I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin
Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.
Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo.
Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.
Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.
E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.
segue a pag. 5
SI AVVICINANO LE ELEZIONI: PER LA CARICA DI SINDACO SEI I CANDIDATI IN CORSA
SOSTENUTI DA 15 LISTE
Salvo ulteriori ingressi o qualche ripensamento si va delineando la sfida alle urne per il rinnovo dell’amministrazione comunale, in campo i partiti e le liste civiche
Servizio a pag. 6
Politica
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QAutonomia avanti tutta
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
DAL VENETO ALL’EUROPA
LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN
L’assessore regionale annuncia
la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia
Servizio a pag.24
TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”
La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo
può influenzare la scelta dei cittadini”
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ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la
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Un nuovo sito per promuovere il turismo comprensoriale. E’ online “Bassano d’intorni” sito che nasce dal gioco di squadra di 14 Comuni del comprensorio. E’ il primo risultato del tavolo di lavoro dedicato al turismo dell’Ipa Pedemontana del Brenta, l’Intesa programmatica d’area che comprende: Bassano, Cartigliano, Cassola, Colceresa, Marostica, Nove, Pianezze, Pove del Grappa, Rosà, Rossano Veneto, Schiavon, Solagna, Tezze sul Brenta e Valbrenta.
Il sito, che sarà successivamente implementato, è stato realizzato in funzione alle esigenze del turista medio, straniero e italiano, al quale viene offerto un pacchetto di informazioni utili sulle principali aree tematiche d’interesse: luoghi da visitare, arte e cultura, sport e tempo libero, enogastronomia, eventi e news, panoramica generale dei 14 Comuni.
Realizzato da Davide Dal Maso, presenta il territorio anche attraverso le immagini del celebre fotografo Cesare Gerolimetto. Una panoramica generale, alla quale a breve si aggiungeranno nuove aree tematiche: “Vivi il territorio”, una sorta di vetrina virtuale per dare spazio agli operatori economici che offrono servizi ai turisti; “Artigianato locale”, sezione dedicata al mondo artigianale, che con la sua tradizione e i prodotti artistici dà lustro al territorio.
Per migliorarne l’efficacia, nasce anche il progetto “Infodiffusa” per un’unica gestione della comunicazione turistica comprensoriale, gestita direttamente dallo Iat di Bassano. Con il nuovo sito online, anche le pagine social di “Visit Bassano” sono state sostituite con la nuova denominazione “Bassano e dintorni” che veicolano tutte le info turistiche, le iniziative di carattere culturale dei 14 Comuni e delle associazioni di categoria che rientrano nell’Ipa Pedemontana del Brenta. (r.f.)
Nuovo sito turistico dei 14
Comuni dell’Ipa Pedemontana del Brenta
Autonomia avanti tutta
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.
Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.
I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.
L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.
I nostri prossimi 30 anni!
Giuseppe Bergantin*
Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.
Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.
*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24
Elezioni ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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il 9 aprile 2024
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Verso le Elezioni 2024 per informazioni: 049 8704884 · info@givemotions.it Sintonizzati sul futuro.
Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Bassano e dintorni Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 aprile 2024 Questa edizione raggiunge la città di Bassano del Grappa per un numero complessivo di 18.000 copie. Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 10/2021 dell’11/11/2021; numero iscrizione ROC 32199
23
È un periodico formato da
edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
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Amministrative. Iniziato il conto alla rovescia per le prossime comunali dell’8 e 9 giugno
Sei candidati e 15 liste in corsa per la carica di sindaco a Bassano
A l netto di nuovi ingressi o ritiri, alle amministrative fissate per l’8 e il 9 giugno saranno sei gli aspiranti primi cittadini tra I quali gli elettori potranno scegliere. Una quindicina almeno le liste che li supportano, espressione di partititi politici, ma anche di civiche.
In questa tornata elettorale, il centrodestra bassanese si presenta spaccato in tre gruppi.
Il centrodestra bassanese si presenta diviso in tre gruppi
Non sono bastati mesi di intense trattative e interlocuzioni anche accese a livello regionale, provinciale e locale per riuscire a trovare la quadra e affrontare le consultazioni cittadine uniti. C’è quindi la coalizione che propone il sindaco uscente Elena Pavan, che si presenta sempre con la sua civica, con il sostegno di Fratelli d’Italia, Coraggio Italia ma senza quello della Lega con la quale è stata tesserata per 13 anni.
Al netto di nuovi ingressi o ritiri saranno sei i candidati e almeno una quindicina le liste che li supportano, espressione di partititi politici, ma anche di civiche in campo.
Il partito di Matteo Salvini, a Bassano, si propone agli elettori in coalizione con Forza Italia, Italia Viva e la rinata Democrazia Cristiana–Popolari per Bassano, ma non ha riconfermato Elena Pavan. Ha infatti scelto di puntare su Nicola Finco, attuale vicepresidente del consiglio regionale, per il ruolo di primo cittadino, incassando l’appoggio degli altri tre alleati. Di con-
seguenza, hanno fatto un passo indietro Mariano Scotton (Forza Italia) e Gianni Castellan (Italia Viva), inizialmente presentatisi singolarmente come candidati sindaco delle rispettive forze politiche.
E si definisce di centrodestra anche la civica Impegno per Bassano, da anni presente in città. Il candidato sindaco è il suo leader, Roberto Marin (ex vicesindaco della giunta Pavan) al quale il gruppo Azione Bassano ha garantito il proprio appoggio.
Sul fronte opposto, ovvero in casa centrosinistra, il Partito Democratico ha mantenuto salda l’alleanza con la civica Bassano Passione Comune. Insieme sostengono Roberto Campagnolo (vicesindaco dell’amministrazione guidata da Riccardo Poletto) nel ruolo di primo cittadino.
Il Pd ha mantenuto l’alleanza con Bassano Passione Comune
Al fianco delle due liste, si sono schierati anche il Movimento 5 Stelle e Più Europa; entrambe le formazioni condividono le linee guida e i valori della coalizione.
Hanno deciso di correre insieme, ma separati dal resto del centrosinistra, la civica Bassano per tutti e Europa Verde. Il loro candidato sindaco è Paolo Retinò (portacolori della prima) che anticipando tutti sul tempo, lo scorso autunno, aveva annunciato ufficialmente la sua discesa
Corrono insieme la civica Bassano per tutti ed Europa Verde
Novità assoluta di questa tornata elettorale, che peraltro coincide con quella delle Europee, è la lista “è il Momento”. Costituita perlopiù da giovani
impegnati nell’ambito civico, debutta sulla scena sostenendo l’ex dirigente scolastico Gianni Zen a primo cittadino. Una corsa, al momento, in solitaria che si propone di avviare un nuovo corso nell’amministrazione cittadina slegato dalle logiche partitiche e di potere. Questo dunque dovrebbe essere l’assetto per le amministra-
tive cittadine sulle quali sono puntati gli occhi di tutto il Veneto e non solo. Dopo Rovigo, Bassano è seconda città in Regione per numero di abitanti al voto il prossimo giugno. E sarà anche un banco di prova per i nuovi schieramenti, una sorta di “laboratorio” come è stato più volte definito a livello politico.
