Il Bassano - Settembre 2022

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n.10IIAnno-localed’informazionePeriodico servizio a pag 10 In arrivo sul territorio trentasei medici di base Per coprire i pensionamenti, l’Ulss 7 Pedemontana assegna 13 nuovi posti nel distretto Bassanese e 23 nell’Alto Vicentino Scarica la nuova App di neanche un La Piazza 24 e non perder ti minuto dei tuoi notiziari preferiti. 2022SETTEMBRE ascoltali on-line su laPiazzaweb.it e sulle migliori Emittenti Radio del VenetodelleNotiziario11:30 delleNotiziario18:30delleNotiziario8:30 delleNotiziario17:30 BRONZOLA Inaugurato alla suola S. Giuseppe il10 ? ??X SPECIALE ELEZIONI Il 25 sfidasettembretrabig5-8 All’ombra della crisi direttore@givemotions.it< A lla vigilia di una stagione carica di incognite gli italiani sono chiamati alle inedite elezioni politiche di inizio autunno, dopo una breve campagna elettorale in versione estiva che ha visto schieramenti e candidati misurarsi su promesse impegnative da mantenere, conti difficili da far quadrare e gli effetti di una crisi epocale, che sicuramente passerà alla storia. segue a pag 5 Ieri, oggi, qualitàGarantiamodomani.erisparmio.Siamosempreconvenienti. Via Capitelvecchio n. 66 36061 Bassano del Grap pa Strada Statale Bassano Rosà, 200 metri pri ma del Grifone (accanto al McD onald) Orari: 9:30 12:00 15:30-18:40 dal lunedì al sabato mattinaSpeciale di informazione a cura di all’interno del giornale alle pag 38-39 Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della domani. Siamo Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della domani. Siamo

l’egida del “Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova”, “Io, Canova. Genio europeo” intende indagare alcuni aspetti mai affrontati prima in una mostra: tra questi la formazione, la maturazione artistica e la partecipazione alla storia europea e mondiale di questo straordinario protagonista che fu capace di orientare il gusto di un’intera epoca.

Bassano del Grappa, tra i luoghi più significativi per la conoscenza del grande artista, segna un momento fondamentale nelle celebrazioni ufficiali per i 200 anni dalla sua morte, con un’ampia e originale mostra che, dal 15 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023, presso il Museo cittadino andrà “oltre” l’universo estetico canoviano. Una rassegna che restituirà un’immagine inedita del grande scultore, affascinante e attualissima,

Curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo con il coordinamento scientifico di Barbara Guidi, organizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa e da Villaggio Globale International e posta sotto

BASSANO

rivelando l’uomo, il collezionista, il diplomatico, il protettore delle arti: una tra le personalità più significative del mondo culturale e politico a cavallo

Ritratto di Abbondio Rezzonico, Accademia di San Luca, Roma

MUSEO CIVICO DEL GRAPPA

Canova oltre l’artista; oltre il geniale scultore acclamato dai contemporanei come il nuovo Fidia; oltre il Maestro che, senza rinunciare ad essere moderno, fece risorgere l’antico in scultura e, oggi come ieri, ci incanta con la bellezza eterna e senza tempo delle sue opere, magicamente percorse da

Musée Fabre, Montpellier, Francia

Deposizione di Cristo, 1546-1549 c. olio su tela, Verona, Museo di Castelvecchio.

IO, CANOVA GENIO EUROPEO

Da ottobre, a Bassano del Grappa, la spettacolare mostra per i 200 anni dalla sua morte, svela l’altro Canova: non solo il grande artista, ma anche l’uomo, il collezionista, il diplomatico.

Protagonista di un periodo di grandi stravolgimenti storici e politici, tra guerre e rivoluzioni che cambiarono il volto dell’Europa, Antonio Canova (1757 - 1822) regalò al mondo la speranza nel futuro attraverso la creazione di un’arte in perfetto equilibrio tra reale e ideale, avvicinando l’uomo al mito e ispirando azioni e sentimenti di armonia e di pace.

15 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023

Un racconto per immagini che al ricco patrimonio artistico e documentario di Canova presente a Bassano, custode di uno dei fondi più ampi e importanti al mondo per lo studio e la conoscenza del grande scultore, affianca prestiti nazionali e internazionali: dai capolavori del Maestro – come il marmo della “Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein”che giunge dall’Austria, il grande

Ludovico Carracci, Sacra Famiglia con San Francesco e due donatori, 1591, olio su tela | Cento, Pinacoteca Civica.

stauro dei Marmi del Partenone - portati a Londra da Lord Elgin - al suo rapporto con Napoleone e al tema dei furti d’arte napoleonici.

Tra queste, lo splendido “Ritratto del Senatore Abbondio Rezzonico” di Batoni, il “Ritratto di Maria Cristina d’Asburgo Lorena” di Lampi, i preziosi dipinti di Tiepolo, Gerolamo Bassano e Moretto da Brescia appartenuti a Canova, fino ai capolavori di Paolo Veronese, Ludovico Carracci e Guido Reni che egli stesso ricondusse in Italia nel 1815 grazie a una coraggiosa missione diplomatica.

BASSANO DEL GRAPPA 15

Antonio Canova

Pinakothek di Monaco, per citarne alcuni – accompagneranno i visitatori prima dentro l’universo creativo del maestro, poi sulle orme del “viaggiatore” Canova dall’Italia alle grandi corti d’Europa. La mostra ricostruirà anche alcune importanti vicende artistiche e commissioni, come il “Damosseno” e “Creugante”, l’“Ercole e Lica”, il monumento funerario per Orazio Nelson e quello per Papa Clemente XIII, il monumento equestre a Ferdinando IV di Borbone e quello per Napoleone; racconterà i rapporti con i mecenati, pontefici, principi e nobili, dai Falier ai Rezzonico, da re Giorgio IV ad Alexander Baring, da Papa Pio VII a Francesco I d’Austria, da Josephine de Beauharnais a Paolina Bonaparte,

EUROPEO

Antonio Canova Danzatrice con dito al mento, 1809-1814, gesso Pinacoteca Agnelli, Torino Sede Museo Civico. Piazza Garibaldi, 34 Bassano del Grappa (VI) Date 15.10.2022 – 26.2.2023 Orari Tutti i giorni, dalle 9.00 alle chiuso19.00,ilmartedì. Info T. +39 0424 www.museibassano.itinfo@museibassano.it519901 La vista della mostra è inclusa nel biglietto di vista del Museo. Messaggio pubbliredazionale Ieri, oggi, domani. Più di 1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta su di noi. Più di 1000 prezzi bloccati per almeno mesi. 23 Edizioni Oltre 506.000 raggiunteFamigliedal 1994 con VOI dellanelilDentroterritoriocuoregente!

A lui - capace di attirare la benevolenza, la stima e l’amicizia di tanti potenti – venne infatti affidato da Ercole Consalvi, segretario di Stato dalla Santa Sede, il difficile compito del recupero delle opere trafugate dai francesi in seguito al Trattato di Tolentino del 1797. Un’impresa quest’ultima che trova particolare evidenza nella mostra e che ci ricorda una volta di più l’importanza della figura di Canova per l’arte italiana, al di là del suo genio d’artista.

I carri furono accolti dalle popolazioni locali in festa ed esultò anche Giacomo Leopardi per le opere “ritornate alla patria”. In mostra a Bassano a testimoniare questo memento anche l’antico calco in gesso del “Laocoonte” prestato dai Musei Vaticani, la “Deposizione” di Paolo Veronese, la “Fortuna con una corona” di Guido Reni e la monumentale “Assunzione della Vergine” di Agostino Carracci. CIVICO ottobre 2022 – 26 febbraio 2023

Museo Gypsotheca

Nel complesso, circa 140 opere tra sculture, dipinti, disegni e documenti preziosi, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private italiane ed europee – le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo di Castelvecchio di Verona, il Museo Correr di Venezia, la Protomoteca Capitolina, i Musei Vaticani, la Malmaison di Parigi, l’Albertina e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo Schloss Esterhazy, l’Alte

Il 25 ottobre 1815 un convoglio di 41 carri trainati da 200 cavalli con 249 opere lasciò Parigi per raggiungere le varie destinazioni in Italia.

MUSEO

Antonio Canova, Venere e Marte, 1816, gesso, Possagno, Antonio Canova.

IO, CANOVA GENIO

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

lezioni Politiche 2022: la grande corsa è segnata, fin dalle prime ore, da alcune novità particolarmente interessanti per il panorama elettorale italiano anche se la sensazione di déjà vu, di già visto, non ci abbandona. Diamo già per acquisito come siamo arrivati sino alla caduta del terzo governo in quattro anni e mezzo e prendiamo in esame gli elementi inediti di questa tornata. Il primo e più evidente è rappresentato dalla data stessa delle elezioni: mai si è votato in autunno. Unica eccezione nel 1919, quello però era il Regno Sabaudo: tutta un’altra storia. Il secondo inedito è il diritto di voto per il Senato: in questa tornata sarà esteso a tutti e non soltanto a chi abbia compiuto il venticinquesimo anno di età. Il terzo, quello che sta segnando in maniera estremamente significativa questa tornata iniziativa, è il taglio dei parlamentari: da 630 deputati si passa a 400 e da 315 senatori a 200. Si voterà con il cosiddetto “Rosatellum”, definito da tutti a parole una pessima legge elettorale però mai modificata, che prevede un sistema misto: un terzo dei parlamentari eletto in collegi uninominali (quindi in uno scontro diretto tra singoli candidati di partiti o coalizioni diverse e chi prende un voto in più va a Roma) e due terzi in collegi plurinominali per liste bloccate (ciascun partito presenta la propria lista e, in sostanza, in basa alla percentuale di voti presi fa salire, in rigoroso ordine, i propri alfieri). Il combinato disposto, evidentemente, tra il taglio dei parlamentari e la legge elettorale ha fatalmente allontanato la selezione delle candidature dai territori. Le polemiche, più o meno manifeste, in ogni forza politica sono estremamente vibranti e anche questa potrebbe essere una variante elettorale. Certamente il 26 settembre, comunque vada, si tornerà a parlare di modifica della legge elettorale: questo il più significativo déjà vu nelle elezioni 2022. (m.b.)

Se fino a qualche mese fa eravamo convinti di aver già visto l’impossibile con l’esplosione di una pandemia di dimensioni planetarie, un’emergenza sanitaria senza precedenti e tutt’ora in corso, ora stiamo assistendo all’incredibile. Chiunque vincerà queste elezioni pianificate a tavolino con otto mesi di anticipo si troverà ad affrontare e ad arginare gli effetti di una crisi economica e sociale che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese. Bisogna tornare indietro di quasi cinquant’anni per trovare uno scenario simile e altrettanto drammatico, segnato da una gravissima crisi energetica scatenata, anche allora, da una guerra. Agli inizi dell’ottobre 1973 la guerra dello Yom Kippur, in Israele, sconvolse l’Occidente e incrinò i rapporti fra l’Europa, l’allora Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Alle conseguenze politiche subentrarono immediatamente quelle economiche, con il prezzo del petrolio schizzato alle stelle nel giro di pochi giorni. Allora come oggi i governi dell’Europa occidentale, i più esposti agli aumenti vertiginosi dei costi energetici, corsero ai ripari varando provvedimenti per diminuire la dipendenza dal petrolio e contenere i consumi. Fu un vero e proprio choc: dopo gli anni del boom economico l’Italia piombò nei divieti dell’austerity che molti ricordano ancora. Oggi si rievocano solo le curiosità o gli aspetti più folcloristici di quegli anni ma fu una crisi durissima che impose una netta inversione di rotta. Come sempre è una guerra, insensata e crudele come tutti i conflitti, a sconvolgere tutto e a rimettere in discussione le nostre certezze. Oggi come allora ci troviamo a misurarci con la necessità di abbassare il riscaldamento, di fare economia sui consumi domestici e aziendali, di trovare con urgenza fonti alternative al gas, di far fronte alle inevitabili tensioni sociali, di rivedere radicalmente le nostre priorità e di mettere in conto che tutto questo non passerà nel giro di pochi mesi. Intanto tutti i partiti e le coalizioni in corsa per il governo del Paese si presentano agli elettori con programmi da “economia di guerra” che peseranno a lungo sui conti pubblici. Non resta che fare i migliori auguri a chi uscirà vincitore dalle urne, la vera sfida inizierà allora.

Dalla data del voto al taglio dei parlamentari, con gli effetti scontati del “Rosatellum”

tantiElezioni:inediti e altrettanti déjà vu

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All’ombra della crisi

Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria

La neonata lista che fa capo a Luigi De Magistris, Unione Popolare, schiera nel collegio uninominale di Vicenza Annarita Simone e a Bassano Alberto Carraro. Capolista per lo stesso gruppo al plurinominale è invece il giovane vicentino Simone Maniglio.

olti vicentini in gara alle politiche del prossimo 25 settembre, tra città e provincia, tra collegi uninominali e plurinominali, in quel “pasticciaccio” che è la legge elettorale in vigore. Tra i candidati che hanno sollevato anche discussioni, ci sono tre assessori del Comune di Vicenza, che elenchiamo in ordine descrescente di possibilità di elezione: Silvio Giovine per Fratelli d’Italia, Marco Zocca di Forza Italia e Mattia Ierardi ancora di Fratelli d’Italia. Giovine (corrente Donazzan) è candidato a nell’uninominale di Bassano una collocazione che garantisce una sicura elezione. Gli uninominali sono tutti blindati, appannaggio del centrodestra. Così elezione certa anche per la parlamentare uscente Maria Cristina Caretta (corrente Berlato) e anche per lei la riconferma è Unsicura.altro assessore vicentino, Mattia Ierardi, occupa la quarta posizione in lista con Fratelli d’Italia nel plurinominale a ViNellecenza.liste della Lega arriva una conferma per il deputato uscen-

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M

Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte punta sulla montecchiana Sonia Perenzoni sia nell’uninominale a Vicenza sia come capolista del plurinominale. Il marosticense Gedorem Andreatta si presenta nell’uninominale di Bassano e al secondo posto in lista nel plurinominale. +Europa schiera come capolista alla Camera il sottosegretario agli affari esteri uscente Benedetto Dalla Vedova. Unico vicentino in lista è Luciano Fabris al terzo posto.

Alcuni candidati in corsa: in senso orario, Enrico Letta, Marica Dalla Valle, Erik Pretto, Giuseppe Castaman, Maria Cristina Caretta, Silvio Giovine.

Alvise Ferronato

Carta,

Camera con Forza italia; dietro di lui la bassanese Rossella Olivo, già candidata alla carica di sindaco a Romano d’Ezzelino. Terzo posto per l’ex sindaco di Rossano Veneto Gilberto Trevisan, quarto per Chiara Fanton. Per un seggio a Montecitorio il centrosinistra schiera nell’uninominale di Bassano la consigliera comunale di Schio Giulia Andrian, mentre a Vicenza il sindaco di Montorso Vicentino Diego Zaffari. Ma il Pd al plurinominale a Vicenza candida come capolista alla Camera niente meno che il segretario nazionale Enrico Letta, mentre al secondo posto l’ex senatrice bassanese Rosanna Filippin. Al terzo e quarto posto i giovani Enrico Mastrotto ed Ester Peruffo, quest’ultima assessore al comune di Valdagno.

Molti candidati sicuri nel centrodestra

Zocca, attuale assessore al bilancio e agli interventi sociali a Vicenza, occupa il ruolo di capolista nel proporzionale alla

Terzo posto al plurinominale alla Camera nelle fila di Alleanza sinistra verde per la vicentina Cristina Guarda, attualmente consigliera regionale. Capolista è l’ex parlamentare veneziana Luana Zanella.

Dietro di lui Rosanna Filippin di Bassano, ex senatrice. Certa l’elezione per Caretta e Giovine di Fratelli d’Italia, ma anche per l’uscente Pretto della Lega. In corsa con il Carroccio anche Castaman, presidente di ViAcqua

Il segretario nazionale dei democratici in lista a Vicenza, oltre che a Milano.

te Erik Pretto, capolista al plurinominale nella Camera a Vicenza; elezione non blindata ma altamente probabile. L’attuale presidente di Viacqua Giuseppe Castaman occupa la terza posizione in lista, mentre il quarto posto è occupato dalla deputata uscente Silvia Covolo, marostiMarcocense.

Nell’uninominale alla Camera Azione e Italia Viva schierano a Vicenza l’ex sindaco di Marostica Marica Dalla Valle, mentre a Bassano l’assessore al comune di Torri di Quartesolo Stefano Zausa. Capolista nei tre collegi plurinominali del Veneto occidentale, dove rientra anche Vicenza, è la ministra uscente Elena Bonetti, mentre al secondo posto troviamo il toscano Gabriele Toccafondi, deputato uscente; la prima vicentina è la stessa Marica Dalla Valle, in terza posizione.

6 www.ilbassano.comSpeciale Elezioni I candidati alla Camera. Tra capoluogo e provincia sono numerosi i vicentini in lista. E alcuni sono certi dell’esito

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La leghista Bizzotto al collegio di Vicenza Ma ci sono anche la Sbrollini e Zanettin

L a prossima partita elettorale vede impegnati parecchi vicentini anche nelle liste per il Senato, sia nei collegi uninominali sia nel plurinominale Veneto 2, che raggruppa le province di Padova, Vicenza e Verona.

A Vicenza nell’uninominale il centrodestra presenta la europarlamentare Mara Bizzotto; bassanese, lunga esperienza politica, la leghista è riuscita a farsi assegnare nella divisione interna dei seggi al centrodestra un posto che un tempo era di Forza Italia, garantendosi un’elezione L’unicasicura.vicentina in lista con la Lega al plurinominale è la stessa Mara Bizzotto, al secondo posto dietro al senatore Andrea Ostellari e davanti al presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli e alla deputata

8 www.ilbassano.comSpeciale Elezioni I candidati al Senato. Numerosi i volti vicentini presenti nelle liste: puntano a un seggio. Ma per alcuni c’è la certezza

IN ALTO: Mara Bizzotto (Lega), Daniela Sbrollini (Iv), Stefania Fochesato (Noi moderati), Barbara Guidolin (M5s)

Il Movimento 5 Stelle schiera all’uninominale la senatrice di Rosà

Barbara Guidolin, capolista anche al plurinominale davanti al padovano Giorgio Burlini, Caterina Scapin e Roberto Toniolo.

