La Piazza di Camposampierese Ovest - Febbraio 2023

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Campodarsego da record: superati i 15 mila abitanti

Qualità della vita, servizi per le famiglie, comunità solidali: questi i punti di forza di un territorio che continua ad attrarre e a crescere

Vent’anni dopo

Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<

Sembra di rivivere la trama di “Vent’anni dopo” di Alexandre Dumas padre, quando D’Artagnan va a cercare i suoi vecchi amici moschettieri e li ritrova, certo, ma totalmente cambiati. Aramis è diventato abate e appoggia La Fronda nemica di Mazzarino; Porthos è un conte infelice perché vuole diventare barone; Athos è tutore di un rampollo che forse è anche suo figlio. E anche lui, D’Artagnan, s’è venduto al cardinale per ottenere una promozione. Insomma, i protagonisti sono rimasti se stessi ma la vita li ha trasformati nel profondo. Come succede più o meno a tutti.

segue

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Speciale di informazione a cura di all’interno del giornale a pa

Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 25 del Camposampierese Ovest Servizio a pag. 6
Paolocci:
degli investimenti” 5 CAMPODARSEGO
sciopero
primo in
anni 8 SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Cavino: inaugurato il nuovo centro culturale “Oriana Fallaci” 10 VILLA DEL CONTE Nuova illuminazione in via Roma e in zona stazione ferroviaria 16
GIUSTINA IN COLLE L’assessore Zuanon: “Riqualificati i cimiteri di capoluogo e frazione” 15
Videosorveglianza: nuovi dispositivi in strade e parchi pubblici 24 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE FEBBRAIO 2023
FEDERAZIONE COMUNI Il comandante
“Sicurezza, priorità
Antonio Carraro: “storico”
il
113
SANTA
VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO
a pag 5

NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

Sicurezza: le prossime sfide

Vent’anni dopo

Dopo le ultime elezioni si respira la stessa aria trionfante di vent’anni fa, quando il centrodestra di Berlusconi era vincente e la bandiera era il famoso 61 a 0 della Sicilia, ottenuto polverizzando gli avversari. Per carità, la destra-centro di Meloni oggi ha tutto il diritto di cantare vittoria, perché ha davvero trionfato in Lombardia e nel Lazio. E la maggioranza di governo è più salda. Vero. Alla pari dei moschettieri tutto è come allora ma tutti i protagonisti sono cambiati. A sinistra non ci sono più D’Alema e Prodi, a destra c’è una coalizione assai diversa, oggi con baricentro spostato e come leader una deputata che ha i toni grintosi e non quelli melliflui dell’ex cavaliere; non c’è neanche più neanche la Lega schiacciasassi d’un tempo come non esiste più l’Ulivo, bensì un Pd che cerca se stesso neanche fosse Diogene ed è anima di una sinistra come sempre divisa e litigiosa. Tutti sono se stessi e tutti sono cambiati. Anche l’elettorato non è più lo stesso: sei elettori su dieci sono rimasti a casa. Dato allarmante quant’altri mai. Perché? Perché gli elettori non hanno sempre ragione, spiega Calenda. Troppo comodo. Invece sì, in democrazia vince chi vota e ci si deve interrogare di fronte alla marea di persone rinunciatarie verso questo diritto. Intanto non è più vero che a votare vanno soprattutto gli elettori con una motivazione ideologica: alta astensione uguale vittoria della sinistra, si sosteneva. No. Alta astensione vuol dire che sono stati a casa tutti, di qui e di là. E ha vinto la destra.

Poi queste elezioni hanno visto affievolirsi l’idea di un centro ago della bilancia: non è così, al massimo è un centrino. Invece bisogna ammettere che gli elettori stanno a casa perché le proposte non hanno affascinato né sono state affascinanti.

Antonio Paolocci, Comandante della Polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese, fa il punto sugli obiettivi per il territorio della Federazione.

Paolocci guida una squadra di 40 uomini che ha il compito di garantire la sicurezza in 10 Comuni. “Fin dal primo giorno dal mio arrivo mi sono dedicato all’organizzazione del Corpo, alla modifica delle procedure e all’innovazione tecnologica. Una serie di passaggi che porto avanti con la cooperazione dell’Amministrazione della Federazione e dei miei validi collaboratori, per rendere più efficiente il nostro lavoro. Passaggi che hanno dato negli ultimi tre anni risultati immediati e concreti, ma gli effetti ancor più si vedranno nel tempo. Oggi disponiamo di una Centrale Operativa e di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, grazie anche al sistema di tracciabilità delle targhe. In tal senso ci saranno ulteriori integrazioni riguardo alla strumentazione in dotazione per rendere più sicuro il territorio”.

Paolocci e la Fcc sono al lavoro già da inizio anno per implementare ill Corpo di Polizia Locale “che è sottodimensionato, anche perché è indiscutibile che la pianta organica vada rafforzata, per garantire un’efficace presenza sul territorio e un’adeguata attività di prevenzione, controllo e repressione delle illegalità”. La mia esperienza nel campo, prosegue il comandante “mi porta a poter affermare che sulla Sicurezza dei cittadini non si debbano mai elemosinare risorse e che il territorio deve essere presidiato da un Corpo di Polizia Locale adatto agli standard di professionalità richiesti, nel campo della sicurezza stradale, della sicurezza urbana, della tutela del consumatore, dell’ambiente e in generale dell’educazione alla legalità, da perseguire soprattutto nei confronti dei giovani con un’assidua ed efficace azione all’interno degli istituti scolastici”. (n.m.)

Quando ci sono in ballo questioni che toccano nel profondo, le persone si muovono: al referendum del 2016, quello che perse Renzi, l’afflusso fu alto; alle elezioni di settembre nel Veneto la percentuale è stata superiore alle regionali del 2020. Si voleva dare una spallata. Stavolta no. Tocca all’opposizione, come da copione, intercettare il cambiamento: altrimenti Meloni & c. governeranno cinque e altri cinque anni.

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Giorgio
un numero complessivo di 11.483 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Paolocci fa il punto sugli obiettivi della Polizia locale
Camposampierese Ovest
zone di Campodarsego, Santa Giustina in Colle, San
delle Pertiche, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero e per
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Demografia.

Popolazione in costante crescita: superato il tetto dei 15 mila abitanti

Il sindaco Valter Gallo: “Qualità della vita, servizi per le famiglie, comunità solidali: questa la ricetta vincente di un territorio in crescita”

Contro ogni pronostico, ma soprattutto contro il trend generale che fa registrare un calo delle nascite e, di conseguenza, della popolazione anche in alcuni Comuni del territorio, Campodarsego inverte la rotta e taglia quota 15 mila abitanti.

Il primo cittadino Valter Gallo non sta nella pelle nel commentare i numeri forniti dall’Ufficio Demografico e Anagrafe del Comune. “Al 31 dicembre scorso i cittadini residenti erano ben 15.240 – afferma il primo cittadino –. Aver superato, e ampiamente, la soglia dei 15 mila abitanti rappresenta un traguardo importante e un motivo di grande soddisfazione. Il nostro paese, con il capoluogo e tutte le sue frazioni e località, continua quel trend di crescita che ha caratterizzato tutti gli ultimi anni a livello demografico, ma anche economico e sociale. Siamo cresciuti in numeri, in posti di lavoro e soprattutto in servizi offerti a chi abita a Campodarsego o sceglie di risiedere qui perché trova risposte concrete ai bisogni e alle necessità quotidiani”.

La crescita demografica registrata in dodici mesi è di circa 400 nuovi residenti, per l’esattezza 408: erano 14.832 gli abitanti al 31 dicembre 2022. Gli amministratori comunali fanno un’analisi delle motivazioni che stanno dietro ai nu-

meri da record. “Il dato davvero positivo è che non si tratta di un boom improvvisato o venuto dal nulla – spiega il sindaco Gallo –. La ricetta di questa crescita è davvero molto semplice: a Campodarsego si vive bene. Nel nostro paese si lavora, si trovano infatti molte industrie e attività produttive e commerciali, ma soprattutto si “abita” bene. Tra i nuovi residenti ci sono molte nuove famiglie che, come ci hanno detto quando si sono trasferite, scelgono Campodarsego perché trovano molti servizi, di qualità a portata di mano, senza la necessità di doversi spostare. Pensiamo solo alle nostre scuole, da quelle dell’infanzia fino alle medie. Un valore aggiunto è dato, sicuramente, dai nostri “asili” parrocchiali che da sempre lavorano bene grazie alle parrocchie e ai vari Comitati e che come Comune abbiamo sempre sostenuto perché rappresentano un grande valore aggiunto. Ogni realtà, dal capoluogo alle frazioni, ha una precisa identità attorno alla quale ruota e si alimenta un grande senso di comunità, di coesione, di solidarietà. Tutti valori che ogni amministrazione comunale ha il dovere di sostenere favorendo la collaborazione.

Ci sono poi vari servizi a come quelli culturali, a cominciare dalla nostra biblioteca che ha i numeri più alti per attività e

prestiti, alle iniziative per gli anziani, le famiglie, i ragazzi. E poi il prezioso mondo del volontariato con numerose associazioni, oltre a quelle sportive senza contare i vari impianti sportivi. Ci stiamo, inoltre, impegnando, anche con investimenti importanti come quello per la nuova cittadella scolastica, perché Campodarsego continui a crescere mantenendo queste sue peculiarità. Infine da sindaco mi sento di dire, fuor di retorica, che amministrare Campodarsego è, di sicuro, una bella responsabilità, ma prima ancora un grandissimo orgoglio”.

Progetto Famiglia per neo e futuri genitori

Fino al 25 marzo sono in programma quattro incontri, in collaborazione con le Scuole dell’infanzia del territorio, gratuiti tenuti da specialisti nel settore, per aiutare neo mamme e neo papà o future mamme e futuri papà nello straordinario viaggio di crescita di un figlio. Gli incontri si terranno presso la Scuola dell’Infanzia Don Bortolo Oregna di Campodarsego (Via Giovanni XXIII, 4). Nel primo incontro si è parlato di “il diario della mamma” con Alice Carraro, educatrice prena-

tale e perinatale. L’11 marzo dalle 10 alle 13 2 Conosciamo il babywearing-filosofia e fisiologia” con Giulia Kralle, istruttrice del portare i piccoli. Terzo appuntamento il 18 marzo con Sara Garzaro, psicologa clinica dello sviluppo, che parlerà di “le emozioni dei genitori”. Quarto e ultimo appuntamento il 25 marzo, dalle 10 alle 12: Sara Belluco e Camilla Iovinella, consulenti volontarie de La Leche League Italia Odv, parleranno de “L’arte dell’allattamento materno”.

6 www.lapiazzaweb.it Campodarsego
Nonostante il calo delle nascite, Campodarsego continua ad essere attrattiva
Nicoletta Masetto

Occupazione. Dalla nascita dell’azienda, nel 1910, i lavoratori non mai avevano incrociato le braccia

Antonio Carraro, il primo sciopero proclamato dai metalmeccanici

Primo sciopero per i metalmeccanici dell’azienda Antonio Carraro di Campodarsego. In 113 anni di storia dell’azienda non era mai accaduto che le tute blu dell’impresa, fondata nel 1910 da Giovanni Carraro, leader mondiale nella produzione di trattori, scioperassero in massa.

È accaduto nei giorni scorsi nella sede dell’azienda in via Caltana: i lavoratori (che nella sede di Campodarsego sono 536) prima hanno protestato fuori dai cancelli, presidiando l’ingresso della Carraro e poi si sono spostati nella piazza centrale, tra chiesa e municipio, per il volantinaggio nell’altrettanto storico mercato settimanale del lunedì.

Da mesi i lavoratori, sostenuti da Fiom Cgil e Fim Cisl, chiedono l’apertura di una trattativa per il ripristino del contratto integrativo, annullato unilateralmente dall’azienda nel 2017. “La disdetta dell’integrativo ha determinato una perdita di retribuzione per gli assunti dopo il 2017 creando una disparità inaccettabile fra chi lavora gomito a gomito ogni giorno, con le stesse mansioni e lo stesso impegno- denunciano i rappresentanti sindacali -. L’azienda, dopo diversi

scioperi interni, si è seduta al tavolo e ha proposto di trasformare in welfare parte della retribuzione dei lavoratori assunti prima del 2017, per poi ridistribuire questo risparmio contributivo ai nuovi assunti. L’Azienda non è disposta a tirar fuori un euro per nessun lavoratore e ha lanciato questa provocazione inaccettabile per la quale il premio di risultato se lo debbano pagare lavoratrici e lavoratori di tasca propria”.

