La Piazza della Bassapadovana - 2012giu n76

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della Bassa Padovana

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 76

Sanità Visite ed esami si prenotano on line

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Montagnana Trasporto locale a rischio, conti in rosso per i treni

Este, l’ordinanza Vietato chiedere l’elemosina e importunare

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EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

MONSELICE SCOMMETTE SULLA BANDA LARGA

Al via il progetto di realizzazione di una rete a banda larga in fibra ottica con un’estensione, su suolo pubblico, di oltre 22 km. Un risultato raggiunto grazie ad un “Project Financing” che consentirà all’amministrazione di Monselice di dotarsi di un’infrastruttura di rete pubblica ad alta velocità e di nuova generazione. pag. 8

A MONTAGNANA TREMILA INFRAZIONI

Parla di tremila infrazioni e duecentomila euro di accertamenti il bilancio della polizia locale di Montagnana, tracciato dagli amministratori in questo inizio d’estate. Durante il 2011, l’ufficio di polizia locale tra le varie mansioni ha rilasciato autorizzazioni per ben 100 manifestazioni e firmato 217 ordinanze. pag. 13

di Nicola Stievano

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Este con Ospedaletto la fusione stuzzica Dai due Consigli Comunali via libera all’iter preliminare, il dibattito entra già nel vivo

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l dibattito sulla temutissima Imu infiamma anche Monselice. Da un alto l’amministrazione comunale che si trova a dover applicare una nuova tassa in un periodo di congiuntura economica. “La situazione economica in cui versiamo è molto grave, e la tassazione imposta dal Governo rischia di mettere in seria difficoltà tutti noi – ha commentato il sindaco Francesco Lunghi Per questo ho già preparato e spedito una lettera al Presidente Monti, al Presidente Nazionale dell’Anci e a tutti i comuni del

circondario, per formulare una proposta alternativa alla scelta fatta dal Governo, che rischia di mettere in enorme difficoltà sia i cittadini che il Comun. Quest’anno l’Imu seconda casa (e attività commerciali) costerà ai monselicensi 6.620.000 euro, cioè quasi il doppio – continua Lunghi - Nonostante questo sforzo enorme che tutti i cittadini dovranno compiere, il Comune potrà disporre di 1.200.000 euro in meno, che imporranno altri tagli ai servizi erogati dal Comune stesso”.

Il sindaco di Este Giancarlo Piva lo ha detto in più occaisoni: “Siamo ridotti a gabellieri dello Stato. i Comuni avranno nel loro bilancio solo il 73% del gettito della vecchia Ici, nonostante il prelievo immobiliare ammonti ad oltre il doppio, il 133% rispetto all’Ici 2011”. Quanto alle aliquote: “per non toccare prima casae e attività produttive abbiamo portato al 10,6 per milleaumentare le aliquote su altri immobili come banche, seconde case e terreni fabpagg. 4-5 bricabili”.

n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel consiglio d’amministrazione di Veneto Sviluppo, che “bandierina” piantare su ogni singola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carrozzoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre invischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessuto imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politiche che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3

L’Intervento Oltre l’antipolitica di Marco Almagisti *

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a clamorosa sconfitta della Lega e del Pdl rischia di lasciare in secondo piano altre due indicazioni che emergono dal recente voto amministrativo: l’ulteriore incremento dell’astensionismo e il successo del Movimento Cinque Stelle. *Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova

continua a pag.

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EDITORIALE

segue da pag.

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee

Montagnana, un successo

FESTA DEL PROSCIUTTO FOLLA E PERSONAGGI

Uns uccesso l’edizione 2012 della Festa del Prosciutto Berico Euganeo Dop a Montagnana. Affidata quest’anno alla Mark. Co.&Co. dopo il “divorzio” di Comune e Pro Loco, la manifestazione ha visto la massiccia presenza di politici, amministratori, categorie e imprenditori del settore. Non sono mancate le vere e proprie “star” come Giovanni Rana che ha annunciato di voler usare il prosciutto di Montagnana per i suoi tortellini. Lo stesso hanno in animo i fratelli Artusi dell’omonimo pastificio artigianale di Due Carrare. L’assessore regionale Isi Coppola ha invece lanciato l’accoppiata tra prosciutto montagnanese e melone polesano: “Perché non pensiamo ad un evento estivo per legare questi due prodotti tipici? È fondamentale ricercare queste sinergie per stimolare promozione e commercio”. Il bilancio complessivo della festa è più che lusinghiero e fa ben sperare. Monselice, Cementeria

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Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le difficoltà di un rapporto piuttosto sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i finanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La finanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”. I tecnici osservano però che la finanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fino alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”. Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa. “Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntualizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma efficiente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose. Nicola Stievano

IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 24 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

MUSEO NAZIONALE APERTO A BAMBINI Anche quest’anno il Museo Nzionale Atestino propone a luglio questia appuntamenti per i bambini. Lo scopo è fare incontrare il patrimonio archeologico di Este con i miti con i miti e le storie che si studiano anche a scuola. Sul sito internet del Comune di Este tutte le informazioni e i dettagli operativi con il calendario delle attività. Gli incontri si tengono nelle sale e nell’aula didattica del Museo dalle 9 alle 12. Il costo di partecipazione è di 5 euro, comprensivo dei costi del materiale. E’ necessario prenotare almeno con 5 giorni d’anticpo l’incontro.

Este, fino all’8 agosto

CINEMA ALL’APERTO ALL’EX VESCOVILE

CENERI DI CARBONE E DI BIOMASSE

La Cementeria di Monselice, ora di proprietà del gruppo Zillo, ha chiesto di utilizzare all’interno del processo produttivo delle nuove tipologie di materiali. Si tratta di ceneri della combustione di carbone e biomasse e gessi chimici da impianti di desolforazione Il progetto è stato presentato a porte chiuse, a tutti gli amministratori comunali: consiglieri, sindaco e assessori. Escluso l’uso di ceneri da inceneritore: le centrali elettriche saranno la fonte principale di approvvigionamento. La Cemeneteria ha fornito assicurazioni sul rispetto dell’ambiente. Felicitazioni

Este, per tutto luglio

Bassapadovana MONSELICE

OCCUPAZIONE

Bilancio comunale, mancano all’appello almeno 1,2 milioni pag. 9

AMBIENTE, IL LIBRO

L’avvicente storia dell’immondizia crea una nuova coscienza pag.

MONTAGNANA

Polemica accesa sui costi per le manifestazioni pag.

Provincia

POLITICA

Ritrovare il lavoro anche dopo gli anta pag.

PERSONAGGIO

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L’ideatore di Volunia: “Per me il progetto finisce qui”

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CULTURA

Regione

Dal cinema al teatro la lunga estate padovana pag.

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Monselice, per gli alunni

La Lega cambia leader, il nuovo corso affidato a Tosi pagg. 26-27

REGIONE

Avviata la riorganizazzione di Veneto Agricoltura

CULTURA

Ricco e coinvolgente a Este il programma della rasegna cinematografica estiva, Le proiezioni Chiostro di San Francesco (ex collegio Vescovile), dotato di nuovo impianto audio e nuova illuminazione. La rassegna comprende sette film, ogni mercoledì fino all’8 agosto, scelti fra i maggiori successi della stagione cinematografica. Ingresso 4 euro. Info sul sito del Comune.

pag.

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Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato pag. 32

BUONI LIBRO PER LE RICERCHE

L’assessorato alla cultura, nell’intento di promuovere la ricerca scolastica mette a disposizione alcuni buoni libro del valore del valore di 300 euro ciascuno destinati a premiare ricerche scolastiche, singole o di gruppo che approfondiscano e valorizzino aspetti artistici, monumentali, naturalistici, economici, sociali e culturali comunque legati alla Provincia di Padova. Informazioni e il bando di concorso presso la biblioteca di Monselice 0429 72628 e nel sito web del Comune di Monselice dove si trovano tutti i dettagli. Scadenza l’1 agosto.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da: Give Emotions Srl

Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E

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PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese SERVIZI IN “COMUNE” In una storica ma poco partecipata assemblea i due Consigli Comunali hanno votato la delibera che di fatto rappresenta il primo passo verso la fusione delle due municipalità. Le minoranze si sono astenute e hanno ottenuto un emendamento con cui si costituisce una commissione paritetica nei due Comuni

Este-Ospedaletto, la f

di Nicola Cesaro

Piva: “Stiamo mettendo insieme due destini alla ricerca di radici comuni”

Battistella. “E’ un progetto epocale,iniziamo un percorso con l’Università”

E

ste ed Ospedaletto Euganeo si prendono per mano e cominciano il percorso verso la fusione. La fusione di Este ed Ospedaletto Euganeo non è più fantapolitica: il consiglio comunale congiunto delle due municipalità ha votato una delibera che rappresenta il primo vero passo verso la fusione di queste due municipalità. Il documento, che dà mandato alle giunte comunali di dar corso alle necessarie azioni volte ad avviare questo storico “matrimonio”, ha ricevuto il totale appoggio delle due maggioranze e l’astensione di tutti i gruppi di minoranza, che hanno ottenuto un emendamento con cui si istituisce una commissione paritetica nei due Comuni. La storica assemblea che ha riunito i consiglieri delle due realtà amministrative si è tenuta presso il collegio “Manfredini”, simbolicamente a metà strada tra i due municipi, davanti ad una settantina di cittadini. Un pubblico in realtà non numerosissimo, segno che la “cosa pubblica” è sempre più l’ultimo dei problemi delle persone. Il percorso che porterà alla fusione sarà comunque lungo e richiederà almeno tre anni, passerà attraverso un referendum consultivo per ogni Comune (i cittadini voteranno in favore o meno, dunque) e culminerà con

I NUMERI DELLA FUSIONE SUPERFICIE 54 KMQ

Nuovo Comune da 23 mila abitanti

L

a fusione dei Comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo creerebbe un nuovo ente locale con circa 23.000 abitanti (abitanti al 31 dicembre Este ne conta 16.837, Ospedaletto Euganeo 5.908), dislocati in un territorio di 54,17 kmq. Si creerebbe una realtà indubbiamente significativa nel contesto di tutta la provincia di Padova e ovviamente della Bassa Padovana. La fusione di Comuni contigui è disciplinata dagli articoli 15 e 16 del decreto legislativo 267/2000, che prevede che l’istituzione del nuovo Comune avvenga con legge regionale, sentite le popolazioni interessate attraverso un referendum consultivo. Oltre ai contributi regionali, è prevista per dieci anni l’erogazione di contributi straordinari statali. La materia è anche disciplinata dalla legge della Regione Veneto n. 25/1992. La creazione di un unico ente deve avvenire nel rispetto delle diverse identità locali, potendosi costituire nei Comuni di origine dei municipi, che garantiscano l’erogazione decentrata ed uniforme dei servizi di base. La fusione dei Comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo – secondo i promotori dell’iniziativa - consentirebbe l’aumento della qualità dei servizi erogati ed una riduzione dei costi, grazie alle sinergie ed alle economie di scala. In particolare la standardizzazione dei servizi risulterebbe conveniente e strategica nei settori organici dei servizi alla persona e della promozione e sviluppo del territorio e delle attività economiche, produttive e ricettive in esso inserite. N.C.

una legge regionale, qualora ovviamente l’iter portasse ad esito positivo. “Stiamo mettendo insieme i destini di due Comuni ha sottolineato il sindaco atestino Giancarlo Piva - alla ricerca di radici comuni, non con l’intento di sradicare queste radici. Crediamo che le identità di Este ed Ospedaletto possano diventare patrimonio comune”. Ha aggiunto il collega Antonio Battistella: “E’ un progetto epocale. Oggi non siamo chiamati a dire sì o no a questa fusione, ma ad avviare un percorso: non vogliamo pretendere di sapere già da subito se sarà la scelta giusta. Ci siamo voluti non a caso rivolgere all’Università di Padova, preparata in materia e dotata degli esperti necessari. Non potevamo affrontare questo percorso da soli”. Nel lungo dibattito, c’è chi ha lanciato anche il nome che potrebbe avere il nuovo maxi Comune: “Este deve essere pronta anche a cambiare nome se serve – ha infatti affermato Vanni Mengotto (Udc) – e un’idea potrebbe essere quella di attingere dalla storia comune e di chiamare questa nuova realtà con il nome di Ateste”. Ha aggiunto l’ex sindaco atestino: “Conosciamo bene i danni fatti dal campanilismo nella Bassa Padovana. Unendoci, invece, abbiamo portato a casa grandi

risultati come l’ospedale unico. E poi sarà un’occasione per gestire, insieme, benefici e disagi di una realtà come la Sesa”. “In questo periodo di crisi e con i cambiamenti della società, rimanere immobili è da irresponsabili - ha sottolineato invece Boris Furlan (Pd) - Le stesse leggi regionali ci consigliano di approdare a convenzioni, unioni e fusioni volte al risparmio e allo sviluppo dei servizi ai cittadini”. Secondo Luisa Cagnotto (Pd), il nuovo ente favorirà “le capacità di investimento e potremo fare economie di scala”, mentre per Barbara Barbirato (Civica per il Futuro) “da sempre i grandi aggregati urbani attirano giovani alla ricerca di lavoro: chissà che questo nuovo ente dia maggiori opportunità lavorative alle nuove generazioni”. Sono poi arrivati i commenti positivi dell’Idv di Este e delle Civiche d’Este: “Oggi ci stiamo aprendo la strada verso un’opportunità. Non partiamo già prevenuti – ha spiegato la consigliera Lisa Celeghin (Civiche) – Abbiamo davanti un triennio per valutare e decidere”. Ora si attende di visionare il progetto e la relazione affidati all’Università di Padova, documenti fondamentali per avviare il confronto politico e portare poi all’eventuale referendum popolare per avviare il nuovo Comune.


Argomento del mese 5 Dalla Lega Nord al Pdl, tutte le preplessità

a fusione non dispiace La proposta L’ex assessore Roberto Trevisan auspica un approfondito dibattito

“Un comitato per discutere e scegliere con consapevolezza” di Nicola Cesaro

U

n Comitato per affrontare il percorso che porterà, o negherà, la fusione di Este ed Ospedaletto Euganeo. A proporlo è l’ex assessore comunale Roberto Trevisan: “L’ipotesi di fusione ha sollevato pareri diversi, posizioni contrapposte e, non ultime, anche qualche polemica. Abbiamo ritenuto importante entrare in questa fase del dibattito costituendo un apposito Comitato che non ha nessuna intenzione di esprimere a priori un parere tecnico e tanto meno politico, ma di avviare un tavolo di lavoro al servizio dei cittadini e al quale i cittadini sono invitati per esprimere la loro visione sul futuro del territorio”. Una sorta di gruppo di studio, per arrivare preparati alla scelta: “Il Comitato non vuole farsi portavoce della proposta di una parte politica ma mettersi invece a disposizione dei cittadini, anche attraverso la propria rete di contatti a diversi livelli, per seguire passo passo gli sviluppi di questo progetto, nella consapevolezza dell’importanza degli esiti per il futuro di tutti. Il Comitato accoglierà qualsiasi contributo di idee e di proposte che aiutino noi tutti a comprendere cosa effettivamente serva e sia utile per migliorare il nostro territorio – sottolinea Trevisan - auspicando fattiva collaborazione con le due amministrazioni. Anche se le potenzialità della fusione sono state pubblicamente definite, come anche gli elementi per contestarla, riteniamo che sia necessaria un’attività più capillare ed estesa, che il Comitato si farà carico di portare avanti, prima di un appuntamento referendario, per approfondire con la massima attenzione gli aspetti tecnici, giuridici, e sopratutto quelli della volontà popolare”. Trevisan spera che il Comitato possa agevolare una valutazione più serena in questo iter, e promette di fissare già a breve alcuni incontri per dibattere la questione pubblicamente.

