Parole e azioni nuove
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Apriamo il 2024 come abbiamo chiuso il 2023: diamo spazio, e continueremo a farlo anche i prossimi mesi, alle numerose iniziative dei nostri territori per ribadire, come abbiamo riportato anche sul nostro sito, che “l’amore vero non picchia, non urla, non uccide”. Attraverso le pagine dei nostri giornali, il web e la radio vogliamo tenere viva l’attenzione su quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza, anche se ce ne ricordiamo solamente di fronte alla triste contabilità dei femminicidi, di fronte alle storie delle vittime, alle loro richieste di aiuto spesso inascoltate o sottovalutate, agli allarmi arrivati troppo tardi. Siamo stati toccati da vicino dai drammi di Giulia e di Vanessa, dalle parole dei loro familiari, dal rumore che si è levato dalle piazze e dalle scuole, dalle promesse a fare di più e meglio perché tutto questo non si ripeta, perché vi sia un effettivo cambio di passo di fronte ad un fenomeno che purtroppo ha ancora solide radici nella nostra società. Eppure, eppure anche in queste settimane, esaurita la spinta emotiva e la curiosità intorno al fatto di cronaca in sé, ancora si fa strada la tentazione di voltare pagina, di volgere lo sguardo altrove, di evitare la fatica che costa percorrere strade nuove, usare parole più consapevoli e autentiche, ma anche azioni e gesti, a partire dal nostro quotidiano.
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IL SINDACO PAVAN: “SI CHIUDE UN ANNO IMPEGNATIVO.
ORGOGLIOSA DELLA CITTÀ, BASSANO RIACQUISTA LA LEADERSHIP NEL TERRITORIO!”
Tra gli appuntamenti più attesi del primo semestre del 2024, la tappa cruciale del Giro d’Italia, si correrà sul territorio con due passaggi sul massiccio del Grappa
Servizio a pag. 6
Politica
L’intervista
FRATELLI D’ITALIA, ECCO IL NUOVO PARTITO CHE ESCE DAI CONGRESSI E PUNTA AD OTTENERE LA LEADERSHIP IN VENETO
CANER: “TURISMO MOLTO BENE, INCOGNITA UE PER L’AGRICOLTURA, LA LEGA TORNI TRA LA GENTE”
DE POLI: “LA NOSTRA AGORA’ POLITICA SIA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO CHE AMIAMO”
Servizio a pag. 26
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Pedemontana, opera che ridisegna il Veneto
Abbiamo aperto, il 28 dicembre, la Pedemontana Veneta. O meglio la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Un esempio di efficienza, di sostenibilità e rispetto ambientale. E’ nata negli anni ‘90, progettata e avviata nel 2000; ma era rimasta una delle grandi incompiute in Veneto. Abbiamo
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www.veneto24.it Periodico d’informazione localeAnno IV n. 1
GENNAIO 2024
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto segue a pag. 5
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Servizio a pag.25
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Città in festa per San Bassiano
La città festeggia il santo patrono, San Bassiano. Come da tradizione, le celebrazioni si svolgono il 19 gennaio con un programma religioso e uno civile che prevede la premiazione dei cittadini distintisi per meriti oltre ai neolaureati che hanno conseguito ottimi risultati. La statua dedicata al santo di piazza Libertà viene addobbata di fiori gialli e rossi..
L’intensa giornata si apre in mattinata con la celebrazione liturgica solenne che si svolge nella pieve di Santa Maria in Colle dove si trova la statua del santo patrono al quale i bassanesi si votarono nel sedicesimo secolo per proteggere la città al morbo della peste. Nato a Siracusa nel 319, Bassiano fu vescovo di Lodi dove morì all’età di 90 anni.
Il pomeriggio è dedicato alle cerimonie civili nella sala Da Ponte. Qui l’amministrazione comunale consegna i riconoscimenti ai bassanesi che a diverso titolo hanno onorato la città per risultati, impegno e contributo. Viene assegnato il prestigioso “Premio Cultura”, seguito da il “Città di Bassano” e da tre “San Bassiano”. Altri riconoscimenti sono destinati alle giovani leve distintisi per profitto nei rispettivi percorsi di studi.
La festa del santo patrono è anche l’occasione per ripercorrere i principali momenti che hanno segnato la vita cittadina nel 2023 e per anticipare qualche novità per il nuovo anno. Compito questo che svolge il sindaco, Elena Pavan: quello di quest’anno è l’ultimo “San Bassiano” dell’attuale mandato amministrativo. Nel programma civile, per tradizione, viene celebrata la cultura intesa nel senso più ampio del termine. L’assessore di riferimento, Giovannella Cabion, e la direttrice dei musei civici, Barbara Guidi, presentano un bilancio dell’attività anticipando gli eventi e le linee guida per l’anno appena iniziato. Gran finale, in serata, con il concerto proposto dalla Filarmonica bassanese. (r.f.)
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Luca Zaia
Governatore Regione Veneto continua da pag. 1
Fra investimenti e tecniche di realizzazione abbiamo trovato una complessa quadratura del cerchio. I lavori sono partiti nel 2017, e nonostante due anni di Covid, si sono conclusi dopo soli sei anni. Con la realizzazione di 168 chilometri complessivi di viabilità di strada: 94,5 km di infrastruttura autostradale - il 70% della quale interrata - più 68 km di opere complementari, 16 tra viadotti e ponti, due gallerie naturali e 16 artificiali, per un costo complessivo di 2,258 miliardi di euro. Con l’apertura della Pedemontanaaspettando l’ultimo tassello, il casello sull’A4 - il Veneto si dota di un’infrastruttura che guarda al futuro, che consente di diminuire le emissioni in atmosfera perché si riducono i tempi di percorrenza e di conseguenza le quantità di carburante. Ma soprattuto consente una connessione con un’ampia parte del Veneto fino ad oggi rimasta isolata: ne beneficeranno i cittadini, le comunità locali e i nostri imprenditori.
Parole e azioni nuove
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Invece, anche di fronte alle vicende più drammatiche o toccanti, continuano a serpeggiare un certo relativismo che spinge però nel territorio dell’indifferenza. “Ma di questo caso, di questa persona si sta parlando fin troppo, c’è chi ha troppa visibilità e chi non he ha affatto, ma cosa c’è dietro, perché di quell’altra vittima nessuno se ne occupa?”... e così via, in una desolante litania che rimbalza soprattutto fra i social ma che purtroppo continua a fare presa. L’impegno, invece, dovrebbe essere proprio quello di trovare in questo nuovo anno vocaboli e azioni nuove affinché di quanto succede in famiglia, nelle coppie, nei luoghi di lavoro se ne parli eccome. Ne abbiamo bisogno per non scivolare ancora nell’abitudine o nell’indifferenza. Noi vogliamo fare la nostra parte, continuando a dare voce a chi si impegna con costanza e concretezza in questa direzione.
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Come da tradizione il 19 gennaio Bassano festeggia il santo patrono Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
Questa edizione raggiunge la città di Bassano del Grappa per un numero complessivo di 18.000 copie. Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 10/2021 dell’11/11/2021; numero iscrizione ROC 32199 È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 29 dicembre 2023
“Orgogliosa di una grande città tornata a essere leader nel territorio”
Al giro di boa dei quattro anni e mezzo da sindaco, Elena Pavan si dichiara “fiera dei risultati raggiunti e dei percorsi avviati, considerando le molteplici difficoltà vissute”
Il bilancio dell’anno appena concluso e alcune anticipazioni sulle principali sfide che l’amministrazione comunale affronterà nei primi mesi del 2024 in attesa delle consultazioni elettorali di giugno. Al giro di boa dei quattro anni e mezzo da sindaco, Elena Pavan si dichiara “orgogliosa della città, dei risultati raggiunti e dei percorsi avviati, considerando le molteplici difficoltà vissute negli anni della pandemia, le impennate dei costi delle materie prime e dell’energia che hanno messo in discussione alcuni importanti interventi”.
Confermando di aver dato la propria disponibilità al suo partito, la Lega, per un secondo mandato da primo cittadino, segnala le note di merito di questi anni evidenziando in particolare “la riacquisizione della leadership di Bassano nel territorio”.
“Non era scontata – spiega – ma anche sulla spinta del progetto di Area urbana Pedemontana, che vede la nostra città capofila di 13 Comuni, è nata un’alleanza costruttiva che ci consente di condividere progetti ed iniziative di carattere comprensoriale, supportati da finanziamenti esterni. Non è corretto parlare di provincia, ma di una zona che si è compattata, rispetto alla quale Bassano ne è il baricentro. In questa visione territoriale, c’è anche l’Ipa, l’Intesa programmatica d’area che si occupa in particolare del settore turistico. E poi abbiamo la Spv che favorisce i collegamenti”.
A dimostrazione che la sinergia tra Comuni favorisca un risultato cita l’Unione montana del Bassa-
nese nel cui contenitore è inserita la Polizia locale. “Da quanto è operativa, abbiamo notato un’importante economia di scala”, rileva il sindaco, che rimanendo in ambito territoriale accenna alla recupero del progetto del Tribunale della Pedemontana Veneta con sede in città, nella Cittadella della giustizia, e ai futuri nuovi assetti in ambito sociale che vedranno la costituzione di un ente sovracomunale per la gestione dei servizi destinati alle persone fragili.
