OTTOBRE 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n. 176
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del Camposampierese Ovest
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“Il nuovo ciclodromo sarà riferimento per il territorio” Annunciato dal sindaco di Campodarsego il via ai lavori del nuovo impianto sportivo. In Veneto sono solo tre le strutture simili
servizio a pag 6
WORLD TOURISM EVENT
Il territorio decide di puntare sul turismo slow CAMPODARSEGO
Pierina e gli altri, l’anima di Tergolandia SAN GIORGIO DELLE PERTICHE
Al lavoro per la costruzione della nuova piazza SANTA GIUSTINA IN COLLE
Oscar Green Coldiretti: Zuanon sul podio VILLA DEL CONTE
Tari, solidarietà alimentare e lavori pubblici nel bilancio VILLANOVA DI C.
Riaperto il centro sollievo sospeso per Covid
Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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a più di un anno e mezzo un gruppo di studiosi dell’Università di Padova si occupa di misurare il grado di “coesione sociale” nei confronti dell’emergenza Covid e delle soluzioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nelle ultime settimane il barometro della tenuta sociale registra un sensibile calo, dovuto per lo più alla reazione nei confronti del green pass e della campagna vaccinale. segue a pag 5
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Facciamo il punto
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Obiettivo: puntare sul turismo slow
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l Camposampierese c’è. Il territorio ha avuto un proprio spazio di visibilità, promozione e interesse al World Tourism Event, il Salone mondiale del turismo che si è svolto al palazzo della Ragione a Padova. “Stiamo investendo molto nella programmazione e progettazione di un sistema di promozione del turismo - afferma Daniele Canella, il presidente della Federazione del Camposampierese e referente del Tavolo del turismo -. Inoltre, siamo al lavoro per ultimare lo studio che si pone come obiettivo di attualizzare e trasformare il brand Valle Agredo. Dobbiamo adeguarlo alla nuova comunicazione online e offline perché possa essere davvero efficiente e incisivo. Proprio grazie al lavoro del tavolo per il turismo e all’operosità di tanti imprenditori e professionisti del Camposampierese stiamo notando che crescono di mese in mese le visite nel nostro territorio”. Nonostante la rassegna avesse come primo obiettivo mettere in risalto le bellezze Unesco, si è puntato anche sulla promozione turistica offerta non solo dalla città, ma anche da tutto il territorio che circonda la Padova. E quello del Camposampierese era presente con una offerta tra le più varie. Al di fuori del perimetro strettamente cittadino, il Camposampierese è uno spazio all’interno del quale è possibile trovare e far crescere il turismo green, fra piste ciclabili (Ostiglia, Tergola, Cammino del Santo) rete fluviale (corsi d’acqua, ma anche antichi mulini) e itinerari di trekking, ma anche luoghi di grande prestigio e valore storico e architettonico, dalle ville palladiane di Piombino Dese a Villa Baglioni a Massanzago con gli affreschi del Tiepolo fino a Villa Ruzzini a Villanova solo per citare alcuni esempi.
Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Il territorio ha avuto un suo spazio al World Tourism Event
Nei mesi più duri del lockdwon, invece, il grado di coesione sociale aveva raggiunto il suo apice: nonostante le chiusure, le incertezze e i timori per il futuro il fronte sociale della lotta contro il virus era compatto e motivato nel superare l’emergenza sanitaria e ripartire con determinazione. Anche le varie fasi di ripartenza avevano segnato una buona tenuta sociale, così come il tanto atteso avvio della campagna vaccinale. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. L’estensione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, l’intensificarsi delle iniziative di protesta, con intollerabili infiltrazioni violente, i dubbi e gli interrogativi che serpeggiano sui vaccini sono tutti fattori che stanno condizionando il dibattito sulla gestione della pandemia, paradossalmente nel momento in cui si registrano i risultati migliori sul fronte dei contagi, dei ricoveri, del numero di casi gravi. Da una parte gli esperti ci dicono che siamo sulla strada giusta e invitano a non abbassare la guardia se vogliamo mantenere gli spazi di libertà che ci siamo via via conquistati. Dall’altra però, nonostante l’alta percentuale di vaccinati, stanno conquistando terreno le perplessità e i timori, insieme all’insofferenza verso il green pass. Eppure se oggi tutte le attività sono aperte, si possono organizzare grandi eventi e fiere in presenza, sono cadute le restrizioni sulla capienza di cinema e teatri lo si deve proprio alla progressione della campagna vaccinale e all’uso del green pass come strumento di controllo, seppure con tutti i suoi limiti. Oggi ci troviamo di fronte alla sfida e alla fatica di conciliare obbligo e libertà, la necessità di arrivare ad una adeguata copertura vaccinale con il diritto ad esprimere il proprio pensiero ed esercitare la propria volontà, che può anche essere quella di dire no. La libertà individuale non deve essere messa in discussione, questo vale per tutti, ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non perdere di vista l’obiettivo finale e di non vanificare i sacrifici di questi mesi.
Nicoletta Masetto
del Camposampierese Ovst
è un marchio proprietà di
Srl
È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Campodarsego, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero e per un numero complessivo di 11.483 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 ottobre 2021
Campodarsego
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Opere pubbliche. In Veneto sono solo tre al momento le strutture fruibili di questo tipo
Via ai lavori per il nuovo ciclodromo, sarà un riferimento per il territorio C
antieri aperti a Campodarsego. Sono vari i lavori avviati in queste ultime settimane dall’amministrazione comunale che sta rispettando la tabella di marcia annunciata dal sindaco Valter Gallo e dalla sua compagine nel programma elettorale, emergenza sanitaria permettendo. Tra i lavori avviati, quelli di costruzione del nuovo ciclodromo di Campodarsego. L’impianto permetterà ai giovani ciclisti del Gs Fiumicello 1971 di allenarsi in completa sicurezza e diventerà il nuovo punto di riferimento per il movimento ciclistico di tutto il territorio. L’opera è fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Campodarsego con in
Tra gli altri interventi, la sistemazione della viabilità di via Verdi, in pieno centro, per la sicurezza degli studenti testa il primo cittadino Valter Gallo. Sorgerà tra via Cristoforo Colombo e via Marco Polo la nuova pista dedicata ai piccoli che muovono le prime pedalate soprattutto in totale sicurezza e non sulle strade. Una “nuova casa” e una pista dove potersi allenare per gli atleti del Gs Fiumicello in un’annata speciale che celebra i 50 anni dalla fondazione di una delle storiche società ciclistiche padovane. In Veneto tra i ciclodromi fruibili ci sono quelli di Loria (Treviso)
e Salizzole (Verona) mentre nel padovano è attivo il Bike Park di Monselice. Tra gli altri lavori, anche la riorganizzazione della viabilità di via Verdi, in pieno centro e, soprattutto in prossimità della scuola elementare. Si è fatto in modo che, già dall’inizio dell’anno scolastico, il tratto di strada fosse libero dal transito dei veicoli negli orari di ingresso e di uscita degli alunni, cioè dalle 7. 30 alle 8 e dalle 13 alle 13. 30. La decisione è stata presa dalla giunta per garantire una migliore sicurezza ai bambini dopo una valutazione della fattibilità da parte della polizia locale. Del resto, una precisa richiesta in tal senso era stata avanzata anche dall’Istituto comprensivo e dai genitori. La strada, soprattutto finita la stagione estiva, vede un gran flusso di auto oltre a chi raggiunge la scuola a piedi o in bicicletta. L’ufficio tecnico comunale ha, dunque, messo a punto una riorganizzazione della viabilità che ha previsto il divieto di transito a tutti gli autoveicoli negli orari di ingresso e uscita dalle scuole nei giorni feriali, sabato escluso. Il nuovo sistema, fino a oggi, sembra funzionare. Esentati dal divieto gli scuolabus, le persone disabili, i mezzi di soccorso e gli insegnanti. È stata installata anche l’apposita segnaletica. “Abbiamo cercato di apportare alcune migliorie per superare un problema cronico di chi ferma l’auto a ridosso della recinzione del plesso” ha detto il sindaco Gallo. Nicoletta Masetto
Il sindaco Valter Gallo e, a lato, i piccoli atleti del Gs Fiumicello
Campagna di sensibilizzazione contro il tumore al seno Il Comune ha promosso una campagna di prevenzionedel tumore al seno. “Abbiamo voluto fortemente dar vita a questo importante progetto per la diagnosi precoce del tumore al seno - spiegano il sindaco Valter Gallo e l’assessore ai Servizi sociali, Fiorella Bedin-. L’attenzione è rivolta alle giovani donne che ancora non rientrano, per ragioni di età, nei protocolli di screening del Sistema Sanitario Nazionale. Il progetto si propone di sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle attività di prevenzione e di favorire l’accesso delle cittadine ai relativi screening sanitari. L’amministrazione comunale ringrazia le imprese del territorio che hanno deciso di supportare questa iniziativa e invita le cittadine interessate a cogliere questa importante opportunità”. L’iniziativa è rivolta alle cittadine residenti nel
comune di Campodarsego, nate tra il 1972 e il 1981, che non abbiano svolto esami diagnostici relativi alla prevenzione del tumore al seno negli ultimi 12 mesi e che non siano inserite nei protocolli di screening del Servizio sanitario nazionale (anche per familiarità). La visita, con ecografia e mammografia, quest’ultima solo se ritenuta necessaria dal medico che seguirà la visita) si svolgerà al Poliambulatorio Centro Chinesi di Camposampiero. Le domande di partecipazione saranno accettate in ordine di arrivo, fino ad esaurimento posti. Per partecipare bisogna stampare la domanda di adesione sul sito Comune e consegnarla in Comune o spedirla via e-mail all’indirizzo: protocollo@comune.campodarsego. pd.it entro il 30 novembre. Le prime 105 richiedenti avranno diritto di accedere gratuitamente al servizio di prevenzione. (n.m.)
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Campodarsego
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Premio Testimoni del nostro tempo. Associazione Arcobaleno riconosciuta come eccellenza culturale del territorio
Pierina e gli altri, che hanno dato vita e anima a Tergolandia F
ra i “Testimoni del nostro tempo”, premiati al Galà della Cultura del Camposampierese, anche Pierina Rodella di Campodarsego. Insieme a tanti altri artisti e volontari dell’associazione Arcobaleno è il motore, il fulcro del parco Tergolandia. Pierina, in rappresentanza di tutta l’associazione, ha ricevuto il Premio, nel corso della cerimonia svoltasi a Villa Baglioni, dalle mani degli assessori del Tavolo della Cultura del Camposampierese e, in particolare, dall’assessore alla Cultura di Campodarsego, Fabio Marzaro. Lo stesso Marzaro ha raccontato come l’associazione, partendo da zero, abbia ridato vita e anima al parco attraverso una serie di installazioni artistiche. Un Parco oggi e fruibile lungo un percorso naturalistico straordinario, visto che si snoda lungo il fiume Tergola, e pure di valenza storica. Proprio qui, si trova la più antica
chiesa dell’Alta padovana, quella di Santa Maria Panigale in località Campanigalli. Risalente al VIIVIII secolo, è un edificio molto semplice realizzato in mattoni. L’associazione Arcobaleno è stata premiata come eccellenza
Un percorso personalizzato con installazioni artistiche e sculture ispirate al mondo delle fiabe culturale del territorio proprio per l’opera di promozione e diffusione della cultura. Il Premio ha cadenza annuale e riguarda persone, ma anche associazioni e istituzioni. Insieme ad “Arcobaleno” è stata premiata per Campodarsego il soprano Laura de Silva “per la sua attività e il suo impegno in ambito artisticomusicale”. L’assessore Marzaro
si è complimentato con entrambi “per la professionalità e per l’impegno nel valorizzare la Cultura”. L’associazione Arcobaleno ha dato vita e si prende cura del parco artistico-naturalistico che si sviluppa lungo gli argini del Tergola a Bronzola, frazione di Campodarsego. L’ingresso principale si trova proprio alle spalle della chiesetta di Santa Maria di
Panigale, a Campanigalli. Tergolandia è un percorso personalizzato con installazioni artistiche e sculture ispirate al mondo delle fiabe e realizzate con materiali di recupero raccolti dalla natura. Tutte le opere sono state donate alla comunità dagli artisti dell’associazione Culturale “Arcobaleno” e dell’associazione Scultori Pa-
tavini “Il Picchio Rosso”. Le installazioni, come viene ricordato più spesso dagli artisti e dai volontari di Tergolandia, sono sculture e non giochi. Lungo il percorso si possono ammirare statue lignee, il capitello di San Francesco e tante piccole opere che rendono il parco un luogo magico. Nicoletta Masetto
Campodarsego
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Maratona di lettura. Percorso originale pensato dalla rete di biblioteche BiblioApe, con tappe in città
Nasce “Qualsiasi cosa assieme” S
i chiama “Qualsiasi cosa assieme” ed è il percorso, davvero originale, pensato dalla rete di biblioteche BiblioApe ( che comprende le biblioteche del Camposampierese, ma anche altre del Cittadellese) nell’ambito della Maratona di Lettura promossa dalla Regione Veneto a partire da settembre e fino a dicembre. L’originalità sta nel fatto che, insieme ai libri, come spiegano ideatori e responsabili delle varie biblioteche, gli incontri saranno anche un viaggio alla scoperta, ad esempio, dei giochi, in particolare di quelli da tavolo. Al percorso aderisce anche la Biblioteca di Campodarsego, insieme alle altre biblioteche del Camposampierese, a un itinerario insolito,ideato per provare tanti nuovi giochi da tavolo e libri, con incontri dedicati a tutte le età attraverso incontri che proseguiranno sino alla fine di dicembre. Per informazioni sugli incontri a Campodarsego basta rivolgersi direttamente alla Biblioteca comunale che ha sede in via Roma, 9, numero di telefono 0499299811. Prossimi appuntamenti a Campodarsego saranno quelli di sabato 30 ottobre, alla scoperta di giochi e libri in un percorso interamente riservato ai piccoli. È prevista una seconda tappa per Campodarsego, questa volta per gli adulti e anzi per i senior, mercoledì 15 dicembre. Una maratona che è stata pensata in maniera da incontrare i gusti e le richieste di varie fasce
Appuntamento in biblioteca il 30 ottobre e il 15 dicembre. Insieme ai libri, gli incontri saranno anche un viaggio alla scoperta, ad esempio, di giochi, in particolare di quelli da tavolo
di lettori, intercettando però anche la crescente passione per i giochi da tavolo. “Qualsiasi cosa assieme” è un perrcorso articolata in trenta tappe che toccano tutto il territorio e tutti i luoghi della lettura per antonomasia: le biblioteche. Gli appuntamenti e le staffette ideali, oltre che tra luoghi differenti, sono anche tra generazioni visto che alcuni appuntamento sono dedicati ai bambini e altri agli adulti e anche ai senior. Sabato 30 ottobre, Galliera Veneta e Campodarsego, bambini; venerdì 5 novembre, San Giorgio delle Pertiche, adulti; sabato 6 novembre, Massanzago, bambini; venerdì 12 novembre, Villa Del Conte, bambini; sabato 13 novembre, San Giorgio Delle Pertiche, bambini; venerdì 19 novembre, Camposampiero, adulti; sabato
27 novembre, Campodarsego, senior; mercoledì 1 dicembre, Loreggia, bambini; martedì 7 dicembre Piombino Dese, bambini; mercoledì 15 dicembre, Loreggia, adulti; martedì 28 dicembre, Piombino Dese, bambini. (e.r.)