Gli scettici

Goisis: “E’ solo fumo negli occhi” N

on mancano gli scettici in merito alla fusione dei Comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo. Il lungo dibattito ospitato dal consiglio comunale del Manfredini ha segnato infatti anche numerose posizioni incerte o contrarie sull’unione delle due municipalità. E’ il caso, per esempio, dei malumori espressi da Paola Goisis (Lega Nord): “Non gettiamo fumo negli occhi dei cittadini. Questo processo porterà alla fagocitazione di Ospedaletto da parte di Este. L’identità di questo Comune sparirà. Ci sentiamo presi in giro di fronte ad una decisione praticamente già assunta”. Mere promesse, secondo la leghista, sono anche le ipotesi di risparmio e accrescimento della qualità dei servizi comunali: “Este fa già fatica a garantire servizi minimi decenti: non saranno 5 mila abitanti in più a cambiare la situazione in meglio”. Le fa eco il collega leghista Carlo Zaramella: “Este ed Ospedaletto darebbero vita ad un comune di poco più di ventiduemila abitanti e la “classe di appartenenza” non cambierebbe assolutamente, dato che non sarebbe superata la barriera dei trentamila abitanti”. Zaramella poi non risparmia la denuncia: “L’unico vantaggio concreto che ravviso in questa fusione è soltanto quello politico strettamente personale per chi si apre in tale modo la possibilità di una terza candidatura a sindaco, raggirando la norma dei due mandati consecutivi, Fornasiero (Pdl) e la visibilità che questa operazione”. “Resteremo una Critica la limitatezza del progetto microentità invece Gianfranco Fornasiero (Pdl): con scarsa “Unire solamente queste due realtà è autorevolezza” una scelta troppo parziale. Si poteva ragionare su un’area più vasta: con 22 mila abitanti, rimarremo una microentità amministrativa, con scarsa autorevolezza politica e senza aumentare di molto la capacità di attrarre risorse”. Ma anche dall’opposizione di Ospedaletto Euganeo gli interrogativi fioccano: “Stiamo parlando di due Comuni separati da tre canali e da una discarica – commenta Renato Bissaro (Movimento Civico per Ospedaletto) - E poi, perché si è scelto di affidare l’incarico di compiere uno studio di fattibilità senza prima ascoltare i cittadini?” Il riferimento è all’adesione dei due Comuni, lo scorso febbraio, all’associazione Master legata all’Università di Padova, alla quale è affidata la realizzazione di un progetto sull’opportunità della gestione associata dei servizi con altri enti locali del territorio della Bassa Padovana. Lamenta scarso coinvolgimento anche Giacomo Scapin (Comune e Cittadini): “Siamo stati convocati il 14 maggio per discutere di questa delibera: come si fa a valutare una proposta del genere in due settimane? In ogni caso questa più che una fusione è un’incorporazione e penso che sia il caso di tenere conto anche dell’orgoglio di chi non vuole perdere la propria identità”. Continua il collega Matteo Naso: “Fusione significa per noi l’eliminazione del nome di Ospedaletto dalle carte geografiche e dalla storia futura: valutiamo bene”. Alberto Miotto (SiamOspedaletto) ha infine proposto un percorso più graduale, che preveda convenzioni e un’unione prima del processo N.C. netto e senza possibilità di ritorno della fusione.


6 Approfondimento Sanità Anche l’Uls 17 ricorre ad Internet per ridurre code e attese al telefono

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pagamento da rete mobile) per concordare l’appuntamento. La conferma con l’operatore garantisce il corretto completamento della prenotazione e la comunicazione al cittadino di tutte le informazioni utili per l’esame, cosa non possibile con un procedimento completamente automatizzato. E’ possibile prenotare anche via fax, inviando al numero 0429 788660 una copia dell’impegnativa oggetto della prenotazione, avendo cura di indicare un numero telefonico per essere ricontattati. Rimane naturalmente la possibilità di contattare direttamente il Call Center del Cup. Qualora l’attesa per un operatore libero dovesse prolungarsi oltre un minuto

dopo avere completato la selezione del tipo di servizio richiesto, il sistema automaticamente invita l’utente a lasciare il proprio numero di telefono: sarà ricontattato gratuitamente entro una giornata lavorativa per completare la procedura richiesta. “Siamo consapevoli - sottolinea Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Azienda ULSS 17 - che sul Cup in passato c’erano alcune difficoltà e per questo motivo nell’ultimo anno ci siamo impegnati a fondo per rinnovare completamente il servizio. È stato un percorso lungo, in più fasi, ma oggi possiamo dire di essere non solo all’avanguardia, ma soprattutto di offrire ai cittadini un ampio spettro di alternative”.

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Passaggio di competenze dall’Azienda Ospedaliera di Padova

DA OTTOBRE RIABILITAZIONE ALL’ULS 17

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litta dall’estate all’autunno il passaggio dell’intera attività di Riabilitazione e Lungodegenza al monoblocco dell’ospedale Conselvano all’Uls 17. Il primo ottobre il passaggio delle consegne dall’Azienda Ospedaliera di Padova che fino ad oggi ha gestito 40 posti letto di riabilitazione con diversi livelli di entità funzionale, sotto la guida del primario Roberto Marenzi. Un centro di alta specializzazio- L’ospedale di Conselve ne, con pazienti da tutto il Veneto e anche dalle altre regioni. Ultimati i lavori di ristrutturazione del monoblocco, grazie ai quali il reparto a pieno regime raggiungerà gli 80 posti letto, entra nella fase operativa il passaggio di gestione dall’Azienda Ospedaliera Padova all’Uls della Bassa, proprietaria della struttura conselvana concessa il comodato gratuito. “Di comune accordo le due Aziende - spiega il direttore generale dell’Uls 17 Giovanni Pavesi - hanno ritenuto più funzionale e coerente con i rispettivi obiettivi il ritorno ad una gestione diretta del proprietario, ossia della nostra Uls che a questo scopo si era quindi attivata con importanti interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione e ammodernamento degli spazi. L’accordo, che conferma gli ottimi rapporti di collaborazione e integrazione esistenti con Padova, consentirà di identificare in maniera più chiara e diretta anche le responsabilità relative agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e alle attrezzature collegate ai vari percorsi riabilitativi». Come preannunciato ai rappresentanti sindacali il personale in forze alla riabilitazione Riabilitazione a Conselve potrà scegliere liberamente se proseguire la propria attività alle dipendenze dell’Uls 17 oppure mantenere il proprio contratto di lavoro con Padova in un’altra sede.

“CUORE MATTO” SOTTO CONTROLLO

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n Italia - e l’area della Bassa Padovana non fa eccezione - le patologie cardiovascolari sono la principale causa di morte nella popolazione adulta: un dato che per altro non si discosta dalla realtà del resto del mondo occidentale, ma che richiama l’attenzione sull’importanza della prevenzione per questa tipologia così diffusa di disturbi. Con questa consapevolezza l’Azienda ULSS 17, dopo avere avviato fin dal 2009 (per prima nel Triveneto) uno screening per la prevenzione cardiologica nei soggetti sani ma potenzialmente a rischio - screening che prosegue tuttora con risultati importanti - ha avviato un nuovo progetto di prevenzione, anche in questo caso fortemente innovativo, sostenuto a livello nazionale dal Ministero della Salute. Questa nuova iniziativa, che è già entrata nella fase operativa, è infatti rivolta ai soggetti cardiopatici che hanno già avuto un episodio acuto, con l’obiettivo di prevenire le recidive. “Una volta dimesso dall’ospedale - spiega il dott. Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di Prevenzione - il paziente viene contattato da un operatore dell’Azienda Ulss 17 per una visita, entro un mese dalle dimissioni, durante la quale vengono misurati la pressione arteriosa, il peso e l’altezza. Inoltre viene somministrato un questionario di studio sullo stile di vita e per il controllo dell’adesione alla terapia. Questo primo incontro segna l’avvio di un vero e proprio percorso di promozione alla salute che permetterà di modificare eventuali stili di vita non adeguati, tra i quali il tabagismo,

la scorretta alimentazione e l’insufficiente attività motoria”. Al momento della dimissione, al paziente viene consegnata inoltre una cartellina con del materiale informativo ed il programma che dovrà seguire durante il progetto. «Le aree di maggior interesse terapeutico e preventivo nel post-infarto - spiega il dott. Alessandro Gabellini, responsabile del Servizio di Riabilitazione Cardiologica di Este - sono rappresentate, oltre che dalla terapia chirurgica coronarica e dal trattamento farmacologico successivo, dalla riabilitazione e dagli interventi sugli stili di vita”. “Per l’intera durata del progetto - prosegue il dott. Ferro - il paziente e possibilmente un suo famigliare sono invitati a seguire dei percorsi che sono delle vere e proprie “Occasioni di salute”, nei quali il soggetto potrà essere inviato ad un ambulatorio nutrizionale e/o ad una palestra per lo svolgimento di un’attività fisica prescritta da uno specialista, o ancora beneficiare di una consulenza per la disassuefazione dal fumo”.


fitness SUMMER TOUR 2012

Venezia campo San Polo 10/06/2012

Di Eros Bonamigo e Federico Veronese

Montagnana piazza Vittorio Emanuele 15/06/2012

La nuova aerobica latina che fa impazzire il mondo!

Il programma ZUMBA si bas a su esercizi di fitness accompagnati dalla coinvolgente musica latin a ed internazionale. Lo sforzo fisico diventa divertimento e il tuo allenam ento si trasforma in una vera festa!! Ben efici: ottima tonificazione, rassodame nto e graduale perdita di peso. Org ogliosi di essere i primi a portare ZUM BA in numerose piazze del veneto: PAD OVA, ESTE, MONSELICE, ABANO TERME, MONTAGNANA, NOVENTA VIC ENTINA, SOLESINO, CHIOGGIA, ROVIGO, VENEZIA E VICENZA!

• Venerdi’6 luglio “giochi d’estate”a Megliadino S.Fidenzio dalle ore 21.30

• Venerdi’ 3 agosto sagra paesana a Montagnana, piazza Vittorio Emanuele II dalle ore 21.30

• Sabato 7 luglio- Notte bianca ad Este, piazza maggiore dalle ore 21.30 !!

• Domenica 5 agosto sagra paesana a Vighizzolo d’Este zumba+serata latina con Dj faBio

• Domenica 15 luglio presso giardino estivo Michelangelo da Vinci (aerei) Villamarzana (RO) dalle ore 21.30

• 8-19 Agosto Convention Mondiale istruttori Zumba ad Orlando ,Florida( u.S.A.)

• Giovedi’ 19 luglio Legnago “sotto le stelle”dalle ore 21.45 In piazza della liberta’ • Giovedi’ 26 luglio Discoteca Villa Bonin (VI) dalle ore 21.30 • Sabato 28 luglio Notte bianca a Chioggia, corso del popolo dalle ore 21.30

• Venerdi’ 24 agosto presentazione attivita’ MDF stagione 2012-13 in piazza Vittorio Emanuele II nel tardo pomeriggio. Dalle ore 21.30 Zumba!! • Ogni martedì per tutta l’estate, nostro corso di ZuMBA presso Barchessa (aperto a tutti i soci ASI) dalle ore 20.30 alle ore 21.30.

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8 Monselice L’Intervento

Tecnologia

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

L’intervento Pronto il progetto in collaborazione con il Comune di Monselice

Banda larga più vicina

di Francesca Zaccariotto* segue da pag.

di Emanuele Masiero

L

o sviluppo di un’infrastruttura di comunicazione multimediale ed interattiva non sarà più solo un sogno per la città di Monselice. E’ pronto il progetto di realizzazione di una rete a banda larga in fibra ottica con un’estensione, su suolo pubblico, di oltre 22 km. Un risultato raggiunto grazie ad un “Project Financing” che consentirà all’amministrazione di Monselice di dotarsi di un’infrastruttura di rete pubblica di “Nuova Generazione”, in fibra ottica da mettere a disposizione di tutti i cittadini e imprese del territorio. In questo modo non sarà penalizzato l’assetto finanziario del Comune. “Con questa iniziativa si potranno interconnettere, a costo zero, oltre 70 siti pubblici – ha spiegato l’assessore Andrea Tasinato - formando un’unica rete con il conseguente duplice obiettivo di azzeramento dei costi di comunicazione (territoriale) su tutti gli edifici pubblici raggiunti, e di fornire connessioni multimediali ed interattive oggi praticamente inesistenti. Molti “operatori di servizi” potranno evitare di realizzare piattaforme di rete dedicate solo per raggiungere quei clienti che ritengono remunerativi per i loro piani industriali. Quindi, questa soluzione consentirà di concentrare le rispettive risorse economiche esclusivamente per sviluppare servizi ad alto valore aggiunto indispensabili per far fronte ad una costante, e aggiornata, domanda di connettività richiesta dalla gran parte dei loro clienti”. In quest’ottica virtuosa, secondo l’amministrazione comunale, si potranno ridurre sensibilmente anche gli attuali canoni di abbonamento, del 30/40%. Ovviamente i beneficiari delle riduzioni saranno i cittadini e le imprese di Monselice, che quindi vedranno ridursi sensibilmente i loro costi. Nel contempo, ogni singolo cliente potrà contare su connessioni aventi larghezza di banda garantita a partire da alcuni Mbit/s fino a Gbit/s, in funzione

NEWS

S

Grazie a 22 chilometri di fibra ottica aziende e privati potranno contare su una rete ad alta velocità Un cantiere per la messa in opera di una rete in fibra ottica per garantire i collegamenti internet ad alta velocità e ad un prezzo competitivo

delle rispettive necessità informatiche. Velocità quindi molto alte che ad oggi sono ancora un sogno per moltissime aziende. “Grazie al Project Financing abbiamo minimizzato gli investimenti (in questo caso assolutamente nulli per l’amministrazione) e massimizzato il ritorno economico per l’intera cittadinanza – ha continuato Tasinato - con questa soluzione tecnologica, sarà possibile usufruire di tutti i servizi internet come navigare ad alta velocità, telefonare gratis agli altri utenti collegati alla rete (con Voip attivo), accedere a grandi volumi di dati e per le aziende, in particolare, di poter praticare forme di telelavoro e di formazione a distanza, di utilizzare servizi di

videoconferenza, di incrementare sensibilmente le differenti forme di commercio elettronico, di implementare servizi di “Telemedicina” verso ogni singola unità residenziale. Per l’amministrazione invece, sarà anche possibile introdurre un sistema di videosorveglianza urbana, fornire servizi di assistenza da remoto, a bambini, disabili ed anziani, attuare la riqualificazione paesaggistico-ambientale, attraverso il processo di deantennificazione, realizzare una piattaforma modulare per lo sviluppo socio-economico dell’area”. Imminente l’inizio dei lavori che rimane fissato tra giugno e luglio. Per completare tutto il progetto serviranno poi 10-12 mesi.

