laPiazza della Bassapadovana - Aprile 2024

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I nostri prossimi 30 anni!

Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.

Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo. Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.

Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.

E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.

segue a pag. 5

della Bassapadovana

Sintonizzati sul futuro.

ELEZIONI COMUNALI SETTIMANE DECISIVE, I CANDIDATI METTONO A PUNTO LE SQUADRE

Finora sono cinque gli aspiranti sindaci: Bedin, Barchi, Callegaro, Mamprin e Scanferla. Si lavora alle liste dei consiglieri e ai dettagli del programma elettorale

Servizi alle pagg. 6 e 7

Politica

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DAL VENETO ALL’EUROPA

LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN

L’assessore regionale annuncia

la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia

Servizio a pag.24

TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”

La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo

può influenzare la scelta dei cittadini”

Servizio a pag. 23

QAutonomia avanti tutta

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia.

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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 65
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Monselice

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Tre squadre, un nuovo direttivo e una serie di importanti appuntamenti in calendario: l’associazione sportiva dilettantistica Ciclista Monselice é pronta per la stagione 2024. A fare da cornice alla presentazione ufficiale dell’Asd monselicense per il nuovo anno ciclistico è stato Palazzo Tortorini e, per l’occasione, è intervenuto anche il primo cittadino Bedin. Fondata nel 1971, l’associazione ha visto crescere, nei suoi oltre cinque decenni di attività, la rosa dei propri atleti, seguendoli nella preparazione e nel raggiungimento di significative vittorie. Solo nella precedente stagione sono state conquistate, tra pista e strada, due maglie tricolore, nove di campione regionale e quattro di campione provinciale di Padova.

Per la stagione 2024 le squadre saranno tre: oltre al nutrito gruppo di giovanissimi, dai 7 ai 12 anni, anche gli esordienti, ossia i giovani di 13-14 anni, e gli allievi di 15-16 anni. Sotto la guida degli allenatori e del Consiglio direttivo presieduto da Barbara Masin, l’Asd prenderà parte a diverse gare nei prossimi mesi. Dopo il GP Città di Monselice - Gran Premio Euroman dello scorso 14 aprile, gli atleti saranno impegnati nel mese di maggio in diverse iniziative tra cui il Memorial Nicola Tincani del primo maggio a cui seguirà l’8 la tappa di Bicimparo e, per concludere, l’evento benefico Gravel dei Vulcani, il 12 maggio. I Giovanissimi, poi, prenderanno parte alla gara su strada “Giovanni in Bike Park - Gran Premio Ce.Ba” a fine luglio.

“Quanti atleti e quanta passione” ha commentato il sindaco Giorgia Bedin “Un in bocca al lupo a tutti, atleti, allenatori, dirigenti e ogni singolo elemento che rende questa realtà un vanto per la nostra città e il nostro territorio a livello sportivo”. (m.t.)

Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.

Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.

I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.

L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.

I nostri prossimi 30 anni! Giuseppe Bergantin*

Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.

Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.

*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24

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FABBRO, SERRAMENTI E ALTRO...

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Monselice pronti per affrontare
della Bassapadovana Questa edizione raggiunge le zone di Monselice e Este per un numero complessivo di 9.106 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Giovani promesse
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione:
Nicola
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è una testata giornalistica di proprietà di
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024
A
la nuova stagione
sulle due ruote
Direttore responsabile
Stievano
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Autonomia avanti tutta Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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L’evento mancato. A pochi giorni dell’evento dedicato agli operatori del settore arriva l’annuncio

Borsa del Turismo, scoppia il caso sul rinvio della terza edizione

“L’ennesima occasione perduta”: così i consiglieri Biscaro, Giuliani e Miazzi hanno commentato il mancato svolgimento della Borsa del Turismo Incoming Veneto. A pochi giorni dalla partenza dell’evento, infatti, l’assessore Francesca Fama ha comunicato il rinvio dell’appuntamento dedicato agli operatori del turismo provenienti da tutta Italia “a causa di sopraggiunte e imprevedibili problematiche burocratiche”, come si legge nella comunicazione ufficiale.

Dopo il successo della precedente edizione, Palazzo Tortorini aveva riproposto questo momento di incontro tra venditori e acquirenti turistici, ricevendo anche il patrocinio di Regione, Provincia, Pro Loco, Ascom, Consorzio Terme Euganee, Ogd

Per il gruppo di opposizione è “l’ennesima occasione perduta di portare a termine una proposta vitale per la nostra città”

e associazioni del Commercio, Turismo, Artigianato, Agricoltura. Così come era stato lo scorso anno, anche per questa nuova edizione erano attesi ai piedi della Rocca 40 buyers professionisti e 5 giornalisti di testate di settore, pronti a scoprire le bellezze storico-artistiche della città e conoscere le opportunità culturali e ricettive offerte. “L’assessore Francesca Fama rinvia l’appuntamento a meno di 10 giorni dall’evento, creando sconcerto e anche indignazione” hanno spiegato i consiglieri “a dire il vero i risul-

tati in termini di partecipazione e di riscontri successivi, erano stati piuttosto modesti e alle critiche dell’opposizione la sindaca aveva risposto annunciando un rilancio in grande stile della manifestazione”. Il rinvio, secondo Biscaro, Giuliani e Miazzi, è ancora più grave se si considera che il prossimo anno si svolgerà il Giubileo. Per i consiglieri la Borsa del Turismo avrebbe potuto fungere da importante volano per la città di Monselice e per l’evento giubilare del 2025 che vedrà giungere ai piedi della Rocca migliaia di fedeli.

“E invece eccoci di nuovo qui a registrare l’ennesima occasione perduta, dovuta all’incapacità di questa sindaca e dei suoi assessori di portare a termine una proposta vitale per l’economia della città e del territorio” hanno proseguito i consiglieri “non aggiungiamo altro ma lasciamo ai cittadini valutare le cose concrete, quelle che vanno oltre ai selfie e ai post autocelebrativi, perché di questa notizia non troverete nulla sul sito del comune”.

“A fronte di alcune difficoltà burocratiche, la Borsa del Turismo è stata semplicemente rinviata” ha ribadito il primo cittadino Bedin. Per la manifestazione dedicata agli operatori del settore turistico, quindi, un mero slittamento in avanti dovuto a lungaggini formali che avrebbero impedito un suo svolgimento nell’immediato e nelle condizioni richieste da un evento di tale portata. Ciò che comunque rimane certo, per Palazzo Tortorini, è che la terza edizione della Borsa del Turismo Incoming Veneto si farà in un prossimo futuro.

Borsa di Sport e diploma alle attività produttive: pioggia di riconoscimenti ai piedi della Rocca

Tempo di premiazioni ai piedi della Rocca: da un lato Agrologic e il comune hanno consegnato dieci borse di studio del valore di 250 euro ad altrettanti giovani monselicensi che si sono distinti nello studio e nell’attività sportiva e, dall’altro, l’amministrazione ha voluto conferire un riconoscimento alle attività produttive della città.

L’iniziativa “Borsa di Sport” nasce dal desiderio di premiare ragazze e ragazzi capaci di raggiungere significativi risultati sia nella scuola sia nelle discipline sportive, dal 2021 al 2023, ed è rivolta a studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. A ricevere il premio, nella cornice di Palazzo Tortorini: Benedetta Calì, Federico Casara, Martina Barbin, Riccardo Garbin, Agnese Garbo, Francesca Nica,Martina Nin, Ra-

chele Rapini, Sara Santin e Margherita Terzo.

“È un’iniziativa che portiamo avanti da cinque anni, in cui ho sempre creduto e che dà una gratificazione ai ragazzi che si impegnano tantissimo” ha spiegato il sindaco Bedin “un requisito di accesso alla borsa è il 9 in condotta perché lo sport ci insegna a rispettare le regole, insegnamento fondamentale anche per la vita”. Oltre ai giovani atleti, sono stati conse-

gnati dieci diplomi ad aziende, lavoratori e imprenditori della città per la passione e la professionalità dimostrate nel corso degli anni. A ricevere il riconoscimento sono stati Bertin Group, Azienda Agricola Tresoldi, Berlin Abbigliamento Pelletteria Calzature, Carturan Abbigliamento, Dune di Fiocco Mirta, Ottica Cristallo, Pasticceria Lazzarin, Ristorante La Torre, Barbin Impianti e Molon Antonio e Lorenzo.(m.t.)

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futuro. Veneto24
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Verso le Elezioni 2024 ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale.
alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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Un’immagine degli incontri b2b organizzati nel 2023 in occasione della Borsa del Turismo a Monselice

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Centrodestra.

