ilBassano - Ottobre 2023

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Periodico d’informazione locale - Anno III n. 10

OTTOBRE 2023

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La lunga strada della sicurezza Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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ulle cause della strage del cavalcavia a Mestre saranno le indagini e le perizie a fare piena luce, si spera, e a cercare di fornire delle risposte di fronte ad un dramma che toglie il fiato e spalanca un abisso. Il tragico volo dell’autobus pieno di turisti, i soccorsi disperati, le vittime adagiate sull’asfalto e coperte da un telo sono immagini che ci accompagneranno a lungo e che continueranno ad interrogarci con severità. Al di là delle polemiche dei primi giorni e delle reazioni dettate anche dall’emotività, il disastro di Mestre pone in tutta la sua complessità la questione della sicurezza nella mobilità, sulle nostre strade come sui mezzi di trasporto. Da una parte è evidente, pressoché ovunque, che la nostra rete stradale presenta innumerevoli criticità che non si possono certo risolvere in tempi brevi. Ma per questo non si possono nemmeno ignorare o trascurare. Dall’altra anche a bordo di molti mezzi di trasporto collettivi, dai bus ai treni, i problemi, piccoli e grandi, sono all’ordine del giorno e lo sanno bene sopratutto i pendolari. La sicurezza costa e non sempre le soluzioni messe in campo sono efficaci, questo è un dato di fatto, però non possiamo farne a meno, perché altrimenti il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto. Addirittura insostenibile, come nel drammatico volo dal cavalcavia di Mestre.

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BELLEZZA RITROVATA. IL MUSEO CIVICO SVELA GLI SPAZI MONUMENTALI DEL PIANO NOBILE Dal 27 ottobre aperti al pubblico gli ambienti rinnovati e il percorso espositivo e didattico che si “ispira” alla mostra sul genio europeo del Canova Servizio a pag. 9

Bassano del Grappa

FUSIONI DI COMUNI: IN VENETO REFERENDUM A FINE OTTOBRE, QUORUM ABBASSATTO AL 30 PER CENTO

Servizio a pag. 29

ARTIGIANATO E IMPRESE, BOSCHETTO: “I BONUS EDILIZI SONO NECESSARI, MA CI SERVONO LAVORATORI” Servizio a pag. 28

PNRR E IMMIGRAZIONE: I SINDACI DELL’ANCI FANNO QUADRATO E FIRMANO UN APPELLO AL GOVERNO

Migranti

Servizio a pag. 27

Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto

COM PRORO BASSA NO

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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I

l Parco Regionale dei Colli Euganei è ufficialmente candidato nella Rete mondiale delle riserve della biosfera MAB UNESCO. Il dossier di candidatura dopo un’attenta analisi è stato approvato dal comitato tecnico nazionale ed è iniziato il negoziato internazionale che ci auguriamo, incrociando le dita, abbia esito positivo. Se così sarà il Veneto conterà tre riserve della biosfera Unesco, venendo i Colli dopo il Delta del Po e il Monte Grappa.

segue a pag 5

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Risultati in crescita e obiettivo della Regione Veneto

Ancora in aumento la raccolta differenziata Nel bacino di Etra si arriva al 76,5% grazie all’impegno dei cittadini e ai miglioramenti nel servizio

Si sa, l’unione fa la forza, e questo è tanto più vero quanto più si crede negli stessi obiettivi: migliorare la qualità della vita e del nostro ambiente. Lo sanno bene Etra e i quasi 600 mila abitanti del suo territorio, che anche nel 2022 si sono impegnati a conferire e riciclare nel migliore dei modi, ottenendo ancora una volta l’aumento della percentuale di raccolta differenziata. Nel 2022, infatti, si è raggiunto il 76,5% (dati Ispra). Si conferma così il trend di crescita che evidenzia quasi 3 punti percentuali in più rispetto al 2016 (73,7%).

dere sempre più efficiente la complessa macchina Campodoro 82,6% e, a pari merito, Teolo e Pozzoleone con 82,4%. Per quanto riguarda i Comuni della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma anche dell’Altopiano (dove la riorganizzazione del servizio per offrire un servizio sempre più comodo che ridi raccolta rifiuti è iniziata sponda alle esigenze e al quotinel 2022) si registrano - ad diano impegno dei cittadini. Tra Nel 2022, grazie all’impegno esempio - aumenti della le iniziative promosse nel 2022, dei cittadini e dei Sindaci, Etra raccolta differenziata fino la sostituzione delle campane ha aumentato la percentuale di a quasi +10% per Asiago e per il conferimento dell’olio raccolta differenziata al 76,5%, +40% di Gallio. Infine, una vegetale esausto, più sicudimostrando un costante curiosità. Dai dati relativi re e pulite, e la promozione miglioramento verso l’obiettivo alla percentuale media del del conferimento al servizio del 84% imposto dalla Regione rifiuto destinato a recupero pubblico dei rifiuti tessili, del Veneto entro il 2030, mentre sul totale diviso per materiaora di competenza di Etra. promuove iniziative per rendere il le, risulta che sia l’umido a servizio di raccolta e smaltimento fare la parte del leone: dei rifiuti sempre più efficiente e Centri di raccolta e la frazione organica rapcomodo. Centri del Riuso presenta quasi un terzo del rifiuto riciclato conferito, il 31%. Seguono Una recente novità, che va proprio nella direzione la carta e cartone con il 18%, materiale che è stato della riduzione del rifiuto, riguarda l’avvio dei Censtoricamente il primo nel passato ad essere differentri del Riuso, spazi attigui ai Centri di Raccolta, ziato. Plastica/multimateriale e vetro rappresentano dove tutti gli utenti possono portare beni in disuso insieme quasi un terzo del totale, con rispettivamenche - dopo essere stati controllati, puliti e sanificate il 15% e il 16% e il verde arriva al 12%. Non pochi ti - vengono reimmessi sul mercato a vantaggio di nel 2022 gli ingombranti conferiti e destinati a un cooperative sociali, evitando che si trasformino in corretto smaltimento ed al riciclo dei diversi comrifiuti. Un’idea innovativa per prolungare la vita di ponenti: raggiungono il 6%. Chiudono la classifica beni riutilizzabili e ridurre la produzione di rifiuti le sabbie derivanti dallo spazzamento strade, con il nel rispetto dell’economia circolare. Il primo Cen2%, che vengono trattate e riciclate nell’impianto di tro è stato attivato a giugno 2023 a Piazzola Etra di Limena. sul Brenta e altri 10 verranno aperti a breve. RIFIUTO URBANO DESTINATO A RECUPERO Ingombranti

“Un risultato ottenuto grazie ai nostri cittadini e ai nostri Sindaci, che si confermano virtuosi, sempre più attenti ai temi dell’ambiente e della sostenibilità - afferma il Presidente di Etra, Flavio Frasson -. Ricordo che una alta percentuale di rifiuto differenziato significa minori costi di smaltimento su cui incide moltissimo la frazione secca e ci permette di mantenere bollette tra le più basse in Italia. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo lavorando per migliorare ancora i risultati e raggiungere l’obiettivo imposto dalla Regione del Veneto: l’84% di Raccolta Differenziata entro il 2030. Tutto questo in collaborazione con il Bacino Brenta per i rifiuti che individua ed attua le politiche e le strategie per l’implementazione e miglioramento del servizio e ne regolamenta le attività”. Etra è costantemente impegnata per ren-

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Sabbie 2%

Verde e ramaglie

Umido organico 6% 12%

I numeri della raccolta differenziata di Etra Per quanto concerne i numeri, nel 2022 sono ben 13 su 71 i Comuni che hanno superato quota 80%, e dall’altro lato, sono appena 6 quelli sotto il 70%. La palma del migliore se la aggiudica Cartigliano con 83,7%; seguono Nove, con 82,9%,

Vetro

31%

16%

15%

Plastica e metalli

18%

Carta e cartone


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Dove lo butto? Verde e Ramaglie La raccolta riguarda: fiori recisi, piante (senza terra), ramaglie, potature di alberi e siepi, residui vegetali da pulizia dell’orto, sfalci d’erba e foglie. Il rifiuto Verde e ramaglie raccolto viene trattato negli impianti di Etra per la produzione di Compost ed energia rinnovabile.

COME CONFERIRLI Al Centro di raccolta Consulta sul sito o sulla APP di Etra gli orari e le modalità di accesso e conferimento.

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Facciamo il punto

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Biosfera Mab Unesco verso il tris tutto veneto Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Un vero tesoro per la nostra regione, una di quelle col maggior numero di siti nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, bene nove. Padova coi suoi cicli di affreschi, le Colline del Prosecco e le Dolomiti sono solo le ultime tappe di un cammino che ha già toccato Venezia e la sua Laguna, Verona, Vicenza e le architetture palladiane, le Ville Venete, i siti Palafitticoli, le Fortezze veneziane. Ma siamo presenti, con le Perle di vetro e il Tocatì, anche nell’elenco del patrimonio immateriale, all’interno del quale speriamo sia inserita presto anche la messa a riposo delle uve del Valpolicella. La Regione ha sostenuto tutti questi progetti ed è pronta a sostenerne di nuovi perché il riconoscimento Unesco è strategico per la crescita del Veneto. Io ribadisco sempre che il nostro compito è far crescere il Veneto e non farlo morire. Far parte di questo circuito è il destino naturale di tutte quelle enormi ricchezze naturali, storiche, artistiche di cui disponiamo. Il riconoscimento Unesco può rappresentare per interi territori un vero rinascimento. Sono quattro anni che le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene lo hanno guadagnato come un premio alla bellezza di quelle terre ma anche il lavoro di coloro che hanno saputo cogliere la grande sfida di investire sul turismo emozionale e sui circuiti, solo apparentemente minori. Le proiezioni dicono che per il decimo anno dal riconoscimento si raggiungerà il milione di presenze turistiche.

Recupero di due aree dismesse E

ntra nel vivo il piano di rigenerazione urbana delle aree cittadine dismesse. Il consiglio comunale ha approvato l’accordo pubblico- privato per risolvere due annose situazioni di abbandono di altrettanti siti. Si tratta dell’area in cui sorgeva l’albergo Continental, in viale Venezia, e del comparto dell’ex sede Enel sud all’incrocio fra viale Pecori Giraldi e via Cavallare. Nel primo caso, la proposta prevede il recupero dell’ala in cui c’era l’hotel, comprensiva anche di quella attigua un tempo occupata da un distributore di carburanti. Una zona che da anni si trova in uno stato di totale abbandono e di degrado e più volte, in passato, è stata occupata abusivamente. “La parte vincolata, quella dell’albergo, diventerà residenziale e direzionale – ha spiegato Andrea Viero, assessore all’Urbanistica - L’ala non sottoposta a vincolo sarà invece demolita e al suo posto è prevista la costruzione di due palazzine a destinazione residenziale. L’intervento sarà completato da un parcheggio e area verde”. Nella sede dismessa dell’Enel, quella a sud (il vecchio stabile a nord è stato demolito ed oggi vi sorge un moderno salone di rivendita auto) sarà invece realizzata una struttura commerciale di media superficie. “Verrà ridotto il volume dello stabile rispetto all’attuale – ha anticipato Viero – Secondo il progetto presentato dalla proprietà, la Carron spa, l’attuale fabbricato sarà demolito. Il nuovo è stato pensato all’interno dell’area, quindi più lontano dalla strada rispetto ad oggi. Sarà dotato di parcheggio e zona verde, rendendo più gradevole all’occhio l’accesso di chi entra in città da ovest”. L’assessorato si sta occupando anche del recupero dell’ex stabilimento Elba di viale Vicenza.

Sono il sito dell’ex l’albergo Continental e il comparto ex sede Enel sud

Raffaella Forin

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Questa edizione raggiunge la città di Bassano del Grappa per un numero complessivo di 18.000 copie. Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 10/2021 dell’11/11/2021; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione Direzione, Amministrazionee e Concessionaria ConcessionariadidiPubblicità PubblicitàLocale: Locale: via Lisbona, Lisbona, 10 10··35127 35127Padova Padova tel. 049 049 8704884 8704884· ·fax fax049 0496988054 6988054 >redazione@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< >www.ilbassano.com< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico Periodico fondato fondatonel nel1994 1994dada Giuseppe Bergantin Bergantin Centro Stampa: Stampa:Rotopress RotopressInternational International via Brecce Brecce ·· Loreto Loreto(An) (An) Chiuso in redazione il 9 ottobre 2023


Attualità

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Bassanesi nel mondo. Nella cittadina brasiliana vivono moltissimi discendenti di emigrati locali

Nova Bassano chiama Bassano: l’appello della città di Rio Grande do Sul In collegamento video con il Comune e con il sindaco Elena Pavan, il prefeito municipal, ovvero il sindaco di Nova Bassano, Ivaldo Dalla Costa, in “talian” (il dialetto veneto brasiliano che si parla abitualmente in quella zona), ha lanciato un appello ai “fratelli bassanesi”

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a comunità brasiliana di Nova Bassano chiede aiuto ai “fratelli” di Bassano del Grappa. La città dello Stato di Rio Grande do Sul, dove vivono moltissimi discendenti di emigrati locali, è stata colpita da una violenta alluvione e si trova in una situazione di grave emergenza. In un recente collegamento video con il municipio di via Matteotti, il prefeito municipal, ovvero il sindaco di Nova Bassano, Ivaldo Dalla Costa, in “talian” (il dialetto veneto brasiliano che si parla

Dalla Costa: “Siamo in una situazione drammatica, abbiamo bisogno del vostro aiuto” abitualmente in quella zona), ha lanciato un appello rivolgendosi ai “fratelli bassanesi”: “Siamo in una situazione drammatica, abbiamo bisogno del vostro aiuto”. L’amministrazione comunale del sindaco Elena Pavan ha subito stanziato un primo contributo di 5 mila euro e ha diffuso gli estremi dell’Iban messo a disposizione dal sindaco Dalla Costa per i cittadini, associazioni, scolaresche o imprese che volessero donare. Il legame tra le due comunità ha origini antiche. Risale ai tempi dell’emigrazione veneta in Brasile, alla fine dell’Ottocento.

