di Cavarzere
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 26 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Primo piano Sempre più auto senza assicurazione per via della crisi pagg.
Politiche Pd primo partito ma il centrodestra prende più voti
4-5
pag.
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Imu Il sindaco annuncia la riduzione delle aliquote
6
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EDITORIALE
Boscochiaro, si riapre la querelle sul ponte
La crisi dietro la protesta di Alessandro Abbadir*
Il nuovo ponte che dovrebbe sorgere nella frazione di Boscochiaro e il suo finanziamento sono temi dei quali si discute molto in città. Lo scorso ottobre era arrivata la notizia di un finanziamento di un milione e 100mila euro, proveniente dai Patti territoriali. pag. 10
assistenza domicilare, scontro crocco-pdl e lega
I gruppi consiliari di Popolo della libertà e Lega Nord hanno diramato un comunicato congiunto relativo all’assistenza domiciliare, settore nel quale l’amministrazione comunale sta mettendo in atto una serie di cambiamenti. pag. 12
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Aumento d’indennità: critiche, chiarimenti, strumentalizzazioni
Marzia Tasso al sindaco: provvedimento legittimo ma inopportuno; Henri Tommasi: aumento d’ufficio
“N
onostante tutti i problemi che ha questo sfortunato comune, il sindaco non ha trovato di meglio che aumentarsi le indennità”. Ha sollevato un nuovo polverone la lettera aperta di Marzia Tasso, smentita dal sindaco, in cui la consigliera comunale lancia una critica di un inopportuno - commenta - aumento dell’indennità di funzione degli amministratori del comune a partire proprio dal primo cittadino. Dal calcolo, risulterebbe un incremento
annuale per l’ente di circa 22.180 euro, a cui si dovrebbero poi aggiungere ulteriori 7 o 8.000 euro annui per i consiglieri. Non cela il proprio malcontento Marzia Tasso che parla di “atto legittimo ma altamente inopportuno sotto l’aspetto politico, morale ed etico”. Il sindaco non perde tempo a rispondere, smentendo categoricamente l’adozione di alcun provvedimento di rideterminazione delle indennità di funzione per lui e i suoi assessori.
alle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero inestricabile, o perlomeno difficilmente risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Proprio quello che non ci voleva in una situazione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fine. Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata. Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di partiti che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa parte: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. Due partiti che fino a due anni fa avevano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elettorale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.
Henri Tommasi spiega come loro stessi si limitino, invece, a percepire l’indennità di funzione nell’esatto ammontare fissato dallo Stato per tutti gli amministratori degli enti locali con dimensioni demografiche affini al comune di Cavarzere. “La determinazione assunta dall’ufficio comunale competente – chiarisce il sindaco - ha semplicemente preso atto degli importi già fissati dalla legge e dal decreto del Minicontinua a pag. 3 stero dell’Interno n. 119/2000”. pag. 8 *alessandro.abbadir@gmail.com
L’Intervento Benedetto Papa…
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C
ome tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronunciamento del Papa che dichiara di ritirarsi è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune. *Parroco Chioggia
continua a pag.
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EDITORIALE
segue da pag.
La crisi dietro la protesta
Edilizia
piano casa, trend positivo nel veneziano Ampliamento e ristrutturazioni delle abitazioni previsto dalla legge sul Piano Casa, continua anche nei primi mesi del 2013 il trend positivo nel Veneziano. A gennaio e febbraio di quest’anno la Provincia ha infatti già ricevuto 205 pratiche dai 44 comuni del territorio, relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge sul Piano Casa. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge, fino al 28 febbraio scorso sono state 8354 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni. “Valuto queste cifre positivamente - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor - 205 pratiche presentate dall’inizio dell’anno sono un segno evidente del gradimento nei confronti della legge. Si tratta di un’autentica boccata d’ossigeno per i nostri artigiani in un momento di crisi che ha colpito in modo pesante anche il settore delle costruzioni”. Turismo
nuova guida sulla riviera del Brenta “Le delizie della Brenta: arte, cultura, gastronomia, natura, artigianato tra Padova e Venezia” è la nuova guida presentata lo scorso 15 febbraio alla Bit, Borsa internazionale del Turismo di Milano. Si tratta di una proposta per il turista che ama soffermarsi per meglio conoscere i territori, attraverso un approccio lento e sostenibile delle sue bellezze architettoniche, paesaggistiche, ambientali per apprezzarne la storia, l’arte e la natura. Una guida che mette in evidenza le bellezze in particolare della Riviera del Brenta.
1
Dietro lo smottamento del centrodestra il problema di fondo: la crisi economica devastante, le fabbriche del Nord Est che chiudono ad una ad una, operai ed imprenditori disperati, e sullo sfondo la marea montante della rabbia per un sistema politico sprecone che viene percepito come solo produttore di tasse e inefficienze. Non è un caso che Grillo con la sua offerta politica antisistema abbia pescato a piene mani fra le categorie che sono state più bastonate dalla crisi: da un lato gli operai e dall’altro imprenditori e lavoratori autonomi. Un tempo votavano proprio Pdl e Lega. Il richiamo dei “Vaffa day” si è fatto via via più forte, nel momento in cui tutti i partiti invece di dare l’impressione di capire il momento che stavano passando famiglie, giovani e pensionati, hanno continuato in un logoro teatrino, percepito ormai come dannoso e fuori tema. Sul territorio la grande delusione, l’ennesima grande occasione mancata (peraltro annunciata), è stato il risultato del Pd e dei suoi alleati. Ancora una volta il partito di Bersani ha dimostrato in Veneto di essere poco radicato, a parte Padova, Rovigo e soprattutto Venezia (dove tra l’altro i grillini hanno fatto il pieno dei voti). Ancora una volta il centrosinistra interpreta con difficoltà le dinamiche di una regione che fino a pochi anni fa era la locomotiva d’Italia e ora è ferma. Bloccata anche dal suo stesso modello di sviluppo fatto di piccole e piccolissime imprese, che si sono rivelate e più vulnerabili con la crisi. Ora per uscire da questa impasse, ci vuole lo sforzo di tutti partiti e soprattutto dei cittadini. Un voto ravvicinato rischia di complicare ancora di più la situazione. Votare chi fa promesse facili insomma può dare una momentanea sensazione liberatoria, ma alla fine i problemi rimangono e adesso vanno affrontati realisticamente, se non si vuole andare a fondo tutti insieme. di Alessandro Abbadir
Bando
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E’ stato pubblicato sul sito della Provincia di Venezia, all’indirizzo www.provincia. venezia.it/trasparenza/bandi-di-garaaperti, il bando per l’acquisto, a condizioni agevolate, di biciclette e/o biciclette a pedalata assistita rivolto ai residenti della provincia di Venezia. Il materiale è reperibile all’indirizzowww.trasporti.provincia. venezia.it/mososten/IncentiviBICI/IncentiviBICI.html. Si punta ad favorire le azioni di mobilità sostenibile promosse dagli enti locali aiutando i cittadini a scegliere mezzi di trasporto non inquinanti.
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Cavarzere territorio
politica
Il mercatino “L’arte e l’antico” comincia a decollare pag. 14
san pietro
Poste, il discorso non è ancora chiuso
incontri
Provincia
pag.
Genitori e figli, si discute di educazione e regole pag. 18
ponte chiuso fino a giugno
Regione occupazione
Un commento al voto nel Veneziano pag.
amBiente
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I gruppi di cammino, tra moda e salute
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A Mira
pag.
personaggio
Corallino racconta la “sua” Chioggia pag.
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26
Ecco il Veneto giovane delle “Start Up” pagg.
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voci da palazzo
Comuni in fuga verso le provincie autonome pag. 34
cultura L’influenza di Wagner nelle arti tra ‘800 e ‘900 pag.
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Resterà chiuso al traffico per 90 giorni, a Malcontenta di Mira, il ponte sullo scolo Foscara, in via Bastie Interne. Uno dei sostegni laterali è in precarie condizioni di staticità e determina una situazione di rischio per il transito degli automezzi. Con un’ordinanza urgente e con lo scopo di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, il sindaco di Mira Alvise Maniero ha disposto da la chiusura al transito di tutti gli automezzi sul ponte che attraversa lo scolo consortile, in via Bastie Interne.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della GIVE EMOTIONS Srl
Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 febbraio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
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4 Argomento del mese EFFETTI DELLA CRISI In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli dei quali, il 3,8% viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti ed abitanti, sono Treviso e Vicenza con 62 auto ogni 100 abitanti. Sono seguite da Verona e Rovigo con 61, Belluno e Padova 60 ed infine Venezia con 52 di Alessandro Abbadir
palestra Acon solo Verona nel25€ 2012 sono stati 34 i multati a in palestra Gratis perchè non avevano
scrizione!!! alcuna copertura
assicurativa
In Italia è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap
L
Sempre più auto senza a
a crisi provoca un fenomeno inaspettato e pericoloso: sulle strade della nostra regione circolano sempre più auto prive di copertura assicurativa e con la revisione scaduta. Il fatto è certificato dai controlli fatti dalle forze dell’ordine sul territorio e anche in altre parti del territorio italiano. Di fatto in circolazione ci sono auto che sono delle vere e proprie mine vaganti sia dal punto di vista della sicurezza (vengono fatte circolare nonostante non abbiano passato la revisione), sia da punto di vista giuridico (senza assicurazione: se si fanno incidenti o si paga in proprio i danni o si rischia di provocare danni a terzi non risarcibili). In Veneto la percentuale dei veicoli trovati senza la classica Rc auto non è altissima rispetto ad altre zone d’Italia, ma comunque in costante aumento rispetto a 5 anni fa, quando le auto senza assicurazione si stimava fossero solo qualche decina di migliaio, insomma un dato che da decenni era fisiologico. Ora l’impennata, la gente non ha soldi e rischia viaggiando senza assicurazione. I veicoli che circolano in Italia senza assicurazione obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall’Aci nel 2011. Lo confermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio nazionale. Sono stati fatti posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in alcune regioni. Nelle prime due operazioni della Polizia stradale, svolte
il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati scoperti si aggira su una percentuale a livello nazionale del 6-7%. Applicando questa percentuale all’intero parco circolante italiano (49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Ci sono dati come quelli della Sicilia con il 14 % e la Calabria con il 13% davvero preoccupanti. Ma ci sono anche regioni del sud virtuose, come la Puglia con il 2,7% delle auto senza assicurazione. In Veneto circolano circa 3 milioni di veicoli circolanti (dati ufficiali del 2010) dei quali, dalle stime della Polizia e dell’Aci, il 3,8 % viaggerebbe senza assicurazione, cioè quasi 115 mila veicoli. Le province in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti (e quindi potenzialmente anche più ad alto rischio che circolino senza assicurazione) ed abitanti sono Treviso e Vicenza (62 auto ogni 100 abitanti), seguite da Verona e Rovigo (61), Belluno e Padova (60) ed infine da Venezia (52). Ci sono dati che emergono dai controlli specifici nelle singole provincie che fanno riflettere. A Verona ad esempio nel corso del 2012, i vigili hanno scoperto 481 veicoli sprovvisti di assicurazione, un vero e proprio record negli ultimi cinque anni. Nell’anno precedente le violazioni accertate erano state 428 e nel 2010 solo 385. Nel 2012 sempre a Verona quindi sono stati 34 i conducenti multati per la mancata copertura assicurativa a seguito di sinistro stradale. Multe
decisamente “salate”, perché il codice della strada prevede sanzioni fino a 3.366 euro con il sequestro del veicolo. I dati dimostrano che la guida senza assicurazione insomma si è radicata anche in una città veneta tra le più forti a livello economico. Ma i disagi non mancano nemmeno a quegli automobilisti in regola che, loro malgrado, si trovano coinvolti in incidenti con altri veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Cosa fare in questi casi? A rispondere è Carlo Pognici avvocato della Federconsumatori di Venezia.“In Italia -spiega Pognici - è previsto un Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla Consap (Concessionaria per i Servizi Assicurativi Pubblici) predisposto per risarcire tutti coloro che hanno subito un incidente con un veicolo non assicurato. Il Fondo di Garanzia prevede risarcimenti nel caso in cui avvenga un sinistro con veicoli in circolazione contro la volontà del proprietario o con mezzi spediti nel territorio italiano da un altro Paese dell’Unione europea. È prevista una copertura assicurativa anche nel caso in cui avvenga un incidente con un veicolo estero con targa non corrispondente”. In ognuno di questi casi il danneggiato deve inoltrare richiesta di risarcimento con raccomandata alla Consap e all’impresa designata. Info www.consap.it, insieme ad un modulo per la domanda. In quarant’anni di attività il Fondo di Garanzia ha versato risarcimenti per oltre sei miliardi di euro relativi a 1,3 milioni d’indennizzi.
