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per lavori
La bella estate del volontariato
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Nel pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda.
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Nuovi varchi della Ztl
Ivarchi della Ztl in centro storico si rinnovano, si estendono e si modernizzano. Il nuovo sistema leggerà anche le targhe delle moto ed entrerà in un network regionale che riconosce le targhe delle vetture dei disabili autorizzati, residenti nei Comuni aderenti al circuito, che non saranno più costretti a comunicare la targa per evitare la sanzione. A breve la Zona a traffico limitato, individuata all’interno delle antiche mura bassanesi, sarà dotata di moderne apparecchiature per la rilevazione delle targhe nelle fasce orarie in cui vige il divieto di transito (escluse quelle dei mezzi autorizzati) nella fasce serali e notturne, nei fine settimana, festivi e di giovedì mattina. I nuovi occhi elettronici posti sui varchi leggeranno anche le targhe di scooter, motocicli e tricicli a motore oltre quelle degli autoveicoli non autorizzati e saranno inseriti nel circuito regionale “Ztl Network” per agevolare la circolazione dei mezzi dei disabili in tutte le zone a traffico limitato delle città venete che vi hanno aderito, tra le quali si è aggiunta anche Marostica. Entro un paio di mesi sarà completata la sostituzione del software gestionale e di tutti gli occhi elettronici, compresi i pannelli indicatori, posizionati nei punti di accesso alla Ztl che funziona nel fine settimana, nei festivi e nella mattinata del giovedì con il mercato settimanale. “Saranno attivati anche quelli in via Roma e in via Vittorelli, oggi non funzionanti”, ha spiegato Claudio Mazzocco, l’ assessore alla Sicurezza. I varchi al cuore cittadino controllati saranno quindi sei: in piazza Terraglio con le telecamere puntate verso via Gamba; all’incrocio fra le vie Verci e Bellavitis verso piazza Libertà; su via Museo, verso piazza Garibaldi; in salita Margnan verso via Pusterla; all’incrocio fra via Roma e piazzetta dell’Angelo verso piazza Libertà e infine tra piazzetta Zaine e via Vittorelli. “L’attuale strumentazione è stata installata una decina di anni fa e ormai è superata – ha sottolineato Mazzocco – Quella in arrivo è di ultima generazione: ad alta definizione, consente nuove prestazioni come la rilevazione delle targhe di tutte le moto”. Inoltre riconoscerà tutte le targhe dei veicoli dei disabili inserite nel data base regionale. Non quindi solo quelli bassanesi regolarmente autorizzati dal Comune, ma anche di cittadini aventi diritto residenti nelle città aderenti al network veneto. “Grazie ad uno scambio di informazioni tra municipalità, non servirà più inviare una comunicazione al comando della polizia locale, ad ogni transito, entro le 48 ore successive–ha chiarito l’assessore – : non lo dovranno fare i bassanesi che si recano nei territori comunali che fanno parte del circuito, né i disabili di altri Comuni veneti che transiteranno nella Ztl cittadina”. Il nuovo impianto non comporterà cambiamenti nei giorni e nelle fasce orarie in cui è in vigore la Zona a traffico limitato nel centro storico. (r.f.)
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La bella estate del volontariato
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti. Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.
Sarà possibile leggere anche le targhe delle moto
Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
Questa edizione raggiunge la città di Bassano del Grappa per un numero complessivo di 18.000 copie. Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 10/2021 dell’11/11/2021; numero iscrizione ROC 32199
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Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An)
Chiuso in redazione il 10 luglio 2023
Conclusi i lavori, Bassano ritrova il suo velodromo “mondiale”
Taglio del nastro con ospite d’onore l’altoatesino Mattia Predomo, campione del mondo Under 18
Bassano ritrova il suo glorioso velodromo. E’ stato rinnovato lo storico anello presente in città dal 1902 che nel 1985 ospitò i campionati mondiali di ciclismo su pista e sul quale si sono sfidati molti big del passato. Si è infatti concluso l’intervento di riqualificazione e risanamento dell’impianto la cui superficie risultava deteriorata dal tempo e dall’esposizione continua alle intemperie. “Lo stato di degrado aveva provocato delle fessurazioni che facevano penetrare l’acqua nella parte sottostante creando evidenti efflorescenze saline che nel tempo potevano compromettere anche l’integrità strutturale del cemento armato in cui la pista è completamente realizzata”, ha spiegato Andrea Zonta, assessore ai Lavori pubblici.
Tra i principali interventi eseguiti, la rimozione dello strato di finitura esistente, la sigillatura di tutte le crepe o fessure, la sistemazione dei giunti di dilatazione e la ricostruzione del cemento ammalorato. Inoltre, è stato posato uno strato di finitura colorato in resina acrilica, rifatta la segnaletica ed è stata sostituita la rete perimetrale.
Quella del Mercante è una pista con rialzo delle curve un tempo ritenuta tra le migliori in Italia contribuendo a far scrivere importanti pagine di storia del mondo dei pedali. Dopo i lavori effettuati in occasione dei mondiali di ciclismo del 1985 non è più stata oggetto di sistemazioni o di ristrutturazioni. Pr ridarle vigore, era quindi necessaria un’opera che consentisse ai ciclisti di tornare ad utilizzarla in
totale sicurezza. I lavori si sono tenuti nei mesi scorsi e sono costati 230 mila euro a fronte dei quali la Regione ha contribuito con 57 mila euro.
“Il restyling sarà completato nei prossimi mesi con la realizzazione di un parapetto protettivo lungo la pista – ha affermato l’assessore Zonta – Da risolvere anche le infiltrazioni nei locali sottostanti della tribuna sud dove hanno la sede alcune realtà associative”.
“Entro la fine dell’estate saranno impermeabilizzate le gradinate laterali non coperte, est e ovest, della tribuna principale – ha aggiunto
Soddisfazione per Rino Piccoli, “anima” dell’impianto, e per il Veloce Club Bassano
il sindaco Elena Pavan – con una finitura antiscivolo per la sicurezza degli spettatori e un isolamento termico contro l’accumulo di calore; in generale la struttura sarà rinnovata esteticamente”. Previsto, per la fine dell’anno, anche il completamento dell’illuminazione nella torre 3 che sarà a led e verrà rifatto il quadro elettrico con la predisposizione di linee dati per un sistema di gestione e controllo luci e riqualificati i cavidotti e linee elettriche.
Il progetto di risanamento portato a termine prelude anche al rilancio del velodromo. “L’auspicio è che torni ad essere un impianto vissuto ed attrattivo per allena-
L’impianto sportivo nel 1985 ospitò i campionati mondiali di ciclismo su pista
menti e gare –ha osservato l’assessore allo Sport Mariano Scotton - Un punto di riferimento per la disciplina: vorremmo aprirlo anche alle società del territorio”. Sotto lo sguardo compiaciuto di Rino Piccoli, che da storico appassionato di ciclismo da anni si prende cura del velodromo, il taglio del nastro è stato seguito da un test sull’anello rinnovato che ha visto salire in sella dei portacolori del settore giovanile del Veloce club Bassano. Non sono mancati alla festosa cerimonia alcuni ciclisti di oggi che si sono distinti nella disciplina. Ospite d’onore è stato l’altoatesino Mattia Predomo, campione del mondo Under 18 della specialità keirin, intervenuto con la maglia iridata conquistata lo scorso anno a Tel Aviv.
Raffaella ForinInterventi pubblici. Rinnovato lo storico anello presente in città dal 1902 e fiore all’occhiello degli impianti comunali
Confartigianato. I dipendenti sono aumentati del 4,3 per cento, più del doppio del dato provinciale
Nel 2022 cresciuta l’occupazione nelle aziende artigiane del bassanese
Sandro Venzo, presidente del Raggruppamento di Confartigianato
Vicenza: “Tuttavia è necessario essere cauti: la situazione che si profila per il secondo semestre del 2023 appare meno rosea”
Nonostante le difficoltà create dai rincari dei costi delle materie prime e delle forniture energetiche, il settore artigianale ha registrato un incremento dell’occupazione nel corso del 2022. “Tuttavia – avverte Sandro Venzo, presidente del Raggruppamento di Confartigianato Vicenza - la situazione che si profila per il secondo semestre del 2023 appare meno rosea”.
Scorrendo i dati relativi allo scorso anno, i dipendenti nelle imprese artigiane del territorio sono stati caratterizzati da una crescita del 4,3 per cento, variazione più che doppia rispetto al 1,9 per cento segnato a livello provinciale. Lo conferma la recente indagine congiunturale semestrale sull’andamento dell’artigianato vicentino realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza che, per l’area del bassanese, marosticense e dell’Altopiano di Asiago ha coinvolto 351 micro e piccole imprese (su 1.772 totali) con 1.932 dipendenti (su 10.627
complessivi).
Nel territorio, quindi, l’occupazione dipendente artigiana sembra avere retto meglio il colpo della pandemia e del lockdown: se a giugno 2020 segnava un calo dell’1,4 per cento rispetto ad un anno prima, in linea con il dato provinciale, alla fine dello stesso anno si registrava una stabilità dell’occupazione rispetto al 2019, mentre a livello provinciale, sempre sul 2019, la flessione era dello 0,7 per cento.
Al dettaglio di macrosettore, riferito sempre allo scorso anno, il maggior dinamismo del Nord est vicentino è determinato da una forte crescita dell’occupazione nel manifatturiero che segna un aumento del 5,4 per cento rispetto a fine 2021, variazione doppia rispetto al più 2,6 per cento della media provinciale. Performance migliori del dato provinciale si rilevano anche per l’occupazione artigiana nel settore delle costruzioni che segna un più 4,5 per cento a fronte di un
incremento del 2,9 per cento provinciale, e in quello dei servizi che mostrano un aumento dello 0,5 per cento, mentre a livello provinciale si rileva una contrazione dello 0,8 per cento rispetto al 2021.