“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per affrontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse finanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamorosamente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affidare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisioni affrettate, ulteriori ritardi che finirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, finora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione. E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa riflessione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”. *Presidente della Provincia di Venezia

Servizio di “Occhio allo Spreco” sui Bacini Padova 3 e 4

“STRISCIA LA NOTIZIA” PROMUOVE LA GESTIONE LOCALE DEI RIFIUTI

triscia La Notizia arriva in provincia di Padova e prende il territorio della bassa padovana come esempio virtuoso nella gestione dei rifiuti solidi urbani. Nei giorni scorsi è andato in onda un servizio della rubrica “Occhio allo Spreco”, diretta da Cristina Gabetti che ha illustrato le procedure della gestione dei rifiuti nei Bacini Padova 3 e Padova 4. “Aver accolto Striscia La Notizia con la rubrica di Cristina Gabetti è stato un onore e un vanto – ha spiegato

Simone Borile, Presidente del Bacino Padova 3 – Siamo veramente felici dell’interessamento reciproco che ha portato al servizio televisivo che tutti abbiamo visto. E’ una soddisfazione che ripaga i nostri sforzi”. Durante il servizio è stato messo l’accento sul nuovo sistema Sirv e sui servizi aggiuntivi come le App per smartphone del progetto Città Pulita. “Sono anni che sperimentiamo e applichiamo innovazioni tecnologiche per offrire un servizio migliore e una

maggiore tutela dell’ambiente – ha spiegato Stefano Chinaglia, Presidente del Bacino Padova 4 – Il fatto che Striscia La Notizia ci prenda come modello, è una conferma della bontà del lavoro svolto fin qui. Un impegno su più fronti che non riguarda solo ed esclusivamente l’asporto dei rifiuti. Ogni giorni infatti, viene coinvolta tutta la società, a partire dai più giovani con i progetti legati alle scuole”. E.M. La raccolta differenziata con il “Sirv”

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Monselice 9 I conti del Comune Drastico taglio ai trasferimenti statali per Monselice

Ammanco di 1,2 milioni Eppure, spiega il sindaco Lunghi, i cittadini verseranno 4 milioni in più rispetto al 2011

Tempi duri in municipio a Monselice, trasferimenti in netto calo

di Emanuele Masiero

L

a situazione economica per il Comune di Monselice non è delle migliori. La crisi e le manovre del governo non facilitano il lavoro dell’amministrazione comunale. Per questo il sindaco Francesco Lunghi ha inviato una proposta di intervento direttamente al presidente del consiglio Monti. “La pressione fiscale che colpisce i cittadini – spiega il primo cittadino - determina una contrazione dei consumi elevatissima con un danno su tutta l’economia della città. Nel 2011 la somma dei trasferimenti dallo stato e le entrate dell’Ici seconda casa

Sociale

era di 6.450.000 euro. Quest’anno invece, la somma di trasferimenti dallo stato e Imu sarà di 5.248.000 euro. Per fronteggiare la minor entrata di 1.202.000 euro sarà necessario nel 2012 tagliare sulle spese non obbligatorie (cultura, turismo, sport, sociale, contributi scuole, asili nido)”. Lunghi fa notare che a fronte della minore disponibilità economica del Comune, è comunque aumentata la pressione fiscale. “I cittadini di Monselice nel 2012 verseranno tributi per 7.520.000 euro (Imu prima e seconda casa) e quindi una somma di

4.170.000 euro in più rispetto al 2011. L’aggravio subito dai cittadini sarà tanto più sentito in quanto gran parte dei tributi andrà direttamente allo stato senza una ricaduta diretta nel territorio. Nella nostra città il taglio subito dal Comune di 1.200.000 euro e l’aggravio dei tributi a carico dei cittadini di 4.170.000 euro comporteranno nel 2012 meno consumi, meno lavori, meno servizi, peggioramento per molte famiglie della qualità di vita, peggioramento dell’occupazione, peggioramento in generale di tutta l’eco-

BUONO PER LA FAMIGLIA SCONTO SUI CENTRI ESTIVI

R

ealizzare interventi concreti a favore delle famiglie e percorsi di sensibilizzazione volti a migliorare il rapporto tra il tempo lavorativo e il tempo dedicato alla famiglia. E’ questa l’essenza del progetto “Famiglia e lavoro” che il Comune di Monselice ha messo in campo con il finanziamento della Regione

nomia”. Il primo cittadino avanza quindi alcune proposte. “Chiediamo un federalismo fiscale comunale con un decreto legge subito – ha commentato Lunghi - Eliminando i trasferimenti dallo stato ai comuni, lasciando ai comuni tutta l’imposizione fiscale comunale (Imu, addizionale Irpef) avendo la possibilità di modulare le aliquote come reputano più opportuno. Saranno i cittadini a bocciare o premiare i sindaci in base a quello che fanno. Inoltre l’Imu seconda casa deve rimanere ai

del Veneto, con la partnership dell’Afi di Monselice, le agenzie interinali Etjca ed Umana, il Centro per l’Impiego, la Camera di Commercio di Padova e il Comune di Granze. Monselice ha dato avvio alla prima fase del progetto proponendo alle famiglie che lavorano, per facilitarle nella gestione dei propri figli nel periodo estivo, un “buono per la famiglia” che da diritto ad una riduzione da applicare sulla tariffa settimanale a bambino, per l’accesso ai centri ricreativi estivi che verranno organizzati dal 2 al 27 di lu-

Comuni e non il 50% allo stato. Chiediamo inoltre l’eliminazione del patto di stabilità e autonomia dei comuni sull’indebitamento (rispettando il pareggio di bilancio). La copertura economica per la mancata entrata di Imu seconda casa che dovrebbe essere lasciata agli Enti locali può essere assicurata con l’applicazione di una patrimoniale sui grandi patrimoni. Per le aliquote Irpef bisogna riequilibrare le aliquote con un 2% in più per contributo solidarietà per i redditi superiori a 400.000 euro”.

glio nelle scuole dell’infanzia e la scuola primaria Daniele Manin del Carmine ed una riduzione da applicare alla tariffa giornaliera per l’accesso dei bimbi al centro estivo che verrà attivato presso il nido comunale “Papa Giovanni Paolo II” nel prossimo mese di agosto. In particolare per i centri ricreativi estivi rivolti ai bimbi delle materne e delle elementari viene promossa una riduzione di 23 euro a settimana, mentre per i bimbi frequentanti l’asilo nido è prevista una riduzione giornaliera di 12 euro. E.M.

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10 Monselice Via Verdi Il consigliere di “Nuova Monselice” Francesco Miazzi all’attacco

Polemiche sulle agibilità

“Dall’ordinanza dell’ufficio tecnico sono emerse opere abusive, interventi incompleti e difformità”

di Emanuele Masiero

N

on si placano le polemiche riguardanti i condomini di via Verdi. Il tutto è nato da una lunga serie di proteste avanzate dagli inquilini residenti che avevano sollecitato un intervento degli uffici comunali, evidenziando al tempo stesso la gestione “distratta” che ha contraddistinto l’amministrazione in campo edilizio e urbanistico. “Alla luce dell’Ordinanza dell’Ufficio Tecnico dove sono emerse opere abusive, interventi incompleti e altre difformità, abbiamo preso visione dei verbali di sopralluogo e del certificato di agibilità rilasciato dall’ufficio tecnico – ha commentato Francesco Miazzi, consigliere della Nuova Monselice - Dai “verbali di visita” del 5 e 26 aprile 2012 le difformità sono numerose ed articolate eppure il 9 maggio 2012 il responsabile dell’ufficio tecnico comunale rilascia il “certificato di agibilità” per 13 alloggi sui 29 distribuiti nei tre complessi. I criteri con i quali è stata concessa questa “agibilità” restano tutti da scoprire. Nel blocco A l’agibilità è concessa a 8

NEWS Adesioni entro il 31 luglio

ISCRIZIONI APERTE PER LO SCUOLABUS

D

a metà giungo sono aperte le iscrizioni on line ai servizi di ristorazione e trasporto scolastico per l’anno scolastico 2012-2013. Per procedere all’iscrizione è sufficiente collegarsi al sito internet del Comune (www.comune.monselice.padova.it) sezione istruzione. Sarà poi necessario compilare gli appositi moduli per la ristorazione ed il trasporto. Per coloro che non disponessero di un personal computer o dell’accesso ad internet è possibile rivolgersi alla biblioteca comunale in via San Biagio o presso il municipio. Le iscrizioni resteranno aperte fino al 31 luglio 2012. Chi dovesse presentare domanda di iscrizione successivamente potrà beneficiare delle eventuali agevolazioni o riduzioni solamente a partire dall’1 gennaio 2013. Inoltre non verranno accolte le domande di iscrizione degli alunni le cui famiglie non siano in regola con i pagamenti dei servizi dell’anno precedente. Per coloro che chiedono di beneficiare di agevolazioni è obbligatorio presentare la dichiarazione Isee presso l’ufficio protocollo del Comune. Per informazioni telefonare allo 0429.786912 negli orari di apertura al pubblico. E.M.

Ancora polemiche sui condomini di Via Verdi alloggi su 9, nel blocco C solo a 5 su 9. Nel blocco C i 5 alloggi cui è stata concessa l’agibilità sono abitati, quindi si è portati a

pensare che si siano voluti “sistemare” gli alloggi già abitati. Ma anche questa ipotesi crolla di fonte alla realtà poiché nel blocco A solo 3 appartamenti hanno degli inquilini e nel blocco B dove nessuno degli alloggi è stato considerato agibile, vi sono 3 alloggi abitati”. Oltre al problema agibilità, rimane anche un dubbio sui serbatoi di Gpl interrati all’interno di un’area ad uso pubblico, senza titolo abilitativo del Comune e del Parco Colli, privi del certificato prevenzione incendi dei Vigili del Fuoco. “Sembra che i Vigili del Fuoco abbiano rilasciato il Cpi, ma contemporaneamente nell’ordinanza del Comune si richiede alle ditte di presentare idoneo titolo abilitativo – afferma Miazzi - E’ possibile rilasciare un Cpi in queste condizioni? I misteri continuano anche in decine di altre realtà simili, dove interi complessi sono stati venduti e sono abitati senza l’agibilità, mettendo in seria difficoltà gli ignari acquirenti o affittuari”.

Ambiente Il libro sostenuto anche dalla Padova Tre

La “Storia dell’immondizia” può essere un divertimento

L

a storia dell’immondizia raccontata in un libro a misura di grandi e piccoli: è questa l’ultima idea dei Bacini Padova 3 e Padova 4, che gestiscono la raccolta rifiuti nella bassa padovana. Il libro “La Storia dell’Immondizia”, pubblicato dall’Editoriale Scienza del Gruppo Giunti, è nato grazie alla sensibilità dell’autore, Mirco Maselli, che ha sviluppato un’attenta ricerca scientifica sull’argomento, ottenendo un prodotto unico su tutto il territorio nazionale. Per questo la Padova Tre ha deciso di sostenere il progetto, avanzando l’idea di un’opera ibrida tra testo e fumetto, che potesse adattarsi alle esigenze dei lettori più piccoli, ma anche degli adulti. L’opera che ne è risultata non è solo piacevole per la lettura, ma è diventata un vero e proprio supporto didattico per le scuole che vogliono ripercorrere la storia dell’immondizia dalla preistoria, fino ai giorni nostri. L’idea di base è tanto semplice quanto fondamentale per riuscire a garantire un futuro ecosostenibile. Oggi ci lamentiamo della presenza dei rifiuti, ma non teniamo conto del fatto che ci sono sempre stati. Perfino la natura crea rifiuti che poi gestisce correttamente senza causare un danno a se stessa. E proprio dalla natura deve imparare l’uomo, prima di tutto con la pratica del riciclo. Il prezzo dell’opera, che è disponibile nelle librerie del Gruppo Giunti, è di 7,90 euro. Inoltre il

Un dettaglio della copertina libro è acquistabile anche on-line. Vista la giovane età del prodotto non è ancora possibile avere dati di vendita, ma i primi segnali sono assolutamente positivi visto che dopo 3 mesi si è resa necessaria una ristampa. Il libro risulta molto versatile e si adatta bene ai percorsi didattici della scuola primaria. Per quanto riguarda le scuole medie è invece in fase di studio una rappresentazione teatrale apposita. Il prossimo obiettivo sarà la traduzione dell’opera per renderla disponibile anche all’estero. Attualmente avviene il procedimento inverso: sono i titoli stranieri ad essere tradotti e venduti in Italia. E.M.

IN BREVE Il temporaneo calo di numero è dovuto alla sterilizzazione

NESSUN SERIO PERICOLO DI “ESTINZIONE” PER I CONIGLIETTI DELL’OSPEDALE

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li ormai famosi coniglietti che vivono liberamente nel giardino dell’ospedale di Monselice, sembravano in pericolo. Un improvviso calo del numero di esemplari, aveva allarmato i dipendenti del nosocomio che temevano ci fosse qualche malvivente pronto a rubarli durante le ore notturne. Ma dalla direzione dell’Ulss 17 arriva una rassicurazione in merito. “Se c’è stata una diminuzione della popolazione negli ultimi mesi - spiega il direttore generale, Giovanni Pavesi - è dovuto al fatto che, periodicamente, procediamo a far sterilizzare i coniglietti, per evitare una propagazione incontrollata”. Quanto al furgone avvistato mentre si “portava via” i coniglietti, nessun pericolo: si trattava della raccolta di alcuni soggetti per sterilizzarli o per sottoporli a controlli sanitari e vaccinazioni. E.M. La pubblicazione è completamente autofinanziata

TORNA ALLE STAMPE IL NOTIZIARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MONSELICE

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orna “in vita” il notiziario del Partito Democratico di Monselice, distribuito a tutte le famiglie di Monselice. Il Pd si conferma come il partito più “comunicativo” all’ombra dlla Rocca. “E’ uno sforzo economico non da poco, soprattutto considerando che questa pubblicazione è completamente autofinanziata dal circolo di Monselice – ha spiegato Pierluigi Giaccarello, segretario cittadino - Uno strumento tradizionale per informare i cittadini di Monselice della nostra attività ed arrivare dove i nuovi mezzi di comunicazione aperti come il nostro blog o i social network, non arrivano. Siamo l’unico gruppo politico locale che con puntualità aggiorna un sito internet, un profilo Facebook e che torna nelle cassette della posta dei cittadini per informarli nel merito della nostra attività”. E.M.

NUOVE ANTENNE IN ARRIVO

A

rriva un’ondata di nuove antenne. In tutto sono sei le richieste avanzate dalle varie compagnie telefoniche, tutte protocollate tra fine luglio 2011 e febbraio 2012. Per prima la nuova antenna di via Granzette della Telecom, che ha chiesto di istallare un palo poligonale alto 33 metri. Ai primi di febbraio, quando i cittadini hanno visto costruire il basamento del traliccio, si sono mobilitati ed hanno ottenuto il blocco dei lavori. Ora Telecom sta proponendo in nuovo sito, all’interno dell’ex Flag sempre in Via Granzette. Contestualmente la Vodafone ha chiesto di installare nuove parabole sul traliccio della stessa Telecom in via Granzette. Anche in viale Trentino è stata avanzata una richiesta per una nuova antenna: una stazione radiobase richiesta dalla Ericcson nella zona industriale di Monselice, nei dintorni del Centro Riciclo. L’istanza di autorizzazione è stata presentata il 28 ottobre in un’area di proprietà privata ma che a breve dovrebbe essere acquisita dal Comune. Sempre in ottobre la Vodafone ha chiesto di sistemare o aggiungere nuove parabole sul traliccio della stazione di via Puglia. Stesso discorso per il gestore H3g che ha avanzato una sua richiesta. Per ultima Wind che ha invece presentato in febbraio di quest’anno, la comunicazione per istallare un’antenna parabolica su un edificio in area industriale in Via Umbria. “Questa serie di richieste non aveva trovato da parte del Comune di Monselice

Altre antenne su Monselice nessun tipo di opposizione – ha spiegato Francesco Miazzi, consigliere comunale di opposizione - Solo grazie alla mobilitazione dei cittadini, il Consiglio Comunale ha istituito un’apposita Commissione Consiliare per studiare le richieste e se possibile concordare con i gestori le nuove istallazioni. Abbiamo posto come pre-condizione, un’attività di informazione e coinvolgimento dei cittadini, che devono essere consapevoli dei rischi potenziali dei campi elettromagnetici e dei contenuti della normativa che regola queste installazioni. Informeremo la cittadinanza sulle problematiche delle esposizioni ai campi elettromagnetici e richiedendo il rispetto del “principio di precauzione”, fortemente raccomandato dalla comunità scientifica”. E.M.


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12 Este L’ordinanza Dopo l’aggressione in Duomo del parroco Mons. Carraro

Finti disabili e accattoni molesti, nel mirino di Nicola Cesaro

E

ste dichiara guerra agli accattoni molesti e ai finti disabili. Il sindaco Giancarlo Piva ha firmato un’ordinanza che, alla pari di altri Comune padovani, punisce quanti chiedono l’elemosina in maniera insistente e chi finge di essere menomato per ottenere qualche spicciolo. L’ordinanza è la numero 97 del 2012 ed è intitolata “misure di contrasto al degrado urbano causato dall’accattonaggio e mendicità molesta”. Il provvedimento arriva ad Este dopo l’accesa discussione scaturita in seguito all’aggressione toccata a monsignor Luciano Carraro, parroco del duomo aggredito durante una messa da un accattone piuttosto molesto. “Negli ultimi tempi abbiamo registrato un notevole incremento di soggetti che nei parcheggi, agli incroci ed in altri luoghi di particolari afflusso veicolare e pedonale, richiedono denaro, talvolta in forma anche invasiva, bloccando i passanti e ostacolando la libera circolazione – racconta il sindaco Piva - Questa forma di mendicità molesta viene svolta anche con atteggiamenti ripugnanti ed indecorosi, simulando malformazioni e difficoltà di deambulazione al fine di suscitare un sentimento di pietà”. Il fenomeno era stato più volte segnalato anche dai rappresentanti comunali della Lega Nord. Più volte, poi, negli ultimi mesi sono stati messi in atto blitz e incursioni delle forze dell’ordine negli edifici fatiscenti del territorio comunale (l’ex Consorzio agrario e le vecchie Officine Negrello, su tutti), e qui sono stati trovati e identificati numerosi senza tetto, gli stessi che quotidianamente si vedono per strada.

