La Piazza di Cavarzere 2012gn n12

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di Cavarzere www.patio.it

LA PIAZZA

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.12

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

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LA PIAZZA

Sanità La Cittadella sociosanitaria promossa

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.12

È DISTRIBUITA DA

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Rifiuti Piazzon chiede più senso civico sulla differenziata

Danielato Bergantin: “L’ipab non si sposta dalla sua sede”

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EDITORIALE

Amministrative, prove “tecniche” di politica

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

SAN PIETRO E LA VENDITA DELLE EX-ELEMENTARI

Quale sarà il futuro delle ex scuole elementari della frazione? Per ora la situazione è ancora in divenire, per cui non si può dare nulla per scontato, nonostante la preoccupazione di alcuni abitanti e le polemiche di alcuni esponenti dell’opposizione. pag. 12

NASCE L’ASSOCIAZIONE CONCETTO ARMONICO

È nata a Rottanova una nuova associazione che si propone di promuovere attività culturali, in particolar modo relative alla musica, di promozione sociale, assistenziali, turistiche, ricreative e di formazione. Si chiama Concetto armonico e sostiene la diffusione dell’ideale della musica, del teatro. pag. 13

di Ornella Jovane

E

Casse comunali sotto la lente d’ingrandimento

L’arrivo dell’Ispettore della Ragioneria dello Stato riapre la mai sopita questione della gestione finanziaria del Comune

L’

arrivo in municipio dell’ispettore della Ragioneria generale dello Stato ha riacceso a Cavarzere il dibattito sulla situazione economico-finanziaria del Comune, argomento principale della politica cavarzerana ormai da mesi. Il sindaco Henri Tommasi ha letto l’arrivo del funzionario, la cui analisi si sta concentrando principalmente su contratti, bilanci, retribuzioni e adempimenti fiscali di tutta l’amministrazione Parisotto, come una conferma che la situazione delle finanze comunali è partico-

larmente delicata, fatto che egli stesso e la sua Giunta hanno sempre sottolineato. “A differenza di quanto qualcuno cerca ostinatamente di far credere – commenta il sindaco – lo stato delle nostre casse comunali è a dir poco disastroso e questa ispezione dimostra che quello che da mesi ripetiamo è vero. Credo sia un’occasione per fare definitivamente chiarezza, avere qualche utile consiglio e soprattutto mettersi a lavorare in modo costruttivo, anche tutta la minoranza, perché ciò possa avvenire”.

Se queste sono le parole del sindaco, il partito di maggioranza della sua coalizione di governo accoglie l’invito e si pone in maniera propositiva a individuare alcune strade da percorrere, sintetizzate in dieci punto. Il Partito democratico non tralascia però di rivolgere un appello al primo cittadino affinché sia superata questa fase, in cui si è più volte ribadita la disastrosa situazione economico-finanziaria ereditata.

L’Intervento

La pesca ha ancora un futuro? di Enzo Fornaro*

L

a crisi dei consumi e il rincaro del gasolio hanno determinato, per la pesca di cattura in mare, una situazione insostenibile in quanto le singole imprese non sono i grado di fronteggiare i costi mediante il ricavo dalla vendita del pesce nei mercati. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto

continua a pag.

8

pagg.

4-5

’ metà gennaio quando dal blog di Chioggiazzurra, il pdellino Beniamino Boscolo, giovane stimato politico di Chioggia, rivolge a Lucio Tiozzo, consigliere regionale di lungo corso, anch’egli stimato politico di Chioggia, esponente del Partito democratico, alcune domande su questioni chioggiotte portate in Regione per sensibilizzare l’assessore preposto. Il consigliere Tiozzo nel rispondere cita spesso il collega del Pdl, Carlo Alberto Tesserin - anch’egli stimato ed esperto politico di Chioggia, autorevole presenza in Regione - sottolineando come in Consiglio regionale i chioggiotti si siano mossi insieme e in sintonia - indipendentemente dalla collocazione politica - per portare avanti le istanze della città. Peraltro tutt’altro che semplici: l’ospedale, il turismo e la spiaggia, la pesca... E sottolinea che insieme hanno ottenuto dei risultati. A questo punto l’acuto Beniamino Boscolo azzarda una domanda. La introduce, la giustifica, tergiversa e poi alla fine si decide: ma che il “modello” Monti abbia fatto scuola anche a livello locale e in Regione stia prendendo forma quell’assetto politico di una maggioranza multicolore fondata sulla tregua in nome del bene comune?La domanda risulta tutt’altro che improbabile. continua a pag. 3

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EDITORIALE

segue da pag.

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Amministrative, prove “tecniche” di politica Mostra fotografica

COLLETTIVA D’AUTORI DEL FOTOCLUB

Da lungimirante politico quale egli è, Tiozzo sostiene di aver colto interessanti segnali che invitano a riflettere. “Non c’è nulla di concreto - risponde - ma si respira un’aria nuova anche in Regione. Non escluderei in futuro scenari inediti. E’ evidente che Pd e Pdl politicamente sono su posizioni tanto diverse e lontane, ma ci sono dei momenti in cui la politica deve saper fare un passo indietro per altre più urgenti priorità”. Tiozzo e Tesserin lavorano da anni in tandem e, si potrebbe dire, non fanno testo. Tuttavia che a tutti i livelli i partiti siano stati costretti alla sobrietà e concretezza appare chiaro. E necessario. Il prossimo 6 maggio ci sono le elezioni amministrative che saranno un test anche politico per capire, innanzitutto, come elettori stremati e fortemente provati dalla crisi economica e finanziaria torneranno a rapportarsi con partiti e candidati. Il Veneto si rivela un osservatorio interessante. Per via della Lega, forza d’opposizione al governo nazionale, che ha già annunciato per la prossima scadenza elettorale la corsa in solitaria. Sarà da capire il grado effettivo di gradimento della base per la scelta di non sostenere il governo Monti - certi sondaggi sembrerebbero dare indicazioni diverse da quelle ufficialmente divulgate - e quanto sia stata metabolizzata la lunga - e non proprio gradita soprattutto nell’ultimo anno - alleanza con Berlusconi. Ci sono poi le alleanze. Il Pdl, “scaricato” dalla Lega, corteggia l’Udc, del resto in Veneto sempre disponibile interlocutore, per sondare nuove unioni. Ma il Pd, che proprio nelle recenti elezioni a Chioggia era riuscito ad affermarsi sostenendo un candidato sindaco dell’Udc e dimostrando vincente la svolta moderata verso il centro, non vuole rimanere spettatore. Insomma in questo clima di fair play prevale il confronto e il dialogo, più sobrio ed elegante dello scontro frontale. Certo è che il prossimo 6 maggio la politica ritorna protagonista sulla scena. Sarà sufficiente e credibile per partiti e candidati proporsi in nuove combinazioni per rassicurare gli elettori che tutto è cambiato dopo Monti? Ornella Jovane

A marzo

I CARRI ALLEGORICI NELLE VIE DEL CENTRO

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E’ stata inaugurata lo scorso 5 febbraio ed è rimasta aperta al pubblico per 10 giorni, fino al 14 del mese, a palazzo Danielato la mostra “Collettiva d’autori” realizzata dal Fotoclub di Cavarzere in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune. Un allestimento impegnativo come ogni anno per valorizzare i lavori di tutti i soci a conclusione dell’annuale percorso formativo. Lutto nella Cgil

MORTO IL SINDACALISTA ANTONIO DEGAN

Si è spento a 73 anni Antonio Degan, dagli anni Sessanta sindacalista della Cgil. I funerali sono stati celebrati lo scorso 1 febbraio con rito civile nella Camera del lavoro di Cavarzere. L’andamento demografico

CAVARZERE CONTINUA A SPOPOLARSI

A Cavarzere continua a ridursi il numero dei residenti. Nel 2011 sono 94 in meno rispetto all’anno prcedente. In tutto la popolazione cavarzerana è di 14.880 abitanti, di cui 7.237 maschi e 7.643 femmine. Negativo il saldo demografico con 101 nati e 200 decessi. Aumentano gli stranieri: nel 2011 se ne sono contati 54 in più rispetto all’anno prima. Sono in tutto 1.131, 553 maschi e 578 femmine.

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Cavarzere IN CITTÀ

Provincia LAGUNA DI VENEZIA

La scomparsa del dottor Zanninello pag.

SANITÀ

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Apre a Cavarzere un ambulatorio ginecologico pag.

DISCO ORARIO Ampliamento del permesso di sosta pag.

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Basta alle grandi navi nel bacino di San Marco pag.

SPAZI APERTI

COMMERCIO

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Il turismo, le sue pontenzialità e le opportunità del web pag. 19

PERSONAGGIO

Debora Alibardi, la stilista-musicista

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pag.

Regione

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L’invasione dei grandi centri commerciali pagg. 26-27

AGENZIA DELLE ENTRATE Movida, evasione fiscale estesa pag.

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Bilancio, poche conferme, tanti tagli pag.

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REGIONE

Appuntamento per il 25 marzo con la sfilata dei carri allegorici organizzata dalla Pro loco, anche se la data è da confermare. Una bella tradizione per Cavarzere che richiama ogni anno molti spettatori anche dalle località limitrofe. L’impegno tuttavia quest’anno risulta un po’ più oneroso per via delle ristrettezze economiche che non consentono al Comune di elargire il solito contributo ma di dimezzarne l’importo. L’appello dunque della presidente Pro loco, Lina Figoni, è rivolto ai privati e alle attività per far sì che anche quest’anno la sfilata dei Carri allegorici ed i relativi festeggiamenti possano svolgersi con ricchezza di proposte come nelle scorse edizioni. Teatro Serafin, prosa

“IL VENTAGLIO”, ULTIMO SPETTACOLO

Si concluderà con il doppio appuntamento del 17 e 18 marzo la stagione di prosa 2011-2012 al Teatro comunale Tullio Serafin con la commedia di Carlo Goldoni dal titolo “Il ventaglio”, messa in scena dal Teatro Stabile del Veneto, Teatri e Umanesimo latino spa per la regia di Damiano Michieletto (in foto). Il primo spettacolo sabato 17 alle ore 21, si replica domenica 18 alle 17. Il costo del biglietto intero è di 20 euro, ridotto 17.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 gennaio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese FINANZE COMUNALI L’arrivo dell’Ispettore della Ragioneria generale dello Stato riapre la mai sopita questione della gestione finanziaria. Disastrosa rimarca il sindaco Tommasi riferendosi alle scelte economiche del predecessore Parisotto il quale a sua volta rimanda le critiche al mittente. Il Pd intanto sollecita il sindaco a guardare oltre, in direzione del rilancio di Nicla Sguotti

Tommasi: “L’ispezione conferma che avevo ragione. Cercheremo di essere comunque costruttivi”

Il Pd punta sulla riqualificazione dei servizi sociali, la riduzione degli sprechi e delle inefficienze

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arrivo in municipio dell’ispettore della Ragioneria generale dello Stato ha riacceso a Cavarzere il dibattito sulla situazione economico-finanziaria del Comune, argomento principale della politica cavarzerana ormai da mesi. Il sindaco Henri Tommasi ha letto l’arrivo del funzionario, la cui analisi si sta concentrando principalmente su contratti, bilanci, retribuzioni e adempimenti fiscali di tutta l’amministrazione Parisotto, come una conferma che la situazione delle finanze comunali è particolarmente delicata, fatto che egli stesso e la sua Giunta hanno sempre sottolineato. “A differenza di quanto qualcuno cerca ostinatamente di far credere – commenta il sindaco – lo stato delle nostre casse comunali è a dir poco disastroso e questa ispezione dimostra che quello che da mesi ripetiamo è vero. Credo sia un’occasione per fare definitivamente chiarezza, avere qualche utile consiglio e soprattutto mettersi a lavorare in modo costruttivo, anche tutta la minoranza, perché ciò possa avvenire”. Se queste sono le parole del sindaco, il partito di maggioranza della sua coalizione di governo accoglie l’invito e si

LA SCOMPARSA IL DOTTOR ZANNINELLO

Addio all’ex primario-scrittore

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Casse comunali sotto la

abato 28 gennaio 2012 è venuto a mancare all’età di 83 anni, il noto ex primario di ostetricia nonché ex direttore dell’ospedale di Cavarzere fino al ’93, il dottor Giovanni Zanninello. Figura molto conosciuta da tutta la cittadinanza Cavarzerana e anche di Adria per l’intensa attività professionale che lo ha sempre contraddistinto, sopprattutto per aver dato i natali a molti bambini ed aver operato interventi in molte persone a lui grate. Uomo di grande scienza ed elevata cultura era, nonostante le sue innumerevoli qualità e le sue cariche, una persona molto umile che ricorderemo sempre benevolmente. Il 2 giugno scorso era stato insignito anche del titolo di Cavaliere dell’Ordine – Al merito della Repubblica Italiana - dal Presidente della Repubblica stesso. Nato a Cavarzere nel 1928. Intraprese inizialmente gli studi classici presso il Seminario di Chioggia. Laureato in medicina, ha conseguito successivamente varie specializzazioni in: Pediatria, Igiene pubblica, Puericultura, Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, svolgendo gran parte del suo lavoro presso l’ospedale della Città. Grande amante della Poesia e della Letteratura scrisse e pubblicò numerose opere. Fu anche il fondatore della celeberrima Università Popolare di Cavarzere, dove vi insegnò per circa una ventina d’anni e più, tenendo lezioni di varia argomentazione, vista la sua perspicace intelligenza. Grazie alla sua grande fama, tutta Cavarzere ha beneficiato dell’immagine del suo Illustre concittadino e, queste parole vanno come ringraziamento, da parte di tutti, alla sua stimata persona che tanto ha dato per il suo paese. Elisa Conselvan

pone in maniera propositiva a individuare alcune strade da percorrere, sintetizzate in dieci punti. Il Partito democratico non tralascia però di rivolgere un appello al primo cittadino affinché sia superata questa fase, in cui si è più volte ribadita la disastrosa situazione economico-finanziaria ereditata, per intraprendere un’azione diversa e decisa, volta alla positiva soluzione dei problemi, che rassicuri i cittadini sul fatto che l’amministrazione comunale sta operando nell’individuazione dei filoni possibili di rilancio dell’azione riformatrice. Il direttivo del Pd locale e il suo gruppo consiliare hanno prodotto un documento in cui propongono la riqualificazione dell’attuale standard dei servizi sociali e alla persona e la predisposizione di un’accurata attività di spending review in tutti i settori comunali per ridurre sprechi e inefficienze. “Chiediamo – così il direttivo del Pd – l’individuazione di nuove entrate affermando la potestà tributaria dell’ente, derivante dal federalismo fiscale, attingendo consigli e proposte anche dall’Anci e attivando maggiormente i settori chiave del Comune stesso. Si potrebbe inoltre stipulare un patto antievasione con l’Agenzia delle entrate e costituire a

tale scopo il Consiglio tributario comunale, nonché avviare un’azione preventiva e repressiva della Polizia locale contro gli illeciti ambientali”. Il Pd chiede inoltre il posizionamento nella circonvallazione esterna di un rilevatore automatico di velocità che consenta di reprimere le infrazioni al codice della strada e la creazione di un progetto di educazione stradale rivolto agli istituti scolastici. Tra le altre proposte una collaborazione con Ipab Danielato per il servizio di assistenza domiciliare e coi Comuni di Chioggia e Cona per l’accesso ai fondi europei, nazionali o regionali in favore dello sviluppo del territorio e dell’occupazione. Un attenzione particolare viene riservata al comparto scuola, il Pd propone l’apertura di finestre pomeridiane per il consolidamento delle abilità di base per gli alunni della fascia dell’obbligo e la preparazione all’esame di licenza, inoltre suggerisce la creazione di uno sportello scuola per un primo intervento sul disagio e la costituzione di un osservatorio permanente sulle tematiche di infanzia e preadolescenza.

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Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

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Argomento del mese 5 Dall’opposizione

Foto piccole da archivio Tommasi e Sacchetto

Henri Tommasi e Renzo Sacchetto

a lente d’ingrandimento Piano di alienazione L’assessore al Patrimonio Renzo Sacchetto rassicura

“Palazzo Barbiani e il teatro Serafin non saranno messi in vendita” di Nicla Sguotti

L

e finanze del Comune di Cavarzere, ormai si sa, non navigano nell’oro e il nuovo sforamento al Patto di stabilità per il 2011 ha contribuito a rendere la situazione ancor più problematica. Proprio per questo il sindaco Henri Tommasi non aveva nascosto la possibilità di alienare i beni immobili comunali di maggior pregio, nello specifico il palazzo municipale e il teatro. Pur confermando la situazione critica a livello finanziario per Cavarzere, è ora l’assessore al Patrimonio Renzo Sacchetto a tranquillizzare i cittadini affermando che nulla di quello che fa parte del patrimonio artistico della città sarà venduto. “L’amministrazione comunale – afferma l’assessore – si è fin dal suo insediamento attivata al fine di cercare di risanare la situazione disastrosa lasciatale in eredità, le azioni messe in campo dalla Giunta Tommasi cercano di risanare la situazione attraverso strade che vanno soprattutto nel senso dell’incentivo al risparmio e del contenimento della spesa con la cancellazione degli sprechi”. Sacchetto precisa poi che è stato predisposto un piano delle alienazioni che prevede la messa in vendita di un numero ingente di beni immobili comunali, proprio al fine di cercare di recuperare dei fondi per risanare la situazione. “Conseguentemente allo sforamento del Patto di stabilità per il 2010 – queste le sue parole – l’amministrazione comunale attuale è stata costretta a mettere in vendita più beni comunali che poteva, ciò anche allo scopo di dimostrare che si era attivata in maniera concreta per non sforare anche per il 2011. Com’è noto lo sforamento è avvenuto anche per l’anno che si è appena concluso, soprattutto a causa della mancata vendita dei beni mesi all’asta”. Non si conosce ancora l’entità della multa che il Comune dovrà pagare per tale inadempienza tuttavia, rassicura Sacchetto, nessuno metterà in vendita Palazzo Barbiani e il Tullio Serafin.

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Pier Luigi Parisotto

Parisotto replica

“Le colpe sono di Tommasi” “I

l sindaco Tommasi esprime oggi giudizi sull’operato della mia Giunta senza sapere di cosa parla e le circostanze in cui i fatti si sono svolti, fornisce cifre e versioni ogni volta diversi, perdendo di vista i problemi di Cavarzere”. Questo l’incipit con il quale il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto dà il via a una sua analisi sull’operato della Giunta Tommasi in questi mesi di governo cittadino, soffermandosi in particolare su quelli che egli giudica i punti negativi dell’amministrazione di centrosinistra. “Per i lavori di via Dei Martiri la Giunta Tommasi ha deciso di spendere ben 160mila euro in più rispetto al nostro progetto appaltato – così Parisotto – con l’approvazione di una scandalosa variante, per ottenere la bruttura di un recinto in cemento armato con tanto di griglia di recinzione in pieno centro storico, alla faccia della riqualificazione della via, per non parlare del cantiere di San Pietro, abbandonato a se stesso da mesi, con la gente in mezzo al fango che non sa quando finiranno i lavori, nonostante le tante promesse fatte da sindaco e assessore ai Lavori pubblici in un’incontro in loco”. L’ex sindaco parla poi della struttura coperta per il tennis, prevista dalla sua amministrazione comunale all’interno del progetto di ristrutturazione del Di Rorai, “Da giugno il sindaco poi non realizzata per scelta dell’attuale è lui, poteva gestire Giunta cavarzerana, e afferma che ba- diversamente sterebbero questi tre esempi, di come la situazione e invece l’amministrazione del sindaco Tommasi non ha fatto nulla” è intervenuta in opere pubbliche avviate regolarmente da chi l’ha preceduta, per bocciare l’intero suo operato. Il capogruppo azzurro affronta poi la questione dello sforamento al Patto di stabilità per il 2011 esprimendo le sue idee in merito alle responsabilità di tale situazione. “Il sindaco Tommasi – afferma – ne dà la colpa alla mia Giunta dimenticandosi che dal primo di giugno scorso il sindaco è lui. Con la carica che ricopre aveva e ha ampia facoltà di decidere in fatto di scelte, per esempio sul bilancio preventivo dell’anno appena concluso o sul come spendere gli 850mila euro che gli abbiamo lasciato con il consuntivo 2010, ma si è guardato bene dal fare proposte in Commissione bilancio disertando tutte le sedute e non dando nessuna risposta in Consiglio comunale alle nostre domande”. Parisotto analizza poi quelle che secondo lui sono le cause dello sforamento per il 2011, che giudica essere dovuto principalmente alla mancata vendita delle case comunali e dei beni del patrimonio municipale, fatto quest’ultimo che egli attribuisce alla scelta di non mettere sul mercato i beni più appetibili e a una gestione non consona della procedura di vendita di quelli che si è deciso di mettere all’asta. “Per tutti questi motivi – conclude l’ex sindaco – già che c’è l’ispettore ministeriale farebbe bene a verificare soprattutto i conti del 2011, anno in cui la Giunta Tommasi ha fatto di tutto, con la preziosa collaborazione dei suoi assessori, per sforare il Patto di stabilità e crescita”. N.S.


6 Approfondimento Il caso Il disegno di legge della Giunta che stabilizza l’esperimento nell’Ulss 14

La Regione premia la Cittadella L’assessore Coletto riconosce: “Cavarzere classico esempio di riconversione riuscita di un ospedale” di Giovanni Giovetti

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a cittadella sociosanitaria di Cavarzere ottiene assieme alla struttura sanitaria di Motta di Livenza nel Trevigiano l’attesa promozione dalla Giunta regionale del Veneto e dall’assessore competente Luca Coletto che “benedice” il processo di stabilizzazione delle due realtà, dopo anni di sperimentazione. Si tratta di due realtà nelle quali si è sperimentata con successo la gestione mista pubblico-privato, così come sancisce un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale e in attesa del voto del Consiglio, come previsto dall’iter. “Si tratta - commenta l’assessore regionale alla Sanità - di due esperienze molto diverse per contenuti e servizi offerti, ma ssimilabili sul piano del successo ottenuto”. “Cavarzere - prosegue Coletto - è il classico esempio di riconversione riuscita di un ospedale. Oggi si integrano due realtà importanti come la cittadella sociosanitaria e i servizi territoriali dell’Ulss 14: servizi al cittadino sul territorio, esattamente quanto indicato tra le priorità del nuovo piano sociosanitario,

con prestazioni di specialistica e chirurgia ambulatoriale, e con una preziosa comunità terapeutica residenziale protetta”. Per quanto riguarda l’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza, nell’Ulss 9 di Treviso, invece “è progressivamente divenuto - spiega ancora l’assessore - un’eccellenza a livello nazionale, sancita anche da un rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali - Agenas, ha una grande capacità attrattiva extraregionale ed i conti estremamente positivi. Un modello da esportare anche in altre realtà

del Veneto”. Il ddl prevede che le Ulss 14 e 9 siano dunque autorizzate al mantenimento delle società a maggioranza pubblica esistenti, sarà quindi la Giounta, entro 90 giorni dall’approvazione a disciplinare l’assetto fondamentale di organizzazione e funzionamento, oltre a definire le linee di sviluppo delle società in questione, prevedendo la piena integrazione nel sistema sanitario regionale in coerenza con il piano sociosanitario ed il loro ruolo strategico negli ambiti propri delle attività oggetto di sperimentazione.

La Cittadella sociosanitaria di Cavarzere

In breve Incontri per aspiranti medici Un’occasione per confrontarsi direttamente con la professione . E’ questa la finalità degli incontri organizzati dall’Asl 14 rivolti agli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia che sono residenti nei comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona. L’obiettivo è quello di far conoscere agli aspiranti medici l’attività sanitaria svolta all’interno delle strutture dell’Azienda Ulss 14 con lo scopo di contribuire alle loro scelte professionali future. Nel corso di questi incontri si terrà conto delle richieste degli stessi studenti affinché l’offerta formativa possa essere rispondente ed efficace alle esigenze dei medici di domani, per i quali l’Asl metterà a disposizione il know-how e le strutture ospedaliere territoriali. Il primo degli incontri in programma si è svolto lo scorso 28 gennaio presso la sede dell’azienda nella sala riunioni di Villa Verde in via Madonna Marina, 500 a Chioggia. Ne seguiranno altri.

L’ambulatorio per smettere di fumare E’partito a metà febbraio, l’ambulatorio per smettere di fumare, attivo presso il Poliambulatorio dell’Ospedale di Chioggia. Si tratta di un servizio che sarà a disposizione dei fumatori che richiedono una consulenza per liberarsi dalla dipendenza dal fumo di sigaretta.Attraverso un medico ed una psicologa esperti in tabagismo ciascun fumatore interessato sarà sottoposto ad un trattamento personalizzato che prevede, dopo una prima visita specialistica, a terapia psicologica individuale e/o di gruppo ed eventuali prescizioni di farmaci. Interrompere infatti la dipendenza psicologica dalle sigarette e tenere sotto controllo il bisogno fisiologico della nicotina sono infatti i due ambiti d’intervento per raggiungere l’obiettivo. Per accedere all’ambulatorio per smettere di fumare è necessaria la prenotazione alllo sportello Cup o telefonando al call centern848800997 con l’impegnativa del proprio medico di famiglia o del medico ospedaliero per “Visita specialistica per disassuefazione dal fumo”. Le visite si effettuano per appuntamento il lunedì dalle 14,30 alle 18 . Info 0415534475.

