La Piazza della Bassapadovana - 2012mrz n34

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della Bassa Padovana

LA PIAZZA

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 34

È DISTRIBUITA DA

Monselice, Pd Giaccarello scommette sulla voglia di novità

pag.

Este, il caso Skate park: lucchetti sui cancelli

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Montagnana Al via la stagione turistica senza un vero piano

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EDITORIALE

Sindaci eroi o parafulmini?

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

ASCENSORE DELLA ROCCA 5 RINVIATI A GIUDIZIO

Rinvio a giudizio per 5 imputati sul caso “ascensore nella Rocca”. La magistratura ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm per 5 imputati per diversi capi d’accusa fra cui falso ideologico, abuso edilizio e distruzione di bellezze ambientali. Una decisione che ha innescato accese discussioni. pag. 9

ESTE, NUOVA ROTONDA LUNGO LA REGIONALE

Ecco la nuova rotonda. La “Padana Inferiore” è pronta ad accogliere l’ennesima rotatoria in territorio atestino: sarà realizzata all’altezza del centro commerciale Extense e risolverà in un solo colpo due problemi, l’accesso al complesso commerciale e il caos creato dal vicino impianto semaforico. pag. 12

di Mauro Gambin*

I

Campi fotovoltaici proibiti nella Bassa

La Regione fissa delle restrizioni territoriali per i grandi impianti installati a terra

F

otovoltaico, arrivano i limiti per Bassa Padovana e Colli Euganei. A sancirli è direttamente la Regione Veneto, che ha chiesto lo stop alla realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra in gran parte del nostro territorio. L’invadenza di questi impianti sta infatti sacrificando troppi terreni agricoli e compromettendo anche la valenza paesaggistica di certi territori. L’intervento della Regione si concretizza con un provvedimento di inizio marzo, in cui la giunta regionale individua tutte quelle

aree e quei siti veneti che non sono idonei all’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra di potenza superiore a 6 kW. Per diventare effettiva, il documento deve passare sotto la valutazione della Comissione consiliare competente per avere validità. Ma quali sono i luoghi che non potranno più ospitare moduli fotovoltaici? Ecco l’elenco stilato dalla Regione: i siti inseriti nella lista mondiale Unesco; i territori delle aree naturali protette; le aree agricole che ospitano produzioni agroalimentari di

qualità come Dop, Doc e Igp. Traducendo nel dettaglio questa lista, le aree off-limits saranno per esempio Villa Pisani a Montagnana, monumentale opera d’architettura palladiana protettata dall’Unesco. Ma anche i siti protetti dal marchio Rete Natura come i Comuni che gravitano sull’Adige, nei dintorni di Badia Polesine; tutti i Colli Euganei e in particolare il monte Lozzo e il monte Ricco; il Bacino Val Grande e il Bosco dei Lavacci a Sant’Urbano, ma anche l’area pag. 5 delle Vallette.

l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3

direttore@lapiazzaweb.it

L’Intervento Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*

N

ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

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Sindaci eroi o parafulmini? Cinquantesimo anniversario

ESTE SI TRASFORMA IN POMPIEROPOLI

I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it

Cinquanta candeline per i vigili del fuoco di Este e per l’occasione la cittadina si è traformata in…Pompieropoli. Per festeggiare i cinquant’anni di attività del distaccamento atestino dei vigili del fuoco, il 31 marzo in piazza Maggiore sono arrivate decine di piccoli studenti delle scuole atestine. Per una mattinata i giovani studenti si sono immersi nella cittadella dei pompieri, indossando casco e protezioni dei vigili e immedesimandosi nei loro beniamini in azioni di salvataggio e prevenzione. Il primo aprile gli eventi clou, a partire dal meeting dedicato alla prevenzione degli incendi, a cui è seguita la messa celebrata da don Pietro Bianchi su un “altare da campo” allestito proprio dai vigili. Dopo la premiazione dei vigili del fuoco nel pomeriggio musica in piazza con la banda musicale di Villa Estense e la spettacolare esercitazione sotto gli occhi di un folto pubblico. Monselice, Centro Impiego

MINIFIERA SOTTO LA ROCCA PER IL LAVORO

Opportunità di impiego in vetrina a Monselice. La città ha ospitato infatti una “minifiera del lavoro”, un modo muovo per far incontrare la domanda e l’offerta, in tempi di crisi. A promuovere l’iniziativa è stata la Provincia, in collaborazione con l’agenzia per il lavoro “Articolo 1”. Il primo incontro si è svolto alla fine di marzo al Centro per l’Impiego di Monselice. “Le minifiere spiega l’assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison - rappresentano uno strumento utile per mettere a contatto la domanda e l’offerta di lavoro”. 34 i colloqui con altrettanti candidati.

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PRIMO PIANO

PROVINCIA

Nuove regole per la costruzione delle abitazioni pag.

ESTE, POLEMICA

Vandali e rifiuti sui luoghi amati dai grandi poeti, Goisis denuncia pag.

MONTAGNANA

Le armi della promozione per il rilancio locale pag.

Provincia

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SPAZI APERTI

Monselice ora affronta il Revamping

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Regione

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Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pagg. 24-25

SOCIALE

A Padova i grandi maestri del ‘900 italiano pag. 23

pag.

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Museo Correr, tanti auguri a Gustav Klimt pag.

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CULTURA

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Monselice indice un bando per artisti (realtà musicali e associazioni) di ogni nazionalità senza limite d’età, residenti nel a Monselice, finalizzato alla selezione di musicisti e progetti musicali per la realizzione di una rassegna di artisti locali per l’anno 2012. La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro le ore 12.30 del 30 aprile prossimo. Monselice, fino a giugno

I dati Inps: pensionati sempre più tartassati pag.

CULTURA

Il Comune di Monselice e l’Associazione “La Fucina della Scienze”, nell’intento di sensibilizzare le giovani generazioni alle tematiche dell’educazione ambientale, bandiscono la 1^ edizione del concorso didattico sul tema “Acqua! Risorsa preziosa”, riservato agli alunni e studenti di tutte le scuole primarie e secondarie di ogni ordine e grado delle province di Padova, Vicenza e Rovigo. L’iniziativa è inserita nell’ambito della manifestazione ”Tre giorni in Viaggio con la Scienza” in programma l’ 8-910 Giugno. Informazioni in biblioteca di Monselice tel. 0429 72628 o sul sito.

SELEZIONE PROGETTI DI MUSICISTI LOCALI

SICCITÀ

Occupazione e sviluppo le priorità dei padovani pag. 18

RISORSA ACQUA CONCORSO A SCUOLA

Entro il 30 aprile a Monselice

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Bassapadovana

Associazione e Comune

ISCRIZIONI APERTE AL NIDO COMUNALE

Sono aperte le iscrizioni per l’accesso all’Asilo Nido comunale “ Papa Giovanni Paolo II “ di via Carrubbio a Monselice per l’anno educativo 2012/2013. Il servizio accoglie i bambini residenti e non residenti dai tre mesi ai tre anni d’età ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 13.00 (part time) e dalle ore 7.30 alle ore 17.00 (tempo pieno) con possibilità di estensione alle ore 18.00 se almeno 6 genitori lo richiedano. La capacità ricettiva è di 72 bambini. Le domande vanno presentate entro il 15 giugno. Info in Comune o sul sito.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E

CONCESSIONARIA

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Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese LA SFIDA ENERGETICA Entrata in vigore la legge che prevede l’obbligo entro il 2021 di costruire edifici autonomi dal punto di vista energetico, il cui fabbisogno dovrà essere quasi nullo. Per gli edifici pubblici si inizia ancora prima, quindi gli amministratori cercano di organizzarsi. Un primo confronto grazie a Legambiente e Padova Tre

Consorzi fra Comuni

di Emanuele Masiero

I sindaci e i tecnici chiedono maggiori informazioni per pianificare i prossimi lavori

“Costruire sostenibile è una sfida tutt’altro che impossibile per il territorio”

I

l primo gennaio 2021 segnerà una svolta epocale: sarà possibile costruire nuovi edifici solo se autonomi dal punto di vista energetico. Lo stabilisce la direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici, operativa già dall’1 febbraio di quest’anno. Dal 2021 si potranno però realizzare solo edifici a energia quasi zero, cioè edifici ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno dovrà essere quasi nullo e coperto in loco da fonti rinnovabili. E a partire dal 31 dicembre 2018 anche gli edifici di nuova costruzione di proprietà degli enti pubblici dovranno essere a energia quasi zero. Ma la transizione sarà particolarmente importante per l’Italia, il cui mercato produttivo e gli apparati pubblici stessi risultano ad oggi ancora inadeguati a recepire localmente questa profonda innovazione. Ovviamente la Bassa Padovana non sarà esente dall’obbligo di costruire in modo ecosostenibile. Per questo Padova Tre e Legambiente sono state promotrici di un seminario di approfondimento tematico sui regolamenti edilizi ecosostenibili, rivolto agli amministratori locali, dirigenti e tecnici della pubblica amministrazione, professionisti, rappresentanti della società

NUOVI REGOLAMENTI “PATTO DEI SINDACI”

Previsti benefici per l’economia

“P

er affrontare il problema dei cambiamenti climatici ci serve un nuovo modo di pensare – sostiene Piero Decandia, responsabile energia di Legambiente Padova - Molte amministrazioni locali hanno ben presente la questione ed hanno aderito al “Patto dei Sindaci”, impegnandosi a ridurre le emissioni del 20% entro il 2020”. Tra le maggiori cause dell’aumento dell’effetto serra c’è il consumo di energia residenziale, quindi questo risulta un settore determinante da considerare nella realizzazione dei pianini (Paes). Agire sulle norme mettendo mano al regolamento edilizio comunale è il modo migliore per ottenere questi risultati. “L’aggiornamento dei regolamenti si può e si deve fare – continua Decandia - Ad oggi molte centinaia di Comuni hanno avuto il coraggio di essere innovativi e andare sopra il minimo richiesto dalle leggi nazionali e regionali, capendo che è solo l’inizio di nuovo modo di pensare la città, lo sviluppo urbano ed il futuro delle prossime generazioni. Inserire delle norme cogenti che aumentino notevolmente gli standard abitati, anche nelle abitazioni già costruite, garantisce uno sviluppo dell’economia locale ed una garanzia per i cittadini che sfrutteranno i benefici abitando in ambienti più sani ed economici in quanto riusciranno ad abbattere notevolmente i consumi. Cambiare si può, facciamolo anche nella Bassa Padovana”. E.M.

civile e delle associazioni ambientali. Nel corso del seminario sono state illustrate alcune delle migliori pratiche censite. Erano presenti il vicepresidente della Provincia Roberto Marcato, il presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova e il vicepresidente Nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini. I Regolamenti Edilizi Comunali, rigenerandosi in chiave energetica ed ecologica, rappresentano dunque uno snodo fondamentale di questo scenario per capire come adattare gli obiettivi energetici nazionali ai diversi contesti e tradizioni locali. “Come è stato fondamentale coordinare la stesura dei Pati – ha spiegato l’arch. Giuseppe Capocchin, presidente dell’ordine degli Architetti di Padova – Così c’è una spazio per immaginare Consorzi di Comuni che, operando insieme, stilino nuovi regolamenti per porzioni ampie di territorio”. Padova Tre, con la collaborazione di Legambiente, ha anche garantito che verrà creato uno sportello apposito di assistenza sulle modalità per costruire in modo ecosostenibile. “Abbiamo deciso di abbracciare il tema della sostenibilità in modo così ampio perchè ci siamo resi conto di voler offrire di più agli utenti e alle famiglie – ha commentato Stefano Chinaglia, Presidente del

Bacino Padova 4 - Se vogliamo consegnare un ambiente migliore ai nostri figli ci dobbiamo impegnare in ogni ambito del risparmio energetico. Se tutto ciò lo facciamo come un’unica grande squadra, anche il gesto più infimo, può diventare un grande vantaggio per l’ambiente”. Secondo Simone Borile, presidente del Bacino Padova 3 è necessario andare incontro a tutti gli enti che devono districarsi nella difficile normativa italiana. “L’idea di un convegno sui regolamenti edilizi comunali è nata proprio in quest’ottica – ha spiegato Borile – Il settore delle abitazioni è uno dei grandi responsabili dell’aumento di Co2. La giungla normativa di certo non aiuta a fare chiarezza: siamo convinti che sia giunta l’ora di realizzare un documento che riassuma regole, norme, disposizioni, obblighi e leggi, ottenendo finalmente una guida per costruire in modo eco-sostenibile”. “Crediamo che nel campo del costruire sostenibile sia ora di passare dalla fase degli incentivi, che pure possono rimanere, a quella degli obblighi, come fanno ormai da anni vari comuni lombardi”. Ha concluso Stefano Bassan, referente Rec dello Sportello Energia di Legambiente nella Bassa Padovana.


Argomento del mese 5 La Regione ha fissato i limiti per alcune zone

ni per la nuova edilizia La scheda Alcune amministrazioni locali stanno recependo le prime misure

Almeno un chilowatt di fotovoltaico per le nuove abitazioni di Emanuele Masiero

U

n regolamento edilizio ecosostenibile non è sempre semplice da ottenere. Nel caso della bassa padovana c’è ancora molto da fare. Nessuno dei 58 Comuni dei Bacini Padova 3 e Padova 4 ad oggi ha un regolamento edilizio veramente energetico. Alcuni Comuni hanno solamente recepito l’obbligo indicato nella normativa nazionale, di installare almeno 1 kw di picco tramite tecnologia fotovoltaica. Altri invece hanno aderito ad iniziative culturali come ad esempio il manifesto di Casaclima. Secondo uno studio di Legambiente ci sarebbe un decalogo di iniziative che comprendono efficienza energetica, integrazione delle fonti rinnovabili risparmio idrico e qualità del costruire. 1) Isolamento termico: obbligo con determinati valori di trasmittanza per ogni componente, serramenti compresi. 2) Prestazione dei serramenti: obbligo di utilizzare serramenti performanti. 3) Integrazione fonti rinnovabili: si deve garantire una buona parte dell’energia necessaria all’edificio. 4) Utilizzo di tecnologie per l’efficienza energetica e contabilizzazione individuale del calore. 5) Orientamento e schermatura degli edifici: obblighi riguardanti l’orientamento degli edifici e la disposizione interna degli alloggi. 6) Materiali da costruzione: uso di materiali atossici, asettici, durevoli, facilmente manutenibili, eco-compatibili e riciclabili. 7) Risparmio idrico e recupero acque meteoriche: obbligo di recuperare le acque per irrigazione, pulizia di cortili e climatizzazione. 8) Isolamento acustico: migliorare le prestazione del 5%. 9) Permeabilità dei suoli: obbligo di redigere l’indice di riduzione dell’impatto edilizio. 10) Certificazione energetica: obbligatorio raggiungere un fabbisogno di classe energetica B.

Campi fotovoltaici

Definitivo stop nella Bassa F

otovoltaico, arrivano i limiti per Bassa Padovana e Colli Euganei. A sancirli è direttamente la Regione Veneto, che ha chiesto lo stop alla realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli a terra in gran parte del nostro territorio. L’invadenza di questi impianti sta infatti sacrificando troppi terreni agricoli e compromettendo anche la valenza paesaggistica di certi territori. L’intervento della Regione si concretizza con un provvedimento di inizio marzo, in cui la giunta regionale individua tutte quelle aree e quei siti veneti che non sono idonei all’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra di potenza superiore a 6 kW. Per diventare effettiva, il documento deve passare sotto la valutazione della Comissione consiliare competente per avere validità. Ma quali sono i luoghi che non potranno più ospitare moduli fotovoltaici? Ecco l’elenco stilato dalla Regione: i siti inseriti nella lista mondiale Unesco; le zone umide della Convenzione di Ramsar; la Rete Natura 2000; i territori delle aree naturali protette; le aree agricole che ospitano produzioni agroalimentari di qualità come Dop, Doc e Igp. Traducendo nel dettaglio questa lista, le aree off-limits saranno per esempio Villa Pisani a Montagnana, monumentale opera d’architettura palladiana protettata dall’Unesco. Ma anche i siti protetti dal marchio Rete Natura come Tutelati i Colli i Comuni che gravitano sull’Adige, nei Euganei, le dintorni di Badia Polesine; tutti i Colli Vallette tra Este Euganei e in particolare il monte Lozzo e Ospedaletto, e il monte Ricco; il Bacino Val Grande e le aree orticole il Bosco dei Lavacci a Sant’Urbano, ma anche l’area delle Vallette tra Ospedaletto Euganeo ed Este. Viene chiusa anche la possibilità di realizzare moduli a terra in tutte quelle terre che accolgono prodotti agricoli di qualità. Non si potranno più impiantare pannelli nei terreni su cui cresce il radicchio di Castelfranco, e cioè a Battaglia Terme, Cartura, Casalserugo, Conselve, Due Carrare, Maserà di Padova, Monselice, Montagnana, Montegrotto Terme, Pernumia, San Pietro Viminario. Ma anche dove cresce l’insalata di Lusia, a Barbona, Vescovana e Sant’Urbano. E poi nel cuore di vitigni come il Merlara Doc (da Casale di Scodosia ad Urbana, passando per Castelbaldo, Masi, Merlara e Montagnana), il Bagnoli Doc o tutta la filiera vitivinicola dei Colli Euganei. Come è ben chiaro, gran parte della Bassa Padovana (che negli ultimi mesi ha subito un’impennata di impianti fotovoltaici) potrebbe essere interdetta ad interventi del genere. In questo senso, già da tempo la Regione usa piedi di piombo nel concedere autorizzazioni a questi impianti. Nella legge finanziaria 2011 l’ente aveva per esempio inserito una norma che, di fatto, vietava la concessione di autorizzazioni fino al 31 dicembre 2011 per impianti in terreno agricolo con picchi di potenza superiori a 200 kilowatt. Ma anche in quest’avvio d’anno non sono mancate le limitazioni: le ultime 20 richieste pubblicate nel bollettino regionale hanno ottenuto addirittura 18 bocciature. Nicola Cesaro


6 Territorio L’iniziativa Progetto di Coop Services finanziato dalla Camera di Commercio

Un corto per Montagnana Debutta anche la guida turistica della città che si avvale del sistema Qr code dei telefonini

I

nteresse alla presentazione del cortometraggio “Tesori tra le mura”, incentrato sulla norcineria e sui prodotti tipici del montagnanese, e della guida turistica della città tramite codici QR “Montagnana QR Codes – La Città sul tuo telefonino” realizzati da Coop Services per il Comune di Montagnana grazie al co-finanziamento della Camera di Commercio di Padova. Le iniziative si uniscono e completano un percorso iniziato già nel 2010 volto alla valorizzazione e alla promozione delle eccellenze del territorio, non solo per le bellezze architettoniche e paesaggistiche che offre, ma anche per le prelibatezze culinarie tipiche della cultura locale che attraggono il sempre più numeroso pubblico dei turisti enogastronomici. Tesori nascosti che meritano di essere riscoperti e messi in luce Durante l’incontro, aperto dal sindaco di Montagnana Loredana Borghesan, è stata messa in luce la necessità di creare una rete significativa di attori che operino sinergicamente per riscoprire la Città Murata e le ricchezze che racchiude: non solo le

Mura, la Rocca o il Duomo, ma anche la sua tradizione enogastronomica, che può vantare gioielli come la Patata Dorata, i vini del Consorzio di Tutela dei Vini di Merlara e i prodotti derivati dalla lavorazione delle carni suine, tra cui il più celebre è il Prosciutto crudo dolce di Montagnana. Come ha messo in evidenza Maurizia Dosso, fino a poche settimane fa Vice Se-

Le mura di Montagnana

gretario Generale della Camera di Commercio di Padova, il Comune di Montagnana, insieme ai comuni del territorio, all’IIS Jacopo da Montagnana, alla Crediveneto e ai consorzi di tutela Prosciutto Veneto Berico Euganeo e dei Vini di Merlara, col coordinamento di Coop.Services, ha lavorato per stabilire relazioni che andassero di pari passo verso la promozione unitaria del montagnanese e non del singolo prodotto. “In questo territorio non manca nulla: dalla cultura, a prodotti enogastronomici di ogni tipologia. Carne, ortaggi, frutta, vino: Montagnana offre tutto insieme!” ha detto la ristoratrice e presidente mandamentale dell’Appe Laura Borghesan. Anche il Vice Presidente di Crediveneto Tullio Pregno è intervenuto, affermando quanto sia importante, ora, scommettere sul territorio e sulle aziende che in esso operano. Per la Camera di Commercio poi, è intervenuto Marco Calaon, che ha espresso la necessità di dare continuità a progetti così importanti che si propongono di dare visibilità al territorio.

