DICEMBRE 2023
Periodico d’informazione locale - Anno III n. 12 Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.
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I
l migliore augurio che possiamo rivolgerci in questo Natale 2023 è quello di trovare il tempo e gli
spazi per i nostri affetti più cari, per le vere amicizie, per stare accanto a chi ci vuole bene ma anche per dedicare un po’ di attenzione a chi ha bisogno di un aiuto, di una nostra presenza.
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BASSANO SI VESTE A FESTA E SI ILLUMINA DI COLORI PER UN MAGICO NATALE DI MERCATINI ED EVENTI
Nella lista dei regali che possiamo
noi, un po’ di ascolto e di vicinanza.
Il ricco cartellone delle feste, sotto la regia di Comune, Pro Bassano, e Confcommercio Bassano, si protrarrà fino al 7 gennaio con festa della Befana.
A partire dalla nostra famiglia, da
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scambiarci dovrebbero esserci anche il tempo e l’attenzione verso gli altri: torniamo a donare qualcosa di
Bassano Città di luce
chi ci è vicino ma anche da chi abbiamo tenuto lontano o semplicemente trascurato. Ricordando che per molte famiglie questo non sarà
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un Natale come gli altri, a causa di un lutto, di una malattia, di problemi economici. Fra i tanti, sarà un Natale diverso anche per un padre che in questi giorni ha toccato l’Italia intera con le sue parole misurate e profonde, di fronte ad un dramma come
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l’uccisione della figlia. Non serve
SVILUPPO E COESIONE: MELONI FIRMA L’ACCORDO CHE ASSEGNA AL VENETO 606 MILIONI FINO AL 2027 UOMINI CHE UCCIDONO LE DONNE: “FAMIGLIA E SOCIETA’, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE”
aggiungere molto altro di fronte all’enormità di questo delitto e agli interrogativi che rimbalzano senza risposta in ciascuno di noi. Dopo l’ondata di piena dell’emotività,
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delle reazioni, dei commenti e delle analisi di queste settimane, dopo i
I GRANDI TEATRI DEL VENETO: BELTOTTO: “IL PALCOSCENICO CONQUISTA ANCHE I GIOVANI”
fiocchi rossi e i minuti di rumore, tornati ad un’apparente “normalità”, l’augurio che è le parole di Gino
Economia
Cecchettin non siano dimenticate.
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COM PRORO BASSA NO
Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica
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Via Capitelvecchio n. 66 - 36061 Bassano del Grappa Strada Statale Bassano-Rosà, 200 metri prima del Grifone (accanto al McDonald) Orari: 9:30-12:00 - 15:30-18:40 - dal lunedì al sabato mattina
er il Veneto, non solo per Padova, con il nuovo ospedale si profila la realizzazione di un’opera storica. Alla sua conclusione potrà contare su uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale. Un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo in Italia per numero di posti letto, superando i 1680.
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Una App per le segnalazioni da parte dei cittadini
Abbandono dei rifiuti: Etra in aiuto ai Comuni Un servizio di telecamere mobili e un software per la gestione delle immagini Sarà sempre più difficile abbandonare rifiuti «Ancora una volta il gestore Etra ha nell’ambiente e farla franca. Etra ha infatti messo a risposto prontamente a quella che era disposizione per i Comuni soci un nuovo servizio un’esigenza richiesta da tutti i sindaci di videosorveglianza con telecamere mobiossia intervenire con un’azione imporli accompagnato da un software per la lettura tante di contrasto all’abbandono di ridelle immagini. Una App permetterà il monitofiuti che purtroppo continua ad essere raggio del territorio da parte del Comune e le seuna pessima abitudine - spiega Antognalazioni degli abbandoni da parte dei cittadini. nella Argenti, presidente del ConIl Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti ha approsiglio di Bacino Brenta per i Rifiuti vato nel 2022 il Regolamento per la gestione dei -. Si tratta di un’operazione in sinergia rifiuti che contiene le linee di azione strategiche con tutte le stazioni di Polizia Locale del servizio ambientale integrato. Il documento inche interverranno qualora ci fosse il rivita i Comuni a istituire un lievo di abbandono servizio di vigilanza e presida parte delle tele«Si conta di creare una rete a dio ambientale del territorio camere: si conta così tutela dell’ambiente cercando anche utilizzando strumenti di creare una rete a di ridurre al minimo il fenomeno digitali per ridurre l’abbantutela dell’ambiente dell’abbandono dei rifiuti, una dono e migliorare la fruiziocercando di ridurre pratica che purtroppo continua ne delle aree naturalistiche al minimo questa e ricreative. Lo stesso Regopratica che purtropad essere una piaga nei nostri lamento prevede anche che po continua ad esterritori». Antonella Argenti possa essere Etra a supporsere una piaga nei tare i Comuni fornendo il nostri territori». posizionati dai nostri tecnici in zone del territorio servizio di installazione e manutenzione di sistemi «Spesso gli Enti locali non sono in grado di sosteneindividuate in collaborazione con il Comune. Tali di videosorveglianza, il supporto tecnico per la vire gli alti costi e occuparsi delle complesse normatidispositivi verranno collegati a postazioni di consualizzazione delle immagini, gli strumenti e la tecve che sottostanno al posizionamento e alla gestiotrollo della Polizia locale per il monitoraggio delle nologia necessaria. ne delle telecamere - spiega il Presidente di Etra immagini. I poteri di accertamento, contestazione Flavio Frasson in partied applicazione delle sanzioni restano naturalmenwww.veneto24.it colare per quanto riguarda te in capo ai Comuni». le norme della privacy. Così, Non solo. Etra metterà anche a disposizione degli anche se lo vorrebbero, non uffici comunali e dei cittadini una App gratuita che riescono ad atticonsentirà di segnavare un servizio «Etra fornirà un servizio completo: lare in tempo reale di controllo amfenomeni di abbandispositivi di videosorveglianza di bientale del loro dono, e fornirà conultima generazione, posizionati territorio. Ecco testualmente al Codunque la rispoin collaborazione con il Comune mune la mappatura sta di Etra: fordel degrado urbano e collegati a postazioni di nire ai Comuni geo-referenziandolo controllo della Polizia locale per che lo richiedono sul territorio. il monitoraggio delle immagini». un servizio com«Intendiamo in queFlavio Frasson pleto, già rodato, sto modo aiutare i che prevede la nostri Comuni a rifase di studio, l’installazione durre l’abbandono dei rifiuti – conclude Frasson e la manutenzione dei devi– tutelando l’ambiente e migliorando le situazioni ce. Si tratta di dispositivi di di degrado, ma puntiamo anche a sensibilizzare la videosorveglianza di ultima collettività, chiamando i cittadini a contribuire in generazione, che verranno prima persona al contrasto di questo fenomeno».
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Dove lo butto? Rifiuti sanitari Non si devono gettare mai nel WC, nel lavandino o negli scarichi: finirebbero nei depuratori, contaminando i fanghi e le acque. Sono rifiuti pericolosi: non vanno abbandonati nell’ambiente!
COME CONFERIRLI Siringhe, bende, cerotti, garze, radiografie, mascherine, cateteri usa e getta: nel contenitore per il Secco residuo. Attenzione: chiudere gli aghi con il tappo, coprire bene ogni oggetto che punge o taglia, come piccole lame, bisturi, lamette da barba. Farmaci: negli appositi contenitori dislocati nel territorio oppure nei Centri di raccolta. Attenzione:: conferire solo il farmaco senza la scatola di carta e il foglietto delle indicazioni (che vanno nella carta). Sciroppi o altri medicinali liquidi: non vanno sversati nel lavandino o nel wc, ma nel contenitore dei farmaci con tutta la bottiglia. Cotone: se in fibra naturale e pulito, nell’Umido. Se sporco, nel Secco residuo.
Termometri: al Centro di raccolta.
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Facciamo il punto
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Nuovo ospedale di Padova, un’opera storica Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Progetto ascensore bloccato D
a decenni se ne discute in città, ma pare non sia ancora arrivato il tempo di realizzare l’ascensore di collegamento fra via Santa Caterina e viale dei Martiri. L’opera, che avrebbe dovuto essere realizzata, in questi mesi ha subìto una battuta d’arresto. L’impresa che la doveva costruire, la L M Costruzioni Generali, ha deciso di rinunciare al lavoro. E il dirigente comunale ha ufficialmente revocato l’aggiudicazione dell’appalto. Alla base della rinuncia, la spesa fissata dal Comune per l’intervento, 811 mila euro, ritenuta troppo bassa dalla ditta alla luce dei recenti, significativi rincari dei materiali edili. Per proseguire il percorso, i tecnici comunali devono valutare se si potrà proporre il subentro alle altre aziende che avevano partecipato alla gara, o se sarà necessario indirne una nuova. Più volte rivisto, il progetto prevede la costruzione di un doppio ascensore con una duplice rotaia parallela che segue l’inclinazione della scarpata, lunga circa 26 metri, ciascuna dotata di cabina trasparente per il trasporto delle persone. Un meccanismo oleodinamico che permette di superare il dislivello di 14 metri attraverso un duplice binario parallelo, lungo 26 metri. La stazione a valle è stata individuata nei pressi della scalinata Gerhard Ott, lungo via Santa Caterina, mentre quella a monte arriva su viale dei Martiri, all’altezza del teatro Astra, ma sul lato opposto. Qui, era già stata ridotta ai minimi termini la struttura per evitare di impattare visivamente su uno dei punti della città a maggiore valenza storica e architettonica, dalla quale si gode un superbo panorama. La stazione si limita ad una sottile parete di vetro, con due porte e profili in acciaio per far salire e scendere le persone frontalmente.
Collegamento Prato Santa Caterina e viale dei Martiri: si allungano i tempi
Raffaella Forin
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Eccole, sono i pensieri di un uomo, di un padre che ha perso la figlia ma non la speranza: “Da questo tragico evento deve nascere qualcosa. Vanno bene i messaggi, i minuti di silenzio o di rumore, ma quelli poi finiranno. Io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi alla propria vita e provi a fare un pensiero su ciò che potrebbe fare per migliorarla, nei confronti delle persone amate e soprattutto delle donne. Fate un po’ un esame di coscienza su quello che si può migliorare. Dobbiamo capire come sia nato tutto questo, voi potete darci una mano, cercando di capire cosa sia mancato, magari confrontandoci e cercando di capire come sradicare la violenza, in particolare nei confronti delle donne. Giulia non me la restituirà più nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”. continua da pag. 1
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Nel nuovo Ospedale di Padova Est ci saranno 90 terapie intensive, 45 sale operatorie oltre alla grande realizzazione della Torre della Ricerca. Tutto all’insegna dell’innovazione, dotato di attrezzature di ultima generazione al momento dell’inaugurazione. È un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e ai pazienti provenienti da tutto il mondo. Non sarà un ospedale soltanto per la città ma un Policlinico di rilevanza mondiale. Disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients e un polo dei servizi. Sarà una struttura assolutamente green, in classe A3. Un medico che si laurea oggi può guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera.
Questa edizione raggiunge la città di Bassano del Grappa per un numero complessivo di 18.000 copie. Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 10/2021 dell’11/11/2021; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 4 dicembre 2023
Natale a Bassano
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Festività. Ricco cartellone di eventi sotto la regia di Comune, Pro Bassano, e Confcommercio Bassano
Magia di luci, colori e mercatini per il periodo più bello dell’anno Fino al 7 gennaio, festa della Befana, Bassano sarà “Città della luce” con numerosi appuntamenti. Tra i più attesi il veglione in piazza nella notte di Capodanno, che torna dopo alcuni anni di sospensione per la pandemia
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Bassano entra nel vivo il programma delle feste natalizie. Sotto la regia di Comune, Pro Bassano, e Confcommercio Bassano sono numerosi gli appuntamenti che animano la “Città della luce” come recita il cartellone che si protrarrà fino al 7 gennaio 2024 con l’immancabile festa della Befana. Tra i più attesi il veglione in piazza nella notte di Capodanno, che torna dopo alcuni anni di sospensione per la pandemia. L’atmosfera natalizia si respira ovunque nelle vie del centro storico illuminate a festa. Come da decenni, il protagonista delle piazze Libertà e Garibaldi è il mercatino natalizio organizzato da Confcommercio che con i suoi 32 chalet propone una variegata selezione di idee da regalare e da regalarsi. Sempre in piazza Libertà svetta il grande abete: un esemplare alto 22 metri, arrivato appositamente da Rozto, illuminato da oltre sei chilometri di fili di lucine. Nella vicina chiesa di San Giovanni, su iniziativa della Pro Bassano, fino al 7 gennaio è allestita un’originale mostra di presepi tradizionali e antichi, tra i quali spicca una porzione dello storico e gettonatissimo “Presepio degli Scalabrini” che la Pro loco sta restaurando, recuperando un’antica tradizione bassanese che, in passato, richiamava migliaia di visitatori. Ad attendere i più piccoli c’è sempre Babbo Natale, quest’an-
no tornato nella sua casetta all’interno delle mura del Castello degli Ezzelini; per accedervi, si segue il suggestivo camminamento medievale allestito per l’occasione. Fino alla vigilia di Natale l’iconico omone dalla giubba rossa accoglierà le letterine e si intratterrà con i piccoli visitatori. Sempre per i i bambini, nei pomeriggi dei giorni 15, 16, 17, 22 e 23 dicembre andrà in scena, tra i palazzi e le vie del centro, un “magico Girofiaba” a tema natalizio organizzato da Ullallà Teatro. Scorrendo il cartellone degli eventi, sabato 16, dalle 16.30 in piazza Garibaldi, saranno proposti i “Canti sotto l’albero” che come da tradizione ha per protagonisti gli allievi della scuola media Vittorelli. Nel pomeriggio di domenica 24 dicembre, in collaborazione con Arteven, il centro storico sarà invece animato da tre vivaci “Natalanti Street Art in Town”, ovvero originali Babbi Natale che si sposteranno sui trampoli. Grande attesa per il ritorno, il 31 dicembre, della festa per salutare l’anno che sta per finire ed accogliere il 2024. Piazza Libertà ospiterà il veglione curato dalla Pro Bassano e animato da ben 32 speaker di Radio Voice per tre ore di programma all’insegna della musica e del divertimento, con lo scambio collettivo di auguri e la presenza di alcuni componenti dell’amministrazione comunale.
La presentazione del programma di eventi natalizi a Bassano con il sindaco Pavan
Feste natalizie: il gran finale il 7 gennaio con “Bassano città della Befana” Gran finale con “Bassano città della Befana” in programma per domenica 7 gennaio (per non penalizzare gli operatori del mercato settimanale di sabato 6, l’iniziativa è stata posticipata di un giorno), che come sempre proporrà giochi antichi per i bambini, la sfilata delle Befane, musica e divertimento. Entra nel vivo anche il ricco cartellone musicale che fa da cornice agli eventi. Si prosegue venerdì 15 dicembre al Teatro Remondini (alle 21) con “We Wish You a Muffins Christmas”, concerti natalizio dei Muffins. Nella stessa serata (alle 20.30), nel duomo di Santa Maria in Colle, sarà proposto il “Vespro della Beata Vergine” di Monteverdi, eseguito dai solisti e coro della Venice Monteverdi Academy. Domenica 17 dicembre al Teatro Remondini (alle 18), si potrà seguire “Aspettando il Natale”, arie d’opera e canti natalizi degli allievi della classe di canto del maestro Enrico Rinaldo (a cura degli Amici della Musica) Nell stesso giorno, ma nella chiesa di San Francesco, alle 17.30 con replica alle 20.30, il “Concerto di Natale - Ri-Nascita”, con il coro Gio-
vani Voci Bassano diretto da Cinzia Zanon. E alle 20, al Pala2 - CMP Arena, sarà proposto il concerto benefico “Il Dono (fare del bene fa stare bene)” con la Bassano Bluespiritual Band (il ricavato andrà all’Associazione Oncologica San Bassiano). Gran finale venerdì 5 gennaio alle 20.30 nella chiesa di San Francesco, con il tradizionale “Concerto per il Nuovo Anno” con protagonista l’Orchestra Lorenzo Da Ponte diretta dal maestro Roberto Zarpellon. (r.f.)
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Attualità
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Luoghi simbolo. La giunta comunale approva l’ampliamento dello storico e prestigioso locale
Riapre a primavera il Caffè Italia, uno dei “gioiellini” di Bassano L
’obiettivo dichiarato dall’amministrazione comunale è di riaprire il Caffè Italia nella primavera inoltrata del 2024, con un nuovo gestore e un’impostazione culturale. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di ampliamento dello storico e prestigioso locale addossato alla Torre e alla Porta delle Grazie, sul belvedere che si apre a nord verso la valle del Brenta e le catene montuose. Chiuso da oltre dieci anni, il pubblico esercizio di proprietà comunale a breve sarà al centro di una serie di interventi finalizzati a renderlo appetibile sul mercato e affidarlo ad un gestore attraverso un apposito bando. Gli spazi interni molto limitati e la difficoltà di aumentare la superficie in un luogo sottoposto a numerosi vincoli – l’ampliamento è però necessario per rendere sostenibile l’attività - hanno finora compromesso la sua riapertura. Ora però il nuovo assetto sembra essere quello adeguato. Rispetto alle proposte precedenti, è sparita la veranda esterna, sul plateatico, e il bar andrà ad occupare gli spazi dell’attigua torre. Con un investimento di 330 mila euro
(costo dimezzato rispetto ad alcune proposte del passato), la nuova soluzione prevede la demolizione dei servizi igienici attualmente collocati sul lato sud del caffè: saranno ricostruiti su quello a nord e verrà aperta la porta che conduce alla torre. Al piano interrato dell’antica struttura saranno ricavati locali di servizio per il personale mentre i livelli superiori saranno tutti adibiti a bar con tavolini. “In considerazione del prestigio del luogo, abbiamo pensato di integrare l’attività di pubblico esercizio con una dimensione culturale – spiegail sindaco Elena Pavan – ad esempio proponendo l’allestimento di piccole mostre di opere d’arte. Questo aspetto sarà uno dei requisiti richiesti nel bando di gara che assegnerà il locale”. E’ fiduciosa Pavan sull’esito positivo dell’operazione. “Ci sono degli operatori del settore, del territorio, e molto competenti, che hanno manifestato interesse per il Caffè Italia. Questo è un dato molto positivo. Del resto il posto è impareggiabile e la sua storia lo documenta”. Abolita la veranda esterna, il plateatico sarà quello tradizionale. “Occuperà sia il lato est che nord,
Il sindaco Pavan: “Percorso complesso”
tuttavia, come ci ha raccomandato la Sovrintendenza, tavolini e sedie non potranno riempire tutto il belvedere – precisa il vicesindaco Andrea Zonta –. Dimentichiamoci le fotografie in bianco e nero degli anni Sessanta che mostravano file e file di postazioni: bisognerà lasciare liberi i passaggi laterali per non intralciare il transito dei pedoni e dei gruppi di turisti che da quel punto possono godere di una vista superba sulla città”. Raffaella Forin
Dopo anni di tentativi andati a vuoto, questa volta le prospettive di riaprire lo storico locale sembrano buone. Il suo limite è rappresentato dall’attuale superficie interna che si aggira sui 50 metri quadrati, troppo pochi per gestire un’attività considerando anche le spese di affitto. Il sindaco Pavan: “Tuttavia, il nuovo assetto ha già richiamato l’attenzione di alcuni professionisti del settore. “Stabiliremo un canone di locazione adeguato alla situazione e al prestigio del luogo, senza però mettere in difficoltà i gestori – ha sottolineato il sindaco -. Quella prevista è la soluzione più facilmente percorribile per questo specifico caso. È stato un percorso complesso per il quale abbiamo dovuto tenere conto di diversi aspetti”. Il Caffè Italia è uno dei “gioiellini” di Bassano: per posizione, ma anche per il glorioso passato. Molti i nomi celebri di artisti e scrittori sedutisi al bar ammirando il panorama. Tra i fedelissimi, la scrittrice George Sand (che lo ha decantato) e l’attore Cesco Baseggio, come ricordano le rispettive targhe collocate sulle pareti esterne del locale. (r.f.)
