di Cavarzere
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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 124 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Trasporti Riorganizzazione del servizio scolastico pag.
Via Gramsci Residenti protestano contro l’antenna
Nuovi assetti Cavarzere e Cona nella Città metropolitana
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EDITORIALE
L’etica e la politica
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
Belloni esce dalla maggioranza L’unico colpo di scena nel corso del Consiglio comunale di fine settembre è stata l’uscita dalla maggioranza di Renato Belloni, consigliere della lista civica Alleanza per Cavarzere. Belloni ha preso la parola al momento della discussione sul riequilibrio di bilancio pag. 8
monsignor Fornaro ha lasciato il duomo Alla notizia del trasferimento dell’arciprete monsignor Fabrizio Fornaro dal duomo di Cavarzere, Alcide Benito Crepaldi, esponente politico di rilievo da oltre cinquant’anni in città in rappresentanza dei Democratici Cristiani, ha fatto pervenire una nota di stima pag. 10 pubbliredazionale
Dal 13 al 21 Ottobre www.ottobreblu.it pag. 2
di Ornella Jovane
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Zulian, Piazzon e Bettinelli sono fuori dalla Giunta Il sindaco Henri Tommasi toglie la delega a tre assessori. Le reazioni politiche in attesa dei nuovi nomi
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opo un’estate costellata da pause di riflessione e da un clima rovente, nonostante la calma apparente, la decisione del sindaco Henri Tommasi: revocati gli incarichi a ben tre assessori, Otello Piazzon, Fabrizio Zulian ed Ezio Bettinelli. Già da tempo il clima che si respirava nella maggioranza era piuttosto teso, tanto da parlare di una convocazione dei partiti e di varie riunioni interne per trovare la quadra. Una crisi tuttavia che sembra essere
stata vissuta con discrezione e ben riflettuta, tramite le opportune verifiche interne, nonostante le svariate voci di paese e alcune illazioni che urlavano alla revoca degli incarichi a tutti gli assessorati. I quali smentivano categoricamente questa ipotesi. Per ora dovrà attendere chi paventava questo destino piuttosto infausto, anche se il provvedimento diretto ai tre assessori pone numerosi interrogativi e conferma, per chi non l’avesse ancora avvertita, della crisi interna della giunta Tommasi.
Il sindaco commenta: “Il provvedimento si è reso necessario per porre fine ad un clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo i lavori della giunta comunale”. Nonostante ciò, non mancano le parole di ringraziamento di Tommasi nei confronti degli assessori uscenti per il lavoro svolto, augurandosi d’altronde la loro comprensione verso le ragioni della decisione pagg.
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a una parte il mondo reale. Gli imprenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e trovare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del sistema produttivo in atto, accelerate vertiginosamente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria disperazione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giovani, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed efficaci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa servono le elezioni politiche della prossima primavera? continua a pag.
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o.jovane@lapiazzaweb.it
L’Intervento
In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più di Giuseppe Bortolussi*
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ell’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più. Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%. *Segretario CGIA di Mestre
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• “InforMARE” - Stand informativi sulle tematiche: (Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00) -
Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.; Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente; Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia; Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana; Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”; Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice, Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.
ISOLA SALONI (SCALO MARITTIMO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE REGIONE del VENETO
• “Imbarcazioni da lavoro e da pesca”. Esposizione con possibilità di visita a bordo - (esclusivamente 13 e 14 ottobre); • “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00) • “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)
Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra” con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”. Palazzo Goldoni, Chioggia
DOMENICA 14 OTTOBRE
Ore 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare: “Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagno a seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)” Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Celebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”. Palazzo Goldoni, Chioggia.
LUNEDI 15 OTTOBRE
Ore 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore. 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia. Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 16.00: Apertura “InforMARE” Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia
• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”. Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);
MARTEDI 16 OTTOBRE
• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)
PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”
Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe FEDALTO Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti
SABATO 13 OTTOBRE
MERCOLEDI 17 OTTOBRE
Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre) Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre) Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella, Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice Boat Service - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)
Ore 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012” Scalo Isola Saloni Chioggia Madrina: N.D. Maria Teresa BROTTO Ore 11.00: Apertura esposizione: “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni Chioggia Apertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni. Mostra di fumetti della Delta Comics di Rovigo Ore 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan. Palazzo Goldoni, Chioggia
Ore 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)
Ore 09.30: Convegno: “Città d’Acqua” Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero) Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalista Relatori: Giuseppe CASSON Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma
GIOVEDI 18 OTTOBRE
Ore 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi” Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero) Relatori: Eugenio Giannini 3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi
VENERDI 19 OTTOBRE
Ore 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850 Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia” Auditorium San Nicolò, Chioggia Moderatore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della Sera Relatori: Giuseppe ZOLLINO Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Piazzetta Granaio, Chioggia Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca” Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430
SABATO 20 OTTOBRE
Ore 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare Auditorium San Nicolò, Chioggia Ore 21.00: “Serata OTTOBRE Blu” Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)
DOMENICA 21 OTTOBRE
Ore 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A Scalo Val da Rio, Chioggia Ore 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare Scalo Isola Saloni, Chioggia Ore 17.00: Premiazioni Regate Veliche Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia “Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia
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dal 13 al 21 OTTOBRE 2012 Si ringrazia:
GLI EVENTI E GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLENTÀ
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EDITORIALE
L’etica e la politica Dolo
prostituzione: Blitz dei caraBinieri Prostituzione: i Carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno stroncato a settembre in Riviera del Brenta un fiorente mercato del sesso a pagamento con una serie di blitz che hanno portato ad un arresto per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, a due denunce a piede libero, alla chiusura di tre “case di piacere” (Pianiga, Dolo e Mirano) e di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga che forniva prestazioni sessuali a pagamento.
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Istituti tecnici
La mostra a Cona
i BamBini disegnano i giochi di una volta Sono rimasti esposti fino al 12 ottobre scorso i disegni realizzati dagli alunni della scuola primaria “G. D’Annunzio” di Pegolotte sul tema “I giochi di una volta”. La mostra allestita presso la Biblioteca comunale nel Centro civico di Pegolotte è stata organizzata dalla scuola “G. D’Annunzio” insieme con l’Associazione genitori L’Anfora e l’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune.
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La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e finalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze. Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è difficile non pensare che sia necessario riflettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese, il quale non potrà essere credibile e affidabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale. Da Venezia, il presidente di Confindustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria… Ornella Jovane
Essebi Ecologia s.r.l. - Via Maestri del Lavoro, 10 - CAVARZERE (VE) per urgenze servizio 24 H su 24 H
Cavarzere politica
enti locali
Bettinelli e Piazzon sono sorpresi pag.
territorio
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Al via l’Università popolare
cultura Gli incontri con l’autore e la musica
Provincia noi e gli altri
Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà pag.
pag.
10
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arte
Regione sociale
La città metropolitana veneziana prende forma pag. 22
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Le Gallerie dell’Accademia, il Tiziano mai visto pag. 27
Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5% pagg. 28-29
immigrazione
Regolarizzazione, bassi i numeri della sanatoria 2012
cultura
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Mira
visite in villa dei leoni Nasce il progetto “La Vita in Villa”, che raccoglie un ciclo di attività culturali, realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mira, in Villa dei Leoni a Mira. Da ottobre appuntamento con la visita guidata della villa (alle ore 10, 11, 15, 16 e 17). Per i più piccoli, invece, ripartono gli appuntamenti con i laboratori didattici. Appuntamento dalle ore 15. Si va avanti fino a dicembre. Noale
nuovi interventi all’oasi del wwF
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Quattro scuole con un solo dirigente
Riorganizzazione degli istituti scolastici. Si profila l’ipotesi di un’unica dirigenza scolastica per gli Istituti Cestari, Itis RighiCini di Chioggia e Marconi di Cavarzere. E’ una proposta che la Giunta comunale di Chioggia ha formulato per allinearsi alle indicazioni della Provincia con l’intento di salvaguardare l’attività di programmazione nell’ambito della riorganizzazione, inevitabile stando ai numeri. Allo stato attuale l’istituto Cestari conta 602 studenti iscritti, il Righi-Cini 515 e 378 l’Ipsia Marconi di Cavarzere. Per ora si tratta di una proposta che l’amministrazione insieme alle dirigenze sta valutando.
segue da pag.
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A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker pag. 36
Oasi Cave di Noale: si fa il punto della situazione e si prevedono nuovi lavori. Fra Wwf e Provincia saranno valutate ad ottobre le novità e gli aggiornamenti che riguardano direttamente un’area importante per il suo valore naturalistico. Gli interventi portati a termine questa estate hanno riguardato la parte più occidentale dell’intera area occupata dalle ex Cave, denominata primo stralcio. E’ in via di elaborazione il progetto relativo al secondo stralcio che riguarderà la parte est del fiume Draganziolo. Economia veneziana
il censimento sul non proFit
Al via il nono censimento sull’industria, servizi e istituzioni non profit. Per la provincia di Venezia saranno coinvolti un campione di circa 4mila imprese e 6mila 800 istituzioni. Ad inizio settembre sono stati distribuiti i questionari. La data di riferimento per rispondere ai quesiti del questionario, che fotograferà la situazione alla fine dello scorso anno, è il 31 dicembre 2011. Entro il 20 ottobre prossimo i questionari compilati dovranno essere restituiti tramite il sito internet http://censimentoindustriaeservizi.istat. it, oppure mediante consegna presso gli uffici postali o presso l’Upc (Ufficio Provinciale di Censimento) presso la Camera di Commercio di Venezia (sede di Mestre Via Forte Marghera 151).
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 settembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORI L’associazione di categoria ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca. Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa per gli affiliati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi, quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti di Alessandro Abbadir
Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete di Ferrovie Venete
Stop ai doppioni con bus alle linee ferroviarie, in province come Vicenza, Belluno e Rovigo
S
ervizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi efficienti e li può pagare e chi (la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubblici per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mometti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzione intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel dettaglio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che
petizione degli amici della Bicicletta
Assicurazione per chi va al lavoro
I
Treni, servizi scadenti, po
l pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabilità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto. La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di firme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parlamento ad approvare al più presto la modifica di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e trafficate.
saranno “cadenzati” ad orari fissi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per migliorare l’efficienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsumatori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-
nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo dimostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffico ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha presentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande evidenziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.
Argomento del mese 5 Cavarzere
oche risorse e investimenti I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari
“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana” di Nicola Stievano
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’odissea quotidiana dei pendolari veneti finisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info vogliono offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affidare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superficie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed inefficiente”. Altro obiettivo, affrontare finalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infine Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disservizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofica che ben conoscono le migliaia di pendolari”.
Trasporto scolastico
Riorganizzato per ottimizzare i costi C
on l’avvio dell’anno scolastico è entrato in vigore il nuovo Piano di trasporto scolastico, messo a punto dall’ufficio Istruzione del Comune. Molte le novità previste dal Piano che ha come obiettivi la ottimizzazione del servizio dal punto di vista organizzativo e la riduzione dei costi. Il Comune gestisce il servizio di trasporto scolastico per tutte le scuole del territorio cavarzerano, dalla scuola dell’infanzia all’Ipsia Marconi, fino allo scorso anno scolastico il servizio veniva organizzato porta a porta. Tale modo di procedere prevedeva la suddivisione dei percorsi in otto linee con altrettanti scuolabus che portavano a termine il servizio nelle diverse zone. “Tale organizzazione e la chiusura di alcuni plessi scolastici, unita alla mancanza negli anni di una programmazione e di linee guida precise – spiega l’ufficio scuola in una nota – ha comportato un costo notevole per tale servizio se rapportato al numero degli utenti e alla scarsità delle entrate derivanti dalla riscossione delle tariffe”. Considerato ciò e in vista dei sempre maggiori tagli di fondi statali di cui i Comuni sono vittima, l’attuale amministrazione comunale, in particolare l’ex assessore Ezio Bettinelli, ha deciso di far predisporre all’ufficio Istruzione un nuovo Piano di trasporto scolastico, da attuare già da quest’anno. Le novità riguardano la riorganizzazione del servizio, già cominciata nell’anno scolastico passato, che arriverà a pie- “Non concesso no regime nel 2013, nell’ottica di una il pulmino a spending review che ha investito i diver- Rottanova perché Actv voleva si settori amministrativi. Nello specifico il nuovo piano si sopprimere le corse” propone di ridurre i chilometri percorsi creando, dove possibile, dei centri di raccolta, di eliminare i percorsi a pettine, di razionalizzare le linee e garantire il trasporto solo alle scuole di pertinenza per i nuovi iscritti. Per ottenere i risultati sperati, l’ufficio scuola ha fatto un’analisi approfondita della situazione, controllando tutti i percorsi sia di andata che di ritorno e i servizi aggiuntivi quali i rientri per il corso musicale della Cappon e il doposcuola. Ha inoltre predisposto il nuovo piano in modo che ci siano fermate precise, vengano razionalizzati i rientri e si eviti di far effettuare lo stesso percorso a più pulmini, tutto al fine di ridurre i chilometri, con una conseguente riduzione di spesa. Per quanto riguarda l’anno in corso, il servizio è a beneficio di 267 utenti con un costo stimato di 303mila euro, dei quali poco più di 70mila a carico delle famiglie. Il nuovo Piano di trasporto scolastico è stato presentato alla stampa ai primi di settembre dall’allora assessore Ezio Bettinelli, che in tale occasione ha voluto anche spiegare le motivazioni per le quali l’amministrazione comunale ha deciso di non concedere un pulmino ai ragazzi di Rottanova che frequentano la Cappon. “Abbiamo salvaguardato il servizio di trasporto pubblico di collegamento della frazione al centro e ad Adria – ha detto Bettinelli – i vertici dell’Actv mi hanno infatti più volte detto che, se il Comune avesse concesso il servizio richiesto dai genitori di Rottanova, a seguito della riduzione di utenti, le corse Actv relative alla frazione rischiavano di essere soppresse”. Nicla Sguotti
6 Cavarzere Amministrazione Il sindaco Henri Tommasi revoca gli incarichi a tre assessori
Piazzon, Zulian e Bettinelli fuori dalla Giunta
Il primo cittadino: “Pur avendo dimostrato capacità ciascuno per il proprio referato non hanno saputo instaurare un buon rapporto tra loro e con il sindaco” di Melania Ruggini
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opo un’estate costellata da pause chi non l’avesse ancora avvertita, della crisi di riflessione e da un clima rovente, interna della giunta Tommasi. Il sindaco commenta: “Il provvedimennonostante la calma apparente, la decisione del sindaco Henri Tommasi: re- to si è reso necessario per porre fine ad un vocati gli incarichi a ben tre assessori, Otello clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo i lavori della giunta Piazzon, Fabrizio Zulian ed Ezio Bettinelli. Già da tempo il clima che si respirava comunale”. Nonostante ciò, non mancano nella maggioranza era piuttosto teso, tanto le parole di ringraziamento di Tommasi nei da parlare di una convocazione dei partiti confronti degli assessori uscenti per il lavoro e di varie riunioni interne per trovare la svolto, augurandosi d’altronde la loro comprensione verso le raquadra. Una crisi tuttavia che sembra essere Tommasi: “La scelta gioni della decisione. La revoca dipenstata vissuta con discre- è l’esito di zione e ben riflettuta, un’attenta riflessione. derebbe dal rapporto dei tre diretti protagotramite le opportune Me ne assumo nisti della vicenda nei verifiche interne, nono- le responsabilità” confronti della restanstante le svariate voci di paese e alcune illazioni che urlavano alla te maggioranza, come le parole di Tommasi revoca degli incarichi a tutti gli assessorati. fanno intendere. “Purtroppo gli assessori I quali smentivano categoricamente questa revocati – spiega - pur avendo dimostrato ipotesi. Per ora dovrà attendere chi paventa- capacità di operare ciascuno per il referato di va questo destino piuttosto infausto, anche competenza, non hanno saputo instaurare se il provvedimento diretto ai tre assessori con il sindaco, tra di loro e con gli altri compone numerosi interrogativi e conferma, per ponenti della giunta comunale un rapporto
Dall’opposizione
parisotto: un errore le due “sBerle” al pd
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Il sindaco Henri Tommasi di serena dialettica e collaborazione”. Si tratterebbe dunque di una mancata intesa nella cooperazione interna della giunta, che ha condotto il primo cittadino dapprima al tentativo di mediazione tra le parti, “cercando di ripristinare – secondo le sue stesse parole - il rapporto di sintonia sia all’interno della giunta comunale che nei rapporti con la maggioranza consiliare, avendo di mira esclusivamente il bene del comune e della nostra comunità”. Tuttavia,
IL GIRASOLE
il provvedimento è stata vagliato, secondo il sindaco, dopo la consultazione di tutte le forze politiche di maggioranza e risulta perciò essere “l’esito di una attenta riflessione, al termine del quale ho ritenuto doveroso assumermi la responsabilità di scegliere tra le diverse opportunità”. A breve Tommasi dovrà nominare i tre nuovi assessori, anche se c’è chi scommette che le acque non si calmeranno.
n errore che potrebbe anche essere fatale al sindaco: dall’opposizione il capogruppo del Pdl, Pier Luigi Parisotto, critica aspramente la decisione del primo cittadino Henri Tommasi, di “licenziare senza giusta causa - egli sostiene - tre assessori su cinque”. L’ex sindaco definisce “grottesco” il modo in cui la questione della crisi di Giunta è stata portata in Consiglio comunale lo scorso 27 settembre, la prima uscita ufficiale dopo la “bufera politica”, e accusa Tommasi di essersi fatto condizionare nelle sue scelte dall’assessore Renzo Sacchetto fino al punto da - sono le dichiarazioni di Parisotto - sferrare due “sberle” al Pd, suo “maggior azionista”, che potrebbero essergli fatali politicamente parlando”.
