Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale.
La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.
segue a pag. 3
VICENZA A NATALE ANCORA PIÙ BELLA, TURISTI E RESIDENTI AFFOLLANO LA CITTÀ
Grande successo del videomapping nel centro storico dopo le polemiche dei giorni precedenti l’accensione
Servizio alle pagg. 4, 6 e 7
Le interviste
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SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE
La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro
SCINTILLE SULL’AUTONOMIA
SI APRE UNA FASE DECISIVA
Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini. segue a pag. 3
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Natale
Foto di Lorenzo Ceretta
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Da un lato per le luminarie che addobbano le nostre vie e le nostre piazze, dall’altro perché a rendere Vicenza più luminosa saranno le tantissime iniziative
arà un Natale speciale per Vicenza: con un gioco di parole l’abbia“Un Natale da Capoperché torna la meravigliosa “Tre Capolavori”
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DAL 21 DICEMBRE
Natale in città un vero e proprio capolavoro. A tutti loro va il mio grazie!
APRE A VICENZA LA NUOVA 6.DICEMBRE.24 — 9.MARZO.25
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GAZZOLA una città meravigliosa tutto l’anno, ma nel tempo delle feste Vicenza
piazza Castello, piazza delle Erbe, piazza Biade, corte dei Bissari, piazzale De Gasperi, piazza San Lorenzo e piazza Matteotti così come torneranno i tradizionali mercatini di Natale con le casette di legno, la pista di pattinaggio a Campo Marzo e la grande festa di Capodanno in viale Roma.
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LEONARDO DA VINCI
Museo Civico
A voi, allevostrefamiglieea coloro chehanno nel cuorela nostra Città, il museicivicivicenza.it
DI PALAZZO CHIERICATI
Cultura, arte, luce, immagini, racconti, mostre, tradizione, innovazione, divertimento sono solo alcune delle parole chiave che hanno guidato una grande squadra di persone per fare di questo
LTre capolavori a Vicenza
o scorso anno furono “Caravaggio, Van Dyck, Sassolino”: tre capolavori, un successo inaspettato. Forte di questo risultato il Comune ha deciso di replicare il format e il 6 dicembre scorso è stata inaugurata in Basilica Palladiana la Mostra “Tre Capolavori a Vicenza. Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano, Gianandrea Gazzola”, con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo e la curatela di Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum. La rassegna rimarrà aperta fino al 9 marzo 2025 e nelle intenzioni dell’Amministrazione vuole essere un omaggio ai vicentini di città e provincia, che avranno la possibilità di ammirare gratuitamente i capolavori che – come ha spiegato nel corso dell’anteprima il curatore - “dialogheranno” tra loro sul concetto di natura, declinato in un elemento essenziale e prezioso, alla base della vita umana: l’acqua (lo scorso anno fu il tempo). In mostra sono infatti i disegni di Leonardo da Vinci (1452-1519), la pala con L’alluvione del Colmeda di Jacopo da Bassano (1510-1592), l’inedita e spettacolare installazione “site-specific” di Gianandrea Gazzola (classe 1948), in cui l’artista trasferisce le onde sonore dall’aria all’acqua in una grande vasca quadrata e, attraverso un artificio visivo, le proietta su grandi teli. «L’opera di Gazzola – ha sottolineato Beltramini - entra in dialogo, quindi, sia con l’architettura che la contiene (la Basilica, Ndr) e i suoi principi costruttivi, sia con tre straordinari disegni di Leonardo da Vinci, provenienti dal celebre Codice Atlantico, oggi conservato presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Natura madre e crudele matrigna: questo rammenta il terzo capolavoro di Jacopo da Ponte, “L’alluvione del Colmeda”, realizzata per l’altare della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Feltre, commissionata all’artista in seguito al nubifragio del 27 luglio 1564 che devastò il territorio e portò all’esondazione del fiume, con un tragico bilancio di vite umane».
Tutti i possessori del biglietto della Basilica possono accedere alla mostra “La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” alle Gallerie d’Italia – Vicenza con il biglietto d’ingresso ridotto, dove è prevista l’entrata gratuita per i residenti di Vicenza e provincia tra il 6 dicembre e il 6 gennaio.
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna la mostra in Basilica
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.
L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.
Sanità, Veneto al top ma si può far meglio
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private. Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare. Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.
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Direzione, Amministrazione
Tante le iniziative per il periodo natalizio: dai mercatini, al trenino
S
arà “Vox populi” a stabilire se sarà vincente o meno la scelta del Comune di inscatolare in qualche deposito la iperfotografata cascata di luci, che da oltre un decennio si dispiega in molteplici rami dalla punta della Torre Bissara a coprire in pratica metà piazza dei Signori. A sostituirla dal 29 novembre scorso e fino all’Epifania, il videomapping “Faber Aura: spettacolo immersivo di luci e ombre”.
Il videomapping in Piazza dei Signori
Tutti i giorni, a partire dalle 17.15, ogni ora e ogni mezz’ora, fino alle 23, mentre venerdì e sabato fino alle 24, le facciate della Basilica Palladiana, la Torre Bissara, la Loggia del Capitaniato, il Palazzo del Monte di Pietà e Palazzo degli Uffici, si trasformano in una sorta di tela luminosa in cui vengono narrate le radici artigiane di Vicenza: l’arte tessile, la ceramica, l’orafa e la lavorazione della pelle, intrecciate con le architetture dei palazzi.
Di fatto è questa la principale novità del “Natale a Vicenza”, che proseguirà fino all’Epifania con i tradizionali gli chalet in legno in centro storico, i mercatini tematici nei fine settimana, la pista del ghiaccio, il trenino, la festa della Befana e poi iniziative musicali, teatrali, culturali, spettacoli itineranti, e tante altre proposte che coinvolgeranno bambini e famiglie.
La tradizionale cerimonia di apertura, si è svolta nel
tardo pomeriggio di venerdì 29 novembre in piazza dei Signori, ed è stata animata dal coro composto dagli alunni delle scuole della città e dall’accensione dell’albero di Natale naturale di 17 metri.