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ph. Francesco Dal Pian
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Lavori pubblici
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Cantieri aperti. La giunta comunale approva interventi in zone prive di strutture sportive per i ragazzi
Nuovo campo sportivo in via Merlo riqualificazione della palestra in area Caneva U
n nuovo campo sportivo polivalente in quartiere Merlo e la riqualificazione energetica della palestra dell’area Caneva, tra i quartieri San Marco e Ca’ Baroncello. La giunta comunale ha dato il via libera al progetto esecutivo per la realizzazione di un nuovo spazio polivalente per il gioco del calcetto e della pallavolo nel parco di via Philippe Vial, in zona Merlo che oggi è priva di strutture sportive per ragazzi. L’investimento, per un ammontare complessivo di 50 mila euro, risponde a una specifica richiesta avanzata al Comune dallo stesso quartiere. Il campo sarà realizzato su una piattaforma in calcestruzzo, con rifinitura della pavimentazione ad uso sportivo, e una recinzione plastificata. L’intervento sarà completato dall’installazione nel parco di tre nuove attrazioni per bambini: un gioco a due torri, un’altalena e una giostra girotondo. A Bassano est, invece, è previsto un nuovo intervento di efficientamento energetico degli immobili di proprietà comunale, che prevede anche l’ormai prossima riqualificazione del palazzetto Hockey Roller Area Caneva di via Manara. La struttura sarà efficientata attraverso la sostituzione dei corpi illuminanti nell’area di gioco e nelle tribune dell’impianto sportivo con apparec-
Via libera dai Comuni di Bassano e Lusiana Conco al progetto esecutivo per la sistemazione della strada della Scaletta nella frazione di Rubbio. L’atteso intervento è il risultato di una condivisione fra le due municipalità nei cui territori ricade la competenza territoriale della località montana
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chiature a led più performanti che garantiranno un risparmio sui consumi energetici futuri. “Ridurremo la potenza elettrica e i relativi costi del 40 per cento - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Zonta –, ma garantendo lo stesso rendimento generale in termini di illuminazione. Proprio come stiamo realizzando, ormai da
diversi anni, in numerose strutture sportive, istituti scolastici o altri edifici di proprietà comunale, sempre con l’obiettivo di rinnovare e riqualificare in un’ottica di risparmio energetico e di abbattere le spese a carico del Comune da qui ai prossimi decenni”. L’intervento prevede una spesa complessiva di 55 mila euro. (r.f.)
Messa in sicurezza la strada di Rubbio assieme al Comune di Lusiana Conco Via libera dai Comuni di Bassano e Lusiana Conco al progetto esecutivo per la sistemazione della strada della Scaletta nella frazione di Rubbio. L’atteso intervento è quindi il risultato di una condivisione fra le due municipalità nei cui territori ricade la competenza territoriale della località montana. Il progetto prevede la messa in sicurezza dei numerosi veicoli che transitano lungo la strada e delle persone. Sarà ripristinata la superficie stradale, ma soprattutto verrà realizzato un cordolo protettivo sostenuto da tiranti; previste inoltre la sostituzione dei guardrail e l’eliminazione delle criticità legate allo smaltimento delle acque meteoriche. “Si tratta di una strada a due corsie e a doppio senso di marcia di fondamentale impor-
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Liquori artigianali dal 1928 Ogni nostro singolo liquore, racchiude al suo interno storia, tradizione, artigianalità e ricerca. Ogni singolo assaggio permette di assaporare i profumi e i sapori della stagionalità delle materie prime utilizzate per l’infusione.
Vieni a trovarci per una degustazione! tanza per l’abitato di Rubbio, percorsa anche da autobus e da mezzi pesanti – ha spiegato l’assessore i Lavori Pubblici, Andrea Zonta Alcuni sopralluoghi avevano portato alla luce la presenza di strati di usura, cedimenti franosi e barriere protettive che oramai non garantiscono una tenuta adeguata in caso di sbandamenti o uscite di strada
dei veicoli. Faremo la nostra parte per restituire ai cittadini una strada più sicura e fruibile”. Il costo complessivo degli interventi è di 620 mila euro, finanziati per gran parte da un contributo regionale di 303.800 euro. La quota di compartecipazione del Comune di Bassano ammonta invece a 100 mila euro. (r.f.)
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Attualità
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Commemorazioni. Parlamentare e amministratore pubblico, fondò il Comitato per la storia di Bassano
Museo Civico: intitolata a Pietro Fabris la sezione “Storia della città” Una grande folla si è stretta attorno alla famiglia nella cerimonia di intitolazione voluta dal Comune per ricordare e ringraziare “il senatore” anche per il prezioso contributo culturale dato in qualità di presidente del “Comitato per la storia di Bassano
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el giorno in cui Pietro Fabris avrebbe compiuto 89 anni, il 16 novembre scorso, Bassano gli ha intitolato la sezione del museo civico dedicata alla storia della citta. La cerimonia è stata preceduta da un omaggio tributatogli da diverse figure che gli sono state a fianco nelle vita familiare, di parlamentare, di amministratore comunale e regionale, ma anche nella sua attività di volontario, di uomo innamorato di Bassano sempre con un sorriso, la mano tesa e una buona parola per tutti. Una grande folla si è stretta attorno alla sua famiglia nella cerimonia di intitolazione voluta dall’amministrazione comunale per ricordare e ringraziare “il senatore” anche per il prezioso contributo culturale dato in qualità di presidente del “Comitato per la storia di Bassano” che lui stesso aveva costituito nel 1981 e con il quale ha pubblicato ben 25 volumi. A poco più di un anno dalla sua scomparsa la comunità ha ritenuto doveroso collocare quella targa in museo, mentre l’Editrice artistica gli ha dedicato un numero speciale dell’Illustre Bassanese. Prima della cerimonia, alcuni testimoni hanno tratteggiatola figura di Fabris nei molteplici ambiti in cui ha lasciato un segno tangibile fin da giovane, quando frequentava l’allora Patronato San Giuseppe (oggi Centro giovanile). Una carriera politica, la sua, costruita, sul senso del dovere, dell’impegno, dell’attenzione verso i più deboli. Doti che lo hanno reso tra i protagonisti politici più amati e credibili. “E’ stato un grande testimone del secolo scorso: ha inciso nella vita sociale e politica locale e nazionale”, ha sottolineato l’ex sindaco Gianni Tasca che ha raccolto il testimone dell’amico Fabris di presidente del Comitato per la storia di Bassano. “E’ stato il mio maestro – ha proseguito - Voleva trasmettere la storia locale alle nuove generazioni perché potessero capire da dove venissero. Per questo motivo ha creato il Comitato per la Storia di Bassano”. “Innamorato della sua Bassano” “Aveva la dote di riuscire a met-
Un’immagine della intitolazione della sala al senatore Fabris
tere d’accordo tutti quando si trattava di operare per il bene della città – ha aggiunto il sindaco Elena Pavan –Non ha mai preso posizioni ideologiche, non era divisivo, sempre cordiale e sorridente, cercava il dialogo e la mediazione an-
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che con chi non la pensava come lui, avendo sempre come obiettivo la comunità e soprattutto i soggetti più fragili. L’intitolazione della sezione è stata condivisa col consiglio comunale, che ha approvato la delibera all’unanimità. In questi casi, la legge prevede che debbano trascorrere dieci anni dalla morte delle persone prima di un’intitolazione pubblica. Abbiamo però attivato una procedura di deroga, autorizzata dal prefetto”. Una carriera politica, quella di Fabris, iniziata nel 1960 quando 26enne entrò in consiglio comunale. Sette anni dopo, l’elezione a sindaco all’età di 33 anni, e nel 1975 quella di consigliere regionale. Due anni più tardi la nomina di assessore e nel 1987 l’approdo in Senato, mantenendo sempre un forte legame con la città di cui era innamorato. Ritiratosi dalla politica attiva, fu nominato presidente dell’Isacc, l’ente che gestisce le casa di riposo comunali e nel 2010 l’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Cimatti gli ha assegnato il Premio Città di Bassano. Il ricordo della figlia “Si è sempre attivato per Bassano che ha amato profondamente e servito con grande entusiasmo – ha raccontato la figlia maggiore Maria Elena – Ce lo ricordano ogni giorno i cittadini che ci fermano per strada riferendoci aneddoti, testimoniando il loro affetto. Credeva nei valori con i quali era cresciuto. Li testimoniava con l’esempio, ma soprattutto voleva rendersi utile per la comunità. Riusciva a rapportarsi con la stessa disponibilità sia con le alte sfere della politica, sia con le persone umili”. “L’Illustre Bassanese per eccellenza”, lo ha definito Andrea Minchio direttore del bimestrale culturale che ha dedicato la pubblicazione a Fabris, che attraverso testimoni diretti e una carrellata di fotografie ne ricostruisce la carriera politica e sociale, ma anche alcuni momenti di vita privata. Un racconto a più mani: quelle di Roberto Cristiano Baggio, Elena Pavan, Gianni Tasca, Maria Elena Fabris, Nisio Vianello, Dario Bernardi, Gianni Posocco, Luigi D’Agrò, Giuseppe Saretta, Antonio Frison, Mariano Maroso, Mario Guderzo, don Andrea Guglielmi. Raffaella Forin
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Sociale. La struttura, che si trova a Marostica, può accogliere fino a 12 residenti nel territorio
“Dame e Cavalieri”: riapre il Centro sollievo per persone con decadimento cognitivo I Centri Sollievo sono uno spazio protetto all’interno del quale volontari appositamente formati e professionisti sanitari accolgono persone con demenza lieve per qualche ora al giorno e qualche giorno alla settimana. Un modello dal quale traggono beneficio sia i malati che i loro familiari
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n Centro Sollievo per persone affette da decadimento cognitivo. Il servizio destinato ai residenti del territorio è attivo all’interno del Centro socio sanitario Prospero Alpino di Marostica, in via Panica 17, nei locali che l’Ulss 7 Pedemontana ha concesso in comodato d’uso al Comune. Denominato “Dame e Cavalieri”, può accogliere fino a 12 persone. Aperto inizialmente un giorno la settimana, sarà gestito da operatori sanitari - grazie ad uno specifico finanziamento regionale - insieme ai volontari coordinati da Amad in collaborazione con l’amministrazione comunale marosticense. Un risultato ottenuto, quindi, con un lavoro di rete. I Centri Sollievo sono uno spazio protetto
all’interno del quale dei volontari appositamente formati e professionisti sanitari accolgono persone con demenza lieve per qualche ora al giorno, per qualche giorno alla settimana. Un modello del quale traggono beneficio sia i malati, sia i loro familiari. Per i primi, l’obiettivo è stimolare le funzioni cognitive e rallentare il decadimento cognitivo, reinserendo la persona affetta da demenza in un gruppo sociale per contrastare l’isolamento e l’emarginazione del malato e dei suoi familiari. Allo stesso tempo, i Centri Sollievo affiancano la famiglia nel percorso di assistenza al malato, sollevando i familiari per alcune ore ogni settimana da un compito tanto delicato quanto impegnativo. Il tutto con il fine
ultimo di ritardare l’inserimento in struttura del paziente affetto da demenza, favorendone per quanto possibile l’inclusione sociale. Un modello nel quale l’Ulss 7 crede e sta investendo molto, come sottolineano il direttore generale Carlo Bramezza e il direttore dei servizi socio-sanitari Eddi Frezza. «Con quello di Marostica, nel distretto di Bassano sono 8 i Centri Sollievo attivi, che diventeranno 9 con l’apertura di un’analoga struttura anche a Cassola all’inizio del prossimo anno, e un numero pressoché equivalente è presente anche nel distretto Alto Vicentino – hanno
sottolineato - Rappresentano sicuramente un’esperienza di successo, come dimostra il gradimento degli utenti e dei loro familiari. Forti di questi riscontri, c’è grande collaborazione e disponibilità da parte delle associazioni e di Amad in particolare, ma vi è la necessità di reclutare nuovi volontari per potenziare ulteriormente l’offerta». In occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Sollievo, l’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin ha visitato anche le altre aree del Centro Socio Sanitario Prospero Alpino che sono state recente-
mente oggetto di interventi a cura dell’Ulss 7 Pedemontana. Oltre a Lanzarin erano presenti il presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti, i vertici dell’Ulss 7 Pedemontana rappresentati dal dg Carlo Bramezza e dal Direttore dei Servizi Socio-Sanitari Eddi Frezza, il sindaco Matteo Mozzo e l’assessore al Sociale Renato Bertolin in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Marostica; insieme a loro i sindaci dei Comuni limitrofi e Massimo Lazzarotto, presidente di A.M.A.d., associazione Malati di Alzheimer e altre demenze. (r.f.)
Centro Socio Sanitario Prospero Alpino: molti gli altri interventi migliorativi già eseguiti Il Centro Sollievo di Marostica era stato attivato una prima volta nel 2018, in seguito chiuso a causa della pandemia, ora riapre ma secondo un modello potenziato. Soddisfatto per il traguardo raggiunto Matteo Mozzo, sindaco di Marostica: «E un servizio importante: sono molti i cittadini che si rivolgono ai nostri uffici chiedendo un aiuto per alleviare situazioni familiari non sempre facili da gestire – ha dichiarato Inauguriamo questa sede in un contesto urbano che prossimamente potrà fruire anche di im-
portanti interventi dal punto di vista della viabilità, a beneficio di tutti gli utenti che se ne serviranno». Altre aree del Centro Socio Sanitario Prospero Alpino recentemente sono state oggetto di interventi a cura dell’Ulss 7, sia nell’ottica di una riorganizzazione funzionale per il miglioramento di alcuni servizi, sia in preparazione del maxi piano di riqualificazione del complesso di via Panica dove avrà sede la nuova Casa di Comunità . «Stiamo procedendo in tutte le attività
preparatorie all’avvio del cantiere vero e proprio - ha detto Bramezza - : questa è una fase poco visibile all’esterno, ma essenziale per rispettare il cronoprogramma». In vista dei lavori, l’inizio è previsto per la fine dell’anno, l’azienda ha già eseguito alcuni spostamenti interni. Inoltre, la sede è stata potenziata con alcuni servizi provenienti dall’undicesimo piano dell’Ospedale di Bassano, anche in questo caso al fine di liberare gli spazi per la creazione dell’ospedale di Comunità cittadino. (r.f.)
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Ambiente
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Life Brenta 2030. Quattro le zone rivierasche in cui sono stati messi a dimora migliaia di alberi
Undicimila alberi per l’area fluviale del Parco del fiume Brenta Col tempo queste specie vegetali e autoctone arricchiranno gli habitat del Medio Brenta fornendo riparo alla fauna locale e contribuendo all’aumento della biodiversità
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ndicimila alberi per Parco Fiume Brenta, l’area fluviale che da Bassano si estende verso sud seguendo l’asta fluviale. Sono quattro le zone rivierasche in cui nelle scorse settimane sono stati messi a dimora stati messi a dimora migliaia di alberi con l’obiettivo di arrivare ad un totale di 11 mila: il Parco dell’Amicizia (Tezze Sul Brenta), il Lago di Camazzole (Carmignano di Brenta), l’Oasi di Crosara (Nove) e Le Basse del Brenta (Cartigliano). Un’iniziativa che vede scendere in campo Etra con il progetto Life Brenta 2030 e che coinvolge direttamente i cittadini, in particolare i giovanissimi, delle quattro aree i quali contribuiscono materialmente alla piantumazione e possono anche sostenere i progetti attraverso la pagina dedicata sul sito di Parco Fiume Brenta. L’ambizioso obiettivo di 11 mila alberi e arbusti adottati sarà raggiunto anche grazie a numerose aziende che hanno creduto nel progetto, visibili sul portale WOWnature nelle pagine
I tre sindaci: “Partecipare aggiunge valore”
dedicate alle singole aree. L’iniziativa ha preso il via lo scorso anno e si colloca nell’ambito degli interventi di miglioramento ambientale previsti dal progetto Life Brenta 2030 co-finanziato dalla Commissione Europea e supportato dai partner di progetto: Etra, Etifor, Consiglio di Bacino Brenta, Comune di Carmignano di Brenta, Veneto Acque, Università degli Studi di Padova e Veneto Agricoltura. “L’obiettivo è quello di fornire agli utenti un’acqua buona e pulita, garantendo la sostenibilità dei prelievi – ha spiegato il presidente di Etra Flavio Frasson - Ecco dunque l’importanza di interventi di conservazione come questo che, attraverso la riqualificazione naturalistica di aree umide, boschi e prati, permettono di migliorare la biodiversità, l’alimentazione della falda e la qualità della risorsa idrica”. “Nel 2016 siamo partiti da un sogno: far collaborare enti, aziende e cittadini per la tutela del nostro fiume e, per farlo, abbiamo
creato l’iniziativa Parco Fiume Brenta - ha dichiarato Alessandro Leonardi, amministratore delegato di Etifor – L’area naturalistica del Brenta è la seconda zona fluviale protetta in Veneto per dimensioni: fornisce spazi ricreativi per salute, benessere e sport, acqua potabile a tutto il Veneto, e protegge la biodiversità, da cui dipende la qualità della vita. Piantare un albero, proteggere e migliorare il Brenta è un atto che simboleggia il riconoscersi in una comunità, nelle specificità del territorio e mettere un seme di speranza per le generazioni future”. (r.f.)
“Partecipare al progetto Life Brenta 2030 ci permette di aggiungere qualità al nostro ambiente – è stato il commento dei sindaci di Tezze sul Brenta, Luigi Pellanda, di Carmignano sul Brenta Eric Pasqualon, di Nove Luca Rebellato e di Cartigliano Germano Racchella - e di contrastare il degrado del nostro territorio dovuto all’impatto dell’uomo e delle sue attività con progetti condivisi, ad ampio respiro e che guardano al futuro. Non solo: riqualifichiamo aree che diventano maggiormente fruibili per lo svago dei nostri cittadini e rendiamo i nostri Comuni maggiormente attrattivi da un punto di vista turistico. Infine, diamo un importante segnale: per migliorare la qualità della nostra vita ognuno di noi può fare la differenza e dare il suo contributo, anche con un piccolo gesto come adottare un albero e piantarlo di persona”.
