogo dove sorgeva l’antica chiesa demolita perché pericolante, un’altra opera artistica di notevole valore è senza dubbio il pulpito in legno pregiato acquistato su ordinazione dell’allora parroco don Antonio Zanchetta, primo sacerdote della

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18 Cultura

Cultura adria 35

Il libro Edito da Apogeo, prefazione di Luigi Contegiacomo

Giovanni Marinelli, il polesano amico del Duce L’ultima fatica dello storico adriese Aldo Rondina indaga su una figura a oggi per molti versi sconosciuta di Melania Ruggini

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’ Giovanni Marinelli il protagonista del nuovo libro di Aldo Rondina, pubblicato da Apogeo Editore e presentato dalla biblioteca comunale al Teatro Ferrini. Non si conosce molto della vita di Marinelli, tuttavia fu un protagonista attivo del fascismo. Giovanni Marinelli lasciò Adria nel 1911 per trasferirsi a Milano, dove entrò subito in contatto con il forte gruppo dei polesani che risiedevano nella capitale lombarda, trovando lavoro in una società finanziaria dalla quale poi passò alle dipendenze della Società Umanitaria, organismo di emanazione sindacale. Entrato in contatto con Mussolini e divenuto squadrista, divenne la sua ombra e il duce lo ricompensò in più occasioni, manifestandogli amicizia e stima anche quando, con il delitto Matteotti, venne allo scoperto la sua responsabilità di mandante della squadra punitiva. Del Pnf divenne Segretario amministrativo e in quell’incarico gestì dal 1926 in poi un grande potere. Ma in seguito al voto favorevole espresso durante il Gran Consiglio del Fascismo il 25 luglio 1943, fu fucilato come traditore dopo il processo di Verona

Tra i primi a divenire squadristi venne fucilato nel 1944 a seguito del cosiddetto “Processo di Verona” nel gennaio del 1944. Come spiega Rondina, si è cercato di compiere un percorso storico attraverso gli uomini più

DELTARTE LA SECONDA EDIZIONE È STATA UN SUCCESSO. E LA TERZA...

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el mondo dell’arte è nata una nuova stella: nel giro di qualche anno Baran, artista originario del Polesine, ha fatto irruzione nella scena artistica contemporanea, facendosi apprezzare dal pubblico per la sua ventata di originalità tematica. La ricerca di Baran parte dalla scultura, dalla forma plastica in acciaio lucido, modellata da torsioni, pieghe, accartocciamenti, a mostrare le varie sfaccettature che la vita può e deve assumere. Il successivo ciclo tematico affronta la complessità dei “margini”: Ai margini del mondo è un viaggio pittorico ai lati della tela, una decentralizzazione visiva che spiazza il fruitore. In questo percorso controcorrente, in cui i margini prendono il sopravvento e si fanno posto nel campo visivo, Baran attua la sua intimistica denuncia. Poveri, oppressi, ammalati, diversi, fragili, giovani, onesti, talenti, cultura: gli elementi ai margini della società contemporanea diventano protagonisti del racconto per mezzo del colore, sferzante, pungente, inespugnabile. La strada verso Progetti bruciati è breve. La denuncia parte dalla sua vicenda autobiografica e diventa urgenza di condivisione. Baran cede il posto ad Andrea Barasciutti, di professione architetto, e alla sofferta riflessione sullo stato di salute dell’architettura contemporanea italiana, che versa in un grave stato di crisi; si costruisce poco e male, la politica si inserisce prepotentemente nella filiera, la meritocrazia è scarsamente premiata, la qualità non viene spesso considerata, il progetto e la progettualità non sono abbastanza tenuti in considerazione dal sistema. E così

rappresentativi, sopra i quali per particolari circostanze prevalse per circa tre lustri Giovanni Marinelli. Per conoscere l’evoluzione del movimento fascista rodigino è stato quanto mai necessario studiare la figura e l’opera di questo personaggio che, al di là dei suoi palesi atteggiamenti contraddittori, fu estremamente efficace per il Polesine. “Finora la figura di Marinelli – spiega Rondina - genericamente considerato uomo truce e scialbo, è stata sempre presentata dagli studiosi in maniera disarticolata, tale comunque da non poter trarre una valutazione completa sulla sua personalità”. Senza alcuna pretesa, con l’appoggio di testimonianze e documenti d’archivio, il saggio si propone di esplorare gli eventi che hanno coinvolto l’Italia e più in particolare il Polesine, negli anni della dittatura fascista. Rondina approfondisce la conoscenza di una società polesana per certi aspetti inedita, economicamente vivace, persino poco propensa a rimanere fedele agli ordini del duce. L’introduzione all’interno libro è affidata a Luigi Contegiacomo, direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo.

arte in video Anna Casazza a Celeste 2014

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a giovane artista rodigina Anna Casazza è approdata al premio Celeste 2014 e si è già piazzata nella rosa dei finalisti con il video “I’ll make you pure”. Il video in gara è tratto da una performance contro l’infibulazione realizzata nel novembre del 2011. In questa performance l’infibulazione viene praticata ad un fiore di orchidea. Il fiore, inteso quale elemento simbolico, è offerto ad una donna e accompagnato dalle seguenti parole; “Così ti ho reso pura”. La drammaticità di questa pratica non solo deriva dalla falsa credenza che con essa si possa raggiungere la purezza virginale, ma ciò che è ancora più atroce è che le donne che la subiscono a loro volta la infliggono ad altre donne, aumentando la crudeltà di un atto inumano. Anna Casazza nasce a Rovigo nel 1987; nel 2009 si laurea in Nuove tecnologie per le arti con una Tesi in Fotografia di Moda presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2010 espone presso Artefare a Bologna e vince il Premio Arte Mondadori, Milano. Nel 2011 frequenta Uwe – University of West England – Department of Art and Design, a Bristol (Uk). Nel 2012 è selezionata da e-photoreview con il progetto Pain e ottiene il diploma di Laurea Magistrale in Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Me.Ru. Nel 2013 si laurea Ied Master in Fotografia, Milano.

autobiografia La presentazione. Al Circolo Unione ne hanno parlato Lodo e Andreini

“L’ECCENTRICO LIBERALE”: STORIA DI UN AvvOCATO E NON SOLO

“U Per l’anno prossimo il tema saranno le identità riemerse: spazio alle piccole comunità Baran preleva i progetti che giacciono da anni nel suo cassetto e li plasma attraverso i principi fondatori dell’architettura vitruviana: l’aria, la terra, il fuoco e l’acqua. L’elaborato progettuale è ossidato all’aria, strisciato per terra, bruciato sul fuoco e spento nell’acqua. Il risultato finale sono i brandelli di un progetto deturpato dall’azione dell’artista e dai fenomeni naturali primari per i quali era stato pensato. I lacerti progetto emergono dal bianco della tela, simbolo del vuoto sociale, in cui le idee sono relegate ai margini, confinate nel non luogo dell’oblio per impedire alla creatività di spingersi più in alto, di osare, di giocare a dadi con l’universo. In questo procedimento creativo, Baran gioca con la transitorietà del tempo e dei tempi e le sue opere ne riflettono la fugacità fisica e concettuale: la carta invecchierà per effetto della luce e dell’aria, parimenti ad un’architettura esposta alle intemperie e al deperimento dei materiali. Me.Ru.

na divertente aneddotica di una vita sempre sotto e sopra il rigo”: è lo stesso Luigi Migliorini, noto avvocato e personaggio di grande e colorita umanità, a definire così il suo primo libro, L’eccentrico liberale. “Sono nato nel 1942, in tempo di guerra, ed i miei genitori mi hanno raccontato che quando i tedeschi bombardarono il ponte di Sant’Andrea di Adria, nelle cui vicinanze abitavamo, mi sono nascosto urlando di paura sotto le coperte…”. Testimonianza di una vita intensa, sempre percorsa dallo spirito di libertà e dalla ricerca dell’autenticità, questo libro di Migliorini è percorso da un brio e da una vivacità che lasceranno piacevolmente stupiti i lettori: un’autobiografia scritta in punta di penna, che non lascia spazio alla noia e che invece apre a chi la percorre spazi di riflessione e di confronto, senza mai dimenticare l’ironia ed il gusto per la battuta intelligente. Dopo essere stato presentato quest’estate, in due occasioni, ad Albarella e alla “Festa della felicità” a Ceregnano, il libro è stato recentemente presentato al circolo Unione di Adria e presentato da Antonio Lodo e Elios Andreini. “Volevo fare il cantante lirico, il pittore o, in alternativa, il gigolò. Poi ho scoperto di essere stonato, incapace di dipingere e neanche tanto bello, così ho optato per la professione di avvocato. Ho scritto circa un migliaio di articoli: questo è il mio primo libro“. Così dichiara l’autore nel risvolto di copertina. Il testo è preceduto dalla prefazione di Antonio Paolucci, storico dell’arte, attualmente direttore dei Musei Vaticani, che così inquadra il personaggio: “Due elementi sono necessari per definire l’autore: la professione e la politica. La professione è quella di avvocato, avvocato eminente, titolare di un importante studio legale in Adria. Essere avvocato di rango in una città come Adria significa sapere tutto di tutti, significa essere dentro i meccanismi delicati e ultra-

Lo presenta un testimonial d’eccezione: lo storico dell’Arte Antonio Paolucci direttore dei Musei Vaticani sensibili che governano la vita della comunità. L’altro carattere distintivo è la politica. L’autore, l’avvocato Luigi Migliorini, è un animale politico, lo è nel senso letterale della parola. Dalla politica non ha mai tratto vantaggi personali, ma nei tumulti, nelle passioni, nel variegato gioco della politica si è sempre trovato a suo agio. In gioventù è stato liberale, segretario provinciale e regionale del Pli, poi componente la direzione centrale e l’esecutivo nazionale. Oggi è un battitore libero, voce critica dentro il flusso della politica ‘liquida’ che i nostri tempi ci obbligano a vivere”. Me.Ru.


34 Sport adria

Sport 19

Calcio Grinta e bel gioco, c’è entusiasmo al Bettinazzi

L’Adriese si sta divertendo, il pubblico anche

di Cristiano Aggio

C

’è chi dice che al giro di boa del campionato di Eccellenza l’Adriese sarà già con un piede in serie D. Valeriano Fiorin e il clan granata ovviamente, toccano ferro. Sanno però, che il “giocattolo” che il presidente Scantamburlo ha messo nelle mani di Longato e soci è bello, funzionale e prezioso. E lo ha capito anche il pubblico che al Bettinazzi segue numeroso e con attenzione le gesta di Marangon, Bellemo, Castro, Milan, Pittaro eccetera eccetera. Le delusioni delle passate stagioni sembrano brutti ricordi, non incubi e ora davanti c’è una squadra che interpreta a dovere la volontà del proprio tecnico, uno verace, capace di trasmettere tutta la propria passione per il calcio, il suo modo di intendere il football, con cuore e sacrificio. Basta poco ad infiammare gli animi dei tifosi: e i giocatori, grazie al suo tecnico, l’hanno capito e giocano con l’intensità giusta, correndo su tutte le palle e recuperando. Non che sia tutto facile nel girone nel quale è inserita l’Adriese, perché il Campodarsego è squadra costruita anch’essa per fare il salto di categoria, e poi ci sono le veronesi Bardolino, Ambrosiana, Santa Lucia,

atletiCa

per raChele un salto da reCord

A

Vigasio, Sambonifacese, sempre “carogne” nel gioco, poi la Piovese e il Pozzonovo, padovane fastidiose. Ma i granata sono i granata. “Quando verranno a giocare al Bettinazzi - diceva mister Fiorin alla presentazione - gli avversari devono avere una specie di timore reverenziale, perché la piazza e la storia di questa squadra sono state e sono importanti”. E allora i tifosi granata sperano che anche ottobre, sia come settembre, quando l’Adriese non ha perso un colpo. Non sarà

così facile, ma di sicuro il tecnico, il secondo “Encio” Gregnanin e tutto lo staff terranno alta la tensione. Nell’immaginario dei tifosi resta la partita contro il Sarcedo: prima lo svantaggio con il gol dei vicentini, il pari, poi l’espulsione di Ballarin al 40’ del primo tempo. Nella ripresa arrivano tre gol per l’Adriese che esaltano i 400 spettatori del Bettinazzi, per una partita che da difficile è diventata facile, grazie a grinta, volontà e voglia, cose che nel calcio, e non solo, non dovrebbero mancare mai.

i campionati regionali individuali categoria Cadetti svoltisi a Caprino Veronese, l’adriese Rachele Bovo sbalordisce tecnici e pubblico presente con una eccellente prestazione nel salto in alto. La bionda atleta della Podisti Adria dà spettacolo portando il nuovo personal best a 1m. e 66 cm. Migliora di ben 7 centimetri, dando vita ad un emozionante duello con la favorita Laura Beatrice Moschetta, di un anno più grande, tanto che le due atlete si son trovate in parità fino alla misura di 1,66 saltata da entrambe al terzo tentativo, poi sulla quota 168 centimetri ha avuto la meglio Moschetta. Una prestazione maiuscola Rachele Bovo nella manifestazione servita ai tecnici selezionatori regionali per sciogliere le ultime riserve in prospettiva dei campionati italiani individuali e per regioni. Le gare sono stati infatti indicative per la definizione degli atleti deputati a vestire la maglia della selezione regionale nell’appuntamento tricolore. La prestigiosa prestazione di Rachele Bovo era comunque nell’aria perché in tutte le gare in cui ha partecipato durante la stagione si è sempre misurata con l’asticella posta a quote di assoluto livello, non solo regionale, ma nazionale. Quella di Caprino rappresenta una performance da sogno che la giovane atleta classe 2000 ricorderà sicuramente. Cr.Ag.

Adria Nuoto Un torneo in Croazia

Calcio. La capolista nel mirino

delta, quando la qualità paga

È

ancora tutto un girone da decifrare, quello di serie D, che doveva vedere una padrona assoluta, il Piacenza, ma che fin qui non ha rispettato le attese della vigilia, così come il Rimini e la Correggese, con il Delta Porto Tolle Rovigo che si ritrova a tre punti dalla capolista a sorpresa: Este. Nonostante l’ottima partenza, l’Este non sembra squadra che possa tenere testa a quelle sopra citate, ma il bizzarro girone in queste prime cinque giornate ha già fatto registrare due scossoni in panchina con gli avvicendamenti all’Imolese e alla neopromossa Ribelle. A ottobre per il Delta allenato da Luca Tiozzo arriva un periodo in cui il calendario riserva squadre “importanti” come, in sequenza, Fiorenzuola, Piacenza ed Este. La rosa ampiamente qualitativa messa a disposizione dal presidente Mario Visentin dovrebbe garantire posizioni alte in classifica, ma si sa, soprattutto nel calcio, tutto può succedere. Come nella gara contro la Virtus Castelfranco, quella “vergognosa” del Gabrielli senza tifosi per l’inagibilità (paradosso) della tribuna nel corso della quale un Delta in vantaggio per 2-1 e che sembrava poter gestire tranquillamente la gara è incappato in un errore di Politti (solitamente sempre perfetto) che è costato il gol del pari e poi in un’altra dimenticanza di tattica collettiva con gli emiliani che sono tornati a casa con i tre punti. Comunque, l’impianto di gioco del Delta sta trovando sempre più la propria fisionomia, i meccanismi cominciano a funzionare e la

per lei Regionali da urlo

Sopra i giocatori della squadra festeggiano (immagine tratta dal sito http:// www.deltaportotolle.com)

qualità della rosa fa sempre la differenza. Le avversarie del Delta hanno rafforzato gli organici con innesti importanti, come ha fatto la Correggese che ha ingaggiato Armando Perna, classe 1981, vanta molta esperienza tra i professionisti tra Palermo, Udinese, Livorno, Salernitana, Parma (con la quale ha collezionato sei presenze in serie A) e ben nove stagioni con la maglia gialloblu del Modena prima di passare, nella scorsa stagione al Padova in serie B. A proposito di Padova, all’Atletico San Paolo (ultimo dopo cinque giornate) è arrivato l’attaccante Davide Matteini, 32 anni, la scorsa stagione al Viareggio, dove ha collezionato 10 presenze e 2 gol. Il Piacenza si è rinforzata con il fantasista Riccardo Palmieri (17 anni), cresciuto nelle giovanili di Inter e Modena, ed il centrocampista Pierangelo Tarantino (24) nell’ultima stagione con Celano, prima, e Civitanovese, dopo. Cr.Ag.

Pallanuoto, non solo sport P rime bracciate e primi palleggi per i pallanuotisti di Adria Nuoto che si preparano ad affrontare una nuova stagione. Protagonista di queste prime settimane è la squadra under 15, che nei giorni 12 e 13 Settembre si è trasferita nella città gemellata di Rovigno, in Croazia. La trasferta Istriana, oltre al prestigioso valore sportivo, conferma un’amicizia e una stima reciproca tra la società bassopolesana e quella croata del Delfin Rovinj, che continua dal 1999. Nel pomeriggio di venerdì 12 i portacolori di Adria Nuoto, guidati da Matteo Armari e Giacomo Stoppa, hanno effettuato un allenamento e una partita amichevole con i pari età di Rovigno, nella bellissima piscina scoperta del club, nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli. Nella giornata di sabato si è svolto il “Memorial Niksa Kalacic”, che ha impegnato Adria Nuoto in semifinale contro il Bonifika Koper di Capodistria. Vittoria netta quella della squadra slovena, per 13-6, complice una partenza shock della squadra di Adria Nuoto, interamente sotto leva per l’età del torneo. Nello scontro per il terzo posto, è arrivata un’altra sconfitta, seppure più contenuta contro il VK Pula per 9-4. Da segnalare che Giovanni Nalin, classe 2001, è stato eletto miglior portiere del torneo. La partecipazione a questo torneo aiuta i ragazzi del team bassopolesano a creare un gruppo compatto, che si prepara ad affrontare

una nuova ed impegnativa stagione, dove i più piccoli della squadra saranno anche impegnati nel campionato under 13 ed i più grandi cercheranno di ritagliarsi un posto nelle categorie superiori. Ecco la rosa di giocatori impegnata nella trasferta croata: Nalin Giovanni (Portiere), Ghiraldelli Emanuele, Crestani Francesco, Tiribello Matteo, Fumana Alberto, Gamberini Filippo, Tecchiati Filippo, Lionello Jacopo, Bovolenta Niccolò, Bovolenta Stefano, Marzolla Samue-

le, Biga Nicola, Zampieri Marco. All. Armari Matteo; Acc. Stoppa Giacomo. VK Delfin Rovinj – VK Pula 11-3 Adria Nuoto – Bonifika Koper 6-13 (Fumana, Lionello, Bovolenta S., Bovolenta N., Biga 2) 3°-4° Posto: VK Pula – Adria Nuoto 9-4 (Biga 2, Fumana 2) 1°-2° Posto: VK Delfin Rovinj – Bonifika Koper 11-2


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Bilancio La voce di spesa più pesante

La Sanità veneta è davvero virtuosa?

