della Bassa Padovana
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Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 58 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Monselice Tariffe dell’acqua i sindaci bocciano il nuovo aumento pag.
Montagnana Piazza Trieste e Castel S. Zeno, al via il restyling
Este, l’intervento Oasi Restara un sentiero dal bosco al centro
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NUOVA AREA COMMERCIALE MONSELICE SI DIVIDE
VENETO IN PRIMO PIANO NUOVE RESISTENZE: LE BATTAGLIE DI OGGI
Sorgerà a Monselice una nuova area commerciale con tanto di Famila e McDonald’s. O almeno così dovrebbe essere perché l’idea ha fatto infuriare buona parte della politica e i commercianti che operano sotto la Rocca pag. 6
NASCE IL COMITATO “SR10 LIBERA”, NO AL PEDAGGIO
All’interno del giornale
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Allenza Bedin-Brigo nuove idee a Monselice
Due giovani donne in giunta si occupano di ambiente e sociale e promettono di far valere le qualità femminili mettendo in campo insieme iniziative ed eventi
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anno in comune tre cose, anzi quattro: sono giovani, rappresentano le quote rosa, hanno determinazione da vendere e ricoprono l’incarico di assessore nella giunta monselicense. Giorgia Bedin, assessore all’ambiente, avvocato di 37 anni, e Ilenia Brigo, assessore ai servizi sociali, studente di 24 anni, hanno iniziato un percorso di stretta collaborazione. Per i prossimi 4 anni di lavoro in Comune promettono
di far valere le qualità femminili mettendo in campo iniziative ed eventi per unire risorse e rispettivi referati. Ci spiegate come è nata questa idea di collaborazione? Bedin: noi abbiamo un sacco di idee interessanti, ma i tagli sempre maggiori che lo Stato impone ai Comuni, a volte ci limitano pesantemente. Così ci siamo dette, perché non mettiamo insieme risorse e
competenze? E’ nato così il progetto “noi abbiamo cura di Monselice”. Di cosa si tratta precisamente? Brigo: in pratica sono una serie di incontri ecologici con la partecipazione però della Cooperativa “Giovani e Amici” che segue persone con problemi di disabilità. Si tratta quindi di passeggiate ecologiche per pulire le strade di Monselice...” pag. 8
Editoriale
Il futuro del Veneto si gioca nelle urne
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Quello che va concludendosi è un mese importante per la nuova regionale 10, dal 2007 ferma a Carceri e lontana oltre 20 chilometri da Legnago. Intanto nasce il comitato “Sr 10 Libera” contro il pedaggio. pag. 14
Maggio 2015
I
di Alessandro Abbadir*
l futuro del Veneto si gioca con un voto per la prima volta aperto ad ogni scenario, mentre sale il rischio astensione da parte di un elettorato, sempre più distante dalla politica e dai suoi riti.
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ELEZIONI, LA REGIONE STAVOLTA È CONTENDIBILE
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news da laPiazzaweb 3
La politica al tempo di twitter In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO Complice forse lo sciopero della scuola, l’articolo più visto del mese scorso racconta “Una via da precario” pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Appello al completamento…” e sul versante più sportivo “Il team Gilberto Corse inizia alla grande la stagione 2015”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team. seguici su www.lapiazzaweb.it
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social è la sezione Adottami la più vista. Molto letta anche la storia di Melania Braggion che con 1 euro di affitto ha potuto avviare la sua attività. Come sempre la sezione Motori è seguitissima e lo Speciale Verona Legend Cars ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa. Complice anche l’inaugurazione di Expo anche le nostre pagine “Il meglio delle tradizioni del Veneto ad Expo 2015” sono state molto viste. seguici su www.facebook.com/ lapiazzaweb
EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:
In tutto il mondo si intensifica la presenza di governi e politici sulla rete. E anche la campagna elettorale in Veneto non fa eccezione. Ma quanto peseranno i social sul voto?
J
acopo Berti e Alessandra Moretti che litigano sulla riduzione dei costi della politica. Sempre il candidato dei Cinque stelle che si azzuffa con Zaia sull’ingresso delle grandi navi in laguna. Le polemiche che sono rimbalzate di account in account per mezza Italia, alla notizia che una delle liste a sostegno della Moretti ospita anche il consigliere regionale Santino Bozza, ex leghista, diventato famoso per le sue esternazioni anti omosessuali alla radio. Scampoli di una campagna elettorale, la prima in Veneto, giocata non più solo a colpi di manifesti ma anche su Facebook, Twitter e altri social media. Per ogni candidato un profilo, un account ufficiale, gruppi di sostegno organizzati, rimbalzare di foto e video con cadenza quotidiana. Cinque anni fa – ma pare davvero passato un secolo... – l’Italia si stava appena affacciando alla rivoluzione del web 2.0 e la campagna elettorale fu molto più tradizionale. Questa volta, invece, anche la nostra regione si è sintonizzata sulla nuova lunghezza d’onda della politica mondiale, che della rete pare proprio non poter più fare a meno, al punto che la “lotta” tra Stati Uniti e Iran – giusto per fare un esempio – si gioca anche sul numero di “follower” che Obama e Ali Khamenei hanno raggiunto su Twitter. Anzi, molto più di Facebook, proprio il social network dei
140 caratteri è diventato il più usato dai grandi leader mondiali. Secondo uno studio pubblicato a Ginevra dalla società di pubbliche relazioni BursonMarsteller, l’86 per cento degli stati membri delle Nazioni Unite ha una presenza ufficiale su Twitter così come molti dei 172 capi di stato, insieme con più di 4.100 ambasciate e ambasciatori. Un esercito diplomatico impressionante, ma di scarsa efficacia concreta se si va a guardare i risultati che le grandi campagne lanciate su Twitter hanno avuto. Il caso più eclatante è forse quello dell movimento #BringBackOurGirls, una campagna virale di straordinario successo per numero di follower e di retweet ma che non è riuscita a fare nulla per liberare le studentesse rapite da Boko Haram in Nigeria. Difficile anche valutare quanto il numero di follower dei diversi account sia davvero autentico e quanto sia frutto di accorte tecniche pubblicitarie. Il governo indiano, per esempio, ha messo in piedi un vero e proprio piccolo esercito per “ritwittare” i propri messaggi al fine di renderli più “popolari” di quanto siano in realtà. Qualcosa di simile, seppur su piccola scala, è entrato a far parte anche delle campagne elettorali dei candidati veneti. A urne chiuse, verificheremo se e quanto la battaglia sulla rete a colpi di post e tweet avrà saputo davvero influenzato il voto.
Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Chioggia, Cavarzere, Miranese Nord e Padova Nord.
Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento PioveseSport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi il nuovo inserto Turismo&Sapori, quindi la Riviera Ovest e la Riviera Est. seguici su www.issuu.com/ lapiazzaweb
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Il direttore nel suo blog affronta il tema delle prossime elezioni regionali e amministrative. Chi vincerà non è dato sapere né chi sarà eletto in consiglio. Ma alcune cose si possono già dire e sono sotto gli occhi di tutti. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/
IL SONDAGGIO Migranti da accogliere: e se fossero 5 per ogni comune? Non mancano le storie di generosità: chi ha aperto la propria casa sfitta, chi ha offerto l’aiuto in parrocchia. Le uniche porte che restano chiuse sono quelle di comuni e amministrazioni. C’è poi chi continua a strumentalizzare l’argomento a fini politici. seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/
ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo la notizia che nel canile di Chioggia 14 cuccioli cercano casa dopo essere stati trovati dentro a 2 scatoloni fuori dal rifugio Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.
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Il BLOG DEL DIRETTORE
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In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Direttore responsabile (ad interim)
GERMANA URBANI direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione l’11 maggio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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4 Argomento del mese IL FUTURO DEL VENETO Il Veneto è la prima regione per presenza turistica d’Italia grazie alla varietà e ricchezza dell’offerta, dal mare ai monti, dal lago alla Laguna, dalle città d’arte al turismo religioso. Sono soprattutto gli stranieri i clienti più assidui oltre ai tedeschi, inglesi, francesi e americani sono sempre più numerosi i turisti dei Paesi del Bric. Nuovi scenari perciò si aprono per gli operatori del settore, nuove sfide per chi si appresta a governare la Regione Veneto nei prossimi cinque anni
Turismo, il Veneto si pr
di Ornella Jovane
Insieme a Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino il Veneto rappresenta il 70 per cento dell’entrate dell’intero comparto turistico
Strutture e infrastrutture, una migliore logistica e la digitalizzazione dei servizi di accoglienza sono le sfide future
C
on l’inaugurazione ufficiale lo scorso maggio del Padiglione Aquae Venezia, complemento veneto a Expo Milano 2015, anche la nostra regione apre la propria finestra sul mondo di turisti e visitatori che da qui a ottobre arriveranno in Italia. Una occasione straordinaria per l’industria del turismo che il Veneto non intende lasciarsi sfuggire e su cui da tempo gli addetti ai lavori ragionano per mettere a punto strategie efficaci, finalizzate all’intercettazione di questi flussi turistici. Del resto la nostra regione non da oggi, e anzi oggi più che mai, rappresenta la locomotiva dell’economia turistica nazionale. Prima regione per presenza turistica, il Veneto può permettersi di offrire una varietà di paesaggi e itinerari davvero ricca: dalle spiagge alle Dolomiti, dal turismo religioso a quello della salute, con le terme, dalle città d’arte ai paesi dei colli, da Venezia con la sua Laguna al Lago di Garda. Senza trascurare i parchi naturali, i piccoli centri meno rinomati ma ricchi di tradizione, le ville venete dell’entroterra veneziano e tanto altro ancora. Non a caso il Veneto insieme alle prime sei regioni della classifica nazionale (oltre alla nostra regione, la Toscana,
GLI OPERATORI SI INTERROGANO
Quale futuro per le imprese balneari?
Q
uale futuro per le imprese balneari in Veneto? Il settore degli stabilimenti balneari è in fermento e teme per il futuro delle proprie aziende a causa di alcune modifiche normative al regime delle concessioni demaniali. E’ con questo stato d’animo che gli operatori si rivolgono a chi si candida a governare la Regione nei prossimi 5 anni. Prodotto tipico italiano, lo stabilimento balneare conta 87mila imprese
nel Paese, occupa 418mila persone. Grazie alla professionalità dei suoi operatori consente di garantire ai turisti pulizia del litorale, offerta di ombrelloni e lettini, sicurezza in acqua e primo soccorso, servizi igienici in spiaggia, divertimento e altro ancora: servizi che contribuiscono ad aumentare il livello di soddisfazione del cliente e che lo invogliano a tornare. Ma l’incertezza per il futuro mette a rischio queste imprese, la propria attività, e soprattutto non consente una pianificazione e investimenti per il lungo termine che consentirebbero di attrezzare meglio gli operatori per cogliere le sfide future.
l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Lazio e il Trentino AltoAdige) rappresentano da sole il 70 per cento delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto - i dati sono del Dipartimento regionale del Turismo - conta il 64 per cento di presenze straniere e si colloca tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, dietro alle isole Baleari e prima della Provenza. Sono dunque per lo più gli stranieri i nostri clienti più numerosi e affezionati, non solo gli assidui tedeschi, inglesi, scandinavi, francesi e nord americani ma anche i turisti dei cosiddetti Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) che negli ultimi anni sono cresciuti in maniera significativa e interessante. Non è un trend da sottovalutare soprattutto in termini di ospitalità, in quanto sono proprio questi ultimi che spendono di più al giorno nel nostro territorio. Primi in assoluto i russi - stando alle stime del Dipartimento regionale del Turismo - che ogni giorno in media spendono 150 euro, a seguire i brasiliani, gli statunitensi, quindi i cinesi e i tedeschi. Uno scenario promettente e ricco di potenzialità quello che si affaccia di fronte agli operatori del settore turistico Veneto ma che pone sfide impegnative per affrontare
adeguatamente nuovi scenari del futuro. In quest’ottica la nuova legge regionale 11/2013 che pone la questione del miglioramento dell’offerta e dell’appetibilità turistica, mettendo al centro le imprese e i clienti. L’obiettivo e la direzione verso cui si deve puntare è quella della realizzazione di sistemi turistici tematici e organizzati a valorizzare le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese operano. Le vecchie Atp stanno lasciando il posto alle nuove Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (le ODG) che attraverso un confronto permanente tra amministrazione e privati consenta di lavorare insieme alla promozione del proprio “prodotto” turistico. Un adeguamento delle strutture e delle infrastrutture di accoglienza è l’esigenza primaria, manifestata dagli stessi operatori del settore, alla quale si affianca l’incremento della logistica e dei servizi. Altra sfida è quella della digitalizzazione dei servizi di informazione e accoglienza turistica: è fondamentale inserire in rete tutte le strutture ricettive perché si possa prenotare via web. Non sono pochi dunque gli spunti per chi si appresta a governare il Veneto nei prossimi 5 anni.
Argomento del mese 5 Ricetta “altoatesina” per Abano e Montegrotto
repara alle nuove sfide Expo 2015 Una serie di azioni per attrarre i turisti verso il Padovano e la provincia di Venezia
Una occasione per valorizzare anche le eccellenze del territorio veneto di Linda Talato
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iprendere possesso della nostra realtà e approfittare dell’occasione offerta dall’Expo per riconquistare ciò che eravamo, riscoprendo i nostri valori e rimettendoli in pista. Questo il messaggio trasmesso durante l’incontro che si è tenuto nel Crazy Lab di Piove di Sacco lo scorso 26 aprile, sul tema “Aspettando Expo 2015”. Le eccellenze venete, ma anche la capacità di cogliere al volo le opportunità. Queste le linee guida del dibattito, in cui sono intervenuti Roberto Crosta, direttore generale della Camera di Commercio di Venezia, Franco Conzato, direttore generale di Padova Promex, e l’esperta in storia Giulia Baracco. Moderato dall’assessore alle attività produttive e al commercio, Luca Carnio, l’incontro si è concentrato sulle opportunità offerte dall’esposizione internazionale che si tiene a Milano, e che potrebbero favorire anche il Veneto e le sue province. “Padova ha avuto sempre la capacità di anticipare i tempi e vedere oltre – ha detto Conzato nel suo intervento – Pensiamo che la prima donna laureata al mondo è stata proprio a Padova”. “Padova looking ahead & beyond” è lo slogan di un progetto che mira a lanciare un messaggio chiaro a tutti coloro che si recheranno in Italia per visitare Expo, passando per il Veneto e per Padova. “Abbiamo messo in campo una serie di azioni, volte a far sì che chiunque arrivi a Padova possa percepire i nostri punti di forza, quelli del nostro territorio, nell’ambito agroalimentare, food e ambientale” ha commentato, entusiasta, Conzato. Non è da meno Venezia e la sua provincia, rappresentate, per l’occasione, da Crosta, che ha posto l’accento sull’importanza di cooperare. “Sarà necessario mettere in rete ciò che già esiste, calandolo, però, nella realtà venutasi a creare con l’Expo – ha detto – coinvolgendo i tour operator , facendo conoscere realtà solitamente poco conosciute e valorizzando le porte di accesso al nostro territorio”. In tutto ciò, interessante, secondo il punto di vista dei presenti, potrebbe essere una collaborazione tra Piove di Sacco, Padova e Venezia, pensando ad un progetto che coinvolga anche il Piovese dal punto di vista turistico.
Terme euganee nuova strategia
Un marchio per il turismo della salute A
ccanto all’attrattiva turistica di Padova e alla crescita esponenziale di interesse verso le città cariche di arte e storia come Monselice, Este e Montagnana, senza dimenticare la vasta offerta di proposte e occasioni per vivere la natura del Colli Euganei e della campagna padovana in tutte le sue sfaccettature, le Terme euganee rappresentano uno dei settori strategici e di maggior richiamo internazionale. Ecco allora la necessità di mettere a punto una nova strategia elaborata da istituzioni e categorie delle Thermae Abano Montegrotto in un’ottica di riqualificazione dell’offerta turistica dell’area termale euganea. “Era importante presentare e condividere con il pubblico il risultato di un percorso che ha visto convergere gli sforzi di tutti verso un unico obiettivo: riposizionare le Thermae Abano Montegrotto sui mercati internazionali” ha affermato Angela Stoppato, Presidente del Consorzio Terme Euganee “Ora, ad obiettivo individuato, si deve continuare a lavorare alla stessa maniera, coesa e coerente, per mettere a frutto la pianificazione delineata, se vogliamo superare la dualità delle nostre terme, interpretate come luoghi di cura settimanale o di weekend relax. In un mercato saturo, la differenziazione non è stabilita dalla guerra dei prezzi, ma da un giusto posizionamento di prodotto che consenta alla nostra destinazione di competere a livello mondiale”. L’attività di consulenza è stata affidata a Christoph Engl, artefice della felice esperienza di marketing di Alto Adige SüdTirol, che ha affermato “Ad Abano i clienti non mancano, ma è evidente quanto la clientela stia cambiando e sia ne“Vogliamo fare cessario delineare la strada giusta di Abano e Montegrotto affinché il messaggio che vogliamo la prima area lanciare regga. Ora i mercati relativi del benessere preventivo alle Terme o SPA sono saturi, non su scala europea” c’è carenza di scelta, anzi si riscontrano grandi similitudini tra le diverse offerte e sicuramente altre destinazioni saranno sempre più competitive di questa. Se il prezzo è l’unico fattore di attrazione per il cliente, siamo già in perdita: solo le eccellenze vengono premiate, quindi lo scopo del lavoro è stato quello di aiutare ad essere leader, a gestire il marchio costruendo le opportune strategie per valorizzare il prodotto d’eccellenza. È fondamentale ricordare che siamo un’area, che va dai Colli Euganei a Padova, dalle Ville Palladiane a Venezia, tutti luoghi che ci arricchiscono e ci connotano, pertanto ogni azione, anche la più creativa, dovrà partire dal fango per arrivare al territorio, dandogli un ruolo fondamentale. Se, poi, vogliamo ringiovanire la cura termale, dobbiamo focalizzarci sul lavoro sulla salute preventiva, inquadrando i soggiorni non più allo scopo di tornare sani dopo una malattia, ma come motivo di prevenzione per persone giovani ed in salute. Per questa ragione, se vogliamo insignire le Thermae Abano Montegrotto del titolo di prima area della salute preventiva in Europa, dobbiamo adeguare tutta la nostra offerta, dagli eventi all’arredo urbano, secondo questo nuovo posizionamento di prodotto, esprimendo con coerenza e concretezza il primato”. Da questo progetto sono emerse alcune regole che sarà indispensabile rispettare per imporre il marchio delle Thermae Abano Montegrotto sul mercato e che aiuteranno, quindi, istituzioni, albergatori, commercianti e tutti gli addetti al turismo ad attuare politiche coerenti con la salute preventiva, ciascuno Martina Celegato per le proprie scelte imprenditoriali.
6 Monselice Centro Veneto Servizi Scongiurato il rischio di una bolletta dell’acqua più salata
I sindaci: no all’aumento Bocciato il conguaglio dell’1,9%, decisione unanime dell’assemblea per non gravare ancora sulle famiglie di Emanuele Masiero
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l Centro Veneto Servizi e i suoi 59 sindaci hanno deciso: niente conguagli che avrebbero portato l’aumento dell’1,9% in bolletta. Scongiurato quindi un nuovo aggravio per le tasche delle famiglie: il Centro Veneto Servizi avrebbe potuto, infatti, recuperare 700.688 euro, finendo così per rendere più salata la bolletta. Ma la decisione presa dall’assemblea dei sindaci è stata quella di non applicare alcun aumento e tenere ferma la tariffa. All’unanimità, i sindaci hanno stabilito quindi di rinunciare ai conguagli dovuti. “La rinuncia al recupero del fondo FoNi 2012 - sottolinea il sindaco di Este Giancarlo Piva - evidenzia che i soci, e quindi i Sindaci, si fanno carico anche dell’impatto sociale sui cittadini, per non gravare sulle tasche delle famiglie. Questo è possibile perché Cvs è una società in house, mentre le società quotate hanno un altro approccio. Ora la sfida sarà individuare nuovi strumenti perché l’efficienza che sta creando CVS abbia altre ricadute positive sui cittadini”.
Sulla stessa linea anche il sindaco di Monselice Francesco Lunghi. “Centro Veneto Servizi non fa utili per l’azienda, fa l’utile per i cittadini - sintetizza Lunghi - Il nostro obiettivo come sindaci è proprio questo: potevamo aumentare la bolletta ma all’unanimità abbiamo deciso per il no”. Nel corso dell’assemblea è stato presentato inoltre il Bilancio Sociale 2014. Una fotografia delle ricadute “sociali” dell’attività di Cvs. Un dato su tutti evidenzia il forte legame con il territorio della Società: i fornitori di Cvs sono per il 72% imprese venete. Tra queste, il 60% proviene dalla provincia di Padova e il 22% dalla provincia di Vicenza. Migliorano anche i tempi di pagamento: dai 180 giorni del 2013 si è arrivati ai 100 giorni del 2014 e agli 85 del primo trimestre 2015. I dipendenti di Cvs sono 154, di cui l’82% risiede nei Comuni di Cvs. 253.487 gli abitanti del territorio per un totale di 117.422 utenze attive. “I sindaci - conclude il Presidente di Cvs, Giuseppe
Giuseppe Mossa Mossa - ci hanno chiesto di studiare ogni possibile strumento perché le efficienze della società abbiano un riflesso diretto sui cittadini, oltre alle scelte di contenimento della tariffa, come quella adottata, e oltre all’utilizzo del fondo FoNI con 2 euro per utenza destinati alle famiglie bisognose, pari a 234.884 euro nel 2014”.
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AMBIENTE Verranno sistemate anche alcune frane sulle sponde
CANALE BISATTO, PULIZIA IN CORSO
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avori in corso nel canale Bisatto. In questi giorni ha preso il via la sistemazione dell’alveo del canale per limitare il rischio in occasione delle ondate di piena autunnali. I lavori però hanno causato due effetti collaterali: una possibile moria di pesci e un ammassamento di rifiuti galleggianti nel punto di viale Della Repubblica. Si tratta comunque di un intervento commissionato dal Genio Civile, per la messa in sicurezza idraulica del canale Bisatto – Battaglia. In questa prima fase l’intervento comprende il tratto che dal ponte della Rivella arriva fino Un tratto del canale Bisatto al ponte della Cementeria e poco oltre in direzione del centro di Monselice. Il cantiere servirà prima di tutto a sistemare alcune frane sulle sponde arginali verificatesi nei mesi scorsi. E poi a pulire e risezionare l’alveo del canale, liberandolo dalla melma che si è accumulata nel corso degli anni e facendo sì quindi che abbia una portata ben maggiore. Verrà inoltre effettuata anche una ricostruzione della scarpata in alcuni punti. “Con il Consorzio Padova Sud, che si è coordinato per tale attività con il Genio Civile, abbiamo concordato una serie di interventi di pulizia dei rifiuti abbandonati dentro i nostri canali ha spiegato Giorgia Bedina, assessore all’Ambiente - in questo caso abbiamo ritardato di qualche giorno l’intervento, che era già programmato, per permettere al Genio Civile di terminare i lavori di sistemazione dei nostri corsi d’acqua. Mi sento comunque di rassicurare i cittadini che in questi giorni di primavera passeggiano lungo l’argine del canale: la maggior parte dei detriti fermi vicino al manufatto di viale della repubblica sono costituiti da rifiuto verde e quindi di origine naturale. Solo una piccola parte rappresenta invece il segno dell’inciviltà di qualcuno che ancora crede di essere più furbo degli altri cittadini lanciando i rifiuti direttamente in canale”. E.M.
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Un dettaglio del progetto
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orgerà a Monselice una nuova area commerciale con tanto di Famila e McDonald’s. O almeno così dovrebbe essere perché l’idea ha fatto infuriare buona parte della politica e i piccoli commercianti che operano sotto la Rocca. Il nuovo centro dovrebbe sorgere in via Colombo, in un’area commerciale approvata dall’amministrazione comunale con il recente Pua. Le previsioni, infatti, contemplano tre grandi corpi di fabbrica per la zona di nuova costruzione che dovrebbe sorgere a ridosso dell’ortofrutta Boaretto. Il primo sarebbe quello per il nuovo ipermercato della catena Famila: 2.500 metri quadri di superficie di vendita. Davanti a questa struttura commerciale è previsto un parcheggio molto ampio, da 1.500 metri quadri. Sul lato opposto, invece, ci sono altre due strutture. Ma resta uno scoglio non da poco: per realizzare il mega centro servono i finanziamenti che la crisi odierna non renderà certamente facili da trovare. Nel Pua è previsto, per la struttura in posizione più arretrata rispetto alla strada regionale, una destinazione a bar ristorante: è qui che dovrebbe sorgere un McDonald’s.
L’altro stabile, sul davanti, potrebbe invece essere destinato a ortofrutta. Tra le prescrizioni stabilite nel Pua, le nuove costruzioni non potranno superare l’altezza massima di 13 metri, con non più di quattro piani fuori terra. Inoltre tutte le aree esterne dovranno essere sistemate a giardino o a parco alberato. Verde e parcheggi saranno almeno il 40% della superficie. Essendo la zona perequata di 35.000 metri quadri, saranno circa 14.000 metri quadrati. Il nuovo comparto prevede anche opere sul piano della viabilità. All’insediamento commerciale si accederà da una nuova rotonda, di forma ovale, costruita lungo via Colombo. È poi prevista una strada con marciapiede, che si inoltra tra il Famila da una parte e gli altri edifici dall’altra. La nuova strada sbucherà su una seconda rotonda, più piccola, per fare quindi una “elle” e andare a unirsi all’attuale rondò di via Vittorio Veneto, sul retro di Monselice Uno. “Di tutta questa operazione urbanistica non c’è un passaggio che sia corretto e lineare – ha commentato Francesco Miazzi per il gruppo Nuova Monselice - Il risultato di questa operazione sarà il rischio di chiusura di molte attività già operanti nel territorio”. E.M.
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IL &V ENETO Bedin Brigo: collaboriamo L’intervista Parlano le due giovani donne, rispettivamente assessore all’ambiente e al sociale
di Emanuele Masiero
Editoriale
Il futuro del Veneto si gioca nelle urne
in PRIMO PIANO di Alessandro Abbadir*
segue da pag. 1 anno in comune tre cose, anzi quattro: sono Queste le premesse con le quali si devono confrontare i sei giovani, rappresentano le quote rosa, hanno candidati che corrono alla presidenza della Regione Veneto e in determinazione da vendere e ricoprono l’incacui la sfi da decisiva appare quella fra il presidente uscente Luca GOVERNO rico di assessore nella giunta monselicense. Giorgia Zaia appoggiato dalla Lega Nord, e Alessandra Moretti che corre Bedin, assessore all’ambiente, avvocato di 37 anni, per il centro sinistra. e Ilenia Brigo, assessore ai servizi sociali, studenPOLETTI: “IN VENETO A rendere la corsa di Zaia azzoppata fin dalla partenza, è te di 24 anni, hanno iniziato un percorso di stretta 23 MILA ASSUNZIONI” Giorgia stavolta la scissione che si è consumata all’interno del Carroccio collaborazione. Per i prossimi 4 anni di lavoro in CoBedin, con la candidatura di Flavio Tosi,Poletti il sindaco di Verona protagonimune promettono di far valere le qualità femminili l ministro del lavoro Giuliano è arrivato a Santa Maria di 37 anni, sta della rottura con la dirigenza nazionale della Lega. Unascorse forte mettendo in campo iniziative ed eventi per unire Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle (a destra affermazione di Tosi potrebbe far deragliare la corsa di Zaia. risorse e rispettivi referati. settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il nella foto) Punta adinunItalia. buonIl risultato Berti dai del circoli M5s. del Pd del MiCi spiegate come è nata questa idea di collavoro dibattito Jacopo organizzato assessore Paiono avere invece ruoli da outsider Alessio Morosin, laborazione? di Nicola Stievano ranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei l’inrapall’ambiente, dipendentista che si ispira alla Serenissima Repubblica, e Laura Bedin: noi abbiamo un sacco di idee interessanaccanto presentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il Coletti Lucia, diambientalista greca a Ilenia ti, maoni tagli maggiori Stato imponee cassa inte- uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liquisolo sempre crisi e suicidi, nonche sololo licenziamenti ministroDiPoletti, fronte a quasiche 200guarda persone,all’esperienza ha subito sfoderato dii dati Tsipras. Brigo, ai Comuni, a volte ci limitano pesantemente. Cosìficinalmente “fa dazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo grazione. Il Veneto che lavora e che produce positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fin qui Mai avanti. come “Nei in questa occasione, rischioabbiamo disaffezione 24 anni, siamonotizia” dette, perché mettiamo insieme risorse eealle proteste da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte anche innon positivo. Accanto ai fallimenti portate primi due mesi delil2015, assistitosi assessore scontra con la necessità di dare alla Regione una guida competenze? E’ nato così il progetto “noiemergono abbiamoanche le sto- altre, a conferma della volontà di superare le difficoltà del momento sindacali per i tagli di personale e di stipendi in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempochiara. indeai servizi Le sfide chegrazie nei prossimi cinque sulle anni decontribuzioni dovrà affrontare chiunque curadi di rie chiMonselice”. è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a terminato alle normative rispetto allo sociali vincerà la competizione e vannosono dal Di cosa si tratta precisamente? e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade. stesso periodo del 2014.elettorale Di queste,saranno 23 miladecisive, sono assunzioni rilancio dell’economia e dell’occupazione dopo 8 anni ininterrotti Brigo: inanche pratica sono una seriecome di incontri raccontiamo in queste pagine, in quelleecoche coinvolgoI giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come racstate fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono diper crisi, all’ammodernamento delle infrastrutture e la coordinata difesa del logici con la però della Cooperativa no aziende piùpartecipazione grandi. contiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione territorio, al mantenimento della sanità su livelli di eccellenza, al “Giovani e Amici” segue persone con problemi Nei giorni scorsi,che giusto per fare un esempio, il New York Times ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si intere continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determiproblema dell’immigrazione e dell’integrazione. di disabilità. tratta quindi di passeggiate ecologifattodellacomeroga assessorato all’ambiente, Quali del sono i progetti più recenti che avete ha dedicato unSi approfondimento di un’inchiesta sugli effetti anche sull’effettivo impattoma del ovvia“job act” sul mondo lavoro nato. Le assunzioni alla competizione regionale nella stessa tornata che alla per storia pulire della le strade di Monselice e sensibilizzare mentedi prende un’importanza maggiore ora che a tempo messoindeterminato. in campo? di Accanto nuove persone crisi Zanardi Editoriale: dopo la morte per suicidio visto che il nodo da proprio nelle assunzioni elettorale, si gioca i cittadini al rispetto del nostro paese, ma con una può contare sull’apporto delle tematiche sociali. Ai Brigo: abbiamo dei progetti sperimentali per sono state pocheun’altra partita di capitale importanza, quella per il sindaco di Venezia che sarà pure sindaco della forte componente sociale visto che ci saranno anche partecipanti verrà dato un kit di pulizia e una meren- anziani come la ginnastica antalgica e il ballo liscio. ad eleggere ora. Aspettiamo “Città Metropolitana”. le persone seguite dalla cooperativa. dina a fine passeggiata grazie all’apporto di alcune Inoltre ci sono gli “orti in terrazzo” che se daranno di vedere a fine Elezioni a cui si è arrivati lo scorso anno, dopo lo scandalo Quindi non si tratta di una singola giornata? associazioni. In settembre contiamo di ripetere l’ini- una buona risposta permetteranno di partire con la aprile i risultati dei fondi Mose cheilha portato al commissariamento del Comune. Brigo: assolutamente no, anzi. Gli incontri sono ziativa coinvolgendo anche le scuole. semina di verdure utili anche per ridurre una spesa del Jobs act cioè Qui la sfi da principale che si delinea è quella fra il candidato otto in tutto, sempre di mercoledì, e continueranno Come intendete continuare a collaborare tra nel bilancio familiare. Infine è quasi pronto il servicontratto a tempo del centrosinistra sceltoIlalle primarie Felice e il patron di finoNicola al 24 giugno. Naturalmente la valenza sociale donne assessori? zio civile anziani e i tirocini in azienda con i ragazzi. determinato a tutedi Cesaro ministro delCasson lavoro Umana Luigi Brugnaro. fa da padrone in queste passeggiate: non ci aspetBrigo: penso che come donne possiamo porInsomma, largo alle donne... le crescenti. Voglia- a Santa Maria di Sala rischio più alto ha per ilribadito centrosinistra, in questo caso tiamon’applicazione certo di raccogliere montagne di rifitutti uti, ma tare una diversa nella soluzione dei proBedin: a volte i problemi sono così grandi da lache volontà moIl che il lavoro per mappare e gestire gli impianti lucesensibilità cittadini. Parte appare favorito, è quello di fi nire al ballottaggio dove il fronte piuttosto mettere in relazione i cittadini, asso- blemi. Questodanon vuol dire meglio o peggio, ma sembrare irrisolvibili. precario costi di di spingere sui contratti dalladiBassa Padovana la brillante idea dile“Edylight”, app pensata Tre Infordel centrodestra che è frazionato, potrebbe ricompattarsi proprio ciazioni del territorio e lesviluppa cooperative cheweb operano certamente possiamo Dobbiamo saper interagire con i cittadini perpiù di un contratto a tempo indeterminato matica, startup che soluzioni innovative e che ha avuto l’onoreavere un’approccio diverso su Brugnaro. sociale per anche far uscire i ragazzi gestione diverse problematiche. Quello ché spesso la fase di ascolto rappresenta gran parte a tempo indetermienell’ambito il merito di del essere invitata a Smau Padovadai 2015,nella la grande fieradelle dedicata centri diurni. e alle nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione ai servizipersociali è un referato difficile, che si base della soluzione del problema: in questo forse, la nato e nel contempo vi sia più flessibilità” Il ministro del Lavoro ha all’informatica la mappatura Una luce. bella Permette idea. Chidipaga? sui problemi reali delle ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di rendei punti gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nellapersone di qualsiasi genere: sensibilità femminile aiuta moltissimo. *redazione@givemotions.it Bedin: questo era un progettospiegano che avremmo minori, adulti anziani. dere nuovamente le assunzioni- aredazioneweb@givemotions.it tempo indeterminato la norma, segnalazione dei malfunzionamenti” da Tre Informatica “Ogni epunto luce viene dotato di un adesivo con uno specifico QrCode. L’utente si collega ad una web e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato app per l’invio delle informazioni necessarie. Con questo sistema invece è sufficiente il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, Il sito vuole relazione Sarà le realtà sociali, politiche e culturali del territorio un browser per essere operativi. Il Comune avrà linkmettere e adesiviinpersonalizzati. mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo NASCE LABORATORIO SOCIALE ONFederica LINE, PADOVANABASSA.IT sufficiente la prima scansione del QrCode porteràIL al censimento del lampione e dalla fano Giraldo, Caradonna e Giulia Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo giovani, che lo erano seconda in poi... spazio ai cittadini”. Con l’aspetto sociale – assicura la startup - si e arrivano da Bassa Padovana e Polesine. Ma non è così facile… “Oltre a Smau, già di fatto dalla fine degli anni Novanta, ma anche quarantenni asce un il nuovo portale www.padovanabasnosciute e hannodiffi le loro attività. dica “Movimentinrete” che d’Artico consentirà aggiornaabbiamo ottenuto la collaborazione del Comune di Fiesso perun la sperimentanoterà subito risparmio nellaweb gestione: “Pensiamo a quando i cittadini diconocoltà che a comunicare e cinquantenni che ha sottolineato il ministro perdendo il posto” sa.it davanti “laboratorio che si pone Padovanabassa.it è uno spazio chedisiquesto offre aisistema. progettiStiamo mento con le principali notizie e l’informazione sulle zione poi raccogliendo interessi dalle realtà più attente alle ora fanno fatica a ricollocarsi nel mercato del lavoro”. “Formare “il lampione casa sociale”. è spento”.UnE sito poi trovarlo quel punto luce! Con “Edylight” l’obiettivosegnaleranno di mettere inin relazione le realtà collettivi e ai cittadini preservare e valoriziniziative in programma. tecnologie sociale, alcuni Comuni del Trentino Alto Adige e altri Paesi europei. E’ tut- qualcuno, investire su di lui e poi mandarlo via, magari per ricoinvece i cittadini modo specifi co e gliso-operatori potranno recarsiche sul vogliono ciali,con politiche e culturali checoordinate operano nel territorio della zare i “beni comuni”“La come l’acqua, l’aria, il vedere suolo. Ache la provincia “Padovanabassa.it è anche e innanzitutto tavia spiacevole di Padova si copre gli occhi di fronte ad un una minciare tutto da capo a distanza di qualche tempo, è insensato posto la precisione delle gps”. C’è poi la questione del risparmio: bassa. “In tradizionale un’area dovecosta la crisi colpisce intorno duramente e euro tuttiaquelli che cercano di riaffermare al reddito, “laboratorio” aperta,le“inmicroimprese progress” startup ildidiritto giovani. Lanciamo un appello perperchè essereesperienza almeno ascoltati: telegestione ai Comuni ai 150 lampione. Edylight e irrazionale – ha detto Poletti – il problema del nostro Paese, è traper i livelli più alti del Venetopunti – comcasa, ai 420 servizi, chedicondividono i valori della tolle- continuano responsabili e- sono che potrà vivere se della bassa padovana rischiano seriamentei l’estinzione costrette ad solo emigrare hal’inquinamento un costo irrisorio: il controllo di 2.000 luce sialla spendono euro d’altronde, non è mai stata la mancanza di incentivi, quanto la mentano Christianne Miazzi ranza e della sisolidarietà, promuovono esperienze ci sarà la condivisione, il sostegno e ilper contributo di Chiediamo ai sindaci di dimostrare maggiore sensibilità questo tipo canone annuale, oltre ai Bergamin, 2.024 euro Francesco di avvio della start up”. L’azienda distingue cheall’estero. presenza di troppi ostacoli. Noi vogliamo rimuovere questi impedie Loris fondatori - vi è unache per di confl itto edelle di cooperazione Per informazioni scrivere a info@ soluzioni: troppo spesso tutti”. sono stati fatti proclamiè dipossibile sostegno all’imprenditoria non a casoRamazzina, sia per la giovane età del dei progetto suoi protagonisti il rispetto “quote disociale”. A.A. menti e liberare la strada per tutti”. ricchezza di esperienze che l’impegno spesso rimangono co- Ferrari,Il Erika blog èMuraro, accompagnato da una newsletter periopadovanabassa.it. senza nessun seguito. Adesso è il momento di passare dalle parole aiE.M. fatti”. Il logo del nuovo sito padovanabasssa.it rosa”: la startup vede infatti costantepoco di Silvia Ste- giovanile
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Hanno l’intenzione di far valere le qualità femminili e mettere in campo Le storie e le testimonianze Il racconto di chi ha intrapreso una nuova strada iniziative unendo risorse e idee
Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiare
Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende
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La start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti
Lampione spento? Te lo dico con lo smartphone
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IL BLOG
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Ambiente 9 La curiosità Debutta all’Ospedale di Schiavonia il sofisticato magazzino
C’è il robot farmacista Complemente automatizzata la distribuzione dei medicinali, gestisce ben 46 mila confezioni di Nicola Cesaro Le confezioni gestite in questo modo rappresentato l’85% delle scorte ospedaliere, mentre la quota rimanente viene immagazzinata manualmente in un’area limitrofa dedicata, essendo troppo pesanti o troppo voluminose (è il caso ad esempio delle soluzioni infusionali) per poter essere inserite nel magazzino automatico. Per richieste particolarmente urgenti, inoltre, i farmaci possono essere spediti in qualsiasi parte dell’ospedale nel giro di 2-3 minuti utilizzando il sistema interno di posta pneumatica, già attivo, mentre per il futuro vi è la predisposizione per un sistema automatico di consegna delle ceste con i farmaci mediate l’utilizzo di piccoli robot. A sovrintendere il tutto, naturalmente, vi sono i farmacisti che, prima dell’accettazione da parte del robot, esaminano e convalidano ogni richiesta: in media sono circa 1.700 al giorno le confezioni di farmaci processate dal sistema e dagli operatori. Il risparmio ottenuto con l’introduzione di questo sistema automatico è stato investito peraltro in nuovi servizi: su tutti l’istituzione di un laboratorio all’avanguardia per la preparazione di trattamenti antiblastici (cioè per la cura dei tumori) e la creazione di uno sportello per la distribuzione diretta dei farmaci.