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Cultura
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Mostre. Ai Musei Civici una vasta selezione di opere della celebre fotografa statunitense
Il racconto dell’umanità dimenticata nell’altra America di Dorothea Lange “L
’Altra America”, quella dell’umanità dimenticata, immortalata dall’obiettivo della grande fotografa statunitense Dorothea Lange, è protagonista fino al 4 febbraio 2024 nelle sale dei Musei civici di Bassano. Curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, la mostra nasce dalla collaborazione con Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Presenta al pubblico una vasta selezione di opere della celebre artista dell’obiettivo, co-fondatrice nel 1952 di Aperture, la più autorevole rivista fotografica al mondo e prima donna fotografa cui il MoMa dedicò una retrospettiva nel 1965, pochi mesi prima della sua scomparsa. Nella sala della Galleria civica sono circa 200 gli scatti in cui si articola il percorso espositivo. Ripercorrono la carriera di Lange, approfondendo in particolare la produzione degli anni Trenta e Quaranta, durante i quali la fotografa racconta i grandi temi universali dell’epoca ma ancora oggi molto attuali: la crisi climatica, le migrazioni, le discriminazioni, come quelle che segnarono gli anni della grande depressione americana, con il suo linguaggio asciutto, ma modernissimo, Lange ha lasciato opere senza tempo capaci di sollecitare riflessioni e stimolare il dibattito. Photographer of the people, la fotografa della gente. Così Dorothea Lange si presentava nel suo biglietto da visita: lei, nata nel New Jersey, in una famiglia borghese di origine tedesca, aveva scelto di non fotografare i divi o i grandi protagonisti del suo tempo, per concentrarsi invece sugli “ultimi” di un’America che stava affondando negli anni della depressione. Lo sguardo con cui Lange coglie questa umanità dimenticata non è pietistico bensì profondamente “inclusivo”. Le sue immagini dimostrano infatti comprensione, sensibilità, partecipazione e immensa umanità, unite ad una capacità di lettura del contesto sociale rafforzata dal rapporto sentimentale e professionale con il marito, l’economista Paul Taylor. Colpita dalla poliomielite a nove anni che la rese claudicante, il dissidio con il padre, che abbandona la famiglia e che lei ripudia assumendo il cognome materno. Gli esordi la vedono a New York
“Migrant mother” è lo scatto forse più famoso di Dorothea Lange. Questa giovane madre stremata dalla povertà incarna la sofferenza e la determinazione di un’intera nazione al tempo della Grande Depressione. Ma è anche una madre fiera e protettiva che richiama alla memoria le più struggenti rappresentazioni sacre del Rinascimento. Come una moderna Madonna con bambino
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con Clarence White e Arnold Genthe. Nel 1918 parte per una spedizione fotografica in giro per il mondo, viaggio che si conclude prematuramente per mancanza di denaro a San Francisco, dove apre un proprio studio. Dopo avere operato per una decina di anni nel campo della ritrattistica professionale, abbracciando uno stile pittorialista, aderisce nei primi anni Trenta all’estetica della straight photography (fotografia diretta) per farsi madrina di una poetica della realtà e testimone della condizione dei più deboli
ed emarginati: dai disoccupati e i senzatetto della California fino ai braccianti costretti a migrare di paese in paese alla ricerca di campi ancora coltivabili. La rassegna è visitabile tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 10 alle 19, ad eccezione del martedì, il 25 dicembre e la domenica di Pasqua. Il biglietto intero costa 13 euro e dà la possibilità di visitare anche il museo. Per informazioni: Musei Civici Bassano del Grappa, 0424 519901/904 www.museibassano.it.
Uno spazio dove esploriamo le tematiche, i successi e le sfide Ascolta che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24.
Raffaella Forin
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La sala dedicata alla mostra; in alto. le varie fotografie di Dorothea Lange “Migrant Mother”
Cultura
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Mostre. Alla Biblioteca civica il racconto a tutto tondo della storia degli animali
Animali e creature fantastiche tra scienza, arte e simbolismo
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“Incontrarsi al Museo. Musei, mostre e restauri” Presentato il ciclo di conferenze “Incontrarsi al Museo di Bassano. Musei, mostre e restauri” promosso da Musei Civici Bassano del Grappa: un ricco calendario di incontri volti ad approfondire la storia delle
Durante l’apertura sono previste visite guidate di gruppo, attività didattiche per le scuole e momenti di approfondimento sul tema della mostra e sui volumi esposti. La mostra è allestita fino al 9 marzo 2024
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o spazio espositivo della biblioteca civica propone in questi mesi la mostra “Animali e creature fantastiche, tra arte scienza e simbolismo”. È un percorso che racconta a tutto tondo la storia degli animali: dallo studio attraverso l’osservazione e le rappresentazioni secondo “natura” alle creature fantastiche che hanno popolato la vita immaginaria dell’uomo fin da tempi remoti. Nei libri antichi della biblioteca esposti in mostra si potranno osservare e ammirare splendide incisioni che riproducono animali copiati dal “vero” e utilizzati per studi scientifici, ma anche unicorni, grifoni, centauri, draghi e altre creature fantastiche protagoniste di storie leggendarie e mitologiche. Molte di queste creature si trovano descritte ancora nei volumi del Settecento e oltre, come conferma, per esempio, la presenza dell’unicorno descritto nel Theatrium universale animalium quadrupedum del 1755, pubblicato dal medico polacco Johannes Jonstonus. Oltre a diverse edizioni pubblicate tra Cinquecento e Settecento da autori che si sono occupati di zoologia e medicina (Rondelet, Belon, Salviani, Mattioli, Gessner…), nell’ esposizione spiccano un prezioso libro d’ore, miniato dal Maestro degli Offici di Montecassino datato alla seconda metà del Quattrocento, e un libro a stampa del 1488 dove è presente una straordinaria iniziale miniata che raffigura un grifone, opera del miniaturista padovano Antonio Maria da Villafora. Non potevano mancare due esemplari della famosa pubblicazione sugli animali in più volumi, progettata dal grande naturalista e botanico bolognese Ulisse Aldrovandi: il De Serpentum, et draconu historiae e il De Monstrorum historia. Il percorso, inoltre, mette in luce anche il significato simbolico, religioso e mitologico del mondo animale, che da sempre condivide con l’uomo la vita sulla terra. “La mostra – ha spiegato il sindaco Elena Pavan - rientra nelle iniziative di valorizzazione del ricchissimo patrimonio antico custodito nella biblioteca, i cui fondi nascondono tesori di ine-
stimabile valore che vanno fatti conoscere attraverso occasioni espositive come questa”. Durante l’apertura sono previste visite guidate di gruppo, attività didattiche per le scuole e momenti di approfondimento sul tema della mostra e sui volumi esposti. La mostra è allestita fino al 9 marzo 2024.
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collezioni bassanesi e di altre importanti istituzioni, e a ridefinire il ruolo che i musei possono avere nella società contemporanea. A partire dalla fine novembre e fino alla primavera del 2024, dodici appuntamenti con importanti studiosi, restauratori e direttori di musei ci accompagneranno alla scoperta di opere, artisti e celebri collezioni museali seguendo un grande filo conduttore: la conoscenza e la cura del nostro patrimonio artistico. Tutti gli incontri si terranno in presenza alle ore 17.30 in Sala Chilesotti del Museo Civico di Bassano del Grappa. L’ingresso libero è garantito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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“Vissi d’arte”: omaggio a Maria Callas
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A cento anni dalla nascita, la città di Bassano del Grappa ha organizzato un concerto dedicato all’indimenticabile Maria Callas in sinergia con i club services Soroptimist Club, Lions Da Ponte, Lions Host, Rotary Bassano e Rotary Castelli. L’appuntamento si è svolto venerdì 1 dicembre in un Teatro Remondini gremito di pubblico.
Il soprano Daria Masiero considerata una delle voci più importanti del panorama lirico internazionali, affiancata dalla giovane promessa Gioia Crepaldi, ha interpretato i brani delle opere liriche più cari a Maria Callas. L’accompagnamento al pianoforte era affidato alla professoressa Marisa Dalla Vecchia e la voce narrante che ha introdotto i brani lirici è di Raffaella Mocellin. L’evento è stato organizzato per raccogliere fondi a favore della mensa dei poveri di Casa San Francesco.
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Concerti. La leggendaria rock band inglese sarà nella Città degli Scacchi l’11 luglio 2024
I Deep Purple sul palco di Marostica per una delle due attese date italiane Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà uno dei miti della musica internazionale, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi
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rrivano a Marostica i Deep Purple. La leggendaria rock band inglese sarà nella città degli scacchi il prossimo 11 luglio, una delle uniche due date in Italia. Dopo i Take That (7 luglio), la rassegna Summer Festival accoglierà un altro mito della musica internazionale, risultato della collaborazione tra il Comune e l’organizzazione di DuePunti Eventi. Con i classici che li hanno resi immortali, i Deep Purple sono considerati tra i pionieri dell’heavy metal. Calcano le scene da oltre mezzo secolo: il loro debutto ufficiale risale al 1968 con la pubblicazione di Shades of Deep Purple, primo disco in studio lanciato dal fortunato singolo “Hush”. Tra gli anni ’70 e ’80 vivono il periodo di maggior successo commerciale e creativo grazie a pezzi memorabili come “Speed King”, “Child in Time”, “Strange Kind of Woman”, “Smock on the Water”, “Burn” e “Perfect Strangers”. La radio britannica Planet Rock li ha definiti “la quinta band più influente di sempre”. Alla formazione è stato anche assegnato il “Legend Award” ai World Music Awards del 2008 e nel 2016 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Con una produzione musicale che abbraccia settant’anni, i Deep Purple sono stati i pionieri dell’hard rock e, pur spostandosi progressivamente in nuove aree, hanno sempre mantenuto un suono fresco, attirando nuovi fan tra le legioni fedeli fin dalla nascita. La celebre formazione MKII composta da Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Jon Lord e Ritchie Blackmore ha firmato molti degli album rock più importanti dei primi anni ‘70, tra cui “Made In Japan”, universalmente accettato come uno dei più importanti e influenti album dal vivo di tutti i tempi. Dal 1968 hanno continuato senza sosta a pubblicare album al vertice delle classifiche e a fare tournée nel mondo, da tutto esaurito. I Deep Purple sono rimasti fedeli alle proprie radici musicali partendo da un mix eclettico di stili per creare un suono distintivo che definisce la band oggi, ma che a sua volta ha creato un’eredità che pochissime band possono sperare di replica-
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re, con un pubblico amplissimo. L’ultimo album in studio, “Whoosh!” (2020), segue quelli in vetta alle classifiche mondiali “inFinite” (2017) e “NOW What?!” (2013). Per la terza volta, i Deep Purple hanno unito le forze con il produttore Bob Ezrin, che ha lavorato con artisti del calibro di KISS, Pink Floyd, Lou Reed e Alice Cooper. Sempre con la collaborazione di Ezrin, nel 2021 e durante la pandemia, la band ha registrato una raccolta di cover dalle proprie case (modalità rivoluzionaria per una band che da sempre registra tutto insieme in studio), dando vita ad una storia eclettica e celebrativa delle loro radici in musica, sotto forma di ‘Turning To Crime’. Nel 2022, con l’uscita di Steve Morse, i Deep Purple hanno accolto il magistrale chitarrista Simon McBride. Ora Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Don Airey e Simon McBride intraprendono un nuovo tour con rinnovata vitalità, continuando a espandere i confini dell’hard rock per il pubblico di tutto il mondo e soprattutto dimostrando che i Deep Purple sono qui per restare. I biglietti del concerto di Marostica sono disponibili on line e nei punti vendita. Raffaella Forin
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Musica. Il cantante vicentino sogna di salire sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo
Nashley, il suo “Uno come noi” diventa sigla di una fiction Rai H
a rifiutato Amici, sogna di salire sul palco del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo ed in pochi anni dalla dalla trap più ruvida è passato ad una personalità urban pop forte di energici contrasti tra grinta e malinconia. Ultima fatica in ordine di tempo per il cantante Nashley, all’anagrafe Nashley Rodeghiero classe 2000 nato in provincia di Vicenza, il brano “Uno come noi” (Ventidiciotto, under exclusive license to Believe Artist Services), diventato la sigla di “Noi siamo leggenda”, serie Rai diretta da Carmine Eliza con protagonisti, Claudia Pandolfi, Lino Guanciale, Nicolas Maupas e Giacomo Giorgio. “Uno come noi” è un brano generazionale che affronta il tema della solitudine affondando le radici nelle dinamiche esistenziali dei giovani d’oggi, messi di fronte al loro dilemma esistenziale vissuto come una necessità ontologica. Coautore e produttore del brano è Matteo Buzzanca, autore multiplatino e compositore di tutta la colonna sonora della serie, nonché già vincitore del prestigioso premio Soundtrack Stars Award al 75° Festival del Cinema di Venezia. “Uno come noi è un pezzo che nasce come tanti altri, piano e voce, in studio, è una traccia inclusiva quanto fredda. All’inizio non ero convinto della produzione, non c’erano le giuste vibes, a quel pun-
Nashley
to ho deciso di chiamare Matteo Buzzanca, che ha dato un tocco di freschezza alla produzione. Quando Matteo mi ha detto che c’era la possibilità di inserire questa canzone all’interno della serie ero molto emozionato. Per me è stata la prima volta, ne sono onorato”, spiega Nashley. “Noi siamo leggenda”, coprodotta da Rai Fiction e Fabula Pictures in collaborazione con Prime Video, è in onda su RaiDue in sei serate. Attraverso drammi, azioni, ironia e superpoteri, la fiction racconta delle difficoltà dell’adolescenza di cinque ragazzi in un’ottica nuova. Fin da piccino Nashley coltiva la passione per la scrittura cimentandosi in poesie, per poi dedicarsi alla stesura di rime, strofe e ritornelli. Ama il rap perché «descrive i pensieri di noi
giovani che passiamo la maggior parte della giornata per strada». Con il compagno di crew MamboLosco, nel 2017, ha pubblicato i brani “Come se fosse normale”, “Me lo sento” e “Piano Piano Way”, ottenendo milioni di ascolti ed affermandosi tra le più interessanti promesse della scena Trap italiana. Ad Ottobre 2018 l’esordio con l’album “Real” che vede tra gli ospiti artisti quali MamboLosco e Guè Pequeno. Il singolo estratto “Nuovi Jeans” raccoglie i favori del pubblico e della critica, raggiungendo in pochi mesi la sua prima certificazione Fimi/GfK Italia come disco d’oro, fino ad arrivare al disco di platino. All’inizio del 2019 pubblica il nuovo singolo “Cenere”, certificato disco di platino, che si attesta tra i brani più ascoltati dell’artista. Dopo aver concluso il 2019 con l’uscita di “Quanto freddo fa” in collaborazione con Giaime, nel 2020 ha pubblicato l’Ep “Ancora in piedi”. Nel 2021il singolo “Giovane e triste” (certificato disco d’oro), seguito da “Soli Assieme” e i progetti “Iside” e “Seth”. A marzo 2022 ecco l’album “Osiride” che ottiene 40 milioni di stream totali. A settembre ha ricevuto il “Premio Lunezia Menzione Speciale” per il valore musical-letterale di “Giovane e triste”. Nel 2023 i nuovi singoli “Per starci in due” e “Amelie”. Ed è solo l’inizio.
Il brano del cantante vicentino è stato scelto per la sigla di “Noi siamo leggenda”, serie Rai diretta da Carmine Eliza con protagonisti gli attori Claudia Pandolfi, Lino Guanciale, Nicolas Maupas e Giacomo Giorgio
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stigioso premio Radicchio d’Oro 2023 a riconoscimento del valore e del merito dell’artista nel contesto culturale locale e nazionale. Il Premio, nato dall’iniziativa di Egidio Fior e Pietro Gallonetto con il supporto del Consorzio dei Ristoranti del Radicchio, si propone di conferire annualmente un riconoscimento a figure di spicco nell’enogastronomia, nello sport, nella cultura, nel sociale e nella musica. Al termine della manifestazione,
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Alessandro Lora
Lora ha ringraziato come meglio sa fare: si è esibito in alcune delle più importanti arie e canzoni del repertorio italiano quali “Nessun Dorma”, “O Sole Mio” e, in duetto con Chiara Cremaschi, “Libian ne’ lieti calici”. Alessandro Lora è nato nel 1989 a Valdagno. Ha studiato nella Scuola di Musica Marzotto. Appassionato di canto lirico da giovanissimo ascoltando Pavarotti e Domingo in auto con il papà, ha cominciato da autodidatta il suo percorso nel mondo della lirica. Tra i maestri il tenore Gianfranco Cecchele, collaborazioni con i direttori d’orchestra Maurizio Barbacini e Diego Basso, con cantanti quali Roby Facchinetti e Giò Di Tonno. Nel 2024 pubblicherà il suo primo album di arie classiche e inediti (www.alessandrolora.it). (m.c.)