IL PARTITO DEMOCRATICO DIfENDE I SUOI ASSESSORI E CONTESTA LA SCELTA
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Marzia Tasso, portavoce del Partito democratico locale
E’
partito il serrato confronto tra sin- lo provinciale sugli incarichi relativi a Otello daco Tommasi e il Partito Democra- Piazzon quale vicesindaco e Ezio Bettinelli tico locale per chiarire la decisione quale assessore. Oltre a ribadire la fiducia del primo cittadino di mandare a casa i tre per il lavoro svolto da Piazzon e Bettinelli assessori. La meta è un rinnovato patto nei 15 mesi della nuova amministrazione, amministrativo e politico per la conclusione il partito ne rivendica la dignità politica, in linea coi principi e valori del partito. naturale della legislatura. Come si fa sapere, dopo la situazione Il confronto, a quanto risulta, intende indirizzarsi alla maggioranza tutta e per “grave e pesante” ereditata dalla passata amministrazione, uscirisolvere alcune queti dal patto di stabilità stioni ancora aperte. Il Pd chiede un con “gravi conseguenIl Pd locale fa sapere rinnovato patto ze dal punto di vista che il confronto è di- amministrativo finanziario, della funretto in prima battuta e di privilegiare zionalità della normale a Tommasi perché “il il bene comune amministrazione e con confronto e il chiarimento pur nella franchezza delle posizioni una frattura nel rapporto di fiducia con i citvada in una direzione giusta ed equilibrata, tadini di Cavarzere”, tra tensioni e ragionaconcentrando l’attenzione sul programma di menti, il Pd locale ribadisce la priorità della governo, nel rispetto di ognuno, delle forze propria linea: il bene comune dei cittadini politiche della maggioranza e dei cittadini di e il miglioramento della qualità di vita, in Cavarzere” viene diffuso in un comunicato una fase di crisi drammatica dell’Italia che si ripercuote nei tagli alle risorse degli enti stampa. La decisione del sindaco è stata infatti locali. contestata dal Pd locale unitamente a quelM.R.
G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE
COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)
Il G.A.L. Antico Dogado, perno dello sviluppo rurale
Il G.A.L. Antico Dogado a Campagna Lupia
Il primo semestre 2012 si è chiuso con una pioggia di finanziamenti promossi dal G.A.L. Antico Dogado per la valorizzazione del territorio veneziano e padovano. Andiamo nel dettaglio. Grazie ai sette bandi pubblicati per la realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, per l’imboschimento e i miglioramenti paesaggistico-ambientali, il recupero
Novità
e la riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute 27 domande di contributo per una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A questi finanziamenti si aggiungono 800 mila euro di contributo destinati alle Province di Venezia e Padova per la
SEMINARI DI FORMAZIONE SULLA STRATEGIA “EUROPA 2020”
SEMINARIO DI CODEVIGO DEL 18.07.2012: a sinistra il dott. Pietro Cecchinato (Dirigente della Direzione Piani e Programmi del Settore Primario della Regione del Veneto), a destra il sig. Eugenio Zaggia (Presidente del Coordinamento dei G.A.L. Veneti, del Consorzio di Bonifica Bacchiglione e del G.A.L. Patavino)
Si sono conclusi a settembre i seminari di formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai G.A.L. del basso Veneto: G.A.L. Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica. I seminari, rivolti agli amministratori locali e ai rappresentanti delle categorie economiche e sociali del territorio, hanno illustrato i prossimi scenari di sviluppo territoriale e locale su cui punta la Comunità Europea nel periodo 2014-2020 in tutti i 27 paesi membri. Tra questi: l’innovazione digitale, la Green-economy, la promozione dell’occupazione e la mobilità dei lavoratori. Una sfida di grande importanza per lo sviluppo dell’Europa in cui i G.A.L. possono diventare protagonisti.
realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le Commissioni AvepaG.A.L. per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. Tanta la soddisfazione al G.A.L. per i risultati raggiunti: “Non possiamo che esprimere soddisfazione – commenta Pier Luigi Parisotto, Presidente del G.A.L. – per gli esiti positivi ottenuti sul territorio. Il G.A.L. sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori ad uscire da un momento difficile per la crisi economica. Auspichiamo, inoltre, che la finanziabilità di tutte le domande presentate permetta al nostro G.A.L. il raggiungimento
dell’obiettivo di spesa fissato dalla Regione pari al 75% entro il 31.03.2012”. L’attività del G.A.L. è in continuo fermento. A ottobre 2012 usciranno i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turistica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di promozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro Loco. Info G.A.L. Antico Dogado allo 041 461157, e-mail info@galdogado.it. L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 previo appuntamento telefonico.
Incontri - Ospiti stranieri al G.A.L. Diversi gruppi di stranieri hanno fatto visita al G.A.L. negli ultimi mesi. Il 6 luglio scorso un gruppo di giovani polacchi è arrivato nell’ambito del progetto europeo “Connect4green-youth in action”. Questo scambio ha interessato 20 giovani (10 dalla Polonia e 10 dall’Italia) che per 8 giorni hanno sviluppato un programma indicando gli aspetti di maggior interesse nell’ambito delle sfide ambientali globali e cambiamento climatico. Il programma è stato basato su un mix di visite, discussioni ed incontri informali con giovani esperti nei vari settori. Lo scambio è avvenuto a Campagna Lupia e ha coinvolto 10 ragazzi residenti con 10 ragazzi del comune polacco di Gora Kalwaria (cittadina a 20 km da Varsavia con 24 mila abitanti). Il 30 agosto una delegazione formata dai rappresentanti dei G.A.L. estoni è stato accompagnato nel territorio alla scoperta delle eccellenze naturalistiche presenti. Il gruppo ha dimostrato interesse nel conoscere la metodologia Leader in Italia e le strategie attuate in collaborazione degli stakeholder locali, per lo sviluppo del territorio attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari.
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8 Cavarzere L’Intervento
Politica I commenti degli assessori Attendono nuovi sviluppi ma non nascondono il proprio disappunto
Bettinelli e Piazzon sorpresi di Melania Ruggini
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entre i due esponenti di spicco di Alleanza per Cavarzere, Zulian e Belloni, chiedono le dimissioni del sindaco Tommasi, gli altri due diretti interessati, Ezio Bettinelli e Otello Piazzon, entrambi del Pd, reagiscono in maniera certamente individuale ma si tacciono, almeno finchè il partito darà loro nuovo ordine. Per quanto riguarda l’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica si è trattata di una decisione certamente inaspettata, tuttavia il suo tono è discreto e pacato, come la sua bocca è bella cucita. “Sono giorni delicati – l’unico commento - Per ora ci vuole molta pazienza e molta calma, anche perché non abbiamo nessuna novità sostanziale. Si tratta di capire qual è il punto di partenza e quello di arrivo”. Più loquace invece l’ex assessore ai Trasporti Ezio Bettinelli, che si lascia andare ad un racconto più sentito sulla vicenda. “Ho ricevuto - dice - una telefonata inaspettata del sindaco, giovedì 19 settembre nel pomeriggio, in cui mi comunicava la decisione del ritiro delle deleghe, adducendo come motivazione il fatto di non avere fatto lavorare bene la giunta, motivo per cui riteneva fosse arrivato il momento di cambiarla. E’ stato uno smacco non
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Da sinistra Otello Piazzon ed Ezio Bettinelli
indifferente. Da quel momento non ho più visto il sindaco”.Sulle motivazioni reali, potrei togliermi più di qualche sassolino - sentenzia Bettinelli, che però dovrà aspettare fino a nuovo ordine del Pd - prima di dire le cose che so”. Insomma, si infittisce il mistero sulla vicenda, mentre Bettinelli sterza parlando di critiche subite a livello personale che riguardavano il suo atteggiamento “impetuoso” nel comunicare e nel fare politica, che in realtà gli appartiene da sempre. “Sono
stato uno dei più votati nel mio partito, anche se ero una faccia nuova. Risultati che alcuni si sognano! Forse ho dato fastidio a qualcuno, con questo mio comportamento e con la mia coerenza con gli impegni presi”. Infine, per quanto concerne il rapporto con Otello Piazzon Bettinelli non fa mistero: “Abbiamo avuto alcune discussioni, perché a mio avviso non coinvolgeva abbastanza gli altri assessorati nelle sue scelte”.
Alleanza per Cavarzere prende posizione e solidarizza con Zulian
renato Belloni esce dalla maggioranza
unico colpo di scena nel corso del Consiglio comunale di fine settembre è stata l’uscita dalla maggioranza di Renato Belloni, consigliere della lista civica Alleanza per Cavarzere. Tale decisione era stata annunciata alla stampa già all’indomani della revoca delle deleghe a Fabrizio Zulian, assessore alla Cultura ed esponente di Alleanza. Belloni ha preso la parola al momento della
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Piazzon: “Sono giorni concitati, ci vuole calma”; Bettinelli: “Forse davo fastidio a qualcuno”
discussione sul riequilibrio di bilancio e ha esposto chiaramente quello che a suo avviso non funziona nell’amministrazione Tommasi. “Il bilancio – queste le parole di Belloni – è fatto di tante cose, quindi è necessario darsi un metodo, cosa che questa amministrazione non ha mai fatto nonostante io e gli altri esponenti di Alleanza per Cavarzere lo chiedessimo con insistenza, andando incontro a
brutte figure. Ora che abbiamo sbagliato è necessario chiedere scusa, rimediare e prendere decisioni in sintonia coi cittadini”. Ha concluso annunciando il suo voto contrario sul riequilibrio di bilancio, motivando la scelta per una questione di metodo e per solidarietà al professor Zulian, definito una risorsa non solo per l’amministrazione comunale Tommasi ma per l’intera città. N.S.
In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più di Giuseppe Bortolussi*
segue da pag.
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Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono finite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustificate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importanza di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capovolto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamente citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscendo che perdurano sprechi, sperperi e inefficienze che vanno assolutamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente. Infine, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Regioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per finanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’assistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un importo pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro. *Segretario CGIA di Mestre
Attese deluse al Consiglio comunale
il sindaco comunica la revoca dei tre assessori, ma non ci sono colpi di scena
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l tema della crisi politica cavarzerana è stato solo sfiorato nel corso della seduta del Consiglio comunale del 27 settembre scorso. Per l’occasione la sala convegni di Palazzo Danielato era particolarmente affollata, molti dei presenti si aspettavano una presa di posizione sull’empasse amministrativo da parte dei vari gruppi consiliari e magari dal sindaco qualche anticipazione relativamente a coloro che ha scelto per sostituire Ezio Bettinelli, Otello Piazzon e Fabrizio Zulian nell’esecutivo. Nulla di tutto ciò, la seduta è trascorsa come sempre tra interpellanza,
prese di posizione diversificate su riequilibrio di bilancio e altri argomenti oggetto di discussione e un cenno alla crisi è stato fatto solo nel finale. L’ultimo punto all’ordine del giorno era riservato alle comunicazioni da parte del sindaco ed è stato il primo cittadino ad affrontare per primo l’argomento crisi, leggendo il comunicato trasmesso alla stampa per annunciare la revoca delle deleghe ai tre assessori. Tommasi ha detto che il provvedimento si è reso necessario per porre fine a un clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo
impresa
i lavori della Giunta e ha aggiunto che a breve provvederà a nominare tre nuovi assessori. Ha poi preso la parola il capogruppo del Pd Marzia Tasso, la quale ha letto un comunicato in cui i democratici di Cavarzere ribadiscono la fiducia nei confronti dei loro due assessori e annunciano l’apertura di un confronto con il sindaco al fine di chiarire quanto successo e costruire un rinnovato patto amministrativo e politico per la conclusione naturale della legislatura. Nicla Sguotti
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Cavarzere 9 La crisi di Giunta Alleanza per Cavarzere accusa
“Mandati a casa i migliori” La lista civica sostiene il proprio assessore Zulian, ma anche Piazzon e Bettinelli. E attacca Sacchetto di Melania Ruggini
Da sinistra Fabrizio Zulian e Renato Belloni
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casa tutti: Alleanza per Cavarzere non ci sta alla revoca del suo assessore Fabrizio Zulian e fa sentire la propria voce. Quello che più fa strano sarebbe la revoca dei due membri del Pd, definiti uno “l’ala dura” e l’altro “quella morbida”. Secondo la Civica sarebbero stati allontanati “i soli che in questo anno hanno prodotto qualcosa, pur in un clima di austerità”. L’unica soluzione ipotizzabile sarebbero dunque le dimissioni del sindaco. Alleanza per Cavarzere difende l’operato dell’assessore Zulian revocato, ricor-
Focus
dando in primis come da mesi il professore avrebbe subito ripetuti attacchi per la difesa del teatro Serafin e della cultura in genere, portando a casa un ottimo risultato, ossia il permesso della Soprintendenza di Venezia. A tal proposito: ”sindaco e compagni hanno fatto una figura meschina, come la faranno per palazzo Barbiani, ove sono stati sfrattati i vigili urbani per lasciare posto ad una banca che, secondo i dettami della Soprintendenza, non potrà toccare i locali nemmeno con una piuma”. Tra gli altri risultati di Zulian: il dimensio-
namento scolastico mediante l’unicità degli istituti di istruzione di primo grado, con una dirigenza stabile; il salvataggio della scuola media Cappon, destinata all’accorpamento con Chioggia; l’aggiunta di un corso di specializzazione all’Ipsia, che si vorrebbe accorpato al liceo Veronese di Chioggia. Tra i meriti di Zulian, il nutrito programma di eventi culturali tra musica, teatro, cinema, letteratura. In particolare spiccano gli ottimi risultati del teatro seppur avendo lavorato con costi limitati, ribaditi dal dirigente del bilancio. Per quanto concerne gli altri due
elezioni politiche, attenzione alle tessere elettorali
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a prossima primavera gli elettori italiani saranno chiamati a recarsi alle urne per le elezioni politiche e anche Cavarzere si sta iniziando a prepararsi all’appuntamento. Come è noto, per essere ammessi al voto è necessario presentarsi al seggio con un documento di identità e la propria tessera
assessori mandati a casa, Bettinelli avrebbe svolto un ottimo lavoro valorizzando lo sport e promuovendo manifestazioni, mentre Piazzon avrebbe condotto con senso di responsabilità e competenza il settore urbanistico, avviando gli atti necessari per insediamenti produttivi che richiamano nuove possibilità lavorative. Sull’assessore Sacchetto, che invece rimane, la lista prende una posizione negativa. “Ha collezionato tutta una serie di fiaschi. Si parta da palazzo Danielato, che voleva trasformare in chissà quale fantoma-
elettorale. Il responsabile dell’ufficio elettorale di Cavarzere raccomanda a tutti gli aventi diritto al voto di controllare che nella propria tessera i diciotto spazi riservati all’apposizione del timbro non siano tutti occupati, in tal caso infatti il documento non è più valido e per poter votare è necessario averne uno nuovo. Per ottenerlo è sufficiente recarsi presso l’ufficio elettorale con la propria tessera e farla vedere al personale addetto, in alternativa si può firmare una dichiarazione in cui l’elettore
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tico centro commerciale-economico-direzionale. Ostacolato da Zulian e battuto dalla Soprintendenza”. Ancora: ”Si ostina a voler restaurare i reperti archeologici, con notevole dispendio di risorse, contro il parere della soprintendenza per l’archeologia, che li ritiene inconsistenti e di dubbia opportunità e convenienza di restauro. E che dire degli impianti sportivi? Una cosa gli è riuscita: la notte bianca. Probabilmente ha la vocazione per preparare questi eventi ma il nostro paese ha bisogno di ben altro. Ha bisogno di sanità, Ipab, servizi, lavoro”.
afferma che la propria tessera è esaurita. In entrambi i casi l’ufficio elettorale avvierà le operazioni per la stampa di una nuova tessera elettorale e, non appena questa sarà pronta, l’elettore interessato sarà invitato a recarsi personalmente in municipio per ritirarla. Quanto alla tessera esaurita, il cittadino può scegliere se consegnarla o meno all’ufficio elettorale, che conserverà i documenti ritirati nel fascicolo personale dell’elettore. N.S.
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10 Cavarzere Il caso Nuovi assetti amministrativi
Cavarzere e Cona nella città metropolitana Le due amministrazioni aderiscono al progetto che considerano come una opportunità di Nicla Sguotti
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l Consiglio comunale di Cavarzere ha dato il proprio assenso al progetto Città metropolitana di Venezia con prese di posizione diverse da parte dei gruppi consiliari. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale a fine settembre i consiglieri sono stati chiamati a esprimersi in merito con un ordine del giorno dedicato ma, prima di questo appuntamento, l’argomento era stato più volte affrontato dalla Prima commissione consiliare, promotrice di una conferenza che si è svolta a Palazzo Danielato il 22 settembre scorso. All’assemblea hanno partecipato diversi consiglieri comunali, i rappresentanti delle associazioni produttive e delle organizzazioni sindacali di Cavarzere e al tavolo dei relatori erano seduti Carlo Alberto Tesserin e Bruno Pigozzo, della Conferenza permanente Regione-autonomie locali, la presidente della prima commissione consiliare Marzia Tasso e i sindaci di Cavarzere e Cona. Dettagliati gli interventi di Pigozzo e Tesserin, i quali hanno tracciato un quadro preciso di quello che è il progetto, evidenziandone le peculiarità e l’importanza ma anche i punti critici, riservandone la risoluzione alla fase
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gli incontri del cluB alcolisti in trattamento
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i rinnova anche quest’anno il consueto appuntamento organizzato dall’Interclub, associazione Club alcolisti in trattamento di Chioggia e Cavarzere. L’evento si è tenuto a Cavarzere il 13 ottobre, presso la sala convegni di Palazzo Danielato. L’incontro riuniva i componenti dei quattro club di Chioggia e del club di Cavarzere e ha avuto come tema “La nuova famiglia ritrovata nel club”. Con l’occasione si premieranno le persone che hanno raggiunto gli anni di astinenza. L’associazione è ormai presente da anni nel territorio dell’Asl 14 e collabora con il Servizio tossicodipendenze e con i Servizi sociali dei Comuni di Cavarzere, Cona e Chioggia. Le persone che hanno una dipendenza alcolica possono confrontarsi con altre che hanno superato questo disagio, attraverso incontri settimanali, e affrontare il problema. Attualmente sono circa cinquantacinque le persone iscritte all’associazione e per ricevere qualsiasi informazione è possibile contattare l’associazione al 3801887162. Il 13 ottobre è stato presentato anche il gruppo per il trattamento del gioco d’azzardo patologico, attivato quest’anno a Chioggia, in stretta collaborazione con il Sert, in particolare con il dottor Ermanno Margutti. N.S.