NEWS Agroalimentare della Bassa, il vino di Merlara in Inghilterra

PROSCIUTTO DOLCE SEMPRE PIÙ RICHIESTO

I

prodotti tipici del montagnanese in primo piano grazie alle iniziative di promozione del territorio. Il Prosciutto di Montagnana, come ha confermato il Presidente del Consorzio Antonio Visentin, si sta assicurando sempre di più una bella nicchia di mercato per il suo pregio e per l’artigianalità del prodotto, mentre il Presidente del Consorzio dei Vini di Merlara Luigino De Togni ha annunciato che il vino di Merlara verrà venduto anche Il prosciutto Euganeo Berico in Inghilterra, grazie ad accordi chiusi da poco con la più importante catena di distribuzione di prodotti enologici del Regno Unito. Lo storico montagnanese Alberto Costantini ha redatto i testi sia per il cortometraggio, sia per le video guide della Città tramite Codici Qr. Con l’occasione ha rilevato quanto sia stato entusiasmante e coinvolgente seguire un lavoro che in pochi secondi deve dare informazioni importanti, ma anche emozioni che attraggono il turista. Grazie ai QR Codes, ora Montagnana si è dotata di uno strumento di promozione turistica non soltanto utile, ma anche all’avanguardia e al passo con le tecnologie, unico nella zona, un esempio da seguire per altri comuni. La speranza, ora, è che l’opera di promozione del montagnanese e delle aree limitrofe continui, esaltando le peculiarità di quest’area, dove insistono realtà produttive che abbracciano categorie che vanno dall’agricoltura, all’agroalimentare e di trasformazione, dalle imprese artigiane ai servizi,dall’ospitalità alla ristorazione. Dopo le azioni intraprese nel 2011 non è quindi pretestuoso dire che la progettualità per il 2012 darà continuità ai successi riscontrati: ovvero i corsi di formazione rivolti a giovani e occupati sulla norcineria, o quelli tematici, sulle peculiarità territoriali; la realizzazione di un cortometraggio che sintetizza in un breve ma incisivo racconto l’intero bacino areale; il convegno sulle tematiche del potenziamento e dello sviluppo dell’area; la cena dove i protagonisti sono stati i giovani della scuola alberghiera e un numeroso pubblico che ha assistito alla presentazione.

GIOVANI IDEE PADOVANE PREMIATE

L

’analisi delle potenzialità economiche nei settori della purificazione dell’aria e deldell’assorbimento di anidride carbonica le energie rinnovabili. Il progetto realizzato (CO2) prodotta da una centrale elettri- e l’analisi economica hanno permesso all’aca a biomasse realizzata dal team di stu- zienda-tutor di identificare nuove aree di budenti e neolaureati Nicola Destro, di Consel- siness con aziende clienti: la modellazione ve, Francesco Lobba, Francesca Pierobon, di sistemi integrati (energia da biomassa + Nicolò Mazzi e Jacopo Vivian, età dai 23 cattura CO2) costituirà una base per progetai 30 anni, per Area Impianti di Albignasego tare impianti che sposino entrambi i settori. si è aggiudicata la terza edizione di “MImAi vincitori di “MImprendo” è andaprendo”, l’incubatore di imprenditorialità to il primo premio di 3.000 euro. Due le promosso dai Giovani Imprenditori di Con- menzioni speciali assegnate dalla giuria: al findustria Padova e dal progetto “Strategie Collegio Universitario Il riconoscimento per social media mar“Don Nicola Mazza” di di Confindustria keting” realizzato Padova, con Esu, Uni- al progetto a cui dal team femminile versità di Padova, Pst ha partecipato un Beatrice Fresco, FeGalileo e il contributo giovane di Conselve derica Greggio, Alice della Camera di ComSanti, Monica Savio mercio. Il team vincitore, partendo dal caso per Komatsu Italia di Este - per “la capacità concreto della centrale elettrica Area Uno di del team di influenzare le policy aziendali e Confienza (Pv), ha elaborato nuove solu- realizzare una integrazione tra le modalità zioni tecniche che integrassero l’impianto a di comunicazione” - e al progetto “Nuove biomassa con quello di stoccaggio di CO2, proposte per elementi decorativi” di Sebavalutando le potenzialità economiche della stiano Cutrupi, Sergio Durante Martinez, Lecompravendita dei crediti di carbonio. onardo Panizza, Ning Zhang, Natascia Zullo Nicola Destro, 28 anni di Conselve, per Eleni di Villafranca Padovana per “l’olaurea in ingegneria energetica, Francesco riginalità del progetto, l’interdisciplinarietà Lobba 24enne di Zugliano (Vi), studen- del team e la concretezza realizzativa”. te di economia e commercio, Francesca Il premio speciale del Rotary Club PadoPierobon, 30 anni di Padova, laureata in va Est è andato invece al progetto “Digitaingegneria chimica, Nicolò Mazzi di Verona lizzazione documenti dei tribunali mediante e Jacopo Vivian di Udine, 23enni studenti l’impiego di detenuti ed ex detenuti”, realizdi ingegneria energetica, hanno lavorato in zato per IQT Consulting di Rovigo da Angela team con Alessandro Monteforte, project Baratella, Marta Bettin, Michela Bigonzoni, engineer di Area Impianti, impresa leader Riccardo Maistrello, per “l’alta valenza sonella fornitura di soluzioni chiavi in mano ciale”.


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8 Monselice L’intervista

L’Intervento

Nuovo segretario del Partito Democratico Trent’anni, laureato in comunicazione e bancario

“Monselice, città per pochi” di Emanuele Masiero

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rentenne, laureato in comunicazione, bancario, Pierluigi Giaccarello è il nuovo segretario del Partito Democratico di Monselice. Ruolo a cui torna dopo due anni che l’hanno comunque visto partecipare alle attività dei direttivi Pd cittadino e provinciale, nonché alla gestione del Centro Servizi Anziani di Monselice come componente di minoranza del cda. Quali sono i tuoi primi impegni come segretario cittadino? “L’impegno prioritario è il rilancio della nostra iniziativa politica: presenza sui mezzi di comunicazione, confronto aperto con tutti sulle questioni principali che riguardano la vita amministrativa. Come mi ero impegnato a fare, ho subito convocato un’assemblea del centrosinistra per ragionare insieme verso le amministrative previste nel 2014”. Cosa cambieresti a Monselice? Cosa invece ritieni possa restare così? “Ci sarebbe molto da dire, ma partirei cancellando una serie di legami di potere che, dopo 13 anni con le stesse facce al governo, ci mostrano una città amministrata per pochi e non per tutti. Fatto questo, il resto viene di conseguenza: più opportunità e partecipazione nelle scelte per tutti”. Qual è la prima cosa che faresti per i giovani? “Io credo che la priorità sia favorire i progetti di indipendenza. Meno assistenza e contributi per progettualità individuali, più sostegno per chi sa fare squadra: mettendo in relazione domanda e offerta di lavoro in chiave locale, finanziando l’intrapresa attraverso fondi a disposizione a livello europeo, favorendo l’edilizia sociale”. Come credi si possa rilanciare il commercio? “I commercianti devono pretendere dalla pubblica amministrazione risposte concrete che favoriscano un lavoro di squadra che possa creare valore aggiunto per il sistema nel suo insieme, con ritorni sia economici che turistici di rilievo. Ciò che accade in modo scientifico nei centri commerciali che riempiono le nostre periferie”.

LA MOSTRA

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Pierluigi Giaccarello lavora alla svolta per chiudere una lunga stagione politica dominata dal centrodestra Trent’anni, neo segretario del Partito Democratico, Pierluigi Giaccarello racconta il progetto per Monselice

Che voto daresti a questa amministrazione? “Non si può valutare questa amministrazione se non in continuità con il decennio di Fabio Conte. Detto questo il voto è gravemente insufficiente. In quindici anni una città può cambiare volto, invece ci si è sempre limitati al giorno per giorno, senza alcuna programmazione, curando gli interessi di pochi”. Dicono ci sia aria di cambiamento nel Pd (tu ne sei la prova vivente). Cosa puoi svelarci? “Beh, mi piacerebbe che il Partito Democratico affrontasse i temi della politica amministrativa con il piglio di chi oggi è all’opposizione ma la concretezza di chi fra poco vuole governare in modo alternativo questa città

con un obiettivo chiaro: il bene di tutti i monselicensi, non di una piccola e danarosa parte”. Si sta già lavorando ad un candidato sindaco? Sarai tu? “Mi sembra prematuro ragionare di candidature. E’ importante costruire in primis un percorso politico con tutti i cittadini che condivideranno insieme al Partito Democratico l’esigenza di far rialzare la testa alla nostra città. Le elezioni, salvo sorprese, saranno fra due anni. Sarà importante presentare per tempo un progetto originale e un volto (oltre che una testa) nuovo che lo rappresenti. Un impegno posso prenderlo: non ci faremo trovare impreparati”.

Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto* segue da pag.

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C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

Aperta fino al 10 giugno al complesso monumentale San Paolo, curatore Roberto Valandro

MONSELICE IN ARTE PER IL TRICENTENARIO DELLA NASCITA DELL’ABATE GIOVANNI BRUNACCI

na mostra per commemorare il tricentenario della nascita di Giovanni Brunacci. Un evento unico nel suo genere, presentato in anteprima al Centro Commerciale Airone e in programma da aprile fino al 10 giugno al complesso monumentale di San Paolo. L’idea, la coordinazione e i testi di questa importante rassegna sono di Roberto Valandro che ha curato la mostra in ogni suo più piccolo dettaglio. “Monselice in Arte. Libri Stampe Dipinti e Medaglie” rappresenta il desiderio di offrire ai cittadini di Monselice una rassegna completa su uno dei più autorevoli espo-

nenti del panorama culturale del nostro territorio: l’abate Giovanni Brunacci che ha posto una pietra miliare nell’evoluzione della ricerca storico-religiosa basata sul documento, specie d’archivio. La mostra permette quindi di ripercorrere la storia municipale, attraverso le immagini delle opere esposte: la Rocca, il Monte Ricco, le chiese, i palazzi e le ville veneziane che tutti insieme rappresentano le caratteristiche medioevali di Monselice. La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Monselice e grazie al contributo del Centro Commerciale Airone. L’allestimento è in-

vece opera dell’associazione Amici dei Musei, di Mario Lion e di Giuseppe Ruzzante. «Questa mostra è stata realizzata grazie alla ricerca storica di Roberto Valandro e al mecenatismo di Giuseppe Ruzzante – hanno spiegato Francesco Lunghi e Gianni Mamprin, sindaco e assessore alla cultura di Monselice – Siamo sicuri che questo evento sarà una dimostrazione di quanto Monselice è in grado di offrire quando l’incontro avviene con curiosità e desiderio d’apprendere. Sarà senz’altro un’esperienza emozionante, fruttuosa e destinata a ripetersi». E.M.

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Monselice 9 Il caso Accolta la richiesta del pubblico ministero per il rinvio a giudizio

Ascensore, 5 gli imputati I capi di accusa vanno dall’abuso edilizio al falso ideologico e alla distruzione di beni ambientali di Emanuele Masiero

Il cantiere dell’ascensore della Rocca di Monselice

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invio a giudizio per 5 imputati sul caso “ascensore nella Rocca”. Una notizia che ha scosso Monselice soprattutto se confrontata con il recente “si” al Revamping dell’Italcementi. Nel caso dell’ascensore sembra infatti che la questione stia prendendo la strada opposta. La magistratura ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm per 5 imputati per diversi capi d’accusa fra cui falso ideologico, abuso edilizio e distruzione di bellezze ambientali. “Purtroppo si deve constatare con amarezza che gli elementi alla base della scelta di bloccare i

Novità

lavori erano stati sollevati in diverse occasioni, tra cui il consiglio comunale di Monselice, senza alcun esito da parte delle istituzioni locali – ha commentato Pierluigi Giaccarello, nuovo coordinatore cittadino del Pd - L’esito di tutta questa vicenda è sotto gli occhi di tutti: l’ingiustificata arroganza e perseveranza con le quali si è voluto comunque portare avanti il progetto hanno portato soltanto risultati negativi per l’intera collettività: un danno ambientale enorme, con la Rocca danneggiata in modo irreparabile, costi elevati, tempi lunghi e incerti di ria-

pertura dei luoghi violati. E tutto questo per realizzare un’opera inutile, sulla base di un progetto approssimativo”. Per Giaccarello, si tratta anche di un grosso errore di valutazione dell’effettiva utilità di quest’opera. “Resta il fatto che un bene che è patrimonio di tutta la cittadinanza continua ad essere in ostaggio, senza alcun intervento da parte dell’amministrazione che continua a credere in un progetto di cui non si sente alcuna necessità, soprattutto in un contesto sociale in cui le priorità per le casse comunali dovrebbero essere altre – continua

APERTO IL NUOVO KARTODROMO IN ZONA INDUSTRIALE

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naugurato il nuovo kartodromo in zona industriale a Monselice. Realizzato dall’associazione Padova Arena Karting, si tratta di una struttura innovativa, completamente indoor: la pista, infatti, è collocata al chiuso, all’interno di un capannone, che si trova al civico 28 di via Emilia. 4000 metri quadri la

Giaccarello - Invitiamo il sindaco ad attivarsi piuttosto per liberare la cava della Rocca, che non ricade sotto il sequestro, così da poter almeno beneficiare della possibilità di tornare ad utilizzare quello spazio. Interroghiamoci sul ruolo di tutela e sulle funzioni che svolge l’Ente Parco Colli che allora aveva dato l’autorizzazione nonostante il parere negativo del tecnico che aveva istruito la pratica. Il tema non è secondario, anche alla luce delle note vicende che mettono al centro dell’attenzione l’Ente anche sulla controversa vicenda del revamping Italce-

superficie, per un totale di circa 330 metri di pista, con corsie larghe almeno 6 metri. È il secondo kartodromo in Italia nel suo genere. Una struttura all’avanguardia per le misure di sicurezza adottate, per il basso livello di inquinamento prodotto e per le tecnologie messe a disposizione degli utenti. Per entrare bisogna dotarsi di una tessera Acsi, con la quale si può accedere all’ampia area attrezzata a bar dalla quale osservare gli atleti

menti”. La prossima udienza è fissata per il 13 giugno 2012. Per il momento Italia Nostra e Comitato “lasciateci respirare” hanno espresso la loro soddisfazione per essere stati ammessi come parti civili. “Era un impegno che c’eravamo assunti nel momento in cui abbiamo dichiarato la nostra ostilità al progetto dell’ascensore, un’opera inutile, invasiva e dispendiosa – ha spiegato Francesco Miazzi, consigliere comunale di opposizione - Ora se saranno accertate responsabilità, chiederemo che la collettività sia risarcita del danno subito”.

in pista attraverso una vetrata o i monitor che riportano anche i tempi effettuati. Chi invece vuole scendere in pista deve munirsi di un’ulteriore tessera, completa di assicurazione contro gli infortuni, che dà diritto al noleggio dei kart e ad utilizzare gratuitamente tute, caschi e protezioni messe a disposizione dall’associazione. Il kartodromo attualmente dispone di 20 mezzi, a cui si aggiungono 12 “fun kart” per i bambini da 7 a 12 anni. E.M.

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10 Este La denuncia La deputata leghista Paola Goisis denuncia numerosi episodi

Vandali tra i monumenti

Imbrattati da scritte e rifiuti i luoghi che furono frequentati dai grandi poeti Byron e Shelley

di Nicola Cesaro

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’ il luogo che fu caro a poeti del calibro di George Gordon Byron e Percy Bisse Shelley. Ora sono teatro di scorribande e imbrattamenti. Ma l’onorevole leghista Paola Goisis non ci sta e chiede un intervento dell’amministrazione comunale. La Goisis ha infatti denunciato i numerosi episodi registrati nella zona a nord del castello atestino, dove tuttora è presente una lapide che ricorda la presenza dei due poeti ad Este, intorno al 1820: “Nei fine settimana – spiega la parlamentare - si registrano atti vandalici e comportamenti poco civili in questa via. Il muro di cinta di villa Piccioni, per esempio, è sempre imbrattato da scritte di grafomani eseguite con le bombolette spray. Sono perlopiù di messaggi d’amore lanciati probabilmente tra adolescenti. E poi rifiuti di picnic sono sparsi nelle aree verdi e nel vicino fossato. Pochi sono i cestini e qualche tempo fa alcuni sono stati fatti scoppiare buttandovi dentro dei petardi. Sulle panchine di legno – aggiunge la de-

NEWS La pianta è stata analizzata

SALVATO L’OLMO MONUMENTALE

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alvato l’antico olmo. Con un intervento spettacolo, il Comune e la Nova Cooperativa Sociale di Tribano hanno rimesso in salute l’albero monumentale di via Olmo, pianta inserita nell’elenco degli alberi monumentali della provincia di Padova. La pianta è stata prima analizzata attraverso un’indagine strumentale, tramite l’utilizzo di un tomografo, al fine di individuare eventuali segnali dovuti alla presenza di difetti meccanici o fisici all’interno della pianta. “In base a quanto emerso dall’indagine effettuata, la pianta risulta in condizioni fitosanitarie discrete, con un buono stato dei tessuti interni e l’assenza di forti processi degenerativi – spiega l’assessore Ermes Travaglia - Come raccomandato dalla perizia, per la buona conservazione dell’albero è stata però effettuata una potatura di diradamento e rimonda del secco in “tree climbing”, una sorta di lavoro in quota, ed il consolidamento della chioma mediante cavi dinamici, oltre ad un trattamento aereo ed endoterapico contro l’infestazione di Galerucella, la cui presenza è stata accertata nel corso dell’indagine”. La Galerucella è un coleottero, molto diffuso in Toscana, che attacca soprattutto olmi e filari di siepi. N.C.

Le scritte sul muro di cinta di Villa Piccioni putata padana - compaiono scritte volgari incise con oggetti appuntiti. Alcune settimane fa i vetri dei lampioni dell’illuminazione pubblica sono stati infranti con il lancio di sassi. Il cartello che invitava i proprietari dei cani a raccogliere gli escrementi degli animali prima è stato divelto, poi stato fatto scomparire”. Insomma, una condizione troppo poco onorevole al prestigio del luogo, segnalata peraltro anche dai residenti, che hanno più volte chiesto l’intervento dei vigili urbani come deterrente per i danneggiatori.

Soluzione che chiede anche la stessa parlamentare, consigliere di minoranza nella municipalità atestina. “Nulla è stato fatto – chiude la leghista - Sarebbe necessario intervenire rapidamente per riparare i danni e per mettere fine a queste bravate. La situazione non può essere tollerata ulteriormente. Riparare e tacere sono il segno della passiva accettazione di questo malcostume, cui l’amministrazione comunale di Giancarlo Piva dovrebbe mettere fine. Il Comune intervenga e la linea sia quella dura”.

IN BREVE E’ stato capo ufficio stampa della Regione Veneto

GIANNI COSTANTINI ELETTO PRESIDENTE DEL LIONS CLUB ESTE COLLI EUGANEI

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l Lions Club Este Colli Euganei rinnova i vertici. Il sodalizio atestino ha infatti eletto nell’ultima assemblea il nuovo presidente: la scelta è ricaduta su Gianni Costantini, giornalista e già capo dell’ufficio stampa della Regione Veneto. I vicepresidenti saranno Roberto Larosa e Aldo Bergamasco, mentre il segretario è Enrico Pelloso. Per quanto riguarda le altre cariche dei Lions, Luciano Ambrosi sarà tesoriere, Rita Burchiellaro Scavazza cerimoniere e Giuseppe Cavallaro censore. La carica di presidente era di Umberto Gazzola, che entra a far parte del consiglio direttivo. N.C.