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partito dal primo febbraio alla Cittadella sociosanitaria un nuovo servizio tutto dedicato alle donne in gravidanza, curato dall’equipe di Ginecologia e ostetricia dell’Asl 14 che è presente a Cavarzere due giorni la settimana. Nell’ambulatorio ginecologico del Consultorio familiare del Distretto sociosanitario, in via Nazario Sauro, lo staff diretto dal dottor Luca Bergamini è a disposizione il mercoledì e il venerdì per seguire le pazienti Due giorni a settimana l’équipe di Ginecologia dell’Asl 14 sarà Cavarzere dall’inizio della gravidanza fino al parto. Tale servizio si colloca all’interno di un percorso avviato dal Consultorio in collaborazione con i pediatri e il Dipartimento di prevenzione, che si focalizza sulle future mamme e sui primi mesi di vita del bambino. Il nuovo servizio permetterà di garantire l’assistenza alle donne che ne faranno richiesta fin dal primo trimestre di gestazione e le seguirà con visite ed ecografie. Per poter accedere al servizio è necessario prenotare la prima visita presso lo sportello della Cittadella sociosanitaria il lunedì dalle 8 alle 15, il martedì dalle 8 alle 17 e dal mercoledì al venerdì dalle 8 alle 18. La prenotazione di può effettuare anche telefonicamente contattando il call center della Cittadella allo 0426316494 il lunedì dalle 9 alle 12 e dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17. Per gli appuntamenti successivi al primo la prenotazione non è più necessaria in quanto sarà direttamente l’equipe di Ginecologia e ostetricia a programmare il calendario delle visite e delle ecografie. N.S.


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8 Cavarzere Casa di riposo

L’Intervento

Il caso Il neo presidente Fabrizio Bergantin

L’Ipab non si sposterà dalla sua sede di Paola Teson

“L

’Ipab Danielato non si sposterà dalla sede di corso Europa”. Questa la rassicurazione del presidente Fabrizio Bergantin, il quale specifica che l’intento di mantenere la casa di riposo nel suo sito attuale non è stata modificata, anzi. “E’ una scelta politica. Già durante la nostra campagna elettorale – ricorda - abbiamo dichiarato di non voler spostare la casa di riposo presso la sede della Cittadella, e così stiamo facendo”. Ma allora, come sistemare e mettere a norma la struttura di Corso Europa, considerando che questo tipo di operazione è fondamentale per mantenere gli ospiti presso l’edificio? Come trovare il denaro per questa copiosa operazione? Per trovare i fondi necessari, spiega il presidente, il cda attuale ha ottenuto un contributo regionale da un riparto di fondi di rotazione, per un valore di 4.500.000 euro. Entro il 29 febbraio verrà ufficialmente stipulata la convenzione; a seguire, l’Ipab ha sei mesi di tempo per presentare un progetto di ristrutturazione della casa di riposo. Ovviamente, la cifra in questione andrebbe a coprire buona parte delle spese di ristrutturazione, anche se, trattandosi di un fondo di rotazione, la somma andrà restituita (in un massimo di 25 anni) senza interessi. Per riuscire a racimolare il denaro e trovare ulteriori fondi è stata nel frattempo attivata una nuova procedura: parte dei terreni di proprietà dell’Ipab, da anni presi in affitto a prezzi modici da famiglie che operano nel settore agricolo, sono stati messi all’asta nel mese di dicembre. L’obiettivo era di riuscire ad assegnare i terreni ad un prezzo possibilmente maggiore rispetto alla quota d’affitto versata dalle famiglie che da anni avevano in concessione i terreni. Questa decisione ha suscitato diverse polemiche da parte delle famiglie affittuarie che si sono trovate a scegliere tra il ribattere all’asta il prezzo d’affitto o

NEWS

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La ristrutturazione sarà finanziata da un fondo di rotazione regionale e dall’asta dei terreni dell’ente L’Ipab Danielato

rinunciare ai terreni; ma - polemiche a parte – “l’operazione asta” sembra aver centrato l’obiettivo. “Il prezzo medio è di 1.500 euro a terreno al mese – commenta soddisfatto Bergantin. – Una cifra superiore a quella precedente, più del doppio. In pratica, la casa di riposo possiede 214 ettari di terreno. Con questa iniziativa d’asta, ne sono stati assegnati 160. In termini economici, con queste nuove cifre di affitto, riusciamo a raccogliere 247.000 euro all’anno relativi soltanto ai 160 terreni messi all’asta, mentre prima con l’affitto di tutti i terreni se ne raccoglievano 130.000”. Per quanto riguarda i terreni non messi all’asta, verrà probabilmente definito più avanti il da farsi, sulla scorta delle necessità che si presenteranno. A commentare l’operazione anche il vicepresidente della casa di riposo, Michela Ronchi. “Penso – ha dichiarato - che l’assegnazione del fondo di rotazione e l’asta dei terreni siano state due ottime operazioni. La strada da fare è ancora lunga, ma se consideriamo che inizialmente la situazione era molto difficoltosa (con addirittura tre

progetti di finanziamento perduti perché non si erano presentati entro i termini) possiamo davvero ritenerci soddisfatti”. I 160 ettari messi all’asta sono stati tutti assegnati a una ditta di Conselve, la “Biogreen srl”, con sede legale a Mirano. Riguardo a questa assegnazione, non mancano le polemiche: della ditta aggiudicataria si vocifera infatti che si occupi di biomasse, anche se presidente e c.d.a. smentiscono prontamente, rassicurando sul fatto che verrà addirittura incaricato un agronomo per controllare periodicamente “lo stato di salute” dei terreni. Parole di soddisfazione sono anche quelle espresse dal sindaco Henri Tommasi. “L’amministrazione – è il suo commento - è decisamente soddisfatta dell’operato del cda e del presidente dell’Ipab Danielato. Finalmente si sta operando in modo concreto per mettere a norma la struttura della casa di riposo senza spostare gli ospiti. Ringrazio il cda, il presidente ed il direttore dell’Ipab”.

La pesca ha ancora un futuro? di Enzo Fornaro* segue da pag.

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Credo che il modello di sviluppo che ha accompagnato il comparto negli ultimi venti anni sia da rivedere profondamente e da ripensare a partire dalla nuova Politica Comune della Pesca in corso di elaborazione a Bruxelles che deve definire regole generali ma consentire una concreta attuazione nelle situazioni specifiche dell’Area Mediterranea ma in particolare Adriatica. Temiamo però che anche questa fase di legislazione Comunitaria non ci sarà favorevole. Il governo delle regole della pesca sono di stretta competenza europea ed i margini nazionali assolutamente ridotti e subordinati alla regolamentazione Comunitaria. Le stesse Regioni agiscono all’interno di programmi strategici ed operativi che offrono pochi spazi a fantasie compositive dopo l’introduzione del Reg. Mediterraneo. Purtroppo gli incontri tra i pescatori e gli amministratori locali sono quasi sempre uno sfogatoio senza reali vie d’uscita e anche le possibili rimodulazioni di fondi di pertinenza delle Regioni espongono a percorsi incerti. Ma cosa potrebbe influire sul sistema per renderlo più duttile, meno dipendente dai costi energetici e dalla legislazione Comunitaria e da tutto il resto? Noi crediamo che una maggiore presa di responsabilità da parte di tutte le componenti del sistema pesca potrebbe orientare in modo più consapevole la strategia delle imprese per ritrovare quote di mercato, margini di guadagno all’interno della filiera del valore e remunerazione per i marittimi. Anche sotto questo aspetto però devono finire le ambiguità ed i doppi giochi: il prelievo delle catture deve essere compatibile con la capacità di riproduzione delle scorte naturali marine, messe a repentaglio da una pesca sempre più invasiva e meno attenta alla compatibilità di accesso alla risorsa. Dobbiamo modulare meglio la nostra capacità di cattura e di offerta sul mercato, tenendo conto della concorrenza in particolare sul mercato Adriatico di Croazia e Dalmazia. Serve uno scatto di reni, il potenziale biologico, la tradizione storica delle nostre marinerie dove spiccano Chioggia, Caorle, Pila di Scardovari, centri di eccellenza sul piano quantitativo e per Pila anche qualitativo, possono attraverso la condivisione di strategie di gruppo formulare proposte gestionali efficaci, mettendo da parte egoismi e rivalità fuori luogo. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto

Cittadella Sociosanitaria

PARISOTTO SI È DIMESSO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

ono state ufficializzate ai primi di gennaio attraverso una lettera le dimissioni dal Cda della Cittadella sociosanitaria da parte dell’ex sindaco Pier Luigi Parisotto, più volte sollecitate negli scorsi mesi dal sindaco Henri Tommasi e da altri esponenti della sua amministrazione comunale. Parisotto era entrato nel Cda della Cittadella dopo la sua ultima elezione a sindaco e la decisione di dimettersi viene colta oggi positivamente dall’attuale primo cittadino. “Le dimissioni vanno nella giusta direzione rispetto a una corretta rappresentanza, in seno alla Cittadella, di Cavarzere e di chi oggi amministra

la città – così il sindaco – finalmente dopo mesi il capogruppo del Pdl si è deciso a dare le dimissioni e, stando alla sua lettera, sembrerebbe una decisione spontanea ma chi conosce a fondo la vicenda sa che non è così, bensì frutto di un lavoro che l’amministrazione comunale ha promosso al fine di ottenere proprio le dimissioni”. Le azioni promosse dall’amministrazione per ottenere le dimissioni di Parisotto dal Cda, come precisa il sindaco, non si sono limitate ad appelli a procedere in tal senso ma la Giunta ha anche contattato i vertici dell’Asl 14 per dare il via a una revisione dello statuto della Cittadella stessa per

promuovere l’inserimento di una norma che faccia decadere il rappresentante in Cda del Comune di Cavarzere quando vi sia un cambiamento di amministrazione comunale. “Venuto a conoscenza di quanto avevamo avviato – afferma Tommasi – Parisotto avrà deciso di dare le dimissioni prima che fosse ottenuta in altro modo la sua uscita dal Cda, avevamo infatti deciso di chiedere l’azzeramento del Cda stesso. Ora, a breve, Cavarzere avrà un nuovo rappresentante alla Cittadella, che sarà espressione del governo della città”. N.S.

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PROVENTI CALENDARIO PER LA COOPERATIVA EMMANUEL Così, quest’avventura iniziata quasi per gioco, che hanno condiviso 19 belle ragazze cavarzerane, Sono stati consegnati a fine gennaio alla Cooperativa sociale Emmanuel i proventi ottenuti dalla vendita dei calendari, promossa grazie alla sensibilità di alcune aziende di Cavarzere e soprattutto da parte delle 19 ragazze in esso ritratte. I due principali ideatori dell’iniziativa, Alessandro Pavanello e Matteo Bighetti, sono stati in visita nella sede della cooperativa per consegnare al suo presidente Massimo Guglielmo il ricavato della vendita dei calendari. La somma raccolta è di ben 1.655 euro, essa contribuirà a promuovere le preziose iniziative che l’Emmanuel porta avanti a Cavarzere e non solo. Nello specifico tale donazione andrà a finanziare in parte l’acquisto di un sollevatore, un ausilio importante per permettere le attività quotidiane di autonomia degli utenti del servizio residenziale comunità alloggio Ca’ Emmanuel, sito in via Piva e gestito dalla cooperativa cavarzerana in convenzione con l’Aulss14.

ha portato i frutti sperati grazie alla generosità di tutti coloro che gratuitamente hanno partecipato all’organizzazione e alla promozione dell’iniziativa. In primis Pavanello e Bighetti, sempre pronti a promuovere progetti che danno lustro a Cavarzere, ma anche le tante attività commerciali che con entusiasmo hanno contribuito all’iniziativa nonostante il periodo economicamente non proprio roseo per tutti, fondamentale è inoltre stato l’apporto di chi si è reso disponibile a vendere presso il proprio negozio. “A nome del consiglio di amministrazione della Cooperativa sociale Emmanuel e di tutti i soci – afferma il presidente Guglielmo – ringrazio Pavanello e Bighetti per l’impegno prodigato, tutte le ditte sponsor, le ragazze che hanno posato per il calendario, chi si è impegnato nella promozione e distribuzione dei calendari e tutti coloro che in maniera diversa hanno dato il loro prezioso contributo alla realizzazione dell’iniziativa”. Nicla Sguotti


Cavarzere 9 Ipab Danielato Una struttura ampliata non solo “architettonicamente”

Più servizi dopo la ristrutturazione L’aumento degli ospiti, l’assistenza domiciliare e consegna pasti e la sistemazione del personale fra i progetti di Paola Teson

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l nuovo cda della casa di riposo Ipab Danielato sembra avere le idee chiare sul futuro della struttura e su tutti i suoi servizi. Oltre alla ristrutturazione della parte in cui ora si trovano gli ospiti, c’è un’ulteriore locazione da sistemare (al civico 46) dove si vogliono mettere a norma le strutture per creare spogliatoi e camere, rendendole idonee in termini di legge. Il presidente del cda Fabrizio Bergantin sostiene che è sua intenzione sistemare e ampliare la struttura, non solo in termini “architettonici”. “Voglio che l’Ipab Danielato – sostiene - riesca ad offrire sempre

Focus

maggiori e migliori servizi ai propri ospiti. Ma vorrei anche che come struttura si occupasse di altri servizi, anche rivolti ad altre persone” In particolare, Bergantin fa riferimento al servizio di assistenza domiciliare e consegna pasti a domicilio. L’attività, attualmente, è assegnata dal Comune ad una cooperativa sociale che prende in appalto il servizio, occupandosi dell’assistenza e consegna pasti alle persone prese in carico dai Servizi sociali del Comune. A dicembre sono scaduti i termini per una gara di appalto che affidava temporaneamente tale servizio ad una cooperativa so-

ciale. Ma la casa di riposo guarda già avanti. “In prospettiva, - stiene il presidente del Cda - vorremmo riuscire ad attivare una convenzione con il Comune per poter gestire il servizio direttamente come Ipab Danielato. La casa di riposo ha le possibilità e le competenze per svolgere questo tipo di attività con il massimo dell’efficienza. Sarebbe nostra intenzione, nell’eventualità che questo progetto fosse davvero realizzabile, mantenere in servizio le persone che attualmente lavorano. Una convenzione con l’Ipab sarebbe una buona soluzione anche per il Comune, perché permetterebbe di

STAFFETTA CONTADIN-BERGANTIN NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ

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ambio di presidenza al vertice dell’Ipab Danielato. Il presidente Mauro Contadin ha lasciato il posto al collega di partito Fabrizio Bergantin. “Come è noto da ottobre non sono più presidente dell’Ipab. – dice Contadin – Al mio posto, con il sostegno e la volontà di

svolgere un servizio a prezzi più contenuti rispetto a quelli attuali. Noi intanto ci stiamo pensando, sarà l’amministrazione a prendere una decisione”. E’ un progetto anche quello di migliorare le condizioni contrattuali del personale della casa di riposo. Parte del personale, infatti, è attualmente assunto tramite cooperativa o agenzia per il lavoro. Ma il nuovo cda ha già emanato un bando per l’assegnazione di quattro posti come operatrici socio assistenziali a tempo determinato, mentre più avanti verrà aperto un bando per ulteriori posti a tempo indeterminato. Questo

tutta la maggioranza, nel segno della continuità è subentrato Fabrizio Bergantin. Ora sono presidente del consiglio comunale: un incarico che comporta decisamente minor impegno in termini di tempo ma che richiede energie e passione; anche da lì cercherò di seguire con la giusta sensibilità le problematiche relative agli anziani del nostro paese”. Ma, sottolineano entrambi - Contadin e Bergantin -, lo scambio al vertice Ipab è avvenuto nello spirito della condivisione degli stessi obiettivi. “Ciò che

Pierluigi Parisotto per garantire una maggior sicurezza alle operatrici che non dovrebbero più lavorare sotto cooperativa o agenzia per il lavoro, ma direttamente come dipendenti dell’Ipab. Infine, guardando al futuro, c’è l’intenzione di ampliare le quote sanitarie attualmente prese in carico dalla struttura. “Vogliamo che - sostiene- , aumentando la qualità e la quantità dei nostri servizi, si riesca ad aumentare il numero dei nostri ospiti dagli attuali 70 a 90”.

ha contraddistinto il passaggio di cariche – dice Bergantin - è la continuità negli intenti e nelle finalità. Fedele alle scelte del mio partito, sto portando avanti la linea inizialmente tenuta da Contadin: vogliamo mantenere la casa di riposo nel sito di Corso Europa, mettere a norma l’attuale struttura, preservare il patrimonio dell’Ipab. Inoltre, vogliamo avere un rapporto di trasparenza con l’amministrazione, informando il sindaco Tommasi di tutte le nostre scelte”. P.T.

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10 Cavarzere Il caso Raccolta differenziata

Rifiuti, Piazzon chiede più senso civico Le cattive abitudini di certi cittadini fanno lievitare i costi di Nicla Sguotti

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irando per il territorio cavarzerno non è difficile notare come le condizioni della maggior parte delle isole ecologiche siano a dir poco pessime, questo non di certo perché chi di dovere non passi regolarmente a ritirare i materiali nei diversi contenitori, ma a causa della cattiva abitudine di certi cavarzerani che non differenziano i rifiuti e per di più li abbandonano un po’ ovunque. Tutto questo ha un costo per la collettività che, come sottolinea l’assessore all’Ambiente Otello Piazzon (in foto), si potrebbe evitare se solo si seguissero le norme basilari del vivere civile. “Visto che la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani rappresenta un servizio a domanda individuale – così l’assessore – la copertura da parte dei cittadini dovrebbe comprendere la totalità dei costi ma questo a Cavarzere negli ultimi anni non è avvenuto, costringendo l’amministrazione comunale a reperire i fondi mancanti da altre entrate”. Il vicesindaco sottolinea che non è più possibile proseguire in tal senso e quindi per far fronte alle suddette spese si prospettano

NEWS Amministrazione

CONTADIN NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

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l 2012 si è aperto con un nuovo presidente del consiglio: si tratta del giovane Mauro Contadin, votato all’unanimità, subentrato a Fabrizio Bergantin, divenuto presidente dell’Ipab Danielato. “Essere il nuovo presidente del consiglio comunale di Cavarzere - ha commentato - mi riempie di soddisfazione. Ringrazio i consiglieri che mi hanno eletto all’unanimità dimostrando fiducia che cercherò di ripagare con imparzialità e con il lavoro finalizzato al buon funzionamento dell’assemblea consigliare”. A tal fine è già stata attivata una casella di posta elettronica istituzionale per agevolare le richieste dei consiglieri e per snellire le comunicazioni. Quali saranno i prossimi obiettivi del neo presidente? “Mi piacerebbe - ha risposto - proporre una serie di iniziative per promuovere la sensibilizzazione a determinati settori come il sociale, l’ambiente, la cultura, che vedano protagonisti i consiglieri comunali, in modo da ricreare un rapporto tra politica e comunità. Inoltre sarebbe bello poter svolgere i consigli comunali, a rotazione, nelle varie frazioni del territorio cavarzerano”. Melania Ruggini

tre diverse strade: aumentare la Tarsu, ridurre i servizi o impegnarsi tutti a diventare più virtuosi nella raccolta differenziata. “Pulire in continuazione le isole ecologiche e porre rimedio ai numerosi abbandoni indiscriminati lungo le rive dei fiumi di tutti i tipi di materiali, dei quali il più pericoloso è l’amianto, hanno un costo per la collettività – afferma – il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ci costa circa un milione e 600mila euro l’anno e per la vendita del materiale riciclabile abbiamo introitato 13mila euro, un’inezia. Ci sono invece Comuni che con la vendita del riciclabile pagano una buona fetta del servizio”. Piazzon ricorda che è stato distribuito il calendario 2012 della differenziata nel quale sono elencate le procedure da seguire per la corretta differenzazione dei rifiuti nonché le sanzioni per chi li abbandona. “Ho già ottenuto la disponibilità della Polizia municipale e della società Veritas per reprimere il più possibile tale fenomeno – dice – oltretutto l’ecocentro, dove conferire tutti quei rifiuti particolari non rientranti nelle categorie della raccolta, ci costa ventisei-

L’assessore all’Ambiente Otello Piazzon mila euro annui, quindi usiamolo”. L’assessore all’Ambiente ribadisce che i comportamenti scorretti in fatto di differenzazione dei rifiuti rappresentano un costo per la collettività, onere che in tempi di crisi come quello attuale rischia di andare ulteriormente a gravare nel bilancio già martoriato delle famiglie. “La terza ipotesi è l’aumento della Tarsu – afferma – che per me sarebbe la scelta più dolorosa, pertanto sono a chiedere un contributo fattivo di idee a tutte le associazioni di categoria, siano esse imprenditoriali, artigianali, commerciali, sindacali, culturali, sportive o di volontariato, le quali invito a contattarmi affinché si possa trovare insieme una la via più consona alla risoluzione del problema”.

Viabilità Parcheggi in centro

Disco orario, ampliamento in alcune zone del permesso di sosta

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opo la fase sperimentale negli ultimi mesi dello scorso anno, a partire dal primo gennaio vi sono diverse novità rispetto alla zona a regime di disco orario. In particolare vi è l’ampliamento in alcune zone del permesso di sosta dai 60 minuti, consentiti fino a dicembre, alle due ore. Tale estensione è applicata in piazza della Repubblica, sul lato nord di via Pescheria e corso Italia, sul lato sud di via dei Martiri e in alcuni tratti di via don Minzoni e via Roma. Così in alcune strade del centro da un lato la sosta è consentita per un’ora e sull’altro per due, sarà quindi necessario prestare attenzione per non andare incontro a sanzioni. Le novità non finiscono qui, infatti per i residenti e coloro che hanno necessità di parcheggiare in centro è stata attuata una riduzione della quota mensile da corrispondere al Comune in cambio del permesso di sosta illimitata, che passa 15 a 10 euro per la prima auto e a 7 euro per le altre auto dello stesso proprietario. La decisione di estendere la zona a disco orario a quasi tutte le vie del centro città non trova tutti d’accordo. L’assessore Renzo Sacchetto, promotore di tale scelta, ribadisce la necessità di agire in tal senso allo scopo di permettere a chi si reca in centro di trovare sempre parcheggio. “La decisione di ampliare la zona a disco orario nel centro è una delle azioni che questa Giunta ha deciso di pro-

muovere per cercare di avviare la rinascita del commercio locale – così l’assessore – non era infatti giusto lasciare libero il parcheggio a persone che si recano al lavoro, occupando posti e paralizzando il paese, oppure a chi, pur avendo il garage in centro, lasciava l’auto parcheggiata occupando spazi preziosi per il commercio”. Di parere totalmente opposto l’ex sindaco Pier Luigi Parisotto il quale critica in primo luogo i 5mila euro spesi per la nuova segnaletica ma anche il fatto che i cittadini residenti in centro siano costretti a pagare per parcheggiare in prossimità delle proprie abitazioni. “Secondo l’assessore Sacchetto – afferma l’ex sindaco – con la sosta limitata si sarebbe raggiunto lo scopo di parcheggiare più agevolmente in centro ma non mi risulta che ci siano mai stati problemi per questo, soprattutto dopo che la mia Giunta ha provveduto allo spostamento della stazione delle corriere e aperto un nuovo grande parcheggio nell’area centrale del Patronato”. N.S.

NEWS Politica

PADOAN: “IL SINDACO PREFERISCE LA STAMPA”

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l segretario locale della Lega Nord Clara Padoan (in foto) esprime, attraverso una nota, il proprio disappunto rispetto al modo di agire del sindaco Henri Tommasi e di alcuni esponenti della sua Giunta che, secondo il Carroccio cavarzerano, prediligerebbero la stampa al confronto in Consiglio comunale. “Anche se in campagna elettorale sembrava l’arroganza risiedesse da un lato – così esordisce Padoan – sono bastati pochi mesi al buon Tommasi, supportato dai suggerimenti di qualche suo consigliere e assessore, per dar prova che si poteva far di peggio”. Il segretario della Lega Nord precisa che la sua rimostranza si riferisce in particolare al fatto che nell’ultima seduta del 2011 del Consiglio comunale il suo gruppo consiliare aveva presentato delle interrogazioni su via dei Martiri che non sono state discusse in quanto l’assessore competente era assente e perché, a detta dell’amministrazione comunale, erano state presentate troppo tardi. “L’asPresentate sessore Sacchetto – queste le parole di Paalcune doan – al rispondere al Consiglio comunale interrogazioni predilige l’andare sulla stampa per rilasciare su via Martiri, mai fantasiose inventive mentre delle interrogaricevuto risposta zioni regolarmente protocollate non vengono portate in Consiglio ma successivamente si preferisce ancora una volta uscire sulla stampa per rispondere in maniera non veritiera alle questioni poste nelle interrogazioni stesse”. Clara Padoan fa poi riferimento alle richieste di correttezza da parte di tutti i consiglieri comunali, e in particolare della minoranza, più volte esplicitate dal sindaco nel corso delle sedute del Consiglio comunale ma anche a mezzo stampa. “Questo non è il modo di chiedere correttezza alla minoranza – conclude – ma una politica che si basa sulla propaganda populistica, in tali termini non si può chiedere un’opposizione costruttiva in quanto quello che si sta facendo è prendersi gioco della Lega Nord, un partito che rappresenta un quarto di questa città e che merita di certo più rispetto”. N.S.