Nel frattempo, la campagna elettorale prosegue senza esclusione di colpi, soprattutto nel centrodestra dove, fin da subito, è mancata la convergenza sulla scelta dei candidati. Per settimane, i partiti si sono ritrovati allo stesso tavolo senza mai giungere ad un sintesi; alla fine, ognuno è andato per la propria strada. Cinque anni fa, la coalizione affrontò compatta la tornata elettorale assegnando al primo turno la vittoria al sindaco Pavan. Quest’anno, in considerazione della frammentazione, è probabile che si andrà al ballottaggio per eleggere il primo cittadino.
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Progetto Cre-ta. Nell’ex caserma di San Zeno alla scoperta delle molteplici potenzialità del metaverso
Realtà virtuale alla portata di tutti
N ell’Innovation Hub dove ha sede Cre-ta (ex caserma di San Zeno) arriva il “metaverso”. Complice l’acquisto da parte del Comune di Cassola di sei visori, le aziende, gli studenti, le pubbliche amministrazioni e cittadini potranno essere accompagnati alla scoperta delle opportunità della realtà virtuale e mista. Debutta infatti il progetto Cre-ta Next Room per far conoscere le molteplici potenzialità e le diverse applicazioni in ambito educativo, formativo e produttivo, di questo tipo di tecnologia. «Cre-ta compie 9 anni – ha ricordato il direttore del centro Marco Bertoncello –. Sin dall’inizio ci siamo proposti al territorio bassanese come un luogo di sperimentazione e di innovazione: una finestra sul futuro, dalla quale osservare e intercettare sollecitazioni e tendenze ma anche un laboratorio in cui sperimentare e innovare. A distanza di quasi un decennio confermiamo questa vocazione con un progetto che si propone di accompagnare la popolazione verso l’ultima frontiera dello spazio virtuale». I visori vengono messi a disposizione della comunità attraverso un pacchetto
di proposte di utilizzo diversificate in base ai destinatari e curate dalla start up Fiber, nata all’interno del coworking ospitato a Cre-ta. Per le scuole si stanno predisponendo dei percorsi di avvicinamento alla realtà virtuale e mista che potranno essere sviluppati all’interno degli istituti oppure nella sede di via Ca’ Baroncello. Qui verranno anche attivati degli spazi di “gaming” per i più giovani che, il martedì pomeriggio, su prenotazione, potranno sperimentare i nuovi strumenti in un contesto di gioco.
«Le applicazioni scelte per questo particolare utilizzo – ha evidenziato Giacomo Fontana, di Fiber –mirano a sviluppare la capacità di coordinazione, il pensiero logico e la propensione al lavoro di gruppo». Per adulti e aziende, sempre su prenotazione, il sabato pomeriggio sarà invece possibile sfruttare la realtà virtuale per il team building. I visori, grazie a specifici programmi di disegno e modellazione 3D, saranno anche disponibili per attività di prototipazione, in vista delle quali saranno predisposti dei percorsi di formazione ad hoc. «Organizzeremo dei momenti di
“formazione per formatori” – ha proseguito Fontana - coinvolgendo educatori e insegnanti per comprendere come queste tecnologie possano supportare la didattica e l’apprendimento e diventare degli strumenti di valore anche in un contesto lavorativo». «La realtà virtuale e aumentata suscita un ampio dibattito in tutti i contesti in cui essa trova applicazione: dall’intrattenimento fino agli impieghi professionali e sociali – ha fatto presente l’assessore alla Cultura di Cassola, Marta Orlando Favaro -. E’ importante quindi poter speri-
mentare queste nuove possibilità in contesti appropriati e attenti alla persona, come Cre-ta, dove la fruizione della tecnologia si accompagna allo sviluppo di una piena consapevolezza sui vantaggi derivanti da essa ma anche sui rischi legati ad un suo utilizzo non equilibrato. E’ necessario affrontare in modo responsabile le sfide di tipo etico, sociale e tecnologico e questo polo di innovazione e creatività è il posto giusto per farlo». «Cre-ta ha sempre operato nell’ambiente dell’innovazione e del lavoro prestando molta atten-
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zione a questi aspetti –il commento inviato dal sindaco cassolese Aldo Maroso -. In nove anni ha contribuito ad accrescere il panorama culturale e sociale della nostra comunità, proiettandoci in ambiti sempre più futuribili e puntando all’accessibilità degli strumenti tecnologici. L’Innovation Hub è oggi un polo importante di conoscenza che ha saputo mediare la spinta verso l’innovazione con l’attenzione alla persona». Tutte le proposte sono disponibili sul sito www. cre-ta.net.
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Innovazione
Uno dei momenti di formazione
Raffaella Forin
Prodotti locali. Il prelibato ortaggio torna protagonista della tavola e della promozione turistica del territorio
Asparagi Dop, eccellenza del territorio Partita in anticipo la stagione della raccolta
Con la primavera, l’asparago Dop di Bassano torna protagonista della tavola e della promozione turistica del territorio. La stagione 2024 del prelibato ortaggio è partita in anticipo di un paio di settimane rispetto alla data del 19 marzo, giornata in cui si ricorda San Giuseppe e che tradizionalmente segna l’avvio della raccolta del prodotto, che si protrae fino 13 giugno festa di Sant’Antonio.
“Le date sono indicative: l’asparago risente molto delle condizioni meteo – ha spiegato Paolo Brotto, presidente del Consorzio degli oltre 40 coltivatori che lo producono secondo il disciplinare della Dop – Quest’anno siamo partiti in quarta e con un’ottima qualità, ma una pioggia di troppo o lo sbalzo delle temperature riducono la produzione. Ci spettiamo comunque una stagione buona, di qualità elevata”.
L’asparago bassanese è un’eccellenza, un prodotto di nicchia, sempre più ricercato, complice l’impegno dei produttori, la massiccia campagna promozionale che vi ruota attorno e l’abilità degli chef del Bassanese che lo propongono in moltissime e innovative soluzioni.
“La zona di coltivazione è limitata a quella definita dalla Dop – ha ricordato Brotto - Di solito, ne produciamo circa 800 quintali a stagione. La coltivazione dell’asparago richiede un grande e attento lavoro, ma rimane un prodotto da reddito. E’ molto richiesto ed apprezzato, anche all’estero”.