La decisione di “pensionare” la tradizionale cascata di luci alla quale tanti vicentini si erano affezionati, è stata spiegata dall’assessore ai grandi eventi, Leone Zilio -: «Abbiamo scelto di offrire ai cittadini e ai turisti uno spettacolo di video proiezioni di luce pensato e creato appositamente per Vicenza, per dare risalto alle peculiarità per cui è conosciuta in Italia e nel mondo. Vicenza città del Palladio vedrà proprio nell’architetto del Cinquecento che l’ha plasmata il protagonista-narratore della proiezione di 8 minuti; ve-
dremo le mani del Palladio disegnare la città di Vicenza e troveranno spazio le abilità degli artigiani del territorio. Crediamo che questo sarà un elemento di novità che attrarrà tanti visitatori e turisti in città».
Non mancano nelle vie del
centro le consuete luminarie e sono state mantenute le più ridotte cascate di luci in piazza delle Erbe, in corte dei Bissari, nelle piazze Biade, Matteotti, Castello, San Lorenzo e in piazzale De Gasperi. In piazza Matteotti è stata posta una sfera luminosa per
i selfie natalizi.
Tra le novità di quest’anno, spazio ai buskers, artisti di strada che porteranno in piazza la loro arte. Lo spazio dedicato all’arte, alla musica e agli eventi sarà nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi, a partire dalle 16.
Mercatino natalizio del libro usato in Bertoliana: oltre 1100 volumi in vendita a Palazzo Cordellina
Da domenica 8 a venerdì 20 dicembre (esclusi sabato 14 e domenica 15), dalle 10 alle 18, nella sala Caffetteria al piano terra di palazzo Cordellina (contra’ Riale 12) la Biblioteca Bertoliana ripropone in versione natalizia il mercatino dei libri usati.
Saranno acquistabili oltre un migliaio di opere di narrativa, poesia e saggistica di argomento letterario, oltre a un centinaio di titoli su Vicenza e un centinaio di libri per bambini, anche natalizi, peraltro
in ottime condizioni.
La stragrande maggioranza sarà in vendita a un euro soltanto. Pochi quelli che costeranno 10 o più euro, in ragione della qualità e della rarità dell’opera. Verranno inoltre riproposti a un euro film in dvd in lingua originale. A far la parte del leone stavolta saranno i titoli di poesia e la saggistica di letteratura, con 155 libri, quasi tutti a soli 5 euro.
Il ricavato del mercatino verrà destinato all’acquisto di libri nuovi.
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Feste natalizie. Laboratori per bambini, mercatini tematici, pista di ghiaccio e trenino: cultura,
Sabato 14 e 21 dicembre i bambini creativi gratuiti nei musei del centro
L ’iniziativa promossa da Confcommercio, in collaborazione con il Comune, l’anno scorso ha coinvolto più di 100 famiglie vicentine. “Aspettando il Natale al Museo”, prevede laboratori gratuiti rivolti ai più piccoli, che tracceranno un itinerario fatto di giochi e scoperte, “a zonzo” tra il patrimonio storico, artistico e archeologico dei musei del centro. Gli eventi sono riservati ai ragazzi tra i 6 e gli 11 anni; l’invito alle famiglie è di lasciare i loro bambini a divertirsi in questi bellissimi luoghi della cultura e usare questo tempo per girare in tranquillità tra i negozi e i locali del centro storico: un connubio tra cultura e shopping. Sabato 14 dicembre, al Museo Naturalistico Archeologico, l’appuntamento con “Natale & Archeologia”, un divertente laboratorio di modellazio-
ne dell’argilla; sabato 21 dicembre, appuntamento con le “Sfere di Natale… alla Palladio!”, un’attività creativa che porta i bambini alla scoperta degli elementi architettonici della Basilica Palladiana, per poi creare decorazioni natalizie uniche. Ogni laboratorio ha una capienza massima di 15 bambini. L’iscrizione ai laboratori, che hanno posti limitati, avviene attraverso il sito www.scatolacultura.it. Gli appuntamenti si svolgeranno su due turni: il primo dalle ore 15.00 alle ore 16.45 e il secondo turno dalle ore 17.00 alle 18.45.
I PRINCIPALI EVENTI
I mercatini
Il Villaggio di Natale con i tradizionali chalet in legno è presente in piazza Biade, accanto a piazza dei Signori e in corso Fogazzaro ed è completato da un merca-
tino in piazza San Lorenzo con prodotti di valorizzazione del territorio locale e nazionale, dall’artigianato all’handmade fino all’enogastronomia di alta qualità: aperto sabato e domenica sabato e domenica fino al 29 dicembre e il 23 e 24 dicembre dalle 10 alle 20. Sono previsti intrattenimenti musicali e artistici. Il mercatino di Natale in piazza Biade e in corso Fogazzaro, con i caratteristici chalet in legno, sarà aperto dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 19, venerdì, sabato e prefestivi dalle 10 alle 21, la domenica, il 25 dicembre e il 1° gennaio dalle 10 alle 20. Il mercatino in piazza San Lorenzo sarà a disposizione I mercatini tematici di Coldiretti il 14 e 15 dicembre in piazza San Lorenzo e di Associazione Pandora: 14, 15, 21 e 22 dicembre in piazza Castello.
Il 1 4 e 15 dicembre l’associazione Illustri proporrà illustrazioni, tra cui quelle esposte nelle edizioni di Illustri Festival. Il ricavato verrà devoluto per progetti solidali.
Infine, l’associazione Il Tritone sarà in contrà Garibaldi il 1 4, 15, 21, 22, 23, 28, e 29 dicembre con un’esposizione di prodotti della tradizione natalizia.
Due mercatini natalizi particolarmente partecipati appena fuori dal centro sto-
rico, sono quello di Borgo Santa Lucia il 15 dicembre e di Santa Bertilla il 14 e 15 dicembre.
La pista di ghiaccio Il “Polar park Vicenza” rimarrà aperto fino al 1 2 gennaio nell’area di Campo Marzo, dove sono presenti giostre per i più piccoli e una casetta dei dolci.