Sindaco per 15 anni di Arquà ora affronta la nuova sfida

Luca Callegaro scommette sul futuro a palazzo Tortorini

“M i metto con umiltà a disposizione di questa bellissima cittadina. C’è tanto lavoro da fare, ma lo faremo insieme”: a pronunciare queste parole è Luca Callegaro, uno dei protagonisti nelle prossime amministrative ai piedi della Rocca. Sindaco per 15 anni ad Arquà Petrarca e coordinatore provinciale di Forza Italia, Callegaro ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Monselice dopo che per settimane si erano rincorse le voci su una sua papabile corsa a Palazzo Tortorini. In questo percorso verso le elezioni, l’attuale sindaco uscente di Arquà Petrarca sarà appoggiato da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica di Gianni Baraldo, consigliere di maggioranza nell’amministrazione Bedin. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Callegaro ha anticipato alcuni nodi cruciali del suo programma elettorale tra cui la valorizzazione e la promozione del territorio e delle periferie ma anche una attenzione particolare all’ambito della sanità.

“Voglio portare la mia esperienza da sindaco in questa bellissima cittadina che

ha delle potenzialità incredibili che vanno sviluppate” ha spiegato Callegaro “dalla zona industriale, al centro produttivo, al centro storico, uno dei più belli del Veneto e della provincia di Padova”. Il suo nome va a completare la rosa di centrodestra che vedrà sfidarsi a colpi di voti, oltre a lui, anche Giorgia Bedin e Gianni Mamprin.

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“Vivo da vent’anni a Monselice e ne conosco le bellezze, le eccellenze e le criticità” ha proseguito Callegaro “secondo me c’è molto lavoro da fare. Non sono qui per criticare l’amministrazione uscente perché stiamo guardando al futuro e non al passato”. Perseveranza, idee per Monselice e tanta voglia di agire sono solo alcuni dei capisaldi del progetto di Callegaro che nelle prossime settimane sarà presentato nel dettaglio. “Monselice è una città importante che va al voto. Abbiamo un candidato forte perché è persona conosciuta e stimata, amministratore di lungo corso quindi una proposta assolutamente valida” ha sottolineato Flavio Tosi “con gli amici di Fratelli d’Italia, che proprio per questa figura hanno deciso di condividere il percorso, noi contiamo di arrivare al ballottaggio e poi di vincere magari aggregando tutto il centrodestra”. Da registrare il sostegno di Fabio Conte, ex sindaco della città della Rocca, che inizialmente si era candidato da indipendente con “Veneto Libero”, per poi scegliere di appoggiare Callegaro.

Martina Toso

Elezioni amministrative, per ora sono cinque i candidati in lizza

Le elezioni amministrative si avvicinano e c’é grande attesa ai piedi della Rocca per i programmi ufficiali dei candidati. Stando alle ultime notizie, a correre per la carica di primo cittadino di Monselice saranno in 5: Giorgia Bedin, sindaco uscente, sostenuta dalla Lega e da tre liste civiche; Gianni Mamprin con il supporto di tre civiche; Luca Callegaro, attuale sindaco di Arquà Petrarca, che riceverà l’appoggio di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Iniziativa Popolare di Gianni Baraldo; Giannino Scanferla, candidato supportato dalla coalizione di centrosinistra e Alessandra Barchi con una lista civica. Dopo che nelle scorse settimane si era delineata una possibile spaccatura del centrodestra, con la candidatura di Callegaro la frattura appare ormai insanabile. Mamprin, senza l’appoggio di partiti politici, si presenta in una veste completamente civica così come Alessandra Barchi. Proprio Barchi, volto inedito nel panorama politico della Rocca, porterà una ventata di novità con il suo gruppo formato da under 34. A controbilanciare le spaccature del centrodestra, poi, sarà Scanferla capace di interpretare e dare forma al progetto unitario di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Monselice Ambiente e Società. (m.t.)

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Monselice

Verso il voto. Già docente ed ex amministratore in corsa per l’alternativa

Scanferla unisce il centrosinistra

Avevano annunciato mesi fa l’intenzione di individuare un unico candidato sindaco e, oggi, la coalizione per l’alternativa ha il nome per le prossime elezioni amministrative: Giannino Scanferla.

Il centrosinistra della Rocca formato da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Ambiente e Società, quindi, ha tenuto fede al proprio proposito e si muove compatto verso le votazioni dell’8 e 9 giugno. Padovano di nascita ma residente a Monselice sin dall’infanzia, Scanferla è stato docente di discipline tecnico pratiche presso l’istituto superiore Bernardi di Padova per quarant’anni e ha anche preso parte all’amministrazione della città.

Dal 1990 al 1995, infatti, ha ricoperto il ruolo di assessore con deleghe all’ecologia, al verde e alle sale pubbliche, alla cultura, all’edilizia Scolastica e all’istruzione per poi passare alla minoranza nel biennio 2002-2004. Podista, escursionista e appassionato viaggiatore a piedi, in solitaria, Giannino Scanferla è ora pronto alla corsa per la carica di primo cittadino.

“Ho accettato col senso del dovere civico che mi contraddistingue, ma soprattutto per l’affetto verso la città nella quale ho vissuto fin dalla primissima infan-

zia, la candidatura a Sindaco che unitariamente mi è stata avanzata dalla coalizione per l’alternativa” ha sottolineato il candidato di centrosinistra “al termine dei vari confronti, in tutte le persone che a vario titolo, superando le logiche di appartenenza, hanno animato il percorso e i primi appuntamenti costruiti da questa coalizione ho colto il desiderio di essere protagonisti del cambiamento con l’entusiasmo e l’impegno necessari alla sfida che ci si appresta a sostenere.

Soprattutto mi ha colpito il fatto che, all’egoismo individuale e al tornaconto particolare, sia prevalso senza tentennamenti lo spirito della ricerca di un percorso unitario, capace di affrontare con determinazione la prossima tornata elettorale”.

Tra i principali fronti su cui la coalizione intende impegnarsi e

agire, l’inquinamento e gli effetti sulla salute pubblica, la viabilità e la mobilità sostenibile, l’inclusione sociale e l’emergenza abitativa, la sanità e la valorizzazione del patrimonio locale.

“Monselice ha delle potenzialità straordinarie che devono essere riconosciute, valorizzate e messe nelle condizioni di poter creare benessere con il contributo delle categorie produttive e commerciali, delle comunità religiose e scolastiche, dell’associazionismo sportivo, culturale, formativo e ricreativo, del mondo del volontariato e del terzo settore” ha concluso Scanferla “Anche a tale scopo metto a disposizione le personali competenze ed esperienze e tutta la passione necessaria per coordinare una sinergia vivificante per gli abitanti della città e del suo territorio”.

Barchi, giovane candidata sindaco sostenuta dai giovani

Un gruppo di giovani e una candidata altrettanto giovane: Alessandra Barchi è ufficialmente in corsa per la carica di sindaco di Monselice. Un volto che non è nuovo ai piedi della Rocca visto che Barchi, già nel 2019, aveva preso parte alla lista “Patto per Monselice” di Gianni Mamprin. Alle prossime amministrative, però, la donna ha deciso di presentarsi per il posto di primo cittadino della Rocca: a sostenerla la lista civica “Ieri, oggi e domani”, di cui responsabile è Federico Molon e che è formata da ragazze e ragazzi tra i 23 e i 34 anni. Per Alessandra Barchi e i suoi, quindi, una corsa in forma autonoma e nessuna appartenenza politica o sostegno di partiti, come succede invece per altri candidati della Rocca. Tra i punti cardine del programma di “Ieri, oggi e domani” vi è la valorizzazione delle periferie e delle frazioni ma anche la riqualificazione delle zone degradate e la pianificazio-

ne e gestione delle aree verdi. Lo sguardo di Barchi e del suo gruppo è rivolto al futuro e l’attenzione sarà concentrata in particolare sui giovani, sulla loro formazione e sulla dimensione lavorativa. Oltre a interpretare le esigenze delle fasce più giovani della popolazione e a promuovere un cambiamento di passo laddove necessario, é stata

La coalizione formata da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Ambiente e Società presenta il suo candidato. Scanferla e il suo gruppo punteranno su sostenibilità, sanità, inquinamento e valorizzazione del patrimonio

inserita tra le iniziative programmatiche anche l’implementazione dei servizi rivolti agli anziani. A completare il quadro degli intenti di “Ieri, oggi e domani”, la realizzazione di una Cittadella dello sport e l’ottimizzazione dei servizi comunali e al cittadino, in ottica di innovazione digitale e tecnologica. “Giovani non è sinonimo di incompetenza, come maturità non è sempre sinonimo di umiltà e abilità” si legge nella pagina social ufficiale della lista “Per cambiare il futuro serve il futuro, necessita di menti in linea con i cambiamenti e il progresso che si sviluppa nel tempo”. (m.t.)