Roberto Volpe, presidente di Uripa: “Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale” di Maria pavan

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rrivava a maggio l’ok della Corte dei Conti sul bilancio sanitario del Veneto dopo aver passato al microscopio la gestione sanitaria 2012, dando anche una prospettiva per il 2013, anno che conferma il trend virtuoso del 2012 con un ulteriore contenimento dei costi ed un miglioramento dei conti delle Aziende sanitarie più in difficoltà. Un risultato ottenuto costringendo le Asl a limare, risparmiare e dunque, in verità, a tagliare servizi sul territorio. Qualche riga del bilancio era comunque rimasta in rosso perchè alcune Asl non sono riuscite a portare in pareggio il bilancio. Nonostante ciò avevano migliorato. Tra queste Asl 12 Veneziana (meno 55,2milioni); Asl 18 di Rovigo (meno 28,6 milioni); Asl 20 di Verona (meno 20,5 milioni; Azienda ospedaliera di Padova (meno 38,6 milioni); Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (meno 34,2 milioni). Tutto bene dunque. O forse questi risultati vanno riletti alla luce della realtà dei fatti? Alcuni di questi fatti sono macroscopici e i cittadini li conoscono bene. L’ospedale all’Angelo di Mestre è gravato dai costi del project financing: “Rate da circa 15 milioni di euro all’anno, per una ventina d’anni, a carico dei bilanci dell’Ulss 12 - afferma Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori,- sono un macigno opprimente che impone sacrifici e minori servizi.

Ora il braccio di ferro leghista sull’ospedale di Padova ha prodotto come unico effetto certo lo stop al project financing. Ebbene, visto che l’ospedale all’Angelo ha una dimensione provinciale e serve la popolazione di quattro Ulss, sia la Regione a farsi carico delle rate del project, senza che ci rimettano solo i cittadini mestrini e veneziani”. Una posizione che rischia di trovare appoggio e consenso se, come sembra, in altri territori si costruirà il nuovo con finanziamenti pubblici. Rovigo, intanto, subisce un taglio “vergognoso e gravissimo” come lo definisce il Consigliere Pd Azzalin che non esclude di impugnare la recente delibera di Giunta “che disattende non solo le promesse fatte, ma anche quanto contenuto nelle norme approvate dal Consiglio”. L’ospedale di Rovigo, che doveva essere hub provinciale, sarà un ospedale di serie B. Una scelta fatta, secondo il Consigliere polesano, per ammortizzare i costi della costruzione del nuovo ospedale di Monselice, a scapito delle esigenze dei territori. Altra battaglia in corso a Noale dove il consigliere regionale del PD, Bruno Pigozzo chiede “che venga rispettato l’indirizzo della Regione di collocare ospedali di comunità in strutture pubbliche con i posti letto necessari a tenere così attivi i vari servizi ed ambulatori, dalla medicina di gruppo al distretto, dalla

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medicina dello sport alla riabilitazione cardiologica. L’eventuale collocazione dei posti letto in una struttura privata - conclude Pigozzo - provocherebbe invece uno svuotamento dell’ospedale. Cosa che penalizzerebbe i cittadini noalesi e smentirebbe le indicazioni della Regione”. E da ultima va raccontata la levata di scudi della commissione Sanità contro la Giunta per il riparto del fondo regionale per la non autosufficienza, deciso il 9 settembre scorso dall’esecutivo senza consultare prima la commissione. L’organo di indirizzo e controllo di palazzo Ferro-Fini, presieduto da Leonardo Padrin, ha deciso di censurare la Giunta, dopo aver ascoltato le preoccupate proteste di Uripa, l’associazione delle case di riposo pubbliche e private. La delibera, secondo le valutazioni di Uripa, azzera ogni forma di contribuzione per le case di riposo per circa 2 mila non autosufficienti accolti senza impegnativa regionale. ”Il fondo per la non autosufficienza non può essere il bancomat della sanità – è insorto Roberto Volpe, presidente di Uripa, durante l’incontro con la commissione Sanità - Quest’anno mancavano alla sanità 10,5 milioni di euro per pagare la quota alberghiera degli ospiti degli istituti psichiatrici e la giunta Zaia li ha presi dal fondo per i non autosufficienti. Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale”.

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Sopra l’ospedale dell’Angelo a Mestre, a fianco Roberto Volpe presidente di Uripa

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Zaia: “Il meglio è qui non serve andare all’estero”

e’ nata la rete onCologiCa veneta

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onostante gli innegabili successi ottenuti dalla medicina e il capillare lavoro sulla prevenzione e promozione dei corretti stili di vita, ogni anno in Veneto vengono colpite da tumore più di 31 mila persone e si verificano circa 14 mila decessi. In totale ad oggi in Veneto i pazienti malati di tumore, in terapia o in fase di follow up sono oltre 212 mila. A questa galassia di sofferenza la sanità veneta dedica energie, fondi e professionalità che, partendo dall’Istituto Oncologico Veneto, si ramificano interessando pressoché l’intera galassia ospedaliera regionale, tanto che, da circa 6 mesi, come previsto una specifica delibera organizzativa della Giunta regionale, è nata la Rete Oncologica Veneta – ROV. Questa nuova organizzazione, garantisce le migliori cure a ogni cittadino veneto a prescindere da dove risieda e a quale ospedale territoriale faccia riferimento. “In questo modo – ha sottolineato Zaia – garantiamo l’eccellenza delle cure e le stesse possibilità d’accesso ad ogni cittadino veneto che ne abbia bisogno. Offriamo le migliori professionalità, un grande lavoro di ricerca clinica, macchinari e medicinali di ultimissima generazione. Sappiamo di avere una mobilità extraregionale che si indirizza verso il Friuli – ha aggiunto – ma non ha motivo di essere, perché l’oncologia veneta non teme confronti e i viaggi della speranza non servono. Forse – ha detto il Governatore rivolgendosi alla platea di specialisti – siete meno bravi di altri a promuovere all’esterno i vostri successi, ma di certo non siete secondi a nessuno”. L’obiettivo finale della ROV è di creare nel Veneto un Istituto Tumori di eccellenza diffuso sul territorio: qualunque sia la porta d’accesso, anche la più periferica, il paziente dovrà avere la consapevolezza di essere preso in carico da un sistema che garantirà la migliore qualità della cura e, se necessario, l’invio ai Centri di Eccellenza della rete.

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Ilpiano Veneto in primo piano 15 Il Veneto in primo 22 Dibattito infuocato Dopo la bocciatura del progetto di Padova Ovest ecco le ipotesi

Ospedale: Bitonci vuole il “nuovo sul vecchio”, Zaia cerca una mediazione

di Nicola Stievano

E

’ stata la telenovela dell’estate che, visto il successo, prosegue più frizzante che mai anche in questa seconda parte dell’anno. Stiamo parlando del destino dell’Ospedale di Padova, uno dei più importanti poli sanitari del Nordest, ma anche dell’Italia intera, da mesi al centro di un continuo botta e risposta tra il nuovo sindaco di Padova, il presidente della Regione, il rettore dell’Università e, di riflesso, l’intero mondo politico e istituzionale. Bitonci pochi giorni dopo il suo insediamento ha stralciato il progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest e rilanciato la co-

la soluzione

A

struzione del “nuovo sul vecchio”, per lasciare il nosocomio dove si trova e allo stesso tempo rifarlo da cima a fondo. Una soluzione che non trova tutti d’accordo, a partire dal mondo accademico che per Padova sottolinea la necessità di un ospedale grande e moderno, con stantard di qualità e sicurezza molto lontani da quelli attualmente possibili nella struttura di via Giustinani. L’attuale cittadella è caotica e poco efficiente, al punto che la ricostruzione nello stesso luogo verrebbe a costare di più e richiederebbe anche un periodo più lungo. Non la pensa allo stesso modo Bitonci che

di recente ha presentato un suo piano per la ricostruzione “nuovo su vecchio”. Il tutto in cinque passi: il trasferimento dell’obitorio in zona cimiteriale a carico del Comune, l’accentramento della “dorsale dei servizi” nell’area dell’ex Macello, l’abbattimento del vecchio obitorio e la costruzione dell’”Ospedale della mamma e del bambino”, lo spostamento delle cliniche dall’area ovest a quelle est della struttura (dopo l’abbattimento dei reparti materni, infantili e ginecologici), la realizzazione di uffici, un parco ed, eventualmente, strutture di ricerca e campus universitari nell’area ovest

liberata. Il costo stimato dall’amministrazione comunale sarebbe di 779 milioni di euro. Quindici gli anni necessari alla realizzazione di tutti i tre blocchi del nuovo complesso (altezza compresa tra i tre e i quattro piani, più uno sotto terra) per un totale di 1320/1700 posti letto dove trasferire anche lo Iov e l’ospedale Sant’Antonio. Ma la discussione è ancora aperta e la settimana dopo arriva, dopo un lungo silenzio, la proposta di Zaia. “Si potreb-

be ridurre da 1400 a 1000 i posti letto, - ha dichiarato il Governatore - lasciare lo Iov dove sta, demolire la parte universitaria del vecchio ospedale, recuperare gli stabili messi meglio e realizzare un policlinico universitario con 1000 posti letto in città. Dopo 10 anni avremo così due ospedali un policlinico con campus e un hub provinciale”. Parole che aprono un ulteriore scenario, accolte positivamente da Bitonci. Ma la strada è ancora lunga.

Il sindaco di padova presenta il piano che rivoluziona anche la viabilità della Stanga

bitonCi rilanCia: nuovo poliCliniCo universitario nell’area Cus - aps

ll’ultimo Bitonci scopre le carte e prende al balzo la proposta di Zaia, presentando il nuovo polo ospedaliero che mantiene mille posti nella sede attuale e una nuova struttura poco lontano, in via Corrado, dove si trovano il Cus e gli Uffici Acegas Aps.“Due ospedali, per la città e per tutta la Regione, in centro, a 600 metri l’uno dall’altro, vicini allo Iov e agli Istituti universitari, collegati all’autostrada da un nuovo sistema di viabilità che consentirà di alleggerire il traffico della Stanga, grazie ad un ponte che collegherà via Corrado con via Longhin. Una proposta che non prevede ulteriore consumo del suolo e rischiose pratiche di esproprio – dichiara Massimo Bitonci – Sull’area giustinianea potrà insediarsi l’Ospedale della città, con il Sant’Antonio, con 1000 posti letto. In via Corrado, dove ora si trovano gli impianti sportivi del Cus e gli uffici di

Acegas-Aps (ex Gasometro), su un’area di quasi 200.000 metri quadri, con possibilità di un ampliamento per altri 50.000 metri quadri sui prospicienti terreni di proprietà del Comune, in via Longhin, sorgerà il Policlinico universitario – prosegue il sindaco di Padova – Aspettare qualche settimana, dopo anni di immobilismo, è stato vantaggioso sia per la Regione, che per i padovani. L’Amministrazione ha prontamente raccolto l’offerta del presidente Zaia, che prevede di mantenere in città, e vicini fra loro, due ospedali e lo Iov. L’abbattimento degli edifici obsoleti, presenti nell’area giustinianea, consentirà inoltre di liberare nuovi spazi, a disposizione dell’Università, per la realizzazione di Istituti di ricerca e per l’ampliamento delle rete, già N.S. esistente, del Campus universitario”.

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Veneto in primo piano 27 16 Il Veneto in primoIlpiano La nuova legge Parte l’interrogazione alla giunta regionale

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Il decreto “Sblocca Italia” contiene novità importanti. Secondo ambientalisti e Cinque stelle il rischio è quello di rendere più facili le autorizzazioni di Lorenzo Zoli

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l mio no alle trivellazioni è assoluto”. Questa la posizione più volte espressa dal governatore del Veneto Luca Zaia. Nonostante la sua irremovibilità, proprio il Veneto potrebbe essere una delle prime “vittime” delle novità contenute nel decreto legge 133 del 12 settembre 2014 meglio noto come “Sblocca Italia”. Nelle pieghe della norma, che paradossalmente nella sua intestazione reca anche che “l’emergenza da cause antropiche. del dissesto idrogeologico”, si trova Un fenomeno infatti unache parte si riscontra definita in“sblocca maniera energia”, evidentecheanche il gruppo nelledei zone senatori della pianura del MoPadana vimento e,5 in Stelle particolare, non ha nel esitato Deltaa defi del nire Po, dove “sblocca è particolarmente trivelle”. accentuato anche per In le particolare, estrazioni diquanto acquecontenuto metanifere nell’arche hanno ticolo 38 interessato - “Misure questa per zone. la valorizzazione delleIl risorse Veneto energetiche si è espresso nazionali” anche a livello - ha di consiglio già sollevato regionale, le critiche con una delle proposta associazioni di legge ambientaliste. statale voltaWwf, a vietare Legambiente le trivellazioni e Greensul territorio peace ne delle hannoprovince chiestodil’immediata Padova, Rovigo cancel-e lazione, in queste Venezia. Ed quanto è chiamato ora amisure ribadire“consenancora

tono di applicare le procedure semplificate e accelerate sulle infrastrutture strategiche ad una intera categoria di interventi senza individuare alcuna priorità, trasferiscono d’autorità le valutazioni d’impatto ampresidente bientale sulle attività aIlterra dalle Regioni della al Ministero dell’Ambiente e compiono una forzatura rispetto alle Regione competenze concorLuca Zaia

Le norme di tutela

laguna unadella volta la propria contrarietà dal consiglieVenezia re di regionale del Gruppo Misto ed esponente di dovrebbero Prima il Veneto Giovanni Furlanetto che le coste hasalvare presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali azioni intenda intraprendere renti tra Statoaffi e nché Regioni”. il si blocchino L’Alto Adriatico, i tentain particolare, sarebbe minacciato in quantivi di trivellazioni in Adriatico. E’ probabile to, siil Veneto legge nel documento, queste novità che insieme ad altre Regioni faccia “trasformano forzosamente gli contro studi del Miricorso alla Corte costituzionale il rilanistero sul rischio subsidenza scio dei dell’Ambiente permessi minerari centralizzato, ma in Alto Adriatico legato alle laattività di prospequello che è certo è che battaglia sugli zione, ricerca e coltivazione idrocarburi è appena iniziata.di idrocarburi in

IL pARTICOLARE C’È UNA pROpOSTA pER fERMARLE

I

l Veneto ha già detto chiaramente no alle trivelle: il 25 gennaio 2011 il Consiglio regionale ha approvato con consenso unanime e trasversale la proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia’”, con la quale si vietano “le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Un segnale forte, ribadito anche il 9 novembre 2012, in occasione della “tavola rotonda sul mare”, la conferenza internazionale delle Regioni adriatiche e ioniche sulla “Salvaguardia delle coste dall’estrazione di idrocarburi in mare”, che ha riaffermato la volontà delle istituzioni regionali di fermare le trivellazioni al largo delle coste. Alla tavola rotonda era presente anche il consigliere regionale Graziano Azzalin, polesano, primo firmatario della proposta di legge statale. “Purtroppo – dice - nonostante la volontà politico-istituzionale del Veneto sia stata espressa in modo univoco, tutto giace ancora nei cassetti del Parlamento e nonostante qualche segnale da parte della Commissione Ambiente del Senato, che l’estate scorsa mi ha convocato a Roma per delle audizioni in merito, il tema sembra essere contrastato da interessi forti e quanto contenuto nel decreto ‘Sblocca Italia’ ne è la conferma. Credo che ora la strada per questa legge sia ancora più in salita, ma non dispero: riaffermare il principio di precauzione e della sicurezza idrogeologica di un territorio che già soffre

‘progetti sperimentali di coltivazione’”. A rendere ancora più “avvelenata” la polpetta per il presidente Zaia il fatto che una delle concessioni riguarda il permesso di ricerca “Carità” che prevede un cantiere di perforazione nel Comune di Nervesa della Battaglia, proprio nella “sua” provincia di Treviso. Se lo “Sblocca Italia” sembra dare la stura alle trivellazioni a terra come in mare, in Veneto come in Sicilia, visto che proprio il premier Matteo Renzi si è augurato che la produzione d’idrocarburi possa raddoppiare e, con essa gli introiti da royalty e tasse, un’ancora di salvezza per le coste venete è comunque rappresentato dalle norme di tutela della laguna di Venezia, che gode di una speciale protezione viste le particolari problematiche legate al suo sprofondamento, connesso al fenomeno noto come subsidenza, ovvero il progressivo abbassamento del terreno, provocato sia da cause naturali

Il presidente della Regione Luca Zaia che da cause antropiche. Un fenomeno che si riscontra in maniera evidente anche nelle zone della pianura Padana e, in particolare, nel Delta del Po, dove è particolarmente accentuato anche per le estrazioni di acque metanifere che hanno interessato questa zone. Il Veneto si è espresso anche a livello di consiglio regionale, con una proposta di legge statale volta a vietare le trivellazioni sul territorio delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Ed è chiamato ora a ribadire ancora

IL pARTICOLARE C’È UNA pROpOSTA pER fERMARLE

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Graziano Azzalin i danni causati dalla subsidenza, Venezia, il territorio lagunare, il Delta del Po e la pianura padano-veneta, è un ragionamento non tanto o non soltanto ambientale, quanto economico”. “Questo – spiega Azzalin - si capisce bene guardando ai costi lasciati in dote dalle estrazioni di metano avvenute nel Delta del Po fino al 1961: cifre vicine ai 5 miliardi di euro, oltre a circa un milione e mezzo annuo per tenere in funzione le idrovore. Questi sono gli effetti delle estrazioni, che nessuna royalty può coprire. La salvaguardia dell’assetto idrogeologico è la più grande opera pubblica che si possa avviare in questo momento e la prevenzione è a costo zero. E’ difficile monetizzare la messa in sicurezza e la tutela, purtroppo però i conti si fanno al negativo quando avvengono diLo.Zo. sastri”.

una volta la propria contrarietà dal consigliere regionale del Gruppo Misto ed esponente di Prima il Veneto Giovanni Furlanetto che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali azioni intenda intraprendere affinché il si blocchino i tentativi di trivellazioni in Adriatico. E’ probabile che il Veneto insieme ad altre Regioni faccia ricorso alla Corte costituzionale contro il rilascio dei permessi minerari centralizzato, ma quello che è certo è che la battaglia sugli idrocarburi è appena iniziata.

l Veneto ha già detto chiaramente no alle trivelle: il 25 gennaio 2011 il Consiglio regionale ha approvato con consenso ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00 unanime e trasversale la proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia’”, con la quale si vietano “le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Un segnale forte, ribadito anche il 9 novembre 2012, in occasione della “tavola rotonda sul mare”, la conferenza internazionale delle Regioni adriatiche e ioniche sulla “Salvaguardia delle coste Graziano Azzalin dall’estrazione di idrocarburi in mare”, che ha riaffermato la volontà delle istituzioni i danni causati dalla subsidenza, Venezia, il regionali di fermare le trivellazioni al largo territorio lagunare, il Delta del Po e la pianudelle coste. Alla tavola rotonda era presen- ra padano-veneta, è un ragionamento non te anche il consigliere regionale Graziano tanto o non soltanto ambientale, quanto Azzalin, polesano, primo firmatario della economico”. proposta di legge statale. “Purtroppo – dice “Questo – spiega Azzalin - si capisce - nonostante la volontà politico-istituzionale bene guardando ai costi lasciati in dote dalle del Veneto sia stata espressa in modo uni- estrazioni di metano avvenute nel Delta del voco, tutto giace ancora nei cassetti del Po fino al 1961: cifre vicine ai 5 miliardi Parlamento e nonostante qualche segnale di euro, oltre a circa un milione e mezzo da parte della Commissione Ambiente del annuo per tenere in funzione le idrovore. Senato, che l’estate scorsa mi ha convo- Questi sono gli effetti delle estrazioni, che cato a Roma per delle audizioni in merito, nessuna royalty può coprire. La salvaguaril tema sembra essere contrastato da inte- dia dell’assetto idrogeologico è la più granressi forti e quanto contenuto nel decreto de opera pubblica che si possa avviare in ‘Sblocca Italia’ ne è la conferma. Credo che questo momento e la prevenzione è a costo ora la strada per questa legge sia ancora zero. E’ difficile monetizzare la messa in più in salita, ma non dispero: riaffermare sicurezza e la tutela, purtroppo però i conti I prezzo sono iva compresa - finanziamento al tan max 11,54% taeg max 16,69% teg max 14,48% - imposta di bollo all'erogazione di € 14,62 il principio precauzione periodiche: e della sicurezza si fanno negativo quandogratuita avvengono - spese incasso rate € 1,5 solo importi superiori a € 1.600dicomunicazioni € 0,70 / annuale peralmodalità cartacea, per diidrogeologica di un territorio che già soffre dei sastri”. modalità elettronica + € 1,81 per imposta di bollo - salvo approvazione finanziaria - le immagini prodotti sono puramente indicative.Lo.Zo.