PRO LOCO A MARZO I CARRI MASCHERATI

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el periodo natalizio il centro di Cavarzere è stato animato dalle varie iniziative promosse dalla Pro loco in collaborazione con le diverse realtà attive a livello locale. Come sottolinea il vicepresidente della Pro loco Lina Figoni, le manifestazioni si sono potute realizzare grazie all’Ascom, a Venezia Opportunità e all’Avis, nonché alla ditta Turatti, che hanno dato il proprio prezioso sostegno. “Vorrei ringraziare tutte le associazioni e coloro che hanno promosso delle attività in piazza – così la vicepresidente – in particolare Attivaidea, Gesia, Gruppo astrofili Margherita Hack, Comitati cittadini di San Giuseppe e Grignella e i bar del centro, nonché le scuole che ci hanno permesso di raccogliere attraverso gli alberi di Natale circa mille euro per Caritas, Patronato dei padri canossiani e Cooperativa Emmanuel. Un ringraziamento particolare va all’Associazione auto e moto d’epoca che ha collaborato con un proprio spazio ed è stata molto attiva nell’aiutarci per i vari allestimenti”. La Pro loco guarda ora ai prossimi mesi che saranno ricchi di manifestazioni, alcune delle quali anche del tutto nuove. Il direttivo dell’associazione sta già lavorando per organizzare la sfilata dei carri che dovrebbe essere il 25 marzo. “Quest’anno abbiamo maggiori difficoltà – afferma – per le ristrettezze economiche che hanno determinato il dimezzamento dei contributi da parte del Comune per l’associazione e anche per questa manifestazione in particolare, chiediamo alle attività

Per le manifestazioni in primavera la novità con i mercatino dell’antiquariato e dell’obbistica del territorio sostegno per un’iniziativa che dà lustro alla città e alla quale i cavarzerani sono molto affezionati”. La novità di questa primavera è rappresentata dall’avvio del mercatino dell’antiquariato e dell’hobbista che dovrebbe tenersi, a partire da aprile, la prima domenica di ogni mese. L’appuntamento successivo è la Festa dei fiori, in programma per il 29 aprile, la cui realizzazione dipenderà molto dal numero di adesioni degli espositori che negli ultimi anni hanno visto un calo per la concomitanza della manifestazione, che per calendario regionale deve svolgersi l’ultima domenica di aprile, con altre iniziative nei paesi limitrofi. Vi sarà poi il primo maggio la Festa degli aquiloni e la Pro loco, in collaborazione con il Comune, si sta attivando per promuovere una serie di attività nel mese di luglio coinvolgendo le associazioni del territorio. “Il direttivo della Pro loco – conclude la vicepresidente – è concorde nel voler promuovere tutte le manifestazioni, stiamo però valutando se ci si può riuscire con le scarse disponibilità finanziarie, lo spirito del gruppo è quello giusto, speriamo che questo ci aiuti a raggiungere l’obiettivo”. N.S.


*Beauty Christmas*

a SolEstetica

Questo è il nome che è stato dato all’aperitivo natalizio organizzato dallo staff di SolEstetica di cavarzere sabato 17 dicembre con la straordinaria collaboradione de “La Distilleria” music - drink - food, che con il suo staff ha saputo deliziarci con aperitivi, tartine e pizze. L’Aperitivo è stato creato per augurare a tutti i clienti, e non, Buon Feste. Infatti era presente il Dj e Vocalist Luca V.Alen, che con la sua musica ha accompagnato in nostro evento. Ringraziamo i patners della serata, che sono Villa Momi’s, Studio de Agostini Paolo assicurazioni, IPavanello, My Ais, Venetaflex, STAFF di Bello e Grani, Bagno Perla e Berton Auto. Un grandissimo ringraziamento va anche al nostro Sindaco, agli Assessori comunali, al Comandante dei vigili, al Maresciallo dei Carabinieri e agli amici del Moto Club Cavarzere per il loro contributo nella realizzazione di questo fantastico evento ed infine un grande ringraziamento a tutti coloro che ci hanno accompagnato nella serata!


12 Frazioni San Pietro Le forze di opposizione e i residenti non condividono le scelte dell’amministrazione

No alla vendita delle elementari

Il sindaco: “Il Piano di alienazione un atto necessario, ma nulla è ancora definitivo sul destino dell’istituto a San Pietro”

di Melania Ruggini

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uale sarà il futuro delle ex scuole elementari della frazione? Per ora la situazione è ancora in divenire, per cui non si può dare nulla per scontato, nonostante la preoccupazione di alcuni abitanti e le polemiche di alcuni esponenti dell’opposizione. La miccia che ha fatto esplodere la apprensione di alcuni e la polemica di altri è il cambio della destinazione d’uso dell’edificio, approvato a fine novembre dal Consiglio comunale, a cui si aggiunge il nuovo Piano delle alienazioni approvato alla fine del 2011. Le ex scuole sono state incluse infatti nella procedura di messa all’asta, tuttavia tale iter non è ancora iniziato e anche l’amministrazione dichiara la propria intenzione nel valutare attentamente la migliore soluzione possibile per la destinazione d’uso dello stabile. Mentre alcuni cittadini in meno di due settimane hanno raccolto più di duecento firme per chiedere al sindaco Henri Tommasi di fare un passo indietro, quest’ultimo risponde: “Più che di questione tecnica, si può parlare di una questione politica”. E rassicura “Le scuole non sono ancora in vendita e stiamo valutando, tra i vari progetti, quello che più

La frazione di San Pietro potrà essere funzionale alla collettività”. Tanti i progetti ipotizzati, tra cui un polo di servizi per la zona, ove ospitare ad esempio le poste, il medico di base o ambulatori medici e la farmacia, attualmente ubicati in spazi comunali, tuttavia obsoleti. Insomma, l’edificio potrebbe comunque diventare il centro nevralgico della frazione, anche per le località prospicienti di Dolfina e San Gaetano, come propongono anche diversi cittadini. “Non è certo un’iniziativa della nostra amministrazione la messa in vendita di spazi comunali, ma un diktat imposto dalla Corte dei Conti - prosegue il primo cittadino - Faccio presente che questa preoccupante situazione non è imputabile alla nostra am-

ministrazione, bensì ci è stata tramandata; tuttavia, per evidenziare la nostra disponibilità nel far fronte alla grave crisi finanziaria, stiamo facendo davvero il possibile per risanare il bilancio”. Insomma, il sindaco sottolinea una situazione altamente allarmante per le casse comunali e scorge, dietro le polemiche della minoranza, un accanimento politico. Non la pensano così il consigliere del Pdl Amedeo Bernello, residente a San Pietro, e Francesco Giuriato dell’Udc, che precisano all’unisono: “Mettere in vendita le scuole vuol dire privare la frazione del suo unico centro servizi. E’ una scelta che va contro ogni logica”. E ricordano come il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) abbia recentemente inviato al comune 240.000 euro per investire negli istituti scolastici, di cui 40.000 destinati alla scuola di San Pietro. “I cittadini vogliono un segno di responsabilità dalla maggioranza”. Francesco Giurato, ex assessore all’Urbanistica, rivendica infine come tale somma possa essere usata per la ristrutturazione dell’edificio e la trasformazione in centro della vita culturale delle frazioni a est della città.

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PULMINO NUOVO PER LA PARROCCHIA

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a parrocchia di San Pietro ha un nuovo pulmino, un comodo Fiat Ducato a nove posti, per la gioia di don Nicola Nalin, dei giovani della frazione e delle parrocchie San Pietro Apostolo, Sant’Antonio e San Gaetano. Alla cerimonia di benedizione del pulmino, lo scorso 8 dicembre, presieduta dal parroco di San Pietro, erano presenti anche Mario Dalla Tor, vicepresidente della Provincia di Venezia, Amedeo Bernello, consigliere comunale e Amos Pavanato, consigliere della Fondazione Clodiense. Quest’ultima ha garantito infatti i fondi (10.000 euro) necessari per l’acquisto del mezzo, assieme alla somma raccolta dalla comunità. “Grazie a questo pulmino i giovani della nostra comunità potranno condividere al meglio le loro esperienze” ha detto don Nicola durante l’omelia. Amos Pavanato ha sottolineato come questa donazione sia stata possibile grazie all’intervento di Amedeo Bernello e di don Nicola “che quando decidono una cosa per il bene di questa comunità, la ottengono sempre”. Quale rappresentante della Fondazione Clodiense, Pavanato ha passato in rassegna i fondi degli ultimi anni indirizzati al territorio locale, come i 105.000 euro per il restauro del tetto del Duomo di San Mauro, approdando al pulmino, costato 10.000. Molto soddisfatto dell’acquisto anche il consigliere Bernello, che ha ringraziato a sua volta il lavoro della Fondazione Clodiense. Il vicepresidente della Provincia Mario Dalla Tor ha definito questa acquisizione come “un dono” e “un ritorno dei vostri soldi”, specie in un periodo di forti ristrettezze, nel quale banche e fondazioni hanno sempre minori possibilità. “Ogni anno è più difficile accedere ai fondi, le banche sono sempre più restie – ha concluso- Siate felici per l’arrivo di questo mezzo, simbolo dello stare insieme per una M.R. comunità”.

Stradella Begelle

IL COMITATO TORNA ALL’ATTACCO PERCHÉ LA VIA SIA MESSA A POSTO

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occa ancora ai residenti di San Pietro farsi sentire. Stavolta è la stradella Begelle e il suo prolungamento (corrispondente alla parte interna di via Piave) l’oggetto del contendere; una situazione affatto nuova, visto che le traversie si protraggono ormai da 25 anni. Tuttavia i residenti non si arrendono e minacciano di scendere in piazza se l’amministrazione non interverrà. La storia- I problemi iniziano nel lontano 1986, quando si costituisce un comitato locale volto a dialogare con le varie amministrazioni comunali per cercare di risolvere le varie problematiche che interessano il tratto in questione, di circa 300 metri, che insiste in parte perpendicolarmente a Via Piave e in parte parallelamente al canale Gorzone. Dapprincipio si assiste a una specie di “fai da te” nella delimitazione dei confini delle varie proprietà, con la relativa difficoltà di circolazione dei mezzi. Il comitato richiede pertanto un sopralluogo all’ufficio tecnico comunale (precisamente una prima volta nell’agosto 1986 e una seconda nell’ottobre 1989) al fine di individuare con precisione la reale larghezza carrabile della strada di proprietà comunale. Finalmente, nell’aprile del ’92, si giunge ad una parziale soluzione con la nuova delimitazione dei confini ad opera degli stessi residenti e col parziale supporto dei tecnici comunali. Le richieste- Tuttavia il nodo più im-

Un tratto della strada portante tuttora da sciogliere riguarda la sistemazione e l’asfaltatura definitiva del critico manto stradale, che ha provocato piccoli incidenti, specie agli anziani. Fino al 2010 le varie amministrazioni hanno fornito la ghiaia per ripianare le vistose buche che col cattivo tempo si formano sistematicamente, anche se le richieste dell’asfaltatura della strada, mosse a più riprese dai frontisti (che ad oggi superano le 50 unità), sono risultate prive di riscontro. I promotori delle varie iniziative di raccolte firme non hanno ancora perso del tutto la speranza. Uno di loro precisa la compresenza di ulteriori criticità nel contesto abitativo, come una casa disabitata pericolante, aperta a chiunque. “Segnaliamo inoltre la pessima situazione riguardante l’isola ecologica della raccolta differenziata in prossimità delle scuole di via Piave, con fango e sporcizia”. Non meno importante, i residenti chiedono il ripristino di alcuni punti luce, rimossi nel 2004. Insomma se la situazione non sarà risolta quanto prima, il comitato prevede di non mollare. M.R.


Frazioni-Cona 13 Rottanova La prima uscita ufficiale lo scorso 14 gennaio con serata di gala al Serafin

Concetto armonico, l’associazione di Andrea Castello di Nicla Sguotti

È

nata a Rottanova una nuova associazione che si propone di promuovere attività culturali, in particolar modo relative alla musica, di promozione sociale, assistenziali, turistiche, ricreative e di formazione. Si chiama Concetto armonico e sostiene la diffusione dell’ideale della musica, del teatro, dei linguaggi mass mediali, del volontariato e dello svolgimento di servizi per la comunità in particolare. Il suo presidente è il baritono Andrea Castello che ha presentato la propria associazione in una serata di gala al Tullio Serafin il 14 gennaio, alla quale ha fatto da madrina il celebre soprano Daniela Dessì. La presentazione della serata è stata affidata a Simona Marchini che, entrata in scena con un suo monologo accompagnato dal pianoforte, ha subito incantato il pubblico chiamando poi vicino a sé il presidente dell’associazione. In una sorta di salotto, ricreato per l’occasione sul palcoscenico del teatro cavarzerano, si sono avvicendati diversi artisti che in passato hanno collaborato con Castello e hanno voluto rendere omaggio alla sua nuova associazione: i soprani Antonella Casarotto, Stefania Bellamio, Simonetta Casellato, Simona Gubello e Stefania Sommacampagna; il mezzosoprano Serena Lazzarini, molto apprezzata dal parterre per le sue notevoli interpretazioni; i tenori Giovanni Gregnanin ed Enrico Pertile e il giovane baritono Nazario Pantaleo Gualano, che ha conquistato il pubblico con la sua buona presenza scenica. Gli interpreti sono stati accompagnati al

Numerosi artisti si sono avvicendati sul palco per rendere omaggio alla neonata associazione pianoforte dai maestri Daniela Cenedese e Fausto di Benedetto in attesa dell’entrata in scena dell’ospite d’onore, accolto da un lungo applauso. Daniela Dessì ha tenuto così a battesimo Concetto armonico e ha confermato di accettare la carica di socio onorario dell’associazione. Non è mancato un simbolico taglio del nastro per l’attività della nuova associazione, dopo il quale la celebre artista ha espresso il proprio plauso a questa nascente entità culturale dando poi il via alla seconda parte della serata con due arie, tra cui la famosa “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly di Puccini, che interpreterà a breve al Teatro dell’Opera di Roma. Soddisfazione per la buona riuscita della serata e tanto entusiasmo da parte del presidente Castello e del suo direttivo che già si sono attivati nell’iniziare a promuovere le manifestazioni che l’associazione ha in programma.

L’attrice Simona Marchini e il soprano Daniela Dessì hanno tenuto a battesimo la nuova realtà culturale

Un flash della serata di gala: Andrea Castello con il soprano Daniela Dessì, l’attrice Simona Marchini e tutti gli artisti che hanno lavorato con baritono cavarzerano

LA SOLIDARIETÀ NON COSTA NULLA

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lcuni ragazzi degli istituti De Nicola di Piove di Sacco ed Einaudi di Padova sono stati ospiti a Cona per una serata dedicata all’Africa. Durante l’incontro, intitolato “Semplicemente, straordinariamente Africa”, gli studenti hanno potuto raccontare, anche attraverso video, foto e musica, un’interessante esperienza vissuta durante un viaggio in Uganda, nell’ambito di un progetto promosso dalla loro scuola. Da alcuni anni i due istituti hanno promosso un’esperienza un po’ diversa, di educazione alla solidarietà. I ragazzi sono arrivati all’importante traguardo del viaggio in Africa dopo un percorso formativo che li ha visti impegnati per mesi, guidati dalle associazioni Amici dei Popoli, Angoli di Mondo, Bashù, Amu e dal Centro servizi volontariato di Padova per quanto riguarda la parte formativa. Gli studenti hanno inoltre partecipato a una giornata di volontariato presso le mense popolari di Padova, allestite dalle parrocchie del centro per i poveri della città nelle giornate di festa. Poi è arrivato il giorno della partenza, ad agosto dello scorso anno, e finalmente per 18 giorni i ragazzi sono stati a Kampala, accolti dalla comunità dei Focolari, alloggiando presso il Centro Mariapoli e andando ogni giorno a lavorare a Namugongo, il quartiere famoso per i suoi martiri, nel quale sorgono la clinica Zia Angelina e il Centro nutrizionale in costruzione, gestiti dai due focolari ugandesi. Tutti i partecipanti hanno dato testimonianza di quanto sia stata positiva per loro questa iniziativa, un’esperienza di fraternità vera, sottolineano. Nicla Sguotti


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LO

SPORT in PRIMO PIANO

Nuoto Test match tra Polesine e Venezia nella piscina di Dolo

Adria Nuoto, quattro volte sul podio

Ha impressionato Alex Modenese, oro nei 400 misti, con una bella prova di carattere di Fortunato Marinata

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a giornata di competizioni che si disputata recentemente nella piscina di Dolo ha messo la compagine polesana contro quella veneziana e malgrado gli atleti adriesi giocassero fuori casa hanno saputo mettersi in mostra riuscendo anche a salire per quattro volte sul podio, ottenendo importanti miglioramenti personali che lasciano ben sperare per i prossimi appuntamenti primaverili. Le prime soddisfazioni per l’Adria Nuoto sono giunte già dalle prime gare dove i più giovani esordienti B alle loro prime esperienze si sono fatti valere nei 50 stile libero con il 9° posto di Matteo Forza (2002), il 15° di Alessio Camisotti (2002) e il 22° di Mattia Bondesan (2002). Nei 100 misti, invece, ad impressionare è stato l’ottimo 5° posto di Luca Cappelli (2001), l’8° di Federico Dan (2002) e il 12° di Matteo Forza. Ma è stato nei 50 rana che è arrivata la prima medaglia con il terzo posto di Luca Cappelli (2001) completata dalle ottime prove di Federico Dan (2002) giunto 6°, Alessio Camisotti (2002) 11° e Mattia Bondesan che ha migliorato

di oltre cinque secondi il suo personale arrivando16°. Le gare dei più piccoli si sono concluse con un’emozionante staffetta 4x50 stile libero dove Luca Cappelli, Alessio Camisotti, Matteo Forza e Federico Dan hanno agguantato un bel 5° posto vincendo comunque la loro batteria. Nella seconda parte della giornata in vasca sono scesi gli esordienti A dove Alex Modenese (1999) ha incantato il numeroso pubblico nei 400 misti con una prova di classe e carattere, ottenendo una meravigliosa medaglia d’oro e una prestazione cronometrica ( 5’31’’2) di tutto rispetto che lo ha fatto salire nel ranking dei più forti in Veneto. Nei 50 stile libero sempre Modenese ha sfiorato il podio con un ottimo 4° posto (28’’8) mentre Alberto Frizziero (1999) e Michele Vegro (2000) hanno migliorato i loro personali giungendo 10° e 11°, con Luca Marinelli (1999) e Matteo Cinti Luciani (2000) giunti al 20° posto. Nei 50 stile libero femminili vanno ricordati il 5° posto di Elena Lazzarin (2000) e il settimo di Rachele Busatto (2001), migliorando il loro personale, e buoni

Calcio

ANDREA PAGAN, L’ALLENATORE CHIOGGIOTTO A COVERCIANO

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’ è un chioggiotto che, al di là del proprio tifo, può dire di aver battuto l’Inter e di aver fermato il Milan! Chi lo ha fatto veramente, in qualità di allenatore degli allievi del Cittadella, porta il nome di Andrea Pagan ed è anche l’unico tecnico della provincia di Venezia che attualmente sta partecipando al Supercorso di Coverciano e ne uscirà con il patentino di allenatore di seconda categoria. “Alleno a Cittadella da tre stagioni e ne sono orgoglioso - racconta - anche perchè faccio parte di uno staff di primissimo livello; nel mio staff ho la fortuna di avere altri due nostri concittadini: l’allenatore in seconda Gianluca Mattiazzi e il preparatore atletico Dario Penzo”. Grande cultura del lavoro per Andrea che da 8 anni oramai allena compagini giovanili dopo una onorevole carriera da calciatore che lo ha visto arrivare sino alla serie D. “Sono un ambizioso - prosegue - e il fatto di allenare i miei ragazzi a pochi metri dal campo dove opera la prima squadra è un motivo di grande soddisfazione, posso lavorare in un ambiente sereno senza molte pressioni esterne“. Nessuna pressione forse perchè le avversarie affrontate sono talmente “grandi“ che è già sufficiente non sfigurare. “E’ un privilegio giocare contro Milan, Inter, Atalanta e altre di serie A, - osserva - noi però lavoriamo duramente per ottenere risultati in linea con i nostri obiettivi“.

Dopo una onorevole carriera da giocatore si è dedicato alla formazione dei giovanissimi A livello tuo personale ora insegui il “patentino“, gli chiediamo. “A Coverciano - racconta - respiro veramente un’aria speciale, in aula magna ci sono le gigantografie delle 4 nazionali italiane che sono state campioni del mondo. Docente carismatico ed espertissimo è Renzo Ulivieri, alcuni compagni importanti di corso sono Franceschini, Eddy Baggio, Simone Inzaghi...” . Cosa trasmettere ai giovani a livello di passione? “In primis - risponde - la cultura del lavoro, poi comportamento e atteggiamento professionale ; io con i ragazzi sono trasparente e con responsabilità cerco di farli crescere.” In bocca al lupo mister! . Marco Lanza

Il cavarzerano MIchele Vegro ha ottenuto il decimo posto nei 50 stile libero anche i risultati di rincalzo di Francesca Ferroni (2000) 11°, Francesca Zagati (2000) 13°, Laura Bondesan (2001) 17° , Giada Buoso (2000) 18°, Sara Casetto (2001) 19°, Sara Gulmini 20° e Chiara Cester (2001) 24°. Buono anche il 5° posto di Michele Vegro (2000) nei 200 dorso mentre Matteo Cinti Luciani (2000) si è classificato 9°. Sempre nei 200 dorso Francesca Zagati

(2000) con una gara coraggiosa ha agguantato un ottimo 5° posto seguita al 6° e 7° posto da Francesca Ferroni (2000) e Laura Bondesan (2001) e all’ 8° e 9° posto daAsia Boscolo (2000) e Sara Gulmini (2000). Nei 100 farfalla Alberto Frizziero (1999) si migliora di oltre quattro secondi arrivando 5°. Nei 200 stile libero Luca Marinelli (1999) ha raggiunto la 12° piazza mentre nella stessa gara Elena Lazzarin ha ottenuto il suo personale con il secondo 5° posto di giornata e anche Rachele Busatto (2001) e Chiara Cester (2001) si sono migliorate giungendo 10° e 11° e lo stesso hanno fatto Asia Boscolo (2000), Sara Casetto (2001) e Giada Buoso (2000) arrivando rispettivamente al 13°, 15° e 16° posto. La giornata si è chiusa con le staffette 4x50 misti dove l’Adria Nuoto ha conquistato due splendide medaglie di bronzo grazie ai ragazzi Matteo Cinti Luciani, Alex Modenese, Michele Vegro e Alberto Frizziero e alle ragazze Rachele Busatto, Asia Boscolo, Francesca Ferroni e Elena Lazzarin e un ottimo 6° posto con Chiara Cester, Laura Bondesan, Francesca Zagati e Sara Casetto.


16 Sport Freccette Medaglia d’oro “nazionale” per la squadra di Corbola

I Dart Devil sono Campioni d’Italia Protagonista il cavarzerano Elio Conti che ha portato con determinazione la squadra in finale

di Paola Teson

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Dart Devil sono campioni d’Italia! La giunte alla fase finale di campionato. Un week end in cui i Dart Devil hanno squadra di Corbola, di cui fa parte anche il cavarzerano Elio Conti, da anni partecipa mostrato la propria preparazione subito, a competizioni per il tiro a bersaglio con le quando senza difficoltà hanno scalzato le freccette. Ebbene, dopo anni di allenamen- squadre avversarie. Nelle prove del giorno ti, finalmente è arrivata la tanto sospirata successivo, poi, da 206 squadre, soltanto medaglia d’oro, guadagnata in occasione 128 avrebbero passato il turno, procedendo quindi ad eliminazione della competizione nazionale svoltasi a Il capitano Ragnoli: diretta. “Dopo le prime Anche in questo Bolzano. caso, la squadra è pasDopo il secondo partite abbiamo sata senza difficoltà ai posto aggiudicato capito che l’anno scorso alle potevamo farcela” quarti di finale. “Le partite del sabato ci hanno nazionali giocate a Bastia Umbra, quest’anno i Dart Devil, capi- fatto capire che eravamo forti e potevamo tanati da Manuela Ragnoli, hanno giocato farcela” commenta il capitano Ragnoli. per ottenere il primo posto sul podio, e così Importantissima la performance di Sean Di Marcantonio, che durante le finali ha ricevuè stato. Una vittoria che, anzi, potremmo dire to la divisa azzurra dal commissario tecnico essere stata conquistata senza grossa fatica, della Nazionale. La domenica, però, è il giorno delle dato che la squadra è riuscita a farsi strada con destrezza in mezzo alle altre squadre grandi emozioni: nella prova a squadre i

I campioni trionfano Dart vengono sconfitti, quindi devono lottare per ribaltare il passivo. Punto fondamentale lo conquista proprio Elio Conti, che porta la squadra in semifinale. Superata anche questa importantissima partita, la finale si gioca con i Dragoon Mix di Parma, con i quali i Devil vincono per 9-7 e 9-5, con Conti e Degan che firmano i due punti della vittoria. Il campionato, quest’anno, era par-

tito un po’ in sordina, in realtà. Ma visti i risultati, certamente il percorso ha portato ad ottenere il giusto equilibrio e la giusta preparazione, nonché il buon affiatamento tra tutti i componenti della squadra: Sean di Marcantonio, Nicola Degan, Yuri Ferrarese, Elio Conti, Mario Luraghi, Eros Borgato e naturalmente il capitano Manuela Ragnoli. Del capitano, anzi, la squadra ci tiene ad aggiungere: “E’ soprattutto merito di Manuela Ragnoli se abbiamo ottenuto quest’ottimo

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risultato. Ha dato anima e corpo per la squadra, spronandoci e coccolandoci allo stesso modo, incitandoci e allenandoci nel migliore dei modi. Ci ha stimolato a fare squadra portandoci ad avere anche un ottimo rapporto di amicizia, quindi lei ha davvero giocato il ruolo fondamentale. Un ringraziamento anche agli sponsor che ci hanno sempre sostenuto: Idrotecnica di Ferrari Moreno e Auto Elite di Cavarzere”.

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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Il caso Dopo il disastro della Costa Concordia

Basta grandi navi in laguna di Venezia Il Ministro dell’Ambiente Clini ha espresso la sua preoccupazione, il sindaco Orsoni chiede di vietarne il traffico di navi tanto grandi di Alessandro Abbadir

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a tragedia del naufragio del Costa Concordia, ha avuto un effetto immediato, far riflettere gli enti preposti sul pericolo rappresentato dalle grandi navi in laguna di Venezia. Sulla questione è intervenuto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Agli italiani è apparso inaccettabile il passaggio delle grandi navi da crociera nel bacino di San Marco, dopo quello che è successo al Giglio. Da un sondaggio fatto, il 77% degli italiani intervistati dall’Istituto Demopolis per “Affaritaliani” sostiene il divieto di attraversamento, per le navi da crociera, dal canale della Giudecca a Venezia. Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni è sulla linea dei comitati ambientalisti che da tempo si battono contro questi “palazzi galleggianti“ che transitano a pochi metri da Piazza San Marco e Palazzo Ducale. Il sindaco e la Giunta in fase di redazione del nuovo Pat del Comune di Venezia, hanno deciso di introdurre una norma che prevede di

“vietare il traffico di navi di dimensioni incompatibili con il bacino di San Marco”. Sindaco e Giunta (e soprattutto l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin), si sono posti il problema. E se succedesse un fatto come quello della Costa Concordia in laguna?

