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LA PIAZZA
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 54
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Approfondimento Colate di cemento, l’impresa che mangia il territorio pagg.
Sanità Heidi Crocco: “Siamo orientati verso Adria”
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Eventi Associazioni in festa per la solidarietà
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EDITORIALE
La crisi sta nei nomi dei veneti
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
ARGINI “INFIAMMABILI” PER LA SICCITÀ
Paura nel periodo di siccità per alcune frazioni, come Boscochiaro e San Giuseppe, affacciate sugli argini dei fiumi che costeggiano Cavarzere. La scarsità di pioggia ha determinato in più di un’occasione l’accensione del fuoco lungo gli argini di Adige e Gorzone. pag. 10
LA NUOVA PISTA PER I CICLISTI IN ERBA
di Mauro Gambin
C
Serafin, affitto del foyer: la “battaglia” sbarca su facebook
Il Comitato cerca e trova “amici” sul social network, la maggioranza insiste: unica via per sostenere la cultura
L I giovani Lions D hanno finalmente una pista tutta loro per potersi allenare con le loro amate biciclette. Un’inaugurazione bagnata, e dunque ci si augura fortunata, affinchè questi giovani atleti, potendo ora utilizzare la loro pista, riescano a raggiungere traguardi ancora più importanti. pag. 15
a posizione di tre dei quattro partiti di maggioranza è chiara e da essi si discosta notevolmente Alleanza per Cavarzere, rappresentata in Giunta dall’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian e in Consiglio comunale da Renato Belloni. Entrambi si sono più volte dissociati pubblicamente dall’ipotesi di affittare parte del foyer del Tullio Serafin e risultano essere quindi molto vicini alle idee e finalità del Comitato Salviamo il Teatro Tullio Serafin, nato proprio allo scopo di evitare che i piani
dell’amministrazione comunale su Palazzo Danielato vadano in porto. Mentre in città si attende di capire come la vicenda si evolverà, il Comitato prosegue la sua battaglia anche con l’ausilio dei social network e, in meno di quindici giorni, la sua pagina facebook ha raggiunto più di ottocento contatti, tra i quali personaggio del mondo dello spettacolo, enti lirici, teatri e associazioni culturali internazionali. La pagina, voluta dal Comitato per restare sempre in contatto coi propri sosteni-
tori, è veicolo di discussione e di diffusione di comunicati e appelli. Fra essi uno, rivolto dal Comitato al sindaco Henri Tommasi. “L’amministrazione comunale – scrive il Comitato – continua a fare la guerra a Palazzo Danielato nel tentativo di mutilarlo ma una marea di firme in difesa dell’integrità del Teatro Tullio Serafin è pronta per respingere l’attacco”.
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a salvaguardia idrogeologica del territorio è un problema, che ha dimensione mondiale ma questa azione, purtroppo, non è ai primi posti delle politiche italiane”. *Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni
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resce di settimana in settimana la lista dei nomi degli imprenditori, ma sarebbe giusto aggiungere anche quelli dei lavoratori dipendenti, che si sono tolti la vita dall’inizio della crisi per la mancanza di lavoro o per il senso di frustrazione derivante dal non aver trovato mezzi e risorse per continuare a far progredire l’azienda. La Cgia di Mestre parla di più di 50 persone, tra i quali molti sono i veneti. Si tratta di un fenomeno senza precedenti che nasce dalla disperazione e che tuttavia è lontano dall’essere compreso e capito se anche il neo patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha dichiarato che non sempre la chiesa ha inteso il dramma di chi è senza lavoro. Ma in Veneto prima del “dramma di chi è senza lavoro” andrebbe compreso che cos’è il lavoro. In una regione i cui abitanti si chiamano Marangon, Scarparo, Muraro, Ortolan, Contadin, Fornaro o Lanaro è evidente che il mestiere è una forma di identità. Il lavoro in veneto non è solo la fonte del reddito che permette un’esistenza più o meno decorosa alla quale non si riesce a rinunciare, come in molti hanno sostenuto, è un valore sociale fortemente correlato alla reputazione, all’onore e dunque al valore. continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
La crisi sta nei nomi dei veneti Cona
NUOVI ORARI DI APERTURA DEI CIMITERI
“Era un gran lavoratore”, infatti è la definizione che per prima esce dal cassetto dei ricordi quando ricorre la commemorazione di un caro estinto, perché in forma speculare dice già tutto, aver dedicato molto tempo al lavoro, infatti, significa averne dedicato poco alle stupidaggini, essere rimasto lontano per fisica stanchezza da tentazioni e vizi e di essersi occupati del proprio lasciando stare la “roba” degli altri. Insomma ligio e probo, significa gran lavoratore. Altrove i crumiri sono stati disprezzati ma per i veneti aver lavorato tanto e in silenzio ha significato formarsi un’identità collettiva nel periodo delle grandi migrazioni verso l’Argentina o lo stato di Rio Grande do Sul. Veneto nel mondo significa, gran lavoratore. Nei film della commedia all’Italiana del dopoguerra i veneti sul set hanno quasi sempre interpretato il ruolo di servi o di contadini. Umili ma indispensabili. Il valore positivo riconosciuto al gran lavoratore è rimasto valido anche dopo l’arcadia felix del Veneto rurale, durante gli anni del boom economico, delle partite Iva, del “magna e desmentega” il “lavoratore” non ha subito attacchi morali nemmeno davanti all’evidenza del puro materialismo, dell’accumulo di ricchezza da esibire se non da ostentare. Il lavoro in Veneto è stato usato anche come salvacondotto per svincolare l’obbligo del rispetto dell’ambiente o più semplicemente delle regole. Chi viene nel nome del lavoro, può molto in una terra come la nostra, esiste un’idolatria dell’impiego che è stata efficace anche nel tempo in cui non esisteva la disoccupazione e oggi che di lavoro non ce n’è tanto nei giovani rimane invalsa la volontà di identificarsi nella propria professione tanto da esibirla in forma di status e per questo, in modo paradossale, non appartieni al sistema produttivo, evitano i lavori più umili anche se più remunerativi. Il lavoro in Veneto invece è ancora una forma di identità e per questo la crisi non è solo economica ma sociale e valorale insieme. Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
A partire dal 1° aprile sono in vigore i nuovi orari di apertura dei cimiteri di Cona, Cantarana e Foresto. I cimiteri saranno aperti dalle 7,30 e chiuderanno alle 19,30. L’orario sarà in vigore fino al 10 novembre prossimo.
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Porta la sporta
CAVARZERE ADERISCE ALLA CAMPAGNA
“Porta la sporta” è l’invito che anche l’amministrazione comunale di Cavarzere ha rivolto alla cittadinanza in occasione della settimana nazionale, che si è svolta dal 14 al 22 aprile scorso, promossa dall’Associazione dei comuni virtuosi in collaborazione con Wwf, Italia nostra, Touring club italiano e Adiconsum. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ridurre gli sprechi dell’usa e getta e di adottare forme alternative di consumo “sostenibile”. Lutto
CONDOGLIANZE A MASSIMILIANO Tutta la struttura de La Piazza esprime le più sentite condoglianze e si stringe al collega Massimiliano Converso per la scomparsa lo scorso 17 aprile della mamma M.Carmela Olivera.
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Cavarzere MARICE
Provincia AMMINISTRATIVE
L’inaugurazione del punto informativo pag.
CULTURA
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Teatro, la stagione d’oro della Filarmonica pag.
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AUTO, MOTO D’EPOCA
La prima regolarità storica e moderna pag. 15
Regione SANITÀ
Undici Comuni al voto, 56 candidati sindaci pag. 16
AVIS
Donazioni: raggiunta l’autosufficienza ma che fatica pag. 17
REDDITI
Piano socio sanitario, ospedali in bilico pag. 24-25
SVILUPPO
Veneto Strade non è ancora fuori dal tunnel
ARTE
Dopo Venezia, sono nel MIranese i più ricchi della provincia pag. 22
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Musica e solidarietà
IL BARITONO CASTELLO IN TOUR PER I BIMBI POVERI
Il baritono cavarzerano Andrea Castello sarà, insieme alla celebre soprano Daniela Dussì, il protagonsita di un tour di concerti che prenderà il via il prossimo 5 maggio dalla Città del Vaticano. Scopo dell’iniziativa è la raccolta di fondi per i bambini bisognosi del mondo tramite le associazioni che se ne occupano. Nelle serate in programma sarà presentato e proposta la vendita del cd, dal titolo “Ave Maria” inciso dal soprano Dessì. Andrea Castello, attraverso l’associazione “Concetto armonico” di cui è presidente, si è adoperato per rendere realizzabile il progetto tanto caro al celebre soprano. La serata del 5 maggio prossimo si svolgerà presso la Chiesa Pontificia di Sant’Anna in Vaticano, con la presenza inoltre, del prestigioso coro della Cappella musicale di San Francesco d’Assisi, diretto da Padre Giuseppe Magrino. Organisti: il maestro Marco Scarpa Meylougan e il maestro Eugenio Becchetti. La serata sarà presieduta dal Cardinal Jean-Louis Pierre Touran, presidente del Pontificio consiglio per il Dialogo inter-religioso. Gli altri concerti in previsione per il 2012 si terranno a Medjugorje, ad Assisi presso la Basilica superiore di San Francesco, a Vicenza presso la Basilica di Monte Berico. Inoltre in programma date in varie capitali europee. Internet
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Gusmaroli, leggerezza ed invito al sorriso pag. 28
IN FUTURO IL CONSIGLIO COMUNALE SUL WEB Il consiglio comunale di Cavazrere sul web in via sperimentale per “pochi eletti”. E’ accaduto nella seduta dello scorso aprile, ma è probabile che in futuro l’iniziativa si consolidi e diventi accessibile a tutti.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E
CONCESSIONARIA
DI
Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da
REDAZIONE:
Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 26 aprile CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
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56 4 Argomento del mese EDILIZIA Legambiente veneto denuncia il lavoro di ruspe e di betoniere legali, che secondo gli ultimi dati Ispra in Italia sono talmente voraci da divorare ogni giorno qualcosa come 100 ettari di territorio vergine, poco meno di 100 campi da calcio per un impiego di oltre 3 miliardi di metri cubi di calcestruzzo
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Iscrizione!!! Facendo la conta dei reati accertati nel ciclo del cemento negli ultimi 5 anni, infatti, anche le regioni del nord registrano perfomance allarmanti: 7.139 infrazioni, 9.421 persone denunciate, 1.198 sequestri, 9 arresti. Il Veneto, grazie all’operazione attenta delle forze di polizia, non evidenzia episodi allarmanti in questo settore.
L’ITALIA DEL CALCESTRUZZO
L
’illegalità che permea il mondo delle costruzioni si cala in un paese che è tra i massimi produttori al mondo di calcestruzzo e con una delle più alte percentuali di consumo del suolo, che ha raggiunto il 7,3% della superficie totale: solo Olanda (13,2%), Belgio (9,8%) e Lussemburgo (7,4%) hanno saputo fare di peggio, secondo i dati dell’Istat.
Colate di cemento. L’impres
di Germana Urbani
L
a “corruzione” dell’ambiente passa attraverso la corruzione dell’animo umano, una piaga che in Italia conosciamo bene e che i cittadini pagano caramente ogni giorno attraverso le loro tasse. Ma se a questa si aggiunge il lavoro occulto della criminalità organizzata, il gioco sporco si fa anche pericoloso sia per le imprese venete che per gli stessi veneti. Era il maggio del 1990 quando il giudice Paolo Borsellino, in un incontro pubblico in Veneto, disse: “Per quanto riguarda il rischio mafia, voi, oggi, in questa regione, dovete preoccuparvi soprattutto della corruzione, perché la corruzione è l’anticamera della mafia”. “Il motivo – aveva spiegato – è facile da capire: se un esponente delle organizzazioni mafiose va in cerca di punti di riferimento per riciclare o investire nell’economia legale capitali di origine illecita non può che rivolgersi a politici corrotti, cioè a persone che hanno rivelato una certa inclinazione”. E in moltissimi casi la corruzione pervade il ciclo del cemento, come ha dimostrato l’inchiesta che ha
coinvolto la provincia di Venezia, che fecero dire al procuratore aggiunto di Venezia Carlo Mastelloni “è la prima volta dai tempi di Tangentopoli che si torna a colpire un sistema radicato, perdurante e organizzato”. Vittorio Rossi presidente vicario della Corte d’appello di Venezia in occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario ha sottolineato che nella nostra regione “la corruzione è aumentata in maniera notevolissima, c’è uno scadimento del senso della giustizia non si vede il disvalore di questi comportamenti, sono quasi tollerati e accettati”. A conferma di queste affermazioni bastano solo pochi numeri: in Veneto i reati contro la pubblica amministrazione sono aumentati da 3572 a 4403, con un quasi raddoppiamento dei casi di peculato (più 77,1 per cento) e incrementi notevoli di corruzione (più 32,6%) e concussione (più 17,5%). In questo panorama il ciclo illegale del cemento è una delle piaghe più preoccupanti che registra numeri sorprendenti non solo al sud ma in tutto il nord Italia. Negli ultimi cinque anni in Emilia Romagna, Veneto,
Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, le forze dell’ordine hanno accertato ben 7.139 reati, quasi 4 al giorno. Per un tipo di illegalità che coinvolge una selva di soggetti, dai “semplici” cittadini ai funzionari pubblici, dagli imprenditori ai colletti bianchi, passando, spesso, per i clan mafiosi: Il Veneto se la “cava” con 903 infrazioni, ma è da notare che in rapporto alle dimensioni territoriali la nostra regione guadagna un buon terzo posto nella “classifica nera” alla pari con l’Emilia Romagna. La corruzione riguarda il ciclo del cemento in tutte le fasi: appalto, escavazione, gestione delle infrastrutture. L’argomento è di grande attualità se pensiamo che solo il 5 aprile si è tenuta la prima udienza per 51 imprenditori accusati di aver fatto “cartello”, tra il 2006 e il 2007, per pilotare le gare pubbliche per appalti stradali. L’inchiesta delle fiamme gialle, denominata “ap-
LEGALITÀ
La mafia e l’edilizia veneta Corsi di Nuoto/Aquag ymdellaMat o...si sta ul fronte legalitàtin qualcosa muovendo le istituzioni, puoi avere 8 ingressi Nuoanche to traLibe ro tanto che il 9 gennaio di quest’anno fino allèestato 14.0 0 il protocollo della legalità sottoscritto
S
nelle grandi opere pubbliche da parte del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dell’Anci e dell’Upi. In particolare il protocollo definisce una misura molto importante quando estende l’attenzione e la richiesta dei dati ai subappaltatori e subcontraenti l’appalto. Sono molti coloro che valutano troppo alto, però, il tetto di 5 milioni di euro indicato come importo complessivo dei lavori sopra il quale è previsto che chi subappalta debba comunicarlo in Prefettura. Tale cifra molto elevata esclude tutto ciò che avviene per appalti più modesti che però sono quelli territorialmente più impattanti. Inoltre, il Protocollo non è perpetuo ma andrà a scadere tra due anni mentre molti lavori per cui è stato pensato durano tutti molto di più. Va, inoltre, chiarito chi debba controllare che le imprese effettivamente comunichino tempestivamente alla stazione appaltante ogni eventuale variazione dei dati originariamente trasmessi. € 135,00
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Argomento del mese 57 5 Denuncia in Veneto
esa che mangia il territorio paltopoli”, riguardava la gestione drogata di decine di gare pubbli- che ha riguardato l’ordinanza di custodia cautelare (ai domiciliari) che soprattutto nel settore viario e dei lavori stradali mediante la nei confronti dell’Amministratore delegato dell’Autostrada VeneziaPadova, ad opera della Guardia di finanza. L’inchiesta ruota attorno formazione dei “cartelli” per concordare i ribassi. Un altro processo che prende il via in questi giorni il processo a un presunto sistema illegale di aggiudicazione dei lavori pubblici, attraverso un vasto apparato corruttivo. contro Angelo Canalia, funzionario della provincia di Vicenza. L’operazione – precisano gli inquirenti – costituisce la proA seguito delle dichiarazioni dell’imprenditore Pietro Colpo il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Vicenza, secuzione dell’indagine svolta nei mesi scorsi a carico dei vertici del settore edilizia della Provincia di Venezia, coordinato dal maggiore Paolo Borelli, avestrettamente legati a un gruppo di imprenditori va arrestato in flagranza di reato il dirigente La corruzione locali, che riuscivano perciò a farsi assegnare dell’ufficio cave e miniere, Angelo Canalia, con riguarda tutte la quasi totalità dei lavori pubblici del Settore l’ipotesi d’accusa di concussione aggravata e le fasi: appalto, escavazione, Edilizia, da svolgere nella provincia, senza nepcontinuata. pure dover ricorrere a pubbliche gare d’appalto. Lo si accusa di aver preso tangenti per ri- gestione Il sistema di assegnazione si basava, spielasciare le autorizzazioni. Altre sei persone, tre imprenditori, l’ex sindaco di Tezze e due funzionari della Regione, gano gli inquirenti, sul “cottimo fiduciario”, cioè la vecchia trattativa erano stati iscritti nel registro degli indagati. Un atto dovuto per privata, in cui, per asserite ragioni d’urgenza, per l’importo dei lavopoter chiudere il cerchio su una situazione che metteva in luce la ri da svolgere o per altre motivazioni di comodo, veniva omessa la gara pubblica, facendo ricadere la scelta sistematicamente sull’impossibile esistenza di un “sistema corruzione”. Quanto alla gestione delle infrastrutture, una delle notizie che è prenditore di riferimento. rimbalzata sulle cronache giornalistiche di tutta Italia è stata quella
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Le strade dell’illecito
Ombre su Valdastico e Passante L
e grandi infrastrutture che stanno cambiando il Veneto sono tutte interessate da episodi o modalità d’appalto su cui i cittadini dovrebbero riflettere a fondo. I lotti 9 e 14 dell’autostrada Valdastico sud sono stati interessati dal fenomeno dell’uso del cemento depotenziato. A dimostrarlo sono state le indagini sull’utilizzo di rifiuti come sottofondo stradale sequestrati dalla direzione distrettuale antimafia della procura di Caltanissetta nel novembre del 2008. Sequestro, con facoltà d’uso dell’autostrada, che è avvenuto dopo che i periti della Procura, analizzando la documentazione, hanno riscontrato significativi scostamenti tra i dosaggi contrattuali di cemento e quelli effettivamente impiegati. Sul Passante di Mestre, invece, la Corte dei conti ha effettuato, nel 2011, una disanima della gestione dell’opera che mette in luce alcuni aspetti significativi. Sotto il profilo dei costi il progetto ha subìto tre varianti “che hanno comportato un notevole innalzamento dei costi”. Il preventivo del 2004 dichiarò un costo di 864.261.368,00 euro mentre il costo finale è risultato di 1.388.232.323,79 con un aumento finale del 60,62 per cento. Inoltre, il Passante è stato la prima grande opera conclusa con procedura d’”emergenza”, anche se in assenza di cataclismi. Su questo la Corte dei conti ricorda una segnalazione dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici che nel 2009 sottolineava: “Si rappresenta il timore che il sistematico ricorso a provvedimenti di natura emergenziale, celando l’assenza di adeguate strategie di intervento per la soluzione radicale del problema, si risolva in una sistematica ed allarmante disapplicazione delle norme del codice degli appalti”. Con la medesima procedura si sta conducendo la Pedemontana veneta.