Pugno di ferro del sindaco Piva contro chi chiede l’elemosina lungo le strade

Linea dura dell’amministrazione atestina contro i troppi mendicanti e i finti invalidi che spesso fermano i passanti pretendendo l’elemosina anche con le minacce

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SCATTA IL PIANO PER VIA BORGOFURO

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Il provvedimento vieta la richiesta di elemosina sul territorio comunale L’Idv di Este aveva inoltre chiesto di posizionare, nei giorni di mercato cittadino, carabinieri e agenti nella stazione dei treni e nel terminal dei bus, per tamponare l’arrivo degli accattoni che spesso e volentieri provengono da Padova con i mezzi pubblici. L’ordinanza è quindi l’ultimo atto di un lungo e acceso percorso. Concretamente, il provvedimento vieta “la richiesta di elemosina o di offerte su tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, ivi compresi all’ingresso e nelle adiacenze delle strutture ospedaliere e dei luoghi di culto, all’ingresso, nelle adiacenze e all’interno delle aree cimiteriali, nelle aree monumentali, nei luoghi di pregio storico o turistico, nonché davanti agli edifici ad uso pubblico, agli istituti scolastici, nei parchi e nelle aree verdi e all’ingresso dei pubblici esercizi”. Stesso divieto vale per l’accattonaggio molesto, soprattutto per chi

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’ scattato il piano di recupero di via Borgofuro. E’ stato infatti approvato il progetto di riqualificazione dell’area che confina con il lato est di villa Manin (ora Zillo) e che si propone di recuperare alcuni vecchi manufatti industriali parzialmente in disuso. Il piano li trasformerà in residenza, confermando ad attività commerciale il piano terra sul fronte di via Borgofuro. L’area di via Borgofuro era una delle più urbanisticamente snobbate della città: senza occupare altro territorio, il piano prevede ora la realizzazione di 32 appartamenti, due attività commerciali e una direzionale, oltre appunto a 35 garage. L’intervento recupererà l’ultima area produttiva in disuso nel quadrante est della città, e andrà a rivedere anche il disegno della viabilità esistente. Conferma Piva: “In tal senso sono stati previsti interventi in linea con il piano urbano del traffico, come la realizzazione di una piccola rotatoria all’incrocio fra via Borgofuro, via Principe Amedeo e via Principe Umberto e la costruzione di un largo marciapiede lungo via Borgofuro. Il tutto pensato in funzione della sicurezza pedonale, ciclabile e carraia, valutando anche la presenza della frequentata scuola superiore situata in questa via, l’Itis Euganeo”. N.C.


Montagnana 13 Servizi Preoccupano le ipotesi di ridimensionamento delle ferrovie

Trasporto locale in bilico I più a rischio sono i collegamenti regionali Borghesan: “I nostri pendolari restano a piedi” di Nicola Cesaro

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riorità alla salvaguardia del trasporto locale. A sottolineare bene la questione è direttamente il sindaco Loredana Borghesan, allarmata dalle ipotesi di smantellamento e riduzione dei servizi locali di trasporto ferroviario. Nel 2013, ossia tra meno di sei mesi, le regioni italiane potrebbero restare senza treni locali per mancanza di fondi. A lanciare l’allarme è stato il numero uno delle Ferrovie Italiane, Mauro Moretti, il quale ha dichiarato senza mezze parole che nel 2013 se non ci saranno soldi non si potrà far funzionare il servizio regionale. “Speriamo che quanto affermato dal dirigente delle Ferrovie Moretti sia stata una provocazione, per spronare il governo a trovare nuove risorse per il trasporto locale – commenta preoccupata il sindaco Borghesan - La città che ho l’onore di amministrare ha avuto sempre un rapporto particolare con la ferrovia e la linea ferroviaria che attraversa il territorio comunale, la MonseliceMontagnana-Mantova, in quanto arteria di collegamento con altre terre vicine. Linea

Pendolari in uno dei treni che partono da Montagnana frequentatissima da pendolari e studenti. Più che di un suo ridimensionamento o peggio ancora taglio – continua il primo cittadino la linea ferroviaria che attraversa tutta la Bassa Padovana ha bisogno di trovare risposte ai tanti problemi che hanno i pendolari, soprattutto in un momento in cui la benzina costa quasi 2 euro al litro”. Da qui la promessa: “Per questo già da ora posso annunciare che per quanto riguarda Montagnana vi sarà da parte della sua am-

APPALTO SPAGNOLO LANCIA LA FAST

La sede della Fast di Montagnana

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a Fast di Montagnana si lega ancora una volta ad un grande marchio internazionale. La società legata al Giordano Riello International Group e guidata da Raffaella Riello e dal marito Paolo Gasparini ha infatti vinto l’appalto di 1,5 milioni di euro per climatizzare gli stabilimenti Mercedes nella penisola iberica. A fare la differenza nell’aggiudicazione dell’appalto ci hanno pensato l’alta tecnologia e l’avanzata organizzazione tecnica della Fast, la quale ha già cominciato a lavorare, visto che ad aprile sono state installate le prime macchine nello stabilimento di produzione a Vitoria, dove Mercedes produce il nuovo mezzo elettrico commerciale Mercedes Vito E-Cell. L’intervento spagnolo garantirà stabilità al fatturato dell’azienda, che l’anno scorso ha mantenuto sostanzialmente le quote di mercato dell’annata precedente, e che in risposta alla crisi ha puntato sull’immissione nel mercato mondiale di prodotti nuovi, di alta tecnologia e contemporaneamente efficienti nel risparmio e nel recupero energetico, anche in collaborazione con le università

di Padova e Bologna. L’appalto vinto in Spagna con il noto marchio automobistico, oltre al valore economico in sé, rappresenta anche un bel biglietto da visita internazionale per l’azienda montagnanese, che conta 190 dipendenti e ha chiuso il 2011 con un fatturato di circa 28 milioni di euro. L’accordo stretto con Mercedes non è il primo che lega Fast a grandi nomi e marchi: tra le tante commesse, la realtà montagnanese ha lavorato alle centrali per gli ospedali di Mestre e di Borgo Trento di Verona, per il teatro Bolshoi di Mosca, per i palazzi orientali di importanti sultani e per gli accampamenti militari delle missione Onu in Afghanistan. Nel settembre scorso la Fast aveva messo piede anche in Inghilterra: l’azienda di Montagnana era stata scelta per climatizzare lo stadio di Birmingham, uno dei più importanti dell’Inghilterra, noto anche per ospitare la Nazionale di cricket. Senza ovviamente mai perdere il proprio vertice nel mercato nazionale ed europeo. N.C.

ministrazione comunale il massimo impegno affinchè la linea ferroviaria locale venga non penalizzata bensì potenziata, rivalutata e soprattutto salvaguardata”. Chiude la Borghesan: “Il Governo deve dare delle riposte: non si può pensare che il trasporto pubblico locale sia residuale rispetto ai problemi del nostro paese. E’ un servizio per i cittadini che pagano le tasse, ed è un biglietto da visita per i turisti, come ha sottolineato anche il nostro governatore Luca Zaia”.

SANITA’ I numeri dell’attività della polizia locale

TREMILA INFRAZIONI PER 200 MILA EURO

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arla di tremila infrazioni e duecentomila euro di accertamenti il bilancio della polizia locale di Montagnana, tracciato da amministratori e dirigenti in questo inizio d’estate. Durante il 2011, l’ufficio di polizia locale tra le varie mansioni ha rilasciato autorizzazioni per ben 100 manifestazioni. Ha predisposto e preparato 217 ordinanze; ha eseguito 30 sopralluoghi per accertamenti ambientali; ha sfornato 171 pratiche di ospitalità relative alle persone ospitate con provenienza extracomunitaria; 19 pratiche per la cattura dei cani. Il dato notevole è però quello che riguarda multe e sanzioni: nei territori comunali seguiti dalla polizia locale di Montagnana sono state notificate 2.796 infrazioni per un accertamento di 218.551,50 euro. “Montagnana può vantarsi di essere città sicura, ospitale, accogliente - ha commentato l’assessore Andrea Draghi - e gran parte del merito spetta di diritto al corpo di polizia. Per quanto concerne l’attività interna agli uffici, nel corso del 2011 è stata ispirata a principi giuridici di efficienza, trasparenza ed economicità”. Draghi si sofferma sull’attività di polizia stradale: “Un dato importante è il numero degli incidenti che si sono riscontrati nel territorio, seguiti dalla polizia: 18, nessuno dei quali mortali. Questo è un risultato particolarmente positivo, in quanto frutto del lavoro fatto in maniera attiva dai nostri vigili”. A proposito di sicurezza stradale, con la chiusura dell’anno scolastico si è anche chiusa brillantemente l’esperienza del Piedibus dell’Educandato San Benedetto. I bimbi che hanno aderito, 55 in tutto, sono stati premiati dal sindaco Loredana Borghesan e dagli assessori Sabrina Mantoan e Andrea Draghi: gli amministratori hanno consegnato ai bambini, assieme ad un piccolo omaggio, il diploma di partecipazione con tanto di medaglia in base alla percentuale di frequenza di ognuno. N.C.


14 Montagnana La polemica I consiglieri di opposizione contestano il finanziamento concesso dal Comune

“Diecimila euro spesi in un giorno” “Concorso ippico e Festa del melone a scapito di altre realtà”. L’amministrazione replica decisa: “la riduzione della spesa c’è”

di Nicola Cesaro

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raltro ospitava anche un evento del festival “We! Now! Here!”, per cui l’amministrazione comunale ha destinato nel complesso 4.085 euro alla società MV Eventi. Insomma, la minoranza se la prende doppiamente: per i fondi riservati ad associazioni esterne alla cittadina, e per il fatto che in una sola giornata il conto abbia superato i diecimila euro. “Ci siamo permessi di chiedere al sindaco di Montagnana, con una fomale interrogazione, quali criteri adotti per effettuare certe scelte – spiegano i tre - soprattutto alla luce della decisione di congelare tutti i contributi per il 2012 previsti per le associazioni montagnanesi. Per quali ragioni l’amministrazione privilegia l’utilizzo delle proprie risorse a favore di eventi estemporanei e organizzati perlopiù da associazioni non locali, anziché erogare i contributi alle associazioni di Montagnana che tanto danno e hanno dato in termini di impegno, lavoro e utili risultati per il nostro Comune?”. Per l’amministrazione comunale il problema

Una festa in centro storico a Montagnana non si pone, né tanto meno la polemica. A gettare acqua sul fuoco è l’assessore Andrea Draghi: “Montagnana è capofila di un progetto regionale che vede coinvolte altre sette città venete nella valorizzazione della disciplina ippica. In ogni caso, viste le ristrettezze del momento, il contributo è ridotto rispetto al passato: l’anno scorso lo finanziammo con 17 mila euro, quello prima con 20 mila.

La riduzione delle spese, visti i tempi di crisi, c’è dunque stata. E’ un investimento che porta Montagnana in un panorama nazionale del settore e che peraltro fa arrivare nella cittadina dei finanziamenti regionali. Non si può dunque dire che abbiamo pagato un’associazione esterna, tralasciando realtà locali: in questo modo si è valorizzato Montagnana, non certamente il gruppo di Sommacampagna”.

Segnalato alla polizia locale

GATTI AVVELENATI E’ CACCIA AL KILLER

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atti avvelenati, ritorna l’incubo in via Chisogno e via Sette Albere. La polizia locale sta indagando sugli episodi avvenuti nelle scorse settimane nella cittadina murata. Qualcuno sparge bocconi avvelenati e a rimetterci sono i gattini residenti lungo le due vie. A denunciare l’emergenza è Sandro Perandin, che ha rischiato di perdere il proprio gatto Arturo: “L’abbiamo trovato con le bave alla bocca e l’abbiam portato d’urgenza dal veterinario. Il medico ha confermato che si trattava di un avvelenamento, e che non era certamente veleno per topi. Qualcuno ha preparato dei bocconi avvelenati per i nostri animali - accusa Perandin - e lo conferma il fatto che Arturo, che si è salvato per miracolo, non sia stata l’unica vittima”. Un vicino di Perandin ha perso due piccoli gattini. “Altri due stanno male da una settimana e continuano ad avere le vertigini - chiude l’uomo - L’anno scorso era toccato ancora a me e anche in quel caso avevo speso un capitale di cure e veterinario per salvare un altro mio gatto. Qui ci troviamo chiaramente di fronte ad un killer di animali”. Tutte le testimonianze sono state raccolte dagli agenti della polizia locale di Montagnana. N.C.

SALDI

’ polemica, dai banchi dell’opposizione montagnanese, per il taglio dei contributi comunali alle associazioni e soprattutto per le recenti spese volute dall’amministrazione comunale. I consiglieri di minoranza Alessandro Uguccioni, Federica Morello e Marco Favero se la prendono soprattutto per il finanziamento concesso dal Comune all’Asd Sporting Club Paradiso di Caselle di Sommacampagna (Verona) per organizzare il concorso ippico “Città di Montagnana”. L’evento si è tenuto lo scorso 17 giugno: “Un evento, questo, organizzato innanzitutto da un’associazione che non è di Montagnana e della durata di un solo giorno. Per così poco, l’ente comunale ha erogato il sostanzioso contributo di ben 8.500 euro. A questo poi si sommano i 3 mila euro destinati al portavoce del Comune, recentemente “assunto” dall’amministrazione comunale, e i 2.500 per la Festa del Melone”. Concorso ippico e festa del melone si sono tenuti nella stessa giornata, che pe-

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LO RUGBY

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SPORT in PRIMO PIANO QUARANTA CANDELINE PER IL MITO DEL C’È L’ESTE

uarant’anni di rugby a Este. E’ stato un mese intenso per il C’è L’Este Rugby, società di palla ovale che quest’anno ha spento le quaranta candeline. Le iniziative che hanno celebrato l’importante anniversario sono state molteplici e di alta qualità. Su tutte, il dibattito organizzato lo scorso 1 giugno e che ha visto partecipare grandi nomi del rugby internazionale, come Bertrand Fourcade, già commissario tecnico della nazionale di rugby francese ed italiana, ma anche Guy Pardies, più volte campione d’Italia, il presidente del Civ Roberto Bortolato, i giornalisti Federico Fusetti, Duccio Fumero e Renato Malaman, Massimo Camerini della Litr e Tiziano Franchin della federazione Rugby a XIII. In queste settimane, poi, le più importanti vetrine dei negozi del centro hanno ospitato le maglie storiche dei quarant’anni di rugby a Este: i vecchi indumenti che hanno calcato i campi di gioco sono stati messi in bella mostra al Panificio Chiodarelli, Caffè Cavour, Rizzo sport, Benetton, Ferro gioielli, Carlo’s hair studio, Gasystem, Sport time, Jeans store e Spider Bike. Nella chiesetta di San Rocco, infine, è stata allestita anche una mostra. Tra tornei ed eventi, c’è stato anche il tempo della solidarietà: il 16 giugno una ventina di ragazzi della formazione Under 20 di Pieve di Cento hanno fatto capolino al campo Augusteo, per un’amichevole contro una selezione di pari età di Este, del Polesine e della Valpolicella. Pieve non ha neppure finito il campionato visti i tremendi fatti legati al terremoto emiliano e ora il campo d’allenamento della squadra ospita una tendopoli. Il pomeriggio passato in compagnia degli sportivi atestini ha sicuramente regalato qualche attimo di serenità a questi ragazzi. Il rugby di Este ha inoltre raccolto una somma da devolvere direttamente alla società bolognese. N.C.

Nuoto Gli Amatori di Casale di Scodosia hanno ospitato il Trofeo Canova

Sul podio Riviera Monselice di Nicola Cesaro

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i è chiusa nel migliore dei modi la stagione degli Amatori Nuoto Casale di Scodosia. La prima settimana di giugno ha infatti ospitato il quarto Trofeo Canova Sport, che ha visto la partecipazione di nove società della regione ed oltre 200 atleti suddivisi nelle categorie P1, esordienti, ragazzi, cadetti e master. Madrina della giornata è stata Giulia Gambin, finalista al concorso di Miss Italia 2011. Il trofeo è stato assegnato quest’anno alla società Riviera Nuoto Dolo-Monselice, che ha totalizzato il maggior numero di punti nella giornata, mentre il primo Trofeo Nalin Ecoservizi (sponsor dell’iniziativa) per il miglior atleta è andato al nuotatore di 8 anni della società Promosport di sottomarina. Ciliegina sulla torta per gli atleti della piccola compagine di Casale è stata poi la partecipazione al trofeo “In acqua a tutte le età” svoltosi a Montecatini Terme dall’8 al 9 giugno: qui la società casalese ha portato a proprie spese 20 atleti di età compresa dai 7 ai 14 anni e dei Master. I risultati non sono

I vincitori al trofeo Canova Sport a Casale di Scodosia mancati, con medaglie nei master, e le finali raggiunte nella categoria ragazzi con Chiara Bettini. Commentano dagli Amatori Nuoto: “Ora si va in vacanza per riprendere da settembre con un programma ambizioso: quattro squadre di categoria, la partecipazione ai due gironi zonali di Padova e Verona, la partecipazione ad almeno tre trofei, il quinto Trofeo Canova Sport a giugno che vedrà anche l’assegnazione di una borsa di studio e la conclusione ai campionati italiani. Per

una realtà piccola come la nostra – continua il presidente Giuseppe Canova - che dispone di una vasca piccola coperta, sono questi risultati da giganti, ma la cosa che ci da soddisfazione è l’entusiasmo e la passione che i nostri nuotatori dimostrano nel partecipare a queste gare, dimostrando in alcuni casi anche di non essere inferiore ad atleti di società più blasonate. Un ringraziamento va agli allenatori ed istruttori ma soprattutto ai genitori che hanno dato con la loro presenza e costanza nel seguire i ragazzi un apporto importante”.