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gli oBBlighi della legge: revisione
Corsi di Nuoto/Aqu Mat tino...c’è ltreag alla ym questione dell’assicurazione quella revisione puoi avere 8 ingres sidellaNuo todelLmezzo ibeneircentri o autorizzati o alla Motorizzazione. Revisione fino all 0ogni quanto farla? La prima delle e auto,14.0 insomma,
O
revisione è obbligatoria dopo quattro anni dalla prima immatricolazione, entro il termine del mese di rilascio della carta di circolazione. I successivi controlli devono essere effettuati invece con scadenza biennale e sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione. Queste scadenze si applicano per autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 Kg e dal 2003 motoveicoli e ciclomotori. La revisione è invece obbligatoria con cadenza annuale per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 Kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città). Va prestata attenzione poi che con il “Decreto Liberalizzazioni di Monti” anche il controllo dei gas di scarico delle auto è reso obbligatorio solo in concomitanza della revisione e non più con cadenza annuale. In sintesi per le autovetture nuove l’obbligo scatta solo dopo 4 anni in occasione del primo controllo e successivamente ogni due. € 135,00
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Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Veneziano
assicurazione sulle strade Risparmio I dati tendenziali in Veneto
Comparazioni dei prezzi on line, è boom di Alessandro Abbadir
C spalla pag 5 per vene-
omparare i prezzi on line delle assicurazioni permette di fare scelte più oculate in tempo di crisi. A rendere chiara la situazione nella nostra regione sono i dati che sono arrivati con il rinnovo delle assicurazioni nelle prime settimane di gennaio. Dai primi dati tendenziali, il numero degli automobilisti veneti che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova polizza Rc Auto, è aumentato del 31%. Chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole beneficio, garantendosi un risparmio fino al 50% rispetto alla polizza con cui circolava l’anno prima. “Rispetto a quanto accadeva in altre nazioni – sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.it – nel nostro Paese erano ancora pochi gli automobilisti che cercavano una nuova compagnia allo scadere della polizza. Stando ai primi numeri, sembra che lo scopo di incentivare gli italiani ad essere più attenti alle reali offerte del mercato, che era alla base del provvedimento del Governo, sia stato ottenuto”. Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione oltre 45.000 preventivi compilati in Veneto nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto che in molte altre regioni. Nel dettaglio: la provincia di Padova ha visto un vero e proprio boom con un incremento che ha sfiorato il 38% rispetto al 2012, ma sono altissime anche le percentuali di aumento registrate nelle province di Vicenza (+32,5%), Venezia (+30,1%), Treviso (+29,7%) e Verona (+26,4%); al di sopra della media nazionale anche Rovigo (25%) e Belluno (22,4%). Chi sono le persone che hanno deciso di utilizzare lo strumento on line per la comparazione? Sono per la maggior parte imprenditori, pensionati e artigiani.
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I dati dei vigili
Boom di sequestri e polizze carissime I
l fenomeno della guida senza assicurazioni e con la revisione dell’auto scaduta, è’ una costante anche nei principali centri della provincia di Venezia. Abbiamo i dati provenienti dai report delle polizia municipali di Chioggia, San Donà, Mira, Portogruaro. A Chioggia ci sono stati ben 174 casi di assicurazione mancante o, addirittura, falsificata, nel biennio 2011-2012, a fronte di 73 casi analoghi nei due anni precedenti (con un aumento, quindi, del 138%). C’è poi un buon piazzamento anche dei casi di omessa revisione del veicolo che, sempre prendendo a base l’ultimo biennio, a confronto con quello precedente, arriva a quota 180 rispetto a 112, un aumento del 60%. Le conseguenze sono pesanti infatti la mancata revisione, in caso di incidente, equivale alla mancata assicurazione. La possibilità di incappare in uno scontro con un automobilista che, poi, si scopre essere non assicurato, non è più una probabilità remota. Farsi risarcire diventa molto più complicato. A San Donà sono 180 le auto trovate, nel corso dell’anno, o con assicurazione scaduta (il 60%) o addirittura senza copertura assicurativa (il 30-35%) o con tagliando risultante pagato, ma in realtà falsificato (il 5-10%). Si tratta del 50 per cento in più circa rispetto alla media degli anni precedenti. “Inizialmente - dicono sconsolati i vigili di San Donà - erano le auto senza copertura assicurativa, adesso vengono fermati anche automobilisti privi di licenza di guida. E’ un dato che fa riflettere”. Anche a Mira, il centro più popoloso della Riviera del Brenta si registrano dati inquietanti. Qui calano le multe, ma non quelle per divieto di sosta ed aumentano le persone denunciate. Impennata delle auto sequestrate per mancata revisione o senza assicurazione. La polizia municipale di Mira è la seconda in Italia per l’azione di controllo dei documenti di trasporto merci su tir italiani ed esteri. “Nel 2012 – dice il comandane Mauro Rizzi - sono stati fatti 2.398 verbali per violazione al Codice, per circa 450mila euro di sanzioni. Le multe sono diminuite. Emerge l’alto numero di verbali emessi nei confronti degli autisti di mezzi pesanti (497), come pure per divieto di sosta (733). Le patenti ritirate sono state 161, le carte di circolazione 56. Ma ecco il problema del momento: sono state accertate 133 mancate revisioni e 86 mancate coperture assicurative. Significativo il numero di sanzioni nei confronti di automobilisti privi di qualsiasi documento: 157. Sono stati 95 i veicoli posti sotto sequestro amministrativo, 127 quelli sottoposti a fermo, 17 quelli oggetto di rimozione”. Infine a Portogruaro, nel 2012 ci sono state da parte dei vigili, oltre 7.000 le violazioni accertate, con 16 sequestri di veicoli non assicurati, 74 patenti ritirate, 15 veicoli rimossi e 13 fermi amministrativi. Sono stati 188 gli incidenti rilevati nel 2012, uno ogni due giorni, senza considerare quelli rilevati da altre forze dell’ordine; 12 i permessi per disabili ritirati e 102 auto e 5 ciclomotori privi di assicurazione, un dato che fa riflettere. Se gli irresponsabili (complice la crisi), che guidano senza assicurazione e revisione sono molti va anche detto (non come scusante sia chiaro), che l’assicurazione dell’automobile in provincia di Venezia è la più cara del Veneto. Il costo medio di un’assicurazione pagata da una persona adulta è di 625 euro, 24 euro in più rispetto a Padova, seconda in graduatoria, ma ben 152 in più rispetto a Belluno. Il costo minimo è di 513 euro, ma si può salire fino a 727 euro, sempre considerando che il tagliando riguarda un’auto di 1300 cc, e che quindi il prezzo lievita per le auto di maggiore potenza. Il vero salasso è però per i giovani: come minimo l’assicurazione auto pesa per 1.761 euro, il costo medio è di 2.867, ma può arrivare fino 4.016 euro. Sono somme che fanno pensare ai giovani, che è meglio prendere il bus e non comprarsi o farsi A.A. comprare l’auto.
6 Cavarzere Elezioni politiche Il voto dei cavarzerani
Il Pd rimane il primo partito Mantiene il primato con 2265 preferenze al Senato e 2345 alla Camera. Ma è il centrodestra la coalizione più votata di Nicla Sguotti
A
nche a Cavarzere, l’appuntamento con le elezioni politiche dell’ultimo fine settimana di febbraio era particolarmente atteso e sentito. Ciò che esce dalle urne del Comune veneziano rispecchia i risultati a livello nazionale, con un corpo elettorale frammentato che non si è concentrato in uno o nell’altro schieramento o movimento, diversificandosi nella scelta dei propri rappresentanti in Parlamento. Per quanto riguarda il Senato, la coalizione di centrodestra ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti, complessivamente 2.708 contro i 2.616 del centrosinistra. Se si analizzano invece i risultati dei singoli partiti a svettare è il Partito democratico con 2.265 voti che distacca Popolo della libertà a quota 1.918 e Movimento cinque stelle a 1.890, seguiti da Lista Monti a 736, Lega Nord a 534 e Sinistra ecologia e libertà a 342. Passando alla Camera, rimane invariata
la vittoria di coalizione da parte del centrodestra, anche se il distacco diminuisce con 2.865 voti ottenuti contro i 2.709 avuti complessivamente dai partiti che sostenevano la candidatura di Bersani e gli 898 andati a Mario Monti. Anche alla Camera il partito più votato a Cavarzere è il Pd con 2.345 preferenze, seguito da Movimento cinque stelle a quota 2.147, Pdl a 2.035, Scelta civica a 697, Lega Nord a 619 e Sel a 352. Il compito di coordinare la campagna elettorale del Pd era stato affidato dalla segreteria provinciale a Giuseppe Bergantin, affiancato da Elisa Fabian e Otello Piazzon. All’indomani del risultato elettorale, il coordinatore Bergantin ha voluto esprimere un pensiero di ringraziamento agli elettori cavarzerani che, pur nelle difficili circostanze, hanno consentito al Pd di confermarsi il partito di maggioranza relativa a livello locale. “Esaminati i risultati elettorali e valutate
le novità che anche localmente sono emerse con l’affermazione di nuove forze politiche – così Bergantin – il Pd desidera ringraziare gli elettori che gli hanno consentito di ottenere il 25,87 per cento dei voti. Consapevole della responsabilità, che deriva da questo consenso, il Pd assicura di voler dispiegare il proprio impegno sui problemi concreti nell’interesse di tutti i cittadini”. Bergantin conclude sottolineando che il suo partito è aperto al confronto con tutte quelle forze che intendono rinnovare la politica e contribuire a rendere più trasparente e democratica l’attività di governo a tutti i livelli.
focus Dalla sezione locale del Carroccio
valerio: “la lega ha retto all’urto grillo qui a cavarzere”
“S
otto l’aspetto statistico la Lega Nord di Cavarzere ha retto all’urto di Grillo”. Questo il commento al risultato elettorale cavarzerano del Carroccio del consigliere provinciale Michael Valerio (in foto), il quale mette in evidenza che i voti ottenuti rispecchiano quelli del 2006 con un aumento per quanto riguarda il Senato e una lieve flessione per la Camera, dovuta secondo Valerio al fatto che l’elettorato giovanile è maggiormente suscettibile all’influenza del Movimento cinque stelle. “Quello a livello locale – così Valerio – è un risultato che ci permette di riprendere il cammino stabilendo obiettivi precisi da raggiungere, con un vero progetto da mettere in campo, per il quale ora potremo andare a trattare a Roma presentandoci come un forte governo del nord, di fronte a un governo nazionale debole”. Il segretario locale della Lega Nord Giacomo Busatto sottolinea invece come la sezione leghista di Cavarzere sia unita e in cammino verso la stessa direzione, perfettamente in sintonia con Flavio Tosi e Roberto Maroni. “Si sapeva che l’alleanza con il Pdl avrebbe portato un calo in Veneto – afferma Busatto – ma l’obiettivo che ci eravamo posti, ossia la conquista della Lombardia, è stato raggiunto e il vero motivo del calo di consensi in Veneto è stato lo scandalo dello scorso anno, per il quale la Lega Nord ha pagato un grosso scotto. L’impegno del segretario nazionale Tosi in campagna elettorale è sotto gli occhi di tutti, diversamente da altri esponenti leghisti veneti che invece non si sono impegnati a sufficienza in tal senso”. Pieno sostegno alla linea del segretario Tosi anche dalla consigliere comunale leghista Clara Padoan, la quale ricorda che l’obiettivo prefissato era quello di costituire una macro regione del nord, raggiunto con l’elezione di Maroni a governatore della Lombardia. Ernesto Sartori, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, esprime soddisfazione per l’elezione alla Camera di Emanuele Prataviera e al Senato di Emanuela Munerato. “A Cavarzere – conclude Sartori – la Lega è unita, ci sentiamo legati alla linea del segretario nazionale, quello che dice per noi è legge e così sarà in futuro. Non capiamo chi la pensa diversamente e soprattutto coloro che non hanno corso abbastanza in questa campagna elettorale”. N.S.
BIlANCI E COMMENTI DAl CENTRODESTRA Pdl, Pier Luigi Parisotto e Riccardo Tosello sono soddisfatti dei risultati
È
più che soddisfacente il risultato elettorale ottenuto a Cavarzere dal Pdl secondo Pier Luigi Parisotto, capogruppo consiliare azzurro, che definisce il clima politico elettorale nazionale estremamente negativo per i partiti tradizionali. “Con quasi il 23 per cento ottenuto – queste le sue parole – abbiamo confermato praticamente lo stesso risultato delle precedenti elezioni, nonostante l’eccessivo frazionamento di liste nel centrodestra, e come coalizione, ottenendo il 32 per cento di consensi, risultiamo vincitori a Cavarzere staccando sia il centrosinistra che il Movimento cinque stelle”. Manifesta quindi soddisfazione per il contributo dato dagli elettori di Cavarzere all’elezione al Senato di Mario Dalla Tor, coordinatore provinciale del Pdl e vicepresidente della Provincia. “Certamente nel voto dei cavarzerani – così Parisotto – ha influito negativamente per la coalizione di centrosinistra il sostegno alla disastrosa Giunta Tommasi, che fino ad oggi si è contraddistinta solamente per le tasse elevate al massimo in cambio di feste in piazza, clientele politiche varie e pesanti tagli al sociale, con sprechi colossali di denaro pubblico per via dei Martiri. Ora la speranza è che il Pd prenda coscienza dei forti cambiamenti in atto a tutti i livelli politico amministrativi e decida velocemente di porvi rimedio, mettendo al bando sigle e personalismi antiquati, prima
Riccardo Tosello che sia troppo tardi per Cavarzere”. Sulla stessa linea il consigliere provinciale del Pdl Riccardo Tosello, secondo il quale gli elettori di Cavarzere e Cona hanno dato prova di grande fiducia nei confronti del Pdl e della coalizione di centrodestra. “Gli analisti ora cercheranno di dare risposte a questo nuovo quadro politico – afferma Tosello – l’instabilità italiana dovrà essere da monito per gli altri stati in cui, prima o dopo, ci sarà la ribellione dei cittadini che si coalizzeranno attorno ai vari movimenti populisti, quali il Movimento cinque stelle, le cui idee non vanno demonizzate, ma capite e, se c’è del buono, anche ascoltate”. Tosello conclude auspicando che, in questa nuova fase politica, Berlusconi sappia aggregare un nuovo centrodestra rivolto a rivitalizzare il vero motore economico dell’Italia, che secondo il consigliere provinciale azzurro è costituito dall’imprenditoria. “Finalmente – chiosa – i cittadini cavarzerani e di Cona ora hanno una voce autorevole in Parlamento, rappresentata da Mario Dalla Tor, neoeletto senatore”. N.S.