Fiom Cgil e Fim Cisl sottolineano poi, tra gli altri punti, l’aumento del costo della mensa. Da un giorno all’altro, affermano, un pasto è passato da 0,26 euro a 2,60 euro, pari a oltre 500 euro all’anno in più di spesa per ogni lavoratore e lavoratrice. “ È da quasi un anno che l’azienda si dichiara disponibile a

trattare, ma la loro proposta mira esclusivamente a togliere soldi in busta paga ai lavoratori sia con la loro proposta caratteristica di “welfare” e sia con l’aumento del costo della mensa - affermano Anna Zanoni della Fiom Cgil e Luca Gazzabin della Fim Cisl -.Negli ultimi sei anni la Antonio Carraro ha raggiunto un utile di 18,2 milioni di euro, gli operai realizzano 22 trattori al giorno e si raggiungono 33.340 euro di valore aggiunto che viene prodotto all’anno da ognuno dei dipendenti (al netto del loro costo) per un totale di 14.536.240 euro di puro guadagno per l’azienda. Questo è solo il primo passo di una protesta che continuerà e si allargherà con il sostegno di tutti i lavoratori metalmeccanici della provincia perché la situazione creata all’interno dell’azienda è insostenibile e non ha motivi per non essere risolta”.

Per quanto riguarda la richiesta di maggior retribuzione in busta paga e la rinuncia ai benefit aziendali, l’azienda si è dichiarata disponibile al dialogo ricordando che “per la Antonio Carraro il capitale umano è il fattore primario della nostra produzione”. (n.m.)

Servizio civile in Comune

Grazie ad un accordo con l’Università di Padova, è possibile svolgere il Servizio Civile presso il Comune di Campodarsego, in Biblioteca e all’ufficio Servizi Sociali. I primi inserimenti sono previsti già dal mese di marzo. Si tratta di un’importante opportunità di formazione e lavoro per i giovani – spiegano gli amministratori comunali -.

Un anno a servizio della comunità, ma anche un anno per apprendere nuove cose, a contatto con personale preparato, crescere professionalmente, conoscere settori importanti del mondo del lavoro, confrontarsi con gli altri, mettersi alla prova, fare nuove amicizie”.

Per rispondere a domande, dubbi e modalità L’Ufficio Public Engagement dell’Università degli Studi di Padova organizza due incontri informativi sul Servizio Civile che si sono svolti on line.

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Campodarsego

Polizia locale. Altri 7 apparecchi rileveranno le infrazioni semaforiche agli incroci

Troppi incidenti: tuteliamo l’utenza fragile

Sono entrati in funzione nei giorni scorsi sul territorio della Federazione dei dieci Comuni del Camposampierese per sanzionare chi non rispetterà l’obbligo di arresto con il semaforo rosso, 7 nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche che vanno ad aggiungersi a due già esistenti. Troppi incidenti stradali anche con conseguenze gravi per gli utenti caratterizzano le strade del Camposampierese. Proprio per questo sono entrati in funzione nei giorni scorsi sul territorio della Federazione per sanzionare chi non rispetterà l’obbligo di arresto con il semaforo rosso, 7 nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche che vanno ad aggiungersi a due già esistenti. Si trovano a Borgoricco in via Desman all’incrocio con via Roma in direzione Massanzago.

A Borgoricco in via Desman all’intersezione con via Roma in direzione San Michele delle Badesse.

A Loreggia in via Loreggiola all’incrocio con via Pila e via Monte Grappa in direzione Castelfranco Veneto. A Massanzago in via Roma all’incrocio con via Cornara in direzione Massanzago. Tre a San Giorgio delle Pertiche: in via Trieste incrocio con via Roma in direzione San Giorgio delle Pertiche. In via Piovego all’incrocio con via Roma in direzione Villa del Conte. E in via Anconetta allo svincolo con via Brenta in direzione San Giorgio delle Pertiche.

A questi si aggiungono quelli già

esistenti da tempo a Camposampiero all’intersezione tra via Trento e via Cosma in direzione Padova, a Villanova di Camposampiero lungo via Caltana all’incrocio con via Roma in direzione Campodarsego. Tutti i semafori dotati delle nuove apparecchiature, trovandosi in centro abitato e quindi con limite di velocità di 50 Km/h, hanno una durata del giallo di 4 secondi. Il sistema si attiva solo quando il semaforo proietta la luce rossa, per cui non si corre alcun rischio se è accesa la luce gialla.

«Gli impianti installati - ha detto il comandante della Polizia locale Antonio Paolocci - aumenteranno la sicurezza stradale, limitando il numero degli incidenti e svolgendo una efficace azione preventiva in particolare nei confronti dell’utenza fragile». Da evidenziare, infine, come il dato delle violazio-

ni rilevate dalle apparecchiature durante il periodo di test, mostra come, a seguito dell’attivazione degli impianti di rilevazione del semaforo rosso, gli automobilisti abbiano posto maggiore attenzione nell’approssimarsi alle intersezioni controllate, con i conseguenti benefici per la sicurezza stradale rimarcati dai dati sugli incidenti.

Capitolo autovelox. Sui 10 comuni della Federazione del Camposampierese se ne trovano 4 sulla Sr 308. Nello specifico uno a Reschigliano, uno a Bronzola di Campodarsego, uno a Camposampiero e a Loreggia. Sulla Sp 46 Piovego ci sono due autovelox nel comune di Villa del Conte. A questi si aggiungono undici autovelox fissi presidiati, uno per ogni comune della Federazione. A Villa del Conte nella frazione di Abbazia Pisani, a Campodarsego in via Cinganame, a Santa Giustina in Colle nella frazione di Fratte, a San Giorgio delle Pertiche nella frazione di Arsego, a Camposampiero lungo la Sp 39, a Loreggia lungo la Sr 307, a Piombino Dese all’altezza di via Ronchi destra, a Massanzago in via Roma, a Borgoricco nella frazione di San Michele alle Badesse, a Villanova di Camposampiero in via Ampezzon e infine a Curtarolo lungo la Sp 46 Brentana. Il presidente della Federazione, Antonella Argenti: «Questi dispositivi non hanno l’obiettivo di scucire soldi dalle tasche degli utenti della strada, ma evitare di piangere ulteriori morti».

L’export vola: premiata la Maschio Gaspardo

Nel corso della seconda edizione dell’Osservatorio

Export di Confindustria Veneto Est con Sace e Fondazione Nord Est sono stati conferiti importanti riconoscimenti ad aziende venete che continuano a crescere. Nel corso dell’evento è stato assegnato il Premio Exporter of the Year 2022 riservato ad aziende partecipanti alla ricerca che si sono distinte per il maggior incremento della quota di fatturato estero nell’esercizio 2021 rispetto alla quota nell’esercizio 2019.

Per la classe grandi aziende ha vinto Maschio Gaspardo Spa di Campodarsego. Maschio Gaspardo Spa è azienda leader nella produzione di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, la semina, la fertilizzazione, il trattamento colture, la manutenzione del verde e la fienagione. Fondata nel 1964, impiega circa 2.000

dipendenti con 8 stabilimenti produttivi, 5 in Italia e 3 all’estero (Romania, Cina, India) e 13 filiali commerciali (Italia, Francia, Germania, Spagna, Polonia, Romania, Russia, Turchia, Cina, Croazia, Ucraina, India, Nord America). La rete distributiva conta circa 2.900 partner, in 114 Paesi. I ricavi totali nel 2021 si sono attestati sui 388 milioni di euro con una quota generata dall’export pari al 83%. Nel corso della giornata è stato ricordato che “la pandemia prima e l’invasione russa dell’Ucraina poi hanno accelerato le dinamiche di cambiamento delle catene globali del valore e la regionalizzazione delle reti internazionali di fornitura. Negli ultimi due anni, più di un’impresa manifatturiera su tre del Veneto Est ha cambiato almeno un fornitore strategico”, considerazione che premia ancor di più le scelte dell’azienda di Campodarsego.

Tutti i semafori dotati delle nuove apparecchiature hanno una durata del giallo di 4 secondi. Il sistema si attiva solo quando il semaforo proietta la luce rossa, per cui non si corre alcun rischio se è accesa la luce gialla

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San Giorgio delle Pertiche

Inaugurato a Cavino il nuovo centro culturale “Oriana Fallaci”

Cavino, una delle frazioni del comune di San Giorgio delle Pertiche, ha finalmente il suo centro civico. Dopo circa un anno di lavori, lo stabile è stato inaugurato nei primi giorni di gennaio dal sindaco Daniele Canella alla presenza del vicepresidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo, della presidente della Federazione dei comuni del Camposampierese

Antonella Argenti, del consigliere regionale Luciano Sandonà e del Senatore Antonio de Poli.

Se l’apertura del centro era ormai imminente e certa, la vera sorpresa è stata la persona alla quale è stato dedicato: la giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, scomparsa da oltre 1 5 anni. «Una donna con la schiena dritta, una donna con la testa sempre alta - ha motivato la scelta il primo cittadino Canella - una donna da ammirare e da cui prendere esempio».

L’opera - che sorge dove un tempo c’era l’ex capannone adibito a sala polivalente pubblica - è costata 400 mila euro, in parte derivanti da finanziamenti extra comunali.

I punti di forza stanno nella struttura antisismica dell’edificio e nell’efficienza energetica ottenuta grazie ad una nuova copertura, all’isolamento dei muri e ad un impianto termico di ultima generazione.

L’utilizzo dell’edificio è rivolto prevalentemente ad attività culturali per giovani e non, iniziative delle associazioni del territorioche dispongono di due stanze al primo piano - eventi e manifestazioni. L’esterno si caratterizza poi per una bella piazza in porfido. Al momento sono due le associazioni che hanno già concordato la loro presenza “fissa” nel centro culturale. Si tratta della banda musicale Giuseppe Verdi e dell’associazione Amici per la bici. Ma la fervente attività volontaristica del comune richiede altri spazi, motivo per cui l’amministrazione ha chiesto ed ottenuto un nuovo contributo per il 2023: la Regione ha infatti destinato a San Giorgio altri 1 00 mila euro per l’acquisto di un immobile che ospiterà la sede operativa e logistica della Protezione civile locale. Una notizia che premia non solo il lavoro dell’amministrazione ma anche quella dei volontari che da anni si adoperano nelle situazioni di emergenza a beneficio dei cittadini.

È iniziata a dicembre la progettazione del sottopasso di via Roma e della nuova viabilità di collegamento con la Strada del Santo, che prevedrà anche un’arteria di collegamento con il cavalcavia di via Anconetta al fine di garantire la revisione completa della viabilità e lo spostamento del traffico pesante dai centri abitati. L’ufficialità è giunta dopo la firma del progetto da parte di Rete ferroviaria italiana. A darne l’annuncio è il sindaco Daniele Canella che sottolinea come il progetto sia molto importante per «la comunità di San Giorgio delle Pertiche e per tutti gli automobilisti dell’Alta Padovana. Sarà un percorso lungo e sicuramente non mancheranno gli ostacoli e gli imprevisti, ma voglio affidare a una famosa citazione di Lao Tzu, filosofo cinese, i miei auspici e le mie speranze: “Anche il viaggio più lungo inizia con un primo passo!”» conclude il primo cittadino. Ma come verrà realizzata l’opera? Da quanto si apprende il sottopassaggio avrà un’altezza tale da consentire il passaggio dei mezzi di emergenza e di quelli del trasporto pubblico. L’innesto della nuova arteria avverrà direttamente sulla circonvallazione del centro commerciale Le Centurie, garantendo una maggiore sicurezza e scorrevolezza della viabilità. (a.b.)

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Lavori pubblici. La struttura ospiterà eventi culturali e associazioni del territorio
Al via la progettazione del nuovo sottopasso di via Roma Sopra, il taglio del nastro all’inaugurazione; a fianco, il prima e il dopo della struttura

Cultura.

Telepace trasmette il film storico del regista Mauro Vittorio Quattrina

In memoria di Lucia e dei 7 figli sterminati in Francia nel 1944

L a Giornata della Memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio, ha toccato particolarmente la comunità di San Giorgio delle Pertiche. Quest’anno è stata infatti ricordata la storia di una famiglia sangiorgese emigrata in Francia negli anni ’20 del secolo scorso, quella di Giuseppe Antonio Miozzo (nato a San Giorgio delle Pertiche e moro a Camposampiero nel 1954) e Lucia Zoccarato, originaria di Campodarsego. Lucia e Giuseppe sono una coppia in cerca di fortuna all’esterno. Approdano Oltralpe nei pressi di Oradour Sur Glane, dove c’è una sorta di colonia veneta composta da muratori e falegnami. Negli anni a seguire arrivano ben 9 figli ma la Seconda guerra mondiale è alle porte e Giuseppe è richiamato alle armi, allontanandosi quindi dalla sua famiglia. In seguito si rifiuterà di aderire alla RSI, venendo fatto prigioniero in

Germania e, paradossalmente, sarà proprio questa circostanza a salvargli la vita.