L’area produttiva comprende
una decina di Comuni ed è lambita dal fiume Brenta. Secondo alcuni studiosi, come Giandomenico Cortese, presidente della Confraternita dell’asparago bianco bassanese, oltre ad essere un ottimo e versatile prodotto in cucina, il bianco ortaggio avrebbe anche proprietà afrodisiache. Di certo c’è che, ad ogni primavera, riesce a riunire attorno alla tavola moltissimi commensali, complice anche le tante ricette della tradizione affiancate dalle nuove proposte che deliziano i palati. Ogni anno, i locali del Bassanese si ingegnano per farlo degustare e per sorpren-
dere i buongustai. Anche quest’anno, l’associazione Confcommercio Bassano ha riproposto la sempre gettonata rassegna delle “cene di gala” che si svolgono in undici locali del territorio dove trovare menù interamente a base di asparagi Dop. Ma si possono anche scegliere i “buffet degustazione” e i “finger food” nei bistrot e nelle pizzerie. Una strategia differenziata per soddisfare i molteplici gusti e palati e per spingere ulteriormente sul fronte del turismo enogastronomico che è in continua crescita. (r.f.)
L’asparago bianco di Bassano “sbarca” in Consiglio regionale a Venezia
L’asparago è stato anche protagonista di un lancio a Venezia, nella sede del Consiglio regionale dove gli “ambasciatori bassanesi” sono stati accolti dal presidente Roberto Ciambetti. “Quando ci sediamo con l’asparago bianco Dop di Bassano siamo a tavola con la storia e la tradizione – ha osservato Ciambetti -. Anche con la storia dell’arte, perché mazzi di asparagi entrano nella pittura già nelle ville romane, come testimoniano gli affreschi ritrovati a Pompei e Stabia. Ed è sempre piacevole visitare il Bassanese e apprezzare questa prelibatezza che rientra nell’alta cucina popolare veneta, un piatto che a mio
avviso va gustato almeno una volta nel territorio in cui cresce, in un conteso paesaggistico, culturale e sociale di pregio”. “Se è vero che la Regione del Veneto è la numero uno nel settore turistico, un contributo importante viene offerto dal Bassanese, una vera perla del Veneto di cui siamo orgoglio-
si, non solo per la sua cultura e arte, ma anche per l’enogastronomia di forte impatto – ha aggiunto Paolo Lunardi presidente di Confcommercio Bassano -. Del resto, quando visitiamo una città, oltre alle sue opere artistiche, ci ricordiamo soprattutto della qualità della sua cucina”. (r.f.)
L’asparago bassanese è un’eccellenza, un prodotto di nicchia sempre più ricercato, complice l’impegno dei produttori, la massiccia campagna promozionale che vi ruota attorno e l’abilità degli chef del Bassanese che lo propongono in moltissime e innovative soluzioni
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In alto, la presentazione ufficiale a Bassano e sotto quella in Consiglio regionale a Venezia
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Women For Freedom. L’organizzazione umanitaria in Sud America per monitorare i lavori del Centro per le giovani
In Bolivia un “Trampolino” per ragazze vittime di tratta e sfruttamento sessuale
L’associazione, di base a Bassano, sta investendo tempo e risorse con risultati incoraggianti. Lo racconta Davide Parise, co-fondatore di Women For Freedom
L ’organizzazione umanitaria Women For Freedom è tornata in Bolivia dopo poco più di un anno per monitorare i lavori di ampliamento del centro “Trampolin” che è in piena attività ed è passato ad ospitare da 25 a 40 ragazze minorenni, tra gli 11 e i 17 anni, vittime di sfruttamento sessuale. Si completa così il primo passo del progetto omonimo, “Trampolin”, per il quale l’associazione, che fa base a Bassano e festeggia 10 anni, sta investendo tempo e risorse, ottenendo risultati incoraggianti. Lo racconta Davide Parise, co-fondatore di Women For Freedom.
Dove si trova il centro e chi lo gestisce?
«Il centro “Trampolin”, gestito dalla Fundacion Munasim Kullakita, fondata dal bergamasco Riccardo Giavarini che da oltre 15 anni lotta contro il fenomeno della tratta di minori in Bolivia, si trova a El Alto, nella periferia della capitale La Paz, nell’altopiano Andino, a 4000 metri di altitudine. È una delle città più povere del Paese: più del 70% degli abitanti non riesce a soddisfare le esigenze primarie e, in molti casi, non ha accesso all’acqua potabile. In questo contesto, sono migliaia le ragazze che finiscono nella rete della tratta a scopo sessuale. Centinaia sono le “casas de citas” (locali a luci rosse) che convivono con sconcertante normalità con scuole, negozi e mercati. Un fenomeno è naturalizzato e anche le forze dell’ordine e le istituzioni sembrano impotenti. Una volta che le ragazze cadono in questa rete, è molto difficile che possano uscirne: all’inizio vengono abbagliate da promesse di guadagni facili, ma con il tempo la morsa si stringe e sono costrette a un determinato numero di prestazioni giornaliere solo per avere un posto dove dormire. Aids e malattie veneree dilagano, assieme all’alcolismo e al consumo delle cosiddette “droghe dei poveri”».
Che funzione ha il centro e cosa può fare per queste ragaz-
ze?
«Oltre a ricominciare il percorso scolastico, le ragazze accolte nel centro possono fare sport, arte terapia, musica, teatro, danza, ed anche attività di formazione professionale per porre le basi per una futura indipendenza economica ed
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un reinserimento nella società. Oltre all’ampliamento della struttura, il progetto ha previsto l’assunzione di 4 operatrici (una psicologa, un’assistente sociale, un’educatrice ed un’insegnante) per offrire supporto e sostegno conformi alla storia di vita di ciascuna ragazza. Il processo di recupero non è facile e, in alcuni casi, una vera sfida, tuttavia 8 ragazze su 10 ritrovano la gioia di vivere. Sembra quasi un miracolo, ma quando una ragazza sente che è importante per qualcuno, a piccoli passi diventa consapevole del proprio valore ed inizia il suo percorso per il recupero dell’autostima e della cura di sé. “Tutte abbiamo un valore, ma nessuna un prezzo” è proprio la frase che le ragazze hanno dipinto su una parete del centro».
Quali sono i prossimi obiettivi?
«Durante il nostro viaggio siamo stati anche a Cochabamba, una delle città più popolose della Bolivia, dove si concentra molta popolazione migrante e ad alto rischio di vulnerabilità. Grazie al confronto con le autorità governative, abbiamo visto in questa città il giusto punto dove aprire un secondo centro specializzato nel contrasto al fenomeno della tratta di minori. Le istituzioni locali, data la grande necessità, sono entusiaste di questo progetto e sono pronte ad aiutarci con le scarse risorse che dispongono dal governo centrale. Abbiamo già individuato un luogo perfetto per il nuovo centro e ci stiamo preparando con le risorse necessarie per la ristrutturazione e l’adeguamento di una struttura che potrà ospitare più di 20 ragazze». (r.f.)