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“Questo riconoscimento va oltre il semplice atto di premiare, lo sento come un tributo al mio impegno, alla mia passione e al percorso che ho intrapreso. Rappresenta un traguardo importante nella mia carriera, un riconoscimento che alimenta la mia passione e mi sprona a perseguire con ancora più determinazione i miei obiettivi. È un’onorificenza che porta con sé un senso di responsabilità verso il mio territorio e che mi spinge ancora di più a continuare a dedicare il massimo impegno nel mio campo di lavoro. Sono grato oltre misura per questo gesto di apprezzamento e fiducia, e mi impegno a mantenere vivo questo spirito di eccellenza in tutto ciò che faccio”. Così al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, il tenore Alessandro Lora che ha ricevuto il pre-
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Al tenore Alessandro Lora il Premio Radicchio d’Oro 2023
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Cultura
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Il personaggio. Scrisse un libro sulla “morte apparente” e sui sistemi per ravvivarla, il che lo avvicina al celebre medico
Ecco Tortosa, il Frankenstein vicentino Vissuto fra la seconda metà del Settecento e i primi dell’Ottocento, era consulente del Foro criminale e progenitore della medicina forense, quella diventata celebre con Csi e Ncis. Sul tema scrisse un fortunato manuale per l’epoca. S’interessò di Mostri, Ermafroditi e Superfetazioni. Trattò anche della morte apparente di “sommersi e asfittici” e indicava come riportarli in vita
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a storia di una disciplina apparentemente così moderna e quanto mai popolare come la medicina forense – si pensi solo al proliferare di romanzi in cui la figura del medico legale assume il ruolo di protagonista centrale della trama (da Kathy Reichs ad Alessia Gazzola, solo per fare qualche nome) – può vantare fra i suoi più importanti precursori anche un vicentino: mi riferisco a Giuseppe Tortosa (1743-1811), medico e filosofo che, ai primi dell’Ottocento, ancora quasi agli albori dunque di questa “nobilissima parte della medicina”, mise nero su bianco il frutto della sua decennale esperienza medica anche in qualità di consulente scientifico del foro criminale, dando alle stampe un pratico manuale dal titolo Istituzioni di medicina forense. L’opera, che riscosse subito un successo tale da rendere necessario varie ristampe, sarà qualche anno dopo adottata come testo di studio nelle patrie università, al pari di ben più noti lavori di studiosi e medici di fama internazionale. La volontà, come si espresse lo stesso Tortosa nella sua dedica in premessa, era quella di guidare “nell’ardua indagine di molteplici fatti i Giudici del Foro Ecclesiastico, del Civile e del Criminale” con il nobilissimo intento di rischiarare “le oscurità che ad essi occultano il vero” e di preparare
“il fondamento inconcusso alle loro giuridiche decisioni”. Gli argomenti trattati ne fanno ancor oggi un esaustivo compendio di osservazioni scientifiche – risultato di anni di praticantato nelle vesti di medico condotto in città e campagna – e di false credenze e superstizioni, cui Tortosa cerca comunque di contrapporre risposte logiche e razionali, per quanto possibile in quegli anni. “Può sembrare a taluno che io mi sia inutilmente esteso su certi argomenti” – si giustificava infatti il medico vicentino – “rade volte interessanti la pratica, come sono i Mostri, le Superfetazioni, gli Ermafroditi. Dirò in mia difesa che dovendosi anche di tale materie parlare, perché una volta o l’altra avviene che se ne tratti ai Tribunali, non ho voluto privare i giovani delle concernenti dottrine”. Ecco dunque affrontare con analitica scientificità, accanto ai più tradizionali argomenti della medicina, anche questioni quali l’impotenza, la magia, le possessioni, i miracoli sui quali Tortosa si sofferma lucidamente affinché le nuove generazioni di medici non si trovino impreparate nell’affrontarle, all’occorrenza, nel rigore più fermo e oggettivo. Dopo la laurea all’università di Padova, Tortosa aveva esercitato la professione prima a San Pietro in Gu, Bolzano vicentino e Sandrigo quindi, acquisita una certa
Un’immagina di Giuseppe Tortosa, una del celebre film “Frankenstein junior” e Oreste Palmiero, autore dell’articolo, mentre in Bertoliana illustra i libri scientifici a grandi e piccoli durante la “Notte dei ricercatori” 2023
fama anche come proto e medico carcerario in città, alla Commissione dipartimentale. Incarichi certamente non semplici da ricoprire in tempi come quelli in cui visse il vicentino, caratterizzati da frequenti stravolgimenti politici, precarie condizioni igienicosanitarie e contrastanti opinioni scientifiche circolanti. Attento osservatore, come
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pure dimostrano le relazioni che il vicentino stilava su richiesta dell’ufficio sanitario cittadino “a tutela della incolumità e prosperità popolare”, fu autore di un curioso scritto dal titolo “Considerazioni sopra la morte apparente dei sommersi e degli asfittici, e sopra i mezzi per ravvivarli” con il quale indicava alle autorità cittadine la necessità allestire dei posti attrezzati per il primo soc-
corso. Ma il beffardo destino lo aspettava dietro l’angolo: scoppiata un’epidemia di tifo nel carcere di Vicenza, che egli seppe riconoscere quando era ormai troppo tardi, ne fu contagiato morendo la sera dell’11 dicembre 1811. Il libro di Mary Shelley appare nel 1818, quindi i due Frankenstein sono coetanei. Oreste Palmiero
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Ciclismo. La società bassanese, guidata da Enrico Morello, punta su nuove strutture e formazione
Veloce Club Bassano guarda al futuro Morello: “Al lavoro con le scuole” N
on di soli successi si alimenta una società sportiva. Se la stagione 2023 del Veloce Club Bassano 1892 è stata avara di vittorie, il risultato di quest’annata sportiva è comunque tutt’altro che negativo. La storica società bassanese guidata da Enrico Morello ha infatti gettato importanti basi per il futuro, per garantire il proseguo dell’attività e mettere a disposizione dei ragazzi nuove strutture e conoscenza migliorate. La formazione è infatti stata al centro dell’attività 2023 con incontri con personal coach ed esperti di alimentazione. “Ci siamo confrontati con dei personal coach per approfondire il rapporto e la comunicazione tra giovani atleti e direttori sportivi – racconta il presidente del Veloce Club Bassano 1892, Enrico Morello -. Si tratta di un’attività utile per comprendere come interagire con le nuove generazioni, come anche l’incontro fatto
“Nel corso dell’anno scolastico gli studenti parteciperanno, durante le ore di scienze motorie, a delle esercitazioni in bici. L’obiettivo è avvicinare i più giovani a questo sport e veicolare la bici anche come mezzo green e sostenibile per muoverci in città” illustra il presidente dello storico club I giovani ciclisti del Veloce Club Bassano 1892
con un esperto di alimentazione”. Elementi importanti che in uno sport sempre più tecnico e dettagliato possono fare la differenza. Il progetto che però sta più a cuore del direttivo del Veloce Club Bassano 1892 è quello che guarda al 2024 e all’obiettivo di entrare nelle scuole. “Siamo al lavoro per collaborare con le scuole elementari del territorio avvicinando i ragazzi alla bicicletta – spiega il presidente dello storico sodalizio bassanese -. Nel corso dell’anno scolastico gli studenti parteciperanno durante le ore di scienze motorie a del-
le esercitazioni in bici. L’obiettivo è avvicinare i più giovani a questo sport ma veicolare la bici anche come mezzo green e sostenibile per muoverci in città”. Il tema della sicurezza resta però un ostacolo non di poco conto per il mondo del ciclismo e anche su questo la società bassanese si sta muovendo. Il progetto è quello di sviluppare un bike park dove allenarsi al sicuro. Contatti con l’amministrazione sono già in corso ma per ora l’iter è ancora in una fase embrionale. Luca Strapazzon
Risultato storico per il Tennis Bassano ai quarti di finale in serie A2 In attesa di scoprire come si concluderà la stagione 2023 di A2 Maschile di Tennis, la Società Tennis Bassano ha già messo in bacheca un risultato storico. Si è fatti conclusa a metà novembre la fase a gironi della serie A2 che ha visto l’ST Bassano-Progress Profiles concludere a punteggio pieno, vincendo tutte e sette le prove e classificandosi direttamente per i quarti di finale. Dopo il 5-1 contro lo Sporting Club Sassuolo, l’ST Bassano-Progress Profile si è ripetuta con lo stesso risultato contro il Tennis Club Genova 1893 e cogliendo
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un netto 6-0 in trasferta contro l’SSD Ferratella Spa. Nelle ultime tre sfide del girone l’ST BassanoProgress Profiles ha affrontato e vinto contro CT Giotto (5-1), Società Canottieri Casale (4-2) e Ronchiverdi (5-1).
Il risultato è storico perché l’impresa non era mai riuscita a nessuna squadra bassanese di Serie A. Per la promozione in A1 il Tennis Bassano dovrà vincere un’ultima partita in sfida di andata-ritorno. (l.s.)
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Riconoscimenti per il settore giovanile dell’Orange1 Basket Bassano Nelle ultime settimane l’Orange1 Basket Bassano si è tolta due importanti soddisfazioni a livello di settore giovanile, a conferma dell’ottimo lavoro svolto nello sviluppo di talenti cestistici. Il primo importante riconoscimento è stato lo scorso 3 novembre quando il prodotto del vivaio Bassanese Dame Sarr, che ha giocato nella Orange1 dal 2019 al 2022, ha fatto il suo esordio nella massima competizione europea, l’Eurolega, con
la maglia del Barcellona. Il classe 2006 nativo di Oderzo è entrato in campo nella sfida con-
tro il Panathinaikos a 1 minuto e 22 secondi dalla fine. Sarr è considerato uno dei talenti più fulgidi del basket italiano e il Barcellona crede molto nelle sue potenzialità, tanto che ha già giocato 3 partite nel campionato spagnolo. A questo si aggiungono le convocazioni di Nicolas Fajardo e Andrea Cefis, come riserva, dalla Nazionale Italiana Under 16 per il torneo Iscar U16 che si è appena svolto in Spagna. (l.s.)
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Danza Sportiva. La Federazione italiana ha scelto la scuola bassanese per rappresentare l’Italia
Move ‘N’ Groove protagonista ai Mondiali di Hip Hop in Polonia Il gruppo, che ha tre sedi nel territorio tra Pove del Grappa, Marostica e Loria, si era già reso protagonista di ottimi risultati ai Campionati Italiani di Rimini. “L’atmosfera dei mondiali era carica con tanti ragazzi da tutto il mondo e il livello dei partecipanti era davvero alto” afferma Vanessa Travaglini di Move ‘N’ Groove che li ha preparati e seguiti in trasferta
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a scuola di Hip Hop bassanese Move ‘N’ Groove è stata grande protagonista all’IDO World Hip Hop Championships svoltisi dal 25 al 29 ottobre a Kielce in Polonia. La convocazione del gruppo che ha tre sedi nel territorio tra Pove del Grappa, Marostica e Loria è arrivata ad inizio settembre quando la Federazione Italiana Danza Sportiva ha scelto Move ‘N’ Groove per rappresentare l’Italia alla competizione internazionale polacca. La scuola si era già resa protagonista di ottimi risultati ai Campionati Italiani di Rimini lo scorso luglio e sette atleti tra i 14 e i 16 anni hanno partecipato alle competizioni nella categoria Un-
der 16 nelle gare di coreografia e freestyle. Anche in Polonia i risultati non sono mancati. Gabriele Napoli ha infatti ottenuto l’ottavo posto nella categoria Solo Hip Hop Freestyle, fermando il proprio cammino ad un passo dalla finale. Un risultato importante considerando il piazzamento raggiunto su 65 atleti in gara. Risultati confermati anche dai due gruppi in gara quello nella categoria Hip Hop e quello nella Battle Freestyle. I primi hanno dovuto affrontare una selezione partendo da 55 gruppi in gara che si affrontavano due alla volta. Di fatto gli atleti in pista doveva esibirsi in una routine di due
Il gruppo Move ‘N’ Groove ai mondiali di Hip Hop in Polonia
minuti con passi di hip hop, ma partendo da una canzone che non conoscevano e che cambiava ad ogni manche. Dopo essere entrati nei migliori 25, superando la prima selezione, il gruppo Move ‘N’ Groove si è fermato poco prima
dei quarti di finale, aggiudicandosi un lusinghiero diciannovesimo posto finale. Ancora meglio è andata la prova Battle Freestyle dove 4 crew si sfidavano in una competizione 1 contro 1. Per entrare nella Battle
era necessario presentare una coreografica con più stili possibili. In questo caso la compagine del Move ‘N’ Groove si è fermata ad un passo dalla finale, classificandosi all’ottavo posto ma confermando l’ottimo percorso fatto. L’avvicinamento ha infatti visto i ragazzi allenarsi per due mesi tutti i sabati e le domeniche per un complessivo di circa 15-16 ore a weekend. Gli allenamenti consistevano nello studio di una coreografia che doveva adattarsi alla musica, allenando la coordinazione dei movimenti di tutto il gruppo e l’adattabilità alla musica. “Il livello dei partecipanti era davvero alto – dice Vanessa Travaglini di Move ‘N’ Groove che li ha preparati e seguiti in trasferta -. L’atmosfera dei mondiali era carica con tanti ragazzi da tutto il mondo che volevano dimostrare quanto valgono: un bello stimolo e una bella prova per tutti. Luca Strapazzon
Ismaele Guarise vince il Campionato NordEst Motocross È Ismaele Guarise il Campione del NordEst di Motocross per la categoria MX1 Elite. Il classe 1999 di Rosà ha disputato una stagione regolare che lo ha visto ottenere la corona di migliore del NordEst come già era riuscito a fare nel 2022, confermandosi quindi per due anni consecutivamente. Il portacolori del team “Dreams Racing” è partito subito forte aggiudicandosi la vittoria in entrambe le prove nel primo appuntamento del 12 marzo ad Albettone. Nella successiva prova in terra vicentina, a Fara, il ventiquattrenne di Rosà ha ulteriormente consolidato la sua leadership
con un terzo posto nella prima prova e una vittoria nella seconda. Da lì in poi solo piazzamenti ma di grande regolarità. A Mantova lo scorso primo maggio è finito sul podio in entrambe le occasioni mentre il 7 maggio nella tappa di Arco a Trento ha dovuto accontentarsi solo di un terzo posto nella prima prova, rimanendo a secco nella seconda manche. In sella alla sua KTM 450cc, Guarise ha poi resistito al ritorno di Davide De Bortoli in classifica che è stato in grado di vincere tutte le manche nelle ultime quattro prove in calendario. Negli ultimi due appuntamenti di Recoaro e di Mantova, il rosatese
ha saputo finire sul podio in 3 manche su 4, mantenendo così un vantaggio finale di 20 punti in classifica generale su De Bortoli che gli ha permesso di vincere il Campionato NordEst Motocross categoria MX1 Elite per il secondo anno consecutivo. “Per quanto mi riguarda è andata bene in pista, mi sono laureato campione MX1 Elite e non ci sono molte parole da aggiungere a questo momento – il commento a caldo rilasciato dall’ufficio stampa del team “Dreams Racing” -. Ringrazio il team, la famiglia e gli sponsor. Ora pensiamo a migliorare ancora nel 2023”. (l.s.)
Isamele Guarise in gara
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La riflessione. Intervista a Francesca Torelli, Consigliera di parità del Veneto
L’emancipazione femminile fa ancora paura “Gli studi e il lavoro permettono alle donne di ottenere l’indipendenza e di uscire anche da contesti di violenza, ma è necessario un cambiamento culturale” Consigliera Torelli, quali le sue considerazioni sulla drammatica vicenda di Giulia Cecchettin? Mi sono interrogata a lungo su quanto successo e sull’impatto che questo ha avuto. E’ stato uno shock molto che ha coinvolto tutte le generazioni a tutti i livelli perché in questa vicenda più di altre non c’è alcun alibi per l’assassino, non c’è nulla che lasci spazio a qualche genere di spiegazione. Siamo di fronte ad un evento che ha per protagonista un giovane, il quale probabilmente si è trovato in una situazione particolare. Quindi può avere un suo peso il messaggio di una società patriarcale, questo è evidente a tutti. Il femminicidio è l’aspetto certamente più tragico di un contesto in cui la disparità di genere è presente nella società
e nel mondo del lavoro. Che ne pensa? E’ un aspetto importante, tra l’altro proprio la vicenda di Giulia sottolinea come, probabilmente sia proprio l’emancipazione femminile uno degli elementi scatenati. In questo caso la ragazza doveva laurearsi prima del suo ex fidanzato, è comunque un elemento di emancipazione: mi laureo, mi trovo un lavoro, sono indipendente. Non dimentichiamo che proprio il lavoro permette di ottenere l’indipendenza e sopratutto alle donne di uscire anche da dei contesti di violenza e prevaricazione. Questo però le espone anche a dei rischi. Non tutte le situazioni di violenza si concludono con un femminicidio ma è fondamentale aiutare le donne ad inserirsi in un contesto lavorativo di qualità e riconosciuto che può essere la svolta
per la propria indipendenza. In un recente convegno abbiamo messo in luce i dati sull’occupazione femminile e le condizioni delle immigrate ed è stato ribadito quello che da tempo di sostiene. La donna è presente nel mercato del lavoro, assolutamente, con tassi di occupazione che non sono i più alti d’Europa ma sono sono comunque cresciuti negli anni. I settori di impiego però non sempre garantiscono la miglior qualità nel rapporto di lavoro. Proprio sulle retribuzioni c’è una forte disparità salariale tra donne e uomini, così come sono diverse le occasioni di lavoro che vengono date alle donne. A questo proposito, quali possono essere gli strumenti per favorire le pari opportunità in azienda? Dal 2022 abbiamo assistito all’introduzione di importanti strumenti. Mi preme segnalare la possibilità che hanno le aziende di ottenere la certificazione per la parità di genere. Va a certificare le aziende virtuose che introducono dei sistemi di gestione
del personale che permettono di valorizzare anche l’apporto delle donne. Questo ha delle ricadute non solo di tipo sociale, per i lavoratori e le lavoratrici e il contesto in cui si trovano, ma anche in termini di produttività per le stesse aziende. La certificazione family audit va a certificare se l’azienda ha degli strumenti di conciliazione. Uno dei principali problemi della donna per cui la donna non riesce a stare a lungo lungo sul mercato di lavoro o fare la stessa carriera che fa un maschio sta nel fatto che si accolli due lavori. Da una parte i carichi di cura in casa e dall’altra il lavoro fuori. Ricordo infine la legge 3 del 2022 con la quale la Regione Veneto è una delle prime che andrà a istituire il registro delle imprese virtuose. Questo strumento renderà disponibili e trasparenti i dati sulle retribuzioni permetterà di fare delle riflessioni interne all’azienda per innescare un cambiamento culturale che è assolutamente necessario”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)
Giulia Cecchettin
CHI E’ La consigliera di parità ha il compito di svolgere funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. Dal 2022 Francesca Torelli è consigliera di parità effettiva della Regione del Veneto.
Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto
Silvia Scordo, consigliera di parità della provincia di Padova
“Ragazzi, di fronte alle difficoltà confidatevi e chiedete aiuto”
“La violenza può iniziare anche da una semplice battuta”
“In molti sono rimasti colpiti per la giovane età delle persone coinvolte in questo doloroso fatto di cronaca”, è la riflessione di Federica Sandi, segretario e consigliera dell’Ordine psicologhe e psicologi del Veneto. “Ma già nel 2023 - continua - abbiamo assistito a numerosi femminicidi commessi da giovani che non hanno per forza alle spalle relazioni fallite o numero-
“Di fronte ad un fallimento credono di potersi arrangiare ma questo può rivelarsi tragico” si eventi negativi nella loro vita amorosa. Quel che oggi emerge è che ancora ragazzi e giovani uomini credono di non potersi confidare chiedere aiuto, cercare conforto quando vivono emozioni negative e preoccupazioni molto forti collegate all’affettività, alla relazione che stanno
vivendo. Credono di doversi arrangiare a trovare una soluzione e spesso, purtroppo, questa soluzione diventa tragica e può sfociare in un vero e proprio delitto. Quindi è importante che uomini e donne sappiano di potersi confidare con amici, parenti e professionisti quando le relazioni diventano problematiche”.
Silvia Scordo è consigliera di parità della provincia di Padova. Di fronte al senso di sgomento provato in queste settimane, cosa dobbiamo trasmettere ai giovani per non arrivare a questi livelli estremi? Fin dalle elementari ci dovrebbe essere la possibilità di affrontare l’uguaglianza, ma non come una disciplina collaterale che andrebbe a rimarcare ancora di più le differenze. Andrebbero rivisti anche i libri di storia, scritti a due mani dagli uomini, per far capire il contributo dato dalla donna. Sarebbe un passo verso una normalità in cui uomini e donne danno lo stesso contributo, in parti uguali. Nel frangente di Giulia, non è la ragazza che ha sbagliato ad accettare l’invito del suo ex fidanzato. E’ lui che ha commesso un omicidio efferato affinché Giulia non potesse laurearsi e gioire del suo primo traguardo.
C’è bisogno anche di un cambiamento culturale per affrontare e gestire una situazione che è diversa rispetto alle generazioni precedenti? Verissimo, perché oggi anche con tutti i mezzi che hanno a portata di mano, dai cellulari ai social, i ragazzi crescono in fretta. Lo vediamo già alle medie, dove le avance sono all’ordine del giorno e la possibilità di sentirsi uomini sia con il linguaggio che con la gestualità. La violenza inizia da una battuta, quindi non si può non considerare grave anche solo una battuta ad una ragazzina. Bisogna prendere effettivamente con la giusta e dovuta importanza una situazione del genere che è effettivamente è germe di una violenza, di una possibile vessazione che oltretutto è fuori controllo, fuori dalle nostre case fuori dalle scuole”.