La pista di ghiaccio coperta, tornata nell’esedra di Campo Marzo, è aperta fino al 20 dicembre da lunedì a
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shopping e magia per le feste!
si divertiranno con laboratori storico completamente illuminato
venerdì, dalle 15.30 alle 21; sabato e domenica dalle 10 alle 22; dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22. Dal 7 al 12 gennaio nuovamente da lunedì a venerdì dalle 15.30 alle 21, sabato e do-
gono i più importanti monumenti cittadini. Il trenino sarà a disposizione fino al 19 dicembre il sabato, la domenica e i festivi dalle 15 alle 19; dal 20 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni dalle 15 alle 19. Rimarrà in cen-
caso di neve, pioggia, condizioni meteo avverse o imprevisti tecnici.
Il Capodanno
Vicenza torna a festeggiare il Capodanno con un grande evento in viale Roma: uno spettacolo che
Ricchissimo cartellone di iniziative per vivere al meglio il natale a Vicenza
menica dalle 10 alle 22. Le persone con disabilità che si presenteranno con un accompagnatore, potranno pattinare con una speciale sedia a rotelle, a disposizione gratuitamente. Il trenino e la giostra cavalli
Il trenino elettrico “eco express” accompagnerà anche quest’anno vicentini e turisti lungo le contrade del centro storico con partenza da largo Zileri, lungo corso Palladio. Il percorso dura 15 minuti e si raggiun-
tro storico anche dopo le festività: dal 7 gennaio al 28 febbraio sarà a disposizione sabato e domenica dalle 15 alle 19, dall’1 al 4 marzo tutti i giorni dalle 15 alle 19.
A Largo Zileri è presente anche la giostra cavalli “Antico carosello 1921” per tutto il periodo natalizio (e fino al 4 marzo): il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, nei giorni feriali dalle 15.30 alle 19. Lunedì chiuso. Giostra e trenino non saranno disponibili in
farà ballare tutta la città.
L’Epifania
Le feste si chiuderanno con il Mercato dell’Epifania, il 4, 5 e 6 gennaio dalle 9 alle 1 9.30 in centro storico, organizzato dall’associazione “Non ho l’età”.
Il calendario delle iniziative natalizie si può consultare, anche dal cellulare, collegandosi all’agenda eventi Viva Comune di Vicenza al link https://eventi. comune.vicenza.it/Eventi/ Natale-a-Vicenza-2024
Musei civici di Vicenza, in arrivo la Platinum card annuale
Novità in vista per i musei della città. Con l’ampliamento dell’offerta culturale dei Musei civici e dei musei compresi nel circuito cittadino è stata ridefinita la denominazione e la tipologia dei biglietti che consentono l’accesso alle 11 sedi a disposizione.
Le novità sono state annunciate dall’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività alla città Ilaria Fantin. «Desideriamo che le persone che vivono o sono nate
nel vicentino abbiano la possibilità di conoscere il nostro ricco patrimonio. Con l’avvicinarsi delle festività può essere acquistata come regalo di Natale oppure per altre occasioni come il compleanno, dal 2 dicembre.»
Nel dettaglio, la Vicenza Platinum Card, dedicata esclusivamente ai cittadini e ai nati a Vicenza e provincia, è una card nominale che dà la possibilità di visitare i sette siti dei Musei civici per un intero anno al prezzo di
20 euro, con ingresso illimitato. La Card 4 musei si chiamerà Vicenza Silver Card e permetterà di vedere quattro siti a scelta tra gli 11 del circuito al prezzo di 16euro con validità 8 giorni. La Vicenza Gold Card consentirà di visitare tutti e 11 i siti del circuito museale, con validità di 12 giorni dalla data dell’acquisto. La Vicenza Gold Card Family a 26 euro e sarà valida 12 giorni. Invariato il prezzo di 6 euro per le scuole, valido 1 anno.
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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi ai liberi professionisti e alle
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Foto di Lorenzo Ceretta
Timori per il 2025. Il grido d’allarme del Comune:
“Siamo in grande difficoltà”
I tagli sui Comuni da parte dello Stato pesano anche sul Bilancio di previsione
«C on grandissime difficoltà siamo riusciti a non alzare l’Imu e l’Irpef, perché come amministratori vogliamo migliorare le condizioni di vita dei nostri cittadini senza ricorrere all’aumento delle tasse». Così, Giacomo Possamai e il vicesindaco e assessore al bilancio Isabella Sala, hanno presentato nei giorni scorsi la proposta di Bilancio di previsione 2025, consegnata ai consiglieri comunali. Un “esercizio” (la parola può essere letta anche nella sua declinazione economica), che si fa via via più complicato specie alla luce dei tagli statali che penalizzano i Comuni, con le inevitabili difficoltà a reperire i fondi necessari per mantenere i servizi. Nonostante ciò – hanno sottolineato Possamai e Sala -: «Resta significativa la voce di bilancio dedicata agli investimenti: per il 2025 sono programmati quasi 33 milioni di euro di fondi stanziati, di cui poco più di 28 milioni dedicati alle opere pubbliche, fra cui il primo stralcio della nuova Biblioteca Bertoliana di 7 milioni e mezzo e l’ormai imminente apertura della nuova Ala Roi a Palazzo Chiericati». Sala ha messo in rilievo le difficoltà relative alla spesa per i bisogni quotidiani della città: servizi per minori, anziani, per le scuole, per la manutenzione ordinaria degli edifici e delle strade, oltre alla necessità di accantonare denari per rinnovi contrattuali del personale. «Parliamo di un ammanco al bilancio per i Comuni, nei prossimi 3 anni – ha sottolineato Sala -, di oltre 12 milioni, fra mancati trasferimenti e aumenti contrattuali. Tutti i tagli che, occorre ricordare, gravano sulla parte corrente del bilancio, ovvero sulla gestione quotidiana dei servizi pubblici. Siamo in enorme difficoltà e abbiamo fatto una grande fatica a far quadrare il bilancio di previsione per il prossimo anno. Vedremo a
inizio 2025, con una ulteriore manovra importante di spending review interna, se riusciremo a non aumentare i tributi locali, per contribuire a una città che non vuole arretrare sui servizi, in particolare per chi ha più bisogno. L’assestamento di bilancio da 5 milioni e mezzo – ha concluso Sala - consentirà di implementare alcuni progetti di mandato, quali la presenza della figura di un Energy Manager per l’efficientamento degli stabili comunali». (m.d.v)
Elettropompa sommergibile donata alla protezione civile di Vicenza
È stata consegnata nel magazzino di via Frescobaldi l’elettropompa sommergibile per drenaggio a uso professionale, donata dalla ditta Franklin Electric di Dueville alla protezione civile di Vicenza.