Ad aver tenuto bene nel 2022 sono state in particolare le realtà legate al comparto dell’edilizia, che probabilmente, come tutto il comparto casa, pare avere tratto beneficio dai bonus legati alle abitazioni. C’è poi il settore della manifattura che partecipa in grande parte alle filiere nazionali e internazionali e conferma la sua capacità compe-
titiva. Di sicuro i numeri relativi allo scorso anno dimostrano che l’artigianato ha saputo investire e guardare avanti senza scoraggiarsi dopo il periodo nero della pandemia.
“E’ vero che il 2022 è stato un buon anno , con qualche settore che ha davvero corso e con dati incoraggianti, e lo stesso si può affermare per il primo trimestre del 2023 con il comparto delle costruzioni che ha confermato le buone perfomance – osserva Sandro Venzo -Tuttavia se guardiamo alle proiezioni future, questo dinamismo appare più incerto. Forse è prematuro fare previsioni, ma è innegabile qualche realtà imprenditoriale stia rallentando negli investimenti, anche per effetto delle politiche europee: la manovra adottata nel tentativo di fermare l’inflazione aumentando i tassi di interesse rischia di frenare i consumi e di conseguenza le aziende prima di investire ci pensano”.
“Per ora il nostro comparto risente ancora del miglioramento che ha caratterizzato il 2022, ma si sta diffondendo qualche preoccupazione per il futuro –conclude il presidente del Raggruppamento di Bassano – e si procede con cautela e prudenza”. (r.f.)
Lavori pubblici. Estate all’insegna di cantieri aperti e disagi per la circolazione cittadina
Ponte della Vittoria off limits: chiuso anche il transito pedonale
Il Ponte della Vittoria resterà completamente chiuso al transito, anche pedonale, fino all’inizio del nuovo anno scolastico. Il cantiere per i lavori di consolidamento e di riqualificazione estetica della struttura non erano più rinviabili e l’amministrazione ha deciso di concentrare la parte più importante dell’intervento durante i mesi di luglio e agosto, quando le scuole sono chiuse e molte persone in ferie.
Mesi di passione e di pesanti disagi per la circolazione cittadina, essendo il ponte il principale attraversamento viario sul fiume Brenta della città, ma come ha riferito il sindaco Elena Pavan “le ultime indagini condotte hanno confermato la necessità di consolidarlo”. “Abbiamo scelto di farlo nel periodo di minore impatto sul traffico”, ha aggiunto.
Non sono mancate le critiche, legate perlopiù al breve preavviso dato. I commercianti hanno lamentato “il mancato coinvolgimento e la condivisione della tempistica”, ma il Comune ha risposto che la fase di preparazione dell’intervento è stata complessa e non appena la ditta esecutrice ha dichiarato di essere pronta è stata diffusa la notizia ai cittadini. Disagi al traffico, ma anche ricadute sulle quotidianità dei residenti e sulle attività economiche che si trovano a ridosso della cesura viabilistica, in particolare quelle di quartiere Angarano. “Chiediamo a tutti di pazienta-
re: da metà settembre il transito veicolare sarà riaperto anche se parzialmente – ha comunicato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta – e prima di Natale il cantiere sarà concluso”.
I lavori sono stati divisi in due stralci. “Quest’anno tocca al primo che riguarda l’impalcato stradale, da dove nascono i problemi – ha precisato Zonta – Sono infatti le infiltrazioni d’acqua che dal piano intaccano la parte sottostante a causare il deterioramento delle arcate e dei pilastri di cemento. Verranno quindi realizzati due canali laterali che dall’impalcato raccoglieranno l’acqua per scaricarla diretta-
Le opere di consolidamento e riqualificazione nei mesi di luglio e agosto quando le scuole sono chiuse e molta gente è in ferie.
La riapertura prevista a inizio anno scolastico
mente a terra”.
Sarà inoltre rimosso e ricostruito l’intero piano stradale, marciapiedi compresi, che in entrambi i lati verranno uniti alle rispettive corsie ciclabili e protetti rispetto alle carreggiate con l’installazione di una nuova struttura, e sistemate le balaustre esterne del ponte, per un costo complessivo di 1 milione 250 mila euro.
Il secondo stralcio è previsto nei prossimi anni e riguarderà il risanamento della parte sottostante del ponte, quindi si interverrà sulle arcate e sui pilastri per una spesa di 2 milioni e mezzo di euro.
Raffaella ForinLavori in corso anche per la nuova rotatoria in località Tre Ponti
Poco lontano dal Ponte della Vittoria, sempre in Destra Brenta, su viale Vicenza c’è un altro cantiere: è quello che realizzerà l’attesa rotatoria all’intersezione con strada Marchesane, in località Tre Ponti (nelle due foto sopra, a sinistra: la rotatoria e la presentazuione del cantiere). Un’opera che andrà a migliorare e a mettere in sicurezza uno dei punti neri della viabilità cittadina, spesso teatro di incidenti, anche mortali. “Un incrocio pericoloso per la particolare curvatura stradale – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Andrea Viero – Da tempo i quartieri Marchesane e Rondò Brenta chiedevano un intervento risolutivo”.
Anche in questo caso, è stato scelto il periodo estivo della chiusura delle scuole per eseguire i principali lavori del nuovo rondò. “L’asse viabilistico Bassano-Marostica, lungo viale Vicenza, non chiuderà mai – ha precisato l’assessore alla Viabili-
tà Andrea Zonta - Sarà necessario attuare qualche temporaneo spostamento di corsie e, in una fase, verrà istituito il senso unico alternato”. Resterà invece chiusa per tutta la durata dell’intervento l’intersezione tra viale Vicenza e strada Marchesane, ma quest’ultima sarà accessibile ai residenti e ai clienti ed operatori delle attività. “Solo lo sbocco da e verso la frazione di Marchesane non sarà percorribile - ha precisato Viero – ma sono stati previsti percorsi alternativi”. Il cantiere della rotatoria sarà ultimato prima di Natale. La struttura circolare avrà un diametro di 16 metri; costo totale dell’intervento, 600 mila euro. (r.f.)
Mecenatismo. Il Comune avvia la ricerca di finanziatori attraverso la formula dell’Art Bonus
Al via una campagna di raccolta fondi per l’acquisto di un’opera dapontiana
Il dipinto “Ritratto di uomo in armi” di Jacopo Dal Ponte, attualmente esposto nella mostra “I BassanoStoria di una famiglia di pittori” allestita nel museo civico, potrebbe diventare patrimonio cittadino
Potrebbe diventare patrimonio cittadino il dipinto “Ritratto di uomo in armi” di Jacopo Dal Ponte, attualmente esposto nella mostra “I Bassano – Storia di una famiglia di pittori” allestita nel museo civico. Il Comune ha avviato una campagna di finanziamento attraverso la formula dell’Art Bonus per reperire le rrogazioni liberali necessarie ad acquisire l’opera, uno dei rari ritratti eseguiti dal grande artista bassanese.
“La cifra da raggiungere è di 300 mila euro – ha comunicato il sindaco Elena Pavan -inferiore al valore di mercato del dipinto. La proprietà, la Galleria Robilant&Voena, ha infatti rivisto il valore monetario alla luce della possibilità di far entrare il quadro in una prestigiosa dotazione pubblica qual è quella dei musei bassanesi, custodi della più ampia e importante raccolta al mondo di opere dei Bassano”. Per arrivare alla somma richiesta l’amministrazione comunale ha pensato a tre modalità.
La cifra da raggiungere è di 300 mila euro, comunque inferiore al valore di mercato del dipinto
“Centomila euro saranno messi a disposizione dal Comune utilizzando i ricavi della recente mostra dedicata ad Antonio Canova visitata da oltre 85 mila persone – ha spiegato il sindaco - Un terzo sarà coperto da uno sponsor principale utilizzando la formula dell’Art Bonus. L’ultimo terzo contiamo di reperirlo attraverso donazioni sempre legate all’Art Bonus, ciascuna a partire dal taglio di 6 mila euro”. La formula la dell’Art Bonus viene sempre più spesso impiegata: prevede il credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Già lo scorso aprile, la Giunta comunale aveva espresso parere favorevole ad avviare le procedure per verificare la possibilità di acquisire il
dipinto tramite affidamento ad una professionalità esperta nel settore per una perizia di stima circa il valore dell’opera, lo studio Studio di Consulenza d’arte e antiquariato – Periti del Tribunale Calderai e Mazzei.
L’acquisizione de “Il ritratto di
uomo in armi” permetterebbe al museo di arricchirsi di un’altra opera che andrebbe a completare, per soggetto e cronologia, la già ricca collezione bassanese. “Si tratta di un dipinto molto importante - ha sottolineato la direttrice del musei civici, Barbara Guidi – poiché è del periodo cosiddetto manierista del sommo Jacopo. Acquisirla avrebbe anche una connotazione scientifica. Stiamo infatti cercando di risalire all’identità dell’uomo in armi ritratto. E stanno emergendo indizi molto interessanti”.
“La raccolta fondi è già attiva e si protrarrà fino alla fine di settembre”, ha aggiunto l’assessore alla Cultura Giovanella Cabion.
“Bassano è una città generosa in ogni campo, come testimonia la sua storia anche recente – ha ricordato il sindaco Pavan - Dobbiamo ai mecenati e ai bassanesi, che amano la cultura e la sostengono, moltissime iniziative e acquisizioni del nostro museo. Avviamo questa raccolta di fondi con l’auspicio che tante realtà vorranno rinnovare il sostegno al nostro istituto, tra i più antichi del Veneto e potremo riportare a casa questo straordinario dipinto a quasi cinquecento anni dalla sua realizzazione”.
La collezione dei musei civici si compone di 82 opere, 23 di mano del sommo Jacopo e 49 di Francesco il giovane, Leandro, Gerolamo e Giambattista, oltre che del padre Francesco il Vecchio, fondatore della bottega, e del nipote Jacopo Apollonio, ultimo esponente della stessa. (r.f.)