Nello Stato di Rio Grande do Sul, il missionario scalabriniano bassanese padre Pietro Colbacchini, acquistò un terreno sul quale fondò una piccola città chiamata poi Nova Bassano. Nel 1957 venne sottoscritto un patto di amicizia con Bassano del Grappa, rinsaldatosi poi nel 2018 con una collaborazione tra la scuola brasiliana “Colbachini” e gli istituti comprensivi di Bassano. Nel collegamento video con il sindaco Pavan, Dalla Costa ha spiegato la grave situazione in cui si trovano Nova Bassano e i suoi 25 mila abitanti dopo la furia di un ciclone extratropicale abbattutosi in zona. Piogge torrenziali hanno fatto straripare i fiumi causando gravissimi danni, distruggendo ogni cosa: decine le vittime e migliaia di famiglie senza più casa. Un evento straordinario per quella zona. Ha informato che ci sono 200 chilometri di strade impraticabili, da ricostruire due ponti situati a Vila Bassanense e a Comunidade Caçador, e quello di 170 metri che collega Nova Bassano e Serafina Correa. Gli ultimi dati segnalano 93 Comuni colpiti, 3.130 persone soccorse, 4794 senzatetto, 924 feriti, quasi 25 mila sfollati, 340.918 persone colpite. “Molte famiglie hanno perso tutto: stiamo dando loro i primi aiuti, cibo e vestiario, ma c’è molto da fare”, ha raccontato

GRAZIE

per averci scelto e per continuare a sceglierci

In alto alcune immagini dell’alluvione che ha colpito la cittadina brasiliana, a fianco un momento del collegamento video

Pavan “Subito stanziata una somma, invitiamo i generosi concittadini bassanesi a donare” Dalla Costa. “Appena abbiamo saputo del disastro accaduto, ho scritto al prefeito testimoniandogli la vicinanza di Bassano e per poter es-

PIZZERIA

sere aggiornati sulla situazione – ha affermato Elena Pavan - Le notizie e le immagini che ci giungono raccontano di una zona devastata che vogliamo contribuire a ricostruire. La giunta comunale ha subito stanziato una somma e invitiamo i concittadini bassanesi, di cui conosciamo la generosità, a donare a loro volta. Non possiamo rimanere insensibili

alle richieste di aiuto degli amici brasiliani originari delle nostre terre”. I riferimenti per aiutare i “fratelli” a Rio Grande do Sul sono: Iban: BR4700000000028400000200417C1; Bic/Swift: BRASBRRJXXX. Al link www.youtube.com/ watch?v=zrwd7X-V6lM il video appello di Ivaldo Dalla Costa. (r.f.)

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Attualità

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Restituzioni. Il Comune ha deciso di recuperare l’opera per esporla nell’antico ottagono del museo

Rinasce il cavallo monumentale di Antonio Canova La scultura da 54 anni è smontata in pezzi conservati in una cassa collocata nei depositi del museo. Di intatto è rimasta solo la testa

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iportare alle sue origini il cavallo monumentale, imponente opera di Antonio Canova. E’ l’obiettivo dichiarato dall’amministrazione comunale del sindaco Elena Pavan messasi al lavoro per avviare il percorso necessario a ridare vita al monumento equestre. Un’opera che da 54 anni è smontata in pezzi conservati in una cassa collocata nei depositi del museo. Di intatto è rimasta solo la testa. Restaurata nel 2006, è esposta nella sala del museo civico di Bassano dedicata all’artista. Il Comune ha deciso di recuperare il cavallo con l’intenzione di esporlo nell’antico ottagono del museo, all’ingresso dei principali saloni espositivi del primo piano. Opera commissionata al maestro di Possagno dai Borboni di Napoli, l’imponente monumento equestre era stato pensato per rendere omaggio a Ferdinando IV. Ca-

nova lo realizzò fra il 1819 e il 1821 (morì l’anno successivo, motivo per cui probabilmente non riuscì a completare il cavaliere) in gesso ricoperto da una vernice che richiama il bronzo. Proprio per le sue dimensioni – misura oltre 4 metri per 5 e pesa 2 tonnellate – pare che lo scultore lo avesse previsto smontabile. Salvatosi dai bombardamenti bellici sulla città (a differenza dell’altro cavallo, realizzato sempre dal Canova, che invece fu centrato andando in frantumi) venne fatto smontare nel 1969, in accordo con la Sovrintendenza, dall’allora direzione del museo. Tuttavia, l’umidità e gli sbalzi termici con il tempo hanno compromesso lo stato della materia: il suo ripristino e restauro richiedono molti passaggi, tempi lunghi e investimenti. Motivo per cui da oltre mezzo secolo è conservato in una cassa.

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“Quello che era un sogno potrebbe tradursi in realtà – ha osservato il sindaco Pavan - Abbiamo trovato importanti finanziatori interessati a restaurare quell’opera dalle notevoli dimensioni. Stiamo definendo l’iter necessario: c’è la volontà di iniziare con la pubblicazione di un bando. Poi, serviranno almeno un paio d’anni per completare l’operazione”. “Quei pezzi non possono continuare a rimanere dentro ad una cassa confinata nei depositi – ha sottolineato la direttrice del museo Barbara Guidi – Appartengono ad un’opera preziosa ed interessante, che va ricomposta. Sarebbe bello che poi il cavallo diventasse l’icona del museo bassanese”. Se si deciderà di ricollocarlo nell’ottagono, bisognerà prima calcolare la tenuta delle strutture. “E’ davvero un imponente monumento equestre pertanto servi-

ranno numerose verifiche sul sito nel quale si pensa di posizionarlo – ha anticipato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta – e se, necessario, procedere con un rinforzo del luogo”. “A dare l’impulso al progetto ha contribuito il successo registrato dalla recente mostra ‘Io, Canova. Genio europeo’, allestita in città

in occasione delle celebrazioni per i 200 anni delle morte del grande maestro del Neoclassicismo”, ha ricordato l’assessore alla Cultura Giovannella Cabion. Il museo bassanese conserva un vasto patrimonio canoviano tra sculture, bozzetti, disegni, documenti, lettere grazie al lascito testamentario del fratellastro dello scultore. (r.f.)

AVVISO DI CHIUSURA STRADE

Domenica 15 ottobre 2023 Bassano del Grappa ospita l’arrivo della

GARA R CICLISTICA INTERNAZIONALE “VENETO CLASSIC” RA

NELLE GIORNATE DI SABATO 14 E DOMENICA 15 OTTOBRE 2023 SONO PREVISTE ALCUNE MODIFICHE ALLA VIABILITÀ DA RISPETTARE.

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Attualità

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Patrimonio. Intitolata all’ex sindaco Pietro Fabris la sezione dedicata alla storia cittadina

Il Museo rinnovato torna alla città e si propone con un respiro mondiale La riapertura di uno dei luoghi simbolo di Bassano del Grappa è prevista per il 27 ottobre con il taglio del nastro e l’inaugurazione ufficiale a conclusione degli interventi di restauro

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’ stata fissata per il 27 ottobre la riapertura del rinnovato museo civico. L’istituto culturale cittadino si presenta al pubblico in una veste più accattivante, ordinata e in linea con quelle dei grandi musei. Le pareti ed i soffitti sono stati ridipinti con differenti tonalità del blu, che creano profondità, o del “senape”, esaltate da un moderno impianto di illuminazione. Le opere risultano valorizzate da allestimenti rivisitati da innovative soluzioni architettoniche. “Il risultato finale garantisce una nuova esperienza di visita”, osserva il sindaco Elena Pavan. Le nuove soluzioni portano la firma dell’architetto Antonio Ravalli che aveva curato anche il percorso della mostra “Io, Canova. Genio europeo” alla quale si è ispirato il nuovo modello di museo. Il taglio del nastro dei saloni coincide con l’inaugurazione della mostra dedicata ad una della più grandi fotografe di tutti i tempi, Dorothea Lange della quale saranno esposte circa 200 immagini, alcune per la prima volta in Italia. Non solo. Nelle scorse settimane il consiglio comunale ha deliberato, all’unanimità, di intitolare la sezione dedicata alla storia della città (l’ultima nata) alla memoria dell’ex sindaco, assessore regionale e senatore Pietro Fabris. Deceduto nell’ottobre del 2022, era stato uno dei fautori del percorso. Per anni ha presieduto il Comitato pe la storia di Bassano che svolge ricerca e pubblica libri dedicati al passato cittadino. Si attende anche l’arrivo del dipinto “Ritratto di uomo in armi” di Jacopo Dal Ponte. Per la sua acquisizione è stata avviata una raccolta delle erogazioni

Serre e Verande in alluminio verniciato, vetro e policarbonato.

Alcune immagini del museo civico

liberali alla quale hanno risposto alcuni imprenditori. La cifra richiesta per il suo acquisto è di 300 mila euro, notevolmente inferiore al suo valore di mercato. “La proprietà, la Galleria Robilant&Voena, ha abbassato sensibilmente il costo iniziale di fronte alla possibilità di inserire il quadro in una prestigiosa raccolta pubblica, quella dei musei, custodi della più ampia e importante collezione al mondo di opere dei Bassano”, spiega l’assessore alla Cultura Giovannella Cabion. “Sono pochissimi i ritratti di Jacopo – sottolinea la direttrice del museo Barbara Guidi - Questo in particolare si riferisce alla fase manierista del pittore: acquisirlo

permetterebbe al museo di completare, per soggetto e cronologia, la raccolta cittadina”. L’istituto culturale bassanese è stato rinnovato in vista di un suo rilancio. “Era necessario un restyling: restituiamo alla città un luogo espositivo contemporaneo, che permetterà a tutti di conoscere e di godere del suo prezioso patrimonio artistico”, sottolinea la direttrice. Sono soprattutto i saloni dapontiano, canoviano e del Seicento ad essere stati interessati dall’intervento che ha riguardato l’aspetto ma anche l’esposizione: ogni dettaglio è stato studiato per valorizzare al meglio ciascuna opera. Raffaella Forin

Convenzione con l’Università di Padova per la sezione archeologica Nel frattempo, il Comune e l’università di Padova (dipartimento Beni culturali) hanno concluso un accordo di collaborazione scientifica per la valorizzazione della sezione archeologica museale “Virgilio Chini”. L’intesa punta a offrire a laureandi, specializzandi e dottorandi l’opportunità di approfondire le conoscenze scientifiche sui materiali ceramici greci e magnogreci, e sui

manufatti, conservati nelle collezioni del museo civico. L’obiettivo è di attuare nuovi percorsi di conoscenza e nuovi apparati informativi, oltre che riorganizzare le attività didattiche e divulgative indirizzate a differenti tipologie di pubblico. Tra le altre azioni previste anche la promozione di conferenze, esposizioni temporanee e giornate di studio. La convenzione, della dura-

ta iniziale di tre anni, riserverà un’attenzione particolare anche allo studio e alla pianificazione di nuovi criteri per favorire l’abbattimento delle barriere fisiche e cognitive. “Gli studenti si troveranno in un ambiente stimolante – spiega la direttrice Guidi – e noi potremo valorizzare la sezione museale per venire incontro ad un pubblico sempre più ampio e variegato”. (r.f.)

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Servizi al cittadino

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Mense. L’assessore Mariano Scotton: “Ai bambini garantito un servizio all’altezza delle aspettative”

Nidi e ristorazione scolastica: aggiudicate le nuove concessioni Il nuovo anno scolastico è iniziato con una novità per gli alunni e i docenti della scuola primaria della frazione di Marchesane. Si sono trasferiti nella vicina struttura che, fino a poco tempo fa, aveva ospitato la scuola media chiusa lo scorso anno per carenza di iscrizioni

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ino al 2027 sarà un raggruppamento tra la società cooperativa La Goccia di Tezze sul Brenta e la società Antela di Bassano a gestire gli asili nido di via Veneto (Rondò Brenta), via Chini e strada Rivana per conto del Comune. La concessione è stata aggiudicata lo scorso 7 agosto 2023 al termine di una procedura aperta di selezione. Il Comune ha già impegnato una spesa complessiva di 3.130.000 euro per il servizio di gestione e 2 mila euro di oneri per la sicurezza nei prossimi quattro anni educativi, dal 2023/2024 al 2026/2027. “Ritroviamo due cooperative ben conosciute, che lavorano da anni nel nostro territorio – ha affermato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Mariano Scotton – e che sapranno garantire ai nostri bambini un servizio all’altezza delle aspettative, nostre e delle famiglie”. Dopo la pausa di agosto, i nidi bassanesi hanno ripreso l’attività facendo il quasi tutto esaurito. “Sono pochissimi i posti ancora liberi sugli oltre 150 attivati - ha informato l’assessore – Significa che il servizio educativo è apprezzato dalle famiglie”. Dai nidi alle scuole dell’infanzia e primarie statali. Ad occuparsi della ristorazione degli alunni di questi due ordini scolastici sarà la ditta Euroristorazione srl di Torri di Quartesolo. Il servizio le è stato assegnato fino al 2026, con possibilità di proroga per ulteriori due anni. Il valore economico complessivo dell’aggiudicazione ammonta a 3.935.100 euro. Confermato il centro cottura nello stabile vicino all’istituto professionale Remondini dove vengono preparati circa 1.700 pasti al giorno. “Si tratta di una novità – precisa Scotton – che speriamo possa portare ancora più qualità nei pasti che vengono distribuiti quotidianamente agli alunni delle scuole bassanesi tramite le mense. Il livello di soddisfazione del servizio precedente era già buono, ma continueremo a vigilare affinché il cibo fornito sia sempre migliore, combinando buon gu-

sto e sana alimentazione. Come dimostrano le cifre impegnate, gli investimenti della nostra amministrazione per i servizi scolastici sono importanti, perché la crescita sana di bambini e ragazzi rimangono una nostra priorità assoluta”. (r.f.)

La primaria di Marchesane nella ex scuola media

Tutte le INFO QUI

Il nuovo anno scolastico è iniziato con una novità per gli alunni e docenti della scuola primaria della frazione di Marchesane. Hanno infatti traslocato nella vicina struttura che fino a qualche anno fa ha ospitato la scuola media chiusa lo scorso anno per carenza di iscrizioni.

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“L’edificio della media è stato costruito più recentemente rispetto a quello che ha ospitato la primaria fino allo scorso giugno – ha spiegato l’assessore Mariano Scotton - Sono stati comunque effettuati dei lavori di sistemazione che l’hanno adeguata alle necessità dei nuovi fruitori. Si è ricavato il locale mensa, ad esempio”. Il trasferimento di fatto ha liberato lo stabile che in precedenza ha ospitato la primaria di Marchesane ed il Comune intende destinarlo all’associazione oncologica San Bassiano che segue il percorso di cura dei pazienti colpiti da tumore e i loro familiari.