Il progetto sociale “Nonni al telefono” continua dopo i buoni risultati Torna il progetto dedicato agli anziani di Campodarsego. Si chiama “Nonni al telefono” ed è l’iniziativa che il Comune ha voluto, di recente, rinnovare vista l’importanza, ma anche il numero di adesioni e accessi che si sono registrati nei primi mesi di attività. Il progetto è partito a marzo scorso come sottolinea l’assessore ai Servizi sociali, Fiorella Bedin: “Lo sportello di ascolto vuole fornire assistenza telefonica per garantire ai nostri anziani vicinanza e sostegno nonostante la situazione pandemica. Un addetto al servizio contatta gli anziani periodicamente per conoscere bisogni e necessità che il Comune potrà aiutare a
soddisfare”. Ad avviare e seguire in prima persona il progetto “Nonni al telefono” è Giorgia Segato, una giovane che sta svolgendo il servizio civile. È sua la voce amica che gli anziani del territorio di Campodarsego hanno imparato a riconoscere grazie alle chiamate che si appresta a rifare, per un terzo programma di telefonate, a partire da novembre. “Il servizio propone uno Sportello ascolto attivo – spiega Giorgia – per tutti gli anziani a partire dai 75 anni. È un modo per raggiungerli, per scambiare una parola, per ascoltare, per sentire le loro necessità. È un modo per mantenerci uniti nonostante la di-
stanza. Dei 583 anziani ne abbiamo raggiunti circa un centinaio in tre momenti: tra marzo e giugno; quindi, tra agosto e settembre e ora lo rifaremo a novembre. Sarà importante attivare, poi, anche una rete di volontari per arrivare agli anziani in maniera più capillare”. Questi i contatti telefonici utili: telefono amico Comune di Campodarsego: 049 9299802; email:servizio.civile@comune.campodarsego.pd.it (n.m.)
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San Giorgio delle Pertiche
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Politiche per la disabilità. Gli spazi pubblici dedicati alla socialità diventano più accessibili con il Peba
Addio alle barriere architettoniche per una città inclusiva I
l consiglio comunale di San Giorgio delle Pertiche ha approvato, a fine settembre, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba): a breve il via libera del consiglio comunale. A illustrare il punto all’ordine del giorno è stato il sindaco Daniele Canella insieme agli assessori alle Politiche per la disabilità Caterina Bellotto e ai Lavori pubblici Stefania Pierazzo. Il Comune era riuscito a ottenere un contributo regionale di 10mila euro destinati alla mappatura di tutte le barriere architettoniche presenti negli edifici e strutture pubbliche; quindi, negli spazi aperti (strade, vie, piazze) ove si svolge la vita sociale della comunità che, per la loro importanza sociale e strategica, necessitano della massima accessibilità. “Redigere un piano per l’abbattimento delle barriere - ha detto l’assessore Bellotto - che tenga conto delle necessità espresse dai cittadini maggiormente interessati è per noi una priorità e
A fianco Caterina Bellotto, assessore alle Politiche per la disabilità
di permettere la presentazione di eventuali osservazioni. Decorso tale termine, il Piano approvato in consiglio per la sua definitiva approvazione. L’amministrazione comunale di San Giorgio delle Pertiche ha, quindi, dato il via al percorso per istituire la “Consulta comunale della disabilità”. (e.r.)
Lavori stradali: nuove asfaltature della zona industriale, riorganizzata anche la viabilità Sono state eseguite, nei giorni scorsi, una serie di asfaltature riguardanti la zona industriale di Arsego. La giunta comunale, ancora a giugno, aveva ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di riasfaltatura che hanno interessato alcune vie della zona industriale interessata. Gli interventi di posa del nuovo manto di asfalto sono costati 200mila euro. Hanno interessato le vie Fornace prima strada, Piovego prima strada e Piovego seconda strada. Nello stesso progetto è stata prevista la realizzazione di un viale di accesso asfaltato nel parcheggio degli impianti sportivi “Ometto Francato”
“Si tratta di un passo di civiltà che vogliamo decisamente imprimere per un salto in avanti della qualità della vita di tutti i cittadini” finalmente abbiamo tagliato il traguardo. Ora inizia il nostro impegno sul campo. Si tratta di un passo di civiltà che vogliamo decisamente imprimere per un salto in avanti della qualità della vita di tutti i cittadini”. Con l’assistenza dell’architetto Stefano Maurizio, sono stati compiuti rilievi su 13 edifici di proprietà comunale (tra cui, in particolare, municipio, scuole, biblioteca, cimiteri e impianti sportivi), su 3 parchi urbani e su 25 tratti urbani di collegamento a edifici di interesse pubblico o a servizi essenziali, per un totale di 32 chilometri di viabilità pubblica rilevata. Lo scorso luglio la giunta comunale aveva adottato il Piano, comprendente la relazione illustrativa e una proposta di programma pluriennale di attuazione degli interventi previsti e classificati in base a livelli di priorità. Il Piano era rimasto pubblicato sul sito del Comune per sessanta giorni, previsti per legge, al fine
del capoluogo, che permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti. A seguire sarà realizzata un’importante riorganizzazione viabilistica di tutta l’area, con l’istituzione di nuovi sensi unici per mettere in sicurezza gli utenti e al contempo realizzare nuovi stalli per le auto. Soddisfatto l’assessore ai Lavori pubblici Stefania Pierazzo: “Ci tengo a ringraziare il sindaco, i colleghi dell’amministrazione e gli uffici per aver lavorato tenacemente a quest’opera che finalmentete ridarà dignità e decoro alla ricca e fiorente Zona Industriale di Arsego e, non ultimo, ringrazio gli imprenditori per la pazienza che hanno portato e la fiducia che ci hanno dato, che ora ripaghiamo con questo nuovo obiettivo raggiunto”. (e.r.)
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San Giorgio delle Pertiche
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Riqualificazione. “L’obiettivo della nostra amministrazione è sempre stato chiaro fin dall’inizio del mandato”
Nuova piazza: Comune al lavoro per mantenere la promessa “L
’obiettivo è sempre stato chiaro, sin dall’inizio del nostro mandato. Daremo fianalmente una vera piazza a San Giorgio delle Pertiche”. L’annuncio è del sindaco Daniele Canella, parlando del nuovo piano di sviluppo e riqualificazione del centro storico del capoluogo. Un lavoro di pianificazione, iniziato diversi mesi fa, trascritto nero su bianco grazie a un masterplan che contempla sia gli spazi pubblici che gli edifici privati circostanti, con l’intento di ridisegnare armoniosamente aree, luoghi ed edifici che daranno un volto bello e signorile al cuore del capoluogo, trasformandolo finalmente in una vera cittadina. L’ambito di interesse riguarda tutto il centro del paese, in un raggio che va dal municipio sino alla biblioteca, abbracciando tutti gli edifici pubblici e parrocchiali. Il progetto, per quanto riguarda i privati, prevede l’abbat-
timento di alcuni vecchi edifici e la conversione della cubatura maggiorata secondo un criterio premiante, in nuove strutture definite dal piano in base a volumi, altezze e forme. Per quanto riguarda invece la sfera pubblica, si prevede la realizzazione di una nuova e vera piazza pedonale che colleghi il municipio, la canonica, la chiesa arcipretale e la millenaria Tor-
L’ambito di interesse riguarda tutto il centro del paese, in un raggio che va dal municipio sino alla biblioteca re. Dall’altra parte di via Roma, una nuova rotatoria regolerà il traffico con via Montegrappa e via Verdi, facilitando così anche l’ingresso e l’uscita al quartiere Musicisti. Di fronte alle scuole è previsto
un nuovo percorso coperto che permetterà il collegamento al riparo dalle intemperie tra tutti gli edifici comunali. Non ultimo, sono previste una profonda riqualificazione degli affacci sull’acqua del Tergola laddove
sorgeva il vecchio mulino e una nuova pavimentazione sul parcheggio di Piazza Donatori. “È ovvio che si tratta di una pianificazione a lungo termine - precisa il sindaco Daniele Canella - che si concretizzerà passo
dopo passo con la necessaria collaborazione dei privati. Inoltre, si inserisce all’interno del nuovo Piano regolatore generale, ora chiamato Piano degli Interventi. Nel frattempo, l’ufficio Lavori pubblici ha affidato ad un professionista l’incarico di redigere un progetto preliminare, suddiviso per stralci operativi, delle opere da realizzarsi a carico dell’amministrazione pubblica, con l’obiettivo di aver già il famoso “progetto nel cassetto” non appena verranno resi noti bandi e finanziamenti dagli enti superiori. (e.r.)
“Ci sto? Affare fatica!”: grande partecipazione al progetto di pulizia del patrimonio pubblico Grande successo di partecipazione e iniziative varie realizzate dalle ragazze e dai ragazzi partecipanti nell’ambito del progetto “Ci Sto? Affare fatica!”. “Il progetto cha visto i nostri adolescenti rimboccarsi le maniche e operare per il bene del territorio – spiegano il sindaco Canella e la giunta comunale -. Sotto la supervisione dei tutor Federico, Claudia e Federica e dei Senior volontari Mario e Federico, i ragazzi hanno eseguito lavori di pulizia e manutenzione del patrimonio pubblico,
sfidando le alte temperature del periodo. La sala polivalente di Cavino, gli impianti sportivi comunali ed il Parco Guizze sono solo alcuni dei luoghi in cui ragazze e ragazzi volontari hanno operato, facendo sicuramente te fatica, ma anche con tanto entusiasmo. In generale, il nostro territorio ha la fortuna di poter contare su una rete di cittadini volenterosi che si mettono a disposizione della comunità: negli ultimi mesi c’è stata la pulizia delle panchine e del monumento ai caduti di
piazza 8 Marzo di Cavino da parte degli tesserati del gruppo ciclistico “Amici per la Bici” e la pulizia del muretto di piazza Tuzzato a San Giorgio da parte di comuni cittadini. In parallelo è continuato negli scorsi mesi il progetto “Ripuliamo i quartieri” che ha visto decine di cittadini impegnati nella pulizia di fossi e marciapiedi. L’amministrazione comunale ringrazia di cuore, sempre, tutte persone si adoperano in attività di volontariato a vantaggio della collettività”. (e.r.)
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Santa Giustina in Colle
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Street art. Un’opera realizzata nel segno dell’apertura e dell’accoglienza nei confronti dell’altro
Un nuovo murales per la palestra della scuola secondaria Kennedy U
n grande murales accoglie, dallo scorso primo ottobre, quanti accedono alla scuola secondaria di primo grado “Kennedy” proprio vicino a chiesa e municipio. Un’opera realizzata nel segno dell’apertura e dell’accoglienza nei confronti dell’altro, presentata nell’ambito di “Non sono un murales – Segni di comunità”, evento diffuso in 120 luoghi d’Italia che ha visto coinvolte diverse comunità nella realizzazione di un’opera d’arte corale. Circa mille tra bambini, ragazzi, artisti, insegnanti, detenuti, persone disabili, hanno partecipato a percorsi guidati per realizzare un murales, reinterpretando in chiave personale uno stencil creato per l’occasione dallo street artist LDB. “Con questa attività – spiegano il sindaco Moreno Giacomazzi e l’amministrazione comunale – abbiamo voluto testimoniare le storie e soprattutto i luoghi in cui, grazie alla “messa in rete” di organizzazioni del Terzo settore e le istituzioni, nel nostro caso il Comune di Santa Giustina in Colle e La Grande Casa – Rete Maranathà, quotidianamente si rinnova l’impegno ad attivare le comunità a prendersi cura
Circa mille tra bambini, ragazzi, artisti, insegnanti, detenuti, persone disabili, hanno partecipato a percorsi guidati per realizzare un murales del proprio territorio, soprattutto dei bambini e delle loro famiglie, dei giovani e dei soggetti più fragili, innescando percorsi di partecipazione, di solidarietà che ci aiutino a ripartire, tutti insieme quotidianamente”. Nelle settimane precedenti ragazzi e operatori delle comunità di accoglienza della Rete Maranathà avevano realizzato un murales su una parete della palestra della scuola Kennedy dal titolo “Tanti. Diversi. Insieme”. Insieme ai bambini e ai ragazzi dello spazio educativo Quinnipak, attivo nella stessa sede tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì in collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno realizzato un laboratorio narrativocreativo in cui hanno condiviso
l’importanza del fare insieme, ognuno secondo le proprie capacità e la propria unicità. “Per noi Rete Maranathà – spiegano i referenti dell’associazione – la persona è sempre al centro, accolta nella propria originalità, con la propria storia, i propri bisogni le proprie capacità e potenzialità. I ragazzi e i giovani sono protagonisti della propria vita e dei propri percorsi
di crescita, compito di noi adulti è “camminare accanto” e stabilire relazioni educative forti in rete con tutta la comunità educante”. L’amministrazione ha ringraziato “Fondazione la Grande Casa – Rete Maranathà per aver collaborato alla creazione di un segno indelebile nella nostra palestra. Ringraziamo di cuore tutti gli operatori e tutti i bambini per il loro prezioso contributo”. (e.r.)
Arriva l’orientamento legale gratuito Da ottobre, nella sede della Fcc in Villa Querini, è stato aperto a tutti i cittadini del Camposampierese il servizio di orientamento legale. A sottoscrivere l’accordo la Federazone dei Comuni, con il presidente di turno Daniele Canella e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova, Leonardo Arnau. Tutti i primi martedì del mese i cittadini avranno un legale “amico”, disinteressato (non potrà poi seguire il caso), per ricevere un consulto orientativo per le proprie problematiche legali e normative. “Siamo i primi in Veneto ad avviare un progetto simile che vuole riportare la “giustizia”, dopo la chiusura dovuta alla riorganizzazione statale degli uffici locali di preture e giudice di pace, a essere nuovamente a portata dei cittadini nei territori – ha spiegato il presidente Canella insieme ai colleghi sindaci –. Perché di fronte alle esigenze dei nostri concittadini non ci giriamo dall’altra parte, ma con concretezza e passione cerchiamo di essere loro vicini. Un lavoro di squadra che ha portato ad approvare in pochi mesi il primo protocollo d’intesa regionale tra Ordine degli Avvocati e Comuni. Un passo in avanti per tutti quelli che, come noi, hanno come obiettivo quello di essere a fianco dei cittadini”. Un plauso è stato rivolto all’assessore di San Giorgio delle Pertiche Andrea Biasibetti, avvocato, che ha promosso e curato l’iniziativa, e al direttore generale della Federazione, Anna Maria Giacomelli per averla resa subito concreta. È possibile prendere appuntamento scrivendo a: orientamento. legale@fcc.veneto.it o chiamando lo 049-9315635. (n.m.)