Alle Regionali trionfano gli Under 17 di Montagnana

BASKET CLUB SOLESINO CONQUISTA DI SLANCIO IL TROFEO “CITTA’ DI PADOVA” NEGLI UNDER 15

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l Basket Club Solesino ha vinto il Trofeo “Città di Padova” nella categoria Under 15 alle final four disputate a Limena. La squadra allenata dal coach Andrea Muraro, dopo aver sconfitto in semifinale i pari età dell’Olimpia Camposampiero in una partita molto tirata (74-69), ha avuto ragione anche degli avversari della finale, la Sutriv Padova, con il punteggio di 68 a 65. Il Solesino ha condotto per gran parte della gara, facendosi rimontare nel finale. La determinazione dei ragazzi di Muraro ha però trionfato su tutto. Grandi i festeggiamenti per la squadra biancoazzurra e per la società, che torna a vincere un trofeo provinciale, seppur in un torneo di consolazione, grazie ad una prova corale e di grande carattere, in cui i ragazzi hanno saputo rispondere sempre ad ogni tentativo avversario di portare dalla loro parte l’inerzia della gara. Questa la rosa degli Under15 vincito-

ri a Limena: Matteo Boaretto, Tommaso Borile (capitano), Enrico Canella, Mohammed Errajifi, Mattia Longo, Alessandro Lucchin, Elia Pinato, Riccardo Selmin, Davide Sorti, Danyel Targa, Emanuele Tiberto, Roberto Torin. Allenatore: Andrea Muraro. Dirigenti accompagnatori: Paolo Scarparo e Massimo Longo. Rimanendo nella palla a spicchi, vale ancor di più il secondo posto assoluto raccolto dagli Under 17 Gold della Pallacanestro Montagnana alle finali regionali. A Montecchio Maggiore, i ragazzi allenati da coach Alessandro Comisso hanno avuto la meglio sull’Umana Reyer Venezia, perdendo poi la finalissima contro l’Arilica Peschiera. La stagione si chiude dunque nel migliore dei modi, con il secondo posto veneto che bissa l’argento già ottenuto nella competizione provinciale. Un quarto posto provinciale è stato ottenuto anche dagli Under 17 Silver, atleti nati nel 1996. N.C.


Sport 17 Veneto Green Cup Casalserugo ha ospitato l’edizione 2012 del mega torneo

Volley solidale per 700 ragazzi L’intero ricavato va a tre Onlus del territorio che seguono giovani con handicap o down di Emanuele Masiero

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mmaginatevi un evento sportivo che raccoglie più di 700 atleti, provenienti da tutta la provincia. Immaginatevi due interi campi sportivi disseminati di reti di volley, con atleti che giocano ininterrottamente dal sabato mattina alla domenica sera. Immaginatevi poi una festa, il sabato sera, con centinaia e centinaia di giovani, musica a tutto volume, gente che balla e si diverte, e decine di litri di spritz e di birra che scorrono nei bicchieri. Fin qui niente di speciale. Ce ne sono tanti di eventi così in giro. I soliti giovani a cui piace fare “casino”. Immaginatevi però adesso che tutto il ricavato di questo maxi-evento sportivo vada in beneficienza, a sostenere i progetti di tre associazioni del nostro territorio: l’Anpha (Associazione Nuoto Portatori di Handicap Onlus), lo Studio21 che lavora con i ragazzi down, e l’Ascan che si occupa di alfabetizzazione in Senegal. Tutto il ricavato. Non il “residuo”, dopo che gli organizzatori si sono pagati il rimborso spese. E immaginatevi che ad organizzare que-

sto evento siano 30 ragazzi, in modo totalmente volontario, che lavorano per mesi e mesi per preparare tutto, dalla raccolta delle iscrizioni all’allestimento dei campi, con il solo obiettivo di rendere sempre più “grande” il torneo e trascorrere insieme due giorni “indimenticabili”, senza prendere un euro. Anzi, spesso rimettendoci di tasca propria. Immaginatevi tutto questo. E avrete un’idea abbastanza fedele di cos’è stata la Veneto Green Cup il torneo di greenvolley più grande della provincia di Padova, giunto alla sua sesta edizione, che quest’anno si è tenuto a Casalserugo. L’evento nasce nel 2007, dall’idea di un gruppo di amici, e anno dopo anno è cresciuto e raccoglie sempre più consenso, fino a raggiungere i numeri “stratosferici” dell’edizione 2012: quasi 140 squadre iscritte, più di 700 atleti, 30 campi di gioco, senza contare le centinaia di giovani che hanno Casalserugo il sabato sera, quando la location si è trasformata in una discoteca

Una delle tante sfide a Veneto Green Cup a Casalserugo “a cielo aperto” che ha ospitato lo “Spritz Party”. Per la realizzazione della manifestazione hanno lavorato in strettissima collaborazione il Comune di Casalserugo, il Comitato Festa dello Sport, l’Associazione Tre Passi Avanti e l’Associazione Kronos dei giovani di Casalserugo. E il torneo? Rigorosamente misto, con squadre di quattro elementi come la tradizione “estiva” dei tornei di volley richiede.

Gli utili della manifestazione sono stati devoluti in beneficienza, a sostegno dell’Associazione Anpha (Associazione Nuoto Portatori di Handicap Onlus), Studio 21 (Associazione Sportiva Dilettantistica e di Promozione Sociale che si occupa di ragazzi disabili, in particolare con sindrome di Down) e Ascan (Associazione Senegalesi della Comunità Africana e Non). E’ un bel modo di divertirsi, non trovate?

CALCIO Per Dolcetto e Sagredin

VECCHIE GLORIE MONSELICE PERNUMIA

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n abbraccio al passato con tante facce amiche a far da contorno per il passo d’addio al calcio agonistico di Gianmarco Dolcetto, eclettico difensore classe 74, e Cristian Sagredin forte centrocampista classe 73. Per i titoli di coda della loro carriera i due atleti hanno riunito le vecchie glorie di Pernumia e Monselice, le due società nelle quali hanno mietuto insieme indimenticabili trionfi. Ecco allora sfilare, al comunale di Monselice, campioni del passato che hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio dilettantistico padovano. In maglia neroverde del Pernumia, tra gli altri: Cristian, Simone e Graziano Bergamasco, Omar Simonetto, Dorino Anali, Alberto Trevisan, Michele Baraldo, Pierluigi Lorenzato, Andrea Bozza. Nelle file del Monselice tra gli altri: Ermanno Vegro, Sandro Zilio, Gianni Testolin, Sandro Capuzzo, Fabrizio Bortoli. “In questo momento – ha detto Gianmarco Dolcetto, che ha vinto campionati anche con Este e Pozzonovo- voglio ringraziare compagni dirigenti e tecnici ma anche la famiglia e la mia compagna Claudia”. Da parte sua Cristian Sagredin: “ringrazio tutti i presenti, in questo momento un pensiero va a tutti coloro che mi hanno accompagnato.” W.L.

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Confindustria Padova: i piani formativi servono ad acquisire nuove competenze e fiducia in sé di Manuel Glauco Matetich

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erdere il lavoro e ritrovarlo, anche dopo gli “anta”. Le cronache da anni ci raccontano di licenziamenti, cassa integrazione, stato di crisi, esodi, ma poi delle centinaia di lavoratori rimasti senza un’occupazione si sa ben poco. Fra i tanti c’è chi accetta la scommessa di rimettersi in gioco e ci riesce, anche grazie alle iniziative istituzionali. E’ il caso di Lisa Casotto, 40 anni, di Montegrotto. Lo scorso dicembre aveva perso il suo lavoro di progettista all’Immobiliare Tramonte di Monteortone di Teolo. Frequentando un corso di Fòrema - Confindustria ha capito che strada prendere e ha scelto di mettersi in proprio.”Ho intuito che le risorse e la capacità non mi mancavano. Quindi ho pensato di aprire la partita Iva e cominciare a propormi: le prime risposte positive sono già arrivate. Sul fronte tecnico ho imparato la progettazione anche in 3D, prima la conoscevo poco”. Lisa ha cominciato a realizzare progetti edili in proprio, come consulente per privati e pubblico: un esempio di autoimprenditorialità che prende spunto da mentalità produttiva e voglia di mettersi in gioco. Come lei tanti, altri, anche ultracinquantenni, che pur avendo perso il lavoro non hanno mai smesso di aver fiducia nelle proprie capacità. A dare una mano i piani straordinari varati da Confindustria, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil provinciali. Negli ultimi tre anni sono stati 2.250 i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione presi in carico da Confindustria Padova attra-

verso Fòrema in progetti di formazione e ricollocamento, in riconosciuti. Per questo condivido la proposta dell’assessore gergo “outplacement”. Di questi, oltre 1.400 pari al 65% regionale Elena Donazzan di un sistema premiale che leghi sono stati finora ricollocati con successo entro sei mesi dal l’erogazione dei fondi regionali per la formazione ai risultati progetto. Sono soprattutto over 40, in maggioranza uomini in termini di riqualificazione e reimpiego dei lavoratori”. Negli ultimi tre anni Confindustria Padova ha preso in (ma le lavoratrici sono il 40%), provenienti da aziende in crisi dei settori metalmeccanico, sistema moda, costruzioni, carico, attraverso la società Fòrema, lavoratori in mobilità servizi. Una risposta concreta al tema dell’occupabilità in o in cassa integrazione in piani formativi per l’occupabilità un’area del Nord Est che dall’inizio della crisi ha pagato nell’ambito di Fondimpresa e del Fse. La percentuale di riun costo alto (10 mila occupati in meno dal 2009) e che collocamento è cresciuta negli anni: dal 48% nel 2009, al tenta di arginare la perdita di posti (+6,1% le cessazioni 60,5 nel 2010 fino al 65% ottenuto con i piani formativi nel 2011, a fronte di +4,9% di assunzioni e -2% di nuovi realizzati nel 2011 e con quelli in corso. A questi si aggiungono i progetti ingressi in mobilità). per 20 lavoratori disabili: per 16 di loro “Il rilancio parte dal valore del Oltre diecimila (80%) è arrivato un contratto di lavolavoro - commenta il presidente di occupati in meno ro al termine del corso. I dati tengono Confindustria Padova, Massimo Pavin dal 2009, ma conto dei lavoratori effettivamente -. Riqualificare e accrescere le professio- ci sono percorsi disponibili al reimpiego. Il tasso di abnalità, soprattutto in relazione ai nuovi per ricominciare fabbisogni, vuol dire offrire nuove chanbandono dei piani formativi è comunce di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle que molto basso (9,9%). La maggior parte dei lavoratori aziende”. ha un’età compresa tra 35 e 50 anni (41 l’età media, il “L’efficacia delle politiche attive in un territorio - pro- più giovane ne ha 22, il più anziano 58). Sono soprattutto segue Pavin - si misura con la capacità di tarare l’offerta uomini, ma le lavoratrici raggiungono il 40%. Fra i settori di formativa con le reali esigenze della struttura produttiva. provenienza prevale il metalmeccanico, tra i più colpiti dalla Quando questo avviene, il tasso di abbandono dei piani for- crisi, con il 61,5% dei lavoratori. Seguono a distanza il sistemativi è bassissimo, i risultati concreti e meritevoli di essere ma moda (11,5%), l’edilizia (6%), il commercio (5,8%).

Confindustria Padova

PAOLO GIOPP NUOVO DIRETTORE

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l manager Paolo Giopp, 53 anni, dal primo settembre prossimo sarà il nuovo direttore di Confindustria Padova. Succede a Stefano Pozzi, che lascia l’incarico dopo alcuni anni, Nato a Pedavena nel bellunese laureato in Economia Aziendale, Paolo Giopp ha una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali, oltre alla specifica competenza in ambito finanziario e dello sviluppo aziendale. Dal 2008 ricopre l’incarico di Direttore Generale di Veneto Sviluppo Spa, Finanziaria della Regione Veneto. In precedenza, dal 1994 al 2007 è stato Vice Direttore di Finest Spa, Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo. Dal 1985 al 1986 è stato Dirigente Amministrativo alla ULSS 19 di Cittadella. Giopp è anche componente del Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO META’ DELLE RISORSE A SOCIALE E ISTRUZIONE

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a Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo investe sul territorio 62 nmilioni di euro e guarda soprattutto alle fasce deboli della popolazione. “Abbiamo affrontato il 2011 e stiamo gestendo le erogazioni del 2012 nella consapevolezza che la crisi attuale non è transitoria - ha detto il presidente della Fondazione Antonio Finotti, presentando il bilancio sociale (nella foto) - la crisi proietterà i propri effetti anche nei prossimi anni, e di questo dobbiamo

assolutamente tenere conto per una programmazione efficace. Per questo abbiamo rafforzato il dialogo con i rappresentanti del mondo del sociale e con le istituzioni, in maniera da individuare le priorità vere ed urgenti dal territorio”. L’avanzo di esercizio pari nel 2011 a 37 milioni e 200 mila euro, assieme all’utilizzo del fondo di stabilizzazione delle erogazioni per 23,5 milioni di euro consentirà alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo di destinare nel 2012 un totale di

51 milioni di euro alle iniziative sociali e culturali di interesse pubblico. Nel 2011 sono stati assegnati 62,1 milioni di euro, di cui 12 circa provenienti da risorse riferita ad esercizi precedenti, così distribuiti: 9,5 milioni alla Ricerca scientifica, 10,9 milioni all’Istruzione, 8,3 milioni all’Arte e alle attività culturali, 7,9 milioni alla Salute e all’Ambiente, 24,06 milioni all’Assistenza e tutela delle categorie deboli, 1,2 milioni agli altri settori (Attività sportiva, Protezione civile, Sicurezza ali-

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mentare e agricoltura di qualità). Per il secondo anno consecutivo si sono privilegiati i settori che manifestano segnali di forte bisogno, quali il sociale e l’istruzione. M.G.M.