Unione Popolare candida all’uninominale lo scledense segretario di Rifondazione Comunista Roberto Fogagnoli, mentre al plurinominale nessun vicentino, con capolista Ilaria Boniburini, Luca Cecchi e Giuseppe Palomba. (al. fe.)

visto che al primo posto in lista c’è Carlo Calenda, candidato anche in Lazio, Emilia Romagna e Sicilia. In caso di elezione in più collegi, Calenda dovrebbe rinunciare al posto a Vicenza secondo la regola del collegio più piccolo, venendo eletto in quello siciliano e quindi lasciando spazio alla Sbrollini.

trevigiana Angela Colmellere. Il deputato uscente vicentino Pierantonio Zanettin è capolista al Senato per Forza Italia; una conferma “sudata”, tanto che inizialmente il suo nome non era presente tra le candidature. Dietro di lui la senatrice uscente Roberta Toffanin, Giampiero Avruscio ed Elisa Rossetto. “Noi moderati” presente come capolista Stefania Fochesato, riferimento a Vicenza per “Città della Speranza” seguita dal senatore uscente vicentino Antonio De Poli, da Ornella Leonardi e Massimo CaLavazzana.coalizione di centrosinistra punta invece all’uninominale sulla torinese di nascita ma arzignanese di adozione Claudia Longhi. Nel plurinominale il Partito Democratico presenta, dietro all’ex ministro della

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salute Beatrice Lorenzin, il sindaco di Zugliano Sandro Maculan, la veronese Alessandra Salardi e il sindaco di Due Carrare, Davide Moro. Alleanza sinistra verde punta sui vicentini Enrico Bruttomesso, coportavoce regionale di Europa Verde, e Beatrice Peruffo, rispettivamente secondo e terza in lista dietro la capolista Aurora Floridia. Non ci sono rappresentanti vicentini invece nella lista presentata da +Europa, con capolista Giorgio Pasetto, Anne Parry e Mauro Speciale, e neppure nel movimento Impegno Civico che fa capo a Luigi di Maio. Italia Viva all’uninominale candida la docente vicentina Marilisa Munari, mentre al plurinominale secondo posto in lista per Daniela Sbrollini, attualmente senatrice; buone possibilità di elezione per lei,

Per la senatrice uscente di Italia Viva l’elezione è probabile, visto che Calenda opterà per un altro collegio. Per la leghista bassanese, invece, un’elezione sicura. Il capolista di Forza Italia torna nel suo collegio, questa volta al Senato. In lizza l’esponente di “Città della Speranza”, Stefania Fochesato.

IN CanovaPrimariaLaFOTO:scuola

nologico, per i nuovi programmi didattici, per organizzare corsi per docenti e allievi. Secondo la ripartizione, ogni scuola o istituto comprensivo riceverà una cifra che tiene conto del numero delle classi. All’Istituto comprensivo 1 di Bassano sono stati assegnati 167.661 euro; all’Ic2, 163.935; all’Ic3 245.903. Contributi anche a tutti gli istituti superiori presenti sul territorio: l’agrario Parolini riceverà 108.048 euro, il Remondini 264.532, lo Scotton 156.484, il li-

Partito democratico che ringrazia il governo uscente guidato da “QuestaDraghi.è una delle numerose tranche che serviranno per aiutare vari settori del nostro Paese a modernizzarsi e che in questo caso vanno ad incidere in un settore strategico per lo sviluppo dell’Italia: l’istruzione”, ha dichiarato il segretario del circolo cittadino del Pd, Luigi LeTasca.scuole, dalle primarie alle superiori, impiegheranno questi fondi sul fronte delle innovazioni digitali, per migliorare attrezzature, servizi, per svolgere lezioni interattive, spendendo in autonomia per acquistare computer e altro materiale tec-

Le scuole, dalle primarie alle perimpiegherannosuperiori,ifondiinnovazionidigitali,attrezzature,servizielezioniinterattive

Un parco urbano al Centro Studi

re milioni e mezzo di euro per le scuole del Bassanese. La consistente cifra, che sarà distribuita tra suole superiori e istituti comprensivi del territorio, è il risultato del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sarà investita in attività e strumenti didattici digitali, in metodologie e nuove tecniche di insegnamento. Un intervento inserito nel piano nazionale “Scuola 4.0” finanziato dall’Unione Europea che, come indicato dal ministero dell’Istruzione, ha l’obiettivo di dare una svolta alla scuola italiana per favorire e potenziare negli studenti l’apprendimento e sviluppare le conoscenze. A darne notizia è il circolo bassanese del

ceo Brocchi 331.597, il liceo Da Ponte 126.677, l’istituto Einaudi 245.903, il Fermi 186.290, il liceo artistico De Fabris 96.871.

Un parco urbano nel cuore del Centro studi, uno spazio frequentato ogni giorno dell’anno scolastico da migliaia di studenti. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo che riqualifica un’area centrale, già ciclopedonale, che si sviluppa su mille metri quadrati tra le scuole superiori in quartiere Santa Croce. È quella di via San Tommaso d’Aquino compresa tra il liceo scientifico Da Ponte e l’Itet Einaudi.Ilpiano nasce da un’intuizione del raggruppamento di Bassano di Confindustria Vicenza che ha poi coinvolto altri operatori del territorio e le istituzioni del Comune e della Provincia che ha competenza per gli istituti L’interventosuperiori.rientranell’ambito

La consistente cifra, che sarà distribuita tra scuole superiori e istituti comprensivi del territorio, è il risultato del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza

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Istruzione Pnrr. L’intervento è stato inserito nel piano nazionale “Scuola 4.0” finanziato dall’Unione Europea

della seconda edizione dell’iniziativa Radici Future, il festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica di impresa organizzato dalla stessa associazione di categoria di scena dal 27 al 30 settembre fra palazzo Bonin Longare di Vicenza si villa Ca’ Rezzonico di Bassano.

di panche, tavoli e pensiline (con il riuso creativo di elementi tipici delle opere stradali) che possano favorire la permanenza e lo studio all’aperto anche al di fuori dell’orario scolastico. Sarà quindi rimossa una consistente parte di asfalto attualmente presente, aumentando così anche la permeabilità del suolo. Verranno inoltre sostituiti alcuni corpi illuminanti ammalorati e collocata un’apposita cartellonistica che spiegherà le motivazioni del progetto.Ilcosto viene suddiviso tra Radici Future (Confindustria) per le opere stradali, la municipalizzata SIS per il verde, il Comune di Bassano, Etra e Provincia di Vicenza per l’arredo urbano e la pubblica illuminazione. (R.F.)

i Via Spin, 89/A Romano d’Ezzelino 36060 www.tecnozen.itinfo@tecnozen.itTelefono(Vicenza)0424382265 TENDE DA PENSILINE,ZANZARIERE,CAPPOTTINEGAZEBI,PERGOLEPERGOLEOMBRELLONISOLECLASSICHELAMELLARIVELECOPERTURECAMBITELOEcobonus����Detrazionefiscaledelperschermaturesolari Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta almeno Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della

Anche gli altri Istituti comprensivi del distretto bassanese riceveranno un finanziamento: l’Ic Giardino di Mussolente 122.951, Assisi di Tezze sul Brenta 178.839, l’Ic Bombieri di Valbrenta, 149.032, il Rodari di Rossano Veneto 108.048, il Roncalli di Rosà 227.274, il Marconi di Cassola 186.290, l’Ic di Marostica 238.452, e quello di Romano d’Ezzelino 178.839.

Il progetto del parco urbano è stato pensato per rendere più accogliente, confortevole e al tempo stesso funzionale quell’area del centro studi dove è alta la presenza di giovani anche nell’orario extra lezioni. Una nisticadidiventisociali,ambientale-urbanariqualificazioneedirelazioniattraversounaseriediinter-chevedonolarealizzazionenuoveaiuole,lapiantumazionenuovialberi,laposadicartello-illustrativa,lacollocazione

Tre milioni e mezzo di euro destinati alle scuole del bassanese

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“Siamoeuro. impegnati in una corsa contro il tempo per rispettare tutte le scadenze – spiega il direttore generale Carlo Bramezza -: tutti i progetti finanziati tramite il Pnrr dovranno essere conclusi entro la primavera 2026. Prevediamo di concludere gli affidamenti per l’esecuzione dei lavori a partire da marzo 2023. Per tutto il nostro territorio queste opere rappresentano una straordinaria opportunità per potenziare e ripensare l’organizzazione dei servizi territoriali, rafforzando in particolare l’offerta rivolta alle fasce più deboli della popolazione”.(r.f)

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“In diversi casi abbiamo affidato incarichi a tempo indeterminato - spiega la dott.ssa Alessandra Corò, direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’azienda - e dove questo non è stato possibile abbiamo comunque individuato un medico con un incarico a tempo determinato. Generalmente sono giovani specializzandi e l’incarico prevede una durata quanto meno di un anno, dunque con la garanzia di una certa stabilità e la prospettiva per i medici di proseguire a tempo indeterminato nella medesima sede, una volta completata la relativa specializzazione. Tutto questo ci consente di guardare con maggiore tranquillità non solo ai prossimi mesi, ma anche al 2023. In qualsiasi caso, anche dove risultavano dei posti temporaneamente vacanti abbiamo garantito la continuità dell’assistenza ai cittadini istituendo un nucleo di medici di continuità assistenziale diurna, che rimane ancora attivo per coprire eventuali assenze per malattia dove non sia possibile individuare un soAlstituto”.risultato ha contribuito anche l’intervento della Regione Veneto, che ha innalzato da 600 a 1.200 il numero massimo di pazienti in carico ai medici specializzandi, e la collaborazione instauratasi con le amministrazioni comunali. “Fin da subito come direzione abbiamo cercato di instaurare un dialogo con i sindaci - sottolinea il direttore generale dell’Ulss 7, Carlo Bramezza - nella convinzione che oggi è possibile porre rimedio alla carenza di medici di medicina generale solo facendo squadra. Così, in alcune zone che risultavano poco appetibili per i medici, abbiamo superato le difficoltà grazie all’intervento delle amministrazioni che hanno messo a disposizione spazi per gli ambulatori e in alcuni casi hanno trovato anche un alloggio per i Complessivamente,medici”.imedici di famiglia in servizio nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana sono attualmente 230, di cui 36 incaricati dall’inizio dell’anno. (r.f.)

Un altro ambito sul quale è impegnata l’Ulss 7 Pedemontana è quello strutturale. Sono 16 gli interventi che finora sono stati finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un pacchetto del valore complessivo di 29,1 milioni di euro di investimenti che contribuirà ad ammodernare e a ristrutturare una parte degli edifici dell’azienda destinati ai servizi ai cittadini. Per nove ha già affidato gli incarichi per la progettazione preliminare avanzata. Si tratta di sei “Case di Comunità” che sorgeranno a Asiago, Bassano, Marostica, Romano d’Ezzelino, Schio e Thiene; di due Centrali operative territoriali (Cot) a Schio e Asiago e del progetto “Pinqua” per la realizzazione di una struttura abitativa con caratteristiche fortemente innovative, destinata ad accogliere i malati di Alzheimer allo stadio iniziale. Per questo progetto sarà riqualificata un’ala dell’ex ospedale di Marostica.

Il dg Bramezza: “Fin da subito come direzione abbiamo cercato di instaurare un dialogo con i sindaci: la carenza di medici di medicina generale si risolve solo facendo squadra”

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Pedemontana. L’azienda

Dentro il territorio nel cuore

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Trentasei nuovi medici di base per coprire i pensionamenti

’Ulss 7 Pedemontana è riuscita a coprire tutte le 36 zone del proprio bacino che hanno registrato un pensionamento del medico di base negli ultimi due anni. Un risultato ottenuto con la collaborazione delle amministrazioni comunali che si sono attivate dal punto di vista logistico. L’azienda ha quindi assegnato un nuovo medico di famiglia laddove si rischiava di rimanere senza. Si tratta di 13 posti nel distretto Bassanese e 23 nell’Alto vicentino.

10 www.ilbassano.comSanità

Ulss7 assegna un nuovo medico di famiglia nelle realtà in cui si rischiava di rimanere senza

A questi si aggiungono inoltre le Case di Comunità di Arsiero e Malo, per le quali la progettazione sarà sviluppata internamente all’Ulss 7 attraverso il proprio servizio tecnico, e le 2 Cot di Bassano e Thiene, per le quali la progettazione è già stata completata sempre dai tecnici dell’azienda. Dei 16 progetti finanziati restano da assegnare gli incarichi di progettazione solo per tre interventi che interessano gli ospedali di comunità di Asiago, Bassano e Santorso. Nell’insieme, il valore dei nove incarichi di progettazione preliminare avanzata già affidati ammonta a oltre 1,2 milioni di

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IN FOTO: la ChiaracomunaleconsiglieradelPDCampana

12 www.ilbassano.comMobilità Opere pubbliche. Via libera alla proposta di collegamento presentata dall’amministrazione comunale

Una volta giunte in alto, le cabine torneranno giù, se non utilizzate, per non rimanere ferme sul viale”. Di collegare le due zone superando il dislivello naturale se ne parlava da decenni con molte idee messe sul piatto. “Di tutte le opzioni prese in considerazione questa è la più fattibile - osserva Zonta - la pendenza e la totale esposizione ad ogni tipo condizione atmosferica comprometterebbero, ad esempio, la funzionalità di una scala mobile

Il Partito Democratico: “Intervento troppo costoso e impattante”

ttenuta l’approvazione della Soprintendenza, si passa al progetto definitivo dell’ascensore che collegherà Prato Santa Caterina, nei pressi della scalinata Gerhard Ott, a viale dei Martiri. A Bassano si discuteva da decenni sull’opportunità di realizzare un mezzo meccanico di trasporto pedonale pensato per superare il dislivello esistente tra le due aree cittadine a ridosso del cento storico bassanese.

La Soprintendenza approva il progetto dell’ascensore in vetro

richiede la presenza fissa di un operatore. L’ascensore funzionerà infatti a chiamata e ciascuna cabina avrà una capacità di 8 persone, per una portata complessiva di 650 all’ora, con un tempo di percorrenza, calcolata dall’ingresso all’uscita dell’utenza, di 90 secondi.

Sulla realizzazione dell’ascensore interviene il circolo bassanese del Partito Democratico che ritiene l’operazione “onerosa sotto il profilo economico ed impattante per un’area delicata e di pregio”. “La maggioranza sta portando avanti un progetto per un quadro economico generale importante, ma finora non abbiamo mai visto concretamente come si inserirà l’ascensore in un contesto architettonico così delicato”, sostiene Chiara Campana, consigliera comunale del Pd, che s’interroga anche sui

“Non sappiamo nulla: accessibilità, costi di manutenzione, se sono previste opere accessorie: i bassanesi si ritroveranno con un’opera estremamente costosa senza avere la possibilità di discuterla - aggiunge Domenico Riccio, responsabile comunicazione del Pd cittadinoCi chiediamo dove siano finite la trasparenza dell’amministrazione

o di un nastro meccanico, peraltro inadeguati a garantire la sicurezza all’utenza. Soluzioni che ci sono state sconsigliate dagli stessi costruttori di simili meccanismi”. L’intervento costerà circa 600 mila euro e prevede anche la sistemazione dell’area di via Santa Caterina per favorire l’accesso e l’uscita dagli ascensori. Verrà inoltre rimossa la vicina, degradata, struttura dei bagni che saranno trasferiti nel parcheggio Prato 1. (r.f.)

La proposta dell’ascensore con cabine in vetro presentata dall’amministrazione comunale ha avuto l’approvazione della Soprintendenza ed ora l’iter passa alla progettazione esecutiva; seguiranno la gara per l’affidamento dell’opera che, secondo l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta, potrebbe avere inizio la prossima Ilprimavera.progetto definitivo che ha ottenuto il via libera è quello redatto dall’architetto Felics Zanata che, prima della presentazione, aveva

introdotto una variazione relativamente alla stazione a monte dell’ascensore, quella di viale dei Martiri, riducendone l’impatto visivo. Il sistema di trasporto individuato prevede due cabine in vetro agganciate a due monorotaie incassate nel terreno che agevoleranno in particolare gli anziani e le carrozzine. Una soluzione a basso impatto, tecnicamente adeguata ad un pendio del 65 per cento, ma anche durevole nel tempo e che non

costi di gestione che richiederà questa soluzione - Ci piacerebbe affrontare l’analisi delle spese, ma per farlo l’amministrazione dovrebbe farci vedere il progetto”.

e il rapporto aperto con i cittadini”. Inoltre, pensando alle difficoltà di disabili e carrozzine, Riccio rilancia un interrogativo aprendo una riflessione. “Non sarebbe sufficiente, per superare il dislivello del parcheggio di Parco Ragazzi del ‘99, destinare dei posti auto per disabili in viale dei Martiri, ed investire quei 600 mila euro nella piena attuazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, dove finora l’amministrazione ha solo costruito castelli di chiacchiere”. (r.f.)

O

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Il sistema di trasporto prevede due cabine in vetro agganciate a due monorotaie incassate nel Agevolerannoterreno. in particolare gli anziani e le carrozzine

“Rispetto alla proposta precedente, è stata eliminata la copertura in vetro della stazione a monte - informa l’assessore Zonta - che darà sul marciapiede di viale dei Martiri.

Verso i 100 anni della Sezione Ana Marostica

Fiorello De Poloni, direttore della Fanfara, dal canto suo ha tenuto a precisare che essa è costituita per oltre l’80% da ex militari della Brigata e che qualche eccezione è stata fatta solo in ragione della mancanza di taluni strumentisti indispensabili al gruppo strumentale, appunto”.

“In attesa del centenario della Sezione Alpina di Marostica ed in concomitanza con la Partita a scacchi - ha detto il sindaco Matteo Mozzo nella presentazione dell’evento – abbiamo favorito la organizzazione di questo spetta-

13www.ilbassano.com Penne Nere Alpini. Iniziate in queste settimane le celebrazioni per l’anniversario di fonazione

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AMarostica ha preso avvio, in queste settimane, il cammino di avvicinamento alla ricorrenza dei 100 anni dalla fondazione della Sezione avvenuta appunto nel 1923, una tra le prime Sezioni a costituirsi dopo che sul Monte Ortigara l’Ana Nazionale aveva da poco mosso i suoi primi passi per la costituzione di quel sodalizio che attraverso la memoria dei tragici fatti d’arme vissuti fino ad oggi ci ha ammonito sulle atrocità della guerra e ci ha fatto vivere quasi un secolo di pace.