Il logo dei Lions Club

Iniziativa del Lions Club

VENTI NUOVI ALBERI A SCUOLA IN MEMORIA DI ANTONIO SARDENA DI ARQUA’ PETRARCA

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ono dedicate alla memoria del socio Antonio Sardena le venti piante che a metà marzo hanno preso dimora nei cortili di asilo e scuola elementare. I Lions di Arqua’ Petrarca hanno aderito alla campagna nazionale “Un milione di alberi”, piantumando con una cerimonia pubblica diciotto piante autoctone. Si tratta di ciliegi ed albicocchi che l’associazione locale ha voluto dedicare alla memoria del compianto socio. Alla manifestazione hanno partecipato i ragazzi delle scuole, i rappresentanti delle istituzioni amministrative e religiose, molti cittadini e ovviamente i vertici del Lions Club, a partire dal presidente Consuelo Lillo e dalla segretaria Marica Vinaccioli. La cerimonia di piantumazione verrà ripetuta nel borgo medievale ogni anno, sempre nello stesso giorno. N.C.

Dal Comune Acquistati buoni per 5 mila euro

SKATE PARK CHIUSO A SORPRESA

Lavori socialmente utili saranno pagati con i voucher

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oucher per pagare i lavori socialmente utili. Li utilizzerà il Comune di Este per rimborsare queli lavoratori rimasti senza occupazione che ora impegnano il loro tempo a servizio dell’ente comunale. Si tratta di buoni lavoro, del valore di 10 euro, che permettono di remunerare il cittadino ma anche di assicurare pagamento di Inps e Inail. Il Comune ne ha acquistati per 5 mila euro, promettendosi di investire la stessa somma nei prossimi mesi nel caso l’iniziativa avesse successo. “Questi buoni sono riservati a quei lavoratori rimasti senza occupazione e ai cittadini in situazione precaria – spiegano il sindaco Giancarlo Piva e l’assessore Silvia Ruzzon – che svolgono prestazioni occasionali per l’ente comunale. E’ il caso dei lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzioni di edifici, custodia a mostre e siti artistici, servizi di viabilità. E’ sempre stato difficile inquadrare, anche ai fini fiscali, questo tipo di lavoratori – continuano – Questi voucher risolvono il problema: il valore di 10 euro si dividerà infatti in 7,50 euro di compenso netto per il cittadino e in 2,50 di contribuzione per Inps e Inail”. Chiude Piva: “Si vuole con l’utilizzo dei voucher risolvere problematiche avvertite da tutti i Comuni per far fronte a piccole prestazioni lavorative a contenuto medio basso, nell’ambito della legittimità e con la tutela previdenziale anche di chi queste prestazio-

Il campo di skate in via del Pilastro, chiuso di recente

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Il sindaco di Este Piva ni è chiamato a svolgere”. Continua inoltre la disponibilità del Comune ad accogliere le prestazioni lavorative di quei cittadini che hanno necessità di recuperare i punti della patente. Una convenzione tra l’ente locale e il tribunale di Padova permette infatti di poter “pulire” la propria patente, qualora si fossero persi punti per reati sulla strada, impegnandosi in lavori utili alla collettività. Attualmente già sei persone hanno inoltrato la propria richiesta agli uffici municipali, che per poter dar via alla collaborazione dovranno attendere l’assenso dell’autorità giudiziaria. N.C.

ucchetto e catenaccio allo skate park. Il Comune ha infatti deciso di chiudere il campetto di allenamento per skateristi del Pilastro, vietandone l’accesso anche agli associati di Este Skatepark, l’associazione che gestisce la struttura. Il Nutriapark (questo il nome della piattaforma) ha aperto i battenti nel maggio 2010, prendendo il posto dell’ex campetto parrocchiale da basket che da un decennio era stato abbandonato e versava in condizioni di estremo degrado. Il lavoro sodo dell’associazione ha rimesso a nuovo la piattaforma, che ha richiesto anche un investimento economico non da poco. Si parla di quasi 5 mila euro di materiale e strumentazioni. Purtroppo i problemi non sono mai mancati. I residenti del quartiere, da sempre, hanno lamentato l’eccessiva rumorosità degli skateristi. I ragazzi hanno quindi dovuto investire altre risorse per insonorizzare al meglio rampe e superfi-

ci, e per limitare il disagio al minimo è stato anche ristretto l’orario di utilizzo. Negli ultimi tempi ci si poteva allenare dalle 16 alle 20. Evidentemente non è bastato, tanto che il Comune ha deciso di non rinnovare la convenzione con l’Este Skatepark. In passato c’erano statea anche delle interrogazioni comunali sul tema, firmate dal pidiellino Maurizio Lucca e dal leghista Carlo Zaramella. E ora, quale soluzione? Si è ovviamente aperto un dialogo tra l’associazione, i residenti e l’amministrazione comunale. Pare che la soluzione più congeniale alle parti sia il trasferimento del campo in un’altra zona della cittadina, meno abitata e dunque meno sensibile ai rumori di tavole e rotelle. Individuata l’area, il Comune concederà lo spazio e darà vita ad una nuova convenzione. Anche se, ad oggi, nulla è stato messo nero su bianco. N.C.


Prossimi Eventi: 2012 e partecipazioni

• 10-13 MAGGIO Fiera del fitness rimini la nostra scuola

parteciperà ai 4 giorni della fiera dove sarà allestito un enorme spazio per i Master di Zumba Fitness.

• 10 GIUGNO Venezia grande evento zumba

(il primo per il capoluogo)

“sotto le stelle”che si svolgerà dal tardo pomeriggio alla sera.Oltre alla Scuola Adrenalina Latina 100%,reale organizzatrice della festa, si alterneranno sul palco anche altri istruttori Zumba del Veneto e regioni limitrofe(in caso di pioggia la serata verrà recuperata la domenica successiva).

DI EROS BONAMIGO e FEDERIcO vERONESE

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• Dal 09 al 12 AGOSTO

Eros Bonamigo e Federico Veronese saranno presenti alla più grande Convention Zumba Fitness del mondo che si terrà come ogni anno negli u.S.a. Migliaia di istruttori Zumba si ritroveranno ad orlando per il consueto appuntamento mondiale dove, oltre ai corsi di formazione, si potrà partecipare al più grande concerto live di Zumba organizzato da Alberto Perez (il fondatore di Zumba) e dallo staff americano.

DOMENICA 04/03/2012 3° spettacolare evento ZUMBA nel Veneto organizzato dalla Scuola Adrenalina Latina 100%!! STREPITOSA MASTER CLASS CON LA ZES ANGELA VERRELLI!! PRESSO PALAZZETTO DELLO SPORT DI SCHIAVONIA a Monselice PD

Dopo aver superato le audizioni a Cinecittà sabato 10 marzo gli istruttori padovani Eros Bonamigo, Federico Veronese e Monica Perazzolo sono stati presenti alle due dirette televisive di Canale 5 nel reality “Grande Fratello” esiben-dosi in una coreografia Zumba con la loro insegnante Vicky Zagarra e altri 20 istruttori provenienti da varie regioni d’Italia. Presentati da Alessia Marcuzzi, i tre istruttori hanno ballato domenica 11 marzo all’interno dello studio televisivo e la domenica successiva direttamente nella casa del GF 12 insieme ai concorrenti!!!! I video delle due dirette sono disponibili sul sito Video Mediaset alle voci “Zumba Fitness” e “La prova di Zumba Fitness” oppure sul sito www.adrenalinalatina.com

• OTTOBRE GEOX Altro Evento

importante e di livello nazionale con la collaborazione di ZED LIVE presso la bellissima e rinomata struttura del Geox di Padova. Ospiti gli istruttori Zumba Fitness di tutta Italia capitanati dall’autorevole presenza della ZES Italia Angela Verrelli(master aperto anche al pubblico)

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12 Este Viabilità Aprirà a giugno il cantiere di fronte al centro commerciale Extense

Nuova mega rotonda all’ingresso della città di Nicola Cesaro

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cco la nuova rotonda. La “Padana Inferiore” è pronta ad accogliere l’ennesima rotatoria in territorio atestino: sarà realizzata all’altezza del centro commerciale Extense e risolverà in un solo colpo due problemi, l’accesso al complesso commerciale e il caos creato dal vicino impianto semaforico. La commissione edilizia del Comune ha già approvato la proposta progettuale per la nuova rotatoria dell’Extense, un rondò di sedici metri di diametro che sarà calato su via Versori. Un’opera imponente. “L’idea è quella di aprire il cantiere a giugno – annuncia il vicesindaco Stefano Agujari Stoppa – e di vedere conclusa l’opera entro un mese. Aspettiamo il consenso di Soprintendenza e Parco Colli, visto che siamo in zona pre-Parco e quindi con dei chiari vincoli. L’aspetto notevole di quest’opera è che gli oltre 300 mila euro di spesa saranno sostenuti interamente da Aspiag Service srl, concessionaria dei marchi di distribuzione alimentare che hanno sede nell’Extense. Si tratta di risorse che i cittadini risparmieranno: siamo l’unico ente locale del territorio a ricevere l’appoggio dei privati per opere così ingenti. Penso sia anche questo un merito da non sottovalutare in tempi di ristrettezze economiche”. Tecnicamente, la rotatoria di via Versori servirà a far accedere al centro commerciale. L’uscita, invece, sarà arretrata rispetto a quella attuale. Ma l’intervento va ben oltre. Nell’incrocio tra via Tono, via Paleoveneti e via Morlungo sparirà il semaforo e verrà

I 300 mila euro di spesa saranno sostenuti per intero dal marchio della distribuzione

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rotonde, quella del Manfredini, che incrocia Sr 10 e Sp 91 “Moceniga” e che porta verso Ponso, e quella all’innesto con via Augustea, la via del cimitero. “Il rondò del Manfredini è un intervento della Provincia – ricorda Agujari Stoppa – in cui comunque crediamo. L’iniziativa ha subito dei rallentamenti: speriamo si sblocchi quanto prima. Per l’altra rotatoria non abbiamo ancora ufficializzato la scelta, che tuttavia potrebbe essere la soluzione migliore”.

FISCO Coinvolti ben sette Comuni

ALLEANZA ANTI EVASORI

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All’incrocio delle vie verrà creata una sorta di isola pedonale rialzata di alcuni centimetri creata una sorta di isola pedonale rialzata di venti centimetri. Verrà poi istituito il divieto di svolta a sinistra in entrambi i sensi di marcia e per cambiare direzione si utilizzeranno la nuova rotonda di via Versori e quella del Famila come boe. Insomma, nessuno attraverserà più la Sr 10 e dunque oltre a limitare gli ingorghi questo intervento garantirà anche una maggiore sicurezza lungo la regionale. E’ bene ricordare che in via Morlungo ci sono anche numerose attività agricole, con decine di camion e furgoni che quotidianamente accedevano alla via attraverso al semaforo. La soluzione è stato concordato anche con loro. E’ invece praticamente conclusa la rotatoria del Famila, anche questa finanziata dal privato che gestisce il complesso commerciale vicno. La Sr 10 viene dunque disseminata di rotatorie, e queste non saranno le uniche, se è vero che all’appello mancano altre due

In previsione le rotonde del “Manfredini” e sull’innesto di via Augustea

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ette Comuni uniti per smascherare i furbetti del fisco. Este, Montagnana, Baone, Sant’Urbano, Pozzonovo, Curtarolo e Piazzola sul Brenta: queste le municipalità che hanno aderito al “patto antievasione” con l’Agenzia delle Entrate. Con questo patto i Comuni si impegnano a comunicare al Fisco tutte quelle situazioni che possono essere indizio di possibile evasione fiscale. La segnalzione farà scattare un accertamento dell’Agenzia e, qualora il sospetto fosse verificato, garantirà al Comune il 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni. Un esempio? Le municipalità coinvolte possono segnalare al Fisco tutti quei soggetti che esercitano un’attività senza partita Iva, che si qualificano come enti “no profit” e in realtà svolgono operazioni a scopo di lucro; chi vende aree edificabili senza dichiarare i proventi o chi partecipa ad abusivismi edilizi residenziali ed industriali; chi omette di registrare contratti d’affitto o la dichiarazione Ici e Tarsu; chi dice di risiedere all’estero ma di fatto continua a mantenere vita e lavoro in Comune; chi presenta richieste di sovvenzioni non coerenti con i redditi dichiarati. N.C.


Montagnana 13 Il caso La Pro loco critica nei confronti del sindaco Borghesan

Stagione turistica senza un piano Fantini: “Aveva promesso un progetto a 360 gradi ora invece mancano anche le guide al museo” di Mauro Gambin

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a stagione turistica è già iniziata ma a Montagnana ancora non è chiaro chi dovrà occuparsene sia dal punto di vista della promozione che dell’informazione. “La situazione è questa – spiega il presidente della Pro loco Mauro Fantini – il 9 gennaio scorso l’Amministrazione ha tolto alla Pro loco oltre alla sede di Castel San Zeno il compito della promozione turistica cittadina. Giustificando la scelta con l’intenzione di affidare la gestione ad un’agenzia specializzata, il sindaco, Loredana Borghesan, ci ha estromessi dalla gestione del castello, del museo e dell’ufficio Iat. Scelta che, per carità, nessuno si sentirebbe di biasimare se non fosse per il fatto che questo “miglioramento” nella gestione promozionale è lungi dall’essere diventato realtà”. Infatti il posto della Pro loco non è stato preso da nessuno e il lavoro allo sportello per le informazioni turistiche è svolto dalla stessa persona che se ne occupava prima. “Dopo averci messo nella condizione di non poter far altro che licenziarla, l’hanno rias-

La Festa del Prosciutto era l’unica vera iniziativa di promozione delle tipicità sunta attraverso un’agenzia interinale con un contratto a termine che scadrà il prossimo giugno”. Insomma secondo lei, Fantini, mancherebbe all’evidenza dei fatti un miglioramento della gestione turistica. Non sarà prematuro trarre delle conclusioni? “Non credo, i tagli che la Regione ha inserito nel bilancio di previsione per gli Iat annunciano tempi duri. Nel 2010 i soldi per gli uffici di informazione e accoglienza turistica erano stati 11 milioni scesi a 8,9 lo scorso anno dei quali solo un milione e 200 mila euro è stato destinato agli uffici padovani. Per il 2012 le risorse potrebbero essere decurtate di un ulteriore 50% anche perché nel frattempo dovrebbero costituirsi i Dmo (Destination management organization, ossia consorzi a partecipazione pubblica e privata

che fungeranno da agenzie turistiche) di cui si sente parlare a Padova, nella zona termale di Abano ma a Montagnana no. E’ evidente che questa fase di transizione sarebbe stata gestita meglio dando continuità alla Pro loco, piuttosto che inventando nuovi scenari gestionali che ricadono interamente sul bilancio dell’Amministrazione”. A proposito di continuità che ne sarà della festa del prosciutto? “Non è più di nostra competenza. Era l’unica vera iniziativa di promozione delle tipicità locali in grado di fare grandi numeri ma il sindaco non deve essersene accorto se nel periodico “Comune e territorio” ha dichiarato che nessuno finora a Montagnana ha valorizzato il turismo. E’ stata un’affermazione che mi ha profondamente ferito, perché di fatto significa che tutto quello che abbiamo fatto non è stato tenuto in minima considerazione. Ricordo che solo lo scorso anno come Pro loco siamo riusciti ad ottenere 15 minuti di presenza nella trasmissione Geo & Geo per parlare della nostra città, a noi è stata assegnata la bandiera arancione

Un momento di una Festa del prosciutto di qualche anno fa da parte del Touring Club, abbiamo accolto una delegazione di 200 senatori per parlare di prosciutto, diversi giornali come il Corriere della sera, Bell’Italia, Sole 24 ore hanno dedicato le loro rubriche alla nostra città, con successo abbiamo chiuso iniziative come Hibernales Ludi o la stessa festa del prosciutto. Mi pare non poco e se confrontato con il fatto che ora al museo non ci sono nemmeno più le guide, il grande passo in avanti non è stato fatto”.

BORGHESAN: “NON BASTA IL VOLONTARIATO”

TRASFORMA

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’obiettivo del Comune? Promozionare Montagnana, e non solo gli eventi di Montagnana. Come? Affidandosi ad una struttura collaudata e di sistema, legata al Comune e non solo al volontariato. E’ questo, in sintesi, il disegno del sindaco Loredana Borghesan per lo sviluppo del turismo nella cittadina murata. “Troppo spesso il turismo a Montagnana è stato inteso solo come serie di eventi – spiega la Borghesan – Noi invece vogliamo legare appuntamenti e tradizione alla storia della cittadina ma soprattutto alla promozione delle eccellenze del territorio. Penso al prosciutto, ma anche a prodotti tipici come la patata montagnanese, all’artigianato, al vetro, al legno». Un cambio di rotta dell’amministrazione c’è effettivamente stato: “Abbiamo deciso di non delegare più alla Pro Loco il compito di promuovere la cittadina, perché pensiamo che questo sia un compito che non possiamo affidare al semplice volontariato. D’altra parte Montagnana è forse l’unico caso nel Veneto in cui l’Apt stringeva legami direttamente con la Pro Loco e non con il Comune. Ecco che ore quei 70-80 mila euro destinati a questa associazione sono stati investiti nell’assunzione di quella che era l’addetta allo sportello Iat, ora assunta e stabilizzata dal Comune, ma che di fatto era anche la segretaria della Pro Loco». Il Comune ha ritenuto opportuno inglobarla nel proprio apparato per non dar luogo a favoritismi rispetto alle altre associazioni montagnanesi. “Quella somma sarà poi destinata a dotare il Comune di un esperto in materia di turismo – continua il sindaco – che inviduere-

E la Pro loco cosa farà in futuro? “Intanto apriremo il nostro ufficio in via Marconi al civico 1, almeno nei fine settimana contando sul volontariato, poi è già in previsione un corso per gli amanti di Montagnana, in modo da preparare qualche guida della città, organizzeremo qualche gita per andare alla scoperta del territorio e ovviamente organizzeremo gli Hibernalis Ludi. Insomma continueremo ad esserci”.

IL TUO ORO E ARGENTO

IN DENARO CONTANTE vecchio, rotto, fuori moda o dimenticato nel cassetto

Sindaco Loredana Borghesan

“Entro fine mese avremo un esperto di turismo per progettare la promozione locale” mo entro fine aprile. A lui spetterà il compito di progettare la promozione turistica di Montagnana, avviando una mappatura di siti e beni artistici della cittadina, mettendo in rete dipendenti comunali e associazioni, creando un sistema di eventi, cercando collaborazioni tra privati”. La Borghesan conferma inoltre la ferma volontà di organizzare la Festa del Prosciutto, che la Pro Loco ha abbandonato quest’anno: ad inizio aprile sono state aperte le buste con le offerte e ha vinto l’agenzia padovana Mark.co & Co., specializzata nell’organizzazione di eventi. Ni.Ce.

to volantino Presentandovi con ques untivo sul valore totale riceverete un 5% aggi LO SAPEVI? L’oro puro è un metallo molto tenero, Per questo motivo non si fanno gioielli in oro puro: si consumerebbero molto in fretta. I metalli che legano con l’oro puro sono diversi: l’argento, il rame, il palladio (che è molto costoso). Sorprendente è la duttilità dell’oro, cioè la docilità con la quale si lascia ridurre in fili sottilissimi; da un solo grammo si è uttenuto un filo lungo 3.500 metri. Non meno spettacolare la sua malleabilità; tecnicamente è possibile battere un’oncia di oro (31,1035 gr,) al punto da ottenere un foglio con una superfice di 16 mq.