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Spazi aperti 21 9 Sportello Energia Legambiente Oltre duecentocinquanta gli impianti installati nel Piovese e nella Bassa Padovana

Solare e fotovoltaico, conviene ancora Negli ultimi tre anni i pannelli comprati con i gruppi di acquisto sono stati più di uno su cinque, ora il nuovo bando

Le famiglie arriveranno a risparmiare anche 2.600 euro l’anno

di Emanuele Masiero

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ttocento kw di fotovoltaico installati, 700.000 nico in tutte le fasi della realizzazione di impianti. Sono euro risparmiati dalle famiglie che hanno scel- 794 i kwp di fotovoltaico installato pari a 214 impianti to i “Gruppi di Acquisto Solare”, 44.000 barili domestici (taglia media di 3,7 kWp ciascuno) e 268 mq di petrolio in meno in 30 anni: sono questi i risultati di solare termico pari a 59 impianti familiari. Il risultato sorprendenti raggiunti grazie ai tre anni di attività del- dei Gas è ancora più significato se confrontato con il numero complessivo degli impianti lo Sportello Energia di Legambiente fotovoltaici realizzati dalle famiglie in collaborazione con Padova Tre. Il Gli sportelli nei 58 comuni dei Bacini Padova 3 e merito va soprattutto al Gruppo di Energia Padova 4. Infatti nel periodo compreAcquisto Solare che ha permesso hanno offerto so fra giugno 2010 e aprile 2012 alle famiglie di installare pannelli so- consulenza ben il 20% degli impianti fino a 4,5 lari sulla propria abitazione a prezzi gratuita kw di potenza entrati in funzione competitivi con condizioni di garanzia migliori di quelle abitualmente riservate ai singoli clienti. sono stati realizzati tramite il Gas. Percentuale che sale In tutto sono circa 3.400 le utenze alle quali sono state al 30% se consideriamo tutti coloro che nei periodi in cui fornite informazioni, svolte consulenze gratuite, vistati il Gas non era attivo sono passati dagli sportelli energia. I Gruppi d’acquisto solari hanno rappresentato anche preventivi o progetti. Sorprendenti anche i risultati ottenuti nella diffusio- un’occasione di notevole risparmio: complessivamente, ne delle energie rinnovabili (solare termico e fotovol- rispetto alle spese di installazione, il risparmio è stato di taico), misurati in impianti domestici realizzati grazie quasi 700.000 euro, calcolato rispetto ai prezzi medi di l’attivazione dei tre Gruppi d’Acquisto Solari. Complessi- mercato del periodo di riferimento. Facendo la media nei tre anni e sommando fotovolvamente sono state coinvolte 822 famiglie in un percorso partecipato in cui lo sportello ha fornito supporto tec- taico e solare termico questo dato significa un risparmio

Le tre aziende selezionate hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro. Un buon risultato che fa ben sperare per il nuovo gruppo d’acquisto medio di 2.600 euro a famiglia. A questo si aggiungono i risparmi e guadagni tipici del fotovoltaico e solare termico. Ad esempio, grazie all’autoconsumo elettrico, ogni anno le bollette Enel saranno complessivamente inferiori di 69.550 euro, mentre grazie agli incentivi, ammortizzato l’impianto in 8 anni, nei rimanenti 12 anni, ciascuna famiglia guadagnerà in media 18.000 euro. Non meno importante l’impatto economico ingenerato dai Gas sull’economia locale. Le tre aziende, tutte con sede nel territorio della bassa padovana, che hanno vinto le varie edizioni diventando partner dei Gas, hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro iva esclusa. “Con

questi risultati alla mano, siamo pronti a ripartire nuovamente – precisa Federico Gianesello di Legambiente – In questi giorni ha preso il via il nuovo Gas del 2012 ed è stata scelta l’azienda partner”. “Questi dati ci rincuorano rispetto allo sforzo compiuto – spiegano Simone Borile e Stefano Chinaglia, Presidenti del Bacino Padova 3 e Padova 4 – Attraverso la rete degli Sportelli Energia abbiamo fornito un servizio di consulenza gratuito ai cittadini, ma abbiamo anche dato loro la possibilità di diventare più virtuosi. Siamo molto soddisfatti delle risposte che stiamo ottenendo”. Sulla scorta degli ottimi risultati delle scorse edizioni si è aperto un nuovo Gas con scadenza 30 settembre 2012.

CASE SFITTE E CAPANNONI ABBANDONATI

U

n’indagine sulla città di Padova ha decretato che si costruisce troppo. Il risultato è una lunga serie di case sfitte e capannoni abbandonati. Il motivo è essenzialmente l’espansione urbana, favorita dalle continue varianti ai piani regolatori e dagli accordi “perequativi” sottoscritti con i proprietari delle aree da urbanizzare. I dati relativi agli ultimi 10 anni cominciano ad essere allarmanti. Sono 148 i milioni di metri cubi di edilizia residenziale, che consentirebbero una adeguata soluzione abitativa per quasi un milione di persone, quando in realtà la popolazione del Veneto negli stessi anni è aumentata solo di 429 mila unità. Senza contare i 165 milioni di metri cubi di edilizia commerciale, terziaria ed industriale. Il flusso di capitali dirottati verso la rendita e le speculazioni immobiliari ha sottratto risorse vitali agli investimenti nei settori produttivi, alla ricerca ed all’innovazione tecnologica. Non è dunque casuale il fatto che, dopo l’alluvione cementizia degli anni passati, ci si trovi oggi di fronte ad un panorama di zone industriali brulicanti di edifici abbandonati o messi in vendita. Una ricerca sul web rivela come in Veneto siano attualmente offerti in vendita più di 70 mila appartamenti (dati parziali sottostimati) con al top la provincia di Padova con 23.170 abitazioni, delle quali oltre 16 mila concentrate nei 18 Comuni dell’area metropolitana che gravita attorno al capoluogo. Nella sola città di Padova gli alloggi offerti in vendita sono 7.636, men-

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Capannoni in vendita tre seguono ad una certa distanza, ma con valori tutt’altro che irrilevanti, i principali Comuni della prima cintura. “Un diverso e più equilibrato modello di sviluppo economico è immaginabile solo recuperando il patrimonio edilizio esistente, risparmiando e valorizzando le risorse del territorio – ha commentato Sergio Lironi, membro del direttivo di Legambiente Padova - a questo fine è importante sollecitare le amministrazioni comunali affinché forniscano i dati richiesti dal forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” per il censimento dello sfitto e delle aree minacciate da nuovi progetti di lottizzazione edilizia. Un primo passo per la presentazione di un disegno di legge d’iniziativa popolare finalizzato a porre un freno in tutta Italia al consumo E.M. di suolo”.

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22 Personaggio

Personaggio 11

Il ricercatore padovano. Polemico addio del padre fondatore dell’innovativo motore di ricerca “social”

Marchiori: “Volunia per me finisce qui” di Emanuele Masiero

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uando Massimo Marchiori, qualche mese fa, tenne a battesimo “Volunia”, tutti ebbero un piccolo flash: finalmente un progetto italiano che ci renderà famosi nel mondo. Ma le cose sono andate diversamente e Volunia, l’innovativo motore di ricerca digitale presentato nel febbraio scorso, ha perso il suo padre fondatore. Marchiori, informatico e docente dell’Università di Padova, noto nel settore per aver lavorato alla scoperta dell’algoritmo che sta alla base di Google, in una lunga lettera ha reso noto che non è più il direttore tecnico di Volunia. “Non sono più direttore tecnico – spiega Massimo Marchiori - Non dirò più una sola parola tecnica, non darò più un’idea, non contribuirò alla manutenzione ed al miglioramento né del codice che ho scritto, né degli algoritmi che ho dato al progetto, e non ne creerò mai più di nuovi”. Il professore, in sostanza, sottolinea che la direzione tecnica in questi mesi non ha avuto modo di realizzare in piena autonomia le proprie idee e che ora c’è qualcuno che vuole decidere tutto senza di lui. Un aspetto, quest’ultimo, di cui si dice esterrefatto. “Volunia nasce qualche anno fa, da una serie di mie idee che ho concretizzato in un progetto

strutturato e ambizioso – ha continuato l’ex direttore - Un progetto, a mio avviso, troppo bello per non essere realizzato; e dal potenziale enorme. Decisi così di mettermi in gioco, buttandomi anima e corpo in quest’avventura, anche a costo di enormi sacrifici personali. Io il numero uno della società. Perché ho accettato allora? Perché in tutta la mia vita finora, avevo sempre lavorato con persone che mettevano in prima piano passione, fiducia, onestà. E poi, perché mi sono lasciato convincere da una argomentazione tutt’ora vera: che il progetto non sopravviverebbe senza di me. Ho creato un team e l’ho guidato nella costruzione da zero del sistema, ho affrontato le difficoltà di una startup e cercato soluzioni a mano a mano che la complessità aumentava, sempre con la visione del progetto globale”. Rinunciando ad essere “il numero uno”, Marchiori ha preferito la direzione tecnica del progetto per poter operare in libertà. Una decisione che rispecchia la bontà del professore padovano, sopraffatto solo dalla burocrazia e dalla mentalità gretta degli investitori italiani. Le potenzialità di Volunia c’erano tutte. Quando fu presentato qualche mese fa, ci furono molte critiche su svariati aspetti del progetto. Ma chi si ricorda com’era Facebook nei suoi

Il docente universitario lascia la direzione tecnica del progetto, “non darò più un’idea né contributi” primi giorni di vita? Altro che Volunia! Tutte le “web application” di successo, hanno impiegato mesi, se non addirittura anni, prima di essere vagamente presentabili. Senza trascurare l’aspetto economico: è di questi giorni uno studio economico che dimostra come Mark Zuckerberg (il fondatore di “faccia libro”) se avesse operato in Italia, non avebbe ottenuto i risultati che ha avuto. Il motivo? Più della metà dei suoi inve-

stimenti se ne sarebbe andato in fumo per la pressione fiscale italiana. Insomma, quando finalmente un “genio” italiano si offre di lavorare in patria, nonostante tutte le difficoltà del caso, la comunità scientifica dello stivale gli da contro per invidia e gli investitori pensano solo al profitto immediato. Marchiori ormai, è assolutamente deciso a non contribuire più al progetto Volunia. Ma chi conosce il prof dell’Università di Padova sa benissimo quanto

è osannato dai suoi studenti per la sua disponibilità e la sua propensione al dialogo, sempre e comunque. Rottura definitiva quindi? “Penso di sì se la situazione dovesse restare così, perché è chiaro che rientrare a lavorare in una situazione del genere è molto difficile. Occorrerebbe una nuova gestione per il bene del progetto: a quel punto potrei rientrare”. Per il momento quindi, il creatore di Google, tornerà a dedicarsi ai suoi studenti.

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Cultura provinciale 25 13 Le proposte Dal cinema al teatro, il programma di appuntamenti fino a settembre

A Padova lunga estate di eventi

MUSEI CIVICI

All’Arena Romana i migliori film della stagione, con anteprime e serate speciali monografiche di Laura Organte

Il museo degli Eremitani

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Cambiano volto le sale egizie

on l’arrivo dell’estate i giardini cittadini e d’autore senza dimenticare le commedie tornano ad ospitare iniziative, rasse- ed il cinema italiano. Ancora una volta il progne, spettacoli e concerti che animano gramma estivo di “Arena Romana Estate” le serate estive sotto le stelle. Meta privile- si presenta come un contenitore culturale a giata di chi resta in città è ormai da qualche disposizione della città, in grado di soddisfare anno l’Arena Romana con la sua kermesse, le aspettative e le esigenze di tutti. Il Cinema all’aperto su grande scherche si riconferma come il più lungo ed articolato contenitore di eventi culturali della mo sarà come sempre grande protagonista città, con spettacoli teatrali, musicali e com’è in Arena. La selezione è accurata con un programma tutto da consuetudine, cinemaseguire: verranno tografici. Imperdibili e Il 20 luglio sale presentate le opere variagate saranno le pro- sul palcoscenico selezionate ai festival poste culturali, con un Natalino Balasso internazionali e preprogramma che si pro- con il suo nuovo miate alla notte degli trae fino a settembre, spettacolo Oscar, i titoli d’essai all’insegna della qualità, nella location “open air” del sito monumen- e le proposte d’autore, i grandi film della tale più suggestivo della città, l’Arena Roma- stagione, dalle commedie ai film d’azione na e nel riscoperto Teatro Giardino di Palazzo e di genere, fino alle ultimissime novità in Zuckermann. Una tradizione che si rinnova prima visione. Non mancheranno le serate grazie al lavoro dell’Ass. Promovies che ha speciali con anteprime, incontri con registi come sempre accuratamente selezionato e maratone con proiezioni non-stop dal trale migliori pellicole della stagione: dai film monto all’alba. Un’occasione per recuperare vincitori ai Festival, alle opere più ricercate tutti i titoli che durante i mesi invernali ci si è

EVENTI E MOSTRE

a cura di Laura Organte

STORIE DI JAZZ A VILLA BARBIERI Quarta edizione per la rassegna Storie di jazz - notti d’estate: tutti i giovedì sera fino al 26 luglio nel giardino estivo di Villa Barbieri, dal jazz alla musica soul, dal gospel alla bossa nova, dal tango argentino al flamenco, otto appuntamenti da non perdere con spettacoli di musica e danza ad ingresso gratuito. Storie di jazz propone un cartellone, curato dal direttore artistico Maurizio Camardi, con spettacoli che spaziano da un genere all’altro incontrando il gusto di ogni tipo di pubblico, portando nel locale padovano sia artisti internazionali sia giovani emergenti.

RASSEGNA “THE LAST TYCOON” Torna con l’estate un altro punto di riferimento per gli amanti del cinema: l’edizione 2012 della rassegna cinematografica estiva proposta dal circolo The Last Tycoon, evento dedicato agli appassionati del grande scehrmo più esigenti, che quest’anno avrà luogo nei giardini dell’Istituto Barbarigo. Il programma 2012, sempre essenzialmente d’essai, spazia con maggiore libertà ideativa, cercando di inquadrare la stagione cinematografica appena trascorsa secondo sguardi squisitamente cinefili. Numerosi e tutti di sicuro successo i titoli in cartellone.

ARTE CONTEMPORANEA Alla Galleria laRinascente, fino al 26 agosto, in esposizione “Città di Padova: presenze dell’arte contemporanea nel Triveneto”, una mostra che si propone di poter aprire un nuovo fronte dell’ arte contemporanea nel Veneto nel tentativo di far rinascere un percorso nuovo della Triveneta d’Arte che ha visto Padova protagonista dagli anni Venti. L’associazione Città di Padova in funzione della sua storicità, ha posto l’istanza e coinvolto la partecipazione degli artisti, trovando motivazione e consenso di adesione.

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Natalino Balasso sarà a Padova il 20 luglio lasciati sfuggire, in un’atmosfera suggestiva e unica. Tra le serate da non perdere l’omaggio alla splendida e indimenticabile Marilyn Monroe a cinquant’anni dalla sua scomparsa, in programma per il 5 agosto e, come ormai da tradizione, il 14 agosto torna la 17° Maratona Cinematografica di Ferragosto. Ma non c’è solo il cinema: venerdì 20 luglio ad animare la serata ci sarà uno dei comici più amati dai veneti – e non solo, Natalino balasso, in scena con “Stand Up Balasso”, uno spettacolo da stand up comedian americano anni ’70, senza fronzoli.

Il comico di Porto Tolle raccoglie in questo spettacolo pezzi, monologhi e tirate comiche dei suoi ultimi 10 anni sui palcoscenici di tutt’Italia: dallo spettacolo “Ercole in Polesine” (del 2004) con l’irresistibile lettura dell’«Odissea» , allo spettacolo “La tosa e lo storione” (del 2007), con il pezzo cult del ritorno sulla terra (in Polesine) di San Pietro e Cristo, e fino all’ormai celebre monologo scioglilingua sulla differenza tra i “sumeri semiti” e i “sumeri non semiti”, la risata è assicurata. Non c’è nessun filo conduttore, non c’è una storia, c’è tanta comicità, si tratta infatti di uno spettacolo “da ridere”.

uovo allestimento per le sale egizie dei Musei civici patavini: numerosi oggetti in precedenza conservati nei depositi sono ora esposti in vetrina, nuovi e aggiornati sono gli apparati didascalici e i pannelli esplicativi. Ma la vera novità è l’apparato multimediale dedicato alla figura di Giovanni Battista Belzoni, famoso cittadino padovano, cui si devono le più importanti scoperte nelle terre d’Egitto, allestito grazie al contiributo del Lions Club. Attraverso un monitor touch-screen, è possibile al visitatore addentrarsi nei segreti delle esplorazioni di Belzoni in Egitto e in Nubia, un mondo che all’inizio dell’Ottocento era ancora in gran parte sconosciuto agli Europei. Inoltre, è possibile leggere i carteggi di Belzoni con la sua famiglia e con le autorità, anche padovane, e scorrere le pagine del Narrative, opera da lui scritta e pubblicata nel 1820 a Londra, e sfogliarne i disegni che la corredavano. L.O.