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Quando è toccato a Fortunato Pigato presentare la manifestazione, egli ha rimarcato l’eccezionalità del traguardo dei 100 anni di vita della Sezione che meglio non poteva essere inaugurato. Come nello spirito Alpino – ha continuato – lo spettacolo cui la Fanfara della Cadore darà vita sulla caratteristica scacchiera dopo una

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sfilata nel centro cittadino, sarà ad ingresso gratuito ed a scopo benefico; eventuali offerte saranno infatti destinate alla ristrutturazione degli ambulatori della Lega Tumori (LILT) di Marostica. Dopo un mese di agosto di grandi impegni da Paspardo a Malga Fossetta, piuttosto che al Campo Scuola di Bassano del Grappa e prima ancora alla tradizionale manifestazione di luglio in Ortigara, il 3 settembre era la Sezione di Marostica che nella veste di organizzatrice, dalle 15.30 ha mandato in scena senza sbavature l’Alza Bandiera cui sono seguiti ammassamento avanti all’ex ospedale e sfilata fino al Castello Inferiore prima dell’applauditissimo Carosello della Fanfara in Piazza Degli Scacchi. A seguire

colo riuscendo ad avere la Fanfara dei Congedati della disciolta Brigata Alpina Cadore”.

All’Alzabandiera sono seguiti l’ammassamento davanti all’ex ospedale e la sfilata fino al Castello Inferiore prima dell’applauditissima Fanfara in Piazza Degli Scacchi

un intermezzo di sbandieratori e gran finale con il concerto in Piazza Scacchi della stessa Fanfara dei congedati della Brigata L’ammainaCadore. Bandiera quand’era ormai la mezzanotte ha chiuso il primo dei tanti appuntamenti che poteranno la Sezione ANA di Marostica al 100° compleanno del 2023. Evviva gli Alpini. Giancarlo Andolfatto

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15www.ilbassano.com

mentato l’uso di ansiolitici”. Già, non ancora di quadri clinici pare trattarsi e speriamo che anche con l’aiuto psicologico di professionisti come la nostra ospite – alla cui scheda vi rinviamo - si torni rapidamente alla normalità nella scuola, in famiglia, nelle attività sportive e nei rapporti sociali in genere.

n questi mesi, dopo mesi di forzate restrizioni, si fa un gran parlare di ripartenza e ritorno alla normalità soprattutto per giovani ed anziani: i primi penalizzati nella loro libertà a scuola, nei trasporti, nello svago e nello sport; gli altri ancora impauriti per via della dalla possibilità che quel nemico invisibile si potesse subdolamente annidare nei loro bronchi ma che, anche, quando non lo ha fatto ha però guastato le normali relazioni interpersonali con vicini, amici e quel che è peggio, talvolta anche coi familiari. Insomma le mascherine sono ancora segno di questo distacco sociale e l’effetto psicologico che inducono pare aver condizionato maggiormente proprio le due categorie appena citate.

In momenti delicati come quelli che si stanno vivendo, sembrano molto utili figure come la sua. Cosa sta osservando nei giovani?

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“Sono stati due anni senza una comunicazione univoca e precisa e la paura è andata di pari passo col martellare dei messaggi ricevuti. È diminuita l’attività fisica e, purtruppo, è aumentato l’uso di ansiolitici da parte di tante persone”

in famiglia. È mancata l’attività fisica, lo sport di gruppo, il contatto fisico, un abbraccio”. E per gli anziani?

“Alla ricerca dell’equilibrio perduto”

di giovani e

Sull’argomento abbiamo voluto sentire non già dei medici, perché non è di quadri clinici che speriamo si tratti, ma una professionista della quale abbiamo sentito parlare proprio per il passaparola che la indica come valido aiuto psicologico anche per l’argomento sopra accennato.

“Sono specializzata in Naturopatia e Floriterapia con Master e studi di approfondimento nel campo della Psicologia. Aiuto in maniera dolce e naturale a prevenire le malattie (curarle è compito dei medici) a stare in salute ed a prendersi cura di sé stessi senza che si deleghi neppure a me il raggiungimento di un equilibrio che può essere solo personale. Io mi limito, infatti, ad un aiuto per indagare sulle cause di momentaneo disequilibrio ed a mettere il seme di quella consapevolezza necessaria a risollevarsi nel morale”.

“Sono stati due anni senza una comunicazione univoca e precisa e la paura è andata di pari passo col martellare dei messaggi ricevuti. E’ diminuita l’attività fisica ed au-

i

Introdotta a questo concetto di benessere dal papà negli anni Settanta, quando non erano molti a credere a questa visione di salute, ha potuto sviluppare ancora adolescente una grande sensibilità verso le cure “naturali”. Nel corso del tempo ha deciso di trasformare la sua inclinazione per il benessere naturale in un vero e proprio lavoro diventando prima Naturopata e specializzandosi poi in Floriterapia.

Bassano del Grappa il suo lavoro è molto apprezzato, ma sull’omonimo spazio web potreste trovare di più.

Ha conseguito il Diploma di Naturopata Professionista presso l’istituto Rudy Lanza di Torino - Libera Università di Naturopatia Tradizionale e, finito quel percorso di studi, li ha proseguiti in ambito floreale cominciando con i Fiori di Bach (alla scuola di formazione Edward Bach) e poi con ulteriori master di perfezionamento e approfondimento sui fiori Californiani - Australiani – Hymalayani e Alaskani. “La Floriterapia – ci assicura Maria Antonirtta - è un metodo di cura naturale che utilizza essenze di fiori selvatici (gocce per uso orale) che possono aiutare a riarmonizzare stati emozionali, stati d’animo negativi e disturbi di origine psicosomatica e non patologica poiché il lavoro del naturopata è quello di sostenere la salute e non di sostituirsi al lavoro del medico”.A

Maria Antonietta Andolfato, lei vanta una lunga esperienza professionale.

Naturopata ed esperta in fiori di Bach e altri repertori, Maria Antonietta Andolfato, proviene da una famiglia, dove il “sostenere la propria salute attraverso l’utilizzo delle erbe” era considerata la cosa più naturale e saggia del mondo.

Da anni impegnata nella naturopatia e nello studio delle proprietà delle erbe

Attualità

Benessere. soccorso anziani tra più colpiti dagli effetti della pandemia

I

IN FOTO: Maria Antonietta Andolfato

“Una regressione nei rapporti tra coetanei e con il resto della società. Avverto una certa paura e perdita di fiducia nella possibilità di tornare a relazioni vere. È principalmente paura di non essere ascoltati essendosi persi per troppi mesi i punti di riferimento del proprio ambiente e talvolta anche

La natura in

Maria Antonietta Andolfato:

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Campo da calcio e anello dalprendonociclisticoilnomemecenatechefinanziòl’opera

“Vorremmo tornasse ad essere un punto di riferimento della disciplina, come lo è stato nei decenni scorsi, ospitando eventi di spessore nazionale”, ha aggiunto l’assessore allo Sport, Mariano Scotton. Gli appassionati suggeriscono di prevedere in futuro una copertura per l’anello, una tettoia che ne consenta l’utilizzo anche in condizioni meteo sfavorevoli. Il velodromo venne inaugurato nel 1922, esattamente un secolo fa. Come il campo da calcio all’interno dell’anello, che si sviluppa su 400 metri, porta il nome di Rino Mercante, il mecenate bassanese che fece costruire e finanziò la struttura sportiva. Oltre ad ospitare eventi di sport e spettacolo, come la “Sei giorni ciclistica” richiamando i big dei pedali, le tappe del Giro d’Italia, la pista è stata protagonista di numerose imprese, fra tutte quella di Oersted e Moser che proprio sul velodromo cittadino batterono il record dell’ora a livello del mare. Vi hanno corso campioni come Girardengo, Dinale e Coppi e si sono sfidati i pistard ai massimi livelli tra cui il britannico Graeme Nell’estateObree. del 1985 l’impianto è stato protagonista dei campionanti mondiali di ciclismo ed ospitò la cerimonia di apertura dell’evento. Negli ambienti della disciplina per decenni fu considerato un tempio del ciclismo. (R.F.)

L a pista del velodromo Rino Mercante si rifà il look, primo passo verso il rilancio del glorioso impianto ciclistico bassanese. Attesi da anni, sono stati avviati i lavori di restyling della struttura sportiva che mostrava tutti i segni dell’usura e del tempo. Lo storico anello sul quale hanno corso molti campioni di ciclismo, e nel 1985 ha ospitato le gare dei mondiali, necessitava infatti di un consistente intervento di ristrutturazione e di pulizia.

16 www.ilbassano.comLa città che cambia Opere pubbliche. Primo passo per il recupero e il rilancio del glorioso impianto ciclistico

Avviati i lavori di restyling del velodromo “Rino Mercante”

Contestualmente si stanno sigillando tutte le fessurazioni che favorivano le infiltrazioni d’acqua che oltre a deteriorare i materiali rendevano poco agevoli le pedalate dei ciclisti. Rimosse anche tutte le verniciature passate, dalle scritte ai simboli. Infine, si procederà con una pulizia generale, in particolare dei detriti che nel tempo si sono accumulati nella parte Un’operazionesottostante”.da oltre 230mila euro, 57 dei quali sono stati assegnati dalla Regione a titolo di contributo. Ma quello appena avviato potrebbe essere il primo di una serie di interventi finalizzati a rinnovare l’impianto. E’ infatti intenzione dell’amministrazione comunale dare seguito

“Stiamo procedendo con la rimozione del materiale che ricopriva la pista, oramai obsoleto e deteriorato - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Zonta – Al suo posto sarà posato un manto di resina e cemento più moderno, adeguato e funzionale.

al progetto di risanamento della struttura, un tempo considerata tra le migliori in Italia per gli allenamenti e la gare di ciclismo.

Sullo storico anello hanno corso molti campioni di ciclismo e, nel 1985, sono state ospitate le gare dei mondiali

17www.ilbassano.com Sport&Solidarietà. L’iniziativa non a Bassano, ma nella casa-famiglia di Facen, nel Feltrino

Sono ora in azione i ragazzi della comunità per completare l’opera a lui dedicata. Hanno scelto la pietra presa ad Assisi da Luca Marconi a memoria di San Francesco patrono d’Italia e a rappresentare il Comitato nazionale dell’Aia, recentemente in Comunità, da anni sostenuta dagli arbitri di tutta Italia.

na delle storie più belle di questa torrida estate la stanno scrivendo gli ospiti della casa-famiglia villa San Francesco di Facen di Pedavena. Protagonista il compianto Luigi Agnolin, che per anni, assieme agli arbitri veneti e di tutta Italia, è stato uno degli animatori e benefattori della comunità diretta da Aldo Bertelle che ha deciso di dedicargli un’opera con dei sassi raccolti da un gruppo di cicloamatori nei luoghi simbolo della spiritualità in Italia.

stava crescendo grazie alla generosità degli arbitri, quelli veneti in particolare, ma che vedeva coinvolti anche tanti big del calcio nazionale. “Vedi – mi disse – questa è la mia seconda casa”. E i suoi occhi sono diventati lucidi; quando varcava l’ingresso veniva contagiato

Alessandra, sostenitrice della casafamiglia ha espresso un desiderio: “Mi piacerebbe trovare 75 persone, una per ogni anno di vita di Luigi, che ci aiutassero con 1 pletare l’opera dedicata a Luigi, come amici di Luigi”, indirizzando in busta a: Ragazzi comunità villa San Francesco - 32034 Facen di Pedavena (BL). Celso Vidus in questi giorni inizierà a costruire con i ragazzi della comunità i due piloni del ponte. Erik, Fabrizio, Silvano e Samuel hanno chiesto che le ultime due pietre prese da loro siano quelle di Cascia con Santa Rita e a Canale d’Agordo per Papa Luciani fra pochi giorni beato. Buon lavoro. In attesa che anche la città di Bassano si ricordi di Gigi Agnolin, quello che in giro per il mondo definiva la sua città “La Repubblica di Bassano”. Ma erano altri anni… Domenico Lazzarotto

E qui non posso che ricordare un aneddoto che mi ha colpito e fatto scoprire la comunità di Facen, oasi di solidarietà in cui Gigi trascorreva i momenti liberi tra i ragazzi meno Infortunati.unaserata ferragostana, anno 1996, ci incrociamo in via Vendramini, sotto l’ex redazione de Il Gazzettino, quotidiano per cui lavoravo . Mi chiede di seguirlo. Saliamo in auto ed inizia a parlarmi di un progetto di solidarietà aperto nel Feltrino, a Facen. Dopo una mezzora da… rally eravamo sul posto dove i lavori della casa-famiglia per una ventina di bambini sfortunati

U

ritiro a Sportilia. La Comunità di Nomadelfia, dove “la fraternità è legge”, ha donato la bottiglia per il rogito dell’iniziativa dipinta dall’artista Vico Calabrò e che racconterà la piccola storia di questo piccolo ponte prima di essere cementata

Daniele Orsato, fischietto internazionale vicentino che arbitrerà al prossimo Mondiale in Qatar, ha coinvolto gli arbitri della Can in

Il “Ponte della parola” dedicato all’arbitro Gigi Agnolin

Sopra: “Mattone del mondo”, tour ciclistico per l’Italia, fa tappa sul Ponte degli Alpini.A lato: il Museo dei Sogni. Sotto: Luigi Agnolin negli anni d’oro tra Platini e Rummenigge

Il Personaggio

Sogni, un tour per l’Italia arrivato nei giorni scorsi sul ponte degli Alpini di Bassano (nella foto). Una impresa culturale sportiva, umana, sociale, spirituale solidale unica: un

E così, per l’ex arbitro internazionale nonché opinionista televisivo e dirigente Aia, sicuramente il personaggio bassanese più popolare degli ultimi decenni, il riconoscimento postumo, a tre anni dalla sua scomparsa, non arriva dalla sua città, Bassano, ma dal minuscolo paese del feltrino, Facen, dove nella “sua” comunità è stata posata la prima pietra del “Ponte della parola” a lui dedicato.

L’opera verrà realizzata con i sassi donati in tutta Italia lungo le 19 tappe ciclistiche del “Mattone del mondo”

In foto: Luigi Agnolin

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Tina, partigiana della democrazia

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18 www.ilbassano.com Cinema. Riprese anche a Bassano per la pellicola tv su una delle figure simbolo della Resistenza

sarà momentidiventandone“rivissuto”unodeicentralidelfilm Cultura

Raffaella Forin

I

E proprio il rastrellamento sul massiccio del Grappa con l’Eccidio di viale dei Martiri, una delle pagine più dolorose della storia del territorio bassanese, sarà “rivissuto” nel film, diventandone uno dei momenti centrali. Per le riprese, che si sono tenute tra la fine agosto e i primi di settembre scorsi, le zone della città interessate sono state riportare indietro di 78 anni, in particolare per la scena dell’impiccagione dei 31 giovani, ricostruita utilizzando dei manichini che, in segno di rispetto ai fatti storici, sono stati coperti da lenzuola bianche. Un’immagine forte, di notevole impatto quella girata sul viale dedicato ai partigiani uccisi il 26 settembre 1944, che ha molto colpito quei bassanesi riusciti a sbirciare sul set.

“Tina, partigiana della democrazia”, questo il titolo ancora provvisorio del film, prende spunto dai libri di Anna Vinci, biografa personale di Anselmi, e ne racconta l’impegno, le battaglie. Giovanis-

sima, fu prima staffetta partigiana, poi si dedicò alle lotte sindacali, difendendo tra gli altri i diritti delle donne e madri lavoratrici, fino ad arrivare ai vertici della politica, prima come ministro al Lavoro e alla Previdenza sociale, poi alla Sanità. Per la sua serietà e rettitudine fu anche nominata presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia massonica P2. Ad interpretare la protagonista è l’attrice britannica Sarah Frances Rose Felberbaum, mentre la regia è firmata da Luciano Manuzzi. La società di produzione è la BiBi Film di Angelo Barbagallo, la stessa che nel 201 5 girò a Bassano la fiction di successo, trasmessa in prima serata su Rai Uno, “Di padre in figlia” che racconta la saga di una famiglia di produttori di grappa, fortemente patriarcale; la sceneggiatura è firmata da Monica OltreZoppelli.alviale

Il rastrellamento sul Massiccio del Grappa con l’Eccidio di viale dei Martiri, una delle pagine più dolorose della storia del territorio bassanese,

Si dice che quell’episodio, al quale forse assistette assieme alle compagne di classe, scosse molto l’allora studentessa Anselmi, al punto che decise di scendere in campo per dare il proprio contributo alla democrazia. Una decisione che segnò per sempre la sua vita.

te girate alcune scene relative agli anni Cinquanta, quando Anselmi mosse i primi passi nel mondo della politica e tenne i primi discorsi pubblici. Molti anche i bassanesi che hanno preso parte al progetto televisivo come comparse. Il Comune ha fatto la sua parte supportando lo staff che ha fatto tappa in città per diversi giorni, tra sopralluoghi, allestimenti di materiali e riprese delle scene. “È un film dai forti contenuti storici, culturali e sociali – ha osservato l’assessore alla Cultura, Giovannella Cabion, che assieme al sindaco Elena Pavan ha seguito le diverse fasi delle operazioni: dai primi contatti con la produzione alle riprese – È un importante documento basato su episodi reali che hanno segnato la nostra comunità. Allo stesso tempo fa consocere il pesante tributo pagato da Bassano in quel delicato periodo storico. Per questo motivo fin dall’inizio abbiamo sostenuto il progetto. Ci piacerebbe che in seguito la visione del film fosse proposta anche alle nostre scolaresche, per quel valore educativo che esprime”.