Tra gli appuntamenti più attesi del primo semestre del 2024, la tappa cruciale del Giro d’Italia, quella che incoronerà il vincitore. Si correrà sul territorio con due passaggi sul massiccio del Grappa. “Attendiamo decine di migliaia di persone - anticipa - e con gli altri Comuni interessati stiamo lavorando ad un calendario di iniziative di contorno all’evento sportivo”.
Sul fronte dei grandi temi, il prossimo anno vedrà il secondo e ultimo stralcio del progetto di manutenzione straordinaria del Ponte della Vittoria, l’avvio della condivisione con la cittadinanza di una soluzione per il teatro comunale. La giunta comunale guarda con fiducia anche all’annosa questione del Piano Mar che interessa una vasta superficie a sud della stazione ferroviaria dove in passato erano state ipotizzate le Torri di Portoghesi, piano in seguito bocciato . “Siamo in dialogo con la società propositrice per un nuovo intervento, che riduce sensibilmente le volumetrie da costruire e punta a progetti più sostenibi-
li”, riferisce il primo cittadino. In merito invece alle recenti critiche levatesi da più quartieri per l’installazione di diversi ripetitori telefonici, Pavan chiarisce che il piano e il regolamento, approvati dal consiglio comunale, in realtà hanno evitato che l’installazione avvenisse a caso e in alcune zone sensibili che insieme costituiscono il 35 per cento del territorio comunale. “Si è cercato di mettere ordine e che la dislocazione delle antenne rispettasse tutte le regole – osserva - Mi spiace che i cittadini non abbiamo compreso questo e sia nata una sorta di rivolta”. L’augurio che Pavan fa ai bassanesi per il 2024 è quello di “abbandonare un approccio negativo e di guardare con maggiore positività alla città: ne guadagna la qualità di vita di tutti”.
Raffaela Forin
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piano
Primo
bilancio dell’anno appena concluso e annuncia le sfide per il 2024
Elena Pavan
L’intervista. Il sindaco Pavan traccia un
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Scuole. Dal prossimo anno l’iscrizione alle strutture di via Rivana, via Chini e via Veneto sarà regolata da precisi requisiti
Nuovi criteri e un regolamento per accedere ai nidi comunali
Gli asili nido comunali si dotano di un regolamento e di una griglia di punteggi attribuiti sulla base di diversi criteri con l’obiettivo di formare una graduatoria di ammissione al servizio educativo. Non farà più solo fede, quindi, la data d’iscrizione: dal prossimo anno scolastico l’accesso alle strutture di via Rivana, via Chini e via Veneto sarà regolato da alcuni requisiti.
Per i bambini residenti a Bassano, la priorità sarà assicurata ai portatori di handicap gravi certificati (50 punti), seguiti dai minori invalidi o disabili certificati (45), dalla presenza all’interno del nucleo familiare del minore di componenti portatori di handicap o con invalidità certificata (40). A seguire, 35 punti andranno ai bimbi nel cui nucleo familiare ci sia una difficoltà di cura e di accudimento comprovata da una relazione dei Servizi Pubblici; 32 punti invece saranno attribuiti nel caso in cui ci si-
ano fratelli o sorelle frequentanti lo stesso nido. Due punteggi in meno sono stati previsti per i bimbi con un unico genitore ed in particolare quelli non riconosciuti dall’altro genitore; 30 punti se orfani. Se vi sono altri minori all’interno del nucleo familiare saranno assegnati 25 punti, 15 se entrambi i genitori sono impegnati in attività lavorativa; infine, 10 verranno attribuiti se i genitori frequentano una scuola secondaria di secondo grado o corsi riconosciuti per il conseguimento del diploma..
Per i minori non residenti nel territorio comunale invece, sarà data priorità ai figli di genitori che lavorano a Bassano e a quelli i cui nonni risiedono in città.
“Abbiamo adottato la scelta sacrosanta di privilegiare bambine e bambini con difficoltà personali e familiari – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione, Mariano Scotton – per poi considerare anche il legame con
la nostra città, diretto o dei genitori. Auspichiamo comunque di garantire la più ampia possibilità di accesso alle nostre strut-
ture, sia per la sana crescita dei ragazzi sin dalla prima infanzia, sia per garantire un aiuto ai genitori impegnati nel lavoro e nel
portare avanti la famiglia”.
Le domande per l’ammissione alla graduatoria per l’accesso agli asili nido comunali vanno presentate entro il 30 aprile di ogni anno.
Sono in totale 158 i posti disponibili nelle strutture educative riservate ai piccoli di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. “Da quando si è registrato un calo delle nascite, solitamente riescono a soddisfare le domande: raramente si formano liste d’attesa, o comunque vengono evase in tempi brevi”, precisa l’assessore Scotton.
A gestire i nidi è il personale della cooperativa La Goccia aggiudicatasi la gara. La retta di frequenza è differenziata sulla base di alcune agevolazioni, del reddito familiare, sulla residenza e sull’orario di frequenza. Sono infatti previste diverse formule, anche con prolungamenti, per agevolare le famiglie che lavorano. (r.f.)
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Urbanistica. Dopo la chiusura dell’Astra, tutte le ipotesi per un luogo che la città attende da anni
In campo tre proposte progettuali per l’atteso teatro comunale
Tre ipotesi per un teatro comunale che la città attende da molti anni dopo la chiusura dell’Astra. E’ quanto contiene il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFap), elaborato dallo studio ViTre su iniziativa dell’amministrazione comunale . Le tre soluzioni proposte riguardano: acquisizione e ristrutturazione dello storico Astra (costo previsto 21 milioni di euro), e la costruzione ex novo all’interno dell’area del parcheggio Le Piazze (16 milioni di euro), oppure nel cantiere dell’ex polo Santa Chiara (18 milioni). Sulle ipotesi il sindaco Elena Pavan ha annunciato che sarà coinvolta a cittadinanza attraverso alcuni incontri pubblici: l’obiettivo è di individuare una soluzione condivisa con la comunità. “Come emerge dalle analisi effettuate dagli esperti di spettacolo, Bassano necessita di un teatro con una capienza di circa 700-800 posti a sedere e una torre scenica in grado di supportare spettacoli di tutti i tipi - ha spiegato il sindaco – Si tratta ora di decidere quale strada percorrere valutando punti di forza e di criticità di ciascuna proposta elaborata. Siamo consapevoli che il luogo del cuore rimane l’Astra, ma versa in condizioni molto precarie dopo i ripetuti crolli parziali del tetto, è di privati e presenta delle criticità. Per questo motivo abbiamo sondato anche ipotesi alternative”.
In effetti, dallo studio effettuato per procedere con l’Astra bisogne-
rebbe superare molte difficoltà. “Per la sua particolare posizione, non vi sono via di fuga e nemmeno quelle deputate alle operazioni di carico e scarico del materiale e attrezzature sceniche: l’unico accesso è quello frontale su viale dei Martiri - ha chiarito Pavan – L’attuale capienza è limitata, si fermerebbe a 650 posti a sedere e sono indispensabili nuovi spazi per mettere l’edificio a norma, per ricavare i camerini e le uscite d’emergenza. Dalle analisi svolte si sconsiglia di prevedere piani interrati perché le fondamenta dello storico stabile sembrano poco profonde. Pertanto, per l’ampliamento si dovrebbero acquisire delle metrature laterali tutte di privati”. Ulteriori criticità sono costituite dalla gestione di un cantiere in una situazione in cui gli immo-
Le tre soluzioni riguardano: acquisizione e ristrutturazione dello storico Astra (costo previsto: 21 milioni di euro); costruzione ex novo all’interno dell’area del parcheggio Le Piazze (16 milioni di euro), oppure nel cantiere dell’ex polo Santa Chiara (18 milioni di euro)
bili sono addossati e datati, con un unico accesso dal viale, e potrebbero verificarsi non trascurabili ripercussioni sugli edifici vicini con tutte le vibrazioni del caso. Inoltre, la torre scenica non avrebbe altezza e profondità sufficienti per l’allestimento di tutte le scenografie”.
Dalla relazione dello studio di ViTre, tra acquisizione dello stabile e degli spazi laterali, accordi con le proprietà vicine, progettazione e lavori, la soluzione Astra verrebbe a costare 21 milioni di euro, partendo dalla considerazione che l’immobile venga ceduto per 940 mila euro come da stima commissionata dal Comune ad un esperto. “Le difficoltà e l’elevato costo non significano che l’ipotesi sia stata abbandonata”, ha precisato Pavan.