8 Cavarzere La querelle
Chiara Tasso, Movimento Cavarzere Domani
Il caso La consigliera comunale del Pd in una lettera aperta al primo cittadino: “Inopportuno”
“polemiche strumentali. non sono crediBili le critiche dell’opposizione”
Aumento indennità: Tasso Q critica, Tommasi chiarisce
di Melania Ruggini
“N
onostante tutti i problemi che ha questo sfortunato comune, il sindaco non ha trovato di meglio che aumentarsi le
indennità”. Ha sollevato un nuovo polverone la lettera aperta di Marzia Tasso, smentita dal sindaco, in cui la consigliera comunale lancia una critica di un inopportuno - commenta - aumento dell’indennità di funzione degli amministratori del comune a partire proprio dal primo cittadino. Dal calcolo, risulterebbe un incremento annuale per l’ente di circa 22.180 euro, a cui si dovrebbero poi aggiungere ulteriori 7 o 8.000 euro annui per i consiglieri. Non cela il proprio malcontento Marzia Tasso che parla di “atto legittimo ma altamente inopportuno sotto l’aspetto politico, morale ed etico”. Queste le sue motivazioni: sotto l’aspetto politico la disposizione dimostrerebbe “la scarsa sintonia del sindaco con il sentimento generale dei cittadini, in difficoltà economiche. “E’ un pugno nello stomaco -si legge nella lettera- per chi, disperato, in questi mesi arranca per trovare un posto di lavoro”. Sul piano morale invece secondo Tasso “non è pensabile ipotizzare di ridurre i servizi essenziali, vedi assistenza domiciliare, per mancanza di soldi, mentre questi ci sono per aumentarsi lo stipendio”. Infine, sotto l’aspetto etico la valutazione della Tasso è lapidaria: “quello che fate dovrebbe essere politica a servizio dei cittadini, impegno e senso civico e non un secondo lavoro”. Il sindaco non perde tempo a rispondere, smentendo categoricamente l’adozione di alcun provvedimento di rideterminazione delle indennità di funzio-
neWs
P
Il sindaco risponde: “Questa amministrazione non ha adottato alcun provvedimento di rideterminazione delle indennità di funzione”
Al centro della querelle l’annosa questione dei costi della politica ne per lui e i suoi assessori. Henri Tommasi spiega come loro stessi si limitino, invece, a percepire l’indennità di funzione nell’esatto ammontare fissato dallo Stato per tutti gli amministratori degli enti locali con dimensioni demografiche affini al comune di Cavarzere. “La determinazione assunta dall’ufficio comunale competente – chiarisce il sindaco - ha semplicemente preso atto degli importi già fissati dalla legge e dal decreto del Ministero dell’Interno n. 119/2000, che già nel 2005 ha subito per legge una decurtazione del 10%. Dette indennità, che avevano subito una decurtazione del 30%, a seguito della violazione del patto di stabilità negli anni 2010 e 2011, è di diritto automaticamente ripristinato nel suo ammontare di legge, a seguito del verbale del revisore unico dei conti n. 4 del 13.2.2013, che ha certificato il rispetto del patto di stabilità da parte del
comune nel 2012”. Il sindaco sottolinea come, a differenza della precedente amministrazione che lo aveva fatto, si sia rifiutato di assumere altro incarico politico amministrativo per il quale percepire ulteriori indennità. E mette in risalto la sua completa disponibilità per la comunità: “Sono a completa disposizione della cittadinanza ogni giorno della settimana, sia pure a scapito della mia professione legale, che non ha la garanzia di un posto pubblico” commenta. E conclude ribadendo come non si debbano speculare o pubblicizzare eventuali iniziative a finalità sociale assunte da sindaco, assessori, consiglieri, membri del cda della casa di riposo su indennità e gettoni di presenza, che dovrebbero al contrario essere scelte assunte privatamente nello spirito di solidarietà individuale.
uello che nelle intenzioni voleva essere un semplice invito al sindaco affinchè riflettesse sull’opportunità di rinunciare all’aumento, anche se si tratta di un atto amministrativo dovuto, si è trasformato in tema “scottante” per le opposizioni. Ma la consigliera comunale Chiara Tasso, Movimento Cavarzere Domani, non ci sta e dice la sua a chi secondo lei - “cavalca” la questione a fini strumentali. “Ben vengano - scrive in un comunicato - gli inviti alla morigeratezza e al senso civico degli amministratori, non fanno mai male da qualsiasi parte questi provengano. Fa male (alla verità, ai cittadini, alla credibilità delle istituzioni) invece cavalcare un atto amministrativo dovuto, dandogli qualsiasi spregevole significato”. La consigliera passa dunque alla ricostruzione dei fatti per ché non si creino equivoci. “Tutti ricordiamo - prosegue - lo sforamento del Patto di stabilità nel 2010 e nel 2011 al quale il nostro Comune è stato sottoposto. Tale sforamento, tra le altre ben più gravi sanzioni, aveva portato con sè anche un taglio del 30% alle indennità percepite dagli amministratori. Con il rientro dello sforamento del Patto avvenuto grazie all’impegno della Giunta Tommasi, tale sanzione, come anche le altre, è decaduta e le indennità sono state portate d’ufficio al valore precedente lo sformanento, ossia le stesse indennità percepite da tutta la Giunta Parisotto, non un centesimo di più”. Tasso prosegue ribadendo la necessità di affrontare in modo serio e coraggioso il tema dei costi della politica. “Bisogna avere il coraggio - sostiene - e la capacità di affrontare il tema della legittimità delle indennità (giustificate per il carico di lavoro e responsbilità che ne consegue e necessarie se non si preferisce una democrazia che con la scusa dell’alto senso civico lasci la gestione della cosa pubblica a chi vive di rendite o di altri incarichi) tenendo conto la necessità di presentarsi ai cittadini in maniera onesta e trasparente”. E condivide l’invito al sindaco e alla sua Giunta di considerare l’ipotesi della rinuncia all’aumento “ma senza ipocritamente - insiste - parlare di un atto dovuto da parte di amministratori che con buon senso si stanno impegnando e sono in parte riusciti a risanare una situazione generata da anni di finanze allegre e di sperperi”. L’invito a rinunciare all’aumento dell’indennità viene dunque esteso anche ai consiglieri, e fra questi all’ex sindaco Parisotto, che quando era primo cittadino “non ha mai pensato di rinunciare alle sostanziose indennità percepite, anche quando le famiglie cavarzerane già bussavano alla sua porta”.
le critiche dei Giovani democratici, della lega e del Pdl
aumento dell’indennità, tutti contrariati
ur non essendo in discussione la legittimità del provvedimento le osservazioni di Marzia Tasso hanno “ispirato”, oltre ai Giovani democratici da tempo critici verso Tommasi, anche gli esponenti dell’opposizione. I coordinatori dei Giovani Democratici, Umberto Zanellato e Nadia Bonato, invitano il primo cittadino e gli amministratori a
“rifiutare il loro aumento per poter contribuire a realizzare quelle opere pubbliche che servono per la cittadinanza, dando così un segnale ai cittadini che i loro aministratori sono vicini ai compaesani”. Dall’opposizione si esprimono per la Lega Nord il segretario Giacomo Busatto insieme con i consiglieri comunali Clara Padoan ed Ernesto Sartori. “Siamo allibiti da
questa decisione - sostengono - che appare del tutto in controtendenza con le richieste dei cittadini alla classe politica, dalla quale si aspettano dei sacrifici, in accordo alla situazione attuale, altamente critica e difficle per tutti”. Non sfugge nenache a Pier Luigi Parisotto, capogruppo del Pdl, l’occasione per puntare il dito contro il sindaco e la sua am-
ministrazione per gli sprechi - sono le accuse - e le scelte sbagliate. “In tutta quedta valle di lacrime - osserva Parisotto - non poteva mancare la cicliegina sulla torta e pertanto il sindaco Tommasi ha pensato bene di aumentare del 30% lo stipendio mensile suo e degli assessori della sua giunta , per una spesa di oltre 30mila euro”. G.G.
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Cavarzere 9 Amministrazione Il primo cittadino Henri Tommasi fa un bilancio
Imu, il sindaco annuncia la riduzione delle aliquote Nel 2012 il Comune ha incassato 2 milioni e 900mila euro dalla imposta sugli immobili, 200mila in più delle previsioni di Melania Ruggini
D
ue milioni e novecento mila euro è l’incasso che il Comune ha ottenuto dall’Imu 2012, rispetto ad una previsione di due milioni e 700mila. Si tratta insomma del 7,4% in più. Infatti il Comune, nel 2012, ha applicato le massime aliquote dell’Imu per rimettere in sesto il bilancio ma ora si profila all’orizzonte una riduzione delle stesse
Focus
aliquote, ipotizzata nel consuntivo di fine aprile, tanto che il sindaco accoglie positivamente la notizia. Si tratta dunque di una nota positiva, come ha commentato il sindaco Henri Tommasi, che sottolinea come siano in corso le valutazioni per operare una diminuzione delle stesse aliquote Imu. La nota negativa invece riguarda la diminuzione delle entrate della Tarsu o Tares, la
nuova tassa di smaltimento dei rifiuti, che i contribuenti dovranno pagare non più ad aprile ma a luglio. La nuova tassa sui rifiuti e sui servizi viene introdotta per accorpare in un’unica tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti in un’unica tassa indirizzata a tutti i destinatari ed utenti potenzialmente in grado di produrre rifiuti al fine di semplificare il pre-
l’asilo nido comunale offre anche la psicomotricità relazionale e le letture animate
L
’asilo nido di Cavarzere offre da più di trent’anni un servizio educativo rivolto ai bambini dai tre ai trentasei mesi, quest’anno è frequentato da quarantatré bambini, suddivisi nelle tre sezioni di lattanti, medi e grandi. Le educatrici della sezione dei grandi, con la collaborazione di una psicopedagogista specializzata, nell’ambito del piano dell’offerta formativa hanno promosso due importanti iniziative che coinvolgono sia
Il sindaco Henri Tommasi lievo e per regolamentarlo in attuazione del federalismo municipale. La nuova tassa sui rifiuti andrà a finanziarie sia il prelievo previsto per il servizio di smaltimento dei rifiuti svolti dai singoli comuni sia all’amministrazione centrale così come originariamente previsto dal de-
i bambini che le famiglie. Ha preso il via il 28 febbraio il corso di psicomotricità relazionale, che si protrae per sei settimane, e nel mese di maggio ci saranno due incontri di lettura animata, a cura di specialisti. Il progetto di psicomotricità si sviluppa da diversi anni ed è svolto dalla dottoressa Stefania Mazzolenis, esperta in psicomotricità relazionale per la prima infanzia, fisioterapista dell’Asl di Adria e collaboratrice all’Università di Padova. Tale percorso prevede la presenza dell’esperta per quindici ore, con incontri settimanali di attività coi bambini e le educatrici del nido, oltre a momenti di sintesi coi genitori.
creto sul federalismo municipale. Il sindaco spiega si tratta di “un aumento fisiologico imposto dal Ministero, a cui si sta cercando di trovare una soluzione da inserire nel bilancio di previsione, previsto per fine maggio e comunque entro giugno”.
Gli incontri di lettura animata prevedono invece la presenza di una narratrice, che leggerà ai piccoli utenti delle fiabe, animandole e facendoli partecipare attivamente allo svolgimento del racconto fantastico. Entrambi i progetti sono promossi e finanziati dall’amministrazione comunale e dal servizio istruzione di Cavarzere, in accordo alla valorizzazione dell’asilo nido, servizio educativo indispensabile per la prima infanzia, in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie e alla pluralità dei bambini che lo frequentano. Nicla Sguotti
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10 Cavarzere Il caso Boscochiaro
Ponte, si riapre la questione Il consigliere provinciale Michael Valerio torna ad accusare il sindaco: “Rischia di perdere il finanziamento” di Nicla Sguotti
I
l nuovo ponte che dovrebbe sorgere nella frazione di Boscochiaro e il suo finanziamento sono temi dei quali si discute molto in città. Lo scorso ottobre era arrivata la notizia di un finanziamento di un milione e 100mila euro, proveniente dai Patti territoriali, che l’amministrazione comunale aveva deciso di destinare a tale opera, precisando tuttavia che per il suo completamento tali fondi non sono sufficienti, essendo il costo complessivo stimato intorno ai due milioni di euro. In questi giorni a riportare l’attenzione sulla questione è stato il consigliere provinciale della Lega Nord Michael Valerio, il quale, in un comunicato stampa, ha evidenziato che i fondi arrivati a Cavarzere sono il frutto di una trattativa portata avanti dall’assessore provinciale Lucio Gianni e da egli stesso, tramite i Patti territoriali del Ministero. “Il sindaco di Cavarzere – così Valerio – più volte è rimasto assente agli incontri territoriali tra i comuni di Chioggia, Cavarze-
La frazione di Boscochiaro. In alto Michael Valerio re e Cona dove agiva per delega, ora il progetto del ponte rischia il naufragio proprio perché il sindaco non si sta impegnando nel reperire i soldi mancanti per permettere che il ponte di Boscochiaro veda la luce”. Valerio afferma poi che la somma destinata a Cavarzere dai Patti territoriali era inizialmente inferiore e la Provincia di Venezia ha saputo rimodularla per renderla adeguata al progetto del ponte di Boscochiaro. “Il rimanente deve essere coperto dal Comune di Cavarzere per evitare la perdita del finanziamento originale – queste le sue parole – tuttavia il sindaco e la sua Giunta
si stanno dimostrando incapaci di recuperare una somma che potrebbe mettere la parola fine all’annosa questione del ponte di Boscochiaro e, se ciò accadesse, sarebbe una scure per Cavarzere perché quel finanziamento è l’unica cosa che giunge dopo decenni nei quali il problema si protrae”. Valerio conclude sottolineando che sarà sua cura informare la cittadinanza in merito agli sviluppi di tale progetto ma anche relativamente agli altri interventi che la Provincia di Venezia intende promuovere per Cavarzere.
