ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del Veneto
San Paolo, l’anno prossimo torna la fontana della Loggia
Ai blocchi di partenza la sistemazione dell’opera di Botta, uno dei luoghi simbolo della città, al centro di numerose discussioni
MONSELICE, IL NUOVO SITO Colle e Castello, confronto sul nuovo sito internet
MONSELICE, SALUTE E LAVORO Storica sentenza per malattia professionale
MONSELICE, SOCIALE “Contatto Giovani” apre il consultorio per under 21
ESTE, CANTIERI E PROGETTI Il centro storico si rifà il look con i nuovi interventi
ESTE. L’APPELLO AL SINDACO Giovani rugbisti chiedono spogliatoi e club house
ETSE, IL CASO Antenna vicino alle scuole, levata di scudi
Energia sostenibile
Mentre il nuovo governo corre ai ripari adottando le prime misure miliardarie per mitigare l’effetto del caro bollette e per i prezzi del gas si annunciano mesi sull’ottovolante con ripercussioni evidenti su famiglie e imprese, si accende il confronto sulle soluzioni da mettere in campo per garantire al nostro Paese l’energia necessaria per scongiurare i vertiginosi aumenti dovuti a speculazioni e tensioni internazionali.
Colle della Rocca il nuovo sito fa discutere
Nuovo sito, vecchi problemi. Così si potrebbe riassumere la polemica nata in seguito alla pubblicazione del sito dedicato al Colle della Rocca. La Regione per tramite della società Immobiliare Marco Polo ha reso disponibile un portale totalmente rivisto e riprogettato in cui viene data la possibilità all’utente di prenotare la propria visita. Fino a qui nulla di problematico se non fosse per il fatto che il sito è, a oggi, solo in lingua italiana a scapito di tutti i visitatori e i turisti stranieri. In italiano è il form di prenotazione dei biglietti così come la descrizione del complesso monumentale della Rocca che comprende, tra gli altri, Castello, Mastio Federiciano, Armeria e Villa Duodo. A questo si aggiunge un ulteriore punto critico: le modalità di acquisto dei ticket. Cliccando sulla sezione destinata alle visite, infatti, si nota che la prenotazione deve essere validata dalla stessa biglietteria con una conferma scritta. Solo dopo averla ricevuta, si potrà procedere al pagamento. “Dopo anni di attesa e diverse richieste, finalmente arriva il nuovo sito del compendio della Rocca, improvvidamente denominato www.castellodimonselice.it” ha sottolineato Silvia Muttoni di Siamo Monselice “Un sito solo in lingua italiana. Un sistema di prenotazione delle visite online che richiede la conferma della biglietteria. Non converrebbe chiamare direttamente allora?”. Per accedere al servizio MyPay per il pagamento, inoltre, bisogna possedere credenziali spid o carta d’identità elettronica. “Il dubbio sorge spontaneo: l’obiettivo è promuovere e favorire l’accesso al sito o testare abilità e determinazione del turista, magari straniero?” ha concluso Muttoni. Le critiche vengono respinte invece dai responsabili dell’Immobiliare Marco Polo e dalle guide turistiche che invece hanno apprezzato l’introduzione di questo ulteriore servizio.
Martina TosoCritiche sul sistema di prenotazione, ma c’è chi lo difende
Energia sostenibile
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<Superare il deficit energetico è ormai una necessità dopo anni di attendismo tra passi avanti e indietro, tra polemiche e prese di posizione dall’una a dell’altra parte su nucleare, trivellazioni, rigassificatori, centrali a carbone, impianti fotovoltaici ed eolici. Ora è il momento di agire, sentiamo ripetere tutti i giorni, e di fare delle scelte chiare e non contraddittorie, per condurre l’Italia sulla strada della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. L’energia sostenibile non può essere un’ideologia o una teoria ma deve trasformarsi in pratica quotidiana, grazie alla ricerca, all’innovazione tecnologica che sappia dare delle risposte alla necessità di garantire soluzioni che non perdano di vista l’impatto ambientale. Abbiamo il dovere di lasciare un mondo migliore e più pulito ai nostri figli ma sentiamo anche l’urgenza di superare le difficoltà del momento e di individuare delle vie d’uscita a breve e medio termine se non vogliamo che la nostra economia e i bilanci familiari ne risentano. Sul fronte energetico il Veneto è sempre stato in prima linea e piuttosto sensibile alle tematiche legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili, come anche al loro impatto sul territorio. La nostra regione è ai primi posti sul fronte del fotovoltaico e non si contano le aziende che in questi anni stanno adottando soluzioni sostenibili per decarbonizzare i settori più energivori. Sappiamo bene però che proprio nella nostra regione in questi anni mantenere il delicato equilibrio fra installazioni di pannelli fotovoltaici e difesa del suolo ha provocato non pochi attriti, fino ad arrivare ad una legge regionale che mette dei paletti anche con l’obiettivo di evitare contenziosi. In questi giorni, poi, si parla molto di trivellazioni, un vero e proprio spauracchio per il Polesine e non solo, che ha provocato una levata di scudi e che condizionerà a lungo anche il confronto politico.
La strada per l’energia sostenibile è lunga e incerta ma, come diceva Enrico Mattei, un vero e proprio pioniere in questo settore, spesso inascoltato e osteggiato, “l’ingegno è vedere possibilità dove altri non ne vedono”.
Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Malattia professionale, storica sentenza sull’esposizione all’amianto
Riconosciuto il diritto alla rendita Inail con arretrati e interessi legali alla vedova di un ex lavoratore dell’Italcementi.
Con questa decisione, la Corte d’Appello di Venezia ha stabilito il nesso tra la nocività nell’ambiente di lavoro con malattie e decessi in soggetti impiegati nel ciclo di produzione del cemento. Una sentenza di questo genere rappresenta il primo caso per il territorio monselicense, dopo un percorso giudiziario durato anni e che ha visto il coinvolgimento anche del comitato Lasciateci Respirare.
La questione era arrivata al Tribunale di Padova nel 2016 quando la vedova, assistita dall’avvocato Stefano Zarabara e supportata dal comitato, aveva deciso di rivolgersi agli organi competenti per far accertare la natura professionale della malattia che aveva portato al decesso il coniuge. Il marito aveva lavorato dal 1973 fino al 2011, anno in cui è venuto a mancare per tumore polmonare, come operaio, carpentiere e capo squadra alle dipendenze di due ditte che curavano la manutenzione delle cementerie di Monselice ed Este. Mansioni, quindi, che lo avevano esposto a sostanze nocive quali amianto, diossine, polveri e fumi contenenti metalli pesanti.
Dalla prima perizia effettuata era emerso un nesso tra la patologia del defunto e il tabagismo che non escludeva, però, una eventuale correlazione anche con l’esposizione all’amianto. Nonostante questo, il Tribunale di Padova nel 2019 aveva respinto l’istanza per mancanza di prove sulle mansioni effettivamente
svolte dall’uomo. A quel punto, quindi, la vedova con il supporto del suo avvocato ha presentato ricorso alla Corte di Appello di Venezia per richiedere che fossero ascoltati i testimoni non escussi in primo grado in merito ai lavori svolti dal coniuge.
La Corte ha accolto la richiesta, disponendo una nuova consulenza medico legale che ha accertato il ruolo significativo sia del tabagismo sia dell’esposizione all’amianto nello sviluppo della malattia. Impossibile, quindi, stabilire il peso specifico dei singoli fattori ritenuti entrambi concause della patologia e del decesso. Per questo motivo, la Corte di Appello ha riconosciuto alla vedova il diritto alla rendita Inail con arretrati e interessi legali.
“Questa sentenza rappresenta un precedente importante, perché finalmente riconosce il possibile nesso tra la nocività nell’ambiente di lavoro, con le malattie e i decessi dei soggetti impiegati nel ciclo di produzione del cemento” ha sottolineato Francesco Miazzi del Comitato Lasciateci Respirare “Stiamo parlando purtroppo di decine e decine di casi”.
Già nel 2014 il comitato si era rivolto all’avvocato Stefano Zarabara per discutere di tutela dei diritti per i lavoratori, ammalati o deceduti, delle cementerie di Monselice ed Este o di ditte appaltate. Era stato organizzato un primo incontro con un gruppo di famigliari di ex dipendenti dei cementifici per illustrare le patologie professionali e le eventuali azioni legali possibili.
Martina TosoSicurezza stradale, installato nuovo rilevatore di velocità
Sicurezza stradale: installato in via Cristoforo Colombo un nuovo dispositivo per la rilevazione delle infrazioni dovute alla eccessiva velocità. “L’Amministrazione comunale, da sempre, ha come obiettivo l’aumento della sicurezza stradale nel proprio territorio e non solo quando succedono episodi di rilevanza nazionale come quello recente di Milano” si legge in una nota di Palazzo Tortorini “Di qui l’esigenza di provvedere al presidio di particolari tratti stradali dove sono avvenuti diversi incidenti, anche gravi, e vi sono molte lamentele dei residenti per l’alta velocità di percorrenza tenuta da numerosi automobilisti”.
Lungo la via in questione, infatti, il traffico è intenso e in particolare nelle ore di punta. Inoltre, vi sorgono diverse attività economiche, il centro commerciale “Airone” ma anche abitazioni e una pista ciclopedo-
nale con attraversamenti dedicati. Il dispositivo, già installato e segnalato con apposita cartellonistica sarà attivo dalle prossime settimane. “L’obiettivo è quello di garantire un maggior livello di sicurezza per tutti gli utenti della strada siano essi automobilisti piuttosto che pedoni o ciclisti” ha precisato il sindaco Giorgia Bedin “L’alta velocità di percorrenza delle auto in quel tratto di strada è stata più volte segnalata e molti sono stati gli incidenti, anche gravi, che sono occorsi in quella zona. L’autovelox funzionerà solo con la pattuglia presente e ci sarà l’apposita presegnalazione, eventualmente anche luminosa”. “Preciso ancora che attualmente il sistema non è ancora in funzione e, quando sarà collaudato, prima dell’attivazione, sarà nostra cura informare debitamente la cittadinanza” ha concluso il primo cittadino. (m.t.)
Sociale. Il servizio è gratuito e senza necessità di impegnativa
“Contatto Giovani”: apre il consultorio per under 21
Consulenza psicologica e ginecologica ma anche ascolto e sostegno: questo è ciò che contraddistingue “Contatto Giovani” nel territorio del Distretto Padova sud. Il servizio, rivolto a ragazze e ragazzi dai 14 ai 21 anni, è stato pensato per fornire ai giovani una consulenza professionale gratuita a cui accedere senza necessità di impegnativa o di consenso dei genitori. Un’idea, quella di ampliare e integrare le prestazioni del consultorio familiare, che è stata caldeggiata dal gruppo InOut che già lo scorso agosto aveva organizzato al Parco Buzzaccarini un incontro sul tema. Un’occasione di confronto a cui hanno partecipato Claudia Piviteri, psicologa del Centro veneto progetti Donna di Padova, la ginecologa Anny Tormene, organizzatrice anche del Contatto adolescenti di Padova e la dott.ssa Bonadiman, psicologa del Consultorio famigliare del Distretto Padova Sud e referente del servizio “Contatto Giovani”.
In quella sede era emersa proprio l’esigenza di integrare e potenziare sia il numero di consultori familiari sul territorio sia i servizi specifici dedicati agli under 21. A
seguito dell’incontro, poi, era stata avviata una raccolta firme dal gruppo InOut da indirizzare agli organi competenti quali Regione, Ulss 6 e Conferenza dei Sindaci. Iniziativa che ha ottenuto il risultato sperato e si è tradotta in un incontro con gli operatori del Consultorio Familiare per discuterne direttamente. “Contatto Giovani” è, quindi, a disposizione di ragazzi e ragazze dai 14 ai 21 anni che vi si possono recare da soli, in coppia o anche con gli amici tutti i lunedì previa prenotazione.
Il primo lunedì di ogni mese, invece, sarà a libero accesso dalle 14 alle 16. Per fruire del servizio sarà sufficiente recarsi presso la sede del già esistente Consultorio Familiare della Rocca in via Marconi. Il personale composto da ostetriche, ginecologhe e psicologi sarà a disposizione dei giovani per consulenze, visite e anche per l’accompagnamento al servizio territoriale di competenze per eventuali ulteriori prestazioni specialistiche.
Martina TosoProgetto Erasmus, due delegazioni di insegnanti e studenti ospiti a Monselice
Due delegazioni di insegnanti e studenti ospiti nella città della Rocca. Nelle scorse settimane, infatti, il comune di Monselice ha accolto un docente di un liceo linguistico di La Rochelle, in Francia, e due docenti con sei alunni provenienti dal liceo di Elektrenai in Lituania. Un incontro, inserito nel più ampio Progetto Erasmus, che ha coinvolto non solo le due delegazioni ma anche la scuola “J.F. Kennedy”. Le due delegazioni, infatti, sono partner storiche dell’istituto superiore della Rocca e già negli scorsi anni la loro collaborazione ha permesso a studenti e insegnanti di prendere parte a scambi multilaterali, facendo esperienza all’estero. In quest’occasione, i docenti e i giovani partecipanti francesi e lituani sono giunti a Monselice per uno stage di osservazione, denominato “job shadowing”. “Durante la loro permanenza nella nostra città, hanno fatto visita al Comune di Monselice” ha sottolineato Andrea Parolo, vicesindaco della Rocca, che ha accolto a Palazzo Tortorini gli ospiti “L’occasione è stata quella di evidenziare e rafforzare i valori di identità dell’Unione Europea e gli scambi interculturali tra studenti di differenti scuole europee”. Un’opportunità importante, quindi, per conoscere da vicino altre realtà scolastiche e non solo, oltre che per uno scambio sempre proficuo. (m.t.)