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Eventi

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Commemorazioni. La Città Medaglia d’Oro al Valor Militare si ferma per ricordare i suoi Martiri

Martiri del Grappa, a 79 anni dall’eccidio Bassano non dimentica La cerimonia promossa dall’amministrazione comunale assieme alle associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, ha visto il saluto del sindaco Elena Pavan e il discorso ufficiale dello storico professor Paolo Tagini assano del Grappa non dimentica. Nessuno deve dimenticare. Gli adulti hanno il dovere civico di insegnare ai giovani i gravissimi errori da non ripetere. Uno di questi riguarda una delle fasi più tragiche della guerra di Liberazione, l’eccidio avvenuto in città il 26 settembre del 1944, dei partigiani che lottavano per cacciare i nazifascisti. Sono trascorsi 79 anni. A Bassano e nelle zone vicino al Grappa ci furono: 171 impiccati dai fascisti italiani comandati dal vice brigadiere delle SS Karl Franz Tausch, rifugiatosi a fine guerra a Langen in Assia, 603 fucilati, 804 deportati di cui 600 morti nei campi di concentramento e 285 case incendiate. Nessun responsabile di queste atrocità è mai stato processato. La Città di Bassano del Grappa, Medaglia d’Oro al Valor Militare per meriti nella guerra di Liberazione, ha ricordato i Martiri del Grappa con una cerimonia promossa insieme alle associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, lo scorso 23 settembre. Nel teatro Tito Gobbi del Castello degli Ezzelini, ci sono stati il saluto di Elena Pavan sindaco di Bassano del Grappa ed il discorso ufficiale del professor Paolo Tagini, storico, componente del direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Vicenza “Ettore Gallo”. “A riunirci qui, oggi, non è solo un anniversario, è una volontà. Vogliamo ricordare, tramandare, esprimere la nostra gratitudine a quanti, in quel drammatico 26 settembre, pagarono con la loro vita per un futuro di libertà – un passaggio del messaggio del sindaco - Ogni volta che mi trovo a percorrere questo viale mi colpisce

MACCHINE

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una cosa: l’età dei nostri Martiri. Erano giovani, giovanissimi. Ed erano fieri, determinati, forti nei loro valori; credevano nel domani anche quando ogni circostanza sembrava voler convincere del contrario. La natura dei nostri giovani non è cambiata, tocca a noi crescerli con fiducia e speranza in loro stessi, nella comunità, nelle istituzioni”. “L’impiccagione di 31 ragazzi poco più che ventenni sugli alberi dei viali cittadini, e l’assassinio di altrettanti giovani, fucilati nel cortile della Caserma Efrem Reatto (l’odierna Monte Grappa) – la riflessione offerta da Tagini anche con un basilare inquadramento storico - rappresenta

Alcune immagini della cerimonia

Il sindaco Pavan: “Ogni volta che mi trovo a percorrere questo viale mi colpisce una cosa: l’età dei nostri Martiri” per la nostra Città una testimonianza indelebile del prezzo pagato per la conquista della libertà dai regimi nazifascisti durante la seconda guerra mondiale. La Resistenza armata è stata la reazione più evidente di una minoranza eterogenea di italiani a riscrivere dal basso l’autobiografia di un popolo, di una nazione in cui l’ideologia fascista trovò oltre che i suoi natali, sufficienti motivi per affermarsi e prosperare. Ai nostri ragazzi auguro, nonostante tutto, di credere ancora che impegnarsi nell’edificare un futuro pacifico e generoso, scevro il più possibile da odi e superficialità eccessive, possa essere sempre la strada più giusta da scegliere”. Michelangelo Cecchetto

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Sanità

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Eccellenze. La sofisticata tecnologia utilizza l’angiografo robotizzato opera su elevate complessità

Bilancio positivo per la sala ibrida: effettuati 752 interventi in un anno

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isultati più che positivi per la nuova sala ibrida con angiografo robotizzato in funzione all’ospedale San Bassiano. Frutto di un investimento di oltre 1,5 milioni di euro, la metà dei quali finanziati dalla Regione Veneto, l’altra metà con una donazione di Elios onlus, la sofisticata tecnologia ha permesso di effettuare già 752 interventi dal 2022 , tutti ad elevata complessità e con il coinvolgimento di molteplici specialità; si pensa di arrivare a 900 per la fine dell’anno in corso. La maggior parte riguarda l’ambito della chirurgia vascolare, anche in collaborazione con cardiologia e radiologia, ma sono state coinvolte anche la gastroenterologia , la chirurgia, la ginecologia e l’urologia, sempre in collaborazione con la radiologia. Il tutto con risultati di assoluta eccellenza sul piano clinico: un riconoscimento importante in questo senso è arrivato già alla fine del 2022 da parte di Agenas che all’interno del Piano Nazionale Esiti ha classificato il San Bassiano come primo ospedale nel Triveneto e sesto in Italia per il trattamento della stenosi carotidea mediante il posizionamento dello stent carotideo ai fini della prevenzione dell’ictus ischemico. Risultati conseguiti attraverso una tecno-

logia di alta avanguardia, a partire dall’angiografo digitale robotizzato (del valore di quasi 800 mila euro) abbinato ad un sofisticato sistema di imaging, che permette di riprendere e trasmettere, in diretta, le immagini di ogni procedura chirurgica, combinando le telecamere multiple presenti in sala con le immagini provenienti dalle apparecchiature elettromedicali, facilitando le attività di consulenza polispecialistica e la didattica ospedaliera. È proprio questa peculiarità alla base del concetto di sala “ibrida”, in quanto combina le caratteristiche tipiche di una sala operatoria (in termini di dotazioni e sistemi di sicurezza) con quelle di una sala angiografica, nella quale diventa così possibile combinare le due metodiche secondo gli standard più avanzati di intervento. Questo consente, ad esempio, di ave-

re già una mappa del sistema vascolare, navigabile in tempo reale, e di utilizzare minori quantità di mezzo di contrasto rispetto ad un angiografo tradizionale. «I vantaggi sono notevoli, a partire dall’incremento del numero di pazienti trattati, che è salito di oltre il 30 per cento in tutte le patologie vascolari - spiega il dottor Diego Cognolato, primario della chirurgia vascolare dell’ospedale di Bassano -. Questo perché la sala ibrida ha consentito di ridurre in modo significativo le tempistiche di trattamento: svolgiamo 2 o 3 interventi in una mattina, più del doppio del passato. Inoltre la procedura prevede l’accesso per via percutanea o comunque con una metodica chirurgica meno invasiva, dunque anche la durata del ricovero poi diventa più breve: il numero di posti letto è il medesimo ma riusciamo ad

assistere un numero maggiore di pazienti, con esiti di assoluta qualità e consentendo loro un recupero più rapido». Il tutto con un forte coinvolgimento della radiologia, che con la sala ibrida diventa sempre più parte essenziale dell’equipe: «Il radiologo interventista - sottolinea il dottor Calogero Cicero, primario di radiologia - risulta al centro della multidisciplinarità, collaborando con tutte le figure professionali al fine di migliorare la cura del paziente, permettendo di sfruttare tutte le nuove tecnologie». Sui benefici di questo approccio richiama l’attenzione anche il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza: «I numeri e più in generale i risultati raggiunti in questi due anni confermano la bontà della scelta fatta dalla nostra azienda di puntare su questa tecnologia all’avanguardia. Ma voglio sottolineare anche un altro beneficio della sala ibrida: l’avere incentivato la collaborazione tra i diversi specialisti, favorendo così un progresso che non è solo tecnologico ma anche culturale e che si riverbera positivamente nella cura di tutti i pazienti, anche quelli che non necessitano di trattamento in sala ibrida».

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Ciclismo. Il Velodromo potrebbe candidarsi per ospitare i campionati italiani

Velodromo Mercante: manca solo il collaudo per ripartire con le gare M

anca solo il collaudo e poi il Velodromo Mercante di Bassano del Grappa tornerà a ospitare gare ciclistiche. “Sicuramente sarà fissato un termine entro cui deve essere firmato – spiega Rino Piccoli, fondatore e presidente della Asd Rino Mercante, che gestisce il Velodromo – e poi finalmente si potrà rispondere con entusiasmo alla richiesta di poter organizzare gare ciclistiche a Bassano”. “Devo ringraziare il Comune di Bassano del Grappa che dopo tanti anni ha deciso di intervenire sull’impianto - spiega Piccoli -. L’amministrazione comunale ha voluto il meglio per la ristrutturazione del velodromo, per questo ha optato per il materiale da costruzione Mapei, la cui qualità è riconosciuta dai tecnici di tutto il mondo”. “Ora abbiamo chiuso la stagione perché in inverno il ciclismo a livello giovanile non si può prati-

Rino Piccoli Fondatore e presidente della Asd Rino Mercante

Una pista nuova e più sicura per tornare ai tempi d’oro Bassano vuole tornare a essere capitale del ciclismo come negli anni ’90, quando sulla pista del Velodromo Mercante correvano campioni come Coppi, Bartali, Chemello, Gonzato e Simone Fraccaro laureatosi campione italiano nell’inserimento individuale.

care nel Velodromo - prosegue -. Da qui il desiderio di creare una copertura parziale che permetterebbe di offrire una maggior sicurezza in pista in caso di pioggia o altri eventi meteorologici, permettendo così la sua fruizione durante tutto l’anno e trasformando il velodromo in una sorta di ‘palazzetto’ in cui le attività non si devono sospendere in base al tempo”. “Se si arrivasse alla copertura par-

ziale le categorie superiori, under 23 e professionisti ad esempio, potrebbero proseguire anche in inverno perché a quell’età gli atleti hanno l’esperienza necessaria per evitare incidenti”. “Attendiamo con trepidazione il prossimo anno sia per la riapertura della scuola per le categorie giovanili, sia per le gare che potrebbero essere ospitate al Velodromo Mercante. La Federazione Ciclistica Italiana ha la necessità

di organizzare gare da aprile fino a settembre-ottobre che rientrano nel calendario sia regionale sia nazionale. Il Velodromo Mercante di Bassano del Grappa potrebbe già fare richiesta per i campionati italiani perché sarebbe un traguardo che meriterebbe”. “Per questo e per tornare a vedere le tribune piene di persone speriamo che il collaudo possa avvenire al più presto” conclude Piccoli..

Grande successo per l’inaugurazione del Velodromo

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i è tenuto a giugno il taglio del nastro della nuova pista del Velodromo Mercante. La pista è stata sottoposta a un risanamento del manto, con la regolarizzazione della superficie e dei giunti di dilatazione della pavimentazione, la sigillatura delle fessure, la ricostruzione di porzioni di calcestruzzo ammalorato e la sostituzione della rete di protezione perimetrale.

ASD Velodromo Rino Mercante

“È stato un momento di grande festa grazie anche alla presenza del campione del mondo Juniores Mattia Predomo, che ha testato personalmente la pista verificando l’ottima tenuta anche a basse velocità” racconta Piccoli. “Sia le autorità che gli appassionati hanno espresso il desiderio di tornare in tribuna e noi speriamo di poterli accontentare presto”.

Il teatro del ciclismo di Bassano, nato cento anni fa e diventato grande negli Anni ‘70 grazie alla volontà dell’allora sindaco Pietro Fabris, oggi ha una pista completamente rinnovata e punta a tornare ai vecchi tempi, quelli dei Campionati mondiali di ciclismo del 1985, che battezzarono il Mercante a livello internazionale come “una pista in cui fosse possibile organizzare qualunque tipo di manifestazione”, ma anche della storica “sei giorni” a livello professionistico. “La ‘sei giorni’ era organizzata al Velodromo Mercante facendo richiesta a livello internazionale l’anno prima” spiega Piccoli, che aggiunge: “Non si trattava solo di ciclismo, in quelle occasioni, infatti, si faceva anche spettacolo e si dava spazio all’esibizione di cantanti o all’elezione di miss Veneto o miss Italia”. Tra i tanti artisti, arrivarono al Velodromo anche Mia Martini, Patti Pravo, i Ricchi e Poveri e Fiorella Mannoia. A beneficiare della vitalità del Velodromo Mercante era tutta Bassano: “Grazie a manifestazioni ed eventi, – spiega Piccoli – gli alberghi del territorio avevano un grande ritorno e in generale la città ci guadagnava dal punto di vista del turismo”. “Erano anni in cui le tribune erano sempre strapiene” ricorda nostalgico Piccoli, che ora vede tutte le carte in regola per tornare ai tempi d’oro: una pista messa a nuovo e una scuola di ciclismo che guarda al futuro senza dimenticare il lavoro di Cipriano Chemello, cui oggi è intitolata.

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Cinema Veneto. Riconoscimento per l’opera “Marmolada 3 luglio 2022” sulla tragedia del ghiacciaio

Leone di Vetro, premiati i registi bassanesi Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon V

alorizzare attrici, attori e professionisti veneti ed il territorio regionale. E’ questo lo spirito con il quale l’imprenditore della ristorazione padovano Mauro Furlan, ha ideato il Premio Cinema Veneto Leone di Vetro che si svolge durante la Biennale d’Arte Cinematografica di Venezia. Sembrava una missione impossibile e dopo un decennio la sua visione è risultata assolutamente vincente catalizzando sempre più l’attenzione non solo del settore del grande schermo. Il suo spazio unico al mondo, l’Avanspettacolo Venezia, un teatro-ristorante in stile settecentesco, ha accolto la grande serata di consegna dei riconoscimenti. Cena di gala intervallata da numerosi spettacoli di vario genere con artisti internazionali. Un’atmosfera veramente unica per un evento sempre nuovo edizione dopo edizione. A presiedere la giuria l’attore Fabio Testi, ospite d’onore del decennale l’attrice Violante Placido. Tra le opere premiate, una che la giuria ha ritenuto meritevole per la “grande attenzione verso la sostenibilità ambientale. Il film si è occupato di problemi legati all’ambiente”, è la motivazione. La prestigiosa statua del leone alato creata dai maestri vetrai di Murano è stata consegnata ai registi di Bassano del Grappa Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon per l’opera “Marmolada 3 luglio 2022”. Racconta della tragedia avvenuta sul ghiacciaio. Un omaggio al lavoro degli uomini del Soccorso Alpino Italiano, degli operatori delle Forze dell’Ordine e dei sanitari che rischiano la vita per salvare quella di altre persone. I registi hanno dedicato il premio ad un loro amico guida alpina tra le 11 vittime del distacco di rocce e ghiaccio. Il premio al “Miglior Film”, porta la firma del giornalista vicentino Dennis Dellai. Si tratta di “800 giorni”. Motivazione: “il film è una ricostruzione rispettosa dei fatti tra cronaca e fiction, e racconta la vicenda del rapimento di Carlo Celadon avvenuto negli anni Ottanta e che tuttora è il sequestro di persona più lungo mai avvenuto in Italia. Una testimonianza storica da far conoscere alle generazioni

Riconoscimento come “Miglior Film” anche per l’opera “800 giorni”, firmata dal giornalista vicentino Dennis Dellai, che ricostruisce tra cronaca e fiction la vicenda del rapimento del vicentino Carlo Celadon