La storia e l’impegno socio-politico di Tina Anselmi, partigiana, politica, insegnante, prima donna ministro in Italia e presidente della Commissione di inchiesta sulla Loggia P2, diventano un film girato anche in città

dei Martiri sono diverse le zone della città coinvolte dalle riprese: l’ex istituto Sacro Cuore, oggi occupato dal liceo Brocchi, la chiesa e la canonica di Santa Maria in Colle, l’area del Castello degli Ezzelini dove sono sta-

riflettori delle telecamere di RaiUno sono tornati ad accendersi su Bassano per un nuovo film tv che sarà trasmesso in prima serata nella prossima primavera. E’ quello che racconta la vita e l’impegno socio-politico di Tina Anselmi. Una parte delle scene è stata girata a Bassano, città nella quale il primo ministro donna della Repubblica Italiana, nata a Castelfranco Veneto, frequentò l’istituto magistrale Sacro Cuore nel drammatico periodo della Resistenza.

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La mostra è quindi una rarissima occasione per gli appassionati di scoprire lo studioso bassanese. Oltre alla prima edizione della sua pubblicazione più importante, la Conchiologia fossile subappennina, pubblicata a Milano nel 1814, uno spazio della mostra è dedicato proprio al suo lascito: ci sono alcuni documenti dell’archivio storico e alcuni volumi che componevano la sua personale biblioteca. Tra i pezzi più significativi, i “Quaderni di viaggio” nei quali descrive con grande precisione ogni dettaglio di tutte le tappe del viaggio che lo porterà da Trieste da dove salpò il

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P roseguono gli appuntamenti celebrativi per i 250 anni dalla nascita di Giambattista Brocchi. Bassano ricorda uno dei suoi cittadini più illustri con un’interessante mostra allestita nei locali della biblioteca civica. Un doveroso omaggio ad uno studioso che con la sua donazione ha dato origine all’istituzione culturale bassanese. Non solo. Secondo gli esperti, avrebbe dato un contributo al successivo sviluppo delle teorie sull’evoluzione della specie di Charles Darwin. Visitabile fino all’8 ottobre, l’esposizione s’intitola “Da Bassano a Khartum. Gian Battista Brocchi a 250 anni dalla nascita” e mette in rilievo la straordinaria poliedricità degli interessi di Brocchi, ma soprattutto l’importanza dei suoi studi per la paleontologia Natomoderna.incittà il 17 febbraio 1772, prima del suo ultimo viaggio che lo porterà in Egitto e nell’alta Nubia, consapevole dei rischi che avrebbe dovuto affrontare in questa impresa, Brocchi rientra a Bassano e scrive il suo testamento (datato 30 luglio 1822) nel quale lascia al suo luogo natio “l’intiera mia libreria, consistente nella massima parte in opere di storia naturale. […] Intendo e voglio che questa libreria sia destinata alla pubblica utilità”. Trattandosi di antichi documenti, erbari e altro materiale molto delicato, raramente il materiale raramente si può vedere. Per la prima volta vengono esposti alcuni fogli di erbario con piante che raccolse in Egitto ed alcune conchiglie fossili collezionate assieme all’amico e fedele allievo Alberto Parolini nei viaggi sull’Appennino italiano.

Una teca è riservata ad un piccolo erbario ritrovato nel 2000 in una casa di Santa Caterina di Lusiana, attribuito dal botanico bassanese Giuseppe Busnardo a Giambattista Brocchi tramite precise indagini nonché confronti calligrafici. La cartella originale contiene circa ottanta campioni raccolti in Veneto e Trentino tra il 1808 e il 1814: una collezione preziosa perché anch’essa testimonia l’interesse di Brocchi per studi e osservazioni botaniche in qualsiasi luogo lo portassero i suoi viaggi scientifici che erano prevalentemente mineralogici, geologici e paleontologici. Altri erbari Brocchi sono conservati all’Orto botanico di Padova (l’erbario composto nelle escursioni appenniniche), all’Orto botanico di Roma (in larga parte sono piante della campagna romana) e in altre città (a Vienna).

La mostra dà conto anche del re-

cente lavoro di ricostruzione della donazione di Brocchi condotto dal personale della biblioteca che, è stato scoperto, conta 2.193 volumi donati dallo studioso, dei quali oltre 180 edizioni del Cinquecento, 400 del Seicento, quasi mille quelle stampate nel corso del Settecento. A queste vanno aggiunti i 122 manoscritti e le 1.200 lettere che compongono il suo epistolario.

La mostra è visitabile negli orari di apertura della biblioteca. (r.f.)

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Bassano ricorda Giambattista Brocchi a 250 anni dalla nascita

23 settembre 1822 per raggiungere Alessandria d’Egitto e poi a Khart m, dove morirà il 23 settembre 1826.

19www.ilbassano.com Cultura Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario Mostre. Fino all’8 ottobre, in biblioteca civica, è possibile visitare “Da Bassano a Khartum”

L’esposizione mette in rilievo la straordinaria poliedricità degli interessi di Brocchi e l’importanza dei suoi studi per la paleontologia moderna

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Nel resort di Massimo Vallotto e Maria Pia Viaro il giovane cuoco dà prova delle sue capacità. Persona profonda e di stile, colpisce per gli abbinamenti dal gusto spesso inaspettato

I piatti buoni e rassicuranti di Alessio

A

ConRoman.Longhini si è di fronte a una persona capace e di stile, profonda e di rara modestia. Con lui siamo ai migliori livelli della ristorazione (non solo vicentina). Ricerca, intelligenza e mano leggera si coniugano perfettamente. Danno vita a piatti dal gusto spesso inaspettato. Basta ricordarne alcuni che lo hanno reso famoso, per esempio “il giardino delle verdure”, con verdure in agrodolce, crude, marinate, disidratate, cotte sottovuoto più l’aggiunta di zafferano. Il piatto è arricchito da carbone vegetale alla mandorla, mousse di caprino, spolverata di zucca. Davvero di interesse e qualità elevata. Ma ci sono molti piatti che confermano l’alto valore del cuoco: l’assaggio di anguilla scottata e mandarino, il salmerino con lingua salmistrata e zucca, il foie gras, gli spaghetti all’acciuga (e

Il personaggio. Alessio Longhini, una stella Michelin, ha iniziato la sua nuova vita al Ca’ Apollonio di Romano d’Ezzelino

In una recente serata, assieme al sommelier Michele Griggio, Alessio ha presentato alcune sue creazioni. Luigi Costa, noto critico gastronomico, li ha definiti piatti “buoni e rassicuran-

lessio Longhini, 34 anni, ha iniziato una nuova vita a Romano d’Ezzelino, al resort Ca’ Apollonio di Massimo Vallotto e Maria Pia Viaro. Dopo otto anni il cuoco ha infatti lasciato l’hotel Europa e la Stube gourmet di Asiago dei fratelli Mosele: proprio lì cinque anni fa aveva ottenuto all’hotel Europa la stella Michelin. Longhini si occupa della cucina gourmet e del bistrot del complesso alberghiero ricavato in una villa del XVI secolo, che è inserita in una tenuta agricola di 18 ettari. Nell’azienda ci sono anche frutteti, ulivi, cereali antichi e molte varietà vegetali: Longhini ha a disposizione anche un ettaro di orti coltivati con metodo biologico certificato. Inoltre il complesso è celebre per la sua produzione di vigneti resistenti, “piwi” come si definiscono, conosciuti con l’etichetta Ca’ da

Alessio Longhini e un’immagine dei suoi spaghettoni con gamberoni e pinoli

Antonio Di Lorenzo

alla faraona che non c’è, perché è finita nel fondo di cottura) e via elencando.

20 www.ilbassano.com Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo NotiziarioEnogastronomia

ti”. Come per esempio gli spaghettoni con gamberoni e pinoli oppure l’angus e le patate ratte (sono allungate, al gusto un po’ di nocciola, coltivate anche in Trentino). Insomma, un bell’acquisto per il Bassanese.

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Vi sarà facile individuare il posto anche a causa delle numerose autovetture già lasciata da altri camminatori più mattinieri.

La “Moschina” bassa o delle “Penise” è percorribile in tutte le stagioni ed è caratterizzata a sinistra da boschi o squarci su imponenti dirupi che si buttano nella citata Valbrenta, mentre a mano destra si alternavo pendii erbosi o boschivi abbastanza ben tenuti dai proprietari delle tante “casere” che si incontrano lungo il percorso.

poca era da tutti chiamata “Alpes Ah,Maidre”.perché Moschina “bassa”? Per distinguerla da quella “alta” che si imbocca proprio dopo aver superato il rifugio dell’Alpe Madre e procedendo per mano sinistra ed aver costeggiando il Col Fenilon, prosegue per perso sterrato, ombroso e pianeggiante fino in località “Finestron” in testa alla ampia Valle del Lepre. Ve ne parleremo alla prossima occasione.

Questa volta il Ponte ed i tanti striscioni con i motti di Sezioni, Gruppi o Brigate hanno lasciato il posto ad un Cappello Alpino in primo piano rispetto alle tre cime di Lavaredo sullo sfondo con stelle alpine ed un immancabile evviva.

21www.ilbassano.com Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario Itinerari. Sul Grappa verso i Colli Alti una proposta di passeggiata percorribile in tutte le stagioni

Alla scoperta della Moschina bassa più nota come strada delle Penise

nevamento (sia pur sempre meno frequente) dell’inverno, potrebbe essere piacevole farle con le ciaspole ai Senzapiedi.prenderla di fretta, la sgambata potrebbe richiedere circa tre ore di buon passo per portarsi dal luogo del parcheggio fino all’Alpe Madre, primo rifugio con cucina che si trova sul nostro tragitto. Altri punti di interesse da raggiungere proseguendo e tenendo per mano destra, potrebbero essere la chiesetta e l’albergo con piccolo museo storico di località San GioVivanni.abbiamo così spinto fino ai Colli Alti il cui nome deriva dal fatto che essi furono possedimento di tale Rambaldo da Collalto, feudatario dell’imperatore Ottone I: essi si estendevano sulla parte occidentale del massiccio del Grappa, la nostra grande montagna che all’e-

Perché Moschina “bassa”? Per distinguerla da quella “alta” che si imbocca proprio dopo aver superato il rifugio dell’Alpe Madre

La stradina sterrata si trova sulla parte sud-occidentale del Massiccio del Grappa e si affaccia costantemente sulla sottostante Valle del LaBrenta.siraggiunge, dicevamo, percorrendo la strada “Cadorna” che da Romano Alto sale a Cima Grappa, per lasciarla in località Camposolagna prendendo verso San GiovanPeraltroni.

non saranno neppure fino a quel punto mancati panorami vastissimi sulla pianura veneta fino ai Colli Euganei, ai Berici o all’Altopiano di Asiago Sette Comuni.

Essa può partire poco dopo che da Camposolagna si sarà preso a sinistra verso San Giovanni e lasciato l’auto nell’ampio spazio che contorna il secondo tornante provvisto di ampio tabellone indicatore ed un paio di panchine.

Il percorso è caratterizzato da boschi e squarci su imponenti dirupi verso la Valbrenta. Tra i tanti luoghi da visitare, la chiesetta e il piccolo museo storico in località San Giovanni

Le facili passeggiate che nella bella stagione si possono fare sia a piedi che in mountain bike, con l’in-

Francesco Gazzola, i tappi e il Cappello Alpino

“Senza un particolare motivo ma sensibilizzato dai tanti appuntamenti alpini che si stanno organizzando dopo tanti mesi di blocco forzato, da Mussolente a Marostica, ad Asiago e in Ortigara. W gli Alpini sempre”.

“Questa volta la mia particolare civetta l’ho allestita in modo insolito e particolare. Su un drappo dipinto per il quale ringrazio mia moglie, ho posto un Cappello in rilievo per ottenere il quale ho lavorato in modo singolare.

“170 tappi per confezionare il mio bel Cappello Alpino di 80x90 centimetri circa che vedo incuriosire i passanti”.Perincuriosire incuriosisce e con Francesco siamo anche oggi un po’ più Alpini.

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a passeggiata che questo mese vi segnaliamo, per godere degli ultm scampoli estivi fuori dalle città, ci vi porterà in Grappa verso i Colli Alti.

L

Giancarlo Andolfatto

Fuori Porta

Non nuovo ad iniziative personali estemporanee e sempre tese a rinverdire i suoi ricordi di “naja” oltre che a reclamizzare iniziative Alpine del suo territorio, Francesco Gazzola ha da qualche settimana cambiato l’arazzo col quale istoria il balcone di casa che si affaccia su viale Pio X°, una delle strade di maggior scorrimento tra Romano e Bassano del Grappa.

Francesco, come?

Ho chiesto all’enoteca che ho davanti a casa proprio dall’altro lato del viale, di conservarmi dei tappi. Erano tenuti in un bel vaso di vetro sul banco del negozio e quando il numero mi è sembrato utile ho cominciato il mio lavoro con colla, colori ed altri oggetti caratteristici”.

Alla fine?

PIZZERIA

Francesco, perché?

“In Puglia, per i Mondiali di Orientamento 2022, sono giunti da tutto il mondo più di 3.000 atleti con almeno altrettanti accompagnatori ed era chiaro che l’impatto che avrebbero avuto sulle località toccate dall’evento sarebbe stato tutt’altro che irrilevante, soprattutto dal punto di vista del traffico veicolare e la straordinaria affluenza”.

“Il Mondiale Master di Orienteering 2022, organiz-zato nel Gargano, ha registrato un successo impor-tante per tutto il mondo dell’Orienteering italiano e per la Puglia”, Non nasconde la propria soddisfazione il presiden-te della Fiso per la buona riuscita della manifesta-zione. “Ci siamo riusciti anche se, dobbiamo am-metterlo, dopo la stagione della pandemia e nel mezzo di una guerra che sta sconvolgendo l’Europa, organizzare un evento con oltre 3000 at-leti provenienti da ogni parte del mondo non era facile. Come non lo era convincere i tanti praticanti stranieri che in Italia si potesse mettere in piedi un’organizzazione all’altezza delle aspettative ed in grado di competere con i fortissimi club del Nord Europa. Ma alla fine abbiamo potuto dire: “Lo abbiamo fatto” grazie alla competenza dell’event ma-

nager Gabriele Viale e del team vicentino di PWT Italia, ai quali era delegata la parte organizzativa”. Un pensiero di gratitudine per aver organizzato il miglior mondiale che si ricordi, conclude il presi-dente “va ad enti, municipalità, istituzioni, società sportive, sponsor e dei tanti volontari coinvolti. Grande la attenzione riservata dalla Regione Puglia, da Puglia Promozione, da Asset, da Sport e Salute, dal Comune di Vieste, dalla Provincia di Foggia, Arif e Acquedotto Pugliese e dai molti enti territoriali che ci hanno accompagnato in questa avventura. Grazie allo Smd per la collaborazione offerta: la banda della Marina, la Caserma Jacotenente nella Foresta Umbra, la Tenenza dei Carabinieri di Vie-ste, le Polizie municipali di Vieste, Peschici, Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano”. (g.a.)

l bassanese Roberto Manea, attuale segretario del sodalizio sportivo Misquilenses Orienteering, è stato chiamato dalla Fiso, Federazione Italiana Sport Orientamento, a far parte dello staff tecnico con incarico di responsabile alla logistica ed ai trasporti ai Campionati Master di Orienteering che si sono svolti in Puglia, nel Gar-

“Consapevoli che i partecipanti avrebbero trovato alloggio in località di mare, avevamo il problema di trasportare gli atleti in Foresta Umbra, dove si sono svolte le gare più im portanti, limitando il più possibile l’impatto ambientale a causa del traffico veicolare. Grazie alla collaborazione di Ferrovie del Gargano abbiamo potuto disporre di ben 24 pullman da dedicare al trasporto dalla costa al pianoro

22 www.ilbassano.com Mountain Bike. L‘attuale segretario della Misquilenses Orienteering nello staff tecnico nazionale

I

Abbiamo tarato la nostra impostazione nel trasporto degli atleti da Vieste a Peschici per la prima gara Sprint: è stata una necessa-ria messa a punto per il successo dei giorni successivi”. Il più bel ricordo?

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dell’oasi ambientale. Per le necessità di spostamento delle oltre 100 persone dello staff avevamo anche il coordinamento di un altro pullman da 30 e 4 van per trasporto merci e persone”.

“I Mondiali sono stati preceduti da almeno due anni di lavoro, tra sopralluoghi e verifiche ai tratti stradali, a seguito dei quali avevamo richiesto la chiusura al traffico di alcuni assi importanti ed ottenuto l’assistenza e la scorta ai pullman da parte di pattuglie moto montate dei Carabinieri dei Comandi locali a partire da quello di Vieste per il quale il vice comandante Maresciallo Giuseppe Adamo ha fatto da tramite in modo eccellente tra la manifestazione sportiva e le immancabili necessità del territorio.

Il presidente federale Anesi: “Un Mondiale Master Wmoc 2022 da record”

A quanto pare, a leggere i complimenti ricevuti dallo stesso presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento Sergio Anesi, ci siete riusciti.

Com’è andata?

Sergio Anesi, Presidente FISO

Roberto Manea, un bassanese al Mondiale Master di Orienteering

tecnici si è sempre distinto proprio il bassanese Roberto Manea, attuale segretario della società, che per esperienza e capacità tecniche, oltre che per le sue particolari doti umane è spesso reclutato negli staff dei più impor-

Misquilenses Orienteering si è costituito nel 1983 ed è tra le prime società del territorio bassanese di orienteering. Oltre a organizzare direttamente gare, appuntamenti per allenamento o agonistici del gruppo, esso si distingue particolarmente nella disciplina del Mountain Bike Orienteering nella quale ottiene annuali affermazioni dei suoi atleti “Master’’. Il club si distingue anche per partecipare, con propri tecnici, all’organizzazione di importanti eventi italiani ed internazionali, com’è stato il recente Campionato mondiale, e nella formazione e diffusione della particolare disciplina nelle le scuole elementari e medie del Fraterritorio.isuoi

“Si, con il collega Paolo Di Bert, mi sono occupato dell’andata e ritorno dei 24 pullman da Vieste alla Foresta Umbra, ma anche a Peschici nella gara Sprint con cui si sono iniziati i giochi. Avevamo a disposizione una quindicina di stagisti della Università di Chieti che si sono in parte alternati nel concorso alla manifestazione alla quale erano inte-ressati per via dei loro corsi di laurea in amministrazione e gestione di eventi sportivi”. Viene fuori così l’anima del formatore, che unitamente alle capacità e competenze nella disciplina

“Il flusso veicolare dei nostri pullman scortati dai Carabinieri tra l’ammirazione degli atleti stranieri che certo non avevano mai fruito prima di tale tipo di servizio”. Dato finale, per nulla trascurabile: indotto economico valutato per il territorio in 5 milioni di euro e buone prassi disseminate ad ogni livello scolastico ed associativo.