La ristrutturazione. L’opera di Mario Botta spenta dal 2019 tornerà in funzione
Fontana della Loggia, via ai lavori
L
a fontana della Loggia tornerà a funzionare entro il prossimo anno. Dopo essere stata completamente spenta nel 2019, infatti, la Giunta Bedin ha deciso di recuperare e sistemare il sito per restituirlo alla città di Monselice. La fontana, costruita dall’architetto ticinese Mario Botta e inaugurata nel 2009, sorge in prossimità del Museo San Paolo in uno spazio un tempo occupato dalla sede municipale e, ancor prima, dalla “Loggia Bolano”. Nel corso degli anni, oltre a richiamare l’attenzione di cittadini e visitatori grazie ai suoi giochi acqua e luci, il sito è stato spesso protagonista suo malgrado della cronaca locale: dagli atti di vandalismo con imbrattamento del marmo e delle superfici sino a una perdita d’acqua costata al comune una bolletta da 40mila nel 2013 e, infine, al degrado. Questi problemi hanno richiesto, a più riprese, l’intervento delle amministrazioni comunali in carica fino al triste epilogo che ne ha visto lo spegnimento poco più di tre anni fa. Una decisione resasi necessaria viste l’incuria e le conseguenti condizioni in cui versava la fontana. In questo lasso di tempo la Giunta Bedin ha valutato, grazie anche ai rilievi tecnici sul luogo, gli interventi indispensabili per rimettere in funzione la struttura arrivando a definire il programma per i prossimi mesi. I lavori, che ini-
zieranno nei prossimi mesi, si concentreranno su due fronti: da un lato sarà realizzato un nuovo impianto elettrico e idraulico e dall’altro si procederà alla pulizia delle superfici in trachite. Da Palazzo Tortorini, il primo cittadino Giorgia Bedin ha fatto sapere che la fontana della Loggia sarà sistemata, riqualificata e rimessa in funzione entro il 2023. Una notizia che ha destato qualche perplessità nelle minoranze della Rocca esplicitate, in particolare, dalla lista civica Siamo Monselice e dal consigliere in carica Silvia Muttoni.
“Apprendiamo dalla stampa che mentre centinaia di Comuni e di Città, anche Milano giusto per
fare un esempio, stanno razionalizzando le proprie spese energetiche, il Sindaco di Monselice proclama sui giornali che entro il 2023 la fontana sarà perfettamente funzionante” sottolineano da Siamo Monselice “Già si annunciano giochi d’acqua e di luce. Come stanno impattando i rincari energetici sul bilancio comunale? I costi per le bollette sono coperti dagli attuali stanziamenti?”. “Chiediamo al sindaco di fare chiarezza sulle disponibilità di bilancio” hanno concluso nella loro nota “Mai come ora, è tempo di essere trasparenti e di definire chiare priorità pensando al bene della città e dei cittadini”.
Martina TosoL’intervento, che inizierà nei prossimi mesi, si concentrerà su due fronti: da un lato sarà realizzato un nuovo impianto elettrico e idraulico e dall’altro si procederà alla pulizia delle superfici in trachite
“Regi” presidente onorario del Gruppo Micologico
Gastone Cusin, in arte “Regi”, naturalista, micologo e botanico è stato insignito della nomina di presidente onorario del Gruppo Micologico Naturalistico e Culturale di Monselice. Il primo novembre, in occasione dell’inaugurazione della 37esima Mostra Micologica del Gruppo, allestita negli spazi della sala della Buona Morte del Museo san Paolo per il tradizionale appuntamento della fiera dei Santi, alla presenza delle autorità il presidente del gruppo Stefano Formaglio, ha consegnato a Gastone Cusin la targa dell’onorificenza ed una lettera con le motivazioni. Regi nel 1986 ha fondato assieme ad alcuni appassionati di micologia il gruppo monselicense, con lo scopo di divulgare le conoscenze naturali in tutti i loro aspetti, dalla ricerca, allo studio sul campo a momenti conviviali e di condivisione. Un
gruppo che negli anni è diventato uno dei punti di riferimento della provincia per lo studio dei funghi e della botanica, alternando attività per adulti a momenti di conoscenza ella natura con le scuole del territorio. Gastone Cusin si è distinto per il suo impegno e la sua dedizione, sia nella divulgazione che nella promozione e coesione sociale: «Da sempre sei impegnato
nell’educazione e nella conoscenza di quello che tu chiami “il magico mondo della natura”. Ci hai insegnato molto, non solo in materia di micologia e botanica, ma ci hai mostrato come l’impegno nella comunità, la determinazione e l’altruismo siano valori fondamentali, da mettere in pratica e da coltivare» si legge tra le motivazioni della nomina. (g.z.)
Monselice
La polemica. I rilievi del consigliere di opposizione Silvia Muttoni
Turismo: “il 2022 l’anno delle occasioni mancate”
Educazione finanziaria per gli studenti del Kennedy
“L
’anno delle occasioni mancate”: così il consigliere Silvia Muttoni e il gruppo Siamo Monselice commentano le decisioni della Giunta Bedin nell’ambito della promozione turistica. Un argomento tutt’altro che nuovo ai piedi della Rocca. Già nei mesi scorsi, infatti, la questione era stata portata sul tavolo delle discussioni in occasione dell’evento “Incoming Veneto” di fine marzo. La decisione dell’amministrazione di investire 15 mila euro in questo workshop turistico aveva sollevato le pole-
“Privilegiati piccoli eventi a livello locale quando invece si dovrebbe puntare a una programmazione di più ampio respiro e di più alto livello per far conoscere il nostro territorio”
miche e la perplessità delle minoranze.
Particolarmente critica verso la scelta della Giunta Bedin era stata proprio Silvia Muttoni convinta che un evento di questo tipo non sarebbe stato in grado di promuovere in maniera adeguata Monselice e il territorio dei Colli Euganei di cui la città fa parte. La realizzazione in proprio e la mancata apertura verso l’esterno, infatti, rappresentavano per il consigliere di Siamo Monselice due modalità poco costruttive e funzionali di fare promozione turistica. Modalità che, però, si sono ripresentate a distanza di alcuni mesi e che hanno riacceso le discussioni.
La nuova opportunità persa, secondo la Muttoni, è la recente Ttg Travel Experience di Rimini, manifestazione dedicata alla promozione del turismo mondiale in Italia e alla commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo. “Monselice e I Colli Euganei non erano presenti, né rappresentati” hanno sottolineato in una nota “L’Assessore al Turismo, Francesca Fama, continua a privilegiare i piccoli eventi a livello comunale”. Esempio recente, secondo Muttoni, è l’educational tour organizzato dalla Pro Loco con la collaborazione di PromoNu e che ha gli operatori del settore turistico impegnati in una tre giorni alla scoperta di
Monselice e delle località termali limitrofe.
“Queste iniziative, però, hanno costi molto più alti della partecipazione a saloni ed expo nazionali ed internazionali e un ritorno in termini promozionali ovviamente decisamente inferiore” hanno concluso da Siamo Monselice “torniamo, dunque, ad insistere per una programmazione più aperta e di più alto livello”.
Al via “educashon” il progetto che insegna l’educazione finanziaria agli studenti delle classi III, IV e V dell’istituto Kennedy. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge 12 scuole del territorio regionale, proposto dalla Federazione delle Bcc del Nordest, ente che aggrega cinque banche di credito cooperativo Venete che fanno capo al Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca spa, in collaborazione con l’università di Padova e FedufABI. Il percorso userà parole semplici e un linguaggio vicino a quello dei giovani, con l’obiettivo di insegnare l’abc della finanza ai ragazzi delle scuole superiori,
“perché siano consapevoli che il contesto sociale ed economico in rapida evoluzione, che si sta delineando, richiede un deciso innalzamento di conoscenze, competenze e attitudini in modo da potenziare la loro capacità” spiegano gli organizzatori. “Un modo per far conoscere il significato di nozioni di base come un conto corrente, un investimento finanziario, la diversificazione del rischio, il rendimento, gli effetti dell’inflazione sul risparmio, solo per fare alcuni esempi”. I ragazzi non saranno solo spettatori e alunni della materia ma saranno chiamati ad interagire attivamente, anche attraverso gli strumenti tecnologici, per raccontare la loro educazione finanziaria, inviando anche materiale utile, come foto, video e scritti, ai canali social del progetto. Il progetto, che si chiuderà a maggio con un elaborato di classe, darà inoltre agli studenti dei crediti formativi. I ragazzi toccheranno con mano, attraverso un incontro all’interno di una banca, i servizi ed i processi quotidiani, in modo da sviluppare una cultura economico finanziaria ricca di conoscenze, capacità e competenze. (g.z.)
Gli interventi. Nuove panchine nei giardini, sistemazione delle aree giochi e numerose pulizie
Il centro storico si rifà il look: opere e cantieri aperti per 260 mila euro
U
na serie di cantieri di opere pubbliche per il valore di oltre 260mila euro daranno una nuova veste al centro di Este, grazie alla posa di nuove panchine nei giardini e nel centro, la sistemazione di alcune aree giochi, numerose pulizie e la riqualificazione della pista ciclabile verso la frazione di Deserto. Sono 40 le panchine all’interno dei Giardini del Castello che verranno sostituite con delle nuove sedute dotate di un design che meglio si integra all’ambiente e che risponde alle necessità turistiche e due nuove panchine verranno invece installate nella centralissima via Guido Negri.
Numerosi invece gli interventi sulle aree giochi e sulle aree attrezzate con la riqualificazione o la sostituzione di giochi e arredi. In particolare, saranno le aree della scuola materna Pilastro, Isidoro Alessi e la scuola
materna di Prà ad essere l’oggetto dell’intervento, a cui si aggiungono le aree giochi presenti a Motta, a Deserto, in via Don Luigi Rizzo, nella zona di Meggiaro e di via Monte Cero. «Alcune di queste aree giochi non ricevevano alcun tipo di manutenzione
da anni. Soprattutto per quelle relative alle scuole, c’era la necessità di intervenire quanto prima»spiega l’assessore alla viabilità e all’arredo urbano Alberto Fornasiero.
Anche la pubblica illuminazione è al centro dell’azione di rinnovamento e abbellimento, con un
occhio di riguardo al risparmio energetico grazie alla scelta di installare esclusivamente punti luce a led. L’intervento di installazione di nuovi punti di pubblica illuminazione riguarderà via Bressane, nell’incrocio con via Paolo II, oltre a piazza Guariento e ai sottoportici, per una spesa di circa 40mila euro. «I nuovi pun-
ti luce di via Bressane e piazza Guariento ci permettono di illuminare luoghi molto frequentati garantendo maggiore sicurezza e risparmio energetico» continua l’assessore. Anche le 5mila caditoie presenti sul territorio comunale verranno pulite, con un intervento importante che costerà 50mila euro.
la testa”, premiati i giovanissimi vincitori del concorso
Premiati i giovanissimi vincitori del concorso “Perdere la testa” realizzato in collaborazione con il centro disturbi cognitivi e demenze dell’Ulss 6 Euganea e giunto alla sua seconda edizione. La sala consigliare la ospitato la cerimonia che ha visto come vincitrice del primo premio di “Perdere la testa”, la giovanissima artista Celeste Malimpensa, con un dipinto dal significato profondo, che ha emozionato la giuria, incentrato sul tema cardine del concorso: la demenza senile. Il secondo a salire sul podio è Ramesse Greggio, con due componimenti poetici ricchi di emozione. Al terzo posto, Rebecca Greggio, con due poesie dedicate al ricordo e alla speranza. Tutti coloro che hanno partecipato al concorso, attraverso disegni, dipinti ed elaborati, hanno invece ricevuto un attestato di partecipazione. “La seconda edizione del
concorso “Perdere la testa” ha visto crescere il numero di partecipanti, segno che il lavoro di sensibilizzazione del Comune di Este e del centro disturbi cognitivi e demenze dell’azienda Ulss 6 Euganea sul tema della demenza ha portato buoni frutti- ha commentato l’assessora al sociale Simonetta Spigolon - Le poesie e il quadro premiati sono la prova che le giovani generazioni sanno affrontare temi difficili, apparentemente lontani dalle loro vite. Questo disturbo, invece, entra sempre più spesso nelle nostre case e colpisce non solo le persone anziane. E, perciò, importante che i giovani lo conoscano, perché la perdita dei ricordi non si traduca in perdita di affetti, per garantire ai malati una vita dignitosa, favorendo la loro inclusione in famiglia e nella società” conclude Spigolon. (g.z.)
Per quanto riguarda le opere di viabilità invece, riprenderanno i lavori di riqualificazione della pista ciclabile di collegamento tra Este e Deserto, con un cantiere che prevede il completamento della riasfaltatura nei tratti dissestati, l’integrazione dei punti luce mancanti e la sistemazione del cordolo spartitraffico in cemento, oltre alla sostituzione di alcuni archetti in metallo, a cui si somma il rifacimento completo della segnaletica.