Il 6 giugno 1944 gli Alleati sbarcano in Normandia, ma già da alcune settimane si sono intensificati gli attacchi della Resistenza francese contro gli occupanti nazisti. Ufficialmente per rappresa-

La famiglia trovò la morte nel massacro di Oradour Sur Glane, uno dei più efferati della Seconda guerra mondiale

glia, la 2^ divisione corazzata SS Das Reich il 10 giugno accerchia il villaggio di Oradour-sur-Glane, massacrando tutti gli abitanti e dando fuoco alle case e agli altri edifici. Al termine della giornata da girone dantesco perdono la vita 642 persone tra cui Lucia e 7

dei 9 figli della coppia padovana. La brutalità inusitata e la mancata “pubblicità” data dai nazisti al crimine commesso (come erano soliti fare per “monito”) hanno fatto pensare, nel corso degli anni, alle più diverse motivazioni tra cui la ricerca di qualcosa di prezioso che i cittadini del villaggio

francese avrebbero custodito con il massimo riserbo. Addirittura, sostiene qualcuno, il Sacro Graal La realtà è che un crimine di quelle proporzioni non poteva avere nessuna giustificazione possibile, se non la malvagità umana. Oggi Oradour è una città fantasma, lasciata tale e quale ad allo-

Oltre 200 mila euro dal Ministero per svincolare il municipio dal gas

Le bollette sempre più care e le incertezze in ambito geopolitico stanno spingendo cittadini, imprese ed enti pubblici a cercare soluzioni per ridurre i costi ed i consumi. È il caso di San Giorgio delle Pertiche che il 4 gennaio è stato raggiunto da una buona notizia: il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sostenibilità Energetica) contribuirà all’efficientamento energetico e termico della sede municipale con la considerevole somma di 213.158,40 euro.

Come spiega il sindaco Daniele Canella, «l’intervento prevederà la sostituzione dell’attuale impianto di riscaldamento e raffrescamento, con

una modernissima pompa di calore totalmente elettrica che ci permetterà di non usare più il gas, ma solamente l’energia elettrica, abbattendo sensibilmente i costi delle utenze. Inoltre nel bilancio 2023 abbiamo già previsto 90.000 euro (che si aggiungeranno ai 213.000 euro) con i quali finanzieremo la realizzazione di un impianto fotovoltaico che permetterà la produzione “in casa” dell’energia necessaria al funzionamento del nuovo impianto termico e anche la copertura degli altri consumi» continua il primo cittadino.

Il bilancio previsionale era fortemente pessimistico per l’anno in corso,

con il rischio di dover tagliare servizi o aumentare le tariffe se le spese per l’energia non fossero diminuite. Oggi, complici la riduzione del prezzo del gas (annunciata) e le nuove misure di efficientamento energetico, si può guardare con maggiore fiducia al futuro. «Un grazie speciale ai collaboratori del settore tecnico che hanno alacremente lavorato, in particolare nei giorni tra Natale e Capodanno, per presentare l’istanza nei stretti tempi previsti dal bando. Ora “testa bassa e pedalare” per mettere in cantiere il prima possibile anche questa opera» conclude Canella. (a.b.)

ra. Sulle strade deserte campeggiano alcune spettrali carcasse di auto che allora vennero date alle fiamme, così come le case i cui tetti crollarono. Nella desolazione delle vie si respira ancora il terrore di uno sterminio di cui ancora oggi si fatica a capacitarsi. Per questo, gli ultimi anni sono stati densi di iniziative volte a tramandare la memoria, come il film documentario del 2014 “Il Fuoco sopra gli Angeli” di Mauro Vittorio Quattrina, andato in onda nei giorni scorsi su Telepace.

Al termine della Giornata della Memoria, l’amministrazione di San Giorgio ha ricordato una frase di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».

12 www.lapiazzaweb.it San Giorgio delle Pertiche

Programmazione. Il vice sindaco Raffaella Cagnin illustra il bilancio

Investimenti pubblici e servizi senza aumentare le tasse

Gli aumenti del caro bollette, per illuminazione pubblica, edifici comunali e scuole (energia elettrica) e gestione calore (gas metano) degli stessi immobili, si sono abbattuti nel 2022 anche sull’amministrazione comunale di Santa Giustina in Colle oltre che sulle famiglie.

A tirare le somme del bilancio 2022, mentre ci si avvia al previsionale 2023, è Raffaella Cagnin, vice sindaco ed assessore al Bilancio. “L’ aumento delle bollette – spiega Cagnin – è stato di un +126% nel 2022 rispetto al 2021, passando di circa 117.000 del 2021 ai circa 264.000 euro stanziati nel 2022 sulla base delle proiezioni effettuate dagli uffici. Una crescita a cui si è fatto fronte con il contributo statale ammontante, con le variazioni di bilancio di novembre, a complessivi euro 84.014, mentre per la differenza con risorse proprie comunali”.

L’aumento del costo delle materie prime e il conseguente aggiornamento dei prezziari ha così imposto “l’incremento della spesa delle opere pubbliche per far fronte ai rincari intervenuti – prosegue il vice sindaco - obbligando l’amministrazione comunale ad intervenire con risorse proprie per dar

corso alle opere previste per oltre 300 mila euro, finanziati in maggior parte con avanzo di amministrazione”.

Nonostante ciò, nel corso del 2022 sono stati stanziati circa 1.500.000 euro per il finanziamento di varie opere pubbliche tra cui: secondo stralcio funzionale relativo ai lavori di efficientamento scuola media J.F. Kennedy, 567.900 euro di cui 527.900 euro con contributo statale; efficientamento scuola elementare di Fratte, interamente con contributo statale, 70 mila euro; incremento dell’area verde del parco inclusivo “Amici di Andrea, 99.800 euro di cui 74.000 euro con contributo Cariparo; realizzazione del percorso ciclabile di collegamento tra i due preesistenti percorsi in via Don Bosco, 70 mila di cui euro 40.000 con contributo regionale; incremento spesa per la ristrutturazione parziale del cimitero capoluogo per 60.000 euro che si aggiungono ai 329.341 euro già previsti, di cui 90.000 euro circa con contributi dei privati; 142.074,69 come incremento spesa per realizzazione della pista ciclopedonale sul Tergola, in aggiunta ai 158.000 euro già previsti, quota a carico comune; 85.000 euro: rifa-

cimento asfaltature stradali; 25.000 euro: manutenzione straordinaria parchi giochi, interamente con contributo statale; 98.000 euro: eliminazione delle barriere architettoniche di cimitero di Fratte; 180.000 mila euro: opere di completamento del progetto di messa in sicurezza della viabilità sulla SP22; 43.500 euro: nuovo impianto semaforico intersezione stradale tra Via Tergola, Via Ponte del Mulino e Via Maggion; 40.000 euro: messa in sicurezza incrocio tra le via Fratte-Ghiacciaia-Don Fabris. Nel bilancio 2022, conclude Cagnin, sono stati finanziati circa 500 mila euro per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni comunali. “Sono stati mantenuti inoltre i servizi comunali in atto: ricordiamo i contributi alle scuole primarie, secondarie di primo grado e alle materne, i servizi extra scolastici (prescuola, doposcuola, attraversamento nonni vigili, trasporto scolastico), gli interventi di assistenza alle famiglie in difficoltà, gli eventi culturali, sportivi, pari opportunità, giovanili, oltre a tutte le risorse necessarie al funzionamento della macchina amministrativa”. (n.m.)

La prima nata è Giulia, figlia del vice sindaco

Giulia è la prima bambina giustinense nata nel 2023. Venuta al mondo il 5 gennaio all’ospedale di Camposampiero, alla nascita pesava 3,475 kg ed era lunga 51 cm. Una notizia che ha si è subito diffusa perchè i genitori, che hanno già una figlia, Beatrice di 6 anni, sono assai conosciuti: la mamma, Raffaella Cagnin, è il vice sindaco del Comune e dottore commercialista, mentre il papà Gabriele è carabiniere. In municipio è stata festa grande tanto che il sindaco Moreno Giacomazzi ha postato sulla sua pagina Facebook le vivissime congratulazioni: «Salutiamo con grande entusiasmo e affetto la bellissima Giulia - ha scritto il sindacouna bambina che fino al giorno prima di nascere era in Comune assieme alla mamma a snocciolare i numeri del bilancio municipale. «La gioia di diventare ancora mamma è stata indescrivibile – ha detto Raffaella Cagnin ringraziando tutto lo staff medico, infermieri e personale ospedaliero dei reparti di Ginecologia ed Ostetricia e del nido del nosocomio di Camposampiero per la professionalità, disponibilità e per le cure prestate con tanto amore –. Auguro alla mia secondogenita il meglio che possa riservarle questo meraviglioso viaggio che è la vita”. (n.m.)

13 www.lapiazzaweb.it Santa Giustina in Colle
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Opere pubbliche. L’assessore Giulio Zuanon illustra gli interventi nel capoluogo e nella frazione

Santa Giustina riqualifica e valorizza i cimiteri comunali

“La memoria dei vissuti, che i cimiteri custodiscono, può aiutarci a dare un senso e un valore più profondo al nostro agire quotidiano” afferma l’assessore ai Lavori pubblici

Aesserne convinta è l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore con delega a lavori pubblici e cimiteri oltre a mercati, politiche comunitarie e politiche energetiche, che prima di illustrare progetti e interventi ci tiene a una premessa di fondo: “I cimiteri sono contenitori della cultura e della memoria storica; sono un archivio suggestivo di arte, di mentalità, di tradizioni, di contemplazione, attraverso le esistenze individuali – afferma Zuanon. Hanno un’importante funzione sociale e culturale collettiva e necessitano quindi di essere valorizzati, recuperati e conservati per facilitare a percorrere i sentieri della memoria che custodiscono”.

Per quanto riguarda il cimitero di Santa Giustina in Colle le opere riguardano la facciata principale sud e il rifacimento dei loculi adiacenti. Proprio per consen-

tire i lavori di ristrutturazione di una delle aree più antiche, è stato svolto un enorme lavoro di ricerca degli eredi dei defunti, presenti nei 135 loculi interessati dall’intervento edilizio. “Da questo lavoro - prosegue l’assessore Zuanon - sono emerse importanti storie di immigrazione ed emigrazione che hanno coinvolto le famiglie del nostro Comune. Un interessante spaccato della società del nostro recente passato. Per i defunti presenti in 17 di questi loculi però non siamo riusciti a risalire ad alcun erede e chissà quale vissuto portano con sé, quali storie di famiglie o quali eredi forse lontani hanno dietro ai loro nomi”.

L’opera prevede la messa in sicurezza della facciata d’ingresso, mediante la realizzazione di un nuovo muro solenne, semplice e austero, sormontato da una pensilina orizzontale di copertura e

Gli interventi nel camposanto di Fratte

Anche nel cimitero di Fratte hanno preso avvio i lavori di riqualificazione. Il progetto dell’amministrazione comunale prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche ovvero di tutti gli ostacoli fisici che possano rappresentare fonte di disagio per la mobilità. Nel dettaglio, illustra l’assessore Zuanon, saranno realizzate rampe di accesso ai porticati e la completa pavimentazione dei percorsi precedentemente in ghiaino con masselli autobloccanti, contestualmente verrà realizzato il sistema di smaltimento delle acque meteoriche nelle aree sprovviste e il poten-

ziamento delle condotte esistenti, nonché predisposte tubazioni di sotto-pavimentazione per futuri collegamenti elettrici, per ciascun campo d’inumazionespiega l’assessore - l’intervento è finalizzato a rendere il cimitero completamente fruibile anche a

setti verticali finalizzati a creare un grande portale nella vista esterna e riquadrare i nuovi blocchi di loculi nel lato interno. Le pareti esterne del nuovo muro di cinta saranno impreziosite da un rivestimento in lastre di marmo d’Istria di colore chiaro, mentre le restanti superfici saranno realizzate in cemento faccia vista, creando un accostamento di materiali proposto in numerose opere autorevoli, come ad esempio la Tomba Brion dell’architetto Carlo Scarpa o il cimitero dell’isola di San Michele a Venezia dell’architetto Chipperfield. L’importo complessivo dell’opera è di 389.341 euro di cui 90.000 euro da contributi privati e 29.341 euro ottenuti dal Ministero per le spese di progettazione.

persone con difficoltà motorie, grazie alla creazione di 6 aree di accesso ai porticati prive di gradini, per il superamento dei dislivelli esistenti, con 1 6 rampe di raccordo e la completa pavimentazione dei percorsi, per consentire l’accessibilità in sicurezza anche a persone su sedia a ruote o diversamente abili. L’importo delle opere è di euro 98.000, la loro esecuzione causerà inevitabilmente qualche disagio agli utenti e temporanee chiusure del cimitero, delle quali sarà data puntuale comunicazione, in funzione del cronoprogramma lavori. (n.m.)

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Nicoletta Masetto L’assessore Giulio Zuanon
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Lavori pubblici. Anche altre vie di capoluogo e frazione sono dotate di un sistema led a basso consumo e alta efficienza

Nuova illuminazione in via Roma e nella stazione ferroviaria

Il Comune, grazie ai nuovi LED e ad un moderno impianto fotovoltaico, garantirà maggiore sicurezza e sostenibilità ambientale ed economica

Con il nuovo anno il comune di Villa del Conte si appresta a risolvere alcuni dei problemi più urgenti legati alla sicurezza e all’efficienza energetica.

