della Bassa Padovana
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 160 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Elezioni A grandi passi verso il voto del prossimo 24-25 febbraio pagg.
Monselice, eventi L’unione fa la forza per dare vita al commercio
4-5
Este Sesa tra gli esempi del riciclo
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www.lapiazzaweb.it
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EDITORIALE
Le parole dei politici
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
turismo e negozi monselice ci crede
Gli ultimi recenti sviluppi nella vicenda Italcementi hanno messo in luce che le criticità riguardano anche Monselice. E nonostante i commercianti del centro stiano stringendo i denti, l’effetto boomerang della crisi si ripercuote anche sugli acquisti nei negozi. Ma la soluzione c’è per rilanciare il settore. pag. 6
ANTICIPO FATTURE ACCORDO ESTE - BANCHE
I Comuni sono lenti nel pagare i fornitori? A Este si può chiedere una linea di credito molto agevolata. E’ questa l’ultima iniziativa dell’amministrazione per andare incontro alle aziende che vantano dei crediti con il Comune, ma che devono attendere tempi biblici per incassare. Un problema tutt’altro che banale. pag. 8
di Ornella Jovane
L
Montagnana: sicurezza, è vero allarme?
Preoccupante escalation di furti in abitazione ma per il sindaco la situazione è sotto controllo
S
arà la crisi economica, sarà il periodo successivo alle festività, ma nella Bassa sembrano proliferare i furti nelle case dei cittadini. Dopo Monselice, Solesino ed Este, non fa eccezione Montagnana dove la microcriminalità si è fatta sentire. Ma dall’assessore alla Sicurezza arriva una rassicurazione ai cittadini e alle attività commerciali: “terremo sempre alta l’asticella di guardia”. Insomma, non è ancora allarme sicurezza, ma se la situazione non dovesse migliorare, i sindaci dovranno prendere provvedimenti
specifici. Il caso Montagnana comunque si è fatto sentire in seguito ad una lettera allarmata inviata al sindaco di Montagnana Loredana Borghesan e all’assessore alla Sicurezza Andrea Draghi, a firma di Tino David Pantano, segretario comunale de La Destra: “nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Montagnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendono a ripetersi con sempre maggiore frequenza. Molti montagnanesi, soprattutto perso-
ne anziane e sole, temono di poter divenire bersaglio di questi criminali, che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. Chiediamo quindi al sindaco di affrontare questa “emergenza” che abbiamo il dovere di non sottovalutare”. La più colpita dai furti sarebbe via Sant’Antonio dove sono stati registrati quattro furti in appartamento, segue il quartiere Facchini con un furto, la zona industriale con un altro furto e un tentato furto. pag. 10
a politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i timori alla vigilia della campagna elettorale. Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione. I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di approfondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnologie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un filo diretto con gli elettori. Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti. La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.
o.jovane@lapiazzaweb.it
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L’Intervento
Lo sviluppo, la politica e il bene comune Massimo Pavin*
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incere la rassegnazione, rimettere in circolo la fiducia: è questo lo spirito con cui gli imprenditori affrontano il nuovo anno. Non ci nascondiamo la pesantezza del cammino che abbiamo davanti. I prossimi mesi saranno ancora di sofferenza e il punto di svolta si sposta in avanti. *Presidente Confindustria Padova
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EDITORIALE
segue da pag.
Le parole dei politici Operazione a Candiana
bracconaggio ittico sotto scacco
Maxi operazione contro il bracconaggio ittico. L’intervento a Candiana è stato coordinato dalla Polizia Provinciale (Nucleo Nautico) con la partecipazione delle Guardie particolari Giurate Volontarie Ittiche appartenenti all’Associazione Federpesca. Sono stati recuperati nelle acque una trentina di attrezzi vietati per la pesca. L’attività di bracconaggio aveva già “fruttato” al bracconiere oltre 30 chili di pesce rimasto intrappolato nelle reti. Due tra le reti da pesca recuperate sono delle vere e proprie trappole in grado di sbarrare oltre tre metri di fiume e di catturare, come fosse un imbuto chiuso, grandi quantità di pesce.
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Ma che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffinate - squadre di esperti comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni efficaci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti? Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfittare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può beneficiare fino alla fine della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfidino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fino a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi film comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste ufficiale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti. di Ornella Jovane
Bassapadovana monselice Preoccupa lo stato di salute del campanile
pag.
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montagnana Lavori in corso alla rotatoria sulla Statale 10 pag.
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Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Tempo di iscrizioni, per la prima volta esclusivamente via internet pag. 18
cultura provinciale
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
e
Stangata di inizio anno, arriva la nuova tassa rifiuti pag. 17
mondo scuola
Agna, nuovo servizio
GIVE EMOTIONS Srl
Provincia ambiente
volontari civici c’è ancora posto
è un marchio registrato di proprietà della
Due milioni e 375mila euro sono i fondi stanziati a Padova per quattro progetti: la “rivoluzione” della viabilità alla Stanga con l’eliminazione dei semafori e la costruzione di una grande rotatoria (725.000 euro); la pedonalizzazione e riqualificazione di via Portello che da via Marzolo alla Porta a giudizio del vicesindaco Ivo Rossi diventerà “una delle zone più belle del campus universitario di Padova” (750.000 euro) ; via Avanzo che, grazie al sottopasso e alla pista ciclabile, diventerà strada a scorrimento veloce (600.000 euro); la pista ciclabile di via Facciolati.
laguna veneta patrimonio unesco
addio A marchioro e giacon, insieme
Partito il servizio dei volontari civici del progetto scuole sicure. Ne sono stati arruolati dal Comune ben 7, ma è possibile ancora iscriversi. La polizia locale ha fatto loro addestramento e sono operativi in strada e sugli scuolabus. L’assessore alla Sicurezza Piva: “Auspico che altri volontari si aggreghino al gruppo in queste settimane”. Per info 3488827378.
maxi rotonda alla stanga
Ne fa parte anche Codevigo
Cadoneghe, lutto nello sport
Lutto per lo sport a Cadoneghe. Nel giro di poche ore sono scommparsi due figure di spicco della società. Prima è venuto a mancare dopo una lunga malattia Giorgio Marchioro padre di Cristian, segretario dell’Unione Cadoneghe. Nemmeno una dozzina di ore dopo è scomparso dopo una lunga e estenuante malattia Roberto Giacon, vicepresidente e presidente dell’ex US Cadoneghe calcio, vice presidente e ora presidente onorario dell’Acd Unione Cadoneghe 1957. Tutta la società si stringe al dolore delle due famiglie: “persone straordinarie che ci hanno dato tanto”.
Padova, rivoluzione in strada
La rassegna cinematografica di Montagnana pag. 21
Regione Carnevale
Modificato il piano provinciale
A Venezzia il via della kermesse dedicata ai colori pag.
Sanità
aziende eccellenti meno burocrazia
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Nominati i 22 direttori generali delle Ulss venete pag.
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“Raffaello verso Picasso”, da Vicenza a Verona pag.
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arte
Un Piano di gestione per tutelare e valorizzare Venezia e la sua laguna che, nel 1987, sono state inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Il sito individuato dall’Unesco interessa un territorio di 9 Comuni e comprende, oltre a Venezia, anche Quarto d’Altino, Musile di Piave, Mira, Jesolo, Chioggia, Cavallino-Treporti e Campagna Lupia, mentre per il padovano c’è Codevigo.
Una modifica al Piano territoriale di coordinamento provinciale consentirà alle eccellenze produttive di ampliarsi in deroga ai limiti fissati nelle zone industriali. Tra gli indicatori di eccellenza storica aziendale, investimenti in ricerca e formazione oltre il 3% del fatturato, brevetti e marchi, 30% del personale laureato, certificazioni di qualità e sicurezza. 45 giorni per i pareri dello Sportello unico attività produttive, rispetto ai 90 previsti dalla legge. La norma favorirà anche il trasferimento delle aziende localizzate in zone improprie con un bonus del 20% dell’indice edilizio di copertura.
4 Argomento del mese ELEZIONI Per comporre le liste bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo attendere a difficili equilibrismi, arriva all’ultimo. Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti di Maria Pavan
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Pd: tutti veneti in lista. Puppato, Zoggia e Baretta a guidare le formazioni ricche di novità
empo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben organizzati. Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomine inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti. Ma almeno una cosa il partito democratico veneto stavolta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capolista, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’esperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Premier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia. “Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-
Il professore Monti schiera la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero della Zuanna
Berlusconi ritrovA mAroni
Pdl e Lega, amici-nemici
L
’accordo Berlusconi-Maroni, fatto sull’altare della Lombardia, non è piaciuto per nulla ai leghisti Veneti e all’indomani della presentazione dei simboli si è scatenato il putiferio quando su quello del Pdl si leggeva a chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quanto riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sembrano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi. Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero essere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi.
Elezioni politiche: ch sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfida con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle file di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vittoria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”. Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capolista alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestiere ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candidatura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente. Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.
Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Valdegamberi. Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del neonato partito Italia Futura che, dovendo far confluire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche difficoltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento. Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del partito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati. Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrificati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!
Argomento del mese 5 Richieste al mondo politico
hi mettiamo in lista? Contrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in difficoltà
Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasse di Maria Pavan
D
opo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori appaiono concordi nel dire che la situazione è pesantissima e se sarà confermata su base annua, peserà sulle famiglie come fosse una tassa invisibile. Già nel 2012 una famiglia di 3 persone ha speso 1.433 euro in più rispetto all’anno prima, addirittura per 1.578 euro su un nucleo composto da 4 persone. E’ palese l’impoverimento degli italiani che nel 2013, se le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro. E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteranno alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fiscale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fiscale organica e strutturale, da finanziare anche attraverso una più efficace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Un fisco più leggero sul lavoro e sugli investimenti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative difficilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.
Industriali
“Subito il rilancio dell’economia” S
ono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’attenzione particolare, un piano complessivo per il rilancio dell’economia. “Abbiamo tutte le capacità per ridare al nostro Paese e alla nostra regione il futuro che meritano – aveva detto il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat - ma bisogna agire subito e in fretta con risposte programmatiche e rapide”. Due le priorità poste dagli industriali della nostra regione: che il governo intervenga con una vera politica industriale e dello sviluppo e che il sistema bancario sia messo in condizioni di erogare più credito a costi accessibili e gli istituti si impegnino in questa direzione, sia a livello nazionale che territoriale. Bisogna rapidamente mettere in campo strumenti incisivi: una riprogrammazione delle risorse del bilancio regionale e dei Fondi europei è necessaria per sostenere le imprese e le loro trasformazioni. L’altro capitolo su cui Confindustria Veneto lancia l’appello alla classe politica che andrà a governare il paese è la mobilità. Gli industriali si sono uniti, infatti, pochi mesi fa alla richiesta del mondo politico ed economico veneto per la proroga della gestione commissariale della Pedemontana Veneta e della Terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste. “Le due infrastrutture in discussione – sostengono gli industriali - sono fondamentali per la competitività del nostro sistema industriale. Serve che siano Pedemontana realizzate in tempi brevi come richiesti Veneta e Terza dall’economia. Un esempio concreto ci è corsia dell’autostrada fornito dal Passante di Mestre che è una Venezia – Trieste sono tra le poche opere prevista dalla legge delle priorità Obiettivo portata a termine nei tempi previsti”. Un successo che secondo molti è stato possibile solo grazie alle procedure più snelle consentite dalla gestione commissariale. La imprese del territorio giudicano la Pedemontana Veneta altrettanto essenziale per collegare una delle aree più industrializzate ed urbanizzate del Paese alle grandi reti nazionali e pensano che non si possa ritardare nemmeno di un giorno la realizzazione della terza corsia sull’autostrada Venezia -Trieste, per riuscire ad organizzare e gestire il massiccio flusso di tir in transito dall’Est Europa e dai Balcani. E certamente non dovranno essere sottovalutati i dati positivi registrati da alcuni distretti produttivi locali che nell’ultimo trimestre del 2012 hanno visto incrementare il proprio business con l’estero e i propri rapporti con i mercati emergenti, prima fra tutti la Cina. Tutta un’altra pagina scritta e da scrivere rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Certo non tutti i 24 distretti della regione vanno bene ma sono in crescita ben 17. La notizia più importante che emerge da queste cifre è che il sistema produttivo della regione ha la forza per confrontarsi con successo con le economie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati su occupazione e produzione industriale, questo scenario fa pensare che l’Italia non è condannata al declino, ma può affrontare con spirito positivo il problema dello sviluppo. A fronte di tutto ciò il sistema produttivo veneto chiede che non si continui con politiche depressive che aggravano le conseguenze negative della crisi, ma che si investa tutto il possibile per rafforzare i dati positivi là dove intanto ci sono. Saranno un volano per l’intero Paese come è già Ma.Pa. avvenuto in passato.
6 Monselice Il futuro del commercio Parola a Franca Donato (Pro Loco) e Mirta Fiocco (Ascom)
“Dobbiamo collaborare”
Secondo gli operatori del settore è necessario proseguire l’esperienza degli eventi di Natale
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a situazione economica non è delle migliori. Non lo nascondono nemmeno Franca Donato, Presidente della Pro Loco e Mirta Fiocco che invece guida l’Ascom. Un periodo difficile anche per il commercio dei negozi del centro storico, ormai da anni sotto la lente d’ingrandimento. Molto spesso infatti le critiche si trasformano in raffronti soprattutto con i Comuni limitrofi. Ma sul serio Monselice si trova in una situazione peggiore? “Ormai sono dieci anni che ci impegniamo nell’organizzazione di eventi a Monselice - ha affermato Donato - Il tutto per valorizzare le potenzialità del nostro territorio. Quest’anno purtroppo è stata dura. Perfino il meteo ci ha remato contro perchè durante le manifestazioni più importanti il maltempo non ci ha dato tregua. In ogni caso siamo riusciti a concludere in bellezza l’anno grazie ad una serie di eventi natalizi importanti frutto di una sinergia stretta con l’Ascom e con l’amministrazione comunale. E’ stata dura anche a causa del periodo economico. Basti pensare che gli espositori stessi chiedo-
no delle garanzie per partecipare: spesso ci viene chiesto se ci sarà gente. E’ ovvio che lavorare così diventa più difficile. Ma non ci siamo scoraggiati e abbiamo lavorato insieme in completa sinergia”. Il raffronto con “l’erba del vicino” di solito ricade su Este, dove secondo i più, verrebbero organizzati più eventi per attirare persone nel centro storico. “L’anno prossimo abbiamo il trentennale della Pro loco – continua Donato – un motivo per continuare questa collaborazione e festeggiare tutti insieme”. Monselice ha indubbiamente le carte in regola per restare la “capitale” della bassa padovana, grazie anche alla posizione strategica e alle vie di comunicazione privilegiate. “Credo che gli eventi di Natale siano stati il primo vero esempio di come si dovrebbe collaborare tutti insieme – ha commentato Mirta Fiocco, Presidente dell’Ascom – Abbiamo avuto un’adesione molto importante, segno evidente che a Monselice si vuole guardare oltre la crisi. La nostra città si è sempre dimostrata più avanti e altri Comuni ci hanno preso come esempio”.
