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La rassegna teatrale di San Giorgio delle Pertiche fa il pieno con “Maschere”
Maschere. È questo il nome scelto per la rassegna teatrale di San Giorgio delle Pertiche iniziata a dicembre e che proseguirà fino a marzo. Dopo il grande successo ottenuto nella stagione teatrale 2021/2022, la nuova edizione propone 4 spettacoli dedicati ad altrettanti personaggi cardine della cultura italiana: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Perlasca, Dario Fo e Luigi Meneghello.
Anima organizzativa dell’evento è l’Associazione ViadelCampo, presieduta da Renato Lorenzin, che collabora con l’assessorato alla cultura e con Arteven. «Maschera è la traduzione in italiano della parola latina “persona”. Abbiamo voluto questo titolo per la nostra rassegna di quest’anno perché ognuno dei nostri incontri è un grandissimo personaggio» spiega Lorenzin. «Nel teatro antico gli attori vestivano delle maschere particolari che erano esse stesse la descrizione del ruolo e del carattere del personaggio interpretato. A volte, nella nostra, vita anche noi siamo costretti ad indossare una maschera per celare i nostri veri sentimenti: speriamo di riuscire sempre più a toglierci dal volto questa maschera per diventare tutti più persone e più veri», conclude Lorenzi. Da qui l’importanza di conoscere, ma prima di tutto conoscersi, come scrisse il noto filosofo Socrate: «Conosci te stesso, affinché tu possa usare la maschera che meglio credi in famiglia, nella società o nel lavoro, ma quando resti solo, resti con te stesso, con il tuo volto, quello non no lo puoi cambiare. Quello è».
L’associazione ViadelCampo organizza la rassegna teatrale dal 1999 con 4 o 6 appuntamenti annuali che si tengono sempre in inverno. L’obiettivo è quello di portare in scena rappresentazioni di alta qualità, con attori e registi professionali. Ne è un esempio l’edizione di quest’anno che conta artisti del calibro di Vasco Mirandola, Ascanio Celestini, Mario Pirovano e Alessandro Albertin. Grazie all’eccellenza raggiunta nel tempo, l’associazione ha consolidato i 100/120 abbonati fissi ma è arrivata a numeri
Dall’antica Grecia a Pirandello, il tema è ricorrente nel teatro e raccoglie sempre un vasto pubblico. L’appuntamento dedicato a Perlasca ha conquistato ben 250 persone. Ultimo appuntamento il 3 marzo addirittura doppi in termini di pubblico: il penultimo spettacolo su Perlasca ha conquistato ben 250 persone in sala.
L’ultimo appuntamento per quest’anno è fissato per venerdì 3 marzo, sempre al Cinema Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche. Andrà in scena “Mistero Buffo” di Mario Pirovano, un classico ideato da Dario Fo e Franca Rame. «Le giullarate affrontano tematiche sempre attuali: il potere, l’ingiustizia, la fame, la ricerca di una vita degna di essere vissuta gioiosamente. Un monologo senza scene, senza musica, senza costumi sollecita l’immaginazione e la partecipazione degli spettatori al punto da rendere quasi visibile sula scena una molteplicità di personaggi, oggetti e luoghi».
Mattia, giramondo alla scoperta di Paesi e culture
Girare il mondo, tuffandosi completamente negli usi e nei costumi di altri popoli, specie se molto differenti dai nostri, rappresenta un’occasione di crescita culturale e personale.
“Proprio per questi motivi – riferisce l’assessore alla cultura di Villanova, Sarah Gaiani – la nostra amministrazione si è prodigata costantemente a proporre a tutta la cittadinanza serate pubbliche finalizzate a dare l’opportunità a chi per esigenze di vita è impossibilitato a viaggiare, di conoscere le esperienze vissute da altri nostri concittadini nei luoghi più remoti della terra”.
Nei giorni scorsi, al centro culturale Giovanni Paolo II, Mattia Calzavara, classe 1995, ha illustrato le foto scattate nel suo lungo viaggio che l’ha portato fino in India, passando per Turchia, Giordania, Egitto, Iraq, Iran, Ar- menia e Georgia. Ha esposto le sue emozioni e gli aneddoti più significativi. In ben 366 giorni, Mattia ha percorso 27 mila chilometri via terra. “Non ho soggiornato in villaggi turistici, hotel o strutture di questo tipo, desideravo immergermi nelle culture delle popolazioni autoctone ed è stato molto emozionante – ha illustrato Mattia –. Mi è sempre stata offerta un’estrema ospitalità e se devo dirla tutta è stato
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Andrea Benato
davvero sorprendente il senso di sicurezza che ho provato nel camminare di notte nelle città irachene. Come in Italia, però, non si mangia da nessuna parte: tuttavia, posso dire che ho mangiato i kebab più buoni del mondo in Turchia e il miglior hummus con falefel in Giordania. In più è stato davvero meraviglioso vedere i tanti siti storici come i vari complessi di templi e le piramidi in Egitto, la meravigliosa Petra in Giordania, le vecchie città romane e gli antichi villaggi abbandonati in Turchia, Babilonia in Iraq, Persepoli in Iran, l’Himalaya”. Pronto per il prossimo viaggio? “Sì, a giorni partirò per l’Australia”.
Venerdì 31 marzo alle 20.45, al centro Giovanni Paolo II, Nico Ruffato illustrerà le foto scattate nelle isole Faroe e racconterà la sua esperienza. (e.s.)