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Ospedale. Al S.Bassiano la struttura finanziata da Otb Foundation che fa capo alla famiglia di Renzo Rosso
Iniziati i lavori del nuovo day hospital oncoematologico pediatrico
La nuova struttura nasce per offrire ai piccoli pazienti bassanesi, seguiti dai centri hub di Oncoematologia Pediatrica di Padova e di Verona, un punto di riferimento vicino a casa
Al quinto piano dell’ospedale
San Bassiano, sono iniziati i lavori per la realizzazione del day hospital oncoematologico pediatrico. Finanziato da Otb Foundation, che fa capo alla famiglia di Renzo Rosso, la nuova struttura nasce per offrire ai piccoli pazienti bassanesi, seguiti dai centri hub di Oncoematologia Pediatrica di Padova e di Verona, un punto di riferimento vicino a casa per i controlli, le procedure assistenziali e le terapie erogate in regime di Day Hospital, riducendo così la necessità di continui spostamenti fuori provincia.
Il progetto prevede la realizza-
zione, all’interno della pediatria del San Bassiano, di un’area di degenza dedicata, composta da due stanze (entrambe con bagno) per un totale di 3 posti letto, oltre ad una zona adibita alla vestizione e svestizione dei familiari, una cucina e un’area gioco, per un totale di 110 metri quadri. Una particolare attenzione sarà posta all’estetica degli ambienti, rendendoli il più possibile accoglienti, con un arredo a misura di famiglia, per ridurre l’impatto emotivo della permanenza in ospedale.
«La qualità di vita dei piccoli pazienti affetti da queste patologie - spiega il dottor Davide
Meneghesso, direttore della pediatria del San Bassiano - dipende anche dal grado di ospedalizzazione, dai viaggi frequenti in ospedale, dalla struttura che li accoglie e dall’assistenza fornita. I Centri Hub resteranno riferimento unico per la diagnosi e il trattamento iniziale della patologia, tuttavia l’obiettivo è di far crescere un’area di elevata qua-
lità strutturale e assistenziale nel centro Spoke di Bassano a completo supporto delle famiglie e delle Oncoematologie hub. Queste ultime potranno concentrare le risorse nella gestione di casi a maggiore complessità, delegando la gestione dei casi meno complessi ma che necessitano di una presa in carico urgente al centro Spoke di Bassano».
Ospedali di Bassano e Asiago: in pronto soccorso arriva il codice azzurro
Rosso, arancio, giallo, verde, bianco e ora anche azzurro: quest’ultimo colore rappresenta una novità assoluta nei codici di priorità assegnati ai pazienti di Pronto Soccorso dopo il triage. Ad introdurlo, gli ospedali di Bassano e Asiago, nell’ambio di un progetto pilota regionale. L’obiettivo è garantire una presa in carico più appropriata per alcune categorie di pazienti che normalmente rientrerebbero nei codici bianchi, che rappresentano la maggior parte degli accessi: oltre il 66% dei 145 mila registrati nei tre Pronto Soccorso dell’Ulss 7 nel 2023.
«I codici bianchi non sono tutti uguali - spiega il dott. Andrea Favaro, direttore del dipartimento di
Emergenza di Bassano e Asiago -. Nell’ultimo anno abbiamo studiato le oltre 65 mila cartelle del 2022 a Bassano, analizzando le sintomatologie manifestate dai pazienti per identificare quelle situazioni nelle quali non avevano alternative al Pronto Soccorso, come una ferita da suturare, una violenza subita, l’anziano fragile. Per questi a altri diversi casi abbiamo introdotto il codice azzurro, meno urgente rispetto ai codici verdi ma che dà diritto ad una priorità rispetto ai bianchi ordinari».
Gli obiettivi della novità sono molteplici: «Migliorare la tempistica di assistenza a queste categorie di pazienti, ma anche essere più trasparenti nei confronti dell’u-
tenza e ridurre la conflittualità tra quelli in attesa – chiarisce il primario - Di fatto anche in precedenza veniva data priorità a questi casi, ma nel momento della chiamata, senza distinzione di codice colore, questo poteva creare incomprensioni con gli altri codici bianchi». L’indagine realizzata dai medici del Ps di Bassano è stata prima vagliata dal Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza (Creu) e poi si è deciso di avviare un progetto pilota di sei mesi negli ospedali di Bassano e Asiago. Al termine, i risultati saranno analizzati e, se positivi, l’iniziativa potrebbe essere approfondita attraverso una sperimentazione più ampia a livello regionale. (r.f.)
«E’ un progetto al quale abbiamo lavorato con grande impegno - sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana
Carlo Bramezza - e per il quale abbiamo trovato in Otb Foundation un partner di grande sensibilità, oltre che abile a coordinare al meglio la raccolta fondi».
«La nostra raccolta fondi è iniziata lo scorso ottobre, siamo orgogliosi dei risultati ottenuti ma ancor più della partecipazione riscontrata dalla comunità locale che si è unita alla nostra Fondazione per sostenere una causa così importante legata al mondo dell’infanzia - spiega Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation - Vogliamo inaugurare al più presto questi nuovi spazi dedicati ai piccoli pazienti, pensati anche per le famiglie costrette ad affrontare ogni giorno momenti difficili». (r.f.)
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In alto l’ospedale di Bassano, sotto quello di Asiago
Lavori in corso nella Pediatria del San Bassiano per il Day hospital oncoematologico pediatrico
Ulss 7. Il confermato dg Bramezza mantiene in blocco i direttori Conte, Di Caprio e Frezza
Riconfermata la direzione dell’Ulss Pedemontana
C arlo Bramezza è stato riconfermato alla direzione generale dell’Ulss 7 Pedemontana. «Ringrazio il presidente del Veneto Luca Zaia per la fiducia dimostrata nei miei confronti con questa riconferma, l’assessore regionale Manuela Lanzarin e tutti i collaboratori dell’azienda che hanno avuto un ruolo essenziale nel raggiungimento di importanti obiettivi – è stato il commento di Bramezza - In questi anni abbiamo accresciuto i volumi di attività, attivato nuovi servizi e potenziato l’ambito socio-sanitario per i cittadini. Ci attendono ancora importanti sfide ma sono certo che nell’Ulss 7 ci siano le competenze e le energie per affrontarle con successo».
A sua volta, il direttore generale ha confermato in blocco la direzione strategica uscente: la dottoresa Michela Conte, direttore amministrativo, il dottor Antonio di Caprio in qualità di direttore sanitario e il dottor Eddi Frezza nel ruolo di direttore dei servizi sociosanitari.
«I risultati raggiunti in questi tre anni sono frutto di un lavoro di squadra - sottolinea Bramezza - ed era naturale che insieme a me venisse confermata l’intera direzione. Ognuno ha dimostrato grandi competenze nei rispettivi ruoli, insieme alla capacità di creare intorno a loro un gruppo di lavoro coeso, oltre che di fare squadra internamente alla direzione. C’è la consapevolezza di avere ancora molto da fare. Penso al tema della riduzione delle liste di attesa, alla necessità di dare risposte ai nuovi bisogni assistenziali della popolazione e ai tanti cantieri finanziati tramite il Pnrr che sono già partiti o in fase di partenza».