Una delle coreografie in occasione delle festività
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IN CENTRO L’interno della chiesa di Santo Stefano invece è agibile
perizia sul campanile della chiesa
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l campanile della chiesa di Santo Stefano rischia di crollare? Sarà una perizia a stabilirlo. In queste settimane aveva iniziato a circolare la voce di un possibile crollo e per fugare ogni dubbio, l’amministrazione comunale ha chiesto una perizia per stabilire se ci dovessero essere reali problemi di sicurezza. L’interno della chiesa L’antica chiesa di Santo Stefano è invece agibile ed ha già avuto l’ok anche nell’ultimo sopralluogo dei vigili del fuoco. Ma lo stato di abbandono anche estetico del campanile e le scosse di terremoto del 2012, hanno allarmato anche i residenti. Il campanile della Santo Stefano, infatti, è incastonato tra alcune abitazioni. Una casa, anch’essa storica, ha in particolare uno dei muri portanti praticamente addossato a quello dell’antico edificio sacro. E la famiglia che ci abita è preoccupata. Tanto da essersi affidata a un tecnico per redigere una perizia sulla stabilità dell’edificio: perizia da cui emergerebbe che ci sono dei rischi per l’abitazione. Ma a breve è partito dagli uffici comunali l’incarico a una ditta per la verifica strutturale completa del campanile. Questo è addirittura privo di una scala interna, per cui risulta difficile esaminare la situazione. Senza contare il fatto che è completamente sporco, anche all’interno, a causa del continuo passaggio dei piccioni. L’intervento servirà quindi innanzitutto per pulirlo: poi, una volta raggiunta la sommità e verificata la situazione dal punto di vista strutturale, si potranno eventualmente studiare interventi di consolidamento, se emergessero problemi. Lavori che potranno essere eseguiti anche subito. Per consentire la “scalata” interna del campanile, sarà predisposto uno speciale ponteggio, montato all’interno della struttura per tutta la sua altezza, di circa 30 metri. Una verifica sulla stabilità è tutto ciò che, per il momento, si può fare per la Santo Stefano. Mancano infatti le risorse per il costoso restauro.
commercio e turismo, la ricetta
L
a crisi economica è tutt’altro che superata. Gli ultimi recenti sviluppi nella vicenda Italcementi hanno messo in luce che le criticità riguardano anche Monselice. E nonostante i commercianti del centro stiano stringendo i denti, l’effetto boomerang della crisi si ripercuote anche sugli acquisti nei negozi. Ci parlano della situazione il sindaco Francesco Lunghi e il vicesindaco Gianni Mamprin. “Stiamo affrontando un periodo di crisi che difficilmente si risolverà nell’immediato - spiega il primo cittadino - il periodo economico è terribile e di certo gli ultimi sviluppi non rendono le cose più semplici. Anzi le complicano enormemente”. Lunghi aveva sostenuto con forza il progetto del Revamping di Italcementi soprattutto per un motivo di emergenza occupazionale che si sarebbe creato. “Bisogna sempre cercare di affrontare queste situazioni con ottimismo - continua Lunghi - Prendo come esempio gli eventi di Natale che abbiamo organizzato in stretta collaborazione con Pro Loco e Ascom: sarebbe stato controproducente non fare nulla solo per la paura di investire troppe risorse. Un conto è ottimizzare costi ed energie, un altro è farsi prendere dl panico. Da questo periodo difficile se ne esce solo con un atto di coraggio e con una seria coesione sociale”. E’ sulla stessa linea anche il vicesindaco Gianni Mamprin che si occupa anche di turismo a Monselice. “L’esempio del Natale appena passato è la dimostrazione di come sia produttivo unire le forze lavorando per un obiettivo comune - ha commentato Mam-
prin - Avevamo risorse distribuite in vari ambiti e invece abbiamo deciso di concentrarci proprio sulla valorizzazione del commercio e degli eventi anche coinvolgendo associazioni e gruppi locali. E’ stata una grande opera di collaborazione messa in campo per far fronte al periodo storico difficile”. Per il vicesindaco si tratta di rilanciare turismo e commercio attraverso una collaborazione più fitta e proficua. “A volte mi dicono che non si era mai fatto così tanto per rilanciare il turismo - ha continuato Mamprin - In parte è vero visto che molti altri Comuni stanno sviluppando progetti simili ai nostri. Ma è evidente che se abbiamo ottenuto dei risultati è solo grazie alla collaborazione tra enti e associazioni che siamo riusciti a creare in questi anni. E proprio su questa strada continueremo a lavorare”.
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8 Este Gestione dei rifiuti La società estense protagonista in due eventi legati alla green economy
Sesa tra gli esempi positivi del riciclo M
esi importanti quelli vissuti da Sesa, la società pubblica-privata estense che si occupa della raccolta differenziata, del recupero rifiuti e dello sviluppo di progetti per le energie rinnovabili, in questa fine d’anno. Due, infatti, le partecipazioni di prestigio in ambiti internazionali che l’hanno confermata una società all’avanguardia per quanto riguarda il riciclo e l’economia verde: il Congresso Mondiale sui Rifiuti Solidi di Iswa, che si è svolto a Firenze, e la partecipazione ad ‘Ecomondo’, la manifestazione più importante per il settore delle green economy. Ed è proprio il notevole risultato ottenuto in termini di presenza da quest’ultima, 84.351 i visitatori professionali (+11% sul 2011), a dimostrare quanto sia accresciuto l’interesse attorno alle tematiche dello sviluppo sostenibile in questi anni. Durante i tre giorni della rassegna, sono stati protagonisti dello stand Sesa, oltre al presidente Mario Sandrin e allo staff societario, anche diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Este e della Giunta regionale, particolare interesse hanno riscosso, tra i visitatori, i progetti che in questi anni stanno impegnando la società ad Este, ad iniziare dalla realizzazione del teleriscaldamento e dalla estensione della relativa rete. Sesa, inoltre, è stata ospitata nel progetto più importante dell’ evento “Città Sostenibile” oltre che nei padiglioni del consorzio italiano compostatori. La Società con grande orgoglio ha rappresentato Este e il Veneto, ricevendo da più parti il riconoscimento della sua eccellenza e la visita, dalle più alte cariche istituzionali Venete, come detto, ma anche del Governo italiano. Non meno significativa è stata la presenza della società estense al Congresso Mondiale sui Rifiuti Solidi di Iswa, il più grande congresso in Italia sulla materia con oltre 1200 le persone presenti, soprattutto stranieri. Il tema del Congresso era principalmente focalizzato sulla globalizzazione, su come questo fenomeno sta influenzando il settore rifiuti, e sulle
NEWS
Al Congresso mondiale sui rifiuti solidi di Iswa è stato citato il progetto del teleriscaldamento di Este Nella foto piccola il presidente della Sesa Mario Sandrin e lo stabilimento della società
emergenze del pianeta tra cui la continua urbanizzazione della popolazione. Secondo le stime riportate sarebbero oltre 300.000 le persone che al giorno si trasferiscono dalla campagna alla città in tutto il mondo, con il conseguente e preoccupante incremento delle problematiche connesse alla gestione e smaltimento dei rifiuti. “I paesi in via di sviluppo, - è stato detto - stanno affrontando una vera emergenza: oltre 7 milioni di tonnellate di plastica ogni anno finiscono nei mari”. E’ proprio nel contenimento di questo fenomeno che si pone l’attività dell’Iswa (l’istituto mondiale che si occupa nel favorire e diffondere le migliori pratiche del trattamento dei rifiuti) attraverso la sensibilizzazione delle organizzazioni internazionali, affinché vengano destinate maggiori risorse alla questione rifiuti. “In un mondo che sta
consumando le risorse a un ritmo insostenibile – è stato spiegato - è logico andare a recuperare le risorse proprio dai rifiuti” e Robert Newman, il presidente di Iewa, ha citato proprio Sesa come esempio positivo nell’ambito del riciclo. “Oggi il 70% dei rifiuti a livello mondiale – ha commentato Newman - viene smaltito in discarica; l’obbiettivo è di invertire la tendenza, dando vita al recupero di materia e energia, creando occupazione e ricchezza, proprio come ha fatto Sesa nel suo territorio. La rete del teleriscaldamento e il sistema dei biodigestori sono un esempio di come in futuro si dovranno trattare i rifiuti, perché i dati lasciano poco spazio alla fantasia: la quantità di rifiuti è destinata a crescere e non si può pensare di risolvere il problema bruciando i rifiuti o realizzando delle discariche: bisogna puntare al rifiuto zero”.
L’Intervento Lo sviluppo, la politica e il bene comune Massimo Pavin* segue da pag.
1
Le previsioni indicano che la recessione dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che vanno colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono aziende che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario globale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fiducia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fondamentale e irrinunciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili promesse - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impegni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchiodarla alle proprie responsabilità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti responsabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene comune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrovare, in vista dell’imminente confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispensabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo. *Presidente Confindustria Padova
L’amministrazione di Este sottoscrive un accordo con le banche del territorio
anticipo delle fatture, linea di credito per i fornitOri dei comuni
I
Comuni sono lenti nel pagare i fornitori? A Este si può chiedere una linea di credito molto agevolata. E’ questa l’ultima iniziativa dell’amministrazione comunale atestina per andare incontro alle aziende che vantano dei crediti con il Comune, ma che devono attendere tempi biblici per incassare. Un problema questo tutt’altro che banale. Per due motivi. Il primo riguarda le tempistiche: non è raro attendere anche più di un anno per essere pagati e visto il periodo di
congiuntura economica, un’attesa simile potrebbe significare il fallimento dell’azienda. Il secondo motivo invece riguarda le somme in ballo: non sempre si tratta di qualche migliaio di euro. A volte gli importi possono essere veramente considerevoli e determinanti per la sorte di decine di dipendenti. Per questo a Este è stato siglato un accordo tra il Comune e le banche operanti nel territorio, per la concessione di specifiche linee di credito agevolate a favore dei fornitori. Il Comune ha
individuato, tra le forme di agevolazione e sostegno del sistema economico del territorio, lo strumento della “anticipazione di fatture” per favorire l’accesso al credito. I fornitori, in attesa della liquidazione della fattura da parte del Comune, possono, con questo strumento, usufruire di una disponibilità immediata di denaro. I fornitori interessati possono rivolgersi ad una delle banche firmatarie compilando un modulo. La fattura potrà Le banche potranno anticipare anche per essere anticipata anche per l’intero importo. intero l’importo fatturato ai Comuni
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10 Montagnana Il dibattito La presa di posizione di David Pantano (La Destra) apre il confronto
La sicurezza, è vero allarme? Preoccupante escalation di furti in abitazione per il sindaco la situazione è sotto controllo
S
arà la crisi economica, sarà il periodo successivo alle festività, ma nella Bassa sembrano proliferare i furti nelle case dei cittadini. Dopo Monselice, Solesino ed Este, non fa eccezione Montagnana dove la microcriminalità si è fatta sentire. Ma dall’assessore alla sicurezza arriva una rassicurazione ai cittadini e alle attività commerciali: “terremo sempre alta l’asticella di guardia”. Insomma, non è ancora allarme sicurezza, ma se la situazione non dovesse migliorare, i sindaci dovranno prendere provvedimenti specifici. Il caso Montagnana comunque si è fatto sentire in seguito ad una lettera allarmata inviata al sindaco di
Cantieri
Montagnana Loredana Borghesan e all’assessore alla Sicurezza Andrea Draghi, a firma di Tino David Pantano, segretario comunale de La Destra: “nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Montagnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendono a ripetersi con sempre maggiorefrequenza. Molti montagnanesi, soprattutto persone anziane e sole, temono di poter divenire bersaglio di questi criminali, che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. Chiediamo quindi al sindaco di affrontare questa “emergenza” che abbiamo il dovere di non
sottovalutare”. La più colpita dai furti sarebbe via Sant’Antonio dove sono stati registrati quattro furti in appartamento, segue il quartiere Facchini con un furto, la zona industriale con un altro furto e un tentato furto. A Borgo Frassine e a Borgo San Marco pure è stato messo a segno un colpo. Sono altrettanto allarmanti i due furti messi a segno in auto parcheggiate in centro. Montagnana sarebbe stata pure teatro di borseggi. “Per quanto concerne Montagnana, da nostre puntuali indagini, i numeri delle denunce di fatti criminali denunciati in Città negli ultimi tempi non hanno subito significativi incrementi
lavori in corso alla nUova rotatoria sulla statale 10
T
ra gennaio e febbraio, cantieri aperti in via Luppia Alberi ovvero la Sr 10. I lavori serviranno a dar corso all’opera urbanaviaria più attesa, ossia il completamento con delle migliorie dell’attuale rotatoria che risulta ancora parzialmente riuscita. Ad annunciarlo è il Sindaco Loredana Borghesan, soddisfatta per
Preoccupazione per le notizie di un aumento dei furti – spiega il sindaco Loredana Borghesan - E’ vero che negli ultimi tempi nell’intera area della bassa tra padovana vi è stato un incremento di atti di microcriminalità che per fortuna sono sotto controllo, grazie all’impegno delle forze dell’ordine”. E’ sulla stessa linea l’assessore alla sicurezza che promette di tenere alto il livello di guardia. “Subito dopo aver ricevuto la lettera del Segretario Pantano – precisa Andrea Draghi - mi sono attivato per avere eventuali riscontri. Ebbene, dal Comando Intercomunale della Polizia Locale, il quale ha prontamente sentito i
l’avvio dei lavori che sono rimasti fermi a lungo. “Il completamento di questo punto nevralgico della viabilità locale – spiega il Sindaco Borghesan - porterà con se alcune importanti modifiche funzionali alle intersezioni della rotatoria, il tutto per dare una risposta alle esigenze emerse nell’utilizzo della medesima e finalizzate alla sicurezza veicolare oltre che prevedere la finitura dell’anello centrale della rotatoria”. Per dar seguito ai lavori di completamento, si prevederà con l’esproprio di una porzione di terreno e la riduzione
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Carabinieri del mandamento, nonché sentito in via informale la Questura e Prefettura di Padova, è emerso che non vi è per ora nessuna problematica in tal senso”. L’assessore ha ricordato inoltre che risulta essenziale denunciare gli eventuali reati subiti, per dare modo alle forze dell’ordine di avere più informazioni possibili. “A questo punto mi sia consentito ringraziare il segretario Pantano per la segnalazione fatta, segnalazione che ci fa tenere sempre alta l’asticella di guardia – ha concluso Draghi – inoltre invito i cittadini montagnanesi a denunciare eventuali atti criminosi alle autorità competenti”.
dell’attuale aiuola spartitraffico ricavando una corsia di inserimento della rotonda su via Tempra. La parte centrale della rotonda sarà finita con pavimentazione in masselli di cemento di varie colorazioni, mentre all’interno sono previste alcune zone destinate al verde in cui sarà predisposto un impianto di irrigazione a pioggia alimentato ad energia solare. Al centro della rotonda poi vi sarà installato poi un pannello luminoso bifacciale. L’intervento di completamento comporterà una spesa di 140 mila euro.
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Sguardo al Conselvano 13 Il caso Il Consiglio comunale adempie ad un obbligo previsto dalla legge
Azioni Attiva in vendita Il valore del “pacchetto” crollato a 700 mila euro, assai improbabile che vi siano acquirenti
U
La sede di Attiva Spa in centro a Bagnoli ni”. Conselve è proprietario di 323.718 azioni che fino a prima della svalutazione valevano quasi due milioni di euro. Ma negli ultimi anni il capitale di Cosecon, poi diventata Attiva, è stato ridotto di circa due terzi per appianare parte delle perdite. Così il valore delle azioni è passato da 6 euro l’una agli attuali 2,13 euro. Pertanto il pacchetto azionario di proprietà del Comune di Conselve è sceso sotto i 700 mila euro. Una cifra comunque impegnativa. Assai improbabile che ci sia qualcuno disposto ad investire una simile somma, a maggior ragione i questo periodo di incertezza per la società, alle pre-
se con il piano di “salvataggio” approvato dal Tribunale. Un’operazione ancora in corso, il cui esito positivo e indolore non ancora del tutto scontato, lascia nell’incertezza i soci. Non mancano le critiche dalle opposizioni. Luca Martinello, del Movimento 5 Stelle, sottolinea come l’avventura di Attiva sia costata centinaia di migliaia di euro alle casse comunali senza portare alcun beneficio per i cittadini e si augura che venga fatta chiarezza sulle responsabilità di chi ha amministrato la società portandola alla drammatica situazione finanziaria attuale.