Le alternative: una porzione del park “Le Piazze” oppure nel cantiere mai finito dell’ex polo Santa Chiara
La seconda proposta, meno costosa e meno problematica dal punto di vista tecnico, vede la costruzione di un nuovo teatro. E qui le sedi individuate sono due: o in una porzione del park “Le Piazze”, oppure nel cantiere mai finito dell’ex polo Santa Chiara (già caserma Cimberle Ferrari). L’ipotesi del parcheggio prevede la realizzazione di un complesso con una base perimetrale di 55 per 34 metri e una spesa stimata in 16 milioni di euro. La capienza salirebbe a 732 posti a sedere con possibilità di arrivare a 800. “In questo caso la struttura da costruire risponderebbe a tutte le esigenze – ha aggiunto Andrea
Zonta, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici – La torre scenica potrebbe raggiungere i 20 metri di altezza, adeguata ad ogni allestimento teatrale. Ci sarebbe la possibilità di costruire anche spazi ad uso culturale o sale riunioni”. Questa soluzione andrebbe a ridurre l’area di parcheggio di quasi un terzo. “I posti soppressi potrebbero essere ricavati costruendo un piano interrato dell’area di sosta”, ha sottolineato Zonta.
Un teatro con le stesse dimensioni pensate per “Le Piazze” potrebbe starci anche nell’ex polo Santa Chiara ma con una spesa stimata in 18 milioni di euro; 2
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Raffaella Forin
milioni in più per procedere con le demolizioni e la sistemazione dell’area di cantiere fermo da anni. In questo caso, l’unica difficoltà è costituita dagli accessi laterali di servizio (il principale, per il pubblico sarebbe da via Jacopo Da Ponte) che attualmente sarebbero troppo stretti, ma si potrebbero allargare con l’ autorizzazione della Sopritendenza. Ora la parola passa ai cittadini attraverso una serie di incontri nei quali vengono presentate e discusse le tre soluzioni. La giunta comunale spera che entro la fine del mandato amministrativo si delinei quella più opportuna. (r.f.)
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L’edificio del vecchio teatro Astra
Cantieri aperti. Atteso da tempo, è in arrivo l’ultimo stralcio di lavori che interessano alcune aree della città
Allargamento di Contrà Fietto e riqualificazione dell’area adiacente al Palangarano
L’intervento in Contrà Fietto è destinato ad agevolare l’accessibilità agli insediamenti commerciali e produttivi dell’area e creare le basi di un nuovo percorso ciclopedonale di collegamento tra il centro di Campese e la vicina zona dello svincolo della statale 47 Valsugana
A tteso da tempo, è in arrivo l’ultimo stralcio dei lavori di allargamento di Contrà Fietto, in zona Campese. L’amministrazione comunale ne ha approvato il progetto esecutivo finalizzato a favorire un doppio senso di circolazione veicolare che agevolerà l’accessibilità agli insediamenti commerciali e produttivi dell’area e per creare le basi di un nuovo percorso ciclopedonale di collegamento tra il centro di Campese e la vicina zona dello svincolo della statale 47.
Con una spesa di 110 mila euro, l’intervento prevede l’allargamento della sede stradale verso ovest e sarà predisposta l’infrastruttura per la futura realizzazione dell’illuminazione pubblica. L’opera arriva dopo la conclusione dell’iter per i lavori del tratto sud della scorsa estate per ulteriori 98 mila euro di spesa.
“Con questi interventi – ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta – si crea un nuovo collegamento, agevole per i veicoli, tra il centro di Campese e la superstrada e un nuovo tratto percorribile verso nord da pedoni e ciclisti che arriveranno da Bassano lungo il sentiero in destra Brenta. La nuova strada allargata libererà un po’ di traffico dalla provinciale che attraversa il centro del quartiere e consentirà a pedoni e ciclisti di percorrere questo tratto in sicurezza, attraverso un percorso a loro dedicato”.
Via libera anche al progetto esecutivo per la riqualificazione di un’area adiacente al lato est del Palangarano in quartiere XXV Aprile. L’ intervento rimetterà in gioco uno spazio oggi in stato di abbandono, lievemente depresso rispetto alle zone circostanti, e per questo soggetto a ristagni di acqua piovana e riversamenti dell’acqua di ruscellamento dalle aree limitrofe nel campo da basket in occasione delle precipitazioni più intense. Proprio per questa situazione, il Comune ha pensato di smantellare il campo da bocce e realizzare un sistema di captazione e smaltimento delle acque meteoriche.
“Ai margini del campo da pallacanestro – ha informato l’assessore Zonta – realizzeremo una cunetta sotto il terreno erboso per
condurre le acque meteoriche verso un nuovo pozzo disperdente come quelli già presenti a servizio del Palangarano. Il campo sportivo sarà, dunque, meno soggetto all’usura causata dalle precipitazioni e agibile anche in caso di maltempo”. Il costo complessivo dell’intervento è di 40 mila euro.
Raffaella Forin
Installate a breve 28 nuove colonnine per ricaricare le auto elettriche
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L’amministrazione comunale di Bassano ha accolto la proposta presentatale da Tesla Italy per la realizzazione di una rete di ricarica destinata alle auto elettriche da collocare in alcune aree utilizzate a parcheggio pubblico. L’intervento prevede 28 nuovi stalli, tutti dotati di colonnine, che saranno costruiti in due fasi, rispettivamente di 12 e 16 postazioni ciascuna.
Secondo l’accordo fra le due realtà, tutte le spese dei lavori per l’installazione, gli allaccia-
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menti, il collaudo, la segnaletica orizzontale e verticale saranno interamente a carico dell’azienda, mentre il Comune, esente da oneri, incasserà un contributo di 20 mila euro in cambio della concessione degli spazi. Le stazioni di ricarica saranno sempre attive e fruibili: 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e vi potrà accedere qualsiasi tipo di veicolo elettrico. “Abbiamo approvato con convinzione questo protocollo la cui durata è di 12 anni – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta – Ci consente di incrementare le strutture a servizio delle auto elettriche, senza oneri e incassando un contributo. Crediamo sia una scelta lungimirante, che guarda al futuro in un’ottica di mobilità sostenibile”. In caso di imprevisti di qualunque natura o per diverse esigenze, l’accordo garantisce al Comune la possibilità di chiedere la rimozione degli stalli. Che saranno individuati a breve, incrementando notevolmente le aree di ricarica cittadine”.
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Teatro. Il Comune, in accordo con Arteven, propone rappresentazioni in doppia serata sempre al Remondini
La stagione raddoppia: cinque spettacoli in un nuovo mini abbonamento
La campagna abbonamenti della stagione teatrale bassanese 2023-2024, realizzata in collaborazione con Arteven, in pochi giorni fa sold out.
Da qui la decisione di raddoppiare le proposte
In pochi giorni ha registrato il tutto esaurito la campagna abbonamenti per la stagione teatrale bassanese 2023-2024 realizzata in collaborazione con Arteven circuito multidisciplinare regionale. Tuttavia, per rispondere all’ulteriore richiesta di abbonamenti e biglietti per i singoli spettacoli, il Comune di Bassano, in accordo con Arteven, ha approntato il raddoppio di cinque spettacoli della stagione, che verranno così proposti in doppia serata sempre al teatro Remondini. .
Dopo il secondo turno di Medea di Euripide con Laura Morante, il calendario propone la seconda serata anche per Gli innamorati di Carlo Goldoni, spettacolo che sarà replicato sabato 10 febbraio, sempre dalle 21; a portarlo in scena, il Teatro Stabile del Veneto. Lunedì 26 febbraio, secondo turno per “Un sogno a Istanbul” di Paolo Rumiz che avrà per protagonisti Maddalena Crippa e Maximilian Nisi. Prevista per mercoledì 27 marzo la replica di Tre donne alte di Edward Albee con Ida Marinelli, mentre venerdì 5 aprile, secondo turno per L’onesto Fantasma di Edoardo Erba che vedrà sul palco Giancarlo Tognazzi.
E’ un cartellone che mette in scena storie e temi che attraversano vari generi teatrali quello della stagione in corso. Storie di donne, d’amore, di amicizia, con drammaturgie che
hanno radici sia nella grande tradizione teatrale, sia in quella contemporanea, alternando celebrati protagonisti a giovani talenti del nostro teatro.
Dopo Laura Morante che ha inaugurato il cartellone interpretando un personaggio mitico del teatro classico, Medea di Euripide, nel filone dei grandi classici c’è la commedia di Carlo Goldoni Gl’innamorati, per la regia di Andrea Chiodi, che vede in scena 9 giovani attori del Teatro Stabile del Veneto. Una storia d’amore assai sfaccettata con personaggi vicini al nostro tempo: due giovani che dovranno imparare dalle loro disavventure che l’amore non basta a sé stesso, ed anzi gestirlo è assai complesso.
Maddalena Crippa - insieme a Maximilian Nisi - è l’interprete di Un sogno a Istanbul tratto dal best seller di Paolo Rumiz
“La cotogna di Istanbul”. Un testo teatrale di grande forza e suggestione che racconta della straordinaria storia d’amore di Max e Maša. Capolavoro di intelligenza e abilità teatrale del premiato drammaturgo americano Edward Albee, è Tre donne alte, diretto da Ferdinando Bruni. Una pièce teatrale tutta declinata al femminile, con protagoniste tre donne in tre diverse fasi della vita: magistrale è Ida Marinelli nella novantenne ricca e vedova che ripercorre la sua esistenza, la badante che l’assiste con pazienza è un’impec-
cabile Elena Ghiaurov, mentre la giovane Denise Brambillasca, è l’avvocata ambiziosa che ne gestisce il patrimonio. Infine, un altro protagonista della scena Italiana: Gianmarco Tognazzi, in L’onesto fantasma con drammaturgia e regia di Edoardo Erba. Una commedia originale, che rilegge l’Amleto in modo singolare, mettendo in luce la storia di un’amicizia speciale e un grande atto d’amore verso il teatro. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0424 524214.