(n.d.r.: in merito al sommario pubblicato a pagina 1 del precedente numero, si ribadisce che la lista civica “Ieri, oggi e domani”, con la candidata sindaco Alessandra Barchi, si presenta alle prossime elezioni in forma autonoma, senza appoggiare alcuna coalizione).

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Giannno Scanferla con i suoi sostenitori in occasione della presentazione della candidatura
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Alessandra Barchi

Il riconoscimento. I ringraziamenti dell’amministrazione comunale

Custode e guida del Castello, il servizio di Emanuele Manin

Quarant’anni come custode e guida storica del Castello di Monselice: per Emanuele Manin, prossimo al pensionamento, arriva il ringraziamento ufficiale da parte della Giunta Bedin e dell’amministrazione. Già nel 2013 Manin aveva ricevuto il riconoscimento di benemerenza per la sua devozione e il suo impegno nel preservare, valorizzare e promuovere il complesso monumentale della Rocca. A distanza di un decennio un nuovo attestato e una litografia a testi-

A distanza di un decennio un nuovo segno di riconoscenza per l’attività svolta in quarant’anni

monianza della riconoscenza del comune di Monselice per il suo lavoro e per la costante collaborazione.

“Nel corso degli anni il signor Emanuele è sempre stato dedito nel preservare e proteggere la storia e il patrimonio culturale del Castello di Monselice, rendendolo un polo attrattivo per i visitatori ed un punto di riferimento per la comunità monselicense” si legge in una nota di Palazzo Tortorini. Durante la consegna del riconoscimento, è intervenuto anche l’Amministratore unico di Veneto Edifici Monumentali, l’avvocato Aldo Rozzi Marin, che ha ricordato la sua prima visita al Castello. “Era il 1986 e rimasi colpito dalla magnificenza del complesso monumentale sia del Castello che della Rocca. Non mi sarei mai immaginato di trovare una collezione di armi medievali tra le più ricche d’Italia, oggetti di grande valore che Emanuele ha saputo trattare sempre con la dovuta cura e rispetto” ha raccontato Rozzi Marin “Ho avuto la fortuna di collaborare con una persona innamorata del proprio lavoro, Emanuele ha fatto del proprio lavoro una passione e il suo senso di lealtà verso la società di gestione dei beni non è mai venuto a mancare come neanche lo spirito di collaborazione con l’Amministrazione comunale”.

Il Castello di Monselice, di cui Manin è la guida storica, fa parte del più ampio Complesso Monumentale Rocca di Monselice che comprende anche Villa Duodo,

La consegna del riconoscimento a Manin (credits Modena Photo su gentile concessione)

il Mastio Federiciano, l’Antiquarium Longobardo e il Museo delle Rarità Carlo Scarpa. Un complesso che racconta la storia di un’intera città e che si inserisce a pieno titolo nel patrimonio architettonico e culturale monselicense. “Grazie Emanuele per la dedizione dimostrata in tutto questo tempo per la tua città e i suoi cittadini” ha concluso il primo cittadino Bedin.

Martina Toso

Controllo di vicinato, una targa gialla per le frazioni aderenti

Contribuire in prima persona alla sicurezza della città è il fulcro dell’iniziativa “Controllo di vicinato” che da qualche anno ha preso piede anche all’ombra della Rocca. Il progetto si pone come principale obiettivo quello di coinvolgere attivamente la cittadinanza nella cura e nella tutela di Monselice e dei suoi abitanti.

“I cittadini aderenti all’interno di un gruppo whatsapp potranno condividere situazioni sospette al loro referente che si metterà in contatto con i carabinieri o con la polizia locale per garantire un intervento tempestivo” ha spiegato il primo cittadino, Giorgia Bedin. Un’iniziativa, quindi, che mette al centro la persona e la rende prota-

c’è

È sempre dalla vostra parte e con il Sistema Servizi Cgil vi aiuta a risolvere i vostri problemi

Lega Conselvano via Einaudi, 24 | 35026 Conselve (PD) spi.conselve@cgilpadova.it

Lega Estense via Atheste, 3 | 35042 Este (PD) spi.este@cgilpadova.it

Lega Monselicense

viale della Repubblica, 27 | 35043 Monselice (PD) spi.monselice@cgilpadova.it

Lega Montagnanese via Trevisan, 8 | 35044 Montagnana (PD) spi.montagnana@cgilpadova.it

Lega Piovese via Gramsci, 2 | 35028 Piove di Sacco (PD) spi.piovedisacco@cgilpadova.it

Lega Terme / Colli via Appia Monterosso, 50 | 35031 Abano Terme (PD) spi.abano@cgilpadova.it

gonista, attraverso la collaborazione e la condivisione, del controllo e della sicurezza della propria città. Come riportato nel vademecum dedicato, ogni gruppo di controllo del vicinato deve avere un coordinatore che ha il compito di tenere i contatti con le forze dell’ordine locali che si occupano del progetto, confrontandosi periodicamente con loro e inviando le segnalazioni sulle situazioni anomale rilevate. A loro volta, anche i referenti delle forze dell’ordine locali possono rivolgersi direttamente ai coordinatori del gruppo per diffondere informazioni o segnalare situazioni particolari.

“Il primo incontro, in sala consiliare, ha visto tante presenze delle frazioni di Marendole, San Cosma e Marco Polo” ha sottolineato Bedin “ed è stato mostrato il cartello giallo che verrà esposto nelle frazioni aderenti”. Per prendere parte all’iniziativa è sufficiente compilare il documento reperibile nell’apposita sezione del sito del comune dove è disponibile anche il vademecum con norme, informazioni e indicazioni utili. (m.t.)

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Monselice

Al via il Contributo d’accesso dal 25 aprile la sperimentazione

“Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la

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Il 25 aprile entra in vigore a Venezia il Contributo d’accesso. Si tratta di una sperimentazione per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno

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Un momento della presentazione del contributo d’accesso alla stampa estera dello scorso 4 aprile a Roma

di usione della campagna di comunicazione multicanale turistica.

“Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme.

riodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.

Contributo

L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà culturale individuale.

Tutte le info su esenzioni, prenotazioni e ottenimento del QR al sito https://cda.ve.it/it/ Per la campagna di comunicazione: https://cdamedia.veneziaunica.it

9 Crafted Venezia Area Tematica “Competitività imprese” Se ore intervento 2 “Turismo ospitalità” #EnjoyRespectVenezia Grandi Destinazioni Italiane in rete PREDISPOSTA UNA FITTA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER SPIEGARE IL FUNZIONAMENTO
Messaggio pubbliredazionale
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L’intervento. I lavori al via tra qualche mese grazie ai fondi del Pnrr e del Ministero dell’Interno

Resturo da 4 milioni per Palazzo Contarini, sarà sede di grandi mostre

I l cinquecentesco Palazzo

Contarini “alla Restara” diventerà la sede di mostre ed esposizioni di alto valore. Tra qualche mese cominceranno i lavori di restauro per il valore di 4 milioni di euro dell’edificio situato in viale Fiume, a pochi passi dal centro storico, che nel corso dei secoli ha conosciuto varie destinazioni d’uso, sino ad accogliere negli ultimi anni negli spazi del piano terra alcune associazioni, mentre il primo e secondo piano risultano inagibili. Di recente l’amministrazione ha approvato il progetto di restauro per creare un nuovo tassello culturale per la cittadina.

“Si tratta di uno degli interventi più importanti per Este, destinato a migliorarne il volto dal punto di vista storico, culturale e turistico. I lavori di riqualificazione inizieranno quest’anno - spiega il sindaco Matteo Pajola -. La ri-

strutturazione è molto impegnativa e prevede un quadro economico di 4 milioni di euro, di cui 2 milioni da un finanziamento del Pnrr per la Qualità dell’abitare e 2 milioni e ottenuti recentemente dal Ministero dell’Interno”.

I lavori di restauro manterranno inalterata la facciata dell’edificio, conservando la spazialità e

Il sindaco Pajola: “Un importante investimento che darà impulso al turismo e all’economia”

la qualità architettonica, mentre gli interni subiranno interventi di consolidamento e di rinforzo strutturale. L’articolazione degli spazi resterà basata sulla tipica tripartizione della “pianta veneta”, che si addice ad ospitare le nuove funzioni espositive e nel

piano terra saranno collocate la biglietteria, il bookshop, il guardaroba, servizi igienici e la caffetteria che avrà uno sguardo verso l’esterno.