Luoghi
L’ex chiesa di San Bonaventura diventa la “casa delle arti performative”
Sconsacrata da tempo, la chiesa è stata al centro di una lunga operazione di restauro costata 1 milione 138 mila euro, di cui 100 mila finanziati da Cariverona, 60 mila dalla Regione, la parte restante è stata coperta dal Comune
Concluso il lungo intervento di restauro e adeguamento, l’ex chiesa di San Bonaventura diventa la “casa delle arti performative”. L’edificio annesso al vecchio ospedale di viale delle Fosse è la nuova sede del Centro della scena contemporanea, uno dei filoni abbinati ad Operaestate Festival, ma ospiterà anche eventi culturali e spettacoli. Uno spazio ritrovato, quindi, che viene restituito alla città in una nuova veste, ma mantenendo gli elementi del passatocome i principali altari- che ne raccontano la storia.
Inaugurata nelle scorse settimane, ha ospitato la presentazione del programma 2023 di Operaestate Festival
Sconsacrata da tempo, la chiesa è stata al centro di una lunga operazione di restauro costata 1 milione 138 mila euro, di cui 100 mila finanziati da Cariverona, 60 mila dalla Regione; la parte restante è stata coperta dal Comune. Inaugurata nelle scorse settimane, ha ospitato la presentazione alla città del programma 2023 di Operaestate Festival, che come ha riferito il sindaco Elena Pavan si “è guadagnato la terza posizione in Italia tra i progetti multidisciplinari culturali, dietro solo a quelli di Spoleto e Roma” .
“Il nuovo spazio, molto suggestivo e in posizione centrale,
servito da un ampio parcheggio, quello de Le Piazze, accoglierà le residenze di artisti internazionali, soprattutto danzatori – ha aggiunto il sindaco – gli spettacoli del nostro Festival, ma anche le attività di Dance well”. Come ha ricordato la direttrice di Operaestate, Rosa Scapin, sono già stati calendarizzati i primi appuntamenti al “Csc San Bonaventura” (così è stata ribattezzata la nuova location). “Avremo un’ installazione/ performance di Romeo Castellucci il 28 luglio intitolata Terzo Reich e incentrata sul potere del linguaggio – ha anticipato - mentre il 16 agosto ospiterà la danza con lo spettacolo “Onde” di Simona Bertozzi, una coproduzione del Festival.
E’ stato un iter lungo quello che portato all’inaugurazione del centro artistico. “Era iniziato nel 2013 – ha ricordato Pavan – Da allora si sono avvicendate tre amministrazioni comunali, tutte impegnatesi nel progetto di recupero”.
“Due gli stralci dell’intervento che non hanno stravolto la funzione originaria dell’edificio - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta – Il primo si è concentrato sulla struttura, dal rifacimento del
“Operaestate Festival si è guadagnato la terza posizione in Italia tra i progetti multidisciplinari culturali, dietro solo a quelli di Spoleto e Roma” afferma il sindaco Elena Pavan
pavimento e del tetto. Sono poi stati ricavati camerini e locali di servizio, posati dei pannelli per migliorare l’acustica e installato un nuovo impianto di illuminazione. Il secondo ha riguardato tutte le finiture, compresa la facciata esterna della quale è stata
recuperata la versione originale, sotto la guida dell’architetto Annabianca Compostella. La Soprintendenza ha seguito il progetto passo per passo”.
Contestualmente è stata riqualificata anche l’area esterna del sagrato riservata ai pedoni.
Inoltre, è stato realizzato un percorso per favorire l’accesso ai disabili, ricavato verso il parcheggio Le Piazze. E per l’autunno prossimo è previsto l’arrivo delle tribune retrattili per il pubblico, permettendo di modulare lo spazio scenico a seconda delle necessità degli artisti. Molti i bassanesi che hanno partecipato alla cerimonia del taglio del nastro e lo staff al completo di Operaestate. (R.F.)
ritrovati. Lo spazio viene restituito alla città in una nuova veste, ma mantenendo gli elementi del passato
Alloggi pubblici. L’intervento interessa un complesso di abitazioni di proprietà comunale, oggi disabitate
Case Parolini: l’amministrazione comunale dà il via libera al progetto esecutivo
Torna “Ci metto il cuore”: concorso rivolto ai quartieri
C onto alla rovescia per l’inizio dei lavori di consolidamento statico delle Case Parolini di via Beata Giovanna, dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte dell’amministrazione comunale.
L’intervento interessa un complesso di abitazioni di proprietà comunale, oggi disabitate, che fanno parte della storia della città e si affacciano su una strada molto frequentata da veicoli e pedoni, nelle vicinanze dell’istituto “G.B. Brocchi”.
Le case sono formate da tre corpi disposti su due e tre piani per una superficie di 550 metri quadrati, con cortile interno, e ormai da tempo necessitano di un restauro per la messa in sicurezza.
I lavori prevedono la messa in sicurezza e il consolidamento dei
tre blocchi che formano il vecchio complesso abitativo, la realizzazione di una copertura finita in tutte le sue parti per la protezione definitiva dalle intemperie, la rimozione degli apprestamenti temporanei di sicurezza (fatto salvo per le puntellature urgenti al fine di impedire ulteriori crolli e garantire la sicurezza per l’accesso all’immobile), la protezione degli apparati decorativi, la catalogazione e l’accantonamento degli oggetti considerati da recuperare per la Direzione Lavori e la Soprintendenza. Il costo complessivo ammonta a 1.400.000 euro.
“Si tratta di un intervento ben noto e atteso da molti anni –commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Zonta – che restituirà questi storici edifici in
condizioni ottimali dal punto di vista statico, oltre che libere dall’accumulo di macerie attualmente presenti, con attenzione agli apparati decorativi e alla conservazione di tutti gli elementi di valore. Il Comune avrà a disposizione delle case recuperate, pronte per successivi lavori di finitura e una successiva valorizzazione”.
Il Comune di Bassano del Grappa, in collaborazione con Etra (Energia Territorio Risorse Ambientali) propone anche per l’anno 2023 un’iniziativa per premiare l’impegno dei Quartieri. Il concorso vuole premiare la valorizzazione e la tutela del territorio di quartiere, realizzate attraverso azioni che promuovano una cultura eco-sostenibile, sia con iniziative proprie che attraverso la partecipazione a specifiche iniziative comunali (anche in collaborazione con Etra), in tal modo premiando azioni concrete di sensibilizzazione, responsabilità e controllo. I Quartieri sono invitati a prendersi a cuore il proprio territorio, incentivando i comportamenti virtuosi nelle attività tanto di gestione quotidiana che straordinaria dei luoghi e promuovendo azioni di informazione e sensibilizzazione dei cittadini di quartiere sui temi del risparmio idrico, della mobilità sostenibile, della qualità dell’aria, della riduzione dei rifiuti, del riutilizzo dei materiali, della raccolta differenziata e contro l’abbandono dei rifiuti. È prevista l’assegnazione di un premio in denaro da riutilizzare per la migliore gestione del territorio di Quartiere.
Il complesso fa parte della storia della città e si affaccia su una strada molto frequentata da veicoli e pedoni, nelle vicinanze dell’istituto “G.B. Brocchi”
Ciclismo. In Villa Angaran la presentazione delle squadre giovanili e dei programmi stagionali
Nuove sfide per il Veloce Club Bassano, la più antica società ciclistica del Veneto
Da decenni la società presieduta da Enrico Morello e dal vice Diego Pozza organizza prestigiose classicissime come la Bassano-Montegrappa
Più antica società ciclistica dell’intero Veneto coi suoi 131 anni di fulgida storia e tra le prime per longevità in tutta Italia, il Veloce Club Bassano 1892 è tornato gagliardamente sotto i riflettori e sugli scudi grazie al rifacimento dell’anello del velodromo Mercante, la casa per antonomasia del pedale giallorosso. Il ragguardevole lavoro di maquillage che ha interessato l’intera pista rilancia in grande stile l’attività del glorioso Veloce Club 1892 che quest’anno si è presentato ai nastri della stagione con un ricco e florido settore giovanile composto da 34 ragazzi
suddivisi per categorie (Giovanissimi, Esordienti ed Allievi) che su quell’anello rimesso a nuovo e non solo lì hanno affinato la preparazione per le prime gare dell’annata. Peraltro la Bassano delle due ruote, guidata in seno alla società dal presidente Enrico Morello sta operando con successo non solo nel reclutamento dei nuovi prospetti da mettere in sella, ma è anche attiva da un pezzo sotto il profilo organizzativo allestendo da decenni classicissime internazionali quali la Bassano-Montegrappa con la scalata del Massiccio e altri appuntamenti di vaglia e di indub-
Roller Bassano da record: per la seconda volta vanta il miglior vivaio d’italia
Sul tetto d’Italia per la seconda volta. Per il secondo anno di fila la Roller Bassano si è aggiudicata il prestigioso premio “Bruno Tiezzi”, riconoscimento che viene assegnato al miglior settore giovanile d’Italia. E il sodalizio di Cà Baroncello, con lo scudetto conquistato dall’Under 15, il secondo posto arpionato dall’Under 13 e il quarto posto agguantato dalla formazione Under 17 si è aggiudicato nuovamente il titolo
di miglior vivaio d’Italia per la stagione 2022-23 appena conclusa. Un’onorificenza che legittima
bio prestigio. L’intera comitiva ha presentato ufficialmente le squadre del vivaio e i programmi stagionali nella bucolica cornice di Villa Angaran San Giuseppe ricevendo la benedizione del parroco ma ciò che più conta è che Morello, il suo vice Diego Pozza e i suoi più stretti collaboratori hanno saputo coniugare brillantemente le esigenze di una realtà proiettata al futuro con le necessità di conservare gli exploit e l’esperienza di un passato scintillante da cui non si può né si deve prescindere per rincorrere il domani.