FIRMATO UN PROTOCOLLO PER LA LEGALITÀ
E
ra il lontano 1992 quando il boss di Cosa Nostra Giuseppe Madonia fu arrestato a Longare, nel vicentino, mentre era impegnato nell’attività di un’impresa edile attiva nella costruzione di strade, fognature e opere idrauliche. Un avvenimento che dimostra come l’insediamento mafioso nel settore dell’edilizia veneta sia un fenomeno di lunga durata. Più di dieci anni fa, infatti, un’analisi del Comando regionale veneto della Guardia di Finanza, denunciava come “la particolare struttura industriale, caratterizzata da una molteplicità di piccole e medie imprese a ristretta base societaria ed in perenne evoluzione tecnologica, rende il sistema permeabile alla penetrazione di tipo economico delle varie forme di criminalità”. Venendo a tempi più recenti, il rapporto della Direzione investigativa antimafia del primo semestre 2010 sottolinea che “nel Veneto permangono i segnali di interesse delle tradizionali organizzazioni di matrice mafiosa e tra queste la ‘ndrangheta, verso i settori dell’economia locale”. E gli analisti spiegano che la Dia è stata indotta a svolgere controlli maggiormente pervasivi su “soggetti segnalati per tali attività dall’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia”. Sulla presenza in Veneto di società costituite, in toto o in parte, da esponenti della criminalità organizzata va rilevata la puntualizzazione del magistrato Olga Papasso che nell’ultimo rapporto della Direzione nazionale antimafia, nel capitolo dedicato alle infiltrazioni in Abruzzo relative alla ricostruzione del dopo terremoto, il magistrato dice chiaramente che non è dal sud che arriva il pericolo: “la maggior parte delle imprese infiltrate da interessi mafiosi hanno spesso sede altrove, come si è detto prevalentemente a Roma, in Abruzzo, in Veneto e in Emilia Romagna, almeno per quanto riguarda l’esperienza fin qui maturata”.
6 Cavarzere Teatro Serafin Prosegue la “battaglia” contro l’ipotesi di affittare il foyer
Il Comitato attacca da Facebook Nella maggioranza Alleanza per Cavarzere sempre più vicina al Comitato che da internet rivolge i suoi appelli a sindaco e Giunta: “Cambiate idea”
di Nicla Sguotti
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a posizione di tre dei quattro partiti di maggioranza è chiara e da essi si discosta notevolmente Alleanza per Cavarzere, rappresentata in Giunta dall’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian e in Consiglio comunale da Renato Belloni. Entrambi si sono più volte dissociati pubblicamente dall’ipotesi di affittare parte del foyer del Tullio Serafin e risultano essere quindi molto vicini alle idee e finalità del Comitato Salviamo il Teatro Tullio Serafin, nato proprio allo scopo di evitare che i piani dell’amministrazione comunale su Palazzo Danielato vadano in porto. Mentre in città si attende di capire come la vicenda si evolverà, il Comitato prosegue la sua battaglia anche con l’ausilio dei social network e, in meno di quindici giorni, la sua pagina facebook ha raggiunto più di ottocento contatti, tra i quali personaggio del mondo dello spettacolo, enti lirici, teatri e associazioni culturali internazionali. La pagina, voluta dal Comitato per re-
In poco tempo raggiunti più di 800 contatti, fra i quali personaggi dello spettacolo, enti lirici e associazioni
Il teatro Tullio Serafin stare sempre in contatto coi propri sostenitori, è veicolo di discussione e di diffusione di comunicati e appelli. Fra essi uno, rivolto dal Comitato al sindaco Henri Tommasi. “L’amministrazione comunale – scrive il Comitato – continua a fare la guerra a
Palazzo Danielato nel tentativo di mutilarlo ma una marea di firme in difesa dell’integrità del Teatro Tullio Serafin è pronta per respingere l’attacco. Già una banca ha saggiamente rifiutato di porsi come strumento di quello che è un sacrilegio, rischiando di
alienarsi il favore dei cittadini, e altri probabili enti devono riflettere a lungo prima di accettare l’offerta di insediarsi nel tempio della cultura, sapendo che tantissimi cittadini cavarzerani reagiranno con forza, chiunque ambisca a occupare quegli spazi avrà la cittadinanza ostile”. Il Comitato rivolge quindi un appello al sindaco e alla Giunta perché non proceda con bandi per l’attribuzione del foyer e abbandoni invece l’idea di destinarlo a usi diversi da quelli storico artistici, ricordando che Palazzo Danielato appartiene a tutti i cavarzerani, molti dei quali sono concordi con quanto sostenuto dal Comitato, e le tante firme raccolte lo stanno a dimostrare.
NEWS Musica
LA STAGIONE CONCERTISTICA AL SERAFIN
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i conclude a maggio la seconda stagione concertistica in programma al Teatro Tullio Serafin, organizzata dall’Università popolare di Cavarzere insieme con la Città di Cavarzere, assessorato alla Cultura, e al Conservatorio di Musica “A.Buzzolla” di Adria. Due gli appuntamenti in programma a maggio, che fanno seguito a quelli di aprile. Il prossimo 13 maggio “Duo viola e pianoforte”, esibizione di Matteo Amadasi e Davide Carmarino, musiche di J. Joachim, J. Brahms, A. Part, D. Carmarino, A. Piazzolla. Domenica 20 maggio si terrà il Recital di Pianoforte di Daniele Borgatti che si cimenterà con le musiche di F.Listz, F.Chopin, S.Joplin, G. Gershwin. Entrambi i concerti si terranno alle 17,30. L’ingresso è libero ma i posti vanno prenotati presso l’Ufficio Cultura, tel. 0426317190, presso palazzo Danielato tutti i giorni dalle 8 alle 12. Email ufficio.cultura@comune.cavarzere. ve.it
LA MAGGIORANZA CHE SOSTIENE IL SINDACO
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l Partito democratico, il Movimento Cavarzere domani e Sinistra ecologia e libertà hanno voluto ribadire, attraverso un volantino, la situazione che la Giunta di centrosinistra, da essi sostenuta, ha trovato al momento del suo insediamento, soffermandosi poi sulla scottante questione relativa al Teatro Tullio Serafin. “A giugno 2011 – questo scrivono le tre formazioni politiche – Tommasi e la sua Giunta hanno trovato uno sforamento al Patto di stabilità per 2.037.000 euro e un mancato pagamento di fatture arretrate, le quali hanno determinato al 31dicembre uno sforamento finale di 3.260.000 euro”. Viene poi ricordata la diminuzione dei trasferimenti statali di circa un milione e 200mila euro in negli ultimi due anni e si passa quindi a ribadire la gravità della situazione, evidenziando che l’amministrazione comunale si è vista costretta a operare dei tagli in tutti i settori: dallo sport al sociale, dai lavori pubblici al comparto culturale senza escludere ciascun ambito di intervento. “Non basterebbe – prosegue il volantino – l’aumento di tasse, tributi e tariffe, con gravi ripercussioni sui bilanci delle famiglie cavarzerane, per arrivare a un pareggio di bilancio, per il quale sono necessarie ulteriori entrate straordinarie ed è in questo contesto che si colloca l’ipotesi di valorizzare alcuni spazi collocati all’interno di immobili comunali”. Dopo tale premessa Pd, Movimento Cavarzere domani e Sel precisano che non è prevista nessuna vendita di Palazzo Danielato o del Teatro Tullio Serafin, affermando
Il sindaco Henri Tommasi
“La proposta non svilisce nè offende la funzione culturale anzi la assicura e la garantisce” che questi continuerebbero invece a essere complessivamente fruibili nella loro funzione di polo culturale cittadino. “L’intero sistema culturale riceverebbe risorse utili per continuare a esistere anche in questo momento di crisi – queste le loro parole – attraverso una concessione, ossia una sorta di affitto pluriennale, di alcuni spazi collocati al piano terra di Palazzo Danielato. Proposta che comunque non svilisce e offende la funzione culturale della struttura, garantendo oggi e nel futuro le attività culturali che si svolgono al suo interno”. N.S.
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8 Cavarzere Il caso
NEWS
Sanità L’assessore alle Politiche sociali Heidi Crocco
La nostra collocazione è nell’Ulss di Adria di Nicla Sguotti
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“Disagi dovuti alle distanze, all’uso dei mezzi pubblici e la naturale propensione verso Adria ci inducono a riflettere sull’ opportunità di essere inseriti nell’Ulss 19”
l Comune è il soggetto istituzionale e politico al quale è affidata la titolarità delle politiche sociali da gestire nel territorio e deve essere il protagonista e il promotore della risposta e delle azioni di contrasto da attivare. Questo il pensiero su cui si basa la riflessione dell’assessore alle Politiche sociali Heidi Crocco relativamente ai futuri scenari che si preannunciano a livello veneto in vista del nuovo Piano socio sanitario regionale. “In un ragionamento in cui si parla di sanità e sociale – queste le parole dell’assessore – non possiamo non tenere conto della situazione della popolazione che registra nel nostro comune una percentuale di anziani oltre la soglia del trenta per cento. È indispensabile quindi procedere a una pianificazione sociale e sanitaria che parta dall’identificazione delle strutture e dei servizi esistenti con la possibilità di potenziarli e ampliarli”. Crocco ricorda poi che a breve partirà la riqualificazione edilizia dei fabbricati esistenti dell’Ipab Danielato, la quale dovrebbe portare a un potenziamento della capacità ricettiva con l’ampliamento dei servizi in regime residenziale e l’attuazione di un centro diurno, inoltre precisa che il relativo progetto è già stato presentato alla Regione per l’approvazione definitiva, questa ha concesso un finanziamento di euro 4 milioni e 500mila euro e a breve sarà stipulata la convenservizio riabilitativo rivolto anzione tra Ipab e Regione per E’ importante che a bambini disabili residenti, riflettere su dove l’utilizzo del contributo. nonché la realizzazione di un L’assessore passa quindi a e come possono hospice. parlare della Cittadella socio sa- essere garantiti “Il Piano socio sanitario nitaria, evidenziando la neces- i migliori servizi – così l’assessore – dovrebbe sità di consolidarla con servizi ridisegnare la territorialità delle che il territorio ci richiede, ossia la realizzazione di Asl venete, per Cavarzere questa è una questione strutture residenziali a caratterizzazione riabilitativa, importante e la riflessione su tale tema deve partire l’ampliamento della capacità ricettiva della Ctrp, dal pensare a dove e come possono essere garantiti l’attivazione di una Rsa per disabili gravi e di un i migliori servizi per la nostra collettività. Non possia-
NEWS
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Heidi Crocco; a lato la Cittadella sociosanitaria mo non tenere conto dei disagi del nostro territorio legati alla distanza dalle strutture, la difficoltà nel raggiungerle attraverso i mezzi pubblici, la viabilità esistente e la mobilità dei nostri residenti che è quasi totalmente verso Adria, senza parlare delle liste d’attesa impressionanti. Questo stato di cose suggerisce una riflessione seria sulla nostra collocazione di ambito territoriale Uls e mi sembra si possa affermare che diventa naturale la nostra collocazione con l’Asl di Adria”.
Patronato San Pio X
GIUNTE 15 OFFERTE DI ACQUISTO IN PARROCCHIA
endita del Patronato San Pio X in via Umberto I, sono pervenute 15 offerte di acquisto alla Diocesi. Nei primi giorni di maggio si sapranno i risultati della gara. L’area, come previsto dal Piano degli interventi, sarà destinata ad uso per lo più residenziale, mentre il ricavato dalla vendita verrà utilizzato dalla Parrocchia per ampliare e ristrutturare il nuovo Patronato in via Tullio
Serafi, da tempo polo d’attrazione e di ritrovo per i parrocchiani. La decisione di cedere l’immobile, che comprende anche il teatro Goldoni (in foto), è stata presa dalla Parrocchia insieme alla Diocesi a seguito della constatazione dei numerosi interventi che si sarebbero dovuti sostenere per rendere i vecchi spazi idonei alle rinnovate esigenze. G.G.
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Oasi naturalistica Marice
IL 27 MAGGIO L’INAUGURAZIONE DEL PUNTO INFORMATIVO
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naugurazione molto attesa per la Cooperativa Sociale Granvit. E’ prevista per domenica 27 maggio 2012, alle ore 10, l’apertura del punto informativo sull’area naturalistica Marice, grazie all’iniziativa della giornata intitolata “La cooperativa Granvit vi invita a scoprire l’oasi delle Marice”. Il luogo provvisto di indicazioni e notizie relative a quest’oasi naturale sarà realizzato presso la casa situata tra i fiumi Adige e Gorzone, in gestione della stessa cooperativa. La Granvit ha in gestione, mediante concessione del Genio Civile, l’area naturalistica Marice. Da tempo, era desiderio dei responsabili riuscire a realizzare un centro di informazione che riuscisse a rendere note a tutta la cittadinanza cavarzerana e non le enormi potenzialità di quest’oasi, descrivendone e facendone conoscere le specie di flora e di fauna che vi esistono. Ora questo desiderio finalmente si realizza: presso questa casa verrà aperto un vero e proprio centro informativo, dove, tra l’altro, saranno esposti e messi in vendita anche dei prodotti tipici, in parte realizzati grazie alle erbe raccolte proprio nella zona naturalistica: ad esempio il miele, raccolto negli alveari situati nella zona naturalistica, o, ancora, i prodotti realizzati con le ortiche nate spontaneamente nell’area naturalistica. La giornata del 27 maggio, in particolare, si svolgerà in questo modo: alle ore 10 inizierà una passeggiata lungo il sentiero tracciato lungo l’oasi. Durante tale tragitto ci sarà anche la benedizione della statua della Madonna che verrà posta all’estremità dell’oasi. Al termine della passeggiata, ci sarà l’inaugurazione del punto informativo. La Cooperativa Granvit è da anni attiva nel territorio cavarzerano attraverso progetti di reinserimento sociale e lavorativo a favore di soggetti svantaggiati: l’ultimo in ordine di tempo è la realizzazione del progetto Gal Antico Dogado per il Comune di Cavarzere di un intervento di horticultural therapy. Tutte le attività della cooperativa si attuano con lo spirito e con la profonda volontà di migliorare la propria città attraverso l’aiuto alle persone che vivono in situazioni di disagio, grazie a progetti sociali, e con l’amore per le bellezze naturali da preservare e mantenere, come l’oasi naturale delle Marice. Per questo motivo, anche il punto informativo sulle Marice nasce con la volontà di promuovere l’amore per la propria città e le sue bellezze, con l’augurio che sempre più persone, non soltanto cavarzerane, arrivino ad apprezzare queste particolarità preziose. I ringraziamenti dei responsabili per la realizzazione di tutto questo è rivolta alla Regione Veneto, alla Fondazione Clodiense, all’amministrazione Comunale e all’architetto Sacchetto. Il 27 maggio, dunque, tutta la cittadinanza è invitata a scoprire le bellezze di quest’oasi naturale. Paola Teson
SCHEDA D’ISCRIZIONE NOME
COGNOME
DATA DI NASCITA INDIRIZZO TELEFONO DATA
FIRMA
consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Cavarzere 9 Appuntamenti La cooperativa sociale Emmanuel insieme con il Centro giovanile organizzano per il 19-20 maggio prossimo
La festa delle associazioni e della solidarietà
di Nicla Sguotti La locandina a cooperativa sociale Emmanuel e il e molte saranno le associazioni presenti per di Fratta Polesine che metterà in scena “Il re della scorsa Centro giovanile organizzano, per il sesto l’occasione nel parco del Patronato San Pio X addormentato”, la Coopertiva Titoli minori e la edizione Filodrammatica di Cavarzere con lo spettacolo anno, la Festa dell’associazionismo e del- in via Tullio Serafin. la solidarietà, con la collaborazione delle varie Particolarmente ricco il programma della “Tango monsieur?”. Programma ancor più in- realtà associative del territorio. Come nelle due giorni dedicata alle associazioni, si inizia il tenso per la giornata di domenica, si inizia alle scorse edizioni, l’intento degli organizzatori sabato alle 14,30 con tornei di basket, palla- 9,30 con la santa messa e si prosegue con il è promuovere la solidarietà, l’impegno socia- volo e rugby e a seguire gimcana di mountain triangolare di calcio tra le tre Cooperative Em le e la collaborazione tra le associazioni del bike con l’associazione Lions D, e torneo di manuel, Il Germoglio e La magnolia al quale territorio cavarzerano, dando visibilità del pro- scacchi per concludere poi con aperitivo in mu- seguirà una partita delle “Vecchie glorie” del a scacchi. Alle 18 si terrà il concerto ballo Gsd, del Gruppo Archè e del Gruppo Freprio operato alla cittadinanza, attraverso due sica. Dopo la cena, a base di piadine e fritto Canossa Basket. Dopo il pranzo si potranno partita giornate di divertimento rivolte a tutte le fasce misto con polenta e patatine, si potrà assistere visitare gli stand delle associazioni presenti e delle classi a indirizzo musicale della Aldo Cap- etime. La serata continuerà all’insegna della di età. Quest’anno i due giorni di festa sono allo spettacolo della rassegna Teatrando con fare un giro per Cavarzere in trenino, oppure si pon e dopo la cena, con lo stesso menù del musica con l’orchestra Chiara e Magic Music ci saranno le esibizioni della scuola di e si concluderà con l’estrazione della lotteria. previsti per sabato 19 e domenica 20 maggio diverse le compagnie: La Casa Sacra Famiglia potrà scegliere di far visita ai gonfiabili o una sabato, IL CONCORSO FOTOGRAFICO nel corso di un’importante mostra allestita dal 22 giugno al professionisti e dilettanti residenti in uno degli Stati membri 10 luglio prossimo nel celebre edificio Berlaymont di Bruxelles. dell’Ue. Ciascun partecipante - locale - può proporre un numero “IMMAGINI DELL’EUROPA RURALE” Gli autori degli scatti premiati e i Gal, inoltre, saranno invitati massimo di sei fotografie al Gal Antico Dogado. I temi proposti mmagini dell’Europa rurale” è il titolo suggestivo del a partecipare il 27 giugno prossimo ad una prestigiosa ceri- sono: popolazioni rurali, ambiente rurale, occupazione rurale, del Commissario diversità rurale, gioventù rurale e lo spirito di Leader. concorso fotografico indetto dalla Rete rurale europea monia di consegna dei premi alla presenza tramite, nel nostro territorio, il Gal Antico Dogado. all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale Dacian Ciolos. In previsione Entro il 10 maggio le foto devono pervenire (su Cd o Lupia, Saranno messe a confronto fotografie che illustrano la vita anche una mostra itinerante in Europa e la pubblicazione di un Chiavetta Usb) alla sede di Lova di Campagna in via C. rurale nell’Europa di oggi: le immagini vincitrici saranno esposte catalogo del concorso. Il concorso è aperto a tutti, fotografi Colombo 4. Info www.galdogado.it Costo impianto da 3 kWp: . 8.000 Ricavo da incentivi Statali: . 17.800 Risparmio annuo bolletta: . 700 Utile in 25 anni: . 43.300
Due giornate di divertimento rivolte a persone di tutte le età per promuovere l’impegno sociale nel Cavarzerano
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10 Frazioni - Cona Cantarana Sagre e specialità
NEWS
Spostata a giugno P la “Festa dea soppressa” di Paola Teson
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a tradizionale “Festa dea soppressa” di Cantarana quest’anno si svolge un po’ più tardi del solito, ma non tradisce le aspettative. Per l’edizione 2012, infatti, la sagra primaverile viene spostata nel mese di giugno, perché, come spiegano gli organizzatori: “Ci faceva piacere far coincidere questa nostra festa paesana con la ricorrenza della Santissima Trinità, a cui è dedicata la nostra chiesa”. La festa rimane ben salda su quanto l’ha sempre caratterizzata in questi anni. Anzitutto lo stand gastronomico, e poi musica, tornei e serate ad hoc per i giovani. Vediamo intanto “di che musica si tratta”: ad aprire la festa venerdì 15 giugno sarà l’orchestra “I Poppins”. Sabato 16, invece, sarà la volta dell’orchestra spettacolo “Marco e Marilisa Maniero”. Domenica 17, ancora ballo e musica con l’orchestra di “Sergio Cremonese”. La festa riparte subito martedì 19, anche se in forma un po’ diversa rispetto alla formula del week end. E’ previsto un torneo di calcio balilla a partire dalle 21, al quale ci si può iscrivere contattando uno
degli organizzatori (in particolare Gabriele, al numero 3489037957). Durante la serata la musica non mancherà grazie al gruppo “I bugkass” con il loro karaoke. Si cambia di nuovo genere mercoledì 20, poiché a partire dalle ore 21 a calcare il palco sarà una compagnia teatrale, gli “Attori per caso” che presenteranno la commedia molto divertente “Menego Taccagno”. Giovedì 21 è prevista una serata dedicata ai giovani: in questa data è pos-
sibile prenotare la cena con un particolare menù, per la cifra di 20 euro. La serata sarà allietata dalla musica dei Nomadi grazie alla cover band “The Original Status Symbol”. Il 22 giugno di nuovo musica per i giovani con la cover band di Vasco Rossi chiamata “Gli Infrarossi”. Per le serate conclusive di sabato 23 e domenica 24 giugno si torna alla musica da ballo, rispettivamente grazie all’orchestra “Ilenia e i Fantasy” (proveniente da Radio Sorriso) e all’orchestra romagnola di “Marco Gavioli”. Nella serata del 23, inoltre, anche l’esibizione della scuola di ballo “Ballando Insieme”. Per le serate dei week end sarà sempre aperto lo stand gastronomico con specialità di carne e pesce, ma soprattutto con la soppressa presentata in tutte le sue forme gastronomiche più gustose. Per le serate giovani sarà sempre possibile gustare le piadine preparate nell’apposito stand. Per tutte le serate, presso una sala dell’asilo saranno esposti i quadri del pittore locale Romeo Andreoli, che sta riscuotendo un grande successo.