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Concerti. Grande attesa per lo spettacolo in programma il 26 gennaio
“Cartoline da qui”: i Nomadi in tour a Bassano
INomadi tornano ad infiammare i cuori del bassanese con un concerto in programma il 26 gennaio 2024 ( l’inizio è fissato per le 21) all’Arena Cmp di Bassano. Si tratta del nuovo tour intitolato “Cartoline da qui” con il quale la band vuole presentare l’ultimo lavoro discografico omonimo, uscito a maggio scorso, ma anche festeggiare insieme ai suo numerosi e sempre fedelissimi fa, una lunghissima storia musicale.
Il gruppo più longevo d’Italia, fondato nel 1963 da Beppe Carletti e Augusto Daolio, metterà in scaletta anche brani iconici come «Io vagabondo» e «Dio è morto», mentre sul palcoscenico un megaschermo rimanderà ad immagini e video.
La band è riconosciuta come un’icona della musica italiana: ha appena celebrato 60 anni di musica con uno splendido cofanetto tributo ad Augusto Daolio, un viaggio emotivo attraverso quattro cd e due dvd contenenti inediti, rarità, provini,
versioni in spagnolo, remix e alcuni brani tratti da concerti live inediti.
I Nomadi inoltre in questi giorni hanno ricevuto da Voci per la libertà e Amnesty International Italia il Premio alla carriera per l’impegno in favore dei diritti umani: un tributo al lungo impegno umanitario che impreziosisce la loro già straordinaria carriera musicale.
I biglietti per assistere al concerto, organizzato da DuePunti Eventi con l’amministrazione comunale, sono disponibili on line e nei punti vendita Ticketone. (r.f.)
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Mostre. Al Museo Civico le opere della famosa fotografa americana
“L’altra America” di Lange fino al prossimo 4 febbraio
Fino al 4 febbraio il Museo Civico di Bassano del Grappa omaggia uaa donna il cui “sguardo” ha fatto la storia di questa forma d’arte segnando, di fatto, la nascita della fotografia documentaria: Dorothea Lange.
La mostra “Dorothea Lange. L’altra America” realizzata in collaborazione con il Centro Italiano per la Fotografia di Torino, presenta l’opera della celeberrima fotografa statunitense, cofondatrice nel 1952 di Aperture, la più autorevole rivista fotografica al mondo, e prima donna fotografa cui il MoMa dedicò una retrospettiva nel 1965, pochi mesi prima della sua scomparsa.
Circa 200 scatti ne ripercorrono la carriera, approfondendo la produzione degli anni ‘30 e ‘40 durante i quali la fotografa racconta, con uno stile particolarissimo e incisivo, temi ancora oggi attuali: la crisi climatica, le migrazioni, le discriminazioni che segnarono gli anni della Grande Depressione.
In linea con la missione del Museo di
aprirsi al pubblico come luogo sempre più accessibile e inclusivo, la mostra si accompagna ad un innovativo percorso tattile per consentire ai visitatori non vedenti e ipovedenti di fruire della mostra in piena autonomia. Otto pannelli visivo tattili corredano le fotografie più iconiche e rappresentative. Ogni disegno a rilievo contiene didascalie in braille e descrizioni audiovisive attivabili con QR code o NFC (Near Field Communication), per guidare alla conoscenza dell’opera.
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Fotog
Bici&moto. Spettacolari tragitti e 7 percorsi, aperti a tutti, da Bassano verso l’Altopiano
Bikepass Club, in bici sul Grappa e Altopiano di Asiago 7 Comuni
Bikepass Club è una iniziativa che intende declinare il turismo in chiave sportiva, per gli amanti della bicicletta. E’ rivolta a ciclisti ed appassionati di moto e propone sette percorsi verso l’Altopiano di Asiago, che partono tutti dal Bike Hotel alla Corte a Bassano del Grappa e si concludono o passano per il centro di ognuno dei Comuni che costituiscono la Spettabile Reggenza. Si tratta di: BassanoLusiana-Conco, Bassano-Gallio, Bassano-Foza, Bassano-Enego, Bassano-Asiago, Bassano-Roana e Bassano-Rotzo.
Ci sono poi le due salite al Monte Grappa, due classicissime, chiamate Strade dei Generali. Sono la “Cadorna” che da Romano d’Ezzelino sale a Cima Grappa seguendo la SP148, con partenza dal Caffé Pedrocchi e la “Giardino” che da Romano d’Ezzelino sale a Cima Grappa, seguendo la SP140, sempre con partenza dal Caffé Pedrocchi, ma passando per Semonzo e Campocroce.
Tracciando il loro passaggio, mediante QR-Code in partenza ed arrivo, i partecipanti verranno inseriti in apposite graduatorie distinte per tipologia di mezzo utilizzato (Road, Bike, MTB o e-Bike e motor bike) e tempo impiegato. I QR-Code in partenza sono al Bike Hotel alla Corte a Bassano del Grappa, per le salite in Altopiano e al Caffé Pedrocchi a Romano d’Ezzelino, per le salite verso il Grappa. I QR Code in arrivo sono: per le salite al Monte Grappa Grappa, al Rifugio Bassano, per quelle sull’Altopiano: al Ruben Stube Fest di
Le salite al Monte Grappa sono due classicissime chiamate le Strade dei Generali. Sono la “Cadorna”, da Romano d’Ezzelino al Grappa seguendo la SP 148, e la “Giardino”, sempre da Romano d’Ezzelino a Cima Grappa ma percorrendo la SP 140
Rubbio, al Caffè La Piazzetta di Gallio; all’Osteria Tre Sciòppi di Foza; alla Baita Monte Lisser di Enego, al Wunderbar di Asiago, al Bar Centrale di Roana ed al Corra’s Bar di Rotzo.
L’idea è nata nel 2018 dalla collaborazione tra Giancarlo Andolfatto del Non Profit CenterCentro di Promozione Culturale e Sportiva, l’Asd La Prealpe e lo Studio Marco Gallinaro. Poi ecco Roberto Astuni titolare del Bike Hotel alla Corte. Iniziativa rilanciata per la stagione 2024. Dal lasciapassare cartaceo dell’idea originaria, si è passati al QR Code, contando tramite il web
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e la diffusione tra gli appassionati, di diffondere la piattaforma nell mondo dello sport. Nel mese di ottobre di ogni annoad insindacabile giudizio di una commissione appositamente nominata - verranno assegnati riconoscimenti in base ai tempi o frequenza per ciascuna salita proposta e per tipologia di mezzo utilizzato. I premi saranno consegnati personalmente, durante una serata dedicata annunciata sempre nel sito www. bikepassclub.it dove si trovano tutti i dettagli dell’iniziativa.
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La vicentina Michelle Cabret-Herrera è Miss Blumare 2023
È giunto alla 15esima edizione il concorso nazionale di Miss Blumare, che ha registrato uno straordinario successo in termini di coinvolgimento, di pathos, di livello artistico e si conferma un appuntamento importante dedicato a moda e bellezza. A caratterizzarlo la finale a bordo di una nave della flotta MSC durante una crociera. Erano in 55 a contendersi scettro e corona, immortalate da Alberto Zonta, affrontando quattro prove di valutazione: volto e fotogenia, abilità, fisico ed eleganza. La vittoria alla vicentina Laila Mi-
chelle Cabret-Herrera, seconda la toscana Matilde Camera Toscana e terza la campana Anna Luisa Isernia. Laila ha 17 anni, vive a Vicenza, ed è alla sua prima esperienza che le ha fatto scoprire la passione per le sfilate di moda.
Passione che desidera approfondire, accanto allo studio, puntando alle passerelle dei grandi marchi della moda. A condurre l’evento sulla MSC Fantasia, Angela Melillo. Presenti tanti artisti come la Little Tony Family con Cristiana Ciacci, figlia d’arte del famoso
Little Tony, e Angelo Petruccetti , il comico Enzo Emmanuello, Miryea Stabile la Barbie italiana. La direzione nazionale del concorso con a capo il Presidente Guido Maculan, coadiuvato da Stefano Novello, Renato Dorio e Gianfranco Visentin, è soddisfatta dell’alto livello raggiunto dalla manifestazione che è una vera e propria scuola. Iscrizione e partecipazione al concorso by Studioimmagine Srl di Thiene, sono gratuite. Grande attesa per l’edizione 2024 che comincerà a breve. I dettagli su: www. missblumare.com. (m.c.)