L’importo dell’opera è di 100mila euro e permetterà di mettere in sicurezza un tracciato molto frequentato dalla mobilità debole e dai pedoni. «Si tratta di opere dedicate non solo all’aspetto di abbellimento dell’arredo urbano, ma soprattutto a migliorare sicurezza e fruibilità di molte zone della città» conclude Fornasiero.
Giada ZandonàVerrà messa mano anche alla pubblica illuminazione con l’installazione di nuove lampade a led
“PerdereNei giardini del Castello saranno installate 40 nuove panchine
Pari opportunità e sportello, uno stop che fa discutere
L’amministrazione di Matteo Pajola, dopo la mancata autorizzazione e patrocinio per la posa di una panchina arcobaleno, simbolo dei diritti di tutti, boccia in Consiglio Comunale la commissione pari opportunità e lo sportello anti-discriminazioni. La maggioranza finisce così sotto il fuoco incrociato delle critiche e delle polemiche: i sostenitori dei diritti civili sottolineando infatti che non si dimostra certo aperta alle differenze e alle questioni di genere e che continua a dividere su delle tematiche che invece hanno lo scopo di aprire ai diritti di tutti.
La maggioranza dal canto suo sottolinea che si tratta di temi su cui si deve riflettere, ma la questione della panchina era stata sollevata a maggio e dopo cinque mesi non si è ancora giunti ad un accordo, anche se la consigliera delle Civiche d’Este Erika Bertazzo promette che il progetto della commissione arriverà a brevissimo.
“La mancata realizzazione della panchina arcobaleno ha provocato una forte reazione - spiega la consigliera di op-
posizione Roberta Gallana - Per questo abbiamo presentato una mozione per l’istituzione della commissione per le pari opportunità e per lo sportello antidiscriminazioni, due strumenti davvero utili ed importanti che mancano nella nostra città”.
Della commissione si era fatto promotore anche l’assessore Loris Ramazzina di L’Altra Este che da mesi sta lavorando alla sua istituzione, dato che era uno dei punti cardine del programma elettora-
le del gruppo. L’attivista per i diritti di tutti Alberto Ruggin non ha ben accolto i passi dell’amministrazione e chiede che Este faccia un passo avanti verso la democrazia e i diritti: “Ancora ipocrisia. I simboli non sono importanti? Queste sono le risposte dell’amministrazione. Per i simboli ci sono persone che muoiono, che si battono ogni giorno. Ma per Este questo a quanto pare non basta” conclude Ruggin.
Giada ZandonàAttenti alle truffe! I consigli della polizia locale agli anziani con gli incontri di quartiere
Le truffe ai danni degli anziani sono sempre più frequenti, per questo il comando dell’arma dei carabinieri di Este, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la polizia locale propone un ciclo di incontri pubblici dal titolo “Occhio alle truffe!” . Si tratta di nove appuntamenti dedicati alla formazione e alla sensibilizzazione della cittadinanza, con lo scopo di prevenire le truffe agli anziani. Ogni incontro si terrà in un luogo diverso della città, nei quartieri e nelle frazioni, in modo da raggiungere la più amplia platea possibile. Gli appuntamenti sono dedicati in particolare agli anziani e a a chiunque è interessato a ricevere consigli utili dalle forze dell’ordine per prevenire le truffe. Il primo appuntamento è andato in scena ad ottobre, mentre il secondo appuntamento si è tenuto il 3 novembre nella casa delle associazioni. Si è proseguito nella frazione di Schiavonia, quindi nel quartiere Meggiaro nella sala parrocchiale. Gli incontri proseguono il 24 novembre alle 16 nella palestra della scuola elementare del Pilastro e nella parrocchia di Motta. L’ultimo appuntamento si terrà giovedì 1 dicembre alle ore 16 nell’aula magna dell’ex collegio Vescovile di via Garibaldi. (g.z.)
La polemica. Critiche incrociate sulle decisioni della maggioranza
“Club house e spogliatoi” le richieste degli atleti del C’è l’Este Rugby
Ipiccoli giocatori del C’è l’Este rugby di Este mettono da parte la palla ed impugnano carta e penna per scrivere una lettera al sindaco. Il motivo della missiva è quello di spiegare le motivazioni della richiesta di una club house e per la situazione degli spogliatoi del campo da gioco di via Maganza.
“Gentilissimo signor Sindaco, siamo tanto preoccupati per lo stato del nostro campo che non ha più una club house pronta ad accoglierci - scrivono i bambini -Senza una casa accogliente come possiamo ospitare nuovi amici?.
Quando facevamo i concentramenti in casa era bellissimo sapere che i nostri genitori erano indaffarati a preparare la pastasciutta per noi e i nostri avversari.
Il terzo tempo è un rito nel rugby, è il momento in cui tutti i contrasti che ci sono stati in campo si appianano e torniamo amici. E ora come faremo? Dove ci troveremo noi bambini? È come se abitassimo in una casa senza tetto!”
Oltre alla club house dove svolgere il rito del terzo tempo, i giocatori chiedono di poter riavere presto gli spogliatoi che sono sottoposti a manutenzione: “Mamma e papà, che ci vengono a vedere, non potendoci lavare negli spogliatoi ci cambiamo in macchina. Si è vero che noi siamo forti e abituati al freddo, ma quando pioverà non potremo rimanere bagnati e temiamo che questo di-
venti un pretesto per i nostri genitori di non portarci all’allenamento - continuano i bambini -.
Ci rassicuri signor sindaco: a noi il rugby serve, ci aiuta a crescere sani e forti, ci insegna il rispetto per l’avversario, ci ricorda sempre che così come nella vita per arrivare alla meta abbiamo bisogno di tutti i nostri compagni”.
Il sindaco Matteo Pajola è subito pronto a dare le rassicurazioni richieste: “Nella prima metà di novembre termineranno i lavori di straordinaria ristrutturazione degli spogliatoi, delle tribune e dei sottoservizi - spiega Pajola - Si è trattato di un intervento molto impegnativo e oneroso ma necessario e fortemente atteso”. Il primo cittadino sottolinea poi i vari passaggi in merito alla creazione
di una club house dedicata: “Per quanto riguarda il terzo tempo, sono consapevole della sua importanza sociale ed educativa per il mondo del rugby - continua Pajola - Insieme alla società sportiva stiamo lavorando per trovare le soluzioni e le risorse per garantire in futuro il terzo tempo, ma è importante ricercare i giusti percorsi normativi nel rispetto della sicurezza, anche questa valore imprescindibile per bambini, famiglie ed atleti”. Il primo cittadino inoltre vorrebbe parlare direttamente ai ragazzi: “Sarei molto felice di incontrare di persona i bambini e le loro famiglie per rappresentare e spiegare nei giusti modi la situazione” conclude Pajola.
Giada ZandonàCimitero Maggiore: il Famedium ora è senza barriere
Il Comune di Este toglie le barriere architettoniche: da fine ottobre il Famedium del cimitero Maggiore di Este è accessibile anche alle persone con difficoltà motoria, senza più alcuna barriera architettonica. Nel mese di ottobre sono stati realizzati alcuni lavori che hanno riguardato la messa in sicurezza della copertura del portico all’ala sinistra del Famedium. Oltre a questo intervento, è stato realizzato un camminamento che percorre il cimitero e che permette di accedere al Famedium su tutte le entrate attualmente presenti. Una grande attenzione è stata data all’abbattimento delle barriere architettoniche, infatti è stata realizzata una rampa sul lato sinistro, per agevolare l’accesso alle
persone con difficoltà motoria.
Le opere di realizzazione del camminamento, della rampa, e dei lavori di messa in sicurezza della copertura del portico del Famedium sono stati finanziati per 100mila euro dalla Regione Veneto e per i restanti 250 mila euro
dal Comune. Tra le altre novità che riguardano il cimitero, è stata pubblicata sul sito del Comune la manifestazione di interesse per l’acquisto di una tomba di famiglia. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di realizzare dieci tombe famigliari costituite da cinque loculi disposti in verticale. In corrispondenza del quinto loculo, in alto, la lastra di marmo di copertura potrà riportare l’intitolazione della tomba per un massimo di due famiglie, in modo da garantire un aspetto ordinato, decoroso e uniforme al camposanto. La tomba resterà in concessione per 99 anni ed ha un costo di 22 mila euro e verrà consegnata finita, completa anche di marmi di chiusura. (g.z.)
Pajola conferma che a breve termineranno i lavori di ristrutturazione degli spogliatoi, delle tribune e dei sottoservizi. “Insieme alla società sportiva stiamo lavorando per trovare le soluzioni e le risorse per garantire in futuro il terzo tempo”
Ambiente.
Il presidente Masin: “Il primo ad intuire
il potenziale fu Zanovello” Colli Euganei Riserva Unesco, il percorso della candidatura
Continua l’iter per candidare i Colli Euganei a Riserva della Biosfera Mab Unesco. Si è tenuto di recente il convegno pubblico di avvio della canadidatura, di cui il Parco Regionale dei Colli Euganei è soggetto coordinatore, che ha visto la presentazione del programma Mab, le funzioni delle riserve della biosfera, il percorso svolto finora e le attività proposte al territorio nei prossimi mesi. Inoltre, sono state approfondite le modalità e le occasioni di partecipazione attiva, che costituiranno il percorso di animazione
Presentato il programma
Mab sulle funzioni delle riserve Biosfera, ancora un anno e mezzo di lavoro
territoriale che accompagnerà lo sviluppo del dossier di candidatura e che getteranno le basi per le azioni da realizzare una volta che il territorio dovesse essere riconosciuto come parte della rete delle riserva della biosfera.
Al tavolo dei relatori non poteva mancare il presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei, Riccardo Masin, che ha ricordato come la candidatura dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera Mab Unesco nasce proprio da un’iniziativa popolare: “Il primo ad intuire il potenziale che questo riconoscimento avrebbe comportato per i Colli Euganei - ha spiegato Masin - fu Franco Zanovello, al tempo presidente della Strada dei Vini Colli Euganei. Già allora erano stati avviati dei contatti con il Ministero e la Regione e già allora il territorio si era dimostrato allineato sulla necessità di cogliere questo traguardo.
Il Mab Unesco non è un nuovo organo giuridico che eserciterà una nuova azione di tutela sul paesaggio, non si tratta di nuovi vincoli, ma di una nuova opportunità che potrà mettere in valore i vincoli esistenti, promuovendo un’azione sinergica delle organizzazioni attive sul territorio con l’obiettivo di far affermare un’idea di sviluppo economico e sociale delle comunità che sia sostenibile e condiviso. Questo territorio è stato sui blocchi di partenza per troppo tempo, è tempo di alzarci e di partire. Dopo due anni di Covid e la crisi
Seminario di formazione ambientale con esperti e tecnici
economica che bussa alle porte del nostro tempo, non è più possibile tergiversare”. È intervenuto poi Philippe Pypaert, Programme Specialist in Natural Sciences presso Unesco, che collegatosi in videoconferenza con la sala ha rinnovato la sua disponibilità ad accompagnare la candidatura nel percorso che si concluderà a maggio del 2024. Il suo contributo in termini di coordinamento fu fondamentale anche per il riconoscimen-
to del Delta del Po come Riserva della Biosfera nel 2015. A breve invece cominceranno gli incontri tematici rivolti ai portatori di interesse territoriali, le giornate divulgative per i cittadini e appositi workshop e incontri dedicati e specificatamente rivolti al coinvolgimento delle amministrazioni e degli stakeholders locali per mettere a fuoco la definizione finale della bozza di zonazione proposta nella prima fase.
Giada ZandonàUn grande successo per il primo seminario di formazione ambientale rivolto agli studenti di Este e promosso da Sesa academy in sinergia con l’Università di Padova. Il mese scorso al teatro dei Filodrammatici si è tenuto un incontro all’insegna della formazione e della sensibilizzazione alle tematiche ambientali a cui hanno partecipato Barbara Baldan, professoressa dell’università di Padova del dipartimento di biologia, Paolo Sambo, professore del dipartimento di agronomia animali alimenti risorse
naturali e ambiente e Werner Zanardi agronomo ed esperto dei processi biologici. “Il primo incontro che ha avuto come tema “Risorsa Suolo” apre quello che amo definire il progetto “Sesa academy”, che avrà come tema principale la salute del suolo e la sua fertilità, considerando anche gli aspetti microbiologici - spiega la presidente di Sesa Silvia Ruzzon - L’obiettivo è di condividere alcuni dei percorsi di ricerca sviluppati in collaborazione con l’Università di Padova, per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche ambientali e creare anche un momento utile per l’orientamento universitario”. Nell’ambito dei più recenti progetti di ricerca sono stati individuati due argomenti di attualità e grande rilevanza nell’ambito della tutela del suolo e dell’ambiente: compost, microrganismi e suolo e l’utilizzo in orticoltura di ammendante compostato come concime. «L’obiettivo dell’attività formativa - conclude la presidente Ruzzon - è fornire conoscenze e strumenti adeguati per affrontare il tema della salute del suolo anche all’interno del mondo scolastico, sperando di favorire la realizzazione di un’iniziativa stimolante per gli studenti, coerente sul piano scientifico ed efficace per l’offerta didattica”. (g.z.)