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«Un sentito ringraziamento da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale alla Franklin Electric - le parole del sindaco di Vicenza Giacomo Possamai -. Come purtroppo tutti sappiamo, le
strumentale della nostra protezione civile, dimostra dunque grande sensibilità, oltre che generosità, da parte della ditta, che ringrazio ancora».
Un bel gesto di generosità, dunque, accolto con un sentito ringraziamento anche dall’assessore con delega alla protezione civile Matteo Tosetto, presente alla consegna assieme al responsabile della pc del Comune di Vicenza Giorgio Casaro, ad alcuni volontari della protezione civile, e al marketing manager della ditta Rodolfo Nosilia.
«Non possiamo che ringraziare di cuore la Franklin Electric per la loro grande generosità - commenta l’assessore Tosetto -. Questo dono sarà infatti utilissimo per il prezioso lavoro dei nostri volontari della protezione civile, in una delle tante emergenze metereologiche che, purtroppo, sono sempre più frequenti nel nostro territorio, e non solo».
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Tutti i servizi per il bollo auto dedicati a cittadini e imprese
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Infine, tramite il Portale Bollo Auto è possibile anche pagare l’importo dovuto nel caso si sia ricevuto un avviso di scadenza o un avviso di accertamento tributario. Basterà inserire lo IUV o il codice avviso di pagamento e procedere con il pagamento online. È di competenza della Regione del Veneto effettuare controlli e accertamenti sul pagamento della tassa automobilistica tardivo, omesso o insufficiente.
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A Natale regala il teatro
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Verso l’apertura della nuova Ala Roi al Museo Civico di Palazzo Chiericati
F
ervono al Museo Civico di Palazzo Chiericati gli ultimi lavori in vista dell’ormai prossima apertura della nuova Ala Roi.
L’appuntamento è per venerdì 20 dicembre dalle 18.30 alle 23 (ultimo ingresso alle 22.30), quando sarà possibile visitare gratuitamente in anteprima le 11 nuove sale restaurate e completamente rinnovate.
«È una grandissima soddisfazione – dichiara il sindaco Giacomo Possamai - poter annunciare che siamo giunti alle fasi conclusive di questo complesso percorso. Condividere questo risultato in anteprima con tutta la città nell’apertura serale gratuita del 20 dicembre ci è sembrato il modo migliore per restituire alla comunità un patrimonio culturale straordinario su cui si fonda l’identità del nostro territorio e di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi».
«Con la nuova Ala Roi - aggiunge l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin – offriamo
ai visitatori un inedito e suggestivo viaggio nello sviluppo storico artistico vicentino dal Seicento all’Ottocento. Con questa operazione, inoltre, incrementiamo di più di 300 opere l’esposizione della collezione permanente dell’intero Museo. Ora prende pienamente forma il progetto di rinnovamento del Museo Civico di Palazzo Chiericati, iniziato nel 2010 con il restauro del gioiello palladiano, che terminerà con la riqualificazione delle aree tecniche, di servizio e di accoglienza e il recupero della corte interna».
Dopo la serata inaugurale, da sabato 21 dicembre la nuova Ala entrerà a pieno titolo nell’itinerario di visita del Museo Civico.
In dialogo con la città e le sue vocazioni culturali e storiche, il nuovo allestimento restituisce attraverso l’arte luoghi, temi e personalità della memoria collettiva della città berica, dal Seicento all’Ottocento.
Se il Seicento si distingue per i capolavori, provenienti
dal collezionismo vicentino, di Van Dyck, Saraceni, Cairo, Vermiglio, Giordano, da collocare accanto alle opere dei campioni della pittura a Vicenza in età barocca, Maffei e Carpioni, il Settecento si apre con il confronto tra due giganti della pittura rococò veneziana, grazie alle pale di Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo della chiesa dell’Araceli, e continua con le opere di Giandomenico Tiepolo, Balestra, Cignaroli, Pittoni, De Pieri.
La Galleria dei Paesaggi e dei Capricci, che evoca gli ambienti di una residenza nobiliare, accoglie il capolavoro
di Marco e Sebastiano Ricci, mentre il volto architettonico della città e delle sue trasformazioni settecentesche è restituito dalle vedute incise di Cristoforo dall’Acqua; a chiudere il secolo il Ritratto di Ottavio Trento di Antonio Canova.
L’Ottocento, vera novità del nuovo allestimento, s’intreccia con il culto delle memorie patrie e del civismo della Vicenza pre e postrisorgimentale, attraverso i suoi più illustri artefici, da Busato a Roi, da Peterlin a Maraschini, da Castegnaro a Panozzi, fino ai ritratti in cera di Bartolomeo Bongiovanni.
Accanto alla pittura e alla scultura, presente con l’esposizione integrale di terrecotte di Orazio Marinali, il nuovo allestimento dà spazio alle altre arti, come la pittura su rame e su avorio, quella vetraria, con i pezzi della manifattura del vicentino Antonio Salviati, protagonista della rinascita muranese nel XIX secolo, e infine la tessile, serica soprattutto, vanto secolare nella storia economica e culturale vicentina testimoniato dalla collezione di tessuti, campionari e modelli su carta della Manifattura Marasca e dagli abiti del lascito De Marchi Muzani.
La nuova Ala Roi, che il Comune di Vicenza ha voluto dedicare al generoso mecenate vicentino, è stata finanziata dalla Fondazione istituita dal marchese nel 1988 con lo scopo di contribuire alla crescita e valorizzazione dei Musei Civici.
