della Bassa Padovana
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 146 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
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della Bassa Padovana
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 146 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Monselice, il caso Sui cementifici è guerra di cifre e di nervi pag.
Montagnana L’orgoglio degli agricoltori padovani
Este, economia Komatsu chiede maggiori tutele per la qualità
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EDITORIALE
Un Natale normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
palestra al freddo proteste a monselice
La nuova palestra dell’istituto Cattaneo lascia tutti al freddo. Nonostante la struttura sia stata inaugurata solo un anno fa, non mancano i problemi con l’impianto di riscaldamento. Con l’arrivo delle basse temperature, fare attività sportiva è diventato un problema. Lo sanno gli studenti e centinaia di atleti. pag. 6
nel cuore di este nuovi e vecchi locali
Locali che chiudono ed esercizi che aprono. E’ stato un valzer movimentato quello vissuto lo scorso mese dai locali atestini, tra chiusure e avvii di attività. La notizia poco piacevole è certamente lo sfratto definitivo del New Borsa. L’ufficiale giudiziario ha eseguito lo sfratto della ditta e ora si cambia. pag. 12
di Mauro Gambin*
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Sfratti e occupazioni è emergenza casa Montagnana, Monselice, Este alle prese con le tensioni e le difficoltà abitative
E
mergenza abitativa nella Bassa Padovana. A Montagnana la misura ormai è colma tra carenze di alloggi, sfratti e abusivismi. La situazione ha mobilitato anche l’opinione pubblica, chiamando in causa, oltre che i cittadini e le parte politiche, anche gli amministratori cittadini. A pesare su Montagnana e sulla situazione dell’edilizia residenziale pubblica – attualmente sono 70 le persone in lista d’attesa per avere un alloggio - è soprattutto il caso di Borgo Frassine, dove si conta la più gran-
de concentrazione di alloggi pubblici della cittadina montagnanese. In via Guà si trova un palazzo di proprietà dell’Ater, che conta più di venti appartamenti, di cui almeno due sono occupati abusivamente. Nello stesso quartiere si trovano poi una decina di appartamenti ricavati in casolari in pieno degrado: dessere abbattuti da tempo e rimessi a nuovo, in realtà restano in piedi e sono teatro di un ben noto abusivismo. Anche a Monselice la disponibilità di case popolari è sempre più esigua, tanto da far
suonare un campanello d’allarme. In base alla graduatoria del 2010 per la richiesta di alloggi popolari, in questi due anni il Comune di Monselice, grazie al recupero di diversi alloggi bisognosi di manutenzione, ha provveduto all’assegnazione di 22 abitazioni su 86 richiedenti. Poche se consideriamo che spesso si tratta di giovani coppie che non riuscirebbero a pagare un affitto e tanto meno un mutuo. Ma le case disponibili al momento sono esaurite. pagg. 8, 10 e 14
atale è alle porte ma la caratteristica atmosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali, vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è congelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, secondo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe davvero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercettidirettore@lapiazzaweb.it bile. continua a pag. 3
L’Intervento
Per il futuro della scuola indignarsi non basta
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iamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impegnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di costruttivo, che porti dei risultati, senza limitarci ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo combattere la rassegnazione generale. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)
continua a pag.
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Mattia Poggi Lo chef giovane e creativo, testimonial Tescoma e protagonista sugli schermi di Alice Tv
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EDITORIALE
Un Natale normale Città metropolitana
padova sceglie di stare con venezia
“Adesione alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione della stessa in Città metropolitana di Venezia”. E’ il titolo della Proposta approvata dalla Giunta di palazzo Moroni. “Una scelta importante che apre scenari nuovi e rilancia nuove sfide – ha dichiarato il vicesindaco Ivo Rossi – Le Province ora diventano organismi di II grado senza l’elezione del presidente e senza giunta con competenze sulla viabilità provinciale, gli istituti superiori e alcuni elementi di pianificazione. La Città Metropolitana, invece, potrà intervenire sullo sviluppo economico, sulla pianificazione e sulla realizzazione di infrastrutture”.
segue da pag.
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Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fiocchi dei regali dovremmo sciogliere quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifiuti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri. di Mauro Gambin
corri x padova formula rinnovata
Una città intera contagiata dalla passione per la corsa. Merito della Corri x Padova, il fenomeno delle ultime due stagioni sportive, tornata il mese scorso con un testimonial d’eccezione, Ruggero Pertile, il miglior maratoneta azzurro in attività. Un ritorno in grande stile per l’iniziativa lanciata nel 2010 da Polizia e Comune, con molte novità: dai nuovi percorsi di fit e dog walking al reality per seguire i progressi di alcuni partecipanti, dal servizio sms per tenere costantemente informati gli iscritti al talk show settimanale.
Tornano le limitazioni del traffico per i veicoli più inquinanti disposte dal Comune di Padova e Cintura, le auto del servizio Car Sharing di Padova forniscono una valida alternativa per tutti coloro che non possono circolare con la propria auto. Infatti con il Car Sharing si può circolare senza limitazioni nei giorni di blocco del traffico, percorrendo le corsie preferenziali di autobus e taxi e accedendo liberamente alla ZTL in centro a Padova. Inoltre si parcheggia gratis in tutti i parcheggi a strisce blu e la benzina è inclusa nel prezzo. Si accede attraverso un abbonamento.
torre della ricerca appello per capua
incubo allagamenti nell’alta padovana
Un successo la corsa cittadina
limitazioni traffico car sharing aiuta
Appello per la ricerca
Piogge intense e fiumi gonfi
Novembre al cardiopalma in buona parte della provincia per l’ondata di maltempo che ha portato intense precipitazioni in tutta la regione con l’allarme esondazione, in particolare per Bacchiglione e Brenta. Per Padova pericolo scampato mentre nel Camposampierese decine di famiglie hanno dovuto fare i conti con gli allagamenti.
A Padova una buona idea
Bassapadovana monselice, fisco Patto anti evasione fra Comune e Agenzia delle Entrate pag. 6
este, sociale
Un progetto per difendere le donne a rischio della Bassa Padovana pag. 10
montagnana
Sicurezza: la criminalità spaventa i cittadini pag. 14
Provincia la protesta
Regione territorio
Formazione professionale sotto la scure dei tagli pag. 20
ambiente
Un Natale ecologico dal presepio agli addobbi per finire con i regali pag. 21
mondo scuola
Pesanti ipoteche sul futuro della nostra istruzione pag.
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Lo scienziato guida la giuria
L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione pagg. 28-29-32
economia
Anche in Veneto città intelligenti proiettate nel futuro pag.
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A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi pag.
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arte
Appello bipartisan per la virologa Ilaria Capua, ricercatrice d’eccellenza che con il suo staff doveva trasferirsi dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie alla “Torre della ricerca” a Padova per approfondire gli studi sulla trasmissione uomo - animale dei virus. Ma all’ultimo l’Istituto Zooprofilattico ha rimesso in discussione il passaggio, provocando la reazione di Comune e Regione.
paco lanciano al premio galileo
Sarà Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico, a presiedere la giuria scientifica della settima edizione del premio letterario Galileo. Alla designazione dell’opera vincitrice si arriverà in due fasi. Nella prima fase la giuria scientifica, composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico, individuerà una cinquina di opere fra tutti i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni; la selezione avverrà il 18 gennaio 2013 a Palazzo Moroni. Nella seconda fase vota la giuria popolare, formata da studenti di istituti superiori delle 110 province italiane.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl
Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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di
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 novembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITY Grande impegno dei commercianti per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le difficoltà non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte per dare una chance in più a commercianti e acquirenti di Ornella Jovane
Tredicesime più leggere e scadenze fiscali imminenti comportano un contenimento dei consumi
Commercianti e artigiani chiedono al governo di detassare le tredicesime per dare un po’ di ottimismo
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Natale, le famiglie fes
ottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per definire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Veneti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fine anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fino a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici. E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-Format condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente contenimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino. Le richieste di una condotta del governo finalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fiducia alle famiglie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse. “Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro
presepi
Appuntamenti in Veneto
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icembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visitatori nei paesi soprattutto per i presepi in Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Basilica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria fino a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fino al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografico Parrocchiale” di Fossò fino al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fino al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 figuranti di Revine Lago fino al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fino al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fino all’8 gennaio.
in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spenderanno 17milioni di euro in meno”. E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’inflazione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”. Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sostituzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fiscale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro. Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspettano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa
eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrificando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%). Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno organizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fiocchi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Rossi che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”. Una proposta che fa eco a quella del segretario Bortolussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”. Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consumatori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.
Argomento del mese 5 Monselice
steggiano con sobrietà L’allarme Adiconsum e Federconsumatori
Shopping on line attenti alle truffe di Alessandro Abbadir
M
ese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, finiscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verificare il prezzo e cercare online le esperienze di altri consumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Federconsumatori Veneto mette a disposizione un ufficio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it
Eventi e iniziative
Arriva Babbo Natale in Città S
ono molte le iniziative che il Comune di Monselice, in collaborazione con Ascom e Pro Loco, propone ai suoi cittadini per questo Natale 2012. Non c’è crisi che tenga, l’economia non ferma l’atmosfera natalizia. Il Sindaco Francesco Lunghi ed il Vice Sindaco Gianni Mamprin, con grande coinvolgimento, sono riusciti a regalare alla città di Monselice un Natale davvero “al quadrato”, slogan delle iniziative. Dall’8 dicembre al 6 gennaio infatti in Piazza Mazzini e nelle vie del centro prenderà vita il Villaggio di Natale, dove artigiani e commercianti da ogni dove proporranno tipicità gastronomiche e natalizie. Grazie alla Pro Loco, laboratori creativi, giochi e animazione per i più piccoli. Ma il Natale2 a Monselice prevede anche un programma ricco di eventi, per coinvolgere la cittadinanza ed animare la città. Arriverà infatti Babbo Natale l’8 dicembre alle 16, trainato da cavalli e accompagnato da una parata in stile americano, che attraverserà le vie del centro. La musica della Banda di Monselice, le majorette cittadine e molti tra i tamburini delle contrade scandiranno il ritmo della parata, fino ad accompagnare Babbo Natale in Piazza Mazzini, dove i bambini potranno consegnargli le loro letterine e scattare delle foto del magico momento. Al termine della parata, in modo scenografico si accenderanno tutte le luci in città, particolari e innovative, che illumineranno con calore le torri del centro ed i luoghi di maggior attrazione, per creare quell’atmosfera calda e luminosa che da sempre caratterizza il periodo natalizio. Alle 21 dell’8 dicembre ci sarà anche il concerto gospel dei Joy Singers Gospel Choir, che dal Duomo scalderanno l’atmosfera con la musica tipica del periodo natalizio, con la qualità che negli ultimi anni ha portato il coro alla ribalta nazionale. Per tutto il periodo natalizio saranno molti i concerti e gli spettacoli, dal Coro di San Martino, al Ritual, dai saggi delle scuole al concerto della Banda di Monselice, fino al tradizionale ed emozionante Presepe Vivente in programma il 26 dicembre. Un programma fitto, ricco di novità, che anche in questo particolare 2012 il Comune di Monselice ha voluto organizzare, grazie al sostanziale contributo di Ascom Monselice e della sua Presidente Mirta Fiocco e delle molte attività commerciali della città che hanno voluto dare il loro contributo e che saranno riconoscibili dalle vetrofanie. L’organizzazione del Natale2 a Monselice è a cura della società Give Emotions.
6 Monselice Istituto Cattaneo Il dirigente scolastico Luigi Michielon si appella alla Provincia
In palestra al freddo
Temperatura troppo bassa nella struttura Allenamenti sospesi e polemiche fra gli sportivi di Emanuele Masiero
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a nuova palestra dell’istituto Cattaneo lascia tutti al freddo. Nonostante la struttura sia stata inaugurata solo un anno fa, non mancano i problemi con l’impianto di riscaldamento. Con l’arrivo delle basse temperature, fare attività sportiva è diventato un problema. Lo sanno gli studenti che la usano al mattino per le lezioni di educazione fisica, ma lo sanno anche le centinaia di atleti delle società sportive di Monselice. Come si diceva, il problema è datato, visto che lo scorso anno la società di basket ha dovuto più volte abbandonare gli allenamenti perché si registravano temperature anche di 5 gradi. Quest’anno, nonostante le promesse, la situazione è rimasta la stessa e i problemi cominciano a non essere più gestibili. I genitori degli studenti hanno manifestato il disagio e la stessa cosa sta accadendo con i genitori delle atlete di varie squadre di pallavolo, che la utilizzano i pomeriggi fino a tarda sera. Il dirigente scolastico Luigi Michielon ha scritto una lettera
alla Provincia per chiedere una soluzione definitiva. “Scrivo perché la situazione è davvero preoccupante e rischia di essere ingestibile – si legge nella missiva - devo chiedere un intervento tempestivo al fine di risolvere la situazione, seguendo se possibile, le procedure che rapidamente hanno risolto lo stesso problema nella palestra dell’Iis “Alberti” di Abano Terme. La temperatura è ben al di sotto dei limiti tollerabili anche per attività sportive. Chiedo un intervento immediato e prioritario”. I dirigenti delle società sportive
che non possono usufruire di una palestra fredda stanno facendo i salti mortali per recuperare altri spazi per gli allenamenti e gli incontri ufficiali, ma il disagio è enorme visto che spesso questo significa doversi spostare nelle palestre dei paesi limitrofi. “E’ possibile che una struttura nuova, costata con alcune aule la bellezza di 750 mila euro di soldi pubblici sia in questa situazione? - ha commentato il consigliere comunale di opposizione Francesco Miazzi - Se non vedremo risultati ci rivolgeremo in ogni sede, per verificare la corretta esecuzione dei lavori”.
La palestra del Cattaneo durante l’inaugurazione
il caso In aumento le richieste di una casa, quasi 90 domande
emergenza alloggi sotto la rocca
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Monselice è emergenza alloggi. La disponibilità di case popolari è sempre più esigua, tanto da far suonare un campanello d’allarme. In base alla graduatoria del 2010 per la richiesta di alloggi popolari, in questi due anni il Comune di Monselice, grazie al recupero di diversi alloggi bisognosi di manutenzione, ha provveduto all’assegnazione di 22 abitazioni su 86 richiedenti. Poche se consideriamo che spesso si tratta di giovani coppie che non riuscirebbero a pagare un affitto e tanto meno un mutuo. Ma le case disponibili al momento sono esaurite. I progetti di vendita del vecchio patrimonio pubblico si sono rivelati di difficile realizzazione, dato che le adesioni stimate nell’ordine di centinaia, in gran parte non si sono concretizzate. Ora si propone una nuova modalità concordata con le banche, ma le difficoltà della vendita permangono. Resta fermo quindi il progetto per la costruzione di 7 mini-alloggi in via La Marmora, poiché il Comune non ha recuperato i fondi indispensabili. L’altro intervento in via San Giacomo che prevede la disponibilità di 12 alloggi per l’Ater e 3 per il Comune, è fermo da molto tempo in una controversia tra i soggetti promotori. “L’Ater è in grave sofferenza finanziaria ed ha fatto una scelta contro natura – ha commentato Francesco Miazzi, consigliere comunale di minoranza - quando gli alloggi si liberano, non viene più rinnovata la loro disponibilità per le famiglie in graduatoria e in breve tempo sono messi all’asta per la vendita. Ci sono almeno 3 alloggi Ater a Monselice in questa condizione, ma la situazione anche per il nostro Comune rischia progressivamente di peggiorare. Nel frattempo il bisogno della casa sta crescendo, anche perché stanno aumentando gli sfratti per finita locazione ma in particolare, per morosità, dovuta alla pesante crisi che sta colpendo le famiglie e i soggetti più deboli”. E.M.
SIGLATO IL PATTO ANTI EvASIONE
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Venite a Visitare il Natale da Noi!!
a crisi economica ha messo a dura prova soprattutto le casse dei Comuni. Per questo sono state messe in atto tutte le misure possibili per contrastare l’evasione fiscale. Ma a Monselice, l’amministrazione comunale ha deciso di fare ancora di più. E’ nato così il “patto anti-evasione” siglato tra il sindaco Francesco Lunghi e il direttore dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, Giovanni Achille Sanzò. Un accordo molto importante che prevede una collaborazione di Palazzo Tortorini nei controlli fiscali. L’amministrazione comunale invierà telematicamente alle Entrate informazioni utili per l’accertamento dei tributi o che possano essere indizio di evasione fiscale. Cinque gli ambiti più indagati. A cominciare dai soggetti che esercitano un’attività economica senza partita Iva o che si qualificano come enti non profit svolgendo invece lucrose attività commerciali, per continuare con il settore urbanistico, controllando i contribuenti che hanno venduto aree edificabili senza dichiararne i proventi o che hanno partecipato ad abusivismi edilizi sia di tipo residenziale che industriale. Caccia aperta anche proprietari che non dichiarano seconde o terze case, affittano senza registrare i contratti o che omettono dichiarazioni Ici e Tarsu. Occhi puntati anche su quei beni che indicano una ricchezza superiore a quella dichiarata, come le auto di lusso e le residenze all’estero. Molto interessante anche la “ricompensa” che spetterà al Comune in cambio della collaborazione: nelle casse comunali
Accordo fra il Comune e l’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti potranno arrivare fino al 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni comminate. «Perchè siano davvero efficaci per il recupero dell’evasione fiscale è importante che questi accordi vengano stipulati non solo con i Comuni capoluogo, ma si estendano anche a quelli in provincia – ha affermato il direttore dell’agenzia delle Entrate del Veneto – per questo siamo particolarmente soddisfatti della firma di Monselice”. E’ sulla stessa linea anche il sindaco Lunghi. “Questo protocollo rappresenta una forma di collaborazione tra il nostro Comune e l’Agenzia delle Entrate, confermando l’impegno delle due istituzioni per sviluppare una cultura della legalità fiscale nel territorio – ha dichiarato il primo cittadino di Monselice – l’obiettivo di questa amministrazione è quello di favorire e diffondere una mentalità contributiva tra i nostri cittadini attraverso un’attività di accertamento delle sacche di E.M. evasione fiscale”.