Alcune immagini della premiazione durante l’ultima Biennale d’Arte cinematografica di Venezia (foto di Dino Juliani)

di oggi che ignorano gli eventi di quegli anni e che aiuta ad interpretare quel periodo”. L’arzignanese Celadon venne rapito a 19 anni il 25 gennaio 1988 e stette prigioniero in Calabria per 831 giorni. “Il Premio è un riconoscimento al lavoro delle persone ed al territorio del Veneto che, forte della sua attrattività, si presta in modo ideale ad ospitare le

produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali, con importanti ricadute culturali ed economiche”, ha evidenziato il vulcanico Mauro Furlan. Il Premio è stato sostenuto da Regione del Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Enit, Unpli e dalle Film Commission di Vicenza, Treviso-Belluno e Polesine. Michelangelo Cecchetto

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Cultura

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Biblioteca Civica. Dopo la rassegna sulla miniatura è in programma una mostra sui libri a stampa

Alla scoperta dell’antico mondo della stampa e degli stampatori Il sindaco Pavan: “Un’occasione importante per mostrare alla città i tesori che la nostra biblioteca custodisce e per avvicinare la cittadinanza alla conoscenza della storia della stampa, che ha segnato così profondamente lo sviluppo di Bassano grazie alla famiglia Remondini”

U

n ciclo di incontri dedicati alla valorizzazione dell’ingente patrimonio storico custodito nei depositi della biblioteca civica di Bassano. Dopo la rassegna dello scorso anno incentrata sulla storia della miniatura e sui preziosi codici miniati, quest’anno la proposta culturale sarà incentrata sul libro a stampa ed in particolare sull’invenzione della stampa a caratteri mobili e su alcuni importanti stampatori che ne hanno segnato la storia. “Un’occasione importante – spiega il sindaco Elena Pavan – per mostrare alla città i tesori che la nostra biblioteca custodisce e per avvicinare la cittadinanza alla conoscenza della storia della stampa, che ha segnato così profondamente lo sviluppo di Bassano grazie alla famiglia Remondini”. Titolo del percorso è “Tesori svelati. L’invenzione perfetta. Dal manoscritto al libro a stampa” e si articola in tre conferenze, due visite guidate e un’esperienza teorico-pratica sulla stampa a caratteri mobili e sull’incisione. Si inizia giovedì 19 ottobre (alle 17.30 in biblioteca) con la conferenza introduttiva dal titolo “L’invenzione del libro: dal manoscritto alla stampa” con la partecipazione di Federica Formiga, professore di storia dell’editoria e storia del libro all’Università di Verona. A lei il compito di tracciare il contesto storico e illustrare le invenzioni tecniche che portarono all’impiego dei caratteri mobili inventati dal tipografo tedesco Johannes Gutenberg e al successivo diffondersi in tutta Europa della stampa moderna. Giovedì 26 ottobre alle 17.30, sempre in biblioteca, Mario Infelise, tra i massimi esperti italiani di storia del libro, grande studioso dei Remondini e docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, parlerà di “Aldo Manuzio: un editore a Venezia e l’Hypnerotomachia Poliphili”. E’ l’occasione per conoscere da vicino questo importante editore e umanista, tra i maggiori editori di ogni tempo, che a Ve-

nezia, a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento, introdusse il carattere a stampa corsivo e il formato tascabile del libro, segnando, con le sue numerose innovazioni, la storia dell’editoria e promuovendo avanzamenti in tipografia insuperati fino ai nostri giorni.

Infelise illustrerà anche uno dei capolavori tipografici di Manuzio, l’Hypnerotomachia Poliphili, stampata a Venezia nel 1499, di cui la Biblioteca di Bassano conserva l’esemplare che faceva parte della biblioteca personale di Antonio Canova. (r.f.)

Gli appuntamenti di novembre Giovedì 9 novembre alle 17.30 in biblioteca Tiziana Plebani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia dedicherà un incontro allo sviluppo della stampa a Venezia, che nel Cinquecento fu uno dei maggiori centri di produzione europei. “La stampa veneziana del primo Cinquecento: un mondo di saperi a disposizione dei lettori” il titolo del suo incontro. Sabato 28 ottobre alle 16.30 e alle 17.30 vengono proposte due visite guidate ai depositi della biblioteca per vedere da vicino, in compagnia dei bibliotecari, i fondi antichi posseduti e le modalità

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La ricetta. La cuoca Anna Maria Pellegrino e l’avvocato Mario Calgaro spiegano il piatto tradizionale del Veneto

C’è sapore di Storia nei bigoli con l’arna Il piatto è tipico del periodo che ricorda la “Madonna del rosario”, ossia “Madonna della vittoria” festa istituita per ricordare la vittoria dei cristiani a Lepanto nel 1571. Senza quella vittoria oggi con i musulmano in Europanon mangeremmo maiale

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uando Anthelme Brillat Savarin, che fu un protagonista sommo della gastronomia oltre che della rivoluzione francese, spiegava che “la scoperta di un nuovo piatto contribuisce di più alla felicità del genere umano che non la scoperta di una nuova stella”, non intendeva tessere l’elogio della crapula, bensì sottolineare che il cibo ha un valore culturale importante, in quanto ricapitola la nostra storia nel piatto o nel bicchiere, come e meglio di un museo, e ha un valore di convivialità perché quando si condivide la mensa aumenta la conoscenza, l’amicizia e, quasi sempre, la pace. A meno che non siate a tavola con Alboino e Rosmunda, che usavano bicchieri dalle fogge sconsigliate, oppure partecipiate alla “cena delle beffe”, nel qual caso è meglio bere veloci e convinti prima che i pugnali vi colgano o ci pensi la peste, quella evocata contro i nemici dalla frase di Amedeo Nazzari entrata nella storia. La premessa è importante perché andiamo a parlare di un piatto e di un personaggio che spiegano bene quanto la memoria (e dunque la storia) siano importanti in cucina. Il piatto sono i “bigoli con l’ar-

La cuoca Annamaria Pellegrino e l’avvocato Mario Calgaro. Un piatto di bigoli con l’arna na”, in italiano “bigoli con il ragù d’anatra” mentre il personaggio è Annamaria Pellegrino, padovana, cuoca intelligente perché approfondisce i significati del cibo e del vino, inserendoli nel contesto storico che li ha prodotti e nel quadro sociale contemporaneo in cui vivono. Faccio un esempio: non si può parlare allegramente dell’avocado che l’Italia importa sempre più dal Cile senza dire che questa coltivazione lascia senz’acqua i cileni a cusa delle coltivazioni dissennate. Il suo, quindi, è un esempio di approfondimento culturale che è decisivo in un’epoca di superficialità trionfante. “Mi definisco – spiega - un’artigiana e filosofa della cucina, che coniuga la competenza che deriva dallo studio e dalla continua ricerca, con l’amore per il cucinare”. Tra le sue molteplici attività, Annamaria è

anche autrice per la tv (ospite fissa di Geo, su Rai3) nonché presidente dell’Associazione italiana food blogger, che ha fondato. Se, allora, provate a chiedere a lei il significato dei “bigoli con l’arna”, piatto tipico delle campagne venete, vi risponderà risalendo addirittura alla battaglia di Lepanto. Il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana della “Lega santa”, i cui effettivi erano per

In alto Mario Calgaro e di seguito Annamaria Pellegrino

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metà costituiti dalla Repubblica di Venezia, ottenne una schiacciante vittoria sull’impero ottomano nella battaglia di Lepanto svoltasi nel golfo di Corinto. Per capire le dimensioni dello scontro, basta pensare che la flotta della “Lega santa” era composta da 204 galee e 6 galeazze con 1815 cannoni; 28mila soldati più 13mila marinai e 43mila rematori. Le perdite per i cristiani furono di 7.576 uomini contro i trentamila morti dei turchi. A quella battaglia partecipò anche Miguel de Cervantes, autore poi del “don Chisciotte”. La vittoria navale impedì all’impero ottomano di conquistare l’Europa, almeno per un secolo. Nel 1683, infatti, il pericolo si materializzò nuovamente. E l’esercito cristiano respinse gli ottomani a Vienna l’11 settembre dopo un assedio durato mesi. Ma torniamo a Lepanto. Per celebrare la vittoria, papa Paolo V istituì il 7 ottobre la festa della Madonna della Vittoria, che poi fu trasformata nella festa della Madonna del rosario e trasferita alla prima domenica di ottobre. Il piatto del periodo è quello dei “bigoli con l’arna”, secondo una tradizione che dura ancora oggi. Perché l’anatra? Perché è un animale che gira nella corte. E perché i bigoli? Perché, come ricorda un altro autorevole sapiente della cucina, l’avvocato Mario Calgaro, un tempo specie in campagna esisteva solo la pasta fatta in casa, prodotta con il “bigolaro”, in quanto la pasta secca commercializzata resterà sconosciuta sino agli anni Cinquanta in Italia. Si può concludere che i “bigoli con l’arna” celebrano la vittoria di Lepanto e, in senso molto lato, sono un piatto anti-islamico. Antonio Di Lorenzo


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Sport

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Giovani talenti. La ginnasta di Cassola conquista quattro medaglie ai Mondiali per atleti con sindrome di Down

Trave, volteggio, parallele: Aurora trionfa al campionato del mondo L

a cassolese Aurora Zonta ha trionfato al recente campionato del mondo di ginnastica per atleti con sindrome di Down. La diciannovenne è tornata a casa dal Sudafrica con un ricco bottino di medaglie: l’oro conseguito alla trave, l’argento nel volteggio e due bronzi conquistati nel concorso generale e nelle parallele. Cassola si conferma come fucina di campioni e terra di sport senza barriere. A pochi mesi dall’ottima performance dell’azzurro Filippo Bordignon agli Special Olympics World Games di Berlino, un’altra cittadina è salita ripetutamente sul podio ad una competizione mondiale. La ginnasta che, come Bordignon, milita nella premiata società sportiva locale Junior 2000, è approdata ai campionanti del mondo dopo essersi laureata, lo scorso luglio a Rimini, campionessa italiana Fisdir. Una vittoria che le è valsa la convocazione in nazionale consentendole di realizzare quello che da sempre è il suo più grande desiderio: gareggiare in una competizione mondiale. Prima della sua partenza per la città di Tshwane, sede dei giochi, l’amministrazione comunale aveva organizzato un incontro ufficiale con l’atleta per assicurarle il tifo e il supporto di tutta la comunità nella grande sfida. E grande è stata anche la soddisfazione per i risultati conseguiti. Come ha dichiarato la mamma della giovane, Pierangela Marin, «la ripagano dell’impegno e della fatica richiesti dalla ginnastica artistica». Una disciplina a cui la ragazza si era avvicinata all’età di otto anni e che, dopo aver sperimentato anche altre attività come il nuoto, l’hip hop e la danza classica, ha scelto come sport d’elezione. Nel 2018 è infatti entrata a far parte del gruppo Special Gym, realtà unica nel territorio, nata in seno alla società Junior 2000 proprio con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi con disabilità in un percorso di crescita sportiva e personale. Sotto la guida dell’allenatrice Ilaria Lago, Aurora, che proprio quest’anno ha concluso il ciclo di studi all’istituto tecnico commerciale Einaudi di Bassano, si esercita nella palestra di San Zeno tre ore al giorno per tre

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volte alla settimana. Le sue specialità sono le parallele, la trave, il volteggio e il corpo libero. «E’ molto diligente ed ora è riuscita a realizzare un suo grande sogno e i suoi sforzi sono stati ricompensati», rivela l’istruttrice. «Non è facile concentrare in poche parole quanto questi fantastici ragazzi hanno dato alla Junior 2000 – osserva il presidente della società Carlo Todesco, parlando del gruppo Special Gym, nato da un’intuizione della psicologa Giulia Fietta -: il livello tecnico ed i risultati raggiunti ci riempiono di orgoglio in quanto coronamento di un percorso lungo e faticoso, a cui hanno partecipato atleti, genitori, tecnici e l’intera società. Arrivare ai giochi di Berlino con Filippo e poi in Sudafrica con Aurora, oltre a rap-

presentare un grandissimo risultato sportivo, ci ricompensa e ci stimola a fare di più e meglio, in questo percorso che ci sta insegnando e arricchendo ma come sportivi ma ancora di più come esseri umani». «Un successo meritatissimo per la nostra ginnasta, che va ad aggiungersi ai titoli conquistati da Bordignon – sottolinea l’assessore allo Sport, Marta Orlando Favaro - In questi anni abbiamo visto crescere Aurora come atleta e come persona, ne abbiamo apprezzato l’impegno e i risultati ottenuti in ambito scolastico e ora anche nella ginnastica. Una disciplina che non lascia spazio all’improvvisazione ma che richiede dedizione e qualche sacrificio, oltre che una grande passione». (r.f.)


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Atletica. La ventiseienne atleta bassanese e il grande sogno delle Olimpiadi

Rebecca Sartori centra il personale ai Mondiali di Budapest e punta a Parigi 2024 “Dal 2018 mi alleno a Milano, ma ogni volta che torno a Bassano non manco di allenarmi con il Gruppo Atletica Bassano 1948 che per me rappresenta una seconda famiglia e a cui sono molto legata” afferma Rebecca Sartori

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areggiare alle Olimpiadi è il sogno di qualsiasi atleta, la ragione di tanti sacrifici e duri allenamenti. Con il tempo di 54”82 la bassanese Rebecca Sartori ha siglato il suo personale nei 400 ostacoli in batteria ai recenti Mondiali di Atletica di Budapest (19-27 agosto 2023), avvicinandosi di molto all’obiettivo di essere ai blocchi di partenza l’anno prossimo a Parigi 2024. “I mondiali di Budapest 2023 sono andati molto bene - afferma Rebecca Sartori -. Il mio obiettivo era fare il mio record personale e farlo nell’appuntamento più importante della stagione è un risultato di cui vado molto orgogliosa. L’altro obiettivo era raggiungere la semifinale del mondiale, come avvenuto nel 2022, confermandomi”. L’adrenalina e le fatiche della batteria hanno però giocato un brutto scherzo alla ventiseienne

delle Fiamme Oro che il giorno dopo in semifinale non è riuscita a ripetere la performance. “In semifinale ero abbastanza stanca e ho accusato l’adrenalina del post gara. Ovviamente quando sei lì speri sempre di poterti giocare la finale, ma sapevo che sarebbe stato molto difficile visto il livello alto della competizione e la necessità di abbassare ulteriormente il mio personale rispetto al giorno prima”. La notizia più lieta per la bassanese è però quella di aver raggiunto il tempo minimo di qualificazione per Parigi 2024. Questo non le dà purtroppo ancora il pass diretto per le Olimpiadi del prossimo anno ma la avvicina notevolmente all obiettivo. “I criteri di qualificazioni sono un misto tra il tempo minimo e il ranking ma aver raggiunto il tempo mi mette in una buona posizione anche se adesso

Due immagini di Rebecca Sartori

dovrò far bene in tutte le gare da qui all’Olimpiade per poter essere certa di prendervi parte”, spiega Rebecca Sartori. Nella strada di avvicinamento alla rassegna a Cinque Cerchi ci saranno anche gli Europei del 2024 che si svolgeranno a giugno a Roma. “L’obiettivo per gli Europei è ambizioso: vorrei riuscire ad entrare in finale. Alzo notevolmente l’asticella ma è un obiettivo che sento nelle mie corde”.