Vincenzo Pittureri
il lavoro del club del presidente Ottorino Bombieri da sempre imperniato sui giovani e soprattutto valorizza l’impegno quotidiano dei tecnici del settore giovanile biancorosso, in primis Laura Minuzzo che sovrintende a tutte le minors biancorosse e proseguendo con Leonardo De Gerone che ha pilotato i 15enni a uno storico scudetto e continuando con Enrico Gonzo, timoniere dell’Under 13 vicecampione d’Italia. (v.p.)
Mondiali Hockey 2024 saltati: nella corsa per l’aggiudicazione vince Novara
Ci ha sperato a lungo Bassano e non solo lei di poter ospitare i Mondiali di hockey su pista del settembre 2024 assegnati all’Italia. La città del Grappa era in corsa assieme a Novara per l’organizzazione dell’evento. Una prima concorrenza toscana (Forte dei Marmi e Follonica in tandem) era stata superata nelle
prime battute e in riva al Brenta sino a inizio luglio si sentivano in vantaggio in virtù dell’ok su tutta la linea ricevuto dalla Federazione Internazionale riguardo alla qualità delle strutture, alla perfetta logistica degli impianti e all’ideale ricezione alberghiera degli hotel della zona. Inoltre la municipalità si era impegnata
a rintracciare un paio di partner economici importanti. Ma occorrevano tuttavia delle indispensabili e robuste coperture economiche sia a livello regionale che nazionale che invece le istituzioni politiche non hanno saputo garantire. A Novara però le hanno trovate. In tempo. (v.p.)
Calcio. Dopo la vittoria del campionato e il salto di categoria la società programma la prossima stagione
Bassano serie D, patto con Cartigliano ed Eurocassola e progetti futuri
La grande festa in piazza per la promozione in serie D. Il presidente Massimo Tolfo: “Il futuro chiama nuove e più complicate sfide che potremo affrontare solamente se ragioneremo di sinergia unendo le forze”
Serie D, come no, ma in campo, dannatamente in campo, conquistando la categoria una partita dopo l’altra, vincendone prima una eppoi anche quella dopo in una strepitosa rimonta diventata quasi romanzo. E allora cosa ha avvolto di contorni epici quella che è pur sempre soltanto un’impresa sportiva, magnifica certo, ma solamente impresa sportiva? Il fatto che la serie D il Bassano l’aveva prenotata a inizio maggio, prima ancora di terminare la regular season, accogliendo la richiesta di Cartigliano ed Eurocassola di fondersi in un’unica realtà del territorio e quindi mutuando il titolo della serie D dal Cartigliano che ormai sgonfio ed esausto non se la sentiva più di investire denari e risorse in una nuova avventura in solitaria. Ergo la vulgata aveva già battezzato i giallorossi fuori dai giochi per il gran salto. “Questi si scansano, tanto hanno la D già nel taschino”, il pensiero comune così simile a inappellabile sentenza. E invece – e qui sta il bello – la squadra che in teoria si era garantita la promozione con gli incartamenti si è trasformata in una specie di invincibile armata. Seconda piazza dietro al Chievo acchiappata all’ultimo tuffo, con un poderoso colpo di reni buono per aggiudicarsi il bonus di un turno playoff omaggiato di slancio. E al barrage degli spareggi i padovani del Plateola, i friulani del Tamai e gli emiliani del Progresso Castelmaggiore stecchiti uno dopo l’altro con l’atto risolutivo consumato dentro un Mercante colmo di oltre 2.600 anime in estasi (e decine di supporter rimasti fuori dallo stadio perché le autorità non ne facevano entrare più per motivi di sicurezza). Quindi il festone in piazza fino a sera tardi mescolati ai tifosi e alla gente di passaggio che incuriosita e divertita si univa ai brindisi. E tutti quelli che si davano di gomito perché tanto il Bassano si scansa, che interesse ha a sbattersi che la D ce l’ha garantita per diritto acquisito? Niente, una colossale figura di guano, sopraffatti anche loro da una formazione che ha dato la paga a tutti quanti, mirabile modello di
coesione di spogliatoio laddove il gruppo e il noi ha prevalso sull’io e sulle individualità. E così Bassano in D ci è ritornato da solo, vincendo il terzo campionato in cinque anni senza bisogno del titolo che poi il Cartigliano ha ceduto al Montebelluna. Sicchè la conclamata fusione è diventato
I festeggiamenti della squadra
un più semplice patto a tre con Cartigliano ed Eurocassola, guida Bassano pronto a pianificare la nuova dimensione al piano di sopra. “Con oltre 70 soci il Bassano esprime al meglio il tessuto produttivo del suo territorio – sottolinea il socio di riferimento Fabio Campagnolo – e ai successi della prima squadra si accompagnano anche le soddisfazioni di un settore giovanile tornato vincente a ogni livello”. “Il futuro chiama nuove e più complicate sfide – incalza il presidente Massimo Tolfo – che potremo affrontare solamente se ragioneremo di sinergia unendo le forze. Questa sorta di triplice alleanza con Cartigliano ed Eurocassola si spiega così. Titolo, denominazione ed autonomia sono di Bassano, ma il supporto di nuovi amici vicini svilupperà un polo calcistico sempre più credibile. Ora consolidiamo la categoria, poi punteremo ai playoff e indicativamente il terzo anno proveremo a lottare per la C”. Linea tracciata, il bello deve ancora venire.
Vincenzo PittureriGV Conte Bassano fa il tris e conquista il terzo scudetto nazionale categoria Amatori
Tricampeon. Per la terza volta in poco più di un lustro il G.V. Conte Bassano artiglia il tricolore Amatori di calcio cucendosi sul petto il terzo scudetto di categoria a livello nazionale. La formazione pilotata in panchina dall’ottimo Marco Bindella, trainer che nelle fasi finali non sbaglia un colpo, nel barrage conclusivo di Cervia ha piegato nel braccio di ferro per lo scudo la quotatissima Roma per 4-1. La compagine cittadina annovera giocatori di gran livello in organico come il Tir Tiribocchi, visto in A con Atalanta e Lecce, il buon Michele Baldi, già in B con Pescara e Chievo o altri ex professionisti di livello del calibro di Dalle Nogare, tutti ex ragazzi abbondantemente sopra gli anta che però sanno benone come accarezzare un pallone e come dare la polvere col fraseggio magari a giovanotti anagraficamente più freschi. E rientrati dalla Romagna, festone comune in piazza assieme al Bassano appena promosso in serie D. (v.p.)
Concorsi
di bellezza. La venticinquenne di Tezze sul Brenta ha partecipato all’evento svoltosi a Gallipoli in Puglia
Gabriela Frincu tra le 25 finaliste di Miss Mondo Italia 2023
Laureanda in Lingue all’Università Ca’ Foscari di Venezia è giunta in Italia con la famiglia dalla Romania quando aveva due anni
In passerella da un anno, per gioco, per vincere la sua timidezza e trovare ancor più sicurezza, è giunta tra le 25 finaliste del prestigioso concorso Miss Mondo Italia che si è svolto a Gallipoli, in Puglia. “Diventare una modella?
La moda mi piace, ma ho già un lavoro a tempo pieno in un’azienda di logistica e sono laureanda in lingue all’università Ca’ Foscari a Venezia”, confida Gabriela Frincu venticinquenne di Tezze sul Brenta. In Italia è giunta con la famiglia dalla Romania quando aveva due anni, ha un fratello di tredici anni. “Ancora oggi non ci credo di essere giunta in finale. Sono state due settimane intense, abbiamo affrontato una decina di prove di vario genere. Non c’è stata nessuna rivalità con le altre ragazze, anzi, ci aiutavamo. Staff molto competente che ci metteva sempre a nostro agio. Il bilancio a posteriori è assolutamente positivo, sono molto felice dell’esperienza vissuta”. In passerella è salita a luglio del 2022. “Per divertimento, per trovare ancora più sicurezza in me stessa. Al primo concorso sono arrivata seconda. Importante il sostegno dell’agente Antonella Marcon che con la sua Academy mi ha seguita moltissimo come fa con tutte le ragazze. Mi piacerebbe fare la modella, ma non come professione principale e non escludo di partecipare ad altri concorsi”.
Gabriela si descrive come ragazza timida ed introversa, ma allo stesso tempo determinata e quando si pone un obiettivo, fa di tutto per raggiungerlo. Ama la lettura, in particolare è affascinata dai racconti thriller e poi fare passeggiate il più possibile tra la natura ed anche uscire con gli amici. “Una vita normale, senza particolari cose”, dice. Nella sua scelta di affrontare i concorsi è stata appoggiata da familiari, parenti ed amici. “Penso che quando si sceglie di fare una cosa, facile o meno che sia, ci si debba mettere d’impegno e questo serve per superare i propri limiti”.
Nel caso dell’esperienza della passerella di fronte alla giuria, per Gabriela è stato proprio così. A chi ritiene che i concorsi abbiano fatto il loro tempo o ancor più sviliscano il ruolo della donna, Gabriela risponde: “rispetto le opinioni di
tutti, per la mia esperienza non è assolutamente così. La scelta di partecipare è personale, dietro a queste manifestazioni c’è un mondo che i più non conoscono, per affrontare un concorso c’è un percorso caratteriale, si creano legami, è una esperienza e si vive come tale”.
Michelangelo CecchettoMiss Mondo Italia la squadra del Veneto
A Gallipoli in Puglia sono giunte 120 miss da tutta l’Italia. Alla finalissima sono arrivate in 25 dopo una serie di prove di vario genere: dallo sport alle lingue straniere, dall’eleganza allo stile.
Il Veneto era rappresentato dalla rodigina Maria Antonietta Marino, 19 anni, la capitana avendo il titolo di Miss Mondo
Veneto, abitante a Giacciano con Barichella, da Gabriela Frincu, 25 anni di Tezze sul Brenta e Maria Scarsella, 17 anni di Montecchio Maggiore, dalle veneziane Anna Bardi, 26 anni, di Venezia con la concittadina Margherita Bolzonella di 20 anni, poi Sacha Ranzato, 24 anni di Chioggia ed Aurora Artuso, 19 anni di Marcon e dalla padovana Rachele Rapini, 17 anni, di Monselice. Tre di loro sono state finaliste: Gabriela, poi Anna seconda assoluta e Maria Antonietta con fascia nazionale di Miss Social Media.
