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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 96
Economia La spending review in Veneto
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Pro loco A settembre debutta il mercatino dell’antiquariato
Amministrazione Tommasi: “In un anno abbiamo già ottenuto risultati”
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EDITORIALE
Cambia il clima, dobbiamo cambiare anche noi
LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010
RIUNIONE DI CLASSE DOPO 50 ANNI
Erano due le quinte classi elementari nell’anno1958/59; la sezione A con il maestro Valentino Ferrati, la B con il maestro Tranquillo Bassan che fresco di nomina, aveva ereditato la classe condotta per 4 anni dalla collega Dirce Vianello Conselvan. pag.
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IL FERRAGOSTO ROTTANOVANO
Si rinnova per la trentottesima edizione l’appuntamento con il Ferragosto Rottanovano. Nove giorni di musica, intrattenimenti e divertimento grazie ad un nutrito programma di festeggiamenti nato dalla collaborazione del Comitato cittadino con il Gruppo Parrocchiale di Rottanova. pag. 13
di Mauro Gambin*
I
Deposito dei bus, scoppia la polemica sui meriti
L’ex sindaco Parisotto: “è opera nostra”, l’attuale primo cittadino Henri Tommasi: “è realtà grazie a noi”
D
opo la cerimonia d’inaugurazione del deposito di corriere in località Santa Maria lo scorso 2 luglio scoppia, accesa, la polemica: in discussione l’attribuzione del merito per la realizzazione di un’opera attesa da anni e portata a compimento con un lungo e faticoso iter che ha visto il coinvolgimento di più enti. Non ha esitato il sindaco in carica Henri Tommasi, a elogiare la propria amministrazione “capace di concretizzare – sostiene - ciò che per anni è rimasto sulla carta, con
l’ulteriore merito di aver apportato soluzioni migliorative al progetto nonostante le critiche dell’opposizione e in particolare di Pier Luigi Parisotto che sosteneva che non saremmo mai riusciti a concludere i lavori”. Da parte sua, Parisotto, ha dimostrato indignazione di fronte ad una miope e - accusa – ingiusta ricostruzione di fatti e attribuzione di meriti. Egli si ritiene infatti il “padre” del progetto e soprattutto rivendica per sé e la propria amministrazione il merito di aver intessuto una complessa e delicata
rete fra enti, ai tempi in cui era sindaco, che ha portato alla definizione di un accordo di programma fra Regione Veneto, Provincia di Venezia, Pmv, Actv e Comune di Cavarzere. Questo ha consentito al Comune, che ai tempi Parisotto governava, di impegnare una parte - 300mila euro – della somma di un milione e 100mila euro complessivi.
L’Intervento
Il Veneto cresce se nel rigore c’è più Europa di Franca Porto*
I
provvedimenti del Governo di revisione della spesa pubblica che seguono quelli per la sua riduzione pongono ancora in maggior evidenza il nodo del Patto di Stabilità interno, cioè del vincolo che impone a tutti gli enti autonomi della Repubblica e non solo allo Stato centrale limiti precisi di spesa e di indebitamento. *Segretaria Cisl Veneto
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l clima cambia e non è più una cosa che ci può lasciare indifferenti. Qualche anno fa all’esperto in meteorologia che annunciava un brusco innalzamento delle temperature, a causa dell’effetto serra, di solito replicava lo storico climatologo sostenendo che si trattava di una cosa normale, in quanto il clima della Terra è in continua mutazione. 35 milioni di anni fa, del resto, i colli Berici e quelli euganei erano rispettivamente una barriera corallina e degli atolli che spuntavano da un mare caldo popolato da pesci tropicali. Dunque a chi dei due dare ragione? All’esperto meteorologo, perché appurato che le temperature cambiano anche noi dobbiamo cambiare. Fino a 150 anni fa una stagione siccitosa poteva innescare brutali carestie che nei piccoli comuni davano luogo ad ondate di morte per fame, è stata l’agricoltura intensiva e lo sviluppo dei commerci a rendere le emergenze meno esiziali e a dissociare dal clima le esigenze alimentari. Oggi però che su buona parte degli ettari coltivati a seminativi nella nostra regione è rimasta stecchita per il grande caldo, magari nessuno avrà percepito il pericolo della “fame”, definitivamente debellata in occidente ome la peste o il colera, ma un pensiero ai rincari che si prospetteranno credo sia passato per la testa di tutti. continua a pag. 3
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EDITORIALE
segue da pag.
Cambia il clima, dobbiamo cambiare anche noi
Cantarana e Pegolotte
E’ MORTO DON FRANCESCO BONATO E’ mancato lo scorso 6 luglio, a seguito di una malattia che due anni fa aveva cominciato a manifestarsi, don Francesco Bonato. Gli abitanti di Cona lo ricordano: dal 1975 fu parroco a Cantarana e quindi dal 1985 di Pegolotte dove rimase per oltre 20 anni. Nel 2005 il cambio con l’avvio del suo servizio pastorale a Sandon, nel comune di Fossò. Originario di Santa Margherita D’Adige, don Francesco, classe 1938, era stato ordinato prete nel 1962. Seppe farsi voler bene dalla sua comunità di Cantarana prima e di Pegolotte poi, grazie alla sua umiltà e all’impegno.
La crisi, del resto, ci ha resi molto sensibili anche agli umori di Scipione, Caronte e Minosse visto che hanno comportato perdite importanti, stimate seppur approssimativamente dalle associazioni di categorie in diversi milioni di euro. Un colpo pesante per un settore dal quale ci si aspettava molto per contenere gli effetti della crisi. Ma la siccità non si è mica vista solo sui campi, è mancata anche l’acqua. Nelle scorse settimane alcuni sindaci del bellunese hanno emesso delle ordinanze per proibirne l’uso a scopi irrigui o per lavare l’auto e le stesse ordinanze sono state auspicate da un Ulss del veneziano anche se l’acqua non è mancata, per evitare il diffondersi della salmonella, visto l’alto inquinamento registrato dall’Ulss nei canali. La crisi ci spaventa, preoccupa la penuria di denaro liquido. E la mancanza d’acqua? Dovrebbe preoccupare altrettanto. Secondo alcuni economisti dalla crisi si uscirà proprio quando la società, e non solo la politica, comincerà a correggere le conseguenze di decenni di percezioni errate nate dalla retorica di uno sviluppo imperniato sul consumo e si affermerà invece la consapevolezza che non è più possibile permettere lo spreco. Se è vero che una nuova epoca comincerà con quel cambiamento di mentalità che permetterà di ritenere opportunità quelle cose fino a ieri non lo erano mai state, forse allora sono da applaudire quegli agricoltori italiani c’è chi al posto del mais o della soia hanno iniziato a coltivare piante per le spezie, banane e manna, senza aspettare che cada dal cielo. Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it
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Cona
SERVIZIO TRASPORTO PER L’OSPEDALE DI CHIOGGIA L’amministrazione comunale di Cona ha preso accordi con la Direzione sanitaria dell’Ulss 14 affinché tutte le prestazioni ambulatoriali da rendersi presso l’ospedale di Chioggia, a favore dei cittadini di Cona, siano, di preferenza, eseguite il martedì mattina dalle 8 alle 12. Per le persone impossibilitate a muoversi con mezzi propri è stato organizzato un servizio di trasporto appositamente dedicato, che sarà svolto il martedì. Per prenotare il trasporto si deve chiamare l’Agenzia Pilotto Viaggi di Cavarzere al numero telefonico 0426/54144 0426/52230, in orario d’ufficio dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30; il sabato dalle 8.30 alle 12.30. Al servizio si applica la stessa tariffa attualmente fissata per l’utilizzo del pulmino comunale: 12,50 euro per Chioggia, andata e ritorno a prescindere dall’indirizzo di casa. Per ragioni organizzative, dovendosi soddisfare più richieste, agli utenti del servizio di trasporto si chiede una certa flessibilità di orario sulle partenze.
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Cavarzere IMPIANTI DI VIA SPALATO Lavori in ritardo. Parisotto attacca il sindaco pag.
LA PROPOSTA
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La Rsa del Comune: “Per risparmiare si riducano i dirigenti”
INIZIATIVE
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Festival beer, un successo per le giovani band pag.
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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE E
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REDAZIONE:
Direttore responsabile
MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 luglio 2012 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)
Provincia SPAZI APERTI
VACANZE
La Provincia punta sulla valorizzazione delle aree naturalistiche pag. 17
ECONOMIA
VenTo, da Venezia a Torino in bici
EVENTI
Regione
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Una guida per le “Le feste in piazza” pag.
Cresce il numero di chi denuncia disavventure pagg. 26-27
SOCIALE
Cresce il numero dei casi di violenza sulle donne
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MOSTRE
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A Villa Pisani una mostra sulla nobiltà del lavoro pag. 31
Il 2 settembre prossimo
IL SECONDO VESPA RADUNO A CAVARZERE Si terrà il prossimo 2 settembre il Vespa raduno Città di Cavarzere, giunto quest’anno alla seconda edizione. L’iscrizione è aperta a tutti i vespisti provvisti di casco, obbligatorio per partecipare all’iniziativa. Verrà premiato il Club più numeroso, il Club che viene più da lontano, il vespista più giovane e il più anziano. Il ritrovo è programmato alle 8 in piazza Municipio per le iscrizioni e la colazione insieme. Alle 10.30 la partenza del corteo di Vespe per il giro turistico della lunghezza di circa 40 chilometri. A mezzogiorno il rientro a Cavarzere, previsto presso il patronato San Pio X in via Tullio Serafin, a seguire le premiazioni e una ricca lotteria a premi. Per chi si iscrive è in programma alle 13 il pranzo. Info Pietro Moretto 3485112679; Rosano Ravaro 3282856456
Appuntamenti in Corte
IL CONCERTO “AL DOLCE GUIDAMI...” A GRIGNELLA Si svolgerà il prossimo 1 settembre il terzo appuntamento cavarzerano del contenitore di eventi “Appuntamenti in Corte 2012”. Il viaggio alla scoperta del territorio, di corte in corte, a Cavarzere approderà presso la Tenuta Silimbani, a Grignella, dove si terrà il concerto lirico “Al dolce guidami...” con la partecipazione del soprano Miranda Bovolenta, al pianoforte il maestro Renzo Banzato. Si inizia alle 9.15, l’ingresso è libero.
4 Argomento del mese SANITÀ VENETA La revisione della spesa varata dal Governo Monti impone una cura dimagrante e porta l’entità dei tagli a quasi 700 milioni di euro. Salvi tutti gli ospedali, ma ora vanno riorganizzati posti letto e singoli servizi. Anche alla luce del nuovo piano socio sanitario l’intera rete ospedaliera va rivista e sono almeno 3500 i posti letto da eliminare di Nicola Stievano
Zaia: “Il modello veneto consente già notevoli risparmi, noi avanti così”
Puppato: “Anche da noi ci sono situazioni di spreco e disparità da sanare”
L
Meno posti letto, meno d
a “cura dimagrante” per la sanità veneta costerà quasi 700 milioni e oltre 3.500 posti letto. Salvi i piccoli ospedali e i centri d’eccellenza, nella nostra regione andranno comunque ridotti i costi fissi, tagliati i doppioni, rivisto l’intero sistema di spesa. La scure della “spending review” del governo Monti si abbatte con meno violenza in Veneto perché da un paio d’anni la sanità locale ha già intrapreso il non facile cammino della razionalizzazione, sfociato nella redazione del piano socio sanitario regionale. Ad esempio, sul numero dei posti letto pro - capite il Veneto vorrebbe spingersi anche oltre le decisioni del governo, che abbassa la media da 4,2 posti per mille abitanti a 3,7, portando invece a 3,5 per mille abitanti. Anche sulla riorganizzazione degli ospedali minori la Regione ha fissato degli obiettivi nel nuovo piano socio sanitario che dovrebbero concretizzarsi in significativi ridimensionamenti per strutture che non hanno tutte le caratteristiche dell’ospedale per acuti. Tagli in vista anche per convenzioni con la medicina privata (-1% quest’anno, -2% il prossimo) con un risparmio che dovrebbe aggirarsi sui venti milioni. Ulteriori economie dovrebbero arrivare dalla nuova mappa delle aziende socio sanitarie venete, disegnata proprio per ridurre gli sprechi. Le decisioni del governo sulla revisione della spesa
LE SPESE IL CAPOGRUPPO DEL PDL DARIO BOND
“Da noi siringhe a 2-3 centesimi”
A
Luca Zaia e Laura Puppato
l Veneto l’introduzione dei costi standard non fa paura. Ne è convinto il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond, il quale ricorda come nelle Uls della nostra regione il monitoraggio della spesa sia diventato trimestrale, mentre la tracciabilità dei presidi sanitari ha fatto passi da gigante. “Ho chiesto a campione dei dati ad alcune Ulss del Veneto - aggiunge il capogruppo del Pdl - e i numeri ci danno ancora una volta ragione. Una siringa monouso sterile con ago costa dai due ai tre centesimi, a seconda della tipologia, contro una spesa massima che in altre parti d’Italia arriva anche a 70 centesimi, un ago ipodermico meno di un centesimo, mentre un inserto di tibia per protesi non cementata 194 euro contro un massimo rilevato di circa 2500 euro in altre parti d’Italia. Qui da noi, poi, il costo della giornata alimentare è mediamente sotto i dieci euro. I numeri riguardanti altre realtà del Paese sono di gran lunga superiori e difficili da giustificare. Detto questo - conclude Bond - non possiamo far finta che il Veneto sia uguale alle altre regioni. I numeri parlano chiaro: per questo dobbiamo andare a Roma con gli economi delle nostre Ulss e dire che non siamo disposti a farci massacrare”.
si tradurranno in ulteriori tagli, in questo contesto? Secondo il governatore veneto Luca Zaia la nostra sanità ha già intrapreso un percorso che va nella direzione del risparmio e dell’efficienza, senza attendere le imposizioni da Roma. Zaia non ha timore di affermare che “siamo la Regione più virtuosa della sanità italiana e ci è riconosciuta la palma di Regione meno “sprecona” del paese. Abbiamo un tasso medio di ospedalizzazione di 7 giorni contro anche 30 in altre Regioni e ciò significa che nei nostri ospedali si cura presto e meglio; da due anni teniamo i conti in attivo senza avere, unici in Italia, l’addizionale Irpef sulla sanità. Non ci sottrarremo ad una spending review anche fatta di lacrime e sangue, - aggiunge Zaia - ma a condizione che venga applicato il modello veneto, quello che consentirebbe di risparmiare molto di più di quanto proposto dal Governo. Quello di Monti-Balduzzi è un piano senza visione strategica, un taglio brutale e insensato che squilibra l’intero sistema sanitario. Infatti, se non si riorganizzano i servizi territoriali, per esempio la medicina di base, si arriva a un taglio orizzontale e quindi cieco, che danneggia esclusivamente il Nord. In nessun punto del piano viene chiesta una revisione profonda del modello organizzativo. Questo comporterà l’affossamento dei modelli virtuosi che rimarranno senza
risorse. Il governo dovrebbe come media per i costi standard quella che si desume dalla sanità veneta”. Ben diversa la posizione di Laura Puppato capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che contesta a Zaia di usare due pesi e due misure. “Con il governo Berlusconi, Zaia due anni fa ha accettato senza fiatare un taglio di 400 milioni. Ora con Monti rifiuta ogni trattativa. Un atteggiamento che non possiamo accettare anche perché non è vero che nel Veneto nella sanità pubblica non vi siano differenze eclatanti. Basti pensare alla spesa pro capite, dove sappiamo che in alcune Uls è intorno ai 1400/1500 euro per persona contro i mille di altre. Anche qui, come nel resto d’Italia, vi sono situazioni a macchia di leopardo che vanno sicuramente riviste”. “Perché Zaia si scaglia così tanto contro il Governo Monti? - si chiede il capogruppo dell’Udc Stefano Valdegamberi - In fin dei conti sta introducendo nella sanità il principio dei “costi standard”, tanto auspicato anche dalla Lega, ma rimasto sempre inattuato. Pensiamo al programma di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi. Non resta che augurarci tutti che finalmente il modello arrivi anche nelle Ulss, dove troppo spesso a fare il prezzo è “l’amico dell’amico”. Le forniture sanitarie hanno rappresentato per anni un luogo privilegiato per la corruzione”.
Argomento del mese 5 Area del veneziano
doppioni e più risparmio Il caso Dissipati i timori di chiusura di una realtà unica nella regione
Nessun rischio per l’Istituto Oncologico Veneto di Nicola Stievano
“F
antasanità”, così il professor Pier Carlo Muzzio direttore generale dell’Istituto oncologico veneto di Padova, ha chiosato l’ipotesi di chiusura del centro d’avanguardia nazionale emersa da una prima bozza del decreto sulla “spending review”. Di fronte all’ipotesi di tagliare i piccoli ospedali, tramontata poi nell’arco di 24 ore con l’approvazione del testo definitivo, sembrava infatti che vi rientrasse anche l’Istituto Oncologico Veneto, da sette anni un faro nella sanità locale per la cura dei tumori. Nell’elenco delle 154 strutture ospedaliere c’era infatti anche lo Iov, ma a quanto pare si è trattato di un clamoroso errore, perché non stiamo parlando di un ospedale come gli altri ma di un istituto molto particolare. Inoltre i dati riportati risalgono a cinque anni fa, tanto che oggi lo Iov conta 121 posti letto, uno in più del limite fissato dal governo. Quello ospitato all’ex ospedale Busonera di Padova è l’unico Irccs (Istituto di ricovero e cura di carattere scientifico) specificatamente dedicato alla cura dei tumori in del Veneto, istituito con Legge regionale del Veneto n. 26 del 22 dicembre 2005, quale “ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, operante in conformità con gli obiettivi della programmazione sanitaria regionale”. Il riconoscimento a Irccs è arrivato dal ministero della Salute con un decreto del 18 marzo 2005. Significa che lo Iov non è un semplice ospedale ma un servizio che affianca alle prestazioni di ricovero e cura di alta specialità un’intensa attività di ricerca. Anche il semplice criterio del numero dei posti letto salta per questo genere di struttura, per la quale vengono tenute in considerazione altre variabili, a partire dalla qualità dell’assistenza e dal valore della ricerca. Allo Iov lavorano 577 operatori sanitari, di cui 382 dipendenti e 195 con contratti di collaborazione . Ogni anno vengono eseguite oltre 350 mila prestazioni ambulatoriali e ben duemila interventi chirurgici.