Giancarlo Andofatto

Per uno come lei sarà stato tutto molto facile, o no?

In foto: Roberto Manea

dell’Orientamento, fanno di Roberto Manea un dirigente di assoluto rispetto.

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Sport

tanti eventi dell’Orientamento. Manea, quanta gente è stata messa in movimento?

gano. Un ruolo, quello affidatogli dalla Federazione, di particolare valenza proprio perché i protocolli organizzativi internazionali e le contestuali richieste delle amministrazioni pugliesi, prevedevano il ri-spetto ambientale tra i punti di forza della manifestazione.

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fotovoltaico, attivando delle stazioni appaltanti che semplifichino l’iter autorizzativo per la pubblica amministrazione e nell’arco di mesi consentano l’avvio dei cantieri. E così pure si possono stimolare i privati a realizzare gli impianti, offrendo loro contratti di lungo termine a prezzo fissato con il GSE, in modo da togliere ogni rischio. Senza incentivi, con risparmi colossali per il sistema. E non si parli di nucleare, che è interessante a livello di ricerca, ma non può dare risposte concrete prima di dieci anni in Italia, nella migliore delle ipotesi, e con costi decisamente maggiori rispetto alle fonti rinnovabili. Per la sostituzione del gas negli usi civili, due sono le strade maestre, la coibentazione degli edifici, che può ridurre fino all’80% i consumi degli edifici meno prestanti, e la sostituzione delle caldaie con le pompe di calore, più efficienti ed alimentate con energia elettrica, 100% rinnovabile se prodotta da impianto fotovoltaico integrato nell’edificio”.

27www.ilbassano.com

L’analisi. Il deciso aumento dei costi dell’energia impone delle misure urgenti

La corsa dei prezzi di gas ed elettricità, la speculazione che soffia e stravolge i mercati impongono soluzioni d’impatto per famiglie e imprese che altrimenti si troveranno in notevole difficoltà. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha lanciato un appello al governo di oggi e a quello di domani: “rischiamo uno tsumani economico e civile, c’è un problema che dovere essere risolto, ma non si tratta di un problema ordinario. Di fronte a questa situazione straordinaria servono misure adeguate, vanno stabilite delle priorità”. Quali? Il governatore anzitutto chiede a Roma di non perdere tempo e di mettere un freno al vertiginoso aumento del prezzo dell’energia. “Facciamo come la Francia - è la sua ricetta - dove hanno deciso di fissare un prezzo massimo e per il resto interviene il governo. Se non si prenderanno dei provvedimenti concreti a livello europeo sarà veramente dura. Ci aspettano un autunno e un

A questo proposito qualche cifra la fornisce l’Ufficio Studi della Cgia di

Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni, da docente universitario di economia dell’energia, osserva che “la soluzione di fronte a questi continui aumenti non può che essere la sostituzione più rapida possibile dei consumi di gas in tutti i settori dove sia possibile, vale a dire la generazione di energia elettrica e gli usi civili, tenendo le forniture per gli usi industriali dove è più complesso sostituire i cicli produttivi. Per la generazione di energia elettrica si può fare un piano straordinario di investimento nel

Le conseguenze del caro energia investono anche il Consiglio regionale e alimentano il dibattito e il confronto politico. Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia, ricorda che all’inizio dell’anno scolastico “è fondamentale agire in fretta per aiutare anche le scuole paritarie a far fronte all’aumento dei costi delle bollette energetiche; l’alternativa è veder chiudere delle realtà che sono fondamentali all’interno dell’offerta formativa per i minori”. Le scuole paritarie da sempre fanno i conti con bilanci risicati, assottigliati anche dalla pandemia e ora dall’aumento vertiginoso dei costi. “Già lo scorso febbraio – continua Venturini – il nostro gruppo aveva presentato una mozione con la quale chiedevamo alla Regione Veneto di farsi parte attiva nei confronti del Ministero dell’Istruzione per adottare misure di sostegno economico a favore delle scuole paritarie non statali. Ora che le scuole sono iniziate da pochi giorni, servono risposte immedia-

Mestre: sono nella nostra regione si prevedono tra le 125 mila e le 208 mila famiglie a rischio povertà energetica. Vale a dire che ci saranno decine di migliaia di nuclei familiari che non riusciranno ad usare con regolarità l’impianto di riscaldamento in inverno, quello di raffreddamento in estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono di elettrodomestici ad elevato consumo di energia come lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, micro onde, forno elettrico e così via. A rischio sono i nuclei familiari numerosi in alloggi inadeguati, oppure persone sole, per lo più anziani, che vivono in vecchie abitazioni isolate. In difficoltà anche le imprese, a partire da artigiani e commercianti. Sono loro, spiega la Cia, a pagare due volte lo straordinario aumento delle bollette, prima come utenti domestici e poi come piccoli imprenditori per riscaldare e illuminare le proprie botteghe e negozi. I vari bonus, os-

“Per le aziende si prospettano aumenti fino al 400% - continua Zaiache porteranno ad un rallentamento della produzione, come in una economia di guerra. E questo avrà delle conseguenze anche sulla competitività del nostro sistema economico rispetto a quello di Paesi che hanno già adottato delle contromisure. Un motivo in più per non perdere altro tempo e per intervenire subito, con provvedimenti appropriati. Non possiamo permetterci di lasciare le nostre famiglie e le nostre imprese in balia della speculazione e dei vertiginosi aumenti del costo dell’energia. Va messo subito un freno ai costi attraverso misure di aiuto straordinarie, anche rinegoziando il Pnrr per far fronte all’emergenza. Il trattato europeo prevede la possibilità di rivedere il programma al mutare delle condizioni. Abbiamo una guerra alle porte, le condizioni sono mutate”.

Venturini: “Un aiuto anche alle scuole paritarie per il caro bollette” Lorenzoni: “Sostituire da subito i consumi di gas in tutti i settori”

Anche l’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha ribadito il concetto, di fronte agli industriali: “Non possiamo continuare a gestire il Pnrr come se non fosse successo nulla, come non ci fosse la guerra in Ucraina o come se non ci fosse problema energetico con la Russia. Serve intervenire subito perché oggi è prioritario per il futuro dei nostri territori e per la tenuta sociale salvare le nostre imprese”. L’assessore ha aggiunto che “stiamo parlando di un costo energetico dieci volte superiore a quello del 2019. Se vogliamo fronteggiare una situazione oramai insostenibile serve intervenire in modo intelligente per evitare che le aziende comincino a chiudere. Ciò a partire da porre un tetto al prezzo del gas e dalla revisione del Pnrr. La Regione Veneto è a fianco di tutte le imprese perché in Veneto perdere un’impresa significa perdere la nostra storia. E non possiamo permetterlo”.

IN FOTO: Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni

Intanto l’assessore Roberto Marcato chiede di rivedere le priorità del Pnrr: “non possiamo continuare come se non fosse successo nulla”

#Regione

te in assenza delle quali queste realtà rischiano davvero di chiudere: un evento che sarebbe un grave danno, non solo sotto il profilo educativo ma anche economico visto che le scuole paritarie, con il loro ruolo, permettono allo stato di avere un risparmio. E’ quindi lungimirante - conclude - la scelta di aiutare queste realtà a sopravvivere: chiederò anche ai parlamentari di Forza Italia di esercitare pressioni sul Governo”.

inverno pesanti per i bilanci familiari, con il rischio che molti cittadini si trovino in difficoltà nel far fronte ai continui rincari”.

servano gli esperti, sono di aiuto, ma solo in parte.

IN FOTO: Il presidente del Veneto Luca Zaia

IN FOTO: Il capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini

Zaia: “Va contrastata la speculazione, sul gas facciamo come i francesi”

In questo caso è prevista la possibilità di ridefinire la rata mensile attraverso una rimodulazione del piano di rimborso oppure posticipare il pagamento della rata fino a un massimo di 3 rate.

Tutte ricette che arrivano mentre, analizza l’amministratore delegato di Unicredit, «i tempi difficili che stiamo vivendo ci impongono di fare tutto il possibile per costruire un futuro migliore, un obiettivo che rappresenta la ragione d’essere della nostra banca, la quale è sempre stata vicina alle esigenze delle comunità locali. Queste ultime vanno aiutate, dal momento che sono alle prese con un momento difficile, contraddistinto dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie e da un rischio di contrazione degli investimenti delle aziende. Una situazione che mostra i suoi effetti soprattutto sui meno abbienti». Da qui la necessità di lanciare un piano Varato il pacchetto di misure per far fronte all’aumento dei costi Otto miliardi di euro per famiglie e imprese ecco il piano anticrisi firmato Unicredit

non vediamo un significativo o materiale cambiamento nelle dinamiche del credito o della morosità, ma ci attendiamo che questo succeda e succederà quanto più questa guerra che attraversiamo sia lunga e quanto meno i governi prendano delle misure di comp ensazione». La nostra offerta, prosegue, “si rivolge a tutti i settori industriali, anche se è evidente che i settori energivori saranno quelli con maggior percentuale di adesione. In precedenza eravamo già intervenuti per mettere in campo azioni lungimiranti: chi si è coperto l’anno scorso, oggi porta a casa un risparmio rilevante. Si è trattato di operazioni fatte col giusto timing, per le quali siamo stati in grado di offrire orizzonti lunghi. Con i prezzi odierni, però, ci risulta più costoso. In ogni caso siamo pronti a mitigare l’incidenza dei

costi dell’energia, è il settore metalmeccanico ma non solo a chiederlo a gran Guardandovoce”.ai prossimi mesi, osserva Orcel, «è normale aspettarci che la situazione peggiorerà e pertanto vogliamo intervenire con gli aiuti prima che questo stress tocchi famiglie e imprese in modo non necessario». Da parte dello stesso, infine, un distinguo sull’origine dell’inflazione tra Paesi dell’Eurozona e Stati Uniti: «La “nostra” inflazione è ben diversa da quella degli Stati Uniti, poiché in Usa risponde ad una fase di surriscaldamento dell’economia, mentre in Ue ha a che fare con un aumento degli input produttivi, non solo prodotti energetici, ma anche agricoli ed alimentari. Il che potrebbe portare a differenti sviluppi in materia di politica monetaria».

Economia.

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che rappresenta la diretta conseguenza delle criticità con cui è alle prese il Vecchio Continente e che si propone quindi di rispondere alla crescita dell’inflazione e mitigare gli impatti negativi che derivano dalla situazione attuale. Sono proprio le preoccupazioni delle imprese, specie quelle energivore, sulle quali si concentreranno gli aiuti, in particolare ad aver spinto la banca ad adottare queste misure straordinarie. «Ciò a cui abbiamo assistito nella congiuntura del secondo semestre è che le dinamiche di comportamento sono più caute ma gli indicatori che abbiamo avuto sono risultati sempre positivi - aggiunge Taricani - Le iniziative messe in campo non sono dunque dettate tanto dall’aspetto finanziario quanto dalle difficoltà che le imprese stanno riscontrando. Al momento

Tutti fattori che hanno spinto proprio Unicredit a giocare d’anticipo confermandosi al fianco di nuclei famigliari e tessuto produttivo attraverso interventi su reddito disponibile e liquidità. Questo ambizioso piano - annunciato lo scoro 5 settembre da Andrea Orcel, ceo di Unicredit, e Remo Taricani, deputy head di Unicredit Italia - si regge su due pilastri: un plafond di 5 miliardi di euro di nuova finanza e altri 3 derivanti da un mix di interventi che incideranno direttamente su mutui e consumi. «Con “UniCredit per l’Italia” - ha spiegato Taricani - offriamo ai nostri clienti azioni concrete e flessibili in grado di dare un contributo per una gestione più elastica dei conti familiari e aziendali, permettendo di affrontare meglio le diverse priorità quotidiane e una maggiore protezione a fronte dell’aumento dei costi dell’energia e Ladell’inflazione».strategiadel gruppo bancario di Piazza Gae Aulenti prevede dunque l’erogazione di liquidità a fronte dei rincari dei costi dell’ener-

tto miliardi di euro. Tanto vale il piano “Unicredit per l’Italia”, pacchetto di misure varato dal gruppo bancario a sostegno di famiglie e imprese mentre queste ultime si trovano sotto stress poiché coinvolte in una lotta densa di insidie contro tre principali nemici: il vertiginoso aumento di costi energetici e materie prime, una crisi economica dai risvolti e dai tempi indefiniti e una spirale negativa di aumenti generali dei livelli dei prezzi di beni e servizi che ha comportato un’impennata dell’inflazione, ritornata a galoppare al ritmo del 7,6% nel 2022, e una minor crescita del PIL che, pur confermandosi in area positiva, si attesterà al 3,3% quest’anno rispetto al 6,6% del 2021.

gia e delle materie prime. Può essere effettuata tramite CreditPiù ed ha una durata da 3 a 36 mesi e un preammortamento fino a 6 mesi. Ma prevede anche la rateizzazione su acquisti e utenze, con la possibilità di dilazionare i singoli acquisti o l’intera spesa del mese effettuati con Carta Flexia (anche attraverso un piano fino a 6 mesi e tasso e commissioni zero); moratoria per i finanziamenti che non stanno beneficiando di garanzie pubbliche, il tutto per una durata di 12 mesi e previa valutazione della banca; ed infine la sospensione della quota capitale delle rate dei mutui di famiglie e individui per la durata massima di 12 mesi.

IN FOTO: Andrea Orcel, ceo di Unicredit e Remo Taricani, deputy head di Unicredit Italia

“Siamo pronti a mitigare l’incidenza dei costi dell’energia, è il settore metalmeccanico ma non solo a chiederlo a gran voce”

O

28 www.ilbassano.comRegione

Quest’anno andranno in scena quattro delle più importanti opere del repertorio lirico. Si incomincerà il 18 novembre con la prima del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. A seguire, “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, “Il trovatore”, che chiude la trilogia popolare di Giuseppe Verdi, e “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, una delle opere più rappresentate al mondo. Abbiamo quindi quattro titoli davvero belli, tutti co-prodotti in un’importante sinergia con altri teatri italiani, tra cui i teatri di Padova, Treviso e Bassano, ma anche Jesi, Pisa, Lucca e Novara. Ad aggiungersi ai quattro titoli avremo anche il classico

che quest’anno tutto riprenda come prima. Le opere proposte, di fatto, sono opere per tutti e il Teatro Ragazzi offre veramente molte possibilità. Di recente sono usciti alcuni articoli riportanti dati non rassicuranti sulla valutazione ministeriale del Teatro di Rovigo.

I grandi classici della lirica e nomi di prestigio per la ripartenza del Teatro Sociale di Rovigo

Cultura. Colloquio con il direttore artistico Luigi Puxeddu: “torniamo alla normalità”

dati degli articoli non erano corretti. Il dato vero è che abbiamo avuto lo stesso punteggio del 2018 e del 2019, ovvero 13 punti su 35 : nulla quindi fa pensare che il nostro teatro sia peggiorato nella qualità rispetto agli anni scorsi.

Il tasto più dolente dell’anno scorso è stato proprio il rapporto con i giovani e le scuole. Le restrizioni hanno interdetto i legami, che prima del Covid erano ben consolidati. Ci aspettiamo

vatore”.

A seguire, “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini, ancora Verdi con “Il Trovatore” e “Il barbiere di Siviglia” di Rossini

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uci accese, si apre il sipario: l’inizio dell’autunno segna la ripartenza del Teatro Sociale di Rovigo, che per la stagione lirica 2022/23 ha previsto un ricco programma, con grandi spettacoli e interpreti di fama nazionale e internazionale. Ne abbiamo parlato con il direttore artistico, il maestro Luigi Puxeddu. Quali sono le novità di questa stagione lirica?

appuntamento con l’operetta Al Cavallino Bianco e l’opera “La Prova di un’Opera Seria” in collaborazione con il Conservatorio F. Venezze. Inoltre, prima dell’inaugurazione della nuova stagione, si terrà ad ottobre il concerto sinfonico per il centenario dell’Associazione Venezze con l’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e verrà riproposta l’opera da camera “Ante Lucem”, co-prodotta con il Teatro dei QuestaLemming.stagione vuole essere il ritorno del teatro alla normalità; quella passata teneva conto delle varie restrizioni, ma quest’anno abbiamo potuto scegliere con maggiore libertà le nostre proposte. Abbiamo quindi scelto i grandi titoli, affinché questa ripartenza fosse degna di essere definita tale.

Interpreti importanti per spettacoli importanti?

Com’è il rapporto con il pubblico più giovane?

Gaia Zuccolotto

Assolutamente. A ricoprire il ruolo di Romeo nell’opera di Bellini sarà Paola Gardina, mezzosoprano rodigino, conosciuta in tutto il mondo, ma che non ha più cantato nel Teatro di Rovigo dai tempi del Conservatorio. Protagonista del “Rigoletto” sarà invece il noto baritono Sebastian Catana, che sarà accompagnato da un cast internazionale. Ma non solo, questa edizione vedrà l’incontro di questi grandi artisti con giovani interpreti: alle nostre audizioni, infatti, hanno partecipato 200 cantanti da tutto il mondo e duegiovani dell’Accademia del Teatro della Scala sono stati sceltiper il “Tro-

Si parte il 18 novembre con la prima del “Rigoletto” di Verdi.

29www.ilbassano.com Regione

L

Le scenografie di tre opere su quattro, poi, saranno costruite nel nostro laboratorio di costruzione scenica di Sant’Apollinare. Abbiamo voluto sfruttare al meglio tutte le nostre eccellenze per questa stagione.

C’è ancora il rischio che il Covid metta in difficoltà il teatro?

Questi ultimi anni forse hanno disabituato la gente a venire a teatro, ma è nostro compito da qui in poi fare apprezzare nuovamente l’opera lirica punta di diamante dell’Italia in tutto il mondo.

Regione

che fuori dal territorio nazionale, in particolare nei paesi in cui opera SPAR Austria, il Gruppo internazionale di cui Aspiag Service fa parte.

Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto

La Grande Distribuzione Organizzata è sempre di più un motore di sviluppo responsabile per la filiera agroalimentare e, in questo contesto, la valorizzazione delle filiere produttive rappresenta anche per le aziende del settore un vantaggio competitivo e un contributo concreto per sostenere i produttori locali, generare ricadute positive per il territorio e rispondere ai bisogni di consumatori sempre più attenti alla sostenibilità alimentare, sociale e ambientale. E questo è anche uno dei punti cardine della strategia di sviluppo di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha scelto di stringere un legame sempre più stretto con le comunità in cui si inserisce anche grazie a progetti e iniziative che puntano valorizzare i tanti produttori locali che, con i loro prodotti di eccellenza, riforniscono i 565 punti vendita nelle regioni in cui Aspiag Service è presente. Un esempio concreto di questo impegno è rappresentato da “Sapori del Nostro Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 6.000 referenze a scaffale provenienti da più di 500 produttori locali. Il progetto nasce dal desiderio di valorizzare, attraverso la rete distributiva di Aspiag Service, i produttori locali e i prodotti tipici preservati e promossi dalla loro passione e dalla loro competenza, consentendo all’azienda di rinnovare il

di Giovanni Taliana

legame con i propri clienti e con il territorio. Il progetto si traduce nell’impegno a condividere e testimoniare la genuina cultura enogastronomica dei territori e nella possibilità di costruire nuove sinergie con produttori selezionati, non soltanto attraverso la promozione delle loro specialità

Giorgio Dal Sasso del Caseificio Pennar di Asiago (VI)

Filiere produttive. Un’attenzione che genera ricadute positive per il territorio

Aspiag Service è stato il primo partner della grande distribuzione ad aderire nel 2020 a “Veneto The Land of Venice”, il protocollo di filiera promosso dalla Regione Veneto che si pone l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici regionali del settore agricolo e caseario e sostenerli dalla produzione fino alla commercializzazione. Obiettivo del protocollo è quello di sviluppare una filiera produttiva “dal campo alla vendita”, favorendo “l’ultimo miglio”, ovvero la commercializzazione e la promozione dei prodotti agricoli e caseari certificati del territorio veneto dando così ai produttori una maggiore visibilità e un supporto alla vendita. Tra i prodotti attualmente parte della filiera, segnalati nei punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service con appositi cartelli, ci sono: Radicchio di Treviso, Radicchio di Castelfranco, Radicchio Veronese,

i rincari nel carrello della spesa

L’impegno di Aspiag Service per rispondere ai bisogni dei consumatori sempre più attenti alla sostenibilità alimentare, sociale e ambientale

nei punti vendita, ma portando anche il cliente a contatto diretto con la loro esperienza, organizzando iniziative ed eventi speciali che permettano alle persone di sperimentare in modo concreto la qualità di prodotti tipici della tradizione come ad esempio il formaggio Angelico Prodotto di Mon-

Scegliere prodotti provenienti dalle filiere produttive significa dare linfa a uno sviluppo in ottica di sostenibilità, valorizzare il lavoro dei produttori locali, preservare la qualità e la genuinità dei prodotti, garantire lo sviluppo del territorio, promuovendo un sistema alimentare più sostenibile, aumentando la trasparenza, la fiducia, e la crescita di tutta la catena agroalimentare. E questo è l’impegno che anche noi di Aspiag Service ci siamo assunti scegliendo di implementare progetti come Sapori del Nostro Territorio o promuovere e aderire a specifici protocolli regionali. Queste iniziative sono parte della nostra strategia di crescita sostenibile, con l’obiettivo di generare ricchezza e sviluppo per le comunità in cui ci inseriamo, offrire prodotti e servizi in linea con i nuovi modelli di consumo, e consolidare così un’alleanza tra GDO, produttori e clienti dove le parole d’ordine sono qualità, identità e origine delle eccellenze agroalimentari.

Radicchio di Chioggia, Asparago Bianco di Bassano DOP, Patate di Rotzo, Sopressa Vicentina DOP S/A Premium, Amarone Valpolicella docg Tosinori ml 750, Formaggio Angelico prodotto della Montagna, Asiago fresco e Mezzano DOP, Asiago fresco e Mezzano DOP prodotto della Montagna, Monte Veronese DOP, Casatella Trevigiana DOP e Piave DOP. Questi prodotti rispettano tutti i requisiti di coltivazione, produzione, allevamento e trasformazione individuati dal protocollo, ovvero la condizione base che tutta la produzione avvenga nel territorio veneto e che rispettino i requisiti delle certificazioni. Un’iniziativa in linea con l’impegno di Aspiag Service e del marchio Despar da sempre attenti a sostenere i produttori locali, valorizzando le eccellenze del territorio e facendole conoscere a quante più persone possibile, an-

tagna, le Patate di Rotzo, la Soppressa Vicentina DOP, l’Amarone Valpolicella, Insalata radicchio di Chioggia IGP o il Formaggio Monte Veronese d’Allievo DOP. Sempre nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio, Aspiag Service ha inoltre consolidato la sinergia con le istituzioni locali promuovendo diversi protocolli regionali nelle regioni dove l’azienda opera, con lo scopo di promuovere i prodotti locali e le partnership tra i diversi attori della filiera produttiva agroalimentare: “Veneto – The Land of Venice” per i prodotti di nicchia del Veneto, “Io sono FVG” per le eccellenze del Friuli Venezia Giulia, “I love Trentino” per i prodotti trentini e “Qualità Alto Adige” per quelli altoatesini. Questi protocolli puntano a valorizzare i prodotti certificati DOP, IGP e STG e i vini con certificazione DOC, DOCG e IGT e consentono ai clienti di conoscere i prodotti del luogo e l’origine delle produzioni agroalimentari e di sostenere i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione, sviluppando una filiera produttiva “dal campo alla vendita”. Una vera e propria azione di sistema e un impegno con il quale Aspiag Service rafforza il legame profondo con i territori, promuovendo le filiere produttive, raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale, i loro artigiani produttori e i luoghi dove nascono.

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Nel particolare contesto economico che stiamo vivendo con i rincari dovuti ai maggiori costi delle materie prime, all’aumento dei costi dell’energia e dei trasporti che vanno a incidere inevitabilmente anche sul carrello della spesa, inoltre, scegliere prodotti provenienti da filiere produttive pone l’accento sul tema dei costi. Puntare sulla valorizzazione dei prodotti di un territorio significa infatti sostenere i produttori locali, garantendo un prezzo alla produzione adeguato, e sostenere le comunità, garantendo ai clienti finali un prodotto a prezzo giusto e controllato, una filiera in cui si accorciano i passaggi tra i diversi anelli della catena, riducendo conseguentemente i costi verso i clienti finali, permettendo così di salvaguardare il loro potere di acquisito, senza rinunciare alla qualità.

“Veneto The Land of Venice”, un protocollo per promuovere e valorizzare la filiera agroalimentare del Veneto

IL PUNTO

Filiere produttive e prodotti del territorio, una ricetta contro

Valorizzare i prodotti locali d’eccellenza, sostenere le comunità

stato a capo di Confindustria Venezia e Rovigo, eletto per due volte sindaco del capoluogo Veneto. Nel luglio del 2022 un sondaggio de Il Sole 24 Ore lo indica come il sindaco più amato d’Italia. È Luigi Brugnaro, che all’attività imprenditoriale e amministrativa, da primo cittadino di una città unica come Venezia, affianca anche l’impegno politico nazionale alla guida di Coraggio Italia. A ripercorrere le sue origini, la sua esperienza politica, ma anche le storie personali, il libro-intervista “Ci giudicheranno i bambini. Dall’azienda alla politica una via per l’Italia” (Ed. Marsilio), scritto insieme al giornalista Stefano Lorenzetto e presentato in Veneto in questi giorni.

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“Ci giudicheranno i bambini”: Luigi Brugnaro si racconta

pegno. Sono sicuro che grazie all’autonomia, che NoiModerati vogliamo finalmente portare a casa, saremo in grado di far parlare i nostri territori, perché solamente in questo modo otterremmo i risultati che ci chiedono i veneti”.

si “Spero di poter testimoniare, con la mia esperienza, che con l’onestà e con il lavoro si può arrivare. E si deve arrivare! Voglio far capire che al momento la situazione di questo Paese non riesce a dare le stesse opportunità che ho avuto io. Oramai è da trenta anni che il paese sta vivendo una situazione di stallo. Non c’è più tempo”.

Il sindaco di Venezia, il più amato d’Italia secondo un recente sondaggio, ripercorre le tappe della sua vita dall’infanzia all’impegno politico

Scritto insieme al giornalista Stefano Lorenzetto

Sara Busato

o desiderio di un Ministero a Roma anzi: “L’ho sempre detto -- conclude Brugnaro – sono il sindaco di Venezia, una città incredibile abitata da cittadini straordinari. Per me è un privilegio amministrare la città. Ho preso un impegno con loro e voglio mantenere questo im-

capitoli, la sua infanzia da figlio di una maestra e di un operaio, la sua adolescenza, i primi lavori e poi la scelta politica. E proprio sulla base della sua esperienza personale che nasce il desiderio di condividere la sua storia e raccontar-

Alla domanda di quale sia il segreto del suo successo politico, Brugnaro non ha dubbi: non ci sono bacchette magiche. Ci vuole “Lavoro, impegno ed onestà.commenta Brugnaro - Dire la verità è la cosa più importante. È proprio nel Dna dei Veneti l’idea di fare le cose, perché sentirsele dire continuamente irrita” Brugnaro nel suo libro ripercorre, in sei

Non manca una riflessione sulla classe dirigente: “Vorrei che le persone che si occupano di politica, fossero le persone che hanno fatto la storia del Veneto. Una politica che non rinunci alla competenza e alla concretezza del fare”. Idee chiare anche sulle sfide futuro del nostro paese “Serve una politica di visione. - ribadisce il leader di Coraggio Italia - Serve pensare a quello che succederà da qui ai prossimi anni se vogliamo dare ai nostri figli le stesse opportunità che abbiamo avuto noi. Ognuno deve fare qualcosa per il Paese, non soltanto chiedere. Lavorare con passione e fare il proprio dovere” G uardando ad un orizzonte più ampio, al momento nessuna ambizione

“Spero di poter testimoniare, con la mia esperienza, che con l’onestà e con il lavoro si può e si deve arrivare”

Il Libro Intervista

È

Il tutto grazie all’acquisizione di tre dispositivi specifici per il telemonitoraggio, per un investimento complessivo di circa 25.000 mila euro da parte dell’ULSS 7 Pedemontana.

dall’ospedale lo staff può inoltre monitorare l’andamento della seduta dialitica con software dedicato uno speciale sistema di videocamere ad alta sensibilità, a tutto vantaggio della sicurezza e del suo buon esito della procedura».«Ancora

cia di trattamento con i minori disagi possibili: questa è una sfida che possiamo vincere solo innovando nelle tecnologie e nei modelli organizzativi e il progetto sviluppato dalla nostra Nefrologia rappresenta certamente un esempio di eccellenza in questo senso».

I tre dispositivi sono già stati attivati, selezionando altrettanti pazienti del Bassanese, dell’Alto Vicentino e dell’Altopiano di Asiago per i quali era appunto indicata la dialisi peritoneale, ma che avevano espresso timori verso questa procedura. Ma questo è solo l’inizio: «Il sistema di teledialisi non è pensato per essere permanente - spiega ancora il dott. Lentini -, bensì un supporto nella fase iniziale della terapia: quando il paziente diventa del tutto autonomo, l’apparecchiatura viene messa a disposizione di un altro paziente e così via. Grazie alle tre apparecchiature di nuova acquisizione possiamo pensare di dialisi a domicilio ad una trentina di pazienti già nel primo anno». il territorio nel cuoregente!della

consentire la

Per la prima volta nel Triveneto i pazienti possono effettuare la dialisi peritoneale comodamente a domicilio, con la certezza di contare sull’assistenza dello specialista nefrologo e di uno staff infermieristico dedicato sia sul piano operativo, sia per monitorare l’andamento della sessione Messaggio pubbliredazionale Ieri,oggi,domani. Più di 1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta di noi. Più 1000 prezzi bloccati per almeno 3 mesi. Carta, Web, Audio. Dentro

Un progetto fortemente innovativo che ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica al punto da essere pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica statunitense e che verrà presentato nei prossimi mesi nei congressi nazionali e internazionali di Nefrologia dal Dr. Lentini.

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una volta la Nefrologia si conferma un reparto all’avanguardia - sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza - e si rinnova l’impegno di questa Direzione a sostenere tutti quei progetti innovativi in grado di elevare ulteriormente gli standard assistenziali. Il progressivo invecchiamento della popolazione pone sempre di più all’attenzione il tema della gestione dei malati cronici, ai quali dobbiamo garantire la migliore appropriatezza ed effica-

La nefrologia della AULSS7: per la prima volta in triveneto un servizio di teledialisi

grave insufficienza renale: «Già da diversi anni - spiega ancora il dott. Lentini - per molti pazienti esiste l’alternativa della dialisi peritoneale, a domicilio, ma molti rinunciano a questa opportunità che sarebbe sicuramente migliore sia dal punto di vista clinico che per la loro qualità di vita perché non sono in grado di gestire in autonomia la dialisi, hanno paura della metodica o ancora non hanno un caregiver in grado di aiutarli. Con il sistema di teledialisi, invece, d’ora in poi queste persone potranno serenamente svolgere il trattamento a casa propria, con la certezza di essere seguite passo dopo passo. Il sistema consente infatti di mettere in comunicazione diretta il paziente con lo staff della nefrologia per le medicazioni, la valutazione clinica, la seduta dialitica e i problemi intercorrenti;

«Il progetto - spiega il dott. Paolo Luca Lentini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia dell’Azienda socio-sanitaria - è partito nel settembre 2021 in via sperimentale. In questi mesi abbiamo subito ottenuto risultati molto positivi e questo ci ha spinto a istituzionalizzare il servizio, con l’acquisizione di apparecchiature di proprietà dell’Azienda, grazie al sostegno della Direzione».

Il tutto con l’obiettivo di favorire la domiciliarità della dialisi, evitando così i continui accessi in ospedale per i pazienti affetti da

un’innovazione destinata a migliorare radicalmente la qualità della vita di moltissimi pazienti in dialisi quella introdotta - per la prima volta nel Triveneto - dalla Nefrologia dell’ospedale San Bassiano: un sistema di teledialisi grazie al quale d’ora in avanti i pazienti potranno effettuare la dialisi peritoneale comodamente a domicilio, ma con la sicurezza di poter contare sul supporto in tempo reale da parte del nefrologo e dello staff infermieristico.

Il documento fornisce delle linee guida su come far fronte all’infezione da Sars-CoV-2, da mettere in atto sia da servizi educativi per l’infanzia, sia da tutte le istituzioni scolastiche del I e II ciclo per l’anno scolastico 2022/2023. Esse sono pensate per garantire la frequenza scolastica in presenza e per prevedere il minimo impatto sulle attività scolastiche.

Covid 19, unpervademecumlascuola Salute

Si torna a scuola, contro il Covid strategie di minimo impatto

S i torna a scuola quest’anno con uno stato d’animo più sereno, anche se non calano l’attenzione e l’impegno per contenere la diffusione delle infezioni da Sars-CoV-2. Quest’anno i protocolli previsti per le scuole sono incentrati, più che su quelle di contrasto, su strategie di mitigazione, con l’obiettivo “di contenere l’impatto negativo dell’epidemia sulla salute pubblica”, così come riportato dalle indicazioni del Ministero della Salute e dell’Istruzione nel documento diffuso a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico. E dunque, come mitigare gli effetti delle infezioni da Sars-CoV-2 a scuola?

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Prosegue alla pag. seguente

Garantire la frequenza e condizionare al minimo le attività sono gli obiettivi delle linee guida del Ministero per mitigare l’infezione da Sars-CoV-2

Coloro che risultano positivi al test diagnostico dovranno stare in isolamento e potranno tornare a scuola solo dopo l’esito negativo del test (molecolare o antigenico).

Un Piano d’azione contro il proliferare del virus West Nile, deciso dalla Regione Veneto e diffuso in tutte le Ulss, che impegna un milione di euro. Tale spesa comporta la possibilità di attuare ulteriori azioni di contrasto che sono state effettuate nei primi dieci giorni di settembre. Gli interventi, grazie ad una mappa di valutazione della situazione, sono orientati in prevalenza nelle aree più a rischio e in tutti i territori in cui sono stati riscontrati più contagi, più morti e casi gravi.

Come già stato anticipato, poi, la tempestività della diagnosi è fondamentale, assieme al monitoraggio e alla sorveglianza epidemiologica, per creare una mappa di valutazione del rischio.

Dovrà essere effettuata una analisi epidemiologica con valutazione e monitoraggio del Piano adottato al fine di valutarne l’efficacia. In ultima battuta sarà fondamentale l’individuazione delle così dette zone “tampone” o “buffer”, ovvero aree a medio rischio limitrofe, però, a zone rosse.

“Stiamo tenendo sotto controllo l’andamento della malattia e sulla base dell’esperienza possiamo dire che il fenomeno nelle prossime settimane dovrebbe scemare” rassicura il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima, Vittorio Selle. “I medici hanno fornito numerose indicazioni che sono state scrupolosamente seguite dalle amministrazioni locali. Quello che chiediamo in più alla cittadinanza è di utilizzare tutte le protezioni comuni e di buon senso per difendersi dalle punture di zanzare”.

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West Nile, un Piano d’azione contro il proliferare del virus

Infine è prevista la comunicazione da parte dei genitori di ragazzi o bambini che “a causa del virus SARS-CoV-2 sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie avverse”. Successivamente alla segnalazione spetterà all’istituzione scolastica in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione territoriale e con il pediatra o medico applicare le corrette modalità di intervento garantendo all’alunno o all’alunna in questione di poter andare a scuola in condizioni di sicurezza.

Uno sguardo speciale va, poi, ai “bambini con fragilità”, per i quali è stato previsto il rafforzamento delle misure di prevenzione, talvolta “personalizzate” in base al profilo di rischio. Per gli alunni con fragilità, “al fine di garantire la didattica in presenza e in sicurezza”, è definito “opportuno” l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Sarà, poi, necessario garantire un “ricambio frequente di aria”, “l’igiene delle mani” e l’utilizzo di mascherine, queste ultime per il personale scolastico e gli alunni a rischio.