Dettaglio della farmacia completamente automatizzata
MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
31 MAGGIO 2015
ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO
CON TOSI, LIBERI DI DECIDERE!
Maurizio
NEWS La spesa
PER I FARMACI 36 MILIONI DI EURO DI CUI 13 PER QUELLI IN OSPEDALE
Maurizio Conte
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Maurizio Conte
gni anno l’Usl 17 spende per i farmaci 36 milioni di euro, suddivisi tra i 13 milioni per quelli distribuiti in ospedale e i 23 pagati alle farmacie del territorio. L’Uoc Farmacia è da tempo impegnata in incontri periodici e in una campagna di formazione - che vede coinvolti clinici ospedalieri e medici di medicina generale - mirata a discutere l’appropriatezza dei farmaci e ad individuarne le criticità. Anche grazie a questo percorso, la spesa farmaceutica pro capite nell’Usl 17 è scesa sensibilmente, dai 129 euro del 2013 ai 124 dello scorso anno. Nell’Uoc Farmacia dell’Usl 17 lavorano attualmente 7 farmacisti, 6 operatori tecnici, 4 amministrativi, un infermiere e un tecnico di laboratorio. “Oltre ai servizi citati, la nostra unità operativa è impegnata anche in altri ambiti - spiega la direttrice Gabriella Zogno - quali la registrazione delle ricette, la vigilanza sulle farmacie e parafarmacie, l’analisi delle prescrizioni farmaceutiche con particolare attenzione alla loro appropriatezza. Proprio questo tema negli ultimi anni sta assumendo una particolare rilevanza, in quanto strettamente connesso al controllo della spesa sanitaria, come hanno dimostrato i numeri riportati”. N.C.
#liberididecidere
maurizioconte.it Con Te Con Te Con Te Con Te Con Te Con Te Con Te
CONTE ASSESSORE REGIONALE ALL’ AMBIENTE
ABBIAMO IL CORAGGIO DI DECIDERE. Nessun “libro dei sogni” e zero demagogia. Pochi punti, ma realizzabili: COSTITUIREMO LA REGIONE DELLE TRE VENEZIE. Avvieremo il percorso previsto in Costituzione (art. 132, comma 1) per la creazione della macroregione “speciale” triveneta, con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, omogenee per cultura e tessuto sociale, con enormi benefici per i cittadini in termini economici e fiscali. ABOLIREMO IL TICKET SANITARIO. Nessun veneto dovrà più pagarlo. Numeri alla mano possiamo farlo. Tuttora le 21 Usl della regione sostengono spese diverse per gli stessi servizi: sarà sufficiente applicare all’interno delle Usl i costi ed i servizi standard e ridurre quindi gli sprechi. DIMEZZEREMO IL BOLLO AUTO. Ogni anno i veneti pagheranno il 5% in meno. In dieci anni lo sconto sarà del 50%. INDIVIDUEREMO ZONE FRANCHE. Con la creazione di “zone franche” gli imprenditori potranno investire a tassazione zero, dando slancio all’occupazione e rilanciando l’economia. RENDEREMO SICURO IL VENETO. Investiremo nella sicurezza idraulica garantendo la manutenzione del sistema idraulico esistente e avviando un programma di grandi opere e come priorità realizzeremo il completamento dell’idrovia Padova-Venezia. REALIZZEREMO L’OSPEDALE DI PADOVA. È inaccettabile che in Regione si discuta, senza esito da cinque anni, sul futuro dell’ospedale di Padova: in tempi brevi saranno definiti sito, tempi e modi per realizzare l’opera.
Consulta il programma completo su tosipresidente.it
Mandatario: Gennaro Massimo
E’
sicuramente una delle novità più “hitech” del nuovo ospedale di Schiavonia: è il magazzino automatico della Farmacia, dove un sofisticato robot si occupa della gestione dei farmaci utilizzati negli Ospedali Riuniti Padova Sud, ma anche nelle strutture sul territorio dell’Usl 17 e di quelli distribuiti direttamente ai pazienti dopo le dimissioni e le visite specialistiche. Complessivamente, il robot gestisce 46 mila confezioni di farmaci, che vengono conservate in condizioni di temperatura e umidità sotto controllo, all’interno di due armadiature che contengono ciascuna tutte le tipologie di farmaci, per garantire comunque l’accesso alle terapie anche in caso di guasto ad uno dei due sistemi. Le confezioni di farmaci, al momento del riassortimento, vengono inserite casualmente: a sistemarle una ad una, dopo averle riconosciute e classificate in base al codice a barre, provvede il robot. Quando poi un farmaco viene richiesto, il robot automaticamente lo recupera e lo scarica in apposite ceste dove vengono inseriti tutti i farmaci richiesti in quel momento dallo stesso reparto o servizio: a pochi secondi dalla richiesta, le ceste sono pronte per essere consegnate agli operatori sanitari che ne hanno fatto richiesta.
10 Este Il recupero Terminati i lavori nel bosco abbandonato, un’area da 92 mila metri quadrati
LAVORI
Quindicimila piante per Este
Spesa da 335 mila euro
Un sentiero collega il centro cittadino alla frazione di Prà, messi a dimora migliaia di nuovi alberi di Nicola Cesaro
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n bosco di quindicimila piante a pochi passi dal centro storico. E’ una piccola oasi cittadina quella “svelata” qualche settimana fa dal Comune di Este: sono infatti terminati i lavori di recupero dell’Oasi della Restara: quello che fino a qualche mese fa era solamente un bosco abbandonato oggi è diventato un sentiero arricchito da quasi
Finalmente è stato strappato dal degrado questo piccolo paradiso naturale quindicimila piante, capace di collegare in sicurezza e in armonia il centro della città alla frazione Pra’. L’area in questione tocca i 92 mila metri quadri e si trova a ridosso della casa di riposo Santa Tecla, snodandosi sulle curve del canale Restara. Per anni que-
sto piccolo paradiso naturale è rimasto abbandonato e lasciato al pieno degrado: una trentina d’anni fa l’allora amministrazione comunale vi mise a dimora migliaia di alberi e piante, senza però provvedere mai ad una seria manutenzione. E così pioppi, aceri, bagolari, gelsi, sanguinelle e rose sevaltiche sono cresciute in libertà, a tal punto da rendere impraticabile il bosco, come ricordano il sindaco Giancarlo Piva e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Agujari Stoppa: “Pur nella sua spontaneità e dunque nel suo fascino, il bosco della Restara aveva il chiaro limiti di essere poco fruibile. Spesso e volentieri l’area diventava ricettacolo di sbandati. Nell’ottica del miglioramento della qualità della vita cittadina, ma anche dell’incremento della mobilità debole, abbiamo dunque pensato di riqualificare quest’oasi, mettendo ordine tra le migliaia di piante del bosco e ripristinando il sentiero che porta fino alla frazione Prà”.
Il sentiero che attraversa l’Oasi della Restara Attraverso i 7 chilometri del percorso è infatti possibile evitare di concludere il circuito che parte e arriva alla casa di riposo, deviando per la frazione atestina. Una passerella in ferro permette di passare dall’altro lato del canale, e dunque di completare il circuito come già accennato. Lungo il percorso sono sistemati panchine, bacheche, cestini, oltre a staccionate rigorosamente in legno come protezione dal corso d’acqua. Prossimamen-
te si vuole anche sistemare delle aree verdi, in particolare nella prima parte del sentiero, per destinarle a zone-picnic. “L’iniziativa ha avuto un’ottima accoglienza: sono già numerosi i cittadini che quotidianamente fanno tappa nell’oasi per regalarsi qualche momento di relax e di benessere”, assicurano i due amministratori. L’investimento totale per questo intervento, portato avanti dal Gal Bassa Padovana, è di 98 mila euro.
DIECI KM DI STRADE DA ASFALTARE
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opo due anni di “accantonamento”, il Comune ha dato il via ai progetti di riasfaltature di numerose strade. “La gara per affidare questi lavori era stata realizzata nel 2013. - conferma l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Agujari Stoppa - Ora siamo riusciti a renderla operativa. Si parla di un intervento che interessa 10 chilometri di strade, che costerà 355 mila euro più Iva e che comunque rappresenta solo una parte di quanto necessità la città”. I lavori di asfaltatura, avviati qualche settimana fa, interessano le vie Canevedo, Deserto, Zuccherificio, Ferro, Adige, Atheste (dalla Komatsu alla rotatoria dello Zuccherificio), Chiesa Schiavonia e Dogana Vecchia. Alcune di queste lamentano l’assenza di una seria manutenzione da un decennio. Saranno invece avviate a metà maggio le asfaltature delle strade interessate dal passaggio del teleriscaldamento: il ripristino del manto interesserà le vie Scarabello, Augustea, Cesare Battisti, Gambina e Gradenigo. La spesa, coperta da Sesa, interesserà un altro capitolo di spesa rispetto all’intervento citato dall’assessore. N.C.
NEWS E’ studente al liceo “Ferrari” di Este
ALESSANDRO MATTIA, 19 ANNI, NELLA TOP TEN DELLE “OLIMPIADI DI ITALIANO”
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ampione regionale e nella top ten nazionale. E’ stato un mese da incorniciare per Alessandro Mattia, studente di 19 anni del liceo scientifico “Ferrari”. Il ragazzo, residente a Saletto, si è classificato al decimo posto delle “Olimpiadi di Italiano”, la competizione nazionale organizzata ogni anno dal Ministero dell’Istruzione e che individua gli studenti che hanno maggior padronanza nell’utilizzo della lingua italiana. Il piazzamento nella top ten italiana segue al primo posto ottenuto sia nella fase locale che in quella veneta. Alessandro, amante di Ken Follet e con il sogno di diventare scrittore o giornalista, aveva ottenuto un pass per la finalissima di Firenze grazie alla piazza d’onore ottenuta nelle selezioni regionali e al settimo posto provvisorio italiano. Qui il diciannove aveva racimolato 43,25 punti su 47 totali, a soli 1,06 punti dal primo posto nazionale assoluto che era andato ad uno studente di liceo classico della Liguria. A Palazzo Vecchio, lo scorso 10 aprile, lo studente atestino si è trovato di fronte altri 41 colleghi da tutta Italia. Con 40,875 punti (il vincitore, Giulia Fabiani di Trento, ne ha ottenuti 47,5), Mattia si è guadagnato un posto nella top ten assoluta senior. Un successo non da poco, se è vero che nelle due categorie in gara hanno partecipato per 24.920 studenti da scuole italiane e dell’estero. N.C.
L’analisi del direttore Tiziano Manfrin
BCC COLLI EUGANEI, BENE IL BILANCIO UTILE DA 1,6 MILIONI E INVESTIMENTI
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hiude il 2014 con un utile di 1,6 milioni di euro la Bcc dei Colli Euganei. Il bilancio è stato presentato nell’ultima assemblea dei soci. “Nonostante la perdurante crisi generalizzata dell’economia, la Bcc dei Colli Euganei continua il suo percorso di crescita e di sostegno dell’economia della zona. - sottolinea il direttore Tiziano Manfrin - A confermarlo ci sono i circa 40 milioni di euro di nuovi finanziamenti erogati e l’incremento della raccolta complessiva, pari a circa 470 milioni di euro, con un incremento complessivo del 24,50% sul 2013, con una crescita del 21,70% della raccolta diretta (+71,5 mln di euro) ed un aumento del 43% della raccolta indiretta (+21 milioni di euro)». L’istituto vanta 2.222 soci (261 quelli nuovi) e oltre 21 mila clienti, con una rete commerciale che ha raggiunto le dieci filiali su tutto il territorio euganeo: l’ultima apertura è stata quella, ad aprile scorso, della filiale di Villafranca Padovana, acquisita a seguito della cessione di ramo d’azienda da Banca Padovana Credito Cooperativo. Il patrimonio netto della banca è in crescita e supera i 39 milioni di euro, andando a consolidare il presidio patrimoniale a fronte dei rischi. Continua il direttore: “La gestione improntata all’efficienza ed alla prudenza ha consentito di mantenere anche nel 2014 l’indice di solidità patrimoniale della banca ad un livello di sicurezza”. N.C.
Proteggilo dalle malattie metaboliche rare
Con lo screening neonatale metabolico, il semplice prelievo di una goccia di sangue alla nascita, puoi salvargli la vita o evitargli gravissime disabilità. Aiutaci a promuovere lo screening e a realizzare i nostri progetti a favore dei bambini metabolici.
Il presidente Gastaldo rassicura soci e clienti
CONTI IN ROSSO ALLA BCC ATESTINA “NIENTE PAURA, SIAMO PIÙ FORTI”
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onti in rosso per la Bcc Atestina, che termina il 2014 con un pesante passivo: il risultato d’esercizio è di –12.098.773 euro. Dall’istituto atestino, tuttavia, rassicurano: “E’ un numero che non deve allarmare - tiene a sottolineare il presidente Fabrizio Gastaldo - Questo è infatti il bilancio di una banca messa sotto stress in maniera importante. Abbiamo portato una copertura adeguata ai crediti che non sono performi, soprattutto in ambito immobiliare. Detto in parole povere, è stata fatta un’operazione di pulizia che di fatto ha reso la banca più forte, pur portando ad una risultato negativo di bilancio”. L’operazione è stata concordata con la Banca d’Italia, che nelle scorse settimane ha concluso la propria ispezione in Bcc. La banca ricorda di aver compiuto rettifiche per 28,54 milioni di euro, arrivando a toccare un tasso di copertura delle partite deteriorate del 48%, molto più del 42,4% registrato dal sistema nazionale. La copertura delle sofferenze è del 60,1%, le coperture degli incagli del 23,3%. “Abbiamo cifre confortanti sul fronte della raccolta complessiva, che si è assestata sull’1,45%, segno che la fiducia nei nostri confronti non è venuta meno - aggiunge Gastaldo - Il Tier1, ossia il capitale “pure” che abbiamo a disposizione, è stato del 12,62%. Il riferimento minimo è del 10,5%”. N.C.
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Difesa dell’ambiente a tutto campo
Il Consorzio Padova Sud non è solo rifiuti, ma anche formazione ambientale, difesa del territorio e sostegno per i Comuni verso gli obiettivi energetici del 2020
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a formazione nei temi ambientali a 360 gradi. E’ questo l’obiettivo del Consorzio Padova Sud che negli ultimi mesi ha organizzato eventi e iniziative per garantire un futuro più rispettoso dell’ambiente in tutto il territorio della bassa padovana. Grazie al corso di formazione sul network CasaClima, 60 persone tra tecnici comunale e amministratori hanno appreso importanti nozioni sulla sostenibilità energetica. Risanare energeticamente un edificio permette di adeguare la costruzione alle nuove esigenze degli abitanti in termini di spazi e di comfort abitativo, ottenendo nel contempo un notevole risparmio energetico. Da una casa la perdita di calore è notevole: il 25% dalle finestre, il 30% dall’areazione, il 25% dal solaio e il 15% dal tetto. «Sono dati impressionanti anche considerata la crisi economica attuale e la necessità sempre più pressante di tutelare l’ambiente del nostro territorio – ha spiegato Stefano Tromboni, Direttore del Consorzio Padova Sud - Per questo il Consorzio ha voluto fortemente, in collaborazione con CasaClima Network Padova Rovigo Venezia, l’organizzazione di un corso formativo sull’efficienza energetica e sui sistemi costruttivi di edifici sostenibili indirizzato a tutti i tecnici e agli amministratori dei Comuni del
Consorzio». I partecipanti hanno ricevuto una certificazione relativa ai sistemi costruttivi di edifici sostenibili, con particolare riguardo all’efficienza energetica ed alle normative nazionali e regionali che regolano la materia. Il corso è stato strutturato in 3 moduli di 5 ore ciascuno che si sono tenute all’ostello di Monselice. «Questo corso formativo rappresenta una risorsa importante per districarsi in un campo tanto fondamentale quanto complesso - ha spiegato Leonardo Ragazzo, presidente del CasaClima Network Padova-Venezia-Rovigo - E’ noto come gli edifici sprechino circa la metà dell’energia globale, e quindi risulta importante e fondamentale costruire edifici che siano efficienti da un punto di vista energetico». La scadenza del 2018 che richiede edifici a consumo zero diventa sempre più vicina. «In un momento storico come questo – concludono i responsabili del Consorzio Padova Sud - nel quale i Comuni hanno grosse carenze di risorse e spesso, sono sotto organico dal punto di vista del personale, il ruolo di supporto del Consorzio appare sempre più fondamentale sia da un punto di vista tecnico che dal lato della predisposizione degli atti amministrativi di supporto». In convenzione con la Provincia di Padova, il Consorzio Padova Sud ha attivato un programma di sostegno ai Comuni soci che vogliono aderire e poi sviluppare il Piano d’azione per l’energia sostenibile. Il Paes è un protocollo volontario che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di co2 entro il 2020. Nel sito padovatre. it/sportelloenergia è possibile vedere tutti i Comuni aderenti e i relativi dati sulle emissioni.
Differenziata record: Padova Sud primo in provincia Con il 75,6% di raccolta differenziata il Consorzio Padova Sud è il più riciclone della provincia di Padova. Un risultato da record se considerata l’area di cui stiamo parlando: 250.000 abitanti per 52 Comuni passando da Montagnana a Piove di Sacco attraverso Este e Monselice. «Decisamente ne è passata di acqua sotto i ponti, da quell’esiguo 6,7 per cento con cui partiva, nel 1998, la raccolta differenziata – ha commentato Stefano Tromboni, Direttore del Consorzio - Balzi da gigante fino a sfondare il 70 per cento, puntando dritti al muro dell’80%.
Ma il dato veramente importante riguarda i singoli Comuni: tutti sono entrati nella classifica di Legambiente, potendosi quindi fregiare del titolo di “ricicloni”». Padova Sud però non significa solo rifiuti. «Il Consorzio interviene sulle tematiche ambientali a 360 gradi – continua il Direttore – pensiamo ad esempio alla bonifica della “C&C” di Pernumia dove sono stoccate 52.000 tonnellate di materiale pericoloso per l’ambiente e la salute. Inoltre abbiamo messo in campo strumenti informatici per dare la possibilità ai cittadini di essere parte attiva nella tutela del territorio in cui vivono. E’ il caso ad esempio del progetto Città Pulita, con cui si possono segnalare i rifiuti abbandonati: ogni anno, gli interventi di pulizia nel territorio sono più di 300».
12 Este La ristrutturazione Nelle ex officine troveranno posto appartamenti e uffici
Ex Negrello, si cambia
Il sindaco: “Non tocchiamo i volumi, diventerà la porta del Parco” di Nicola Cesaro
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iventerà la nuova porta del Parco, ma non per questo rinnegherà le proprie origini. L’area di via Augustea che da tre decenni ospita le ex officine Negrello è prossima ad un’attesa rivoluzione. Il complesso industriale, ormai caduto in disgrazia, verrà demolito e lascerà spazio ad appartamenti, uffici e spazi pubblici. Le ex officine di via Augustea erano fino a trent’anni fa la sede di un proiettificio di levatura nazionale. Nel tempo lo stabile è stato utilizzato come sala da ballo, quindi abbandonato e lasciato in balìa di tossici, sbandati e vandali. Nel 2006 una ditta vicentina aveva proposto di realizzarvi una mega struttura al servizio del turismo, di ben 34.000 metri quadri, con albergo, ristorante, ostello, area riservata ai bungalow e impianti sportivi. Nulla si è fatto fino ad oggi, con l’ex fabbrica caduta in degrado e teatro anche di pericolosi crolli. Ad annunciare il nuovo e decisivo intervento è il sindaco Giancarlo Piva: “Come già accaduto più volte, attraverso un’ordinanza abbiamo imposto al proprietario dell’immobile (la Promozione Turistica srl, ndr) di provvedere
L’area delle ex officine in via Augustea alla messa in sicurezza dello stabile. L’ordinanza imposta al privato è tuttavia più radicale della solita pulizia del cortile o del sigillo delle finestre: si è infatti concordato che l’unico modo per risolvere la questione è procedere alla demolizione del fabbricato, che peraltro mina non poco l’incolumità pubblica”. La demolizione degli stabili fatiscenti sarà propedeutica ad un’altra operazione, già inserita nel Piano degli interventi del Comune: “Si procederà infatti al recupero volumetrico dei fabbricati, così come erano concepiti e organizzati in origine. La struttura originaria della fabbrica sarà mantenuta, e con essa lo “skyline” e il profilo a cui la gente è abituata da decenni. Non aggiungeremo un metro cubo in più, sia per tutelare l’ambiente
sia per riprodurre fedelmente una strutture che, in ambito industriale, rappresenta quasi un monumento cittadino”. Sarà una sorta di tributo all’”archeologia industriale” atestina, senza tuttavia metter freno allo sviluppo dell’area. Nel nuovo complesso saranno infatti realizzati volumi commerciali e residenziali, oltre a spazi ristorativi e di utilizzo pubblico. Si parla ad esempio di un ufficio turistico e di un mercatino a “km zero”, anche in virtù del fatto che quest’area è considerata come la porta sud del Parco Colli.
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RESTAURO Si trova all’ingresso del parco di Villa Benvenuti
GLI SCOUT DANNO VITA ALL’ANTICA FONTANA
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i sono volute novemila ore di lavoro e si sono dovuti impegnare oltre 450 mila euro, ma ora i risultati cominciano ad essere evidenti. E, tra questi, c’è anche il recupero del gioco di fontane realizzato ad inizio Ottocento. Scauteste, associazione che raccoglie una cinquantina scout atestini di varie generazioni, ha presentato in occasione del weekend La fontana ottocentesca restaurata di “Este in Fiore” il recupero dell’antica fontana dell’Ottocento che si trova all’ingresso del parco di Villa Benevenuti, appena dietro all’Arco del Falconetto. Il complesso storico sorge sul sito di un’antica villa fatta costruire da Alvise Cornaro nella prima metà del ‘500, poi passata ai Farsetti e ai Benvenuti, e oggi proprietà della Fondazione Santa Tecla. Scauteste è impegnata da tempo nel recupero di questo angolo straordinario della città; il restauro delle tre fontane che si attribuiscono, pur con qualche dubbio, a Giuseppe Jappelli, era sicuramente uno dei progetti più ambiziosi dell’associazione. Quando i volontari di Scauteste hanno messo piede nel parco della villa, la fontana era di fatto inesistente, sommersa da quintali di terra e roccia e sovrastata da alberi, radici e piante infestanti. Dopo un intenso lavoro di pulizia, e ispirandosi a testimonianze fotografiche di inizio Novecento, è stato possibile ridare un volto al ciclo di tre fontane. Quella all’ingresso del parco è oggi perfettamente funzionante. Sulla sommità del monumento acquatico è stato collocato anche il monolite originale che, due secoli fa, avrebbe dovuto ospitare un busto: di Jappelli, di Seneca, di Benvenuti, difficile ricostruire chiaramente quale volto sovrastasse la fontana. N.C.
ACCADEMIA ARTIGIANATO TRISTE ADDIO
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’Accademia dell’Artigianato chiude i battenti. Quella che doveva essere una sorta di “università alternativa” della Bassa Padovana termina dunque la propria esperienza a meno di dieci anni dalla sua fondazione. L’ente è stato messo in liquidazione e a breve verrà nominato un commissario liquidatore per segnare le ultime tappe di questa realtà finita malamente. La Fondazione Accademia dell’Artigianato artistico è nata ufficialmente il 5 maggio 2003 con una larga fetta di capitale pubblico. Soci fondatori dell’ente sono i Comuni di Este, Casale di Scodosia e Ponso, la Provincia di Padova, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati, la Federazione Regionale dell’Artigianato Veneto, l’Upa di Padova e l’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza. Negli anni si sono poi aggiunti anche Comune di Montagnana, Camera di Commercio di Padova e Cna Veneto. In diversa misura, i vari soci hanno versato un totale di 83 mila euro per dare forma al patrimonio iniziale, andando poi a corrispondere annualmente e una tantum una quota dai 1.000 ai 5.000 euro. La sede della Fondazione, nel suggestivo chiostro di Santa Maria delle Consolazioni, era stata inaugurata il 12 ottobre 2006. Obiettivo dell’Accademia era quello di stimolare la ripresa e l’evoluzione dei mestieri artigianali, con una particolare attenzione al settore artistico: dalla ceramica alla lavorazione dell’oro, passando per il restauro e la manipolazione della pietra. L’idea iniziale era quella di sviluppare tre corsi annuali per un totale di 90 allievi. Negli anni l’Accademia ha avviato
importanti corsi, ha messo la firma su iniziative di respiro internazionale e ha visto partecipare esperti e professionisti di notevole rilievo. La sede di via Francesconi ha inoltre ospitato importanti convegni, conferenze e concerti. Con l’esaurimento degli ultimi progetti finanziati da bandi pubblici, i soci della Fondazione hanno tuttavia deciso che l’esperienza dell’Accademia doveva volgere al termine, complice anche il fatto che questa realtà ha un costo e che – per un contenzioso tra Usl 17 e Comune di Este – la sicurezza di mantenere la sede a titolo gratuito non era più una certezza. Il 12 gennaio l’assemblea straordinaria dei soci aveva posto all’ordine del giorno la proposta di scioglimento della Fondazione Accademia, ma una irregolarità nella convocazione aveva comportato la sospensione della seduta. La nuova assemblea straordinaria si è quindi tenuta l’1 aprile: all’unanimità – ad eccezione della Fondazione Cariparo che si è astenuta – è stata approvata la richiesta di messa in liquidazione N.C. della “piccola università atestina”.
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14 Montagnana Viabilità e mobilitazione Intanto arriva l’emendamento al bilancio che stanzia 36 milioni di euro
Comitato “Sr 10 Libera”
Accordo pubblico privato
BONIFICA IN CENTRO DELL’EX OFFICINA SCARDIN
Costituito a Carceri su spinta del sindaco Tiberio Businaro il gruppo che raccoglierà le firme per dire no al pedaggio di Nicola Cesaro
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MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
committente responsabile: Filippo Silvestri
uello che va concludendosi è un mese importante per la nuova regionale 10, dal 2007 ferma a Carceri e lontana oltre 20 chilometri dal capolinea di Legnago. Con un emendamento al bilancio regionale proposto dal consigliere pidiellino Piergiorgio Cortelazzo, nelle scorse settimane la variante alla Padana Inferiore si è infatti assicurata la somma di 36 milioni di euro, ossia la quota pubblica necessaria a sbloccare il cantiere fermo a Carceri. Per terminare la strada, la Regione ha deciso di votarsi al project financing, quindi alla realizzazione del rimanente tratto in appoggio ad un privato. Questi si prenderà a carico il cantiere e, per recuperare l’investimento, farà pagare il pedaggio agli utenti della strada. La concessione prevede tuttavia che la Regione impegni anche una quota di finanza pubblica, pari a circa 40,5 milioni di euro. E’ proprio la mancanza di questa somma che ha contribuito a bloccare fino ad oggi il cantiere. L’emendamento approvato dal consiglio mette da parte 36 milioni di euro per l’esercizio 2017 (altri 5 milioni erano stati accantonati nel 2011): ora, con la copertura dell’investimento pubblico, la Regione può presentarsi dal privato e richiedere la ripresa dell’iter ordinario. Pare che servirà tuttavia un altro anno per vedere
Il sindaco Tiberio Businaro durante il primo incontro del comitato “Sr 10 Libera”
operativi operai e macchine in cantiere I lavori richiederanno invece un tempo stimato intorno ai 48 mesi. E a proposito di nuova regionale 10, il mese appena trascorso ha visto la nascita del comitato “Sr10 Libera”, movimento popolare creato per contrastare l’ipotesi del pagamento del pedaggio lungo la nuova regionale 10. Il privato, infatti, per recuperare l’investimento fatto obbligherà gli automobilisti della nuova regionale 10 a pagare un pedaggio per percorrere il tratto che dal Veronese porta fino a Monselice. E’ prevista un’esenzione di soli due anni per i residenti del territorio toccato dalla variante alla Padana Inferiore.
Il comitato è stato creato a Carceri su spinta del sindaco Tiberio Businaro. La prima iniziativa è stata quella che ha visto arrivare in sala polivalente a Carceri una cinquantina di cittadini. Durante la serata i presenti hanno ricevuto il “mandato” di diffondere la mobilitazione in tutto il territorio e di raccogliere firme contro il pedaggio sulla nuova Sr 10: c’è la possibilità di firmare gli appositi moduli (presenti anche in municipio a Carceri) o di aderire alla petizione web avviata nel portale change.org e accessibile anche dal sito del Comune. Le firme saranno consegnate alla giunta regionale entro il 31 maggio, data delle elezioni.
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a giù l’Ex Scardin. Il Comune ha avviato la bonifica dell’area occupata dall’ex officina Scardin, realtà abbandonata dai primi anni Novanta e teatro di profondo degrado. A metà aprile ha preso il via la demolizione dello stabile, che fino al dicembre 2013 era di proprietà dell’Ipab casa di soggiorno e pensionato della Città Murata. Una volta ripulita, l’area sarà destinata a parcheggio pubblico per qualche tempo. In un secondo momento lo spiazzo accoglierà un complesso residenziale e commerciale. Attraverso un accordo tra pubblico e privato i 1.104,70 metri quadri dell’Ex Scardin saranno destinati ad uso commerciale (496,35 mq), residenziale (416,25) e di utilizzo pubblico (192,10). Il Comune utilizzerà molto probabilmente quest’ultima porzione – circa il 17 per cento del totale - per ampliare l’offerta turistica e ludica che già è concentrata nel vicino complesso di Castel San Zeno. Se le previsioni andranno a buon fine ci sarà uno spazio residenziale capace di accogliere poco meno di 25 abitanti. Il costo complessivo dell’intervento, che come anticipato vedrà intervenire anche il privato, ha una N.C. previsione di 1,7 milioni di euro.
Relax e svaghi primaverili a Kranjska Gora, Slovenia Kranjska Gora che giace nella parte nord-occidentale della Slovenia, al confine fra Italia e Austria, è rinomata come il miglior centro sportivo, di ricreazione, intrattenimento e congressuale di tutte le Alpi Giulie. D´inverno si copre di un candido mantello che si riflette in una cornice romantica, d´estate invece la parola d´ordine è la frescura. Durante tutto l´anno la località ospita turisti desiderosi di relax e di rigenerarsi per essere sempre pronti per nuove avventure. I nostri ospiti sono escursionisti, atleti professionisti, giovani famiglie, manager che creano progetti futuri e tutti coloro che si lasciano coccolare presso i nostri centri wellness. Alcuni desiderano fare shopping nei centri commerciali dei paesi limitrofi (Italia, Austria) altri invece decidono di sfidare la dea bendata ai tavoli da gioco o alle slot machine dei centri del gioco ed intrattenimento. A Kranjska Gora ogni stagione si veste di un proprio colore con cui attrae gli ospiti, vicini e lontani che siano. Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora d’estate diventa una piacevole valle verde dove agli ospiti vengono offerte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia. È un ottimo punto di partenza per escursioni in un ambiente naturale di rara bellezza e per trascorrere del tempo in mezzo alla natura ancora incontaminata. Lasciati viziare e concedici il piacere di coccolarti e farti sentire bene... Le ultime novitá le trovate su:
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16 Montagnana L’intervento in centro Investimento da 259 mila euro finanziato dal Gal
Nuova vita per piazza Trieste e Castel S. Zeno di Nicola Cesaro
E’
un restyling importante quello inaugurato a metà aprile dall’amministrazione comunale: grazie ad un investimento di 259 mila euro, il Comune ha messo mano all’area che gravita attorno a piazza Trieste e a Castel San Zeno. Il primo intervento è quello toccato all’arena Martinelli-Pertile. Lo spazio per spettacoli e concerti è stato dotato di una nuova struttura di copertura in ferro, che ora garantisce piena protezione da sole e pioggia per il palco. L’arena è stata quindi ripulita da piante, muschi e intonaci cadenti. Il cantiere si è inoltre allargato ai locali che si trovano sotto le gradinate frontali, da sempre utilizzati come magazzini e depositi. Il ripristino di servizi igienici e dell’impiantistica ora rendono fruibili questi spazi anche per le associazioni locali. E’ stata inoltre rimessa a nuovo pure la sala “Ex Costantin Pavan”: si va dal serramento d’ingresso all’impianto di riscaldamento e condizionamento, passando per una dotazione multimediale che di fatto hanno trasformato la stanza in un nuovo spazio per eventi pubblici. Notevole è anche l’intervento pensato per l’ingresso alla Corte d’armi del castello. E’ stato innanzitutto restaurato il ponte che collega la piazza alla Corte, realizzato nel 2007 e ormai troppo consumato da utilizzo ed eventi meteorologici. E’ stata quindi riqualificata l’area sotterranea, che ospita i piloni delle campate di quello che doveva essere un ponte realizzato in epoca rinascimentale. La vetrata d’accesso è stata sostituita da una porta grigliata, è stato ripristinato l’impianto di aerazione, sono stati ripuliti gli spazi dalle
Il sindaco Borghesan lancia una proposta di collaborazione con Padova erbe infestanti, è stato potenziato l’impianto elettrico e sono stati installati anche dei pannelli descrittivi che illustrano la storia del ponte e della piazza. L’investimento totale è stato coperto quasi interamente dal Gal Bassa Padovana, che ha dirottato nelle casse comunali 229 mila euro. La serie di interventi è stata inaugurata durante il “Montagnana Festival”, alla presenza di numerose autorità, a partire dal sindaco di Padova Massimo Bitonci. Nell’occasione il sindaco Loredana Borghesan ha lanciato una proposta di collaborazione al collega patavino, che ha mostrato peraltro disponibilità alla richiesta: “Montagnana è città medievale e Padova ha una quantità notevole di reperti bellici dell’epoca, spesso stipati in qualche sotterraneo e comunque non fruibili dal pubblico. Si potrebbe avviare un legame che porti questi oggetti nella nostra città, dando vita ad una sorta
Al via un radicale restyling, si parte con l’arena Martinelli Pertile e lo spazio spettacoli
Durante il Montagnana Festival ha fatto visita alla città anche il sindaco di Padova Massimo Bitonci
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Durante il festival visita dei vertici dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”
Impegno sul territorio. Impegno per i cittadini.
di esposizione permanente che dia lustro a Padova e allo stesso tempo un’offerta turistica più forte per la nostra città”. La cittadina murata, nei giorni del festival, ha ricevuto la visita dei vertici dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, che ha confermato il potenziale della cittadina nell’ambito turistico del Nord Italia.
Sabrina
I PREMI
TALARICO In Veneto il centrodestra può e deve ripartire dalle regionali 2015, con candidati credibili che lavorano sul territorio. Con volti nuovi, energie e progetti. Il mio obiettivo è contribuire a rilanciare un centrodestra che veda protagonisti i cittadini e le persone di buona volontà. Questo è il momento giusto per impegnarsi nel Veneto. Lavoro, sicurezza, sanità, sociale, turismo, commercio e ambiente: i progetti da cui ripartire in Veneto. Sopra ogni cosa, etica. Costruire una classe politica migliore si può e si deve. Sabrina Talarico
Committente elettorale Cristiano Elisabetta
Jacopo da Montagnana
NUOTO E SCACCHI OTTIMI RISULTATI
31 MAGGIO 2015 Elezioni Regionali Veneto
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li studenti dello Jacopo da Montagnana si confermano ai vertici nelle diverse specialità sportive. La squadra di nuoto, categoria allievi, ha di nuovo conquistato la prima piazza nella fase provinciale dei campionati studenteschi con Alberto Carpi, Nicola Carrirolo, Nicholas Fassio, Mattia Franchin, Nicola Missaglia, tutti della 3AS liceo scientifico scienze applicate, e Luca Canevarolo della 2AS. Carrirolo e Franchin si sono messi tutti gli avversari alle spalle rispettivamente nei 50 dorso e nei 50 rana; Carpi e Fassio sono invece arrivati terzi, rispettivamente nei 50 stile libero e nei 50 farfalla. Insieme sono risultati primi nella 4x50 mista e secondi con Missaglia e Canevarolo nella 6x50 stile libero. La squadra di scacchi ha invece conquistato il terzo posto nella fase provinciale. Pierre Salandin della 2AS, Matteo Barbieri della 3AL, Kaja Ignis, Giulia Rossetto e Francesca Zanetti, tutti e tre della 3AS, con un’emozionante serie di sfide hanno ottenuto un piazzamento che consente il passaggio alla fase regionale. E’ un risultato notevole, se si pensa che è la prima volta che l’istituto montagnanese partecipa alla gara di scacchi. N.C.
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Un assaggio del “MuSNa”
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Nel 2017 apriranno le prime due sezioni del nuovo Museo di Storia Naturale dell’Università di Laura Organte
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i chiamerà MuSNa, ovvero Museo di Storia Naturale dell’Università di Padova, e raccoglierà la preziosa eredità delle quattro storiche collezioni di ateneo – antropologia, geologia-paleontologia, mineralogia-petrografia e zoologia – in un’unica sede, valorizzandole con un progetto espositivo che si avvarrà delle più moderne tecnologie. Un progetto ambizioso – il polo punta a divenire il più importante nel suo genere nel Triveneto – di cui a breve i visitatori potranno avere un piccolo assaggio: dal 5 giugno nell’atrio di Palazzo Cavalli, futura dede del MuSNa, verrà installato un allestimento multimediale tipo, che consentirà di farsi un’idea del progetto, firmato dallo studio Amuse. I 4mila metri quadrati dello storico palazzo – un tempo sede dei dipartimenti oggi confluiti in quello di Geoscienze, trasferito in Via Gradenigo – ospiteranno il glorioso passato di ricerca scientifica di cui si fregia l’Università patavina, ma guarda anche al
Il “monolite” di Candussio presente e al futuro. Per esprimere questa idea di continuità è stata scelta l’immagine metaforica dell’albero: come un organismo vivente, il museo è alimentato dalla linfa della ricerca e della didattica; dalle radici storiche rappresentate delle collezioni storiche di Vallisneri, l’allestimento si sviluppa come i rami di una pianta, verso le epoche più recenti. La figura dell’albero è anche uno dei “moduli” espositivi pensati per dare unitarietà al progetto, che sfrutterà i vantaggi dei sistemi multimediali per creare un percorso avvincente, in grado di catturare l’attenzione di grandi e piccini: touch screen, filmati, animazioni e installazioni interattive consentiranno ai visitatori di scoprire il mondo della ricerca scientifica. Altri elementi espositivi che caratterizzeranno il futuro MUsNA sono gli highlight, specie di teche curve e trasparenti che creeranno, entrandovi, una sensazione di isolamento e sospensione spazio-temporale, utile per concentrarsi sull’oggetto esposto e le “pareti mirabilia”, piani espositivi verticali
TEATRO E MUSICA
a cura di Laura Organte
JOVANOTTI E VASCO ALL’EUGANEO L’estate in musica padovana vedrà due concerti evento allo Stadio Euganeo: ad aprire le danze sarà Lorenzo Jovanotti, che farà tappa in città con il suo tour “Lorenzo negli stadi” il 30 giugno, mentre il 12 e 13 luglio sarà la volta di Vasco Rossi, che aggiunge un’altra data all’elenco dei memorabili live patavini. Biglietti prevedibilmente a ruba per due concerti che si contendono il titolo di evento dell’estate.