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Santa Giustina in Colle
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Il premio. Per aver superato l’emergenza sanitaria con pronta reazione creativa e riconversione aziendale
Oscar Green Coldiretti: Zuanon scala il podio con il suo agri drive-in S
anta Giustina in Colle conquista il podio nazionale dell’Oscar Green dei Giovani di Coldiretti con l’esempio di Giovanni Zuanon definito dai giurati “brillante”. Il primo premio tra le esperienze che meglio hanno superato l’emergenza sanitaria con pronta reazione creativa e riconversione aziendale arriva a Santa Giustina in Colle grazie all’agriturismo Antichi Sapori che, con il contributo del neo imprenditore rientrato dall’America a causa della pandemia, rivoluziona l’impresa familiare e la trasforma in un agri drive-in. Accompagnato dal padre Silvano, è arrivato a Roma dove è stato acclamato vincitore della categoria speciale sbaragliando tutti concorrenti. Giovanni insieme ai fratelli Andrea e Massimo ha inventato il primo agri drive-in dove gustare buonissimi spuntini a km zero e birra artigianale in piena campagna, davanti a un bel film, nella propria auto, in compagnia dei propri familiari e amici senza nessun rischio di contagio e garantendo sicurezza e distanziamento. Questa la motivazione della giuria: “Ci sono voluti vent’anni di esperienze tra l’America e il resto del mondo per sconfiggere il Covid che aveva messo fortemente a rischio l’importante investimento che Giovanni aveva fatto per rinnovare la storica azienda del padre. L’azienda prima produceva latte e carne di altissima qualità da
Giovanni insieme ai fratelli Andrea e Massimo ha inventato un modo per far gustare buonissimi spuntini a km zero e birra artigianale “in piena campagna, davanti a un bel film, nella propria auto, in compagnia dei propri familiari e amici”
La premiazione di Giovanni Zuanon
qui l’idea di ultima generazione: creare degli spuntini contadini. La stalla d’avanguardia secondo i parametri del benessere animale, seguendo i principi dell’economia circolare, fornisce di ottima qualità che unito al pane morbido fatto con la farina di patate garantisce
Il sacchetto con spuntini e la birra artigianale sono consegnati nell’auto. Sicurezza e distanziamento garantiti panini gourmet che una volta che li assaggi non li dimentichi più. Ma arriva il Covid e il lockdown mette a rischio tutto. Giovanni prova a ripartire con le consegne a domicilio
ma fa fatica e allora ha un’intuizione brillante. Sul modello americano propone un agri drive-in ed è un successo incredibile. La gente si precipita in fattoria. Il sacchetto con spuntini e la birra artigianale sono consegnati nell’auto. Sicurezza e distanziamento sono garantiti. Ma soprattutto divertimento, gustare i spuntini di qualità, in piena campagna, davanti a un bel film, dalla propria auto, in compagnia dei propri familiari e amici senza nessun rischio. La notizia del drive in fattoria fa il giro di tutto il territorio. Una sera dietro l’altra è un successo a valanga. Giovanni ha salvato l’investimento e ha dato una risposta all’emergenza Covid, regalando un sorriso alla popolazione colpita. Ciak si svolta, c’è vita in fattoria”. Giorgia Bortolato
Bonus terme: al via l’agevolazione per tutti i cittadini che prenotano dei servizi wellness e beauty Il Comune di Santa Giustina in Colle rende noto che è possibile accedere al “bonus terme”. Ai fini della fruizione del bonus si precisa che per “servizi termali” si intendono le prestazione termali incluse quelle di wellness e beauty erogate da un istituto termale accreditato. Il Bonus terme è un’agevolazione di cui il cittadino potrà beneficiare prenotando i servizi termali di proprio interesse presso uno stabilimento termale prescelto.Il bonus coprirà fino al 100% del servizio acquistato, fino a un valore massimo di 200 euro. L’eventuale parte eccedente del costo del servizio sarà a carico del cittadino. L’incentivo
per l’acquisto di servizi termali è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia, senza limiti di ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare. Sarà disponibile a partire dalla pubblicazione dell’avviso di apertura delle prenotazioni, che sarà pubblicato sui siti del Ministero e di Invitalia, fino all’esaurimento delle ri-
sorse stanziate. Il cittadino interessato dovrà prenotare i servizi termali presso uno stabilimento termale accreditato di sua scelta. L’elenco sarà pubblicato sui siti internet del Ministero e di Invitalia.La prenotazione dovrà essere effettuata presso lo stabilimento termale prescelto, che provvederà a rilasciare l’attestato di prenotazione. La prenotazione avrà un termine di validità di 60 giorni dalla sua emissione. I servizi prenotati dovranno essere usufruiti entro tale termine. L’ente termale interessato provvederà a richiedere a Invitalia il rimborso del valore del buono utilizzato dal cittadino. (g.b.)
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Villa del Conte
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Rendiconto di gestione. Il Comune ha suddiviso l’avanzo in varie parti destinate a diversi interventi
Tari, solidarietà alimentare e lavori pubblici con i fondi del bilancio Q
uasi mezzo milione di euro di avanzo di amministrazione per il Comune di Villa del Conte. L’amministrazione comunale aveva approvato il Rendiconto di gestione dal quale era risultato un avanzo di 436.597 euro. “L’avanzo - spiega l’assessore al Bilancio, Giacinto Pegoraro - è stato suddiviso in varie parti: parte accantonata 165.483 euro, parte vincolata 107.063 euro, parte destinata agli investimenti 24.354 euro, parte disponibile 139.695 euro. Nel dettaglio, l’avanzo accantonato è costituito dalle risorse per le quali è previsto un obbligo di accantonamento in previsione di spese future; l’avanzo vincolato raccoglie le risorse vincolate a una specifica destinazione: fondo funzioni fondamentali, solidarietà alimentare, spese per sanificazione seggi elettorali e altro; l’avanzo destinato a spese per investimenti riguarda il finanziamento esclusivo degli investimenti, l’avanzo libero contiene le risorse di cui l’ente può usufruire liberamente nel rispetto della normativa secondo priorità. A Villa del Conte, illustra l’assessore, la parte vincolata è stata utilizzata per solidarietà alimentare (41.953 euro); per Tari, utenze non domestiche sono stati previsti 30.900 euro, anche per maggiori spese dovute al perdurare della pandemia (spese informatiche); la parte destinata agli investimenti e la parte disponibile sono state utilizzate per la sistemazione di attraversamenti pedonali stradali lungo via Roma, nel tratto compreso tra la chiesa parrocchiale e piazza Vittoria”. L’amministrazione ha, poi, deliberato alcune variazioni di particolare rilievo: lo stanziamento a bilancio di 25mila euro per incarico progetto definitivo ed esecutivo per la costruzione della rotatoria Abbazia Pisani; lo stanziamento a bilancio 3.500 euro successivamente incrementato a 4.600 per acquisto libri biblioteca, contributo ottenuto a seguito presentazione richiesta; lo stanziamento a bilancio di 37.069 euro che lo Stato ha assegnato al Comune, da destinare a Tari per le attività produttive che hanno subito restrizioni nel 2021. Il Comune si è attivato pubblicando un bando per la richiesta di riduzione della Tari utenze non domestiche; lo stanziamento a bilancio di 23.071 euro che lo Stato ha assegnato al Comune per buo-
ni spesa alimentare da utilizzare anche per il pagamento di affitti e utenze da parte delle famiglie in difficoltà a causa della pandemia covid-19. “Abbiamo stanziato a bilancio - conclude il vice sindaco 50mila euro per la digitalizzazione delle pratiche edilizie dell’ufficio tecnico, intervento importante e costoso che porterà nel tempo a velocizzare i tempi di risposta all’utenza e ai professionisti”. Giorgia Bortolato
In Comune cerimonia in ricordo del sacrificio di Ettore Zara Il Comune ha ricordato, in sala consiliare, il sacrificio di Ettore Zara, medico veterinario che il 27 aprile 1945 si offrì e morì al posto del figlio Giorgio, nella rappresaglia che i soldati tedeschi misero in atto in paese. A ricostruire l’eroico gesto Umberto Zara, nipote di un cugino del veterinario, e Dino Scantamburlo che ha raccolto le testimonianze nell’ultimo libro “Dalla paura alla speranza”, edizioni Bertato. “È un episodio tragico ma anche di grande umanità, per molti anni rimasto sconosciuto ai più” ha spiegato Zara. È il 27 aprile 1945, data tristemente nota nel Camposampierese e non solo. A Santa Giustina in Colle le truppe tedesche in ritirata giustiziarono 23 civili, perpetrando esecuzioni anche in altri paesi. Il mulino Benetello, oggi in parte restaurato con un contributo europeo, era punto di riferimento per
tutto il paese. Lì, sotto il grande porticato ancora oggi esistente, il veterinario Ettore Zara, in servizio nei comuni della zona, aveva stabilito il suo “studio”. Sfollato con la famiglia dalla casa di San Giorgio delle Pertiche, troppo vicina alla ferrovia e quindi a rischio bombardamenti, si era stabilito inizialmente da parenti a Villa del Conte, per poi prendere in affitto due camere nella locanda alla fontanella, vicina al mulino. Il racconto della sua esecuzione, insieme a quelle di Ermenegildo Romeo Benetello e di Attilio Casarin, fu consegnato pochi anni fa a Nicola Benetello, nipote di Romeo, da Francesco Zaghetto, presente al mulino quel 27 aprile. Zaghetto, insegnante di musica, è morto nell’ottobre 2019 a 93 anni. (n.m.)
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Villa del Conte
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Lavori pubblici. Oltre i lavori vicino al Municipio, messa in sicurezza anche la pavimentazione di via Roma
Al posto dell’ex Casa del medico sorgerà un parcheggio S
ono partiti i lavori di demolizione dell’edificio di proprietà comunale, realizzato negli anni Cinquanta, conosciuto come ex Casa del medico di condotta e del segretario comunale. Usato da anni come sede di alcune associazioni locali, è da tempo in disuso a causa di carenze dal punto di vista della sicurezza. “L’intervento – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Stocco - ha visto la riqualificazione dell’area con l’obiettivo di far dialogare e ricucire lo spazio antistante la sede municipale, creando un’area a parcheggio di circa 25 posti auto, pavimentata nella parte più prossimale a via Cà Dolfin con lastre in calcestruzzo, mentre nella parte restante in asfalto si è voluto mantenere il bellissimo esemplare di cedro deodaro, presente all’interno dell’area, valorizzandolo con un’ampia aiuola. Il nuovo spazio a parcheggio potrà essere utilizzato per l’installazione dello stand gastronomico della Pro loco durante la sagra paesana, vicino alle giostre, per poter finalmente
Il cronoprogramma dei lavori è stato perfettamente rispettato come da progetto, cercando di limitare al massimo i disagi per commercianti e residenti della zona. Disagi che sarebbero potuti essere stati completamente evitati, se negli ultimi anni si fosse avuta più cura, eseguendo almeno gli interventi di ordinaria amministrazione”. Giorgia Bortolato
Continuano gli eventi del progetto “Anziani attivi” Proseguono a pieno ritmo, con adesioni continue, i vari eventi collegati al progetto “Anziani attivi” promosso dal Comune, in particolare dall’assessorato al Sociale e alla Solitudine guidato da Graziella Vigri. Sono previste attività tra cui: ginnastica all’aperto, anche a ritmo di musica, e serate informative per promuovere un corretto stile di vita, in particolare nella terza età. “Tra i vari eventi anche quello che ha visto la piazza comunale animarsi, a ritmo di samba e chachacha, grazie ai nostri saggi e super nonni che hanno partecipato alla lezione di movimento in musica – spiega l’assessore Vigri -. Un toccasana per la salute con tanta gioia di stare insieme. Un altro importante appuntamento del progetto di invecchiamento attivo è quello ...a tavola. È importante imparare a mangiare e cucina-
In via Roma sono stati rimossi gli attraversamenti pedonali, è stato rifatto il sottofondo in calcestruzzo e posata la nuova pavimentazione concentrare l’evento tutto nello stesso luogo, ossia nel centro del paese. Il cronoprogramma dei lavori prevedeva la fine dell’opera prima dell’inizio delle scuole. Purtroppo abbiamo subito dei ritardi, di circa una settimana, dovuti a imprevedibili interventi in corso d’opera”. L’assessore Stocco interviene, poi, sull’importante intervento di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza che ha interessato via Roma, la via centrale del capoluogo: “Sono stati rimossi tutti gli attraversamenti pedonali – spiega -, è stato rifatto il sottofondo in calcestruzzo e posata la nuova pavimentazione in bettonella. Sono stati sistemati diversi punti critici nei quali in cui il porfido della carreggiata risultava disastrato.
re bene per essere sani e agili. Dopo le lezioni teoriche a Villa del Conte sono in calendario le lezioni pratiche di laboratorio nella sede di “Attivamente” in via Borgo Padova 33, a Cittadella”. La partecipazione a lezioni e laboratori è gratuita. Il Comune conta di proseguire attività e iniziative varie anche nei prossimi messi visto il successo di adesioni e partecipazioni ovviamente se l’emergenza sanitaria lo renderà possibile. Tutti gli eventi si sono svolti nel pieno rispetto delle norme anti covid. Per informazioni e dettagli è possibile rivolgersi all’Ufficio Sociale, telefono 049 9394814 oppure 049 9394855. (g.b.)