Nel frattempo, Rebecca Sartori si è goduta un periodo di riposo dopo la stagione 2023 ed è già al lavoro per quella 2024 con un piano di avvicinamento molto chiaro. “Riprenderò con le gare outdoor ad aprile, nel frattempo farò qualche gara indoor ma non nella mia specialità dei 400 ostacoli e soltanto come allenamento in preparazione della stagione outdoor”, ci racconta. “Per prepararmi alle gare mi al-

leno 2-3 ore al giorno tutti i giorni, sembra poco ma la vita dell’atleta richiede anche altri sacrifici oltre all’allenamento”, spiega Rebecca Sartori che dal 2018 si allena a Milano ma non dimentica le sue origini bassanesi. “Ogni volta che torno a Bassano non manco di allenarmi con il Gruppo Atletica Bassano 1948 che per me rappresenta una seconda famiglia e a cui sono molto legata”. Luca Strapazzon

Ciclismo. L’edizione numero 98 dell’Astico-Brenta sfugge a Matteo Zurlo Essere profeti in patria, si sa, è molto difficile. Esserlo nello sport è forse ancora più difficile. Deve averlo scoperto anche Matteo Zurlo lo scorso 8 settembre quando ha chiuso al secondo posto l’Astico-Brenta, classica di un giorno del ciclismo Under 23 giunta quest’anno all’edizione numero 98 e organizzata dalla O.E.S. Per soli sette secondi l’atleta di casa non è riuscito ad esultare sul traguardo di Tezze sul

Brenta, dovendosi accontentare del secondo posto alle spalle di Francesco Galimberti della Biesse Carrera. Il portacolori dell’U.C. Trevigiani ci ha messo tutto sé stesso per provare a riprendere il vincitore, attaccando prima in salita e volando poi in discesa ma sette piccoli secondi lo hanno separato dal successo sulle strade di casa. Dopo il primo tratto di percorso in pianura tra Tezze, Friola, Schiavon, Marostica e Breganze,

la corsa si è infiammata sui primi tratti in salita tra Fara Vicentino e Lusiana con l’attacco del danese Lock della Sias Rime e di Kajamini, bolognese di origini olandesi, della Colpack Ballan. Alle loro spalle è stato proprio Zurlo a provare a ricucire lo strappo lanciandosi in discesa verso Vallonara e proseguendo il suo forcing nella salita della Rosina, dove è transitato davanti a tutti. Passato questo G.p.m, l’atleta

originario di Cusinati di Tezze è stato ripreso da un gruppo inseguitore composto da una dozzina di unità, tra cui c’era anche il vincitore Francesco Galimberti, già terzo alla Bassano-Monte Grappa. Ai meno due dall’arrivo il brianzolo ha sferrato l’attacco decisivo e a nulla è servito l’inseguimento di Zurlo e di Giacomo Garavaglia che ha completato il podio della 98ma edizione dell’Astico-Brenta. (l.s.)

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Calcio. L’atleta, nato e cresciuto a Bassano, ha mosso i primi passi nel Cosmos Bassano

Dal Togo all’Italia, ora Wisdom Amey può giocare in Nazionale

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uando debutti nella Serie A di calcio a 15 anni e 274 giorni, inevitabilmente i riflettori si accendono su di te, soprattutto in anni in cui talenti calcistici non ce ne sono molti in giro. L’ex ct della Nazionale Italiana Roberto Mancini, insieme al coordinatore del vivaio azzurro il bassanese Maurizio Viscidi, avevano messo da tempo gli occhi su Wisdom Amey, diciottenne bassanese, ma la mancanza della cittadinanza italiana non lo rendeva convocabile. La scorsa estate il bassanese originario del Togo ha ottenuto la cittadinanza italiana dal Comune di Marostica, dove risiede da qualche mese dopo essersi trasferito dal quartiere Rondò Brenta. Nato e cresciuto a Bassano dove la famiglia si è trasferita all’alba del nuovo millennio, Amey ha mosso i primi passi nel calcio con la maglia biancoverde del Cosmos Bassano al Centro Giovanile, passando nel 2016 all’allora Bassano Soccer Team con cui ha militato per due anni consecutivi. Nel 2018 il passaggio al Vicenza nel cambio societario ha permesso al neocittadino italiano di farsi scoprire dal Bologna, con il ds Riccardo Bigon che non si è fatto sfuggire un talento di quella caratura. Da 4 anni Wisdom Amey milita sotto le Due Torri di Bologna dove gioca in Primavera come capitano e dove ha già potuto calcare i campi di Serie A in due occasioni. A lanciarlo nella massima serie fu Sinisa Mihajlovic che a maggio 2021 lo mise in campo nel corso della partita contro l’Atalanta, facendolo diventare il più giovane esordiente in Serie A di tutti i tempi. Il 22 maggio 2022, però, Thiago Motta, attuale allenato-

La scorsa estate il bassanese originario del Togo ha ottenuto la cittadinanza italiana dal Comune di Marostica, dove risiede da qualche mese dopo essersi trasferito dal quartiere Rondò Brenta di Bassano del Grappa

Nella foto di apertura: Wisdom Amey riceve la cittadinanza italiana

re del Bologna lo ha schierato nuovamente nella sfida contro il Genoa, questa volta dandogli una maglia da titolare dal primo minuto. Difensore centrale adattabile a terzino destro, con i suoi 187 centimetri di statura Wisdom Amey è dotato di buona tecnica e grande velocità, con una buona falcata di corsa. Si tratta di un prospetto sicuramente interessante che potrebbe essere selezionato in qualche nazionale giovanile prossimamente. Nel 2022 è stato inserito tra i sessanta migliori talenti nati nel 2005 nella lista “Next Generation” re-

datta dal quotidiano inglese The Guardian e nelle ultime stagioni è stato stabilmente aggregato in prima squadra a Bologna. Lo scorso marzo, a causa di un infortunio, Amey non ha risposto alla convocazione del Togo e questo lo rende ancora precettabile dall’Italia. Il passaggio di acquisizione della cittadinanza italiana lo aiuterà ad avvicinarsi ulteriormente alla maglia azzurra e magari chissà che nella stagione appena cominciata non possa calcare nuovamente i campi di Serie A con la maglia del Bologna. Luca Strapazzon

Contributo statale per nuovi interventi nella palestra di vicolo Parolini Il Comune di Bassano del Grappa ha ottenuto un contributo statale di 210 mila euro, finanziato con il “Fondo Sport e Periferie 2022” per un nuovo intervento di riqualificazione della palestra comunale di vicolo Parolini. La nuova entrata in arrivo dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri coprirà i tre quarti dell’investimento complessivo,

per un ammontare complessivo di 280 mila euro, mentre la parte restante di 70 mila euro sarà finanziata dal Comune con risorse interne. Gli interventi in progetto consistono nella sostituzione dei vecchi serramenti della palestra al fine di migliorarne la sicurezza e l’efficienza energetica, in continuità con i recenti lavori eseguiti durante l’estate, sempre

con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici, migliorando la funzionalità, il confort e il decoro dell’impianto sportivo. “Grazie a questo nuovo contributo – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Zonta – renderemo l’impianto maggiormente fruibile dagli utenti, con particolare riguardo ai giovani e ai numerosi studenti dell’adiacente Liceo Brocchi”.


Spettacoli

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Concorsi. Scettro e corona della passerella più longeva alla diciannovenne di San Vito di Leguzzano

Miss Città Murata 2023 è la vicentina Sofia Schizzarotto “E’ stato l’avverarsi di un sogno che aspettavo da tre anni, sono stata molto contenta”, il commento di Sofia. Successo condiviso con la sorella più giovane Alice di 16 anni, mamma Federica, papà Denis e pure dal cagnolino Angel

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cettro e corona della 23^ edizione del concorso Miss Città Murata, il più longevo nell’ambito della regione Veneto, sono stati vinti da Sofia Schizzarotto, diciannovenne di San Vito di Leguzzano. “E’ stato l’avverarsi di un sogno che aspettavo da tre anni, sono stata molto contenta”, il commento di Sofia. Successo condiviso con la sorella più giovane Alice di 16 anni, mamma Federica, papà Denis e pure dal cagnolino Angel. “Mi supportano sempre soprattutto mamma. Ho iniziato questo percorso circa due anni fa, tramite un amico di famiglia che mi ha inserita in un’agenzia di moda, è da li ho cominciato a fare i miei primi concorsi. Quando sono in passerella mi sento me stessa, a mio agio, sono molto tranquilla mi piace molto. Sono una ragazza

introversa, ma allo stesso tempo determinata”. Particolarità: non è fidanzata. I concorsi sono certamente importanti per avvicinarsi all’ampio mondo dello spettacolo e della moda. In quest’ultimo caso Sofia ha una marcia in più essendo studentessa al quinto anno in un istituto tecnico ad indirizzo moda. “Mi piacerebbe riuscire a diventare una modella professionista, la mia modella preferita è Kendal Jenner, che ammiro molto, come pure di poter fare alcune esperienze nel mondo dello spettacolo, ad esempio partecipare a qualche programma televisivo, e facendomi conoscere anche una influencer. Sto cercando di inserirmi ancora di più nel mondo dei social perchè penso che attualmente sia il sistema più veloce per farsi conoscere”. Della cittadina in cui abita dice “è un pa-

Sofia Schizzarotto

ese è molto tranquillo, ci sono molti miei amici d’infanzia”, del Veneto, “mi piace abbastanza la regione in cui vivo ma mi piacerebbe anche andare all’estero, ma il mio obbiettivo è andare a vivere a Milano”. Il tempo libero Sofia ama trascorrerlo in palestra e poi ascoltando musica ed ovviamente uscendo con gli amici. “Oltre alla scuola ed allo studio, ho sempre voglia di fare qualcosa perchè mi annoio facilmente”, “Come affronto i momenti di difficoltà? Solitamente ne parlo con qualcuno, ad esempio con la mia

migliore amica, mia sorella, oppure mia mamma. Tornando ai concorsi, Sofia svela un po’ del suo “dietro le quinte” prima di affrontare la giuria: “inizio a preparami molto tempo prima del giorno dell’evento perchè devo avere tutto organizzato in caso contrario divento nervosa, mi agito. Così facendo quando arrivo nella sede della manifestazione sono molto più tranquilla”. A chi volesse intraprendere la sua stessa esperienza nei concorso, Sofia consiglia di “crederci sempre e di non abbandonare mai il proprio

obiettivo”, e lei ne è certamente testimone, mentre a chi ritiene che i concorsi sviliscano la figura della donna ed altri lo vorrebbero addirittura vietare, risponde: “Racconto la mia storia, di come essendo una ragazza molto timida i concorsi mi hanno aiutato ad acquisire più sicurezza”. Un futuro tutto da realizzare quello di Sofia che dichiara di avere molto eventi in programma. Tutto senza esasperazioni, passo dopo passo, com’è avvenuto per la vittoria di Miss Città Murata.

Tutte le fasce conquistate dalla miss venete Miss Città Murata 23^ edizione si è articolata in otto tappe più la finale a Cittadella (Padova). Ad organizzarla l’associazione Elegance Eventi presieduta da Eleonora Sorato, anche presentatrice. Ha vinto Sofia Schizzarotto, le altre fasciate: seconda Beatrice Gelain, 17 anni studentessa di amministrazione finanza e marketing di San Martino di Lupari (Padova), terza Aurora Basso, 16 anni di Volpago del Montello (Treviso), che studia relazioni internazionali per il marketing,

quarta Miss Elmo Global Security Solutions Deborah Storgato, 17 anni di Trevignano (Treviso) studentessa nel settore turismo, e quinta, Miss Sabelli Beatrice Dotto, 17 anni di Castelfranco Veneto (Treviso), che studia al liceo linguistico. Premiate anche: Miss St.on House abbigliamento Cosima Cassina 16 anni di Venezia, Miss Cittadellottica Rossella Lorenzi 18 anni di Jesolo, Miss Ascom Cittadella Stefania Carausu 18 anni di Padova, Miss Officina Moda Maison Gioia Pietrobon 18 anni di Tezze sul

Brenta (Vicenza), Miss Didonè Studio Elisabetta Rossi 16 anni di Cadoneghe (Padova) e Miss Paradise Beachwear Carlotta Callegaro 20 anni di Monselice (Padova). Le miss oltre alle sfilate valide per il voto hanno interpretato vari quadri moda. “Il concorso - spiega Eleonora Sorato - ha lo scopo di promuovere le città murate e le località del Veneto e di dare opportunità concrete alle ragazze di entrare nel settore della moda”. Iscrizione e partecipazione sono gratuite: www.misscittamurata.it.

