Bassapadovana sett2015 n110

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della Bassa Padovana

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 110 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Settembre 2015



della Bassa Padovana

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 110 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Ambiente “Differenziata, addio per sempre ai cassonetti” pag.

Montagnana Valdastico Sud completata, ora manca la Sr 10

Este, intervento Città senza barriere “azzeramento” dell’anfiteatro

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piazza di San bortolo nuovo colpo di scena

veneto in primo piano la buona Scuola entra in claSSe

Niente verde e panchine? La nuova piazza di San Bortolo incassa il “no” del parroco. Dopo il “caso Mussolini” e la busta con le offerte di gara scomparsa, la querelle continua in occasione del taglio del nastro. pag. 6

bcc atestina e prealpi verso la fusione

All’interno del giornale

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+80,5% nuove sessioni www.lapiazzaweb.it

L’informazione locale è sempre con te:

Bcc Atestina e Bcc Prealpi pronte alla fusione. Ha ricevuto anche il “sì” della Banca d’Italia il progetto di aggregazione dell’istituto bancario atestino con i cugini trevigiani. “Un progetto che anticipa il futuro” affermano i presidenti. pag. 12

Settembre 2015

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Elezioni comunali a Este Agujari scalda i muscoli

Il primo ad annunciare con largo anticipo la candidatura è l’attuale vicesindaco e leader delle “Civiche d’Este”, fino a maggio in maggioranza, poi correrà da solo

E’

Stefano Agujari Stoppa il primo candidato alla fascia di sindaco di Este. L’attuale vicesindaco e leader delle Civiche d’Este ha rotto gli indugi prima di ogni altro avversario, confermando anche la corsa in solitaria del suo gruppo civico. L’amministratore, 53 anni, sposato, tecnico che opera in un’azienda privata impegnata nel settore ambientale, vanta una lunga esperienza di governo comuna-

le: oltre ai dieci anni da vicesindaco ha alle spalle anche quattro anni da consigliere di maggioranza (nel primo mandato di Vanni Mengotto) e altri cinque all’opposizione. “Il nostro è stato sempre un percorso civico, slegato dai partiti, e basato sul lavoro per la città e sulla serietà delle persone impiegate in questo progetto - ha spiegato il giorno del lancio della candidatura Delio Peruffo, responsabile delle Civiche d’Este - La nostra

storia e il nostro percorso amministrativo ci hanno portato a scegliere di correre in autonomia e di riporre piena fiducia in Stefano” Con la corsa solitaria delle Civiche d’Este, infatti, viene meno il rapporto del gruppo con l’attuale maggioranza di governo di Giancarlo Piva: “Il nostro mandato governativo scadrà a maggio e la fedeltà e l’impegno all’attuale governo non verranno mai meno fino a quel momento”. pag. 10

Editoriale

Migranti, un dramma senza confini

“L

di Germana urbani*

asciamoli in mare” ha detto Salvini. “ Respingere i migranti che arrivano dal mare è un atto di guerra” ha affermato il Papa che, oltre a proporre ad ogni parrocchia di ospitare una famiglia di profughi, vuole dare il buon esempio destinando appartamenti vaticani a due famiglie...

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.

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i nuovi consiglieri alla prova dell’aula

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La quotidianità dei senza tetto è un film

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news da laPiazzaweb 3

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO La notizia più letta sul nostro sito il mese scorso è stata Nazzareno Italiano eroe del Basket a seguire sono stati cliccatissimi i servizi relativi alle Due serate

di festa per la Notte Bianca di Cavarzere, la terza notizia,

invece, che ha incuriosito maggiormente i lettori è stata:

Scorzè, nuovo volto per il centro città

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LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social è volata la notizia che per paesionline Chioggia è tra le località turistiche top. Subito dopo è l’edizione di Cavarzere a farla da padrone con l’articolo relativo alla festa di fine estate. Ha interessato molto il popolo dei social la storia del giovane

di Cà Tiepolo arrestato per tentato omicidio

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Apple tv e il sogno della casa sempre connessa Arriva a ottobre l’ultimo prodotto della Mela: video in streaming internet, videogame, ma soprattutto l’ambizione di dominare il nuovo mercato della domotica

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e tutto andrà come nelle previsioni, c’è da scommettere che sarà uno dei regali più gettonati sotto l’albero. È vero, 200 euro coi tempi che corrono non sono pochi. Ma se mettiamo il fascino che la Mela esercita sugli appassionati di tecnologia da un lato, e la poderosa campagna pubblicitaria che possiamo attenderci a partire da ottobre dall’altro lato, è facile che una buona fetta di italiani si convincerà presto che dell’Apple tv non si può proprio fare a meno. Sfatiamo subito l’obiezione più ovvia: davvero sentiamo il bisogno di un’altra televisione? No, e infatti il nome non deve trarre in inganno. L’Apple tv ha più del computer che della tv, a cui non a caso va collegato per funzionare. Al suo interno c’è un processore, tagli di memoria da 32 e 64 giga, wifi e bluetooth. A che serve, allora? Intanto a guardare video in streaming internet, l’ultima frontiera su cui si giocano le sorti del mercato dell’audiovisivo. Poi ad accedere allo sterminato catalogo di programmi e app per Iphone, trasformando la tv di casa in una console per videogame o in quel che si desidera. La grande scommessa, però, è un’altra: fare dell’Apple tv il centro della futura casa iperconnessa fino a riuscire a controllare

e gestirne ogni dettaglio semplicemente attraverso la voce. Si chiama domotica, è la declinazione domestica del cosiddetto “internet delle cose” ed è già tra noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Gli esperti stimano che lo scorso anno ci fossero nel mondo qualcosa come 10 miliardi di dispositivi connessi tra loro in modalità wireless, senza fili. Computer e cellulari, naturalmente, ma anche automobili e frigoriferi, perfino vestiti e cibo. Nel 2020, di questo passo, si prevede saranno 30 miliardi. Già oggi tramite cellulare è possibile accendere la caldaia della casa di montagna, o controllare le telecamere di sorveglianza del sistema di allarme. Solo che, come succede a ogni rivoluzione tecnologica, ogni apparecchio “fa parte a sé”: con i suoi programmi, i suoi strumenti, il suo software. La scommessa di Apple si gioca tutta qui, nel riuscire a imporre per prima sul mercato un prodotto capace di gestire tutti i diversi dispositivi e fare veramente della casa un “ecosistema intelligente”. Non c’è solo la casa di Cupertino, naturalmente. Anche Google ha presentato da poco una sua piattaforma, e altri seguiranno a breve. In palio, dicono gli analisti, c’è un mercato da decine di miliardi di dollari. La nuova battaglia dei giganti è appena cominciata...

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

Il BLOG DEL DIRETTORE Migliaia di persone cercano rifugio in Europa passando per l’Italia. L’Europa però non ha ben chiara la strategia da proporre o imporre agli stati membri perché tutti si facciano carico dei migranti. Intanto alcuni comuni, più di altri, stanno accogliendo i profughi nelle strutture individuate dalle prefetture e i problemi di gestione non mancano. Salvini e la Lega sono sempre pronti a manifestare contro l’accoglienza ma mancano di risposte al problema. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/

IL SONDAGGIO Le Ulss del Veneto, secondo i progetti di Zaia e del suo assessore alla sanità Coletto, passeranno presto da 21 a 7 e nascerà un Ente nuovo che si occuperà a livello centrale di gestire ordini, formazione del personale e altre cose oggi in capo ai direttori generali. I sindaci temono che il riordino significhi solo ulteriori tagli. Ma i veneti sono d’accordo? La domanda è: Vi piace l’idea dell’ Ulss unica provinciale? .seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/

ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.

EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO: Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Cavarzere, Piovese, Chioggia e Conselvano

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TURISMO E SAPORI

La sezione Turismo del sito lapiazzaweb.it è stata la più visitata! I viaggi e i percorsi enogastromici dell’inserto de La Piazza dedicato al turismo hanno coinvolto gli utenti web, tantissime le visite!

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Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

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Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione l’11 settembre2015 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese I DATI DI UNIONCAMERE Per il Veneto le stime di crescita parlano di un + 3% del Pil in due anni. Alla fine del 2015 si prevede che la crescita sarà dell’1,1%, per il 2016 + 1,9%. Nel 2015 l’export veneto dovrebbe crescere del +5,4%, favorito da euro debole, basso prezzo di gas e petrolio, e tassi di interesse in discesa. Quest’anno poi c’è la spinta dei saldi estivi. Un dato che emerge per la prima volta negli ultimi 8 lunghi anni della crisi

Riparte l’economia crescono i

di Alessandro Abbadir

Solo il 7,8% delle imprese venete vende online contro l’8,2% della media italiana

Il Piano operativo regionale 20142020 porta 600 milioni di euro, metà comunitari

L

’economia riparte e per il Veneto le stime di crescita parlano di un + 3% del Pil in due anni. Alla fine del 2015, si prevede che la crescita sarà dell’1,1%, per il 2016 + 1,9%. I dati sono emersi nelle scorse settimane da un rapporto illustrato ad Expo Venice da Unioncamere. Un problema per lo sviluppo è legato al gap tecnologico di molte imprese venete. Ma vediamo nel dettaglio. Saranno ancora le esportazioni, la principale leva di sviluppo. Nel 2015 l’export veneto dovrebbe crescere del +5,4%, favorito da euro debole, basso prezzo dei prodotti energetici (gas petrolio) e tassi di interesse in discesa. Ci sono però dei settori in difficoltà per motivi specifici. Agroalimentare e arredo-casa, devono fare i conti con l’instabilità in Russia e Ucraina. La novità di quest’anno in Veneto oltre al solito traino dell’export, è l’aumento dei consumi delle famiglie. I consumi delle famiglie venete aumenteranno del +1,7%,, grazie all’aumento della base occupazionale e a un effetto positivo delle spese dei turisti stranieri anche collegati all’Expo di Milano. La spesa pubblica dovrebbe registrare una contrazione (-0,7%), ma un contributo positivo arriverà dagli investimenti privati (+1,2%). Sul versante digitale qualche problema c’è: solo il 7,8% delle imprese venete vende online con sistemi di e-commerce, contro

i dati di confinduStria padova

Avanti adagio, qualcosa si muove

A

vanti adagio, ma finalmente avanti. Dopo la “stecca” di inizio anno, l’industria padovana si muove e ritrova un’intonazione positiva. È un recupero ancora modesto, ma la produzione nel secondo trimestre aumenta su base annua (+0,2%). Confindustria Padova, dati alla mano, conferma che migliorano gli ordini e si allunga la striscia positiva della domanda interna, che dà chiari segni di ripresa (+1,6%) ed è più tonica dell’export. Anche l’occupazione mostra primi segnali di recupero (+0,9%). “Adesso, - spiega Massimo Finco Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova - la priorità è rafforzare la lenta risalita non indebolendo la determinazione, anzi accelerando le riforme strutturali, a partire dalla riduzione del carico fiscale che zavorra le imprese. A partire dalla prossima legge di Stabilità che dovrà essere espansiva, rilanciare gli investimenti pubblici e privati e ridurre il carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese. Bene lo “shock fiscale” annunciato dal premier Renzi, da finanziare in tre anni attraverso una drastica cura dimagrante della spesa pubblica, unita alla lotta all’evasione e ai margini di manovra Ue. Ora un patto con gli imprenditori che punti dritto al cuore dei problemi, più che al consenso: meno tasse sulle imprese anticipando l’intervento già al 2016, in cambio di più investimenti, produttività e quindi reddito e lavoro da redistribuire, N.S. soprattutto ai giovani. Noi siamo pronti”.

l’8,2% della media italiana Il 98,5% utilizza internet (98,2% in Italia), il 95% è connesso alla banda larga e il 74,3% possiede un sito web (69,2% in Italia). Il 34,2% degli addetti è connesso ad internet una volta a settimana (39,3% la media nazionale), il 39,3% delle imprese acquista online (39,6%). C’è poi un divario generazionale. Il 65% delle imprese nate nel 2014 con a capo “under 35” parte già attiva sul web, nel 57,2% con un proprio sito internet o nel 55,9% con una pagina Facebook. Le altre imprese invece sono in ritardo. Per colmare il divario una soluzione è proseguire a passi spediti nell’adozione dell’Agenda digitale. Nel settore trasporti ci sono alcune carenze infrastrutturali a livello locale. Dove ci sono strutture sufficienti, come nel caso della direttrice ferroviaria del Brennero, i numeri crescono: il traffico merci ferroviario dell’interporto di Verona aumenta del 3,3% dal 2013 al 2014, e del 33,6% rispetto al periodo pre-crisi. Sul fronte dei traffico merci su nave, nel sistema dell’Alto Adriatico, il porto di Venezia è quello che cresce di meno: +2,2% del traffico nel 2014. Vanno molto molto Trieste (+10,3%) e quello sloveno di Koper-Capodistria (+12,3%). I dati della crescita veneta in termini di consumi sono in linea con quelli emersi dai dati di Confcommercio a livello nazionale. Rispetto al 2014, nel periodo

gennaio-luglio 2015, in Italia, è aumentato il consumo di beni e servizi per la mobilità (+6,2%), in particolare nel settore delle auto, moto e scooter, ma anche nei servizi pubblici, specialmente nei trasporti aerei. E’ cresciuto anche il consumo di beni e servizi per comunicazioni (+4%), nel settore tecnologico con l’acquisto di prodotti come smartphone, tablet e personal computer. Sono aumentate le vendite alimentari al dettaglio (+0,9% nel periodo gennaio-giugno 2015), Quest’anno c’è in più la spinta dei saldi estivi. Un dato che emerge prima volta negli ultimi 8 lunghi anni, quelli cioè della crisi. Gli sconti di fine stagione hanno fatto registrare un andamento positivo, che si è riversato sul dato finale dei consumi. Le esportazioni di prodotti alimentari made in Italy fanno segnare un forte balzo con un aumento che va dal 29% sia in Usa che in Cina, fino al 9,7 nei Paesi dell’Ue. Per dare una spinta all’economia in ripresa è arrivato dalla Ue con l’ok al Piano operativo regionale 2014-2020 di impiego dei fondi per lo sviluppo regionale. “L’ok al Por del Veneto - dice l’assessore regionale Federico Caner - mette in moto 600 milioni di euro, di cui la metà di fonte comunitaria, che andranno a rafforzare la ripresa economica, investire su ricerca e innovazione e a supportare l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese”.


Argomento del mese 5 Turismo

Estate 2015, il bilancio degli operatori

Il sole splende con qualche nuvola

consumi, è arrivata la ripresa Il sindacato “Siamo ancora in stagnazione, inversione di tendenza lontana”

Nel padovano 131 aziende in crisi nel primo semestre, coinvolti tremila lavoratori di Nicola Stievano

A

preoccupare sono i riflessi occupazionali, anche di fronte a segnali di ripresa. Stando ai dati di Veneto Lavoro, tra Padova e provincia nel primo semestre del 2015 sono state avviate 131 nuove procedure di crisi aziendale che hanno coinvolto quasi 3mila lavoratori. Non solo: dobbiamo aggiungere le oltre 935mila ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate, quasi 3,5 milioni di ore di cassa straordinaria e 733 licenziamenti. Se l’industria cresce, piano, l’occupazione vive ancora una fase drammatica. La conferma arriva dai rappresentanti sindacali impegnati, in queste settimane, su più fronti e con vertenze “pesanti” come la Allison, azienda dell’occhialeria che vuole trasferire la produzione nel mantovano, costringendo 120 dipendenti ad accettare l’esodo oppure a rinunciare al lavoro. O anche il gruppo Conad Sgr di Padova che, gli inizi di settembre, ha annunciato la chiusura di due supermercati a Este a Cittadella, acquisiti appena sette mesi fa dal Billa che ha lasciato l’Italia. Oppure la Mercatone Uno che dopo aver chiuso i punti vendita di Tribano e Curtarolo annuncia un piano di assunzioni che però non andrà a recuperare tutti i posti e non permetterà di riaprire i due negozi. A Terrassa invece è emblematico il caso della Edp Edp Info Service & Distribution, che ai tempi d’oro dava lavoro a quasi 130 persone. Dopo il fallimento i circa cinquanta lavoratori rimasti fino agli ultimi giorni di attività, prima della chiusura a sorpresa dell’azienda, potranno beneficiare almeno di sei mesi di ammortizzatori sociali. “La modesta crescita della produzione - afferma Christian Ferrari, della segreteria Cgil di Padova - registrata nel secondo trimestre dell’anno è lo specchio di una situazione di stagnazione più che di un’inversione di tendenza. Considerando che dal picco produttivo ante crisi del 2007 l’industria padovana ha registrato un 24% di perdita di produzione industriale, significa che servirebbero almeno 30 anni per tornare ai livelli registrati prima della crisi”.

E

state 2015 all’insegna del sole e non soltanto perché il meteo è stato favorevole e il caldo l’ha fatta da padrone, ma anche dal punto di vista “economico” per gli operatori turistici che possono tornare a sorridere in Veneto. Un bilancio, dunque, che può considerarsi tendenzialmente positivo, ma permangono alcune criticità e problematiche, legate soprattutto ai finora inascoltati appelli che il settore rivolge da tempo alla politica, in cerca di una sponda per il rilancio. “Il sole splende sul turismo veneto … sotto un cielo di nubi” è la sintesi di Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto nella sua relazione di fine luglio, in occasione della presentazione dei dati relativi alla prima metà dell’estate e delle tendenze di agosto e settembre, in attesa di un bilancio conclusivo a fine stagione. “Arrivi e presenze in sostanziale tenuta, rispetto all’anno scorso, non bastano a disegnare l’andamento di una stagione. A oscurare il cielo c’è un carico fiscale oramai insopportabile, - ha commentato Michielli - ultimo atto l’aumento retroattivo dell’IMU per gli hotel di Abano e Montegrotto i cui albergatori sono giustamente furenti; ci sono i costi di gestione arrivati alle stelle; azioni promozionali lasciate spesso all’iniziativa del singolo privato perché a livello pubblico i fondi non ci sono o sono “risibili”. E c’è, in testa a tutto, una questione tanto evidente quanto colpevolmente ignorata: il proliferare di strutture extralberghiere con molti onori e nessun onere. Un fenomeno che sta provocando danni e in alcuni casi si rivela fatale per le attività ricettive “classificate” che sono imprese e per questo vessate dal fisco e dalla burocrazia. Continuiamo a chiedere che a “stesso mercato corrispondano stesse regole”. Indifferibile si fa ormai il tema dei collegamenti aerei, varando un piano che in 5 anni sposti almeno il 30% dei turisti da ruota ad ala: i risultati della Spagna stanno a testimoniarlo”. Nel complesso tuttavia il turismo ha regalato buone soddisfazioni. Nel settore balneare è andata bene per Jesolo “Abbiamo avuto solo una leggera flessione, contenuta nell’ordine del -4%, a giugno, dopodiché arrivi e presenze sono decollati” ha dichiarato il presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori (Aja) Massimiliano Schiavon. Fedeli e anzi ancora più numerosi i turisti tedeschi, in lieve calo gli italiani. Andamento a due velocità per l’estate bibionese: da un lato gli hotel vicinissimi al tutto esaurito (sono quasi 100 quelli presenti a Bibione), dall’altro le case-vacanza che perdono appeal (e turisti) e soffrono insieme ai campeggi. “Il comparto alberghiero tiene - conferma Silvio Scolaro, presidente dell’Associazione Bibionese Albergatori (Aba) - Abbiamo tanti turisti provenienti dalla Germania, dall’Austria, dalla Svizzera, ma anche dai Paesi dell’Est, dalla Polonia all’Ungheria, alla Repubblica Ceca. C’è un leggero sentore di ripresa degli italiani”. Stagione buona anche per Caorle che conta sulla clientela fidelizzata e registra un lieve incremento delle presenze e un decremento dei fatturati e dei pernottamenti (scesi a 3 notti). Sollecita una iniziativa unitaria di promozione dell’intero territorio Eugenio Padovese , presidente dell’Associazione degli Albergatori di Caorle. Più contenuto il dato per Sottomarina. “La tanto sperata esplosione di presenze dovute al bel tempo non c’è stata. Sottomarina si caratterizza per il 90% per la presenza di turisti provenienti dal Nord Italia e sono proprio questi che purtroppo segnano una lieve flessione” ha osservato Giuliano Boscolo Cegion, presidente dell’Associazione Albergatori Sottomarina (Asa) . E tuttavia il segnale interessante riguarda la Città d’Arte Chioggia, che “per le sue caratteristiche storico-culturali e grazie ad eventi di carattere nazionale come la Sagra del Pesce con circa 350.000 visitatori nell’arco di dieci giorni (dal 10 al 19 luglio) e il Palio della Marciliana nella seconda settimana di giugno, ogni anno si perfezionano e incrementano le presenze”. Se al mare sorridono, anche dalla montagna gli operatori hanno manifestato soddisfazione. Il tempo buono e le tante iniziative sportive e culturali hanno favorito l’arrivo di turisti a Cortina d’Ampezzo che ha saputo captare l’attenzione anche di viaggiatori provenienti dal Nord Europa, con la sua attività promozionale. “C’è il sentore di una ripresa del mercato interno – ha dichiarato Walter De Cassan, presidente dell’Associazione Albergatori di Belluno e provincia - anche se le spese degli italiani nell’indotto sono ancora molto prudenti, mentre i turisti tedeschi sembrano in leggerissimo calo”. Il bel tempo invece non ha favorito le terme, dove la stagione delle migliori performance però è quella autunnale, ma l’estate in ogni caso è stata in linea con i dati degli anni scorsi. Buoni i dati anche per il turismo sulla sponda veneta del Lago di Garda, sempre più internazionale: Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Germania e Inghilterra sono i Paesi di provenienza. Nelle città d’arte la stagione prosegue in linea con gli anni passati. A Venezia il motivo in più è la Biennale; a Verona la stagione dell’Arena. Gli operatori padovani invece si dicono penalizzati dalla mancanza di organizzazione di eventi. Un connubio, quello tra cultura e turismo, che invoca, soprattutto per continuità, anche il presidente dell’Associazione degli albergatori di Vicenza Oscar Zago. Stazionario il bilancio di Treviso. O.J.


6 Monselice Il caso Colpo di scena al taglio del nastro nella frazione di San Bortolo

Polemica sulla piazza

Il parroco: “Senza verde abbiamo il senso del deserto” Tasinato: “A breve le panchine e anche gli alberi” di Emanuele Masiero

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iente verde e panchine? La nuova piazza di San Bortolo incassa il “no” del parroco. Dopo il “caso Mussolini” e la busta con le offerte di gara scomparsa, la querelle continua con un nuovo episodio. La prima pietra è stata lanciata dal parroco don Renzo Polzato che si sarebbe rifiutato di benedire la piazza durante l’inaugurazione, criticando l’amministrazione comunale, per i lavori di completamento che ancora mancano. Il parroco avrebbe affermato che “la mia presenza è solo sacerdotale. La benedizione non scende su delle pietre o sull’asfalto, la benedizione va alle persone. Volentieri io invoco la benedizione del Signore sull’amministrazione comunale che ci ha fatto questo regalo che io ritengo ancora incompleto, molto incompleto. Perché fino a quando non vedremo delle piante e del verde avremo il senso del deserto”. Ma l’assessore Andrea Tasinato non ha fatto attendere una risposta assicurando che le panchine arriveranno a inizio settembre e gli alberi verranno piantumati appena

Il taglio del nastro della piazza di San Bortolo la stagione lo consentirà. “Sono amareggiato che la piazza sia stata solo oggetto di critica e non di benedizione. Rispetto l’opinione del parroco purché detta nel momento opportuno”. Critici anche gli esponenti del Pd. “Le critiche sulla piazza sono di vecchia data e nei mesi scorsi le opinioni dei cittadini avevano rilevato come il progetto mancasse di verde, di spazi all’ombra e desse troppo spazio al cemento e all’asfalto”. In totale, l’opera è costata 500 mila euro. La piazza è attrezzata prima di tutto per i bambini, con le giostrine installate. Tra queste, un gioco appositamente studiato

per essere accessibile anche ai bambini disabili: una serie di giochi sonori e tattili, accessibile anche da chi è su una sedia a rotelle. Su un lato della piazza ci sono poi i campi sportivi, dotati di recinzioni. Si tratta di due campetti sportivi, uno regolamentare da calcetto e l’altro polivalente, per pallavolo, pallacanestro e tennis. Ancora, uno degli ultimi interventi realizzati nelle scorse settimane è stato il posizionamento di un gazebo in legno: potrà essere utilizzato per un momento di ristoro all’ombra, ma anche per piccole festicciole. Insomma, tanto male non è.

L’ORDINANZA Divieto di sosta per camper e roulotte fuori dagli spazi dedicati

UN FRENO ALLA PRESENZA ABUSIVA DI NOMADI

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l problema della permanenza abusiva dei nomadi a Monselice tiene banco ormai da diversi anni. Per questo l’amministrazione comunale ha definito le modalità per le soste di caravan, autocaravan, camper, roulottes o altri veicoli attrezzati a scopi abitativi. L’ordinanza voluta dal sindaco Francesco Lunghi impone il divieto di sosta su tutto il territorio comunale fuori dagli spazi specifiUn “accampamento” di nomadi camente destinati. “Il Comune ha un’area attrezzata funzionale ai visitatori occasionali e agli appassionati del turismo - ha spiegato il primo cittadino - queste persone potranno sostare per un periodo limitato nell’area di via Argine Destro”. Ma l’ordinanza è già stata ribattezzata “anti nomadi” perchè lo stesso sindaco non nega sia stata fatta anche per motivi di sicurezza. “L’iniziativa vieta in tutto il territorio comunale la sosta per finalità di pernottamento e parcheggio in aree non attrezzate - continua Lunghi - intendiamo rispondere sia in termini di flussi turistici che in termini di sicurezza urbana. Non saranno infatti più tollerate quelle situazioni che portano al degrado e profilassi igienico sanitaria di coloro che si fermano con i mezzi per periodi prolungati arrecando tutta una serie di problemi di disagio alla città, oltre che nuocere al decoro e all’immagine dell’intera comunità”. L’ordinanza quindi sarà l’inizio di un periodo di maggiore rigore nei confronti del mancato rispetto delle regole. “Vogliamo dare una risposta immediata e ferma a tutti coloro che non rispettano le regole del vivere civile e ritengono di comportarsi senza alcuna remora verso la nostra città provocando disagi e preoccupazioni”. Insomma si ai turisti, no agli abusivi. “Il Comune adotterà tutte le misure per impedire la violazione delle regole di normale convivenza e assicurerà che tutti i campeggiatori e turisti possano usufruire di un’area che presenta tutti i confort”. E.M.

ricerca dell’uls: “monselice beffata”

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ndagine epidemiologica? Una beffa per i cittadini di Monselice”. A dirlo è Francesco Miazzi che va all’attacco sulla recente indagine avviata per valutare lo stato di salute dei cittadini di Ospedaletto Euganeo ed Este. Lo studio è stato commissionato da diversi enti e nei presupposti scientifici si prendono in considerazione i potenziali effetti degli inquinanti rilasciati da discariche e siti di compostaggio, traffico pesante, cementifici e allevamenti intensivi sulla salute umana. Per ognuna di queste fonti si evidenziano le caratteristiche emissive e le risultanze emerse da altri autorevoli studi epidemiologici. Un recente documento stilato dall’Ulss 17 ha confermato un collegamento statistico tra presenza di cementifici e periodi di malattia dei bambini: “Studi epidemiologici hanno inoltre evidenziato - si legge nel documento - che vivere in prossimità di un cementificio è associato a sintomi irritativi, in particolare delle mucose degli occhi e dell’apparato respiratorio, sia negli adulti che nei bambini, e a un aumento del rischio di parto prematuro. Una recente indagine epidemiologica, condotta dal nostro gruppo di ricerca sui bambini che vivono in prossimità del cementificio di Fumane (Verona), ha evidenziato un’associazione statisticamente significativa tra i livelli di PM10 e le assenze scolastiche”. Per Miazzi quindi, l’ultima indagine commissionata doveva includere anche Monselice. “Ci lascia basiti il fatto che l’indagine epidemiologica escluda il nostro territorio - ha commentato Miazzi - da noi rimane in funzio-

Cementificio a Monselice ne l’unico cementificio, peraltro autorizzato all’uso di rifiuti speciali come sostitutivi delle materie prime. Per anni senza una centralina di rilevamento (quella nuova è sempre annunciata ma ancora non sono nemmeno avviati i lavori), per anni controlli blandi e saltuari sui cementifici, per anni tutti a negare che l’inquinamento, gli odori acri, i problemi di salute tra i lavoratori e la popolazione non esistevano e ora anche la beffa di essere esclusi da questa indagine epidemiologica”. Miazzi non risparmia una critica al sindaco, ma in generale al consiglio comunale: “Un consiglio comunale responsabile dovrebbe pretendere l’estensione dell’indagine che ricordiamo è stata pagata con i soldi di tutti i cittadini, compresi quelli di Monselice”. E.M.



