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Politica Il nuovo movimento “Uniti per Cavarzere”
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CAVARZERE
Elezioni I veneti impegnati alle Politiche
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 166 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
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EDITORIALE
Le parole dei politici
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
tasso-visintin: botta e risposta
L’ex capogruppo del locale Partito democratico contesta le affermazioni fatte dalla portavoce in Consiglio Comunale, Nicolletta Visintin, circa il sostegno al sindaco e alla sua “nuova” Giunta. Ma Visintin ribatte: i fatti mi danno ragione. pag. 12
“M”, il thriller psicologico
di Ornella Jovane
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Henri Tommasi: “Nel 2013 ridurremo la pressione fiscale” Il sindaco di Cavarzere fa un bilancio dell’attività amministrativa: “Finalmente abbiamo i conti a posto”
I “M”, c’è molto di più dietro la semplice lettera dell’alfabeto che apre ad un mondo affascinante di intepretazioni all’interno di una intricata vicenda psicologica. M, campeggia col tratto rosso acceso su uno sfondo giallo della copertina di un libro. pag. 14
l 2012 non è stato un anno per niente facile neanche per chi ha amministrato a livello locale e tuttavia nonostante le difficoltà, la generale congiuntura sfavorevole, l’ “accanirsi” del Governo nazionale con nuovi tagli ai trasferimenti statali e l’introduzione dell’Imu, qualche spazio per compiacersi dei risultati raggiunti rimane. Il primo cittadino di Cavarzere Henri Tommasi traccia le somme di quello che è stato l’anno appena concluso e si appresta a definire quelle che saranno le intenzioni e le aspet-
tative per il 2013. E da questo punto di vista uno spiraglio si apre con la manifesta intenzione da parte del sindaco di voler ridurre nell’anno appena iniziato la pressione fiscale. “Stiamo valutando se ci sono i presupposti, e pare proprio di sì, - fa sapere Tommasi - per diminuire la tassazione nel 2013, soprattutto per quanto riguarda l’Imu. Da parte nostra, sempre con la massima serietà nella gestione dei conti, c’è tutta la volontà di procedere in questa direzione, speriamo
non vi siano nuove normative nazionali che ci impongano di muoverci diversamente. Ma sono fiducioso da questo punto di vista e conto di mantenere l’impegno con i cavazerani”. Fra alti e bassi è trascorso il 2012 e nonostante vi sia da menzionare anche gli aspetti negativi, c’è tuttavia più di qualche motivo di soddisfazione per il sindaco Henri Tommasi.
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a politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i timori alla vigilia della campagna elettorale. Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione. I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di approfondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnologie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un filo diretto con gli elettori. Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti. La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.
o.jovane@lapiazzaweb.it
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L’Intervento
Lo sviluppo, la politica e il bene comune Massimo Pavin*
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incere la rassegnazione, rimettere in circolo la fiducia: è questo lo spirito con cui gli imprenditori affrontano il nuovo anno. Non ci nascondiamo la pesantezza del cammino che abbiamo davanti. I prossimi mesi saranno ancora di sofferenza e il punto di svolta si sposta in avanti.
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EDITORIALE
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Le parole dei politici Contro le violenze
Provincia e avvocati difendono le donne Lo scorso 14 dicembre è stato presentato a San Donà di Piave il protocollo d’intesa fra la Provincia di Venezia e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia per lo svolgimento di attività di consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza. “ Credo che un problema complesso come quello del contrasto alla violenza contro le donne - ha detto l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Giacomo Grandolfo possa essere efficacemente affrontato solo attraverso uno sforzo corale e un lavoro di rete”. “Il compito di questo protocollo - ha detto Victor Rampazzo, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Venezia - è di svolgere una funzione di tutela diretta alle fasce più debli della popolazione, da situazioni che vanno oltre i limiti della liceità. Prevenire queste situazioni e offrire una capillare assistenza a chi è colpito da questi odiosi reati è il nostro impegno”. “La violenza domestica non è un fatto privato ha osservato Maria Elena Tomat presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Venezia - Contrastrare il fenomeno con azioni di prevenzione vuol dire agire per un cambiamento culturale”. “Lo sportello in difesa della donna - ha aggiunto Roberta Nesto responsabile del progetto ora è un fatto concreto che va promosso”.
Anniversari
Lina e Mario: 66 anni di matrimonio
Ma che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffinate - squadre di esperti comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni efficaci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti? Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfittare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può beneficiare fino alla fine della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfidino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fino a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi film comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste ufficiale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti. di Ornella Jovane
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“Nel 2013 continueremo a sollecitare il Comune di Dolo segnalando quali sono i problemi e le necessità di Arino”. E’ la presa di posizione di Gianni Casarin presidente del comitato cittadino “Arino per il Futuro”. Il comitato ha appoggiato i residenti di via Parolini nella loro battaglia per far tombinare uno scolo e ha raccolto 800 firme per chiedere un ufficio postale per il paese.
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Tommasi: “L’iter per il ponte procede” pag. 6
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REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Lavori di manutenzione straordinaria
Regione Sanità
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Sicurezza stradale: lezioni in aula a portata di bimbo pag.
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Venezia e il vetro di Murano in una foto pag.
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Boscochiaro Lina e Mario Berto si sono sposati il 25 novembre del 1946 nella chiesa di Rottanova, dove vivono da sempre. Per festeggiare i 66 anni di vita insieme si sono ritrovati, sempre a Rottanova, con la loro famiglia al completo. I figli Giulio e Nella, tutti i nipoti e i parenti augurano loro tanta serenità per i prossimi anni da vivere insieme.
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Politica e ospedali, tagli e direttori generali pag.
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cultura Raffaello verso Picasso da Vicenza a Verona
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Approvato dalla giunta provinciale a fine dicembre il progetto definitivo per i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento di alcuni istituti scolastici superiori alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi per un importo di 300mila euro. Gli interventi interessano il palazzetto dello Sport del liceo Veronese di Chioggia con la messa a norma, le prescrizioni Coni (Comitato olipico nazionale italiano) e gli adeguamenti necessari per la presentazione alla Ccvlps (Commissione comunale vigilanza sui locali di pubblico spettacolo) per un importo di 141.550 euro. Interessato dal progetto anche l’Istituto statale d’arte, liceo artistico Guggenheim di Mestre per i lavori per la messa a norma funzionali all’ottenimento del Cpi (Certificato di prevenzione incendi) che costeranno 28.813 euro. Interventi previsti infine al liceo di scienze umane Belli di Portogruaro per 129.635 euro: si procederà alla messa in sicurezza a norma funzionale all’ottenimento del Cpi.
4 Argomento del mese ELEZIONI Per comporre le liste bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo attendere a difficili equilibrismi, arriva all’ultimo. Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti
Elezioni politiche: ch
di Maria Pavan
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Pd: tutti veneti
empo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben organizzati. Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomine inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti. Ma almeno una cosa il partito democratico veneto stavolta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capolista, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’esperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Premier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia. “Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-
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Il professore Monti schiera la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero della Zuanna
sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfida con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle file di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vittoria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”. Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capolista alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestiere ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candidatura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente. Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.
Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Valdegamberi. Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del neonato partito Italia Futura che, dovendo far confluire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche difficoltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento. Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del partito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati. Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrificati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!
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MENSILE NUOTO LIBERO + MENSILE PALESTRA Pdl e Lega, amici-nemici berlUsconi ritrova Maroni
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Berlusconi-Maroni, fatto sull’alCorsi di Nuoto/Aq’accordo uag Mat o...per tare dellaym Lombardia, nontin è piaciuto nullasi ai leghisti Veneti della puoi avere 8 ingres Nuo toe all’indomani Libero presentazione dei simboli si è scatenato il pufino all equando 14.0su0quello del Pdl si leggeva a tiferio
chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quanto riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sembrano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi. Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero essere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi. € 135,00
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Argomento del mese 5 Richieste al mondo politico
hi mettiamo in lista? Contrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in difficoltà
Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasse di Maria Pavan
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opo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori appaiono concordi nel dire che la situazione è pesantissima e se sarà confermata su base annua, peserà sulle famiglie come fosse una tassa invisibile. Già nel 2012 una famiglia di 3 persone ha speso 1.433 euro in più rispetto all’anno prima, addirittura per 1.578 euro su un nucleo composto da 4 persone. E’ palese l’impoverimento degli italiani che nel 2013, se le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro. E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteranno alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fiscale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fiscale organica e strutturale, da finanziare anche attraverso una più efficace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Un fisco più leggero sul lavoro e sugli investimenti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative difficilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.
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Industriali
“Subito il rilancio dell’economia” S
ono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’attenzione particolare, un piano complessivo per il rilancio dell’economia. “Abbiamo tutte le capacità per ridare al nostro Paese e alla nostra regione il futuro che meritano – aveva detto il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat - ma bisogna agire subito e in fretta con risposte programmatiche e rapide”. Due le priorità poste dagli industriali della nostra regione: che il governo intervenga con una vera politica industriale e dello sviluppo e che il sistema bancario sia messo in condizioni di erogare più credito a costi accessibili e gli istituti si impegnino in questa direzione, sia a livello nazionale che territoriale. Bisogna rapidamente mettere in campo strumenti incisivi: una riprogrammazione delle risorse del bilancio regionale e dei Fondi europei è necessaria per sostenere le imprese e le loro trasformazioni. L’altro capitolo su cui Confindustria Veneto lancia l’appello alla classe politica che andrà a governare il paese è la mobilità. Gli industriali si sono uniti, infatti, pochi mesi fa alla richiesta del mondo politico ed economico veneto per la proroga della gestione commissariale della Pedemontana Veneta e della Terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste. “Le due infrastrutture in discussione – sostengono gli industriali - sono fondamentali per la competitività del nostro sistema industriale. Serve che siano Pedemontana realizzate in tempi brevi come richiesti Veneta e Terza dall’economia. Un esempio concreto ci è corsia dell’autostrada fornito dal Passante di Mestre che è una Venezia – Trieste sono tra le poche opere prevista dalla legge delle priorità Obiettivo portata a termine nei tempi previsti”. Un successo che secondo molti è stato possibile solo grazie alle procedure più snelle consentite dalla gestione commissariale. La imprese del territorio giudicano la Pedemontana Veneta altrettanto essenziale per collegare una delle aree più industrializzate ed urbanizzate del Paese alle grandi reti nazionali e pensano che non si possa ritardare nemmeno di un giorno la realizzazione della terza corsia sull’autostrada Venezia -Trieste, per riuscire ad organizzare e gestire il massiccio flusso di tir in transito dall’Est Europa e dai Balcani. E certamente non dovranno essere sottovalutati i dati positivi registrati da alcuni distretti produttivi locali che nell’ultimo trimestre del 2012 hanno visto incrementare il proprio business con l’estero e i propri rapporti con i mercati emergenti, prima fra tutti la Cina. Tutta un’altra pagina scritta e da scrivere rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Certo non tutti i 24 distretti della regione vanno bene ma sono in crescita ben 17. La notizia più importante che emerge da queste cifre è che il sistema produttivo della regione ha la forza per confrontarsi con successo con le economie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati su occupazione e produzione industriale, questo scenario fa pensare che l’Italia non è condannata al declino, ma può affrontare con spirito positivo il problema dello sviluppo. A fronte di tutto ciò il sistema produttivo veneto chiede che non si continui con politiche depressive che aggravano le conseguenze negative della crisi, ma che si investa tutto il possibile per rafforzare i dati positivi là dove intanto ci sono. Saranno un volano per l’intero Paese come è già Ma.Pa. avvenuto in passato.
6 Cavarzere Il caso San Pietro e Rottanova, il piano di riorganizzazione di Poste italiane e le chiusure
La difesa degli uffici postali continua Il 27 dicembre approvata una mozione in Consiglio regionale contro la soppressione nei piccoli comuni. Il sindaco: “Non mi sono ancora arreso”
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nuovi servizi in convenzione col Comune. “Mi presentai a Mestre - ricorda Tommasi - con le firme raccolte a San Pietro e Rottanova nelle petizioni per il “salvataggio” delle due sedi, spiegando che un’eventuale chiusura avrebbe comportato un grave disagio alla cittadinanza. Mi fu manifestata una certa disponibilità. Dopo l’incontro inviai anche una raccomandata per ribadire l’impegno assunto, ma venti giorni dopo l’incontro chiusero la sede di San Pietro, senza fornire alcuna motivazione e preavviso”. “Non mi arrendo - prosegue il sindaco -, grazie alla disponibilità di alcuni consiglieri regionali che si sono fatti carico di questo disagio che del resto non interessa solo il comune di Cavarzere, la questione è stata portata in Regione. Il 27 dicembre scorso è stata approvata una mozione nella quale si chiedeva di verificare se le sedi per le quali era stata decisa da Poste Italiane la chiusura fossero effettivamente antieconomiche e se vi sono i margini per attivare, grazie al concorso dei
Comuni e l’ausilio della Regione, altri servizi in modo da rendere più “competitivi” i piccoli uffici postali nei comuni minori”. “Da parte nostra - afferma Tommasi c’è tutta la disponibilità verso Poste italiane affinché riattivi la sede di San Pietro: l’immobile dove si trova l’ufficio è di proprietà del Comune e non abbiamo chiesto un affitto, anzi ci siamo detti disponibili a farci carico, nonostante la situazione di difficoltà economica contingente, dei consumi delle utenze”. “Non so proprio cosa dovessi fare in più - conclude il primo cittadino rispondendo alle critiche dell’opposizione -. Del resto chi mi ha preceduto come sindaco sa bene che la chiusura dei servizi è un tema dolente col quale prima o poi tutti siamo chiamati a confrontarci. Mi permetto di ricordare proprio i servizi che vennero chiusi a San Pietro sotto la sua amministrazione: le scuole, la farmacia e, già allora, l’annuncio della chiusura dell’Ufficio postale. Cosa dire poi della chiusura del nostro ospedale, la cui difesa a
In Regione
Il Consiglio chiede alla Giunta di intervenire
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di Ornella Jovane fficio postale di San Pietro, non tutto è perduto. Quanto meno la questione rimane in piedi, nonostante la chiusura, alla fine dello scorso anno. Anzi è stata approvata in consiglio regionale lo scorso 27 dicembre una mozione contro la chiusura nei piccoli comuni. “La minoranza - commenta il sindaco Henri Tommasi - ha sfruttato questo tema in modo strumentale, addossando all’amministrazione di Cavarzere responsabilità che non erano di sua competenza. Quello erogato dalle Poste non è un servizio reso dal Comune di Cavarzere e tuttavia, fin da quando si è manifestato il problema, ci siamo attivati per scongiurare la chiusura degli uffici di San Pietro e quello di Rottanova, anch’esso a rischio”. Il primo cittadino ricorda gli incontri avuti con i sindacati e quindi con i vertici di Poste italiane ai quali aveva strappato l’impegno di verificare, nell’ottica della generale riorganizzazione, se vi fossero i margini per mantenere i due uffici, magari attivando
NEWS
oltranza fu, a suo tempo, il cavallo di battaglia della campagna elettorale dell’ex sindaco? E allora chiudere servizi non era una procedura diffusa come lo è, ahimè, oggi. Erano altri tempi... Non capisco nemmeno le critiche del consigliere provinciale Dalla Tor che accusa me di non far nulla per le Poste di San Pietro e poi proprio a Cavarzere chiude il Centro per l’Impiego, che è un servizio della Provincia! Il fatto è che di fronte a queste difficoltà tutti dovremmo essere più uniti per essere più forti nel ribadire il nostro no e le nostre motivazioni. Ma questioni di mera convenienza politica spesso prevalgono facendo perdere di vista ciò che è nell’interesse della cittadinanza”.
ffici postali in Veneto. E’ stata approvata in Consiglio regionale lo scorso 27 dicembre la Mozione Bonfante contro la chiusura nei piccoli comuni. “Si tratta di un risultato importante perché impegna la Giunta regionale ad intervenire per la difesa di un servizio essenziale nei piccoli paesi”. E’ il commento dell’esponente del Pd e viceprsidente del Consiglio regionale, Franco Bonfante. “Con questa approvazione - prosegue - il Consiglio chiede esplicitamente alla Giunta di intervenire facendo ricorso a leggi e strumenti che sono di sua competenza. A cominciare dallo stanziamento di risorse alle amministrazioni locali che permetterebbero di tenere aperti gli uffici postali allargando la fascia dei servizi utili ai cittadini: dai certificati anagrafici al pagamento dei ticket sanitari”. “L’assessore Finozzi si è impegnato ad attivarsi con la promessa di incontrare a breve un dirigente delle Poste, in modo da affrontare immediatamente una situazione di emergenza che vede a rischio ben 72 uffici postali, alcuni dei quali hanno purtroppo già chiuso i battenti”.