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Posti letto ed accorpamenti
A rischio tagli Chioggia e Venezia-Mestre R
iorgarnizzazione sanitaria, a rischiare di più in provincia di Venezia è l’area di Chioggia e l’Ulss 12 cioè quella di Venezia-Mestre. I numeri sono chiari, e dipendono dalla popolazione che nel capoluogo e aree limitrofe che è di oltre 800mila abitanti. I criteri del Piano socio sanitario regionale prevedono per la provincia di Venezia 2400 posti letto per acuti, 1200 per strutture intermedie 500 per le strutture di riabilitazione. Ad interessarsi della questione della sanità veneziana in quinta commissione regionale sono stati i consiglieri veneziani Bruno Pigozzo(Pd), Giovanni Furlanetto (lega), Carlo Alberto Tesserin (Pdl), e Pietrangelo Pettenò (Rc), consiglieri che come tutti i residenti attendono la presentazione delle “schede” ad ottobre per capire nel dettaglio come saranno accorpati eventualmente i reparti e i primariati negli ospedali. “Nell’area dell’Asl 13 e cioè della Riviera del Brenta e del Miranese – spiega il consigliere regionale Bruno Pigozzo - non c’è problema, il rapporto fra abitanti (240 mila) e numero di posti letto previsti è ampiamente rispettato. Anzi il criterio dei 3 posti letto per mille abitanti, è anche “superato“. Si viaggia sulla media di 2,8. Percentuale rispettata anche per l’area del Veneto Orientale e cioè l’Ulss 10 di San Donà - Portogruaro. Qui la media è di 2,9 posti letto per mille abitanti”. Ma è l’Ulss di Venezia e Mestre che invece sfora i parametri. “Ci dovrebbero essere secondo i nuovi criteri regionali – spiega Pigozzo - 1200 posti letto, invece ce ne sono 1600. Insomma 400 in più provenienti per lo più da ragioni storiche legate alla specificità della città lagunare, ma anche al fatto che vengono conteggiati nella somma complessiva, i posti letto delle strutture ospedaliere private”. Per Pigozzo proprio su questi posti letto in più si può limare la differenza, mettendo in conto che il piano prevede 1200 posti l letto in provincia di Venezia per strutture intermedi, di ricovero. Fra queste possono essere incluse parte di quelle private e centri anti dolore e per malati terminali e malati di Alzheimer. Addirittura facendo questi conti, i 1200 posti previsti non sarebbero nemmeno coperti del tutto. Ci sono poi sempre previsti dal piano socio sanitario approvato a giugno, 500 posti letto per strutture riabilitative specialistiche. Resta aperto invece il problema della permanenza degli ospedali. La Regione prevede il mantenimento per un bacino d’utenza di 200- 300 mila abitanti. Per L’Ulss 12, 10 , e 13 i problemi non ce ne sono. Tutte per numero di abitanti rientrano nel criterio fissato. Non ci rientra invece Chioggia.“Per Chioggia – spiega Pigozzo - va fatto un ragionamento a sé . I residenti non possono fare riferimento all’ospedale di Padova o di Mestre perché sono ospedali troppo lontani e anche quello di Adria non è agevole da raggiungere. Questa zona poi dell’area sud della provincia è ad alta dispersione abitativa. Cioè c’è meno densità di abitanti, ma le distanze fra un posto e l’altro sono grandi. La questione Chioggia resta sul tavolo ed è una delle prime che bisognerà affrontare quando ad ottobre ripartirà la discussione“. Sugli accorpamenti di reparti o di ospedali i consiglieri regionali generalmente non si vogliono esprimere anche se Pigozzo spiega che per quanto riguarda l’Ulss 13 rischi di un ospedale unico fra Dolo e Mirano non ce ne sono. “Il criterio regionale – dice - è quello di evitare doppioni. La struttura di Noale diventerà area riabilitativa e per anziani, fra Dolo e Mirano si dovranno creare ospedali complementari. Non rischiano poi in questa realtà nemmeno i due punti nascita. Ne servono uno ogni 1100 nascite. A Dolo e Mirano i nati in media ogni anno sono 2300”. Infine sui trasferimenti. “L’Asl 13 – conclude Pigozzo – dati alla mano è quella che ha ricevuto meno trasferimenti dalla Regione nel corso degli ultimi anni ed ha mantenuto servizi di eccellente livello. Le Ulss virtuose vanno premiate non A.A. penalizzate”.
6 Cavarzere Il caso La cerimonia d’inaugurazione lo scorso 2 luglio provoca qualche malumore
Deposito dei bus, scoppia la polemica sui meriti Il sindaco Henri Tommasi si dice soddisfatto di aver portato a conclusione l’opera, ma il suo predecessore Parisotto non ci sta e accusa: “Ha solo tagliato il nastro” di Ornella Jovane
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opo la cerimonia d’inaugurazione del deposito di corriere in località Santa Maria lo scorso 2 luglio scoppia, accesa, la polemica: in discussione l’attribuzione del merito per la realizzazione di un’opera attesa da anni e portata a compimento con un lungo e faticoso iter che ha visto il coinvolgimento di più enti. Non ha esitato il sindaco in carica Henri Tommasi, a elogiare la propria amministrazione “capace di concretizzare – sostiene - ciò che per anni è rimasto sulla carta, con l’ulteriore merito di aver apportato soluzioni migliorative al progetto nonostante le critiche dell’opposizione e in particolare di Pier Luigi Parisotto che sosteneva che non saremmo mai riusciti a concludere i lavori”. Da parte sua, Parisotto, ha dimostrato indignazione di fronte ad una miope e - accusa – ingiusta ricostruzione di fatti e attribuzione di meriti. Egli si ritiene infatti il “padre” del progetto e soprattutto rivendica per sé e la propria amministrazione il merito di aver intessuto una complessa e delicata
rete fra enti, ai tempi in cui era sindaco, che ha portato alla definizione di un accordo di programma fra Regione Veneto, Provincia di Venezia, Pmv, Actv e Comune di Cavarzere. Questo ha consentito al Comune, che ai tempi Parisotto governava, di impegnare una parte - 300mila euro – della somma di un milione e 100mila euro complessivi, finanziata – grazie a lui – anche col contributo degli altri enti coinvolti nell’accordo di programma. Con quell’importo, oltre al deposito delle autocorriere inaugurato lo scorso luglio, è stata realizzata la nuova autostazione – spostata da via Umberto I a via Regina Margherita - già in funzione da oltre un anno e inaugurata quando Parisotto era sindaco. Meritavano pertanto – sempre secondo il capogruppo del Pdl – più attenzione anche i rappresentanti degli altri enti che hanno fattivamente contribuito. Una lettura dei fatti che, però, al sindaco in carica sta stretta. “Non credo di aver fatto torto a nessuno - afferma Henri Tommasi - dicendo che
sono contento di far parte dell’amministrazione comunale che pone definitivamente fine alla questione del transito delle autocorriere per le vie del centro e ai disagi soprattutto di quanti risiedono nei pressi del vecchio deposito in via Tullio Serafin”. “L’inaugurazione, - prosegue – è stata voluta da tutti gli attori che sono stati protagonisti dell’accordo di programma. Qualcuno, però, non c’era. Queste assenze non sono dipese da noi, tutti sono stati invitati”. Per quanto riguarda i meriti che non sarebbero stati riconosciuti a Parisotto, Tommasi sottolinea: “E’ vero – ammette – che la questione è stata affrontata per la prima volta dall’amministrazione Parisotto con l’intento di trovare una soluzione ad un disagio che da oltre 20 anni i residenti denunciavano per il transito delle autocorriere”. “Ma – osserva - senza risultato. Nel 2004 la Giunta Parisotto aveva individuato la sede del deposito corriere nei pressi dell’ex Macello. Cioè aveva deciso di trasferire il deposito delle autocorriere da un’area centrale
Il taglio del nastro alla cerimonia d’inaugurazione. Da sinistra Michael Valerio, Riccardo Tosello, Ezio Bettinelli e il sindaco Henri Tommasi ad un’altra area centrale, senza in questo modo proporre una soluzione accettabile o migliorativa, e anzi scatenando le reazioni di chi abitava nelle vicinanze del nuovo sito candidato dall’allora sindaco a divenire il Park Actv”. “E’ pur vero che Parisotto ha lavorato all’accordo di programma dal 2009 – prosegue - ma non è riuscito, nel corso del suo mandato, a portare a conclusione l’iter per la realizzazione del deposito. Noi abbiamo concluso e inaugurato l’opera. Hanno sempre sostenuto che non avremmo mai portato a conclusione il progetto e, invece, a
distanza di un anno dal nostro insediamento siamo qui a compiacerci di questo brillante risultato”. “Non mi piacciono le polemiche, sono una persona che ama fare piuttosto che chiacchierare. Questa polemica, che è stata sollevata quando il deposito delle corriere è ormai funzionante – conclude il sindaco Tommasi – , non ci tocca. Per chi amministra quel che conta sono i fatti: il nuovo deposito ora è una realtà cittadina. Non può esserci risposta più eloquente di questa!”
PARISOTTO “IL DEPOSITO, È OPERA NOSTRA”
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uando si tratta di scaricare le colpe sulla precendente amministrazione il sindaco e la sua Giunta sono precisi nel fare nomi e cognomi e non tralasciano neppure le date, quando invece la ricostruzione dei fatti è utile ad attribuire i meriti a chi li ha preceduti, allora il sindaco dimentica colpevolmente di citare chi prima di lui ha lavorato con risultato. Pier Luigi Parisotto, sindaco ai tempi della progettazione dell’opera e ora capogruppo del Pdl in consiglio, non perdona al primo cottadino in carica, Henri Tommasi, la mancanza di una visione di “prospettiva” sulla realizzazione del deposito delle corriere e lo accusa di essersi attribuito - in occasione dell’inaugurazione - meriti che non aveva. “Questa opera è stata fortemente cercata con anni di lavoro e ottenuta esclusivamente per merito della mia Giunta che approvò il progetto nel 2009 - precisa Parisotto - destinandovi la prima tranche di risorse, poco più di 300mila euro. E grande merito è stato del vicepresidente della Provincia di Venezia allora assessore ai Trasporti Mario dalla Tor, che, nel 2009 appena insediatosi, trovò, grazie anche all’insistenza del consigliere provinciale Riccardo Tosello, la seconda tranche di risorse pari a poco più di 500mila euro. Senza dimenticare, infine, l’assessore regionale Renato Chisso che nel 2010 mise la terza e ultima tranche di 300mila euro”. “Tutto questo grande lavoro di tessitura politico-amministrativa
tra istituzioni pubbliche, durato anni, per la moltitudine di enti coinvolti - prosegue ancora il consigliere azzurro -, sfociò in un accordo di programma molto impegnativo in termini finanziari, ben un milione e 100mila euro totali, per un progetto costituito dal deposito bus appena terminato e dalla stazione passeggeri da noi inaugurata in primavera del 2011, riqualificando l’area degradata dell’ex pesa pubblica”. “E’ giusto puntualizzare - conclude Parisotto al termine della sua ricostruzione storica dei fatti - che questo accordo, costato alle casse comunali solo poco più di 300mila euro, meritava a mio modesto avviso un’attenzione e un riconoscimento maggiore da parte degli attuali amministratori, sindaco Tommasi in testa, che di fatto si sono trovati unicamente a tagliare il nastro, verso chi aveva tanto lavorato e soprattutto finanziato l’opera”. “Questo è un chiaro segnale - è l’ultimo affondo - di quanta strada debbano ancora macinare questi nostri amministratori locali per guadagnare un minimo di credibilità e autonomia amministrativa ma ormai conosciamo bene l’abitudine del sindaco Tommasi e della sua Giunta di appropriarsi dei risultati positivi da noi lasciati senza ovviamente farne menzione, mentre fanno nomi cognomi e date quando si tratta di fatti negativi, solo per nascondere le proprie difficoltà politiche e amministrative, tentando sempre di scaricare le colpe sulla Giunta O.J. precedente”.
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8 Cavarzere L’intervista
Campi da tennis di via Spalato
PARISOTTO ATTACCA LA GIUNTA TOMMASI SUI LAVORI
Amministrazione Il bilancio del primo anno di attività
Tommasi: “Un anno di risultati” I di Ornella Jovane
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Il sindaco pone l’accento sugli obiettivi centrati pur in una situazione di oggettive difficoltà economiche
tiamo lavorando con profitto e i risultati, a distanza di poco più di un anno dal nostro insediamento, si vedono”. Il sindaco Henri Tommasi risponde alle critiche di immobilismo che da tempo gli avversari politici dell’opposizione gli muovono accusandolo di essersi “fossilizzato” sulle questioni finanziarie del Comune e di essere poco propositivo su altri fronti. “Non siamo rimasti fermi - sostiene - in questi mesi ma al contrario, pur essendoci trovati in una situazione di estrema difficoltà sul piano economico che ci ha impegnato attivamente nell’intento di arrivare ad un risananmento finanziario, ci stiamo muovendo in modo efficace e risolutivo su molte altre questioni, alcune anche decennali, che la scorsa amministrazione aveva lasciato irrisolte”. L’elenco inizia con l’inaugurazione del nuovo deposito della autocorriere e la vendita delle case degli ex braccianti a Rottanova. attesa, avevano portato persino il caso in televisio“Una vicenda, quest’ultima, che prende il via ne, coinvolgendo il conduttore Moreno Morello e la nel 1995 e che finora era rimasta senza soluzio- troupe di “Striscia la notizia”. Ma anche questo tenne - sottolinea il sindaco -. Si tratta di una decina tativo si era concluso con un nulla di fatto”. di persone che da possessori avevano la giustificata “Sono contento che la mia amministrazione sia e comprensibile ambizione di diventare proprietari riuscita nell’impresa: - commenta con soddisfazione degli alloggi, nel frattempo il sindaco - si è chiuso l’iter budiventati Ater. Avevano i re- Il sindaco elenca: rocratico consentendo a decine quisiti per la stipula del rogito la vendita delle case di possessori di stipulare il rogima l’attesa è durata 17 anni. degli ex braccianti a to notarile e diventare proprieIntoppi burocratici impedivano Rottanova, l’animazione tari degli ambìti alloggi”. del centro storico di procedere”. Soddisfazione è stata “Più volte - continua - sono espressa anche dall’assessore stati sollecitati l’amministrazione di Cavarzere e alle Politiche abitative del Comune, Heidi Crocco, per l’Ater stessa, di cui è stato presidente anche l’ex l’esito positivo, dopo un lungo e cavilloso lavoro. sindaco Pier Luigi Parisotto, affinché si provvedesse Le attività ricreative e di animazione nel cena superare l’empasse in cui si erano venuti a trovare tro storico programmate per tutto il periodo estivo i possessori aspiranti proprietari, ma senza esito. Un rappresentano un altro fiore all’occhiello dell’attività paio di anni fa, esasperati dalla lunga e infruttuosa amministrativa.
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Il sindaco Henri Tommasi “Da anni - sostiene Tommasi - non si vedeva un calendario di eventi ed iniziative così corposo per animare e far vivere il centro storico nelle serate estive, da giugno a settembre. Non avevamo grandi risorse economiche, anzi, ma tanta energia e motivazione. Ci siamo mobilitati impegnando l’assessorato allo Sport, alle Attività produttive e al Sociale, abbiamo coinvolto le associazioni del territorio, il volontariato, le attività commerciali, abbiamo coinvolto gli enti e cercato gli sponsor, ottendendo una buona risposta”. Il tutto con l’obiettivo di far rivivere il centro storico e dare visibilità alle attività commerciali. Non mancano i propositi per il futuro imminente. “Entro la fine dell’anno - annuncia Tommasi spero possa partire il Centro unico di cottura e di iniziare entro i primi mesi del prossimo anno i lavori di ampliamento della casa di riposo, una grande sfida aperta”.
ritardi per i lavori all’impianto di via Spalato creano preoccupazione al Tennis Club di Cavarzere. Il presidente Roberto Bassan e il segretario Matteo Crivellaro denunciano al primo cittadino Henri Tommasi le difficoltà che da tempo sono costretti a gestire nell’organizzazione dell’attività e dei corsi. A farsi portavoce del disagio il consigliere d’opposizione ed ex sindaco, Pier Luigi Parisotto che, con la mancata inaugurazione del nuovo spogliatoio programmata per il 30 giugno scorso, coglie l’occasione per attaccare Tommasi e la sua Giunta sulle modalità con cui è stata gestita l’intera vicenda. “E’ passato più di un anno da quando l’assessore ai Lavori pubblici Renzo Sacchetto obbligò il suo dirigente, a lavori avviati, - afferma - di togliere la nuova copertura invernale prevista nel progetto approvato dalla mia Giunta imponendo la sua scelta contro il volere del Tennis club locale, come hanno confermato di recente i loro responsabili”. “La vicenda - prosegue - è arcinota e semplicemente vergognosa per come è stata condotta fin dall’inizio dalla Giunta del sindaco Tommasi con l’aggravante che essendo lui uno sportivo, la cosa lascia ancora di più Tommasi: “I lavori l’amaro in bocca”. saranno conclusi “L’amarezza auentro fine estate menta ancor di più se ma i campi sono penso all’indifferenza agibili anche ora” di tutti i rappresentanti della Consulta dello sport verso le scelte negative fatte da questa Giunta nell’impoverire di strutture questa disciplina sportiva”. “La Giunta Tommasi - conclude - ha predicato bene in campagna elettorale, ma ora oltre a razzolare male sta distruggendo con questi comportamenti quanto di buono il tennis club e la Consulta avevano fatto in questi anni”. Taglia corto il sindaco Henri Tommasi di fronte alle accuse dell’avversario politico e si limita al discorso relativo alla data di inaugurazione dei nuovi spogliatoi. “Entro fine estate, al più tardi inizio autunno, - assicura - i lavori saranno finiti e procederemo alla cerimonia d’inaugurazione. Va precisato però che i campi sono agibili e vengono utilizzati, sono invece da ultimare i lavori delle strutture esterne”.
Provinciale 3, da località Bellina e via Mazzini
SESSANTA CITTADINI CHIEDONO UN INTERVENTO PER RIDURRE VIBRAZIONI E RUMORI DELLA STRADA
hiedono la pianificazione di un intervento che sia finalmente risolutivo del problema al fine di tutelare la loro salute e i fabbricati dove essi abitano i 60 cittadini di Cavarzere, residenti nelle vie adiacenti alla strada provinciale 3, nel tratto compreso tra Località Bellina e via Mazzini, che hanno sottoscritto la petizione indirizzata al sindaco Henri Tommasi e anche alla presidente della Provincia di Venezia, oltre al dirigente del Servizio Viabilistico Manutenzione strade. Essi si lamentano per gli effetti provocati dal transito sulla
strada in questione dei mezzi pesanti, “in particolare - puntualizzano nel testo della petizione - presso il sottopasso di via Marconi, dove tra l’altro lo stesso in caso di pioggia ha difficoltà a drenare acqua, causando situazioni di pericolo”. Al passaggio dei mezzi pesanti dunque “vengono prodotti vibrazioni e rumori - denunciano - non dovuti a nostro avviso alla velocità degli stessi, bensì ai dislivelli che presenta la strada, causando oltre ad un notevole inquinamento rumoroso diurno e notturno, danni ai fabbricati in cui siamo residenti”.
La petizione segue ad alcuni lavori eseguiti nella seconda metà di giugno che non hanno rassicurato i firmatari. “Gli interventi - sostengono - che sono stati eseguiti da operai presso la stessa strada, se erano mirati alla risoluzione di questo problema non hanno a nostro avviso migliorato la situazione”. Da qui la necessità di sollecitare interventi nel più breve tempo possibile che siano radicali e soprattutto definitivi per risolvere il disagio. G.G.