La risposta alle accuse L’invito a trovare insieme le risorse per una struttura necessaria
Tommasi e Sacchetto: “C’è tempo per il progetto, difficile trovare i fondi necessari a finanziare l’opera”
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opo le affermazioni del consigliere provinciale Valerio e del capogruppo del Pdl Parisotto, non si è fatta attendere da parte dell’amministrazione comunale una replica, della quale si sono occupati il sindaco Henri Tommasi e l’assessore Renzo Sacchetto. Il primo cittadino, premettendo di aver sempre partecipato agli incontri dei Patti ter- che il finanziamento ottenuto da Cavarzere ritoriali, afferma che relativamente al ponte è la conseguenza dello sblocco, da parte di Boscochiaro appare quanto mai fuori luogo del Ministero, di fondi che erano fermi dal fermarsi a una questione di merito, giudican- 2006, evidenziando come la scelta, operata do invece più proficua una discussione finaliz- dall’amministrazione Tommasi, di destinare zata al reperimento delle risorse necessarie tali fondi alla costruzione del nuovo ponte alla copertura dell’intera opera. di Boscochiaro sia quanto mai coraggiosa e “Inizialmente – così il sindaco – si indirizzata alla risoluzione di un disagio che pensava di utilizzare la frazione avverte da il finanziamento del “Invece di polemizzare decenni. Ministero per un’opera le forze politiche locali “I fondi messi che riguardasse i tre e il consigliere Valerio a disposizione dal Comuni, poi invece si è potrebbero aiutarci Ministero – afferma optato per la divisione a trovare i soldi” Sacchetto – sono stati della somma in accordo ripartiti in base a una alla loro popolazione. Sono state formulate mera divisione numerica, quindi attribuire e dall’amministrazione comunale di Cavarzere attribuirsi meriti per il loro ottenimento da pardue proposte di intervento per quanto con- te del consigliere Valerio risulta fuori luogo. Si cerne il nostro territorio, la prima riguarda abbandonino le sterili polemiche e si uniscano appunto la realizzazione del nuovo ponte piuttosto le forze, creando una sinergia che di Boscochiaro e l’altra l’ampliamento della permetta di recuperare i fondi necessari alla zona artigianale, abbiamo puntato sul ponte copertura dell’intera opera e magari anche alperché è indubbiamente necessario”. tri finanziamenti per la realizzazione di piccoli L’assessore Sacchetto ha invece ricordato interventi, dei quali vi è necessità”.
Il sindaco Henri Tommasi e l’assessore Renzo Sacchetto
L’assessore spiega poi che il Comune ha tempo sino alla fine di giugno per presentare il progetto definitivo, relativo all’intervento che intende realizzare, e che il problema non risulta essere la stesura del progetto ma piuttosto il reperimento della restante somma necessaria per la sua realizzazione, che ammonta a circa un milione di euro. Sindaco e assessore evidenziano infine che, vista la situazione economica tutt’altro che positiva a livello globale, trovare i fondi appare particolarmente difficile in quanto è improbabile, allo stato attuale, un ulteriore finanziamento pubblico e altrettanto difficile quello privato. “L’amministrazione comunale di Cavarzere – concludono concordi Tommasi e Sacchetto – sta facendo quanto in suo potere per trovare i fondi necessari a finanziare l’opera, invitiamo pertanto le forze politiche locali e la Provincia di Venezia a fare altrettanto, anche alla luce del fatto che il ponte si immette su una strada provinciale, quella che collega Cavarzere a Chioggia”. N.S.
neWs le accuse dal Pdl
parisotto: “atteggiamento di cavarzere poco rispettoso verso il tavolo dell’ipa”
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ulla questione relativa al ponte di Boscochiaro è intervenuto anche il capogruppo consiliare del Pdl Pier Luigi Parisotto che, partendo dalla spiegazione di cosa siano effettivamente i Patti territoriali e descrivendone la genesi e lo sviluppo, ha sottolineato come essi abbiano l’obiettivo di far crescere dal punto di vista socioeconomico e culturale il territorio di Cavarzere, Chioggia e Cona. “Il tavolo di concertazione del Patto territoriale, ora Intesa programmatica d’area della Venezia meridionale – esordisce l’ex sindaco – esiste dalla fine degli anni Novanta, fu costituito volontariamente dai tre Comuni con la Provincia di Venezia, assieme a tutte le rappresentanze delle organizzazioni professionali economiche, sociali e sindacali esistenti nell’area e fu scelto come ente coordinatore la Provincia stessa, delegandola a intrattenere i rapporti con Regione Veneto e Stato, per utilizzare al meglio le varie leggi di finanziamento che via via si susseguivano”. Parisotto ricorda poi che in questi anni, grazie a progetti predisposti dalla sua amministrazione e a finanziamenti ricevuti dal tavolo Ipa, è stato possibile realizzare il raddoppio della bretella con le due rotonde in zona industriale, la ristrutturazione di una parte dell’ex zuccherificio, del teatro comunale Serafin e del municipio di Cavarzere. “Cercare oggi di sminuire il ruolo della Provincia di Venezia all’interno dell’Ipa o prendersi meriti che non ha, come sembra voler fare l’assessore Sacchetto – così il capogruppo azzurro – è ingeneroso e poco rispettoso, oltre che controproducen-
Pier Luigi Parisotto te per Cavarzere e l’intero tavolo dell’Ipa. L’assessore Sacchetto farebbe bene a farle a se stesso le critiche, al sindaco e ai suoi colleghi assessori per come è stata gestita fin qui questa vicenda, perché quando, alla fine del 2011, la Provincia diede avvio a una serie di incontri con i Comuni per concordare modalità e progetti con cui dividere il finanziamento statale disponibile pari a circa 4,9 milioni di euro, il Comune di Cavarzere una volta mandava un assessore un’altra volta il sindaco e un’altra an-
“Cercare di sminuire il ruolo della Provincia è controproducente per Cavarzere” cora un tecnico con un assessore diverso”. L’ex sindaco conclude definendo privo di un filo logico tale comportamento, in quanto, stando alle sue parole, “ognuno dei partecipanti manifestava ai vari incontri il proprio desiderio senza mai tradurlo in progetto ed evitando di quantificare i fondi necessari alla sua realizzazione”. “Così facendo – chiosa Parisotto – oggi la Giunta Tommasi si trova con un’ipotesi di progetto preliminare del ponte del costo di 2 milioni, finanziato per poco più di un milione”. N.S.
neWs Pro loco, i carri allegorici del carnevale
la lotteria si rivela vincente nell’edizione dell’anno della crisi
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omenica 17 marzo è tornata la colorata festa di Carnevale, appuntamento organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con la Città di Cavarzere. Quest’anno la sfilata per le vie del centro con le maschere e i carri allegorici è avvenuta in concomitanza con la sagra di san Giuseppe, che ne ha aumentato la risonanza. Rimane come sempre la difficoltà maggiore, quella della raccolta dei fondi per l’organizzazione della festa, nonostante la buona volontà dei commercianti e della Pro loco. La crisi si è fatta sentire moltissimo anche in questa edizione, con ricadute significative, come dimostra il ridimensionamento delle richieste dei partecipanti e dei carri allegorici. Per risollevare le sorti, e per fronteggiare la crisi, c’è stata un’ottima iniziativa: la lotteria abbinata all’evento. Molto buona l’adesione degli operatori della città che hanno risposto con partecipazione e buona volontà. I biglietti della lotteria sono così stati acquistati dai vari commercianti della città e rivenduti o regalati ai propri fedeli clienti, come fidelizzazione al negozio. In palio per il primo premio ben 700 euro, spendibili liberamente presso tutte le attività commerciali che hanno aderito alla lotteria del Carnevale; tra i premi anche un Samsung Tablet e un week end alle terme. M.R.
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12 Cavarzere Lega e Pdl all’attacco Servizi sociali
“Assistenza domiciliare colpita dai tagli” L’opposizione critica l’assessore Heidi Crocco che con la palesata intenzione di riorganizzione avrebbe in realtà peggiorato e ridimensionato il servizio
neWs Solidarietà
ail, l’iniziativa delle uova di pasqua per sostenere la ricerca
di Nicla Sguotti
I
gruppi consiliari di Popolo della libertà e Lega complesso, per via delle ricadute sulla cooperativa Nord hanno diramato un comunicato congiunto che attualmente lo gestisce, la quale, allo scopo di relativo all’assistenza domiciliare, settore nel migliorare il servizio, ha investito ingenti somme in quale l’amministrazione comunale sta mettendo mezzi e attrezzature. “Con la manovra Crocco – prosegue il comuin atto una serie di cambiamenti, decisi anche attraverso una delibera approvata qualche mese fa nicato – la cooperativa potrebbe non essere più in grado di sostenere il servizio stesso. Ciò è molto più dal Consiglio comunale. “L’assessore Crocco, componente di un partito che un rischio lontano in quanto le attuali operatrici che da sempre è fautore di grosse battaglie con- lavoravano per un’altra cooperativa che gestiva il tro i tagli semplicistici adottati dal Governo Monti servizio fino a non molto tempo fa e dalla quale – esordiscono Pdl e Lega Nord cavarzerani – sta devono ancora percepire il Tfr e l’ultima mensilità lavorata risalente a marzo operando una serie di colpi 2012”. d’accetta sul sociale colpendo “I tagli andrebbero Pdl e Lega definiscono l’assistenza domiciliare, già a mettere a rischio provata da un taglio del dieci il servizio con ricadute poi non accettabili le motivazioni addotte dall’amper cento delle ore lavorative sulla cooperativa ministrazione comunale per le addette al servizio. Il che lo gestisce” per giustificare i tagli, che colpo di scure dell’assessore prevede un nuovo taglio secco del dieci per cento, secondo la Giunta Tommasi sarebbero necessari per che avrà come ovvia conseguenza il peggioramen- esigenze di bilancio ma anche per una riorganizzato del servizio rivolto agli utenti, perlopiù persone zione del servizio. “Il sindaco – così i consiglieri azzurri e del non autosufficienti e anziani indigenti”. Secondo l’opposizione, i tagli operati andreb- Carroccio – si diletta sulla stampa nel vendere ai bero a mettere a rischio il servizio stesso nel suo cittadini conti in ordine e incassi in surplus di get-
Il 15, 16 e 17 marzo la raccolta fondi dell’Ail
Assistenza domiciliare, l’opposizione punta il dito contro i tagli tito Imu e, dinnanzi a sprechi come il “ponaro” e a lavori che si bloccano nel territorio comunale perché tutto è mal gestito, non possiamo non indignarci per questo duro colpo portato ai cittadini più bisognosi, esposti alla situazione socioeconomica e indifesi. Essi, oltre al danno delle tasse al massimo per il 2012, avranno la beffa del taglio del servizio proprio nel sociale per l’anno in corso”. Concludono esprimendo disapprovazione per il metodo usato fino ad oggi dalla Giunta Tommasi nell’amministrare la città, prevedendo, salvo un’inversione di rotta, tempi sempre più bui per i cavarzerani.
A
nche quest’anno l’Associazione Italiana contro le Leucemie indice una raccolta fondi in tutta Italia per sostenere la sua lotta e l’Avis di Cavarzere si è resa disponibile, come di consueto, a mettere a disposizione i suoi soci e a coadiuvare il lavoro di numerose altre associazioni cavarzerane che hanno accettato di collaborare affinché questa iniziativa sia resa possibile anche nel nostro territorio: infatti il 15, 16 e 17 marzo sulle piazze e sui sagrati delle chiese dei comuni di Cavarzere, Cona e Correzzola alcuni volontari hanno offerto alla cittadinanza uova di cioccolato di 400 gr. (assieme ad un pacco da 250 gr. di caffè macinato) al prezzo di 12 euro, allo scopo di devolvere il ricavato all’Ail e di sensibilizzare le persone sulla necessità delle prevenzione delle malattie tumorali. L’iniziativa ha sempre riscosso un buon successo, grazie alla generosità dei nostri concittadini, e gli organizzatori auspicano che anche quest’anno il risultato sia lusinghiero, per far sì che, grazie all’Ail, la ricerca scientifica sui tumori progredisca maggiormente. Nicola Ruzza
l’ASSESSORE CROCCO: “ACCuSE fAlSE, PARERE POSITIVO SullA RIORGANIZZAZIONE ANChE DAl PDl”
L
’assessore al sociale, in risposta al comunicato congiunto di Pdl e Lega, ha evidenziato le motivazioni e le linee guida dell’intervento sull’assistenza domiciliare che il suo assessorato sta portando avanti, evidenziandone i costi e l’incidenza sul bilancio comunale. “Una riorganizzazione del servizio – spiega Heidi Crocco (in foto) – si è resa necessaria dopo un’attenta valutazione del carico di spesa che esso comporta per il Comune, parliamo di 187mila euro annui, al netto del contributo regionale di 55mila e dei 7mila euro che nel complesso pagano gli utenti in carico al servizio, quasi tutti esenti dal pagamento”. Aggiunge che la riorganizzazione si è resa necessaria anche in termini di fruizione del servizio stesso, allo scopo di introdurre criteri più rispondenti alla situazione reale e ai benefici economici e sociali di cui gli utenti possono usufruire. “Era necessario – afferma – che venisse stabilito con chiarezza chi ha diritto al servizio e in che modo, in tale direzione va il nuovo regolamento per il servizio di assistenza domiciliare, approvato a luglio dal Consiglio comunale coi voti favorevoli di Pdl e Lega”. Ricorda poi che, nel marzo dello scorso anno, il servizio di assistenza domiciliare è stato affidato a un Ati di cooperative, alla conclusione di una procedura avviata con un avviso di indagine di mercato. “La nostra priorità – afferma è stata
mantenere il posto a tutte le dipendenti, il taglio del dieci per cento è presente nel contratto in essere tra Ati e dipendenti e ad oggi non è stato pienamente applicato, non ci sono stati altri ulteriori tagli. La riorganizzazione del servizio non incide sulla sua qualità e nemmeno avrà ricadute sull’attuale cooperativa che lo gestisce, in quanto non è vero che sono stati acquistati mezzi dalle cooperative”. L’assessore sottolinea quindi che il nuovo progetto riorganizzativo è stato discusso in una commissione consiliare, dove mancava la rappresentanza della Lega Nord e il Pdl ha espresso parere positivo. Inoltre, preannuncia una procedura di gara ad evidenza pubblica di quattro anni per il servizio socio assistenziale e l’intenzione di sviluppare altri servizi sociali come quello educativo domiciliare, che a Cavarzere finora non era stato attuato. “È falso affermare che nel 2012 abbiamo ridotto il capitolato – conclude – l’affidamento è stato di circa 200mila euro da marzo a dicembre, è invece vero che le dipendenti del servizio di assistenza domiciliare lavoravano per una cooperativa dalla quale devono ancora percepire il Tfr e l’ultima mensilità lavorata. Ricordo però che quell’appalto è stato fatto quando a capo dell’amministrazione comunale non c’era Tommasi ma l’attuale capogruppo del Pdl Parisotto, il quale aveva il compito di vigilare su come proseguiva tale appalto ”. N.S.