Il caso. Il sindaco ha comunicato il diniego, contraria anche l’opposizione
Nessuno vuole la nuova antenna vicino alle scuole
U na nuova antenna potrebbe essere installata vicino agli istituti scolastici, il gruppo “Este Sì” e l’amministrazione comunale promettono di fare tutto il possibile per evitarlo. La società di telefonia ha presentato in Comune il progetto per realizzare un’antenna in via Martin Luther King, a Meggiaro, un quartiere altamente residenziale in zona Pep, a solo 50 metri dall’asilo nido Arcobalena e alla scuola primaria e secondaria di primo grado G. Pascoli. Ormai è scaduto il termine per presentare le osservazioni e la consigliera di opposizione Roberta Gallana promette di fare tutto il possibile per evitare la realizzazione dell’impianto.
“In primo luogo l’antenna ricade all’interno del Parco Colli e a ridosso di istituti dove ci sono bambini anche molto piccolispiega la consigliera di opposizione Roberta Gallana - Il piano antenne di Este aveva verificato che il territorio ha già una copertura più che sufficiente e che comunque c’erano già i siti preposti, non ne servono certo di nuovi”.
Il gruppo di opposizione ha chiesto con urgenza l’accesso agli atti, per capire come potersi muovere per impedire che l’antenna sorga in un luogo secondo loro non consono: “Questo tipo di impianti solitamente sono alti 30 metri e non possono essere vicine ai siti sensibili come le scuole. Come opposizione abbiamo richiesto con urgenza i documenti necessari perché riteniamo inutile e dannosa una nuova installazione e procederemo a portare le nostre osservazioni e la nostra contrarietà e chiederemo all’amministrazione di contrastare in tutti i modi l’installazione sopra la testa delle nostre bambine e dei nostri bambini” conclude Gallana.
L’amministrazione comunale però già a settembre ha dato un preavviso di diniego alla richiesta di Iliad e continuerà a muoversi su questa strada. “Si tratta di un avviso pubblico che va fatto per legge, a cui però abbiamo già risposto con il diniego - spiega il sindaco Matteo Pajola - In quella zona oltre alla vicinanza scolastica, da un punto di vista tecnico non può essere installata un’antenna. Abbiamo già detto no ed
Trent’anni di formazione all’Istituto Salesiano Manfredini
ora capiremo come si muoverà la società telefonica che sta continuando su questo percorso”. Potrebbe prefigurarsi quindi un braccio di ferro tra le posizioni dell’amministrazione e dell’opposizione, verso le richieste del gestore telefonico che con molta probabilità comincerà una lunga battaglia per poter installare l’antenna a ridosso di una scuola.
Giada ZandonàL’istituto salesiano Manfredini ha festeggiato i 30 anni dalla sua fondazione. La scuola professionale gestita da Salesiani e Laici, in un comprensorio molto ampio tra la Bassa Padovana e le province confinanti, 30 anni fa infatti i salesiani hanno avuto la felice intuizione di “riconvertire” la scuola media e il liceo in una scuola più attenta alle necessità formative e produttive che l’ha fatta diventare un punto di riferimento nel territorio. Infatti ad oggi conta quattro settori con oltre 400 allievi che quotidianamente varcano i cancelli della storica villa Ca Pesaro. I salesiani sono giunti
nel 1878, prima casa salesiana fondata nel Triveneto e benedetta dalla presenza del santo fondatore san Giovanni Bosco. Le celebrazioni si sono svolte dal 18 al 23 ottobre con una serie di eventi e convegni che hanno anche messo in luce le abilità degli studenti. Tra le proposte è spiccato il convegno “30° ricordare per rinnovare” a cui è seguita l’inaugurazione di alcuni spazi della scuola recentemente rinnovati. In particolare c’è stato il rinnovo delle attrezzature del settore meccanica, il nuovo laboratorio di impianti di refrigerazione, gli spazi dell’ospitalità giovanile rinnovati e dedicati a don David Facchinello, giovane sacerdote salesiano scomparso lo scorso maggio in Perù, animatore pastorale ad Este. Tra le altre proposte il momento conviviale allestito dai ragazzi del settore Ristorazione. Sono stati anche presentati i vari progetti di innovazione per avere uno sguardo sempre più collaborativo con le aziende del territorio. Le celebrazioni sono terminate con la celebrazione eucaristica in ricordo di Luigi Fumanelli , fondatore della scuola, con lo scoprimento di una sua targa commemorativa nel cimitero di Este a nome dei suoi ex-allievi. (g.z.)
“Nuove start-up e tanta ricerca: così Israele affronta la siccità”
Confronto a tutto campo tra Consorzi di Bonifica e organizzazioni. Venturini: “Sul problema della carenza idrica dobbiamo prendere spunto e avere la capacità di trovare soluzioni insieme”
I l problema della carenza idrica ha attanagliato l’Italia e il Veneto con particolare violenza la scorsa estate. Fiumi in secca, necessità di ridurre l’uso di questa risorsa, ricerca di strategie per ovviare al problema hanno rappresentato l’emergenza degli ultimi mesi. L’Italia su questo fronte non è sola: altrove nel mondo molti paesi si scontrano con la siccità e alcuni di loro hanno trovato soluzioni d’avanguardia per garantirsi una quantità d’acqua sufficiente. Tra questi c’è Israele, pioniere in questo senso, che sta dedicando energie e risorse all’individuazione di nuove tecnologie. Per questo il gruppo consiliare Forza Italia in Regione Veneto ha voluto promuovere un incontro con Raphael Singer, Consigliere Capo dipartimento affari economici dell’Ambasciata d’Israele in Italia. Un’occasione per sentire dalla sua voce quali sono le opzioni per l’Italia e per favorire la conoscenza con i protagonisti del settore primario veneto. Presenti all’incontro, voluto e moderato dalla consigliera regionale padovana Elisa Venturini, referenti di Anbi Veneto, dei consorzi di bonifica, di Confartigianato Padova, Confagricoltura Veneto e Padova, Coldiretti, Cia, Camera di commercio, Confindustria Veneto Assindustria Veneto Centro.
“Da Israele c’è sicuramente da imparare – ha sottolineato la consigliera Venturini -, per questo abbiamo voluto prendere
spunto dalle best practice, sapendo che la terra veneta è laboriosa e che per noi le difficoltà sono delle sfide. Dobbiamo avere la capacità e la tenacia di trovare soluzioni, insieme. E per lavorare insieme bisogna conoscersi: ecco il motivo dell’incontro”. E ha aggiunto: “Senza ombra di dubbio attraverso le sinergie si riescono a trovare delle soluzioni per affrontare le nuove sfide che abbiamo di fronte, ovvero le conseguenze della pandemia, della guerra, della crisi energetica, del cambiamento climatico. Per farcela è necessario instaurare delle relazioni con chi ha già affrontato prima di noi determinate situazioni e individuare possibili soluzioni innovative”.
“Lavorare con Israele significa lavorare con paese all’avanguardia su questi temi – ha precisato Edda Fogarollo, presidente dell’Associazione Cristiani per Israele – Italia -: Sul fronte dell’energia, della ricerca e della scienza infatti Israele ha il maggior numero di Premi Nobel nel mondo”.
Raphael Singer ha quindi sottolineato il grande sforzo messo in atto dal suo paese, dal punto di vista degli investimenti, grazie ai quali “centinaia di piccole start up israeliane stanno producendo idee tecnologiche integrate per i sistemi agricoli israeliani, che poi vengono esportate. È forte l’incoraggiamento a proporre idee, specialmente in materia di gestione dati, intelligenza ar-
tificiale, agricoltura di precisione”. Singer ha ricordato che la carenza idrica è stata una sfida epocale per il paese, fin dalla sua costituzione: “Per noi l’acqua è come oro ed è per questo che siamo capofila a livello mondiale sul fronte dell’irrigazione: il 40% dei sistemi di irrigazione mondiali è israeliano, ma solo il 3% del mondo agricolo viene irrigato. Per gli italiani la sfida è quella di guardare avanti, oltre alle tecniche tradizionali”. Focus anche sul connubio tra agricoltura e produzione energetica, con il suggerimento di investire nell’agrivoltaico: “Invece di trasformare campi agricoli in campi fotovoltaici si possono fare entrambe le cose: sopra si mettono i pannelli, sotto le coltivazioni –ha affermato –. Su questo stiamo lavorando in Israele e siamo disponibili a condividere le nostre esperienze”.
Singer ha infine evidenziato l’importanza del riutilizzo della risorsa idrica: “Noi riutilizziamo il 90% delle acque, che vengono impiegate nell’agricoltura – ha spiegato -. So che in Italia esistono sono regole che non lo consentono, ma per noi è vitale. Sappiamo poi che in Italia si sta parlando della desalinizzazione: in Israele circa il 60% dell’acqua potabile proviene da acque desalinizzate. Anche in questo caso siamo disponibili a lavorare insieme alla Regione e alle categorie economiche”.
Prodotti laPiazzaDigital Social
Creazione e gestione dei profili Facebook e Instagram del cliente, strategia di comunicazione digitale e organizzazione di campagne ADV sulle piattaforme social.
Studio della strategia di comunicazione più idonea per il cliente, indicizzazione e creazione di campagne ADV sul motore di ricerca.
Servizio di comunicazione pubblicitaria diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e i suoi clienti.
Sito Web
Creazione
Gestione Sito Web
Newsletter
Sociale.
Oltre duecento persone e più di 3.500 euro raccolti nel corso dell’originale torneo
Burraco di solidarietà per i medici in prima linea di Emergency Padova
Oltre duecento persone e più di 3.500 euro raccolti: questi i numeri di un pomeriggio di sport e solidarietà organizzato nella sala parrocchiale Santa Maria Assunta di Rubano. Il “Burraco di beneficienza per Emergency”, questo il titolo della manifestazione, è stato organizzato dall’associazione “Patavina cultura e giochi” in collaborazione con il circolo locale NOI e la Parrocchia Santa Maria Assunta, con il patrocinio del Comune e della F.I.Bur. Tutti i proventi dell’evento dono stato donati ad Emergency, l’associazione fondata dall’indimenticato Gino Strada e da Teresa Sarti che in quasi 30 anni di attività si è presa cura delle vittime di guerra e povertà. Presente in otto paesi nel mondo, l’associazione ha prestato soccorso in 28 paesi, soccorrendo oltre 12 milioni di
persone.
Il “Burraco di beneficenza per Emergency” è stata l’occasione per dare il proprio supporto all’associazione e ai progetti che porta avanti in paesi martoriati da fame e guerra, ma anche per trascorrere un pomeriggio di condivisione e divertimen-
to. Non si è trattato però di una semplice partita fra amici, ma di un vero e proprio torneo, nel quale i partecipanti, sotto la supervisione degli arbitri federali Diego Agostini, Ennio Riondato ed Enrico Toffanello, si sono sfidati in quattro turni per altrettante mani di gioco (due
a movimento Mitchell, due a movimento Danese). Ai vincitori, i premi (moltissimi) messi in palio da numerose aziende del territorio; una bella testimonianza della volontà e del desiderio da parte delle imprese della zona di partecipare alle attività locali e soprattutto di
contribuire a una causa importante.
Un evento ben riuscito che ha ricevuto il plauso anche della sindaca di Rubano, Sabrina Doni: “Per il nostro comune è un piacere e un onore ospitare momenti di aggregazione e solidarietà, in cui la cittadinan-
Un albero al Comune di Padova dagli artigiani imprenditori edili
Donare un albero in ogni Comune che ospita gli incontri della propria associazione: è questa la decisione presa da Anaepa Confartigianato, che riunisce oltre 50mila imprenditori edili italiani. Con questo spirito, al termine della Giunta nazionale che si è tenuta nella città del Santo, ha donato al Comune di Padova un albero di tulipani, che è stato piantato nell’area verde della Stanga, tra via Masini e via Grassi, alla presenza dell’assessore al verde Antonio Bressa. “Abbiamo deciso di tenere le nostre riunioni l più possibile nelle varie regioni d’Italia – ha spiegato Stefano Crestini presidente Anaepa -. Ad ogni incontro, vogliamo lasciare un simbolo della nostra vicinanza, attraverso il gesto simbolico della piantumazione di un albero. Un segno di cura verso l’ambiente che si attua con una azione concreta dove il “verde” diventa infrastruttura alla pari del costruito. Vo-
gliamo interpretare un’edilizia nuova, sempre più attenta al concetto di benessere della vita dei cittadini che con un nuovo albero vuole simbolicamente dare il segno di una attenzione alla riduzione dell’impronta ambientale nell’esercizio dell’attività sindacale”
“Si tratta di un progetto che ha una forte valenza simbolica - ha commentato l’assessore Bressan - e si inserisce in quelle iniziative di forestazione urbana che hanno l’obiettivo di rendere più vivibili le nostre città. Ci dice anche che l’ambiente, specialmente nelle nostre aree urbane, è un tema che ci riguarda tutti e per il quale ognuno di noi può fare nel suo piccolo qualcosa. Pensiamo se tutti regalassimo alla nostra città un albero, quanto più facilmente potremmo raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati per cambiare i nostri spazi urbani”.
za si organizza e si ritrova per aiutare chi ha più bisogno di una mano” ha sottolineato la sindaca, che ha anche voluto ringraziare tutti i volontari e i partecipanti al torneo, giunto alla sua seconda edizione.
Soddisfazione e gioia traspaiono anche dalle parole dei volontari di Emergency Padova: “Tra le iniziative che organizziamo settimanalmente in città e in provincia, questa è sicuramente una delle più partecipate - hanno affermato i volontari presenti - I fondi che abbiamo raccolto saranno destinati ai progetti che l’organizzazione ha intrapreso nel mondo e anche in Italia. Ricordiamo infatti che anche in Veneto, a Marghera, Emergency offre nel suo Poliambulatorio assistenza sanitaria a tutti coloro che ne hanno bisogno”.