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IL DIRITTO DI CAMBIARE
Cavarzere 9 Manifestazioni La Pro loco promette un finale d’estate ricco di iniziative
A settembre debutta il mercatino dell’antiquariato e hobbistica di Nicla Sguotti
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n finale d’estate ricco di iniziative e con importanti novità, questo preannuncia il direttivo della Pro loco di Cavarzere che, attraverso il suo presidente Maurizio Braga, dà qualche anticipazione su quelle che saranno le prossime manifestazioni promosse dall’associazione. Tra esse, quella più attesa è di certo il mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica che si svolgerà nella giornata di domenica 2 settembre per le vie del centro. L’avvio di questa iniziativa prevede un periodo sperimentale di tre mesi, dopo i quali l’amministrazione comunale deciderà se mantenere l’appuntamento in maniera stabile e farlo quindi entrare nel calendario regionale dei mercatini. Dopo l’esordio del 2 settembre, sono già in calendario i due successivi appuntamenti con il mercatino, che saranno domenica 7 ottobre e domenica 4 novembre. In particolare il mercatino di Cavarzere è aperto a hobbisti e professionisti e, per ricevere informazioni e dare la propria adesione, gli interessati possono rivolgersi ai due referenti della Pro loco per il mercatino, Lina Figoni al 3294143617 e William Silvestrini al 3471493246. “Auspichiamo che questo nuovo appun-
Ritornano con importanti novità gli Scacchi in piazza, Festa della Polenta e Ristoranti in piazza tamento – così il presidente Braga – abbia successo e possa fungere da volano per le attività commerciali di Cavarzere, attirando in città molte persone. Viste le premesse, speriamo che tutti ci diano una mano affinché il progetto possa decollare”. Per il mese di settembre la Pro loco ha in programma anche altre due iniziative, tra loro collegate, già promosse con successo negli scorsi anni e riproposte dopo la pausa del’anno passato, volta a lasciare spazio alla Festa della solidarietà promossa dal Comune. Nelle prime settimane di settembre la Pro loco sarà in piazza del municipio per la Festa della polenta e la manifestazione Ristoranti in piazza. Un totale di quattro serate, si comincerà di giovedì con il coinvolgimento dei ristoratori di Cavarzere ma anche di tutti coloro che hanno dei prodotti alimentari da pubblicizzare, ai quali sarà dato spazio per offrire degustazioni. Nelle tre serate successive vi sarà invece la promozione dei piatti tipici locali, in special modo della polenta ma per quest’anno con la novità del menù di pesce. Un ulteriore appuntamento di rilievo che la Pro loco promuoverà nei prossimi
Il presidente Maurizio Braga: “La prima uscita è in programma domenica 2, dopo un periodo sperimentale: se avrà seguito diventerà appuntamento fisso”
Il presidente della Pro Loco Maurizio Braga
mesi è quello degli Scacchi in piazza, manifestazione già molto apprezzata nelle scorse edizioni che si articolerà in due giorni dedicati interamente all’arte degli scacchi, con tornei per ragazzi e adulti e simultanee con campioni. “Saranno coinvolte le scuole di Cavarzere e dei paesi limitrofi – afferma Braga – cercando di valorizzare le eccellenze presenti nel nostro territorio, in primis i ragazzi che hanno conquistato il titolo di campione provinciale ai Giochi sportivi studenteschi di scacchi della provincia di Venezia. La manifestazione si svolgerà in collaborazione con il Circolo scacchistico di Cavarzere e culminerà nella serata conclusiva con il suggestivo spettacolo degli scacchi viventi”.
SPENDING REVIEW La proposta della Rsa del Comune
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n tempo di spending review, coerentemente con la linea adottata dal Governo nazionale per il contenimento della spesa, la Rappresentanza sindacale unitaria (Cgil, Cisl, Uil, Diccap), suggerisce al primo cittadino Henri Tommasi di rivedere l’organigramma-pianta organica del Comune di Cavarzere. Nella proposta, indirizzata oltre che al primo cittadino anche agli assessori della sua Giunta e al segretario comunale, si sostiene che “con un continuo calo demografico e conseguenti minori servizi oltre alle difficoltà finanziarie imputabili sia ai tagli statali sia allo sforamento del Patto di Stabilità non trova giustificazione la presenza di 3 dirigenti e 4 posizioni organizzative con una realtà comunale di circa 65 dipendenti”. “Il nostro ente - è l’argomentazione - se paragonato ad un esercito ha troppi generali e colonnelli rispetto alla truppa con costi sproporzionati e quindi non più giustificabili”. La Rsu del Comune di Cavazrere “propone, quindi, il ripristino delle sole posizioni organizzative (con eliminazione delle figure dirigenziali) in giusta proporzione con l’attuale numero dei dipendenti ovvero la riduzione delle attuali figure di posizione organizzativa utilizzando parte del risparmio per gratificare meritatamente un maggior numero di dipendenti”. “Una proposta sicuramente condivisibile - è il commento del primo cittadino di Cavarzere Henri Tommasi - ma che andava fatta all’amministrazione che mi ha preceduto, che nel 2010 ha assunto in pianta stabile 3 dirigenti. Non ho nulla contro i tre dirigenti, ma mi permetto di osservare che l’assunzione è avvenuta in tempi critici per i Comuni in generale e, in particolare, per Cavarzere che si trovava già a fare i conti con una delicata situazione economica. Una scelta onerosa per le casse comunali sulla quale oggi non è G.G. possibile tornare indietro”.
10 Cavarzere La cena Elementari, la quinta B dell’anno scolastico ‘58-’59 si ritrova 53 annio dopo
Serata di “classe” e di ricordi Organizzata una riunione insieme al maestro Tranquillo Bassan. Fu la classe che inaugurò la “Dante Alighieri”
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rano due le quinte classi elementari nell’anno1958/59; la sezione A con il maestro Valentino Ferrati, la B con il maestro Tranquillo Bassan che fresco di nomina, aveva ereditato la classe condotta per 4 anni dalla collega Dirce Vianello Conselvan. La B composta da 27 alunni, non tutti coetanei poiché a quei tempi le bocciature erano abbastanza frequenti, fu l’ultima classe che frequentò i 5 anni delle elementari presso l’attuale sede della Biblioteca Comunale a Palazzo Danielato, ed ebbe l’onore di inaugurare la nuova sede scolastica delle
Parrocchia
elementari di via Dante Alighieri. Era il 29 maggio 1959, come testimonia la lapide affissa sulla facciata del primo plesso a destra per chi entra nelle attuali scuole elementari “Dante Alighieri”. Quel giorno verso le ore 9 i 27 alunni, guidati dal maestro Tranquillo Bassan, in perfetto inquadramento, come era norma, lasciarono per sempre la vecchia sede e si incamminarono verso la nuova con grande baldanza e orgoglio, data la circostanza, anche se vi si insediarono solo per pochi giorni, essendo vicina la fine dell’anno scolastico. Alcuni di quei 27 alunni si sono riuniti e
Dodici dei 27 alunni della Quinta B che si sono ritrovati per la cena di classe insieme al maestro Bassan. Quest’ultimo ha ricevuto (foto in basso) l’attestato di affetto e riconoscenza dai suoi allievi di un tempo
insieme hanno voluto onorare il “vecchio” maestro e ricordare con lui alcuni momenti di quell’anno scolastico: ne è risultato un bel quadro. Il maestro ha ricordato la coesione e l’amicizia degli alunni (tutti buoni e bravi), dediti non tutti allo studio, ma ciascuno cosciente del proprio ruolo: alcuni d’inverno avevano il compito di accendere la grande
IL PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORIE DEL GRUPPO ANIMAZIONE SAN MAURO
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l Gruppo Animazione della Parrocchia “San Mauro“ organizza un Pellegrinaggio a Medjugorie che si svolgerà in quattro giorni il prossimo agosto. Un viaggio in pullman gran turismo con partenza alle 6 del 23 da Cavarzere in piazza duomo e rientro il 26 in serata.
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stufa in terracotta che troneggiava nell’aula, altri di condurre la squadra durante l’ora di ginnastica, altri di fare la relazione mensile della classe, altri ancora di rappresentare le comiche di Stanlio e Ollio durante i momenti di intervallo. Qualcuno ha portato i vecchi quaderni (rigorosamente con la copertina nera), che riportavano i pensieri e le considerazioni sulla classe e sull’insegnante. La serata ha avuto momenti di commozione e di
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Cavarzere 13 Rottanova La festa di Ferragosto
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Nove serate di musica, divertimenti e festa
Festival beer
UN TRIONFO PER LE GIOVANI BAND
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Dal prossimo 11 agosto l’appuntamento si rinnova tutte le sere con la buona cucina, il ballo e tanti intrattenimenti. Sabato 18 i fuochi d’artificio di Ornella Jovane
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i rinnova per la trentottesima edizione l’appuntamento con il Ferragosto Rottanovano. Nove giorni di musica, intrattenimenti e divertimento grazie ad un nutrito programma di festeggiamenti nato, com’è tradizione, dalla collaborazine del Comitato cittadino con il Gruppo Parrocchiale di Rottanova insieme con l’assessorato del Comune alla Cultura. Si comincia sabato 11 e si prosegue fino a domenica 19 agosto. Nel corso di tutte le serate sarà aperto lo stand gastronomico che proporrà il classico menù di carne - consigliata la tagliata - in alternativa quello di pesce. Tutte le sere si potrà tentare la fortuna con la pesca di beneficenza allestita dal Gruppo Giovani e visitare la mostra di pittura di Romeo Andreoli. Intrattenimenti musicali e ballo sarano un appuntamento fisso che si rinnoverà di sera in sera. Ad aprire le danze, sabato 11, i New blu night; domenica invece si balla con Stefano e i Nevada. Lunedì Rottanova è glamour con la serata dedicata alla sfilata
Da non perdere la mostra di pittura, il raduno statico di Vespe e moto d’epoca e il mercatino dell’hobbistica di moda e la brillante conclusione con il Primo evento Afro, animato dai dj Claudio Simonetti e Luca Crocco. Il 14 la serata sarà offerta da Il tempio del liscio e del divertimento, dj Fabrizio Cavallari. Mercoledì 15 si celebra la festività di Maria Assunta con la messa alle 10 cantata dal Coro Suor Amelia. Il ritmo della serata verrà scandito dai D’Animos Band. Giovedì serata della bistecca fiorentina, gli intrattenimenti sono affidati all’orchestra spettacolo “I Souvenir”. Venerdì il palco spetta a Cristina Rocca e alla sua musica. Sabato 18 ballo liscio con Fiorella e Denis, alle 24 la Tombola e i Fuochi d’artificio offerti dalle famiglie di Rottanova. Gran finale domenica 19: serata disco liscio con il dj Jenny e l’esibizione dei ballerini Marlen Club di Cartura. A mezzanotte sarà estratta la lotteria dell’Assunta. Da non perdere nel corso della manifestazione il Raduno statico di Vespe e Moto d’epoca e il Mercatino dell’hobbistica.
La locandina della manifestazione
mercoledì 12 22 agosto 20
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fi c io ) (E x Zu c c h e ri 18 r, u vo a C ia V e) C a va rz e re (V 9 6292838 2 13 • C e ll . 3 3 Te l. 0 4 2 6 3 10 D is ti ll e ri a Fa c e b o o k : La edì C h iu s o il Lu n
na manifestazione che ha superato le più rosee aspettative facendo registrare un grande successo di pubblico e partecipazione. Si tratta del Festival beer, la tre giorni di musica e bands organizzato dall’associazione Music Company che si è svolta dal 13 al 15 luglio scorso allo stadio di via Spalato. Per tre serate si sono esibiti sul palco gruppi di giovani che hanno entusiasmato con la loro verve e inesauribile energia: i Venice’s Ring, i Velvet Dress, Segnali caotici, Oradaria, Mercanti e Servi, Aironi Neri e Status Symbol. Big, nella serata inaugurale, Max Gelsi, il bassista di Elisa, che ha suonato insieme ai ragazzi di The Gift animando lo show con pezzi della famosa cantante friulana. Apprezzata anche l’esibizione della ballerina di danza orientale, la ventiseienne cavazerana Laura Andreotti. “Sapevamo fin dall’inizio - commenta Andrea Zanetti, insieme a Luca Belloni e Filippo Piva dell’associazione Music Company - che sarebbe stata dura affrontare economicamente un evento così impegnativo, ma siamo soddisfatti del risultato. Il nostro obbiettivo era creare un Festival che valorizzasse soprattutto i piccoli artisti che molti neppure conoscono e continuare a portare avanti un messaggio di solidarietà, amicizia e passione grazie ad uno strumento universale com’è la musica”. Oltre al divertimento e alla promozione della musica infatti l’iniziativa si proponeva anche una finalità benefica attraverso la raccolta di fondi - nel corso della serata del 15 luglio dedicata ad Agusto Daolio e Dante Pergreffi dei Nomadi, prematuramente scomparsi - destinati all’associazione “Augusto per la vita” impegnata nella lotta contro il cancro. Soddisfazione per la riuscita dell’evento anche da parte di Edi Corazza, ufficio stampa del Festival beer, che tuttavia osserva la necessità di ottimizzare in futuro alcuni aspetti sul piano organizzativo. “Da sottolineare - afferma - che la concomitanza con altre manifestazioni in loco va rivista tra associazioni e locali con il coordinamento del Comune per evitare la dislocazione di pubblico in più eventi nella stesa serata”. Infine i ringraziamenti: “all’assessore Ezio Bettinelli, - elenca Zanetti - a Giovanni Venturini, coordinatore dell’assesorato alla Cultura, al comandante della Polizia municipale Salvatore Salomone, a Rosanna Fantuzzi per essere venuta a presenziare la manifestazione, ai due locali di Cavarzere, La distilleria e Numero 5, che ci hanno aiutato con gli stands gastronomici. Un grazie naturalemente alle bands che hanno partecipato col cuore, e gratuitamente, all’evento”. G.G.
14 Sguardo a Chioggia Ospedale Lo scorso 13 luglio il taglio del nastro
Inaugurata la nuova Fisioterapia di Martina Maniero
E’
stata inaugurata la nuova Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione (Fisioterapia) all’ospedale di Chioggia. Il taglio del nastro il 13 luglio scorso alla presenza del sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e dei consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin. “E’ una giornata importante perché cominciamo a restituire alla città un nuovo ospedale, potenziato nei servizi e riorganizzato negli spazi – ha detto il Direttore generale dell’Ulss 14 di Chioggia Giuseppe Dal Ben – sei mesi fa abbiamo fatto un patto con i cittadini promettendo tempi certi per la ristrutturazione dell’ospedale e la regolare informazione sullo stato di avanzamento dei lavori. Con questa prima inaugurazione possiamo dire di aver mantenuto gli impegni presi”. “Il reparto di Fisioterapia – ha aggiunto Dal Ben – prima ubicato al pianterreno del nosocomio, da oggi rinasce all’interno di uno spazio più ampio (da 300 è passato a 420 metri quadrati), diviso in locali confortevoli, arricchiti con nuovi arredi e attrezzature per le palestre. Un lavoro non semplice di ristrutturazione edilizia che ha incluso anche l’adeguamento antisismico della struttura”. “Con questa ristrutturazione – ha aggiunto il Responsabile del servizio Andrea Roncato – possiamo offrire ai pazienti che accederanno all’Unità Operativa spazi maggiormente finalizzati alle diverse tipologie riabilitative, in un ambiente più confortevole e consono alle necessità delle
Da sinistra: il responsabile del Servizio Andrea Roncato, il sindaco Giuseppe Casson, l’assessore regionale Sanità Luca Coletto, i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin e Lucio Tiozzo, il direttore generale Ulss 14 Giuseppe Dal Ben persone”. Il sesto piano ha cambiato volto grazie alla ridistribuzione degli spazi interni: il nuovo servizio è stato dotato di tre palestre, nove ambulatori, una sala riunione e una sala d’attesa. Migliorato anche l’accesso al locale con la presenza di un operatore appositamente dedicato all’accoglienza, servizio che verrà replicato per ogni reparto. In precedenza i lavori al complesso ospedaliero hanno interessato l’ala ovest (la parte est aveva già subito interventi di restauro tra il 2005 e il 2007). Ad essere coinvolte circa 120 degenze, la metà del totale. Recentemente è stato trasferito il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) nella nuova sede, realizzata ex novo, adiacente al Pronto Soccorso mentre la Dirigenza medica è spostata al primo piano, nei locali che un tempo ospitavano il
servizio di Diabetologia. Anche qui gli spazi sono stati completamente ristrutturati. Tutt’ora in corso i lavori al quinto piano del nosocomio dove troverà posto un rinnovato reparto Geriatria che verrà consegnato ai cittadini entro la fine dell’anno. In programma anche l’ampliamento del reparto di Radiologia e del nuovo blocco operatorio. I lavori di sistemazione dell’ospedale riguarderanno anche l’area esterna: saranno realizzati ingressi specifici per accedere in maniera diretta al Pronto Soccorso e al monoblocco, verranno sistemati i parcheggi esistenti e sarà creata una nuova portineria. Il costo totale dell’operazione sarà di 20 milioni di euro. Interventi che, secondo il piano di lavoro, dovranno concludersi entro i prossimi due anni.