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Il Partito Democratico critica le scelte dell’amministrazione
RESPONSABILI DEGLI UFFICI: “UN BALLETTO”
“I
l gran valzer degli uffici comunali”: così il gruppo di opposizione del Partito Democratico ha ribattezzato gli avvicendamenti dei responsabili di settore in municipio a Palazzo Zen negli ultimi cinque anni. Un continuo cambiamento di tecnici e dirigenti che, a detta dell’opposizione, non giova all’efficienza della macchina amministrativa, oltre a crea- Il Municipio di Conselve, Palazzo Zen re un certo disorientamento e a far lievitare i costi. A suscitare le maggiori perplessità è il destino dell’Ufficio tecnico, il cui responsabile è cambiato già due volte negli ultimi anni. Ora per quel posto l’amministrazione ha bandito un avviso pubblico per assegnare l’incarico a contratto, per un periodo di 9 mesi rinnovabile fino al termine del mandato, fra quattro anni. “Con questo bando - afferma Maria Luisa Nucibella di “Insieme per il bene comune” - il sindaco istituisce, a suo insindacabile giudizio un nuovi incarico di responsabilità per l’ufficio tecnico. Nel frattempo il precedente responsabile resta al suo posto, senza una posizione organizzativa, visto che qualche mese a il sindaco aveva assegnato la guida dell’ufficio alla segretaria comunale. Per non parlare di cosa è accaduto in precedenza con la segreteria, dove non sono mancati ripensamenti. Ci chiediamo quanto siano costati in termini di tempo e denaro questi continui avvicendamenti di tecnici, responsabili e segretari. Non si può cambiare tecnico ogni due anni perché non va bene al capo, una delle conseguenze è la perdita di memoria storica delle azioni intraprese. Gli errori di valutazione delle persone sono un indicatore chiaro dell’incapacità di amministrare”.
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n altro capitolo della saga dell’ex Cosecon si è consumato a Palazzo Zen. Finiscono sul mercato, infatti, le azioni di Attiva di proprietà del Comune di Conselve. Il consiglio comunale ha approvato infatti la delibera per la cessione delle quote dell’ex Cosecon, di cui Conselve è il primo dei soci pubblici con il 9 per cento del pacchetto azionario. Una scelta obbligata, stabilita dal decreto legge 78 del 31 maggio 2010 che prevede appunto che i Comuni sotto i 30 mila abitanti non possano detenere quote di società, fatta eccezione per quelle interamente pubbliche. Quindi la quasi totalità dei 98 Comuni soci di Attiva dovranno mettere in vendita le proprie azioni entro il settembre di quest’anno. Che poi ci sia qualcuno disposto a comprarle, questo è un altro discorso. “La legge ci obbliga a vendere - ha ricordato Antonio Ruzzon, sindaco di Conselve e amministratore di Attiva - se poi non ci saranno dei potenziali acquirenti tutto rimarrà come prima. Intanto però come Comune siamo tenuti a fare questo passaggio, anche per metterci al riparo da future contestazio-
LA POLEMICA
14 Sguardo al Conselvano Crisi e imprese
INNOVAZIONE
Dopo una lunga trattativa Sottoscritta l’intesa fra lavoratori, parti sociali e istituzioni locali
Pastificio Ferrarese “salvo” S
olo dopo una lunga e difficile trattativa si è conclusa con uno spiraglio positivo la delicata vertenza del Pastificio Ferrarese, con la possibilità di salvare la produzione e parte dei posti di lavoro, almeno questa prima fase. Solo dopo diverse riunioni e numerosi contatti tra dipendenti, rappresentanti sindacali, assessore provinciale al lavoro e sindaco è arrivata l’intesa. Il mese scorso tutti i dipendenti del Pastificio Ferrarese hanno sottoscritto l’accordo che consente la ripresa dell’attività produttiva con un nuovo proprietario e il salvataggio di 8 posti di lavoro su 21. Gli altri dipendenti avranno un anno di cassa integrazione straordinaria con la speranza che in seguito gli affari vadano bene e ci siano altre assunzioni. L’accordo prevede che Roberto Gobitta, titolare della Tectronik, azienda di Limena specializzata nella produzione della pasta, affitti lo stabilimento di Conselve e riprenda l’attività, assumendo due lavoratori al mese nei primi sei mesi e altri due prima della scadenza della cassa integrazione. Al momento di concludere mancava però l’unanimità perché sette dipendenti non avevano dato il loro assenso. La situazione si è sbloccata dopo nemmeno 24 ore con la mediazione dei sindacalisti, che sono riusciti a convincere anche gli incerti della bontà dell’operazione. “Ringrazio le parti sociali, la Fai Cisl e la Flai Cgil, e il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon per la collaborazione - ha dichiarato l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - e per aver permesso di raggiungere un accordo che salva produzione e forza lavoro. Di fronte a tante aziende che chiudono questa è una buona notizia. L’assunzione dei lavoratori seguirà la contrattazione del comparto “Alimentari Artigianato” e quindi la newco corrisponderà un superminimo contrattuale di 50 euro lordi al mese, aumentabili dopo il primo anno di attività”. Ora toccherà al curatore fallimentare nominato dal Tribunale
SCUOLA
P
Ricerca al primo posto nell’azienda
investimento da 2,5 milioni per i nuovi “zapi labs”
La storica attività potrà continuare con una parte dei dipendenti grazie al subentro di un’azienda di Limena, accordo raggiunto dopo le discussioni Dei 21 lavoratori 8 saranno assunti nell’arco di un anno dalla nuova proprietà del pastificio
avallare l’accordo. “Alla fine ha prevalso il buon senso”, hanno commentato Samuel Scavazzin e Gilberto Baratto della Fai Cisl. “Con l’assenso di tutti i ventuno dipendenti del Pastificio Ferrarese - hanno aggiunto i sindacalisti - è stato possibile inoltrare al Ministero la richiesta di cassa integrazione straordinaria per chiusura di attività. I lavoratori che non potranno essere riassunti immediatamente dal pastificio beneficeranno in questo modo degli ammortizzatori sociali per la durata di dodici mesi. La famiglia Ferrarese depositerà infatti i libri contabili per l’avvio della procedura fallimentare dello
storico pastificio. Sarà quindi il curatore fallimentare a dover avallare gli accordi stipulati tra sindacati, lavoratori e imprenditore interessato a rilevare l’attività”. “In una situazione di crisi come l’attuale – ha concluso Adriano Pozzato, segretario generale Cisl – bisogna cogliere ogni spiraglio di luce in difesa dell’occupazione. Attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali si garantisce un minimo di tranquillità economica ai lavoratori che possono affrontare i percorsi di riqualificazione. Il sindacato ha il dovere di operare anche scelte difficili e dolorose pur di scongiurare la definitiva chiusura di un’azienda”.
N
uovi laboratori per la Zapi. L’azienda produttrice di insetticidi, di proprietà della famiglia Zambotto, ha investito per due milioni e mezzo di euro, una somma notevole visti i tempi, per gli “Zapi Labs” una nuova palazzina su tre piani nell’area dello stabilimento in zona industriale. Fiore all’occhiello del progetto i nuovi laboratori dove lavorano 25 fra tecnici ed esperti che ogni giorno studiano e testano i prodotti da mettere in commercio, sempre più attenti alla salute e all’ambiente. Fondata all’inizio degli anni Settanta da Pietro Zambotto, che aveva iniziato girando la provincia con la sua station wagon per cercare di vendere colla insetticida, e trasferita a Conselve più di 12 anni fa, oggi la Zapi conta 103 dipendenti e oltre 50 fra agenti e collaboratori, realizza un fatturato di 23 milioni di euro, per il 70 per cento in Italia e il resto in altri 40 Paesi, dall’Europa all’Australia, passando per Medio Oriente e Sud America. La famiglia Zambotto con Pietro alla presidenza, la moglie Odilla Sella e i figli Pierpaolo, direttore generale, Nicoletta e Michela, ha tenuto ben saldo il timone sia negli anni del boom che in quelli più recenti della crisi, che comunque non hanno impedito di investire sui nuovi laboratori da 1200 metri quadrati con accanto un magazzino di altri 900 metri. “La fase di ricerca e sviluppo è fondamentale per un’attività come la nostra - afferma Pierpaolo Zambotto - perché le nuove direttive europee impongono una rivoluzione nel settore e richiedono forti investimenti. Questo però ci permetterà di essere presenti sui mercati di tutta Europa e di diventare, in una decina d’anni, una piccola multinazionale. Il team di ricerca, che lavora in stretto contatto con l’Università di Padova, aveva bisogno di spazi adeguati”.
Iniziativa della Bcc di Cartura, consegnate penne, carta, cere, matite, pennarelli
materiale da cancelleria per 1600 ragazzi in venti scuole
enne, pennarelli, colla, risme di carta, acquerelli, cere e matite in regalo a venti scuole dell’infanzia parrocchiali. Il mese scorso la Bcc di Cartura ha fatto le veci di Babbo Natale e ha consegnato pacchi di materiale di cancelleria che servirà a 1.600 bambini nelle attività didattiche. “Tutte le scuole dell’infanzia parrocchiali - spiega il presidente della Bcc Mario Sarti - si trovano nei comuni in cui la banca è presente e sono nostre clienti. Abbiamo
le scuole di Cartura, Terrassa Padovana, San Pietro Viminario, Maserà, Due Carrare, Bagnoli, Albignasego, Conselve, Bertipaglia, Ponte San Nicolò, Casalserugo per citare le principali. Il materiale, distribuito in questi giorni rientra nel progetto di miglioramento e sostenibilità didattica messo a punto dalla Banca in un momento economico particolarmente critico. Un progetto fortemente voluto dal consiglio d’amministrazione per
sostenere proprio le istituzioni educative parrocchiali, le più vulnerabili ed esposte all’attuale mancanza di risorse economiche”. La Bcc mette in campo anche altre iniziative a favore delle scuole e degli studenti del territorio, dalle borse di studio che ogni anno vengono assegnate ai ragazzi più meritiveoli ai progetti che coinvolgono decine di classi in tutto il Conselvano Penne, carta e pennarelli in dono alle scuole insieme ai docenti.
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Sguardo al Conselvano 15 Tribano Negli anni scorsi l’amministrazione aveva abbandonato il progetto
Battaglia sulla piscina da Roma la parola fine P
er anni la questione della piscina ha tenuto banco a Tribano, influenzando non poco la vita politica e il dibattito in paese. Ora, dopo infuocate battaglie a suon di carte bollate e di polemiche cala il sipario sulla querelle della piscina che in più occasioni ha diviso il paese. Il mese scorso infatti il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Enerco, l’impresa che doveva realizzare l’impianto e che aveva chiesto oltre 400 mila euro di risarcimento dopo la revoca del contratto. Voluto e messo a punto dall’amministrazione precedente il progetto era stato abbandonato dalla giunta guidata dall’attuale sindaco Piergiovanni Argenton. Oltre ad accollarsi le spese di costruzione, di un milione di euro, il Comune avrebbe dovuto corrispondere un canone di 70 mila euro l’anno per trent’anni alla Enerco. Il dietrofront della giunta ha provocato la reazione dell’azienda che ha chiesto un risarcimento di 400 mila euro per il mancato rispetto del contratto. “Ora il Consiglio di Stato, - spiega il sindaco - “ha considerato non provate e infondate le richieste dell’impresa, confermando la correttezza dei conteggi effettuati dall’amministrazione comunale in seguito alla revoca del contratto. Pertanto, secondo
Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta del risarcimento da 400 mila euro per la mancanta costruzione dell’impianto
L’interno di una piscina: a Tribano il progetto è stato bocciato
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Tira un sospiro di sollievo il sindaco Argenton “Chiudiamo una lunga querelle” gli avvocati del Comune, Giovanni Ferasin e Federico Casa, sono corrette le condizioni previste nel provvedimento di liquidazione”. Il Comune aveva già pagato il primo stralcio dei lavori nel terreno che è stato trasformato nell’area delle feste, circa 250 mila euro, e aveva proposto alla Enerco altri 50 mila euro a copertura delle spese sostenute verso i fornitori. “In questo caso però aggiunge Argenton - pagheremo solo ciò che l’azienda dimostrerà di aver speso, quindi la somma potrebbe anche essere inferiore o azzerarsi. Dopo questa notizia abbiamo potuto chiudere il 2012 almeno con una bella soddisfazione. Ringrazio gli avvocati e i tecnici che ci hanno assistito in questa vicenda che rischiava di trascinarsi a lungo prima di arrivare alla sentenza definitiva, costringendo l’ammistrazione attuale e semmai le future, ad avere sempre una spada di Damocle sul bilancio comunale. Tenendo sempre presente la regola del buon padre di famiglia siamo riusciti a far risparmiare alla nostra comunità e ai nostri figli un bel po’ di soldini”. Al posto della piscina l’amministrazione un parco pubblico da destinare anche a manifestazioni musicali, spettacoli ed eventi. Con una spesa di 250 mila euro il Comune ha trasformato, infatti, i quasi diecimila me-
tri quadrati di via Grazia Deledda in un luogo di incontro e aggregazione, costruendo anche un palco e recuperando i fabbricati e le opere già realizzate. Si tratta di una superficie piuttosto estesa, circa 14 mila metri, e la prima fase di intervento si è concentrata su diecimila metri. E’ stata preservata la grande struttura dell’edificio da circa mille metri cubi, mettendola in sicurezza contro il degrado, per poi ultimarla in una fase successiva. Il parcheggio è stato aumentato di 40 posti per arrivare così ad un totale di 138. Interventi anche sulla recinzione e gli ingressi, nonché sull’adeguamento dell’area verde. Il nuovo parco viene usato come spazio pubblico per le manifestazioni di maggior richiamo.
Fabian premiato dal Coni
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lessandro Fabian è stato premiato dal Comitato Provinciale del Coni di Padova con il premio Gattamelata. “Ricevere premi fa sempre piacere – ha raccontato a caldo Fabian – è gratificante vedere che c’è sempre più gente che mi segue, che apprezza i miei sforzi ed i miei risultati”. A margine della serata, Fabian è tornato su quello che sarà il progetto del prossimo quadriennio: “l’Olimpiade di Londra – conclude Fabian – nonostante sia andata piuttosto bene, mi ha fatto venire un gran voglia di... medaglia. Partecipare ad un olimpiade è il sogno di qualunque atleta; ma ora che ho raggiunto questo sogno, mi sono posto un nuovo obiettivo. So che è molto ambizioso, ma non lo ritengo impossibile. Ho quattro anni davanti e farò di tutto per migliorare e per perfezionare ogni aspetto della mia preparazione. Rio 2016 è già nella mia mente”.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Colpo di scena La decisione dell’azienda ha suscitato reazioni contrastanti
PADOVA
Revamping a Monselice Polemica sul gran rifiuto
Un dettaglio del progetto Revamping di Italcementi a Monselice
Italcementi annuncia la chiusura dei forni, però lascia aperto uno spiraglio: “potremmo restare”
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evamping di Italcementi? Ormai pare proprio di no. Ma ancora una volta non è detta l’ultima parola anche se il futuro della cementeria di Monselice sembra legato ad uno stop imminente. I FATTI. Italcementi ha annunciato di chiudere i forni, mantenendo solo il reparto macinazione e spedizione. Una decisione presa a causa della lunga attesa sul Revamping. Ma la direzione Italcementi ha lasciato trapelare uno spiraglio sul futuro dello stabilimento: “Se si fa il Revamping, noi restiamo”. Ma intanto il “Progetto 2015”, presentato nei giorni scorsi, prevede il “declassamento” dell’impianto di Monselice con una perdita di circa 200 posti di lavoro. I VERTICI ITALCEMENTI. “Tutte le considerazioni sul futuro dell’impianto di Monselice sono subordinate allo scenario che si verrà a creare con la decisione ancora pendente presso il Consiglio di Stato – spiegano i vertici in una nota - Con un iter approvativo bloccato, il destino dell’impianto sarebbe quello di essere trasformato in un centro di macinazione. In uno scenario differente, dopo una sentenza positiva, l’azienda potrà trarre le sue valutazioni basandosi su tre aspetti: l’andamento del mercato dei materiali per le costruzioni; l’opportunità di finanziare in modo sostenibile l’intervento; la possibilità di un dialogo costruttivo tra il territorio e l’impianto”. Insomma, tutto e niente. GLI INDUSTRIALI. “Il caso Italcementi è la fotografia
della realtà che ci circonda, l’evidente e irreversibile china cuore la salute dei lavoratori e degli abitanti, la notizia che che sta prendendo il fare industria in Italia – ha commen- si va verso lo spegnimento di questi camini, è accolta con tato Massimo Pavin, Presidente di Confindustria Padova giusta preoccupazione per il futuro occupazionale, ma nel - Come Italcementi, ci sono altre decine, centinaia di piccole contempo risponde alla domanda di non accettare il ricatto e medie imprese nella nostra provincia bloccate nei loro salute-occupazione”. I FAVOREVOLI. “Quella del lavoro è davvero una emerpiani di sviluppo, ampliamento e nuova occupazione dalla norma urbanistica, dal cavillo burocratico, dal comitato, genza. Le imprese messe in difficoltà dalla crisi sono codal Tar. Sono guardate con sospetto, anziché con rispetto. strette a fare dei tagli – ha affermato il vicesindaco Gianni Mamprin - è ovvio che al momento Senza industria, però, non c’è lavoro, non di farlo, decidono di rimanere in c’è benessere e la coesione sociale viene A rischio circa 200 posti di posti in cui hanno meno problemi, messa a dura prova”. chiudendo le situazioni complicate. GLI OPPOSITORI. “Sono anni che la lavoro, il clima Io credo che le lacrime che oggi produzione del cemento è in fortissimo si fa subito versano questi dipendenti che percalo e di sicuro non potrà più tornare ai incandescente dono il posto, ricadranno su chi ha livelli precedenti, poiché in questa Regione si è cementificato quasi il doppio che nel resto del paese – causato questa situazione”. E’ sulla stessa linea anche Santino Bozza, consigliere ha commentato Francesco Miazzi, consigliere comunale di opposizione - Solo una visione miope ed interessata, poteva regionale della Lega Nord. “Le responsabilità sono molto pensare che il revamping avesse come scopo il rilancio della precise – ha spiegato - Una cosa è dialogare con l’azienda produzione di cemento. per ottenere miglioramenti all’intervento e cercare di portaL’obiettivo era ben altro e lo dimostra la richiesta dell’al- re vantaggi alla comunità. tro cementificio Zillo di utilizzare 225.000 tonnellate/anno Altra cosa, ben diversa, è quella di ostacolare l’azienda di rifiuti speciali. fino a farla chiudere, con costi sociali enormi per il territorio. Si è preferito invece esasperare lo scontro per portare Ci sono politici che verranno ricordati per questo, per aver avanti ad ogni costo un progetto che avrebbe condizionato fatto chiudere, nel bel mezzo di una crisi gigantesca, uno in modo negativo il futuro di questo territorio. Per chi ha a degli stabilimenti più grandi di questa città”.