Il presidente della Provincia Zaccariotto: “Tempo di pensare forme diverse di accoglienza” Se fosse sversato petrolio? Se la nave affondasse davanti piazza San Marco? Il Comune su questo tema non ha potere decisionale, che spetta invece a Stato e autorità Portuale, ma intanto vuole porre dei paletti. Il Ministro Clini però non è rimasto a guardare. Da fonti ministeriali è emersa la proposta: un limite di 40 mila tonnellate di stazza (nella prima bozza erano 30 mila) per il passaggio a San Marco.

Piazza San Marco

Nell’immediato però non ci sarebbe alcun divieto, si punta allo scavo del canale Sant’Angelo Contorta la cui profondità sarà portata da 2 a 10-12 metri e in prospettiva il porto off shore. Diversi comitati ambientalisti sono contrari anche a questa ipotesi. Per gli operatori croceristici invece la soluzione più accettabile sarebbe quella di un “senso unico” per le navi, cioè un solo passaggio (o in entrata o in uscita) davanti a San Marco. Vedono però come fumo negli occhi il fatto di imbarcare e sbarcare i passeggeri fuori da Venezia. “La gente vuol salire in nave qui” ribadiscono. Infine la Provincia con la presidente Francesca Zaccariotto. “Il grave incidente avvenuto all’isola del Giglio - dice - può costituire l’ulteriore occasione per tornare a discutere della questione grandi navi da crociere in laguna. Oggi è necessario studiare forme diverse di accoglienza nella nostra laguna, meno invasive e a rischio, senza però penalizzare il turismo”.

Il progetto per deviare le grandi navi dal bacino di San Marco

IL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI VENEZIA PAOLO COSTA SCRIVE A CLINI: ECCO LA SOLUZIONE

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iberare il bacino di San Marco dalle grandi navi da crociera è una priorità condivisa a tal punto che in breve ha preso avvio “il percorso progettuale e operativo” per raggiungere l’obiettivo auspicato dal ministro all’Ambiente Corrado Clini e chiesto a gran voce dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Il presidente dell’Autorità portuale per Venezia Paolo Costa si è attivato e in una lettera del 18 gennaio scorso ha sottoposto al ministro Clini e al collega dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, la sua proposta. Si tratta di un percorso che prevede due fasi, una nel breve periodo e una un po’ più prolungata nel tempo. Nel primo caso si tratterebbe di deviare il traffico dei “condomini galleggianti” dal bacino di San Marco con un percorso alternativo verso la Stazione Marittima, nel medio-lungo termine invece si pensa alla realizzazione di una nuova stazione marittima per le grandi navi da crociera alla bocca di porto di Malamocco. Il primo cittadino di Venezia ha innanzitutto espresso il proprio apprezzamento per la prontezza con cui è stata affrontata la questione e quindi per il tipo di soluzioni proposte. Entusiasta anche il governatore della Regione Luca Zaia. “La proposta del professor Paolo Costa può essere la classica quadratura del cerchio. Ora bisogna passare ai necesO.J. sari approfondimenti tecnici di fattibilità”.

CHIOGGIA LA CITTÀ SI CANDIDA AD OSPITARE IL TRAFFICO CROCIERISTICO VENEZIANO

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hioggia si candida ad ospitare il traffico crocieristico veneziano. Il sindaco Giuseppe Casson e il vicesindaco e assessore alle attività produttive e portuali, Maurizio Salvagno, lanciano ai vertici nazionali e veneziani la proposta di considerare lo scalo marittimo dell’Isola Saloni a Chioggia, come terminal in grado di dare ospitalità alle navi da crociera dirette a Venezia. “Viste le preoccupazioni espresse sul traffico crocieristico sia dal sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, sia dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per la salvaguardia di Venezia e vista la volontà di ridisegnare le rotte di tali colossi nautici attraverso la laguna, invitiamo le autorità competenti a considerare Chioggia come

FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)

potenziale scalo nel panorama lagunare, a sostegno della crocieristica veneziana. Grazie alla vicinanza alle bocche di porto, rispetto alle soluzioni finora prospettate, risulterebbero infatti necessari investimenti modesti per l’escavo dei canali – spiegano il sindaco Giuseppe Casson e il Vicesindaco Maurizio Salvagno –. Ci mettiamo a disposizione del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, del Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, e del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e di tutti i rappresentanti degli enti preposti, una volta valutati tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, per verificare assieme la concreta fattibilità di tale proposta e l’ipotesi di un progetto strategico di porto lagunare unico”. G.G.

Il porto di Chioggia

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Spazi aperti 19 Il convegno Nuove opportunità di un settore in evoluzione

Il turismo nel web e le sue grandi potenzialità

A Chioggia le categorie decidono di collaborare

STRATEGIE, IL TURISMO FA GRUPPO

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di Miriam Vianello

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l turismo, un tema di grande interesse toccato dal convegno organizzato dal Consorzio “Con Chioggia sì” per interrogarsi sul futuro di un settore dalle enorme potenzialità per tutto il territorio veneto. Grazie ad una ricerca presentata da Federica Montaguti del Centro Internazionale di studi sull’Economia turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, somministrata ad un campione di aziende di Jesolo, Bibione, Caorle e Cavallino tra gennaio e giugno 2011, sono emerse alcune criticità che stanno affrontando le imprese ricettive. I risultati possono essere estesi anche alle altre località venete, simili per estensione geografica e tradizione. Nello specifico la ricerca, oltre a evidenziare un netto aumento dell’età nella quale si diventa titolari effettivi, evidenzia che per il 74% la stagionalità della domanda rappresenta un problema importante, mentre per il 23% non lo è. Nel primo caso quindi sono stati adottati alcuni accorgimenti per incentivare il turismo balneare, per esempio a Jesolo e Caorle sono state attuate promozioni in bassa stagione

e in occasione di specifici eventi, a Cavallino invece sono state realizzati degli interventi migliorativi per accogliere ospiti anche in bassa stagione, come il riscaldamento delle piscine o la coibentazione delle strutture. Il ruolo del web però diventa sempre più strategico e peculiare, infatti sono circa il 33% delle imprese intervistate che hanno deciso di potenziare la comunicazione on line, apportando delle migliorie al proprio sito internet e aderendo a portali di prenotazione on-line. In totale sintonia l’intervento di Claudia Zarabara che ha delineato la figura del turista ai giorni nostri, costantemente connesso con il web mediante l’uso dei social network e desideroso di condividere a vacanza ultimata quanto di bello ha potuto scoprire. Sburocratizzazione, riduzione dei tempi ed immediatezza sono le caratteristiche fondamentali a cui l’offerta si deve adeguare, gli operatori in particolare sono chiamati a rispondere investendo nei nuovi mezzi di comunicazione con la creazione di pagine web facilmente consultabili e costantemen-

ADOTTAMI Gigio e Minù. Questi 2 mici hanno bisogno urgentissimo di una nuova casa. Gigio ha 7 anni Minù è più giovane. Entrambi vaccinati e sani. La loro proprietaria è mancata. Chi se ne occupa (il loro “papà” che è molto malato) sta cercando una nuova casa.

Il convegno a Chioggia te aggiornate. Superare l’ambito locale per creare un sistema turistico tematico, è un suggerimento che l’assessore al Turismo della Regione Veneto Marino Finozzi propone a conclusione, per creare un unico comparto Veneto. La Regione in particolare vede nel turismo la più importante industria e sta promuovendo diverse iniziative per superare la legge 33/2002 ormai vetusta così da coordinare le attività di promozione nel territorio con le sue città d’arte, balneari e di montagna. Cinesi, russi e latino-americani hanno visitato il Veneto in questi anni, son richiesti quindi investimenti sempre più consistenti per formare gli operatori ed aprirsi sempre più ai mercati ancora inesplorati.

e categorie del turismo fanno squadra, nasce Gruppo Turismo Chioggia. E’ la nuova iniziativa di quattro associazioni di categoria cittadine Gebis (operatori balneari e chioschi), Cisa Camping (campeggi), Slow Lagoon (turismo di settore itinerante) e Chioggia Yatch Group (nautica da diporto e darsene), che hanno deciso di lavorare in stretta collaborazione per esaltare la vocazione turistica del territorio. Il nuovo Gruppo, rappresentato dai presidenti Fabrizio Boscolo, Luciano Serafini, Marino Masiero e Gianni Boscolo Moretto, si occuperà di mettere a punto di un’offerta integrata con il coinvolgimento dei protagonisti della filiera del comparto. “E’ un gruppo aperto e che desidera collaborare – ha spiegato il presidente dell’associazione Cisa Camping Luciano Serafini – in sinergia con tutti coloro che hanno a cuore il futuro e il destino della nostra città”. Tra gli obiettivi quello di fare da sprone ed aiutare gli enti territoriali a definire le strategie dello sviluppo turistico locale. I progetti che Gruppo Turismo Chioggia ha in cantiere sono infatti molteplici. Idee, proposte concrete, priorità per riqualificare e potenziare il settore come

Sottomarina, la spiaggia la realizzazione di piste ciclabili che colleghi Chioggia a Venezia, per raggiungere l’oasi protetta di Ca’ Roman, Pellestrina e Lido, la realizzazione di parcheggi acquei pubblici (come il Marina City Park) per permettere ai diportisti di visitare la laguna e il territorio costiero, la creazione di un sistema di strutture a basso impatto fino a Bibione per valorizzare le vie navigabili lagunari e fluviali e la sistemazione di via Morosini con aree attrezzate per i campeggiatori. “Alcune di queste idee sono semplici, dai costi contenuti e realizzabili anche in breve tempo, una volta avuta la collaborazione della pubblica amministrazione, per avere velocemente i necessari permessi – spiega il presidente di Slow Lagoon Marino Masiero -. Con investimenti minimi si potranno avere risultati importanti e la creazione di nuove opportunità per il mondo del lavoro”. Giovanna Bellemo

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Sic. Maschietto non giovanissimo. Taglia piccola. Lasciato al bordo della strada dopo essere stato investito. Il soccorritore lo ha voluto chiamare Sic. E’ stato più volte visitato. L’appello è rivolto a chi lo riconosce o a chi ha visto chi lo ha investito… Yago. Pastore tedesco purissimo cerca famiglia. Maschio 8 anni. Vissuto a contatto con persone. Carattere molto buono. Purtroppo Yago attualmente si trova in un terreno che verrà venduto. Il proprietario non puo’ portarlo a casa e noi in rifugio non abbiamo posto. Tom. Maschietto giorvane, circa 3 anni. Taglia media, circa 15 kg. Buono con tutti. Tom è stato recuperato in Statale Romea. La speranza è che si sia smarrito. Chi lo riconosca lo aiuti a tornare in famiglia. Altrimenti è in cerca di una nuova casa. Giotto-Giove. Splendidi maschi incrocio setter irlandese, circa 10 anni. Carattere tranquillo e molto buoni. Il loro proprietario è mancato e per loro si sono aperte le porte del rifugio. Cerchiamo per loro una casa che possa accoglierli per gli ultimi anni. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233

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20 Economia Innovazione tecnologica Unioncamere e altri partner fanno partire il progetto

“Energy Villab”, imprese ed energia pulita Le prime realizzazioni pilota sono previste a Forte Poerio a Mira, e nel Comune di Teolo di Alessandro Abbadir

E

nergia pulita, territorio veneziano e padovano all’avanguardia. Al via a Mira (a Forte Poerio) e a Teolo a “Energy Villab”, cioè il progetto, un network di Living Lab virtuosi. Il progetto è stato presentato le scorse settimane da Unioncamere del Veneto, con il titolo ”Energy Living Lab: un nuovo approccio per la condivisione di uno sviluppo energetico sostenibile”. Di cosa si tratta? “I living lab - hanno spiegato gli organizzatorisono dei momenti di sperimentazione che portano la ricerca fuori dal laboratorio e nelle dinamiche del mondo reale per fondere l’inno-

NEWS

S

vazione tecnologica con quella organizzativa e sociale, in un processo di co-creatività che coinvolge tutti i soggetti partecipanti. Sono sperimentazioni legate ad applicazioni per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili e risparmio energetico, col coinvolgimento di piccole e medie imprese, distretti produttivi. E’ stato approvato nell’ambito del programma per la cooperazione transfrontalier Italia-Slovenia 2007-2013, il progetto si concluderà nel maggio del 2014. Le prime realizzazioni pilota sono previste a Forte Poerio a Mira, e nel Comune di Teolo. Energy Villab prevede

l’avvio di sei iniziative pilota (quattro in Italia e due in Slovenia),la loro messa in rete, il collegamento alla valutazione comparativa dei risultati raggiunti, e la creazione di premesse per una condivisione di politiche transfrontaliere a sostegno degli stessi territori. I partner coinvolti sono: Craca (Centro Regionale di assistenza per la Cooperazione Artigiana); Università di Padova - Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria; Provincia di Treviso; Camera di Commercio di Venezia; ConCentro Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone; Comune di Jesolo; Comune di

Indagine di Fondazione Impresa

GLI ITALIANI VOGLIONO LA BIOEDILIZIA

econdo l’indagine sui comportamenti eco-sostenibili degli italiani realizzata da “Fondazione Impresa” di Mestre, il 25,4% degli italiani ha cercato attivamente informazioni sulla classe energetica della propria abitazione. Il 30,9% ha effettuato interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione. In

particolare: sostituzione di infissi, interventi di isolamento e sugli impianti di riscaldamento. ”Nei prossimi due anni - spiega Fondazione Impresa - il 21,8% degli italiani che ha dichiarato di non aver ancora effettuato interventi di riqualificazione energetica delle proprie abitazioni ma intende operare in tal senso. In particolare, la sostituzione

Musile di Piave; Fondazione Istituto su Trasporti e la Logistica (Itl) – sede Ravenna; Ial Innovazione Apprendimento Lavoro Friuli Venezia Giulia; Ul Iri (Istituto per lo sviluppo dell’innovazione dell’Università di Lubiana); Università di Lubiana; Prc (Centro di Sviluppo della Valle dell’Isonzo); Golea (Agenzia locale per l’Energia della Goriška); Uip (Centro Universitario per lo sviluppo e incubatore universi-

degli infissi (48,1%), l’isolamento dell’edificio (24,1%) e la sostituzione degli impianti di riscaldamento (13,9%), continuano ad essere gli interventi più richiesti, aumentano gli interventi di installazione dei pannelli solari termici (12,7%)”. La bioedilizia o edilizia sostenibile rappresenta uno di quei settori che meglio di altri descrive la sintesi contenuta nell’espressione green economy o crescita sostenibile. “L’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 anche attraverso la riqualificazione energetica degli edifici - affermano i ricercatori di Fondazione Impresa - rappresenta un

tario del Litorale). ”Con questi laboratori che uniscono territorio ed esperienze innovativespiegano gli organizzatori - si vuole dare un segnale di rinnovamento nel modo di concepire il territorio, non più solo suolo da sfruttare, ma ambiente da difendere e dal quale partono iniziative che puntano a cambiare il volto dell’economia locale e segno della green economy e del risparmio energetico”.

importante volano di crescita offerto all’intero comparto delle costruzioni”. A.A.



Gennaio 2012

Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997

Prevenzione e sanità pubblica

Il Dipartimento di Prevenzione è, con l’Ospedale ed il Distretto Sanitario, una delle tre strutture in cui è divisa la Ulss 14. Missione del Dipartimento di Prevenzione è garantire la tutela della salute collettiva e fornire una risposta unitaria ed efficace alla domanda, anche inespressa, di salute della popolazione. Il Dipartimento di Prevenzione è ubicato a Borgo San Giovanni n. 1183, ex sede Anfass. Il Direttore è il dottor Massimo Boscolo Nata (041.5572106 – 041.5572104).

Informa

le Specia le a i c e p S

Ulss 14

I compiti del Dipartimento di Prevenzione sono: ° profilassi delle malattie infettive e parassitarie; ° tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali; ° tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro; ° sanità pubblica veterinaria, mediante: sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali, profilassi delle malattie infettive e parassitarie, farmacovigilanza veterinaria, igiene delle produzioni zootecniche, tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale; ° tutela igienico-sanitaria degli alimenti; ° sorveglianza e prevenzione nutrizionale; ° tutela della salute nelle attività sportive. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 14 è articolato nei seguenti Servizi: • Servizio di Igiene e Sanità Pubblica con funzione anche di Igiene degli alimenti e della nutrizione (SISP – SIAN) Responsabile: dottoressa Clelia De Sisti Sede: Borgo San Giovanni 1183 Telefono: 041.5572101 Si occupa di: ° Epidemiologia e profilassi delle malattie infettive; ° Prevenzione/diagnosi precoce delle malattie non infettive (cronico-degenerative, neoplastiche); ° Medicina legale e necroscopica; ° Igiene degli alimenti e delle bevande; ° Igiene della nutrizione; ° Tutela della salute nelle attività sportive.

Il Direttore Massimo Boscolo Nata

• Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) Responsabile: dottor Giò Maria Giraldo Sede: Villa Verde, c/o Ospedale di Chioggia Telefono: 041.5534211 Si occupa di: ° Medicina del lavoro; ° Igiene del lavoro; ° Sicurezza ed Impiantistica. • Servizio Veterinario con attività di: sanità animale; igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati; igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Responsabile: dottor Luciano Boffo Sede: Chioggia, riviera Caboto, rione Tombola Telefono: 041.5572205

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it


Gennaio 2012

Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

Il progetto dell’A.Ulss. 14 guadagnare salute - rendere facili le scelte salutari

“METTI IN MOTO LA SALUTE”

Gli aspetti positivi di una regolare attività fisica sono molteplici. Tra questi: • la riduzione del rischio di morte prematura, di morte per infarto o per malattie cardia-

che; • la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo di malattie cardiache o tumori del colon; • la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo del diabete di tipo 2; • la prevenzione o la riduzione dell’ipertensione; • la prevenzione o la riduzione dell’osteoporosi, con diminuzione fino al 50% del rischio di frattura dell’anca nelle donne; • la riduzione del rischio di sviluppo dei dolori lombari; • la riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione, solitudine; • la prevenzione dei comportamenti a rischio, specialmente tra i bambini e i giovani, de-

rivati dall’uso di tabacco e di alcol, da diete non sane, da atteggiamenti violenti; • il calo del peso e la diminuzione del rischio di obesità, con benefici del 50% rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario; • benefici per l’apparato muscolare e scheletrico. La sedentarietà contribuisce invece, insieme ad altri fattori di rischio, allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle che gravano sull’apparato cardiovascolare. Non fare movimento, infatti, contribuisce al peggioramento del metabolismo del glucosio e concorre all’aumento della pressione sanguigna e del grasso corporeo. Tutti fattori che non solo

accrescono il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2 ma, nel caso in cui già si soffra di queste patologie, ne aumentano gli effetti negativi. Lo sviluppo di strategie che portino ad un aumento della diffusione dell’attività fisica, attraverso l’attivazione di interventi di dimostrata efficacia, è un obiettivo di sanità pubblica che può essere raggiunto solo attraverso politiche sanitarie mirate e condivisione di obiettivi. Gli effetti positivi di una diffusa attività fisica a livello di comunità sono del resto evidenti sia a livello sociale che economico. La collettività ne trae giovamento non solo in termini di

riduzione dei costi della sanità pubblica, di aumento della produttività, di miglior efficienza nelle scuole, di una riduzione dell’assenteismo sul lavoro, ma registrerebbe anche un aumento della partecipazione ad attività ricreative e relazionali. Un regolare esercizio fisico che aiuti a prevenire le malattie croniche, a proteggere da condizioni disabilitanti, a eliminare i fattori di rischio, è utile a tutte le età. Per gli adulti, invece, non è sempre facile trovare tempo libero per fare attività fisica e le attività lavorative, che sono spesso sedentarie, non aiutano certo in questo senso. Gli effetti benefici sarebbero però numerosi, anche limitandosi a fare movimento con tempi e intensità moderati. Piccoli accorgimenti come fare le scale invece che prendere l’ascensore, non usare la macchina per recarsi

al lavoro ed andare a piedi, possono già essere utili per incominciare. Per gli anziani, infine, l’evidenza scientifica dimostra che svolgere attività sportive aiuta a invecchiare bene poiché si aumentano le resistenze dell’organismo, si rallenta l’involuzione dell’apparato muscolare, scheletrico e cardiovascolare portando inoltre giovamento alle capacità psico-intellettuali. Il Dipartimento di Prevenzione dell’A.ULSS.14 in accordo e con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale ha strutturato un progetto per incentivare l’attività motoria in persone potenzialmente a rischio. A uomini/donne in sovrappeso e/o con pressione arteriosa ai limiti superiori rispetto alla norma e/o con alterata glicemia a digiuno ma non ancora in terapia, i Medici di Medicina

Generale “prescrivono attività motoria aerobica” indicando nel contempo la frequenza cardiaca massima alla quale possono essere esposti. Psicologicamente la “prescrizione” dell’attività motoria da parte del Medico di Base si ritiene sia molto importante perché così facendo l’attività motoria viene intesa come una vera e propria terapia. Le persone individuate potranno scegliere tra le 6 palestre aderenti all’iniziativa (4 a Chioggia: Sport Life, Clodia piscine e fitness, Gym Club, Centro Astoria e 2 a Cavarzere: Body Evolution, Fisiocenter) dove potranno effettuare l’attività motoria prescritta sotto il controllo di istruttori qualificati. Prima di iniziare l’attività motoria il Medico di base riporterà in una specifica scheda alcuni dati già a lui noti: pressione arteriosa, peso-altezza (e quin-

di l’indice di massa corporea), glicemia; gli stessi dati saranno registrati, per controllo, dopo 4 mesi. Grazie alla sensibilità della ONLUS “Cuore Amico”, partner dell’iniziativa, è stato possibile offrire agli istruttori delle palestre aderenti un corso di BLSD (rianimazione cardio-polmonare con defibrillazione precoce) gestito dagli Istruttori del locale Pronto Soccorso. Il progetto è stato inoltre esteso ai Sindaci dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona e al Direttore Generale dell’A.ULSS. 14 con l’intento di sensibilizzare i Dipendenti ad incrementare l’attività motoria raggiungendo, per chi può, il posto di lavoro in bicicletta, usando le scale e non gli ascensori per spostarsi all’interno delle strutture e stimolandoli alla frequenza delle palestre aderenti al progetto.

L’evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare attività fisica di moderata intensità favorisce uno stile di vita sano con notevoli benefici sulla salute generale della persona. L’esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico, non deve essere necessariamente intenso: sono sufficienti 30 minuti di movimento al giorno (cammino, nuoto, bicicletta) per almeno cinque volte a settimana, per godere di molti benefici.

Ulss 14 informa

le Specia le Specia


24 Personaggio Debora Alibardi Musicista e stilista affermata

Dalla musica alla moda, un’unica grande passione Con i suoi abiti da sposa e da cerimonia ha vinto a Udine il concorso “Sposa d’autore” di Paola Teson

S

uccesso anche nella moda per Debora Alibardi, componente del celebre gruppo di cover Nomadi “Status Symbol” (gruppo che tra l’altro ha aperto il concerto dei Nomadi a Cavarzere). Una passione per l’arte che Debora traduce sia nella musica che nella moda: due lati che vede molto diversi tra loro ma che riescono ugualmente ad appassionarla. L’amore per la musica l’ha portata a fondare il complesso di cui fa parte, dopo aver studiato con due musicisti che le hanno dato le basi per intraprendere questa strada (il jazzista Franco Nesti e Gianni Cicogna); pur non avendo iniziato a suonare sin da bambina, Debora ha raggiunto ottimi risultati nella musica, soprattutto grazie al suo gruppo. L’amore per la moda, invece, l’ha portata a diventare stilista di abiti da sposa e da cerimonia molto particolari, partecipando anche

a diversi concorsi che le hanno sempre dato soddisfazione. La giovane bassista, infatti, possiede il diploma di “Tecnico della moda” (ottenuto presso l’Ipsia “Ruzza” di Padova) e il diploma di “Stilista e modellista professionale” (conseguito presso la “Sitam Moda” di Padova). Grazie a queste sue capacità, Debora Alibardi (alias Maribel) ha partecipato a diversi concorsi nella moda: l’ultimo in ordine di tempo è “Sposa d’autore 2012” che le ha permesso di aggiudicarsi il “Premio Speciale Sposa 2012”. Il concorso (ideato ed organizzato dall’agenzia “modashow.it” in collaborazione con “Eventi & Co.”) era dedicato a stilisti emergenti che creano abiti da sposa e da cerimonia, realizzato all’interno e in occasione della ottava edizione di “Udine Sposa”, in programma alla Fiera di Udine.

Maribel ha da poco aperto un atelier a Villatora di Saonara dove disegna e realizza abiti da sposa, da cerimonia e da sera. Ma questo concorso è solo l’ultimo di tante altre esperienze analoghe che la giovane stilista cavarzerana ha già affrontato, come racconta lei. “Ho studiato moda - racconta - per molti anni e dopo gli studi ho sempre coltivato questa passione. Negli anni 2004 e 2005 ho partecipato alla rassegna Young Fashion di Padova che mi ha portato sulle passerelle di Milano Collezioni Donna e a Roma per l’Alta Moda. Nel 2011, poi, ho partecipato come finalista al concorso “Moda d’autore” che si è tenuto a Lignano Sabbia d’Oro. Ora ho avuto il piacere di partecipare a questo concorso con abiti da sposa da me realizzati e sono onorata di aver ricevuto questo premio speciale. E’ proprio da quando ho iniziato a partecipare ai

Suona cover del grupo dei Nomadi nel celebre gruppo cavarzerano degli Status Symbol concorsi di moda d’autore che mi è venuta l’ispirazione anche per aprire un atelier tutto mio.” Il verdetto di “Sposa d’autore” che ha incoronato vincitrice Veronica Piazza della “Vi.Bi. Couture” (laboratorio di design di Udine) e seconda classificata Alexandra-Andreea Stanescu nata a Bucarest, studentessa all’”Istituto di Moda Burgo” di Milano, è giunto al termine di una elegante sfilata dove tutte le nove stiliste in gara hanno presentato le proprie creazioni. “Per realizzare i modelli che ho presentato al concorso – commenta Maribel - mi sono

Debora Alibardi, in arte Maribel con suoi abiti da cerimonia

ispirata ad uno dei miei miti della moda, ovvero Fausto Sarli. In qualche modo ho voluto riportare alcuni degli aspetti dei suoi modelli anche nei miei abiti”. La regia del concorso è stata firmata da Paola Rizzotti, la presentazione è stata curata da Michele Capitò. A partecipare all’evento un numeroso ed attento pubblico che ha dimostrato con calorosi applausi di apprezzare le proposte delle nove stiliste in gara e che, altresì, ha dimostrato anche di condividere le scelte dei giurati, tra cui naturalmente il premio per la stilista e musicista cavarzerana Debora Alibardi.