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14 Cavarzere Pro loco Un bilancio sulla nuova iniziativa
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Il mercatino “L’arte e l’antico” comincia a decollare
Auser
il Bilancio di un anno di attività
La bella stagione e un buon rodaggio hanno posto le premesse per il successo del mercatino dell’antiquariato, appuntamento cui cominciano ad affezionarsi i cavarzerani di Melania Ruggini
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ta riscuotendo grande successo l’appuntamento con “l’arte e l’antico: collezionismo, vecchie cose e curiosità”, il mercatino dell’antiquariato atteso ogni prima domenica del mese e firmato dalla Pro Loco di Cavarzere. Un risultato che ad oggi si rivela più che positivo, anzi al di là delle aspettative, tanto che a marzo la richiesta da parte degli espositori è abbondantemente aumentata. Sarà l’arrivo della bella stagione a facilitare le cose, il fascino delle piazze della città e dei portici, resta il fatto che al mercatino di marzo hanno partecipato un centinaio di operatori, in netta crescita rispetto ai 70 dell’ultimo mese. Gli espositori provengono da tutto il Veneto (Cerea, Verona, Padova, Treviso) ma anche dall’Emilia Romagna (Ferrara e Bologna), richiamati dal nuovo appuntamento. Anche se mercatini di questo tipo non sono nuovi a Cavarzere, tuttavia in passato non si era mai registrato l’interesse di oggi, probabilmente perché l’esperienza ha lasciato il segno e ora gli organizzatori ci tengono ancora di più a fare una buona impressione. Merito anche della politica adottata nei
Gli espositori provengono da tutto il Veneto ma anche dall’Emilia Romagna primi mesi di rodaggio, che ha privilegiato la gratuità della partecipazione da parte degli espositori, proprio per lanciare l’iniziativa e per farla veicolare al meglio, creando una costante e crescente adesione. La risposta della cittadinanza, se è partita a rilento, come spesso accade, ora si sta ravvivando, poiché il pubblico inizia a prendere l’abitudine di frequentare il mercatino, ogni prima domenica del mese. L’idea della Pro Loco è infatti di far crescere la manifestazione quale punto di attrazione per richiamare il pubblico e sempre nuovi visitatori. Insomma, il team della Pro loco è molto soddisfatto dei risultati e ora sta organizzando il prossimo importante appuntamento, ossia l’immancabile Festa dei fiori di aprile.
Il presidente uscente Aldo Chiebao La locandina della manifestazione
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empo di rinnovamento nell’Auser di Cavarzere: infatti sabato 9 febbraio, durante l’assemblea congressuale svoltasi presso il centro Bakita di via Aldo Moro, si è provveduto al rinnovo del consiglio direttivo dell’associazione, il cui compito precipuo è dare assistenza agli anziani in difficoltà. Alla presenza dell’assessore ai Servizi sociali Heidi Crocco e del rappresentante dell’Auser provinciale Mirco Civolani, il presidente uscente Aldo Chiebao ha illustrato ai soci presenti la relazione annuale: a fronte di circa 370 iscritti, il circolo di Cavarzere ha svolto più di 700 trasporti di anziani per le visite negli ospedali limitrofi, percorrendo con le proprie auto, nel 2012, quasi 22.000 km. Il presidente Chiebao si è soffermato inoltre sull’importanza del volontariato come elemento indispensabile di crescita personale e come volano della coesione sociale: infatti l’Auser svolge un ruolo fondamentale nel territorio cavarzerano, non solo dal punto di vista assistenziale, ma promuovendo iniziative quali il turismo sociale – che si concreta in gite e crociere per i soci – e l’apprendimento permanente – attraverso corsi di vario genere – persegue l’obiettivo dell’invecchiamento attivo della popolazione in età matura. La relazione e gli interventi di altri soci hanno poi sottolineato la necessità di una nuova sede, poiché il moltiplicarsi delle iniziative dell’associazione, nata a Cavarzere nel 1999, funzionali per far fronte ai bisogni degli assistiti, ha reso ormai inadeguata la sala gentilmente offerta dallo Spi-Cgil presso la Camera del lavoro: per tentare di risolvere questa situazione, trovando degli spazi idonei ad ospitare l’Auser, il presidente auspica l’avvio di una discussione con il Comune, l’Ater e l’Asl 14. A conclusione dei lavori, si è proceduto alla nomina del nuovo consiglio direttivo, composto da alcuni membri riconfermati e da nuovi elementi, allo scopo di combinare l’esperienza con il necessario rinnovamento; infine l’assemblea ha eletto i quattro delegati che rappresenteranno l’Auser di Cavarzere al prossimo congresso provinciale. Nicola Ruzza
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16 Frazioni Il caso Il sindaco e la sua giunta incontrano le frazioni: prima tappa a San Pietro
Poste, il discorso non è ancora chiuso
Rottanova. Il 29 marzo prossimo
torna la via crucis vivente del gruppo giovani parrocchiale e del comitato cittadino
Tommasi ribadisce alla cittadinanza l’impegno anche presso la Regione affinché si trovi una soluzione perché riapra l’ufficio di Melania Ruggini
Una foto d’archivio della scorsa edizione
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ul caso poste di San Pietro ci hanno pensato il sindaco e l’amministrazione a ritornare sull’argomento, che hanno invitato gli abitanti delle frazioni di San Pietro, San Gaetano e Valcerere Dolfina nella sala parrocchiale di Dolfina per discutere in merito alla chiusura delle poste e altre problematiche locali. L’attenzione continua dunque ad essere rivolta sull’unico ufficio postale in provincia di Venezia ad aver subito la chiusura e anche il sindaco Henri Tommasi ritorna sull’argomento parlando di alcuni passi in avanti. L’argomento è stato infatti portato all’atancora del tutto chiutenzione dell’interesse regionale, per chiederne Tommasi: “Dopo San sa. Tommasi infatti Pietro continueremo sta cercando di trola riapertura. vare un accordo con “In sede di consi- il tour nelle frazioni la Regione, anche di glio regionale questa per confrontarci natura economica, problematica è sfociata con i residenti” per la riapertura dello in una interrogazione e in una mozione a fine dicembre” specifica sportello. “Siamo in attesa di risposte dalla Reil sindaco. Insomma, la partita sembra non essere gione Veneto per il pagamento di utenze e
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La frazione di San Pietro affitto, ma anche eventuali servizi integrativi” precisa. “E’ nostra intenzione - prosegue il primo cittadino - collaborare con tutti i cittadini delle frazioni, partendo dall’esempio di San Pietro, per cui abbiamo in programma un tour delle varie frazioni del Comune indirizzato a tutti i cittadini, per affrontare insieme temi vari, problematiche del territorio e trovare delle soluzioni”.
orna anche quest’anno a Rottanova la Via Crucis vivente, promossa dal Gruppo giovani parrocchiale in collaborazione con il Comitato cittadino. Ogni anno questo bell’appuntamento con la preghiera del Venerdì Santo, basata anche sulla drammatizzazione della passione di Cristo, richiama la partecipazione di molti fedeli della frazione e anche dei paesi limitrofi. Per chi quest’anno vivrà tale appuntamento, giunto alla sua settima edizione, esso sarà di certo un’occasione per riflettere sulla passione di Cristo, rivissuta attraverso la Via Crucis, che tradizionalmente propone i momenti più significativi del percorso verso il Calvario. Grazie alla collaborazione del Comitato cittadino e di diverse volenterose persone della frazione – che curano le luci, il suono e le ambientazioni – la Via Crucis di Rottanova propone alcune tappe della salita al Calvario, tra le quali la crocifissione ricreata sull’argine dell’Adige che è di certo il momento più suggestivo. I testi delle stazioni e le riflessioni sono stati curati dal Gruppo giovani della parrocchia, con la ripresa di episodi evangelici ai quali si affiancano commenti e invocazioni. Tutto il materiale e ogni oggetto necessario alla preparazione della Via Crucis è stato prodotto dai giovani rottanovani, dal Comitato e da alcuni parrocchiani che hanno realizzato costumi, palchetti dove si svolge la rappresentazione delle singole stazioni e le tre croci, interamente costruite a Rottanova grazie alla disponibilità dei falegnami locali. L’appuntamento con la Via Crucis vivente dei Giovani di Rottanova è per le 21 del 29 marzo. Nicla Sguotti
BOSCOChIARO E Il SuO NuOVO CORO PARROCChIAlE
Il coro al completo
“D
opo tanti anni come parroco a Boscochiaro, il momento che mi ha dato più soddisfazione è stato proprio questo: presentare a tutti il nostro coro”. Così don Benvenuto Orsato, parroco di Boscochiaro, ha commentato la prima uscita ufficiale del Coro parrocchiale, il giorno di Natale. In questi mesi il coro è cresciuto, rafforzando l’entusiasmo di chi vi partecipa e raccogliendo qualche nuova adesione di persone che si sono appassionate ascoltandolo. La prossima uscita avverrà il giorno di Pasqua, durante la messa delle 10.30. Per il parroco, poter contare sul coro del proprio paese è davvero un sogno che si è realizzato: in tutti questi anni, infatti, don Benvenuto Orsato aveva più volte tentato di formare un gruppo di cantori che animasse perlomeno le cerimonie più importanti dell’anno, ma non vi era mai riuscito. Questa volta, invece, grazie all’entusiasmo di qualche parrocchiano, si è riusciti a riunire un gruppo che ormai conta quasi quaranta persone. Fondamentale, però, per la formazione del coro è stata anche la partecipazione dei maestri che dirigono e che settimanalmente si occupano di insegnare nuove
canzoni ai partecipanti. I tre maestri sono: Gianni Vallese, Veronica Scarpa e Antonio Brazzo. Vallese è conosciuto da tutti nel paese in quanto ha già un trascorso come direttore del coro di Boscochiaro: anni fa, quando esisteva il Coro Adige, era proprio Vallese a dirigerlo. A distanza di anni, quindi, è tornato al proprio posto per dirigere il nuovo coro del paese tra i due fiumi. Veronica Scarpa è invece un’arpista, originaria del paese, che nei suoi anni di esperienza musicale si è esibita in moltissimi concerti nazionali ed internazionali. Antonio Brazzo, infine, è sicuramente molto conosciuto soprattutto tra i giovani, in quanto professore di musica alle scuole medie di Cavarzere, dove dirige tutti i ragazzi dell’indirizzo musicale. Insomma, un coro che seppur formato da cantori che per lo più non hanno precedenti esperienze musicali, può vantare la direzione da parte di tre professionisti decisamente qualificati, che rendono il gruppo un coro armonico e appassionante. Per tutti coloro che vogliano prendere parte al coro, le prove sono il martedì alle 21 presso la chiesa di Boscochiaro. Paola Teson
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18 Cultura locale Scuola Le serate organizzate dalla Direzione didattica dell’Istituto comprensivo
Genitori e figli, si discute di educazione e regole Il prossimo 20 marzo l’ultimo incontro. Al centro del dibattito la corretta gestione dell’insuccesso scolastico Sotto la lente d’ingrandimento il raprto tra genitori e figli
di Melania Ruggini
L
a direzione didattica dell’Istituto Comprensivo di Cavarzere ha organizzato, per il mese di marzo, una serie di “serate con i genitori”. Largo dunque a tutte quelle mamme e quei papà del territorio che vogliano approfondire alcuni argomenti scottanti, dalle modalità di approccio nei confronti di un insuccesso scolastico del proprio figlio, alle “regole” per creare un rapporto equilibrato e sano con i propri figli. Sono dunque i genitori ad essere i veri protagonisti del ciclo di appuntamenti organizzati dall’Istituto comprensivo di Cavarzere, come sottolinea il titolo accattivante della interessante iniziativa indirizzata alle famiglie della città, allestita nella sala convegni di Palazzo Danielato. Il ciclo di incontri ha esordito lo scorso 7 marzo con Ernesto Gianoli, psicologo e psicoterapeuta formatore in campo psicosocio-educativo, che ha affrontato un tema di grande attualità per tutti i genitori moderni: come crescere un figlio felice e farne un adulto maturo. Il 13 marzo l’ospite e relatore della serata è stato l’avvocato Aldo Guarnieri, che ha affrontato la responsabilità dei genitori nell’educazione dei figli, analizzando la questione sotto il profilo
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Si riflette su come crescere un figlio felice e farne un adulto maturo strettamente legale, grazie alle sue peculiari competenze in materia. Mercoledì 20 marzo alle ore 20.30 la parola passa a Elisa Bovolenta, psicologa clinica, che propone un altro tema piuttosto scottante, specie per i figli: i motivi dell’insuccesso scolastico è racchiuso nell’efficace titolo della relazione, “Mamma, papà! Ho preso un brutto voto”. Spesso un voto negativo può destabilizzare, in certi casi di cronaca nera addirittura sconvolgere la quotidianità di un ragazzo, arrecando senso di frustrazione, senso di colpa e mettendone in luce le insicurezze e le paure che ne conseguono. Si cercherà di capirne le cause e di costruire un’analisi aperta sulla tematica, per affrontare anche un brutto voto in maniera attenta e consapevole, da entrambe le parti in causa.