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14 Montagnana Commercio Un corso di Confesercenti dedicato alla città murata

Montagnana prodotto da vendere Pessa: “La programmazione e la promozione vanno portate avanti come categoria” di Mauro Gambin

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ssere commercianti al tempo della crisi significa fare i conti con una clientela sempre più esigente ma allo stesso tempo indisposta a spendere troppo. Questo vale in via generale per tutti gli esercenti che come categoria non nascondono le difficoltà patite dalla stretta economica e sinceramente confidano di non sapere più cosa inventarsi per evitare di abbassare definitivamente la saracinesca. Il problema è meno avvertito in quei centri dove i commercianti hanno un’identità corporativa sviluppata e come categoria si impegnano, a volte sostituendosi alle amministrazioni comunali, nell’organizzazione di eventi mondani: notti bianche, verdi o blu ma a Montagnana questa identità ancora non c’è e sarebbe importante invece ci fosse, anche per costituire un’immagine della città spendibile in termini turistici. Di questa necessità ne è convinta la Confesercenti che su questo concetto insiste da tempo e lo ha ribadito anche di recente in occasione di un corso rivolto ai negozianti cittadini. “Vogliamo che i nostri commer-

cianti siano degli imprenditori moderni – ha spiegato Giacomo Pessa, durante la serata di gala organizzata a conclusione del ciclo di lezioni – dotati di strumenti per la gestione della clientela e dell’azienda, capaci di padroneggiare strategie di marketing quanto i più moderni programmi di computer nella gestione dei dati e dei bilanci ma soprattutto devono essere consapevoli di essere depositari di un potenziale che può essere un volano assai potente per far muovere Montagnana sul piano commerciale. In queste settimane del corso ci siamo concentrati nel costruire un’immagine coordinata e unitaria di Montagnana con l’obbiettivo di dare vita a un piano di comunicazione e promozione dedicato sia alla città come polo commerciale e turistico, sia alle attività presenti che ai luoghi di interesse e agli eventi dedicati”. Insomma Montagnana dovrebbe promozionarsi come un unico pacchetto dentro al quale ci sono musei, monumenti, ristoranti, esercizi commerciali, etc, etc. “Certo - continua Pessa - promuovendo

I Portici di via Roma a due passi dal centro storico un territorio si promuovono anche le attività economiche presenti sul territorio stesso e per fare in modo che il messaggio sia ancora più efficace è necessario che vengano create delle sinergie tra le attività presenti in modo da proporre al consumatore l’insieme dell’offerta presente e non la singola impresa. Insomma il futuro della categoria va a pari

passo con la necessità di tenersi informati sui cambiamenti che riguardano le normative in materia di commercio, come sulla capacità di costituirsi in un gruppo a rappresentanza della categoria per partecipare e discutere ai vari tavoli in cui si decidono le scelte per il domani e le strategie comuni per la programmazione e la promozione del territorio”.

Alluvioni

PRESTO AL VIA I LAVORI PER LA CASSA D’ESPANSIONE DELLE ROTTE DEL GUÀ

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isolverà il rischio alluvione per l’intera Bassa Padovana, soprattutto per l’area del Montagnanese. Partiranno a breve i lavori per la nuova cassa d’espansione delle Rotte del Guà, opera che consentirà un invaso d’acqua fino a 3,9 milioni di metri cubi e che si calerà tra Arzignano e Trissino. Avrà lo scopo di ridurre il corrispondente rischio di esondazioni per i territori interessanti dal fiume Agno-Guà, vera bestia nera del Veneto. La Regione Veneto, attraverso l’assessore Maurizio Conte, ha delegato la realizzazione del nuovo bacino d’invaso al Consorzio Alta Pianura Veneta. L’intervento costerà 44.650.000 euro, in gran parte già finanziati: 10 milioni arriveranno dalla vendita del materiale inerte che verrà scavato, altri 26 dalla Regione. E dalla Regione arrivano conferme anche per le altre casse di espansione anti-alluvione: tra quelle previste in Veneto, spiccano anche quelle localizzate a Megliadino San Fidenzio e Sant’Urbano, attualmente in fase di progettazione. Spazio poi anche alle opere di Caldogno, Riese Pio X, viale Diaz a Vicenza, Sandrigo, Grisignano di Zocco. Ni.Ce.


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LO CICLISMO KICK BOXE

EN

SPORT in PRIMO PIANO IL MUSASHI PEZZO IN ATTESA TEAM MIETE SUCCESSI IN VALPOLICELLA

’ stato un weekend di grosse ell’am soddisfazioni per il Musashi Team in trasferta il 17 e 18 marzo nella Valpolicella per la partecipazione al Campionato Italiano Fekam e Iaksa: per l’occasione si sono unite tutte le forze delle palestre di Ponso, Carceri, Saletto ed Este. Le specialità presentaaaaaaa te sono state molteplici, I promettenti atleti del Musashi Team dalle forme al kickboxing: in tutto hanno partecipato 27 gli atleti che hanno tenuto alto il valore della bassa padovana. La gara di forme è stata disputata il primo giorno con circa 600 iscritti, provenienti da tutta Italia. Le categorie sono finite a tarda sera e il team Musashi ha conquistato ben tre titoli: Alessandro Greggio campione italiano nella categoria cinture nere, Erika Cibin terza classificata e Marco Morato terzo classificato. Il giorno seguente si è passati dalla rappresentazione della forma del karate tradizionale, in cui le tecniche portate devono essere perfette ed armoniose, al kickboxing, nella quale l’atleta che porta più tecniche a bersaglio passa il turno. I parterre di gara erano 8 e il Musashi ha conquistato 4 campioni d’Italia: Alessio Pavan, Riccardo Pavan, Stefania Cappellozza e Marco Morato. Inoltre, il team della bassa padovana ha ottenuto anche 7 vice-campioni: Riccardo Mori, Riccardo Businaro, Alessio Visentini, Erika Cibin, Geremia Maistrello, Daniela Cesaro e Filippo Gioachin. Un weekend quindi, molto ricco Emanuele Masiero di medaglie: 6 d’oro, 9 d’argento e 14 di bronzo. W.L.

Danza Este Le allieve Applausi delper liceo le esibizioni atestino trionfano delle atlete su più Carraresi fronti

Arcobaleno al Teatro Pluri-campionesse al “Ferrari” Verdi

di Nicola Walter Cesaro Lotto

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on ampionesse l’entusiasmo senzadi limiti. sempreIl liceo prosegue atel’attività stino “G.B. dell’Asd Ferrari” Arcobaleno. sorride grazie Le atleti alla Carraresi proprie allieve, sono state che hanno protagoniste, trionfatopresu sentando più fronti agli 40 ultimi atlete,campionati dai 6 ai 16 studenteschi anni, alla prima provinciali. provaLadelsquadra campionato Allieveregionale del liceoAICS ha rosa conquistato dei ventiinnanzitutto sud, svoltosiilaltitolo palazzetto di campiodello sport ne provinciale di Correzzola. dei Giochi E’ statasportivi poi la studentevolta della schipartecipazione 2012. Le ragazze, alla 10. allenate edizione daidel docenti galà della Antonella danzaBuson delle scuole e Giorgio AicsDotto, avvenuto avevano all’interno già conquistato del prestigioso l’alloro teatronelVerdi 2011. di Padova. Nella La finalissima manifestazione per il titolo, arricchita le da atlete uno atestine stage di danza hanno classica fermatocon in Antonio un match Aquila, combattuto maitre de la balle rappresentativa di fama internazionale, del liceo “Fermi” avevadi lo Padova. scopo di Queste presentare le studentesse una selezionata della squadra: rassegnaFrandel livello cesca Baù, di preparazione Elena Bernardi, tecnicaCeleste fantasiaCanaze coreografi za, Martina a delle Descuole Marzi,diMaria danzaGuarini, e ginnastica Silvia affi Moro, liateIrene all’Aics Padovani, del Veneto. ElenaLo Perini staff dell’Asd e Sara Arcobaleno, Sturabotti. Ora diretto le liceali dalla rappresenteranno responsabile Valèrie la Rasine, provinciasuldi tema Padova della alleserata finali “Danziamo regionali cheil carnevale” si terranno ahaVerona presentato, il prossimo sulle 4note maggio. della colonna Ma non èdelbastato film Burlesque, alle terribili una atlete elegante atestiene.sensuale Il gruppo coreografi Allievi ahache infatti ha riscosso ottenutomolti anconsensi che il primo e i complimenti posto ai campionati delle responsabili provinciali ar-

Una delle suggestive coreografie dell’Asd Arcobaleno tistici della serata Martinello e Roberta nifestazioni”. Le atlete delGiulia liceo “Ferrari” a bordo piscina Riccobini. La serata era dedicata al progetNote positive anche per il comparto di artistico, cresce Benedetta in qualità to di nuoto. Tamandarè, Le ragazze, in Brasile nate e aitra500 il 1995 bambini e il pattinaggio gionale dell’11 aprile,che a Rovigo: quantità, Camilla comeRandon, ha confermato Erica Rocca, il “Gran Laura ospitati 1997, hanno grazie dimostrato alle offerte eccezionali e alle adozioni quali-a eZanetti, Lisato,andato Elisa Bregolin, recentemente Ilaria inRomito, scena presso Maria distanza tà e determinazione dei “Padrini Italiani” conquistando “Sono fiilero podio del galà” Guarini, impianti Giuliasportivi Sillo. Anche di Cornegliana. la squadraDentro Juniolavoro in ognisvolto gara dallo in programma staff dei nostri e portando insegnan-il gli res una femminile eccezionale (natecornice nel biennio di pubblico 1993-94) oltre ti“Ferrari” – da detto in vetta Marino allaPenello classifipresidente ca finale. Podel ad è salita atletisuldipodio casa siconsono un onorevole esibiti la “Rabiosa” terzo posodaliziodio che èsempre arrivatoallaovviamente ricerca dellaanche perfezione nelle agli sto. Il liceo di pattinaggio si confermadi dunque Correzzola, non solo e la paOn per garedare individuali continuamente con tuttenuovi le atlete imput premiate. alle at- scuola lestrafloor di formazione dell’asd Arcobaleno intellettuale, di San ma anche Pietro lete, Eccezionale grazie arisultato questo lavoro nelle stiamo prove diottenendo squadra the sportiva edParticolarmente agonistica. L’istituto ammirati aspetta tra l’alora risultati con duesoddisfacenti, primi posti nelle un doveroso staffette di grazie 6X50 va Viminario. i risultati le esibizioni delle altre singole discipline delle ecampionesse soprattutto anche metri stile ai genitori libero eche staffetta seguono 50 metri con grande misti. tro, le imminenti Beatrice fasie Valentina regionali per Carlon festeggiare di Giada entusiasmo Questa la squadra la costante checrescita ha rappressentato dei loro figli italiane partecipando la provincia diconPadova entusiasmo nella fase a tutte finale le mare- Cavazzana altri allori. e Nicolò Gentile. SPORT PER TUTTI. Incontro della Pgs Carrarese con gli studenti

I CAMPIONI CECCARELLO E CAPUZZO “IMBROGLIARE O DOPARSI NON AIUTA”

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otto la regia organizzativa della Pgs Carrarese, del presidente Patrizio Casumaro, in collaborazione con l’istituto comprensivo e il comune di Due Carrare (assessorato allo sport) si è svolto, all’interno della palestra Aldo Moro la 9. edizione del convegno “Lo sport è per tutti” un progetto rivolto agli alunni delle suole medie. L’argomento dibattuto è stato “chi fa sport ha sempre vinto” con Chiara Ceccarello, campionessa di Twirling e Luigi Capuzzo ex calciatore professionista, ora allenatore delle giovanili del calcio Padova in veste di relatori. Dopo i saluti di benvenuto della preside d’istituto Federica Silvoni, una scolaresca attenta e interessata ha sottoposto ad un interminabile fuoco di fila di domande i due atleti sui più svariati temi che attraversano lo sport, compresi il problema doping e delle scommesse che stanno snaturando il calcio. Luigi Capuzzo ha raccontato la sua storia, dai primi calci sul campo del paese natale alle grandi platee di stadi con migliaia di spettatori: “Mi ritengo una persona fortunata, perché ho fatto della mia passione un mestiere, il tutto reso possibile da rinunce e sacrifici e dall’appoggio della mia famiglia, vincere imbrogliando con il doping o con le partite truccate non è veritiero, non da felicità e non è onesto, molto meglio star lontani da queste piaghe che infestano lo sport”. Sulla stessa lunghezza d’onda le risposte di Chiara Ceccarello, che dopo aver

Un momento del convegno deliziato la platea con un elegante esercizio ha raccontato il suo percorso fatto di lunghe ore di allenamento in palestra fino all’emozione di vestire la maglia azzurra. Presente all’evento anche Gianni Meggiolaro, ex vice commissario F.I.G.C, ora responsabile amministrativo del Beach Soccer, il dirigente federale si è soffermato sulla crisi dei vivai in Italia: “se vogliamo dare opportunità ai nostri giovani bisogna ristrutturare e investire sui vivai, purtroppo a differenza di altri paesi, da noi manca la cultura la volontà e la voglia di farlo, auspico un rapido cambio di tendenza”. Alla presenza del primo cittadino Carrarese Sergio Vason, e dell’assessore allo sport Mario Romanato, il convegno si è chiuso con la consegna di ceste di prodotti tipici Carraresi a relatori e ospiti, che hanno contraccambiato firmando centinaia di autografi. W.L.


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VIAGGIO IN

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La ricerca della Provincia Interpellati 2.200 cittadini sui temi del momento

Occupazione e sviluppo priorità dei padovani Degani: “Mettiamo a disposizione dei Comuni 10 milioni di euro per favorire gli investimenti” di Manuel Glauco Matetich

La presentazione dei risultati della ricerca in Provincia

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per aiutare a sviluppare tutti i progetti volti ad aiutare uno a presidente della Provincia di Padova Barbara De- giunta, questo dibattito interessa poco i cittadini. “La situazione più pressante in questo momento sviluppo economico immediato.” gani ha presentato i risultati emersi dalla ricerca di Infine, la presidente del consiglio provinciale, Luisa opinione, condotta su un campione di 2.200 perso- guardando al futuro – ha concluso Barbara Degani – per i ne residenti in tutto il territorio padovano, sulle priorità cittadini è l’occupazione, il lavoro e lo sviluppo. E quindi o Serato, ha voluto evidenziare come esiste una specifica queste opere portano queste priorità o richiesta dei cittadini padovani affinché la provincia di espresse dai cittadini padovani. se no la loro rilevanza per i cittadini è Padova continui ad occuparsi anche della questione delL’indagine ha fatto emergere alcuni Sulla viabilità la sicurezza e di azioni di contrasto relative al degrado, davvero minima. spunti per quanto riguarda gli inve- e i trasporti Un tema importante rilevato dimostrando di aver accolto positivamente il Consiglio strastimenti e le attività da inserire nel la gente chiede un servizio dall’indagine è quello dei trasporti e ordinario che è stato organizzato lo scorso settembre nel prossimo bilancio. della mobilità, che necessitano di mi- piazzale della stazione ferroviaria di Padova. “Abbiamo fatto una scelta di in- più efficiente “E più che di nuove opere faraoniche, - afferma la gliorie sostanziali per rendere ancora serimento nel bilancio della Provincia, – ha affermato la presidente Degani - mettendo circa 10 più dinamico ed efficiente il territorio padovano.” Il vice- presidente Serato - i residenti chiedono che vi sia una premilioni di euro per fare da “volano” ai cofinanziamenti che presidente e assessore alla viabilità della provincia di Pado- senza capillare di forze dell’ordine sulle nostre strade, per sentirsi sicuri e protetti a casa loro.” i comuni in un prossimo futuro metteranno, e quindi signifi- va, Roberto Marcato ha commentato La maggior parte dei cittadini paca un investimento territoriale totale di oltre 20-25 milioni così la ricerca sociale effettuata: “Fon- La sicurezza dovani dichiara infatti di non sentirsi di euro, in opere che sono anzitutto sentite come primarie damentalmente questo sondaggio ci resta una delle sicuri nelle strade cittadine, speciale richieste dai nostri cittadini, per mettere in sicurezza le riporta che una delle priorità richieste esigenge più alla provincia, è la viabilità, e noi su sentite in ogni mente al calar del sole, e questo austrade e le piste ciclabili contigue alle strade.” Continua la presidente Degani: “La nostra decisione è questo abbiamo deciso di fare un sfor- parte del territorio mento della percezione di insicurezza è purtroppo direttamente proporzioscaturita dal fatto che diversi comuni hanno progetti esecu- zo reale. Infatti abbiamo triplicato gli stanziamenti economici in nale all’incremento di casi quotidiani di microcriminalità tivi o addirittura definitivi, non hanno i soldi per realizzarli, e quindi abbiamo scelto di attuare questo investimento sul bilancio a favore di progetti realmente utili che i diversi co- (scippi, borseggi, piccoli furti, vandalismo) ad opera di muni padovani molte volte abbozzano, ma sono costretti extracomunitari, il più delle volte immigrati clandestinaterritorio.” L’indagine ha poi toccato anche il problema delle gran- alla fine a non realizzarli per la mancanza di fondi neces- mente e non aventi un regolare permesso di soggiorno. di opere, anche se come ha sottolineato gran parte della sari. Per questo daremo una mano fino a dove possiamo

Presidenti di Quartiere

LA SCURE DEI TAGLI SU PADOVA

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a scure si abbatte anche sui sei presidenti di quartiere (3 di centrosinistra, 2 del Popolo della Libertà e uno della Lega Nord) del comune di Padova. Erano riusciti, fino ad oggi, a scansare e a non rientrare nella fatidica morsa feroce dei tagli ai costi della politica, ma il decreto “Salva Italia” dell’attuale premier Mario Monti, però, è arrivato a toccare anche gli stipendi dei presidenti di circoscrizione nelle città sotto i 250 mila abitanti. D’ora in avanti il comune di Padova, che ha più o meno 220 mila abitanti, risparmierà anche i 2.208,96 euro lordi al mese ancora versati ai presidenti, indipendentemente dal numero di sedute del consiglio convocate. Il vice sindaco Ivo Rossi precisa che al momento le indennità sono congelate in attesa del parere della Corte dei Conti. M.G.M.

VIDEO POKER E SLOT MACHINE PERARO INVITA I SINDACI A MISURE DRASTICHE

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l bando videopoker e slot machine nei bar del Veneto. Stefano Peraro, consigliere regionale Udc, invita tutti i sindaci a mettere a punto una mozione nella quale “si chiede al Governo e al Parlamento di assumere i provvedimenti normativi necessari a determinare l’illiceità dell’installazione e dell’utilizzo di apparecchi elettronici finalizzati al gioco d’azzardo nei locali pubblici ed aperti al pubblico, limitandone la presenza solamente nei casinò”. La schema tipo di mozione predisposta dal consigliere udc recita testualmente: “Il gioco d’azzardo sta diventando una piaga sociale: in alcuni casi porta ad una vera dipendenza psicopatologica con il miraggio di una ricchezza facile ed immediata. Rischia di mandare in rovina le famiglie. Nella sola provincia di Padova si spendono 870

euro a testa all’anno in macchinette mangiasoldi”. Il provvedimento continua: “Risultano particolarmente esposti gli appartenenti alle categorie più deboli quali giovani, disoccupati, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese ed anziani soli. Pensano di trovare nel gioco d’azzardo la soluzione a tutti i loro problemi”. Quindi la richiesta vera e propria: “Per arginare il grave fenomeno si rende opportuno prevedere un divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli ed associazioni. Si invita la Regione, in accordo con le Ulss, a promuovere nel territorio regionale una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione. I giocatori, molto spesso con una personalità fragile, rischiano di andare incontro alla dipendenza”. P A D O V A

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Spazi aperti 19 9 Il progetto. Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato difficilmente l’iniziativa subirà ulteriori fasi di arresto

Monselice ora affronta il Revamping Il sindaco Lunghi sottolinea una novità fondamentale: “Per la prima volta viene stabilito che fra 28 anni si chiuderà”

Il fronte del “no” ha registrato alcune defezioni ma le polemiche restano ben vive

di Emanuele Masiero

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a sentenza che il consiglio di stato ha pronunciato sul ricorso di Italcementi, ha scatenato una lunga serie di commenti tra favorevoli e contrari. In realtà, il fronte del no, ha avuto qualche defezione, forse legata alla paura di diventare troppo impopolari davanti ai cittadini in difficoltà per la crisi economica. Fatto sta che il Revamping va avanti e ora difficilmente subirà una nuova fase di arresto. “Il Revamping ha stabilito prima di tutto, che l’iter seguito per il progetto è stato corretto, nonostante quello che varie volte era stato detto in diverse sedi – ha commentato Francesco Lunghi, sindaco di Monselice - In secondo luogo, viene accertato che il Revamping porterà con sè un sensibile miglioramento ambientale e che l’impatto paesaggistico della nuova torre sarà decisamente contenuto. Inoltre, accogliendo il ricorso di Italcementi, la sentenza del consiglio di stato fissa un altro punto importante e assolutamente nuovo: è stata fissata una data di termine dell’attività e di dismissione dell’impianto”. Ora infatti, è ufficiale che tra 28 anni Italcementi chiuderà per sempre i suoi battenti a Monselice, ripristi-

nerà l’area e la restituirà alla comunità. “Nella storia, non era mai accaduto di fissare un termine come questo – ha continuato il primo cittadino - Tanto per fare un esempio, non esiste una data certa di fine attività per la cementeria di Monselice e per la cementizillo di Este. Anche per questo motivo, ritengo che questa sentenza abbia sancito la prevalenza della legge e della ragione sull’emotività del momento. Certo, adesso bisogna porsi la classica domanda: e ora? Io penso che la crisi economica che stiamo attraversando sia la peggiore dal dopoguerra, una crisi di sistema che ha colpito le radici stesse della nostra società, mettendo in discussione equilibri e certezze che credevamo consolidati e certi, e che invece stanno mutando di continuo. Credo che questa sentenza dia a Monselice e a tutto il territorio, una speranza importante per il futuro, perchè una multinazionale ha deciso di investire in questa zona e non di esportare lavoro e manodopera all’estero come invece fanno moltissime aziende”. L’investimento previsto per il revamping è di circa 160 milioni di euro, almeno metà dei quali verranno destinati ad aziende locali: significa un valore di com-

Un particolare del progetto Revamping nello stabilimento di Italcementi a Monselice, un caso molto dibattuto che ha provocato profonde divisioni e spaccature

messe di circa 80 milioni di euro nei prossimi due anni. “Inoltre, la realizzazione del progetto revamping porterà con sé anche altri vantaggi per il nostro territorio, con la realizzazione di opere pubbliche che verranno fatte in collaborazione con Italcementi – ha concluso Lunghi - Da ultimo, ma certamente non meno importante, c’è l’aspetto sociale del provvedimento, quello che riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro. Gli operai di Italcementi sanno benissimo che la loro

occupazione era a rischio proprio in caso di bocciatura del progetto Revamping. Ora che questo pericolo è stato scongiurato, mi auguro che gli animi si rasserenino. Su questo argomento in città c’è stata una profonda spaccatura, ora che su questa storia è stata scritta la parola fine, spero che si cominci tutti insieme a ragionare sul futuro e sul modo migliore di gestire questo progetto, senza continuare una ‘guerra’ che non avrebbe più senso”.