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Michelangelo Cecchetto
Da sinistra Giancarlo Andolfatto con Roberto Astuni titolare del Bike Hotel alla Corte
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Tennis. A dieci anni dal tricolore nel 2013, il team bassanese si aggiudica il massimo campionato
La società Bassano Progress Profiles conquista la promozione e vola in serie A1
SGià nella fase a gironi la St Bassano Progress Profiles aveva dimostrato di possedere qualità e capacità per tornare nella massima serie, vincendo tutte le partite del girone per Marco Speronello da Montebelluna e Francesco Salviato da Mestre che sui campi di Bassano si è allenato fin da bambino, per concludere con Matteo Dal Zotto di Thiene. Un gruppo fatto in casa che rende il successo di questa stagione ancor più speciale.
i è conclusa la splendida cavalcata della St Bassano Progress Profiles. La società di tennis bassanese ha conquistato la promozione in serie A1 al termine di una stagione dominata in A2. A dieci anni dalla conquista del tricolore nel 2013, riconquista così il massimo campionato, pareggiando 3-3 sul proprio campo contro lo Stampa Sporting Torino dopo averli battuti 4-2 nella gara d’andata in terra piemontese.
Già nella fase a gironi la St Bassano Progress Profiles aveva dimostrato di possedere le qualità e capacità per tornare nella massima serie, vincendo tutte le partite del girone. Nello spareggio decisivo i bassanesi hanno però sofferto più del previsto. Nonostante la vittoria dell’andata, la sfida in casa contro lo Stampa Sporting Torino è stata piuttosto equilibrata con i singolari che si sono conclusi sul 2-2 con i punti per la società bassanese conquistati da Francesco Salviato e Matteo Dal Zotto. Come a Torino, il risultato della sfida è stato così deciso dai doppi ma questa volta i piemontesi sono riusciti con una prestazione d’orgoglio a strappare il pareggio finale. Se la coppia Salviato-Dal Zotto ha perso 12-10 al super tie break dopo aver avuto un match point sul 10-9, il duo Speronello-Gabrieli si è fatto rimontare sull’8-4 sempre al super tie break, trovando però i colpi decisivi per piegare la resistenza degli avversari.
Per la St Bassano la gioia del ritorno in A1 arriva a dieci anni esatti dalla vittoria dello scudetto. Se allora la squadra era infarcita di campioni con giocatori come Andreas Seppi, Paolo Lorenzi, Huta Galung e Marco Crugnola, oggi il risultato rende ancor più orgoglioso il sodalizio bassanese. A raggiungere la storica qualificazione è stato un gruppo di ragazzi locali, interamente formati nella scuola tennis bassanese che negli anni ha saputo crescere e diventare punti di riferimento per la società.
A cominciare dal bassanese Tommaso Gabrieli, passando
A guidare i ragazzi, oggi come allora, Marco Moretto e Marco
Fioravanzo. I due capitani della St Bassano Progress Profiles c’erano anche dieci anni fa, quando si cucirono sul petto lo scudetto, e sono stati loro i fautori di questa rigenerata nidiata di talenti, mandando in archivio un periodo irripetibile e tracciando la strada per questo importante traguardo del 2023.
Luca Strapazzon
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Bassano Volley in corsa per i playoff
Giunti all’undicesima giornata su 26 di campionato, il Bassano Volley resta in corsa per un posto nei playoff sia nella B Maschile che in B2 Femminile. Entrambe le formazioni cittadine hanno chiuso l’anno in crescendo dopo un inizio di stagione complesso, con diversi infortuni che ne hanno rallentato il percorso.
La formazione maschile ha chiuso questa prima parte di stagione al terzo posto in classifica, a cinque punti dalla seconda, l’UniTrento Volley, e più distanziata dalla capolista Monselice che ha 8 punti di vantaggio. Al netto di alcuni infortuni che hanno colpito la compagine guidata da Poletto, come quelli di capitan Rampin e dell’azzurrino Bertoncello rientrato solo nelle ultime partite, le
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sconfitte per il Bassano Volley sono quasi tutte arrivate nelle sfide con avversarie dirette. Il primo ko, in casa alla terza giornata, è arrivato con il Povegliano quarto in classifica, così come la sconfitta con il Trebaseleghe attualmente quinto. Netta anche la sconfitta con la seconda in classifica a Trento, mentre la quarta sconfitta dell’anno è arrivata a Treviso al tie break. Il prossimo 20 gennaio PalaBassano 2 arriverà la capolista Monselice e l’obiettivo è invertire la rotta negli scontri diretti. È invece al quarto posto, ma con una classifica più corta, la formazione femminile che milita nel girone D di B2. Le ragazze di coach Carmelino hanno perso ben tre partite al tie break e con 21 punti sono a meno sette lunghezze dalla capolista Fiero. La seconda in classifica, la Cartiere dell’Adda dista quattro punti ma è stata battuta al tie break in casa loro, mentre una sconfitta al tie break è arrivata con la terza, la Trentino Energie Argentario. La squadra di Carmelino è quindi pienamente in corsa per un posto nei playoff. (l.s.)
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Calcio. La squadra è quinta in classifica e i tifosi potrebbero iniziare a sognare qualcosa in più
A fine girone d’andata FC Bassano a caccia di una comoda salvezza
Se l’obiettivo annunciato ad inizio stagione era la salvezza, al giro di boa i tifosi dell’FC Bassano potrebbero essere legittimati dal sognare anche qualcosa di più. Al termine del girone d’andata i giallorossi sono infatti quinti in classifica generale, occupando l’ultima posizione valida per la qualificazione playoff. Un risultato in linea con qualcosa di più di una salvezza tranquilla, almeno secondo la tabella di marcia, ma l’obiettivo che la società continua a predicare è quello di raggiungere quanto prima la riconferma in serie D. Il girone C della massima categoria del calcio dilettantistico è saldamente guidato dall’Union Clodiense Chioggia, che ha già un vantaggio di 12 punti sul Treviso. In questi primi mesi della stagione 202324 la società del presidente Baggio, promossa in serie D lo scorso giugno, ha dimostrato di saperci stare nella categoria. La squadra di mister Alessandro Pontarollo ha infatti ben figurato anche fuori casa, dove in otto sfide disputate finora è uscita sconfitta solo contro il Dolomiti Bellunesi, subendo solo tre reti complessive fuori dalle mura del Mercante. Più balbettante invece l’andamento in casa, dove i giallorossi sono stati in grado di ottenere importanti risultati ma anche cadute più rovinose. Tra queste la sconfitta per 3-0 con l’Adriese alla quarta
giornata, in una partita segnata da alcuni errori arbitrali, mentre al Mercante è arrivata la gioia di piegare per 2 a 0 il Treviso, squadra corazzata con ambizioni importanti. Per l’obiettivo della salvezza al Bassano serve ancora qualche punto, circa 15, per essere tranquilli e poter festeggiare la permanenza in serie D. I ragazzi di Pontarollo hanno ora 9 lunghezze di vantaggio dalla zona play-out, un gap abbastanza rassicurante ma da non sottovalutare in una categoria complessa e combattuta come la D. In questo scenario, però, sognare anche qualcosa di più non è esagerazione. Assoluto protagonista della corsa dell’FC Bassano finora è stato Taiwo Olonisakin che
In questi primi mesi della stagione 2023-24 la società del presidente Baggio, promossa in serie D lo scorso giugno, ha dimostrato di saperci stare nella categoria. La squadra di mister Alessandro Pontarollo ha ben figurato anche fuori casa, dove in otto sfide disputate è uscita sconfitta solo contro il Dolomiti Bellunesi
con sei centri già messi a segno è il capocannoniere della squadra e punto di riferimento davanti, condividendo con Forte e Fagan fortune e oneri, a cui si aggiunge dalla panchina l’ex giocatore del Vicenza Filip Raicevic. In generale, però, i giallorossi spiccano per la loro tenuta difensiva con sole 13 reti subite in 17 match che ne fanno la seconda miglior difesa del campionato, dietro soltanto alla capolista Unione Clodiense Chioggia. I vari Seno, Stefanelli, Cunico, Marchiori, Zanata hanno costruito una cerniera difensiva solida, tanto che l’estremo difensore Davide Costa ha già registrato 8 cleen sheet, ovvero partite senza subire gol.
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Luca Strapazzon
Ubroker Bassano, guidata da mister Zonta, attesa al rilancio nel 2024
Non è stata la prima parte di stagione sperata per la Ubroker Hockey Bassano 1954. La formazione cittadina era partita con ben altri propositi ma dopo 13 turni di campionato ha concluso il girone d’andata al decimo posto in classifica ben lontano dal lottare per i primi posti come previsto ad inizio stagione. Una situazione che è costata a metà dicembre la panchina a Miguel Viterbo, che dopo l’ennesima sconfitta ha deciso di dimettersi dalla guida dell’Hockey Bassano. Viterbo si è assunto tutte le responsabilità sull’andamento della squadra, con un gesto signorile e rispettoso della società e dell’ambiente bassanese. Al suo posto è stato chiamato come guida tecnica un bassanese doc, Roberto Zonta, 63 anni, originario di Sant’Eusebio che guiderà l’Hockey Bassano per la terza volta in carriera dopo la parentesi tra l’88 e il 1994 e una seconda esperienza a cavallo del nuovo Millennio. Nelle prime due par-
tite sotto la guida di mister Zonta sono arrivati un pareggio contro l’altra delusa vicentina, il Sandrigo, e la sconfitta con la capolista Trissino, messa comunque in difficoltà dalla formazione bassanese. L’Ubroker Bassano ha ripreso il proprio cammino il 6 gennaio a Grosseto, prima giornata del girone di ritorno dove la formazione di Zonta punta a risalire in classifica e riprendersi il posto che le merita. In questa rincorsa dovrà fare a meno di Andrea Scuccato che tornerà con molta probabilità non prima di febbraio. Non una situazione facile da gestire per mister Roberto Zonta che ha però l’esperienza necessaria e il materiale tecnico a disposizione per poter far crescere la squadra nelle prossime settimane e mesi. (l.s.)