Boscochiaro. Ponte sul Gorzone
Il sindaco rassicura: “L’iter procede”
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on è a rischio il nuovo Ponte sul mento del Pat, ma tale somma non è Gorzone a Boscochiaro nè i finan- sufficiente a coprire l’intero importo, ci ziamenti previsti per la sua realizza- stiamo attivando per recuperare ulteriore zione. Il sindaco di Cavarzere Henri Tom- liquidità. masi assicura che l’iter sta procedendo e Siamo chiamati a scegliere tra tre risponde ai consigliedifferenti studi di fatri provinciali cavarze- Tommasi: “Il finanzia- tibilità che prevedono rani, Riccardo Tosello mento del Pat non costi molto diversi in e Michael Valerio, basta, stiamo cerbase alle diverse che avevano lanciato cando di recuperare soluzioni. Dobbiamo altra liquidità” il monito. valutare quale sia “Allo stato l’opzione migliore attuale - chiarisce il primo cittadino - ab- sia dal punto di vista funzionale ma anche biamo la copertura finaziaria di 20mila economico, cioè quale sia la soluzione alla euro destinati alla progettazione. Arriverà portata delle nostre tasche sommando al il finanziamento di 1 milione e cento mila finanziamento ottenuto ciò che siamo riueuro circa dal ministero con il rifinanzia- sciti a recuperare in liquidità”.
La frazione di Boscochiaro
A FEBBRAIO
liano. a t i k c o r a n keba Venerdi 1 i siva. n e t n i a i p a r e t a pop. c i s u m e Savato 2 r o w La migli i tributo c c a n o t n a o i viagg Sabato 9 onacci a biagio ant iglas x e l p n i e m i e an Sabato 15 l ributo a ligabue t rossi o c s a v a o t ine tribu c i l l o b 6 1 Sabato migliore a l 9 o r b i l a Sabato 23 c usica italiana. m
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8( V ia C a v o u r, 1 e) Cavarzere (V 39 6292838 3 . ll e C • 3 1 2 T e l. 0 4 2 6 3 1 0 is t il le r ia D a L : k o o b e Fac edì C h iu s o il L u n
8 Cavarzere Intervista
L’Intervento
Un bilancio e le prospettive Il sindaco Henri Tommasi promette
Nel 2013 tasse meno pesanti per i Cavarzerani “Il pareggio di bilancio nel 2012 - commenta il primo cittadino - è il successo più importante che ci consente di guardare con maggiore tranquillità al futuro” di Ornella Jovane
I
l 2012 non è stato un anno per niente facile neanche per chi ha amministrato a livello locale e tuttavia nonostante le difficoltà, la generale congiuntura sfavorevole, l’ “accanirsi” del Governo nazionale con nuovi tagli ai trasferimenti statali e l’introduzione dell’Imu, qualche spazio per compiacersi dei risultati raggiunti rimane. Il primo cittadino di Cavarzere Henri Tommasi traccia le somme di quello che è stato l’anno appena concluso e si appresta a definire quelle che saranno le intenzioni e le aspettative per il 2013. E da questo punto di vista uno spiraglio si apre con la manifesta intenzione da parte del sindaco di voler ridurre nell’anno appena iniziato la pressione fiscale. “Stiamo valutando se ci sono i presupposti, e pare proprio di sì, - fa sapere Tommasi - per diminuire la tassazione nel 2013, soprattutto per quanto riguarda l’Imu. Da parte nostra, sempre con la massima serietà nella gestione dei conti, c’è tutta la volontà di procedere in questa direzione, speriamo non vi siano nuove normative nazionali che ci impongano di muoverci diversamente. Ma sono fiducioso da questo punto di vista e conto di mantenere l’impegno con i cavazerani”. Fra alti e bassi è trascorso il 2012 e nonostante vi sia da menzionare anche gli aspetti negativi, c’è tuttavia più di qualche motivo di soddisfazione per il sindaco Henri Tommasi. “Comincerei il bilancio dalle considerazioni sfavorevoli - esordisce l’amministratore cavarzerano - non sono il tipo che nasconde i problemi, anzi”. Quali sono stati, allora, gli aspetti negativi nel 2012? “Partirei dalla difficile situazione economica ereditata dalla passata amministrazione, talmente grave che per due anni ci ha portato allo sforamento del patto di stabilità e ci ha fatto concretamente rischiare il dissesto finanziario. Questa situazione finanziaria ci ha costretto a operare scelte difficili e impopolari, prima fra tutte l’aumento della tassazione - per la verità già in gran parte deciso a livello nazionale - ma che abbiamo considiviso, per quanto era a nostra discrezione, anche sul piano locale con l’incremento ad esempio delle aliquote Imu. Altra scelta sofferta ma dovuta è stata quella di mettere in vendita il patrimonio comunale. Le questioni sorte a seguito di questa condotta sono ben note, ma non avevamo alternative per rimettere in carreggiata i conti pubblici. Obiettivo che dopo due anni
di grandi sacrifici è stato raggiunto e che ci consente finalmente di guardare con un po’ di serenità al futuro”. Ci sono altri motivi di malcontento? “L’elenco delle cose spiacevoli per Cavarzere prosegue con la chiusura, annunciata o a rischio, di alcuni servizi essenziali che, sebbene non erogati dal Comune, risultavano fondamentali per la cittadinanza, a maggior ragione in una situazione già di grande disagio. Fra questi gli uffici del Giudice di Pace, gli uffici postali di Rottanova e San Pietro, i Vigili del Fuoco e il Centro per l’impiego. Sono servizi erogati da altri enti, ma ci siamo attivati per tentare di salvarne almeno alcuni. In questo momento siamo impegnati contro l’avvenuta chiusura dell’ufficio postale di San Pietro”. Fra le considerazioni “amare” ce ne sono di squisitamente politiche? “Contavo su una maggiore collaborazione da parte delle opposizioni e invece devo amaramente constatare che questa è del tutto mancata. In un momento di difficoltà e disagio economico e sociale così grave come quello che stiamo vivendo, mi aspettavo dalla minoranza una condotta di maggiore responsabilità per il bene di Cavarzere e dei cavarzerani. Devo, per onestà, constatare come la polemica e il contrasto siano caratterizzanti di uno stile di fare politica in Italia che si ripropone a tutti i livelli, ma in ambito locale mi aspettavo che, al di là degli orientamenti, tutti fossimo intenzionati a lavorare per la cittadinanza. Invece questioni di mera convenienza politica producono comportamenti poco costruttivi. Una scelta a mio avviso sbagliata e inopportuna in un momento storico così difficile. Spero che nel 2013 le cose vadano diversamente anche a Cavarzere”. Quali sono allora gli aspetti positivi degni di essere ricordati per l’anno 2012? “In primo piano il raggiungimento dell’agognato equilibrio di bilancio che, dopo tanti sacrifici e preoccupazioni, ci consentirà di essere più tranquilli nei prossimi anni. Un risultato che ha assorbito molte energie e che in certi momenti di fronte ad una realtà da paura non eravamo certi di ottenere nonostante l’impegno e la determinazione. Non dimentichiamoci che a Cavarzere a inizio 2012 è arrivato l’ispettore della Ragioneria generale dello Stato inviato dal ministero dell’Economia e delle Finanze per analizzare lo stato di cattiva salute delle casse del Comune in una situazione al limite del dissesto finanziario. Oggi i conti del
Il sindaco Henri Tommasi Comune sono a posto. Nell’elenco dei risultati ottenuti da questa amministrazione nel 2012 metterei senz’altro la vendita, la scorsa primavera, agli aventi diritto degli alloggi a Rottanova detti degli ex braccianti e, a luglio, l’inaugurazione del nuovo deposito degli autobus. Due brillanti prove della concretezza di questa giunta che ha saputo risolvere con risultati sotto gli occhi di tutti due questioni che si trascinavano inadempiute da più di 20 anni. Infine, non è da trascurare il capitolo finanziamenti. Abbiamo ottenuto un finanziamento di 4,5 milioni di euro per la casa di riposo, l’ampliamento e la messa a norma dell’edificio. E’ stato finanziato, con 1milione e cento mila euro il ponte di Boscochiaro. E’ bene precisare che la somma non è sufficiente a coprire i lavori per l’intera opera anche se consente di procedere per oltre la metà. Mancano altri 800mila euro che stiamo cercando di racimolare”. Rimangono i buoni propositi per il 2013... “In primo luogo l’intenzione di ridurre la tassazione. Dopo aver chiesto lo scorso anno ai cittadini cavarzerani grandi sacrifici, dolorosi ma necessari, stiamo valutando se ci sono, mantenendo la stabilità di bilancio raggiunta dopo 2 anni, i margini per alleggerire - normative nazionali permettendo - la pressione fiscale, a cominciare dal ripensamento delle aliquote Imu. Sembrerebbe essere un passaggio possibile. Per quanto riguarda le opere pubbliche contiamo in primavera di partire con i lavori per il Cuc il Centro unico cottura, in programma per il 2013 anche l’avvio dei lavori per la casa di riposo e la pista ciclabile destro-Adige. Un altro importante impegno riguarda la risoluzione dello smaltimento delle acque, un’annosa questione che interessa tutto il territorio, con particolare rilevanza a Boscochiaro. Pensiamo di partire già quest’anno con i relativi lavori in centro storico, con l’auspicio e la volontà di allargare quanto prima l’intervento pure alle frazioni”.
Lo sviluppo, la politica e il bene comune Massimo Pavin* segue da pag.
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Le previsioni indicano che la recessione dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che vanno colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono aziende che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario globale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fiducia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fondamentale e irrinunciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili promesse - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impegni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchiodarla alle proprie responsabilità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti responsabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene comune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrovare, in vista dell’imminente confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispensabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo. *Presidente Confindustria Padova
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Cavarzere 9 Il caso Il manifesto programmatico e la presentazione ufficiale a metà dicembre
La risposta del sindaco
Nasce Uniti per Cavarzere S U
n impegno politico che nasce dal basso, dalla gente, dalla partecipazione per condividere, al di là di orientamenti ideologici e appartenenze politiche, un obiettivo comune. E’ stato ufficialmente presentato a metà dicembre un nuovo movimento o, come lo chiamano i fondatori, un gruppo di persone che accomunati nello slogan “Uniti per Cavarzere” si impegnano pubblicamente a contribuire al bene comune della propria città. La composizione è eterogenea ma ciò che fa da collante, al di là delle intenzioni, è la condivisa contestazione alla giunta Tommasi, a ciò che il sindaco e i suoi assessori hanno fatto o non fatto dal loro insediamento fino ad oggi, alle scelte dell’amministrazione. Basta scorrere i nomi per capire meglio: fanno parte di Uniti per Cavarzere Francesco Giuriato, Nadia Bonato, Mirca Grillo, Renato Belloni, Fabrizio Zulian, Alessandra Giraldo, Otello Piazzon, Umberto Zanellato, Leandro Rubinato, Simone Zanotto. Uno dopo l’altro, ci sono tutti elencati all’interno dei confini della cittadina veneziana
raffigurata nel logo del movimento in questione (in foto). Non sfugge l’adesione di due degli assessori defenestrati, o dei delusi del Pd e dei Giovani Democratici, oltre a chi non si è mai schierato a favore dell’attuale maggioranza che governa la città ed ha nutrito un giudizio comunque critico verso di essa. “Dove sta andando Cavarzere? - si chiedono nel manifesto programmatico - Oggi non è chiaro quale sia la visione programmatica dell’amministrazione Tommasi e della sua maggioranza. Nonostante la situazione di crisi, ci sono delle occasioni di crescita e sviluppo che, a nostro avviso, non sono state colte”. Quattro le questioni prese in esame: la sanità, l’assistenza domiciliare, la casa di riposo Danielato, il settore urbanistico. La prima riflessione scaturisce dal nuovo Piano sanitario regionale. “Il nostro comune - si legge nel manifesto - ha la possibilità di chiedere alla Regione Veneto strutture residenziali intermedie e di riabilitazione”. “Perchè non è stato fatto?” Ci si chiede. “Quali sono le intenzioni dell’amministrazione - è il secondo
UNITI
di Ornella Jovane
CAVARZERE
Un nuovo gruppo di persone per contribuire al bene della città, con la volontà di prendere le distanze dal sindaco per FrancescoGiuriato Mirca Grillo
Nadia Bonato
Renato Belloni
Zulian Fabrizio Alessandra Giraldo Piazzon Otello
Umberto Zanellato
LeandroRubinato
Zanotto Simone
punto - sulla gestione dell’assistenza domiciliare visto che il 2012 è stato un anno interlocutorio e a fine di questo scadrà l’affidamento del servizio”. Altra questione è quella relativa alla casa di riposo Danielato. “E’ prevista - si sostiene - una spesa di oltre 7 milioni di euro per il progetto di ristrutturazione ed ampliamento dell’attuale struttura, mancano trasparenza e informazione sulle modalità dell’impiego di tale risorsa: i cittadini hanno il diritto di sapere”. Infine il settore urbanistico. “Ad oggi - è la riflessione - queste competenze sono nella mani del sindaco, ma nonostante Cavarzere sia uno dei pochi comuni dotato di nuovo piano regolatore, non sono state sviluppate iniziative per mettere in pratica quanto previsto, lasciando fermo uno dei principali volani per l’economia cavarzerana”.