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18 Voci da palazzo

Voci da palazzo 29

Obiettivo stare sul mercato Agroalimentare verso un salto di qualità necessario

Embargo russo: ora ci pensa Zaia! E’ sempre di più una priorità sostenere il prodotto veneto che ora sta soffrendo, ma in prospettiva è strategico per l’economia regionale di Maria pavan

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orrebbe andarci direttamente il governatore Zaia a parlare con Putin per sbloccare l’embargo. E lo dice convinto, come se fosse davvero possibile parlare con lo “zar” che ha messo al bando i prodotti di tutta l’Unione Europea dopo il sostegno occidentale all’Ucraina e alle relative sanzioni. Fatto sta che Zaia avrebbe già avvitato contatti “ufficiosi” con il Consolato generale di Milano e ha dichiarato che se troverà un’apertura per riavviare i rapporti commerciali previsti dai protocolli in vigore da anni tra la Regione e alcune repubbliche della Federazione russa, non chiederà certo al Governo nazionale il permesso di dare il via libera alla ripresa dei commerci. Zaia agisce su mandato della Giunta che gli aveva chiesto di prendere in prima persona la risoluzione approvata in Consiglio Regionale per agire direttamente con Mosca a difesa dell’economia veneta. Ma certo non basta e a ribadirlo è proprio il Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. “Non possiamo attenderci che tutto si fermi ad un’azione di vertice. Occorre continuare ad ascoltare il territorio e a costruire una rete europea di mobi-litazione anti-

embargo, anche perché sappiamo che la situazione muta in continuazione”. Secondo il Moscow Times, infatti, la Duma sta varando una legge che punta a compensare le perdite degli imprenditori e investitori russi in Europa (in transazioni e in proprietà) a seguito della crisi russo-ucraina e della successiva “guerra economica degli embarghi”. Sono sempre più numerosi gli imprenditori russi che lamentano perdite considerevoli, tra cui Arkady Rotenberg (uno dei più potenti uomini d’affari di Mosca, businessman molto legato al presidente Putin) e le centinaia di altri nomi dell’economia russa, pesantemente frenati nel loro business dall’inserimento dei loro nomi nelle blacklist occidentali ed anche italiane. Intanto, aspettando buone nuove, è stato varato un protocollo d’intenti dal titolo: “Italiano, meglio veneto”. Il documento, condiviso dal Presidente del Consiglio, Clodovaldo Ruffato, dall’Assessore all’Economia e Sviluppo Maria Luisa Coppola, dal presidente della Com-missione Relazioni Internazionali, Nereo Laroni e dai rappresentanti delle associazioni delle categorie del settore agroalimentare ha l’ obiettivo di valorizzare e promuovere la produzione agroalimen-

Clodovaldo Ruffato tare veneta quale fattore strategico per la crescita dell’economia regionale. Il documento prevede che per tutelare e promuovere i prodotti agroalimentari veneti la Regione intervenga presso il Governo nazionale e gli Organismi europei affinché vengano valutati gli effetti negativi dell’embargo sull’economia e sull’occupazione in Veneto. I rappresentanti della grande distribuzione hanno risposto in modo positivo, a patto che il settore primario compia un salto di qualità sul piano imprenditoriale, che non significa solo qualità del prodotto, ma anche capacità di stare economicamente sul mercato. In questa logica il Presidente Ruffato, chiudendo l’incontro, ha chiesto a tutti di “fare squadra per modernizzare un settore in grado di competere sul mercato”.

Matteo Toscani

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il terzo settore è strategiCo per il veneto

l terzo settore, soprattutto in un momento di crisi economica profonda e prolunga-ta, è un settore strategico”: l’ha detto intervenendo a Padova ad un meeting regionale sul terzo settore, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto Matteo Toscani. Al dibattito, che presentava anche in Veneto il manifesto del no-profit “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore”, hanno partecipato il mondo del volontariato, della cooperazione sociale e allo sviluppo insieme a quei poli bancari e finanziari che credono al valore sociale dell’associazionismo. L’idea dei promotori è quella di rafforzare la consistenza patrimoniale del Terzo settore, investire in nuove forme di management, lanciare seri programmi di rete con e verso l’Unione Europea, ripensare senso e tecniche della raccolta fondi e individuazione di nuovi filoni di sviluppo per le organizzazioni non profit anche attraverso una loro responsabilizzazione nell’ambito finanziario, coinvolgimento di realtà istituzionali in un nuovo approccio politico-culturale ai temi del volontariato. “In qualità di sindaco di un comune del Cadore - ha ricordato Toscani - ho lavorato a lungo nell’ambito della cooperazione, tanto da essere stato tra i promotori di quella che è risultata essere la prima cooperativa sociale di tipo B, con la presenza di soci istituzionali. Certo non sempre in ambito regionale si presta la dovuta attenzione al terzo settore, alla cooperazione ed all’associazionismo ma il Consiglio Regionale nei prossimi mesi porrà particolare attenzione alle proposte concrete e percorribili che verranno dal terzo settore”: la sfida che mi sento di accogliere è di raggiungere risultati concreti in merito a proposte concrete”.

“il governo è il peggiore dei motosCafisti”

l Governo italiano si sta comportando come il peggiore dei motoscafisti. Proprio come i motoscafisti scaricano uomini, donne e bambini sulle nostre coste senza alcun scrupolo e senza nessuna pietà, l’Esecutivo nazionale sta scaricando sugli enti locali la gestione di una emergenza umanitaria che si sta aggravando di giorno in giorno. Dobbiamo dire basta: altro che Mare nostrum, Veneto nostrum!”. A dirlo è l’assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti sostenuto da Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia per il Ve-neto. “Il Veneto è da sempre terra di accoglienza, ma quella che si sta registrando in queste settimane è una invasione senza regole che rischia di far saltare gli equi-libri socio-economici raggiunti dopo decenni di graduale integrazione. Mille arrivi in meno di due giorni sono davvero troppi; mettono a dura prova le strutture e lo stes-so volontariato che finora non si è mai tirato indietro”. “La linea di questo Governo è quella di scaricare l’emergenza sui Prefetti, a loro volta sempre più imbarazzati nell’approcciarsi ai sindaci, i veri anelli deboli della catena. Tocca all’Esecutivo as-sumersi la responsabilità degli arrivi; scaricare sugli altri è fin troppo facile”.

L’opinione Roberto Ciambetti, Assessore agli Enti locali

“dallo stato poChe risposte e risorse”

L

a Giunta veneta ha costituito l’Osservatorio regionale per dare attuazione alla cosiddetta ‘Riforma Delrio’ che detta norme in materia di Città Metropolitane, Province, unioni e fusioni dei Comuni. “Il Governo ci impone di definire entro l’anno con provvedimenti normativi il nuovo assetto istituzionale, ma ancora non è stato deciso quali siano le funzioni fondamentali da attribuire alle aree vaste e metropolitane e soprattutto non abbiamo alcuna certezza di vederci trasferiti i finanziamenti per assicurare i servizi che prima gestivano le Province. Corriamo il rischio che non siano disponibili le risorse per l’erogazione di servizi indispensabili come la manutenzione degli edifici scolastici, il riscaldamento delle aule, la gestione della viabilità, la pulizia delle strade dalla neve e altri compiti che venivano svolti dalle Province”.

Leonardo padrin, (fI)

“politiCi in regione: due mandati bastano”!

“U

n aiuto al ricambio generazionale e alla coerenza della politica”. Così Leonardo Padrin, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale definisce la nuova proposta di modifica della legge elettorale vigente (la n. 5/2012) che estende il limite dei due mandati a tutti i consiglieri regionali. “Ritengo che 10 anni di attività politica in Regione siano un periodo più che sufficiente anche per i consiglieri, per dare il meglio delle proprie capacità politiche. Gli effetti della proposta di Padrin sull’attuale Consiglio regionale determinerebbero un vasto ricambio della classe politica regionale, in tutte le forze politiche. Presenze troppo prolungate nel tempo in ruoli di responsabilità regalano un indebito vantaggio di relazioni, visibilità e potere, a danno di quanti non sono presenti nelle istituzioni”. graziano Azzalin (pD)

taglio gravissimo della sanità polesana

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nvito i polesani ad aprire gli occhi su quello che sta accadendo ed a mobilitarsi per prevenire l’emorragia dei nostri migliori specialisti. Nel Piano socio sanitario è previsto che per ogni provincia vi sia un ospedale di riferimento, con specialità di base e medio livello, e la presenza di alte specialità per un territorio più ampio, costituendo centri hub a livello sovra-aziendale. Questo principio è stato definitivamente affossato con la Dgr 1630 del 9 settembre che declassa definitivamente l’ospedale di Rovigo, che invece di essere hub diviene un ospedale di serie B. Oggi, le specialità stralciate all’ospedale di Rovigo sono proprio quelle che, invece, avrà il nuovo ospedale di Schiavonia, a Monselice, un ospedale costruito con un project financing”.


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Voci da palazzo 31 19 Politica ed economia Il dibattito pubblico organizzato dal Partito Democratico regionale

Pd: “Il turismo del futuro in Veneto” Ad un anno dall’approvazione delle legge regionale n.11 del 2013 si riflette su opportunità e criticità per un settore trainante dell’economia veneta che sta cambiando pelle

di Ornella Jovane

Da sinistra De Menech, Fasoli, Rosso, Salvagno e Lucio Tiozzo

L

a politica si confronta con il mondo degli operatori turistici, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, tecnici e addetti ai lavori in un dibattito pubblico organizzato per fare il punto della situazione ad un anno dall’approvazione della nuova legge regionale, la n. 11 del 2013, sul turismo. L’iniziativa, dello scorso 10 ottobre a Sottomarina di Chioggia, è del gruppo regionale del Partito Democratico che si propone di mettere a fuoco opportunità e criticità di una legge che regolamenta un’attività principe dell’economia regionale, in una fase di profondi e radicali cambiamenti. A fare gli onori di casa il capogruppo del Pd Veneto Lucio Tiozzo che ha introdotto i lavori e gli ospiti del convegno: il segretario regionale, Roger De Menech e il consigliere Roberto Fasoli, il direttore del Dipartimento del Turismo per la Regione Veneto, Paolo Rosso; l’assessore al Turismo di Chioggia, Maurizio Salvagno e Stefano Ceci, consigliere del Ministro al Turismo e alla Cultura Franceschini. “Il Veneto - ha esordito Tiozzo - si conferma anche nel 2014, nonostante la stagione controversa per l’inclemenza del tempo, la prima regione in Italia e la quinta in Europa per le presenze turistiche: 62milioni l’anno pas-

116 e 117 si ridefinisce in maniera chiara il rapporto di competenze tra Stato e Regioni anche in materia di turismo. Lucio Tiozzo ribadisce dunque “l’impegno del Partito democratico in questo ultimo scampolo di legislatura verso questo tema che rimane una voce predominate della nostra azione politica” anche in prospettiva di una futura eventuale vittoria alle prossime regionali. L’appello agli operatori e a tutti gli addetti ai lavori è dunque quello di fare squadra, anche in un contesto di rapporto dialettico e talvolta conflittuale, ma sempre profiucuo per rispondere alle sfide del futuro. Il segretario regionale del Pd e deputato Roger De Menech ha insistito sull’azione che il Governo nazionale sta portando avanti attraverso la riforma del titolo V finalizzata a riqualificare il sistema Paese anche a scopo di rilanciare il turismo. “Dobbiamo legare il turismo - ha detto nel suo intervento - alle bellezze del paesaggio, alle infrastrutture che devono essere funzionali e accoglienti. Da questo presupposto di una visione complessiva nasce il concetto nella riforma del titolo V di far sì che alcune funzioni dai Comuni tornino allo Stato, coordinatore centrale del progetto di riqualificazione del sistema Italia.

Per fare bene il turismo, che è una vera e propria industria, bisogna gestire in maniera professionale il Paese”. Più tecnico l’intervento del consigliere regionale del Pd Roberto Fasoli che pur premettendo il buon risultato ottenuto dai lavori che hanno portato alla nuova legge regionale sul turismo ha voluto soffermarsi sulle criticità che ancora interessano il settore. Da quelle contingenti come il futuro dei lavoratori delle Apt, considerata l’imminente chiusura dell’ente, che non possono essere assorbiti dalla pubblica amministrazione essendo assunti con contratti privatistici. Al nuovo assetto delle Odg (organizzazione di gestione delle destinazioni) gestite in cooperazione pubblico-privato, a quello dei finanziamenti che prima erano regionali, al demanio marittimo, alla tassa di soggiorno la cui norma nazionale va cambiata chiarendo che si tratta di una tassa di scopo. Infine un’esortazione guardando al futuro. “Il Veneto - ha concluso Fasoli - è un laboratorio importante, non deve seguire il carro ma dettare le norme a livello nazionale anche in ambito turistico”. Il Pd Veneto strizza l’occhio al settore, promettendo di esserci nelle prossime sfide, pronto a dare risposte di cui c’è bisogno.

L’analisi tecnica Il direttore del Dipartimento regionale del Turismo Paolo Rosso

Commenti Dagli operatori turistici al consigliere del Ministero

miChielli: “lavoriamo sulla promozione” CeCi: “strategiCi mobilità e innovazione” Da sx Marco Michielli e Stefano Ceci

“E

sato. Un primato che conferma il ruolo trainante che il turismo gioca nell’economia regionale, a maggior ragione se si pensa che rappresenta un’industria che nessuno può delocalizzare”. Alla luce di queste considerazioni risulta perciò strategica la nuova legge regionale che introduce elementi di innovazione nell’ambito di un settore che sta cambiando pelle ed i provvedimenti messi in campo dalla Giunta regionale e dall’attività del Consiglio. “La Legge - prosegue il capogruppo del Pd Veneto - punta al potenziamento di tutti gli asset tradizionali dell’offerta turistica, da Venezia alla montagna, dalle spiagge al Delta, dai laghi ai fiumi per alimentare nuove capacità del comparto e proporsi su scala nazionale e internazionale in modo innovativo”. Un’azione che trova supporto nel Decreto legge 83 presentato dal Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini che su scala nazionale rafforza questa impostazione di valorizzazione di tutte le voci che, aggregate, rappresentano i punti di forza del turismo: la cultura, i centri storici, l’enogastronomia... Importante anche il primo voto al Senato sulla modifica del Titolo V della Costituzione, dove negli articoli

sprimiamo profonda preoccupazione sul lavoro di ENIT – sostiene Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto – che così non funziona e dev’essere trasformato in una macchina da guerra per la promozione del turismo, come succede in altri paesi, Spagna in primis. Non chiediamo alla Regione di aiutare gli albergatori – continua Michielli – ma di attrezzare la logistica del terriorio con servizi di trasporto o navette, pubbliche o private, che dagli aeroporti riescano a portare i visitatori direttamente alle località turistiche. Dobbiamo finalmente rendere facile al turista venire e muoversi in Italia”. Fa eco il consigliere del Ministero del Turismo e alla Cultura, Stefano Ceci: “Il problema del turismo non è una questione di posti letto, ma riguarda gli spostamenti delle persone. La mobilità è diventata un punto strategico e decisivo per lo sviluppo di questo settore – e aggiunge Ceci - da Roma proporremo degli incentivi fiscali ai Comuni che investono nella riqualificazione del loro Piano Urbanistico per migliorare l’offerta turistica anche abbattendo le vecchie strutture ricettive eredi della cementificazione selvaggia dei nostri paesaggi. Con altri sgravi fiscali, invece, cercheremo d’incentivare la digitalizzazione del turismo, diventato il mezzo imprescindibile per ricevere prenotazioni e pubblicizzare l’accoglienza”. S.B.M.