Francesca TessarolloL’associazione “Patavina cultura e giochi” ha dato il proprio supporto alle iniziative di Emergency nei Paesi in guerraUn momento del torneo solidale di burraco per Emergency
Il cartellone. Al via la rassegna teatrale che fino a maggio proporrà il meglio della prosa
Appuntamento con il palcoscenico d’autore, grandi nomi al Verdi
È ripartita la stagione al Teatro Verdi, fra riconferme e novità. Fino a maggio il palco del più famoso teatro cittadino vedrà alternarsi pièce teatrali e spettacoli di danza, nomi conosciuti e talenti emergenti.
Il titolo scelto per la rassegna teatrale di quest’anno del Teatro Stabile del Veneto (che, oltre al Verdi di Padova, ricordiamo comprendere anche il Goldoni di Venezia e il Teatro Del Monaco di Treviso) è “Heart Art. L’arte del teatro colpisce ancora”: un chiaro riferimento alla capacità del teatro di arrivare alle emozioni degli spettatori, coinvolgendoli come solo l’arte sa fare. La principale novità di quest’anno è data dalla recente inclusione del Teatro Stabile del Veneto nel cluster dei Teatri Nazionali, un riconoscimento che arriva proprio nel 400° anniversario della fondazione del Goldoni, avvenuta il 3 gennaio 1622.
La stagione teatrale del Verdi, aperta il 9 novembre con Spettri di Henrik Ibsen nell’adattamento italiano di Fausto Paravidino, proseguirà fino a maggio fra grandi classici (come Il mercante di Venezia e il Riccardo III di Shakespeare e la Maria Stuarda di Schiller) e pièce dei giorni nostri, a cominciare dalla trasposizione teatrale di Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, arrivando a toccare diversi generi, dal giallo (con la tra-
sposizione di Testimone d’accusa di Agatha Christie) alle commistioni fra teatro e musica, come nel caso di Tango Macondo. Il venditore di metafore di Giorgio Gallione, ispirato a Il venditore di metafore di Salvatore Niffoi, con protagonisti Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi. Nel mezzo, molti altri spettacoli che permetteranno allo spettatore di vedere all’opera alcuni dei principali nomi del teatro italiano, da Silvio Orlando (protagonista e regista de La vita davanti a sé), a Luigi Lo Cascio, protagonista e autore - insieme a Marco Tullio Giordana - di Pa’, appassionata opera di ricerca sui testi di Pasolini. Completano il programma Diplomazia di Cyril Gely e Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound, scritto e diretto da Leonardo Petrillo e liberamente tratto dagli scritti e
dalle dichiarazioni di Ezra Pound Il programma del Verdi si arricchisce di altre due rassegne: “Calligrafie”, sei appuntamenti col mondo della danza, realizzati in accordo con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, e “Altri Percorsi”, cinque appuntamenti di generi diversi con altrettanti diversi protagonisti, da Andrea Pennacchi, che presenterà il libro Shakespeare and me. Come il Bardo mi ha cambiato la vita, a Chiara Francini, protagonista del suo “one woman show” Una ragazza come io. Comicità garantita con Arlecchino muto per spavento (la nuova fatica di Stivalaccio Teatro dedicata alla commedia dell’arte), Le sorelle Robespierre con Simone Faraon e Coast to Coast con Rocco Papaleo.
TessarolloConcerti d’eccezione al Pollini con gli Amici della Musica
La musica classica torna protagonista a Padova con la 66ª stagione concertistica degli Amici della musica. Realizzata in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e il contributo dell’Assessorato alla cultura del Comune di Padova e della Regione Veneto, la rassegna, inaugurata lo scorso ottobre, sarà ospitata fino ad aprile nell’auditorium del Conservatorio Pollini. Un totale di venti concerti divisi in diversi cicli pensati per offrire una panoramica completa della scena musicale e internazionale: un ciclo dedicato all’integrale dei concerti per clavicembalo di Bach, l’integrale dei Trii di Mendelssohn, Schumann e Brahms, e infine il ciclo “Dante e la Musica”.
Oltre a questi percorsi tematici, la stagione 2022/2023 vede la riproposizione del ciclo dedicato alle eccellenze pianistiche del panorama concertistico nazionale e internazionale dal titolo “Un pianoforte per Padova” ed è arricchita da alcune prove aperte, preziose occasioni per incontrare e dialogare con i musicisti pro-
tagonisti del programma serale. Non mancheranno nemmeno gli ormai tradizionali appuntamenti con la musica antica del ciclo “Anticamente”.
Interessanti anche le proposte legate ad alcuni importanti anniversari, quali il centenario della morte di Marcel Proust e il bicentenario della nascita di César Franck: dopo il concerto A la recherche de la sonate de Venteuil (composizione immaginaria più volte presente nell’opera Alla ricerca del Tempo Perduto) con Philippe Griffin al violino e Claire Desert al pianoforte, tenutosi lo scorso 16 novembre, il prossimo 5 dicembre Michel Dalberto (nella foto) proporrà musiche di Listz, Franck e Debussy, compositori cari a Proust. (f.t.)
Il programma si arricchisce di altre due rassegne: “Calligrafie”, sei appuntamenti col mondo della danza, realizzati in accordo con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, e “Altri Percorsi”, cinque appuntamenti di generi diversi
Le interviste di Ilaria Morelli ai protagonisti del Nord-est per raccontare l’attualità e il Veneto che viviamo ogni giorno.
Scansiona il QR e vai a tutti gli episodi
L’iniziativa. L’associazione Run & Jump intercetta anche gli adolescenti a rischio abbandono
Sport inclusivo e senza barriere, il Progetto Orfeo conquista i ragazzi
Con i suoi 600 allievi è la più importante realtà sportiva del centro di Padova e propone l’avvio alla pallacanestro attraverso il minibasket, mezzo di educazione motoria, sportiva e sociale. Uno sport per tutti: bambini e bambine, ragazzi e ragazze, abili e disabili. Si chiama progetto Orfeo e comprende 6 centri di minibasket dislocati in diverse zone di Padova, per un totale di 16 corsi che coinvolgono ogni pomeriggio circa 200 bambini e bambine dai 5 agli 11anni. A questo si aggiungono i corsi per ragazzi dai 11 fino ai 19 anni e la Pallacanestro femminile Padova, unica realtà a Padova per il basket femminile. Infine da 7 anni in qua il Baskin, basket inclusivo, che prevede 10 regole e due canestri in più rispetto alla norma e permette di giocare a qualsiasi livello di capacità, aperto a giocatori di tutte le età, abili e disabili
fisici e psichici.
L’animatore di questa bella realtà sportiva che fa ricca Padova è Massimo Caiolo, allenatore ed educatore che negli anni ha attraversato e conosciuto la pallacanestro padovana. Da giovanissimo è stato responsabile del settore giovanile della Virtus Padova, poi è approdato alla Patavium dove ha portato i giovani fino alle finali nazionali; capo allenatore della prima squadra a Rovigo, in serie C; poi Padova Basket e ancora Patavium. Fino a creare “Run & jump” associazione sportiva dilettantistica.
“A tutt’oggi” racconta Massimo Caiolo, “siamo la prima realtà che propone un Baskin junior dedicato alla fascia degli adolescenti dai 12 ai 16 anni dove l’obiettivo è di intercettare i ragazzi e le ragazze che abbandonano lo sport. A 15 anni quando la scuola diventa impegnativa e
arrivano altre esperienza si verifica il crollo delle attività: i ragazzi smettono di andare in palestra e di giocare, c’è un abbandono fortissimo. Il baskin, avendo un gradino di accesso molto immediato e quindi potendo coinvolgere qualsiasi livello di abilità, può intercettare molti ragazzi: si incontra un mondo eterogeneo di ragazzi e ragazze, e anche chi è più in difficoltà di noi e quindi ci si può anche sentire utili”.
Il progetto Orfeo copre il bisogno di sport di una fascia di
età e di residenti in zone in cui le attività sportive sono più carenti. “Quando ero ragazzo ogni campanile del centro di Padova aveva una squadra”, racconta ancora Caiolo, “poi hanno chiuso le piazze storiche: il Petrarca a Prato della Valle, la Virtus in via dei Tadi, il Padova Basket a Madonna Pellegrina, il Torresino, la Murialdina, il Portello, tutte società che sono emigrate o sono sparite. Noi intercettiamo tutta la fascia che va dalla Sacra Famiglia, centro storico, Brusegana
Virtus Basket si aggiudica il derby e pareggia i conti con Petrarca
Una vittoria nel derby che fa punti ma che soprattutto fa morale per la Virtus Basket Antenore Energia, che pareggia i conti con l’UBP Guerriero Petrarca dopo la sconfitta subita appena qualche settimana fa in Supercoppa per soli quattro punti (96 a 100). Stavolta il risultato ampio d ragione del buon gioco della Virtus, che ha ritrovato forza dopo un inizio di campionato piuttosto incerto. Due vittorie (contro Petrarca e Falconstar Monfalcone) e tre sconfitte all’esordio: Gemini Mestre (74-80), Longiman Crema (67-82) e Luxarm Lumezzane (72-88).
Nel derby si è vista finalmente una vera squadra: forte in difesa e implacabile sottocanestro, sempre in vantaggio in tutte le fasi della partita. A guidare l’attacco neroverde si è imposto Michele Ferrari con 25 punti, 11
rimbalzi e 40 di valutazione, ma ottime anche le prestazioni di Paolin (16 punti + 6 assist con 28 di valutazione) e di Francesco De Nicolao. Punteggio finale Antenore Energia 76 UBP Guerriero Petrarca 70.
“Prima di tutto”, ha commentato il coach di Virtus Basket Riccardo De Nicolao,” faccio i complimenti al nostro staff medico che ci ha permesso di avere a disposizione anche i giocatori che non erano al top. E’ stata una partita molto importante dal punto di vista dell’attenzione ai dettagli tanto in attacco quanto in difesa, dove siamo riusciti a limitare un giocatore importante come Turel.
Proseguiamo il campionato mettendo sempre il focus su di noi, sulle nostre prestazioni, con molta fiducia su quello che stiamo costruendo.” (d.b.)
fino a piazza Mazzini e avendo iniziato a lavorare fin da subito con le scuole, abbiamo avviato il doposcuola, spesso creando dei progetti con gli insegnanti di educazione fisica. Quindi una sinergia di sviluppo del territorio e di miglioramento delle condizioni del territorio collegandoci con la scuola e con gli enti educativi”. Cosa le ha dato questa esperienza di allenatore-educatore, chiediamo. “Ho la fortuna di aver trasformato una passione e un hobby in un lavoro, quindi faccio quello che mi piaceva fare quando avevo 20 anni. Stare in relazione con i ragazzi mi permette di osservare come evolve il mondo dei giovani e dell’educazione, un continuo mettersi in discussione per essere al passo con il presente e con le esigenze dei giovani”.
Diego Buonocore#Regione
In Veneto è di nuovo boom turistico
il futuro
l 2022 è stato un anno molto buono. Un po’ alla volta stiamo recuperando le presenze e i dati del 2019, che continua a rimanere l’anno dei record. Ma se paragoniamo il 2022 al 2021, dove una ripresa turistica c’era già stata, la crescita è notevole”. È tempo di bilanci per il turismo in Veneto. L’assessore regionale al Turismo Federico Caner guarda alla stagione estiva appena conclusa e traccia la rotta per il futuro.
Assessore, è soddisfatto?
“Se guardiamo agli ultimi mesi dell’estate, in particolare luglio e agosto, siamo sotto di circa un tre per cento delle presenze rispetto al 2019, che era l’anno pre-pandemico. Quindi direi che il 2022 è stato un anno molto performante, soprattutto nella stagione estiva. Ci mancano i dati di settembre e di ottobre che, grazie al bel tempo, sono stati sicuramente più importanti non solo rispetto al 2021 ma addirittura agli stessi mesi del 2019. Penso che chiuderemo l’anno a livelli quasi simili a quelli di quell’anno considerato storico per il turismo. Tutto dipenderà da come si presenterà la stagione invernale, in particolare in montagna: non solo dovremo capire se avremo neve, ma cosa succederà con i costi energetici, che stanno mettendo in difficoltà sia gli imprenditori legati al mondo della ricettività sia in partico-
lare gli impiantisti, compreso chi produce neve artificiale”.
Nelle grandi città in questi ultimi mesi ci sono stati numeri importanti, che però portano con sé anche altrettanto grandi criticità in una città come Venezia. Come va affrontato il problema? “Venezia è un caso emblematico e non solo per il Veneto, perché fa scuola a livello nazionale e internazionale sulla gestione dei flussi turistici. Non c’è solo Venezia a subire l’over tourism, ma anche Padova e in particolare Verona. Bisogna cercare di prevenire, già con i tour operator internazionali, il fatto di poter accedere alla città solo su prenotazione. Il problema diventa la gestione dei pendolari, cioè di chi arriva in città al mattino per uscirne la sera. Molti di questi arrivano da fuori regione. A livello regionale siamo favorevoli alla gestione dei flussi e anche alla chiusura della città inserendo una tassa di accesso per i turisti, ma non lo siamo a far pagare una tassa specifica ai veneti. Più che turistico, è un aspetto identitario, storico e culturale, perché Venezia è il nostro capoluogo regionale e la sua accessibilità per un veneto deve avvenire sempre. Poi ci sono situazioni particolari, come il carnevale, in cui una chiusura della città anche ai veneti può essere necessaria a evitarne l’invasione
e tutelarne la fragilità”. Recentemente la Regione ha ampliato l’offerta del cosiddetto turismo emozionale, introducendo le stanze panoramiche in quota. Di cosa si tratta?