Frazioni
PER LA SICCITÀ NUMEROSI INCENDI LUNGO GLI ARGINI
aura nel periodo di siccità per alcune frazioni, come Boscochiaro e San Giuseppe, frazioni affacciate sugli argini dei fiumi che costeggiano Cavarzere. La scarsità di pioggia, infatti, ha determinato in più di un’occasione l’accensione del fuoco lungo gli argini dei fiumi Adige e Gorzone. Le fiamme si scatenavano sia di giorno che di sera: il fenomeno, si pensa, fosse dovuto in particolare alla siccità, anche se non si esclude l’atto di qualcuno, anche involontario, che abbia magari gettato qualche oggetto sull’erba estremamente secca, dal quale si sia velocemente propagato il fuoco. Le fiamme infatti arrivavano a grandi altezze, senza contare il copioso fumo che oscurava la visuale: fatto molto pericoloso, soprattutto se si considera che si trattava in molti casi di strade arginali, già di per sé rischiose. In tutti i casi sono intervenuti i vigili del fuoco, contattati dalle famiglie delle frazioni che giustamente allarmati per il verificarsi di questi improvvisi incendi. Si consideri poi che in queste occasioni, oltre ad un clima estremamente secco, si accompagnava anche un vento abbastanza deciso, che in breve tempo riusciva a far camminare le fiamme a decine e decine di metri dall’inizio dell’incendio. La paura per le conseguenze di questi incendi per fortuna non si è mai scontrata con effettivi danni materiali, né tantomeno a persone. Ora che il periodo di siccità sembra essere, almeno parzialmente, superato grazie alle piogge delle ultime settimane, l’allarme pare rientrato. Fatto sta che gli abitanti delle frazioni che vivono a ridosso degli argini, fanno appello ad una maggiore cura e maggiore pulizia degli argini stessi: l’enorme quantitativo di erbe, canneti e sterpaglie disseminate lungo gli argini ha infatti un effetto devastante nel caso di incendio, poiché le fiamme trovano terreno fertile cui appigliarsi. Una maggiore e più costante pulizia si rende necessaria anche per garantire la resistenza degli argini stessi, che spesso, a causa di fuoriuscite dal basso, danno segnali di cedimento, o comunque creano inquietudine per gli abitanti che vi vivono vicino. L’auspicio è dunque quello che ci sia anzitutto una maggior attenzione nella pulizia e manutenzione degli argini e che, comunque, se finora questo fenomeno fosse dovuto alla disattenzione di qualcuno, d’ora in avanti tutti stiano più attenti. Difatti, anche se le fiamme non hanno recato danni a cose e persone, è sempre meglio non rischiare inutilmente. P.T.
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12 Sguardo a Chioggia I fondi della Legge Speciale Appello del sindaco Casson a Monti
“Sbloccare i vincoli del Patto di stabilità” “Siamo fra i Comuni più virtuosi del Veneto ma siamo costretti a tenere fermo tutto per non sforare” di Miriam Vianello
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n accorato appello è quello che in questi giorni il sindaco di Chioggia, Giuseppe Casson, ha rivolto al presidente del Consiglio, in primis Mario Monti, per impiegare i 45 milioni ovvero i fondi della Legge Speciale per Venezia e Chioggia riferibili a specifici programmi di intervento non ancora impiegati e quindi contabilizzati nel bilancio quali residui attivi. “Siamo tra i Comuni più virtuosi del Veneto dichiara Casson - e il primo in provincia di Venezia con solo 60 euro di indebitamento per cittadino. Tuttavia nonostante il bilancio sia stato gestito bene negli anni, siamo costretti a tenere fermo tutto per non sforare il Patto di stabilità, che chiede la corrispondenza delle uscite alle entrate”. Oltre a Monti il sindaco si è rivolto ai ministri per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, alle Politiche agricole Mario Catania, all’ambiente Corrado Clini, ai beni e attività culturali Lorenzo Ornaghi, ribadendo la necessità di impiegare i fondi a favore di Venezia e della laguna. A maggior ragione ci sono Comuni che hanno ottenuto deroghe dai vincoli del patto, come Milano, per la realizzazione dell’Expo e Parma per la sede dell’Agenzia europea per la sicu-
rezza alimentare o i Comuni, come l’Aquila, colpiti da calamità naturali. Del resto come stabilisce l’art 1 della Legge n. 171/1973: “La salvaguardia di Venezia e della sua laguna è dichiarata problema di preminente interesse nazionale”. Vista infatti la situazione drammatica attuale, urge intervenire per proseguire e in alcuni casi ultimare i lavori di salvaguardia per un territorio che necessita di essere messo in sicurezza, per preser-
vare un centro storico considerato fiore all’occhiello del territorio Veneto. Chioggia infatti, attraversata da mezzi di trasporto di ogni tipo, necessita di esser risistemata per essere valorizzata. L’Amministrazione comunale sta cercando di sensibilizzare la comunità locale ed è disposta ad unire le forze, al di là dei partiti politici, per ottenere il bene della propria città.
Difesa idraulica serve prevenzione di Anna Maria Martuccelli* segue da pag.
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Dal periodo post-bellico si è vieppiù trascurato il fondamentale rapporto tra sviluppo e compatibilità idrauliche ed i Governi hanno continuato a porre poca attenzione a quella che oggi è un’evidente priorità per qualsiasi prospettiva di rilancio dell’economia del Paese. Non mancano certo le conoscenze e i dati sullo stato del territorio (dalle Autorità di Bacino ai Consorzi di bonifica) e, accanto alla giusta riforma della Protezione Civile, serve un Piano Straordinario di Manutenzione del Territorio, cui deve accompagnarsi l’azione quotidiana di adeguamento del reticolo idraulico; in questo, occorre una forte sinergia con gli enti territoriali, in particolare fra Consorzi di bonifica e Comuni. L’Anbi lo evidenzia da tempo e, da ormai tre anni, produce un Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, tuttora disatteso in un Paese, dove si segnalano 500.000 frane ed oltre un milione di edifici a rischio idrogeologico, tra cui centinaia di ospedali e scuole. In questo quadro – conclude - le donne hanno un compito importante non solo nella diffusione della conoscenza, ma ormai anche nella governance dell’equilibrio ambientale del Paese per evitare che, con un’efficace immagine, a novembre l’Italia sia sempre sott’acqua.” *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto
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NEWS Edilizia residenziale pubblica
ASSEGNATI 14 NUOVI ALLOGGI A CAVANELLA D’ADIGE
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n un momento di grande difficoltà per le famiglie italiane arriva uno spiraglio per chi, con difficoltà economiche, cerca una dimora per i propri cari. I prezzi delle case sono alle stelle e la gente è sempre più impossibilitata a sostenere le spese del mutuo. L’Ater di Venezia perciò ha deciso di costruire a Cavanella degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la graduatoria definitiva con indicati i beneficiari è stata pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Chioggia, dopo esser stata approvata con determinazione dirigenziale n.324 del 29.03.2012. “La graduatoria è già pronta - afferma felice l’assessore alla Casa Silvia Vianello (in foto) - e le lettere di assegnazione agli aventi diritto sono già state recapitate agli interessati. Si tratta di appartamenti quasi tutti molto grandi: il più piccolo è infatti di 56 metri quadri, in linea con le esigenze di una coppia. Quindi essi non verranno assegnati ai single, ma alle famiglie o, quantomeno, a famiglie di almeno due persone”. Non sono mancati alcuni problemi riguardanti l’impianto fognario e la relativa sistemazione, per garantire il buon funzionamento. Il Comune era convinto che fosse di competenza dell’Ater, che invece pensava
Silvia Vianello: “La graduatoria è pronta, le lettere di assegnazione già recapitate” l’esatto contrario, alla fine per fortuna si è risolto tutto e gli alloggi sono stati prontamente consegnati. Annualmente le famiglie che abitano nei nuovi alloggi dovranno certificare il proprio reddito, in base al quale verrà richiesto il contributo all’affitto dell’immobile. M.V.
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14 Cultura locale Teatro “Tango monsieur?” e “Le barufe in famegia” piacciono molto
Stagione d’oro per la Filodrammatica Il gruppo continua a riscuotere successi ovunque, da Noale a Vicenza a Padova
di Nicla Sguotti
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a Filodrammatica di Cavarzere continua a mietere successi, quella in corso è stata una stagione di intenso lavoro per la storica compagnia teatrale, apprezzata dal pubblico di casa ma anche in tante altre città, dove sempre più spesso è chiamata a esibirsi. Il gruppo, attivo ormai da più di vent’anni, continua a riscuotere consensi ovunque grazie alla capacità e all’estro comico dei suoi attori. Sono davvero molte le città che hanno accolto con entusiasmo le interpretazioni degli attori cavarzerani, applauditi anche ad Adria, Limena, Vicenza, Sacile, Padova, Noale e Como. Il pubblico dimostra di apprezzare ciascun soggetto messo in scena ma in particolare è piaciuta l’ultima fatica della Filodrammatica, la commedia “Tango monsieur?” scritta dal drammaturgo contemporaneo Aldo Lo Castro e diretta abilmente da Franco Penzo. È stato proprio il sodalizio della Filodrammatica con il noto regista, sue le pluripremiate regie del “Teatronovo” di Chioggia, che ha dato i frutti migliori. Si può dire infatti che la messa in scena di “Tango monsieur?” ha fatto centro, aggiudicandosi il premio per il miglior attore al concorso “Una rondine a teatro” nel dicembre scorso a Taglio di Po. Grande soddisfazione dunque di tutta la com-
Gli attori della Filodrammatica nello spettacolo “Tango monsieur?”, tenutosi a Taglio di Po il 10 dicembre 2011 pagnia che ha rivelato, assieme al premiato, il brillante Daniele Bizzaro, notevoli abilità nel sostenere il vertiginoso ritmo narrativo e una sicura padronanza degli spazi scenici raggiunta in anni di esperienza sul palcoscenico. Anche le commedie dialettali, probabilmente il vero cavallo di battaglia della compagine cavarzerana, hanno riscosso notevole successo. In particolare “Le barufe in famegia”, firmata dalla regista storica e cofondatrice della compagnia Ileana Dal Checco, ha ricevuto a marzo una clamorosa ovazione finale nell’affollatissimo Teatro Comunale di Cordignano e lo stesso esito si è avuto a Noale, nell’ambito della
prestigiosa rassegna di teatro amatoriale organizzata dalla Fita, dove il sipario si è aperto più volte sulla schiera degli attori che, soddisfatissimi, hanno accolto gli scroscianti applausi finali. Dopo le tante conferme ottenute, gli attori della Filodrammatica, guidati dal presidente Piero Sandano, sono impegnati nella preparazione di un altro lavoro, il cui titolo è per ora tenuto segreto, per il quale però sono necessarie nuove forze, soprattutto attori uomini e di giovane età. Chi si sentisse pronto a iniziare questa nuova e di certo entusiasmante avventura può telefonare al 3381204510 o scrivere a info@lafilodrammatica. it.
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TOSTART, L’ASSOCIAZIONE DEDICATA ALL’ARTE DECISA E IMPEGNATA
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Cavarzere è nata una nuova associazione culturale: si chiama “Tostart” ed è dedicata all’arte “decisa, impegnata”. Il debutto è stato coronato da una mostra dei suoi otto pittori, visitabile a palazzo Danielato fino al metà aprile. L’associazione ha sede a Cavarzere, ma uno solo di loro, Silvio Zago, è nativo di qui, mentre gli altri soci provengono da altre province del Veneto, soprattutto in quella di Padova. Oltre a Zago, ci sono i padovani Maurizio Bonato e Antonio Zago, Paolo Contin di Pozzonovo, Giuseppe Granzo del Trevigiano, Attilio Melato di Agna, Maurizio Paccagnella di Santa Maria di Sala, il miranese Francesco Volpato. Secondo Silvio Zago l’associazione rappresenta “un valore aggiunto per la città, dato che la mostra ha anche lo scopo di attirare a Cavarzere gli amanti dell’arte pittorica, nelle sue più varie espressioni”. Ora l’obiettivo di Tostart è quello di organizzare mostre itineranti nel Veneto, per aumentare la visibilità sul territorio. Come ha spiegato il critico Fanny Quagliato durante l’inaugurazione della mostra, tensione gestuale e tensione materica sono prerogativa di Maurizio Bonato, mentre Paolo Contin è attratto dalle forme geometriche; il passato mitologico è rievocato nelle opere di Giuseppe Granzo, mentre Attilio Melato trae ispirazione dal singolo oggetto d’arredo per offrirne una descrizione particolare. Maurizio Paccagnella esprime attraverso l’arte il contemporaneo malessere, mentre Francesco Volpato con le sue policromie fa riemergere gli elementi del caos. Enigmi e interessanti arabeschi descrivono lo spazio di Antonio Zago, mentre Silvio Zago descrive attraverso il colore una incontaminata bellezza naturale. Melania Ruggini
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SPORT in PRIMO PIANO IL PRIMO SEMINARIO CLODIENSE
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mportante iniziativa di aggiornamento tecnico organizzata dalla Clodiense calcio e, in modo particolare, dall’ allenatore degli esordienti 99 neri Raffaele Barra. L’ occasione di confronto tra allenatori ed esperti calcistici è stata denominata Primo seminario Clodiense ed ha visto la relazione di mister Alessandro Musicco collaboratore delle Nazionali giovanili del club Italia. Musicco ha illustrato i temi della ricezione e della trasmissione della palla tenendo prima una parte teorica presso l’aula magna dell’ Itcs “Cestari“ e successivamente una seconda parte direttamente allo stadio “Aldo e Dino Ballarin“. Particolarmente attenta la nutrita schiera di addetti ai lavori che ha seguito anche le annotazioni proposte dal delegato provinciale veneziano Figc Stefano Trevisanello, dal tecnico Andrea Pagan degli allievi del Cittadella, dal preparatore atletico degli allievi del Cittadella Dario Penzo e dal responsabile organizzativo del settore giovanile della Clodiense Matteo Doria. Alessandreo Musicco, ex allenatore delle giovanili del Milan, ha saputo deliziare gli intervenuti con innovative proposte di possesso palla e giochi di posizione. Particolarmente soddisfatto il maggiore organizzatore Raffaele Barra, collaboratore anche della rivista on line “Allenatore.net“, che ha ricevuto gli elogi del D.G. Mauro Boscolo Gallo e la disponibilità della società a promuovere nei prossimi mesi altri seminari che vedranno la presenza di tecnici qualificati. Marco Lanza
Trofeo Sandro Munari Auto e moto d’epoca
La prima Regolarità storica e moderna di Melania Ruggini
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ecima e storica edizione per l’ormai tradizionale raduno di Cavarzere, il 2 giugno, che quest’anno sarà trasformato in una vera gara di regolarità in ambito Csai per l’assegnazione del trofeo Sandro Munari. I giovani organizzatori del Motoring Classic Club dedicano questa edizione al “Drago di Cavarzere”, che ha accettato di buon grado questo abbinamento, che diventa “Motoring Classic Club Sandro Munari”. Il raduno di auto e moto d’epoca è ormai diventato un appuntamento fisso per gli appassionati, un evento che ha visto nelle scorse edizioni l’adesione di centinaia di partecipanti, grazie ad un programma che da quest’anno sarà differenziato negli itinerari, per le auto e per le moto. Il raduno inizierà con le iscrizioni presso gli stand presenti in via Turati, dalle ore 8 alle 10, per poi procedere alle ore 10.30 con la partenza dal centro città delle moto e a seguire la partenza delle auto. I percorsi saranno differenziati ma concentrati nell’arrivo, che è ubicato nell’autodromo di Adria, dove si terrà il pranzo, la lotteria e le premiazioni di rito. Ad ogni partecipante sarà consegnata una foto ricordo dell’evento. Per festeggiare come si deve il decimo anniversario, è pre-
Ciclismo
I LIONS D HANNO UNA PISTA TUTTA LORO PER GLI ALLENAMENTI
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giovani Lions D hanno finalmente una pista tutta loro per potersi allenare con le loro amate biciclette. Un’inaugurazione bagnata, e dunque ci si augura fortunata, affinchè questi giovani atleti, potendo ora utilizzare la loro pista, riescano a raggiungere traguardi ancora più importanti di quelli ottenuti sinora. Seppur l’intervento realizzato sulla pista sia stato modesto, si è rivelato di fondamentale importanza per questi giovani atleti: finalmente, infatti, è stata riaperta e resa utilizzabile la pista atletica accanto alle scuole medie di Cavarzere. L’inaugurazione è avvenuta mediante un taglio del nastro ufficiato dall’assessore allo Sport Ezio Bettinelli. “E’ stato eseguito un recupero modesto di questa area, - ha commentato ma di certo si è rivelato importantissimo considerando che tutti questi giovani atleti hanno un grande bisogno di allenarsi”. Soddisfatissimo il presidente dei Lions D Luigi Marzola. “Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile la riapertura di questa pista. I nostri giovani - ha detto - avevano davvero bisogno di un
La cerimonia d’inaugurazione della Pista luogo tranquillo e sicuro per allenarsi, senza dover rischiare andando per le strade”. Un grazie anche da parte dei genitori, che hanno ringraziato l’amministrazione e Giovanni Venturini, funzionario comunale responsabile delle attività sportive, perché, nonostante si stia vivendo un momento di crisi, hanno scelto di trovare le risorse necessarie da destinare ai ragazzi. Ma, soprattutto, i veri protagonisti di questa inaugurazione erano davvero i bambini e i ragazzi che corrono con il gruppo dei Lions D: il loro grazie si è espresso con l’incontenibile energia ed entusiasmo che hanno espresso correndo con le loro biciclette lungo la pista. Anche dalle loro voci è squillato un sentito grazie, rivolto anche al preside della scuola media Filippo Sturaro. Ad intervenire durante l’inaugurazione anche l’atleta Lorenzo Major che è ufficialmente entrato a far parte della squadra dei Lions D, come supporter ufficiale. Ma il suo supporto non sarà soltanto teorico: l’atleta ha infatti dichiarato che usufruirà anche lui della pista per i suoi allenamenti, accanto ai giovani ciclisti. P.T.