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San Bassiano al top nel mondo
Due prestigiosi riconoscimenti internazionali per l’ospedale
In ballo c’è anche il maxi progetto di adeguamento antisismico dell’ospedale San Bassiano e la realizzazione del secondo stralcio di quello di Asiago. «In questa prospettiva poter contare su una squadra già ben rodata e in continuità con gli ultimi tre anni rappresenta la migliore garanzia di riuscire a procedure con grande rapidità ed efficacia», osserva Bramezza.
San Bassiano. La rivista americana Newsweek lo ha a inserito nell’edizione aggiornata al 2024 della classifica The World’s Best Hospitals” con un onorevole 9° posto assoluto tra gli ospedali del Veneto e 51° tra quelli di tutta Italia. La graduatoria è stata stilata considerando un insieme di indicatori oggettivi ma anche i giudizi e le esperienze riportate dai pazienti e dagli specialisti. Il San Bassiano è stato anche selezionato dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza tra gli “Ospedali d’eccellenza 2024”, a seguito di uno studio condotto dal’ITQF su circa 1.400 strutture ospedaliere in tutta Italia. Anche in questo caso il risultato è frutto di un’analisi che ha considerato diversi indicatori: dati pubblici e informazioni provenienti da un questionario riguardante gli standard di qualità in alcune specializzazioni. In particolare il San Bassiano è stato selezionato per le attività relative a cardiologia, gastroenterologia, urologia, chirurgia ortopedica dell’anca e chirurgia ortopedica della spalla.
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Da sinistra: i direttori Di Caprio (sanitario) Conte (amministrativo), Bramezza (generale), Frezza (socio-sanitario)
Concerti live. Frizzante estate di grande musica con star nazionali e internazionali
Mahmood e Venditti sul palco del Marostica Summer Festival Volksbank
Dopo i già annunciati Il Volo (3 luglio), Emma (6 luglio), Take That (7 luglio), Deep Purple (11 luglio), Annalisa (12 luglio), Pooh (doppia data 15 e 16 luglio), l’8 luglio arriva Mahmood e il 17 luglio salirà sul palco Antonello Venditti
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S i arricchisce ulteriormente il cartellone del Marostica Summer Festival Volksbank offendo una frizzante estate di grande musica con star nazionali ed internazionali. Dopo i già annunciati Il Volo (3 luglio), Emma (6 luglio), Take That (7 luglio), Deep Purple (11 luglio), Annalisa (12 luglio), Pooh (doppia data 15 e 16 luglio), l’8 luglio arriva Mahmood e il 17 luglio salirà sul palco Antonello Venditti.
Un cartellone “stellare” quello predisposto da Due Punti Eventi, in collaborazione con Città di Marostica e Volksbank, per la decima edizione del Festival che vedrà tra i protagonisti Mahmood, l’8 luglio, con il suo Tuta Gold. Il brano con cui ha partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo, certificato “Doppio disco di platino”, è il più trasmesso in radio in queste settimane.
Con il suo European tour, che prevede, 17 date nei club di 10 Paesi europei, molte delle quali da tempo sold out, l’artista annuncia nuovi appuntamenti estivi che lo vedrà protagonista di alcuni fra i più importanti festival estivi italiani. Un’estate intensa programmata dopo la certificazione di Disco d’Oro per “Nei letti degli altri”, il suo nuovo album che ha ottenuto da subito un grande successo posizionandosi ai primi posti. Con l’uscita delle copie fisiche sono stati resi disponibili tre nuovi brani e due collaborazioni eccezionali: “Personale” con Geolier, “Overdose” e “Sempre/Jamais” insieme alla cantante belga Angèle, accompagnato dal videoclip, girato a Genova. Il giorno della release, il brano è stato inserito nelle playlist New Music Friday di Spotify di tutta Europa.
“Nei letti degli altri” contiene al suo interno “Tuta gold”, canzone che conta oltre 90 milioni di stream globali su tutte le piattaforme ed ha mantenuto salda la prima posizione nella classifica Fimi dei singoli più venduti e raccogliendo successi anche all’estero.
Autore e cantante stimato nella scena italiana e internazionale, Mahmood conta oggi 31 dischi di platino e 8 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero ed ha oltre 3,1 miliardi di stream totali all’attivo. Il 2024 sarà per lui un anno anche all’insegna dei live.
Il 17 luglio Antonello Venditti Mercoledì 17 luglio salirà sul palco di Piazza Castello Antonello Venditti, tappa del suo tour “Notte prima degli esami 1984-2024- 40th Anniversary”. Per rendere omaggio al celebre brano, il cantautore romano e la sua superband proporranno i brani dell’album Cuore, che compie a sua volta 40 anni, insieme a molti altri grandi successi della sua lunga storia musicale. Pubblicata nel 1984 come lato b del singolo “Ci vorrebbe un amico”, “Notte prima degli esami” è stata scritta da Venditti in un periodo tormentato: il matrimonio con Simona Izzo era finito con il divorzio, nonostante la nascita del figlio Francesco. Il successo però era costante: alla fine dell’84 l’album Cuore venne premiato con la Vela d’oro, assegnata al disco più venduto dell’anno. Nel brano vengono citati “quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla”: è l’omaggio di Venditti agli amici del Folkstudio, il club romano culla della scena cantautorale anni 70, ovvero lo stesso Antonello, Francesco De Gregori, Giorgio Lo Cascio e Ernesto Bassignano.
Nel brano compare anche il verso “notte di coppe
e di campioni”, che quell’anno prese un significato amaro per i tifosi della Roma (come lo stesso Venditti): il 30 maggio di quell’anno, allo Stadio Olimpico, la Roma perse ai rigori la finale di Coppa dei Campioni (oggi Champions League) con il Liverpool. Venditti suonò comunque al Circo Massimo al termine della gara. Il richiamo agli esami di maturità e le immagini suggerite dalla canzone hanno trasformato “Notte prima degli esami” in un inno capace di attraversare tutte le generazioni. Le prevendite sono disponibili nel circuito Ticketone (on line e punti vendita). Inizio concerti ore 21.30. Per info: DuePunti Eventi (tel. 0445.360516); eventi@duepuntieventi.com – https://www.duepuntieventi.com/.
Raffaella Forin
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Spettacoli
In alto Antonello Venditti, di seguito Mahmood ed Angelina Mango (credits Giulia Bersani)
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Esposizioni. Fino all’11 maggio in Biblioteca Civica viaggio in Italia con le opere di Andrea Serio
Diagonali Covers, anche una mostra può contribuire alla riforestazione
Il cuore pulsante dell’evento è la passione per il disegno a matita e la possibilità di vedere dal vivo la selezione di tavole originali dell’artista
F ino all’11 maggio sarà ospite della Biblioteca Civica di Bassano l’originale mostra Diagonali ////Covers. E’ un progetto artistico-culturale e, al tempo stesso, un viaggio itinerante per l’Italia, sintesi di letteratura e illustrazioni. Il suo cuore pulsante è la passione per il disegno a matita e la possibilità di vedere dal vivo la selezione di tavole originali di Andrea Serio. Sono quelle illustrazioni che negli ultimi dieci anni sono diventate copertine di libri, riviste e cd musicali, esposte, di volta in volta differenti, in varie città d’Italia.