Soddisfatta l’agente del Veneto Antonella Marcon dell’Antonella Agency: “Miss Mondo Italia è una esperienza – spiega - Il concorso dà fiducia alle ragazze, fa capire che devono avere rispetto per loro stesse oltre che essere rispettate. Hanno vissuto un talent. La bellezza è soggettiva, le capacità di ognuna sono oggettive”. Il titolo è stato vinto da Chiara Esposito dalla Basilicata. In partenza le tappe per il titolo 2023-2024. Iscrizione e partecipazione sono gratuite, contattare: https://antonellaagency.com, www.missmondo.it. (m.c.)
#Regione
Politica. Il partito in fermento conferma la fiducia al giovane deputato e sindaco padovano
La Lega scommette su Alberto Stefani:
“Siamo l’avanguardia, non la retroguardia”
Sulle tensioni interne: “Una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive”
Dopo settimane di attesa condite da prese di posizione, colpi di scena e polemiche la Lega veneta ha scelto che strada prendere e ha deciso di camminare al fianco del suo leader nazionale
Matteo Salvini confermano la fiducia al giovane Alberto Stefani. Da commissario regionale della Lega il giovane deputato nonché sindaco di Borgoricco, nel padovano, Stefani è ora il segretario veneto. A sancire la vittoria della sua linea il congresso che si è celebrato lo scorso 24 giugno a Padova e che ha visto Stefani, sostenuto dall’ala salviniana del partito, prevalere nettamente sullo sfidante Franco Manzato, mentre si è chiamato fuori, in evidente dissenso, Roberto Marcato, da tempo ormai voce critica e seguitissima tra il popolo leghista. Stanno con il neo segretario invece il parlamentare padovano
Massimo Bitonci che dichiara:
“Complimenti all’amico Stefani, eletto con con un largo consenso, a comprova dell’ottimo lavoro svolto in questi due difficili anni
da commissario. Dal suo intervento al congresso, tutti hanno compreso la sua determinazione ed il nuovo progetto della Liga Veneta, che guarda alle sfide future e al rinnovamento del nostro movimento. E’ una persona molto capace che sarò in grado di raccogliere le sfide che ci attendono”. Anche Giuseppe Pan sottolinea la necessità di “lavorare per una Lega identitaria, capace di ascoltare e legata al nostro territorio. Al fianco della nostra gente, dal più piccolo comune alle nostre grandi città”.
Ora tocca a Stefani, forte del consenso ricevuto, lavorare per voltare pagina, ricucire gli strappi e ritagliare un nuovo ruolo di spicco alla Lega nell’alleanza di centrodestra, dove anche in Veneto l’avanzata di Fratelli d’Italia è evidente.
Alberto Stefani, da commissario a segretario della Lega in Veneto, quale il suo commento all’esito del congresso?
“Sono tanto soddisfatto quanto motivato a lavorare al servizio del
movimento. L’anno prossimo ci aspettano 350 Comuni al voto, le elezioni europee e molto probabilmente le elezioni provinciali. Dovremo farci trovare pronti, esprimendo le migliori energie della Lega”.
Adesso quali sono le priorità sulle quali lavorare?
“Prima di tutto portare a casa l’autonomia, illustrando ai cittadini costantemente a che punto siamo con l’iter parlamentare. Inoltre puntiamo a dare vita ad un organo di informazione che comunichi l’attività istituziona-
Il commento. Marcello Bano aveva sostenuto la candidatura di Marcato
“I congressi di partito sono il momento della democrazia e del confronto interno. Erano anni che chiedevamo questo confronto e finalmente l’abbiamo avuto, quindi sarebbe assurdo da parte nostra non accettarne l’esito”. Marcello Bano non ha mai fatto mistero della sua posizione all’interno del partito. “Ci siamo battuti per una visione del partito più legata ai territori e meno alle dinamiche nazionali”, ribadisce il sindaco
di Noventa Padovana, eletto fra i dodici componenti del direttivo regionale. “Al di là dell’amarezza per le vicende che hanno portato al ritiro di quello che per me personalmente era e rimarrà sempre un punto di riferimento nella Liga Veneta, l’assessore Roberto Marcato, non ci resta che prendere atto che la linea da noi sostenuta non è passata. E’ quindi doveroso fare i complimenti e gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario Alberto Ste-
le di consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari, per tenere aperto e costante il dialogo e il confronto con la nostra base. Ecco allora che diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive del movimento e alla società civile. La Lega è il partito dell’avanguardia non della retroguardia”.
Ma ci sarà anche da guardare all’interno del partito. Come intende ricompattare la Lega dopo i recenti dissensi e le tensioni pre e post congressuali?
“I congressi ci sono sempre
stati. E precedentemente erano vinti con divario minore. La legittimazione che proviene da questo congresso regionale, con il voto positivo del 65% degli aventi diritto, stabilisce che una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Si ricompatta il partito, affrontando le sfide che abbiamo davanti: poche parole, tanto lavoro”.
Con gli alleati di centrodestra, invece, come imposterà il rapporto e la collaborazione anche in vista delle elezioni regionali del 2025?
“Come sempre. Con lealtà e franchezza. La Lega dev’essere un interlocutore credibile nel centrodestra, senza isolarsi con sparate da giornale, che lasciano il tempo che trovano”. Infine, è d’accordo con l’ipotesi di un nuovo mandato per Zaia alla guida del Veneto?
“Assolutamente si e me ne sto facendo portavoce in Prima Commissione - Affari Costituzionali alla Camera dei deputati”, conclude Stefani che, incassata l’investitura dal partito, apre così una nuova stagione mettendo subito in chiaro quale sarà il peso della Lega nel governo della Regione. Un’ambizione che dovrà misurarsi con l’avanzata di Fratelli d’Italia anche nella nostra regione”.
fani”. L’invito, quindi, è quello di ricucire: “Come componente neoeletto del direttivo nazionale, - continua Bano - continuerò a promuovere le idee che hanno portato me e tanti altri a entrare in Lega: il federalismo, l’autonomia, la difesa degli interessi dei territori e delle comunità. Chi scambia i congressi di partito per guerre fratricide non ha capito cos’è la politica: all’interno della Liga Veneta, come in ogni comunità di persone, ci sono
opinioni e sensibilità diverse. Se ne discute insieme, magari animatamente, e poi ci si allinea”. Ora dunque si volta pagina? “Il compito di fare sintesi spetta al segretario, - conclude il sindaco padovano - che oggi può farlo a pieno titolo perché finalmente, dopo anni di commissariamenti, c’è stata un’elezione e un’investitura democratica. Siamo pronti a collaborare con tutti per il bene del Veneto e della Lega”.
“Ci siamo battuti per un partito più legato ai territori, ora tocca al segretario fare sintesi”Massimo Bitonci e Alberto Stefani Marcello Bano
Politica. Il senatore Udc Antonio De Poli ragiona sulle prospettive legate alla riforma delle Province
“Noi interpreti delle esigenze dei territori”
La politica cambierà con il nuovo assetto politicoamministrativo che si delineerà con la riforma delle Province. Ne parliamo con il senatore dell’UDC Antonio De Poli che rivendica: il rapporto con i territori è nel nostro Dna politico
“Soffia un vento nuovo in politica. Oggi più che mai c’è una grande attenzione dei cittadini verso chi è capace di stare mezzo alla gente, si fa carico dei problemi, con concretezza. E’ la politica di una volta, di chi consuma le scarpe andando in giro nei territori, ascoltando le proprie comunità”. Come sta mutando la politica nel centrodestra ?
“La politica cambia sia nel contesto generale (l’area cattolica moderata “del fare” fa sempre di più la differenza in positivo) sia con il nuovo assetto politico amministrativo (che si delineerà con la riforma delle Province in cui gli elettori torneranno ad eleggere il Presidente di Provincia e i 24 consiglieri provinciali). Cambia
perché, oggi più che mai, conta il rapporto con la gente nei territori e tutto questo fa parte del nostro Dna politico di uomini e donne di centro”.
Senatore, è finita la stagione di chi grida nelle piazze e nei social?
“Sì, è finita l’epoca del populismo e dei dilettanti allo sbaraglio. E’ tempo di dare spazio a chi fa scelte concrete, con attenzione e serietà, guardando alle priorità come lavoro, sanità pubblica - che vuol dire tutela della salute - e anche politiche sociali e, di riflesso, difesa delle persone più fragili e delle fasce sociali più deboli”.
Qual è il bilancio di inizio Legislatura e quali sono i temi in
agenda su cui bisogna intervenire?
“Il bilancio è positivo: parlano i fatti come il taglio del cuneo fiscale a beneficio di imprese e lavoratori (100 euro in più in busta paga ai lavoratori con i redditi
più bassi) e gli interventi contro il caro-energia. Abbiamo di fronte la sfida del PNRR (nessun euro deve tornare indietro a Bruxelles) e, per garantire lo sviluppo delle nostre imprese che sono “il motore” della crescita dei territori,
Scuola per aspiranti sindaci e amministratori: boom di presenze
L’anno prossimo anche in Veneto saranno circa 350 i Comuni al voto, con una nutrita truppa di aspiranti sindaci con migliaia di candidati ai consigli comunali, fra i quali molti giovani. Probabile che fra di loro vi saranno anche parecchi dei duemila under 35 che stanno partecipando al corso “FormAzione Comune” ideato appunto per fornire ai giovani aspiranti amministratori i “ferri del mestiere” per affacciarsi alla vita pubblica e politica.