8 Monselice L’intervista Nicola Ferro, 49 anni, è il nuovo presidente di Padova Tre

“Mai più i vecchi cassonetti” Il numero uno dell’azienda di servizi per i rifiuti: “Con la differenziata si spende meno, serve più efficienza” di Emanuele Masiero

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’ il nuovo Presidente di Padova Tre, la società che in Ati con Sesa, De Vizia e Abaco gestisce il servizio rifiuti nella bassa padovana. Si chiama Nicola Ferro, assessore a Merlara e libero professionista. A lui e al nuovo cda toccherà il difficile compito di mantenere i livelli di eccellenza raggiunti senza aumentare la bolletta. L’abbiamo intervistato e passato ai raggi x...  Buongiorno Presidente, è contento della nomina? “Parafraso Ben Parker: “Anche un piccolo potere comporta grandi responsabilità”. Ho accettato l’incarico dopo una lunga riflessione”.  La vogliamo presentare ai nostri lettori. Quanti anni ha? “49 compiuti”.  Famiglia? “Convivo con la mia compagna”.  Da quanto vive nella bassa padovana? “Da sempre. Sono nato qua. Solo per brevi periodi mi sono spostato a Roma e a Venezia per lavoro”.  Quindi non è un politico per mestiere? “Sono un libero professionista da 23 anni”.  E’ uno sportivo? “Proprio sportivissimo no, ma voglio riprendere a fare bici e camminate”.  Quali sono i suoi hobby? “Leggere, guardare film, ascoltare buona musica e… una passione per il calcio”.  Meglio thriller o commedia? “Dipende dal thriller...”.  Ferie estive o invernali? “Ferie… poche”.

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Le piace mangiare? “Adoro il buon cibo e, soprattutto cucinare per gli amici, naturalmente con un buon bicchiere di vino”.  Tre nomi di imprenditori a cui si ispira. “Steve Jobs, Andrea Guerra e...tutti i piccoli imprenditori che resistono”.  Tornando ai rifiuti… Quanto resterà in carica? “L’incarico prevede un periodo di 5 anni.”  Riuscirà a fare tutto quello che si è prefissato? “Magari! Molte cose funzionano, ma tante altre andranno cambiate soprattutto nel rapporto tra società, Comuni e cittadini”.  Dica la verità… vuole stravolgere la mission del precedente CdA? “Direi un po’ e un po’. Va mantenuto il livello di efficienza e della differenziata. Ma l’organizzazione interna e la comunicazione saranno riviste e affinate”.  In che senso? “Tre obiettivi: contenere i costi, portare ulteriore trasparenza per far conoscere meglio il nostro lavoro e un piano per pagare più velocemente i piccoli fornitori”.  Dicono che abbia ereditato qualche patata bollente… “Qualche decina… scherzi a parte, ci sono molte situazioni da affrontare”.  Tipo? “Non siamo molto capitalizzati e se aumenta il “non riscosso” bisognerà fare i salti mortali”.  E cosa si può fare? “Non escludo nulla ma l’imperativo è mantenere 

Nicola Ferro è libero professionista e assessore a Merlara i livelli di efficienza attuali e il sistema della raccolta differenziata”.  Qualcuno vi critica... “Un conto è criticare la gestione con dati oggettivi, altra cosa è far supporre che ci sia la “Spectre” dietro, questo non giova a nessuno: né ai Comuni e tanto meno ai cittadini”.  Da 1 a 10 quanto conta l’educazione ambientale? “9,5. Con il progetto Liberambiente stiamo educando intere generazioni”.  Qual è il rifiuto che preferisce? “Il vetro perché si riutilizza sempre”.  Meglio tariffe basse e pochi servizi o tariffe alte e tanti servizi? “Tariffe basse con tanti servizi, ma non è facile, faremo del nostro meglio”.  Tornerebbe alla raccolta con i cassonetti in strada? “Assolutamente no. C’è chi pensa che sia più economico ma in realtà le proiezioni confermano un costo uguale o superiore”.  Un saluto per i nostri lettori… “Auguro a tutti un po’ di serenità. Criticateci, ma sempre con l’obiettivo di migliorare le cose”.

Editoriale

Migranti, un dramma senza confini di Germana urbani* segue da pag.

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... E nutriamo tutti un’intima certezza che se dipendesse solo da lui, aprirebbe le porte anche della Sistina pur di accogliere tutti i poveri che potrebbe contenere. Ma anche lui ha le mani legate e, in questa vicenda, la sua parola non resta che un seme nel vento. Perché seppur in maggioranza cattolici noi tutti, veneti, italiani, europei, abbiamo paura della massiccia invasione dei migranti che non smettono di arrivare alle porte del nostro vecchio continente. Molti di loro vengono già ospitati in alcuni dei nostri comuni. Alloggiati a centinaia in ex basi militari che diventano inevitabilmente dei ghetti, recinti in cui contenere un problema, non degli uomini, donne e bambini. Eppure non ci sono risposte articolate per questo fenomeno che ogni giorno di più sta impegnando amministratori, associazioni e cittadini di buona volontà. La questione è sovranazionale e come tale va trattata. Ma molta parte dei Paesi dell’Unione non ci sente e chiude le frontiere e tira i remi in barca e ci lascia soli con la responsabilità di gestire un’ondata migratoria sempre più pressante. Ma mentre in Europa si discute e l’Italia si barcamena nella gestione di questa nuova emergenza, chiedendo che siano stabilite delle quote di accoglienza per ogni nazione Ue, la lunga marcia di chi fugge da guerra e povertà continua. Ed è un peccato che nella mente dei più sia già passato il ricordo dell’orrore che tutto il mondo ha provato “ingoiando” la foto del corpicino, composto, delicato, senza vita di un piccolo bimbo siriano di nome Aylan. Lui come tanti altri non entrerà in nessuna aula scolastica questo settembre, né a casa sua né a casa nostra. Lui come tanti altri stava scappando con la sua famiglia da qualcosa di orribile che noi non possiamo, probabilmente, nemmeno immaginare. Per queste vite in cammino e in fuga, dobbiamo augurarci che una soluzione internazionale si trovi e che la generosità degli altri Paesi dell’Unione Europea si concretizzi a breve. E per quanto ci riguarda, in Veneto, a casa nostra, servono proposte concrete non manifestazioni xenofobe e proclami populistici. I nostri sindaci non hanno bisogno di striscioni e magliette dagli slogan d’effetto, hanno bisogno di non essere lasciati soli a gestire situazioni sproporzionate anche per il più capace degli amministratori locali.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

Polemiche sul credito non riscosso di circa 5 milioni di euro per bollette non pagate

scintille fra sindaci intorno al nuovo consiglio di bacino

ientro dalle ferie di fuoco per la politica locale che dovrà prendere decisioni importanti in merito alla competenza della gestione rifiuti. L’organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è infatti in grande evoluzione: nei prossimi mesi, dovrebbe nascere il Consiglio di Bacino, ente a cui la legge assegna funzioni di regolazione delle tariffe e di controllo del livello di servizio con una convenzione costitutiva già approvata e firmata da

53 comuni su 56. Dentro questo ambito, obbligatorio per legge, opera dal 2013 il Consorzio volontario Padova Sud composto al momento da 53 Comuni che hanno conferito le funzioni di igiene urbana. Il consorzio è anche proprietario di Padova Tre Srl la società totalmente pubblica che nel 2010, insieme a De Vizia, Sesa e Abaco, si è aggiudicata la gara per il servizio fino al 2025. Il Cda del Consorzio sarà totalmente

rinnovato a settembre con l’assemblea dei Comuni soci. Un nodo questo che ha risvegliato il malumore di una parte minoritaria dei Comuni della bassa, rappresentati da Correzzola, Maserà e Piove di Sacco: fari puntati sulla costituzione del consiglio di bacino e sul credito non riscosso (circa 9 milioni di euro, ndr) delle bollette non pagate. Proprio sull’ultimo punto, i sindaci “dissidenti” hanno espresso molte perplessità chiedendo soluzioni alternative. E.M.

La raccolta dei rifiuti a Monselice


Sanità 9 Passaggio delle consegne Dal primo ottobre la Sereni Orizzonti gestisce il servizio

Rsa Conselve, si cambia La casa di riposo “Beggiato” passa la mano dopo 37 anni, chieste garanzie per l’occupazione di Nicola Stievano

L’ospedale di Conselve ospita i 59 pazienti della Rsa

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ra pochi giorni, per la precisione dal primo ottobre, la gestione della Rsa, la Residenza sanitaria assistita, servizio con 59 pazienti ospitati nei due piani dell’ospedale di Conselve, passa dalla Casa di Riposo “Beggiato” alla “Sereni Orizzonti” Spa. Una svolta che non è riduttivo definire epocale visto che da 37 anni la gestione della Rsa era affidata alla “Beggiato” dall’Uls 17. Questo fino alla primavera scorsa, quando la società di Udine “Sereni Orizzonti”, impegnata tra l’altro nella costruzione della nuova casa di riposo a Bovolenta, ha vinto la gara d’appal-

Iniziativa

to bandita dall’Uls 17 per l’affidamento della gestione. All’inizio è stato un colpo duro da digerire per gli amministratori ed il personale della “Beggiato”, perché da sempre la storica casa di riposo si era occupata anche degli ospiti nei due piani dell’ospedale. non sono mancate le proteste formali, anche di fronte al divario delle due offerte. La casa di riposo di Conselve aveva ottenuto un punteggio più alto nella valutazione tecnico - qualitativa del progetto in gara ma è stata superata sul fronte economico. La gara infatti in questo caso prevede

che il gestore faccia un’offerta della somma da riconoscere all’Uls per la concessione del servizio. Ebbene, la cifra indicata dalla “Sereni Orizzonti” è stata di gran lunga più alta di quella della “Beggiato”, determinando così l’esito della gara. Dopo un periodo di incertezza agli inizi di settembre la situazione era ormai chiara: il mese scorso l’Uls ha archiviato il provvedimento di revoca e nei giorni scorsi il Tar del Veneto ha deciso che discuterà il ricorso della casa di riposo conselvana il 7 ottobre senza però concedere la sospensiva. Questo

LAVORO E SALUTE, A REGIME L’ACCORDO TRA ULS E KOMATSU

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sl 17 e Komatus unite per promuovere la salute dei lavoratori. Si chiama “La salute in azienda per un’azienda in salute” il progetto vede protagonisti Usl 17 e Komatsu. La fase più interessante dell’iniziativa è partita in questi giorni e prevede una serie di incontri di informazione e sensibilizzazione tra i dipendenti

significa che dall’inizio del prossimo mese la “Sereni Orizzonti” subentrerà a tutti gli effetti nella gestione della Rsa, assorbendo anche il personale in servizio. Già previsto un incontro con i rappresentanti sindacali per discutere dei dettagli e del futuro occupazionale. Nel frattempo la società friulana ha chiesto all’amministrazione della “Beggiato” l’elenco dettagliato del personale dipendente impegnato nella Rsa e dei liberi professionisti che prestano servizio nella stessa struttura. Stando ai primi contatti l’intenzione è quella di salvaguardare i posti di lavoro. La “Beg-

della Komatsu. Il primo appuntamento era intitolato “Mangiare il giusto per vivere meglio” ed era dedicato appunto dedicato all’importanza di una giusta alimentazione e agli errori più comuni da evitare a tavola. Altre iniziative sono programma dopo la pausa estiva: tra queste, un incontro formativo di tre ore - che sarà ripetuto per sei edizioni e con un massimo di 60 partecipanti - sul tema “Gli stili di vita per la salute”, oltre che sulla conoscenza dei servizi sociosanitari a disposizione dei cittadini. Le conoscenze ac-

giato” trasferirà il personale a tempo indeterminato nella sede centrale, dove comunque c’è bisogno di forza lavoro visto il ricorso a figure esterne, mentre la “Sereni Orizzonti” dovrebbe confermare il posto ad una trentina di precari, per lo più donne, attualmente in servizio. “Il tempo stringe - afferma Franco Maisto della Cisl - dopo la riunione con i vertici della “Sereni Orizzonti” per il trasferimento del personale precario dalla Beggiato al contratto di stampo privatistico incontreremo tutte le lavoratrici che attendono garanzie del proprio posto di lavoro”.

quisite saranno quindi applicate in una “Settimana del Benessere” che vedrà coinvolti un po’ tutti i servizi e le funzioni aziendali: si va dalla modifica dei menu in mensa con proposte più salutari, alla stipula di convenzioni con palestre e piscine della zona, fino all’inserimento negli spazi aziendali di distributori di alimenti sani. Saranno organizzati corsi per smettere di fumare, l’addestramento ad una corretta postura sulla postazione di lavoro e la distribuzione tra i dipendenti di contapassi e opuscoli informativi. N.C.


10 Este Elezioni amministrative Rompe gli indugi prima di ogni altro avversario il leader delle Civiche d’Este

SALUTE

Aujari Stoppa primo candidato

Convegno il 25 settembre

L’annuncio dell’attuale vicesindaco: “Il nostro è un percorso civico, da maggio correremo da soli”

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di Nicola Cesaro

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Stefano Agujari Stoppa il primo candidato alla fascia di sindaco di Este. L’attuale vicesindaco e leader delle Civiche d’Este ha rotto gli indugi prima di ogni altro avversario, confermando anche la corsa in solitaria del suo gruppo civico. L’amministratore, 53 anni, sposato, tecnico che opera in un’azienda privata

“La nostra storia ci porta a prendere in autonomia questa decisione” impegnata nel settore ambientale, vanta una lunga esperienza di governo comunale: oltre ai dieci anni da vicesindaco ha alle spalle anche quattro anni da consigliere di maggioranza (nel primo mandato di Vanni Mengotto) e altri cinque all’opposizione. “Il

nostro è stato sempre un percorso civico, slegato dai partiti, e basato sul lavoro per la città e sulla serietà delle persone impiegate in questo progetto - ha spiegato il giorno del lancio della candidatura Delio Peruffo, responsabile delle Civiche d’Este - La nostra storia e il nostro percorso amministrativo ci hanno portato a scegliere di correre in autonomia e di riporre piena fiducia in Stefano” Con la corsa solitaria delle Civiche d’Este, infatti, viene meno il rapporto del gruppo con l’attuale maggioranza di governo di Giancarlo Piva: «Il nostro mandato governativo scadrà a maggio e la fedeltà e l’impegno all’attuale governo non verranno mai meno fino a quel momento» ha però voluto sottolineare lo stesso Agujari Stoppa “Oggi Giancarlo, terminati i due mandati, non è più ricandidabile: il vincolo, dunque, cade. Noi oggi presentiamo una candidatura: siamo aperti a chiunque, sempre in un’ottica

di confronto, ma chi entra deve accogliere pienamente la nostra candidatura”. La candidatura del vicesindaco uscente ha trovato il sostegno dell’intero movimento civico che oggi siede in maggioranza: a confermare la fiducia in Agujari Stoppa c’erano non a caso i consiglieri comunali Marco Migliorin, Alberto Fornasiero e Andrea Quadarella, compagni di amministrazione in questi ultimi anni. “Siamo sicuri di poter ottenere un ottimo risultato nel 2016” ha aggiunto il candidato “Metto a disposizione i miei dieci anni di

Stefano Agujari Stoppa ha 53 anni ed è vicesindaco esperienza da vicesindaco, grazie ai quali posso dire con franchezza di essere consapevole del ruolo che andrò a svolgere se eletto. Qui non possiamo vendere slogan e sogni, ma proposte concrete: partiamo con mesi di anticipo proprio per evitare i tatticismi politici dell’ultimo minuto e per lavorare con il giusto tempo sul programma”. Da qui a maggio, mese delle possibili elezioni, le Civiche d’Este lavoreranno per creare un programma credibile e per cercare eventuali intese con altre forze cittadine.

La Onlus Salus Euganea informa sull’Alzheimer

n occasione della Giornata Mondiale Alzheimer l’associazione culturale Salus Euganea propone un momento di confronto e scambio di informazioni con il convegno “Accrescere le conoscenze per migliorare la cura”, venerdì 25 settembre alle 20.45 a Este nella sala conferenze del Gabinetto di Lettura. Intervengono il dottor Gabelli, responsabile del Centro regionale invecchiamento cerebrale e il dottor Pasqui, referente del Centro per l’Uls 17. L’incontro è aperto a tutti. Salus Euganea è una associazione di promozione sociale che ha come finalità principale l’assistenza sociale e socio- sanitaria. Dal 2008 le attività sono indirizzate principalmente ad affrontare ed approfondire i temi sanitari più rilevanti ed attuali che hanno importanti implicazioni sociali. La Onlus è interessata anche a tutti gli aspetti culturali che sono collegati alla salute. Un tema sanitario emergente è rappresentato dall’invecchiamento della popolazione e dalle malattie croniche e spesso invalidanti che necessitano di N.C. sempre più risorse.

NEWS Riqualificazione del parco

progetto “este senza barriere” verso l’azzeramento dell’anfiteatro

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l via “l’azzeramento” dell’anfiteatro. La giunta comunale approverà a breve il progetto definitivo per la riqualificazione del parco abbracciato dalle mura marchionali: una serie di interventi, quelli pensati dall’ente comunale, che rientrano nel più ampio progetto “Este senza barriere” e che richiederanno un investimento di 400 mila euro, in gran parte coperti da finanziamenti della Regione Veneto. I giardini, dopo i lavori, potranno essere gustati anche da persone con disabilità motoria o da chi oggi difficilmente riesce a spostarsi, come ad esempio i passeggini frenati dalla ghiaia. Un percorso facilmente accessibile partirà dall’entrata del museo, si spingerà fino alla fontana per poi arrivare ad affacciarsi al foro boario, scendere fino alla torre del Soccorso e quindi ritornare nel cuore dei giardini. Tra i vari interventi il Comune ha inoltre sposato l’ipotesi “dell’azzeramento” del foro boario. Si andranno a togliere tutti i mattoni e sarà mantenuto lo stesso disegno a ventaglio utilizzando però solamente l’erba. Sarà quindi effettuato un livellamento che di fatto smusserà notevolmente la collinetta che si vede oggi. Il nuovo progetto garantirà 5 mila posti in piedi e renderà certamente più appetibile l’anfiteatro per i grandi eventi. N.C.

Donazione da 1.100 euro alle vittime del tornado

shopping di solidarietà ad este per aiutare la riviera del brenta

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o shopping atestino fa bene alla solidarietà a Este. Grazie all’iniziativa “L’1% per la Riviera”, infatti, i commercianti del centro storico hanno donato 1.100 euro ai cittadini e alle aziende dell’Alta Padovana colpite dal tornado dello scorso 8 luglio che ha devastato decine di abitazioni e attività commerciali tra Pianiga, Dolo e Mira. La donazione è il frutto degli ultimi due giovedì di luglio, animati dalla manifestazione “Shopping al chiar di luna” organizzata da Confesercenti e che ha visto i negozi del centro aperti fino a mezzanotte. L’1% del valore di ogni scontrino è stato messo da parte e destinato ad aiutare le famiglie messe in ginocchio da quella giornata di forte maltempo. Per i commercianti di Este è la seconda operazione benefica dell’anno: a marzo con l’iniziativa “Ridere fa bene alla solidarietà”, in occasione dell’ultimo giorno di Carnevale, i negozianti di Este erano riusciti a raccogliere ben 1.200 euro da destinare all’associazione Prislop Onlus, realtà che offre sollievo e sorrisi ai bambini ricoverati in ospedale. La donazione chiude un mese trionfale per i negozi atestini, protagonisti anche de “Lo Sbaracco”, evento che a fine agosto ha portato in piazza centinaia di acquirenti. N.C.

Dovranno esprimersi anche i consigli comunali

al lavoro per la possibile fusione tra cvs e polesine acque

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entro Veneto Servizi e Polesine Acque, un’altra possibile fusione per un ente della Bassa. In queste ultime settimane il percorso aggregativo ha scritto un capitolo che vale molto più di un proclama: i due gestori, che hanno la competenza rispettivamente su 59 e 52 Comuni, hanno avviato la gara per la “due diligence”, una fotografia che darà lo stato di salute delle due società e che servirà a valutare la fattibilità dell’eventuale fusione. Secondo i promotori dell’iter, una fusione servirà ad assicurare “che l’acqua resti anche in futuro un “bene comune”, gestito da società che rispondono solo ai sindaci e, quindi, ai cittadini. E che hanno come obiettivo tenere basse le tariffe e fare investimenti per il territorio, non distribuire dividendi”. Il 30 aprile 2014 l’Assemblea dei Sindaci di Cvs ha approvato all’unanimità lo studio di fattibilità sulla possibile aggregazione. Il 22 dicembre 2014 ha quindi conferito mandato al presidente di costituire un gruppo di lavoro per approfondire la questione. Nei giorni scorsi la gara per l’affidamento dell’incarico di due diligence è stata infine avviata dalle due società: l’importo a base di gara è di 250.000 euro, ripartito equamente tra Cvs e Polesine Acque. L’esito della gara passerà comunque al vaglio dell’Assemblea dei Sindaci e solo allora, in caso di assenso degli amministratori, verrà predisposto il progetto di fusione che passerà poi per ogni consiglio comunale prima dell’approvazione definitiva dell’Assemblea. N.C.



12 Este Economia locale Arrivato anche il via libera della Banca d’Italia

Prove di fusione fra Bcc Verso l’aggregazione tra “Atestina” e “Prealpi” entro l’anno di Nicola Cesaro

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cc Atestina e Bcc Prealpi pronte alla fusione. Ha ricevuto anche il “sì” della Banca d’Italia il progetto di aggregazione dell’istituto bancario atestino con i cugini trevigiani. “Un progetto che anticipa il futuro - sottolineano i due presidenti Carlo Antiga e Fabrizio Gastaldo - Un’autorizzazione in tempi così stretti testimonia la fiducia nel nostro progetto di crescita. E ripaga i nostri sforzi per dar vita ad una strategia che tutela dipendenti, soci e clienti. Nasce un polo aggregante nelle Bcc del Veneto”. “Riteniamo che oggi siano vincenti aggregazioni di banche che non insistono sullo stesso territorio e che quindi non corrono il rischio di sovrapposizioni di sportelli né di scontare le problematiche economiche di una stessa zona di operatività. La contiguità territoriale, insomma, non sempre è un valore”, ha sottolineato il presidente trevigiano. Ha aggiunto Gastaldo: “Si tratta di un’operazione fortemente innovativa e che farà scuola perché offre le soluzioni più opportune rispetto al delicato momento economico che sta vivendo il nostro Paese

La sede della Bcc Atestina a Este ed il nostro sistema bancario”. Le banche non hanno sportelli sovrapposti e non presentano contiguità territoriale. La banca aggregata conterà su 42 sportelli (31 di Prealpi e 11 di Atestina) collocati in 37 comuni, localizzati in 6 province: Treviso (25), Belluno (3), Padova (10), Venezia (2), Vicenza (1), Pordenone (1). Un territorio che consente la diversificazione e la frammentazione del rischio e dei flussi reddituali, nel contempo rientrando prevalentemente entro i confini regionali. Al 31 dicembre 2014 Banca delle Prealpi aveva una compagine sociale di 6.907 soci e 262 dipendenti. Le masse intermediate ammontavano a 1,45 miliardi di euro di impieghi, 1,6 miliardi di euro di raccolta diretta e circa 644 milioni

di euro di raccolta indiretta. Il totale attivo ammontava a 2,2 miliardi di euro ed i fondi propri a 217 milioni di euro. Banca Atestina, alla stessa data, contava 91 dipendenti ed una compagine sociale di 2.753 soci; il totale attivo era di 518,4 milioni di euro ed i fondi propri 33,9 milioni di euro. Ora le assemblee straordinarie dei soci verranno convocate entro e non oltre il 22 novembre e gli effetti della fusione, ricevuto il via libera dai Soci, decorreranno dal 1° gennaio 2016. Dopo la fusione, la Banca si presenterà nel padovano come “Atestina - Banca delle Prealpi, Credito Cooperativo”, così come nella zona Feltrina la Banca Prealpi si presenta come “Banca delle Prealpi in Val Belluna”.

reazioni La posizione del comitato “Banca Atestina del territorio”

“viene meno il servizio al territorio”

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l processo di fusione non ha ricevuto una accoglienza positiva su ogni fronte. Per ostacolare l’iter si è formato anche un comitato, chiamato “Banca Atestina del territorio”, appoggiato anche da nove sindaci del territorio. Promotore del movimento è Stefano Dalla Mutta, libero professionista di Este, ma come già detto con lui ci sono anche numerosi amministratori della Bassa, a partire dai sindaci di Este, Ponso, La sede della Bcc Prealpi Vighizzolo d’Este e Megliadino San Fidenzio. Il comitato manifesta aperta contrarietà al progetto di fusione paventato dai due istituti di credito. Iter, questo, che come confermato dai due istituti bancari potrebbe concludersi già entro il 2015 e che a detta del nuovo movimento”farebbe venir meno la funzione di supporto dell’economia del territorio. L’operazione straordinaria di fusione per incorporazione con una banca così lontana, sia in termini geografici ma anche in termini di economia territoriale, comprometterebbe la presenza nel territorio di una banca che conosce le reali esigenze delle imprese, delle famiglie e, più in generale, dell’economia locale”. Il comitato chiede poi l’azzeramento totale del Cda in carica, confermato dall’assemblea dei soci lo scorso 3 maggio e guidato da Fabrizio Gastaldo: sotto accusa c’è il bilancio 2014 perso con perdite di 12 milioni di euro. Lo stesso comitato, che chiede contestualmente la convocazione di un’assemblea sul tema della fusione, si propone attivamente per mettere le mani sulla governance dell’istituto di credito. I sindaci, inoltre, hanno denunciato lo scarso coinvolgimento promosso dal Cda di Bcc Atestina nei loro confronti, ritenendo troppo repentina e poco approfondita la riflessione sulla fusione con una banca così distante geograficamente. N.C.

SESA “RICHIAMATA” DAL GARANTE

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l Garante bacchetta la Sesa. La società di via Comune è stata infatti sanzionata dall’Agcom, l’autorità italiana che assicura la corretta competizione degli operatori di mercato. L’accusa è quella di aver creato un “cartello” con altre tre società venete per ottenere la gestione dello smaltimento del verde e dell’umido nel Rodigino. Sesa, gestita al 51% dal Comune di Este e per il resto dal privato Finam Group, dovrà pagare una sanzione di 67.328 euro per «aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza in violazione all’articolo che tutela la libertà di concorrenza. Assieme a Sesa sono state sanzionate Fertitalia srl, Nimar srl e Nuova Amit srl, che dovranno pagare 1.114.188 euro. L’indagine che ha “incastrato” le quattro società è nata in seguito alla segnalazione di un privato cittadino e fa riferimento alla gara europea bandita l’1 marzo 2013 da Ecoambiente srl. La gara affidava l’appalto per lo smaltimento di verde e umido dell’intera area rodigina, divisa per l’occasione in quattro lotti: 3.873.800 euro di valore complessivo per due anni, 19.600 tonnellate annue di umido e 16.100

di verde. Alle quattro società è stato contestato di aver fatto cartello, mettendosi d’accordo nella partecipazione ai vari lotti previsti dalla gara d’appalto: “è stato accertato che le società hanno posto in essere un’intesa orizzontale restrittiva della concorrenza, nella forma di un disegno collusivo volto alla spartizione dei lotti posti a gara da Ecoambiente e alla fissazione del relativo livello dei prezzi”, spiega chiaramente il Garante. Più concretamente, ogni società si è proposta per un lotto (la Sesa, ad esempio, per il lotto Badia-Lendinara), senza fare concorrenza agli altri e con ribassi modesti (tutti inferiori all’1% sul prezzo base) e molto simili tra loro. Questo comportamento ha fatto venire meno il confronto concorrenziale tra le parti. La società atestina, intanto, ha già annunciato il ricorso al Tar: “Sesa ha semplicemente partecipato ad un bando di gara indetto da Ecoambiente presentando un’offerta per il solo lotto del bacino di interesse. Il fatto che la società avesse i requisiti anche per concorrere per altri lotti non significa che fosse obbligata a partecipare, in mancanza della effettiva possibilità tecnica e logistica”, è la difesa. N.C.