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8 Monselice L’Intervento
La polemica Cementifici Ad innescare la discussione le emissioni di “Nox” che hanno registrato dei picchi
Guerra di cifre sui dati
Gli studenti del fusinato - Marchesi di Padova* segue da pag.
di Emanuele Masiero
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a polemica cementifici non accenna a diminuire. Se da un lato la crisi economica ha messo fretta per la realizzazione del Revamping, dall’altro i comitati ambientalisti non mollano e continuano a lottare per far valere il loro no. A innescare ancora la discussione, sono le emissioni di “Nox” che hanno registrato dei picchi quantomeno sospetti. Ma Italcementi ha minimizzato e rassicurato i cittadini, affermando che le emissioni si sono ristabilite a valori normali. Non sono dello stesso parere i responsabili dei comitati “E noi?” e “Lasciateci Respirare”. “La concentrazione media di ossidi di azoto dell’intero mese di ottobre è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente (506 nel 2011, 1025 nel 2012) mentre quella dell’anidride solforosa (so2) è aumentata di ben 14 volte passando da un valore medio di 8,34 mg/nmc nel 2011 a una media di 116,3 mg/nmc nel 2012 – spiegano - Se questi valori sono il miglioramento c’è da rimanere almeno sorpresi. Se poi si considera che i limiti di emissioni di due cementifici, appartenenti allo stesso proprietario ma situati uno a Monselice e l’altro a Coleferro, dispongono di normative diverse oltre che sorpresi c’è anche da essere preoccupati”. I limiti di emissione di Nox a Monselice sono di 1800 mg/nmc mentre a Coleferro risultano a 800 mg/nmc. Ancora più diversi risultano quelli di so2 che a Monselice sono di 600 mg/nmc mentre a Coleferro 50 mg/nmc (12 volte inferiori). “La preoccupazione è generata anche dagli Enti Pubblici che hanno inspiegabilmente concesso queste inconcepibili differenze – continuano - tanto più se si considera che lo stabilimento di Monselice si trova in un’area densamente popolata, all’interno del Parco Colli e in un territorio dove ci sono 3 cementifici nel raggio di 5 chilometri”. Sul tema è intervenuto l’europarlamentare
politica
Per Italcementi non ci sono problemi ed è tutto sotto controllo, i comitati sono di parere diverso A Monselice il clima è sempre teso quando si affronta il tema dei cementifici, delle emissioni in atmosfera e dell’impatto sull’ambiente
Andrea Zanoni che ha chiesto maggiore rigore nei controlli. La risposta del Commissario Ue all’Ambiente, ha decretato che il consumatore deve essere informato. “L’Ue deve andare verso una più rigorosa legislazione di cosa viene effettivamente bruciato nei cementifici – spiega Zanoni – Ad Este e Monselice, ad esempio, ci sono tre cementifici in un raggio di 5 km. Il problema è che nei cementifici si brucia di tutto e perciò nei cementi potenzialmente finisce di tutto, comprese sostanze dannose per la nostra salute come già successo in una abitazione di Musestre in provincia di Treviso. I cementifici di Este e
Per il futuro della scuola indignarsi non basta
Monselice sono strutture che paradossalmente per legge godono di limiti massimi di emissioni più alte di quelle degli inceneritori. Ma cosa viene bruciato esattamente al loro interno?”. La preoccupazione è che già ora si brucino rifiuti nei forni dei cementifici, tenendo all’oscuro gli ignari cittadini. Da Zanoni arriva un monito: “invito le autorità italiane competenti a fare approfondite verifiche sull’obbligo di indicazione in etichetta per questi cementi. La Commissione europea conduca nel modo più scrupoloso possibile l’analisi delle informazioni su queste sostanze pericolose, estendendo a tutte le sostanze tossiche l’obbligo di informazione”.
1
Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpolpare le fila del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Osservando come le violenze che spesso si verificano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati. La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli stimoli affinché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verificare se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifica quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superflue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifici scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimenti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’innovazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)
La proposta di Pierluigi Giaccarello (Pd) in vista della riduzione dei consilieri comunali
“istituiamo consigli di quartiere e di frazioni con i volontari”
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a disaffezione dalla politica è ormai generale e sempre più spesso si parla di ridurre il numero di consiglieri comunali. Anche a Monselice, a partire dalla prossima amministrazione, i consiglieri saranno ridotti da venti a sedici. Ma vista l’area territoriale molto vasta, il segretario cittadino del Pd ha avanzato la proposta di costituzione di consigli di quartiere o di frazione. “Sarebbe interessante che attraverso consultazioni vere e proprie, a cui
chiamare al voto i residenti, potessero essere eletti consigli di quartiere e di frazione ovviamente a titolo volontario e gratuito – ha affermato Pieluigi Giaccarello - Si creerebbe così un raccordo funzionale fra amministrazione e singole realtà territoriali sgomberando il campo dalle polemiche relative al ruolo dei fantomatici comitati nominati dal sindaco e dal ruolo di rappresentanza territoriale che alcuni consiglieri comunali si ascrivono». Per il segretario del
Pd si tratta di una forma partecipativa importante per coinvolgere i cittadini e avvicinarli alla politica. “I consigli di quartiere e di frazione il centrosinistra li aveva già proposti nel suo ultimo programma per le amministrative – ha continuato Giaccarello - ritengo debbano essere assolutamente riproposti per coinvolgere la cittadinanza in modo trasparente e partecipativo, considerando anche la riduzione del numero dei consiglieri comunali”. E.M. Una seduda del consiglio comunale
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Monselice 11 Regolamento comunale Consensi per la nuova normativa messa a punto
Stop agli animali morti Basta con le esposizioni, compresa quella della Giostra della Rocca, plaudono le associazioni di Emanuele Masiero
Vietate le esposizioni di animali impagliati alle fiere
M
ai più animali morti in mostra, nemmeno alla Giostra della Rocca. Farà discutere i seguaci della tradizione, ma farà piacere a chi ama gli animali: è una delle norme contenute nel nuovo regolamento per la tutela degli animali, approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale, dopo una gestazione durata anni. A sorpresa, con un emendamento che ha visto d’accordo sia il capogruppo della “Nuova Monselice” Francesco Miazzi che il sindaco Francesco Lunghi, è passata anche la norma che vieta l’esposizione di animali morti.
Sul set
“È con grande soddisfazione che le associazioni, dopo un lavoro congiunto durato più di un anno, accolgono l’approvazione, avvenuta questa notte in Consiglio Comunale, del Regolamento Tutela Animali del Comune di Monselice – hanno commentato le associazioni Enpa e Lav – è stata recepita la proposta della Lav inerente l’attendamento delle strutture circensi nel territorio comunale, introducendo nuovi criteri restrittivi in merito alla possibilità di esposizione e di utilizzo di determinate specie animali e anche la “spinosa” questione dell’esposizione di fauna
selvatica morta durante la sfilata dei carri”. La Commissione Scientifica Cites del Ministero dell’Ambiente, nello stabilire i “Criteri generali per la detenzione degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti”, sì è infatti espressa chiaramente nel raccomandare che in futuro non vengano più detenute dai circhi e dagli spettacoli viaggianti “le specie il cui modello gestionale non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile”. La scelta dei cittadini, sempre più orientata ad un circo senza animali, risulta evidente anche dall’ultimo sondaggio Eurispes nel quale il 76,2 %
la serie tv “i borgia” scopre monselice per le riprese
“I
Borgia” sono sbarcati a Monselice e ci faranno anche ritorno. Il grande carrozzone della troupe (120 le persone sul set) ha fatto visita al Castello per alcune riprese e i produttori sono rimasti così estasiati da promettere di fare ritorno nella cittadina della Rocca per la terza stagione
si è detto contrario o poco propenso a questa ormai vecchia tradizione. “Ringraziamo il Comune per questo importante passo avanti per gli animali – ha dichiarato Nadia Masutti, Responsabile Lav del Settore Esotici, Circhi e Zoo – scelte come questa fanno capire come le testimonianze, ormai sempre più frequenti, delle violenze a cui sono sottoposti gli animali nei circhi, non possono più lasciare indifferenti”. Dal prossimo anno dunque non si vedranno più, alla Giostra della Rocca, leprotti e uccellini impagliati, che qualche contrada metteva in mostra nei quadri sulla caccia del
della serie tv. Il materiale girato a Monselice, intanto, confluirà nell’ultimo episodio della seconda stagione, che in Italia sarà trasmessa da Sky in primavera, a cavallo di Pasqua. La serie sarà centrata stavolta sulla figura di Cesare Borgia, impersonato da Mark Ryder, che proprio tra le mura del Castello finirà assassinato. Michael Schwarz, produttore generale per la Atlantique Production, Enzo Sisti, il produttore italiano, insieme allo scenografo Stefano Tolani e al location manager Nicola Fedrigoni,
corteo storico. Una decisione che potrebbe far storcere il naso a qualcuno visto che si trattava di una ricostruzione sotrica più realistica possibile. Ma non è finita qui. Il regolamento mette i bastoni fra le ruote anche ai circhi che utilizzano gli animali: non potranno fermarsi a Monselice se hanno grandi animali come leoni ed elefanti. In ogni caso c’è ancora tempo per apportare qualche modifica in base ai suggerimenti che arriveranno in queste settimane. Ma il regolamento è stato valutato positivamente da tutto il panorama politico monselicense.
non nascondono l’entusiasmo per la location monselicense. Lo stato di conservazione praticamente perfetto del Castello, ha reso le riprese ancor più realistiche. La regia della serie tv, è rimasta particolarmente colpita dagli arredi del Castello e dalla sua imponente armeria. Prossimamente potrebbe uscire anche un libro, “Sulle tracce dei Borgia”, con le location della serie: una bella pubblicità per il turismo della città della Rocca, da sempre alla ricerca di un riscatto. E.M.
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12 Este Stop alla violenza Iniziativa del Comune con Centro Veneto Progetti Donna Auser
“Donne Deste” e tutelate
Saranno messi a disposizione tre alloggi di prima accoglienza per le donnne vittima di aggressioni di Nicola Cesaro
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iolenze domestiche e donne maltrattate, Este apre una “via di fuga”. Il Comune di Este ha presentato recentemente il progetto “Donne DEste, che nessuna resti sola”, iniziativa voluta assieme a Centro Veneto Progetti Donna – Auser e associazione Mondogira. “Il nostro ente si è impegnato a mettere a disposizione tre alloggi pubblici, per un totale di quattro posti letto, a casi di emergenza legati alla violenza femminile” spiega l’assessore al Sociale, Silvia Ruzzon. “Purtroppo quando una donna nella Bassa Padovana è vittima di violenze, il rischio è che questa non trovi una via di fuga o di sfogo. La disponibilità di questi tre alloggi vuole proprio mettere a disposizione un ambiente di prima accoglienza a chi, in casi disperati come questi, non riesce a trovare un tetto nell’immediato, per sé e per i propri figli”. L’iniziativa, che avrà una durata di due anni, ha ricevuto anche un contributo dal Ministero per le Pari opportunità di
neWs Il lavoro che non c’è
goisis attacca piva “e i 100 posti?”
Silvia Ruzzon, assessore al sociale del Comune di Este
Nel mirino la vendita di case pubbliche
rifondazione comunista scende in piazza “politiche abitative insufficienti”
R
ifondazione Comunista protesta per le politiche abitative del Comune. Nello scorso mese gli attivisti di Rc hanno manifestato davanti al tribunale di Este e alla Prefettura di Padova. “Migliaia di famiglie vittime della crisi si trovano costrette a scegliere tra mangiare, pagare mutui, affitti o bollette. A farne le spese è il diritto di tutti ad avere Il Tribunale di Este una casa» commentano da Rc “Il dilagare degli sfratti è ormai sotto gli occhi di tutti. Anzi, gli unici a non vederlo sono i governanti e gli amministratori locali, che mettono in vendita case pubbliche e non danno contributi soddisfacenti per pagare gli affitti, applicando tagli continui alla spesa sociale. Dobbiamo mobilitarci e lottare per difendere e migliorare le nostre condizioni di vita”. N.C. Consegnata l’onorificenza per il tempestivo intervento
ha salvato un giovane dal soffocamento premiato stefano nardin, pompiere di este
160.100 euro: un terzo servirà a sistemare gli immobili, il resto a coprire le spese correnti per il personale comunale coinvolto e per la gestione degli immobili. La decisione di far partire il progetto proprio nella Bassa non arriva a caso: il Centro Veneto Progetti Donna, dal 2008 al 2012, ha accolto nella sede padovana ben 82 donne del bacino dell’Usl 17. La stessa associazione ricorda come il 35,5% delle donne nel Nord Est sia
stata vittima di violenza e di come esista un sommerso notevole: il 93% delle donne che subiscono violenza dal partner non denunciano l’episodio. Nell’ambito dello stesso progetto, sono previsti anche l’apertura di uno sportello specialistico dedicato alle donne vittime di violenza, un adeguamento dello sportello “parità”, lo studio di un percorso di inserimento sociale e lavorativo per questa fascia di donne in difficoltà.
Visita allo stabilimento Gli investimenti a Este
Komatsu agli eurodeputati: tutelate chi rispetta le leggi
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ove sono i 100 posti di lavoro annunciati dal sindaco per i suoi primi 100 giorni di governo?”: a porre il quesito è l’onorevole leghista Paola Goisis, che ricorda la promessa fatta da Giancarlo Piva all’indomani della sua elezione. “Cento posti di lavoro erano stati promessi e a distanza di più di un anno dall’ inizio del secondo mandato alle parole non sono seguiti i fatti. Sarebbe stato opportuno soppesare le parole. Alla gente bisogna dire la verità, inutile fare voli pindarici solo con la mente. Ad un padre di famiglia che non riesce a trovare lavoro, con figli da mantenere, con un mutuo o un affitto sulle spalle, quanto dice un politico è soltanto aria fritta. I giovani non si possono illudere con false promesse”. Piva si difende: “L’iniziativa che avevo anticipato in campagna elettorale era basata su fatti concreti e il dialogo per portarla a termine era ben avviato. Era prevista la ristrutturazione di una parte in dismissione della zona industriale da parte di una realtà economica molto solida. La crisi che si è fatta sempre più viva e la stretta degli istituti bancari ha fatto bloccare il progetto, che prevedeva un investimento decisamente importante di 8 milioni di euro”. N.C.
in breve
I parlamentari Europei in visita alla Komatsu
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hiedono che lo Stato e l’Unione intervengano tutelando chi investe rispettando le leggi. I vertici di Komatsu Utility Europe, il colosso internazionale produttore di macchine per costruzioni, lancia un messaggio forte e chiaro alla politica europea, che a metà novembre ha fatto tappa proprio negli stabili atestini della multinazionale. La Komatsu di Este è stata infatti visitata dai deputati europei Sergio Berlato e Antonio Cancian. L’incontro è stato promosso da Cece e Unacea nell’ambito di un programma di iniziative nazionali e europee per mettere in contatto diretto le realtà produttive del settore con i rappresentanti delle istituzioni dell’Unione. Ha spiegato l’amministratore delegato Enrico Prandini: “Abbiamo investito negli ultimi 7 anni ben 31 milioni di euro, di cui 11 milioni dal 2008, ovvero nel periodo di crisi che è tuttora in corso. A fronte di questi sforzi necessari
per mantenere competitivo il prodotto ed ottemperare a tutte le normative europee, non è corrisposto da parte delle istituzioni nazionali e dell’Unione nessun provvedimento per premiare chi acquista macchine e attrezzature di ultima generazione, e per contrastare il fenomeno dei mezzi non conformi, che immessi sul mercato distorcono la concorrenza e possono esser pericolose per la sicurezza e dannose per l’ambiente”. Lo stesso amministratore ha ricordato come Komatsu Utility Europe sia passata dagli 821 dipendenti del 2007 ai 350 attuali, con un calo di fatturato notevole: 430 milioni di euro cinque anni fa, 152 nel 2011. Ha chiuso Prandini: “La nostra proposta è d’istituire un’anagrafe delle macchine per costruzioni come strumento che permetta di contrastare l’importazione di mezzi non conformi, favorire lo svecchiamento mirato del parco macchine e monitorare il loro impatto ambientale”. N.C.
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norificenza per un vigile atestino. Stefano Nardin, pompiere di Este di 41 anni, è stato insignito del Nastro Verde per un episodio di eroismo. Lo scorso luglio il professionista si trovava in un laghetto dedicato alla pesca sportiva della Bassa Padovana. Dall’altra parte del lago, Nardin ha notato un ragazzo di appena 18 anni in gravi difficoltà, con un taglio sulla tempia e vittima di un attacco convulsivo. Coperto di sangue, il ragazzo aveva problemi respiratori ed era cianotico. Raggiunto il diciottenne, Nardin ha messo in campo le proprie conoscenze: dopo aver compresso il torace del giovane, il pompiere è riuscito a far aprire la bocca al ragazzo, evitandogli il soffocamento e garantendogli la possibilità di respirare. Un atto eroico che ha permesso di salvare la vita al ragazzo. N.C.
ARRIvANO I bUONI DI NATALE
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d Este lo shopping natalizio si fa con i “buoni”. E’ certamente curiosa ed efficace l’iniziativa pensata per questo Natale da Comune, Confesercenti e Ascom. Si chiama “Un regalo per te” ed è una sorta di prova tecnica per la nascita del tanto annunciato centro commerciale naturale atestino. L’idea è illustrata dall’assessore allo Sviluppo economico, Leonardo Renesto: “Quello che proponiamo è l’acquisto di “buoni al consumo” del valore di 25 euro da spendere esclusivamente nel tessuto economico di Este. Una sorta di moneta locale, destinata a far mantenere risorse tra le mura cittadine e a dare impulso alle spese natalizie del territorio. Le persone a cui saranno destinati questi buoni potranno liberamente spendere i tagliandi nei negozi e nelle attività convenzionate di Este: non solo negozi, ma anche ristoranti, bar e gastronomie”. Renesto fa un esempio concreto: “L’iniziativa può essere presa a cuore da un’azienda, che al posto di regali o ceste natalizie ai propri dipendenti e clienti potrà scegliere di acquistare e destinare i buoni da 25 euro, certamente più appetibili in un periodo di crisi come questo. L’obiettivo è dare impulso alle vendite nella nostra città e di mettere in stretta correlazione aziende, persone ed attività commerciali, generando una maggior coscienza critica sull’economia locale”. Una lettera che descrive il progetto è già stata diretta a tutte le attività produttive del territorio atestino. Tecnicamente
Commercianti e Comune insieme per rilanciare lo shopping delle feste in città parlando, i buoni avranno durata di due mesi e saranno acquistabili presso la Confesercenti di Padova (tel. 049-8698611), che fatturerà totalmente l’acquisto dei buoni all’azienda o al privato interessati. I negozi e le attività convenzionate esporranno una vetrofania simbolo di adesione, e gli stessi buoni riporteranno nel retro l’elenco completo degli aderenti alla promozione. Ogni negozio potrà poi personalizzare la gestione del “buono spesa” incrementando i vantaggi del cliente.