La prima buona notizia è che la stazione ferroviaria comitense da gennaio è completamente illuminata, restituendo a passanti e pendolari una percezione di ordine e maggiore sicurezza. Lo annuncia fieramente il sindaco

Antonella Argenti in un un post su Facebook, mantenendo la promessa fatta alla fine della scorsa estate quando si era verificato un increscioso episodio di vandalismo. Il fatto avvenne in pieno giorno: l’area circostante la ferrovia fu assalita da ignoti vandali che avevano rotto i vetri delle porte della sala d’aspetto e spruzzato vernice sugli schermi informativi degli orari dei treni, rendendoli inservibili. Le indagini si indirizzarono verso un gruppo di giovanissimi che avevano lasciato una decina di bottiglie di superalcolici nel luogo del misfatto. Sebbene l’area sia di pertinenza delle Ferrovie dello Stato, l’atto colpì molto la comunità che condannò fermamente l’accaduto, chiedendo che fossero prese al più presto delle contromisure per impedire che lo scempio si ripetesse. Allora il sindaco promise nuove luci e telecamere per mettere in sicurezza la zona, pur ritenendo che la sola illuminazione non potesse fare la differenza in casi come questi. Oggi il nuovo impianto è realtà, non senza qualche polemica mossa da chi ha lamentato uno scarso tempismo da parte dell’amministrazione.

L’opera va ad aggiungersi ad un altro intervento riguardante sempre l’illuminazione pubblica. Negli stessi giorni è stata infatti completata la sostituzione dei punti luce di via Roma ed altre vie di capoluogo e frazione che adesso sono dotate di un sistema a LED, a basso consumo e ad alta

efficienza. Complessivamente il “relamping”, così viene chiamato l’intervento, è costato 70.000 euro a cui andranno a sommarsi altri 30.000 euro per la progettazione e l’installazione di un impianto fotovoltaico. Il progetto è stato finanziato con delibera di Giunta nel 2022 e, una volta realizzato, garantirà efficienza energetica, risparmio e sostenibilità ambientale per gli uffici comunali ed altri edifici pubblici limitrofi.

PNRR: assegnati 155 mila euro per la transizione digitale

Il 2023 è iniziato da appena un mese ma a Villa del Conte sta già regalando importanti traguardi. Nei primi giorni dell’anno

l’amministrazione ha comunicato che il Dipartimento per la trasformazione digitale ha assegnato al comune altri 155.234 euro per la digitalizzazione, fondi provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Nel dettaglio, il piccolo tesoretto proviene dalla Misura 1.4.1. denominata “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” e destinata quindi ai servizi al cittadino. L’impiego sarà pertanto rivolto a favorire l’accesso ai documenti, al sito e alla trasformazione degli archivi da cartacei a digitali. Ogni anno si producono migliaia di documenti su carta che, oltre a rappresentare un problema di sostenibilità ambientale, richiedono un grosso lavoro sia per archiviarli, sia per renderli consultabili a distanza di tempo. Grazie alla digitalizzazione, invece, tutto il procedimento dovrebbe risultare più efficiente, a beneficio soprattutto dei cittadini. Le risorse assegnate ad inizio anno si aggiungono ai circa 150.000 euro già ottenuti con altri tre bandi PNRR rivolti alla trasformazione digitale. «Prosegue così l’opera di trasformazione operata dal comune per garantire ai cittadini servizi sempre più all’avanguardia e al passo con i tempi» ha commentato l’amministrazione. (a.b.)

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Conte
Villa del

Territorio. Il sindaco Argenti, alla guida della Federazione dei Comuni, illustra le priorità di mandato

Tra le prime azioni della neo presidente la sicurezza sulle strade

Cambio alla guida della Federazione dei comuni del Camposampierese. Dal 1° gennaio la nuova presidente è Antonella Argenti, sindaco di Villa del Conte, che ha raccontato la propria vision del territorio in una lunga intervista pubblicata sul sito dell’Unione dei dieci Comuni dell’Alta padovana.

«Sono consapevole del vigore e della potenzialità della nostra Federazione che quest’anno compie ben ventidue anni. Un ente di secondo livello nato nel 2001 grazie alla lungimiranza degli amministratori di quattro Comuni di allora, tra cui Villa del Conte di cui sono sindaco». Argenti ricorda gli importanti numeri dell’ente: il territorio si estende per quasi 200 kmq sui quali vivono all’incirca 90.000 cittadini oltre ad altri enti ed aziende. «I nostri obiettivi non devono mai prescindere dai bisogni di cittadini e realtà economiche, ogni scelta ed azione intraprese devono essere coerenti con le loro necessità.

Questa è la mia vision e la Federazione dei Comuni del Camposampierese, nata come esigenza di condivisione di percorsi amministrativi, nel tempo è cresciuta enormemente anche grazie a questa sensibilità verso le vere esigenze. Oggi è una struttura solida e sicura, con un capitale umano eccellente ed elevate professionalità. Uno strumento importante» continua Argenti «per amministratori molto determinati e che amano i propri territori, convinti che insieme si possono affrontare importanti sfide e cogliere ogni spazio di sviluppo» prosegue la neo presidente. Argenti non ha perso tempo in cerimonie di insediatura e, d’intesa con la polizia della Federazione, ha dato il via libera all’attivazione di sette nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche sul territorio dei dieci comuni dell’unione.«L’installazione e l’implementazione dei cosiddetti T-Red ha principalmente una funzione di deterrenza, oltre che di prevenzione degli incidenti e di controllo degli incroci più pericolosi del territorio, e non certamente quello di fare cassa» - puntualizza la prima cittadina di Villa del Conte - «andremo a sanzionare chi non rispetta le regole del codice della strada. È un richiamo alla responsabilità.

Nei due mesi di sperimentazione dei nuovi impianti semaforici lo si è già visto in quanto gli automobilisti pongono maggiore attenzione nell’approssimarsi alle intersezioni controllate». I nuovi impianti sono stati installati a San Giorgio delle Pertiche (3), a Borgoricco, San Michele delle Badesse, Loreggiola e Massanzago.

Sociale: due progetti per il sostegno ai giovani

Con delibera di giunta del 17 gennaio il Comune di Villa del Conte ha determinato il contributo economico che assegnerà ai progetti “Giovani Protagonisti” 410,64 euro che andranno a sommersi a quelli stanziati da tutti i comuni facenti parte dell’ambito sociale

VEN_15 che hanno aderito al progetto per un importo complessivo di quasi 19.000 euro. L’importo è stato trasferito alla Federazione dei Comuni del Camposampierese come quota di cofinanziamento dei piani di intervento. I contributi degli enti locali non sono tuttavia il solo strumento per attuare il progetto, che punta sui comuni proprio per realizzare la sua mission. La delibera 1550 spiega infatti che «la leva strategica su cui si intende fare forza è la partecipazione, intesa sia come leva e strumento di emancipazione/transizione per i giovani e sia anche in termini di cooperazione territoriale. In tale prospettiva il territorio svolge un ruolo particolarmente strategico e intenso, sia per la rilevazione del fabbisogno, in primis, e sia per l’adozione di una metodologia di progettazione locale partecipata, anche con il coinvolgimento diretto dei giovani, nelle sue varie e possibili forme». Il progetto nasce in periodo pandemico, con tutti i disagi ad essa connessi, ma andrà ora re-interpretato nella nuova fase postpandemica. L’obiettivo sarà quindi quello di «accompagnare i giovani ad essere protagonisti della propria vita, a tendere verso la scoperta, l’innovazione e la creazione, a cogliere le giuste opportunità per mobilitare il meglio di sé, per la propria espressione e crescita, con il sostegno di forti reti territoriali atte a promuoverli, attivarli e ad indirizzarli». (a.b.)

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Villa del Conte

Programmazione. Lo strumento è stato presentato alla cittadinanza in un’assemblea pubblica

L’amministrazione è pronta ad approvare il bilancio di previsione

“L’aumento dei costi energetici impone una gestione molto oculata. La situazione dovrebbe migliorare sensibilmente nel 2024. Nel 2025 sarà finalmente estinto il mutuo acceso vent’anni fa per finanziare gli infelici lavori eseguiti in Piazza Mercato” affermano sindaco e giunta

L’Amministrazione Comunale è pronta ad approvare il Bilancio Previsionale 2023.

“Parliamo di uno strumento importantissimo oltre che previsto per legge – spiega l’assessore al Bilancio, il vicesindaco Filippo Ancilotto – mediante il quale l’amministrazione comunale programma le proprie progettualità e i propri interventi, in relazione alle entrate che prevede di realizzare”.

La norma prevede che deve essere approvato dal Consiglio Comunale entro il 31 dicembre dell’anno precedente, salvo proroghe di legge. A seguito del fatto che la Legge finanziaria è stata approvata il 29 dicembre e, in relazione ai fenomeni inflattivi, che hanno generato un aumento generalizzato dei prezzi, per l’esercizio finanziario 2023, la scadenza è stata posticipata alla data del 28 aprile 2023.

“Tuttavia il nostro bilancio verso la fine di febbraio, al massimo ai primi di marzo saremo pronti a portarlo all’esame del Consiglio Comunale – afferma l’Assessore Ancilotto –. Dai dati in nostro possesso e dagli attuali

scenari finanziari il 2023 sarà un anno che dovrà necessariamente prevedere un costante monitoraggio dei flussi d’entrata e una particolare attenzione alle voci di spesa. L’aumento dei costi energetici, in riferimento alle utenze luce e gas, imponeono una gestione molto oculata. La situazione dovrebbe migliorare sensibilmente nel 2024. Nel 2025 sarà finalmente estinto il mutuo acceso ormai vent’anni fa per finanziare gli infelici lavori eseguiti su Piazza Mercato”.

Nonostante tutto e anche se il 2023 sarà caratterizzato da12 mesi particolari che richiederanno un monitoraggio constante al budget, fra le poste in entrate e in uscita, la giunta Bottaro non rinuncia agli investimenti come scuola, cultura viabilità.

“La nostra priorità parte dagli investimenti dell’infanzia – assicura il Sindaco Cristian Bottaro –con risorse nettamente inferiori rispetto al passato, siamo stati comunque in grado di aumentare i finanziamenti previsti per le scuole. I servizi educativi sono per questa amministrazione un chiodo fisso. Ogni anno preve-

diamo diversi investimenti che spaziano dall’edilizia scolastica, attività didattiche, trasporto scolastico e doposcuola”.

Particolarmente significativa è l’attenzione riservata alla diversa abilità, ai disturbi dell’apprendimento e alla povertà educativa. Una chiara attenzione viene, poi, posta ai giovani, con progetti finalizzati alla cittadinanza attiva. Per quanto concerne le donne la parola nostra parola è prevenzione al tumore al seno e al contrasto ad ogni forma di violenza. Inoltre, grazie alla straordinaria disponibilità della Dott.ssa Cinzia Caltabiano, sono già calendarizzati gli appuntamenti a supporto delle neomamme. La terza età viene interpretata come una stagione della vita da valorizzare e tutelare. E ‘stato confermato il finanziamento previsto per la totale copertura dei trasporti eseguiti dall’Associazione Club Tre e previsti per portare gli anziani in ospedale.

“Stiamo lavorando, inoltre – ha aggiunto l’assessore al Sociale, Elena Pagetta – per dotare l’associazione di un nuovo mezzo”.

Nel documento previsionale ampio spazio alla cultura

Anche la cultura diventa per la giunta Bottaro un altro chiodo fisso. L’assessore Sarah Gaiani anticipa che ci saranno in ambito culturale e con l’arrivo della bella stagione, una serie di iniziative per la cittadinanza davvero di pregio.

E sul fronte dei lavori pubblici? Anche qui non mancano gli interventi. “Tra qualche giorno inizieranno i lavori per la realizzazione del secondo e terzo lotto della pista ciclopedonale di via Piovega Nord: ci fermeremo fino all’intersezione con via Verdi – afferma il vicesindaco Ancilotto – e quest’anno dovremmo prevedere anche la progettazio-

ne dell’ultimo lotto che vede il collegamento della mobilità debole (pedoni e ciclisti) al centro urbano. Bisognerà riprendere in mano il progetto di interconnessione viaria tra via Marco Polo e via Vivaldi, sospeso per l’esorbitante aumento dei prezzi. Tuttavia la priorità resta sempre la realizzazione della pista ciclopedonale nel tratto di via Caltana”.

Un altro tema chiave, rimanendo nell’ambito delle opere pubbliche, saranno le entrate derivanti dai titoli edilizi che rappresentano la fonte di finanziamento principale. “Proprio quest’anno approveremo la variante allo strumento urbanistico – ha concluso Elena Pagetta, assessore con delega all’urbanistica – da ottobre, dopo la pubblicazione degli avvisi pubblici abbiamo raccolto diverse richieste di concittadini che vogliono restare a Villanova di Camposampiero. Lavoreremo per consentire ai nostri concittadini di mettere su casa qui, nel nostro territorio”. (e.s.)