A Cavarzere la Lega è contraria: schiacciante il potere di Venezia sugli altri Comuni
L’assemblea pubblica a Cavarzere lo scorso 22 settembre di stesura dello statuto, che sarà ad opera di tutti i Comuni che aderiranno. I vari interventi sono stati quasi tutti improntati non tanto sull’opportunità di aderire o meno al progetto da parte di Cavarzere e Cona, vista anche la mancanza di un’alternativa altrettanto valida, ma piuttosto sulle modalità di attuazione del progetto, che secondo i convenuti
deve avvenire nell’ottica della più ampia collegialità e in favore di uno sviluppo che non sia solo a beneficio del comune capoluogo, bensì in grado di valorizzare le potenzialità di tutto il territorio. Anche a Cona si è discusso del tema in un’assemblea pubblica, nella serata del 25 settembre, dalla quale è emersa una chiara volontà di aderire al pro-
Turnover Parrocchie
Monsignor Fabrizio Fornaro ha lasciato il duomo
getto da parte della maggioranza consiliare. Per quanto riguarda Cavarzere, favorevoli all’ingresso nella città metropolitana si sono dimostrati il Partito democratico e il Popolo della libertà mentre la Lega Nord ha da sempre palesato la propria contrarietà, ufficializzata con un voto contrario. Per il Pd, come espresso dal capogrup-
E’ PARTITA L’UNIVERSITà POPOLARE Le lezioni si terranno fino al prossimo aprile nei pomeriggi di martedì e venerdì
A
lla notizia del trasferimento dell’arciprete monsignor Fabrizio Fornaro dal duomo di Cavarzere, Alcide Benito Crepaldi, esponente politico di rilievo da oltre cinquant’anni in città in rappresentanza dei Democratici Cristiani, ha fatto pervenire una nota di stima e di commiato ringraziandolo per l’operato. “A nome di tutti i fratelli di questa comunità - ha dichiarato Crepaldi - esprimo la mia gratitudine e con tutto il cuore dico: don Fabrizio, io, noi, tutti, siamo onorati di averti conosciuto”. “In tante occasioni – prosegue Crepaldi - chi in un modo chi in un altro, gli abbiamo dimostrato il nostro affetto, ricambiando forse in minima parte quanto invece lui ha dato a noi. Grazie di aver svolto il tuo mandato in mezzo alla gente, con semplicità. Di essere sempre stato disponibile al dialogo con tutti, senza badare al credo religioso, al ceto sociale o al conto in banca. Grazie di avere fatto fino in fondo il tuo dovere, rispettando chi non la pensava come te. Di aver dato con determinazione ai nostri figli gli insegnamenti religiosi. Grazie per l’impegno, la dedizione profusa in tante attività. Soprattutto grazie per essere stato capace, nonostante le difficoltà di questi tempi, a mobilitare la gente, soprattutto i giovani, a far emergere da ciascuno la parte migliore di sé, e di essere stato capace di tenere unita la comunità facendo superare
Monsignor Fornaro i motivi di disaccordo tra le persone che la compongono”. Nel frattempo, in diverse parrocchie di Cavarzere e del territorio limitrofo continua l’avvicendamento dei parroci e dei vicari parrocchiali, che nel mese di ottobre avverrà secondo un calendario piuttosto fitto. Il 7 ottobre don Achille De Benetti ha salutato Spirito Santo e don Fabrizio Fornaro è entrato come parroco nell’Unità pastorale di Ca’ Tiepolo, Donzella, Oca Marina, Ivica e Gorino Sullam; sarà coadiuvato dai vicari parrocchiali don Alberto Ferro e don Angelo Lazzarin, che nella circostanza sono stati presentati ufficialmente alle comunità. Il 14 ottobre don Achille De Benetti fa il suo ingresso come parroco nell’Unità pastorale di San Mauro, Passetto e Ca’ Briani. Il 28 ottobre don Antonio Chiereghin e don Matteo Scarpa vengono presentati rispettivamente come parroco e vicario parrocchiale della parrocchia di Spirito Santo, che va a costituire un’unità pastorale con quella di Buon Pastore. Melania Ruggini
po Marzia Tasso, l’entrata di Cavarzere nella Città metropolitana di Venezia è da attuare in accordo alle sue radici storiche e può rappresentare l’occasione per uno sviluppo che sappia mettere da parte quel vittimismo avvertito troppo spesso nel lembo sud del Veneziano. A ribadire la posizione del Pdl sulla questione è intervenuto Riccardo Tosello, consigliere comunale ma anche, in quanto consigliere provinciale, membro della Comissione provinciale sulla Città metropolitana. Tosello ha definito conveniente sotto ogni punto di vista l’appartenenza di Cavarzere alla Città metropolitana, per un progetto unico di sviluppo e quindi un beneficio in termini di servizi e infrastrutture. Per la Lega Nord, il voto contrario è stato motivato da Clara Padoan, la quale ha espresso molte perplessità sulla normativa che disciplina la formazione del nuovo ente. Secondo il Carroccio sono troppo pochi i dodici consiglieri previsti e il vero pericolo che i comuni aderenti correranno sarà quello di essere annullati dal troppo potere del sindaco di Venezia.
L’
Università popolare di Cavarzere ha aperto ufficialmente nella mattinata di domenica 7 ottobre il suo anno accademico con la lezione inaugurale “Coxartrosi: malattia degenerativa dell’anca – Etiologia e trattamento” a cura del dottor Bruno Scarante. La prolusione si è tenuta, come di consueto, nella sala convegni di Palazzo Danielato alle 10,30 ed è stata la prima di un ricco calendario di lezioni che si articolerà da ottobre ad aprile. Come ormai è tradizione, le lezioni si terranno nei pomeriggi del martedì e del venerdì – a partire dalle 15,30 – e si divideranno in aree tematiche. I vari percorsi formativi offerti quest’anno spaziano da Archeologia e storia a Storia dell’arte, da Musica a Filosofia e religione, senza tralasciare Letteratura, Medicina e psicologia e Tradizioni popolari venete. Saranno inoltre trattati percorsi relativi a Turismo e geografia astronomica e Storia del cinema con un totale di cinquantuno lezioni, quattro visite guidate e centotrentasei ore complessive. La prima uscita sarà nella giornata di mercoledì 24 ottobre per una gita turistico-culturale a Cremona, gli studenti andranno poi a Fer-
rara il 12 dicembre e a Reggio Emilia il 20 marzo. L’ultima uscita sarà a Bassano e Asiago il 15 maggio. Dopo la prolusione del 7 ottobre, nel pomeriggio di martedì 9 a tenere la prima lezione pomeridiana è stata la dottoressa Irene Moretto che ha trattato il tema “Dalla resa del movimento alla scultura cinetica: i Mobiles di Alexander Calder”. Alcune insegnanti della scuola primaria hanno tenuto invece la lezione di venerdì 12 intitolata “L’Adige spiegato ai bambini”. La seconda settimana di lezioni si apre martedì 16 con il professor Graziano Bazzan che parlerà di Leopardi e del suo “Canto notturno di un pastore errante”, mentre venerdì 19 ottobre sarà a Palazzo Danielato la dottoressa Chiara Tasso per descrivere Pechino e i segreti della città proibita. Martedì 26 si terrà la seconda lezione del professor Bazzan, stavolta su “La ginestra” di Leopardi, e venerdì 26 la professoressa Elisa De Piccoli tratterà di felicità nel pensiero filosofico. Conclude le lezioni di ottobre martedì 30 la dottoressa Nicla Sguotti con una lezione sull’opera lirica e il grande schermo, che propone un viaggio nei film musicali del Novecento.
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12 Cavarzere Il caso Via Gramsci
news
Residenti contro l’antenna
Dall’opposizione Pier Luigi Parisotto accusa l’amministrazione
Uno di loro scrive al Tribunale di Venezia: “La zona è intensamente abitata, c’erano delle alternative”
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di Nicla Sguotti
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el giro di qualche giorno i residenti di via Gramsci si sono visti installare davanti casa, in un’area verde, un’antenna di telefonia di trentasei metri. Il tutto sembra sia avvenuto senza nessun preavviso per le tante famiglie che nella zona risiedono, essendo essa una delle più densamente abitate della città. Di qui è nata la protesta dei residenti e uno di loro, Ivo Fava, ha deciso di segnalare ufficialmente quello che a suo avviso ha tutti i presupposti per essere considerato un abuso. Si è così rivolto direttamente al Tribunale di Venezia, ha scritto al Procuratore descrivendo dettagliatamente la situazione. “La zona in questione è intensamente abitata poiché vi sono insediate numerose famiglie in aree di edilizia popolare e non lontano c’è una scuola primaria – così Ivo Fava al Procuratore – in quest’area gli abusi non si contano e io li ho indicati a più riprese, a lei e ai suoi predecessori, senza mai avere la soddisfazione di un qualsiasi riscontro”.
La denuncia: dove dovevano esserci dei giochi c’è una torre di telefonia di trentasei metri
Lo scrivente spiega che gli abusi vanno da quelli di carattere edilizio, commessi dalle stesse autorità comunali, alle recinzioni abusive, dall’installazione di strutture a uso privato su aree verdi a una rete idrica colabrodo con continue rotture e conseguenti riparazioni. “Ora, dove dovevano esserci dei giochi all’aperto – prosegue Fava – è stata eretta una torre di telefonia mobile e dobbiamo sperare che le cose non peggiorino”. Per tali infrastrutture, mai realizzate, le quattordici famiglie che risiedono di fronte all’area hanno dovuto versare una somma
di denaro inclusa nel prezzo di acquisto del terreno, impegnandosi in tutta una serie di obblighi relativi alla conservazione del luogo. Fava sottolinea poi nella sua lettera che i residenti non sono stati messi al corrente dal Comune dell’installazione dell’antenna e che l’autorizzazione a tale operazione è stata data con una delibera di Giunta. Conclude quindi affermando che, in un Comune decisamente vasto come Cavarzere, forse sarebbe stato opportuno cercare un terreno più consono per erigervi una torre di telefonia, magari in territorio agricolo o comunque non così densamente abitato.
“inconsistente l’anima amBientalista del sindaco sBandierata in campagna elettorale”
ulla questione dell’antenna di via Gramsci e di quella al Beppino Di Rorai è intervenuto anche il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto, il quale ha criticato duramente le scelte dell’amministrazione comunale. “La Giunta Tommasi, che in campagna Pier Luigi elettorale aveva sbandierato ai quattro venti Parisotto un’anima fortemente ambientalista, fregiandosi del titolo di paladina della giustizia e di difensore della nostra salute – così Parisotto – per l’ennesima volta ha mostrato il vero volto e tutta la sua incapacità e inadeguatezza politico amministrativa, dando l’impressione di essere più un gruppo di accattoni della politica che di amministratori pubblici”. L’ex sindaco prosegue ricordando che la delibera di Giunta con la quale si autorizza l’antenna di via Gramsci, dello scorso maggio, prevede la concessione in affitto di quaranta metri quadrati di proprietà comunale a una società telefonica, perché vi installi un’antenna per telefoni, in cambio di 13mila euro l’anno. Sottolinea poi che l’antenna in questione è alta quasi quaranta metri ed è stata posta nell’area a verde pubblico del quartiere. “Non soddisfatta – continua il capogruppo del Pdl – il 21 giugno la Giunta ha approvato una seconda antenna telefonica, sempre con la stessa società di telecomunicazioni, per affittare altri trenta metri quadrati di proprietà nell’angolo sud est del campo sportivo comunale Di Rorai, appena ristrutturato, in cambio di soli 8mila euro all’anno, in pieno centro storico”. Parisotto conclude affermando che all’amministrazione Tommasi poco importa del verde pubblico, dei nuovi impianti sportivi, delle preoccupazioni dei cittadini per la loro salute, in quanto ha come unico obiettivo quello di far cassa. “Questa dannosa Giunta Tommasi – chiosa l’ex sindaco – continua imperterrita nella distruzione di Cavarzere, con la speranza che i cittadini elettori dimentichino presto le loro malefatte, ma c’è chi tiene il conto”. N.S.
I GIOVANI DEMOCRATICI RISPONDONO A PARISOTTO
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nche i Giovani democratici di Cavarzere, coordinati da Umberto Zanellato, hanno dato il loro contributo al dibattito sulle due nuove antenne di Cavarzere, quella in via Gramsci riservata alla telefonia e l’altra nel Di Rorai, che riguarda invece le reti wireless. A spingere i giovani del Pd a parlare è stato proprio l’intervento del capogruppo del Pdl, al quale hanno voluto rispondere. “È con grande piacere che scopriamo l’anima ambientalista di Parisotto – afferma il portavoce Zanellato – egli una certa ragione sulle antenne ce l’ha ma ci chiediamo perché non si sia espresso prima, per esempio su quella vicinissima all’asilo nido, oppure perché nella sua lunga permanenza al palazzo municipale, quando le casse comunali erano messe molto meglio, non ha adottato un piano delle antenne”. I Giovani democratici ricordano poi che la legge Gasparri liberalizza di fatto l’istallazione delle antenne. “Chiunque sia in possesso di un appezzamento di terreno appetibile per le compagnie telefoniche – spiegano i giovani del Pd – può liberamente installarci un’antenna e intascarsi l’affitto, come avvenuto per esempio in via Circonvallazione, in via Galvani e a San Giuseppe, in mezzo a tante abitazioni e con beneficio economico solo per alcuni privati”. Aggiungono poi che indubbiamente le antenne non piacciono a nessuno, sollevano paure sui possibili riflessi sulla salute ma costituiscono il prezzo che la collettività paga per l’uso di cellulari e altre tecnologie.
Umberto Zanellato “Il tema delle antenne – concludono i Giovani democratici – è stato oggetto di un’insensata deregulation da parte della destra, la nostra amministrazione comunale ha interessato sul problema, a tutela dei residenti, l’Arpav che ha fornito precise indicazioni, delle quali si sta tenendo conto”. Sullo stesso tema è intervenuto anche l’assessore Renzo Sacchetto per precisare che il procedimento relativo all’antenna di via Gramsci è stato curato dal settore assetto del territorio del Comune e non dai Lavori pubblici, che si sono invece occupati dell’antenna del Di Rorai, riservata alle chiavette internet. Sacchetto ha concluso affermando che sarebbe opportuno predisporre a breve il piano comunale delle antenne, strumento che permetterebbe di avere una visione d’insieme rispetto alla situazione attuale, alla reale necessità dal punto di vista della copertura e alle misure da mettere in atto per tutelare la salute dei cittadini. N.S.
Cona 13 Informatizzazione “La settimana web”
Tutto quello che c’è da sapere sulla... rete di Nicla Sguotti
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’ partita lunedì 15 ottobre anche a Cona la Settimana web, iniziativa promossa dall’assessorato all’Informatizzazione della Provincia di Venezia che ha avuto la sua prima edizione nel 1999. La Settimana web è dedicata a tutti coloro che vogliono saperne sempre di più su internet e desiderano imparare a utilizzare la rete per i propri studi, professioni e divertimenti. Un appuntamento rivolto quindi a chi è convinto che le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione abbiano ormai cambiato la vita di ciascuno e l’informatica non sia più una questione di calcolatori ma un modo di vivere. La Settimana web è rivolta a tutti i quarantaquattro Comuni della provincia di Venezia, che vi possono partecipare e concordare con gli organizzatori i contenuti di corsi, seminari e incontri da proporre nel proprio territorio. Per quanto riguarda Cona, che già ha aderito a quasi tutte le scorse edizioni, sono stati predisposti quattro diversi percorsi. Il primo punterà l’attenzione su Libre Office e offrirà delucidazioni in merito all’utilizzo di programmi Write, Calc, Impress e Draw. Gli altri tre corsi invece focalizzano l’attenzione sul web offrendo rispettivamente informazioni su come cercare lavoro su internet, come effettuare acquisti online e sulle modalità di ricerca nella rete di informazioni o la prenotazione di visite online. Tutte le lezioni si terranno nell’aula di informatica della scuola primaria “Gabriele D’Annunzio” di Pegolotte di Cona, in via Civrana. Per informazioni sull’iniziativa e iscrizioni ai corsi, gratuite e fino a esaurimento posti, ci si può rivolgere alla biblioteca comunale di Cona allo 0426308061 e all’indirizzo biblioteca@comune.cona.ve.it.
news Musica e arte
ad ottoBre partiranno i corsi
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nizieranno ad ottobre e dureranno fino a maggio i corsi musicali ed artistici promossi dalla Parrocchia di S. Egidio di Pegolotte insieme con l’assessorato alla Cultura, biblioteca comunale di Cona. Le proposte per la musica riguardano la chitarra e il pianoforte, per l’arte invece la scelta è tra pittura, ceramica, scultura, decoupage e patchwork. Il costo di partecipazione è di circa 25 euro al mese. Si attiveranno i corsi che conteranno un minimo di 5 adesioni.