Da oltre vent’anni Serio è illustratore e fumettista, dedito alla tecnica della matita colorata; la sua cifra è la capacità di creare disegni a mano. È direttore artistico e docente della Scuola Internazionale di Comics di Torino ed è noto nel mondo dell’illustrazione per le sue numerose pubblicazioni per le maggiori case editrici italiane e internazionali e alle collaborazioni con autori
In mostra illustrazioni che negli ultimi dieci anni sono diventate copertine di libri, riviste e cd musicali, esposte, di volta in volta differenti, in varie città d’Italia
del calibro di Igort, Erri De Luca, Riccardo Falcinelli e Benjamin Lacombe, solo per citarne alcuni.
“Il senso celato del progetto si spinge oltre l’arte in sé - spiegano Andrea Serio e Chiara Stival, curatrice del progetto - perché desidera promuovere l’arte a sostegno della sostenibilità sociale e ambientale”. I disegni di Serio a matita dedicati agli alberi, paragonabili a veri e propri ritratti, sono molto apprezzati sia per la tecnica sia per le emozioni che riescono a evocare. Proprio da questa passione per la natura e il paesaggio, condivisa con la curatrice del progetto, scaturisce il bisogno di coinvolgere il pubblico in uno dei temi di maggiore portata del nostro presente, il cambiamento climatico.
Nasce in questo modo il nome Diagonali ////Covers, per mettere in connessione l’arte con la
natura, come le diagonali, linee che congiungono punti distanti tra loro, linee dritte che possono diventare circolari e stimolare nuovi processi creativi: un disegno a matita diventa la copertina di un “oggetto” che contiene parole e musica, così un progetto può permettere la messa a dimora di nuove piante.
“L’arte – spiega il sindaco Elena Pavan - è indubbiamente forma di espressione che può ricercare la bellezza, ma è anche strumento potente di diffusione di una cultura sociale e ambientale. Per questo abbiamo accolto volentieri la proposta arrivata da Andrea Serio e dalla curatrice, Chiara Stival”.
Accanto alla mostra delle illustrazioni originali di Serio, è stato predisposto un calendario di attività collaterali: workshop, incontri con scrittori e serate di sensibilizzazione alla sostenibilità. Il prossimo workshop sarà tenuto dall’illustratore bresciano Dany Orizio (19-20 aprile). Il 10 maggio, uno dei fondatori di Vaia incontrerà il pubblico per parlare di sostenibilità ambientale e raccontare l’esperienza dell’ideazione di “Vaia cube” per la riforestazione dopo la tempesta del 2018. Già nelle tappe precedenti della mostra parte del ricavato del contributo economico e della vendita del catalogo è stato devoluto ad associazioni che si occupano di salvaguardia ambientale. Con la mostra bassanese il contributo sarà destinato a Vaia per il progetto di riforestazione nelle Dolomiti.
La mostra lancia quindi un messaggio importante: la bellezza dell’arte si può trasformare in una risposta concreta per ridare vita alle foreste. L’acquisto del catalogo e delle stampe in occasione della mostra o l’acquisto online del prodotto “Vaia cube”, oggetto di design nato proprio per recuperare gli abeti sradicati dal vento, permetterà al progetto Diagonali di sostenere ulteriormente il progetto Vaia , che in soli 5 anni ha già piantato 80 mila piante su un obiettivo totale di 100 mila.
19 www.ilbassano.it Il gruppo 22 Televisioni locali 40 Siti d’informazione 11 Regioni raggiunte 15 TV locali + 52 Settimanali locali d’informazione 039 99 891 info@netweek.it La forza della comunicazione glocal 10 14 WEB SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24
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Forin
Raffaella
Musica
Spettacoli. Tutto pronto per i sei giorni di concerti tra luglio ed agosto a Romano d’Ezzelino
Super ospiti all’Ama Music Festival, ottava edizione di grande musica
Nella straordinaria scenografia naturale di Villa Ca’ Cornaro sul palco i Queen of The Stone (5 luglio), i CCPP Fedeli alla Linea e Marlene Kuntz (12 luglio), Tedua e Angelina Mango (13 luglio) e il 23 agosto non stop con vari artisti
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giovedì
18 aprile
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SOL INVICTUS CIE HERVÉ KOUBI
S ei giorni di concerti tra luglio ed agosto, e sempre grande musica e spettacolo all’edizione numero 8 dell’Ama Music Festival, nella particolare ed unica scenografia naturale di Villa Ca’ Cornaro a Romano d’Ezzelino con la sua ampia area verde. Dimora in settecentesca in stile architettonico veneto che sorge nel parco con alberi secolari. La manifestazione si svolge nel massimo rispetto dello spazio ospitante.
Andiamo a conoscere la line up. Si comincia venerdì 5 luglio aprono le danze i Queen Of The Stone Age, gruppo californiano che ha saputo creare un suono unico che mischia il pesante con l’eclettico.
Venerdì 12 luglio doppio concerto: il grande ritorno dei CCCP Fedeli alla Linea, formazione che ha segnato un’epoca sul palco dagli anni ‘80 tra i protagonisti della musica alternativa italiana, e poi i Marlene Kuntz: fondati negli anni ‘90 continuano ad essere originali protagonisti della musica nazionale con contaminazioni cinematografiche e letterarie.
UNA DANZA ESPLOSIVA CHE SUPERA I CODICI DEL BALLETTO CON QUINDICI INCREDIBILI DANZATORI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO
Sabato 13 luglio ecco Tedua, classe 1994, accompagna alle sonorità trap ed hip hop,testi forti ed incisivi che parlano di amore, amicizia, droga e vita notturna. Questi eventi costituiscono il prologo. L’Ama comincia ufficialmente mercoledì 21 agosto con il punk-rock dei The Offspring, formazione fondata nel 1984 e pietra miliare nel loro genere.
Venerdì 23 agosto altra grande giornata con vari artisti. Ci sarà il rap e l’hip hop italiano di Coez & Frah Quintale. La loro è una collaborazione importante che unisce cantautorato contemporaneo ad hip hop old school. Poi Il Tre, rapper affacciatosi al grande pubblico nel 2015 e tra i protagonisti di Sanremo 2024 e poi la rivelazione di Sanremo Giovani Clara, anche lei a Sanremo 2024, passata dalle passerelle della moda alla musica sempre più apprezzata.
Gran finale sabato 24 agosto con la star della console Paul Kalkbrenner. Trasforma la musica elettronica in una straordinaria esperienza, da qui la definizione del musicista tedesco nato a Lipsia nel 1977 di “architetto sonoro”.