Montagnana 13 La curiosità Iniziativa dell’Unione Megliadina con un progetto per la sicurezza e il controllo del territorio

Videosorveglianza, si inizia dalla Statale

L’apparecchio sulla Padana Inferiore verso Montagnana sembra un autovelox ma in realta è la prima di 11 telecamera

Il tratto della Padana inferiore interessato dall’installazione della prima telecamera di videosorveglianza

di Nicola Cesaro

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otrebbe sembrare un autovelox fisso sulla Padana Inferiore. Qualche timore, in realtà, l’ha causato tra gli automobilisti che a migliaia, ogni giorno, percorrono la trafficata strada che porta a Montagnana. Quell’apparecchio, in realtà, è tutt’altro. Da luglio, sulla Padana Inferiore, dopo la rotatoria del centro commerciale Megliadino è stata installata la prima di undici telecamere di videosorveglianza volute dall’Unione Megliadina. A spiegarne l’utilità è Daniela Bordin, sindaco di Megliadino San Fidenzio e presidente della Megliadina: “Come Unione Megliadina abbiamo partecipato ad un bando regionale per estendere il wifi nei nostri Comuni. Il contributo di 108 mila euro ci ha permesso di incrementare il progetto e di associare alla copertura wifi anche alcuni impianti di videosorveglianza collegati in rete”. Gli apparecchi sono in tutto 11 e saranno sistemati entro fine estate nei centri abitati di Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Piacenza d’Adige, Ponso, Santa Margherita d’Adige e Vighizzolo d’Este. Quello sulla regionale 10 è l’unico “decentrato” ed è ovviamente quello più strategico, visto che la Padana Inferiore rappresenta una delle principali vie di fuga per eventuali criminali in azione nel territorio. L’alta tecnologia applicata consentirà di utilizzare la telecamera in maniera ottimale: l’apparecchio è infatti dotato di dispositivo Ocr, che permette il riconoscimento delle targhe e anche la visione notturna. “La rete di sorveglianza è pensata per la tutela del patrimonio pubblico, la prevenzione e repressione di attività illecite, il controllo e il miglioramento della viabilità urbana” assicurano gli uffici dell’Unione “L’ambito di azione delle telecamere è indirizzato alle zone di pertinenza pubblica o accessibili al pubblico. Saranno evitate, salvo necessità, immagini dettagliate, ingrandite o dettagli non rilevanti”. Le immagini convoglieranno nella stazione della polizia locale, a Megliadino San Fidenzio, e ovviamente il loro trattamento sarà effettuato secondo i principi di correttezza e pertinenza, in linea con il rispetto della privacy prevista dal Garante. Proprio per questo, prima di rendere operativa la rete, l’Unione Megliadina dovrà dotarsi di un apposito regolamento. La

videosorveglianza nei Comuni del territorio dovrebbe essere pienamente attiva entro le prossime settimane. Le altre telecamere installate nei vari Comuni saranno della stessa tipologia di quella che oggi si vede sulla Padana Inferiore.

Neither dal Mar Nero a Mosca

band montagnanese conquista la russia

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na band montagnanese alla conquista del Mar Nero e della Russia. I Neither, gruppo metalcore di Montagnana, durante il mese di agosto sono stati protagonisti di un’avventurosa tournèe in Russia: dalle coste del Mar Nero alla capitale moscovita, la band della città murata è stata impegnata in ben otto concerti in soli otti giorni. Il debutto è stato a Krasnodar, quindi il giorno dopo a Rostov-on-Don, poi quello successivo a Volgodonsk e quindi a Volgograd. Il “tour de force” ha toccato Saratov, Sizran, Tambov per chiudersi al “Molinari” di Mosca, a 1.400 chilometri dalla prima tappa. Il gruppo ha presentato “Neither”, album che ha debuttato nell’aprile 2014. I Neither, nati nel 2006 sulle orme di gruppi come i Linea 77 o i Deftones, sono oggi composti da Manuel “Ciccio” Balsamini alla voce, Fabio “Roger” Leggiero e Paolo “Paul” Giacomelli” alla chitarra, Michele “Vec” Vettorello al basso e Luca “Belva” Longhin alla batteria. Fino a due anni fa tra i musicisti c’era anche Paolo Masin. Dal 2012 la band fa parte del roster Jack Rock Agency, mentre è di qualche mese fa la sponsorizzazione del marchio statunitense Furious. N.C.


14 Montagnana Grandi infrastrutture Aperto l’ultimo tratto tra Agugliaro e Noventa Vicentina

“Ora completeremo la Valdastico a nord” di Nicola Cesaro

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a Valdastico ora è realtà. dalla fine di agosto l’autostrada A31 è percorribile con soluzione di continuità dopo l’apertura del tratto che da Noventa Vicentina porta ad Agugliaro, l’ultimo tassello di un mosaico che ora è completo. Certo, sarà ricordata come l’autostrada delle inaugurazioni-record: cinque solo negli ultimi due anni. Quella dello scorso dicembre, a Badia Polesine (Rovigo), vide a tagliare il nastro l’allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. A fine agosto la sforbiciata d’onore è invece toccata a Graziano Delrio, l’attuale referente per la viabilità in Italia. Come già detto, per completare il disegno di 54 chilometri di A31 mancava solamente il segmento di 7 chilometri dal casello di Noventa Vicentina ad Agugliaro. Ora l’autostrada corre senza interruzioni: parte da Badia Polesine, dove si innesta lo svincolo della Ss 434 Traspolesana che porta a Rovigo, e arriva fino a Torri di Quartesolo, tagliando in due anche la Bassa Padovana. L’opera, costata 1.245 milioni di euro senza oneri a carico dello Stato, si estende naturalmente verso nord per altri 36 chilometri, da Vicenza a Piovene Rocchette. Sei caselli, 4 chilometri in trincea, più di 3 per ponti e viadotti, la Valdastico Sud è inoltre una delle poche autostrade in Italia a contare su corsie di servizio da poter utilizzare come vie di fuga o da destinare ai mezzi dedicati alla manutenzione. L’A31 ha avuto una gestazione di almeno trent’anni, con la posa della prima pietra arrivata nel 2005. Il decennio di lavori si è concluso ufficialmente con la cerimonia

L’opera è costata 1 miliardo e 245 milioni di euro senza oneri a carico dello Stato che ha portato nel Vicentino il ministro Delrio, il governatore Luca Zaia, oltre ai presidenti di Autostrada Brescia-Padova e A4 Holding, Flavio Tosi e Attilio Schneck. Dopo il tradizionale comizio che ha visto col microfono in mano i principali referenti istituzionali, la cerimonia inaugurale ha visto la recita della preghiera speciale del vescovo Flavio Roberto Carraro, scritta appositamente per la Valdastico Sud e dedicata alla Madonna dell’Olmo, patrona dell’arteria. La benedizione solenne è invece spettata a monsignor Lodovico Furlan. I festeggiamenti per lo sblocco totale del cantiere sono andati di pari passo con gli auspici perché l’A31 ora possa continuare verso nord. Ad osteggiare la prosecuzione dell’autostrada ci pensa da anni la Provincia autonoma di Trento, contraria all’approdo della Valdastico nel proprio territorio regionale. “Senza la Valdastico Nord questo investimento non ha senso - ha ribadito ancora una

Zaia spinge per proseguire con la costruzione della A31 verso Trento per 40 chilometri

Il taglio del nastro del tratto da Noventa Vicentina ad Augliaro con Tosi, Zaia e Delrio

Il ministro Delrio: “Ora lavoriamo ad un tracciato compatibilie per l’ambiente” volta Tosi, mentre Zaia ha ricordato come “la Valdastico è lunga 130 chilometri: ne mancano 40 e siamo fiduciosi che questo atteso collegamento verso il Trentino arrivi”. Su questo fronte è apparso fiducioso anche il ministro Delrio: “Dobbiamo trovare un tracciato compatibile sotto il punto di vista paesaggistico e ambientale”.

VIABILITà La strada non arriva alla A 31

manca il tassello della regionale 10

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atta la Valdastico Sud ora all’appello manca solo la regionale 10, oggi ferma a Carceri. Su questo fronte il sindaco Loredana Borghesan è pronta a dare battaglia: “L’A31, senza la completa realizzazione della nuova Sr 10, rischia di scaricare ulteriore traffico sui nostri centri. Chi uscirà a Santa Margherita d’Adige in direzione Legnago attraverserà numerosi centri urbani, congestionando la viabilità comunale, peggiorando la qualità della vita dei residenti e, in definitiva, peggiorando le condizioni di sicurezza stradale. Per questo deve necessariamente essere completato il completamento da Legnago a Carceri. Senza dimenticare che tale collegamento è fondamentale per raggiungere in sicurezza e tempestività il nuovo ospedale di Schiavonia”. Per questo il sindaco anticipa delle possibili novità nella viabilità comunale: “Stiamo studiando delle soluzioni di limitazione del transito dei mezzi pesanti nel nostro centro abitato. Vogliamo evitare che, finché non sarà completata la nuova regionale 10, la sicurezza dei nostri utenti peggiori con un potenziale aumento del traffico pesante. Il provvedimento è in fase di studio, riguarderà il traffico pesante di attraversamento e potrebbe diventare presto operativo in via sperimentale”. N.C.



16 1 Cultura provinciale Esposizione a Villa Contarini Piazzola sul Brenta ospita fino a tutto novembre la mostra

Svelata “l’armonia del vero”

AI MUSEI CIVICI

“Vita e paesaggi tra terre e acque”, un percorso che si snoda tra 65 dipinti di Otto-Novecento di Laura Organte

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illa Contarini apre le porte all’arte per una nuova mostra dal titolo: “L’armonia del vero. Vita e paesaggi tra terre e acque (1842-1932)”, a cura di Luisa Turchi, in esposizione fino al 30 novembre. Un percorso scandito da sessantacinque magnifici dipinti, noti e meno noti, della metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, provenienti da importanti collezioni. Due i filoni principali del racconto espositivo. Il primo ci introduce nell’ambito delle scene di genere a carattere aneddotico che obbediscono ai criteri del “Vero” e della contemporaneità, ritraendo il popolo nelle sue abituali occupazioni giornaliere, nella quiete domestica delle case, nell’affaccio alle finestre o al balcone di eleganti gentildonne, nelle piazze animate di città o nell’atto di esercitare i mestieri, in giro per gli assolati e vivaci “canali” con le imbarcazioni tipiche o in serene passeggiate sul lago di Garda, in Napoleone Nani. Di gusto differente, ma egualmente scene di genere, sono quelle incentrate sul revival settecentesco, con dame e gentiluomini in costume e in posa, in amabili conversazioni nei salotti e in piazza San Marco o impegnati in passatempi come “la caccia di farfalle”, così ben eternati da una pittrice di fama europea dalla vocazione paesaggistica quale Emma Ciardi. Grande protagonista della

TEATRO E MUSICA

Un’opera di Felice Casorati mostra è poi il passaggio dal vedutismo al “Vero” come trapasso dal paesaggio tradizionale concepito ancora secondo una visione prospettica canalettiana a quello en plein air rivisto in un’ottica elegiaco-sentimentale, non esente da influssi nordici e declinazioni macchiaiole e impressionistiche.La Venezia dell’epoca rivive così nella monumentalità altisonante del Canal Grande e di Piazza San Marco con Palazzo Ducale e Riva degli Schiavoni attraverso le vedute cristalline di Carlo Grubacs, Federico Moja, Antonietta Brandeis e Rubens Santoro. La laguna e l’entroterra veneto, con i canali solcati dai bragozzi dei pescatori al lavoro, i casoni da caccia e da pesca, vengono esplorati dai pittori in diverse stagioni e in condizioni differenti di luce, secondo le ore della giornata: fondamentale in tal senso l’apporto del grande maestro Guglielmo Ciardi e Luigi Nono. Visioni atemporali silenziose e rarefatte, di luce riflessa e crepuscolare, come in Giuseppe Miti Zanetti, si accompagnano a “impressioni” pittoriche dalle luci brillanti e a colorazioni più ardite, quale quelle di Beppe Ciardi, fino a giungere a Pieretto Bianco, in cui la pittura del “vero” si inserisce ormai nel filone del sintetismo decorativo ed espressionista, aprendo la strada a nuove armonie e dissonanze che nasceranno con la nuova pittura contemporanea. a cura di Laura Organte

GIOIELLI E SCULTURE MAIERHOFER In esposizione a Palazzo Zuckermann fino all’8 novembre la mostra “Fritz Maierhofer. Gioielli e sculture Retrospettiva 1970-2015”, dedicata al grande maestro austriaco sperimentatore nel gioiello d’interventi tecnologici su materiali classici quali l’oro e l’argento. Le sue strutture geometriche giocano su variazioni di tensioni plastiche che orientano i lavori in un campo scultoreo e architettonico. Coinvolto dalla cultura Pop negli anni Settanta, l’artista nel tempo è sempre più attratto da materiali diversi, alternando il linguaggio astratto a quello informale.

STOMP AL GEOX A NOVEMBRE Arriva a Padova l’irresistibile esperienza di Stomp: l’ensemble inglese di Brighton (ma lanciato a Broadway) che dal ‘91 imperversa sulle platee di tutto il mondo. Nato dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, ha trionfato in questi ultimi anni nei più importanti festival e teatri del mondo. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di Stomp danno voce aicomuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope. Appuntamento per il 27-29 novembre 2015 al teatro Geox.

MATTEO BOATO IN MOSTRA La mostra allestita alla Galleria laRinascente, dal 10 settembre all’8 novembre, presenta i lavori dell’artista Matteo Boato (Trento, 1971) realizzati negli ultimi dieci anni, in un percorso che attraversa le sue tematiche più sentite e ricorrenti: Terra e Acqua, A mani nude, Le Case Danzanti, La piazza, Plenilunio, Il Cerchio, Archi. Il suo tema primario, fin da subito, è il luogo urbano: piazze, luoghi e palazzi medioevali prevalentemente italiani che danzano attorno al fuoco sacro della socialità. In mostra a Padova sono esposti lavori scelti all’interno di questo lungo percorso pittorico.

Felice Casorati: il percorso dagli esordi padovani

Napoleone Nani: Passeggiata sul lago

Ciardi: Vele in laguna

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a non perdere l’antologica dedicata Felice Casorati, un uno dei massimi protagonisti della pittura italiana del Novecento. La mostra, in esposizione fino al 10 gennaio 2016 ai Musei Civici, si propone di svelare le origini del percorso artistico di Casorati, “dagli esordi padovani a Ca’ Pesaro”, come recita il titolo, colmando così un vuoto lasciato dalle recenti mostre dedicate all’artista. L’intento è quello di riannodare i fili con una città che ha visto nascere nel giovane Casorati la vocazione per la pittura: figlio di un ufficiale di carriera e pittore dilettante, trascorse a Padova dieci anni decisivi della sua vita nel corso della giovinezza, tra il 1896 e il 1907, frequentando il liceo ginnasio Tito Livio e la facoltà di Giurisprudenza. L.O.

Il documentario Il padovano un secolo fa fu pioniere dell’aviazione

“Le ali di un sognatore” Da Zara, avventura in volo D

ebutto alla mostra del Cine di Venezia per “Le ali di un sognatore” il documentario di su Leonino Da Zara, pioniere dell’aviazione civile, grande amico di D’Annunzio e amante dell’avventura. Un’anticipazione del docufilm diretto da Mauro Vittorio Quattrina è stata presentata all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, alla stampa internazionale della Mostra del Cinema. In primo piano Casalserugo, dove lo storico aviatore realizzò il suo sogno di volare nel 1909, decollando da una pista nella campagna di Ronchi, al confine con Bovolenta. Da quella pista due anni dopo Leonino si alzò in volo con un cineoperatore a bordo per girare la prima ripresa cinematografica aerea. Il regista veronese Mauro Quattrina ha trovato subito la collaborazione del Comune, insieme al sostegno di Regione e Fondazione Cariparo, per raccontare la storia avventurosa di quest’uomo del Novecento. “E’ un personaggio dai mille volti, un avventuriero sempre pronto a spingersi oltre ma anche un uomo molto generoso, morto senza un soldo e dimenticato da tutti” spiega il regista. “La sua vita intensa è intrecciata con Casalserugo” ricorda il sindaco Elisa Venturini “e proprio al nostro paese ha dedicato alcuni sui scritti”. Leonino Da Zara dedicò la sua vita

Le riprese a Casalserugo e, in basso, Leonino Da Zara avventurosa principalmente al volo, impegnando notevoli risorse economiche. Nel 1909 costruì il primo campo da volo civile in Italia, nella campagna di Ronchi, a sud di Casalserugo. Da allora la frazione, dove la famiglia dei baroni Da Zara aveva estesi possedimenti, cambiò il nome in Ronchi del Volo. Il barone Da Zara stato il fondatore e il primo presidente dell’Aero Club d’Italia. Ha preparato e partecipato al “Volo su Vienna” del 1918 con l’amico Gabriele D’Annunzio che aveva frequentato più volte il campo da volo di Ronchi. Eroe della prima guerra mondiale, campione di automobilismo ma anche scrittore e filantropo, dalla vita sentimentale burrascosa, Leonino ha donato terreni e denaro, trovandosi alla fine ridotto in povertà. E’ morto

nel 1958 in un letto d’ospedale a Roma, abbandonato da tutti e senza un soldo. La sua vita finalmente sarà raccontata nel documentario che Quattrina sta girando in queste settimane a Casalserugo le prossime settimane. “Abbiamo cercato e raccolto ogni genere di informazione su questo personaggio così complesso” ricorda il regista.


Sport 17 2 Calcio Il racconto della presentazione della nuova squadra al debutto in Seconda Categoria

La rinascita del glorioso Monselice di Walter Lotto

Il conselvano Mazzocco centra il sesto successo

CICLISMO TRIONFO IN TERRA FRIULANA

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ra quel sogno annunciato, in una serata di mezza estate, di un anno fa dentro ad una piazza Mazzini gremita e festante, assume contorni più nitidi e ben definiti. Da quella magica notte il Monselice 1926, risorto dalle ceneri di un fallimento, ha concretizzato le sue ambizioni vincendo il campionato di terza categoria e ora, presso la nuova location Pizzeria Stuzzico 19.26 Fight club, che sarà anche la nuova sede presenta la nuova avventura in seconda categoria. Dopo l’esibizione dei tamburini di San Giacomo l’atmosfera è elettrizzata dalla proiezione di un video che ripercorre la fantastica cavalcata della vittoria dello scorso campionato, quindi sul palco sale l’assessore allo sport monselicense Andrea Tasinato: “il comune è molto vicino a questa realtà e appoggerà il progetto che sta nascendo”. Poi in rapida successione parola al presidente Bepi Ruzzante e al presidente onorario Mario Boetto. Non solo calcio, ma anche solidarietà di questa società che non vuole vivere solo di calcio ma vuole rendersi protagonista anche in ambito sociale, aiutando persone in difficoltà: consegnata una busta, offerta al parroco del Duomo e due borse spesa a Ketty, responsabile solidarietà

PER VERZA, “L’AIRONE DI GRANZE”

P Un momento della presentazione della squadra Monselice 1926 nazionale di Padova e provincia. Emozione allo stato puro quando dall’autoparlante esce il vocione di Edy Reja, tecnico dell’Atalanta, che qui a Monselice cominciò la sua carriera da allenatore: “Saluto gli amici di Monselice a cui resto molto legato - ha detto l’allenatore friulano in collegamento telefonico - a tutti un grosso in bocca al lupo, con la raccomandazione di creare oltre una prima squadra anche un settore giovanile indispensabile per durare nel tempo”. Detto e fatto e dopo l’intervento di Nunzio Molon, con capitan Stefano Loverro promotori della rinascita, che spende parole sugli aspetti gestionali e la necessità di reperire risorse umane e economiche, il dirigente Stefano Sguotti presenta la squadra Juniores nata in collaborazione con il San Pietro Viminario del presidente Dario Fortin

e annuncia l’apertura di una scuola calcio che sarà seguita da Matteo Zerbetto e farà attività sui campi sintetici del Fight-club. Poi presentazione dei giocatori e dichiarazioni del capitano Stefano Lo Verro: “ricordo che siamo una squadra a costo zero, la nostra forza nasce dalla sete di rivincita dopo gli sberleffi e le derisioni post fallimento, abbiamo cambiato molto e tutti dicono che siamo la squadra da battere ma i nomi non fanno punti, dobbiamo essere uniti umili solo così possiamo perseguire i nostri obiettivi, non prometto vittorie ma che daremo tutto per questa maglia sì.” Poi un grazie ai tifosi anche in questa occasione tantissimi: “siete il valore aggiunto della società e come lo scorso anno se arriveranno i risultati saranno frutto anche del vostro tifo e della vostra dedizione verso i nostri colori”.

lanando direttamente dai 1800 metri di Livigno, dopo due settimane in altura, Riccardo Verza “l’airone” di Granze firma la decima affermazione stagionale imponendosi dopo un assolo solitario nel 3. Trofeo turismo 85 –Buttrio-disputato a Ravascletto in provincia di Udine. L’atleta della Contri-Autozai ha risolto la contesa con un perentorio allungo, su un tratto di falsopiano, a 13 chilomeVerza taglia il traguardo tri dalla conclusione e ha agevolmente controllato gli avversari nello strappo finale giungendo in perfetta solitudine con 35” di margine su Zandomenghi ( Northwave) terzo a 46” Camerini (San Vendemiano). “E’ una vittoria che mi rende felice - ha detto il vincitore - un grazie alla squadra che mi ha supportato, e una dedica speciale all’ex professionista Fred Morini che un anno fa, per un banale incidente rischiava la paralisi e che ora ha appena concluso l’impresa di coprire i 2500 chilometri che separano Milano da Stoccolma in 10 giorni il tutto per raccogliere fondi da destinare ai bambini malati, il suo coraggio e la sua forza d’animo nel superare le difficoltà della vita è un esempio per tutti”. Non c’è solo Verza a dare risalto al ciclismo giovanile padovano, da segnalare tra gli allievi il sesto successo stagionale di Fabio Mazzucco. L’atleta di Conselve che gareggia con l’Uc Mirano dopo 25 chilometri di fuga solitaria ha trionfato a Scorzè nel 35. Gp Piemme infliggendo pesanti distacchi a tutti: Matteo Marin (Fiumicello) è secondo a 3’01” terzo Priconi (Libertas Floridia) a 3’10”. W.L.

CALCIO A SETTE. Torneo di Santo Stefano a Due Carrare

IL TEAM BARRACUDA SBARAGLIA TUTTI

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on il fascinoso sfondo dell’antica abbazia di San San Stefano a Due Carrare, il team Barracuda spazza la tenue resistenza del Ristorantino (Battaglia Terme) imponendosi nettamente per 7-2 nella finale che assegnava l’11. edizione del torneo di calcio a sette di San Stefano. Per il team arancionero sponsorizzato da Diego Ferrari patron della Termoidraulica è il secondo successo consecutivo nella kermesse calcistica carrarese, andata in scena con la collaudata formula di sempre: 16 squadre, con nomi di fantasia,o sponsorizzate da bar o ditte, suddivise in quattro gironi che per un mese danno vita a combattute eliminatorie attirando l’attenzione degli sportivi locali che giungono numerosi per godersi lo spettacolo e per passare all’aperto le canicolari serate estive. Il tasso tecnico è garantito dalla presenza di numerosi giocatori in attività che oltre a competere per il trofeo si tengono

La formazione del team Barracuda vincitrice dell’ormai classico torneo Santo Stefano in attività nella pausa estiva dei vari campionati. Prima della finale che ha incoronato il Barracuda è andata in scena la “finalina” che assegnava il terzo posto vinta dal team Vivai piante Paolo Bottin che ha piegato 4-2 la Razza Bergamasco dopo i tempi supplementari. Nei premi individuali hanno brillato Stefano Uccia (Barracuda) cannoniere con 8 gol, Nicola Sorgente granata dell’Albignasego, che nell’occasione ha vestito i colori della vivai piante Paolo Bottin, premiato come miglior giocatore, e Tommaso Tognon dell’Azzurra Due Carrare che inserito nel team dell’Ac Termoidraulica ha vinto il trofeo riservato al miglior portiere. Oltre a coppe e trofei le premiazioni sono state arricchite con la consegna di prodotti tipici della terra carrarese e salumi in collaborazione con la macelleria di Due Carrare di Ettore Businaro. W.L.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Scuola Il 16 settembre è suonata la campanella per 540mila studenti veneti

Tra luci e ombre parte l’anno della “Buona scuola” anche in Veneto Il governatore Luca Zaia impugna davanti alla Corte costituzionale il ddl di Renzi sulla scuola: “viola i principi di federalismo e autonomia”

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ltro inizio d’anno concitato per le scuole italiane, nonostante la “Buona scuola” e il relativo piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015 che ha tenuto banco durante tutta l’estate con le sue varie fasi, 0, A, B già espletate e l’ultima, la Fase C, che dovrebbe concludersi a novembre. A complemento del dibattito la dolorosa questione degli abilitati - diplomati magistrali ante 2002 - non inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento (quelle da dove si assume) e dei loro sofferti ricorsi per vedersi riconosciuto il diritto ad essere inseriti in quelle graduatorie, il destino degli abilitati Tfa, degli insegnanti delle graduatorie d’istituto e di quelli della scuola dell’infanzia, non inseriti in questa tornata di assunzioni. O forse, più correttamente, di stabilizzazioni. Dovrà entrare a regime la riforma della scuola anche per rispondere a quello che è l’obiettivo finale del piano di assunzioni, quello di ridurre, se non proprio eliminare, il ricorso ai supplenti. Per quest’anno i dirigenti scolastici hanno comunque dovuto contare anche sul loro contributo, sollecitando il extremis il ministro Stefania Giannini, ad introdurre delle misure correttive urgenti, per risolvere le emergenze contingenti. In Veneto, dove lo scorso 16 settembre la campanella ha suonato per 540mila studenti (iscrizioni in calo di 1.607 unità rispetto all’anno scorso), la “Buona scuola” è diventata terreno di scontro politico, con il governatore regionale Luca Zaia (Lega Nord) che,

la voce del Sindacato Salvatore Mazza, segretario regionale della flc - Cgil

a pochi giorni dall’apertura del nuovo anno scolastico, ha presentato ricorso alla Consulta contro la riforma del Governo Renzi, un passo poi compiuto anche dalla Regione Lombardia e da quella della Puglia. “La cosiddetta riforma sulla “Buona scuola” - sostiene il presidente Zaia - marginalizza, anzi cancella il ruolo della Regione, vanificandone quei compiti programmatori e di gestione che la Costituzione le ha affidato”. In particolare tre i punti contestati della riforma che riguardano in primo luogo il compito di definire l’offerta formativa dei percorsi di istruzione e di formazione di cui la Costituzione affida la competenza esclusiva alle Regione e che la riforma riconosce al ministero, così come per il dimensionamento della rete scolastica, cioè la definizione dell’ampiezza degli ambiti territoriali in funzione della popolazione scolastica e del numero di istituti. Infine Zaia contesta “la fitta rete di interferenze con la competenza esclusiva regionale in materia di istruzione e formazione professionale che attribuisce allo Stato non solo norme di principio ma anche disposizioni di dettaglio in materia di istruzione”. Una guerra alla riforma che già a luglio l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, aveva incoraggiato. “Ci sono tutte le condizioni - aveva affermato - per un’azione legale, in quanto la legge viola i principi di federalismo e di autonomia che la Costituzione concede alle Regioni”. L’esponente An della Giunta Zaia, in

particolare, ha messo l’accento polemico e contestatorio sul contingente docenti assegnato al Veneto dal Ministero, sottostimato di almeno 377 insegnanti, secondo le stime dell’Ufficio scolastico regionale. Considerati insufficienti anche i 150 posti in più assegnati al Veneto che “rappresentano - ha commentato - appena il 3 per cento dei 4255 posti aggiuntivi previsti dal piano nazionale”. Un passaggio per il quale il Movimento 5 Stelle regionale si è battuto in prima linea. “Non è questa la scuola che abbiamo in mente per le insegnati e gli insegnanti veneti ed italiani. - afferma la consigliera regionale Erika Baldin - È per questo che abbiamo sposato in pieno la battaglia della maggioranza e abbiamo portato a termine questa missione storica. Questa azione nasce dal Veneto, il 1° settembre abbiamo fatto approvare la mozione per adire alla Corte Costituzionale contro questa riforma. Una mozione approvata tra gli elogi per la qualità del lavoro, che è stata anche sottoscritta da tutta la maggioranza, a dimostrazione che siamo nelle istituzioni per proporre e tracciare nuove strade. Questa mozione è stata considerata talmente “buona” a livello regionale, che addirittura la Puglia, dove governa il PD, ha deciso di approvarla. Anche la Lombardia ha seguito l’onda partita da Venezia”.