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Regione
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Coesione e sviluppo. Il protocollo sottoscritto a Verona insieme ai ministri Fitto e Nordio
Zaia e Meloni firmano l’accordo da 606 milioni “Oltre due terzi delle risorse serviranno al superamento delle carenze infrastrutturali”
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ale ben 607 milioni di euro l’accordo per lo sviluppo e la coesione fino al 2027 e sottoscritto da Meloni e Zaia a Verona, in occasione di Job & Orienta. La firma del protocollo d’intesa tra Governo e Regione del Veneto si è svolta anche alla presenza dei ministri Raffaele Fitto (Affari europei) e Carlo Nordio (Giustizia). Nel dettaglio, l’accordo prevede, tra l’altro: 2,5 milioni per la digitalizzazione, 35,15 milioni per la competitività delle imprese, 134,6 milioni per ambiente e risorse naturali, 3,75 per milioni il patrimonio culturale, 151,5 milioni per trasporti e mobilità, 22 milioni per la riqualificazione urbana, 26 milioni per sociale e salute, 10 milioni per istruzione e formazione, 15,4 milioni per la capacità amministrativa. “Stiamo parlando di strategia, stiamo parlando di visione rispetto alle imprevedibili e impegnative sfide che abbiamo affrontato nell’ultimo triennio – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia -. La firma di questo accordo aggiunge un ulteriore tassello alle politiche di sviluppo del “Sistema Italia”, ed in particolare della Regione del Vene-
to, che è tra le prime Regioni a siglarlo, grazie all’efficace coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui il Veneto sta collaborando con grande impegno. L’intesa parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo e, quindi, scelte strategiche”. Zaia ha sottolineato che “dei 607,6 milioni di euro complessivi a disposizione del Veneto, oltre 400 milioni di risorse vengono destinate a interventi sul territorio volti al superamento di carenze infrastrutturali e al raggiungimento di imprescindibili obiettivi di competitività sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini”. “Lo considero un ulteriore tassello della nostra ottima collaborazione, un contributo che il Governo centrale dà ad una regione che altro non chiede se non di essere messa in condizione di correre sempre più velocemente, di lavorare sempre più efficacemente, che rappresenta una locomotiva dell’Italia e che noi vogliamo valorizzare come locomotiva dell’Italia” – ha aggiunto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Tornando ai numeri, per l’Ambiente e le risorse naturali 118,6 milioni di euro sono destinati alla difesa del territorio e della risorsa idrica attraverso opere strategiche per la sicurezza, anche con il contributo operativo dei Consorzi di Bonifica. Oltre 40 milioni, sono per interventi sul bacino di laminazione di Prà dei Gai. Per la difesa della natura e biodiversità, 14 milioni di euro sono destinati alla vivificazione delle aree lagunari del Delta del Po per la riattivazione degli scambi d’acqua con il mare. Il settore dei trasporti e mobilità vede investimenti per più di
150 milioni di euro di cui 56 milioni destinati a finanziare due interventi prioritari: la variante alla SR 10 “Padana inferiore” e del Completamento “Terraglio Est”, in Comune di Treviso; mentre 10 milioni di euro sono assegnati alla linea ferroviaria Adria – Mestre che si aggiungono agli 11,25 milioni di euro già investiti nell’elettrificazione della tratta. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026, 33,5 milioni sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento.
In materia di mobilità sostenibile, previsti 32 milioni di euro per le piste ciclabili, con il finanziamento di alcuni stralci delle Ciclovie Nazionali del Garda, Adriatica e VenTo e lotti della Treviso – Ostiglia, mentre nell’ambito della riqualificazione urbana 23,5 milioni di euro finanzieranno interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Infine, 10 milioni di euro sono destinati al miglioramento dei servizi abitativi e di ristorazione per gli studenti universitari.
A Rachele Scarpa l’incarico nazionale su giovani e salute Nuovo incarico nazionale su “Giovani e Salute” per la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa. “Ringrazio Elly Schlein e Marina Sereni per la fiducia accordatami - afferma la parlamentare -. Pensiamo spesso al Servizio Sanitario Nazionale pubblico come qualcosa di più vicino alla popolazione anziana che a quella giovanile: eppure non è così, e sono tantissimi i temi attraverso cui possiamo trasmettere l’importanza del
coinvolgimento delle generazioni più giovani nell’evoluzione e nella difesa della sanità pubblica. Occorrerà innanzitutto chiedersi: cos’è salute, per i giovani? E che contributi preziosi può dare la nostra generazione nell’implementazione della salute collettiva? Penso al grande contributo avuto nel portare alla luce il diritto al benessere psicologico, e nell’evidenziare la sua profonda connessione con le condizioni
materiali e con le prospettive di precarietà. Penso al grande tema della salute sessuale e affettiva, che è innanzitutto diritto a un’educazione completa, inclusiva e di qualità, a una contraccezione libera, accessibile e sicura, alla prevenzione, al grande tema del consenso. Alla salute come diritto anche delle persone queer e con corpi e identità non conformi. Al tema delicatissimo del contrasto ai
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disturbi alimentari e dell’educazione alimentare, o anche alla valorizzazione e alla tutela dei giovani professionisti del mondo della salute. Penso che il Partito Democratico, su questo terreno, abbia molto da dire, da sviluppare e da proporre: metterò tutta me stessa per favorire la massima partecipazione e l’elaborazione di campagne, proposte di legge, progetti su questi importantissimi temi.
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appassionante viaggio attraverso il mondo del pallone nella nostra regione. In onda tutte le mattine dalle 9:30 e il sabato dalle 9:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di Stefano Edel
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L’intervista. Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto (Venezia, Padova e Treviso)
“Il teatro piace e conquista anche i giovani” Beltotto è stato ospite di Giorgia Gay nell’ambito della rubrica “Le interviste del direttore”, in onda ogni sabato su Radio Veneto24
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iampiero Beltotto da cinque anni è presente del Teatro Stabile del Veneto, che gestisce il Teatro Goldoni di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Mario del Monaco di Treviso e da anni collabora con l’Estate Teatrale Veronese e nel 2023 con il Verona Shakespeare Fringe Festival. Nel 2022 il Teatro Stabile ha riottenuto la qualifica di Teatro Nazionale, per il triennio 20222024, confermandosi tra le eccellenze nazionali. Presidente, ormai sono entrate nel vivo le stagioni teatrali in tutto il Veneto. Qual è il trend? Ma soprattutto piace ancora il teatro? Il teatro piace moltissimo altrimenti in biglietteria non avremmo i numeri che abbiamo. Gliene cito solo due. Cinquemila abbonati sui tre teatri e i primi quattro spettacoli in sold-out sulle tre città. Quindi siamo molto conten-
i bambini da accudire a casa, alla sera, quindi per i genitori è un po’ più difficile. Ma devo dire che dai 17 fino ai 30-35 anni la gente viene a teatro senza nessun problema. Ciò non toglie che dobbiamo continuare ad avere attenzione per i giovani, per non lasciarli nella solitudine dei loro strumenti elettronici.
ti. È evidente che c’è un ritorno del pubblico nei teatri che sente propri. Il teatro si sente proprio quando ti corrisponde, quando lo spettacolo corrisponde a quello che tu stai cercando. È evidente che da noi lo spettatore non cerca soltanto il comico o il facile, ma anche il complesso e ciò che non è immediatamente percepibile, che richiede un minimo di riflessione. Oggi cosa va di più? Cosa piace di più agli spettatori? La prosa oggi ha un grandissimo ritorno di fiamma da parte del pubblico, che si sta innamorando dei testi. Sono stato alla prima di Padova con “Moby Dick” interpretato da Alessandro Preziosi. Il teatro era gremito, è stato un grandioso successo, anche se si trattava di una scenica, quindi c’era una particolare forma di spettacolo. Alessandro è stato bravissimo e si è più che meritato un quarto d’ora di applausi alla
Giampiero Beltotto
fine. Un teatro gremito, dunque, ma i giovani vanno a teatro e oppure bisogna coinvolgerli di più? Ringraziando il cielo i giovani ci vanno. Un po’ di anni fa quando mi affacciavo vedevo solo teste bianche o teste senza capelli.
Invece adesso si vedono un bel po’ di teste nere, in numero abbastanza visibile. Credo che ci sia molta retorica nel dire che i giovani non vanno a teatro. Invece ci vanno, semmai abbiamo qualche problema nella fascia dai 35 ai 45 anni perché è l’età in cui si hanno
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A settembre è nata la fondazione Teatro Stabile del Veneto. Cos’è e cosa cambia rispetto al passato? La fondazione è la possibilità che ci siamo data di coinvolgere soprattuto il mondo dell’imprenditoria veneta. Ricordo a tutti così di sfuggita che il Veneto fa il 12 per cento del PIL nazionale e quindi ha una classe imprenditoriale di prim’ordine. La fondazione, pertanto, è fiscalmente il sistema migliore per avvicinare gli imprenditori e far capire che il teatro è anche casa loro. Del resto anche un un bullone di ferro si vende meglio con Goldoni che senza Goldoni. A cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
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La novità. Servizio sviluppato da un team di giovani imprenditori veneti
“Drink or drive”, in una app l’autista personale a disposizione per tornare a casa in sicurezza U
n comodo e sicuro servizio di autista sostitutivo per riportare a casa incolume chi, dopo una serata in un ristorante o con gli amici, non se la sente di mettersi al volante. Si chiama “DoD - Drink or Drive” e arriva tramite una applicazione che sarà disponibile su piattaforme Ios e Android. A metterla a punto da una start -up di giovani imprenditori veneziani: Elia Stevanato e Mattia Campagnaro, con il prezioso supporto dello startup studio veneto BeeRedi, guidato da Daniele Salvadori. Il funzionamento è semplice e intuitivo. Grazie alla App, il cliente, previa registrazione al servizio, potrà segnalare il luogo di incontro con l’autista sostitutivo che lo ricondurrà a casa, mettendosi al volante della vet-
Da sinistra: Mattia Campagnaro, Elia Stevanato e Daniel Salvadori
tura del richiedente. Questo garantisce sia la sicurezza del conducente che la sua tranquillità. “Abbiamo pensato a que-
sto servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte
le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile”, commenta Elia
Stevanato, CEO di DoD e vice presidente dei Giovani della Confapi di Venezia. “Non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa che permette il rientro con il proprio automezzo. Il servizio permette infatti di sciogliere quella resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”, sintetizza Mattia Campagnaro. Le tariffe medie del servizio variano da 20 a 60 euro, in funzione del tragitto, dell’orario e degli optional richiesti, offrendo un’opzione conveniente per coloro che cercano una guida sicura verso casa.
Protezione civile, Venturini: “Norma da cambiare per non esporre i volontari a responsabilità sproporzionate” Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e vicepresidente di Anci Veneto è intervenuta sulla normativa che regola gli interventi della Protezione Civile in tema di sicurezza sul lavoro. “In seguito al decesso di un volontario di Protezione Civile in Friuli Venezia Giulia - ricorda Venturini - il suo coordinatore ed il sindaco del Comune dove l’intervento si stava svolgendo sono stati indagati e sono stati raggiunti da sanzioni da pagare per violazioni della normativa sulla sicurezza. Secondo la normativa, il sindaco del Comune dove si svolge l’intervento è equiparato – in tema di sicurezza sul lavoro – al titolare di una azienda mentre il coordinatore viene paragonato ad un dirigente.
Elisa Venturini
Questo episodio ha causato una forte reazione nel mondo del volontariato: se – a fronte dello svolgimento di un’opera di volontariato – si corrono dei rischi di natura economica ed addirittura penale è chiaro che molti volontari potrebbero ritirare la loro disponibilità.Se da un lato è giusto chiedere che gli interventi della protezione civile avvengano in sicurezza, dall’altro non possiamo imporre sulla testa dei sindaci e dei coordinatori una spada di Damocle così pesante visto che non parliamo di un rapporto di lavoro strutturato e soprattutto considerando che si tratta di un lavoro che spesso e volentieri si svolge in condizioni di emergenza o comunque in situazioni precarie. Credo quindi che sia necessario un
emendamento che esoneri Sindaci e Coordinatori della Protezione Civile dall’adempimento del decreto legislativo 81 del 2008 in tema di salute e sicurezza sul posto del lavoro, escludendo quindi le conseguenti responsabilità per i volontari della protezione civile ed i loro coordinatori ma anche per i sindaci. Naturalmente questo non significa che ci sia un allentamento sul tema della sicurezza che resta centrale - conclude Venturini - ma che va stimolata ed assicurata potenziando i corsi di formazione e facilitando il collegamento tra uffici pubblici e volontari ma non certamente individuando eccessive responsabilità civili e penali in capo a chi, con passione, si dedica ad aiutare la propria comunità”.
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Il bilancio. Numerosi gli interventi a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato veneto
Aspiag Service Despar: un 2023 di progetti per il Veneto! U
n bilancio più che positivo degli interventi effettuati a sostegno del tessuto associativo, sportivo e del volontariato del Veneto, con molte iniziative che sono riuscite a coinvolgere appieno la clientela Despar in regione, permettendo fra l’altro di poter includere attivamente anche nuovi soggetti del privato sociale. Questa la valutazione, ormai in chiusura di questo 2023, che permette ad Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, di potersi ritenere soddisfatta dei progetti avviati e conclusi nell’anno in favore del territorio veneto, dove partecipa attivamente alla vita delle comunità locali. Fra i progetti di sostegno alle realtà sportive locali va segnalata la nuova partnership siglata dal marchio dell’Abete con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Fenice Veneziamestre C5, primaria realtà del futsal regionale e nazionale nata nel 2007, la cui prima squadra milita nel campionato nazionale Serie A2 Elite. Una società sportiva che aggrega oggi nel veneziano circa 400 atleti a partire dall’età di cinque anni e che si distingue per la capacità di saper coniugare, nella propria attività sportiva di base, l’inclusione sociale, il coinvolgimento scolastico e l’educazione allo sport. Il 2023 ha poi visto crescere ancora l’impegno di Despar in
favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di raccolta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima per sostenere i progetti di cura dei disturbi del comportamento alimentare portati avanti dall’Associazione “Fenice ODV” di Portogruaro in provincia di Venezia e la seconda in favore dell’impegno della padovana Fondazione Ometto e del suo importante progetto “Piccolo Principe”, che da alcuni anni finanzia lo studio sugli arresti cardiaci e la morte improvvisa nei bambini e che mira a fare delle scuole del Veneto dei luoghi cardioprotetti, attraverso l’installazione di defibrillatori. Anche le donne sono state al centro non solo delle politiche di assunzione, di formazione e di valorizzazione di Aspiag Service, ma anche dei progetti legati ai loro diritti e al loro benessere, oltre a quelli di lotta alla violenza di genere, purtroppo sempre e più che mai di forte attualità. L’azienda anche per il 2023, attraverso l’iniziativa “Il mondo ha bisogno delle donne”, ha raccolto direttamente fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy), istituita per volere dei vertici del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella
IL PUNTO
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto
Il nostro modo di pensare al Veneto
(VR). Aspiag Service Despar ha poi proseguito la sua personale battaglia contro lo spreco alimentare, riuscendo a unire il valore della sostenibilità ambientale a quello dell’aiuto alle persone che maggiormente si trovano in situazione di difficoltà, permettendo la preparazione di centinaia di migliaia di pasti destinati ai bisognosi. Mai dimenticando co-
munque la propria dedizione, ormai quasi ventennale, al programma “Le Buone Abitudini”, che promuove l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita nelle scuole primarie di primo grado dei territori di riferimento. Un progetto da quest’anno ulteriormente rafforzato e allargato a nuovi partner istituzionali, per garantirne un maggiore sviluppo e una più capillare diffusione.
Supportare la scuola, i ragazzi, la parità di genere, la ricerca, lo sport e il privato sociale sono da sempre il nostro modo di far parte del Veneto e delle sue diverse comunità, che hanno peculiari esigenze e dove sono attivi molti soggetti in prima linea sulle più svariate e importanti battaglie sociali. Siamo passati negli anni da attivi osservatori e solidi sostenitori di molte iniziative di promozione sociale, a veri partner di percorso del mondo del volontariato e di quello sportivo in questa regione, allargando sempre più l’attenzione prima e il coinvolgimento poi dei diversi attori pubblici e privati sul territorio ed estendendo contemporaneamente il consenso e la partecipazione della nostra solidale clientela, che si è dimostrata sempre più coinvolta in questi programmi. Per Aspiag Service non si tratta più di dimostrare di essere parte attiva dei luoghi che la ospitano, ma di trovare ulteriori spunti e migliori idee per rafforzare e alimentare indissolubilmente questo legame. Continuando anche il prossimo anno a innovare e qualificare sempre più il nostro ruolo di sostenitore e sviluppatore sostenibile e inclusivo del Veneto.
L’IMPEGNO DI DESPAR VERSO L’INCLUSIONE SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’: IL PROGETTO IDEM DELLA COOPERATIVA VITE VERE DOWN DADI Anche per questo anno Aspiag Service-Despar ha portato avanti il suo impegno verso l’inclusione lavorativa e la valorizzazione della diversità collaborando con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, impegnata nell’accompagnare ragazzi con la sindrome di Down a costruire un progetto di vita il più possibile autonomo, sia dal punto di vista occupazionale, che abitativo e affettivo – relazionale. La collaborazione è nata nel 2020, quando la concessionaria del marchio Despar ha scelto di sostenere il progetto “iDem” della Cooperativa. Grazie a questo progetto, che ad oggi vede ben cinque ragazzi, l’azienda, insieme alla cooperativa, è riu-
scita ad accompagnare giovani con Disabilità Intellettiva all’inserimento lavorativo, sostenendoli nella produzione e nella vendita di speciali shopper in cotone decorate a mano dagli stessi ragazzi. Nel tempo sono poi stati realizzati diversi progetti che hanno visto la collaborazione tra la Cooperativa e Aspiag Service – Despar, svolti con il fine di sensibilizzare le persone a comprendere quanto sia necessario che la disabilità esca dalla sfera ristretta di coloro che ne sono coinvolti, per trovare invece spazio nei luoghi della vita quotidiana affinché anche le persone con disabilità possano vivere sempre più una vita vera.