“Tutto nasce da prodotti turistici che esistono già in montagna. Abbiamo casi specifici di persone che hanno potuto avere stanze con una superficie vetrata molto allargata e che danno la possibilità di vivere un’esperienza unica, 365 giorni all’anno, sopra i 1.600 metri di quota. Per concedere agli imprenditori questa nuova soluzione l’abbiamo inserita nella legge turistica. Ovvio che deve avvenire in un processo amministrativo più ampio, con l’assenso del territorio, con attenzione ambientale e rispetto della sosteni-
Il Punto
bilità, considerato che siamo in un sito Unesco. La nostra non è una deroga tout court: le stanze sono vicine ai rifugi esistenti. Abbiamo aperto una nuova possibilità ricettiva, che a livello mondiale esiste già”.
Ci sono già delle stime su come saranno, a livello turistico, i prossimi mesi?
“Abbiamo dato vita all’Osservatorio turistico federato, non solo per raccogliere i dati ma per elaborare una previsione dei flussi.
Posso già dire che abbiamo un tasso di occupazione per dicembre, a oggi, del 27 per cento come prenotazioni. Un dato che più elevato rispetto allo stesso periodo del 2019 e quindi la previsione è di un inverno buono, fatta salva la presenza o meno della neve”.
Qual è la ricetta vincente per un turismo di qualità, ma al contempo sostenibile e moderno?
“Il turismo è cambiato e ne va seguita la linea: un turismo green e slow. Penso ad esempio al cicloturismo, esploso in tutto il Veneto grazie alla pedalata assistita. Un turismo alto spendente, che garantisce un ritorno economico molto importante. Credo sia questa la direzione, perché non dobbiamo crescere in termini di numeri, ma dobbiamo aumentare la redditività abbassando le presenze, soprattutto nei siti più sensibili. Un prodotto turistico innovativo, con un’offerta integrata di servizi di qualità. Elevando l’offerta potremmo diventare molto più competitivi”.
Sara SalinIl primo caso di “sbarco selettivo” a Catania è – grazie a Dio – naufragato miseramente. Lo stesso concetto è ripugnante, assieme a quello di “carico residuale” usato dal ministro degli Interni. Stiamo parlando di uomini: prima di tutto ci vuole dignità.
Il problema dei migranti non si risolverà finché l’accordo di Dublino del 2003, modificato ma non sostanzialmente nel 2013, non cambierà e imporrà una solidarietà europea di largo raggio. L’Italia non può essere lasciata sola, ma l’Italia non può lasciare le persone in mare. La vicenda che s’è consumata a Catania, risolta dai medici dell’Asl, dovrebbe insegnare al governo italiano che la politica del pugno duro non è efficace. Così anche il facile trionfalismo dimostrato da Roma è una strada sbagliata: la prova è nella crisi diplomatica che s’è aperta con la Francia e ha
Migranti, la politica s’è rotta
di Antonio Di Lorenzoribaltato un accordo che sembrava concluso. Dall’intesa alle polemiche con Francia ed Europa: il debutto del governo italiano in materia è stato dei peggiori.
Sul tema, vanno anche ricordati alcuni dati, come ha fatto Andrea Purgatori. Da quando il governo Meloni s’è insediato, sono arrivati in Italia 9000 migranti. Di questi solo 857 sono stati recuperati dalle navi delle Ong. È quindi totalmente falsa l’idea che siano le Ong ad attirare i migranti. Quelli non salvati
dalle organizzazioni, sono stati bloccati o raccolti dalla finanza o dalla guardia costiera. Fermiamo anche loro?
Inoltre, l’agenzia europea del diritto di asilo, Easo, spiega che nel 2021 le richieste di protezione internazionale dei migranti hanno riguardato: la Germania con 191 mila, la Francia con 121 mila, la Spagna con 65 mila, l’Italia con 53 mila. È falso, dunque, che noi siamo il Paese che riceve un danno maggiore dall’immigrazione.
“IL’intervista. L’assessore regionale Federico Caner analizza il bilancio del 2022 e traccia la rotta per
Regione
Natale nell’URBS PICTA
Il 25 di novembre si accenderanno le prime luci di Natale. Ma è il 3 di dicembre che il Natale inizierà ufficialmente in città con l’accensione del grande albero posizionato davanti a Palazzo Moroni.
L’atmosfera e la magia della festa più attesa dell’anno sono pronte ad invadere Padova. Sono iniziati da Prato della Valle e Palazzo Moroni i preparativi per abbellire i monumenti e i luoghi storici della città. Sarà un Natale diverso dagli scorsi anni con un’attenzione rivolta al risparmio energetico, senza però rinunciare a far vivere l’atmosfera natalizia.
Il primo appuntamento, venerdì 25 novembre, è con la tradizionale accensione delle luminarie. Un segnale di attenzione al risparmio energetico viene dalla decisione del Comune di adottare per tutte le luci la tecnologia LED a basso impatto. Inoltre, le lumi-
narie saranno spente anticipatamente, due ore in meno rispetto agli anni precedenti.
Confermate le luminarie installate direttamente dai commercianti e il videomapping sui palazzi monumentali del centro storico, ad eccezione del Battistero del Duomo e in Piazza Eremitani.
Natale per i più piccoli
Il Natale a Padova sarà caratterizzato anche da mostre per famiglie con un’attenzione all’aspetto didattico mescolato a quello ludico. Nel centenario della più interessante scoperta della storia dell’archeologia dal 12 novembre, per la prima volta la cattedrale dell’Ex Macello di via Cornaro sarà teatro della mostra Tutankhamon – La tomba, il tesoro, la maledizione. Grazie alle 120 riproduzioni dei reperti più importanti trovati nella tom-
ba di Tutankhamon, all’uso di elaborate scenografie ed all’applicazione della realtà virtuale, il visitatore è catapultato nell’ambiente ricostruito della tomba del faraone, come la vide l’archeologo Howard Carter nel 1922. Lo spettatore può vivere un’esperienza immersiva attraversando il reparto dedicato alla mummificazione, dove è possibile osservare e comprendere le varie fasi dell’imbalsamazione, ed ascoltare il racconto della scoperta della tomba dalla voce di Carter stesso, interpretato da Bruno Santini. Sempre di esperienza immersiva è Sidera Aurea, il progetto artistico di valorizzazione di Palazzo della Ragione, uno dei luoghisimbolo della città inserito nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco. L’Umanesimo digitale come sfida della tecnologia per raccontare la parabola che la sala picta ha vissuto attraverso i se-
coli, dalla fondazione dell’edificio fino al terribile incendio che distrusse il ciclo pittorico di Giotto avvenuto nel 1 420. Ogni sera fino al 18 dicembre andrà in videomapping immersivo che si sviluppa attorno all’elemento architettonico e pittorico del Salone, in una proiezione su due livelli tra soffitto e superfici affrescate. L’installazione offre la sensazione di immergersi in un sistema fisico e astronomico, come all’interno di una gigantesca macchina del tempo, in un viaggio fra il presente e un magnifico passato.
Ritrovamenti antichi e realtà virtuale sono gli ingredienti della proposta che da giovedì 8 dicembre ospita il Padiglione 1 fiera di Padova. Lost Hangar, dinosauri rivelati è la mostra pensata per famiglie e ragazzi di tutte le età, per approfondire in modo inedito la particolarità biologica ed evolutiva dei dinosauri. Un’inedita collezione di fossili originali di dinosauri riuniti insieme per la prima volta affiancherà ricostruzioni animate in scala reale. Ampio spazio verrà dedicato anche alle esperienze immersive e interattive che farà rivivere l’epoca giurassica.
Regala l’Urbs Picta
I visitatori che decideranno di passare il Natale a Padova potranno fruire di un altro strumento innovativo: la Padova Urbs picta card, un biglietto unico che consente l’ingresso ai luoghi del sito seriale “I cicli affrescati del XIV secolo di Pa-
dova” Patrimonio Mondiale. La card è disponibile in formato fisico che digitale, ovvero scaricabile su smartphone e garantirà un ingresso in: Cappella degli Scrovegni, Palazzo della Ragione, Oratorio San Michele, Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo agli Eremitani, Oratorio San Giorgio, Basilica del Santo, Cappella della Reggia Carrarese e Battistero della Cattedrale. Il Biglietto Unico è disponibile anche nella versione senza Cappella degli Scrovegni.
Per i turisti il Biglietto Unico ha una validità di 48 ore o 72 ore, in vendita rispettivamente a 28 e 35 euro e include nel prezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici. Mentre per i residenti della Provincia di Padova, gli studenti dell’Università di Padova ed i lavoratori in enti e società comprese nel territorio della Provincia di Padova è invece disponibile un Biglietto Unico / Urbs Picta Card con validità di 6 mesi (costo 25 euro).
La pubblicazione. Prima uscita pubblica per il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio
“Volti & Storie”, quaranta protagonisti si raccontano nel libro di Domenico Basso
Firme del giornalismo e della cultura, celebrità del mondo del cinema, dello spettacolo e dello sport. Quaranta volti e altrettante storie di protagonisti italiani. Vita, aneddoti e curiosità di donne e uomini vincenti. “Volti & Storie”, edito da Edizioni Antiga, è un viaggio che Domenico Basso ha compiuto nella sua attività di giornalista, sia televisivo che della carta stampata, alla ricerca di storie e di vite vissute intensamente convinto che dietro ad ogni volto ci sia una bella storia da raccontare e spesso da prendere come esempio. Tanti i nomi illustri inseriti in questa galleria di personaggi. Ci sono direttori di giornale come Luciano Fontana, Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti. Volti noti della tivù come Bruno Pizzul e Marino Bartoletti ma ci sono anche esponenti del mondo politico come Carlo Nordio, Luca Zaia e Luigi Brugnaro. E ancora protagonisti del cinema e della televisione come Fabio Testi, Debora Caprioglio e Francesca Cavallin. Raccontano le loro storie anche
celebri cantanti come Donatella Rettore, Red Canzian, Jalisse, Mal, Bobby Solo, Sabrina Salerno. Ma anche Arrigo Cipriani, Don Antonio Mazzi, Sammy Basso, Andrea Stella e il fotografo Oliviero Toscani si sono svelati davanti alla penna o al microfono di Domenico Basso.
Non potevano mancare in questo viaggio in cerca di storie anche gli scrittori Fabrizio Caramagna, Stefano Zecchi e Irene Cao.
Spazio naturalmente anche ai prota-
gonisti dello sport. E anche qui sono molti i nomi eccellenti: Andrea Lucchetta, Sara Simeoni, Gabriella Dorio, Manuela Levorato, Kristian Ghedina, Adriano Panatta, Renzo Furlan, Francesco Guidolin, Gianfranco Zigoni, Giancarlo Pasinato, Ivano Bordon, Claudio Pasqualin e l’arbitro internazionale di calcio Daniele Orsato. Ma non poteva mancare in questa raccolta il racconto-incontro con Paolo Rossi, poco prima della sua scomparsa a cui si è aggiunto anche quello con
la moglie, Federica Cappelletti, pochi mesi dopo che lo stadio Menti diede l’ultimo saluto al suo Campione. E a proposito di Paolo Rossi, nell’introduzione a “Volti & Storie” l’autore scrive: “Mi sarebbe piaciuto consegnargli una copia di questo libro con una dedica semplice, un po’ come lo era lui: A Paolo, Campione gentile”. Il debutto del libro è stato a Treviso, nella sede di rappresentanza di Assindustria Veneto Centro. Oltre all’autore sono intervenuti il neo ministro
alla sua
Nel corso del dibattito si è parlato di efficientamento dei tempi della giustizia in Italia. Carlo Nordio: “Spero di fare un buon lavoro in questo mio incarico. Se un imprenditore vuole aprire un’attività in Italia è soggetto a leggi complesse e contradditorie. Serve semplificare le procedure e individuare le compentenze, oltre a sfoltire il numero di leggi esistenti. Cambiare la giustizia può avere effetto anche sull’economia, evitando la perdita del PIL oggi esistente dovuta all’inefficienza della nostra giustizia. Potremmo recuperarne il 2% circa in questo modo”. “Nordio è capace e competente, è stato un grande procuratore a Venezia, una delle anime più forti nei periodi bui, persona con la schiena dritta, lo ricordiamo con stima” ha sostenuto Luigi Brugnaro nel suo intervento.
Norma anti-rave, “per le Pro Loco nessun pericolo all’orizzonte”
Il Veneto è teatro di eccellenze: artistiche, naturalistiche, enogastronomiche… ma è terra di primato anche per la ricca realtà del volontariato culturale. Un esempio è sicuramente quello delle tante Pro Loco. In questi giorni, con le perplessità suscitate dal decreto legge cosiddetto anti-rave - che pare intervenire pesantemente sugli assembramenti anche in occasione di pubblici spettacoli - viene da chiedersi se anche l’attività delle Pro Loco ne risentirà. Ne parliamo con Giovanni Follador, Presidente Regionale UNPLI Veneto, associazione che raccoglie oltre 530 Pro Loco.