23 www.lapiazzaweb.it Villanova di Camposampiero
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Sicurezza. Nuova rete di videosorveglianza per rendere più sicure le strade

Telecamera a Murelle e lettura targhe tra le vie Cavin Caselle e Zeminianella

L’amministrazione comunale di Villanova di Camposampiero, la Polizia Locale e la giunta dei sindaci della Federazione dei Comuni del Camposampierese, sono al lavoro e studio, ancora una volta sul fronte della sicurezza urbana.

“Soltanto qualche anno fa, come sindaci della Federazione dei Comuni del Camposampierese – spiega il primo cittadino, Cristian Bottaro – abbiamo dovuto dismettere l’impianto originario della videosorveglianza per rifarne uno ex novo. I sistemi tecnologici originari, con cui era stato architettato, erano diventati ormai obsoleti, inefficienti ed anche inefficaci. Per queste ragioni nel 2018 la nostra amministrazione comunale aveva scelto riarchitettare la nuova rete di videosorveglianza partendo dalla costruzione di una più moderna infrastruttura”.

Una volta fornita un’adeguata copertura con la rete, l’ammini-

strazione ha iniziato a installare i dispositivi di sicurezza, concentrandosi su due distinte tipologie: le telecamere tradizionali (dette “di contesto”) e quelle a “lettura targhe”. Quest’ultime, oltre a comunicare in tempo reale, con appositi alert, il transito di mezzi rubati, privi di assicurazione e sprovvisti di revisione, sono in

Il consigliere Conte: “Sicuri sulle strade, ma anche in parchi e parchi gioco”

grado di censire la circolazione dei veicoli, in entrata e in uscita.

Tutte le frazioni sono state coperte dal servizio e ogni scelta è stata preventivamente concertata con la Polizia Locale e con la stazione Carabinieri di Pionca di Vigonza.

“È evidente che stiamo parlando di un lavoro appena iniziato – chiarisce il consigliere delegato

alla sicurezza, Michele Conte –, ma dobbiamo ricordare che parliamo di apparecchi molti costosi e, pertanto, se vengono finanziati esclusivamente con le risorse comunali non si può che procedere un po’ alla volta”. Essendo la sicurezza una funzione trasferita alla Federazione dei Comuni del Camposampierese, la giunta dei

Giuseppe Bassi, reduce di Russia: “104 anni e non sentirli!”

Il sindaco Cristian Bottaro, accompagnato dell’assessore Elena Pagetta e dall’assessore Sarah Gaiani, hanno recentemente fatto visita allo straordinario concittadino: Bepi classe 1919, per portargli gli auguri di tutta la comunità, e dell’amministrazione comunale per i suoi 104 anni. In splendida forma, lucido, arzillo e sempre con la battuta pronta, Bepi, il geometra, sta scrivendo una parte della storia di Villanova di Camposampiero.

Il geometra Bassi, ha vissuto gli orrori della guerra del secondo conflitto mondiale. Poco più che ventenne, figlio unico, si arruolò volontario, non certo perché

desideroso di mettere la sua vita a rischio o per causare facili preoccupazioni ai suoi genitori, bensì per senso del dovere.

“Sarebbe stato veramente vergognoso restare a casa, mentre i miei coetanei rischiavano la pelle andando in guerra” ripete spesso Bepi. E proprio in occasione del suo ventitreesimo compleanno, il 3 febbraio 1942, partì per una delle campagne militari più disastrose nella storia del nostro esercito: la campagna di Russia. In occasione della vigilia di Natale, fu catturato, reso prigioniero dall’esercito russo e internato in un campo di concentramento. La sua storia è raccolta nel libro “Dal

sindaci ha deciso di finanziare alcuni interventi concreti in tutto il territorio del camposampierese. Per ciò che concerne Villanova, su indicazione dell’amministrazione, è stata disposta l’installazione di una telecamera di contesto (tradizionale) nel centro della frazione di Murelle per monitorare il sito. In aggiunta a que-

Fronte del Don ai Lager sovietici”, Bertato Ars et Religio Editore. Nel 2019, l’anno del centenario, presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il film “Bassil’ora” prodotto e diretto da “Emera Film”, nel quale interpreta sé stesso. L’opera ha vinto numerosi premi cinematografici. Il 4 novembre 2023, nella Sala della Guardia, è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica.

“Risulta ogni volta piacevole trascorrere il proprio tempo con Bepi – afferma l’assessore alla Cultura, Sarah Gaiani –: i suoi ricordi forniscono sempre ottimi spunti di riflessione e di crescita”. (e.s.)

sto è stata data disposizione di collocare un altro dispositivo di “lettura targhe” in corrispondenza dell’intersezione tra via Cavin Caselle e via Zeminianella”. Il concetto di sicurezza è legato, per gli amministratori, alla necessità di telecamere di video sorveglianza non solo sulle strade, ma anche nei parchi e parchi gioco, perché chiunque si soffermi, anche per un solo istante, si sentirà al sicuro. Il tema sicurezza, anticipato Conte, è pertanto in continua evoluzione.

“Ma attenzione – conclude Bottaro –: la videosorveglianza è uno strumento utilissimo e necessario, che in molte occasioni si è rivelato complementare. Se poi ci aggiungiamo le segnalazioni fatte dai cittadini al 112 o alla centrale operativa della Polizia Locale, queste possono semplificare e velocizzare le ricerche e, quindi, dare più garanzie di successo”.

24 www.lapiazzaweb.it Villanova di Camposampiero
Da sinistra il consigliere delegato Conte, il Comandante Paolocci e il sindaco Bottaro

Territorio. Anima organizzativa dell’evento è l’associazione ViadelCampo

La rassegna teatrale di San Giorgio delle Pertiche fa il pieno con “Maschere”

Maschere. È questo il nome scelto per la rassegna teatrale di San Giorgio delle Pertiche iniziata a dicembre e che proseguirà fino a marzo. Dopo il grande successo ottenuto nella stagione teatrale 2021/2022, la nuova edizione propone 4 spettacoli dedicati ad altrettanti personaggi cardine della cultura italiana: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Perlasca, Dario Fo e Luigi Meneghello.

Anima organizzativa dell’evento è l’Associazione ViadelCampo, presieduta da Renato Lorenzin, che collabora con l’assessorato alla cultura e con Arteven. «Maschera è la traduzione in italiano della parola latina “persona”. Abbiamo voluto questo titolo per la nostra rassegna di quest’anno perché ognuno dei nostri incontri è un grandissimo personaggio» spiega Lorenzin. «Nel teatro antico gli attori vestivano delle maschere particolari che erano esse stesse la descrizione del ruolo e del carattere del personaggio interpretato. A volte, nella nostra, vita anche noi siamo costretti ad indossare una maschera per celare i nostri veri sentimenti: speriamo di riuscire sempre più a toglierci dal volto questa maschera per diventare tutti più persone e più veri», conclude Lorenzi. Da qui l’importanza di conoscere,

ma prima di tutto conoscersi, come scrisse il noto filosofo Socrate: «Conosci te stesso, affinché tu possa usare la maschera che meglio credi in famiglia, nella società o nel lavoro, ma quando resti solo, resti con te stesso, con il tuo volto, quello non no lo puoi cambiare. Quello è».

L’associazione ViadelCampo organizza la rassegna teatrale dal 1999 con 4 o 6 appuntamenti annuali che si tengono sempre in inverno. L’obiettivo è quello di portare in scena rappresentazioni di alta qualità, con attori e registi professionali. Ne è un esempio l’edizione di quest’anno che conta artisti del calibro di Vasco Mirandola, Ascanio Celestini, Mario Pirovano e Alessandro Albertin. Grazie all’eccellenza raggiunta nel tempo, l’associazione ha consolidato i 100/120 abbonati fissi ma è arrivata a numeri

Dall’antica Grecia a Pirandello, il tema è ricorrente nel teatro e raccoglie sempre un vasto pubblico. L’appuntamento dedicato a Perlasca ha conquistato ben 250 persone. Ultimo appuntamento il 3 marzo

addirittura doppi in termini di pubblico: il penultimo spettacolo su Perlasca ha conquistato ben 250 persone in sala.

L’ultimo appuntamento per quest’anno è fissato per venerdì 3 marzo, sempre al Cinema Teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche. Andrà in scena “Mistero Buffo” di Mario Pirovano, un classico ideato da Dario Fo e Franca Rame. «Le giullarate affrontano tematiche sempre attuali: il potere, l’ingiustizia, la fame, la ricerca di una vita degna di essere vissuta gioiosamente. Un monologo senza scene, senza musica, senza costumi sollecita l’immaginazione e la partecipazione degli spettatori al punto da rendere quasi visibile sula scena una molteplicità di personaggi, oggetti e luoghi».

Mattia, giramondo alla scoperta di Paesi e culture

Girare il mondo, tuffandosi completamente negli usi e nei costumi di altri popoli, specie se molto differenti dai nostri, rappresenta un’occasione di crescita culturale e personale.

“Proprio per questi motivi – riferisce l’assessore alla cultura di Villanova, Sarah Gaiani – la nostra amministrazione si è prodigata costantemente a proporre a tutta la cittadinanza serate pubbliche finalizzate a dare l’opportunità a chi per esigenze di vita è impossibilitato a viaggiare, di conoscere le esperienze vissute da altri nostri concittadini nei luoghi più remoti della terra”.

Nei giorni scorsi, al centro culturale Giovanni Paolo II, Mattia Calzavara, classe 1995, ha illustrato le foto scattate nel suo lungo viaggio che l’ha portato fino in India, passando per Turchia, Giordania, Egitto, Iraq, Iran, Ar-

menia e Georgia. Ha esposto le sue emozioni e gli aneddoti più significativi. In ben 366 giorni, Mattia ha percorso 27 mila chilometri via terra. “Non ho soggiornato in villaggi turistici, hotel o strutture di questo tipo, desideravo immergermi nelle culture delle popolazioni autoctone ed è stato molto emozionante – ha illustrato Mattia –. Mi è sempre stata offerta un’estrema ospitalità e se devo dirla tutta è stato

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davvero sorprendente il senso di sicurezza che ho provato nel camminare di notte nelle città irachene. Come in Italia, però, non si mangia da nessuna parte: tuttavia, posso dire che ho mangiato i kebab più buoni del mondo in Turchia e il miglior hummus con falefel in Giordania. In più è stato davvero meraviglioso vedere i tanti siti storici come i vari complessi di templi e le piramidi in Egitto, la meravigliosa Petra in Giordania, le vecchie città romane e gli antichi villaggi abbandonati in Turchia, Babilonia in Iraq, Persepoli in Iran, l’Himalaya”. Pronto per il prossimo viaggio? “Sì, a giorni partirò per l’Australia”.

Venerdì 31 marzo alle 20.45, al centro Giovanni Paolo II, Nico Ruffato illustrerà le foto scattate nelle isole Faroe e racconterà la sua esperienza. (e.s.)

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Cultura
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Tempo di riforme istituzionali: sarà una vera rivoluzione?

Si apre un periodo cruciale per l’autonomia, il presidenzialismo, il terzo mandato e la “riscossa” delle Province

Èvero. In alcuni casi se ne parla da decenni, dividendosi tra favorevoli e contrari, tra speranzosi e scettici. Fatto sta che non se ne è fatto nulla.

Di cosa stiamo parlando? Delle grandi riforme istituzionali che dovrebbero cambiare definitivamente il volto al nostro Paese.

AUTONOMIA, NOVITÀ E PROSPETTIVE

Quella certamente più sentita, almeno nel nostro territorio, è certamente la riforma in senso federale del nostro Paese.

Negli anni passati, Veneto e Lombardia celebrarono anche un refe-

Il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista

rendum, la cosiddetta autonomia è stata la madre di tutte le battaglie. Il presidente Zaia chiese, a gran voce, un impianto autonomista articolato su 23 materie prevedendo, inoltre, di trattenere i 9 decimi del residuo fiscale.

In buona sostanza gli autonomisti Veneti chiedevano di poter tenere il 90% dei soldi delle tasse dei veneti garantendo di gestire, senza nulla chiedere allo Stato Centrale, 23 materie, scuola compresa.

A questa visione totalmente autonomista se ne contrapposero almeno altre due: quella dei contrari che considerano questa riforma uno “smembramento dell’Unità Nazionale” e quella dei possibilisti

che, però, non parlano di residuo fiscale e che considerano più “realistico” concentrarsi su nove materie e non 23.

Rispetto a questo dibattito, dunque, quale è oggi la novità?

La novità è che il Ministro Roberto Calderoli ha portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri una cornice autonomista. Certo, c’è ancora molto da fare a partire dai cosiddetti Lep (i livelli essenziali di prestazione: quegli indicatori che dovrebbero dimostrare come in qualsiasi regione, anche in presenza di una riforma autonomista, i servizi ai cittadini siano gli stessi), ma almeno è stato messo un primo punto.

PRESIDENZIALISMO

E COSTITUZIONE

La seconda grande riforma della quale si parla molto è tornata alla ribalta all’indomani della vittoria elettorale di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Parliamo, ovviamente, del presidenzialismo.