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DICEMBRE 2023
on-line:
Antibiotico-resistenza Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci
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Antibiotici: usare con prudenza
ntibiotico-resistenza: dal 18 al 24 novembre, un’intera settima mondiale è stata dedicata a far crescere la consapevolezza sull’importanza dell’uso prudente degli antibiotici e degli antimicrobici, in generale. Un uso improprio, infatti, contribuisce a rendere i batteri resistenti ai successivi trattamenti. Oltre agli antibiotici, fanno parte dei farmaci antimicrobici anche antivirali, antifungini e antiprotozoari. La resistenza a questi farmaci è la capacità dei germi patogeni di sopravvivere e moltiplicarsi anche in presenza di sostanze antimicrobiche usate per combatterli. Quando sono esposti a questi farmaci, molti germi (batteri, virus, funghi) sono infatti in grado di sviluppare meccanismi di resistenza che possono diffondersi rapidamente ed essere trasmessi anche ad altri germi di specie diverse. La conseguenza di tale fenomeno è lo sviluppo di popolazioni di batteri, virus, funghi e protozoi che non vengono uccisi dai farmaci a nostra disposizione e che quindi possono causare infezioni incurabili o persino mortali. La diffusione delle resistenze agli antimicrobici è favorita da un loro Prosegue alla pag. seguente
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Eliminazione della violenza contro le donne, gli allestimenti delle ulss venete
Antibiotico-resistenza
I NOMI, I VOLTI E LE STORIE DEL FEMMINICIDIO… NON SOLO NUMERI Scarpette rosse, i nomi di alcune delle vittime e frasi rappresentative. Gli allestimenti dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Treviso dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, quello di Padova dell’Ulss 6 Euganea, o le iniziative dell’Ulss 3 Serenissima: un piccolo spazio per un grande significato
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Una dura lotta contro l’uso improprio dei farmaci uso eccessivo e inappropriato, sia in medicina umana sia in ambito veterinario. Negli ultimi anni questo problema è divenuto un’emergenza di sanità pubblica, che determina un aumento della spesa sanitaria, l’allungamento dei tempi di degenza, fallimenti terapeutici e soprattutto un aumento della mortalità. I dati raccolti dalla sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza AR-ISS e dalla sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi (che rientrano tra i batteri sorvegliati perché il loro sviluppo di resistenza agli antibiotici costituisce una minaccia reale o potenziale per la salute pubblica), coordinate dall’ISS, e recentemente pubblicate su EpiCentro, hanno evidenziato che nel 2018 in Italia le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono più alte rispetto alla media europea anche se, in generale, si è osservato un trend in calo rispetto agli anni precedenti. La ricerca scientifica volta a individuare nuovi farmaci non riesce a tenere il passo con la capacità dei microrganismi di sviluppare nuove forme di resistenza. Per arginare il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza è necessario e urgente agire alla radice del problema, attraverso un uso più prudente e oculato degli antimicrobici. Solo così si può preservare l’efficacia di questi farmaci, risorsa preziosa che negli ultimi decenni ha salvato tante vite umane. Si tratta di una vera e propria la lotta contro l’antimicrobico-resistenza, che presuppone anche da parte di ciascuno un comportamento corretto nella gestione di questi farmaci. È fondamentale usarli solo quando strettamente necessari, seguendo le indicazioni del medico. Gli antibiotici non sono efficaci contro malattie virali comuni come il raffreddore e l’influenza: in questi casi l’assunzione di antibiotici è non solo inutile ma anche dannosa, perché favorisce lo sviluppo di batteri resistenti e altera l’equilibrio della flora batterica intestinale. Ecco, dunque, le azioni concrete che ciascuno di noi può adottare: assumere antibiotici solo se prescritti dal proprio medico di fiducia, rispettare scrupolosamente le modalità e le tempistiche di assunzione indicate dal medico (non saltare le dosi e non sospendere la terapia anticipatamente, anche se ci si sente meglio); non assumere di propria iniziativa antibiotici avanzati da terapie precedenti; in caso di malattie come il raffreddore e l’influenza, avere cura di sé, stare a riposo e al caldo e assumere molti liquidi; chiedere consiglio al medico o al farmacista sui farmaci utili per lenire i sintomi come febbre, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari; non assumere antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico. E’ bene tener presente inoltre che è possibile prevenire le infezioni anche tramite la vaccinazione contro le malattie infettive. E ricordiamoci di smaltire gli antibiotici non utilizzati secondo le modalità previste (eventualmente chiedendo al farmacista indicazioni al riguardo). (fonte: Regione Veneto)
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Giornata mondiale contro l’Aids. I dati in Italia nel 2022 confermano la tendenza, ma non va abbassata la guardia
Nuove diagnosi di Hiv, in diminuzione dal 2012
Il nostro Paese si colloca sotto la media europea con 3,2 casi. L’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2019 era nella fascia 25-29 anni
A
ids, la ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma non si deve ancora abbassare la guardia. Se, da un lato, è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi è ancora consistente. In questo contesto rimane essenziale l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone con l’Hiv. I dati più recenti sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia sono stati diffusi dal Ministero della Salute lo scorso 16 novembre e sono relativi al 2022. Sono stati pubblicati sul Notiziario Istisan, redatto dal Centro Operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute e i referenti della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Nuove diagnosi d’infezione da HIV.
Nel 2022, sono state 1.888 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 3,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (numero di casi risetto a quello della popolazione) delle nuove diagnosi Hiv è in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente dal 2018 al
2020 e un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19. L’Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi Hiv, nel 2022 si colloca al di sotto della media stimata dei Paesi dell’Europa occidentale e dell’Unione Europea (5,1 casi per 100.000 residenti in entrambe le aree).
Nel 2022, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si è riscontrata nella fascia di età 3039 anni, mentre fino al 2019 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni. Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordi-
ne decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (Msm), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi Hiv in stranieri, sia maschi che femmine. Dal 2015 è aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv. Nel 2022 quasi la metà delle persone con nuova diagnosi Hiv ha effettuato il test in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’Hiv, una proporzione che è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2022 gran parte delle persone con nuova diagnosi di Aids ha scoperto di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, con una proporzione stabile rispetto al 2021. Casi di AIDS. Nel 2022, sono state notificate 403 nuove diagnosi di Aids, pari a un’incidenza di 0,7 per 100.000 residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, al 31 dicembre 2022 sono stati notificati al Coa 72.556 casi. L’età mediana alla diagnosi mostra un aumento nel tempo, sia tra i maschi che tra le femmine. Nel 2002 la mediana era di 40 anni per i maschi e di 36 per le femmine, nel 2022 le mediane sono salite a 46 anni per i maschi e 44 per le femmine. Nell’ultimo decennio la proporzione di casi di Aids in femmine tra i casi adulti è rimasta sostanzialmente stabile, nel 2013 le femmine erano il 24,6% mentre nel 2022 il 25,8%. Il numero di decessi in persone con AIDS è rimasto pressoché stabile dal 2014.
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Ostetricia e Pediatria. Al punto nascita dell’ospedale di Chioggia l’esperimento
Skin to skin con papà appena nata
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ascite e parti, se la mamma non può effettuare la procedura “skin to skin”, “pelle a pelle”, perché non sta bene oppure perché è stata sottoposta a taglio cesareo, allora da oggi… ci pensa il papà. Per la prima volta, infatti, nel Punto Nascita di Chioggia, Ulss 3 Serenissima, si è avviata la procedura, coinvolgendo il papà del neonato. “Lo “skin to skin” - spiega il Primario di Pediatria, Andrea Cattarozzi - è una procedura raccomandata ormai da tutti gli studi neonatologici. Seguendo questa pratica, subito dopo il parto si appoggia il neonato sulla pelle della mamma in modo da ricreare quell’unione mamma-bambino che si è interrotta
al momento del parto. Per il neonato, che fino a pochi istanti prima si trovava immerso in un liquido a 37 gradi, percepire la temperatura corporea della mamma, sentirne l’odore, tornare subito ad udire il battito cardiaco che lo aveva accompagnato per tutto il tempo della crescita nel ventre materno, vuol dire rientrare in un mondo rassicurante ed abbassare in modo importante il proprio livello di stress”. “Anche la mamma - prosegue il Primario di Ostetricia, Luca Bergamini - trae gran beneficio da questo contatto stretto, non solo per la sensazione di intensa felicità che ne deriva, ma anche perché viene indotta la produzione di tutti quegli ormoni che predi-
spongono all’allattamento ed alla normalizzazione dell’utero. Ci sono casi però in cui effettuare il “pelle a pelle” materno non è possibile e proprio per ovviare a questo problema presso il Punto Nascita di Chioggia
è stato avviato un progetto che coinvolge i papà”. Nelle scorse settimane è nata la piccola Rosa, una bellissima neonata venuta alla luce con taglio cesareo. La mamma, Silvia, ricordava con tristezza il fatto di non aver potuto toccare il suo primo figlio per le prime tre settimane di vita perché nato prematuro. “Anche per questo mamma Silvia, insieme al marito Daniele - spiega il dottor Bergamini - ha chiesto di poter fare da apripista per questa nuova pratica dello “skin to skin” con il papà. Cosi, mentre la mamma era ancora in sala operatoria a completare tutte le procedure chirurgiche necessarie, il papà Daniele ha tolto la maglietta, ha ab-
bracciato la sua piccola creatura ed è stato avvolto da un protettivo telo caldo mentre il personale ostetrico avviava i monitoraggi affinché fossero garantiti i massimi standard di sicurezza”. “Appena appoggiata sul torace del papà racconta il dottor Cattarozzi - la neonata ha smesso di piangere, si è tranquillizzata, respiro e battito cardiaco si sono fatti regolari e si è addormentata rilassata. L’espressione del padre mentre ammirava la sua bambina, la serenità della piccola e la felicità della mamma quando finalmente è potuta rientrare nella propria camera, e ha assistito alla scena, hanno dato una grande emozione a tutto il personale ostetrico e pediatrico”.
Allattamento al seno, lavori in corso per un nuovo progetto all’Ospedale di Camposampiero Sintonizzati
sul futuro.
Allattamento al seno e PAA, “Policy Aziendale sull’Allattamento”, indicatore di qualità delle cure perinatali, neonatologiche e è un progetto promosso a livello nazionale dalle principali società pediatriche: non si tratta di un mero atto nutrizionale ma di scientifiche dell’area perinatale e pediatrica al quale ha aderito una pratica che apporta grandi benefici in termini di salute, anche il presidio ospedaliero di Camposampiero, dell’Ulss 6 socioeconomici ed ecologici”. “Una corretta assistenza, a partire Veneto24 passa al sistema di ultima dal momento della nascita - continua il dottor Vecchiato -, impatta Euganea. DAB che permette I lavori sonogenerazione in corso per quello che è stato presentato come un fortemente sull’avvio dell’allattamento e quindi sulla salute e sulla di per ascoltare anche la alla radio con del unavita futura di madri e bambini”. E’ dunque questo il motivo per investimento il futuro dei nostri bambini: conclusione cui il direttore della Pediatria insieme al dottor Marcello Rigano, percorso l’ospedale otterrà la prevista certificazione. qualità audio perfetta. “L’allattamento al seno – dichiara il dottor Luca Vecchiato, direttore della Uoc di Ostetricia e Ginecologia, hanno scelto di far direttore della Uoc di Pediatria del “Pietro Cosma”, - è un importante entrare nel progetto - con il sostegno della Direzione Generale -
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il punto nascita di Camposampiero. “L’obiettivo – prosegue il dottor Vecchiato - è incrementare i tassi di allattamento materno esclusivo alla dimissione (attualmente da noi, dal monitoraggio effettuato tra maggio e settembre, si attesta al 65%) e migliorare le pratiche assistenziali che eroghiamo nell’ambito dell’allattamento. In tale ottica stiamo rivedendo, per potenziarne la capillarità, i protocolli che disciplinano il contatto pelle a pelle alla nascita e il “rooming in” ed altre procedure e stiamo compiendo un’ampia azione di formazione sul personale, secondo il modello previsto dall’Organizzazione mondiale della sanità”.
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sul futuro. “Solidità, design e innovazione: così Fulgor Milano. L’azienda è stata acquisita dalla Meneghetti di Rosà, per sfondare negli Usa
abbiamo conquistato il mondo”
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche Dall’unione di due storiche realtà, unla prodotto innovativo ha permesso una crescia costante, come racconta radio conche una qualità audio perfetta. il titolare Gianni Meneghetti. La carta vincente? Un approccio libero e un art director atipico
L
a storia di Fulgor Milano è la storia di due aziende che si sono fuse per creare qualcosa di unico e per andare alla conquista del mondo.
La Meneghetti, storica realtà di Rosà, ha radici profonde che risalgono al 1960. Gli inizi sono tutti dedicati alla produzione di componenti per l’elettrodomestico. Alcuni anni dopo, nel 1985, la seconda generazione entra in azienda introducendo la prima svolta: dalla produzione dei componenti si passa alla realizzazione del prodotto finito, con i primi piani cottura. È l’inizio di una crescita che prosegue a ritmi esponenziali: “Da allora abbiamo registrato incrementi quasi a doppia cifra ogni anno” ricorda il titolare Gianni Meneghetti. Il 1990 segna l’avvio anche della produzione di frigoriferi e negli anni Duemila arrivano i forni
re per rispondere al mercato degli
Gianni Meneghetti
lo, art director -. Abbiamo studiato dei prodotti nuovi, dal design molto riconoscibile, iconico e distintivo e questa è stata la leva che ci ha dato modo di avere successo. I nostri prodotti hanno un design molto robusto, tanto da sembrare prodotti professionali, ma curati in ogni dettaglio, riconoscibili e con finiture artigianali”. La ricerca dell’innovazione è una costante: “Stiamo cercando di innovare alcuni prodotti - prosegue Marinello -. Ad esempio, negli Usa siamo all’avanguardia nell’induzione”. La carta vincente? Un art director “atipico” e un approccio libero nella realizzazione del prodotto: “Io non nasco come industrial designer, tutt’altro - precisa Marinello -. Non ne conosco le logiche e quindi sono libero da vincoli legati alla fattibilità: io disegno il prodotto e i nostri ingegneri hanno il compito di tradurlo in realtà”.
Titolare Fulgor Milano
www.veneto24.it Stati Uniti – aggiunge Ugo Marinel-
da incasso. L’azienda ben presto esce dai confini nazionali, aggredendo i mercati europei e asiatici. La seconda protagonista di questa storia si chiama Fulgor Milano, classe 1949. “Gli inizi sono simili a quelli della Meneghetti, con la differenza che Fulgor produceva cucine a legna, quelle a basso costo. Poi negli anni anche quest’azienda ha dirottato la produzione sugli elettrodomestici da incasso, concentrandosi
molto sul mercato del Nord America. Un mercato molto complicato, che alla Meneghetti mancava. Ecco perché nel 2009 abbiamo deciso di fondere le due aziende. Una scelta che ci ha permesso di completatre il pacchetto di elettrodomestici e la nostra copertura a livello mondiale” sottolinea Meneghetti. “Con l’acquisizione di Fulgor Milano abbiamo avviato anche una revisione stilistica del prodotto, in particola-
I NOSTRI NUMERI
“Diffusi in tutto il mondo, ma vogliamo farci conoscere a casa nostra”
SEDI
2 Milano e Rosà 104 MILIONI SCARICA L’APP RADIO VENETO24 “Il marchio Fulgor Milano e Meneghetti sono conosciuti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Sud America, dal resto d’Europa alla Cina, dove abbiamo diversi showroom. Ma a ‘casa nostra’ non siamo molto noti, Ecco perchè abbiamo deciso
di investire nel territorio”. Così il titolare Gianni Meneghetti racconta l’impegno dell’azienda in Veneto. E aggiunge: “È un vero peccato essere il leader in certi mercati ed essere degli sconosciuti nel proprio paese.
DI FATTURATO NEL 2022
“Ci riconosciamo nei valori di Pallavolo Padova e l’entusiasmo ci ha contagiati”
D
a poche settimane Fulgor Milano è entrata nella famiglia di Pallavolo Padova., aumentando la famiglia degli sponsor, ora a quota 102. “Abbiamo aderito con entusiasmo alla partnership con Pallavolo Padova in quanto entrambi puntiamo all’ottenimento di risultati nuovi ed ambiziosi - commenta Gianni Meneghetti -. È inoltre desiderio comune coltivare attraverso una sana competizione alti valori di socializzazione, integrazione e benessere. Come non riconoscere quindi a Pallavolo Padova ed a Fulgor Milano questa rilevante missione”. La conoscenza tra Fulgor e Pallavolo Padova è stata favorita da un “amico” comune Flavio Greggio, che ha visto i molti punti in comune tra le due realtà, soprattutto per quanto riguarda i valori portati avanti. “Avevamo già avuto esperienze di sponsorizzazioni sportive, ma abbiamo scoperto nel mondo della pallavolo un ambiente ancora “puro” e l’entiusiasmo che si respira a tutti i livelli è contagioso - continua Meneghetti -. Oltre a questi importanti valori sociali, abbiamo scelto di legarci a Pallavolo Padova anche perchè è una società con forti radici, essendo una delle squadre più vecchie in Italia per quanto riguarda questa disciplina sportiva”. “Siamo entusiasti di annunciare questa nuova collaborazione con Fulgor Milano, marchio di prestigio e dalla rilevanza nazionale – commenta dal canto suo Giancarlo Bettio, presidente di Pallavolo Padova –. Mi sento di ringraziare la famiglia Meneghetti per la fiducia riposta nel nostro club e per aver deciso di intraprendere questo percorso che da prestigio al nostro progetto sportivo”.