Il Museo civico di Palazzo Chiericati è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30) www.museicivicivicenza.it
È nato il Parco delle associazioni: 1200 alberi e 20mila metri quadrati di prato
In un’area di proprietà comunale di circa due ettari, adiacente al Parco Retrone, ha preso vita il Parco delle associazioni. Nella Giornata mondiale dell’Albero, che ricorre ogni anno il 21 novembre, è iniziata infatti la piantumazione di 1200 piante: una per ogni associazione aderente al Centro di servizio per il volontariato della Provincia di Vicenza (Csv). A comporre la nuova zona verde saranno anche quasi 20mila metri quadrati destinati a prato. «L’idea di riqualificare questa area comunale la-
sciata incolta è nata nel 2023 insieme a Beleafing –ha spiegato l’assessore all’ambiente Sara Baldinato -. Con Diego Pellizzaro e poi con le fondamentali indicazioni di Roberto Fiorentin di Veneto Agricoltura abbiamo pensato di riproporre in questa zona l’antica conformazione, con prati alternati ad alberature, del paesaggio delle campagne venete, rispettando a pieno l’architettura verde del Parco del Retrone, riservando un’attenzione particolare agli insetti impollinatori, selezionando le specie ar-
bustive più adatte e suddividendo l’area in appezzamenti da destinare a campo fiorito, “amici” delle api, o a zona verde per i cittadini. In questo modo si rende fruibile l’area alla cittadinanza senza compromettere la biodiversità. AFV Beltrame Group ha sostenuto l’acquisto delle piante, gli interventi di preparazione del terreno, di piantumazione e di semina dei fiori e si farà carico dell’irrigazione di soccorso e della sostituzione di eventuali fallanze nei prossimi due anni.
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La
polemica.
L’associazione di categoria critica le politiche culturali
Grandi Mostre: l’affondo di Confcommercio
Se con la mostra “Tre capolavori”, come scritto in questa stessa pagina, si nutrono grandi aspettative, non tanto di incassi, visto l’ingresso gratuito per i vicentini, quanto piuttosto di flussi, una certa delusione deve aver provocato sul fronte economico la rassegna “POP/BEAT – Italia 1960-1979”, il cui bilancio si è chiuso con 11.607 biglietti staccati e, di conseguenza, con un incasso inferiore alle previsioni. Il che costringe il Comune a correre ai ripari, con un apposito stanziamento a copertura delle mancate entrate.
Non è questo il solo problema per il sindaco Possamai, che oltre agli strali in consiglio comunale da parte dell’ex assessore alla cultura Simona Siotto, si è visto recapitare una lettera a firma del presidente di Confcommercio, Nicola Piccolo e del direttore Ernesto Boschiero, in cui viene evidenziata “La continua perdita di attrattività della città e la necessità di riportare consistenti presenze di visitatori”. A preoccupare i commercianti è il recente “taglio” di risorse per gli eventi e i rincari della tassa di soggiorno, che dovrebbero essere reinvestiti invece proprio su questo fronte. Punto di partenza della missiva, la “situazione attuale del centro storico e dei quartieri” che denota “un generale calo del livello di attrattività di Vicenza e conseguenze trasversali su diversi ambiti (sociale, sicurezza, commercio, ecc…)”. Una situazione, già segnalata in passato dal-
la stessa Confcommercio all’Amministrazione, che, come affermano i commercianti: “Merita una riflessione sull’assoluta necessità di puntare su adeguati flussi turistici come volano dell’economia locale”. In questo senso l’Associazione - evidenzia la lettera, che esprime anche le istanze raccolte presso gli operatori associati - ritiene “Quanto mai urgente un’inversione di tendenza rispetto alle scelte turistiche degli ultimi anni, destinando risorse finanziarie, organizzative e strutturali adeguate e idonee a riportare in città consistenti presenze di visitatori, come avvenuto negli anni 2012-2018 con le Grandi Mostre che avevano generato importanti ricadute economiche per il territorio vicentino”.
L’arco temporale evidenziato in positivo da Confcommercio, peraltro, non include gli anni di mandato della precedente amministrazione Rucco che, tuttavia, è incappata nei duri anni del Covid che hanno sicuramente tarpato le ali dal punto di vista degli eventi di massa.
Bene, evidenzia la lettera, l’iniziativa dei “Tre Capolavori a Vicenza”, che però per l’Associazione “Non raggiungono lo scopo di incentivare l’incoming turistico idoneo a creare un significativo indotto sul territorio”.
L’invito conclude, ancora una volta, con la richiesta di una Pianificazione Territoriale (Masterplan) e una programmazione almeno triennale di grandi mostre
in Basilica Palladiana che richiamino un flusso importante di visitatori”. Di “assenza di eventi attrattivi di rilievo e di una visione strategica per il centro storico” parla anche l’ex sindaco Francesco Rucco, esponente di Fratelli d’Italia: «La gestione del centro storico da parte dell’attuale giunta comunale – ha detto -, è gravemente insufficiente, e le conseguenze si vedono nelle serrande abbassate e nel lento declino commerciale del cuore della nostra città. È evidente che questa amministrazione non è in grado di dare le risposte
che la città si aspetta. Le imprese e i cittadini chiedono interventi concreti e non slogan vuoti». Per Rucco, la soluzione passa anche attraverso l’introduzione di figure professionali dedicate: «Un’opzione che questa giunta dovrebbe seriamente considerare è l’introduzione di un city manager, una figura specializzata che possa occuparsi di questi problemi in modo concreto, fornendo un percorso chiaro e strategie di lungo periodo per il rilancio del centro storico e del commercio cittadino».
Mauro Della Valle
Riconosciute cinque nuove botteghe e quattro attività storiche
Il sindaco Giacomo Possamai e l’assessora allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi hanno conferito in sala degli Stucchi cinque riconoscimenti di bottega storica e quattro di attività storica.
Le nuove botteghe storiche sono il salone di Umberto Frigo, in via Vaccari 92, Aldighieri Gioielli, in corso Fogazzaro 212, Cartoleria Marangoni, in contra’ Do Rode 39, e Freccia Bar, in Borgo Bertga 2/4, e l’autofficina Dal Belin, in strada Marosticana 194.
Il riconoscimento di attività storica è stato conferito a Vip di Laura Pellattiero, in viale Milano 34, Ottica Martano, in via Trieste 252/c, Libreria San Paolo, in via Cesare Battisti 7, e Marco Abbigliamento, in via Battaglione Framarin 62.