Ma cos’è? Per capirci: oggi l’Italia è una Repubblica Parlamentare dove al centro di tutto ci sono, appunto, la Camera dei Deputati e il Senato che hanno il compito, tra le altre cose, di votare la fiducia al Presidente del Consiglio incaricato e di eleggere il Presidente della Repubblica.

Con una modifica della Costituzione si vorrebbe, almeno questo è l’intendimento di alcune forze politiche di Governo, introdurre il presidenzialismo. In buona sostanza si sposterebbe si sposterebbe, in modo sostanziale, il

focus dalle Camere alla figura del Presidente sia esso Presidente del Consiglio o della Repubblica che, in quel caso, sarebbe eletto direttamente dai cittadini.

In buona sostanza il potere esecutivo è nelle mani del Presidente che, eletto dai cittadini, diventa sia il capo del Governo sia il capo dello Stato ma non ha la possibilità di sciogliere le Camere che, elette in modo indipendente, hanno il potere legislativo e di controllo, ma non possono sfiduciare il Presidente.

Secondo i suoi sostenitori, il Presidenzialismo dovrebbe garantire maggiore stabilità politica e la possibilità di assumere decisioni in modo più agile.

Secondo i detrattori, viceversa, servirebbe una migliore legge elettorale per garantire stabilità e lavoro, non una riforma istituzionale che rischia, inoltre, di avere un Presidente che muove in una direzione e un parlamento in un’altra creando un cortocircuito paralizzante.

In questo caso, a differenza di quanto sta accadendo con l’Autonomia per la quale almeno c’è una prima e parziale cornice che servirà per aprire un dibattito, non c’è ancora nulla. Anzi è già in corso un derby tra le forze politiche della maggioranza di Governo per quale delle due riforme debba viaggiare più speditamente e per comprendere se vi siano elementi di contraddizione tra loro.

SINDACI, SPUNTA

IL TERZO MANDATO

L’altro grande dibattito in corso è

legato al terzo mandato per i Sindaci e i Presidenti di Regione. Anche in Veneto sarebbero molte le città interessate: da Venezia, dove il Sindaco Brugnaro finirà il proprio secondo mandato nel 2025 e, ad oggi, non potrebbe ricandidarsi a Padova dove Sergio Giordani ha appena avviato il proprio secondo. Ma la grande incognita riguarderebbe la Regione Veneto. Il Presidente Zaia finirà il proprio terzo mandato nella primavera 2025, ma la “regola” che ha introdotto il limite dei due mandati è entrata in vigore dopo i suoi primi cinque anni in laguna: se passasse questa modifica, quindi, Zaia potrebbe ricandidarsi per il suo terzo mandato, visto che il primo (che sommati fa 4) non verrebbe conteggiato. Anche in questo caso il dibattito è in corso tra i favorevoli che sostengono come gli anni della pandemia abbiano allungato i processi amministrativi e quindi per completare il lavoro servirebbe “un’aggiunta” e i contrari che ritengono “malsano” per la democrazia la mancanza di ogni tipo di alternanza. Staremo a vedere.

PROVINCE,

RITORNO AL PASSATO

In realtà di riforme ce ne sarebbe anche una quarta, quella legata alle Province.

La cosiddetta “Riforma Delrio” ha declassificato le Province a enti di secondo livello, ovvero soggetti eletti soltanto dagli amministratori comunali del territorio e non più dai cittadini e con competenze molto più ridotte rispetto al passato: una sorta di grande “conferenza dei sindaci” concentrata principalmente su viabilità e edilizia scolastica.

Anche in questo caso è in corso un dibattito, questa volta non per fare qualcosa di nuovo, ma per “tornare al passato” ovvero a delle Province elette dai cittadini e con competenze maggiormente “solide”.

Se ne parla, se ne parlerà ancora, ma anche questo elemento potrebbe contribuire ad un cambiamento importante degli assetti istituzionali del nostro Paese.

Di cose che bollono in pentola ce ne sono molte. Bisognerà capire come si combineranno gli ingredienti, quale sarà il primo ad essere pronto e se, alla fine, il piatto che ne uscirà sarà appetitoso, ma soprattutto nutriente.

Noi proveremo a raccontare, da qui in avanti, tutti i passaggi che si susseguiranno, raccogliendo opinioni e pareri dei protagonisti di quella che potrebbe essere una vera rivoluzione o, semplicemente, un nuovo buco nell’acqua.

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Politica
Il dibattito. Si accende il confronto politico, e non solo, sui possibili scenari

#Regione

Via libera dal Governo. Il ministro: ad inizio 2024 saranno esaminate le proposte presentate dalle Regioni

Autonomia: “Adesso si fa sul serio”

Calderoli: “Tra un anno sarà legge”

Inizia la lunga marcia, a tappe forzate, per l’autonomia. Il primo passo con il via libera in Consiglio dei Ministri alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata messo a punto dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli. Ora la palla passa al Parlamento che entro un anno, non di più, dovrebbe approvare la legge mentre nello stesso periodo la Cabina di regia lavorerà ai Lep, i “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, vale a dire i servizi che lo Stato deve fornire in modo uniforme in tutto il Paese per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini.

“Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni”, ha osservato Calderoli, sottolineando che “spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta sag-

gezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento”. Materiale da maneggiare con cura, ha aggiunto il ministro, richiamando tutti alle proprie responsabilità sulle 23 materie che possono essere devolute alle regioni: “Possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che mo-

dificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”. La riforma, ha concluso Calderoli, “è necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono regioni che

fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. A Venezia la notizia ovviamente è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la portata storica del disegno di legge. Zaia non ha dubbi in proposito: “Diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo Governo che con molta coerenza e rispetto per gli elettori ha mantenuto gli impegni, avviando il percorso dell’autonomia”. A chi non si dice convinto e sottolinea i punti deboli del disegno di legge Zaia ribatte: “Non è il momento di polemiche, dimostreremo con i fatti che autonomia

Le reazioni. Il centrosinistra sottolinea i punti deboli della riforma, soddisfazione nel centrodestra

non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. L’autonomia sarà una grande opportunità anche per il Sud del Paese; non sarà una nemica ma un’opportunità di crescita insieme e l’occasione di valutare fino in fondo gli amministratori. Nord e Sud sono legati a doppio filo come gemelli siamesi”. Il governatore difende a spada tratta il disegno di legge e i provvedimenti che ne seguiranno: “Ben venga la definizione dei Lep, un elemento di civiltà in un Paese in cui su questo tema non si è mai voluto fare chiarezza fino ad oggi. Se esiste un paese a due velocità non è colpa dell’autonomia ma del centralismo tanto decantato da chi si ostina a contrapporlo al percorso dell’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione quindi è chi è contro l’autonomia a essere contro la Costituzione. Ci sono state più conferme sulla correttezza giuridica e istituzionale del percorso”.

F

ronte politico veneto spaccato sull’autonomia. Da una parte il centrodestra esulta, dall’altra il centrosinistra sottolinea le molte incertezze di un percorso ad ostacoli, lungo e insidioso. Chi brinda al disegno di legge è il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “La meta dell’autonomia si fa sempre più vicina. È inconfutabilmente un risultato targato Giorgia Meloni: i cittadini alle ultime elezioni hanno scelto la concretezza e la coerenza di Fratelli d’Italia, premiandoci con la loro fiducia. In Veneto un cittadino su tre ha creduto in noi e questo ci onora, e la loro fiducia va ripagata: lo facciamo oggi, con atti concreti e non con slogan, promesse o chiacchiere che hanno caratterizzato i passati

governi”.

Andrea Martella, senatore e segretario del Pd Veneto è netto: “L’autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe

contraddizioni che contiene.“Le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco - aggiunge il senatore dem -. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni,

saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto. La verità è che a questa destra non interessa il merito e neppure il confronto vero sull’autonomia, sulle materie realmente realizzabili, sui Lep e sulle risorse indispensabili per realizzare la riforma. D’altra parte l’unico obiettivo era quello di saldare una cambiale elettorale alla Lega di Salvini propinando la solita propaganda. Tentando così di spostare in avanti il momento in cui emergeranno le reali divisioni della maggioranza, destinate a far arenare il disegno di legge una volta giunto in Parlamento”.

Per Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, “l’autonomia proposta da Calderoli è un contentino tra alleati dato alla Lega ma

spaccherà il paese: l’unica cosa che rimarrà uguale per tutti i cittadini italiani sarà che saranno loro a fare le spese delle scelte ideologiche di questo governo. Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.

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Zaia: “Non è il traguardo ma l’inizio di una grande sfida. Questa non è la secessione dei ricchi
De Carlo: “Ripagata la fiducia dei cittadini”, Martella: “Solo un altro annuncio”
In foto Roberto Calderoli e Luca Zaia Luca De Carlo Andrea Martella

Sfide digitali. Integrati quaranta servizi on line della pubblica amministrazione

ViviVeneto, la “super app” della Regione

Si chiama ViviVeneto, è disponibile su Apple store e su Play store, ed è la nuova “super app” della Regione Veneto, come l’ha definita l’assessore all’agenda digitale e innovazione Francesco Calzavara.

Al suo interno sono state per ora convogliate 4 app e sono attualmente disponibili 40 servizi. Dalla sanità al turismo, dagli eventi culturali ai servizi amministrativi.

Un’App sicura, veloce e gratis che, autenticandosi una sola volta con Spid o carta elettronica digitale, permette di fruire dei principali servizi digitali della nostra regione. Ma è solo l’inizio perché l’app sarà continuamente implementata con nuovi servizi. Un servizio costato 150mila euro e 8 mesi di lavoro.

A tenere a battesimo la app (www.viviveneto.it) insieme all’assessore Calzavara, il presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha presentata così: “Abbiamo messo ordine al disordine. Questa app ViviVeneto è qualcosa di straordinario e sarà implementata all’ennesima potenza. Arriveremo a fissare tutte le visite mediche tramite attraverso questo strumento, non appena le agende cartacee saranno digitalizzate. E con ViviVeneto stiamo anticipando anche un fenomeno internazionale. Tra le dieci strategie tecnologiche emergenti del 2023 ci sono le ‘super App’, cioè le applicazioni mobili in grado di fornire molteplici servizi tra cui l’elaborazione di pagamenti, la ricezione di comunicazioni ed effettuare altre transazioni. Ancora una volta, anticipiamo i tempi con la nostra super app del Veneto”. “Si tratta di un contenitore che continuerà ad arricchirsi, in particolare con servizi della pubblica amministrazione ma non solo - ha aggiunto Calzavara -. Ad esempio nella sezione ‘Turismo’ ci sono le informazioni di Unioncamere veneto. Sempre in ambito turistico, abbiamo in progetto di prevedere una volta a settimana una mes-

saggistica ad hoc con le varie esperienze offerte dal nostro territorio”.

Un progetto in fieri, dunque, “un percorso che inizia e che testimonia l”obiettivo della digitalizzazione e della semplificazione digitale prevista nel programma 2020-25 del presidente Zaia – ha ricordato Calzavara –. Preciso che siamo i primi in Italia a

realizzare un progetto così. E ricordo che il Veneto non ha un’agenzia esterna per la digitalizzazione, ma fa tutto con risorse interne. Abbiamo centrato un importante risultato, ma non ci fermeremo qui. ViviVeneto è un’App che valorizza gli investimenti fatti in questi anni dalla regione in ambito digitale e li mette a sistema, creando benefici diretti per i cittadini e generando economie di scala. L’App è stata

realizzata coinvolgendo ed ascoltando i cittadini, sia nella fase di progettazione sia di test e crescerà nel tempo. Infatti, tra le 16 schede del Pnrr regionale una è dedicata al potenziamento delle infrastrutture digitali e servizi per ViviVeneto, la Casa del Cittadino Veneto”. Tra gli obiettivi futuri della app, anche una sezione “Lavoro” da mettere in piedi con Veneto Lavoro offrendo un match tra domanda e offerta.

Cosa si può fare con la nuova applicazione

Nell’area Salute è possibile cercare e controllare l’affluenza nei pronto soccorso del Veneto, gestire i propri documenti sanitari (certificati, esami, visite), scegliere e cambiare il proprio medico di base. Nell’area Amministrativa si può fare tutto ciò che prima richiedeva l’accesso tramite web ai portali regionali MyPA, BolloAuto, ViviPass, come ad esempio gestire in completa autonomia tutto quello che riguarda il bollo per cittadini e imprese (pagare, controllare, prendere appuntamento, gestire avvisi di accertamento).

Novità importante riguarda la gestione dei contrassegni e delle targhe per i disabili (Cude E Ztl), dal proprio smartphone anziché doversi recare in Comune. Nell’area Turismo è possibile cercare e informarsi su eventi, spettacoli, attività, beni e luoghi del Veneto, scoprire i sentieri pedonali, ciclabili, equestri e quelli dedicati agli sport invernali, ma anche cercare le strutture ricettive per programmare le proprie vacanze e trovare notizie sul territorio, sui prodotti locali e sul meteo. Tutto questo è disponibile anche in lingua inglese.