“Sono pronto al confronto, spero costruttivo” anità, assistenza domiciliare, casa di riposo e settore urbanistico: punto per punto il sindaco Henri Tommasi risponde alle questioni poste dal gruppo Uniti per Cavarzere nel documento programmatico. A cominciare proprio dalla presa di distanza dei delusi dall’amministrazione Tommasi. “Non è corretto dire che si tratta di “delusi”, - esordisce il sindaco - o per lo meno questi ultimi sono un numero esiguo che, per motivi e questioni personali, hanno preso le distanze dalla mia Giunta, non certo per motivi di ordine politico o amministrativo. Per il resto si tratta, per lo più, di militanti dell’Udc, partito che non ha mai sostenuto nè me nè la mia Giunta, anzi mi risulta fossero alleati con l’ex sindaco e il Pdl”. “Chiedono un consiglio comunale aperto alla cittadinanza - prosegue - sulla casa di riposo: non sono contrario ad incontrarmi con i cittadini per parlare di questo come di altri temi. Anzi, è una prassi che ho sempre adottato. Non sarà un consiglio comunale aperto, che ha una sua particolare struttura, ma ho sempre fatto e continuerò ad organizzare incontri pubblici tra l’amministrazione e i cittadini di Cavarzere, nel centro storico e nelle frazioni. Se ai prossimi incontri pubblici vorranno prendere parte anche i militanti di questo nuovo gruppo, sarò lieto di confrontarmi con loro, sempre nell’ottica e nella speran-
za di un confronto costruttivo”. Per quanto riguarda la Casa di riposo il sindaco ricorda l’importante finanziamento di 4,5 milioni ottenuto per rinnovare la struttura. “Procederemo in modo trasparente - assicura - per raggiungere un obiettivo promesso da molti ma finora mai raggiunto”. L’assistenza domiciliare. “Stiamo valutando a livello politico - spiega - quale sia la migliore soluzione per fare in modo di continuare a mantenere un servizio efficiente, nonostante le minori risorse. Valuteremo il pecorso idoneo: se è ancora il caso che sia seguito dal Comune o sia più opportuno pensare ad un interlocutore (Asl 14 o Ipab Danielato)”. Sanità. “Sono previsti dal Piano sanitario regionale a Cavarzere 20 posti in più per la Rsa disabili: è però la Regione che deve attuarli. Vorrei inoltre ricordare che a inizio dicembre è stato attivato - e siamo pionieri nel Veneto - il servizio di assistenza 24 ore su 24 di Medicina generale. Il merito va all’Asl 14, ai medici di Medicina generale, ma anche a questa amministrazione. Per quanto riguarda la richiesta di strutture residenziali intermedie, bisogna tener presente che mancano le sedi dove allocarle”. Infine il Pat. “Stiamo cercando - conclude il sindaco - di adeguare il Piano di assetto territoriale alle esigenze della cittadinanza, dopo gli errori, di chi ha predisposto il piano, emersi nel momento in cui è stato calato nella realtà”. O.J.
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12 Cavarzere Il caso Marzia Tasso smentisce la compagna di partito
Gran parte del Pd non è con Tommasi L’ex capogruppo del locale Partito democratico contesta le affermazioni fatte dalla portavoce in Consiglio comunale, Nicoletta Visintin, circa il sostegno al sindaco e alla sua nuova Giunta di Ornella Jovane
“G
ran parte del Partito democratico di Cavarzere non è con Tommasi”. Il consigliere comunale del Pd locale, Marzia Tasso, contesta le affermazioni di Nicoletta Visintin che in occasione del consiglio comunale di debutto della nuova Giunta ha tenuto un discorso, quale portavoce del gruppo consiliare del Pd, a sostegno del sindaco e delle sue scelte. Marzia Tasso non ci sta e si affretta a definire “temerarie” quelle dichiarazioni, e, punto per punto, le ribatte proponendo un’altra chiave di lettura dei fatti. “In ordine al fatto che la decisione di appoggiare il rimpasto di Giunta, operato da Tommasi, sia avvenuto con il coinvolgimento nell’ampia e complessa discussione di tutte le componenti del nostro partito: dal gruppo consiliare, alla segreteria, all’intero comitato direttivo e non ultima alla nostra segreteria provinciale, nonché alla maggioranza dei propri elettori” specifica la Tasso riprendendo la citazione dalla compagna di partito “è un’affermazione - sostiene - che non corrisponde in alcun modo alla verità”. La Tasso passa, dunque, a chiarire i moti-
vi della perentoria smentita. “Nessun organo direttivo del partito - procede - ha assunto con votazione la decisione formale di avallare l’operato del sindaco accettando supinamente la sua decisione unilaterale di espellere gli assessori del Pd”. “Non corrisponde alla verità - è il secondo punto - il fatto che la segreteria provinciale condividerebbe la scelta che i due assessori indipendenti possano in qualche modo rappresentare il partito, considerato che il segretario del Pd di Venezia aveva chiesto inequivocabilmente che si azzerassero tutti gli incarichi di Giunta, ridiscutendo la base programmatica da cui ripartire”. Marzia Tasso smentisce ancora una volta Nicoletta Visintin relativamente alla consultazione con gli elettori. “Nessuna assemblea pubblica - dice - è stata promossa nè si è ritenuto di svolgere una qualsiasi azione di coinvolgimento della base”. “Non si è ritenuto - anzi accusa - neppure di dare una comunicazione agli iscritti”. “Si tratta pertanto - è la conclusione della consigliera del Pd - di una determinazione del
tutto autonoma assunta in riservati conciliaboli da un gruppo di consiglieri”. Marzia Tasso pertanto bolla le dichiarazioni della collega di partito come una presa di posizione che definisce personale e comunque che “non rappresenta tutto il gruppo” e definisce “fuorviante” la condotta della Visintin che ha inteso “parlare in nome e per conto del gruppo consiliare”. “Io faccio parte del gruppo consiliare - osserva -, ero la capogruppo, non sono d’accordo che il Pd possa essere fagocitato da una lista civica e da Sel”. L’ultimo affondo invece riguarda l’intesa programmatica di cui la Visintin parla a conclusione del suo intervento in consiglio comunale. “Per quanto attiene l’augurio formulato dalla portavoce al termine delle sue dichiarazioni in ordine a “le opportune risposte amministrative da dare alla cittadinanza sulla base della nuova intesa programmatica” - afferma citando direttamente l’avversaria - speso che qualcuno renda nota l’intesa programmatica perché somiglia molto all’araba fenice”.
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Tasso: “E’ palese che chi parla porta avanti una sua posizione e non rappresenta tutto il gruppo”
Marzia Tasso
nicoletta Visintin: “La mia risposta sono i fatti così come sono realmente avvenuti”
“L
’accusa che la consigliera Tasso mi rivolge di dichiarare il falso è assolutamente deplorevole e diffamante, in quanto lei stessa ha partecipato ai numerosi incontri tra il gruppo consiliare e il direttivo del partito alla presenza del segretario provinciale, nei quali si è più volte ribadita la volontà di proseguire la legislatura, e di non costringere il Comune a nuove elezioni”. Controsmentita della consigliera comunale del Pd Nicoletta Visintin Nicoletta Visintin che risponde a Marzia Tasso con il duplice intento di “descrivere con precisione i fatti anche Marzia Tasso che, a quanto racconta realmente avvenuti - che sono stati messi Visintin, ha preferito non prendervi parte. in discussione -” e nello stesso tempo di “Così come non ha più partecipato - fa rivolgere alla collega di partito “un invito al notare quest’ultima - agli incontri di maggiosuperamento delle divergenze”. ranza, nè agli incontri del Gruppo consiliare Ripercorrendo gli avvenimenti, Nicolet- del Pd, durante i quali è stato discusso e ta Visintin comincia dal Consiglio comunale approvato il documento programmatico di del 13 novembre scorso. “Vorrei ribadire cui Marzia Tasso continua da tempo a par- sostiene - che nella lare”. Un documento dichiarazione di cui Visintin: “La gente è che peraltro “è sempre mi sono fatta porta- stufa dei litigi dentro stato - prosegue - a voce, sottoscritta da 5 i partiti, il mio è un disposizione dei consiconsiglieri del Pd, non invito al superamento glieri che desideravano viene mai dichiarato delle divergenze” prenderne visione”. che i due nuovi assesLa consigliera Pd sori siano stati decisi dal gruppo consiliare rivolge quindi il suo invito ad abbandonare i o dal partito, ne tantomeno dal segretario toni polemici e ad accantonare le divergenprovinciale, ma si afferma con decisione che ze personali con lo scopo di dare priorità alle la scelta è stata fatta dal sindaco”. questioni reali che interessano Cavarzere e “Il coinvolgimento della segreteria loca- i cavarzerani. le, del direttivo e della segreteria provinciale “La gente è stufa - osserva - dei litigi si è realizzato - insiste poi Visintin - duran- dentro ai partiti; vuole persone serie che diate l’ampia discussione che ha avuto luogo no risposte concrete alle proprie difficoltà durante la crisi, ossia dopo la revoca delle di vita quotidiana e che abbiano il coraggio deleghe ai due assessori, fino alla decisione di assumersi delle responsabilità su scelte finale di accogliere il documento program- importanti che possano offrire un futuro mimatico”. gliore ai propri figli”. Un’ampia discussione che l’8 novemL’invito finale per Marzia Tasso è dunbre scorso ha portato ad un incontro del que quello di abbandonare una posizione gruppo consiliare con i propri iscritti “du- critica contro il proprio gruppo consiliare. rante un’assemblea - ricorda - a cui hanno “Mi auguro che il 2013 sia di buon partecipato anche il segretario provinciale e auspicio - conclude Visintin - e la porti a il responsabile organizzativo, riscontrando il riflettere e a valutare un ritorno ad opepieno consenso per la scelta di continuare a rare attivamente all’interno del grupo Pd sostenere la Giunta Tommasi”. e di questa maggioranza con un rinnovato O.J. Un’assemblea cui sarebbe stata invitata spirito propositivo e costruttivo!”
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14 Cavarzere Il libro Un appassionante thriller psicologico di Graziano Edi Corazza
“M”, ovvero un viaggio dentro la psiche umana di Ornella Jovane
“M
”, c’è molto di più dietro la semplice lettera dell’alfabeto che apre ad un mondo affascinante di intepretazioni all’interno di una intricata vicenda psicologica. La semplice lettera dell’alfabeto, dai profili indefiniti di un segno di pennello, campeggia col tratto rosso acceso su uno sfondo giallo della copertina di un libro. Si tratta dell’ultima fatica di Graziano Edi Corazza, musicologo giornalista editore, che ora si mette alla prova anche come scrittore di romanzi. “M” è infatti il titolo del romanzo uscito da poche settimane, pubblicato da Book edizioni e stampato da Atenanet, che l’eclettico autore veneziano sta presentando in giro per il Triveneto e che, dopo aver conquistato la critica, sta riscuotendo anche un buon successo di pubblico. Ma perché intitolare un romanzo semplicemente e misteriosamente “M”? “M” può essere tante cose - spiega Corazza - sinceramente non lo so nemmeno io”. La risposta volutamente evasiva spinge a più di una interpretazione, come suggerisce peraltro lo stesso autore. “M come l’iniziale di musica” tema presente e a suo modo preminente nel testo, ma anche come Magrate, l’agiata città della provincia padovana dove la vicenda è ambientata, e ancora come le iniziali del protagonista e dei personaggi principali che gli ruotano attorno, o infine come Ma-
Il protgonista e tutti i personaggi che hanno a che fare con lui hanno il nome che inizia per M rianna, la psicologa che in un certo senso tiene le fila di tutte le vicende dei singoli personaggi. “M” è un appassionante thriller psicologico, “un percorso denso e strutturato - è il commento de La Riflessione Edit - all’interno della psiche umana di uomini e donne che hanno in comune tra di loro l’iniziale del loro nome”. “Un percorso - scrive Seneca Edizioni - dentro la mente dei personaggi sviscerandone le insicurezze che covano latenti ed incoffessate”. La storia: “A Magrate vive e lavora Marianna, - racconta Corazza - psicologa con un trascorso sentimentale incredibile alle spalle. M, il bello della piazza, viene brutalmente assassinato. Sul muro del mix pub da lui frequentato qualcuno aveva scritto a vernice rossa una grossa M. In analisi dalla psicologa ci sono diversi pazienti che nel corso della loro vita hanno lamentato antipatie nei confronti di M. Fra questi l’a-
La copertina del volume: una M dai tratti incerti di un pennello campeggia rosso fuoco su un fondo giallo
Il giornalista musicologo ed editore debutta come scrittore di romanzi gialli
Corazza: “Sono già molti gli amici e i lettori che mi invitano a scrivere un seguito” mante di lui, Melissa. Mara, sorella di Marianna, ha pure lei avuto un intenso flirt con M. Ci sono poi le amicizie di M con il mondo della droga e del titolare del mix pub... E le antipatie che M si è procurato negli anni”... Il giallo, che è in distribuzione nel Triveneto e che da maggio lo sarà nelle librerie di tutta Italia, sarà presentato il prossimo 27 gennaio a Piove di Sacco, quindi ad Abano il 12 febbraio, ad Adria il 24, a Bovolenta il 27. Poi l’autore farà tappa a Chioggia il 3 marzo e quindi a Cittadella il 9 marzo. Il 4 aprile il libro sarà presentato a Papozze e a seguire in altre località venete.
NEWS Chi è, cosa fa
Corazza, ovvero Mister “M”
Graziano Edi Corazza
G
raziano Corazza nel 2012 ha festeggiato i suoi primi 25 anni di attività giornalistica e i suoi primi 1000 concerti, da esperto musicologo, con un viaggio il 5 ottobre a Liverpool, in occasione dei 50 anni dei Beatles. E sempre nel 2012, a dicembre, ha fatto uscire nelle librerie il suo primo libro. “Ormai - osserva divertito - qualcuno non mi chiama più Graziano o Edi, ma M”. “Mi stanno arrivando - conclude - da lettori e amici decine e decine di email che mi chiedono già il seguito! Cosa mi inventerò?” si chiede, piacevolmente stupito Corazza.
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Occupazione Nuovo fenomeno rilevato dai sindacati del territorio
Badanti e baby sitter, la carica delle italiane di Alessandro Abbadir
S
empre più badanti e baby sitter italiane si contendono i posti davvero basso rispetto a 5-6 anni fa“ . La Cgil ricorda gli ottimi risultati positivi dello sportello Infoa disposizione in questo settore con i lavoratori stranieri. A spiegarlo è Teresa del Borgo responsabile delle Politiche donna attivato da poco a Chioggia. “In una realtà particolare come Chioggia - spiega la Dal Borgo - in cui le donne spesso non lavorano, dell´immigrazione della Cgil. “Con l’arrivo della crisi economica - spiega Dal Borgo - e con le abbiamo avuto in poche settimane 120 contatti e ad alcune ragaztante donne che sono disoccupate o con la famiglia, i lavori che un ze siamo riusciti a trovare un posto di lavoro. Si tratta per lo piu di tempo non si volevano fare, ora li vogliono fare in molte. Se prima ragazze e donne italiane che nonostante abbiano un alto livello di del 2008 le persone potevano scegliere diversi posti di lavoro o scolarizzazione, hanno deciso di accettare qualsiasi lavoro venisse aspettare che ne arrivasse uno adatto alle proprie aspirazioni, ora offerto loro“. A questa competizione “dal basso“ da parte degli italiani gli ci si adatta a quello che si trova, qualunque lavoro. Le percentuali di badabti straniere dal 100% di 4 anni fa si è ridotta al 75-80% stranieri non erano abituati. Per questo molti, viste le difficoltà economiche che qui in Italia trovano rispetto ad altri paesi europei, e potrebbe diminuire ancora“. Il 20-25%, dunque, sono italiane. C´e poi un fenomeno sommerso che vede molte italiane lavo- rispediscono la famiglia al paese d’origine e continuano a rimanere sul territorio soltanto gli uomini per lavorare. rare ad ore o chiedere un compenso in nero. Tanti stranieri poi, statistiche alla mano, utiInsomma una situazione che rischia di diventa- Molte famiglie lizzano il periodo che passano in Italia per re un problema, una concorrenza spietata tra straniere, fare soldi e rispedirli al loro paese. persone povere solo per sbarcare il lunario e vista la crisi in Italia, tornano “Un sintomo che la nostra economia sfamare la famiglia. non funziona più - dice la Dal Borgo - insieme Il fenomeno delle badanti o donne che ac- al loro Paese al ritorno degli italiani alle occupazioni che cudiscono anziani e disabili è crescente anche perché non esistono strutture di welfare sufficienti ad andare incon- prima non volevano, c`è anche il fenomeno legato al passaggio in Italia di stranieri che nel nostro territorio non ci vogliono certo tro alle esigenze delle famiglie. “Piuttosto che spendere una cifra considerevole per una baby restare. Le mete più ambite sono Francia, Germania, e Paesi del sitter o inserire i propri figli in un asilo nido - spiega la sindacalista - i nord Europa“. Insomma in forme ancora non eclatanti ma gli emigrati del piccoli restano a casa accuditi dalla mamma. Una scelta di risparmio che è dettata anche dal fatto che spesso la donna è inoccupata. passato stanno preparando nuovamente le valige. I bimbi però in questo modo hanno un livello di socializzazione
Don Dino Pistolato
“tante faMiglie italiane aiUtate dalla caritas”
“S
empre più italiani si sono rivolti a strutture come Caritas o parrocchie nel 2012 alla ricerca di lavoro o semplicemente per passare la notte. Dal 2008 infatti le richieste sono aumentate di oltre il 50%. La maggioranza degli ospiti nelle strutture di accoglienza ormai è fatta di connazionali”. A dirlo è don Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia, che analizza un fenomeno da qualche anno diverso da quello a cui eravamo abituati a far fronte dagli anni Novanta in poi. La situazione è pesante sia nelle realtà urbane che in quelle di provincia. “Abbiamo ora – dice Don Dino – tante famiglie italiane che mettono insieme cena con pranzo grazie agli aiuti che arrivano dai Comuni e dalla Caritas. E´una situazione esplosiva che riusciamo a gestire con difficoltà. Gli enti locali riescono poco ad aiutare visto che sono assillati da pesantissimi tagli ai bilanci. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, ha preso a cuore questi problemi e si è subito speso sul tema del lavoro incontrando operai e imprenditori, rimarcando come la crisi sia sì elemento di difficoltà ma anche possibilita di far crescere una società piu sobria”. A.A.