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PUGLIA
L’arco ionico del Salento laddove vissero ro i Messapi Mare, terra e tante sorprese di Renato Malaman
Viaggio nei 12 comuni della zona dell’Arneo leccese, alla scoperta di borghi, chiese barocche, castelli e torri di pietra. Ma anche di storie, personaggi e tradizioni poco note: Copertino gemellata con Cupertino; l’ingegnere che fa rivivere Leonardo e il florido commercio dell’olio lampante prodotto per secoli nei frantoi ipogei tipici dell’area Copertino gemellata con Cupertino: il paese pugliese del “santo dei voli” (San Giuseppe da Copertino, vissuto nel ‘600 e finito ingiustamente davanti all’Inquisizione) con la città californiana sede della Apple e capitale mondiale dell’informatica… A Galatone, invece, c’è un ingegnere, al secolo Giuseppe Manisco, che ha dedicato la sua vita a studiare e a ricostruire la geniali macchine progettate da Leonardo Da Vinci. Macchine oggi esposte al Palazzo Marchesale della città. Sono due fra le mille curiosità del Salento meno conosciuto. Quel Salento del magnifico “arco ionico” e del suo interno, che si specchia sulla luminescente pietra di carparo, il resistente e screziato tufo locale con cui sono costruiti borghi e chiese di questo bellissimo lembo del “tacco d’Italia”. Pietra a blocchi dal taglio regolare che ha dato forma e vita al barocco più originale ed elegante che si conosca. Carparo, formatosi da sedimentazioni calcaree nelle profondità marine, che è simbolo della felice sintesi fra terra e mare, anima del Salento stesso. Non solo spiagge, dunque, in Salento. C’è un interno che è come uno scrigno, che si fa conoscere se si sceglie di seguire un itinerario riassumibile metaforicamente nella fitta rete di torri d’avvistamento che dalla costa ionica arrivavano anche all’interno per scongiurare gli attacchi saraceni: un filo d’Arianna diverso, intrecciato di storia e di cultura, di tradizioni e di commerci. Di questi ultimi il più importante fu quello dell’olio lampante che per due secoli, fra ‘600 e ‘800, significò la fortuna di quest’area, riempiendo le navi in partenza da Gallipoli e dirette in tutto il mondo. Perché l’olio lampante salentino, ottenuto frangendo le olive nei tantissimi frantoi ipogei della zona, era il combustibile ideale per le lampade visto che aveva il pregio di non produrre fumi e cattivi odori. Chi vuole illuminare oggi questi brani di cultura materiale del Salento è il Gal “Terra d’Arneo”, gruppo di azione locale formato da 12 comuni: Alezio, Campi Salentina, Carmiano, Copertino, Galatone, Gallipoli, Guagnano, Leverano, Nardò, Porto Cesareo, Salice
Salentino e Veglie. “La Terra d’Arneo è ricca di tesori – dice il presidente Cosimo Durante – che esulano i luoghi comuni. Terra intrisa di valori, con una storia antichissima, che affonda le sue radici nella civiltà messapica”. E a questa civiltà preromana, di cui non è stata ancora decriptata la lingua, uno dei comuni, Alezio (dove sono stati rinvenuti i lacerti di una città ancestrale), ha dedicato un interessante museo. Come pure una storia poco conosciuta racconta il possente castello di Copertino, su cui mise le mani anche Carlo V e che oggi risulta magnificamente restaurato: è famoso anche per la splendida collezione di carrozze donate dai conti Vincenzo e Barnardino Telesio di Trani. Ma sulla sommità del maniero spicca un’altra particolarità: un vigneto ottenuto da antichi cloni locali di Negramaro. Tradizione ripresa anche dalla cantina cooperativa Cupertinum, nata nel 1935 (molta bella la sede in pulito stile razionalista) e custode esclusiva del privilegio vescovile di produrre vino da messa. Ma di cantine di radicata tradizione la zona è ricca, come quella dei Conti Zecca a Leverano e dei Coppola a Gallipoli. Il Negramaro è il vino che meglio rappresenta questa zona, famosa anche per il Salice Salentino, vino Doc (una delle sei Doc presenti nel territorio delle “Terra d’Arneo”) che, oltre al rosso, dal 2010 presenta anche le varietà bianco e rosato. Dalle uve baciate dal sole si ottengono anche la grappa e gli altri distillati di una premiata azienda familiare di Carmiano, la Grapperia Tenuta Verola che si ispira ai metodi di distillazione trentini. Non poteva mancare il Gin, prodotto che oggi va per la maggiore: ed ecco il Gecogin, prodotto da Valeria e Gabriele Caroppo, una coppia che ha maturato la propria “vocazione” in Irlanda. Gin di botaniche ben selezionate che si degusta fra gli alamibicchi in un ambiente di gradevole e vivace design. E restando nel piacevole solco del vino, va ricordato che a Leverano ancora si festeggia il Novello, brioso vino d’autunno a cui la città dedica una delle sue feste più famose e popolari, inscenata all’ombra della
Nella foto di apertura: una veduta panoramica del centro storico di Gallipoli e dei bastioni che vegliano il suo porto Qui a lato: Giuseppe Manisco, l’ingegnere di Galatone che ha ricostruito molte macchine leonardesche, ora esposte in un museo; a destra la cantina storica dei Conti Zecca Sotto: il castello di Copertino e il membro di una confraternita religiosa incappucciato in occasione di un rito del periodo pasquale
austera torre normanna di Federico II ai primi di novembre, con tanto di danze di pizzica a piedi nudi sul selciato bianco della piazza. Vino Novello da abbinare a un buon piatto di scapece: piccoli pesci fritti e marinati tra strati di mollica imbevuta di aceto e zafferano, prima di concludere con il celebrato pasticciotto, il dolce della zona. Leverano è orgogliosa anche del
grande pannello “Il teatro della vita”, dipinto nel dopoguerra da Geremia Re e ospitato nella sede di una banca: rappresenta l’Italia e il Sud, un affresco al femminile dove le donne raccontano la storia dei loro uomini in guerra, ma con la speranza nel domani e in una società migliore. Gallipoli e Porto Cesareo sono le gemme di mare che
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racchiudono la “Terra d’Arneo”. La Gallipoli di case bianche racchiusa nelle sue mura sul mare è ormai una delle perle del turismo internazionale. Anche Porto Cesareo è fiero del suo mare, come pure della sua attività peschereccia. Entrambe, però, sono città vive tutto l’anno, dove l’anima del Salento è come il battito del cuore. Impossibile non innamorarsene…
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Film e serie tv visti da vicino
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Rubrica a cura di
Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti
Il “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti
Tropppo alte le aspettative “The crown” regge a metà
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l “Blocco” raddoppia e punta ai piani alti. A Milano sono partite le riprese della seconda stagione di Blocco 181, serie Sky Original realizzata in in collaborazione col rapper Salmo. La seconda stagione partirà con un salto temporale. Quando Blocco 181 tornerà sugli schermi – presumibilmente non prima di fine 2024 -, il racconto partirà due anni dopo il finale della prima stagione. “Sentivamo la necessità di lasciar passare del tempo, rispetto agli eventi della stagione precedente. Ritroviamo Mahdi, Bea e Ludo in un momento molto diverso delle loro vite, ma sono tutti e tre incastrati in situazioni che a loro stanno strette,” ha anticipato Ciro Visco, nuovamente alla regia nonché produttore creativo della serie. Mahdi, Bea e Ludo di nuovo insieme. Abbiamo lasciato i tre protagonisti più divisi che mai, alla fine della prima stagione. Sarà un evento dirompente che li riporterà a unire le forze. La realtà del “Blocco” è molto diversa dopo che gli scontri tra bande hanno portato il trio di protagonisti – e il loro amore senza etichette – a intraprendere percorsi diversi. Da una parte c’è Bea (Laura Osma), divisa tra il suo ruolo di Segundera e la speranza di una vita normale, e dall’altra Mahdi (Andrea Dodero), che cerca in ogni modo di coprire il vuoto lasciato dalla morte del boss Nicola Rizzo. Quando tornerà in città Ludo (Alessandro Piavani), ferito e perso dopo un evento di cui si addossa le colpe, il trio sarà costretto a fare i conti con quel legame che per tanto tempo hanno cercato di sopprimere. La verità è che insieme sono più forti: così tra vecchi amici e nemici, l’avventura è senza esclusione di colpi. Rivedremo Alessandro Tedeschi nei panni di Lorenzo: il dealer assumerà un atteggiamento più spirituale nella seconda stagione, pur continuando a inseguire il profitto a qualunque costo. Largo alla Kasba. Se i primi otto episodi hanno introdotto i tre protagonisti e i rispettivi mondi – la Misa di Bea, il Blocco di Madhi e la Milano altolocata di Ludo - la seconda stagione espande il racconto con un nuovo microcosmo: quello della Kasba, una realtà giovane e caotica come la musica che produce, fra trap, drill e techno. Grazie a un lungo lavoro di street casting e di reclutamento sui social per trovare i volti dei giovanissimi membri della Kasba, “Blocco 181” continuerà a esplorare le soggettività meno rappresentate sullo schermo, non a caso l serie è stata nominata ai Diversity Media Awards di quest’anno nella categoria delle migliori serie italiane.
Paolo Di Lorenzo
Non è la serie ad essere (s)caduta in basso, siamo noi che le affidiamo il compito di riconciliarci con i nostri ricordi
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l problema della sesta stagione di “The Crown” siamo noi, come il più codardo dei pretesti per mollare una persona. I primi quattro episodi, in streaming Netflix, rappresentano una sorta di altare votivo al personaggio di Diana, interpretato notevolmente da Elizabeth Debicki. Trasformata in una madonna stilnovistica da Peter Morgan - impegnata a schivare i continui presagi della sua imminente morte, oltre alle mine antiuomo, Diana è il punto focale della prima parte della stagione 6, i cui restanti episodi, quelli che raccontano il “dopo”, arrivano il 14 dicembre. The Crown ha sempre giocato - con risultati ambivalenti, a onor del vero - a titillare il voyeurismo del pubblico perdendosi a raccontare le follie del protocollo reale, ammiccando a uno stile sontuoso e quasi documentaristico. Questa capacità di alternare prestigio e soap ha funzionato bene nelle prime due stagioni. Con l’avvicinarsi alla contemporaneità, il gioco è diventato più difficile da reggere. Eppure chi guarda “The Crown”, specialmente chi ha iniziato dalla quarta stagione in poi, ha aspettato proprio questo momento per scoprire come la serie avrebbe gestito la morte di Diana. Se Peter Morgan sia riuscito, o meno, a mantenere la barra dritta è opinabile. Chi ama il camp gioirà per le (numerose) licenze poetiche, chi si aspetta “Super Quark” storcerà il naso. La verità è che la maggior parte di noi si ricorda bene il 31 agosto 1997, si ricorda quel funerale che ancora oggi detiene il record di diretta televisiva più vista nella storia. Oppure ha recuperato il film “The Queen”, scritto sempre da Morgan e dedicato ai giorni - quelli che hanno seguito la morte di Diana - in cui la corona inglese vacillò e fu costretta ad assecondare l’opinione pubblica. Le aspettative, per questa pagina di vita dei Windsor, erano insormontabili. Un conto era quando la serie discettava di Churchill, tutt’altra cosa è dover rendere giustizia alla principessa dei cuori. In sostanza, secondo chi scrive non è “The Crown” a essere (s)caduta in basso, siamo noi che attribuiamo alla fiction il compito di rinconciliarci con la nostra storia recente.
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Economia
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L’analisi. La criminalità oggi si presenta con la faccia di chi offre soccorso finanziario nei momenti difficili delle imprese
Riciclaggio, rischio in agguato per le Pmi L’anno scorso le segnalazioni di operazioni sospette sono state oltre 155mila e per il 99% riguardavano appunto il riciclaggio. Bisogna definire un nuovo quadro normativo per le piccole imprese
S
econdo una stima per difetto elaborata da Banca d’Italia il giro d’affari riferibile alla criminalità organizzata, in Italia, ammonta a 40 miliardi di euro l’anno (più o meno il 2% del pil). Questo importo non include i proventi illeciti derivanti da reati violenti (furti, rapine, usura, estorsioni) ma solo quelli che vengono prodotti da transazioni illecite caratterizzate dall’accordo tra il venditore e l’acquirente (contrabbando, traffico d’armi, scommesse clandestine, smaltimento illegale di rifiuti, ricettazione, prostituzione, cessione di sostanze stupefacenti). Le organizzazioni criminali, desiderose di reinvestire i proventi illeciti, hanno mutato nel tempo il loro approccio al mondo delle imprese e sono oggi meno propense ad adottare metodi intimidatori o vio-
lenti e prediligono un approccio più commerciale (come ha scritto il Centro studi della Cgia di Mestre) utilizzando il finanziamento e/o l’acquisizione degli asset aziendali favorito dalla vulnerabilità economicofinanziaria di buona parte del tessuto produttivo delle piccole e medie imprese. Oggi le organizzazioni criminali si offrono come agenzie di servizi che vanno dalla fornitura di materiali, trasporti, manodopera a prezzi concorrenziali alla fornitura di iniezioni finanziarie risolutive per la stessa esistenza dell’impresa. Così facendo divengono partner strategici e ineludibili dell’imprenditore. A riscontro di ciò nel 2022 le segnalazioni di presunte operazioni sospette (Sos) pervenute all’Uif sono ascese al numero impressionante di 155.426; e di tali segnalazioni ben un quarto
è risultato ad alto rischio, mentre il 99,8% era riconducibile alla fattispecie di possibile riciclaggio. Il mix di aumento dei tassi di interesse e di progressiva diminuzione del credito bancario alle Pmi non potrà che giocare un ruolo di facilitazione strut-
turale per l’infiltrazione criminale nelle realtà economiche. La dipendenza endemica delle Pmi dal capitale di terzi (in primis da quello bancario) comporta che la massima parte delle imprese (secondo i dati più aggiornati dell’Istat su 4.338.000 aziende operanti in
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Italia più del 99% sono piccole e medie imprese) potrebbe diventare oggetto di tentativi di infiltrazione o acquisizione criminale. Dunque si sente la necessità di un ripensamento normativo che porti le Pmi italiane a percorrere strade alternative di finanziamento, ad esempio attraverso un forte impulso (e un conseguente snellimento delle procedure) alla possibilità di raccogliere finanziamenti spontanei con l’utilizzo del web (il cosiddetto crowdfunding “equity based”). Questa possibilità, originariamente prevista solo per le start up innovative, per effetto delle modifiche intervenute ex art. 57 c.1 Dl 50/2017 è teoricamente aperta anche alle piccole e medie imprese, sia “spa” che “srl”. Si tratta di procedere celermente in questa direzione, liberalizzando il più possibile le procedure connesse al fine di sostenere un incrocio domanda di credito-offerta di risorse che il sistema bancario non intende più fare proprio. Giuseppe de Concini
Spettacoli
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Il film. “Cento domeniche” del celebre attore sul crack delle banche venete. Per lui applausi, abbracci e anche lacrime
Albanese: “Onesti traditi da criminali” Una proiezione pubblica e gratuita organizzata dalla diocesi e dalle due associazioni dei risparmiatori. Il vescovo Brugnotto spiega i motivi: “La Chiesa ha il compito di essere vicina a chi soffre. Queste persone fanno parte dei poveri del vangelo. La loro fiducia è stata tradita”. Nel crack della Popolare la diocesi ha perso 1 milione e mezzo e i Servi di Maria di Monte Berico quasi due milioni
P
arla senza mezzi termini di traditori e di criminali Antonio Albanese nell’atrio del cinema Patronato Leone XIII quando incontra i giornalisti alla presentazione di Cento domeniche, il suo film che, ambientato e girato a Lecco, la città in cui è nato e cresciuto, prende spunto e materia dal crack - scandalo delle banche venete. Le parole dure di Albanese, che non fa nomi, sono rivolte contro chi ha tradito la fiducia dei risparmiatori, sentimento che scorre lungo tutto il film. La fabbrica in cui lavora il protagonista che si chiama non a caso come lui, Antonio Albanese l’ha vissuta dai 15 ai 22 anni, quando ha appunto lavorato in un’azienda metalmeccanica. “Ho avuto la fortuna – sottolinea Albanese, che è regista e protagonista del film – di incontrare persone che mi hanno convinto a rappresentare questa vergogna, come Carlo degli Esposti e la Vision distribution. Questa è una vicenda che scuote gli animi. E io ho lavorato con passione e onestà. Serviva un sincero realismo. Un taglio diverso rispetto ad altri film, anche se il mio film più comico, cioé Cetto Laqualunque, in realtà è un film drammatico sulle condizioni dell’Italia”. Albanese spiega di “aver lavorato molto sulla immedesimazione nel personaggio”. Sa bene di essere a Vicenza, al centro di “un dolore enorme, troppo difficile perfino da pensare, gente onesta che s’è sentita tradita da criminali”. La vicenda del crack delle banche, sottolinea, è una vergogna che non deve ripetersi. È travolto dagli applausi al termine della proiezione, abbracciato, molti sono commossi e qualcuno in lacrime. Albanese è salito sul palco ed è stato intervistato da Gian Antonio Stella. È intervenuto il sindaco Possamai e ha preso la parola anche il vescovo Brugnotto, che ha organizzato la proiezione al Patronato e anche alla multisala Palladio a Settecà. Oltre alla diocesi, per questa presentazione si sono mobilitate anche “Noi che credevamo Associazione medio-piccoli risparmiatori” e “Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza”. “Mi sono profondamente commosso perché il vostro applauso per me era molto importante”, ha spiegato dal palco al termine del film. “Il titolo, Cento domeniche, ha aggiunto – ricorda la fatica dei risparmiatori perché era il nome di una casa che mio padre ha costruito in due anni, lavorando di dome-
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Antonio Albanese e Gian Antonio Stella al cinema “Patronato”, dove è stato proiettato il film. Nell’altra foto l’intervento del vescovo, mons. Giuliano Brugnotto
nica”, ha raccontato il regista. Perché la diocesi ha voluto organizzare la proiezione gratuita del film di Albanese? Ha risposto il vescovo, presente in sala: “Come Chiesa dobbiamo essere vicini a chi è debole e in difficoltà. Il film offre una lezione che riguarda il futuro e ci proietta in una dimensione etica. C’è una parola che torna molto ed è fiducia. Quando s’interrompe questo circuito viene meno anche il rapporto con le istituzioni”. A una domanda di Stella, mons. Brugnotto sottolinea: “È evidente che in
questa vicenda, peraltro complessa, siamo di fronte a persone scartate, lasciate ai margini, ai poveri del vangelo”. A margine dell’iniziative, comunque benemerita, va ricordato che anche la diocesi figura nell’elenco degli azionisti che hanno visto andare in fumo i loro risparmi: la diocesi ha perso un milione e mezzo di euro nel crack e i Servi di Maria di Monte Berico quasi due milioni, come riportava anche il Corriere della Sera in un articolo del 26 marzo 2016.
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21 novembre 2023 - 7 gennaio 2024
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A tavola
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Rubrica a cura di
Idee in cucina, facili e sfiziose
Sara Busato
Le festività natalizie rappresentano il periodo in cui trascorriamo più tempo in casa, circondati da parenti e amici. E’ importante condividere i pasti delle festività, godendo di quell’atmosfera conviviale unica che solo il periodo natalizio sa regalare. MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale; q.b. di pepe; q.b. di olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
ZUPPA DI LENTICCHIE
TORTA ALL’ARANCIA
Un primo piatto sano e gustoso perfetto per una cena invernale, quando si ha voglia di qualcosa di caldo e nutriente. Facile da preparare da servire magari con qualche crostino di pane Ingredienti: : 300 g di lenticchie rosse decorticate; 2 gambi di sedano; 1carota; porro; aglio; alloro; rosmarino; 1/2 bicchiere di vino rosso; brodo vegetale; sale; olio extravergine di oliva Preparazione: Tritare finemente il cuore di porro, il sedano, la carota e lo spicchio di aglio. In una pentola dai bordi alti, creare un soffritto con un giro di olio, il trito di verdura e una foglia di alloro. Cuocere il soffritto per dieci minuti a fiamma vivace finché inizia a sfrigolare. Una volta rosolato il fondo di verdure, aggiungere le lenticchie e sfumare con 1/2 bicchiere di vino rosso. Subito dopo, aggiungere il brodo già caldo, coprendo le lenticchie e iniziare la cottura, regolando il brodo per ottenere la consistenza desiderata. Dopo 20-25 minuti di cottura a fiamma vivace, assaggiare le lenticchie e regolare di sale. Portare a termine la cottura verificando la consistenza della zuppa. Completare con un giro di olio, aggiungere degli aghi di rosmarino tritati e preparare dei crostini di pane a piacere. La zuppa di lenticchie è pronta per essere servita..
Un profumatissimo dolce sano e genuino. Un dolce soffice e morbido, facile e veloce da preparare. La torta all’arancia è ottima anche con gocce di cioccolato fondente aggiunte all’impasto durante la preparazione. Ingredienti: 1250 g di farina 00; 200 ml di succo di arancia e scorza d’arancia; 150 g di zucchero; 100 g di burro; 3 uova medie; 1 bustina di lievito per dolci; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina
Preparazione: Grattugiare la scorza delle arance e poi spremere le arance e filtrare il succo per eliminare i semi. Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro sciolto e il succo d’arancia. Poi la farina e il lievito setacciati mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Infine, aromatizzare con la scorza d’arancia e l’estratto di vaniglia. Imburrare ed infarinare una teglia del diametro di 24-26 cm e versare il composto. Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per circa 35 minuti.
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apreSintonizzati le porte alla cittadinanza
E
sul futuro.
ra la lontana primavera del 2008 sibile se si fosse mantenuta la destinazione quando il Brolo Bassano Golf Club pro- iniziale del fondo poiché rimaneva precluso poneva all’amministrazione la rea- e NON sarebbe stato realizzato nessun parlizzazione di un campo da golf nell’area di cheggio. La realizzazione del parcheggio e Col Boschetto,Veneto24 trovando ampio la conseguente passaconsenso al sistema di ultima cessione ad uso per la trasformazione della destinazione pubblico per la realizzazione della generazione DAB che permette di ascoltare anche urbanistica.la Purtroppo, in maniera del tutto audio struttura sportiva aperta alla colradio con una qualità perfetta. strumentale e gratuita, si sono susseguite lettività, al pari di qualsiasi altro alterne complicazioni che hanno dilatato i sport, assieme alla manutenzione tempi di realizzazione. www.veneto24.itquotidiana di un polmone verde Finalmente il Brolo Bassano Golf Club sta sono sicuramente un beneficio realizzando i parcheggi poiché la volontà di per Bassano e per chi ci abita. realizzare sia il parcheggio pubblico frutto È proprio con questo spirito di della convenzione pubblico privato che il condivisione che il Brolo Bassano parcheggio privato ad uso della struttura Golf Club apre le porte alla cittaè sempre stata chiara e determinata. Tale dinanza per dare la possibilità di provare accordo è stato concesso dalla proprietà gratuitamente il gioco del golf e scoprirne SCARICA L’APP RADIO VENETO24 per la realizzazione della struttura sportiva i benefici fisici e mentali…o semplicemente come la fruizione ad uso ludico del percorso per fare una passeggiata nel verde a due pedonale, cosa che non sarebbe stata pos- passi dal Ponte Vecchio.