14 Este In centro storico Riapre il bar dei giardini del Castello
Commercio, è tempo di grandi manovre di Nicola Cesaro
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ocali che chiudono ed esercizi che aprono. E’ stato un valzer movimentato quello vissuto lo scorso mese dai locali atestini, tra chiusure e avvii di attività. La notizia poco piacevole è certamente lo sfratto definitivo del New Borsa, storico locale di piazza Maggiore. L’ufficiale giudiziario, il 29 ottobre, ha eseguito lo sfratto della ditta “Il Quadrifoglio”, intestataria del contratto d’affitto del New Borsa e che da ottobre scorso non pagava l’affitto al Comune di Este. “Il Quadrifoglio” aveva vinto il bando d’affitto nel 2007, ma da parecchi mesi non provvedeva al pagamento dei canoni di locazione dello storico immobile di piazza Maggiore. “Finalmente possiamo pensare ad un nuovo rilancio del locale. Continuerà ad essere destinato a esercizio pubblico e non certo a magazzino come qualcuno ha malignamente insinuato in questi giorni. L’ultima gestione ha particolarmente penalizzato l’immagine del locale e quindi dovremo impegnarci molto per poter definire un bando che permetta di avere maggiori garanzie per il rilancio di questo locale non trascurando la continuità della gestione”, è il chiaro messaggio del sindaco Giancarlo Piva. Chi invece ha aperto i battenti è il Wok Sushi Este, locale di cucina cino-giapponese che ha trovato spazio tra i muri del ristorante 3 Archi, uno degli esercizi più “antichi” della città. La famiglia Fantin, infatti, gestiva la struttura di via Atheste addirittura dal lontano 1968, quando il locale si chiamava
Eseguito lo sfatto al “New Borsa” il sindaco pensa ad un rilancio, intanto apre il wok sushi
L’interno del Wok Sushi aperto di recente a Este in quello che è stato il Ristorante “3 Archi”, uno dei locali più antichi e conosciuti della città
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le mura del castello marchionale e che si affaccia sulla splendida cornice dei giardini. La precedente gestione, che aveva chiamato il locale “Pleasure Cafè”, ha disdetto il contratto nell’estate scorsa. La coppia di gestori assicura di voler portare a Este qualcosa di nuovo senza tradire le vocazioni del territorio, confermando un format che a Padova funziona e convince, in cui i vini di qualità si intrecciano a spunciotti, salumi, formaggi e professionalità.
arte Dal Duomo di S. Tecla
la pala del tiepolo prestata al friuli
E
Un nuovo bando per la gestione dello storico locale in piazza Maggiore “Da Tullio”. Commentano i Fantin: “Abbiamo deciso di terminare la nostra gestione, e lo facciamo con il sorriso e con la consapevolezza di aver scritto un’importante pagina di storia nella ristorazione locale”. Quello che ha preso il posto dei 3 Archi è il primo wok-sushi della Bassa Padovana. Titolare è Zhang, cinese di 28 anni vissuto da sempre a Milano. Il locale offre prezzi competitivi, numerosi sconti e pure la possibilità di ordinare per asporto. E’ invece ad alzare nuovamente le serrande il bar dei giardini del castello. L’esercizio sarà gestito dalla società “Enoteca Sotto il Salone”, figura di riferimento della movida padovana che da un decennio gestisce un locale nel centro storico di Padova, il “Tira Bouchon”. La società patavina, gestita da Mirco “il francese” Antelli e da Tonio Zanellato, ha vinto il bando che affidava la gestione del bar atestino che corre lungo
Ai giardini la nuova gestione vuole portare qualcosa di inedito con vini di qualità
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ste offre la perla del Tiepolo al Friuli. Nelle scorse settimane dal duomo di Este è infatti partita la pala “Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630”, dipinta del Tiepolo nel 1759. La mastodontica opera sarà uno dei pezzi pregiati della mostra “Giambattista Tiepolo. Luce, forma, colore, emozione”, dal 7 dicembre aperta a Villa Manin di Passariano (Udine). La parrocchia del Duomo ha concesso il prestito dell’opera in cambio del suo restauro. Oltre ai ritocchi nei colori (operazioni riversibili), al termine della mostra si andrà a realizzare anche un nuovo telaio. L’ultima volta che la pala ha lasciato la sua sede era il 24 giugno 1971 e anche in quell’occasione il dipinto fu concesso come prestito ad una mostra sul Tiepolo a Passariano di Codroipo. Nell’evento di Passariano saranno presenti dipinti sacri e profani dell’artista lagunare provenienti da tutto il mondo. In particolare, la pala atestina sarà protagonista e collocata al centro del percorso espositivo, accompagnata dal bozzetto (il cosiddetto “Modello”, 81x45 cm, anch’esso in olio su tela) attualmente custodito dal Metropolitan Museum di New York. N.C.
16 Montagnana Emergenza abitativa In sofferenza l’edilizia residenziale pubblica
Tra sfratti e abusivismo Settanta persone aspettano una sistemazione e in Borgo Frassine ci sono case occupate di Nicola Cesaro
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mergenza abitativa, a Montagnana la misura è colma. Le ultime settimane hanno creato non poco scompiglio nella cittadina murata, alle prese con carenze di alloggi, sfratti e abusivismi. La situazione ha mobilitato anche l’opinione pubblica, chiamando in causa, oltre che i cittadini e le parte politiche, anche gli amministratori cittadini. A pesare su Montagnana e sulla situazione dell’edilizia residenziale pubblica – attualmente sono 70 le persone in lista d’attesa per avere un alloggio - è soprattutto il caso di Borgo Frassine, dove si conta la più grande concentrazione di alloggi pubblici della cittadina montagnanese. In via Guà si trova un palazzo di proprietà dell’Ater, che conta più di venti appartamenti: almeno due sono occupati abusivamente, uno è in odore di subaffitto illecito e un altro è sfitto dal 22 dicembre. Nello stesso quartiere si trovano poi una decina di appartamenti ricavati in casolari in pieno degrado: dessere abbattuti da tempo e rimessi a nuovo, in realtà restano in piedi
A Montagnana la casa per 70 persone resta un miraggio e sono teatro di un ben noto abusivismo. Qui almeno altri cinque nuclei familiari hanno sfondato serramenti e muri per trovare dimora. Commenta il sindaco Loredana Borghesan: “Purtroppo contiamo su un numero importante ma non sufficiente di alloggi. Solo come Comune ne abbiamo 28, tutti occupati, e altrettanti ne ha l’Ater. Esistono tuttavia situazioni spiacevoli e delicate, per le quali abbiamo chiesto anche l’aiuto del Prefetto. Anche per noi l’abusivismo è intollerabile, soprattutto se si pensa che è portato avanti esclusivamen-
LA CRIMINALITà SPAvENTA GLI ANZIANI
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er La Destra si tratta ormai di un’emergenza. Da affrontare seriamente convocando tutte le parti amministrative e politiche del territorio. Tino David Pantano, segretario comunale del partito di destra, lancia l’allarme: “Nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Montagnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendono a ripetersi sempre con più frequenza. Per essere precisi il fenomeno sta interessando un po’ tutta la Bassa Padovana e ne danno testimonianza gli articoli di giornale di cronaca locale giorno dopo giorno. Negli ultimi tempi abbiamo raccolto testimonianze relative a scippi, furti in abitazioni, furti in esercizi commerciali e altri atti di microcriminalità effettuate, secondo gli interessati, presumibilmente da soggetti di nazionalità straniera”. Pantano cita alcuni episodi di malavita strettamente collegati a Montagnana: “Molti cittadini montagnanesi, soprattutto persone anziane e sole, temono di poter divenire bersaglio di questi criminali, che non si fermano davanti a nulla e che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. I cittadini avvertono inoltre un crescente clima di paura e reclamano interventi rapidi sul territorio montagnanese, interessato purtroppo, dai sempre più frequenti episodi di criminalità e microcriminalità, non solo nelle zone periferiche della città, ma anche nel centro abitato”. Da qui l’invito alla giunta di Loredana Borghesan: “Sappiamo che l’impegno
te dalla comunità marocchina. In molti casi abbiamo trovato delle soluzioni, ma non troviamo collaborazione e non abbiamo gli strumenti per liberare questi spazi”. Meno delicato il presidente padovano dell’Ater, Flavio Frasson: “La situazione di Montagnana è nota e ci preoccupa. A Padova, grazie alla collaborazione e alla volontà dell’amministrazione, abbiamo azzerato i casi di abusivismo. Mi chiedo come mai a Montagnana, con numeri decisamente minori, non si riesca a raggiungere lo stesso risultato”.
il caso La denuncia di Roberta di Salvatore, della Sinistra Unita
“a borgo frassine situazioni di illegalità”
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hi si dimostra veramente critica verso la politica sociale del Comune è Roberta Di Salvatore, consigliere di minoranza della Sinistra Unita. “A Montagnana ho visto affrontare problemi di emergenza sociale come se ci si dovesse togliere un sassolino dalle scarpe, attraverso un sistema che sospetto non solo “manipolato”, ma anche terribilmente ingessato – denuncia la consigliere – Nutriamo forti dubbi sull’assegnazione di case con criteri non ben definiti, su graduatorie discutibili, su un regolamento che andrebbe rivisto in toto e adeguato alla corrente situazione econoRoberta Di Salvatore mica e sociale. A Montagnana nell’ultimo anno abbiamo assistito a famiglie sfrattate, con minori, ricevere dal Comune un alloggio in albergo o in comunità preposte a caro prezzo, per poi tornare sulla strada nel silenzio di tutti e con buona pace delle coscienze “amministrative” e cittadine. E ancora, case popolari occupate abusivamente perchè lasciate vuote dai relativi assegnatari, col “beneplacito” dell’amministrazione che, per quanto informata, non è mai intervenuta”. Sul caso di Borgo Frassine la Di Salvatore incalza: “Qui gli abitanti segnalano inutilmente da mesi innumerevoli situazioni di illegalità e problemi legati alle case popolari. Io stessa ho presentato interrogazioni rivelatesi una mera perdita di tempo per me e per l’impiegato comunale che ha dovuto rispondere al posto del sindaco. Temo che oltre alla mancanza di volontà ci sia anche mancanza di capacità d’ intervento”. Chiude: “Lo stato delle cose è destinato inevitabilmente a peggiorare, purtroppo, per cui si aggiungeranno disagi ai disagi e, prima o poi, gli equilibri sociali scoppieranno. La storia lo insegna: dalla disperazione nascono disordini, illegalità e guerra tra poveri. Quando ciò non sarà più civilmente gestibile, la nostra amministrazione dovrà farsi carico anche di questa responsabilità”. N.C.
neWs PALAZZO SANMIChELI ILLUMINATO DA CONfERSECENTI “Si tratta di un’iniziativa simbolica, un esempio per indicare la direzione da seguire”
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La Destra chiede un’assemblea per discuterne
David Pantano: “Sappiamo che l’impegno delle forze dell’ordine non viene meno” dell’amministrazione in questo senso non è mai mancato, e sappiamo che ci sono associazioni, come quella dei carabinieri in congedo, che danno il loro costante supporto affinché i cittadini si sentano al sicuro, ma probabilmente tutto questo non basta. Come partito chiediamo a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, comprese le opposizioni, che in una prossima assemblea si discuta di come poter affrontare questa “emergenza” che abbiamo il dovere di non sottovalutare, e di far fronte comune per trovare una linea unitaria di intenti e dare una risposta ai cittadini in N.C. questo senso”.
allo scorso 30 novembre Montagnana ha una luce in più. L’ha messa Confesercenti per illuminare il municipio. “Si tratta di un’iniziativa simbolica – ha spiegato spiega Maurizio Francescon, direttore di Confesercenti - illuminare un punto del Centro serve a segnalare agli attori locali la necessità di concentrarsi sulla realizzazione di interventi strutturali, a partire dall’illuminazione o dalla qualità dello spazio pubblico. Questo è soltanto un esempio per indicare la direzione da seguire... un piccolo passo nella direzione giusta che da tempo sosteniamo per la riqualificazione del Centro Storico e del commercio di Montagnana. D’ora in poi a Montagnana vogliamo evitare che si sprechino energie e risorse per eventi estemporanei e occasionali, e vogliamo invece indirizzare il nostro impegno per risolvere esclusivamente i veri problemi che frenano e limitano lo sviluppo urbano e commerciale della città”. “In un centro storico come quello di Montagnana i turisti e i visitatori – ha spiegato invece Antonio Casella, Direttore di ICS – ci si si aspetterebbe di trovare un ambiente favorevole al passeggio e allo shopping. Per favorire queste attività piacevoli e gratificanti è indispensabile intervenire anche sul miglioramento dell’illuminazione dello spazio pubblico”. Un’iniziativa non semplice secondo l’architetto Alberto Fabris, soprattutto se si considera la luce come un elemento di abbellimento urbano. “L’illuminazione dei monumenti, delle architetture, delle strade, dei portici, delle quinte edilizie – spiega - non è cosa che si improvvisa dall’oggi al domani, specialmente nel centro storico di una città che aspira ad essere meta turistica oltre che luogo attrattivo e custode di bellezza. In questo senso è azzeccata la scelta di illuminare la facciata principale del Municipio di Montagnana, specialmente dopo il recente restauro merita di essere valorizzata. Ma, quando si parla di illuminazione, c’è anche un tema che oggi si presenta subito evidente; ridurre lo spreco energetico. Questo è il campo su cui qualsiasi sogget-
to, pubblico o privato che sia, deve misurarsi e offrire soluzioni”. Una strada che sembra essere stata presa in considerazione dall’Amministrazione comunale. “Il Centro di Montagnana ha bisogno di azioni pratiche e concrete, che risolvano problemi e che rispondano a bisogni effettivi – spiega il sindaco, Loredana Borghesan - è per questo che da qualche mese abbiamo avviato un percorso che coinvolge associazioni di categoria, imprenditori commerciali e residenti in un confronto che dovrebbe portarci ad elaborare delle linee di azione per il futuro del centro di Montagnana. Va in questa direzione anche questa importante iniziativa di Confesercenti, che ci invita a porre attenzione alla necessità di dotare il nostro Centro di un sistema di illuminazione che contribuisca a migliorarne la fruibilità e che valorizzi le tante bellezze che contiene. Ora cominciamo ad apprezzare la bellezza della facciata del nostro Municipio, ma da domani continueremo nel percorso intrapreso per illuminare altri punti del Centro e per cominciare a programmare altri interventi che lo rendano più attrattivo”
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18 Montagnana Giornata del Ringraziamento Oltre 300 imprenditori alla celebrazione di Coldiretti Padova
“Agricoltura indispensabile” Nonostante la crisi il settore primario conferma il suo ruolo, attenzione ai temi ambientali di Nicola Cesaro
O
ltre trecento gli agricoltori padovani che l’ultima domenica di novembre hanno “invaso” Montagnana per celebrare la Giornata Provinciale del Ringraziamento, appuntamento che chiude l’annata agraria, come da tradizione, ma anche l’occasione per sottolineare i valori e i principi che accompagnano ogni giorno il lavoro nei campi. Il mesaggio è chiaro: l’agricoltura non vuole essere la cenerentoladell’economia ma il settore trainante per superare la crisi partendo dall’essenzialità della terra. “Non possiamo fare della terra ciò che vogliamo. – ha ricordato l’arciprete del Duomo mons. Renzo Zecchin- Dobbiamo prenderci cura del mondo che abitiamo. Per avere un raccolto più abbondante non potete contaminare il creato perché la terra non è destinata ad essere distrutta. Dobbiamo invece lavorare tutti per un mondo in cui ci siano meno disparità fra gli uomini. Se togliamo Dio dalla società siamo destinati al fallimento. Voi agricoltori svolgete una missione importante, preziosa ed insostitu-
ibile”. Durante la celebrazione imprenditori agricoli hanno consegnato all’altare le ceste con i prodotti arrivati da ogni angolo della provincia. Anche i bambini hanno partecipato e contribuito alla riflessione sui beni del creato. Al termine il Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Padova don Galdino Canova ha benedetto i trattori e gli strumenti agricoli schierati di fronte al Duomo. Tappa finale della giornata il Villaggio della Gioventù, per la premiazione dei Soci Emeriti del Montagnanese: Lino Marcon di Montagnana, Giovanni Camon di Urbana, Angelo Baschirotto di Merlara, Gelmino Balbo di Castelbaldo, Ferigo Splendore di Castelbaldo, Daniele Roncolato di Masi, Natale Rinaldo di Megliadino San Vitale, Alberto Bellin di Megliadino San Fidenzio, Lugi Darù di Santa Margherita d’Adige, Aldo Argenton di Saletto, Primo Scricco di Casale di Scodosia e Angelo Visentin di Montagnana. Era dedicato invece ai mutamenti climatici il convegno organizzato da Coldiretti
Due immagini della giornata del ringraziamento a Montagnana qualche giorno prima, sempre a Montagana, con esperti del settore. Alluvioni e siccità sono le facce della stessa medaglia che vanno affrontate con interventi mirati sul territorio e sul settore primario. “Vogliamo capire dove siamo arrivati nella ricerca, nella tecnologia, nelle concrete applicazioni per adeguarci a ciò che da straordinario sta divenendo ordinario, - ha ricordato il direttore di Coldiretti Padova Walter Luchetta, che ha moderato gli interventi - consapevoli del grande impegno che ci aspetta”.
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iste d’attesa nell’Usl 17, arrivano buone notizie dopo i disagi degli anni scorsi. L’ultimo report dell’azienda sanitaria della Bassa Padovana conferma trend positivi nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Nessuna lista d’attesa va infatti oltre l’anno – circostanza non scontata di questi tempi - anche se esistono esami che richiedono anche i nove mesi di pazienza. L’aggiornamento sulle tempistiche di attesa nell’Usl 17 è stato calato sui quattro ospedali di Monselice, Este, Montagnana e Conselve. Anche Montagnana ha peccato su certi fronti: è il caso dell’ecodopplergrafia cardiaca: 204 giorni ad aprile, 177 il mese successivo. Restano invece nella norma, nonostante il dato a tre cifre, i 167 giorni per una mammografia monolaterale a Este (maggio), i 191 giorni a giugno per un’ecografia all’addome superiore a Este e i 103 ad aprile per lo stesso esame a Montagnana, che per l’ecografia all’addome completo fissava ad aprile l’esame con attese di 110 giorni. Dal report dell’azienda sanitaria emerge tuttavia che per gli esami di massima priorità (fascia A), nella quasi totalità dei casi ha garantito il rispetto del tempo previsto di 10 giorni. N.C.
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La protesta Docenti e operatori padovani hanno manifestato a Venezia
PADOVA
Centri di formazione sotto la scure dei tagli
La protesta a Venezia degli insegnanti e operatori della formazione professionale
La Regione intende ridurre di 5 milioni il budget per i centri professionali, a rischio le scuole
di Emanuele Masiero
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a scure dei tagli si abbatte anche sulla formazione professionale. Nella bassa padovana, in provincia e in generale in tutto il Veneto. Un migliaio di persone ha manifestato nelle scorse settimane, vicino alla sede della giunta regionale, per rivendicare i 5 milioni che la Regione vuole tagliare ai Centri di formazione professionale e il mancato pagamento dell’intero stipendio ai lavoratori dell’Enaip da agosto a oggi. In città e provincia sono rimase chiuse tutte le scuole del settore, comprese quelle del Cfp Manfredini di Este e dell’istituto Pavoniani di Montagnana. In agitazione anche i centri di formazione professionale dell’Enaiip a Paodva, Piove di Sacco, Conselve. Circa 400 docenti e operatori vari padovani, tra i quali alcuni non vedono il becco di un quattrino da tre mesi, sono andati a Venezia, a bordo delle 10 corriere organizzate dal sindacato o in treno, per partecipare alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals. I manifestanti erano in tutto 1.200. Alla fine del corteo la delegazione degli scioperanti è stata ricevuta a Palazzo Ferro Fini. Tre i punti trattati: sblocco delle liquidità finanziarie di cassa per pagare i dipendenti senza stipendio da tre mesi, reperimento dei 5 milioni di euro che l’assessore Donazzan non vorrebbe più stanziare per le scuole professionali ed approvazione della nuova legge regionale del settore.