SANATORIA ClANDESTINI 2012 uN TERZO DEllE RICHIESTE RISPETTO Al 2009
U
n segnale della crisi in Veneto e in provincia di Venezia è il basso numero di richieste arrivate da parte di lavoratori immigrati irregolari giunti al ministero degli Interni nelle scorse settimane per la Sanatoria 2012. Cioè la richiesta di regolarizzazione sul territorio nazionale. In Veneto sono state fatte un terzo rispetto a quelle presentate nel 2009. Il dato relativo alla provincia di Venezia parla di circa 1600 domande, un centinaio per lavoro subordinato e circa 1500 per lavoro domestico cioè colf e badanti. Allora viene da chiedersi c’è un boom di questo lavoro fra gli stranieri e anche fra gli uomini? Niente affatto. Si tratta solo
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di una mera questione di costi burocratici. Per una richiesta relativa a colf e badante non si superano i 2.000 euro, mentre in settori come l’edilizia o commercio, agricoltura il costo può essere da tre a cinque volte maggiore. A tutti a questo punto è convenuto farsi passare per collaboratrice domestica o maggiordomo. Ma 1600 sono un numero basso anche in considerazione che nel veneziano si stima siano circa 8-9 mila immigrati irregolari presenti. Fra i documenti validi ad attestare la presenza in Italia fino al 21 dicembre 2011 c’erano abbonamenti bus, schede telefoniche, ricevute delle rimesse di denaro. A livello regionale
si è chiusa con 10.366 domande di emersione inviate al ministero dell’Interno la sanatoria 2012: nemmeno l’8% del totale delle domande (134.607) arrivate al Viminale da tutta Italia. Per il 90% dei casi si tratta di domande per l’emersione di lavoratori domestici mentre sono solo 953 quelle per regolarizzare dipendenti di aziende (lavoratori subordinati). Diverso il dato nazionale dove la percentuale delle domande di sanatoria per lavoratori domestici è stata inferiore di 5 punti percentuali (86%). Il totale delle domande presentate dal Veneto
è di gran lunga inferiore ad ogni stima, comprese le più basse, si pensava arrivassero come minimo 20.000 domande. Tenendo in considerazione la popolazione residente, italiana e straniera non comunitaria, i numeri del Veneto risultato sottodimensionati anche rispetto ad altre regioni simili come la Lombardia dove sono state inviate 36.000 domande e dall’Emilia Romagna 14.000. Il flop si è concretizzato con una quantità di domande che è pari ad un terzo di quelle presentate, oltre 29.000, in Veneto in occasione della Sanatoria del 2009. A.A.
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Viaggio in provincia 17 5 Il mercarto del lavoro nel 2012 Una indagine Excelsior, i dati nel Veneziano
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avoro e assunzioni nelle imprese private del Veneziano: Camera di Commercio. In generale i risultati evidenziano per il 2012 una un bilancio occupazionale per i primi tre trimestri del 2012 ancora in negativo pari a -1730 unità, con una diminuzione sia delle entrate sia delle uscite di lavoratori previsione di assunzioni di circa 15.740 unità e una stima dipendenti rispetto al 2011, anche nel Veneziano. Per la provincia di Venezia, infatti, le assunzioni di lavodi uscite valutata in 17.470 persone, in un contesto in cui solo il 18 per cento del totale delle attività veneziane consul- ratori dipendenti previste dalle imprese private ammontano tate avevano in programma - o lo hanno fatto - di assumere a 15.740 unità mentre le uscite sono stimate in 17.470. personale nell’anno che si è da poco concluso. Si consolida, Rispetto alle previsioni formulate nel 2011, si notano sia una diminuzione delle entrate in caso di assunzioni, la proposta del occupazionali (-11 per cento) sia contratto a tempo determinato e cre- I diplomati nel un’attenuazione delle uscite (-11,1 sce l’appeal dei licenziati della scuola commercio e nel dell’obbligo (dal 31,4% delle richie- turismo i più richiesti, per cento). Le imprese veneziane che aveste nel 2011 al 37,4% del 2012) tra le lauree prevale vano in programma di assumere verso i quali le imprese veneziane quella economica nel 2012 (o che nel frattempo lo hanno indirizzato maggiormente le hanno fatto) erano il 18 per cento del totale che comunque proprie ricerche di reperimento del personale. E’ l’andamento del mercato del lavoro in Italia e in rappresenta una quota più rilevante rispetto alla media reparticolare nel Veneziano, così come si è caratterizzato gionale (15,2 per cento) e nazionale (14,4 per cento). E nel 2012, fotografato dall’indagine Excelsior, riguardante tuttavia ben l’82 per cento non ha manifestato intenzione 100mila imprese manifatturiere e dei servizi e con almeno di assumere dipendenti nel 2012. Sono le realtà di medie dimensioni che fanno registrare un dipendente attive in tutto il territorio nazionale. L’indagine è stata realizzata da Unioncamere e dal Ministero del le contrazioni maggiori, quelle con un numero di addetti tra Lavoro, i dati nel dettaglio per la provincia di Venezia sono i 10 e i 49, che prevedevano di perdere per il 2012 circa stati rielaborati dal Servizio Studi e Statistica della locale 700 posti di lavoro, portando il saldo a -1,4%. Previsioni
EDIlIZIA BIlANCIO AMARO PER Il VENEZIANO
E
dilizia, un bilancio amaro anche e soprattutto per la provincia di Venezia. E’ quanto è emerso lo scorso dicembre, nel corso della seduta di fine anno della sesta commissione provinciale, lavoro e atività produttive, cui hanno preso parte, oltre al presidente Roberto Dal Cin e l’assessore competente Lucio Gianni, il presidente regionale Aniem (l’associazione degli edili aderente a Confapi) Alessandro Tonello e il suo direttore veneziano Pier Orlando Roccato insieme con il responsabile dell’Ufficio studi di Apindustria Venezia Nicola Zanon. Un’assise di esperti del settore per riflettere sui numeri del 2012 che, in particolare in provincia di Venezia, spiccano per l’andamento sfavorevole. Un dato su tutti: dal 31 dicembre 2011 al 30 settembre 2012, nel giro quindi di 9 mesi, in Veneto hanno chiuso 2278 aziende del settore edile, di queste ben 450 nel Veneziano. Dallo studio presentato da Aniem emerge inoltre il calo eloquente degli occupati dell’edilizia che in Veneto ammonta - nei 9 mesi considerati - a quasi 9mila unità, di cui quasi 2mila nella provincia di Venezia. Tutti negativi gli indicatori anche per il quarto trimestre del 2012: ordinativi -25,4 per cento, la produzione -20,4 per cento, il fatturato -28,3 per cento. Un quadro desolante di crisi cui va ad aggiungersi l’annosa questione della restrizione del credito da parte delle banche. Dal 30 giugno 2011 al 31 luglio 2012, nel giro di tredici mesi, si registra - sono i dati emersi dallo studio presentato alla sesta commissione - una diminuzione dei prestiti concessi
dalle banche alle imprese edili pari a 477 milione di euro su un totale di 2,8 miliardi di euro di affidamenti, che corrisponde ad una restrizione del credito al settore edile pari al 17 per cento. “L’edilizia sta perdendo oggi opportunità, ruoli e professionalità” ha commentato amaramente il presidente Tonello analizzando a ritroso il percorso “scoordinato” di crescita del settore avvenuto negli anni Ottanta e Novanta fino all’attuale debacle. Di fronte a tale realtà l’unica via di uscita, è stato convenuto concordemente, rimane il gioco di squadra. “Dobbiamo risalire la china - ha detto l’assessore Gianni - e lo possiamo fare solo attraverso un gioco di squadra tra Istituzioni, mondo del credito, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali”. “Se non ci mettiamo tutti assieme - ha ribadito il concetto Tonello - a ripensare questo settore il sistema Paese avrà ulteriori contraccolpi”. Per ripartire, tuttavia, occorre programmare e progettare con maggiore lucidità e consapevolezza. “Oggi - è l’appunto di Roccato - gli imprenditori hanno perso la visione su come lavorare e progettare e la lucidità per affrontare il futuro”. “All’orizzonte - conferma Tonello - non si intravvedono progettualità e programmazione, per cui il futuro è ancora buio”. Non manca l’invito al mondo del credito ad allargare i cordoni della borsa. “Bisogna ridare vitalità alle imprese - sollecita Dal Cin - e soprattutto far pressione sul mondo del credito. Oggi non favorisce affatto lo svilupO.J. po.”
leggermente più contenute per piccole e grandi imprese con stime in ogni caso di -520 addetti. Industria e costruzioni sono i settori che hanno dimostrato di essere in maggiore sofferenza, con previsioni di assunzioni del 15,9 per cento, decisamente distanti dall’84,1% del settore dei servizi che comunque non è immune dal processo di contrazione. Nel 2012 infatti le previsioni di occupazione sono diminuite nei servizi dello 0,7%, pari a 820 posti di lavoro in meno. La quota più rilevante di assunzioni nel 2012 avviene mediante contratto a tempo determinato, seguono - a considerevole distanza - quelle a tempo indeterminato. Le prime assorbono il 76 per cento del totale delle assunzioni, le seconde il 19,2%. La richiesta più corposa rispetto ad altre realtà di personale stagionale (il 45,6% del totale delle assunzioni, pari a 7180 unità) incide sul dato relativo alle assunzioni a tempo determinato, piuttosto elevato nel Veneziano se confrontato con quello Veneto (69%) e con quello nazionale (64,7%), ma tale tipo di contratto è proposto pure da numerose imprese che non hanno bisogno di lavoratori stagionali. Dall’indagine risulta che nel Veneziano il comparto turistico, della ristorazione e del commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionale: le professionalità più
Turismo e commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionale ricercate sono infatti nelle attività commerciali e nei servizi (2990 assunzioni pari al 35% del totale). In particolare le maggiori richieste giungono per addetti alle attività di ristorazione (1490 assunzioni, pari al 17,4%), il personale non qualitifcato nei servizi di pulizia (13,2%), gli addetti alle vendite(11,1%) e il personale non qualificato addetto alla consegna delle merci (6,7%). C’è bisogno anche di conduttori di impianti (10,7%). Una quota significativa è assorbita anche da operai specializzati (9,3%) e dagli impiegati (9,5%). Tra le professioni di elevata specializzazione quelle tecniche presentano un peso percentuale sul totale in netta diminuzione rispetto al 2011 (dal 17,4 % al 9,2%, pari a oltre 1000 posti in meno). Se i diplomati vedono accrescere la spendibilità del proprio titolo di studio, fra di essi sono l’indirizzo amministrativo-commerciale e quello turistico-alberghiero che raccolgono le maggiori richieste di assunzioni, con percentuali rispettivamente del 7,5% e 5,6%. Anche gli indirizzi meccanico e agro-alimentare assorbono una buona parte dei nuovi assunti (1,6%). Rilevanti gli indirizzi turistico(9,2%) e socio-sanitario (2,7% del totale). A livello universitario l’indirizzo più richiesto è quello economico (210 assunzioni, il 2,5% del totale) a cui fanno
Dicembre 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
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Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500
Oggi l’inaugurazione delle opere di ristrutturazione e l’intitolazione dell’ospedale di Chioggia alla Madonna della Navicella
CHIOGGIA: DEL VECCHIO OSPEDALE SONO RIMASTE SOLO LE MURA
Del vecchio ospedale sono rimaste solo le mura. In un anno la struttura ospedaliera di Chioggia è stata profondamente rinnovata. E finalmente ha un nome: Ospedale della Madonna della Navicella. Le novità - “toccate con mano” nell’inaugurazione avvenuta il 21 dicembre 2012 al cospetto del sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, del sindaco di Cona Anna Berto, dei consiglieri regionali Lucio Tiozzo (Pd) e Carlo Alberto Tesserin (Pdl), dell’assessore provinciale alle attività produttive e agricoltura Lucio Gianni e di monsignor Adriano Tessarollo – cominciano già fuori. L’ingresso nell’area ospedaliera è contraddistinto da una nuova portineria, un edificio di 30 metri quadrati dalle forme avvenieristiche, dotato di una copertura ad arco in acciaio e vetro. La struttura è un’opera architettonica di pregio che volutamente richiama la storia e la tradizione della città marinara. Se l’arco ricorda le vele di un’imbarcazione, la portineria è il suo scafo. Da lì un percorso coperto porta l’utente direttamente nell’atrio dell’ospedale, oggi più ampio e conforte-
vole. L’accesso alla struttura ospedaliera è stato riorganizzato con percorsi dedicati per raggiungere in maniera separata i reparti, la Radiologia e l’area Cupcassa. Fino ad oggi, infatti, chi doveva raggiungere un reparto era obbligato a circumnavigare l’ospedale attraversando l’area Cup, la Radiologia fino quasi a raggiungere il Pronto Soccorso. Lì trovava gli ascensori del monoblocco. Ora invece, dall’ingresso è possibile accedere ai reparti semplicemente attraversando una galleria vetrata che porta agli ascensori in pochi minuti. Oltre alla riqualificazione dell’area esterna e della viabilità, c’è stata una importante rivisitazione dell’ospedale che ha riguardato l’atrio (raddoppiato e dotato di un bancone con hostess dedicate all’accoglienza); l’area Cup-cassa (ampliata e innovativa per permettere agli utenti di dialogare con gli operatori a tu per tu senza più barriere di vetro, sempre nel rispetto della privacy); la Radiologia (oltre alla ristrutturazione dello spazio esistente, circa 900 metri quadrati, il servizio è stato ulteriormente incremento di
265 metri quadrati, per potenziare i servizi diagnostici e riordinare la zona Tac e quella adibita per la Risonanza Magnetica). La riqualificazione ha toccato anche il monoblocco, in particolare l’area ovest (quella est è già stata ristrutturata anni fa). Dopo l’inaugurazione del sesto piano con il nuovo servizio di Fisioterapia c’è stata la rivisitazione del quinto con la nuova Geriatria e del quarto con la nuova Medicina. Ogni reparto misura circa 560 metri quadrati e comprende venti degenze. Ogni stanza climatizzata contiene uno o due posti letto ed è provvista di servizi igienici. I locali, rinnovati anche nei colori, sono dotati di nuovi arredi per garantire un miglior comfort e una permanenza gradevole del paziente all’interno dello spazio ospedaliero. Nel reparto, oltre agli ambulatori medici compare anche una sala riunioni che permette di svolgere gli appuntamenti multidisciplinari per la discussione di casi complessi. In ogni piano, inoltre, nella sala di attesa, c’è la reception con personale dedicato per l’accoglienza dei pazienti e dei visitatori.