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si conclude l’appuntamento con l’autore
E’
ritornato per il mese di marzo l’appuntamento con l’autore, per la regia della Biblioteca comunale. Dopo l’incontro con Paolo Padoan lo scorso 3 marzo, che ha presentato il suo libro “Momenti di preghiera e implorazione nell’opera lirica”, edito da Edinsieme, e lo scorso 17 marzo con Maurizio Paccagnella che ha portato in bioblioteca “Non scordarlo mai”, a cura della casa editrice Imprimenda, il ciclo di conferenze si chiude domenica 24 con l’autore cavarzerano Francesco Permunian che presenta “Il gabinetto del dottor Kafka”, edito da Nutrimenti. Seguendo il filo di una memoria insonne e frammentaria, Permunian raccoglie persone e fatti, reali e immaginari, che da tempo fanno parte del suo circo mentale e visionario. Ne risulta uno stralunato e violento romanzopamphlet intessuto di storie deliranti e paradossali che s’intrecciano al ritmo di una sarabanda: bellissime fanciulle che si accoppiano con il diavolo, madri che piangono nella tomba il destino delle loro figlie, padri bigotti e incestuosi, salme in doppiopetto e baffetti neri, cessi alla turca istoriati da nobili penne, zingareschi banchetti funebri, cene trimalcioniche e suicidi ferroviari. L’appuntamento è alle 10,30 presso la sala convegni di Palazzo Danielato. Interverrà, oltre all’autore anche Maria Clara Domini. M.R.
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Politica Analisi dei dati emersi alle ultime consultazioni politiche
Il ciclone grillino si abbatte sui partiti Crollo del centrodestra rispetto al 2008, soprattutto da parte della Lega. Delude il Pd Male Sel. Alla Movimento 5 Stelle, prima formazione di Alessandro Abbadir
L
o tsunami evocato dal Movimento 5 Stelle si è abbattuto sui partiti tradizionali anche in provincia di Venezia, mutando lo scenario politico radicalmente. Il centrosinistra tiene anche se delude, mentre cala vistosamente il centrodestra rispetto alle politiche di 5 anni fa. Alla Camera i “grillini” diventano il primo partito e portano a casa il 27,45%. Il Pd lo è al Senato con il 27,61 % dei consensi, La coalizione di Bersani ha raggiunto complessivamente il 30 per cento. Il partito Democratico mantiene di un soffio la vetta della classifica al Senato, pur perdendo quattro punti in percentuale rispetto alle ultime Politiche del 2008. Il segretario provinciale del Pd ora eletto in Parlamento come deputato a caldo non ha resistito allo sbotto vedendo i risultati. “Evidentemente – dice Mognato – la serietà del Pd e dei suoi alleati non paga. Evidentemente in un periodo come questo contano di più, per avere consenso, le promesse irrealizzabili”. Va male la Lega, ma c’era da aspettarselo anche se in
misura non così grande. La Lega adesso è il quinto partito di una provincia che la vedeva fortissima, dietro anche alla coalizione centrista di Monti e Casini. Il crollo del centrodestra coinvolge anche il Pdl, che lascia sul campo quasi dieci punti in percentuale passando da l’oltre 19% del 2008 al misero 10,03 delle elezioni di febbraio. Va considerato che la Lega Nord qualche anno fa proprio in provincia di Venezia con Francesca Zaccariotto aveva fatto l’impresa sconfiggendo nelle urne l’ex presidente Davide Zoggia, ora di fatto uno dei maggiori dirigenti del Pd a livello nazionale. Forse ad influire sulla determinazione dell’elettorato a votare “padano “sono state anche le lotte interne fra maroniani e bossiani, ma i numeri impietosi del crollo del centrodestra sono a tutti evidenti: la coalizione passa dal 48 per cento delle ultime Politiche (29 al Pdl e 18 alla Lega) ai 28 punti di oggi (18 al Pdl, 6,5 alla Lega, 1,4 a Fratelli d’Italia). I commenti ad un risultato del genere non sono esaltanti anche se,
ammette l’assessore regionale Renato Chisso, originario del Veneto orientale “Qui a Venezia il centrodestra ha tenuto rispetto a previsioni ancora più fosche - dice Chisso. Il Movimento 5 Stelle che ha avuto questo risultato strepitoso non va demonizzato. La gente è arrabbiata anche per una situazione economica difficile“. Contento il segretario provinciale Mario Dalla Tor che stacca il biglietto per il Parlamento con il Pdl E il centro montiano con Scelta Civica, Fli e Udc? Ridimensionato. Da grande centro, che qualche mese fa puntava al 20 per cento ora è solo un “centrino”. Non supera nemmeno la soglia del 10%, la coalizione alla Camera con i tre partiti coalizzati. Va male alla sinistra, quella in coalizione come Sel dove il coordinatore provinciale Stefano Lorenzin di fronte al misero 2% racimolato alla Camera non ha occhi per piangere. “E’ un risultato al di sotto delle aspettative – dice laconico. Ora cercheremo di capire perché la gente non ci ha premiato”. E’ stata cancellata dagli elettori l’alleanza di
sinistra guidata da Ingroia. L’ex Pm con Rivoluzione civile in provincia di Venezia non va oltre un misero 1,3 per cento, insufficiente per ottenere anche un solo deputato, vista la soglia del 4 per cento. La delusione fra i movimenti che lo hanno appoggiato, Rifondazione, Comunisti italiani, i Verdi di Bonelli, Italia dei Valori è grandissima. Ma dove hanno vinto i grillini? Dappertutto, il fenomeno è a macchia di leopardo. A Chioggia , Asan Donà In comuni come Mira, dove esiste un’amministrazione a 5 stelle da un anno, il Movimento di Grillo è passato dal 17,5% al 35,14%. Il sindaco Alvise Maniero ribadisce come alla gente non interessi alla fine nulla della vicenda del licenziamento dell’assessore all’ambiente Roberta Agnoletto.
lA PROPOSTA DI CAMPAlTO “MONOCOlORE GRIllINO APPOGGIATO DAl PD”
C
’è fermento nel Pd, storico partito egemone in provincia di Venezia, per il risultato elettorale uscito dalle urne del 24 febbraio scorso. Fra gli elettori e i militanti, la stragrande maggioranza è contraria a qualsiasi accordo con il centrodestra di Silvio Berlusconi. L’accordo che si cerca da parte del Pd, è con il Movimento 5 Stelle, con proposte che però al momento in cui scriviamo vengono tutte respinte. A prendere una radicale posizione è il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto che ricalca quella del sindaco di Bari. “Ora basta - dichiara Campalto- il
Partito Democratico non può giocare sempre la sua partita in difesa. Mi faccio promotore a livello provinciale di una proposta politica ben precisa che tanti militanti democratici sono pronti a portare avanti: il Pd sostenga un monocolore grillino, ma non faccia assolutamente alcun accordo con Berlusconi e il Pdl”. Campalto fa sul serio. “Invito come sindaco- continua - i dirigenti del mio partito, a non cadere nel tranello di creare un “governissimo” con il centrodestra. Nessuno dei nostri elettori lo capirebbe. L’elettorato italiano va messo però di fronte alle proprie responsabilità. E se gli
elettori hanno fatto del Movimento 5 Stelle il primo partito alla Camera, questo deve avere l’onere e l’onore di governare”. Il sindaco Pd sa che esistono posizioni differenti su questo tema ma spiega di volersi fare portabandiera di questa proposta in provincia di Venezia, perché sollecitato da tantissimi iscritti. “Sono pronto alla conta- dice - su questa posizione politica. Il Movimento 5 Stelle non può e non deve essere lasciato a criticare da fuori un accordo che sa di vecchio e partitocratico. Hanno vinto? Governino. Di volta in volta verificheremo se votare le loro proposte
Il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto in Parlamento” Campalto lancia una sfida al Movimento diretto dall’ex comico sulle cose da fare “Ora se i grillini si assumeranno la responsabilità di governare – chiude vogliamo proprio vedere che faranno. Il tempo della responsabilità fino ad ora non ha premiato. I cittadini hanno premiato chi ha gridato di più. Ora vediamo cosa sono in grado di fare i grillini oltre che parlare”. A.A.
6 aprile / 17 novembre 2013
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La stessa Agnoletto aveva accusato Maniero di averla cacciata perché incinta Gianluigi Placella, primario ortopedico in pensione, impegnato nei movimenti civili, unico consigliere comunale del Movimento a Venezia sottolinea che il M5s con il Pd, alleanze non ne potrà fare ma votare sui singoli provvedimenti moralizzatori della politica quello si. Infine per dovere di cronaca non sfonda il movimento di Oscar Giannino, , anch’esso stabile intorno all’1,3 per cento. Quasi inesistente infine il Centro democratico di Bruno Tabacci (ex competitore di Bersani alle primarie) con lo 0,18% che, a Venezia era rappresentato dall’ex capogruppo di Idv al Senato Massimo Donadi.