DuE ANNI DI CASSSA INTEGRAZIONE I lAVORATORI ATTACCANO CHI SI È OPPOSTO
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a decisione di Italcementi di bloccare, nei prossimi mesi, la produzione del cemento ricorrendo alla cassa integrazione per due anni, è arrivata come una doccia fredda per i dipendenti della cementeria monselicense. In un periodo di congiuntura economica, la reazione delle sigle sindacali è stata netta e precisa. “Riteniamo necessario che Italcementi debba dimostrare un forte senso di responsabilità – affermano Fillea Cgil di Padova e Filca Cisl di Padova – chiediamo la messa in cigs di un numero minimo di lavoratori, l’integrazione salariale da parte del gruppo Italcementi e le previsioni della continuità dell’attività dello stabilimento per l’attuale prospettiva di centro di macinazione. Purtroppo il “declassamento” dello stabilimento di Monselice nel piano strategico di Italcementi, e la decisione di congelamento
dell’investimento per il revamping degli impianti, è dipeso oltre che dalla crisi del mercato, molto dalla pesante contrarietà dei comitati locali e dei sindaci di Este e Baone. Dobbiamo però tutti considerare che la maggioranza della comunità e delle amministrazioni locali hanno sostenuto il progetto del revamping”. L’assemblea dei lavoratori non risparmia una critica a chi si è opposto al revamping. “Noi rifiutiamo lo spirito di “resa di conti” tra contrari e favorevoli al revamping su cui in molti oggi cercano di soffiare e trasportare anche noi lavoratori – continuano le sigle sindacali - Ma allo stesso tempo siamo molto risentiti nei confronti di chi ha voluto dipingere il revamping come un “cataclisma”, chi ha rifiutato di entrare nel merito delle questioni tecniche, chi ha creato un clima così pesante sull’attività dei cementifici”.
Il sindaco Francesco lunghi
“sAlterAnno AncHe le oPere PuBBlicHe”
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er il primo cittadino di Monselice è un’occasione persa per dare respiro ai lavoratori di Monselice, già gravati dalla crisi economica. “Dobbiamo iniziare a fare i conti anche con problematiche che investono direttamente l’amministrazione comunale – ha commentato il sindaco Francesco Lunghi - Con il disimpegno di Italcementi da Monselice, infatti, possiamo dire definitivamente addio a tutte le opere che sarebbero state compiute dalla multinazionale se fosse rimasta qui, a partire dalla bretella che avrebbe completato in via definitiva la circonvallazione di Monselice. Inoltre Italcementi ci ha già confermato che tutte le somme che ha sempre destinato a sostenere le iniziative sociali, culturali e sportive della nostra città, subiranno una riduzione del 50% per il prossimo anno. In un futuro molto prossimo spariranno del tutto”.
Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Rincari di inizio anno. Introdotta dal Governo, si traduce in un aggravio per chi ha una maggiore superficie
Nuova stangata sui rifiuti: ecco la Tares Prevista una maggiorazione fra i 30 e i 40 centesimi al metro quadrato, alcuni sindaci cercheranno di limitare i danni
In complesso i cittadini pagheranno almeno 20 euro in più a testa
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nizio d’anno più amaro del solito visto che dal primo zio rifiuti sarà commisurato in tutti i Comuni della provingennaio è arrivata la Tares, un tributo nuovo di zecca. cia alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti Cambia tutto ancora una volta e, dal punto di vista da cittadini, attività commerciali e imprese (cosa che per dell’utente, si va in peggio. Il nuovo tributo sui rifiuti e ser- ora valeva solo per i Comuni con la Tia). La Tares probabilvizi, è chiamato a sostituire Tarsu e Tia per l’igiene urbana mente si pagherà in 3 rate: le prime saranno commisurate e a finanziare i servizi detti “indivisibili” come illumina- a quanto pagato come Tarsu o Tia nel 2012. I conguagli con le decisioni locali saranno versati zione pubblica, manutenzione strade con l’ultima rata di dicembre. e così via. L’unica consolazione, arriva L’aumento I CALCOLI La nuova tariffa sarà per chi produce meno rifiuti perchè va a coprire commisurata all’80% della superficie finalmente pagherà davvero qualcosa i servizi catastale, un dato che però oggi non in meno di chi ne produce di più. Ma “indivisibili” di consolazione molto parziale, perché ciascun Comune hanno tutti i Comuni. Per questa ragione, l’emendamento prevede che in alla fine, sia pure non per colpa dei Comuni ma del Governo Monti, quasi tutti ci troveremo a prima applicazione la base imponibile sarà rappresentata spendere più di quanto abbiamo speso fino ad oggi. Il det- dalle superfici dichiarate ai fini Tarsu o Tia. LA RISCOSSIONE Nel 2013 le società che svolgono taglio della norma è un prodigio della burocrazia e risulta di una complessità quasi assurda. La sostanza però è di il servizio di gestione dei rifiuti, potranno continuare a una semplicità disarmante: il tributo prevede una maggio- vedersi affidata la riscossione della Tares. Insomma poco razione che andrà dai 30 ai 40 centesimi di euro al metro cambia per Aps-Hera, Etra e Padova Tre, che continuequadro. Maggiorazione che servirà appunto a coprire i ranno ad essere i punti di riferimento per la provincia di servizi indivisibili visto che il Comune dovrà fare i conti Padova. con mancati trasferimenti da parte del governo centrale. PAROLA D’ORDINE, SEMPLIFICARE Nel 2013 i verIL PARAMETRO Con la Tares il pagamento del servi- samenti delle rate di Tares relativa ai rifiuti potranno esse-
La raccolta dei rifiuti da quest’anno sarà ancora più salata a causa dell’introduzione della nuova tassa la Tires
re effettuati tramite bollettino di conto corrente postale o tramite F24, consentendo quindi anche le compensazioni fra crediti e debiti fiscali. Si tratta, in pratica, degli stessi strumenti di pagamento oggi previsti per l’Imu. LA MAGGIORAZIONE Complessivamente i contribuenti pagheranno di più rispetto ai prelievi fiscali sui rifiuti attualmente in vigore (Tia o Tarsu). Infatti, per legge il gettito della Tares dovrà coprire integralmente non solo i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma anche quelli dei servizi comunali “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade.
I COMMENTI Da Sant’Angelo di Piove, il sindaco ha promesso di fare il possibile per “limitare i danni” anche rivedendo il calendario di raccolta dei rifiuti. Stesso discorso per Selvazzano, dove il primo cittadino sta prospettando aumenti considerevoli che colpiranno anche le fasce considerate deboli. Non va meglio nel resto della provincia dove, in alcuni Comuni, l’aumento sfiorerà il 25%. Brividi anche per i cittadini di Padova: sarà praticamente vanificata la riduzione della tariffa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani da 124 a 123 euro a tonnellata, approvata nelle scorse settimane.
CAlDAIE A NORMA NuOVO ACCORDO
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n nuovo patto per la messa a norma delle caldaie e di tutti gli impianti termici che rappresentano una delle fonti di inquinamento ambientale più diffuse. Tra le novità spicca l’utilizzo del “Bollino verde” anche per le caldaie sopra i 35 kw. E’ stato firmato nella sede della Camera di Commercio di Padova il nuovo accordo volontario fra Provincia di Padova, Comune di Padova e Camera di Commercio, l’Enea, le associazioni di categoria più rappresentative nel campo dell’installazione e della manutenzione degli impianti termici e le associazioni dei consumatori padovane con l’obiettivo di promuovere la diffusione di campagne di manutenzione e controllo degli impianti termici situati nel Comune di Padova e in tutti i comuni della provincia. La normativa vigente prevede obblighi per i cittadini e per gli enti controllori (Comuni e Province) relativamente alla progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici, con l’obiettivo di contenere il consumo di energia, migliorare le condizioni ambientali e di aumentare la sicurezza degli impianti. Solo in Italia i casi di morte per intossicazione da monossido di carbonio causata da impianti non controllati sono più di 200 all’anno. Non va dimenticato inoltre, che un generatore in grado di bruciare bene genera un minore consumo di combustibile, poiché il processo avviene in condizioni ottimali, con conseguente risparmio economico, anche sulla bolletta, ed una minore emissione di inquinanti. L’accordo coinvolge più di 500
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Il controllo di una caldaia imprese artigiane del territorio padovano e di altre province ed il numero totale stimato di impianti su cui effettuare la manutenzione è pari a 310 mila unità. I controlli effettuati nell’ultimo biennio hanno accertato che solamente il 30% degli impianti verificati sono negativi mentre il restante è positivo, quindi tendenzialmente si nota un miglioramento rispetto ai bienni precedenti. Questo conferma la validità dell’accordo volontario il quale, raggruppando tutti i portatori di interessi mira, oltre che a salvaguardare l’ambiente e a ridurre i consumi di energia, anche a incidere sul piano economico, calmierando i costi delle manutenzioni. Infine l’accordo prevede un tavolo di confronto permanente sulle problematiche riscontrate quotidianamente dalle imprese artigiane, nonché una formazione costante e puntuale per tutti i sottoscrittori.
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Mondo Scuola 15
Elementari, medie e superiori. Dal 21 gennaio al 28 febbraio via Internet
Diecimila studenti si iscriveranno on line
Scuole padovane alle prese con il nuovo sistema, chi non ha il computer potrà andare in segreteria di Giovanni Giovetti
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ivoluzione informatica nel rito dell’iscrizione scolastica, che quest’anno si farà solo sul web. Basta carta e moduli, per iscriversi serviranno un computer collegato ad internet. Il governo ha deciso che le iscrizioni per le prime classi di elementari, medie e superiori per il prossimo anno scolastico 2013-2014 dovranno essere effettuate esclusivamente online. Le procedure saranno disponibili sul sito del ministero www.iscrizioni.istruzione.it oppure www.istruzione.it al link “iscrizioni on line” o “scuola in chiaro”, dove si troveranno tutte le informazioni necessarie e le strutture disponibili. Il tutto avverrà a partire dal 21 gennaio e fino al 28 febbraio, ultima data utile per le operazioni. Anche a Padova c’è fermento per il nuovo sistema di iscrizione on line, fra i timori di sovraccarico della rete e osservazioni sul fatto che non tutte le famiglie saranno in grado di
Nella foto l’indirizzo del sito per l’iscrizione scolastica on line fare l’iscrizione da casa e dovranno appoggiarsi a strutture pubbliche o private. Sono oltre diecimila gli studenti coinvolti e, di conseguenza, le famiglie che dovranno misurarsi con questa novità, comoda per molti se tutto filerà liscio, un po’ più problematica per chi non ha dimestichezza con computer e internet. Ma, assicurano i dirigenti scolastici padovani, le scuole saranno pronte a dare una mano, sperando che non ci sia l’assalto alle segreterie proprio i primi giorni. La norma indica il web quale strumento di cui le famiglie dovranno usufruire per le iscrizioni al primo anno delle scuole statali paritarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, compresi i corsi opzionali del secondo biennio e quinto anno; nonché i percorsi di istruzione e formazione professionale integrativi o complementari erogati negli istituti professionali statali.
L’utilizzo del sistema di iscrizioni on line è facoltativo invece per le scuole private di tipo paritario. Restano esclusi dal processo telematico tutte le scuole dell’infanzia (statali e paritarie) e i corsi di istruzione per gli adulti attivati anche presso le sezioni carcerarie. Le “immatricolazioni” alle classi successive a quelle iniziali vengono eseguite d’ufficio dalle istituzioni scolastiche come consuetudine. Saranno invece le singole segreterie, su impulso dei dirigenti scolatici, ad attivare le procedure online entro il 19 gennaio predisponendo i moduli personalizzati sul portale ministeriale. E proprio le segreterie avranno il compito di controllare le domande pervenute al sistema, convalidarle, smistarle ad altri istituti o respingerle in caso di inesattezze o informazioni incomplete. In quest’ultimo caso sarà la segretaria ad allertare i
genitori via email. Il ministero ha tenuto in considerazione l’eventualità che non tutte le famiglie italiane dispongano di un pc o di un collegamento internet. Un’ipotesi che anche a Padova sta suscitando qualche preoccupazione. Saranno quindi ancora le segreterie a dover fornire supporto accogliendo i genitori e mettendo a disposizione i computer. “I genitori che non possiedono un pc, il web o che non hanno dimestichezza con la tecnologia – affermano i responsabili dell’Ufficio scolastico provinciale di Padova – possono rivolgersi alle scuole già frequentate da figli, in caso di istituti comprensivi, oppure in quelle prescelte”. Il meccanismo è comunque semplice: bisognerà riempire una scheda non molto diversa dai moduli su carta, per poi seguire una procedimento guidato utile a recapitare correttamente l’iscrizione via web. La procedura online permetterà, inol-
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tre, di eliminare il fenomeno delle doppie iscrizioni, un problema frequente che spesso non consentiva di stabilire con esattezza il fabbisogno di cattedre per l’anno scolastico. Proprio per aiutare i ragazzi e i loro genitori a compiere una scelta il più possibile consapevole, che possa coniugare le diverse esigenze e aspettative, la Provincia di Padova torna a proporre la guida “Liberi di scegliere”, sia nella versione cartacea che on-line, sul sito www.provincia.padova. it, che si propone di fornire una “bussola” a quanti devono orientarsi nel panorama sempre più complesso, ma anche ricco ed articolato, nell’istruzione o della formazione dopo la scuola dell’obbligo. Per ogni istituto di istruzione o formazione professionale, una scheda esaustiva che risponde a tutte le domande in materia, dalle più semplici alle più complesse.