Ad organizzarlo, gratuitamente, è l’Anci Giovani Veneto. Nelle sette lezioni in videoconferenza e nelle due simulazioni in presenza vengono trattati i principali aspetti pratici sulla vita amministrativa di un Comune: dal funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale passando per materie come il bilancio, il
sociale, la comunicazione con i cittadini fino al cerimoniale. Niente viene lasciato al caso o all’improvvisazione, dall’uso della fascia tricolore fino all’abito giusto da indossare durante gli eventi pubblici. E l’attenzione da parte dei giovani che intendono affacciarsi alla vita pubblica e mettersi in gioco nell’amministrazione locale non manca, spiega Roberto Bazzarello, coordinatore di Anci Giovani Veneto che ha lanciato il corso ormai tre anni fa. “Nel 2020 quando abbiamo ideato e lanciato questo corso - ricorda Bazzarello - non ci aspettavamo questo successo. Oggi FormAzione Comune è il primo corso in Italia che insegna l’abc a chi vuole candidarsi a fare il sindaco, l’assessore o il consigliere comunale ma anche ai cittadini che vogliono conoscere come funziona un Comune. Ci sono
sempre meno giovani che vogliono fare i Sindaci e gli amministratori locali. Grazie a questo corso che è una vera e propria scuola per diventare amministratori contiamo di favorire la partecipazione dei giovani e dei cittadini alla vita politica del nostro paese. Il corso negli anni ha raggiunto numeri record, quest’anno siamo arrivati ad oltre duemila persone collegate da tutta Italia alle videoconferenze, ed è diventato un appuntamento strategico per i cittadini che vogliono candidarsi alle elezioni amministrative ma anche per chi è già stato eletto e vuole conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. C’è bisogno di un ricambio generazionale fra gli amministratori dei nostri Comuni e vedere che ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco è un buon
Antonio De Polidobbiamo investire sulle infrastrutture: la SR 10 – che è ora una delle priorità infrastrutturali sul tavolo del Governo - , ma anche la Sp47 Valsugana e la Sr 308”. Uno sguardo verso il futuro: autonomia e prossime regionali. Cosa chiedono i veneti?
“Sull’autonomia dobbiamo raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Noi veneti siamo un popolo del fare. I cittadini ci chiedono risposte tangibili. Per fare questo dobbiamo farci interpreti dei territori, ascoltare il Veneto della concretezza, di chi lavora, di chi fa impresa, di chi opera nel volontariato e promuove il valore della solidarietà. Questi mondi ci indicheranno, così come tutti i cittadini, la strada da percorrere da qui alle prossime elezioni regionali”.
segno”. Completate le sette lezioni in videoconferenza l’ultima fase consiste in due simulazioni di consigli comunali, con tanto di confronto fra esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Una piccola prova “sul campo” per testare quanto imparato in questi mesi.
Actv. Al via molte novità per l’azienda: un investimento a più step che sfiora i cinque milioni
Digitalizzazione e semplicità: i nuovi pilastri della mobilità veneziana
Digitalizzazione e semplificazione dell’acquisto. Sono questi i pilastri del futuro per la società di trasporti Actv che nelle scorse settimane ha dato il via a una serie di novità che permetteranno ai viaggiatori di usufruire di diverse possibilità di acquisto del biglietto, di richiedere o rinnovare la carta Venezia Unica in formato digitale, di beneficiare di una piattaforma web rinnovata e di sapere in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. Un investimento a più step che sfiora i cinque milioni.
Biglietti via WhatApp
Grazie al nuovo sistema Chat&Go, è possibile acquistare in pochi click un biglietto del servizio di trasporto urbano del Comune di Venezia dal proprio smartphone senza dover scaricare applicazioni o compiere registrazioni. Inquadrano il QRCode collocato in tutte le fermate della rete urbana o salvando il numero (+39 339 990 8002) sul proprio cellulare è possibile avviare una chat che in pochi secondi conduce alla
fase di acquisto tramite carta di pagamento, Samsung Pay e Apple Pay. Inizialmente i biglietti disponibili sono il titolo valido 75 minuti su autobus, tram e people mover da 1,50 euro (non valido in navigazione), il titolo per l’aeroporto da 10 euro e quello turistico per da 9,50 euro per il vaporetto.
La tessera Venezia Unica si digitalizza
Da luglio è partita anche la virtualizzazione del processo di emissione della tessera Venezia Unica che consente di richiedere o rinnovare la tessera direttamente on line al fine di registrarla in modalità digitale sulla AVM Venezia Official App. Nello specifico, ai richiedenti non viene più emessa una tessera fisica, ma viene fornito esclusivamente il numero seriale da inserire nel profilo dell’applicazione per poter procedere con l’acquisto dei titoli di viaggio (biglietti, carnet e abbonamenti) riservati ai possessori di tessera Venezia Unica. Questo consente di rinnovare o richiedere la
tessera direttamente da casa evitando di recarsi in punto vendita per l’emissione.
Una nuova piattaforma web
In cantiere per il 2024 anche la costruzione di una piattaforma web rinnovata e con interfaccia unica per tutti i servizi. L’obiettivo del portale sarà integrare in modo multimodale e multi-canale tutti i sistemi
esistenti o in fase di sviluppo, come quello dell’infomobilità. In sostanza, un sistema “account based”: con un solo account sarà infatti possibile accedere a tutti i servizi.
Dispositivi a bordo per acquisti contactless
Oltre al nuovo sistema centrale di bigliettazione elettronica per il 2024 è in programma la progressiva in-
stallazione delle nuove validatrici che porteranno in dote la tecnologia EMV: sarà quindi possibile acquistare il biglietto tramite carta di pagamento contactless direttamente a bordo di bus e tram o all’ingresso degli impianti della rete navigazione e people mover.
Display alle fermate e aumento delle emettitrici automatiche Infine un investimento sui sistemi di infomobilità con la predisposizione di display digitali in grado di segnalare in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. L’obiettivo di Actv è di installarne 500 entro l’inizio del 2026 su tutte le fermate urbane della terraferma. Per quanto riguarda invece le emettitrici automatiche, Actv mira a un raddoppio tra fine 2023 e inizio 2024. Tuttavia, anche per i meno tecnologici c’è una buona notizia: resteranno anche le biglietterie fisiche così come le agenzie Venezia Unica e in generale tutta i punti di vendita autorizzati, come le tabaccherie.
Marika AndreoliL’intesa. Sancito l’accordo per la nuova campagna informativa “Guida Sicura”
Aspiag Service Despar e la Questura di Vicenza uniti per la sicurezza stradale
Aspiag Service Despar e la Polizia di Stato proseguono la loro partnership a sostegno di iniziative di carattere sociale, promuovendo questa volta l’importanza della sicurezza stradale, uno dei temi più discussi e sentiti tra le istituzioni e le comunità. Secondo l’ISTAT, nel 2022 sulle nostre strade sono stati oltre 70.000 i sinistri di cui oltre 1.300 mortali, dati estremamente preoccupanti e le cui cause sono riconducibili all’eccesso di velocità e alla disattenzione, fattori che possono essere evitati adottando un comportamento sicuro e responsabile al volante.
Proprio per promuovere la cultura della sicurezza stradale, Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, è promotrice, insieme alla Questura di Vicenza e alle altre questure del Veneto, della nuova campagna informativa “Guida Sicura”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per viaggiare in sicurezza, tra cui l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza, sui fenomeni che causano distrazione alla guida, come l’uso del cellulare e sulle sanzioni in cui possono incorrere in caso di guida sotto l’effetto di sostanze
alteranti. “Sono purtroppo ancora tanti, troppi gli incidenti stradali, quasi sempre dovuti a comportamenti scorretti e imprudenti. Serve formazione, dunque, ed educazione. Al rispetto dell’altro ed al rispetto verso sé stessi” – ha sottolineato il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori. Per questa ragione, Aspiag Service Despar con il sostegno della Questura di Vicenza e delle
altre Questure del Veneto ha ideato questa campagna per la sicurezza stradale che, attraverso 60.000 opuscoli informativi dal linguaggio semplice e immediato distribuiti nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del Veneto, fornisce un vero e proprio vademecum con otto consigli per guidare responsabilmente e indica i numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità o emergenza sulla
strada.
“E’ una collaborazione oramai consolidata tra la Polizia di Stato e Aspiag Service Despar – conclude il Questore Sartori – che rappresenta un significativo punto di riferimento sul tema della sensibilizzazione di quelle problematiche sociali che riguardano importanti aspetti della vita quotidiana”.
Prendere parte a iniziative di carattere sociale è da sempre
Collaborazione con le Questure del Veneto, un progetto di pubblica utilità
Essere parte attiva dei territori e delle comunità che la ospitano e contribuire a un modello di sviluppo basato su legami sociali e relazioni forti è una delle mission di Aspiag Service Despar su cui si fonda la sua strategia di responsabilità sociale di impresa.
E proprio su queste basi è nata quasi due anni fa la collaborazione tra l’azienda e le sette Questure del Veneto che rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che Aspiag Service Despar ha scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui l’azienda è presente, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a sostegno delle comunità locali.
Il progetto di collaborazione
ha infatti lo scopo di dare vita a campagne, attraverso strumenti semplici e diretti come opuscoli informativi e incontri con le forze dell’ordine, per sensibilizzare su temi dal grande impatto sociale, sfruttando come cassa di risonanza dei messaggi oggetto della campagna la presenza capillare sul territorio dei punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar.
Negli anni di partnership sono state diverse le tematiche affrontate, quella della sicurezza alla guida è solo l’ultima in ordine di tempo: la violenza contro le donne, una piaga che continua a segnare con drammatica regolarità le cronache, il bullismo, e la sua estensione virtuale, il cyberbullismo, che rappresentano forme di violenza fisica e psicologica che colpi-
scono in modo sempre più frequente giovani e adolescenti. E ancora le truffe che, con il moltiplicarsi dei canali a disposizione, online, telefonici o di persona, rappresentano un pericolo per tutti i cittadini, ma in particolare per le persone anziane, per arrivare infine alla campagna sulla sicurezza alla guida diffusa ora attraverso i punti vendita dell’abete. Grazie a queste iniziative, il punto vendita diventa così molto più di un semplice luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio spazio sociale dove è possibile fare formazione su temi di rilevanza collettiva, creare consapevolezza, promuovere la prevenzione e dare ai cittadini indicazioni utili su come comportarsi e a chi poter fare riferimento in caso di bisogno.
parte della filosofia del marchio dell’abete che ha intrapreso nel corso degli anni progetti volti alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle comunità in cui l’azienda opera.