DONNA TRA LUCE E COLORE Fino al 14 giugno alla Galleria La Rionascente in esposizione le opere al femminile della collettiva artiste Fidapa – Nord Est. l titolo “Donna luce colore sentimento” opera una sintesi delle tematiche che caratterizzano le opere esposte: la sensibilità femminile che si avverte in ogni quadro, i colori dei paesaggi, la luce che in alcune opere aggiunge il suo carico di spessore emotivo alla drammaticità delle forme ed infine i sentimenti, filo conduttore della mostra, che traspaiono nelle maternità, nei ritratti di bambini e adolescenti, nelle denunce sociali, nella nostalgia di un mondo passato.
EUGANEA FILM FESTIVAL È giunto alla 14 edizione l’Euganea Film Festival, la rassegna-concorso itinerante dedicata ai cortometraggi e documentari italiani e stranieri. Quest’anno l’appuntamento è dal 3 al 19 luglio, con un programma come di consueto denso di iniziative, incontri con registi e proiezioni che avranno come cornice i luoghi più suggestivi del territorio euganeo. Sei i premi in palio per i registi che partecipano con le loro opere: Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario e Miglior film d’animazione, il Premio “Banca Etica”, il Premio “Parco Colli Euganei” e il Premio “Veneto Movie Movement”. Per il programma: www. euganeafilmfestival.it
Villa Contarini spazio espositivo a cielo aperto
P Il progetto della sezione di paleontologia in vetro che accoglieranno parte delle collezioni, grafica e didascalie. Per vedere completato il nuovo polo, che ospiterà anche spazi per la ricerca quali laboratori, biblioteche e aule bisognerà però attendere: per il 2017 è intanto prevista l’inaugurazione delle prime due sezioni, geologia e mineralogia, costituite dalle collezioni attualmente presenti a Palazzo Cavalli. Non ci sono date precise invece per l’apertura delle altre due sezioni e degli spazi didattico-scientifici, il cui sviluppo dipende
dai finanziamenti: l’Università di Padova ha stanziato due milioni di euro per il progetto, ai quali si aggiungeranno contributi pubblici dalla Regione e dall’Unione Europea. Con la realizzazione del MuSNA l’area Garibaldi-Eremitani diventerebbe a tutti gli effetti uno degli epicentri turistici e culturali della città: a pochi metri dai Musei Civici, da palazzo Zuckermann e dalla Cappella degli Scrovegni, il nuovo polo è il tassello che mancava per completare l’offerta museale.
iazzola sul Brenta diventa spazio espositivo a cielo aperto: fino al 28 ottobre, disseminate tra i giardini e gli specchi d’acqua di villa Contarini Camerini, ma anche sotto i portici, cento sculture di artisti italiani e internazionali guideranno cittadini e visitatori in un percorso attraverso l’arte contemporanea. I negozi chiusi si trasformano in gallerie estemporanee per gli studenti e i docenti delle accademie di belle arti di Milano, Urbino, Venezia e Verona. È la seconda edizione della Rassegna di Scultura all’aperto, con tema “In terra, acqua e aria”, che vede protagonisti artisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Alessandra Bonoli, Brunivo Buttarelli, Annamaria Gelmi, Eloisa Gobbo, Vinicio Momoli, Marco Milia, Franco Repetto, Elena Pizzato (Ketra), Igino Legnaghi, Alessandro Pellegrinetti e Alberto Timossi. L.O.
Oratorio di San Rocco a Padova I grandi artisti della scuola orafa
Nel segno di Donatello il premio concorso Pinton S arà dedicata a Donatello, in occasione delle esposizioni organizzate per celebrare lo scultore toscano, anche la seconda edizione del Premio Internazionale Mario Pinton, una mostra/concorso di gioielleria contemporanea di ricerca che sarà allestita presso l’Oratorio di San Rocco dal 9 maggio al 26 luglio prossimi. L’iniziativa nasce nell’ambito della prestigiosa tradizione padovana di gioielleria, nata in città con la Sezione dei Metalli, fondata da Mario Pinton, presso la Scuola d’Arte Pietro Selvatico negli anni Cinquanta e internazionalmente identificata come Scuola Orafa Padovana. Proprio per rendere omaggio a questa importante figura, scomparsa nel 2008, il Comune di Padova ha istituito, nel 2011, un concorso internazionale, collegandolo, in quella prima edizione, al contesto di un rinnovato interesse per l’epoca trecentesca, culminato nella grande esposizione di Guariento e la Padova carrarese. Ad aggiudicarsi questa prima edizione fu l’artista padovano Graziano Visintin, e la sua spilla venne inserita nelle collezioni di Arte Contemporanea dei Musei Civici; al secondo e terzo posto furono segnalate le opere di Antjie Brauer e di Bettina Speckner. Quest’anno, come nella scorsa edizione, la mostra/concorso si propone un com-
Uno scorcio dell’esposizione delle opere di gioielleria pito ardito: condurre il pubblico, il più vasto possibile, al gioiello d’artista e cercherà di evidenziare come il linguaggio contemporaneo dei diversi artisti saprà interpretare la maniera donatelliana e le importanti novità che il grande artista scultore seppe apportare all’arte del suo tempo. Ben 66 gli artisti presenti, provenienti da tutto il mondo, 2 fuori concorso, che si sono confrontati con la lezione del Maestro fiorentino, documentato in città fin dal 1444. Tra questi, nomi di grande prestigio nel campo dell’oreficeria mondiale: dalla Spagna Capdevila Joaquim e Ramon Puig Cuyàs, Direttore del dipartimento di gioiel-
leria della Scuola di oreficeria Massana di Barcellona; dalla Germania Christiane Foerster e Rudollf Kocea; dall’Austria Helfried Kodrè; dalla Francia l’orafa Cathy Chotard; dal Regno Unito Jaqueline Mina; dall’Olanda Annelies Planteydt; dall’Estonia Kadri Maelk - Direttore della Sezione di Oreficeria della Scuola orafa di Tallin. Non mancano, naturalmente, i nomi italiani, non meno importanti dei colleghi stranieri, come Francesco Pavan, uno dei maestri della Scuola orafa Padovana, Graziano Visintin e molti altri importanti orafi vincitori di numerosi premi internazionali. Laura Organte
Cultura 19
4 Cultura Adria Delta La tradizione Torna la rassegna che si snoda attraverso otto visite guidate
Lendinara riapre i suoi itinerari di Melania Ruggini
NEWS
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itorna come ogni anno “Lendinara tra arte, storia e devozione” promossa e sostenuta dall’amministrazione comunale di Lendinara in collaborazione con Turismo e cultura e il gruppo Ctg “L’Atene del Polesine”. Sono in tutto 8 le visite guidate nei luoghi simbolo della città per scoprirne le bellezze storiche ed artistiche, da Ca’ Dolfin alle sette chiese, passando per la chiesa di San Rocco. Il ricco calendario di appuntamenti fa leva sui luoghi più interessanti della città sotto il profilo storico, artistico e culturale. Una novità di quest’anno è la mostra fotografica e documentaria, allestita all’interno delle celle di Palazzo Pretorio, che racconta la storia del giardino e la presenza di alcuni artisti, poeti e letterati ospitati dal critico d’arte Giuseppe Marchiori, a cui è stato recentemente dedicato il giardino dello stesso palazzo. Gli illustri ospiti erano niente meno che Saba, Wolf Ferrari, Minassian, Birolli, Manzù, e Licini. La visita alla mostra presso il Palazzo Pretorio è preceduta da un itinerario tra il Giardino di Ca’ Dolfin e alcuni luoghi del centro storico lendinarese. Il progetto, promosso dal Comune di Lendinara
L’ECCIDIO DI VILLADOSE E CEREGNANO
S e sostenuto dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo, comprende l’ideazione e l’allestimento dell’esposizione e un pacchetto di visite gratuite per le scuole sia per questo che per il prossimo anno scolastico. Domenica 17 maggio alle ore 16 l’ufficio Iat ospita Lendinara Dipinta: dalle vedute settecentesche di Palazzo Cattaneo agli scorci naturalistici del Giardino di Ca’ Dolfin, ritratti da celebri artisti. Altro appuntamento di rilievo, domenica 24 maggio alle 17 è alla chiesa di San Rocco, dove, nel centenario dell’ingresso in guerra dell’Italia, sono proposte delle letture, ideate dalla
Tanti autori importanti sono arrivati in città
ROVIGORACCONTA, BUONA LA SECONDA!
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a seconda edizione di Rovigoracconta ha intrattenuto la popolazione in una tre giorni di incontri, spettacoli e musica, per un totale di 40 artisti e 24 incontri. Tra i nomi di punta della kermesse spiccano il filosofo Massimo Fini, la scrittrice americana Vanessa Diffembaugh, Mauro Corona, Vito Mancuso, Alessandro Haber. Il direttore artistico Mattia Signorini, noto scrittore polesano, è soddisfatto dei risultati e ha così commentato: “L’anno scorso è stato il primo festival, il numero uno. Quest’anno ci siamo posti una sfida più grande”. Ideato dall’associazione culturale Liquirizia, composta da Signorini, Sara Bacchiega e da Maurizio Martelli, in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Unindustria e Ascom, la manifestazione ha ospitato un insieme di presentazioni letterarie, concerti musicali e spettacoli teatrali. Venerdì 8 maggio l’apertura è stata affidata a Massimo Fini, che ha presentato il suo ultimo libro in assoluto, “L’Italia controcorrente”. Domenica 10 maggio la scrittrice americana Vanessa Diffenbaugh ha chiuso il festival con la sua ultima opera letteraria “Le ali della vita”. Per la sezione libri c’erano, tra gli altri, Mauro Corona, con Il segreto delle montagne, Fabio Genovesi, con Chi manda le onde, la storia di una famiglia e di una piccola comunità che vive davanti al mare, Massimiliano Santarossa con Metropoli, racconto di un uomo barricato in una città in un
Lungometraggio
futuro apocalittico, Marco Missiroli con Atti osceni in luogo privato, la storia sentimentale e sessuale di un bambino che si affaccia all’adolescenza e alla vita, Carmen Pellegrino con Cade la terra, storia di Estella che cerca con tutte le forze di far rivivere un borgo abbandonato, Amina Sboui con Il mio corpo mi appartiene e Farian Sabahi con Noi donne di Teheran, in un incontro sul valore della libertà contro l’integralismo islamico, Andrea Vitali con La ruga del cretino, un racconto giallo e pittoresco collocato agli albori della psichiatria e antropologia, Vito Mancuso con Questa vita, riflessione filosofica sulla natura dell’uomo, Alen Loreti, biografo e curatore ufficiale dell’opera di Tiziano Terzani, con un racconto coadiuvato da documenti e filmati inediti, che inquadrano la vita del famoso scrittore. A corredare il festival un concorso letterario nato per indurre i ragazzi ad occuparsi dei libri, affiancando i ragazzi finalisti agli Me. Ru. scrittori veterani.
biblioteca comunale Baccari di Lendinara, dedicate ai concittadini morti in guerra. A chiusura della stagione primaverile, altri due appuntamenti, il 2 giugno con il tradizionale itinerario risorgimentale alla scoperta dei luoghi di Alberto Mario e Jessie White e il 6 giugno con il percorso “Le sette chiese di Lendinara” alla scoperta del patrimonio storico, artistico e devozionale delle sette chiese cittadine. Ingresso Giardino di Ca’ Dolfin-Marchiori: euro 4 intero; euro 2 ridotto. Ingresso integrato Palazzo Cattaneo e Giardino di Ca’ Dolfin: euro 5 intero; euro 3 ridotto.
ono state 21 le vittime dell’eccidio di Villadose e Ceregnano avvenuto nel 1945. Oggi a distanza di 70 anni la drammatica vicenda è ricorda nel lungometraggio realizzato dal regista rodigino Alberto Gambato, già autore del documentario “La lunga marcia dei 54” dedicato all’eccidio di Villamarzana. Il documentario realizzato dal giovane regista con la consulenza storica di Laura Fasolin e il coordinamento di Michele Lionello ricorda l’eccidio nazi-fascista ai danni dei cittadini polesani residenti nei due comuni durante il quale i civili venivano rastrellati e fucilati a caso. Di quella vicenda oggi restano i luoghi sia fisici che ideali della tragedia e le testimonianze dirette e indirette della popolazione. Il film, attraverso le varie memorie, ricompone quella che fu la portata storica e umana dell’eccidio; una riflessione che coinvolge i giovani locali nell’espletazione dei propri diritti umani. Oltre sei mesi di lavoro con il coinvolgimento di molte persone tra testimoni, giovani ed esperti e grazie alla collaborazione e al contributo dei Comuni di Villadose e Ceregnano e degli ex amministratori Pci, Pds, Ds di Villadose. Prima della proiezione di Villadose gli alunni della scuola primaria hanno presentato la ricostruzione cronologica dei momenti principali dell’eccidio con disegni e narrazione ricavati da testi e immagini di ricerca storica, dato che il ruolo della scuola rimane fondamentale nel conservare la memoria e nel trasmettere una cultura di pace e di rispetto del diritto alla vita e alla libertà. Me. Ru.
La kermesse Il programma di iniziative, mostre e performance di tanti artisti
Facciamo filò e Deltarte: un’estate di appuntamenti M
aggio si è aperto con una ricca serie di eventi all’insegna delle identità riemerse. Si è partiti sabato 2 maggio dal centro culturale di San Basilio con l’inaugurazione della mostra di Caterina Sega “Facciamo filò” nel Museo e il concerto di Anna Luppi. Con la mostra Facciamo Filo’, visitabile fino al 29 settembre, una vivace installazione fa leva sul concetto di fare filo’, ossia sulla socializzazione e aggregazione sociale. Il progetto intende avvicinare la popolazione autoctona all’arte contemporanea in modo semplice, coinvolgente e spontaneo, attraverso installazioni dalle forme sferiche, coperte da moltissimi fili di differenti materiali, lunghezze e colori. Le persone possono sedersi per conversare o giocherellare. Per la Notte Europea dei Musei del 16 maggio il Museo archeologico nazionale di Adria ospita alle 21 “Quando eravamo Re”, mostra fotografica di Matteo Sauli con presentazione del catalogo a cura di Danilo Montanari Editore, aperta fino al 15 settembre. DeltArte si caratterizza anche per le residenze d’artista e dal 15 al 25 maggio vivrà a Taglio di Po Joseph Gerard Sabatino, che collaborerà con le scuole medie del comune per creare un’installazione permanente nell’atrio del plesso scolastico di Via Marconi. Lavorando a stretto contatto con gli alunni
Giovani artisti alla scoperta del nostro Delta creerà una scultura composta da materiali tipici del delta, inaugurata sabato 23 maggio alle ore 12 mentre alle ore 18 al Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin sarà presentata l’installazione “Memoria nascosta: a resting place that lives” dell’artista americano e “Progetti bruciati” di Baran, visitabili fino al 29 settembre. Il 31 maggio DeltArte fa tappa a Corbola con la mostra fotografica Km 40 di Alessandro Bellini in biblioteca. Alle ore 19.30 l’area golenale dell’Isola del Balottin sarà lo sfondo per l’inaugurazione dell’Installazione “A utopian idea” di Emmanuele
Panzarini. L’artista vuole tramandare alle nuove generazioni il curioso tentativo che il professore Luigi Salvini diede vita nella piccola isola. Utilizzando il rosso, colore scelto da Salvini per la bandiera della Repubblica, si crea un collegamento visivo tra l’isola e la terra ferma, tra passato e presente, evocando così l’idea utopica di società che il professore aveva provato a realizzare. L’esistenza della Repubblica è breve ma molto intensa: dal 1946 al 1955 l’esperimento comunitario segna in maniera profonda la storiografia e il vissuto locale. Me. Ru.
1 Cultura provinciale 20 Il tema del viaggio nelle sue sfaccettature L’edizione 2015 del progetto dell’associazione Muraless che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale
I registi Andrea Segre e Antonio Augugliaro a Chioggia per parlare del progetto “Displaced person” di Sara Boscolo Marchi
L
’edizione 2015 del progetto “Displaced person - Persone sradicate” dell’associazione di volontariato Muraless, che promuove la cultura dell’accoglienza e della giustizia sociale, torna sul tema “Vite in cammino”. La prima tappa dei due appuntamenti della rassegna si è svolta a Chioggia il 24 aprile presso Casa Goldoni, dove il regista Andrea Segre, molto amato dal pubblico clodiense per il lungometraggio “Io sono Li” ambientato a Chioggia qualche anno fa, ha presentato il suo nuovo libro “Fuori rotta - Diari di viaggio”. E’ seguita presso il Cinema Teatro Don Bosco, la proiezione di “Come il peso dell’acqua”, film di Giuseppe Battiston, Marco Paolini, Stefano Liberti e Andrea Segre uscito l’anno scorso sul piccolo schermo e riproposto alla affollata platea chioggiotta dopo l’ultima grande tragedia del Mediterraneo. Attraverso i racconti di tre donne che hanno compiuto l’attraversata del mare dai loro paesi di origine, fino alle coste italiane, Battiston e Paolini cercano di fare ordine e chiarire ogni dubbio del pubblico sul feno-
meno dei cosiddetti “sbarchi clandestini”. Dalla forte connessione tra viaggio e documentario nasce anche il progetto culturale di Andrea Segre sul diritto al viaggio. Partendo dalle steppe del Kazakistan, in autunno il regista padovano-chioggiotto viaggerà a piedi e documenterà altre storie “per farci capire meglio chi siamo e cosa stiamo vivendo” in quest’epoca storica. Il secondo appuntamento della rassegna proposta da Muraless in collaborazione con le associazioni del territorio, Caritas Diocesana, Il Mappamondo, C_Plus, Titoli Minori, Chioggialab, Slow Food e Comune di Chioggia, si è tenuto il 6 maggio presso il Cinema Teatro Don Bosco, dove è stato pro-
Poesia
DAL COMUNE UN PREMIO PER IL GRUPPO POETI CITTÀ DI CHIOGGIA
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remiata la presidente del Gruppo Poeti Città di Chioggia, professoressa Guidina Borella Lando. Sabato 9 maggio in Auditorium San Nicolò il sinLa premiazione della daco di Chioggia professoressa Guidina Giuseppe Casson Borella Lando ha premiato con una targa di riconoscimento la professoressa “per il costante impegno nell’ambito culturale clodiense attraverso la diffusione dell’arte poetica ed il lavoro svolto nel territorio” dall’associazione. La cerimonia si è svolta nel corso della presentazione dell’antologia “Canti dell’Anima”, giunta alla XVII pubblicazione, con l’illustrazione critica delle poesie a cura della presidente Borella Lando, intermezzi musicali di Anna Maria Mariotti e Micaela Tiozzo, presentati da Maria Teresa Aprile. Il gruppo poeti città di Chioggia è operativo nel territorio dal 1991 e iscritto all’albo dell’associazionismo del Comune. Tra le attività promosse, l’organizzazione di una rassegna annuale di poesia con declamazioni in lingua e dialetto, l’edizione di un volume dell’antologia Canti dell’Anima, la raccolta in sillogi di poesie a tema, la collaborazione con enti e istituzioni delle città limitrofe, lo studio della poesia in dialetto a Chioggia, interventi nelle scuole e la libera partecipazione a concorsi.
iettato il film presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, “Io sto con la sposa”, alla presenza del regista Antonio Augugliaro. Anche in questa pellicola si racconta la storia realmente accaduta di cinque palestinesi e siriani in fuga attraverso l’Europa, da Milano a Stoccolma, con l’ “alibi” della festa di un matrimonio fittizio. Muraless, poi, il 7 maggio ha portato il film e regista Augugliaro ad incontrare i ragazzi del Liceo “G. Veronese” a completare l’intento culturale del progetto “Displaced person” con effetti educativi e di sensibilizzazione sui giovani, eredi unici di una società in continua evoluzione.
Expo 2015 Una serie di azioni per attrarre i turisti nella provincia di Venezia
Si valorizzano le eccellenze R “F
Mestre. Torre civica
LA MOSTRA SU HUGO PRATT A VENTI ANNI DALLA SUA MORTE
iprendere possesso della nostra realtà e approfittare dell’occasione offerta dall’Expo per riconquistare ciò che eravamo, riscoprendo i nostri valori e rimettendoli in pista. Questo il messaggio trasmesso durante l’incontro che si è tenuto nel Crazy Lab di Piove di Sacco lo scorso 26 aprile, sul tema “Aspettando Expo 2015”. Le eccellenze venete, ma anche la capacità di cogliere al volo le opportunità. Queste le linee guida del dibattito, in cui sono intervenuti Roberto Crosta, direttore generale della Camera di Commercio di Venezia, Franco Conzato, direttore generale di Padova Promex, e l’esperta in storia Giulia Baracco. Moderato dall’assessore alle Attività produttive e al commercio, Luca Carnio, l’incontro si è concentrato sulle opportunità offerte dall’esposizione internazionale che si tiene a Milano, e che potrebbero favorire anche il Veneto e le sue province. “Padova ha avuto sempre la capacità di anticipare i tempi e vedere oltre – ha detto Conzato nel suo intervento – Pensiamo che la prima donna laureata al mondo è stata proprio a Padova”. “Padova looking ahead & beyond” è lo slogan di un progetto che mira a lanciare un messaggio chiaro a tutti coloro che si recheranno in Italia per visitare Expo, passando per il Veneto e per Padova. “Abbiamo messo in campo una serie di azioni, volte a far sì che chiunque arrivi a Padova possa percepire i nostri punti di forza, quelli del nostro territorio, nell’ambito agroalimentare,
I turisti dell’Expo possono essere “intercettati” con la ricca offerta del territorio: da Venezia all’entroterra food e ambientale” ha commentato, entusiasta, Conzato. Non è da meno Venezia e la sua provincia, rappresentate, per l’occasione, da Crosta, che ha posto l’accento sull’importanza di cooperare. “Sarà necessario mettere in rete ciò che già esiste, calandolo, però, nella realtà venutasi a creare con l’Expo – ha detto – coinvolgendo i tour operator , facendo conoscere realtà solitamente poco conosciute e valorizzando le porte di accesso al nostro territorio”. In tutto ciò, interessante, secondo il punto di vista dei presenti, potrebbe essere una collaborazione tra Piove di Sacco, Padova e Venezia, pensando ad un progetto che coinvolga anche il Piovese dal punto di vista turistico. Linda Talato
avole di Venezia” è il progetto che sarà allestito dal 23 maggio fino al prossimo 7 giugno presso la Torre civica di Mestre in occasione del ventesimo anniversario della morte di Hugo Pratt, e che vedrà la partecipazione anche del giornalista Rai Vincenzo Mollica. Il progetto si articola in vari punti e prevede l’esposizione di tavole originali di disegnatori che hanno collaborato con Pratt, fra cui Stefano Babini, Stelio Fenzo, Guido Fuga, Milo Manara, Ivo Pavone, Lele Vianello, Giorgio Cavazzano. E’ prevista inoltre l’installazione di un book sfogliabile contente lo story-board di 240 pagine disegnato da Stelio Fenzo per un film mai realizzato su Corto Maltese. Interverranno esperti e critici di prestigio. Verrà inoltre allestita una sezione espositiva contenete una parte della serie di quadri che Pratt fece prima di raggiungere la notorietà con Corto Maltese (vedi foto). Il progetto va inserito in un programma di 5 mostre, inaugurato a marzo e che si concluderà il 21 giugno e promosso dal Servizio attività culturali della Municipalità, allestito in occasione della riapertura al pubblico della torre civica di Mestre dopo un restauro durato oltre un anno. Dal 13 al 21 giugno chiuderà la rassegna la “Settimana europea dell’energia sostenibile 2015”, un’occasione per sensibilizzare cittadini, soggetti istituzionali, imprenditoriali e associativi sul tema del risparmio energetico.
Ho fatto
Voglio fare
indennità dei consiglieri regionali.
Riduzione dei costi della politica diminuite le
Progetti per dare lavoro ai veneti ed opportunità al Veneto.
Piano casa
Bloccare il consumo di territorio agricolo.
introdotto importanti opportunità per l’ampliamento delle abitazioni e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, bonus volumetrici e riduzioni del contributo di costruzione per chi migliora l’efficienza energetica della propria abitazione.
Rigenerare il patrimonio edilizio esistente e recuperare le aree produttive e urbane degradate o dismesse.
Realizzare interventi concreti a difesa della sicurezza idraulica del nostro territorio.
Agricoltura
data concreta applicazione al Piano di Sviluppo Rurale. Revisione della legge in materia di agriturismo. Varata la nuova legge in materia di agricoltura sociale e istituita la Banca della Terra Veneta.
Creare nuove opportunità di lavoro per i agricoltura.
Sport
Valorizzare la paritarie.
Risarcimento dei danni causati dai cinghiali
creato un fondo regionale per risarcire agricoltori e automobilisti che subiscono danni causati dalla fauna selvatica, in prevalenza cinghiali.
scuola e dare certezze alle scuole
Mettere la famiglia Regione.
Gioco d’azzardo
al centro delle politiche della
Garantire prestazioni sanitarie di qualità in tempi certi, eliminando gli sprechi e le inefficienze.
varata la legge in materia di prevenzione, contrasto e riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico.
Potenziare il sistema dei servizi domiciliari e l’assistenza alle persone bisognose.
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Nel corso dei miei cinque anni in Consiglio Regionale ho potuto incontrare migliaia di persone, ho ascoltato i desideri, i progetti, le speranze di cittadini, imprese, associazioni, cercando di trasformarli in progetti di legge e azioni concrete per il territorio. Ho capito fino in fondo qual è il Veneto che vogliamo e che, insieme dobbiamo costruire. Un Veneto migliore. accorderete la vostra Preferenza. Questo è ciò che intendo continuare a fare in futuro, se mi acc Grazie.
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22 Sport Basket Dal Redentore Este al Solesinol fino agli Under 19 di Montagnana
Basket Dal Redentore Este al Solesinol fino agli Under 19 di M
di Nicola Cesaro
di Nicola Cesaro
Tanti premi per i giovani Tanti della premi Bassaper i I
l giovane basket della Bassa Padovana fa incetta di premi. Con aprile si sono infatti disputate le principali finali provinciali dei campionati giovanili. Partendo dal basso, ma solo anagraficamente, spicca la cavalcata trionfale degli Under 13 del Redentore Este, che hanno letteralmente dominato la stagione sportiva. Il quintetto di Fabio Baù ha chiuso la stagione regolare con un ruolino di marcia di 18 vittorie e zero sconfitte, forti di ben 1.744 punti segnati e solamente 326 subiti. Un record. Approdato alla finale a quattro, che peraltro si è giocata proprio a Este, il Redentore ha avuto la meglio in semifinale sui Raptors Mestrino (51-43) e poi in finale sul Vigodarzere: i ragazzi di Baù hanno dominato la finalissima per 70-39. Ora l’Under 13 sarà impegnata nella fase regionale, dove affronterà Vedelago, Marostica e Verona Basket. Sempre in casa Redentore c’è da festeggiare il terzo posto degli Under 19 di Silvio Limena, impegnati nel girone Gold e giunti al terzo posto della classifica nella stagione regolare. Nella semifinale provinciale, la formazione atestina si è arresa tuttavia al Noventa Padovana (45-69), andando tuttavia a rifarsi contro il Jolly Basket (63-50) nella gara per
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La formazione degli Under 19 di Montagnana il bronzo. Anche il titolo Under 19 Silver resta nella Bassa: ad aggiudicarselo è il Solesino di coach Gigi Brunizzo, che nella finale giocata in casa ha avuto ragione sull’Olimpia Camposampiero per 71-63. Prima del trionfo finale, i biancoblu avevano vinto sul Loreo (65-57) la semifinale ed erano arrivati proprio dietro all’Olimpia nel girone di qualificazione, dove peraltro i solesinesi erano sempre stati battuti dalla capolista. C’è poi l’altro grande risultato, ossia il secondo posto provinciale conquistato dagli
CALCIO A 5. Arriva la promozione con una giornata d’anticipo
L’USD SOLESINO MONSELICE VOLA IN C2
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CICLISMO Il padovano Boscaro al secondo posto l giovane basket della Bassa LIRAPadovana TRIONFA fa AL CITTÀ DI CONSELVE incetta di premi. Con aprile si sono infatti disputate ’ Stefano le principali Lira, allievo finali provinciali al secondodei campionati anno,giovanili. bellunese Partendo di Feltre dal labasso, ruotama solo anagrafi veloce camente, del 19. Gpspicca città dilaConselve, cavalcata trionfale perfettamente degli Under allestito 13 del dal Redentore Gs cicloamaEste, che torihanno localeletteralmente con il patrocinio dominato del lacomune stagione sportiva. rappresentato Il quintetto dall’assessore di Fabio Baùallo ha chiuso sport la stagione Renzo regolare Scolaro. con L’atleta un ruolino della diPostumia marcia di 1873vittorie Dino eLiviero, zero sconfi sul rettilineo tte, forti didiben via1.744 Vitpunti toriosegnati Emanuele, e solamente ha vinto326 in rimonta subiti. Undirecord. mezza ruota, strappando il successo al padovano Approdato della allacicli finale Bonin a quattro, Zanon Davide che peraltroBoscaro si è giocata alla proprio fine contento a Este,ailmetà:” Redentore forsehasono partito troppo lungo - ha detto Davide - e avuto non la homeglio resistitoinalla semifi rimonta nale suidi Raptors Lira, sono Me-comunque al primo anno tra gli allievi e questo Ladella formazione Under strino risultato (51-43) rappresenta e poi in un finale bel sul viatico Vigodarzere: per il prosieguo stagione.” La degli gara articolata su 19 11 di Montag il bronzo. Anche il titolo Undersul19filoSilver resta Under 19 i ragazzi giri, di 4,5 di Baù chilometri, hanno dominato di un percorso la finalissima completamente pianeggiante è vissuta dei 43 nella Bassa: ad aggiudicarselo il Solesino perorari 70-39. con leOra squadre l’Under dei13 velocisti sarà impegnata in costante controllo della situazione, a nullaèsono valsi i di partecipat ai pari età GigiMazzucco Brunizzo,(che nella finale giocata nella ripetuti fasetentativi regionale, di fare doveselezione affronteràdell’attesissimo Vedela- coach Fabio Uc Mirano) atleta di Anche casa ha avuto Aragione sull’Olimpia Campogo,Conselve Marostica figlioe diVerona SimoneBasket. presidente Sempre della in societàin organizzativa. ben vedere il tentativo di sampiero Prima del trionfo finale, arrivati ad casa evasione Redentore più corposo c’è da festeggiare è stato messo il terzo in atto, po- sullo slancio per del 71-63. traguardo volante dell’ottavo stogiro degli 19 diDissegna Silvio Limena, impegnati di Matteo i biancoblu vinto 18” sul Loreo (65-57) dominato dalUnder trevigiano , in compagnia Marinavevano (Fiumicello) il vantaggio nelmassimo, girone Gold e giunti al terzodi posto della dila8 coraggiosi, semifinale ed erano arrivati proprio dietro tagnanese poi sul finale sortita un drappello niente da fare, volata doveva classifi essere ca enella volata stagione è stataregolare. dove Lira ha imposto laall’Olimpia sua legge conquistando nel girone di la qualifi medaglia cazione, d’oro dove contro la allaNella memoria semifidinale Pietroprovinciale, Pavin, per illasecondo forma- arrivato peraltro medaglia i solesinesi d’argento eranoper sempre ricordare stati Luigi battuti poi a perd gio di Villa zione Pavin, atestina mentresi ièfiarresa ori al vincitore tuttavia alsono Noventa stati consegnati dalla capolista. dalla signora Antonietta, moglie di poi l’altro grande risultato, W.L. ossia il due form Padovana Maffeo Martin, (45-69), cheandando fu grande tuttavia propulsore a rifarsi del ciclismoC’è conselvano. contro il Jolly Basket (63-50) nella gara per secondo posto provinciale conquistato dagli fase regio
’Usd Solesino Monselice 1999 di cal- perché abbiamo fortemente voluto questo cio a 5 ha festeggiato la promozione traguardo, e perché il progetto dell’unione in C2. Il verdetto è arrivato con una non era cosi facile da gestire. L’ambizione giornata d’anticipo frutto di una cavalcata ora, con la conquista della C2 è quello di che ha visto i ragazzi argento-blù domina- diventare un punto di riferimento per l’inre il campionato di serie D conseguendo tera bassa padovana e coinvolgere altre 19 vittorie, 8 pareggi e una sola sconfitta, società limitrofe che vogliano condivide144 i gol all’attivo e 69 al passivo, mi- re il nostro progetto. Abbiamo bisogno glior difesa. La società del presidente Ca- di tutti poiché nel prossimo campionata nazza conclude così in trionfo il 16. anno è nostra volontà di puntare sui giovani di attività, il primo con l’attuale denomina- schierando anche squadre Juniores allievi zione. Le radici della società affondano nel e giovanissimi” LA SQUADRA: Mirco Bagatin, Filippo 1999 con il nome calcetto Sant’Elena che si pone l’obiettivo di promuovere il calcio Battagin, Enrico Bellotto, Nicola Boetto, a 5 nei comuni di Solesino, Sant’Elena e Celestino Chriss, Giovanni Fiorentin, Alberto Monselice. Nel 2000 la società prende il Fornasiero, Andrea Fortin, Andrea Fusaro, nome di Solesino Sant’Elena e nel 2006 Federico Giarin, Matteo Magon, Samuele dopo l’ingresso di nuovi soci diventa Sole- Manin, Ezequil Morello, Simone Piva, Matsino 06, ora dopo la fusione con il Monse- tia Russo, Andrea Sette,Alessandro Tognin. lice, avvenuta la scorsa stagione, il team Allenatore Luca Dal Compare; preparatore atletico Matteo Rizzo. prende definitivamente visitala denominazione il nostro sito: LA SOCIETA. Presidente Dimitri CanazSolesinoMonselice 1999. A margine della www.moroserbatoi.com storica vittoria abbiamo registrato le emo- za; diesse Davide Wellington; dirigenti: zioni e i progetti del massimo esponente Gianluca Agnolon, Gianluca Bizzarro, Mosè Dimitri Canazza:” è una gioia incredibile Boron, Marco Menesello. W.L.
Under 19 di Montagnana, che tuttavia hanno partecipato al campionato di Verona assieme ai pari età di Legnago. Anche i ragazzi della città murata sono arrivati ad un passo dal trionfo: dopo aver dominato la regular season, la truppa montagnanese ha guadagnato il pass per la finale contro la Cestistica Verona (64-54), andando poi a perdere contro la Polisportiva San Giorgio di Villafranca (65-80). Pure queste ultime due formazioni patavine parteciperanno alla fase regionale.
CALCIO A 5. Arriva la promozione con una giornata d’anticipo
L’USD SOLESINO MONSELICE VOLA IN C2
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’Usd Solesino Monselice 1999 di calcio a 5 ha festeggiato la promozione in C2. Il verdetto è arrivato con una giornata d’anticipo frutto di una cavalcata che ha visto i ragazzi argento-blù dominare il campionato di serie D conseguendo 19 vittorie, 8 pareggi e una sola sconfitta, 144 i gol all’attivo e 69 al passivo, miglior difesa. La società del presidente Canazza conclude così in trionfo il 16. anno di attività, il primo con l’attuale denominazione. Le radici della società affondano nel 1999 con il nome calcetto Sant’Elena che si pone l’obiettivo di promuovere il calcio a 5 nei comuni di Solesino, Sant’Elena e Monselice. Nel 2000 la società prende il nome di Solesino Sant’Elena e nel 2006 dopo l’ingresso di nuovi soci diventa Solesino 06, ora dopo la fusione con il Monselice, avvenuta la scorsa stagione, il team prende definitivamente la denominazione SolesinoMonselice 1999. A margine della storica vittoria abbiamo registrato le emozioni e i progetti del massimo esponente Dimitri Canazza:” è una gioia incredibile
perché abbiamo fortemente voluto questo traguardo, e perché il progetto dell’unione non era cosi facile da gestire. L’ambizione ora, con la conquista della C2 è quello di diventare un punto di riferimento per l’intera bassa padovana e coinvolgere altre società limitrofe che vogliano condividere il nostro progetto. Abbiamo bisogno di tutti poiché nel prossimo campionata è nostra volontà di puntare sui giovani schierando anche squadre Juniores allievi e giovanissimi” LA SQUADRA: Mirco Bagatin, Filippo Battagin, Enrico Bellotto, Nicola Boetto, Celestino Chriss, Giovanni Fiorentin, Alberto Fornasiero, Andrea Fortin, Andrea Fusaro, Federico Giarin, Matteo Magon, Samuele Manin, Ezequil Morello, Simone Piva, Mattia Russo, Andrea Sette,Alessandro Tognin. Allenatore Luca Dal Compare; preparatore atletico Matteo Rizzo. LA SOCIETA. Presidente Dimitri Canazza; diesse Davide Wellington; dirigenti: Gianluca Agnolon, Gianluca Bizzarro, Mosè Boron, Marco Menesello. W.L.