“nuovi organici? gli effetti Si vedranno Solo nel 2016”

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e nuove immissioni in organico di insegnanti neo assunti nelle scuole venete produrrà effetti concreti solo nel 2016. Su 36.000 nuove assunzioni a livello nazionale, 25 mila sono posti che vanno a coprire i turn over dei pensionamenti. Poi ci sono le 10mila cattedre assegnate su posti disponibili della Fase A e quelli della fase B - oltre 8mila - di agosto-settembre. Entro novembre infine dovrebbe concludersi la Fase C. Ma pr una buna parte delle assunzioni gli alunni vedranno i nuovi insegnanti appena contrattualizzati all’inizio del prossimo anno scolastico”. A spiegarlo è Salvatore Mazza segretario della Flc – Cgil scuola del Veneto. “Si tratta - dice Mazza - di una situazione a luci ed ombre. In Veneto ad esempio, sono previste 4500 nuove assunzioni. Di queste ne sono già state fatte 3200. Dovranno esserne fatte altre 1300 immissioni durante le prossime settimane. Se facciamo però una analisi a livello nazionale e locale, vediamo che per il Veneto le vere nuove immissioni, cioè quelle in surplus ai posti che erano coperti con supplenze e turn over, sono 1000. Di questi posti, il 70% è distribuito nelle provincie di Verona Vicenza, Padova e Venezia e solo il restante 30% fra Treviso Belluno e Rovigo”. Salvatore Mazza poi spiega che sì, è vero che circa il 70% degli insegnanti neoassunti proverrà dalle regioni meridionali dell’Italia, ma è anche vero che in alcune categorie di insegnanti, ad esempio quelli di musica, la migrazione sarà quasi completamente all’inverso cioè da nord verso sud. “E anche in questi casi chi si sposterà verso il sud proveniente ad esempio dal Veneto, ha accettato - dice Mazza - considerando magari, che ci si trova di fronte spesso a persone di 30 anni che conquistano un lavoro a tempo indeterminato statale”. Poi gli attacchi alla riforma della “Buona scuola”. “La riforma - dice il segretario della Flc Cgil - ha aspetti negativi che prevalgono nettamente su quelli positivi. Contestiamo l’accentramento di potere sulla figura del preside, la decisione di immettere in organismi di valutazione dell’operato degli insegnanti persone non competenti come gli alunni e i genitori. A mio parere solo persone che hanno le stesse competenze o preparazione possono dare valutazioni anche di tipo disciplinare. Il personale Ata poi, cioè bidelli e persone addette alla custodia delle scuole, sono state completamente dimenticate. Su questa riforma sbagliata siamo pronti a dare battaglia in modo unitario con tutte le altre sigle sindacali che si sono unite contro la “Buona scuola“ di Renzi”.somma nonostante le nuove immissioni in organico le proteste non mancheranno. A.A.


Il Veneto in primo piano 19 1 La pagella alla Buona scuola di Renzi la sigla Cesare Cecchetto

“Discrete le intenzioni, appena sufficiente ciò che si è visto” Pregi e difetti della riforma sotto la lente di un Dirigente scolastico di lungo corso

di Germana urbani

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essuna rivoluzione con “La Buona scuola” che riprende solamente la strada già ben tracciata dalla riforma Berlinguer”. E’ questa l’opinione di Cesare Cecchetto, Dirigente padovano dell’Itc di Villa Estense e reggente all’Itc di Montagnana, per una popolazione scolastica complessiva che sfiora i 2000 alunni e i 200 dipendenti tra personale docente e non docente. Un osservatorio privilegiato, dunque, anche per dare un giudizio alla recente riforma firmata dal Governo Renzi.  Come inizia questo anno scolastico dopo l’operazione “maxi assunzione” avviata dalla recente riforma? “Al di là dell’affanno burocratico legato al meccanismo delle assunzioni straordinarie iniziate solo a fine agosto, passando in pochi giorni da una fase all’altra con tempi strettissimi e, direi anche, assurdi, in molti istituti si inizierà l’anno scolastico con il 90% dei docenti presenti in classe. Già al 14 settembre c’erano gran parte delle cattedre occupate. Va detto però che un’amministrazione accorta non dovrebbe arrivare all’ultimo momento con l’assunzione dei dipendenti. E non ci sono giustificazioni che reggano. L’affanno delle assunzioni e del cambiamento delle graduatorie è uguale ogni anno, e la Buona scuola non ha risolto il problema, tutto da ascrivere all’organizzazione burocratica del Ministero, particolarmente inefficiente da questo punto di vista. Ci consola la speranza che sia l’ultimo anno che accade”.  Oggi gran parte dei precari è rimasta tale, alla

faccia dei proclami iniziali del nostro Premier. Riuscirà la riforma a cambiare le cose? “Con le nomine di ruolo più l’organico di diritto e di fatto serviranno meno supplenti ma questa riforma non risolve il problema del precariato. Per diverse ragioni. I numeri innanzi tutto. Con le assunzioni odierne è stato eliminato il precariato d’élite, molti di coloro che già lavoravano tanto, ma tutto il resto rimane. L’amministrazione dovrebbe prevedere grosse assunzioni anche nei prossimi anni con delle finestre aperte al precariato storico per risolvere davvero il problema”.  Ci saranno concorsi ogni tre anni, non basterà? “Devo ancora vedere l’amministrazione ministeriale che ogni tre anni fa un concorso! Io non ci credo. Il Ministero non riesce a fare un concorso per dirigenti per qualche migliaio di posti! Figuriamoci se può bandirlo così spesso per decine di migliaia di posti. Sarà l’amministrazione stessa che nel tempo creerà talmente tanti intoppi da favorire la possibilità di nuove supplenze”.  Sa già quanti insegnanti arriveranno nei suoi istituti grazie alla fase C della maxi assunzione? “Questo è l’altro neo che ancora una volta fotografa l’inefficienza di una amministrazione e la superficialità con cui vengono fatte le cose. In pratica ai presidi in questa fase viene detto: “avrai in forze altri docenti ma non prima di fine novembre”. Ma noi dirigenti dobbiamo programmare oggi le attività curricolari ed extracurricolari e dovremmo tener

conto di professori o maestri che arriveranno dopo due mesi di scuola. E’ come se il Ministero ci dicesse: “Non fate nulla nei prossimi mesi e programmerete dopo che vi avremmo inviato il personale”. Non si può!”  Come giudica la riforma nel suo complesso? “Direi che “La buona scuola” non è una riforma. Ho un concetto diverso di riforma. L’ultima l’ha fatta Berlinguer introducendo dei veri cambiamenti, innovazioni concrete tipo l’autonomia scolastica. La legge 107 per l’80% non fa altro che riprendere la riforma Berlinguer e tentare di attuare ciò che di quel disegno fino ad oggi è rimasto quasi lettera morta. Bene tutto quanto riguarda l’autonomia, la flessibilità oraria, la didattica per competenze, la formazione dei docenti. Male perché ci si è scordati della scuola dell’infanzia e dell’organico del personale Ata. Certo con questo provvedimento si recuperano risorse umane e finanziarie. Ma quanto all’assunzione straordinaria ricordo che già Berlinguer e Fioroni avevano previsto piani di assunzione da 60mila persone l’anno. Sulla grande consultazione molto rumore per nulla: gli addetti ai lavori sono stati consultati spesso anche da altri Ministri. Persino la Moratti ci ha convocati agli stati generali dell’istruzione”.  Una novità vera c’è: la chiamata diretta dei dirigenti. Che ne pensa? “L’assunzione diretta è governata da criteri piuttosto rigidi legati anche al piano dell’offerta formativa. E’ vero che

il dirigente potrà scegliere ma solo tra persone garantite, che hanno un posto, dunque. Credo, anche, che sarà sempre più spesso il docente a scegliere il preside. Capiterà sicuramente che qualche insegnante particolarmente capace riceva offerte da più istituti”.  Pagella: che voti diamo a “La buona scuola”? “Al momento darei discreto alle intenzioni e non del tutto sufficiente all’organizzazione dei tempi e dei modi in cui le assunzioni sono state fatte. Certo i numeri sono numeri. Con questa riforma la scuola recupera una fetta importante delle risorse perdute grazie alla Gelmini che tra personale docente e non docente a suo tempo eliminò 140mila posti di lavoro. Con La buona scuola ne abbiamo recuperati poco più di 80mila”.  Ci auguriamo che il Ministro Giannini faccia un passo in più? E se sì, quale? “Sì, magari sul piano dell’autonomia didattica. Una scuola può programmare e garantire una didattica coerente ed efficiente a lungo termine soltanto se c’è una garanzia sull’autonomia didattica che è legata prevalentemente alle risorse e alla formazione dei docenti. Chiederei con forza anche di ridurre, per favore, ridurre ridurre ridurre la burocrazia che invade inutilmente le nostre segreterie scolastiche. Tornare su alcuni aspetti amministrativi a qualche forma di centralismo potrebbe essere più conveniente anche sotto il profilo economico e professionale”.

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20 4 Il Veneto in primo piano Pubblica istruzione Nessun programma “osceno” in classe, solo propaganda di chi vuole strumentalizzare le persone per bene

Teoria gender a scuola: attenti alle truffe ideologiche Messaggi a tappeto sui telefonini dei genitori che li terrorizzano e creano una psicosi collettiva. E la Chiesa cattolica, attraverso le sue diocesi, chiede di non creare inutili, se non nocivi, allarmismi di Germana urbani

E

’ iniziato tutto la scorsa primavera. Più il Governo accelerava sulla riforma della Buona scuola, più i messaggini sui telefoni di genitori ignari e impreparati sul tema gender si susseguivano creando allarme e preoccupazione. I messaggi contenevano irripetibili oscenità che - secondo l’anonimo che li scriveva - le insegnanti avrebbero praticato a scuola in ottemperanza a nuovi programmi scolastici sulla teoria gender. E’ montata subito la paura e la preoccupazione e in molti hanno, giustamente, chiesto spiegazioni a scuola e ai Dirigenti scolastici che già dai primi giorni di settembre hanno organizzato riunioni o emanato comunicazioni per spiegare che nulla di quanto viene propagandato è vero. A volte si dimentica che gli insegnanti sono anche genitori e che sarebbero i primi a denunciare cose simili e oltretutto a rifiutarsi di mettere in pratica delle vere e proprie assurdità. Certo gli insegnanti dovrebbero avere degli strumenti in più per aiutare i bambini a leggere la realtà della società odierna. In classe si trovano di fronte sempre più spesso a bambini che non hanno delle famiglie tradizionali. E quando si parla di famiglia, come si fa a non far sentire escluso un bambino figlio di separati e risposati? Con quali parole si può spiegare la realtà in una classe in cui vi sia un

bambino figlio di due omosessuali. E non è più così raro e lo sarà sempre meno visto che in Italia ci sono centomila famiglie arcobaleno, con genitori dello stesso sesso. Eppure tutto questo non entra nella riforma “la buona scuola” di Renzi. Come precisa anche l’ufficio scolastico della Diocesi di Padova, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo, durante il question time del 29 luglio alla Camera, ad una interrogazione su presunte iniziative di divulgazione di ideologie gender in ambito scolastico, ha ribadito chiaramente che “la “teoria del gender” non coincide con la cultura inclusiva e solidale che viene espressa nelle linee del governo, ispirate ai trattati internazionali e al modello educativo che nella cornice europea è sostenuto in tutti gli Stati membri. Il Miur promuove invece attivamente tutte le iniziative relative alla prevenzione del contrasto di ogni tipo di violenza e discriminazione, anche con riferimento specifico al tema della discriminazione sessuale, dell’omofobia, in ottemperanza ai trattati internazionali e alle convenzioni, in particolare a quella di Istanbul che è stata ratificata due anni fa dal Parlamento della Repubblica”. Le iniziative in questione sono: «l’elaborazione del piano nazionale straordinario contro la violenza sessuale e di genere, che è stato

recentemente approvato, la partecipazione attiva alla settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione, promossa anche nel corrente anno scolastico dal ministero e, in questo caso, ricordo che il ministero ha finanziato con un importo di 500.000 euro progetti che nelle singole scuole fossero in grado di sensibilizzare, di produrre una cultura della lotta alla discriminazione di ogni sorta. Inoltre c’è stata l’emanazione delle linee di orientamento per le azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, incluso il caso dell’omofobia, per dare appunto alle scuole una cornice pedagogica in cui inserire le precedenti iniziative e tutte quelle che seguiranno, incluse quelle che sono contenute nel ddl “Buona Scuola”, che prevedono una intensificazione di questo di tipo di sensibilizzazione nelle scuole italiane. Con la Legge 107/15 saranno attuati, invece, “i principi di pari opportunità, di lotta alle discriminazioni, di prevenzione della violenza di genere, fondamentali in una società per formare giovani e adulti responsabili”.

DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA.

IL DIRITTO DI CAMBIARE

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voti a favore e solo 9 contrari. Non ripagherà il consigliere regionale di Fratelli d’Italia dall’amarezza di non essere stato nominato assessore, ma è comunque una bella vittoria, quella ottenuta da Sergio Berlato con la sua mozione contro il gender nelle scuole. Il testo, che prende a riferimento l’articolo 26 della costituzione, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e la Convenzione Unicef sui diritti dell’infanzia, sottolinea la priorità delle scelte dei genitori nell’educazione dei figli e chiede che “la scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti”. Per l’assessore di Forza Italia Elena Donazzan il Veneto, “che ha già dato un messaggio chiaro contro l’introduzione di programmi gender nelle scuole proseguirà sulla strada già intrapresa”. Duri i giudizi di 5 stelle e Pd, che hanno votato contro. Per Jacopo Berti (M5S) la mozione è figlia “di una destra reazionaria destinata presto a sparire”. Non meno secca la replica di Alessandra Moretti: “siamo in un polverone creato sul nulla: la riforma definita come “buona scuola” non contiene nulla di quello che viene indicato in questa mozione e non risulta assolutamente che nelle scuole venete sia in atto un’introduzione surretizia di tematiche non condivise con il mondo dei genitori”. La maggioranza ha ottenuto invece i voti della Lista Tosi. Per Stefano Casali, “ben vengano mozioni preventive come questa, perché moltissimi genitori e famiglie temono che camuffando il tema di contrastare il bullismo o l’omofobia, si inseriscono nei programmi di istruzione idee che non hanno titolarità G.U. alcuna nell’educazione scolastica”.

NO All’IDEOlOGIA GENDER, MA SENZA CROCIATE NEllE SCuOlE Anche il mondo cattolico si divide sull’atteggiamento da tenere. Il Patriarca Moraglia: “I genitori leggano quei libri”. La diocesi di Padova: “coltiviamo uno stile di dialogo”

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la voce della politica

la regione: “neSSuno Spazio in aula per ideologie deStabilizzanti”

isto il clamore della polemica, che dalla laguna ha raggiunto eco globale dopo l’intervento di Elton John, difficilmente il Patriarca di Venezia avrebbe potuto evitare di intervenire. Lo ha fatto in via ufficiale e generale, richiamando le parole del Papa sulla teoria del gender e sulla differenza sessuale che rappresenta “una ricchezza” la cui rimozione “il vero problema, non la soluzione”. Ma lo avrebbe fatto anche in via ufficiosa e più specifica durante la visita alla casa dell’ospitalità di Santa Maria dei battuti, quando – secondo quanto scritto dal Gazzettino – mons. Moraglia avrebbe infatti invitato i genitori a leggere i libri che il neo sindaco Brugnaro ha depennato dalla lista del materiale in dotazione alle scuole materne comunali, per “valutarli attentamente e confrontarli con la realtà educativa che vogliono proporre ai loro figli”. Più esplicito, al punto da suscitare subito forti reazioni negli ambienti tradizionalisti, il documento firmato dall’ufficio per la pastorale della scuola della diocesi di Padova. Al centro della riflessione, non solo i libri che parlando di matematica finiscono per descrivere famiglie “con due papà”, ma anche il referendum che vede impegnate nella raccol-

ta di firme in queste settimane anche molte associazioni cattoliche per l’abrogazione della legge sulla Buona scuola, presentato però in molti dibattiti organizzati nelle parrocchie come abrogativo del gender a scuola. Una evidente strumentalizzazione criticata dalla diocesi, che punta però nella sua riflessione soprattutto sullo “stile” con cui una comunità cristiana deve affrontare l’argomento. “Se in qualche scuola il problema c’è – ha spiegato il direttore dell’ufficio don Lorenzo Celi in una intervista al settimanale diocesano La difesa del popolo – bisogna affrontarlo e i genitori devono esigere spiegazioni dai dirigenti scolastici, perché su questi temi alla famiglia spetta un ruolo prioritario di indirizzo. Un conto però è vigilare, altra cosa promuovere crociate ideologiche o incontri allarmistici da cui le famiglie escono disorientate. Noi vogliamo essere chiesa “nel” mondo, mai “contro” il mondo. Papa Francesco ci insegna che la verità non è un assoluto ma è “relazionale”, cioè va cercata insieme e vive solo nel dialogo tra le persone: possibile che sugli aspetti fondamentali dell’uomo non possiamo trovare spazi di dialogo?”. G.U.


Voci da palazzo 21

1 Voci da palazzo

Intervista a Jacopo Berti Padovano, 31 anni, è capogruppo - portavoce del Movimento 5 Stelle

“Noi in Regione per scardinare i privilegi della casta” Sulla Sanità separare il riordino delle Asl dalla discussione sull’Azienda Zero. Immigrazione, no all’industria dell’accoglienza e pratiche di asilo più rapide da sbrigare in tre settimane non in due anni di Nicola Pavan

I

l padovano Jacopo Berti, portavoce - capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, 31 anni, racconta i primi mesi di impegno a Venezia.  Come è stato il debutto in Consiglio Regionale? “Fin dall’inizio della nostra esperienza in Regione abbiamo mostrato la nostra rilevanza. Quei pochi che si ostinavano a credere che saremmo entrati per fare una scampagnata si sono dovuti ricredere in fretta. Abbiamo denunciato gli sprechi circa gli uffici di gruppi formati da uno solo; abbiamo fatto pressioni per non far ottenere tfr e vitalizio a Chisso e Galan. Grazie al buon lavoro della magistratura, questa nostra richiesta è stata soddisfatta”.  A proposito di compensi, che ne è della crociata contro costi della politica? “Questo episodio ha mostrato le lacune della legge regionale per il taglio dei costi della politica ed in pafrticolare per l’abolizione dei vitalizi. Questa legge non va bene e finché saranno i partiti a scrivere leggi per tagliarsi i propri privilegi avremo il paradosso del tacchino che festeggia il Natale. È per questo che noi abbiamo portato in Regione una proposta di legge di iniziativa popolare, firmata da migliaia di cittadini. Stiamo completando le pratiche per presentarla. Lì potremo guardare in faccia chi vuole realmente togliere i privilegi della casta.  Quali i primi risultati che avete ottenuto?

“All’inizio di settembre sono state approvate tre nostre mozioni su tre, in particolare quella sul ddl scuola che cambia la storia del governo Renzi. Grazie alla nostra mozione approvata insieme con la maggioranza e l’assessore all’istruzione, il ddl scuola - l’odiata riforma scolastica chiamata “La Buona Scuola”- viene impugnato davanti alla Corte Costituzionale. I termini per il ricorso sarebbero scaduti in questi giorni (13 settembre). È grazie al M5S veneto, che ha guidato l’azione politica del M5S in tutte le regioni in cui è presente, che siamo riusciti a portare a casa questo storico risultato.  Altra sfida che attende al varco la Regione è la riforma della sanità. “La riforma che stiamo discutendo in queste ore nella commissione di cui sono vicepresidente, è una riforma mastodontica che influirà sulle vite dei veneti, e non solo, almeno per i prossimi vent’anni. Da qui la nostra richiesta di vederci chiaro. Noi del M5S siamo la politica con la coscienza, una rarità. Voglio dormire sereno, consapevole di aver fatto il meglio per la salute dei veneti. Il nostro pragmatismo ci ha portato a chiedere dunque che la discussione sull’Azienda zero venga separata da quella per il riordino delle Asl. Portiamo a casa il riordino, che farà risparmiare milioni ai veneti. Solo dopo potremo valutare con la giusta attenzione ogni aspetto dell’Azienda zero, la quale, se andrà in direzione dell’interesse dei

veneti, avrà tutto il nostro appoggio. Per questa riforma vogliamo sentire i sindaci, i soldati in prima linea sul territorio. Ci è stato proposto un incontro che è più simile ad uno speed date: ascoltare 22 loro rappresentanti in 6 ore e mezza. Significa poter dedicare solo 15 minuti a testa, per una riforma che può incidere per i prossimi venti anni... una follia! Noi abbiamo rispetto dei sindaci e non ci stiamo. Ho perparato una mail che invierò a tutti i sindaci, in cui è esposta la nostra linea su Azienda zero e riforma delle Asl. Speriamo così di poter intavolare qualcosa di più simile ad un dialogo costruttivo”.  In questi giorni l’emergenza immigrazione è sempre più pressante, che fare in Veneto? “È un tema delicato per tutta Italia, anzi per l’Europa intera. Ma in Veneto è sentito particolarmente. In quanto capogruppo del M5S in Regione ho il dovere di chiarire una volta per tutte qual è l’obiettivo delle nostre proposte in tema di immigrazione: combattere l’industria dell’accoglienza. Un’industria democratica, in senso ironico, perché vede destra e sinistra ugualmente presenti. Un’industria formata da cooperative in combutta coi partiti, il cui unico interesse è guadagnare sulla pelle degli immigrati a spese dei veneti”.  In che modo? “Facendoli permanere il più a lungo possibile nei centri. Ogni giorno in più queste strutture intascano 35

Jacopo Berti

“Quei pochi che credevano che la nostra sarebbe stata una scampagnata si sono dovuti ricredere” euro ad immigrato. Il conflitto di interessi è palese. Per questo noi chiediamo che le pratiche per concedere il diritto d’asilo vengano sbrigate in tre settimane, non in due anni. Se un migrante viene riconosciuto come clandestino, deve lasciare il nostro Paese. Siamo disposti ad organizzargli il viaggio. Costerà di meno ai cittadini e saremo sicuri che rispetterà la legge abbandonando il Paese. Infine chiediamo il superamento del trattato di Dublino. Un accordo europeo che intasa la burocrazia e grazie al quale la Germania approfitta della nostra posizione geografica, rendendoci la costa ideale sulla quale far sbarcare tutti i migranti dell’Africa e del medio oriente”.

la consigliera veneziana M5s

l’unica voce di chioggia dice “Stop alla corruzione”

C

om’è stato il debutto in Consiglio regionale, considerando anche la impegnativa eredità che ha ricevuto: chiamata a portare e a rappresentare in Regione le istanze di Chioggia dopo politici di lunga e collaudata esperienza come Carlo Alberto Tesserin e Lucio Tiozzo? “Un debutto positivo. Sento molto forte il senso di responsabilità e dedicherò il massimo impegno a favore dei bisogni dei cittadini tutti, a prescindere dal colore politico, cercando di attivare Consiglio e Giunta sui provvedimenti di cui il mio territorio ha un estremo bisogno, in primis il problema dei collegamenti e delle attività produttive come pesca, agricoltura, artigianato e turismo. Sono state già approvate diverse nostre mozioni, come quella contro la riforma della scuola. Ho portato le istanze di

Chioggia riguardo alla sicurezza della Romea, la necessità oggi più impellente. Inoltre mi sto occupando in prima linea di immigrazione nei miei territori di appartenenza. Come unica portavoce del M5S della provincia di Venezia saprò rappresentare tutta l’area provinciale”.  Quali altre questioni porta avanti che riguardano il Basso Veneziano? “Il problema della mancanza di adeguati ed aggiornati collegamenti stradali alternativi alla SS Romea ma non devastanti per il territorio, la necessità di un efficiente sistema ferroviario regionale che permetta a lavoratori e studenti di raggiungere in sicurezza e in tempi accettabili le città confinanti. Ritengo che l’isolamento sia il punto dolente dell’area sud della provincia e che ne vanifica anche molte potenzialità economiche. Trovo che la necessità più

urgente sia quella di mettere in sicurezza la Romea. Inoltre condivido la battaglia per far ritornare il Tribunale a Chioggia, per l’enorme bacino di utenza che serviva e la difficoltà, come si diceva, di giungere nel capoluogo. La tutela e la promozione dei prodotti tipici del nostro territorio, lo sviluppo del turismo, la trasformazione di una pesca che salvaguardi l’ambiente ma che contemporaneamente tuteli gli addetti del settore. Ma anche la salvaguardia del territorio dalle opere che potrebbero danneggiarlo, come la diga sull’Adige il cui progetto è in fase di approvazione, da realizzarsi a monte del fiume in località Badia Polesine, causa di un sicuro impoverimento d’acqua, di risalita del cuneo salino nelle nostre zone a valle e di aumento del fenomeno di erosione degli arenili di Sottomarina, Isola verde e Rosolina Mare”.

 Quali battaglie del Movimento 5 Stelle a livello regionale? “Sono principalmente tre. Reddito di cittadinanza veneto. Beppe è tornato a Roma per parlarne. La promessa che hanno fatto i nostri colleghi in parlamento è che questo sarà l’ultimo anno senza il Reddito di cittadinanza. Noi lavoriamo per anticiparlo in Veneto. Taglio dei costi della politica. La legge regionale come abbiamo visto fa acqua, creando situazioni imbarazzanti come la concessione del vitalizio a condannati come Galan e Chisso. Questa legge non va bene e finché saranno i partiti a scrivere leggi per tagliarsi i propri privilegi avremo il paradosso del tacchino che festeggia il Natale. È per questo che noi abbiamo portato in Regione una proposta di legge di iniziativa popolare, firmata da migliaia di cittadini. Stiamo comple-

Erika Baldin tando le pratiche per presentarla. Lì potremo guardare in faccia chi vuole realmente togliere i privilegi della casta. Creazione di un’agenzia veneta anticorruzione. Che vorremmo guidare noi. Del Veneto per troppo tempo si è parlato solo per scandali di corruzione. I cittadini sono stanchi, serve un’agenzia sul territorio che vigili nell’interesse dei veneti. Questi tre aspetti sono accompagnati da altre grandi battaglie, come quella sulla scuola, l’ambiente e l’immigrazione”. O.J.




24 Voci da palazzo

Voci da palazzo 1

Commissione Sanità Si passerà da 21 a 7 Ulss e nascerà Azienda zero

Riforma del sistema sanitario pronta in pochi mesi Luca Coletto, assessore alla sanità veneta, è deciso: dal 1° gennaio 2016 tutto cambierà. Ma i Sindaci e i consiglieri di opposizione non ci stanno e chiedono più tempo di Germana urbani

L’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto

zione per un inglobamento totale dei servizi sociali (e quindi una ipotetica sparizione della direzione sociale) all’interno dell’Azienda zero. Altri hanno rilevato la mancanza di chiarezza sul ruolo della conferenza dei sindaci all’interno della nuova visione di sanità veneta e quindi, ha osservato De Paoli (sindaco intervenuto al posto di Massimo Bitonci), “la richiesta precisa è che le rappresentanze politiche territoriali siano garantite in seno a questa grande riforma, per assicurare ai cittadini che non si tratti di un’operazione verticistica che dimentica i bisogni e le voci dei territori”. Da ultimo, sia i sindaci del bellunese, che quelli del veronese hanno rivendicato le peculiarità del loto territorio, sottolineando – come ha fatto Marconcini, sindaco di Cerea - che l’equazione “territorio provinciale uguale territorio dell’Ulss è forse oggi anacronistica, proprio nel momento in cui le pro-

Movimento cinque stelle

“troppa fretta. Si riSchia di improvviSare”

I sindaci: “Un’operazione verticistica che dimentica i bisogni e le voci dei territori” vincie vanno a morire”. Inoltre per Bolis, sindaco di Carmignano di Brenta, la “funzione di programmazione non può essere della nascente Azienda Zero”, mentre Barbuiani, sindaco di Adria, ha rivendicato per la sua città, che vanta una Ulss tra le più virtuose d’Italia, la sede legale ed amministrativa della futura unità locale. Il presidente della Commissione, Fabrizio Boron (LZ) ha chiuso la seduta rimarcando l’importanza di “aver finalmente messo in movimento un processo che era indispensabile avviare”.

n quarto d’ora a testa. Neanche il tempo di un caffè al bar per portare all’attenzione della Quinta commissione le istanze del territorio. Così si sono svolte a palazzo Ferro-Fini le audizioni dei rappresentanti delle conferenze dei sindaci delle aziende sanitarie venete. Molti incontri in una manciata di ore, per ascoltare rapidamente cosa hanno da dire i veri referenti del territorio veneto su un tema epocale come quello della riforma della sanità regionale. “E’ inaccettabile - ha detto Alessandra Moretti, capogruppo dell’opposizione Pd in consiglio regionale - che su un provvedimento come questo, di enorme complessità e delicatezza, si proceda con l’improvvisazione e la fretta. I presidenti delle Conferenze dei sindaci sono stati convocati telefonicamente in audizione in 5 giorni, togliendo loro la possibilità di un approfondimento preliminare con i rispettivi territori e dunque la possibilità di esprimere fino in fondo la loro posizione. Si tratta di una grave mancanza di rispetto, visto che le Conferenze hanno un ruolo fondamentale di programmazione, cofinanziamento e gestione dei servizi sociosanitari territoriali. Così abbiamo chiesto ed ottenuto che a chi ha espresso la necessità di esaminare ulteriormente la proposta di legge con la Conferenza dei sindaci, venga concesso il tempo necessario e venga dato modo di venire prossimamente in audizione”.