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#Regione
Politica. I congressi provinciali hanno prodotto una reale inversione di rotta
Fratelli d’Italia si prepara a guidare il Veneto
In Fratelli d’Italia, il partito del Premier Giorgia Meloni, soffia un vento di profondo cambiamento e in Veneto, in questo senso, si sono visti, nel corso dei congressi provinciali, i segnali maggiormente evidenti. A innescare, almeno in Veneto, questo significativo cambio di rotta è stato il congresso provinciale di Treviso, il primo non unitario celebrato.
A vincerlo, probabilmente contro ogni pronostico, è stato il giovane vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, solida tradizione di destra con uno
“L’appuntamento elettorale del 2024 sarà un passaggio fondamentale. I risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali”
spiccato sguardo al sociale.
Dopo Treviso, uno dopo l’altro, praticamente tutti i presidenti provinciali sono cambiati. Volendo semplificare si potrebbe dire che il Veneto ha voluto dare un forte segnale al proprio coordinatore regionale, il senatore bellunese Luca De Carlo. Se ci si affidasse, però, a una lettura di questo tipo non si comprenderebbero fino in fondo le ragione di un cambiamento così radicale. L’inversione di rotta, infatti, non ha tratti personalistici - anche se la vittoria di Borgia a Treviso proprio nel collegio elettorale di De Carlo costituisce una battuta d’arresto – ma di vera e propria fisionomia del partito.
“In questi anni – ci spiega il neo-segretario trevigiano, Claudio Borgia – in
troppi ci siamo sentiti dirigenti politici di secondo livello. Il nostro limite? Non esserci iscritti a Fratelli d’Italia il giorno stesso della sua fondazione. Giorgia Meloni in questo è stata bravissima perché ha sempre lavorato per allargare il partito e per garantire a tutti la stessa agibilità politica. Io ho una storia saldamente radicata a destra, da sempre. Che è culturale prima che partitica. Una destra che parte dei territori, che ha dei valori ben precisi che sono, tra gli altri: l’amor di Patria, il merito, l’equità, la difesa delle tradizioni e dell’identità, che è maggiormente attenta ai temi sociali e quindi impegnata a difesa di chi ha più bisogno. E poi una destra che, con profonda ispirazione risorgimentale, avverte con emozione il senso dell’orgoglio nazionale.”
“Con questo congresso – continua Borgia – si rafforza un importante patto generazionale e di radicamento territoriale voluto proprio da Giorgia Meloni attraverso il quale ha riunito il partito e bloccato sul nascere, di fatto, le correnti. Il nostro obiettivo è, e deve essere, quello di stare sempre di più in mezzo alla gente in particolar modo in un momento difficile come questo nel quale le nostre famiglie e le nostre imprese stanno realmente soffrendo per le scelte scriteriate degli anni passati.
In tutti questi anni di impegno - prima da presidente provinciale dei giovani di Alleanza Nazionale, poi da rappresentante degli studenti universitari a Bologna (dove si trovò a lavorare, pur da posizioni diverse, fianco a fianco alla segretaria del PD, Elly Shlein all’epoca studentessa e rappresentante della sinistra universitaria NdR) e da vicesindaco di Montebelluna (recordman veneto di preferenze nella tornata 2021,
anno della sua rielezione NdR) - ho imparato che per provare, realmente, a rappresentare chi ti ha eletto, e anche chi non ti ha votato, devi esserci sempre; non puoi pensare di comprendere le cose stando in un ufficio a guardare le cose con distacco, magari affidandoti a schemi precostituiti. Devi darti da fare concretamente per migliorare la qualità di vita dei tuoi cittadini, cosa che ho sempre cercato di fare.”
Partendo da questi presupposti l’obiettivo dichiarato di FDI è la Regione Veneto.
“Piano. Prima delle Regionali ci saranno le amministrative e le Europee del prossimo giugno. Il nostro obiettivo deve essere quello di confermare, e se possibile accrescere, il nostro voto po-
litico e di aumentare significativamente la nostra pattuglia di amministratori locali. Proprio per questo sto visitando tutti i circoli per individuare i candidati migliori da mettere in campo. Io sono, infatti, fermamente convinto che si debbano individuare le persone giuste, le più preparate, quelle che maggiormente possano interpretare il contesto nel quale sono chiamate a impegnarsi. Anche in questo caso non esistono forme precostituite o rendite di posizione se vogliamo veramente fare del bene al nostro territorio. La nostra ambizione, per le prossime amministrative nella provincia di Treviso, è quella di sederci al tavolo con gli alleati avendo sempre un nome all’altezza da presentare come candidato sindaco, poi, insieme, sceglieremo quello o quella maggiormente adeguato.
L’appuntamento elettorale del 2024, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale. È evidente che i risultati delle Amministrative e delle Europee rappresenteranno l’ordine di partenza in vista delle regionali. Del resto la regola è sempre stata questa: chi ha maggiore consenso nel territorio ha il diritto e il dovere di esprimere il candidato; è sempre stato così, sarebbe veramente curioso che sta volta le cose non andassero allo stesso modo. In questo senso noi di Fratelli d’Italia siamo pronti. Anche in questo caso, per me, vale sempre lo stesso requisito: si deve trovare il candidato maggiormente adeguato, senza posizioni precostituite. Fratelli D’Italia potrà dire certamente la propria non soltanto per la nostra forza elettorale, ma perché, già oggi, noi siamo in grado di proporre candidati, sia civici sia di partito, di altissimo valore”.
Primo bando sulle comunità energetiche rinnovabili, Marcato: “Vogliamo creare una rete virtuosa”
“Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono, insieme a fotovoltaico e idrogeno, i caposaldi delle linee strategiche del nuovo piano energetico regionale che stiamo predisponendo”. A dirlo è Roberto Marcato, l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, all’indomanni del via libera dalla giunta veneta al bando di finanziamento che sostiene la creazione e lo sviluppo delle nuove comunità energetiche. “Sono tasselli fondamentali della transizione energetica, - aggiunge l’assessore - in attesa di
indicazioni a livello nazionale, abbiamo approvato un primo bando da un milione di euro per garantire il sostegno alla creazione di queste nuove comunità. E’ da anni infatti che stiamo lavorando per definire un modello energetico regionale votato alla progressiva indipendenza, puntando in particolare alle fonti rinnovabili. Questo è solo il primo bando in materia. A partire da quest’anno appena iniziato le iniziative saranno numerose a supporto di imprese, enti e cittadini”.
Il bando concede una agevolazione,
nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto, nel limite massimo di euro 30.000 euro. Non saranno ammesse le domande i cui progetti comportano spese ammissibili per inferiori ai diecimila euro. La gestione amministrativa del bando è affidata ad Avepa. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del primo febbraio prossimo per tutto il mese, fino alle 17 del 29 febbraio, tramite il sistema informativo regionale “SIU”.
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Claudio Borgia
Roberto Marcato
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L’intervista. L’assessore regionale Federico Caner sulle prospettive per il 2024
“Turismo a gonfie vele, continuerà a crescere, l’agricoltura risente delle contraddizioni europee”
Da trent’anni leghista, si augura un cambio di rotta: “Dobbiamo tornare tra la gente e realizzare la vera autonomia”
Federico Caner, assessore al turismo, all’agricoltura e ai fondi UE della regione Veneto, partiamo quindi dal turismo: cosa ci dobbiamo aspettare dal 2024?
Se i dati dell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso confermeranno il trend fin qui registrato, il 2023 probabilmente è destinato a superare per presenze turistiche il 2019. Stiamo lavorando molto sulla qualità del turismo dei nostri territori, in modo da garantire maggiore redditività non solo al comparto ricettivo ma anche a tutto l’indotto. Per il 2024 le previsioni sono molto buone, lo confermano le prenotazioni di queste settimane. Il comparto termale sta andando molto bene e anche la montagna è in crescita nonostante ci fossero delle perplessità legate all’aumento dei costi per l’inflazione. Invece gli accessi e le vendite di skipass sono aumentati in media di un 15 per cento, con punte del 30 a Cortina. La stagione invernale dunque è partita molto bene, ci auguriamo che anche gennaio e febbraio continui al meglio e che il
meteo sia dalla nostra parte.
Altro settore di sua competenza è l’agricoltura, condizionata da maltempo ed eventi estremi. Come sta il settore primario veneto?