È consentita la frequenza per chi manifesti sintomi di lieve entità non associati al Covid-19, senza febbre, e per chi, di solito, tende ad avere di frequente in inverno il raffreddore. Sarà possibile andare a scuola indossando le mascherine FFP2 o chirurgiche, fino alla risoluzione dei sintomi.

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proliferazione delle zanzare portatrici del virus della West Nile. Talvolta, però, è necessario intervenire direttamente sulle zanzare adulte nei siti Èsensibili.d’obbligo attuare misure di protezione individuali idonee. I trattamenti effettuati dovranno essere monitorati assieme ai loro esiti per verificarne l’efficacia e, in caso, metterne in atto degli altri.

Non sarà più possibile per i ragazzi risultati positivi al Covid seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata, la normativa speciale che la prevedeva cessa i suoi effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021-2022.

Covid 19, un vademecum per la scuola Salute

Non è invece consentita la permanenza a scuola di tutti i ragazzi o bambini che abbiano una temperatura superiore o uguale a 37,5°C, o che riscontrino sintomatologia compatibile con quella del Covid-19 e per coloro, ovviamente, che siano risultati positivi al tampone.

Come saranno gestiti i casi positivi? Chiunque (personale scolastico, bambini o studenti) che presenti sintomi indicativi sarà portato in isolamento, in una stanza adibita all’uso, fino all’arrivo - per gli studenti - dei genitori.

Grazie a questo finanziamento è possibile inoltre attuare un piano di prevenzione che prevede innanzitutto di potenziare la diagnostica, in modo tale da poter agire in maniera più tempestiva non solo per tutelare la salute di chi è punto, ma anche per poter mettere a riparo l’area dove sono stati riscontrati dei contagi, per evitare che il numero di essi possa moltiplicarsi rapidamente.

Salute

Per i contatti con casi positivi non sono previste misure speciali per la scuola, si applicano le regole già previste in altri contesti.Saranno previsti, inoltre, dei “sistemi di monitoraggio” allo scopo di valutare gli impatti che la diffusione del virus ha su tutti i gradi del sistema educativo di istruzione e di formazione con successiva attivazione di misure nel caso in cui gli esiti del monitoraggio non fossero positivi.

La sanificazione avrà un ruolo fondamentale e sarà periodica ma anche “straordinaria” e, quindi, “tempestiva in presenza di uno o più casi confermati”.

La Regione stanzia un milione di euro per finanziare ulteriori azioni di contrasto, mirate a seconda delle zone di rischio. Un’analisi epidemiologica con valutazione e monitoraggio serviranno a verificarne l’efficacia

Naturalmente possono fare ricorso ai dispositivi di protezione respiratoria (mascherine FFFP2) e per la protezione degli occhi, tutti coloro del personale che vogliono proteggersi.

Così facendo è possibile dividere il territorio in zone: bianca, a basso rischio, gialla, a medio-basso rischio, arancione, a medio alto rischio e rossa ad alto rischio. In questo modo si possono attuare interventi differenti e mirati. Per esempio, sono d’obbligo interventi larvicidi nelle zone rosse o arancioni per interrompere o almeno rallentare la

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forti nonché motivati.

Assieme ad un atteggiamento motivato e costante, però, sarebbe bene seguire alcune strategie efficaci: innanzitutto è bene ripristinare una routine stabilendo degli orari per i pasti e dedicando le giuste ore al sonno (il riposo è fondamentale per migliorare le nostre prestazioni fisiche e Dovreste,mentali!).poi,mangiare lentamente masticando con cura, questo, infatti, favorirà il senso di sazietà evitando il fatidico “gonfiore addominale”. Restate sempre idratati per evitare la ritenzione idrica, ma soprattutto nel rispetto della salute del vostro corpo. Non fate diete fai da te: non eliminate i carboidrati come la pasta, il pane… infatti nessun alimento fa ingrassare se assunto in dosi corrette, anzi i carboidrati sono la prima fonte di energia che ci consente non solo di migliorare le nostre prestazioni fisiche, ma anche quelle mentali tenendoci concentrati a scuola o al lavoro. L’importante, quindi, è fare pasti bilanciati senza escludere nessuna biomolecola fondamentale: grassi, proteine e carboidrati. Per quanto riguarda i grassi è bene far chiarezza: i grassi non fanno ingrassare ma sono essenziali per la nostra regolazione ormonale, costituisco-

Infine dev’essere chiaro: non esistono alimenti che in assoluto fanno ingrassare o dimagrire, il segreto è magiare con equilibrio, senza privazioni per riconquistare benessere e salute.

Innanzitutto non fatevi prendere dalla paura: non sarà un’estate ad annullare il lavoro fatto durante tutto l’anno, basterà, quindi, riprendere i ritmi piano piano, senza strafare. Inoltre il riposo preso durante l’estate potrebbe rendervi più

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Le regole d’oro per rimettersi in carreggiata

no parti importanti delle nostre cellule e fanno inoltre da protettori naturali contro il freddo. Anche in questo caso, però, è bene prediligere grassi insaturi cioè vegetali: olio extravergine di oliva, olive, frutta secca o crema di frutta secca, avocado… Mangiate tanta frutta e verdura (5 porzioni al giorno) e possibilmente di stagione: esse contengono vitamine fondamentali per prevenire l’influenza, per favorire la concentrazione e Praticatel’abbronzatura.unaregolare e costante attività fisica quotidiana, sia spontanea (fare le scale, parcheggiare più lontano dalla meta) che programmata. L’allenamento, infatti, non solo serve a tonicizzare il corpo, ma ha innumerevoli Prendetevibenefici.curadella salute dell’intestino assumendo prebiotici (fibra alimentare) e probiotici (da alimenti fermentati come kefir, skyr, crauti o da integratori).

La dottoressa Stefania Ferraresso del Servizio Dietetico dell’Ospedale di Piove di Sacco, dell’Ulss 6 Euganea, spiega: “Nell’immaginario comune è nota l’associazione tra il rientro dalle vacanze estive e l’idea di doversi sottoporre ad un lungo periodo di sacrificio, come unica strada per espiare i peccati di gola”. In realtà non è così. “Basterà – prosegue la dottoressa –mettere in pratica alcune semplici regole che si rifanno allo stile di vita mediterraneo”.

Salute

Estate ed eccessi. Non servono grandi sacrifici per espiare i peccati di gola

iete appena tornati dalle vacanze? Dovete riprendere la routine dopo un’estate di divertimento e relax? Vi sentite fuori forma? Forse siete anche preoccupati di rimettervi in carreggiata pensando allo stress quotidiano, alla dieta, alle corse… questi consigli fanno al caso vostro. Rimettersi sulla dritta via non è facile per nessuno, specialmente se, oltre alla dieta e allo sport, si fanno avanti tutti i problemi, il lavoro e le corse, ma non preoccupatevi e fate tesoro del relax accumulato dalla vacanza.

La dottoressa Ferraresso, dell’Ospedale di Piove di Sacco, spiega come sia sbagliata l’idea di associare il rientro dalle vacanze estive con l’intento di sottoporsi a un lungo periodo di privazioni per ritrovare la forma e riconquistare benessere e salute

Le strategie per difendersi dalle punture di vespa

ettembre è un mese di transizione: fa ancora caldo, ma non troppo, è soleggiato, ma, talvolta, nuvoloso, ci si veste ancora con abiti leggeri ma senza rinunciare ad una maglietta più pesante nel caso di imprevisti.

Passeggiando in bicicletta: tutti i benefici delle due ruote

te mangiando! Andare in bici, in secondo luogo, è un’attività che aiuta a sviluppare i muscoli cardiaci e i polmoni prevenendo l’insorgere di malattie cardiovascolari. Non dimentichiamo, poi, che fare ciclismo aiuta a tonicizzare il corpo sviluppando, come anticipato prima, non solo i muscoli “visibili” al solo fine estetico, ma anche il cuore e i Èpolmoni.statoinoltre dimostrato che andare in bicicletta migliori l’umore, senza dimenticare che qualsiasi sport, come il ciclismo, aiuta

Tumore ai polmoni. Una Tac spirale a basso dosaggio eleva la qualità diagnosticaAnticipare

a migliorare l’autostima, a rispettare e conoscere il proprio corpo e a stringere nuove amicizie. Il ciclismo aiuta, insomma, a migliorare il benessere mentale.

Salute Salute

Ècontinuamente.consigliato starci a debita distanza e, nei casi più gravi, mettere in atto interventi di disinfestazione.

Oltre ad una diagnosi tempestiva tramite TAC spirale, il programma punta non solo a curare in tempo ma anche a prevenire l’insorgenza della malattia. Infatti, sarà possibile per tutti i fumatori assumere un

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Muoversi in bicicletta inoltre non solo non inquina l’ambiente, ma espone il ciclista stesso a livelli di inquinamento 5 volte minori rispetto ad un automobilista. Oltre al cuore e ai polmoni, il ciclismo protegge anche le articolazioni.

Lo Iov promuove anche un’altra iniziativa: dal 1° settembre è severamente vietato fumare in tutti i locali al chiuso e anche in quelli all’aperto compresi gli automezzi e le aree aziendali, nel rispetto e nella tutela della salute non solo di chi fuma, ma anche di chi subisce il fumo passivo. Questa nuova iniziativa è estesa all’ospedale di Busonera, agli uffici amministrativi a Palazzo Santo Stefano, alla Palazzina di Radioterapia nell’area dell’Azienda Ospedaliera a Padova, alla Torre della Ricerca in Zip, all’Ospedale San Giacomo a Castelfranco, la Radioterapia all’ospedale di Schiavonia.

I l dottor Valerio Valeriano, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea, fornisce alcuni consigli per evitare punture di qualsiasi tipo di insetto (di ape, vespa o Icalabrone).nnanzitutto questi insetti non hanno tutti la stessa aggressività, spiega il dottor Valeriano.

L e vespe e i calabroni, invece, hanno un comportamento totalmente diverso. Questi insetti pungono per cacciare. A livello esteriore le vespe sono giallo chiaro e nere mentre i calabroni hanno gli stessi colori delle vespe solo sull’addome, invece nel torace sono nere e bordeaux.

In ultima battuta, ma non meno importante, il ciclismo migliora il sistema immunitario.

Quest’ultimo ha avviato una campagna di “arruolamento” per grandi fumatori, con l’obiettivo di battere il tumore ai polmoni attraverso il programma di prevenzione sulla diagnosi precoce. Offre dunque a 400 volontari “ad alto rischio”, con un’età compresa fra i 55 e i 75 anni, senza episodi oncologici precedenti, un programma di screening del cancro basato su una Tac Spirale a Basso dosaggio. Possono partecipare quei fumatori che consumano mediamente 20 sigarette al giorno ormai da trent’anni, ma in realtà potranno partecipare anche coloro che

la diagnosi è l’obiettivo sostenuto dalla Rete Italiana Screening Polmonare nel programma al quale ha aderito anche l’Istituto Oncologico Veneto

E questo è anche il mese in cui possiamo incappare facilmente nelle punture di insetto.

Essendo su base volontaria sarà possibile per chi rientra in questa categoria iscriversi online sul sito https://www.programmarisp.it/, o chiamare lo IOV al numero 338-4912365 (dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 13), o ancora scrivendo una mail a risp@iov.veneto.it . Essi saranno innanzitutto sottoposti alla Tac Spirale a Basso Dosaggio e nel caso in cui l’esito dell’esame fosse positivo saranno presi in carico da un “gruppo multidisciplinare dedicato alla patologia polmonare” per ulteriori accertamenti di approfondimento diagnostico e per le eventuali cure.

E ssi, oltre a nutrirsi di frutta, sono anche carnivore e, infatti, si cibano di altri insetti. Nelle nostre zone le specie di vespa che si possono individuare, sostiene il dottor Valeriano, sono quella “vulgaris” e “germanica” che è solita edificare colonie sotterranee. La vespa, al contrario dell’ape, punge più volte, si ciba di alimenti umani e tende a frequentarne anche gli Vambienti.isto,quindi, che la vespa è poco intimorita dall’ambiente umano come ci si può difendere dalle sue punture? Innanzitutto, è bene dotarsi di zanzariere in casa; quindi evitare di tenere porte e finestre aperte senza zanzariera. Dato che le vespe sono attratte e si cibano di alimenti umani è bene non lasciare questi ultimi incustoditi all’aperto, ma sarebbe meglio coprirli. Infine, per chi abita in campagna, dove le vespe sono più presenti, è bene prestare attenzione alle colonie sotterranee da loro create, riconoscibili in quanto assimilabili ad un buco sul terreno dal quale questi insetti entrano ed escono

Inizia settembre: un mese fresco ma non troppo, soleggiato… il tempo giusto, insomma, per godersi il piacere di andare in bicicletta prendendo l’ultimo sole della Lastagione.Ulss 2 Marca trevigiana ha elencato nella sua pagina Facebook tutti i benefici di una sana passione a due ruote. Innanzitutto, come tutti gli sport, il ciclismo contribuisce all’aumento del nostro metabolismo: più ci muoviamo più il nostro corpo necessita di energie che possono essere assun-

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facevano un consumo elevato di sigarette ma sono riusciti a smettere da meno di quindici anni.

Lo Iov cerca 400 fumatori volontari per promuovere la prevenzione precoce

I n Italia ogni anno si riscontrano 42.000 casi di cancro polmonare e 8 pazienti su 10 manifestano la malattia in stadio avanzato. Sicuramente una delle cause principali del cancro ai polmoni è il fumo. È stato, quindi, promosso dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano il Risp (Rete Italiana Screening Polmonare) un programma per cercare di prevenire questa malattia.

L ’ape, arancio - marroncina e nera sull’addome, per esempio, si nutre di nettare, è, infatti, un impollinatore ed è mansueta: se punge, lo fa una sola vota e per difendersi. È bene, però, mantenersi distanti dal suo alveare di almeno 2 metri.

farmaco, la Citisina, che è d’aiuto per chi deve smettere di fumare. Sono state fatte delle prove su volontari, reclutati per uno studio simile, che hanno dimostrato di tollerare bene questo farmaco. Inoltre la Citisina verrà offerta ai fumatori, quindi sarà totalmente gratuita.

Il programma, innanzitutto, prevede di anticipare la diagnosi in modo tale da non dover fare i conti con una malattia in stadio avanzato. Per farlo si utilizza una TAC spirale a dosi minime che consente tempi molto rapidi (meno di un secondo), bassissima dose di radiazioni anch’esse dannose (causa di mutazioni genetiche e quindi di tumori) e “un’elevata qualità diagnostica senza contrasto”. Sono molti i centri che hanno aderito al programma del Risp, fra i quali l’IRCCSIstituto Nazionale dei Tumori Regina Elena, l’IRCCS- Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Azienda OspedalieroUniversitaria San Luigi Gonzaga, Orbassano e Città della Scienza e della Salite di Torino, l’IRCSS- Centro di Riferimento Oncologia di Basilicata (CROB) e anche l’IRCCS-Istituto Oncologico Veneto (IOV).

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Le informazioni ottenute dal progetto saranno inoltre utili per la defi nizione di protocolli che mirano a prevenire efficacemente emergenze idro-potabili dovute a parametri non oggetto di ordinario monitoraggio, per la valutazione di sistemi on-line e early-warning per intercettare precocemente eventi di contaminazioni e per l’eventuale ridefi nizione delle zone di protezione delle aree di captazione delle acque.

Nuovi protocolli per rispondere in modo dinamico e flessibile alla gestione dei contaminanti emergenti, per migliorare la tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente grazie alla completezza della sorveglianza, all’utilizzo di un reale approccio preventivo e alla tempestività di intervento

«Il progetto permetterà di implementare metodi analitici innovativi per il monitoraggio delle spiega la professoressa Sara Bogialli del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Ateneo patavino e coordinatrice scientifica –. Le analisi integrate potranno evidenziare la presenza di alcuni composti chimici non noti in relazione ai monitoraggi convenzio-

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Tra i principali effetti negativi sulla salute umana imputabili all’esposizione a queste sostanze chimiche, ci sono la disregolazione e modificazione dei normali processi fisiologici, alterazioni dei processi riproduttivi e di sviluppo, aumento dell’incidenza di cancro e sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici.

ttimizzare protocolli analitici in grado di identificare sostanze chimiche, sia di origine naturale sia antropica, non oggetto di ordinario controllo ma possibili contaminanti dell’acqua: questi gli obiettivi del Prominanti emergenti: nuovi protocolli analitici per la valutazione del schio chimico i corpi idrici veneti”, in particolare nelle fonti

Coinvolti il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova insieme a Etra Spa e Acque del Chiampo Spa, gestori idrici delle province di Padova e Vicenza che hanno cofi nanziato la ricerca con 50 mila euro ciascuno, insieme all’Università di Padova. Il progetto avrà una durata di 24 mesi e ambisce a proporsi come modello metodologico di approccio su ampia scala.

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UNIVERSITÀ DI PADOVA, ETRA SPA E ACQUE DEL CHIAMPO SPA PER LA VALUTAZIONE DEI NUOVI CONTAMINANTI

Lenzi (Direttore generale ETRA) Maggini (Direttore Dipartimento Scienze Chimiche) Frasson (Presidente ETRA) Lovisetto (ETRA) Zerlottin (Acque del Chiampo) Bogialli (UNIPD) Chiorboli (Direttore Generale Acque del Chiampo) Marcigaglia (Presidente Acque del Chiampo)

Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione tra Università di Padova e gestori idrici del Veneto che si distinguono per il costante interesse verso la ricerca scientifica, convinti che possa risolvere o, meglio, prevenire le emer-

nali, anche caratteristici di alcuni scenari di contaminazione del territorio (ad esempio farmaci da strutture ospedaliere, pesticidi da attività agricole, prodotti di sintesi da industrie locali), da proporre come markers o traccianti. L’analisi chimica di tali markers potrà essere inserita nelle analisi oggetto di ordinario controllo dei laboratori degli enti gestori, fornendo uno strumento veloce e indipendente di controllo della qualità delle acque e dei trattamenti riferibile a contaminanti emergenti. Non solo, nel caso si evidenziasse la presenza di una significativa sorgente di contaminazione sarà possibile seguirne la variazione nella rete impiantistica, e l’eventuale efficienza dei processi di trattamento».