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Viabilità. Ora il sito produttivo è stato messo a riparo dagli allagamenti
Si va verso la fine dei lavori nella zona artigianale di Murelle V
olgono al termine i lavori per l’allargamento dell’accesso della aona artigianale di Murelle. Ora il sito produttivo è stato messo a riparo dagli allagamenti a seguito degli acquazzoni, potenziata l’illuminazione pubblica e le infrastrutture digitali. “Un intervento – commenta il consigliere delegato alla Viabilità, Michele Conte – che oltre a riqualificare il sito produttivo, sarà più attrattivo, renderà più sicura l’entrata e l’uscita del traffico, specie quello pesante”. Sempre in tema di viabilità, il Comune di Villanova di Camposampiero sta agendo su più fronti come aveva già programmato in occasione dell’approvazione del Bilancio Previsionale. “È in via di ultimazione – prosegue l’assessore ai Lavori pubblici, Filippo Ancilotto – l’iter approvativo previsto per la progettazione del collegamento tra via Marco Polo e via Vivaldi. Con questa soluzione conseguiremmo un maggior riordino del traffico veicolare, specie in occasione degli eventi previsti, come la sagra, per i quali si rende necessaria la chiusura del centro urbano”. Tuttavia l’intervento più impegnativo rimane quello sul percorso ciclopedonale in via Piovega Nord, dall’incrocio con via Dante Alighieri fino a via del Donatore. Tratto che quotidianamente è utilizzato dagli studenti, residenti nelle frazioni di Mussolini e Murelle, che si recano in bicicletta alla scuola secondaria di Villanova. Ot-
Procede anche l’iter per mettere a segno l’intervento più impegnativo, che rimane quello sul percorso ciclopedonale in via Piovega Nord, dall’incrocio con via Dante Alighieri fino a via del Donatore
tenuto i pareri dagli enti competenti, si è recentemente approvato il progetto definitivo esecutivo. L’opera si estende per una lunghezza di 800 metri lineari ed ha unvalore complessivo stimato in 718.000 euro. “Come sappiamo, ahinoi,il comune di Villanova di Camposampiero non ha una capacità finanziaria così importante e il ricorso al credito risulta ancora proibitivo, sebbene dall’inizio della nostra gestione abbiamo più che dimezzato l’indebitamento dai mutui, accesi dalle precedenti amministrazioni” precisa l’assessore Ancilotto. E quindi, come si realizzerà questa opera con un progetto definitivo esecutivo approvato? L’amministrazione comunale con i propri tecnici ha deciso di suddividere l’intera opera in quattro lotti funzionali; per la realizzazione del primo lotto funzionale sono stati destinati 140.000 derivanti da un contributo statale. La procedura d’appalto per l’individuazione del-
la ditta esecutrice è stata eseguita dalla Centrale Unica di Committenza (CUC) della Federazione del Camposampierese. “Desidero ringraziare i miei concittadini frontisti per la grande collaborazione manifestata in tempi celeri per la cessione delle aree interessate – conclude il sindaco Cristian Bottaro – dimostrando responsabilità e senso civico. Queste sono le infrastrutture che ci piacciono di più perché sono opere salvavita,che vorremmo poter realizzare in ogni strada, in ogni contrada. Confidiamo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dello Stato, auspicando vengano destinate risorse ai territori per queste sacrosante necessità! In virtù di tutto ciò,abbiamo provveduto ad aggiornare il progetto di pista ciclopedonale in via Caltana (lato est) e quello della pista ciclopedonale in via Piovega Nord, dall’intersezione con via Mussolini fino a via Puotti”. Endrius Salvalaggio
Gestione dell’aiuola sulla rotonda: via al bando Il Comune di Villanova di Camposampiero ha pubblicato nel proprio sito comunale l’avviso di manifestazione di interesse, relativo alla gestione dell’aiuola, presente all’interno della rotatoria nell’intersezione tra via Roma e via Puotti. Per partecipare basterà presentare una semplice richiesta allegando la proposta progettuale di riqualificazione dell’aiuola presente all’interno della rotatoria. Tale proposta consisterà nell’elaborazione di un render grafico, comprensivo di una sintetica descrizione illustrativa e del piano di manutenzione. In quest’ultimo dovranno essere riportati il numero di interventi mensili previsti nell’arco dell’annualità. Ciò rappresenta a
tutti gli effetti uno dei sette criteri decisi per la formazione del punteggio finale (più interventi saranno previsti, più punti verranno assegnati). Anche l’estetica della soluzione proposta rappresenta un criterio decisivo ai fini dell’attribuzione del punteggio. Tutti gli altri criteri sono contenuti nell’Avviso pubblicato. Le proposte dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 12:00 di venerdì 26 novembre 2021 “In occasione del Consiglio Comunale del 11 luglio 2019 i Consiglieri Comunali, Denis Bettini e Agostino Furlan, presentarono un’interrogazione con la quale proponevano, una soluzione con questa tipologia di gestione delle aiuole– spiega il Consigliere De-
legato all’Ambiente e alla Partecipazione, Martina Marin –. Nel corso dell’annualità precedente l’amministrazione comunale ha dovuto necessariamente occuparsi prevalentemente dell’emergenza epidemiologica, tuttavia questa idea non era mai stata abbandonata”. “L’azienda o l’associazione che presenterà la proposta con il maggior punteggio gestirà l’aiuola della rotatoria per il periodo indicato e nella stessa avrà la possibilità di installare il proprio logo – conclude il consigliere delegato alla Viabilità, Michele Conte –. La rotonda è stata realizzata nel 2014 ed ora che è stata perseguita la funzionalità, i tempi sono maturi per prevedere questo tipo di intervento”. (e.s.)
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Servizi alla comunità. Felicità da parte dell’amministrazione per la ripartenza dell’iniziativa per le persone fragili
Riaperto il centro sollievo “Il Bucaneve”, sospeso per Covid R
iapre a Villanova di Camposampiero il Centro Sollievo “il Bucaneve”, seguito dall’Associazione “Voi e Noi” all’interno del progetto “La Famiglia al Centro”. “Non nascondiamo da parte nostra la felicità nel vedere ripartire questa importante iniziativa – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Elena Pagetta – dopo uno straordinario lavoro di coordinamento eravamo riusciti a far decollare le attività nel 2019, che tuttavia siamo stati costretti a sospendere a causa dell’emergenza epidemiologica del Covid19”. Il centro culturale di Mussolini, dedicato a Giovanni Tomasoni, sindaco di Villanova di Camposampiero di fine ‘800, spalancherà le porte alla terza età, al mercoledì mattina, dalle ore 9 alle ore 12, con laboratori specifici volti a dare sostegni concreti in particolar modo a quanti sono affetti da decadenza cognitiva e, quindi, alle loro famiglie. “Il Centro sollievo – aggiunge l’assessore Pagetta – aiuta la persona che presenta qualche criticità diventando occasione per socializzare, stando insieme in allegria. Successivamente, non di secondaria importanza, questo servizio allevia il carico di lavoro della famiglia, del coniuge, dei figli e di tutti coloro che assistono queste persone che meritano le dovute attenzioni”. “Con l’importante intervento di manutenzione straordinaria effettuato nel Centro Tomasoni nel 2017, attraverso la riclassificazione energetica dell’e-
Elena Pagetta
Torneranno i laboratori specifici volti a dare sostegni concreti in particolar modo a quanti sono affetti da decadenza cognitiva e, quindi, alle loro famiglie dificio e con l’abbattimento delle barriere architettoniche miravamo proprio a questo – conclude il Sindaco Cristian Bottaro –. Volevamo dedicare uno spazio alle famiglie, aperto all’infanzia, ai giovani e alla terza età. Dopo aver riattivato il doposcuola e il centro sollievo, non vediamo l’ora di vedere ripartire tutte quelle iniziative previste dal progetto e che si svolgevano prima della pandemia: corsi preparto, università popolare, ed altro”. Per informazioni ed iscrizioni: 3475333653, Luigina Zin. Endrius Salvalaggio
Anche a Villanova via alla lotta alle barriere con il Peba Il Comune di Villanova di Camposampiero ha recentemente approvato il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba), uno strumento attraverso il quale vengono censite e localizzate le barriere architettoniche presenti, in riferimento ai luoghi pubblici, come ad esempio i marciapiedi e fabbricati, come Villa Ruzzini che, essendo un edificio monumentale, è tuttora sprovvista di un sistema che consenta ai diversamente abili la visita al Piano Nobile. “L’attività progettuale ha comportato un costo totale di 15mila euro al lordo delle imposte di legge, a fronte del quale è stato riconosciuto un contributo da parte della Regione pari al 50% del valore complessivo – rendiconta l’assessore Ancilotto –; inoltre, vale la pena ricordare che possedere il Peba risulta essere un requisito essenziale per partecipare ad appositi bandi finalizzati a finanziare veri e propri lavori di abbattimento delle barriere architettoniche”.
Dopo l’adozione deliberata dalla giunta comunale, l’amministrazione si è poi attivata per divulgare il piano, a cui gli interessati potevano porre le loro osservazioni. È pervenuta una sola istanza strutturata suddivisa in tre punti, due dei quali, seppur oggettivamente condivisibili in linea generale, sul piano tecnico non erano attinenti al Peba; il terzo punto dell’osservazione, invece, è stato accolto a maggioranza dal consiglio comunale. “Se da un lato amareggia rilevare che questo importante strumento fosse obbligatorio per legge fin dall’inizio degli anni ‘90 – afferma il sindaco, Cristian Bottaro – dall’altro siamo molto felici di aver dotato il nostro comune di questo piano. In realtà è una soddisfazione che non può che durare solo qualche istante poiché ora sarà necessario lavorare sodo, adoperandosi, con pazienza e al tempo stesso con risolutezza, all’eliminazione vera e propria delle barriere architettoniche”. (e.s.)
Cultura
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Riconoscimenti. L’artista di Santa Giustina in Colle è stato premiato al Galà della Cultura in Villa Baglioni
Gianpaolo Blandini è il “Testimone della cultura” del Camposampierese G
ianpaolo Blandini, di Santa Giustina in Colle, a lungo docente, una laurea in architettura, ma prima di tutto artista, è il “Testimone della cultura 20202021” del Camposampierese. La premiazione è avvenuta durante la seconda edizione di “Testimoni della Cultura - Galà della Cultura del Camposampierese” a Massanzago in Villa Baglioni. La giuria del Premio, composta dagli assessori e consiglieri alla cultura dei dieci comuni, lo ha proclamato all’unanimità. Questa la motivazione: “Artista poliedrico e versatile. Ha esplorato e continua a indagare molteplici campi dell’espressione artistica: dall’architettura all’interior design, alla scultura, alla scenografia, all’illustrazione. Curiosità e costante desiderio di sperimentazione sono i tratti salienti di un maestro d’arte che, anche attraverso l’insegnamento, ha saputo trasmettere il proprio amore per la creatività a generazioni di studenti. La ricerca di una cifra stilistica originale, di cui sono testimonianza visibile le sue opere, è peculiare in una produzione artistica costantemente tesa al bello. Le sue opere non sono solamente l’unione di diversi frammenti, ma anche la fusione di diverse culture ed influenze, come dimostrano i suoi celebri pannelli. Quando l’Arte incontra il volontariato assume un valore ulteriore di testimonianza. Per il percorso creativo e umano di Blandini sono
Nei suoi celebri pannelli e sculture di legno imprime il suo immaginario, quasi una ripresa favolistica della strutturazione a patchwork con colori mai saturi, mai aggressivi, unicamente gentili
Gianpaolo Blandini è “Testimone della cultura” del Camposampierese
stati significativi la realizzazione di un murales nel carcere minorile di Treviso, il laboratorio di falegnameria presso la comunità Papa Giovanni XXIII di Carmignano di Brenta e la progettazione e realizzazione di una chiesa e di un cen-
Artista poliedrico e versatile, ha esplorato molteplici campi dell’espressione artistica tro di accoglienza nella missione diocesana di Fianga in Ciad”. Nei suoi celebri pannelli e sculture di legno imprime il suo immaginario, quasi una ripresa favolistica della strutturazione a patchwork con colori mai saturi,
mai aggressivi, unicamente gentili. Le sue opere non sono solamente l’unione di diversi frammenti, ma anche la fusione di diverse culture ed influenze: dal fumetto alle strutturazioni africane e amerindie, dalla pittura pop americana ed europea al libero artigianato artistico. Con entusiasmo e generosità, ha trasmesso il suo amore per l’arte, e in particolare per la scultura, agli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “G. Ungaretti” di Borgoricco nella quale ha insegnato a lungo. L’insegnamento non si è fermato ai banchi di scuola, ma è proseguito con laboratori di falegnameria per i più piccini e i loro genitori, oltre che con corsi di formazione per insegnanti. Nicoletta Masetto
Fino a dicembre tanti appuntamenti per adulti e bambini nelle biblioteche di Loreggia e del Camposampierese Nell’ambito della Maratona di Lettura anche la biblioteca di Loreggia aderisce, insieme alle altre biblioteche del Camposampierese, al percorso ideato per scoprire e provare tanti nuovi giochi da tavolo e libri, con incontri dedicati a tutte le età e che proseguirà sino alla fine di dicembre. L’appuntamento a Loreggia è per mercoledì 1 dicembre. Si tratta di una tappa interamente riservata ai piccoli. Seconda tappa a Loreggia, questa volta per gli adulti, mercoledì 15 dicembre. Una maratona che è stata pensata e articolata in trenta tappe che toccano tutto il territorio e tutti i luoghi della lettura per
antonomasia: le biblioteche. Gli appuntamenti e le staffette ideali, oltre che tra luoghi differenti, sono anche tra generazioni visto che alcuni appuntamento sono
dedicati ai bambini e altri agli adulti e anche ai senior. Queste le altre tappe; venerdì 5 novembre - San Giorgio delle Pertiche per adulti; sabato 6 novembre a Massanzago per bambini; venerdì 12 novembre aVilla Del Conte per bambini; sabato 13 novembre a San Giorgio Delle Pertiche per bambini; venerdì 19 novembre a Camposampiero per adulti; sabato 27 novembre a Campodarsego per senior; mercoledì 1 dicembre a Loreggia per bambini; martedì 7 dicembre a Piombino Dese per bambini; mercoledì 15 dicembre a Loreggia per adulti; martedì 28 dicembre a Piombino Dese per bambini. (g.b.)
Sport
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Galà dello sport. È tornata la premiazione delle eccellenze sportive, che ha celebrato il giovane di Santa Giustina in Colle
È Elia Fasolo l’atleta dell’anno: per lui tante medaglie internazionali D
opo numerosi rinvii a causa dell’emergenza sanitaria, finalmente è andata in scena a Massanzago, nel parco di Villa Baglioni, l’undicesima edizione di “Ama la Vita Vivi lo Sport – Galà dello Sport del Camposampierese”. Nel corso della serata, promossa dal Tavolo dello Sport del Camposampierese, sono state premiate le eccellenze sportive del territorio. Il momento clou si è vissuto con la proclamazione dell’Atleta dell’Anno 2020-2021. Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è stato Elia Fasolo. Classe 2001, vive a Santa Giustina in Colle. Pratica pattinaggio velocità in linea con il Gruppo Sportivo Scaltenigo di Venezia, allenato da Francesco Dal Corso. Con la Nazionale Italiana e con la società di appartenenza si è aggiudicato numerosi successi a livello internazionale che lo hanno proiettato verso una carriera di vertice in questa disciplina. Oltre alle doti atletiche
ed agonistiche la sua caratteristica principale, che gli consente di primeggiare ad alti livelli, è l’intelligenza nella gestione delle gare, soprattutto in quelle più importanti. Alla presenza degli assessori e consiglieri allo Sport, di alcuni sindaci e di un numeroso pubblico, il movimento sportivo camposampierese, ricco di più di 200 associazioni, ha vissuto il
Il movimento sportivo camposampierese, con più di 200 associazioni, ha visto la premiazione di 23 tra atleti, dirigenti, tecnici suo momento di visibilità, con la premiazione di 23 tra atleti, dirigenti, tecnici. Ma il Galà è stata anche l’occasione in cui le amministrazioni comunali hanno ringraziato la realtà associazionistica che, giorno dopo giorno, specie in questo difficile momento di ripartenza, consen-
te a persone di ogni età, e soprattutto ai giovani, di praticare le più svariate discipline sportive. Nel corso della serata sono stati premiati, due per ciascun comune, le società, gli atleti, i dirigenti e tecnici che si sono particolarmente distinti. Borgoricco: Enzo Agostini, Alis-
sa Nalin; Campodarsego: G.S. Campodarsego Volley, G.S. Fiumicello; Camposampiero: Lorenzo Coletti, Nicola Cecchin; Loreggia: Mattia Barduca, Giuseppe Callegarin; Massanzago: Luca Colorio, U.S.D. Fulgor Massanzago; Piombino Dese: Franco Arrigoni, Fabrizio Pello-
so; San Giorgio delle Pertiche: Lucia Bano, Silvia Toso; Santa Giustina in Colle: Massimiliano Rasia, Riccardo Simionato; Villa del Conte: Filippo Bacchin, Romeo Rubin; Villanova di Camposampiero: Stefano Checchin, Matteo Marin.