Con i nuovi conferimen-
ti diventano 44 le botteghe storiche e 42 le attività storiche.
Erano presenti in occasione della cerimonia anche Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, Giuliana Pavan, presidente dell’associazione botteghe storiche, ed Emiliano Vettore, presidente di Confartigianato Vicenza.
«Le botteghe e attività storiche sono dei veri e propri presidi di socialità e di vita in centro storico e nei quartieri - ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai -. Il ruolo del commercio di vicinato è fondamentale nella nostra città ed è per questo che realtà come queste vanno riconosciute e premiate».
«Nel corso delle visite nelle nuove botteghe e attività storiche ho notato con emozione che hanno tutte
dei tratti comuni – ha sottolineato l’assessora Cristina Balbi -: ci raccontano la passione di chi ha fatto nascere un esercizio dal nulla o di chi sta portando avanti con riconoscenza il lavoro di altri; ci raccontano l’intraprendenza di chi ha saputo fare delle proprie passioni un mestiere e i legami familiari che hanno saputo sostenere ed agevolare il cambiamento dei tempi e l’avvicendarsi delle generazioni”.
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Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema? In famiglia abbiamo 2 macchine e una moto… come faccio a ricordare tutte le diverse scadenze del pagamento del bollo?
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L’inauguraione. Venerdì 20 dicembre ingresso serale gratuito per scoprire in anteprima le 11 sale
Verso l’apertura della nuova Ala Roi al Museo Civico di Palazzo Chiericati
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Il progetto. Approvato il progetto di fattibilità con l’obiettivo di aprire la nuova oasi verde per l’estate
Diventerà presto pubblico il giardino “segreto” di San Biagio
N
uovo passo avanti nella trasformazione di San Biagio, nel cuore del centro storico. Dopo l’arrivo degli studenti dello Iuav al palazzo ex Aci, la riqualificazione della piazzetta e la previsione di riaprire in primavera la Spiaggetta lungo l’ansa del Bacchiglione, la giunta ha dato il via libera al progetto di fattibilità del nuovo giardino pubblico nel cortile del complesso di San Biagio fino ad oggi inaccessibile e nascosto dagli alti muri di cinta dell’antico carcere cittadino. Hanno illustrato il progetto il sindaco Giacomo Possamai, l’assessora allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi, l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller e il consigliere delegato alle buone pratiche Stefano Dal Pra Caputo.
«Far rivivere grazie a nuove funzioni luoghi abbandonati a se stessi senza consumare suolo – ha detto il sindaco Giacomo Possamai - è un obiettivo primario di chi amministra città storiche come la nostra. Dopo l’apertura del parco di Santa Corona il recupero di questa area verde che diventerà presto un’oasi pubblica nel cuore di un complesso pieno di potenzialità ma da anni simbolo di abbandono, ne è un esempio concreto. E sarà presto fruibile dai residenti, dagli studenti che frequentano la sede dello Iuav e da tutti i cittadini che vorranno venire a scoprirla».
«L’idea di questo parco –ha aggiunto l’assessore Cristina Balbi - si inserisce in un ragionamento più ampio sulla visione urbanistica dell’area a cui appartiene e che ci siamo impegnati a riqualificare non solo dal punto di vista architettonico, ma anche delle funzioni. Ringrazio l’Agenzia del demanio e la Soprintendenza con le quali abbiamo interloquito in modo costruttivo per raggiungere questo risultato».
«Desidero ringraziare gli uffici per il lavoro svolto –ha detto l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller -
considerati la complessità e i tanti vincoli che abbiamo dovuto superare per dare nuova vita a questo angolo di verde in pieno centro storico».
«Dopo oltre 200 anni – ha concluso il consigliere delegato alle buone pratiche Stefano Dal Pra Caputo - il giardino dell’ex carcere di San Biagio sarà finalmente aperto alla città. Questo progetto rappresenta una sfida in un’area complessa, ma dimostra come sia possibile trasformare in realtà luoghi di cui si discute da decenni. Nascerà un nuovo parco nel cuore del centro storico, restituendo alla comunità uno spazio simbolico e carico di storia. L’apertura del portone principale segnerà un gesto concreto di riappropriazione collettiva, offrendo un luogo di socialità, relax, gioco e incontro per residenti, studenti e cittadini. Ringrazio inoltre Shaker Studio che ci ha seguito nella prima fase di elaborazione dell’idea».
L’intervento, progettato dal settore Lavori pubblici, prevenzione e sicurezza per un investimento complessivo di 200.000 euro finanziato con mutuo, prevede la realizzazione di un nuovo giardino pubblico di 1.340 metri quadrati di cui 740 effettivamente fruibili, nell’area che confina con la nuova sede universitaria. Lo spazio oggi è caratterizzato da una rigogliosa vegetazione spontanea che si trasformerà in una vera oasi all’interno del contesto urbanizzato del centro
Per valorizzare quest’area verde ritrovata e farla diventare un luogo di socialità per i cittadini e gli studenti, il progetto prevede l’utilizzo di soluzioni tecniche leggere e di basso impatto, conservando, dove possibile, la vegetazione esistente.
Le superfici di sosta in materiale drenante saranno collegate tra loro da percorsi che inviteranno ad esplorare l’intero giardino, dove saranno piantati anche nuovi alberi arbusti tappezzanti.
Saranno ricavati spazi per il relax, l’incontro e il gioco, con l’installazione di una slack line, amache, un “trampolino” accessibile anche ai bambini in carrozzina e, in prospettiva, la possibilità di allestire mostre di design in collaborazione con l’attigua università.
L’attuale portone metallico, in stato di degrado, sarà sostituito da una semplice cancellata d’accesso.
La proprietà è in parte comunale e in parte demaniale. Quella dello Stato sarà oggetto di concessione pluriennale al Comune per la quale c’è già il nulla osta del Demanio.
Anche la Soprintendenza archeologia, belle arti, e paesaggio ha approvato in via preliminare il progetto.
L’iter dell’intervento prevede ora la progettazione esecutiva con l’obiettivo di appaltare l’opera nei primi mesi del prossimo anno e di aprire il giardino nell’estate 2025.