L’iniziativa. L’obiettivo è far rinascere uno dei simboli della città medievale

Castello Carrarese di Padova “luogo del cuore” da salvare C

inquantamila firme per salvare il Castello Carrarese: Padova chiama a raccolta i suoi cittadini per far rinascere uno dei simboli della Padova medievale, attraverso l’ormai celebre iniziativa del Fai - Fondo Ambiente Italiano, “I Luoghi del cuore”. Nell’ambito del censimento nazionale promosso ogni anno per segnalare un luogo unico a cui si tiene particolarmente, che si vuole vedere protetto e tutelato per sempre, Fai-Delegazione di Padova e l’Assessorato alla Cultura hanno ritenuto di attivare una grande raccolta firme per un bene fortemente evocativo e simbolico ed espressivo dell’identità più profonda della nostra città come il Castello Carrarese. Fatta costruire nel 1374 dal principe di Padova Francesco settimo dei Carrara, la struttura difensiva perse il suo valore strategico durante il dominio della Repubblica di Venezia, e fu impiegata, nelle epoche successive, per diversi usi (osservatorio astronomico, prigione, ecc.). In particolare il Castello ha avuto funzione di prigione fino al secondo dopoguerra e tuttora l’Amministrazione carceraria padovana ha alcuni uffici in piazza Castello. Attualmente si trova in fase di risanamento, sia della struttura esterna che degli

L’imponente complesso del Castello Carrarese in centro città affreschi interni: l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dal Fai di Padova congiuntamente all’assessorato alla cultura è proprio quello di riuscire ad ottenere un finanziamento per il restauro degli affreschi della Sala del Velario, un’importante tassello dell’intervento complessivo di recupero della struttura. Per raggiungere i primi posti della classifica e ottenere un finanziamento cospicuo da Banca Intesa San Paolo – partnership Fai nell’iniziativa – si dovranno però racco-

gliere almeno 50-60mila firme. L’appello, dunque, è quello di dare il proprio contributo seguendo le istruzioni che vengono fornite dal sito www.iluoghidelcuore.it. Un passo verso il riappropriarsi della città di uno dei suoi luoghi simbolo, che potrà diventare, una volta terminati i lavori di restauro, un’importante polo culturale cittadino attraverso una serie di progetti ed iniziative pensate per far vivere nuovamenL.O. te i suoi spazi dai padovani.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio” di Nicola Stievano

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l Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagina dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’eretico” di rito maroniano. Per molti è la fine di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfidante, l’ex sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, conferma che è finita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Veneto la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfitte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza andare da soli”. istituzionale, anche per non compromettere mosse fuBitonci non può fare a meno di osservare che “ha ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di promette “meno slogan, meno un mese per preparare la sua canproclami e più lavoro sul territorio. “Dobbiamo essere didatura, io solo una settimana. Oa E’ da qui che dobbiamo ripartire: un po’ meno romani, continuerò a lavorare alla mia idea dobbiamo essere un pò meno ro- visto che dalla di Lega, fortemente autonomista, mani, visto che dal governo abbia- capitale arrivano che rivendichi la sua specificità, mo preso solo fregature, e ripartire solo fregature” all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbiadalla nostra gente e dalla nostra mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e terra”. Quanto alla segreteria nazionale della Lega la che merita maggiore riconoscimento”. Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti figura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata hanno la giusta dose di buon senso per capire che le la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo storia, una squadra di burocrati strapagati. Difficile, a poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel- cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è normale nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo segretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfida per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che definisce una “vittoria amara”. “Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Considerando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata costruita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bossiano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

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rima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene posizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili. Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta. “L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe agganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario. Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipitone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifici di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquistato per i figli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”. “Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si rivela infine per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

Antonino Pipitone


Il Veneto in primo piano 27 7 La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle di Alessandro Abbadir

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n Veneto esplode il fenomeno del Movimento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefinisce il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regione dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Venezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abitanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

PRIMI ATTI

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio- e cioè a poco più del 43 % che aveva preso ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del al primo turno. La scossa che ha colpito Mira Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è % dei consensi pensava di avere vita facile epocale. Qui il centrosinistra ha sempre governato dal dopoguerra e vincere agevolmente in poi con il Pci prima e al secondo turno contro ”Un fatto un giovane come Alvise epocale, i cittadini il Pds, Ds, Pd dopo. La Maniero, 26 anni stu- scaricano i partiti giunta è stata presentata prima del voto dallo dente universitario del e votano stesso Beppe Grillo e Movimento 5 Stelle, che se stessi” dal sindaco Alvise Mapartiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com- niero e in consiglio comunale con il Movimenpletamente ribaltate dal vento antipartitico e to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricamanti casta che spira forte nel Triveneto. Ma- bio generazionale sono comparsi ragazzi di niero al secondo turno è arrivato al 52,2% 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffio, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espressione dei partiti – ha detto il comico genovese – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofinanziati e hanno votato se stessi”.

CONSIGLI ON LINE, TAGLI E TASSE

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onsigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le caratteristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fin da subito ostacoli reali legati a difficoltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle difficoltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori. A.A.

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28 8 Il Veneto in primo piano L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo di Ornella Jovane

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l terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame sismico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pensare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così. “Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terremoti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico. Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente? “In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terremoti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari. Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verificati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del resto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una strumentazione e le conoscenze idonee a calcolare l’effettiva dimensione dei terremoti. Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli. Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che interessano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo. E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la sequenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi. E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”. Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

Il professor Giulio Di Toro terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete? “Il nostro territorio è sismico e il terremoto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”. E’ possibile prevedere i terremoti? “Nonostante le conoscenze sulla fisica dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti. Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella probabilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifica è di tipo probabilistico. E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore delle ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

Il trauma della terra che manca sotto i piedi

LE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

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l terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle persone, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un rassicurante equilibrio. “Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con Lino Busato violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”. La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fisico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”. “La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi flash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’esperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”. La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una situazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifica lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”. Eppure, nonostante le difficoltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”. C’è infine l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazioni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo. “Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifica con chi soffre e si finisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene O.J. fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.


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Intervista a Maurizio Ebano Direttore dell’associazione “Artigianato Padovano”

L’artigianato al tempo della crisi Se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fiume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente

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a crisi. Quando è arrivata non l’aspettava nessuno e ora che c’è si fa fatica ad immaginare quando possa andare via. Sono troppi, infatti, i punti fragili dell’economia che non consentono aspettative positive a riguardo del futuro. In questi mesi la colpa dell’attuale stato di “empasse” è stata spalmata su un lungo elenco di colpevoli: dalla politica, incapace di fornire al Paese infrastrutture aggiornate ai tempi e una burocrazia diversa da quella bizantineggiante in cui ci troviamo impelagati oggi, alle banche, diventate improvvisamente di “manica stretta” dopo anni passati a dispensare “derivati”, crediti e rateizzazioni. Gli strali non hanno risparmiato l’Europa, e la sua fragilità politica, e sotto accusa è finito anche l’Euro. Sopra il direttore dell’associazione Maurizio Ebano Insomma se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fiume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario invece imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente. Un cambio di direzione che sarebbe legittimo attendersi dalle Pmi, (piccole e medie imprese), e dal mondo dell’artigianato visto che le redini dell’economia veneta, e soprattutto padovana, è da sempre nelle loro mani e loro sono anche coloro che di questa crisi patiscono le fitte più forti. “Una delle strade nuove – spiega il direttore dell’associazione “Artigianato Padova- consociati erogando prestazioni per quanto nel padovano all’interno del quale possa trovano”, Maurizio Ebano – non può che essere riguarda i servizi tributari, amministrativi, di re posto un asilo nido, una materna corredata quella di migliorare ulteriormente la qualità consulenza del lavoro, legali, previdenziali e del servizio di doposcuola. Ma per tornare alla delle nostre produzioni, in modo da met- assistenziali, sindacali ma recentemente si è crisi economica, con la quale avevamo iniziato terci al riparo dalla concorrenza di chi si sta resa anche protagonista per dei progetti rivolti l’intervista al direttore Ebano, eravamo rimaarricchendo di valore culturale e professionale al risparmio energetico e all’offerta educativa sti al “Cambio di mentalita”. “Come detto in copiandoci. Chi produce, inoltre, deve saper per i più giovani. precedenza – prosegue il Direttore – è nefar fruttare ogni possibilità di risparmio orgaNel primo caso si tratta del “Progetto cessario intervenire su ciò che si realizza. Un nizzativo aziendale e di energia” condotto in tempo i piccoli artigiani erano alle dipendenze accesso al credito propo- “Oggi dovrebbe sinergia con il “Patto dei grandi gruppi e producevano in funzione nendosi diversamente essere l’artigiano dei sindaci”, ossia con alle commesse che ricevevano. Oggi dovrebbe nei confronti delle ban- a capire ciò i primi cittadini che essere l’artigiano a capire ciò che serve sul che. In più serve anche che serve hanno aderito all’ini- mercato o al più cercare quel mercato nel quauna consapevolezza sul mercato” ziativa promossa dalla le il suo prodotto possa trovare più favorevole maggiore per la tutela Comunità europea per il collocazione. Ciò implica una formazione ed è del territorio, costruire oltre è superfluo. taglio entro il 2020 delle emissioni di gas da per questo che come associazione seguiamo Occorre costruire ciò che serve veramen- effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli anche il progetto per una scuola di artigianato te”. I progetti che l’associazione “Artigianato del 1990, l’incremento dell’uso di energie artistico. E’ necessario collegare il “sapere al Padovano” sta portando avanti, infatti, riassu- rinnovabili (eolica, solare, biomassa) sino a saper fare” e soprattutto aumentare il numero mono quanto esposto dal suo Direttore, segno raggiungere il 20% della produzione totale di di quegli artigiani che possono tornare a svolche non si tratta di iniziative sporadiche ma di energia (il livello attuale è pari all’8.5%) e la gere lavori molto remunerativi: immaginiamo una proposta sistemica che poggia su una pre- diminuzione del 20% dei consumi di energia i restauratori dei mobili antichi ad esempio, cisa filosofia. Certo, la principale funzione che rispetto a quelli previsti grazie ad una migliore non ce ne sono più! Sarebbe inoltre imporl’associazione svolge si concretizza con l’assi- efficienza energetica. Nel secondo caso invece tante migliorare, sempre dal punto di vista stenza sindacale e nell’assistenza dei propri si tratta del progetto per un centro polivalente della formazione, il rapporto scuola-impresa.

I settori del tessile, del mobile e metalmec- die Imprese Artigiane e Commerciali, mentre canico non sono morti. Serve però un rilancio la Regione Veneto opta a finanziare Veneto per quanto riguarda le tipologie dei prodotti Sviluppo e si dimentica dell’importanza dei da produrre”. Ma oggi più che altro si parla di Consorzi Fidi come tutela e garanzia per le problemi di liquidità, le banche non concedo- Piccole e Medie Imprese Artigiane e Commerno credito alle aziende. “Infatti, è importante ciali nei confronti delle Banche. Voglio ricordanon affidarsi totalmente alle banche. Loro re l’importanza che hanno avuto in questi 40 sono state le principali responsabili dell’attua- anni i Consorzi Fidi mutualistici a difesa delle le situazione e dunque Aziende nei confronti è il caso di non ripetere “Sarebbe delle Banche”. Anche gli errori del passato. Ri- importante l’aspetto dei pagamenti tengo che chi oggi vuole migliorare ha la sua importanza, aprire bottega lo debba il rapporto sono molte le aziende fare con risorse proprie scuola-impresa” che aspettano pagae lo stesso debba essere menti dagli enti per fatto per i progetti a breve periodo. Il ricorso lavori già svolti da tempo, però i bilanci degli alle banche, tutt’al più, dovrebbe avvenire per enti a loro volta sono ingessati dal patto di investimenti a lungo termine. C’è poi l’aspetto stabilità. “Ma non è l’unico esempio anche tra delle agenzie di sviluppo che possono concor- impresa appaltante e fornitrice serve più chiare nel finanziamento di alcuni progetti o alla rezza. I pagamenti non possono andare oltre i certificazione del credito. In questo caso però, 30 giorni. Per uscire da questa crisi serve una mi duole dirlo ma è la verità, troppo poco si nuova mentalità e mettere in moto realtà più investe nelle piccole aziende. Poniamo l’e- solide, più organizzate e più consapevoli del sempio di Veneto Sviluppo: finanzia le solite proprio potenziale. Ognuno deve fare la sua Grandi Imprese e non finanzia le Piccole e Me- parte, gli artigiani la faranno senz’altro”.


10 Intorno a noi

Intorno a noi 31

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi di Nicola Stievano

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Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

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la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostrazione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contattare di persona la struttura scelta e verificare con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, proprio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non mancano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

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In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

Parro cc

F

ino a pochi anni fa era quasi un’utopia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare un periodo di vacanza con gli amici a quattro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affitto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane significava dribblare una serie infinita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere difficoltà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani. Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone finora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un tratto di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ovviamente a condizioni ben precise, affinché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stando alle reazioni dei clienti l’iniziativa funziona, basta solamente rispettare le regole fissate dai gestori affinché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fisiologici ed essere pronti ad intervenire tempestivamente. In acqua possono entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

Parrocchia San Pietro Viminario

Regione Veneto

Rassegna Cineteatrale

Provincia di Padova

Luglio 2012

presso Chiostro Parrocchia S. Pietro Apostolo

SAN PIETRO VIMINARIO (PD)

a n g e s s a R

e l a r t T ea con la Compagnia Teatrale

FAC-SIMILE

FAC-SIMILE

Domenica 8 luglio ore 21.00 TRE PORCELLINI X DUE LUPI Spettacolo per bambini Adattamento di Sergio Baraldo - Regia di Andrea Bellucco

Compagnia teatrale “VENGO ANCH'IO” di Tribano

Sabato 14 luglio ore 21.00 LA BUONA MADRE di Carlo Goldoni Regia Gabriele Brugnolo Compagnia teatrale “ARLECCHINO” di Padova

Sabato 21 luglio ore 21.00 VITTORIA AGANOOR

Rassegna

Cinema Giovedì 12 luglio ore 21.15 REAL STEEL Genere: Animazione/Commedia Regia: Shawn Levy

Mercoledì 18 luglio ore 21.15 PIRATI!

BRIGANTI DA STRAPAZZO Genere: Animazione Regia: Peter Lord-Jeff Newitt

Una leggenda dall'Oriente alla Belle Epoque

TeatrOrtaet RETE TEATRO IN CORTE

Sabato 28 luglio ore 21.00 IL MATRIMONIO ÈRegiaSOLTANTO L'INIZIO... Alessandra Gelsetti

Venerdì 27 luglio ore 21.15 SHERLOCK HOLMES GIOCO DI OMBRE Genere: Azione/Avventura Regia: Guy Ritchie

Atti unici di Fabio Bertarelli e Aldo Cirri

INTERI: € 5,00 / RIDOTTI: € 3,00 Bambini fino a 12 anni: ingresso gratuito In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno in PALESTRA COMUNALE

INGRESSO:

INGRESSO GRATUITO

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, veneziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto facciamo volentieri anche a casa”.

NEWS A Martellago

LA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

S

i chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fine maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info centrotrigonos@virgilio.it A.A.


32 12 Cultura veneta Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano di Alain Chivilò

K

etra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi richiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografico e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua firma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva. Cosa rappresenta per lei il fetish? “Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Inizialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fili per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”. Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani? “Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estroflessioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

A matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introflessioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”. Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti? “Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografiche cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento figurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità. Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo figurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

P

arlare in piena estate di un evento che si svolge a settembre può dar modo di pensare al famoso motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta finendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 settembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva finale: “SmartCitySmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si colorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, figuratamente contenitori di rifiuti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifiutare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i trasporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito. Al.Ch.

La giovane artista e alcune delle sue opere prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

lla Peggy Guggenheim di Venezia fino al 16 settembre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Seliger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La matrice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far riflettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mainardi. Al.Ch.

Appuntamenti

Terre del Canova e della Duse

S

tiamo vivendo un periodo di completa trasformazione, in cui tutto è in evoluzione e le certezze di un tempo vengono quotidianamente messe alla prova. Partendo da questa constatazione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per riflettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fil rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, terre del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio riflettendo attorno a “Il cambiamento, antica sfida per l’umanità” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di approfondimento anche dal punto di vista scientifico, musicale, medico, filosofico, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e direttore d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’Associazione AriaNova, l’astrofisico Massimo Ramella; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibizioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fine estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabili di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifiche. In Friuli Venezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di prima grandezza”. V.M.B.


Music Company

Associazione di Promozione Sociale Ricreativa Culturale Cell. +39 333 6506899 - musicompany2012@gmail.com P. IVA 01441290291

Cultura veneta 33 13 con la collaborazione del Comune di Cavarzere Assessorato allo sport e al tempo libero

Music Company

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fino al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

Festival Beer L

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle officine” e a “mordere gli errori sociali” di Alain Chivilò

C

LA MARCA DI VALORE

a Fondazione Benetton Studi e Ricerche dal 2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vorremmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla condivisione tra chi indica e chi usufruisce della lista finale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifico Marconi di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratificazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane APERTURA AL PUBBLICO 12.00 diverse, innestando di conseguenzaORE questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luoghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fin qui PRESIEDERÀ svolto. Al.Ch.