La pluricampionessa italiana di getto del peso, Chiara Rosa, ospite d’onore dell’evento Ospite d’onore dell’undicesima edizione del Gala dello Sport Del Camposampierese Chiara Rosa, pluricampionessa italiana di getto del peso. A a 38 anni si è riguadagnata la Nazionale, grazie alla tenacia ed al duro lavoro in pedana. Con la simpatia che da sempre la contraddistingue l’atleta di Borgoricco ha sottolineato l’importanza di porsi obiettivi e di fare tutto il possibile per raggiungerli e ha incoraggiato i giovani a conciliare studio e sport, cosa che lei stessa è riuscita a
fare, conseguendo una laurea. Concetto ribadito anche dall’ex ct della Nazionale italiana di atletica leggera ed attuale presidente della Fidal del Veneto, Francesco Uguagliati, che ha sottolineato lo straordinario momento che sta vivendo l’atletica italiana. La serata, presentata da Wendy Muraro, è stata organizzata dal Tavolo dello Sport del Camposampierese, in collaborazione con Atletica Libertas Sanp, Federazione dei Comuni, Pro Loco di Massanzago, con
l’adesione del Coni Padova. Il Tavolo è composto da: Samuele Peron (Borgoricco), Paolo Mason (Campodarsego), Attilio Marzaro e Antonella Munaro (Camposampiero) Livio Genesin (Loreggia – assessore portavoce), Franco Campello (Massanzago), Filippo Venturin (Piombino Dese), Caterina Bellotto (San Giorgio delle Pertiche), Adriano Cagnin (Santa Giustina in Colle), Lorenza De Franceschi (Villa del Conte), Nicola Boschello (Villanova di Camposampiero). (n.m.)
Nicoletta Masetto
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#Regione
Partito Democratico. Entro l’anno la scelta del nuovo segretario veneto
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Lega. L’analisi del voto alle amministrative
Bisato pronto a passare Stefani guarda al 2022: il testimone: “Necessario “La Lega è una e salda, un percorso di rigenerazione” conquisteremo le grandi città”
A
rchiviate le elezioni amministrative di ottobre, il Partito Democratico veneto si interroga sul futuro e si prepara al congresso che entro la fine dell’anno poterà all’elezione del nuovo segretario regionale. Luigi Alessandro Bisato, dopo quattro anni alla guida del partito, è pronto per il passaggio delle consegne dopo un mandato impegnativo e tutt’altro che facile. Partiamo dall’attualità, che messaggio viene dal voto di ottobre? “Ancora una volta emerge come il Partito Democratico tiene nelle grandi città, dove in questa tornata non si è votato, mentre nelle realtà medio piccole il risultato non è certo favorevole. Poi, dove il centrodestra si presenta unito, in Veneto non c’è partita. La Lega conferma il suo successo e occupa tutti gli spazi grazie alla convivenza fra le due anime, quella salviniana di lotta e di protesta con quella moderata e di governo di Zaia. Il Partito Democratico deve lavorare per trovare il proprio spazio, lembo per lembo, e imporsi come una valida alternativa senza lasciarsi scoraggiare”. Quanto possono essere utili le esperienze di buona amministrazione in alcune realtà locali? “I risultati positivi ci vengono riconosciuti ma bisogna dire che non sempre il buon amministratore riesce ad avere un ampio seguito. Da tempo il vento soffia da un’altra parte ma questo non ci deve scoraggiare. Dobbiamo lavorare per rappresentare pezzi della società che oggi si sentono esclusi e raggiungere anche chi guarda altrove. Dobbiamo fare delle riflessioni profonde”. Un’occasione sarà il congresso regionale?
“Certo, dovermo analizzare non solo la storia più recente ma tutto l’ultimo ventennio e in particolare il periodo in cui ha governato Zaia, riuscendo a tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo partire dai nostri punti di forza, mettere a frutto il nostro successo nel cuore delle città per radicarci nelle periferie urbane e nel Veneto diffuso nei tanti poli che caratterizzano il nostro territorio. Questi ambiti urbani che rappresentano una grande città diffusa vanno messi in connessione. Dobbiamo ritornare a stare dentro il vissuto della gente, parlare ai giovani ma anche al Veneto che produce che sta guardando ad un futuro di transizione ecologica. In una regione iper cementificata come la nostra dobbiamo saper proporre un modello di sviluppo sostenibile e proiettato al futuro e alle nuove opportunità offerte proprio dalle risorse che ci arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo il Pd deve affrontare un percorso di rigenerazione a medio lungo termine anche della propria classe dirigente. Possiamo vincere quando lo schema è largo e il Pd svolge una funzione di perno e di locomotiva intorno ad una candidatura, tenendo insieme anche pezzi della società civile che in ambito amministrativo sono disposti a sostenere le nostre proposte”. Ma non è la Lega che in questi anni è riuscita a far coesistere realtà diverse sotto la stessa bandiera? “Infatti, sarebbe la vocazione del Pd invece per paradosso lo ha fatto la Lega. Ma ormai penso che in quel partito sia imminente la frattura, come una faglia sotterranea che prima o poi sprigiona la sua energia. Arriverà il punto di rottura tra chi strizza l’occhio alle destre sovraniste e la parte più moderata che ha un approccio più pragmatico”. Intanto il gruppo consiliare del Pd ha inserito il leone marciano nel proprio logo. Che ne pensa? “E’ una scelta che approvo, perché il nostro statuto prevede che ogni ambito territoriale si determini con le sue specificità. Il leone marciano non è di una parte politica ma di tutti, anche se da solo il simbolo non basta. Dobbiamo fare una riflessione su come deve essere il Pd in Veneto, oggi chiamato a rappresentare chi decide di essere riformista, democratico e solidale, con uno sguardo all’Europa e al mondo. Il primo passo è avere una rappresentanza glocal, che sappia ragionare globalmente e agire localmente”. Nicola Stievano
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entuno nuovi sindaci, quasi un centinaio di nuovi amministratori, otto primi cittadini su otto riconfermati dalle urne il 3 e 4 ottobre scorsi. È un bilancio decisamente positivo quello tracciato dall’onorevole Alberto Stefani, coordinatore della Lega del Veneto all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Un partito che sta già scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti tra cui le elezioni amministrative che, nel 2022, vedranno al voto grandi città tra cui Padova e Verona. Il Veneto è una delle regioni in cui la Lega, alle ultime amministrative, ha registrato risultati importanti e lusinghieri a partire dai numeri. “Abbiamo vinto in tutti i Comuni – afferma con soddisfazione il coordinatore Stefani –. Siamo risultati primi in tutti i Comuni piccoli e grandi con risultati storici, toccando l’80 per cento a Cittadella, superando abbondantemente il 65 per cento a Montebelluna, conquistando Oderzo al primo turno. Storica la vittoria di Chioggia, dove per la prima volta ha vinto il candidato sindaco della Lega e con la Lega saldamente primo partito. È stato il frutto di un grande lavoro, condotto a testa bassa sul territorio con i nostri militanti, ascoltando la gente”. A quanti attaccano sottolineando le divisioni interne al partito, Stefani replica senza mezzi termini: “La Lega è una. E questi risultati elettorali sono stati raggiunti isolando alcuni polemisti, che peraltro hanno dimostrato scarso peso elettorale decidendo di correre contro il partito”. Il coordinatore interviene sulle scadenze elettorali più attese: Padova e Verona “Abbiamo avviato i primi tavoli a più voci proprio perché è nostra intenzione mettere in campo i programmi e le candidature migliori. A Padova è al lavoro il Tavolo del Centrodestra: la città ha bisogno di voltare pagina e avere, finalmente dopo anni, una visione a lungo termine. L’amministrazione Giordani si è distinta per una forte caratterizzazione ideologica, pochi i progetti realizzati, tanti, invece, quelli fermi a riprova dell’immobilismo e di una visione pressoché assente riguardo al futuro della città. La Lega vuole per Padova la miglior squadra possibile, fatta di professionisti, persone capaci di mettere a disposizione competenze e specializzazioni, anche differenti, di altissimo livello. La città merita amministratori in grado di governare bene e, prima ancora, di pensare in grande, di
avere una prospettiva di grande e alto respiro almeno per i prossimi trent’anni, ciò che finora è mancato. Francesco Peghin è una figura civica di indiscusso spessore, un ottimo candidato ma, a oggi, non ha ancora sciolto la riserva”. Tra i temi sul tappeto la Lega ne ha già individuati alcuni da tempo all’ordine del giorno. “Accanto alle battaglie “storiche” della Lega su sicurezza, lotta al degrado e allo spaccio, ce ne saranno molte altre sulle quali sono gli stessi cittadini a sollecitarci, a fermarci per strada chiedendo soluzioni e non promesse. Ripartiremo dai quartieri, ascolteremo la voce di chi vive in zone troppo a lungo considerate, e trattate, come periferie. I quartieri rappresentano, invece, il cuore pulsante della città, sono tra le aree più densamente popolate dove riscontriamo ogni giorno la maggiore necessità di ascolto”. Stefani interviene, poi, sulla partita Verona, in vista del test elettorale per il quale si rincorrono i nomi dell’attuale sindaco Federico Sboarina e dell’ex Flavio Tosi, ma in corsa ci sarebbero anche altri nomi. “Nella città scaligera la competizione elettorale è come un rigore da calciare a porta vuota – afferma il coordinatore regionale –: siamo al lavoro per un centrodestra unito e, ancor più, per un centrodestra vincente già al primo turno. Forti di questa convinzione, stiamo operando per coagulare, intorno a figure di spicco, questa larga coesione e convergenza”. La forza della Lega? “La concretezza, i fatti più delle parole, l’ascolto, lo stare tra la gente più che nei palazzi”. Nicoletta Masetto
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Regione
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Economia. Da un primo bilancio del 2021 alle dinamiche dei prezzi: parla il direttore Emanuele Mazzaro
Ripartenza al Mercato Ittico di Chioggia “Il nostro pescato apprezzato per qualità” I
l Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia non ha bisogno di grandi presentazioni. Già molto conosciuto in tutto il Veneto, è infatti in questo luogo che transita una buona parte del pesce che finisce nelle tavole dei consumatori del nord Italia. La città, forte di una marineria tra le più consistenti e attrezzate dell’Alto Adriatico, è intimamente legata a questa eccellenza che, oltre ad essere un vanto per i cittadini, “fa da traino” per l’economia locale. Abbiamo intervistato il suo direttore, l’avvocato Emanuele Mazzaro. Anche se siamo un po’ in anticipo, è possibile fare un sommario bilancio di come è perseverare nella promozione della pesca di andato l’anno 2021 per il Mercato Ittico? Chioggia e più in generale in Veneto”. “Il 2021 è stato sicuramente un anno difficile Ci può spiegare quali sono le dinamiche per tutto il settore ittico e per la pesca in gene- che legano il prezzo del pesce all’ingrosso con rale. La progressiva uscita dalla pandemia sta quello del mercato al minuto? facendo registrare dati positivi sul consumo “I meccanismi di definizione del prezzo del e la vendita di pesce su scala europea, ma i prodotto ittico sono legati ad alcune variabiproblemi da risolvere sono ancora numerosi e li che dipendono solo marginalmente dalla complessi. In generale, però, il clima è positivo catena di produzione. Ci spaventa molto in e la marineria di Chioggia – dopo il tradizionale questo momento lo scenario di aumenti genefermo pesca biologico – è ritornata in piena ralizzati e spropositati del costo dell’energia. I attività, offrendo un prodotto eccezionale che pescherecci utilizzano ancora il gasolio e solo in molti, anche all’estero, ci inper un’uscita di pesca (che vidiano”. non sempre va a buon fine) un “Riforniamo mercati Esiste qualche progetto o armatore può spendere anche ittici come quello aspetto specifico sul quale c’è 1500/2000 euro. Poi c’è la quel’intenzione di puntare per all’ingrosso di Milano, stione relativa alla domanda migliorare ulteriormente l’ofche pur essendo in crescita, è ma anche in Spagna, ferta? sempre soggetta alla mutazioGermania ed Europa “Abbiamo in cantiere un venne di mode, abitudini alimendell’Est. Ai nostri taglio di progetti ambiziosi retari e quantità di prodotto sul lativi al nostro brand che si sta mercato. I pescatori non sono pescatori sta a cuore affermando non solo su scala come gli agricoltori che semila salute del mare” nazionale. Il pescato dell’alto nano un campo a fagioli e racAdriatico viene percepito dal colgono fagioli, nella rete un consumatore e da tutta la filiera ho.re.ca. come giorno puoi trovare sgombri, un altro sardine, un prodotto di primissima qualità e la nostra un altro chissà”. persistente attività di comunicazione digitale Dove arriva prevalentemente il pescato noe mediatica sta svolgendo la funzione di cata- strano? lizzatore d’interessi anche della Gdo grande “Il nostro pescato fa anche dei viaggi moldistribuzione. Sulla scia delle nostre campa- to lunghi. Noi riforniamo anche altri mercati gne di comunicazione sono nate iniziative di ittici come quello all’ingrosso di Milano, che promozione del nostro pescato nei reparti del pur essendo dimensionalmente più grande del fresco o freschissimo di più catene di ipermer- nostro, tratta anche fiori, carni, verdure e non cati. Da questo punto di vista è fondamentale ha ovviamente una flotta di pescherecci. Quo-
Maestro artigiano e botteghe scuola
Emanuele Mazzaro
tidianamente arrivano tir da Spagna e spesso anche da Germania ed Est Europa a fare il pieno di pesce azzurro sulle nostre banchine”. Il settore tutto è sicuramente in fermento. Cosa non piace ai pescatori locali delle norme europee di settore? “Il mondo della pesca nella sua globalità sta subendo un attacco manifesto e non solo dal punto di vista delle norme restrittive messe in campo dalle istituzioni comunitarie, ma, da un punto di vista quasi esclusivamente ideologico. Sta crescendo una sorta di moda da parte di alcuni creatori di contenuti a livello mondiale (a partire dall’uscita di Seaspiracy il discusso docufilm di Netflix) di mettere alla berlina e criminalizzare un intero comparto economico che poi è anche strategico dal punto di vista sociale, storico e simbolico. La riduzione dello sforzo della pesca nei nostri mari così com’è stato prospettato a stretto giro comporterebbe una vera catastrofe sociale con migliaia di posti di lavoro persi e una catena di effetti negativi a cascata nei nostri territori. Solo il distretto ittico di Rovigo e Chioggia fattura quasi 1 miliardo di euro per capirci… Quando si parla di pesca sostenibile deve essere tenuta in debito conto tutte le variabili, non solo quelle che fanno comodo per partito preso. I nostri pescatori poi assolvono ogni giorno un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini: per noi sono i veri e propri Custodi dell’Adriatico. Se ci sono persone a cui sta a cuore sinceramente la salute del mare sono di certo i pescatori”. Luca Rapacciuolo
Da un lato le azioni di promozione della figura del “Maestro artigiano”, dall’altra l’istituzione delle “Botteghe scuola” rivolte sia ad artigiani che aspirano al titolo di Maestro artigiano, sia agli aspiranti artigiani che potranno beneficiare di un’esperienza di tirocinio finalizzata a favorire il loro inserimento nel settore. Prende il via così il progetto a valenza regionale che punta a definire, come prima sperimentazione, le modalità di svolgimento di percorsi formativi, finalizzati all’acquisizione dei requisiti minimi per l’attribuzione del titolo di Maestro artigiano e a realizzare esperienze di tirocinio presso le Botteghe scuola. “L’artigianato è uno dei settori che dimostrano maggiore necessità di figure professionali qualificate – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. I maestri artigiani saranno formati per diventare perni dell’evoluzione di un settore essenziale per l’economia regionale, anche in chiave turistica e di valorizzazione delle tipicità”. “Questa iniziativa rientra tra quelle previste dalla Legge regionale sull’artigianato – aggiunge Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico -. Solo attraverso la valorizzazione delle professioni che rappresentano le radici del nostro modello economico veneto possiamo offrire al sistema dell’artigianato regionale la via per rinnovarsi ed evolvere in un mercato sempre più orientato alla qualità dei prodotti e dei servizi”.