Nuovo spazio a disposizione della collettività, senza consumo di suolo, recuperando un luogo abbandonato
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storico.
Salute. Nuovo personale per un servizio sempre migliore
Ulss 8 Berica: nuove assunzioni di infermieri
Nemmeno il tempo di laurearsi che l’Ulss 8 Berica aveva già preparato il bando di assunzione per i 60 studenti del corso di laurea in Infermieristica con sede a Vicenza, che hanno conseguito il titolo nella scorsa sessione di laurea, prevista dal 27 novembre al 6 dicembre. Si è resa così di fatto immediata la possibilità di inserimento nell’organico dell’Azienda socio-sanitaria: dal giorno stesso della proclamazione, infatti, i neo laureati hanno potuto presentare la domanda per partecipare ai colloqui di selezione, che si sono svolti tra il 12 e 19 dicembre, con l’obiettivo di procedere quindi immediatamente all’assunzione.
«Considerata l’attuale carenza di questo tipo di personale sanitario - spiega il direttore generale Patrizia Simionato - la nostra procedura di ricerca per l’assunzione di nuovi infermieri è di fatto sempre aperta. In coincidenza con questa nuova sessione di laurea abbiamo voluto fissare da subito le prove per il colloquio, così da garantire ai neolaureati una possibilità di assunzione davvero immediata. Credo che questo faccia ben capire l’attitudine e l’impegno da parte nostra per rafforzare l’organico del personale infermieristico, ma anche le eccellenti prospettive occupazionali che si aprono per i giovani che oggi decidono di intraprendere questo percorso di studi».
A proposito delle iniziative già intraprese, va ricordata la delibera dello scorso marzo, con la quale l’Ulss Berica stabiliva l’assunzione della totalità degli infermieri presenti nella graduatoria predisposta da Azienda Zero (138 infermieri), che si è poi concretizzata con la disponibilità di 98 nuovi ingressi effettivi.
Esclusi i nuovi neoassunti, di cui si è fatto cenno poco sopra e per i quali non sono ancora disponibili i dati, complessivamente, nel 2024 sono stati assunti 120 infermieri e questo, al netto delle uscite – secondo l’Ulss Berica-, ha consentito di incrementare di 22 unità il numero di infermieri complessivamente in servizio: 2641 contro i 2619 in forza al 1° gennaio.
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È nato il Parco delle associazioni
In un’area di proprietà comunale di circa due ettari, adiacente al Parco Retrone, ha preso vita il Parco delle associazioni. Nella Giornata mondiale dell’Albero, che ricorre ogni anno il 21 novembre, è iniziata infatti la piantumazione di 1200 piante: una per ogni associazione aderente al Centro di servizio per il volontariato della Provincia di Vicenza (Csv). A comporre la nuova zona verde saranno anche quasi 20mila metri quadrati destinati a prato. «L’idea di riqualificare questa area comunale lasciata incolta è nata nel 2023 insieme a Beleafing – ha spiegato l’assessore all’ambiente Sara Baldinato -. Con Diego Pellizzaro e poi con le fondamentali indicazioni di Roberto Fiorentin di Veneto Agricoltura abbiamo pensato
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di riproporre in questa zona l’antica conformazione, con prati alternati ad alberature, del paesaggio delle campagne venete, rispettando a pieno l’architettura verde del Parco del Retrone, riservando un’attenzione particolare agli insetti impollinatori, selezionando le specie arbustive più adatte e suddividendo l’area in appezzamenti da destinare a campo fiorito, “amici” delle api, o a zona verde per i cittadini. In questo modo si rende fruibile l’area alla cittadinanza senza compromettere la biodiversità. AFV Beltrame Group ha sostenuto l’acquisto delle piante, gli interventi di preparazione del terreno, di piantumazione e di semina dei fiori e si farà carico dell’irrigazione di soccorso e della sostituzione di eventuali fallanze nei prossimi due anni.
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Serie C. La società biancorossa blinda Della Morte, Costa e mister Vecchi.
Uno sguardo al futuro con i rinnovi e uno al presente con la caccia al Padova
Il Vicenza sta costruendo un progetto ambizioso, puntando su programmazione e stabilità. Con mister Vecchi e top player confermati, l’obiettivo è la Serie B.
Iciclo biancorosso sia solo ai suoi inizi. Le fondamenta ci sono e sembrano essere già molto solide.
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l Vicenza sta preparando il terreno per l’oggi e per il domani. Programmazione e organizzazione sono le parole chiave che governano le mura del Menti. La società biancorossa, infatti, è andata nella direzione di creare un progetto ambizioso che non guarda solamente al futuro più prossimo. Il percorso, iniziato la passata stagione sotto la guida tecnica di Mister Stefano Vecchi, vuole proseguire e non fermarsi qui. L’allenatore bergamasco, che ha portato il Lane in finale play off nel campionato scorso e che ora si trova in piena lotta per il primo posto con i rivali del Padova, ha recentemente rinnovato il contratto fino al 2026. La mossa della società, che si aggiunge ai rinnovi di Matteo Della Morte e Filippo Costa, mira a garantire la giusta serenità ad un ambiente focalizzato sull’obiettivo Serie B. Allo stesso tempo, nella città del Palladio, la volontà di instaurare le basi per un progetto duraturo e ambizioso è forte. La conferma della guida tecnica e di alcuni top player della rosa sottolinea come il
Concentrandosi sul campo, poi, i sorrisi del mondo Lane non si fermano. Dopo la sconfitta subita nel derby contro il Padova, i ragazzi di mister Vecchi si sono compattati e hanno intrapreso un percorso quasi netto. Sfruttando anche la pausa forzata dei cugini, che si sono fermati per un turno dopo il rinvio della gara con l’Atalanta Under 23, i vicentini, come uno squalo che si avvicina alla preda, si sono ritrovati vicinissimi ai biancoscudati.