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il dibattito. Agli Stati Generali dei Comuni elaborato un documento unico da inviare al Governo

“Nessuno potrà fermare 500 progetti da 833 milioni” Sul Pnrr i sindaci veneti dell’Anci fanno quadrato D

al Pnrr all’immigrazione, dalla voglia di autonomia alla necessità di far quadrare i conti dei bilanci comunali, i sindaci si sentono in prima linea e mandano un messaggio chiaro a Regione e Governo: non toglieteci risorse e non vanificate il lavoro di questi anni sul fronte delle nuove opere, degli investimenti e di una accoglienza più sostenibile. Non è un ultimatum ma un messaggio chiaro, confluito nel documento unico elaborato al termine Stati Generali dei Comuni del Veneto organizzati da Anci Veneto. Solo a scorrere l’elenco di chi si è alternato sul palco di Verona si comprende la portata di questa occasione di confronto: Mario Conte, presidente di Anci Veneto, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Damiano Tommasi, sindaco di Verona, Sergio Giordani sindaco di Padova, Roberto Bazzarello, referente Anci Giovani Veneto, Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona, Maria Rosa Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto, Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto, Cristiano Corazzari, assessore alla Sicurezza e Territorio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assessore alla Transizione Digitale della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. “Si è chiusa un’estate particolarmente complessa: i temi sul tavolo delle istituzioni, - ha esordito Conte - e in particolare di noi sindaci, erano e sono ancora molteplici. I flussi migratori, le emergenze economiche e sociali, i cantieri Pnrr, il mantenimento dei servizi a fronte delle ristrettezze di bilancio: sono tanti i frangenti in cui i sindaci sono stati chiamati in causa. In Veneto abbiamo dimostrato come, nonostante le tante difficoltà, i cantieri Pnrr procedono secondo i tempi stabiliti con l’80% delle opere già aggiudicato, avviato e concluso e il restante 20% in fase

di progettazione avanzata.I progetti portati avanti dai Comuni sono oltre 500. Il valore complessivo delle opere PNRR, in tutti gli ambiti (infrastrutture sociali, scuole, strade, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, digitalizzazione) ammonta a ben 833.997.156 di euro. L’impegno dei nostri comuni deve essere rispettato. A cantieri aperti, o ad opere già appaltate, nessuno potrà dire “stop” perché i finanziamenti che prima c’erano improvvisamente non ci sono più e non sono stati sostituiti”. CONTE: “UNICA REGIA EUROPEA SULL’IMMIGRAZIONE” Sulla spinosa questione immigrazione, “tema sul quale stiamo facendo sforzi immani, a prescindere dalle opinioni di ognuno di noi, che su alcuni punti possono anche divergere”, Conte chiede per i sindaci “ regole certe e su un’unica cabina di regia che deve essere, lo sottolineo tre volte, europea. Le grandi strutture collettive non fanno altro che portare disagi che poi ricadono sulle nostre comunità. Vogliamo assolutamente scongiurare un’altra situazione come quelle di Cona e Bagnoli”. Sul piatto anche l’organizzazione interna ai municipi, alle prese con la cronica carenza di personale: mancano in media il 25% di dipendenti e anche i segretari comunali sono in difficoltà. Da qui l’accorato appello al governo. TOMMASI: “FACCIAMO GIOCO DI SQUADRA” “Credo che queste siano le occasioni in cui le tante parole che si usano per parlare di territori e comunità, - ha sottolineato il sindaco di Verona Damiano Tommasi - di capillarità della presenza delle istituzioni per un confronto serio sui temi che ci coinvolgono tutti i giorni. Sono convinto che se il gioco si fa di squadra, si riescono a trovare soluzioni che non vengono condizionate da posizionamenti politici o da ideologie. Anci Veneto ha il compito di raccogliere

Sopra: Mario Conte, Luca Zaia, Damiano Tommasi e Sergio Giordani (foto ufficio stampa Comune di Verona). A sinistra Elisa Venturini e Roberto Bazzarello

le voci di tutti, trasversali, cariche di esperienza sul campo. Il senso di queste giornate non è solo segnalare problemi, ma soprattutto proporre e confrontare soluzioni”. VENTURINI: “I COMUNI NON SONO SEMPLICI ESECUTORI” Elisa Venturini, vice presidente di Anci Veneto, ha aggiunto: “I Comuni svolgono una funzione determinante nel rapporto tra i cittadini e le istituzioni e per questo il loro ruolo deve essere valorizzato anche nella fase in cui lo stato centrale prende le decisioni. I Comuni non possono essere semplici esecutori di decisioni prese altrove, lo stato deve essere loro vicino e forni-

re gli strumenti per affrontare e gestire le situazioni che si presentano: in questo senso il ruolo dell’Anci come coordinamento e sintesi è assolutamente strategico”. BAZZARELLO: “GIOVANI SINDACI TANTI QUANTI GLI OTTANTENNI” A sottolineare la mancanza di giovani tra gli amministratori locali è stato Roberto Bazzarello, coordinatore regionale di Anci Giovani Veneto. “In Italia ci sono circa 20 mila giovani under-36 che ricoprono cariche nei comuni (sindaci, assessori o consiglieri comunali) di cui 1500 in Veneto. Ma siamo sempre meno, solo il 18% del totale degli am-

ministratori comunali. L’età media dei sindaci Italiani è di 55 anni ma la cosa preoccupante è che noi giovani, siamo tanti quanti i sindaci ottantenni e se continuiamo così ci ritroveremo sempre più sindaci pensionati. Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alla politica. Abbiamo proposto di avviare una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di raccontare nelle scuole il lavoro de giovani amministratori. A livello locale organizziamo corsi di formazione gratuita in webinar e vogliamo realizzare i Consigli Comunali dei Ragazzi nelle città capoluogo insieme alla Regione”.


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L’intervista. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, fa il punto sul settore

“I bonus edilizi servono, c’è bisogno di forza lavoro” Le aziende stanno vivendo una fase di crescita, ma resta il problema dell’occupazione e dell’accesso al credito, occhi puntati su fonderie e metalmeccanica

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alle prospettive sui bonus edilizi alla ricerca di personale, dalla situazione finanziaria alle prospettive per l’immediato futuro: Roberto Boschetto, presidente veneto di Confartigianato Imprese, fa il punto sul settore e lascia alcune proposte. Presidente, qual è lo stato di salute del settore al momento? “Dopo il covid per tutti gli artigiani c’è stata una crescita notevole. Di contro, purtroppo abbiamo dovuto affrontare la mancanza di personale, per cui non siamo riusciti a portare a termine molte commesse. D’altra parte questa difficoltà nasce per vari motivi, non solamente la denatalità ma anche perché molti preferiscono fare lavori. Soprattutto i nostri ragazzi italiani preferiscono, dopo l’università intraprendere percorsi di un livello diverso a cercare lavori d’ufficio. Per questo molte nostre aziende hanno dovuto ricorrere a personale dall’est Europa o dal Marocco. Ma attualmente mancano anche questi lavoratori e ciò ci ha messo in forte difficoltà, nonostante la parte economica sia buona. Non è vero quello che dicono spesso che nelle nostre aziende non si guadagna, invece si guadagna molto bene”. Perché? “Perché noi ci teniamo ai nostri dipendenti. Il rapporto che c’è nelle nostre aziende tra datore di lavoro e dipendente è molto più forte rispetto a un’azienda e quindi a un’industria. In quel contesto una persona rappresenta un numero, da noi o si va d’accordo oppure ognuno va per la sua strada. Quindi questo permette di la-

vorare in sintonia, lavorare bene e permette anche a a molti dei nostri dipendenti di avere quella disponibilità di tempo che adesso viene molto richiesta, soprattutto dai giovani. I giovani non vogliono solamente lavorare e basta, ma voglio coltivare i propri hobby e seguire la famiglia”. Un altro problema del settore è quello dell’accesso al credito con tassi molto alti. “Sì, purtroppo proprio quando si sta lavorando bene la BCE sta aumentando quasi quotidianamente i tassi. Questo ovviamente mette in difficoltà le aziende da un lato perché non hanno la liquidità per mantenere il giro di cassa e dall’altro lato la clientela. Se prendiamo ad esempio il settore dell’edilizia che da dopo il covid ha ripreso alla grande, l’aumento dei tassi mette in difficoltà le giovani coppie e più in generale la classe media. Dopo la crisi del 2008 le costruzioni che finalmente avevano ripreso ora affrontano un nuovo calo, già lo notiamo e lo abbiamo fatto presente a livello nazionale”. Sul fronte dei bonus, cosa vi aspettate dal governo? “A fine anno cercheremo di capire e avere una riposta. Quello che noi chiediamo è di continuare con più intelligenza e più capacità, a differenza di quanto fatto con il 110 per cento. I bonus servono all’economia ma anche al nostro patrimonio edilizio. La maggior parte dei nostri edifici hanno bisogno di una ristrutturazione, anche per rispettare i nuovi standard energetici europei. Speriamo che il governo sappia mettere in campo con intelligen-

Boschetto è stato ospite di Giorgia Gay, nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore” in onda ogni sabato su Radio Veneto24

Roberto Boschetto presidente di Confartigianato Imprese Veneto

za delle proposte adeguate, ben diverse dal precedente superbonus”. Tra i settori che stanno soffrendo vi sono le fonderie. “Già ad inizio anno ce ne siamo accorti da alcuni dati che arrivavano proprio dal comparto delle fonderie. Le nostre rilevazioni ma anche quelle di Confindustria ci dicono che già dall’inizio della scorsa primavera questa attività ha subito un forte rallentamento. Siamo molto preoccupati perché tutto il settore della meccanica è molto forte nel mondo dell’artigianato che rappresenta una delle filiere più importanti del nostro mondo. La prospettiva brevissimo ter-

mine indica che da ottobre a novembre ci saranno minori commesse, una tendenza dovuta a vai fattori, sopratutto a livello europeo. La Germania, dove il Veneto lavora molto in particolare nel comparto delle automobili e delle macchine operatrici, sta affrontando una crisi pesante, con una inflazione maggiore della nostra. Questa congiuntura sfavorevole di riflesso di ripercuote sulle nostre imprese visto che siamo dei forti subfornitori della Germania oltre che di altri stati europei. Non nascondiamo la nostra preoccupazione in questo frangente, sia sul fronte interno che su quello europeo”. Vi aspetta dunque una stagio-

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ne impegnativa? Come sempre i nostri imprenditori non temono le sfide e quando c’è da rimboccarsi le maniche non si tirano certo indietro, quindi affronteremo anche questa congiuntura impegnativa. Con la stessa determinazione affronteremo anche i temi che come Confartigianato Imprese stiamo ponendo da livello regionale a quello nazionale, dialogando sui tavoli a Roma, ben consapevoli che certe misure richiedono un intervento ancora più ampio, a livello europeo. L’Europa orma è una realtà che con la quale dobbiamo quotidianamente dialogare e dobbiamo confrontarci”.

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La consultazione. Calzavara: “Una nuova stagione per il riordino degli enti locali”

Fusioni di Comuni, a fine ottobre i referendum La Regione abbassa il quorum al 30 per cento Ecco i comuni al voto: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este

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fine ottobre si vota per nuove fusioni dei Comuni in Veneto. Il 29 e 30 ottobre sono in calendario quattro referendum consultivi in cui otto amministrazioni sottoporranno ai cittadini il progetto di fusione. E per la prima volta si vota con il nuovo quorum di partecipazione. I comuni che andranno al voto l’ultimo weekend di ottobre sono: Polesella - Guarda Veneta; Gambugliano - Sovizzo; Quero Vas - Alano di Piave; Carceri - Vighizzolo d’Este. Intanto il Consiglio regionale approva il disegno di legge sull’associazionismo intercomunale, le fusioni di comuni e le intese programmatiche di area, primo tassello, spiega l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione Francesco Calzavara, all’interno del piano di riordino territoriale. “Le disposizioni approvate aiuteranno a dare rapida attua-

zione al Piano di Riordino territoriale adottato dalla Giunta regionale - ricorda l’assessore - e all’esame della Prima Commissione Consiliare per l’espressione del parere di competenza. In particolare, segnalo come abbassando anche il quorum di partecipazione ai referendum di fusione, che viene portato dal 50 per cento al 30 degli aventi diritto al voto, con ulteriore ribasso al 25 per cento laddove vi sia una alta percentuale di iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani con residenza all’estero, potremo avviare una nuova stagione legate ai processi di fusione che si lega strettamente a quella razionalizzazione della governance capace di sostenere una visione nuova, aggiornata e ancora più efficiente del territorio regionale. “Il referendum è il più importante istituto di democrazia di-

Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione

retta e abbassare il quorum non va ad intaccare questo diritto, ma intende combattere un fisiologico astensionismo – puntualizza Calzavara -. A fine ottobre celebreremo in Veneto ben 4 referendum consultivi su processi di fusione, una sorta di ‘fusion day’, in cui otto amministrazioni locali si confronteranno con i propri cittadini applicando il

nuovo quorum di partecipazione. Il Veneto con i suoi 563 comuni è la terza regione per numero di comuni, di cui 181 con meno di 3mila abitanti e in uno scenario decennale, circa 130 comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno serie difficoltà ad erogare servizi efficienti sul proprio territorio – conclude Calzavara

-. Intendiamo sollecitare una profonda riflessione sul tema al fine di individuare la dimensione media ottimale per continuare a garantire tutte le funzioni comunali. Questo potrà avvenire attraverso varie forme: le unioni di comuni, le conferenze dei sindaci e i futuri ATS (Ambiti territoriali sociali) che vedranno la nascita entro l’anno”.

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La discussione. Di fronte alle critiche dei consiglieri di opposizione la Regione smentisce

Nervi tesi sui conti della Strada Pedemontana Veneta “L’importo sale ancora”, la replica: “Lettura sbagliata” Zanoni: “I mancati introiti dei pedaggi peseranno sui nostri bilanci”, Lorenzoni: “L’operazione si è rivelata un bancomat da cui attingere per 39 anni”

“A

l privato non si deve dare un euro in più per la realizzazione della Pedemontana. Se infatti la concessionaria avesse rispettato il cronoprogramma della terza convenzione del 2017, i lavori sarebbero terminati ben prima del Covid-19 e della guerra in Ucraina”. Il commento alla notizia dell’aumento dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta di altri 361 milioni di euro, portando così l’ammontare per la sua realizzazione a 2 miliardi e 880 milioni, è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. Ma dagli uffici regionali arriva la smentita: “Si tratta di ricostruzioni non corrette tratte dai dati di bilancio, con il messaggio erroneo che alla Regione sarebbero già stati preventivati dall’azienda realizzatrice maggiori costi

per 300 milioni di euro. Fatto che al momento non trova alcun riscontro”. I dirigenti regionali si chiedono: “Pertanto cosa c’è di vero? I dati riportati sono dati di bilancio, pubblicati, interpretati traendo conclusioni che gli uffici non reputano corrette e applicabili alla SPV.I rapporti dell’azienda che sta realizzando l’opera con la Regione dipendono da un contratto e da un Piano economico finanziario, che sono altra cosa. Che poi la ditta abbia già segnalato alla Regione che l’infrastruttura è costata di più di quanto previsto, a causa della pandemia e dell’aumento prezzi per la guerra in Ucraina è certamente plausibile. Come già più volte comunicato, la Regione su tali istanze, peraltro nemmeno completamente computate, ad oggi non ha concesso né proroghe sui tempi di realizzazione né maggiori costi riconosciuti a carico

L’inaugurazione del collegamento tra la Pedemontana e la A27

della concessione”. Ma l’opposizione incalza anche sull’impatto del canone: “Non dimentichiamo – sottolinea Zanoni - i mancati introiti da pedaggi a causa di uno scarsissimo flusso di traffico. Con la terza convenzione del 7 marzo 2017, il presidente Zaia ha commesso il tragico errore di garantire alla SIS un

canone annuo per 39 annualità, per un ammontare complessivo di 12 miliardi di euro, ottenendo in cambio di incassare i pedaggi da flussi di traffico. Così facendo ha portato il rischio di impresa a carico dei cittadini veneti, e il risultato disastroso è sotto agli occhi di tutti, visto che le entrate da pedaggi sono insufficienti a coprire i costi

del canone. Non finisce qui, perché, stando ai dati dei primi sei mesi di quest’anno, anche con la realizzazione del tratto finale di Montecchio Maggiore, si prevedono entrate non superiori ai 100 milioni l’anno, contro un canone che in media ci costerà 300 milioni l’anno”. Su questo aspetto interviene anche Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale: “L’opera doveva aver definito tutti i termini contrattuali nel 2017, senza ulteriori sorprese. Invece secondo i privati la Pedemontana Veneta è un bancomat da cui attingere per 39 anni. Ed è sorprendente che gli amministratori della Lega critichino il superbonus per l’effetto che ha sul debito dello Stato, mentre l’operazione della SPV da loro congegnata è dello stesso stampo e ben peggiore. Infatti, non solo ha caricato un debito ‘mostruoso’ sulla comunità regionale, ma non si è nemmeno in grado di quantificarlo, come testimonia l’incertezza sull’entità dei pedaggi futuri”.