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Cultura provinciale 25 Il personaggio Il presentatore degli spettacoli della signora della canzone è di Chioggia

Cester, trait d’union tra Nilla Pizzi e Chioggia Ad un anno dalla sua scomparsa ricorda commosso l’artista che fu protagonista della musica italiana negli anni ‘50 di Eugenio Ferrarese

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a canzone “all’italiana”, melodica esiste ancora? Quasi un anno fa scompariva la “signora della canzone” Nilla Pizzi, la famosa protagonista della musica italiana degli anni ’50, cantante con la quale il chioggiotto Aldo Cester ha condiviso tanti ricordi sul palco in qualità di presentatore dei suoi spettacoli in giro per l’Italia ed

“All’estero i nostri cantanti di quegli anni continuano ad avere consensi e ad essere apprezzati” anche all’estero. Forse questo tipo di canzoni è un po’ sul viale del tramonto, ma mantiene ancora un grande interesse e fascino, soprattutto per una certa fascia di pubblico. “La canzone italiana degli anni ’50 e ’60 è un po’ superata – sottolinea Cester –. Le canzoni ora sono certo culturalmente più complesse, più evolute. Ma specialmente all’estero, tra

NEWS Letteratura

LIBRI FUORI DI TESTO. INCONTRI CON GLI AUTORI

le numerose comunità italiane sparse per il mondo, le tournée dei nostri cantanti di quegli anni hanno sempre ottenuto un clamoroso successo… soprattutto Nilla Pizzi”. Aldo Cester aveva conosciuto la famosa cantante in una circostanza un po’ causale e sfortunata, quando la Pizzi era stata coinvolta – nel 1954 – in un incidente stradale a Polesella. Si era ferita ad una mano e Cester l’aveva aiutata accompagnandola al pronto soccorso. In seguito Nilla Pizzi convinse Cester a frequentare un corso di dizione alla Rai per abituarsi al microfono e così presentare i suoi spettacoli. “Grazie dei fiori”, “Vola colomba”, “L’edera”, “Papaveri e papere” sono poi diventati i successi mondiali della lunga e luminosa carriera della cantante di Sant’Agata Bolognese – vincitrice nel 1951 del primo Festival di San Remo - che ha continuato ad esibirsi fino alla fine. Il repertorio della Pizzi era assai ampio, ricorda Cester, e comprendeva oltre 3000 canzoni che spesso venivano arrangiate seguendo le esigenze più moderne.

Il presentatore chioggiotto Aldo Cester con Nilla Pizzi

Anche il rapporto di Nilla Pizzi con la città di Chioggia è stato assai importante. “Era una città che amava e dove si sentiva a suo agio”. Nel 1985 fu organizzato un grande spettacolo per celebrare i 300 anni del ponte di Vigo che per l’occasione venne tutto infiorato. L’ultima sua visita a Chioggia fu quasi dieci anni fa. Cester è stato anche il promotore del “Premio Città di Chioggia: una vita per la canzone” e sul palco di piazzetta Vigo furono presenti Carla Boni, Gino Latilla, Giorgio Consolini e Nilla Pizzi: una grande serata musicale con la piazzetta gremita in ogni angolo. “Di questi famosi protagonisti della canzone italiana è rimasto solo Giorgio Con-

Prosa Nella provincia

Gli spettacoli a teatro, luogo caldo e accogliente della cultura

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ibri fuori di testo. Scrittori dal vivo alla Sabbadino. Sono ricominciati il 18 febbraio gli incontri con gli autori alla Biblioteca civica “C. Sabbadino” di Chioggia. Nomi cardine del panorama non convenzionale. Dopo l’incontro con Francesco Permunian e Tuono Pettinato i prossimi due appuntamenti di marzo saranno dedicati alla presentazione di Marco Rossari e Alessandro Robecchi. Rossari presenterà il suo ultimo lavoro “L’unico scrittore buono è quello morto” il 3 marzo alle ore 17. Si tratta di un libro che raccoglie prose, epigrammi, pastiches e racconti sulla scrittura e - soprattutto - sugli scrittori. Alessandro Robecchi parlerà del suo volume “Piovono pietre - cronache marziane da un paese assurdo”, il prossimo 17 marzo. E’ stato caporedattore di “Cuore, settimanale di resistenza umana” ed è uno degli autori storici di Maurizio Crozza. La sua prsenza offrirà l’occasione di parlare dell’evoluzione della satira in Italia e delle trasgormazioni del suo linguaggio. Gli incontri si terranno presso la Sala espositiva del Museo civico della Laguna Sud a Chioggia. G.G.

Alessandro Preziosi al Toniolo con “Cyrano de Bergerac”

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a stagione fredda non favorisce attività all’aperto e sicuramente il teatro si presta a essere un luogo caldo e accogliente per gli amanti della cultura. Tra febbraio e marzo i teatri di Camponogara, Marghera, Mestre e Venezia offrono diverse tipologie di rappresentazione. Al teatro Dario Fo di Camponogara, venerdì 24 febbraio, lo spettacolo di Lella Costa: “Arie”; una rappresentazione che racconta un genere musicale molto amato nel mondo. Al teatro Aurora di Marghera, il 4 marzo Matteo Latino presenta “InFactory”, Premio Scenario 2011. “Ancora oggi essere diversi significa non essere adeguati nel quotidiano destreggiarsi tra qualunquismo, ignoranza e omologazione – commenta il cartellone Antonino Varvarà direttore artistico della stagione all’Aurora - eppure in una società che ci desidera tutti uguali, copie conformi di paradigmi di dubbio valore, c’è quanto mai bisogno di diversità.

A questa diversità che accompagna la vita di tante anime, dedichiamo questa edizione ad Andrea Zanzotto, autore recentemente scomparso, poeta tra i pochi, poeta come pochi”. Al teatro Toniolo di Mestre il 14 e 15 marzo, Lillo e Greg, presentano: “Sketch & Soda”; lo spettacolo raccoglie alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei comici. Da mercoledì 22 a domenica 26 febbraio Alessandro Preziosi presenta: “Cyrano de Bergerac”, la rappresentazione è tratta dal libro di Rostand e con la regia di Alessandro Preziosi. Il teatro Goldoni di Venezia propone dal 29 febbraio al 4 marzo,“Servo di scena”; questo testo teatrale è uno dei più celebri testi di Ronald Harwood, la trama è un appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, ed è una perfetta ricostruzione d’epoca che fa da cornice agli ultimi successi di un grande attore, ormai al tramonto. Roberta Pasqualetto

solini – aggiunge Cester – con il quale continuo a mantenermi in contatto”. Il presentatore chioggiotto è ancora in attività e nei mesi scorsi ha lavorato a Montecatini e Viareggio. Aldo Cester ha ancora un sogno nel cassetto. “Nel 2008 sembrava imminente l’apertura del nuovo teatro comunale e così presentai una proposta all’amministrazione di Chioggia: una grande spettacolo con la collaborazione di tutti i gruppi culturali del nostro territorio… ed io sul palco a presentare questa manifestazione”. La proposta rimane tuttora valida: da allora sono passati quattro anni e il teatro comunale non è stato ancora del tutto completato…

NEWS I volontari di Libera nelle classi per parlare di mafia

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nizierà a marzo la nuova sfida di Libera, l’associazione che fa capo a Don Ciotti, che si occupa di mafia, ma non solo. I giovani volontari si recheranno nelle classi quinte del Liceo e nelle seconde e terze dell’istituto alberghiero di Chioggia, con il progetto “Sapere per saper essere. Gli esseri umani non sono merce di scambio”. “Nel territorio chioggiotto vi sono decine di profughi, giunti dalla Libia, ma nativi dei paesi più disparati: Costa d’avorio, Senegal, Nigeria, e molti altri” raccontano i ragazzi che si stanno preparando, “sono qui da maggio scorso, e nessuno sembra chiedersi chi siano, cosa facciano, perché siano qui”. “Conoscere e sfatare gli stereotipi che una politica dell’odio ha instillato nella società, è il primo passo verso una convivenza serena e consapevole”. Hanno scelto questa tematica per raccontare ai ragazzi una realtà vicina ma sconosciuta. “Molti credono che la mafia sia solo al sud. Nulla di più falso. Nel Nord Italia, e nel Veneto, la mafia fa affari d’oro: nell’edilizia, nelle grandi opere, nella gestione dei rifiuti, nello sfruttamento della manodopera a basso costo. E il fenomeno del caporalato, che ha provocato la rivolta degli immigrati di Rosarno, è fortissimo anche qui, anche se molti lo ignorano, o fingono di non sapere”. F.D.L.

A Mira il prossimo 11 marzo

“FIUMI DI VINO” IN VILLA DEI LEONI

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na rassegna dei migliori vini in villa. Questo il senso della manifestazione “I fiumi di Vino” che è stata presentata nelle scorse settimane in villa dei Leoni dal Comune di Mira e dalla Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori (Fisar), delegazione di Venezia, con un piccolo evento enogastronomico presenteranno ufficialmente l’iniziativa il prossimo 11 marzo 2012. Vediamo l’evento. ”Domenica 11 marzo, dalle 11 alle 19 - spiegano gli organizzatori - le prestigiose sale di Villa dei Leoni a Mira ospiteranno, infatti, la prima edizione di “I Fiumi del Vino”, mostra e degustazione dei vini nati in prossimità dei fiumi italiani e di alcuni dei più noti fiumi europei. Anche il Comune di Mira si è fatto promotore dell’idea. “L’iniziativa a cui stiamo già lavorando – spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Mira Davide Meggiato – vuole presentare le eccellenze vitivinicole, italiane e non, accomunate da un fattore particolare: il fiume”. Il progetto, sviluppato e seguito dalla Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), delegazione autonoma di Venezia, oltre a promuovere il prodotto in sé, vuole far conoscere i territori di cui i vini sono espressione e le differenti tradizioni culturali ed enogastronomiche che li caratterizzano, rivolgendo-

si sia ai tanti appassionati del settore che al pubblico più generico. Oltre 40 le aziende italiane che hanno già garantito la loro partecipazione e offriranno in assaggio le loro eccellenze, permettendo immediati paragoni tra medesimi vitigni e differenti territori e filosofie di vinificazione. Da corona alle aziende, ed in abbinamento ai loro vini, saranno proposti liberi assaggi di ricette dei diversi territori. Insomma un bel appuntamento che coniuga arte culinaria a bellezze architettoniche della Riviera del Brenta come villa Contarini dei Leoni a Mira. Alessandro Abbadir


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IL VENETO

in PRIMO PIANO L’invasione dei grandi centri commerciali In pole position oltre a Veneto City, il progetto Ikea di Casale sul Sile, le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice e i nuovi centro commerciali di Limena e Due Carrare. Preoccupazione fra politici e amministratori locali

di Alessandro Abbadir

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consumi? Crollati con la crisi. I dati delle vendite natalizie in tutta Italia e nel Veneto sono state pressoché un disastro e anche i negozi che vendono beni alimentari oramai sono alle corde. Alla Regione però questo dato, nonostante la recessione in atto dal 2008, non interessa. L’ente capitanato dal governatore Luca Zaia, insiste nel concedere quasi sempre l’insediamento di grandi centri commerciali :Veneto City o l’Ikea di Casale sul Sile o il parco commerciale sulla Treviso – Mare a Meolo, ne sono l’esempio più lampante. Centri che si trovano a ridosso di snodi viario infrastrutture di competenza regionale. Le associazioni di categoria e il mondo della politica sono in subbuglio. Si perdono tanti posti nei piccoli e medi centri per recuperarne molti meno. Ecco intanto i dati sui consumi natalizi. Per l’Osservatorio nazionale Federconsumatori la spesa complessiva è stata di 4 miliardi di euro, 400 milioni al di sotto delle stime, che indicavano un volume pari a 4,4 miliardi di euro, per una media di 166 euro a famiglia. Per la Coldiretti, il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono costati 2,3

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perture libere, la Regione si oppone ma il Tar del Lazio gli dà torto. L’effetto della sentenza riguarda il ricorso presentato contro il Comune veronese di Isola Rizza contro la Regione Veneto. Così dopo il sì alla Bennet a Verona, hanno cantato vittoria i Pam di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Vicenza e sulla loro scia, grazie al decreto di Monti ‘Salva Italia’, ora hanno presentato ricorso anche i gruppi Auchan, Coin, Oviesse, Gallerie Commerciali spa e Upim, con la forte probabilità di vincere . Ma cosa è successo? Il Tar del Lazio, in pratica, ha vanificato una circolare inviata il 18 gennaio scorso a tutti i Comuni per invitarli a rispettare la norma regionale. Cioè quella delle 16 domeniche di apertura, più le 4 di dicembre, norma

miliardi di euro, con una contrazione del 18% rispetto al 2010. In tavola sono stati portati soprattutto prodotti made in Italy, legati a ricette del passato. Gli investimenti più onerosi in mobili, oggetti d’arredamento ed elettrodomestici sono crollati del 24%, abbigliamento e calzature sono precipitati del 18%, mentre la profumeria ha registrato -7%. A tenere solo editoria e libri. Male il turismo, con un -8%. Nonostante questi numeri la Regione non si scompone. Vediamo ad esempio il progetto Ikea di Casale sul Sile (Tv) che potrebbe autorizzare. Qui il negozio Ikea occuperà uno spazio di 35 mila metri quadri, parcheggi esclusi. L’azienda svedese prevede l’apertura tra il 2015 e il 2016. Per sgravare i negozi Ikea di Padova e Villesse, il colosso dei mobili ha deciso di investire 200 milioni di euro a Casale sul Sile, punto vendita a pochi metri dal casello autostradale . La palla è in mano in questo momento alla Regione, chiamata a imprimere il primo timbro sul progetto. In ballo ci sono circa 1.300 posti di lavoro e visto il momento di crisi come nel caso

di Veneto City (dove ne sono promessi 7000) non sarà facile dire di no. Ad esempio una cittadella che funziona da tempo e attira clienti da Croazia Slovenia e Austria è “Veneto Designer Outlet”. La cittadella della moda, di Noventa di Piave richiama visitatori provenienti anche da oltre confine. Confesercenti Veneto comunque denuncia poi l’uso di “escamotage”, per ottenere lo stesso le autorizzazioni per aree commerciali non ancora perfezionate. Problemi si sono avuti anche per le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice. Proteste per le possibili autorizzazioni dei centri commerciali di Limena e Due Carrare si sono già registrate. A prendere una posizione critica contro queste nuove possibili autorizzazioni di insediamenti commerciali è la senatrice del Pd Franca Donaggio. Per la Donaggio “Ci si deve impegnare per difendere il piccolo commercio e nello stesso tempo riuscire a dare ai consumatori una vasta scelta. Con grandi centri di distribuzione avulsi dal territorio si rischia la morte della vita sociale nelle città e nei paesi“. Una posizione con la

APERTURE COMMECIALI LIBERE LA REGIONE DÀ BATTAGLIA prevista dall’accordo sottoscritto anche dalla grande distribuzione prima del decreto Monti. Ma l’assessore, regionale contraria alle aperture deregolamentare ribadisce che sulla questione prima del governo viene la Regione. “Una cosa deve essere chiara a tutti. In materia di aperture domenicali per il commercio- spiega l’assessore regionale al Commercio Isi Coppola - qui nel Veneto vale la legge regionale fino a prova contraria. Siamo tenuti tuttavia a prendere atto delle ordinanze d’urgenza adottate in questi giorni dal Tar Veneto, con l’iter di “inaudita altera parte” che è la facoltà di non ascoltare la controparte, cioè la Re-

gione, anche se questo comporterà una situazione caotica fino al 22 febbraio, data in cui i ricorsi saranno discussi nel merito e in quella sede faremo presenti le nostre ragioni. Il Veneto, inoltre, impugnerà la legge Monti davanti alla Corte Costituzionale perché la competenza in materia di commercio è esclusiva e prioritaria delle Regioni”. Ma non solo. “C’è da dire– aggiunge l’assessore Coppola – che la stessa Federdistribuzione ha un giudizio positivo rispetto a quanto la Regione ha previsto nella sua normativa sui turni di apertura infrasettimanali, provvedimento atteso da molto tempo. E’ evidente che Federdistribuzione, sulle

quale concorda il consigliere regionale del Pd Lucio Tiozzo. Contro le condotte disinvolte delle grandi catene commerciali si sono schierati anche il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e critiche sono arrivate anche dalla consigliere regionale del Pd Simonetta Rubinato. Contrari a logiche di concentrazione in grandi aree anche i sindacati, Cgil in testa. Sconcertati anche diversi comuni come quello di Venezia e Padova che da tempo si battono per il mantenimento di negozi di prossimità nei quartieri. “Quartieri difficili come il nostro, cioè quello di Marghera (nel comune di Venezia) – spiega il vicepresidente della Municipalità di Marghera Bruno Polesel - dalla vicinanza di grandi aree commerciali, non hanno nulla da guadagnare. I piccoli negozi mantengono viva una rete sociale fatta di rapporti fra persone e di aiuto reciproco. Il grande centro commerciale, è spersonalizzante. Ora mettono prezzi ribassati per colpire il piccolo commercio. Poi quando i piccoli negozi saranno spariti definitivamente i prezzi li decideranno quasi da monopolisti”. aperture domenicali, si trova a rappresentare esigenze diverse nei confronti delle attività commerciali, perché ci sono i grandi gruppi, anche e soprattutto non italiani, che possono comunque permettersi di tenere aperto, mentre altre realtà distributive importanti sul nostro territorio, non hanno nessuna intenzione di avvalersi delle aperture domenicali per tutto l’anno e rivendicano il valore anche sociale della legge regionale. Inoltre sottolineo come questo primo periodo di applicazione delle 20 domeniche, sarebbe stato sperimentale e oggetto di attento monitoraggio, proprio per avere poi la possibilità di modificare a seconda delle esigenze dei consumatori e del mercato il numero più giusto di aperture”. A.A.


Il Veneto in primo piano 27 Territorio Reazioni alla realizzazione di un mega centro direzionale

Comitati e Confesercenti contro Veneto City di Alessandro Abbadir

V

eneto City, il mega centro direzionale pensato per tutta la Regione Veneto se non per l’intero Nord Est, è da mesi nell’occhio del ciclone. Contro questo polo direzionale che la Regione con il presidente Luca Zaia ha autorizzato, si sono scatenate le proteste di associazioni di categoria come Confesercenti, sindacati e comitati Cat. Confesercenti si è schierata contro Veneto City, perché di fatto, per l’associazione dei commercianti, distruggerebbe il commercio cittadino di Mestre e Venezia e della zona della Riviera del Brenta. Questo, per creare un centro direzionale che potrebbe davvero portare pochi posti di lavoro, in rapporto a quanti ne farebbe perdere.

TAR

Per Cat in particolare, che ha assunto A gennaio sono scesi i cittadini per protesta, in 3 piazze del veneziano (Mirano, la democrazia partecipativa come tratto Dolo e Mira). L’iniziativa voluta dall’Idv è fondamentale del proprio modo di agire, stata salutata positivamente dai Cat (comi- la questione del metodo con il quale si tati ambiente e territorio), anche se alla costruiscono i percorsi di mobilitazione è altrettanto importante fiaccolata, non hanno quanto la sostanza deldato l’adesione. “I Sono state le questioni in gioco”. comitati salutano po- presentate Con i Cat contro sitivamente ogni ini- per protesta in Veneto City, si sono ziativa - ha spiegato il due comuni oltre schierate associazioni portavoce Mattia Do- 11 mila firme come Legambiente, nadel - che vada nella direzione di contrastare il “mostro Veneto quelle di categoria dei commercianti e i City” e le altre grandi opere, con le quali si comitati cittadini di Dolo (Ve). A volere l’opera sono stati oltre ai provuole perseguire la distruzione del territorio e della vita delle persone che lo abitano, gettisti anche i comuni di Dolo e Pianiga, anche quelle promosse dai partiti. anche per ricavarne dei soldi con alienazioni

e urbanizzazioni. Contro Veneto City i cittadini e associazioni e comitati hanno depositato oltre 11 mila firme e altrettante osservazioni. Osservazioni che dai due comuni interessati sono state quasi tutte respinte. Le grandi opere ne attirano altre secondo i comitati. “Con la nascita di Veneto City – conclude Donadel – arriveranno nella stessa zona, Romea Commerciale, camionabile e polo logistico collegato al porto veneziano off shore. Insomma l’area fra Padova e Venezia è stata pensata come un crocevia di traffico intenso che di fatto con la crisi non esiste più. Le conseguenze della cementificazione selvaggia le pagheranno i cittadini”.

PEDEMONTANA, STOP DA RICORSO

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a Pedemontana Veneta si ferma ancora. A bloccarne l’iter è stato il Tar del Lazio che ha accolto un ricorso presentato dal comune di Villaverla, in provincia di Vicenza. Il Tar ha ribadito ancora una volta quanto deciso in seguito al ricorso di un cittadino di Loria (Treviso) e, particolare non secondario, dando ragione ad una amministrazione pubblica. Gli amministratori di Villaverla difendono le scelte compiute a suo tempo, impuntandosi contro la Pedemontana. Per loro il fatto che: “Una infrastruttura di questo genere sorga a 40 metri dal centro di Villaverla, di fatto compromettendola gravemente sotto il profilo pa-

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esaggistico ed ambientale è una cosa da rigettare”. Una posizione condivisa dai numerosi comitati del vicentino e del trevigiano, che sono sorti contro la Pedemontana, ora riuniti nel “Comitato veneto Pedemontana alternativa”, da cui sono partiti ricorsi, ma anche denunce contro il megacantiere della Pedemontana di Romano d’Ezzellino (Vicenza), inaugurato nel novembre scorso dal presidente del Veneto Luca Zaia. Insomma, i comitati si difendono a colpi di ricorsi e controricorsi, rendendo la vita difficile a chi vuole b le grandi opere subito efficienti.

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28 Vita veneta Tra individuo e società Intervista allo psicoterapeuta Lino Busato

Le insospettate “doti” della paura In tempi difficili e dal futuro incerto la paura diventa un sentimento diffuso e collettivo ma non va temuta: si tratta di un ancestrale meccanismo salvavita che mette in allerta di fronte alle difficoltà e consente di ripartire di Ornella Jovane

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ome l’ostrica per difendersi dall’insinuazione nella propria conchiglia di un organismo estraneo - un granello di sabbia - che la irrita e la disturba, secerne quella sostanza cristallina che poi produrrà una perla preziosa, così la paura si insinua negli esseri umani per stimolare coraggiose reazioni di sopravvivenza che spesso producono insperate e straordinarie imprese. La paura è un sentimento più che mai attuale in tempi di disagio e di diffuso smarrimento, quali sono quelli che stiamo vivendo. A livello individuale, nelle proprie storie personali, e pure in quello collettivo e sociale. Questa emozione assume connotazioni diverse a seconda delle età e delle esperienze negli individui, ma anche dei periodi storici nelle società. Ma che cos’è la paura, come la si affronta e come può essere superata? “L’equivoco nel quale si può cadere - a rispondere e spiegare i meccanismi della paura è lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato

- sta nell’attribuirvi un’accezione negativa. La paura in realtà è un ancestrale meccanismo che stimola a reagire per riuscire a superare la fase di crisi. Naturalmente in un contesto non patologico, laddove invece può degenerare in angoscia, fobia, ansia”. Perché si ha paura? “Incertezza, repentino cambiamento magari non programmato di situazioni o condizioni acquisite, - prosegue lo specialista - possono generare paura. Ciascuno di noi la conosce: si può avere paura della malattia, di essere giudicati, di sentirci inadeguati, del cambiamento. La difficoltà nasce dal dover convivere con un senso di incertezza che destabilizza. Eppure la paura è una sorta di salvavita perché attiva quel meccanismo di sopravvivenza che consente di andare oltre le difficoltà. La reazione è quasi istintiva, successiva è la presa di coscienza dell’avvenuto superamento dell’ostacolo e quindi della paura stessa”. Per meglio esemplificare il concetto lo psi-

cologo fa riferimento ad un esperimento. “E’ stato osservato - racconta - il comportamento del bambino piccolo che posto sopra un piano ad un certo punto si trova ad affrontare un passaggio apparentemente “nel vuoto”. Il bimbo istintivamente si ferma. Ma al di là del “precipizio” c’è la mamma che lo chiama e lo incoraggia a raggiungerla. Accade che il piccolo vince la vertigine perché valuta che oltre c’è ciò che cerca e raggiunge il suo obiettivo, ottenendo anche un premio (le coccole della madre). Ecco, la paura è quel sentimento che ha suscitato nel bambino diffidenza nel punto di passaggio incerto, proteggendolo da eventuali cadute, ma ha stimolato in lui quella forza d’animo e quel coraggio che lo hanno spinto a superare l’ostacolo”. “La paura stimola dunque un meccanismo positivo - prosegue Busato - generatore di curiosità che sollecita a conoscere per cogliere le occasioni di cambiamento, per trovare le soluzioni a ciò che spaventa. E’ il disagio ge-

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Lino Busato nerato dalla paura - quel senso di frustrazione cioè la distanza tra ciò che si ha e ciò che si vuole - che attiva la leva per fare cose che non si sospettava si sarebbero mai fatte”. “Sul piano emotivo - conclude lo psicologo - siamo fatti di contenitori esistenziali, la cui capienza dipende da molteplici fattori, dal carattere, dalle caratteristiche biologiche, dalle

esperienze e dalle persone che ci sono state vicino. Più sono capienti questi contenitori esistenziali, più siamo in grado di accogliere emozioni, anche negative, e reagire di conseguenza. L’importante è essere in grado di reagire in modo costruttivo, in psicologia si dice resiliente”.