Al via i corsi rivolti a studenti e lavoratori che vogliono approfondire la propria conoscenza su internet
Predisposti quattro percorsi differenti sull’utilizzo di programmi e su come muoversi con disinvoltura e consapevolezza nella rete
news Salute
la giornata per il cuore e la prevenzione
L
a Giornata Mondiale per il Cuore 2012 è dedicata ai diversi livelli di azione per migliorare la salute cardiovascolare di donne e bambini. Una prevenzione attenta con corretti stili di vita, messa in atto fin dalla giovane età può ridurre anche del 50% le sofferenze e le morti per le malattie cardiocerebrovascolari. Anche a Pegolotte, domenica 23 settembre dalle ore 9 alle ore 12, è stata organizzata la giornata del Cuore Amico. Per l’occasione, nella piazza davanti alla chiesa, è stato realizzato lo screening gratuito per la valutazione del rischio cardiovascolare, la misura del cuore, il giro della vita e, a digiuno, il tasso della glicemia e della colesterolomia. L’invito è stato esteso a tutta la popolazione, per sensibilizzare in particolare i soggetti più sensibili, sulle problematiche legate al cuore e per diventare parte attiva della prevenzione cardiovascolare. Nonostante i molti successi conseguiti ad oggi nel campo della prevenzione caridiovascolare queste patologie rappresentano infatti la prima causa di morte nei Paesi occidentali. Solo in Italia, i decessi per malattie cardiovascolari nel 2009 sono stati 220.159, e ben 125.122 sono le donne, mentre si stima che nell’Europa geografica i morti per patologie cardiovascolari siano circa quattro milioni l’anno. Un dato che supera quello di altre patologie. Melania Ruggini
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16 Cultura locale La rassegna ”Incontri con l’autore e la musica”
Quando le parole incontrano la musica
Parco Zoofilo di frapiero
cena sotto le stelle per aiutare gli amici a Quattro zampre
In programma tre appuntamenti in ottobre e novembre per la kermesse culturale organizzata dall’Associazione Concetto Armonico di Melania Ruggini
Q
uando la musica incontra le letteratura, molteplici quotidianità, negli interni della sua casa, così come nella splendida Venezia o in campagna. Dalla giovinezza alla possono essere le chiavi di lettura. A Palazzo Danielato i mesi di ottobre e no- piena maturità, ogni ritratto fotografico è commentato vembre fanno capolino con tre incontri culturali, in grado utilizzando il diario autobiografico stampato nel 2000 di coniugare le parole e la musica. Gli appuntamenti, dal soprano stesso e intitolato “Dove sono i bei momendenominati “Incontri con l’autore e la musica” sono or- ti”. So proseguen in questa interessante rassegna con ganizzati dall’associazione Concetto Armonico in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Cavarzere. Apre uno dei più amati beniamini della città, il grande direttore la rassegna il 14 ottobre (alle ore 10,30) La rassegna d’orchestra Tullio Serafin, che sarà ritratto, l’11 novemsi apre con il ritratto di una donna celebre, domenica 21 bre, da Nicla Sguotti, affrontando la sua lunga carriera, durata sei decenni, assieme al proottobre: la cantante vicentina Marcelfessore Paolo Fontolan. la Pobbe. L’appuntamento, alle ore La narrazione Il 18 novembre la professores10,30, vede il tenore Cristian Ricci si coniuga con raccontare ”Marcella Pobbe. Foto- l’armonia delle note, sa Valentina Casarotto, intervistata grafia di una grande artista veneta”, in primo piano grandi dalla giornalista Nicla Sguotti, racconta il suo libro “Il segreto nello presentato dalla giornalista ed esper- personaggi dell’arte sguardo”. ta musicologa Nicla Sguotti. La presentazione è abbinata alla visione di immagiSi tratta di un libro fotografico che intercetta la vita della cantante vicentina fuori dalle scene, per entrare ni della pittrice e all’ascolto di musiche del ‘700, dato nella vita della donna vera al di là della finzione scenica. che protagonista del romanzo è la famosissima pittrice Il volume raccoglie le foto tratte dall’archivio personale veneziana Rosalba Carriera che, ormai vecchia e quasi della Pobbe, lontana dal palcoscenico, dunque maggior- cieca, non essendo ormai più in grado di dipingere, sta mente libera di essere se stessa. Le pose, a volte casuali completando il libro delle sue memorie. Parte da questa e a volte studiate, ne risaltano il ruolo di donna nella forte immagine di donna, prima che d’artista, la narrazio-
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F ERRUCCIO CHIEREGATO
R La locandina della rassegna ne in prima persona della celebre ritrattista, la quale osò sfidare le convenzioni di un secolo piuttosto misogino, in cui la donna era esclusa dalla società. Il romanzo d’esordio dell’autrice vicentina, storica dell’arte, ripercorre il profilo di una donna che sceglierà di rimanere fedele, contro ogni convenzione, alla propria vocazione artistica fino alla cecità. Interverrà anche il professor Fabrizio Zulian.
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elax, divertimento e solidarietà verso gli amici a quattro zampe: è questo l’abbinamento che lo scorso 15 settembre il Parco Zoofilo di Frapiero ha proposto con “Cena sotto le stelle”, una serata all’insegna della buona cucina, del divertimento e della musica. Interessante il contesto: 30.000 mq immersi nel verde sotto un meraviglioso cielo stellato. Gli ospiti hanno potuto gustare un ricco menù a base di piatti tipici della cucina veneta, come polenta e baccalà, pasta e fagioli, frittura di pesce, oltre a torte salate, patatine fritte e un vasto assortimento di dolci. La Lotteria e la musica dal vivo del “Duo Stratos” hanno completato l’offerta. Un apiacevole serata insomma ma anche utile. Tutto il ricavato della serata - infatti - è stato devoluto ai rifugi della sezione di Padova della Lega per la Difesa del cane di Rubano, Frapiero e Presina. G.G.
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La PRO LOCO ringrazia Pro Loco di Cavarzere
i ristoratori, gli artigiani e commercianti del settore alimentare che con la loro partecipazione e la loro disponibilità hanno contribuito alla splendida riuscita della manifestazione:
Serata Degustazione in Piazza • Albergo Ristorante AI VAPORETTI Via Piave CAVARZERE Scaloppine ai funghi
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• Agriturismo IL CAPITELLO Via Piantazza CAVARZERE Riso e zucca-minestra e fagioli Torta di mele • IL FORNAIO di Piva Daniela e F.lli Via Don Minzoni Cavarzere • IL MULINO DI BELLO NATALINA Via Centro San Pietro CAVARZERE Farina da polenta • L’ANGOLO DELLA FRUTTA di GIOLO DINO Corso Italia CAVARZERE
• LA BOTTEGA DEL PANE via Roma CAVARZERE
• Panificio SAGGIA DARIO Via Spalato CAVARZERE
• Piadineria LA DISTILLERIA Via C. Camillo Benso CAVARZERE Piadine Artigianali
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• Trattoria LA ROSA BLU Al PASSETTO Località Campelli ADRIA Spezzatino di Musso-Trippa • Birreria Caffetteria Stuzzicheria NUMERO 5 Via dei Martiri CAVARZERE Gnocchi ai due sapori • Ristorante Pizzeria PAIOA Via Mazzini CAVARZERE Pasticcio ai dolci sapori • PANIFICIO ROGATO MARIO Corso Italia CAVARZERE
• Ristorante Pizzeria VILLA MOMI’S Località Santa Maria CAVARZERE Seppie in umido • Ortofrutta VOLTAN PAOLO Via Pescheria CAVARZERE • Panificio ZAMPIROLO San Pietro di CAVARZERE
L’Associazione PRO LOCO di Cavarzere ringrazia inoltre il Gruppo Solidarietà San Giuseppe, il Patronato San Pio X, i’associazione Beer Banti, Auto e Moto d’epoca e Associazione Beer Banti per la collaborazione ricevuta.
18 Cultura locale L’evento La prima edizione che si è svolta in occasione della XII edizione della Marciliana in Corte Benedettina di Correzzola
“I vini delle corti” esaltano le produzioni locali Alessandro Cesarato
I
mportanti riscontri per la prima edizione dell’evento “I vini delle corti”, tenutosi in occasione della XII edizione della Marciliana in Corte Benedettina e incentrato sulle produzioni vitivinicole locali. In particolare è stata l’occasione per conoscere e degustare le produzioni del “Consorzio di tutela doc Corti Benedettine del Padovano”, un riconoscimento datato 2004 a conferma del valore di un territorio dalla storia antichissima. Infatti, per oltre 700 anni, i terreni delle corti sono stati coltivati dai monaci dell’abbazia benedettina di Santa Giustina di Padova. Oggi è una secolare esperienza che rivive nei vigneti e nelle cantine di questa zona del Veneto dove, accanto a vitigni storici e autoctoni, si coltivano quelli cosiddetti internazionali che qui hanno trovato ottime condizioni di clima e di terreno. Un territorio che si espande su dodici comuni, dalla provincia di Padova alla provincia di Venezia, con varietà di terreni che offrono molteplici qualità
Soddisfazione per gli importanti riscontri ottenuti
GIUDITTA
in Breve Premio Bontà a Sylvia Eibl
ABBIGLIAMENTO
L
a dodicesima edizione del “Premio internazionale della bontà - La giornata del cuore”, organizzato dal Comitato della Croce, si svolgerà il prossimo 8 dicembre a Napoli, presso la Chiesa di San Carlo Borromeo. Quest’anno l’ambito riconoscimento sarà assegnato a Sylvia Eibl (in foto), dell’Associazione Children First Onlus, la coraggiosa madre di sette figli che si dedica ai bambini sofferenti nel mondo. Una decisione resa nota lo scorso 22 settembre dalla Commissione del Premio Bontà insieme al suo fondatore ed organizzatore Fiorenzo Tommasi. Domenica 9 dicembre durante la solenne messa celebrata nella cattedrale di San Gennaro verranno ricordati i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i Magistrati e tutte le vittime della mafia cui questa edizione del Premio bontà è dedicata.
Si prosegue una lunga tradizione vitivinicola che afferma le sue radici in epoca romana di vini bianchi e rossi. “Il consorzio - spiega il presidente Marco Guasti - ha la funzione di proseguire una tradizione vitivinicola che afferma le sue radici in epoca romana e che con i monaci benedettini, che avevano compreso l’importanza del territorio e la qualità del terreno, ha consolidato una storia di vini di grande pregio”. Il territorio del consorzio permette la produzione di vini bianchi come il Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Tai, Moscato, Chardonnay Spumante, Moscato Spumante, Moscato Passito e di vini rossi come il Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Raboso, Refosco del Peduncolo Rosso e Raboso Passito. Il futuro della produzione locale, secondo i promotori dell’evento, può offrire grandi risultati. “Il consorzio - aggiunge il presidente della Conselve Vigneti e Cantine, Nicola Zaggia - fa sistema sulla produzione di vini del nostro territorio. Il fatto che siano coltivati sia dei vitigni internazionali che autoctoni può dare quella specificità territoriale in un contesto locale e guardando al futuro, internazionale”. Le aziende imbottigliatrici aderanti al consorzio “Corti Benedettine Del Padovano” sono la Conselve Vigneti e Cantine, la Cantina sociale di Cona-Cavarzere, Vigne delle Rose di Albignasego, l’Azienda Agricola Augusto Zennato e l’Azienda Agricola vitivinicola Gastaldi Gabriele di Candiana.
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La mostra “La pittura sotto l’argine”
“L
a pittura sotto l’argine. Dalla Bevilacqua La Masa a Cavarzere”, è questo il titolo che l’associazione Attivaidea ha scelto per l’esposizione che inaugurata a Palazzo Danielato lo scorso 12 ottobre rimarrà aperta al pubblico fino al 21 del mese. Si tratta di una selezione di opere provenienti dal fondo comunale, più alcuni prestiti da privati, di autori che nella loro carriera hanno esposto presso la Fondazione veneziana e a Cavarzere. L’intento è principalmente quello di ridare luce alla pinacoteca comunale che vanta nomi significativi quali Disertori, Basaglia e Licata, affinché tutti possano così riscoprire e valorizzare il lavoro fatto da circoli culturali presenti dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta a Cavarzere. La mostra è stata inaugurata nella serata di venerdì 12 ottobre e l’allestimento è stato interamente curato dai giovani di Attivaidea, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura e dell’amministrazione comunale. Sono esposte per l’occasione opere di una ventina di artisti per un totale di circa trenta lavori, che indicativamente sono stati realizzati dagli anni Cinquanta agli anni Novanta. N.S.
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Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500
Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997
il dg dal Ben ha nominato il nuovo primario di ortopedia dell’ospedale di chioggia: È gian paolo Ferrari, giÀ direttore dell’u.o. ortopedia di Jesolo Con la nomina del nuovo primario di Ortopedia, l’ospedale di Chioggia non ha più apicalità scoperte. Fin dal suo insediamento, infatti, il Direttore Generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben non ha perso tempo per restituire al territorio clodiense quella dignità sanitaria che meritava da tempo, sia a livello strutturale (l’ospedale è in via di ristrutturazione) che dal punto di vista della qualità dei servizi erogati dove fondamentali sono sia le apparecchiature che il personale qualificato. Non è quindi un caso che il nuovo direttore dell’Unità Operativa Ortopedica Gian Paolo Ferrari arrivi dopo la nomina dei quattro primari di Chirurgia, Anestesia e Rianimazione, CardiologiaUtic e Urologia. E’ sufficiente scorrere il suo curriculum per intuire che si tratta di una nomina prestigiosa: dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1979 col massimo dei voti e la Lode, Ferrari ha ottenuto le specializzazioni in Ortopedia e Traumatologia, in Medicina dello sport, in Chirurgia e Microchirurgia della mano; è inoltre professore a contratto presso l’Università di Padova ed è stato dirigente medico presso la Clinica Ortopedica Universitaria dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Informa
le Specia le a i c e p S
Ulss 14
il nuovo primario di ortopedia, il dottore gian paolo Ferrari
Successivamente, dal 2010 fino alla recente nomina nell’Ulss 14, ha ricoperto il ruolo di primario presso l’Ulss 10 di San Donà di Piave. Ha maturato inoltre importanti esperienze all’estero: due anni presso “l’Institut de chirurgie du membre superior” di Parigi, ha frequentato corsi di “traumatologia apparato scheletrico” in Svizzera e negli U.S.A. Per quanto riguarda il suo percorso formativo e assistenziale, Ferrari ha presta-
to particolare riguardo alla Traumatologia nel suo insieme e all’Ortopedia e Traumatologia pediatrica, per interessarsi successivamente all’Ortopedia e Traumatologia dell’arto superiore con particolare attenzione alla chirurgia del polso e della mano. Negli ultimi venticinque anni, inoltre, ha completato la sua preparazione chirurgica dedicandosi alla Traumatologia dell’apparato scheletrico, maturando una importante esperienza
sul trattamento delle fratture degli arti. Infine, Ferrari non ha tralasciato la Chirurgia Protesica, dando particolare rilievo alle protesi dell’anca, spalla, polso, mano e ginocchio. “Auguro buon lavoro al neo primario – ha commentato il Dg Dal Ben – con l’auspicio che i cittadini di Chioggia possano presto raccoglierne i frutti in termini di prestazioni efficaci, efficienti e di qualità”.
Settembre 2012
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Ulss 14 informa
le Specia le Specia
Strumentazione di ultima generazione nella Radiologia di Chioggia Dg Dal Ben: “Un vantaggio per gli operatori che lavoreranno meglio in una struttura così riorganizzata, ma anche per gli stessi cittadini che vi accederanno certi di ricevere prestazioni di qualità” Sono partiti da tempo i lavori di ristrutturazione e ampliamento della Radiologia dell’ospedale di Chioggia e già si pensa a rinnovare le apparecchiature tecnologiche. I primi di settembre il primario di Radiologia Alberto Tregnaghi ha tenuto a battesimo una strumentazione di ultima generazione che si utilizza per esami radiologici standard, ma non solo. “Si tratta di un apparecchio multifunzione con digitalizzazione diretta delle immagini – ha detto il primario – che ci consentirà uno studio dinamico e preciso dei segmenti ossei, torace, apparato digerente e urinario”. La macchina radiologica è ubicata in una nuova stanza, studiata appositamente per lei, con tutte le caratteristiche del caso: un ambiente ergonomico capace di favorire un ingresso facile anche per quei pazienti che non sono autonomi (perché costretti in barella o in una sedia a rotelle). Il locale è climatizzato ed è dotato di uno spogliatoio e dei servizi igienici. Il nuovo arrivo fa parte di quel progetto di informatizzazione che l’Ulss di Chioggia ha sposato da qualche mese e che prevede, tra le altre cose, di mettere in “soffitta” le vecchie lastre e i referti su carta. Grazie alla digitalizzazione delle immagini, infatti, ora l’archivio è virtua-
le nel senso che tutti gli esiti degli esami radiologici vengono salvati e conservati nel server aziendale. “In questo modo – ha aggiunto Tregnaghi – è possibile recuperare velocemente gli esami precedenti (ad esempio quando il referto è andato perduto oppure nel caso in cui il radiologo necessiti di un confronto con un esame più recente) e trasmettere l’immagine via internet per valutazioni a distanza”. Intanto la Radiologia sta rapidamente cambiando volto. La ristrutturazione prevede l’ampliamento dell’attuale sala di attesa per gli utenti esterni e la nascita di una nuova per i pazienti ricoverati. I lavori in corso permetteranno il riordino di tutta la diagnostica: la Tac (la nuova apparecchiatura arriverà nel 2014) ver-
rà così spostata nella medesima area in cui è ubicata la Risonanza magnetica in modo da concentrare il personale tecnico e infermieristico dedicato. Inoltre verranno completamente rinnovati gli ambienti che interessano la Senologia, prevedendo il mammografo e l’ecografo in due locali attigui. “Entro fine ottobre - ha commentato il Dg Giuseppe Dal Ben - consegneremo alla città la nuova Radiologia. Un’area di 1.165 metri quadrati finalmente funzionale con una logica nella distribuzione dei servizi. Un vantaggio per gli operatori che lavoreranno meglio in una struttura così riorganizzata, ma anche per gli stessi cittadini che vi accederanno certi di ricevere prestazioni di qualità”.