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MESSAGGIO PUBBLICITARIO
SPORT IN ESTATE COME FARE A METTERSI IN FORMA SOTTO IL SOLE MARCO CANOVA insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del GRUPPO CANOVA SPORT (centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia PALESTRA CANOVA SPORT di saletto e PISCINE COMUNALI DI MONSELICE)
Arriva l’estate, arriva il caldo! Dopo un inverno in palestra o piscina, mi fermo! Errore, niente di piu’ sbagliato Spesso, con l’arrivo della bella stagione, si interrompono tutte le attività sportive che normalmente si frequentano da settembre a maggio (tipico è lo sport di squadra agonistico-calcio, rugby, volley, ecc... ecc... che con giugno fermano la loro attività per riprendere a settembre), vanificando cos’ 9 mesi di duro lavoro. Allora, CHE SPORT FACCIO ? E QUANDO LO FACCIO? A CHE ORA FARE ATTIVITA’ FISICA E COSA FARE IN ESTATE... La cosa più giusta sarebbe continuare con la stessa attività fatta da settembre a maggio, alternandola con altri sport tipici della bella stagione. PICCOLI CONSIGLI PER MANTENERSI IN FORMA NEL PERIODO PIU CALDO DELL’ANNO per non vanificare tutto il sacrificio di un anno. Finalmente è arrivata l’estate: caldo, afa, sole… però fa troppo caldo per fare sport o andare in palestra! Questa è una delle tante affermazioni (sbagliate) che spesso si sentono dire in ESTATE da “CHI DOVREBBE FARE SPORT“. Ma allora, in estate, che fare? Ci fermiamo completamente buttando via tutti i mesi di sacrificio e sudore fatti in palestra o piscina questo inverno? Niente di più sbagliato! Forse proprio in estate è il momento più bello per poter continuare o INIZIARE a far SPORT (sport all’aperto, in piscina, in palestra, tra amici). CALDO = ACQUA = NUOTO= ACQUAGYM = HYDROBIKE... MA NON SOLO. ANCHE PALESTRA SI PUO’. PREPARAZIONE ATLETICA MIRATA PER GLI ATLETI, in vista della ripresa di settembre. ALCUNE REGOLETTE però è bene tenerle in considerazione: In estate chi fa sport diminuisce drasticamente del 31,5 per cento rispetto all’inverno. E il calo (ben il 40 per cento in meno) coinvolge soprattutto i giovani fra gli 11 e i 24 anni, mentre è molto più contenuto fra gli adulti: quelli che si impigriscono sono circa il 20 per cento. Ma c’è uno sport che durante l’estate ha un incremento forte: il jogging registra un aumento di ben il 22 per cento. E si praticano di più con il caldo anche il ciclismo, la pallacanestro, l’atletica leggera e l’equitazione ed il NUOTO. Mentre per i più giovani la diminuzione della pratica sportiva in estate ha una sua moti-vazione, per così dire, fisiologica - in genere fanno sport a livello agonistico e sono quindi finiti i vari tornei e campionati - per i più adulti pare esserci una sorta di turnover. Vi è uno zoccolo duro di praticanti che non viene affatto influenzato da fattori stagionali, vi è una parte che invece si prende una vacanza ma la pigrizia di questi ultimi viene parzialmente compensata dagli sportivi dell’estate, da tutti coloro i quali, ap¬pesi al chiodo gli impegni di lavoro, hanno voglia di “mettere in moto” il loro fisico. Gli sportivi dell’estate sono il 6 per cento, circa 800 mila persone, e sono quelli più a rischio incidenti se non rammentano tutta una serie di precauzioni, IO PERSONALMENTE CONSIGLIEREI: - AL MATTINO: SCEGLIERE TRA JOGGING, NUOTO, ATTIVITA IN PALETRA (possibilmente palestra con sistema di climatizzazione) - AL POMERIGGIO: solo ed esclusivamente attività in piscina (per via delle alte temperature) - MAI (se c’è caldo- 30-35 gradi) attività sportive sotto il sole - ALLA SERA: si può spaziare, dal calcetto, alla bici, corsa, nuoto, palestra, ecc..ecc..
QUESTI ALCUNI CONSIGLI e raccomandazioni: 1- Graduare sempre l’intensità dell’esercizio fisico. 2- Se si fa sport in compagnia (attenzione a non farsi plagiare dai ritmi magari troppo sostenuti degli altri). 3- Curare l’alimentazione e l’idratazione: specie se si fa sport la mattina presto o la sera si deve prestare attenzione allo stato di nutrizione e di digestione. 4- L’attrezzatura non è marginale: l’abbigliamento e calzature adeguati, non coprirsi troppo, bisogna avere un po’ di freddo all’inizio della pratica sportiva. 5- Non avere mai timore di chiedere consigli a chi già fa da tempo l’esercizio fisico che si vuole svolgere.
Se la corsa è il vostro sport prediletto, ma volete coniugarla al mare – in vacanza o tutti i giorni se avete la fortuna di vivere sulla costa – ecco alcuni semplici consigli per correre in sicurezza senza sacrificare l’allenamento ma al tempo stesso senza incorrere in guai dovuti a posture scorrette ed errori nel passo. E’ preferibile, tanto per cominciare, correre su sabbia più possibile compatta. La sabbia secca solitamente permette al piede di affondare più facilmente rispetto alla battigia, più soda e dunque più adatta alla corsa grazie alla stabilità che offre. Correre sulla sabbia secca è anche più faticoso: abituatevi gradualmente, alternando percorsi sulla sabbia bagnata e brevi tratti sulla sabbia asciutta. Attenzione ai dislivelli che spesso nelle spiagge sono la costante, essendo generalmente digradanti verso il mare. Scegliete tratti di spiaggia più pianeggianti possibili per evitare problemi alle articolazioni.
QUANDO FARE SPORT? c’è chi va a correre la mattina prima di colazione perchè pare che aiuti a purificare l’organismo... la temperatura è molto importante nella scelta dell’orario perchè d’estate, durante il giorno, uno rischia di fare il triplo della fatica, di disidratarsi e di stancarsi subito a discapito di efficacia e durata dell’allenamento.... forse d’estate è meglio allenarsi la mattina tra le 9 e le 11 (o anche prima se riesci ad alzarti presto) o la sera dopo le 20.30... in autunno-inverno è diverso....hai più impegni da conciliare, di sera è più freddo quindi si corre più volentieri per scaldarsi (ipotizzando che lo sport in questione sia la corsa). Quando si sceglie di intraprendere l’attività fisica per bruciare i grassi in eccesso nell’organismo, è necessario scegliere uno “stile d’allenamento”: la scelta migliore consiste nel trovare esercizi semplici
ed efficaci, da eseguire in qualsiasi posto e a qualsiasi ora del giorno per sfruttare il proprio tempo libero. L’ideale per l’allenamento estivo è sicuramente la spiaggia: al mattino presto o al tramonto è piacevole allenarsi a piedi nudi sulla sabbia fredda per rilassarsi e nel contempo potenziare i muscoli messi a riposo durante le ore lavorative. È preferibile scegliere un allenamento cardiofitness, considerando un tempo di sforzo che va dai 30 ai 60 minuti, comprese piccole pause tra un esercizio e l’altro. I piegamenti sono un ottimo esercizio per rafforzare i muscoli delle gambe: partendo da una posizione standard che prevede gambe piegate e mani a terra, bisogna darsi un forte slancio fino a raggiungere il punto più alto con un saltello. In discesa, bisogna atterrare dolcemente sulle gambe, tornando così nella posizione di partenza. L’esercizio va ripetuto in sequenza per circa un minuto. Una variante di questo esercizio coinvolge anche le gambe: la posizione di partenza sarà questa volta in piedi e il saltello coinvolgerà anche le gambe. Il nuovo esercizio consiste nel saltare alzando una delle due gambe e cercare di toccare con entrambe le mani la punta del piede mosso, magari alternando gamba destra e sinistra. Alcune posizioni delle gambe possono essere un utile esercizio di riscaldamento prima dell’attività di cardiofitness: ad esempio, per distendere i muscoli si consiglia di stendersi al suolo quasi completamente con l’addome rivolto verso la sabbia, una gamba piegata in direzione della pancia e l’altra completamente stesa nella direzione opposta. Invertendo la gamba piegata e mantenendo una posizione simile a quella relativa alle flessioni, sarà possibile compiere un lavoro di resistenza. Un’ottima occasione per allenare le braccia consiste in un esercizio che ricorda lo sport del pugilato: mantenendo una posizione stabile per le gambe, muovere velocemente le braccia in avanti come per sferrare un pugno a un sacco da boxe invisibile. Per non trascurare gli addominali, e allenare i muscoli nella parte alta e bassa dell’addome contemporaneamente, esiste un esercizio particolarmente indicato per chi vuole raggiungere la forma fisica nel minor tempo possibile: partendo da una posizione supina, bisogna fare forza sulla schiena e sulle gambe nello stesso momento, in modo da formare una specie di lettera “V” mantenendo in tensione gli addominali.
E per chi RESTA IN CITTA’? cosa fare? Beh, ormai la scelta è ampia: continuare l’attività fatta durante l’inverno: in PALESTRA (possibilmente in strutture dotate di adeguato sistema di aria condizionata), continuando così il percorso iniziato mesi e mesi fa e che sicuramente a settembre si andrà a riprendere (walking, spinnning, circuiti, zumba fitness, corsi tonificazione,pilates o semplicemente una buona SCHEDA di sala) oppure in PISCINA frequentando corsi di ACQUAFITNESS, HYDROBIKE, NUOTO ed abbinare così lo sport al relax al sole, e la corsa (come ampiamente descritto sopra) con tutti gli accorgimenti del caso. Se poi uno è amante del cavallo, del tennis o di altri sport, niente di meglio l’estate per dedicarsi ad uno degli sport preferiti; unica accortezza: evitare le ORE CALDE e bere…. bere… bere molta acqua o Sali minerali.
BUON SPORT A TUTTI!
info: canovasport@alice.it - www.canovasport.it
Territorio 25 Commercio Iniziativa dei negozianti del centro storico di “Conselve Amica”
Il 19 giugno la “notte gialla”
L’EVENTO Cartura. Dal 30 maggio al 2 giugno la festa
QUATTRO GIORNI PER ASSOCIAZIONI E SPORT
Il cuore della città animato con lo shopping serale e molti altri eventi di animazione e intrattenimento di Nicola Stievano
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’hanno battezzata “La notte gialla”, una sera di eventi e spettacoli nelle piazze e lungo le vie del centro cittadino con decine di negozi aperti fino a tarda ora. Una grande festa che finalmente anima il cuore di Conselve e premia l’iniziativa dei commercianti che hanno saputo fare rete e unire le forze. L’appuntamento è per venerdì 19 giugno, dalle 18 in poi, con l’apertura straordinaria dei negozi del centro, animazione, spettacoli, musica, giochi per bambini e molto altro ancora, fino a tarda notte. Il tutto su iniziativa dei commercianti conselvani del centro che hanno coniato il motto “Conselve Amica” e stanno costituendo il comitato ufficiale. Finora sono almeno una settantina le attività commerciali coinvolte. C’è già l’intenzione, dopo questo appuntamento, di organizzare anche altri eventi comprese raccolte di fondi benefiche per iniziative sociali. Il “giallo” per colorare la notte è stato scelto anzitutto per differenziarsi dalle “tonalità” delle iniziative simili proposte con successo in altri centri della provincia e anche per dare l’idea di una serata all’insegna del divertimento e della voglia di stare insieme. Le luci delle vetrine dei negozi aperti per tutta la sera illumineranno le strade chiuse al traffico e restituite alle persone che potranno passeggiare tranquillamente e godersi i tanti eventi proposti. In piazza XX settembre alle 21 spazio allo spettacolo di Paolo Drigo, noto showman , trasformista e cabarettista presente in numerose serate televisive di successo. La band Bollicine proporrà invece un ricco repertorio delle canzoni più belle di Vasco Rossi. Lungo le strade si potranno incontrare clown e trampolieri, artisti di
Nella manifestazione saranno coinvolti anche i ragazzi
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L’immagine scelta dai commercianti di Conselve Amica strada, disegnatori. Per il divertimento dei bambini non mancheranno i giochi gonfiabili così come per gli appassionati del genere ci sarà la possibilità di cantare con il karaoke. Questo è solo un assaggio perché ogni commerciante sarà libero di proporre nuove forme di coinvolgimento durante tutta la serata. “Noi ce la stiamo mettendo tutta per offrire a Conselve una nuova occasione ravvivare il centro. Ringraziamo tutti coloro che collaborano per la buona riuscita di questa iniziativa e ci aspettiamo una risposta entusiasta da parte dei conselvani e di tutti coloro che hanno voglia di trascorrere una serata diversa dal solito”.
Previsti sostegni finanziari
SPORT: LA NUOVA LEGGE REGIONALE
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emaforo verde alla nuova legge quadro sullo sport: il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità (47 i consiglieri presenti) le nuove “disposizioni generali in materia di attività motoria e sportiva”. I 31 articoli del testo delineano la cornice degli interventi regionali per la promozione e la diffusione dello sport in tutte le sue discipline e declinazioni, dall’attività associativa a quella individuale, all’attività motoria per tutte le età. Il principio-guida è l’affermazione del diritto universale allo sport, come strumento di salute, benessere, relazione e inclusione sociale. Ne beneficeranno i quasi 2 milioni di veneti che praticano sport e le 11.200 società sportive attive nel territorio regionale, oltre ai 700 mila studenti che frequentano i 1900 istituti scolastici di ogni ordine e grado. Il provvedimento, che fa sintesi di due diverse proposte, una della Giunta e una del Pd, prevede che la Regione pianifichi i propri interventi in base ad un
piano triennale per lo sport e a piani annuali di dettaglio, costruiti con l’ausilio della Consulta regionale dello sport e dell’Osservatorio regionale. L’Osservatorio dovrà monitorare impiantistica, attività e discipline, operatori economici, organismi sportivi e tesserati. Il ‘cuore’ della legge sono i sostegni finanziari che la Regione metterà in campo: oltre due milioni e mezzo di euro l’anno che saranno spesi per contribuiti alla costruzione e ristrutturazione di impianti sportivi, per sostenere la pratica sportiva, per promuovere campagne promozionali e progetti di avviamento allo sport, compresi quelli in ambito scolastico, per sostenere l’attività sportiva dei disabili. per promuovere manifestazioni di eccellenza. Tra le novità del progetto di legge-quadro il varo di un piano pluriennale regionale anti-doping e l’istituzione di ‘palestre della salute’, vale a dire strutture pubbliche o private dove anziani e malati cronici potranno svolgere regolare attività motoria, guidati da istruttori qualificati, come forma di prevenzione e terapia.
ppuntamento ormai consolidato, torna anche quest’anno la festa dello sport e delle associazioni di Cartura, promossa dall’amministrazione comunale con il concorso delle società sportive e delle realtà associazionistiche locali. La kermesse si terrà dal 30 maggio al 2 giugno. Tanti gli eventi, il cui calendario è ancora in via di definizione, che si susseguiranno nei quattro giorni di festa, cercando di coinvolgere i cittadini di tutte le età. “La festa dello sport è una manifestazione che vede coinvolte tutte le associazioni sportive e non, ma anche le scuole – afferma l’assessore ai Rapporti con le associazioni e alle Manifestazioni, Pasqualina Franzolin – è un momento di valorizzazione e di aggregazione per le nostre associazioni e per i nostri volontari, a cui vanno i nostri ringraziamenti per tutto ciò che fanno durante tutto l’anno”. Vetrina del mondo associazionistico locale, la festa dello sport e delle associazioni si svolgerà negli impianti sportivi comunali e negli spazi pubblici. La manifestazione, tramite cui gli organizzatori vogliono offrire alla cittadinanza un’opportunità di socializzazione e di aggregazione, rappresenta anche un’occasione per le società sportive e le associazioni di aprirsi al territorio, di far conoscere le proprie attività e finalità. Oltre alle esibizioni e alle dimostrazioni degli atleti delle varie società sportive, il programma della festa prevede anche varie iniziative e giochi aperti a tutti. F.S.
“CAGNOLA MOTORI” CON POGGIALI
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n’intera giornata all’insegna dei motori è quella che ha vissuto Cartura con la manifestazione dimostrativa di auto, moto, fuoristrada e quad “Cagnola motori”, promossa dalla “SPQR club quad”, con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Motoclub del conselvano. Tanti gli appassionati e i semplici curiosi accorsi nella zona artigianale della frazione per ammirare da vicino veicoli a due e quattro ruote, anche d’epoca, e assistere alle numerose e spettacolari esibizioni in programma. L’intensa giornata motoristica è iniziata al mattino con un breve giro per le vie di Cartura dei partecipanti all’evento sui loro mezzi motorizzati; per i cittadini carturani si è trattato di un risveglio inconsueto, al suono del rombo dei motori. La manifestazione è poi proseguita fino a sera con i tanti appuntamenti proposti dagli organizzatori: le corse dei quad e dei fuoristrada su apposita pista, le esposizioni di moto e auto d’epoca, le esibizioni di stuntman professionisti, gli spettacoli di drifting, ovvero tecnica di guida consistente nel fare slittare il veicolo in diagonale. Attrazione principale della
quarta edizione di “Cagnola motori” è stato Roberto Poggiali, tra gli stuntman più apprezzati d’Europa, reduce dal BergaMoto 2015 e dalla Fiera di Rimini “My special car show 2015”. Ospite speciale della giornata, Poggiali ha dato anche una dimostrazione delle sue abilità, esibendosi nel suo nuovo spettacolo “Quad Evolution 2015”, allestito in collaborazione con Matteo Lardori, due volte campione italiano di “quad drift”, e Ivan Argnani, cinque volte campione dell’Italian Baja. “Cagnola motori”, con i suoi eventi, ha entusiasmato e infiammato il folto pubblico presente a quello che è ormai divenuto un appuntamento tradizionale del cartellone motoristico conselvano; una kermesse capace di attirate appassionati di auto, moto e quad anche da fuori provincia. “È stata una manifestazione che ha avuto un ottimo successo e che ha visto la partecipazione di molte persone – fa sapere l’amministrazione comunale, che ha concesso il gratuito patrocinio all’evento - Complimenti all’organizzazione, la ‘SPQR club quad’ Cartura, per l’ottima riuscita della manifestazione”. F.S.
26 Curiosità
Cavalli di battaglia: cinquant’anni di Gigi Proietti in un doppio, esilarante show Il 29 e 30 maggio al Gran Teatro Geox di Padova, una festa tra musica, famiglia e partecipazioni eccellenti. “Viva il teatro, dove tutto è finto e niente c’è di falso. E tutto questo è vero”. Gigi Proietti ritorna, dopo tre anni di assenza dai teatri, con parte del suo repertorio, i famosi Cavalli di battaglia. I pezzi migliori, gli intramontabili, quelli che solitamente il pubblico pretende di vedere e che fanno parte del bagaglio artistico di chiunque faccia spettacolo - sia attore o cantante - con lo stile che da sempre lo contraddistingue. Contaminazione di generi, parti recitate e cantate, in solitario o accompagnato dal gruppo musicale diretto dal Maestro Mario Vicari e con la partecipazione di Marco Simeoli e Claudio Pallottini, affezionati attori che oramai da diversi anni accompagnano Proietti nei suoi spettacoli. Artisti rigorosamente scelti fra gli ex allievi del suo famoso Laboratorio. Tutti ormai professionisti affermati, ma sempre con la voglia di divertirsi a recitare insieme al loro capitano i brani del suo vasto curriculum. Fanno parte dello spettacolo anche le due figlie, Susanna e Carlotta, già conosciute dal pubblico sia grazie alle loro qualità vocali, sia per la vis comica che naturalmente le contraddistingue - del resto, come si usa dire, “buon sangue non mente”. Uno spettacolo che emozionerà come sempre gli spettatori, regalando momenti di grande spensieratezza e sorpresa. Si tratta di un doppio appuntamento speciale, l’occasione per festeggiare insieme i 50 anni di carriera di Gigi, volati tra un successo e l’altro. Sarebbe impossibile o quantomeno riduttivo riassumere in poche righe la parabola artistica e personale di Gigi Proietti, dai piccoli palcoscenici del teatro cantina
degli anni ’60, alle platee oceaniche del Teatro Tenda, dalle prime esperienze musicali come cantante da night alle incursioni fortunatissime nei Teatri d’Opera, dalla commedia musicale ai classici della drammaturgia. Proietti è ed è stato in tutti questi anni attore e musicista, autore e regista, produttore e direttore di Teatri, e non in ultima battuta maestro e formatore di attori. Per non parlare poi del cinema e della televisione. “La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in semicerchio”. Nel 1992 Proietti inizia ad ottenere un consistente successo con le serie di telefilm Un figlio a metà, bissato dal seguito Un figlio a metà - Un anno dopo, diretti da Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo di un doppiatore cinematografico (che esercita anche nella realtà e con successo). Sempre diretta da Capitani la sitcom Italian Restaurant (1994) con Nancy Brilli, dove Gigi è il proprietario di un ristorante italiano a New York (nella realtà Proietti, per breve tempo, ha effettivamente gestito un ristorante). Nel 1996 arriva il trionfo inaspettato della serie televisiva Il Maresciallo Rocca, creato dalla coppia di scrittori Laura Toscano e Franco Marotta ed ancora diretto da Capitani nella quale l’attore romano interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre figli a carico, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che tra un caso e l’altro si innamora di una deliziosa farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli (nella vita reale Proietti non ha fatto il militare per esubero di leva). La serie, partita in sordina su Rai 2, conquista i favori del pubblico fino
a superare agevolmente i dieci milioni di telespettatori ed a mettere in seria concorrenza trasmissioni ampiamente collaudate come il Festival di Sanremo. Il colossale successo impone ai due autori, ai registi (al veterano e collaudato Capitani si alternano Lodovico Gasparini, José Maria Sànchez e Fabio Jephcott) ed al protagonista la realizzazione di ben cinque stagioni, realizzate tra il 1998 e il 2005, e della miniserie conclusiva Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia nel 2008, tutte su Rai Uno. Proietti interpreterà un altro personaggio creato da Toscano e Marotta, L’avvocato Porta, in due serie dirette da Franco Giraldi, ma con minor successo. Nel 2005, dopo essere apparso come veterinario in un film diretto da José Maria Sànchez, il 19 marzo è uno degli ospiti d’onore nella fortunata trasmissione di Renzo Arbore Speciale per me - meno siamo meglio stiamo, dove canta tre canzoni sue, tra le quali la celeberrima Chi me l’ha fatto fa’, e si produce nella divertente recitazione de Il lonfo, probabilmente la più nota delle poesie metasemantiche di Fosco Maraini, recitata successivamente anche nella puntata del 7 febbraio 2007 della trasmissione Parla con me, condotta su Raitre da Serena Dandini. Nel 2009 Proietti gira una fiction su San Filippo Neri dal titolo Preferisco il Paradiso, trasmessa su RaiUno nell’autunno 2010 con ottimi ascolti. Nel 2010 recita nella miniserie tv Il signore della truffa nel ruolo dell’ex truffatore di lungo corso Federico Sinacori, una co-produzione Artis e Rai Radiotelevisione Italiana, destinata alla prima serata RaiUno.
Viaggi L’anno della grande espansione
Valtur punta ad allargarsi all’estero
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l 2016 sarà l’anno della grande esplosione di Valtur, uno dei brand della padovana Orogroup che comprende anche Orovacanze. Sarà l’anno dell’allargamento all’estero, altri villaggi che andranno ad aggiungersi al Twiga in Kenia. “Ci stiamo guardando intorno”, dice Franjo Ljuljdjuraj, l’imprenditore montenegrino ma in Italia da sempre, “ per acquisire la gestione di alcuni villaggi nei Caraibi, in Grecia e in Croazia. Dovranno essere villaggi con caratteristiche di qualità di cui Valtur ha sempre avuto la priorità. Ci sono alcuni contatti ben avviati. Da tempo stiamo anche trattando per un villaggio in Montenegro ma ci sono difficoltà di
Franjo Ljuljdjuraj non facile soluzione. In ogni caso saremo sempre più competitivi e Valtur sarà l’unico brand dell’italianità in Italia e nel mondo”. Imminente aumento di capitale da 4 a 5 milioni, Orogroup prevede di chiudere il 2015 con ricavi attorno ai 90 milioni, ben 25 più dello scorso anno, questo grazie anche ai cinque nuovi villaggi aperti a Marina di Portorosa in Sicilia al club Portorosa, al Lacona all’Isola d’Elba, ai club Simeri e porto Ada in Calabria e il Parco Torre Chia in Sardegna. “Non nascondo che all’inizio abbiamo incontrato delle difficoltà operative”, dice ancora Franjo Ljuljdjuraj, “ ma oggi siamo ben consci del nostro valore e di tutto ciò che possiamo e potremo fare.
Ora dobbiamo nominare un nuovo direttore generale che dovrà rispondere direttamente a me e lo stiamo cercando di grande esperienza ( con Domenico Pellegrino i rapporti non proprio idilliaci sono durate nemmeno un anno n.r.d.) mentre come direttore commerciale Europa è stato nominato mio figlio Nikola e alla direzione commerciale Italia Luigi Martini e Giorgio Lotti”. Il primo grande successo è venuto dagli alberghi in montagna ed oggi Orogroup dispone di 15 strutture Valtur tra Toscana, Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Trentino e Kenya oltre a cinque hotel in Trentino e Sardegna e due club, uno nelle Marche e uno in Calabria come Orovacanze.
È doveroso ricordare quanto Gigi Proietti, durante tutti questi anni abbia costruito e mantenuto un fortissimo e singolare rapporto con il suo pubblico. Il teatro ha luogo laddove la comunità si dà dei ruoli: chi ascolta e chi parla, chi guarda e chi agisce. E questo accordo è tanto convenzionale quanto misterioso. Questo significa che la teatralità non può prescindere dalla realtà che la produce, dal territorio che la anima. Tutto ciò non è ovvio e tanto meno retorico. Lo sa bene Gigi Proietti e il suo pubblico dimostra di capirlo e di sentirlo. Dal primo A me gli occhi please (1976), Proietti propone uno spettacolo innovativo che produrrà innumerevoli tentativi d’imitazione. “A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il critico. Nel ’76 ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. […
] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone”. Con e dopo A me gli occhi please, totalmente privo di guida registica, ha modo di scatenare la sua verve attoriale come monologhista, cantante, imitatore, ballerino, in estenuanti tour de force che ottengono un dirompente successo di pubblico; dalle 6 serate inizialmente previste si superano agevolmente le 300, con oltre 2000 spettatori di media a riempire i teatri tenda ed i palasport di tutta l’Italia, ammirato e stimato anche da importanti personalità come Federico Fellini (il quale dapprima pensa a lui per il ruolo di Casanova nel suo film Il Casanova di Federico Fellini, poi assegnato a Donald Sutherland e del quale sarà un efficace doppiatore) ed Eduardo De Filippo. La collaborazione tra Proietti e Roberto Lerici si può benissimo paragonare a quella, altrettanto proficua, tra Giorgio Gaber e Sandro Luporini per il teatro canzone. Dal 1992 Proietti porta in scena e dirige altri due spettacoli solisti, Prove per un recital e Io, Totò e gli altri. Un attore che dispone solo dei propri mezzi espressivi, che si serve della propria memoria e della propria tecnica, che costruisce una drammaturgia scenica mescolando frammenti di testo anche incompatibili, lasciandosi sorprendere ogni volta dalle infinite possibilità del palcoscenico. Tutto ciò conservando la voglia di partecipare al gran gioco del teatro. “La comicità è una questione complessa, non basta mettere in scena una cosetta simpatica per guadagnarsi gli applausi”. Gigi Proietti in “Cavalli di battaglia”, venerdì 29 e sabato 30 maggio alle 21.30, “Gran Teatro Geox”, Padova.
Prorogato il contratto
TRENITALIA RIMANE E RILANCIA IN VENETO
E
’ strato prorogato il contratto con l’azienda per consentire alla Regione di avere il tempo di avviare la gara per il nuovo gestore del trasporto ferroviario regionale. Un passaggio non da poco visto che saranno introdotti il biglietto unico regionale e la tariffa unica regionale su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale, compreso quello ferroviario. Saranno effettuate anche una serie di variazioni all’orario cadenzato concordati richiesti da gruppi di pendolari e comitati. Inaugurazione di un nuovo treno Vivalto che entrerà in linea. È l’importante pacchetto di novità presentato oggi in Regione. Con una unica carta regionale ricaricabile si potrà viaggiare nei bus, nei treni e nei vaporetti, caricare le auto elettriche e accedere a bike e car sharing. Un sistema in uso da oltre un decennio in Svizzera, in Baviera e in Francia. Ora si spera arrivi in Veneto.Il processo avrà due fasi: dopo una prima fase sperimentale con la creazione di una card che ospiterà tutti i contratti delle Aziende, le aziende del TPL passeranno ad una card regionale con la tariffa integrata che ospiterà il vero e proprio “Biglietto unico Regionale”. Trenitalia si è impegnata a restaurare 250 carrozze e acquistare 20 treni del tipo Vivalto. Dal 17 maggio circoleranno 2 nuovi treni fra Bassano e Padova: il 5947 (Bassano 10.40 - Padova 11.44) e il 5946 (Padova 12.16 - Bassano 13.20). Verranno ridotti i tempi di percorrenza dei treni regionali sulla Mantova - Monselice per rendere più agevo-
le a Monselice l’interscambio con i regionali veloci della Venezia - Bologna. Tutti i regionali veloci della Venezia - Conegliano/Sacile fermeranno a Preganziol, che sarà quindi servita da 83 treni al giorno (attualmente 56). I regionali 10000 (Portogruaro 4.13 - Mestre 5.25), 10001 (Mestre 5.25 - Portogruaro 6.23) e 10005 (Venezia Santa Lucia 6.11 - Portogruaro 7.23) attualmente circolanti dal lunedì al venerdì circoleranno tutti i giorni. I regionali 5818/9 (Padova 17.46 - Treviso 18.51) e 5844/5 (Treviso 16.09 - Padova 17.14) attualmente circolanti dal lunedì al venerdì circoleranno anche di sabato. Dal 14 giugno i regionali 2876 (Venezia 18.31 - Sacile 19.44), 2875 (Sacile 19.17 - Venezia 20.30), 20489 (Legnago 18.34 - Monselice 19.22), 20490 (Monselice 19.38 - Legnago 20.21) e il bus VE708 (Monselice 20.39 - Legnago 21.38) circoleranno anche nel periodo estivo. Sono state istituite otto nuove corse stradali per soddisfare le esigenze di mobilità pendolare, soprattutto nella tarda serata e nella prima mattinata.
MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
EVA PAX TIBI NGE MAR LISTA CE MEVS
Ebano Maurizio
per un VENETO INDIPENDENTE per un’impresa libera dalla burocrazia per un fisco meno invadente per aiutare il prossimo in difficoltà Ebano Maurizio, nato a Venezia il 29 agosto 1955, residente a Mirano, sposato con due figli. Libero Professionista, da sempre impegnato nel Veneto con studi in riviera del Brenta, Bassa Padovana e Castelfranco. Fondatore nel 2004 dell’Associazione Artigianato Padovano Piccole e Medie Imprese e ne diventa prima Direttore e, successivamente, con la crescita della stessa Direttore Generale.
Da sempre impegnato nell’amministrare bene e per il bene dei cittadini, propositore di leggi per la tutela delle Micro, Piccole e Medie Imprese come la Legge per i Consorzi Fidi che ancora oggi ritiene indispensabile per la tutela delle imprese attraverso l’adesione ai Consorzi Mutualistici, perché le BANCHE svolgano le funzioni di BANCHE erogando denaro a medio e lungo termine e gli imprenditori utilizzino le Banche per le Loro funzioni e per le azioni che devono intraprendere.
ggio 2015 a M 1 3 li a n io g e R i Elezion BARRA IL SIMBOLO
E SCRIVI:
EBANO MAURIZIO sabile: Paolo Freda
committente respon
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22 1 28 1
IL VENETO
in PRIMO PIANO
Le storieresistenze e le testimonianze chi halinea intrapreso una nuova strada Nuove Il sindacatoIlèracconto ancora indiprima per i lavoratori
GOVERNO
Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiare Pochi fondi e servizi ai privati,
POLETTI: “IN VENETO 23 MILA ASSUNZIONI”
I le sfide di oggi nel pubblico impiego Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende
l ministro del lavoro Giuliano Poletti è arrivato a Santa Maria di Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle scorse settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il lavoro in Italia. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Midi Nicola Stievano ranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei rappresentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il on solo crisi e suicidi, non solo licenziamenti e cassa inte- uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liquiministro Poletti, di fronte a quasi 200 persone, ha subito sfoderato grazione. Il Veneto che lavora e che produce finalmente “fa dazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo i dati positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fin qui notizia” anche in positivo. Accanto ai fallimenti e alle proteste da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte portate avanti. “Nei primi due mesi del 2015, abbiamo assistito sindacali per i tagli di personale e di stipendi emergono anche le sto- altre, a conferma della volontà di superare le difficoltà del momento in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempo inderie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a terminato grazie alle normative sulle decontribuzioni rispetto allo e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade. stesso periodo del 2014. Di queste, 23 mila sono assunzioni sono raccontiamo anche in queste pagine, come in quelle che coinvolgoI giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come racstate fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono no aziende più grandi. contiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita per lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione coordinata Nei giorniStievano scorsi, giusto per fare un esempio, il New York Times ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si intere continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determidi Nicola ha dedicato un approfondimento di un’inchiesta sugli effetti della roga anche sull’effettivo impatto del “job act” sul mondo del lavoro nato. Le assunzioni crisi alla storia Zanardicomunale Editoriale: aldopo per suicidio dica visto il nodo da proprio nelle a tempo indeterminato. di nuove persone all’uffi ciodella anagrafe sin-la morte Cosa signifi oggi che fare sindacato legatoassunzioni alla gestione degli Enti che sono in sono state poche dacato, dal contatto quotidiano con per il settore pubblico? sofferenza o difficoltà Mi spiego meglio, in ad ora. Aspettiamo il pubblico alle trattative serrate con “Lavorare nel sindacato che segue il ogni posto di lavoro vi sono dei referenti sindi vedere a fine sindaci e amministratori sanitari. Franco pubblico impiego e le cooperative che han- dacali interni (Rsu), questi delegati hanno il aprile i risultati Maisto da quasi 6 anni ha affiancato al suo no appalti nello Stato significa vedere da polso della situazione sugli equilibri interni, del Jobs act cioè il impiego nel Comune di Terrassa Padovana dentro la complessità e, a volte, qualche nel momento che viene mutata l’organizcontratto a tempo l’attività sindacale diventata sempre più problematica della nostra macchina pubbli- zazione o vengono trasferiti dipendenti, determinato a tute- Il ministro del lavoro di Nicola intensa finché,Cesaro lo scorso anno, è stato no- ca. Un’organizzazione, quella dei Comuni è necessario un passaggio sindacale per le crescenti. Voglia- a Santa Maria di Sala minato dirigente sindacale a tempo pieno e delle Case di Riposo che sconta oggi più rendere più indolore possibile la famosa rimo che il lavoro ha ribadito la volontà n’applicazione mappare e gestire gli impianti luce cittadini. della Cisl per il settoreper funzione pubblica tra tutti di ieri grandi problemi legati Parte al taglio delle organizzazione. E’ chiaro che gran parte del precario costi di di spingere sui contratti Bassa Padovana la brillante idea di “Edylight”, appStato pensata da Tre IlInforPadovadalla e Rovigo. risorse dello centrale. blocco delle lavoro di gestione interna di enti che hanno più di un contratto a tempo indeterminato matica, startup achequesta sviluppa soluzioni webassunzioni innovativeintervenuto e che ha avuto l’onoresta di fatto 200 o 300 dipendenti è svolta attraverso i Come è arrivato scelta? nel 2009 e il “Provengo merito di essere invitata anched’anni a SmaudiPadova 2015, la grande fieracollaterali dedicata a distan- rappresentanti sindacali interni che controla tempo indetermida una decina creando numerosi effetti all’informatica e alleanagrafe nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione per la mappatura nato e nel contempo vi sia più flessibilità” Il ministro del Lavoro ha lavoro nel settore e di collabolano la sicurezza del lavoro, se vi sono casi dei punticonluce. Permette di gestire la manutenzione coinvolgendo Maisto i cittadini nella ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di renrazione il settore servizi sociali, dove Franco di mobbing o discriminazioni ed anche se segnalazione dei malfunzionamenti” Tre Informatica “Ogni punto luce dere nuovamente le assunzioni a tempo indeterminato la norma, intensifi cato ho maturato esperienza nell’ambitospiegano delle da ha la nuova organizzazione sia meglio della viene dotato diperunlaadesivo specifi co QrCode. L’utente si collega ad una web e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato l’attività nella progettazioni Terza con Età uno e dei bandi precedente”. per l’invio delleE’informazioni necessarie. Con questo invece è sufficiente il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, Cislsistema Funzione eapp finanziamenti. stata un’esperienza Quali le sfide di oggi per un sindaun browser per che esseremioperativi. Il Comunedi avrà link e adesivi personalizzati. Sarà mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo pubblica impareggiabile ha consentito calista? Franco Maisto Caradonna e Giuliaposti Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo sufficiente illarapporto prima scansione porterà al censimento del lampione e dalla fano Giraldo, Federica giovani, che lo erano sviluppare con gli del EntiQrCode Regiona“Pensiamo ai 500.000 di lavoro in poi...e spazio ai cittadini”. assicura la startup si e arrivano da Bassa Padovanaimpiego e Polesine. nonche è così Terzo facile… “Oltredelle a Smau, già diSono fattolavodalla fine degli anni di Novanta, mainteri anchereparti. quarantenni liseconda e Provinciali del Terzo Settore. Con Poi l’aspetto la za disociale oltre – 6 anni di limite nella- capacità di persi nel pubblico dal Ma 2004 Settore cooperative. prestazioni, appaltare Nella noterà subito un risparmio nella gestione: “Pensiamo quando che lo abbiamo collaborazione Comune di Fiesso d’Artico per sono la sperimentaha sottolineato ministro perdendo posto”i svolta. Il cammino da sociale è diventato portano laOspedali, Scuole,delCase di Riposo spesaa per forzai cittadini lavoro. dicono Di contro Stato ottenuto ratori che in appalto pure cinquantenni svolgendo lo cheBassa Padovana,il ad esempio, sono ildecine “il lampione è spento”. E poi puntoinluce! “Edylight” le zione sistema. Stiamodefi poicitraccogliendo interessi realtà più attente alle statali. ora fanno fatica nel mercato del lavoro”.volto “Formare sindacale. Hodavanti iniziatocasa a far parte del Sin-trovarlo e Comuni ad avere di organico. Ad dalle sta quel di anno annoConaumentando com- di questo stesso lavoro dei colleghi Anche in a ricollocarsi posti di lavoro che cambieranno con il sociale,a alcuni del Trentino Alto Adige altri Paesi europei. E’ tut- edqualcuno, invece nel i cittadini in modo specifi e gli operatori recarsi sul più tecnologie investire passaggio su di lui e dipoidiverse mandarlo via, magari per ricodacato 2009segnaleranno come semplice iscritto e copetenze rischioComuni è la stessa erogazione dei e questo a caricopotranno degli Enti locali vicini essere settore in enorme esponenziale funzioni socio sanitarie che laBasta provincia di Padova si copre crescita”. gli occhi di fronte ad una minciare tutto da capo posto la precisione delle coordinate gps”. C’èaipoi la questione del risparmio: “La tavia distanzadidiprivati. qualcheMatempo, poi via con via sono stato coinvolto nelle attività servizi vedere essenziali. questa riflessione cittadini: soffocando di burocrazia ufficispiacevole alla agestione ancheèininsensato questa startup di per giovani. appelloeperl’entusiasmo essere almeno ascoltati: le microimprese telegestione ai Comuniche intornoe ambiti ai 150che eurohanno a lampione. dettodiPoletti – il problema delilnostro Paese, operative. Untradizionale impegno viacosta via crescente capireLanciamo che la un passione sempreEdylight meno personale Un fenomeno destinatoe airrazionale crescere?– ha fase cambiamento storico sindacato è della bassa l’estinzione ad emigrarealla sanità. ha ha un visto costo operare irrisorio: dapprima per il controllo di 2.000 punti luce sieconomiche spendono 420 euro di sempre d’altronde, non è mai stata ela amancanza di incentivi, mi nei Comuni perpadovana entrare rischiano negli Entiseriamente ogni giorno non mi e sono costrette con risorse e formative “Certo, pensiamo Da qualpresente fianco delle persone, quanto ciascunala Chiediamo ai mai. sindaciUndientusiasmo dimostrare maggiore questo tipodecinepresenza canone annuale, ai 2.024l’esperienza euro di avvio della up”. L’azienda si distingue all’estero.mancheranno di troppi questi impedidella zona e poi,oltre maturando più start ridotte”. ed una sensibilità che anno per a fronte delle di migliaia di ostacoli. con la Noi sua vogliamo storia e rimuovere le sue problematiche, troppo spesso sonoogni statigiorno fatti proclami all’imprenditoria noncampo a casosono sia per la giovane etàdideiRiposo, suoi protagonisti persiil rispetto “quote di soluzioni: menti e liberare per tutti”. sul arrivate le Case il Diche cosa occupa delle nel dettaglio? motivazione che trovo nei voltidi sostegno posti pubblici che perdiamo vengono invece la strada una varietà e complessità che rendeA.A. più giovanile nessun seguito. è il momento di passare dalle parole ai fatti”. rosa”:Settore, la startup vede infatti l’impegno costante di Silvia Ferrari,che Erika Muraro, Terzo le cooperative”. “Il lavoro ogni giornoSte-affronto è senza dei lavoratori pubblici Adesso ma anche in quelli del consentite alle Ulss, per garantire servizi e ricco e migliore il nostro paese”.