Veneto, volano del turismo nazionale, si prepara alle sfide future Sistemi turistici tematici, commercializzazione di ogni destinazione, la rete e la logistica sono le direzioni su cui si deve lavorare

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l Veneto si conferma locomotiva dell’economia del turismo nazionale. Prima regione italiana per presenza turistica, a un anno di distanza dall’entrata in vigore della nuova legge regionale sul turismo, il Veneto tira le somme e si prepara ad affrontare nuovi scenari per il futuro. “Il turismo è diventato l’industria più importante del Veneto – afferma Paolo Rosso, direttore del Dipartimento regionale del Turismo – ma necessita di un adeguamento delle sue strutture e infrastrutture di accoglienza per migliorarne offerta e appetibilità turistica. La legge 11 del 2013 aggiorna sicuramente l’approccio governativo di questo settore e sposta finalmente l’attenzione sui suoi due attori fondamentali: le imprese e i clienti turisti”. Non più strutture asettiche, ma sistemi turistici tematici e organizzati secondo le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese s’inseriscono. “La nostra regione è ricca di prodotti turistici da sviluppare – spiega Paolo Rosso – basti pensare a tutti i paesaggi che offre, dalle spiagge alle Dolomiti, Venezia e la sua Laguna fino al Lago di Garda. Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale legate ad ogni particolare territorio che lo motivino a tornare in Veneto”. A questo scopo, la nuova legge regionale sostituirà le vecchie APT con Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (OGD) preposte a creare un tavolo permanente tra amministrazione e privati per migliorare

Paolo Rosso

“Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale e così convincerlo a tornare in Veneto” la commercializzazione di ogni destinazione regionale. Le prime sei regioni della classifica nazionale (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino Alto-Adige) rappresentano da sole il 70% delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto, capolista italiano, conta il 64% di presenze straniere, si colloca anche tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, subito dopo le Isole Baleari e prima della Provenza. Oltre ai fedelissimi tedeschi, in-

glesi, scandinavi, francesi e nordamericani, negli ultimi anni sono i turisti dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) ad essere aumentati esponenzialmente. “Un dato di cui tenere assolutamente conto nell’ospitalità – sostiene il direttore del Dipartimento regionale del Turismo – perché i turisti di nazionalità Bric sono anche coloro che spendono di più al giorno sul nostro territorio. Primi in assoluto i russi, con una media di 150 euro al giorno, seguiti da brasiliani, statunitensi, cinesi e tedeschi. Dobbiamo farli sentire a loro agio, perché tornino in Veneto e non vadano altrove”. Fondamentale l’inserimento in rete di tutte le strutture ricettive, perché la prenotazione via web è diventato il metodo d’acquisto turistico più usato a cui gli hotel, bed and breakfast, agriturismi e campeggi devono adeguarsi. “Cambieranno anche i servizi d’informazione e accoglienza turistica– aggiunge Paolo Rosso - di cui si potrà occupare l’amministrazione pubblica o privati in convenzione. L’importante è che le formule varino contestualmente al territorio. Così ritroveremo lo IAT o l’Info Point, pensando anche a sistemi in mobilità dell’utente e alle famose App per smartphone”. Indispensabile, infine, un piano per l’incremento della logistica, di cui si discute anche a livello nazionale, e dei servizi aeroportuali, con un occhio di riguardo ai voli low-cost, da considerare ormai parte integrante nella scelta di una meta turistica. Sara Boscolo Marchi


Cultura veneta 20 Cultura veneta 32 Venezia La signora dell’arte imperava sugli artisti che spesso dicevano: “Se lo dice Ileana”

La collezione Ileana Sonnabend Un percorso espositivo che conta 72 opere scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta

di Alain Chivilò

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n nuovo capitolo espositivo in collaborazione con The Sonnabend Collection Foundation è proposto alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Cà Pesaro Venezia, fino al 4 gennaio 2015, dopo l’esposizione dell’anno passato. La mostra “Da Rauschenberg a Jeff Koons. Lo sguardo di Ileana Sonnabend” apre nuovamente un percorso sulla storia dell’arte del secolo scorso, attraverso l’occhio mercantile di una potente gallerista: Ileana Sonnabend, ossia Ileana Schapira (Bucarest 1914 - New York 2007). Moglie di Leo Castelli fino al suo decesso e successivamente di Michael Sonnabend, Ileana aprì in questi sodalizi diverse gallerie: Parigi nel ’39, New York nel ’57 con artisti quali Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, fino alle successive sempre a Parigi nel ’62 e New York 1970. Di carattere tosto, unito a una forte dose di opportunismo, all’epoca la signora dell’arte imperava sugli artisti tanto che da quest’ultimi usciva spesso la frase: “Se lo dice Ileana ..” Il percorso espositivo consta di 72 opere, scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta quali “Inflatable Flower (Yellow)” del 2011 di Jeff Koons, “None Sing/Neon Sign” (1970) e “Eat Death” (1972) di Bruce Nauman. A questi si affianca una sezione dedicata all’arte povera con opere di Jannis Kounellis,

Gilberto Zorio, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari e Giovanni Anselmo. Inoltre si possono ammirare capolavori quali “Figure 8” di Jasper Johns del ’59 e le opere “Interior - Combine painting” del ‘56, “Payload” (1962) e “Kite” (1963) di Robert Rauschenberg artista che Ileana, assieme a Leo Castelli e Alan Solomon, contribuì a portare alla Biennale di Venezia del 1964, facendolo vincere il Gran premio della Pittura grazie anche all’intervento del critico italiano Marchiori. Altri artisti presenti sono Andy Wharol con otto lavori quali “Nine Jackies” (1964), “Triple Rauschenberg” e “Cambell’s Soup Can - Turkey Noodle” (1962), Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist, Claes Oldenburg e Tom Wesselman. L’esposizione chiude con una sala dedicata alla Minimal Art con alcune impor-

tanti sculture datate anni Sessanta, composte di forme geometriche elementari singole o ripetute, realizzate con materiali di preferenza industriali dagli artisti Dan Flavin, Donald Judd e Robert Morris. Una mostra che testimonia un percorso reale dell’Arte che, dagli anni sessanta, attraverso la via commerciale di mercanti e galleristi ha determinato la forza della produzione artistica maggiormente statunitense. La collezione Sonnabend, come indica la direttrice dei Musei Civici Veneziani, Gabriella Belli, è “diventata parte del patrimonio museale di Cà Pesaro anche se si tratta di un prestito a lungo termine: una prosecuzione delle collezioni che come acquisizioni si è fermato agli anni ‘60”.

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ontinua la rassegna che porta nei migliori teatri e piazze della Regione alcune delle voci più belle del mondo. Tra queste c’è sicuramente quella di Noa una cantautrice e percussionista di origine yemenita/israeliana/americana, che insieme con Gil Dor ha entusiasmato e incantato il pubblico di tutto il mondo con il suo unico, appassionato e intelligente stile di scrittura e di interpretazione. Sarà in concerto sabato 25 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Accademia di Conegliano. Al centro dello spettacolo Love Medicine, frutto della collaborazione di Noa con Gil Dor, da sempre al suo fianco come direttore musicale e chitarrista. Un album che nasce da quattro anni di lavorazione: una pausa creativa in cui hanno tradotto in musica tutte le sfumature delle emozioni e l’energia scaturite da incontri significativi e luoghi magici. Noa sarà accompagnata da Gil Dor alla chitarra, Adam Ben Ezra al basso e Gadi Seri alla batteria, insieme a un quartetto d’archi. I live saranno l’occasione per presentare al pubblico l’ultimo, omonimo CD, e al tempo stesso per ripercorrere le canzoni più amate della carriera di questa straordinaria interprete, capace di conquistare anche l’ascoltatore più esigente con la sua voce angelica e la sua presenza scenica magnetica. La musica per Noa è anche strumento per il suo instancabile e coraggioso lavoro per la pace nel suo Paese. I suoi numerosi impegni di volontariato in tutto il mondo, le sono valsi titoli e riconoscimenti, tra cui Ambasciatrice di buona volontà della FAO, Cavaliere della Repubblica Italiana, il Chrystal Award del WEF di Davos, la Colomba della Pace di Shimon Peres e molti altri ancora. Ma nel calendario di Veneto jazz sabato 1 novembre c’è Gilberto Gil e ancora il 13 novembre Robert Glasper mentre Cassandra Wilson, la signora del Jazz, sarà al Teatro Nuovo di Verona sabato 13 dicembre. Per i dettagli: http://www.venetojazz.com M.P.

Art or Sound

vENEZIA SI DIfENDE

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a Conegliano noa e la sua voCe per la paCe

Fondazione Prada

grande guerrra 1915-1918

Venezia, isola della Giudecca, la Casa dei Tre Oci sta divenendo anno dopo anno la sede principale per la fotografia d’arte della Serenissima. Fino all’08 dicembre la mostra “Venezia si difende 1915 – 1918” testimonia, a cento anni dall’inizio internazionale della Grande Guerra, le protezioni ideate per far fronte alle incursioni aeree austriache. In totale furono 42 gli attacchi che scaricarono sulla città un totale di 1029 bombe (300 solo durante la notte tra il 26 e il 27 febbraio 1918), con il risultato di provocare ingenti danni materiali, ma soprattutto 52 vittime e 84 feriti tra la popolazione. Le quattro sezioni del percorso espositivo mostrano come Venezia si difese, inserendo un focus sulla più importante azione militare italiana durante la I guerra: l’affondamento della corazzata Wien nel porto di Trieste, compiuto dai Mas guidati dal tenente di vascello Luigi Rizzo. Lungo la mostra si percepisce come fu studiata e attuata un’importante strategia difensiva partendo dalla protezione dei monumenti

veneto Jazz

cittadini. Murature di rinforzo, “saccate”, imbragature di legno, rimozione di monumenti pubblici, palloni frenanti per ostruire lo spazio aereo e altane trasformate in postazioni di avvistamento e di difesa antiarea attraverso fucilieri della Marina e volontari pronti al fuoco sono gli strumenti attuati durante la guerra. Tutto questo ha creato la modifica degli usi e costumi dei veneziani che dovevano sempre pensare a essere vicini ai rifugi in occasione delle frequenti incursioni, ascoltando il suono delle sirene, vivendo anche nell’oscuramento, aiutando la rimozione delle macerie, fino al continuo andirivieni negli ospedali. A conclusione del percorso espositivo un corpus illustrativo pone l’accento sulle cartoline postali e sulle campagna di sostegno e sottoscrizioni. Una mostra dunque che mette in luce una testimonianza sugli effetti della Grande Guerra, che diventano a loro volte documenti indispensabili per approfondire ulteriormente la tragicità dell’evento. Al.Ch.

l rapporto tra arti visive e suono, dal Cinquecento alla nostra contemporaneità attraverso il ruolo dell’artista musicista e degli strumenti musicali, è la tematica della mostra che fino al 3 novembre la Fondazione Prada di Venezia, sede a palazzo Cà Corner, propone durante il periodo della Biennale Architettura. Le sonorità si mettono in relazione con le opere d’arte trovando similitudini e diversità. L’esposizione si sviluppa nei due piani principali di questa storica residenza riunendo più di 180 opere e oggetti, tra dipinti e partiture, strumenti musicali decorati, automi e macchine musicali, sculture e readymade. Un allestimento che rimanda al concetto dello spartito nel quale una struttura lineare crea la planimetria e la disposizione ambientale dei supporti, mentre la scrittura musicale che lo compone è sostituita dagli oggetti e dagli strumenti in mostra. Il XVI secolo inizia il percorso espositivo con dipinti a soggetto musicale realizzati da Bartolomeo Veneto e Nicola Giolfino (1520 – 1530) per proseguire con strumenti musicali realizzati da Giovanni Battista Cassarini e Michele Antonio Grandi nel Seicento. Nella storia i secoli XVIII e XIV evidenziano l’evoluzione musicale che portò

alle esplorazioni del 1900. Il secolo passato, suddiviso tra arte moderna e contemporanea, tocca le principali tappe artistiche attraverso il movimento Fluxus con John Cage, George Maciunas e Joe Jones, il Nouveaux Réealism di Jean Tinguely e Arman: tutti artisti caratterizzati da opere con assemblaggi precostituiti, casuali e dispositivi musicali. Da qui le re-

lazioni che i diversi soggetti hanno avuto con le sonorità sono molti, da Tom Wesselmann, Claes Oldenburg a Coosje van Bruggen per esempio. Relazioni con spartiti, banjo, violini e chitarre fino alle opere interattive con il pubblico di Laurie Anderson con Handphone Table (1978), Loris Gréaud con Crossfading Suitcase (2004) e Doug Aitken con Marble Sonic Table (2011). Una mostra divulgativa che aiuta a comprendere la complessità creativa che contraddistingue tuttora musica e arte. Al.Ch.


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14 Sì,viaggiare

Sì, viaggiare 35

FRIULI VENEZIA GIULIA

Collio

territorio da bere

PER LA QUALITÀ DEI SUOI BIANCHI S’È MERITATO L’APPELLATIVO DI “BORGOGNA D’ITALIA” DOPO L’APERTURA DELLE FRONTIERE CON LA SLOVENIA LO SI PUÒ VISITARE INTEGRALMENTE IN PIENA LIBERTÀ UN’IDEA ORIGINALE È FARLO A BORDO DI UNA VESPA GIALLA CINQUE VIGNERONS UNITI IN “COLLIO VITAE” GUARDANO AL FUTURO PUNTANDO SU UN VINO UNICO CHE DIA PIÙ IDENTITÀ ALLA ZONA NELLA FOTO GRANDE UNA

VISTA PANORAMICA DEL COLLIO DALL’AZIENDA DI DAMIJAN PODVERSIC. A DESTRA, IN ALTO, LE VESPE GIALLE DEL COLLIO E UNA VECCHIA PIANTA DI VITE DELL’AZIENDA RACCARO. PIÙ SOTTO: IL CASTELLO DI SPESSA. A SINISTRA: UNA CAMERA DELL’AGRITURISMO DI ROBERTO PICECH E I CINQUE VIGNERONS DI COLLIO VITAE. SOTTO, DA SINISTRA: UNA MAPPA STORICA DEL COLLIO, I CINQUE VINI SIMBOLO DI COLLIO VITAE, UNO SCORCIO DELLA ZONA E LA STORICA CANTINA DI EDI KEBER

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espe gialle si muovono gaie e leggere tra i filari delle viti, sullo sfondo di paesaggi di rinascimentale bellezza. Paesaggi dove l’uomo è intervenuto con saggezza, rispettando la naturale armonia dell’ambiente. Percorrere in allegria con la moto i sentieri tracciati fra i vigneti che ordinatamente ricamano le colline del Collio è un’idea stravagante (ma azzeccata) di Edi Keber, Josko Sirk e alcuni loro amici in vena di lanciare qualche novità. Il tour a bordo del popolare scooter della Piaggio, quello reso universalmente famoso da Audrey Hepburn e Gregory Peck nel film “Vacanze romane”, è un modo per godere degli splendidi scorci racchiusi nel territorio delimitato dallo Judrio e dall’Isonzo, incorniciato fra i dolci pendii vitati dove nascono i celebrati vini bianchi del Collio. Vini così buoni da far meritare alla zona l’appellativo di “Borgogna italiana”. La sosta in qualche selezionata cantina aiuta poi a catturare anche i profumi di questa terra baciata da Bacco e tenuta meglio di un giardino da chi la lavora. L’escursione sulle scanzonate Vespe gialle ha colpito anche una giornalista americana e così l’esperienza è finita persino sul New York Times. Un reportage di tre pagine che ha dato una visibilità incredibile al Collio. La cartina che indica i sentieri per le Vespe è significamente priva dei confini fra Italia e Slovenia. Un modo per esorcizzare e archiviare definitivamente il passato, quando il Collio

era diviso in due e la cortina di ferro che correva dal Baltico all’Adriatico tagliava a metà persino il piazzale della stazione di Gorizia. Ora il Collio, la cui parte slovena si chiama Brda, è tornato unico, come lo era stato per secoli, prima sotto il Vescovado di Aquilea e poi sotto la corona d’Asburgo. I confini sono spariti. Attraversarlo in libertà significa non accorgersi nemmeno più dell’assurda lacerazione provocata dalla Guerra Fredda, che qui tagliò poderi e vigneti, chiese e cimiteri, in qualche caso persino i cortili delle case. La Vespa gialla è stata una trovata molto apprezzata dagli enoturisti. Si sa, il turismo del vino in Italia muove ogni anno circa cinque milioni di persone e di idee nuove ce n’è sempre bisogno. Un gruppo di cinque vignaioli, un’avanguardia culturale (e colturale), s’è messo in testa di valorizzare ancora di più questa terra eletta di grandi vini e ha creato “Collio Vitae”, che riprende la positiva esperienza di “Piccolo Collio”, associazione per il territorio creata da artigiani del gusto e ristoratori, nobili contadini e vignaioli che amano la zona. “Collio Vitae” ha come stella polare l’eccellenza: Roberto Picech, Edi Keber, Damijan Podversic, Damian Princic e Dario Raccaro la perseguono senza compromessi, come stanno a dimostrare i tanti riconoscimenti meritatisi dai loro vini. Oggi per loro il Collio è un unico vino, dalla qualità allo stato puro: un blend fra i vitigini della Doc Collio, in primis Ribolla gialla, Malvasia istriana e Tocai friulano. Un unico vino

SIRK, L’ARTE DELL’ACETO

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’è aceto e aceto. Da una terra di grandi vini come il Collio nasce uno dei grandi aceti italiani. Lo produce Josko Sirk alla Subida di Cormons. Sirk nella vita fa anche il ristoratore (è suo lo storico ristorante “Al cacciatore”) e offre ospitalità agrituristica di alto livello. Sirk (nella foto) ottiene il suo grande aceto direttamente dalle uve prodotte nelle vigne adiacenti all’acetaia. Le uve deraspate fermentano in tini di rovere, poi viene innescata la fermentazione acetica con l’aceto madre. Dura quasi un anno. Poi l’affinamento in piccole botti per altri tre o quattro anni. La qualità delle uve e il lunghissimo contatto con le bucce e le fecce nobili, permettono di ottenere un prodotto di grande struttura, ricco di minerali, persistente e complesso. Josko Sirk, opera dell’architetto Markus Klaura, su prenotaazione apre la sua acetaia alle visite.

a cui ciascuno di loro però vuol dare sfumature diverse per connotare il proprio talento creativo. Edi Keber lo ha chiamato Collio. Collio e basta. E per farlo utilizza Ribolla, Malvasia e Tocai (pardon, Friulano). Raccaro ha fatto lo stesso: il suo Collio è un uvaggio composto da Tocai friulano (qui lo chiamano ancora così alla faccia degli ungheresi), Sauvignon e Pinot grigio. Picech ha scelto Jelka (Gabriella in sloveno, la mamma di Roberto l’attuale titolare della cantina), prodotto con vini ottenuti da uve provenienti da vecchi viti di Tocai friulano, Malvasia e Ribolla gialla. Il primo affinato in botte grande, gli altri in tonneaux. Picech ha pure ricavato una accogliente foresteria agrituristica accanto alla cantina: gli sono arrivati ospiti anche dalla Nuova Zelanda. Princic ha eletto a vino simbolo il suo Colle Duga: Sauvignon, Tocai friulano e Chardonnay. Infine il “filosofo” Damijan Podversic: il suo Kaplia, un blend fra Chardonnay, Tocai friulano e Malvasia istriana, è frutto di uve raccolte in surmaturazione, lunghe macerazioni sulle bucce, affinamento in botti grandi e poi in bottiglia. L’obiettivo di Collio Vitae è dare un appeal diverso al Collio: non più la regione delle ultime viti dell’impero, ma il cuore della nuova Europa, sinonimo internazionale di una terra vocata al vino com’è avvenuto per la Borgogna, la Mosella, la Wachau austriaca. Insomma, i cinque vignerons di Collio Vitae sono convinti che sia giunto il momento anche per il Collio di

darsi un’identità più forte e marcata. Basta con i troppi vitigni internazionali e in alternativa creare un vino unico che connoti fortemente la zona (vedi l’esempio del Franciacorta) e nel contempo dare più valore al lavoro nel vigneto con coltivazioni più sostenibili, in molti casi biologiche, in modo che la differenza di qualità si percepisca nel bicchiere. Dal vino al territorio. Il Collio e la zona circostante hanno molto da offrire anche sotto il profilo turistico. Basta pensare ai castelli (quello di Spessa e quello dei conti Formentini a San Floriano sono circondati da campi da golf), ai borghi storici, alle pievi, ma soprattutto alle testimonianze della Grande Guerra: dal sacrario di Oslavia, al museo sul monte San Michele, o a quello ospitato al Castello di Gorizia. E poi alle trincee, molte delle quali in vista del Centenario sono state ripristinate e rese agibili alle visite degli escursionisti. E poi c’è il Parco Ungaretti di Sagrado che ricorda l’esperienza dolorosa del poeta-soldato durante la Grande Guerra. La sua vita in trincea è condensata in opere che tutti abbiamo studiato a scuola, come San Martino del Carso, dove la tragicità del conflitto si avverte nel suo quotidiano incontro con la morte, magari nella descrizione cruda del volto devastato di un compagno ucciso dal fuoco nemico. Il parco letterario è impreziosito da artistiche e ardite installazioni che riportano i versi del poeta. Dal belvedere del parco lo sguardo si spinge fino al mare, fino a Grado, fino al golfo di Trieste.