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Cultura provinciale 21 Spettacoli Fino al 24 aprile, 14 titoli dedicati a diversi temi
Controcampo la rassegna di Montagnanafilmforum La selezione di film è giocata attorno argomenti affrontati con prospettive differenti Alcuni dei film presenti nella rassegna
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ontrocampo è il titolo scelto dal circolo cinematografico Montagnanafilmforum per la stagione cinematografica 2013, partita lo scorso 17 gennaio al cinema Bellini. Ogni giovedì, fino al 14 marzo e poi di mercoledì e giovedì fino al 11 aprile, “la sala” dietro al Duomo di Montagnana tornerà, come di consuetudine ad animarsi, e a confrontarsi sulle pellicole proposte dagli organizzatori della rassegna. “Quest’anno – spiega Sante Pirondini, tra i promotori dell’iniziativa – abbiamo scelto il titolo di Controcampo per la rassegna, in quanto per ogni tema proporremo due racconti con prospettive differenti”. La Storia, il valore della vita, della famiglia, delle tradizioni e il dolore, sono solo alcuni dei campi di indagine che verranno affrontati dai 14 film selezionati dagli organizzatori in una rosa di alta qualità. “Pensiamo di aver raccolto i migliori film – chiosa Pirondini - non certo i più conosciuti ma sicuramente simpatici e importanti per il tema proposto, per la regia, per la
14 febbraio, “La parte degli angeli” di Ken Loach. Una riflessione sulla commedia umana magistrale interpretazione o per i premi ricevuti”. Il prossimo appuntamento sarà il 31 gennaio con “Venuto al Mondo”, il film di Sergio Castellitto tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini, vincitore del premio Campiello, nel quale vengono toccati i grandi temi, (l’amore, la maternita’ a tutti i costi, gli orrori della guerra) con una narrazione asciutta e senza mai cedere alla retorica. Il 7 febbraio “Argo” di Ben Affleck; il 14 febbraio invece sarà la volta de “La parte degli angeli” il film con il quale Ken Loach torna a riflettere sulla commedia umana con un ritratto di uomini segnati dalla vita ed irrecuperabili ai quali affida una possibilità di riscatto. 21 febbraio: “Il primo uomo” un biografia di Gianni Amelio sullo scrittore francese Albert Camus: il 28 febbraio “Tutti i nostri desideri”, di Philippe Lioret; il 7 marzo “La bicicletta Verde”, il primo film che arriva dall’Arabia, tra tradizione e coraggio di cambiare. Il 14 marzo sullo schermo verrà proiettato “Di nuovo in gioco”, un film di Robert
Lorenz che i curatori della rassegna hanno dedicato al tema “ricominciare”; il 20 e il 21 marzo “Chi vuole essere amato?”, il film di Anne Giafferi che tratta con umorismo il desiderio religioso, “Mi interessava – spiega la regista - mostrare perchè e in che modo una persona normale possa essere suo malgrado toccata dalla fede”. Il mese di aprile, invece, si aprirà con “Monsieur Lazhar, mercoledì 3 e giovedì 4, dedicato al superamento del dolore, il 10 e l’11 “La sposa Promessa” appartenente al tema “Il valore delle tradizioni”, il 17 e il 18 “Le nevi del Kilimangiaro”. mentre il 18 aprile verrà proiettato sul grande schermo un “Week end reale” La rassegna si concluderà il 24 aprile con il film “Troppo amici” di Oliver Nakache ed Eric Toledano i registi di “Quasi amici”.
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SPORT in PRIMO PIANO 350 Atleti dellA cArrArese eugAneA Per il nuovo Anno
Ciclismo amatoriale. L’Udace padovana tira le somme della stagione
2500 iscritti e 82 società
di Walter lotto
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Il presidente Casumaro durante la relazione conclusiva
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a Pgs Carrarese Euganea volley ha riunito dirigenti tecnici e atleti per il classico convivio che di tiene in occasione della pausa per le feste natalizie. Cerimoniale in linea con le tradizioni, messa dell’atleta presso la chiesa di S. Giorgio a Due Carrare, di seguito gli oltre 350 invitati sono stati ospiti presso lo stand allestito all’interno del patronato Don Bosco. A far gli onori di casa il presidente biancoazzurro Patrizio Casumaro, ha relazionato i presenti sull’andamento dei vari campionati, e ringraziato gli sponsor che nonostante la stretta economica sono vicini alla società. A rappresentare la comunità l’assessore allo sport Mario Romanato e il vice sindaco Claudio Garbo, ospite d’eccezione Carlo Calgaro, tecnico esecutivo della nazionale russa e presidente dell’Eurovolley School Trieste. L’allegra giornata si è conclusa con i classici auguri per l’anno 2013 e con una mega lotteria con in palio prodotti tipici del territorio Carrarese. W.L.
ntusiasmo e voglia di fare ciclismo, questo è il motto che ha animato la 34ma edizione della “Festa dell’Udace padovana” che ha riunito, al ristorante Gambero di Cadoneghe 170 tra atleti e dirigenti per celebrare e premiare i protagonisti della stagione appena conclusa. “Nonostante la stretta della crisi - ha detto Giuseppe Andreose presidente del comitato provinciale padovano - il ciclismo amatoriale del dopolavoro gode di buona salute, possiamo contare su oltre 2500 iscritti e 82 società, la stagione che va in archivio ci ha riservato grandi risultati, e auspico per tutti che anche il 2012 confermi questa tendenza”. Molti gli atleti padovani premiati, dai vincitori della coppa del mondo Walter Padovan e Monica Squarcina, ai conquistatori dei titoli europei Marco Toffolo, Gianmarco Agostini e Adriano Zecchinato. E’ stata poi la volta dei campioni tricolori, titoli vinti da Renato Sergio e Andrea Pinos su pista, Mirco Marin (Avis) Franceso Grasselli (avvocati)
Il saggio Prossimi appuntamenti in programma il 20 e il 27 gennaio
Ginnastica ritmica da favola applausi per le giovani atlete E leganza, musica, allegria e colori nella magica serata avvenuta all’interno dell’arcostruttura Azzurri d’Italia a Due Carrare in occasione del saggio di Natale di ginnastica ritmica della PGS Carrarese denominato “ Forme d’arte”. Presentate da Pamela Pescante, in veste di spiker, e dirette con maestria dalla coordinatrice Elena Favarin, unitamente alle insegnanti Virginia Tarantino, Giorgia Passarin e Ylenia Destro le piccole ginnaste si sono esibite in armoniosi e spettacolari esercizi che hanno trascinato all’entusiasmo il numeroso pubblico assiepato nelle gradinate dell’impianto. La manifestazione che ha avuto come ospite Mario Romanato, assessore allo sport locale, è stata l’occasione per ricordare i risultati ottenuti nel corso dell’anno: su tutti spiccano le vittorie di Lisa Pitton e Lucrezia Piva in gare regionali Aics e i piazzamenti di Gaia Parisotto 7. in una gara regionale Acse Categoria Joy e 11. nella stessa categoria nel campionato nazionale di Rimini. Miglior piazzamento di squadra il settimo posto ottenuto da Banzato, Crivellari, Ernesti, Moro, Fasolato, e Parisotto in una gara regionale Acse cat. Jolly Joi giovanile. Diramate anche la date per i prossimi appuntamenti che vedranno le ginnaste Carraresi impegnate il 20 gennaio nell’esi-
Le ragazze della ginnastica ritmica della Pgs Carrarese bizione presso il locale Re di Mezzo a Due Carrare, in occasione della raccolta fondi “Progetto Bangladesh” lo stesso giorno Gaia Parisotto sarà protagonista a Campagnalupia nella prima prova regionale categoria Silver campionato Acse. Il 27 Gennaio è in programma la partecipazione alla manifestazione “Padova
Ginnastica” (Dba) e il 24 febbraio le atlete saranno in scena a Padova (Dba) nella prima prova individuale Joy campionato Acse. La manifestazione è terminata con un dirigente travestito da babbo Batale che ha consegnato un dono ad atlete ed insegnanti a ricordo di una serata davvero speciale. W.L.
Il presidente dell’Udace Giuseppe Andreose Angelo Bella tra i non vedenti, nel tandem con Giorgio Danesi alla guida, Paolo Dal Molin e il giovanissimo Giovanni Sergiano nel ciclocross. Premi e riconoscimenti anche a molte società, citiamo quelle più attive in campo organizzativo a cominciare dal Gs Massanzago con 5 eventi organizzati, seguono l’Asd S.Eufemia e l’Asd Cartuga con 4, al terzo posto il Gs Tecnoimpianti con 3. Premio
speciale per l’Asd Biciverde di Monselice, società padovana con il maggiore numero di iscritti (130). Nutrito e qualificato il parterre degli ospiti tra i quali: Riccardo Dal Ben, responsabile dell’Udace regionale, Antonio Facciolo, presidente onorario dell’Udace padovana, Mario Magro ex presidente CTP e Matteo ed Elisabetta Rampin, con Adriano Foffano in rappresentanza della Due Effe Sport.
TRIBANO. Associazione Metafisica, ottimi risultati
sul Podio le Promesse delle Arti mArziAli Premi e APPlAusi AncHe Per i musicisti
P
ioggia di premi e medaglie per la scuola d’arti coreografiche, musicali e marziali “Metafisica”. Il mese scorso sono saliti sul podio i giovani atleti al campionato nazionale di karate dell’Acli. Primo posto cintura gialla a Alberto Grandesso, secondo a Marco Lazzarini e terzo a Vasile Oanta. Per la cintura gialla esordienti primo posto a Laura Meneghetti, cintura verde terzo posto a Mattia Pertile e gialla categoria speranze terzo posto a Michele Ongarelli. Buoni piazzamenti fra il quarto e sesto posto per Giacomo Delon, Saverio Se- I campioni dell’associazione “Metafisica” con gato e Alessandro le medaglie Berto. L’associazione ha conquistato inoltre tre titoli regionali nella selezione Pgs per la danza classica, hip hop e modern jazz con le squadre senior. La flautista Irene Sassaro ha vinto il concorso “Giovani musicisti monselicensi” in cui si sono esibiti anche Laura Sassaro (flauto) e Francesco De Poli (pianoforte).
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro
Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboli
Stop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosufficienti, famiglie con disabili fisici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare di Germana urbani
S
tavolta sono le famiglie più sfortunate dente di Anffas veneto Maddalena Borigo ad essere chiamate a pagare il conto – cercando dei finanziatori privati ma non è salato della sanità veneta. L’ennesima facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono scure decisa dalla giunta leghista guidata da arrabbiatissime. In questo periodo di crisi Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini dove manca anche la sicurezza del lavoro e a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe- tutto costa sempre di più, aggiungere spesa si contributi ed esenzioni che sino ad oggi alla spesa è davvero una vergogna”. erano stati garantiti dalla nostra Regione. “Di fatto si smantella lo stato sociale – 35 mila famiglie venete non riceveran- aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo no più l’assegno di cura per il sostegno ad regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie un congiunto non autosufficiente ospitato dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e a casa anziché in casa di riposo. Questa le prestazioni sanitarie specialistiche ambuscelta però potrebbe comportare un mag- latoriali saranno totalmente a carico dei pagior numero di inserimenti in casa di riposo zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che alzando notevolmente chi ha una malattia i costi sia per le fami- Cgil: “Si risparmi se la deve pagare e glie che per la Regione riorganizzando i servizi chi ha la sfortuna di che anziché trovarsi e riconsiderando la avere un famigliare a pagare un assegno costruzione di nuove disabile si deve arvariabile tra i 200 e i strutture ospedaliere” rangiare. Vengono 500 euro al mese ne chiamate prestazioni dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero. non Lea - osserva il dipietrista, medico di Chiusi i rubinetti dei contributi destinati professione - ma la riabilitazione, le attivia riabilitazione, cura e assistenza anche per tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i i 15mila disabili fisici e psichici che li rice- certificati di idoneità sportiva, gli assegni di vevano fino ad oggi. Questo significa che le cura, le prestazioni per malattie rare sono, famiglie pagheranno di tasca propria i centri nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia diurni per i disabili e i progetti di vita indi- fascia di cittadini veneti, truffaldinamente pendente per i disabili gravissimi. inserite come non essenziali”. “Stiamo cercando di correre ai ripari di La decisione di sospendere i livelli di questa vergogna terribile - afferma la presi- assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,
infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certificazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fisiologico indolore. “Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del welfare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio- Anffas: “Famiglie di assistenza, come nalizzazione previsti arrabbiate, vergognoso gli assegni di cura dal nuovo piano socio- chiedere ancora alle 35 mila fasanitario, né cautelarsi a chi già sostiene miglie venete che preventivamente sul disabili e anziani” assistono in casa i fronte finanziario introloro congiunti, anducendo l’addizionale Irpef per i redditi più ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno alti”. preferito temporeggiare e tenere nel casset“Se la Giunta – continua il consigliere to le nuove schede per timori elettorali. Una Pd - avesse predisposto le nuove schede di scelta irresponsabile e colpevole - conclude programmazione ospedaliera e territoriale a Sinigaglia - che ora peserà interamente sulsettembre, come avrebbe dovuto fare per le spalle di chi sta già pagando un prezzo legge si sarebbe almeno cominciato a ridur- altissimo in termini di salute, reddito e dire doppioni, sprechi e servizi inutili arginan- gnità di vita”. do le falle della spesa sanitaria e dirottando “Nessuno voleva tagliare i servizi di le risorse risparmiate sui servizi essenziali assistenza assistita – afferma l’assessore
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regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più deboli e alle categorie protette”. “Quanto al Piano – prosegue l’assessore – si dovrebbe considerare che nessuna pianificazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fino a realizzarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le difficoltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’applicazione del Piano”.
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Il Veneto in primo piano 25 9 Tempo di finanziaria
Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss di Germana urbani
L Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate”
a sospensione del finanziamento di prestazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto, è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprattutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiunte – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospedaliera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più finalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che possa portare in tempi definiti e con risorse certe, a
Pensioni
rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sanitario del Veneto. Per il sindacato occorre rivedere la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più efficace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostrare, la cosiddetta “spending review” si sta rivelando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide minimamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente
time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispettivamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa programmate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di budget prefissati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoriale, da sempre partner affidabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.
l’inPs ci ProvA, A rimetterci gli invAlidi
N
onostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto, infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali assegni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fiscalità generale e non attraverso
Jean Louis David PARRUCCHIERI
della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applicazione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verificare le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresidenziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dalle strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-
il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verificare da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verificare con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fiscale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.