LUGLIO 2012

C. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)

on l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografare pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester- di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro sono i luoghi in cui fiorai, carbonai, venditori di Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel- caldarroste, suonatori, impiraresse (infilatrici le chiese, negli ospedali, nelle officine” e a di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo APERTURA PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 il loro lavoro. Un’altra esposizios’inserisce la mostra “Nobiltà delAL Lavoro. Arti testimoniano e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” ne a corredo della principale, presso la casa VENICE’S al Museo Nazionale di Villa Pisani RING a Stra, fino del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri al 4 novembre. Settanta opere provenienti da nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo collezioni private e da musei, fondazioni princi- veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha ORE 19,00 palmente del Veneto inquadrano il mondo del scattato usi e costumi di una Venezia ormai LOVERDRIVE lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, scomparsa. Una trentina di fotografie illustraBosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar- no un reportage dell’epoca.

VENERDÌ

SABATO

DOMENICA

13 14 15 SPETTACOLO DI DANZA ORIENTALE

ORE 20,00 DEPTFORD SOUND TRIBUTE BAND DIRE STRAITS

ORE 22.00

con LAURA ANDREOTTI

AUGUSTO DAY

GIORNATA IN MEMORIA DI AUGUSTO E DANTE LA MANIFESTAZIONE

ROSANNA FANTUZZI

ORE 22.00

VELVET DRESS THE GIFT ELISA TRIBUTE BAND U2 TRIBUTE BAND

www.augustoperlavita.it OSPITE DELL’EVENTO

SALVATORE RANIERI

IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

ORE 17.30 SEGNALI CAOTICI ORE 18.30 MERCANTI E SERVI ORE 19.30 ORADARIA ORE 21.00 AIRONI NERI & STATUS SYMBOL

TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO - INFO: andrea 333.6506899 Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita” DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)


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RUBRICHE Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico di un centro sportivo

Marco Canova QUANDO ERO RAGAZZINO, C’ERA UNO SLOGAN DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY CHE DICEVA: “RUGBY, UNO SPORT PER TUTTI!” EBBENE, OGGI DOPO 30 ANNI, POSSO SOSTENERE AD ALTA VOCE PER ESPERIENZA VISSUTA PERSONALMENTE CHE QUELLO SLOGAN È ANCORA ATTUALE ED È AZZECCATISSIMO.

I

l rugby non è quello sport violento e da superman che molti non addetti ai lavori pensano, ma è uno sport in primis altamente educativo per i bambini, dove disciplina, rispetto, forza, coraggio, lealtà, educazione, altruismo e spirito di scquadra e rispetto delle regole e dell’avversario sono la parola d’ordine, dove sia il ragazzino esile ma veloce, quello robusto e lento, quello alto e quello furbo possono tutti giocare allo sport più bello del mondo e soprattutto più completo in quanto a rugby si gioca con le mani e con i piedi, si corre e si salta, si usa la forza, insomma si usa tutto il corpo e tutti i movimenti possibili. Ma perche è uno sport per tutti? Tralasciando le regole ed i tecnicismi e ribadendo quanto sopra detto circa il fisico che bisogna avere per giocare a rugby (bisogna avere solo voglia di fare sport e di sacrificarsi e divertirsi), oggi il rugby si è sviluppato non solo a di sport praticato ma anche a livello dei Media e del numero di praticanti è fortemente aumentato, così come chi lo segue da semplice appassionato o spettatore . Ma quanti tipi di rugby esistono? IL Rugby è uno, poi ci sono delle varianti che possono far avvicinare al rugby tutti. Un elenco di varianti e sottospeci del RUGBY: MINI RUGBY (rivolto ai bambini dai 5 ai 14 anni, maschi e femmine; si è appena concluso a maggio a Treviso il Torneo Topolino dove hanno partecipato oltre 3000 bambini e bambine dai 5 ai 14 anni provenienti da tutta Italia e da molte nazioni europee, che tra una partita e l’altra socializzavano tra di loro dopo aver lottato in campo, giocavano scherzavano si rispettavano dimostrando dentro e fuori del campo un’educazione allo sport incredibile). - rugby giovanile (dai 15 ai 18 anni) - rugby seniores (la prima squadra, il rugby degli adulti, il 6 nazioni, la nazionale) - rugby a 7 (dove la velocità gioca un ruolo fondamentale) - beach rugby (il rugby estivo nelle spiagge) - rugby femminile (dai 15 anni, le femmine non giocano più assieme ai ragazzini, mentre dai 6 ai 13 anni , ragazzi e ragazze, bambini e bambine giocano assieme) - il touch rugby (un rugby senza i placcaggi adatto a chi vuole avvicinarsi a questo splendido sport senza prendere colpi duri), classico sport praticato da ex rugbysti ma anche da semplici appassionati, - il rugby soft- hold (ovvero, il rugby giocato da chi ha piu di 40 anni e non può più giocare ufficialmente a rugby ma vuole continuare a giocare veramente ed attivamente a

RUGBY: UNO SPORT PER TUTTE LE ETA’, PER TUTTI I FISICI, PER TUTTI

questo meraviglioso sport) - il rugby a 13 (rugby con alcune regole diverse che in Italia sta sempre prendendo più piede) - Il rugby è uno sport di squadra diffuso, nelle sue varianti, in buona parte del mondo: nel Regno Unito e negli Stati dell’ex impero britannico (Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Papua Nuova Guinea, Sudafrica e USA), nonché in Francia, Italia, Russia, Argentina, Romania e in costante aumento di popolarità in Georgia, Giappone, India, Marocco, Kenya, Namibia e in diverse altre nazioni di Oceania e Asia. Il gioco del rugby è diviso, essenzialmente, in tre grandi codici regolamentari: il rugby a 15, quello più diffuso, il rugby a 13 e rugby a 7 gestiti da 2 federazioni e organismi internazionali diversi e in nessun modo collegati fra loro: le varianti a 15 e a 7 dipendono dalla stessa federazione internazionale, l’International rugby board (IRB), mentre la variante a 13 dipende dalla rugby league International federation (Rlif). È definito come uno sport di combattimento e di situazione. È uno sport di contatto e combattimento perché il confronto fisico tra i giocatori è una costante del gioco. Il rugby è anche definito sport di situazione perché nella sua evoluzione sta diventando sempre più importante la capacità di comprendere il contesto momentaneo (momento tattico) in cui ogni fase della partita si sviluppa concretamente. La stessa definizione dei ruoli, effettiva nelle fasi di ripartenza da situazione statica, appare, nel rugby moderno, riduttiva rispetto alla necessità, per ogni giocatore, di adattarsi a qualsiasi posizione in campo e a qualsiasi fase di gioco.

Storia La leggenda attribuisce a William Webb Ellis, uno studente della scuola di Rugby, l’invenzione dell’omonimo gioco: nel 1823, in occasione di una partita di football (calcio) giocato con regole ancora non standardizzate, William Webb Ellis raccolse la palla con le mani e iniziò a correre verso la linea di fondo campo avversaria per poi schiacciarla oltre la linea di fondo campo urlando: “Meta!”. questo gesto stupì ed incuriosì molte persone, che iniziarono a praticare questo “sport”. in onore di William Webb Ellis è tutt’ora presente una statua di bronzo davanti alla scuola dove è stato “inventato” il grande sport del rugby. Nel 1871 venne fondato il proprio organismo ufficiale, la Rugby Football Union. Maggiori tornei Rugby a 15 • Il Sei Nazioni (ex 5 nazioni e prima ancora 4 nazioni): torneo riservato alle nazionali delle sei federazioni europee principali (Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia); • European Challenge Cup ed heineken cup ; • English Premiership: campionato nazionale inglese; • Top 14: campionato nazionale francese; • Celtic League (Pro 12): campionato internazionale riservato a club e selezioni di Galles, Irlanda, Italia e Scozia; • Campionato di Eccellenza di rugby a 15: campionato nazionale italiano • Super Rugby o tri nation : campionato cui partecipano selezioni regionali di Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa; • Torneo delle Sei Nazioni: torneo annuale fra le nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia; • Coppa del Mondo: campionato mondiale per nazionali con cadenza quadriennale (l’ultimo si è svolto in Nuova

Zelanda nel 2011 con la vittoria della squadra di casa). Rugby a 13 • Super League: massimo campionato europeo per club; • National Rugby League Premiership: campionato riservato a club australiani e neozelandesi; • World Club Challenge: incontro annuale fra i club campioni della Super League e dell’NRL Premership; • Four Nations: torneo annuale cui partecipano le nazionali di Australia, Inghilterra, Nuova Zelanda e, a rotazione, un’europea e una del Sud Pacifico; • State of Origin: serie annuale di tre incontri fra le selezioni australiane del Nuovo Galles del Sud e del Queensland; • Coppa del Mondo: campionato mondiale per nazionali con cadenza quadriennale. Rugby a 7 • IRB Sevens World Series; • Giochi del Commonwealth; • Melrose Sevens; • Coppa del Mondo. e da noi? Beh, il Veneto era ed è ancora oggi terra di rugbysti e di gloriose società e proprio quest’anno ad Este ricorre il 40ennale della nasciata del rugby; infatti nel 1972 nasceva il Rugby e Deste ed alcuni dei suoi giocatori di allora hanno organizzato delle celebrazioni, mostre fotografiche, partite rievocative e tornei, durante i quali tutti i vecchi giocatori o semplici appassionati hanno potuto conoscere da vicino questo sport e la sua storia locale. Este e Monselice rappresentano nella bassa padovana il rugby da oltre 30 anni. LA VERA DEFINIZIONE del gioco del rugby sta in una celebre frase di un fortissimo rugbysta: il rugby è un gioco “ giocato con un pallone ovale “, dove bisogna correre avanti e passare la palla indietro, dove si può spingere, lottare, scattare e placcare, rispettando le regole e senza mai discutere le decisioni dell’arbitro, uno sport di squadra dove il più forte aiuta il più debole, un gioco dove alla fine della partita si festeggia e si ride tutti assieme, dove il tuo amico è dietro che ti aiuta ed il tuo nemico è li davanti pronto a fermarti con ogni mezzo e con tutta la forza che ha. Questa semplice definizione racchiude tutto lo spirito del rugby.

RUGBY, UNO SPORT PER TUTTI E PER TUTTE LE ETA’. BUON SPORT A TUTTI! anzi, BUON RUGBY A TUTTI.

info: >canovasport@alice.it < >www.canovasport.it<


36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO ALCUNE DISPUTE VI RENDONO AGGRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · S ALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PROPRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORO

DAL 21/04 AL 20/05

F

A S C I N O

L’EROS

È L’ELEMENTO CHE VI INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRONTATE · S ALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AUDACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALIANDO CHIUNQUE · S ALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRO DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON ATTENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO GRANDI

OCCASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RIUSCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · S ALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ESERCIZI DI FITNESS

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO NON

ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENETEVI AI FATTI E SARETE SORPRESI DEI RISULTATI · S ALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIAMENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEGGERA

Oroscopo PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO ARRIVA LA LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOGNARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · S ALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO PREFERITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · S ALUTE I PIÙ CORAGGIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ESTETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUENTARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · S ALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUALCHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE FASCINO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO LA VITA IN COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STACCARVI! · S ALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE · SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNOVEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO CERTI RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · S ALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI


Messaggio pubbliredazionale

BEACH&ART l’estate all’alexander museum palace hotel A Pesaro torna la vacanza tra ombrelloni e grandi eventi culturali. Si alloggia nell’Art Hotel dove il mare decora pareti e porte delle stanze

Tra mare, cinema, musica, arte sta per cominciare l’estate 2012 di Pesaro, affascinante città del litorale marchigiano, che anche quest’anno inanella una nutrita serie di eventi di prim’ordine, tra cui spiccano il la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (25 giugno - 2 luglio), il notissimo Rossini Opera Festival (10- 23 agosto). E proprio interpretandone l’anima più autentica, l’Alexander Museum Palace Hotel (noto Art Hotel, annoverato fra le opere d’arte della Biennale di Venezia, sponsor dei maggiori eventi pesaresi) propone soggiorni Beach&Art, ritempranti e tonificanti sia per il corpo che per lo spirito, che permettono di abbinare arte e cultura alla tradizionale vacanza al mare, e di godere a pieno lo spirito cosmopolita che anima i grandi eventi pesaresi. Beach&Art, dunque, godendo della lunga spiaggia di finissima arena su cui si affaccia l’Hotel, delle preziose opere d’arte che contiene e delle rassegne d’arte che, ogni 15 giorni, ruotano nei suoi spazi espositivi. In occasione dei grandi eventi Pacchetti con programmi particolari sono proposti in occasione Quando il mare è anche…in camera Non solo. Gli ospiti hanno la possibilità di dormire fra sculture di sirene e animali marini, o tra enormi conchiglie multicolori. Oppure possono inseguire il sogno del calamaro gigante, immersi nel blu profondo di pareti, pavimento e soffitto; o ancora riposare in una suite tutta marinara, Luci del mare, con mobili liberty e quadri di Oscar Piattella fatti di sabbia e fossili, materiali naturali e antichi, autentici elementi della natura; o tuffarsi allegramente, come nella stanza firmata da Regina Stechow, in un mondo di fantasia tra uomini che nuotano con pinne e maschera. Infatti molte delle 63 stanze - decorate da 75 artisti - hanno come tema il mare. Lo stesso tema è ripreso anche

sulle porte, che anticipano lo stile degli interni e conferiscono ai corridoi un effetto museo: le si può scorrere virtualmente sul sito www.alexandermuseum.it e scegliere la camera preferita. Il mare entra prepotente anche nella living room, con le spumeggianti onde create da Davide Dall’Osso, che incorniciano la vista sul mare, ed è un panorama incomparabile da godere a 180 gradi dalla grande terrazza che occupa l’ultimo piano dell’hotel, ombreggiata da un gazebo, dove gli ospiti fanno colazione o, la sera, gustano dolci in abbinamento a selezionati vini e pregiati liquori. Beach&Art _ Pacchetti weekend e settimanali In maggio e giugno: Weekend a partire da 129€ a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 450€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). In luglio: Weekend a partire 160 € a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 560€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). Dedicato all’Educazione il PREMIO D’ARTE RAFFAELLO 2012 Si può esprimere l’educazione con un’opera d’arte? Certamente sì! Ne è convinto Alessandro Marcucci Pinoli, proprietario dell’ Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, che ha dedicato proprio all’Educazione il PREMIO RAFFAELLO 2012, invitando gli artisti ad esprimere la loro creatività attorno a questo tema. “Educazione in tutte le sue forme – spiega - Dall’educazione civica a quella artistica, dalle più sofisticate forme di bon ton al loro opposto, la maleducazione, l’ineducazione e l’inciviltà pura. In una realtà quale è quella attuale in cui regnano maleducazione e volgarità, si sente la necessità di ritrovare il senso della misura, i comportamenti realmente (e non formalmente) educati, il piacere di conversare civilmente, la vera eleganza che non è il lusso ma è determinata dal senso del gusto e del bello.” Cinque le sezioni in cui è articolato il Premio: Scultura, Pittura, Fotografia, Poesia, Racconti brevi o Pièces teatrali. Le premiazioni si terranno nel primo weekend di luglio. Il fine settimana dal 6 all’8 sarà tutto dedicato al binomio Arte&Educazione, con esposizione delle opere in concorso, premiazione dei vincitori di ciascuna sezione, performance. I vincitori saranno ospiti, mentre a tutti gli artisti partecipanti sarà riservato un pacchetto soggiorno a prezzo particolare.

Alexander Museum

Palace Hotel E’ l’unico albergo italiano nella classifica Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa ed è stato inserito fra le Opere d’arte non trasportabili della Biennale 2011. Una “performance permanente”, come ama definirlo il suo proprietario - il Conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso. Nove piani di arte contemporanea, 63 camere firmate da 75 artisti diversi e le parti comuni decorate da altri 25, per un totale di 100 fra pittori e scultori. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sé stante, realizzata con diversi materiali (dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al découpage). Ad essere decorate non sono solo le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte, che anticipano lo stile delle stanze, conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Davanti all’hotel spicca una stele di Enzo Cucchi di 16 metri e al suo interno si trova una grande collezione di sculture e quadri dei principali protagonisti dell’arte contemporanea, quali Sandro Chia, Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Primo Formenti, Arnaldo Pomodoro, Nanni Valentini, Simon Benetton, Mauro Brattini, Gino Marotta, Loreno Sguanci.

Informazioni Alexander Museum Palace Hotel Viale Trieste 20, Pesaro tel 0721 34.441 e mail: alexander@viphotels.it www.alexandermuseum.it


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