Il problema comunque non è solo padovano. In Veneto anche il Cfp “Sacchieri” di Montagnana, struttura gestita ci sono 106 Cfp con 19 mila utenti e 1.700 dipendenti. dalla famiglia religiosa dei Pavoniani. “Per il prossimo anno nella nostra struttura, in virtù di Si calcola che il 75% di chi li frequenta trovi lavoro non appena conclude il percorso formativo. In questo periodo queste scelte regionali, si rischia il taglio drastico di uno di crisi economica poi, la formazione professionale riveste dei quattro corsi – hanno commentato da Montagnana un ruolo ancor più fondamentale. Per la piccole e medie - Oltre alla riduzione del personale, c’è da chiedersi che fine faranno i nostri ragazzi. Ricoraziende venete, è diventato sempre diamo che, oltre alla preparazione più impegnativo assumere ragazzi fre- Il caso del Cfp professionale, centri come il nostro schi di laurea che costano mediamen- “Sacchieri”di hanno una forte valenza sociale, in te di più e necessitano comunque di Montagnana: “saremo costretti quanto accolgono tutti quegli studenti un periodo di formazione lavorativa. “esodati” che non hanno trovato una Per contro, pescare dall’offerta a tagliare corsi” collocazione congeniale nel mondo dei cfp, è un buon sistema per essere competitivi da subito ed avere un ritorno immediato. Per dell’istruzione statale. E’ forse la prima volta che si riesce ad organizzare uno questo i manifestanti armati di bandiere e fischietti hanno distribuito la fotocopia di un’intervista rilasciata da Luca sciopero con il massimo delle adesioni e dell’unione tra i Zaia quando era ministro dell’Agricoltura e candidato per partecipanti. Non è un segnale da sottovalutare”. la presidenza della Regione. In ogni caso la soluzione al problema sembra tutt’altro Nel testo è stata sottolineata una dichiarazione dove che vicina. Per l’assessore regionale Donazzan il danno va affermava che “il Veneto senza la formazione professiona- imputato al patto di Stabilità che impedisce di spendere. le non sarebbe la regione che è”. In ogni caso i 5 milioni L’assessore si è anche dichiarata disponibile a manifestare di euro in meno per il prossimo anno scolastico rischiano contro chi difende e sostiene il patto di stabilità. di mettere a durissima prova il funzionamento delle scuole Ma i tempi burocratici e il continuo scaricare la responprofessionali. sabilità tra istituzioni rischiano di dilatare troppo i tempi A far sentire la propria voce di dissenso e timore c’è di intervento.
LA NUOvA CASA DEL vOLONTARIATO PADOvANO TAGLIO DEL NASTRO PER IL CSv
“L
o spazio di tutti può essere realizzato solo con l’aiuto di tutti”. Questo potrebbe essere lo slogan per la nuova sede del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova di via Gradenigo 10, su un prestigioso stabile comunale da poco restaurato e inaugurato il mese scorso. I locali assegnati, per una superficie di 400 mq circa, sono affidati al Csv per un periodo di 6 anni in comodato oneroso più gli oneri di gestione. Il Centro in questa nuova sede continuerà, ad erogare gratuitamente, grazie alle somme messe a disposizione dalle fondazioni bancarie, servizi di formazione, informazione e consulenza, a cittadini ed associazioni. E’ previsto inoltre che nei prossimi mesi il Csv emani un bando di assegnazione degli spazi alle associazioni padovane. “Con questo accordo Comune di
Padova e Csv - afferma il presidente Giorgio Ortolani - hanno voluto dare significato alla necessità di mantenere innervato ed attivo il territorio mediante la presenza sempre più attiva delle associazioni. Una scelta che in questo luogo ha anche il significato di rivalutare un quartiere della città che negli ultimi tempi ha subito un certo degrado, mentre oggi, con la presenza in loco di grandi associazioni quali Avis, Ceav, Beati i costruttori di Pace, Per una nuova Vita e appunto il Centro Servizio Volontariato. La speranza è che divenga un luogo positivo di impegno civile e sociale. L’identificazione della sede è stata soprattutto possibile grazie all’interessamento dell’assessore alla partecipazione Silvia Clai, del presidente e del vicepresidente del Coge Veneto Giovanni Guglielmi e Marina Bastianello”.
Lesionato dal terremoto
riapre il museo di cervarese s. croce
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ra stato lesionato dal terremoto della scorsa primavera. Dopo i lavori di consolidamento realizzati dalla Provincia riapre il castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce. “È per noi motivo di grande orgoglio restituire il castello al territorio e ai cittadini – ha detto la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani – In un momento di forte difficoltà e incertezza, abbiamo voluto assicurare gli investimenti per conservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Il complesso, assieme al Museo del Fiume Bacchiglione, rappresenta infatti un elemento distintivo del territorio e un simbolo per la comunità tutta”. La riapertura del castello ha coinciso, con la tradizionale festa di San Martino. Il sito, infatti, è intitolato allo stesso santo patrono a cui era dedicata l’antica chiesetta campestre. E.M.
Spazi Spazi Aperti aperti 21 11 Le iniziative nel padovano Il progetto educativo Liberambiente coinvolge ragazzi e famiglie con esperienze alla portata di tutti
Albero e capanna “eco-friendly” Un Natale all’insegna del riciclo - riuso dagli adobbi all’albero, senza scordare l’ecopresepe preparato in una scatola
Marco Calaon: “Stavolta siamo pronti a tornare se non avremo delle risposte”
di Emanuele Masiero
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n Natale all’insegna del risparmio e dell’ecologia, passando attraverso al riutilizzo dei rifiuti. E’ questa l’idea che è venuta agli operatori del progetto educativo Liberambiente proposto da Padova Tre in collaborazione con la cooperativa Ecofficina. Il primo appuntamento è stato fissato a Piove di Sacco nei giorni scorsi nel quartiere Sant’Anna in occasione “dell’ecopresepe in scatola”. Un concorso di presepi realizzati con materiali di riutilizzo. Per tutto il giorno, gli operatori di Liberambiente hanno aiutato bambini e genitori a realizzare parti del presepe utilizzando ogni sorta di rifiuto che comunemente troviamo in casa nostra. Bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica, rotolini della carta igienica e via così. Il tutto per costruire piccoli oggetti come statuine o addirittura ornamenti, come ad esempio il manto erboso alla base del presepe. Le famiglie hanno così imparato a produrre oggetti riciclati per poterli riprodurre su larga scala anche in casa in piena autonomia. Il secondo appuntamento invece, si è tenuto a Cartura dove le famiglie hanno appreso come realizzare addobbi natalizi e ornamenti per l’albero di Natale sempre
con l’utilizzo di materiali di scarto. ”Liberambiente è un progetto di educazione ambientale attivo ormai da molti anni che ha avuto una crescita costante – ha spiegato Annalisa Ferrari, responsabile del progetto – Lo sforzo dei nostri operatori e la buona volontà dei bambini, ci hanno permesso di proporre attività sempre nuove e questi laboratori ne sono un esempio. Non ci limitiamo più a dire ai bambini come differenziare correttamente i rifiuti. Ormai siamo ad una fase ancora più avanzata e stiamo spiegando come riutilizzare i materiali di scarto per dare vita a nuovi oggetti”. Da quest’anno, Liberambiente significa anche energia. Non solo rifiuti quindi, ma anche conoscenza e corretto utilizzo delle energie alternative. Un esempio? Nelle scuola dei Bacini Padova 3 e 4 aderenti al progetto, si tengono dei laboratori in cui i bambini possono mettere in funzione delle ventole con dei piccoli pannelli fotovoltaici. Oppure trasformare un limone in una batteria grazie a zinco e rame. E ancora, accendere un led o far bollire l’acqua con l’utilizzo dell’idrogeno. “Le novità che stiamo proponendo hanno già avuto un successo enorme – continuano i responsabili – La capacità di apprendi-
A fianco un presepe in scatola costruito con materiali di riciclo, sotto alcuni dei lavori realizzati con il progetto Liberambiente della cooperativa Ecofficina mento dei più piccoli è impressionante e ci permette di diffondere la cultura del rispetto totale per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta differenziata è già una prassi consolidata per i nostri figli. La nuova sfida sarà far capire loro anche l’importanza delle energie rinnovabili per rispettare l’ambiente”. Per il 2013 inoltre sono in arrivo altre novità interessanti. E come d’abitudine per il progetto Liberambiente saranno attività altamente interattive, perchè lo stile di base è di imparare con lezioni pratiche. Nasce così una rappresentazione teatrale che prende spunto del libro “La storia dell’immondizia”, un’opera in parte a fumetti, recentemente pubblicata proprio grazie all’esperienza nel campo della gestione rifiuti. Durante la rappresentazione teatrale, i bambini dovranno partecipare attivamente anche attraverso momenti ludici.
GRUPPO D’ACQUISTO bOOM DI ADESIONI
I
l gruppo di acquisto del pellet nella bassa padovana ha avuto un successo lusinghiero. L’iniziativa, messa in campo dallo sportello energia gestito da Legambiente con Padova Tre, è al suo primo anno di vita. Un’idea nata sulla scia del successo dei gruppi di acquisto legati al fotovoltaico e al solare termico. “L’esperienza è stata assolutamente positiva e siamo riusciti ad approfondire le conoscenza del territorio sotto il profilo del consumo energetico del pellet e fornire un servizio “chiavi in mano” con prodotti di assoluta qualità – ha spiegato Federico Gianesello di Legambiente – Il pellet è un combustibile ecologico sempre più utilizzato nelle nostre case e con questa iniziativa abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini della bassa. E’ molto interessante vedere come il fuoco, la più antica fonte di riscaldamento, torni ad avere un ruolo fondamentale nel panorama del consumo energetico sostenibile e viene sempre più promossa anche attraverso incentivi e agevolazioni”. L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossimo con importanti novità e miglioramenti: non si tratterà più di un gruppo d’acquisto di pellet, ma saranno inclusi altri servizi e offerte legati a questa nuova forma di riscaldamento. Per questa prima edizione, i cittadini di ogni Comune avevano un centro di acquisto predefinito, scelto sulla base di determinate caratteristiche per garantire qualità e prezzo calmierato. “L’utilizzo del pellet come forma di
Piace il Gas per il pellet riscaldamento è un fenomeno ben radicato in provincia di Padova – ha continuato Gianesello – del resto, l’Italia è il principlae consumatore di pellet a livello europeo. La nostra produzione non è sufficiente e spesso acquistiamo pellet da Austria e Germania. Per questo è importante non fermarsi solo sulla valutazione del prezzo di vendita, ma anche sulla qualità”. Il lavoro dello sportello energia è andato proprio in questo direzione: riuscire a selezionare aziende in grado di vendere pellet di alta qualità al miglior prezzo. “Non si tratta solo di una questione di rispetto dell’ambiente – ha concluso Gianesello – un pellet di qualità scalda di più e produce meno cenere che si trasforma in meno ore di pulizia della stufa e meno manutenzione straordinaria. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio”. Per chi volesse restare informato sugli sviluppi del progetto può contattare lo Sportello energia al numero verde 800.238.389 o visitare il sito web www.energiacomune. E.M. org/padovatre.
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22 14 Noi e gli altri La testimonianza di un giovane sacerdote Una lettura alternativa delle festività
Il Natale degli ultimi visto da don Alberto
“Potrà essere un periodo ricco di valori che ci fa riscoprire la bellezza del dono gratuito” Padova si prepara a vivere un Natale più sobrio, occasione per non dimenticare chi vive in condizioni disagiate e precarie
di Manuel Glauco Matetich
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l Natale è alle porte e, malgrado la crisi, a Padova non mancano acquisti e nastri colorati. Accanto alle luci che illuminano le strade esiste però un’altra città, sconosciuta ai più, perché umile e silenziosa: è la Padova dei poveri. Giovani o anziani, italiani o immigrati, sono persone che non hanno famiglia, non hanno casa, non hanno un lavoro per mantenersi o un medico che li possa curare. Ma nonostante ci siano ancora molte persone fortunate che riescono a permettersi di comprare enormi quantità di regali costosi, senza minimamente badare a quanto effettivamente paghino per comprarli, il prossimo Natale sarà all’insegna dell’austerità per la maggior parte degli italiani: due su tre spenderanno meno per le feste che si avvicinano e i budget pecuniari riservati ai regali natalizi saranno
tagliati del ben 34%. La crisi economica ha “desertificato” il centro cittadino di Padova, che si prevede rimarrà vuoto anche nei giorni clou dei regali, quelli che vanno dall’ultima domenica di Avvento alla Vigilia di Natale. La nascita di Gesù bambino vedrà anche quest’anno il colore della malinconia, e in molti casi purtroppo anche della disperazione, negli occhi di molti nostri cittadini, e la gravità di una situazione economica per nessuno facile. E’ un Natale povero, è inutile negarlo e continuare nel solco dell’ipocrisia e dell’ostentamento di una ricchezza che pare sparita. C’è chi rischia il lavoro, chi non ce l’ha e ha poca speranza di trovarlo, chi festeggia con i sensi di colpa di chi spreca denaro forse domani utile in altro modo. E’ un Natale triste, forse il più triste
che molti, anche i non più giovani, oggi ricordano. Eppure c’è da chiedersi: che cos’è il Natale? Un periodo di pazze spese commerciali e un periodo di spensieratezza e distacco dai problemi del mondo? E se invece fosse un periodo di semplicità, un periodo di riflessione, un periodo di valori? “Questi ultimi non hanno un prezzo e un’economia, - ci racconta don Alberto Merolini, giovane sacerdote padovano eppure possono essere la chiave per vivere un Natale non più povero ma sobrio, non più triste ma pieno. Pieno di quel dare, di quel regalare in termini di affetto e calore che richiama a quello del vero Spirito di Natale. L’augurio che si vuole quindi sperare alla città tutta è di vivere felicemente questo Natale 2012, un Natale che sia di
valori e di vere speranze”. “Sappiamo molto bene che per le famiglie sarà un Natale ancora più magro rispetto agli anni scorsi, - continua don Alberto - a causa principalmente della crisi nazionale che ha provocato una valanga di rincari su tutti i settori, e molta povertà. Sarà comunque un Natale ricco di valori. Quelli in fondo non sono mai mancati in moltissimi padovani, per i quali la famiglia è rimasta il nodo centrale di tutta la comunità cristiana. Il modo più giusto per adorare Gesù è quindi quello di spogliarmi anch’io di pretese, di onori e obiettivi di ricchezza e potere. Dobbiamo iniziare a vivere il Natale per quello che è veramente: non solo la festa della nascita di Gesù Cristo, ma come un giorno dove stiamo insieme allegramente alle persone a noi care, riscoprendo i valori
della famiglia, dell’amore, dell’amicizia, della carità, e del vivere. E pensando magari anche a chi è meno fortunato di noi, e di questi tempi non bisogna tanto sforzare la mente pesando a paesi come l’Africa, perchè anche vicino alle nostre belle case addobbate c’è qualcuno che soffre per motivi simili alle popolazioni africane”. Conclude il sacerdote: “Il modo più giusto per vivere il Natale è percorrere le strade dove gli uomini sono piccoli e segnati da piccolezze. Forse questa crisi economica che spegne le insegne, blocca le vendite, fa perdere posti di lavoro e pian piano impoverisce i più poveri, è una buona occasione per conoscere chi è veramente Gesù e incontrarlo nella vita, in chi è diventato ancor più piccolo perché povero, in chi ha perso privilegi, sicurezze e certezze”.
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Scuola 24 12 Mondo scuola L’intervista Dino Scantamburlo, docente padovano di lettere
Istruzione e formazione “investiamo sul futuro” di Manuel Glauco Matetich
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erenne è il dibattito sulla scuola, specie negli ultimi due decenni che hanno visto il susseguirsi di riforme e di controriforme, lasciando disorientati i docenti, gli studenti e le famiglie. La riforma proposta dal ministro Berlinguer, approvata dal Parlamento, è stata bloccata dal successivo Governo; la riforma Moratti è stata approvata e poi fermata dal Governo che è venuto dopo; sono seguiti i piccoli aggiustamenti di Fioroni e i pesanti tagli economici e riorganizzativi del ministro Gelmini. Ma, a che punto siamo? Lo chiediamo al professor Dino Scantamburlo, docente padovano di italiano. “Le lamentele di docenti e di famiglie crescono, perchè le risorse economiche messe a disposizione delle scuole dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni calano vertiginosamente: le famiglie devono metterci di tasca propria, se vogliono che i figli continuino a fruire delle attività integrative, di attività laboratoriali, di qualche servizio aggiuntivo che pareva divenuto strutturale, ma che ora l’ente pubblico non finanzia. I Comuni sono chiamati a pagare se viene inserito un docente in più nelle scuole dell’infanzia o i docenti di appoggio e di sostegno nella scuola primaria. I bilanci delle scuole dell’infanzia, private e paritarie, sono sempre più in rosso. Addirittura, nelle scuole pubbliche mancherebbero soldi per l’acquisto di cancelleria, gessi, carta igienica(!). I presidenti delle Province hanno minacciato di non riscaldare più le aule delle Scuole superiori, perché privi di fondi per pagare il combustibile”. Non crede prof. Scantamburlo che la stretta sulle esorbitanti spese pubbliche, ovviamente pagate dallo Stato con i soldi dei cittadini, debba riguardare anche gli sperperi nel mondo della scuola e più in generale dell’istruzione? “Certo, in tempi di “revisione della spesa”, anche nella scuola vanno corrette storture ed eventuali sprechi. Vanno valutati seriamente, però, l’impegno e la qualità delle prestazioni di ciascun operatore (docente e non docente), premiando quelli validi e obbligando a correggersi quelli meno disponibili, e magari prevedendo differenze salariali rapportate alle competenze e disponibilità di ciascuno. Ma si deve procedere con l’idea che in un Paese moderno la scuola dev’essere l’ultimo settore nel quale tagliare o ridurre la qualità e le opportunità da procurare ai cittadini di domani. Anzi, si deve investire per essa anche in tempi di vacche magre, perché facendo così, si pongono le premesse concrete per la crescita e per lo sviluppo di domani. E ciò vale, in particolare, di fronte all’attuale dramma della disoccupazione giovanile anche in questo territorio dell’alta padovana”.