L’assessore regionale Luca Coletto
“UN PUNTO DI PARTENZA DEL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI”
R
iorganizzare l’intera rete ospedaliera per ridurre i costi di gestione e garantire maggiore appropriatezza delle prestazioni. Questo quanto previsto dal decreto sulla spending review per il capitolo “sanità”. Salvi i piccoli ospedali, anche in Veneto. Ma la riduzione dei posti letto a carico del servizio sanitario nazionale ci sarà. Lo standard scende a 3,7 ogni mille abitanti. Per riabilitazione e lungodegenza lo standard non deve scendere sotto lo 0,7 per mille abitanti. Si stima che l’abolizione-riconversione interesserà 18-20 mila posti. Riviste anche le convenzioni sulla spesa farmaceutica così come il percorso di alcune cure: la tendenza è di evitare il più possibile il ricovero a favore di day hospital e ambulatori. Il decreto prevede il taglio di 1 miliardo di euro nel 2012, 2 miliardi nel 2013 e altri 2 negli anni a venire. Ben 5 miliardi fino al 2014. Numeri ricordati l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto di Fisioterapia all’ospedale di Chioggia. “La riqualificazione dell’ospedale – ha dichiarato Coletto – prova come siamo in linea col nuovo Piano socio-sanitario che ci aiuterà a razionalizzare, cioè a spendere meglio le risorse. Benché il periodo sia tra i più difficili, lo sforzo che sta compiendo la Regione è quello di garantire servizi di qualità ed efficienza, nonostante i tagli e le limitazioni imposte da Roma”. Una presenza non solo simbolica quella dell’assessore che testimonia “la volontà della Regione di mettere al centro il cittadino con l’obiettivo di offrirgli strutture e prestazioni sempre più adeguate ai suoi bisogni”. “Ci tengo a ricordare – ha concluso Coletto - che quello di oggi non è un punto di arrivo ma solo la tappa di un più ampio progetto di potenziamento dei servizi e delle strutture per consegnare ai cittadini di Chioggia un ospedale moderno e attrezzato”.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA VENEZIA
Porto di Venezia Le grandi navi sono un affare per l’economia
La crocieristica punta ad ampliarsi Italia Nostra avverte: con questi progetti si rischia la distruzione della laguna di Alessandro Abbadir
A
lla faccia delle polemiche sulle grandi navi in laguna, il Porto di Venezia, settore passeggeri e crociere, punta ad ingrandirsi. In che modo? Investendo 26 milioni di euro nel prossimo triennio anche per creare una nuova stazione Marittima nel Bacino Sant’Angelo, tra i canali Avesa e Dogaletto, in cassa di colmata A. Cioè ai confini fra i comuni di Venezia e Mira. Stazione però il cui costo complessivo si aggira sui 100 milioni di euro. Come sarebbe questa nuovo porto per i passeggeri? Per Sandro Trevisanato, presidente della Venezia Terminal Passeggeri, la società delle crociere, si tratta di un posto perfetto per sviluppare la crocieristica, perché “servito dai collegamenti stradali e vicino al canale dei Petroli, senza rischi ambientali”. E questo nonostante le vibranti proteste delle associazioni ambientaliste che rilevano un problema soprattutto nell’escavo dei canali. Ecco alcune cifre del nuovo progetto: banchine lunghe 400 metri e larghe 20, per ospitare le navi di ultimissima generazione (lunghe fino a 360 metri). E’ una Stazione marittima di due piani, 10 mila metri quadrati con un parcheggio da 5 ettari. Costo previsto, appunto100 milioni di
euro, di cui almeno 60 per scavare canali e darsena. Ma a cosa serve questa nuova Stazione Marittima? A dar risposta ad un settore quello della crocieristica in piena espansione, e per capirlo basta ricordare i numeri. In 15 anni il numero dei passeggeri nelle navi crociera a Venezia è aumentato del 500 per cento. I passeggeri, erano meno di 300 mila 15 anni fa, oggi un milione e 800 mila. Con quelli di navi traghetto e aliscafi, si arriva a 2 milioni 248 mila. L’incremento del numero delle navi invece è meno rilevante perché ce ne sono sempre di più grandi. La superficie utilizzata dal porto passeggeri di Venezia è di 266 mila metri quadrati, di cui 56 mila coperti su otto terminal. Sono invece di 123 mila metri quadri le dimensioni del bacino acqueo della Marittima, con 3 chilometri di banchine attrezzate. Il fatturato della Venezia terminal passeggeri, è passato dai 3 milioni della fine anni Novanta ai 35 milioni di oggi. Intanto però, in attesa di vedere cosa si farà del progetto per il nuovo canale Contorta-Sant’Angelo, il Porto per la società Vtp andrebbe scavato e allargato per farci passare le grandi navi. Ma sul progetto della nuova Marittima con il canale Contor-
ta Sant’Angelo, interviene l’associazione ambientalista Italia Nostra “Il canale, lungo 4.800 metri - spiega l’associazione sezione di Venezia - è oggi profondo tra due metri e mezzo e cinque metri e largo circa venticinque, segnato da una fila di bricole che ne accompagnano l’andamento sinuoso. Dopo la realizzazione voluta, avrà una profondità di dieci metri e una larghezza di 80 metri. Le sinuosità dovranno essere attenuate, per mantenere un raggio di curvatura superiore a 2,5 km in modo da garantire adeguata manovrabilità in navigazione. Lo scavo produrrà quattro milioni di metri cubi di “fanghi” per proteggere i bassi fondali a lato del canale. Insomma un incubo ambientale nel centro della delicata laguna di Venezia, un paesaggio da sempre dagli equilibri delicatissimi”. C’è da pensare però che Vtp non si arrenderà, dalla sua ha la forza dell’economia. Venezia infatti è passata in pochi anni dal sesto al primo home port del Mediterraneo e ora la società ha vinto le gare per la gestione dei porti mediterranei di Ravenna, Brindisi, Cagliari e Catania. E punta a gestire addirittura Istanbul.
A MARGHERA PORTO COMMERCIALE, DIVENTA PIÙ GRANDE IL PARCO FERROVIARIO
N
on solo nuove stazioni Marittime per il porto di Venezia , ma per cercare di fare girare l’economia si punta anche sul potenziamento della rete ferroviaria e del suo parco. Per questo, a fine giugno, sono partiti al Porto Commerciale di Marghera i lavori di ampliamento del parco ferroviario del Porto di Venezia, che, potenziato, a regime, potrà gestire un traffico di 50 treni al giorno. L’opera è stata cofinanziata dall’Unione con il programma Rete Transeuropea di Trasporto (Ten-T). All’inaugurazione per l’ampliamento dello scalo ferroviario che durerà diversi mesi, sono intervenuti Francesca Zaccariotto che ha illustrato l’impegno e le azioni della Provincia di Venezia sul tema della intermodalità, il vice sindaco del Comune di Venezia Sandro Simionato, Renato Chisso, assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture e Paolo Costa, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia. C’era anche Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italia-
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
na. Per la Provincia con i suoi esponenti “Questo intervento mette in risalto l’importanza e l’attualità del tema del trasporto intermodale, soprattutto per quanto riguarda il trasporto delle merci. L’impegno della Provincia di Venezia è quello di pianificare strategie per adeguare le infrastrutture locali agli standard internazionali, in sinergia con i soggetti interessati allo sviluppo di queste azioni. E’ necessario valorizzare al meglio le potenzialità del trasporto su ferro, per competere con successo nei mercati sia del nord che dell’est Europa. Il nostro territorio è geograficamente situato in una posizione cruciale e strategica da punto di vista commerciale, attraversato dai principali corridoi di collegamento internazionale”. La sfida secondo tutti gli operatori intervenuti, sarà quella di creare le condizioni ottimali perché la peculiarità veneziana divenga una risorsa da sfruttare per lo sviluppo economico nel prossimo futuro delle aziende della zona favorendo gli scambi con i mercati esteri.
Isola dei Saloni a Chioggia
LA PRIMA NAVE DA CROCIERA ATTRACCA NEL NUOVO TERMINAL
L
o scorso 26 giugno un grande giorno per Chioggia con il primo attracco di “Berlin”, una nave da crociera della Fti Cruises gestita dall’agenzia Hugo Trumpy, che prima erano destinate a Venezia, nel terminal passeggeri di Isola dei Saloni. La nave che imbarcava circa 4000 turisti per lo più tedeschi e austriaci è stata protagonista della cerimonia di inaugurazione, accolta dallo stato maggiore di Aspo della Camera di Commercio insieme alle autorità civili e militari. L’attracco della prima nave passeggeri, Berlin, alla banchina dell’isola dei Saloni segna un importante passo per la crescita dello scalo clodiense. L’arrivo dei primi passeggeri apre a pieno titolo la stagione crocieristica clodiense.
SCHEDA D’ISCRIZIONE NOME
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DATA DI NASCITA INDIRIZZO TELEFONO DATA
FIRMA
consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Spazi aperti 17 3 L’Intervento
Territorio Oltre 150 gli ambiti nel Veneziano
Aree naturalistiche da valorizzare
La Provincia mette a punto una serie di inziative per far conoscere la rete ecologica con i suoi itinerari e i suoi tesori di Giovanni Giovetti
U
n patrimonio di aree naturalistiche importante per vastità e varietà degli ambiti da valorizzare e far conoscere. E’ questa la finalità che si prefigge la Provincia attraverso una serie di azioni ed iniziative che sono state discusse lo scorso 16 luglio dall’assessore ai Parchi e Riserve, Giuseppe Canali, insieme con la Terza Commissione consiliare presieduta da Michael Valerio. Al centro dell’incontro “I nodi della rete ecologica provinciale. Caratteristiche e itinerari di visita ai principali ambiti di interesse naturalistico della Provincia di Venezia”. “La Provincia di Venezia - ha commentato l’assessore - conta un numero considerevole di aree naturalistiche, suddivise in aree tematiche, che si caratterizzano per tipicità e unicità ambientale. Le azioni promosse fino a oggi cercano di far conoscere questo patrimonio naturale di inestimabile valore, per tutelarlo. Sono già stati fatti dei sopralluoghi con i componenti della Com-
Le Tegnue a Chioggia missione per andare a visitare queste realtà territoriali”. Oltre alla tutela “la volontà è quella - spiega sempre l’assessore - di mettere a sistema queste aree per favorirne la salvaguardia e lo sviluppo di un turismo verde e sostenibile”.
Un’opera di sensibilizzazione e promozione che parte dalle iniziative rivolte ai più giovani. “Sempre con questa finalità conclude Canali - altre iniziative rivolte agli studenti partiranno a settembre all’oasi di Salzano, sito di proprietà della Provincia”. Sono oltre 150 gli ambiti di interesse naturalistico in Provincia di Venezia: 19 ambiti litoranei (tra cui l’area foce Tagliamento e la Laguna del Mort) per un totale di 2.211,4 ettari, 12 lagunari (ad esempio le valli di Caorle e Bibione) per un totale di 46.556,5 ettari, 22 fluviali (per esempio l’Alto Lemene e Boldara) per un totale di 1.800,6 ettari, 30 zone umide (tra cui le cave di Salzano) per un totale di 611,8 ettari, 48 agroforestali (tra cui il Bosco di Mestre e del Parauro di proprietà della Provincia di Venezia) per un totale di 1.918 ettari, 10 parchi storici (ad esempio il parco di villa Widmann) per un totale di 51,8 ettari e l’ambito marino “Le Tegnue”.
A Montreal no al 28 ottobre prossimo Il fiVeneto cresce se nel rigore
c’è più Europa IL PAESAGGIO VENEZIANO IN MOSTRA
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da con pag. 1 di Franca Porto*di Veneziasegue e bellezze, la varietà e le suggestioin collaborazione l’associani del Veneziano in 50 immagini, zione Veneziani nel Mondo, l’AssociazioIl Patto difistabilità italiano è unaprossimo applicazionene delVeneziani patto sottoscritto nel 1997e ad Amsterdam esposte no al 28 ottobre di Montreal Amici di Vei Paesi europei dopo Maastricht accingevano dotarsi di unadi moneta unica, atraMontreal pressoche, il Museo ChateausiDunezia,al’Università Montreal e il l’euro. MuseoIl Patto interno italiano,diche nasce nelda1999, con Dufresne. alcune caratteristiche che lo rendono fresne. Nell’ambito “Venezia: reginasi presenta Chateau pocomare “europeo”. Il nostro Patto è solo verticale vincoli assoluti per tutte del a capitale culturale”, la più im- e fissa“Queste iniziative - hale amministraziocommentato ni (centri esposizione di spesa pubblica), dallo Stato al più piccoloprovinciale dei oltre 8 mila Comuni italiani. portante su Venezia e il centrale suo l’assessore ai Veneziani nel Se il coinvolgimento di tutti è corretto e obbligato, oltre che equo, non Tor lo è -altrettanto che non territorio, in Quebec, Canada, si apre la Mondo Mario Dalla fanno conoscere si tengafotografi conto dica altridiparametri come con ad esempio il PIL della singola regione,eillesuorisorse comporto mostra Mario Fletzer le e promuovono la bellezza del specifico alla massa del pubblico, i saldi effettivi conti diprovinciale Comuni e Province. Così se immagini stampate su debito pannelli e accomnostro dei territorio che in questi per l’Unione Europea tutti i gatti nonfrancese sono grigi decenni e i conti siè fanno saldo (tantoe che siamo pagnate da didascalie in italiano, moltoa cambiato, checiresta, una che procedura di infrazione nel 2005 che dal 2003 fuori dai parametri) ebeccati inglese, descrivono gli scorci unici dopo comunque, tra eravamo i più apprezzati e visitati applicando cosìprovinciale. una visione federalista e responsabilizzante tutteil lemondo”. parti in gioco (governi del terrritorio dai turisti diditutto nazionali, governo europeo, dalla ecc.) Provincia per la versione interna la stabilità è costruita sul controllo G.G. L’iniziativa è realizzata totalizzante che azzera federalismo e responsabilizzazione. In questa situazione il Veneto, che senza enfatizzare e generalizzare, in molti casi è dentro i parametri della stabilità europea e ben concorre al prelievo fiscale determinato dall’emergenza nazionale (in percentuale, questo sì, sul proprio PIL), si trova sempre più dentro una tenaglia che stringe e comprime le sue risorse economiche e finanziarie altrimenti disponibili per la crescita. Siccome chi si occupa di politica, a meno che non sia un asino, sa bene che il rigore dei conti, crisi o non crisi, ci accompagnerà per almeno altri 10 anni, è chiaro che si devono rivedere le modalità di applicazione del Patto di stabilità interno proprio sulla logica, europeista, di federalismo e corresponsabilità. In questo modo sarà chiamato a stringere la cinghia chi (Regione, Provincia, Comune) continua a fare la cicala mentre chi è già formica potrebbe impegnarsi compiutamente a fare buoni investimenti (senza polemica va anche ricordato che spesso chi ha la spesa fuori parametro, al contrario di chi è già in regola, ha anche la maggiore evasione fiscale, in percentuale, e la minore capacità di investimenti produttivi). In caso contrario si andrà a prosciugare le risorse di chi, come il Veneto e altre regioni, può rimettere in moto la crescita. Vorremmo ricordare e sottolineare che l’accordo di Amsterdam venne chiamato, e non a caso, con il nome di “Patto di stabilità Una delle immagini esposte alla mostra, tratta dal sito e crescita”.provincia.venezia.it Non è pensabile che quello interno, italiano, sia un “Patto di stabilità e declino”. www. *Segretaria Cisl Veneto
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Ulss 14
Dg Giuseppe Dal Ben: “Finalmente colmiamo un vuoto. Il nuovo servizio è partito a metà luglio con l’inserimento dei primi utenti e andrà a regime in autunno” La prima “casa” per disabili, una comunità alloggio per dieci portatori di handicap, aperta 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno è stata inaugurata sabato 30 giugno 2012 alle 11.00. Presenti, oltre al direttore generale dell’Ulss 14 di Chioggia Giuseppe Dal Ben e il direttore dei servizi sociali Stefano Vianello, il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Tiozzo, i consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin. Sua Eccellenza Monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia ha benedetto il nuovo servizio, che è partito a metà luglio e andrà a regime in autunno. Realizzato per offrire agli ospiti accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona e allo sviluppo delle abilità residue, o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonoma, la comunità alloggio, chiamata “Dopo di Noi”, sorge a Sottomarina, in via del Boschetto. E’ un’abitazione civile di tipo familiare per favorire l’autonomia e la qualità di vita delle persone disabili, ideata per dare una risposta alle preoccupazioni dei familiari che temono per il futuro dei propri figli disabili. L’edificio è di proprietà del Comune di Chioggia, dato in comodato d’uso all’Ulss. La gestione della struttura, invece, è stata affidata, con gara d’appalto, ad una cordata di cooperative sociali (Emmanuel di Cavarzere, Titolo Minori di Chioggia e Mea di Vicenza) e sarà aperta tutto l’anno. “Dopo di noi” prevede l’inserimento graduale di dieci ospiti (per-
Sopra il taglio del nastro, a fianco l’alloggio “Dopo di noi”
sone adulte con disabilità accertata ai sensi della Legge 104/92, residenti nel territorio dell’Azienda ULSS 14, privi del nucleo familiare o per i quali la permanenza nel nucleo sia temporaneamente o permanentemente impossibilitata). Due dei dieci posti, come previsto dalla normativa, sono riservati alla “Pronta Accoglienza o Accoglienza Programmata”, cioè a quelle formule temporanee che danno risposte – la prima - a situazioni di emergenza e urgenza non prevedibili (lutti, ricoveri ospedalieri, etc.) – la seconda - a quelle famiglie che necessitano di una pausa, di un periodo di sollievo e può avere una durata massima di 30 giorni l’anno. Il progetto ha ricevuto il plaudo del direttore generale dell’Ulss 14. “Finalmente colmiamo un vuoto – ha dichiarato Giuseppe Dal Ben – si tratta infatti della prima comunità alloggio realizzata a Chioggia. Finora eravamo stati costretti a inviare i nostri disabili
in strutture lontane, con tutti i disagi che si possono immaginare, sia per le famiglie che per l’Azienda sanitaria. I primi due utenti faranno il loro ingresso a metà luglio, seguiranno altri quattro in agosto e completeremo l’inserimento a settembre”. Soddisfazione del primo cittadino. “L’inaugurazione della comunità alloggio – ha detto il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - rappresenta plasticamente la bontà dei rapporti tra l’Amministrazione Comunale e l’Ulss 14. Quando gli enti che lavorano sul territorio hanno a cuore la crescita e lo sviluppo dello stesso, e ragionano in termini di miglioramento della qualità della vita dei residenti, i risultati sono quelli che vediamo oggi. Oltre al valore intrinseco della struttura, che porterà sollievo e aiuto a persone in difficoltà, mi piace sottolineare l’importanza di questo genere di sinergie e collaborazioni, grazie alle quali Chioggia cresce e migliora”.
LA GUARDIA MEDICA HA UNA NUOVA SEDE ADIACENTE AL PRONTO SOCCORSO Il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia medica) si è trasferito nella nuova sede adiacente al Pronto Soccorso. Una struttura completamente nuova, ricavata dalla ristrutturazione del garage delle ambulanze. Pertanto, da ieri, il servizio non è più situato presso l’ex consultorio pediatrico di Sottomarina, dove era operativo da circa tre anni. Si ricorda che la Guardia medica è un servizio territoriale che sostituisce il medico di famiglia negli orari in cui non è attivo (notte, festivi e fine settimana) e va contattata telefonicamente: in caso di necessità il medico si reca a domicilio dell’utente o per problematiche minori può fornire utili
consigli telefonici. Il medico del Servizio di Continuità Assistenziale di Chioggia è reperibile telefonicamente al numero: 041.492224. Il Servizio svolge la sua attività nei seguenti orari e modalità: Tut-
ti i giorni dalle 20.00 alle 8.00 Nei prefestivi dalle 10.00 alle 20.00; nei festivi dalle 8.00 alle 20.00 L’attività ambulatoriale (su prenotazione telefonica) solo nei prefestivi e festivi dalle 10.30 alle
13.00; dalle 16.00 alle 18.30 Nei nuovi locali si svolge anche l’attività di Medicina turistica (tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00), che prima si teneva nel Poliambulatorio dell’ospedale.
Luglio 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Completata la prima tappa della ristrutturazione dell’ospedale
Inaugurata la nuova Fisioterapia dell’ospedale di Chioggia Pronta la nuova Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione (Fisioterapia). Terminati i lavori di ristrutturazione al sesto piano dell’ospedale di Chioggia. Il taglio del nastro, al cospetto del sindaco Giuseppe Casson, dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e dei consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tesserin è avvenuto venerdì 13 luglio. “E’ un giorno di festa – ha detto il direttore generale dell’Ulss 14 di Chioggia Giuseppe Dal Ben – perché oggi, con questa prima inaugurazione, cominciamo a restituire ai cittadini un nuovo ospedale. La Fisioterapia, che prima era ubicata al pianterreno in spazi angusti e non adeguati per il tipo di servizio che espleta, da oggi rinasce all’interno di uno spazio più ampio (da 300 è passato a 420 metri quadrati), diviso in locali confortevoli che sono stati arricchiti con nuovi arredi e attrezzature per le palestre”. “Con la ristrutturazione – ha aggiunto il responsabile del servizio Andrea Roncato – possiamo offrire ai pazienti che accederanno alla Unità Operativa spazi maggiormente finalizzati alle diverse tipologie riabilitative in un ambiente più
confortevole e consono alle necessità delle persone”. Il sesto piano ha cambiato volto: è più luminoso e gradevole grazie alla scelta dei colori sui muri, le porte, i corrimano. Il nuovo servizio è dotato di 3 palestre, 9 ambulatori, di una sala riunione e una sala d’attesa. Inoltre è migliorato l’accesso con la presenza di un operatore appositamente dedicato all’accoglienza, servizio ritenuto indispensabile dal direttore generale che lo replicherà per ogni reparto. Soddisfazione del sindaco di Chioggia Giuseppe Casson. “Il fatto che le promesse fatte pochi mesi fa siano state pienamente rispettate, fa ben sperare per il futuro”, ha detto il primo cittadino. “Il servizio che inauguriamo oggi – ha aggiunto Casson – dimostra come i risultati si ottengano grazie alla collaborazione di tutti, in particolare ringrazio la Regione Veneto e suoi rappresentanti che sono qui con noi, perché mai come ora ha dimostrato attenzione per questa città”. Plauso dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto per l’opera di ristrutturazione. “La riqualificazione dell’ospedale di Chioggia prova come sia-
mo in linea col nuovo Piano socio-sanitario, che ci aiuterà a razionalizzare, cioè a spendere bene e meglio le risorse. Benché il periodo sia tra i più difficili, lo sforzo che sta compiendo la Regione è quello di garantire servizi di qualità ed efficienza, nonostante i tagli e le limitazioni che ci vengono imposte da Roma”. Intanto, all’ospedale di Chioggia, i lavori di ristrutturazione edilizia continuano interessando il quinto piano, che verrà completamente rivisitato per
dar vita alla nuova Geriatria, che sarà consegnata alla città entro fine anno. Inoltre, qualche giorno fa, è stato trasferito il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) nella nuova sede realizzata ex novo adiacente al Pronto Soccorso. E la Dirigenza medica si è spostata dal terzo al primo piano nei locali che un tempo ospitavano il servizio di Diabetologia: anche qui gli spazi sono stati completamente ristrutturati.