ETERNIT : UNA MINACCIA DA RIMUOVERE

A

18 anni dalla legge che l’ha messo al bando, l’amianto è ancora diffusissimo nel nostro territorio. Pur non essendoci l’obbligo di sostituirlo, in ogni caso, la sua rimozione diventa obbligatoria e addirittura imposta in caso di deterioramento. A tutti i proprietari di coperture in eternit prima o poi converrà fare i conti con la messa in sicurezza dei tetti, senza per forza aspettare accertamenti da parte dei Comuni e degli enti preposti. Le soluzioni ci sono già, sia per le piccole superfici attraverso l’autorimozione, sia per le superfici medie attraverso i Gruppi d’Acquisto Solare, sia per le grandi coperture con interventi a costo zero. Per questo lo Sportello Energia dei Bacini Padova 3 e Padova 4 di Legambiente ha organizzato due convegni con la partecipazione dei Medici del lavoro dello Spisal-Ulss che hanno illustrato innanzitutto i rischi connessi all’esposizione da amianto e il quadro normativo vigente, per chi ci vive o lavora sotto ma anche per la popolazione in genere. Sono state date informazioni sulle procedure per l’autorimozione e la micro raccolta. I Bacini Padova 3 e Padova 4 offrono infatti i servizi per la bonifica di superfici fino ai 75 mq, fornendo ai proprietari interessati il Kit completo per l’autorimozione, in modo da poter ridurre di molto i costi di smaltimento. Alcuni Comuni inoltre aiutano i cittadini volenterosi, con contributi a fondo perduto: è il caso del territorio della Saccisica dove vengono dati tra i 150 e i 250 euro di incentivo ai residenti per la micro

raccolta. Nel corso della serata è stata presentata la nuova campagna della Provincia “Eternit Free”. Questa iniziativa, sviluppata da Legambiente e Azzero CO2 su scala nazionale, ha l’obiettivo di promuovere la sostituzione di tetti in eternit con impianti fotovoltaici beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo Stato. Il nuovo Conto energia in vigore dall’1 giugno 2011, introduce infatti un meccanismo di incentivazione molto vantaggioso per chi sostituisce le coperture in eternit dei capannoni industriali o agricoli con impianti fotovoltaici. Sul territorio padovano sono già 60 i capannoni che hanno chiesto di aderire all’iniziativa, che prevede per piccole superfici la creazione di un Gruppo d’Acquisto specifico per l’abbattimento dei costi, mentre per tetti con dimensioni maggiori (sopra i 2.500 mq) si potrà contare su di un fondo di investimento che realizza l’intervento a costo zero per il proprietario mantenendo il E.M. diritto di superficie per 20 anni.

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20 Mondo scuola

Noi e gli altri 11

Associazione “I Carraresi” Francesco Silvestrin segue da anni le accoglienze in Italia dei bambini orfani Ucraini

“Genitori in prestito”, il valore dell’affido Gli studenti padovani realizzeranno il prototipo, per farlo verranno coinvolti in una “impresa formativa”

di Emanuele Masiero

V

ogliamo soffermarci sull’accoglienza di bambini. Ma per una volta non ci concentreremo sulla gestione italiana delle richieste o sulla normativa da seguire per avere la possibilità di accogliere un bambino. Tenteremo di far invece luce sul rapporto che si crea tra il figlio in affido temporaneo ed i “genitori in prestito” per capire quanto sia forte e importante il legame che si instaura nel tempo. Abbiamo chiesto lumi a Francesco Silvestrin, Presidente dell’associazione “I Carraresi Onlus” di Due Carrare, che da anni segue le accoglienze in Italia di bambini orfani ucraini. Presidente, prima di tutto, la vostra attività sta proseguendo con successo? “Direi assolutamente di si. I risultati in termini di accoglienze ci danno ragione e ormai siamo certi di aver intrapreso la strada giusta. Quello che ci conforta veramente è il rapporto che si crea tra genitori e bambini accolti. E’ qualcosa di speciale”. Vorremmo parlare proprio di questo aspetto. Cosa può dirci? “Volentieri. Ormai quando si parla di accoglienza, l’attenzione è subito rivolta alla possi-

bilità di avere, anche se per periodi limitati, un bambino. Ma prima ancora di parlare di questo aspetto bisognerebbe avere chiaro cosa succede “dopo”. Quando il bambino arriva a casa si apre davvero un nuovo capitolo e il percorso che pareva semplice e collaudato non può dirsi concluso e mette a dura prova le famiglie”. Cosa devono affrontare i genitori “in prestito”? “Prima di tutto preciso che questo vale per tutti i bambini del mondo. Nel caso dei paesi dell’est ed in particolare per l’area geografica dell’Ucraina da noi conosciuta, la questione “famiglia” diventa ancora più rilevante. Il bambino, grande o piccolo che sia, in patria non ha figure di riferimento, e quando arriva in Italia per la prima volta stravolgendo il proprio ambiente di vita, trova una nuova lingua, e un nuovo approccio alla “famiglia” da parte delle persone che lo circondano”. Che consigli si sente di dare? “È importante che i genitori affidatari sappiano immedesimarsi nel figlio, che dedichino tutte le attenzioni ed il tempo possibile alla conoscenza del bambino e alla “scoperta”

del proprio ruolo genitoriale anche se parziale. All’interno della famiglia si deve creare un forte attaccamento per non ridurre il tutto ad alcuni mesi di ferie”. E come si può fare? “In primo luogo è necessaria una ricerca della vicinanza tra la persona attaccata e la persona che offre attaccamento. Prendiamo ad esempio la relazione tra madre e figlio: ogni bambino vuole essere sicuro della sua presenza e, per sentirsi tranquillo, la tiene per mano, la abbraccia oppure la vuole a portata di sguardo. Per contro, quando c’è una separazione, il bambino “protesta” perchè non si sente sicuro e perde la garanzia di attaccamento: pensiamo ad esempio ai primi giorni all’asilo dove i bambini spesso piangono per la paura e la tristezza”. Quindi su cosa devono puntare le famiglie affidatarie? “Dobbiamo sforzarci di creare una base sicura da cui partire, cioè la particolare atmosfera di sicurezza e di fiducia che si instaura tra genitore e figlio in una condizione normale. Anche in questo caso non si tratta di una que-

stione d’età: un adolescente per esempio, non sarà esente dal bisogno di attaccamento. Per affacciarsi al mondo esterno in modo sereno avrà bisogno di sentirsi sicuro e di poter ritornare sapendo che sarà ancora il benvenuto”. E come ottenere questa “base sicura”? “Purtroppo non c’è un decalogo di buone pratiche o una formula magica da pronunciare. Anzi, è ovviamente il contrario. Seguendo uno schema ben preciso, il risultato non è garantito. Ogni bambino è diverso dagli altri e avrà necessità particolari. Ma di certo la base su cui lavorare è uguale per tutti: i bambini desiderano sentirsi amati”. Questi concetti valgono lo stesso anche per i bambini accolti? “Assolutamente. Anzi valgono ancora di più. La famiglia è senz’altro il bene più importante per un bambino accolto”. Perché? “Primo perché rappresenta un amore

che in molti casi non hanno mai avuto. Un’esperienza nuova e senz’altro appagante. Secondo, perché per tutta la loro vita sono stati abituati ad avere qualcosa in cambio di qualcos’altro. Non gli è mai successo di ricevere un bene o un’emozione senza dover corrispondere qualcosa come controvalore. Realizzare di aver trovato una famiglia che ti ama solo perché esisti, è davvero qualcosa di speciale. Una sensazione nuova e incredibile, con la consapevolezza di aver avuto una seconda possibilità davanti ad una vita cruda e difficile”. E se qualche famiglia fosse interessata? “Nulla di più semplice. La nostra associazione organizza momenti d’incontro conoscitivi ed è a disposizione delle nuove famiglie per costruire un percorso di accoglienza. Basta telefonarci al numero 348.8590998 o mandare una e-mail all’indirizzo associazione. deicarraresi@yahoo.it”.

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22 12 Personaggio Danilo Montin Autore della raccolta di racconti umoristici “I Salvadeghi”

Quando ridere di gusto significa anche ricordare

La copertina de “I Salvadeghi” e Danilo Montin

Un mondo di uomini comici vittime dell’equivoco può far riflettere sulla perdita dell’ingenuità

di Mauro Gambin

Q

uanto fa bene ridere? “Molto”. Quanto è difficile far ridere? “Non è complicato ma non è nemmeno semplice, è tuttavia necessario”. Il rapido botta e risposta è stato l’incipit di un’intervista a Danilo Montin sul suo ultimo libro. In quarta di copertina ha indicato le motivazioni del testo: “Le narrazioni de “I salvadeghi” sono state scritte per stimolare buon umore”. Dunque, Montin, l’obbiettivo di questi racconti è fare ridere? “Far ridere certo ma anche far riflettere su un mondo che sta sparendo. Un mondo più ingenuo e forse per questo più spietato, popolato di figure nate “stambe” e per questo diventate oggetto di scherzi che poi sono diventati aneddoti e infine racconti. Molte delle storie che racconto in questo libro sono episodi di vita vera, tempo fa in molti li conoscevano, appartenevano alla comunità, ma oggi la me-

moria collettiva va sparendo. E’ sempre più spiccato l’individualismo. Il libro serve anche a questo, a colmare questo vuoto che progressivamente si va formando”. I “salvadeghi” dunque sono questi personaggi: selvatici, rustici, ignoranti e abbruttiti dalla vita tanto da diventare comici? “No salvadeghi in realtà era una rivista locale che un tempo era editata dalla tipografia Piovan qui di Este. Il nome si prestava bene all’intonazione dei miei racconti e ai personaggi raccolti e descritti in forma caricaturale. Dunque l’ho preso a prestito per la prima pubblicazione del 1973”. L’edizione che Montin ha recentemente pubblicato, infatti, è “I salvadeghi 2” e segue a quarant’anni di distanza la prima raccolta di racconti umoristici. Come mai così tanto tempo tra i due libri?

“In mezzo ci sono stati altri racconti, non propriamente comici. La mia curiosità mi porta ad indagare le vecchie usanze locali e le tradizioni che vanno sotto il nome di folklore. Così sono nati “Squarci di vita – Este e il suo mandamento fra storia e folclore” del 1977 e “Dall’albero della memoria, storie, leggende, filastrocche, canzoni e usanze dell’estense del 2004” Direi che è proprio questo il mio campo di indagine, il locale, quello che non si è mai spostato, quello che viene e veniva identificato con il “posto” e che dunque a tutti gli effetti appartiene al paesaggio”. L’uomo appartiene al paesaggio? “Cioci Teston, appartiene al paesaggio di Este del dopoguerra. In realtà si chiamava Cirillo Malatesta, famoso per avere una testa deforme e una forza sovraumana. Intelligenza niente. Questo, e alcune indiscrezioni sulla sua vita privata, sono bastate per renderlo un per-

CHI È Danilo Montin è nato a Este nel 1942. Ex agente di commercio oggi è in pensione. Nella sua carriera di scrittore ha pubblicato quattro libri: due edizioni de “I salvadeghi”, “Squarci di vita” e “Dall’albero della memoria”. sonaggio pubblico, vittima di un Gossip spietato anche se pudendo e ingenuo. Ma ogni luogo ha i sui Cioci Malatesta, Piero Mato, Toni Teston. Dino Durante, nel suo “El strologo vicentino”, aveva inserito “Gigetto el Mona”, un personaggio di fantasia ma paradigmatico del “veneto” del pre-boom economico: ignorante, ingenuo, facile all’equivoco e per questo soggetto ad essere deriso. I “mati” o i “mona” delle nostre parti hanno sempre segnato il confine oltre al quale non andare: “Varda che te diventi come…”, “Varda che vien torte…”, sì, sono stati una sorta

di exempla, degli avvertimenti oltre ai quali sarebbe stato opportuno non andare per non incontrare il “mostruoso” o l’imbarazzo che provoca il riso degli altri. In questo il prendersi in giro, può essere molto aducativo”. Chi sono gli altri personaggi del suo libro? “Ci sono personaggi veri, come Cioci, altri di fantasia come il meridionale Mezzasalma vittima di continui equivoci perché non conosce il veneto, poi Giacomin Grasipola e i personaggi strambi come Angelon, Armido el macelaro o la Jole Bombasona”.

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www.csvpadova.org


Cultura provinciale 23 13 Al Palazzo della Ragione e al Centro San Gaetano Padova Esposte 110 opere fino al 15 luglio

Un secolo tra realtà e immaginario

MINICI ZOTTI

De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento italiano eccezionalmente insieme La locandina dell’esposizione

di Laura Organte

C

on l’arrivo della bella stagione la proposta culturale padovana entra nel vivo: circa 110 opere fra le più belle e preziose dell’arte contemporanea italiana costituiranno il cuore della mostra “De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento, un secolo tra realtà e immaginario”, in esposizione fino al 15 luglio nella suggestiva cornice di Palazzo della Ragione e, con un eventosatellite, al Centro Culturale San Gaetano. Il “Salone”, la spazio pensile più grande e affascinante d’Europa, costituirà lo sfondo per quadri e sculture di circa sessanta artisti il cui enorme valore è riconosciuto a livello internazionale: tra questi, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Ottone Rosai, Luigi Veronesi, Filippo De Pisis, Massimo Campigli, Mario Sironi, Giuseppe Capogrossi, Virgilio Guidi, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Giò Pomodoro, Piero Manzoni, Enrico Baj. L’evento artistico è ideato e organizzato da Gruppo Icat, agenzia di comunicazione e marketing di Padova in collaborazione con il Comune di Padova ed è curato da Lorenzo

EVENTI E MOSTRE

Respi, che ha avuto l’arduo compito di selezionare le opere in esposizione tra le moltissime che costituiscono il patrimonio della collezione Mazzolini. Di proprietà della Diocesi di Piacenza-Bobbio, la collezione si caratterizza per l’imponenza del suo patrimonio, formato da 872 opere tra dipinti e grafica e 27 sculture di arte contemporanea, suddivisa tra primo e secondo Novecento. Altro elemento che la contraddistingue è l’eclettismo, dato dalla sua genesi. La raccolta è stata spesso legata a logiche occasionali, dovute alle professioni dei collezionisti e all’incontro con Domenica Rosa Mazzolini, signora piacentina tuttora vivente, che ha donato la collezione alla sua diocesi. Di questo prezioso patrimonio sono stati selezionati circa 110 dipinti e sei sculture, ritenuti i più rilevanti dal punto di vista artistico dal curatore della mostra padovana. Per tutta la durata dell’evento espositivo, la visita alla sala centrale del San Gaetano offrirà la possibilità di ammirare gratuitamente due sculture del celebre artista Giò Pomodoro. a cura di Laura Organte

LA SCIENZA DIVENTA INTERATTIVA Sarà aperta fino al 20 maggio l’undicesima edizione di “Sperimentando”, la mostra interattiva per imparare divertendosi allestita all’Ex Macello di via Cornaro. Con il sottotitolo È questione di equilibrio si illustra il tema degli equilibri nei più vari aspetti. Sono previsti per i visitatori più giovani esperimenti sui cinque sensi e, per i più esigenti, poster e apparati per illustrare le più avanzate ricerche in fisica con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

L’ARTE DI BOSCOLO NATTA C’è ancora qualche settimana per vedere la mostra dedicata a Domenico Boscolo Natta nel decennale della scomparsa dal Comune di Padova. Una importante retrospettiva, allestita al Centro culturale San Gaetano fino al 13 maggio, che darà la possibilità a grande pubblico di ammirare una serie di opere ad olio di grandi dimensioni, molte delle quali poco note o esposte in rare occasioni, fatte uscire in occasione dell’evento dallo studio del maestro. Conviene dunque approfittare delle ultime settimane dell’esposizione per conoscere da vicino l’artista.

IL LAVORO E’ UN BENE COMUNE Il lavoro, tema oggi più che mai alla ribalta dell’attualità, sarà in mostra fino al 24 giugno al San Gaetano in occasione dell’esposizione storica sul lavoro e sulle lotte condotte dai metalmeccanici, dalla Fiom e dalla Cgil per il riscatto del lavoro nel lavoro. Dipinti, manifesti, foto e testi scritti riprodurranno la marcia del lavoro: dal 1901 al 2011. La mostra, costruita da operai e artigiani, illumina la fatica, l’orgoglio, le lotte, le conquiste, le sconfitte, i diritti, la dignità del lavoro, documentando anche i periodi più bui per il lavoro.

De Chirico, “Maestoso Silenzio”

La prima, il “Sole produttore”, è un’opera del 1974-75 in marmo nero del Belgio ed è particolarmente pesante: «Se questa scultura fosse stata posizionata all’interno del Salone di Palazzo della Ragione - racconta Claudio Capovilla, presidente di Gruppo Icat -, avrebbe esposto il pavimento a pericolose sollecitazioni. D’accordo con il Comune di Padova, pertanto, si è deciso di individuare una

collocazione alternativa, nel pieno rispetto dell’edificio monumentale. La scelta naturale è ricaduta sul San Gaetano, vera e propria officina artistica e culturale della città, che potrà essere valorizzata e valorizzare la coppia di marmi neri». Oltre al “Sole produttore”, il San Gaetano ospiterà lo “Studio per albero”, anch’esso in marmo nero del Belgio, risalente alla metà degli anni Settanta.

Museo Precinema su Dickens in Italia

N

el 2012, in occasione del bicentenario della nascita di Charles Dickens, il Museo del Precinema collezione Minici Zotti, un Museo “vittoriano”, propone una mostra relativa al viaggio in Italia, realizzato da Dickens tra il 1844 45. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 23 giugno, comprende una serie di vetri fotografici per Lanterna Magica, prodotti all’epoca da fotografi inglesi, che mostrano le città italiane che Dickens aveva visitato e altri vetri che illustrano i suoi racconti più noti. Durante il periodo della mostra, verranno proiettati in DVD, “The Marley’s Ghost” e “The Chimes”, i primi due noti racconti di Natale, riprodotti dai vetri originali per Lanterna Magica della Collezione Minici Zotti. La mostra, dal 6 al 13 ottobre 2012, verrà ospitata alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone. L.O.