“In un Paese moderno la scuola deve essere l’ultimo settore nel quale ridurre le opportunità”
Dino Scantamburlo, padovano, docente di italiano
Si continua a dire che la scuola è troppo distante dalla realtà del lavoro. E’ realmente così, secondo lei? “Parlare di scuola significa parlare di educazione, di fornire saperi e competenze, ma anche di formazione al lavoro: oggi serve, sia ai nostri Istituti Tecnici, sia ai Licei un rapporto costante tra apprendimenti e mercato del lavoro. Una rete di collaborazione permanente con le associazioni delle categorie economiche artigianali, industriali e del commercio, come di quelle agricole, dei settori direzionali e dei servizi si impone, se vogliamo che il giovane diplomato e il laureato possano tornare a dare un senso motivato e finalizzato al loro impegno di studio e aspirare a un lavoro che sia in qualche sintonia con il percorso scolastico effettuato. Alcune ricerche avanzate evidenziano che la scuola non appare più il luogo nel quale si apprende tutto quello che serve e per tutta la vita. Ma è bene che essa si concentri sui saperi essenziali e che deleghi il resto alle opzionalità del curriculum scolastico e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Essa dovrebbe pensare ad incentivare la didattica laboratoriale che non si fa soltanto nel laboratorio; a generalizzare forme di alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti, anche per quelli liceali; ad assegnare spazio adeguato alle attività di orientamento”. La crisi economica che il nostro paese sta vivendo ha portato molti giovani a rivalutare l’effettiva “spendibilità” lavorativa del titolo di studio acquisito negli istituti tecnici e professionali. In queste scuole si impara un lavoro. Che ne pensa? “Ritengo sia doveroso cambiare la nostra foma mentis. Non possiamo più tenere la formazione professionale all’ultimo gradino dell’istruzione e della considerazione sociale: abbiamo bisogno ancora del settore manifatturiero, purchè sia di qualità e capace di competere nei mercati internazionali. Il mercato e le aziende cercano pure tecnici preparati ed esperti, capaci di svolgere, in modo rinnovato e qualificato, quelle professioni di un tempo, che abbiamo abbandonato. Non possiamo dimenticare che in questo ambito, il nostro territorio vanta una storia di operatori artigiani e tecnici che hanno raggiunto risultati straordinari negli ultimi sessant’anni e che – se lo vogliamo - potrebbero non diventare soltanto un nostalgico ricordo”.
Cultura provinciale 25 15 Verso Natale Le Pro Loco del cittadellese propongono uno speciale percorso a tema
Anche il presepio finisce on line
soul & gospel
La tradizione trova spazio anche su internet grazie alla Diocesi, ad Abano una mostra a tema di Laura Organte
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’è chi si prepara mesi prima e chi gira per l’Italia – e non solo - alla ricerca della statuina perfetta, attingendo ad una tradizione centenaria, che a Padova, si declina in una moltitudine di mostre, concorsi e iniziative. Quella del presepe è una consuetudine natalizia per molti ormai irrinunciabile, ma per altri diventa una vera e propria forma d’arte. È proprio per mantenere viva questa consuetudine, simbolo dell’espressione religiosa ma anche rappresentazione della quotidianità del lavoro e del vivere familiare e di una comunità, che la Provincia di Padova promuove ogni anno “L’antica tradizione del presepe”, contenitore di varie iniziative dedicate. A partire dall’ormai consolidata rassegna “Presepi online”, realizzata in collaborazione con Diweb e la Diocesi di Padova, a cui possono partecipano parrocchie, comuni, enti ed associazioni che dovranno inviare tre foto di presepi in formato jpg, risoluzione 72 dpi, all’inidirizzo presepi@diweb.it. Le foto vengono pubblicate e votate sul sito www.
diweb.it. C’è poi il concorso “Il presepe più bello della provincia”, giunto alla 7° edizione, in collaborazione con l’emittente Telenuovo, che prevede la messa in onda nel corso dei telegiornali delle riprese dei presepi più belli e caratteristici del territorio segnalati dal pubblico e poi votati nel sito www.tgpadova.it. Da non perdere poi la “Mostra di Presepi e Rassegna d’arte natalizia” organizzata dell’Associazione culturale “Amici del Presepio” di Abano in collaborazione con l’UNSI di Abano Terme. La mostra sarà visitabile dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 ad Abano in Via Matteotti, 3 (fronte Piazza dei Caduti - zona Municipio). Orari d’apertura 9.30-12.00 e 15.00-18.00 (ingresso gratuito). Ma per avere un quadro completo dei più belli e originali allestimenti della Natività dovuti al lavoro di artisti e artigiani del territorio, basta consultare l’opuscolo della “Strada dei presepi dell’alta padovana”, realizzato con rinnovato entusiasmo dal Con-
eventi e mostre
a cura di Laura Organte
“LO SCHIACCIANOCI” AL GEOX Un classico assoluto del balletto - il debutto in Italia risale al 1938 – e del Natale, rivisitato in chiave moderna: in scena il 25 dicembre al Gran Teatro Geox “Lo schiaccianoci” del Balletto di Roma, nella nuova elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim per la coreografia di Mario Piazza, con la partecipazione straordinaria di Andrè de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto. Una rivisitazione che propone la riscoperta dello spirito originale del racconto di E.T.A. Hoffmann.
CARLOTTO, NOIR AL VERDI Nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Verdi, in scena dall’8 al 13 gennaio lo spettacolo “Oscura immensità”, una produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta Romagna Teatri. La pièce è tratta dal romanzo “L’Oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, che ha curato la versione del noir ed è interpretata da Giulio Scarpati, attore molto amato dal grande pubblico, e Claudio Casadio, per la regia di Alessandro Gassmann. Per maggiori informazioni e dettagli sullo spettacolo e sulla prenotazione consultate il sito internet del Teatro Stabile del Veneto.
PENSIERI PREZIOSI A S. ROCCO Giunta oramai all’ottava edizione, Pensieri Preziosi la rassegna dedicata alla gioielleria contemporanea, quest’anno presenta 6 artisti provenienti dalla lontana Estonia appartenenti tutti all’Accademia d’Arte di Tallinn, in mostra all’Oratorio San Rocco fino al 27 gennaio.Le opere esposte ci permettono di indagare e inoltrarci in gioielli la cui materia plasmata e lavorata dagli artisti, in un binomio ancestrale tra spazio e tempo, dà voce al trascorrere inesorabile e infinito del tempo, alla natura e a storie dimenticate e lontane.
Concerti di Natale al Centro Altinate
S Tempo di presepi, numerose le iniziative dedicate alla tradizione sorzio Pro Loco del Cittadellese, nato come realtà locale e arrivato, oggi, a coinvolgere ben 7 province venete. Si tratta di un percorso che tocca chiese e oratori, piazze e borghi, per censire le migliori rievocazioni della notte di Betlemme, anche con rappresentazioni a personaggi viventi.
Nel compiere questo itinerario regionale, si possono ammirare modelli presepiali di grande bellezza e suggestione: classici, moderni, orientali, popolari, in un trionfo di luci e un tripudio di colori; con figure mobili ed elementi veristici che riproducono scene di vita collocabili ai tempi di Gesù o a un passato più recente.
i rinnova anche quest’anno l’appuntamento con i grandi interpreti della musica soul e gospel. Una nuova formazione arriverà direttamente dagli Stati Uniti d’America al Centro culturale Altinate per il concerto di Natale del 27 e 28 dicembre l’incontro con la musica gospeloriginale che ogni anno vede protagonista una formazione doc di musicisti e cantanti americani di grande fama e qualità. Negli scorsi anni si sono esibiti artisti come Earl Bynum, autore e direttore del coro Virginia Mass Choir, insignito dell’importante riconoscimento “Group of the Year” e “Best Ensemble” agli Hampton Roads e WBSK Music Awards, il gruppo degli As We Are con Cora Sister Armstrong, una delle voci più appassionanti e straordinarie della scena gospel, Wanda Trent-Phillips , “la miglior voce femminile americana dell’anno” ed il gruppo dei Purpose. L.O.
Gran Teatro Geox Concerto di Capodanno con il popolare cantante
Brindisi al nuovo anno insieme a Gianni Morandi M
orandi torna sul palcoscenico a quattro anni dalla sua ultima esibizione live, per regalare al pubblico padovano uno spettacolo che va oltre il concerto, una notte di Capodanno indimenticabile. Teatro dell’evento sarà il Gran Teatro Geox, che per l’occasione offrirà agli spettatori un cenone buffet a partire dalle ore 20. Lo spettacolo inizierà alle 22.40 e a mezzanotte non mancherà il tradizionale brindisi con fantasia di dolci e vini. Un concerto evento unico in cui l’artista bolognese, accompagnato dalla sua band, metterà come sempre sul palco prima di tutto il suo cuore e poi, come una magia, ogni volta unica, il suo eccezionale repertorio. Dopo l’apparizione in Arena a fianco di Celentano e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un’occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico. Gianni Morandi, solo per una sera, torna a essere non un monumento della musica italiana, ma il suo cuore pulsante. Straordinari i numeri che raccontano la carriera di un cantante, attore e conduttore televisivo che ha attraversato la storia dello spettacolo italiano: 38 album pubblicati per 560 canzoni incise, 80 in 4
Gianni Morandi torna a padova per festeggiare il Capodanno lingue diverse e 59 arrangiate e dirette da Ennio Morricone. 44 i brani firmati come autore. Nel suo repertorio compaiono 203 autori e compositori. Ha venduto 50 milioni di dischi, tenuto 3500 concerti in Italia e 400 live all’estero, in più di 40 nazioni. Non sorprende dunque che, a quarant’anni dal primo grande successo “In ginocchio da te”, pochi minuti dopo la diffusione della notizia il telefono ini-
ziasse già a squillare, con richieste per i biglietti da tutta Italia e non solo: in Calabria, a Torino, nelle Marche, in Slovenia, a Roma, la passione dei fan di Gianni Morandi non conosce limiti. I biglietti, che prevedono anche il buffet e il brindisi di mezzanotte, sono in vendita a partire da 92 euro online al sito www.zedlive.com e www.granteatrogeox.com e presso le prevendite abituali in tutte le città italiane. L.O.
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vvicendamento in panchina in casa biancoverde dopo le dimissione di di Walter Lotto mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighieestosa conviviale in seno alla ro, dopo un summit a cui hanNalin, al ristorante Distillerie c Lasciatevi trasportare ai tempinodegli antichi romani, pro- LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato dellanevita partecipato il presidente a Cagnola di Cartura, a sig I nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. vando i tipici rituali termali dell’epoca romana - naturalAdriano Bollettin con i suoi più 56ma stagione agonistica consecu Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra per sperimentare mente à la Loipersdorf! Vi invitiamo stretti collaboratori: il direttore passa agli archivi segnalando giova sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile un’esperienza di benesseregenerale unica Renzo nel nuovo Scolaro bagno e il ressanti prospettive future. Il pluri che dona vitalita’ e nuova energia. diesse Dario Salvan. di stagione è Giovanni Sergiano, Fate richiesta romano completamente ridisegnato. Il Conselve dopo le ultime Due Carrare già campione italiano per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro ATRIOLUM - Dar spazio all’anima sconfi tte è precipitato al petra i piccoli amatori dell’Udace, c biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La “Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano nultimo posto nel girone C di categoria G6 si è imposto 10 vo bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amo- gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per promozione. “Dopo le ultime vittorie per il G1 Nicolò Berto men L’amore re!” - questo lo sapevano bene prestazioni gli antichinegative romani.Bonifacci La cultura coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. femminucce ha brillato Sara Togn e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chiatermale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema ci ha comunicato la sua intencon 5 successi. mavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo importanza in epoca romana, ed e’ diper questo motivo zione lasciarespiega Dario che “Per la prossima stagioneIl presidente stimolarviAriano a godereBollettin della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” Salvangià quindici giorni fa per il diesse Massimo Berto- ci as avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi avevaUna datonuova le dimissioni in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi l’esplosione di Riccardo Sabbion, riproporla con i rituali del tempo. areama lounge cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale. del momento negativo le abbiamo accettate”. di Conselve, mai vincente ma ta per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tutto protagonista e piazzato in questa sottolinea Salvan -da quindi conosce l’ho visto molto entusiasta della chance Positivo anche il percorso degli e atmosfera totalmente rilassante.- Lettini separati tende, un l’ambiente, Liberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spala disposizione e gode di tutta la nostra fiducia”. La società non lascerà nulla di intentato guidati dall’ammiraglia da Michele Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla le la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’. per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima lami, la palma del migliore spetta della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garansessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta. al secondo anno Emanuele Bariso W.l. tiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di S. Martino di Lupari, con uno spri
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I bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magicamente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, troverete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici. • Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping natalizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini. • Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno. • Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loipersdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline innevate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.
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Fatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti. La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.
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e società si equilibrino a favore del benessere globale”. Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione? “Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla nazionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fino a 30 anni, vorrei tentare di
“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissimo. Giochiamo contro le tre squadre “di casa” Danimarca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vincere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni
mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”. Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige? “Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere
Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fisicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infine sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fiera”.
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LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO L’intervista La campionessa Elisa Camporese racconta la sua avventura Nalin celebra le vittorie dei miglioripadovana atleti
la tesi sogno i Mondiali” per“Dopo i neo campioni
a Cartura clan-destigillo della utiva che ani di inteivittorioso atleta di ciclocross che nella olte, 2 le ntre tra le non (G3)
ha detto spettiamo talentino ante volte annata”. esordienti, e Zangiroa di diritto on, che a int regale
Elisa Camporese con la tesi di laurea
di Graziano Edi Corazza
E
lisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie milita nel Tavagnacco di Udine, numero 10 della Nazio- proposte”. Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma primi? nale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e Cosa vi manca per superare il Torres? “In questo momento la classifica dice che siam primi, su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato moltissime soddisfazioni, non le ha poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, ancora dato la visibilita’ che merita. sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un TaCi parli della tua laurea e del contenuto della tesi? “Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere vagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere allenarmi ogni Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thinking sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo ha battutosostenibilità tutti laureandosi campione pro- vitati, è statadavvero anche unico. l’occasione per il gli saluto Nonostante infortuni stiamo proseguendo Green!”, ed ecoturismo. Ho affrontato il tema augurale per i tre allievi che terminata la travinciale. Tra i primi anni si conferma sprinattacco del campionato); e della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte a furia di vittorie e gol (miglior fila nelle giovanili esordiranno ter di razza Ivan Berto, 2 ele riportando sue vittoriepoie quest’ultima questo e’biancorosse motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff di sostenibilita’ ambientale prossima estagione tra gli juniores: Alessio tantissimi piazzamenti di spessore. E’ la trovare della società”. nell’ambito altri turistico. Il futuro deve obbligatoriamente Magarotto, passista scalatore Carrare ci sono per i prossimi mancata la vittoria nella categoria allievi ma In Nazionale dicheDue prospettive un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino difenderà i colori della Sandrigo sport Annon per questo la stagione deve considerarsi campionati del 2013 in Svezia? a favore del benessere globale”. gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio “La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen- monselicenseuscitiEmanuele i gironi pochiBiondi, giorni famentre e non e’ andata benissimo. Giotua prossima occupazione? Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e Danimarca, Finlandia, ti nei“Ilprimi dieci e alcuni in corse dure e “di casa” mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla na- chiamo contro le tre squadre il passista Domenico Scantamburlo si sono importanti, chi capisce di ciclismo saprà zionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o agliche ordini valutare l’importanza questo e poi, almeno fino a 30dianni, vorreirisultato”. tentare di qualifiaccasati carmi ai all’Andreotti femminile, Tecnoplat ha dimostrato può vincere contro chiunque La serata, popolata da almeno 200 indell’allenatore padovano Omar Benetton. Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi perche’ siamo capaci di prestazioni “di cuore” oltre che di
mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”. Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli? “Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al primo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella finale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Nazionale, l’esordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sostituita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”. Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta? “Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”. Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige? “Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere precisa
e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia prestazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”. Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qualcuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport? “Il Ct ha già fatto molto, a livello mediatico. Servizi su settimanali importanti, saluti in diretta dal ritiro, cose da tv. Per noi giocatrici, cose mai viste prima. Col tempo e con l’avvicinarsi dell’Europeo, secondo me, approfitterà ancora di più per far parlar di noi”. Hai anche un tuo blog, cosa ci scrivi? “Il mio blog è nato per gioco. Una mia amica grafica mi ha convinta nello scrivere su una piattaforma multimediale ed eccomi qui, in rete su: lasport.wordpress.com. Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fisicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infine sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fiera”.
trovi mezza di sport in più se non c’è spazio la sostituisci in tutte le altre edizioni con la mezza della pagina a bASSA PADOvANA. La Polisportiva si occupa della preparazione sodalizio sportivo tribano -però pozzonovo fianco, escluso il conselvano una collaborazione che porta bene
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Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo
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l comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione ufficiale delle squadre che compongono il settore giovanile della locale società che attualmente milita in eccellenza. Anche quest’anno, in un ottica di collaborazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attualmente 120 iscritti dai quali, alla fine della filiera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra. Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e
tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocente. Le squadre. Piccoli amici all. Luca Favaro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; responsabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allenatori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci. Walter Lotto
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti
E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione
Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani
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nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a
rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i
Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli
pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.
Il Veneto in primo piano 29 9 Il caso
Consumo del territorio: dati drammatici di Germana Urbani
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asterebbe un solo dato per dire stop alla cementificazione: secondo le ultime stime di Legambiente sulla testa di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfici artificiali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%. Basta spostarsi in auto lungo le direttrici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti
neWs
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e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere. Secondo studiosi e ambientalisti occorre un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi europei che hanno adottato precise normative di tutela fissando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualificazione. Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre
più in rosso, cercano di recuperare adoperando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, paradossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edificare anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto. Secondo quanto denunciato dalle associazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fino ad ora tra vent’anni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-
lioni di ettari, una superficie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che significa anche dirigersi velocemente verso la non autosufficienza alimentare.
legambiente: serve un patto per il territorio
opo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Veneto e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mitigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più difficili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio
corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fiumare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.
Territorio Veneto in primo piano 30 10 6 Il Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico
Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo di fortunato Marinata
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strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’Adriatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i procedimenti autorizzativi per prospezioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere già attive
nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico nazionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a
Roma e presso i governi della sponda balcanica, e chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro imboccare la strada dello sviluppo soste-
I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geograficamente”)
nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,
non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.
foto: roberto beani
AZZALIN E RUffATO “DALLE ESTRAZIONI SOLO DANNI”
Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato
sul futuro, non si gioca. 200 milioni di bambini oggi nel mondo soffrono la fame. Anche in Italia stiamo vivendo un periodo di difficoltà, ma per un bambino che non mangia neanche una volta al giorno, la vita non è difficile, è impossibile. Per questo è importante che tutti facciano qualcosa, basta veramente poco. Con soli 5 euro puoi contribuire subito a sconfiggere povertà e fame e a difendere i diritti dei bambini e dei più deboli.