Gruppo Tosi in Consiglio

“uNA RIfORMA EPOCAlE: NESSuNA AZIENDA ZERO”

“C

i sono troppi dettagli che non quadrano, troppe situazioni sbagliate in questo iter – si rammaricano i consiglieri del M5S - a partire dal tempo che è stato dedicato ai rappresentanti delle conferenze dei sindaci. Sono loro che hanno il polso del territorio e non si può pensare di approfondire un tema di questa portata ascoltandoli tutti per un quarto d’ora ciascuno. Quindici minuti a testa per una riforma epocale, che condizionerà almeno i prossimi vent’anni dei veneti”. I consiglieri grillini ritengono necessario rivedere le soluzioni previste dalla legge per il riassetto delle aziende sanitarie. “È assurdo parlare di una divisione per province, quando in realtà la popolazione non si basa su questi confini arbitrari. La gente si muove su criteri di vicinanza e per comodità e non va certo dove la politica cieca e arruffona vorrebbe, quindi tutto va rivisto sullo schema degli ambiti. Quest’ultima soluzione è l’unica applicabile al piano riordino delle Ulss”. “Già la faccenda è abbastanza intricata – concludono gli esponenti del Movimento - non mettiamoci so-

Alessandra Moretti, Pd

U

L

’efficienza e l’azzeramento delle liste d’attesa sono una priorità su cui si sta lavorando da anni ma che non sono mai state davvero raggiunte. Ora però in Regione si va al sodo e presto si andrà al voto decidendo l’accorpamento delle Ulss che passeranno da 21 a 7 e ricalcheranno il territorio provinciale da cui prenderanno il nome: Dolomitica, Marca Trevigiana, Serenissima, Polesana, Euganea, Berica e Scaligera. A queste si aggiungeranno le eccellenze quali l’Azienda ospedaliera di Padova, l’Istituto oncologico veneto e l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e l’Azienda zero. “La decisione di creare un nuovo ente denominato Azienda zero - ha spiegato l’assessore Coletto - risponde alle finalità di unificare e centralizzare le funzioni di programmazione, attuazione sanitaria e socio-sanitaria, nonché di coordinamento e governance del sistema sanitario, riconducendo a esso le attività di gestione tecnico-amministrativa su scala regionale”. In altre parole: le Ulss territoriali si occuperanno solo dell’organizzazione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini e un unico ente regionale gestirà gli acquisti, l’accreditamento delle strutture private, il monitoraggio dei costi standard e la formazione del personale. Quanto alle liste d’attesa nessuna novità: si attende sempre tanto e non c’è nessun dato ufficiale sulle aperture degli ambulatori in orario serale e nei festivi non ce ne sono. D’altronde se i direttore generali continuano a risparmiare sull’organico tagliando il personale chi dovrebbe aprire gli ambulatori serali?! Lo sanno bene i primi cittadini riuniti nelle Conferenze dei Sindaci i cui rappresentanti sono stati convocati a inizio settembre per un’audizione fiume che aveva lo scopo di raccogliere pareri e suggerimenti sul Pdl 23, contenente l’ipotesi di Azienda Zero e di ripensamento territoriale delle ULSS stesse. Molti sindaci hanno rimarcato la forte preoccupa-

L’opinione

“CI PREOCCuPA lO “ZERO fONDI” PER I DISAbIlI!”

“A

pra anche il carico della creazione di questa misteriosa e fantomatica Azienda Zero. Questo punto va stralciato dal resto della legge e approfondito con i tempi che merita. Siamo di fronte a un cambiamento storico, in grado di far impallidire le grandi riforme del secolo scorso, e vogliamo gestirlo come se si trattasse della scelta della tappezzeria di casa o delle tende della cucina. Ma stiamo scherzando? Ci opporremo in tutti i modi, portando avanti non i nostri interessi, ma quelli del territorio”.

zienda Zero e zero fondi per i disabili”. La riflessione arriva dai consiglieri tosiani Negro, Casali, Conte e Bassi che il 13 luglio scorso avevano presentato un’interpellanza urgente alla Giunta per l’attivazione dei fondi a sostegno delle disabilità e per la predisposizione dell’atto economico-amministrativo dando così continuità al servizio nell’anno scolastico 2015/2016.“Un interrogazione senza risposta - spiegano i consiglieri - già a luglio avevamo chiesto l’attivazione con urgenza delle disposizioni dell’ art.60 della Legge Regionale 6/2015 dove al comma 2 si prevede che la Giunta sia autorizzata a stabilire i requisiti, i criteri e i termini per l’assegnazione di un contributo alle province del Veneto quantificato in 6 milioni di euro per l’esercizio 2015. “Nulla è cambiato da allora – aggiungono i tosiani - se non che oggi le famiglie con figli disabili sensoriali continuano ad attendere lo sblocco dei fondi e rischiano di rimanere senza sostegno e trasporti, ma la priorità della maggioranza in Commissione Sanità e del Presi-

dente Zaia pare sia solo e unicamente procedere con la realizzazione dell’Azienda Zero che stravolgerà la gestione sanitaria e sociale, accentrandola su un unico ente esterno al controllo regionale”. “I rischi che avevamo previsto a maggio si stanno concretizzando – proseguono Negro, Casali, Conte e Bassi - cioè lasciare un migliaio famiglie nella più totale assenza di certezze nel ricevere un servizio fondamentale e il rischio per circa 600 operatori assistenziali di rimanere senza lavoro”.


Cultura veneta 25 Cultura provinciale 1 Rassegna Icaro La pellicola è realizzata da una artista 28enne belga

La quotidianità dei senza tetto è un film di Melania Ruggini

l’idea

D

opo la pausa estiva, il progetto culturale itinerante Icaro torna in città con la presentazione del film Kaos, incentrato sulle persone senzatetto della città, realizzato dall’artista belga Sophie Samyn in collaborazione con Mattia Buzzarello. L’iniziativa è promossa dall’Arci nell’ambito del bando Culturalmente 2014 della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’anteprima del film sarà presentata all’Archivio di Stato di Rovigo venerdì 2 ottobre alle ore 21 e andrà poi in tour nei comuni di Bosaro, Ceregnano, Grignano Polesine e Polesella. L’ispirazione è tratta dal lavoro a stretto contatto con i senzatetto di Rovigo che Sophie Samyn ha condotto grazie ad un tirocinio con l’associazione Arcisolidarietà. “Le persone arrivano qui in città di notte e lasciano la città all’alba - spiega l’artista belga - Mi ha sorpreso in particolare la diversità delle persone che arrivano da noi: donne, bambini, stranieri, italiani, tutti con percorsi di vita molto differenti e particolareggiati, ma alla fine molto simili al mio percorso”. Il videodocumentario è un viaggio poetico, della durata di 20 minuti. Un viaggio attraverso Rovigo e i suoi luoghi vuoti, come le case abbandonate, il

vividelta, non Solo peScaturiSmo

A Nella foto Sophie Samyn vecchio ospedale, la scuola in disuso, attraverso gli occhi di 2 o 3 protagonisti: i senza tetto che vivono in città, anche solo per una notte. Il film segue queste persone nel loro quotidiano vagabondaggio e dà loro voce. L’obiettivo non è realizzare un documentario sociale ma creare un viaggio emotivo nel cuore di Rovigo, che rompa con la tranquilla facciata della città e dia ai senzatetto un’opportunità di esprimersi creativamente. I protagonisti dialogano davanti alla videocamera di Sophie tramite interviste condotte in maniera informale che focalizzano l’attenzione sulla loro situazio-

A Ca’ Vendramin le foto di Marco Zanta

la magia del delta catturata con un clic

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n una delle sale del Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin è possibile visitare, dal 28 agosto al 1 ottobre, la mostra “Another Landscape”, ideata dall’associazione culturale Città Invisibili di Porto Viro. L’ambito su cui è stato invitato a lavorare Marco Zanta è il contesto urbano, periurbano e agricolo, situato lungo il tratto polesano della statale Romea e corrispondente all’area dell’antica linea di costa prima della formazione del Delta del Po moderno. Attraverso lo sguardo di uno dei protagonisti della fotografia italiana contemporanea, quale è Marco Zanta, si è voluto apportare un nuovo contributo all’immaginario legato al Delta, offrendo una lettura attualizzata del territorio, fuori dai luoghi comuni circoscritti al paesaggio naturale. Zanta, abituato per lo più ad ambienti metropolitani, ha prodotto tra le cittadine del Delta un lavoro nuovo sviluppato sulla traccia delle sue più recenti riflessioni fotografiche. A proposito di questo progetto dice l’autore: “Oltre a rappresentare i luoghi m’interessa maggiormente capire le relazioni che s’instaurano nel territorio. Credo che l’aspetto che mi ha maggiormente colpito di queste aree sia stato il tipo di sospensione temporale che pare circondare tutto. L’identità iconografica di questi luoghi continua a essere apparentemente simile a qualche decennio fa. Sembra non capitino grandi stravolgimenti. Ma quello che mi attira è il contesto nel quale tutto questo avviene. Siamo a

la proposta elaborata dal Polesinelab

ne, compresi speranze, incubi, rimpianti. Parte del film è ripresa dopo il tramonto, mediante inquadrature espressive. “Mi sono sentita fortunata ad incontrare queste persone e parlare con loro - racconta la giovane artista ventottenne - Ho sempre pensato a dove vadano durante il giorno, ma soprattutto dove dormano quando abbandonano il ricovero. La vita in strada, sia scelta che imposta, mi affascina molto e da qui ho preso spunto per creare questo film. Rovigo è una città apparentemente calma e pulita. Ma dietro questa facciata armoniosa, si nasconde il Kaos”.

lla scoperta del Delta del Po grazie a ViviDelta, il nuovo progetto di promozione delle attività di turismo cooperativo, che promuove i valori della cooperazione, sostenibilità, socialità e collaborazione andando a creare sinergie e reti tra i diversi attori locali. L’iniziativa, gestita da PolesineLab in collaborazione con Confcooperative Rovigo, è una vetrina di promozione e una piattaforma di e-commerce per le attività che il mondo della cooperazione locale può offrire, favorendo occasioni di confronto e di metodi collaborativi tra le diverse realtà. Si tratta di un progetto in vero stile slow ad alto impatto ambientale, sociale ed educativo per riscoprire il Delta del Po come patrimonio oltre che dell’umanità e della comunità locale, anche di turisti e viaggiatori che vogliano scoprire appieno il territorio. Dal sito www.vividelta. it è possibile quindi prenotare e acquistare le prime 10 attività di pescaturismo proposte da un team di pescatori professionisti. La pescaturismo è un‘attività svolta dall’imprenditore ittico che attraverso la propria imbarcazione accompagna i turisti nella magia della navigazione nei luoghi dove quotidianamente lavorano, raccontando aneddoti e facendo scoprire luoghi inesplorati come lagune, scanni e sacche. Vi sono differenti tour da 2 a 4 ore divisi in tutto il territorio deltizio, che offrono escursioni ed esperienze uniche a contatto con la natura e il divertimento, attività usufruibili non solo per singole persone e piccoli gruppi ma anche per comitive e gite organizzate. Il progetto prevede di ampliare le proprie attività anche nel settore enogastronomico attraverso l’ittiturismo che permette ai turisti di pranzare e cenare nelle cavane e nelle abitazioni che i pescatori metteranno a disposizione preparando piatti con i loro prodotti coltivati e pescati. Me. Ru.

Deltarte La manifestazione è ormai arrivata alla terza edizione e funziona

Arrivederci alla kermesse Il bilancio è più che positivo

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poche decine di chilometri da centri urbani e aree commerciali che hanno contribuito a creare il modello del Nord Est”. “Modello che oggi pare fallito - prosegue l’artista nella sua analisi - Qui ci si catapulta in un altro tempo, quasi un periodo senza nostalgia. Insomma, mi sono sentito in bilico tra una difficile contemporaneità e un insieme di mondi più lenti e attenti”. L’esposizione presenta una selezione dei lavori prodotti dai partecipanti al workshop tenutosi nell’autunno-inverno 2014. Sono esposti lavori di: Marco Bovolenta, Maurizio Callegarin, Flavio Castellani, Marco Davolio, Denis Giusti, Lorenzo Lotti,Maria Nella Marangon, Fabio Morassutto, Barbara Munerato, Daniele Soncin, Patrizia Tironi, Nicola Tramarin, Piero Turk,Moira Vespasiani, Silvia VespasiaMe. Ru. ni, Lucio Zambon.

opo 8 appuntamenti e 4 residenze d’artista lungo il Delta del Po, che hanno arricchito il territorio con mostre, murales e installazioni da aprile a settembre, il festival itinerante DeltArte chiude la manifestazione salutando da Rovigo il suo pubblico e dando appuntamento al prossimo anno. L’ultimo appuntamento è sabato 26 settembre alle ore 18 alla Sala della Gran Guardia per i festeggiamenti finali. Per l’occasione sarà presentato il catalogo dell’intera manifestazione dal titolo “DeltArte si racconta” a cui seguirà il brindisi finale offerto dall’azienda la Galassa di Gavello sulle note della giovane musicista Sarah Convento e dei suo quartetto d’archi. Una delle novità importanti della III edizione è proprio la realizzazione del catalogo del festival, testimonianza tangibile dei progetti e degli artisti partecipanti non solo a questa ma anche alle edizioni passate, nonché l’elemento ideale per una divulgazione più capillare delle attività del festival. Una carrellata di immagini e di testi accompagnerà il lettore in questi tre anni di intensa e capillare attività, grazie alla vincita del bando Culturalmente indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha visto quali capofila le associazioni Centro Studi Agnese Baggio di Adria e Voci per la Libertà di Rovigo. I numeri delle tre precedenti edizioni possono essere così riassunti: 90mila euro devoluti dalla Fondazione al progetto per artisti, staff organizzativo e materiali necessari alla realizzazione dei progetti; 10 comuni partecipanti; 90 artisti coinvolti; 15 sedi espositive; 30 mostre; 23 concerti; 6 murales realizzati; 17 installazioni sitespecific; 3 workshop; 60 associazioni coinvolte. Un ottimo risultato, considerando la giovanissima età del festival. Un mondo di opere, una rete di artisti e un universo di colori che le persone vivono direttamente sui muri, nelle strade o nei

Alcuni momenti della manifestazione Deltarte musei delle proprie, prendendosi cura degli artisti e del lavoro che questi ultimi regalano alla comunità e al territorio, in luoghi prima dimenticati o scarsamente vissuti. Il rapporto con la persona è centrale per DeltArte: installazioni, mostre e murales vanno progettati pensando al fruitore, con una visione olistica, che tenga conto dell’ambiente, del paesaggio, delle funzioni del luogo in cui essi sono collocati. In questo gli artisti possono rivoluzionare il territorio in cui i loro progetti si innestano. Me. Ru.



1 Turismo

Turismo 27 SÌ, viaggiare

Alto Adige

I Pizzinini, la Val Badia nel cuore di Renato Malaman

S

e vogliamo risalire alla fatidica prima pietra bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1850. Il Rosa Alpina nacque come Vidum, una casa parrocchiale aperta, e venne edificato grazie a una donazione della famiglia Crazzolara. Furono i parrocchiani a gestire allora anche l’osteria e le poche camere ricavate per gli ospiti. All’epoca San Cassiano era un puntino sulla carta geografica, cento anime in tutto. E come l’intera Val Badia era sotto il Tirolo austriaco e la corona degli Asburgo. La famiglia Pizzinini, ladina come i Crazzolara e come le tante altre famiglie che da generazioni costituiscono l’anima più vera della valle, proveniva dal mondo dell’artigianato. Fu Michelangel negli anni Venti ad avere per primo l’intuizione che il turismo avrebbe potuto diventare il futuro di quell’ area dolomitica, dispensando benessere a quanti avessero saputo investire con saggezza e lungimiranza. In un libro “Mariangel Pizzinini d’Rungg - Memorie di un Kaiserjager e albergatore” raccontando la sua storia personale svela com’è nato quello che oggi è uno degli alberghi più famosi delle Dolomiti, e non solo. Il Rosa Alpina di San Cassiano, appunto. Orgoglio della famiglia Pizzinini e luogo d’incontro privilegiato di personaggi di primo piano (fra cui anche teste coronate e sceicchi) ma anche di semplici appassionati della montagna. L’ospitalità della famiglia Pizzinini, un patrimonio che si tramanda da generazioni e oggi nella mani di Paul (l’ottavo dei dieci figli di Michelangel) e di suo figlio Hugo, è un sentimento sincero. Un valore immediatamente percepibile. Michelangel combattè la prima guerra mondiale. Come tanti altri ladini visse la contraddizione di doversi arruolare e vestire la divisa del leggendari Kaiserjager (i cacciatori dell’imperatore) per combattere contro quello che alla fine della guerrà divento il loro nuovo paese: l’Italia. Non meno amato dell’Austria, a conferma dell’assurdità della guerra. Michelangel dopo il conflitto si dedicò al commercio del legname e anche all’agricoltura. Poi divenne esattore delle tasse. Nel frattempo aveva aperto a Pedraces anche la sua prima pensione, a cui dette il nome della moglie: Theresa. L’occasione della vita capitò in un momento drammatico per l’Alto Adige – Sud Tirolo: le opzioni. Una decisione presa da Hitler e Mussolini per risolvere una volta per tutte il problema della regione. Entro il 1939 gli altoatesini che lo avessero voluto avrebbero potuto vendere i loro beni ed emigrare in Austria (nel frattempo diventata parte del Terzo Reich). Fra optanti e Dableider , ovvero gli altoatesini che invece volevano rimanere, si creò una frattura profonda. La Val Badia era l’unica valle in cui i Dableider erano maggioranza. Michelangel Pizzinini acquistò, sfruttando il diritto

La famiglia proprietaria dell’Hotel Rosa Alpina l’albergo di San Cassiano nato come pensione e oggi tra i più famosi Relais & Chateaux d’Europa trae la sua fortuna dalle intuizioni di Michelangel che dopo la prima guerra mondiale capì che il turismo era il futuro della valle

ALCUNE IMMAGINI STORICHE DELL’HOTEL ROSA ALPINA DI SAN CASSIANO E DELLA FAMIGLIA PIZZININI CON IL CAPOSTIPITE MICHELANGEL E I SUOI DIECI FIGLI. QUI SOPRA, DA SINISTRA: HUGO PIZZININI CON LA SUA FAMIGLIA, LO CHEF STELLATO NORBERT NIEDERKOFLER E PAUL PIZZININI, A CUI SI DEVE LA CONSACRAZIONE FRA I RELAIS & CHATEAUX. NELLE DUE IMMAGINI PIÙ RECENTI: L’ESTERNO DEL ROSA ALPINA, IL 5 STELLE LUSSO DI SAN CASSIANO, E UNA CAMERA DELL’HOTEL

Il suo ottavo figlio Paul completò l’opera negli anni Ottanta scommettendo sul lusso come gli suggerì saggiamente suo padre L’azienda, ora guidata dal nipote Hugo ha un altro fiore all’occhiello di prestigio: il ristorante St. Hubertus, due stelle Michelin di prelazione, quello che oggi è il Rosa Alpina da un optante, anzi dall’ente Tre Venezie che aveva liquidato questo optante, Rudolf Schifferegger. Così da affittuario Pizzinini diventò proprietario di quell’albergo che allora aveva 50 letti ed era stato ammodernato nel 1927. Spese 725.000 lire. Il dopoguerra non fu facile. Il turismo in Badia cominciò a crescere solo dopo le Olimpiadi invernali di Cortina. Nel 1957 anche San Cassiano ebbe il suo primo sklilift. Le bombe degli indipendentisti sudtirolesi negli anni ’60 provocarono un calo delle presenze italiane, ma dopo il 1969 quando la regione potè avvalersi del pacchetto di autonomie concesso dal Governo italiano, queste ripresero a crescere. Per effetto del fatto che la Val Badia, a differenza di Cortina e della Val Gardena, non subì il saccheggio edilizio. Il Rosa Alpina, nome po-

polare del rododendro di montagna, crebbe in sintonia con l’armonico sviluppo turistico della valle, frutto del rispetto per l’ambiente nutrito dai badioti, intimamente rimasti contadini nel senso nobile del termine. In pochi anni l’albergo da pensione di paese divenne un albergo blasonato e poi anche un ristorante stellato. “Negli anni Ottanta” ricorda Paul Pizzinini, nel frattempo rientrato da Wupperthal in Germania, dove si era fatto le ossa “anche il bar faceva la sua parte. Le serate di musica con il cocktail giusto garantirono ottimi incassi”. Nel 1993 avvenne il salto di qualità, sempre con la regia di Paul. E il Rosa Alpina diventò quello che è oggi, un albergo di lusso. Nel 2000, dopo sette anni di attesa, entrò a far parte della prestigiosa associazione dei Relais & Chateaux. Paul, che nel frattempo si era risposato con Daniela Steiner dopo il lutto della

perdita della prima moglie, ricorda che papà Michelangel gli diceva sempre di imitare i migliori. “Un inverno ci permettemmo di aumentare i prezzi due volti” confessa Paul “tanto il turismo di alto profilo tirava. Il segreto per fidelizzare i clienti è quello di offrire loro quello che vogliono. E così è stato anche nella ristorazione”. Il Rosa Alpina oggi vanta anche il primato nella ristorazione della valle. Il ristorante “St. Hubertus”, dove opera Norbert Niederkofler (animatore di tutte le iniziative di valorizzazione gastronomica dell’Alto Adige), si fregia di due stelle Michelin. E’ uno dei tre stellati storici della Val Badia. Paul Pizzinini nel frattempo ha ceduto il timone del Rosa Alpina al figlio Hugo e alla nuora Ursula, mentre la moglie Daniela dirige la lussuosa beauty farm. L’hotel comprende anche una suite, in realtà un appartamento, su cui si favoleggia molto, poiché ospita

spesso personaggi di alto rango che con gli altri clienti non condividono nemmeno il garage. In pubblico non si fanno mai vedere. Oggi il Rosa Alpina è l’unico albergo di alta gamma in Alto Adige ad aver abolito la mezza pensione, non ritenendola più adeguata al profilo dell’hotel e all’obiettivo di puntare ad un hotellerie di gran classe. Seppure l’albergo conserva un’anima fortemente legeta alla valle e lo si vede dall’utilizzo di materiali tradizionali negli arredi: legno, lana, loden e mobili dell’artigianato contadino. Paul ha anche costruito una centrale idroelettrica ed è stato il fondatore del Museum Ladin Ursus ladinicus di San Cassiano, inaugurato nel 2011 e dedicato all’orso preistorico dolomitico. Dire che la famiglia Pizzinini ama la Val Badia è persino riduttivo, perché la valorizzazione di questo territorio alpino straordinario è il suo stesso motivo di vita.


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L’ESPERTO

A nimali

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IL VETERINARIO

Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofila*

www.lapiazzaweb.it/category/animali A cura del dott. Gildo Baroni

I vermi intestinali del cane e del gatto

Educazione e cani (prima parte)

“Educato correttamente un uomo può essere il migliore amico del cane”, questa affermazione dell’umorista americano Ford contiene una grande verità, ovvero educare un cane significa prima di tutto educare se stessi a capire il proprio amico a quattro zampe, imparare a conoscerlo, a rispettarlo e dunque a volergli bene. Il cane infatti per vivere sereno ha bisogno di seguire delle regole, di sapere ciò che può o non può fare e ha bisogno di coerenza da parte del proprietario il quale, a sua volta, deve imparare a comprendere e rispettare le esigenze del suo amico. Pertanto, l’educazione è un’attività che riguarda sia il cane che il proprietario, un percorso a due, guidato da un professionista, in cui è fondamentale insegnare al cane delle competenze di modo che sappia come comportarsi nelle diverse situazioni di vita quotidiana; un cane senza regole è infatti spesso un cane stressato, agitato e addirittura aggressivo. Per quanto riguarda quando iniziare un percorso educativo, io consiglio di rivolgersi ad un professionista appena il cane arriva a casa, sia che si tratti di un cane adottato già

con il patrocinio di

adulto sia che si tratti di un cucciolo di pochi mesi (ovviamente dopo che è stato sottoposto ai vaccini): impartirgli sin dall’inizio corrette abitudini è senza dubbio più semplice rispetto ad una rieducazione o ad un recupero comportamentale, quando il danno è già stato fatto. A mio avviso l’educazione è fondamentale, ed in certi paesi è addirittura obbligatoria, se si vive in città o se si tratta di cani impegnativi che mal guidati possono diventare difficili da gestire e pericolosi per l’incolumità pubblica, a tal proposito non serve pensare necessariamente al cane aggressivo che morde ma anche per esempio ad un cane molto timoroso che scappa. Collegandoci alla massima iniziale, non dimentichiamoci che l’educazione riguarda in primis il proprietario, un cane educato infatti è un cane ben gestito e ben voluto dalla collettività.

Uno dei problemi più frequenti per i possessori di cani e gatti è certamente rappresentato dai vermi intestinali, parassiti che vivono a spese di un altro organismo indebolendolo e, a volte, causando gravi patologie. Tra i parassiti più importanti troviamo: 1. Ascaridi: sono i vermi intestinali più frequenti negli animali giovani in quanto trasmessi dalla madre nella fase finale della gravidanza e con il latte materno. La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di uova. 2. Tenia: presente in cani e gatti di qualsiasi età. I vermi si insediano nell’intestino dove consumano parte del cibo ingerito dall’animale. La trasmissione avviene prevalentemente attraverso le pulci. 3. Tricuridi: infettano animali di tutte le età. Gli adulti si attaccano alla parete intestinale nutrendosi di sangue. La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di uova. 4. Anchilostomi: più frequenti negli animali giovani. I parassiti adulti si attaccano alla parete intestinale nutrendosi di sangue. La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di uova. Le larve possono anche entrare nell’organismo attraverso la pelle o trasmesse con

*Educatrice cinofila che collabora con il Rifugio Cipa

il latte materno. Le verminosi intestinali rivestono particolare importanza negli animali giovani, vista la loro ancora carente risposta immunitaria, dove possono provocare debolezza, dimagrimento, patologie cutanee, fino ad arrivare, in caso di infestazioni massive, a diarree profuse, disidratazione ed anemie che possono portare anche alla morte del soggetto. In un animale adulto, nella maggioranza dei casi, un’infestazione non mostra sintomi particolari mentre nei casi più gravi si possono notare opacità del pelo, dimagrimento e diarrea di varia entità. A parte i casi in cui le larve sono visibili ad occhio nudo (proglottidi della tenia) l’unico metodo per avere una diagnosi sicura è l’esame microscopico di un campione di feci. In caso di verminosi intestinali il veterinario di fiducia saprà consigliare la terapia più idonea, in commercio ci sono diversi ottimi prodotti, compresse o creme per via orale, fialette da applicare sulla cute o soluzioni iniettabili contro i parassiti più comuni. Normalmente effettuando un paio di trattamenti il problema si risolve e raramente è necessario procedere ad ulteriori terapie.

Dott. Gildo Baroni - Tel. 0425 471076 mail: gildo.baroni@clinicaveterinariabaroni.com

ADOTTAMI APO è un meticcio maschio sterilizzato, taglia media. E’ un cane buonissimo! E’ adatto a famiglie anche con bambini piccoli e persone anziane, va d’accordo con gli altri cani. Adora le coccole e stare in compagnia delle persone.

CORTEZ è un segugio maschio sterilizzato. E’ strepitoso!! Buono, coccolone e socievole. E’ un vero tesoro! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatto a famiglie anche con bambini.

LILLA è una meticcia sterilizzata, taglia media. Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. E’ adatta a famiglie tranquille senza bambini che con i loro giochi sfrenati potrebbero metterla in difficoltà. E’ un cane a cui piace tanto stare in compagnia delle persone.

MASCÒ è un meticcio di taglia media. Adora stare in compagnia delle persone e fare attività ludiche ed educative! Va a passeggio al guinzaglio ed è adatto a famiglie composte da adulti. Venite a conoscerlo!

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KENZO è un cucciolone di 7 mesi. Allegro, vivace e di gran compagnia! Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Adatto a famiglie anche con bambini. Venite a conoscerlo!