vista una partecipazione speciale: le auto da corsa in conformazione rally, quelle che hanno fatto la storia dei rally negli anni ‘70-’80 e ‘90. Dopo la loro esposizione nel centro di Cavarzere, partiranno al seguito del raduno e, capitanate da Sandro Munari, effettueranno un percorso specifico, arrivando all’agriturismo Corte Aurora di Cona per poi procedere in direzione Adria, dove si esibiranno nella pista dell’autodromo. Il clou della manifestazione sarà rappresentato dallo svolgimento della prima Regolarità Turistica Storica e Moderna-Trofeo Sandro Munari; la gara, titolata Csai, prenderà il via sempre
dal centro di Cavarzere nel primo pomeriggio per farne ritorno dopo dieci prove di precisione verso le ore 19. Sono previste quattro prove di precisione, da ripetersi due volte, e due prove diverse, che si terranno all’interno della modernissima struttura dell’autodromo di Adria, oltre a due controlli timbro nel centro storico di Adria ed una sosta rifocillante. Le verifiche sportivo-tecniche sono previste in mattinata, sempre a Cavarzere, così come le premiazioni previste nel teatro Serafin. La Regolarità Turistico Storica è riservata alle auto immatricolate sino al 31 dicembre 1986, sia in conformazione “gara” e non, mentre per la Regolarità Turistico Moderna saranno ammesse esclusivamente auto in conformazione stradale ed immatricolate sino al 31 dicembre 1995. Ambito sarà il Trofeo Sandro Munari riservato alla Regolarità Storica che andrà all’equipaggio che, alla guida di un modello di auto con cui il Drago ha corso nella sua lunga carriera, meglio si posizionerà nella classifica assoluta. Apertura delle iscrizioni il 2 maggio, chiusura il 29 maggio. Sarà possibile iscriversi inviando il modulo d’iscrizione debitamente compilato e scaricabile dal sito www.motoringclassicclub.it.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Amministrative 2012 Si vota il 6 e 7 maggio prossimo in 11 Comuni del Veneziano
Sono in 56 a correre per la poltrona di sindaco, 78 le liste in competizione Affollata tornata elettorale, 8 gli aspiranti sindaci a Mira, 7 a Mirano e altrettanti a Jesolo. 145.503 gli elettori chiamati al voto di Ornella Jovane
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ono 11 nel Veneziano i Comuni che il prossimo 6 e 7 maggio andranno al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, in una tornata “affollata” di aspiranti primi cittadini, se ne contano ben 56, e di liste, in tutto 78, distribuiti fra Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala. Il primato spetta alle cittadine più popolose e importanti del territorio fra quelle chiamate al voto: il record è di Mira, dove i candidati in corsa sono ben 8, ma anche quelle di Mirano e Jesolo si rivelano poltrone assai ambite, contese da 7 aspiranti sindaci nell’uno e nell’altro caso. E proprio in queste tre città i risultati si preannunciano incerti - anche per via della frammentazione delle forze in campo - e non risolutivi al primo turno, molto probabilmente uscirà dal secondo turno del ballottaggio (in programma il 20 e 21 maggio prossimo) il nome del vincitore. E tuttavia a Mira, Mirano e Jesolo si consumano le sfide più appassionanti. Nel Comune più popoloso della Riviera il sindaco uscente Michele Carpinetti (Pd) si trova di fronte il suo ex assessore Paolino D’Anna, oggi consigliere provinciale eletto nelle fila del Pdl. Nella città del Miranese la sfida - dopo l’esperienza del commissariamento - è piuttosto “rosa”, con 4 candidate
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rrivano le elezioni e nei comuni del Veneziano si mettono in lista o scendono in campo, a favore di una o quell’altra formazione, nomi più o meno noti. Il caso più eclatante è stato a Mira con la candidatura nella lista “Mira che cambia” della nota cantante lirica nazionale (di origine rodigina) Katia Ricciarelli. La Ricciarelli è capolista per la civica di Marilena Fusco. La cantante ha spiegato di essersi messa in lizza per la grande amicizia che la legava alla candidata sindaco e
donna su sette e, di queste, due donne fra le più accreditate al ballottaggio: Maria Rosa Pavanello (centrosinistra) e Marina Balleello (centrodestra), con carriere politiche di lungo corso ed entrambe profonde conoscitrici del territorio. Se vincesse una donna, Mirano avrebbe per la prima volta un sindaco “in gonnella”. Negli altri comuni, che sono tutti sotto i 15mila abitanti, si corre con il turno unico. A Musile, Noventa, Santa Maria di Sala, Campagna Lupia e Salzano il sindaco in carica ci riprova, a Caorle, Marcon e Pramaggiore, comunque vada, sarà eletto un nuovo sindaco. Gli elettori chiamati ad esprimere le loro preferenze sono in tutto 145.503 di cui 74.313 femmine e 71.190 maschi.
Istruzioni
COME E QUANDO SI VOTA NEGLI UNDICI COMUNI DEL VENEZIANO
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utti al voto. Gli elettori residenti a Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala saranno chiamati alle urne domenica 6 e lunedì 7 maggio per scegliere il loro sindaco. Il 6 e 7 maggio gli elettori di 11 Comuni della provincia di Venezia insomma si recheranno alle urne, ma con due sistemi sostanzialmente diversi. Per quanto riguarda otto Comuni su 11, questi conosceranno subito il nome del primo cittadino visto che votano con il sistema del turno unico, quello previsto per i Comuni che hanno meno di 15 mila abitanti. Questi sono tutti quelli finora elencati eccetto Mira, Mirano e Jesolo. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti, tutto può succedere: basta un voto in più rispetto all’avversario per diventare sindaco. In cinque casi Forcolin a Musile, Nardese a Noventa, Bertoldo a Santa Maria di Sala, Livieri a Campagna Lupia e Quaresimin a Salzano i sindaci uscenti che si ricandidano per il secondo mandato cercheranno di difendere la poltrona dall’attacco degli sfidanti. In questi Comuni (quelli con meno di 15 mila abitanti), dove il limite del secondo mandato ha imposto un rinnovo totale invece, sarà comunque eletto un nuovo sindaco fin dalla sera del 7 maggio. I residenti nei tre
CURIOSITÀ I VIP SCENDONO IN CAMPO per il fatto che è sempre stata “innamorata della Riviera del Brenta e del suo splendido paesaggio immerso nelle ville”. La Ricciarelli ha partecipato anche ai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Ma fra le persone note in campo per le Comunali sempre a Mira non c’è solo lei in lista. Per la
lista civica “Noi per Mira“ corre infatti come candidato consigliere il noto psicologo e psicoterapeuta Diego Luparelli, dello staff del concorso Rai di Miss Italia. Per la vicinanza con questa lista ha dato un concerto anche il noto cantautore veneziano Gualtiero Bertelli. Nel miranese il nome più noto alle cronache nazionali è quello di Adriano Sabbadin.
Comuni principali (Mira, Mirano e Jesolo), a meno che non si profili una vittoria al primo turno di uno dei candidati in lizza, dovranno ripresentarsi al voto il 20 e 21 maggio per scegliere uno tra i due candidati al ballottaggio. A creare problemi ai seggi, potrebbero essere le tante liste che si sono presentate. Cioè soprattutto il proliferare di tante civiche fra loro simili, potrebbero generare contenziosi per attribuzioni di voti e preferenze. Ogni Comune del Veneziano ha comunque messo a disposizione dei propri cittadini servizi per poter espletare il voto anche per persone disabili e malate. Possono partecipare al voto comunale anche i cittadini comunitari residenti, a patto che abbiano dato la loro adesione con l’iscrizione in una lista ad hoc che ha formato il Comune per questi cittadini. A.A.
Nome noto, suo malgrado, per l’uccisione del padre Lino Sabbadin macellaio di Caltana di Santa Maria di Sala da parte dei gruppi armati Pac a cui aderiva il terrorista Cesare Battisti. Sabbadin è con la “lista Salese” a Santa Maria di Sala quella del sindaco uscente Paolo Bertoldo. Nel veneto orientale, tanti i politici “noti” in lista soprattutto nell’area del centrodestra, ma nessun “vip“. Alessandro Abbadir
Noi e gli altri 17 3 Avis 59esima Assemblea provinciale
Donazioni: raggiunta l’autosufficienza, ma si cercano nuovi donatori
Un momento dell’assemblea
di Ornella Jovane
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n bilancio senza acuti ma, considerati i tempi e le grandi difficoltà, da valutare favorevolmente. L’obiettivo principale, l’autosufficienza trasfusionale, è stato centrato anche se non risponde pienamente alle aspettative della Regione, che poneva come condizione di aumentare le donazioni del 3 per cento. Ma bissando i numeri del 2010, con una rimonta del numero di sacche di sangue - ne mancavano 300 - , non rimane margine per le cessioni di sangue all’esterno. E questo è l’altro dato, il meno incoraggiante. I rappresentanti delle 43 sezioni Avis del Veneziano si sono riuniti a fine marzo a Martellago (nel Miranese) per la 59esima assemblea provinciale. Un’occasione per valutare e divulgare i dati del 2011 e riflettere sull’attività svolta e su quella che ci si appresta a svolgere nell’anno da poco iniziato. Nel 2011 le donazioni, tra sangue intero, plasma e piastrine, sono state 53mila 89, nel 2010 erano 53mila 148. Le sezioni nell’Asl 14 - Chioggia e Cavarzere - hanno avuto un buon incremen-
to di donazioni (6mila 498, 394 più del 2010); significativo anche il dato relativo alle sezioni nell’Asl 12 veneziana che, con un totale di 16mila 135, ha registrato un incremento di 115 donazioni rispetto allo scorso anno. In calo invece le donazioni nelle sezioni nell’Asl 10, del Veneto orientale, che ha ridotto il numero a 16mila 89, 326 in meno, e nell’Asl 13 Mirano - Dolo che si è fermata a quota 14mila367, 242 in meno. “L’anno appena trascorso - ha commentato il presidente provinciale Avis Maurizio Borsetto - sebbene sia stato costellato da diversi momenti critici, a volte anche demoralizzanti, si chiude positivamente almeno a mio modo di vedere”. “Contando anche i donatori non iscritti ad associazioni o Fidas, - ha aggiunto il direttore del Dipartimento trasfusionale di Venezia, Giorgio Marchiori - nel 2011 in provincia abbiamo avuto 46mila donazioni di sangue intero, 9mila di plasma, 2500 di piastrine, come nel 2010. L’autosufficienza è garantita, siamo in pareggio tra entrate e uscite, le sacche raccolte sono tutte trasfuse
in casa, ma non riusciamo più a cederne come una volta alle regioni non autosufficienti”. L’appello dunque è: donare. “Abbiamo continuo bisogno - ha sottolineato Borsetto - di nuovi donatori che vadano a reintegrare quanti per raggiunti limiti d’età o per motivi sanitari hanno dovuto loro malgrado smettere”. Un invito che fa seguito ai dati del trend nei primi due mesi del 2012: le donazioni sono state 8mila 229, 244 in meno rispetto al 2010. E’ necessario quindi “aumentare l’indice di donazione” ha osservato il presidente Avis lamentando in questo contesto le difficoltà legate ai ritardi dei rimborsi alle donazioni da parte della Regione, che hanno avuto ricadute soprattutto sull’attività di sensibilizzazione finalizzata all’ampliamento delle adesioni. “Rispetto al 2005 - ha fatto notare ancora Borsetto - i donatori sono 4mila in più, ma la loro media di donazioni annue è scesa a 1,78”. Nel 2011 i volontari Avis erano 29mila 775, di cui 28mila 799 donatori effettivi.
Avis Giovani punta alla sensibilizzazione attraverso la rete con il primo social contest
E TU CHE DONATORE SEI?
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’attività di sensibilizzazione è orientata in particolare al mondo giovanile attraverso un corposo e pluriennale progetto Avis-Gioco, che è stato illustrato nel corso dell’assemblea, e anche grazie alla vivace attività del Gruppo Giovani Avis che nel corso del 2011 ha dato vita a numerose inziative. Fra queste spicca il progetto del primo social contest Avis, partito lo scorso luglio e che si è concluso il 23 marzo scorso con una serata finale di premiazione. “E tu che donatore sei” è il titolo del progetto che si rivolgeva a giovani internauti invitandoli, attraverso anche l’invio di video, a riflettere sull’importanza e il valore sociale della donazione. L’iniziativa ha riscosso un bel successo come stanno a confermare i numeri:
350mila contatti in tutto, 10433 visualizzazioni totali per una media di 96 giornaliere e 86 utenti coinvolti in media al giorno. Il target raggiunto è soprattutto quello che rientra nella fascia d’età under 24 (il 63 per cento). Dieci sono stati i video promozionali che hanno fatto registrare 291.929 visualizzazioni totali. La sensazione, considerati i risultati, è di aver introdotto “un tema percepito come importante - è il commento a conclusione del progetto - in un ambiente sociale adatto con il giusto linguaggio, favorendo il dialogo e l’informazione tra coetanei”. I 1533 commenti ai video stanno a confermarlo. O.J.
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Aprile 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
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A CHIOGGIA LA PRIMA “CASA” PER DISABILI: APRE A GIUGNO LA COMUNITÀ ALLOGGIO “DOPO DI NOI”
Dg Giuseppe Dal Ben: “E’ una conquista, dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto da quello umano e sociale” Sbarca a Chioggia la prima “casa” per disabili: una comunità alloggio per dieci portatori di handicap, aperta 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno. È il nuovo servizio socio sanitario, che aprirà nel mese di giugno, realizzata per offrire agli ospiti accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona e allo sviluppo delle abilità residue, o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonoma. La comunità alloggio, chiamata “Dopo di Noi”, sorge a Sottomarina, in via del Boschetto, ed è prevista nella programmazione del Piano di Zona 2011-2015. Si trova nel polmone verde della città, per favorire una cultura dell’integrazione sociale e dell’inclusione all’interno della comunità locale. A tal fine, in collaborazione con il Comune di Chioggia, è previsto un progetto di riqualificazione dell’area verde prospiciente la struttura. Si tratta di una abitazione civile di tipo familiare, nella quale favorire l’autonomia e la qualità di vita delle persone disabili e realizzata per dare una risposta alle preoccupazioni dei familiari che temono per il futuro dei propri figli disabili. La gestione della struttura, è stata affidata, con gara d’appalto, alla Cooperativa Sociale Emmanuel e sarà aperta, appunto, tutto l’anno. Dopo l’inaugurazione diventerà immediatamente operativa, con l’inserimento graduale dei 10 ospiti (persone adulte con disabilità accertata ai sensi della Legge 104/92, residenti nel territorio dell’Azienda ULSS 14, privi del nucleo familiare o
per i quali la permanenza nel nucleo sia temporaneamente o permanentemente impossibilitata). Due dei dieci posti, come previsto dalla normativa, sono riservati alla “Pronta Accoglienza o Accoglienza Programmata”, cioè a quelle formule temporanee che danno risposte – la prima - a situazioni di emergenza e urgenza non prevedibili (lutti, ricoveri ospedalieri, etc.) – la seconda - a quelle famiglie che necessitano di una pausa, di un periodo di sollievo e può avere una durata massima di 30 giorni l’anno. “Dopo di Noi” sarà aperta al territorio, alle realtà sociali e associative che vi operano, alla scuola e alle istituzioni; sarà attenta alle opportunità culturali, sociali e assistenziali e promotrice di incontri con il territorio. L’apertura del servizio permetterà il rientro nel territorio dell’Ulss 14 di alcuni disabili accolti da tanti anni nelle grandi strutture (ex GRIS), secondo un piano di rientro nel territorio definito dalla Regione Veneto. LA SODDISFAZIONE DEL DG DAL BEN «È con soddisfazione che guardiamo all’apertura della Comunità Alloggio “Dopo di Noi” – commenta il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – perché colma una lacuna importante. Si tratta infatti della prima comunità realizzata a Chioggia, e finora eravamo stati costretti ad inviare i nostri disabili in strutture lontane, con tutti i disagi che si possono immaginare, sia per le famiglie che per l’Azienda sanitaria. Ora colmiamo
Informa
le Specia le a i c e p S
Ulss 14
Stefano Vianello - Direttore Servizi Sociali
questo vuoto: è una conquista, dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto da quello umano e sociale». COME FUNZIONA L’accesso al servizio richiede una valutazione multidimensionale delle condizioni di salute della persona, che viene effettuata da un’équipe multiprofessionale, l’Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (UVMD). La retta è suddivisa in quota sanitaria a carico dell’Ulss e quota sociale a carico dell’ospite e/o del Comune. Il disabile che viene accolto nella comunità alloggio è come se si trovasse in famiglia, in un clima di accoglienza sereno e rassicurante, la comunità diventa la sua nuova casa. Per ogni ospite, l’Unità Operativa Handicap elaborerà un progetto educativo
individualizzato il cui intervento socio assistenziale, oltre a soddisfare i bisogni primari (cura e igiene della persona), garantirà ai disabili una risposta adeguata ai bisogni di relazione, di autonomia personale e sociale e di sviluppo delle potenzialità. Inoltre, verrà dato spazio e rilevanza all’organizzazione quotidiana delle attività e del tempo libero. La struttura dispone di ampi spazi collettivi da utilizzarsi per le diverse esigenze delle persone nell’arco della giornata. Con questa nuova unità di offerta il “Dopo di Noi” diventa il “Durante Noi e Con Noi”, il futuro si crea nel presente dando la possibilità ai disabili di vivere in un’abitazione di tipo familiare con legami significativi e solidali, rispettosi dei diritti, della dignità e diversità di ognuno.
Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
Aprile 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
PER I MALATI DI ALZHEIMER E LE LORO FAMIGLIE PARTE “ALZHEIMER CAFÈ” Dg Giuseppe Dal Ben: “Mettiamo in rete le famiglie con gli stessi problemi per non farle sentire sole” Conto alla rovescia per “Alzheimer cafè e non solo: un luogo di incontro per condividere un’esperienza”, un’iniziativa che l’Ulss 14 di Chioggia ha ideato per sostenere i malati di Alzheimer e le loro famiglie con la collaborazione dell’associazione Opera Baldo e del Centro Servizi F.F. Casson. “Il progetto – ha esordito Stefano Vianello, direttore dei servizi sociali - è giunto alla sua terza edizione. Siamo partiti tre anni fa un po’ in sordina, eravamo convinti che l’iniziativa avrebbe riscosso consensi, ma non tanti come realmente ha registrato. Lo scorso anno, infatti, non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste, del resto il progetto prevede un numero chiuso di utenti. Per permettere ad altre famiglie di parteciparvi, abbiamo deciso quindi di riproporlo anche quest’anno, ma con una novità: abbiamo assunto a progetto uno psicoterapeuta che tra i vari compiti dovrà anche sviluppare dei laboratori di gruppo”. “Alzheimer cafè” partirà il 12 aprile prossimo,
garantendo la partecipazione gratuita ad un massimo di quindici utenti, compresi i loro familiari. I nominativi delle famiglie potranno essere segnalati dal Distretto socio-sanitario, dall’assistente sociale del Comune o dai medici di medicina generale. Gli incontri, che si terranno al
pianterreno della Rsa “Il Girasole” di Sottomarina, avverranno a cadenza settimanale, ogni giovedì dalle 18.00 alle 19.30 nei mesi di aprile e maggio, per riprendere successivamente a ottobre e novembre dopo la pausa estiva. “Il progetto – ha detto il di-
rettore generale dell’Ulss 14 di Chioggia Giuseppe Dal Ben – vuole rispondere al bisogno dei familiari dei malati di Alzheimer di essere sostenuti da professionisti e dai componenti del gruppo che, come loro, condividono lo stesso problema, al di là di tutte le possibili differenze individuali. Il gruppo, infatti, rappresenta un’opportunità di “confronto sociale” e di “auto mutuo aiuto”: chi vi partecipa si rende conto di non essere il solo a dover fare i conti con problematiche giudicate complesse e di difficile gestione”. “Alzheimer cafè e non solo: un luogo di incontro per condividere un’esperienza” – ha aggiunto Dal Ben - mette in rete le famiglie che affrontano le medesime esperienze e così facendo diventa un ulteriore strumento che si integra con le tradizionali forme di intervento sociale e sanitario”. Per chi è interessato può chiamare a orario d’ufficio i seguenti numeri: 041.5534762 oppure 3664074343.
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO Trasferimento all’Ulss delle competenze per l’interdizione dal lavoro delle lavoratrici, per gravi complicanze della Gestazione. Dal 1 aprile 2012, sono trasferite all’Ulss le competenze, già della Direzione Territoriale del Lavoro, in materia di interdizione anticipata dal lavoro nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza. E’ stato individuato lo SPISAL, all’interno del Dipartimento di Prevenzione della nostra Azienda, come Struttura deputata all’iter autorizzativo con l’adozione finale del Provvedimento stesso di astensione anticipata dal lavoro. Si comunica il recapito dello SPISAL: Strada Madonna Marina 500 – 30019 Chioggia Tel 041/5534211 - Fax: 041/5534213 - E-mail: uo.spisal@asl14chioggia.veneto.it Oppure: poccari@asl14chioggia.veneto.it
Ulss 14 informa
le Specia le Specia
20 6 Territorio Servizi Siglato l’accordo fra Provincia e Comuni
Arriva il difensore civico provinciale
Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Portogruaro hanno già firmato la convenzione
di Alessandro Abbadir
I
Comuni sono costretti a tagliare, per esigenze di bilancio e per disposizioni previste dalla Legge Finanziaria le figure dei difensori civici, per questo è sorta a livello provinciale grazie ad una convenzione fra Comuni e Provincia la figura del “difensore civico territoriale” . Il difensore civico provinciale è l’avvocato Franco Zornetto. L’accordo siglato nelle scorse settimane è stato sottoscritto per ora da un nucleo ristretto di enti locali, ma la Provincia (ente coordinatore) spera che possano aderirne altri. Per ora si tratta dei Comuni di Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Portogruaro. Alla firma c’erano il Presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, il sindaco di Noventa di Piave Alessandro Nardese, il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, il vice-
sindaco di San Donà di Piave Alberto Gobbo. Le funzioni del “difensore civico territoriale” sono estese alle attività delle aziende speciali, istituzioni ed enti controllati dai Comuni e dei concessionari di servizi comunali. In questi casi l’azione del difensore civico è rivolta direttamente alla struttura di volta in volta interessata. Di ogni intervento o proposta è data costante informazione anche al sindaco del Comune stesso. La Provincia mette a disposizione del Comune che ha sottoscritto l’accordo la struttura provinciale del difensore civico e garantisce le attività di coordinamento e servizio di segreteria. Il Comune si impegna a mettere a disposizione del difensore civico le strutture necessarie per l’esercizio in loco delle funzioni: logistica e supporto segretariale. Le spese relative alla sede sono a carico del Comune, e pure quelle per arredi,
attrezzature, personale e quanto necessario per il buon funzionamento dell’ufficio. Le istanze possono essere indifferentemente inviate all’ufficio di Difesa civica comunale o provinciale. Nel caso in cui l’istanza pervenga alla Provincia, l’ufficio provinciale informerà celermente quello comunale per l’avvio congiunto dell’istruttoria, e viceversa. I servizi di protocollo, spedizione e archivio sono centralizzati in Provincia. Il difensore civico provinciale Franco Zorzetto è un avvocato libero professionista, interviene in caso di disfunzioni o abusi dell’amministrazione provinciale o convenzionata, promuove la soluzione conciliativa (mediazione) delle controversie, ha compiti di sollecitazione nei confronti dei responsabili dei procedimenti, tutela diritti ed interessi legittimi a garanzia di efficienza, correttezza,
La firma del Protocollo fra i sindaci dei Comuni aderenti e il presidente della Provincia Francesca Zaccariotto imparzialità e buon andamento dell’amministrazione pubblica, chiede notizie sullo stato delle pratiche, e se viene negato o differito l’accesso agli atti può richiedere per il cittadino il riesame dell’istanza. “Il ruolo che rappresento – dichiara l’avvocato Zornetto - è di garanzia, trasparenza, autonomia e tutela della legalità. Il cittadino che si rivolge al difensore civico chiede infatti una risposta chiara e concreta. Un aiuto ci arriva anche dalle tecnologie: molti casi li risol-
viamo rispondendo tramite posta elettronica. In questo modo si accorciano i tempi delle istruttorie e quindi della risoluzione delle pratiche, altre volte è importante essere sul posto e parlare al cittadino e al Sindaco”. L’avvocato Zorzetto riceve su appuntamento il martedì dalle ore 9.30 alle ore 11.30. Per prenotare gli incontri, telefonare al n. 041.2501613, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13; il martedì e mercoledì anche dalle ore 15 alle ore 18.
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22 Economia
Economia 5
I dati prima della crisi economica I redditi dei veneziani nel 2009
Dopo Venezia sono nel Miranese i più ricchi di Alessandro Ragazzo
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eneziani, miranesi e marconesi. Questi i “più ricchi” della provincia relativi all’anno d’imposta 2009 e che arrivano dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Oltre a Mirano, tra i primi dieci ci sono pure Spinea e Martellago, mentre Salzano è all’undicesimo posto. In generale, tra i primi sedici della speciale classifica che comprende i quarantaquattro comuni della provincia, ci sono sei dei sette territori del Miranese. Più staccata Santa Maria di Sala, al ventitreesimo posto. Ora si dovrà vedere cosa succederà nei prossimi anni, quando saranno rese note le dichiarazioni dei compensi negli anni peggiori della crisi economica. C’erano po- se riferito all’intera popolazione 14318 euro. Il 51,2 chi dubbi sul fatto che in Laguna si stesse meglio che per cento dichiarava un reddito dai 15 mila ai 33500 altrove ma all’occhio balza proprio il Miranese, che ha euro, mentre l’1,4 per cento, pari a 221 contribuenti, un biglietto da visita tutt’altro che disprezzabile, a di- ha guadagnato oltre 100 mila euro. Marcon, che occumostrazione che nel comprensorio il livello di ricchezza pa il gradino più basso del podio, ha un reddito medio di 23427, per residente 14068, è piuttosto alto. mentre gli over 100 mila euro Nel dettaglio, si scopre come A Cavarzere sono stati 81, ovvero lo 0,9 per il reddito medio nel Veneziano è e Chioggia cento dei contribuenti. Mirano non stato di 14318 euro, quello regio- i redditi è messa male neppure a livello di nale 12821 e italiano 11706. I fra i più bassi dichiaranti di reddito del comune della provincia fasce di reddito, che risultano piuttosto alte. Sono 334 gli abitanti di Venezia siano stati 163323 su 270801, oltre il 60 per cento della popolazione. Cia- che hanno guadagnato tra i 70 e i 100 mila euro, in scuno, in media, ha denunciato 25039 euro, con una 186 tra i 60 e i 70 mila e in 346 tra i 50 e i 60 mila. media per abitante di 15101. Mirano non è che sia di- Poi via via troviamo tutti gli altri. Al quarto posto c’è staccata così tanto e presenta numeri di tutto rispetto. Il Spinea (13933 euro pro capite), al sesto Martellago reddito pro capite di ogni contribuente è di 24402 euro, (13528 euro), all’undicesimo Salzano (13013 euro),
NEWS Porto
CROCIERISTICA, VENEZIA LEADER
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Il centro storico di Mirano, la città del Miranese fra le più “ricche”
al tredicesimo Noale (12799 euro), al sedicesimo Scorzè (12614), al ventitreesimo, appunto, Santa Maria di Sala (11858 euro). Se il discorso è allargato anche alla Riviera del Brenta, il comune meglio piazzato è Dolo, al settimo posto, con 23315 euro per dichiarante e un reddito medio pro-capite di 13338 euro. Segue a ruota Stra (ottavo posto), mentre Fiesso d’Artico chiude la classifica dei primi dieci della provincia. Il resto è staccato, con molti comuni oltre la ventesima posizione. Mira si trova al dodicesimo posto, poi Pianiga (14°), Camponogara (26°), Fossò (27°), Vigonovo (29°), Campolongo Maggiore (34°) e Campagna Lupia (35°). Guardando in casa d’altri, i comuni più poveri della provincia sono Cavarzere (media di 10199 euro per abitante), Chioggia (10123), Eraclea (10082), Pramaggiore (10076) e Annone Veneto (9487).
l settore crocieristico a Venezia non risente di alcuna crisi, nemmeno di un contraccolpo, nonostante la tragedia della Costa Concordia. A fare queste previsioni nelle scorse settimane è stato Massimo Bernardo presidente dell’International Propeller club veneziano. Proprio il Porto di Venezia questa estate dovrebbe avere un aumento delle “toccate” delle grandi navi del 15- 20%. Sono dati che arrivano direttamente da oltreoceano e cioè dalla “Sea Trade Conference di Miami”. Più “toccate” tradotto significa più grandi navi da crociera che sbarcano passeggeri a Venezia, per la gioia di operatori turistici economici veneziani e veneti. Venezia è il primo “Home port” del Mediterraneo, cioè quello con numeri di attracco delle grandi navi da crociera più elevato. Ad ora, nonostante l’altolà alle grandi navi del ministro Clini che con un decreto pone limiti severi per le aree delicate dal punto di vista ambientale, i limiti per la laguna alle navi superiori a 40 mila tonnellate di stazza, invece sono stati congelati per l’attuale mancanza di alternative allo sbarco dei passeggeri in centro. Insomma sembra che ora ci si ponga davanti ad una scelta, legata a rischi che finora molti avevano fatto finta di non vedere, atteggiamento che continua, tanto più in un periodo di crisi come questo dove in pochi vogliono rinunciare ad una entrata di soldi certa come quella dei turisti delle navi da crociera. A.A.
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Cultura provinciale 23 7 Pittura Al museo Correr fino al prossimo 8 luglio
L’arte di Klimt torna a Venezia “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione”, in mostra disegni, documenti e altro dell’opera di quanti diedero vita alla secessione viennese
NEWS Stage e scambi culturali enogastronomici in Canada per studenti veneziani di talento
di Roberta Psqualetto
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’opera di Klimt torna a Venezia per festeggiare del 1902, Hermine Gallia del 1904 e Il Girasole del 1907. Questa mostra offre, grazie ad un ciclo eccezionale il centocinquantesimo anniversario dalla nascita (1862-2012). La mostra è titolata “Klimt nel segno di dipinti, la possibilità di osservare rari e preziosi disegni, di Hoffmann e della Secessione” rimarrà aperta fino a do- mobili e raffinati gioielli, ma anche elaborate ricostruzioni e interessanti documenti storici, la genesi e l’evoluzione, menica 8 luglio ed è ospitata nelle sale del Museo Correr. Questa mostra, in precedenza a Vienna, è tra i pochis- in ambito architettonico e pittorico, dell’opera di Klimt e di simi appuntamenti al di fuori dell’Austria delle celebrazio- quanti con lui diedero vita alla Secessione viennese, personi “Klimt 2012”. A quasi un secolo dalla sua acclamata naggi come Minne, Jan Toorop, Fernand Khnopff, Koloman partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1910, Gustav Moser, e soprattutto l’amico di tante avventure intellettuali Klimt torna in laguna come protagonista di una straordina- e progettuali, Josef Hoffmann. Quasi in concomitanza con “Klimt/Hoffmann”, inauria esposizione. L’esposizione è frutto di una co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Bel- gurata il 31 marzo scorso e apereta fino all’11 luglio Ca’ Pesaro propone “Spirito klimtiano”: Vitvedere di Vienna, a cura di Alfreid Weidinger, uno dei massimi esperti L’opera dell’artista torio Zecchin e Galileo Chini e la grande austriaco decorazione a Venezia”. In mostra due dell’artista austriaco. Nelle sale del Correr sono riu- di nuovo a Venezia cicli famosi di Zecchin e Chini che tradussero le istanze della Secessione nel nite per la prima volta la Giuditta per il 150esimo campo delle arti applicate. I (1901) e l’opera Giuditta II dalla nascita Di Zecchin il ciclo delle “Mille e una (1909), acquistata alla Biennale del 1910 per la Galleria Nazionale Moderna di Ca’ Pesaro, notte” del 1914 che decorava la sala da pranzo dell’Hotel oltre ad alcuni capolavori del Belvedere di Vienna, l’istitu- Terminus, di cui Ca’ Pesaro conserva 6 delle 12 tele conozione proprietaria della più consistente collezione di olii su sciute. Nello stesso anno a Galileo Chini fu commissionata tela di Klimt, e altri provenienti da collezioni pubbliche e la decorazione del salone centrale del Palazzo dell’Esposiprivate tra cui Lady davanti al camino del 1898, Gli amanti zione della Biennale: 18 pannelli, ispirati con “pacata leti-
SAGRE E FESTE
TERRE DEI DOGI IN FESTA Il Centro storico di Portogruaro accoglierà nel fine settimana del 4-6 maggio prossimo Terre dei Dogi in Festa, la rassegna enogastronomica del Veneto orientale, finalizzata alla promozione dei prodotti tipici in particolare dell’area Doc Lison-Pramaggiore. La manifestazione quest’anno è all’ottava edizione e si è consolidata nel tempo quale momento importantissimo di promozione e valorizzazione del territorio. L’evento viene promosso con la collaborazione di Ascom-Confcommercio di Portogruaro e le associazioni vitivinicole la Strada vini doc Lison-Pramaggiore, il Consorzio tutela vini doc Lison-Pramaggiore, le organizzazioni dei produttori agricoli, l’Associazione Pro loco di Portogruaro e con i Comitati locali e Confartigianato.
FESTA DELLA FILATURA A SALZANO Si svolgerà il 26 e il 27 maggio prossimo la XXI edizione della Festa della filatura a Salzano, la manifestazione che ripropone la ricostruzione del processo produttivo del baco da seta, con dimostrazioni pratiche di lavorazione della materia prima con macchinari d’epoca autentici, intrattenimenti musicali e spettacoli teatrali. In un secolo, tra il 1850 e il 1950, si verificò uno dei passaggi più importanti e significativi della crescita sociale ed economica del territorio salzanese, grazie alla presenza di uno dei primi insediamenti produttivi della zona che trasformò profondamente la società rurale basata sull’agricoltura in una società operaia ed artigiana del primo periodo industriale. La Festa della filatura, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia, del Comune di Salzano e dell’Unpli provinciale, gode della ormai consolidata collaborazione per l’allestimento delle mostre sulla filatura della Sezione Bachicoltura dell’Istituto Sperimentale sull’Agricoltura dell’Università di Padova.
Un momento dell’incontro. Foto dal sito www.provincia.venezia.it
L
Una delle più famose opere della mostra zia”, come scrive lo stesso Chini, al tema della Primavera, in prestito dalla Gnam di Roma. La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, il costo del biglietto è 16 euro (assieme ai Musei Civici) e ridotto 8 euro. Per maggiori informazioni si può prendere contatto con lo 0412405211.