I locali saranno poi dotati di ascensore e di servizi per assicurare l’accessibilità a tutti. Gli

ambienti interni saranno pensati per mantenere un dialogo continuo con il parco esterno in modo che l’area verde possa diventare uno spazio espositivo. Anche il grande parco alberato collocato nel retro dell’edificio infatti sarà riqualificato, mantenendo il pra-

Il “Giardino dei diritti” è realtà: “Testimonianza in difesa della dignità umana”

Una panchina bianca per non dimenticare le vittime sul lavoro, una arcobaleno per l’inclusione Lgbt, il rosso per ricordare le donne vittime di violenza e perchè non accada mai più e una seduta blu per sensibilizzare sulle dinamiche dell’autismo. Questo è il “Giardino dei diritti”, uno spazio pubblico, sociale e visibile, inaugurato a fine marzo al Parco Mario Rigoni Stern alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, degli studenti dell’Itis Euganeo e dei rappresentanti di Fiom, del Centro Veneto servizi donna, delle associazioni Lgbt e dell’autismo. Una iniziativa per ricordare che la difesa dei diritti non è un’attività settoriale ma un percorso di crescita sociale e civile che va intrapreso nella sua totalità.

Quattro panchine disposte a semicerchio, con colori dedicati ai simboli che rappresentano per sensibilizzare su

comportamenti di rispetto verso il prossimo, chiunque sia. “La difesa dei diritti umani contro ogni forma di discriminazione può e deve essere un atto di consuetudine di ogni cittadino - sottolinea il sindaco Matteo Pajola -. Il non restare indifferente contribuisce a costruire la casa comune dei diritti. La comunità intera si rende portatore di un messaggio chiaro: il riconoscimento dei valori della dignità umana sono irrinunciabili”.

Un giardino che è un simbolo tangibile del percorso sociale e civile verso una società più equa e inclusiva. Il giardino infatti si colloca come un luogo di “azione”, invita la comunità ad impegnarsi attivamente nella promozione dei diritti umani e nella lotta contro ogni forma di discriminazione. Un richiamo costante alla responsabilità collettiva nel costruire una società migliore per tutti. (g.z.) Un momento

to esistente e gli alberi.

“Abbiamo scelto di dare una vocazione espositiva a Palazzo Contarini, perché siamo convinti che questo, una volta ristrutturato, possa diventare luogo di cultura e forte elemento di attrazione turistica - continua Pajola -. Ci saranno mostre attrattive e di elevata qualità, con l’ambizione di accogliere anche oltre 60mila visitatori per ogni esposizione, che indicativamente durerà dai 4 ai 6 mesi. Un investimento importante, che oltre a portare una riqualificazione storico-artistica attesa da anni, potrà dare un impulso senza precedenti al turismo e all’economia localeconclude il primo cittadino -. Il lavoro sarà molto delicato e coinvolgerà altri Enti, per garantire un risultato che sarà apprezzato non solo dai nostri concittadini, ma da tutto il territorio”.

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dell’inaugurazione del “Giardino dei diritti” Palazzo Contarini è al centro di un intervento di ristrutturazione

Il caso. Roberta Gallana dai banchi dell’opposizione critica la strategia

Turismo, numeri in calo

S e il turismo in Veneto incrementa le presenze, quello Atestino dal 2019 al 2023 registra un calo di seimila visitatori con un -20%. Questa è la denuncia della consigliera di opposizione Roberta Gallana a fronte dei dati ufficiali dei flussi turistici. I visitatori che hanno soggiornato in Veneto sono più numerosi del 2019, ed il forte recupero è favorito dall’importante ritorno degli stranieri. Inoltre, i dati evidenziano la scelta di soggiorni generalmente più brevi.

“I dati sul turismo 2023 ad Este sono molto preoccupanti - sottolinea Gallana - il turismo veneto nello scorso anno ha visto una impennata, superando i dati prima del Covid, ma ad Este cala vistosamente”.

La consigliera ricorda il grande lavoro di marketing territoriale, culturale e di organizzazione di eventi svolto dalla sua precedente amministrazione: “Un’operazione che aveva portato i frutti sperati con un aumento dal 2017 al 2019 del 20% delle presenze turistiche in città. Si è perso tutto quel lavoro e dal 2019 ad oggi ad Este si perdono quasi 6000 presenze, avvicinandosi ai dati del 2016”.

Secondo il gruppo di opposizione l’amministrazione di Matteo Pajola

manca di pianificazione ed organizzazione: “Sono assenti i progetti per il turismo. I grandi eventi sono in parte copiati malamente dai precedenti. Alla cittadinanza tutto è comunicato all’ultimo secondo senza riuscire a raggiungere vasti territori”. Secondo la consigliera il calendario annuale degli eventi e delle proposte attrattive, in passato, raggiungeva un ampio spettro di turisti e visitatori: “Erano coinvolti gli enti preposti al turismo, importanti organizzazioni ed enti culturali. Ricordo il “Festival del-

le Basse”, le mostre internazionali al Museo, Il festival della lettura ”Il libro immaginato”, il carnevale con i carri, la “Festa dei fiori” che proseguiva con la “Festa dell’agricoltura”, i concerti di lirica e le feste europee con i concerti in piazza oltre che eventi sportivi e ludici sempre presenti”.

I dati mettono in luce un calo delle presenze dei turisti ma anche di visitatori durante l’anno: “L’amministrazione ha speso decisamente molti più soldi rispetto al passato, si è concentrata unicamente su “Este in Fiore” che dura due giorni e sul festival della musica, caro per chi acquista i biglietti e costoso per il Comune ma che attrae un pubblico mordi e fuggi, dato che si svolge solo nelle ore serali, proprio quando i negozi sono chiusi - continua Gallana -. Ancora più preoccupate è stata la decisione di interrompere i progetti con il circuito turistico “Bandiera lilla” per il turismo inclusivo per le persone con disabilità. Este è un borgo bellissimo e una città storica straordinaria, merita di essere valorizzata, altrimenti perde il turismo, il commercio e l’attrattività del territorio”.

Giada Zandonà

Comunità energetiche rinnovabili, Legambiente sollecita l’amministrazione

Il circolo di Legambiente di Este scrive agli amministratori per stimolare la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili per poter abbattere il costo delle bollette e per creare forme di solidarietà con chi è in difficoltà economica. I rappresentanti spiegano di aver tenuto un convegno nel 2022 in cui il Comune aveva preso un impegno concreto per favorire la realizzazione di una Cer.

“In quest’ultimo anno però non è stata effettuata alcuna iniziativa, neppure un “avviso pubblico per manifestazione di interesse per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile”, con la scusa della mancanza dei decreti attuativi - spiegano da Legambiente - la Regione del Veneto ha recentemente approvato un bando in merito che concede un’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, che arriva a coprire l’80% della spesa ammissibile per la realizzazione del progetto”.

I rappresentanti sottolineano però che ormai il tempo stringe: “Il Comune si deve attivare con celerità su questo tema, emanando un avviso e raccogliendo l’interesse dei cittadini per poi avviare rapidamente la costituzione di una Cer, riuscendo magari a fare in tempo a ottenere i finanziamenti regionali”, conclude Legambiente. (g.z.)

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La manifestazione. Fino al 21 aprile la ventunesima edizione della rassegna del vivaismo nazionale

Este in fiore torna a colorare la città e ad attrarre migliaia di visitatori

Ospite d’eccezione sarà Serena Dandini, nota scrittrice e conduttrice televisiva, che attraverso le pagine dei suoi libri parlerà di piante, giardini e donne tenaci, molte le iniziative previste

Stai per realizzare il sogno di una casa vacanza al mare? Ma non sai come gestire una ristrutturazione a distanza, o le finiture di una casa in costruzione o semplicemente l’arredo l’illuminazione i

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A l via dal 19 al 21 aprile all’interno dei Giardini del Castello Carrarese, la 21esima edizione di “Este in fiore” la rassegna del vivaismo nazionale di qualità, del florovivaismo e dei prodotti tradizionali di eccellenza. Si tratta di un appuntamento molto atteso e frequentato sia da parte di appassionati che di addetti ai lavori, che lo scorso anno ha raggiunto le 80.000 presenze. Il tema scelto per questa edizione è “i colori della biodiversità”, per sensibilizzare ed educare sempre più alla cura dell’ambiente e a buone pratiche, per cambiare il corso delle abitudini nell’ottica dell’ecosostenibilità e della conservazione della diversità biologica.

Numerosi gli appuntamenti che, nelle tre giornate, su questo tema si susseguiranno: le attese e ormai tradizionali conversazioni musicate con autori ed esperti, condotte da Mariagrazia Dammicco, giornalista e presidente del Wigwam Club Giardini

sito in Chioggia può essere il giusto partner affinché il tuo unico obbiettivo sia quello di goderti i momenti di relax in un ambiente accogliente e funzionale

Storici Venezia che ha curato il programma culturale della manifestazione, che saranno arricchite da letture e improvvisazioni al clarinetto offerte dallo stesso Oreste Sabadin. Ci saranno anche esposizioni, dimostrazioni e laboratori per adulti e bambini proposte da numerose associazioni del territorio.