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Il presidente Zaia e l’assessore Calzavara presentano l’app Ecco il qr-code per accedere a ViviVeneto
Dalla sanità al pagamento del bollo auto, dalla cultura al turismo: tutto in un solo strumento facilmente accessibile. Calzavara e Zaia: “Passo importante sul fronte della semplificazione digitale, anticipiamo i tempi”

L’intervista. Il 26 febbraio la sfida delle primarie del Partito Democratico

Bonaccini: “La differenza tra me e Elly? Voglio un partito di governo, non di protesta”

Stefano Bonaccini ha vinto nel voto nei circoli del Pd con circa il 55% dei consensi. Per la leadership dei democratici manca solo un passaggio: le primarie del 26 febbraio nel quale affronterà Elly Shlein, che nel voto tra gli iscritti Pd si è fermata al 33%.

C’è stato un dibattito sulla sopravvivenza stessa del partito. C’è ancora dunque del Pd nel nostro Paese?

“Da quasi due mesi sto facendo un viaggio d’ascolto nel Paese, ovunque registriamo grande partecipazione e voglia di confrontarsi. Se le chiami, le persone arrivano. È una comunità che chiede di ripartire. Per farlo servono un nuovo gruppo dirigente, una nuova agenda e un partito popolare e più forte, che torni fra la gente e parli dei problemi reali: lavoro, scuola, sanità, ambiente. Si sono già espressi 128mila iscritti e ben oltre la metà mi ha accordato la propria fiducia. Sono convinto che dalle primarie del

26 febbraio, dove potranno partecipare tutti, non solo gli iscritti, uscirà un’ulteriore spinta”.

La vittoria delle regionali in Emilia del 2020 ha testimoniato, nonostante fosse un test nazionale e non soltanto amministrativo, che c’è un Pd che può vincere. Quale la ricetta?

“Non dimentichiamo che il Pd esprime sindache e sindaci quasi nel 70 per cento dei comuni italiani, abituati ogni giorno ad

ascoltare i cittadini e dare loro risposta: donne e uomini che hanno vinto le elezioni nei territori mentre, magari lo stesso giorno, venivano perse a livello nazionale. Con me c’è quindi una classe dirigente già rodata, per troppi anni tenuta in panchina: intendo ripartire da loro e dal coinvolgimento vero della base. La mia ricetta, come quella dei sindaci, è stare ogni giorno dove la gente studia, lavora, si cura o si diverte. Perché un partito popolare è così, in sintonia con le persone”. Circoli e militanti. Molti iscritti non si sentono completamente valorizzati. Come invertire la tendenza?

“Se resterà questa pessima legge elettorale, da segretario farò le primarie per scegliere i parlamentari: devono essere i citta-

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dini a scegliere i propri rappresentanti. Di sicuro non accadrà più ciò che ho visto alle politiche del 25 settembre, quando nessun dirigente nazionale si è candidato nel proprio collegio e i nomi sono stati paracadutati da Roma. Barmsta, adesso si cambia”. Cosa differenzia la sua proposta da quella degli altri candidati alla corsa alla segreteria? E quale il loro ruolo in caso di sua vittoria?

“C’è un confronto molto civile. Nessun partito fa più un congresso per decidere la propria identità e scegliere chi lo guida, dobbiamo essere orgogliosi di questo. Da noi scelgono iscritti ed elettori, mentre gli altri decidono in quattro a Roma nel chiuso di una stanza. La differenza principale? Io non voglio un partito di pro-

testa ma di governo, pragmatico e non ideologico. L’obiettivo è tornare a vincere. Se toccherà a me guidare il Pd, chiederò ai miei sfidanti di darmi una mano”. Quali prospettive politiche per il Veneto, storicamente una regione nella quale il centrosinistra fa più fatica nonostante le ottime esperienze nelle amministrazioni comunali?

“Conosco piuttosto bene il Veneto: non solo siamo contigui, ma condividiamo una rete sociale e un tessuto produttivo forti. Anche a questa Regione serve una politica industriale, una formazione continua che accompagni i lavoratori nella trasformazione, una rete di servizi che sostenga l’occupazione femminile, le famiglie, la natalità. Dobbiamo rimettere al centro i giovani”.

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“L’obiettivo è tornare a vincere, serve una forza politica pragmatica e non ideologica, ma anche popolare e in sintonia con le persone”
In foto Stefano Bonaccini

Sviluppo sostenibile. L’obiettivo è intercettare le eccedenze di cibo, favorendone la redistribuzione

Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare

Lo spreco alimentare è un elemento cruciale dello sviluppo sostenibile e uno dei temi fondamentali per la sfida della sicurezza alimentare. Proprio nell’ottica di promuovere stili di vita sostenibili e comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi, proteggere l’ambiente e garantire una sicurezza alimentare per tutti, l’Agenda ONU 2030, attraverso l’SDG 12, ha messo al centro il tema dello spreco del cibo con l’obiettivo di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. In questo quadro la GDO svolge un ruolo di primo piano per intercettare le eccedenze di cibo prima che diventino spreco, ridando loro una seconda possibilità, favorendo la redistribuzione di alimenti ancora buoni ma non più vendibili su altri canali, e innescando un circuito virtuoso per aiutare le persone più bisognose e in difficoltà. E questo è anche l’impegno

Tre domande a Last Minute Market

Da dove nasce l’idea di Last Minute Market (LLM) e come si è sviluppata la sua rete sul territorio?

Last Minute Market nasce fra la fine anni ‘90 e l’inizio anni 2000 come progetto di ricerca accademica applicata per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali. Nel tempo Last Minute Market ha ampliato e perfezionato i suoi ambiti di intervento, occupandosi di prevenzione delle perdite e degli sprechi a 360°, e promuovendo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile così come declinati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, permettendo di dare un contributo fattivo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU. Dal 2022, inoltre, LMM è membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari.

La GDO è un partner importante per la raccolta del cibo, come è nata la collaborazione con Aspiag Service?

A partire dal 201 3 Last Minute Market collabora con Aspiag Service per recuperare i prodotti rimasti invenduti ma ancora consumabili. La collaborazione ha consentito di costruire gradualmente un’iniziativa strutturata attraverso cui ogni punto vendita è messo in condizioni di donare la merce in eccedenza ancora perfettamente integra ed utilizzabile, alimentare o non alimentare, ad uno o più enti del proprio territorio che assistono persone in difficoltà. Grazie a quest’iniziativa, contestualmente all’apertura di ogni nuovo negozio Aspiag Service, vengono individuati gli enti beneficiari presenti su quel territorio e viene attivato il recupero delle eccedenze. Ad oggi, oltre 9.150 tonnellate di prodotti in eccedenza sono stati donati dall’inizio della collaborazione alle 200 organizzazioni non lucrative che aiutano persone in situazione di difficoltà.

Come funziona la rete che avete creato sul territorio Veneto, quali le realtà alle quali donate e come vengono scelte?

Last Minute Market non gestisce direttamente i prodotti, ma affianca l’azienda per la corretta gestione del recupero secondo la normativa vigente. Le strutture beneficiarie coinvolte in questo tipo di iniziativa sono principalmente Empori solidali, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Case-famiglia, Comunità Terapeutiche. Tutte le strutture coinvolte sono impegnate quotidianamente nell’attività di assistenza a persone fragili. L’obiettivo è quello di accreditare gli enti beneficiari prossimi alla sede di recupero e con le caratteristiche adatte per gestire in massima sicurezza tipologia e quantità di alimenti. Una volta attivate le relazioni territoriali, LMM supervisiona le attività di recupero, ne monitora l’andamento ed interviene in caso di necessità. Inoltre, al fine di prevenire l’insorgere di

che vede Aspiag Service in prima linea dal 2003 in tutte le regioni in cui l’azienda opera. Un impegno che ha permesso alla concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia di recuperare ingenti quantitativi di cibo invenduto da destinare alle persone bisognose. “É un’attività di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che si inserisce perfettamente nelle nostre azioni di responsabilità sociale di impresa”, spiega Giovanni Taliana, Direttore Regionale di Aspiag Service per il Veneto. Un’azione resa possibile grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che ha consentito ad Aspiag Service di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative dei territori in cui l’azienda è presente. Nel 2022 Aspiag Service ha così recuperato, nelle diverse regioni in cui opera, più di 1 400 tonnellate di alimenti, appartenenti a tutte le categorie merceologiche, consentendo la preparazione di oltre 3 milioni di pasti.

di Giovanni Taliana

É un risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche il Veneto attraverso il longevo e proficuo rapporto con Last Minute Market e a fianco del tessuto di volontariato sociale della nostra regione.

In Veneto nel 2022 sono state quasi 600 le tonnellate di cibo recuperate e donate a numerose associazioni sul territorio.

I prodotti raccolti e redistribuiti hanno consentito la preparazione di quasi 1,3 milioni di pasti, generando un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti.

In Veneto la quantità totale di merce recuperata ha infatti permesso di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a 556 tonnellate, equivalenti a quasi 1.235 cassonetti della spazzatura.

Inoltre, ha consentito di non sprecare oltre 2 tonnellate di CO2 emessa e quasi 1,2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.

criticità operative e di mantenere un confronto costruttivo con gli enti no profit partner, LMM e Aspiag Service organizzano periodicamente incontri di restituzione dei risultati, e corsi di formazione, destinati agli operatori degli enti beneficiari finalizzati in particolare a fornire tutti gli strumenti necessari per la gestione in massima sicurezza dei recuperi.

I dati legati al recupero dei prodotti in eccedenza ci hanno permesso sia di aiutare concretamente le persone più bisognose, sia di intervenire in termini di sostenibilità ambientale.

La lotta allo spreco alimentare è un impegno che continueremo a perseguire, in armonia con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che la nostra azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.

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IL PUNTO
Regione
Una sostenibilità che guarda all’ambiente e alle persone
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto In foto Matteo Guidi, AD e socio fondatore di Last Minute Market – Impresa sociale

Progetto “Polis”. Entro il 2026 saranno 7mila gli uffici trasformati, 500 quelli del Veneto

La rivoluzione digitale dei piccoli comuni

Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste

Sono 500 gli uffici postali dei piccoli comuni del Veneto che entro il 2026 verranno trasformati fisicamente e digitalmente in uno Sportello Unico di prossimità, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Di questi, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. Il progetto si chiama “Polis” ed è stato presentato a fine gennaio a Roma da Poste Italiane con un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio dei ministri Gorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, di quasi tutti i ministri del Governo, del Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, del Presidente di Anci Antonio Decaro e di 3.500 su 7mila sindaci alla guida di comuni con meno di 15mila abitanti. Costerà 1,2 miliardi di euro: 800 milioni di euro finanziati con risorse del piano complementare al Pnrr e 400 milioni a carico di Poste Italiane. La ristrutturazione degli uffici postali non sarà innovativa solo dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche: nei nuovi “Uffici Polis” saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancato da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile

e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del primo codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visura delle planimetrie catastali, esenzione del canone Rai, deleghe

per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente. Non è tutto, perché i nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti vedranno l’installazione di ATM

Nei centri con meno di 15mila abitanti i cittadini potranno richiedere attraverso un totem certificati e servizi della pubblica amministrazione.

Un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro 800 milioni sono finanziati con il Pnrr

Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Dalla trasformazione degli edifici direzionali di Poste e dei grandi uffici postali presenti in tutte le province, inoltre, saranno creati anche 250 “Spazi per l’Italia”, rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno.

“Il mondo è cambiato, ma la vocazione di Poste Italiane di tenere unito il Paese si conferma”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, che ha voluto sottolineare come la mancanza di servizi nei piccoli centri abbia portato a un impoverimento dell’Italia. Le comunità sotto i 15mila abitanti rappresentano il 90 per cento dei comuni,

coprendo una superficie dell’80 per cento del territorio nazionale. Un’area nella quale vivono 16 milioni di italiani.

“Oggi l’Italia ha il dovere di garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità e la stessa qualità del vita”, ha dichiarato la presidente di Poste, Maria Bianca Farina, che ha spiegato come il progetto “offra servizi essenziali con connessioni internet ad alta velocità alle zone periferiche, comunità piene di vita e di saperi che nel tempo hanno perso popolazione perché non efficientemente connesse”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha aggiunto che l’attuazione del progetto “contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese”. Per Giorgia Meloni si tratta di “un progetto imponente e capillare per avvicinare istituzioni e cittadini, un modello di innovazione e inclusione sociale che insegna all’Europa, che unisce l’Italia, che dice no ai servizi di serie A e di serie B, garantendo a tutti il diritto di accedere ai servizi in maniera semplice e veloce, guardando al futuro e facendo risparmiare tempo”.

Il ministro Nordio difende il lavoro dei giornalisti: “La stampa libera è fondamento della democrazia”

L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni. È del 3 febbraio 1963 la legge che istituì la professione, voluta dal veronese Guido Gonella, primo presidente dell’Ordine, oltre che segretario della Democrazia Cristina, ex ministro di Grazia e giustizia e della Pubblica istruzione. E proprio nel Veneto di Gonella si sono aperte le celebrazioni nazionali, con un convegno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia su “I valori del giornalismo, le sfide dell’informazione”, seguito il 3 febbraio a Roma da un evento aperto con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

che, partendo dall’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di informazione e del pensiero del cittadini, ha sottolineato come i giornalisti abbiano una responsabilità enorme. “Una

responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica – ha detto Mattarella – viene affidato il ruolo di

espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.