IL PERSONALE DEL 118 FA UNA LEZIONE DI PRONTO SOCCORSO AI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI BORGO SAN GIOVANNI Bambini a tu per tu con l’emergenza. Una giornata di educazione sanitaria, organizzata lo scorso maggio dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Chioggia nella scuola dell’Infanzia di Borgo San Giovanni. Quasi trecento i bambini coinvolti, tra i 3 e i 5 anni. L’iniziativa ha riscosso molto successo tanto che, a fine anno scolastico, le insegnanti hanno allestito una festa al palazzetto dello Sport dove i bambini, travestiti da medici e infermieri, hanno messo in scena situazioni di emergenza con tanto di ambulanza e paziente su una barella. Ma come si è svolta la dimostrazione pratica di intervento con l’ambulanza presso la scuola dell’Infanzia di Borgo San Giovanni? Un infermiere travestito da pagliaccio (così da rendere l’evento meno
traumatico possibile per i più piccoli) ha finto un incidente in bicicletta. Una delle insegnanti, prontamente, visto l’accaduto, ha simulato una chiamata al 118. L’ambulanza è giunta a sirene spiegate e il “pagliaccio” è stato soccorso dal personale del Pronto Soccorso e rimesso in piedi in tempi rapidi. Subito è scoppiato un grande applauso tra gli adulti e i più piccoli. Successivamente tutti i bambini hanno visitato l’ambulanza e il medico gli ha fatto sentire il battito del cuore con i più moderni mezzi di auscultazione. A conclusione della giornata è stato consegnato un diploma di partecipazione al Corso di Pronto Soccorso. L’esperienza è stata entusiasmante per i bambini, ma anche per l’équipe medico-infermieristica coinvolta
Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
Ulss 14 informa
le a i c e p S le Specia
20 Economia
Economia 5
Lo sviluppo a impatto zero Presentato a Venezia e Chioggia il progetto del Politecnico di Milano
VenTo, il turismo in bici Da Venezia a Torino lungo il Po,con 679 Km sarebbe la ciclovia più lunga del sud Europa
di Ornella Jovane
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n treno da non perdere o, meglio, un’occasione da inseguire pedalando sulle due ruote: si tratta di VenTo, una infrastruttura “alternativa” a quelle che comunemente in Italia siamo abituati a concepire, di sicura efficacia e di grande ricaduta economica e culturale sui territori interessati. VenTo è una importante ciclovia, la più lunga del sud Europa, il cui tracciato è stato idealmente “costruito” dal Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano. Sopralluoghi, monitoraggi diretti sul posto, verifica dell’esistente, considerazioni sulle condizioni dei territori interessati, rilievi e valutazioni sulle opere da fare: sono le operazioni che hanno impegnato un pool di quattro architetti in un anno di lavoro, producendo con il progetto della ciclovia, una vera e propria proposta di modello di sviluppo innovativo per il nostro Paese, a basso costo e a zero impatto ambientale. Concreto, semplice, veloce da realizzare, ma soprattutto “corale”, al di sopra di ogni campanilismo o localismo: per decollare e
funzionare VenTo dev’essere pensato “in gran- tati, da Cavanella a Chioggia, Pellestrina, gli de”, frutto di un dialogo fra più istituzioni da Alberoni, il Lido e Venezia. “Il nostro territorio coinvolgere. E’ quanto emerge dalla presenta- è suddiviso in paesaggi, bellezze e tradizioni zione veneta del progetto, lo scorso 19 luglio - esordisce il professor Pileri - che spesso si prima a Venezia e quindi a Chioggia, illustrato disperdono. Manca un “contesto” entro cui dal professor Paolo Pileri, responsabile scien- collocare una nuova proposta, o meglio una tifico della ricerca, e dall’architetto Alessandro nuova pista turistica. Il cicloturismo si serve di Giacomel, che - insieme a Diana Giudici e Luca ciclabili lunghe, anche centinaia di chilometri. In Italia non esiste alTomasini - ha curato la progettazione tecnica Pileri: “Infrastruttura cuna ciclovia attrezzache porta ecosviluppo. ta di tali dimensioni; in del tracciato. VenTo è un lungo Tocca ora alla politica questo momento tale domanda di turismo nastro di pista ciclabile dare un futuro non trova risposta”. che da Torino arriva fino a VenTo” Il progetto VenTo Venezia. In tutto 679 chilometri che attraversano 4 regioni - Piemon- utilizza i piccoli tratti di cilabili già esistenti, che te, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna -, sono il 15% dell’intero percorso (102Km). 12 province e 242 località, di cui 15 aree pro- Un altro 42% (284Km) è costituito di percorsi tette. E’ un tragitto sviluppato lungo i fiumi, già esistenti che tuttavia richiedono degli interper il 55 per cento lungo l’argine maestro del venti sul piano normativo, semplici ma decisivi Po e i canali del Delta. In Veneto si entra all’al- cambi di alcune regole d’uso di argini, strade tezza di Polesella e si arriva fino a Venezia, vicinali, sentieri che diventerebbero ciclabili a passando per Adria e Chioggia. Nel Veneziano tutti gli effetti. Vi sono quindi ulteriori 148 Km sono 43 i chilometri di pista ciclabile proget- di tratti che potrebbero diventare ciclabili con
IL SOSTEGNO CHE PARTE DAL BASSO
“V
enTo non è solo una infrastruttura ma è un progetto di sviluppo nell’ambito della green economy che può avere importanti ricadute economiche in un territorio diffuso”. Il professor Paolo Pileri responsabile scientifico del progetto rivolge il suo messaggio alla politica, alle isituzioni, chiedendo il coinvolgimento di tutti, dai singoli cittadini agli amministratori dei Comuni, delle Province e Regioni interessate. “I sindaci chiedano tutti insieme questa infrastruttura - insiste - affinché le istituzioni capiscano che questo è un progetto di sviluppo. Lo sforzo che ciascun amministratore deve compiere è quello di superare la dimensione locale per una progettualità ampia e condivisa”. C’è un movimento che parte dal basso, in una dinamica opposta a quella che di solito si usa seguire nel nostro Paese quando si realizza una importante infrastruttura. Cittadini e amministratori dei comuni coinvolti nel progetto possono aderire alla campagna di sostegno. “Basta inviare una mail - spiega il professor Pileri - a vento@ polimi.it. Da fine giugno abbiamo già raccolto 700 adesioni, con una media negli ultimi giorni di circa 50-60 mail giornaliere”. Oltre ai cittadini cominciano ad arrivare segnali di interesse anche da sindaci “di peso”, come ad esempio Fassino a Torino e Piasapia a Milano. A Chioggia l’amministrazione comunale ha ospitato in municipio l’incontro di presentazione con l’augurio del primo citta-
semplici interventi e 145Km di tratti da realizzare completamente o che hanno bisogno di interventi più impegnativi, fra cui gli attraversamenti dei fiumi. La ciclovia può essere realizzata con 80 milioni di euro. “Con una simile somma si realizzano al massimo 2 chilometri di autostrada” fa notare il professor Pileri, tanto per dare dei valori di riferimento. “Di questa somma - spiega Giacomel - con poco più di un milione di euro (circa 4 euro al metro) si può provvedere alla fase uno, quella dei cambi di alcune regole d’uso, coinvolgendo le quattro regioni e gli enti fluviali. 18 milioni potrebbero costare gli interventi nei tratti già esistenti e 61 milioni di euro servirebbero alla realizzazione dei nuovi segmenti e degli attraversamenti”. Quanto ci si guadagna? Molto a guardare oltralpe, nei Paesi dotati di infrastrutture simili dove questo tipo di turismo è già una realtà consolidata. “In Austria - fa sapere Pileri - la ciclabile Vienna-Passau, che si sviluppa lungo il Danubio per 320 chilometri, conta circa
300mila passaggi l’anno, per un indotto stimabile di 72 milioni di euro. Lungo la cosiddetta autostrada verde che costeggia l’Elba in Germania, 840 chilometri, i passaggi di cicloturisti sono 150mila l’anno e un indotto di 96milioni. Nel complesso i 40mila chilometri di ciclabili tedesche producono 8 miliardi di indotto l’anno”. Sempre considerando le ricadute economiche lo studio universitario valuta le opportunità che si verrebbero a creare - con nuovi flussi turistici che si muovono lungo VenTo - per le realtà già esistenti attraversate dal progetto: sono14mila aziende agricole, 300 attività ricettive, 2mila attività commerciali e oltre 1,5 milioni di cittadini. Infine i tempi. Si calcola che nel giro di tre anni l’intera infrastruttura possa diventare una realtà. Un percorso unico - per cominciare - che poi potrebbe avere ulteriori sviluppi e ramificazioni. Un progetto che si potrebbe realizzare facilmente se la politica ne sapesse cogliere il potenziale di sviluppo ecoeconomico, tanto da farla diventare priorità nel piano di crescita.
Città di Cavarzere
dino Giuseppe Casson che questo progetto diventi presto una realtà. Lo ha introdotto in termini entusiastici lo stesso presidente del Consiglio Comunale Daniel Tiozzo, mentre l’onorevole Laura Fincato, in qualità di Presidente delegato del Comitato Expo Venezia lo ha fatto proprio - Expo Venezia lo ha inserito tra le opere di interesse nazionale - sollecitando anche l’amministrazione di Chioggia, così come tutti gli attori coinvolti, a fare la propria parte. Da parte sua, ha assicurato, il Comitato Expo Venezia farà in modo di facilitare il dialogo fra le istituzioni venete, Provincia di Venezia e Regione. “Nel 2015 - ha osservato - quasi la totalità di coloro che si recheranno a Milano per l’Expo passeranno anche per Venezia. Si tratta di capire come vogliamo gestire questo flusso di turisti. Ci accontenteremo del mordi e fuggi, proponendo il giro in gondola e a Rialto, o saremo all’altezza di fare una proposta turistica veneziana più ampia, intelligente, innovativa e di qualità che durerà anche dopo la data del 2015?” Ci crede e ne è entusiasta il consigliere comunale di Venezia Claudio Borghello che ha già lavorato a lungo per sensibilizzare le amministrazioni locali al progetto. “E’ una infrastruttura importante - dice - che non c’è e che i turisti, soprattutto tedeschi, già ci chiedono. E’ un progetto che ha un valore economico straordinario. Devono essere le amministrazioni locali a sensibilizzare il Info e prenotazione spazi: governo sulla bontà dell’opera per ottenerproloco@cavarzere.it • cell. 3471493246 / ne il sostegno”. O.J.
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Cultura provinciale 23 7 Eventi e manifestazioni La Provincia e le Pro loco presentano l’edizione 2012
2012
Una guida per “Le feste in piazza”
Tradizioni, rievocazioni storiche, sagre e mercatini: in quattro sezioni il racconto del territorio Veneziano attraverso le sue feste di Ornella Jovane
le feste in piazza della provincia di Venezia
La guida “Le feste in piazza”
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na guida per far conoscere la storia, le tradizioni, le risorse del territorio raccontate attraverso le feste in piazza che, di comune in comune, si svolgono nel corso dell’anno. E’ stata presentata dall’assessore provinciale alle Pro loco Lucio Gianni la nuova edizione de “Le feste in piazza della provincia di Venezia”, la guida realizzata in collaborazione con l’Unione nazionale Pro loco d’Italia (Unpli)Venezia. La guida si articola in quattro sezioni corrispondenti alle quattro principali aree del Veneziano - Veneto Orientale, dal Sile al Piave, Terra dei Tiepolo e BrentAdige rappresentate dai Consorzi delle Pro loco. Ciascuna di esse viene introdotta, in un breve sguardo d’insieme e quindi con un richiamo ai singoli comuni, con annotazioni di carattere geografico, storico, economico e folcloristico, oltre alle curiosità e agli aneddoti. A seguire la segnalazione di alcuni eventi, manifestazioni, sagre e feste organizzate dalle Pro loco predisposte in un piccolo calendario per scandirne, cronologicamente, le scadenze. Le produzioni enogastronomiche, i mercati, le rievocazioni storiche: la guida si propone di rendere più interessante l’approccio ad un territorio ricco di tradizioni popolari, di bellezze monumentali e paesaggistiche. Un’opera di promozione turistica resa più accattivante dall’attività delle 41 Pro loco attive nel Veneziano, riportata in questa guida. “Anche questo è un modo per conoscere, ricordare e amare la nostra terra. E’ una guida - ha detto nel presentare l’edizione 2012 l’assessore Gianni - che invito tutti a consultare e che accompagna i lettori e potenziali visitatori a conoscere le tradizioni, la storia e le risorse del nostro territorio provinciale. La descrizione di ognuna di queste zone, con le sue peculiarità, consentirà una visione d’insieme della realtà locale, richiamandosi alle tipicità dei singoli paesi e delle città, segnalando, di volta in volta, gli eventi più significativi cui partecipare”. La guida è in distribuzione gratuita negli uffici di informazione e accoglienza turistica (Iat) dell’azienda di promozione turistica (Apt), Urp provinciali, sedi delle sezioni locali delle Pro Loco e durante le manifestazioni.
Veneto Orientale 1 Portogruarese
Introduzione alla lettura La guida che qui presentiamo vuole accompagnare amici, visitatori e residenti all’incontro con le tradizioni, la storia e le risorse del territorio della provincia di Venezia, passando attraverso le 4 principali aree, Veneto Orientale dal Sile al Piave Terra dei Tiepolo BrentAdige rappresentate dai Consorzi delle Pro Loco. Per ognuna di esse si troverà un breve sguardo di insieme, un richiamo ai singoli paesi e cittadine e la segnalazione di alcuni eventi particolarmente significativi. Gli appuntamenti delle feste organizzate dalle Pro Loco sono poi esposti cronologicamente, seguendo i grandi temi che aggregano la popolazione attorno alla sua identità e valorizzano il territorio: le produzioni enogastronomiche, le feste e i mercati, le rievocazioni storiche… Una guida, questa, che non vuol essere esaustiva e completa, ma un modo per conoscere, ricordare e amare questa terra.
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Terra dei Tiepolo 3 Decumano
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MIRA DOLO FIESSO D’ARTICO STRA VIGONOVO FOSSò CONA CAVARZERE CHIOGGIA CAMPAGNA LUPIA CAMPONOGARA
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iviera Fiorita”: lavori in corso nonostante il periodo di crisi. Si sono riuniti a metà luglio a Villa Widmann a Mira i Comuni, le Pro loco e le associazioni di categoria della Riviera del Brenta per discutere assieme all’assessore provinciale al Turismo, Giorgia Andreuzza, la XXXV edizione della celebre manifestazione, rievocazione storica e in costume dell’incontro avvenuto nel 1574 tra Enrico III re di Francia, ed il Doge di Venezia a Villa Contarini dei Leoni di Mira. Quest’anno si svolgerà dal 2 al 9 settembre. La manifestazione, considerati anche i numeri dello scorso anno con oltre 120mila presenze registrate, conferma tutto il suo appeal per la sua capacità di attrarre turisti nel territorio. Ed è questo uno dei motivi per cui, nonostante i tagli dei trasferimenti regionali per l’informazione e l’accoglienza turistica, la Provincia di Venezia si impegna a destinare comunque 10mila euro all’organizzazione dell’evento. Non solo: la manifestazione quest’anno si è arricchita di un intenso programma di iniziative collaterali, come ad esempio le visite guidate alle ville, gare di scacchi, percorsi cicloturistici, rassegne gastronomiche e mostre mercato. Particolare interesse ha riscosso anche il premio “Riviera pulita”, un’iniziativa che vuole riconoscere l’impegno di quei cittadini che si sono contraddistinti per la salvaguardia di un tratto di Naviglio con particolare attenzione alla pulizia, recupero e abbellimento delle rive. “E’ stata condivisa ed espressa da tutti - ha detto l’assessore provinciale - la volontà di realizzare la trentacinquesima edizione, perché si tratta di una manifestazione importante per il territorio, in grado di attivare un importante indotto interno”. L’invito rivolto a tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione dell’evento è quello di collaborare: indispensabile l’aiuto di sponsor, volontariato e imprenO.J. ditori.
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LO
SPORT in PRIMO PIANO
In breve
Vela, vincono Brazzo e Donaggio Fabrizio Brazzo del Circolo Nautico Chioggia si è aggiudicato nelle scorse settimane il “Trofeo Mantovani”, organizzato dal Circolo della Vela Mestre, e valido come quarta e ultima prova del Campionato dell’Adriatico dinghy. Ezio Donaggio del Circolo Velico Bibione ha invece conquistato il Campionato dell’Adriatico, grazie al quarto posto di questa ultima prova e ai due scarti.