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dirittodel della CirColaZioNe stradale diritto PeNale lavoro

Ferie, permessi e assenze dal lavoro colposo Risarcimento danno da morte per omicidio La guida indelstato di ebbrezza

ASL

Avv. Piero galimberti Avv. tommASo roSSi avv. giovanni FiaCCaBrino

un danno non patrimoniale all’integrità lavoratori dipendenti èunriconosciuto ad un riportata Tabella adottata dal Tribunale digrave. Milano: A favoaiempre mortediimprovvisa proprio caroildidiritto, èunsempre un più strettadiattualità e tema acceso di- ratore, anzi, ladisanzione prevista dall’ipotesi più(danno Per quanto pienamente risarcibile. ferie, i lavoraperiodo ferie nondella inferiore re di ciascun genitorecome per morte queste diOltre un alle fisiglio e viceversa evento lasciaretribuite, un vuotonella eè apre un dramma inso- psicofisica), battito che indiambito nazionale il misura problema guida riguarda le sanzioni, detto, suddividono in dipendenti possono beneficiare, ainquattro di lavoro. Il motivo fondamenda euro a 328.000 euro, aalcune favore del coniustenibile punto di vista psicologico e anelvolte stato dal di settimane ebbrezza. Questo fenomeno, corsoanche degli tori base164.000 al tasso alcolemico riscontrato e invanno dalcircostanze, pagamento di astensione legittima dal lavoro, usufruendo diia tale dihatale diritto, esplicitamente dall’art.36 (non-separato) o del convivente da 164.000 euroda economico. La legge riconosce ai sempre prossimipiù congiunti didella unae dige anni, assunto viatutelato via connotati problematici di periodi una somma da 531 euro a 2.125 euro all’ammenda periodi congedo ovvero di casodi Costituzione, è quello di poter reintegrare le energie psico-o cosiddetti 328.000 euro, adifavore ciascun fratello peramorte omicidio colposo (incidente sul lavoro divittima vero ediproprio allarme sociale, tantostradale, da spingere il legisla1.500 euro a 6.000 eurodie l’arresto dapermessi. 6 mesi 1Inanno. matrimonio validità il lavoratore fruire, fisiche spese durante la prestazione edei di poter fratello da avente 23.750della europatente acivile 142.400 apuò favore malasanità), il diritto ad ottenere il risarcimento danni diun tore, con sempre maggior frequenza, alavorativa intervenire inasprenAnche la sospensione varia daeuro, un minimo di 3di anticipata aldidatore, di 15dagiorni congedo partecipare in maniera più alla vita sociale e come fami-di previa ciascun nonno per morte un nipote 23.750 euroo,a subiti. Il risarcimento danno non corrisponde, do le sanzioni a carico del degliintensa automobilisti. La normativa mesi arichiesta un massimo di 2 anni (con raddoppio di disanzioni come mantienediilincidente diritto alla conservazione liare. sonoad186 un ma della costituiscono anche un 142.400 euro. spessoLesiferie ritiene, unadiritto, tra gliStrada eredi di(mentre una somriferimento è l’art. deldivisione Codice per retribuito, addirittura,così revoca nell’ipotesi stradale). Inoltre, posto e di a una indennità, dall’INPS, lavoobbligo, per cuienon possono essere oggetto di rinuncia daad del La quantifi cazione del risarcimento astrattamente corrispondente al valore vita persa, ima neopatentati altre categorie sussiste un della altro articolo nell’ipotesi guida coneconomica tassocorrisposta alcolemico superioreilaviene 1,5 alle armi. Riguardo ai (salvo permessi, parte essere nel ratore proporzionata tenendo inlaconsiderazione i criteri correttivi: ma ad “unastesso moltiplicazione per differite quanti sono hoc, ildello 186 bis, quilavoratore, non presodipossono inrisarcimenti considerazione) che suddi(g/l) richiamato è prevista anche confi sca delinvece veicolo che anch’essi legge e al daiconvivenza contratti collettivi, I laloro godimento, ma solo entroeredi. determinati temporali età (della vittima edalla delestranea parente), (dellaaumenti vittima i parenti” anche se non sono vide, o meglio gradua le sanzioni a carico dellimiti guidatore a se- regolati appartenga a persona reato). Ulteriori hannoindiritto ad un permesso retribuito di tre giorni (in genere entroalcolemico 18 mesi, ma i contratti collettivi con parente) ed esistenza in vita di altri familiari dello Addelesempio, il risarcimento di unLafratello dipossono un gecondo tasso riscontrato. sogliaominima, ol- voratori sonoil previsti particolari situazioni. Salvo eccezioni, la considerati i festivi e giorni nonsostituita, all’anprevedere e possono esseremodo retribuite, in (non stesso grado di eparentela della vittima. Il lavorativi) risarcimento può nitore dellaperiodi vittimaladiversi) non diminuisce alcun il risarcitre la quale scatta contestazione è innormativamente fissata penasono detentiva pecuniaria può essere anche su in caso didiminuzione decesso o di documentata grave del caso mancato godimento, solo in casi primo fra no subire unadell’imputato, percentuale eventuale concorso delè coniuge oindei figlialla poiché ognilimitati, parente inmento 0,5died calcolata base quantità insingolo grammi di alcol richiesta con quella delperlavoro diinfermità pubblica utianchevittima. se legalmente separato, dinon unretribuita parente tutti, la cessazione rapporto lavoro. La decisione sulsi coniuge, di della Per quanto riguardao la prescrizione ha diritto ristoro deldiproprio per la perpresenti inaunricevere litro didelilsangue (g/l). Dallo dolore 0,8 e successivi litàcolpa consistente nella prestazione di un’attività il secondo grado, da anche nonpresso di un periodo di gurazione godimento sulle modalità di fruizione del diritto al risarcimento delsvolgere danno, laconvivente, richiesta inviata ditalasubita senza chedi eun venga quello dinell’ipotesi un delle altro entro ha confi reatointaccato penale (mentre a favore della collettività enti odvaoorganizferie è considerata attivitàammnistrativo). organizzativa riservata componente laL’effetto famiglia anagrafica. per la prima volta entro il termine massimo disvolgimento 14permessi anni (o congiunto. Il risarcimento deve comprendere sia alil datore Danno soggetto più lieve rimane illecito La contestazione, zazioni convenzionate. concreto delloAltri didinonlavoro, fermo restando che il lavoratore diritto,etc.) se sono previsti per di motivi e sanitari (tossicodipenden20 anni in caso omicidio colposo guida in patrimoniale (danno danno allaha salute regola, avviene a mezzomorale, di un strumento chiamato “alpositivo del lavoro è la medici riduzione allaaggravato metà delladasanzione locoltest” fruire almeno di duedisettimane e in caso dipatente partecipazione del lavoratore alle stato di ebbrezza odella sotto l’effettoe dila stupefacenti), salvo siarichiede, il Danno patrimoniale (spese funerarie econsecutive. perdita delle ze, chea misura la quantità alcol contenuta nell’aria delladisabilità) sospensione revoca della confi scail dipendente di usufruire delle casi fe- operazioni elettorali qualepassata componente di seggio. caso di sentenza penale in giudicato. utilitàL’illegittimo economiche cheprelievo ilaldefunto allainfamiglia). respirata, ovverodiniego con del destinava sangue, ma taluni del veicolo sequestrato. Hai rie oltre chesulla una sanzione amministrativa Percomportare laessere quantifi cazione delbase risarcimento delsintomatidanno puòpuò anche accertato di elementi Hai delle domande inerenti questo argomento? Haidelle delledomande domandeinerenti inerentiaaaquesto questoargomento? argomento? diritti@lapiazzaweb.it scrivi a aci. carico delmorte di lavoro, la causazione alla lavoscrivi diritti@lapiazzaweb.it scrivi aa diritti@lapiazzaweb.it morale da applicata sotto Peraltro, adatore nullaviene vale ilprevalentemente rifiutoanche di sottoporvisi che confi gura, Piero GALLIMBERTI B.S.Giovanni – via Matteotti n.1115/A 30015 - Chioggia (VE) avv. Avv. giovanni Fiaccabrino --tel. 049/8713351 –via giovanni.fi accabrino@studiofi Studio legale avv. tommaso rossi, i° maggio n. 3,- rosolina (ro)accabrino.it Tel. 041-5542025 faxtel. 041-5541511 - Cell.3296273511 - PEC: a della- garzeria, 8 –piero.gallimberti@venezia.pecavvocati.it Padova e fax Piazzett 0426.340007 e-mail: info@studio-rossi.net

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LA

sica), Oltre alle4) ferie, lavora-e di giudiziali ferie retribuite, misura nontempistiche inferiore psicofi eperiodo procedure in Italianella hanno a volte parti; 3) dellapienamente natura deglirisarcibile. interessi coinvolti; del ivalore benefi ciare,anche in alcune circostanze, a quattro settimane di lavoro. motivounfondamentroppo lunghe, che di fatto possonoIlarrecare danno pa- tori delladipendenti rilevanza possono della causa, valutati in relazione alle periodi dipersonali astensione dal lavoro, tuttavia, usufruendo dii tale trimoniale di tale diritto, esplicitamente dall’art.36 o nontutelato patrimoniale al cittadino, leso dalledella lun- dicondizioni dellalegittima parte. Il Magistrato, nell’edi congedo ovvero dovrà di permessi. caso Costituzione, è quello di energie psico- cosiddetti gaggini della giustizia. Lapoter Cortereintegrare Europea deilediritti dell’uomo sercizio delperiodi suo potere discrezionale, valutareInanche civile del il lavoratore può fruire, fisiche spese duranteper la laprestazione lavorativa di poter dila matrimonio con la “Convenzione salvaguardia dei dirittiedell’uomo complessità avente del casovalidità e l’oggetto procedimento. Detti richiesta al datore, 15 giorni con di congedo maniera più intensa allaunvita sociale epartecipare delle libertàin fondamentali” ha posto freno a ciò.eLafamic.d. previa criteri sono statianticipata affinati dalla Corte didiCassazione sentenmantiene il diritto alla conservazione liare. Le ferie un 24.03.2001 diritto, ma costituiscono ancheche) un retribuito, Legge Pinto (n°sono 89 del e successive modifi za n° 803così delcome 20.01.15, la quale ha anche chiarito che il posto e anon unaè indennità, dall’INPS, il lavoobbligo, per cui un’equa non possono esseredel oggetto da del prevede, infatti, riparazione dannodiinrinuncia caso di viorisarcimento dovuto se corrisposta l’irragionevole durata del proalleadarmi. invece permessi, parte dello stesso lavoratore, essereI differite nel ratore lazione del termine ragionevolepossono del processo. criteri fissati cesso èrichiamato da imputarsi inutili Riguardo e pretestuosi rinviiaichiesti dalla legge e dai contratti collettivi, I laloro godimento, ma solo determinati limiti temporali dalla L. Pinto indicano dettoentro termine nel superamento di: a) 3 regolati parte. Laanch’essi domandadalla di equa riparazione si propone, a mezzo hanno diritto ad un permesso di tre giorni (in genere entro 18 mesi, ma iper contratti anni per il I°= grado; b) 2 anni il 2°=collettivi grado; c)possono 1 anno voratori avvocato, con ricorso al Presidente dellaretribuito Corte d’Appello del sonoin considerati non lavorativi) prevedere diversi) e possono d)essere in (non nel giudizioperiodi di legittimità in Cassazione; 3 anniretribuite, per il procesdistretto cui ha sedeiilfestivi giudicee giorni competente. L’azione,all’ansalvo caso di decesso o di documentata infermitàdella del caso di mancatoforzata; godimento, soloper in casi limitati, concorsuaprimo fra no so di esecuzione e) 6 anni la procedura casiinparticolari, va promossa nei confrontigrave del Ministro legalmente separato, o didalunmomento parente tutti, la cessazione di lavoro.occorrerà La decisione sul coniuge, le. Tuttavia per aversidelunrapporto danno risarcibile che siano Giustizia, anche entro ilsetermine tassativo di 6 mesi anche ilnon convivente,è divenuta o di un periodo complessivamente di godimento e sulle modalità di fruizione delleLa entro superati i 6 anni di durata del giudizio. in cui illa secondo decisione grado, che conclude procedimento ferie è considerata riservata al datoredi soggetto la famiglia ca.accordo Altri permessi somma spettante a attività titolo diorganizzativa indennizzo varia da un minimo definitiva.componente Addì 18.05.15 è stato anagrafi siglato un con la di 500,00 lavoro, fermo restando diche il lavoratore diritto, se sono e sanitari (tossicodipenden€ ad un massimo € 1.500,00 perha ciascun anno, Bancaprevisti d’Italiaperal motivi fine dimedici velocizzare le procedure per il parichiede,diaanno fruiresuperiore almeno dia sei duemesi, settimane consecutive. disabilità) in caso di deliberati, partecipazione lavoratore alle olofrazione che eccede i succitati ze, gamento deglieindennizzi che fidel nalmente prevede L’illegittimo diniego al dipendente di usufruire delle fe- operazioni elettorali componente di seggio. termini di ragionevole durata del processo. Detto risarcimento tempi massimi per il quale risarcimento di soli 120 giorni. Hai rie puòtener comportare che una amministrativa deve conto: 1)oltre dell’esito del sanzione processo in cui si è verifiHai delle delle domande domande inerenti inerenti aa questo questo argomento? argomento? diritti@lapiazzaweb.it scrivi a a carico del datore2)di del lavoro, anche la causazione scrivi a diritti@lapiazzaweb.it cata la violazione; comportamento del giudicealelavodelle avv. Piero galliMBErti - B.S.giovanni – via- Matt eotti n.1115/a 30015 rovigo - Chioggia (vE) Studio legale avvocato laura giolo via g. Mazzini, 12 --45100 tel. 041-5542025 fax 041-5541511 - Cell.3296273511 - PEC: piero.gallimberti@venezia.pecavvocati.it tel. 0425/21221 - Fax 0425/28796 - email: info@studiolegalegiolo.com

dirittoCommerCialista delNorme turismo FisCalita’, e triButi studio

a Cura di a.P.i.v.

“diritto rivalsa” questo sconosciuto: “Fermodi tecnico e qualifi cazione del danno” ilLocazione: Il ravvedimento danno da vacanza operoso 2015 tassazione dei rovinata canoni non percepiti avv. Mauro Zandolin - studio legale Begozzo-Zandolin solo il 20% delle aziende italiane lo esercita germANASUSANNA Cass. 11515/2013 - dopo 2 anni: sanzione del 4,2%; ontinuando nella nostra disamina dei rimedi esperibili StUDio treviSAN Di treviSAN del danno correlato al tempo ’inizio della bella stagione periodo in cui magmoZZAto ossedere un’immobile e darloèinillocazione a volte ai fini to cedura giudiziale e ai lunghi tempi dichevacanza possonoinutilmente servire per

NC

onostante la giurisprudenza italiana la in materia consoli- ali casi accadutipreferibile negli ultimi anni. Precisamente, la sentenza on la sentenza n. 11515/2013, Corte di sia cassaziocontrario, chedue ogni danno (quindi anche quello data fin dal 1998sue confermata più recenti sentenze, da 6132/1988 dellavada Cassazione “Il responsabile ne è intervenuta un caso di dalle richiesta di risarcimento fermo tecnico) provato.stabilisce La corte che: di legittimità ritiene pochi datori di lavoro chiedono il risarcimento nel caso di lesioni personali danno di un lavoratore dipendente, è tedanni da fermo tecnico. Il tribunale di Roma, si erain che il ricorrente noninabbia colto la ratio decidendi della sentencui un loro dipendente sia stato vittima di un incidente risarcire ildidatore la mancata utilizzazione pronunciato in senso negativo, affermando che nel stradale. caso di zanuto delatribunale Roma,dilalavoro qualeper si fonda sull’insussistenza Aspecie giocare un ruolo chiaveavrebbe nella sostanziale rinuncia ad un diritto prestazioni lavorative. del datore di lavoro può il fermo tecnico potuto essere concesso solo didelle un danno da fermo tecnicoIl edanno sulla considerazione che dalla acclarato è la scarsa conoscenza delladinormativa e dei verdetti essere liquidato sulla del baseveicolo dell’ammontare della retribuzione se il danneggiato avesse dimostrato avere effettuato degli mancata riparazione si debba desumere la relativae dei tribunalididiriparazione ultimo grado.delEppure la fattispecie è frequente: dei contributi previdenziali, pagati dal medeinterventi veicolo. Il successivo ricorso inse indisponibilità dello stesso.obbligatoriamente L’assenza della riparazione escluilcassazione, lavoratore diquindi, un’azienda coinvolto in un stradale, simo datore di lavoro il periodo del dipendente vertevaviene principalmente sullasinistro presunta vio- de l’indisponibilità delpermezzo e, didi assenza conseguenza, esclude inlazione caso die danni fisici resterà assente dal 1223, lavoro per malattia. Nel anche infortunato. E’ altresì vero non tutti sono atecnico. conoscenza delle falsa applicazione degli artt. 1226 e 1227 la sussistenza di unche danno da fermo La Corte caso cuicome il dipendente sia vittima non responsabile dell’inci- diprocedure da rileva metterechein ilatto per ottenere la liquidazione. Da c.c., incosì richiamati dall’art.e 2056 c.c. in relazione cassazione ricorrente si sia limitato a dedurre dente (ovvero adicausarlo sia stato conducente dell’altro veico- un’asserita una recenteviolazione indagine adicampione circa l’80% delle alla domanda liquidazione delil danno da fermo tecnico. legge e unrisulta vizioche motivazionale che, lo), l’INPS pagherà partel’orientamento dello stipendio eassunto poi si rivarrà sull’assicu- tuttavia, imprese non non esercita di rivalsasuinquanto caso distatuito assenzadaldi Il ricorrente contestava dal tribunale, incidonol’azione direttamente razione delche responsabile. il datore di lavoro dovrà tribunale dipendentidiper fatti imputabili a terzi.laCiòCorte causadiuna perdita comritenendo il danno Nel da contempo fermo tecnico fosse desumibile Roma. Per tali motivi, cassazione ha sostenere i costi chedel maturano il suo dipendente senza avere plessiva che stimabile in 50 milionimosse di eurodal ogniricorrente anno. Infortunistica dall’indisponibilità mezzo,per a prescindere dall’effettiva ne- ritenuto le contestazioni dovessero lacessità prestazione dello stesso. Cosa dice la legge? SCUDO, con la prive professionalità l’esperienza in decenni di doverlavorativa riparare materialmente l’autovettura inciden-La essere ritenute di pregio.eLa sentenza acquisita n. 11515/2013 sentenza de 12 novembre 1988, nr. delleorientamento Sezioni Unite della di attività disposizione per esaminare eventuali danni tata. La Suprema Corte ammette che6132, il proprio Corteèdia Vostra cassazione fa il punto sulla giurisprudenza di in della Corte diprevede Cassazione stabiliscedella che illiquidazione datore di lavoroesatta- tema riportati negli ultimi duedelanni e ottenere quindi il ristoro di compiù recente la possibilità equitativa di qualifi cazione danno da fermo tecnico, ponendosi mente comedal’INPS - ha diritto di richiedere pensi professionali erogati ai dipendenti il periodo del danno “fermo tecnico” anche inil risarcimento assenza di all’assiprova l’ambizioso obiettivo di individuare un anche punto durante fermo nel dedacurazione responsabile sinistro.dalla Lo stesso pronunciamento per colpe di terzi. specifica, del tuttavia, traendodelspunto fattispecie in esame, lodidiassenza orientamenti giurisprudenziali. della Cassazione questiorientamento casi due anni dimaggioritario prescrizione. Hai Hai delle delle domande domande inerenti inerenti aa questo questo argomento? argomento? evidenzia ancheprevede come il inproprio scrivi aa diritti@lapiazzaweb.it Ciò signifi ca che l’azienda richiedere il risarcimento per tutti scrivi induca a ritenere superatopuò l’opposto orientamento,ritenendo, Studio di trevisan Susanna. recupero danni - Professionista infortunisti Stradale SCudotrevisan inFortuniStiCa di germana Mozzato, Patrocinatore Stragiudiziale delca risarcimento este (PD)42- tel:0429603778 via Atheste, 44/F - info.trevisan@libero.it via Cristoforo Colombo, - Chioggia (ve) - tel. 041 -490774 - mail info@scudoinfortunisti ca.it - web: www.scudoinfortunistica.it

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dott. SErgio FranCESCHEtti

- Oltre 2 anni: sanzione del 5%; nell’ ipotesi che Vi siate trovati nella situazione di aver ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”. giormente si organizzano e prenotano le vacanze, trascorso fiscali riserva delle sorprese. sicurezza un’eventuale e ottenere uno sfratto. Naturalmente, oltrecontroversia al versamento dell’imposta e della omesso un pagamento dovutoLaall’ Erario, odi dipercepire esserVi risolvere Ovviamente, nel caso sia negato il risarcimento, sarà il periodo di piacere, riposo e divertimento. Capita regolarmente redditi d’affi tto è il rischio che si fa carico Di recente il fi sco, tenendo conto dell’evoluzione giurisprudimenticati una scadenza, parleremo, questo mese, del rime- sanzione, in misura ridotta, il contribuente dovrà versare Giudice a valutare se l’inconveniente patito sia rilevante però che, giunti a destinazione, si scopra che quanto ognic.d. locatore di immobile adOperoso”. uso abitativo usoIstituto com- anche denziale materia,di ha presocalcolati in considerazione la possibilità gli ininteressi mora, al tasso legale annuo a dio, del “Ravvedimento Ancheosuadtale un fastidio didichiarare scarsa importanza. Sono stati era stato Fiscalmente promesso el’art. pubblicizzato dai1, tour operator o operpiuttosto merciale. 26, comma del TUIR, precisa il contribuente di non gli affi tti non riscossi se essere la legge di Stabilità 2015 ha inciso profondamente, con la partire dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto ritenuti inadempimenti di non scarsa rilevanza, fonte di dalle agenzie viaggi non corrisponde alla realtà. In questi che “i redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla dimostra l’intervenuta risoluzione del contratto. Nei contratti conseguenza che, da quest’anno, i contribuenti possono sana- effettuato e sino al giorno di effettivo versamento. risarcimento il caso del ritardo del volo di partenza per casi, chi ha acquistato un “pacchetto turistico”, come loroi mancati percezione, a formare il reddito complessivo”. Pertanto, è frequente la presenza unaconcede clausolalarisolutiIn pratica, con le nuove regole il di Fisco possire versamenti fiscali, con sanzioni ridotte, senza limiti di locazione (Tribunale diquale Milano 19/02/2010); il nonil aver crociera o un viaggio “tutto compreso”, gode dianche una 8vaore idiuna canoni di locazione vanno assoggettati a tassazione espressa con la i contraenti convengono consanzioni tempo, e che le cause ostative all’utilizzo del ravvedimento bilità di ravvedersi anche senza limiti di tempo, conche informazioni sulla precaria situazione politica del particolare tutela perché il Codice del Turismo ( D.Lgs fornito qualora non siano stati percepiti per morosità del conduttore. tratto si risolve di diritto se il conduttore non paga il canone operoso vengono limitate al solo caso in cui al contribuente sia sempre ridotte, al massimo il 5% e la sanzione piena, del paese ( Trib. Rimini28/12/2005) o la presenza di un 79/2011) stabilisce la responsabilità del tour operator In talegiàfattispecie, ca un doppio il lo- 30%, entro una scadenza,esclusivamente poi sarà il giudice la restacerta applicabile nel ad casoaccertare di accerstato notificatoquindi, un attosidiverifi liquidazione o un danno avviso diperaccercantiere rumoroso a fianco dell’albergo (tribunale di ecatore dell’intermediario rispetto a tutti i pregiudizi conseche resta doppiamente esposto, non ricevendo i canoni risoluzione del contratto. Tuttavia senza ricorrere al giudice, tamento (con la conseguenza che un contribuente che abbia tamento. In conseguenza, dal 31 Dicembre 2015 viene 6/6/2008) orisolto ancora la presenza topi danella guenti la lesione del diritto turista a godere del viagdal locatario e dovendo inoltreedelanticipare fiscodell’ imposte per Torino il contratto si intende anche a seguitoaididi ad abrogato l’istituto dell’acquiescenza integrale Pvc,diffi gli inviti subito un’attività di ispezione verifica daalparte Agenzia camera assegnata (Tribunale Parma 30/07/2010). gio organizzato, come occasione di piacere e di riposo. introiti che non ha materialmente incassato da diversi mesi. adempiere (art. 1454 c.c.) attraverso una raccomandata o della GdF, potrà ancora usufruire del ravvedimento opero- al contraddittorio e a tutti gli atti definibili emessi dall’Agenzia dovesse incappare in simili disavventure deve Il principio è che latassazione vacanza lo deve svolgersi esattamente Per evitare questa stesso 26, comma delle con Chi avviso ricevimento, Entratedi(non precedutiindacui Pvcil olocatore invito). contesta al conso per sanare la propria posizione, primaarticolo che il conseguente ricordare che è necessario inviare una raccomandata con come previsto, ragion per cui ogni difformità rispetto a 1, del TUIR, prosegue i canoni di locazione l’inadempimento comunica di dell’imposta avvalersi della clauNaturalmente, oltre ale versamento e della accertamento gli vengaprevedendo notificato). Iche termini per usufruire del duttore ricevuta di ritorno al tour operator non oltre 10 giorni quanto è anche solo implicitamente deducibile da catalonon percepiti:e“…non a formare il reddito dal sanzione, sola risolutiva. In ogniridotta, caso i canoni di locazione non versare riscossi in misura il contribuente dovrà ravvedimento le relativeconcorrono sanzioni, così divengono: ghi, opuscoli, depliant e materiale informativo legittima lavorativi dal tassati rientrodal a casa. Inoltre è bene documentare momento della conclusione del procedimento giurisdizionale non verranno momento in cui il proprietario, dopoa - Pagamento entro14 giorni: sanzione dello 0,20% gior- anche gli interessi di mora, calcolati al tasso legale annuo il turista al rimborso del morosità prezzo, del nonché al risarcimento con foto o filmatialle il disservizio subito, oltre che conservadi convalida di sfratto per conduttore.” Pertanto avere registrato Entrate la risoluzione anticipata, dimopartire dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere naliero; danno. L’articolo 47 deldalcodice Turismo stabilisce restrii con deplian o catalogo e il contratto sottoscritto. adelpartire dalla giudicedel nella uneverbale di rilascio con dataversamento certa, che l’immobile sino al giorno di effettivo - dopo 30data giorni:indicata sanzione ridotta del 3%;sentenza di con- effettuato che se l’inadempimento o la inesatta esecuzione della valida- dopo di sfratto, il soggetto potrà evitare di sottoporre a tassanon è più occupato dal conduttore. 90 giorni: sanzione ridotta del 3,3%; Hai delle delle domande domande inerenti inerenti aa questo questo argomento? argomento? Hai prestazione oggetto del contratto “non sono di scarsa zione i canoni di locazione Haiscrivi delle domande inerenti a questo argomento? diritti@lapiazzaweb.it - dopo 1 anno: sanzionenon delpercepiti. 3,75%; Rimane comunque scrivi aa diritti@lapiazzaweb.it importanza” il turista puòesonero anche chiedere un “risarcimenscrivi a diritti@lapiazzaweb.it la complicazione che tale sia condizionato alla proa.P.i.v. – associazione Piccoli imprenditori, artigiani e lavoratori autonomi delle venezie Studio legale Begozzo-Zandolin via Cavour tel. e fax 0429.603807 Studio dott. tributaria, Sergio Franceschetti – viale venezia n. 11 –Personale 35026 Conselve Centro CaF Commercialista - Consulenza Commerciale, Contabile e Crediti zia2 -Este amministrazione del – Successioni email: info.@studiobegozzozandolin.it (Pd) tel. 049.5385120 Fax. - dott.sergio@studiofranceschetti .com Sede: 30030 Martellago (ve), P.zza vitt oria049.9514826 97 - info: apivtrieste-confesercenti partner@yahoo.it - Cell: 348.3161877

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L’Editoriale PROFESSIONI ED EUROPA: LA SFIDA DI CREARE UNA CULTURA EUROPEA dott. alessandro De Carlo*

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Prima di entrare in palestra, passare dal medico Mal x di schiena, come riconoscerlo e come curarlo Continua a pag. 35

xLa valutazione dinamica: cambia la prospettiva di indagine cognitiva Continua a pag. 36 35

’Europa oggi è un’entità ancora in cerca di una sua identità, di una forma stabile che le consenta di avviarsi verso il futuro con sicurezza e capacità di incidere. Molto ancora deve essere fatto nella direzione dell’integrazione politica e normativa ma soprattutto, se si vuole veramente restare uniti in un Unione che spesso viene percepita come distante e aliena, è necessario costruire una vera cultura europea. Soltanto una forte cultura condivisa infatti può permetterci di superare le differenze nazionali, molto più di rapide modifiche a regolamenti e statutari comunitari. La scarsità di questa cultura condivisa si traduce anche in limitazioni all’apporto che i professionisti di diversi paesi dell’Unione possono portare fuori dal loro stato. Scrivo questo editoriale da Sibiu, in Romania, dove ho partecipato a un convegno europeo di psicologia. Le domande che ho portato ai partecipanti sono state soltanto due. La prima è stata se conoscessero i regolamenti dei diversi stati dell’Unione Europea riguardo alla possibilità di svolgere la professione di psicologo. La seconda è stata se pensassero che i potenziali pazienti, clienti o utenti fossero disponibili ad affidarsi a professionisti con un titolo di studio estero, esperienze diverse da quelle a cui sono abituati, teorie e concetti lontani dal mainstream della loro nazione. Purtroppo devo ammettere che, anche in un ambiente accademico, la risposta a entrambe le domande è stata negativa. Ma se a riparare alla prima è sufficiente poca formazione riguardo leggi e regolamenti, la seconda richiede un lungo processo di educazione e diffusione della cultura. Oggi, l’Europa ha un potenziale infinito: 500 milioni di persone portatrici di culture diverse, di studi di altissimo livello, di possibilità di innovazione. Però finché non saremo pronti e disponibili ad utilizzarlo, finché non sarà normale – ad esempio – rivolgersi a uno psicologo romeno, inglese, portoghese o tedesco e che gli psicologi italiani sentano di poter lavorare in tutto il continente, questo potenziale rimarrà un’idea e una possibilità ancora da scoprire. *Presidente dell’ordine degli Psicologi del Veneto

xLa magia del Botulino (parte prima) Continua a pag. 36


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L’intervento

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CERTIFICAZIONI MEDICHE PER ATTIVITÀ SPORTIVE NON AGONISTICHE O LUDICO-AMATORIALI QUANDO SUSSISTE L’OBBLIGO? di Francesco noce*