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70 anni fa la liberazione e la storia di tanti eroi della resistenza. Ci siamo chiesti quali siano oggi le grandi battaglie, i nuovi eroi della resistenza. Lavoro, ambiente e sociale
DLa start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti
Lampione spento? Te lo dico con lo smartphone
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IL DIRITTO DI CAMBIARE
Il Veneto in primo piano 29 1 Nuove resistenze La lotta a fianco dei comitati per la difesa del territorio e dell’ambiente
Mattia Donadel e la battaglia contro le grandi opere Ha fondato nel 2003 il comitato No Ar e nel 2008 è confluito nella rete dei comitati Cat. Ora presiede il comitato “Opzione Zero” di Alessandro Abbadir
L
’impegno di una vita in difesa dell’ambiente e contro la cementificazione del suolo. E’ questa la missione che ha Mattia Donadel, 43 anni residente a Mirano e fra i fondatori e presidente del Comitato Opzione Zero che si batte con proteste ed azioni legali contro le grandi opere. Donadel, laureato in Scienze Forestali di lavoro fa il tecnico al comune di Venezia. E’ anche consigliere comunale a Mira (Ve) per una lista civica. Si è piazzato nel 2012 fra i primi otto a livello nazionale nel premio indetto da Legambiente “Ambientalista dell’anno”. Si ritrova benissimo nella definizione di nuovo resistente. “Mi sono impegnato sia in politica, che in formazioni ambientaliste - dice - fin da quando avevo 15 anni. Ho ereditato la passione per le battaglie civiche, la partecipazione ai
POVERTÀ
Mattia Donadel - mi sottrae tantissimo tempo alla vita privata. Per fortuna ho una compagna che condivide le mie battaglie. Il mio è un impegno totalmente gratuito e anzi qualche volta in perdita visto che quando i soldi non si trovano dagli sponsor o dai cittadini che sostengono le nostre lotte, come militanti dei ci rimettiamo di tasca nostra”.
Una resistenza silenziosa contro l’indifferenza
FRANCESCO VENDRAMIN GESTISCE UNA CASA ALLOGGIO PER IMMIGRATI IN DIFFICOLTÀ
I
Francesco Vendramin
dei comitati Cat nel 2008. La priorità, dopo i disastrosi allagamenti del 2007 e 2010 era quella di fermare la cementificazione in Veneto sia con manifestazioni in strada che con azioni legali. Ora presiedo il comitato Opzione Zero”. Tante le battaglie fatte e molti i risultati ottenuti. “Grazie anche alle nostre battaglie - dice Donadel - abbiamo fatto deragliare la camionabile sull’Idrovia, abbiamo fatto impantanare la Romea Commerciale, abbiamo contribuito a bloccare la creazione di un polo logistico per le navi a Giare e Dogaletto di Mira e abbiamo fermato di fatto con un ricorso al Tar, l’elettrodotto Dolo-Camin. Lottiamo contro le grandi navi a Venezia“. Donadel spiega che l’impegno che ci mette, è gratuito e occupa l’80 % del suo tempo libero. ”Questa mia passione per le battaglie ambientaliste - spiega
movimenti sia in famiglia da mio papà Cleanto, che nell’ambiente della Riviera del Brenta e del Miranese dove i racconti della lotta partigiana erano vivi più di ora, una trentina di anni fa“. Dopo una breve esperienza a 18 anni come consigliere comunale di Rifondazione Comunista , Donadel si avvicina dal 2000 ai temi del cambiamento climatico e dello sfruttamento del pianeta da parte delle multinazionali. Dal 2003 l’impegno specifico nel territorio in cui vive. “Nel 2003, insieme con altre persone - dice - ho fondato il comitato No Ar (cioè no autostrada Romea), una battaglia contro il progetto della nuova opera Orte - Mestre che proprio quest’anno ha subito un forte rallentamento, visto che il governo l’ha esclusa dall’elenco delle grandi opere prioritarie per il 2015. Il Comitato poi è confluito nella rete
n aiuto ai poveri e ai disperati. E’ questa la missione di Francesco Vendramin, 65 anni insegnante elementare in pensione che gestisce a Mira Porte la casa alloggio della Caritas “San Raffaele” per immigrati. Vendramin ambientalista storico è sempre stato legato all’azione della chiesa nei confronti di chi ha più bisogno. “Gestire per la Caritas di Venezia questa casa alloggio che ospita una trentina di immigrati in difficoltà
- spiega - è un gesto concreto che voglio fare seguendo quelli che ritengo i principi su cui si fonda la carità cristiana e i principi della giustizia sociale. Nel passato sono stato fra i primi dagli anni Settanta ad aderire ai movimenti ambientalisti che lottavano per la riconversione delle aree di Porto Marghera. Ora impegno la maggior parte del mio tempo durante la settimana in modo gratuito,
nonostante abbia una moglie, figli e anche dei nipoti, in favore di chi ha più bisogno di noi. Gli ultimi fra gli ultimi, nonostante la crisi che imperversa da 8 anni, sono ancora spesso gli immigrati. Queste persone che arrivano nel nostro paese da situazioni di guerra e fame, hanno un disperato bisogno di solidarietà e chi si dice cristiano, non solo a parole, non può negargliela”. A.A. MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
31 MAGGIO 2015 ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO - PADOVA Gentile Famiglia, la tentazione è davvero, come teme Papa Francesco, “guardare dal balcone” e disertare questa politica inutile. Infatti, la “persona”, “TU“, non sei una risorsa, un “bene”, ma un “oggetto” (per il neocentralista Renzi) o un “pericolo” (per il lepenista Salvini). Si può cambiare passo? In Francia soggetti diversi si sono federati e - chi se l’aspettava? - l’Unione per un Movimento Popolare (UMP) di Sarkozy ha vinto le elezioni.
SE LA PERSONA VALE IL TUO VOTO CONTA!
Resp comm. D. Menorello
Capiterà anche in Italia se lo faremo accadere in Veneto, il prossimo 31 maggio. Flavio Tosi - costretto dal repulisti subìto - apre una federazione di tante realtà, civiche, autonomiste, popolari, che, rifiutando la demagogia, vogliono di nuovo “cercare il bene comune senza lasciarti corrompere, pensando le strade più utili per questo” (Papa Francesco, 30 aprile 2015). Che sensazione inattesa sentire accolto così l’accento di verità vissuto con molti amici in questi anni, percorsi su strade tanto strette (perché lontane dai “palazzi”) quanto appassionanti, come le liste civiche alle comunali e la “Costituente civica dei popolari e dei riformisti“ con la prima bellissima “Scuola popolare”. Da cui è nato il “Manifesto per il (tri)Veneto popolare”, con 15 obiettivi concreti, senza spendere, per sostenere la vita, la famiglia, la parità scolastica, l’occupazione, nonché per rendere davvero il (tri)Veneto una regione a statuto speciale, unendo tutto il nordest! Per dare voce a questa presenza popolare, mi è stato chiesto di “immischiarmi” (lo sbalorditivo termine è sempre del Papa!) come candidato al Consiglio regionale nel collegio di Padova nella lista (federata e ”gialla”) “TOSI per il VENETO”. E io, umilmente, chiedo a ciascuno di Voi un sostegno e un dialogo per ri-costruire, assieme, pezzi di bene e di futuro per la nostra terra. Con gratitudine,
Domenico Menorello /domenico.menorello
@DMenorello
(riga per scrivere di proprio pugno la preferenza)
Candidato al Consiglio regionale nella lista civica (gialla) TOSI per il Veneto Di fronte alla cultura della illegalità, della corruzione e dello scontro, voi siete chiamati a dedicarvi al bene comune,anche mediante quel servizio alla gente che si identifica nella politica. Non si può guardare dal balcone! Immischiati lì! Da’ il meglio di te.” (Papa Francesco, 30 aprile 2015)
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32 4 Il Veneto in primo piano Il sindacato scende in campo La proposta di legge di iniziativa popolare
La riforma del fisco riparte dal basso
E’ targata Cisl la proposta di legge per cui il sindacato e i comuni che si sono messi a disposizione stanno raccogliendo le firme necessarie a presentarla al Governo di Maria Pavan
E
’ partita ufficialmente in tutte le province venete la – così chi vuole, può anche firmare nel suo comune di campagna per la raccolta delle firme sulla legge di residenza. Per i cittadini di Venezia i moduli sono dispoiniziativa popolare “Per un fisco + equo e giusto”. nibili anche in tutte e dieci le circoscrizioni comunali di Banchetti al mercato dove la gente si ferma e firma sotto terraferma e isole”. Per la Cisl l’impegno è straordinario “ Puntiamo a il testo della legge (due articoli, cinque proposte). “Puntiamo a raccogliere molte più firme di quanto sia previsto raccogliere, nel solo Veneto, 200mila firme, cioè molte in questi casi - ha ribadito Franca Porto, segretaria della di più di quanto preveda, ma su dimensione nazionale, Cisl del Veneto - e per questo abbiamo depositato i mo- l’attuale normativa in materia (bastano 50.000) ma anduli in tutti i 583 Comuni del Veneto mentre sono in che la riforma del sistema legislativo (150.000) perché programma gazebo nelle piazze e ai mercati, incontri il Parlamento entri nel merito delle nostre 5 proposte” con i pensionati e assemblee nei posti di lavoro. Uno sottolineano Porto e Gottardello. A livello nazionale la Cisl si sforzo organizzativo notevole che propone di traguardare i 2 milioni coinvolgerà tutti i nostri operatori Tra i contenuti un nuovo assegno di firme. Un obiettivo ambizioso ed attivisti”. Dal primo maggio l’iniziativa familiare e l’estensione ma è tarato sulla quantità di cittaè supportata anche da una cam- del bonus di 80 euro dini- contribuenti che sono coinvolti nella proposta: oltre ai lavoratori pagna di comunicazione sociale a tutti dipendenti anche i pensionati e, realizzata tramite le principali radio locali e dalla distribuzione di oltre 400mila volantini per la prima volta per un sindacato, anche i lavoratori autonomi. informativi. Franca Porto sintetizza così le proposte Cisl: “Il fisco “Saremo anche in tutti i principali comuni della provincia – afferma Lino Gottardello, della Cisl di Venzia deve essere equo nel prelievo delle tasse. Questa equità
Franca Porto, segretaria della Cisl del Veneto e Lino Gottardello, Cisl Venezia è data dalla “proporzionalità” del prelievo: chi ha di più mette di più. Nello stesso tempo equità è anche quella che il fisco deve avere nel restituzione: chi ha più bisogno deve ricevere di più. Il fisco deve essere anche giusto nei confronti dei cittadini. Giusto nel prelevare le tasse a tutti e non solo ad alcuni ma anche giusto nel restituire sulla base del reddito effettivo che le persone e le famiglie dispongono”. “La campagna raccolta firme – aggiunge Gottardello – si svilupperà lungo tre linee d’azione. La prima invitando i cittadini a recarsi nel proprio Comune per sottoscrivere la proposta di legge, l’altra con banchetti nelle piazze ed infine con assemblee nei posti di lavoro e con i pensionati. Ci aspettiamo che anche i candidati alle elezioni amministrative si esprimano su queste nostre proposte”.
La presa di posizione
PETRICCIOLI: “IL FISCO È INIQUO, VA CAMBIATO”
“L
’attuale sistema fiscale è iniquo perché ruota attorno ad un’imposta, l’irpef, pagata prevalentemente da lavoratori dipendenti e pensionati e che a dispetto della sua elevata progressività non riesce ad intercettare l’enorme capacità economica oggi occultata dall’insostenibile livello di evasione ed elusione fiscale presente nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando le dichiarazioni del Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sulla progressività del sistema fiscale. “Il Governo ha iniziato bene, affrontando l’esigenza di una più equa ridistribuzione fiscale attraverso l’introduzione del bonus di 80 euro ma poi non ha completato l’operazione, lasciando fuori dai benefici i lavoratori dipendenti con più di 26.000 euro, i pensionati e gli incapienti ed anche i vantaggi per chi il bonus l’ha preso nel 2014 sono stati neutralizzati dall’aumento della fiscalità locale, dell’iva e delle accise. Bisogna completare l’operazione e per farlo è necessario affrontare con strumenti straordinari il problema dell’evasione fiscale ed agire sul disboscamento delle agevolazioni fiscali che non riguardano il mondo del lavoro e delle pensioni e che hanno una natura più corporativa. L’altra possibilità è quella di chiedere un piccolo contributo a quel 10 per cento delle famiglie italiane che detiene più della metà della ricchezza totale, realizzando un’effettiva progressività al livello del sistema fiscale più complessivo, come richiesto dalla nostra Costituzione. Sono tutti aspetti estranei all’attuazione della delega fiscale ma che non possono essere trascurati se si vuole rilanciare la crescita e l’efficienza del nostro sistema economico” ha concluso Maurizio Petriccioli.
APPROFONDIAMO I CINQUE PUNTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE
allevamento cani di razza labrador e golden
U
n nuovo assegno familiare, sulla base delle effettive condizioni di disagio, che cresce al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito, l’estensione del bonus di 80 euro (mille euro annui) a tutti, anche ad incapienti, pensionati, lavoratori autonomi, sotto i 40 mila euro di reddito, l’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni oltre i 500 mila euro e l’esenzione della prima casa dalle imposte, una lotta all’evasione fiscale più efficace con maggiori sanzioni amministrative, penali e maggiori controlli. Sono i punti principali della proposta di legge di iniziativa popolare sulla riforma fiscale presentata della Cisl nazionale.
BONUS 1000 EURO
La Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euro
NUOVO ASSEGNO FAMILIARE
M A PA
D I D A R I O G R E G I A N I N · 3 0 0 1 4 C AVA R Z E R E ( V E N E Z I A ) T E L . 3 4 0 3 8 2 9 4 1 1 · W W W . G O L D E N F L AT L A B R A D O R . I T
Ripensare il fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito.
FISCALITÀ LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO
È indispensabile una nuova regolazione
delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fiscalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.
UN’IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA
Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.
RIDURRE L’EVASIONE FISCALE
L’evasione comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l’anno e un maggiore carico su chi le tasse le paga. Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.
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34 1 Voci da palazzo Tempo di elezioni Il 31 maggio alle urne per la Regione e Venezia
Chi vincerà in Veneto? Mai come questa volta la partita è aperta Rispetto a cinque anni fa la fiducia dei cittadini è più che dimezzata. Ad incoronare il nuovo governatore contribuirà anche l’astensionismo di Maria Pavan
I
n questi giorni è caccia alle preferenze per l’esercito di can- ad avere una guida politica che dovrà vedersela con un bilandidati consiglieri che per essere eletti hanno bisogno che cio comunale su cui gravano diversi milioni di debiti: Bellati, sulle schede venga espresso il loro cognome. E non sarà Brugnaro,Busetto,Casson, D’elia, Fiore, Pizzo, Scano, Seibezzi facile capire dove scriverlo vista la scheda che gli elettori si e Zaccariotto. Le elezioni cadono in un momento di particolare disaffetroveranno davanti in cabina elettorale. Sarà una maxi scheda visto che a correre per la carica di zione verso l’amministrazione locale: quasi tutti gli istituti di sondaggi rilevano che rispetto a cinque presidente in Veneto saranno in 6 con reanni fa la fiducia dei cittadini è più che lative liste proprie e altre liste d’appoggio. Saranno eletti Luca Zaia, governatore in carica, cerca la 49 consiglieri tutti dimezzata. Come sempre l’esito delle urne avrà riconferma sostenuto da Lega e Fi. Flavio con le preferenze. ripercussioni anche sul quadro politico. Si Tosi, sindaco leghista di Verona, corre con Il listino non c’è più misurerà la forza di Renzi, in primo luogo, una lista propria. che spera in un successo per arginare la Alessandra Moretti è la candidata del centrosinistra; Iacopo Berti quello del M5S. Gli altri sono Ales- dissidenza interna la suo partito. Oltre che in Veneto si rinnoveranno i consigli regionali in sio Morosin di Indipendenza Veneta e Laura Di Lucia Coletti per Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, e in la lista L’Altro Veneto. Ma nel quadro veneto conterà tantissimo anche chi gover- oltre mille Comuni, tra cui 20 città capoluogo. Spiccano per nerà la città di Venezia, presto città metropolitana. Sono 10 i importanza Venezia, Aosta, Trento e Bolzano. Saranno complessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare. candidati sindaco per le comunali a Venezia. Dopo 10 mesi di commissariamento, Ca’ Farsetti tornerà
LA NUOVA LEGGE ELETTORALE MENO CONSIGLIERI, TUTTI SCELTI CON LE PREFERENZE
A
pprovata dal consiglio regionale il 22 gennaio scorso, la nuova legge regionale porta quest’anno alcune importanti novità per i cittadini. I due principali cambiamenti della nuova legge elettorale: solo 49 consiglieri, sparisce il listino bloccato. Liste a metà tra uomini e donne, ma nessuna “quota rosa” e solo una preferenza a disposizione.
glieri scelti attraverso il conteggio delle preferenze. Infine, vale la pena ricordare che dal prossimo giugno entra in vigore il nuovo limite di due mandati: nella migliore delle ipotesi, dunque, chi sarà eletto potrà rimanere in regione fino al 2025 e non, come avvenuto finora, anche per cinque o sei mandati consecutivi.
LE PRINCIPALI NOVITÀ La più evidente è che l’assemblea di palazzo Ferro-Fini “dimagrisce”, passando da 60 a 49 consiglieri, a cui si aggiungono il presidente eletto e il candidato presidente che è arrivato secondo. La seconda, non meno sostanziale, è la scomparsa del “listino bloccato” che ha fin qui accompagnato il nome del presidente: nessun “nominato”, insomma, ma solo consi-
COME SI VOTA Si può votare solo per il candidato presidente, o per il candidato presidente e per una lista. In quest’ultimo caso, si può anche scegliere la strada del voto disgiunto: un voto al candidato presidente x ma contemporaneamente il voto a una lista che appoggia invece il candidato presidente y. Sembra paradossale, ma la pratica del voto disgiunto è sempre più presente nella politica italiana.
CHI SARÀ ELETTO Ogni provincia esprime un numero di consiglieri che è legato alla popolazione. Le liste devono essere composte di un numero uguale di candidati di sesso maschile e femminile, ma la proposta di introdurre la doppia preferenza di genere è stata bocciata e non è previsto un numero minimo di eletti per ciascun sesso. Dunque, uomini e donne sono pari solo per numero di candidati. Vince, e viene eletto, chi prende più preferenze tra i candidati delle liste. La soglia di sbarramento non cambia: i seggi verranno suddivisi tra le coalizioni (insieme di partiti che appoggiano lo stesso presidente) che ottengono il 5 per cento dei voti, sia le coalizioni composte da almeno un partito (gruppo di liste presentate in più province con lo stesso simbolo) che hanno ottenuto il 3 per cento dei voti di lista.
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Voci da palazzo 35 9 Elezioni regionali Tutti gli schieramenti in campo
Sei candidati: tra loro il nuovo Governatore del Veneto
A pochi giorni dal voto i sondaggi non sono proprio chiari, complice anche la cattiva usanza di degli intervistati che non sempre dichiarano davvero chi sceglieranno in cabina elettorale
di Maria Pavan
O
rmai non si vota più per “atto di fede”. E sempre più spesso si decide all’ultimo chi votare. Circa il 15% dei votanti alle ultime politiche afferma di aver deciso - “di” e “per chi” votare - nel corso dell’ultima settimana. Una componente del 6-7%, in particolare, solo nel giorno del voto. Per il Veneto è, dunque, ancora tutto da scrivere, senza contare che potrebbe anche esserci una quota maggiore di quella di 5 anni fa che alle urne proprio
Movimento 5 Stelle
31
Jacopo Berti
anni, padovano, laureato in giurisprudenza, imprenditore nel campo dei diritti sportivi e del commercio on-line, casa in Prato della Valle a Padova e una grande passione per i colori biancoscudati. Si può delineare così il profilo di Jacopo Berti, il candidato emerso vincente lo scorso dicembre dalle consultazioni on-line svoltesi tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle per individuare il nome del “cittadino portavoce” candidato a guidare il Veneto in caso di vittoria. In quella occasione furono circa 2.400 i votanti e a Berti andarono 466 preferenze. Una sola, come di consueto, la lista a sostegno della sua candidatura: i grillini, infatti, rimangono chiusi a ogni forma di alleanza con altri partiti o movimenti. Lotta alla corruzione, taglio dei costi della politica, rilancio delle piccole e medie imprese, maggiori risorse per il rischio idrogeologico tra i temi che hanno scandito la campagna elettorale.
non andrà. Specie se sarà bel tempo. Certo è che queste elezioni potrebbero davvero cambiare drasticamente il volto della Regione. Se Zaia continuasse ad andar forte ma Tosi gli sottraesse abbastanza la Moretti potrebbe fare il colpo grosso. Potrebbe però anche verificarsi il contrario e cioè che Tosi vincesse il banco e Zaia arrivasse secondo, specie se il Movimento 5 Stelle pescasse molto tra i delusi del centrosinistra. Ne vedremo delle belle!
L’altro Veneto – Ora possiamo!
I
Laura di Lucia Coletti
nsegnante di italiano e latino al liceo Giordano Bruno di Mestre, la candidata presidente di L’altro Veneto ha nel suo curriculum politico l’elezione a consigliere provinciale nel 2004 come indipendente nelle liste dei Ds, promuovendo il codice etico di condotta per gli eletti. Dallo scorso anno è membro del comitato provinciale dell’Altra Europa con Tsipras, il movimento formatosi alle scorse europee raccogliendo esponenti della sinistra radicale e dell’ambientalismo. L’Altro Veneto. Ora Possiamo! si presenta come “una lista di persone impegnate nelle battaglie sociali, ambientali e per i diritti civili, espressione di movimenti, associazioni, collettivi e formazioni politiche che guardano alle esperienze di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna”. In Veneto partecipano al progetto L’Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista, OndaVeneta (Organizzazioni regionali ambientaliste), il Partito Comunista d’Italia (PCdI), personalità indipendenti provenienti dal Movimento 5 Stelle, dall’Italia dei Valori, dal movimento sindacale, dalla società civile.
Indipendenza Veneta
Flavio Tosi Presidente
ato nel 1955 a Noale, nel Veneziano, Alessio Morosin è avvocato. È stato difensore di Flavio Contin all’epoca del “tanko” dei Serenissimi e ancora lo scorso anno, dopo l’arresto per l’inchiesta che aveva portato in carcere anche l’ex segretario della Liga Veneta Franco Rocchetta sull’ipotesi di una vasta cospirazione contro lo stato italiano. È il candidato di Indipendenza Veneta, unico movimento nella galassia venetista che ha saputo raccogliere le firme necessarie a prendere parte alle elezioni regionali. Il programma, di fatto, si impernia su una sola richiesta “preliminare” a tutte le altre: riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo veneto, da realizzarsi attraverso referendum nel quadro del diritto internazionale, sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. A sostegno della concreta possibilità di tale percorso, il movimento cita i casi di Sud Sudan, Groenlandia e Montenegro, oltre che della Scozia dove però il referendum ha visto vincere i sostenitori dell’unione con Londra.
ato nel 1969 a Verona, programmatore elettronico in campo industriale, ha iniziato la carriera politica nel 1994 come consigliere comunale. Consigliere regionale nel 2000, rieletto nel 2005 col record di preferenze e nominato assessore alla sanità, dal 2007 è sindaco di Verona dove è stato rieletto nel 2012. Gli ultimi tre anni sono stati segnati dall’elezione a segretario della Liga Veneta, dall’elezione al parlamento europeo (ma Tosi ha optato per rimanere sindaco) e quindi dall’espulsione dalla Lega motivata dall’incompatibilità con l’attività della sua fondazione “Ricostruiamo il Paese”. A sostenere la sua candidatura ci sono sei liste: Area popolare Veneto, Lista Tosi per il Veneto, Famiglia Pensionati con Tosi, Razza Piave Veneto Stato, Il Veneto del fare, Unione Nordest. Alla prima, in particolare, fa riferimento l’area Udc, Ncd e ex Forza Italia usciti negli ultimi mesi dal partito.
N
Alessio Morosin
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Flavio Tosi
Centrosinistra
N
Alessandra Moretti
ata a Vicenza nel 1973, laureata in giurisprudenza e avvocato matrimonialista, già vicesindaco nella giunta Variati, sale alla ribalta della politica nazionale come portavoce del Comitato Bersani alle primarie del 2012 e diventa deputato nel 2013. In questa veste è stata relatrice del disegno di legge sul divorzio breve, da poco approvato in via definitiva dal parlamento. Nel 2014 è scelta da Renzi come capolista alle europee, raccogliendo 230 mila voti (prima nel Nordest, seconda nel Pd in Italia). Lo scorso autunno si candida alle primarie per le regionali del centrosinistra, e diventa la candidata chiamata a sconfiggere Zaia. Oltre al Pd, la sostengono altre 4 liste: Veneto civico Moretti Presidente, Alessandra Moretti presidente per il Veneto, Veneto nuovo-Sel-Verdi e Progetto Veneto Autonomo. Nell’accettare la candidatura si è dimessa da europarlamentare e ha promesso di rimanere in regione per i prossimi cinque anni: con quale ruolo, da presidente o da leader dell’opposizione, lo scopriremo a fine mese.
Lega nord
N
Luca Zaia
ato a Conegliano nel 1968, laureato in scienze della produzione animale, scopre la politica come consigliere comunale a Godega di Sant’Urbano nel 1993. Da lì una carriera fulminante, tutta nella Lega: presidente della provincia di Treviso dal 1998 al 2005, vicepresidente della regione, ministro dell’agricoltura nel 2008, nel 2010 – dopo un duro e lungo braccio di ferro per la candidatura con il presidente uscente Galan – vince a mani basse le regionali risultando il presidente più votato d’Italia con oltre il 60 per cento. A sostenerlo nella sfida per il bis, cinque liste: Lega Nord, Forza Italia, Meloni Fratelli d’Italia, Zaia presidente e Indipendenza Noi Veneto. All’appuntamento con il voto arriva forte di un significativo gradimento popolare nei sondaggi degli istituti di ricerca, ma anche con due problemi non indifferenti: gli arresti e gli scandali che hanno colpito Forza Italia in questi anni (da Galan all’assessore Chisso), e la rottura con Flavio Tosi, che ha riaperto di fatto una sfida che fino a pochi mesi fa non pareva dover riservare grosse sorprese.
36 Voci da palazzo
Voci da palazzo 1
Alla vigilia delle elezioni Le voci di cittadini e imprese venete
“Caro neo-presidente sappi che…” Idee concrete, attese e richieste. Confindustria Veneto ha presentato la propria proposta di politica industriale per la regione con il Manifesto Del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020 di Maria Pavan
U
n piano di lavoro strategico e concreto per le imprese venete e un contributo di proposte alla politica regionale, per orientare il Veneto del futuro verso un nuovo rinascimento basato sull’asset del nuovo manifatturiero alla luce della “terza rivoluzione industriale”. Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero #Veneto2020 raccoglie le idee e i progetti frutto del progetto #Veneto2020, il percorso intrapreso nei mesi scorsi da Confindustria Vento per costruire una innovativa proposta di politica industriale per la regione. “Il progetto #Veneto2020 e il Manifesto del Nuovo Manifatturiero – ha dichiarato Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto – nascono dalla consapevolezza di Confindustria Veneto delle grandi trasformazioni socio-economiche in atto. Abbiamo la necessità di rinnovare i nostri paradigmi per affrontare le sfide globali, puntando su una nuova visione della nostra industria. Un Nuovo Manifatturiero basato su fattori che possano dare valore aggiunto alle imprese: capitale umano, qualità dei prodotti, nuove tecnologie, cultura e turismo, infrastrutture e una dimensione metropolitana della regione. L’obiettivo del Manifesto è duplice. In primis è il piano di lavoro assegnato dagli Industriali del Veneto a se stessi e alla propria rappresentanza regionale. Un piano costruito per indicare la strada agli associati, ai partner, alle numerose filiere industriali venete, avendo come spunto primario l’innovativa “ricerca sul campo” degli
Roberto Zuccato imprenditori e le strategie adottate dalle imprese più competitive e vincenti. Il Manifesto, tuttavia, vuole anche essere il contributo di idee, di progetti e di azioni che il mondo dell’impresa rivolge alla politica e ai decisori pubblici locali, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Come classe dirigente ci assumiamo la responsabilità di presentare a chi si candida a guidare la Regione il nostro Manifesto programmatico: un contribuito concreto, per chi vorrà ascoltarci, per il Veneto del futuro”. Confindustria Veneto ha inviato il Manifesto ai candidati alle prossime elezioni regionali, rendendosi disponibile per incontrarli e illustrare loro il progetto di cambiamento e rinnovamento del territorio da qui al 2020. Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero si focalizza sulle priorità per un Veneto nuovamente competitivo. Un Veneto manifatturiero nel quadro della “terza rivoluzione industriale” indotta dalle nuove tecnologie digitali e in uno
scenario sempre più internazionale. In tale contesto i capitoli del Manifesto sono: industria culturale, capitale umano innovativo, attrattività e competitività del territorio, innovazione e infine ruoli della rappresentanza e delle istituzioni. “I grandi temi del Manifesto – ha evidenziato Stefano Micelli, direttore scientifico della Fondazione Nord Est – tracciano il perimetro delle sfide dell’industria e dell’economia veneta del futuro, nelle sue interconnessioni con alcuni fattori determinanti. Anzitutto il rapporto con la cultura, per proporre percorsi di contaminazione tra le imprese della manifattura veneta, le istituzioni e i soggetti che oggi operano nel campo dell’industria culturale. In secondo luogo il capitale umano, forse il fattore più strategico, in cui risulta necessario promuovere lo sviluppo di approcci didattici innovativi, l’interazione fra il mondo della scuola e le comunità professionali che operano sul territorio, il confronto e l’interazione fra saperi tecnico-scientifici e saperi umanistici. Il Nuovo Manifatturiero necessita inoltre della definizione e dell’organizzazione di un moderno baricentro metropolitano per attirare nuove risorse su scala internazionale a beneficio della regione nel suo complesso. Altrettanto rilevante risulta promuovere una nuova governance regionale qualificata capace di superare la frammentazione e la mancanza di specializzazione del sistema dell’innovazione, così come ricostruire le burocrazie rendendole più agili, “intelligenti” e in grado di rispondere in modo rapido ai cambiamenti”.
Confindustria Veneto
GLI 11 “TWITTER DELLE PRIORITÀ”
A
ll’interno del Manifesto sono contenuti 11 punti, in forma di “twitter delle priorità”, di proposte concrete da realizzare nei prossimi 5 anni: Competitività del territorio: Recuperare 50 posizioni in 5 anni nel Competitiveness Index dell’UE. Raggiungere la Lombardia (oggi al 108° posto in classifica), oggi siamo al 158°. La cultura del Made in Italy: costruire la rete della cultura del Made in Italy in Veneto. 50 musei di impresa e di territorio per almeno 500.000 presenze all’anno entro il 2020. Il “nuovo poli-tecnico”: definire l’offerta regionale della formazione politecnica per combinare scienze, creatività e saperi umanistici. Una rete di 50 nodi attivi per essere il punto di riferimento del paese entro il 2020. Formazione superiore: avviare 5 corsi magistrali e/o master su temi del Made in Italy in grado di attirare studenti italiani e da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% degli studenti deve essere straniero. Dottorati industriali: moltiplicare per 5 l’offerta di dottorati industriali puntando sulla ricerca applicata e attirando studenti da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% dei dottorandi deve essere straniero. Start up e innovazione: riorganizzare i servizi all’innovazione per promuovere 500 nuove start up in 5 anni. 50 aziende venete andranno in Borsa entro il 2020. Banda Ultralarga e innovazione: entro il 2020 almeno il 50% del territorio veneto (dando priorità alle aree produttive) sia coperto con un servizio di banda ultralarga ad almeno 100 Mbps, garantendo comunque a tutti i cittadini una connessione ad
almeno 30 Mbps (anche nelle aree marginali). Burocrazia e sviluppo: un piano di riorganizzazione della “macchina regionale” ed un piano per la riduzione dei Comuni: da 581 a 300 entro il 2020. Finanza, Credito e Sviluppo: complementarietà dei fondi comunitari nazionali e regionali per dare più credito alle imprese. Unica regia regionale e processo di radicale semplificazione burocratica. Obiettivo “Garanzie”, per finanziare di 2 miliardi di investimenti entro il 2020. Demografia e giovani: invertire la rotta e attirare giovani da tutto il mondo. Oggi il Veneto “perde” 7.000 persone l’anno: in 5 anni dobbiamo cambiare il segno da – a +. Un baricentro metropolitano per attirare nuove risorse: già nel 2015 la Giunta Regionale si doti di una delega specifica per promuovere uno spazio metropolitano del Veneto in grado di attirare risorse economiche e talenti da tutto il mondo
L’opinione
Cittadinanzattiva
LETTERA APERTA AI CANDIDATI
C
ittadinanzattiva – tribunale per i diritti del malato, un movimento da anni impegnato in prima linea nella tutela dei cittadini, ha scritto una lettera aperta ai candidati alla presidenza della Regione Veneto. Il fine è quello di sottoporre alla loro attenzione alcune richieste frutto di dibattiti e confronto tra cittadini e associazioni veneti, a garanzia che nello svolgimento del mandato assegnato dagli elettori, siano soddisfatte. A firmarla Umberto Iazzetta (nella foto), presidente regionale di Cittadinanzattiva, a nome del Comitato Direttivo Regionale. Sulla sanità Cittadinanzattiva ha le idee chiare e dice: “Basta tagli”: già oggi molti cittadini rinunciano alle cure mediche per ragioni economiche e fare prevenzione è diventato un lusso per pochi. Senza attività preventiva aumentano ricoveri impropri e spesa sanitaria. Con la scusa di razionalizzare la spesa sono stati razionati i servizi e sono oramai in tanti a rinunciare alle cure dentistiche. Sottolinea come sia urgente alleggerire in modo consistente il peso dei ticket, perché la salute è bene primario e deve essere accessibile a tutti; invece curarsi è diventato un lusso per pochi. L’associazione chiede investimenti su prevenzione e implementazione delle cure primarie: in considerazione dei frequenti interventi di riduzione del Fondo Sanitario Nazionale si è determinato una sensibile limitazione dei diritti dei cittadini fino alla esclusione dalle cure primarie di circa il 24% della popolazione generale. Urgente anche aggredire sprechi, inefficienze e fenomeni corruttivi che incidono sensibilmente sulla spesa (applicazione del Decreto Legislativo 33/Aprile 2013): occorre riordinare la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e nei rapporti con i cittadini come antidoto alla corruzione, perché quest’ultima penalizza imprenditori onesti e cittadini tutti e il fenomeno nella nostra regione si sta estendendo a macchia d’olio. Importanti risorse potrebbero inoltre essere recuperate – secondo Cittadinanzattiva – intervenendo dal project financing, anche su contratti già in essere, perché è inconcepibile garantire ad imprenditori remunerazioni che non trovano giustificazione alcuna. I contratti già stipulati costano alle aziende fino a 80 milioni di euro per ogni anno di esercizio finanziario per i prossimi 20 anni. Cittadinanzattiva suggerisce anche di ridurre il numero delle ULSS a una per provincia come già ipotizzato da più parti, senza però alcuna riduzione di servizi alla salute dei cittadini e senza ulteriore tagli posti letto. Improcrastinabile, invece, investire nella medicina di urgenza/emergenza, mettendo i pronto soccorso in condizioni di sopperire alle attese estenuanti, creando corsie preferenziali per i soggetti più fragili, iniziando dai portatori di handicap, agli anziani, ai bambini e alle donne. Importante il coinvolgimento della associazioni di volontariato in ambito sociosanitario prevedendo la costituzione di comitati consultivi costituiti dai rappresentanti dei cittadini e delle aziende per la valutazione delle scelte politiche amministrative. Fondamentale pure il coinvolgimento dei medici di famiglia (MMG), del distretto, della continuità assistenziale e della medicina di gruppo, che devono essere in grado di dare risposta adeguata ai cittadini integrando i servizi in modo da evitare accessi impropri ai nostri pronto soccorso. Altre professioni sanitarie (anche infermieristiche) dovrebbero essere coinvolte in attività preventive in appositi presidi, utili ad indirizzare i cittadini in percorsi di cura organizzati e svolgere sia funzione “frangiflusso” che di primo intervento. Cittadinanzattiva esprime, poi, preoccupazione per il futuro della sanità e della sostenibilità del sistema: per garantire qualità, efficienza e universalità nell’erogazione dei servizi al cittadino chiede l’applicazione dei costi standard non solo in sanità, ma in tutti i comparti dell’amministrazione pubblica. Il movimento chiede anche una verifica sull’applicazione della legge 38/2010 per garantire accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore prevedendo strutture idonee (hospice) distribuite sul territorio Regionale e che le Aziende Sanitarie dispongano in cartella clinica la misurazione del dolore, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana. Infine, Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato chiede di fare la propria parte nell’interesse della collettività e a garanzia del benessere dei cittadini. L’azione politica deve essere indirizzata necessariamente al mantenimento di standard di qualità e ad evitare situazione di disagio e discriminazione tra chi può e chi non può; nella convinzione che in una società in cui abbia spazio e valore il ruolo dei cittadini è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole che per chi è forte.