“Per Aspiag Service Despar è motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter mettere a disposizione i propri punti vendite del Veneto per questa importante collaborazione con la Polizia di Stato, ed essere quindi un veicolo di promozione sociale, creando un continuo rapporto di collaborazione e condivisione dei valori e di attenzione al territorio e alle persone – ha commentato Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Despar - Con questa campagna informativa vogliamo sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, su un tema basilare come quello della sicurezza alla guida, con l’obiettivo preciso di contrastare il più possibile il tragico fenomeno dell’incidentalità stradale. Grazie a questa partnership, abbiamo quindi la possibilità di dare ai cittadini oltre che gli strumenti necessari per adottare una guida sicura, consapevole e nel rispetto delle norme anche l’opportunità di instaurare una vera cultura della sicurezza stradale che ponga al centro il rispetto della vita e della persona”.
E…state al caldo ma in salute
Le regole per vivere al meglio la bella stagione
Il Ministero della Salute ha composto un decalogo utile a prevenire gli effetti nocivi del caldo
Quest’anno si è fatta attendere un po’ di più ma, alla fine, è arrivata la bella stagione. Sotto questo sole però è importante stare bene evitando che il caldo diventi un’emergenza. E’ opportuno dunque seguire una serie di facili regole che consentano di vivere al meglio l’estate, comportamenti che è bene seguano un po’ tutti ma in particolare quelle categorie di persone più fragili (anziani, con malattie croniche o cure palliative, bambini) che potrebbero essere più a rischio nei giorni più caldi dell’anno. Il ministero della Salute, nell’ambito delle attività estiva del Piano Caldo, ha realizzato un decalogo con semplici regole da seguire per prevenire gli effetti negativi del caldo. Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde, tra le 11 e le 18, è il primo consiglio suggerito. Ma anche per chi rimane all’interno di ambienti domestici o di lavoro è bene migliorare la qualità del clima. La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane o veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. E’ efficace l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare le temperature a livelli troppo bassi rispetto all’esterno. Una temperatura tra 25° e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente...
Prosegue alla pag. seguente
Salute
Le regole per vivere al meglio la bella stagone
. ..a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche ventilatori meccanici che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. Bere molto e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo, soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute, come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene, del fegato per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’inge-
stione di liquidi. E’ opportuno farlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi. Va invece moderata l’assunzione di bevande contenenti caffeina mentre sono da evitare le bevande alcoliche. Conservare correttamente gli alimenti e fare pasti leggeri è un’altra delle buone abitudini da osservare in questa stagione. La digestione, infatti, per il nostro organismo è un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Indossare un abbigliamento leggero contribuisce a limitare la produzione di calore nel corpo. Sono consigliati indumenti di cotone, lino e fibre naturali mentre è bene evitare quelle sintetiche. All’aperto è utile proteggersi dai
raggi solari, indossando cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto; per salvaguardare gli occhi sono utili gli occhiali da sole con filtri UV, con particolare attenzione ai bambini. Nel caso ci si spostasse in automobile, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura sul valore di circa 5° inferiori a quella esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio evitare le ore più calde della giornata, specie se l’auto non è climatizzata, e tenere sempre in macchina
una scorta d’acqua. Infine, non lasciare mai neonati, bambini, animali in macchina, neanche per brevi periodi. L’estate è la stagione ideale per praticare un po’ di sport all’aria aperta ma è da evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori. Prendiamoci cura delle persone che in questa stagione sono a maggior rischio di malessere o di un peggioramento dello stato di salute, come gi anziani che vivono da soli, o i neonati, offrendo l’assistenza di cui hanno bisogno e segnalando ai Servizi sociosa-
nitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Non ci si deve dimenticare neanche degli animali domestici che hanno bisogno di molta acqua fresca e di stare in zone ombreggiate.
Ma, se il protocollo per la prevenzione delle patologie da temperature elevate non dovesse bastare è sempre bene chiedere informazioni al numero verde 800535535, attivato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo. Ciascuna azienda sanitaria inoltre ha attivato un proprio d’intervento per affrontare l’emergenza caldo, con servizi e numeri telefonici di riferimento.
Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate
Genitori e adolescenti durante l’estate: come comportarsi, come gestire questo cambio di ritmo di vita, come organizzare al meglio questi mesi di vacanza anche sul piano della qualità delle relazioni, per far sì che siano costruttive. L’adolescenza, come si sa, è un’età oppositiva e spesso i figli rifiutano a priori consigli e proposte, ma questo non deve portare i genitori ad arrendersi. E’ invece importante capire, insieme ai ragazzi, quali possano essere i loro interessi per questo periodo e fare un piano condiviso per affrontare l’estate nel migliore dei modi possibili. Innanzitutto, è bene ricordare che i ragazzi vengono da un lungo anno scolastico e che l’estate deve essere anche un momento di ricarica e di riposo per l’anno successivo.
L’Ulss 2 Marca Trevigiana suggerisce alcuni consigli a genitori e ragazzi per trascorrere nella maggiore serenità possibile questo periodo dell’anno. Bisogna in primo luogo ricordare che anche la noia è importante. E’ opportuno pertanto che i genitori concedano ai ragazzi qualche giorno di totale riposo in cui svegliarsi un po’ più tardi del solito, fare colazione senza fretta e non programmare attività strutturate.
In estate c’è più tempo per socializzare. E’ giusto che i ragazzi incontrino gli amici: fa parte di una cor-
retta crescita. La possibilità di accogliere in casa gli amici dei figli, senza essere tuttavia troppo invadenti, può essere una occasione per condividere con i ragazzi momenti di allegria e di socializzazione.
La maggior disponibilità di tempo libero può aiutare a coltivare passioni e hobbies: la pausa dalla scuola può essere utilizzata per dedicare il tempo che solitamente non c’è a dei nuovi interessi in modo che i ragazzi riescano ad esprimersi. E’ importante che i genitori possano condividerle con loro, così come lo è programmare assieme le vacanze: Pensare con loro come poter organizzare l’estate può essere un interessante motivo di confronto.
I ragazzi hanno bisogno anche di maggiore libertà in questo tempo. E’ opportuno che i genitori allentino la “presa” sui figli e considerino l’estate come l’occasione per lavorare con più leggerezza nella relazione con loro.
In ogni caso l’Ulss 2 Marca Trevigiana ricorda che è attivo un gruppo Facebook di ascolto, uno spazio psico-educativo dedicato ai genitori di adolescenti, dove ci si può confrontare tra genitori e con gli operatori dell’Unità operativa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori. https://www.facebook.com/ groups/tiascoltoulss2.
I suggerimenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana che ha attivato anche un gruppo Facebook di ascolto
Turismo sociale e inclusivo. L’esperienza proposta dall’Ulss 3 per l’edizione 2023
L’estate speciale di nove ragazzi con disabilità
Per tutto il mese di luglio i giovani, tra 20 e 35 anni, lavorano e vivono insieme nelle località balneari di Chioggia e al Lido, e hanno anche un ricco programma di attività ricreative
Nove ragazzi con disabilità, che per un mese lavorano e vivono insieme trascorrendo un’estate “diversa”, più ricca ancora, portando il loro personalissimo contributo: sono loro gli attori principali dentro l’estate solidale, e ricca di molte iniziative e proposte, organizzata dell’Ulss 3 Serenissima. “Cinque dei ragazzi selezionati lavorano a Chioggia, e gli altri quattro a Venezia – spiega il direttore dei Servizi sociosanitari, Massimo Zuin – e con i loro volti e le loro mani indaffarate sono un po’ il simbolo dell’edizione 2023 dell’iniziativa “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” nelle nostre città balneari. A partire dalla loro disponibilità e dal loro entusiasmo, si sta realizzando una concreta esperienza di turismo integrato, importante per loro ma anche per i contesti che li hanno accolti”. Attraverso un’estensione estiva di quello che tecnicamente si chiama Servizio di inserimento lavorativo e autonomia abitativa, i nove giovani, tutti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, nel mese di luglio sono stati inseriti in esperienze occupazionali diverse da quelle che hanno già svolto. A Chioggia, ad accogliere i cinque ragazzi sono stati gli stabilimenti balneare Astoria e Clodia, il Park Hotel e il Mare Notus di Sottomarina; a Venezia due
dei giovani stanno lavorando all’Hilton
Molino Stucky alla Giudecca, uno è alla spiaggia Bluemoon del Lido, una ragazza svolge attività di segreteria al liceo artistico Guggenheim. La loro attività lavorativa sarà retribuita, in continuità con quanto avviene durante i mesi normali per le persone inserite nei programmi del Sil della Regione Veneto. “I nove ragazzi sono stati selezionati – sottolinea Vanni Stangherlin, referente del Progetto – tenendo conto delle loro abilità lavorative e a partire dal fatto che, con il supporto delle famiglie, sono in grado di affrontare un intero mese fuori di casa. Sono stati tutti accolti in contesti lavorativi turistici, dentro gli stabilimenti balneari e negli alberghi. I nove giovani stanno vivendo anche un’esperienza di vita comunitaria perché, per tutto il mese, abiteranno in una struttura che permetterà loro di conoscersi e di frequentare insieme, a loro volta, le tante altre iniziative di sport, divertimento e socializzazione che sono state organizzate per le persone disabili nelle spiagge di Chioggia e del Lido. Al termine della giornata di lavoro, infatti, accompagnati dagli educatori che li seguono H24 hanno la possibilità di partecipare alle attività ludico sportive organizzate per loro e per ogni persona con disabi-
Pedalare in bici, un’attività che fa bene al cuore
Una bella pedalata all’aria aperta, se possibile, oppure indoor, non rappresenta soltanto un piacere per chi coltiva la passione per le due ruote ma assicura notevoli benefici a livello fisico. Lo spiega bene la dottoressa Laura Brusamolin, responsabile del Servizio di Attività Motoria dell’Ulss 6 Euganea, anche alla luce di un recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Circulation (ahajournals. org/), nel quale si evidenzia che l’utilizzo regolare della bicicletta può ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. “Gli spostamenti in bicicletta – sostiene la dottoressa Brusamolin - rappresentano un’attività fisica di intensità moderata che contribuisce a prevenire le malattie croniche come l’obesità, il diabete e le patologie cardiovascolari”. Lo studio,
cui fa riferimento la dottoressa, è stato condotto su un campione di oltre 45.000 adulti danesi seguiti per un periodo di 20 anni, e ha rilevato che coloro che utilizzavano la bicicletta come mezzo di trasporto avevano un rischio di sviluppare una malattia coronarica inferiore del 26%. Gli effetti benefici di una bella pedalata valgono anche per
lità che frequenti le spiagge di Chioggia e del Lido di Venezia”.