Ama Music Festival pone al
centro la musica collegandola alla promozione del territorio con una serie di iniziative condensate nella “Ama Experience”. Tante offerte vantaggiose per chi ha acquistato i biglietti dell’Ama come indicato nel sito della manifestazione, Sono suddivise, nella pagina dedicata, in quattro tipologie: ristoranti, attività ludico sportive, hotel e b&b e musei ed attrazioni culturali. Una vera e propria vacanza. Le promozioni
sono disponibili non solo on-line ma anche in loco, nei giorni del festival, direttamente nelle realtà aderenti al progetto.
I biglietti sono già disponibili nei circuiti Ticketone, Ticketmaster e Ticketsms. C’è la possibilità di acquistare i singoli ingressi oppure l’abbonamento alle cinque giornate. L’inizio degli spettacoli è alle 18. Infoline: www.amamusicfestival.com.
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coreografia
musiche Mikael Karlsson, Maxime Bodson, Ludwig Van Beethoven, Steve Reich
Foto Sternalski Nathalie
Ascolta
Michelangelo Cecchetto
In alto gli Offspring, di seguito i CCCP, Clara e Coeze Frah Quintale
Gran Galà dello Sport. Sono stati ben 400 gli atleti insigniti di premi per risultati individuali
Stella giallorossa ai pallavolisti Alessandro
Benacchio
L o sport bassanese ha ufficialmente festeggiato i meriti sportivi degli ultimi mesi e i tanti atleti e società sportive operanti nel settore in tutto il territorio comunale. 1500 persone si sono date appuntamento alla CMP Arena per la seconda edizione del Gran Galà dello Sport bassanese, manifestazione introdotta un anno fa dall’amministrazione comunale di Bassano per applaudire e premiare le sue eccellenze in ambito sportivo.
Sono stati ben 400 gli atleti insigniti di premi per risultati individuali, a cui si aggiungono altri 44 club premiati per i successi di squadra o per quanto ottenuto nella crescita di atleti a tutti i livelli, dalle più giovani generazioni fino al professionismo. Il premio più prestigioso, l’ambita Stella Giallorossa è stata però assegnata a due pallavolisti del Volley Bassano, Simone Bertoncello ed Alessandro Benacchio, che si sono laureati campioni d’Europa con l’Italia U17 di pallavolo.
Bertoncello e Benacchio la scorsa estate sono infatti stati protagonisti nella cavalcata nella Nazionale azzurra U17, in grado di vincere 9 partite su 9 match disputati. Non soltanto un’apparizione, ma una presenza importante nella selezione del c.t Monica Testa, tanto che Bertoncello ha messo a segno anche 12 punti nella finalissima con cui l’Italia
e Simone Bertoncello
ha battuto 3-1 la Bulgaria. Il premio al merito Sportivo è invece stato assegnato a Giuliano Grosselle, istruttore della Mba Basket, figura fondamentale nella formazione di baskin. Il premio Fair Play, invece, intitolato a Tommaso Fabris è andato a Roberto Sasso dello Skate Team per l’inserimento di ragazzi disabili nella sua formazione. Nel campo del Fair Play è stato segnalato anche Diego Citton, da 32 anni presidente della “Franco Andolfatto”, realtà attiva nel mondo della pesca.
Diverse targhe sono state poi consegnate a realtà sportive e atleti che nel 2023 hanno saputo portare alto il nome di Bassano del Grappa. A partire dal Bassano Calcio promosso in serie D, passando per la Società Tennis
Bassano che è ritornata in A1, per arrivare ai ragazzi dell’Orange Basket impegnati agli Europei Junior e alle cheerleader mondiali del Titanium. A livello individuale sono stati premiati Rebecca Sartori per il suo mondiale di atletica e Marco Zanon, rugbista azzurro impegnato recentemente anche nel 6 Nazioni.
Il Gran Galà dello Sport è stato anche l’occasione per misurare lo stato di salute del movimento sportivo bassanese che a giudicare dai risultati, ottenuti a tutti i livelli, è in ottima forma. L’impegno profuso da club e atleti è infatti ben strutturato, soprattutto nelle fasce d’età più giovani, questo in un periodo molto complesso per le società sportive in cui i costi sono aumentati.
Luca Strapazzon
Grandi successi per l’Acquapolis Bassano ai campionati regionali
Gli atleti dell’Acquapolis Bassano hanno fatto incetta di medaglie ai Campionati regionali dell’Emilia-Romagna a cui il centro nuoto è affiliato. In sette sono infatti riusciti a staccare il pass per i Criteria Nazionali Giovanili in vasca corta che si svolgeranno a Rimini dal 5 al 7 aprile per le gare femminili e dall’8 al 10 aprile per gli uomini.
A qualificarsi per la prova nazionale sono stati Margherita Busnardo, Zoe Koblischek, Virginia Lazzarotto, Pietro Baggio, Edoardo Balestra, Simone Bortignon e Pietro Cappellari. Alcuni di loro hanno ottenuto anche medaglie pesanti ai campionati regionali, confermandosi atleti di ottimo livello.
Nella categoria cadetti Simone
Bortignon ha centrato l’oro nei 200 misti, bissato dall’oro negli 800 stile, nella stessa categoria di Pietro Cappellari. I due hanno però ottenuto altre importanti medaglie: per Bortignon anche l’argento nei 200 rana e il bronzo nei 400 misti, per Cappellari due bronzi nei 400 stile e nei 200 stile. Medaglie pesanti sono arrivate anche da Edoardo Balestra e Pietro Baggio. Il primo impegna-
to nella categoria Junior ha ottenuto l’argento nei 200 delfino, mentre Pietro Baggio ha ottenuto l’argento nel 400 stile libero e il bronzo nei 200 delfino, nella categoria ragazzi.
Per l’Aquapolis Bassano buone notizie arrivano anche da oltre Oceano dove Chiara Alberti sta ben figurando. Dopo ver ottenuto una borsa di studio alla Georgia Southern University, l’atleta bassanese è stata impegnata ai CSCAA, i Natioanl Invitational Championship.
Alberti ha chiuso al terzo la staffetta 4x200 stile libero con le compagne Jamison Tiller, Logan Belanger e Carsyn Cosman, chiudendo invece al sesto posto la prova personale nei 100 stile libero. (l.s.)
Quarantaquattro i club premiati per i successi di squadra o per quanto ottenuto nella crescita di atleti a tutti i livelli, dalle più giovani generazioni fino al professionismo
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Sport
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Pattinaggio artistico. La competizione gruppi espettacolo si è volta alla Zoppas Arena di Conegliano
Il team di Cristal Skating conquista l’oro ai Campionati italiani
Sotto la guida dei tecnici Elisabetta Restello e Andrea Fabris con la coreografia curata da Daniel Morandin, la squadra si è esibita con una coreografia dal titolo “Il peso dei miei errori”
I l Cristal Skating Team ha conquistato un altro prestigioso successo ai Campionati italiani gruppi e spettacolo di pattinaggio artistico, andati in scena da giovedì 21 a domenica 24 marzo 2024. La compagine composta da atleti dell’APAV Fara e del Bassano New Skate ha conquistato il titolo italiano avendo la meglio sui padroni di casa del Royal Eagles.