Informa
le Specia le a i c e p S
Ulss 14
Commozione e soddisfazione del Direttore Generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben: “Oggi è un giorno di festa”, ha esordito. “Abbiamo lavorato in squadra - ha aggiunto – e così siamo riusciti a mantenere gli impegni presi coi cittadini. Le opere che abbiamo completato dimostrano come abbiamo puntato sulla centralità della persona. Fondamentali sono infatti i temi dell’accoglienza e del rispetto dei malati: il nostro impegno abbraccia questa filosofia di umanità”. Ringraziamenti e attestati di stima sono arrivati dai primari e dalle associazioni di volontariato. Un “grazie” ripetuto dai sindaci e dai consiglieri regionali presenti che hanno augurato a tutti Buon Natale auspicando “un nuovo anno con lo stesso direttore generale” .
PALESTRE SICURE A CHIOGGIA: CONSEGNATI QUATTRO DEFIBRILLATORI Consegnati quattro defibrillatori alle palestre che hanno aderito al progetto “Ri…guadagnare salute”. Si chiude così un percorso iniziato circa tre mesi fa per promuovere l’attività motoria nel territorio. Come? Tutto è iniziato con la formazione degli allenatori delle strutture sportive che possedevano, come requisito, la laurea in Scienze Motorie. Una preparazione necessaria che permetterà ad alcune palestre di accogliere pazienti con problemi cardiaci (pazienti ischemici, rivascolarizzati, post chirurgici con by pass, post chirurgici con valvole, affetti da scompenso cardiaco) per continuare il trattamento aerobico in tutta sicurezza fuori dall’ospedale. L’iniziativa,
tra le prime nel Veneto, è promossa dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 14 e si è concretizzata grazie alla proficua collaborazione tra l’équipe di Cardiologia, Fisioterapia e Pronto Soccorso, e la sensibilità dell’associazione Cuore Amico. “I pazienti con problemi cardiaci – ha spiegato il responsabile della riabilitazione cardiologica Luca Oselladore – effettuano la riabilitazione cardiologica in ospedale, ma quando terminano le sedute e tornano alla quotidianità, rischiano di ricadere vittime di uno scorretto stile di vita. Ad aiutarli ora ci pensa l’alternativa che abbiamo creato sul territorio grazie ad alcune palestre, dove i nostri pazienti potranno
continuare in maniera “sicura” il trattamento aerobico”. Soddisfazione del Dg Giuseppe Dal Ben. “E’ un momento importante – ha detto il direttore generale dell’Ulss 14 – e significativo perché ha visto più soggetti unirsi, collaborare in sinergia per il raggiungimento dello stesso risultato: avere un servizio sicuro sul territorio per i pazienti cardiaci. Con questa iniziativa, inoltre, completiamo un percorso più ampio (formazione nelle scuole, nelle associazioni sportive) che punta a promuovere la prevenzione e la promozione di stili di vita più salutari e, appunto, sicuri”.
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Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
L’INFARTO NON ABITA PIÙ A CHIOGGIA L’Emodinamica ha abbattuto la mortalità per infarto a Chioggia Buone notizie dalla Cardiologia clodiense per i cittadini di Chioggia, Cavarzere e Cona sulla lotta contro l’infarto. Questa temutissima malattia, che colpisce ogni anno decine di abitanti nella popolazione clodiense, continua ad essere gravata da una mortalità sensibile, non tanto durante il ricovero (grazie alle intensive cure delle Unità coronariche), ma piuttosto nel primo mese dopo la dimissione, quando il paziente è nel momento di massima fragilità. Infatti, una recente indagine nazionale del Ministero della salute mostra che, in Italia mediamente, ben il 10,3% dei pazienti colpiti da un infarto muoia entro il primo mese. La buona notizia è che a Chioggia, Cavarzere e Cona le cose vanno molto meglio: solo il 4,3% dei pazienti dimessi muoiono entro un mese, secondo la stessa indagine ministeriale. La notizia ancora migliore è che questo ottimo risultato rappresenta anche un importante miglioramento, dato che solo due anni fa la mortalità era del 15%, a dimostrazione che i risultati degli sforzi dei cardiologi dell’ospedale clodiense sono stati premiati. Il
primario della Cardiologia di Chioggia Roberto Valle spiega “che è difficile non vedere la coincidenza temporale con l’attivazione dell’Emodinamica a Chioggia (avvenuta proprio due anni fa), che ha fornito un contributo fondamentale al raggiungimento di questo risultato. Prima di allora i pazienti ricoverati all’ospedale di Chioggia per infarto dovevano essere trasferiti ad altri ospedali per effettuare la coronarografia e l’angioplastica (il famoso “palloncino”), per aprire le occlusioni, che provocano l’infarto. Il trasferimento non sempre era possibile rapidamente e i pazienti talvolta dovevano spesso aspettare giorni prima di eseguire l’esame ed ottenere la riapertura della coronaria malata, con disagi anche per i parenti, costretti ad effettuare faticosi viaggi sulla Romea, per assistere i propri cari”. Se si pensa che l’Emodinamica clodiense esegue 400 esami all’anno, stimando due parenti per ciascuno di essi, si può calcolare che un migliaio di persone effettuava ogni anno per una settimana il pellegrinaggio nei centri a circa 50 km di distanza, per assistere i parenti, con
disagi facilmente immaginabili. Il responsabile dell’Emodinamica Gabriele Boscolo conferma “che è difficile non associare il miglioramento della sopravvivenza dei pazienti infartuati dal 2009 ad oggi, con l’attivazione dell’Emodinamica, presso la Cardiologia di Chioggia, proprio nel 2010. Da allora infatti, i pazienti ricoverati in UTIC, possono essere sottoposti alla coronarografia in tempi rapidi, spesso nelle prime ore del ricovero. Mediante la coronarografia possiamo vedere dove si trova l’ostruzione della coronaria che ha causato l’infarto ed “aprirla”, mediante il palloncino (che “spalma” la placca di colesterolo) o lo stent (una specie di “bigodino” che poi tiene aperta la coronaria, impedendo alla placca di riformarsi)”. Il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben sottolinea con soddisfazione “come l’essersi posti (ed aver pervicacemente perseguito) l’obiettivo del miglioramento delle cure e dell’assistenza mostri i suoi frutti, in termini di salute pubblica della popolazione di Chioggia, Cavarzere e Cona”.
A CHIOGGIA SI CUCINA COL CUORE La Cardiologia e Cuore Amico hanno scritto un libro di ricette La dimissione dall’ospedale dopo essere stati colpiti da un infarto o da un’altra malattia cardiovascolare è un momento difficile. Le modificazioni delle abitudini di vita che vengono richieste dai medici e infermieri della Cardiologia sono numerose, faticose e spesso di ardua comprensione. Talora, inoltre, i sanitari non approfondiscono le regole su uno degli aspetti più banali ma non per questo meno importanti per i pazienti: l’alimentazione. I pazienti capiscono che non devono mangiare “grassi”, ma spesso non hanno istruzioni su cosa possono o non possono mangiare, cosicché a casa si affidano ad un pericoloso “fai da te”, oscillando da un inutile e triste astinenza generalizzata da cibi saporiti e perciò ritenuti pericolosi (che potrebbero invece mangiare tranquillamente) ad un altrettanto pericolosa deroga per cibi apparentemente innocui e invece dannosi (si pensi per tutti alla pasta in bianco = al burro). È encomiabile quindi l’iniziativa della Cardiologia di Chioggia e dell’Associazione Cuore Amico di realizzare un libro di ricette gastronomiche “ragionate”, proposte dagli stessi medici, infermieri pazienti e volontari, che hanno voluto dare alle stampe questo interessantissimo ricettario, elaborato per il cuore, ma soprattutto “con il cuore”. Il libro (nato da un’idea del Diretto-
re dell’U.O. Roberto Valle) è stato curato dall’infermiera Antonella Doria, cuoca provetta, ed ha visto il generoso contributo del caposala Antonio Boscolo e delle dietiste dell’ospedale di Chioggia (Flavia Pippinato e Annalisa Fortin), che hanno dettagliatamente riportato il contenuto dei singoli piatti in modo che il singolo paziente possa decidere se il piatto sia adatto a sé. La scelta di “metterci la faccia” con la foto degli autori in ogni ricetta, aumenta l’efficacia del libro sulla popolazione locale, visto che essi sono ben conosciuti dai pazienti. Il libro è stato realizzato a fine volontaristico. Un libro che non ha pretese di educazione alimentare, ma vuole presentare le ricette “vere” trascritte
da chi le prepara, riportando quelli che sono gli ingredienti usati tutti i giorni, dalle famiglie clodiensi, inclusi gli “errori”: utilizzo non necessario di grassi saturi, ecc. Il libro vuole costituire una guida ad una cucina ragionata, spingendo il paziente a rivisitare la cucina tradizionale chioggiotta, con lo strumento dell’analisi degli alimenti, consentendogli di vedere con altri occhi i suoi piatti abituali e soprattutto dandogli gli strumenti per sapere quelli che può (anzi è bene) mangiare e quelli invece che devono costituire una rarissima eccezione (si pensi alle moleche fritte). In conclusione, esso darà sicuramente un contributo utile al “fare salute”, oltre a contribuire a far conoscere alcune tipiche ricette della
città di Chioggia, cementando ulteriormente il rapporto con gli amici dell’associazione ”Cuore Amico” clodiense. Il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben coglie l’occasione del libro di ricette “per ringraziare l’associazione Cuore Amico per quanto fatto a favore dei cittadini di questa Ulss sotto forma di donazioni, iniziative culturali e di prevenzione sul rischio cardiovascolare e ne sottolinea l’importanza come ulteriore dimostrazione dell’attenzione degli operatori dell’Azienda nei confronti degli utenti al di là delle modalità istituzionali”. Il libro verrà distribuito gratuitamente nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona durante le festività natalizie allegato ad un quotidiano.
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le Specia le Specia
Mondo scuola 7
20 Mondo scuola Educazione stradale nelle scuole Un progetto per i piccoli dai 3 ai 7 anni
I pericoli della strada spiegati ai bambini di Ornella Jovane
L
a sicurezza stradale, un tema da grandi rivisto, rivisitato e “confezionato” a misura di bambino per poterlo portare nelle scuole dell’infanzia e nelle prime classi della primaria, così da proporlo ai piccoli di età compresa tra i 3 e i 7 anni. Un tema difficile ma che se presentato nella maniera adeguata può contribuire a far crescere nei bambini una consapevolezza e un maggiore senso civico di quanto sia presente nelle attuali generazioni di ragazzi e adulti. Un’opera di prevenzione
insomma svolta nei confronti degli adulti di domani che la Provincia, nello specifico l’assessorato alla Viabilità, intende portare avanti insieme con l’Associazione italiana familiari e vittime della strada. La nuova iniziativa di sensibilizzazione è partita con la firma, lo scorso 19 dicembre, di un protocollo d’intesa e l’assegnazione - da parte della Provincia - di un contributo forfettario di 5.500 euro. Si tratta di una ulteriore campagna di informazione sui pericoli della strada che
per questa edizione si rivolge ai più piccoli. “Attraverso il gioco e il divertimento - spiega l’assessore provinciale Emanuele Prataviera - i bambini potranno apprendere con facilità le norme di prevenzione e sicurezza”. I bambini sono i soggetti destinatari del progetto ma sono anche pensati - è l’auspicio - come divulgatori e a loro volta sensibilizzatori presso le famiglie di un comportamento corretto, rispettoso delle norme del codice della strada.
Fra le altre priorità del progetto spicca in particolare l’opera di sensibilizzazione all’uso delle cinture di sicurezza dei passeggeri che viaggiano sui sedili posteriori e sui sistemi di ritenuta per i bambini, pratiche che ancora in molti casi non vengono eseguite correttamente.
L’uso delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri che viaggiano nei sedili posteriori è uno dei temi principali della campagna di sensibilizazione Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle elementari. Entrerà nel corso del 2013 nei locali interni agli istituti attraverso manifesti informativi e incontri con insegnanti e genitori.
NOTIZIE IN BREVE lA SCuOlA VENEZIANA SI CONfRONTA CON I TEMI DEll’AMBIENTE E DEl TERRITORIO
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l libro sul Bosco di Pianura. Un volumetto in 38 pagine sul Bosco di Pianura realizzato interamente dagli studenti di grafica pubblicitaria dell’Istituto Mozzoni -Guggenheim di Mestre grazie alla collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Venezia e il Wwf veneziano. E’ l’ultimo risultato prodotto all’interno del progetto Pean, il progetto, oramai decennale, che rivolto alle scuole promuove l’agricoltura eco-compatibile e l’alimentazione naturale. Il fascicolo - presentato ufficialmente a metà dicembre - fa parte di una serie di pubblicazioni che diffuse nella scuola
primaria hanno l’obiettivo di educare i bambini e, di riflesso, le famiglie all’amore e il rispetto per la natura. Si tratta di una guida pratica con disegni, foto e giochi che aiutano e stimolano i piccoli lettori a scoprire tutti i segreti del Bosco di Pianura, con ampie descrizioni della flora e della fauna tipiche. “Educare ad una corretta e sana alimentazione, alla conoscenza dei prodotti agricoli e agroalimentari e all’uso di pratiche agricole a basso impatto ambientale di tipo biologico e integrato, vuol dire avere consumatori più consapevoli e un ambiente più protetto” ha
commentato l’assessore provinciale Lucio Gianni chre ha preannunciato l’elaborazione di un terzo fascicolo, dedicato alla valle da pesca. Il progetto Pean nel suo percorso decennale ha interessato 35mila persone. Lo scorso anno scolastico ha coinvolto circa 3mila bambini, 250 insegnanti e 80 persone con disbilità, per un totale di 800 ore di attività didattica, coinvolgendo 16 aziende agricole veneziane. La torretta-osservatorio nell’Oasi naturalistica. Una torretta-osservatorio naturalistico sarà realizzata nell’Oasi Lycaena di Salzano. Il progetto definitivo è
stato approvato a fine anno dalla Giunta provinciale che ha destinato 100mila euro per la realizzazione del manufatto. La torretta di avvistamento dell’avifauna ha finalità didattiche e s’inserisce all’interno di un percorso naturalistico, scandito da 12 pannelli di approfondimento e uno spazio dedicato alla sosta durante le escursioni didattiche. La torretta potrà ospitare all’interno un’intera classe, di circa 25 allievi. All’interno sarà dotata di strumenti e tavole per studiare e analizzare le diverse specie di uccelli. G.G.
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• 03 dicembre 2012 • 15 dicembre 2012 • 16 dicembre 2012
• 07 gennaio 2013 • 12 gennaio 2013
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ADESIONI PER L’ANNO 2013 ALLE PRO LOCO DI CAVARZERE E CONA
l’assessore Lucio Gianni, durante una manifestazione.