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Regione

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La collaborazione. Nuova partnership per la promozione del progetto “Le Buone Abitudini”

Aspiag Service Despar e Provincia di Padova insieme per la sana alimentazione nelle scuole C

resce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, il programma firmato Despar e rivolto alle scuole primarie per promuovere la sana alimentazione e stili di vita salutari, con la nuova partnership stretta fra Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, e la Provincia di Padova che affiancherà l’azienda nello sviluppo e nella diffusione del progetto. “Le Buone Abitudini” è infatti il programma di educazione alimentare che da diciassette anni Aspiag Service Despar promuove all’interno delle scuole primarie aderenti al progetto presenti nelle regioni in cui l’azienda opera. Dal 2006 quando è nato, “Le Buone Abitudini” è riuscito a formare 150 mila alunni, coinvolgendo oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in quasi 700 Comuni delle regioni in cui l’iniziativa è attiva. Da Padova, provincia che ad oggi conta 84 Comuni aderenti all’iniziativa, comincia ora una nuova fase di sviluppo che mira a coinvolgere sempre più scuole e alunni su tutte le altre sei province del Veneto, in coordinamento con l’Assessore Regionale all’Istruzione Elena Donazzan.

L’importante partecipazione della Provincia di Padova, inoltre, aiuterà il programma ad ampliarsi ulteriormente su tutto il territorio provinciale, grazie al coinvolgimento diretto dei 102 comuni a cui la stessa Provincia si rivolgerà in maniera diretta, anche attraverso l’intervento del Provveditorato agli Studi di Padova, al fine di coinvolgere le diverse amministrazioni comunali all’interno dell’iniziativa e dei suoi sviluppi futuri.

Una collaborazione istituzionale significativa che arricchisce il gruppo di lavoro de “Le Buone Abitudini”, dove sono già operative altre due realtà pubbliche, l’AULSS 6 Euganea e l’Università di Padova: la prima in qualità di sviluppatore del progetto attraverso un percorso dedicato ai neogenitori e ai primi 1000 giorni di vita del bambino, e la seconda per la misurazione e la valutazione scientifica quinquennale degli impatti che il programma risulta

avere sugli stili di vita adottati, nonché per l’elaborazione di una proposta di possibili interventi da attuare per la continua promozione della salute. “Le Buone Abitudini” è un programma strutturato in cinque percorsi di educazione alimentare, curati e verificati in collaborazione con un team di specialisti (medico, psicologa, nutrizionista, cuoco, biologo e pedagogista) e differenziati per ciascuna classe della scuola primaria in un percorso formativo, in linea con le indicazioni nazionali del MIUR. Oggi il programma è fruibile interamente online attraverso una piattaforma digitale (https:// www.lebuoneabitudini.despar. it/piattaformascuola/) dedicata agli insegnanti della scuola primaria, che possono registrarsi con facilità e usufruire di contenuti scientifici aggiornati e proposte interattive. Un investimento in innovazione che da un lato ha permesso a Despar di continuare a stare al fianco delle scuole e degli alunni anche durante il periodo pandemico e, dall’altro, di aprire il progetto all’interno territorio nazionale grazie alla collaborazione del Consorzio Despar Italia.

3 domande a Stefania Tessari, Direttore Medico dell’UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Ulss 6 Euganea 1. Quale è il ruolo dell’educazione e della prevenzione nello sviluppo di pratiche per l’adozione di una sana alimentazione e corretti stili di vita nei bambini? Il ruolo della prevenzione per la promozione di stili di vita salutari nei bambini è fondamentale per una crescita sana e in salute fin dai primi mille giorni di vita e ancor di più già prima del concepimento. Imparare fin da piccoli a seguire buone abitudini alimentari e praticare attività motoria aiuta a diventare studenti e sportivi brillanti con aumento delle capacità di apprendimento e adulti consapevoli e responsabili del proprio benessere fisico, psichico e relazionale. Il risultato nel lungo termine contribuirà alla riduzione di malattie croniche come malattie cardiovascolari, tumori,

diabete, obesità e altre. 2. In che modo l’Azienda Ulss 6 Euganea promuove l’educazione alimentare e in quali iniziative si concretizza questo impegno? L’AULSS 6 Euganea ha un piano di prevenzione aziendale con programmi di promozione della salute che coinvolgono gli ambienti di vita (es. scuole, luoghi di lavoro), lungo tutto l’arco del-

la vita delle persone. Tra i programmi, ha attivato un tavolo intersettoriale per le scuole a cui partecipano vari enti pubblici e privati, al fine di costruire una rete tenendo la persona, il bambino e la famiglia al centro dell’attenzione al fine di aumentare la consapevolezza e le abilità per adottare stili di vita salutari. L’Ulss 6 Euganea è impegnata in diverse attività di prevenzione per le scuole e i Comuni, nelle mense scolastiche con la valutazione dei menù e la diffusione del Ricettario 2.0 regionale, portale che presenta tantissime ricette varie ed equilibrate, a cui le scuole possono fare riferimento; ha ambulatori e consultori nutrizionali; svolge laboratori sulla sana alimentazione con le scuole elementari; svolge corsi alle future e neo mamme perché la salute parte

proprio da una sana alimentazione durante questi periodi preziosissimi. 3. Che cosa prevede il protocollo che avete siglato con Aspiag Service Despar e in che modo il programma Le Buone Abitudini si inserisce nel piano di prevenzione promosso dall’azienda sanitaria locale? Il protocollo siglato con Aspiag Service Despar e deliberato dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss6, prevede una collaborazione sinergica tra le due parti. Tramite questo accordo l’Ulss 6 integra e promuove il programma “Le buone Abitudini” nelle scuole della provincia di Padova a partire dagli asili nido, fino alle scuole secondarie di primo grado. È stato inserito per l’AULSS6 tra i programmi promossi dalla regione nel piano di prevenzione.

IL PUNTO

di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto

Pubblico e privato: una sinergia vincente per progetti di utilità sociale Il programma “Le Buone Abitudini” che la nostra azienda ha avviato ormai diciassette anni fa è riuscito ad aggregare un gruppo di lavoro che coinvolge partner istituzionali di primo piano ed è una dimostrazione tangibile di come la sinergia tra istituzioni e mondo dell’impresa sia vincente nel sostegno e la promozione di progetti di utilità sociale, ambito nel quale Aspiag Service Despar svolge da sempre un ruolo di primo piano. Come azienda, infatti, sentiamo forte la responsabilità verso i territori in cui siamo presenti ed è per questo che il nostro impegno sociale si concretizza in una logica di restituzione ai territori e alle comunità di parte del valore che da essi riceviamo. Ne è un esempio concreto il programma “Le Buone Abitudini” nel quale continuiamo ad investire con convinzione perché lo riteniamo uno strumento dal grande potenziale e un concreto supporto alla scuola e alle famiglie per informare e rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su una tematica centrale come la promozione della sana alimentazione e di corretti stili di vita. I numeri di coinvolgimento di questo importante progetto sono in continua crescita e, anche grazie al coinvolgimento di partner istituzionali di primo piano, vogliamo rafforzare sempre più un ponte tra scuola, famiglia, società e istituzioni per accrescere la consapevolezza su una tematica centrale per lo sviluppo delle società come la qualità della vita. Essere un attore sociale al fianco delle necessità dei territori e delle comunità in cui ci inseriamo è da sempre una missione che ci caratterizza, vogliamo esserlo sempre di più portando il nostro modo di fare impresa e contribuendo, in un dialogo costante con tutti i soggetti che animano la vita del territorio, a costruire uno sviluppo sostenibile e inclusivo.


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Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

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di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

di Piero Bonicelli

segue a pagina 47

RITORNO A SCUOLA: MA COME?

LIGURIA

di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47

MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46

L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47

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A PAGINA 5

A PAGINA 3

gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area

sidenziale Influenza redella a sud città

Il vaccino in arrivo... non per tutti

VOLPIANO C’è grande preoccupazione a

Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25

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Non solo Montalto Doraasfalto,

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

Rivarolo. Finisce la «guerra»

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5

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In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida

IVREA Dopo la sentenza del

A PAGINA

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46

ALLE PAGINE 28 e 29

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

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Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

SAN BENIGNO San Beni-

FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»

I soccorsi dopo l’incidente

A PAGINA 16

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IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5

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d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7

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La colletta per pagare la causa persa al Crist

MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17

IVREA Dopo la sentenza del

Ivrea

L’immondizia buttata pure sui marciapiedi

I volontari al lavoro

IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3

VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza

Numero di testate per regione:

Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18

Strambino

I rifiuti abbandonati

Sarà una patronale senza alcuna festa

IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9

STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15

Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11

Marilisa Schellino

Eporediese

Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib

La patronale (foto d’archivio)

dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19

I volontari al lavoro

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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA

BRENO

Alluvione, volontari

Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

a pagina 46

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

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DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

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Eporediese

Sarà una patronale

A PAGINA 20

San Benigno

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

segue a pagina 47

IL RACCONTO

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

I rifiuti abbandonati

di Piero Bonicelli

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9

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Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

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RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7

il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale

A PAGINA 8

BRENO

Quasi pronta la caserma per le

segue a pagina 47

VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino

Un bambino di tre anni investito da una Vespa

ALTO CANAVESE E’ stato un

CAPO DI PONTE

L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore

Telefono 0364 330203

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RITORNO A SCUOLA: MA COME?

alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»

Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro Fiorano. La candidatura presentata dal Comune

ALLE PAGINE 9 - 13

A PAGINA 2

donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27

APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini

viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti

SAN BENIGNO San Beni-

segue a pagina 46

SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA

CUORGNÈ Martedì

San Benigno

ALLE PAGINE 28 e 29

RINASCITA

Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle

Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304

CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13

A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta

La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.

APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.

A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo

a pagina 46

Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno

A PAGINA 12

L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro

iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica

Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa

LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20

DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica

Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020

Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro

VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13

Ivrea Lombardore

Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus

segue a pagina 47

IL RACCONTO

di Giovanni Cominelli

L’Ad Foti chiama Rostagno: «Riapro il parcheggio Gtt» RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio

*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO

Settimanali locali

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

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Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco

CASTELLAMONTE Coda per il tampone

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Settimanali locali

VALPERGA Prima grana

Rivarolo. Finisce la «guerra»

San Giusto, maestra positiva e gli alunni tutti a fare il tampone

Gli resta la gamba Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi inveuna stimietitrebbia to sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100

A Rivarolo scoppia il caso delle mascherine a scuola a pag.9

Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;Tempo libero, gli appuntamenti nel weekend a pagina 21y(7HB5J4*OLNNKT( +"!z!z!%!;

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A Leini calcio in quarantena

Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire

“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.

Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19

ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI

n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI

L’INCHIESTA Viabilità

RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3

In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)

L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea

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La forza della comunicazione glocal La forza della comunicazione glocal

Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27

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OTTOBRE OTTOBRE2023 2023

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Ottobre in rosa

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta

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Tumore al seno, la prevenzione è sempre la risposta giusta

a prevenzione è sempre la risposta giusta”, è il claim di quest’edizione della campagna Nastro rosa 2023, l’appuntamento della Lilt (la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ad ottobre, ogni anno, promuove la campagna Lilt for Women per informare e sensibilizzare le donne sulla vitale importanza della prevenzione del cancro al seno. Il carcinoma mammario, considerato il big killer numero uno delle patologie tumorali, che annualmente colpisce circa 60 mila donne in Italia, si inizia a combattere proprio attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce. La Lilt, grazie alla capillarità delle sue 106 Associazioni provinciali ed i 20 Coordinamenti regionali, risponde a questa “emergenza” offrendo una serie di strumenti e iniziative volti a responsabilizzare ragazze e donne su questa patologia. Durante l’intero mese di ottobre negli ambulatori aderenti della Lilt, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, contattando il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15). Verrà inoltre distribuito materiale informativo e illustrativo con l’intento, da un lato di ridurre i fattori di rischio e, dall’altro, di fornire la conoscenza adeguata ad ogni donna per effettuare in autonomia, una corretta autopalpazione con l’autoesame mensile, per conoscere meglio il proprio seno, seguito da controlli clinicodiagnostico-strumentali di fondamentale importanza (ecografia-mammografia-RMM), indispensabili per riconoscere il carcinoma della mammella nella sua fase iniziale, visto che, la possibilità di guarigione per tumori al seno che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Prosegue alla pag. seguente


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Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici

La campagna della Lilt, gli screening promossi dalla Sanità veneta Segue dalla pag. precedente

Lo screening mammario è dunque la strada giusta. Lo confermano anche i dati del Veneto, come ricorda lo stesso governatore Luca Zaia, citando i dati dello scorso anno. “Nel 2022, 255 mila donne tra 50 e 74 anni hanno partecipato allo screening per il cancro alla mammella. Grazie a questo semplice esame sono stati diagnosticati 1.654 tumori, 1053 dei quali in fase precocissima, addirittura ancora asintomatici e quindi con diagnosi e prognosi estremamente favorevoli” sottolinea Zaia , introducendo “Ottobre in rosa”, un mese dedicato anche in Veneto alla promozione della prevenzione contro il cancro alla mammella. “Il mese di ottobre e il colore rosa -afferma - sono quindi da considerare un mese e un colore che simboleggiano vite salvate. E’ bello sapere che il Veneto ha una delle più alte adesioni nazionali allo screening mammario, ma è una quota che a fine ottobre contiamo possa ancora crescere, così come lungo tutto il resto dell’anno”. Il Veneto partecipa al mese dedicato alla consapevolezza e alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, tramite decine di iniziative che, per tutto il periodo, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ulss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “Vivo bene, scelgo gli screening”. “In questo il Veneto è precursore – aggiunge Zaia – perché i primi screening furono avviati a fine anni ’90, prima che entrassero nei Livelli Essenziali di Assistenza e perché, di fronte alla norma nazionale che prevede l’offerta alle donne tra 50 e 69 anni, noi abbiamo allargato il range fino ai 74 anni e ci apprestiamo, con il Piano di Prevenzione Regionale 2020-2025, a inserire nei programmi anche donne tra 45 e 49 anni. Così scoviamo il mostro prima che faccia danni gravi, al resto poi ci pensano i nostri bravi medici e l’organizzazione delle Breast Unit che, con un team multidisciplinare, prendono in carico la donna dalla prima diagnosi attraverso le cure necessarie e fino all’auspicata guarigione”.