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i nostri Esperti 38 I nostri esperti AFFARI DI FAMIGLIA

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Maltrattamento ed uccisione di animali (animalicidio) investimento di animale e omissione di soccorso

Cari lettrici e lettori, in questo numero affronto la delicata questione inerente il maltrattamento e l’uccisione di animali, che, si sa, con l’arrivo dell’estate aumentano notevolmente con vanto, in molti casi anche pubblico su Facebook, di queste spregievoli e gravissime condotte da parte degli autori. quale la disciplina applicabile in questi casi? di quale reato rispondono gli autori del fatto? Con la legge n. 189/2004 è stato introdotto nel codice penale il Titolo IX bis rubricato “Dei delitti contro il sentimento degli animali”. Con tale titolo si vogliono punire tutte quelle condotte che, con intensità diversa, offendono la sensibilità degli esseri umani nei confronti degli animali cagionando lesioni o financo la morte di questi. Le fattispecie di reato introdotte dalla legge n. 189/2004 sono, rispettivamente: 1) Uccisione di animali ex art. 544 bis c.p. 2) Maltrattamento di animali ex art. 544 ter c.p. 3) Spettacoli e manifestazioni vietati ex art. 544 quater c.p. 4) Combattimenti tra animali ex art. 544 quinquies c.p. Quali sono gli atti che costituiscono maltrattamento di animali? Essenzialmente il reato di maltrattamento previsto e punito dall’art. 544 ter c.p. si ritiene integrato ogni

qual volta l’animale viene sottoposto, per crudeltà o senza necessità e con coscienza e volontà da parte del soggetto agente, a sevizie (intese come comportamenti che procurano una lesione all’animale) o comportamenti o fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche, quando gli vengono somministrate sostanze stupefacenti o vietate (es. sostanze dopanti o eccitanti) o sottoposto a trattamenti che procurino un danno per la sua salute. Questo reato è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Se da tali condotte segue la morte non voluta dell’animale, della quale cioè l’agente neppure ha accettato il rischio, il colpevole risponderà anche dell’aggravante ad effetto speciale prevista dall’art. 544 ter comma III c.p. con un aumento della pena della metà. Diversamente, ovvero se la morte dell’animale era voluta dal soggetto agente, si configura il reato di uccisione di animali di cui all’art. 544 bis c.p. Che cos’è l’animalicidio? L’animalicidio altro non è che l’uccisione volontaria di animali; condotta che può essere posta in essere da un soggetto agente con qualsiasi modalità per crudeltà o senza necessità nei confronti di un animale cagionandone la morte e che integra la fattispecie di reato p. e p. (p. e p= prevista e punita) dall’art. 544 bis del codice penale. La pena per chi si rende responsabile di tale reato,

procedibile di ufficio, è della reclusione da da quattro mesi a due anni. La ratio evidente di questa norma è quella di tutelare l’esistenza in vita di qualsiasi animale domestico, selvatico o addomesticato, ponendolo al riparo da atti di crudeltà o senza necessità che l’essere umano possa porre nei suoi confronti. Come poc’anzi esposto l’uccisione dell’animale deve avvenire per crudeltà o senza necessità. Evidente quindi che non rientra nel delitto in esame l’uccisione di animali per la macellazione o per la sperimentazione. Cosa si intende per “crudeltà” e “senza di necessità”? I menzionati concetti sono stati individuati dalla Corte di Cassazione. Per crudeltà si intende una condotta “di per sé caratterizzata dalla spinta di un motivo abbietto o futile”. Rientrano nella fattispecie le condotte che si rivelino espressione di particolare compiacimento o di insensibilità» (così Cass. Pen. n. 9668/1999). In altre parole gli atti di crudeltà consistono nell’inflizione di gravi sofferenze fisiche senza giustificato motivo. Per assenza di necessità si fa riferimento a tutte quelle condotte di uccisione che sono poste in essere e non sono giustificate dalla necessità dii evitare un pericolo imminente o un danno giuridicamente apprezzabile (così Cass. Pen. n. 1010/1997). Si evidenzia alla Vs attenzione di come l’uccisione di un animale può essere causata tanto da un’azione

quanto da un’omissione. E’ ininfluente, al fine della rilevanza penale dell’atto, il mezzo impiegato per cagionare il decesso. l’uccisione da parte di un altro animale sfuggito a chi ne aveva la custodia, quale responsabilità penale genera? Non rientra nella fattispecie in esame l’uccisione di un animale da parte di un altro animale sfuggito al custode, trattandosi di evento colposo, che può generare solo una forma di responsabilità civile ai sensi dell’art. 2052 c.c. Diverso il caso di uccisione di un animale a seguito di un combattimento con altro animale. In tal caso vi sarà concorso tra i reati di cui agli artt. 544 bis (uccisione di animali) e 544 quinquies c.p. (divieto di combattimenti tra animali). Concludo esortando ciascuno di VOI a segnalare, anche tramite la sottoscritta ogni caso di maltrattamento di animali cui sia seguita o meno la morte degli stessi onde poter procedere alla giusta denuncia avanti l’Autorità competente nei confronti di chi si è reso responsabile di una siffatta ignobile, vergognosa e criminale condotta. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: studiolegalefois.segreteria@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

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di Francesco noce*

ifficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie determinate dalle liste di attesa e ticket sanitari che in tempi di profonda crisi economica risultano insostenibili per molte persone fanno sì che molti italiani siano costretti a trascurare la propria salute. Delle oltre 24mila segnalazioni pervenute illustrate nel 17mo rapporto Pit Salute (Sanità) nazionale la maggior parte riguarda le difficoltà di accesso alla diagnostica ed alle prestazioni specialistiche dovuta alle lista di attesa, seguono l’aumento dei ticket ed i costi elevati per le stesse prestazioni che spingono molte volte alla loro rinuncia sia attraverso il SSN, nel primo caso, che in regime di libera professione,nel secondo caso, intramoenia o in strutture private. Viene inoltre segnalato che una famiglia in media sostiene già direttamente costi annui per 650 euro per farmaci necessari ma non prescrivibili attraverso il SSN; 901 euro per parafarmaci (pomate, integratori, colliri etc.); 7390 euro per strutture residenziali o semiresidenziali; 11.300 euro per eventuale badante; 1070 euro per visite specialistiche o riabilitative; 537 euro per protesi ed ausili; 737 euro per dispositivi medici monouso: pannoloni, cateteri, materiali per stomie.

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Blefaroplastica: cosa c’è di nuovo? Muoversi a scopo salutare rappresenta

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olte persone presentano quell’ eccesso di pelle alle palpebre che conferisce allo sguardo un’aria stanca e “datata,” ma evitano di affrontare l’intervento di blefaroplastica per paura sia dell’anestesia sia di andare incontro alle possibili complicanze degli interventi chirurgici tradizionali. La chirurgia non ablativa è una pratica medico-chirurgica non invasiva, incruenta, affidabile e sicura, di facile attuazione e priva di rischi per il paziente, ovviamenteaccertato se eseguitadadanumerosissimi operatori preparati. studiSiche tratta lo disport una tecnica è idealeeseguita per pro-con un piccolo teggere rivoluzionario e migliorare strumento l’efficienza (PLEXR)che cardiovascolare, sfrutta il plasma, controllando “il quarto il stadiocolesterolo della materia” HDL, chel’iperovimento agisce a livello aumenta superficiale, il dispendio non prevede di tagli, calorie, cicatrici, attiva sanguinamento il metabolismo o punti e contribuisce di sutura ead permette una sensazione di ottenerediunbenessere progressivo ringiovanimento generale. delle palpebre e del contorno occhi, attraverso una vaporizzazione del tessuto cutaneo in eccesso. Il trattamento non prevede anestesia ma solo l’applicazione di una crema anestetica; si opera intervenendo mediante piccoli spot distanziati tra loro per permettere un accorciamento del tessuto trattato con conseguente scomparsa progressiva delle rughe. Una seduta dura circa 20 minuti; nell’immediato post trattamento compaiono delle crosticine puntiformi che non vanno rimosse e cadono spontaneamente nel giro di qual-

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Dott.ssa Cristina Rogato, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica

che giorno, il gonfiore scompare in un paio di giorni. Il ritorno al sociale è immediato. Il numero e l’intensità delle sedute viene poi valutato in base al caso specifico. Il risultato è progressivo, naturale e duraturo nel tempo. I campi di applicazione però, non sono solo le palpebre. Il Plexr permette di ottenere ottimi risultati anche sulle lassità tessutali post-gravidanza non eccessive, sulle smagliature periombelicali, sulle pieghe delle guance e sul collo. Inoltre trova impiego nell’asportazione di nevi benigni, cheratosi, angiomi, macchie cutanee, xantelasmi, acne in fase attiva e in cicatrici post-acneiche, permettendo risultati immediatamente visibili con guarigione in circa una settimana. Nonostante gli effetti veloci e duraturi la metodica ha un costo assolutamente accettabile se paragonato a quello di un intervento chirurgico tradizionale. Studio Medico Dott.ssa Cristina Rogato Viale dei Mille 107A – Rovigo rogatocristina@libero.it tel. 3282523160

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CAMBIA LA SOCIETÀ E SERVE UNA NUOVA MEDICINA DEL TERRITORIO

di Francesco noce* In questa difficile situazione sarebbe opportuno evitare ulteriori tagli in Sanità, che rischierebbero di compromettere ulteriormente la salute dei cittadini. Ottenere la diminuzione dei ticket ed effettuare un governo clinico delle patologie,soprattutto croniche, per limitare le liste di attesa, sarebbero scelte che rappresenterebbero una valida risposta alle segnalazioni di disagio per le difficili situazioni economiche delle famiglie e la difficoltà dell’ accesso alle prestazioni sanitarie. Va da sé che in questo contesto prestazioni di esami per la prevenzione, e quindi non esenti ticket, di patologie di soggetti a rischio risulta molto più difficile e complicato con la elevata probabilità dell’ insorgenza di nuove disabilità che andranno ad incrementare un circolo vizioso. La più rappresentativa Associazione dei Medici di famiglia (FIMMG), ha stretto una collaborazione con FederAnziani,una Federazione con oltre 3 milioni di iscritti, per favorire quelle condizioni in cui i pazienti anziani, per lo più affetti da patologie croniche e quindi con necessità di controlli strumentali periodici, possano trovare risposte in tempi brevi presso gli studi dei loro Medici curanti. In pratica si tratta di dotare gli studi dei Medici di famiglia della strumentazione e del personale occorrente per svolgere quell’attività di diagnostica strumentale di primo livello che oggi grazie alla tecnologia ed alla telemedicina possa consentire al paziente di trovare presso il suo Medico curante, che conosce la sua e la storia clinica della sua famiglia, quelle risposte che il suo stato di salute necessita senza sballottamenti continui da una parte all’altra,senza esser visitato ogni volta da professionisti diversi che spesso vede per la prima volta, attraverso un percorso diagnostico-terapeutico adattato alla singola persona, in collaborazione con i Medici specialisti di riferimento. E’ difficile, allo stato attuale, comprendere il silenzio della Regione Veneto ed i gravi ritardi nella adozione dei provvedimenti attuativi degli accordi, ormai codificati da mesi con le Associazioni dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta per attuare una nuova medicina del territorio in linea con i cambiamenti della società e con il progresso della scienza, in grado anche di fronteggiare in modo efficiente ed efficace da un lato l’ aumento esponenziale delle patologie croniche legato all’ aumento della vita media e dall’ altro far fronte ai minori ricoveri e dismissioni precoci, legati ad una revisione strutturale degli Ospedali (minori posti letto) e a tecniche terapeutiche sofisticate che riducono i tempi di degenza. Nel corso dell’anno vengono sostenute diverse iniziative per sensibilizzare la pubblica opinione, ma anche per raccogliere fondi per la ricerca, su determinate malattie come può essere la Giornata Mondiale sull’ AIDS o sul Diabete o sulle Leucemie o sulla SLA o sulla Sclerosi Multipla e altre. Ci ha sorpreso invece la notizia che il 26 settembre è stata celebrata la “Giornata Mondiale della Contraccezione” Come se la Maternità (la M maiuscola non è casuale) fosse una malattia. Già viviamo in tempi di crisi e di prospettive di un futuro incerto e di denatalità, ma così ci sembra di perdere ogni speranza. Se le intenzioni degli organizzatori sono quelle di organizzare un Convegno Scientifico organizzino un Convegno Scientifico; se sono quelle di approfondire conoscenze sulla sessualità organizzino la “Giornata dell’Educazione Sessuale”, sui comportamenti a rischio, sulle malattie sessualmente trasmissibili, sui comportamenti atti ad evitarle etc.; se sono quelle di divulgare misure contraccettive per evitare gravidanze indesiderate sarebbe più responsabile e più etico organizzare la “Giornata della Maternità Responsabile” in cui vi è anche spazio per le metodiche contraccettive, ma in un contesto e con finalità ben diverse. Non dimenticando che da molte gravidanze indesiderate al momento, sono nati figli che, anche solo per il loro essere, hanno costituito la felicità dei genitori. *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it


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dona al tuo bambino un inizio sorridente odontoiatria conservativa Sorridere fa bene al cuore

L’igiene per i più piccoli Se il dente èorale stato intaccato dalla carie, si eliminano gli strati dei denti irrecuperabili con materiali biocompatibli