TRATTAMENTO DI GRUPPO PER SMETTERE DI FUMARE Il giorno 17 ottobre 2012, alle ore 19.00, inizierà il secondo Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare organizzato dall’ULSS 14 di Chioggia in collaborazione tra l’Ambulatorio per Smettere di Fumare, il Dipartimento per le Dipendenze e il Dipartimento di Prevenzione di Chioggia. Il Trattamento è aperto a tutte le persone che intendano smettere di fumare. Si realizzerà con incontri mirati a evidenziare gli effetti negativi
del fumo, nonché gli aspetti positivi che si ottengono immediatamente e nel tempo con lo smettere. Verranno offerte le indicazioni per allontanarsi dalla sigaretta secondo tecniche che hanno dato finora ottimi risultati. Il Trattamento prevede complessivamente 9 incontri, tre nella prima settimana (mercoledì-giovedì-venerdì) e altri 6 distribuiti nell’arco di un mese e mezzo. Gli incontri dureranno due ore, dal-
le 19.00 alle 21.00, e si terranno presso la Sala Riunioni del Distretto Socio Sanitario, via A. Vespucci, Sottomarina. Il trattamento è gratuito e prevede un colloquio preliminare da effettuarsi prima dell’inizio del trattamento gruppale. Per iscriversi al Trattamento di Gruppo o chiedere informazioni le persone interessate possono rivolgersi al Ser.T. di Chioggia (Villa Verde) telefonando a 041 5534475 (dal lunedì al venerdì dal-
le ore 8.30 alle ore 13.00). Si ricorda inoltre che dal mese di febbraio è attivo presso il Poliambulatorio dell’ULSS 14 l’Ambulatorio per smettere di Fumare che sta già dando risposta a una richiesta importante da parte dell’utenza.
per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’a.ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Nuovi assetti I Comuni votano in ordine sparso
VENEZIA
La Città metropolitana veneziana prende forma U
L’onorevole forcolin presenta
una proposta per “camBiare” la legge sulla cittÀ metropolitana
Prevalgono i sì. Fiesso, Mira, Dolo contrari. Vigonovo vuole passare con Padova, Scorzè guarda a Treviso
di Alessandro Abbadir e Ornella Jovane
C
ittà Metropolitana , i Comuni votano in ordine sparso anche se prevalgono nettamente i sì, spesso condizionati. Ci sono poi anche posizioni attendiste , cioè quelle di Comuni che hanno deciso di non votare nè sì nè no, come Fiesso D’Artico (in Riviera del Brenta), ma che hanno deciso di non votare. All’interno del dibattito che in questi ultimi giorni si è sviluppato, hanno assunto connotati clamorosi , le prese di posizione ad esempio in Riviera del Brenta dei due principali Comuni del comprensorio, Mira e Dolo che con due maggioranze diverse , una grillina e l’altra leghista, hanno detto no all’adesione alla Città Metropolitana. Per il sindaco di Mira Alvise Maniero, il no è motivato anche dal fatto che “aderendo alla Città Metropolitana, Mira e altri paesi della Riviera potrebbero doversi accollare gli ingenti debiti di Venezia”. Fra le altre critiche quella di una scarso coinvolgimento partecipativo delle comunità. A Mira però, sebbene richiesto dalle opposizioni , il referendum consultivo non è stato concesso perché per i grillini “era ininfluente e non previsto dallo statuto” . Vigonovo al confine con il Padovano ha fatto
un referendum che ha sancito la richiesta di passaggio con la Provincia della Città del Santo. Sempre in Riviera hanno detto sì invece tutti gli altri. Anche quelli che pareva dicessero no . Campagna Lupia ad esempio ha fatto un’inversione a U e il sindaco di centrodestra Fabio Livieri, ha votato un sì condizionato insieme con il Pd. Sì hanno votato anche Pianiga, Fossò Campolongo e Stra che sono da sempre vicine geograficamente a Padova. Nel Miranese hanno votato sì la maggioranza dei Comuni ad eccezione di Scorzè che senza referendum con il sindaco Giovan Battista Mestriner ha deciso di chiedere l’accorpamento alla Provincia di Treviso. Noale ha deciso di rinviare la decisione. Molti sì anche dal Veneto Orientale, a parte San Donà, che ha deciso di rinviare la decisione, Cinto Caomaggiore che ha chiesto il passaggio al Friuli, Meolo che ha detto no all’adesione e Fossalta di Piave che chiede il passaggio a Treviso. I Comuni del Basso Veneziano hanno aderito alla Città metropolitana anche se non sempre la decisione è stata facile. Assai vivo il dibattito a Chioggia dove alla fine, nel consiglio comunale dello scorso 17 settembre, sono prevalse le ragioni del sì, care alla maggioranza e al sindaco Giuseppe
Casson, da sempre sostenitore del progetto e favorevole, anzi, a riprendere in considerazione il vecchio disegno sulla PaTreVe, allargando l’orizzonte ad un’area ben più vasta della città metropolitana. Lo sviluppo di ampie entità territoriali e istituzionali, egli sostiene, saranno il punto di partenza di una rinnovata crescita anche economica. Da parte sua, il sindaco si impegna ad assicurare a Chioggia l’importanza e la visibilità cui essa ambisce e che “merita”. Non sono mancate le posizoni critiche: in primo luogo quella di Giuseppe Penzo, l’ex presidente del consiglio comunale nella giunta Guarnieri, che si è presentato in consiglio comunale con una raccolta di oltre 1000 firme a sottoscrizione della proposta di passare con Padova. Ma anche Gilberto Boscolo, Movimento 5 stelle, Renzo Donin, PdL, e Marco Dolfin, Lega, hanno manifestato dissenso veso una decisione presa - secondo loro - troppo in fretta e senza garanzie per la Città di Chioggia. Cavarzere e Cona invece aderiscono al progetto. Le due amministrazioni comunali considerano la Città metropolitana un’opportunità di sviluppo per il territorio. Perplessa a Cavarzere la Lega che teme come una minaccia il peso schiacciante di Venezia sugli altri Comuni.
CITTà METROPOLITANA IL MONDO ECONOMICO E DELL’UNIVERSITà GUARDA OLTRE
L
a città metropolitana che mantiene i confini della provincia di Venezia rischia di essere già “troppo stretta” alle categorie economiche, mondo imprenditoriale e del commercio, ma anche alle università e ai cittadini comuni che già nella loro condotta di vita quotidiana hanno dimostrato di essere metropolitani in senso lato. Vivere a Venezia, lavorare a Treviso e andare a teatro a Padova: è già una fotografia realistica di
chi vive in questa fetta di territorio. L’invito dunque e quello di allargarsi fin da subito a Padova e Treviso. E’ quanto emerso a fine settembre dal convegno “Neopolis. Verso la città metropolitana” , promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, organizzato insieme all’associazione “Venezia città metropolitana”con la collaborazione delle Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia e quella di Padova. Il dibattito è stato
l’occasione per stringere un patto fra Camere di Commercio, categorie economiche e università finalizzato ad estendere i confini della città metropolitana, oltre a Venezia, anche a Padova e Treviso con l’obiettivo di creare una rete metropolitana nell’area centrale del Veneto, che sia realmente funzionale allo sviluppo di questo territorio nel futuro prossimo. O.J.
na proposta di legge per cambiare il decreto della spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. Lo scorso 1 ottobre l’onorevole e sindaco di Musile Gianluca Forcolin (Lega Nord) La presidente Zaccariotto - sostenuto dal presidente con l’onorevole Forcolin della Provincia di Venezia e primo cittadino di San Donà Francesca Zaccariotto - ha presentato alla stampa la sua proposta con l’obiettivo di “introdurre alcune correzioni all’impianto normativo, eliminando le più rilevanti criticità presenti nell’articolo 18, specie sotto il profilo costituzionale, in modo da favorire il processo di istituzione dei nuovi governi metropolitani”. In particolare, la proposta di legge introduce tre gruppi di modifiche. Il primo riguarda i tempi della soppressione delle Province. Si chiede che l’istituzione delle Città metropolitane decorra alla data della cessazione o scioglimento del consiglio provinciale in carica. Si introduce, inoltre, l’elezione a suffragio diretto ed universale degli organi della città metropoliZaccariotto: “Con la tana: sindaco e consiglio. Il città metropolitana secondo gruppo di modififotocopia dell’attuale che è invece finalizzato a Provincia non si va rafforzare la partecipazione da nessuna parte” delle comunità territoriali interessate, con la previsione di un termine più ampio per l’esercizio da parte dei Comuni interessati della scelta fra città metropolitana e altra provincia limitrofa. Infine, la proposta prevede di attribuire la responsabilità del governo transitorio della città metropolitana al presidente della Provincia nel caso di mancata approvazione dello stesso statuto. “Al di là di chi si è espresso finora per il sì o per il no, - è il commento della presidente Zaccariotto - in tutti gli atti dei consigli comunali appare chiara la richiesta di operare delle modifiche alla spending review relativamente alla città metropolitana”. “Oggi anche il mondo economico - prosegue - chiede quello che come Provincia affermavamo tre mesi fa: con la città metropolitana, concepita come fotocopia dell’attuale Provincia, non si va da nessuna parte. Ciò che invece va fatto - è l’invito - è lavorare con gli elementi che uniscono i territori, per quanto riguarda i servizi e l’economia”. Il presidente Zaccariotto ha dunque rivolto ai sindaci un invito a lavorare insieme, al di là del colore politico di ciascuna amministrazione. “In questo pecorso - ha concluso - chiedo la partecipazione del sindaco Orsoni, che deve prendere atto di quella che è la posizione del territorio”. O.J.
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Città di Cavarzere
A Cavarzere ogni prima domenica del mese
Spazi aperti 23 3 Mercato enologico Cala la produzione del 30 % nelle 4 cantine consorziate a causa della siccità
Doc della Riviera, vino ad alta qualità Pierantonio Angeli: “Quest’anno produrremo 60 mila ettolitri. Fra i doc: pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet” di Alessandro Abbadir
A Marcon
I
che quest’anno – spiega Angeli - avranno una gradazione elevata che non avrà bisogno di una particolare procedura di innalzamento del grado di alcol, con il trattamento dei mosti, che di solito si fa nelle annate più piovose”. Non si supererà comunque i 1213 gradi di gradazione. Ma cos’è il doc della Riviera? L’area del Brenta è stata inclusa nel programma legislativo nazionale delle specifiche zone di produzione vitivinicola a ”Denominazione d’Origine Controllata”. Dall’unione delle cantine più prestigiose del territorio ( le 4 citate) è sorto il “Consorzio Tutela Vini D.O.C. ”Riviera Del Brenta” con lo scopo di incentivare e valorizzare i vini ottenuti nella zona e far crescere e sviluppare il turismo del vino, inteso come espressione delle bellezze naturali, produttive e culturali. La recente ristrutturazione delle cantine con l’inserimento anche di bottaie, barricaie e tecniche innovative, garantiscono prodotti conformi a standard qualitativi elevati. La denominazione d’origine controllata “Rivie-
vini della Riviera del Brenta? Meno produzione ma più alta qualità. A parlare della vendemmia 2012 delle 4 cantine “consorziate” della Riviera e del Miranese che dal 2004 producono un vino doc, è Pierantonio Angeli presidente delle cantine “Riviera del Brenta (Dolo)”. Partiamo dalla produzione. “Quest’anno - dice Angeli - la produzione delle quattro cantine di Dolo, Premaore di Camponogara, Noale e Campodarsego è stimata intorno ai sessanta mila ettolitri. Si calcola una perdita di produzione rispetto all’anno precedente del 30%. Le motivazioni? Soprattutto la gran siccità che non è mai diminuita per tutto il periodo estivo unita ad un gran caldo”. Nel dettaglio: a Noale saranno prodotti 10 mila ettolitri, a Premaore 20 mila, a Dolo (Sambruson) 10 mila e altri 20 mila a Campodarsego. Fra queste produzioni i vini doc della Riviera e gli Igp si aggirano sui 10 mila ettolitri. Il calo di produzione si accompagna però ad aumento del grado di alcol. “Si tratta di vini
ra del Brenta” è un marchio di qualità ottenuto dalle produzioni del comprensorio dal 2004. “Si tratta – conclude Angeli - non di vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli e il clima non potrebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato e legati alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Il doc della Riviera del Brenta prodotto nelle quattro cantine consorziate ormai si difende bene ed è conosciuto nel mercato nazionale ed estero si tratta di : tocai, chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet, cabernet franc, cabernet sauvignon, Igp il raboso e refosco dal peduncolo rosso. Vanno bene anche i vini da tavola che sono il resto e la maggioranza della produzione. Fra i fenomeni più interessanti vi è il sempre maggio interesse dei residenti per i vini di qualità. Preferiscono insomma recarsi in cantina ed acquistarli li che al supermercato.
calici d’autunno, un successo
“C
alici d’Autunno”. E’ questo il titolo dell’evento enogastronomico e culturale che si è svolto a ottobre a in Piazza Mercato a Marcon finalizzato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio Veneto ed in particolare del veneziano, attraverso le sue eccellenze più rappresentative. E’ stato un evento che ha visto l’arrivo di migliaia di persone e si è articolato in una serie di appuntamenti per adulti e bambini, per gli appassionati di enogastronomia, di cultura e di sport con banchi di assaggio e la presenza degli stessi produttori, con intrattenimenti per le famiglie e laboratori ludici per bambini. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Marcon, dall’Associazione Culturale WineLab con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Strada dei Vini Doc di Lison Pramaggiore, il Consorzio di tutela del pane di Matera, il Consorzio di tutela della soppressa Vicentina Dop. Ha coinvolto anche numerose realtà locali che hanno contribuito attivamente all’organizzazione. “Calici d’Autunno” ha voluto essere una nuova occasione per animare il centro cittadino di Marcon con una manifestazione capace di coinvolgere un pubblico variegato proveniente da tutte le parti della provincia. “Calici d’autunno – dicono Dana Rubsan e Massimiliano Masini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione WineLab promotrice dell’iniziativa – è nato proprio dalla volontà di creare momenti d’aggregazione e di convivialità valorizzando il vino come collante tra le persone, come strumento d’incontro. Il nostro obiettivo è proprio quello di diffondere ed educare alla cultura enologica e al “bere consapevole”. Perché dentro ad ogni bottiglia ci sono mille racconti, ci sono passione e speranza che narrano del rapporto tra l’uomo e la terra: elementi attraverso i quali è possibile recuperare un legame antico fatto di valori e tradizione”. L’evento ha dato la possibilità agli intenditori di degustare ben 150 tipologie di vini italiani, sloveni ed ungheresi.
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24 Noi e gli altri
Noi e gli altri 5
Centro per l’affido e la solidarietà familiare L’affido: interessa i minori fino a 17 anni
Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà Il Comune di Venezia propone iniziative di sensibilizzazione. Nel capoluogo lagunare nel 2011 sono stati attivati 78 nuovi affidi di Alessandro Ragazzo
S
ono 78 i nuovi affidi attivati nel 2011 nel Comune di Venezia, mentre il totale è stato di 188. Numeri importanti, che arrivano dal Centro per l’Affido e la solidarietà familiare del capoluogo lagunare. Lo scorso anno, il totale di affidi di minori è stato di 96, dei quali 53 a parenti e gli altri 43 a eterofamiliari. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, sono stati 92, di cui 64 a parenti e i restanti 28 a eterofamiliari. Dunque si è vicini a quota 200 e il Comune di Venezia ha intenzione di sensibilizzare sempre più i cittadini. L’affido può essere di diversi tipi,
news
A
a seconda del tempo necessario alla famiglia affidataria solo alcuni momenti, di breve durad’origine per recuperare la capacità di pren- ta quando il bimbo o il giovane, passa solo un dersi cura del figlio. Può essere residenziale, periodo definito con gli affidatari. Gli affidati possono essere neonati, quando il bambino o il bambini di 2 o 3 anni, ragazzo vive in modo L’affido può essere possono frequentare stabile con gli affida- residenziale o tempol’asilo, l’elementare o tari, pur mantenendo raneo, non sono la media ma possono dei rapporti periodici richiesti requisiti di con la sua famiglia ma reddito o titoli di studio essere anche più grandi e avere fino a 17 anni può essere diurno, nel caso in cui trascorra solo parte della giornata compiuti. Possono essere italiani o stranieri. con gli affidatari e la sera torna a casa. C’è il Di solito le famiglie hanno bisogno di essere parziale, quando si trascorrono con la famiglia aiutate e sostenute, a livello temporaneo,
Il prossimo 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia
la giornata della solidarietÀ
ppuntamento per giovedì 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia (sestiere di Cannaregio) con la terza edizione della Giornata della solidarietà. Si tratta di un evento nato per incontrare e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di aprirsi all’accoglienza e a forme di solidarietà, oltre a fornire l’accompagnamento e supporto a quei
bambini e ragazzi, ma anche minori stranieri non accompagnati della città che, con le loro famiglie, si trovano a vivere una condizione di temporanea difficoltà. L’iniziativa è realizzata dal Tavolo cittadino per la promozione dell’affido e della solidarietà familiare. Il programma prenderà il via alle 16, con un pomeriggio solidale con laboratori di
In tre giornate un’iniziativa per incontrare e sensibilizzare i cittadini su questa forma di accoglienza dei minori nelle proprie funzioni educative e affettive, perché hanno una situazione di difficoltà. I problemi più frequenti sono di tipo sanitario, di separazione o contrasto dei genitori, di non essere adeguati a educare. E per accogliere
giochi, musica e animazione per bambini e ragazzi della città, che si potranno divertire per un paio d’ore. Tutto questo sarà proposto dalle associazioni (Arcobalena, Pinocchio, La Gabbianella e gli altri animali, AiBi Amici dei bambini, Terre di mezzo) Fondazione mamma Maria e Polisportiva Terraglio), dai volontari, dalle famiglie affidatarie e dagli operatori dei Servizi sociali del Comune. Alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale per adulti e bambini che chiuderà la giornata. Inoltre, l’attività prevede anche la presenza di mostre di disegno, video proiezioni di filma-
basta essere coppie con o senza figli, sposate o conviventi, singole persone e anche famiglie immigrate. Non sono richiesti requisiti di reddito, né limiti d’età né avere determinati titoli di studio.
ti e stand informativi. Per informazioni ci si deve rivolgere al Centro per l’Affido e la solidarietà familiare al numero di telefono 041-5420384, oppure inviare una e-mail all’indirizzo centroperlaffido@comune.venezia.it. A.R.
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26 6 Personaggio Salute Il primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo si racconta
Paolo Esopi, il medico dello sport
Il dottor Paolo Esopi
Una delle innovazioni più riuscite è un nuovo tipo di protesi all’anca e al ginocchio di Roberta Pasquletto
P
aolo Esopi è medico primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo, dove lavora da quattro anni. E’ una persona semplice che ama fare sport nel tempo libero che gli concede il lavoro. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Trieste, poi ha preso la specializzazione in Ortopedia, durante il suo percorso formativo ha lavorato anche in Germania e negli Stati Uniti. Il dottor Esopi ha iniziato a lavorare a Trieste nel 1990 dove è rimasto fino al 1993, in seguito, dal 1993 al 2008, come medico strutturato. Poi si è trasferito nella provincia di Treviso, dove ha lavorato come libero professionista. Sempre nel 2008 ha vinto il concorso pubblico che selezionava il primario di Ortopedia Traumatologia di Dolo, dove tutt’ora lavora. Durante la sua carriera medica ha pubblicato moltissimi articoli, ha scritto delle relazioni sulla protesica dell’anca e ha partecipato a convegni nazionali e internazionali.