Alla celebrazione nella capitale hanno preso parte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il suo vice Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il costituzionalista Giovanni Maria Flick.

“La stampa libera è uno dei fondamenti della democrazia liberale e della cultura”, ha detto nel suo intervento il Guardasigilli, che ha sottolineato l’importanza di “coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni”. Precisando che “se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria, la colpa non è del giornalista, che non va né incriminato né censurato. La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza”. (s.s.)

31 www.lapiazzaweb.it Regione
Sergio Mattarella e Matteo Del Fante

Salute

Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme

Sicurezza stradale, la parola passa ai ragazzi. Saranno loro gli ideatori dei prossimi messaggi di prevenzione che la Regione Veneto utilizzerà per sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza sulle strade.

La sfida è partita, “Un’altra strada challenge”, e invita alla partecipazione attiva al progetto i ragazzi della secondaria di secondo grado del Veneto, attraverso un’attività che si svolgerà nelle scuole.

Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi

“Guidare ti fa sentire… libero! Niente più bus affollati la mattina, niente più genitori che ti aspettano fuori, niente più pioggia finito l’allenamento. Ma non è tutto rose e fiori. – recita lo spot di presentazione del progetto che in questi giorni rimbalza nel web da una pagina all’altra delle Ulss venete - Ci sono limiti e regole pensati per proteggerci perché, in fondo, essere liberi significa anche questo: rispettare la libertà degli altri. Scegliamo di essere responsabili. Contribuire a una strada più sicura è qualcosa che dobbiamo prima di tutto a noi stessi e puoi farlo anche tu. Partecipa a un’altra strada chellenge realizzando messaggi di prevenzione efficaci e creativi. Eh sì, anche i meme vanno bene. Con la tua classe potrai vincere un’opportunità di crescita per te e i tuoi compagni e fondi da investire nella tua scuola. Accetta la sfida”.

“Un’altra strada challenge” è, dunque, un concorso che mette alla prova gli studenti, sfidandoli a creare il messaggio di prevenzione più efficace e accattivante, e promuovendo in loro comportamenti consapevoli e prudenti.

Prosegue alla pag. seguente

FEBBRAIO 2023 on-line: /category/salute/

Salute

L’appello

Usa il cellulare con intelligenza

Tutela la salute e l’ambiente

La campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute rilanciata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana sul corretto utilizzo degli smartphone

Un’altra strada è un progetto che vuole creare awareness nelle scuole, invitando gli studenti a realizzare contenuti sul tema della sicurezza stradale, portandoli a riflettere su 3 concetti fondamentali: libertà, responsabilità e sicurezza.

Dopo un primo momento di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, gli studenti saranno chiamati a realizzare contenuti brevi ed efficaci, con l’obiettivo di diffondere i valori della prevenzione e della responsabilità con un tono di voce fresco e creativo, mirato a diffondere consapevolezza proprio fra i giovani.

Chi può partecipare al concorso di idee?

Tutte le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di Formazione professionale del territorio Veneto, presentando una o più proposte oh messaggi sul tema della sicurezza stradale.

Da quando e fino a quando può essere presentata la domanda?

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione del Bollettino ufficiale regionale (Bur) e nel portale Internet regionale (piattaforma telematica “bandi online” della Regione del Veneto: https//bandi.regione.veneto.it/), secondo le indicazioni e le procedure indicate nell’avviso contenuto nell’allegato della deliberazione.

Quante classi possono partecipare per singolo istituto?

Non esiste un limite, però l’adesione al bando è effettuata dall’Istituto, che pertanto dovrà coordinare le proposte presentate dalle proprie classi o gruppi di studenti. Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare ciascuno studente al tema della sicurezza stradale e di raccogliere il maggior numero di proposte al fine di individuare quella con la maggiore efficacia a livello comunicativo.

La domanda di partecipazione può essere presentata anche da un singolo alunno?

“Usa il cellulare con intelligenza. Tutela la salute e l’ambiente”. E’ il messaggio che si rinnova nella campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute e che l’Ulss 2 Marca trevigiana fa proprio veicolandone, nella sua pagina Facebook, i punti salienti attraverso una infografica sul tema.

“Gli smartphone - si legge - sono ormai parte integrante della nostra vita e sono in molti ad utilizzarli per più ore consecutive, per motivi legati alla propria professione o perché lontani dai propri affetti. Uno dei dubbi più comuni sull’uso massiccio dei telefoni cellulari è il possibile effetto nocivo dei campi elettromagnetici in radiofrequenza. Sul tema sono stati condotti numerosi studi”.

L’obiettivo è dunque informare e chiarire qualche dubbio per utilizzare correttamente gli smartphone, nell’ottica di un approccio basato sulla prevenzione.

Lo smartphone e onde elettromagnetiche. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul tema affermano che le emissioni di telefoni cellulari e cordless non sono pericolose per l’utilizzatore, le ricerche tuttavia sono ancora in corso: non sono ancora disponibili osservazioni fatte a più di 15 anni dall’inizio dell’uso, mentre sono ancora limitate le evidenze per le esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza.

“In quest’ottica – si legge nell’infografica - è prudente cer-

care di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i più piccoli, in attesa che studi specifici in corso forniscano evidenze utili.

Le chiamate sono il momento in cui si è più esposti, pertanto è consigliabile utilizzare l’auricolare o il vivavoce, preferendo quando possibile i messaggi. E’ inoltre preferibile utilizzare il telefono in condizioni di buona ricezione, così il segnale trasmesso sarà meno forte.

Se si è portatori di pacemaker è bene non tenere il cellulare vicino al cuore.

Non distrarsi col cellulare sulle strade. Niente chiamate, messaggi, foto, videogiochi, fumetti o libri mentre si è al volante o in strada. Mentre si guida o si cammina la strada non dev’essere mai persa di vista. E’ opportuno evitare di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari.

Il Codice della strada, peraltro, lo prevede: è vietato toccare il telefono mentre si guida, anche se fermi in fila nel traffico, al semaforo o al casello. Il cellulare, infatti, aumenta il rischio di incidenti: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione, si abbassa la soglia di attenzione e aumentano i tempi di reazione come quando si beve troppo. Dove smaltire il vecchio cellulare. E bene rivolgersi direttamente ai punti vendita. E’ un servizio che viene fornito gratuitamente e senza l’obbligo di acquisto.

No, la partecipazione al concorso di idee effettuata dall’Istituto scolastico, eventualmente anche in forma associata con altre scuole e potrà interessare più classi. Non è prevista la possibilità di presentare proposte direttamente da parte degli studenti.

Gli step del progetto sono tre: preparazione, creatività, partecipazione dei migliori progetti.

La preparazione.

Ogni insegnate che intende iscrivere il proprio istituto scolastico può registrarsi e scaricare il “Kit dello studente” e i documenti allegati da leggere con attenzione insieme agli studenti.

Creatività.

L’invito rivolto agli studenti è di creare il contenuto più interessante (sia esso un meme divertente oppure un video emozionante), virgola facendoli lavorare da soli o in gruppo.

La partecipazione

L’insegnate individuerà i prodotti migliori selezionando i lavori più efficaci dei suoi studenti, poi dovrà caricare il materiale tramite il profilo della scuola, senza dimenticare nessun documento al momento dell’upload.

Premi in palio. Al termine del concorso una giuria esaminerà i contenuti e decreterà le tre opere vincitrici che saranno premiate con una somma di denaro: 5.000 euro per la scuola prima classificata 3.000 euro per la seconda classificata e 2.000 euro per la scuola terza classificata.

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Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme

Prevenzione. La campagna di screening della Regione Veneto

Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare

A partire dai 25-30 anni e fino ai 64 anni di età l’invito rivolto alle donne è di aderire al percorso gratuito di controllo, diagnosi e cura della eventuale lesione pretumorale

Tumore del collo dell’utero, si può prevenire e curare, grazie ad una diagnosi precoce, che può davvero salvare la vita. E’ questo il mantra che è stato in più occasioni ribadito. Il messaggio rivolto alle donne è chiaro e si può sintetizzare in tre parole: informati, aderisci allo screening e fai il vaccino. La campagna della Regione del Veneto sulla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore del collo dell’utero parte proprio dal programma di screening oncologico della cervice uterina.

In generale, si spiega sulla pagina web della Regione, i Programmi di Screening hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione, sono rivolti a tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto.

Nello specifico quello della cervice uterina è un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione.

Ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione.

L’invito ad aderire è rivolto a tutte le donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni.

Il Programma di Screening della cervice uterina, propone tramite lettera d’invito, il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV e il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali.

Differenze tra test HPV e Pap test. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni.

Come si procede. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della Ulss di appartenenza. Una volta effettuato il test, se l’esito è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se la risposta è invece positiva, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia): Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.

Se il test HPV risulta positivo, viene effettuato, sullo stesso campione, il Pap test. Se anche il Pap test risulta positivo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia). Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.

Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno.

E’ bene precisare che un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.

La vaccinazione contro il papilloma virus. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi, a partire dagli 11 anni di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di sei mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.

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Risotto con crema di radicchio rosso e gorgonzola

Il risotto al radicchio è una ricetta che vede protagonista uno degli ortaggi simbolo della stagione. La sua sfumatura rosso rubino e un gusto lievemente amarognolo si abbina alla perfezione con la dolcezza del gorgonzola: si ottiene così un risotto cremoso, avvolgente senza l’aggiunta di burro.

Ingredienti per 4 persone:

- 300g circa di riso per risotto

- 1 vaso di crema di radicchio rosso bio DELSANTO

- 150g di formaggio gorgonzola

- 800ml circa di brodo vegetale

- Q.B. sale

- Q.B. olio evo

- Q.B. formaggio grattuggiato

PROCEDIMENTO

Preparate il brodo vegetale: il classico è carote-cipolla-sedano a dadini, sale e pepe, cotto in abbondante acqua per circa un’ora. A piacere potete usare quello in polvere bio disponibile in commercio. In una casseruola mettete un filo d’olio e tostate il riso per pochi minuti. Cominciate ad aggiungere un mestolo di brodo vegetale un po’ alla volta e mescolate, aggiungendone mano a mano che si assorbe, portandolo quasi a cottura. Aggiungente la crema di radicchio in vaso e finite la cottura del riso. A cottura ultimata spegnete il fuoco e aggiungente dei pezzettini di gorgonzola, del formaggio grattugiato e mescolate per bene. Lasciate riposare per un paio di minuti in modo che il tutto si amalgami bene. Distribuite nei piatti: a piacere potete aggiungere dei pezzetti di noce come guarnizione, accompagnato da formaggio grattugiato a parte.

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A tavola

ARIETE

Siete partiti in quarta e riuscite finalmente ad affrontare e risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso, in ambito domestico, familiare ma anche lavorativo

State attraversando una fase di passaggio che talvolta genera confusione e disorientamento, ma è un percorso necessario. Presto tutto sarà più semplice e chiaro

E’ un periodo di alti e bassi dal punto di vista emotivo. Non lasciatevi travolgere e date spazio alla razionalità che in questo periodo vi guiderà nelle vostre scelte

Il mese è iniziato nel migliore dei modi. Una rinnovata energia vi consente di ottenere approvazione e successo, a volte anche insperati. Approfittatene per puntare in alto nei vostri obiettivi

Se le cose non vanno proprio come avevate sperato affidatevi all’ottimismo e alla vostra innata gioia di vivere che vi consentiranno di superare con successo tutte le ostilità

All’impulsività che vi tenta talvolta opponete il vostro sano realismo che vi consente di affrontare con lucidità ogni prova. Ne trarrete beneficio in ogni situazione

E’ tempo di rialzarsi in piedi e tirare fuori tutta la grinta di cui siete capaci per lasciarvi alle spalle quella fase di incertezza che avete vissuto in modo passivo. Si volta pagina e si ricomincia

Il cuore avrà la meglio, accompagnato da una fervida immaginazione che vi consentirà di mettervi in gioco con più leggerezza nelle relazioni. Non fatevi distrarre troppo

La situazione è molto più semplice di quanto possa apparire se affrontate le cose con un po’ di spensieratezza e col sorriso. Gli amici sono una risorsa incredibile

Non vi smentite mai: la vostra forza è nella determinazione e, ancora una volta, sarà la vostra carta vincente. Nessuno potrà fermarvi, neanche la stanchezza. La vostra grinta avrà la meglio

E’ il momento giusto per lasciare da parte tutti i dubbi e i sensi di colpa. Guardate oltre e pensate solo a voi stessi. Gli altri se la caveranno da soli

Concentratevi su ciò che volete davvero cambiare e cominciate a pensarci concretamente. Un passo dopo l’altro arriverete a ottenere ciò che desiderate. Siate tenaci

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