Come ee quando quando spuntano spuntano ii primi primi digestione digestione del del cibo: cibo: masticazione, masticazione, trituraziotriturazioCome denti da da latte? latte? neeemacinazione. macinazione.IIdenti dentiprimari primarifunzionano funzionano denti ne sono 20 denti denti da latte, latte, molto più più piccoli piccoli come come guide guide per per quelli quelli permanenti; permanenti; mantemanteenza dubbio l’odontoiatria CiCi sono 20 da molto dei 32 32conservativa denti permanenti permanenti degli adulti. grup- nendo nendo posizioni posizioni corrette corrette all’interno all’interno della della bocbocé la degli branca piú IlIl grupdei denti adulti. po dei deiimportante “denti primari” primari” costituito da quattro quattro ca, ca, fanno fanno sìsì che che ii denti denti permanenti permanenti spuntino spuntino cheèè costituito si sviluppa po “denti da incisivi, due canini canini studio quattro molari per per ogni ogni alal punto punto giusto giusto ee inin maniera maniera corretta. corretta. Se Se ii all’interno dello dentistico. incisivi, due ee quattro molari arcata. Possonoalspuntare spuntare tra cinque gli denti denti primari primari cadono cadono prematuramente prematuramente aa caucauEssa è Possono dedita recuperotra degli ele- ee gli arcata. ii cinque otto mesi, sebbene loro comparsa comparsa pos- sa sa della della carie carie aumentano aumentano lele possibilità possibilità che che ii mentimesi, presenti nellalalacavità orale. posotto sebbene loro sa variare. L’ultimo questi denti denti primari denti dentipermanenti permanentidiventino diventinostorti stortiooaddirittura addirittura Se variare. il denteL’ultimo è statodidiintaccato dal primari sa questi spunta solito quando quando bambino ha tra tra ii vengano vengano bloccati bloccati da da altri altri denti. denti. II molari molari pripriprocesso carioso si procede all’e-ha spunta didi solito ilil bambino due tre anni. anni. denti da da latte iniziano aa mari mari rimangono rimangono inin bocca bocca fifino no aiai 10-12 10-12 anni anni liminazione degliII denti strati dellatte dente due ee ii tre iniziano cadere intorno sei anni anni media fifino no aiai circa, circa, aumentando aumentando lele possibilità possibilità didi trasmettetrasmetteormai intorno irrecuperabili cheee vengono cadere aiai sei inin media 12. ciascuna mandibola, quattro incisiincisi- rere lala carie carie aiai loro loro nuovi nuovi vicini. vicini. Lavarsi Lavarsi ii denti denti sostituiti con materiali biocompatibi12. InIn ciascuna mandibola, ii quattro primari sono sostituiti sostituiti dai quattro quattro incisivi mattina mattinaeesera seracon condentifricio dentifricioalalflfluoro uoroèèililpiù più li eprimari con proprietà meccaniche tali da incisivi vivi sono dai permanenti, due canini canini primari da da due procedimento ca- importante importantedonzia. insegnamento da dare dare propri si estirpa la polpa Con questo procedimento sopportare leii due forze masticatorie, questo permanenti, primari due cainsegnamento da aiai propri nini permanenti, quattro molari molari figli gli per per una unadel corretta igiene orale. dente,igiene presente all’interno dei canali, alloggiati a è conosciuto come Se primari laprimari lesione ficariosa nini permanenti, ee iiotturazione. quattro corretta orale. da quattro premolarialla permanenti. Intornoall’interno è tale da arrivare polpa presente del loro volta all’interno delle radici, che verrà rimpiazzada quattro premolari permanenti. Intorno aiai sei anni,sispuntano spuntano primi quattro quattrouna molari perQuali buone abitudini posso essere ta conabitudini materialeposso plasticoessere sigillandoli provvedendo al dente procede iirealizzando curapercanalare me- buone sei anni, primi molari Quali manenti dietro l’ultimo l’ultimo dente da da latte. latte.questo Essi proceditrasmesse dai genitori genitori aidente gli? glio conosciuta come devitalizzazione mantenimento delai all’interno della sua naturale manenti dietro dente Essi trasmesse dai fifigli? non presentano ununa loroseconda equivalente nei denti denti Evitare Evitare unaposizione dieta ricca riccanell’arcata carboidrati; evitare mento abbracciaun branca chiamata endo- una dentaria. non presentano loro equivalente nei dieta didi carboidrati; evitare da latte. latte. La La superfi superficie cie masticatoria masticatoria dei dei primi primi frequenti frequenti spuntini spuntini che che aumentano aumentano lolo svilupsvilupda molari e’e’ molto molto irregolare irregolare ed ed estremamente estremamente parsi parsi della della carie; carie; evitare evitare bevande bevande zuccherine; zuccherine; molari Studio sensibile alla alla carie. carie. andare sempre sempre aa letto letto con con ii denti dentidentistico puliti. sensibile andare puliti. dott. Lucio Vianello Perche èè importante importante salvaguardare salvaguardare II bambini bambini devono devono lavarsi lavarsi denti3/A con Perche ii denti con V.le Verona la salute salute dei dei denti denti da da latte latte metodi e/o e/o prodotti prodotti particolari? la metodi particolari? – Sottomarina Dal momento momento che che ii denti denti primari primari cadono, cadono, èè La La tecnica tecnica didi spazzolamento spazzolamento stessa Dal èè 041-401133 lala stessa tel./fax un luogo luogo comune comune ed ed errato errato credere credere che che lala dell’adulto: dell’adulto: Posizionare Posizionare lo spazzolino ver- odontoiatra un lo spazzolino verMedico chirurgo cosa non non abbia abbia importanza. importanza. II denti denti primari primari ticalmente ticalmente rispetto rispetto alla alla gengiva e fare un cosa gengiva e fare un lucio.vianello@tin.it ricoprono una una serie serie didi ruoli ruoli decisivi. decisivi. II denti denti movimento movimento aa rullo rullo ruotando ruotando ilil polso. polso. Pulire Pulire ricoprono Convenzionato ulss 14 Dott.ssa Alessia Alessia Berti Berti Dott.ssa primari sono sono essenziali essenziali nei nei primi primi passi passi della della sia sia lala gengiva gengiva che che lala zona zona tra tra lala gengiva gengiva ee primari

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Sordità e problemi di udito Gravidanza e allattamento, Udire,dell’Agopuntura migliora la qualità della vita iDimensione benefici con soluzioni innovative e quasi invisibili

GL

ravidanza ee allattamento allattamento sono sono possono spontaneamente spontaneamente portarsi portarsi ad ad ravidanza possono ’allungamento dei periodi periodi delicati delicati progressivo per l’equidella l’equi-vita media, l’auuna normale normale presentazione presentazione cefacefadei per una mento librio della psicoficosiddetta sico didi una una speranza donna.di vita hanno porlica nel nel 50% 50% dei dei casi. casi. Con Con l’ausilio l’ausilio librio psicofi sico donna. lica L’agopuntura tato e porterà permette sempre curare di più senad sen-un aumento della dell’agopuntura ee moxibustione, moxibustione, L’agopuntura permette didi curare dell’agopuntura za fascia l’ausilio d’etàdididegli farmaci, ultrasettantenni. rivelandosiQuesto un profondo mustimolando due due punti punti corporei corporei della della za l’ausilio farmaci, rivelandosi un stimolando rimedio tamentoeffi effi stacace cace già eproducendo e privo privo didi controindicontroindiun incremento delle malatmadre, tale tale percentuale percentuale può può elevarsi elevarsi rimedio madre, cazioni tie, disfunzioni e disadattamenti tipici della fascia d’età no aa raggiungere raggiungere ilil 90%. 90%. Anche Anche ilil cazioni fifino più L’agopuntura avanzata; L’agopuntura tra queste un metodo ritroviamo metodo che che i problemi uditivi in vomito gravidico, gravidico, sintomo sintomo molto molto èè un vomito cura fortestati stati crescita morbosi in tutto mediante il mondol’infi l’infi e che ssiocoinvolgono oltre il frequente ma ma che che tende tende aa ridursi ridursi cura morbosi mediante ssiofrequente ne 10% della aghi sottili popolazione sottili transcutanei transcutanei mondiale. ed èè lala Basta un semplice spontaneamente controllo dell’udito dopo ii primi primi gratuito mesi,e ne didi aghi ed spontaneamente dopo mesi, più nota nota La sordità tra lele tecniche ètecniche la maggiore terapeutiche causa della riduzione una prova immediata può essere essere per tornare validamente a sentire trattato comequaquapripiù tra terapeutiche può validamente trattato della qualità medicina dellatradizionale tradizionale vita e di disabilità. cinese. ma. La ricerca più loraavanzata sua gravità gravità in campo siaaudioprotesico tale da da comcomdella medicina cinese. lora lala sua sia tale Dott.ssa Maria Maria Zampieri Zampieri Dott.ssa Fonda Le iipersone suoi pilastri pilastri affette suldaconcetto concetto problemididiuditivi subiscono ha messo a punto promettere una vastaun ungamma sufficiente ciente di apparecchi apporto Fonda suoi sul promettere suffi apporto equilibrio una fortetra tra riduzione due opposti, opposti, delle loproprie lo yin yin eecapacità individuali acustici di ultimaalimentare alimentare generazione allache, donna. oltreLa Laa cura cura garantire con equilibrio due lolo alla donna. con yang, chiudendosi due aspetti aspetti così in energetici se energetici stesse isolandosi che caratterizzano caratterizzano e di conseguennon l’ago l’ago un’ottima può essere qualità essere un un di valido percezione valido aiuto aiutodegli anche stimoli nel caso caso sonori, yang, due che non può anche nel didi solo za, se la corpo sordità umano, non viene ma l’intero l’intero trattatauniverso. universo. adeguatamente Secondoe ipogalattia, ipogalattia, sono vere e proprie produzione meraviglie latte della insuffi insuffi tecnologia, cientequasi alle solo ilil corpo umano, ma Secondo produzione didi latte ciente alle questa in tempo,disciplina disciplina nella maggior malattie parte dei sono casi, generate possonoda daassoun necessità necessità invisibili, concepite del bambino. bambino. per essere preferibile degli indispensabili che almeno almenostrunei questa lele malattie sono generate un del E’E’ preferibile che nei blocco ciarsi disturbi del libero libero psichici uirequali nelasocialità corpo delle delle e depressione. energie oo da da primi primi mentimesi mesi per tornare neonato a sentire vengaeallattato allattato da portare seno, con estrema sia per per blocco del flfluire nel corpo energie ilil neonato venga alal seno, sia l’importante potere didi difesa difesa dalle dalle infezioni infezioni che che gli gli uno squilibrio Sottovalutare squilibrio delle dellel’ipoacusia stesse; lala funzione può funzione essere dell’agopunpericoloso l’importante disinvoltura. potere uno stesse; dell’agopunanticorpi La cosa leucociti più importante esso contenuti ècontenuti intervenire esercitano, tempestivasia tura perché ripristinare ulteriormente correttalacircolazione circolazione patologia, energecomporenerge- anticorpi ee ii leucociti inin esso esercitano, sia tura èè didiaggrava ripristinare lala corretta perché mente,favorisce favorisce prima di perdere sviluppo la memoria una uditiva. ora intestinale intestinale Tanto più tica tando attraverso un recupero l’infipiù ssione diffiecoltoso, e lala stimolazione stimolazione una riduzione alcuni della perché lolo sviluppo didi una flflora tica attraverso l’infi ssione didi alcuni corretta precoce prevenendo prevenendo sarà il controllo gastroenteriti tanto più ed facile ed allergie. allergie. sarà adattarsi punti memoria sensibili dei suoni (agopunti). e degliL’agopuntura L’agopuntura stimoli intellettivi. rientraTenere tra lele corretta gastroenteriti punti sensibili (agopunti). rientra tra “medicine sotto controllo pratiche il proprio non convenzionali”, convenzionali”, udito effettuando puòperiodici essere all’eventuale applicazione dell’apparecchio e tornare a “medicine ee pratiche non può essere dott.ssaperfettamente Maria Zampieri, Zampieri, dott.ssa Maria i diversi suoni. praticata e semplicisolo solo controlli da medici medici è dunque nel 1991 1991 fondamentale anche l’Organizl’Organizper pre- distinguere praticata da ee nel anche Medico Chirurgo diplomata F.i.S.A. F.i.S.A. (Fede(FedeMedico Chirurgo - diplomata zazione venire, curare Mondiale oppure dellaricorrere Sanità ha ha a supporti riconosciuto uditivi suo che zazione Mondiale della Sanità riconosciuto ilil suo Dimensione Udire dimensione udire razione italiana delle Società di Agopuntura) razione italiana delle Società di Agopuntura) valore possono terapeutico. correggere la perdita dell’udito. valore terapeutico. Adria: Riviera942 Matteotti, 14(Ve) Calle Caneva Caneva 942 Chioggia (Ve) Calle Chioggia L’agopuntura I Centri Dimensione gravidanza Udireèèoffrono l’unicauntecnica tecnica servizioterateraproL’agopuntura inin gravidanza l’unica Cell. 335 7390255 tel abitazione 0414967717 tel abitazione 0414967717 peutica fessionale concon laquale presenza puòdicercare cercare Audioprotesisti correggere qualificapeutica con lala quale sisi può didi correggere lala Rovigo: Via Pighin, 8 tel ambulatorio ambulatorio 0415506306 tel 0415506306 presentazione podalica del bambino.con feti che sisi ti, per risolvere ogni problemadel dell’udito, soluzioni presentazione podalica bambino. II feti che Tel. 0425 424563 tel. Riceve per appuntamento Riceve per appuntamento presentano con una malposizione alla30° 30° settimana, tecnologichecon piùuna adeguate alla propria perdita uditiva. presentano malposizione alla settimana,

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Il sorriso è uno dei gesti più belli e spontanei che possiamo compiere, ma è anche il nostro “biglietto da visita”. Il modo migliore per dente ed ed infi infine ne ilil dente. dente. Ripetere Ripetere 5-6 volte volte ilil dente 5-6 Il dott. perda ognipiccoli zona.Ricordarsi RicordarsididiDiego spazzolare anche per ogni zona. spazzolare anche conservarlo sano e bello è proprio la prevenzione, fin Longhin

Salute orale e salute generale Una corretta igiene orale aiuta a prevenire alitosi, carie e malattie gengivali, e a conservare i denti con l’avanzare degli anni. Una bocca sana può aiutare a tenere lontano i disturbi medici. Al contrario malattie gengivali aumentano il rischio di problemi seri quali infarto, ictus, diabete e parti prematuri. La bocca è una finestra su quello che succede nel resto del corpo: più del 90% di tutte le malattie che riguardano l’intero corpo causa segni e sintomi orali. La saliva, protezione contro invasori nocivi La saliva è una difesa del corpo contro gli organismi che provocano le malattie, come batteri e virus. La saliva contiene infatti anticorpi e difese che distruggono o bloccano la crescita dei batteri. Nonostante questo, oltre 1 miliardo di batteri di 500 specie diverse si moltiplicano nella bocca in ogni momento, formando costantemente la placca batterica, una pellicola collosa e incolore che si attacca ai denti. Cosa può succedere? Se non ci si lava i denti regolarmente con spazzolino, filo e colluttorio, la placca si può accumulare lungo il bordo delle gengive creando un ambiente ideale per la formazione di infezioni diverse: • Gengivite (una infiammazione reversibile dei bordi gengivali) • Parodontite (un’infezione gengivale più grave, nota anche come “piorrea”, malattia progressiva che può persino portare alla perdita dei denti) La parodontite genera danni in parte irreversibili: alito pesan-

lingua. Per Per ii bambini bambini scegliere scegliere comunque comunque lala lingua. te, spostamento uno spazzolino spazzolino e mobilità dei condenti, testina gengive piccola gonfi setole sanuno con testina piccola ee e, setole guinanti e scostate morbidedaiee denti, con manico manico fino neiadatto adatto casi gravi allaalla mano perdita morbide con alla mano didi dei denti. Senz’altro un bambino. bambino. il fumoUtilizzare Utilizzare accentuauna parecchio una piccola piccola il problema. quantità un quantità Cosa fare? dentifricio specifi specifico co per per bambini. bambini. didi dentifricio Bisogna eliminare le cause, ovvero fare più sedute di pulizia ravvicinate se Cic’è sono tantonuove nuove tartaro ed metodiche istruire il paziente di prevenprevensu come Ci sono metodiche di mantenere zione poi zione l’igiene peral’insorgenza l’insorgenza casa, prescriveredella della un collutorio carie al ala per carie base di clorexidina, giorno d’oggi? d’oggi? infine eliminare fattori predisponenti giorno come il fumo. Fluoro La prevenzione profilassi: lassi: cioè cioè dentale l’assunzione è il mododidimigliore uoro Fluoro profi l’assunzione flfluoro per ottenereper per unavia via bocca orale sana gocce forte,oeo pastiglie; parte pastiglie; innanzitutto Sigillatura dal orale inin egocce Sigillatura quotidiano, dicon dimolari molari semplici premolari e facili gesti: definitivi: nitivi:una unametodica metodica eepremolari defi • Lavarsi i di denti di prevenzione prevenzione dopo ogni della pasto della carie, principale carie, utilizzata utilizzata con unoperché perché spazzolino morbido; superficiciocclusali occlusalidei deiprimi primimolari molaridefi definitivi nitivi lelesuperfi • Passare ilhanno hanno filo interdentale superficicimolto e/o molto scovolini; poroseche chefavoriscono favoriscono superfi porose • Sciacquarelalacon carie collutorio stessa.dopo Concludo lo spazzolamento; con ilil ricordare ricordare che che carie stessa. Concludo con • Effettua una avere detartrasi una buona buona una volta igiene all’anno orale associata sin dai daiaprimi visite primi avere una igiene orale sin periodiche per anni tenere vita, sempre primo situazione step per sotto per avere avere controllo. denti anni didi vita, èè ilillaprimo step denti Poche piccole sani accortezze futuro.quotidiane risparmieranno cure e sani inin futuro. visite più invasive in futuro. Una volta che la situazione è sotto controllo, si può pensare a far ricrescere i tessuti genStudio dentistico dr.ssa Studio dentistico dr.ssa givali persi, quando sia possibile, Alessia Berti e questo sarà oggetto del Alessia Berti prossimo appuntamento. Ambulatorio di di Adria: Adria: Via Via Ambulatorio A.Mario, 10 10 A.Mario, Studio dentistico Adria (RO) (RO) tel. tel. 0426 0426 908221 908221 Adria dental team s.r.l deldi Ambulatorio di Rosolina: Rosolina: Via Via Ambulatorio dott. diego Longhin S.D’Acquisto, 19 S.D’Acquisto, 19 Campagna Lupia (Ve) 30010 Rosolina (RO) tel.-0426 0426 340110 Rosolina (RO) tel. 340110 tel. 0415140094

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La Blefarite (infiammazione della palpebra) dimensione udire

Monselice: Via Zanellato, 17

tel. 0429 700091 con lacrimazione e arrossamento congiuntivale Un disturbo fastidioso