E’ iniziato un nuovo anno e riparte l’adesione anche alle Pro Loco: è importante conoscere le Pro Loco, cosa fanno, chi sono e capire che è importante che molti cittadini aderiscano e operino all’interno di queste Associazioni di totale volontariato apartitiche e aconfessionali. “E’ un grande onore ed un vero piacere, ha commentato l’Assessore Provinciale Lucio Gianni, avere la delega alle Pro Loco e rappresentare l’Amministrazione Provinciale all’interno delle Pro Loco di Cavarzere e Cona che
si impegnano e lavorano per una presenza sempre più radicata e consolidata in manifestazioni effettuate per promuovere il territorio posto all’estremo Sud della provincia di Venezia”. Le Pro Loco, infatti sono Associazioni che senza nessun scopo di lucro, in assoluta autonomia e libertà ideologica e politica, creano e animano, all’interno della “loro terra”, momenti importanti di promozione turistica; memoria storica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze monumentali, delle ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche. Sono Associazioni formate da persone animate da puro e totale volontariato che per amore di se stessi e della propria storia, per amore delle proprie tradizioni e passione della propria cultura offrono il proprio tempo, le proprie capacità, le proprie conoscenze e professionalità per organizzare feste, sagre, manifestazioni e convegni. Tutto questo avviene con quel spirito di gratuità e solidarietà di cui i nostri Comuni, la nostra Provincia e la nostra Regione ne sono ampiamente intrisi in ogni angolo e che ha reso grande il nostro Popolo!
Ha concluso l’Assessore Lucio Gianni “La Provincia di Venezia è un territorio ricco di arte, di cultura, di creatività; è ricca di persone laboriose ed ingegnose che la rendono grande, unica, irripetibile; è ricca di uomini e donne che amano profondamente la propria terra, il proprio territorio, la propria storia al punto di “mettersi in gioco” e mettere in gioco la propria “faccia” e se stessi, totalmente, … questi sono gli uomini e le donne delle Pro Loco! Le Pro Loco rappresentano l’anima popolare, più vera e genuina, di un territorio!” Più grandi sono le Pro Loco e più risultati si ottengono; più si espande la conoscenza della Pro Loco e più si può promuovere il proprio territorio e la propria terra! Per far grande la tua Pro Loco iscriviti anche tu:
PRO LOCO CAVARZERE
info: 0426.311437 proloco.associazione@libero.it
PRO LOCO CONA
info: 0426.355046 proloco.conetta@gmail.com
Cultura provinciale 23 9 Obiettivo Venezia Il concorso internazionale di fotografia
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Venezia e il vetro di Murano in posa per una foto
A gennaio
al via “scorzÈ teatro 2013”
A
di Ornella Jovane
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biettivo puntato su Venezia o su una delle sue più caratterizzanti e tipiche produzioni, il vetro di Murano. Motivi di grande suggestione e fascino sono stati scelti come temi ispiratori del Concorso Internazionale di Fotografia “Obiettivo Venezia”. Una proposta culturale che esordisce quest’anno nella sua prima edizione promossa dall’assessorato al Turismo Città di Venezia in collaborazione con il Consorzio Promovetro Murano. Il concorso si articola in due categorie. Nella prima si propone la Città di Venezia come soggetto da porre in primo piano, alla ricerca di gesti e aspetti del territorio che sappiano trasmettere attraverso uno scatto la natura della sua identità. Capolavori artistici, scorci naturali e paessaggistici, luoghi e persone caratteristici: gli spunti sono innumerevoli nell’interessante viaggio fra ciò che è più inedito e meno conosciuto, oltre natulamente alle consuetudini più rinomate. Gli scorci più nascosti e ricchi di fascino, la quotidianità di quanti abitano la città, le isole minori, il paesaggio lagunare e le barene, sono solo alcuni dei temi ispiratori. Altra categoria è quella riservata invece all’antica arte dei vetrai di Murano. Non sono soltanto i prodotti a colpire l’immaginario ma anche le lavorazioni, la gestualità, i maestri, gli strumenti e gli ambienti - fornaci e laboratori - dove prendono vita stupende creazioni artistiche conosicute e apprezzate in tutto il mondo. Il concorso è gratuito e aperto a tutti.
Gli appassionati possono cimentarsi in due diverse categorie fino al 30 aprile prossimo Ogni singolo partecipante potrà inviare un massimo di 5 foto, in formato jpg o jpeg all’indirizzo mail obiettivovenezia@comune.venezia.it per partecipare alla prima categoria ovvero obiettivomurano@promovetro.com per concorrere alla seconda categoria. Ogni invio, accompagnato dai dati anagrafici, generalità e precisazione della categoria di concorso, dovrà riportare anche una breve descrizione dell’immagine, la data e il luogo dello scatto. C’è tempo fino al 30 aprile prossimo per inviare il materiale e prendere parte al concorso che premierà i quattro migliori scatti fotografici. La cerimonia in programma il prossimo 15 maggio. Ai vincitori saranno assegnati preziosi oggetti in vetro di Murano. Il bando del concorso e ulteriori info presso ufficio.stampa@comune.venezia.it, tel. 0412748290.
I partecipanti possono contribuire con i propri scatti a far conoscere al mondo le bellezze della città lagunare
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l via la vendita degli abbonamenti di “Scorzèteatro 2013”, la rassegna promossa ed organizzata dal Comune di Scorzè in collaborazione con la Provincia di Venezia e Arteven e Fondazione Santo Stefano. Tante le novità. Gli spettacoli sono programmati la domenica pomeriggio alle 17, una scelta finalizzata ad offrire agli appassionati di teatro e non solo l’opportunità di passare un gradevole pomeriggio in compagnia di amici e conoscenti. Ecco il programma: dopo “Se devi dire una bugia dilla grossa” e il “Don Giovanni” di Molière, domenica 24 febbraio la Compagnia Molière presenta “Elephant man” testi e regia di Giancarlo Marinelli dall’omonimo racconto di Frederick Treves, interpreti Ivana Monti, Daniele Liotti, Rosario Coppolino e Debora Caprioglio. The Elephant è il racconto del giovane chirurgo Frederick Treves che salvò l’Uomo Elefante, al secolo Joseph Merrick, dalle torture dei freak show della Londra di fine ‘800. Il 3 marzo la Compagnia Naturalis Labor nel travolgente spettacolo “Passiontango pasion y musica”, regia e coreografie di Luciano Padovani su musiche di Piazzolla, Di Sarli, De Angelis, Pugliese, Stamponi, Bardi, Plaza, Cobian. Domenica 10 marzo arriva all’Elios la comicità di Cochi & Renato nel loro “Quelli del cabaret”. I mitici Cochi e Renato ebbero successo in coppia nel 1965, andando poi ciascuno per la propria strada. Oggi insieme per una storia del cabaret. La rassegna si conclude il 17 marzo con “Voto di silenzio (storia di un bacio)” - drammaturgia di Veronica Mc Loughlin, regia e traduzione di Giancarlo Previati - spettacolo finalista del premio “off#3”, in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Informazioni: Comune di Scorzè – Ufficio Cultura tel. 041.5848273 - tel. 333 3372114. Teatro Elios - Via Cercariolo - 041.5840175 in orario di apertura della biglietteria. cultura@comune. scorze.ve.it - www.comune.scorze.ve.it www.culturavenezia.it - www.arteven. A.A. it - www.youteatro.it Rettifica. una precisazione...
N
ella pagina culturale della provincia lo scorso numero di novembre abbiamo pubblicato in apertura un’intervista dal titolo “Tullio Serafin, figura da valorizzare”. E’ stata pubblicata una imprecisione nella prima risposta. La frase corretta è: “La ricerca ha preso il via dal carteggio, diciassette autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, a Luciano Guzzon, ex presidente del Circolo Amici del Maestro Tullio Serafin” e non “La ricerca ha preso il via dal carteggio...., donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, al Circolo Amici del Maestro Tullio Serafin”. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.
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SPORT in PRIMO PIANO
In breve
Boxe, Mirko Civiero si ferma alla finale Il pugile chioggiotto Mirko Civiero non ha partecipato alle finali nazionali. Classe ’83, Civiero (Team Boxe Cavarzere) è arrivato alle finali nazionali con una stagione trionfale che lo ha visto conquistare a Piove di Sacco, il titolo di campione del Triveneto battendo il triestino Matteo Bandiziol e poi in finale il trentino Andrea Tait del Team Rovereto Boxe. Un mancato permesso per assentarsi dal lavoro gli ha negato la finale.
Tennis, Viola verso la top 100 Matteo Viola è nato a Mestre il 7 luglio 1987 ed è professionista dal 2004. Ha chiuso il 2012 al numero 135 della classifica mondiale Atp il 19 novembre scorso era riuscito a toccare il numero 123 per quanto concerne il singolare. Nel doppio è attualmente numero 171 del mondo. Tra i suoi successi figurano quelli nei challenger di Ciudad de Guayaquil in Ecuador il 27 novembre 2011, e di Yokohama in Punta ad entrare nei primi 100 tennisti del mondo nel 2013
A marzo al via Golfvelasciando Inizierà da Cortina d’Ampezzo la decima edizione di Golfvelasciando, la combinata tra neve, green e mare, ideata dal velista e organizzatore di eventi sportivi, il veneziano Mirko Sguario, e organizzata dall’associazione Vela per Voi. Si parte il 17 marzo con la prima prova sugli sci, in programma sulla pista delle 5 Torri a Cortina
Calcio Acquagoal Il 2013 Veneto parte Giovani con il potenziamento campioni impegnati dell’organico in un quadrangolare della squadra lagunare
Venezia, Adria Nuoto arriva alla primaCarloto esperienza e non sfigura C L
di Alessandro Abbadir
Eduardo Luis alcio, ripartono i campionati e il VeneCarloto zia si rafforza agli ordini di Diego Zanin, il mister della squadra lagunare. Dall’inizio’avventura di gennaio deic’è piccoli in forza atleti del il trentunenne progetto propaganda di Adria Nuoto è centrocampista finalmente cominciata. brasiliano, Domenica Eduardo Luis 25 novembre Carpresso la piscina di loto,Piove arrivato di Sacco al Taliercio si è tenuto dopo aver il primo ottenuto concentramento il del campionato nullaosta veneto aquagol da parte deldel circuito Perugia, propaganda squadra “Fin”. in cui Le squadre partecipanti: ha Aquaria giocato di Piove nell’ultimo di Sacco,anno Adriae Nuoto, mezzo.Sporting Ma di Club Noale e Polisportiva chi Terraglio. si tratta? Vediamolo nel dettaglio. Il centrocampista Le partite originario si son disputate di Curitibainè 2arrivato campi,inle squadre erano formate Italia da 5 elementi undici anni in campo fa chiamato più quelli dalinTreviso. panchina; E’ la durata di ogni singola cheunditempo questoe giocatore? Carloto puòi tanti giocare 31 ben gennaio, oltre questa e cioè stato partitaingaggiato è stata di 2dal tempi SuddaTirol, 8 minuti e poiconè 2finito minuti tra l’altro. nonostante gol subiti, 14, è riuscita con un scadenza, guizzo di orgoglio fino con al 31 marzo, si potranno tesserare sia davanti difesa, sia lateraleilingolundella cen-bandiera ancheLaal sud squadra a Paternò di Adria in Sicilia. Nuoto Ha erapercorso composta da: Simone alla Bonazza a segnare Simone Bonazza. Il risultato finalesolo Norisolto scaduto il 30 trocampoNicolò a tre.PellizNon è unalegoleador: 14 Adria 1. haLafatto secondagiocatori partita ècon statacontratto contro i pari etàodell’Acquaria di la (2003), penisola: Matteo Fanfulla Tolomei Lodi,(2004), Pesaro, Giugliano, Dario Bellato(2003), giugno 2012. Nelle gare casalinghe 11 reti da quando Piove di in Sacco; Italia, di partita cui molto più equilibrata in cuiprime la formazione adriese Carpenedolo, zari (2005), David Benevento, Pezzot (2003), LuccheseSofia e PeruFerrari(2005), Giulia Stoccoè arrivato del Venezia tutti gli abbonati domenica ha è riuscita a Benevento. ad essere più calma e di conseguenza ad esprimere un buon gia. (2005). Con Carloto le squadre vanno bene: ha 4 nella stagione 2007-2008 ufficiale Uniostagione in corso collezionato di squadra8 andando pre- regalato spesso inil calendario goal, i marcatori sonodell’Fbc stati Matteo vinto L’emozione, il torneo di 2° la tensione Divisioneecon un Benevento po’ di timore siNella leggeva nei volti di hagioco ne Venezia in seconda divisione.con Si in 1° Divisione il Perugia, con 4l’ultima goal, Simone Bonazza2013, con 3 goal, Nicolò Pellizzari nel ognuno 2008, dei con componenti, la Lucchese per tutti nel 2010, era la prima di cuivoltasenze che affrontavano un conTolomei la Supporter 1 goal. controAllala fine Paganeil risultatopoteva è statoottenerlo Acquariaesibendo 4, Adria 8. La giornataCard si è èpartita statodianche aquagol. il capitano segnando un gol da titolare il 22 dicembre la le ricevuta titolo annuale. se.squadra Ma le dello novità per il conclusa Venezia con condue l’inizio partite ine cui squadred’acquisto erano unadel mista e l’altra della decisivo Nellaa prima Bassano. partitaQui Adria haNuoto fatto haunincontrato salto la Spor2013 finisconoPolisportiva qui. Dalla Terraglio. Pistoiese Insomma si tratta di un bel ritorno in campo doppio: ting Clubdalla Noale, serie squadra D conostica l’ex tecnico per via arancio di due fuoridel quota (etànon superiore da parte del Venezia che sperasiacon nuovi nero verde GiancarloeFavarin in panchina, e ilLa giovane arriva sempre Venezia Alessandro GiornataDascoli. molto positiva all’insegna del divertimento per i piccoli a quella consentita) della prestanza fisica. età e laalpoca Il mercato invernale chiuderà acquisti di centrare gli obbiettivi stagionali. Perugia nelsi2012. Qualisentire, sono lemacaratteristiatleti sia per il tecnicoil Sebastiano Ballo. esperienza facevano la squadra non si è scomposta e comunque Atletica a Mirano
trionfa il “riviera del brenta”
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’Atletica Riviera del Brenta, è stata la grande protagonista dei campionati provinciali di società giovanili di corsa campestre che si sono tenuti a dicembre a Mirano, organizzati dalla locale società della Libertas. Soddisfatto il presidente Michele Stellon. La Riviera del Brenta ha infatti conquistato quattro dei sei titoli in palio (ragazzi, ragazze, allieve e cadetti), lasciando cietà Ragazze: 1) Riviera del Brenta p.228; praticamente i soli titoli cadette allo Jesolo 2) La Fenice Mestre p.152; 3) Jesolo TuriTurismo e quello allievi alla Libertas Mirano. smo p.128. Cadette: 1) Jesolo Turismo p. Bene il noalese Luca Solone, vincitore della 142; 2) La Fenice Mestre p.85, 3) Riviera prova riservata alla categoria assoluti. Solo- del Brenta p.70. Allieve: 1) Riviera del ne, si è confermato a Mirano, dimostrando Brenta p.23, 2) Audace Noale p.5, 3) Biodi poter puntare in alto nel prosieguo della tekna Marcon. Risultati maschili. Esordienti: stagione. Ma ecco nel dettaglio i risultati 1) Raffaele Morandi (Coin Venezia), 2) della manifestazione di Mirano. Partiamo Paul Tecuceanu (Audace Noale), 3) Pietro dai risultati femminili con i rispettivi punteg- Serafin (Biotekna). Ragazzi: 1) Matteo gi aggiudicati per le classifiche a squadre. Barolo (Riviera del Brenta), 2) Federico Esordienti: 1) Beatrice Barchieri (Atletica Lazzaro (Città di Padova), 3) Estifanos Riviera del Brenta), 2) Angela Luise (Au- Bortolozzo (Libertas Mirano). Cadetti: 1) dace Noale), 3) Diana Pischedda (Venezia Francesco Quaglio (Fiamme Oro), 2) FranRunners Murano). Ragazze: 1) Giulia Schiff cesco Pinton (Lib. Mirano), 3) Luca Lebon (Riviera del Brenta), 2) Elisa Marsoni (Run- (Biotekna). Juniores: 1) Matteo Stradiotto ners Murano), 3) Linda Boscaro (Riviera del (Atl. San Marco), 2) Alberto Centenaro Brenta). Cadette: 1) Demi Verdecchia (Je- (Libertas Mirano), 3) Riccardo Faggian (Risolo Turismo), 2) Veronica D’Auria (Jesolo viera del Brenta). Assoluti: 1) Luca Solone Turismo), 3) Emily Soncin (Jesolo Turismo). (Biotekna), 2) Filippo Barizza (Brugnera), Allieve: 1) Giulia Marchesini (Assindustria 3) Igor Fontanella (San Marco). Società CAVARZERE Pd), 2) Elena Bogana (Città di Padova), 3) Ragazzi: 1)(VE) Riviera del Brenta p.138; 2) Angela Doni (Riviera del Brenta). Juniores: COIN Venezia p.71; 3) Sporting Via Circonvallazione, 4 Club Noale 1) Caterina Sattin (Città di Padova), 2) Gio- p.60. Cadetti: 1) Riviera del Brenta p.72; 51301 ia Stefilongo (Runners Murano), Tel. 3) Elena0426 2) Audace Noale p.55, 3) Biotekna p.47. Rossato (Riviera del Brenta). Promesse: 1) Allievi: 1) Libertas Fax 0426 52038Mirano p.4; 2) Runners Natascia Meneghini (Runners Murano). So- Murano p.3; 3) Riviera del Brenta p.3.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro
Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboli
Stop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosufficienti, famiglie con disabili fisici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare di Germana urbani
S