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ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere
dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.
Il Veneto in primo piano 31 11 Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale
Anche in Veneto città intelligenti proiettata nel futuro Per puntare ad una nuova economia, dinamica, veloce e in collegamento con il mondo occorre un territorio smart! di Germana Urbani
Grandi città: a che punto siamo?
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ccorre dunque ripensare le città in modo da favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale, delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei trasporti. Occorre mettere in campo smart cities, città intelligenti, dove l’intelligenza è un percorso continuo di iniziative, di innovazioni, di capacità di muoversi in maniera sostenibile. Per ripensare i nostri ambienti urbani occorre incentivare i progetti che coinvolgono le imprese, le scuole, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici, e promuove il coinvolgimento delle PA nella sperimentazione e nell’applicazione dei risultati. E’ necessario, insomma, cominciare a pensare a forme di organizzazione della città che tengano conto della velocità dell’innovazione nell’epoca moderna. La progettazione urbana, sanitaria, economica si deve indirizzare alla lunga durata: è la società umana che si adatta al cambiamento e si prepara alla vita nel lungo tempo, per i nostri figli e per i loro figli. La città dove viviamo deve diventare sempre di più una rete di persone connesse attraverso infrastrutture: non strade e complanari ma infrastrutture internet. Per realizzare tutto questo, però, occorre l’implementazione della banda larga, condizione infrastrutturale fondamentale per poter pensare a qualsiasi progetto di smart cities. Anche in questo momento di profondi cambiamenti la Regione Veneto, che è stata protagonista del miracolo economico del Nord-Est, sta portando avanti un progetto di sviluppo di Smart Cities elaborato da Confindustria Servizi Innovativi Veneto, con il supporto di Between Group Spa, e che coinvolge la Regione del Veneto e tutti i comuni interessati per arrivare a definire degli obiettivi condivisi e dei modelli di sviluppo eco sostenibili ad alto contenuto tecnologico. Oggi sono in arrivo dall’Unione Europea, attraverso il Ministero dell’istruzione, 615 milioni di euro destinati alla ricerca. Due bandi del ministero dell’Istruzione sbloccherebbero 415mln destinati ai distretti tecnologici e ai laboratori, e 200mln alle smart cities. Sono risorse a disposizione e la nostra Regione si è dunque attivata perchè la gran parte di questi soldi sono destinati al Nord produttivo. Ma Smart Cities Veneto è un progetto nato già un paio di anni fa per valorizzare il potenziale d’innovazione della regione e delle sue imprese e che vuole essere una cabina di regia regionale per coordinare e stimolare le iniziative su questi temi: agenda digitale, banda larga e alfabetizzazione digitale che coinvolge tutti i settori, dalla Pubblica Amministrazione alla sanità, ai trasporti e al turismo. “In questi anni – afferma Marino Zorzato, vice
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Smart Cities Veneto è un progetto che valorizza il potenziale d’innovazione della regione presidente della regione Veneto - abbiamo investito sulla banda larga e sono in corso interventi per circa 40 milioni di euro. Abbiamo investito sulla formazione dei cittadini e sul superamento del “digital divide”, creando punti di accesso alla rete in 180 comuni veneti per arrivare a connettere il territorio. Abbiamo investito sulle infrastrutture di interoperabilità e cooperazione applicativa per favorire la condivisione e lo scambio tra operatori pubblici e privati; poi ricordo il nuovo portale “open data”, il bando sul cloud computing. Nei prossimi anni la Commissione Europea finanzierà molti bandi che avranno come obiettivo il ripensamento urbano intelligente. La Regione da oggi è pronta e ci sarà. La palla passa ora all’intero “sistema Veneto” che deve saper approfittare di queste opportunità”. Ad oggi quasi tutte le città capoluogo hanno iniziato dei percorsi per attuare la città intelligente ma gli interventi sono a macchia di leopardo. Il progetto, Smart Cities Veneto, nasce invece con l’intento di definire una road map delle iniziative che sia condivisa e razionale, ed assegna alla Regione il ruolo di coordinamento necessa-
rio per evitare ulteriori ritardi sul percorso della gestione intelligente delle città. Certo uno dei primi ostacoli da superare per generare futuro è il Digital Divide, o arretratezza digitale, Infrastrutturale. “Portare la banda larga nei luoghi dove gli operatori commerciali non sono incentivati ad investire è una priorità – afferma Gianluigi Cogo, responsabile della Community Network della regione Veneto - Ora si tratta di scatenare la competizione fra le Telco e gli operatori di connettività minori che possono offrire a cittadini e aziende formule contrattuali ad hoc in modo da garantire a tutti di entrare nel business digitale”. Va poi considerato il digital divide culturale che in Veneto investe sia le famiglie che le aziende. “Con un primo progetto – continua Cogo - cercheremo di aprire in ogni comune del Veneto uno o più centri di alfabetizzazione digitale. Come Regione mettiamo i fondi per l’acquisto dei beni (computer, connettività, affitto, ecc.) mentre i comuni sono liberi di scegliere gli insegnanti più vicini al territorio e più in linea con le esigenze dello stesso. Il secondo progetto ha messo a concorso le PMI incentivandole a migrare sul ‘cloud computing’. Il finanziamento mira a persuadere le aziende ICT del territorio e a spronarle verso quei paradigmi che sono il sostegno all’eCommerce e alla globalizzazione dei mercati digitali”.
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ra le città capoluogo alcune non hanno atteso ad avviare processi smat. Padova ha dedicato molta attenzione ai temi della smart health e della smart mobility. Il miglioramento e il ripensamento dell’organizzazione della rete sanitaria permette ai cittadini di prenotare visite specialistiche, pagare i ticket e ritirare i referti on-line in buona parte delle Aziende Sanitarie presenti in città. In previsione c’è anche la realizzazione a breve del “Fascicolo Sanitario Elettronico”. Per quanto riguarda l’area della smart mobility si è puntato sulla diffusione dei servizi informativi per l’utenza del trasporto pubblico locale e ed alla presenza di avanzati sistemi di bigliettazione elettronica. Verona, invece, punta al miglioramento del trasporto pubblico locale: pur essendo presente un sistema di bigliettazione elettronica di tipo avanzato (con carta contactless) è già allo studio un sistema per la pianificazione on-line dei percorsi. Nell’area della smart education si evidenzia una buona diffusione di infrastrutture digitali a disposizione delle scuole, personal computer, collegamenti wifi e lavagne interattive multimediali. Questo territorio si distingue per l’utilizzo di energie rinnovabili, con una potenza degli impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici pari a 18,9 KW ogni 1.000 abitanti. A Venezia è molto interessante l’implementazione dei servizi di e-government offerti dal Comune. Attraverso il sito dell’ente il cittadino ha la possibilità di consultare on line le proprie pratiche e controllarne lo stato di avanzamento, scaricare la modulistica ed effettuare il pagamento di alcuni tributi. Molto poco è stato fatto nel trevigiano e nel vicentino mentre nel bellunese si è investito in progetti eco sostenibili favorendo esperienze di produzione di energia idroelettrica grazie allo sfruttamento delle caratteristiche naturali del territorio e alla presenza di molti corsi d’acqua. Anche a Rovigo hanno sviluppato progetti legati allo sviluppo sostenibile: il risparmio energetico, la qualità dell’aria, l’adozione della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Sono inoltre già attivi anche in questo Comune i servizi di smart healt.
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Emergenza fiumi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?
Il rischio alluvione rimane alto Ruffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane di Mauro Gambin
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due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 novembre i fiumi si sono ingrossati per l’effetto combinato delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fiumi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pressione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 finirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente Bassa Padovana ha mostrato infiltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen- di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse- euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla stati gli interventi per contenere smottadel protocollo d’intesa con la Regione sul Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri avmenti e allagamenti dall’alto Cadore “Lo Stato calcolo degli indennizzi per il bacino di viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo fino a Feltre. Insomma, una situazione conferisca Caldogno, l’invaso che deve garantire la quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi ai governatori sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi su quanto sia stato realmente fatto in dei poteri speciali che la sicurezza idrogeologica del nostro rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo Regione per contenere le emergenze per intervenire” suolo non diventerà la priorità numero il presidente Zaia per accelerare il completamento degli esproprovocate dalle piogge. Dubbi, tra l’aluno dell’azione della Regione e del suo pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere Clodovaldo Ruffato, che come un fiume in “piena” ha sottoli- destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda- una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Quedalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapiun maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto suo iter, tanto che entro la fine del 2012 verranno completate damente su questo fronte, che significa meno cemento è più di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il finanziamento bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re- è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già finanziati”. Davide bendinelli, Popolo delle Libertà
“importante anche la manutenzione
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’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini burocratiche e della programmazione su larga scala degli interventi – ha commentato il Dario presidente della quarta comBendinelli missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom economico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - precisa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fiumi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazione dobbiamo affiancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - passa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.
Costantino Toniolo, Popolo delle Libertà
Gennaro Marotta, Italia dei valori
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“l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari” bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente Costantino della Commissione bilancio in Consiglio regioToniolo nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stanziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fine mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessario che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvione di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.
“basta polemiche, È il momento delle risposte”
o ai contrasti, ma intervenire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, all’indomani della Gennaro nuova emergenza idrogeologica. “Le Marotta polemiche - scrive Marotta - non impediscono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandoniamo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di intervento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spesso frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di allagamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.
L’opinione Matteo Toscani, Lega Nord
“servono risorse, usciamo dal patto di stabilità”
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vincolarsi dal patto di stabilità e realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione necesMatteo Toscani sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novembre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò definirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Veneto - prosegue - è una Regione che manda fiumi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfatte quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fine a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà definitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”. Dario bond, Popolo delle Libertà
“a belluno servono 5 milioni di euro”
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l Bellunese servono immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Dario Bond Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Silvano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Veneto Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellunese servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”
14 Cultura veneta
Cultura veneta 33
Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fino al 24 febbraio
La fucina delle idee di Fabrizio Plessi In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano di Alain Chivilò
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ell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fino al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’adozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il flusso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di lettura: un incessante e costante flusso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni. Un costante flusso creativo ben rappresentato in questa mostra con il fluire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i
Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione sorta di back stage di tutto quello che è il mio fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono lavoro. Da navigatore solitario, navigo in quee fluiscono in questo grande tavolo centrale, sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. termine improprio perché si tratta di una vera e In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire propria installazione, legata al luogo e all’am- come nasce il mio lavoro con tutto quello che biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz- c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una mostra privata, intima zo della Ragione che ci che diventa pubblica”. ospita. Il corpo centrale “Disegno tutto Nel suo studio ha è composto di 2 lunghe a matita su moltissimi progetti teche contrapposte, dei fogli di carta, nelle quali ho inserito ne possiedo di cui alcuni sono poi tutti i ripensamenti, le più di 6000” eseguiti site specific. prime idee, gli schizzi “Parlo sempre di e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima un piccolo iceberg composto di una mole imdell’opera. Le persone sono abituate a vedere mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. il lavoro che eseguo già finito e in questa sede Certi progetti si realizzano, altri no ma una ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una volta fissati sulla carta diventano parte di me”.
Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2
tibet cosÌ lontano, cosÌ vicino
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soggiorni, avvolgendo figuratamente i reperti e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la I sala intesa come porta d’accesso a questo mondo, seguono altre X inerenti alla disamina del “pantheon” tibetano. A differenza di come si potrebbe pensare, sono rappresentati a livello di culto diversi Budda. Una sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto modo d’approfondire questa religione, è nel vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Siddharta, Amitabha il Budda “Incommensurabile” della “luce senza fine”, Mandkesvara il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immutabile dell’Est”, Mahakala la versione buddista di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra a toccare altri aspetti meno conosciuti come la presenza della tradizione Tantrica che ricorre, inaspettatamente per noi occidentali, all’utilizzo di ossa umane come nella gabula, una
disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientificamente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bottega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine mentale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifico.
Capodanno a Rovigo
Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno
ittà come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fino al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti contemporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura non così semplice da comprendere, rispetto a certe facili mode d’adozione della religione buddista, fatta da qualche vip in passato, spinto più dalla novità di marketing personale che da un’approfondita disamina. A livello storico, come premessa, sono da considerare i rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a partire dal XIII secolo momento in cui Gengis Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolocinese, i numerosi doni fatti dai vari Dalai Lama agli imperatori succeduti e l’inserimento della lingua tibetana, fino al 1911, all’interno dei 4 linguaggi ufficiali parlati nell’impero oltre al cinese, manciù e mongolo. Completa questa disamina la presenza di un’interesante foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza dei buoni rapporti iniziali esistenti successivamente interrotti. Dal punto di vista espositivo, il visitatore entra immediatamente in simbiosi con i luoghi originali grazie a gigantografie dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi
Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico prestigioso. “Monumenta ad Agrigento è un’installazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contemporanee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’inserire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”. In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la progettazione e il relativo utilizzo? “Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e
coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo monaco, in alcuni strumenti musicali usati nei rituali, fino a un rosario con teschio ben raffigurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, vestiti, strumenti musicali, maschere divinatorie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i Mandala intesi come oggetti di contemplazione, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari Gau (corpo di Budda nel reliquario) che permettono di professare il culto stando lontani dai templi. Indossati a tracolla cadono sul petto come gesto di continua preghiera. Dunque un percorso espositivo che tiene sempre vivo l’interesse di noi occidentali estranei a questa cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida che permette una maggiore comprensione, grazie alla simpatica ma professionale spiegazione del curatore Màdaro. Al.Ch.
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i prospetta un grande evento per il capodanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fiera.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bruno Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimenticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta convivenza tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricaduta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire
il grande impatto che un evento di tale portata avrà sulla città”. Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’insegna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia. “La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia abbiamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Albertino e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”. Ro.Gi.
34 16 Cultura veneta Appuntamenti A villa dei Leoni di Mira, venerdì 21 dicembre
Quel giovane di nome Gramsci di vesna Maria brocca
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l Centro Studi Riviera del Brenta organizza, per venerdì 21 dicembre alle 20.30 in Villa dei Leoni a Mira, una serata dedicata ad “Antonio Gramsci a 75 anni dalla sua scomparsa” a cura di Davide Zuin, un giovane (classe 1986) dottore magistrale in Scienze politiche, che allo studio ha sempre affiancato la passione per la cultura in genere e la politica. La serata si snoda ripercorrendo quanto scritto nel suo libro “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci” dedicato al noto intellettuale, politico, giornalista, linguista e critico letterario italiano. “Capire, interpretare ed attualizzare Antonio Gramsci - spiega Davide Zuin che è anche presidente del Circolo Culturale Scorzè, associazione che opera nel territorio del miranese - è stato da sempre un compito non semplice per studiosi e politici, in quanto l’opera gramsciana si distribuisce nel tempo sotto forma di scritti molto diversi tra loro, dagli articoli di giornale, alle lettere personali scritte dal carcere, fino ai quaderni del carcere. Il periodo storico in cui Gramsci vive non è certamente avaro di stimoli, anzi, negli stessi anni il mondo vede un fiorire di dibattiti e di personalità che cambieranno per sempre la storia, nell’anno d’inizio del primo conflitto mondiale l’età dei maggiori leader mondiali è molto giovane. Nel 1914 Lenin ha 44 anni, Josif Vissarionovic Džugašvili (Stalin) 35, Roosevelt 30, Hitler
Una serata dedicata al libro di Davide Zuin: “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci”
LIBRI DA LEGGERE
DOMENICO MAISTO
Mi sono perso… ma ho trovato Dio STORIA D ’ AMORE , CATENE TRADIMENTI E POESIE
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Questo libro è stato scritto in un periodo particolare della mia vita. Separazione, depressione, perdita ingiusta della libertà, frustrazione, rimorsi, rimpianti e non vuol ferire nessuno ma solo condividere un percorso doloroso che può tornare utile a chiunque. Va letto immedesimandosi nell’au-
Il motto dell’associazione: “Idee per la cultura, cultura per l’ambiente” 25, Adenauer 38, Chirchill 40, Gandhi 45, Mao Zedong 21, insomma si rileva una generazione di personalità ritenute tuttora le più importanti per la formazione del pensiero moderno”. Per approfondire l’argomento si rimanda all’appuntamento ad ingresso libero organizzato in Villa dei Leoni. Una location animata da diversi eventi culturali proposti dai giovani del Centro Studi Riviera del Brenta, che è un’associazione culturale senza scopo di lucro che opera nel territorio della Riviera del Brenta e dintorni, dall’ottobre 2004, anche in collaborazione con Legambiente. Sono giovani che agiscono seguendo il motto “idee per la cultura, cultura per l’ambiente”, come i due settori in cui è impegnata l’associazione. Dal settembre 2010 a maggio 2012 il Centro Studi ha gestito inoltre, per conto del comune di Mira, l’Ecomuseo “Le Terre del Brenta”, che a breve verrà traslocato in Villa dei Leoni a Mira.
Nella foto piccola il relatore della serata Davide Zuin
tore e scoprire tra le righe quanto le sofferenze ci inducano a guardarci dentro e ad avvicinarsi all’unico bene immenso che tutti noi abbiamo: Gesù Cristo. Racconta attraverso un fitto scambio di lettere la storia di un uomo che ad un certo punto della sua vita apparentemente normale e felice si è perso ed ha cercato rifugio, amore e conforto sbagliando spesso strada.
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neWs Guggenheim a venezia
capogrosso, la forza di un tratto distintivo riconosciuto in tutto il mondo
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resso la sede di Peggy Guggenheim a Venezia si rende omaggio alla figura del pittore Giuseppe Capogrossi con una retrospettiva fino al 10 febbraio. Roma è la città iniziale e finale della sua vita, nato nel 1900 e deceduto nel 1972. Dal punto di vista rappresentativo la sua fama e celebrità nascono durante il passaggio nella decade tra gli anni ’40 e ’50 quando idea e inserisce nelle sue opere un segno che lo contraddistinguerà per tutta l’intera carriera: l’elemento a forma allunata o a sorta di forchetta nell’aspetto delle sue punte. Un vero e proprio “marchio” identificativo in ogni parte del mondo. La retrospettiva annovera oltre 75 lavori, in collaborazione con la Fondazione Archivio Capogrossi, che mappano il suo percorso creativo. Dalle opere figurative degli anni ’30, dall’ambientazione metafisica e mistica con I canottieri (1933), Il temporale (1933) e La piena sul Tevere (1933), all’astrazione delle finestre del decennio successivo, alla mostra presso la Galleria del Secolo di Roma nel 1950 che segna, con le prosecuzioni alla Galleria Il Milione di Milano e alla Galleria del Cavallino di Venezia, il passaggio a questa formasegno mai vista. Si prosegue al 1951 con la fondazione del gruppo Origine, assieme a Ballocco, Burri, Colla e la partecipazione come unico italiano alla mostra di Parigi “Véhémences Confrontées”. Frequenti furono i rapporti con Michel Tapié, Jackson Pollock, Sam Francis e Georges Mathieu. Lavori quali Superficie 399 (1961) e Superficie 449 (1962) conducono ad altre fasi della sua carriera con i rapporti con le Biennali di Venezia e San Paolo, gli Stati Uniti d’America e il noto gallerista Leo Castelli, fino agli ultimi grandi lavori del suo ultimo decennio di vita. Documenti storici e un video arricchiscono il percorso di Capogrossi che attraverso un tratto distintivo e originale è ricordato ancora oggi. Al.Ch.