E’ pronto e definito il quadro più ampio di quelle che sono le proposte del Progetto “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” per le spiagge dell’Ulss 3 Serenissima. Nelle spiagge del Lido, in collaborazione con il Comune di Venezia, al Lungomare D’Annunzio sono proposte le attività di beach tennis e di pet-therapy, mentre presso lo stabilimento balneare Blue Moon le persone con disabilità possono provare il Sup, la speciale tavola su cui si pagaia seduti o in piedi; a Sottomarina, con il contributo del Comune di Chioggia, lo stabilimento Astoria propone beach tennis, pet-therapy, roundnet – uno speciale gioco di gruppo con palla e rete –, e l’esperienza del Sup viene proposta all’Astoria ma anche nello stabilimento balneare Zanzibar e allo Stella Maris. Le attività organizzate dall’Ulss 3 Serenissima si inseriscono nel più vasto progetto della Regione Veneto di turismo inclusivo, realizzato con il contributo del Ministero per le Disabilità. Partiti lo scorso 26 giugno le proposte saranno attive tutte fino al 31 agosto: tutti i programmi sono pubblicati nella pagina turismoinclusivo. aulss3.veneto.it, dove ci si prenota per partecipare alle singole proposte.
chi opta per l’utilizzo di una bici elettrica. “Pedalare una bici elettrica è un esercizio più intenso rispetto alla passeggiata, fa aumentare maggiormente il consumo di ossigeno e la frequenza cardiaca –prosegue Brusamolin – le e-bike, inoltre, permettono di coprire distanze maggiori e prolungare il tempo di utilizzo rispetto a una bici convenzionale”. Scegliere quotidianamente di utilizzare la bicicletta è un’attività promossa anche nelle recenti linee di indirizzo sull’attività fisica pubblicate dal Ministero della Salute: nel documento, il ciclismo è consigliato a tutte le fasce di età della popolazione quale modo semplice ed economico per mantenersi attivi. Non solo offre numerosi benefici per la salute, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, riducendo l’inquinamento atmosferico.
Baracca solo di nome, la frittura è chic
Si chiama “Baracca” ma lo è solo di nome perché la cucina è classica, con piatti ben eseguiti e di gusto. La frittura poi, il pezzo forte del locale, situato a Borgo Casale dopo il cavalcavia sull’autostrada, è davvero chic: asciutta, croccante e digeribile. Ma anche un piatto come i tagliolini ai piselli e asparagi è assolutamente corretto. Interessanti anche le carni. Non ci si deve meravigliare di questi risultati perché alle spalle ci sono oltre 70 anni di esperienza. Il locale è nato infatti nel 1950 grazie a Luigia Bertuzzo che acquistò quella che allora era davvero una baracca dismessa. Diventò presto un ritrovo sia come dopolavoro che per le famiglie. I piatti allora celebri, che comunque sono arrivati fino ad oggi, sono proprio quelli della tradizione fluviale vicentina: l’anguilla in umido, la famosa “bisàta”, e la frittura di “pesce popolo” vale a dire il pescetto. La caratteristica della Baracca è un’ambientazione davvero affascinante: il locale si trova sull’ansa del Bacchiglione e d’estate è particolarmente d’effetto mangiare all’aperto sotto i grandi alberi con la vista su quel fiume che è stato cantato perfino da Dante, anche se lui ne parlava per sanguinose vicende militari e a motivo di vescovi
gay trasferiti.
Il figlio della signora Luigia, Umberto Merlo prende in mano la gestione del locale negli anni Ottanta quando la baracca si trasforma in una vera trattoria. Umberto aveva un fratello di nome Orfeo. Adesso siamo alla terza generazione: la titolare del locale è la moglie di Umberto, vale a dire Maria Lidia ed è ancora lei che spesso cucina la famosa frittura. Il responsabile della cucina è Danilo Minuzzo, ma la gestione della trattoria è affidata a Debora Merlo (proprio così, senza l’acca) secondogenita, assieme ai fratelli Carla e Massimo.
È proprio la passione che motiva i fratelli Merlo a lavorare nella trattoria di famiglia: Carla è infatti avvocata in uno studio a Torri di Quartesolo mentre Debora fino a tre anni fa ha lavorato come responsabile commerciale per l’estero per la Sitland di Nanto che produce sedie. Questo non le ha impedito di occuparsi contemporaneamente di vivande e vini. Vale la pena andare ad assaggiare i loro piatti tenendo conto anche di un favorevole rapporto tra qualità e prezzo. Meglio prenotare qualche giorno prima perché il locale è sempre affollato.
Il locale tipico. Sulla riva del Bacchiglione, in un’ansa del fiume a Casale, piatti tradizionali, curati e interessantiDebora Merlo, la celebre frittura con “pessetto” del locale e i suoi tagliolini.
A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose GAZPACHO
Con l’arrivo di luglio, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato.
Un delizioso antipasto o come primo piatto fresco durante le calde giornate estive. È possibile accompagnarlo da crostini di pane tostato o con un po’ di cetriolo e peperone tagliati a dadini per aggiungere una consistenza croccante. Ingredienti: 4 pomodori maturi;1 cetriolo; 1 peperone rosso; 1 cipolla rossa; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di aceto di vino rosso; 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine; Sale e pepe nero q.b, foglie di basilico o prezzemolo
Preparazione: Lavare accuratamente le verdure. Tagliare i pomodori a pezzi grossolani, sbucciare il cetriolo e tagliarlo a rondelle, rimuovere i semi e i gambi dal peperone e tagliarlo a pezzi, sbucciare la cipolla e tagliarla a quarti. Mettere le verdure tagliate in un frullatore o un mixer ad alta potenza. Aggiungere gli spicchi d’aglio sbucciati, l’aceto di vino rosso, l’olio d’oliva, sale e pepe nero a piacere. Frullare tutto fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Per una consistenza più rustica, frullare le verdure solo parzialmente. Assaggiare e regolare il condimento secondo le preferenze personali. Versare il gazpacho in una ciotola o una brocca e metterlo in frigorifero per almeno due ore, o fino a quando si sia ben raffreddato. Prima di servire, mescolare bene. Guarnire con foglie di basilico o prezzemolo tritato e qualche goccia di olio d’oliva.
CAPONATA SICILIANA
Servita tradizionalmente come antipasto freddo o tiepido, la caponata ha una preparazione versatile, che si presta a condire anche un piatto di pasta oppure come contorno semplice ma appetitoso perfetto
Ingredienti: : 2 melanzane; 1 cipolla; 2 coste di sedano; 1 peperone rosso; 400 g di pomodori pelati; 60 g di olive verdi snocciolate; 2 cucchiai di capperi; 2 cucchiai di aceto di vino bianco; 2 cucchiai di zucchero; Olio d’oliva extra vergine; Sale e pepe q.b. Preparazione: Tagliare le melanzane a cubetti e metterle in una ciotola con acqua salata per 30 minuti per eliminare l’amaro. Scolarle e tamponarle con della carta assorbente per asciugarle. In una pentola capiente, versare un filo di olio d’oliva e fare rosolare la cipolla tagliata a fette sottili. Aggiungere il sedano e il peperone tagliati a cubetti e cuocere per qualche minuto finché le verdure si ammorbidiscono leggermente. Unire le melanzane e cucinare per circa 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché diventano tenere e iniziano a dorarsi leggermente. Poi pomodori pelati, schiacciandoli leggermente con una forchetta, e lasciare cuocere per altri cinque minuti. Infine, olive e i capperi e condire con l’aceto di vino bianco, lo zucchero, sale e pepe a piacere. Mescolare e lasciare cuocere a fuoco medio-basso per circa 20-30 minuti, fino a quando la caponata raggiunge una consistenza densa e tutti i sapori si
TORTA DI ALBICOCCHE FRESCE E MANDORLE
Una torta estiva e profumata. La preparazione è molto semplice e veloce, non richiederà particolari abilità ma il risultato finale sarà stupefacente. Da gustare a colazione oppure dopo i pasti, per concludere pranzi e cene con dolcezza.
Ingredienti: 200 g di mandorle pelate e tritate finemente; 200gr di farina; 160gr di zucchero; 200 g di burro morbido; 4 uova; 1 bustina di lievito in polvere; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 1 pizzico di sale; 8 albicocche.
Preparazione:
Preriscalda il forno a 180°C e imburrare e infarina una teglia da torta. In una ciotola, mescolare insieme la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere e il pizzico di sale. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungere le uova e l’estratto di vaniglia e mescolare nuovamente. Gradualmente aggiungere la miscela di farina, mandorle e lievito al composto di burro e uova. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Versare l’impasto nella teglia preparata, livellandolo con il dorso di un cucchiaio. Tagliare le albicocche a metà rimuovendo il nocciolo e disporle con il lato tagliato rivolto verso l’alto. Inforna la torta per circa 40-45 minuti o fino a quando risulta dorata