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26 10 Il Veneto in primo piano Eventi Ricco calendario di appuntamenti in laguna dal 27 gennaio al 12 febbraio
Venezia, il Carnevale dei colori Maria Marta Finotto si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo di Alessandro Abbadir
“V
ivi i colori - Live in colour”. Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale: questo il filo conduttore del Carnevale 2013 di Venezia. A presentarlo è stato direttamente Davide Rampello il direttore artistico. Un evento che porterà in laguna centinaia di migliaia di visitatori dal 2 al 12 febbraio 2013 con un prologo il 26 e il 27 gennaio. “Venezia - hanno spiegato gli organizzatori – è stata l’unica città a colori prima dell’invenzione del colore: Canaletto, Guardi, Bellotto, Tiziano, Giorgione, Bellini, Veronese perfezionarono l’arte della pittura prospettica, e a colori, in laguna. Non potrebbe essere altrimenti: non c’è città al mondo in cui lo spettro cromatico dia il meglio di sé riflettendosi sull’acqua dei canali e sulla laguna”. E nel segno del colore saranno tutti gli appuntamenti del calendario, dai concerti in Piazza San Marco ospitati dalla spettacolare macchina scenica del Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un
Martedì Grasso alle 23.30 ci sarà la Regata del Silenzio tema cromatico differente, alle danze storiche e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Una “vertigine” visiva che travolgerà anche i grandi appuntamenti della tradizione a partire dalla Festa Veneziana sull’Acqua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. La Maria “eletta” lo scorso anno, Marta Finotto, sarà quella che si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo, replicato anche quest’anno altre due volte: il 10 febbraio, quando scenderà un artista del mondo dello spettacolo e il 12 martedì grasso, quando la discesa sarà quella del Leone alato. Sempre martedì grasso a mezzanotte, ci sarà la Vogata del
Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fino al Bacino di San Marco, chiuderà il Carnevale 2013. Il palco in Piazza San Marco sarà utilizzato anche per serate musicali a tema” cromatico”, da Azzurro a Yellow Submarine. Entusiasta il direttore artistico. “Il Carnevale 2013 di Venezia sarà il Carnevale del colore perché ogni colore comunica e suscita un’emozione e a questa ciascuno di noi associa uno stato d’animo ha spiegato Rampello - I colori sono quanto di più soggettivo vi sia, e condividono con lo spirito del Carnevale l’infinita varietà e il numero dei mascheramenti, a propria volta corrispondendo alle nostre infinite diverse attitudini. La bellezza, come il colore, è davvero nell’occhio di chi guarda. E così è il Carnevale, dove tutto è permesso in nome di una temporanea sospensione dei ruoli. Il mascheramento, azione simbolo del vivere il Carnevale, è la sintesi di questa liberazione. I colori, con le loro variazioni di brillantez-
za, tono, saturazione creano un pantone inesauribile di caratteri, metaforicamente simboleggiando la varietà e la diversità umana. Il Carnevale è la festa delle culture per eccellenza, soprattutto a Venezia, prima metropoli cosmopolita d’Europa”. Ci sarà la collaborazione al Carnevale delle principali istituzioni culturali cittadine con tre appuntamenti particolarmente interessanti. La mostra di libri antichi sul colore, nelle Sale Monumentali della Marciana con letture teatrali musicate in tema commentate da un finissimo teorico del colore come il professor Manlio Brusatin. Una mostra sull’utilizzo storico dei colori presentata all’Archivio di Stato. E una rassegna cinematografica sui colori nel cinema all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti e alla Casa del Cinema. Spettacoli e concerti anche nei musei civici. Anche Venezia Marketing & Eventi fra i
promotori spiega il perché di un calendario di eventi lungo. Una motivazione pensata anche per battere la crisi. “Abbiamo deciso un allungamento del palinsesto su un arco di tre settimane con ricadute positive in termini di promozione turistica sulla città e sul suo indotto economico – ha sottolineato Piero Rosa Salva, Presidente di Venezia Marketing & Eventi - Abbiamo inoltre potenziato il programma culturale in sinergia con le istituzioni locali, che si svilupperà in maniera diffusa su tutto il territorio rendendo il calendario degli eventi realmente sostenibile per Venezia, con numerosi poli di aggregazione. Non a caso il primo weekend, dedicato alla “Festa Veneziana” sull’acqua si svolgerà nel Sestiere di Cannaregio. Ci sarà inoltre un calendario di iniziative in sinergia con il Carnevale di Verona e Jesolo”.
MANIFESTAZIONE Il PROGRAMMA
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cco il programma del Carnevale di Venezia 2013 nel dettaglio. Si parte il 26 gennaio dalle 9 con l’apertura in Campo San Polo di una pista di pattinaggio su ghiaccio nel cuore del centro storico veneziano. Nel campo da sempre dedicato, per tradizione, al divertimento dei più piccoli attorno alla pista, un villaggio di stand offrono prodotti dell’enogastronomia e dell’artigianato tipico. Nel Sestiere di Canareggio dalle 17 alle 19 la Festa Veneziana. Un grande spettacolo serale sull’acqua ed un corteo di maschere annuncerà l’arrivo del Carnevale alla città. Domenica 27 dalle 11 alle 13, il corteo acqueo del Coordinamento Associazioni Remiere mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e navigherà lungo tutto il Canal Grande sino a giungere nel popolare Rio di Cannaregio, dove sfilerà in un tripudio di pubblico assiepato sulle rive. All’arrivo delle barche si apriranno gli stand eno-gastronomici, che offriranno al pubblico cicheti, specialità veneziane e i dolci della tradizione del Carnevale per antonomasia: le fritole e galani. Il primo febbraio all’Hotel Danieli ci sarà un Cotillon di inizio Carnevale. Con balli in maschera d’epoca e minuetti. Fitto il programma del 2: dalla mattina Il Concorso della Maschera più bella, seguirà la Festa delle Marie, Cioccolata calda in costume al Gran Caffè Lavena, e infine Cena con Ballo il Minuetto al Danieli, Cena di Gala con Ballo e spettacolo. “Al Ridotto”, “The Best of Il Ballo del Doge… Frames of a dream, e Il Gran Ballo Della Serenissima Opera “Don Giovanni”, Omaggio a Wolfgang Amadeus
Mozart. Il 3 febbraio dalle 12 alle 13 Il Volo dell’Angelo. In serata in Piazza San Marco Ballo di Arlecchino e Pulcinella, musiche e canzoni veneziane e napoletane. Il 4, 5. 6 febbraio gli appuntamenti dei giorni precedenti si ripeteranno. Il 7 ci sarà il Ballo Tiepolo, un gran ballo in maschera dalle 20,30 al Palazzo Pisani Moretta. Alle 21 “gran ballo della Dolce Vita Burlesque” e caffè-concerto. L’8 febbraio ballo in omaggio a Franz Lehàr con l’opera “La Vedova Allegra”. Il 9 febbraio “Il Gran Ballo della Dogaressa”. Il ballo si svolgerà dalle 21 al Palazzo Pesaro Papafava, sul primo piano nobile del XIV secolo. Il palazzo sarà interamente illuminato con candele per creare un’atmosfera indimenticabile. Il 10 febbraio alle 12 Il volo dell’aquila, alle 16,30 cioccolata in costume al Gran Caffè Lavena. Dalle 21 “Gran ballo mascheranda” a Palazzo Pisani Moretta. Dalle 21 al Teatro la Fenice l’opera “La Traviata” di Verdi. L’11 febbraio dalle 19 alle 23 sul Canal Grande “Gondola Tour con Cena”. Dalle 21 “Gran Ballo della Belle Epoque”. Martedì Grasso: dalle 17 premiazione della Maria del Carnevale 2013, alle 18 Lo “svolo del Leon”, alle 21 al Danieli Cena con ballo Il minuetto. Dalle A.A. 23,30 La Regata del Silenzio.
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Veneto in primo piano 11 28 Il Veneto in primo Ilpiano Insegnati alla prova
Concorsone della scuola: più di cinquemila per 509 cattedre Dall’11 al 21 febbraio si svolgeranno le prove scritte del concorso che nella prima fase ha visto bocciati in tutta Italia due concorrenti su tre
Edilizia scolastica Scuole sicure: quattro milioni dalla Regione
di Germana urbani
A
lberto è un ingegnere informatico di 42 anni che fino a dicembre scorso ha avuto un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda milanese che si occupa di software. Era stato assunto subito dopo la laurea e on aveva mai pensato di guardarsi intorno e mandare curriculum per cambiare azienda o lavoro. Nell’ultimo anno, però, aveva assistito con il fiato sospeso a drastiche riduzioni del personale, colleghi in cassa integrazione e via dicendo fino a che nell’ufficio del capo del personale non è entrato anche lui. Proprio quando lui e la sua compagna stanno aspettando un bambino gli comunicano che da gennaio sarà in mobilità. Lo sconforto è massimo ma decide di fare una cosa a cui non aveva mai pensato e si iscrive al concorsone dei docenti per un posto da insegnate di matematica. Alberto oggi è uno dei 5.278 che in Veneto hanno superato la prima prova e ora sta studiando alacremente per gli step successivi. La sua storia non è unica nel suo genere. La crisi ha portato moltissimi laureati che in questi anni hanno fatto altri lavori a cimentarsi con l’ardua opportunità messa in campo dopo 13 anni dal Ministero dell’Istruzione. Dal 1999 ad oggi non era più stato indetto alcun concorso per aspiranti docenti. Un tempo lunghissimo, che aveva visto, soprattutto in regioni del Nord, alcune graduatorie esaurite da anni. A dicembre, alle prime prove di selezione si sono presentati 321mila persone in tutta Italia, 13.559 solo in Veneto. E a livello regionale gli ammessi sono stati il 39% con una media superiore al dato nazionale del 33,7%. Bocciato oltre il 60% dei concorrenti. Lo scoglio per tutti
Resta l’amaro in bocca per le modalità di selezione che hanno bocciato molti insegnati precari è stata il test informatico a risposta multipla chiamato per la prima volta a scremare l’alto numero di aspiranti. A quanto pare, proprio questa novità, ha eliminato tante persone precarie della scuola da moltissimi anni che, magari preparatissime nelle loro materie, con la tecnologia non avevano acquisito sufficiente dimestichezza. “Certamente si potevano cercare strumenti più mirati, più ricchi e di valenza culturale – Afferma Manuela Mazzucato, segretaria generale della Cisl scuola di Padova – Certo è che ci stiamo abituando a queste scremature un po’ selvagge. I concorrenti lo sanno e si adeguano anche a questi esami un po’ particolari. D’altra parte se consideriamo il numero di quanti laureati hanno
partecipato in tutta Italia ci rendiamo conto di come non fosse semplice selezionare andando troppo per il sottile”. Ora, gli oltre cinquemila aspiranti veneti dovranno affrontare dall’11 al 21 febbraio le prove scritte. Chi otterrà un punteggio sufficiente potrà accedere alle fasi successive. Le cattedre in palio sono poche, 509, e divise in molte classi di concorso. Solo per le elementari ci sono 154 posti ma i concorrenti di febbraio su questa cattedra saranno 1.873. “Noi sindacati - conclude Mazzucato – giudichiamo parzialmente positiva l’esperienza. E’ indubbiamente importante che finalmente si sia proceduto a un nuovo concorso per l’immissione in cattedra dopo 13 anni d’attesa. Così si sono riaperte le porte a tanti laureati che da tempo attendevano di poter accedere all’insegnamento. Oltre al fatto che così si possono stabilizzare una parte di persone che da tempo operano all’interno della scuola. Ma si tratta pur sempre di un intervento limitato e non del tutto adeguato”.
modAlità dellA secondA ProvA d’esAme
L
a prova scritta avrà la durata compresa tra le due ore e le due ore e trenta minuti e si articolerà in tre o quattro quesiti a risposta aperta. La differenza sta nel fatto che la prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifiche e tecnico-pratiche (A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, nonché le prove scritte relative all’insegnamento di discipline artistiche (ambito 01: classi A025/ A028), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova pratica successiva, avranno la durata di 2 ore e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta. Secondo quanto affermano i sindacati le domande verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti trasversali indicati nelle avvertenze generali e saranno tese
ad accertare il possesso dei requisiti professionali e culturali dei candidati. A ciascun candidato sarà consegnato, subito dopo le operazioni di identificazione, un foglio con quattro facciate prestampate, ognuna per quesito. Stabilita anche la lunghezza delle risposte ai quesiti: ciascuna dovrà essere di 22 righe. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa (pena la nullità della prova stessa). Per quanto riguarda il punteggio, ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio intero da 0 a 10. La valutazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle votazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione
massimo pari a 40, quelle composte da tre quesiti daranno invece luogo ad una votazione massima pari a 30. Per superare la prova, dunque, ogni candidato dovranno raggiungere una votazione minima pari a 28/ 40 nel caso di prove da quattro quesiti, 21/30 nel caso di prove composte da tre quesiti.
G
li edifici scolastici destano sempre qualche preoccupazione specie come quando, all’indomani di una scossa di terremoto, si aprono delle crepe lungo i muri o cadono rovinosamente i controsoffitti. Per rimediare a tutto questo e a molto altro intervengono gli enti locali: Comuni, Provincie e Regione. Se fino a pochi anni fa gli stanziamenti erano alti, anche 20 milioni di euro, oggi ammontano a circa 4 milioni di euro i contributi che la Giunta veneta ha assegnato con il piano di riparto 2012 relativo alla Legge regionale in materia di interventi per l’ampliamento, il completamento e la sistemazione di edifici delle scuole materne, elementari e medie. “Nel corso di questi anni – spiega Giorgetti – abbiamo attuato un ampio programma di razionalizzazione, recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico del Veneto, grazie al quale siamo riusciti a modernizzare e a rendere più funzionali le strutture, consentendo in tal modo agli operatori e all’utenza scolastica di svolgere le proprie attività in ambienti più idonei e attrezzati, a tutto vantaggio della stessa offerta didattica e formativa. In questo caso a beneficiare dei finanziamenti regionali sono soggetti sia pubblici sia privati che, sulla scorta di criteri stabiliti dalla Giunta, hanno fatto richiesta entro i termini prefissati”. Una settantina gli interventi previsti nelle 7 provincie venete ma la parte più consistente dei finanziamenti andrà al territorio della Marca trevigiana che vede arrivare un contributo di quasi due milioni. Agli istituti padovani la regione ha destinato 462mila euro. “Riteniamo strategica l’azione nel campo dell’edilizia scolastica – ha concluso Giorgetti –, perché garantire spazi più idonei e moderni all’insegnamento significa investire sulle giovani generazioni. Ed è quello che stiamo facendo, nonostante le note difficoltà di bilancio che assillano le amministrazioni pubbliche, investendo tutte le risorse possibili per potenziare e migliorare le strutture nelle quali i nostri bambini, ragazzi e giovani crescono, imparano e si formano”.
Voci da palazzo 13 29 Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali
22 nomi per 22 Ulss
Undici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica” di Fortunato Marinata
L’opinione Stefano Valdegamberi, udc
“PersA l’occAsione di ridurre il numero delle ulss”
“P
eccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridurre il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Stefano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati Stefano riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di Valdegamberi cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfide che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”. Dario Bond, Pdl
“il governAtore zAiA HA FAtto ottime scelte”
“P
A
spettando la definizione delle schede a corredo del Piano Socio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato l’elenco dei direttori generAli i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo Feronato Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo Ulss 2 di Feltre, Adriano Rosi Caldogno le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo PaUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio Campostela drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli Ulss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe Cenci nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fino in fondo quell’auUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal Ben del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche Ulss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia Ulss 16 Padova, Urbano Brazzale sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al Ulss 17 Este, Giovanni Pavesi “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Ulss 19 Adria, Pietro Girardi Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, Ulss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina BoUlss 21 Legnago, Massimo Piccoli navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Dieci andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss dei nuovi con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di direttori Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha commissario. Sempre di area leghista anche il sono di prima spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, nomina dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà Claudio Dario, la cui candidatura era stata sostenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo fasce meno facoltose della popolazione”.
ietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bellunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un Dario Bond compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritagliare le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”. Piergiorgio Cortellazzo, Pdl
“lA sAnità del veneto è in mAni sicure”
“I
l governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualificate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee Piergiorgio guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoCortelazzo riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”. Matteo Toscani, lega Nord
“le Aziende Bellunesi rAFForzino lA collABorAzione”
“D
ue manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta, così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare AntoMatteo nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere Toscani che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campanilismi e i personalismi”.