Resistere agli urti della vita senza “rompersi”

LA RESILIENZA, OVVERO LA RISPOSTA EFFICACE ALLE AVVERSITÀ

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raccontarla, ancora oggi ha dell’incredibile l’impresa dell’esploratore Ambrogio Fogar. Era il 1978 l’avventuroso viaggiatore si muoveva al largo delle isole Falkland nel Sud dell’Oceano Atlantico. La sua imbarcazione fu probabilmente colpita da alcune orche e affondò in poco tempo. Con lui c’era il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini. Riuscirono a portare con loro sulla zattera di salvataggio solo un po’ di zucchero, un pezzo di pancetta e due cormorani uccisi a colpi di remi. Dopo 74 giorni furono tratti in salvo. Erano in gravissime condizioni: avevano perso 40 chili. Mauro Mancini morì poco dopo di polmonite. Fogar riuscì a sopravvivere. Un’impresa epica che lo psicologo evoca per esemplificare il concetto di resilienza. “E’ un termine mutuato dall’ingegneria - racconta Lino Busato - e definisce quella proprietà che hanno i materiali o un manufatto di resistere agli urti e, grazie alla propria flessibilità, di ritornare allo stato iniziale. In psicologia l’attenzione viene posta sulla forza d’animo che consente di reagire in modo costruente ad una situazione dolorosa. E’ una qualità individuale, ma può essere anche collettiva: pensiamo ad esempio ai ragazzi di Genova che di fronte alla recente tragedia dell’alluvione, lo scorso novembre, si sono mobilitati in massa per contribuire a portare soccorso alla gente in difficoltà”. Nel mondo vegetale, resiliente è - ad esempio - il bucaneve che nonostante condizioni ostili riesce a fiorire in tutta la sua bellezza, nel mondo animale la lucertola che è in grado di rigenerare la parte della coda che ha staccato volontariamente per difendersi. “In psicologia - spiega lo specialista resiliente è colui che ha la forza di andare

oltre l’evento drammatico. La natura consente all’uomo di poter contare su alcune fondamentali e spesso insospettabili risorse. Innanzitutto biologiche: pensiamo a Fogar e Mancini che riuscirono a sopravvivere per 40 giorni, praticamente a digiuno persi nelle acque dell’oceano. Vi sono poi le risorse riparative, in altri termini la capacità di cicatrizzare vecchie ferite, sul piano emotivo, con strutture che consentono di autoriparare il “danno”. Infine vi sono le risorse evolutive che permettono di fare il grande salto verso il cambiamento quando questo è necessario, si tratti di una relazione affettiva, di lavoro o di contesti poco idonei in generale”. “La persona resiliente - prosegue Busato - è naturalmente propensa ad assumere un ruolo attivo nella propria vita, è coinvolta, impegnata, positiva e speranzosa, nel senso che ha fiducia di poter modificare col proprio impegno situazioni avverse. Vive nel presente il tempo, evita cioè di rifugiarsi nel passato o proiettarsi nel futuro per sfuggire all’immediato, ed ha una spiccata capacità di giudicare con equilibrio e quindi controllare gli eventi”. Com’è possibile allora sviluppare questa forza d’animo? “Innanzitutto - conclude lo psicologo “allenandoci” ad osservare in modo consapevole la nostra vita, con un atteggiamento attivo e presente, facendo in modo che la nostra vita sia quello che vogliamo noi e non ciò che gli altri si aspettano, poi creando buoni rapporti sociali che ci spingono ad aprirci verso gli altri, anche nelle difficoltà, e ci consentono di accettare l’aiuto offertoci. Vale la pena crearsi nuove possibilità per imparare sempre qualcosa di nuovo. Infine riuscire a mantenere con equilibrio le situazioni nella giusta prospettiva”. O.J.


Il Veneto in primo piano 29 Agenzia delle entrate Operazione per stanare chi non fa scontrini

Movida, evasione fiscale estesa

NEWS Misure del Governo

ARRIVA IL REDDITOMETRO

A livello locale gli incassi sono stati 274.895 contro i 527.740 presunti

di Alessandro Abbadir

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a movida sotto tiro, non dai residenti per schiamazzi notturni o questioni legate alla sicurezza, ma degli ispettori dell’agenzia delle entrate, che stanno monitorando diversi settori, soprattutto i locali e le attività del tempo libero. Hanno voluto vedere se questi commercianti pagano le tasse. E sono andati a fargli visita. Nei locali si emettono gli scontrini e il loro numero è controllato dagli ispettori. Ma di scontrini se ne battono davvero pochi in Veneto. Come fa l’Agenzia delle entrate a calcolare il nero, o a presumerlo? Il “nero” sarebbe dovuto alla discrepanza delle entrate registrate fra giorno del controlli e gli altri giorni. L’Agenzia delle Entrate ha così deciso di controllare le casse di 51 bar del Veneto e i risultati dell’operazione chiamata “Blitz Spritz Replay” illustrati dal responsabile Veneto dell’Agenzia Achille Sanzò. Sono stati strabilianti. Per legge i controlli si basano sull’accertamento induttivo e sui confronti tra gli incassi accertati dalle visite degli ispettori, e quelli registrati sui libri dei corrispettivi. A livello regionale la discrepanza fra i controlli è del 30,8%. La provincia di Venezia è risultata la peggiore dai controlli fatti, qui la discrepanza era del 91,98 negli 8 locali monitorati. Dopo Venezia è arrivato Rovigo con il 68,34%, Padova al 34,77%, Verona al 25,65%, Treviso Per le Entrate, il volume medio annuale degli affari al 23,32%, Vicenza al 15,23% e Belluno al 7,03%. In dei 51 bar si aggirerebbe a livello veneto sui 324.514 un locale di Mirano (Ve) la differeneuro contro un volume presunto di za era stata addirittura del 229 % in In un locale 443.469 euro e un’evasione stimata del Veneziano termini di scostamento. di 118.955 euro. Altri calcoli ad hoc Vediamo le cifre in termini di la discrepanza A livello locale infatti gli incassi sono euro. Lo scostamento medio per registrata è stata stati 274.895 contro i 527.740 locale, è di 392,99 euro a livello del 229% presunti, e un’evasione stimata di regionale e di 790,66 in provincia, 252.845. contro medie d’incassi che si attestano sui 1.726,23 euro All’Agenzia delle Entrate non si nasconde che si spera in Veneto e sui 1.794,08 nel veneziano. In totale i corri- che i risultati dei controlli mettano paura e che inducano spettivi del 2 dicembre, in regione, sono stati di 91.041. i commercianti a pagare in tasse quanto devono allo Stato

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L’operazione “Blitz Spritz Replay”, dovrebbe avere una funzione educativa. Per il direttore Sanzò uno degli scopi dichiarati è l’effetto deterrente. Si spera che un contribuente beccato, poi sia spinto a pagare spontaneamente le tasse. Sempre Sanzò in questi ultimi mesi si è adoperato per fare convenzioni con gli enti locali per poter scovare gli evasori dalle stesse segnalazioni dei comuni. L’incentivo per gli enti locali con questi accordi è che se l’evasore deve pagare i soldi di multa, questi soldi restano ai comuni direttamente. Soldi che saranno ben spesi a favore delle comunità.

ome stanerà la gran massa degli evasori fiscali il governo Monti? Attraverso i controlli sui conti bancari e dei movimenti e l’introduzione di un redditometro e limitazione dei contanti. Gli articoli 11 e 11 bis della manovra Monti prevedono controlli dei conti correnti, e di ogni rapporto finanziario con banche, poste, intermediari, società di assicurazione e di gestione del risparmio, anche in assenza di specifiche indagini tributarie. Già dal 1 gennaio di quest’anno, gli operatori finanziari sono tenuti ad inviare periodicamente all’anagrafe tributaria (che censisce tutti i contribuenti italiani) oltre ai dati anagrafici e codice fiscale degli intestatari, anche gli importi delle movimentazioni nei conti, e tutte le operazioni fuori conto (cambio assegni, richieste di bonifici per contanti, cambio valuta estera) con l’unica esclusione dei pagamenti con bollettini di conto corrente postale inferiori ai 1500 euro. Con i dati raccolti (informazioni di 40 milioni di conti correnti) l’Agenzia delle Entrate potrà individuare i contribuenti a rischio di evasione. Il redditometro dopo un periodo di sperimentazione, entrerà in vigore a giugno. E’ lo strumento attraverso il quale il fisco può stimare il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest’ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici fissati a priori. Nel caso di uno scostamento del 20% tra il reddito presunto, e quello dichiarato, il contribuente sarà chiamato a giustificare la differenza tra spese e guadagni.

Politica Interviene Zanoni (Idv) “Bene i controlli a Cortina”

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ontrolli fiscali a Cortina, c’è chi protesta e chi approva. Dopo il blitz dell’Agenzia delle Entrate, di fine dicembre scorso nella rinomata città turistica, qualcuno storse il naso e disse che azioni del genere rovinano il commercio. Posizioni critiche arrivarono anche dal governatore Luca Zaia. Contro le critiche insorge l’eurodeputato dell’Idv Andrea Zanoni: “Trovo fuori luogo - dice Zanoni - le proteste contro i controlli fiscali a Cortina da parte dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate visto che l’evasione fiscale oggi è calcolata in 150 miliardi di euro all’anno pari a tre finanziarie. Le persone

oneste, infatti, non hanno nulla da temere da questo genere di controlli, pertanto gli amministratori pubblici dovrebbero dare il benvenuto ai controlli e non protestare come fa il governatore del Veneto, Luca Zaia”. Zanoni argomenta. “I dati parlano chiaro - dice e solo grazie ai controlli che a Cortina molti degli esercizi commerciali hanno emesso fatture e scontrini aumentando del 400 per cento gli affari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A fronte di questi risultati mi sento di dire che questi controlli sono sacrosanti e trovo grave che vengano fatti solo adesso. Perché prima d’ora nessuno ha

mai fatto prima questi controlli a Cortina?”. L’eurodeputato dell’Italia dei Valori, ritiene che i cittadini onesti, tutti coloro che da sempre pagano le tasse fino all’ultimo centesimo senza mai aver evaso nulla, debbano gioire per questi controlli. “Naturalmente condanno le proteste di Zaia che invece di stare dalla parte dei veneti, che da sempre pagano le tasse, si schiera dalla parte di chi non vuole i controlli”. Zanoni auspica che i controlli di Cortina diventino la regola e coinvolgano tutte le città del turismo di lusso. A.A.

Andrea Zanoni


30 Voci da palazzo Finanziaria Regionale Approvato dal Consiglio il previsionale 2012

Poche conferme, tanti i tagli in bilancio Due milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno per Cultura, Istruzione e la Formazione. Tagliate anche le Politiche sociali, da 127,77 a 71,58 milioni di Fortunato Marinata

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’approvazione del bilancio previsionale è stata anticipata da una serie di polemiche innescate dal ritardo con il quale la Giunta regionale ha presentato il documento al consiglio di Palazzo Ferro Fini. I tre mesi di dilazione accumulata, infatti, avevano messo in forse anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti e dei vari enti collegati alla Regione ma il rischio è rientrato lo scorso 17 gennaio quando il bilancio di previsione 2012, e la relativa legge finanziaria, ha ottenuto il voto favorevole del consiglio regionale anche se, per essere precisi, è doveroso dire che l’assenso è arrivato esclusivamente dalla maggioranza guidata da Zaia, mentre l’opposizione ha espresso voto contrario ad eccezione dell’Idv e di Verso Nord che hanno optato per l’astensione. Un bilancio che tuttavia l’assessore di riferimento Roberto Ciambetti ha difeso nelle sue linee strutturali soprattutto alla luce del momento di empasse che gli enti locali stanno vivendo. “Nonostante la contrazione delle risorse statali e regionali il bilancio di previsione della Regione Veneto – ha commentato l’assessore – è riuscita a conservare pressoché inalterate le voci di spesa per la Sanità, il Sociale, l’Istruzione e la Formazione, le Politiche per il lavoro e la Tutela del territorio. Rispetto al 2011 le manovre governative Tremonti e Monti hanno ridotto il trend delle risorse regionali disponibili a 1303 milioni, 87 in meno rispetto al 2011”. Una riduzione che sempre secondo l’assessore dovrebbe essere mitigata da un’operazione straordinaria di vendita di immobili regionali, il cui ricavato è stato prudenzialmente stimato in 79 milioni di euro. A puntellare il bilancio concorreranno anche i 30 milioni di euro recuperati dall’assessore Giorgetti con un’operazione “pulizia” su mutui e voci riservate all’edilizia pubblica e i fondi dei programmi comunitari (Fesr, Fse, Fpe e programma rurale) che garantiranno oltre 220 milioni di euro all’ente. “Grazie a queste entrate – ha spiegato Ciambetti - la Regione Veneto ha la sicurezza di riuscire a tenere in equilibrio i propri conti anche per il prossimo anno”. Complessivamente, il bilancio della

Regione Veneto per il 2012 supererà i 14 miliardi di euro che andranno a impinguare i capitolati dei vari referati. Come sempre a prendersi la fetta più grossa delle torta sarà la Sanità, alla quale normalmente va destinato l’80% del bilancio, quest’anno favorita anche dai trasferimenti statali che non diminuiranno rispetto all’esercizio trascorso portando il finanziamento da 8362 milioni del 2011 agli 8610 nell’anno in corso. Sostanziali al bilancio anche gli stanziamenti a disposizione della tutela del Territorio, dell’Ambiente e quelle destinati alle Infrastrutture (1347,7 milioni, di cui 420 stanziati direttamente dalla Regione) e le spese tecniche di funzionamento della ‘macchina’ regionale (1075 milioni, di cui 476 fonte regionale). Altre destinazioni, invece, sono cadute sotto la mannaia dei tagli. In contrazione, le spese per la Cultura (13,6 milioni, due in meno rispetto al 2011), per l’Istruzione e la Formazione (89,8 milioni di euro, due in meno rispetto all’anno scorso), per la Sicurezza e l’ordine pubblico (250 mila euro, 100 mila in meno rispetto al 2011), per lo Sport e il tempo libero (1,59 milioni rispetto ai 2,8 dello scorso anno). All’interno di questi capitoli troveranno risposta le scuole materne paritarie (alle quali vengono assicurati 43 milioni di contributi), le borse di studio (13 milioni) e i buoni scuola (7 milioni). Ancora più consistenti i tagli alle politiche sociali, che potranno disporre di 71,58 milioni rispetto ai 127,77 dello scorso anno. “Il fondo di rotazione di 50 milioni di euro istituito nel 2011 per finanziare investimenti nelle strutture sociali e sociosanitarie è stato stoppato dalle disposizioni del decreto governativo 118 e quindi non verrà più rifinanziato - ha spiegato Ciambetti rispondendo ai rilievi preoccupati dei consiglieri di opposizione - escludendo le risorse destinate al fondo, i fondi per gli interventi sociali risultano invece in lieve aumento”. Come pure i capitoli riservati alle politiche per il lavoro che passano dai 12,5 milioni del 2011 ai 13 di quest’anno, quelli per l’agricoltura (da 74 a 82 mi-

Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale sul Canal Grande a Venezia lioni), per il commercio (da 490 mila euro a 2,3 milioni), per la promozione economica e fieristica (da 1,7 a 3,1 milioni), per lo sviluppo delle piccole e medie imprese (da 15,7 milioni a 18,47) e per le politiche energetiche (50,5 milioni nel 2012). Nell’area dello sviluppo economico, l’unico settore a registrare il segno meno risulta essere il turismo che vede contrarre le risorse regionali da 14,9 a 5,9 milioni di euro e potrà contare su una disponiblità complessiva di 9,5 milioni di euro solo grazie a finanziamenti di fonte statale e comunitaria. In significativo aumento, invece, le risorse per l’edilizia residenziale pubblica, dai 20 milioni del 2011 agli oltre 40 milioni di quest’anno, e i fondi per la tutela del territorio che - tra risorse regionali e risorse statali e comunitarie - assommeranno a 168,5 milioni di euro. In aumento anche i finanziamenti per la mobilità regionale e il trasporto locale su gomma e su rotaia che potranno così contare su 253 milioni per bus e tram e su 96 milioni per i servizi ferroviari regionali. Infine confermati i 334 milioni per la salvaguardia di Venezia e della laguna, porta a 54 milioni le disponibilità per la protezione civile (di cui, peraltro, solo un milione e 200 mila euro di provenienza diretta da parte della Regione) e comprime in poco più di 53 milioni e mezzo di euro le spese istituzionali per il funzionamento di Giunta e Consiglio, con un taglio del 11,5 per cento rispetto ai 61,5 dell’anno scorso.

Gustavo Franchetto, Italia dei Valori

Laura Puppato, Partito Democratico

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l bilancio della regione Veneto riduce ai minimi termini la spesa sociale nel 2012. Restano praticamente solo i soldi per la Sanità”. Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Sanità e Sociale, commenta con amarezza la manovra finanziaria per l’anno in corso. “Rispetto allo scorso Claudio anno mancano all’appello 56 milioni e Sinigaglia sparisce la parte collegata alla promozione della sussidiarietà, al terzo settore e a favore dei progetti per aiutare le persone sul territorio - dichiara Sinigaglia - rimangono invariati, senza alcun aumento, i fondi per le scuole dell’infanzia, gli asili nido, i minori e una parte di fondo indistinto”. Per Sinigaglia preoccupano, inoltre, i tagli alle risorse per l’inserimento dei disabili nei Ceod e l’aumento solo virtuale del Fondo per la non autosufficienza: “I 29 milioni di finanziamenti aggiuntivi rispetto ai 739 del 2011 - afferma Sinigaglia - rappresentano un’operazione puramente virtuale, perché i fondi in più derivano dal fondo sanitario nazionale, il cui riparto deve ancora essere fatto. Dunque al momento non sono soldi garantiti”.

Franco Bonfante, Partito Democratico

“NESSUN RISPARMIO NEGLI ENTI REGIONALI”

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Claudio Sinigaglia, Partito Democratico

“MANCANO LE RISORSE PER L’INSERIMENTO DEI DISABILI NEI CEOD”

L’opinione

“GRAVE TAGLIO, 30 MILIONI AL SOCIALE”

ispetto al 2011, se contiamo le risorse a libera destinazione, nel Sociale c’è un taglio di 56 milioni di euro. Se aggiungiamo anche altri importi vincolati, non va comunque tanto meglio. Da 127 milioni dell’anno scorso si passa a 98. Quasi Gustavo 30 milioni in meno, un terribile -23%. Franchetto In un momento di crisi come questo spiega l’esponente Idv - in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, perché oberate da mille costi sempre crescenti, dalle bollette alla benzina, i servizi alla persona devono essere un’ancora di salvezza”. “Come Regione - afferma ancora Franchetto - dovremmo, a costo di togliere soldi da altri capitoli che possono attendere momenti economicamente migliori, garantire un deciso aumento di risorse per il Sociale e costruire un sistema di “welfare” a basso costo, per integrare, in qualche modo, i redditi delle famiglie più pesantemente colpite. Le famiglie venete le aiuti solo se aumenti i servizi sociali, costruendo un ammortizzatore ai contraccolpi del costo complessivo della vita”.

“LA REGIONE PAGA I DEBITO DOPO 500 GIORNI”

a Zaia solo proclami ma il suo fallimento è evidente – ha speigato invece Laura Puppato - Non si possono far attenLaura Puppato dere oltre 500 giorni aziende e cittadini - conclude Puppato - senza andare troppo lontani, ricordo che in Lombardia la Regione si è attrezzata per saldare questi debiti entro 60 giorni. Il Veneto invece, che su questo terreno è in linea con le peggiori Regioni del sud Italia, soffre di responsabilità politiche chiare, attribuibili al suo presidente, che pare ben distante dall’operare con coerenza e sforzi adeguati”. Il piccato commento del capogruppo del Pd è stato rivolto al ritardo con il quale è stato presentato il bilancio.

ritico il giudizio del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Bonfante sulla manovra Franco Bonfante finanziaria.”Zaia – ha dichiarato Bonfante - aveva promesso semplificazioni e riduzioni di enti, società, agenzie regionali; ci troviamo, invece, una finanziaria che istituisce nuove agenzie, gruppi e fondazioni (come quella per il restauro) che non sembrano essenziali per il futuro dei veneti, a ricapitalizzare società regionali in perdita come Veneto Nanotech, senza avere il coraggio di dire la verità. Si continua a “foraggiare” a macchia di leopardo, senza un vero disegno di riordino e di riduzione degli sprechi come più volte richiesto: insomma, si predica bene ma si razzola male”. Le critiche di Bonfante investono anche gli articoli della finanziaria dedicati a Veneto Agricoltura, ente - fa notare l’esponente Pd - oggetto di una vera e propria riforma condotta in sede impropria, cioè con una legge finanziaria e non con un apposito disegno di legge, senza peraltro ottenere un significativo risparmio e senza valide motivazioni. Piero Ruzzante, Partito Democratico

“ALCUNE ENTRATE SONO FITTIZIE”

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’esponente democratico ha posto in evidenza altri aspetti di questo bilancio: “Una parte è fittizia, Piero Ruzzante cioè deriva solo dalla dismissione di palazzi e sedi. Se si vendono queste sedi per un valore complessivo di 79 milioni allora abbiamo entrate necessarie per affrontare le spese. Ma con i tempi che corrono e la crisi del mercato immobiliare queste sono voci di bilancio coperte solo in teoria”. Ruzzante non rinuncia a sottolineare i ritardi dei tempi di pagamento ai fornitori: “Una voragine che rende questa Regione come uno dei fattori di crisi delle imprese. E’ necessario ovviare immediatamente a questo enorme problema adottando misure simili a quelle di alcune amministrazioni comunali. Ad esempio Padova garantisce i pagamenti entro i 60 giorni: questo anche in virtù di un accordo con gli istituti di credito che provvedono, in caso di necessità, a saldare direttamente i creditori senza farli attendere oltre misura”.


Intorno a noi 31 La missione Dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo il gruppo sta coprendo 2500 km in tandem

Disabilità senza barriere con l’avventura di Simone

di Nicola Stievano

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imone Salvagnin, ventottenne di Schio, ipovedente e campione mondiale di arrampicata sportiva, sta attraverdando la Patagonia in bicicletta dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo per celebrare la Carta Onu dei diritti dei disabili, una conquista che riguarda milioni di persone che vogliono una vita “senza barriere”, perché spesso le vere barriere sono quelle della mente e dei pregiudizi. Simone da metà gennaio sta vivendo una grande avventura fra Argentina e Cile, incontrando italiani e rappresentanti delle comunità locali, portando con sé una copia della Carta dell’Onu, di cui è portavoce ufficiale, per condividerla e farla sottoscrivere alle personalità politiche che sta incontrando lungo il percorso. Un’avventura indimenticabile che porta con sé un messaggio di integrazione e condivisione. Passando alla cronaca della spedizione il gruppo ha dovuto arrendersi ai piedi del vulcano più alto del mondo, l’Ojos del Salado, 6.981 metri, a causa delle condizioni meteo proibitive, una bufera di neve a oltre 150 chilometri all’ora. Ma la prima parte della spedizione può comunque vantare numerosi successi: in 12 giorni trascorsi tra i 4000 e i 6000 metri, il gruppo ha conquistato due vette: Los siete hermanos (4850 m) e San Francisco (6100 m). “Un’esperienza grandiosa - afferma Salvagnin - porto a casa la vittoria di essere andato per la prima volta oltre i quattromila, ringrazio il gruppo e in particolare la mia guida Enrico Rizzolo. A volte però è la montagna che decide se farti salire. Qui la natura comanda e non va sfidata”. Ma l’avventura non si ferma e prosegue alla volta della Patagonia: da inizio febbraio Simone e il compagno Enrico stanno percorrendo 2500 chilometri in tandem tra Cile e Argentina fino alla punta estrema della Terra del Fuoco, Ushuaia, la città più a sud del mondo. Ad accompagnarlo un’altra decina di ciclisti, per incontrare le comunità locali di origine veneta, iniziativa dal nome “Bici e Radici”. Una volta rientrato in Italia Simone sarà nuovamente a Venezia per la firma ufficiale della Carta Onu da parte della Regione Veneto. “Preferiamo aspettare la conclusione della spedizione e il ritorno di Simone. - spiega l’assessore Marino Finozzi - Con il suo esempio ci sta dimostrando che l’unica vera disabilità è quella montale che vuol dire essere convinti di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela. E’ questa condizione che dobbiamo contrastare. Come Veneto siamo capofila in Europa per il turismo senza barriere, e lo ribadiremo a marzo al salone vicentino ‘Gitando All’, dove speriamo di avere con noi Simone”. L’avventura, intanto, continua, sulla spinta di un messaggio universarle di integrazione che non conosce barriere.

Il ragazzo vicentino campione mondiale di arrampicata, ipovedente, sta portando in Patagonia la Carta Onu dei diritti dei disabili

Simone Salvagnin fra i ghiacchi dell’Ojos de Salado, il vulcano più alto del mondo

NEWS Sclerosi multipla, la campagna

UN LASCITO PER L’AISM SCELTA LIBERA E DI VALORE

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L’INTERVENTO

Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir

*dottore oculista

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Campolongo

L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI

e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1

professionalità risultati

E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).

L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.

relax

LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE

La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011

igiene

Territorio

AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ

Chioggia

Sanità

TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA

cortesia

Economia

Provincia

CONRIBUTO AFFITTI

Regione

POLITICA

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PRIMO PIANO

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SOLIDARIETÀ

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SCUOLA

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INTORNO A NOI

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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?