tavolta sono le famiglie più sfortunate dente di Anffas veneto Maddalena Borigo ad essere chiamate a pagare il conto – cercando dei finanziatori privati ma non è salato della sanità veneta. L’ennesima facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono scure decisa dalla giunta leghista guidata da arrabbiatissime. In questo periodo di crisi Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini dove manca anche la sicurezza del lavoro e a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe- tutto costa sempre di più, aggiungere spesa si contributi ed esenzioni che sino ad oggi alla spesa è davvero una vergogna”. erano stati garantiti dalla nostra Regione. “Di fatto si smantella lo stato sociale – 35 mila famiglie venete non riceveran- aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo no più l’assegno di cura per il sostegno ad regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie un congiunto non autosufficiente ospitato dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e a casa anziché in casa di riposo. Questa le prestazioni sanitarie specialistiche ambuscelta però potrebbe comportare un mag- latoriali saranno totalmente a carico dei pagior numero di inserimenti in casa di riposo zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che alzando notevolmente chi ha una malattia i costi sia per le fami- Cgil: “Si risparmi se la deve pagare e glie che per la Regione riorganizzando i servizi chi ha la sfortuna di che anziché trovarsi e riconsiderando la avere un famigliare a pagare un assegno costruzione di nuove disabile si deve arvariabile tra i 200 e i strutture ospedaliere” rangiare. Vengono 500 euro al mese ne chiamate prestazioni dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero. non Lea - osserva il dipietrista, medico di Chiusi i rubinetti dei contributi destinati professione - ma la riabilitazione, le attivia riabilitazione, cura e assistenza anche per tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i i 15mila disabili fisici e psichici che li rice- certificati di idoneità sportiva, gli assegni di vevano fino ad oggi. Questo significa che le cura, le prestazioni per malattie rare sono, famiglie pagheranno di tasca propria i centri nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia diurni per i disabili e i progetti di vita indi- fascia di cittadini veneti, truffaldinamente pendente per i disabili gravissimi. inserite come non essenziali”. “Stiamo cercando di correre ai ripari di La decisione di sospendere i livelli di questa vergogna terribile - afferma la presi- assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certificazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fisiologico indolore. “Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del welfare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio- Anffas: “Famiglie di assistenza, come nalizzazione previsti arrabbiate, vergognoso gli assegni di cura dal nuovo piano socio- chiedere ancora alle 35 mila fasanitario, né cautelarsi a chi già sostiene miglie venete che preventivamente sul disabili e anziani” assistono in casa i fronte finanziario introloro congiunti, anducendo l’addizionale Irpef per i redditi più ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno alti”. preferito temporeggiare e tenere nel casset“Se la Giunta – continua il consigliere to le nuove schede per timori elettorali. Una Pd - avesse predisposto le nuove schede di scelta irresponsabile e colpevole - conclude programmazione ospedaliera e territoriale a Sinigaglia - che ora peserà interamente sulsettembre, come avrebbe dovuto fare per le spalle di chi sta già pagando un prezzo legge si sarebbe almeno cominciato a ridur- altissimo in termini di salute, reddito e dire doppioni, sprechi e servizi inutili arginan- gnità di vita”. do le falle della spesa sanitaria e dirottando “Nessuno voleva tagliare i servizi di le risorse risparmiate sui servizi essenziali assistenza assistita – afferma l’assessore
regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più deboli e alle categorie protette”. “Quanto al Piano – prosegue l’assessore – si dovrebbe considerare che nessuna pianificazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fino a realizzarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le difficoltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’applicazione del Piano”.
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consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Il Veneto in primo piano 27 9 Tempo di finanziaria
Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss di Germana urbani
L Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate”
a sospensione del finanziamento di prestazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto, è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprattutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiunte – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospedaliera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più finalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che possa portare in tempi definiti e con risorse certe, a
pensioni
rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sanitario del Veneto. Per il sindacato occorre rivedere la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più efficace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostrare, la cosiddetta “spending review” si sta rivelando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide minimamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente
della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applicazione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verificare le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresidenziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dalle strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-
time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispettivamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa programmate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di budget prefissati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoriale, da sempre partner affidabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.
l’inps ci prova, a riMetterci gli invalidi
N
onostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto, infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali assegni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fiscalità generale e non attraverso
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il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verificare da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verificare con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fiscale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.
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28 Voci da palazzo Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali
22 nomi per 22 Ulss
Undici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica” di fortunato Marinata
Voci da palazzo 13
L’opinione Stefano Valdegamberi, udc
“persa l’occasione di ridUrre il nUMero delle Ulss”
“P
eccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridurre il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Stefano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati Stefano riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di Valdegamberi cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfide che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”. Dario Bond, Pdl
“il governatore zaia ha fatto ottiMe scelte”
“P
A
spettando la definizione delle schede a corredo del Piano Socio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato l’elenco dei direttori generali i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo Feronato Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo Ulss 2 di Feltre, Adriano Rosi Caldogno le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo PaUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio Campostela drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli Ulss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe Cenci nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fino in fondo quell’auUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal Ben del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche Ulss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia Ulss 16 Padova, Urbano Brazzale sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al Ulss 17 Este, Giovanni Pavesi “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Ulss 19 Adria, Pietro Girardi Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, Ulss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina BoUlss 21 Legnago, Massimo Piccoli navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Dieci andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss dei nuovi con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di direttori Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha commissario. Sempre di area leghista anche il sono di prima spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, nomina dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà Claudio Dario, la cui candidatura era stata sostenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo fasce meno facoltose della popolazione”.
ietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bellunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un Dario Bond compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritagliare le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”. Piergiorgio Cortellazzo, Pdl
“la sanità del veneto È in Mani sicUre”
“I
l governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualificate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee Piergiorgio guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoCortelazzo riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”. Matteo Toscani, lega Nord
“le aziende bellUnesi rafforzino la collaborazione”
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ue manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta, così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare AntoMatteo nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere Toscani che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campanilismi e i personalismi”.
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Cultura veneta 17 31 Mostre Nel Palazzo della Gran Guardia da 2 febbraio 2013
“Raffaello verso Picasso”, dopo Vicenza la mostra approda a Verona R
iaprirà il 2 febbraio 2013, nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona davanti all’Arena, la grandiosa mostra sul ritratto e la figura che Marco Goldin sta proponendo, in prima edizione, alla Basilica Palladiana di Vicenza dove, dopo appena due mesi di apertura, è già stata ammirata da oltre 125 mila persone. Le opere che saranno presentate nell’edizione veronese (che chiuderà i battenti il primo aprile) saranno sostanzialmente le medesime già esposte a Vicenza (solo sei non saranno presentate nella città scaligera), con l’aggiunta di un nucleo davvero importante di capolavori tutti provenienti da una meravigliosa istituzione rumena, il Muzeul National Brukenthal di Sibiu, antichissima città della Transilvania, che per i suoi monumenti è stata Capitale Europea della Cultura. Dal museo rumeno, famoso tra gli appassionati di tutto il mondo, giungono a Verona 4 opere quattrocentesche su tavola. Tre sono capolavori tra i maggiori dell’arte fiamminga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Crocefissione datata 1460. Le opere fiamminghe sono di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo sarà esposto il bellissimo Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429, straordinario ritratto che, non a caso, Goldin ha scelto come immagine ufficiale della mostra veronese. Di Memling sarà presente un dittico con un Ritratto di uomo che legge e un Ritratto di donna in preghiera, entrambe opere del 1490. Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche e quindi senza seguire semplicemente la pura cronologia, anche questa nuova edizione veronese racconterà, con un profluvio di autentici capolavori, volti e figure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi. Dai ritratti e dalle figure per esempio di Botticelli, Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi, Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fino a Giacometti e Bacon. Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che comporranno a Verona, dopo averlo fatto a Vicenza, questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti soprattutto tra Ottocento e Novecento. A comporre una mostra che, nella sua riedizione a Verona, potrà essere visitata da chi non l’avesse fatto a Vicenza ma anche da chi volesse rivederla con l’ingresso di altri capolavori. La mostra alla Gran Guardia è promossa dal Comune di Verona, dalla Fondazione Cariverona e da Linea d’ombra. Come sempre Linea d’ombra si affianca non solo quale società organizzatrice ma anche come partner importante nella produzione della mostra. Main sponsor di questo grande proget-
Le opere saranno le medesime già esposte alla Basilica Palladiana con l’aggiunta di Memling, Van Eych e Antonello Da Messina
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Jan van Eyck, Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429 scelto come immagine dell’esposizione to è UniCredit, che ha individuat nella doppia proposta a Vicenza e Verona - territori in cui è presente in modo profondo e diffuso - la qualità necessaria per una nuova, forte partnership. la mostra a Padova
pietro beMbo, storia di Un UoMo del rinasciMento
E
’ una mostra “made in Vicenza” quella su “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento” che aprirà i battenti il 2 febbraio prossimo a Palazzo del Monte, a Padova. Un’esposizione ambiziosa che ha visto lavorare fianco a fianco il Direttore del Cisa, Guido Beltramini, ideatore del progetto, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo come promotore della mostra e Mauro Zocchetta con Aldo Cibic nella veste di allestitori. Una mostra ritenuta impossibile per l’ambiziosità dei prestiti che il curatore si proponeva di ottenere, ma che invece è realtà, costruita com’è attormo alla storia di un uomo, alla sua fedeltà ad un sogno e a una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro consuetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro. L’esposizione riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli. Accanto ad esse i capolavori dell’archeologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’arcana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride appartenuta a Lorenzo il Magnifico. E insieme gli esemplari più belli al mondo dei capolavori tipografici che Bembo inventò con l’editore Aldo Manuzio. Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Europa e Stati Uniti. Una parata di capolavori per raccontare una storia, quella non di un semplice collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento. Il viaggio ha inizio nella Venezia di fine Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Urbino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinascimento.
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Anche quest’anno il Centro di Formazione Professionale Fondazione Cavanis ha ottenuto un largo consenso nel territorio raccogliendo un boom di iscrizioni. L’utenza è arrivata da un ampio bacino compreso tra tre province venete: Venezia, Padova e Rovigo. Per l’Anno Formativo 2013/2014 il Cavanis ripropone i quattro settori storici per l’assolvimento dell’obbligo scolastico con le qualifiche di Operatore Elettrico e Operatore Meccanico, di Operatore del Benessere: Acconciatore e di Operatore del Benessere: Estetista, mettendo a disposizione laboratori attrezzati con le migliori tecnologie di ultima generazione. In particolare, da alcuni anni il reparto meccanico si è dotato di uno dei più moderni
software CAD-CAM che permette di programmare le macchine utensili a controllo numerico con un linguaggio generato da un disegno eseguito con un personal computer. D’altra parte, il settore elettrico si è proiettato verso il futuro mediante il nuovo laboratorio di Domotica-Termoidrulica all’interno del quale gli allievi vengono in contatto con gli impianti civili ed industriali di ultimissima generazione. Inoltre, entrambi i reparti accompagnano gli allievi ad apprendere tutte le principali tipologie e metodologie di saldatura (ad elettrodo, a filo continuo, TIG, a fiamma ossiacetilenica, ecc.) permettendo loro sia di raggiungere delle competenze sempre più rispondenti alle professionalità richieste dal mercato del lavoro odierno, sia di stare al passo con le sfide che il territorio propone.
Per quanto riguarda il settore benessere, si ricorda che già da qualche anno il C.F.P. propone corsi di Abilitazione alla professione di acconciatore ed estetista. Questi “quarti anni”, che solitamente hanno inizio entro la prima metà del mese di ottobre, sono accessibili solo a chi è già in possesso della qualifica professionale del settore e permettono di aprire un’attività in proprio, completando il percorso di formazione intrapreso con la scelta di questa tipologia di scuola. Nei corsi di abilitazione è garantita un’offerta formativa e professionale di altissima qualità ad un costo davvero molto competitivo. Il principio educativo adottato dalla Fondazione Cavanis nel CFP
“Maria Immacolata” di Chioggia è indicato nel Progetto Educativo Cavanis (PEC) e si può riassumere nell’espressione “Essere più padri che maestri”. Tale paternità permette il realizzarsi di quella corresponsabilità e cooperazione nella quale i giovani crescono come soggetti attivi e responsabili di quanto avviene dentro e intorno a loro. Questa pedagogia viene attuata dalla comunità educante che, con fiducia e speranza, si impegna nell’educazione della persona nella sua interezza secondo gli insegnamenti dei Padri
Fondatori Padre Antonio e Padre Marco Cavanis. “Il nostro Centro si propone come obiettivo principale l’educazione dell’uomo nella sua personalità e umanità – ha spiegato il Dott. Gimmy Fabris Direttore del C.F.P. – L’attuazione di questa linea pedagogica è resa possibile dalla creazione con i ragazzi di rapporti caratterizzati da attenzione, fiducia e rispetto, nonché da un dialogo autentico e un lavoro comune tra gli educatori e i Padri della nostra Comunità”. La fiducia nella qualità educativa e formativa offerta si traduce in un rapporto di collab o ra z i o n e con i genitori che, accettando l’identità e il progetto della scuola, condividono le mete che essa propone. Per informazioni e per visitare la scuola rivolgersi alla Segreteria del C.F.P. al numero 041400922.