C

i sono voluti un D.L., una sua conversione in Legge,una nota esplicativa di un D.M. recante “linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’ attività sportiva non agonistica”, Poliambulatorio con il supporto di un gruppo di lavoro nominato presso il Ministro della Salute, per sopprimere Poliambulatorio San Fermo l’ obbligo della certificazione medica per l’ attività ludico-motoria e amatoriale e confermarne l’ Dir. San. Dr.ssa Federica Corrà obbligo per l’ attività sportiva non agonistica.E ancora rimangono vaste zone d’ombra sull’argoMedico Chirurgo mento a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico e dalla ripresa delle attività sportive. Ma via S. Fermo 17/19 - 35042 andiamo con ordine: con D.L. del 21 giugno 2013 convertito in legge N.98 il 9 agosto 2103 viene Este (Pd) - Tel e fax: 0429 4347 soppresso l’obbligo di certificazione medica per l’attività ludico-motoria o amatoriale e confermato info@polimabulatoriosanfermo.it chirurgia vascolare l’CERTIFICAZIONI obbligo per l’ attività sportiva non agonistica;nell’agosto del 2014 viene emanato il Decreto www.poliambulatoriosanfermo.it MEDICHE PER ATTIVITÀ SPORTIVE del Ministro della Salute con le linee guida e nel giugno dell’anno in corso la nota esplicativa del Dr. Stefano Manfrini NON AGONISTICHE O LUDICO-AMATORIALI CHIRURGIA ESTETICA Ministero della Salute. In pratica l’ obbligo del certificato riguarda a) gli alunni che svolgono attiviSpecialista in Chirurgia vascolareDott.ssa Cristina Rogato tà fisiche-sportive SUSSISTE nell’ambito delle attività parascolastiche;b) coloro (inteso come persone fisiche responsabile U.O. di Chirurgia QUANDO L’OBBLIGO? di Francesco tesserate) che svolgono attività organizzate dal Coni,da società sportivanoce* affiliate alle Federazioni Spec. In Chirurgia Plastica Vascolare ospedale accreditato sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni che Studio Medico – Viale dei Mille 107A Salus Ferrara. Visita a Rovigo, i sono voluti un D.L., una sua conversione in Legge,una nota esplicativa di un D.M. recante non siano considerati atleti agonisti (questi ultimi hanno obbligo di certificazione sportiva rilasciata Tel. 328 2523160 Este, Monselice e Badia Polesine “linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’ attività sportiva non agonistica”, dalle ALS o da Centri autorizzati); c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle Tel. 347/8043460 www.dottoressacristinarogato.com con il supporto di un gruppo di lavoro nominato presso il Ministro della Salute, per sopprimere fasi precedenti a quella nazionale. I Medici che possono rilasciare il certificato sono i Medici di l’ obbligo della certificazione medica per l’ attività ludico-motoria e amatoriale e confermarne l’ Patologie posturali Psicoterapia-Logopediamedicina generale e i Pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o i Medici specialisti obbligo per l’ attività sportiva non agonistica.E ancora rimangono vaste zone d’ombra sull’argoGmflex Neuropsicomotricità-Pediatria in medicina dello sport. Il certificato medico ha validità annuale e per il suo rilascio vengono specimento a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico e dalla ripresa delle attività sportive. Ma - via del Commercio, 12 località Centro ABC Apprendimento ficati gli accertamenti clinici richiesti: anamnesi ed esame obiettivo completo di misurazione della andiamo con ordine: con D.L. del 21 giugno 2013 convertito in legge N.98 il 9 agosto 2103 viene Borsea - Rovigo tel.0425474954 e Benessere Consapevole pressione arteriosa,un elettrocardiogramma (ECG) (almeno una volta nella vita) o ogni anno per soppresso l’obbligo di certificazione medica per l’attività ludico-motoria o amatoriale e confermato - Via Brunacci 10 zona Panorma Via Calà Forca 41, coloro che hanno superato i 60 anni di età e presentano fattori di rischio cardiovascolare oppure l’ obbligo per l’ attività sportiva non agonistica;nell’agosto del 2014 viene emanato il Decreto Marghera ve tel 041922692 Badia Polesine (RO) indipendentemente dall’età soffrono di patologie croniche comportanti un aumentato rischio cardel Ministro della Salute con le linee guida e nel giugno dell’anno in corso la nota esplicativa del www.dormiflex.it info.centroABC@gmail.com diovascolare.Ovviamente il medico può richiedere ulteriori esami che ritiene opportuni per il rilascio Ministero della Salute. In pratica l’ obbligo del certificato riguarda a) gli alunni che svolgono attividel certificato. Nell’ambito dell’attività non agonistica il Coni,sentito il Ministero della salute dovrà Psicologia tà fisiche-sportive nell’ambito delle attività parascolastiche;b) coloro (inteso come persone fisiche Nutrizionista provvedere ad impartire idonee indicazioni agli Organismi riconosciuti dallo stesso Coni affinché Dott.ssa Ilaria Tognon - Psicologa tesserate) che svolgono attività organizzate dal Coni,da società sportiva affiliate alle Federazioni Dott Edoardo Debelli di Dott. bruno noce* distinguano tra le diverse tipologie di tesseramento ai fini della sussistenza o meno dell’obbligo del con orientamento neuropsicologico, sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni che Biologo nutrizionista certificato tra: a) tesserati che svolgono attività sportive regolamentate;b) tesserati che svolgono Psicoterapeuta egli ultimi anni è aumentata, negli individui in età evolutiva, la prevalenza di eventi Farmacia traumatici Tre Colombine-Rovigo non siano considerati atleti agonisti (questi ultimi hanno obbligo di certificazione sportiva rilasciata Dott.ssa Pes Maria Valeria - Psicologa attività sportive che non comportano impegno fisico; c) tesserati che non svolgono attività sportiva. che vedono il coinvolgimento del distretto oro facciale, ivi comprese le arcate dentarie, si’ da rapFarmacia Zanetti –Lendinara dalle ALS o da Centri autorizzati); c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle con orientamento neuropsicologico Solo per i tesserati di cui al punto sub a) sussiste l’ obbligo della certificazione. Nell’attesa,poichè presentare un indubbio problema di salute pubblica. Ciò è imputabile all’aumentato dinamismo Cell 339 7782538 fasi precedenti a quella nazionale. I Medici che possono rilasciare il certificato sono i Medici di Tel. 347 5150001 - Padova e provincia il gioco del bridge o del burraco o degli scacchi o delle bocce sono considerati discipline sportive, debelli@nutrizionista-benessere.it della vita quotidiana, ambulatorioneuropsicologia@gmail.com al maggior coinvolgimento del bambino in attività agonistiche ed all’aumentato medicina generale e i Pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o i Medici specialisti tutti coloro che partecipano a tornei organizzati da società sportive affiliate al Coni dovranno esser uso di veicoli motorizzati da parte degli adolescenti.Scuola, ambiente domestico, ambiente sportivo e in medicina dello sport. Il certificato medico ha validità annuale e per il suo rilascio vengono specimuniti di certificato medico? E tutti gli over 60 con ECG annuale? E tutti i bambini che praticano strada sono le sedi dove con maggiore frequenza si verificano eventi traumatici e, allo stesso tempo, ficati gli accertamenti clinici richiesti: anamnesi ed esame obiettivo completo di misurazione della attività fisiche presso Enti riconosciuti dal Coni o nell’ambito di attività parascolastiche anche loro luoghi dove è possibile mettere in atto idonee misure di prevenzione. pressione arteriosa,un elettrocardiogramma (ECG) (almeno una volta nella vita) o ogni anno per dovranno presentare certificato medico con allegato un ECG? Quali potranno mai essere le attività L’arrivo ad un pronto soccorso di un paziente che abbia subito un trauma dentale è, pertanto, un coloro che hanno superato i 60 anni di età e presentano fattori di rischio cardiovascolare oppure sportive che non comportano impegno fisico? Conosciamo bene l’ importanza dell’attività fisica evenienza frequente e tale da richiedere, per una corretta presa in carico dell’individuo, competenze indipendentemente dall’età soffrono di patologie croniche comportanti un aumentato rischio carper la salute dei bambini ma,come hanno giustamente osservato i Pediatri, la nebulosa definizione multidisciplinari (odontoiatriche, Maxillo-facciali, pediatriche, medico-legali, medicosportive, di medicina d’urgenza e di medicina diovascolare.Ovviamente il medico può richiedere ulteriori esami che ritiene opportuni per il rilascio di attività sportiva non agonistica,l’obbligo di un ECG per il rilascio del certificato e i costi derivanpreventiva); il tutto al fine di avviare il paziente verso un ottimale recupero funzionale ed estetico. A seguito di un trauma che coindel certificato. Nell’ambito dell’attività non agonistica il Coni,sentito il Ministero della salute dovrà ti hanno reso complesso e più difficile l’ approccio all’ attività motoria organizzata,specialmente volge il distretto facciale e le arcate dentarie, le prestazioni terapeutiche necessarie possono essere volte al ripristino della mucosa, provvedere ad impartire idonee indicazioni agli Organismi riconosciuti dallo stesso Coni affinché per i bambini delle fasce sociali più disagiate. Non sussiste più invece l’obbligo del certificato per di Dott. bruno noce* alla ricostruzione immediata dell’elemento dentario traumatizzato, al riattacco del frammento coronale fratturato, al reimpianto distinguano tra le diverse tipologie di tesseramento ai fini della sussistenza o meno dell’obbligo del attività ludico-motoria, “intesa come attività praticata da soggetti non tesserati alle Federazioni del/i dente/i avulsi, ove possibile. Durante la prima visita, grande importanza deve essere riservata all’approccio psicologico del certificato tra: a) tesserati che svolgono attività sportive regolamentate;b) tesserati che svolgono sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione riconosciuti dal Coni,individuale o egli ultimi anni è aumentata, negli individui in età evolutiva, la prevalenza di eventi traumatici paziente traumatizzato. attività sportive che non comportano impegno fisico; c) tesserati che non svolgono attività sportiva. collettiva,non occasionale,finalizzata al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico che vedono il coinvolgimento del distretto oro facciale, ivi comprese le arcate dentarie, si’ da rapIl percorso diagnostico e terapeutico deve essere affrontato secondo un protocollo specifico che, prevedendo inizialmente Solo per i tesserati di cui al punto sub a) sussiste l’ obbligo della certificazione. Nell’attesa,poichè della persona”. Peccato che, come da conoscenza comune,le palestre,le piscine,i circoli del tennis,le presentare un indubbio problema di salute pubblica. Ciò è imputabile all’aumentato dinamismo un’accurata raccolta dei dati anamnesticocircostanziali dell’evento traumatico, si articolo successivamente con una prima fase di il gioco del bridge o del burraco o degli scacchi o delle bocce sono considerati discipline sportive, piste di pattinaggio e via dicendo,per motivi di opportunità amministrativa sono nella quasi totalità della vita quotidiana, al maggior coinvolgimento del bambino in attività agonistiche ed all’aumentato obiettività clinica e radiologica, una seconda di specifico intervento terapeutico è una terza che prevede la programmazione di tutti coloro che partecipano a tornei organizzati da società sportive affiliate al Coni dovranno esser affiliati al Coni e i loro frequentatori automaticamente tesserati, e richiedono indipendentemente uso di veicoli motorizzati da parte degli adolescenti.Scuola, ambiente domestico, ambiente sportivo e controlli a distanza atti a seguire l’evoluzione clinica. muniti di certificato medico? E tutti gli over 60 con ECG annuale? E tutti i bambini che praticano dall’attività svolta, la presentazione del certificato medico per la loro frequenza. Di più: il certificato strada sono le sedi dove con maggiore frequenza si verificano eventi traumatici e, allo stesso tempo, La maggior parte della letteratura, oggi disponibile, sottolinea che spesso la conoscenza delle corrette procedere da seguire in attività fisiche presso Enti riconosciuti dal Coni o nell’ambito di attività parascolastiche anche loro comunque viene richiesto se non altro per motivi assicurativi in quanto molte polizze assicurative luoghi dove è possibile mettere in atto idonee misure di prevenzione. presenza di un trauma dentale è insoddisfacente. Infatti, alcuni studi indicano che solo il 4% dei medici fornisce, in una fase iniziale, dovranno presentare certificato medico con allegato un ECG? Quali potranno mai essere le attività stipulate dai gestori di palestre etc. rispondono solamente se vi è la presenza di un certificato L’arrivo ad un pronto soccorso di un paziente che abbia subito un trauma dentale è, pertanto, un un trattamento appropriato. La prognosi delle lesioni traumatiche dentarie dipende dal tempo che intercorre tra l’evento traumatico sportive che non comportano impegno fisico? Conosciamo bene l’ importanza dell’attività fisica medico. Insomma ci sono voluti un Decreto Legislativo,una sua trasformazione in Legge,un Decreto evenienza frequente e tale da richiedere, per una corretta presa in carico dell’individuo, competenze e l’inizio del trattamento e, spesso, la prima figura che viene a gestire il trauma dentale è il medico di pronto soccorso o quello per la salute dei bambini ma,come hanno giustamente osservato i Pediatri, la nebulosa definizione del Ministro della Salute,una nota esplicativa del Ministero della Salute,un gruppo di lavoro presso multidisciplinari (odontoiatriche, Maxillo-facciali, pediatriche, medico-legali, medicosportive, di medicina d’urgenza e di medicina ospedaliero o il pediatra di libera scelta. Sono state quindi messe a punto dal ministero della salute delle linee guida che possano di attività sportiva non agonistica,l’obbligo di un ECG per il rilascio del certificato e i costi derivanlo stesso Ministero per complicare il rilascio della certificazione per attività sportiva non agonistica e preventiva); il tutto al fine di avviare il paziente verso un ottimale recupero funzionale ed estetico. A seguito di un trauma che coinfornire delle indicazioni e raccomandazioni sulla prevenzione e gestione immediata del trauma dentoalveolare nei pazienti in età ti hanno reso complesso e più difficile l’ approccio all’ attività motoria organizzata,specialmente rendere il certificato per attività ludico-motoria un atto amministrativo per le assicurazioni piuttosto volge il distretto facciale e le arcate dentarie, le prestazioni terapeutiche necessarie possono essere volte al ripristino della mucosa, evolutiva co una altresì attenta valutazione delle conseguenti implicazioni medico legali. per i bambini delle fasce sociali più disagiate. Non sussiste più invece l’obbligo del certificato per che un certificato clinico per motivi di salute, che, anche se non obbligatorio risulta obbligato. alla ricostruzione immediata dell’elemento dentario traumatizzato, al riattacco del frammento coronale fratturato, al reimpianto attività ludico-motoria, “intesa come attività praticata da soggetti non tesserati alle Federazioni *Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo del/i dente/i avulsi, ove possibile. Durante la prima visita, grande importanza deve essere riservata all’approccio psicologico del sportive nazionali,alle discipline associate,agli Enti di promozione riconosciuti dal Coni,individuale o paziente traumatizzato. collettiva,non occasionale,finalizzata al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico Il percorso diagnostico e terapeutico deve essere affrontato secondo un protocollo specifico che, prevedendo inizialmente della persona”. Peccato che, come da conoscenza comune,le palestre,le piscine,i circoli del tennis,le un’accurata raccolta dei dati anamnesticocircostanziali dell’evento traumatico, si articolo successivamente con una prima fase di piste di pattinaggio e via dicendo,per motivi di opportunità amministrativa sono nella quasi totalità obiettività clinica e radiologica, una seconda di specifico intervento terapeutico è una terza che prevede la programmazione di Prevenire le emalattie e curarsi affiliati al Coni e i loro frequentatori automaticamente tesserati, richiedono indipendentemente controlli a distanza atti a seguire l’evoluzione clinica. dall’attività svolta, la presentazione del certificato medico per la loro frequenza. Di il certificato al meglio è una buonapiù:regola. La maggior parte della letteratura, oggi disponibile, sottolinea che spesso la conoscenza delle corrette procedere da seguire in comunque viene richiesto se non altro per motivi assicurativi in quanto molte polizze assicurative presenza di un trauma dentale è insoddisfacente. Infatti, alcuni studi indicano che solo il 4% dei medici fornisce, in una fase iniziale, Il consiglio giusto? stipulate dai gestori di palestre etc. rispondono solamente se vi è la presenza di un certificato un trattamento appropriato. La prognosi delle lesioni traumatiche dentarie dipende dal tempo che intercorre tra l’evento traumatico Rivolgersi a medici esperti medico. Insomma ci sono voluti un Decreto Legislativo,una sua trasformazione in Legge,un Decreto e l’inizio del trattamento e, spesso, la prima figura che viene a gestire il trauma dentale è il medico di pronto soccorso o quello del Ministro della Salute,una nota esplicativa del Ministero dellavicini Salute,unagruppo di lavoro presso casa nostra ospedaliero o il pediatra di libera scelta. Sono state quindi messe a punto dal ministero della salute delle linee guida che possano lo stesso Ministero per complicare il rilascio della certificazione per attività sportiva non agonistica e fornire delle indicazioni e raccomandazioni sulla prevenzione e gestione immediata del trauma dentoalveolare nei pazienti in età rendere il certificato per attività ludico-motoria un atto amministrativo per le assicurazioni piuttosto evolutiva co una altresì attenta valutazione delle conseguenti implicazioni medico legali. Per all’inserto La Piazza Saluterisulta contattare che un certificollaborare cato clinico per motivi di salute, che, anche se non obbligatorio obbligato. *Presidente della Commissione albo odontoiatri Rovigo per collaborare all’inserto la piazza Salute contattare 049 8704884 info@givemotions.it *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo 049 8704884 - info@givemotions.it

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L’intervento

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NON SOTTOVALUTIAMO I TRAUMI DENTALI DEI RAGAZZI

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L’opinione

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Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra


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mal di schiena: come riconoscerlo e come curarlo. lo specialista risponde. L

’80% della popolazione mondiale è stata colpita alme- ma gli studi scientifici dimostrano che nell’85% dei casi no 1 volta nella sua vita dal “mal di schiena”, e proprio NON si riesce ad individuare una causa specifica. Possiamo il mal di schiena è la prima causa di assenza dal lavoro, dire che le cause si dividono in 2 grandi categorie: cause seguita dalle sindromi da raffreddamento. Ecco come meccaniche, Poliambulatorio Sansi Fermo sascioè da riferire alle strutture della colonna spiega perché molti medici specialisti se ne occupino, e si vertebrale (ossa, muscoli, legamenti, nervi, vasi sanguigni, info@poliambulatoriosanfermo.it Via S.Fermo 17/19 - 35042 Este (PD) siano sviluppate numerose tecniche di diagnosi e cura di disco intervertebrale), e cause non meccaniche cioè da rifequesto “male”. Cerchiamo però di capire un po’ di più di rire a strutture diverse dalla colonna come tumori (in particowww.poliambulatoriosanfermo.it Tel. e Fax 0429 / 4347 lare le metastasi), infezioni, artriti, e tutte le problematiche che si tratta. La domanda che tutti i lombalgici si pongo- internistiche che possono influire sulla colonna in modo no è: ma guarirò? E in quanto tempo? riflesso (endometriosi, colon irritabile, calcolosi renale, etc). tica…). Compito del medico è stabilire prima di tutto se streggiarsi a decidere di volta in volta la tecnica più idonea al ci sono situazioni definite “red flags” cioè bandiere rosse momento terapeutico, oltre che insegnare le giuste misure Buona notizia: la lombalgia acuta, cioè quella insorta E l’ernia discale? improvvisamente in periodo di benessere, si risolve in più Sorpresa: l’ernia discale è responsabile del 4-5% delle che possano far sospettare una patologia importante come ergonomiche nel quotidiano (come stare seduti, come dorORARI DI APERTURA: del 90% dei casi nel giro di 1 mese. Più filo da torcere è lombalgie. Mettiamo in chiaro una cosa: per ernia discale un crollo vertebrale, un tumore, un aneurisma dell’aorta. mire, come muoversi, quali sport evitare). Passata la fase di da lunedì a venerdì 8:30 15:00 19:30 sabato 12:30 Terza-cosa. Se il dolore non recede nell’arco massimo di riabilitazione individuale la Back School ossia la ginnastica dato dalla lombalgia subacuta, cioè quella di durata dai 2- 12:30 si intende laefuoriuscita del -disco intervertebrale (ed in par-8:30 due settimane consultare un centro di Riabilitazione fornito lombare di gruppo è la migliore attività di prevenzione delle ai 6 mesi, e che colpisce il 4-7% della popolazione: essa ticolare del nucleo polposo) dalla sua sede, il quale disco di un team di professionisti che lavorano in collaborazione. riacutizzazioni della lombalgia, da fare per almeno 2 mesi si risolveIltotalmente solo nel 5% dei casi,San e comporta un va incunearsi a livello delle radici nervose che escono Poliambulatorio Fermo è aduna struttura medica privata che nasce nel Quale terapia è veramente valida nel mal consecutivi 2 volte l’anno. enorme costo sanitario, sia per la richiesta di indagini dia- dalla colonna per formare i grossi tronchi nervosi dell’arto 2004 dalla volontà di fornire un servizio medico di alta qualità specialistica, di schiena? Cosa non è raccomandato? gnostiche e di visite specialistiche, sia per la riabilitazione. inferiore, in particolare il nervo sciatico. Esistono 3 livelli di pur conservando gli aspetti umani e gestionali tipici dell'azienda di famiglia. Non ci sono terapie valide a priori, in quanto ogni proL’uso di corsetti lombari, che sono utili solo nelle lomLa maggior parte di queste lombalgie subacute cronicizza- patologia del disco: la protrusione (che non dà in genere Ad oggi il Poliambulatorio San Fermo è in continua espansione ed affianca blema ha la sua soluzione. È per questo che deve esserci balgie da crolli vertebrali o da osteoporosi; Specifiche sedie no, ossia sono destinate a non risolversi totalmente, e ad nessun problema clinico rilevante), l’ernia discale, e l’ernia un medico, in genere un fi siatra o un ortopedico, a dirigere o materassi; Solette propriocettive o plantari correttivi, che essere “gestite” con cicli dimedica riabilitazione privata ricorrenti. una serie migratadi(quando frammenti di disco si staccano e “migraall'attività servizi di diagnosi strumentale e di attivil’orchestra. sono da considerare strumenti “posturali” di mantenimenIl mal schiena è un problema “fisico” o con no” verso l’alto o verso il basso). tà di paramediche, collaborando gli organismi e le strutture del Servizio SaniCome si procede dunque? to, e comunque da confezionare dopo la fase acuta; Tratta“mentale”? Avere un’ernia discale significa avere mal tario Nazionale. Il primo obiettivo è il controllo del dolore. Si può fare menti manipolativi in presenza di sintomi neurologici Purtroppo sia l’uno che l’altro. Partendo da una causa di schiena per sempre? questo mediante i farmaci, presi per bocca o iniettati con Quali sport evitare quando si ha mal di organica del dolore (cioè l’infiammazione di una struttura NO. NO. NO. Ci sono ernie che non determinano mal varie tecniche (mesoterapia o infi ltrazioni), mediante l’ozoschiena? muscolo scheletrica o di una struttura nervosa), se il proces- di schiena. In genere la storia clinica dell’ernia è favorevole, Tutti gli sport “ad impatto”, cioè tutti gli sport in cui si so infiammatorio non si interrompe, si attivano una serie cioè tende spontaneamente a disidratarsi nel giro di 2-3 noterapia, l’agopuntura, o le terapie fisiche (elettroterapia, Tecar, magnetoterapia). In genere non si utilizza il laser, né salta e si corre. Bene le attività in acqua, purchè vengano di circuiti neurologici che fanno proseguire il dolore a pre- anni, e a diminuire la compressione sulle radici nervose. gli ultrasuoni, in quanto hanno aree di applicazione troppo evitati rana e delfino, e idrobike. Benissimo Nordic Walking. scindere dalla risoluzione della sua causa. In parole povere Vanno operate con urgenza solo se vi sono segni di compropiccole. Si può trarre benefi cio anche da un massaggio o Esistono poi attività tipo Pilates riabilitativo, Pancafit, da il lombalgico viene coinvolto emotivamente dal dolore, e missione neurologica (perdita di forza o di sensibilità degli una mobilizzazione leggera, in mani esperte. riservare alla fase di mantenimento. È sempre però opportende a diminuire le sue capacità motorie lavorative, spor- arti inferiori). Il secondo obiettivo è il recupero della funzione e del tuno, in generale, fare sport limitandosi alle attività in cui tive, sociali, a cambiare il suo aspetto estetico e a sentirsi Bene. Allora cosadermatologica bisogna fare quando sie mappatura digitale nevi tecnologia avanzata per la Visita movimento. Solo quando il dolore è un po’ diminuito è non si avverte dolore. un “disabile”. La chiave della gestione della lombalgia è il ha mal di schiena? diagnosi precoce del Dott.ssa Federica Corrà - medico chirurgo, opportuno farsi “mettere le mani addosso” da un fi siotetempo e il rivolgersi ad un sanitario di fiducia in grado di Prima cosa. Cercare di mantenere la mobilità e non Asportazione chirurgica nevi melanoma spec. in Medicina Fisica e Riabilitazione rapista e cominciare a fare esercizio guidato. Le tecniche prendersi carico del problema in toto, e non di limitarsi alla mettersi a riposo. Seconda cosa. Rivolgersi al proprio saFisioterapisti: Dott. Giammarino Massimo, prescrizione di un anti-infiammatorio. nitario di fiducia e spiegare per filo e per segno come è fisioterapiche sono varie e vanno dalle tecniche manuali, Dott.ssa Francesca Maggiore, Dott. Stefano Zogno al trattamento mio fasciale, alla rieducazione posturale gloQuale è la causa del “mal di schiena”? il mal di schiena, senza giungere a soluzioni avventate in (tecniche osteopatiche) bale, all’osteopatia. Un buon fi sioterapista è in grado di deQuesta domanda affligge e tormenta ogni paziente autonomia, e ad autodiagnosi (mi si è infiammata la scia-

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Direttore sanitario Dott.ssa Federica Corrà Medico Chirurgo Iscritta all'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Verona n. 7669 (Albo Medici)

CLINICA cardiologia dermatologia diabetologia endocrinologia medicina del lavoro medicina interna medicina omeopatica nutrizionista pediatria podologia psichiatria, psicologia radiologia reumatologia


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la valutazione dinamica: cambia la prospettiva di indagine cognitiva I L Metodo Feuerstein propone un approccio innovativo alla valutazione dell’educabilità di un soggetto che rivoluziona molti presupposti della teoria della valutazione statica convenzionale. I test di intelligenza convenzionali misurano le conquiste intellettive presenti nel momento della valutazione, attraverso norme di riferimento. Tale pratica convenzionale è partita dal presupposto che l’intelligenza sia una facoltà che si sviluppa senza subire influenze importanti da parte dell’esperienza, della cultura, dell’ambiente e dell’aspetto affettivo-emotivo del soggetto. La Batteria per la Valutazione Dinamica della Propensione all’Apprendimento (LPAD) di Reuven Feuerstein si basa, invece, sulla considerazione che l’intelligenza sia modificabile ad ogni età e ad ogni livello di funzionamento cognitivo. Tutti possono imparare di più e meglio. Imparare ad imparare. La valutazione psicometrica statica pone il focus sulle tappe e il progresso dello sviluppo mentale, confrontando con i dati normativi misurando il livello manifesto, presente autonomamente nel soggetto in un momento ben preciso e lo classifica attraverso il paragone con quella che viene definita “normalità”. La valutazione dinamica della propensione all’apprendimento pone il focus sul carattere e la natura del processi mentali, misurando la

propensione all’apprendimento del soggetto determinando un indice di modificabilità attraverso il confronto con la propria performance iniziale. Il livello manifesto della prima performance viene confrontato con il livello che il soggetto stesso è in grado di raggiungere dopo un processo di mediazione da parte dell’esaminatore. Nel processo di mediazione il soggetto riceve l’insegnamento che gli serve per affrontare efficacemente il compito secondo i principi cognitivi rilevanti. In questo modo l’esaminatore assume il ruolo di colui che interviene, commenta, chiede e dà spiegazioni tutte le volte che è necessario, sintetizza l’esperienza e anticipa le difficoltà, aiutando il bambino a riflettere non solo sul compito, ma soprattutto sulle modalità che il soggetto mette in atto per arrivare al raggiungimento di un obiettivo. Il risultato della valutazione dinamica è indice del livello di modificabilità del soggetto, vale a dire della capacità di apprendere una strategia e trasformarla in un linguaggio che la renda utilizzabile ovunque, in qualsiasi situazione. Così facendo, l’esaminatore indaga non i contenuti posseduti dal bambino, ma i processi mentali che costituiscono le strategie operative che si riferiscono agli atti fondamentali del pensiero, di come la mente processa la realtà nella prima fase detta di ingresso (input), in cui il soggetto raccoglie le informazioni; nella fase centrale di

elaborazione, in cui il soggetto elabora, seleziona, confronta i dati; nella fase finale (output)in cui il soggetto esplicita la risposta. Indagare il funzionamento cognitivo del bambino permette al riabilitatore di lavorare direttamente sulle funzioni cognitive carenti, per ristrutturare il pensiero e provocare una modificazione strutturale del funzionamento cognitivo, a qualsiasi età e in qualsiasi fase dello sviluppo. Dott.ssa Tomii Alessia, esaminatore LPAD Riberto Anna Lucia, esaminatore LPAD Il giorno 24 settembre alle ore 20:30 si svolgerà un incontro:

PRONTI PER LA SCUOLA?