30 14 Cultura veneta Mostre Nel Palazzo della Gran Guardia da 2 febbraio 2013
“Raffaello verso Picasso”, dopo Vicenza la mostra approda a Verona Le opere saranno le medesime già esposte alla Basilica Palladiana con l’aggiunta di Memling, Van Eych e Antonello Da Messina
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iaprirà il 2 febbraio 2013, nel Palazzo della Gran tesche su tavola. Tre sono capolavori tra i maggiori dell’arte fiamminGuardia, nel cuore di Verona davanti all’Arena, la grandiosa mostra sul ritratto e la figura che Marco ga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Goldin sta proponendo, in prima edizione, alla Basilica Crocefissione datata 1460. Le opere fiamminghe sono Palladiana di Vicenza dove, dopo appena due mesi di di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo sarà apertura, è già stata ammirata da oltre 125 mila per- esposto il bellissimo Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429, straordinario ritratto che, non a caso, sone. Goldin ha scelto come immagine Le opere che saranno presenufficiale della mostra veronese. Di tate nell’edizione veronese (che Tra le novità Memling sarà presente un dittico chiuderà i battenti il primo aprile) quattro tavole con un Ritratto di uomo che legge saranno sostanzialmente le mede- di autori e un Ritratto di donna in preghiera, sime già esposte a Vicenza (solo fiamminghi entrambe opere del 1490. sei non saranno presentate nella del ‘400 Sviluppata in quattro ampie città scaligera), con l’aggiunta di un nucleo davvero importante di capolavori tutti prove- sezioni tematiche e quindi senza seguire semplicemennienti da una meravigliosa istituzione rumena, il Muzeul te la pura cronologia, anche questa nuova edizione National Brukenthal di Sibiu, antichissima città della veronese racconterà, con un profluvio di autentici capoTransilvania, che per i suoi monumenti è stata Capitale lavori, volti e figure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi. Europea della Cultura. Dai ritratti e dalle figure per esempio di Botticelli, Dal museo rumeno, famoso tra gli appassionati di tutto il mondo, giungono a Verona 4 opere quattrocen- Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi,
Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fino a Giacometti e Bacon. Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che comporranno a Verona, dopo averlo fatto a Vicenza, questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti soprattutto tra Ottocento e Novecento. A comporre una mostra che, nella sua riedizione a Verona, potrà essere visitata da chi non l’avesse fatto a Vicenza ma anche da chi volesse rivederla con l’ingresso di altri capolavori. La mostra alla Gran Guardia è promossa dal Comune di Verona, dalla Fondazione Cariverona e da Linea d’ombra. Come sempre Linea d’ombra si affianca
la mostra aprirà i battenti il prossimo 2 febbraio a Palazzo del Monte, a Padova
Pietro BemBo, storiA di un uomo del rinAscimento
E
’ una mostra “made in Vicenza” quella su “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento” che aprirà i battenti il 2 febbraio prossimo a Palazzo del Monte, a Padova. Un’esposizione ambiziosa che ha visto lavorare fianco a fianco il Direttore del Cisa, Guido Beltramini, ideatore del progetto, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo come promotore della mostra e Mauro Zocchetta con Aldo Cibic nella veste di allestitori. Una mostra ritenuta impossibile per l’ambiziosità dei prestiti che il curatore si proponeva di ottenere, ma che invece è realtà, costruita com’è attormo alla storia di un uomo, alla sua fedeltà ad un sogno e a una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro consuetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro. L’esposizione riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli. Accanto ad esse i capolavori dell’archeologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’arcana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride appartenuta a Lorenzo il Magnifico. E insieme gli esemplari più belli al mondo dei capolavori
Jan van Eyck, Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429 scelto come immagine dell’esposizione non solo quale società organizzatrice ma anche come partner importante nella produzione della mostra. Main sponsor di questo grande progetto è UniCredit, che ha individuat nella doppia proposta a Vicenza e Verona territori in cui è presente in modo profondo e diffuso - la qualità necessaria per una nuova, forte partnership.
Arte
Elio Armano, ambasciatore d’arte tra Veneto e Marrakech
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Un ritratto di Pietro Brembo tipografici che Bembo inventò con l’editore Aldo Manuzio. Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Europa e Stati Uniti. Una parata di capolavori per raccontare una storia, quella non di un semplice collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento.
Il viaggio ha inizio nella Venezia di fine Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Urbino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinascimento.
aturata all’Accademia de Belle Arti di Venezia negli anni ‘60 e passata attraverso fasi diversissime, l’esperienza artistica di Elio Armano è approdata all’inizio del duemila a Marrakech. Qui, portatovi dallo stilista Massimo Giacon, ha trovato forme, colori e materiali che sembravano come aspettarlo, vista la repentina congenialità di tanto lavoro precedente con l’ambiente scoperto nell’antica medina e nel territorio circostante, dalle antiche fortezze di terra fino alla cultura berbera abbarbicata alle montagne dell’Atlante. Così, viaggio dopo viaggio, intervallando il lavoro nello studio padovano, dove sono nati il “Giardino dei Giusti” di quella città, il Segno per i cinquecento anni dalla nascita di Andrea Palladio e tante altre sculture in cemento, in acciaio, in legno e terracotta, lo scultore ha sviluppato un lavoro parallelo fino alla mostra dell’anno scorso nei locali immacolati del riad di rue Daar El Pacha a due passi dal palazzo del re. Da quell’evento, al quale hanno partecipato tanti italiani, nonostante seguisse di pochi giorni l’orrendo attentato terroristico che insanguinò la celebre piazza Jemaa el–Fna, è nata l’idea di un libro, o meglio di un libro-scultura colmo di sorprese come la medina, tutto bianco come il riad che, insieme ad un documentario sull’attività più complessiva dell’artista, è stato presen-
tato sabato 8 dicembre nei medesimi locali dello scorso anno in una Marrakech colma dei tanti eventi che la vedono centro dell’ormai celebrata settimana del cinema giunta alla sua dodicesima edizione. La presentazione del duplice evento che, non a caso ha avuto il patrocinio della Regione Veneto e dell’Istituto Italiano di Cultura in Marocco è venuta a costituire l’esordio concreto e significativo di un rapporto tutto nuovo tra il Veneto e la Regione di Marrakech, così come stabilito dal protocollo d’intesa sottoscritto tra le due regioni lo scorso febbraio a Venezia, allo scopo di intensificare i reciproci rapporti turistici, culturali e soprattutto economici in un’area attualmente in forte sviluppo.
32 16 Cultura veneta Mostre archeologiche Dal 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova
Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi Con duemila reperti e attraverso video e postazioni multimediali verrà ricostruita la vita dei nostri antenati di Mauro Gambin
I
l Veneto di tremila anni fa era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche se le Dolomiti erano già le Dolomiti, il Lago di Garda era già stato scavato dai ghiacciai e i colli Berici, Euganei e Lessini avevano già smesso la loro veste di atolli e barriere coralline, il mare era più grande e l’Adige e il Po un po’ più corti. Venezia non c’era ancora in compenso c’era Adria: un complesso di capanne e palafitte attorno ad un porto ononimo del mare. Anche Padova non era ancora la città che è, all’epoca forse molto più interessante era Este e i suoi dintorni, compresi i colli che diedero il nome ai primi abitanti di queste zone: gli euganei. Non si sa che fine fecero, secondo Tito Livio vennero scacciati in malo modo dai paflagoni perché questi avevano persero la loro patria nella guerra di Troia contro gli achei. Omero, infatti, ci informa che questi paflagoni avevano abbandonato la Paflagonia, in Asia Minore, e avevano preso casa nella parte più interna del mare Adriatico e insieme alla terra avevano preso anche
Il mare era un po’ più grande, l’Adige e il Po’ un pò più corti nuovo nome: “evetoy” che tradotto in latino divenne “heneti” e poi veneti. Degni di lode, significa in greco e non si sa nemmeno il perché, visto che schermiti come perdenti e si sono rifatti su un popolo tra i più mansueti del mondo antico. Questa è la leggenda, la storia vera dei veneti, invece, avrà la forma di una mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Gruppo Icat, Agenzia di marketing e comunicazione, che aprirà i battenti il prossimo 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova. I dati archeologici, infatti, parlano di una realtà culturale con remote radici nelle società preistoriche locali, che, dopo un periodo di crisi nel XII secolo a.C. conseguente a sconvolgimenti che investono l’intero mondo mediterraneo, rifioriscono intorno al 1000 a.C. Si configurò così una nuova civiltà con radici estese su un territorio corri-
spondente alle attuali regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e parte del Trentino che avrà vita florida fino al II secolo a.C., quando con l’arrivo dei Romani tutto finì con il sovrapponimento delle due culture. La mostra padovana si colloca in questi quasi mille anni, indagando come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i propri defunti, come si rivolgeva alle divinità, come si rapportava ai popoli confinanti e a quelli più lontani con cui entrava in contatto. Come sempre, quando si parla di storia, il raccontoaverrà attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti archeologici emersi durante le campagne di scavo ma anche attraverso una serie di video e postazioni multimediali per una navigazione virtuale finalizzata agli approfondimenti attraverso monitor touch screen e altre tecnologie avanzate di interfaccia. Di grande impatto saranno anche alcune ricostruzioni in scala 1:1, mirate a suscitare l’attenzione e soprattutto l’emozione partecipe del visitatore. Sarà possibile vedere l’interno di un’abitazione, con arredi e suppellettili; entrare in un santuario e percepirne l’atmosfera sacrale attraverso la suggestione di una voce che invoca gli dèi, sentire il fluire dell’acqua, elemento spesso presente nelle aree sacre in una molteplicità di forme; osservare un imponente tumulo funerario nel quale sono presenti numerose tombe a carattere familiare, cui si aggiungono una sepoltura equina da un lato, e dall’altro una sepoltura con due corpi: un uomo e un cavallo. Momenti di grande impatto emotivo, a completamento di una visita di piena e completa immersione nel mondo dell’antico Veneto.
18 Concerti e non solo Concerti e non solo 33 1030
mille e ancora mille... Pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto Niccolò Fabi Giovedì 24 Gennaio a Mestre (VE) – Teatro Toniolo
l’Atteso ritorno live di uno trA i Piu’ rAFFinAti cAntAutori itAliAni
Uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico di Niccolò Fabi, giovedì 24 Gennaio a Mestre (VE) – Teatro Toniolo, sarà un’occasione speciale per ascoltare il nuovo live che per la prima volta verrà raccontato di fronte ad una platea. Niccolò Fabi presenta “ECCO TOUR 2013” che lo vedrà, in una prima fase tra gennaio e febbraio 2013 sui palchi dei migliori teatri italiani. “Ecco” è stato pubblicato il 9 ottobre 2012 da Universal Music ed ha subito raggiunto la vetta della classifica Album di Itunes, aggiudicandosi il terzo posto nelle classifiche di vendita dei dischi. Un titolo semplice, elementare, come a voler escludere qualsiasi chiave di lettura più articolata di quella della sua semplice esistenza. Realizzato insieme a Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Daniele “Mr Coffee” Rossi e Riccardo Parravicini, “Ecco” è stato registrato in tre settimane nel Salento, nello studio Posada Negro di Roy Paci ed è, con ogni probabilità, il disco più collettivo della storia musicale di Niccolò Fabi, sicuramente il più vitale. “Ecco” fa coesistere momenti di folk acustico ad altri in cui emerge una componente soul, ballate rock e sapori reggae. Un disco particolarmente pieno di musica, di sonorità e colori diversi, dove la scrittura cantautorale si presta ad elaborazioni di grande libertà musicale, con un vago sapore antico che molto più di una scelta stilistica di carattere “vintage” è ricerca di uno spirito autentico. Artista multistrumentista, Niccolò Fabi ha da sempre dedicato grande attenzione all’aspetto live della sua carriera artistica. Non a caso ha infatti deciso di affiancare al nuovo lavoro di studio una dimensione live che lo presenti al pubblico in una nuova veste, dopo un’intensa attività concertistica che lo ha visto confrontarsi con differenti linguaggi musicali, dal teatro ai palchi estivi, accompagnato dalla sua band. A dimostrazione
eventi
di ciò, l’intenso tour nei teatri, in cui non mancheranno dimensioni acustiche, all’interno di un progetto più ampio che prende il nome di Angelo Mai Sessions. A soli due anni dal successo di Solo Tour, che ha riempito i principali teatri italiani ed ottenuto importanti riconoscimenti di critica, Niccolò Fabi torna con una nuova veste live, accompagnato dalla sua band. Ad aprire i concerti di Niccolò Fabi sarà Roberto Angelini, da anni suo compagno di tour, che ha pubblicato il 2 ottobre 2012 il suo nuovo disco “Phineas Gage”. “Gioia 2013”, il nuovo tour dei MODA’, arriva a Padova, unica data Nord-Est
modA’ “gioiA tour 2013”
I Modà, dopo l’annuncio delle prime date, aggiungono a grande richiesta, nuove città al “Gioia Tour 2013” che partirà il prossimo martedì 9 aprile 2013 dal Palalottomatica di Roma. Tra i nuovi appuntamenti il PalaFabris di Padova, che ospiterà l’unica data del Nord-Est. La band parteciperà al 63° Festival di Sanremo con i brani “Se si potesse non morire” e “Come l’acqua dentro il mare” che saranno contenuti nel nuovo album “Gioia”, in uscita durante la settimana del Festival. Il grande successo dei Modà, vero fenomeno pop rock degli ultimi anni, è confermato anche dai numeri raggiunti dalla band: dopo la consacrazione con il secondo posto a Sanremo 2011 nella categoria Big, l’album “Viva i romantici” vende oltre 450.000 copie e diventa il secondo album più venduto in Italia nel 2011. Tra i singoli estratti dall’album in formato digitale si contano 4 multiplatino, 1 platino e 2 oro. I Modà hanno superato 1
milione di fan su Facebook e il loro canale YouTube conta oltre 100 milioni di visualizzazioni. Arena di Verona - 3 maggio. In omaggio con il biglietto, il brano inedito che aprirà i concerti dell’INNO Tour 2013
giAnnA nAnnini FArA’ tAPPA All’ArenA di veronA il 3 mAggio 2013
Per l’Inno Tour un’eccezionale novità che Gianna ha voluto per festeggiare questi nuovi appuntamenti: con il biglietto del concerto, in omaggio, il brano inedito realizzato proprio per l’apertura degli show. Un brano speciale, il cui titolo è ancora top secret, ma che si mormora essere “rivoluzionariamente rock”, composto dalla cantautrice senese in esclusiva per gli spettatori dell’InnoTour2013. Insieme all’acquisto del biglietto infatti, ciascuno spettatore riceverà un codice con il quale a partire dall’8 gennaio 2013 alle ore 8, ha potuto accedere ad una esclusiva pagina web dove effettuare il download gratuito del brano inedito che Gianna Nannini ha composto per questa speciale occasione. A due anni dall’Io e Te Tour, che ha registrato oltre 170.000 presenze, Gianna ha scelto grandi collaborazioni per questo nuovo allestimento internazionale. Per l’architettura musicale delle partiture Gianna è al lavoro con Wil Malone produttore tra gli altri di Black Sabbath, Verve, Depeche mode, Iron Maiden con il quale sta consolidando un team musicale di primissimo livello per gli eventi live 2013 e in cui, come sempre, sarà proprio la musica di Gianna al centro dello spettacolo. Anche la parte visual è affidata ai migliori professionisti del mondo. Si rinnova la collaborazione con Patrick Woodroffe, light designer per gli ultimi show di Rolling Stones, Genesis, Lady Gaga, Bob Dylan, Elton John. Per la prima volta Gianna ha scelto per se e per la sua band in tour, un look moderno ed essenziale creato appositamente per Inno Tour 2013 da Giorgio Armani, “soprattutto perché è un vero Made in Italy”.