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Il caso Intoppi per la riscossione dei bonus gas

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MOSTRE A PADOVA

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Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.

di Chioggia

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aweb.it

Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto

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“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA

EDITORIALE

Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione

Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II. eV\# 21

PARENTOPOLI NEL VENEZIA NO

di Alessand

Elezioni, parti politici in fermeti e gruppi nto

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ro Abbadir

randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne

Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta e tra la compattezza Velocità i diversi partiti e nel Veneto orientale. i gruppi politici del partito nella eV\# 28 passata esperienza sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe di Tiozzo, “di un decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino ra prodi Venezia. Ma l’arte parte del partito. anco- si appresta coeso, con idee ben chiare, che le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa tutti i veneti. Si su la creazione di per scheletri pensi alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3

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na firma sul testamento può aiutare migliaia di persone e dare impulso alla ricerca, questo lo scopo della campagna sui lasciti testamentare avviata in Veneto dall’Aism. “Sostenere con una disposizione testamentaria l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua Fondazione - spiegano i responsabili dell’assiciazione - significa garantire i servizi sanitari e sociali alle 63 mila persone colpite da sclerosi multipla e dare un futuro alla ricerca scientifica. La sclerosi multipla è una grave malattia, cronica, invalidante e imprevedibile del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i giovani tra i 20 e i 30 anni e le donne, per la quale non è ancora stata trovata una cura risolutiva. Ai lasciti testamentari l’Aism ha riservato un numero vere, 800.094464, al quale si potrà richiedere anche la guida “L’importanza di fare testamento: una scelta libera e di valore” scritta in collaborazione con i notai. Uno sguardo in materia di diritto testamentario che, in un linguaggio semplice e chiaro, aiuta a districarsi in una materia tanto complessa aiutando le persone interessate a prendere scelte consapevoli. La Guida può essere richiesta anche al sito www.aism.it. Solo nel 2010 Aism e la sua Fondazione hanno ricevuto in totale 28 disposizioni testamentarie per un totale di oltre 1,3 milioni di euro che la indicavano come beneficiaria, confermando una tendenza positiva e di valore che si consolida negli anni. Un lascito di 2.500 euro permette all’AISM di coprire i costi di 100 ore di attività del Numero Verde; un lascito di 15.000 euro consente di erogare una borsa di studio annuale a un giovane ricercatore impegnato sugli studi della sclerosi multipla con un lascito da 45.000 euro si può acquistare un pulmino attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. Una semplice firma può fare molto, per chi ne ha bisogno. Per info: Aism – Sezione Provinciale di Venezia, Tel. 041.916398.


32 Cultura veneta Pittori Mario Solazzo pugliese innamorato di Cortina

Il cantore della neve

Il soggetto che lo ha reso famoso nel mondo dell’Arte è la montagna di Alain Chivilò

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i Mario Solazzo avevo già sentito parlare, ma il destino non aveva ancora posto le basi di un incontro. Nella passata edizione di Arte Fiera Padova 2011, tra le innumerevoli opere esposte, fui colpito all’improvviso da dei grandi paesaggi innevati che si stagliavano dalle pareti. Forte fu il richiamo che andai a osservarli da vicino, trovando all’interno dello stand il Maestro. Un incontro casuale però sincero, cordiale e disponibile al dialogo tanto da iniziare un’amicizia con l’arte alla base di tutto. Mario Solazzo (Novoli 1944) dalla Puglia arriva all’età di 17 anni a Torino, dove ha “un inizio artistico bello per l’entusiasmo, ma allo stesso tempo faticoso perché non avevo disponibilità monetaria; feci così vari lavori per mantenere questa mia passione. Passo dopo passo la situazione è andata avanti dando coscienza dei miei mezzi”. In quest’ambito Solazzo matura artisticamente e si affascina del paesaggio montano, infondendogli “la volontà di cambiare la pittura in chiave espressionista sempre per quanto riguarda il paesaggio partendo da pittori passati come Maggi, Segantini e Solero”. Nel 1978 il trasferimento in Friuli: “è stato un caso determinato da una delusione amorosa. Andai poi a trovare mio fratello che era maresciallo

a Palmanova e così ebbi modo di conoscere il Friuli Venezia Giulia e la sua gente. Il tutto mi piacque molto e decisi così di trasferirmi definitivamente”. Nel prosieguo della sua vita le città di Cividale del Friuli e Cortina d’Ampezzo diventano fondamentali per la sua vita artistica. Il soggetto che ha reso famoso Solazzo al mondo dell’Arte è rappresentato dalle montagne, soprattutto nella versione innevata dell’inverno. Personalmente lo definisco il cantore della neve, perché è riuscito a rappresentarla con vitalità. La neve per l’artista “è una sfida in quanto è difficile da realizzare perché non è bianca ma ha i colori della fisica. Ha molteplici colori. Come colorista sono riuscito a dare profondità alla neve facendo prendere a essa diverse tonalità. Anche la luce ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio pittorico”. Le sue montagne sono rappresentate in chiave contemporanea “non dipinte a cartolina ma dando un’impronta espressionista”. Proprio dall’Espressionismo, movimento che si sviluppa agli inizi del Novecento, Solazzo interpreta la primitività e la passionalità all’interno del paesaggio. Pennellate vive, di una matericità non eccessiva ma grassa, rendono le montagne dei luoghi che non risentono dell’orogenesi di questi

MOSTRE A VENEZIA Qui sopra il maestro nel suo studio di Cividale del Friuli, due sue tele con i paesaggi innevati millenni, diventando così monumenti impetuosi la cui crescita è senza fine. In questi luoghi egli stesso vorrebbe abitare: “io vivrei su un cucuzzolo della montagna. Questo perché da una pace incredibile e una poesia. Mi chiamano anche il poeta della montagna. Io qui vivo bene”. Analizzando i paesaggi difficilmente troviamo la presenza dell’uomo per una rappresentazione della solitudine che l’artista vuole comunque testimoniare, in quanto caratterizza la nostra società contemporanea. Mario Solazzo non è solo “alpino” d’inverno, lo è anche nella stagione calda oltre a dipinge splendide Venezie e mercati cittadini. Quest’ultimi rappresentano la seconda importante tematica del Maestro

tanto da sembrare in contrapposizione alle montagne, ma non è proprio così, perché la solitudine metafisica delle montagne diventa più palpabile nei mercati e nelle persone che li compongono, con pennellate veloci e tocchi di colore a delineare figure in movimento. Ecco che a Cortina d’Ampezzo, nella sua galleria, accoglie i visitatori e gli appassionati d’arte che vengono subito rapiti dalla sua neve proprio idealmente di fronte alle Tofane. Mario Solazzo è dunque un’artista che ha reso contemporaneo il paesaggio partendo dalla tradizione ottocentesca, inserendo però uno stile personale e sincero, proseguendo il suo lungo cammino “gradino per gradino con dignità e grande passione”.

Rendez vous con l’artista Annalù l’alchimista

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a scorsa edizione della Biennale ha avuto un’appendice veneta ospitata nella Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Tra coloro che Vittorio Sgarbi ha voluto ne facessero parte, c’era anche Annalù, un’artista di San Donà del Piave la cui opera da qualcuno è stata definita non usando le tradizionali classificazioni ma scomodando un termine antico e parente dell’arte: alchimia. Il Parmigianino era un alchimista, impazzì cercando l’elisir di lunga vita e la pietra filosofale. Vasari ne “Le vite” lo rimprovera per la sua bizzarria nel cercar sempre altrove senza accorgersi di quello che già conosceva. La ricerca è davvero questo? Guardare sempre oltre? “Credo che dalle mie opere traspaia soprattutto la mia ricerca rivolta ai risultati inattesi che possono scaturire della materia. In questi termini si può parlare di metamorfosi o di alchimia. La metamorfosi è legata alle possibilità di trasformazione e di rinascita in altra forma, come per esempio accade per le farfalle, della vita e delle forme l’alchimia è forse legata ai materiali che uso per ottenere questi risultati. La vetroresina è portata a condizioni estreme grazie alla decennale esperienza come per esempio i tempi di catalizzazione in condizioni atmosferiche differenti, le vibrazioni con correnti d’aria, l’utilizzo dell’induritore non secondo i canoni chimici ma aumentando le proporzioni. Sono giochi da piccolo chimico o apprendista stregone che conosco solo io. La manipolazione della

materia deve essere solamente mia, perché si deve trasformare nell’idea finale del mio lavoro. Un’alchimia in costante trasformazione, che continua la metamorfosi anche nei lavori terminati con piccole variazioni che si avvertono nel tempo, sempre comunque parti integranti della bellezza dell’opera”. La natura per Annalù? “Io m’ispiro alla “natura” continuamente. Sono tutti lavori legati al mondo naturale ma comunque eseguiti artificiosamente. Per esempio i fiori di loto sono creati con materiali chimici come la lana di vetro, la sabbia, le ceneri. La natura è un’infinita fonte d’ispirazione. Abitando in una casa palafittata sul fiume non potrei che amarla. L’acqua, i fluidi, il cambiamento e la memoria sono gli scenari del mio lavoro. Gli elementi naturali sono sempre dentro i miei lavori come la borsa di sabbia che vedi qui. L’acqua è presente quando utilizzo la vetroresina, l’aria per le forme e gli animali come la farfalla, la terra nelle numerose sabbie che raccolgo in vari posti del mondo quando viaggio. Ad esempio negli ultimi libri di ghiaccio, presentati alla Galleria Forni, ho utilizzato il paras, una pietra sacra dell’Indonesia usata nella costruzione dei templi. Questa permette alla vegetazione di nascere, infatti i templi indonesiani diventano di muschio. A livello simbolico è bellissimo in quanto nei miei libri l’inserimento della pietra porta in se una sorta di embrione di vita. Utilizzo il fuoco nelle carte bruciate e nella cenere quando sgretolo le forme nei quadri

L’artista e l’opera esposta alla a Villa Contarini dal titolo, “Close to the edge” bruciandole”. Installazioni per modificare o sollecitare la percezione dello spettatore. E’ proprio così anche per il suo modo di proporle? “E’ un termine che utilizzo per dare una connotazione completa ai miei lavori. Sono opere apparentemente fragili, ma alla fine non lo sono, infatti io voglio che siano toccate. L’opera al Padiglione Veneto di Villa Contarini è uno dei lavori più interattivi con l’osservatore, perché coinvolge uno spazio totale, scelto da me, quello della sala della storia sacra. E’ un lavoro che condensa tutto il mio percorso artistico. Un linguaggio mio riconoscibile dove si condensa tutto il mio percorso a livello di contenuti. Un mandala tridimensionale, in cui entrano giochi di fluidi, di vortici, di movimenti naturali, ispirato al lancio di un sasso nell’acqua. Uno splash che si crea e che va a modificare e alterare un piano posto quasi a livello degli occhi dell’osservatore, sul quale si sviluppa una metamorfosi dove, dallo splash

centrale dell’opera, le pinne di pesce volante diventano ali di farfalla fino a polvere al vento. Nella parte sottostante c’è una cascata d’acqua con la sabbia alla base. Tutti gli elementi ritornano dall’acqua, al fuoco, dalla terra all’aria, perché in fondo c’è un incontro tra questi mondi. Un tutto coinvolgente per l’osservatore, che può vedere un’istantanea di un momento nel tempo e nello spazio. Più che una scultura, direi un mondo dove l’osservatore può entrare al suo interno”. Annalù attuale e futura. Quali progetti e confini da esplorare? “Non mi fermo mai. E’ la mia linfa e energia vitale. Un moto interiore continuativo. Ora parto con i progetti per il 2012. Alcuni sono definiti altri in progettazione sia in Italia che all’estero. Per esempio una collettiva a Benevento, una personale a Castelfranco Veneto e altre in definizione. Sono pronta ad esplorare nuovi mondi, nuovi messaggi, nuove trasformazioni e nuove metamorfosi a Al.Ch. cui dare forma”.

Cà Pesaro omaggia Gennaro Favai

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a mostra “Gennaro Favai. Visioni e orizzonti 1879 – 1958” alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia, fino all’11 marzo, rappresenta la prima tappa di un percorso che ripropone, negli anni 2000, artisti legati a Venezia e al museo stesso. Una sorta di riscoperta e segnalazione di vecchi artisti anche attraverso una collana di monografie, edita da Marsilio, che viene presentata in occasione dell’attuale esposizione. Una retrospettiva allestita al secondo piano di Cà Pesaro con oltre duecento opere composte di dipinti, disegni, incisioni e acquerelli. Il percorso espositivo è caratterizzato da tre sezioni: le “vedute veneziane” dai toni notturni e decadenti, il “viaggio mediterraneo” in città quali Algeri, Capri, Siracusa e Taormina e le “vedute a volo d’uccello” ossia una Venezia visionaria. Ben rappresentato è anche il rapporto con artisti contemporanei di Favai, quali Raoul Dufy, Modigliani e Medardo Rosso con ritratti e caricature dedicati al maestro veneziano. A queste, autoritratti e nature morte impreziosiscono la ricostruzione del suo atelier. Nel sintetizzare la pittura di Favai si scorgono tre elementi caratterizzanti: lo studio e l’analisi della pittura veneta tra 1500 e 1700, il Simbolismo con elementi della sua poetica per esempio decadenti e sospesi e infine il viaggio che gli ha permesso di entrare in contatto con diversi ambienti, come a Londra nel 1914 in cui assimila lo spazio e la luce tipici di William Turner. Nell’apprezzare le opere di Favai si scorge una curiosità di fondo che gli permette, attraverso una sua personale rappresentazione, di eseguire soggetti con elementi che richiamano ad esempio le vedute oniriche di Redon, il vedutismo di Emma Ciardi, la poetica della luce di Medardo Rosso, i notturni di Mario de Maria, l’eleganza di Mariano Fortuny, fino a Gino Rossi. Quello che si delinea è uno stile che comunque distingue l’agire pittorico di Favai tra ottocento e novecento. Al.Ch.


Cultura veneta 33 Scienza e letteratura Scelti i cinque libri finalisti del Premio Galileo

Quando la scienza è di carta Una giuria di 2.500 studenti sceglierà tra le opere di: Carlo Alberto Redi, Telmo Pievani, Niccolò Guicciardini, Alex Bellos, Gian Francesco Giudice di Vesna Maria Brocca

P

adova è la città che ha dato i natali alla atto “Odissea nello zeptospazio, Un viaggio scienza moderna e il “Premio letterario nella fisica dell’Lhc”. Invece, ne “La vita inaGalileo per la divulgazione scientifica” spettata. Il fascino di un’evoluzione che non trova in essa la sua cornice ideale. Nella sala ci aveva previsto”, Telmo Pievani rammenta Paladin di Palazzo Moroni, la Giuria scientifi- al giovane lettore che la comparsa degli orgaca presieduta da Piergiorgio Odifreddi ha da nismi viventi è stata un fenomeno inatteso. Proprio in questo modo poco decretato i cinque si conquista una rinlibri finalisti in lizza per Pievani. “La vita novata solidarietà con l’ambito Premio. La inaspettata. tutta la “rete del viventranche finale prevede il Il fascino di un’evote”, come la chiamava vaglio della Giuria popo- luzione che non ci Charles Darwin, senza lare, formata da 2.500 aveva previsto” nessuna concessione a studenti delle IV superiori di tutte le Province italiane, la quale dovrà fondamentalismi e superstizioni. E ancora, le scegliere il miglior titolo tra i cinque finalisti. parole si trasformano in un fiume in piena e Il primo volume in lizza è di Gian Francesco toccano temi caldi come politica della ricerGiudice e propone un viaggio all’interno del ca, cellule staminali, Ogm e clonazione, ma mondo della fisica delle particelle, lungo il anche divagazioni più leggere nell’opera di quale acquisire gli strumenti per comprende- Alberto Redi, “Il biologo furioso. Provocazioni re la portata della rivoluzione intellettuale in d’autore tra scienza e politica”, mentre Nicco-

Il presidente della Giuria scientifica, Piergiorgio Odifreddi, con i libri dei cinque finalisti lò Guicciardini in “Newton” ha usato proprio le parole dell’alchimista inglese per spiegare l’impiego della scienza. “Spero di mostrare quanto la matematica valga in filosofia naturale e quindi di esortare i geometri ad accingersi a un più stretto esame della natura, e gli amanti della scienza naturale ad appropriarsi prima della geometria”. L’ultimo titolo in concorso, infine, è “Il meraviglioso mondo dei numeri”, in cui Alex Bellos spazia tra storia, filosofia e matematica, tra paradossi logici e statistici, per dimostrare il mondo variopinto e divertente della matematica. Grande attesa, dunque, per la proclamazione del vincitore della sesta edizione indetta per il 3 maggio.

DOVE, COME E QUANDO QUATTRO APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

L

’arte, lo spettacolo e la la prima volta in Italia ci sono musica sono un insieme 85 opere provenienti dai Musei eterogeneo di piccole e regionali di Ivanovo, Kostroma, grandi storie, memorie colJaroslavl’ e Tula, con lo scopo lettive che raccolgono fatti e sia di mettere in luce quei personaggi del mondo quotinomi ancora poco conosciuti diano, rapporti familiari e solicome Olga Rozanova, sia di tudini che scavano nella vita. evidenziare tematiche essenNel Veneto, le proposte zam- Michail Nesterov, ziali come quella del rapporto Filosofi del 1917 pillano numerose e di seguito con l’arte popolare e la pittura ne proponiamo alcune. Sul palcoscenico del di icone (Per informazioni: info@palazzoTeatro Astra di Schio, venerdì 24 febbraio montanari.com - call center 800.578875). alle 21, il cabaret abrasivo contemporaneo E ancora, il 28 febbraio alle 21, al Teatro di Mario Perrotta in “I cavalieri – Aristofane Sociale di Rovigo arriverà “Servo di scena”, cabaret”. Un Aristofane preso a prestito per uno dei più celebri testi teatrali di Ronald realizzare una fotografia d’Italia il più pos- Harwood, che curò anche l’adattamento sibile urticante, uno spaccato a sorpresa di cinematografico dell’omonimo film di culto un paese complice del potere, un paese che di Peter Yates, del 1983, interpretato da Alsfoga la sua rabbia per una situazione che bert Finney (premiato al Festival di Berlino) continua ad alimentare colpevolmente (Per e da Tom Courtenay (cinque candidature agli informazioni numero verde 800601171 - Oscar). Protagonista sarà Franco Branciaroli www.teatrocivicoschio.it). Invece, a Palazzo (Per informazioni tel. 0425/25614 – teLeoni Montanari di Vicenza, fino al 26 feb- atrosociale.botteghino@comune.rovigo.it). braio è possibile visitare la mostra collettiva Di nuovo a Schio, per gli amanti della buona dal titolo “Avanguardia russa. Esperienze di musica l’appuntamento è per domenica 4 un mondo nuovo”. In generale si conoscono marzo alle 17 nella Chiesa di Sant’Antonio, le tendenze artistiche della Russia dell’inizio dove l’Orchestra dell’Accademia Musicale si del Novecento grazie a capolavori molto esibirà con il violoncellista Giovanni Sollima noti, ma di pochi autori (si pensi ad esempio (Per informazioni: tel. 0445/529888 al Cuneo viola di Kandinskij). Per osservare info@accademia-musicale.it). V.M.B. così il fenomeno da nuovi punti di vista, per


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Sì, viaggiare 35 SVIZZERA

Lucerna, la regina del lago

A

rranca la funicolare, arranca fra lo stridìo della cremagliera. Supera pendenze che farebbero paura ad un camoscio. Sale, sale, sale verso il cielo, passando dal verde della pianura, ai cespugli di mezza montagna alle sassaie aride delle vette alpine. E’ il “trenino” del Pilatus, la funicolare a cremagliera più ripida del mondo. Permette di salire da Lucerna ai 2.132 metri del Pilatus Kulm in circa mezzora, lungo un percorso mozzafiato che regala emozioni indelebili. Dalla sommità del Monte Pilatus si può godere di un panorama a 360 gradi davvero unico, che spazia sullo straordinario panorama del cuore della Svizzera, fra laghi, vette e paesaggi alpini. Ha più di un secolo la linea a cremagliera che sale al Pilatus e le carrozze inclinate sono le stesse delle origini. Su c’è un rifugio con alberghetto di charme e ristorante, oltrechè la base di partenza di tante escursioni. Siamo nel cuore della Svizzera, laddove la Confederazione Elvetica è nata nel lontano 1291, grazie al patto di autodifesa siglato dai rappresentanti delle comunità valligiane (oggi cantoni) di Uri, Svitto (Schwyz, che dà il nome alla Svizzera) e Nidvaldo (Nidwalden). Il documento originale, ovvero l’atto di nascita della confederazione, è esposto come una reliquia al Museo dei Patti Federali di Svitto (BundesbriefMuseum) e vale la pena di prestarci uno sguardo attento. Il museo è meta tutto l’anno di scolaresche provenienti da tutto il paese. La città più importante di questa Svizzera dai ricordi ancestrali è Lucerna,

SOPRA: IL CENTRO STORICO DI LUCERNA; IL TRENINO CHE SALE AL PILATUS SUPERANDO PENDENZE MOZZAFIATO E UNA SPETTACOLARE VISTA DEL NELLA PAGINA SEGUENTE: UN BATTELLO TURISTICO, IL CARNEVALE DI LUCERNA, L’AVVENIRISTICO KKL, IL MUSEO DEI TRASPORTI E LA SOMMITÀ DEL PILATUS

città di grande cultura adagiata sul lago che deve la sua fortuna alla visita del regina Vittoria d’Inghilterra nel 1863. Da allora è meta di un turismo colto e raffinato, attratto anche dal suo prestigioso festival musicale estivo. Che è solo uno dei tanti eventi musicali ospitati nel modernissimo KKL, il centro di cultura e congressi progettato da Jean Nouvel affacciato sul lungolago. Il simbolo della città è il suo caratteristico ponte di legno del XIV secolo, il Kappelbrucke, che ahimè fu semidistrutto da un incendio nel 1996. Tutta la città ha contribuito alla sua fedele ricostruzione, anche se ora il suo soffitto è privo di molte delle tavole dipinte che l’abbellivano fin dalle origini. Un mecenate aveva donato delle copie, ma la città tutta ha deciso che non era il caso di esporle a fianco degli originali. A monte del Kappelbrucke c’è un altro ponte medievale di legno coperto, il ponte della Crusca, così da rendere quell’angolo di città, dove le acque inquiete del Reuss confluiscono nel lago, particolarmente pittoresco. Il modo più suggestivo per godere di Lucerna è un viaggio in battello sulle placide acque del lago dei Quattro Cantoni. C’è pure un’escursione che prevede un tratto in battello, l’ascesa al Pilatus in funicolare e la discesa con la funivia fino a Kriens. Un


36 Sì, viaggiare

Lucerna, la regina del lago 24 Sì, viaggiare svizzera

Lucerna, la regina del lago

A

rranca la funicolare, arranca fra lo stridìo della cremagliera. Supera pendenze che farebbero paura ad un camoscio. Sale, sale, sale verso il cielo, passando dal verde della pianura, ai cespugli di mezza montagna alle sassaie aride delle vette alpine. E’ il “trenino” del Pilatus, la funicolare a cremagliera più ripida del mondo. Permette di salire da Lucerna ai 2.132 metri del Pilatus Kulm in circa mezzora, lungo un percorso mozzafiato che regala emozioni indelebili. Dalla sommità del Monte Pilatus si può godere di un panorama a 360 gradi davvero unico, che spazia sullo straordinario panorama del cuore della Svizzera, fra laghi, vette e paesaggi alpini. Ha più di un secolo la linea a cremagliera che

Sopra: il centro Storico di lucerna; il trenino che Sale al pilatuS Superando pendenze mozzafiato e una Spettacolare viSta del nella pagina Seguente: un battello turiStico, il carnevale di lucerna, l’avveniriStico KKl, il muSeo dei traSporti e la Sommità del pilatuS

deve la sua fortuna alla visita del regina Vittoria d’Inghilterra nel 1863. Da allora è meta di un turismo colto e raffinato, attrat attratto anche dal suo prestigioso festival musicale estivo. Che è solo uno dei tanti eventi musicali ospitati nel modernissimo KKL, il centro di cultura e congressi progettato da Jean Nouvel affacciato sul lungolago. Il simbolo della città è il suo caratteristico ponte di legno del XIV secolo, il Kappelbrucke, che ahimè fu semidistrutto da un incendio

continua dalla pagina precedente

servizio di linea collega tutti i paesini che sorgono lungo le sue rive. Il centro di Lucerna racchiude molti tesori, fra cui la Chiesa dei Gesuiti e il Monumento del Leone, che lo scrittore Mark Twain descrisse come “il pezzo di pietra più triste ed emozionante del mondo”. Poco fuori dal centro sorge il Museo dei Trasporti, un’area di 20.000 metri quadri dove si può conoscere, attraverso anche tanti pezzi originali, lo sviluppo dei trasporti e della mobilità in Svizzera. Con attrazioni speciali come il cineteatro, il planetario, la Swissarena e lo Show della galleria del Gottardo. E’ il museo più visitato della Svizzera (850.000 visitatori nel 2009). Nella vicina Brunnen due tappe

SWISSPASS CONVIENE: TUTTI I TRASPORTI E I MUSEI IN UN BIGLIETTO Swiss Travel System mette in rete tutti i sistemi di trasporto della Svizzera. Con un unico biglietto, lo Swiss Pass, che si paga in base ai giorni di validità, si può viaggiare a prezzi scontatissimi sui treni InterCity, sugli InterRegio e regionali, sulle romantiche ferrovie di montagna, sulle funivia, sui battelli delle linee lacustri e sugli autobus postali. Swiss Pass offre anche l’ingresso gratuito in oltre 400 musei (www.museumpass.ch). Sono previsti sconti per la visita guidata in sette città svizzere e in alcuni alberghi. Se si è in due, ulteriore sconto del 15%. Maggiori informazioni su www.swisstravelsystem.com o su info@swisstravelsystem.com

sono d’obbligo. La prima è una visita alla Distilleria Detting, che produce distillati e liquori di ciliegia di straordinaria finezza. La seconda tappa è alla Victorinox dove si produce il famoso coltellino svizzero multiuso, famoso in tutto il mondo. Un piccolo museo interattivo ne illustra l’incredibile storia e un Brand Store lo propone in più versioni. Con 30 euro è possibile costruirsi una multilama personalizzato. E’ possibile anche costruirsi un multilama personalizzato. Un’altra bella escursione è quella al monte Rigi, che parte da Weggis, delizioso borgo in riva al lago. Si sale col trenino e poi si cammina fino alla sommità del Rigi, da dove si possono ammirare altre vallate, il lago di Zug e l’omonima città, capitale del Cantone più ricco della Svizzera.