Musei Civici agli Eremitani. Fino al 17 giugno una sessantina di opere esposte

Se il collezionismo guarda al grande mercato dell’arte U

n incontro inusuale, quello tra patrimonio museale e mercato antiquario, avrà luogo nelle sale per le esposizioni temporanee dei Musei Civici agli Eremitani in occasione della mostra “Ospiti al museo”, evento che che suggerisce una riflessione sul collezionismo e diventa occasione imperdibile per ammirare e confrontare lavori di grandi artisti veneti. Fino al 17 giugno sarà infatti possibile ammirare una sessantina di opere tra dipinti, sculture e bronzetti di grandi artisti, fra i quali Jacopo da Montagnana, Andrea Briosco, Alessandro Vittoria, Paolo Veronese, Palma il Giovane, Padovanino, i Liberi, Giulio Carpioni, Francesco Guardi e molti altri. Committenti, collezionisti e mercato dell’arte hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nel determinare gli sviluppi della produzione artistica, stabilire le sorti dei suoi protagonisti, delineare i destini delle singole opere: talvolta confluite in raccolte museali destinate alla pubblica conservazione e fruizione, talaltra riservate al godimento privato o fluttuanti di collezione in collezione, di antiquario in antiquario, ancora alla ricerca di una collocazione definitiva. E tra queste ultime non mancano curiosità o novità, originali ritenuti perduti o addirittura autentici capolavori, che il pubblico è ancora in attesa

Un’opera del Padovanino esposta a “Ospiti al Museo” di poter ammirare. Se dunque i depositi dei musei e le grandi collezioni private possono ancora svelare opere sconosciute ai più, è d’altra parte il mercato una linfa vitale per la storia dell’arte e i suoi sviluppi futuri. La mostra è assolutamente nuova per impostazione, le collezioni museali, per la prima volta, sono chiamate a dialogare e a confrontarsi con il “mercato dell’arte” e in particolare con una serie sceltissima di opere - degli stessi autori e dello stesso contesto

artistico - attualmente disponibili presso alcuni fra i più noti e importanti antiquari del panorama nazionale. Accanto ai lavori che il Museo custodisce e tutela, tramandandoli ai posteri, evitando la dispersione e talvolta l’oblio e consentendo la formazione di un’identità collettiva, ecco dunque esposte opere che, per destino o scelte differenti, si muovono in ambito privato, ma che permettono uno stimolante confronto e offrono nuove occasioni di riflesL.O. sione e conoscenza.


24 6

IL VENETO

in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna

Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano

“P

otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio

anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi

di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.

EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”

U

n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di

questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come

‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti

da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.


Il Veneto in primo piano 25 7 L’emergenza Dal Polesine alla Bassa Padovana si aggrava la minaccia di inquinamento delle falde

L’acqua del mare risale i fiumi in secca e “brucia” le colture N

on è solo la mancanza d’acqua a preoccupare perché un’altra minaccia arriva dal mare, soprattutto per il Polesine e la Bassa Padovana. Si tratta del fenomeno del cuneo salino, vale a dire della risalita dell’acqua del mare lungo i fiumi durante i periodi di magra. L’assenza di piogge e la scarsità delle risorse idriche ha prosciugato i corsi d’acqua principali, dal Brenta all’Adige, ora esposti alla minaccia del cuneo salino. L’acqua salata può risalire anche per diversi chilometri per poi inoltrarsi nelle falde sotterranee, inquinandole, e “bruciando” le coltivazioni in vaste zone fra Chioggia, Adria, Cavazere, Piove di Sacco e Conselve. Preoccupa il livel-

IL CASO

T

lo dell’Adige. La siccità degli ultimi tempi ha abbassato la portata del fiume a meno 3,66 metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara Pisani. A questa quota corrisponde una portata variabile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume ha fatto registrare nell’ultimo decennio. Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente per comprensorio, non ha le disponibilità economiche sufficienti per gli interventi strutturali necessari per rimodernare la barriera antisale. “La soluzione al proble-

ma non può essere la costante danza della pioggia dei polesani – commenta amaro il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo – Il Veneto sta dando un brutto esempio di gestione del territorio e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono tagli devastanti e autolesionisti. I polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio ed è conseguenza anche dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese

e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. “Per fermare l’acqua dolce che si disperde in mare e impedire la risalita del cuneo salino nell’asse BrentaBacchiglione-Gorzone - spiega l’ingegner Giuseppe Gasparetto, direttore del consorzio di bonifica Adige Euganeo - abbiamo già pronto e finanziato il progetto dello sbarramento a Chioggia. Un’opera da quasi 25 milioni di euro che ci permetterebbe di risolvere una volta per tutte il problema. I soldi ci sono già, ma non c’è tempo da perdere”.

TORNA IL CONTRIBUTO AI CONSORZI DI BONIFICA PER TUTTI I PROPRIETARI

assa sulla bonifica, la Regione ci ripensa e cancella l’esenzione per i contribuenti “urbani” e per tutti coloro che pagavano meno di 16,54 euro. Dopo due anni viene reintrodotto il contributo ai consorzi di bonifica per tutti i proprietari di terreni e fabbricati. La legge non funzionava, hanno ammesso gli amministratori regionali, perché ai consorzi di bonifica vengono a mancare ben 10 milioni di euro, che comunque sono dovuti. A quanto pare non è praticabile la strada che siano le aziende di gestione dell’acquedotto a pagare i consorzi di bonifica per la loro attività relativa agli scoli nei centri abitati serviti di fognatura. Quindi verrà riammesso il tributo

anche in zona urbana, anche se c’è da stabilire cosa accadrà per le zone urbane che scaricano direttamente in fiumi come il Bacchiglione, che non è di competenza dei consorzi stessi. Non solo: sparisce l’esenzione per chi doveva pagare meno di 16,54 euro, ma il meccanismo stabilito è che la Regione vedrà quanti soldi ha a disposizione per far fronte al mancato incasso dei consorzi e poi deciderà a che livello far scattare la possibile esenzione. Dagli ambienti di Palazzo Ferro Fini pare che la quota di esenzione sarà a 7 euro, ma sarà una delibera di Giunta a stabilirlo. E sarà da vedere anche se ci sarà un effetto retroattivo del tributo, relativo al 2011.


26 8 Il Veneto in primo piano Sociale I dati Inps regionali parlano di situazioni di estrema difficoltà

Pensionati sempre più tartassati Aumentano i suicidi e quelli che si accollano le spese dei figli disoccupati con bimbi piccoli di Alessandro Abbadir

V

ivere di pensioni all’epoca della crisi, un dramma nel dramma anche in Veneto. A rendere sempre più pesante una situazione che già lo era, sono stati i provvedimenti presi da qualche mese dal governo Monti. Spesso i pensionati si devono far carico anche della situazione di disperazione dei figli che in diversi casi sono sposati e non riescono a dare una vita dignitosa ai loro bimbi. Dai dati Inps, disponibili alla fine del 2011 in Veneto c’erano quasi 1 milione e 300 mila pensionati di fondi pensione, compresi tutti quelli autonomi considerando anche le pensioni assistenziali. Ma andiamo alle pensioni più basse, quelle cioè con meno di 1000 euro al mese, sono in tutto 550 mila e di queste 210 mila riguardano trattamenti di invalidità civile (210 mila). E poi: le pensioni erogate dal Fondo Lavoratori Autonomi (196 mila) per effetto della bassa contribuzione prevista per queste categorie e, le restanti, sono pensioni dei superstiti, generalmente pagate alle vedove di lavoratori deceduti e

rendite per infortuni subiti. Per queste non c’è stato il blocco degli adeguamenti. Quelle che invece hanno subito il blocco sono state 374.000, ossia coloro che percepiscono più di 1.405 euro al mese e subiranno il blocco dell’importo della pensione nel 2012 e nel 2013, pari al 29% di tutti i pensionati veneti. A livello regionale le cose sono differenti provincia per provincia. “I pensionati più “ricchi” dalle statiche Inps sembrano essere quelli di Venezia e provincia. Qui sono 8.645 quelli con pensioni superiori a 1.405 euro che non avranno così l’adeguamento.

Continueranno, invece, a beneficiare dell’adeguamento dell’importo della pensione all’aumento del costo della vita per il 2012 e gli anni futuri circa 919 mila pensionati in tutto il Veneto che percepiscono una o più pensioni per un importo inferiore ai 1.405 euro mensili. Il primato regionale di questi pensionati “poveri” con più di 170 mila casi spetta a Verona, ultima Belluno (anche per motivi demografici) con 47 mila. Ma vivere di pensione, una pensione che per le giovani generazioni è un vero e proprio sogno, che forse non sarà raggiunto, per molti anziani

sta diventando un dramma sociale. “Abbiamo avuto – spiega Don Dino Pistolato direttore di Caritas Venezia – tanti casi in tutta la regione di anziani che si sono suicidati, perché non erano in grado di far fronte alle esigenze della vita. Gli anziani sono in questo momento di crisi l’unica risorsa per tante giovani coppie che hanno fatto famiglia, hanno bambini e sono disoccupati . Molti genitori ospitano in casa queste famiglie senza lavoro . Diventano “baby sitter” e sopperiscono a servizi di welfare che non ci sono. Ridurre le loro entrate rischia così, in

questo momento di crisi economica, di essere un dramma, oltre che per loro, anche per i figli e nipotini”. Si assiste poi alla caduta nell’indigenza soprattutto delle vedove che si vedono decurtata la pensione del marito alla sua morte e che magari vivono ancora in affitto. A dire il vero poi la “botta“ contro i pensionati sarebbe potuta essere ancora più pesante, ma per fortuna le pressioni dei sindacati hanno fatto innalzare il tetto originariamente previsto a 1000 euro del non adeguamento.

Problema esodati

SI CERCA UNA SOLUZIONE

P

roblema esodati, il governo promette una soluzione , ma a tre mesi dal varo della Riforma della Previdenza non si sa nemmeno quanti siano. Ad ammettere che il numero è incerto, ma sicuramente superiore a quello calcolato inizialmente, è stato direttamente il direttore dell’Inps nazionale Antonio Mastropasqua che su questo tema è stato sentito direttamente alla Camera dei Deputati. Ma chi sono gli “esodati”? Con questo termine si va ad indicare quei lavoratori che, in seguito alla riforma della previdenza varata dal ministro per il Welfare, Elsa Fornero, rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell’aumento dell’età pensionabile. La riforma di Natale ha conservato le regole precedenti per chi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva accettato di lasciare il lavoro o era stato licenziato. Con questa riforma viene garantita la pensione secondo i requisiti preesistenti, ma le risorse sono limitate e non tutti potranno accedervi. Qualche calcolo sulle “platee“ di persone interessate comunque è stato fatto. Si pensa che siano circa 350mila gli italiani interessati a questo problema (e con loro decine di migliaia di veneti) e che non sanno cosa sarà del loro destino. Cioè se riusciranno ad andare in pensione o meno. Su questo problema stanno lavorando alacremente da settimane al ministero del Lavoro dove è stato creato un tavolo di coordinamento a cui partecipano anche Ragioneria generale dello Stato e Inps. Si spera che per l’inizio dell’estate si trovi una soluzione o almeno si dica esattamente a queste persone quale sarà il loro destino. Fra le ipotesi che il governo sta mettendo in campo ce ne sono diverse ma arriva anche il conto salato dell’operazione. Il costo potrebbe sfiorare i 3 miliardi l’anno, per un risarcimento massimo di cinque anni. Emerge così l’ipotesi di una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagni questi lavoratori alla pensione. Tutto dovrebbe essere deciso con un decreto ad hoc che sarà emanato entro il 30 giugno. Nel frattempo sono scesi in campo i sindacati e il 13 aprile la Cgil anche per questo problema ha indetto uno sciopero. A.A.


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28 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Consiglio regionale Approvata la legge finanziaria per il 2012

Polemiche su consorzi, ticket e acque minerali Con 31 voti favorevoli e 22 contrari approvati i primi 27 articoli di Mauro Gambin

“P

rima i veneti” era uno degli slogan usati dal sa maggioranza se non dello stesso partito. Qualche presidente Luca Zaia durante la campagna collaborazione, certo, ma il grosso della discussione è elettorale. Durante le fasi che hanno portato girato attorno a tre articoli. Infatti le parole più grosse all’approvazione della legge finanziaria e del bilancio sono volate per l’emendamento presentato dal Pdl, con previsionale per il 2012, è stato usato come un fa- il quale sono state prorogate al triennio 2013-15 le stidioso pungolo dagli esponenti dell’opposizione per riduzioni di pagamento dei diritti di prelievo di acque sottolineare il ritardo con il quale il Consiglio è andato minerali, seguito dalle nuove modalità per l’esenzione al voto. Il primato, infatti questa volta è negativo. Il dal pagamento dei ticket sui farmaci mentre per il ritorVeneto è arrivato dopo le altre 19 Regioni ricorrendo no del tributo ai consorzi di Bonifica c’è stato addirittura inoltre all’istituto dell’esercizio provvisorio. L’iter è stato uno smarcamento del Consigliere Nicola Finco dal suo lungo anche a causa del quadro economico finanziario compagno di partito Maurizio Conte che ne ha proponazionale alquanto incerto, il dibattitto è stato comun- sto il rinserimento, salvo poi votare complessivamente que acceso e i temi importanti. Tanto per fare un esem- la legge insieme al resto della Lega. Temi importanti, pio, nelle settimane che hanno preceduto il voto si è dunque, non solo perché su questi si sono accapigliati parlato di un sostanziale riordino di Veneto Agricoltura, gli esponenti di palazzo Ferro Fini ma piuttosto perché in chiave più “economica” ovviamente; degli stanzia- riguarderanno da vicino le tasche dei cittadini. Con menti per salvare Veneto Strade dal default; di equi- l’emendamento presentato dal Pdl per prorogate fino parare i costi del difensore civico al triennio 2013-2015 le ridue del difensore dei minori a quelli Maglia nera zioni del pagamento dei diritti delle figure apicali di enti regionali per il Veneto, di prelievo di acque minerali in o di società controllate. Insomma il Consiglio scadenza a fine 2012, la magspendere meno o risparmiare di al voto gioranza che guida la Regione ha più? Con le idiosincrasie politiche per ultimo scelto di non incassare una bella non è sempre possibile spigare cifra per i prossimi anni. Infatti, le ragioni di un bilancio che tra le tante cose avrebbe alle aziende che imbottigliano l’acqua è stato fatto un dovuto risolvere almeno in minima parte anche le ur- sconto: pagheranno 1,50 euro per ogni metro cubo di genze delle imprese in balia dei rovesci provocati dalla acqua e suoi derivati anziché i 3 euro di canone. Per la crisi. Ma su questo fronte non è stato deciso molto, Regione ciò si traduce in un mancato incasso di 3,5 mianzi niente, niente nemmeno sulla riorganizzazione di lioni di euro l’anno che moltiplicato per i tre previsti dal Veneto Agricoltura il cui articolo è stato stralciato, niente provvedimento porta alla cifra di i 10 milioni di euro. sulla costituzione del gruppo regionale di Protezione Ci- Somma che a molti sarebbe parso più giusto incassare vile e anche l’articolo 3, riguardante l’Attribuzione alla per destinarla alle aziende in difficoltà. “Esisteva l’idea Regione del gettito derivante dalla lotta all’evasione in di un fondo di rotazione per il sostegno delle piccole immateria di compartecipazione regionale all’Iva, è rima- prese - ha commentato Stefano Peraro dell’Udc – ma sto un cassetto vuoto dentro al quale non è stato messo in questo modo si è deciso di aiutare solo quelle che imgran che. Non per questo sono mancati scontri, accesi bottigliano l’acqua”. “La Regione non ha soldi – gli ha diverbi e rimarcati distinguo anche all’interno della stes- fatto eco Pietrangelo Pettenò, della Federazione della

Marino Zorzato, Pdl

“ARTICOLO 18 ANCHE AI DIPENDENTI PUBBLICI?”

“L

a bocciatura dell’ordine del giorno sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte di un inedito asse Lega-PD è di fatto una vittoria del PDL”. Lo affermano il vicepresidente della Giunta regionale Marino Zorzato e il capogruppo del PdL Dario Bond dopo il voto del documento presentato dal gruppo del Popolo della Libertà e respinto in aula da una maggioranza rosso-verde. Il documento ha come obiettivo l’estensione dei contenuti della riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori anche ai dipendenti pubblici. “Crea stupore - afferma Zorzato - che nel 2012 la classe politica esprima ancora valori discriminatori come questi. Nella nostra visione del mondo liberale - prosegue il vicepresidente della Giunta - non vediamo differenze tra tipologie di lavoratori e vogliamo che vengano superate le eventuali disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e tra lavoratori di piccole aziende e di grandi aziende. Quando si riforma il mercato del lavoro non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B - sottolinea Marino Zorzato - ma solamente lavoratori con uguali livelli di protezione sociale. Ringrazio, infine, i colleghi del mio gruppo politico del Pdl in Consiglio regionale del Veneto - conclude Zorzato - per aver sollecitato un argomento così importante per il futuro del nostro Paese”.

Laura Puppato, Pd

OTTENUTI FONDI PER LE PARI OPPORTUNITÀ

“S

iamo riusciti a garantire la sopravvivenza di alcune realtà fondamentali che faticano quotidianamente ad andare avanti, malgrado la funzione di prevenzione e di tutela sociale che sanno svolgere sul territorio”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, dopo l’annuncio dell’inserimento a bilancio di 470 mila euro nell’ambito delle pari opportunità, come richiesto dai democratici. “Avevamo chiesto 1,2 milioni ed è dunque chiaro che in sede di assestamento bisognerà ritoccare in alto queste cifre. Ritengo comunque importante, dopo gli azzeramenti che inizialmente la Giunta voleva imporre, lo stanziamento per i centri anti-violenza (130 mila) così come quello per le politiche comunali e scolastiche sulla parità di genere (300 mila) fondamentali per la sensibilizzazione dei giovani”.

Soddisfatti e non Andrea Bassi, Lega Nord

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VAS

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Il Consiglio regionale presso palazzo Ferro Fini Sinistra – ma decide di aiutare chi ogni anno spende quattro miliardi di euro in pubblicità”. Toccherà le tasche dei veneti anche il reinserimento del tributo ai consorzi di Bonifica anche per coloro che sono allacciati alla rete fognaria, voluto dell’assessore del Carroccio, Maurizio Conte, e le nuove modalità con le quali verrà accordata l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci. In precedenza la dispensa avveniva sulla base dell’Isee, ora invece come parametro verrà usato il reddito complessivo familiare legato all’Irpef, diminuendo in questo modo il numero di coloro che in futuro potranno beneficiare dell’esenzione. Dal lungo dibattito costitutivo della legge finanziaria e quello legato all’approvazione sono rimasti fuori alcuni problemi che verranno affrontati con provvedimenti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Tra questi esiste l’intenzione di un riordino dei servizi di trasporto pubblico locale in un’ottica di razionalizzazione e di una più equa ripartizione delle risorse finanziarie tra le aziende di tutto il territorio veneto da applicare con criteri diversi da quelli della spesa storica. Un impegno in questo senso è stato formalizzato con un ordine del giorno che, tra l’altro, affida ad una commissione tecnica lo studio della definizione dei servizi minimi per il trasporto pubblico locale nei settori automobilistico, lagunare e tramviario. Il dibattito, dunque, è destinato a continuare. Graziano Azzalin, Pd

“IL NOSTRO CONTRIBUTO È STATO DETERMINATE”

“I

l contributo che il Pd ha dato a questa finanziaria è importatnte – spiega Graziano Azzalin – del resto Lega e Pdl sono sempre più divisi fra loro e al loro interno. Isi Coppola ha rivendicato a se il merito dei due milioni per il ripascimento degli arenili ma nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva nemmeno e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Lucio Tiozzo e a tal proposito vorrei ricordare che all’appello ancora mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica in Polesine. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.

sprime soddisfazione il consigliere della lega Nord per l’approvazione da parte del Consiglio veneto di un proprio emendamento alla finanziaria che introduce nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica per gli strumenti urbanistici attuativi. “Questo emendamento - spiega Bassi - determina in quali casi deve essere disposta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), seguendo da un lato la direttiva comunitaria e dall’altro il codice ambientale. I benifici derivanti da queste nuove disposizioni sono molteplici, a partire dalla semplificazione amministrativa, che consente finalmente di chiarire le modalità di intervento in una selva di leggi nazionali confuse e in continuo cambiamento. Cristiano Corazzari, Lega Nord

DIVERSI INTERVENTI RIGUARDANO IL POLESINE

“N

onostante le ristrettezze economiche spiega Corazzari - abbiamo cercato di dare una risposta anche al Polesine. A tal proposito voglio sottolineare l’importanza di alcuni provvedimenti, a cominciare dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta al reperimento delle risorse a favore dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ficarolo che oggi versa in grave situazione debitoria. Non meno significativa è l’approvazione della rateizzazione in 10 anni dei canoni pregressi dal 2003 al 2009 per i passi carrai lungo la rete di Veneto Strade, che consentirà di dare un sostegno a quei privati e alle piccole imprese. Altri vantaggi sono rappresentati dallo stanziamento di 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta e il milione di euro per interventi di ripascimento e difesa delle coste marittime. Carlo Alberto Tesserin, Pdl

“BENE PER GLI AIUTI ALLA PESCA”

“E

’ una prima importante risposta al comparto della pesca che versa in condizioni drammatiche. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada dialogando sia con il Governo nazionale che con l’Unione europea”. Così il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ha commentato lo stanziamento di 400 mila euro a favore del settore della pesca in accoglimento di un emendamento “dedicato” presentato dallo stesso Tesserin con il collega del Pdl Mauro Mainardi. “L’utilità di questo emendamento è dimostrata anche dalla convergenza trovata in aula con i consiglieri Lucio Tiozzo e Pietrangelo Pettenò”, rimarca il presidente della Commissione Statuto che rileva anche il sostegno degli assessori Manzato e Ciambetti. “Manzato deve proseguire negli sforzi in corso e saper dialogare con tutte le Istituzioni nazionali ed europee. Dobbiamo dare risposte urgenti”.