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. Regione
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Il dibattito. Proposta di legge del gruppo consiliare regionale di Forza Italia
“Un garante per i diritti delle persone anziane” Venturini: “Un veneto su quattro ha più di 65 anni, dobbiamo affrontare la questione” Zuin: “Necessaria una figura che si interessi e possa coordinare le azioni per la terza età”
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on una proposta di legge già depositata in consiglio, il gruppo Regionale di Forza Italia ha posto all’attenzione del dibattito il tema della presenza delle persone anziane all’interno della società e del Veneto in particolare, proponendo l’istituzione di una figura che ne tuteli i diritti. “Attualmente in Veneto circa il 25% della popolazione ha più di 65 anni vale a dire oltre un milione di persone – spiega la capogruppo Elisa Venturini – Oggi l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne: la percentuale di over 80 è pari al 7% della popolazione. Le proiezioni al 2.050 vedono un aumento di questi dati: l’aspettativa di vita passerà per le donne a 90 anni e per gli uomini a 85, la proiezione è di avere il 14% dei veneti con almeno 80 anni. A questo punto è indispensabile affrontare la questione perché c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo sociale, sanitario ed economico, anche contando che le esigenze degli anziani del 2.021 sono diverse da quelle degli anziani del 1.980 e di conseguenza anche gli strumenti per soddisfare le esigenze delle persone devono essere diverse. Il suo compito sarà quello di vigilare sull’attuazione delle politiche regionali dirette agli anziani e di intervenire in caso di eventuali abusi”. Forza Italia, anche accogliendo le indicazioni dell’organizzazione Mondiale della Sanità che ha raccomandato di mettere al centro dell’azione politica la figura dell’anziano con un ruolo attivo, ha quindi deciso di proporre l’istituzione del garante. “Le persone anziane sono le colonne della nostra società – ha aggiunto il coordinatore regionale Michele Zuin - sono quelle che hanno costruito il mondo di oggi, che hanno fondato la nostra società e le nostre città. Tra loro ci sono persone che possono ancora essere molto utili, con la loro esperienza e con le loro competenze, e altre che invece sono in difficoltà ed hanno bisogno di aiuto.
Elisa Venturini
In entrambi i casi, una figura che si interessi di questo mondo e sappia coordinare le attività rivolte alla popolazione anziana è assolutamente decisivo e direi anche lungimirante per programmare il futuro nel miglior modo possibile”.
“Subito risorse a favore di chi si prende cura di persone con disabilità” “La Regione Veneto prenda esempio dalla Lombardia e stanzi risorse proprie a favore di interventi di supporto per i caregiver familiari che si mettono a disposizione di persone con disabilità grave o gravissima”. Il portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, e i consiglieri regionali Erika Baldin, Anna Maria Bigon, Cristina Guarda e Elena Ostanel hanno depositato una mozione denominata “La Giunta regionale si attivi a sostegno dei caregiver familiari”. Ancora a marzo scorso, spiegano, la stessa Lombardia ha messo a bilancio oltre 10 milioni di euro a favore di questo particolare capitolo, così delicato soprattutto durante la pandemia. Tali risorse verranno erogate “una tantum” ai caregiver familiari, prioritariamente di persone con gravissima disabilità (70%) e disabilità grave (30%). “Si tratta di una buona pratica da imitare
– spiegano i consiglieri – In tutto il Veneto sono interessati più di 100mila cittadini: ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, si prendono cura dei loro famigliari arrivando a sollevare, almeno in parte, il Servizio Sanitario Nazionale da molte incombenze pratiche”. Motivo per cui, puntualizzano, “serve subito un segnale forte a loro sostegno da parte dell’amministrazione regionale. Non le tradizionali pacche sulle spalle, ma fondi concreti che aiutino queste persone nello svolgimento delle diverse mansioni”.
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OTTOBRE 2021
on-line:
Diagnosi precoce, il primo gesto per difendersi dal tumore al seno
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Salute Ottobre rosa
Le strategie migliori contro il tumore al seno
“S
ul tumore al seno non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati. Per questo, come Lilt, oggi più che mai siamo attivi sul territorio attraverso le nostre associazioni provinciali per supportare concretamente le donne, garantendo informazione, servizi ambulatoriali, assistenza tanto a chi sta lottando contro la malattia, quanto a chi mette in pratica i principi della prevenzione e della diagnosi precoce: la prima arma per difendere la nostra salute”. Sono le parole con cui Francesco Schiuttulli, presidente Lilt Nazionale, ha presentato la campagna Nastro Rosa Lilt for Women” a fine settembre, in occasione dell’avvio dell’edizione 2021 di Ottobre rosa. Prosegue alla pag. seguente
Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio a pag 36
L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza a pag 37
Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è basso a pag 38
Salute
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Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio
Riabilitazione, la pressione del Long Covid porta a ridisegnare le risposte del pubblico e del privato
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azienti diversi, da affrontare ciascuno con modalità pertinenti, mettendo a sistema tutte le competenze a disposizione e tutte i servizi che possono favorire la riabilitazione. E questo va fatto in un momento storico in cui la carenza di medici e di personale specializzato pesa fortemente anche nell’ambito della riabilitazione. “L’obiettivo è la migliore organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio. Significa che siamo impegnati a costruire la più piena efficienza della rete che mette insieme i medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, ma anche gli Ospedali pubblici e quelli privati accreditati, e gli ambulatori sul territorio, e le strutture ambulatoriali private accreditate. Portiamo nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima i principi ispiratori del Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione che nella regione Veneto sta dando vita ad un potente sistema di percorsi di diagnosi, di cura e, appunto, di riabilitazione”. L’organizzazione in una rete di tutte le risorse a disposizione è il compito che il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha affidato a Stefano Bargellesi, “Specialista fisiatra di grande esperienza – lo presenta Massimo Zuin, direttore generale dei Servizi sociosanitari – E’ stato direttore della Medicina Fisica e Riabilitativa all’Ospedale di Treviso, e prima ancora a Motta di Livenza”. Anche il Covid-19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, impegna a fondo i medici fisiatri e le strutture riabilitative. “E’ diventata molto impegnativa, per chi opera nell’ambito della riabilitazione - sottolinea lo stesso Bargellesi - la gestione dei pazienti che colpiti dal virus. Quelli che sono stati malati in forme gravi, in particolare, portano con loro tutta una serie di menomazioni, che sono sì respiratorie, ma anche cardiologiche, neuro-
L’Ulss 3 Serenissima affida allo specialista Stefano Bargellesi la riorganizzazione nel Veneziano
Anche il Covid 19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, ha impegnato ulteriormente medici e strutture motorie, neurocognitive. Il paziente che ha subìto in forma grave la malattia del momento diventa un nuovo soggetto a cui occorre dedicarsi. Nell’Ulss 3 Serenissima lo stiamo facendo attraverso gli ambulatori Long Covid, realtà che operano con successo sia nell’Ospedale di Dolo che nell’Ospedale HUB dell’Angelo. Questi ambulatori, che continuano a seguire pazienti dimessi da mesi ma che portano ancora appunto le conseguenze della malattia acuta, pongono la nostra Ulss in prima linea nella gestione di questo ambito particolare della riabilitazione, e sono un esempio della più corretta interazione tra Ospedali e territorio”. Nominato Direttore della Fisiatria per tutto il territorio del Veneziano e del Miranese, al centro dell’attenzione del Primario Bargellesi ci sono i pazienti che vivono una condizione di disabilità spesso temporanea, ol-
tre ai pazienti post-Covid, anche la persona che ha avuto un ictus e che ha superato la fase acuta, chi porta le conseguenze di un grave trauma midollare, o di una patologia cardiaca, o di un importante intervento ortopedico, per fare alcuni esempi. “Sono affidati a noi persone che hanno prospettive di miglioramento della loro menomazione, ma anche quelle che vivono una situazione di disabilità inemendabile, destinata quindi a non essere mai superata, sulle quali il nostro lavoro tende a ridurre per quanto possibile le conseguenze di questa disabilità. Ancora, vengono affidati a noi sia i pazienti che sono degenti nei reparti per acuti delle varie strutture ospedaliere, sia quelli che sul territorio, usufruiscono di cure riabilitative negli ambulatori, nei centri servizi per anziani e per disabili, nei centri extraospedalieri di riabilitazione intensiva e anche al loro domicilio”.
Ottobre rosa
Le strategie migliori contro il tumore al seno
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il primo gesto per difendersi, fin da giovani, dal tumore al seno è la diagnosi precoce. E quindi, quando si tratta di prevenire il cancro al seno, conoscere il proprio corpo, i segnali che manda (e anche quelli che non manda) è fondamentale per la diagnosi precoce. È bene cominciare sin da giovani: c’è una prevenzione giusta per ogni età. La prevenzione dà un vantaggio fondamentale sul cancro: lo anticipa sul tempo. Perché questo accada bisogna essere previdenti, consapevoli, attente e, soprattutto, serene. Anche osservare poche buone abitudini di vita può essere utile per proteggersi: mangiare in maniera equilibrata, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, sottoporsi agli esami per la diagnosi precoce, eseguire frequentemente l’autovalutazione del seno. Con la pandemia, la prevenzione oncologica è stata messa in secondo piano: è importante che ritrovi il suo ruolo da protagonista. L’impegno per rendere guaribile il cancro al seno, attualmente intorno all’80% a cinque anni dal trattamento, deve proseguire con ancora maggiore energia. Sono diversi i fattori che incidono sullo sviluppo del cancro al seno: alcuni si possiamo tenere sotto controllo, altri non dipendono da noi. E comunque la prevenzione è un grande alleato, in ogni caso. PREVENZIONE PRIMARIA Con la prevenzione primaria possiamo individuare e, quando possibile, rimuovere le cause che possono contribuire allo sviluppo di un tumore, quelli che vengono di solito chiamati “fattori di rischio”. I principali fattori di rischio non modificabili sono l’età, la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno e/o ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi, mutazioni di specifici geni. La buona notizia è che ci sono altri fattori di rischio che sono modificabili: se vengono rimossi dalla nostra vita, possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. La terapia ormonale sostitutiva, ad esempio, rientra fra questi fattori di rischio modificabili per le donne in menopausa. Anche l’obesità può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno, per questo è fondamentale fare attenzione anche al proprio stile di vita: una scorretta alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol possono avere un impatto negativo sulla prevenzione del cancro ma anche sulla nostra salute in generale. Per una prevenzione quotidiana è quindi importante seguire uno stile di vita sano. PREVENZIONE SECONDARIA I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione. Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna. LE BUONE REGOLE PER LA DIAGNOSI PRECOCE La prima buona regola di prevenzione è sicuramente la visita annuale ginecologica. Ogni donna dovrebbe inserire nella propria agenda questo appuntamento non rimandabile. È proprio la visita con lo specialista che, a partire dal proprio caso individuale, permette di avere certezze rispetto agli esami e ai controlli da effettuare periodicamente per la diagnosi precoce. Inoltre, ogni donna dovrebbe mettersi un appunto sul calendario per dedicarsi, almeno una volta al mese, all’autovalutazione del seno. Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Lilt for Women – Nastro Rosa è l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. (Dal sito della pagina Facebook nazionale Lilt)
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Il dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, risponde alle domande più frequenti
L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza Un video realizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel contesto di una campagna di informazione e sensibilizzazione più ampia, per rassicurare le mamme in attesa o che stanno allattando
“Punto rosa” all’Ulss 2, per informare le donne in gravidanza sulla vaccinazione contro il Covid
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o visto gli effetti del Covid 19 su neomamme e neonati e, per questo, consiglio vivamente la vaccinazione”. Sono le parole del dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, a conclusione di un video di sensibilizzazione sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione anti Covid anche in periodo di gravidanza e durante l’allattamento. Molte donne temono possibili effetti avversi, non tanto su se stesse, quanto piuttosto sui loro neonati. Molte sono le domande che si pongono e a cui cercano risposta per essere rassicurate. “Vaccinarsi contro il Covid è sicuro sia per le future mamme che per il bambino che portano in grembo”, ripete più volte lo specialista in questo appello #vacciniamoci rivolto nel mese di ottobre in particolar modo alle mamme in dolce attesa, per la protezione di loro stesse e dei propri bambini. Perché questo pressante appello in questo momento? “Abbiamo avuto – risponde il dottor Busato – un numero di gravide positive in questo ultimo mese che rappresenta un terzo di tutte le donne che, invece, abbiamo avuto nella precedente ondata. Ciò è dovuto al fatto che la nuova variante Delta ha un tasso di diffusione più altro rispetto alla variante precedente e anche gli effetti, colpendo donne più giovani, sono più gravi. In questo periodo, abbiamo avuto ricoveri di mamme in gravidanza in Neurologia, Malattie infettive ma anche in Rianimazione”. Il dottor Busato nel video diffuso dall’Ulss 2 risponde alle domande più ricorrenti. La prima di queste senz’altro è relativa al periodo della gravidanza in cui è consigliato vaccinarsi. “La vaccinazione – specifica il primario – può essere effettuata in qualsiasi periodo della gravidanza. In alcune circostanze, magari, è preferibile evitare il primo trimestre ma questa è una scelta che si fa col medico al momento della vaccinazione, che può essere rimandata al secondo trimestre per evitare alcune possibili complicanze in donne a rischio per determinate patologie”. Possono fare la vaccinazione anche le neomamme che stanno allattando? “Anche durante l’allattamento – è la risposta del dottor Busato – la vaccinazione è consigliata, anzi
è importante perché, oltre a proteggere la mamma, sappiamo che vi è un passaggio nel latte materno che garantisce quindi una protezione, anche se minima, al neonato. E’ logico che la vaccinazione durante la gravidanza ha i suoi risultati migliori, perché al bambino passeranno poi gli anticorpi che lo proteggono durante tutto il periodo in cui può venire eventualmente in contatto con una persona affetta da Covid 19. Sappiamo comunque che non è necessario interrompere l’allattamento in caso di vaccinazione della mamma. La mamma che fa la vaccinazione può continuare tranquillamente ad allattare”. C’è una correlazione tra vaccino anti Covid e sterilità? “Su questo siamo molto tranquilli e sicuri: non è vero che il vaccino determina una riduzione della fertilità. Tutti i dati a nostra disposizione ci dicono che non c’è stata nessuna riduzione della fertilità nelle donne che hanno effettuato il vaccino. Anzi, sappiamo che molte mamme lo hanno fatto nel periodo preconcezionale ed hanno avuto una tranquilla gravidanza”.