In effetti veniamo da un anno difficile perché il cambiamento climatico si è fatto sentire con la grandine e altri eventi che hanno messo a dura prova non solo la viticoltura ma anche gli altri comparti. C’è poi il problema dell’acqua, o è troppa con le precipitazioni violente oppure manca per lunghi mesi. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Governo con il fondo rischi nazionale e alcune risposte sono arrivate. Nonostante queste difficoltà il sistema ha tenuto grazie ai nostri agricoltori. I prezzi delle materie prime, l’altra emergenza per il settore, sono in calo e ci auguriamo che questo continui. L’anno scorso gli imprenditori hanno pagato un alto prezzo per fertilizzanti e sementi mentre nel momento della raccolta hanno risentito del calo dei quotazioni delle produzioni, e questo non ha permesso di recuperare i maggiori costi
sostenuti nei mesi precedenti.
Lei è anche assessore ai fondi UE: l’Europa ci aiuta? È vicina al territorio?
Ci sono due aspetti da considerare, da una parte è positiva la disponibilità di fondi che per una regione virtuosa come la nostra permettono importanti investimenti sia per il turismo che per l’agricoltura. Pensiamo al turismo, in questa tornata abbiamo raddoppiato la disponibilità di fondi grazie ai quali si sono finanziate la rigenerazione delle imprese, l’ammodernamento degli alberghi e dei servizi turistici. A queste risorse sia lo Stato che la Regione aggiungono poi altri fondi. L’aspetto negativo dell’Europa riguarda l’agricoltura perché l’Ue vede il settore come una fonte di inquinamento anziché come un importante generatore di risorse non solo economiche, ma anche di cibo e materie prime in ambito alimentare, per garantirci una maggiore autosufficienza. Ci troviamo con un’Europa a doppia faccia.
Chiudiamo con una domanda
Arteven rinnova il Cda, Massimo Zuin rieletto presidente
Riconfermato all’unanimità Massimo Zuin alla guida per i prossimi cinque anni di Arteven, il circuito teatrale della Regione Veneto. Il Consiglio di Amministrazione è formato da Silvano Guarda, Pierangelo Molena e Irene Lissandrin quali consiglieri, revisori dei conti Massimo Sorarù presidente assieme ai revisori Enrico Tosetto e Andrea Morino, supplenti Saverio Nardi e Umberto Scarso. Il componente designato dal Presidente della Giunta Regionale del Veneto è Federico Pupo, che porta il numero complessivo a 5 consiglieri.
Presentato inoltre il nuovo Documento programmatico, che parte dal ruolo di Arteven, nell’attuale panorama teatrale italiano, di “Sistema regionale teatrale in rete”. Un ruolo che svolge attraverso l’ideazione di progetti contenenti le quattro discipline ministeriali (Prosa, Danza, Circo Contemporaneo e Musica), condivisi con gli enti locali associati e gli enti privati. Un’attività progettuale che prevede nel territorio del Veneto il coinvolgimento di oltre un milione e trecentomila spettatori in cinque anni, per circa cinquemila spettacoli suddivisi tra le diverse discipline.
politica. I rapporti con la Lega ultimamente non sono stati sereni. Cosa sta accadendo?
Sono nella Lega da trent’anni e non mi sono mai sottratto al confronto. Ritengo che la linea politica intrapresa in questi mesi non sia lungimirante, ci occupiamo meno del territorio e più di questioni nazionali. Il partito si è spostato molto a destra, lo abbiamo visto anche il mese scorso a Firenze con la presenza di esponenti dell’estrema destra europea. Francamente questo non fa parte del mio dna, quindi ho posto la questione e ho chiesto al partito di tornare a quello che è il suo
“Vogliamo arrivare in modo più puntuale nel territorio – ha dichiarato Zuin – e partire dai più piccoli, il teatro può dare molto per il comportamento civico dei giovani, il nostro futuro”
“Abbiamo garantito un finanziamento di 1 milione di euro – ha dichiarato la Presidente della VI Commissione Regione del Veneto Francesca Scatto – abbiamo chiuso il bilancio assieme all’assessore Calzavara. Un riconoscimento per il lavoro che Arteven svolge.”(r.p.)
“core business”, vale a dire il federalismo e l’autonomia, quella vera e non annacquata. Si dice che il nord Italia è ricco, in realtà non è così perché è vero che le nostre regioni producono molto ma sul territorio rimane poco. Penso al tema idrogeologico, solo in Veneto abbiamo bisogno di un piano da due miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio. Però le risorse non le abbiamo perché le mandiamo a Roma. Ecco, io mi aspetto un partito che lavori su questo e non che pensi al ponte di Messina.
(a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
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Federico Caner
Massimo Zuin
L’analsi. Antonio De Poli, senatore Udc: “La nostra agorà politica al servizio del territorio”
“Diamo voce ai fatti, alle notizie, alle persone”
“Ascoltare il territorio che amiamo. Questa è la forza della Politica: oggi siamo chiamati a fare ciò che gli antichi Greci chiamavano l’Agorà, la piazza della Polis. Le nostre Comunità hanno bisogno di guardarsi negli occhi, parlare e confrontarsi. I Cittadini sono delusi e traditi dal linguaggio dei likes e dei tweet sui social eci chiedono più presenza nel territorio”. A parlare di una nuova “stagione” della politica è il Senatore Udc Antonio De Poli che traccia un bilancio dei primi 15 mesi di legislatura e guarda alle prossime sfide del futuro, a partire dall’Autonomia.
Senatore De Poli, lei rappresenta l’area moderata nel centrodestra. Quali sono i risultati ottenuti in Parlamento?
Nel nostro Dna politico c’è, da sempre, il sostegno alla famiglia. Ecco perché in Manovra abbiamo voluto fortemente 1 miliardo di risorse in più, prevedendo strumenti come l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli, il rafforzamento del bonus asilo nido, il Fondo mutui prima casa e il bonus bollette. Abbiamo imboccato la strada giusta.
Capitolo tasse: cosa avete fatto?
Abbiamo tagliato le tasse ai redditi più bassi, lasciando più soldi in busta paga ai lavoratori e abbiamo Bankitalia, 600 euro in più all’anno nelle tasche di 3 contribuenti su 4. La nostra priorità è dare più attenzione a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Come fa un buon padre di famiglia, bisogna sostenere chi, fra i propri figli, è più indietro.
Quali sono le misure a sostegno delle imprese?
Per noi del Centrodestra il lavoro passa attraverso il sostegno alle imprese (artigianali, commerciali, agricole e industriali). Ecco perché, in Manovra, abbiamo previsto le maxi deduzioni al 1 20% per chi assume con contratto a tempo indeterminato nel 2024 e al 130% per chi assume under 30, donne con figli ed ex percettori del Reddito. Abbiamo archiviato l’assistenzialismo del passato. E, ancora, siamo riusciti ad ottenere l’ok dell’UE alla revisione del PNRR con 12,4 miliardi di risorse alle imprese per la transizione green.
Da Roma a Venezia, quali sono i risultati ottenuti dalla filiera del
centrodestra per il Veneto?
La nostra Regione è la locomotiva d’Italia.Abbiamo il dovere di farla correre. E’ stato approvato l’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Veneto, con oltre 607,6 milioni per le infrastrutture viarie, la messa in sicurezza del territorio,
A Padova con Zaia e Giordani la
la riqualificazione urbana, i settori dei trasporti e della mobilità. Dobbiamo proseguire in questa direzione e lavorare, per portare a casa quei risultati che stanno a cuore al nostro territorio, come il completamento della SR 10 nella Bassa Padovana; il potenziamento della SP47 nell’Alta
presentazione
padovana e il raddoppio della SR308 Strada del Santo.
Autonomia, a che punto siamo?
Per la prima volta, grazie al Centrodestra, vediamo il traguardo. Il 16 gennaio il ddl passerà all’esame del Senato. Abbiamo un appuntamento con la Storia: realizzare la volontà di 2,3 milioni di veneti che, nel 2017,con il referendum, ci hanno dato un indirizzo chiaro: riformare e modernizzare le nostre Istituzioni.
Quali sono le prospettive per il 2024?
Tanti gli obiettivi raggiunti, tanta la strada da fare. Dobbiamo lavorare per dare risposte ed essere un punto di riferimento concreto per il Veneto della concretezza,di chi lavora, di chi fa impresa ,di chi opera nel volontariato e promuove la solidarietà a tutela dei più deboli (anziani, non autosufficienti, disabili). La nostra Politica è restare uniti, insieme a chi - arrivando da diversi mondi che provengono anche dalle liste civiche - si riconosce nell’Agorà dei nostri Valori e, con noi, vuole fare squadra al servizio del Territorio.
di Veneto24, la prima e unica radio di informazione in Veneto
Cinquanta notiziari al giorno, informazione regionale ogni 20 minuti, rubriche di approfondimento su politica, economia, attualità, impresa. Questa è Veneto24, la prima e unica radio di informazione regionale, presentata ufficialmente a Padova, al Centro culturale San Gaetano, alla presenza del presidente del Veneto Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani e di molti rappresentanti della politica e delle istituzioni regionali, insieme alla squadra che ogni giorno lavora ai contenuti messi in onda.