Pubblicazioni Il più grande archivio in rete in Italia
La Grande guerra on line Contiene il Censimento dei caduti veneti
U
no straordinario patrimonio di materiale vario e testimonianze a disposizione di tutti, in rete, per conservare la memoria ed eventualmente approfondire la conoscenza di uno degli eventi che ha segnato per sempre il Veneto dello scorso millennio. Si tratta dell’archivio storico on line della Grande guerra, uno strumento moderno e sofisticato, a disposizone soprattutto delle nuove generazioni, che per la ricchezza di storie, reperti e vicende umane ha già conquistato il primato nazionale. La realizzazione dell’archivio che raccoglie in gran parte materiale inedito grazie alla collaborazione tra studiosi e famiglie, nasce dall’esigenza di rendere omaggio ai 48.374 caduti veneti della prima guerra mondiale ma anche per riscoprire e approfondire, in prospettiva del centenario della fine del conflitto che si celebrerà nel 2018, gli eventi che per lo più toccarono da vicino le città di Vittorio Veneto, Nervesa della Battaglia e nel Veneziano San Donà di Piave. L’Archivio della Memoria sulla Grande Guerra è un’iniziativa realizzata dal Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto, con il contributo della Regione Veneto, attraverso i fondi per la valorizzazione dell’identità veneta. L’archivio, che sarà via via implementato fino a creare un minuzioso Censimen-
to dei Caduti della Grande Guerra, è già consultabile al sito www.archiviomemoriagrandeguerra.it e contiene già più di 300 fotografie inedite raccolte da archivi privati e da singole famiglie, che disponevano di lettere, cartoline, fotografie e ricordi di loro congiunti caduti nelle sanguinose battaglie che si combatterono sulle montagne e sulla pianura del Veneto nella prima guerra mondiale. Foto e documenti sono stati raccolti, scansionati, catalogati tra il 2010 e il 2011. Il Censimento dei Caduti è partito in Veneto dalla provincia di Treviso, progressivamente interesserà anche le altre provincie venete fino ad arrivare a completare il tutto entro il centenario del 2018. I caduti veneti della Grande guerra furono 9331 del Trevigiano, 8641 padovani, 8401 di Vicenza, 6830 di Venezia, 6986 veronesi, 4386 bellunesi e 3799 di Rovigo. G.G.
o scorso 18 aprile all’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici “E.Cornaro” di Jesolo si è tenuto il secondo incontro tra una delegazione veneta di emigrati in Canada e gli studenti dell’istituto scolastico. L’iniziativa era organizzata dall’associazione Veneziani nel Mondo, con il supporto del vicepresidente e assessore provinciale Veneziani nel Mondo Mario Dalla Tor e dell’assessore provinciale all’Istruzione Claudio Tessari, che hanno partecipato all’incontro, e con il Cfp provinciale di Chioggia e l’istituto professionale alberghiero di Jesolo. La delegazione era guidata dalla religiosa Suor Angèle, al secolo Angiola Rizzardo, veneta, emigrata in Canada, protagonista di programmi della tv canadese sull’enogastronomia veneta elaborata in stile canadese ed anche ambasciatrice ufficiale del ministero dell’Agricoltura canadese. Insieme a lei, la presidente dell’associazione Veneziani e Amici di Venezia e di Montreal, Concetta Voltolina, il presidente e vicepresidente nazionali dei cuochi e pasticceri del Quebec René Derrien e Denis Pasquin, la direttrice della Scuola di Cucina di Longueil Nancy Brisson e Giovanna Giordano da Montreal. “Plaudo all’iniziativa - ha commentato il vicepresidente della Provincia Mario Dalla Tor - e accolgo la vostra proposta di gettare le basi per un gemellaggio tra le scuole alberghiere che rappresentate e i nostri istituti professionali. Concordo con l’ipotesi di avviare per gli studenti di talento possibilità di scambi e stage, l’organizzazione di giornate formative, lezioni dimostrative e appuntamenti per approfondire la cucina veneta e le sue tipicità. E’ necessario creare opportunità e favorire scambi di cultura e conoscenza enogastronomica formando i nostri giovani, a sostegno di un settore economico primario come il turismo; la Provincia di Venezia è al primo posto nel Veneto e in Italia per presenze turistiche: 35 milioni nel 2011. Massima è la collaborazione per la stesura di un protocollo che definisca le azioni formative da avviare”. “Abbiamo coinvolto - ha osservato l’assessore Claudio Tessari - il centro di formazione provinciale professionale alberghiero di Chioggia e l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici “E.Cornaro” di Jesolo che sono un’eccellenza del territorio”.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO Sanità, nuovi tagli in vista
Piano socio-sanitario Fissati criteri guida per l’adeguamento ai costi standard 2013
Le aree con una popolazione tra i 200 e i 300 mila abitanti avranno una Ulss di riferimento. I posti letto per acuti saranno 3 ogni mille abitanti di Alessandro Abbadir
P
iano sociosanitario Veneto, è allarme per i tagli in vista. L’allarme è arrivato al punto che in molti fra gli amministratori e forze politiche temono per la chiusura di interi nosocomi. La Regione Veneto infatti, ha stilato nelle scorse settimane il nuovo piano per la riorganizzazione della sanità, che è arrivato all’esame della commissione competente contenendo già dei “criteri guida” ben precisi. Fra questi si è convenuto, per l’adeguamento dei costi standard per il 2013, che la dimensione ottimale di una azienda sanitaria in Veneto debba essere quella di struttura di servizio ad un’area di 200- 300 mila abitanti. Il numero dei posti letto fissati è di 3 per mille abitanti per quanto riguarda gli acuti. Il numero dei posti letto riguardanti le strutture di riabilitazione intensiva è di 0,5 posti letto per ogni mille abitanti (come al centro di riabilitazione “San Camillo” a Venezia per intenderci). Sarà invece di 1,2 posti letto ogni mille abitanti la percentuale riferita alle strutture intermedie, come quelle per malati terminali oncologici, per malati di
Alzheimer, ospedali di comunità in aree come quelle montane e lagunari con grande dispersione della popolazione. I nuovi criteri però, facendo un calcolo, portano ad una stima che prevede un taglio di circa 2000 posti letto a livello regionale. E questo rischia di comportare in alcuni casi tagli delle strutture ritenute non più funzionali lasciando scoperti interi territori e popolazioni che avranno a disposizione, solo l’ospedale del capoluogo di provincia. La “lista della paura” delle dismissioni in Veneto vede “nel mirino” i presìdi ospedalieri di Dolo, Piove di Sacco, Adria o Porto Viro, Noventa Vicentina, Valdagno, Bussolengo e “Borgo Roma” a Verona. A Dolo per cominciare il rischio in questa prospettiva è che vengano cancellati 365 di posti letto, a di Piove di Sacco 290, 230 ad Adria, 124 a Noventa Vicentina, 166 a Valdagno, 170 a Bussolengo e ben 682 all’ospedale veronese “Borgo Roma”. Contro queste fosche prospettive, si sono mobilitati sindaci, associazioni, comitati, sindacati e consiglieri regionali. In quinta commissione in particolar modo: il
presidente Leonardo Padrin (Pdl), e i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin (Pdl) , Bruno Pigozzo (Pd), Carlo Sernaglia (Pd) e Federico Caner (Lega Nord). A fugare i timori più cupi ci ha pensato il consigliere regionale Bruno Pigozzo. “E’ indubbio – dice Pigozzo che ci possano essere preoccupazioni per i tagli in vista. Come consiglieri regionali cercheremo di salvaguardare in ogni modo il diritto alla salute. L’esame sul merito delle schede tecniche abbinate al Piano socio sanitario partirà in quinta commissione a metà maggio. Sulle schede ospedaliere la commissione avrà parere vincolante e siamo pronti a rimediare se sono state fatte delle forzature proponendo emendamenti anche in accordo con le forze di maggioranza”. Intanto forze politiche, e referenti territoriali in tutte le province, hanno avviato mobilitazioni, raccolte di firme e in qualche caso hanno ottenuto rassicurazioni, che gli ospedali nei territori di loro riferimento non verranno chiusi. Per capire che succederà concretamente però bisognerà aspettare qualche settimana.
Ulss 13 Dolo – Mirano
“NESSUNA CHIUSURA, SIAMO SOTTO FINANZIATI”
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a paura è grande, l’ipotesi di una possibile chiusura dell’ospedale di Dolo in Riviera del Brenta ha fatto subito intervenire associazioni ed istituzioni che si sono mobilitate in sua difesa. Nelle scorse settimane, è stato chiamato direttamente in causa dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 il direttore generale Arturo Orsini. Orsini ha spiegato che da quanto risulta, non è prevista alcuna chiusura dell’ospedale di Dolo (che insieme con quello di Mirano compone l’azienda sanitaria). Anzi, ha ribadito Orsini ai sindaci: sarà ben difficile chiudere una struttura che con 2700 dipendenti e essendo sempre sotto finanziata, è risultata un esempio di eccellenza a livello regionale. “Se stessimo a valutare il nuovo criterio - sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri - questo è in Riviera e Miranese di 2,7 posti letto ogni mille abitanti, inferiore ai 3 previsti nelle nuove disposizioni. Sono stati stanziati 5 milioni per l’ammodernamento dell’ospedale di Dolo”. Soldi però che per altri sindaci non bastano proprio, visto che il “fabbisogno” richiesto e mai concesso, sarebbe di 40 milioni di euro. Resta poi aperta la questione dei territori “cerniera” e cioè quelli della Riviera Sud con i comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara e Campagna Lupia. Questi sono nei guai più di altri perché oltre a Dolo si parla del rischio della chiusura di un altro ospedale per queste popolazioni di riferimento: quello di Piove di Sacco. “Se chiudono gli ospedali di Piove e Dolo - dice sconsolato il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto - non ci resta che Chioggia, Padova o Mestre, tutte località che con il traffico A.A. sono ad oltre un’ora di strada”.
SANITÀ PIOVESE IL CONSIGLIO COMUNALE VIGILA SUL FUTURO DELL’OSPEDALE
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ono passate alcune settimane da quella sofferta conferenza stampa con la quale il direttore generale dell’Asl 16 Adriano Cestrone e il presidente della quinta commissione sanità regionale Leonardo Padrin si sono affrettati a smentire le notizie che paventavano la chiusura dell’ospedale piovese. Nel frattempo a palazzo Ferro Fini, in seno alla Quinta commissione, si è provveduto ad approvare il piano sanitario regionale con le relative schede ospedaliere. Ma qualcuno non si fida. Tant’è che il pubblico consesso di palazzo Jappelli ha elaborato ed approvato un ordine del giorno in
difesa dell’ospedale Immacolata Concezione. Il documento, presentato dall’opposizione e precisamente dai consiglieri Lino Conte, Stefano Chinaglia e Davide Gianella, è stato approvato all’unanimità e, quindi, anche dalla maggioranza. Nello scritto gli autori si dicono ancora allarmati circa il futuro del nosocomio la cui chiusura “sarebbe di una gravità inaudita, in quanto stiamo parlando una struttura che serve da punto di riferimento sanitario a oltre 70 mila cittadini che faticherebbero molto trovare risposte dall’ospedale S.Antonio. Ricordiamo le promesse fatte da Padrin e Cestrone nel fugare le preoccupazioni sulle sorti del nostro ospe-
dale – si legge sempre nello scritto – e che nei piani della Regione non vi è volontà di chiuderlo, pur nell’ambito del piano di razionalizzazione delle spese sanitarie. Rimangono comunque le nostre preoccupazioni circa il ritardo nel rimuovere le situazioni di sofferenza in cui versano alcuni reparti per la mancanza della figura apicale di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Rianimazione, Medicina e Geriatria”. Il documento termina annunciando che il consiglio comunale piovese si ritiene in stato di agitazione permanente e ben vigile circa le decisioni regionali. Gianni Patella
Il Veneto in primo piano 25 7 Sanità Padova sarà la prima città veneta a testare il Pronto Soccorso provinciale
Confermate le tre Uls e gli ospedali principali di Nicola Stievano
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ello scacchiere della sanità provinciale il nuovo piano regionale conferma le tre Uls e i principali ospedali, su tutti Padova che avrà un nuovo nosocomio sulla cui ubicazione ormai i giochi sembrano fatti. La struttura sorgerà a Padova Ovest e, insieme a Verona, sarà una struttura di riferimento nazionale, al vertice della rete ospedaliera. Quello di Padova sarà un “hub”, terminologia adottata dalla regione per definire gli ospedali di riferimento che avranno sede nei capoluoghi di provincia e potranno mantenere tutte le specialità. Ulteriore gradino è rappresentato dagli “spoke”, ospedali di rete che avranno un bacino di 200mila abitanti: Citta-
IN POLESINE
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della – Camposampiero nell’Alta Padovana e ne anche per le schede relative alla dotazione il nuovo ospedale di Schiavonia fra Monselice ospedaliera: spetterà alla giunta adeguarle, ed Este nella Bassa. L’”offerta ospedaliera” si sentito il parere obbligatorio e vincolante della chiude con i “nodi di rete”: strutture per acuti quinta commissione. Nella nostra provincia non ci saranno variazioni significative per le tre Uls prevalentemente ad indirizzo riabilitativo. (la 16 cittadina e del Una riorganizzazioPiovese, la 15 del’Alta ne che significherà chiu- Alcuni reparti Padovana e la 17 della sura di reparti (è il caso dovranno chiudere, Bassa), tutte al di sopra ad esempio dei servizi di ora c’è attesa del limite dei 200 mila otorino che troveranno per le schede abitanti e quindi non tocposto solo negli ospedali delle strutture cate dalla riorganizzaziodi riferimento), o riconversione della struttura ospedaliera. Novità ne territoriale. Per quanto riguarda gli ospedali anche per i direttori generali poi dureranno tre a Padova il Sant’Antonio sarà una struttura “inanni e per non più di due mandati. Rivoluzio- tegrata” con Piove di Sacco mentre nell’Alta
ADRIA SALVA, NON VERRÀ ACCORPATA ALL’ULSS 18 DI ROVIGO
l Polesine è salvo sul piano sanitario, dopo la decisione della V commissione regionale di tutelare la provincia di Rovigo per peculiarità e specificità del territorio. L’assessore regionale Pdl Maria Luisa Coppola e il consigliere Mauro Mainardi difendono l’autonomia dei due ospedali di Adria e Rovigo contro l’accorpamento e ribadiscono: “Le Ulss rimarranno due. I continui blitz del Carroccio con Antonello Contiero e di Cristiano Corazzari, sostenitori dell’Ulss unica, sono miseramente falliti. Un territorio come il nostro non può prescindere da una rete ospedaliera vicina anche alle realtà più marginali. Il Polesine, in un’ottica di riforma della sanità, non poteva essere trattato al pari delle altre zone metropolitane della pianura”. Ora la parola passa al consiglio regionale che dovrà discutere e approvare il piano. E ancora, commentano: “la Lega ha tentato di mettere a segno un blitz per accorpare le due Ulss di Adria e Rovigo, ma noi a questo giochetto non ci stiamo e faremo di tutto per
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Cittadella e Camposampiero dovranno razionalizzare i servizi. Non ci dovrebbero essere sorprese per gli ex ospedali di Montagnana e Conselve, entrambi ad indirizzo riabilitativo. Il centro di riabilitazione funzionale di Conselve, riferimento regionale, passerà sotto la gestione diretta dell’Uls 17 già nei prossimi mesi, come annunciato. Tutto bene dunque? Leonardo Padrin, presidente della Quinta Commissione regionale Sanità, parla di una vera e propria rivoluzione. Per il centrosinistra invece il vero terreno di confronto saranno le schede regionali sulle singole strutture, per le quali c’è molta attesa e qualche preoccupazione. Ma ormai indietro non si torna.
rivendicare l’autonomia e la piena indipendenza delle due realtà. La partita attorno al piano sociosanitario è aperta e noi la giocheremo fino in fondo”. Secondo i due esponenti del centrodestra “i risparmi minimi derivanti dalla fusione delle due aziende sanitarie non giustificano lo smantellamento di un sistema che funziona e che consente di presidiare il territorio con professionalità e competenza. L’Ulss di Adria, in particolare, ha i conti in ordine e nel tempo è riuscita a costruire un piccolo sistema di eccellenza, accorparla non solo è sbagliato politicamente ma anche economicamente”. Anche Corazzari conferma:” Adria dovrà essere ospedale di rete. Non vogliamo però difendere i posti degli amici degli amici. Qui nessuno ha fatto blitz in commissione sanità, peraltro a guida Pdl. Ci possono essere dei punti di vista diversi che si attenuano con il confronto ma non con gli attacchi. Mainardi peraltro è stato eletto nel listino di Zaia e non dovrebbe parlare male dei suoi alleati!”. Me.Ru.
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26 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Bilancio regionale Alla società sono stati assegnati 55 mila euro in 3 anni
Veneto strade non è ancora fuori dal tunnel P
BOTTA E RISPOSTA Laura Puppato e Renato Chisso
“NON VENDETE ILLUSIONI”
Vernizzi ha parlato di un ridimensionamento delle opere già progettate. Verrà data precedenza alla priorità ma manca un piano che ne stabilisca l’ordine
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opo l’allarme di default lanciato da Silvano Vernizzi, ormai qualche mese fa, i soccorsi sono arrivati per mettere al sicuro il futuro di Veneto Strade. L’amministratore delegato infatti aveva denunciato che se la Regione avesse confermato l’azzeramento degli stanziamenti per il 2012, come era apparso in un primo momento, per la società, partecipata al 30% dalla Regione, al 50% dalle sette provincie e al 20 dalle società autostradali, sarebbe stato il tracollo. Per gli addetti ai lavori la squilla è suonata più o meno come un “Niente nuovi cantieri, nessuna garanzia d’interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria”. L’outing di Vernizzi ha tuttavia messo in moto una serie di richieste da parte dei consiglieri regionali all’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, che in parte sono state accolte e soddisfatte. Tuttavia a Veneto strade non sono stati destinati i 100 milioni di euro chiesti da Dario Bond, nemmeno i 40 ritenuti una soglia sicura per il proseguo delle attività. Ne sono stati assegnati 55. In tre anni, però. 15 per il 2011, 20 per il 2012 e altri 20 per l’anno successivo. Pochi o tanti, questo è quello IL BILANCIO che Ciambetti ha deciso di scucire. Sforzata DI VENETO STRADE la soddisfazione espressa dell’assessore eneto Strade chiude con un bilancio in attivo di 32 mila Renato Chisso, anche se in occasione della euro con un patrimonio netto di 6.699.722 euro, con uno presentazione del bilancio di Veneto Strade stato del patrimonio attivo di 663.932.777. Nel 2011 ha ha cercato di ridimensionare l’entità del destinato il 62,93% delle risorse in opere viarie, il 25,74% al rischio corso in precedenza. “La società personale (in calo), l’11,32% al funzionamento della società. - ha attaccato Chisso - è stata bistrattata Giovanni Nel 2011 ha realizzato lavori per 29 milioni di euro. da opinioni rese in libertà”. Insomma per Vernizzi l’assessore si sarebbe trattato semplicemente di qualche parola sfuggita o detta in modo incauto. Più di qualcuno, invece, vero la Società può vantare crediti verso la il 2002 anno di inaugurazione di Veneto nel tentativo di chiusura dei rubinetti alla Regione per 117 milioni di euro che in Ve- Strade, comprese le opere complementari società avrebbe ravvisato un avvertimento neto Strade sono convinti di riscuotere entro al Passante di Mestre e all´A28, la società o comunque il tentativo da parte della Lega l’anno ma se così non fosse? Ed è ovvio che ha appaltato al 20 marzo 2012 interventi di ridimensionare l’azione del potente as- così non sarà visto che sul bilancio regionale per 875 milioni di euro: 200 progetti di cui sessore pidiellino. Non è detto, però, che pendono i vincoli imposti dal Patto di sta- 115 già ultimati o in fase di realizzazione. bilità. Il presidente Ver- Ma ci sono altri 800 milioni di progetti che i problemi siano finiti nizzi infatti è sembrato con i chiari di luna degli ultimi tempi rischiaper Veneto strade, per Ci sono altri mettere le mani avanti no alla grande. il Presidente esiste il 800 milioni Al vaglio dell’assessore Chisso c’è anquando ha parlato di un rischio che le risorse di progetti ridimensionamento del- che l’ipotesi di mettere in rete Veneto Strasiano poche per por- che rischiano le opere già progettate. de con l’altra società regionale Cav, Contare avanti le opere alla grande “Per il prossimo triennio cessioni autostradali venete, che controlla progettate. Lo stesso espetto è stato sottolineato anche dalla ca- – ha spiegato - ci sono di fatto sul tavolo il Passante di Mestre e un tratto dell’A4 con pogruppo del Pd, Laura Puppato, sostenen- 55 milioni, per questo stileremo una tabella lo scopo di mettere insieme risorse utili al do che con i 20 milioni di euro stanziati per delle priorità e su queste andremo ad inter- settore e dare fiato alle casse della società l’anno in corso e 120 di debito che pesano venire”. Senza mega piano triennale però con una ventina di milioni all’anno ma ad sulle casse della società, ora ridotti a 32, e quindi non si sa su quali basi verranno oggi si parla di se e ma appesi ai fili del sia fantascienza immaginare un’attività decise queste priorità. Da ricordare che per “forse domani”. che superi il limite dell’ordinario. A dire il i tre piani regionali approvati finora, dopo
NEWS
V
er la capogruppo del partito democratico Laura Puppato è inconcepibile come i vertici di Veneto Strade abbiano il coraggio di continuare a vendere illusioni difendendo la funzionalità dell’ente e promettendo opere ed interventi a iosa. Se questi signori - precisa - ritengono che un utile 2012 di 32 mila euro e le risorse dell’ultima finanziaria regionale (10 milioni per il 2012) possano far fronte al consistente indebitamento che Veneto Strade ha con le banche e assieme assicurare la prosecuzione di vecchi e nuovi lavori, oltre alla manutenzione ordinaria della viabilità, forse non hanno ben capito la situazione in cui ci hanno portato. Davvero - si chiede la capogruppo del Pd - sono convinti che si possa con queste disponibilità andare molto oltre il pagamento degli stipendi dei dipendenti e la gestione di una struttura così imponente? Ritornino con i piedi per terra - aggiunge Puppato - facciano i responsabili e non i venditori di fumo, dicendoci chiaramente come l’ente pensa di realizzare gli interventi ordinari di propria competenza, cosa ne sarà delle opere pubbliche previste dal piano triennale e che destino avranno i cantieri programmati da 10 anni e ancora da aprire per un ammontare di 800 milioni. Ed a proposito di federalismo stradale, tanto caro all’assessore Chisso - conclude la Puppato - vorrei invitarlo ad andare a visitare i cantieri in corso e a spiegarci ad esempio perché sulla Pedemontana non risulta a tutt’oggi impiegato neppure un lavoratore veneto.