l’incontro lA culturA costA! i gruPPi “Piccoli” FAnno FAticA A Produrre e vendere, i Piccoli editori AncHe, ed i concerti costAno troPPo
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olitamente la persona che legge, ascolta anche musica e frequenta diversi live nell’arco di un anno. I cd costano, i concerti anche, i libri pure. Non solo nel Veneto, ma dappertutto. Nelle regioni autonome, però, piccoli o grandi aiuti economici arrivano anche dalle amministrazioni regionali. Appartengo ad una categoria di professionisti che comprendono benissimo il disagio evidente di chi compra cd costosi, libri altrettanto cari, e magari va anche ai concerti lamentandosi giustamente dell’oneroso biglietto, del parcheggio, eccetera. Sono stato a colloquiare con un funzionario regionale della siae, con un grosso organizzatore di concerti, con un dirigente di una casa discografica ed un piccolo editore di libri. Tutti veneti, mi hanno spiegato cose interessanti. Provo ora a ragionare vestendo i panni di chi organizza concerti, o produce cd, o libri. Ma veniamo alla siae. ESEMPIO. Un biglietto di 20 euro al pubblico si “prende” il dieci per cento di iva, poi il dieci per cento di siae; e l’ottanta per cento va a chi organizza che deve pagare il cachet dello spettacolo: la produzione totale dell’evento, artista o band compresi! Immaginiamo che per assistere allo spettacolo si sia speso 20 euro per il biglietto e che l’evento sia già stato prenotato dalla vendita di
mille biglietti per un totale lordo incassato di 20 mila euro, prevendita esclusa. Bene, due euro vanno allo Stato ed 1 euro ed 80 centesimi vanno alla siae che gira poi l’ottancinque per cento di quei soldi ancora ai firmatari del bordero’ siae ed il rimamente quindici per cento va proprio alla siae per pagare: dirigenti, agenzie, segretarie/i, impiegati, ecc ecc... La quota siae va agli autori dei pezzi suonati suddivisi per sedicesimi ed ai relativi editori. Il produttore del concerto non paga solo la siae e l’iva, però, ma anche le spese di allestimento del tour, i musicisti, i tecnici, i tempi di prova, l’ufficio promozione, l’organizzazione interna ed anche l’artista, che, a sua volta, deve pagare il proprio manager. Per un live poi ci sono spese per l’organizzatore locale, l’affitto dei locali, la pubblicità, le assicurazioni, la percentuale ai rivenditori di tickets, la security, ecc. ecc. Chi organizza: investe parecchio! E rischia! Mette dunque in atto subito le prevendite dei biglietti con aggravio di chi compra il ticket dei diritti di prevendita che “si intascano” circa il 10 o 15 per cento. Vendere con anticipo i tickets assicura all’organizzatore un ottimo incasso che gli permette di sostenere con una certa sicurezza tutte le spese della filiera. La sera dello spettacolo poi l’organizzatore può
anche avere allestito parcheggi a pagamento. Non ci si scandalizzi: è tutto lecito! Sul fronte cd ricevo email, da anni, da parecchi gruppi veneti che cercano visibilità (ce ne sono di veramente bravi!) ma non riescono a farsi produrre da una major; cosicché si autoproducono il proprio cd, ma hanno grossi problemi di distribuzione. Per vendere un cd in effetti ci vuole una grossa major che distribuisca il disco confezionato in tutta Italia, non solo nel Veneto; spesso la major si “prende” oltre la metà di tutto il costo del cd in vendita. Ma ha dei costi iniziali e di distribuzione importanti! Se il cd va nel circuito delle edicole c’è il 4% di iva caricato sull’opera musicale, altrimenti nei negozi si ha il 21%! Ad un gruppo appena nato spetta contrattualmente, se gli va bene, il 10%. Per guadagnare dignitosamente bisogna vendere migliaia di pezzi. Ed i gruppi veneti restano così al palo! E per farsi notare poi, spesso, si fanno ingaggiare dai locali per fare covers! Per i libri la filiera è la stessa solo che l’iva è al 4% e basta! Gli editori veneti reggono un costo del libro che si aggira sul 20/22 per cento, ma la distribuzione ed il guadagno delle librerie oltrepassano globalmente il 55% del prezzo di copertina. Un esempio? Un libro che costa 12 euro (iva 4% compresa). Il guadagno lordo per chi
lo ha scritto è del 10%. Il 90% rimanente è così suddiviso: iva (4%), editore (16%), azienda di distribuzione (20 o 25 o 30 per cento ---> dipende dal contratto con la singola libreria), tipografia (20 per cento), libreria (20 o 25 o 30 per cento ---> dipende dal contratto con la casa di distribuzione). Da precisare che la azienda distributrice deve pagare: i rappresentanti; i camioncini che trasportano pacchi di libri; gli oneri “stradali” (carburanti, pedaggi autostradali, ecc.). L’editore ha invece: i costi di stampa; gli imballaggi; la pubblicità. Ovvio che il prezzo finale grava sull’acquirente del libro, come del cd, come del concerto. La cultura costa? Beh, sì. Concerti, cd e libri sono cultura. Certo! Ma andrebbero sostenuti in parte comunque come si fa nelle regioni autonome. Oppure c’è la “carta” non sempre vincente del vendere tutto via internet. I costi sono nettamente più bassi. Ma anche qui ci vuole una dinamica/importante casa editoriale. Quanto costa quindi un evento, un cd od un libro? E quanti sono gli addetti impiegati per produrlo, editarlo e distribuirlo? Se ne parla domenica 27 gennaio 2013 a Piove di Sacco (Pd). Dove? edi@ecoveneto.it. Scrivete li’. Vi sarà indicato luogo ed orario.
34 I nostri esperti
I nostri esperti 49 MESSAGGIO PUBBLICITARIO
FITNESS E BENESSERE
Anche nel fitness le mode la fanno da padrone... Marco Canova
ORMAI
NEL
FITNESS
I
MEDIA ENTRANO IN MODO SEMPRE
PIÙ
INVASIVO
PROPONENDO QUALE SARÀ L’ATTIVITÀ DELL’ANNO
E
DECRETANDONE LE TENDENZE. E CIÒ CHE SI FARÀ, CHI DECIDE CHE GINNASTICA FAREMO?
Partiamo dai mitici anni 80: tutti parlavano di Aerobica (Jane Fonda ne fu la testimonial principe); fare ginnastica in quei tempi era sinonimo di Aerobica (e poi, di conseguenza, anche di un certo modo di vestire: gli scalda- muscoli abbassati sui polpacci, la fascetta in testa, e così via). L’aerobica ebbe un’esplosione enorme, con video, film, insomma fu la prima vera attività di massa che avvicinò migliaia e migliaia di persone alla ginnastica (e questo fu una cosa molto positiva). Poi, con il boom dei corsi di ginnastica (fitnes) e la nascita delle palestre attrezzate ai corsi (fino agli anni 80 le palestre erano solo per i culturisti, ovvero sala pesi), si iniziò a pensare che si doveva proporre qualcosa di diverso, e così, piano piano, ecco che ogni anno si iniziò a proporre un corso di ginnastica (disciplina fitness ) che andava più di moda (con tanto di servizi in tv, fiere, eventi): - Lo Step, la fit boxe, lo Spinning (rivoluzione nel mondo della bici),i circuiti
fitness,il Gag, il Pump, e così via. -Negli anni più recenti abbiamo poi sentito parlare di walking, di corsi Tonificazione con elastici ed altre invenzioni che altro non erano una variante dell’aerobica con degli attrezzi ( obiettivo comune era sempre il fare ginnastica, a tempo di musica, divertendosi). Fino all’anno scorso poi, non c’era trasmissione televisiva o rivista del settore che non parlasse del Pilates: videocassette, libri, si iniziarono ad inserire in tutte le palestre solo corsi di Pilates. Oggi, quanti ne parlano? Quest’anno è esplosa la Zumba mania: dal grande fratello, agli eventi estivi in piazza, non c’è palestra che non proponga la Zumba (aerobica latina molto divertente, si potrebbe dire l’evoluzione del 2000 della vecchia aerobica). E le mode decretano anche i planning delle palestre: ormai si aspetta la nuova moda da proporre l’anno prossimo.
Anche in acqua ci fu nei primi anni 90 l’esplosione dell’Acquagym (aerobica riportata in acqua), con convention, fiere, riviste del settore. A fine anni 90 iniziò ad occuparsene anche la televisione, con servizi che ritraevano le modelle o attrici nel fare acquagym. Anche in piscina poi ci furono le evoluzioni: acqua combat (fit boxe in acqua), acquastep, acquacircuit, Hydrobike (lo spinning in acqua). Negli ultimi anni si è anche tentato di trasportare dalla palestra all’acqua sia il Pilates che lo Yoga, e la Zumba in acqua (ma su queste cose è meglio che non mi esprima perche darei dei dispiaceri a qualcuno). Insomma, ormai Tv-gossip-programmi di culto decretano cosa si propone in palestra ed in piscina. Personalmente sono del parere che, qualsiasi attività fisica si faccia, con o senza attrezzi, è bene farla purchè diverti, non faccia male, abbia una finalità specifica e soprattutto sia proposta da tecnici ed istruttori preparati, cosa
che, ahimè, negli ultimi anni è venuta a mancare, assistendo a persone che da semplici frequentatori dei corsi si improvvisano insegnanti di yoga piuttosto che di pilates o zumba frequentando un corso (con relativo attestato) di 1 o 2 giorni (eh si, perche forse poche persone sanno che per insegnare alcune discipline basta ottenere un attestato a pagamento di qualche ente sportivo che, in 1 giorno, ti abilita ad insegnare qualche attività, alla faccia di chi studia 3-4 anni scienze motorie). Da gestore di impiantianch’io ho dovuto cedere alle mode, inserendo sia le attività che vanno di moda ma mantenendo pure tutte le altre, perche, un impianto sportivo serio e professionale (a mio modesto parere) deve dare la possibilità a tutti di fare sport e quindi offrire più discipline sportive. BUON FITNESS A TUTTI
Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia. Info: >canovasport@alice.it < >www.canovasport.it<
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Un giretto per Londra
1
2
SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto Sapete riconoscere questi posti?
1) ......................................................... ............................................................... 2) ......................................................... ............................................................... 3) ......................................................... 3
...............................................................
4
4) ......................................................... ...............................................................
AIUTO - APPELLO - ARRESTATA CINEMA - EPOCA - FUTURO GIULIANA - MALIZIA - NAPOLI PARTE - RUOLI - VISO Chiave (5) - Il nome.................................. ................................................................
Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome. ANIDRO - AU - ED - EREBO - EU FE - ID - IO - LEA - LIA - LO - NAA NEI - NEL - NIT - NONIO - OD ODDO - ONU - OP - PORO PUERPERIO - SUO - TORDO TROFO
The School (la scuola) Impariamo l’inglese
• Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinieri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: “Grazie, Zuperman!” • Carabiniere in negozio: “Vorrei un portafoglio impermeabile.” “Perché?” “Per metterci il denaro liquido.” • Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.” • Un carabiniere: “Mi sono comprato un gommone” “Perché hai tanto da cancellare?” • Un appuntato va da maresciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!”
• Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?” • Al bar, un carabiniere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!” • Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il barista gli risponde: “E’ già in macchina.” “Ah, allora torno la.” • Il giorno dopo l’acquisto di un acquario la moglie chiede al marito carabiniere: “Caro, hai cambiato l’acqua ai pesci?” “No! Non hanno ancora bevuto quella di ieri.” • “Perché i carabinieri corrono sempre con una mano davanti al berretto?” “Per non spegnere la fiamma.”
CHIAVE (9) - Una materia.............................................................................................
Aforismi divertenti
ART (educazione artistica) BOOK (libro) CALENDAR (calendario) CASE (astuccio) CHAIR (sedia) CHALK (gesso) DESK (banco) EXERCISE (esercizi) GLUE (colla) HISTORY (storia) MAP (piantina) MARKER (righello) MUSIC (musica) PAPER (foglio) PEN (penna) PICTURE (immagini) RULER (righello) SCHOOL (scuola) SCISSOR (forbici) TEACHER (insegnante) WRITE (scrivere)
Soluzioni: 1) Big Ben; 2) covent garden; 3) London eye; 4) Piccadilly circus.
I Carabinieri
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A tavola 37 CUCINA
VINO
Denis Meneghini
O
L’ALEATICO DELL’ELBA
RAMAI LE FESTE SONO PASSATE, C’È CHI HA FESTEGGIATO DI PIÙ E CHI DI MENO, MAGARI CON UN BEL CALICE DI
“CREMANT”. L’EPIFANIA CI HA TRAGHETTATO NEL PERIODO DEL CARNEVALE, QUINDI OGNI REGIONE COI PROPRI DOLCI, NOI VENETI COI CROSTOLI, O GALANI. MI RICORDO CHE A CASA DEI MIEI GENITORI SI FACEVANO ANCHE I CAPPELLETTI CON LA MOSTARDA CHE NOI BAMBINI NON GRADIVAMO MOLTO. A NOI PIACEVANO E CI PIACCIONO ANCORA I CAPPELLETTI CON LA NUTELLA. IN QUESTO ARTICOLO QUINDI VI PARLERÒ DI UN VINO CHE BEN SI ACCOMPAGNA A DOLCI COL CIOCCOLATO. VI PARLERÒ DELL’ALEATICO DELL’ELBA, UN VINO CHE HA PIÙ DI 2000 ANNI DI STORIA, IMPORTATO DAI GRECI E COLTIVATO DAI ROMANI. PENSATE CHE ANCHE NAPOLEONE BONAPARTE, ESTREMAMENTE AFFASCINATO DA QUESTO NETTARE, DURANTE IL SUO ESILIO NE INCREMENTÒ LO SVILUPPO. LA PRODUZIONE DELL’ALEATICO NON È SEMPLICE, INFATTI LE UVE VENGONO LASCIATE SOVRAMATURARE SULLE VITI PER ALCUNE SETTIMANE.
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FASCINO LA LIBERTÀ H A UN SUO PREZZO E COSÌ LE AZIONI IMPULSIVE. QUALUNQUE COSA VI SPINGA OLTRE IL CUORE RICORDATENE IL PREZZO · S ALUTE USATE MAGGIORE CAUTELA NEI CONFRONTI DELL’APPARATO SCHELETRICO: CERCATE DI MANTENERE SCIOLTA LA COLONNA VERTEBRALE
TORO DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO UN RAPPORTO IMPORTANTE STA GIUNGENDO AD UN LIVELLO PIÙ PROFONDO. L’ALCHIMIA FISICA NON MANCA MA C’È DI PIÙ· S ALUTE RIMANDATE EXPLOIT E PRODEZZE ATLETICO/SPORTIVE AL MESE PROSSIMO: RISCHIATE STRAPPI MUSCOLARI O PROBLEMI ALLA SCHIENA
Oroscopo METTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED
SPERANZE CONCRETE
VALUTATE IL LATO DIVERTENTE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VI SI AFFACCIANO ALL’ORIZZONTE. NON VI MANCANO ENERGIE E SPIRITO · S ALUTE SE VI ASTERRETE DA ESTREMISMI E VI METTERETE IN ASCOLTO DEI BISOGNI DEL CORPO, TRASCORRERETE UN MESE PIÙ CHE GODIBILE FASCINO
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO SIATE RISOLUTI, SEGUITE L’ISTINTO E COMINCIATE DA CIÒ CHE CONOSCETE MEGLIO. AVRETE UNO SPIRITO VISIONARIO CHE PAGHERÀ · S ALUTE SARETE ASSIDUI E COSTANTI ANCHE NEL SEGUIRE EVENTUALI TERAPIE, CHE DARANNO RISULTATI SICURI. VITALITÀ E RESISTENZA ASSICURATE
FASCINO VI SIETE FATTI CARICO DI RESPONSABILITÀ EXTRA CHE VI APPESANTISCONO INUTILMENTE. SCROLLATEVI DI DOSSO LA RUGGINE· S ALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI COSTRINGONO AD ADOTTARE UNA DIETA LEGGERA E FARE MOLTA ATTENZIONE AI COLPI D’ARIA
PRENDETEVELA COMODA, IN FUTURO QUANDO TORNERÀ IL VOSTRO ENTUSIASMO DOVRETE ESSERE LIBERI PER RIUSCIRE E COLPIRE AL CUORE· S ALUTE A DISPETTO DEL FREDDO INVERNO, RIUSCIRETE A TROVARE MILLE E PIÙ MODI PER FAR CIRCOLARE LA VOSTRA GRANDE ENERGIA CINETICA FASCINO
CANCRO
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO AVRETE SUCCESSO SE VI LASCERETE GUIDARE DA CIÒ CHE VI PIACE DI PIÙ. NON IMPUNTATEVI IN CIÒ CHE NON VI È CONGENIALE · S ALUTE MESE PERFETTO PER CHI DESIDERI AUMENTARE FREQUENZA O INTENSITÀ DEGLI ALLENAMENTI:SPORT FAVORITI CORSA, EQUITAZIONE E PATTINAGGIO
FASCINO NON ABBIATE PAURA DI COMMETTERE I SOLITI ERRORI, APRITE LE ALI E LASCIATEVI ANDARE. L’ESPERIENZA INSEGNA E AVETE IMPARATO· SALUTE IL CORPO REAGIRÀ MOLTO BENE AGLI STIMOLI E LE DIFESE IMMUNITARIE FARANNO EGREGIAMENTE IL LORO LAVORO
FASCINO ATTENZIONE AI DIVERBI TROPPO ACCESI, CERTI FUOCHI SONO DIFFICILI DA SPEGNERE. LA TEMPESTA SI SPEGNERÀ NATURALMENTE · S ALUTE LA TENTAZIONE DI CIMENTARVI IN UNA SERIE INTERMINABILE DI ESERCIZI AEROBICI, ISOTONICI E SUPERSONICI SARÀ IRRESISTIBILE
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