Il timore diffuso è che questa norma possa pregiudicare la libertà di riunione ed essere pregiudizievole anche per gli appuntamenti di carattere folcloristico, che sono il cuore delle attività delle oltre 500 Pro Loco che caratterizzano la nostra regione. Cosa ne pensa?
“Mi auguro che non avvenga assolutamente questo, però in Italia succede sempre così, che vengono fatte
delle norme il cui obiettivo è pregevole - la norma che tenta di evitare quegli episodi successi di questi raduni un po’ fuori dai limiti è condivisibile - ma poi le stesse norme vengono applicate anche in modo distorto. Io però non sono preoccupato, perché quello che svolgiamo noi sono manifestazioni ed eventi che nulla hanno a che spartire con l’obiettivo della legge”.
Invece un aspetto che forse ci dovrebbe preoccupare è lo stato dei bilanci comunali, sempre più scarni. Pensa che nel 2023 riusciremo a garantire un’offerta culturale all’al-
tezza di quella che è stata finora, o ci sarà una compressione delle attività delle Pro loco?
“Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e quest’anno abbiamo visto la ripresa, dopo il Covid, degli eventi e delle manifestazioni che hanno organizzato e stanno organizzando le Pro Loco, con una partecipazione attiva di tantissime persone, sia come volontari e sia come partecipanti. La gente era in attesa di queste riaperture e sta riempiendo tutte le manifestazioni che facciamo. Al di là delle difficoltà che ovviamente incombono anche da un punto di vista dei costi, noi ci auguriamo che le cose si assestino e che si possa andare avanti; nel periodo del Covid, per esempio, i volontari nel Veneto erano passati da circa 50mila a 40mila, e quest’anno siamo ritornati a 50mila: numeri che danno il polso della situazione. Ho fiducia che nonostante le difficoltà che ovviamente ci sono - è inutile negarlo - c’è la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, e noi faremo la nostra”.
Il Veneto, nel corso dell’estate 2022, ha registrato un considerevole incremento delle presenze turistiche. Può essere dovuto anche all’attività di animazione dei tanti volontari delle Pro Loco?.
“Sicuramente è un volano non indifferente, ne siamo convinti. E questo soprattutto per quello che un tempo veniva chiamato “turismo minore”, cioè non quello del mare e della montagna, ma quello delle colline, delle città e dei piccoli borghi. Penso al mio territorio, dove anche grazie al riconoscimento UNESCO delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbiamo un boom di turisti e visitatori che vengono a percorrere e a vivere le nostre località”. Anche il volontariato e la sua forza sono un’eccellenza tutta veneta.
“Sì, ed è un’eccellenza storica: quest’anno festeggiamo i sessant’anni dalla fondazione dell’UNPLI, cioè l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, unica associazione di fatto esistente nel territorio nazionale”.
La riforma del terzo settore potrebbe
dare un ulteriore impulso al mondo dell’associazionismo e in particolare alle Pro Loco?
“Un impulso non lo so, ma sicuramente una regolamentazione ci voleva. Qualche dubbio l’abbiamo per il futuro, perché aumentare la burocrazia, in Italia, è un esercizio facile che vediamo purtroppo in tutti i settori, e il rischio è che ciò avvenga anche nell’associazionismo”.
Comunità. Persone e sostegno al territorio al centro della strategia di Aspiag Service
Valore delle relazioni e impegno sociale
Favorire un modello di sviluppo fondato su processi solidali e relazioni all’interno delle comunità, sperimentando soluzioni innovative per far crescere e rinnovare il tessuto industriale ma anche per generare impatti sociali e ambientali positivi: su questa direttrice si muove la strategia di responsabilità sociale d’impresa di Aspiag Service che ha scritto nel proprio DNA la volontà di essere parte attiva nel sostegno ai territori e alle comunità che la ospitano. Questa scelta si concretizza in moltissime iniziative a sfondo sociale che il marchio Despar promuove per restituire alla collettività parte di quanto ricevuto.
La lotta allo spreco alimentare, che vede Despar in prima linea da ormai vent’anni insieme a Fondazione Banco Alimentare e Last Minute Market, ne è un esempio. Un impegno che ha permesso di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative a cui vengono donati i prodotti alimentari in eccedenza, evitando gli sprechi alimentari, un impatto ambientale negativo e aiutando le persone più bisognose nelle comunità. Nel solo 2021 sono state 1.400 le tonnellate di prodotti alimentari raccolte che hanno permesso di preparare oltre 3 milioni di pasti destinati alle persone più in difficoltà. La quantità totale di merce recuperata ha inoltre consentito di non sprecare più di 4.800 tonnellate di CO2 emessa per produrre gli alimenti recuperati. A questo impegno si affianca l’adesione di Aspiag Service alla Giornata nazionale della Colletta Alimentare promossa da Banco Alimentare, alla quale l’a-
zienda partecipa da oltre 14 anni. L’impegno verso le comunità si concretizza anche in attività di charity in tutte le regioni in cui Aspiag Service è presente: nel 2021 sono stati destinati quasi 1,3 milioni di euro a supporto di raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Tra le iniziative più significative troviamo ad esempio “Il mondo ha bisogno delle donne”, l’attività di charity che da otto anni consente di supportare progetti e associazioni che si occupano di diritti e benessere delle donne, oltre che di lotta alla violenza di genere. Nel 2022, in Veneto, il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore
Don Calabria di Negrar, centro di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura dell’endometriosi, a conclusione dell’attività di sensibilizzazione e prevenzione svolta da Despar negli istituti superiori del Veneto.
Essere al fianco del territorio per l’Abete si concretizza anche in attività solidali a supporto di realtà locali come dimostrano, in Veneto, le donazioni di alimenti alle Cucine Popolari di Padova dove, grazie alla collaborazione con l’associazione #Padovanonsiferma, sono stati preparati oltre 300 pasti di Pasqua per le persone in difficoltà, e ancora le sponsorizzazioni di iniziative e attività che caratterizzano il territorio,
creando un rapporto di collaborazione con realtà sportive, culturali e sociali di vario genere. Un progetto particolarmente significativo è, infine, la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne, confermando la volontà di Aspiag Service di essere un soggetto che concretamente si impegna per promuovere progetti di coesione sociale al fianco delle persone e delle istituzioni locali.
IL PUNTO
Per Aspiag Service essere un’azienda socialmente responsabile significa anche promuovere progetti sociali volti a favorire stili di vita e abitudini alimentari salutari fin dai più piccoli, per un futuro migliore e più sostenibile. Per questo fin dal 2006 Aspiag Service promuove “Le Buone Abitudini”, un programma di educazione alimentare gratuito che la concessionaria del marchio Despar offre gratuitamente nelle scuole primarie aderenti al progetto in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. Il progetto nasce dalla consapevolezza che aziende, scuole, insegnanti e famiglie possono lavorare insieme per portare un progressivo ma profondo cambiamento di abitudini per un reale miglioramento della qualità della vita. Obiettivo de “Le Buone Abitudini” è
quello di diffondere le conoscenze per una sana alimentazione attraverso incontri di formazione, confronto con gli esperti e programmi specifici per le diverse fasce d’età degli alunni. Nel percorso didattico i protagonisti attivi diventano i bambini, che approfondiscono e mettono in pratica, a scuola e a casa, ciò che imparano ogni giorno attraverso attività esperienziali e semplici gesti verso una corretta alimentazione. “Le Buone Abitudini” crea, così, un ponte tra scuola e famiglia, al fine di accompagnare i bambini alla conquista di un atteggiamento sempre più consapevole per una vita più sana. Dalla sua nascita il progetto ha coinvolto oltre 120.000 alunni di 4.850 classi appartenenti a 330 istituti scolastici presenti in più di 127 comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva.
“Da un’armoniosa collaborazione tutti traggono vantaggio in ugual misura”: tradotto dall’olandese è questo il significato dell’acronimo Despar. Un’espressione che sintetizza appieno l’impegno di Aspiag Service di essere un’azienda socialmente responsabile e attenta ai bisogni delle persone e delle comunità in cui si inserisce. Proprio come un abete, che rappresenta il marchio Despar, anche la nostra azienda ha radici ben piantate per terra, una solidità che, da oltre sessant’anni, significa rapporto con il territorio e impegno per restituire alla comunità parte di quanto riceviamo ogni giorno dai clienti che ci scelgono. Per Aspiag Service infatti essere un punto di riferimento nel mercato della GDO significa garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro, fare business in modo sostenibile puntando sui valori di competenza, prossimità, inclusione e partecipazione che abbiamo scelto come punti cardine della nostra azione. Per questo abbiamo voluto dare vita a un vero e proprio Manifesto di Sostenibilità con dieci punti che tutti i collaboratori di Aspiag Service, dai vertici ai collaboratori, si impegnano ogni giorno a seguire e che guidano la nostra strategia di sviluppo: dalla cura del Pianeta alla lotta allo spreco alimentare, passando per la qualità del prodotto, il dare valore alla collettività, la promozione della salute e del benessere, la trasparenza, la fiducia nella filiera e nell’imprenditoria locale, gli investimenti nel territorio.
“Come un abete” è allora il titolo che abbiamo scelto per il nostro Manifesto di Sostenibilità per condividere con i nostri stakeholder le dieci promesse su cui si fonda il nostro impegno e la volontà di mettere radici nei territori in cui siamo presenti, portare valore alla collettività e contribuire a costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.
Despar: un legame sempre più forte con i territoridi Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto Despar per le donne
“Le Buone Abitudini”: un progetto sociale per diffondere la cultura della salute e della sana alimentazione
É partita a ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale 20222023. Sono 900mila le dosi di vaccino, che la Regione ha messo a disposizione, in distribuzione presso ambulatori vaccinali delle Ullss, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e in alcune Farmacie aderenti. Sono anche disponibile seimila dosi (aumentabili) di vaccino in spray nasale per i bambini da 2 a 6 anni. L’assessore del Veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin, comunica le modalità della campagna stagionale, ribadendo come la vaccinazione non sia obbligatoria ma fortemente raccomandata.
Ma cos’è l’influenza? Si tratta, di fatto, di una malattia respiratoria acuta, provocata dalla famiglia dei virus influenzali del genere Orthomyxovirus. L’influenza non dev’essere confusa con il comune raffreddore o con altre sindromi simili che compaiono durante il periodo invernale ma che sono causate da virus diversi. In Italia, come nel resto d’Europa, l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale.
Salute
Tumore alla
al via la
Prevenzione per sconfiggere il cancro, se il mese di ottobre è dedicato alle donne a novembre l’impegno della Lilt, Lega Italiana Lotta ai Tumori, si incentra sulla campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini.
A Padova, grazie alla collaborazione con la Provincia, la Camera di Commercio, l’Università, l’Ulss 6 Euganea e Movember Team ENAV, prendono il via una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza delle visite urologiche per la prevenzione dei tumori maschili.
Fino al 30 novembre sono in programma 4 giornate di visite urologiche gratuite presso gli Spazi Prevenzione Lilt, dalle 9 alle 18, nel quartiere Arcella-Albignasego. Tra le altre iniziative di sensibilizzazione, dopo la “mattinata con i baffi”, all’insegna dello sport, realizzata in collaborazione col Comune di Montegrotto lo scorso 6 novembre, il 19 a Mestrino è in programma dalle 9 alle 17, “Padellia-mo”, la terza edizione del torneo dello sport del momento. Infine, il 26 novembre, “riPARTYaMO”, appuntamento al Caffè Pedrocchi di Padova alle 18.30.
In aggiunta dal 21 al 25 novembre prossimo, l’Urologia dell’A-
zienda Ospedale-Università di Padova, offre degli ambulatori gratuiti di prevenzione urologica.
Il check-up urologico verrà effettuato presso le sedi del Monoblocco, in via Giustiniani 2, e l’Ospedale S. Antonio, in via Facciolati 71, lunedì 21, mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25, dalle 15 alle 18.
Per prenotarsi o avere ulteriori informazioni basterà scrivere una mail a uropd.movember22@gmail.com
“Grazie alle visite gratuite – commenta il dr. Antonino Calabrò, primario di Urologia dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia e responsabile del servizio di Urologia della Lilt di Padova - abbiamo potuto individuare tempestivamente 10 neoplasie, di cui 7 alla prostata, 1 al rene e 2 alla vescica, oltre ad altre patologie che avrebbero sicuramente compromesso sia la qualità della vita che la funzionalità renale dei pazienti. Invece, possiamo dire di aver permesso a 10 persone di vivere! Non ultimo in alcuni adolescenti è stato possibile riscontrare un varicocele che qualora non trattato avrebbe portato alla sterilità. Questi dati ci confermano l’importanza di proseguire le attività di prevenzione ed allargarle anche ai giovanissimi”.
Vaccino antinfluenzale
I SINTOMI
L’influenza si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Alcune persone possono manifestare anche vomito e diarrea, sebbene questi sintomi si verifichino con maggiore frequenza nei bambini rispetto agli adulti. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. L’influenza, in chi soffre già di malattie croniche, può causare un loro peggioramento o causare complicanze, anche infarti e ictus.