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atologia frequente frequente della della palpebra palpebra responsabile responsabile didi atologia un disturbo disturbo fastidioso con lacrimazione arun fastidioso con lacrimazione ee ardimensione udire rossamento congiuntivale. congiuntivale. II segni segni clinici clinici spesso spesso rossamento scarsi danno danno un disturbo disturbo (Ve): funzionale importante con con 452 scarsi un funzionale Sottomarina Viale importante Mediterraneo, bruciore, prurito prurito e senso di corpo estraneo. Due prinbruciore, e senso di corpo estraneo. Due printel. 041 5544458 cipali forme forme cliniche: cliniche: lala stafi stafilococcica lococcica ee lala seborroica. seborroica. cipali La blefarite blefarite stafi stafilococcica lococcica èè una una infezione infezione primiprimiLa tiva dei dei bordi bordi palpebrali palpebrali causata causata dallo dallo stafi stafilococco. lococco. II tiva dimensione udireee lele ciglia bordi palpebrali palpebrali sono infi infiammati ammati ciglia sono sono incolincolbordi sono late con con croste. croste. late Sottomarina (Ve): Viale Mediterraneo, La blefarite blefarite seborroica associata una dermaderma- 452 La seborroica èè associata aa una tel. 041 5544458 tite seborroica. seborroica. L’anomalia L’anomalia èè dovuta dovuta aa una una iperproduiperproduDott.ssa tite Dott.ssa Maria Grazia Grazia Maria zionedidisebo sebodelle delleghiandole ghiandoledidiMeibomio Meibomio((ghiandole ghiandole zione Crivellari Crivellari del bordo bordo palpebrale). palpebrale). L’esame L’esame attento attento mostra mostra dei dei del tappi didi sebo sebo sull’orifizio zio delle delle ghiandole didi Meibomio. Meibomio. tappi sull’orifi ghiandole dimensione udire Le blefariti blefaritiBovolenta possono complicarsi complicarsi con congiuntiviti, con lele Meibomio Meibomio dal loro loro tappo. tappo. Esiste Esiste un un dispositivo dispositivo medimediLe possono con congiuntiviti, con dal (Pd): Via G. d’Annunzio, 35 cheratiti puntate puntate superfi ciali e associarsi con anomalie co per riscaldamento delle palpebre con tecnologia cheratiti superfi ciali e associarsi con anomalie co per riscaldamento delle palpebre con tecnologia aa tel. 049 8804078 del fifilm lm lacrimale, lacrimale, neovascolarizzazione corneale, ulcalore umido che si può provare presso il nostro amdel neovascolarizzazione corneale, ulcalore umido che si può provare presso il nostro amMonselice (Pd): Via Zanellato, 17 cerazioni etel. e infi infiltrati ltrati corneali periferici, anomalie anomalie delle delle bulatorio. bulatorio. La La terapia terapia antibiotica antibiotica locale locale èè inin pomata. pomata. Le Le cerazioni corneali periferici, 0429 700091 ciglia come come trichiasi, trichiasi, sbiancamento sbiancamento ee perdita perdita didi ciglia, ciglia, lacrime lacrime artifi artificiali ciali devono devono essere essere instillate instillate spesso. spesso. Non Non ciglia orzaioli, calazi. calazi. esiste un un trattamento trattamento defi definitivo nitivo della della blefarite blefarite perché perché sisi orzaioli, esiste dimensione udire tratta didi una una patologia patologia cronica cronica ee recidivante. recidivante. IlIl sollievo sollievo tratta Bovolenta (Pd): Via G. d’Annunzio, dai 35sintomi CONDOTTA DA TENERE TENERE dai sintomi dipende dipende dalla dalla motivazione motivazione dei dei pazienti pazienti ad ad CONDOTTA DA tel.della 049cura 8804078 L’obiettivo della cura lottare contro contro l’iperseborl’ipersebor- osservare osservare lele regole regole dell’igiene dell’igiene palpebrale. palpebrale. L’obiettivo èè lottare Padova: Via F. d’Acquapendente, rea, ii depositi depositi croste, contro l’infezione batterica batterica 78 rea, ee lele croste, contro l’infezione tel. 049 dei bordi bordi palpebrali palpebrali di integrare integrare con con lacrime lacrime artifi artificiali ciali dei ee di8804077 dott.ssa Maria Maria Grazia Grazia Crivellari Crivellari dott.ssa anomalie del del fifilm lm lacrimale. lacrimale. IlIl trattamento trattamento comporta comporta lele anomalie oculista oculista regole didi igiene, igiene, applicazione applicazione sulle sulle palpebre palpebre didi cotone cotone regole Via Contarini Contarini 39, 39, 45014 45014 Porto Porto Viro Viro Via udire imbibito dididimensione acqua calda calda aa 40° 40° per 10 10 minuti minuti così così da da imbibito acqua per Via don don Minzoni Minzoni 13, 13, 30014 30014 Cavarzere Cavarzere Via Rovigo: Via Pighin, 8 eliminare lele croste, croste, ii depositi depositi ee ilil sebo, sebo, da da ridurre ridurre lala eliminare tel:0426 631629, 631629, cell: cell: 3391337446 3391337446 tel:0426 tel. ee0425 424563 carica batterica batterica liberare l’orifizio zio delle delle ghiandole ghiandole didi carica liberare l’orifi Adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255


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ippocrate nel 400 e a.c tendenze: diceva: “tutte la storia trattamenti laser refrattivi: Lasek Progressi dell’odontoiatria Ciò che è importante per una correttadall’intestino” masticazione e per un benessere generale, è l’equilibrio dell’apparato stomatognatico le malattie hanno origine

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settimana, ma ma nello nello strato strato di di collagene collagene che che primi settimana, primi trattamenti trattamenti laser laser refrattivi refrattivi risalgono risalgono da ai da la la forma forma alla alla cornea cornea stessa. stessa. Nella Nella PRK PRK ai primi primi anni anni 90. 90. Da Da allora allora molta molta strastra(primissima da (primissima tecnica tecnica applicativa) applicativa) l’epitelio l’epitelio da èè stata stata fatta fatta soprattutto soprattutto per per quanto quanto viene riguarda viene eliminato eliminato con con una una spatolina spatolina ee successuccesriguarda la la tecnologia tecnologia laser. laser. SostanzialSostanzialsivamente mente sivamente al al trattamento trattamento laser laser sisi attende attende ella sua storia recente, l’odontoiatria lari perduti. Questa concezione è tuttavia mente ii difetti difetti di di refrazione refrazione sono sono miopia miopia la ed la ricrescita ricrescita di di quest’ultimo quest’ultimo (3-4 (3-4 giorni); giorni); in in è passata attraverso varie fasi. Svilup- destinata a durare ben poco in quanto dal ed ipermetropia ipermetropia ee aa questi questi può può sovrapporsi sovrapporsi ’’ piconvinzione tutto ilil ricerca in 1983 all’incirca, il prof. P.I. Branemark presto, lasciando questo l’astigmatismo. convinzione di tutto alla presto,introlasciando passare passare almealmequesto periodo periodo l’occhio l’occhio èè infastidito infastidito dalla dalla riconducibili di e legati l’astigmatismo. Nella Nella miopia miopia l’occhio l’occhio èè un un scientifi l’inno ore presenza po’ mondo scientifico co che l’inno 22tissutaore dall’ultimo dall’ultimo pasto. pasto. Bere Bere presenza di di una una abrasione. abrasione. Nella Nella Lasik Lasik la la temamondo di biomateriali conche conseguente ado- duce il concetto di osseointegrazione po’ più più lungo lungo del del normale normale (ad (ad ogni ogni mm mm sia ilil nostro corrispondono testino siaconcetti nostroe secondo secondo molto, almeno litri di di acqua acqua al al cornea viene viene tagliata tagliata con con una una lama lama vibrante vibrante quellaalmeno che 22 litri zionetestino di nuovi metodiche, spesso le ponendo le basi scientifiche dimolto, corrispondono circa circa 33 diottrie diottrie di di difetto) difetto) ee Il Il Dr. Dr. Massimo Massimo Camellin Camellin cornea cervello che tra due Alcalinizzare oo con la cervello eemoda che esistono esistono tra ii Negi due anni ’70 possiamo definire l’implantologiadi. di. Alcalinizzare l’organismo l’organismo bibicon un un laser laser ed ed ilil trattamento trattamento effettuato effettuato moderna. divenute o tendenza. la messa messa aa fuoco fuoco èè limitata limitata ad ad una una deterdeterrapporti bidirezionali. L’organiminata rapportifrequenti bidirezionali. L’organilanciando PH con con frutta frutta ee ververall’interno della della cornea. cornea. IlIl flflap ap creato creato viene viene poi poi riposizionato. riposizionato. dente man-ilil PH erano le estrazioni di denti dei Il concetto di sostituzione di un lanciando minata distanza, distanza, tanto tanto minore minore quanto quanto èè maggiore maggiore la la miopia. miopia. all’interno smo èè abitato da dura Per smo umano umano abitato da 40.000 40.000 durasuocioè cioè con cibi cibi antinfi antinfiammaammaLo svantaggio svantaggio di di questa questa tecnica tecnica èè l’indebolimento l’indebolimento strutturale strutturale ana-con settori posteriori, ma anche anteriori, minati cante attraverso l’inserimento di un Per esempio esempio ad ad una una diottria diottria di di miopia miopia corrisponde corrisponde una una messa messa Lo specie tori. aa fuoco specielorodiverse diverse didabatteri, batteri, che tori.aiRespirare Respirare profondamente ee permanente, mentre mentre ilil vantaggio vantaggio èè ilil poco poco dolore dolore ed ed ilil velovelotempi profondamente nella strutturadi processiche cariosi o nella logo nello spessore dell’osso, risale fuoco di di un un metro metro (oltre (oltre questa questa distanza distanza l’immagine l’immagine sisi permanente, vivono in con ee malattia della preistoria, se è vero che sono non fumare. sfuoca vivono in comunione comunione con noi noidella non fumare. Fare ilil lavaggio lavaggio del del ce recupero recupero visivo. visivo. Nella Nella LASEK LASEK (Camellin (Camellin 1998) 1998) l’epitelio l’epitelio stati ritro- Fare loro stabilità per la presenza sfuoca progressivamente) progressivamente) mentre mentre aa 10 10 diottrie diottrie corrisponde corrisponde ce lavorano noi, colon una lavorano per per(piorrea), noi, partecipando partecipando colon (IDROCOLON-TERAPIA) (IDROCOLON-TERAPIA) viene scollato scollato con con una una soluzione soluzione alcolica alcolica ee successivamente successivamente parodontale al fine di far posto vati reperti cranici fossili che ben evidenziano una distanza distanza di di soli soli 10 10 cm. cm. Pur Pur essendo essendo considerata considerata lieve lieve viene ai digestivi. èè almeno una volta all’anno al trattamento si riposiziona sullo stroma trattato. IlIl nuovo una miopia di 3 diottrie, questa comporta una forte limitazioai processi processi digestivi. Come almeno una volta all’anno al trattamento si riposiziona sullo stroma trattato. nuovo tentativi fatti in tal senso. Alla fi ne degli anni ad apparecchi in legaCome leggerasisi (scheletrati) una miopia di 3 diottrie, questa comporta una forte limitazioLa La Dott.ssa Dott.ssa Angela Angela Ballarin Ballarin Dott.sotto Giuseppe Bertolini quello ee lo detto lo per tutte ne dettoandavano lo stesso stesso aIPPOCRATE IPPOCRATE 2500 per distruggere distruggere tutte le le scorie scorie epitelio crescerà crescerà sotto quello vecchio vecchio lo sostituirà sostituirà progresprogresi casi ne funzionale funzionale in in quanto quanto la la messa messa aa fuoco fuoco èè limitata limitata aa 33cm. 33cm. epitelio che sostituire 2500 analoghe e già ’50 e durante gli anni ’60 sono molti specialista in II vantaggi sono fastidio anni “CHE IL adese Nell’ipermetropia anni fa fa sentenziò sentenziò “CHE IL CIBO CIBO adese alle pareti intestinali intestinali che che sivamente. Medico vantaggiChirurgo, sono un un minor minor fastidio postoperatorio postoperatorio dei alle più pareti Nell’ipermetropia invece invece l’occhio l’occhio èè più più corto corto ee generalmente generalmente sivamente. presenti strutture più pesanti e costose in descritti di impianti di viti o lamine Odontostomatologia e protesi dentaria SIA TUA CHE non abbiamo SIA LA LA concepite TUA MEDICINA, MEDICINA, CHE (oro). svariati materiali, inseriti nelle ossanaturalmente naturalmente non riusciremo riusciremo ed una una minor minor reazione reazione infi infiammatoria. ammatoria. Si Si tratta tratta quindi quindi di di una una mascellaabbiamo aa che che fare fare con con difetti difetti più più modesti modesti (l’ipermetropia (l’ipermetropia gege- ed quanto in metalloEE prezioso tecnica intermedia tra PRK e Lasik con un basso rischio di LA IL eliminare. Quindi l’uso sconsineralmente è al di sotto delle 3 diottrie anche se esistono casi LA MEDICINA MEDICINA SIA IL TUO TUO CIBO”. eliminare. Quindi l’uso sconsisostituzione di denti andati perduti viene Esistono, nella pratica clinica, situaziotecnica intermedia molteplici tra PRK proposte e Lasik e con pseudoverità un basso rischio sancite di lo scopo di fornire sostegno a denti di neralmente è al di sotto delle 3 diottrie anche se esistono casi Alla fine degliSIA anni ’70, CIBO”. e all’inizioIl consiglio: degli ri con fare il lavaggio complicanze. tecniche Concludendo quindi esistono poderato di antibiotiche ee necessità con 10 di L’astigmatismo èè un’anoConcludendo quindi esistono po- di “arcate sostituzione. Ma solo con l’introduzione deratodella di terapie terapie antibiotiche sentita come una ni di benessere e equilibrio pur in assenza complicanze.daiEntrambe Entrambe richiami queste queste dei mass-media? tecniche citate citate sono sono comuncomunanni ’80, prende piede il concetto conprimaria. 10 diottrie diottrieFordi ipermetropia). ipermetropia). L’astigmatismo un’anodel colon almeno una volta que ed ogni chirurgo relazione al che cura ammatorie portano di che prima che regole regole per per prendersi cura del del anti-infi ammatorie portano allo que utilizzate utilizzate edTorna ogni importante chirurgo decide decide ingura relazione al caso caso se, la verità,allo come in altremalia situazioni, sta della parecchi elementi la nel mentre in la fiin del dentista accorciate”. In prendersi base agli studi a supporto di lega di titanio e conall’anno la diffusione anti-infi degli studi malia di curvatura curvatura delladicornea cornea che costituisce costituisce ladentari, prima lente lente proprio buona ed Per dunque possiamo dell’occhio che invece essere risulta come proprio intestino: intestino: squilibrio dellanelnostra nostra buona ed al alele-paziente. paziente. Per concludere concludere dunque possiamolaaffermare affermare mezzo. Ciò che è importante casisferica, la mancanza anche un solo “di famiglia” in grado di valutare globaliquest’ultima tendenza, la grande maggiorandell’università Goteborg, che sisquilibrio può stabi-della dell’occhioper cheuna invece di dialtri essere sferica, risulta fatta fatta comediun un per distruggere tutte lediscorie adese Alimentarsi con biologici flflora aa scapito della che eccimeri ha una tecnica pallone da avere Alimentarsi con cibi cibiviene biologici ora batterica batterica corretta scapitomasticazione della che ilil laser laser tàad addella eccimeri ha raggiunto raggiunto una maturità maturità tecnica e per un benessere mentoquindi è causa disarmonia ase squilibrio, situazione e di proporre le soluzioni za degli atti masticatori svolta a livello lire e datare l’anno zero dell’implantologia pallone da rugby. rugby. Possiamo Possiamo quindi averediastigmatismo astigmatismo asalle pareti intestinali (non OGM) ee non Prenflflora Per aa livello di Ovsociato mentre non (nonsettori OGM)premolari, non trattati. trattati. Prenora patogena. patogena. Per questo questo ed un’esperienza un’esperienza livello mondiale mondiale di assoluto assoluto rilievo. rilievo. Ovgenerale, è l’equilibrio dell’apparato stoma-oo ad pronti a trasformarsi in sintomatologia. più opportune indipendentemente dalle tendei rendendo pertanto non moderna. sociato aa miopia miopia ad ipermetropia, ipermetropia, mentre ovviamente ovviamente non ed dere ee prebiotici sono che possono operare che possiamo quandere spesso spesso probiotici probiotici prebiotici sono convinta convinta che solo soloneldelle delle viamente possonodettate operaredalpazienti pazienti che abbiano abbiano superato superato suo complesso. Come ad puòipermetropia orientarsi in tra le sisidenze momento. indispensabile la sostituzione dei settori moDa allora le tendenze cambiano e la tognatico possiamo avere avere miopia miopia associata associata ad ipermetropia inil paziente quan- viamente per to per ridurre ridurre l’infi l’infiammazione ammazione ee ripristinare ripristinare le le giuste giuste terapie terapie naturali naturali ed ed equilibranti equilibranti possano possano garantire garantire una una l’età adolescenziale adolescenziale in in cui cui ii difetti difetti miopici miopici possono possono ancora ancora to sisi tratta tratta di di difetti difetti opposti! opposti! Con Con un un trattamento trattamento laser laser noi noi l’età popolazioni batteriche. Fare esercizio fifisico alsalute che possiamo operare ipermetropia astigmatismo, popolazioni batteriche. Fareil Dott. esercizio sico per per al- buona buona salute che duri duri nel nel tempo. tempo. a quasi 30 anni Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia specializzato in ed Odontostomatologia modificarsi. carsi. Studio dentistico possiamo operare emiopia, miopia, ipermetropia ed astigmatismo, modifi meno al Lo scelta mentre per la èè più dott. Giuseppe Bertolini meno 30 30emin. min. al dì. dì.dentaria, Lo yoga yoga rappresenta rappresenta una scelta protesi ha lavoratouna all’ospedale di Padova Ballarin e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di mentre per la lalapresbiopia presbiopia la problematica problematica più complessa. complessa. dott. dott. Camellin: dott. ssa ssa Ballarin Angela Angela dott. Massimo Massimo Camellin: 1 – Rovigo ottimale per della la IlIl Laser ad eccimeri vaporizza ilil tessuto eesuo quindi permette Largo Cappellini ottimale Rovigo. per ilil rilassamento rilassamento delladeimente mente la giusta giusta E’ stato uno primiee impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il studio a Rovigo, Laser ad eccimeri vaporizza tessuto quindi permette via Contarini 9c 45014 Porto Viro Via dunant, 10 -- Rovigo via Contarini 9c 45014 Porto Viro Via dunant, 10 Rovigo349-6299110 respirazione. Usare poco poco sopratdi care della consentire messa 0425-1680170 respirazione. 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Questa Questa vaporizzazione non avviene avvieneche sullalasuperfi superfi cie mail: Cell. 335 335 8057925 8057925 mail: segreteria@sekal.it segreteria@sekal.it latticini freschi ee cibi industriali. èè ricoperta da pellicina www.ildentistaperte.it latticini freschi cibi deve industriali. Coricarsi abbastanza problemi dentali essereCoricarsi trovataabbastanza conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso che dettate da fattori che ricoperta da una unaeconomici. pellicina (epitelio) (epitelio) che che sisi riforma riforma ogni ogni

nel complesso. Importante figura del dentista “di famiglia” in grado di valutare la globalità della situazione Unasuo buona alimentazione e delle la terapie naturali ed equilibranti possono garantire una buona salute che duri nel tempo

N E

D

i fibromi penduli: un disturbo Quando iniziare una psicoterapia? Faccette Componeer: una nuova soluzione estetica L’incontro terapeutico come processo di cambiamento

Nel campo dell’odontoiatria, e in particolare nel settore estetico, si fanno sisi ricorre psicologo/ pesso ricorre eallo allo psicologo/ moltipesso progressi si cerca sempre di proporre al paziente un piano di trattamento psicoterapeuta psicoterapeuta solo solo dopo dopo aver aver adatto alleununsue problematiche provato senso di provato senso di sconforto sconforto ee e mirato a risolvere il suo personale caso