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Ad aprire la manifestazione, venerdì 19 aprile alle 17, la conver-

sazione “rarità e inattesi esotismi dei colli euganei”, con il naturalista estense Antonio Mazzetti, autore di libri sulla storia naturale e antropica del territorio, che illustrerà la sorprendente biodiversità del Parco dei Colli Euganei. Come ospite d’eccezione, sabato alle ore 17.30, ci sarà Serena Dandini, nota scrittrice e conduttrice televisiva, che attraverso le pagine dei suoi libri parlerà di piante, giardini e donne tenaci. In anteprima assoluta nel pomeriggio di sabato 20 aprile due novità: la proiezione del video “I custodi dei semi. Conversazioni botaniche in quattro tempi”, in cui due giovanissimi “attori-ortolani”, Giovanni Roncato e Rosa Straniero, mentre coltivano l’orto in diverse stagioni, si interrogano sull’importanza del preservare la

biodiversità a cui seguirà la presentazione del gioco da tavolo “Il giardino delle piante magiche” ideato da Sabrina Minuzzi.

“Ribadiamo la presenza importante del florovivaismo di qualità, senza dimenticare la dimensione locale, che sarà presente durante la giornata di domenica in centro storico - commenta l’assessora alla cultura Luigia Businarolo -. Este in fiore è una vera e propria festa della città, in grado di coinvolgere tutta la comunità. Anche in questa edizione daremo grande rilievo all’aspetto culturale e lo stesso tema di quest’anno ha l’obiettivo di indurre a trasformare il proprio approccio alla natura”. Il programma completo delle attività e degli espositori è disponibile sul sito esteinfiore.it.

Operazione sicurezza con le quattro nuove telecamere

La sicurezza al primo posto: 4 nuove telecamere di videosorveglianza sono state installate nella stazione delle corriere e altre sono in arrivo. L’amministrazione di Matteo Pajola sta dando una grande attenzione alla sicurezza della città: sono state infatti attivate le scorse settimane quattro telecamere di videosorveglianza nella stazione delle corriere di Este di via Martiri della Libertà e in questi giorni ne saranno installate altre cinque telecamere, in Viale Fiume e in via Byron, entrambi punti nevralgici del territorio comunale, a pochi passi dal centro storico.

Le telecamere, che hanno un valore complessivo di oltre 5000 euro, riusciranno a coprire l’intera area, comprese l’adiacente via Tito

Livio e la rotatoria di intersezione tra via Martiri della Libertà e via Giovanni XXIII. “Continua l’investimento nella sicurezza - spiega il

sindaco Matteo Pajola - con interventi mirati nelle zone di più assiduo passaggio. Queste dotazioni

tecnologiche sono di grande utilità a supporto dell’imprescindibile azione di tutte le forze dell’ordine impegnate quotidianamente nel controllo del territorio”, conclude il primo cittadino.

Nel corso dell’anno è in programma la collocazione di un totale di trentadue nuovi punti di videosorveglianza nei Comuni aderenti al servizio associato di Polizia Locale “Saple”, cioè nel territorio di Baone, di Cinto Euganeo, di Vò, di Sant’Elena e Lozzo Atestino. In questo modo le forze dell’ordine avranno una visione complessiva e puntuale di quanto accade nel territorio di riferimento, per operazioni di prevenzione e di sicurezza delle aree in questione. (g.z.)

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La folla all’edizione 2023 di Este in Fiore (foto dalla pagina Fb “Este in fiore official”)

Este Music Festival. I grandi nomi della musica attesi a Este

De Gregori, Venditti, Renga e Nek sul palco del Castello

C i sarà anche Antonello

Venditti con una tappa del tour “Notte prima degli esami 1984-2024 40th Anniversary” alla prima edizione di Este Music Festival. Il cantautore romano sarà in scena al Castello Carrarese il 24 luglio alle ore 21.30 nell’ambito del cartellone firmato da DuePunti Eventi in collaborazione con il Comune di Este. Nel corso del concerto, Venditti e la sua superband proporranno i brani dell’album Cuore, che compie a

Intanto a maggio torna, tra gli eventi, Symposium Sesa con esperti a confronto su ambiente e cambiamento climatico

sua volta 40 anni, insieme a molti altri grandi successi della sua lunga storia musicale.

Una rassegna che vede protagonisti anche i concerti dei Toto in scena il 23 luglio e di Francesco Renga e Nek che solcheranno il palco il 26 luglio. I due cantanti riporteranno sui palchi estivi la grande sinergia che unisce le loro voci, capaci di creare un connubio unico, con sfumature sonore diverse e complementari da quelle finora affrontate nelle loro carriere soliste.

Ad anticipare questi grandi nomi della musica saranno le magiche canzoni e la voce unica di Francesco De Gregori. Il live dell’amato cantautore romano, in programma al Castello Carrarese il 22 luglio, arricchisce così il cartellone dell’importante festival estivo. Sul palco, il Principe proporrà al pubblico i brani con cui ha segnato per sempre la storia della musica italiana, accompagnato dalla sua band. I biglietti dei concerti sono già disponibili in prevendita nel circuito Ticketone. Un programma all’insegna della grande musica internazionale e delle migliori voci della canzone italiana.

Tra gli altri eventi proposti ad Este c’è “Symposium Sesa –Incontri con l’autore”, con tre incontri di carattere scientifico-divulgativo-letterario con protagonisti altrettanti noti esponenti del panorama scientifico nazionale, di scena al Farinelli e al Chiostro delle consolazioni di Este. La prima serata del 10 mag-

gio alle 21 è dedicata ai problemi climatici e del riscaldamento globale con un intervento del climatologo Luca Mercalli a cui seguirà sabato 18 maggio l’incontro con il comunicatore scientifico e botanico Stefano Mancuso che parlerà de “Il mondo vegetale e l’ambiente”.

L’ultimo appuntamento del 31 maggio verterà sul tema della salute in relazione all’ambiente nel quale viviamo e sarà condotto dalla professoressa Antonella

Viola. “Quello della rassegna è lo strumento individuato per offrire ai cittadini una serie di incontri che trattino da più punti di vista tematiche ambientali, grazie agli interventi di docenti universitari, comunicatori e divulgatori scientifici. Crediamo che questa sia una formula accattivante per rendere la divulgazione scientifica a portata di cittadino”, commenta Alice Furlan, organizzatrice degli eventi di Sesa.

Giada Zandonà

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Carabinieri, il luogotenente Marco Costantin conclude il servizio attivo

Il luogotenente Marco Costantin è ormai ufficialmente in pensione lasciando il servizio attivo nell’arma dei carabinieri ed il comando dell’aliquota radiomobile della compagnia carabinieri di Este che ha retto con competenza per 17 anni. Originario di Villa Estense, 60 anni, ha vissuto una lunga carriera militare e nel corso della sua permanenza ad Este, con sensibilità ed umanità impareggiabili con cittadini e colleghi, ha condotto brillantemente numerose indagini sugli eventi di maggior rilievo avvenuti negli ultimi 20

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anni nella Bassa padovana. Ha vissuto una lunga carriera militare arruolandosi tra le fila della Benemerita nel 1984, prestando servizio dapprima presso il 4° Battaglione Veneto di Mestre e successivamente presso la Stazione di Marostica. In seguito ha frequentato con successo la Scuola Sottufficiali Carabinieri di Vicenza. Promosso Maresciallo, nel 1997 è stato impiegato fino al 2001 quale sottufficiale in sottordine alla Stazione di Barbarano Vicentino. Nel 2001 è approdato all’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Este come capo equipaggio per poi assumerne il comando ininterrottamente sino ad oggi. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per importanti operazioni di servizio finalizzate al contrasto dei reati contro il patrimonio e nel traffico di sostanze stupefacenti. È stato inoltre insignito della medaglia d’argento al merito di lungo comando e della Croce d’oro per l’anzianità di servizio. Il luogotenente Costantin ha ceduto il testimone al figlio Filippo, attuale cadetto all’accademia militare di Modena, che frequenta il primo anno del corso per allievi ufficiali dell’arma. (g.z.)

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Venditti sarà a Este il 24 luglio

Este da scoprire. Guidati da un esperto, conosciamo da vicino uno degli edifici storici della città

Segreti e tesori di Palazzo Rezzonico

L ungo la via principe Amedeo, poco oltre il ponte delle Grazie e la deviazione di via Borgofuro per Padova, spicca sulla destra un palazzo in mattoni rossi, robusto e all’apparenza non ultimato nella parte superiore. I Rezzonico, ebbero origini intorno al lago di Como dove si trova tutt’ora il paese “Rezzonico” guardato dai resti di un vecchio castello del XIII° secolo. Dalla torre di questo, derivava il nome intero del casato “Della Torre Rezzonico” e lo stemma nobiliare portava in due quarti la raffigurazione della torre.