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37

i nostri Esperti IL NOTAIO

A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio in Porto Tolle

La vendita della nuda proprieta'

Un utile metodo di reperimento di capitale per persone non più giovanissime e che non abbiamo parenti stretti cui lasciare la propria abitazione è la vendita della così detta nuda proprietà. In parole semplici il pieno proprietario trattenendo per sé il diritto di usufrutto, può conservare la facoltà di godere della casa (abitandola o anche affittandola incassando quindi l’affitto) sua vita natural durante e vendere una proprietà detta nuda proprio perché priva della facoltà di godimento e comunque destinata ad “espandersi” e divenire piena alla morte dell’usufruttuario e senza che eventuali eredi di quest’ultimo possano accampare alcunché. Dal lato del compratore della nuda proprietà l’operazione può risultare conveniente come investimento per l’ovvia considerazione che il valore della nuda proprietà è minore di quello della piena,in ragione di questo godimento che potrà attuarsi solo in via differita nel tempo. In linea di massima più è anziana la persona che si riserva l’usufrutto, maggiore è il valore che può ottenersi della vendita della nuda proprietà, proprio

perché (è forse indelicato dirlo) minore è l’aspettativa di vita e quindi minore il tempo di attesa del nudo proprietario per divenire pieno proprietario. Ricordiamo inoltre che alla scomparsa dell’usufruttuario non dovranno spendersi ulteriori imposte né vi sarà bisogno di stipulare ulteriormente dovendosi solo provvedere alla modifica dell’intestazione catastale del bene (voltura) al costo attuale di circa 70 Euro. Per la compravendita della nuda proprietà si sconteranno invece le normali imposte previste per i trasferimenti alle ordinarie aliquote e con la possibilità, qualora ne ricorrano i presupposti, di richiedere le agevolazioni per l’acquisto della “prima casa”. Pur partendo dal presupposto secondo il quale il valore del diritto di usufrutto è liberamente negoziabile (cioè ciascuno è libero di chiedere ciò che meglio crede), si ritiene utile di seguito riportare la tabella di calcolo utilizzata a fini fiscali onde valutare il rapporto di valore con la nuda proprietà aggiornata al gennaio 2012 in dipendenza della variazione dell’interesse legale.

Giannenrico Cocito Notaio in Porto Tolle - Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:gcocito@notariato.it

Età Usufruttuario Età Usufruttuario

Coefficiente Coefficiente

% Usufrutto % Usufrutto

% Nuda Proprietà % Nuda Proprietà

a 0 a 20

38,00

95,00 95,00

5,00

da 21 a 30

36,00

90,00 90,00

10,00

da 31 a 40

34,00

85,00 85,00

15,00

da 41 a 45

32,00

80,00 80,00

20,00

da 46 a 50

30,00

75,00 75,00

25,00

da 51 a 53

28,00

70,00 70,00

30,00

da 54 a 56

26,00

65,00 65,00

35,00

da 57 a 60

24,00

60,00 60,00

40,00

da 61 a 63

22,00

55,00 55,00

45,00

da 64 a 66

20,00

50,00 50,00

50,00

da 67 a 69

18,00

45,00 45,00

55,00

da 70 a 72

16,00

40,00 40,00

60,00

da 73 a 75

14,00

35,00 35,00

65,00

da 76 a 78

12,00

30,00 30,00

70,00

da 79 a 82

10,00

25,00 25,00

75,00

da 83 a 86

8,00

20,00 20,00

80,00

da 87 a 92

6,00

15,00 15,00

85,00

da 93 a 99

4,00

10,00 10,00

90,00

L’OTTICO Valentino Micaglio

L

Cheratocono e Lac (lente a contatto)

a cornea, porzione anteriore e trasparente dell’occhio, è costituita da 5 strati: Epitelio membrana di Bowman Stroma membrana di Descement Endotelio questa trasparenza è soggetta ad un equilibrio molto delicato e sono molte le malattie che possono provocare una perdita della stessa (problemi infettivi, infiammatori, meccanici, tossici e distrofici) tra le cause di distrofia troviamo il CHERATOCONO che provoca un incurvamento a volte progressivo verso l’esterno che prende la forma conica. Nulla di certo sull’origine di questa anomalia. Varie sono le tecniche e le terapie per il Cheratocono: dalla Cheratoplastica (intervento chirurgico di trapianto corneale) al Cross-linking (è la tecnica che utilizza l’applicazione combinata di Riboflavina (Vitamina B2) in soluzione con destrano (uno zucchero) al 20% in una composizione che assomiglia ad una gelatina giallastra messa a contatto con la cornea a cui è stato precedentemente asportato l’epitelio, e radiazioni ultravioletti. La Cheratotomia radiale asimmetrica (Mini Ark). Gli Anelli Intra-Stromali e nelle forme lievi di Cheratocono, utili possono essere le Lenti a Contatto gas-permeabili.

Si ottimizza la progettazione attraverso un sistema noto con il nome di lente a calco e questa tecnica si è sviluppata grazie a nuove tecnologie d’avanguardia: la Topografia, il Topografo è uno strumento molto importante per la stima del Cheratocono esso evidenzia, in una mappa, la deformità della cornea, ovvero l’analisi del profilo della superficie corneale come fosse una fotografia tridimensionale ed è un esame rapido e pratico e non invasivo, e inoltre dalla costruzione innovativa di macchinari robotici per lenti a contatto, derivati dalla “nano-tecnologia” applicata a torni computerizzati a controllo numerico, che consentono lavorazioni precisissime. Quindi le lenti a contatto vengono progettate in automatico da un computer che legge e elabora la topografia seguendo esattamente il profilo corneale, l’applicatore può così vedere virtualmente e in tempo reale come sarà la lente applicata sulla cornea ed inviare il file al costruttore per posta elettronica, quindi una migliore efficacia correttiva, riduzione dell’interfaccia meccanica della lente a contatto sull’apice del “cono” corneale e quindi si possono adattare diametri delle lenti molto piccoli, aumentando il confort e la respirazione corneale, in modo da avere un porto più prolungato.

OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<

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38 I nostri esperti PSICOLOGIA DEL LAVORO

Dott. Lara Tasso

Essere protagonisti della propria vita per gestire la crisi e progettare il proprio futuro

Quanti di noi in questo periodo di crisi stanano volgendo lo sguardo verso il passato, quando la situazione economica era migliore, quando di lavoro ce ne era comunque poco, ma quantomeno si poteva ancora sperare di trovarne uno. Quello che manca oggi è probabilmente proprio la speranza, che è sostituita dall’impellente necessità di soddisfare i bisogni. E in questo modo la parte di noi desiderante e sognante è accantonata, percepita quasi come superflua, e questo modo di pensare si trasforma in un agire pigro, demoralizzato. Le statistiche ci dicono, infatti, che molti giovani hanno smesso di cercare un lavoro, convinti di non trovarlo dopo ripetute delusioni, e lo stesso vale per tanti ultracinquantenni che dopo una vita di lavoro si trovano disoccupati e senza un futuro davanti. In questa situazione si rischia di oscillare lungo due estremi: la stabilità da una parte, che ci porta a lasciare le cose come stanno convinti che non c’è soluzione alcuna, e il cambiamento dall’altra, percepito come annullamento definitivo

della situazione precedente, e che quindi spaventa chi deve affrontarlo. Esiste tuttavia una terza strada, percorribile da tutti poiché ci permette di mettere in moto la nostra vita senza stravolgerla. Stiamo parlando della capacità di aprirsi nuove possibilità, anche dove apparentemente sono assenti o scarse, di avere un amore per il potere personale, nel senso di essere protagonisti della propria vita, artefici di quello che ci accade: si tratta di self-empowerment. Le caratteristiche principali del self-empowerment sono: - Responsabilità e Protagonismo: conferire un forte peso alla propria responsabilità, senza attribuire ciò che accade al destino, al caso o alla fortunasfortuna. - Avere fiducia nelle proprie risorse personali (self-efficacy). - Speranzosità, ossia la tendenza a sperare che gli aventi esterni che intervengono nella nostra vita siano positivi. Intraprendere una nuova strada pensando che tanto andrà male, è il primo passo per farla andare male. Così come inviare il

proprio curriculum certi che non si riceverà nessuna risposta, porta spesso a commettere imprecisioni che pregiudicano il buon esito dell’operazione, come il compiere errori di battitura, di grammatica o di sintassi. Dicasi la stessa cosa quando si sostiene un colloquio di lavoro: non va affrontato con la convinzione che tanto non ci prenderanno, poiché il nostro interlocutore se ne accorge dal nostro tono di voce, dalla nostra postura, dai nostri movimenti corporei (profezia che si auto avvera). Il colloquio va affrontato, invece, con l’intento di imparare comunque qualcosa, conoscere nuove persone, mettersi alla prova, anche se non si vedono risultati immediati. - Pensiero Positivo Operativo che, a differenza dell’ottimismo, non riguarda solo il pensare positivo, ma si traduce in azione. Se pensiamo che qualcosa di positivo possa accadere nella nostra vita, siamo pronti a sperimentare, a metterci in gioco. Si tratta di una sperimentazione reversibile, non deve diventare cambiamento, e corrisponde a provare, tentare, se non altro per vedere che

effetto fa e che conseguenze ha. Si tratta, quindi, di modificare il nostro modo di porci davanti alla vita e ai suoi molteplici imprevisti, puntando sul fare invece che sull’aspettare, investendo in modo proficuo il nostro tempo. Può essere utile, in tal senso, fare un piano operativo delle azioni che intendiamo svolgere per realizzare alcuni nostri desideri, cercando di descrivere nel dettaglio le attività che dobbiamo compiere, ma senza concentrarsi troppo sugli ostacoli presunti, perché questo potrebbe bloccare sul nascere il nostro progetto. Se il nostro obiettivo è trovare un impiego, il piano di azione dovrà essere molto articolato e non potrà ridursi soltanto nell’inviare la propria candidatura, ma implicherà lo stilare una lista di amici e conoscenti da contattare per informarli che siamo alla ricerca di un lavoro e sondare eventuali opportunità, effettuare, con l’aiuto di esperti, un bilancio delle proprie competenze e investire in attività formative che aumentino la probabilità di inserirsi nel mercato.

DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it

AFFARI DI FAMIGLIA Casa coniugale - comodato - spese ordinarie e straordinarie di manuntenzione - obbligo di restituzione ai genitori

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cambio della serratura della casa coniugale da parte di un coniuge - ordine del giudice

Gent.li Lettrici e Lettori, in questa edizione affronterò, seppur brevemente, il delicato quanto complesso e frequente problema inerente la casa coniugale allorquando questa è stata prestata dai genitori alla costituenda famiglia del figlio/a. E’ innegabile che i genitori, per agevolare i propri figli, soprattutto in un periodo economico difficile quale quello che tutti noi stiamo vivendo, decidano di concedere a lui e alla di lui costituenda famiglia il godimento di una casa abitativa di loro esclusiva proprietà. Ma cosa succede se nell’arco del tempo detto immobile necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria? Chi deve sostenere le relative spese? E’ possibile ottenere la restituzione di tutti i soldi investititi nella ristrutturazione della casa dei suoceri? Sul punto è recentemente intervenuta la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1216 del 27 gennaio 2012 con la quale ha precisato che la nuora e/o il Per info su questo articolo m.nuvoletti@gmail.com

genero che ha sostenuto delle spese per la ristrutturazione della casa familiare concessagli in comodato dagli ex suoceri, non ha diritto al rimborso e/o restituzione di somma alcuna. A tale soluzione la Corte di Cassazione è pervenuta ritenendo che il contratto da prendere in esame è il contratto di comodato gratuito i cui elementi identificativi possono essere così riassunti: consegna di un bene immobile destinato ad un determinato uso (abitativo familiare) da parte del comodatario e della propria famiglia, gratuità del godimento. Detto tipo di contratto, ha ritenuto poi la Corte essersi concluso tra le parti nel momento in cui i genitori hanno deciso di dare il loro bene immobile in godimento alla costituenda famiglia del figlio. Così statuendo la Corte di Cassazione ha precisato che i comodatari (chi gode effettivamente del bene) ben possono eseguire dei lavori di ristrutturazione sull’immobile ma non anche pretendere dai comodanti la restituzione delle relative

somme ancorché spese in data antecedente all’effettivo godimento della casa. E cosa succede se nel frattempo i coniugi si separano? Permane lo stesso il diritto al godimento dell’abitazione degli ex suoceri in capo alla moglie e ai figli minori assegnatari dell’immobile? La risposta è affermativa in quanto viene privilegiato il diritto dei minori a mantenere immutato, come già detto qualche edizione fa, il proprio ambiente familiare. Tuttavia si precisa che questo diritto potrebbe venire meno nel caso in cui la madre si allontanasse da detto immobile insieme ai figli per trasferirsi altrove. In questo caso il bene immobile tornerebbe nell’esclusiva disponibilità dei genitori comodanti anche se successivamente la nuora chiedesse la possibilità di farvi ritorno. E ancora, cosa succede se uno dei due coniugi cambia la serratura del portone di ingresso della casa coniugale nelle more della separazione? E’ evidente che si tratta di un atto arbitrario quanto illegittimo sotto più profili, atteso che

nessuno dei due coniugi può decidere di autonomamente cambiare la serratura del portone di casa per impedire l’ingresso dell’altro coniuge ritenuto evidentemente non più gradito. Alcuna giustificazione può supportare tale illecita condotta che senza dubbio alcuno verrà dal Giudicante sanzionata con l’ordine in capo al soggetto agente (chi ha commesso il fatto) di immediato ripristino dello status quo ante (ovvero di sistemare com’era prima) con sua condanna al pagamento delle spese legali inerenti la procedura resasi necessaria causa il suo comportamento. La prossima volta mi è stato chiesto di affrontare la questione inerente al reato di stalking, ai suoi presupposti per la configurabilità e alla differenza rispetto al rato di maltrattamenti. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.


I nostri esperti 39 L’OCULISTA

Calazio e Orzaiolo Dott. Valerio Crepaldi

Tutti abbiamo avuto modo di rilevare, sia negli adulti che nei bambini, la presenza di una piccola tumefazione a forma di pallina, che impropriamente chiamiamo cisti, a livello delle palpebre. Nella maggior parte dei casi si tratta di un orzaiolo o di un calazio. Queste patologie, comunemente ritenute identiche, sono in realtà due alterazioni ben distinte che generano spesso confusione nella loro identificazione anche da parte degli stessi medici. Il calazio è un granuloma cronico a carico di una ghiandola palpebrale infiammata. Tali ghiandole, contenute nello spessore delle palpebre, hanno un ruolo fondamentale nella formazione e stabilità del “film lacrimale” che fa sì che l’occhio sia sempre bagnato. Queste piccole ghiandole possiamo immaginarle a forma di palloncino con un unico sbocco. Nel calazio questo “palloncino” si riempie di materiale sebaceo, spesso per ostruzione del loro unico sbocco, per blefarite

(infiammazione del bordo palpebrale) cronica, seborrea ed acne rosacea. L’ accumulo di secrezione fà aumentare le dimensioni della ghiandola che può raggiungere anche nei casi più evoluti il centimetro. Diversamente, l’orzaiolo è una infezione di origine stafilococcica (batteri comunemente presenti sulla nostra cute) di una ghiandola palpebrale: quindi è subito chiaro che l’infezione è batterica a differenza del calazio. Anche in questo caso, la causa può essere una blefarite, una caduta di difese immunitarie, un cattivo stato di salute generale, lo stress, una congiuntivite. Qui però il decorso è acuto perché in realtà l’orzaiolo è un piccolo ascesso. Il pus riempie velocemente la ghiandola e, nell’arco di qualche giorno fistolizza, cioè tende a crearsi una via di sbocco, cosa che non succede nel calazio, che può durare mesi. Tali diversi comportamenti devono orientarci nel

riconoscimento delle patologie per la diversa sintomatologia e terapia che ne deriva. L’orzaiolo è un fatto acuto, provocato dallo stafilococco, con improvviso gonfiore palpebrale che comporta intenso dolore; una terapia specifica permetterà la risoluzione della lesione. Nel caso del calazio non abbiamo mai dolore, la tumefazione insorge lentamente e può, senza terapia specifica, perdurare per mesi. La causa, come sopra detto, non è un batterio, bensì un’infiammazione cronica sterile. La terapia consigliata, nel caso dell’orzaiolo, consisterà in impacchi caldo umidi che possono accelerare l’eliminazione del pus e quindi la guarigione ricordando che la lesione è di per sè autobloccante. Per prevenire infezioni secondarie si possono prescrivere colliri antibiotici. Nel calazio se questa pallina indolore è piccola può sparire spontaneamente nel giro di qualche mese, se di maggiori dimensioni,

si consigliano impacchi caldi per almeno tre settimane. Se il calazio non scompare passato questo tempo si dovrà asportarlo chirurgicamente. Le pomate antibiotiche non servono. Può accadere che le due forme coesistano o che una si complichi nell’altra; ciò ostacola una più facile guarigione. Va purtroppo ricordato che anche se fortunatamente in maniera statistica bassa, si può incappare in un tumore palpebrale al suo esordio. Nei casi sospetti l’oculista eseguirà un esame istologico.

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Chiave (4) - Il nome ………...........

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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

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10 lettere RISALUTARE 4 lettere GANA - MAGO MOAB

3 lettere APE - IAN - LEO OHE - PST - RIC SFO - TAU

ti sento! C’è questa marmitta che fa un rumore infernale...” • Perché in curva, allo stadio, si vede meglio? Perché in curva i giocatori rallentano! 19

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Soluzioni:

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• Un gambero, un po’ preoccupato, dice ad un altro gambero: “Sai, ieri sera mia madre è uscita per un cocktail e non è più tornata.” • La donna fatica dieci anni a cambiare le abitudini del marito e poi si lamenta che non è più l’uomo che aveva sposato. • Come si chiama il più professionale cameraman giapponese? Mo Zumo. • Moglie uccide il marito col ferro da stiro: aveva preso una brutta piega. • Lo sapete perchè i carabinieri leccano sempre la loro pistola? Perchè c’è scritto Magnum.

• Ultime dalla società Autostrade: occorre investire di più. • Due tedeschi vanno al bar e dicono:”Due Martini prego” e il barista: “Dry?” e i tedeschi:”No, zwei!”. • Un ragazzo ed una ragazza in motorino: Lei dice a lui: “Questa marmitta fa un rumore infernale!” “Come dici?” “Questa marmitta fa un rumore infernale!” “Che cosa?” “Questa marmitta fa un rumore infernale!!!” “Non

9 lettere ESATONALE INERRANTE RODOMONTE TRAVEDERE

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Barzellette

7 lettere VOLPOCA 8 lettere CASTAGNE ORTAGLIA

ma nel risollevarsi sempre dopo ogni caduta. (Confucio) • Lo sciocco cerca la felicità lontano, il saggio la fa crescere ai suoi piedi. (J. Openheim) • Una donna sarà felice quando sarà invidiata da molte altre donne. (Oscar Wilde) • La vita é come un ponte : attraversala pure, ma non pensare di costruirci sopra la tua casa. (Proverbio Indù)

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• A nessuno è mai nociuto essere stato zitto. (Catone) • Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non capirà nemmeno le tue parole. (Elbert Hubbard) • La felicità non è uno stato a cui arrivare, ma un modo di viaggiare. (Happiness) • La nostra felicità più grande non sta nel non cadere mai,

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Aforismi

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6 lettere CADUTO TILOMA TUCANO

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INTARSIO Inserite nello schema le parole elencate

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ADIGE - AFELIO - ALT - AVIS - DEL - DVD - END - ERI - ES ETNA - IFA - INDRO - ISOSCELE - LOR - MALTO - OMEO - RAG - RAI - RAM - RE - RIDAREI RIO - TAL - TI - TI

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Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto

AMARE - DE SICA - DORA - LUCA MADRE - MARIA - MARINA - OLGA - OSCAR - PARTI - ROMA - SUORE FRANCESI - ZAMPA - ZIE

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ZEBRACAKE ALLA ZUCCA E PESTO DI RADICCHIO Denis Meneghini

O

IL BICCHIERE

GNI GIORNO, A TAVOLA O AL BAR, PER CENA O PER UN SEMPLICE APERITIVO, CI TROVIAMO DAVANTI BARISTI O

SOMMELIERS CHE CI SERVONO VINI IN SVARIATI TIPI DI BICCHIERI. FINORA VI HO PARLATO DI VINI MA NON VI HO MAI PARLATO DEL BICCHIERE E DELLA SUA STORIA. IL BICCHIERE ESISTE DAI TEMPI PIÙ ANTICHI, MA FORMA E MATERIALI

SONO CAMBIATI MOLTE VOLTE. CONCHIGLIE E CORTECCE.

I FENICI,

AI QUALI SI FA

TRASPARENTI.

I PRIMI BICCHIERI DI CUI SI HANNO NOTIZIE SONO DEGLI OGGETTI PRESENTI IN NATURA, E CIOÈ GIÀ IL CORNO SCAVATO, IN USO PRESSO GLI EGIZI, I PERSIANI E GLI ITALICI, È MOLTO EVOLUTO. RISALIRE LA DIFFUSIONE, SE NON L’INVENZIONE, SONO I PRIMI A COMMERCIALIZZARE RECIPIENTI

CARATTERIZZATO DA SPLENDIDE MASCHERE OTTOCENTESCHE, COLORI SFARZOSI E DELIZIOSI PROFUMI PROPRIO DAI COLORI CI SIAMO FATTE ISPIRARE REALIZZANDO IL NOSTRO PRIMO ZEBRACAKE, RIGOROSAMENTE SALATO. ABBIAMO QUINDI SCELTO, FRA GLI INGREDIENTI PROPOSTI, DUE CHE AVESSERO COLORI CONTRASTANTI E GUSTI DIVERSI: UNO PIÙ AROMATICO E L’ALTRO PIÙ DOLCE. PER CONSENTIRE UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE TRA DUE COMPOSTI CON LA STESSA CONSISTENZA, ABBIAMO PENSATO DI TRASFORMARE IL RADICCHIO IN UN PESTO, PIÙ CREMOSO E QUINDI MEGLIO IN GRADO DI RISPONDERE ALLA NOSTRE DI DOLCI TIPICI.

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IN ETÀ PERSIANA I BICCHIERI DI CRISTALLO GIUNGONO ALLA PERFEZIONE DELLA TECNICA E DELLE FORME, MAGARI TEMPESTATI DI GEMME RARE, E SONO TALMENTE PREZIOSI CHE NELLA QUOTIDIANITÀ SI PREFERISCE BERE IN BICCHIERI DI LEGNO O TERRACOTTA O METALLO. DAL ‘500 LA PATRIA DEL BICCHIERE ELEGANTE DIVENTA VENEZIA, CHE ESPORTERÀ LA MANODOPERA IN OLANDA, GERMANIA, SPAGNA E FRANCIA DOVE, GRAZIE ALLA SPINTA DI CATERINA DE’ MEDICI, SI INIZIANO A VEDERE I BICCHIERI DI MURANO. PROPRIO IN QUESTO PERIODO VENGONO CANONIZZATE LE CARATTERISTICHE NECESSARIE PER IL BICCHIERE IDEALE A DEGUSTARE IL VINO: DEVE ESSERE TRASPARENTE ED INCOLORE, DI VETRO O CRISTALLO, CON LE PARETI SOTTILI E SENZA DECORAZIONI. OGNI VINO HA IL SUO BICCHIERE: IL FLÙTE DAI FIANCHI SLANCIATI ADATTO AGLI SPUMANTI, IL PANCIUTO BALLON PER I VINI ROSSI INVECCHIATI, E LA MITICA COPPA, FORSE MODELLATA SUL SENO DI MADAME DE POMPADOUR, ADATTA ALLA DEGUSTAZIONE DELLO CHAMPAGNE. ABBIAMO UN BICCHIERE PER OGNI COSA, DALL’ ACQUA AL PIÙ STRANO LIQUORE, E MOLTO SPESSO NON SAPPIAMO LE REGOLE PER UN CORRETTO SERVIZIO. E’ DUNQUE DECISAMENTE OPPORTUNO FARCI CONSIGLIARE DA CHI SE NE INTENDE, ONDE EVITARE DI AVERE UN OTTIMO VINO ED UN BICCHIERE POCO ADATTO E RISCHIARE DI FARE UNA PESSIMA FIGURA.

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PREPARARE IL PESTO: MONDARE IL RADICCHIO E FRULLARLO A CRUDO NEL FRULLATORE, CON GLI ALTRI INGREDIENTI; DEVE RISULTARE MOLTO MORBIDO E BEN TRITURATO. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO E DIVIDERE A METÀ IN DUE CIOTOLE DISTINTE: IN UNA AGGIUNGERE IL PESTO CON LO ZUCCHERO, NELL’ALTRA LA ZUCCA LESSATA E SCHIACCIATA, LA MOSTARDA ED IL ROSMARINO. SBATTERE LE UOVA CON L’OLIO ED IL SALE, E DISTRIBUIRE IL LIQUIDO TRA LE DUE CIOTOLE. MESCOLARE I DUE COMPOSTI SEPARATAMENTE IN MODO OMOGENEO, AGGIUNGENDO ACQUA PER FARLI RISULTARE ABBASTANZA LIQUIDI. VERSARE NELLO STAMPO IN SILICONE, SEMPRE AL CENTRO, ALTERNANDO UN CUCCHIAIO PER OGNUNO E LASCIANDO CHE SI AMALGAMINO DA SOLI. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATO PER CIRCA 35-40 MINUTI. MANUELA E SILVIA BIZZO

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