Basandoci sull’approccio preventivo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA, Water Safety Plan), il piano di monitoraggio analitico viene elaborato in funzione di un’analisi del rischio sito-specifica. L’ identificazione e quantificazione di contaminanti emergenti risulta, però, essere molto complessa, richiedendo tecnologie analitiche avanzate; queste sostanze infatti sono spesso presenti in tracce e non si dispone in molti casi di una metodica standardizzata per la loro deter-

In generale, per molti contaminanti emergenti le informazioni sulla distribuzione, concentrazione e impatto sull’ambiente sono ancora insufficienti nella letteratura scientifica. Inoltre, la mancanza o la presenza di dati ecotossicologici o tossicologici incompleti impedisce la corretta valutazione dei rischi associata all’esposizione animale o umana. Di conseguenza, per il Regolatore risulta difficile determinare e stabilire i limiti massimi di concentrazione nello scarico delle acque reflue, nell’acqua potabile e nell’ambiente in generale e, quindi, controllarne le vendite e l’utilizzo.

«Siamo orgogliosi di essere parte di un progetto scientifico innovativo e originale che si propone di offrire dei protocolli operativi a tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente e che ci auguriamo possa diventare un modello non solo nei nostri spiegano i presidenti di Etra Spa, Flavio Frasson e di Acque del Chiampo Spa, –. Questo progetto è per noi molto importante: ci permetterà di aumentare la conoscenza dello stato di qualità delle nostre fonti, di valutare l’efficienza dei nostri processi e l’eventuale necessità di introdurne di nuovi per il possibile abbattimento di contaminanti emergenti. Non basta, infatti, limitarsi alla semplice descrizione del problema ambientale, ma bisogna individuare le soluzioni tecniche di contenimento delle contaminazioni, azioni queste che potrebbero ricadere al di fuori del nostro ambito di azione (ad esempio azioni di tutela delle aree di salvaguardia). Mettiamo a disposizione la nostra conoscenza del territorio, i dati, le informazioni e l’accesso alla rete impiantistica, indispensabili per il lavoro dei ricercatori. La ricerca vuole essere, poi, uno stimolo alla condivisione di informazioni e dati tra i soggetti che, in diversi ambiti di competenza, operano monitoraggi a protezione

ontaminanti emergenti sono sostanze chimiche di origine naturale o antropica, di recente scoperta o rivalutazione scientifica in vari comparti ambientali (es. acque potabili, reflue, superficiali o sotterranee, etc.), considerati potenzialmente tossici, persistenti o bioaccumulabili, e quindi interferenti con i normali processi biologici coinvolti nel metabolismo di un essere vivente. Comprendono diverse classi di sostanze chimiche, spesso marcatori di presenza antropica come prodotti farmaceutici e per la cura personale (Personal Care Products, PCPs), interferenti endocrini, sostanze perfluorurate (es.PFAS), pesticidi, plastificanti, ritardanti di fiamma. Tra i contaminanti emergenti si collocano anche sostanze non antropogeniche, come vari composti naturali quali tossine di origine animale, vegetale o batterica.

PROGETTO DI RICERCA “CONTARINE”

I risultati attesi

EMERGENTI:CONTAMINANTICOSA SONO?

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di Renato Malaman

Elian e la fiaba del castello “crociato”

dini pensili. Imperdibile Acri (oggi Akko), porto dei Crociati. Nel loro antico castello è stato allestito un museo multimediale ricco e in grado di stupire con le sue suggestioni. Che riportano a mille anni fa. Infine Ros Hanikra, località di mare al confine con il Libano. Dalla sommità della bianca scogliera si può scendere fino al mare, che qui ha tonalità di color smeraldo chiaro, con una funivia o con un ripido sentiero: il premio sono delle grotte marine da incanto. Da godere con occhi e cuore, perdendosi sull’orizzonte del mare.

SOPRA: il tempio Bahai di Haifa e uno scorcio delle grotte di Ros Hanikra. A LATO: una vista del lago di Tiberiade.

Israele

Elian ci fa da cicerone per conoscere questa parte di Galilea, al confine con il Libano, intrisa di storia e legata anche alla vita terrena di Gesù. Non a caso è una regione a prevalente confessione cristiano-cattolica. Va premessa una cosa importante. Oggi arrivare in Israele è semplice e veloce. Volo diretto low cost per Tel Aviv da Bologna, pratiche doganali “fai da te” appena sbarcati, rese facili e rapide grazie a colonnine con lettore ottico su cui basta appoggiare il passaporto. Dispositivi che stampano anche il foglietto di visto (da conservare poi fino all’uscita dal paese). Il treno si può prendere dentro l’aeroporto stesso: quello per Nahariya nel caso della Galilea: parte ogni mezzora e in due ore porta a destinaIntornozione. al pittoresco borgo di Mi’ilya, dove sopravvivono riti come il dopo-messa della domenica mattina da trascorrere insieme sul sagrato condividendo dolci tradizionali e il buon vino locale, sorge l’arcigna fortezza crociata di Montfort, raggiungibile attraverso uno spettacolare sentiero.

C’è un castello, come nelle fiabe. Ed è un castello vero, costruito in una posizione splendida, così da dominare tutte le colline e le vallate vicine. Ci sono pure i cavalieri, come nei film di cappa e spada. E c’è, infine, la storia di un legame profondo con la propria terra di origine, ed è quella tra Elian Layousse, arabo cristiano di Padova (dove ha costruito anche la sua bella carriera da ristoratore), e la sua Galilea. Elian è tornato là, in Israele, nella natia Mi’ilya (o Meilya) per accettare di diventare lui il “reggente” di quel castello crociato. Un castello posto sulla sommità del borgo, a 350 metri di altezza, che ora è diventato un ristorante e una dimora di charme. Il nome dice tutto: “Chateau du Roi”. A restaurarlo pietra su pietra e a dare concretezza a un sogno visionario è stata un’amica d’infanzia di Elian: Salma Assaf, una donna piena di energia, affascinata dalla storia di quel maniero diroccato che, pare, sia stato edificato intorno al 1150 dalla regina Melisenda di Gerusalemme, erede di una dinastia francese proveniente dalla Contea di Rethel protagonista della I Crociata (1099). Quella che portò alla conquista della città del Santo Sepolcro. Ma negli scavi archeologici in corso nella parte sotterranea del castello sono state trovate anche tracce di una presenza di cavalieri crociati ungheresi. Elian Layousse, ora raggiunto dalla moglie Zahira (i figli, degli ottimi rapper, sono rimasti a Padova per motivi di lavoro), gestisce il ristorante del castello. Quello stesso maniero dove quand’era bambino giocava fra le pietre. “Sarò forse un predestinato –dice – perché il mio cognome ha lontane origini ungheresi, Lajos”. Elian propone così bene la tradizione della cucina italiana (del resto a Padova con il “Lavit” di Rubano aveva guadagnato molti consensi da parte della critica) che i clienti arrivano persino da Tel Aviv. All’ora dell’aperitivo, invece, il castello, come nelle feste di corte di una volta, brulica di giovani e di musica. Il figlio di Salma, Fadi, ingegnere, gestisce invece le esclusive camere dell’albergo. Ora vorrebbe riportare la vite sui fianchi di una rupe appena fuori dal villaggio: un altro

Un ristoratore arabo-padovano torna nella sua Galilea richiamato dal progetto di un’amica d’infanzia e dà nuova vita al maniero millenario di Mi’ilya, costruito da cavalieri francesi Dallo “Chateau du Roi” è facile andare a scoprire tanti luoghi, anche sacri: il lago di Tiberiade, Nazareth, Haifa, Akko e Ros Hanikra

SOPRA Elian Layousse e la moglie Zahira, l’ingresso del castello con due ristoratori “padovani” e cavalieri crociati in un’opera del Museo di Akko. NELLA FOTO GRANDE il castello “crociato” di Mi’ilya, in Galilea, trasformato di recente in un ristorante e hotel di charme (“Chateau du Roi”).

14 una Fiera da 275 DUESECOLI TREQUARTI 18 ottobre2022 Provincia di Padova Scopriwww.fieradiarsego.ittuttiidettaglidell’eventosu: Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della Ieri,oggi, prezzididomani.1000bloccati.Siamosempreconvenienti.Siamosempre

Il Lago di Tiberiade è la prima meta. Si trova su una depressione e le sue rive offrono dei bellissimi scorci. E’ famoso per la pesca miracolosa degli Apostoli e altri episodi raccontati nei Vangeli; inoltre conserva vestigia importanti dell’epoca. A cominciare da Cafarnao, la città dove Gesù risiedette, dopo aver lasciato Nazareth. Iniziò qui la sua predicazione. Imponenti i resti della Sinagoga, al centro di una vasta area archeologica. Anche Magdala merita una visita: è il villaggio dove nacque Maria Maddalena. Nazareth invece è una città grande e tentacolare. Il suo abitato si adagia su più colline ed è attraversato da un dedalo di viuzze. Al centro c’è la grande chiesa dell’AnnunciaSizione.ritrova la natura ad Haifa, città e grande porto, dove approdarono i primi coloni ebrei a fine ‘800 (dalla Germania), prima del grande esodo del dopoguerra che anticipò la nascita dello stato di Israele. La città è dominata dal tempio Bahai, che sorge sul Monte Carmelo ed è famoso per i suoi giar-

sogno da realizzare.

Turismo

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“La mia Viola, come molti giovani, mette tra sé e il resto del mondo un muro per proteggersi dall’intimità. Dietro a tutto questo c’è la paura di essere vista – e rifiutata – per ciò che è davvero. Anche io, quando ero più piccola, mi sono comportata in modo simile a Viola, credo sia parte del percorso di crescita” ha commentato Lea Gavino.“Cisiamo interrogati molto su questo tema e su come avrebbe potuto essere accolto. Onestamente penso che ci sia una sensibilità adatta ad affrontare questo discorso”, afferma Centorame soppesando con attenzione le sue parole. Gli fa eco la collega Lea: “Bisogna anche educare il pubblico ad aspettarsi storie vere e oneste. Bisogna avere fiducia nei confronti degli spettatori e restituire loro racconti che rispecchino la realtà”.

“micropene”.Comesi ricorderà, Skam tratta della vita giornaliera di alcuni studenti di un liceo di Roma, affrontando tematiche sociali tipiche dell’adolescenza.

Chi ha avuto una prima reazione di perplessità sulla direzione narrativa della quinta stagione conferma una verità alquanto scomoda: c’è un forte senso di disagio nel parlare del metro di misura (sia in senso figurato che in senso lato) che si adopera per quantificare la propria virilità. Ne abbiamo discusso con Francesco Centorame e Lea Gavino che prestano il volto ad Elia e Viola, i protagonisti della quinta stagione.“Nonmi aspettavo di diventare il protagonista di una stagione di Skam - risponde con grande franchezza Francesco Centorame - La mia prima reazione al tema di questi episodi direi che è stata una reazione forte, ma non mi ci sono soffermato troppo. Ero curioso di scoprire cosa c’era al di là dell’aspetto fisico, perché quel dettaglio era soltanto l’inizio di un mondo interiore ben più vasto”.

tocco shakesperiano

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a cura di Paolo Di Lorenzo

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“Q uando non è rimasto più niente da bruciare, devi appiccare fuoco a te stesso”: vecchia canzone che è anche un po’ il leitmotiv di “House of the Dragon”, il primo spin-off di “Game of Thrones” a vedere la luce a più di tre anni dal controverso epilogo della serie originale.

“Il futuro è nel passato”, era solito dire Ted Sarandos, il co-ceo di Netflix, nello spiegare la strategia della piattaforma per i loro contenuti originali. Ecco che, per riportare al centro dello spirito del tempo “Game of Thrones”, si è scelto di ripartire proprio dalla pietra dello scandalo: la famiglia di Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), il personaggio più potente della serie e quello più bistrattato nel corso dei due episodi L’operazioneconclusivi.“House of the Dragon” - nata, approvata e girata in piena pandemia - non può fallire e deve rappresentare una nuova era di successo per l’agglomerato Warner Bros. Discovery. Altro che Westeros: le botte tra streamer sono ben più avvincenti.Inquesta scacchiera globale dove ogni titolo può rappresentare la mossa vincente, “House of the Dragon” riesce a sostenere il peso delle attese offrendo a chi guarda uno spettacolo fantasy suggestivo che, tolti i draghi, è molto più shakespeariano della serie originale. Lo spinoff riesce lì dove la serie madre ha fallito, proponendo diversi modelli di eroina - da Rhaenyra a Rhaenys, passando per Alicent (Emily Carey)che non esistono con il solo intento di agevolare il plot delle loro contropartiRestamaschili.unproblema legato al trauma porn. Sebbene le scene sessuali, a detta di registi e creatori della serie, siano meno soventi per smentire chi attribuisce a “GoT” un successo in gran parte voyeuristico, permane in “House of the Dragon” il ricorso alla violenza e all’elemento gore per i quali il pubblico di “Game of Thrones” potrebbe essere ormai vaccinato dai tempi del Nozze di Sangue, ma che continua ad essere uno scotto pagato, maggiormente, dai personaggi femminili.

La quinta stagione di Skam Italia approda su Netflix e fa discutere. Dopo i guai con le amiche di Eva, la sessualità di Martino, il revenge porn con Eleonora e il dilemma tra fede e cuore di Sana, è il turno di Elia e della sua ipoplasia peniena. Altresì detto – così è entrato in trending topic su Twitter – il

Dragoni da prequel con Skam e la sessualità che non deve far paura

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Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone

Rubrica a cura di Sara Busato

POLPETTE DI PANE, PISELLI E FORMAGGI

Preparazione: Lessare le patate e scottare i piselli in acqua bollente salata. Rosolare in una padella uno spicchio di aglio con un filo di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale e di zucchero e cuocere il sugo a fuoco Tagliarebasso.adadini i formaggi. Scaldare il latte, fino quasi a bollore, con uno spicchio di aglio e di timo. Dopo averlo precedentementesulversareintiepiditoillattepaneraffermo

La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare!

A tavola Settembre regala molte materie prime interessanti Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricette molto sfiziose Tuffatevi nel benessere! HOTEL PETRARCA TERME Piazza Roma, 23 - Montegrotto Terme www.hotelpetrarca.itpetrarca@hotelpetrarca.it0498911744Piscina olimpionica Spray Park per bambini Ampio parco di 40.000 m2 Bar per una gustosa pausa BENESSERE & SALUTE Ingressi giornalieri e serali Vital Center, l'area saune Grotte di sale Cure termali convenzionate Nuove camere Nature • • • ••• Conserva e presenta questo coupon al tuo arrivo in hotel! Dal 1 al 30 Settembre, dal lunedì al venerdì, l'ingresso giornaliero in piscina sarà a € 18,00 a persona (anzichè € 20,00)! Coupon valido per 1 persona Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuoregente!della Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzi Siamobloccati.sempreconvenienti. Conta di bloccati mesi.

Idee in cucina, facili e sfiziose

Semplici e gustose, le tagliatelle ai funghi sono un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno. Ingredienti: 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.

Un’alternativa alle classiche polpette di carne. Un piatto tipico del recupero e della cucina contadina, con un gusto molto invitante. Perfette come secondo piatto o antipasto. Ingredienti: 600gr passata di pomodoro; 300gr patate; 200gr latte; 150gr piselli freschi; 100 g pane secco; 70gr Pecorino Dop; 70 gr Asiago Dop; 70 gr Montasio Dop; 2 uova; pangrattato; timo limone; aglio; zucchero; sale; olio extravergine di oliva

tagliato a cubetti. Schiacciare le patate e mescolatele con i formaggi, i piselli e il pane; unite le uova sbattute. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo con cui formare piccole polpettine. Cucinare al forno per 10 minuti a 200° gradi. Servire con il sugo, tiepido.

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TAGLIATELLE AI FUNGHI

TORTA AI FICHI

Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.

Dovrete ancora aspettare per ritrovare un nuovo equilibrio nella vostra vita. Avete fatto significativi progressi e sapete ormai che l’obiettivo a lungo ambito è a portata di mano

Saprete evitare qualsiasi tensione e riportare armonia nei contrasti. Una grande qualità che vi consentirà di aiutare voi stessi e gli altri. Sarete preziosi e risolutivi

Sta per cominciare ciò a cui avete lavorato a lungo, sacrificando tutta l’estate. Siete carichi e avete una gran voglia di mettervi all’opera. L’autunno vi regalerà le meritate soddisfazioni

La situazione è ancora in stand by e occorre avere ancora un po’ di pazienza prima di risolvere le cose che avete in sospeso. Non sarete soli e la vostra tenacia vi premierà

li eventi vi hanno costretto a mettervi sotto esame e a fare un doloroso ma proficuo viaggio dentro voi stessi. Più consapevoli di ciò che siete, ora potete riprendere con fiducia il cammino

I nuovi inizi e le ripartenze vi mettono un po’ d’ansia e il ritorno alle persone e alle situazioni della routine non vi entusiasmano. Ma basterà partire col piede giusto per ritrovare il ritmo

Avete una grande energia da investire in un progetto che potreste già far partire in vista dell’autunno imminente. Se avete voglia di cambiare questo è il momento giusto

Oroscopo

E’ tempo di cambiamenti e voi dovrete cavalcarli per essere protagonisti del vostro futuro. Non fatevi disorientare ma guardate agli obiettivi. L’ottimismo vi indicherà la strada

Non abbiate fretta di risolvere tutto e subito. Avete tutto il mese per prendere le vostre decisioni con calma e lucidità. Le risposte e le conferme arriveranno al momento giusto

CapricornoAcquarioBilanciaPesciSagittarioScorpione

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Vi siete concessi il meritato riposo e ora siete pronti a ripartire con grinta e determinazione, come sapete fare solo voi. Vi attende un grande impegno ma anche tante soddisfazioni

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Settembre, arriva l’autunno e segna un passo nuovo Settembre

Avete riposto la vostra fiducia nelle persone giuste e, quando tutto vi sembrerà un po’ più complicato, sarete sostenuti e incoraggiati. La vostra forza vi farà superare qualsiasi ostacolo

Vi muovete tra molte indecisioni e vorreste abbandonare tutto, senza entusiasmo. Eppure se avrete pazienza e non perderete la motivazione riuscirete a mettere tutto a posto

Ariete

GemelliToroCancroLeoneVergine

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