Sabato 6 Giugno 2015
Miss Italia 2014 Clarissa Marchese
presso Sottovia Gioielli Conselve (Pd)
Programma Dalle ore 10.00 presso il negozio in Centro Storico, Via Matteotti 2 vieni a conoscere Miss Italia, ricco buffet, foto e premi ad estrazione. Dalle ore 15.00 presso il negozio in Centro Commerciale Lando foto con la Miss, buffet e ancora tanti premi. Clicca MI PIACE sulla pagina Facebook di Sottovia Gioielli … altri 3 premi in palio! Per tutto il giorno dell’evento gli acquisti a marchio Miluna, partner dell’evento, avranno uno speciale sconto del 20%. via G. Matteotti, 2 · 35026 Conselve (Pd) · tel-fax 0039 049 538 44 48 Centro Commerciale Lando · via dell’Industria, 2/33 · 35026 Conselve (Pd) · tel-fax 0039 049 950 10 35 www.sottoviagioielli.it
38 1 Cultura veneta Esposizione Internazionale Torna a Venezia l’appuntamento con i grandi artisti
Il the World’s Futures Inaugurata il 9 maggio la 56° Esposizione Internazionale d’Arte diretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta di Maria Pavan
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he cos’è diventata oggi la creazione artistica? Cos’è il contemporaneo nell’arte e quanto può emozionare e sorprendere davvero? A tutte queste domande una grande esposizione internazionale può dare alcune valide risposte. Alcune, però, non tutte. Certo in 120 anni – tanti sono quelli che ne conta la Biennale veneziana – i veri artisti non sono mancati a Venezia e non mancheranno neanche questa volta. Il tema del futuro del mondo, poi, è molto sentito dagli intellettuali ma anche dall’uomo qualunque e sarà interessante cogliere il genio artistico su un crinale delicato e fragile qual è in effetti l’orizzonte che attende tutti noi. “Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni - spiega il presidente Paolo Baratta da forti asimmetrie e da incertezze sulle prospettive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie, viviamo una sorta di ‘age of anxiety’. E la Biennale torna a osservare il rapporto tra l’arte e lo sviluppo della realtà umana, sociale, politica, nell’incalzare delle forze e dei fenomeni esterni. Si vuole quindi indagare in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano
le sensibilità, le energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i moti dell’animo (il loro inner song). La Biennale ha chiamato Okwui Enwezor - continua Baratta - anche per la sua particolare sensibilità a questi aspetti.” La biennale sarà sicuramente un’occasione da non perdere per aggiornarci sulla geografia e sui percorsi degli artisti
La Mostra sarà affiancata da 89 partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e in centro storico di oggi, materia questa che sarà oggetto di un progetto speciale: quello relativo ai curricula degli artisti operanti nel mondo. “Mentre il cardine di All the World’s Futures – spiega il curatore – rimane un corpus assai ampio di nuove opere commissionate specificamente agli artisti per la 56. Biennale Arte – una selezione senza precedenti di progetti qui esposti per la prima volta – l’Esposizione dedicherà
Antonia Arslan Il rumore delle perle di legno
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particolare attenzione anche a una rassegna di prospettive storiche realizzate da artisti viventi e non. Queste rassegne, organizzate in forma di piccole antologie, spaziano da una serie di neon testuali – realizzata da Bruce Nauman tra il 1972 e l’inizio degli anni ’80 – a un atlante della filmografia di Harun Farocki che comprende complessivamente 87 film. La Biennale Arte presenterà inoltre le opere di alcune figure magistrali, tra le quali ricordiamo il fotografo Walker Evans, con un set completo tratto dall’edizione originale di Let Us Now Praise Famous Men; il cineasta Sergej Ejzenstejn; l’artista multimediale Chris Marker; l’installation artist Isa Genzken; lo scultore-compositore Terry Adkins; l’autore-regista Alexander Kluge; l’installation artist Hans Haacke; l’artista concettuale Teresa Burga; il performance artist Fabio Mauri; lo scultore Melvin Edwards; la pittrice Marlene Dumas; l’artista-attivista Inji Efflatoun; il land artist Robert Smithson; la pittrice Emily Kngwereye; il regista Ousmane Sembène; lo scultore Ricardo Brey; l’artista concettuale Adrian Piper, e altri pittori come Tetsuya Ishida e Georg Baselitz”.
AUTORI VENETI
moziona e commuove l’ultimo romanzo della padovana Antonia Arslan “Il rumore delle perle di legno” edito dalla Rizzoli. La protagonista è l’autrice bambina e i suoi ricordi, una memoria intima, fortemente sensoriale che riemerge prepotente e chiede di essere raccontata. E infatti Antonia Arslan scrive: “I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente”. In questo nuovo romanzo l’autrice della “Masseria delle Allodole” riprende a raccontare la propria storia e la storia del suo popolo lì dove l’aveva interrotta dopo “La Strada di Smirne”. Il nuovo romanzo dell’autrice padovana esce proprio a cent’anni dal genocidio del popolo armeno. Un triste anniversario celebrato il 24 aprile scorso a ricordo di oltre un milione di uomini, donne, bambini trucidati e come “flauti di ossa che cantano inascoltati nel deserto - spiega Antonia Arslan - per decenni dimenticati in una sorta di spaventosa damnatio memoriae, che ancora oggi non ha trovato giustizia, poiché un secolo non è bastato alla Turchia nazionalista per riconoscere le proprie colpe”.
Mattia Signorini Le fragili attese
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atteo Signorini, autore rodigino, torna in libreria con un nuovo e intenso romanzo che, come annuncia il titolo, racconta quelle attese in cui, troppo spesso, la vita resta incagliata. Questa è la storia della Pensione Palomar, una vecchio stabile a due piani nel quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di Italo, il proprietario, che a quasi ottant’anni ha deciso di chiudere per sempre. Osserva passare gli ultimi giorni seduto dietro al bancone, mentre rilegge vecchie lettere d’amore scritte da una ragazza negli anni Cinquanta. È anche la storia dei suoi ultimi ospiti. Guido, un professore d’inglese che deve insegnare a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre che non vede da quando era piccolo; il generale in pensione Adolfo Trento, convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un’arpista con il polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si accompagna a uomini conosciuti per caso; e infine la domestica Emma, che ha fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi.
1 Cultura veneta UNI Festival dei corti Prima il River Film Festival di Padova, poi Euganea Film Festival
Short film, corti e cortissimi: pellicole da non perdere Un’estate di cinema per appassionati e non. Serate che coniugano l’amore per l’immagine, la musica, il teatro e la natura di Maria Pavan
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on l’estate in arrivo tornano protagoniste le brevi storie in pellicola che, anche grazie ai nuovi strumenti digitali stanno cambiando il modo di raccontare per immagini. Così al River Film Festival, che si terrà a Padova dal 28 Maggio al 9 Giugno 2014, sarà inaugurata una nuova sezione dedicata alle opere girate con cellulari, tablet, I-pad, fotocamere: un film in 100 secondi. Saranno visibili in streaming e il pubblico potrà votare online. Il festival si ripresenta confermando l’obiettivo di offrire una vetrina autorevole alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi. Non mancheranno le storiche sezioni competitive: Corto, Documentario, Animazione, Scuole di cinema e Supercorto. Dopo il successo dei Supercorti (o Extreme Short Film, opere della durata da un minuto e mezzo fino a cinque minuti) che nell’edizione 2013 del Festival hanno invaso la città sugli schermi di tram, autobus e fermate della rete di trasporti cittadini grazie all’inedita partnership fra il Festival e Aps Holding, questa nuova
iniziativa colloca il River Film Festival ai primi posti in Italia per coinvolgimento interattivo con il proprio pubblico, il quale potrà visionare le opere in streaming e assegnare il premio al corto da 100 secondi preferito con un semplice clic. Euganea Film Festival, invece, si svolgerà dal 3 al 19 luglio e condurrà gli spettatori attraverso prati, ville e castelli, tutti luoghi
unici dove condividere momenti di socialità e di cultura illuminati dalla luna e dalle stelle. L’edizione 2015 del Festival prevede tre sezioni competitive: Il Concorso Internazionale Cortometraggi, Il Concorso Internazionale Documentario e il Concorso Internazionale Cortometraggi di Animazione. Oltre ai premi per il Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario e Miglior film d’animazione, verranno assegnati altri tre premi: Premio “Banca Etica”in collaborazione con Banca Etica, assegnato al film italiano o straniero
che meglio affronta tematiche legate alla sostenibilità e accessibilità sociale ed economica in ambito alimentare e agricolo; Il Premio “Parco Colli Euganei” verrà assegnato al film che meglio affronta e interpreta le tematiche legate all’ambiente e al racconto del territorio, in abito locale o globale; Il Premio “Veneto Movie Movement” che verrà assegnato alla migliore opera realizzata da un regista veneto, prodotta da una casa di produzione veneta o che abbia qualche stretto legame con il territorio regionale. Il Festival negli anni ha presentato registi di alto livello. Prova ne è il fatto che nel 2011 con il corto “Biondina”, Laura Bispuri ha vinto la decima edizione dell’Euganea Film Festival . Oggi “La Vergine Giurata” è il suo film d’esordio e concorrerà per l’Orso d’Oro a Berlino, unico titolo italiano in concorso.
Cultura veneta 39
sport intera x piazza 1 40 1 Sport La CXP a maggio spalanca le porte del Centro Sportivo Militare
Tutti di corsa al Centro Sportivo Militare Porta Portello con la sua storia e la sua “autorevolezza” ci ha accolti in questo grande spazio pedonale recentemente regalato alla città. Ha partecipato tantissima gente e sportivi di ogni età. Non sono mancate le associazioni e gli amici affezionati
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l mese di Maggio ha visto la CXP impegnata in una serie di appuntamenti che hanno condotto gli atleti in giro per i vari quartieri cittadini. Interessante l’appuntamento a Salboro, sempre nel comune di Padova, dove gli sportivi sono stati ospiti per la prima volta del Centro Sportivo Militare, alle dipendenze del Comando delle Forze di Difesa Interregionale Nord comandato dal Generale di Corpo d’Armata Bruno Stano. E’ una struttura che si stende per circa 8 ettari e viene utilizzata dai Reparti delle Forze Armate per far allenare il
personale militare in servizio in quanto deve mantenere i livelli di operatività ma è frequentata anche dal personale delle Forze di Polizia, dei Corpi Armati dello Stato in servizio o in pensione e loro familiari. Dal 24 Maggio 2014 la struttura è frequentabile previa domanda di adesione anche da tutti coloro che sono già iscritti ad un’Associazione Sportiva affiliata al CONI. Il funzionamento in generale e il controllo dell’area rimane a cura del Comando Militare mentre la gestione degli impianti sportivi e l’organizzazione delle varie attività sono
affidate a Padova Nuoto che con la decennale esperienza nello sport ha saputo dare un forte impulso a tutte le attività e una incoraggiante accoglienza a tutti gli iscritti. In questo modo il CSM funziona a pieno ritmo soddisfando ampiamente i circa 5.000 frequentatori annui che utilizzano la struttura composta da campi da tennis scoperti e coperti, la piscina coperta, il minigolf, la palestra, il campo da basket e il grande prato erboso che completa la dotazione delle aree esterne; inoltre è in funzione una ottima struttura ricettiva con ristorante e pizzeria.
Foto di Davide Mezzalana del fotoclub Padova
PIACEVOLI NOVITÀ NON SOLO MIELE…
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a Corri X Padova riserva agli iscritti sempre qualche piacevole novità: sia per l’appuntamento al Portello che per la corsa al CSM la degustazione dei prodotti Rigoni Asiago è stata davvero un dolce e piacevole successo
1 Crucilibro
Crucilibro 41
“L’amore è incompleto e sghembo”, parola di Valeria Parrella Qual è il tempo migliore della nostra vita? Spesso, come accadde a Natalia Ginzburg, lo si riconosce quando ormai ci è sfuggito per sempre
Valeria Parrella
Francesco Pacifico
Antonio Scurati
Paola Soriga
Donne, uomini, madri, padri, figli
Ludovica, la sposina
Leone Ginzburg, martire della Resistenza
Agata, che aspetta un bambino da sola
Alter Ego
L’amore in ogni sua forma
Lorenzo, il marito che sogna di diventare regista
La vita con le sue varianti
Matteo che forse si lascerà amare e Dora che deve dimenticare
Location
La vita di tutti i giorni e le notti
La Grande Mela e Roma
La vita con le sue varianti
L’Italia di oggi
I dissidi, le amarezze
Italiani artistoidi, borghesi mantenuti a NY
Il concetto di resistenza
Le tremende vicende storiche degli ultimi anni
Eroe - Eroina
Co-Protagonisti
Intrigo
Da Napoli a Liverpool, dal silenzio Dopo la vittoria di un premio del comune L’autore segue i passi di Leone Ginzburg dei genitori alle parole dei figli, di Roma, Lorenzo decide che, passati i dalla prima infanzia alla morte solitaria dalla magia inconsapevole della trenta, ha ancora tempo per diventare ma da eroe. Ne disegna un ritratto seduzione alle controllate omissioni regista. E per riuscirci si trasferisce un appassionante basato su fonti attendibili del tradimento dallo sguardo di chi anno a New York. Ludovica lo segue e testimonianze dirette. Ma a questa muore all’allegria di chi rinasce. Tutto lasciando alla famiglia la gestione della storia ne alterna un’altra è amore sua libreria.
Tre amici sono in procinto di ricongiungersi dopo gli anni degli studi e dei viaggi in Italia e in Europa. Le loro vite private sono state sospese fino ad ora e alla soglia dei 40 anni non è facile dare una svolta
Finale
Ma di cosa si tratta davvero? Ogni storia di “Troppa importanza all’amore” rivela qualcosa su ciò che ciascuno crede di conoscere meglio di chiunque altro: la propria vita
A New York i due entrano in contatto con un microcosmo di italiani con ambizioni artistiche e solidi patrimoni di famiglia. Ma Ludovica ad un certo punto ha un dubbio: e se suo marito non avesse talento? Cambiano le cose.
L’altra storia è la sua, o meglio La vicenda racconta il delicatissimo quella della sua famiglia, ricavata momento del passaggio, la fine della da racconti orali. E’ una storia di giovinezza, l’attimo in cui si attraversa resistenza, quella che hanno avuto i il valico dell’età adulta con le sue suoi nonni per non perdersi d’animo rinunce, delusioni e abbandoni. Proprio e vivere la loro vita con dignità e quando si pensava di aver incontrato la amore per la bellezza persona giusta
Cosa dire del libro
L’autrice con questa raccolta di racconti torna alla leggerezza della forma breve e riesce a dire meglio l’impossibilità di afferrare davvero l’amore
Un libro arguto che salda insieme la tradizione del romanzo borghese con le più importanti sperimentazioni degli autori contemporanei internazionali
Un’opera profonda e sorprendente Un romanzo ben riuscito che mette che mette insieme materiali a fuoco una generazione: i trentaeterogenei ma soprattutto quarant’enni d’oggi e le loro vite grandi riflessioni e domande che piene di solitudini e sospensioni interrogano anche noi
Valeria Parrella Troppa importanza all’amore Corbaccio, pp. 116 € 19.00
Francesco Pacifico Class Mondadori, pp.324 € 19.00
Leggere… Leggere
Antonio Scurati Il tempo migliore della nostra vita Bompiani, pp.272 € 18.00
di Germana Urbani · >www.einaudi.it<www.bompiani.eu<>www.www.mondadori.it<
Paola Soriga La stagione che verrà Einaudi, pp.116 € 14.00
42 2 Turismo SÌ, VIAGGIARE Lombardia
Il cuore verde della Franciacorta La famiglia Vimercati Castellini
storico produttore delle note bollicine ha valorizzato sul piano turistico la propria lunga esperienza in agricoltura Al Rocol oggi non è solo un affermato marchio di vini pregiati (solo in vendita diretta)
di Renato Malaman
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ei giorni del Vinitaly Gianluigi Vimercati era nella sua cantina, impegnato in una delle tante operazioni necessarie alla produzione delle sue bollicine. Del suo Franciacorta, spumante vanto della zona (111 aziende, 15 milioni di bottiglie) che come noto richiede anni di appassionato lavoro e di affinamento per raggiungere quell’eccellente risultato qualitativo che oggi consumatori, mercato e guide gli riconoscono. “Qui da noi” spiega “da sempre il vino lo vendiamo direttamente in cantina, soltanto in cantina. A clienti che ci conoscono da anni o che vengono in azienda a vedere come lo produciamo. E’ stata una scelta importante. Noi ci teniamo molto a questo contatto diretto, perchè vogliamo che il cliente capisca come nasce la qualità che mettiamo in bottiglia. Il vino lo vendiamo ancora a cartoni, non a bancali. E le 70.000 bottiglie che produciamo ogni anno talvolta non ci bastano per accontentare tutti. Ma vogliamo mantenere questa dimensione”. Gianluigi Vimercati Castellini, presidente di Agriturist Lombardia, è titolare con la sorella Francesca, dell’azienda agricola “Al Rocol”, nata nel 1860. Sorge a Ome, uno dei comuni storici della Franciacorta, situato poco lontano dalle rive del lago d’Iseo. “Al Rocol” è una delle tante facce dell’altra Franciacorta, quella meno appariscente ma più vera. Quella che privilegia la terra, che ama fare vedere dove e come nascono le bollicine di Franciacorta, oggi le più famose d’Italia. “Al Rocol” per favorire questo contatto diretto con chi apprezza i propri vini è diventato anche un agriturismo, dotato di 15 camere e vari appartamenti, arredati in stile rurale di impronta country con un tocco
di gusto contemporaneo. L’azienda di Ome prende il nome da un vecchio roccolo, ovvero quella sorta di torre mimetizzata nel bosco dove un tempo si praticava la cattura degli uccelli con le reti. Altri tempi. Oggi l’azienda ha una forte vocazione ecologista, proponendosi anche come punto di partenza per escursioni naturalistiche, a piedi o in bicicletta grazie alle mountain bike messe a disposizione in loco. Ai più piccoli viene offerta la possibilità di vivere a contatto con numerosi animali attraverso la propria fattoria didattica. Vi si possono accarezzare gli asinelli, le caprette, i conigli, le papere. I bambini possono anche raccogliere le uova nel pollaio, osservare come si coltiva
La Benedetta, formaggi di cascina
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a qualità genera alleanze, crea rete. E’ un comune denominatore fra chi nel territorio condivide gli stessi valori. Al Rocol consigliano una visita alla Cascina La Benedetta, non solo per assaggiare i loro formaggi prodotti solo con il latte aziendale che proviene da mucche alimentate in modo naturale. Ma perchè nell’azienda di Rodengo Saiano, la cui sede è una grande cascina tipica lombarda con corte e portici, a due passi dal monastero olivetano, si può capire di più su una certa filosofia che sta alla base nella produzione di alimenti sani. Daniele e Gianpietro Guerrini, e la moglie di quest’ultimo Stefania (nella foto), credono nei formaggi a latte crudo e il piccolo spaccio aziendale è una vetrina di bontà genuine: dalla Provolina locale alla Dolcezza primo sale, dalla Casatella alla Cascina, dal Formaggio del Brolo all’ottimo Nostrano. La Cascina La Benedetta è anche fattoria didattica, accreditata dalla Regione Lombardia e, per questo motivo, la gestione dell’allevamento ha conseguito l’attestazione di “gestione conforme al benessere dell’animale”. E’ la prova che nella cascina gli animali sono trattati bene, con amore e con rispetto.
Turismo 43 3 SÌ, VIAGGIARE
L’AGRITURISMO DELLA CANTINA AL ROCOL DI OME, IN PROVINCIA DI BRESCIA. A DESTRA IN ALTO I TITOLARI GIANLUIGI E FRANCESCA VIMERCATI (LUI È PRESIDENTE DI AGRITURIST LOMBARDIA). LE ALTRE IMMAGINI DOCUMENTANO L’ATTIVITÀ DELLA CANTINA E DELL’AGRITURISMO, ALCUNE DELLE QUALI SI SVOLGONO FRA I VIGNETI DA CUI NASCE L’AFFERMATO FRANCIACORTA DELL’AZIENDA
E’ anche agriturismo con ristorante tipico foresteria, fattoria didattica punto di partenza di escursioni nella natura in bicicletta o a piedi L’azienda organizza anche corsi di cucina di botanica e dedicati al vino e all’olio
Dalle torbiere al lago D’Iseo
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l Rocol si trova in una zona ricca di cose da vedere. Sorge a due passi dal lago d’Iseo con le sue spettacolari rive incorniciate dalle montagne e la particolarità di Montisola (nella foto), l’isola lacustre più grande d’Italia dove non è raro, passeggiando, vedere il pesce del lago esposto ad essiccare (una linea di traghetti collega ogni mezzora l’isola alla terraferma). Poco lontano sorge anche il Parco naturale delle Torbiere del Sebino, famoso per le sue antiche terre nere che conferiscono al paesaggio un fascino particolare. Imperdibile la visita al monastero medievale di San Pietro in Lamosa, alle antichissime incisioni rupestri di Capo di Ponte, Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. E poi la Val Camonica, la stessa Brescia, straordinaria città d’arte. E pure Bergamo è facilmente raggiungibile, la Città dei mille di Garibaldi un tempo fedele alla Serenissima.
la verdura nell’orto, esplorare il frutteto e il vigneto, imparare a riconoscere alberi, erbe, fiori, frutti selvatici, funghi. Possono anche vedere come Daniela, la mamma di Gianluigi e Francesca, prepara con le uova la pasta fatta in casa. Quella che si serve nel ristorante dell’agriturismo (aperto nei fine settimana o su prenotazione), dove gli altri piatti forti della stessa Daniela e dello chef Fabio Orizio vengono preparati seguendo le ricette di nonna Luigia Castellini. Casonsèi (ravioli) ripieni di carne o insaporiti con il formaggio Bagoss (tipicità delle vicine Alpi Giudicarie), tagliatelle tirate a mano con i funghi, gnocchi di patate o zucca, brasato al vino rosso, crostate con le marmellate fatte in casa. Più altri piatti della tradizione bresciana e franciacortina. Una formula molto apprezzata per vivere appieno questa esperienza è l’agricampeggio, praticatabile grazie ad un’area che i Vimercati Castellini hanno attrezzato fra le vigne. Completano l’offerta i corsi. Da quelli di cucina a quelli di botanica, a quelli sull’olio e sul vino, con tanto di degustazioni. “Al Rocol” insomma è un piccolo mondo antico che punta ad un turismo rurale dallo spirito autentico, in sintonia con la natura. Seppur resta il vino il richiamo più forte. La produzione di vini di qualità rappresenta l’attività principale dell’azienda, ancora oggi seguita in prima persona da Giovan-
ni, il papà di Gianluigi e Francesca. Vengono utilizzate uve proprie, nobili e tradizionali, coltivate su terrazzamenti in collina. Vi si ricavano pregiati Franciacorta oltre ai Curtefranca Bianco e Rosso, i due vini tipici della zona prima che questo angolo di Bresciano si candidasse a diventare la Champagne italiana. I 34 ettari di terreni di proprietà permettono anche di produrre olio extravergine di oliva, aceto, grappa di Chardonnay, marmellate, mieli naturali. Il vino simbolicamente più rappresentativo de Al Rocol è il Franciacorta Dosaggio Zero Castellini, dagli aromi intensi e complessi. E’ dedicato alla fondatrice dell’azienda: nonna Luigia Vimercati Castellini, classe 1911. Imprenditrice morta a 101 anni che viene ricordata anche perchè, insieme alla contessa Maggi, è stata la prima donna bresciana a prendere la patente. La prese per aiutare la famiglia guidando da pioniera i camioncini adibiti al trasporto del vino. In questa terra, quando è il momento, tutti sanno rimboccarsi le maniche e sviluppare idee nuove. Se il Franciacorta è diventato quello che è diventato è proprio perchè in tanti a tempo dedito ci hanno creduto e in tanti ci hanno messo braccia e sudore, ma soprattutto testa. Perchè il Franciacorta è stato davvero un’idea vincente, per il territorio bresciano e per tutto l’affermato universo del Made in Italy.
44 2 Concerti e non solo IN VENETO EVENTI Pagina a cura di Graziano Edi Corazza
Festival
TORNA “LO SPIRITO DELLA MUSICA A VENEZIA”: GLI APPUNTAMENTI
Il festival si terrà dal 15 giugno al 26 luglio in varie sedi del Veneziano: la città lagunare Fe sti val quale porta d’Oriente sarà il filo conduttore tra varie culture. Un festival che lo scorso anno, nel 2014, ha fatto registrare un ottimo successo di pubblico, aumentato nelle presenze rispetto alle edizioni precedenti. Quest’anno la città lagunare quale porta d’Oriente sarà il filo conduttore nell’affascinante riflessione sulle due culture. Il FESTIVAL si articolerà in dieci sezioni, con oltre una cinquantina di spettacoli: dal teatro musicale alla danza, dai concerti sinfonici ai concerti da camera, dal barocco al contemporaneo al jazz che si terranno in varie sedi cittadine. Ecco il programma dal 15 giugno fino al 9 luglio lunedì 15 giugno ore 18.00 Teatro La Fenice - Conferenza | Crescere su se stessi | Remo Bodei (University of California, Los Angeles | Ingresso libero giovedì 18 giugno ore 18.00 Sale Apollinee | Conferenza | Antropologia e umanesimo / Religione e identità | Silvana Borutti e Ugo Fabietti | Ingresso libero martedì 23 giugno ore 20.00 Sale Apollinee | Conferenza | Soglie di transizione. Conflitti di civiltà o società meticce? | Salvatore Natoli | Ingresso libero mercoledì 24 giugno ore 19.00 Teatro Malibran | Opera | La Scala di seta | G. Rossini | direttore Francesco Pasqualetti | regia Bepi Morassi | giovedì 25 giugno ore 19.00 Teatro La Fenice | Opera | Juditha triumphans | A. Vivaldi | direttore Alessandro De Marchi | regia Elena Barbalich venerdì 26 giugno ore 19.00 Teatro Malibran | Opera | La Scala di seta | G. Rossini | direttore Francesco Pasqualetti | regia Bepi Morassi | venerdì 26 giugno ore 20.30 Murano, Chiesa di San Donato | Concerto | Stella Maris - Fons Consignata | Ring Around | Ingresso libero venerdì 26 giugno ore 21.00 Mestre - Centro Culturale Santa Maria delle Grazie | Concerto | Orchestra Barocca del Festival | maestro concertatore e primo violino solista Stefano Montanari | tromba Gabriele Cassone | Ingresso libero sabato 27 giugno ore 15.30 Teatro La Fenice | Opera | Juditha triumphans | A. Vivaldi | direttore Alessandro De Marchi | regia Elena Barbalich sabato 27 giugno ore 20.30 Teatro La Fenice | Conferenza | Improvvisare se stessi. Etica del jazz | Arnold I. Davidson | Ingresso libero sabato 27 giugno ore 20.30 Chiesa di San Salvador | Concerto | Orchestra Barocca del Festival | maestro concertatore e primo violino solista Stefano Montanari | tromba Gabriele Cassone | Ingresso libero domenica 28 giugno ore 19.00 Teatro Malibran | Opera | La Scala di seta | G. Rossini | direttore Francesco Pasqualetti | regia Bepi Morassi | domenica 28 giugno ore 20.00 Teatro La Fenice | Concerto | direttore Alessandro De Marchi | soprano Giulia Semenzato | Orchestra e Coro del Teatro La Fenice | lunedì 29 giugno ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Orchestra Barocca del Festival | maestro concertatore e primo violino solista Stefano Montanari | tromba Gabriele Cassone | martedì 30 giugno ore 19.00 Teatro La Fenice | Opera | Juditha triumphans | A. Vivaldi | direttore Alessandro De Marchi | regia Elena Barbalich mercoledì 1 luglio ore 20.00 Teatro La Fenice | Teatro - Danza | Essere Leonardo da Vinci, un’intervista impossibile | di Massimiliano Finazzer Flory | giovedì 2 luglio ore 19.00 Teatro Malibran | Opera | La Scala di seta | G. Rossini | direttore Francesco Pasqualetti | regia Bepi Morassi | domenica 2 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto Veneto Jazz | giovedì 2 luglio ore 21.00 Mestre, Centro Culturale Santa Maria delle Grazie | Concerto | Canti di crociata e di lontananza | Ingresso libero venerdì 3 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Opera | Juditha triumphans | A. Vivaldi | direttore Alessandro De Marchi | regia Elena Barbalich | sabato 4 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | L’arpa che porta all’oriente | arpa Nabila Chajai | sabato 4 luglio ore 19.00 Teatro Malibran | Opera | La Scala di seta | G. Rossini | direttore Francesco Pasqualetti | regia Bepi Morassi | con il patrocinio del
F ONDAZIONE T EATRO L A F ENICE
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 9 luglio ore 18.00
Ça ira
di Roger Waters videoproiezione
Progetto danza e arti visive
Sasha Riva • John Neumeier Patrick Eberts e Isaac Julien Bundes Jugend Ballett
40 prime assolute di compositori veneziani e francesi Ex Novo Ensemble
Cortile di Palazzo Ducale 9 luglio ore 21.30
Teatro La Fenice 11 luglio ore 20.00
Diego Matheuz
Donaggio, Verdi, Rossini, Stravinskij
Hôtel Europe
A metà secolo, 1650-1656
Orchestra del Teatro La Fenice
Cortile di Palazzo Ducale 12 luglio ore 21.30
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 16 luglio ore 18.00
giornata di studio su Francesco Cavalli
ORCHESTRA BAROCCA DEL FESTIVAL
Teatro La Fenice 25 e 26 luglio ore 20.00
di Bernard-Henri Lévy prima rappresentazione assoluta
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 12 luglio ore 10.00 e ore 14.30
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 30 giugno ore 20.00 Mestre, Centro Culturale Santa Maria delle Grazie 1 luglio ore 21.00
John Axelrod Dvorˇák
Monica Bacelli
Weill, Satie, Debussy Monica Bacelli • Claudio Marino Moretti
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 18 luglio ore 18.00
Ca’ Pesaro 2 luglio ore 21.00
Stefano Montanari Orchestra Barocca del Festival
Debussy, Poulenc, Dutilleux, Ravel, Di Bari
Chiesa di San Salvador 14 luglio ore 20.30
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 21 luglio ore 18.00 Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico 12 agosto ore 21.00
DANZA
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 26 giugno ore 14.30 27 e 28 giugno ore 9.30
In stile spirituale
Stefano Montanari Orchestra Barocca del Festival
Ritorno a Viganò
Giulia Rossini
convegno di studi su Salvatore Viganò
Chiesa di San Rocco 28 giugno ore 20.00
Teatro La Fenice 15 luglio ore 20.00
Mestre, Duomo di San Lorenzo 30 giugno ore 21.00
Gala internazionale di danza
Ulisse Trabacchin • Piergiuseppe Doldi
giovani talenti diplomati presso le migliori accademie internazionali
Chopin, Mendelssohn, Debussy, Liszt
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 28 luglio ore 18.00 Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico 4 agosto ore 21.00
Alexander Gadjiev Debussy, Chopin, Ravel, Prokof’ev, Skrjabin
La fisarmonica oggi Luca Piovesan
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 22 luglio ore 18.00
L’isola irregolare
Diana D’Alessio • Coro Senior dei Piccoli Cantori Veneziani
compositori contemporanei a Venezia Duo del Laboratorio Novamusica
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 8 luglio ore 18.00
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 23, 25, 30 luglio ore 18.00
Un ponte flautistico tra Venezia e l’Europa Enzo Caroli • Lidia Kawecka
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 24 luglio ore 18.00
Magie flautistiche barocche Ginevra Petrucci Membri del Quartetto Kodály
I Virtuosi Veneti
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 14 luglio ore 18.00
Teatro Fondamenta Nuove 18 luglio ore 21.00
Basilica dei Frari 6 luglio ore 21.00
Architetture sonore
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 26 luglio ore 18.00
André Gallo
La scuola marciana musiche di Cavalli e Grandi Marco Gemmani I Solisti della Cappella Marciana
I Virtuosi Italiani Alberto Martini
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 7 luglio ore 18.00
Orazio Sciortino
Basilica di San Marco 25 luglio ore 20.30
In stile da camera
Chiesa della Pietà 29 giugno, 5 luglio ore 20.30
Orchestra del Teatro La Fenice
Fauré, Ravel, Debussy, Bizet
Arpa francese Nabila Chajai
Murano, Chiesa di San Donato 15 luglio ore 20.30
VENEZIA E LA FRANCIA
Dall’Inferno al Paradiso di Emiliano Pellisari
No Gravity Dance Company
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 11 luglio ore 11.00 e ore 15.00
SINFONICA A PALAZZO DUCALE
di Francesco Cavalli Stefano Montanari • Olivier Lexa
Organo e tromba
Teatro La Fenice 17 e 18 luglio ore 20.00
Armonia del violino
Maratona contemporanea
L’Eritrea
Tromba e Alphorn
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 29 luglio ore 18.00
Tra barocco e jazz
Sonig Tchakerian • Pietro Tonolo Orchestra di Padova e del Veneto
Chiesa di San Rocco 31 luglio ore 19.00
Il morto redivivo oratorio di Antonio Caldara Roberto Zarpellon Orchestra Lorenzo Da Ponte
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 4 luglio ore 18.00
Canti veneziani
Dagli archivi dell’Istituto per la Musica della Fondazione Cini
Carlo Tamponi • Dejan Bogdanovic´ Jakub Tchorzewski
Teatro Fondamenta Nuove 26 e 27 luglio ore 21.00
Mediterranean Voices video-concerto-architettura su 12 identità mediterranee Neue Vocalsolisten Stuttgart
Cortile di Palazzo Ducale 2 luglio ore 21.00
ALTRE MUSICHE
Uto Ughi • Claudio Scimone I Solisti Veneti
Ca’ Pesaro 8, 10, 11 luglio ore 21.00
VIVALDI MILLENNIUM
Teatro La Fenice 4 luglio ore 20.00
The Rake’s Progress
di Igor Stravinskij Diego Matheuz • Damiano Michieletto
CONTEMPORANEA
Teatro La Fenice 27 giugno ore 19.00 | 29 giugno ore 15.30 1, 3 luglio ore 19.00 | 5 luglio ore 17.30
PIANOFORTI SULL’ACQUA
OPERA
o dal 27 giugn 2014 al 12 agosto
Paolo Conte
in collaborazione con Veneto Jazz
Teatro La Fenice, Sale Apollinee 3 luglio ore 17.00
Una sera con Pino Donaggio
conferenza di Roberto Pugliese
Teatro La Fenice 6 luglio ore 20.00
Peppe Barra Teatro La Fenice 8 luglio ore 20.00
Keith Jarrett Piano Solo in collaborazione con Veneto Jazz
di Wolfgang Florey e Riccardo Held Silvia Regazzo • Ex Novo Ensemble
Teatro La Fenice 20 luglio ore 20.00
Mestre, Chiesa di Santa Rita da Cascia 6 luglio ore 21.00
in collaborazione con Veneto Jazz
Il leggio di Wolfango Dalla Vecchia Silvio Celeghin • Francesco Erle Schola S. Rocco di Vicenza
Burt Bacharach Teatro La Fenice 27 luglio ore 20.00
Cassandra Wilson
in collaborazione con Veneto Jazz
media partner IL GAZZETTINO
Per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti / Information and ticket booking
www.teatrolafenice.it - call center Hellovenezia (+39) 041.24.24 - filiali Banca Popolare di Vicenza
sabato 4 luglio ore 20.00 Teatro La Fenice | La voce di Sinopoli | testo di Valerio Cappelli e Mario Sesti | regia Giovanni Sinopoli | con Massimo Popolizio | domenica 5 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Martina Consonni | domenica 5 luglio ore 17.00 Teatro La Fenice | Opera | Juditha triumphans | A. Vivaldi | direttore Alessandro De Marchi | regia Elena Barbalich | lunedì 6 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Mélodies & chansons populaires | baritono Fulvio Bettini | pianoforte Claudio Marino Moretti | martedì 7 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Musiche, parole e immagini | Dialoghi a Damasco | Accademia Teatrale Veneta | Ensemble Marâghî | Ingresso libero mercoledì 8 luglio ore 20.30 Sale Apollinee | Concerto | pianoforte Diana Ketler | mercoledì 8 luglio ore 20.30 Teatrino di Palazzo Grassi | Concerto | Da Venezia a Costantinopoli | Ensemble Marâghî | Le date dal 10 luglio fino al 26 luglio il prossimo numero
SHERWOOD FESTIVAL 10 giugno - 18 luglio, Padova - Parcheggio Nord Stadio Euganeo Entrato di diritto nella “mappa” dei più longevi e importanti festival estivi della penisola, capace di attirare in 40 giorni di programmazione - non solo musicale - oltre 150.000 presenze, Sherwood Festival è più in forma che mai, sempre attento ad offrire al suo pubblico show di qualità a prezzi accessibili, quando non è possibile adottare, come nella maggioranza degli spettacoli, la formula “1 euro può bastare”. Dopo aver confermato la presenza dei Subsonica, ecco gli altri grandi artisti ed eventi live tra cui CAPAREZZA (18 luglio, in chiusura di festival) che ha da poco annunciato le prime date estive del Museica Tour, dopo il recente successo del suo spettacolo tra musica, arte e teatro. Altri ospiti musicali, i VERDENA, uno dei gruppi rock più importanti d’Italia che il 13 giugno porteranno anche sul main stage di Sherwood Festival il nuovo album “Endkadenz vol.1” (mentre per l’uscita del vol.2 si dovrà attendere dopo l’estate) oltre a loro pezzi precedenti e qualche anticipazione della seconda parte del nuovo disco. Sul fronte internazionale, il 4 luglio è prevista la tappa estiva di ALTAVOZ, il grande happening di musica elettronica che dal Rivolta di Marghera si sposta a Padova ospitando grandi nomi della scena elettronica mondiale e italiana tra cui Seth Troxler (l’headliner), Jackmaster, Hvob, Mas D. Blas e molti altri. Il 10 luglio è la giornata dedicata ai ritmi in levare con lo Sherwood Reggae Day che ospiterà i giamaicani INNER CIRCLE, Patois Brothers e tanti altri. Tanti anche i concerti e gli eventi live a 1 euro: dalla seconda edizione di Holi - il festival dei colori (dopo il successo dello scorso anno) in programma il 20 giugno, al live dei Punkreas (24 giugno), ai NoBraino + Espana Circo Este (12 giugno), all’apertura di festival affidata al collettivo C’Mon Tigre che presenteranno il disco d’esordio tra world music, funk, dub, afrobeat, jazz: musica cosmopolita come l’attitudine del Festival di Sherwood. Per info e aggiornamenti sul festival, sui prezzi e sulle prevendite: www.sherwood.it
FESTIVAL DI VILLAFRANCA (VR) CASTELLO SCALIGERO 4 LUGLIO – ANGELO PINTUS L’irriverente artista di origini sarde, dopo un tour ricco di successi culminato con un sold-out al Forum di Assago, a grande richiesta torna ancora una volta a Verona per esibirsi nel suo celebre “50 Sfumature di… Pintus”. 11 LUGLIO – LITFIBA Un Sold Out dopo l’altro per “TETRALOGIA DEGLI ELEMENTI live” dei LITFIBA: il tour che celebra uno dei manifesti della cultura rock italiana . I dischi di “Tetralogia degli elementi” sono quelli che la band dedicò, duranti gli anni ‘90, ai 4 elementi della natura – fuoco con “El Diablo” (1990), terra con “Terremoto” (1993), aria con “Spirito” (1994) e acqua con “Mondi Sommersi” (1997). 17 LUGLIO – FEDEZ Continua il successo del Tour del cantautore Fedez. Il rapper più amato del momento sarà in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 Luglio. Fedez, nome d’arte di Federico Leonardo Lucia è un rapper e produttore discografico italiano. Le sue vendite certificate dalla FIMI ammontano ad oltre 490.000 copie premiate con undici dischi di platino e quattro dischi d’oro, ottenute grazie a due album in studio e sette singoli. DAMIEN RICE – 30 LUGLIO “My Favourite Faded Fantasy”, il terzo, album di Damien Rice, è uscito nell’ottobre del 2014 raccogliendo i plausi del pubblico e della critica. Il suo terzo album, dopo “O” e “9”, marca il suo ritorno dopo 8 anni di assenza. Con i primi due albums Damien Rice si è conquistato, a giusto titolo, pubblico e critica, che l’ha definito, come «un mix perfetto di arte, personalità e presenza scenica» (Los Angeles Times) o «il più emozionante e incoerente cantautore al mondo» (Newsweek).Damien Rice ha contribuito spesso a campagne sui diritti civili, compresa la pubblicazione del singolo Unplayed Piano a supporto della campagna Free Aung San Suu Kyi 60th Birthday Campaign, iniziativa globale per la liberazione del Premio Nobel per la Pace Birmano. J-AX - 31 LUGLIO J-Ax con la sua band – l’Accademia delle Teste Dure – porta la sua energia, la sua passione, il suo stile inconfondibile e le sue rime rap ‘n’ roll ai molti seguaci che lo attendevano impazienti. L’album “Il Bello d’esser Brutti”, 20 tracce, disco di platino e in top ten FIMI dall’uscita (27 gennaio). vede la collaborazione di Fedez, Club Dogo, Emiliano Valverde, Valerio Jovine, Nina Zilli, Il Cile, Neffa, Weedo, Thg, Beat freaks, Roofio, Max Pezzali e Steve Luchi.