Nel tempo libero è un appassionato di sport: corsa, bicicletta e lo sci. Il mestiere del medico richiede una vocazione? “Dico sempre anche ai miei colleghi che questo lavoro l’ho scelto perché mi piace e perché mi da moltissime soddisfazioni. Mi è sempre piaciuta l’anatomia e la biologia, mi sono iscritto all’università poi ho visto che potevo continuare. Ho scelto di prendere questa strada non perchè spinto dai miei genitori che anzi provengono da settori lavorativi completamente diversi”. Quando si parla di lei, si menzionano tecniche innovative. “Non è la tecnica che è innovativa ma il tipo di protesi utilizzato per l’intervento all’anca. Mi dedico alla traumatologia all’anca e al ginocchio e per l’anca, assieme a una ditta italiana, abbiamo progettato delle protesi che sono meno invasive. Abbiamo quindi trovato
una soluzione più vantaggiosa per gli ammalati. A Dolo abbiamo già fatto una cinquantina di interventi, tutti riusciti perfettamente”. Come si è concretizzata la sua idea? “L’idea è nata nell’ottobre del 2009, poi assieme a degli ingegneri abbiamo concretizzato e, nel marzo del 2011, abbiamo messo il primo impianto”. Quindi L’innovazione sta nella forma della protesi. “L’innovazione sta nella forma e nel rivestimento. Queste protesi si chiamano biologiche perché si integrano meglio con l’osso”. Tecnologie create all’estero? “Dall’idea al progetto è tutto Made in Italy. L’ idea è mia, il progetto è realizzato con un ingegnere di Udine e la ditta che ha realizzato l’impianto è di Bologna. L’obbiettivo di questa protesi è di durare più a lungo possibile una volta inserita nel paziente, poi è importante dire
che, per questo intervento, l’età non è importante ho operato una ragazza di ventun anni e una signora di novantacinque”. Come nasce l’idea di una protesi alternativa? “L’idea nasce dall’esperienza, dall’interesse e dalla passione. Ho pensato a delle soluzioni logiche e pratiche, ovviamente confrontandomi con il mio staff e con i miei due giovani colleghi: Stefano Viale e Silvia Pini. Oggi questo tipo di intervento si esegue a Monaco di Baviera, in Australia e in Polonia”. Le piacerebbe che i suoi figli seguissero le sue orme? “Il mio ragazzo più grande studia ingegneria e il più piccolo è al liceo scientifico. Non ho la mentalità che debbano seguire le mie orme preferisco che scelgano da soli la loro strada”. Soddisfazioni? “Tantissime, di recente sono stato convoca-
to al congresso nazionale polacco poi ho parlato a congressi nazionali e internazionali”. Quindi non è vero che per ottenere dei risultati in medicina si deve andare all’estero. “Qui a Dolo sono venuti chirurghi da tutto il mondo per vedere le tecniche che utilizziamo, e anch’io sono andato tante volte negli Stati Uniti. Nell’ambito ortopedico mi sento di dire che il medico italiano è una forza e la sua manualità non ha eguali, negli Usa hanno più risorse e più etica. Personalmente mi farei operare in un ospedale americano ma con un medico italiano”. Progetti per il futuro? “Per il futuro si deve puntare a migliorare sempre. Nel mio caso lavorare bene significa avere il supportato di una equipe valida come quella che in effetti ho, io sono responsabile ma da solo non potrei fare niente”.
Cultura provinciale 27 7 Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fino al 2 dicembre
La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto
news Cavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità
Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti di Giovanni Giovetti
“L
a Fuga in Egitto”, il primo capolavoro di Tiziano, giunto direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia per una preziosissima mostra che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 2 dicembre. Dopo 12 anni di accurati restauri al museo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari
Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia che segnarono in questa strordinaria rappresentazione con forza rivoluzionaria un nuovo modo di intendere e rappresentare la natura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-
Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia tani che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Bellini (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tempesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo
(“Nascita” e “Morte di Adone”) fino alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hieronymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mostra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e
Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze
“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita A
dottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la finalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per altri quattro venerdì, fino al prossimo marzo. L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera. L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifico, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfiondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi. Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30. Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Alimenti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psicologa e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infine il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmetologica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.
etnoantropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’occasione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro. L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e comprende oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenotazioni allo 0415200345, o www.gallerieaccademia.org, info@galleriaaccademia.org
“L
’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune. Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadino, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fisso di ogni prima domenica del mese. La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezionismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appuntamenti del genere. Info proloco@cavazere.it, oppure 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702
eventi e mostre
VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANI Altri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire immagini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psiche Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.
VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICA
La locandina del ciclo di conferenze Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405. G.G.
Presso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fino al 28 ottobre prossimo la mostra fotografica “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Ufficio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; info@iveser.it
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensa Le Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura di Germana Urbani
“Q
uel 5% ti tagli preferisco chia- e della gestione dei centri unici di prenotamarlo pizzo piuttosto che spen- zione delle Ulss. ding review”! Esprime così la “Un 5% in meno di fatturato - sottosua rabbia condita di umiliazione e mortifi- linea Loris Cervato, responsabile Settore cazione Nicola Boscoletto della Compagnia sociale Legacoop Veneto - si traduce inevidelle opere che sottolinea il modo brutale tabilmente in un 5% in meno sul costo del usato dalle Asl per comunicare questi tagli. lavoro, dunque meno servizi per tutti. La Nessun incontro, nessun confronto, solo una spending review va ad aggiungersi a una lettera con degli ordini e delle minacce. situazione già pesante per le cooperative, “Si sono dimostrati governanti che usa- fra mancati adeguamenti Istat e continue no la forza del potere come padri padroni e richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A non si consultano più con nessuno”! ottobre molte coop avranno difficoltà ad Uno stile che offende e umilia il mondo applicare la seconda tranche dell’aumento delle cooperative sciali perchè non tiene contrattuale previsto dal contratto collettivo conto della qualità dei servizi che erogano nazionale di lavoro, per questo abbiamo né dell’umanità vasta a cui questi servizi domandato ai sindacati l’applicazione di sono rivolti: minori, disabili e anziani”. accordi di gradualità che ne prevedano lo I numeri in campo sono altissimi. Se slittamento”. si uniscono le realtà E poi, qualunque aderenti a Confcoope- Impossibile grantire buon padre di famiglia rative, Legacoop, Agci la medesima qualità sa che se diminuiscono e Compagnia delle senza avere le entrate le opportuniopere, tutte attive nel i soldi per pagare tà offerte non rimangocampo del sociale, il gli operatori no le stesse. quadro è davvero siCosì per i servizi gnificativo: più di 600 cooperative sociali, erogati. E’ impossibile garantire la medesioltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, ma qualità senza avere i soldi per pagare quasi tremila di questi svantaggiati e un gli operatori. fatturato che supera gli 800 milioni di euro. Così, secondo le stime del sistema coLe loro attività si svolgono nelle case operativo rischiano il posto di lavoro 1500 di riposo, negli asili nido, nelle comunità persone e tra queste almeno 500 sarebbero alloggio per disabili, nei ceod. persone svantaggiate inserite nelle cooperaMa si occupano anche di assistenza do- tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, miciliare, manutenzione del verde pubblico ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.
Per questo il sistema della cooperazione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle tabelle Avcp (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo. “Uno scenario che ci preoccupa moltissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’impresa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consapevoli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifici, ma se
il contenimento degli sprechi e della spesa impegnata a fare in modo, con un prospubblica si trasforma in una mannaia per le simo provvedimento di Giunta, che i tagli fasce più deboli allora non siamo d’accordo. non penalizzino i servizi gestiti in regime Lo stesso vale per di accreditamento, vala decurtazione degli I dati: oltre 600 lorizzando, oltre alle stipendi: non si può realtà interessate, strutture accreditate, andare a colpire lavora- un fatturato anche i contratti che tori che prendono mille che supera prevedono l’inserieuro al mese, se non gli 800 milioni mento lavorativo delle cinquecento come nel persone svantaggiate caso degli svantaggiati che spesso lavorano e dei soggetti deboli. solo part time. I tagli lineari non sono la “Siamo molto soddisfatti per l’apertura risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche e la disponibilità accordateci. - commenta perché non distinguono fra chi da tempo si Loris Cervato, responsabile del settore sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo per superare la crisi e chi invece non sta fa- a vedere. In attesa del provvedimento, le cendo altrettanto”. cooperative sociali venete non accettino Ora, dopo la levata di scudi congiunta nessuna modifica peggiorativa dei contratti delle Cooperative sociali, la Regione si è in essere chiesta dalle Ulss”.
Il Veneto in primo piano 29 7 Centri diurni per disabile a pagamento
La spending review colpisce i Ceod di Germana Urbani
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a spendig review colpisce anche le famiglie con figli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto. “I ceod sono un salvavita per le famiglie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – questo è un servizio di grande utilità. Le famiglie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili
Focus
aggiunto - terremo conto del numero di figli rimangono anche la notte”. Sul tema della compartecipazione alla e altro. Non vogliamo perdere i servizi e i traspesa da parte delle famiglie delle persone con disabilità Sernagiotto ha sostenuto sporti che diamo ai nostri concittadini con che “rispetto al reddito ISEE di una fami- disabilità, in primis quelli con disabilità gravi. C’è un grande glia con poniamo 100 dibattito al proposito mila euro di reddito Il contributo all’interno delle stesse l’anno si possa poter della Regione contribuire dai 30 ai è differenziato tra associazioni e delle famiglie”. 100 euro al mese Ulss e Ulss “Oggi - sostiene alle spese sostenute e Ceod e Ceod ancora Sernagiotto - il dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello contributo economico che la Regione versa essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. ai Ceod vede una situazione troppo differenFaremo un ISEE a quoziente familiare – ha ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una
forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosufficienza”. “Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipazione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili. E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbiamo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”
handicap e costi sociali
L
e associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà
IDEANOTTE
che su altro”. “Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizzato del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria difficoltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta tagliando la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.
CENTRO DEL MATERASSO
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30 8 Il Veneto in primo piano Edilizia Le nuove norme contenute nel Decreto sviluppo
Semplificazione e incentivi: ristrutturare è più facile Vantaggi fiscali e procedure più semplici per rimettere a nuovo la propria casa: sconto del 50 per cento per ristrutturazioni e risparmio energetico di Ornella Jovane
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alutate con entusiasmo dalle associazioni di categoria che rappresentano il settore delle costruzioni edili e filiera, valutate con interesse dai proprietari di case che intendono rimettere mano al proprio edificio con un’opera di restyling, le norme contenute nel Decreto Sviluppo - che riguardano il settore - raccolgono il previsto consenso. Il decreto mette “l’edilizia al centro delle proposte - sostiene il presidente di Ance veneto, Paolo Buzzetti - per rilanciare lo sviluppo economico nazionale e poggia su semplificazione burocratica e incentivi per favorire il virtuoso processo”. Semplificazioni e incentivi che sono previsti soprattutto per l’edilizia privata, attraverso una sorta di rivisitazione in termini dinamici e funzionali di quel Piano casa che finora - così com’è stato pensato - non ha dato i frutti sperati. La semplificazione burocratica. Ri-
duzione e semplificazione delle procedure rappresentano la prima forma di incentivazione. Per ristrutturare non sarà più necessaria la licenza edilizia rilasciata dai Comuni: sarà infatti sufficiente la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) e quindi secondo il meccanismo del silenzio/assenso se il Comune non interverrà entro 60 giorni si potrà procedere. Più semplici anche le procedure per ottenere lo sconto fiscale delle detrazioni. Non è infatti più obbligatoria la comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara; non è più obbligatorio neanche riportare il costo della manodopera in fattura come voce separata; l’Agenzia delle Entrate segnala inoltre l’applicazione da parte di banche e Poste della riduzione della percentuale, dal 10 al 4 per cento, della ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati per pagare i lavori. Gli incentivi economici per le ristrut-
turazioni. Ristrutturare casa a partire dallo scorso 26 giugno, con il nuovo decreto, è più conveniente grazie al vantaggio fiscale derivante dalle detrazioni Irpef, che dal 36 per cento sono state portate al 50 per cento, con il raddoppio del tetto di spesa ammesso alla detrazione, che da 48mila euro, per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, è passato a 96mila euro. Un benefit che in questa misura avrà un tempo limitato per le spese sostenute fino al 30 giugno 2013 - con le ristrutturazioni che devono essere concluse entro il 31 dicembre 2012 -, ma che non avrà scadenza, in quanto alla data successiva al 30 giugno rimarrà ancora la detrazione prevista per le ristrutturazioni ma si tornerà all’aliquota del 36 per cento. L’agevolazione infatti, introdotta con la legge 449 del 1997 e più volte modificata e prorogata, non sarà più a rischio “estinzione” in quanto nell’articolo 4 del decreto legge 201/2011 se ne prevede
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duta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile. Gli incentivi per gli interventi di efficienza energetica. Per chi effettua interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti o di parte di essi la detrazione del 55 per cento in scadenza al 31 dicembre 2012 è stata invece protratta - ridotta al 50 per cento - fino al 30 giugno 2013, per poi essere ridotta al 36 per cento. Anche questa detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni.
Ance Veneto
Buzzetti: “la ripresa economica partirÀ dall’edilizia”
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il suo inserimento definitivo e duraturo tra gli oneri detraibili a fini Irpef. La detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni, a partire dall’anno in cui viene sostenuta dal contribuente la spesa e in quelli successivi. A beneficiare del bonus le persone fisiche che si assumono a proprio carico gli interventi di ristrutturazione, siano essi proprietari o inquilini in affitto e usufruttuari, ma anche acquirenti (entro il 30 giugno 2013) di edifici ristrutturati da imprese di costruzione o cooperative. Tra le novità è stata introdotta la facoltà per il venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ce-
NEW
Tutti gli indirizzi offrono: Corsi di recupero ed azioni di sportello didattico, Possibilità di Piani Educativi Personalizzati, Esperienze di stage e rapporti con il mondo del lavoro e Prosecuzione con gli studi Universitari
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iano città, incentivi per le ristrutturazioni e il risparmio energetico e project bond per le infrastrutture: le misure contenute nel documento approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 giugno incontrano l’approvazione degli addetti ai lavori anche in Veneto. “Rappresentano finalmente - ha commentato Paolo Buzzetti, presidente di Ance Veneto - un segnale concreto di svolta per la crescita e il sostegno non solo del settore delle costruzioni ma di tutta l’economia”. “Si tratta di importanti segnali prosegue nel commento - decisivi per la ripresa economica e che dimostrano una particolare attenzione da parte del Governo anche per progetti di grande portata e
che avranno effetti importanti per la crescita e la competitività del nostro Paese”. “Grazie a questi provvedimenti - conclude - possiamo metterci tutti al lavoro per fare in modo che già nei prossimi mesi si possa cominciare a guardare il futuro con un po’ più di fiducia e ottimismo”.
Provincia di Venezia
edilizia eco-compatiBile: sarÀ il Futuro
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dilizia eco-compatibile al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 8 ottobre, promosso dalla Provincia di Venezia. “Edilizia innovativa per il Progetto 202020: il futuro è nelle nostre mani!” il titolo del seminario organizzato per la progettazione di azioni virtuose con i sindaci del Veneziano. “Una giornata - ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - che è servita ai Comuni e al comparto economico e produttivo per conoscere meglio la sostenibilità nell’edilizia e la normativa
per il risparmio energetico non solo relativamente alle nuove costruzioni ma anche nel recupero e nell’ammodernamento edilizio”. “L’Europa ci ha imposto di cambiare - ha osservato Norbert Lanschner ideatore e fondatore di “CasaClima” -, di trasformare, iniziando dall’edilizia. Tra pochi anni non avremo più la possibilità di pagare l’energia per riscaldare o per raffreddare, quindi dopo il 2020 dovremo avere tutte case a consumo zero”.
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lacontinuitàditaleuso.Laconservazioneelosviluppo sonostatiassociaticosìraramentechetalvoltaappaiono,espessosonorappresentati,comedueprocessiincompatibili.”Inquestolibrol’associazionedirazionale usodellerisorseelacontinuitàdellorousonellalogica dellaconservazionedellanaturaemergonoponendola domandadicosasipuòfareperilfuturo.Quindilascelta dipubblicareilvolumenonèsolounimportantelavoro diricercastoricaedambientalemaancheunmodoper stimolareillettoreaproporredelleideeoafarpensare quantol’uomoabbiafattoperlapreservazionedelnostro Parco del Delta del Po. IL PRESIDENTE Giuseppe Geremia Gennari
(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)
Il Veneto in primo piano 33 9 Stranieri in Veneto
La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe file
Quanti sono gli stranieri in Veneto?
di Germana Urbani
S
ono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fine settembre hanno iniziato a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le famiglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”. E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immigrati è più che dimezzato. Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Veneto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari. La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la massima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per le classi 25-34 anni (21%). Anche per i bambini under 5 la quota di stranieri raggiunge il 20%. Questi bambini si inseriscono bene nella società: solo lo scorso anno erano 90 mila gli stranieri iscritti a scuola, quasi 100 mila includendo la formazione professionale e le università. Rappresentavano oltre il 12 per cento del totale degli studenti (erano pari al 10 nel 2007-2008). Nella scuola dell’infanzia gli stranieri sono circa 18 mila, pari al 13,3 per cento del totale; la loro incidenza è ancora più elevata nella scuola primaria (13,6) e nella secondaria di primo grado (13,2). Gran parte di questi bambini sono nati in Italia: essi sono l’85 per cento nella scuola dell’infanzia, il 59 nella primaria; la loro quota scende al 25 per cento nella secondaria di primo grado. Le provincie con con la maggior incidenza di popolazione straniera (11,5%) ed anche la maggior consistenza in valori assoluti, dato che in entrambe gli stranieri residenti hanno superato le 100.000 unità. Sono Verona e Treviso. Anche Vicenza evidenzia un’incidenza (11,1%) superiore alla media regionale. Il valore più basso è quello di Belluno (6,4%).