Come aiutare i bambini a gestire insicurezze, timidezze e approcciarsi serenamente ai compiti con motivazione e metodi di studio Centro abC apprendimento e benessere Consapevole Via Calà Forca 41, badia Polesine (Ro) info.centroabC@gmail.com

la magia del botulino (parte prima)

Postura corretta a scuola

Un grande alleato contro i segni dell’invecchiamento!

Perchè stare attenti alla postura Il bambino o ragazzo raggiunge la maturità fisica solo intorno ai vent’anni, ma prima di quel momento il suo corpo si modifica in base alle esigenze subendo costantemente delle spinte di crescita molto forti; da qui l’importanza di educare i bambini ad una postura corretta in modo da:  evitare problemi alla schiena in età giovanile; prevenire i dolori in età adulta, quando il nostro fisico non riuscirà più a compensare: scoliosi, dorsalgia, lombalgia, dolore cervicale solo per citarne alcuni;  limitare i vizi posturali che possono provocare problemi anche a livello delle articolazioni;

Dr. Predebon oggi iniziamo, con il primo di alcuni articoli, a parlare del botulino “Il botulino, o meglio la tossina botulinica oggi rappresenta uno dei capisaldi della Medicina Estetica moderna, scettro che condivide con l’acido ialuronico. Ma mentre quest’ultimo è universalmente accettato, per la tossina botulinica periodicamente vengono sollevate perplessita’ puntualmente smentite dalla casistica clinica e dagli studi in merito. Voglio sottolineare che poche molecole al mondo hanno alle spalle un patrimonio di studi scientifici come la tossina botulinica (e questo ben pochi lo sanno !): la tossina botulinica è nota dall’inizio del 1800 ed usata in Medicina da oltre 70 anni!” Come funziona la tossina botulinica? “La TBA determina una azione bloccante, ben nota in tutti i suoi passaggi, sulla comunicazione chimica tra la terminazione nervosa ed il muscolo, determinandone l’interruzione temporanea e quindi il rilassamento muscolare responsabile della ruga. Col passare del tempo e generalmente entro il sesto mese, la TBA viene gradualmente inattivata, garantendo così la piena reversibilità dell’effetto. Il suo campo di impiego è quello di ridurre le rughe di espressione, specialmente della fronte, quelle della glabella, le “bunny lines” attorno al naso, ma ha anche efficacia per variare l’altezza di un sopracciglio “caduto” o di mitigare l’effetto muscolare sulla punta del naso che cade. Non si impiega quindi come i fillers, che riempiono il difetto, ma rilassa il muscolo responsabile dell’inestetismo!” Occorrono particolari attenzioni per il suo uso? “Certo! E’ di fondamentale importanza una corretta valutazione clinica. Essa serve per valutare il dosaggio, che

deve essere preciso e prudenziale, e il punto esatto di inoculazione, per un effetto predicibile e sicuro, ricercando un risultato naturale e non una paralisi “marmorea totale” che rende inespressivi ed è considerata Il Dr. Enzo Predebon da noi poco desiderabile. Nella pratica, come si esegue il trattamento? “E’ fondamentale studiare accuratamente il viso del/ della paziente, i segni, i movimenti mimici e verificarne eventuali asimmetrie, prima di intraprendere il trattamento. E´ altrettanto importante verificare se non esistano controindicazioni alla terapia ed informare esaurientemente il paziente, che dovrà quindi firmare il consenso informato, prima di effettuare il trattamento. La tossina botulinica si inietta (previa foto di controllo del/della paziente) con micro-infiltrazioni eseguite con un ago sottilissimo nel “ventre” del muscolo che si desidera rilassare. Dopo il trattamento, per 5 ore bisogna mantenere alcune cautele: no alla doccia,alla sauna, alla palestra, no alla testa all´in giu´, non sdraiarsi sul letto, non toccare le zone trattate. Queste cautele servono per evitare uno spostamento della tossina. Il risultato estetico del botulino compare dopo circa 5-7 giorni dal trattamento, raggiunge il massimo effetto distensivo dopo 20-30 giorni ed il risultato estetico permane per circa 4-5 mesi. A questo punto, se si desidera, si può ripetere il trattamento”. Dr. Enzo Predebon master medicina Estetica Via Ferrari 10 - ospedaletto Euganeo (Pd) tel. 0429 90934 cell. 338 5940563

Una posizione scorretta deve essere mantenuta per un tempo prolungato per diventare un atteggiamento posturale e quindi poter creare problemi: a scuola un bambino tende a rimanere fermo in posizioni sbagliate per molto tempo, spinto dalla noia, dalla stanchezza o da deficit muscolari; in questo modo, giorno dopo giorno la postura viene viziata e in seguito mantenuta anche al di fuori del contesto. Studi recenti hanno constatato che il 50-60% delle alterazioni posturali sono dovute agli orari scolastici; altra causa molto importante è la quantità di bambini sovrappeso e obesi del nostro bel paese. Cosa fare Abbiamo visto essere la base per una buona salute fisica sin dai primi anni di vita e raggiunge l’apice dell’importanza proprio nel periodo scolare; per evitare problemi è molto importante mantenere una corretta postura a scuola e quindi bisogna comportarsi di conseguenza:

 educare e sensibilizzare il bambino verso un atteggiamento posturale corretto nelle ore scolastiche;  approfittare anche delle ore di studio casalinghe per insegnare la postura corretta al proprio figlio;  evitare di portare gli zaini su una spalla sola;  limitare carichi troppo pesanti nelle cartelle;  alleggerire gli orari e rendere le lezioni più piacevoli e interattive;  migliorare la preparazione dei docenti riguardo la postura;  aumentare le ore di educazione fisica, rendendola però anche più professionale;  rivolgersi a personale qualificato al di fuori della scuola per consulenze e consigli pratici professionali

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capelli hanno un’importanza notevole per la shampoo o trattamenti di styling aggressivi o inanostra immagine: è essenziale conoscere il loro datti irritano il cuoio capelluto. I nostri capelli quindi possono essere dannegstato di salute per scegliere i trattamenti più adatti alla loro cura e garantirne a lungo bellezza giati da tante condizioni che interferiscono con il loro ciclo di ricrescita ed è fondamentale individuare benessere. I capelli si rinnovano di continuo seguendo un le perché questo ci permette di prevenirne la caduta processo fisiologico che prevede tre fasi definite e scegliere i trattamenti cosmetici più adatti per anagen, catagen e telogen, durante le quali essi prolungare la salute non solo delle radici ma anche nascono, crescono e muoiono per poi rinascere. delle lunghezze. Oggi questo è possibile grazie all’analisi accuQuesto ciclo di ricrescita è impercettibile e permette di avere sempre un numero costante di capelli, in rata del capello. Si tratta di un innovativo servizio messo a diquanto quelli nuovi e sani sostituiscono i capelli che sposizione dalla Farmacia Pedrazzoli che consiste cadono. Una caduta anomala dei capelli può essere do- in un approfondito esame dei capelli e del cuoio vuta invece a molteplici fattori in grado di portare a capelluto. L’analisi è gratuita, dura circa venti minuun accumulo di radicali liberi che ne accelerano l’in- ti ed è effettuabile ogni giorno previa prenotazione. L’esame si effettua con una vecchiamento. Si crea uno stato di moderna microcamera che, attramicro-infiammazione che provoca verso degli ingrandimenti, permetuna reazione a catena che colpite di fare un approfondito checksce il bulbo del capello: il tessuto Una caduta anomala up del cuoio capelluto: si possono circostante riceve meno sangue e può essere dovuta a nutrimento e questo causa l’inde- molteplici fattori osservare diversi aspetti come rossori, irritazioni e presenza di bolimento e la caduta dei capelli. forfora o eccesso di sebo. In partiI fattori predisponenti sono gravidanza, alterazioni ormonali, carenze nutrizio- colar modo questo sofisticato strumento, esaminannali, ereditarietà (soprattutto nel sesso maschile), do parametri come il diametro del fusto, la fragilità, fumo, alcolici, carenza di sonno, stress; fattori la densità capillare e l’ampiezza del diradamento, esterni come inquinamento, raggi UV, phon a consente di fare una diagnosi e indirizzare verso il temperature troppo alte, tinte frequenti e l’uso di trattamento più indicato per i propri capelli.

Implantologia orale perchè sì è perchè no?!

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egli ultimi 20 anni abbiamo assistito, nel settore odontoiatrico, al ricorso sempre piu’ frequente all’implantologia osteointegrata, per poter risolvere problemi di edentulia(denti mancanti). Questa tecnica che prevede di inserire impianti in titanio direttamente nell’osso mascellare o mandibolare dei nostri pazienti ci ha dato l’opportunita’ di poter riabilitare la funzione masticatoria e spesso anche estetica, delle persone che altrimenti non avrebbero potuto fare altro che ricorrere alla classica protesi mobile(dentiera). Possiamo quindi affermare che ormai l’implantologia e’ entrata a far parte delle discipline che mediamente ogni odontoiatra e’ in grado, o dovrebbe essere in grado, di garantire. In realta’ lo studio del caso di ogni singolo paziente va ben studiato e definito. Perche’ se e’ vero che le metodiche e i materiali sono ormai ampiamente sperimentati e affidabili, e’ sempre pur vero che lo studio delle condizioni cliniche e orali dei nostri pazienti vanno attentamente monitorate. Quanto detto sopra implica che il rapporto medico-paziente diviene fondamentale nell’instaurare quello scambio di informazioni che e’ sempre il presupposto per arrivare poi a buoni risultati. Il medico deve avere tempo e attenzioni da dedicare agli interrogativi del suo paziente e dovra’ essere in grado, di spiegare quanto meglio pos-

sibile, tutte le indicazioni e possibili problematiche inerenti al piano di lavoro che si va a costruire insieme. Ho usato il termine “insieme” proprio a voler sottolineare che non e’ pensabile poter immaginare il rapporto con il nostro paziente, come un qualcosa che cala dall’alto e gli si impone, ma viceversa necessita di un continuo flusso di informazioni tra curante e curato. In processi piu’ impegnativi, quali le riabilitazioni protesiche con impianti non e’ il tipo di impianto che fa la differenza, ma tutto quello che sta a monte nella relazione e organizzazione del rapporto staff medico e paziente. Avvicinarsi con fiducia e consapevolezza alle cure odontoiatriche, in genere, e’ la prima fase del successo. Parlarsi e chiarirsi non e’ tempo sprecato e tolto alla pratica clinica ma e’ tempo investito per ottenere buoni risultati! In definitiva Implantologia Si, se fa parte di un progetto condiviso tra medico e paziente. Implantologia No, se si riduce ad avvitare viti in ossa di quasi ignari pazienti, senza avere una progettualita’ chiara e condivisa. Dr. Massimiliano Veronese Studio dentistico Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) Tel. 0429 601485 studioveronese.m@libero.it

Dott.ssa Silvia Rinaldo

Per prolungarne la bellezza e il benessere esistono trattamenti specifici (integratori, fiale, lozioni, shampoo) in grado di frenare la caduta, rallentare e limitare il diradamento o ridensificare la massa capillare. Grazie alla microcamera è possibile anche scattare delle foto del cuoio capelluto che permettono di verificare il miglioramento nel tempo. Farmacia Pedrazzoli - Dott. Carlo Pedrazzoli Via Cavour, 17 - 35042 Este (PD) tel. 0429 2578 Fax 0429 611645 e-mail: info@farmaciapedrazzoli.it www.farmaciapedrazzoli.it

Invito alla prova Venerdì 18 settembre previa prenotazione Via Cavour, 17 - 35042 Este (PD) Tel. 0429 2578 e-mail: info@farmaciapedrazzoli.it www.farmaciapedrazzoli.it


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la micropigmentazione estetica: quando la chirurgia richiede un aiuto

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uesto mese vediamo una tipologia di trattamento che si affianca alla chirurgia plastica ed estetica e diventa uno strumento indispensabile in particolari casi: la micropigmentazione. La micropigmentazione è una specialità estetica, fino ad oggi nota come “trucco permanente” che prevede l’introduzione di pigmenti specifici nella cute per modificare, correggere, abbellire o riequilibrare tratti del viso e del corpo. È un termine introdotto circa 10 anni fa quando il trucco permanente si è distaccato dal tatuaggio vero e proprio assumendo una propria identità. Quando parliamo di micropigmentazione parliamo di un trattamento vero e proprio eseguito da personale tecnicamente preparato, che utilizza prodotti appositamente creati per tutelare la salute di chi si sottopone al trattamento stesso. Ma in che modo questo trattamento si intreccia con la chirurgia plastica ed estetica? Nel corso degli anni, ricerca ed esperienza hanno permesso di suddividere questa pratica in tre categorie: estetica, correttiva e ricostruttiva. In dettaglio la micropigmentazione estetica (vero e proprio trucco semipermanente) viene utilizzata per modificare o ridefinire la forma delle sopraciglia, di occhi e di labbra. In caso di asimmetrie importanti, può affiancarsi e completare un trattamento con acido ialuronico o tossina botulinica. La micropigmentazione correttiva è impiegata per correggere errori, tatuaggi estetici eseguiti in precedenza in cui colore e forma non sia stata eseguita correttamente. La micropigmentazione ricostruttiva, definita anche paramedicale, viene utilizzata invece per mascherare cicatrici chirurgiche o da traumi,

Dott.ssa Cristina Rogato, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica

vitiligine, zone di ipopigmentazione. Può essere utilizzata anche per ricostruire o ripigmentare l’areola mammaria dopo interventi chirurgici demolitivi, o le sopraciglia e le aree di alopecia in pazienti sottoposti a terapie aggressive. Il trattamento è molto simile ad un tatuaggio, differenziandosene per la durata (il pigmento utilizzato viene progressivamente eliminato grazie al naturale processo di rigenerazione della cute nel giro di 12-18 mesi), per la tipologia di pigmento che viene usato, per la profondità in cui viene depositato il colore. Come tutti i trattamenti estetici medicali e paramedicali devono essere eseguiti da professionisti altamente qualificati e in strutture idonee. Dott.ssa Cristina Rogato Spec. In Chirurgia Plastica Studio medico – Viale dei mille 107a tel. 328 2523160 www.dottoressacristinarogato.com

Se consumiamo alimenti contenenti grassi aumentiamo di peso?

Dott Edoardo Debelli

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iamo portati a pensare che i grassi siano la principale causa dell’aumento di peso, infatti la maggior parte delle persone associano questi componenti con un elevato quantitativo di calorie. In realtà, sulle proprietà dei grassi c’è davvero tanta confusione. Distinguiamo subito due tipi di grassi: quelli saturi e quelli insaturi. I grassi saturi sono stati correlati con il rischio cardiovascolare, alcuni tipi di cancro e con la sindrome metabolica, di cui è affetta circa il 23% della popolazione italiana. Questa sindrome è una condizione clinica che predispone ad un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiache, diabete, ictus. I grassi saturi li troviamo principalmente nel burro, affettati, carne, latticini ed in alcuni prodotti da forno. I grassi insaturi hanno delle caratteristiche totalmente diverse che fanno sì che proteggano dagli eventi trombotici, dalla malattia cardiovascolare e dal cancro, riducendo anche il rischio di andare incontro a sindrome metabolica. I grassi insaturi fanno, cioè, il contrario dei loro parenti saturi. I grassi insaturi comprendono quasi tutti i grassi vegetali, con l’esclusione, ad esempio, dell’olio di palma e cocco (che contengono per lo più grassi saturi) e dei grassi vegetali idrogenati (come la margarina). Gli oli più ricchi di grassi insaturi, quelli più salutari, sono l’olio di lino e l’olio extravergine di oliva (non l’olio di oliva!) Altri alimenti che ne contengono in buona quantità sono i frutti a guscio, il pesce e i semi oleosi. I migliori insaturi in assoluto sono i polinsaturi, soprattutto gli Omega 3 e molto meno gli Omega 6. I grassi insaturi potrebbero ridurre anche gli effetti collaterali dei grassi saturi con i quali sono assunti. Per avere questo effetto positivo è opportuno che siano consumati crudi. Alcuni grassi soffrono la cottura più di altri e solitamente per tale uso si consiglia di scegliere l’olio extravergine di oliva, che contiene una gran quantità di antiossidanti, ad esempio l’idrossitirosolo, l’oleuropeina e la vitamina E, oppure l’olio

di arachidi, che si modifica un po’ meno degli altri durante la cottura ad alte temperature. Altri trucchi per far sì che i grassi non si modifichino durante la cottura, diventando “cattivi”, sono l’aggiunta di spezie come il rosmarino, che probabilmente aumentano le difese anti-ossidanti dell’olio, o di acqua, che tiene più bassa la temperatura complessiva e le conseguenti alterazioni del preparato. Per sottolineare ulteriormente gli effetti benefici dell’assunzione di grassi insaturi e polinsaturi riporto un recente articolo pubblicato sulla rivista Nutrition in cui si illustrano i risultati ottenuti arruolando 102 pazienti di un’età compresa tra 43 e 59 anni ed affetti da sindrome metabolica. Questi pazienti sono stati divisi in tre gruppi e per 90 giorni, a seconda del gruppo di appartenenza, hanno assunto: 5 capsule di Omega 3 da 1 grammo oppure 2 cucchiai di olio extravergine di oliva oppure 5 capsule di Omega 3 da 1 grammo e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva Con i dati raccolti, gli autori concludono che ci sono evidenze che, nei pazienti con sindrome metabolica, l’aumentata assunzione giornaliera di Omega 3 e di olio extravergine di oliva porti ad un abbassamento del colesterolo totale e delle LDL. Inoltre, si raggiunge un effetto benefico sulla gestione dello stress ossidativo presente in questa patologia. In conclusione, il grasso “buono”, saturo e polinsaturo, sicuramente non fa ingrassare anzi, se inserito in una alimentazione equilibrata, può servire per migliorare il nostro stato di salute e benessere. Dott Edoardo Debelli biologo nutrizionista Farmacia tre Colombine-Rovigo Farmacia zanetti –lendinara Cell 339 7782538 debelli@nutrizionista-benessere.it

Il Chirurgo Vascolare risponde su: vene varicose

Difficoltà di apprendimento ed autostima: come interrompere il circolo vizioso

Dott. Manfrini, cosa sono le vene varicose? “Le varici degli arti inferiori, comunemente conosciute come vene varicose, costituiscono una malattia molto diffusa in entrambi i sessi, anche se con netta prevalenza in quello femminile”. A cosa sono dovute? “Fondamentalmente ad una eccessiva “debolezza” della parete venosa, spesso costituzionale ed ereditaria, a causa della quale le vene si dilatano e divengono pertanto particolarmente visibili. La malattia puo’ interessare sia le venule piu’ piccole e superficiali (cosidetti capillari), sia le vene piu’grosse, che si trovano nel grasso sottocutaneo (sistema safenico). E’ un problema estetico o una vera patologia? “Nelle fasi iniziali il problema può essere prevalentemente estetico ma se trascurato diviene presto una patologia vera e propria, che nelle fasi avanzate può dare complicanze serie, quali ulcerazioni della pelle, tromboflebiti o anche embolia polmonare. Anche i capillari, specie quelli della parte bassa delle gambe, se trascurati a lungo, possono dare alterazioni della pelle fino alla rottura spontanea, causa di fastidiose emorragie”.

La volta scorsa, abbiamo parlato di difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura, nella comprensione del testo e nel rispetto delle regole. Che consigli possiamo dare ai genitori? “Intanto quello di non sottovalutare i segnali che osservano e ciò che viene riportato dagli insegnanti. In alcuni casi le difficoltà possono essere così evidenti da essere già state certificate come Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) da uno specialista; altre volte possono essere più difficili da identificare. Dobbiamo infatti tenere conto che siamo di fronte a bambini spesso molto intelligenti che appena si accorgono di avere delle difficoltà, trovano il modo per distogliere l’attenzione dell’adulto da queste ultime, con tutte le conseguenze che ne derivano”. A che tipo di conseguenze vi riferite? “Proviamo a pensare a quali effetti devastanti possa avere sull’autostima la convinzione di non essere “bravi” quanto i compagni. Si instaura un circolo vizioso per cui questi bambini

Come si possono prevenire? “Essendo spesso costituzionali, una prevenzione assoluta non esiste. Se ne può limitare l’evoluzione facendo una vita attiva, usando una calza elastica, se si sta molto in piedi e soprattutto riccorrendo in tempo ad uno specialista per una visita ed un’esame ecodoppler. Quali terapie sono possibili? “Oggigiorno sono tante, vanno da quelle piu’ classiche come la scleroterapia Dott.Stefano o l’intervento Manfrini chirurgico, rivisti in chiave moderna, nel senso di una maggiore efficacia ed una minima invasività, fino a tecniche piu’ recenti, quali il laser, la radiofrequenza, ecc. Ogni tecnica presenta vantaggi e svantaggi e sta all’esperienza dello specialista applicarle al meglio per ottenere il massimo risultato. Tanto si può fare, l’unico errore che il paziente deve evitare è quello di tracurarsi e sottovalutare la malattia” Dr. Stefano manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile u.o. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, monselice e badia Polesine - 347/8043460

Dott.ssa Ilaria Tognon e dott.ssa Maria Valeria Pes

non provano più a fare le cose per paura di sbagliare e deludere nuovamente. D’altra parte se non si esercitano, le difficoltà non migliorano mai!”. Come si può interrompere questo circolo? “Attraverso una valutazione neuropsicologica che analizzi le difficoltà e le potenzialità di ciascun bambino. È il punto di partenza che serve per programmare un trattamento specifico volto a ridurre i deficit individuati e a trovare delle strategie compensative permettendo al bambino di migliorare le sue prestazioni scolastiche”. Dott.ssa Ilaria tognon - Psicologa con orientamento neuropsicologico, Psicoterapeuta Dott.ssa Pes maria Valeria - Psicologa con orientamento neuropsicologico tel. 347 5150001 - Padova e provincia ambulatorioneuropsicologia@gmail.com





FITNESS E SALUTE

MARCO CANOVA insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del GRUPPO CANOVA SPORT (centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia PALESTRA CANOVA SPORT di saletto e PISCINE COMUNALI DI MONSELICE)

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

A SETTEMBRE SI PROGRAMMA UN ANNO DI SPORT TRA FAMIGLIA, IMPEGNI DI LAVORO E STUDIO Bene, ci risiamo! Dopo le meritate vacanze estive si ritorna alle normali routine quotidiane e tra GLI IMPEGNI ci deve essere LO SPORT, ovvero LA ripresa degli allenamenti (O L’INIZIO DI UNA NUOVA ATTIVITA’ SPORTIVA) Il mese di Settembre come tutti gli anni questo sancisce la fine delle vacanze estive ed il ritorno alla routine lavorativa-scolastica e di relazione. A Settembre è un po’ come gennaio, (nuovo anno), CI SI prefigge sempre dei nuovi obiettivi da portare a termine e credo sia giusto che tra questi ci sia anche il ritrovare una buona forma fisica. Tutti noi possiamo godere di una forma fisica migliore, così come di stato di salute ottimale e improntato sulla prevenzione, attraverso una moderata quantità di esercizio fisico e una dieta sana. Dopo 4 – 5 settimane di stop completo (per alcuni mesi di inattività totale), o comunque, per chi magari ha continuato ad allenarsi in modo più tranquillo durante le ferie estive, è bene riprendere nel modo corretto. Questo significa che non bisogna buttarsi a capofitto in palestra o in PISCINA 5 giorni a settimana alla massima intensità, ma bensì prevedere almeno 2 settimane di ripresa con ritmi lenti che assecondano le risposte del nostro organismo. Se il meteo lo consente ancora, per quanto riguarda l’allenamento aerobicosi può decidere per eseguirlo ancora all’aperto, in un parco o su un bel lungomare, dalla passeggiata a ritmo veloce per chi non è abituato alla corsa, alla leggera corsetta per chi magari corre già. La scelta degli esercizi deve ricadere necessariamente su quelli multiarticolari, che hanno il pregio di fare intervenire in modo globale i muscoli interessati al movimento. Via libera quindi a squat, trazioni, l’uso di manubrio per allenare le spalle e le braccia e cosi via. Il consiglio di seguire queste indicazioni per la ripresa per almeno 2 – 3 settimane, questo consentirà al corpo di adattarsi nuovamente allo sforzo fisico, alle articolazioni di “olearsi” ed ai muscoli di evitare brusche tensioni dannose.. In qualità di direttore tecnico di vari centri sportivi e per l’esperienza pluriennale nel settore, uno dei miei compiti è quello di promuovere a 360 gradi una sana, efficiente ed efficace attività sportiva in base alle singole esigenze di ogni uno ed alle proprie capacità e possibilità (in termini di tempo ed economici) con il solo fine di aumentare la percezione dell’importanza di fare sport come STILE DI VITA per stare meglio e vivere meglio in ogni situazione sociale. tUtti saremmo portati a pensare che l’esercizio fisico potrebbe essere svolto a casa propria e questo è vero: camminare,

cyclette ecc., l’unico inconveniente è che ci vuole costanza e molta volontà anche nel superare la monotonia. In un centro sportivo, invece, si ha la possibilità di sperimentare tanti attrezzi ed una varietà di corsi (piscina o palestra) senza contare le tante attività di gruppo che sempre più spesso vengono organizzate all’interno del centro stesso; ed inoltre è fondamentale l’aspetto sociale. Durante l’inverno si sa le occasioni per incontrarsi e per fare vita sociale si riducono notevolmente e il CEntro SPortivo riveste anche il ruolo di spazio di ritrovo (forse oggi per molti è la prima vera motivazione che spinge ad avvicinarsi allo sport ). L’obbiettivo nel frequentare una palestra o piscina è quello di coniugare la salute ed il piacere: l’esercizio fisico aiuta la forma ma anche il sentirsi meglio a livello psichico: l’attività fisica stimola la produzione ed il rilascio di alcuni neurotrasmettitori che influenzano lo stato emozionale del cervello e ciò contribuisce al benessere fisico generale. Quando si decide di frequentare una palestra è importante avere le idee chiare di cosa si vuole ottenere e questo lo si può avere parlando direttamente al personal trainer che valuterà gli obbiettivi prefissati e consiglierà il percorso più adeguato alle esigenze: ci sono corsi ad esempio a basso consumo energetico come la ginnastica posturale, oppure altri che richiedono un notevole impegno muscolare come l’aerobica, lo SPINNING, il WALKING , nuoto o acuqfitness. Ognuno di noi è portato per alcuni esercizi ed attività e non per altre, tutto dipende anche da ciò che si vuole ottenere (dimagrire, tonificare i muscoli, ecc.). oCCHio ai Cialtroni Eh si, ormai il nascere come i funghi di palestre o corsi in palestre comunali è cosa di tutti i giorni, però molte volte o le strutture non sono consone all’attività da svolgere o le persone non sono professionalmente preparate ed adeguate. Il mio consiglio è sempre quello di verificareinformarsi-provare. Per scegliere il CEntro SPortivo giusto è importante prima visitarlo e controllare

la pulizia, l’areazione, l’ampiezza dei locali e l’affollamento, le tariffe, gli sconti famiglia e la possibilità di recuperare le LEZIONI PERSE. È preferibile fare un giro di perlustrazione nella fascia oraria in cui la si frequenterebbe E provare materialmente i corsi CHE Più INTERESSANO. Importante è chiedere, nei programmi di gruppo, se è possibile frequentare lezioni di prova in modo da valutare serenamente se un corso vi piace oppure no.

Altre piccole cose a cui prestare attenzione sono le seguenti: • la reception, sembra scontato ma non lo è di fatto, è il biglietto da visita di una palestra; una buona reception deve avere personale cortese e preparato nel rispondere alle domande ( E SEMPRE PRESENTE un DIRETTORE TECNICO non solo di nome ma di fatto, ovvero un laureato scienze motorie o ISEF che sappia consigliari); • la flessibilità di orari, è molto importante soprattutto per le persone che svolgono lavori ad orario variabile; • lo spogliatoio è una zona della palestra molto significativa e da lì potete valutare il grado di pulizia e di sicurezza del centro; • le attrezzature devono essere il più possibile varie (non è necessario valutare la quantità) perché la varietà è un indice del fatto di quanto i programmi possano essere personalizzati. Un discorso deve essere fatto sugli abbonamenti-tariffe e la REALE POSSIBILITA’ di recuperare le lezioni perse (altrimenti se pago un corso mensile ma frequento 4 lezioni, i miei obiettivi non verranno mai centrati). un Mio PErSonalE ConSiglio: piscina o palestra che sia, qualsiasi corso o sport va bene purchè sia adatto alle proprie esigenze e capacità, meglio ancora se si sceglie un CEntro SPortivo dove, guidati da personale esperto e preparato, si può cambiare ogni mese tipo di corso o attività senza però snaturare l’obiettivo prefissato (esempio: attività aerobica-dimagrante) e senza dover spendere cifre Folli per frequentare più corsi la settimana.

bUoN SPort A tUtti!

info: canovasport@alice.it - www.canovasport.it






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