A VERONA 6 luglio – Arena di Verona
SPANDAU BALLET
10/06 - C’Mon Tigre 12/06 - NoBraino + Espana Circo Este 13/06 - Verdena 20/06 - Holi - Il Festival dei Colori [Seconda Edizione] 24/06 - Punkreas 26/06 - Subsonica 04/07 - Altavoz De Dia: Seth Troxler, Jackmaster, Hvob, Mas D. Blas & more 10/07 - Sherwood Reggae Day: Inner Circle + Patois Brothers & more 18/07 - Caparezza
La band inglese capitanata da Tony Hadley sarà nuovamente in concerto il 6 LUGLIO, ARENA DI VERONA. Gli Spandau Ballet con le prime tappe italiane del loro ‘Soul Boys of the Western World Tour’ hanno già registrato il tutto esaurito a Milano, Torino, Padova, Firenze e Roma. Una tournée che ha dimostrato lo stile inalterato della loro musica. I cinque ragazzi (Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble, Martin e Gary Kemp) del mitico Blitz di Londra, con enorme entusiasmo e calore porteranno ancora il pubblico italiano in un viaggio indietro nel tempo.
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L’ESPERTO
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IL VETERINARIO
A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer
A cura del Dottore Vincenzo Di Leva
La prevenzione nella gestione degli acquari
Responsabilità civile - penale
Innanzitutto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno mandato mail di consenso ai miei articoli pubblicati. Il mio modo semplice di parlare dei cani ed anche i miei metodi di insegnamento vertono soprattutto su esperienze vissute nelle famiglie con case da 50 metri quadri a mega ville con parco. Le problematiche di coesistenza non vertono mai sulle capacità economiche delle rispettive famiglie ma solo da rapporti inesistenti tra le parti e moltissimo dall’ignoranza di molti proprietari. Proprio stamattina parlavo con un postino che mi diceva di essere stato morso mentre introduceva la posta nella relativa cassetta. Chiunque legga adesso deve ricordarsi che esistono leggi ben definite che tutelano la proprietà Privata e quella Pubblica. 1° A nessun cane è permesso uscire con il muso e quindi con la bocca da una cancellata o da una ringhiera potendo mordere a qualsiasi titolo. E’ obbligatorio mettere una rete metallica di separazione. Non parliamo di razze pericolose ma di qualsiasi cane che sente violato il suo territorio. Il cane deve rimanere fisicamente all’interno della Proprietà privata. 2° E’ altrettanto obbligatorio segnalare a chi entra in una Proprietà privata, tramite apposito cartel-
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lo posto all’entrata della casa, la presenza di un cane. Bisogna smetterla di ragionare dicendo “ il mio cane è piccolino,buono con tutti”. Il cane fa il cane, il proprietario deve fare il proprietario del cane e della sua casa, davanti alla collettività e alla Legge che lo ritiene sempre e comunque responsabile a livello civile e penale di ogni azione del suo animale. 3° In Italia, incredibilmente, non è ancora obbligatorio assicurare il proprio cane, anche se tale costo è assolutamente minimo ( all’anno euro 80/120 max ). Si sono verificati parecchi casi che un proprietario ha dovuto pagare di tasca propria decine di migliaia di euro di risarcimento fino a casi limite che si sono dovute svendere proprietà immobiliari per risarcire danni causati dal proprio cane. Tante persone continuano a pensare che certe cose succedono agli altri e non a se stessi. Ricordo che anche in semplice passeggiata può succedere che il proprio cane si liberi del guinzaglio e causi un incidente stradale. Ogni cane possiede il microchip e quindi il suo proprietario è immediatamente rintracciabile. Oggi, con questo articolo, voglio ricordare a tutti i proprietari di cani che devono anche saper convivere e rispettare le esigenze di tutte le persone che a vario titolo convivono nella nostra Società.
La gestione di un acquario si basa su regole semplici ma indispensabili per mantenere un buon livello di salute e di benessere dei pesci e delle piante da esso ospitate. Per raggiungere le condizioni ottimali è necessario tenere sotto controllo la qualità chimico fisica dell’acqua e rispettare con costanza le dovute procedure gestionali (ad es. somministrazione del cibo, controllo densità soggetti/vasca, pulizia periodica). L’obiettivo di quest’articolo non è quello di spiegare come prevenire le eventuali malattie, ma di ribadire un principio fondamentale: “prevenire è meglio che curare”. Con il concetto di prevenzione si intende l’applicazione di tutti quei comportamenti in grado di evitare o ridurre l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole. La conditio sine qua non di partenza è l’installazione e l’avvio di un acquario secondo le indicazioni di un esperto acquariofilo e successivamente procedere con l’introduzione sempre di soggetti in perfetto stato di salute. Purtroppo
diverse cause fanno si che i pesci ornamentali si ammalino, e le malattie possono essere prevenute con successo solo se, oltre a gestire con attenzione l’igiene dell’habitat, vengono rimossi quei fattori che scatenano situazioni di stress come valori chimici inadeguati, inquinanti presenti nell’acqua, alimentazione non adeguata o non calibrata. Qualora dovessero presentarsi delle patologie, confermate dal consulto di un esperto, sicuramente si verrà indirizzati alla terapia più efficace, ma non dovrà essere trascurato il concetto di prevenzione sopra citato perché la garanzia di un habitat sano sarà fondamentale per la guarigione. Recentemente l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha puntualizzato che l’Ittiopatologia è una scienza medica veterinaria e che il consulto di un medico veterinario, unica figura in Italia abilitata allo svolgimento di atti sanitari sugli animali acquatici, è indispensabile per la corretta gestione igienico sanitaria di un acquario.
Medico Veterinario Specialista in allevamento, igiene patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati
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Centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery GONZALE Maschio di3/4mesetti, futura taglia media, di circa 20 kg da adulto. Carattere buono, socializzato con maschi e femmine. Gonzale ha al momento una forte carenza di calcio. Sicuramente sarà stato alimentato male. Cerchiamo per lui una nuova famiglia. LINDA Sono figlia di una labrador ed un vagabondo. Ho un anno, sono sterilizzata ed il mio carattere è perfetto. Sono brava, non abbaio e vado d’accordo con tutti. Come molti miei fratelli sono stata scelta in mezzo a tante foto da internet. Arrivata a destinazione i miei nuovi genitori non mi hanno voluta: non piacevo più. Per fortuna ho trovato chi provvisoriamente mi tiene altrimenti che fine avrei fatto?
BUMER Maschietto di 1 anno, circa 5 kg. Carattere buono e molto simpatico. Sicuramente è stato un cane di casa, molto legato alle persone. E’ bravo al guinzaglio. Per lui cerchiamo una famiglia amorevole, che possa dargli ciò che merita. Attualmente lo potete vedere dietro una rete di una gabbia.
BRICIOLA Femmina di circa 1 anno, taglia piccola, circa 7-8 kg. Femmina tranquilla e docile. Inizialmente un po’ spaventata, ma poi molto affettuosa. Arrivata all’A.p.a. con la speranza di una seconda possibilità. Briciola sicuramente viveva in famiglia.
DILAN Maschio giovane, di 1 o 2 anni, taglia grande, carattere mite e tranquillo. Sembra un incrocio pastore belga, dal manto tutto nero. D lui non sappiamo nulla, soltanto che la strada lo ha portato dritto all’Apa. Cerchiamo una nuova famiglia per questa meraviglia. VERITÀ Maschietto di 6 mesi, taglia mediocontenuta. Il tempo passa e per lui nessuna richiesta. Il brutto anatroccolo ormai è diventato un cigno. Ha ripreso le sembianze di una splendida creatura. Verità ha un carattere vivace, allegro e molto gioioso.
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BRUNO Maschio di 8 mesi, circa kg.10. Questa creatura è molto spaventata, ma fondamentalmente buona. Di lui non sappiamo nulla. Bruno cerca casa MATHILDE Femmina amstaff, di 2 anni, bellissima. Mathilde cerca una nuova casa. Caratterialmente è tranquilla: come tutti i molossi, di base, ha un buon carattere. Cerchiamo famiglia seria e responsabile del tipo di razza che sta adottando. No solo giardino. No catena. No box. Mathilde è molto equilibrata e come tale deve rimanere
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DIRITTO SANITARIO
La natura della responsabilità civile della struttura sanitaria e del medico ospedaliero
N
el mio precedente intervento ho delineato, per sommi capi, la problematica relativa all’obbligo di diligenza del medico il quale, qualora fornisca una prestazione inadeguata che non abbia sortito alcun benefico effetto sulla salute del paziente o, peggio, l’abbia peggiorata, è responsabile dei danni prodotti, sia penalmente, sia civilmente. Qualora il medico eserciti l’attività come libero professionista assume pacificamente una responsabilità contrattuale con la conseguenza che in caso di controversia, il paziente deve provare l’esistenza del contratto di prestazione d’opera intellettuale e l’insorgenza o l’aggravamento della patologia indicando le inadempienze che imputa al professionista, astrattamente idonee a provocare (quale causa o concausa efficiente) il danno lamentato. Resta invece a carico del medico l’onere di dimostrare di avere esattamente adempiuto la propria prestazione e che nessun rimprovero di scarsa diligenza o di imperizia possa essergli mosso, o che, pur essendovi stato un suo inesatto adempimento, questo non abbia avuto alcuna incidenza causale sulla produzione del danno. Trattandosi di responsabilità da inadempimento contrattuale, il termine di prescrizione per ottenere il risarcimento del danno è di dieci anni. La questione è più complessa nell’ipotesi in cui il medico che abbia male operato, sia inserito in una struttura ospedaliera. Quest’ultima, pubblica o privata che sia, instaura con il paziente
un legame la cui fonte è costituita da un contratto obbligatorio atipico c.d. di “spedalità” o di “assistenza sanitaria” che si perfeziona sulla base di fatti concludenti con la semplice accettazione del malato. Con tale contratto, cioè, l’ospedale assume l’obbligo di adempiere sia le prestazioni principali di carattere strettamente sanitario mettendo a disposizione del paziente il personale medico ausiliario, il personale paramedico e le attrezzature necessarie, sia le prestazioni secondarie ed accessorie (ad esempio vitto e alloggio in caso di ricovero, anche in vista di eventuali complicazioni od emergenze). Inoltre, la responsabilità dell’ospedale non è esclusa dal fatto che la condotta dannosa sia stata materialmente tenuta da un dipendente (medico o personale ausiliario) poiché, a norma dell’art. 1228 c.c., il debitore che per adempiere si avvale dell’opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di costoro. Dunque, l’ospedale risponde in primo luogo della mancata o inesatta prestazione del medico (così come dell’operato del proprio personale) a nulla rilevando la circostanza che quest’ultimo sia stato scelto dal paziente. In base al contratto di assistenza, inoltre, le strutture sanitarie rispondono contrattualmente non solo dell’errata prestazione medica, ma anche delle conseguenze derivanti da eventuali carenze organizzative. Un ospedale, ad esempio, è stato condannato al risarcimento dei danni in favore di una paziente ottantaduenne, non
autosufficiente che, trattenuta in pronto soccorso, era caduta da una barella sulla quale non erano state applicate le apposite sbarre di contenimento. Se è sempre stata pacifica la natura contrattuale della responsabilità dell’ospedale, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda quella del medico dipendente o collaboratore della struttura sanitaria ed autore della condotta commissiva od omissiva produttiva del danno, con il quale il paziente non conclude alcun contratto. Fino alla fine degli anni novanta del secolo scorso la giurisprudenza riteneva che in mancanza di un rapporto diretto contrattuale, la responsabilità del medico-dipendente fosse non di natura contrattuale, ma extracontrattuale (analoga cioè a quella assunta dal responsabile di un incidente stradale) con conseguente obbligo di risarcimento del danno cagionato, per dolo o colpa, ai sensi dell’art. 2043 cod. civ., che sanziona qualsiasi azione o omissione che rechi un danno ingiusto per l’opera colpevole dell’agente indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di natura obbligatoria. Tale impostazione ostacolava non poco le istanze risarcitorie dei pazienti poiché in materia di responsabilità da fatto illecito ex art. 2043 cod, civ. gravava su questi ultimi l’onere probatorio dovendo essi dimostrare il fatto, il nesso eziologico e il danno mentre il medico poteva difendersi limitandosi a negare ogni responsabilità. Il termine di prescrizione, inoltre, era abbrevia-
Avv. Carmelo Sergi
to essendo non di dieci, ma di cinque anni. Successivamente la giurisprudenza ha mutato orientamento per cui in modo pressoché unanime ha affermato che anche l’obbligazione del medico collaboratore o dipendente di una struttura ospedaliera, ancorché non fondata su un contratto, ha natura contrattuale derivante da “contatto sociale”. Con tale termine ci si riferisce, in generale, alle ipotesi in cui, pur in assenza di vincolo contrattuale, a seguito del semplice contatto che di fatto si instaura tra medico e paziente, sorge un rapporto obbligatorio, di tipo protettivo, consistente nell’affidamento che quest’ultimo ripone nell’operatore sanitario confidando nella sua professionalità. Poiché nel corso degli anni si registrarono alcune sentenze che insistevano nell’enunciare l’opposto principio della responsabilità extracontrattuale del medico ospedaliero, è intervenuta la Corte di Cassazione a sezioni unite (sentenza n, 577/2008) la quale ha definitivamente affermato che la responsabilità del medico ospedaliero, così come quella della struttura sanitaria, ha natura contrattuale. La diatriba si è però nuovamente riaccesa a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 158/2012 (conv. in L. 189/2012) cd. legge Balduzzi della quale tratterò nel corso del mio prossimo intervento. Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT
Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: carmelo.sergi@libero.it
DIRITTO DEL TURISMO
DIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE
Scatola nera: tra realtà e fantasia
Il danno da vacanza rovinata
L
AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN
’inizio della bella stagione è il periodo in cui mag- to del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente giormente si organizzano e prenotano le vacanze, trascorso ed all’irripetibilità dell’occasione perduta”. periodo di piacere, riposo e divertimento. Capita Ovviamente, nel caso sia negato il risarcimento, sarà il però che, giunti a destinazione, si scopra che quanto Giudice a valutare se l’inconveniente patito sia rilevante era stato promesso e pubblicizzato dai tour operator o o piuttosto un fastidio di scarsa importanza. Sono stati dalle agenzie viaggi non corrisponde alla realtà. In questi ritenuti inadempimenti di non scarsa rilevanza, fonte di casi, chi ha acquistato un “pacchetto turistico”, come risarcimento il caso del ritardo del volo di partenza per una crociera o un viaggio “tutto compreso”, gode di una 8 ore (Tribunale di Milano 19/02/2010); il non aver particolare tutela perché il Codice del Turismo ( D.Lgs fornito informazioni sulla precaria situazione politica del 79/2011) stabilisce la responsabilità del tour operator paese ( Trib. Rimini28/12/2005) o la presenza di un e dell’intermediario rispetto a tutti i pregiudizi conse- cantiere rumoroso a fianco dell’albergo (tribunale di guenti la lesione del diritto del turista a godere del viag- Torino 6/6/2008) o ancora la presenza di topi nella gio organizzato, come occasione di piacere e di riposo. camera assegnata (Tribunale Parma 30/07/2010). Chi dovesse incappare in simili disavventure deve Il principio è che la vacanza deve svolgersi esattamente come previsto, ragion per cui ogni difformità rispetto a ricordare che è necessario inviare una raccomandata con quanto è anche solo implicitamente deducibile da catalo- ricevuta di ritorno al tour operator non oltre 10 giorni ghi, opuscoli, depliant e materiale informativo legittima lavorativi dal rientro a casa. Inoltre è bene documentare il turista al rimborso del prezzo, nonché al risarcimento con foto o filmati il disservizio subito, oltre che conservadel danno. L’articolo 47 del codice del Turismo stabilisce re i deplian o catalogo e il contratto sottoscritto. che se l’inadempimento o la inesatta esecuzione della Hai delle domande inerenti a questo argomento? prestazione oggetto del contratto “non sono di scarsa scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT importanza” il turista può anche chiedere un “risarcimenStudio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: info.@studiobegozzozandolin.it
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STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA
maggiori dello sconto applicato al momento della sottoscrizione della Polizza R.C.A. Sotto il profilo strettamente tecnico ai dispositivi comunemente già installati sui veicoli, sono state attribuite da disattenti divulgatori proprietà quasi divinatorie ed oracolistiche, prima fra tutte la capacità di verificare l’efficienza o l’idoneità lesiva degli urti, ovvero la capacità di verificare ex post. se gli urti che si sono concretizzati fra i veicoli coinvolti siano stati effettivamente così violenti da causare lesioni personali agli occupanti del veicolo dove è installata la scapola nera ed addirittura valutare la intensità dell’energia cinetica anche dell’altro mezzo coinvolto sprovvisto della scatola nera. Nulla è più lontano dal vero , posto che le apparecchiature elettroniche attualmente in uso misurano approssimativamente la forza applicata sui veicoli coinvolti mentre, allo stato, non sono in grado di misurare quanta forza lesiva possa essere stramessa agli occupanti. L’errore più comune che viene commesso sulla installazione dello strumento è la sua ubicazione. Chi lo installa sul parabrezza, chi sul cruscotto, chi lo tiene nella borsa, chi nel cassetto porta oggetti. La realtà invece è ben diversa per avere una valenza tecnico scientifica la scatola nera deve essere applicata nel centro di massa del veicolo e non in modo causale. Hai delle domande inerenti a questo argomento? Scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunistica Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - info.trevisan@libero.it
pprendiamo dalla stampa che in Italia risultano installate circa 3 milioni di scatole nere “black box” sui 35 milioni di veicoli in circolazione. Tale successo, formidabile in termini quantitativi è sconosciuto in altri paesi della Comunità Europea, è il risultato delle martellanti campagne pubblicitarie delle Compagnie di Assicurazione Italiane che tramite i mass media promettono sconti alla propria clientela qualora l’assicurato acconsenta l’installazione sul proprio veicolo il dispositivo elettronico. Gli sconti applicati dalle Compagnie risultano poco significativi e quindi l’obiettivo della Compagnia è senza dubbio centrato. Senza entrare nel merito delle delicate questioni contrattuali che regolano il “ triangolo amoroso” che così si costituisce fra assicurato, compagnia di assicurazione e società telematica che gestisce in autonomia lo strumento , corre l’obbligo di evidenziare che se le spese di installazione del dispositivo elettronico sono a carico della Compagnia di assicurazione, le spese di disinstallazione sono invece a carico dell’ assicurato e sono pari a . 85,00 + iva. Per esempio con il contratto con una importante e primaria compagnia di Assicurazione e Octo Telematics Italia Srl ( vedi sito internet ANIA delle Compagnie di Assicurazione e di Octo Telematics) le suddette spese sono
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L’Editoriale A LEZIONE DALLO PSICOLOGO
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Una buona comunicazione è utile anche tra medico e paziente Emicrania: come curarla con l’agopuntura auricolare Continua a pag. 53
Ritrova il piacere di sentire bene.
Metodo Feuerstein, apprendere attraverso la mediazione
a professione dello psicologo viene spesso identificata con azioni sulla persona, spesso di tipo terapeutico o altrimenti di sostegno e supporto. Questo ovviamente è vero, ma non va dimenticata la possibilità richiedere allo psicologo della formazione individuale o di gruppo per migliorare la propria quotidianità, le proprie relazioni, il proprio lavoro. Non sto parlando di studiare la psicologia, specialmente le sue componenti più teoriche, ma di apprendere quelle tecniche di ambito psicologico utilizzabili nella propria quotidianità. Pensiamo ad esempio alla capacità d’ascolto. Tutti noi ascoltiamo altre persone ogni giorno e cerchiamo, o crediamo, di ascoltarle, ma quanto in realtà riusciamo a capire? La formazione all’ascolto permette una maggiore comprensione, una migliore interpretazione, l’apertura di diversi canali di dialogo. Si tratta di migliorare una competenza che, essendo consolidata, viene data per scontata. E si tratta di un ambito prettamente psicologico: sono coinvolti processi cognitivi, sociali, interpretativi e valoriali. Lo stesso discorso può valere per la comunicazione: quanto spesso abbiamo la sensazione che i nostri messaggi non vengano adeguatamente compresi o non abbiano l’impatto che ci auguriamo? Quanto spesso vorremmo ampliare la nostra rete di contatti, essere capaci di modificare il nostro stile a seconda dei canali a nostra disposizione, di essere assertivi e autorevoli? Tutto questo e molto altro può essere realizzato con l’aiuto di un professionista della psicologia, che, in virtù dei propri studi e di un’abilitazione alla professione, può dare la garanzia della qualità della propria prestazione. Psicologia per formarsi e migliorare la vita quotidiana, dunque, per realizzare gli obiettivi e poterne immaginare di nuovi. D’altra parte, se le maggiori aziende del mondo si affidano a psicologi per la formazione dei loro più alti dirigenti, perché le persone – che pure hanno a disposizione professionisti con la stessa formazione – non possono fare lo stesso? *Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto
Ictus: come si previene e come si cura
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L’intervento
Consulenza scientifica MEDICINA ESTETICA Dr. Enzo Predebon Master Medicina Estetica Via Ferrari 10 Ospedaletto Euganeo (Pd) Tel. 0429 90934 - cell. 338 5940563 CHIRURGIA VASCOLARE Dr. Stefano Manfrini Specialista in Chirurgia vascolareresponsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460 POLIAMBULATORIO Poliambulatorio San Fermo Dir. San. Dr.ssa Federica Corrà Medico Chirurgo via S. Fermo 17/19 - 35042 Este (Pd) - Tel e fax: 0429 4347 info@polimabulatoriosanfermo.it www.poliambulatoriosanfermo.it FARMACIA Farmacia Pedrazzoli Dott. Carlo Pedrazzoli Via Cavour, 17 - 35042 Este (PD) Tel. 0429 2578 Fax 0429 611645 e-mail: info@farmaciapedrazzoli.it www.farmaciapedrazzoli.it PATOLOGIE POSTURALI Dormiflex - via del Commercio ,12 località Borsea - Rovigo tel.0425474954 - Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera ve tel 041922692 - www.dormiflex.it
OFTALMOLOGIA Dott. Massimo Camellin: Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357 mail: segreteria@sekal.it web: www.lasek.it CHIRURGIA ESTETICA Studio Medico Dott.ssa Cristina Rogato Viale dei Mille 107A – Rovigo rogatocristina@libero.it tel. 3282523160 STUDIO DENTISTICO Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 - 349-6299110 drbertolini@libero.it PSICOTERAPIA-LOGOPEDIANEUROPSICOMOTRICITÀ-PEDIATRIA Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) info.centroABC@gmail.com STUDIO DENTISTICO Dr. Massimiliano Veronese Studio dentistico Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) Tel. 0429 601485 studioveronese.m@libero.it
L’intervento FORMAZIONE CONTINUA: LE REGOLE
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di Dott. Bruno Noce*
l sistema ECM ( educazione medica continua ) è lo strumento obbligatorio per garantire la formazione continua dei professionisti operanti in campo sanitario, a prescindere dal fatto che la professione sia svolta in strutture private o pubbliche, finalizzato a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali del professionista, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata in favore dei cittadini. Il programma ECM prevede l’attribuzione di un numero di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie. La commissione nazionale ECM ha ritenuto opportuno prevedere una progressione nel numero di crediti acquisibili annualmente fino ad arrivare ad oggi con 150 crediti, con un minimo di 25 ed un massimo di 75, da conseguire nel triennio 2014-2016 prevedendo la possibilità di riportare dal triennio precedente fino a 45 crediti. Pertanto in tale triennio possono essere portati 45 crediti del triennio precedente solo se essi sono in eccedenza rispetto alla quota necessaria. L’obbligo di conseguire i crediti formativi ai fini ECM stabilito dalla normativa elaborata dalla Commissione Nazionale ECM, è stato recepito nei codici cronologici di diverse professioni sanitarie ed in particolare l’attuale codice di deontologia medica all’art. 19 testualmente recita: “ il medico ha l’obbligo di mantenersi aggiornato in materia tecnico-scientifica, etico-deontologica e gestionale organizzativa, onde garantire lo sviluppo continuo delle sue conoscenze e competenze in ragione dell’evoluzione dei progressi della scienza e di confrontare la sua pratica professionale con i mutamenti dell’organizzazione sanitaria e della domanda di salute dei cittadini”. Tuttavia fino ad ora era mancata una previsione esplicita in merito alla sanzionabilità di coloro i quali non curavano il proprio aggiornamento professionale e mancava una norma che rendesse obbligatoria la comunicazione agli Ordini dei crediti conseguiti. Questa lacuna normativa è stata colmata dal Decreto Legge 13 Agosto 2011 che prevede: “l’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali …omissis….La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione “. Elemento imprescindibile di tale sistema è il Consorzio che gestisce l’anagrafe dei crediti formativi delle professioni sanitarie ( CO. GE. A.P.S. ) che si occupa della raccolta di tutti i dati inerenti i crediti formativi conseguiti da tutti i professionisti operanti in ambito sanitario. Per poter conseguire i crediti formativi previsti da un determinato evento, il discente ha l’obbligo di frequentare il 100% delle ore dell’evento e di superare il 75% delle domande del questionario di apprendimento che deve essere consegnato obbligatoriamente alla fine dei lavori scientifici. Ruolo primario degli Ordini in base al modello così delineato, è quello di certificare i crediti conseguiti dagli iscritti nell’arco del triennio in base alle risultanze delle banche dati detenute dal CO.GE.A.P.S. e di sanzionare gli iscritti che in base a tali risultanze non abbiano soddisfatto il fabbisogno formativo previsto. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo
LA CODA DEL GATTO ... L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE di Francesco Noce*
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hi ha letto “Alice nel paese delle meraviglie” il libro di Carrol Lewis che ha accompagnato l’infanzia, e non solo, di molte generazioni, si ricorderà certamente di quando Alice chiedeva allo stregatto di muovere la coda per un verso o per un altro in modo tale da rispondere con un sì o con un no per “intendersi a meraviglia”. E’ quello che nel gergo della scienza della comunicazione viene definita come una comunicazione binaria che è comunque indicativa,nella sua semplicità, della instaurazione di un rapporto comunicativo. Nelle cause intentate contro i medici le rilevazioni delle compagnie assicurative,che sempre più rifuggono dal mercato sanitario, evidenziano problematiche preponderanti riferibili a dinamiche comunicative e a questioni organizzative, mentre la mal pratica medica occupa un ruolo decisamente minoritario. Al di là di una cosidetta sindrome da risarcimento, che colpisce in modo particolare in periodi di crisi economica, i conflitti in ambito sanitario derivano per lo più da una insufficiente ed inadeguata comunicazione instauratasi nel rapporto fra medico e paziente. Un rapporto del tutto peculiare in cui il medico diagnostica la malattia ma deve curare il malato e ciascun malato ha un suo vissuto,una sua storia, (che è individuale e non è mai uguale ad un’ altra storia) una sua peculiare sensibilità,un suo modo di affrontare i problemi,anche i più delicati,ha un suo credo,una sua cultura,una sofferenza diversa da ogni altro. Solo nella dimensione culturale e spirituale di uno stretto rapporto possono trovare dimensione aspetti che fanno parte del mondo della bioetica e che non sono socializzabili perché strettamente legati alla vita della persona. Il rapporto medico-paziente è molto cambiato da quello autoritario di un tempo,in cui non veniva non solo messa in discussione la parola del medico, ma neanche si osava richiedere spiegazioni di quello che il medico diceva o prescriveva. Nell’immaginario collettivo viene ricordata con nostalgia la vecchia figura del Medico Condotto,un Medico con pochi mezzi tecnologici e con uno scarso armamentario terapeutico,ricco della suo sapere limitato nel tempo e della sua enorme esperienza, che era sempre disponibile,che qualche volta guariva,ma ascoltava e consolava sempre. Oggi il paziente è una persona molto più istruita,informata e preparata e, giustamente vuol esser partecipe delle decisioni che riguardano la sua salute; talvolta anche in modo conflittuale contestando una diagnosi perché ha letto su Internet... o l’amico gli ha detto... e magari contrattando con il medico esami diagnostici e terapie senza avere una preparazione adeguata per decodificare in modo scientifico e razionale le informazioni ricevute; a volte più alla ricerca di una normalizzazione di parametri ematochimici ed al consumo di alta tecnologia, magari di grande fascino (RM,TAC etc.), come se queste risolvessero i suoi problemi, che non attento al suo reale stato di salute. Il progresso scientifico offre oggi un ventaglio assai ampio di scelte diagnostiche e terapeutiche ed è un dovere deontologico del medico rispettare le scelte del paziente, una volta sicuri che questi abbia ben compreso i rischi, i benefici e le conseguenze del suo scegliere. La comunicazione si rivela quindi un momento di rilevanza assoluta e, non basta limitarsi alla semplice informazione. Informare infatti vuol dire mettere a conoscenza qualcuno di qualcosa che ignora,ma comunicare, dal latino communis agere significa “mettere in comune” e quindi condividere. La comunicazione, ed è una lacuna, non è materia di insegnamento negli studi della facoltà di Medicina, sebbene esistano tecniche di comunicazione e una scienza della comunicazione. Questa è per lo più lasciata al buon senso,alle capacità e alla sensibilità del medico. Come esiste una appropiatezza in medicina, che significa fare la cosa giusta alla persona giusta,nel momento giusto,e nel luogo giusto, parimenti non può non esistere una appropiatezza nella comunicazione che sta nel comunicare la cosa giusta alla persona giusta nel momento giusto e nel modo giusto. Ma, esiste un modello univoco per la comunicazione? La risposta non può che essere negativa. Coesistono però tecniche di comunicazione adattabili in base alla conoscenza dell’interlocutore e dell’ esperienza individuale. Saper comunicare dipende dalla sorgente (empatia); come comunicare dipende dall’ interlocutore e dalla conoscenza della sua storia; cosa comunicare riguarda la completezza della comunicazione. Per il medico gestire la comunicazione sta nel saper comunicare una malattia acuta o cronica o una malattia a prognosi infausta;saper comunicare le scelte diagnostiche e terapeutiche, ma anche saper comunicare salute nelle sue forme preventive primarie e secondarie e negli stili di vita. Certo che, affinchè la comunicazione sia corretta ed efficace, è necessario che la sorgente e il ricevente siano sulla stessa lunghezza d’onda, altrimenti il messaggio rischia di viaggiare su binari paralleli che non si incontreranno mai e non potrà mai arrivare a destinazione per esser compreso e messo in comune. La complessità della società e di conseguenza la complessità del mondo della sanità, congiuntamente al progresso scientifico ed alle opzioni diagnostiche e terapeutiche, rende la comunicazione oggi ancor più un cardine fondamentale nella relazione medico-paziente per il raggiungimento di quell’ alleanza terapeutica indispensabile per combattere insieme, medico e malato, le malattie. Dalla comunicazione binaria ad oggi ne è passato del tempo, ma è innegabile che la coda del gatto ci ha fatto fare importanti passi in avanti. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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Il dentista dei bambini Emicrania: come curarla con l’agopuntura auricolare L’odontoiatra pediatrico risponde alle domande più frequenti sulla bocca del tuo bambino Quando devo portare il mio bambino dal dentista per la prima visita? Consiglio la prima visita all’età di 3 anni in modo che la prima esperienza col dentista sia precoce, giocosa e non forzata da un eventuale mal di denti. Sarà il dentista poi a stabilire la frequenza dei richiami per monitorare l’igiene orale, la dieta e lo sviluppo dell’intera bocca. Come posso preparare il mio bambino alla prima visita dal dentista? Descrivetegli l’ambiente dello studio dentistico, abituatelo ad aprire la bocca al “dottore dei dentini” che vede come stanno i suoi “bianchi mattoncini”. Non usate il dentista come minaccia perché il bambino non si lava i denti e non usate espressioni quali “non avere paura”, “non ti farà male”, “comportati bene” perché mettono inutilmente in allarme. Perché i denti da latte sono così importanti? Principalmente perché conservano lo spazio che sarà occupato dai permanenti al momento della permuta. Sono una chiave nel corretto sviluppo di masticazione, linguaggio e parola. Se una carie si sviluppa precocemente su un dente da latte tenderà a spingersi in profondità verso la polpa dentale in maniera molto veloce causando dolore ed infezioni con difficoltà nel trattamento.
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Si può prevenire la carie? Certo! La prevenzione si basa su tre punti: igiene orale, abitudini alimentari e fluoroprofilassi. Vi sono poi le sigillature dei solchi che consistono nel proteggere con una resina fluorata la superficie masticante dei denti posteriori poichè ricca di fossette difficili da pulire e soggette facilmente alla carie. Cosa può aiutare il bambino ad affrontare serenamente il dentista? Per i più ansiosi si può utilizzare l’analgesia sedativa ossia somministrare protossido d’azoto per mezzo di una mascherina nasale profumata con lo scopo di abbattere l’ansia, lo stress ed il riflesso del vomito. Si tratta di un gas non tossico e non pericoloso il cui effetto si esaurisce immediatamente dopo il distacco della mascherina. Dott.ssa Giovanna Corrà - Odontoiatra Perfezionata in Odontoiatria Infantile www.poliambulatoriosanfermo.it
Direttore Sanitario Dr.ssa Federica Corrà - Medico Chirurgo
na geniale intuizione del medico francese Nogier, il quale aveva osservato che pazienti affetti da sciatalgia venivano curati attraverso la cauterizzazione di un particolare punto del padiglione auricolare, diede il via negli anni ’50 allo studio dell’orecchio come strumento terapeutico per il trattamento del dolore. La sperimentazione medica in questa particolare disciplina fece rapidamente il giro dell’Europa, degli Stati Uniti, e in tempo reale approdò nella Grande Cina, maestra dell’Agopuntura. Anche se in realtà l’Agopuntura Auricolare può essere considerata una disciplina medica a sé stante, condivide i meccanismi d’azione (che sono principalmente di tipo neuro-endocrino) con la sua sorella maggiore, l’Agopuntura tradizionale antica. La mia esperienza personale di medico nato come agopuntore tradizionale ed in seguito arricchito dalla pratica “auricolare” mi porta a dire che queste metodiche insieme sono il connubio perfetto per trattare l’emicrania nei momenti di acuzie e per avere un buon mantenimento nel tempo degli effetti terapeutici. Naturalmente ogni paziente emicranico deve aver eseguito un inquadramento di tipo neurologico prima di intraprendere un trattamento agopunturale, al fine di escludere patologie specifiche che possano causare l’emicrania (tumori cerebrali, anomalie vascolari, ipertensione, etc.). Personalmente quando inizio a trattare un paziente emicranico pratico sempre entrambe le tecniche contemporaneamente e vado prima ad infiggere l’orecchio ed in seguito il resto del corpo con aghi tradizionali da agopuntura che vengono rimossi dopo circa mezz’ora di posa. Gli aghi auricolari invece rimangono nell’orecchio a semipermanenza (in genere hanno una durata di 15-20 giorni), e cominceranno a manifestare i propri effetti terapeutici dopo circa una settimana dal posizionamento. Ma perché lasciare gli aghi sul padiglione? A livello del padiglione auricolare esiste una ricca innervazione, che fa capo al nervo trigemino (che raccoglie tutte le informazioni sensoriali e dolorose della testa e del collo), al nervo vago (che regola sintomi vegetativi dell’emicrania come la nausea e il vomito)
e al plesso cervicale: quindi lasciando gli aghi infissi viene effettuata una stimolazione 24 ore al giorno di quelle strutture responsabili dello scatenamento dell’emicrania e portandole ad autoregolarsi a livello del sistema nervoso centrale. Dopo 3-4 sedute il paziente comincia ad avere reali benefici, in termini di frequenza ed intensità dell’emicrania, anche se essa può talvolta manifestarsi ancora e avere ancora necessità di farmaci. Il mantenimento in genere viene eseguito solo con l’infissione dell’orecchio, con 1 seduta al mese per 3- 4 mesi consecutivi. La terapia può essere ripetuta, soprattutto in base alla stagionalità dei sintomi, non ha particolari controindicazioni e può essere effettuata in gravidanza. Provare per credere. Dott.ssa Federica Corrà Medico Chirurgo specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione Agopuntore (Attestato Italiano di Agopuntura n.2679, A.M.A.B. Associazione Medici Agopuntori Bolognesi- Scuola italo-cinese di Agopuntura aderente alla F.I.S.A.) www.poliambulatoriosanfermo.it
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La salute delle gambe: come prevenire l’insufficienza venosa
La diagnosi può essere fatta in farmacia con un test rapido e non invasivo, il Pletix
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on l’arrivo della stagione calda capita spesso di avvertire gonfiore, formicolii, crampi e senso di pesantezza alle gambe, sintomi che si accentuano verso sera e che possono essere attribuiti a un’insufficienza venosa. Pur essendo molto diffusi, questi segnali d’allarme sono spesso trascurati e possono portare a una condizione cronica o addirittura a complicanze gravi quali le varici e la trombosi venosa profonda, fino alla formazione di ulcere con rischio di infezione. L’insufficienza venosa è provocata da un’alterata funzionalità delle valvole venose che hanno il compito di spingere il sangue verso il cuore. Quando queste valvole sono danneggiate diminuisce la capacità di contenimento delle pareti dei capillari e aumenta la pressione venosa; ne consegue una minore capacità del sangue di risalire al cuore. I fattori di rischio sono la predisposizione familiare, gli squilibri ormonali, l’età e anche abitudini errate come la cattiva alimentazione, il fumo e lo stare a lungo seduti o in piedi. Integratori e creme a base di sostanze naturali possono alleviare i disturbi. Si tratta di principi estratti da piante come il mirtillo, la vite rossa, la centella, il rusco, il meliloto, l’amamelide, l’ippocastano: tutte sostanze in
grado di migliorare la funzionalità del microcircolo. Un sistema efficace per prevenire l’aggravamento dell’insufficienza venosa è l’uso di calze elastiche a compressione graduata: si tratta di dispositivi medici che sostengono dall’esterno l’attività dei muscoli delle gambe, ottimizzando così la funzionalità delle valvole venose. La diagnosi di insufficienza venosa può essere fatta anche in farmacia con un test rapido e non invasivo; si utilizza il Pletix, uno strumento all’avanguardia per la valutazione del tempo di reflusso sanguigno. Si applica una sonda al di sotto del polpaccio per valutare lo stato generale delle pareti dei vasi e delle valvole: maggiore è il tempo impiegato dal sangue per ritornare nel punto del circolo analizzato, migliori saranno la resistenza e la funzionalità circolatoria delle vene nella loro attività di spinta del sangue verso il cuore. Martedì 16 giugno presso la Farmacia Pedrazzoli è possibile eseguire gratuitamente questo semplice test che dura pochi minuti e permette di valutare lo stato di salute delle gambe. In base ai risultati ottenuti si potranno fornire ulteriori spiegazioni e consigli personalizzati.