I legami dei Rezzonico con Este, risalgono ai tempi di Giovanni Battista, che sul finire del 1600 ebbe la possibilità di venire in queste zone della terraferma molto probabilmente per il grado di parentela che aveva con i Barbarigo, per la moglie Vittoria.

I Rezzonico, mediante un agente, acquistarono un appezzamento di terreno in quella che allora si chiamava contrada Canevedo (ora via Principe Amedeo), poco fuori la porta di S. Martino al ponte delle Grazie. Ordinarono la costruzione di un palazzo per la villeggiatura estiva, dall’impianto architettonico robusto e maestoso. Non vi è notizia del nome dell’architetto che progettò questo palazzo dai muri di laterizio rosso; il basamento, i marcapiani

e i riquadri delle finestre in trachite euganea. Il portale al centro del prospetto, si presenta con un bel mascherone di volta e due stemmi nobiliari in pietra bianca. Sulla destra della costruzione rivolta a est, eresse l’astanteria con il suo ingresso che serviva da entrata principale e gli ambienti per la servitù; alla sinistra mise l’accesso per le carrozze. Dall’astanteria, che si apre anche su di un cortiletto interno, un corridoio con volte a botte dà gli accessi a

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quattro stanze dai portali in pietra di Nanto e all’ampio salone, il cuore del palazzo.

La luce entra da una balconata aperta a levante sulla strada pubblica e sulla parte opposta dal portone di accesso al giardino interno affiancato da due finestre. Il salone dall’alto soffitto sansovinesco apre quattro porte alle stanze secondo l’uso veneziano e per un altro corridoio, posto di fronte al primo, ad altre quattro stanze e allo scalone di salita al piano superiore. Il pianterreno del palazzo è rialzato sulla via di oltre un metro, per cui la balconata del salone centrale risultava essere un poggiolo. In una stampa di fine ottocento, il poggiolo appare funzionante come posto di carico e scarico di merci e derrate. Verso il giardino, il piano è elevato di tre gradini.

Il cortile della villeggiatura conserva tracce di ornamentazione in pietra d’ Istria e si apre al giardino e al brolo di Cedri dell’Himalaya, abeti, magnolie e all’orto di piante da frutto e di verdure. La proprietà, vasta quanto poteva bastare ad una villeggiatura non fastosa, confinava e confina ancora con la stretta via Orti. Un tratto di muro è costituito da una bella esedra in muratura con sedili alla base e con coronamenti in pietra di Nanto e cinque vasi ornamentali. Il corpo centrale dell’esedra,

è una grande nicchia che protegge la statua mutila di un giovane guerriero.

Come gran parte delle famiglie veneziane, anche i Rezzonico decidono di avere una residenza in Este, in epoca molto tarda rispetto ai vari Contarini, Corner, Pisani. La costruzione avviene nella prima metà del settecento e ne è fautore Zuane Battista Rezzonico, padre di quel Carlo, cardinale che sale al soglio papale con il nome di Clemente XIII. Il palazzo, pur abitato dallo stesso cardinale, non è però terminato, viene costruito solo il corpo lungo la strada, ad un solo piano più soffitte, aperto in ampie e scandite finestre rettangolari, decorate da una cornice in conci a bugnato rustico, in trachite, che emergono dalla muratura prive dell’intonaco.

Il grande portale di ingresso, è più simile ad un arco trionfale che ad un ingresso di palazzo, decorato da cornici in marmo bocciardato che culminano nella chiave con mascherone. Le due lesene e la chiave sostengono il pesante architrave che impegna tutta l’altezza della fascia finestrata in oculi, delle soffitte. Nella corte interna vi si trova una esedra con statue. Occupato dalla sede del Genio Civile (che in anni recenti ha rischiato di essere soppresso), il fabbricato, è di proprietà demaniale.

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La collaborazione. Prima riunione per discutere la fattibilità dell’iniziativa

Musei del territorio in rete con la regia del Parco Colli

I l Parco Colli Euganei si fa promotore del progetto “Musei in Rete” proponendo una collaborazione tra le istituzioni museali del territorio. Il mese scorso si sono riuniti i rappresentanti dei Comuni e dei musei interessati per discutere la fattibilità di un protocollo d’intesa per creare una rete informale tra i Musei del territorio dei Colli Euganei, con una specifica offerta di servizi a condizioni di vantaggio reciproco.

“I musei presenti nel territorio

Allo studio una tariffa ridotta o dedicata per l’ingresso in ciascuna sede museale con lo stesso biglietto

del Parco hanno comuni obiettivi di studio, conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio storico, artistico, tradizionale, naturale e paesaggistico posto in loro gestione, nel primario interesse culturale delle rispettive comunità locali, oltre che del più generale pubblico nazionale e internazionale e dei flussi turistici correlabili - spiegano i rappresentanti del Parco -. Concordando sull’opportunità di promuovere le rispettive sedi museali e l’attività scientifica e didattica ad esse correlata secondo linee di iniziativa condivisa”, continua l’ente.

Si tratta di uno studio di fattibilità per una tariffa ridotta, o di una tariffa dedicata, per l’ingresso a ciascuna sede museale ai possessori di biglietto acquistato in una delle sedi degli altri musei del territorio a cui segue un impegno di ciascuna delle parti a contribuire a un piano di comunicazione e informazione coordinato per veicolare l’immagine dei musei del territorio al rispettivo pubblico fidelizzato. Ed infine c’è l’organizzazione, la realizzazione e la promozione di eventi periodici e iniziative per lo sviluppo di buone pratiche culturali.

“L’obiettivo dell’ente Parco è sempre quello di promuovere e valorizzare, oltre alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche, anche l’enorme patrimonio storico, artistico e letterario - spiega il presidente Alessandro Frizzarin - Auspico, quindi, che i numerosi musei del territorio, preziose sedi di memoria culturale, grazie a questa

proposta organizzativa inizino a lavorare in sinergia per offrire ai visitatori, nel rispetto delle peculiarità di ogni specifica istituzione, un messaggio omogeneo e unitario di quello che è il patrimonio euganeo. Tutto ciò sarà possibile grazie allo studio di metodi di interazione tra i vari plessi museali, con un occhio di riguardo anche alla mobilità e al collegamento tra le varie realtà”, conclude il presidente.

Si tinge d’azzurro la pista di atletica leggera con un investimento da 700 mila euro

Non si ferma l’attenzione allo sport atestino: 700mila euro investiti per la pista di atletica leggera dello stadio di via Monte Cero. La pista, che sarà di colore azzurro, formata da sei corsie e dedicata a tutte le attività connesse con la pratica dell’atletica leggera, si trova in uno dei poli sportivi di riferimento per tutto il territorio della Bassa padovana.

“L’intervento previsto non sarà una semplice sistemazione del tappeto della pista, oggi molto deteriorato, ma un’opera riqualificante complessa che valorizzerà l’intera struttura”

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Social

laPiazza Digital

Creazione e gestione dei profili Facebook strategia di comunicazione digitale e organizzazione di ADV sulle piattaforme social. Per le attività già in possesso dei profili social verrà effettuata una revisione degli stessi in un’ottica di miglioramento della brand awareness.

Annunci WhatsApp Servizio di comunicazione diretta one-to-one per messaggi immediati tra l’azienda e suoi clienti attraverso un numero geolocalizzato appositamente creato per il servizio e tutelato dalle correnti normative per la privacy. Il numero, gestito attraverso una piattaforma di controllo, può spedire fino a 10.000 messaggi con pacchetti da 3,5 o 12 invii/anno a seconda delle esigenze. L’attivazione, l’invio e il monitoraggio del servizio è a carico degli sviluppatori di Give Emotions. Lo stile della comunicazione e le proposte da inviare saranno studiati dall’azienda cliente assieme alla strategist per massimizzare l’efficacia del servizio.

Siti Web

Creazione di siti web, dalla

spiega il sindaco Matteo Pajola. I lavori di risanamento conservativo della pista di atletica leggera - che circonda il campo da calcio - andranno di pari passo con la sistemazione del campo e consentiranno un ottimale completamento dell’opera sull’intero impianto sportivo e dei drenaggi, evitando la presenza di spazi non pavimentati nelle immediate vicinanze del campo da calcio. I due interventi cominceranno a maggio e una grande attenzione sarà riservata al garantire una maggior durata del manto sintetico, con una pavimentazione sportiva in manto sintetico elastico che permetta il drenaggio e o sgrondo delle acque dalle superfici, ma che vada a superare le barriere architettoniche attualmente presenti. Saranno sistemate inoltre anche le pedane per salti e lanci e sarà garantita l’ omologazione della pista secondo le normative delle varie discipline di atletica leggera. “Dedicare tante risorse ed energie al mondo dello sport è una scelta in cui crediamo con convinzione - conclude il primo cittadino -. La pratica dello sport, a tutte le età, è un valore che va sostenuto a tutto campo”. (g.z.)