LA CAPOGRUPPO NON VENGA A “FARE FUMO”
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n vecchio e guerresco film d’epoca fascista raccontava di una battaglia navale tra la marina italiana e quella inglese. Sorpreso dal fuoco nemico, l’ammiraglio comandante faceva avanzare le cacciatorpediniere con un ordine preciso: ‘fare fumo’. Le coraggiose navi si lanciavano velocissimamente contro l’avversario e, virando sul fianco, emettevano una enorme quantità di fumo nerastro per impedire agli inglesi di vedere le navi da battaglia italiane. Gli inglesi però avevano il radar. Ecco, la capogruppo del Pd in Consiglio regionale mi sembra una cacciatorpediniera mandata a fare fumo, non avendo il radar”. L’assessore regionale alle politiche della mobilità prende da lontano le accuse della capogruppo Pd, che lamenta la scarsità di risorse della finanziaria regionale (“secondo lei 10 milioni di euro”) chiedendosi come possa Veneto Strade far fronte al consistente indebitamento con le banche e ai lavori. “Ricordo che quei presunti 10 milioni li ha votati anche lei, ma forse, causa fumo, non sa neppure cosa ha approvato, visto che si tratta di 15 milioni per il 2012, 20 per il 2013 e 20 per il 2014. L’esposizione bancaria è sempre un problema, ma se la capogruppo del PD avesse letto tutte le carte del bilancio di Veneto Strade Spa avrebbe scoperto che questa esposizione un anno fa era di 110 milioni di euro e oggi è calata a 36 milioni. Ci sono però crediti nei confronti della Regione per 117 milioni. In più la società ha anche degli utili, benché questi non rientrino tra gli scopi societari”. “Il vero problema non è l’esposizione della società, ma il fatto che la Regione non possa pagare ciò che le deve a causa del Patto di Stabilità, ma in ogni caso è un credito reale e non illusorio. Questa è la causa dell’indebitamento, rispetto a spese di gestione che sono diminuite e ad una confermata efficienza della struttura di fronte a problemi che sono e stanno diventando enormi a causa del drenaggio governativo di risorse locali. Questo ci porta a tenere i piedi ben per terra, su tutti i fronti infrastrutturali – dice ancora l’assessore – compreso quello della Pedemontana, che si paga da sé e rispetto alla quale abbiamo capito che la capogruppo del Pd lamenta una presenza di lavoratori siciliani, che in altra situazione sono stati ritenuti una sorta di portatori di interessi mafiosi. Mi fa piacere che la signora si sia anche lei convertita a privilegiare i veneti, ma il suo modo di proporre la cosa fuma di razzismo”.
“L’ASSESSORE LA SMETTA CON LE SUE TRAME DI FANTASIA”
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accio i complimenti all’assessore Chisso - scrive la capogruppo democratica - per l’approfondita cultura cinematografica d’epoca fascista. La cosa fondamentale è che Chisso non continui a proiettare le sue trame di fantasia. Resti piuttosto sul concreto, prima che quello su Veneto Strade diventi un film drammatico. L’unica cosa che continuiamo a chiedere - precisa la Puppato - è che venga detto con chiarezza cosa faranno operativamente gli oltre 200 dipendenti di Veneto Strade e come procederanno i cantieri ed i progetti. I fondi deliberati con l’ultimo bilancio sono stati stanziati anche grazie al lavoro emendativo del Pd, per cui so benissimo di cosa stiamo parlando. Proprio per questo ribadisco che le risorse attualmente a disposizione non riescono neppure a coprire gli appalti già fatti. La nostra - ribadisce - è una richiesta di chiarimenti tanto legittima quanto doverosa, alla quale la Giunta e i vertici di Veneto Strade devono altrettanto doverosamente rispondere. La cosa più sorprendente - conclude Puppato - è che Chisso e i suoi gridino al miracolo di fronte ad una situazione che in realtà sta pesantemente pregiudicando l’immediato futuro dell’ente. Non mi sembra una cosa normale: a meno che non abbiano la passione per i film dell’orrore...”.
12 Cultura veneta 28 Intervista Il sottile viaggio ironico di Riccardo Gusmaroli
Nei vortici di barchette di carta, l’invito al sorriso L’arte non è fatta per spiegare, ma per essere compresa. E’ un’interpretazione di ciò che vedi
di Alain Chivilò
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egli ultimi sei anni il mondo dell’arte è invaso da vortici di barchette di carta di diversi colori. L’autore è Riccardo Gusmaroli, nativo di Verona dal 1963, che abbiamo incontrato nel corso dell’inaugurazione della mostra personale alla Galleria Orler di Mestre. Capsule farmaceutiche, uova di gallina lavorate con un trapano odontoiatrico, cartine geografiche, francobolli, barchette e aeroplanini di carta sono alcuni materiali usati da Gusmaroli che non sono scherzi artistici tendenti alla provocazione, tema attuale dell’arte contemporanea, ma sono una sottile ironia che non fa quel passo successivo all’irretire l’usufruitore positivamente o negativamente. Oggetti quindi molto semplici ma decontestualizzati dalla visione quotidiana, come le barchette inserite all’interno di un ipotetico viaggio. Com’è nata l’idea delle barchette e degli aeroplanini? “Non mi è nata l’idea, perché a dire il vero c’è l’abbiamo dentro di noi da sempre. L’ho sfruttata in un altro modo, ossia la semplicità utilizzata per l’arte diventa fondamentale per la comunicazione. Ho utilizzato questi mezzi molto semplici per comunicare con l’arte”. La tematica del viaggio e dei relativi vortici. Cosa significano per lei? “Il viaggio mi ha sempre appassionato. E’ un modo per sviare, cambiare e fare una strada diversa da quella di tutti i giorni. Non si può sempre fare nella realtà, ma c’è la possibilità di farlo nel privato grazie all’arte. La mente è predisposta al viaggio e l’arte è il mezzo che ci aiuta in questo”.
Nella foto piccola l’artista veronese Riccardo Gusmaroli e alcune delle sue opere con i vortici fatti di barchette di carta I colori dei vortici hanno una preferenza? “Non ho particolari preferenze e motivazioni. Per esempio nel bianco, un non colore, si vede soltanto l’ombra, mentre negli altri c’è una tonalità che può portare verso altre direzioni. Diciamo che è un effetto sentimentale che l’opera assume sulle persone”. Quale importanza ricopre la fotografia nel suo agire pittorico? “Ho sempre fatto il fotografo, quindi utilizzo la fotografia per coprire, ossia quando dipingo la voglio distruggere. Questo con una sorta di simpatia, nel senso che cerco di cambiare l’aspetto fornendo una nuova vita. Libertà di materiali e superfici da utilizzare, passando per esempio attraverso i francobolli e le campiture monocrome. Ogni materiale è uno spunto per compiere qualsiasi lavoro. L’infinità del materiale a disposizione mi permette di lavorare su vari fronti, in modo da far capire meglio alle persone quello che sto facendo”.
La provocazione nell’arte. Quale personale opinione e quali sviluppi? “La provocazione nell’arte è una cosa inutile perché in fondo siamo capaci tutti a fare. Con le mie opere stimolo chi è di fronte a esse. Non do titoli ai lavori e non pretendo che una persona capisca il mio lavoro, ma che almeno sorrida. Cerco di dare la possibilità agli altri di vedere qualcosa di diverso”. Qual è il suo concetto di Arte? “La mia arte non da messaggi ma stimola le persone a capire qualcosa di se stessi. Tramite il mio lavoro do la possibilità agli altri di vedere in se qualcosa. Spesso non traspare il mio pensiero, non do messaggi ed è la cosa che preferisco. L’arte non è fatta per spiegare, ma per essere compresa. E’ un’interpretazione di ciò che vedi. Non sono concettuale come lavoro perché procedo d’istinto. Nella realizzazione delle opere aspetto che arrivi una stimolazione per sviluppare qualcosa”.
Casa dei Carraresi, Treviso
MANCIÙ ULTIMO ATTO
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a mostra “Manciù. L’ultimo imperatore”, a Treviso presso la Casa dei Carraresi, continua il successo di visite e critica tanto da prorogare la chiusura al 20 maggio. Un’occasione in più per approfondire, a casa nostra, l’ultima epopea del Celeste impero che conclude un viaggio iniziato nel 2003, chiudendo con questa quarta tappa 2500 anni di storia della Cina. Un percorso sapientemente curato dal sinologo Adriano Màdaro che ha tracciato e proposto contenuti sempre vincenti e accattivanti. Dal 15 febbraio scorso la mostra ha rinnovato dei reperti con un avvicendamento disposto dalla tutela del governo cinese che impone un’esposizione non più lunga di 3 mesi. Cinque vessilli imperiali sostituiti con altrettanti in una versione di nuvole stilizzate a forma di spirale posti all’ingresso della mostra. Lo stesso per gli abiti imperiali come la veste estiva, le calzature di concubina e il set di borsette di seta da appendere alla cintura come da tradizione del popolo Manciù. Due nuovi dipinti del più grande pittore del ‘700 cinese il gesuita milanese Giuseppe Castiglione, tre ritratti imperiali e la seconda parte del rotolo di seta dipinto nel 1751 da Xu Yang che mostra lo svolgersi della vita quotidiana a Shaoxing. Semplicemente un successo avvalorato da una proiezione finale di più di 100 mila visitatori. La macchina organizzativa non si ferma qui, perché dal 26 ottobre prossimo ci sarà la prima mostra al mondo dedicata al Tibet. Il grande lavoro in precedenza svolto di divulgazione della cultura cinese, unito a ottimi rapporti con le massime autorità, del curatore Màdaro, unico membro non cinese del consiglio direttivo permanente dell’Accademia Cinese di Cultura Internazionale, porterà in occidente una mostra unica e irripetibile che musei prestigiosi europei e statunitensi non sono mai riusciti a ottenere. Al.Ch.
TRE MOSTRE DA NON PERDERE Gipsoteca Canova a Possagno
LA “DANZATRICE” RITROVA I SUI CEMBALI
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anova e la danza” è la mostra, presso il Museo e Gipsoteca di Antonio Canova a Possagno (Tv) fino al 30 settembre, che sviluppa la poetica del ballo, del volo e della suggestiva leggiadria della danza. Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) si misura nella scultura con il motivo della figura in volo, traducendo il dinamismo della danza leggero e sinuoso, nel marmo o nel dipinto. La mostra ruota intorno al modello originale in gesso della “Danzatrice con i cembali”, eseguito 200 anni fa nell’atelier romano dell’artista, restaurata grazie alla ditta Fassa Bortolo e al Bode Museum di Berlino che espone l’originale in marmo che fu eseguito per l’ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij. Durante la Grande Guerra, l’opera era stata danneggiata da una granata nei cannoneggiamenti che colpirono Possagno a ridosso dal Monte Grappa, troncando braccia e cembali. Oggi a distanza di quasi cento anni, grazie a un processo inverso a quello tradizionale, è stata fatta la scansione cad del marmo di Berlino ricostruendo così le parti mancanti in gesso tramite la tecnica del reverse engineering. A questo la pulizia finale ha completato definitivamente il restauro. Un’esposizione di oltre cinquanta opere di grafica, scultura, disegno, pittura e gessi quali la “Danzatrice con le mani nei fianchi, la “Danzatrice con dito al mento, “Ebe” e “Tersicore”, oltre a opere mai esposte come per esempio i campi neri incisi da Martino de Boni su modello delle tempere di casa Canova. Al.Ch.
Contaminazioni artistiche
“GERMINAZIONI E SINESTESIE”
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l secondo piano di Casa dei Carraresi di Treviso, durante l’esposizione Manciù, è possibile visitare gratuitamente la mostra “Germinazioni e sinestesie” con opere di cinque artisti: Emilio Casarotto (Arcugnano 1942), Stefano Curto (Segusino 1966), Giuseppe Denti (Cremona 1939), Renate Füerst (Braunschweig 1941), Luciano Tonello (Vicenza 1960), e Carla Villani (Thiene 1948). Il titolo della mostra parte da due considerazioni: la sinergia di pittura e scultura con cinema, musica, danza, fotografia nell’ambito delle sinestesie che l’artista può far proprie attivando nel fruitore dell’opera connessioni che germinano potenzialità per visioni consapevoli e sensorialmente aperte. Facendo una carrellata di queste interpretazioni artistiche diverse, si parte dalla scultura femminile di Casarotto dal richiamo arcaico e enigmatico, ai luccicanti lavori di Curto con Swarovsky, pietre, altri cristalli e presenze coralline, ai colori accesi e gli azzurri monocromatici di Denti, all’astrattismo della Füerst con un’esplosione di tinte ben equilibrato, a Tonello e le sue immagini che si susseguono a ritmo serrato con colti riferimenti, fino alla Villani che con cromie particolari come l’ocra, il verde e il rosso etrusco ridisegna favole e nuove geografie fantastiche. Dopo Eugenio Carmi e Giorgio Celiberti sempre nello stesso luogo, una mostra organizzata dall’Associazione artistica e socioculturale ARTEFICIOlinea da vedere per apprezzare opere d’interessanti autori di diverse generazioni. Al.Ch.
Palazzo Loredan, Venezia
FINO AL 10 GIUGNO, 400 BOMBONIERE D’ARTISTA
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a confettiera era il nome, fin dal Quattrocento, del contenitore artistico che veniva donato alle spose per i confetti. Invece dal Settecento in Francia viene coniato il nome di bomboniére. Nel 1896 in Italia la regina Margherita, per le nozze del figlio Vittorio Emanuele di Savoia e Elena del Montenegro, da inizio alla tradizione che lega la bomboniera al giorno delle nozze, come ricordo di un giorno di gioia, regalando una scatola d’argento a tutti gli invitati. Il vetro rappresenta un materiale con cui designer e artisti hanno ideato le bomboniere e in quest’ambito la mostra “Miniature di vetro. La bomboniera d’artista” a Venezia, presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Loredan, presenta 400 bomboniere provenienti da collezioni private fino al 10 giugno. In scena l’evoluzione delle bomboniere dagli anni ’30 con ciotole di grosso spessore, a quelle bizzarre e provocatorie dei ’50, fino al cambiamento in oggetto decorativo di varia forma non contenente più i confetti in quanto posti ora in un sacchettino separato, sistema tutt’ora utilizzato. Non solo produzione veneziana con Barovier & Toso, Seguso, Venini, Carlo Scarpa ma una buona rappresentanza della produzione mondiale d’artista con i designer nordici degli anni Sessanta da Tapio Wirkkala a Bertil Vallien, lo Studio Glass americano con Dale Chihuly, l’Australia con Clare Belfrage e Jane Bruce infine Yoichi Ohira. E’ stata creata una sezione con artisti italiani che hanno ideato pezzi unici ironici e provocatori sul tema del matrimonio e della bomboniera. Al.Ch.