I nostri esperti 33 L’OCULISTA
Occhio e Tiroide
L’ARCHITETTO
La Tares slitta ad aprile Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333
DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it Se il 2012 sarà ricordato come l’anno dell’ Imu, il 2013 sarà La tiroide è una ghiandola che si trova nella arteriosa. Le manifestazioni oculari possono probabilmente ricordato come l’anno della “Tares”, che sarà regione anteriore del collo sotto il “pomo portare alla diagnosi dell’ipotiroidismo in certamente l’imposta che assieme all’ Imu peserà sui bilanci delle di Adamo”, a ridosso della trachea, ed è tempi precoci; esse comprendono la caduta famiglie. Ma cosè la Tares, e perché aumenterà rispetto a “Tarsu” e costituita da due lobi, simili a due noci, uniti delle sopraciglia, specie esternamente, le “Tia”, le due vecchie imposte che servivano a coprire fino ad oggi i tra loro nella parte centrale da un ponte detto palpebre si fanno edematose, gonfie. E’ costi per lo smaltimento dell’ immondizia? La Tares sarà la nuova tassa istmo. La tiroide di volume patologicamente presente una ridotta secrezione lacrimale con sui rifiuti, MA ANCHE SUI SERVIZI! In base al Dl 201/2011 Salvaaumentato si definisce “gozzo”. La ghiandola sensazione di “occhio secco”. Raramente, ma Italia dal 1° gennaio 2013 vengono soppressi i prelievi relativi alla secerne gli ormoni tiroidei che chiameremo non troppo, l’ipotiroidismo può manifestarsi gestione dei rifiuti urbani, di natura patrimoniale e tributaria, perché T3 (triodotironina) e T4 (tiroxina) costituiti per con abbassamento lieve di una palpebra. appunto entrerà in gioco la Tares. Una tariffa commisurata all’ anno oltre il 60% da iodio. Tali ormoni svolgono Oltre a questi quadri patologici principali vi importanti azioni in quanto aumentano è purtroppo il vasto capitolo sui tumori della solare e alla quantità media ordinaria di rifiuti prodotti per unità di la produzione di calore nell’organismo, tiroide e altre malattie minori poco conosciute superficie in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. Non accelerano il metabolismo di zuccheri e della ghiandola. Compito dell’ oculista è a caso l’ acronimo è “Tassa per rifiuti e servizi”, perché i sindaci grassi, favoriscono l’accrescimento corporeo conoscere queste malattie e i loro sintomi per da questa imposta dovranno finanziare anche i “servizi indivisibili” nei bambini e inoltre stimolano l’attività del saperle diagnosticare subito. sistema nervoso. La tiroide è avida di iodio e trattiene tutto quello che è in circolo grazie all’azione di un ormone secreto dal cervello (ipotalamo) detto TSH che ne regola il deposito e la trasformazione in T3 e T4. T3 è la forma attiva dell’ormone mentre T4, è pronto ad essere convertito, secondo le necessità. in T3. Quando si abbassano i T3 e T4 il TSH induce la tiroide a liberarne maggiori quantità, quando invece l’ormone tiroideo in circolazione è elevato, il cervello mette a riposo la ghiandola. La corretta funzione della ghiandola è garantita da un adeguato apporto nutrizionale di iodio, ma questo elemento negli alimenti e nelle acque è molto variabile, spesso scarso rispetto ai fabbisogni. La sua carenza è uno dei più gravi problemi di salute pubblica che colpisce soprattutto le donne e i bambini. L’acqua di montagna e dei laghi è più povera di iodio rispetto a quella del mare e per questa carenza è utile una profilassi che introduca lo iodio per mezzo del sale da cucina cosiddetto “iodurato”. di Destro Anna Ogni volta che la disponibilità dell’ormone tiroideo è superiore alle necessità si ha l’ipertiroidismo, detto anche gozzo tossico o morbo di Basedow. I sintomi principali si possono così sintetizzare: mani che diventano calde e umide, i capelli fragili che tendono a cadere, palpitazioni, ipertensione arteriosa, diarrea, irregolarità mestruali. Anche l’occhio è colpito e la manifestazione più eclatante è l’esoftalmo; gli occhi sporgono fuori dalle orbite per cause ancora sconosciute. I muscoli deputati ai movimenti dell’occhio sono infiammati e gonfiandosi all’interno dell’orbita spingono l’occhio all’infuori facendo assumere al paziente il caratteristico aspetto. In casi gravi ciò può indurre diplopia, cioè visione doppia, e nei casi più avanzati questi muscoli ingrossati possono addirittura comprimere il nervo ottico alla sua origine con gravi danni alla vista. E’ chiaro che compito dell’endocrinologo è cercare di normalizzare la funzione tiroidea. Compito dell’oculista è il monitoraggio dell’esoftalmo per scongiurare le gravi complicazioni descritte. A volte ciò non è possibile e l’oculista deve intervenire chirurgicamente rimodellando le pareti ossee dell’orbita per permettere all’occhio di rientrare nella sua posizione allentando la compressione sul nervo ottico. Nel caso in cui vi sia invece una carenza di ormoni tiroidei si ha l’ipotiroidismo per carenza di iodio nella dieta o in conseguenza di tiroiditi; è il quadro più frequente. Più colpite sono le donne dopo i 40-60 anni. L’ipotiroidismo si manifesta SOTTOMARINA (VE) Via S. Marco 1933/C - Tel. 041 4968055 con debolezza, apatia, svogliatezza, Dal lunedì al sabato dalle 09,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,00 tendenza alla depressione, torpore psichico, cute secca, i peli pubici e ascellari non CHIOGGIA (VE) Borgo S.Giovanni, 7/Z (vicino distributore Q8) - Tel. 041 4968379 crescono, si ha stitichezza, spesso lingua Dal lunedì al sabato dalle 09,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 edematosa, aumento di peso, ipotensione
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garantiti dai Comuni, come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, anagrafe e sicurezza. Questo è uno dei due motivi per cui è il valore della Tares SARÀ SUPERIORE a quello di Tarsu e Tia. Il secondo motivo è che dal 2013 i Comuni saranno tenuti a coprire per intero le spese per la gestione dei rifiuti. Difatti finora nell’ 80% dei Comuni questo non avveniva, e gli extracosti di gestione venivano pescati dal bilancio statale. Dal nuovo anno invece tutti i Comuni dovranno ricavare per intero dalla Tares le proprie risorse per la gestione rifiuti. Così per finanziare i “servizi indivisibili” i Comuni, in base alle proprie esigenze, potranno applicare una maggiorazione da 30 a 40 centesimi per metro quadro. L’impatto maggiore sarà al Sud, dato che la maggioranza dei Comuni applica ancora la vecchia Tarsu, più economica della Tia. Ma quanto si andrà a pagare in più per una abitazione? Si stimano aumenti medi del 1415%, con punte massime, calcolate dalla Uil, a Matera +39,5% o Milano +20%. Sempre uno studio della Uil, rileva che una famiglia “media”, per un’ abitazione “di medie dimensioni”, finirà per versare 305 euro, contro i 225 della vecchia Tarsu. Un aggravio medio del 37,5%, per un totale di 80 euro: 53 euro in più per la gestione dei rifiuti e 27 per gli altri servizi municipali! Per molti negozi e piccole aziende l’aumento sarà anche maggiore. Come rilevato da Confcommercio, potrebbe portare un aggravio medio per le imprese del 293%, con punte di oltre il 600% per alcune tipologie di attività. Analizzando i dati nazionali si notano comparti meno penalizzati, come negozi di abbigliamento (+50%), campeggi e distributori (+100%), edicole e tabaccai (+100%); ed altri con aumenti maggiori, come i ristoranti (+480%), pescherie e fiorerie (+650%), i banchi di generi alimentari nei mercati (+650%) e le discoteche (+680%). Per i Comuni si tradurrà in un gettito di 1,9 miliardi, da sommare ai 7,6 incassati per la gestione dei rifiuti nel corso del 2012. Come si calcolerà la Tares? Fino alla riforma del Catasto la base imponibile sarà quella di Tarsu e Tia, solo in un secondo momento si calcolerà il tributo sulla base dell’80% della superficie catastale, come prevede la norma originaria, ma prima occorrerà che il Catasto abbia trasmesso i dati ai Comuni. Per il pagamento, oltre con il bollettino postale si potrà pagare anche con il modello F24 consentendo la compensazione tra crediti e debiti fiscali. Per le scadenze la nota positiva è che, il Dl “Salva-Italia” di 12 mesi fa fissava il versamento in quattro rate trimestrali: gennaio, aprile, luglio, ottobre. Ora con il sub-emendamento al Pdl stabilità, il primo versamento slitta ad aprile e riconsegna all’autonomia tributaria ai Comuni, così i sindaci potranno prorogare ulteriormente, variando scadenza e numero delle rate di versamento. Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
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A tavola 35
La Regolazione Naturale della Fertilità
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Nel secolo passato si sono sviluppati diversi metodi per affrontare la questione del controllo delle nascite. La contraccezione ormonale: pillola anticoncezionale, spirale intrauterina, anello vaginale, iniezione ed impianto ormonali. La contraccezione ormonale in tutte le applicazioni è anche abortiva, ma questo non si dice. La contraccezione meccanica o di barriera: diaframma, creme spermicide, preservativo … La contraccezione chirurgica: sterilizzazione maschile e femminile. L’aborto chirurgico e farmacologico viene usato come misura d’emergenza quando il contraccettivo fallisce. Esiste un altro modo di gestire la questione della fertilità umana; un modo che consiste nell’educazione emotiva, razionale e relazionale. Questo modo si chiama Regolazione
Naturale della Fertilità (Rnf) e si basa sui valori della lettera enciclica Humanae Vitae, scritta dal papa Paolo VI, pubblicata nel 1968 e sulla conoscenza della fisiologia del ciclo femminile, la quale permette di definire il periodo fecondo ed infecondo. La Rnf non è una forma della contraccezione naturale in quanto non è soggetta alla mentalità contraccettiva perché: 1. Promuove la dignità della persona. 2. Fa vivere la sessualità di coppia come un progetto, quindi in vista di una relazione duratura e fedele. Favorisce il legame di coppia. 3. Fa vedere il bambino come un dono, frutto dell’amore. Apre ad una genitorialità responsabile che sa valutare le condizioni psicologiche, sociali, economiche, di salute nel contesto della famiglia. 4. Insegna a riconoscere, a
registrare e ad interpretare secondo criteri chiari i sintomi chiave della fertilità femminile. Questi sintomi sono osservabili da tutte le donne e sono talmente basilari che possono apprenderli le donne provenienti da tutti i ceti sociali. Sul terreno nazionale i valori dell’Humanae Vitae vengono insegnati in numerose parrocchie e comunità cristiane come p.e. nella Koinonia Giovanni Battista, alla quale io appartengo. I valori vengono vissuti in una graduale crescita se viene accolto il progetto d’amore che Dio ha in serbo per ogni persona. In Italia sono stati fondati dei centri dove vengono insegnati i metodi naturali quali: il metodo sintotermico del professore austriaco Josef Roetzer, il metodo dell’ovulazione dei coniugi australiani Billings e il metodo sintotermico Camen,
l’ultimo diffuso principalmente in Lombardia. Il loro operato si basa sulla trasmissione dei dati biologici inerenti al ciclo mestruale, i dati psicologici ed antropologici. Spero che sia
sempre più facile diffondere una sana consapevolezza della fertilità tra le nostre connazionali e questo è solo l’inizio di un’avventura.
36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO LA LIBERTÀ H A UN SUO PREZZO E COSÌ LE AZIONI IMPULSIVE. QUALUNQUE COSA VI SPINGA OLTRE IL CUORE RICORDATENE IL PREZZO · S ALUTE USATE MAGGIORE CAUTELA NEI CONFRONTI DELL’APPARATO SCHELETRICO: CERCATE DI MANTENERE SCIOLTA LA COLONNA VERTEBRALE
TORO DAL 21/04 AL 20/05
FASCINO UN RAPPORTO IMPORTANTE STA GIUNGENDO AD UN LIVELLO PIÙ PROFONDO. L’ALCHIMIA FISICA NON MANCA MA C’È DI PIÙ· S ALUTE RIMANDATE EXPLOIT E PRODEZZE ATLETICO/SPORTIVE AL MESE PROSSIMO: RISCHIATE STRAPPI MUSCOLARI O PROBLEMI ALLA SCHIENA
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
Oroscopo METTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED
SPERANZE CONCRETE
Villa Momi’s
ristorante·pizzeria
BEAUTIFUL DAY
CANCRO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
PRENDETEVELA COMODA, IN FUTURO QUANDO TORNERÀ IL VOSTRO ENTUSIASMO DOVRETE ESSERE LIBERI PER RIUSCIRE E COLPIRE AL CUORE· S ALUTE A DISPETTO DEL FREDDO INVERNO, RIUSCIRETE A TROVARE MILLE E PIÙ MODI PER FAR CIRCOLARE LA VOSTRA GRANDE ENERGIA CINETICA
F
Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricor-renza. Per gli un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati.
Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere.
FASCINO
Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO SIATE RISOLUTI, SEGUITE L’ISTINTO E COMINCIATE DA CIÒ CHE CONOSCETE MEGLIO. AVRETE UNO SPIRITO VISIONARIO CHE PAGHERÀ · S ALUTE SARETE ASSIDUI E COSTANTI ANCHE NEL SEGUIRE EVENTUALI TERAPIE, CHE DARANNO RISULTATI SICURI. VITALITÀ E RESISTENZA ASSICURATE
FASCINO VI SIETE FATTI CARICO DI RESPONSABILITÀ EXTRA CHE VI APPESANTISCONO INUTILMENTE. SCROLLATEVI DI DOSSO LA RUGGINE· S ALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI COSTRINGONO AD ADOTTARE UNA DIETA LEGGERA E FARE MOLTA ATTENZIONE AI COLPI D’ARIA
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
sposi e i loro invitati è riservata
VALUTATE IL LATO DIVERTENTE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VI SI AFFACCIANO ALL’ORIZZONTE. NON VI MANCANO ENERGIE E SPIRITO · S ALUTE SE VI ASTERRETE DA ESTREMISMI E VI METTERETE IN ASCOLTO DEI BISOGNI DEL CORPO, TRASCORRERETE UN MESE PIÙ CHE GODIBILE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO
DAL 22/06 AL 22/07
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO ATTENZIONE AI DIVERBI TROPPO ACCESI, CERTI FUOCHI SONO DIFFICILI DA SPEGNERE. LA TEMPESTA SI SPEGNERÀ NATURALMENTE · S ALUTE LA TENTAZIONE DI CIMENTARVI IN UNA SERIE INTERMINABILE DI ESERCIZI AEROBICI, ISOTONICI E SUPERSONICI SARÀ IRRESISTIBILE
INIZIATE A GUARDARE AL FUTURO CON
FASCINO AVRETE SUCCESSO SE VI LASCERETE GUIDARE DA CIÒ CHE VI PIACE DI PIÙ. NON IMPUNTATEVI IN CIÒ CHE NON VI È CONGENIALE · S ALUTE MESE PERFETTO PER CHI DESIDERI AUMENTARE FREQUENZA O INTENSITÀ DEGLI ALLENAMENTI:SPORT FAVORITI CORSA, EQUITAZIONE E PATTINAGGIO
FASCINO NON ABBIATE PAURA DI COMMETTERE I SOLITI ERRORI, APRITE LE ALI E LASCIATEVI ANDARE. L’ESPERIENZA INSEGNA E AVETE IMPARATO· SALUTE IL CORPO REAGIRÀ MOLTO BENE AGLI STIMOLI E LE DIFESE IMMUNITARIE FARANNO EGREGIAMENTE IL LORO LAVORO
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
A
S
C
O
SBARAZZATEVI DI TUTTO CIÒ CHE È RIMASTO IN ARRETRATO. SARETE COSÌ LEGGERI CHE L’OBIETTIVO DINNANZI A VOI È PRATICAMENTE RAGGIUNTO · S ALUTE LA GRANDE ENERGIA A DISPOSIZIONE SARÀ CONVOGLIATA IN QUALCHE FULL-IMMERSION OLISTICA, CHE SODDISFI MENTE E SPIRITO FASCINO
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