I
Gli immigrati presenti sono soprattutto giovani intorno ai trent’anni, molti i bambini Ma da dove arrivano queste persone? Negli ultimi tre anni la geografia da questo punto di vista è un po’ cambiata. Nella graduatoria entra un solo paese africano (il Marocco), tre Paesi asiatici (Cina, Bangladesh, India), un paese Ue (la Romania) e cinque Paesi dell’Est Europa (Moldavia, Albania, Macedonia, Serbia-Montenegro-Kosovo e Ucraina). Con il fenomeno delle badanti la distribuzione per genere della popolazione straniera residente in Veneto ha teso ad equilibrarsi. Rimangono peraltro forti differenze per nazionalità: i livelli minimi di femminilizzazione si registrano per i senegalesi (27%) i tunisini e i bengalesi (37%); viceversa i livelli massimi sono quelli degli ucraini
(82%), brasiliani (68%) e moldavi (67%). Nonostante i tristi luoghi comuni relativi al fenomeno immigrazione, queste persone per la maggior parte lavorano e rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro regionale. Nel 2011 gli occupati risultavano 248 mila, il 12 per cento dell’occupazione complessiva regionale (oltre il 13 se consideriamo solo i dipendenti, mentre gli autonomi si fermano al 6). I cittadini stranieri in cerca di occupazione erano 28 mila; particolarmente elevata l’incidenza degli stranieri tra i disoccupati: il 25 per cento. Le assunzioni di stranieri sono passate da circa 200 mila del 2008 a poco più di 180 mila nell’ultimo anno; rappresentano oltre un quarto dei rapporti di lavoro attivati in regione. Considerando l’intero arco di sviluppo della crisi, da luglio 2010 a giugno 2011, la contrazione delle posizioni di lavoro degli stranieri è pari a 10 mila unità.
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cittadini stranieri residenti in Veneto al 31 dicembre 2011 risultavano, secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istat a gennaio 2012, 530.000, circa 25.000 in più rispetto alla medesima data dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del tutto analogo in valori assoluti a quello registrato sia nel 2010 che nel 2009 ma decisamente inferiore a quello osservato negli anni antecedenti la crisi economica. A fine 2011 la popolazione residente in Veneto aveva quasi raggiunto i 5 milioni di unità: perciò l’incidenza degli stranieri risultava ben superiore al 10%. Sostanzialmente tutto l’incremento demografico registrato negli ultimi 15 anni è stato determinato dalla componente straniera. Ma da dove arrivano queste persone? La componente non comunitaria è stata quella dominante i processi di immigrazione per tutti gli anni ’90 e i primi anni di questo secolo. Sul totale degli stranieri residenti i non comunitari si sono a lungo attestati attorno al 95%. Nel 2007 l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Unione europea ha cambiato la composizione e favorito un forte incremento dei neocomunitari. Pertanto dopo l’allargamento la quota degli stranieri non comunitari si è attestata intorno al 75%. Oltre alla crescita della componente comunitaria, un altro rilevante processo di cambiamento nella composizione della popolazione straniera è stato quello relativo al genere: secondo i dati al 31 dicembre 2010 le donne straniere residenti in Veneto hanno leggermente superato i maschi chiudendo quindi un gap che all’inizio degli anni ’90 era molto consistente dato che i maschi, tra gli stranieri, erano quasi due su tre. Molti degli stranieri fotografati da questo rapporto sono nati qui. Nel 2011 i nati stranieri sono aumentati, dopo la flessione registrata nel 2010, ritornando a superare quota 10.000. Sul totale dei nati l’incidenza degli stranieri ha superato il 22%. I nati con almeno un genitore straniero sono una quota ancora più elevata e stimabile attorno al 27%. Negli ultimi anni solo il 2% circa della popolazione straniera in Italia ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre 9.500 le acquisizioni in Veneto, per un totale del del 13%.
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34 Voci da palazzo
Voci da palazzo 11
Governo del Veneto Due proposte firmate Pdl e Lega
Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle due Formigoni e Zaia ambiscono al trattamento fiscale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono
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Claudio Sinigaglia
“il progetto secessionista era di veneto stato”
“I
l progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto - il suo principale alfiere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Claudio Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio SiSinigaglia nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione corredata da 20 mila che firme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scorso, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande maggioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea costituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolore, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.
“C
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiederebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzionale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo sufficiente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modificare l’intero ordinamento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regione una parte più cospicua del prelievo fiscale. “Con la costituzione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione Antonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fino a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.
Piergiorgio Cortelazzo, Pdl
“nord italia omogeneo nella gestione dei servizi”
“N
Clodovaldo Ruffato, Pdl
perseguiremo l’autonomia attraverso altre strade
di Mauro Gambin ue idee, finite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sendelle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri- sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fosipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto finiti sul nascere. con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo- alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente- ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, madella Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar- il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile ufficio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella come veneti non possiamo accettare di finire schiacciati dai di togliere di mezzo i rispettivi consigli nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme regionali, dando luogo a economie di In Alto Adige alla prima proposta è morta anche la sescala e formare un unico consiglio ma otto decimi conda ossia quella dello stesso Zaia che soprattutto ambire al trattamento fisca- delle tasse qualche tempo fa aveva chiesto al presile di cui gode la regione a stato specia- rimangono dente del consiglio regionale - il pidiellino le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel- alla Regione Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta le casse delle Regione circa il 60-70% un parere giuridico circa la possibilità del prelievo fiscale. “Non si tratta di un progetto secessionista di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assistenma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfino quelli del za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen- Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel do la via Costituzione vigente e applicandone fino in fondo caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferrol’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio smembramento, oppure da una modificazione della struttura La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,
L’opinione
on ci possono essere diversi modelli di gestione in settori cruciali come, ad esempio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Piergiorgio Basta solo guardare a cosa succede sul Cortellazzo fronte ferroviario, dove in Veneto i disagi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi interni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giusto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più efficienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha anche tanto da imparare”.
Dario Bond, Pdl
“sÌ a un’autonomia eQua e responsaBile”
“S
ì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli VeDario nezia Giulia, un’autonomia Bond responsabile ed efficiente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond intervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così importante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trattamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustificabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile
he il Consiglio regionale non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consulClodovaldo tivo sulla questione Ruffato in esame era ampiamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regionale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”. Laura Puppato, Partito Democratico
“zaia, dovreBBe semplicemente dimettersi”
“L
’esito della consultazione sarebbe stato una sconfitta per Zaia – ha dichiarato la capogruppo del Pd in Consiglio Laura Puppato regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto dichiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato addirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o inefficacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competenza regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifiuti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.
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Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza di Alain Chivilò
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a mostra “Enrico Castellani/Günther Uecker”, alla Galleria In- valenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella ternazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia, fino al 13 sala del pensatore di Rodin si è accolti da grandi tele recenti di Uecker, gennaio, mette in dialogo due Maestri di ottant’anni ancora attivi in cui si ritrova la serialità dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza. Un allestimento carta, le frecce fino a giungere a due lavori degli anni ’70 con l’inseriche vede dedicato uno spazio ciascuno, intervallati tra le pareti, senza mento dei chiodi. Nella parete opposta dialoga Castellani con un trittico mai dare l’impressione di un’ipotetica gara o conflittualità. Castellani d’argento del ’66, una superficie bianca del ’68 e uno spartito del ’69. torna con una mostra in un luogo storico dopo le due Biennali del ’64 Passando per altri lavori di Uecker, si trova la I estroflessione di Castele ’66, mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Ve- lani eseguita nel 1959 con i semi anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere i suoi recenti angolari d’argento, che nezia. Due sono anche le provenienze rispettive richiamo vecchi lavori ma con la capacità di catche, reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto Se in Castellani turare la luce, assumendo forme diverse in base un dialogo: la breve vita della rivista Azimuth per il chiodo è intimo, all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’adesione perché ricoperto piano terra un’installazione di Castellani richiaper dieci anni di Uecker in Germania. Questo in- dalla tela, contro veneziano, come spiega il curatore Davide in Uecker è esplosivo ma le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che Di Maggio, non è stato ideato “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma per rivendicare l’autonomia di cinquant’an- rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letni di lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitatore passa dunque ta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non da opere storiche a lavori eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti comune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se in Castellani questo ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile elemento è intimo perché ricoperto dalla tela, in Uecker assume una mancato coinvolgimento da parte del curatore.
integrazione, sosteniBilitÀ e condivisione nella Biennale architettura 2012
Nelle foto a sinistra una delle opere di Uecker e sopra una di Castellani
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rrata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.
Negozio Olivetti, Piazza San Marco
Adesso come allora: 50 anni di avventure “Programmate”
L’allestimento della mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche” riproposta mezzo secolo dopo
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l Terreno Comune, “Common Ground”, è il titolo della 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia diretta da David Chipperfield. Le tematiche proposte, che si possono ammirare fino al 25 novembre, riguardano la continuità, il contesto e la memoria nell’ambito d’influenze e aspettative condivise. Partendo da un’apparente mancanza d’intesa tra la professione (d’architetto) e la società, il curatore, con il titolo proposto, vuole costituire “un tetto sotto il quale i partecipanti possano trovare rifugio per presentare le loro idee”. Ecco che si è voluto stimolare gli architetti “ a reagire alle prevalenti tendenze professionali e culturali del nostro tempo che danno risalto alle azioni individuali e isolate”. Dunque idee comuni e condivise per la base di una cultura architettonica con un’attenzione rivolta alla città, in collaborazione con i cittadini e i partecipanti al processo di costruzione. In sintesi Common Ground, ossia partire da singole posizioni di differenza per arrivare a idee condivise realizzabili per una base dell’architettura. Stabilite le linee guida si procede ora con una rapida disamina tra i Padiglioni. Si parte con quello Centrale dei Giardini: lo studio irlandese Grafton Architects, partendo dall’architetto brasiliano da Rocha, realizza un modello della Serra Dourada Stadium, ossia un’università come arena d’apprendimento e lavoro; The Piranesi Variations, 4 squadre che partendo dal modello del Campo Marzio re-interpretano e propongono nuovi modelli; l’artista Eliasson invece affronta la disparità d’accesso alla luce e l’elettricità come problema globale dei diritti umani; gli architetti olandesi del gruppo MVRDV pongono l’iniziative e circostanze individuali principali alla pianificazione; infine L. e M. Ortner si propongono con una collezione di dipinti con tecnica di pittura a polvere spessa per rappresentare i loro edifici immaginati e costruiti. Proseguendo, il padi-
glione della Russia, con le consuete soluzioni innovative, a piano terra I-Land propone immagini di 37 città segrete della scienza nell’ex Urss, che si scoprono attraverso dei buchi nella parete, mentre le sali superiori sono tappezzate da texture d’arredo tecnologico di codici QR-Code, che illuminandosi in modo alternato sono decifrati da Ipads consegnati all’ingresso al fine di mostrare i progetti per Skolkovo, la nuova città della scienza internazionale per il 2017. Il Padiglione Usa, con delle infografiche a carrucola, mette in rassegna 124 progetti. La Francia ripensa a una nuova zona fuori Parigi per una comunità d’immigrati con lo scopo di ridurre la povertà e favorire lo sviluppo economico. Il progetto del Giappone dona uno spazio condiviso a chi ha perso la casa durante lo tsunami. La Svizzera ha trasformato il padiglione in una grande camera oscura con un collage murale d’immagini del fotografo Zirn. Continuando presso l’Arsenale, l’esposizione ci accoglie con Gateway di Foster, Sandison e Carcas, ossia la storia dell’architettura e degli spazi pubblici uniti in una proiezione e un insieme di suoni. I nomi di grandi architetti sono sparsi sul pavimento e immagini di città, edifici e fatti contemporanei sono proiettati sulle pareti; una delle installazioni più riuscite anche se strizza molto l’occhio come concetto alle Arti Visive. Il Padiglione Italia curato da Zevi chiude questa disamina con le 4 stagioni da Olivetti al futuro, al territorio, fino al made e remade in Italy. Il tutto nel segno dell’eco-sostenibilità avvalorata anche da un giardino interno di 800 mq. In conclusione un’apoteosi dell’Architettura attraverso gruppi di lavoro che hanno proposto da un lato soluzioni ardite, dall’altro progetti sostenibili. Rimane comunque un dubbio sull’effettiva funzionalità e abitabilità interna che viene rimandata ad approfondimenti successivi. Al.Ch.
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l negozio Olivetti sito in Piazza San Marco a Venezia, di proprietà dell’Assicurazioni Generali ma dato in gestione al Fai (Fondo Ambiente Italiano), ci riporta indietro nel tempo riproponendoci la mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche”, che si tenne proprio in questa storica sede nel luglio 1962. Nell’ambito degli eventi collaterali della 13. Biennale Architettura è possibile ammirare gran parte degli oggetti che furono esposti cinquant’anni fa, in un ambiente che ancor’oggi tiene vivo lo spirito avanguardista del marchio. Infatti negli anni ’60, la mostra lagunare era la III tappa di una serie di mostre itineranti sull’Arte Programmata che fu commissionata e sponsorizzata da Olivetti attraverso Bruno Munari e altri artisti. Come ci spiega il curatore Marco Meneguzzo, “fu una sinergia tra arte e azienda privata che segnò un rapporto con il mondo dell’industria, creando un linguaggio e una diffusione dell’arte di domani. Un modo diverso di guardare l’arte e il mondo”. Nell’intreccio delle opere all’interno dell’esposizione permanente di macchine da scrivere, l’inaugurazione è anche occasione per approfondire il ritorno contemporaneo dell’Arte Programmata. Meneguzzo, che ha scritto un
libro al riguardo, afferma che è “La nostalgia per un momento in cui la tecnologia, l’arte e la sinergia con l’industria potevano pensare di risolvere i problemi dell’uomo e della società moderna. In fondo è una tecnologia banale, semplice, direi easy ma proprio in questi lavori adesso vediamo l’aspetto della proiezione nel futuro”. Alberto Biasi invece sottolinea la stranezza che “L’Arte Programmata sia stata rimossa quando aveva delle parvenze analoghe alla programmazione in campo elettronico e digitale. Influenze artistiche Statunitensi hanno avuto invece successo ma tendevano al disordine, al caos che comunque noi già programmavamo”. Grazia Varisco rileva il fatto che “Lo spostarsi della vita verso una tecnologia avanzata porta a valutare questi esperimenti elementari, comunque di basso valore tecnologico, con freschezza e autenticità che all’epoca soprattutto per noi erano scontati”. Giovanni Anceschi pone l’accento sul fatto che “La tecnologia si è messa a nostro favore come effetti e idee, perché alla fine c’è un approccio e una forte componente scientifica”. Un’occasione unica dunque per vedere materiale dell’epoca e tredici opere divise tra gli artisti del Gruppo T, Gruppo Enne oltre a Munari, Mari e Alviani. Al.Ch.
14 Cultura veneta
Cultura veneta 37
Solidarietà Il bilancio d
“Fratture”, storie di crisi
Un testo letterario e “filosofico” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere. Ma si rinasce ogni giorno e così si supera la crisi di Vesna Maria Brocca
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ratture” è il nuovo romanzo dello scrittore mestrino Massimiliano Nuzzolo per Italic/PeQuod, autore già apprezzato in Italia per i suoi romanzi e racconti, ma non solo. Tra le sue varie attività c’è anche la produzione di dischi con Jost Multimedia (associazione ed etichetta che riunisce svariati artisti), tra i quali “L’esperienza segna” dei Soluzione su cui appaiono Mao, Garbo e Federico Fiumani dei Diaframma. Concentriamoci ora su “Fratture”, un testo letterario e “filosofico” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono in una parade avvolgente evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere e mettendo in campo uno spirito combattivo, la forza e la volontà di rinascere ogni giorno, superando le Crisi. Capiamone di più con l’autore. Quali sono queste “Crisi” con la “C” maiuscola che racconti? “La parola “Crisi”, oltre che al Tg, mi fa pensare al mio primo romanzo, “L’ultimo disco dei Cure”, in cui ne riportavo la definizione: Fase di perturbazione, di dubbio, di incertezza nell’equilibrio di una persona o di una collettività. Di squilibrio più o meno grave in campo economico e sociale… La crisi, sostanzialmente, mette a nudo le cose. Le crisi di cui parlo in “Fratture” sono numerose. A partire da quelle dei due protagonisti Thomas che a causa di un incidente perde la memoria, la sua “conoscenza”, l’habitat su cui ha costruito la propria esistenza, una “crisi” clinica, ma pure culturale. La co-protagonista, Elisa invece fa della ricerca e dell’esperienza il suo modus operandi compiendo un percorso vitale non sempre positivo che la porta sull’orlo del precipizio, ad un altro tipo di crisi, la definirei emozionale”. Da quale realtà quotidiana e da quale città hai preso spunto per il tuo libro? “La realtà quotidiana messa in scena è la vita di due giovani “umani” (un termine caro a M. Houellebecq), uno programmatore di videogiochi e realtà virtuali, l’altra studentessa universitaria molto colta con la passione per la fotografia e per la musica. Un evento drammatico che può accadere a chiunque e che stravolge l’esistenza di quella persona. Le città sono sicuramente quelle che conosco meglio e che amo: Mestre (e il Nordest), città nella quale sono nato e cresciuto e in cui attualmente abito,
Nelle foto l’autore del libro e la prima di copertina
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e Roma, la Capitale, dove si trova l’ombelico del Mondo, ma che è pure ricca di altri significati. Inoltre a Roma vive buona parte dei miei amici. Ci vivono anche Massimo, carissimo amico d’infanzia, anche lui mestrino, che ho inserito nel romanzo per divertimento, e soprattutto ci vive mio fratello Luca, cantante e compositore dei Soluzione”. Come lo vedi il mondo dei giovani di oggi e qual è secondo te la “frattura” più grande? “Non vorrei apparirti nichilista, non lo sono. Anzi temo di essere un inguaribile ottimista, ma il Mondo dei Giovani lo vedo difficile. Anche quello dei grandi sia chiaro, ma quello dei giovani è più “critico”. Senza un passato da ricordare o su cui posare basi solide, e soprattutto senza un futuro. E probabilmente senza la possibilità di chiedere aiuto alle generazioni precedenti troppo prese dalla corsa per riuscire a “sopravvivere”. Quasi tutte le certezze sono svanite. Il concetto di Famiglia ha perso consistenza. Le identità si sono smarrite. Le ideologie sono cadute, le religioni si sono ridimensionate brutalmente. L’economia è allo stremo. É difficile dire quale sia la frattura più grande, sono tante. Di sicuro occorre fermarsi, respirare profondamente, rallentare il battito del cuore e pensare un attimo a come ripartire. Ho fiducia nel genere umano. Forse però sbaglio…”.