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Cultura veneta 31 13 Arte Fino al 20 maggio alla Torre Massimiliana dell’Isola di Sant’Erasmo
“Graphic novel”, romanzi a fumetti italiani Musica elettronica
150 tavole originali tratte dai 15 romanzi a fumetti, presentati nella duplice edizione francese e italiana
UN CICLO DI SEMINARI SULLA MOSTRA “VISIONI DEL SUONO”
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di Vesna Maria Brocca
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all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, contemporanea che usa il linguaggio del fuarriva a Venezia la prima mostra ita- metto e lo declina in un’espressione autoriale liana di “graphic novel”, dedicata cioè esclusiva di cui l’Italia è capofila internazioai romanzi a fumetti italiani. Sede espositiva nale per qualità delle produzioni. Questa bidi questa biblioteca immaginaria chiama- blioteca immaginaria accoglie le opere, tra le ta “Graphicnovel.it, Le roman graphique più rappresentative a livello internazionale, di italien”, che accoglie 150 tavole originali 15 autori che sono: Vittorio Giardino, Lorentratte dai 15 romanzi a fumetti, presentati zo Mattotti, Igort, Leila Marzocchi, Gabriella Giandelli, Gipi, Davide nella duplice edizione Toffolo, Stefano Ricci, francese e italiana di Un vero e proprio Davide Reviati, Sara altrettanti autori italiani, viaggio attraverso Colaone, Giacomo è l’antica Torre Mas- le pieghe Nanni, Manuele Fior, similiana dell’Isola di della nostra civiltà Sant’Erasmo a Venezia. e della nostra storia Piero Macola, Francesco Cattani, Alessandro L’isola, considerata nei secoli come “l’orto di Venezia”, risplende nel- Tota. Non solo fumetti, dunque, ma un vero la sua vocazione floreale e agricola e ben si e proprio viaggio attraverso le pieghe della presta ad accompagnare il visitatore in lunghe nostra civiltà e della nostra storia, un’occasiopasseggiate nella natura immersa tra terra e ne per neofiti e appassionati del genere per acqua e invita quindi a proseguire il percorso scoprire nuovi scorci della contemporaneità fino alla sede dell’esposizione nella suggesti- italiana e vagare per le stanze di una vera va Torre, per scoprire questa forma narrativa e propria biblioteca virtuale. “Si tratta di una
biblioteca immaginaria - spiega la curatrice della mostra, Paola Bristot - dove ci si riferisce alle immagini, parti integranti la scrittura verbo-visiva del fumetto, che costituiscono i riferimenti ideali degli autori, e alla capacità visionaria che evocano”. Prodotta dall’Associazione Vivacomix e dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Graphicnovel.it apre la stagione espositiva della Torre Massimiliana curata dall’Istituzione Parco della Laguna. Aperta al pubblico fino al 20 maggio nei seguenti orari: mercoledì-giovedì-venerdì dalle 15 alle 19, sabato-domenica dalle 11 alle 19. Per informazioni: tel. 041.2444142, www.parcolagunavenezia.it
ino al 23 maggio, con cadenza settimanale nella giornata di mercoledì, in Aula Emiciclo all’Orto Botanico si tiene un ciclo di seminari che approfondiscono alcuni temi della mostra “Visioni del suono. Musica elettronica all’Università di Padova” aperta fino al 18 luglio negli spazi del CAM (Centro di Ateneo per i Musei) e organizzata dall’Università di Padova in collaborazione col Conservatorio “Cesare Pollini”, col sostegno della Regione Veneto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e della Fondazione Antonveneta. La mostra ripercorre il sodalizio nell’ambito della musica elettronica, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, tra Conservatorio e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova. Nascono infatti in quegli anni i primi corsi di Musica Elettronica, grazie alle sperimentazioni di Teresa Rampazzi e alle intuizioni del musicista Wolfango Dalla Vecchia, Direttore del Conservatorio di Padova dal 1971 al 1974, che si concretizzarono nella nascita, nel
Teresa Rampazzi nel suo studio 1976, del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) di Giovanni Battista Debiasi. I prossimi appuntamenti vedranno Federico Avanzini del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova approfondire, il 2 maggio, il legame tra Numero e suono, e Sergio Canazza sempre del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova spiegare, il 9 maggio, il rapporto tra Suono e società. Nuria Schoenberg Nono sarà la protagonista dell’appuntamento del 16 maggio dal titolo Luigi Nono e la musica elettronica. Il ciclo di incontri si concluderà mercoledì 23 maggio con il seminario tenuto da Nicola Bernardini, Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, e Giovanni De Poli, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, dal titolo Ricerca e produzione musicale oggi: SaMPL. L’entrata è libera fino a esaurimento posti.
I NOSTRI PRIMI 25 ANNI Una vera festa in grande stile per i 25 anni della CMEV, la società cooperativa montaggi elettrostrumentali veneta con sedi operative a Campolongo Maggiore e Marghera, e con sede legale a Mira. Grandi elogi e premi da parte del presidente Tiziano Venturini a tutti i soci che, con spirito di appartenenza, hanno manifestato il proprio orgoglio per essere parte integrante della cooperativa. Tantissimi complimenti sono arrivati anche dalle autorità presenti: in primis il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri e l’assessore provinciale Paolino D’Anna, il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto, l’assessore provinciale Claudio Tessari, l’onorevole Cesare Campa, il senatore Marco Stradiotto che nella precedente legislatura è stato proprio delegato per la cooperazione. Sono intervenuti anche il dottor Amedeo Piva, presidente della commissione regionale dell’ABI e il dottor Angelo Grasso, pre-
sidente di Confcooperative Venezia. Il presidente Tiziano Venturini ha inoltre letto i saluti inviati ai presenti da parte del presidente regionale Luca Zaia e l’assessore Elena Donazzan. La cerimonia della consegna dei premi è stata accompagnata dagli applausi del numeroso pubblico che ha reso omaggio all’operato dei soci Antonio Venturini, Denis Zampieri, Leda Lazzarini, Ivan Barina, Massimo Mingardo, Luca Gasparini, Andrea Barina,Massimo Baldin, Amadio Zampieri e il vice presidente Marino Capuzzo; premio speciale per i dipendenti veterani Luca Tomaello e Andrea De Marchi e per tutti i collaboratori. CMEV Società Cooperativa, fondata nel 1987, ha sviluppato il proprio core business in vari settori e in tutti gli ambiti con particolare interesse per quello industriale. Attualmente essi sono: progettazione; automazione e realizzazione di skid, energizzazione, manutenzioni elettriche e di automazione, analisi ambientale e di processo, revisione e taratura di strumentazione industriale. È sicuramente l’azienda leader nel settore, in costante ed
attento sviluppo, abile nell’ esprimere le proprie sinergie per offrire una risposta sempre più completa alle esigenze del mercato con soluzioni globali. L’intrattenimento organizzato dalla CMEV e condotto da Marco Lanza, ha visto anche la partecipazione di aziende amiche e concorrenti con testimonianze di alti dirigenti delle stesse. I soci e lo staff dirigenziale tutto hanno colto con grande impegno le sollecitazioni fatte dai sindaci presenti
e dall’assessore al lavoro D’Anna ribadendo che non solo in questa occasione, ma anche nel tempo a divenire la CMEV si farà promotrice, secondo le proprie possibilità, di una salvaguardia e uno sviluppo territoriale in grado di creare nuovo lavoro e nuovo benessere in tutta l’area circostante. Buon venticinquesimo CMEV!
Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
32 I nostri esperti L’OCULISTA
Occhio al... Viagra Dott. Valerio Crepaldi
Il Sildenafil il cui nome commerciale più diffuso è Viagra è un farmaco sviluppato inizialmente per la cura dell’angina pectoris per la quale dimostrò scarsa efficacia mentre gli effetti secondari sull’erezione del pene furono da subito evidenti. Spesso succede in medicina che un farmaco studiato per una certa malattia presenti effetti collaterali interessanti per un altro tipo di malattia e che nulla hanno a che vedere con lo scopo terapeutico prefissato. Ai dosaggi consigliati il Viagra non produce erezione se non c’è stimolazione sessuale. Altri farmaci con lo stesso principio di funzionamento in commercio sono il CIALIS e LEVITRA e tutti hanno come indicazione il trattamento dell’impotenza per disfunzione erettile. Il farmaco presenta diverse controindicazioni alcune modeste come nei pazienti con ulcera peptica, disturbi del fegato, anemia, leucemia, mieloma per citarne alcune. Controindicazioni importanti si hanno, invece, per quei pazienti che assumono farmaci per gli attacchi anginosi (nitrato di amile, isosorbide dinitrato, nitroglicerina) in
quanto viene esaltata l’azione ipotensiva del Sildenafil che può portare a serie e gravi complicazioni. Controindicazione assoluta in oftalmologia si riscontra nei pazienti affetti da una malattia rara come la retinite pigmentosa. Il farmaco inibisce un enzima , localizzato non solo a livello dei corpi cavernosi del pene ma anche a livello della retina, determinante nella trasformazione dello stimolo luminoso in percezione visiva. In alcune non rare occasioni il farmaco ha prodotto casi di cecità (neuropatia ottica ischemica non arteritica). La perdita della vista improvvisa è in questo caso indolore frequentemente unilaterale ed è causata da blocco dell’afflusso di sangue al nervo ottico (infarto del nervo ottico). Quasi tutti i pazienti che hanno lamentato la comparsa di questa malattia presentavano fattori di rischio per questa patologia (ipertensione, diabete, iperlipidemia). E’ necessario valutare attentamente il rischio cardiovascolare ( essenziale e fondamentale parlare con il proprio medico di base)prima di assumere il farmaco. Va comunque segnalato, per
sdrammatizzare, che tale patologia ha interessato alcune decine di casi su milioni di assunzioni. Queste gravi reazioni avverse al farmaco sono state segnalate alcuni anni dopo il “lancio” e ora sono indicate come tali in maniera specifica e dettagliata sul foglietto informativo. Evidentemente i fatturati da “brivido” hanno spinto per non creare inutili allarmismi nei primi tempi. Effetti collaterali legati al consumo di viagra di più frequente riscontro sono: cefalea, congestione nasale, vampate di calore e,
per quanto riguarda l’oculistica, disturbi nella visione dei colori con temporanea alterazione nella percezione del bluverde, offuscamento del visus, aumentata percezione della luce. Attenzione particolare gli oculisti devono avere con i pazienti in terapia per il glaucoma. Il farmaco è ben tollerato alle dosi terapeutiche consigliate ma la sua assunzione per la complessità farmacologica che può interessare diversi distretti corporei richiede un’attenta valutazione medica rischio/beneficio.
DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it
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34 A tavola CUCINA
VINO
ABBINARE IL CIBO AL VINO
Denis Meneghini
I
N OGNI ARTICOLO FINO AD ORA PUBBLICATO VI HO DETTO CHE UN VINO BEN SI ACCOMPAGNA AD UN DETERMINATO TIPO DI PIATTO, MA ORA HO LA SERIA INTENZIONE DI SPIEGARE CHE COSA VUOL DIRE L’ABBINAMENTO DEL VINO CON IL CIBO.
L’ABBINAMENTO CIBO-VINO È UNA VERA E PROPRIA OPERAZIONE MEDIANTE LA QUALE SI CERCA DI OTTENERE UN CONNUBIO
PERFETTO TRA IL VINO ED OGNI PIATTO, CON L’UNICO INTENTO DI PASSARE DAL DESIDERIO AL PIACERE PER MEZZO DI UNA PROPRIA CULTURA PERSONALE. CERTE VOLTE CI SARÀ SICURAMENTE CAPITATO, AL RISTORANTE O IN ENOTECA, DI ORDINARE DA MANGIARE E DI TROVARCI
SONO DIVERSE SCUOLE DI PENSIERO AL RIGUARDO; ALCUNI
SOSTENGONO CHE OGNUNO DI NOI DEVE LASCIARSI GUIDARE DAL PRO-
PRIO GUSTO PERSONALE, DALLE PROPRIE ESPERIENZE, SENZA SEGUIRE ALCUNA REGOLA.
SOLAMENTE
IL NOSTRO PALATO ED I NOSTRI SENSI
SEDANO FRESCO
CI DIRANNO COME ASSAPORARE AL MEGLIO OGNI CIBO ED OGNI VINO,
¼ C IPOLLA BIANCA
OGNI SCELTA È ASSOLUTAMENTE SOGGETTIVA. IL NOSTRO GUSTO È IL
“GIUDICE SUPREMO”, SENZA AVERE BISOGNO DI ESPERTI. ALTRI DICONO CHE CI SONO DELLE REGOLE DA SEGUIRE AL FINE DI OTTENERE OTTIMI RISULTATI, NEL SENSO CHE LE CARNI ROSSE NON VANNO MAI ACCOSTATE A VINI LIQUOROSI BIANCHI, NESSUN GRANDE VINO ROSSO DEVE ESSERE SERVITO COL PESCE O CON CROSTACEI E MOLLUSCHI; I VINI BIANCHI VANNO SERVITI PRIMA DEI ROSSI; I VINI LEGGERI PRIMA DEI VINI PESANTI; I VINI FRESCHI PRIMA DI QUELLI A TEMPERATURA AMBIENTE; LA GRADAZIONE ALCOLICA DEVE ESSERE CRESCENTE; SERVIRE VINI FRESCHI D’ESTATE E VINI MENO FRESCHI D’INVERNO. INSOMMA CE N’È DAVVERO PER TUTTI I GUSTI MA AL FINE DI INCAPPARE IN ERRORI BANALI E GRATUITI È BENE RICORDARE ALCUNE COSE. E CIOÈ CHE UN PIATTO DI UNA DETERMINATA REGIONE BEN SI ACCOMPAGNA AD UN VINO DELLA REGIONE STESSA; VINI STRUTTURATI VENGONO PREFERITI D’INVERNO E VINI PIÙ FRESCHI D’ESTATE. INOLTRE SI PUÒ GIOCARE ABBINANDO IL VINO AL CIBO PER CONCORDANZA E PER CONTRAPPOSIZIONE. GIÀ, SIGNIFICA CHE AD UN CIBO GRASSO CI POSSO METTERE UN VINO ALCOLICO MA ANCHE UNA BOLLICINA: AD UN FORMAGGIO UN ROSSO IMPORTANTE MA ANCHE UN MOSCATO SPERO DI AVER RESO L’IDEA SU COSA SIGNIFICA ABBINARE IL VINO AD UN CIBO, ANCHE PERCHÉ SI RISCHIA MOLTE VOLTE DI VANIFICARE IL LAVORO DI CHI PREPARA IL CIBO METTENDO VICINO UN VINO CHE NON CI DARÀ MAI IL PIACERE CHE MERITA. SOLADRIA 285x185 panasonic.pdf
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06/04/12
UN PRIMO PIATTO FRESCO, LEGGERO E COLORATO. IL PESCE È L’INGREDIENTE IDEALE PER CREARE RICETTE LEGGERE: GARANTISCE PIATTI ELEGANTI ED, ALLO STESSO TEMPO, POCO IMPEGNATIVI. IL TIPO UTILIZZATO PER QUESTA RICETTA È IL PIÙ COMUNE, PER QUESTO LO ABBIAMO VOLUTO ARRICCHIRE CON LE PRIMISSIME ZUCCHINE, UN PO’ DI MAIS A DARE COLORE ED UN INGREDIENTE DAL SAPORE PIÙ FRESCO, IL SEDANO. UNA PASTA ALL’UOVO È LA PIÙ INDICATA PERCHÉ PRENDE MEGLIO IL SUGO, INOLTRE, VOLENDO GIOCARE CON I COLORI….LA PAGLIA E FIENO È QUELLA CHE PIÙ SI ABBINA. UNA RICETTA DELICATA, MA ALLO STESSO TEMPO PROFUMATA GRAZIE ALL’AGGIUNTA DEL LIMONE, SIA IN SUCCO SIA NELL’OLIO, IDEALE PER LE PRIME GIORNATE DI PRIMAVERA DA PASSARE ALL’ARIA APERTA.
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A DIRE: E ORA CHE VINO CI METTO VICINO?
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PULIRE IL PESCE, MONDARE E TAGLIARE LE ZUCCHINE. IN UNA PADELLA CON UN FILO D’OLIO EVO FAR SOFFRIGGERE LA CIPOLLA AFFETTATA FINEMENTE, UNIRE IL PESCE E LE ZUCCHINE; INSAPORIRE CON IL DADO, UN PIZZICO DI SALE (SE NECESSARIO), IL SUCCO DI LIMONE E CUOCERE CON IL VINO BIANCO. A METÀ COTTURA AGGIUNGERE IL SEDANO TRITATO ED IL MAIS. CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA, SCOLARLA E FARLA SALTARE IN PADELLA CON IL PESCE, AGGIUNGENDO UN FILO D’OLIO AL LIMONE. SERVIRE SPOLVERANDO CON UN PO’ DI PEPERONCINO. MANUELA E SILVIA BIZZO
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36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
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SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO IL VOSTRO UMORE ALTALENANTE NON VI FACILITA IN AMORE. PROVATE AD USCIRE DI PIÙ CON GLI AMICI E A CONOSCERE GENTE NUOVA· S ALUTE LA FORMA È AL TOP, VA RINFORZATO L’EQUILIBRIO MENTALE CON ESERCIZI DI MEDITAZIONE E DI YOGA. NON SOTTOVALUTATE IL CONSIGLIO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO UN MESE RICCO DI SVOLTE PER AFFARI E CARRIERA. IN AMORE POTETE RISCHIARE ANCHE L’IMPOSSIBILE, CUPIDO È CON VOI · S ALUTE SIETE IN FORMA MA L’ARRIVO DEL CALDO POTREBBE FARSI SENTIRE. BERE MOLTA ACQUA E SALI MINERALI, VI AIUTERÀ IN OGNI SITUAZIONE
DINAMICI E IPERATTIVI NON VI FERMATE UN ATTIMO E RISCHIATE DI PERDERE DI VISTA CIÒ CHE È PIÙ IMPORTANTE NELLA VOSTRA VITA · S ALUTE TROPPO SPESSO ARRIVATE A SERA ESAUSTI. FATEVI CONSIGLIARE DA ESPERTI DEI FIORI DI BEACH CHE POSSANO AIUTARVI FASCINO
CANCRO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
DAL 22/06 AL 22/07
FASCINO I CONTRASTI NON MANCANO E, A PEGGIORARE LA SITUAZIONE, CONTRIBUISCONO DEI FICCANASO. RISVEGLIATE L’EROS IN LETARGO! · SALUTE UN SANO REGIME DI DEPURAZIONE È QUEL CHE VI SERVE PER STARE MEGLIO. SIETE ARRIVATI A QUESTO PUNTO DELL’ANNO UN PO’ APPESSANTITI
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO I
PROGETTI AMBIZIOSI AFFONDANO NELLA BUROCRAZIA E TRASCINANO IL BUON UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE ALLA COPPIA· S ALUTE ABBIATE CURA DI VOI, ULTIMAMENTE NON SIETE ATTENTI AL VOSTRO BENESSERE E IL FISICO NE RISENTE. FATE UN PO’ DI SPORT
RINFORZI
ENERGIE DA FONTI
STRUTTURALI
RINNOVABILI:
IN FIBRE DI
FOTOVOLTAICO E
CARBONIO
SOLARE TERMICO
FASCINO ABILISSIMI NELLE TRATTATIVE CENTRATE TUTTI GLI OBIETTIVI MA, CONQUISTATO L’INCONQUISTABILE, URGE UN GESTO DISTENSIVO · S ALUTE QUALCHE MALORE ALL’ORIZZONTE. E’ CONSIGLIABILE FARE UN CONTROLLO DAL DENTISTA E ANCHE DALL’OSTEOPATA
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
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E SENSI SI FONDONO MAGICAMENTE E VI REGALANO EMOZIONI MOZZAFIATO. IL DIALOGO CON L’AMATO NON È MAI STATO COSÌ PROFONDO · S ALUTE SE STATE PENSANDO DI ISCRIVERVI IN PALESTRA PREFERITE LA PISCINA E IN PARTICOLARE L’ACQUA-GYM, LE CAREZZE DELL’ACQUA VI FARANNO BENE
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO SIETE
CARICHI DI ENERGIE CHE SAPETE GESTIRE AL MEGLIO RITAGLIANDOVI DOLCI SPAZI DI RELAX CON IL PATER CHE RINGRAZIA· S ALUTE SE VI APPASSIONA FATICARE SUI PEDALI, QUESTO È IL PERIODO GIUSTO PER RIMONTARE IN SELLA E RITROVARE LA FORMA PERDUTA
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FASCINO VI
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
SENTITE BELLI E SEDUCENTI COME NON ACCADEVA DA TEMPO. CALAMITATE GLI SGUARDI E SIETE OGGETTO DI AVANCE AUDACI · S ALUTE E’ TEMPO DI DIETE: SIATE COSTANTI E CONVINTI CHE RAGGIUNGERETE GLI OBIETTIVI CHE VI SIETE POSTI. IL TRAGUARDO SPERATO VI ATTENDE