Tennis, nasce il Team Venezia Tc Mestre e Tc Ca’ del Moro si uniscono, e dalla loro fusione nasce il Team Venezia. Le sole due società veneziane che possono contare su squadre nella serie A/1 di tennis, rispettivamente femminile e maschile. Quanto concordato dai presidenti Roberto Pea e Luigi De Col non porterà alla scomparsa degli storici nomi dei due circoli, ma semplicemente sorgerà una unica regia per quanto concerne le attività agonistiche
Karate Fiesso, un anno di successi Anno di successi quello che ha caratterizzato la società dell’A.S.D. Hata Hisi Karate Wado Ryu di Fiesso d’Artico diretta dagli shihan (maestri) Artusi Claudio e Daniela Francese. A Daniela Francese presidente dell’Hata Hisi Fiesso, cintura nera 6° Dan, è stato consegnato un importantissimo riconoscimento: l’ambitissimo grado di Renshi portandola così, di fatto, a essere l’unica donna in Italia a poter fregiarsi di questo titolo nel karate. Fra Gli allievi più premiati Giovanni Allegramente e Davide Floritelli
Calcio Lega Pro Le novità della squadra arancio-nero-verde
Venezia, il nuovo allenatore è Diego Zanin di Alessandro Abbadir
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l Venezia del calcio si rifà il look e riparte per disputare il prossimo campionato di Lega Pro, seconda Divisione, da un nuovo allenatore e da un Direttore sportivo. Se ne va invece in Russia a dare una mano al nuovo Ct della nazionale di quel paese, Fabio Capello, lo storico direttore sportivo del Venezia Oreste Cinquini. Ma partiamo dall’allenatore Si tratta di Diego Zanin 45 anni, di San Stino di Livenza, sposato e due figli, ha smesso di giocare nel 2005 a San Vito al Tagliamento, in serie D, l’anno successivo è iniziata la sua carriera di allenatore. Nel campo calcistico Zanin è considerato molto positivamente: vincente da giocatore (5 promozioni con Triestina, Padova, Venezia, Lumezzane e Ternana), vincente da allenatore (2 promozioni con il Treviso dalla D alla Prima Divisione, e due finali playoff con Sanvitese e Jesolo in serie D). Un bel biglietto da visita per fare bene fin dall’avvio del campionato, come si aspettano i tifosi arancio nero-verdi, che puntano anche su un rafforzamento dell’organico prima
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Lo stadio Penzo di Venezia e Diego Zanin dell’avvio del campionato nelle prossime settimane. L’ultimo capolavoro di Diego Zanin è stato pilotare il Treviso in Prima Divisione. Ricordando l’esperienza Zanin ammette che, “non è stata una stagione semplice. Anzi, si è trattato di una stagione complicata anche dalla penalizzazione di due punti per un errore tecnico” Il Venezia non ha solo un nuovo allenatore, ma anche un nuovo direttore sportivo. Si tratta di Andrea Gazzoli. La sua nomina è arrivata dopo l’improvvisa partenza di Cinquini. Gazzoli dovrà prendere in mano la società del Venezia a 360°. Il nuovo direttore sportivo che ha le sue origini nel Cesena degli anni gloriosi non si fa intimidire dalle sfide che
dovrà affrontare con il Venezia. Cinquini ha detto da un lato di essere contento di andare a collaborare con Capello per far ripartire la Russia, dall’altro c’è amarezza per aver abbandonato un progetto avviato con la squadra lagunare. Le prime sfide per il Venezia non mancheranno a breve. Sono infatti Bassano Virtus e FeralpiSalò le due avversarie della squadra nel girone E di qualificazione della Coppa Italia di Lega Pro. E’ un triangolare con partite di sola gare andata (19, 26 e 29 agosto), alla prima fase partecipano 42 squadre suddivise in 14 gironi, le altre 27 della Lega Pro parteciperanno inizialmente alla Tim Cup che parte il 5 agosto.
Pallavolo Allieve
VOLLEY SALESE VICECAMPIONE D’ITALIA
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olley Salese compie l’impresa, e con le sue atlete arriva al secondo posto nazionale per le categorie allieve. Per tutte però, questo secondo posto ai campionati nazionali che si sono tenuti a Lignano nelle scorse settimane, è una vittoria. Ecco il team: Giada Toniolo, Giulia Volpato, Arianna Simion, Alessia Rossini, Martina Ricciardi, Bonato Arianna, Alice Maguolo, Valentina Masiero, Federica Fontolan, Nicole Cuogo, Giuseppina Rega, allenatore Roberto Bisello, aiuto allenatore Jessica Gallo e dirigenti il direttore Dario Ziliotto, Marcello Dal Corso e Mirka Cermakova. La cronaca: l’Asd Volley Salese di Santa Maria di Sala è stata sconfitta 3-0 dal Mondial Quartirolo di Carpi nella finale, categoria allieve, del campionato nazionale. C’è però nella squadra del miranese la soddisfazione per aver vinto il titolo provinciale e di seguito quello regionale e interregionale. A mostrare massima soddisfazione per il risultato raggiunto è stato anche l’assessore allo sport della Provincia di Venezia Raffaele Speranzon che si è complimentato con le atlete dell’under 16 del Gruppo sportivo Volley Salese di Santa Maria di Sala per la conquista della medaglia d’argento e la coppa di vice campione nazionale. “Un grazie di cuore a queste atlete - ha detto Speranzon - che fino alla fine si sono battute fino in fondo conquistando un prestigioso secondo posto. Siamo fieri come amministrazione provinciale di poter
elogiare queste giovanissime che saranno il futuro del nostro sport. Per conquistare certi traguardi ci vogliono soprattutto spirito di sacrificio, volontà e gioco si squadra, tutte componenti che le atlete del Volley Salese hanno dimostrato di saper mettere in campo. Questo grazie anche all’ottimo lavoro svolto dai dirigenti di questa società veneziana che nel giro di pochi anni ha saputo costruire una struttura dalle basi forti, in grado di insegnare lo sport ed i suoi valori”. I numeri del Volley Salese sono impressionanti: in breve tempo questa realtà sportiva ha tesserato ben 173 atlete, di cui 61 nel minivolley. ”Questi numeri sono la dimostrazione – conclude Speranzon - che alla base c’è una valida programmazione, oltre ad una grande capacità di trasmettere ai giovani una valida cultura sportiva. La pallavolo femminile a tutti i livelli ci sta dando grandi vittorie, siamo felici che dalla provincia di Venezia potranno nascere future campionesse”. A.A.
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IL VENETO
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Troppi problemi in ferie, troppe vacanze rovinate
Low cost o a prezzo intero, cresce il numero di vacanzieri che denunciano disavventure. Uno su 5 ha avuto brutte sorprese di Ornella Jovane
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imane ancora impresso nella memoria perché terribilmente attuale quello spot sulle vacanze: il sorrisetto “malefico” di quel tipo che accoglieva turisti maldestri in arrivo nella tanto sognata meta mentre si rendevano immediatamente conto della bufala nella quale erano incorsi. “Turisti fai da te?” Chiedeva sarcasticamente l’ometto a vacanzieri in pieno sconforto. I casi di vacanze rovinate - e non solo fai da te - continuano ad avere una consistente incidenza anche per i veneti. L’associazione consumatori Adico stima che un turista su cinque si imbatte in uno o più problemi, con la percentuale assoluta di casi di disservizi in ferie rispetto al totale delle segnalazioni estive che anche quest’anno sfiora l’1 ogni 3. In estate cioè un problema su tre è legato alle ferie. Voli in ritardo, hotel o case poco rispondenti alle aspettative, sporcizia o disservizi, fino a problemi con i documenti di viaggio che complicano se non impediscono la partenza o il rientro. I primi aneddoti cominciano a giungere presso l’associazione di Mestre. E’ accaduto ad una viaggiatrice
veneziana di avere avuto un rientro problematico dalle vacanze siciliane. La signora aveva acquistato con largo anticipo 6 biglietti di andata e ritorno da Venezia a Catania con una compagnia aerea low cost, per un valore complessivo di 948,36 euro per i voli del 22 giugno e dell’1 luglio. All’andata tutto è andato secondo i piani, i problemi si sono avuti al ritorno. “Quattro giorno prima del rientro - spiega la viaggiatrice veneziana - la compagnia ci ha inviato un sms per avvisarci che il volo delle 6.40 di mattina del 1 luglio era stato cancellato, invitandoci a prendere contatti con il loro servizo clienti per capire cosa fare”. Un’operazione - a quanto racconta la signora - non proprio così semplice tanto che è stato necessario sacrificare un’intera giornata di vacanza per arrivare a contattare l’operatore. L’alternativa proposta è un volo delle 12.50 sempre programmato per il 1 luglio. Giunti all’aeroporto l’ulteriore sorpresa con una partenza annunziata per le 15.50, ma effettivamente avvenuta alle 16.30. “Sottolineo - racconta la signora - come nel periodo
di attesa non ci sia stata fornita alcuna assistenza, e solo dopo numerose e pressanti insistenze abbiamo ottenuto 6 buoni per un panino e una bibita”. I bagagli sono rimasti a Milano, i turisti erano imbarcati in una nave per una crociera nelle isole caraibiche. E’ accaduto a fine maggio ad una coppia di Padova. I due sono partiti da Milano con un volo di 8 ore che li ha portati a Pointre A Pitre, capitale dell’isola di Guadalupa, dove si sono imbarcati per una crociera da sogno di 7 giorni ma, a loro insaputa, senza bagagli. I primi tre giorni di navigazione sono stati impiegati dai turisti padovani per recuperare le valigie, vissuti in una situazione di emergenza e disagio. “Era la nostra prima crociera - raccontano - e siamo rimasti fortemente delusi. La sera dell’arrivo e il giorno successivo abbiamo dovuto riutilizzare gli abiti usati durante il viaggio, oltre a non poter utilizzare piscine e spa perché non avevamo il costume e a bordo non ne vendevano. Abbiamo perso la visita all’Isola Martinica avendo dovuto impiegare quel tempo per cercare un centro commerciale dove acquistare ciò di cui avevamo bisogno
e per parlare con la responsabile del servizo clientela”. “Estate dopo estate - spiega il presidente di Adico, Carlo Garofolini - cresce il numero delle persone che si rivolgono a noi denunciando problemi legati alle vacanze e chiedendo assistenza legale per ottenere la giusta tutela”. L’associazione ha perciò predisposto una campagna, “vacanza informata”, che in due fasi, si propone di aiutare i cittadini a fare ferie senza intoppi. L’attenzione si concentra sui disservizi aeroportuali, ma l’associazione rimane a disposizione tutta l’estate anche per i problemi di altra natura. “La prima fase di Vacanza informata - conclude Garofolini - mira a dare ai cittadini strumenti agili e di facile consultazione relativi ai diritti che si hanno in qualità di viaggiatore, in modo da partire informati e consapevoli, e quindi in grado di far valere prima e meglio le proprie ragioni. La seconda, invece, che si attiva al ritorno, prevede un canale di assistenza privilegiato e modulistica ad hoc nel malaugurato caso in cui lo stesso cittadino si fosse imbattuto in qualche problema”.
LAST MINUTE, LOW COST COME TUTELARSI DALLA “BUFALA”
L
a caccia al last minute è diventato negli anni uno degli “sport” più praticati da chi si accinge a programmare le vacanze estive e, quest’anno in particolare, un sistema cui anche gli operatori del turismo fanno ricorso con generosità per ovviare alle defezioni dei turisti italiani che, con la loro assenza o presenza ridotta, un vuoto lo hanno lasciato. In agenzia o su internet le offerte della vacanza all’ultimo minuto si moltiplicano per un agosto un po’ “magro” di soddisfazione per gli operatori.
Le associazioni di consumatori tuttavia rinnovano l’invito alla prudenza. I siti e le vetrine sono “carichi” di offerte, gli sconti sono accattivanti, fino al 40 per cento sul prezzo di listino, ma non vanno trascurate o sottovalutate le insidie che si nascondono dietro sperticati elogi di vacanze da sogno tutto compreso a cifre incredibilmente low cost. E’ bene sapere - rimarca Aduc - che il contratto di last minute è del tutto analogo a quello tradizionale con obblighi per il turista e il tour operator. Attenzio-
ne - è l’ammonimento - alle condizioni contrattuali, ad eventuali spese non messe in sufficiente evidenza come le commissioni, i costi per i trasferimenti, le iscrizioni, le tasse aeroportuali, i supplementi e così via. Per chi preferisce percorrere la strada della ricerca e prenotazione in rete, perché più comoda, rapida e anche per il fatto di poter valutare molte più offerte, il livello di guardia dev’essere ulteriormente alzato. Quando si “viaggia” su Internet per organizzare la vacanza il suggerimento di Aduc è quello di confrontare
innanzitutto su più siti prezzi di hotel e di voli, di cercare riscontri - per l’attendibilità delle informazioni - sui forum dei viaggiatori. Una volta individuato il sito da cui prenotare è buona cosa verificarne l’attendibilità (che sia indicata la denominazione sociale, l’indirizzo, il telefono - che vale la pena comporre - il fax). Aduc consiglia quindi di stampare sempre il contratto, la prenotazione e la risposta del venditore. Se il pagamento viene effettuato con carta di credito va verificato che il sito sia dotato di un sistema di sicurezza. O.J.
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UN PEZZO DI OROGEL ANCHE NEL VENETO La missione è di allargarsi e a radicarsi sull’intero territorio nazionale avendo per missione specifica quella di produrre e vendere prodotti per la maggior parte coltivati in Romagna, in Puglia, Calabria, Basilicata e nel Veneto, nei territori, cioè, in cui sorgono i suoi stabilimenti produttivi. E’ la missione per Orogel, l’azienda cesenate leader nel surgelato, che ha l’obiettivo è di entrare ancor più nelle case degli italiani, di ampliare il numero delle famiglie che, abitualmente, acquistano i suoi prodotti così com’è stato nel 2011 con ben 10 milioni e 358 mila famiglie contro i 9 milioni e 307 mila dell’anno precedente.
Tutte con notevoli simpatie per i prodotti Orogel, con particolare attenzione al minestrone, a passati di verdura e agli spinaci. Per Orogel il Veneto non è solo importante per i ricavi, per le vendite, A Ficarolo, nel rodigino, esiste uno dei tre stabilimenti produttivi di Orogel che permette di produrre ciò che le terre fertili della regione sanno dare, nel rispetto di severi e scrupolosi piani di produzione. Proprio per questo l’operazione di Ficarolo è stata condotta e realizzata da Apora, una delle principali cooperative di I° grado del gruppo che rappresenta la base produttiva della società. La produzione del nuovo insediamento, in-
sieme a quello di Polidoro, in Basilicata, è andato ad integrarsi con i prodotti ottenuti nei tre stabilimenti di Cesena specializzati nella lavorazione di vegetali, piatti pronti e prodotti pastellati. Lo stabilimento di Ficarolo vede, oggi, impiegati 60 dipendenti tra fissi e stagionali e vanta una produzione di diecimila tonnellate di prodotto fresco pari a circa 8 mila tonnellate di prodotto surgelato. La fortunata posizione geografica del sito produttivo, al centro della zona di coltivazione e raccolta, in una zona tra le più fertili del nostro paese, garantisce produzioni d’eccellenza di piselli, fagiolini, fagioli borlotti, cipolla e
non ultima la nuova soia endamame che trova nella pianura padana l’unica zona in Italia vocata alla sua coltivazione. I surgelati Orogel hanno fatturato, nel 2011, 170 milioni di euro, + 5% rispetto all’anno precedente, con una vendita di 88 mila tonnellate. Il fatturato aggregato è passato da 243 milioni di euro a 257 e le previsioni per il 2012 sono confortanti. Si pensa ad un più 3%.
di Giorgio Naccari
Il Veneto in primo piano 27 7 Una stagione difficile Gli italiani non si fanno vedere, stranieri non da record
Tasse sui turisti e proposte per invogliarli a sceglierci di Ornella Jovane
A
ccesso in spiaggia a due euro per i pendolari. E’ stata la proposta del presidente di Confturismo e Federalberghi Marco Michielli che ha proposto a inizio estate l’introduzione di un ticket - misura che avrebbe potuto trovare applicazione peraltro anche a Venezia per il turismo giornaliero - da far pagare a chi non è cliente d’albergo nelle spiagge del litorale veneto. Michielli ha motivato l’iniziativa con l’opportunità di far pagare ai pendolari una serie di servizi offerti lungo gli arenili - pulizia,
CURIOSITÀ
I
soccorso e altro - pensati per i clienti degli alberghi, di cui però usufruiscono anche i turisti “mordi e fuggi”. Oltre a risultare impopolare, come del resto Michielli aveva fin da subito previsto, la proposta ha incontrato una serie di oppositori. Primo fra tutti il governatore del Veneto Luca Zaia. Ancora più convinto il no dell’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi. Si pone, invece, nella posizione dei contrari il presidente di Federalberghi
sull’applicazione della tassa di soggiorno. La stagione non va bene, si stima un 30 per cento in meno di italiani compensato in parte dagli stranieri, i cui arrivi non sono tuttavia da record. La tassa di soggiorno sarebbe dunque un ulteriore disincentivo che va ad aggiungersi alla crisi economica e alla psicosi da terremoto. Gli operatori chiedono all’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi incontri per mettere a fuoco la situazione e studiare
strategie di contrasto in tempo per la seconda metà della stagione turistica. Da Chioggia e Sottomarina, dove l’introduzione della tassa di soggiorno è stata approvata con grande disappunto delle categorie economiche del turismo, si avanzano proposte per attirare i vacanzieri. Alla Regione lanciano l’idea dei buoni benzina riservati ai turisti che vengono a villeggiare nelle coste venete.
LA CREMA SOLARE? SI RICLICLA QUELLA DELL’ANNO PRIMA
nformati, prudenti, protetti ma anche accorti e attenti a non sprecare. In tempo di crisi non si butta via niente, neanche la protezione solare avanzata dalle vacanze dell’anno precedente. E’ quanto risulta da un’indagine di Adico, l’Associazione veneta a difesa dei consumatori, condotta in territorio trevigiano alla vigilia delle prime partenze in massa per le ferie. L’obiettivo era in realtà quello di verificare la conoscenza sul corretto uso di lozioni e spray solari e invece è emerso un dato significativo e inaspettato. Oltre il 60 per cento degli intervistati ha dichiarato di utilizzare i solari avanzati dalla stagione precedente, pur sapendo - almeno nella maggior parte dei casi - che da un anno all’altro le confezioni aperte perdono parte del filtro protettivo. Di questi un 15 per cento si limita a farlo con le protezioni a fattore alto, perché - è la risposta - non riesce a consumare
l’intero flacone nell’arco di una sola stagione. C’è però un 48 per cento che, invece, finisce la confezione a prescindere dal fattore di protezione. Mentre rimangono stabili i dati relativi all’utilizzo di protezioni solari - confermando una buona consapevolezza sui rischi e le controindicazioni derivanti da esposizione al sole senza adeguata protezione - è in deciso aumento proprio la percentuale di chi utilizza creme dell’anno prima. “Un comportamento - commenta il presidente Adico, Carlo Garofolini - assai rischioso soprattutto nei primi giorni di esposizione, quando sono necessari filtri ben attivi per evitare arrossamenti ed eritemi, ma diretta conseguenza della crisi”. In virtù di questo fenomeno le case produttrici di solari sono ricorse ai ripari: si è infatti registrato il boom della vendita di mini dosi di altissima protezione. O.J.