10 Intorno a noi

Intorno a noi 29

Tragedia e impresa Dall’inizio della crisi 50 imprenditori si sono tolti la vita

Le ragioni dei suicidi nel dna dei veneti Camon: “C’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padre-marito-nonno è lavorare e far lavorare” di Mauro Gambin

A

ntonio Tamiazzo di Montecchio Maggiore a capodanno di quest’anno ha deciso di farla finita. Qualche giorno dopo Umberto Ventura di San Giorgio delle Pertiche ha scelto di compiere lo stesso gesto. Il 9 marzo sulle pagine dei giornali veneti è comparso il nome di Ivano Polita di Noventa di Piave seguito a distanza di appena undici giorni da quello del bellunese Giampietro Benvegnù. Li chiamavano imprenditori ma prima di tutto erano e restano uomini. Cinquanta, secondo i calcoli della Cgia di Mestre che dall’inizio della crisi hanno visto naufragare la loro attività, impotenti davanti all’insensibilità della banche a concedere loro credito e all’indifferenza delle regole europee che non permettono agli enti locali di pagare le prestazioni già ottenute. Per questo, si dice, hanno compiuto il gesto estremo. Ed infatti secondo i dati di Bankitalia da novembre a dicembre 2011 sono stati accordati 2,7 miliardi di euro in meno alle imprese regionali, mentre secondo quelli di Unioncamere ammontano a circa 900 milioni i crediti verso la pubblica amministrazione che l’intero sistema delle Pmi matura ogni anno ma che non vengo-

2,7 miliardi di euro il taglio al credito rivolto alle imprese regionali no corrisposti a causa del patto di stabilità. Se al quadro generale creato dalla crisi aggiungiamo anche che la locomotiva del Nord Est ha esaurito la sua spinta propulsiva già da qualche anno, a causa di mancanze strutturali dovute: al calo demografico; alla carenza di lavoratori locali; alla gestione familiare delle imprese, alla difficoltà nel passaggio generazionale; alla saturazione di una campagna progressivamente urbanizzata e senza più spazi per le infrastrutture, si comprende perché Marco Paccagnella di Federcontribuenti parla di una sfida che per il futuro “non riguarda più la competitività ma la sopravvivenza”. Ne è convinto anche Giuseppe Bortulussi. della Cgia di Mestre: “Sicuramente – ha spiegato - qualcosa si è rotto. Quando famiglia e impresa sono tutt’uno, come qui nel Veneto non c’è più nessuna distinzione di ruoli. Il lavoro, è vissuto come un valore

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Le Pmi vantano crediti per 900 milioni. Non vengono corrisposti a causa del patto di stabilità

in grado di garantire il benessere senza il quale non si può vivere”. Non c’è dubbio che la società veneta sia laburista, ossia che fortemente si identifica con il lavoro. Infatti, come conferma uno studio della Fondazione Nordest, il 53,4% dei veneti vede nel lavoro il carattere che contraddistingue i suoi conterranei ed è dunque ovvio che in questo momento di crisi rappresenti la preoccupazione principale della popolazione. “La sparizione del lavoro diventa spartizione della vita – ha dichiarato Ferdinado Camon in un’intervista a Linkiesta – quando l’azienda entra in crisi il padrone soffre a dismisura il non poter pagare i suoi dipendenti e vederli in ristrettezze. Una buona parte dei suicidi è avvenuta anche per questa ragione. Non è una ragione marxiana che sta nell’economia. È una ragione freudiana che sta nel sentimento”. Anche Ilvo Diamanti se ne era accorto nel lontano 1996 quando in un’intervista a Gian Antono Stella aveva confidato il pericolo di un’idolatria del produttivismo. “Occorre fare attenzione – spiegava – il denaro sta diventando il nuovo dio”. “Siamo nel cuore del Veneto – spiegava ancora Camon in un suo editoriale - la morale cattolica è piantata profondamente fino ad insorgere e dirci: “Ridurre lo spazio della vita all’azienda è un errore della cultura imprenditoriale”. Ma qui c’è una cosa delicata da capire, ed è la specialissima natura dell’imprenditore di questa parte d’Italia: c’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padremarito-nonno è lavorare e far lavorare. Non è questione di soldi, ma di vita”.


30 12 Cultura veneta Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese

Tanti auguri Klimt

In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivailò

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l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.

A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland

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ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.

Intervista a Vittoria Chierici

Vittoria Chierici

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ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale

L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,

ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.

Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo

con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.


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RUBRICHE Rubrica curata dal prof. Canova Marco, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia

ARRIVANO I PRIMI CALDI. ARRIVANO LE PRIME PASSEGGIATE IN MAGLIETTA A MANICHE CORTE, ED ECCO CHE CI ACCORGIAMO CHE QUALCHE Marco KILETTO IN PIÙ È APPARSO. Canova CHE FARE? LE MAGIE NON ESISTONO, E COME HO GIÀ DETTO IN ALTRI ARTICOLI, LA SALUTE ED IL BENESSERE FISICO SI COSTRUISCONO NEL TEMPO, NEI MESI, CON TANTO ALLENAMENTO, COSTANZA E DEDIZIONE AD UNO O PIÙ SPORT CHE PIACCIONO, FANNO DIVERTIRE E MAGARI CI DIANO UN RISULTATO FISICO CHE VOGLIAMO.

BELLO! MA ORA CHE FARE? POSSIBILE NON CI SIA UNA SCORCIATOIA? Il benessere fisico e psico fisico è qualcosa che si crea nel tempo, seguendo uno stile di vita, una sana e corretta alimentazione (che non significa PRIVARSI DEL CIBO, anzi, mangiare, anche più volte al giorno, ma con testa), e facendo MOVIMENTO e SPORT. Molti studi medici hanno ormai dimostrato come lo SPORT aiuti a stare meglio ed a vivere meglio, essere più ATTIVI e meno stanchi nel lavoro e nella vita di relazione, aiuta AD INVECCHIARE PIU’ LENTAMENTE (purtroppo non a ringiovanire), insomma fa bene. Ed anche nei bambini e ragazzi, chi fa sport è un ragazzo più dinamico, attivo,sveglio ed energico anche nella vita. MA VENIAMO A NOI, I KG? Come faccio in 2 mesi a dimagrire o riprendermi una forma fisica decente? ECCO ALCUNI CONSIGLI: - inizia a fare sport! sembra una banalità, ma è la cosa più importante. - QUALE SPORT? in PISCINA: nuotoacquagym-hydrobike , sono tutte ATTIVITA’ che sia per il tipo di sforzo e per l’ambiente (acqua) aiutano sia a bruciare grassi che a tonificare. IN PALESTRA: corsi aerobici per PERDERE KG e quindi scendere di peso ( step-fit boxe, spinning, walking, circuiti) e se devo solo rassodare, CORSI MIRATI: BODY TONIK-BODY SCULPT, GAG, PILATES (si, il PILATES) ma anche HYDROBIKE (piscina) che hanno tutti come obiettivo il rassodamento locale e mirato. - QUANTO DEVO ANDARE IN PALESTRA o in PISCINA? intanto inizia! La cosa ideale sarebbe un pacchetto di 3 sedute settimanali; se devi perdere peso, 2 giorni alla settimana di un CORSO AEROBICO ed uno di Tonificazione mirata, oppure 2 giorni di nuoto ed uno di CIRCUITO IN ACQUA, MENTRE se devi per lo più TONIFICARE e

togliere la” pancetta “ che si è formata in questi mesi invernali, 3 giorni di corsi tonificanti, magari diversi tra di loro. Se poi abbinate anche la possibilità di andare in palestra con una scheda libera o in piscina per il nuoto libero, è il TOP. - CAMMINARE ed ANDARE IN BICICLETTA nel tempo libero o per andare a lavorare (e se lavorate lontano, parcheggiare ad 1 km dal posto di lavoro e farsi una passeggiata ogni mattina), aiuta il programma di allenamento fisico. - PER QUANTO TEMPO inizia subiTEMPO: to (marzo o aprile), e segui il percorso almeno per 3 mesi (aprile-maggiogiugno), poi con l’arrivo del caldo, cerca di mantenere qualche ora di palestra (magari in orari SERALI Più FRESCHI) oppure passa ai corsi in piscina (ACQUAGYM o hydrobike) che in ESTATE sono anche più divertenti e meno pesanti, ma non ti fermare. Poi, una dieta sana ed equilibrata (UN CONSIGLIO da un dietista o dietologo è sempre utile, anche se non si deve dimagrire), molta acqua e frutta, faranno il resto.

Con l’estate alle porte ritorna l’incubo...

kili di troppo Trucchi, metodi e rimedi per recuperare la forma persa in inverno

E PER CHI NON HA TEMPO? Lo dico sempre che , se si vuole, il tempo si trova sempre; detto ciò,per chi NON HA TEMPO o non vuole andare in palestra, un oretta di camminata alla sera o di corsa (20 minuti) una sera si ed una no, qualche esercizio per la pancia (addominali), per i fianchi ed i glutei fatti in casa, aiutano. Spesso però chi ricorre al FAI DA TE si stanca perche fatto da soli o si annoia con il passare dei giorni se non ALTAMENTE MOTIVATO, perche noiso e monotono, per cui, anche se MI RIPETO, il consiglio è sempre quello di recarsi in centri sportivi dove si può anche conoscere persone nuove ed essere seguiti e farsi consigliare DA VERI ESPERTI DEL SETTORE. BENE, ORA CHE MI SONO CONVINTO, QUANTO MI COSTERA’ TUTTO CIO’?

QUESTO ASPETTO, soprattutto in questo periodo di crisi, è molto importante e delicato: spesso sento persone che rinunciano ad andare in piscina o palestra per i costi proibitivi. Per un mensile in PALESTRA si può andare dai 35 euro ai 55 o 65 euro a seconda dei corsi e delle attività scelte: CI SONO PALESTRE CHE TI OFFRONO corsi a soli 30 euro (però ti FANNO SOTTTOSCRIVERE abbonamenti di 6 mesi o 1 anno, e quindi ti fanno spendere 180-200 euro + la quota di iscrizione), altre che ti CHIEDONO 55-60 EURO al mese per un corso di sole 2 volte

alla settimana, altre che con 35-40 euro ti offrono pacchetti flessibili (ATTENZIONE AI RECUPERI: già abbiamo poca voglia di fare fatica e vorremo spendere poco, se poi le lezioni perse non te le fanno recuperare è meglio rinunciare. LA SCELTA DEVE TENER CONTO ANCHE DI QUESTO: I RECUPERI DELLE LEZIONI PERSE). IN PISCINA, si può passare da un corso che costa 35-45 euro al mese ai 70 euro. IL SOLITO CONSIGLIO è: chiedi di PROVARE GRATUITAMENTE, confronta prima i prezzi e la bravura degli insegnanti, verifica SE LE LEZIONI PERSE le puoi RECU-

PERARE, e poi iscriviti. NELLA NOSTRA ZONA (bassa padovana) di PISCINE (Casale di Scodosia, Montagnana, Este, Monselice) ce ne sono, Palestre anche (Casale di Scodosia, Este, Montagnana), per cui, un giro di telefonate per confrontare LE TARIFFE – recuperi-quote iscrizioni e tipologia di corsi ed orari, e poi VIA A PROVARE GRATUITAMENTE: alla fine però mi raccomando, ISCRIVITI AD UN CORSO, perche L’ESTATE STA ARRINADO più veloce di quello che credi. BUON FITNESS A TUTTI

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La motivazione al lavoro

Cambiol giudice Dott. Lara Tasso A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Leggiamo quotidianamente sui giornali di Gent.li e Lettori, di lavoratori senza aziendeLettrici che chiudono, in questa edizione affronterò, seppur futuro, di uomini e donne che nonostante brevemente, il delicato quanto complesso sforzi e sacrifici non trovano un’occupazione, e frequente problema inerente casa di imprenditori che arrivano a gestila estremi coniugale allorquami è stato chiesto di dopo aver tentato con tutte le forze di salvare affrontare la questione al reatoe ciò che avevano creatoinerente con impegno di stalking, ai suoi presupposti per la coraggio. confi gurabilità e alla differenza rispetto al In uno scenario di questo tipo chi ha un rato di maltrattamenti. lavoro se lo tiene ben stretto, ma questo non significa mettere in secondo piano il piacere e il coinvolgimento derivanti dallo svolgere un’attività. Si lavora solo per soldi? Per molti, che mettono la questione economica al primo posto, questa è una domanda retorica, ma la retribuzione non è né il primo né l’unico motivo per cui si lavora. Alcuni teorici individuano, oltre alla motivazione razionale-economica, la motivazione sociale, che spinge a lavorare per far parte di un gruppo, conoscere persone, ottenere uno status nella società, e la motivazione all’autorealizzazione che si basa sul bisogno di curiosità, di

apprendimento, di successo. Non sono poche le persone che sceglierebbero un lavoro anche meno remunerativo, ma meno monotono che permetta loro di imparare, di mettersi alla prova. Basti pensare all’alienazione derivante dal lavoro a catena e da altre attività ripetitive, dove l’uomo è ridotto a macchina per produrre, dove ogni movimento è controllato e registrato. Una parte importante nel lavoro è ricoperta dalla motivazione alla realizzazione (need of achivement) che si basa sul desiderio di creare qualcosa di difficile per la conseguente gratificazione che ne deriva. Le persone che hanno un alto bisogno di realizzazione tendono a preferire compiti di difficoltà intermedia, sono in grado di sopportare una gratificazione ritardata, tendono a raggiungere gradi elevati d’istruzione e sono più orientati alla speranza piuttosto che al timore. Tra i principali bisogni che si cercano di soddisfare attraverso il lavoro, uno spazio importante riveste la ricerca di successo

Per info su questo articolo m.nuvoletti@gmail.com

e potere. Il bisogno di successo si basa sulla motivazione a fare le cose nel miglior modo possibile per un intrinseco bisogno si affermazione, di perfezione e di eccellenza. Il bisogno di potere è l’esigenza di esercitare ovunque possibile il proprio controllo. Chi ha questo bisogno molto forte ama attrarre l’attenzione altrui su di sé, non teme il confronto e la competizione e mira a occupare posizioni di comando. Molte volte dietro questo bisogno si cela uno stato di disagio e insicurezza interiore che si riduce attraverso la strumentalizzazione degli altri per dimostrare le proprie capacità. La motivazione economica, quindi, fa parte di una schiera molto ampia di motivi che spingono al lavoro e che lo rendono piacevole. Chi lavora soltanto per la retribuzione raggiunge difficilmente alti livelli di gratificazione dalla propria attività, con conseguenti ripercussioni sulla qualità del proprio lavoro e della propria salute. Molte aziende sono consapevoli di questo, perciò investono sulla motivazione al lavoro dei propri dipendenti puntando sull’affiatamento

nei gruppi di lavoro, sul rendere i compiti interessanti e in grado di soddisfare il bisogno di realizzazione dei collaboratori. Le aziende che investono in questo avranno lavoratori con alti livelli di compliance, ossia attaccamento e coinvolgimento attivo alla realtà per cui lavorano, che si traduce, per Se lo desiderate segnalatemi i Vs puntuali, casi e/o lenel esempio, nell’essere sempre Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo non perdere tempo in inutili conversazioni, mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com nell’avere un atteggiamento corretto e autorizzandomi espressamente anche alla onesto nei confronti del proprio lavoro. riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it

L’ARCHITETTO

IL NOTAIO Imu tra rincari e aliquote alleggerite

Nuove categorie catastali per i fabbricati rurali e provvedimenti per la crisi del settore agricolo