18 Concerti e non solo Concerti e non solo 35
mille e ancora mille... 1027
pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012
il nuovo spettacolo di giorgio panariello “in mezz@voi”
«Avete collaborato con me a questo show – racconta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fino alle “primarie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora protagoniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e riflettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova. A Roncade è sempre di scena la buona musica
a”happY birthdaY neW age!”
Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands
eventi
emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografico ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPINE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTHDAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);
Teatro
i sigur ros, annunciano un nuovo brano ed una nuova struttura live che vedremo a Jesolo il 18 febbraio 2013
Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube. com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre
al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi, ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografica è una grossa sfida, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografia di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel
il nuovo romanzo di andrea ballarini, “il male degli ardenti” è nelle librerie Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifico si iscrive a Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa dapprima il copywriter per una mezza dozzina di agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior parte del tempo a Milano, contribuendo in modo significativo a ridurre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo “Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.
lo spettacolo postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!
live greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a verona Nato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longeva e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare
il libro
suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che finalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ultimo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!
lo spettacolo di eleonora abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al gran teatro geox di padova Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abbagnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici. I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il comunicato di Andrea Benesso, ufficio stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio 2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire, alla voce ed alla figura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografie saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo. Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno (Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di Torino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva (Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’ Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Balletto Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.
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i nostri Esperti DA CHE PARTE L’ECONOMIA AFFARI DIGIRA FAMIGLIA
A cura di Lorenzo Sartiè
L’Italia è in Violazione delvendita diritto di mantenimento e di visita, Mamma Pegaso e figli
ecco cosa fare per ottenere la giusta tutela
Valigie cartone. Italia in vendita, migliaia di A curadi dell’AVVOCATO aziende in fuga. FULVIA FOIS E’ un concetto crudo, sicuramente disarmante, ma è la verità. Sotto le sempre più Care lettrici edichiarazioni lettori, questo mese rispondo a un quesitoe rassicuranti di ripresa economica che per l’intensità delle problematiche rappresentatemi di rilancio industriale (in senso ironico), lanciate mi ha particolarmente colpito,e tant’è che,private, seppur per dalle autorità pubbliche talvolta da un periodo a questa parte parlando con gli stralci, ho ritenuto, con l’autorizzazione esplicita di imprenditori, vedo i loro occhi spenti, lo sguardo chi me l’ha inviato, di pubblicarlo. La lettrice Volo di basso attonito di chi non vede più un di futuro, Pegaso,elavoratrice a tempo parziale, madre due che ha avuto tutti i sogni infranti ed i sacrifi figli, separata da due anni e mezzo, privata dellaci gettati alle ortiche. Indignati per i privilegi della casa coniugale pur di giungere ad una separazione casta con i suoi fanta compensi, di tutti gli consensuale alla fine mai raggiunta e dunque definita sprechi e scandali quotidiani gli imprenditori in via soli,ormai giudiziale con una sentenza, denuncia il fatto sono dissanguati e senza più liquidità, che il marito ritardi sistematicamente di 10-15 giorni, senza nessuno che li aiuti. Non capiscono più rispettostiaalla data stabilita provvedimento del cosa succedendo, nonnel sanno più cosa fare, Tribunale, dell’assegno di mantenimento e e quel chel’invio è peggio non hanno la minima idea su cosail versamento fare in futuro, sonodelle stanchi, perso ometta del 50% spesehanno straordinarie, l’entusiasmo imprenditoriale, il gusto della sfida nonché non rispetti quanto stabilito in punto diritto di e di porsi in discussione sul mercato perché visita ritenendo sul punto di non essere obbligato a nessuno più l’aiuta al di là delle belle parole e farlo. Riferisce ancora la lettrice di non poter contare dei proclami. L’Italia ora è in vendita, il meglio sull’aiuto di familiari nel periodo estivo, risultando della nostra produzione per qualità e design che costretta negli ultimi tre anni, pur diormai mantenere il proprio non conosceva concorrenza, sta passando lavoro, a sostenere da sola i costi dei centri estivia senza colpo ferire ai nuovi magnati russi che dandodifondo ai propri risparmi perché: “decine ….il mio suon milioni si stanno comprando di stipendio non sufficiente coprire le spese del mutuo, aziende nel ènord Italiaache hanno il fiato corto. Basta fido non o une tutti mancato le speseunsanitarie, per lerinnovato attività sportive i costi pagamento per emettere ginocchio aziende relativi all’istruzione crescita in di due figli. L’assegno di leader del mercato, e renderle chi mantenimento è una necessità per facile arrivarepreda a fine di mese
senza angoscia.”
sostenuto da banche (spesso nazionali) non esita ad investire. Una tassazione ai limiti della schiavitù non ci rende più competitivi. I cinesi sostenuti Alla 27 ottobre 2012,conquistando quando mi haascritto dalledata lorodelbanche si stanno suon ladi mail citata, mamma Pegaso nonimportantissime aveva ancora miliardi di euro commesse ricevuto l’assegno di mantenimento del mese diitaliane, ottobre all’estero che prima erano prerogative settore nel quale eccelso. Oltre precisandomi che seabbiamo non fosse sempre arrivato entro la metà di ai cinesi, siamo dietro ai turchi, ed ai tedeschi. novembre si sarebbe venuta a trovare nella condizione dico tutti,oltre sostenuti loro Noi diTutti, vivere di stenti a doverdalle chiedere unabanche. sospensione no. E come ci siamo arrivati a questo punto? Una del mutuo. Prosegue ancora la lettrice dicendo: “temo piccola storiella giusto per far capire meglio… anche il fatto che mio marito, essendo imprenditore, Helga è la proprietaria di un bar che non è in dispone di risorse economiche e conoscenze che lo Italia, di quelli dove si beve forte. Rendendosi tutelano in sono già statadisoccupati “avvisata” conto checampo quasi giuridico tutti i suoie clienti sono due anni fa dal suo avvocato, in sede privata, che e che quindi dovranno ridurre le consumazioni non avendo la capacità economica di contrastarlo e frequentazioni, escogita un geniale piano di inmarketing, sede legale, potrebbero fare modo togliermie consentendo loroin di beredi subito pagare in seguito. Segna le bevute l’affi damento dei figli (che ora èquindi congiunto). Mi sentosu un libro il libro crediti (cioè ferita nellache miadiventa dignità di donnadei e di madre, da dei un debiti dei clienti). La formula “bevi ora, paga uomo che non accetta di essere stato lasciato e non si è un successone: la voce si sparge, gli fadopo” scrupolo di servirsi dei figli per ferirmi.” In punto diritto affari aumentano e il bar di Helga diventa il più di visita mamma Pegaso dice: “Inoltre lui non ha mai importante della città. Lei ogni tanto rialza i prezzi voluto conei naturalmente figli il periodo dinessuno vacanzeprotesta, stabilito delle passere bevande invisto sentenza e per svariati motivi, è capitato molte che nessuno paga: è un rialzo virtuale. volte Così che non li ha tenuti nei giorni in cui ancora. era suo compito o il volume delle vendite aumenta La banca lidihaHelga, riportatirassicurata a me per malattia, o altro. Gli dal girodiscussioni d’affari, le aumenta il fifatto do. notare In fondo, risk manager, fidoaè ho che idicono bambinii risentono del fattoil che garantito da tutti crediti eche bar vanta verso volte lui abbia altri iimpegni nonil possono stare con i clienti: il collaterale a garanzia. Intanto l’Uffi cio lui. La risposta è stata che, secondo la sentenza, lui ha
il diritto e non l’obbligo di passare i giorni stabiliti con i
Investimenti Fantasiosi & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia fiper gli. Alle mie proposte di “recuperare” i giorni in cui è e emettere un’obbligazione nuova fiammante impegnato e non può tenerli con se, si giustifi ca con i collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia bimbi sempre allo stesso modo. Dicendo che non Bond. I bond ottengono subito un rating di può AA+ comein quello della banca li emette, e gli tenerli altri giorni perché deveche rispettare la sentenza si accorgono che iletitoli sono di einvestitori di dire allanon mamma di far cambiare disposizioni fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. del giudice. “Conclude, ritenendosi una sciocca per Così, che rendono bene, tutti lii propri comprano. non averdato saputo tutelare responsabilmente figli, Conseguentemente il prezzo sale, quindi pretendendo ciò di cui hanno diritto e giustificando arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a questa sua omissione con il timore che ha per il marito comprare, attirati dall’irresistibile combinazione che non perdecon occasione, nei che pochirende contattitanto che e di un bond alto rating, ancora ci sono per organizzare gli spostamenti il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in dei giro bambini di aggredirla verbalmente anche in Bond. presenza per il mondo, si riempiono di Sbornia Un digiorno questi però, ultimi oltre tramite sms. A fronte allache banca di Helga arrivadiunquanto nuovo direttore che, visto che in giro aria di crisi, espostomi, pur sapendo di non poter c’è essere esaustiva, tanto per non rischiare le riduce il fi do e le considerato lo spazio a disposizione, non possochiede che di rientrare per la parte in eccesso al nuovo ritenere potenzialmente sussistenti (risulta necessari limite. A questo punto Helga, per trovare i soldi, un’analisi attenta del carteggio anche processuale) comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro i presupposti di molteplici azioni giudiziarie nei debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo confronti suo marito cheche ha ilsidovere, loro deidi disoccupati sono come ancheperaltro bevuti già indicato nelle mie due precedenti tutti i risparmi. Helga non è quindi rubriche, in gradodidi provvedere mantenimento in isentenza ripagare ilalfido e la bancastabilito le taglia fondi. Ilnei bar termini delstrada. 50% fallisceivieindicati tutti gliunitamente impiegatialsipagamento trovano per Il prezzo Sbornia(diBond 90%. La delle spese degli straordinarie solito crolla quelle del scolastiche, banca che li ha emessi entra sanitario in crisi nazionale, di liquidità mediche non coperte dal servizio e congela aimmediatamente l’attività: Niente più sportive…..) fronte dell’esibizione del documento
attestante l’avvenuto pagamento da parte sua. Sappia,
prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza. Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici incon ognigrandi caso, dilazioni che gli importi da Lei giàsiesborsati di pagamento, ritrovano potranno essere recuperati nella misura delnon 50% ora pieni di crediti inesigibili visto che lei può complessivo, anche ora, non essendosi prescritto più pagare. Purtroppo avevano anche investito Sbornia suiche quali ora perdono il 90%. il negli relativo diritto. Bond, Per quel attiene alla violazione Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi del diritto di visita, ribadisco di come sussista in capo fallisce. Il fornitore di vino viene invece acquisito a suo marito il dovere all’adempimento dello stesso da un’azienda chedisporre chiudea subito trattandosi di dirittoconcorrente di cui non può propriolo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati piacimento. Per ottenere la giusta e dovuta tutela dovrà e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza. Per necessariamente rivolgersi ad un legale, possibilmente fortuna la banca viene invece salvata da un mega esperto in diritto di famiglia, Le saprà prestito governativo senzache richiesta di indicare garanzie lae giusta linea difensiva e le conseguenti azioni da il a tasso zero. Per reperire i fondi necessari intraprendere, accedendo, qualora ricorrano i governo ha semplicemente tassatonetutti quelli che presupposti, al patrocinio a speseperché dello stato. non erano anche mai stati al bar di Helga astemi troppo impegnati lavorare. Bene,anche ora potete Aoquest’ultimo propositoa potrà rivolgersi alla dilettarvidel adConsiglio applicare la dinamica Sbornia segreteria dell’ordine degli degli avvocati che Bondfornirle alle tutte cronache di questi giorni,necessari. giusto per saprà le informazioni e moduli aver chiaro: chi è ubriaco, chi sobrio e di chi Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi è la colpa se siamo arrivati a tanto. Intanto gli e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, imprenditori, come tanti anni fa i nostri nonni con necessitate delucidazioni, autorizzandomi le valigiedidiottenere cartone, stanno andando all’estero espressamente anche allaa riproduzione parziale per poter continuare lavorare. Qui tra undelpò testo da Voi inviatomi. si parlerà russo e cinese, ed in Austria, Croazia, Se lo desiderate segnalatemi casi e/o lepiù Inghilterra dove hanno regimi i diVstassazione umani si parlerà italiano. interesse Con buona pace per il Vs questioni di maggiore all’indirizzo made in Italy. mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inviate all’indirizzo presidenza@consorziovenetocostruttori.it MESSAGGIO PUBBLICITARIO
L’ARCHITETTO
Condomini, la riforma è legge!
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 Una riforma storica, attesa da 70 anni! E’ infatti dagli anni Quaranta che, a parte alcuni aggiustamenti minimi, la norma non veniva modificata, con il risultato di lasciare la decisione ai giudici. Le nuove regole della “riforma del condomio” interesseranno ben 30 milioni di Italiani e regoleranno le argomentazioni con il condomino rumoroso, che ospita cani e gatti o più seriamente per il riscaldamento centralizzato. Così in data 20 novembre la commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo della riforma del condominio, ed in sintesi sono stati modificati gli articoli dal 1117 al 1138 del Codice civile. Molte le novità introdotte, tra cui: la figura dell’amministratore, il decreto ingiuntivo per i condomini morosi, i quorum delle assemblee di condominio, i cambiamenti sulle parti comuni, la possibilità di “staccarsi” dal riscaldamento centralizzato, la detenzione degli animali, le sanzioni. L’amministratore resterà in carica due anni e dovrà dimostrare i propri requisiti “di formazione e onorabilità” tra cui il diploma di scuola superiore, la frequenza ad un corso di formazione iniziale ed il periodico aggiornamento e nessuna condanna per delitti contro la Pubblica Amministrazione ed il patrimonio. Al momento di accettare la nomina o il rinnovo, oltre ai suoi dati anagrafici e professionali, dovrà specificare l’importo esatto del suo compenso. Diventa obbligatoria anche una targa in posizione visibile che indichi chi è l’amministratore
e se l’assemblea di condominio lo chiederà, l’amministratore dovrà stipulare una polizza assicurativa. L’ assemblea avrà potere di revocare il mandato dell’amministratore, se commette gravi irregolarità fiscali, quali non aprire e utilizzare il conto corrente condominiale obbligatorio, non presentare e conservazione un trasparente rendiconto economico della sua gestione. Più doveri, ma anche più poteri, specie in caso di condòmini “morosi”: l’amministratore potrà procedere con l’ingiunzione anche senza autorizzazione dell’assemblea e potrà comunicare i dati di chi non paga ai creditori, che agiranno direttamente sul moroso. Qualora la mora durasse più di sei mesi, l’amministratore dovrà sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni. Il QUORUM delle assemblee di condominio, è abbassato alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentano almeno la metà dei millesimi, per decisioni come l’installazione di telecamere di sorveglianza, di impianti a energia rinnovabile su superfici comuni o l’istituzione di un sito internet del condominio su cui sia disponibile la documentazione della gestione. Il quorum per la validità dell’assemblea in prima convocazione sarà sufficiente con la maggioranza dei membri (ma resta il quorum dei due terzi dei millesimi per quanto riguarda il valore rappresentato); in seconda convocazione ci vorrà un terzo dei partecipanti e un terzo del valore in millesimi non solo per
poter prendere decisioni, ma anche per potersi aprire. Si è poi introdotto il divieto di delega all’amministratore e un limite a quante persone un delegato può rappresentare : al massimo un quinto se ci sono più di venti condòmini. La possibilità di “modificare” la destinazione d’uso delle parti comuni apre la strada ad esempio alla costruzione di box nel giardino, l’installazione di impianti di cogenerazione comuni o sembra permettere di vendere parti non più ritenute utili (con la maggioranza dei quattro quinti). E’ sancito il diritto di “distacco” dal riscaldamento centralizzato, ma solo in caso di oggettivi problemi tecnici dell’impianto comune che non siano stati risolti dal condominio nell’arco di un’intera stagione di riscaldamento. Il distacco non è comunque consentito se può causare problemi o maggiori spese agli altri condomini. Per gli animali domestici è stato stabilito che i singoli regolamenti condominiali non possano più vietare il possesso o la presenza di cani e gatti. Sanzioni più severe infine per la violazione del regolamento condominiale, da 0,052 euro (100 lire) a 200 euro, che in caso di recidiva possono arrivare a 800. La nuova normativa ENTRERÀ IN VIGORE FRA SEI MESI dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma di certo conviene già prenderne visione ed informarsi dai Vostri amministratori, perché andrà ad influenzare anche argomentazioni e delibere attualmente in corso.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
I nostri esperti 37 49 MESSAGGIO PUBBLICITARIO
FITNESS E BENESSERE
Marco Canova In un anno di solito si attendono 2 periodi in particolare: L’ESTATE ED IL NATALE E proprio i mesi di dicembre (feste natalizie) e di gennaio (post- feste natalizie), sono i 2 mesi dell’anno dove normalmente si cala con l’allenamento fisico esi eccede nell’allenamento a tavola.. Dicembre: beh questo mese visto che ci sono le feste natalizie, le cene, i regali ed altri impegni. Salto il mese di piscina o palestra: questo è ciò che dicono molti frequentatori delle palestre. Gennaio: passa la befana arriva il 10 beh, mi rimetto in forma a febbraio...oppure...che fatica riprendere dopo le feste: nulla di più sbagliato. Ebbene, questi 2 mesi sono i più disastrosi per l’allenamento fisico, sia perche di solito c’è un calo nella frequenza dei corsi a causa di mille impegni e preparativi alle festività natalizie, ma anche per l’al-
Feste natalizie e post feste natalizie Arrivano i 2 mesi più brutti dell’anno (per la ginnastica... ovviamente) to numero di calorie che si ingeriscono. Le due cose messe assieme sono una bomba devastante per il nostro fisico e rischiano di mandare all’aria il lavoro dei mesi precedenti dove ci eravamo fatti buoni propositi ed iniziato dei corsi in palestra o piscina. CONSIGLI UTILI: 1- continuare l’attività fisica, non solo con i corsi scelti ma anche frequentando qualche lezione in più, magari proprio nei giorni di festa con una scheda aeorobica (e quindi scegliere il centro sportivo che per le feste rimane aperto), in modo tale da bruciare le calorie che inevitabilmente si ingeriscono in più in questo periodo, 2- evitare gli eccessi calorici senza però rinunciare ai festeggiamenti (qualche fetta di panettone in meno e dosi di frutta secca
non eccessive) 3- se a dicembre ho seguito questi consigli, a gennaio iniziare da subito (5-67 gennaio) la ripresa della ginnastica o del nuoto, continuando così il lavoro atletico senza avere cali e senza dover faticare eccessivamente nella ripresa. La bilancia in questi mesi non sarà più un incubo e per tornare o rimanere in forma non dovrò più fare troppa fatica. Nessuna dieta drastica, nessuna privazione, ma se continuo a fare sport (magari aumento l’intensità o la frequenza), dovrò solo stare attento a alle quantità di cibo. ATTIVITA’ CONSIGLIATE IN QUESTI 2 MESI (per bruciare di più): - WALKING
- SPINNING - AEROBICA (ZUMBA ) - NUOTO - ACQUAGYM - HYDROBIKE Ma per quanto devo continuare?...... Devo solo continuare la mia frequenza alla piscina o palestra che già frequento (e se non faccio nulla: questo è il mese giusto per iniziare, magari facendomi regalare un abbonamento in palestra o piscina) E poi? Che fare? Continuare a fare sport fino all’estate. Durante e dopo le feste si continua a stare in forma BUON SPORT A TUTTI
Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia. Info: >canovasport@alice.it < >www.canovasport.it<
SCUOLA DELLÕ INFANZIA E PRIMARIA PARITARIA Ò ANTONIO GALVANÓ Via Mazzini 41, 35029 PONTELONGO (PD) e-mail: antoniogalvan@libero.it tel/fax:049.9775039 cell.3298964972
LE NOSTRE ATTIVITË :
Il servizio • rivolto a bambini dai 2 (Sezione Primavera) ai 5 anni e prevede un percorso didattico e ludico in un ambiente di vita accogliente e motivante per favorire le relazioni e gli apprendimenti in funzione della maturazione dellÕ identitˆ , della conquista dellÕ autonomia e nello sviluppo delle competenze secondo le Indicazioni Ministeriali.