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Confcommercio. In 1200 alla manifestazione per sottolineare il ruolo delle “imprese intelligenti”

Ascom: “Siamo il futuro del terziario”

E rano in 1200 tra associati e autorità i presenti alla grande iniziativa di Confcommercio Ascom Padova che si è svolta nel Centro Congressi in Fiera. In 1200 per ascoltare l’emozione di Patrizio Bertin, riconfermato alla guida dell’associazione che rappresenta, a Padova e provincia, quel terziario di mercato che, ricorrendo proprio alle parole del rieletto presidente, “termine generico, talvolta poco compreso, ma dietro al quale ci sono le migliaia di imprese del commercio, del turismo, dei servizi e ci sono anche le professioni”.

Il titolo dell’evento era eloquente: “L’impresa intelligente”. Ed è proprio da quel titolo che è partita la riflessione di Bertin, da quell’impresa intelligente che vuole essere una sorta di “risposta” all’intelligenza artificiale. “La storia ci insegna che tutte le grandi rivoluzioni hanno avuto gli imprenditori come protagonisti”, ha infatti sottolineato Bertin.

Bertin ha quindi focalizzato l’attenzione su Padova, che con le sue

infrastrutture, a partire dal nuovo ospedale, deve assurgere al ruolo di “periferia competitiva”, evitando la marginalizzazione provocata dalle grandi “città pigliatutto” come Milano, Londra o New York. Per farlo, massima dev’essere l’accortezza rispetto al ruolo della Camera di Commercio, alla formazione continua e all’attenzione alle persone.

Cultura e sociale devono essere anch’essi temi tenuti di massimo conto. A tal proposito il presidente di Confcommercio Ascom Padova ha ricordato il “presidio” della Confcommercio padovana in questi due ambiti con il premio letterario sportivo “Memo Geremia” da un lato e il sostegno alla ricerca del Vimm dall’altro.

Come il commento musicale serve a rendere immortale la scena di un film, così l’Ascom Confcommercio di Padova ha l’ambizione di poter valorizzare il lavoro delle imprese padovane distribuite sul territorio. Ecco allora la connessione con la seconda parte della serata, dedicata

allo spettacolo del gruppo internazionale “Aria”, che ha interpretato alcune celebri colonne sonore, tra cui le musiche di Ennio Morricone, mentre nell’enorme schermo del Padova Congress passavano le immagini de “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”. Presente all’evento anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha esordito con umorismo: “Sono qui per capire da Patrizio Bertin qual è il segreto per il terzo mandato. E poi per ringraziarvi per le tasse che pagate e per essere sopravvissuti a chi complica gli affari semplici”. Ha poi tuttavia prosegui-

La Provincia di Padova è un affare tra centrosinistra e Lega

Le elezioni provinciali padovane hanno confermato un dato estremamente tangibile: quando a esprimersi sono gli amministratori, i più “posizionati” sono quelli del centrosinistra e della Lega. Del resto le provinciali, in attesa di una riforma che dovrebbe restituire la parola ai cittadini, sono elezioni, cosiddette, di secondo livello: a votare, infatti, sono i consiglieri comunali dei 101 municipi padovani. Ogni comune, in base al numero di abitanti, ha un “peso elettorale” diverso quindi il numero di voti per ciascun candidato è il frutto della somma non dei singoli consensi espressi ma del valore che ciascuno di essi rappresenta. Esaurita questa doverosa premessa, veniamo ai risultati. Accanto al presidente della provincia Sergio Giordani, siederanno: per Tutti la Provincia - Uniti per il territorio (centrosinistra) Luigi Alessandro Bisato (8599), Massimo Momolo (5175), Carlo Pasqualetto (4416), Stefano Agujari Stoppa (4011), Paola Martin (3092), Emanuela Gastaldello (2835); per Lista civica per Padova Provincia (Fratelli d’Italia), Luigi Sabatino (3723), Matteo Cavatton (3172); per Veneto domani - La sfida identitaria (Lega)Daniele Canella (9285), Eleonora Mosco (4947), Stefano Beraldo (2574), Roberto Cruciato (2326); per

to l’intervento dando spazio al tema dell’autonomia: il Veneto, ha ricordato, mette a disposizione di Roma circa 24 miliardi e non aspetterà un minuto in più rispetto al varo della legge per chiedere le materie previste. Ha quindi gettato uno sguardo al turismo, che soltanto quest’anno ha fatturato 18 miliardi con un 70% rappresentato da turisti stranieri e con un aumento degli statunitensi nell’ordine del 30%.

Di profonda riflessione l’intervento del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, che si è focalizzato sulle sfide per il futu-

ro: “L’impresa è intelligente quando coglie le opportunità – ha affermato –. L’innovazione richiede l’esercizio condiviso della responsabilità. E la sostenibilità non può essere solo lotta allo spreco ma deve essere intesa anche come generazione di sostenibilità”

Un passaggio significativo Sangalli l’ha dedicato al rinnovo del contratto che “per noi di Confcommercio è responsabilità sociale in quanto al centro ci sono le persone che formano la comunità”.

Il finale l’ha riservato proprio alla Città del Santo, che “lavora per la formazione, per diffondere la cultura d’impresa”, che si fa antidoto alla desertificazione commerciale, dove il negozio di vicinato è elemento fondamentale per la rigenerazione urbana.

La manifestazione al Centro Congressi è stata anche l’occasione per presentare i componenti del nuovo consiglio direttivo e per definire le prospettive future di un’associazione che da sempre gioca in attacco.

Padova provincia al centro (Udc) Vincenzo Gottardo (3391); Silvia Alibardi (2039); per Forza Provincia (Forza Italia) Valentino Turetta (3699),Daniela Bordin (2870).

Le elezioni provinciali hanno anche riscosso un importante successo in termini di partecipazione, segno che i partiti credono molto nell’impatto strategico di questo ente soprattutto in termini di edilizia scolastica, viabilità e trasporti. Sì è, infatti, recato alle urne l’82% dei 1327 aventi diritto al voto nella nostra provincia.

A breve verranno attribuite le deleghe e si capirà molto chiaramente se si costituirà una maggioranza, con un’alleanza tra due o più forze politiche, o se i prossimi anni saranno all’insegna di una condizione collegiale. I nomi più quotati per la fondamentale poltrona di vicepresidente sono, ovviamente, i due più votati: Alessandro Bisato (Pd) e Daniele Canella (Lega). Da segnalare, anche, il buon risultato dell’Udc che passando da uno a due, raddoppia i propri rappresentanti in Provincia. Fratelli d’Italia, in piena controtendenza rispetto all’attuale trend elettorale, perde un consigliere rispetto alla precedente tornata: ad approfittarne Forza Italia che ne guadagna uno.

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La prima seduta del Consiglio provinciale Il nuovo consiglio direttivo di Confcommercio Ascom Padova

Abano Terme. Si aggiunge alla storica sala da 400 posti, ospiterà numerosi spettacoli

Eventi nel nuovo foyer da 120 posti inaugurato al teatro Pietro d’Abano

Un foyer da 120 posti. E’ la grande novità del Teatro

Pietro d’Abano, inaugurato di recente. Oltre al teatro grande da oltre 400 posti e a quella più piccola da un centinaio di posti, arriva ad Abano Terme al teatro di Largo Marconi il foyer. Con un palco da 10 metri per 6 metri, ospiterà artisti già noti, ma anche coloro che vogliono farsi notare e gli emergenti. “Sarà il luogo perfetto per dei momenti di intrattenimento accompagnato da un buon aperitivo”, spiega la titolare del teatro, Isabella Biffi. “Ospiteremo spettacoli musicali, teatrali, di cabaret. In arrivo c’è per esempio l’appuntamento Il giovedì si ride. Avranno spazio per l’avanspettacolo e i varietà di ballo, dedicati ovviamente alla pace nel mondo”. Una grande novità saranno le presentazioni di libri musicali. “Ci saranno musicisti che hanno scritto libri e che li presenteranno accompagnati dalla loro chitarra o dal pianoforte”.

Ci saranno eventi ogni settimana. Tra i tanti si segnalano il 27 aprile Swing Avenue con i maestri di musica provenienti direttamente da Milano. Tutti gli eventi inizieranno alle 21. Prosegue e si infittisce anche la programmazione nel teatro principale. Il 13 aprile toccherà a Night for Whitney dedicato alla mitica Whitney Houston. Il 19 aprile ecco la Little Tony Band con Cristina Ciacci. Il

20 aprile Cifarelli & Ronnie Jones con Francesco Corvino, Flavio Scorpaz, Nicolò Fragile e Dario Tanghetti. Il 25 aprile arriva invece la diva del cinema, Ornella Muti, con il suo show. Al termine di ogni spettacolo gli artisti si fermeranno nel foyer per incontrare il pubblico e scattare delle foto.

