La Piazza della Bassapadovana - 2012ott n132

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della Bassa Padovana

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 132 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

Sanità, il caso Protesi all’anca allerta nella Bassa Padovana pag.

Este, novità Telecamere alla stazione degli autobus

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www.lapiazzaweb.it

L’anniversario Festa all’Irea Morini Pedrina per i 40 anni

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EDITORIALE

Nuovo Veneto firmato Monti

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

bonus alle aziende che assumono

Una “dote economica” per le aziende che intendono assumere personale. E’ questo il succo del lungimirante progetto avviato dal Comune di Megliadino San Vitale, che assume un significato ancora più forte nel momento forse di massima acutezza della crisi economica che sta colpendo l´Italia. pag. 13

montagnana: politica, è tempo di primarie

C’è fermento nel mondo politico nazionale e anche a Montagnana le fazioni non stanno con le mani in mano. L’avvicinamento alle primarie del Pd e la piccola rivoluzione nel Pdl stanno fermentando anche nei circoli politici montagnanesi. In casa Pd c’è molta attesa per la scelta del candidato. pag. 14

di Nicola Stievano

P

Treni “fantasma” pendolari in rivolta

Disagi quotidiani nella Bassa, da Monselice a Montagnana, tra cancellazioni e folla

U

n calvario. Sempre e comunque un calvario. E’ questa la triste storia dei pendolari che ogni giorno prendono il treno da Este, Monselice e Cittadella per recarsi a Padova o Venezia. Negli ultimi mesi, la situazione sembra addirittura peggiorata, forse complice la crisi che riduce i bilanci delle società. Ma la cosa veramente fastidiosa, è l’incidenza dei disagi proprio negli orari di punta, quando i pendolari affollano le stazioni. E’ il caso dei convogli che partono da Monselice alle 7.13 e alle 7.39. Due

treni che nei giorni scorsi sono stati quasi costantemente cancellati, sostituiti da convogli cortissimi improvvisati, con i pendolari dirottati in autobus in puntuale ritardo. “E’ una situazione ridicola e insostenibile - hanno commentato i pendolari infuriati - Nel 2012 situazioni simili non dovrebbero essere neanche lontanamente immaginabili. E’ una situazione vergognosa che non può risolversi con qualche autocorsa sostitutiva. I pendolari, sono stanchi e prima o poi non saranno più disposti a sopportare una situa-

zione di disagio tale”. “Su quanto successo a Monselice presenterò un’interrogazione in Consiglio Regionale alla Giunta Zaia – ha commentato Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd - Ricordiamo che la Regione Veneto è in assoluto la regione in Italia che ha ridotto maggiormente i fondi e gli investimenti destinati a questo settore motivo per cui, nel prossimo assestamento di bilancio, chiederemo alla Giunta di intervenire”. pag. 8

oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, decine di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, concitati, giorni che hanno preceduto il decreto sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Zanonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto mettendo in subbuglio decine di sindaci e costringendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3

L’Intervento Non toccate l’Imu

di Giuseppe Bortolussi*

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I

n Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere. *Segretario CGIA di Mestre

continua a pag.

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