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Sotto il dottor Enrico Busato
ettere a disposizione delle donne in gravidanza Punti informativi sulla vaccinazione contro il Covid in ogni Distretto: questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Ulss 2 e che ha esordito a fine settembre, con l’attivazione del “Punto rosa” al Centro vaccinale di Villorba. “Il Punto rosa ospiterà un ginecologo che farà consulenza, e anamnesi, alle future mamme spiegando l’importanza della vaccinazione contro il Covid, per la protezione di sé stesse e del nascituro – spiega il primario del reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato -. Saremo a disposizione per rispondere a tutti i possibili dubbi che nel caso delle donne in gravidanze riguardano, nella maggior parte dei casi, il bimbo che portano in grembo. A tutte loro posso assicurare che la vaccinazione è estremamente importante e sicura: il recente ricovero di tre donne incinte all’ospedale di Treviso, una delle quali purtroppo in Terapia intensiva, ha confermato come gli effetti del Covid possano essere molto gravi, sia per le future mamme che per i bimbi per cui il mio invito non può che essere alla vaccinazione”. Il “Punto rosa” all’ex Maber sarà attivo ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.00. “Oltre al box dedicato nel Vax Point di Villorba attiveremo, negli altri due Distretti, canali informativi dedicati con i reparti di Ostetricia dell’ospedale di Montebelluna per l’ex Ulss 8 e con il nosocomio di Conegliano per l’ex Ulss 7 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi -. A Montebelluna le donne in gravidanza potranno inviare una mail con tutti gli eventuali quesiti a ostetriche. montebelluna@aulss2.veneto.it o telefonare il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 al n. 0423.611660. A Conegliano, invece, il Punto informativo per le gestanti sarà attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00, contattando lo 0438.663128”.
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La ricerca. A fine 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia
Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è molto basso E’ stata analizzata la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni
Funghi, i consigli utili per chi li raccoglie nei boschi
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onsumare solo funghi controllati da un vero micologo (e diffidare dagli esperti improvvisati); consumarli in quantità moderate, solo in perfetto stato di conservazione e ben cotti; non somministrarli ai bambini né alle donne gravide; sbollentarli prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali; non regalare i funghi raccolti se non controllati; nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino. Sono le buone regole che il Ministero della Salute ha messo a punto per gli appassionati della raccolta di funghi, nella stagione che ha preso il via, quest’anno anche in anticipo a causa delle abbondanti piogge, e che proseguirà fino ad autunno inoltrato. Le raccomandazioni sono varie, per evitare i pericoli legati ai rischi di intossicazioni o avvelenamenti, ma il più importante è quello di far analizzare i funghi raccolti da un ispettore micologo dell’Asl della zona, un servizio peraltro che viene fornito gratuitamente. Il pericolo di prendere per buone delle varietà che, al contrario, possono causare avvelenamento o intossicazioni alimentari non è così raro, soprattutto per coloro che sono occasionali raccoglitori di funghi. Per avere la certezza della commestibilità di quanto si è raccolto, dunque, è necessario rivolgersi a dei professionisti dell’ispettorato micologico che esegue quotidianamente perizie e controlli. Pertanto è assolutamente necessario evitare di mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza. L’errore più frequente è quello di confondere specie di funghi commestibili con i loro “sosia” velenosi. Altro errore in cui si incappa frequentemente è quello di consumare funghi commestibili ma in stato di avanzata maturazione, marcescenti o infestati da parassiti o muffe. C’è poi la tendenza a dare retta alle credenze popolari, che a volte sono solo false leggende. Ad esempio è falso credere che i funghi che crescono sui ceppi e cui tronchi di alberi vivi siano tutti buoni, così come è altrettanto falso pensare che i funghi dei nostri prati non siano mai velenosi. E’ bene dunque evitare di affidarsi a queste prassi e far controllare i funghi raccolti. Come fare? Intanto conservando i funghi in adeguati contenitori, quindi procedendo ai controlli al più presto possibile. I funghi vanno portati completi, così come sono stati raccolti, senza prima aver provveduto alla toelettatura e all’esportazione di parti che possono essere utili all’identificazione e va portata tutta la quantità raccolta per evitare errori di identificazione di specie simili. In caso di sospetto avvelenamento, tuttavia, o di disturbi che insorgono dopo aver consumato dei funghi è bene recarsi immediatamente al più vicino Pronto soccorso, evitando terapie o manovre autonome. E’ bene, se possibile, portare con sé residui dei funghi utilizzati. Questa la sintesi delle buone abitudini da osservare del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea.
on mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Covid è risultato inferiore al minimo rilevabile. Lo evidenzia uno studio condotto per la prima volta in Italia, dagli Istituti di Scienze dell’atmosfera e del clima e di Scienze polari del Cnr, Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. LE MISURE ADOTTATE La rapida diffusione del Covid-19 nell’autunno 2020 durante la seconda ondata della pandemia ha portato all’introduzione di specifiche misure restrittive a carattere regionale basate sulla classificazione del rischio con una scala di colori. Per una definizione più precisa possibile del rischio, è estremamente importante rispondere agli interrogativi sul ruolo della trasmissione in aria (detta airborne) in specifici ambienti di comunità al chiuso, come supermercati, ristoranti, mezzi pubblici. “Il ruolo della trasmissione airborne dipende da diverse variabili tra cui la concentrazione delle particelle virali, che è stata studiata principalmente in ambienti ospedalieri o destinati alla cura dei pazienti Covid-19”, spiega Daniele Contini dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce. “Tuttavia, i dati riguardanti gli ambienti di comunità pubblici al chiuso sono ancora scarsi; per questo, e per la complessità dell’argomento, abbiamo condotto uno studio specifico in diverse città italiane”. LA RICERCA La ricerca, che si è svolta tra novembre e dicembre del 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia, ha analizzato la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni: la stazione ferroviaria di Mestre e due supermercati nell’area metropolitana di Venezia; la mensa Cnr dell’area della ricerca di Bologna; un centro commerciale, una farmacia, ed un salone di parrucchiere a Lecce. I dati raccolti hanno quindi interessato aree del Paese con diffusione del virus e condizioni atmosferiche significativamente diverse. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, a firma, oltre che del Cnr-Isac, dell’Istituto di scienze polari del Cnr, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). “La presenza del virus nei campioni di aerosol è stata verificata raccogliendo particolato atmosferico, PM10
e polveri totali sospese, e determinando la presenza del materiale genetico (RNA) del Sars-CoV-2 con tecniche avanzate di laboratorio” prosegue Contini. “Tutti i campioni raccolti sono risultati negativi e non sono state osservate differenze relative a orari di apertura, presenza di persone e chiusura degli ambienti. Questo significa che il virus è assente o in concentrazione inferiore alla rilevabilità e conferma come, con le limitazioni osservate (distanziamento fisico, contingentamento degli ingressi ed uso delle mascherine), la probabilità di contagio airborne appare molto bassa”. “I risultati delle misure sono compatibili con i risultati delle simulazioni svolte tenendo conto della situazione epidemiologica nelle diverse aree di studio e che ha evidenziato il ruolo importante della ventilazione negli ambienti indoor e dell’utilizzo delle mascherine nel ridurre i rischi di trasmissione in aria del virus”, precisa Franco Belosi, Cnr-Isac. “Ciò rafforza l’importanza di osservare negli ambienti chiusi le norme su mascherine, distanziamento e controlli, incrementando quanto possibile, la ventilazione”. “Un rischio maggiore potrebbe infatti verificarsi in ambienti indoor ventilati più scarsamente, dove le goccioline respiratorie possono rimanere in sospensione per tempi più lunghi e depositarsi sulle superfici, incrementando la possibilità di contaminazione per contatto indiretto (mediato dalle superfici) rispetto al contatto diretto tra gli individui”, conferma Andrea Gambaro docente Università Ca’ Foscari Venezia. “Lo studio suggerisce anche l’importanza di sviluppare un protocollo standard per la valutazione della presenza del Sars-CoV-2 in aria, per migliorare i limiti di rilevabilità e omogeneizzare i risultati di studi diversi” conclude Giovanna La Salandra, della Struttura ricerca e sviluppo scientifico dell’Izspb.
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on-line: OTTOBRE 2021
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Passeggiare in autunno con il cane anche quando piove e fa freddo Non tutti i nostri amici a quattro zampe reagiscono allo stesso modo di fronte alla pioggia o al terreno bagnato, qualche consiglio per un’uscita senza pensieri e un rientro sereno
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a passeggiata giornaliera è un momento di svago per l’animale e di relax per il suo padrone. L’autunno è arrivato, l’aria si rinfresca e le piogge sono più frequenti! Ma con condizioni meteorologiche avverse, camminare all’aria aperta diventa più una costrizione che un piacere. Non tutti i cani reagiscono in maniera uguale alla pioggia. Ci sono quelli che amano rotolarsi in una pozzanghera e bagnarsi sotto la pioggia e quelli che al contrario, quando si varca la soglia di casa percepiamo un’espressione di disappunto. Le motivazioni possono essere diverse: dal fastidio del pelo bagnato, alla paura dei temporali o dall’età del nostro amico a quattro zampe. In questo ultimo caso è opportuno uscire quando la pioggia diventa più leggera e portare il cane nel suo parco preferito o nel suo percorso quotidiano, trasformando così questa situazione di stress in un momento piacevole e familiare. I cani sono ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve. La miglior difesa contro il freddo non sta solo nel pelo, ma anche in un’a-
limentazione adeguata. Per i cani a pelo raso o cani anziani che possono avere freddo, o subire gli sbalzi di temperatura, l’ideale è coprirli con un impermeabile. Esistono in commercio diversi indumenti per cani waterproof e resistenti al vento. La cosa importante è lasciare la libertà di movimento, che sia traspirante, che tenga caldo e, infine, che sia adatto e comodo per le caratteristiche del cane. Anche scegliere il posto giusto dove trascorrere il proprio tempo all’area aperta, può aiutarci anche nelle giornate di pioggia autunnali. Evitare ovviamente i campi e i prati con la fanghiglia altrimenti ripulire il cane diventerà un’impresa. L’ideale sarebbe trovare un luogo alberato così che i rami e le foglie possano filtrare il cadere della pioggia e riparare un po’ il tragitto. Dopo una passeggiata sotto la pioggia è importante asciugare il nostro cane, con particolare attenzione alla coda, alla pancia e controllando bene che i cuscinetti siano asciutti per evitare l’eventuale formazione di funghi. Meglio asciugare il pelo del cane con
un asciugamano e poi eventualmente, in caso di necessità, ricorrere al phon, ma è sconsigliato usarlo troppo spesso per evitare di seccare il pelo del cane. Durante la stagione autunnale si tende a ridurre la permanenza all’aria aperta, così come la durata delle uscite con il proprio cane solitamente si riduce. Seppur questo cambiamento delle ruotine quotidiane possa essere giustificabile, non dobbiamo dimenticare che i nostri animali continuano ad avere bisogno di una quota di atten-
zioni; è importante quindi dedicar loro parte del nostro tempo, regalare dei momenti di gioco, in modo che lo svago fuori casa durante la stagione calda, possa viverlo anche all’interno con la stagione autunnale.
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Il vademecum. I primi freddi possono provocare degli squilibri fisici ed emotivi da evitare
È iniziato l’autunno. Come preparare cani e gatti al cambio di stagione Anche le abitudini alimentari cambiano: servono più calorie e l’appetito aumenta, i pasti pertanto devono essere adeguati, anche in base allo stile di vita degli animali
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utunno stagione di passaggio che ci traghetta tra le alte temperature estive e il freddo intenso invernale. Un passaggio che può avere delle conseguenze sul nostro fisico e anche su quello dei nostri animali domestici. Con l’arrivo di questa stagione, infatti, le basse temperature e i primi freddi possono avere un impatto molto significativo non solo su di noi, ma anche sui nostri amici a quattro zampe provocando anche squilibri fisici ed emotivi. È importante anche in questo periodo dell’anno tenere in considerazione alcuni aspetti, per aiutare il cane ed il gatto a rimanere in salute. In previsione del freddo dell’inverno avviene il fenomeno della muta: il manto peloso degli animali domestici si rinnova, per affrontare al meglio le basse temperature. A differenza della muta primaverile, la perdita di pelo nella stagione autunnale comporta una minor quantità di pelo perso, perché gli animali si spogliano del manto estivo che è ben più leggero di quello invernale. La rimozione del manto in eccesso permetterà alla cute di ossigenarsi di più, facilitando la crescita di un mantello più forte. Prendersi cura del manto dei nostri animali consente anche di tenere la casa pulita, evitando l’accumulo di peli negli spazi domestici. Un consiglio valido sempre, ma da tenere in considerazione maggiormente con l’arrivo dell’autunno, è quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro cane o gatto. Un altro fenomeno molto importante da valutare con il cambio di stagione è la presenza di parassiti. Complice il calore dato dal riscalda-
mento domestico, i batteri tendono ad attaccare dentro casa; per questo motivo è importante non sottovalutare la protezione dei nostri amici a quattro zampe anche dopo il periodo estivo. Oltre ad usare prodotti specifici, gli come gli antiparassitari, è consigliato lavare tutto il corredo dei nostri pet: il lavaggio a 90° C. di cucce, copertine e giochi aiuta a prevenire i germi e a vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per tutelare cani e gatti dalle malattie che pulci, zecche possono trasmettere è comunque importante difenderli tutti i mesi dell’anno e rivolgersi sempre al proprio veterinario per conoscere le migliori prassi da seguire. In questo particolare momento dell’anno si modificano anche le abitudini alimentari di cane e gatto. L’alimentazione dei quattro zampe varia in base alla razza, all’età e alle abitudini, ma nonostante questo con l’arrivo dell’autunno tendono a consumare più calorie. Inoltre, con il freddo gli animali hanno più appetito di conseguenza anche i pasti devono adeguarsi al cambio di stagione. Per questo è consigliabile prevedere, anche con l’aiuto e i consigli del veterinario, alimenti che soddisfino il fabbisogno lipidico, vitaminico e proteico in maniera proporzionata. Infine, lo stile di vita dei nostri animali è influenzato anche dai primi freddi e dalle giornate più corte. Nonostante l’arrivo di basse temperature è importante stare attenti alla loro salute fisica e mentale. Trascorrere molte ore in casa può portare sbalzi d’umore e depressione, inoltre è facile che i nostri animali prendano peso.
È fondamentale assicurarsi che gli animali di casa non si impigriscano troppo. Per farli divertite non bisogna rinunciare all’ esercizio fisico, il gioco in casa o astenersi alle passeggiate in orari con temperature più miti. I primi freddi possono causare fastidi anche all’apparato respiratorio e intestinale che in alcuni casi sfociano anche in raffreddori, laringiti o bronchiti. Tutti questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza, ma non sempre riescono a evitare gli acciacchi della stagione fredda. In caso di problemi è consigliato evitare i rimedi fai da te e consultare il proprio veterinario di fiducia per una terapia mirata.