venetiantichi.it
Spazi aperti 21 3 Salute e ambiente In tutta la provincia, comuni e Ulss promuovono attività fisica per anziani e non
Arriva la primavera, ecco i gruppi di cammino I comuni di Venezia, Mira, Spinea, Stra e Fiesso pronti alla bella stagione con percorsi ad hoc di Alessandro Abbadir
A
rriva la primavera e la voglia di fare camminate all’aria aperta aumenta. Lo stile di vita sempre più sedentario è un ostacolo ad una buona salute, e per questo i comuni e le Ulss del veneziano hanno promosso da qualche anno in maniera massiccia, l’esperienza dei gruppi di cammino. Le prime esperienze dei gruppi di cammino sono rivolte ad anziani ma non solo. Nel comune di Venezia infatti da circa un anno per tutta l’estate, al Parco San Giuliano, con ritrovo all’Infopoint, si svolgono le attività gratuite dei “gruppi di cammino”. Il progetto, lo scorso anno è stato ideato e coordinato dal Servizio Programmazione Sanitaria del Comune di Venezia nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e del progetto AllenaMente. I gruppi sono stati guidati da istruttori laureati in Scienze Motorie e formati. “L’attività – spiegano i promotori - è all’insegna
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delle relazioni sociali e del benessere psico-fisico, sviluppato attraverso percorsi all’aria aperta con i quali allenare piacevolmente il corpo, il ragionamento e la memoria”. Anche quest’anno l’appuntamento non mancherà. Per quanto riguarda la provincia è soprattutto nell’area dell’Ulss 13 (Riviera e Miranese), che i comuni si sono impegnati massicciamente. Il primo a promuovere l’idea fu il comune di Mira ancora due anni fa. Il Centro anziani “Palladio” di Mira Vecchia ora ha un gruppo di circa 20 persone, che due volte alla settimana si muove lungo un percorso ben individuato. Lo stesso dicasi per il centro “La Bella Età” di Piazza Vecchia, che ha individuato cinque itinerari per le passeggiate. Riprenderanno le attività da aprile e maggio. A Stra ad illustrare il progetto e fare un bilancio positivo del lavoro svolto, è l’assessore Stefano Valentini. “E’ ormai riconosciuto - dice Valenti-
L’Intervento
Benedetto Papa…
Stella. Femmina giovane 2-3 anni, sterilizzata. Adottata da cucciola, hadicambiato Don Angelo molte famiglie. Busetto* Si è sempre comportata bene e si è adattata a qualsiasi condizione. Ora si trova in un rifugio e aspetta una segue da pag. 1 nuova famiglia e una casa. Poi si è andato affermando in modo sempre più evidente il senso di una perdita, come chi è stato abituato fin da fanciullo ad avere sotto gli occhi la figura paterna del Papa. La solennità ieratica di PioPicchio. XII, l’amabilità Maschietto, audacetaglia di Giovanni piccola,XXIII, forsel’intelligenza 6-8 anni e la decisione di Paolo VI, la semplicitàRitrovato di Giovanni in piena Paolo I,notte l’irruenza e portato multiforme in polizia di Giovanni Paolo II, e infine la squisitezza umana Dopo di questo la procedura Papa, Benedetto di routine XVI. picchio Con ciascun è arrivato Papa,ininrifugio tempi diversi della vita, è avvenuta una sorta Il terrore di immedesimazione, si legge nei suoinon occhi. soloLeneicicatrici riguardiindeivolto contenuti e delle modalità della funzione papale, farebbero ma anche pensare peraunbruciature. apprezzamento dello stile personale di ciascuno. Un Papa, un nome: ciascun Papa con il suo nome, il suo volto, la sua anima. Con Benedetto è fiorito un rapporto certamente speciale. Ben prima che fosse Papa l’avevo frequentato Smart. Bassotto come limpido puro teologo, di 3 anni,capace maschio. di entrare E’ unnelle bel- questioni della modernità con uno sguardo lissimo alla bassottino storia svolto tuttoinpepe. un’esposizione I suoi proprietari, piana e scorrevole; molto un teologo che si poteva leggere legati con immediata al piccolo,scioltezza, devono trovargli senza dover una nuova ansimare famiglia. dietro concetti Il involuti o frasari complicati. Ne rifugio ricavavo per luisoddisfazione sarebbe traumatico, per l’intelletto ma se e feconda per lui non apertura si per l’esperienza, nella scoperta di questioni attuali trova ouna nella nuova nuovacasa ripresa saràdiuntematiche ospite a.p.a tradizionali. Egli affrontava tutto nell’orizzonte di una fede incarnata nel tempo, nel contesto di una ragione aperta e viva. Quando questo teologo è diventato Papa, il suo insegnamento è stato proclamato nella barca di Pietro e dalla riva della Chiesa incrociando Sally.folle Bellissima attente in gattina tutto intigratina. mondo, Carattere soprattuttomite attraverso gli Angelus festivi, le omelie, le udienze Recuperata del mercoledì, per strada i dialoghi ma era diretti unacon micetta bambini di casa. o sacerdoti. Non Papa Benedetto si è proposto con è spaventata la sua figuradall’uomo tenue e lieta, è ben decisa nutrita ma ed nonèarrogante, coccola. Sie persino con il suo accento così caratteristico. pensava Un si fosse uomopersa, timido,ma meravigliato ora possiamo di trovarsi dire con nellacerpiazza del mondo, e nello stesso tempotezza così desideroso che è statadiabbandonata. ‘cercare Dio’, aPer imitazione lei cerchiamo dei monaci casa.nel silenzio. Un uomo di Chiesa, che ama Gesù e riconosce in Lui, per sé e per tutti, l’attrattiva e lo specchio della felicità. Quante volte notavo che diceva con profondità e chiarezza le cose che mi sarebbe piaciuto dire ediquelle che mai immaginato Pio e Pia. Due fratellini solo 3-4 mesiavrei , maschietto e di pensare e di dire. Ero tentato di trascrivere interi brani delle sue omelie,e fissando perle di concetti e di linguaggi. Ora ho quasi femminuccia. Coccoloni molto affettuosi. l’impressione che un grande venga sepolto, senza più questa possibilità di proseguirne Al momento sonotesoro in stallo da una volontaria. l’annuncio prezioso dialogoa con il mondo. O forse una si tratta di una paternità divenuta una Obbligoediil sterilizzazione 6 mesi. Cerchiamo semente che, a suo tempo e come vorrà il Signore, ancora germogliare per tutti. casa perpuò loro. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus 3289620233 *Parroco Chioggia
ni - che l’attività fisica costante aiuta a prevenire malattie, a ridurre i rischi derivanti dal sovrappeso e sedentarietà per avere una migliore qualità della vita e, garantendo considerevoli vantaggi sia ai singoli, sia al sistema sanitario riducendo le ospedalizzazioni e l’uso dei farmaci. Infatti, l’obiettivo di ogni persona è di vivere in salute il più a lungo possibile, restando autonomo nei movimenti ( in particolare deambulare). Il cammino è l’attività fisica praticabile da ogni fascia di età, si può svolgere costantemente nell’arco dell’anno ed è economica. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13 (www.ulss13mirano.ven.it) da tempo ha avviato attività per sensibilizzare la popolazione sulla necessità del movimento fisico. In particolare, ha promosso i gruppi cammino nei vari comuni con il progetto “ Ogni passo conta “. Ha messo a disposizione un laureato magistrale in Scienze e Tecniche
dell’attività motoria preventiva e adattata che forma e segue i partecipanti, affinché ogni gruppo diventi autonomo. Il nostro comune ha aderito con entusiasmo alla proposta dell’Ulss e da circa un anno, c’è un gruppo cammino che 2 volte alla settimana svolge l’attività”. Stessa esperienza si appresta fare Fiesso. Lo scorso anno il comune di Spinea ha aderito con l’iniziativa denominata “Percorsi della salute”. “Andare a piedi è un atto d’amore per il territorio e il proprio corpo” è il motto dell’iniziativa. Anche quest’anno da maggio saranno disponibili in diversi punti di Spinea, dei volantini per promuovere i Gruppi di cammino. ”Il luogo ideale - dicono gli organizzatori - per l’attività sarà il parco Nuove Gemme, con diversi itinerari da percorre, alcune regole base per vivere in salute la propria giornata e fuggire dalla sedentarietà”.
Stili di vita
INDAGINE ulSS13
U
no su t r e degli adulti che vivono nel comprensorio dei 17 comuni dell’Ulss 13 è completamente sedentario. Questi i dati che sono emersi da una indagine condotta nei mesi scorsi dall’Ulss 13 con il Dipartimento Prevenzione. E ecco le brutte sorprese: solo il 31% degli adulti che vivono nei comuni del comprensorio pratica settimanalmente l’attività fisica raccomandata (30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte per settimana), mentre c’è un 28% è completamente sedentario. L’attività fisica ha molti effetti positivi sulle condizioni di salute. Si è infatti notato sia un importante effetto preventivo nei confronti delle malattie croniche (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tipi di tumori), che la capacità di influire sulla riduzione delle fratture negli anziani e su alcune malattie mentali .Da qui per comuni e Ulss 13 l’importanza di organizzare Gruppi Cammino rivolti in particolare alle persone anziane. A.A.
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Febbraio 2013
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500
Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997
SEMPRE CONNESSI CON L’OSPEDALE Le ambulanze di Chioggia attrezzate a trasmettere istante per istante lo stato del paziente Da oggi l’ambulanza non è più isolata nel territorio grazie ad un defibrillatore all’avanguardia che monitora lo stato di salute del paziente e trasmette in tempo reale i dati in ospedale con la possibilità di ricevere consulenze dagli specialisti. Il progetto rivoluzionario è stato sviluppato dal Dipartimento dell’Area Critica (Pronto Soccorso, Rianimazione e Cardiologia) dell’ospedale di Chioggia in collaborazione con quello Informatico, ed è stato presentato oggi dal primario di Pronto Soccorso Andrea Tiozzo e il direttore della centrale operativa del 118 di Venezia Paolo Caputo. “Si tratta di un sistema che consente di monitorare a livello ospedaliero quello che avviene sul territorio”, ha esordito il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. “Con questo straordinario sistema di monitoraggio online – ha aggiunto il Dg – il medico ospedaliero può seguire il paziente durante il suo viaggio in ambulanza e fornire consulenze man mano che i parametri vitali cambiano, garantendo così una maggiore tempestività nella cura”. Un defibrillatore speciale, già operativo nelle ambulanze clodiensi, che non si limita a trasmettere in ospedale un elettrocardiogramma – fotografia peraltro statica del cuore - ma invia, istante per istante,
lo stato del paziente, monitorando non solo la salute del cuore, ma altri parametri vitali importanti come quelli respiratori ed emodinamici. In pratica cosa accade? “Succede che – ha spiegato il primario di Pronto Soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo – il cardiologo, per fare un esempio, vede lo stesso monitoraggio che vede il medico in ambulanza e può discutere col collega sul da farsi come se fossero all’interno di un ospedale”. Novità assoluta che cambia il modo di percepire il trasporto in ambulanza. “Se prima l’ambulanza era una cellula staccata dall’ospedale – ha aggiunto Paolo Caputo del Suem veneziano – ora è collegata da un cordone ombelicale con i reparti ospedalieri. Pensiamo ai vantaggi che questo sistema comporta soprattutto quando sono necessari trasporti in altre strutture di pazienti anche politraumatizzati, dove si impiegano anche trenta minuti prima di raggiungere la sede ospedaliera. Nel frattempo, il paziente è monitorato, se avvengono dei cambiamenti nei suoi parametri vitali, si interviene immediatamente e i sanitari che lo stanno aspettando in ospedale sono già pronti a prestare la cura appropriata. Questo strumento aumenta la sicurezza e riduce il tempo di intervento a tutto vantaggio del paziente”.
Il primario del Pronto Soccorso Andrea Tiozzo
Continuano i lavori dell’Ospedale A breve pronto il reparto di Ginecologia-Ostetricia dell’ospedale di Chioggia Lo stato dei lavori è su Facebook: www.facebook.com/dalbendg
Conto alla rovescia per l’inaugurazione del terzo piano all’ospedale di Chioggia, dove sono ospitati Ginecologia-Ostetricia, il Nido e alcuni posti letto per la patologia neonatale. Il taglio del nastro è previsto tra fine marzo e inizio di aprile. Dopo Fisioterapia (sesto piano), Geriatria (quinto piano) e Medicina (quarto piano) è la volta di Ginecologia-Ostetricia (terzo piano), un reparto di 500 metri quadrati, completamente rivisitato e riorganizzato nel servizio con stanze climatizzate, da due o un posto letto, ciascuna provvista di servizi igienici. I locali, rinnovati anche nei colori, sono dotati di nuovi arredi (in questo caso anche un fasciatoio e at-
trezzature per accudire il proprio bambino) per garantire un miglior comfort alle neomamme e una permanenza gradevole all’interno dello spazio ospedaliero. Nel reparto, oltre agli ambulatori medici compare anche una sala riunioni che permette di svolgere gli appuntamenti multidisciplinari per la discussione di casi complessi. Nella sala di attesa, infine, c’è la reception con personale dedicato per l’accoglienza dei pazienti e dei visitatori. Ad un anno dall’avvio dei lavori di ristrutturazione, l’ospedale di Chioggia ha cambiato volto a partire dall’area esterna con una nuova portineria (un’opera avveniristica che ricorda, dalle forme,
un’imbarcazione), nuovi percorsi protetti per entrare nella struttura ospedaliera e una riorganizzazione dei parcheggi che permetterà, tra qualche mese, di avere posti auto separati tra visitatori e dipendenti Ulss. Completamente rivisto l’atrio dell’ospedale, raddoppiata la sala d’attesa per prenotare e disdire esami e visite, potenziata e ristrutturata la Radiologia. Separati i percorsi per gli utenti che desiderano andare nei reparti e coloro che necessitano di raggiungere il Poliambulatorio o la Radiologia. E sono già partiti i lavori di ristrutturazione anche al secondo piano dove è ubicato il reparto di Chirurgia.
Prima di fine anno saranno ultimati i lavori di riqualificazione del monoblocco. Per documentare lo stato dei lavori e creare un filo diretto con gli utenti, il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben ha aperto una pagina su Facebook (www. facebook.com/dalbendg). “Un anno fa ho stretto un patto di trasparenza coi cittadini – ha detto il Dg – e desidero mantenerlo anche grazie a nuovi strumenti di comunicazione come i social network. Mezzi più veloci che permettono in tempo reale di mostrare l’evoluzione dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale clodiense, lasciando spazio a commenti e suggerimenti”.
Informa
le Specia le Specia
Ulss 14
Febbraio 2013
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
PERCORSO FORMATIVO: “IL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE: ALCHIMIA DI PASSIONE, PROFESSIONALITÀ E CONOSCENZA” L’ A.U.L.S.S. n°14 di Chioggia (VE) promuove, in collaborazione con l’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto, un ciclo di formazione per Assistenti Sociali. Il percorso, che si svolgerà tra marzo e dicembre 2013, è strutturato in 6 giornate di formazione di 4 ore ciascuna, effettuate la mattina dalle 9.00 alle 13.00 o il pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 presso la Sala Riunioni del Distretto Socio-Sanitario dell’A.U.L.S.S. 14 di Chioggia (via A. Vespucci Sottomarina – Ve). Il percorso ha l’obiettivo di dare impulso, sostenere e favorire una maggiore consapevolezza delle implicazioni, delle specificità, delle criticità ma anche dei punti di forza propri dell’agire professionale dell’Assistente Sociale. Il ciclo di formazione propone un metodo di lavoro basato su lezioni frontali, condotte da esperti che operano nel campo del sistema
integrato di interventi socio-sanitari e sociali, e su un percorso nel quale le conoscenze, l’esperienza dei singoli sono occasione di rielaborazione, comprensione e comunicazione in gruppo, fra le diverse specificità professionali.
Gli argomenti previsti riguarderanno temi relativi la qualità della progettazione professionale, la valutazione di esito degli interventi, l’uso di nuovi supporti tecnologici per qualificare il lavoro professionale, la funzione di tute-
la e di promozione della giustizia sociale, l’etica e la responsabilità come dimensione trasversale dell’agire professionale. E’ possibile l’iscrizione alle singole giornate o al ciclo completo, inviando l’apposito modulo di iscrizione che si trova all’interno della brochure; il costo dell’intero corso è pari ad 100,00 euro, mentre la partecipazione ad 1 singola lezione è di 40,00 euro. Il versamento dovrà essere effettuato a favore dell’Azienda U.L.S.S. 14 tramite conto corrente postale n° 17920307 intestato a “Azienda ULSS 14 di Chioggia Servizi di Tesoreria” specificando la causale: “quota di iscrizione per corso titolo…..che si terrà il ……”. Per ogni ulteriore informazione e chiarimento è possibile contattare la referente organizzativa dr.ssa Graziella Boscolo Todaro 041/5573339 o l’Ufficio Formazione 041/5534341-265.