Veneto24, nata da pochi mesi ma già conosciuta in tutta la regione, è edita da Give Emotions, gruppo veneto che ha dato vita a un vero e proprio sistema integrato di comunicazione, aggiungendo l’informazione radiofonica a quella “tradizionale” cartacea de La Piazza, mensile che da 30 anni arriva nelle case dei cittadini veneti, e a quella on line del quotidiano “LaPiazzaweb”. L’emittente radiofonica, diretta dalla giornalista Giorgia Gay, sfrutta le potenzialità del digitale con il nuovo sistema Dab+, destinato a sostituire il tradizionale Fm. “Il Veneto raccontato dai fatti, dalle notizie, dalle
persone” è il claim della radio, ascoltabile anche attraverso l’app, lo streaming dal sito web www.veneto24.it e i dispositivi smart speaker. Tutti i contenuti sono inoltre distribuiti come podcast su app e sito, per poter essere ascoltati anche in modo asincrono, quando e dove si preferisce.
Al nuovo progetto editoriale ha rivolto un plauso e un augurio il presidente della Regione Luca Zaia, che vede in questa iniziativa un ulteriore motivo per sottolineare il “Veneto pride”: “Noi veneti siamo bravi, ci diamo da fare, lavoriamo sodo - ha detto Zaia - perciò dobbiamo essere
orgogliosi dei nostri risultati, delle nostre eccellenze e di tutto ciò che riusciamo a fare di buono e di bello. Veneto24 è una radio giovane e frizzante, un’interessante novità nel panorama dell’informazione, complimenti e auguri a tutti”. Il sindaco di Padova Giordani ha ricordato che la sede della radio e a Padova, città che si conferma un punto di riferimento nel Nordest nei settori più disparati, una città viva che ispira iniziative sempre nuove.
“Più di 3 milioni e mezzo di veneti ascoltano la radio ogni settimana – ha spiegato Costantino Da Tos, station manager di Veneto 24 -. La radio è il mezzo ideale
per rimanere aggiornati su quanto accade, offre un servizio gratuito e in tempo reale. Tra le emittenti radiofoniche della nostra regione Veneto24 è la radio che mancava”.
“Ogni giorno nei nostri notiziari riferiamo ciò che accade nei palazzi della politica, commentiamo l’attualità con i suoi protagonisti, raccontiamo le tante storie che arrivano dai territori del nostro veneto, dalle grandi città come dai piccoli paesi di provincia – ha aggiunto il direttore Giorgia Gay -. E poi l’economia: diamo voce agli esperti, raccontiamo i risultati delle nostre eccellenze, coinvolgiamo i sindacati, le associazioni di categoria, gli imprenditori per capire dove sta andando il nostro Veneto. Ogni giorno, ci impegniamo a dare voce al Veneto che conta, come dice il nostro claim, ai suoi protagonisti. E lo facciamo in un modo completamente nuovo”. “Tutto ciò ha permesso di arrivare a una tappa importante, per la quale siamo qui, ma non definitiva per il nostro gruppo, che posso definire come l’unico multimediale e multipiattaforma del Veneto” ha concluso l’editore Giuseppe Bergantin.(g.g)
26 www.ilbassano.it Regione
Antonio De Poli
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on-line:
Montagna, gli sport che fanno bene alla salute
Sport invernali: benessere per mente, muscoli e cuore
Sci, snowboard, escursioni, ciaspole, pattinaggio su ghiaccio… oltre a regalare momenti di relax, rappresentano un allenamento completo per il corpo e una risorsa per il buon umore
La settimana bianca è alle porte, con l’arrivo dell’inverno torna anche la voglia di praticare gli sport “stagionali”, dallo sci alpino, a quello da fondo, dallo snowboard al pattinaggio su ghiaccio, e tanti altri ancora. Queste attività, oltre a regalare momenti di divertimento e relax, garantiscono una corretta combinazione di movimenti per un allenamento completo, sia di potenziamento cardiovascolare che muscolare, oltre ad avere positive ricadute sul benessere mentale.
L’azienda Ulss 2 Marca trevigiana ha stilato un elenco sui benefici della pratica, a qualsiasi livello, di uno sport invernale. Innanzitutto, si sottolinea l’elevato consumo di calorie: il freddo infatti accelera il metabolismo, consentendo al corpo di bruciare più calorie in minor tempo. La pratica degli sport invernali, inoltre, comporta il coinvolgimento dei principali gruppi muscolari e delle articolazioni: sciare o fare snowboard, o altre attività simili, allena contemporaneamente diversi gruppi muscolari e articolazioni e, di conseguenza, permette di sviluppare l’equilibrio e la flessibilità.
Oltre al benessere fisico c’è da tenere in considerazione anche quello mentale: praticare sport invernali all’aperto in compagnia contribuisce
Prosegue alla pag. seguente
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GENNAIO 2024
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I risultati di una nuova ricerca. La scoperta potrebbe cambiare l’approccio alla malattia
Tumore dell’ovaio, una diagnosi precoce è sempre più un obiettivo possibile
Una diagnosi precoce per il tumore dell’ovaio è oggi un obiettivo più vicino alla realtà: grazie, infatti, a nuove tecniche di analisi genomica è possibile identificare nei tamponi usati per il Pap test, il comune esame di screening dei tumori del collo dell’utero, la presenza di alterazioni molecolari, specifiche del tumore ovarico, con anni di anticipo rispetto alle prime manifestazioni della malattia.
La diagnosi precoce del tumore dell’ovaio, i cui sintomi si manifestano tardivamente, è fondamentale per la sopravvivenza. Questa passa, infatti, a cinque anni dalla diagnosi, da appena il 30% per i tumori diagnosticati al III stadio a oltre il 90% per i tumori identificati al I stadio, quando la malattia è ancora nella fase inziale di sviluppo.
“La sopravvivenza al tumore dell’ovaio dipende fortemente dal momento in cui la malattia viene scoperta: cambiare la nostra capacità di fare diagnosi precoce, significa cambiare le possibilità di cura.
Ed è quello che crediamo sia possibile fare grazie a un approccio innovativo, implementabile su larga scala e non invasivo utilizzando i tamponi dei Pap test e applicando tecniche di analisi genomica in grado di identificare un’importante firma molecolare di questo tumore: la sua instabilità genomica”. Lo sostengono Maurizio D’Incalci, professore di farmacologia in Humanitas University e responsabile del laboratorio di Farmacologia Antitumorale in Irccs, Istituto Clinico Humanitas, e Sergio Marchini, responsabile dell’Unità di Genomica traslazionale dello stesso istituto, che hanno ideato e coordinato lo studio, pubblicato sulla rivista “Science Transla-
tional Medicine”. La ricerca è stata condotta in maniera retrospettiva a partire dai tamponi di Pap test di 113 pazienti, raccolti e analizzati in collaborazione con numerosi centri su tutto il territorio italiano: Irccs Ospedale San Gerardo di Monza, Irccs Policlinico Gemelli di Roma, Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Azienda
Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Istituto Mario Negri di Milano e l’Università degli Studi di Padova. In Italia ogni anno vengono diagnosticati più di 5000 nuovi casi di tumore all’ovaio, che si aggiungono alle circa trentamila donne che sono già in cura per la patologia. La forma più frequente di tumore ovarico è chiamato “carcinoma ovarico sieroso ad alto grado” (Hgsoc). Costituisce il 70%
di tutte le diagnosi e rappresenta purtroppo la forma più aggressiva e letale della malattia, spesso resistente ai farmaci chemioterapici anche perché diagnosticata in fase avanzata.
Il tumore all’ovaio è infatti una patologia che non dà sintomi facilmente riconoscibili.
“Il tumore all’ovaio viene diagnosticato quando ormai è in fase avanzata, quando cioè la malattia è diffusa in più organi. Il trattamento in questo sta-
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dio è molto complesso e spesso le pazienti vanno incontro a resistenza alla terapia” ribadisce la la professoressa Chiara Romualdi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha partecipato alla pubblicazione su Science Translational Medicine.
Negli ultimi decenni diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno provato a mettere a punto una tecnica di diagnosi precoce per il tumore ovarico, senza successo.
“A fare la differenza, questa volta, è l’idea di guardare a una caratteristica molecolare delle cellule tumorali: la loro instabilità genomica – spiega Sergio Marchini –. Oggi sappiamo che già nelle prime fasi del processo di trasformazione tumorale, il DNA delle future cellule neoplastiche è caratterizzato da profonde anomalie nella sua struttura e organizzazione. L’instabilità genomica è quindi una caratteristica primitiva e non condivisa con le cellule sane, e quindi un’ottima base di partenza per sviluppare un test di diagnosi precoce”.
“Avere dei metodi per la diagnosi precoce diventa cruciale: nello studio appena pubblicato abbiamo dimostrato come sia possibile (usando campioni che vengono abitualmente presi per il Pap test, cioè, campioni non invasivi, facili da ottenere e già utilizzati per altri screening) identificare con largo anticipo rispetto al momento della diagnosi le alterazioni genomiche precoci tipiche delle cellule tumorali. Il lavoro – sottolinea la professoressa Romualdi– ha un’ampia parte sperimentale e una, altrettanto grossa, parte computazionale”.
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