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28 8 Il Veneto in primo piano Patrimonio architettonico L’analisi dell’istituto regionale Ville Venete
Ville venete, risorsa da valorizzare Giuliana Fontanella. ”La messa in rete del patrimonio aumenta del 20% l’economia turistica” di Alessandro Abbadir
“S
e tutte le ville del Veneto fossero messe in rete e valorizzate, come meritano l’economia turistica potrebbe fare un balzo in avanti del 20%. In Veneto abbiamo oltre 3700 ville di cui solo 1500 sono valorizzate e sono saperte alle visite“. A dare queste cifre è Giuliana Fontanella presidentessa dell’istituto Regionale delle Ville Venete, istituto attivo da decenni e che da qualche anno ha la sua sede a Mira (Venezia) in Villa Venier, nella rinomata Riviera del Brenta. In Veneto la provincia che ha più ville censite è quella di Treviso con 785, seguita Verona con 676, e poi Vicenza con 670, Padova 633, Venezia 573, Rovigo 250 e infine Belluno con 195. Giuliana Fontanella fa un’analisi della situazione partendo dalla crisi in atto. “Ci si accorge ora dell’importanza di sviluppare e recuperare il patrimonio artistico e architettonico del Veneto in cui anche le ville hanno una parte importante - spiega la Fontanellaquando per anni si è puntato tutto sullo sviluppo di aree industriale e capannoni. Solo
ora si capisce che il paesaggio insieme all’agricoltura, e alla gastronomia è una risorsa, anzi può diventare la risorsa trainante. Ora si deve recuperare il tempo perduto e certamente fare tesoro dall’insegnamento che in qualche modo arriva da questa crisi. Una crisi che ha mutato radicalmente il modo di intendere e valorizzare le risorse del territorio”. In questo momento di crisi però recuperare tutte le ville Venete e renderle visitabili è davvero un’opera impossibile è possibile però mettere in rete il sistema ville con la ricezione turistica, la gastronomia e l’agricoltura promuovendo ad esempio nei castelli del trevigiano un prodotto internazionale come il Prosecco. “Finora abbiamo creato “pacchetti” di messa in rete di ville in diverse aree del Veneto – dice la presidentessa Fontanella – che cominciano a dare i loro frutti con visite organizzate e turisti che arrivano quotidianamente. Per l’economia turistica questa messa in rete di 20-30 ville a pacchetto, porta mediamente ad un incremento dell’economia turistica
Sopra Villa Venier, a fianco Giuliana Fontanella locale del 20% ma in alcune zone come la Riviera del Brenta, già rodate a questo sistema anche del 30%. In altri paesi europei un patrimonio artistico più scarso, gli enti di promozione del territorio riescono ad attrarre un numero di turisti maggiore soprattutto investendo massicciamente nei mezzi di comunicazione più moderni”. Fra le iniziative intraprese in questi anni dall’ Istituto Regionale Ville Venete, c’è anche la formazione
di insegnanti e operatori turistici in Veneto. “Abbiamo creato dei corsi di formazione per insegnanti e anche ristoratori e operatori del settore - spiega - per dare le nozioni principali di storia locale. Il Veneto non è solo le sue bellissime città, ma soprattutto paesaggi agresti e ville che devono diventare bagaglio culturale anche scolastico e da inorgoglire”. L’istituto si occupa anche delle Ville del Friuli che sono circa 500.
NEWS Iniziative
FERRAGOSTO A VILLA VENIER
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a sede dell’istituto Ville Venete, Villa Venier a Mira, sarà al centro delle iniziative culturali con gli appuntamenti “E_state in Villa” e “Ferragosto in Villa” che termineranno il 23 agosto. Per estate in villa è il primo appuntamento è stato con la proiezione del film “The Ripley.s game”. Un tributo della regista Liliana Cavani al patrimonio delle ville venete. Il 9 agosto alle 21 “Storie di Orchi Storie di Streghe”. Saranno lette fiabe della tradizione italiana ed europea. Il 15 agosto festa per tutta la giornata. Dalle 10 alle 22. Ci saranno visite guidate, laboratori didattici (dalle maschere in cuoio alla land art, passando per pittura e scultura), concerti e jam session, degustazione vini e prodotti tipici e danza del ventre: quest’ultima una vera e propria giornata di festa di mezza estate. Infine il 23 agosto alle 19 Pic Nic delle fate e visita al lume di candela. Insomma un esempio di come una villa veneta può diventare luogo di aggregazione per tutti. A.A.
Nel vicentino
PERCORSI DIDATTICI IN VILLA FOGAZZARO
“P
ercorsi culturali in Villa Fogazzaro”. Questo il progetto didattico delle 18 classi dell’Istituto Comprensivo “G. Toaldo” dei Comuni di Montegalda, Montegaldella e Grisignano di Zocco (Vicenza) che hanno aderito alla proposta dell’Istituto Regionale Ville Venete volta a sensibilizzare i più giovani all’importanza della valorizzazione del patrimonio architettonico-culturale - Di cosa si tratta? A fine anno scolastico Un momento della in quest’area del vicentino 400 alunpresentazione dell’iniziativa ni, accompagnati dai loro docenti e da tutor professionali, sono stati coinvolti in cinque percorsi didattici che interessano sia Villa Fogazzaro sia Villa Gualdo, sede del municipio di Montegalda. Nella prima, gli studenti hanno avuto la possibilità di conoscere l’architettura della dimora privata e la storia del suo più celebre abitante, lo scrittore Antonio Fogazzaro, anche grazie alle letture animate tratte dal testo “Il folletto allo specchio”. Hanno approfondito inoltre, le caratteristiche del giardino all’italiana, considerando in particolare le diverse specie di alberi e fiori e la ricca entomofauna che abita o che si ferma in questi luoghi. Si sono accostati infine, alla musica assistendo al concerto di campanelli nel parco della villa e visitando il “Museo Veneto delle Campane”, ospitato all’interno dell’edificio. A Villa Gualdo, invece, è stato dato spazio alla storia e all’architettura della villa, alla mostra su Fogazzaro e all’itinerario a lui dedicato. La scuola insomma come la fucina in cui si trovano i cittadini del futuro e, soprattutto, come strumento privilegiato per rendere consapevoli i bambini del patrimonio, unico al mondo, che il loro territorio offre: “Il progetto dell’Istituto Toaldo- ha detto il consigliere dell’ Istituto Ville Venete Mariella Mazzetto - non è solo di tipo culturale ma anche identitario e paesaggistico. In una fase di grave crisi di identità, in cui il mercato sembra essere l’unico idolo, è giusto che i giovani trovino la loro strada anche attraverso percorsi didattici come questi, in cui sono coinvolti in maniera attiva. Per loro può essere l’occasione per conoscere le ville, gli affreschi, i modi di vivere di ogni epoca, e al contempo per individuare possibili percorsi lavorativi” L’iniziativa si ripeterà A.A. a settembre con il ritorno fra i banchi dei ragazzi
10 Intorno a noi 30 Sociale L’analisi di Gabriella Camozzi responsabile del Centro Donna del comune di Venezia
Violenza sulle donne, è emergenza
La responsabile del Centro Donna del Comune di Venezia Gabriella Camozzi
di Alessandro Abbadir
E
scalation degli omicidi e delle violenze contro le donne, ormai è emergenza. I casi sono all’ordine del giorno e i più efferati hanno interessato negli anni e mesi scorsi anche la nostra regione. A fare una analisi della situazione è la dottoressa Gabriella Camozzi, responsabile del Centro Donna del Comune di Venezia, che ha da anni anche un efficiente centro antiviolenza punto di riferimento in tutta la regione. Un centro in grado di far fronte alle emergenze e dare assistenza alle donne in pericolo di fronte prevalentemente all’atteggiamento del compagno o del marito. “Gli omicidi di donne compiuti da uomini sono in netto aumento - spiega Gabriella Camozzi - anche se è stabile la richiesta di aiuto. E’ come se si fosse alzato il livello di violenza maschile che sembra non voler accettare il mutato ruolo della donna nella società e nella famiglia. Al nostro centro sono arrivate quest’anno 300 richieste di aiuto da Venezia e dintorni, ma anche da tutto il Veneto. Molte donne si rivolgono a noi anche per sfuggire ad una situazione che pensavano di poter controllare e che invece si rivela per loro ogni giorno sempre più violenta”. Gabriella Camozzi spiega che la violenza contro le donne è diffusa in ogni fascia sociale, e in tutte le età “Basti pensare – spiega – agli episodi che si sono verificati qualche anno fa in provincia di Venezia in cui un laureato sparò ad una ragazzina di 16 e si suicidò, e un professore che accoltellò la compagna in negozio. Il problema di fondo è quello di un malsano senso del possesso dell’uomo nei
“Bisogna lavorare anche sulle donne per evitare che credano di potercela fare da sole” confronti della donna. In una minoranza di persone un “no” di una donna fa scattare reazioni furibonde e in qualche caso tragiche“. I casi più efferati poi non prendono origine come si tenderebbe a credere, da contenziosi sull’affidamento dei figli, anzi a volte si tratta di coppie in cui i figli non ci sono. Come uscirne? “Ora è tempo di lavorare sulla psicologia maschile- spiega Gabriella Camozzi – con corsi nelle scuole e anche negli ambienti di lavoro e famigliari, cercando di far cambiare la mentalità e far capire che un no o un rifiuto o la fine della relazione vanno gestire in maniera matura e non aggredendo la moglie o la compagna”. Si perché tra l’altro, e non serve ribadirlo il 90 % dei casi di violenza sulle donne è fatto da compagni, mariti o persone che sono in stretto contatto con loro. C’è anche da lavorare però sulle donne stesse. “Spesso nella donna - conclude la Camozzi- c’è un errato
Il fenomeno è diffuso a tutte le età e in tutte le fasce sociali
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senso di onnipotenza, cioè la sensazione di potercela fare da sole. Impera la mentalità del “poi riesco a farlo cambiare in fondo non è un violento, ma stressato eccetera“. Niente di più sbagliato. Da sole in questi casi si riesce a fare poco, è importante invece rivolgersi ai centri donna anti violenza che sono in grado di dare domiciliarità segreta se necessario e aiuto di psicologi, avvocati e specialisti”.
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l Centro Donna e Antiviolenza del Comune di Venezia è attivo dal 1995. In esso opera un équipe composta da una ventina di professioniste che offre accoglienza alle donne vittime di violenze e maltrattamenti. Ad oggi le donne accolte sono 4.000 con una media di circa 300 donne che ogni anno si rivolgono per la prima volta. Provengono dal territorio veneziano (per il 73%) ma anche dal resto del Veneto. In alcuni casi la richiesta di aiuto arriva anche da donne di altre regioni d’Italia che si rivolgono al Centro Antiviolenza autonomamente o inviate da altri Servizi e Centri Antiviolenza italiani. Nel 1996 è stata aperta la casa protetta ad indirizzo segreto dedicata all’accoglienza di donne (con eventuali figlie e figli minori) in situazione di grave rischio a causa di maltrattamenti e violenze. Le donne che si presentano al Centro coprono tutte le fasce d’età con una prevalenza nella banda 35-45. La maggioranza ha figli (61%). Lavorano nel 57% dei casi, anche se spesso il lavoro è part-time e di livello remunerativo medio-basso. La percentuale di donne straniere è aumentata notevolmente negli ultimi anni: 1 donna su 5. Il centro si trova in Viale Garibaldi 155/a Mestre Si può chiamare lo 041 2690630 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. Nei giorni di chiusura o in caso di urgenza chiamare il 1522 e chiedere delle operatrici del Centro Antiviolenza del Centro Donna di Venezia. A.A.
12 Cultura veneta
Cultura provinciale 31
Villa Pisani Fino al 4 novembre “Arti e Mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900”
La nobiltà del lavoro Contro il buio di spread, default, Bund e Btp la risposta semplice del lavoro come valore morale essenziale del singolo e della collettività
C
ontinuando nel solco di una ricognizione a largo raggio sulla pittura dell’Ottocento veneto, che caratterizza da anni l’offerta espositiva del Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia), la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e Mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900”, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, illustra i diversi aspetti del lavoro attraverso le raffigurazioni dei mestieri svolti a Venezia e nell’entroterra veneziano lungo tutto il secolo che segue la caduta della Serenissima fino ai primi decenni del Novecento. In un’epoca come la nostra, preme l’esigenza di un radicale ripensamento sul senso e sul valore del lavoro. Contro il buio di spread, default, Bund e Btp, contro l’imperscrutabile economia irreale, per tornare a vedere equilibrio nella società la risposta è semplice, trasversale, globale: il lavoro che, naturalmente, è stato, è e resta valore morale essenziale che dà senso, misura e stabilità al singolo e alla collettività. Nella nostra Costituzione, all’articolo 1 si legge: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e la parola “lavoro” risuona con una intensa e cristallina carica salvifica. Da qui è nata l’idea di creare una rassegna tra Ottocento e Novecento che si concentri sui
Nelle foto alcune delle opere in esposizione: in alto “Mondine in Polesine” di Ettore Tito, Fausto Zonaro “Il sarto”, a sinistra Cesare Laurenti “La fruttivendola” e Oreste Da Molin “Barbiere rusticano” vecchi mestieri, vivi nella pittura veneta, che mostri come nell’arte a cavallo dei due secoli la potenza del lavoro sia glorificata con tutta la sua carica concreta e dinamica dai pennelli più noti del tempo. La mostra conduce il pubblico in una Venezia con campi e campielli popolati dall’animazione caratteristica dei mercati, con calli, ponti e canali percorsi dal vociante passaggio di ambulanti: arrotini, venditori di caldarroste, lustrascarpe, fiorai, carbonai, burattinai, suonatori girovaghi. Le donne lavorano accanto agli uomini come bigolanti, che al grido “acqua mo” portano, con il
secchio o bigol, sulle spalle, l’acqua dolce direttamente alle case; vendono polli, fiori, frutta, sono lavandaie o venditrici di zucca, o balie, cuoche, serve a servizio delle famiglie dei ricchi borghesi o della nobiltà di un tempo. Le immagini dipinte invitano a curiosare all’interno di case o di laboratori dove sartine, ricamatrici e merlettaie sono all’opera con aghi e fili, in ambienti umili dove un notaio stipula un contratto di matrimonio, dentro le botteghe dove calzolai, sarti e barbieri sono colti nell’esercizio del loro mestiere e dove gli antiquari espongono coloratissime e preziose merci o nelle fucine
La Fondazione Stépán Zavrel compie 30 anni
NUOVA SEDE E UNA MOSTRA IN CANTIERE
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er festeggiare la nuova sede e i trent’anni di attività, la Fondazione Stépán Zavrel di Sarmede ha in serbo un’edizione straordinaria de “Le immagini della fantasia”. Una mostra che aprirà i battenti, il 27 ottobre e proseguirà fino al 20 gennaio, con un tema conduttore: 30x2 , ossia gli anni di attività della fondazione per due, in totale 60 illustratori invitati nella sola sezione Panorama, dedicata ai libri recentemente pubblicati ma con l’aspirazione di coinvolgerne altri, in numero anche maggiore, insieme agli editori riunendoli nell’ambito di un ricco programma di eventi collaterali. La rassegna offrirà così al suo pubblico un discorso sempre più ampio sul libro illustrato che comincerà dall’osservazione di oltre 350 illustrazioni provenienti da numerosi Paesi, rifletterà sulle modalità espressive di oltre 100 illustratori, e 50 allievi della Scuola Internazionale d’Illustrazione viaggiando sul filo delle parole di un centinaio di libri e suggerendo infiniti spunti di dialogo che affioreranno sfogliando emozionanti pagine illustrate. Le immagini della fantasia proporrà, inoltre, anche altri approfondimenti nelle sue sezioni speciali: una dedicata all’ospite d’onore Roberto Innocenti, l’altra dedicata alle fiabe dalla Russia ed infine “Come nasce un libro Illustrato”, dove André Neves racconta il suo modo di lavorare. Si celebrerà il trentennale anche grazie
dove ferve il lavoro dei fabbri. Chiamano ad addentrarsi lungo le callette veneziane dove le impiraresse (infilatrici di perle) svolgono a domicilio, talora appena fuori dell’uscio, prolungamento dell’angusto spazio domestico, le loro attività con il pensiero ai compagni che sono sulle barche, fuori in mare, a pescare. Uscendo dalla laguna, il visitatore è accompagnato nel brio luminoso di un giorno di mercato in Piazza delle Erbe a Verona, nell’umida atmosfera di una pescheria a Chioggia, nella effervescente confusione dei mercati di Badoere e Serravalle e nelle campagne dove sono al lavoro mondine,
contadini, zappatrici, fienaiole, pastore. Attraverso una selezione di dipinti che coprono un arco cronologico di più di un secolo, dal principio dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, si compie un percorso accattivante attraverso la pittura di genere di area triveneta (con pittori friulani come Brass, Fragiacomo, Mazzoni, Rotta e Veruda), tracciando un reportage sulle attività della gente che, nell’operosità come nel travaglio, nella fatica come nella solerzia, nei gesti e negli sguardi diventa protagonista di una grande epopea, quella del lavoro, nella sua concreta, industriosa, sostanziale nobiltà.
Personale di Renato Pengo dal 14 settembre
Shock ai Musei Civici degli Eremitani
L
ad interventi critici d’eccellenza come quelli di Roberto Denti in apertura del volume che correda la Mostra, di Paola Pallottino, dando nuova lettura all’opera di Roberto Innocenti, di Silvia Burini, di Anastasia Arkhipova, di Davide Giurlando sull’opera di Iurij Norstejn, accanto alla consueta presentazione della Mostra a cura di Monica Monachesi e al saggio sui racconti popolari della Russia a cura di Luigi Dal Cin. Sempre sulla scia delle celebrazioni per il trentennale sarà in uscita ad ottobre la pubblicazione “Storyboard, come nasce un libro illustrato”, dove 7 illustratori raccontano come nasce un libro illustrato, un editore ed uno stampatore offrono la propria esperienza e le parole di Stépán Zavrel come ouverture.
e stagioni dell’arte non hanno date precise, vengono comunemente classificate in base alle tendenze storiche che le contengono. Così c’è stata un’arte romana fino a quando è esistito l’impero romano d’occidente, pur essendo sopravvissute geograficamente parte delle prerogative di quest’arte in quello d’Oriente e temporalmente anche nell’arte successiva paleocristiana, ed esiste un Rinascimento che comunemente viene collocato agli inizi del Quattrocento anche se la sua genesi risale, dal punto di vista tecnico, ad un secolo prima e nei duecento anni precedenti andrebbero cercate anche le premesse economiche che l’hanno consentito. Insomma l’arte non volta pagina insieme ai calendari, a volte fa una fuga in avanti rispetto ad essi ma in altre circostanze è un corpo resiliente che tenacemente non vuol saperne del mutare dei tempi. Oggi, per esempio, da almeno cinquant’anni sembrerebbe dare solo spettacolo di se stessa ed essere inconsistente come un’entità astratta che latita nascondendosi sotto una coltre di ventagli giocattolo. Servirebbe una riattivazione sensoriale, emotiva, intellettuale. Secondo Renato Pengo solo uno “Shock” permetterebbe di far ripartire il dialogo tra storicizzazione artistica e arte contemporanea. Come? Con la mostra che dal 14 settembre troverà posto nella sala delle esposizioni temporanee dei Musei Civici degli Eremitani mettendo a stretto confronto una scelta di dipinti tra il Quattrocento e l’Ottocento della Pinacoteca dei Musei con le tele appartenenti al ciclo pittorico “Shock” degli anni Novanta e a elementi video realizzati dall’artista per questa personale. E’ infatti a partire dagli anni Novanta che Pengo affronta nuovi ambiti legati all’antropologia e alla psicoanalisi, raffrontandoli con
il mezzo tecnologico e con la cultura mediatica contemporanea focalizzando la sua immagine sul cosiddetto “shock tecnologico”, cioè la trasposizione su tela del brusio elettrostatico del televisore, che al tempo aveva anche suscitato l’interesse del celebre critico francese Pierre Restany. In poche parole Pengo pratica una sorta di intrusione artistica nei Musei Civici, uno turbamento appunto, collocato a metà strada tra l’arte moderna, rappresentata dalle opere della Pinacoteca del Museo, e quella contemporanea delle sue tele e dei video che con l’effetto neve del tubo catodico, proiettato tutt’intorno, arriva a coinvolgere anche il pubblico.