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Comincia un periodo ricco di novità in campo professionale che avranno significative ricadute anche nella vostra vita sentimentale. Nuovi equilibri vi consentiranno una maggiore stabilità .
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Dicembre Dicembre, si tirano le somme
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SAGITTARIO
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LEONE
Vi sentite sotto pressione e avete la sensazione di non riuscire ad andare avanti a lungo. Fermatevi per ritrovare le energie, la serenità e la forza di ripartire con slancio.
CAPRICORNO Avete investito tante speranze e fatto molti sacrifici, ora cominciate a vedere i risultati di un periodo impegnativo. Raccogliete con soddisfazione i vostri meritati successi .
ACQUARIO
State prendendo coscienza della vostra nuova realtà e, piano piano, vi stare creando una nuova quotidianità, una rinnovata routine e spazi tutti vostri. Cominciate a ritrovare la vostra fiducia.
Dovete essere più sicuri di voi e contare con maggiore fiducia sulle vostre doti: questo vi consentirà di scegliere con maggiore serenità quale direzione prendere, in campo lavorativo e affettivo.
VERGINE
PESCI
Vi sentite esclusi da persone che vi sono care e questo contribuisce a creare un po’ di tensione che saprete superare con la vostra proverbiale sensibilità. Tutto si sistema in fretta quando si vuole .
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Avete le idee chiare e sapete esattamente cosa volete. Potrete così muovervi al meglio e vivere fino in fondo i vostri momenti di gioia che a lungo avete costruito investendo molte risorse.
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RIPARTIAMO INSIEME
Quindicinale in edicola il venerdì • Anno 4 - n. 10 • Euro 2,00 • Venerdì 22 Maggio 2020
Redazione 0346.25949 • redazione@araberara.it • Pubblicità 328.4623304 iNValcamonica - Aut. Tribunale Bergamo 1/2017 - P.I. 20/01/2017 - ISSN 2532-1323 - Direttore responsabile Piero Bonicelli - Clusone (BG) 22/5/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl - Abbonamenti: 39 euro - c/c postale n° c/c 70355680 intestazione: Dmedia Group, causale: Abbonamento a Araberara Valcamonica
SCHIENA TACITURNA
Com. Montana
di Aristea Canini La mascherina appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
di Piero Bonicelli
segue a pagina 47
RITORNO A SCUOLA: MA COME?
LIGURIA
di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli
www.veneto24.it
Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
A PAGINA 3
ALTO CANAVESE E’ stato un
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»
I soccorsi dopo l’incidente
A PAGINA 16
weekend di violenza ai danni delle donne, l’ultimo appena trascorso. Infatti, nelle precedenti 24 ore i Carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi per casi di violenza tra le mura domestiche e anche in strada. La scia dei maltrattamenti parte da Rivarolo Canavese, passa per Favria, per finire quindi a Forno. Nel primo caso un giovane ha continuato a mantenere delle condotte persecutorie nei confronti della donna. Negli altri due, invece, vittime sono delle madri, che sono state minacciate dai rispettivi figli. Fondamentale l’intervento di familiari e delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
L’episodio si è verificato l’8 ottobre nei pressi dell’abitazione dove il piccolo risiede, in via Udine, nell’area
sidenziale Influenza redella a sud città
Il vaccino in arrivo... non per tutti
VOLPIANO C’è grande preoccupazione a
Volpiano per la salute di un bambino di tre anni che nella serata di giovedì 8 ottobre è stato investito. Il piccolo si sarebbe allontanato dalla mano del genitore per attraversare la strada, ma sarebbe stato travolto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25
Via Torino, 212 - LEINI (TO) TTel. 011.99.83.427
ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE
la MONTATURA è in OMAGGIO A Leini calcio in quarantena
Non solo Montalto Doraasfalto,
RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza VALPERGA Primae prograna mosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
Se il posteggio è un privilegio... Buffo all’attacco Ivrea
CASTELLAMONTE Coda per il tampone
Rivarolo. Finisce la «guerra»
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse torri». Stando ai dati illustrati in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
San Giusto, maestra L’Ad Foti chiama (TO) -Legambiente 0124/28277 positiva e gli alunni VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Rostagno: «Riaprochiede aiuto dopo la sentenza Ivrea. tutti a fare il tampone il parcheggio Gtt» per pagare La colletta A PAGINA 5
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Com. Montana CENTRO C U C I NE
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di Anna Carissoni Al momento non sappiamo ancora quali modalità adotterà il Governo per il ritorno a scuola. segue a pagina 47
MIGLIORI NO SOGNATORI SÌ di Sabrina Pedersoli Suona la sveglia, ho sonno, la supplico di lasciarmi dieci minuti in più. Che tanto poi sono in ritardo lo stesso. Dove eravamo rimasti? segue a pagina 46
L'OMBELICO DEL MONDO di don Redento Tignonsini Nel 1969, prima di partire per il Kenya, sono stato a Londra perimparare un po' di lingua inglese. segue a pagina 47
In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)
Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida
IVREA Dopo la sentenza del
A PAGINA
ABBIAMO SCELTO DEGLI INCOMPETENTI La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio. segue a pagina 46
ALLE PAGINE 28 e 29
Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11
La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15
Alcuni dei Nostri InProdotti fluenza
Fiorano. La candidatura presentata dal Comune
SAN BENIGNO San Beni-
FAVRIA I lavoratori di Perardi e Gresino manifestano il loro «no»
I soccorsi dopo l’incidente
A PAGINA 16
Il vaccino in arrivo... non per tutti
ACQUISTANDO UN OCCHIALE CON LENTI PROGRESSIVE
IVREA Ennesimo incidente sulle strisce pedonali in corso Massimo nella SPACCIOD’Azeglio AZIENDALE: Area Industriale Albiano d’Ivrea - Via 4 Novembre, 9 - Tel. 380.7129068 mattina di martedì, 13 ottobre. Ancora polemiche sulla viabilità e i trasporti. A PAGINA 5
IVREA
Vaccino antinfluenzale sì o no? Sta per
la 8.00 campagna Vi aspettiamo dal lunedi iniziare al sabato dalle alle 12.30
la MONTATURA è in OMAGGIO
Montalto Dora
Una petizione per salvare l’ufficio postale
d e l l’Asl To 4, mentre all’ospedale di Ivrea, su disposizione della Regione Piemonte, a breve riapr irà il repar to Covid-19. A PAGINA 6 e 7
5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO SU APPUNTAMENTO Tel 0364 330203 www.spadacinimobili.it
Marilisa Schellino
La colletta per pagare la causa persa al Crist
MONTALTO DORA I residenti hanno perso la pazienza e promosso una petizione per gli insostenibili malfunzionamenti dell’Ufficio postale. A PAGINA 17
IVREA Dopo la sentenza del
Ivrea
L’immondizia buttata pure sui marciapiedi
I volontari al lavoro
IVREA Il Carnevale di Ivrea non è soltanto storia e tradizione. Ma anche un business per la città delle «rosse TOMA DI ALBIANO torri». Stando ai dati illustrati 1.8 KG in passato, in ogni edizione la kermesse movimenta tra un minimo di 1,5 a un massimo di 3 milioni di euro. E già quest'anno l'improvvisa sospensione dell'evento per l'aggravarsi della pandemia Covid-19 a metà febbraio ha avuto conseguenze sui bilanci, in primis quelli delle attività commerciali. Per l’emergenza sanitaria anche quella del 2021 non si farà. La notizia verrà ufficializzata tra questa sera e domani, dopo la riunione prevista a Palazzo civico nel tardo pomeriggio di oggi (mercoledì 14 ottobre). A PAGINA 2 e 3
VIA SAN FRANCESCO, 25 - RIVAROLO Ivrea. (TO) -Legambiente 0124/28277 chiede aiuto dopo la sentenza
Numero di testate per regione:
Il vecchio cimitero napoleonico nei «Luoghi del cuore» del Fai A PAGINA 18
Strambino
I rifiuti abbandonati
Sarà una patronale senza alcuna festa
IVREA In pieno centro storico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la strada, sui marciapiedi e pure fuori dei cestini o dai bidoni di raccolta. A PAGINA 9
STRAMBINO La festa Patronale di Strambino quest’anno non sarà ricca di eventi come sempre. Garantite solo le giostre. Per il Covid annullata pure la camminata dell’Ottobre Rosa. A PAGINA 15
Tribunale delle Acque per la causa intentata nel 2016 dal circolo locale di Legambiente contro la costruzione della nuova centrale al Crist, l’associazione si trova a dover pagare 20mila euro per le spese processuali. «Un messaggio rischioso perché disincentiva ad impegnarsi per tutelare l’ambiente – commenta la presidentessa del gruppo eporediese Marilisa Schellino Aiutateci a sostenere la raccolta dell’ingente somma per la salvaguardia del territorio». A PAGINA 11
Marilisa Schellino
Eporediese
Alluvione, volontari tanti in prima linea EPOREDIESE Anche i gruppi Aib
La patronale (foto d’archivio)
dell’Eporediese la scorsa settimana sono stati impegnati per lunghi giorni negli interventi di soccorso post alluvione. A PAGINA 19
I volontari al lavoro
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TOMA ALLE ERBE AROMATICHE 800 G
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Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
CAPO DI PONTE
L’ultima campanella: chiude la scuola delle Suore A PAGINA 8
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
sono stati impegnati in dine dove versi interventi per casi di il piccolo violenza tra le mura domerisiede, stiche e anche in strada. La in via Udine, scia dei maltrattamenti parte nell’area da Rivarolo Canavese, passa residenziale per Favria, per finire quindi a a sud Forno. Nel primo caso un giodella città vane ha continuato a manTOMA ALLE ERBE TOMA MACCAGNO - 1.8 KG tenere delle condotte perseAROMATICHE 800 G cutorie nei confronti della VOLPIANO C’è grande preoccupazione a donna. Negli altri due, inVolpiano per la salute di un bambino di tre vece, vittime sono delle maanni che nella serata di giovedì 8 ottobre è dri, che sono state minacciate stato investito. Il piccolo si sarebbe aldai rispettivi figli. Fondalontanato dalla mano del genitore per atTOMA PEPERONCINO BURRO ARTIGIANALE mentale l’intervento diAL famitraversare la strada, ma sarebbe stato traG 250 G / 500 G liari e delle forze800 dell’o rdine, volto da una Vespa che sopraggiungeva. A PAGINA 25 che hanno evitato il peggio. A PAGINA 7
Prossima Uscita Venerdì 5 Giugno RINASCITA
BRENO
Alluvione, volontari
Anche i gruppi Aib dell’Eporediese la scorsa settimana L’episodio ALTO CANAVESE E’ stato un stati impegnati per lunghi sono weekend di violenza ai danni si è verificato giorni negli interventi di soccorso delle donne, l’ultimo appena l’8 ottobre trascorso. Infatti, nellepost pre- alluvione. nei pressi A PAGINA cedenti 24 rch oreivioCarabinieri dell’abitazio La patronale (foto d’a ) 19 -
Ma sono state evitate le domande importanti (non avendo da dare le risposte?) sui temi di attualità che ha proposto l’emergenza del Coronavirus
a pagina 46
A PAGINA 12
L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
gno piange Ans elmo Grandinetti, l’81enne rimasto coinvolto in un fatale incidente stradale lo scorso 28 settembre. A PAGINA 19
DARFO Alessandro Pedretti, il Covid, le allucinazioni e la sua rinascita in musica
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
di Giovanni Cominelli
Eporediese
Sarà una patronale
A PAGINA 20
San Benigno
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
segue a pagina 47
IL RACCONTO
CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
Ivrea Lombardore
“Dagli atri muscosi...”, dalle cucine fumose, dai divani sfatti dei salotti che sembravano musei e adesso sembrano accampamenti, dalle camere che fin troppo spesso si sono fatte larghe da che qualcuno se n’è andato per sempre, dagli orti che come nulla fosse hanno la terra grassa di sempre, dai giardini fioriti di un maggio temporalesco... “un volgo disperso repente si desta / intende l’orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor”. Si rimette in moto la vita, il rumore del motore dell’auto lasciata in garage che sembrava un relitto archeologico di tempi andati sembra un canto dell’exultet che è mancato la notte della resurrezione. E allora nelle facce slavate del lungo eremitaggio, “...ne’ guardi, ne’ volti confuso ed incerto / si mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d’un tempo che fu...”, orgoglio o semplice sospiro di sollievo di avercela fatta, di averla scampata, ma poi quando uno esce di casa... “s’aduna voglioso, si sperde tremante / per torti sentieri, con passo vagante/ fra tema e desire, s’avanza e ristà...” (I coro dell’Adelchi). Ci si muove come dovessimo ricominciare a imparare non solo a camminare, a correre, ma anche a salutare per strada le persone, cercando di riconoscerle dietro la mascherina, salve, buon giorno e poi tre passi avanti ci si chiede “ma chi era?”, dobbiamo riscrivere il galateo di una nuova era.
Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
Gli resta la gamba senza alcuna festa tantiUn inbambino prima dilinea tre anni Pensi onato incastrata dentro Madre presa a pugni. L’ex a schiaffi investito da una Vespa STRAMBINO EPOREDIESE investito sulle strisce «Perardi e Gresino», la protesta dei 100
I rifiuti abbandonati
di Piero Bonicelli
Dopo l’arresto di Alex Ficarra il fratello Nicolas ha distrutto le vetrine del locale dello scontro
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il ra sindaco: St mbino «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
IVREA In pieno centro stouna mietitrebbia rico ci sono sacchetti di rifiuti abbandonati per la Paura strada, LOMBARDORE a Lombardore per un fuori incisui marciapiedi e pure dente sul lavoro. Intorno dei cestini o dai bidoni di alle 16 di sabato 10 un raccolta.agricoltore di 38 anni è A PAGINA rimasto seriamente ferito.9
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A PAGINA 3
Studentessa nei «Luoghi del cuore» del Fai viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove 18 sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
CUCINE A PAGINA
VI ASPETTIAMO RIPARTIAMO INSIEME
la causa persa al Crist
RIVAROLO Finito L’incubo del parcheggio
L’immondizia buttata pure Il vecchio cimitero napoleonico CUORGNÈ Martedì sui marciapiedi VALPERGA Il cancello del Comune chiuso, il divieto di parcheggio e il cortile pieno di autovetture. Un’anomalia che non è passata inosservata. A PAGINA 13
*PRENDERE VISIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO
IVREA Ennesimo incidente IVREA Vaccino antinwww.autosporttorino.it sulle strisce pedonali in corso fluenzale sì o no? Sta per Massimo D’Azeglio nella iniziare la campagna mattina di martedì, 13 otd e l l’Asl To 4, mentre n. 40 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 2,00 tobre. Ancora polemiche sulall’ospedale di Ivrea, su La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI la viabilitàEdizione e idetrasporti. disposizione della RegioA PAGINA 5 ne Piemonte, a breve riapr irà il repar to CoL’INCHIESTA Viabilità vid-19. A PAGINA 6 e 7
il «rondò» Unapure petizione non morire per per salvare l’ufficio postale
A PAGINA 8
BRENO
Quasi pronta la caserma per le
segue a pagina 47
VOLPIANO Ora è in prognosi a Torino
Un bambino di tre anni investito da una Vespa
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RITORNO A SCUOLA: MA COME?
alle gambe dai proiettili esposi dal giovane di San Giorgio. Il sindaco: «Fatti estranei alla città, non siamo il Bronx»
Il Covid «cancella» il Carnevale 2021 Così Ivrea perde altri milioni di euro
SAN BENIGNO San Beni-
ALLE PAGINE 9 - 13
A PAGINA 2
donne carabiniere Imprenditori, amministratori, insegnanti, agricoltori, commercianti, ar tigiani, Via Brendibusio, 26 sportivi, musicisti... storie di ripartenze faticose e coraggiose 25050 NIARDO (BS) 27
APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO di Aristea Canini
viene travolta Mercoledì notte di paura nel dehor di una pizzeria dove sulle strisce Maurizio e Andrea Rosso, il co-titolare, sono stati colpiti
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SCHIENA 5000 MQ. DI ESPOSIZIONE A NIARDO (BS) TACITURNA
CUORGNÈ Martedì
A due settimane dall’incidente non ce l’ha fatta
La Fase 2 sarà lunga, se finirà soltanto con la scoperta del vaccino. Vivremo per uno/due anni in una condizione provvisoria, sempre guardinghi e sempre a rischio.
APPUNTAMENTO La mascherinaSU appoggiata sul sedile, il finestrino abbassato e il cielo che si libera e va dove vuole. Quasi come noi.
CUORGNE’ Attimi di apprenn. 39 • Mercoledì 14 Ottobre 2020 • Euro 1,50 sione in pieno centro, dove una giovane studentessa canavesana è stataROC investita. Giornale di Ivrea - Iscrizione n. 015381 - P.I. 2018 - Direttore resp. Piera Savio - Ivrea 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI ALLE PAGINE 4 e 5 IN CARCERE Alex Ficarra, 26 anni di San Giorgio, mentre viene condotto in carcere A PAGINA 13
LOMBARDORE Paura a Lombardore per un incidente sul lavoro. Intorno alle 16 di sabato 10 un agricoltore di 38 anni è rimasto seriamente ferito. A PAGINA 20
ALLE PAGINE 28 e 29
RINASCITA
Le aziende agricole ripartono da ciliegie e formagelle
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Non solo gli spari: a Castellamonte si è accesa la faida Studentessa A Forno il figlio picchia la mamma per la droga. Violenze anche a Favria e Rivarolo
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L’INTERVISTA Stefano Malosso, la cultura e uno sguardo ‘Oltreconfine’ verso il futuro
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A Leini calcio in quarantena
Non solo asfalto, pure il «rondò» per non morire
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Cronache (e storie) fra tragedia e farsa al tempo del Covid 19
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Edizione de La Nuova Periferia - Aut. Tribunale Torino n. 2698/1977 - P.I. 1977 - Direttore resp. Piera Savio - Rivarolo Canavese 14/10/2020 - Editore: Media(iN) srl - Stampa: Litosud - Pessano con Bornago (MI) - Pubblicità: Publi(iN) srl 0124.640490 - ISSN 1594-4131 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 comma 1- DCB LO - MI
L’INCHIESTA Viabilità
RIVAROLO Dieci milioni di asfalto per 125 chilometri di strade e una promessa: la rotonda all’incrocio che devia verso la «Pedemontana». ALLE PAGINE 2 e 3
In qualche parte dell’universo ci sono boschi incantati dove gli astri ruotano intorno a una coccinella. (Fabrizio Caramagna)
L’embrassons nous dei papi francescani in assemblea
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La forza della comunicazione glocal La forza della comunicazione glocal
Quasi pronta la caserma per le donne carabiniere A PAGINA 27
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