A

ntibiotico-resistenza, le dieci cose da sapere per combattere il fenomeno. Le regole per un uso corretto e consapevole degli antibiotici sono state illustrate in occasione del World patient safety day, la giornata mondiale della sicurezza del paziente, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità. Gli antibiotici sono un bene prezioso ma, affinché la loro efficacia possa rimanere inalterata in futuro, è necessario che tutti contribuiscano attraverso un uso corretto e responsabile. Dunque è bene sottolineare che sono farmaci utilizzati per trattare le infezioni batteriche, non hanno alcuna efficacia contro altri tipi di infezioni, come il raffreddore e l’influenza punto. La resistenza degli antibiotici (AMR) è un meccanismo naturale di difesa dei batteri. Tale fenomeno è stato amplificato da un uso eccessivo - e in molti casi inappropriato - degli antibiotici sia in medicina umana, sia in quella veterinaria e per il trattamento di alcuni prodotti vegetali. Di conseguenza le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti sono più difficili da curare rispetto a quelle causate da batteri sensi-

bili: il decorso della malattia è più lungo; la probabilità di insuccesso terapeutico è maggiore; la possibilità di multiresistenza è alta, ciò significa che alcuni microrganismi diventano capaci di resistere a più antibiotici contemporaneamente riducendo così la scelta terapeutica del paziente. La prevenzione rimane sempre la via maestra anche per evitare le infezioni: è sempre importante adottare delle buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, compresa l’igiene delle mani. Da evitare assolutamente l’auto prescrizione o l’automedicazione. Gli antibiotici vanno usati solo se prescritti dal medico e mai quelli rimasti da una terapia precedente. E devono essere seguite sempre responsabilmente le indicazioni del medico, del veterinario per il tuo animale da compagnia, sulle modalità di impiego degli antibiotici e la durata la terapia. La vaccinazione può prevenire alcune malattie batteriche e quindi è una validazione per contrastare l’antibioticoresistenza. Infine è consigliato smaltire le dosi avanzate o scadute negli appositi contenitori.

“Lo screening – fa notare l’assessore veneto alla Sanità, Manuela Lanzarin – è totalmente gratuito ed estremamente raffinato, tanto che le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente e i singoli percorsi sono monitorati centralmente. In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni. Se invece emerge la necessità di approfondire la situazione, le Ulss contattano la donna e si fa carico della programmazione di tutto il necessario”. Nel primo trimestre del 2023, l’adesione delle donne all’invito delle Ulss allo screening del tumore al seno è stata pari al 69%. Un ulteriore 10%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria Ulss comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale. La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’Ulss è ancora superiore (più dell’80%).

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Libri

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L’analisi. Il nuovo libro di Antonio Di Lorenzo racconta avvenimenti e personaggi di quel periodo con 500 immagini

Vicenza negli anni 90, che protagonista! Dalla politica al costume, dallo sport alla tecnologia, viviamo oggi sulle innovazioni di quegli anni: pensate a Internet che si affacciava, ai primi telefonini come piccole valigie, all’alba della tv satellitare, al calcio dei tre punti e che non gioca più solo la domenica. In discoteca si balla fino al mattino ma ci sono anche “le stragi del sabato sera”. I grandi delitti della cronaca, l’economia che viaggia spedita e gli immigrati che arrivano nel Nordest tra timori e accoglienza

È

nelle librerie “Che freccia Vicenza 90!”, il nuovo libro di Antonio Di Lorenzo, che racconta gli avvenimenti e i personaggi di quel decennio a Vicenza con 500 fotografie del periodo. Le storie sono suddivise in sedici capitoli, l’ultimo parla anche dell’astranove atterrata a Lugo Vicentino nell’estate del 1996 e degli avvistamenti di Ufo che si sono susseguiti in quei giorni. Perché la Vicenza degli anni Novanta è una freccia? Perché si adegua ai veloci cambiamenti di quegli anni, che sono tanti, profondi e rapidi. Li rincorre e li acchiappa. Centra i bersagli. Sono mutamenti strutturali della vita e della società: pensate allo sport, con l’anticipo delle partite, all’economia che corre come una locomotiva e fa nascere il caso Nordest in Italia, con Vicenza che è cuore di questo nuovo miracolo. Riflettete sull’impatto che il fenomeno immigrazione ha avuto sul sistema delle imprese e sulla società, tra paura e accoglienza. E non avevamo ancora visto niente. Pensate agli stili di vita che si modificano profondamente: sbarcano i discount e i centri commerciali, peraltro sempre aperti; in discoteca fino al mattino si balla, e spesso si

sballa, con la tragica scia di sangue delle stragi del sabato sera. Il sesso diventa uno show, senza sensi di colpe e vergogne. Pensate ai pazzi che, fortunatamente solo per un periodo di tempo, si divertono a lanciare sassi dai cavalcavia: quante croci per quegli atti criminali. E poi c’è Tangentopoli, che fa deflagrare la politica: muoiono i vecchi partiti, ne nascono di nuovi, dal travaglio giudiziario e sociale nasce la Seconda Repubblica. Pensate al cambiamento più profondo di tutti, quello legato alla tecnologia: i primi telefoni cellulari assomigliano a piccole valigie, esibiti come uno status symbol; è l’alba di Internet quando si racconta con orgoglio che in pochi giorni sul web Vicenza è stata contattata da 200 luoghi, perfino dagli Usa, e la Rete collega cinque milioni di persone nel mondo. Adesso si contano a miliardi. È la tecnologia, bellezza. Vicenza innova addirittura nella televisione satellitare. Sono gli anni dell’air bag, delle Playstation e del Gps. Ma ancora non s’è visto niente, perché la vera rivoluzione che ribalterà le nostre vite arriverà nel 2007 con l’invenzione dello smartphone.

La copertina del libro e un’immagine dell’autore. Nelle altre foto, la prefetta Cancellieri, il sindaco Marino Quaresimin, la “battaglia” a colpi di liquame a Vancimuglio, Mauro Giaretta dei Cospa e il consigliere regionale Achille Variati

Scorrono nelle pagine molti avvenimenti e tanti personaggi, qualche volta di rilievo nazionale. Tornano alla memoria fatti e circostanze finite in qualche angolo nel limbo. Vicenza negli anni Novanta appare come una città di forti pulsioni, d’intuizioni d’avanguardia ma anche di scommesse perse e di occasioni perdute: lo stadio in bilico sul ciglio del futuro, il Vicenza calcio

che diventa inglese, il primo tentativo del metrò, il sogno del volo Vicenza-Roma, il tram che è ancora futuribile mentre altri capoluoghi vicini l’hanno realizzato. Insomma, Vicenza è sempre la problematica città che conosciamo. Riemergono le immagini delle grandiose feste popolari, Sotto le Mura e Lungo di portici di Monte Berico, dei miti di musica e teatro

Cultura in ... Network di cultura e spettacoli nel territorio padovano consulta la programmazione nel sito

che salgono sui palcoscenici, degli artisti esordienti che diventeranno star, e poi i cantautori, autentici pezzi da Novanta, che affascinano negli stadi o in spettacoli più intimi. Insomma, questo libro è il primo che cerca di collocare gli eventi, i personaggi e il pensiero di quegli anni a Vicenza. Non c’è evidentemente tutto, non è neanche possibile.

con il sostegno di

Provincia di Padova


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A tavola

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Rubrica a cura di

Idee in cucina, facili e sfiziose

Sara Busato

Le verdure di ottobre mostrano sapori, colori e profumi profondamente autunnali, anticipando l’arrivo della stagione successiva. Ottobre è il mese in cui spuntano gli ortaggi che ci accompagneranno a tavola per tutta la stagione fredda.

RISOTTO DI ZUCCA E SALSICCIA

TORTA DI CASTAGNE E GOCCE DI CIOCCOLATO

Un piatto gustoso, colorato e sano. Una ricetta che si apprezza per tutta la stagione fredda. Risotto cremoso e nutriente, perfetto per il pranzo della domenica in famiglia. Ingredienti: 320 g di riso; 300 g di zucca; 150 g di salsiccia; scalogno; brodo vegetale: bicchiere di vino bianco: parmigiano reggiano; olio extravergine di oliva; una noce di burro; sale e pepe Preparazione: Tagliare la zucca a metà e disporla su una teglia da forno. Cucinate nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti finché diventa morbida. Una volta cotta, eliminate i semi e i filamenti, e poi raschiate via la polpa con un cucchiaio. Nel frattempo, preparate il brodo vegetale. In una pentola, fate soffriggere la cipolla tritata in un paio di cucchiai d’olio fino a doratura. Aggiungete quindi la salsiccia spellata e sgranata. Mescolate e lasciate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete il riso nella pentola con la salsiccia e tostatelo mescolando bene. Sfumate con il vino bianco e poi unite la polpa di zucca. Continuate a mescolare per amalgamare la zucca al riso, quindi aggiungete un mestolo di brodo caldo. Portate avanti la cottura del risotto seguendo la procedura tradizionale. Alla fine, mantecate il risotto lontano dal fuoco aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato.

Una torta da credenza buona a colazione, a merenda e come semplice dessert dopo pasto. L’abbinamento castagne e cioccolato è irresistibile

HUMMUS DI CECI Un piatto mediorientale realizzato con una crema a base di ceci, tahina, paprika e succo di limone. Per un veloce antipasto da condividere con gli amici Ingredienti: 500 g di ceci lessati e scolati; succo di limone; 5 cucchiai di olio extravergine di oliva; spicchio di aglio cucchiaino di sale; 6 cucchiai di tahina; ciuffetto di coriandolo; pizzico di paprika Preparazione: Sgocciolare i ceci e mettetene da parte circa 400gr. Pesare tutte le spezie per preparazione. Poi pesate 400 g di ceci e mettetene da parte altri 100. Frullate i 400 g di ceci insieme al succo di limone, all’olio, allo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, al sale, alla tahina e alla paprika. Frullate tutto fino a ottenere un composto semidenso, liscio senza grumi. Trasferitelo in una ciotola e conservatelo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo guarnite l’hummus di ceci con i ceci tenuti da parte, il coriandolo, ancora un pizzico di paprika e un filo di olio.

Ingredienti: 3 uova; 180 g di zucchero semolato; 80 ml di olio di semi; 250 g di farina di castagne; 30 gr di cacao amaro in polvere; 1 bustina di lievito per dolci;1 bicchiere di latte; 100 gr di gocce di cioccolato Preparazione: Montare le uova insieme allo zucchero fino a ottenere una massa chiara e spumosa. Aggiungete l’olio di semi continuando a lavorare finché sarà ben incorporato. Successivamente, setacciate la farina di castagne nel composto insieme al lievito e al cacao amaro. Mescolate con una frusta a mano o elettrica, aggiungendo il latte gradualmente fino a ottenere un impasto omogeneo. Infine, incorporate le gocce di cioccolato e mescolate per distribuirle uniformemente. Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera precedentemente imburrato e infarinato; quindi, cuocete la torta nel forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti. Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente la torta di castagne e gocce di cioccolato prima di sformarla e servitela, spolverata con zucchero a velo.

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Oroscopo

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ARIETE

BILANCIA

Concedetevi ancora un ritmo “lento”, all’insegna del benessere psicofisico. La fretta e lo stress possono aspettare qualche settimana. Sarete rigenerati e pronti per nuove sfide.

Cercate profondità e sicurezza nelle relazioni e nel lavoro. E’ finito il tempo di giocare, sentite il bisogno di costruire su solide basi. La determinazione vi aiuta nelle vostre scelte.

TORO Questo mese si rivela vivace e ricco di belle sorprese in campo sentimentale ma anche lavorativo. Avete lavorato bene su voi stessi, ora si tratta di raccogliere il frutto di tanti sacrifici.

GEMELLI Vi muovete tra alti e bassi e questa instabilità, che diventa anche emotiva, potrebbe portare a qualche frustrazione, ma non scoraggiatevi e date spazio alla creatività.

CANCRO Avete un grande ascendente su chi vi sta vicino e riuscite ad essere irresistibili in questo periodo. L’approvazione degli altri vi spinge anche ad osare un po’ di più.

LEONE

Ottobre Ottobre, la forza e il tempo interiore

SCORPIONE Cercate di non nascondervi dietro alibi che sapete essere inconsistenti. Siate autentici anche quando dovete mostrare il vostro lato più fragile. Sarà una scelta vincente.

SAGITTARIO Prendetevi cura del vostro benessere interiore e concedetevi anche qualche piccolo lusso. Avete bisogno di motivare la vostra autostima e sostenere il vostro umore.

CAPRICORNO Siete distratti da preoccupazioni e pensieri che talvolta vi impediscono di vedere il lato positivo delle cose. Siate più fiduciosi e imparate a non controllare proprio tutto.

ACQUARIO

Avete bisogno di una ventata di aria nuova e di ripensare la vostra routine. Concedetevi il tempo della riflessione e poi agite in base alle vostre decisioni. Si comincia un altro capitolo.

E’ un mese all’insegna della passione che vi spinge nelle vostre battaglie concedendovi una forza che nemmeno pensavate di avere. Profonde motivazioni vi daranno grande credibilità.

VERGINE

PESCI

Cercate nuove esperienze perché vi sentite carichi di energia che vi porta entusiasmo e motivazione. Fatevi ispirare da questo stato d’animo. Vi sentirete realizzati.

Sapete aspettare il momento giusto e, nel frattempo, fate il bilancio di quanto raccolto. Apprezzate ciò che avete e poi guardate avanti per ripartire con nuovi obiettivi.


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