La sfida a distanza si giocherà su più piani e si protrarrà, con ogni probabilità, fino ad un finale di stagione thriller. Padova e Vicenza sono due squadre fortissi-
me, costruite per il salto di categoria. Sulle panchine si sfidano due maestri, uno emergente, Andreoletti, e l’altro già consolidato, Vecchi. Su questi due aspetti regna l’equilibrio. Rimangono due fattori che, alla lunga, faranno la differenza. Il primo è quello della psicologia. L’aspetto mentale farà la differenza: il Padova dovrà essere capace di gestire un cospicuo vantaggio e avrà gli oneri e gli onori dell’essere capolista. Dall’altro lato il Vicenza dovrà essere forte e giocare con la consapevolezza di non poter mai sbagliare. Rimane un ultimo fattore: quello del Menti. La sfida con l’Euganeo non ha paragoni ed oltre alla differenza di bellezza e comodità dei due impianti, non è da trascurare la protesta del tifo organizzato biancoscudato, che ha scelto di disertare il vetusto stadio di casa. Al contrario, invece, il Lane può sempre contare sulla spinta di quasi 10mila tifosi: una differenza non da poco, in una stagione che verrà decisa dai più piccoli dettagli.
Stefano Parpajola
Dal Petrarca al Rangers Rugby Vicenza: un nuovo capitolo per Marco Capraro
Marco Capraro, rugbista del Rangers Vicenza, ha cambiato vita dopo una lunga carriera nel Petrarca. “Ho sempre vissuto ragionando stagione dopo stagione,” racconta Capraro, originario di Belluno, che è esploso nel rugby padovano dopo un provino andato bene. “Per dieci anni ho vestito bianconero. Nell’ultima stagione, tra infortuni e scelte tecniche, ho trovato poco spazio. È arrivata l’offerta del Vicenza e ho intrapreso questa nuova avventura”. A Vicenza Capraro ha trovato un clima positivo. “C’è un bel gruppo di ragazzi, che ha il piacere di stare insieme. Mi ricorda l’ambiente che avevo lasciato a Belluno”. La conoscenza con l’allenato-
re Cavinato, poi, ha facilitato il suo inserimento nel team. Capraro spiega l’evoluzione tattica che ha caratterizzato la sua carriera: “In passato ho giocato come ala destra, ora sono centro. Ho iniziato da prima linea, poi terza linea, poi esterno e ora centro,” ha spiegato raccontando la sua duttilità. Sulla stagione in corso, Capraro vede la salvezza come un obiettivo alla portata. “Dobbiamo vincere con le squadre della seconda metà della classifica. Abbiamo la qualità per mantenere la categoria”. Capraro resta prudente sul suo futuro: “Non faccio programmi a lungo termine.
Penso alla stagione, settimana dopo settimana. Intravedo il fine carriera, ma deciderò a fine anno. Ora voglio portare la mia esperienza dentro e fuori dal campo per aiutare i più giovani”. Infine, Capraro riflette sull’evoluzione del rugby: “Oggi si cura il dettaglio. È uno sport più veloce e dinamico, in cui tutta la squadra deve saper fare tutto”. Marco Capraro e la sua nuova vita: un top player per il club biancorosso. (s.p)
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#Regione
Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte
Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”
Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”
Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.
Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001 , - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.
Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore
veneto.
La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.
Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.
Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”
Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costitu-
zionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici. Le stesse materie non Lep,
quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.
Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni vi-
sto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - conclude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 1 5 anni”. (n.s.)
Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
Il segretario veneto del Pd
Andrea Martella
L’intervista. L’assessore Gianpaolo Bottacin
Regione
“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”
Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.
Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?
Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia. E per il prossimo futuro c’è altro?
Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione
delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.
Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?
Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.
Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?
C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più. Staremo a vedere”. (a cura di Nicola Stievano)
Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti
Strade e interporti tra opere e progetti
La vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza.
Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?
Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.
E in vista delle Olimpiadi?
Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i
due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026. Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?
Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)
Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti
Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”
Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.
Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento
Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni. Economia.
dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Maestri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”. Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che
la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche formandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e
relazionali. Alla Regione chiediamo di continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro
Veneto”.
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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto
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avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio.
Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.
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soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con l’im-
Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione
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Il caso. Fa discutere la recente legge che sanziona anche il “turismo procreativo”
Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero
S
i parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani.
L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuo-n.d.r.) o di embrioni (uovo fecondato-n.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.
Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito
secondo la legge italiana”. Si configura quindi un c.d. “reato universale”. Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.
Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”.
Seppure in materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.
Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.
Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.
Luigi Migliorini
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa
Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione. Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.
Come dipingere una stanza
Dipingere una stanza è uno dei progetti fai-da-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:
• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.
• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tos-
sica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.
• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore precisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.
• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.
Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio
Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:
• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.
• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e
una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.
• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.
• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.
L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:
• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.
• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per
Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi
creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.
• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.
• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te. Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.
Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostitu-
ire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.
Anche se si tratta di progetti fai-date, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri. Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.
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Specializzata nel noleggio, vendita e assistenza di gru edili multimarca. Si occupa di installazione, manutenzione, riparazione e revisione di mezzi di sollevamento.
Bonus Casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità
Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:
1. Bonus Ristrutturazioni
Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
2. Superbonus
Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.
3. Sismabonus
Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.
4. Bonus Barriere Architettoniche
Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.
5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.
6. Bonus Verde
Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.
Come Prepararsi per il 2025
I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.
Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.
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Immobiliare. Le novità legislative e le tendenze di mercato per acquirenti e investitori
Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento
Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.
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Il settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione.
come inquilino o proprietario aiuta a prevenire spiacevoli sorprese.
Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.
Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura, pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda.
Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di investire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.
Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.
Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.
Le Tendenze del Mercato per il 2025
Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.
Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.
Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri
Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile. Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.
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Sabato 21.12.2024 ore 17:30
Sabato 28.12.2024 ore 17:30
Sabato 04.01.2025 ore 17:30
Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, ha approvato quattro importanti delibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali. L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”.
Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile,
L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali
con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assistenziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.
Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:
• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.
• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.
• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.
• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.
Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici
Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.
È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.
“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.
Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni. L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.
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L’iniziativa. Nei punti nascita dell’Ulss 6 verrò proposto di immunizzare i nuovi nati
La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite
In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.
Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso.
“Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca
Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”. La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola iniezione che garantisce protezione per tutta la stagione”.
“La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.
Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare
L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.
Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.
In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.
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