Parco Regionale Veneto del Delta del Po Via Marconi, 6 45012 Ariano nel Polesine (Ro) Tel. 0426 372202 - 346 6868151 Fax 0426 373035 info@parcodeltapo.org www.parcodeltapo.org
“ Dove la terra non è più terra e il mare non è ancora mare”
Un territorio, le sue eccellenze e un’estate di tempo per conoscerle Ente Parco del Delta del Po ha messo la marcia della promozione del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza. “Mai come in questo periodo - spiega infatti il presidente Geremia Gennari - c’è stata tanta carne al fuoco o, visto che quando si parla di prodotti deltizi si parla prevalentemente di specialità ittiche, di pesci al fuoco”. Cozze e vongole veraci, ovviamente, ma anche tartufi, riso, patate americane, aglio, radicchio, carote. Insomma il parco è anche grande un orto nel quale le produzioni di qualità non mancano. “Con la Regione e gli altri parchi veneti - prosegue il presidente
Gennari - stiamo lavorando ad un «pacchetto di prodotti» da promozionare nelle principali fiere internazionali, questo ci consentirà di lavorare in modo sistemico in un’offerta pluri-comprensiva capace di andare oltre alla frammentazione che ha determinato quella sorta di «nanismo» che da sempre ci impedisce di raggiungere i mercati globalizzati; ancora con la Regione stiamo lavorando, in previsione dell’Expo 2015, ad una via d’acqua che collegherà Milano a Venezia, lungo la quale verrà collocato il Delta come area del riso, del tartufo, del pesce; con la provincia di Verona stiamo costruendo
«la via del riso»; con il Gal stiamo portando avanti il Progetto Camargue per la promozione delle eccellenze gastronomiche deltizie; la Fondazione Cassa di Risparmio, inoltre, ha dato avvio insieme all’Ufficio Unesco di Venezia ad un iter programmatico per il riconoscimento del Delta come area riserva della biosfera. Stiamo lavorando tanto su scala internazionale, cercando programmazioni condivise con tutti i parchi deltizi del Mediterraneo, quanto su quella locale cercando il coinvolgimento delle scuole, siano esse l’alberghiero di Adria o lo Iuav di Venezia. E ancora: esiste il progetto per un
Visite guidate da Rosolina. Terra sospesa tra cielo e acqua Per conoscere da vicino il Parco e le sue meraviglie naturalistiche, è necessario avere uno “punto di vista” speciale, quello offerto dalla miriade di canali che danno forma e luogo all’area umida più grande d’Europa. Questa, infatti, è una terra che va vista dall’acqua. Altrove le escursioni si fanno a piedi qui invece è necessario scivolare sul pelo della corrente per conoscere i suoi abitanti: falchi anatre, aironi, cavalieri d’Italia, beccacce di mare e volpoche. Dal centro di Rosolina ogni martedì e giovedì, dal 14 giugno al 18 settembre, e possibile partecipare a due itinerari all’interno del Parco del Delta. La rotta del martedì, “Dove il fiume incontra il mare” propone un’escursione in motonave lungo il Po di Venezia fino alle foci del Po di Pila, del Po di Scirocco e del Po di Tramontana. Tre i luoghi dai quali è possibile prendere l’autobus che porta direttamente al luogo d’imbarco: Piazzale Europa ore 14.45; via delle Petunie ore 14.47, piazza san Giorgio ore 14.50. Lo sbarco è previsto a Pila verso le 17.30 circa L’itinerario del giovedì, Navigando negli orti d’acqua In questo caso l’escursione è in battello, il percorso prevede una lenta navigazione nella laguna di Caleri dove oltre agli allevamenti di vongole è possibile ammirare una fauna selvatica straordinaria ed unica. L’imbarco è previsto per le 15.30 all’attracco di Porto Caleri mentre il rientro è previsto per le 17.00 circa. Prenotazione obbligatoria per tutte le escursioni: +39 345 25 18 596
museo del miele e un museo della cinematografia girata nel Bassopolesine”. Infatti tra i prodotti del Parco non c’è solo quello che la terra produce ma anche la terra stessa e le grandi distese di acqua delle lagune, gli scanni, le barene e la secolare storia degli uomini e la loro cultura. Per questo ogni anno il Parco propone una nutrita rassegna di convegni, mostre e visite guidate dedicate al territorio rivolte alla conoscenza di questo angolo di mondo sospeso tra una terra che non è più terra e un mare che non è ancora mare.
Videoproiezioni, laboratori e degustazioni
Tra il conoscere e il sapere
Tra le offerte culturali del Parco non mancano quelle legate alle tipicità deltizie, siano esse i prodotti del territorio, i luoghi da conoscere o laboratori didattici per la scoperta di alcune produzioni locali. Fino al primo settembre, infatti, al Centro Congressi di piazzale Europa di Rosolina si terranno serate dedicate a vari approfondimenti. Lunedì 6 e 20 agosto ci sarà la serata natura, con la proposta di vari itinerari per la scoperta del territorio; lunedì 27, invece, verrà proposta una serata di videoproiezioni con le immagini più suggestive del Delta. E ancora: mercoledì 1-8-22 agosto saranno i maestri artigiani dell’argilla a tenere banco con un laboratorio didattico sulle produzioni locali, alcune davvero tipiche come le ocarine, o i “cuchi” come vengono chiamati da queste parti, delle quali esiste un bel campionario in esposizione al museo di Grillara tra quelle realizzate dal maestro centenario ma ancora attivo Idelmo Fecchio. La serata di mercoledì 28 agosto invece, sarà dedicata ai funghi con un esperto micologo che insegnerà a riconoscere le specie edibili che crescono del Delta. Nei venerdì 3-10-17-24 e 31 e nelle domeniche 5-1219-26 invece sarà attiva la Bottega del Parco con la vendita e la degustazione dei prodotti del Delta.
>> Viaggi
Questa estate vado a… di Lucrezia Argentero
MALTA: l’isola dai mille colori Nei secoli, gli abitanti di �al� al� al� ta,, hanno escogitato tanti rimedi, per non permettere al vento di sibilare con for� za fra i raccolti e rovinarli. Prima hanno cominciato ad erigere muretti a secco di diverse altezze, circondan� do i campi e proteggen�
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doli. Poi hanno capito che la natura si protegge con
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la natura. Ed ecco quasi per magia che si sono formate barriere fatte di piante di fichi d’india. E grazie al pullulare di queste piante i maltesi negli anni hanno potuto coltivare e
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raccogliere i frutti di una terra selvaggia, oggi trasformata in tante tenute (chiamate Estate) che producono vini di qualità, esportati anche sulle tavole di inglesi, cinesi e tedeschi. Così, arrivando
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a �alta ci si accorge subito di non essere mai soli. Si viene subito avvolti da un enorme e caldo abbraccio fatto di mille colori, mentre il vento non ti abbandona mai, senza infastidire ma solo accarezzando dolcemente. Ed è proprio accompagnati dal sibilo leggero, che ci si immerge in un mondo fatto di storia e di cultura, mentre la vista viene di volta in volta piacevolmente sorpresa da panorami a cielo aperto o da vicoli strettissimi che si affacciano a strapiombo sul blu intenso del mare. E non si finisce mai di stupirsi, camminando col naso all’insù. Verde, giallo, rosso, blu, tutti i colori, nelle varie gradazioni punteggiano le case tipiche dei diversi villaggi di �alta, che fanno bella mostra di sé con le diverse “gallerie”, i balconi tipici. La tradizione racconta che le donne sposate e di buona famiglia non uscivano quasi mai di casa, ma amavano trascorrere il tempo sui balconi. Ecco perché i maltesi, hanno “chiuso” con vetri i balconi, per permettere alle loro donne di godere della luce senza alterare il colore della pelle con il sole. Se ne vedono a centinaia soprattutto nella capitale La Valletta, patrimonio dell’umanità protetto dall’Unesco. Da non perdere, una visita alla Co� Co Cattedrale di San Giovanni (a paga� paga mento), dove si conserva l’opera di Caravaggio: “La Decollazione di San Giovanni”. La vera ricche� zza dell’isola è il mare, con le acque trasparenti, azzurro
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Tra queste Paradise Bay, sull’estremità nord occidentale: la sabbia sembra borotalco per quanto è bianca e fine. Più selvaggia e isolata è invece Ghajn Tuffieha, a nord�ovest. Per gli amanti delle immersioni, c’è la baia di St Peter’s Poo, a sud�est. E se non bastassero quelle di �al� ta si può scegliere una spiaggia della vicina Gozo (solo 20 minuti di traghetto), come Ram� la I�Hamra che assume una particolare colorazione rossastra. Qui si trova (ma non visitabile) la grotta dove la leggenda vuole sia avvenuto l’incontro tra la ninfa Calipso e l’eroe Ulisse.
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LE OMBRE Trova l’ombra corretta
A
SOPRA E SOTTO
B
Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto
AIL - CAST - CINEMA - ELISA FICTION - LICEO - MARIA MOTIVO - NONNA - NOTA PARTENZA - ROMA - RUOLI SLOGAN - SOTTOLINEARE VITA - ZERO Chiave (5,5) - Il nome..........................
C
D
Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
AD-CA-CD-ID-TI-ATE-D’ORE ICS-IDO-ILA-ORA-REO-SIR-TAP CINO-ERMO-IENA-LODE-ODOR ORMA-AMPIA-DIPOI-EDMEA ODEON-PINOT-RADON RODIO TAPPE-DORRAI-IRONIA EDITORIALE The objects (gli oggetti) Impariamo l’inglese
CHIAVE (8) - Un oggetto.......................................................................................................... Aforismi divertenti • Non sono vegetariano perché amo gli animali. Il fatto è che odio le piante. • Mia moglie ed io siamo stati felici per vent’anni. Poi ci siamo incontrati. • Un piacere senza rischi piace meno.
Soluzioni: corretta: B LE OMBRE:
• La moglie al marito: “Caro, Tu preferisci una donna bella oppure una intelligente?” Lui: “Nessuna delle due cara. Ti amo così come sei!” • Che cosa vuol dire per un uomo “Aiutare nelle faccende domestiche?” Sollevare le gambe quando la moglie passa l’aspirapolvere. • Tra amiche londinesi: “Mi sono messa con un tipo underground!” “Fantastico! Cosa fa? Il pittore?” “No, guida la metropolitana.” • Tra amiche: “Voglio provare a entrare nell’ambiente del cinema!” “Allora c’è una sola cosa che tu devi fare.” “Quale?” “Comprarti un biglietto!” • Sulla spiaggia un ragazzo dice ad una ragazza: “Perché non fai il bagno?” La ragazza: “Ho le mie cose.” E lui risponde: “Vai, che te le tengo io.” • Chi è il portiere della squadra femminile di calcio più forte del mondo? Sara Cinesca. • Era così sofisticata che guidava con le gambe accavallate. • Fra due amiche: “Non c’è niente da fare, non ci capiamo. Pensa che gli ho detto che non volevo più vederlo!” “E lui?” “Ha spento la luce!” • Una ragazza si lamenta con
un’amica: “Incredibile come guidi la gente! Anche oggi ho tamponato tre auto!” • Un camionista si ferma ad un semaforo rosso. Da una macchina dietro di lui scende una bionda che si avvicina al finestrino e gli dice: “Buongiorno, volevo avvertirla che lei sta seminando il suo carico lungo la strada.” In quel momento il semaforo diventa verde e il camionista riparte. Ma al semaforo successivo la scena si ripete. E anche a quello dopo, a quello dopo e a quello dopo ancora. Finché l’uomo esasperato risponde: “Buongiorno a lei signorina. Mi chiamo Giorgio, siamo in inverno e questo è uno spargi sale.” • La maga ad una giovane ragazza: “Lei sposerà presto un uomo meraviglioso, bello, simpatico e intelligente.” La cliente allora domanda: “E del mio fidanzato cosa ne faccio? • Una donna affascinante è l’inferno dell’anima, il purgatorio del portafoglio ed il paradiso degli occhi. • “Come si chiama una ragazza che ha deciso di non fare all’amore con nessuno prima del matrimonio?” “Perché la volete chiamare?” • Lei: “Tu non mi capisci.” Lui: “Cosa intendi dire?”
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Lo Stabilimento La Contea apre la stagione termale da APRILE a NOVEMBRE. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale consente a tutti di fruire di un ciclo convenzionato di terapia termale all’anno presentando la ricetta del Medico di Famiglia o del Pediatra. Il nostro centro termale sito nella bellissima località dei Colli Euganei in provincia di Padova, sfrutta le fonti naturali di acqua ipertermale a 72° supermineralizzata del gruppo salso-bromoiodico, consente a tutti coloro che ne necessitano di accedervi assistiti da Medici specialisti anche SENZA OBBLIGO DI SOGGIORNO.
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36 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO CLIMA AGITATO IN FAMIGLIA E IL PARTNER NON VI SODDISFA COME VORRESTE. ARMATEVI DI PAZIENZA L’ APPAGAMENTO È ALTROVE · S ALUTE DOMINATEVI A TAVOLA E CONCEDETEVI IL TEMPO PER L’OTTIMA GINNASTICA DI COPPIA. CHE PERÒ NON BASTA: INCREMENTATE LO SPORT
TORO DAL 21/04 AL 20/05 FASCINO
NON
SIETE IN VENA DI RINCORRERE IL PIACERE E CON IL PARTNER STATE AFFRONTANDO TROPPE SPESE CHE METTONO TENSIONE. RELAX · S ALUTE VOLTATE PAGINA, VE LO CHIEDE ANCHE LA BILANCIA E, NONOSTANTE LA FORMA DISCRETA, L’UMORE È MALINCONICO
Oroscopo COME ALATI PREDATORI
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
TUTTO CIÒ CHE LUCCICA
L’AMORE
F
A S C I N O
È CONDITO DA SUSPENSE E TRAGICITÀ MA RICORDA CHE È UN’IDEA ROMANTICA, LA REALTÀ È BEN ALTRO CHE QUESTO · S ALUTE LA FASE CRITICA È PASSATA MA NON È ANCORA IL MOMENTO DI ABBANDONARSI ALLA PIGRIZIA. L’ELEMENTO ACQUA TI AIUTERÀ MOLTO
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO GIOVE ILLUMINA QUESTO VOSTRO ANNO POSITIVO. I SENTIMENTI VOLANO VERSO METE SICURE DOVE L’AMORE SBOCCIA · S ALUTE SE SIETE IN VACANZA E DOVETE TORNARE CONCEDETEVI IL LUSSO DI RIMANDARE DI QUALCHE GIORNO. PUÒ SOLO FARVI BENE!
DI RECENTE L’AMORE VI HA FATTO SOFFRIRE. APPROFONDITE LA CONOSCENZA DI QUALCUNO CHE DA POCO AVETE INCONTRATO · S ALUTE OMBROSI PIÙ CHE MAI TENDETE AD ISOLARVI… NON È QUESTO IL MODO MIGLIORE PER GODERE DEL SOLE ESTIVO FASCINO
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO LASCIATEVI ALLE SPALLE AMAREZZE E MALUMORI DEGLI ANNI PASSATI. VESTITEVI DI LEGGEREZZA E NON PRENDETEVI SUL SERIO · SALUTE OGNI TANTO LASCIATE CHE GLI AMICI VI DIANO PER DISPERSI E NEL FRATTEMPO RICARICATE LE PILE IN QUALCHE PARADISO DI SILENZIO
FASCINO
FASCINO STAI CAMBIANDO E QUESTO VIAGGIO INTERIORE TI PORTERÀ ANCHE VARIAZIONI IN AMORE: SI RIVELERANNO UNA FORTUNA · S ALUTE ALLEGRI E PIMPANTI NON RIUSCITE A TRATTENERVI DAL FARE MILLE COSE E TROVARE PURE IL TEMPO PER LO JOGGING E LA PALESTRA
CONSERVATE L’AMORE ESTIVO PER
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO ATTENZIONE, IN QUESTO PERIODO RISCHI DI FAR PASSARE DAVANTI A TUTTO I TUOI IMPEGNI PROFESSIONALI. APRI GLI OCCHI · SALUTE LA GOLA VI TENTA MOLTO MA SE SARETE COSTANTI CON L’ATTIVITÀ FISICA ARGINERETE QUALCHE DISASTRO. AGGIUNGETE LA MEDITAZIONE
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
ESPRIMERVI
CON AGGRESSIVITÀ NON VI AIUTA ANCHE SE, IN QUESTO PERIODO, L’ISTINTO È QUELLO. VI ASPETTANO TEMPI DURI · S ALUTE SE AVETE INTENZIONE DI FARE UN VIAGGIO SCEGLIETE METE TRANQUILLE, VICINE A CASA. IL PERICOLO È DIETRO L’ANGOLO
MANTENETE I PIEDI PER TERRA PER EVITARE DELUSIONI, UN IDILLIO CONTINUA MA NON DIMENTICATEVI DI METTERVI SEMPRE IN GIOCO · S ALUTE IL CALDO DI QUESTI GIORNI VI PROCURA QUALCHE FASTIDIO DI BASSA PRESSIONE: MANGIATE FRUTTA E BEVETE IN ABBONDANZA FASCINO
L’INTERVENTO
Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
FASCINO IL
TUO CUORE HA FINALMENTE TROVATO SERENITÀ. LA GELOSIA, UTILIZZATA POSITIVAMENTE, ACCENDE IL DESIDERIO · S ALUTE I PENSIERI NON VI DANNO PACE, UN CONTINUO ASSILLO VI TORMENTA E NON VI AIUTERÀ CERTO SVUOTARE VASCHETTE DI GELATO
*dottore oculista
L
Campolongo
L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI
e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1
professionalità risultati
E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).
relax
LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011
igiene
Territorio
AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ
Chioggia
Sanità
TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.
cortesia
Economia
Provincia
CONRIBUTO AFFITTI
Regione
POLITICA
6XXdaid ^a ,% eZg XZcid YZaaZ YdbVcYZ eV\# 14
PRIMO PIANO
EVgZcideda^ kZcZo^VcV! Xdcigdaa^ ^c Xdghd eV\# 28
SOLIDARIETÀ
SCUOLA
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INTORNO A NOI
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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?
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Il caso 6 EVaVood Intoppi per YZa BdciZ ^ iZhdg^ la riscossione YZaaV <gZX^V Vci^XV 43 dei bonuseV\# gas
VELA
XjaijgZ eV\# 22 eV\\#
10-14
MOSTRE A PADOVA
eV\# 34
Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.
di Chioggia
HigZ\Vi^ YVa lZW# FjVcYd ^ciZgcZi eVidad\^Xd eV\\# 36-37
www.lapiazz
aweb.it
Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto
eV\# 14
eV\# 26
“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA
EDITORIALE
Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione
Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II.
di Alessand
G
ro Abbadir
randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta Velocità nel e la compattezza tra i diversi partiti orientale. i gruppi politici Veneto del partito nella e passata esperienza eV\# 28 sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico coeso, di Tiozzo, “di un grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino procon idee ben di Venezia. Ma ra parte del partito. l’arte anco- si appresta le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa chiare, che tutti i veneti. su la creazione di Si pensi per scheletri alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3 eV\# 21
PARENTOPOLI NEL VENEZIA NO
Elezioni, parti politici in fermeti e gruppi nto
> Xdch^\a^Zg^ gZ\ ^dcVa^ IZhh Zg^c! EYa! Z ^ckdXVcd X dZh^dc^ Vb I^dood! EY e^Z Z eZgh ! dcVa^i| Y^ h eZhhdgZ
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il sito del giorna
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L’Intervento Eneldevoti ed Eneldipendenti di Gianni Nonnato
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