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Dott.ssa Silvia Rinaldo
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Il Glaucoma: diagnosi precoce e terapia
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GIORNATA DI PREVENZIONE DELL’INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA
uesta patologia dell’occhio è molto del nervo ottico, esame anatomico. La frequente nelle persone anziane terapia medica inizialmente si avvale di ed è caratterizzata tipicamente da colliri con vari principi attivi, tutti con lo un aumento della pressione oculare. In scopo di ridurre la produzione di liquido queste circostanze la pressione dell’occhio interno all’occhio od di aumentare lo tende a “sfogarsi” sulla testa del nervo otscarico dello stesso. Dobbiamo quindi tico, struttura nervosa che collega l’occhio pensare all’occhio come ad un pallone Il Dr. Massimo Camellin al cervello. Noi osserviamo, nei pazienti riempito di liquido e questo liquido viene glaucomatosi, un’escavazione della testa del nervo ottico. prodotto e scaricato nella giusta misura. Nel caso in cui la In realtà le cose sono un po’ più complesse in quanto esisto- terapia farmacologica non sia efficace si procede ad un tratno glaucomi a bassa pressione in cui la sofferenza del nervo tamento laser che ha lo scopo di ripulire il filtro di scarico. ottico continua nel tempo a dispetto di una pressione per- L’ultima spiaggia, in caso di glaucomi che si aggravano con fettamente normale. Generalmente la pressione dell’occhio pressione alta o con pressione normalizzata, è l’intervento tende “fisiologicamente” ad aumentare con l’età fino a po- chirurgico. Quest’ultimo ha lo scopo essenziale di abbassare ter raggiungere un valore patologico che richiede una terapia fortemente la pressione interna dell’occhio e deve essere medica. E’ proprio la precocità della cura che previene i gravi effettuato quando il glaucoma non è troppo avanzato. Indanni visivi che questa malattia comporta. Nelle forme gravi fatti questa chirurgia, basata generalmente sull’impianto di si riduce il campo visivo per cui i pazienti hanno sensazione valvoline, può avere un decorso post operatorio delicato, di vedere attraverso il “buco di una serratura”. Ovviamente nel senso che la pressione inizialmente può essere troppo ci sono tutte le condizioni intermedie ma generalmente se bassa e rallentare il recupero visivo. Una complicanza inveil paziente percepisce una diminuzione visiva serale ed ha ce a lungo termine è la perdita della filtrazione e la necesla sensazione di limitazione del campo visivo, il processo è sità di re intervenire per abbassarla nuovamente. Queste già avanzato. La diagnosi precoce può essere effettuata con poche righe servono solo a spiegare l’importanza di una la misurazione della pressione oculare ma, nei casi a bassa diagnosi precoce in una malattia che se trascurata porta alla pressione, questo metodo non è abbastanza sensibile. Un cecità. In generale possiamo affermare l’importanza di un sistema relativamente recente (da circa 10 anni), permet- controllo medico della pressione oculare e dell’aspetto del te di studiare la forma del nervo ottico e lo spessore delle nervo ottico dopo i 40 anni di età. fibre nervose che escono dallo stesso per proseguire il loro Dott. Massimo Camellin: percorso sulla retina (OCT). Questo esame, assolutamente Via Dunant, 10 - Rovigo non invasivo, è un esame fotografico con una scansione tel. 0425 411357 laser e ci permette di monitorare l’andamento nel tempo mail: segreteria@sekal.it delle fibre nervose del paziente. Avremo quindi due esami web: www.lasek.it fondamentali, il campo visivo, esame funzionale, e l’OCT
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Epilazione permanente: la svolta con tecnologia laser a diodi
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ell’ultimo decennio, il tema dell’epilazione definitiva ha destato forte interesse da parte di un pubblico di pazienti sempre più ampio ed eterogeneo. La possibilità di eliminare i peli superflui dal proprio corpo in maniera permanente, indolore e non invasiva, ha allettato da subito medici e pazienti, creando nuove soluzioni, nuove aspettative e nuovi business. I trattamenti avvengono su ogni parte del corpo: le maggiori richieste si rivolgono a zone quali cosce, gambe, labbra, inguine e ascelle, anche se continua a crescere il numero di trattamenti più delicati, come ad esempio nel caso del viso e del seno.Gli uomini che scelgono di rivolgersi ai trattamenti laser, combattono i peli superflui su spalle, petto, polpacci e cosce. L’epilazione con laser a diodi è la più attuale e affidabile, a disposizione di chi desidera eliminare i peli superflui dal proprio corpo, in maniera definitiva. L’obiettivo principale è colpire soltanto il bulbo pilifero, senza danneggiare il tessuto circostante (foto-termolisi selettiva). Il fascio di luce emesso dal laser, trasformatosi in energia termica, utilizza la melanina del pelo per distruggere il bulbo pilifero. I risultati ottenibili sono molto buoni, spesso sorprendenti, anche con poche applicazioni. Già dopo il primo trattamento i peli cadranno da soli e la ricrescita riprenderà dopo circa 30gg. Dopo di che, i peli spunteranno di
nuovo ma in numero minore e più sottili. A questo punto verrà effettuato un ulteriore trattamento e il Dott.ssa Cristina ciclo si ripeterà di nuovo. I Rogato, medico tempi tra un trattamento chirurgo e l’altro si allungheranno specialista in chirurgia sempre di più (1, 2, 3 plastica mesi o più) e progressivamente diminuiranno i peli e tutti i problemi connessi. Il numero dei trattamenti varia in base alle caratteristiche del soggetto, in genere da 3 a 10 distribuiti in un arco di tempo molto lungo (1 - 2 anni).La situazione ottimale è rappresentata da pazienti con la cute chiara e peli grossi e scuri, infatti la luce colpisce e brucia meglio i peli neri mentre la pelle chiara permette di fare il trattamento con potenze elevate senza il rischio di essere scaldata troppo. Le controindicazioni sono rare: pelle troppo scura, pelle danneggiata da malattie o traumi, alcune patologie della pelle. Non vi sono particolari accorgimenti da seguire a parte idratare la pelle con crema, evitare trattamenti irritanti nei primi giorni, evitare l’esposizione solare e le lampade abbronzanti. Naturalmente ogni caso è un caso a se e solo il medico esperto, durante la visita, saprà dare maggiori informazioni. Studio Medico Dott.ssa Cristina Rogato Viale dei Mille 107A – Rovigo rogatocristina@libero.it tel. 3282523160
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Metodo Feuerstein, apprendere attraverso la mediazione
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l processo di apprendimento investe l’individuo in ogni momento e ambito della vita, dalle prime scoperte del mondo che lo circonda nell’età infantile, agli apprendimenti strutturati e multidisciplinari nell’ambito scolastico, alle esperienze nella vita sociale e lavorativa. Frequentemente, però, l’acquisizione di informazioni e l’apprendimento risultano frammentari; le esperienze si vivono come isolate. Molto spesso manca la consapevolezza di quanto,come, quando e perchè utilizziamo le medesime strategie per affrontare la vita quotidiana. Le attività proposte dal Metodo Feuerstein fanno in modo che tale processo avvenga in modo ottimale ricorrendo alla mediazione tra la persona e gli stimoli esterni. Questo per attivare abilità mentali come l’osservazione attenta, il confronto, l’associazione, il collegamento tra le diverse informazioni presentate e le proprie esperienze vissute. Le esperienze di apprendimento mediato sono rivolte a tutti coloro che vogliono potenziare le proprie strategie cognitive o che hanno difficoltà di attenzione, concentrazione, bassa autostima, per realizzare un apprendimento efficace da estendere a qualsiasi situazione di vita quotidiana. Le attività mediate mirano a fornire ai soggetti occasioni per sperimentare e prendere consapevolezza delle proprie capacità
cognitive, a far acquisire un linguaggio chiaro, consapevole ed espressivo, anche attraverso un vocabolario più ricco ed efficace. La Metodologia Feuerstein si fonda sul concetto che l’intelligenza di ciascun individuo è un patrimonio dinamico e potenziabile in ogni momento della vita. Questo vuol dire che il cervello e le sue connessioni sono continuamente modificabili indipendentemente dall’età della persona. L’apprendimento nell’individuo secondo Feuerstein può avvenire grazie a Esperienze di Apprendimento Mediato dove il Mediatore stimola il soggetto a raccogliere informazioni dall’ambiente circostante, elaborarle e produrre risposte attraverso strategie di cui il soggetto stesso diventa man mano consapevole, e di conseguenza è in grado di attivare spontaneamente, in situazioni diverse. L’apprendimento avviene solamente se c’è un cambiamento a livello strutturale della totalità delle funzioni mentali della persona, attraverso la stimolazione e il piacere del pensiero autonomo e indipendente. Questo programma di potenziamento cognitivo ha come obiettivi fondamentali: • rendere consapevoli delle proprie capacità mentali e di quelle acquisibili; • arricchire le strategie cognitive per arrivare a un apprendimento efficace; • recuperare le attività mentali che risulta-
Implantologia orale perchè sì è perchè no?!
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egli ultimi 20 anni abbiamo assistito, nel settore odontoiatrico, al ricorso sempre piu’ frequente all’implantologia osteointegrata, per poter risolvere problemi di edentulia(denti mancanti). Questa tecnica che prevede di inserire impianti in titanio direttamente nell’osso mascellare o mandibolare dei nostri pazienti ci ha dato l’opportunita’ di poter riabilitare la funzione masticatoria e spesso anche estetica, delle persone che altrimenti non avrebbero potuto fare altro che ricorrere alla classica protesi mobile(dentiera). Possiamo quindi affermare che ormai l’implantologia e’ entrata a far parte delle discipline che mediamente ogni odontoiatra e’ in grado, o dovrebbe essere in grado, di garantire. In realta’ lo studio del caso di ogni singolo paziente va ben studiato e definito. Perche’ se e’ vero che le metodiche e i materiali sono ormai ampiamente sperimentati e affidabili, e’ sempre pur vero che lo studio delle condizioni cliniche e orali dei nostri pazienti vanno attentamente monitorate. Quanto detto sopra implica che il rapporto medico-paziente diviene fondamentale nell’instaurare quello scambio di informazioni che e’ sempre il presupposto per arrivare poi a buoni risultati. Il medico deve avere tempo e attenzioni da dedicare agli interrogativi del suo paziente e dovra’ essere in grado, di spiegare quanto meglio pos-
sibile, tutte le indicazioni e possibili problematiche inerenti al piano di lavoro che si va a costruire insieme. Ho usato il termine “insieme” proprio a voler sottolineare che non e’ pensabile poter immaginare il rapporto con il nostro paziente, come un qualcosa che cala dall’alto e gli si impone, ma viceversa necessita di un continuo flusso di informazioni tra curante e curato. In processi piu’ impegnativi, quali le riabilitazioni protesiche con impianti non e’ il tipo di impianto che fa la differenza, ma tutto quello che sta a monte nella relazione e organizzazione del rapporto staff medico e paziente. Avvicinarsi con fiducia e consapevolezza alle cure odontoiatriche, in genere, e’ la prima fase del successo. Parlarsi e chiarirsi non e’ tempo sprecato e tolto alla pratica clinica ma e’ tempo investito per ottenere buoni risultati! In definitiva Implantologia Si, se fa parte di un progetto condiviso tra medico e paziente. Implantologia No, se si riduce ad avvitare viti in ossa di quasi ignari pazienti, senza avere una progettualita’ chiara e condivisa. Dr. Massimiliano Veronese Studio dentistico Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) Tel. 0429 601485 studioveronese.m@libero.it
no poco o male utilizzate; • favorire esperienze positive delle proprie capacità per un aumento dell’autostima; • migliorare la qualità di vita della persona. Questa esperienza di arricchimento e crescita è utile, oltre a livello personale, anche per migliorare le dinamiche relazionali nei team di lavoro, per promuovere la cooperazione e l’ascolto in qualsiasi ambito professionale. Il Centro abc nei mesi estivi organizza laboratori per il potenziamento cognitivo rivolti a bambini e ragazzi, in contesto di piccolo gruppo. Per informazioni e iscrizioni: Dott.ssa Tomii Alessia. Cell. 3358386277 Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) info.centroABC@gmail.com
Sopra le dottoresse del Centro Abc Roberta Ferrari, Alessia Tomii, Anna Lucia Riberto, Sara Maria Campo e Chiara Zambon
Giornata dedicata alla RIFLESSOLOGIA PLANTARE E REIKI La riflessologia plantare – Metodo Lucia Torri Cianci- lavora per far emergere la bellezza offuscata dall’inestetismo, per allentare un dolore, per alleggerire il disagio che attutisce la nostra forza. Il Reiki è un’antica disciplina di origine orientale avente come obiettivo l’armonizzazione del corpo, del cuore e della mente con la realtà universale. 12 GIUGNO 2015 CENTRO ABC Via Calà Forca, 41 Di fronte a Via mure rosse – Badia Polesine Info: si riceve su prenotazione - Cell. 3358386277
HAI MESSO TUTTO NELLO ZAINO? Facciamo il punto sui prerequisiti necessari per andare alla scuola primaria. Linguaggio, memoria, motricità, autonomie: tutto quello che i nostri figli hanno bisogno di avere per affrontare serenamente e con successo il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria. GIOVEDI’ 18 GIUGNO 2015 ORE 21 CENTRO ABC E’ gradita la prenotazione. Cell.3358386277 Contributo della serata 10 euro
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Ictus: come si previene e come si cura L’ictus è un danno cerebrale che si verifica quando l’afflusso di sangue diretto al cervello si interrompe improvvisamente per la chiusura o la rottura di un’arteria Dottor Manfrini, che cos’e’ l’Ictus? “E’ un danno acuto al cervello, dovuto alla rottura di una arteria (ictus emorragico) o alla chiusura (ictus ischemico).in quest’ultimo caso, pu’ frequente, la chiusura puo’ riguardare una delle grosse arterie del collo(carotidi o vertebrali), oppure una arteria piu’ piccola, all’interno del cervello. La chiusura di una delle grosse arterie avviene più spesso a causa della lenta progressione di accumuli di grassi e calcio all’interno dell’arteria stessa, la cosi’ detta placca aterosclerotica.l’ostruzione delle arterie piu’ piccole, intracraniche, avviene piu’ frequentemente a causa di frammenti che si staccano dalle placche, causando quella che e’ comunemente conosciuta come embolia cerebrale. Il danno cerebrale a seconda della sede e dell’estensione, puo’ provocare sintomi diversi, quali formicolio improvviso o paralisi di un arto o di una meta’ del corpo o cecita’ ad un occhio a seconda della durata, si parla di ictus vero e proprio quando il danno e’ permanente o di lunga durata, oppure di attacco ischemico transitorio(tia), quando la durata e’ breve e la scomparsa dei sintomi completa.anche nel caso “fortunato “che si ritorni alla normalita’, i sintomi non vanno sottovalutat, ma considerati campanelli di allarme assolutamente da approfondire. Come si puo’ prevenire? “Innanzi tutto eliminando i comuni fattori di rischio per la malattia aterosclerotica: ipertensione, fumo, diabete, ecc. Ciò si ottiene con una dieta povera di grassi
e carni rosse e ricca di cereali, frutta, verdura, pesce e carni bianche, nonchè con controlli frequenti della pressione arteriosa, adottando le opportune terapie in caso questa risulti elevata.molto importante e’ la valutazione periodica dei livelli di colesterolo e di zucchero nel sangue e fondamentale risulta una costante ed equilibrata attivita’ fisica”. Qual’è l’esame strumentale piu’ utile da eseguire a scopo preventivo? “Sicuramente l’Ecocolordoppler, attraverso il quale lo specialista riesce a studiare attentamente i grossi vasi del collo, i cosidetti tronchi sovraaortici(tsa) e ad individuare l’eventuale presenza di placche che possano ostruire il passaggio del sangue. Oltre che all’entita’ del restringimento va valutato il tipo di placca.infatti placche di tipo friabile, a superficie irregolare, possono piu’ facilmente lasciar partire piccoli emboli ,essere pertanto piu’ pericolose o dare addirittura sintomi, anche in assenza di riduzioni particolarmente importanti del passaggio del sangue. Poiche’la malattia aterosclerotica puo’ colpire le arterie di qualsiasi parte del corpo, di frequente placche delle arterie del collo si associano a lesioni analoghe alle gambe o all’aorta addominale. Sarebbe bene pertanto, eseguire, con l’ecodoppler, una valutazione complessiva. Quando sottoporsi a questo esame? “Sicuramente dopo i 50anni,in particolare quando esistono i fattori di rischio sopra menzionati 0 una famigliarita’ per ictus, per infarto, ecc”.
Come prevenire le “Patologie di Origine Posturale”
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l sistema tonico posturale è molto complesso, in esso sono coinvolte diverse strutture del Sistema Nervoso che ricevono informazioni dall’occhio, orecchio interno, piedi e cute (chiamati recettori periferici). Questi recettori vengono utilizzati per sentire la posizione del corpo nello spazio e per impostare relazioni col mondo esterno. Col tempo possono insorgere, per vari fattori, interferenze sul sistema tonico posturale il quale cercherà a sua volta di compensare (rotazioni del bacino, spalla più alta, testa inclinata, vizi di appoggio plantare) fino a quando non sarà più possibile produrre ìaggiustamenti. Si manifestano così le prime avvisaglie di patologie quali: cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie, nevralgie, malocclusione dentale e scompenso delle forze masticatorie, cefalee, algie articolari e muscolari che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e, di conseguenza, la nostra Psiche. Fondamentale, quindi, è agire tempestivamente, in collaborazione con altri professionisti come: odontoiatri, fisioterapisti, podologi, oculisti, vestibologi, ecco per ottenere una riprogrammazione del sistma tonico posturale. In Posturologia bisogna quindi avere una visione olistica per poter risalire a quei fattori causativi di una patologia, che riguardano le varie branche della medicina come: oculistica, neurologia, odontoiatria, fisiatria, otorinolaringoiatria. Con questa collaborazione si giunge ad una valutazione completa dello stato del paziente consigliando cosÏ il giusto trattamento. Tuttavia mettendo in pratica i consigli di seguito riportati, si riduce al minimo líinsorgere dei problemi di origine posturale: Praticare sempre attività motoria ed evitare assolutamente líeccesso ponderale. Quando si trasportano pesi (tipo buste della spesa, borse o valige) durante il sollevamento di un peso si consiglia, oltre alle braccia e schiena, l’utilizzo delle gambe partendo dalla posizione accovacciata. In posizione seduta bisogna auto-sostenersi evitando di poggiare eccessivamente la schiena e le spalle allo schienale, in quanto
si tende a scivolare in avanti col bacino atteggiando la schiena in modo scorretto; anche accavallare le gambe andrebbe evitato. Il sedile dell’auto deve essere sistemato in modo che la schiena è diritta, come quando si è seduti su una sedia, con gli arti superiori ed inferiori semiflessi; per chi è costretto a lunghi viaggi, è opportuno fare soste ogni due ore passeggiando per una decina di minuti. Il portafogli non deve essere tenuto nella tasca posteriore dei pantaloni, poichè agisce come un rialzo provocando una rotazione del bacino; inoltre la pressione sul gluteo potrebbe comprimere il nervo sciatico. Il piano da lavoro sia da seduti sia in piedi deve essere tale da consentire lo svolgimento di un lavoro con la schiena diritta, quindi nè troppo basso (da doversi inclinare in avanti), nè troppo alto (da dover sostenere sforzi inutili). Il letto deve essere nè troppo morbido, nè troppo duro; pertanto i materassi meglio se in memory con trattamento antiacaro e senza molle e reti in legno, per evitare interferenze con l’attività bioelettroma-gnetica. Da evitare durante il sonno anche anelli, bracciali, collane, orologi, ecco poichè per effetto di micro-galvanismo si innescano vere e proprie correnti elettriche tra i vari metalli, che interferiscono con l’attività bioelettrica e ne compromettono la funzione (insonnia, contratture muscolari, ecc...). Le scarpe devono avere una suola morbida, tale da potersi adattare al movimento del piede e per poter aderire correttamente alla superficie su cui poggiano; le scarpine dei bambini devono avere il plantare completamente piatto poichè qualsiasi soletta a ìstampo o anatomica creerà una cecità sensoriale alla pianta del piede compromettendo il corretto sviluppo dell’arco plantare. Dott. Roberto Iacolare Dormiflex - via del Commercio,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954 - Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera (Ve) tel 041922692 - www.dormiflex.it
In caso di presenza di una placca come si puo’ interevenire? “Se la placca non ha provocato sintomi ed e’ inferiore al 70%, con caratteristiche di stabilita’, si ricorre alla terapia anti aggregante, cioe’ a farmaci che tengono , per cosi’ dire il sangue piu’ fluido, con minor tendenza alla formazione di trombi. Spesso si associano le statine, che oltre ad abbassare il colesterolo, sembrano avere una azione di rallentamento sulla progressione della placca. In caso di placche superiori al 70%, irregolari o che abbiano gia’ dato sintomi, si deve ricorrere all’intervento. Che tipo di intervento? “Le possibilita’ sono l’intervento chirurgico tradizionale o quello dall’interno dell’arteria, il cosi’ detto palloncino con la retina(stent). Nonostante mi sia avvicinato a quest’ultima tecnica fin dalla meta’ degli anni 90, dopo un periodo di studio negli stati uniti, ritengo che l’intervento chirurgico tradizionale, dia ancora i migliori risultati, con percentuale di complicanze inferiori all’1%, se eseguito con estrema accuratezza e con adeguati sistemi di controllo della funzione cerebrale durante l’intervento, come ad esempio l’elettroencefalogramma, che ho utilizzato routinariamente, negli oltre 1100 interventi eseguiti”. in conclusione, dottor manfrini , cosa si sente di rimarcare ai nostri lettori? sicuramente il fatto che l’ictus sia, nella stragrande maggioranza dei casi, una malattia che si puo’ prevenire, con un adeguato stile di vita, compresa una sana alimentazione e
soprattutto con adeguati e fraquenti controlli, che permettano di diagnosticare in tempo e curare in maniera opportuna, tutte le condizioni patologiche favorenti la comparsa dell’ictus stesso,in particolare le placche ateromasiche dei grossi vasi delcollo. Dott.Stefano Manfrini
Dr. Stefano Manfrini Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460
Nuove metodiche per una bellezza senza età! Quando la Medicina Estetica fa …. i miracoli! Dr. Predebon quali sono, secondo Lei, tra le novità in Medicina Estetica i trattamenti che danno maggiori risultati? “Non ho dubbi: 1) la lipoemulsione sottocutanea L.E.S.C. per le adiposità’ localizzate, 2) i fili di sospensione (tipo silhouette), 3) i fattori di crescita piastrinici P.R.P. per la caduta dei capelli e per la biorivitalizzazione”. L.E.S.C. ovvero lipoemulsione sottocutanea “E’ una nuova tecnica mini invasiva (viene effettuata in ambulatorio, in anestesia locale, totalmente sicura ed indolore. Al termine della seduta la paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane) per il trattamento delle adiposità localizzate: e’ indicata a livello addominale “pancetta, ai fianchi “manigliette dell’amore”, alle cosce interne ed esterne “coulotte de cheval”, interno ginocchia..ecc.! E’ un trattamento estremamente gradito per la sua innocuità, facilità, sicurezza di esecuzione ed efficacia”. Fili di sospensione (silhouette) “SILHOUETTE SOFT è un’innovazione tecnologica che offre alle donne quello che nessun altro trattamento ha mai offerto in un modo così semplice: un viso ridefinito, volume ripristinato e rughe ridotte grazie ad un trattamento di 30 minuti in ambulatorio, con un risultato che può durare fino a 18 mesi! SILHOUETTE SOFT® è un trattamento unico
Dott. Enzo Predebon
che raggiunge due azioni combinate: 1) un primo effetto lifting immediato; 2) un graduale effetto rigenerante naturale, consentendo di recuperare la forma originaria del viso. Ed infine: cosa vuol dire P.R.P e cosa sono i fattori di crescita piastrinici? quali sono le loro indicazioni in Medicina Estetica? “Il P.R.P. (Platelet Rich Plasma) è un concentrato di plasma autologo che contiene una quantità di piastrine 3-6 volte superiore a quella del sangue in circolo. Il P.R.P., ricco di fattori di crescita, viene utilizzato per stimolare la ricrescita dei capelli in pazienti affetti da alopecia (in particolare da alopecia androgenetica). Non solo: l’introduzione dei fattori di crescita ha rappresentato una grande novità grazie all’effetto biostimolante autologo e all’effetto rivitalizzante e anti aging (eccellenti risultati sulla cute del collo, ad esempio)”. Dr. Predebon non nego che Lei abbia suscitato a questo punto grande curiosità. Ed allora il prossimo mese parleremo di... ? “L.E.S.C. lipoemulsione sottocutanea” Dr. Enzo Predebon Master Medicina Estetica Via Ferrari 10 - Ospedaletto Euganeo (Pd) Tel. 0429 90934 cell. 338 5940563
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Restauri in amalgama dentale La sostituzione dell’amalgama presente nelle nostre bocche deve essere considerata una necessità per la nostra salute generale
Dott. Giuseppe Bertolini Medico Chirurgo, specialista in Odontostomatologia e protesi dentaria
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l tema dei restauri dentali in amalgama (la cosiddetta “piombatura” del dente) e dei suoi possibili effetti nocivi è oggetto di dibattito fin dai tempi del suo iniziale utilizzo nella seconda decade del 1800. Già nel 1845 l’American Society of Dental Surgeons vietava ai suoi iscritti l’uso di tale prodotto (venuto a sostituire le più costose leghe di fili aurei). Fu nel 1856, con lo scioglimento della società dei chirurghi orali e la nascita dell’ADA (American Dental Association) che l’amalgama venne consacrato come materiale sicuro e conveniente. L’alternarsi delle opinioni ci porta ai giorni nostri quando, complice la ricerca merceologica con l’avvento dei nuovi materiali, è ormai consolidata la tendenza a consigliare la sostituzione dei restauri dentari esistenti. Recenti misurazioni hanno in effetti consentito di riscontrare la presenza continua di fumi di mercurio nel cavo orale di persone con restauri in amalgama anche datati ed erroneamente ritenuti inerti perché stabilizzati nella loro funzione. Questa emissione verrebbe ad essere maggiore nel corso degli atti masticatori (maggiore presenza riscontrata negli utilizzatori di chewing-gum). Il mercurio viene introdotto nel nostro organismo non per ingestione ma per aspirazione di tali fumi e viene in seguito assorbito a livello polmonare passando nel circolo sanguigno e attraverso questo canale viene a diffondersi in tutti gli organi. Maggiori accumuli si riscontrano a livello cerebrale e intestinale, ed è dimostrata la capacità del passaggio della barriera placentare. (In Italia esiste il divieto di utilizzo di amalgama nelle donne gravide e nei bambini di età inferiore ai 6 anni). Gli effetti del micro-mercurialismo che di per se non risulta letale, si evidenziano nel tempo sotto forma di intossicazione cronica. Un meccanismo analogo a quello del più tragicamente noto avvelenamento da amianto. Correlazioni tra avvelenamento da mercurio e alcune patologie autoimmuni, sia pure non dimostrabili in via diretta, lo sono in modo indiretto. L’eliminazione del mercurio è talora seguita dalla riduzione dei livelli dell’infiammazione.
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Effetti sicuramente nocivi si sono dimostrati nell’alterazione della flora batterica intestinale e nella selezione di popolazioni batteriche resistenti agli antibiotici anche i soggetti che non hanno mei fatto uso di tali farmaci. Questo rapido e certamente incompleto excursus sugli effetti dannosi del mercurio contenuto nei restauri dentali in amalgama, ci deve far riflettere sul fatto che non siamo di fronte solo ad un problema di estetica ma che la sostituzione dell’amalgama presente nelle nostre bocche deve essere considerata una necessità per la nostra salute generale. Come procederà il tuo dentista? La rimozione del “vecchio” restauro viene fatta “tagliando” ai margini l’otturazione e procedendo poi alla rimozione e sostituzione con materiali più moderni, sicuri ed estetici. Si tratta di operazioni che vanno compiute in sicurezza cercando di ridurre al minimo fino ad eliminare, la possibilità di aspirazione dei vapori che con la rimozione si moltiplicano, da parte del paziente (uso di campo isolato con diga e aspirazione chirurgica) e dell’operatore (mascherine filtranti). Non pensiamoci più. Facciamolo.
Il dott. Giuseppe Bertolini riceve presso lo studio in Largo Cappellini 1 a Rovigo (tangenziale Est di fronte alla Cittadella socio sanitaria) tel 0425 168.01.70
a quasi 30 anni il Dott. Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia e protesi dentaria, ha lavorato all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso la Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di Rovigo. E’ stato uno dei primi impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto il suo studio a Rovigo, una struttura moderna, funzionale, attrezzata per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche accogliente e confortevole. Uno studio pensato per essere un punto d’incontro per le persone in quanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione che la soluzione ai problemi dentali deve essere trovata conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso dettate da fattori economici.
Studio Dentistico Dott. Giuseppe Bertolini Largo Cappellini 1 – Rovigo 0425-1680170 349-6299110 drbertolini@libero.it www.ildentistaperte.it
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Il Puzzle
Il Gioco del Mese: SUDOKU I numeri mancanti devono comparire una sola volta in ciascun box da 9 caselle, riga e colonna.
La serratura Quale serratura si adatta correttamente alla chiave?
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BUON CARAIBI DOMINO DUCHESSA ESORDIO ESPIAZIONE FILM - GIOVANE INGLESE INTERESSE KEIRA - KING LAST - LOVE NIGHT - ORGOGLIO OSCAR PREGIUDIZIO PROFUMO - PURE RISULTATI - SETA STAR - STEVE STIMOLO THE HOLE Chiave (6,9) - Protagonista nel film …................................................ .................................................... ....................................................
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RIDIAMOCI SU… Le ultime parole famose… • Il rock’n’roll morirà entro giugno. (Variety, 1954) • In futuro un computer potrà forse pesare non meno di 1,5 tonnellate. (Usa Popular Mechanics, 1949) Mariti premurosi… • Il poliziotto dopo aver fermato un uomo per strada: “È un’ora che la inseguiamo e lei cerca di scappare: se non ha fato niente di male perché scappa?” E l’uomo: “Beh… mia moglie è scappata da casa con un po-
liziotto e pensavo che me la volesse ridare indietro!!!” • Il marito alla propria moglie “Amore, ti ricordi come stavamo bene 10 anni fa?” Lei: “Ma amore, 10 anni fa non ci conoscevamo nemmeno!” “APPUNTO!!!!” Umorismo demenziale… • Visto l’aumento di menti con-torte, non capisco come psicologi e pasticceri non riescono a trovare lavoro. • Progetti per il futuro? E che ne so… chiedetelo al futuro!
Il capo… • Non stare in giro senza far nulla. La gente penserà che sei tu il capo. • Se non capite chiedete al vostro capo. Come sempre ci penserà lui a chiedere a qualcun altro. L’amore… • Ho mandato così tante lettere d’amore alla mia fidanzata… che si è innamorata del postino. • Ieri notte una ragazza ha bussato per ore alla mia porta ma io non l’ho lasciata uscire! Fra moglie e marito… • “Papà cos’è un santo?” “Chi come me deve sopportare tua madre tutti i santi giorni.” “E cos’è un beato?” “Chi non ha mai avuto a che fare con tua madre” “E il diavolo?” “Un cornuto, tale e quale tuo padre!” Risponde la madre.
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A tavola 59 2 La rubrica di cucina PASSATELLI ASCIUTTI AL CURRY CON VONGOLE E PISELLINI PRIMAVERA I passatelli sono una tipica ricetta povera emiliana: nati per la preparazione in brodo e per ritualizzare gli avanzi di pane, soprattutto negli ultimi anni sono stati rivisitati per primi piatti asciutti. Il segreto della loro realizzazione sta nella combinazione delle quantità di pane e formaggio, che devono essere nelle stesse dosi (in passato tale proporzione variava a seconda del ceto sociale: le famiglie ricche prediligevano la quantità di formaggio sul pane, quelle povere invece “abbondavano” con il pane, rispetto al formaggio), con il numero di uova, se ne calcola 1 ogni 100g di impasto (pane e formaggio). Rispetto alla preparazione tradizionale noi abbiamo utilizzato del pane di segale, invece del più comune pane grattugiato o del pane secco avanzato, e insaporito il composto non con la noce moscata, ma con il curry. Per il condimento dei passatelli asciutti la rete offre numerosissime alternative, vanno per la maggiore le fondute di formaggio, il tartufo o i sughi di mare. Noi abbiamo voluto approfittare di un ingrediente pienamente di stagione, come i pisellini primavera freschissimi, uniti a semplici e leggere vongole. Un primo piatto davvero facile, che consigliamo proprio per la particolarità della preparazione della pasta; per quanto ci riguarda siamo intenzionate a riprovarli in brodo e magari con un altro condimento asciutto.
Ingredienti per 2 persone Per i passatelli: 100g pane di segale a fette 100g formaggio Parmigiano Reggiano 2/3 cucch. farina di riso 2 uova piccole curry brodo vegetale Per il condimento: 110g pisellini primavera 250g vongole surgelate
1 spicchio d’aglio 3 acciughe in olio al peperoncino olio evo dolceagro condimento delicato succo di limone bottarga di muggine prezzemolo ¼ dado vegetale sale blu di Persia pepe bianco formaggio Pecorino Fior di Noce
Tritare finemente le fette di pane di segale con il formaggio Parmigiano, mescolarle con la farina ed il curry, unire quindi le uova e amalgamare bene. Impastare fino ad ottenere un panetto morbido, ma non troppo compatto (se necessario ammorbidirlo con un cucchiaio di brodo). Lasciare riposare il composto in frigo per circa 1 ora. Preparare il condimento: soffriggere l’aglio in padella con l’olio, unire i pisellini e portare a cottura bagnando con acqua ed il pezzetto di dado. Quando i pisellini cominciano a cuocere insaporire con il condimento delicato, prezzemolo, sale blu e pepe bianco. Aggiungere poi le vongole e le acciughe sminuzzate, assieme ad un po’ del loro olio di conservazione, e condire ancora con la bottarga ed il succo di limone. Per realizzare i passatelli, se non si dispone del ferro apposito, si può adoperare un comune schiacciapatate, utilizzando il disco con i fori più larghi. Dividere quindi l’impasto di pane e formaggio in più parti e schiacciandole con lo schiacciapatate creare i passatelli (è consigliabile fare delle palline più piccole così da riuscire a schiacciare il composto più facilmente). La lunghezza dovrebbe essere di circa 4-5 cm. Cuocere la pasta nel brodo vegetale bollente e, aiutandosi con una schiumarola, man mano che i passatelli vengono a galla versarli nella padella con i pisellini; allungare il fondo di cottura con un po’ di brodo di cottura per mantenere il piatto morbido. Servire i passatelli spolverando con qualche scaglietta sottile di formaggio Pecorino Fior di Noce.
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Agenzia Principale di Conselve Q.re Donatori di Sangue, 5 Tel. 049 5834385 Fax 049 9500190 conselve@agenzie.generali.it
Puoi trovarci anche a:
Bagnoli di Sopra Viale dell’Industria, 2 Tel. e Fax 049 9501401
Procedimento
Agna Piazza Martiri della Libertà, 4 Tel. 049 9515121
MANUELA E SILVIA BIZZO
60 1 Oroscopo ARIETE
DAL 21/03 AL 20/04 DIETRO L’ANGOLO TENSIONI AFFETTIVE, GELOSIA SOPRATTUTTO, E IL DESIDERIO DI CONTROLLARE IL PARTNER, DI DOMINARE LA SITUAZIONE. E SE NON SIETE GELOSI, ATTENTI A NON FARVI INGABBIARE DA CHI LO È
TORO
DAL 21/04 AL 20/05 E’ TEMPO DI REALIZZARE UN SOGNO O UN PROGETTO AFFETTIVO. AVRETE FINALMENTE LE IDEE CHIARE SU QUELLO CHE VOLETE OTTENERE. ARMATEVI DI CONCRETEZZA E REALISMO
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06 DUBBI E INCERTEZZE CREARE ILLUSIONI, DE-
Oroscopo L’ESTATE ALLE PORTE
REGALA NOVITÀ, INCERTEZZE E QUALCHE PUNTA DI GELOSIA
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POTREBBERO SIDERI SFUGGENTI E FARVI DUBITARE DI QUANTO AVETE RAGGIUNTO. NON TEMETE DI ESSERE VOI STESSI FINO IN FONDO E DI METTERVI IN GIOCO
CANCRO
PROFONDO E DI UNA
TROPPE
MAGGIORE
CONTRADDIZIONI, PENSATECI
E CASOMAI TAGLIATE I RAMI SECCHI
ANNO VIA LE NUVOLE PORTATE NEL VOSTRO CIELO DA ONDATE DI GELOSIA. L’EROS SARÀ MOLTO CALDO E INTENSO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12 SIATE PRUDENTI. DUBBI
E INCERTEZZA POTREBBERO APPESANTIRE IL VOSTRO UMORE, EVITATE DI PRENDERE DECISIONI IMPORTANTI. PRENDETEVI IL TEMPO DI CAPIRE MEGLIO LA SITUAZIONE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02 VIVRETE UN BEL PERIODO, VIVACE E RICCO DI SITUAZIONI INTRIGANTI. NO-
IL BISOGNO
CON LA PERSONA CON CUI STATE.
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 EMOZIONI, ROMANTICISMO, TENEREZZA SPAZZER-
FETTIVI, LE STELLE IN OPPOSIZIONE POTREBBERO CREARE DISTANZA E FREDDEZZA ATTORNO A VOI. CURATE DI PIÙ LA PASSIONALITÀ
DI UN DIALOGO PIÙ VIVACITÀ
AL EROS E SEX NON VI MANCHERANNO, ANZI! MARTE VI RENDERÀ INTENSI, GRINTOSI, AFFAMATI DI SENSAZIONI E DI PROFONDITÀ. LANCIATEVI NELLA MISCHIA SPECIE SE SIETE SINGLE
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01 NON TRASCURATE I VOSTRI BISOGNI AF-
DAL 22/06 AL 22/07 NONOSTANTE L’IMPEGNO E QUALCHE BATTICUORE DI TROPPO, MAGGIO SARÀ UN BUON PERIODO. SE CI SONO CONTRADDIZIONI IN AMORE LE VEDRAI CHIARAMENTE
LEONE DAL 23/07 AL 23/08 SENTIRETE
BILANCIA DAL 2 3/09 22/10
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VITÀ E CAMBIAMENTI VI FARANNO ASSAPORARE LA GIOIA DI ESSERCI E DI AMARE. EROTISMO ALLE STELLE
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VERGINE DAL 24/08 AL 22/09 VI ASPETTANO ALTI E BASSI: NON FOCALIZZATEVI SU CIÒ CHE NON FUNZIONERÀ, PERCHÉ INSIEME ALLE SITUAZIONI POCO PIACEVOLI AVRETE MOLTISSIMI MOTIVI PER ESSERE CONTENTI
Abbiamo scelto il Mobile Classico perché siamo convinti possa degnamente accompagnare la nostra sapienza nell’arredare, la vostra soddisfazione nell’apprezzare ed un gusto che non muore mai e dura nel tempo.
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MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO
ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO | 31 MAGGIO 2015 Flavio Tosi
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SIAMO ABITUATI
A FARE. Abolizione del Ticket Sanitario Dimezzamento del Bollo Auto
Comm. Resp.: Comitato Elettorale Tosi Presidente!
“Zone franche”a tassazione zero per le imprese
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