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

L’ IMU la nuova imposta sostitutiva dell’Ici, introdotta dal decreto metri quadri in zona industriale a Roma si passera da un’Ici intorno «Salva-Italia», è attualmente oggetto di non poche attenzioni da ai 2mila euro a un’Imu sino a quota 40mila! Viste le premesse, parte dai primi orientamenti delle Amministrazioni appare l’esigenza di A curadegli di: italiani dato che ha introdotto i cosi detti “moltiplicatori per il valore Cocito, catastale degli immobili delle categorie produttive”. differenziare le aliquote Imu. Ora la parola spetta quindi ai Comuni, Giannenrico In particolare che sulla carta sembrerebbero avere margini di manovra. Infatti l’art. Notaio in Portonegozi Tolle e uffici vedranno un incremento del valore catastale del 60% e per le imprese del 20%. L’Imu è ancora più severa 13 del DL 201/2011 prevede la facoltà di ridurre l’aliquota fino con l’agricoltura, riportando la tassazione per gli immobili “rurali” e al 4 per mille per alcune categorie più penalizzate. ad uso abitativo Ma quali sono dai immobiliari Potrebbe essere di una qualche utilizzato quale abitazione levando le riduzioni sul valore imponibile dei terreni, in particolare di queste categorie? Stiamo parlando degli IMMOBILI LOCATI, dei nella categoria A/6. Per IMMOBILI DEI soggetti di cuivanno alla lettera a), sulla censite utilità dare conto alcune quelli più piccoli. In pochediparole le aliquote di riferimento a FABBRICATI APPARTENENTI ALLE IMPRESE e degli i fabbricati già censiti nel catasto base di un titolo idoneo,ovvero recenti novità che lambiscono il della raddoppiare l’imposta rispetto a quelle vecchia Ici per quanto SOGGETTI IRES (imposta sul reddito delle società), che subiscono edilizio derivarne urbano, dall’aggravio la domanda riguardadell’agricoltura. negozi e uffici, mentre per i capannoni e gli altri immobili penalizzazione dell’aliquota del da dipendenti esercitanti la attività mondo strumentali all’attività d’impresa di partenza al tributo (indeducibile dal reddito di impresa) insieme di variazione della categoria per arriva un numero annuopatrimoniale Anzitutto, sono state defil’incremento nite agricole e l’imposta si moltiplica di se parliamo di un superiore alla duplicazione con leper imposte sui redditi. delle L’articolo 8 del Digs catastale l’attribuzione giornate lavorative le40% modalità applicative persette-otto il divolte terreno agricolo di piccole dimensioni. Adesso, partendo dai valori 23/2011, consente almeno di differenziare le riduzioni di aliquote nuove categorie ( A/6 o D/10) a cento; riconoscimento della ruralità indicati dalla normativa, i sindacidei devono determinare le nuove per categorie di immobili. Si può allora considerare che per accompagnata da catastali ma c) il terreno cui certo il fabbricato è didev’essere fabbricati. aliquote IMU, ognuno per il proprio Comune, ma è quasi “categorie immobili” si intenda non solo le categorie un’autocertifi cazione. Essaimmobili deve sono destinati. asservito avere superfi cie LE TIPOLOGIE Il che dato chiarisce che per normativo recuperare risorse dai tagli già effettuati dallo deve Stato stanno ANCHE D’USO cui gli stessi studiando aumenti di le aliquota. In tutt’Italia,non cifre inferiore alla mano via sono altre parole, si è dell’avviso che siano legittime le differenziazioni contenere la dichiarazione che 10.000In metri sono attribuite categorie categorie di contribuenti particolarmente colpite: la prerogativa non fondate sulla mera appartenenza catastale. possiede,ad una in categoria via ed essereè censito al l’immobile catastali A/6 e D/10, quadrati di non modificare ulteriormente le addizionali Irpef, per esempio Si deduce quindi che potranno ridurre le aliquote per gli immobili continuativa, a decorrere dal rispettivamente, alle unità catasto terreni con attribuzione a Milano, e di concentrare invece tutte le attenzioni sull’ Imu, delle imprese artigiane, per quelli delle imprese neo costituite quinto anno industriali. antecedente a di reddito agrario; immobiliari ad uso abitativo e l’aliquota «ordinaria» (per gli immobili diversi dalle abitazioni e ancora per gli stabilimenti Per gli immobili locati, si quello di presentazione della d) il volume di affari derivante aprincipali) quelle che strumentali all’attività dovrebbe attestarsi al 9,6 per mille! Parlando invece ritiene senz’altro ammissibile una specifica aliquota, anch’essa di di imprese per e spostandoci capitale: suda un attività capannone di 2miladel soggetto vantaggio, per i fabbricatii locati con contratti a canone concordato domanda, requisiti di ruralità. agricole agricola, le quali nella sussistono

rispetto a contratti a canone di mercato. In questo caso poi, se non avvenisse una riduzione, è logico pensare che i locatori saranno costretti a riversare tale pesante aggravio di costi sugli inquilini che si vedranno rinnovare e /o stipulare contratti con canoni di locazione più elevati. Al di fuori dei casi delle riduzioni di aliquote previsti da normativa, la differenziazione è ammessa ma conviene una certa cautela. Ad esempio non pare possibile deliberare aliquote diversificate a seconda del numero degli immobili posseduti. Difatti le aliquote Imu non sono progressive ma proporzionali e questo limite legislativo non può essere superato dal Comune. Le regole quindi devono ancora essere chiarite, appare chiaro invece che non è finanziariamente possibile introdurre aumenti per categorie specifiche, che si trovano ad essere tassate due volte. Infine per soggetti che hanno situazioni reddituali o patrimoniali “svantaggiate”, individuate in fase di delibera comunale, sembra opportuno deliberare le riduzioni aggiuntive. Guardando vicino a casa, riportiamo però la soluzione positiva e di valenza sociale adottata dal COMUNE DI VIGONZA (PD), in cui, grazie anche ad uno studio dell’Assessore ai Servizi Sociali Cesare Paggiaro, si è creato un “FONDO DI SOLIDARIETA’ PER L’IMU”, che con l’indispensabile ausilio dei Servizi Sociali contribuisce a destinare dei fondi ai cittadini in disagio finanziario. Resta solo da confidare che anche altre amministrazioni trovino soluzioni altrettanto positive.

che conduce il fondo deve I fabbricati rurali iscritti nel i requisiti di ruralità. Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it A beneficio dei lettori ricordiamo risultare superiore alla metà del catasto dei terreni devono essere denunciati al catasto che essi sono sommariamente i suo reddito complessivo; e) i fabbricati ad uso abitativo fabbricati entro il 30 novembre seguenti: lusso” non possono 2012. a) il fabbricato deve essere “di ricordiamo posseduto dal soggetto titolare comunque essere riconosciuti Secondariamente


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On the roads (Sulle strade) Impariamo l’inglese

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6) – Storica casa automobilistica inglese...................................................................................

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Giochi e tanto divertimento:

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• La gioia non la si trova negli oggetti che ci circondano, ma nel più profondo dell’anima. (Madre Teresa di Calcutta) • L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo. • Amare è breve, dimenticare è lungo.

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Aforismi sull’amore

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po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • C’è Pierino che torna a casa dallo stadio con i vestiti tutti sgualciti. La madre preoccupata: “Ma cosa ti è successo Pierino? Sei tutto pieno di graffi.” “Sapessi mamma è stata una rissa terribile! Botte da orbi! Pensa 2 contro 100!” “E come è andata a finire?” “Li abbiamo battuti tutti e due!” • Pierino va a trovare la mamma che ha avuto un altro figlio. Guardando il fratellino appena nato, ancora rosso e pelato esclama: “Accidenti, quanto è brutto! Adesso capisco perché l’hai tenuto nascosto per nove mesi.” • Interrogazione di geografia. L’insegnante: “Pierino, sai dirmi dov’è il canale di Suez?” Pierino: “Si, sul digitale terrestre.”

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• “Pierino, che cosa seguì all’età del ferro?” “L’età della ruggine.” • Pierino è fermo ad una fermata dell’autobus e continua a dire fra se e se: “88, 88, 88.” Quando arriva il bus, si aprono le porte, Pierino sale e nel mettersi in un posto del bus affollatissimo e continua a dire: “88, 88, 88. “Continua a dire la stesa frase per diverse fermate e finalmente, arrivato nei pressi della sua fermata, preme il pulsante per prenotare la sosta sempre dicendo: “88, 88, 88.” L’autobus si ferma, si stanno aprendo le porte. Pierino sta per scendere continuando con: “88, 88, 88.” Quando un tizio gli chiede: “Scusa, ma perché continui a dire “88, 88, 88,”?” Pierino di rimando: “89, 89, 89. Eccone un altro che non si fa mai gli affari suoi.” • Un bambino racconta ad compagno di scuola: “Sai, il mio cavallo è molto gentile. Ogni volta che dobbiamo fare un salto si ferma e mi permette di andare per primo!” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un

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Barzellette su Pierino

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AD - DA - EL - LO - OP - ADE DON - NAA - NOR - RIO - RNA SIR - SOS - TOR - TOT - UFO ANNA - ARGO - IERI - ONOR SUSA - ATONO - DUALE ETERE - OFIDE - IDROPE ARGENTO - SORELLA

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ANNA - CANORA - CORA DARIO - DEBUTTA - FAITH FILM - FIORE - FRANCIA HORROR - LIEBESTOD MORGAN - ZOO

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Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

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SOPRA E SOTTO


A tavola 37 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

I VINI BIODINAMICI

R

ECENTEMENTE SI È SVOLTA A VERONA LA FIERA PIÙ IMPORTANTE DEL PANORAMA VINICOLO MONDIALE: IL VINITALY.

MIGLIAIA I PRODUTMA FORSE NON TUTTI SANNO CHE C’È UN ALTRO EVENTO, CERTAMENTE POCO CONOSCIUTO, CHE RACCOGLIE MOLTISSIMI APPASSIONATI DI VINO. E’UNA MANIFESTAZIONE TOTALMENTE DIVERSA DAL VINITALY, SIA PER NUMERO DI PRODUTTORI CHE PER AFFLUENZA DI PUBBLICO. SI CHIAMA VINI VERI ED È UN PROGETTO CHE VUOLE SALVAGUARDARE I VINI FATTI “COME UNA VOLTA”. SONO VINI FATTI ESATTAMENTE COME TANTO TEMPO FA, COME LI FACEVANO I NOSTRI NONNI, ALLEVATI IN VIGNA CON POCHISSIMI INTERVENTI E PRODOTTI SOLO CON L’AMORE PER IL VINO BUONO E NON COSTRUITO. A QUESTO CONTESTO SI UNISCONO I VINI BIODINAMICI. LA BIODINAMICA È UNA CULTURA LE CUI BASI FURONO GETTATE DAL FILOSOFO AUSTRIACO RUDOLF STEINER E CHE CONSIDERA IL SUOLO E LE PIANTE CHE VI CRESCONO COME PARTE DI UN UNICO ORGANISMO CHE È L’INTERO UNIVERSO. L’AGRICOLTURA BIODINAMICA SEGUE DETERMINATE REGOLE CHE RIGUARDANO LA ROTAZIONE DELLE COLTURE, L’UTILIZZO DI PREPARATI BIODINAMICI, AD ESEMPIO PER LA VITE VENGONO USATI L’ORTICA, LA CAMOMILLA, LA VALERIANA, IL ROVERE, DILUITI OGN’UNO NELLA SUA GIUSTA DOSE IN GRANDI QUANTITÀ DI ACQUA, IL RISPETTO DEL CALENDARIO LUNARE E ASTRALE PER LA SEMINA E PER LE OPERAZIONI IN CAMPO, E LA CONCIMAZIONE CON MATERIALE BIOLOGICO. LA VITICOLTURA BIODINAMICA NON TOLLERA FERTILIZZANTI E DISERBANTI, MA BEN VENGANO I PRODOTTI A BASE DI RAME E ZOLFO, PURCHÈ LA PIANTA PRENDA DAL TERRENO LE SOSTANZE NUTRITIVE E NON SI ALTERI IL SUO ECOSISTEMA. I PRIMI VITICULTORI A SPOSARE QUESTA CULTURA FURONO I TORI CHE HANNO DATO LA POSSIBILITÀ A SVARIATE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE DI ASSAGGIARE I LORO PRODOTTI.

FRANCESI NEL CORSO DEGLI ANNI OTTANTA ED ORA ANCHE DA NOI QUESTA MENTALITÀ SI STA FACENDO STRADA.

HO

VOLUTO PARLARVI DEI VINI BIODINAMICI

PERCHÉ MI È SEMBRATO GIUSTO DARE UN PO’ DI

RILIEVO A QUESTA REALTÀ, SOPRATTUTTO PERCHÉ, ESSENDO ABITUATI AI SOLITI VINI, CI SI PUÒ SBIZZARRIRE CON UN ALTRO MONDO E CON ALTRI TIPI DI PEN-

SIERO E QUESTO MI SEMBRA PROPRIO INTERESSANTE.

DENISMENEGHINI@ALICE.IT

SFORMATINI DI ZUCCHINE CON CUORE FILANTE AI FIORI PERCHÉ I FIORI DI ZUCCHINA SONO BUONI NON SOLO PASTELLATI E FRITTI. QUESTI SONO PICCOLI BOCCIOLI DI ROSA SONO STATI REALIZZATI CON GLI INGREDIENTI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVI

DELLA TIEPIDA PRIMAVERA: LE ZUCCHINE ED I LORO FIORI. MOLTO RICERCATO IL CONTRASTO TRA IL GUSCIO DOLCE E DELICATO, RISPETTO AL RIPIENO FILANTE E DECISAMENTE SAPORITO GRAZIE ALLA

PRESENZA DELLE ACCIUGHE. OCCORRE PERÒ FARE ATTENZIONE: LE ZUCCHINE SONO UNA VERDURA RICCA DI ACQUA, PER NOI QUINDI È STATO NECESSARIO RIDURRE LE DOSI DEL LATTE ED AUMENTARE DI POCO LA FARINA, PER DARE COSÌ MAGGIORE SOLIDITÀ AL COMPOSTO.

INGREDIENTI PER 10 SFORMATINI

6 ZUCCHINE LUNGHE; 2 UOVA; 100G FARINA; 1 CUCCHIAIO MARGARINA; 125G MOZZARELLA VACCINA; FILETTI DI ACCIUGHE SOTT’OLIO; COLATURA DI ALICI; FIORI DI ZUCCHINA; 150ML LATTE; FOGLIE DI BASILICO FRESCO; 1 CUCCHIAIO PARMIGIANO GRATTUGIATO; OLIO EVO; AGLIO IN POLVERE; SALE TAGLIARE A JULIENNE LE ZUCCHINE E LESSARLE, POI FRULLARLE CON IL BASILICO. SBATTERE LE UOVA CON LA FARINA. SCALDARE IL LATTE CON LA MARGARINA ED IL FORMAGGIO GRATTUGIATO; VERSARLO NEL COMPOSTO DI UOVA E MESCOLARE BENE. UNIRE LE ZUCCHINE ED INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. NEL FRATTEMPO SCALDARE IN UN PADELLINO I FIORI CON UN FILO D’OLIO, AGGIUNGERVI LA COLATURA E LE ACCIUGHE. VERSARE METÀ DEL COMPOSTO DI ZUCCHINE NEGLI STAMPI IN SILICONE, METTERE I FIORI, I DADINI DI MOZZARELLA E COPRIRE CON IL RESTANTE COMPOSTO. CUOCERE IN FORNO A 200° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA UN’ORA, DI CUI I PRIMI 45 MINUTI NEL RIPIANO PIÙ BASSO DEL FORNO. MANUELA E SILVIA BIZZO

SPIZZICHI E BOCCONI B


38 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO IL PIANETA DELL’AMORE VI CONDUCE PER MANO. COME SIETE FORTUNATI, POTETE PERMETTERVI DAVVERO DI TUTTO. APPROFITTATENE! · SALUTE CHI HA PROBLEMI DI SALUTE POTRÀ IMBOCCARE LA STRADA PER LA GUARIGIONE, O PER MIGLIORAMENTI DI RILIEVO. FATEVI CORAGGIO

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO

AC-

CANTONATE L’ECCESSIVO BISOGNO DI SICUREZZA E DI ABITUDINI CONSOLIDATE, PER METTERVI IN GIOCO CON LEGGEREZZA E ALLEGRIA · S ALUTE VI SENTIRETE SCATTANTI E LEGGERI. TENDERETE QUINDI A PREDILIGERE SPORT DOVE LA PRONTEZZA DI RIFLESSI AVRÀ LA MEGLIO SULLA RESISTENZA

Oroscopo “LE MANIERE DI UNA PERSONA SONO LO SPECCHIO NEL QUALE MOSTRA IL SUO RITRATTO” DICEVA GOETHE. SIATE GENTILI, NE RICEVERETE LUCE E FASCINO

SERRAMENTI

VOLTAN GABRIELE Legno - PVC - Legno/Alluminio Scuri - Finestre - Zanzariere - Portoni d’ingresso in legno o blindati Porte interne - Rei 60/120 - Basculanti

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO IL PARTNER VI SOLLECITERÀ AD ESSERE MENO RIGOROSI E PIÙ ELASTICI, MENO PUNTIGLIOSI E PIÙ GIOCOSI. SEGUITE I SUOI CONSIGLI· S ALUTE RINFORZATE LE ZONE DEL CORPO PIÙ A RISCHIO IN QUESTO PERIODO, COME I BRONCHI E LA COLONNA VERTEBRALE. SÌ AL PILATES

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO ABBIATE CURA QUOTIDIANA PER UN RAPPORTO DI COPPIA BASATO SU DIALOGO E CONDIVISIONE, PIÙ CHE SU SLANCI BRUCIANTI · S ALUTE CHI SI IMPEGNERÀ OTTERRÀ RISULTATI OTTIMALI NELLA CURA DI SE’ CON L’APPLICAZIONE QUOTIDIANA ALLO SPORT EQUILIBRATO

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO L’AUMENTO

DELLE OCCASIONI DI SOCIALITÀ CREERÀ UN’ATMOSFERA MAGICA, CON SPLENDIDE OPPORTUNITÀ DI CONOSCENZE E DI SINTONIE SPECIALI· S ALUTE PER CHI HA PROBLEMI, EVENTUALI MASSAGGI LINFODRENANTI SORTIRANNO EFFETTI MIRACOLOSI, REGALANDOVI LEGGEREZZA E BENESSERE

FASCINO COME SEMPRE IL VOSTRO APPROCCIO GIOCOSO LA FARÀ DA PADRONE MA QUESTO VI GARANTISCE LA LEGGEREZZA DI CUI AVETE BISOGNO· S ALUTE SE NE AVETE BISOGNO IL PERIODO È INDICATO PER REGIMI DEPURATIVI O DIETETICI. DECIDETEVI UNA VOLTA PER TUTTE!

AMATE LA TRANQUILLITÀ E SPESSO SEMBRA CHE ANDIATE PROPRIO A SCEGLIERVI PARTNER “DIFFICILI”, O INACCESSIBILI· SALUTE ASCOLTATE I SEGNALI DEL VOSTRO CORPO E CURATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE. EVITATE LO STRESS DA TROPPA PALESTRA, NON SERVE

IMPOSSIBILI POTREBBERO DIVENTARE PROBABILI, CON QUALCHE RITORNO DI FIAMMA: SENZA DI VOI SI STA MALE! · S ALUTE APPROFITTATE DELL’OTTIMA FORMA PER DARE L’ADDIO A QUALCHE CATTIVA ABITUDINE UN PO’ DIFFICILE DA SRADICARE, COME IL FUMO

FASCINO SARETE CAPACI DI INTERCETTARE LE PIÙ IMPERCETTIBILI VIBRAZIONI DELL’ANIMO MA NON DIMENTICATE DI FARE UN PERIODICO ESAME DELLA REALTÀ · SALUTE EVITATE COSE SCONTATE PER TENERVI IN FORMA. LEZIONE DI ACQUA-GYM A RITMO DI MUSICA FARÀ BENE AL CORPO E ALL’UMORE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO NON

FASCINO LE RELAZIONI

CANCRO

FASCINO CHI È IN CERCA DELL’ANIMA GEMELLA POTRÀ CONTARE SU FORMIDABILI OCCASIONI DI NUOVI INCONTRI, PURCHÉ SI METTA IN GIOCO · S ALUTE NESSUN MUSCOLO INDOLENZITO, LA PELLE È LISCIA E DISTESA. EVITATE EXPLOIT IMPROVVISI SEGUITI DA LUNGHE PAUSE

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

DAL 22/06 AL 22/07

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

tavola la l a d e n o i z a z z i l a Re en t i m a r r e s i d o t i n i f al prodot to La sostituzione dei serramenti esistenti non necessita dell’intervento di opere murarie, con la possibilità della detrazione fiscale del 55% prorogata per tutto il 2012

Siamo al servizio del cliente

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PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO ATTENZIONE AL CARATTERE: POSSIBILI DISARMONIE NASCERANNO IN AMBITO DOMESTICO, PER QUESTIONI DI PRINCIPIO. EVITATE!· S ALUTE NON AFFATICATE STOMACO E BRONCHI CON UN’ALIMENTAZIONE SREGOLATA E CON PESSIME ABITUDINI COME FUMO E DOLCIUMI VARI


7 Delizia al cioccolato con scaglie di cacao

7 Crema cereali pera e cioccolato 7 Bevanda cioccolato al latte

4 Biscotti al cioccolato 7 Wafer cioccolato nero 7 Budini pesca e pera 7 Pancake banana e cioccolato 7 Delizia di crème brulèe 7 Yogurt pesca e albicocca

4 Biscotti al cioccolato 4 Biscotti cioccolato e nocciole 7 Barrette cioccolato crisp 7 Wafer cioccolato nero 7 Omelette piccanti 7 Zuppa messicana

7 Omelette piccanti 7 Minestroni 7 Zuppa messicana 7 Omelette Mediterranee 7 Tagliatelle iperproteiche

7 Wafer cioccolato arancia 7 Budino pesca e pera 7 Pancake banana e cioccolato 7 Delizia di crème brulèe 7 Yogurt pesca e albicocca 7 Budini alla noce di cocco 7 Delizia cioccolato con torrone

7 Crema cereali pera e cioccolato 7 Bevanda cioccolato al latte

4 Biscotti al cioccolato 4 Biscotti con pezzetti arancia 4 Biscotti cioccolato e nocciole 7 Barrette cioccolato crisp 7 Delizia cioccolato con scaglie cacao 7 Wafer cioccolato nero 7 Delizia cioccolato con scaglie torrone 7 Budini alla noce di cocco 14 Snack salati al formaggio

7 Wafer cioccolato arancia 7 Budino pesca e pera 7 Pancake banana e cioccolato 7 Delizia di crème brulèe 7 Yogurt pesca e albicocca 7 Yogurt vaniglia 7 Crèpes vaniglia 7 Torta pera e cioccolato

7 Omelette piccanti 7 Minestroni 7 Kit pizza 7 Plum cake alle olive 7 Omelette Mediterranee 7 Zuppa messicana 7 Pane naturale 7 Tagliatelle iperproteiche

PUNTO VENDITA: PADOVA – Loc.tà BUSA di VIGONZA - Via Padova 56 - Tel. 049 8936746


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