COME SI TRASMETTE
Il virus influenzale si trasmette prevalentemente per via aerea. Le persone con il virus influenzale possono essere contagiose da un giorno prima dello sviluppo dei sintomi fino a 7 giorni dopo. La trasmissione del virus può avvenire attraverso le goccioline prodotte dagli starnuti, dai colpi di tosse o quando si parla a meno di due metri da una persona. É importante una corretta igiene delle mani per evitare di infettarsi toccandosi occhi, naso e bocca.
PERCHÉ VACCINARSI
Il vaccino serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Il vaccino non serve a prevenire il raffreddore comune o altre infezioni stagionali causate da altri virus. Vaccinarsi aiuta a proteggere anche le persone fragili con cui si entra a contatto.
Vaccinarsi riduce, inoltre, l’utilizzo inappropriato di antibiotici, soprattutto tra bambini, soggetti a rischio, e anziani (si stima una riduzione nel consumo del 6,5% per ogni 10 punti di aumento nelle coperture vaccinali). L’uso improprio di antibiotici può comportare lo sviluppo di batteri resistenti e quindi potenzialmente più pericolosi. La vaccinazione del personale che lavora all’interno delle strutture sanitarie aiuta, peraltro, a mantenere questi luoghi più sicuri. La vaccinazione, inoltre, diminuendo il rischio di gravi complicanze, contribuisce a evitare l’occupazione di almeno 200 posti letto di terapia intensiva solo nella nostra Regione. C’è inoltre da aggiungere l’azione di prevenzione che, con l’andamento epidemiologico dei casi di Covid-19, anche quest’anno risulta ancora più importante. Il vaccino antinfluenzale infatti è un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus responsabili dell’influenza stagionale e dei sintomi correlati. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, può essere somministrata in sicurezza assieme alla vaccinazione anti Covid.
IL VACCINO È GRATUITO PER ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE
Coloro che sono ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza; soggetti di età pari o superiore a 60 anni; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; i donatori di sangue; i bambini sani nella fascia di età compresa tra i 6 mesi - 6 anni (per i bambini è disponibile il vaccino in spray); le donne in gravidanza.
DOVE CI SI PUÒ VACCINARE
La vaccinazione è disponibile dal proprio medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta e presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle Ulss. Per i soggetti maggiorenni che hanno già ricevuto il vaccino negli anni precedenti e che non hanno fattori di rischio allergico è possibile anche richiedere la vaccinazione presso alcune Farmacie aderenti alla Campagna Vaccinale.
Time is brain. I chiarimenti del dottor Caneva e del dottor Bozzoli dell’ospedale di Cittadella
“Ictus, l’importanza di intervenire tempestivamente”
Riconoscere i sintomi e attivare i soccorsi attraverso la chiamata al 118 permette di effettuare con efficacia il trattamento trombolitico che consente di risolvere l’evento ed evitare un eventuale deficit neurologico
Ictus, l’importante è intervenire in modo tempestivo alla comparsa dei sintomi che lo annunciano per attivare in modo veloce i soccorsi attraverso la chiamata al 118.
Per l’ictus, infatti, dicono gli addetti ai lavori, “time is brain”, perché più si aspetta ad intervenire più aumenta il rischio di perdita di cellule cerebrali con conseguenti danni gravi.
É dunque fondamentale conoscere e saper riconoscere quali sono i sintomi che preannunciano l’ictus.
Si fa, di solito, riferimento ad una scala di valutazione medica, nota come “Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS)”, che richiama l’attenzione su tre aspetti: il linguaggio, gli arti e la mimica facciale.
In primo luogo, dunque, potrebbe essere un segnale di allarme la difficoltà a parlare, ovvero il modo in cui si riesce a muovere le braccia - un arto che cade o che si muove in modo diverso - e infine i movimenti del viso, in caso di ictus un lato si muove in modo diverso dall’altro. Cosa fare se si notano questi tre segnali? É importante la tempestività con cui si agisce per essere efficaci. Se si notano perciò queste anomalie è fondamentale ridurre i tempi della presa in carico da parte dei sanitari e attivare l’ambulanza - attraverso il 118 - per permettere di condurre così tempestivamente il paziente in Pronto Soccorso. L’ictus ischemico - si spiega nella scheda della pagina facebook dell’Ulss 6 Euganea - è infatti una patologia tempo-dipendente:
più si è veloci nell’affrontarlo, migliori sono i risultati clinici che si otterranno.
“Attualmente è possibile curare il paziente colpito da l’ictus cerebrale ischemico, cioè quando non arriva sangue nel cervello, e, anzi, anche guarirlo” spiega il dottor Giorgio Caneva, Direttore Uoc Neurologia dell’Ospedale di Cittadella dell’Ulss 6 Euganea.
“Esiste - prosegue - un trattamento specifico, con un farmaco che viene chiamato trombolitico, il quale scioglie letteralmente il trombo che causa l’ictus. Il grosso problema è che, per riuscire a fare questo trattamento e quindi a risparmiare cellule cerebrali dall’insulto, bisogna arrivare al più presto in Pronto Soccorso. È meglio arrivare in ambulanza per permettere ai sanitari di attivare tutto il sistema che intervenga rapidamente nell’eseguire il trattamento giusto, nei tempi ristretti”.
“Il trattamento con trombolitico - conclude - è tempo dipendente, cioè gli esiti dipendono dalla tempestività con cui viene effettuato. Addirittura, se si superano le 4 ore e mezza dall’evento non è più possibile eseguire il trattamento. Perciò, se si hanno sintomi tipici dell’ictus, debolezza di un arto – non riuscire a muovere un braccio – difficoltà con il linguaggio oppure la bocca storta, bisogna al più presto attivare il 118 per arrivare in ospedale e riuscire ad avere il giusto trattamento e, magari, risolvere in pochi giorni l’evento per ritornare a casa senza nessun deficit neurologico”.
“L’intervento è tempo-dipendente - in-
siste il dottor Claudio Bozzoli, direttore Uoc Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cittadella - quindi significa che prima noi arriviamo a fare il trattamento trombolitico prima riusciamo a risparmiare le cellule cerebrali, e migliore sarà la prognosi del paziente. Quindi l’intervento dell’ambulanza e la richiesta dell’ambulanza, quando ci sono quei sintomi sospetti, dev’essere fatta il prima possibile, anche perché durante il trasporto noi cerchiamo di abbreviare i tempi al trattamento, attivando già tutta la catena della rete ictus, il neurologo in sala del Pronto Soccorso, il Pronto Soccorso stesso e il radiologo”.
Fumo, le credenze da sfatare
Il fumo fa male.
È una verità che diamo per assodata, eppure esistono ancora alcune credenze che generano dubbi, soprattutto nei più giovani.
Sfatiamo alcune credenze sul fumo, è il tema dell’infografica realizzata dall’ Ulss 2 Marca Trevigiana, relativamente alla campagna di sensibilizzazione sui corretti stili di vita.
Sigarette leggere, sigaro e pipa, fanno male?
Questo è il primo punto su cui riflettere. Il termine “leggero” applicato al fumo in realtà è fuorviante. I danni che le sigarette “light” possono causare sono tutt’altro che leggeri e non sono diversi da quelli delle altre sigarette.
Quante sigarette posso fumare al giorno perché non facciano male? È un’altra domanda frequente la cui risposta può aiutare a chiarire che non esiste una soglia al sotto della quale il fumo non produce danni alla salute.
L’iniziativa regionale rivolta agli studenti. Un km al giorno verso il benessere
Basterebbe percorrere 1 km al giorno per fare molta più strada di quanto si pensi, in direzione della salute e del benessere, in particolare dei più giovani.
È questa la filosofia dell’iniziativa regionale “1 km al giorno educational” che ha l’obiettivo di promuovere stili di vita attivi, ed è a cura della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.
Gli interlocutori sono i ragazzi in età scolare, nello specifico nella fascia d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, ed è aperta a tutte le classi delle Scuole Secondarie di I e II grado del Veneto.
Gli obiettivi sono dunque quattro: favorire il movimento degli studenti a scuola, ridurre la sedentarietà nei ragazzi, stimolare l’apprendimento e la salute, migliorare il clima e le motivazioni della classe.
Ma come funziona? Le classi partecipanti si impegnano a camminare per almeno 1 km al giorno, per più giorni possibili, in un periodo che, a partire dal 1 novembre, va
fino al 30 aprile dell’anno scolastico. Ogni alunno può decidere di coinvolgere anche dei “simpatizzanti” (familiari, amici, professori ecc.), che si impegnino a mantenersi a loro volta attivi. I ragazzi possono realizzare, inoltre, degli elaborati (disegni, cartelloni, video, poesie, slogan ecc.), frutto della riflessione fatta a scuola con il proprio
maggio, in coincidenza con la Giornata Mondiale Senza Tabacco e con la conclusione di un’altra iniziativa rivolta alle scuole, “Smoke Free Class Competition”.
Sarà premiato, col primo premio regionale, ciascun alunno della classe estratta come vincitrice; è previsto inoltre un “Premio regionale simpatizzante”, estratto a sorte tra tutti coloro che si sono iscritti all’iniziativa.
Un riconoscimento andrà anche a chi ha percorso più chilometri, un altro all’Istituto con più classi iscritte. E comunque tutti gli studenti che si sono impegnati a rimanere attivi per tutta la durata dell’iniziativa riceveranno un riconoscimento.
È vero che il fumo passivo è meno dannoso?
È l’ultima delle credenze da sfatare. In effetti è stata da tempo dimostrata la correlazione tra fumo passivo e rischio di gravi malattie, come cancro, infarto e asma.
Ecco perché non dobbiamo dare nulla per scontato e ribadire che le sigarette sono dannose per la salute.
insegnante sui benefici dell’esercizio fisico e sull’importanza di mantenersi attivi. Al termine dell’iniziativa, le classi che risultano aver inviato almeno un elaborato e avere praticato il km costantemente per tutta la durata del concorso, anche se non ogni giorno, partecipano all’estrazione delle classi vincitrici.
La premiazione si terrà il prossimo 31
Il giorno della premiazione, inoltre, il messaggio dell’iniziativa uscirà dal mondo scolastico per estendersi a tutta la popolazione con l’evento “1 km al giorno nel tuo comune”.
Saranno gli insegnanti ad iscrivere le proprie classi, contattando il referente dell’Azienda Ulss di appartenenza. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre prossimo.
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto. Ingredienti: Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
Idee in cucina, facili e sfiziose
ORECCHIETTE BROCCOLI E SALSICCIA
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero.
Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti.
Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
TORTA DI MELE COME UNA VOLTA
Una ricetta facile per una torta di mele classica, semplice e genuina, che ci riporta con la mente ai sapori e ai ricordi dell’infanzia. Perfetta a colazione e a merenda.
Ingredienti: 1,5 uova; 75 gr zucchero; 25 ml latte; 30 gr burro; 150 gr farina 00; 8 gr lievito per dolci; 1 mela grande
Preparazione: Per preparare l’impasto frullare le uova e aggiungere lo zucchero, il latte e il burro sciolto. Poi la farina e infine del lievito per dolci. Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Tagliare a pezzetti mezza mela sbucciata e mescolarla all’impasto. Il resto servirà per la decorazione. Dopo aver versato e livellato l’impasto all’interno di una tortiera decorare la torta con le fettine di mele distribuite su tutta la superficie. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 45 minuti.
Ariete
Un cambiamento che attendete da tempo potrebbe spingervi a riorganizzare la vostra vita e voltare pagina. Potrebbe essere un periodo faticoso ma ricco di nuovi stimoli
Novembre
Le nuvole che si prospettavano all’orizzonte sono sparite, godetevi questa fase di serenità che contribuirà a rendere più piacevoli le vostre giornate e i vostri incontri
Novembre, il mese di passaggio e di riflessione
Bilancia
Avete bisogno di un momento di pausa per capire esattamente cosa volete. Per il momento siete confusi, forse anche a causa di una certa stanchezza. Il riposo è la migliore medicina
Siete un po’ impazienti e insofferenti anche se non capite esattamente il motivo che vi spinge ad un comportamento scontroso. Probabilmente è tempo di smaltire lo stress accumulato
Nuovi incontri renderanno più interessante questo mese di novembre che si preannuncia frizzante e all’insegna del benessere e del divertimento. Non perdete le occasioni che vi si presentano
Avete lavorato sodo per far funzionare tutto per bene e vi siete sacrificati molto nelle ultime settimane, ora è tempo di raccogliere i frutti di tanto impegno. Finalmente arrivano le grandi soddisfazioni
Vergine
È questo il momento giusto per dare avvio a nuovi progetti sul lavoro, così come nella vita privata. Una svolta è ciò che serve per cambiare passo e intraprendere nuove strade
Non siate sempre così razionali e lasciatevi condurre dalle sensazioni, dalle emozioni e dall’impulso. Riuscirete a superare i vostri timori e sarete più felici
Non è ancora finito il tempo dei sacrifici ma l’obiettivo è a portata di mano. Occorre aver pazienza ed essere determinati per arrivare alla meta. Non manca molto
Non è questo il momento delle prese di posizione. È bene fermarsi ad osservare e riflettere, molti dubbi si chiariranno e potrete intraprendere con maggiore sicurezza il vostro cammino
Avete bisogno di un’accelerazione per risolvere una situazione che ristagna da un po’ e non vi lascia tranquilli. Dunque, osate e mettete voi stessi in primo piano, ne valete la pena
Troppo lavoro negli ultimi tempi, ora è giunto il momento del riposo e del relax per tornare a dedicarsi a tutto ciò che vi piace e che avete sacrificato a lungo, comprese le amicizie