S U

smarrimento smarrimento rispetto rispetto ai ai tentativi tentativi di di risolrisolvere problemi di vere da dan soli soli bel sorriso problemi è piacevole, di tipo tipo personale personale suscitaoointeresse e metrelazionale. relazionale. te allegria nelle persone che ci circondano. Lo colloquio Lo spazio spazio C’e’relazionale, relazionale, sempre più nel nel richiesta colloquio al giorno d’oggi di terapeutico in denti terapeutico belli, rappresenta rappresenta bianchi e di un ununluogo luogo sorriso in cui cui armonioso che ci emergono nuovi in cofaccia emergono sentire nuovi benesignifi signifi con cati, cati, noi stessi in cui cuima co-soprattutto con costruire modalità effi le costruire altre persone modalità concorrettive correttive le quali cied edrelazioniamo. efficaci caci Possiamo per cura IlIl ricorso uno dire per prendersi prendersi che il sorriso curasiadi di ilsé. sé. nostro ricorso primoad adbiglietto uno specialista specialista da visita necessariamente avviene èè presente una enon non come necessariamente diceva il famoso avviene Charliequando quando Chaplin: presente ”UN GIORNO una psicopatologia ilil processo SENZA psicopatologia SORRISOee non non E’ UNnecessariamente necessariamente GIORNO PERSO”. processo preprevede sempre tempi lunghi; possono carsi, ad vedeCome sempre faredei deiallora tempiper lunghi; ottenere possono un verifi verifi sorriso carsi, “smaad es, gliante”? es, problematiche problematiche collegate collegate al al “ciclo “ciclo di di vita” vita” diffi difficili cili da situazioni che da affrontare, affrontare, Nel campooodell’odontoiatria, situazioni di di sofferenza sofferenza e in particolare che sisi riperipenel tono propria in settore tono nella nella estetico, propriasistoria storia fannoquasi quasi molticome come progressi in un un “copione” “copione” e si cerca ripetitivo quale ilil senso non metterci sempre ripetitivodisul sul proporre quale sisial ha ha paziente sensoundi dipiano non poter poter di trattamento metterci le adatto le mani. mani.alle sue problematiche e mirato a risolvere il suo O personale O ancora ancora caso.situazioni situazioni in in cui cui non non sisi riesce riesce aa dare dare un un nome alle sofferenze. cambiamento tenome I trattamenti alle proprie proprie per sofferenze. ottenereIlIl un cambiamento bel sorriso in insono terapia, rapia, èè un un processo processo di di crescita crescita ee di di trasformazione trasformazione creativa creativa che che avviene avviene in in un un clima clima di di autenticità autenticità ee di di accoglienza. accoglienza. allonella specialista Per cambiamento psicoterapia PerInsieme cambiamento nella psicoterapia (sia (sia aa livello livello emotivo, che cognitivo e comportamentale) intendo ilil emotivo, che cognitivo e comportamentale) intendo si studierà una soluzione recupero recupero da da parte parte della della persona, persona, della della capacità capacità di di utiutigarantirà lizzare attivamente responsabile le lizzare personalizzata attivamente ee in in modo modoche responsabile le proprie proprie risorse ee competenze per fare risorse un competenze per sorriso fare delle delle scelte scelte effi efficaci caci ee bellissimo funzionali funzionali in in relazione relazione ai ai propri propri desideri desideri ee sulla sulla base base dalla prima seduta del del proprio proprio contesto contesto specifi specifico co ee attuale. attuale. La La comprencompren-

differenti, possono andare dalle più o meno complesse ricostruzioni estetiche con il composito, che è il materiale utilizzato più comunemente oppure si possono applicare delle faccette sulla superficie esterna del dente, effetIl Il Dr. Dr. Fabrizio Fabrizio tuando una leggera preparazione. Boscolo Boscolo Ovviamente i costi per l’uno o per l’altro trattamento sione ee quindi della natura sione dell’eziologia quindiper della natura del del problesono dell’eziologia differenti. Il prezzo le faccette cheproblevengono ma che persona porta in dà la ma che la la in persona porta in terapia, terapia,alto, dà ma la possibilità possibilità realizzate ceramica è piuttosto il risultato è di chiarire cosa lo diduraturo chiarirenel cosa lo ha ha costituito costituito ee come come questo questo viene viene tempo. mantenuto ee reiterato arcaici di mantenuto reiterato nel tempo. modelli arcaici di inPer ovviare a ciò, nel da tempo. un paio IIdimodelli anni sono state relazione interpersonale uenrelazione interpersonale interiorizzati infatti, infl uentrodotte nel commercio, interiorizzati delle faccetteinfatti, che siinfl chiamano zano le attuali nell’incontro terapeutico èè zano le relazioni relazioniche attuali e,dei nell’incontro terapeutico “COMPONEER” sonoe, gusci di smalto in composipossibile portare alla ee dare un possibile portarepolimerizzati alla consapevolezza consapevolezza dare un senso sensoinduto nano-ibrido e preformati , prodotti aastrialmente, tali una tali processi processii attraverso attraverso una relazione relazione “ricostruttiva” quali uniscono i vantaggi“ricostruttiva” del restauro diautentica calda per delle alternaautentica calda ee reale reale per sperimentare sperimentare dellepreformate. alternaretto in composito ai vantaggi delle faccette tive scegliere cambiare. La èè a tive possibili possibili scegliere disistema cambiare. La psicoterapia psicoterapia Si trattaeedel primo di appositamente messo un’ ”arte” perché se su un’ ”arte” perché pur purrestauri se fondata fondata su una una metodologia metodologia punto per consentire sorprendentemente semplici clinica ee sostenuta clinica sostenuta da una una teoria teoria di di riferimento, riferimento, ogni ogni dei denti anteriori. da trattamento trattamento va va plasmato plasmato sulla sulla persona persona che che èè unica unica ee irripetibile. irripetibile. I benefici per il paziente sono: -riabilitazione estetica dopo 1 sola seduta dott. Boscolo dott. Fabrizio Fabrizio Boscolo -rimozione mini-invasiva della sostanza dentale sana Psicologo, Psicoterapeuta - Psicologo, Psicoterapeuta -tempi alla poltrona ridotti Adria: Vittorio Adria: Corso Corso Vittorio emanuele emanuele ii, ii, 5 5 -soluzione personalizzata Rovigo: Vicolo Castello, 3 Rovigo: -superfi cie e Vicolo margini diCastello, alta qualità3 e-mail: boscolo.fabrizio@tiscali.it e-mail: boscolo.fabrizio@tiscali.it -più economiche delle soluzioni indirette cell. 329 329 1483038 1483038 Lecell. indicazioni cliniche sono:

estetico molto frequente

Cosa marrone Cosa sono sono marrone carico carico al al nero. nero. Quelli Quelli sporgenti sporgenti sisi II fifibromi possono bromi penduli, penduli, oo acrocordon acrocordon (in (in ingleinglepossono impigliare impigliare facilmente facilmente nelle nelle catenine catenine se: oo nei se: skin skin tags), tags), sono sono delle delle piccole piccole escrescenze escrescenze nei colletti, colletti, nei nei reggiseni reggiseni ee negli negli indumenti indumenti che in che nascono nascono dal dal derma, derma, quella quella parte parte della della in genere genere e, e, in in questi questi casi, casi, possono possono esser esser pelle causa pelle situata situata sotto sotto l’epiderme, l’epiderme, ee che, che, anzichè anzichè causa di di disturbi disturbi della della pelle. pelle. IlIl trauma trauma può può crescere causare crescere al al suo suo interno, interno, sisi sviluppano sviluppano verso verso causare ilil distacco distacco parziale parziale del del fifibroma, broma, con con l’esterno. sanguinamento e rischio d’infezione. Stefano Spoladori l’esterno. Possono Possono raggiungere raggiungere varie varie grangran- Dr. sanguinamento e rischio d’infezione. Dr. Stefano Spoladori dezze, Bisogna dezze, da da pochi pochi millimetri millimetri fifino no al al diametro diametro Bisogna toglierli? toglierli? di In di un un centimetro, centimetro, ed ed essere essere così così piuttosto piuttosto evidenti evidenti ee fastifastiIn generale generale èè consigliabile consigliabile asportarli asportarli man man mano mano che che sisi diosi, diosi, anche anche per per le le zone zone del del corpo corpo in in cui cui crescono. crescono. Quando Quando formano, formano, in in modo modo da da tenere tenere in in ordine ordine la la pelle, pelle, ma ma questo, questo, sono sono di di dimensioni dimensioni considerevoli, considerevoli, possono possono pendere pendere verso verso specie specie per per quelli quelli del del collo collo ee delle delle ascelle, ascelle, non non èè indispenindispenilil basso basso aa causa causa della della forza forza di di gravità gravità da da qui qui ilil nome nome di di sabile, sabile, anche anche perché perché èè bene bene sottolineare sottolineare che che ilil fifibroma broma fifibromi pendulo bromi penduli. penduli. pendulo non non degenera, degenera, non non evolve evolve in in tumore. tumore. E’ E’ invece invece Dove fortemente Dove si si presentano presentano fortemente raccomandabile raccomandabile togliere togliere quelli quelli che che crescono crescono Si Si formano formano classicamente classicamente ai ai lati lati del del collo collo ee alle alle ascelascel- sulle sulle palpebre palpebre in in quanto quanto possono possono anche anche disturbare disturbare la la vista. vista. le, Donne le, alcune alcune volte volte sono sono presenti presenti anche anche all’inguine all’inguine ee alle alle palpalDonne ee uomini uomini ugualmente ugualmente colpiti? colpiti? pebre II fifibromi pebre superiori superiori ee inferiori. inferiori. bromi penduli penduli sisi sviluppano sviluppano con con la la stessa stessa frequenza frequenza Perché sia Perché si si formano formano sia negli negli uomini uomini sia sia nelle nelle donne, donne, almeno almeno fifino no ai ai 50 50 anni anni circirNormalmente Normalmente possono possono iniziare iniziare aa svilupparsi, svilupparsi, sia sia ca. ca. Dopo Dopo quest’età quest’età essi essi tendono tendono aa prelevare prelevare nella nella donna donna aa nell’uomo nell’uomo che che nella nella donna, donna, intorno intorno ai ai 40 40 anni, anni, anche anche se se causa causa dell’entrata dell’entrata in in menopausa. menopausa. Data Data la la loro loro natura natura benigna benigna non non mancano mancano casi casi in in cui cui spuntano spuntano verso verso ii 20. 20. IlIl loro loro manimani- gli gli studi studi al al riguardo riguardo non non sono sono tanti: tanti: sisi pensa pensa che che gli gli ormoni ormoni festarsi una possano modo regolarne crescita. esistenti, e aièè -trattamento festarsi èè dovuto dovuto di carieaa estese una predisposizione predisposizione genetica, genetica, ereditaria ereditaria trattamento possano in in qualche qualche modofornendo regolarneaila la professionisti crescita. Una Una cosa cosa quindi, cui appaiono certa non mai nuovependuli prospettive economiche. -alterazioni quindi, per per cromatiche cui intere intere famiglie famiglie dello smalto appaiono “affette” “affette” dai dai fifibrobro- pazienti certa ii fifibromi bromi penduli non diventano diventano mai tumori tumori tuttavia tuttavia essi essi penduli. loro essere confusi alcuni nevi, I pazienti ottenere un di sorriso -lievimi mimalposizionamenti, penduli. La La causa causa della della rotazioni loro presenza presenza dei dentinon non èè assolutaassoluta- possono possono essere possono confusi con con alcuni tipi tipi dibellissimo nevi, quest’ultimi quest’ultimi mente nota; invece in in una degenerare sola seduta, e ricominciare a sorridere. -fratture mentedentali nota; sisi sa sa solo solo che che ii fifibroblasti, broblasti, così così sisi chiamano chiamano le le naturale invece possono possono degenerare in tumore. tumore. cellule di sono -denti cellule erosi, di cui cui abrasi sono fatti, fatti, per per errore errore crescono crescono verso verso l’esterno. l’esterno. Sono -allungamento dei margini incisali dei denti anteriori Sono pericolosi? pericolosi? dott. dott. Stefano Stefano Spoladori Spoladori dott.Marcato C. e dott.ssa Marcato F. La di èè segno di patologia, -malformazioni (denti di forma La crescita crescitaanatomiche di fifibromi bromi non non segno di alcuna alcunairregolare, patologia, Via umberto ii n. 45100 Via umberto n. 31 31 45100 Rovigo Rovigo Studio dentistico MCF ad dentiperché conici) perché ad essi essi non non corrisponde corrisponde una una malattia. malattia. Le Le loro loro conseconsetel. 368-3208123 tel. 368-3208123 Via L.Baruchello 6, Rovigo guenze sono primo estetiche, anche hanIl sistema dirette in composito aggiunge guenze sonodiin infaccette primo luogo luogo estetiche, anche perché perché hanstefanospoladori@alice.it stefanospoladori@alice.it tel. 0425-486136 generalmente un più pelle, che unano e interessante di nonuova generalmente un colore coloredimensione più scuro scuro della dellaalle pelle,opzioni che va va dal dal


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Zona centrale Casa accostata da entrambi i lati, recente- In zona Carbonara Schiera centrale, su due livelli, con Zona centralissima, su nuova ristrutturazione, palazzina di Nuova zona residenziale Splendida Bifamiliare di recente costru- Appartamento bilocale di recente costruzione, ubicato al piano terra, composto da soggiorno mente ristrutturata a nuovo, composta da soggiorno, cucina, sole 4 unità con appartamenti di varie tipologie e prestigioso zione, di ampia metratura, disposta su due livelli, con entrata, ingresso, soggiorno, cucina, disbrigo, 3 camere da soggiorno, cucina, lavanderia, 3 camere da letto, 2 bagni con con angolo cottura, 1 camera da letto, bagno, 2 camere da letto, bagno, cantina e cortile di proprietà. attico, servite da ascensore. Finiture medio/alte con impianto vasca idromassaggio, porticato, garage e giardino ben curato, rispostiglio, ampio garage soppalcabile e giardino letto, terrazzo, bagno e cortile esclusivo. Classe energeClasse energetica non definita. a pavimento. Consegna primavera 2015. in parte piantumato e con impianto di irrigazione automatica. esclusivo. Classe energetica “F”. Euro 110.000 Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0406 Euro 95.000 Rif.A0316 Info in agenzia. Rif.A0955 tica “G”. Euro 130.000 tratt. Rif.A1563 tratt. compreso mobilio Rif.A1573

A due passi dal centro in zona ospedale, appartamento al piano terra, in ottime condizioni, composto da ingresso, cu- cina, salotto 1 camera da letto matrimoniale, bagno, posto auto e giardino esclusivo. Classe energetica non definita “G”. Euro 60.000 tratt. Rif.A1640

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A pochi minuti dal centro, Appartamento al 1° ed Zona residenziale, Casa accostata di testa, completamente Zona Amolaretta N.2 porzioni di bifamiliare di prossima ultimo piano, su palazzina di sole 3 unità, ristrutturistrutturata con porticato e giardino privato, disposta su realizzazione, dotate di tutti i conforts con riscaldamento a rato nell’impiantistica con rifacimento bagno, con pavimento, predisposizione aria condizionata, con finiture ingresso, sala, salotto, cucinotto, 3 letti, bagno, 2 due livelli e composta da ingresso, soggiorno, cucina, medio/alte. Possibilità di personalizzarle. Prezzo molto terrazzi, garage con lavanderia ed ampio giardino ripostiglio, 3 camere da letto e 2 bagni. Classe energetica interessante. Classe energetica B. promiscuo. Classe energetica non definita. Euro 170.000 Rif.A1601 non definita “G”. Euro 165.000 Rif. A1487 Euro 200.000 tratt. Rif.A1568

Zona residenziale e tranquilla, vicinissima al centro, Villa singola di mq.200, su due livelli, con entrata, cucina, sog- giorno, 3 camere da letto matrimoniali, 2 bagni, disimpegno e giardino fronte strada, in parte piantumato. Classe energetica non definita “G”. Euro 150.000 tratt. Rif.A1070

Zona centrale Appartamento al piano 1° completamente arredato, di buone dimensioni, composto da cucina-soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, 2 terrazzi, bagno e cantina. Classe energetica non definita “G”. Euro 80.000 tratt. Rif.A1606

Zona Carbonara, casa accostata su due livelli, con ingresso, salotto, cucina e ripostiglio al piano terra, 2 camere da letto e bagno al piano 1°, con annesso cortile interno e dependance su 2 livelli. Classe energetica non definita “G”. Euro 85.000 Rif.A1629

In zona Ospedale bellissimo appartamento al piano 1°, completamente ristrutturato a nuovo, con entrata, sala, salotto, cucina abitabile, 2 letti matrimoniali, bagno, terrazzo, cantina, posto auto e giardino esclusivi. Classe energetica non definita “G”. Euro 175.000 Rif.A1305

Zona residenziale Schiera centrale di recente costruzione, Zona residenziale Appartamento al piano 1° parzialZona centralissima Casa accostata da un solo lato, disposta su due livelli, con cucina, salotto, 2 camere da mente ristrutturato, composto da cucina-soggiorno, 1 disposta su due livelli, con ingresso, cottura/soggiorno, 1 letto, lavanderia, 1 bagno con doccia ed 1 con vasca, tettoia, casetta in legno, 2 posti auto coperti e scoperto ben camera da letto matrimoniale, bagno e garage. Classe camera da letto, ripostiglio, 2 bagni, vano scala, garage e piccolo cortile. Classe energetica “G”. curato di proprietà. Classe energetica “F”. Euro 195.000 energetica non definita “G”. VERO AFFARE Ideale anche compresa cucina. Rif.A1309 come investimento. Euro 60.000 Rif.A1616 Euro 95.000. Rif.A1377

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In primissima periferia di Adria Casa accostata, su due In Località Baricetta Proponiamo in esclusiva Splendida In Località Bottrighe Casa accostata su due livelli con ingreslivelli, composta da ingresso, cucina, pranzo, salotto, ripo- villa singola tutta al piano terra di mq.150, dotata di tutti so, soggiorno, cucina, cucinino, ripostiglio, 3 con impianto fotovoltaico ed ampio scoperto stiglio, 2 camere da letto matrimoniali, bagno, 2 garages idiconforts camere da letto, 2 bagni nonchè piano seminterrato compomq.800 ben curato, in parte piantumato ed irrigato e cortile completamente cementato. Classe energetica sto da cantina e ripostiglio. Classe energetica non definita automaticamente. Classe energetica non definita “G”. Euro 175.000 Rif.A1177 “G”. Euro 85.000 Rif.A1659 “G”. Euro 80.000 tratt. Rif.A1593

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Appartamento al piano 1° composto da cucina, salotto, 3 camere da letto matrimoniali, bagno, garage e giardino esclusivo. Non arredato. Classe energetica non definita “G”. Euro 400 mensili Rif.A1660

In località Gavello Appartamento al piano 1° completamente ristrutturato, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali, corridoio, doppi servizi, terrazzo esterno esclusivo, cantina e garage. Classe energetica non definita “G”. Euro 70.000 tratt. Rif.A1643

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e-mail: adria@gabetti.it Nuovo sito web: www.gabettiadria.it Seguici su facebook: Adria Gabetti Casa


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