L’evento principale della primavera aponense al Teatro Pietro d’Abano sarà Sanremo Musical, in programma dal 3 maggio al 30 giugno. Ma non finisce qui. “Stiamo completando il cartellone con eventi di lirica e il 29 giugno sul piazzale antistante si terrà Abano Fashion con il coinvolgimento dei commercianti di Abano”, spiega ancora Isabella Biffi. “Per questo ringraziamo Paola Toffon, organizzatrice di eventi, e la commerciante Paola Buja, oltre che la presidente di Ascom Abano, Elena Morello, per il grande supporto. In autunno ci

sarà poi, in occasione del Giubileo del 2025, la riproposizione di un nostro cavallo di battaglia, il musical Il figliol prodigo, dedicato a Papa Francesco”. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte tra gli altri il vicesindaco

Francesco Pozza, l’assessore alle Manifestazioni Ermanno Berto, la consigliera regionale Elisa Venturini e la presidente mandamentale di Ascom Abano, Elena Morello.

Vincenzo Cecchini e Domenico D’Oora, dialogo sul colore

Due generazioni a confronto. Due linguaggi diversi. Due artisti che si incontrano, uniti dal minimo comune denominatore del colore. È questo il fulcro della mostra “Vincenzo Cecchini - Domenico D’Oora. Un dialogo sul colore”, inaugurata lo scorso 21 marzo a Padova, Palazzo Zuckerberg, e visitabile fino al prossimo 19 maggio.

La mostra, realizzata dalla Fondazione Leoni E.T.S. (nata nel 2013 dal desiderio filantropico dei fratelli David e Christian Barzazi di aiutare i bambini in difficoltà) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, propone un dialogo fra Vincenzo Cecchini e Domenico D’Orato, due artisti

che, tramite le loro opere, interpretano il colore e indagano la luce e i suoi effetti. Una ricerca, quella su colore e luce, che ac-

comuna i due artisti, seppur appartenenti a generazioni diverse e provenienti da background differenti: Vincenzo Cecchini nasce a Cattolica nel 1934, Domenico D’orato a Londra nel 1956. Unite dalla ricerca sul colore, le opere

dei due artisti si rivelano molto personali e caratterizzanti agli occhi dei visitatori: i quadri di Vincenzo Cecchini, per il quale dipingere significa essere liberi, si caratterizzano per colori che non appaiono mai definitivi, ma mutevoli e quindi soggetti a infinite interpretazioni. A colpire delle opere di Domenico D’Oora sono invece gli effetti luminosi prodotti dalla pittura monocroma.

La mostra si pone quindi come occasione per mettere in evidenza le individualità e le personalità dei due artisti, ma anche per far emergere quanto luce e colore siano temi capaci di ispirare artisti diversi e di evolvere nel tempo. (f.t.)

Prosegue e si infittisce anche la programmazione nel teatro principale. Il 20 aprile Cifarelli & Ronnie Jones con Francesco Corvino, Flavio Scorpaz, Nicolò Fragile e Dario Tanghetti. Il 25 aprile arriva invece la diva del cinema Ornella Muti

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Cultura
Ascolta Federico Franchin Il taglio del nastro del nuovo foyer e uno scorcio qui sotto
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#Regione

L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico

“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.

Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?

“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.

Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?

“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per

25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.

Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.

Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?

“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che

intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il

lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.

Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?

Quali sono i candidati?

“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.

Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)

E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali

I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.

Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.

Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei

quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.

A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.

Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.

Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-

cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.

Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.

A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.

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Vanessa Camani

Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee

Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”

“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”

“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”

E lena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”

Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.

“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”

“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse

per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono

il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra

i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”

“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”

“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.

L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”

“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.

Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.

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Regione
Elena Donnazzan

Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale

Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione

Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.

“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi

limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.

Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.

Dal lavoro all’Europa, una

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.

“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.

E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)

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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda

Sicurezza. Iniziativa di Polizia di Stato, Aspiag Service Despar, Associazione nazionale amministratori condominiali

Insieme contro le truffe agli anziani

Presentata in Questura a Padova la nuova campagna di prevenzione con la distribuzione di materiale informativo nei condomini e nei supermercati della provincia

Le truffe agli anziani hanno fatto registrare nella provincia di Padova un aumento di denunce: nel solo 2023 sono stati 615 gli episodi segnalati rispetto ai 435 del 2022 e già 125 nei primi due mesi del 2024, con una sottrazione di denaro contante oltre a monili in oro e gioielli per un danno complessivo alle vittime di alcuni milioni di euro.

E proprio sulla scorta di questi dati, nell’ambito della strategia di prevenzione e contrasto a questo odioso fenomeno curata dalla Polizia di Stato, il Questore di Padova Marco Odorisio, il direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto Giovanni Taliana ed il presidente dell’associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI) Padova Alfredo Gambato hanno presentato l’iniziativa “Insieme, contro le truffe” per la prevenzione delle truffe agli anziani. La campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani

nasce proprio dalla consapevolezza di arginare questo crimine puntando su un capillare circuito di informazione rivolto alle potenziali vittime, richiamando la loro attenzione con la predisposizione di opuscoli informativi, distribuiti all’interno della rete di 8.500 condomìni dell’Anaci e in tutti i punti vendita a marchio Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Padova. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini, fornendo informazioni utili e ricordando i numeri d’emergenza a cui rivolgersi per denunciare una truffa, stabilendo un collegamento diretto con le forze dell’ordine.

La campagna rappresenta la continuazione del percorso di collaborazione tra la concessionaria del marchio Despar e la Polizia di Stato, che negli anni continua a essere un esempio di sinergia per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini.

“Le persone anziane rappre-

sentano la nostra memoria storica e la nostra identità - ha ricordato il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio - e sta a noi proteggerle da questi odiosi reati commessi da persone vigliacche che spesso fanno leva sui sentimenti, sugli affetti e talvolta sulla solitudine delle vittime, che quando scoprono di essere state raggirate, oltre al danno econo-

mico subiscono anche negative conseguenze emotive. È bene fare sistema, fare squadra tutti insieme per una migliore azione di prevenzione e contrasto”.

“Anche quest’anno siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a favore di questa significativa iniziativa - ha aggiunto Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per

il Veneto -. Abbiamo l’opportunità di offrire un aiuto tangibile ai cittadini, sensibilizzando e informando la comunità sulla prevenzione e sul riconoscimento delle truffe, soprattutto nei confronti delle persone più vulnerabili. Grazie alla nuova sinergia con Anaci, possiamo raggiungere ora un pubblico ancora più vasto. Invito tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa iniziativa e a segnalare eventuali casi sospetti alle autorità competenti”.

“È con orgoglio che Anaci Padova partecipa a questa importantissima iniziativa – ha commentato Alfredo Gambato, presidente Anaci Padova - La locandina di questa campagna, contenete anche alcuni semplici consigli diretti a riconoscere e prevenire potenziali situazioni sospette, verrà diffusa in tutti i condomini amministrati dagli iscritti ad Anaci Padova per rendere consapevoli i condomini riguardo alla necessità di essere cauti e prudenti, ed aiutarli a riconoscere ed evitare situazioni di pericoli. Oltre ai numeri di emergenza, i condomini possono sempre contare sui rispettivi amministratori.”

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Ascolta da sinistra Alfredo Gambato di Anaci Padova, Giovanni Taliana direttore regionale Aspiag Service e il Questore Marco Odorisio

Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba

Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese

Parliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.

Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?

Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei

dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.

Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?

Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-

le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.

Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?

La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione

imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori. Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle

procedure operative del vostro fondo?

Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.

Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?

Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)

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Ascolta Riccardo Giovani

Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service

L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi

Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà

del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno

del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-

renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.

Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.

La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”

Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e

per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-

zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello

della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.

Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori

Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.

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Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL

Conosciamo l’endometriosi

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso

Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.

Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.

Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono

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Sanità

Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità.

Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni.

In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna.

E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso social media di tutte le aziende sanitarie.

Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo.

Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.

Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile.

Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero. Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia.

A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.

Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.

Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.

Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono es-

Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo

Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.

Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce. In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare

mai la fauna selvatica (evitare di accarezzare, rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.

“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.

sere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.

Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre i 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).

E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.

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Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottovalutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi. Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.

Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro.

Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.

La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.

Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.

Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).

In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.

Ci sono esenzioni? Dal 2017, con i nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.

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—niente è più importante della salute Chirurgia ambulatoriale

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è possibile eseguire visite specialistiche e piccoli interventi di chirurgia ambulatoriale.

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