24 38 Sì, viaggiare VENETO
Polesine, mosaico fra terra e acque
DAI PAESAGGI DEL DELTA DEL PO COSÌ CARICHI DI SUGGESTIONI E CELEBRATI ANCHE DAL CINEMA AD ADRIA E ROVIGO CITTÀ RICCHE DI ARTE E CULTURA IL TERRITORIO RACCHIUSO DAI DUE GRANDI FIUMI RISERVA TANTI ALTRI PICCOLI TESORI DA SCOPRIRE SENZA FRETTA COME LE VILLE DI FRATTA O IL MUSEO DELLA GIOSTRA ALLESTITO A BERGANTINO
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’ultimo in ordine di tempo a rimanerne incantato è stato Paolo Rumiz, scrittore e giornalista. Il suo viaggio in barca lungo il corso del Po, raccontato a puntate su “Repubblica” nell’agosto scorso, ha vissuto le tappe finali in Polesine e lì lo scrittore triestino è rimasto stupito nel notare come questa terra abbia conservato la sua anima schietta e ruvidamente autentica. Quindi luoghi naturali di una bellezza struggente che proprio la plurisecolare presenza dell’uomo rende più veri e costantemente sospesi fra poesia e prosa. Fra lirica e disincanto. In particolare il delta ha colpito Rumiz, con le sue osterie frequentate dai pescatori (osannato il piatto di spaghetti alle vongole mangiato a Boccasette, uno dei villaggi più colpiti dalle varie alluvioni), i canneti, i ponti di barche. Ma anche il ricordo lontano della malaria, le zanzare, i silenzi... E poi i casoni di valle, gli isolati e irraggiungibili scani, mete ambite soltanto dagli escursionisti più ardimentosi. Rumiz non è stato colpito dal delta da depliant, insomma. Ma dal delta vero, quello che non a caso ha fatto da sfondo a indimenticati film del neorealismo italiano. Sofia Loren costruì la sua icona posando all’ombra del faro di Pila in occasione del lancio del film “La donna del fiume” di Mario Soldati (1955). Da quando c’è il Parco naturalistico del Delta del Po è cresciuto l’interesse per questi luoghi, non più meta privilegiata dei soli birdwatcher armati di cannocchiali, che da tempo sanno bene quanto sia unico questo ambiente naturale, ricco com’è di oltre 300 specie di fauna acquatica. Meta per tutti, per turisti normali, compresi i gitanti del week end o della domenica. E’ destinato anche a loro il Museo regionale della bonifica nella restaurata idrovora di Ca’ Vendramin, lungo la strada fra Taglio di Po e Porto Tolle. Per i turisti più sensibili all’ambiente è stato istituito
AMOLARA, L’IDROVORA ORA OSTELLO E MUSEO DELLA BONIFICA
TIPICO PAESAGGIO DEL DELTA DEL PO. IN ALTO: UN CASONE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI ADRIA. A METÀ PAGINA: IL PONTE DI BARCHE DI SANTA GIULIA, IL MUSEO DEI GRANDI FIUMI DI ROVIGO, A DESTRA TRAMPOLIERI IN VOLO E IL MUSEO DELLA GIOSTRA DI BERGANTINO. PIÙ SOTTO: VILLA BADOER DI FRATTA POLESINE
il Giardino botanico di Caleri, e sono state moltiplicate le escursioni naturalistiche in barca, in bicicletta, in canoa, a cavallo e a piedi. E poi si è sviluppato il pescaturismo, soprattutto nella pescosa Sacca di Scardovari. Attività sostenute da una fitta rete di agriturismi e semplici osterie, dove ci si può rifocillare a prezzi modici e venendo a contatto con la gente del luogo. Anche qualche villa offre ospitalità, naturalmente di charme. E’ il caso di Ca’ Zen di Taglio di Po, dove dimorò anche il Byron. L’osteria Arcadia di Santa Giulia, dove c’è il ponte di barche più noto del Polesine, affitta camere e organizza diverse uscite per conoscere il tessuto naturale più intimo del Delta. Come la vicina Locanda degli Antichi sospiri, poi riesce a far apprezzare anche i prodotti tipici di questo ambiente di laguna. I mitili, le anguille, i crostacei... Ma anche il riso pregiato delle risaie
vallive. E così anche l’umile Santa Giulia ora è meta turistica. L’isola di Albarella, un piccolo paradiso turistico ora di proprietà Marcegaglia, e le vicine spiagge di Rosolina Mare, rappresentano invece l’alternativa di chi il turismo lo intende in modo più convenzionale, mettendo la spiaggia e il sole al primo posto. Racchiuso fra Adige e Po, il Polesine è anche una terra ricca di storia. Adria era importante già in epoca etrusca e conobbe il suo massimo splendore in epoca romana. Il suo Museo archeologico è una meta irrinunciabile per conoscere il passato remoto della città e del Polesine. Un apparato didattico di recente impostazione rende i tesori del museo fruibili da chiunque. Adria, cittadina adagiata fra i navigli, conserva un fascino vagamente demodè, presenta scorci pittoreschi e atmosfere languide. Stesse piacevoli sensazioni di quando ci si siede a tavola dello storico
Alle porte di Adria un’antica idrovora è diventata un accogliente ostello e un museo sulla storia della bonifica. Si tratta dell’Amolara (nella foto), frutto di un’intelligente opera di recupero e di riuso di una pregevole struttura di archeologia industriale. L’ostello propone anche una ristorazione ispirata alla tradizione e ai piatti tipici della zona ed è il punto di partenza di tante attività. Una parte dell’edificio che ospitava l’idrovora è stato trasformata in museo, il “Septem Mària Museum”, ovvero museo della terra dei sette mari. Septem Mària nasce da una citazione di Plinio il Vecchio ispirata alla zona. In sala da pranzo un affresco realizzato da Elvio Mainardi illustra il territorio di Adria antica. Un luogo di grande suggestione. www.amolara.it ristorante dell’albergo Molteni, a gestione familiare. L’apertura del nuovo autodromo, che ospita manifestazioni motorische a livello europeo, ha dato una scossa adrenalica forte alla città. Rovigo, invece, è più salottiera e più vivace, con le sue piazze di epoca veneziana e i suoi portici dove si affacciano tanti locali frequentatai dai giovani. ma la cultura non è affatto in second’ordine. Basta visitare il Museo dei grandi fiumi o le mostre temporanee ospitate a Palazzo Roverella per renderse conto. A Fratta Polesine è imperdibile il percorso delle ville, a cominciare dalla palladiana Villa Badoera. A Badia Polesine c’è l’antica abbazia della Vangadizza, a Lendinara c’è il Museo del Risorgimento più due santuari. A Villadose uno spazio espositivo dedicato alla Centuriazione Romana, ad Ariano Polesine la chiesetta di San Basilio.
L’Alto Polesine, la parte che confina con la Lombardia e con l’Emilia, presenta invece altri connotati. Melara, Bergantino e Castelmassa sono famosi per la costruzione di giostre e la produzione di fuochi d’artificio, tanto che a Bergantino è sorto il Museo della giostra, dedicato all’artigianato del luna park. A tavola dominano i profumi di zucca e le contaminazioni della cucina mantovana e reggiana. Ma sono tanti i prodotti tipici del Polesine, vedi ad esempio la bondola di Fratta Polesine e le verdure di Lusia (una delle capitali nazionali dell’orticoltura e del commercio del settore), sostenuti da tantissime fiere paesane e da una ristorazione da sempre attenta alla conservazione e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Info: www.polesineterratraduefiumi.it www. parcodeltapo.org www.rovigoturismo.it www. deltapocard.it
A tavola 39 AFFARI DI FAMIGLIA Mancato versamento dell’assegno di mantenimento in favore del figlio minore da parte del padre. A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Ecco cosa fare per tutelare il diritto leso
Care lettrici e lettori, a richiesta da parte di molte di Voi, in questa rubrica affronterò il delicato quanto frequente tema dell’omesso versamento dell’assegno di mantenimento in favore del figlio minore da parte del genitore non collocatario prevalente e/o del figlio maggiore non economicamente autosufficiente. I figli minori e quelli maggiorenni, non ancora economicamente autosufficienti, hanno diritto di essere mantenuti ( ex art. 147 e 148 del c.c.) dai genitori in misura proporzionale al proprio reddito (inteso quale patrimonio complessivo) tenendo conto delle esigenze concrete degli stessi, del tenore di vita goduto in costanza di convivenza, ancorché more uxorio, all’effettiva permanenza presso ciascun genitore e all’impegno concreto profuso da ciascuno di essi nella loro educazione e gestione giornaliera. Dato per acclarato, dunque, che l’obbligo al mantenimento dei figli incombe in egual misura anche sui genitori non legati da un vincolo matrimoniale ma da una semplice unione di fatto, ne consegue che anche le conseguenze civili e penali per l’omesso versamento dello stesso sono da intendersi parificate. Ma, in concreto, come e cosa fare se il padre naturale/separato/divorzionato omette di
versare il mantenimento del figlio minorenne e/o maggiorenne non economicamente autosufficiente? La madre, munita dell’omologa di separazione (in ipotesi di separazione consensuale) o della sentenza di separazione (in ipotesi di separazione giudiziale) o della sentenza di divorzio, o ancora del provvedimento, avente natura esecutiva, pronunciato dal Tribunale Minorile, può adire, tramite un legale all’uopo nominato, il Tribunale per far ordinare al terzo (es. datore di lavoro, banche, enti erogatori la pensione, P.A.) ex art. 156, comma 6 c.c. di versarle direttamente quanto previsto a titolo di mantenimento. Questo ordine di pagamento può essere già inserito dal Giudice, qualora ne ricorrano i presupposti (ad esempio allorquando il genitore già nel corso del procedimento di separazione o divorzio ometta e/o ritarda ingiustificatamente il pagamento del dovuto mantenimento), nella sentenza di separazione e/o divorzio o nel decreto pronunciato avanti il Tribunale minorile a seguito di procedimento ex art. 317 bis c.c.. Detta condotta assume particolare rilevanza anche ai fini della valutazione del corretto esercizio della potestà genitoriale poiché, innegabilmente, denota il pressoché totale disinteresse del genitore
L’OCULISTA
inadempiente verso le esigenze primarie del figlio minore e/o maggiorenne ma non economicamente autosufficiente. Conseguentemente, potrà essere giuridicamente valutata l’incapacità genitoriale del genitore inadempiente con sua conseguente decadenza. Peraltro, la violazione degli obblighi di natura economica disposti in favore del figlio, assume rilevanza anche in ambito penale integrando detta condotta il reato di cui all’art. 570 c.p., anche nella sola ipotesi di semplice ritardato pagamento dell’assegno rispetto ai termini indicati dal Giudice. Ma il genitore inadempiente può esimersi dalle conseguenze penali della propria condotta? L’incapacità economica del genitore obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento assume valore esimente solo quando questi riesca a dimostrare, in maniera puntuale e precisa, il proprio incolpevole stato di indigenza. A tal riguardo non si può ritenere sufficiente il semplice stato di difficoltà economica addotta dall’inadempiente a propria discolpa come ad esempio il fatto di essere disoccupato. Di recente la Cassazione è nuovamente intervenuta sul punto ritenendo che l’impossibilità di versare l’assegno di mantenimento al figlio minore da parte
di un imprenditore non possa giuridicamente essere scusata dal fatto che la sua azienda sia in difficoltà economica, come vanamente dimostrato con la produzione in giudizio degli ultimi tre bilanci in “rosso”. La Corte di Cassazione con la medesima sentenza ha inoltre statuito il diritto al risarcimento dei danni morali conseguenti a detto comportamento omissivo. Dunque, l’omesso mantenimento dei figli minori e/o maggiorenni non economicamente autosufficienti, oltre ad essere immorale sotto un profilo umano, assume senza dubbio rilievo in ambito civile e penale con conseguente diritto, da parte dei soggetti lesi, di pretendere la giusta tutela anche sotto il profilo del risarcimento dei danni morali sofferti per tutte le difficoltà e disagi loro causati. Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, necessitate di ottenere delucidazioni, autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.
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Nomi Famosi • Sapete come si chiama la modella giapponese con le misure perfette? Mimi Sury. • Come si chiama il più grande cocainomane giapponese? Hiothiro Nariga. • Come si chiama il più famoso
comandante delle frecce tricolori? Gino Vantuno. • Come si chiama il più esperto geologo brasiliano? Pedro Macinho. • Come si chiama il più grande produttore di autoveicoli cinese? Cam Yong Chin.
• Come si chiama il più forte saltatore in lungo congolese? Mozombo Nabuca. • Come si chiama il più gentile autista di autobus congolese? Takalasu Chenduma. • Come si chiama il più imbattuto portiere di calcio giapponese? Tutiri Yoparo. • Come si chiama il più assiduo suonatore di citofono vietnamita? Vien Po Ju.
Aforismi sull’amore • Il genio è per il 10% ispirazione, e per il 90% sudorazione. • Il cervello è un organo meraviglioso. Comincia a lavorare quando ci si alza dal letto e smette quando si entra in ufficio. • L’uomo utilizza solo il 10% del proprio cervello. Il resto è occupato dal sistema operativo. • Era talmente stupido che tutte le volte che sbadigliava il LE OMBRE
cervello tentava la fuga. • In Italia la stupidità condita dalla furbizia è considerata di più dell’intelligenza. • Finché ci saranno gli stupidi, esisteranno i dritti. • Tutti hanno il diritto di essere stupidi. Ma alcuni esagerano. • Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro. • La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.
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FASCINO PREVISTI TUONI E FULMINI NELLE RELAZIONI AMOROSE: AVETE VOGLIA DI DARE UN BELLO SCOSSONE A RELAZIONI CHE SI STRASCINANO · S ALUTE L’ENERGIA SARÀ BALLERINA, O AL DI SOTTO DELLO STANDARD ABITUALE E I RIFLESSI SI FARANNO PIÙ LENTI. EVITATE GRANDI PERFORMANCE
CANCRO 22/06 22/07
ASCINO AVRETE UN DIALOGO COSTRUTTIVO E COSTANTE CON CHI VI STA ACCANTO. RECUPERERETE UNA DIMENSIONE DI PIACEVOLE INTIMITÀ · SALUTE CORSI COLLETTIVI E ATTIVITÀ DI SQUADRA COME LA PALLAVOLO O IL TENNIS VI AIUTERANNO A CANALIZZARE LE ENERGIE
ARATE ACCAREZZATE DALLE PRIME NEBBIE
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LEONE DAL 23/07 AL 23/08
FASCINO LIBERATE IL VOSTRO LATO PIÙ ROMANTICO E FANTASIOSO, I PIANETI FAVOREVOLI VI RENDERÀ, QUESTO MESE, PARTICOLARMENTE IDEALISTI · S ALUTE DALLA CROMOTERAPIA ALLA RIFLESSOLOGIA, PASSANDO PER YOGA E SHIATSU: SIATE APERTE A TUTTE LE POSSIBILITÀ DI BENESSERE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
FASCINO L’EROS SI FARÀ MENO PASSIONALE E PIÙ CEREBRALE E LE RELAZIONI SI BASERANNO SU AFFINITÀ INTELLETTUALI E INTERESSI CONDIVISI · S ALUTE INFORMATISSIMI SULLE NOVITÀ IN FATTO DI DIETE E TRATTAMENTI ESTETICI: LA MOTIVAZIONE SARÀ AI MASSIMI LIVELLI. APPROFITTATENE!
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
IL DESIDERIO DI AVVENTURA E DI CONQUISTA AUMENTERÀ IN MANIERA ESPONENZIALE. INSOFFERENZA VERSO CHI VI SOFFOCA· S ALUTE GESTITE IN MANIERA SAGGIA LE GRANDI RISORSE DI CUI SARETE PROVVISTI: SCEGLIETE SPORT CHE FACCIANO APPELLO ALLA RESISTENZA FASCINO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
ASCINO I SINGLE SARANNO IRRESISTIBILMENTE SOSPINTI VERSO TERRE LONTANE, ATTRATTI DA PERSONE INSOLITE DI CONTESTI CULTURALI DIVERSI · S ALUTE L’ENERGIA SARÀ INTERMITTENTE, INTEGRATE LA PALESTRA CON RILASSAMENTO ORIENTALE, O CON DISCIPLINE TIPO TAI CHI O QI GONG
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
QUALCHE POSSIBILE EQUIVOCO NELLA COMUNICAZIONE, CHE SARÀ IMTONI PIÙ SOMMESSI E CONFIDENZIALI · S ALUTE E’ TEMPO DI FARE CONTROLLI MEDICI DI ROUTINE, COME UNA VISITA DENTISTICA: PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE! FASCINO
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ATTRATTI DA PERSONE MISTERIOSE E NON FACILMENTE DECIFRABILI. MANTENETE IL CONTROLLO NELLE RELAZIONI · S ALUTE SIETE AGILI, PERCIÒ VI CIMENTERETE IN UNA MIRIADE DI ATTIVITÀ: DAL PARACADUTE ASCENSIONALE
VERGINE 24/08 22/09
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ATTENDONO CONOSCENZE DAVVERO MOLTO INTERESSANTI, PURCHÉ SIATE PIÙ FIDUCIOSI NEI CONFRONTI DELLE NOVITÀ · S ALUTE DEDICATEVI TUTTO IL TEMPO NECESSARIO A STAR BENE. L’ATTENZIONE PER L’ESTETICA, L’IGIENE E LA SALUTE È CONSIGLIATA
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ASCINO SARETE PIÙ SOLLECITI NEI CONFRONTI DELLE RELAZIONI DI LUNGA DATA. SIATE PIÙ DINAMICI E MENO FATALISTI · S ALUTE POTRESTE ACCUSARE TUTTA UNA SERIE DI SINTOMI IMPUTABILI A UN’IPOCONDRIA DIFFUSA, O A UN CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE
Autunno in relax in Terme Dolenjske Toplice Attivi, sani, socievoli. Non perdete l’offertissima che dura per tutto il mese di novembre e dicembre. • mezza pensione (min. 3 notti) • ingresso gratuito alle piscine termali • il bagno notturno nel centro benessere Balnea (ven. e sab.) • idroginnastica mattutina • 1 ingresso all’Oaza – centro delle saune • ricco programma di divertimento (tombola, serate culturali, proposte per le gite…) 4. 11.–28. 12. 2012 (esclusi i ponti 6.-9.12., 22.-26.12.2012)
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