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Cambio casa. Per i nostri amici è un’esperienza da gestire con la massima delicatezza e attenzione
Affrontare la novità del trasloco con gli animali domestici I
l trasloco rappresenta un momento particolare per la vita di una persona. Il tempo, le incombenze burocratiche e il costo sono i pensieri che comportano spesso stress e disagi. Anche gli animali domestici vivono questo periodo come un momento molto più pesante di quanto succeda a noi. Organizzare un trasferimento, quando in famiglia sono presenti cani o gatti, diventa un momento molto delicato che deve essere affrontato con una preparazione adeguata. Quando si cambia casa è fondamentale aiutare i nostri animali domestici, fidati compagni nella vita di ogni giorno, ad affrontare il nuovo habitat ricorrendo ad una serie di semplici strategie, affinché il trasloco non risulti stressante anche per loro. I gatti odiano i cambiamenti, gli ambienti nuovi, la confusione. Sono animali molto territoriali e possono avere problemi ad accettare una nuova casa. Gran parte del loro senso di sicurezza e di adattamento, infatti, deriva dagli stimoli visivi e olfattivi familiari del proprio territorio. Ecco che il trasloco potrebbe richiedere qualche attenzione particolare. Possiamo individuare tre fasi, legate a prima, durante e dopo l’evento, da seguire per effettuare un trasferimento. Come prima cosa se il nostro gatto non è abituato a stare nel trasportino, è necessario cominciare a farlo correttamente prima del trasloco. Una soluzione è quella di posizionare all’interno una coperta e del cibo a lui familiari in modo che riconosca la cosa come qualcosa di positivo e possa entrare senza paura. Un altro suggerimento è rendere divertente il momento dell’imballaggio degli oggetti di casa. Molti gatti amano giocare con le scatole; posizionarne in giro per casa in modo che possa vedere che quello che sta succedendo, potrebbe aiutare il nostro felino. Diversamente, se il gatto è abituato ad uscire fuori, qualche settimana prima del trasloco sarà necessario abituarlo a stare in casa. In generale è importante non stravolgere la routine del gatto e continuare a giocare con lui per tenerlo distratto fino al giorno dello spostamento. Il momento è arrivato e il nostro amico a quattro zampe sarà terrorizzato dal trasporto di scatole e dal rumore. È importante trovare nella vecchia casa, una stanza sicura e riparata, l’ultima ad essere sgomberata, in cui posizionare le sue cose e un angolo dove possa andare a nascondersi, come ad esempio una scatola. È fondamentale che il gatto venga trasferito nella nuova casa quando il trasloco è concluso e tutti i mobili sono già stati posizionati. Infatti, l’arrivo in una casa piena di scatoloni e oggetti creerebbe ancora più confusione nella percezione del nuovo ambiente. Il segreto è rendere il nuovo ambiente il più possibile riconoscibile e familiare. Mantenere un mobile vecchio e identificabile dal nostro animale, come, ad esempio, una sedia su cui amava dormire o farsi le unghie, un mobiletto su cui amava saltare, può aiutare ad ambientarsi più rapidamente. Rendere la nuova dimora il suo rifugio sicuro: preparare una nuova stanza; lasciare un posto dove nascondersi; mantenere il suo cibo preferito; cercare di mantenere invariata la routine. Un semplice consiglio è quello di strofinare un capo di vestiario sulla testa del gatto e passarlo sugli angoli del divano, sui bordi delle porte per distribuire i suoi feromoni in tutta la casa. Il primo periodo in casa potrebbe essere un po’ difficile ed è possibile che ci possa mettere fino a un paio di mesi prima di ambientarsi alla nuova dimensione. Anche se i gatti sembrano indipendenti e solitari, la presenza del padrone è importante. Prendere del tempo esclusivo da
passare con il proprio gatto, non farà bene solo a lui, ma sarà un toccasana anche per i proprietari, ancora stressati dopo il trasloco. Traslocare per un cane vuol dire cambiare ‘habitat’, riappropriarsi di nuovi spazi, sentirli suoi e renderli di sua proprietà, scoprire nuovi odori, nuovi rumori, nuovi cani vicini di casa. Essendo un animale particolarmente abitudinario e territoriale, potrebbe apparire nervoso e anche timido nel conoscere la nuova realtà. Rendere questo passaggio il più sereno possibile è fondamentale. Può essere molto utile fargli prendere confidenza con il nuovo ambiente, il nuovo quartiere e i nuovi vicini, compresi i cani e gli altri animali del vicinato. Può essere una buona idea fare il tragitto a piedi, in modo che il cane riconosca lo spostamento e lo avverta, così come una volta si muoveva in branco con i suoi simili, la normalità, un evento naturale. Un errore frequente è quello di lavare gli oggetti personali dell’animale. Ritrovare i suoi odori nella nuova casa, che ancora non ha tracce del ‘suo passaggio’, potrebbe dare molto conforto al nostro animale a quattro zampe. Arrivati nella nuova casa è importante accompagnarlo e incentivarlo, anche attraverso il gioco, nella scoperta dei nuovi ambienti. Una volta finita l’esplorazione è opportuno lasciarlo libero di perlustrare autonomamente gli spazi. Per qualche settimana, la nuova routine del cane deve essere assolutamente identica alla vecchia. Diversamente dai gatti, il cane si lega al padrone in maniera quasi simbiotica, la presenza del padrone al fianco dell’animale è in grado di calmare e di rassicurare anche il cucciolo più timoroso. Sicuramente, che si tratti di cani o gatti, per limitare lo stress, possiamo seguire tutti questi accorgimenti, ma un altro aiuto valido è quello di affidare il trasloco ad una ditta esperta. Così facendo sarà possibile stare accanto al proprio animale domestico tutto il tempo che si desidera e con tranquillità. Per i proprietari, il consiglio più importante è quello di cercare di rimanere il più possibile tranquilli. L’animale, avvertendo lo stress del padrone, potrebbe a sua volta farsi coinvolgere dall’atmosfera negativa, associando il cambio di casa a un evento di cui avere paura.
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Gli accorgimenti. Predatori per natura, i felini amano “attaccare” vasi e giardini
Come tenere lontani i gatti dai vasi e dalle piante in casa P
iante e gatti, un connubio non sempre semplice. Vasi distrutti, piante rovinate e terriccio sparso un po’ ovunque. Chi vive con un gatto, predatore di natura, spesso è obbligato a rinunciare alla possibilità di avere piante e fiori in casa. Un vaso può quindi rappresentare un ambiente da esplorare e un nuovo passatempo: scavare nel terreno del vasetto, mordere e giocare con gli steli e le foglie dei fiori. Ma esistono facili rimedi, economici e casalinghi, per allontanare i nostri animali domestici dalle piante, senza dover rinunciare alla compagnia dei gatti e alla bellezza della vegetazione in casa. Una soluzione gustosa che non serve ad allontanare, quanto piuttosto a distrarre i gatti è la cosiddetta erba gatta. Sembra, infatti, che i nostri amici felini siano particolarmente attratti da questa tipologia di pianta. Basterà collocarla
in un punto facilmente accessibile all’animale, per distrarlo e tenerlo lontano da quelle piante che devono restare integre. Inoltre, questo rimedio è benefico anche per loro perché favorisce il processo digestivo. Se possedete un terrazzo o un giardino, alcune erbe aromatiche, per il loro forte odore, fungono da repellente. Un metodo naturale per tenere i nostri animali lontano dai fiori. Tra le più efficaci troviamo: pepe, rosmarino, citronella, erba cipollina, aglio e cannella. Posizionando quindi le piante aromatiche nei punti strategici della casa, è possibile ridurre notevolmente l’impatto negativo dei felini. Inoltre, possiamo creare un infuso con acqua calda e le erbe sopra citate, lasciarlo raffreddare e utilizzarlo come spray ed erogarlo sulle foglie. Questo avrà lo stesso effetto dei fondi di caffè in polvere: basterà,
infatti, cospargere i sottovasi delle piante o delle ciotoline da posizionare vicino ai vasi sul balcone. Un metodo con un doppio beneficio, per i gatti e per le piante. Infatti, rappresenta un ottimo concime del tutto naturale per il terreno. Una delle soluzioni non aggressive e molto utilizzate per salvaguardare la salute della vegetazione
dalla curiosità dei gatti, è utilizzare gli oli essenziali a base di citronella, rosmarino e lavanda. È consigliato preparare i batuffoli di cotone da posizionare alla base delle piante in vaso. Il gatto considera questi odori sgradevoli, di conseguenza, si allontanerà dalla zona. Il rimedio è valido anche per gli spazi della casa, come mobili e armadi.
Le soluzioni sono molteplici e soprattutto facili da creare e attuare. È inutile, quindi, adottare atteggiamenti rigidi nei confronti dei nostri amici pelosi. Il gatto è un animale molto curioso, l’unico modo, è adottare questi metodi in modo da salvaguardare le nostre piante e allo stesso tempo, farci incantare dalle fusa del nostro gatto.
www.etra.it info@etraspa.it
ETRA: UN SERVIZIO PUBBLICO FATTO DI PERSONE
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utti sanno che il nome Etra equivale a servizi pubblici erogati quotidianamente: lici part-time o lavoratori che hanno richiesto flessibilità oraria); ancora, con l’utilizzo di tablet che permettono di eseguire la formazione dalla propria sede/abitazione.
NUMERI VERDI SERVIZIO IDRICO
800 566 766
Dal lunedì al venerdì: 8 - 20 nei giorni lavorativi
SERVIZIO RIFIUTI
800 247 842
Dal lunedì al venerdì: 8 - 20 nei giorni lavorativi
Chiama per:
- Conoscere la documentazione - Ottenere informazioni sulle bollette
Chiama per:
- Comunicare la mancata raccolta rifiuti - Ottenere informazioni sulle bollette - Ottenere informazioni sulla raccolta differenziata - Prenotare il ritiro di rifiuti Inerti, Ingombranti e RAEE
EMERGENZE
800 013 027 Attivo 24 ore su 24
CENTRALINO
049 8098000
CONTRATTI TELEFONICI
Chiama per:
- Mancanza d’acqua improvvisa su tutti i rubinetti dell’abitazione - Perdite e rotture su acquedotto e fognatura Dal lunedì al venerdì: 8.30 - 13 e 14.30 - 17, nei giorni lavorativi
800 566 766
Dal lunedì al giovedì: 8.30 - 13 / 14.30 - 17 venerdì: 8.30 - 13 Servizio disponibile nei giorni lavorativi
La possibilità di realizzare contratti telefonici rappresenta un valido strumento per adempiere alle pratiche relative al servizio idrico e servizio rifiuti.
È sufficiente telefonare al Numero Verde e seguire le istruzioni dell’operatore.
GLOBAL SERVICE
800 645 245 Attivo 24 ore su 24
Chiama per segnalazioni: - Segnalare guasti ai press container nei Comuni in cui sono installati - Relative ai servizi cimiteriali nel Comune di Montegrotto Terme
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Film e serie tv visti da vicino
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a cura di Paolo Di Lorenzo
“Luna park”, c’è aria da miracolo italiano
La popolare “Squid Game” ci interroga sul nostro “io”
Credits: Youngkyu Park Netflix
Credits: Netflix
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ue sorelle e un destino. È “Luna Park”, la terza serie originale italiana che Netflix ha lanciato quest’anno dopo Zero e Generazione 56k. Creata e scritta da Isabella Aguilar (già autrice per lo streamer del successo di “Baby”), è una serie in costume che richiama le atmosfere della Roma degli anni Sessanta, tra il miracolo italiano, la dolce vita e la mistica dei parchi divertimento, luoghi dove il confine tra realtà e fantasia andava sfumandosi. Nora e Rosa sono due giovani donne molto diverse tra loro. La prima discende da una famiglia di giostrai, la seconda è una pariolina ante-litteram. Complici il fato e i tarocchi, le strade di Rosa e Nora si incroceranno per dipanare una matassa di segreti e omissioni che da generazioni implica le famiglie di entrambe. “Io e Nora siamo accomunate da una grande voglia di scoprire il mondo” racconta la sua interprete Simona Tabasco, che aggiunge: “Il suo sguardo nei confronti di quello che le si presenterà resta innocente, e questo la rende un personaggio positivo”. “Come me, anche Rosa è contraddistinta dalla voglia di mettersi costantemente in discussione, a partire dalle proprie origini” commenta Lia Grieco, l’altra protagonista. Quella magia suscitata dai luna park che la serie vuole richiamare (talvolta calcando troppo la mano) sembra ormai essersi persa, colpa forse dell’avvento del digitale. “Oggi manca un po’ quel senso di fermento che c’era negli anni Sessanta, con la voglia di scoprire sempre qualcosa di nuovo” riflette Lia Grieco. “Dedichiamo molto tempo della nostra vita ai dispositivi elettronici che ci conferiscono un’identità non vera, forse anche per questo non proviamo più stupore verso il mondo” le fa eco Simona Tabasco.
È
diventata un fenomeno di culto “Squid Game”, ossia “Il gioco del calamaro”, la serie tv coreana disponibile su Netflix che ha scalato la vetta della classifica dei titoli più visti in oltre 90 Paesi. Anzi, è la serie tv più popolare nella storia di Netflix. In poche settimane, è stata vista da più di 111 milioni di abbonati in tutto il mondo. Composta in nove episodi, è centrata sulla sopravvivenza: 456 concorrenti disperati gareggiano gli uni contro gli altri in vari giochi per bambini nel tentativo di sopravvivere e vincere il montepremi di 45,6 miliardi di won che potrebbe trasformare le loro esistenze difficili. Molti spettatori, prima di cominciare la visione della serie, si sono chiesti: “Squid Game fa paura”? dato che la visione è vietata ai minori di quattordici anni. Di per sé la serie non è considerabile alla stregua degli horror, genere alla cui visione è abitualmente associata la paura suscitata in chi guarda. Si tratta di un thriller psicologico, ovvero di una serie i cui risvolti sono ben più profondi della mera violenza che viene messa in scena. Violenza che, tuttavia, la serie non si esime dal mostrare. La brutalità delle sfide di “Squid Game”, tutte variazioni mortali di popolari giochi per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ha sempre implicazioni cruente che risultano in frequenti scene splatter, sia che si tratti di uccisioni che di torture. Chi è suscettibile alla resa visiva e al sovente ricorso alla violenza in una serie potrebbe non trovarsi a proprio agio nella visione di “Squid Game”, che tuttavia non è una serie brutale fine a sé stessa. La vera domanda che perseguita lo spettatore è una sola: chi si cela dietro a questi giochi e perché li ha organizzati? Addentrarsi nella psiche di chi accetta di partecipare al gioco, ma soprattutto in quella di chi ha ordito quel perverso torneo, è la ragione che spinge gli spettatore a rimanere incollati allo schermo. Per questa ragione, non è “Squid Game” a fare paura di per sé, ma l’ipotesi che, messi nelle condizioni estreme di dover sopraffare la concorrenza a qualsiasi costo, ogni essere umano è potenzialmente capace di commettere atti inimmaginabili.
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