La serata di sabato ha regalato grandi emozioni alla Zoppas Arena di Conegliano dove si sono svolti i Campionati italiani. La formazione composta da Giada Biasini, Giulia Miotti, Andrea Zanin, Cristian Catana, Maddalena Fabris, Giulia Froncolati, Maia Frigo, Giulia Fina, Viviana Mariotto, Micaela Busatta, Renèe Biasini, Anna De Rizzo,
Anita Pavan, Cecilia Moretti, Nicole Stefani, Hannah Iotti, Elena Azzolin, Eleonora Bortolazzi, Claudia Grigato, Debora Codega, Camilla Dalla Valle, Vittoria Casarotto, Virginia Bonollo, Martina Securo, Stefania Viaroli e Giulia Filippozzi si è esibita con una coreografia dal titolo “Il peso dei miei errori”.
Sotto la guida dei tecnici Elisabetta Restello e Andrea Fabris con la coreografia curata da Daniel Morandin, l’esibizione è stata premiata dalla giuria con otto centesimi di voto in più rispetto alla squadra di casa dei Royal Eagles, regalando il titolo italiano e battendo i favori del pronostico. Per il connubio di pattinaggio artistico non è il primo successo raccolto negli ultimi anni visto che già si erano laureati campio-
ni italiani nel 2022 e nel 2021, chiudendo invece sul gradino più basso del podio lo scorso anno. Sempre nello stesso periodo il Cristal Skating Team ha
ottenuto tre titoli regionali nel 2021, 2022 e 2023 e due medaglie d’argento ai campionati europei del 2022 e ai campionati mondiali del 2021. Proprio lo scorso
Tiefing Diawara e Timoty van der Knapp, i talenti dell’Orange1 Basket Bassano
Tre giorni a contatto con i più importanti atleti del pianeta. È il riconoscimento ottenuto da Tiefing Diawara, atleta bassanese originario del Mali, che milita nell’Orange1 Basket Bassano. La realtà cestistica bassanese attiva nel mondo giovanile ha così ottenuto un importante risultato nel proprio lavoro di scouting e crescita di giovani talenti.
Diawara è stato convocato per il “Basketball Without Borders Global Camp”, promosso dall’NBA e che ha coinvolto i
40 giocatori più forti al mondo non di nazionalità americana della classe 2006. Dal 16 al 18 febbraio questi atleti hanno potuto allenarsi con tecnici americani a Indianapolis, in occasione dell’All Star Game 2024 dell’NBA, la lega di basket più importante al mondo.
Per Diawara si tratta di un riconoscimento ancor più importante se si tiene in considerazione l’infortunio subito lo scorso anno al ginocchio, un segnale che il bassanese originario del Mali è tornato al suo livello.
L’Orange1 Basket Bassano ha ottenuto un altro importante attestato sulla bontà del proprio lavoro con Timoty van der Knaap. Il classe 2005 ha infatti presto parte alla LBA Next Gen Cup con i colori del Derthona Tortona Basket, squadra che milita in serie A. Nella competizione giovanile dedicata ai migliori prospetti, van der Knaap ha tenuto una media punti a partita di 10.7, confermandosi uno dei talenti più interessanti del settore giovanile bassanese. Per lui che completerà
Tiefing Diawara e Timoty van der Knaap
quest’anno i suoi studi a Bassano del Grappa lo attende una borsa di studio alla Bradley University in Illinois. Timoty van der Knapp rappresenta alla per-
ottobre, inoltre, il Cristal Skating Team aveva partecipato ai campionati mondiali in Colombia con la coreografia “Vita”, senza però riuscire ad ottenere una medaglia. Il successo di Conegliano riprende quindi il feeling con la vittoria per il gruppo di pattinatori e pattinatrici che si allena presso il centro giovanile di Bassano del Grappa. Bassano ha gioito ai Campionati italiani di Conegliano anche nella giornata di giovedì grazie al successo del Fashion One del Bassano New Skate nella categoria divisione nazionale. Il team bassanese con l’esibizione di “Il mondo ha bisogno d’amore” ha ottenuto 74,90 punti, battendo il quartetto Clio dello Skating Club Zanè per una doppietta interamente vicentina.
Ai Campionati italiani di Conegliano in Zoppas Arena hanno preso parte nei quattro giorni di gara ben 180 squadre provenienti da 16 regioni.
Luca Strapazzon
fezione la filosofia dell’Orange1 Basket Bassano che punta a far crescere i giovani non solo dal punto di vista sportivo ma anche sul piano scolastico. (l.s.)
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L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico
“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.
Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?
“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.
Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?
“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per
25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.
Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.
Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?
“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che
intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il
lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.
Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione? Quali sono i candidati?
“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.
E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative
I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.
Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.
Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei
quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.
Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.
Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-
Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)
con vista Regionali
cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.
Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.
A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.
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Vanessa Camani
Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee
Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”
“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”
“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”
E lena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”
Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.
“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”
“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse
per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono
il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra
i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”
“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”
“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.
L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”
“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.
Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.
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Elena Donnazzan
Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale
Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione
Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.
“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi
limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.
Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.
Dal lavoro all’Europa, una
“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”
delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.
“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.
E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)
Giorgia Gay
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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda
Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba
Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese
Parliamo di ammortizzato-
ri sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.
Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?
Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei
dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.
Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?
Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-
le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.
Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?
La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione
imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori.
Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle
procedure operative del vostro fondo?
Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.
Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?
Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)
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Riccardo Giovani
Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service
L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi
Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà
del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno
del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-
renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.
Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.
La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”
Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service
Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e
per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-
zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello
della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.
di Martin Niederkoler
Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori
Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.
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Conosciamo l’endometriosi
Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita
E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso
Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.
Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.
Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono
Prosegue alla pag. seguente
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Sanità
Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!
Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo
Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.
Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce. In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare mai la fauna selvatica
(evitare di accarezzare, rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.
“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.
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Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita
stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile. Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero.
Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia.
A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra i 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.
Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.
Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.
Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.
Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).
E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.
Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottova-
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lutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi. Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisicosportive.
Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro.
Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.
La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.
Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.
Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).
In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.
Ci sono esenzioni? Dal 2017, con i nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
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Al via il Contributo d’accesso dal 25 aprile la sperimentazione
“Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la
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Il 25 aprile entra in vigore a Venezia il Contributo d’accesso. Si tratta di una sperimentazione per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno
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Un momento della presentazione del contributo d’accesso alla stampa estera dello scorso 4 aprile a Roma
di usione della campagna di comunicazione multicanale turistica.
“Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme.
riodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.
Contributo
L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà culturale individuale.
Tutte le info su esenzioni, prenotazioni e ottenimento del QR al sito https://cda.ve.it/it/ Per la campagna di comunicazione: https://cdamedia.veneziaunica.it
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