LÕ Istituto Ò Antonio GalvanÓ nasce il 26 d icembre 1920 Il suo carisma si fonda sull’attenzione
Scuola Primaria: Oltre alla normale proposta curricolare, offre i seguenti servizi:
•
alla persona,
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all’infanzia,
• • • • •
al contesto sociale, alle nuove esigenze formative, e si concretizza in una proposta didattica che mira alla crescita integrale di ogni bambino.
LÕ Istituto Ò Antonio GalvanÓ nasce nel 1920 con lÕ apertura della scuola dellÕ Infanzia, come risposta concreta alla sensibilitˆ morale e religiosa dei cittadini di Pontelongo, che desiderano per i propri figli un ambiente educativo sereno e in grado di dar loro una formazione, non solo umana e intellettuale, ma anche cristiana. La scuola Primaria, invece, viene aperta in un secondo tempo, 19411942, quale esigenza di continuitˆ educativa. Negli ultimi anni, precisamente il 6 ottobre 2008, • nata anche la Sezione Primavera dedicata alla primissima infanzia, con lo scopo di fornire un servizio attento alle esigenze delle famiglie, ma soprattutto alle necessitˆ educative dei bambini dai 24 ai 36 mesi di vita.
Scuola dellÕ Infanzia:
• •
NOVITAÕ : COMPITI A SCUOLA I compiti per Ò casaÓ o post-scuola, vengono svolti al pomeriggio in classe con lÕ insegnante. Insegnamento Lingua Inglese certificato da un ente accreditato (Trinity College) Insegnamento Lingua Spagnolo Acquisizione di uno strumento musicale (chitarra) Laboratori di lettura, scrittura e canto Progetto Ò Pi• sport a scuolaÓ Progetto Ò Scacco mattoÓ (insegnamento disciplina degli
scacchi) Progetto di plesso Ò Alla ricerca dei valoriÓ Gita di fine anno con le famiglie
ORARIO DI APERTURA: Scuola dellÕ Infanzia: dal luned“ al venerd“ con orario 8.30 Ð 16.00 Scuola Primaria: dal luned“ al venerd“ con orario 8.00 -16.00 LÕ istituto offre servizio pre e post-scolastico dalle ore 7.30 alle 18.00 Servizio mensa erogato dallÕ adiacente Casa di Riposo. Per ulteriori informazioni o visite alla scuola la Segreteria • aperta dal luned“ al venerd“ dalle ore 8.30 alle 12.30.
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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome. AD - AN - AU - OD - PD - PO’ UD - VE - ADE - LEA - LOR- MAO SII - STA - FAST - IDIO - JEEP POST - RUTA - TANA - CORVE FREUD - LIEVE - MODEL - ARPESE IODATO - VALTER - VIAVAI CADDERO - DESERTO - IPERBOREO The Sports (gli sport) Impariamo l’inglese
• Due serpenti mamma e figlio parlano tra di loro. Figlio: “Mamma, mamma, ma è vero che noi siamo velenosi?” Mamma: “Si figliolo, perché?” Figlio: “Mamma, mamma, mi sono appena movsicato la lingua.” • Perché il bue sbatte la testa contro il muro? Per farsi la bua. • Come si chiama il cane di Dracula? Canino. • Qual è il ballo preferito delle scimmie? L’orango-tango. • Cos’hanno in comune la pulce e la gallina? Entrambe fanno i pulcini. • Un ragno affamato, disteso sulla sua ragnatela, vede passare una mosca molto succulenta e allora le dice: “Oh cara mosca, vieni qui che ti insegno a tessere.” E la mosca astuta risponde: “Mi spiace ma preferisco filare!” • Alcune formiche stanno giocando a calcio sul fondo di un bicchiere. Una di esse le incita: “Forza! Se vinciamo, l’anno prossimo giochiamo in coppa!” • Un giorno due amici visitano Parigi e si rendono conto che le scarpe di coccodrillo sono diventate la moda del momento. Allora uno dice all’altro: “E se ci mettiamo in società ed apriamo un negozio di scarpe di coccodrillo in Italia? Potremmo diventare ricchi.” E l’atro risponde: “Ma non abbiamo coccodrilli.” “Non ti preoccupare! Andiamo in Africa e ne
catturiamo qualcuno.” I due amici, senza perdere tempo, partono per l’Africa. Arrivano davanti ad un fiume e vedono un enorme coccodrillo. Gli vanno dietro e dopo più di un’ora di lotta riescono a catturarlo. Dopo averlo osservato bene, uno dei due amici dice: “Abbiamo fatto tutto questo per niente.” E l’altro: “Perché?” “ Perché non ha le scarpe!” • Un cowboy, dopo essere sceso da cavallo entra nel saloon e ordina un whisky. Mentre sta bevendo sente fuori un cloppete, cloppete. “Accidenti, ho lasciato il cavallo acceso.” • Perché gli elefanti nella foresta si muovono tutti in gruppo ben serrato? Perché è quello in mezzo che ha la radio. E perché anche i rinoceronti si muovono tutti in gruppo ben serrato? Per far credere agli elefanti che anche loro hanno la radio. • Il tacchino al gallo: “Come fai a cantare tutte le mattine alle cinque precise?” E il gallo: “Beh, ci ho provato una volta a ritardare di qualche minuto e per poco non finivo in pentola!” • Un giorno una gallina ed un maiale si trovarono a passeggiare insieme. Videro un grande manifesto con scritto: “Dobbiamo sfamare il mondo!” E la gallina disse: “E’ giusto! Gli daremo uova e prosciutto!” • Sai perché le trote hanno le spine? Perché nel fiume c’è la corrente.
ARCHERIN (tiro con l’arco) BASEBALL (baseball) BASKETBALL (basket) CRICKET (criket) DANCE (danza) FISHING (pesca) FOOTBALL (football) HANDBALL (pallamano) POLO (polo) SAILING (vela) SKATING (pattinaggio) SKIING (scii) SOCCER (calcio) SQUASH (squash) TENNIS (tennis)
CHIAVE (7) - Uno sport.................................................................................................
Aforismi sull’amore
Soluzioni:
• C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola. • Siamo angeli con un’ala sola. Solo restando abbracciati possiamo volare.
Giochi e tanto divertimento:
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1) Central Park; 2) Ponte di Brooklyn; 3) Statua della Libertà; 4) Times Square.
Gli Animali
Puzzle
100 pagine solo € 1,20
A tavola 39 CUCINA
VINO
IL CREMANT
UN ALBERO DI NATALE TUTTO MEDITERRANEO
Denis Meneghini
A
NATALE. IO ADORO QUESTO PERIODO DELL’ANNO, TUTTE LE CITTÀ BRILLANO DI UNA LUCE DIVERSA E LA GENTE QUESTO NATALE PERÒ AVRÀ UN SAPORE TOTALMENTE DIVERSO PER COLPA DI QUESTA CRISI PESANTE CHE CI ATTANAGLIA TUTTI, CHI PIÙ E CHI MENO. QUINDI PER QUESTO NATALE VI PROPONGO UN BRINDISI CON UN VINO POCO COSTOSO, MA DI UNA BONTÀ SENZA EGUALI. VI PARLO DEL CREMANT, VINO SPUMANTE PRODOTTO UN PO’ IN TUTTA LA FRANCIA, MA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE CHAMPAGNE PERCHÉ NON VIENE PRODOTTO NELLA OMONIMA REGIONE. IL METODO DI PRODUZIONE È IL MEDESIMO DELLO CHAMPAGNE, SOLAMENTE CHE LA PRESSIONE ATMOSFERICA CONTENUTA NELLE BOTTIGLIE È INFERIORE A QUELLA DELLO CHAMPAGNE. E’ MOLTO SIMILE AD UN NOSTRO SATEN. NATURALMENTE I VINI DI PARTENZA NON SONO GLI STESSI DELLO CHAMPAGNE, RRIVA IL
SORRIDE UN PO’ DI PIÙ.
PERCHÉ LE DIVERSE ZONE DI PRODUZIONE HANNO DIVERSE COLTURE.
IN FRANCIA
100G FARINA 0 45G FARINA MANITOBA 215G POMODORINI PACHINO ORIGANO
1 CUCCH.NO MIELE 1 CUCCH STRUTTO 7G LIEVITO SECCO SALE
PROCEDIMENTO
TAGLIARE I POMODORINI E FARLI APPASSIRE NEL FORNO A MICROONDE, SENZA AGGIUNGERE CONDIMENTI. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO, UNIRE I POMODORINI, IL MIELE E LO STRUTTO AMMORBIDITO. INSAPORIRE CON ORIGANO E SALE, QUINDI AMALGAMARE BENE. VERSARE IL COMPOSTO NELLO STAMPO AD ALBERO E LASCIARE LIEVITARE PER CIRCA 2 ORE IN UN LUOGO UMIDO. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA 35 MINUTI. SERVIRE DECORANDO ALLA BASE CON OLIVE VERDI.
I MIGLIORI CREMANT SONO QUELLI ALSAZIANI,
OTTENUTI DA PINOT BIANCO; ED I CREMANT DE
INGREDIENTI:
BOURGOGNE,
OTTENUTI DA CHARDONNAY E PINOT NERO. LA PRODUZIONE COMUNQUE COINVOLGE TUTTE LE ZONE VINICOLE D’ OLTRALPE.
IO MI AUGURO CHE ALMENO UN PO’ TUTTI AVREMO LA POSSIBILITÀ DI FESTEGGIARE QUESTO NATALE CON ALMENO UN PO’ DI SERENITÀ, ANCHE PERCHÉ UNA VOLTA UN SAGGIO MI DISSE: IL NATALE È LA FESTA DEI BAMBINI, MA ANCHE DEI GRANDI CHE PER UN GIORNO RITORNANO AD ESSERE BAMBINI. BUON NATALE E BUON BRINDISI A TUTTI. DENISMENEGHINI@ALICE.IT
MANUELA E SILVIA BIZZO
SPIZZICHI E BOCCONI B
QUEST’ANNO LA SORPRESA SEI TU. Nei negozi
di P.zza Maggiore 21 (Este) e C.C. Lando (Conselve)
40 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO LE RELAZIONI SI FARANNO MENO TESE MA LA VA A RILENTO, NON STUZZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, ANCHE PREVENTIVE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO CHI VIVE RELAZIONI ALTALENANTI, AVVERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. EROTISMO A MILLE · S ALUTE DI ATTIVITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ
Oroscopo ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI
Ristorante La Mandria
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO IL PARTNER VI POTREBBE TROVARE FREDDI, O SARETE VOI A PATIRE UN SENSO DISTACCO. FAVORITE UN DIALOGO PIÙ EFFICACE· SALUTE ATTENZIONE ALLO STOMACO E ALLE SOMATIZZAZIONI, SARÀ BENE ESEGUIRE CON REGOLARITÀ ALCUNI ESERCIZI DI RILASSAMENTO
LEONE 23/07 AL 23/08
FASCINO EMERGE
IL VOSTRO LATO PIÙ MALANDRINO E IL VOSTRO NATURALE CARISMA FARÀ PROSELITI, SIA FUORI DALLA COPPIA · S ALUTE PARTIRETE ALLA GRANDE ANCHE SE GLI ACCIACCHI NON SI FARANNO ATTENDERE. L’INFLUENZA DI STAGIONE POTREBBE ATTACCARVI
Menù di Natale
Menù di Capodanno
€ 39,00
€ 60,00
Menù Menù Santo Natale San Silvestro Fiocchetto di Prosciutto crudo di Montagnana Fagottino di sfoglia con salmone affumicato, ricotta e olive Code di mazzancolle avvolte nella pancetta croccante su crostone Tortino ai funghi *** Risotto con Porcini e Formaggio Asiago Pasticcio di Lasagne al forno della tradizione *** Lombatina di Vitello al forno Tagliata di Manzo con scaglie di grana e aceto balsamico Cappone di corte con Mostarda Veneta Fondi di Carciofo e Patate al forno *** Coppa di Gelato con Marrons Glacè Crema al Cioccolato bianco e Arancio Candito *** Dolce Natale 2012 *** Caffè - Vino e Acqua
VERGINE 24/08 22/09
PROCCIARVI AI SENTIMENTI UN ATTEGGIAMENTO POCO COSTRUTTIVO. CONSIGLIO? UNA MINI-VACANZA · S ALUTE NON CEDETE A DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE E TONO MUSCOLARE NON OTTIMALE: RIDIMENSIONATE LE ASPETTATIVE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 F
A S C I N O
L’AMORE FOLLE VI TRAVOLGE, CON TUTTO IL COROLLARIO DI ROMANTICISMO STRAPPALACRIME E DI PASSIONI IMPOSSIBILI · S ALUTE PER LIEVI MALESSERI, L’EVENTUALE RICORSO ALLE CURE TERMALI (O ALL’ALIMENTAZIONE MACROBIOTICA) SARÀ EFFICACISSIMO
FASCINO VI
Arrivo di Babbo Natale!!! Omaggio di segnaposto
FASCINO RISCHIATE DI AP-
FASCINO UN’ARIETTA FRIZZANTE DI CONQUISTA RENDERÀ CIVETTUOLI E RICHIESSOCIETÀ. DEDICATEVI A UNA SELEZIONE ACCURATA · S ALUTE FORMA IN NETTA RIPRESA, GLI IMPEGNI VI PESANO MENO, SIETE PIÙ TONICI E RESISTENTI. SUCCESSI IN OGNI GENERE DI SPOT
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO QUALCHE DIVERBIO O PROBLEMA DI COMUNICAZIONE, VI SALVANO ENTUSIASMO E VIVACITÀ, DOTANDOVI DI FASCINO SENZA FLESSIONI · S ALUTE TRATTATE CON DOLCEZZA MUSCOLI E VIE RESPIRATORIE. EVITATE SFORZI AEROBICI ECCESSIVI, MEGLIO DISCIPLINE PIÙ SOFT
CANCRO 22/06 22/07
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
SALA DA BALLOCE STEFY DAN
Prosciutto crudo di Montagnana Bresaola con rucola e scaglie di grana Sopressa, Mini quiche con carciofi e tartufo Fagottino di sfoglia agli asparagi *** Risotto con tastasale e fonduta di asiago Tortelloni ai formaggi e tartufo *** Lombatina di cinghiale al forno Tagliata di manzo con rucola e scaglie di grana Patate al forno e Verdura cotta *** Sorbetto *** Panettone e Brindisi di Mezzanotte SPETTACOLO PIROTECNICO *** Alle ore 01.00 Buffet di Frutta *** Ore 03.00 Cioccolata calda con Galani, Frittelle e Brioche Musica DAL VIVO e ballo fino alle ore 05.00 con in sala uno con: Luca, Sergio & Rubia In sala due: Fiorella & Denis Caffè non incluso, le consumazioni al bar sono a parte Vino e Acqua inclusi
Notte di Capodanno
SERATA DANZANTE
dalle ore 21.00 alle ore 05,00 con il duo “Profumo Italiano” Panettone e brindisi di mezzanotte. Alle ore 03.00 cioccolata calda con brioche e krapfen Le consumazioni al bar sono a parte
€ 25,00
Via Maggiore, 39 - Ospedaletto Euganeo (PD) - Tel. 0429 670502 - Fax 0429 670274 ristorantelamandria@ristorantelamandria.it - www.ristorantelamandria.it
ATTENDONO INCONTRI DAVVERO INTERESSANTI, MAGARI NEL BEL MEZZO DI UN VERNISSAGE O DI UNA CENA CULTURALE · S ALUTE LA FORMA MENTALE E QUELLA MUSCOLARE SARANNO PERFETTE E L’INFLUSSO DEI PIANETI VI RENDERÀ IMBATTIBILI ANCHE NEGLI SPORT
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO DESIDEROSI DI NOVITÀ: CHI IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPERIENZE · S ALUTE LE FORZE VI SOSTENGONO MA NON ESAGERATE CON LE ORE PICCOLE E LE MINI PORZIONI A TAVOLA. DIETA SÌ MA EVITATE LA FAME
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO AFFASCINANTI E SICURI VI DIVERTITE A FLIRTARE E A SEDURRE SOLO PER GIOCO. ATTENTE A NON CREARE ILLUSIONI PERICOLOSE · S ALUTE SE DOVETE FARE DEI TRATTAMENTI CERCATE DI AFFIDARVI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE. PIÙ MIRATI SONO MEGLIO FANNO
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
ASCINO IL CUORE È UN NAUFRAGO SENZA BUSSOLA IN UN MARE IN TEMPESTA. ANCORATEVI ALLA REALTÀ PER RESTARE A GALLA · S ALUTE IPERATTIVI SUL PIANO INTELLETTUALE, STANCHI E APATICI SU QUELLO FISICO CON QUALCHE PROBLEMA MUSCOLARE
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