CONCORSO FOTOGRAFICO APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA L’Azienda Ulss 14 in collaborazione con l’Associazione culturale-fotografica Progetto Ossigeno, organizza un concorso fotografico aperto alla cittadinanza TEMA DEL CONCORSO “DONARE BENESSERE” prevede la selezione di fotografe che devono documentare la città di Chioggia ed il suo territorio limitrofo nei suoi aspetti più caratteristici. La città infatti offre ai suoi abitanti e non solo inedite e sempre nuove scene da fotografare: scorci, angoli nascosti, paesaggi, ritratti. Obiettivo del concorso è arricchire gli spazi dei locali ristrutturati dell’ospedale di Chioggia con opere fotografiche dei cittadini che verranno riprodotte in appositi pannelli e affissi nei nuovi locali, contribuendo ad alleviare e rasserenare, mediante l’affissione delle opere selezionate, la permanenza dei pazienti in ospedale o la semplice attesa alle prestazioni. La giuria infatti selezionerà gli scatti in base alla capacità di trasmettere sensazioni piacevoli,indurre uno stato psico-fsico di benessere, non tralasciando aspetti tecnici e creativi. Il concorso è organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale fotografca “Progetto Ossigeno”, nata a Chioggia nel marzo 2012. Tra i suoi obiettivi la divulgazione della disciplina fotografica, la creazione di eventi culturali e di percorsi didattici. Da sempre Progetto Ossigeno presta un’attenzione particolare a
tute quelle iniziative che possano avere un ritorno socialmente utile. Il concorso è aperto a tutti i residenti del Comune di Chioggia. Durerà da marzo ad ottobre in modo da con-
sentire ai partecipanti di fotografare la città in varie stagioni e con colori differenti. Per maggiori informazioni www.asl14chioggia.veneto.it o www.progettossigeno.it.
Ulss 14 informa
le Specia le Specia
24 Amministrazione
Amministrazione 5
Intervista L’assessore della Provincia di Venezia, Lucio Gianni, riflette sul ruolo e il lavoro svolto
Provincie, insostituibili se non si pensa ad una seria alternativa “Serve una programmazione per trasferire deleghe, competenze e strutture onde evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più”
A
bolizione delle Provincie, un tema che ha fatto discutere e che avrebbe dovuto tradursi in dato di fatto con la soppressione di parte di esse. E invece, probabilmente, le Provincie concluderanno il mandato. L’assessore provinciale Lucio Gianni torna ad affrontare l’annosa questione relativa al ruolo delle Provincie, insistendo sull’essenziale lavoro svolto. “Per tutto il 2012 siamo stati sommersi da tantissime informazioni che provenivano da fonti diverse: abbiamo udito il tutto e i contrario di tutto! Ci si stava privando di uno strumento di gestione di servizi a favore dei cittadini - esordisce l’assessore della Provincia di Venezia - senza averne creato uno alternativo che lo andasse a sostituire; all’ultimo momento è prevalso il buon senso e si è salvato un Ente di estrema importanza la cui soppressione o ristrutturazione deve avvenire in modo sereno non sotto una spinta emozionale. Molte persone che non conoscevano nulla di questa realtà si erano convinte che chiudendo le Provincie si sarebbe salvato il Paese!” Qual è, in concreto, il ruolo delle Pro-
L’assessore Lucio Gianni vincie? “Io sono assessore della Provincia di Veneziai: garantisco la mia presenza costante e continua in tutto il territorio per tutte le mie deleghe (Attività produttive, agricoltura, Programmazione Negoziata, Pro loco, Voga veneta, afriturismo, alimentazione, Gruppi micologici, Fiere, Mostre e mercati), così pure fanno i miei colleghi di Giunta; insieme gestiamo concretamente dei servizi sovracomunali e territoriali che la Regione e lo Stato non potranno mai svolgere direttamente perché sono troppo distanti dal territorio e troppo slegati dalla realtà quotidiana”. In termini numerici, può quantificare - per esemplificare, il lavoro svolto? “Nel 2012 la Giunta Provinciale ha
eseguito 220 delibere e sono pervenute dagli assessori 241 Informative mentre il Consiglio Provinciale ha votato 96 delibere; la Giunta si è riunita tutte le settimane come pure tutte le settimane si sono riunite le Commissioni Consiliari ed il Consiglio si è riunito da una a due volte al mese: questo significa una grande quantità di lavoro svolto! L’attuale Amministrazione Lega Nord – Pdl ha trovato in eredità un vero disastro con debiti e cattive gestioni; il Governo di Roma ha tagliato molte risorse; con meno dipendenti, pieni di debiti e meno soldi ma attraverso una seria programmazione ed una accorta gestione, sono stati raggiunti risultati migliori rispetto al passato: la Provincia di Venezia sta pagando i suoi debitori con una media
di 36 giorni; è l’unico Ente che ha inviato una ingiunzione di pagamento allo Stato per i crediti che vantava ottenendo i 40 milioni di euro che gli spettavano; gestiamo direttamente il turismo e siamo la prima Provincia d’Italia; gestiamo la pianificazione territoriale ed urbanistica di tutti i 44 Comuni, la caccia, la pesca interna lagunare, la Polizia Provinciale e la Protezione Civile, i parchi, i boschi e le riserve naturali, l’ufficio del lavoro e la formazione professionale, l’ambiente e la geologia, l’edilizia del patrimonio immobiliare tra cui scuole e palestre, i servizi sociali, i trasporti e le pari opportunità, la viabilità, la sicurezza stradale e la manutenzione delle strade provinciali, lo sport, la cultura e l’istruzione”. La sua conclusione quindi è che la Provincia non è un ente inutile... “Probabilmente non tutti i cittadini sono stati informati sul fatto che la Provincia di Venezia fa tutto questo e così pensano che sia un Ente inutile! Se i cittadini lo vogliono le Provincie possono essere chiuse ma è prima necessaria una programmazione seria in cui si decida “chi fa cosa” e si indichi tempi
OTTICA OREFICERIA
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e modi per trasferire deleghe, competenze e strutture per evitare che ci si accorga dell’importanza delle Provincie quando non ci saranno più! Ci sono Provincie che sprecano e non ottengono buoni risultati; ma possiamo dire lo stesso anche di Regioni, Ministeri, Prefetture, ULSS, Comuni, Società partecipate, Camere di Commercio ecc.; perché non chiudiamo tutta l’Italia?” Quale allora la strategia efficace per ridurre i costi? “Invece di chiudere è necessario combattere l’inefficienza e gli sprechi; eliminare spese inutili, gonfiate, incontrollate; attuare politiche di risanamento; prevedere costi standard uguali per tutti gli Enti e tutta Italia; non fare di tutta l’erba un fascio! Nella situazione attuale chiudere le Provincie è sicuramente la cosa più semplice e sbrigativa ma è impensabile eliminare un Ente intermedio di assoluta importanza ritenendo di lasciare al suo posto il nulla; ciò che fanno oggi le Provincie, i Comuni non avranno mai la forza di poterlo fare e la Regione è troppo grande e distante!”
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26 Personaggio
Personaggio o scuola UNI 7
Corrado Sfriso Crea, inventa, espone... Chioggia
“Corallino”, artista della memoria di Eugenio ferrarese
S
ul balcone della sua casa in calle San Domenico da qualche tempo si nota un vecchio pantofolone da pescatore, di quelli che un tempo si usavano nei battelli da pesca, trasformato in un artistico presepio con qualche variazione marinaresca visto che al posto del bue e dell’asinello compaiono due cavallucci marini e la stella cometa è diventata una stella marina. Accanto un altro presepio di piccole dimensioni con Gesù bambino adagiato in una cappasanta. All’interno della stanza al pianterreno altre opere e composizioni insieme ad una personale collezione di attrezzi da lavoro ed altri oggetti della tradizione chioggiotta: un piccolo laboratorio dove Corrado Sfriso crea, inventa e poi espone. Classe 1931, l’obbligo scolastico della riforma Gentile ossia la quinta elementare, il primo lavoro in una panetteria al termine della seconda guerra mondiale, in seguito dapprima muratore per realizzare di fronte la chiesa di san Domenico la fabbrica del ghiaccio dove un tempo vi era il teatro Garibaldi - e dove sta ora sorgendo un complesso residenziale – poi in mare pescatore motorista; nel ’55 si trasferisce a Trieste ancora con un’impresa edile, qualche anno
Dalla scultura alla poesia, in un linguaggio semplice racconta la vita di tutti i giorni dopo il matrimonio e ritorno nella ‘sua’ Chioggia operaio nel retificio Donaggio e in seguito nella falegnameria di Borgo S. Giovanni specializzata in cornici tonde e volanti per appassionati automobilisti sportivi fino alla pensione… il tutto accompagnato sempre da una grande passione per l’arte, la poesia e la sua città ritratta in ogni angolo e scorcio più caratteristico, talvolta riproponendo mestieri e attività che animavano la vita della calle: le donne che ricamavano, i pescatori che cucivano le reti, lo stagnino che aggiustava attrezzi e pitali da notte quando i bagni in casa erano ancora un lusso… Corrado, ma per tutti Corallino, firma che compare nelle sue composizioni, al mattino passeggia con gli amici in Corso, una sosta al caffè; nel pomeriggio per lo più è indaffarato con le sue creazioni. Le sue poesie sono rigorosamente in dialetto con frequenti rimandi ai suoi ‘amissi pescaori’ con i quali ha condiviso la passione e i pericoli della navigazione e della pesca quando le ‘sardele veniva a bordo/ le visceva da tute le parte’, ai ricordi delle gente in calle (“Ghe gera i Guera, i Spacaporte,/ el Polastrelo, el Cucarin,/ el Scage, el
Ha lavorato per tutta la vita facendo i più svariati mestieri, ora, in pensione, si dedica all’arte
Corrado Sfriso e le sue composizioni
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Fasiolin./ Ma tuta brava zente la gera”), ai bambini che giocavano al ‘trotolo’ e al ‘pandolo’, ai pescatori che ‘i se porteva la Madona su le spale in procession’, perfino la suora Impillia che all’asilo ‘me feva ‘na caressa in testa,/un baso su la ganassa/ e cossì la me consoleva” e la ‘ciesa de san Domenego’ con i muri screpolati dalla salsedine, ”ma se zè ‘na zornà de sole,/ co i so’ colori pare che la se rida”. Uno stile semplice, senza tanti fronzoli, ma Corallino è anche una persona che ama riflettere sulla vita, le sue gioie e i vari drammi e tutto questo viene comunicato nelle sue composizioni più complesse, per lo più in legno, utilizzando scarti di mogano, rovere, palissandro, noce: l’universo, il sole e la luna, la luce e la notte, l’umanità divisa, l’unione coniugale, le diversità razziali. Talvolta le sue opere compaiono nelle vetrine dei negozi del centro storico; in altre occasioni Corallino viene invitato a recitare le sue poesie o a collaborare con alcuni eventi culturali: la presentazione di un libro, qualche mostra sulla marineria… E basta anche una breve passeggiata per le calli e il Corso di Chioggia per trovare l’ispirazione per una nuova realizzazione artistica e un’altra poesia. Precisiamo
il vero autore dell’articolo
SOTTOMARINA (VE) Via S. Marco 1933/C - Tel. 041 4968055 Dal lunedì al sabato dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00 CHIOGGIA (VE) Borgo S.Giovanni, 7/Z (vicino distributore Q8) - Tel. 041 4968379 Dal lunedì al sabato dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00 ESCLUSO SABATO POMERIGGIO
L
’articolo della pagina dedicata al “Personaggio” pubblicata lo scorso mese dal titolo “Una vita vissuta ad alta quota” è stato erroneamente attribuito a Marta Boscolo. L’autore del pezzo è invece Eugenio Ferrarese. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati per l’errore”.
Cultura provinciale 27 9 Scultura Il Consiglio regionale ospita a Palazzo Ferro-Fini la rassegna aperta al pubblico fino al 26 aprile prossimo
Le sculture di Romano Vio in mostra
A cento anni dalla sua nascita l’allestimento di una esposizione pensata per far apprezzare un artista protagonista del Novecento, che rischiava di essere più noto all’estero che in patria
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u uno degli scultori italiani protagonisti del E un secolo e mezzo dopo l’assemblea del Novecento, il veneziano Romano Via sep- North Carolina affidò proprio al veneziano Vio pe cogliere e fissare nella materia, bronzo, il compito di ricreare il monumento partendo marmo, cemento, terracotta, i volti, le storie e dal calco di gesso conservato nella gipsoteca di Possagno, paese natale del Canova. Tra le le emozioni della terra veneta. A cento anni dalla sua nascita, il Consiglio “grandi” altre opere realizzate su commissione regionale del Veneto gli rende omaggio ospi- figurano il monumento a Umberto Giordano tando nella propria sede di palazzo Ferro-Fini realizzato nel 1956 per la città di Foggia, vincendo un concorso nazionale che vedeva la una mostra a lui dedicata. Conosciuto e apprezzato più all’estero che partecipazione di oltre 50 artisti, il monumento in patria, Romano Vio è autore di importanti alla Resistenza per la città di Savona, l’omaggio a Franco Marinotti, opere molte delle quali l’imprenditore della Snia commissionate da enti Seppe fissare pubblici e privati. Tra nella materia i volti, Viscosa, realizzato per lo stabilimento Torviqueste la più prestigiosa, le storie, scova (Udine) e alcune per mole e collocazione, le emozioni della sculture veneziane: il risulta il rifacimento del terra veneta triplo ritratto bronzeo in monumento “canoviano” di George Washington, che troneggia memoria dei martiri di Belfiore che sovrasta nell’atrio del Parlamento del North Carolina, a l’ufficio postale di San Marco, dietro le ProcuRaleigh. La grande scultura che il Canova rea- ratie Novissime, la Madonna del Carmelo sul lizzò nel 1821 in onore del primo presidente campanile della chiesa dei Carmini, il bronzo degli Stati Uniti andò infatti distrutta dieci anni di San Giacomo sul campanile dell’omonima dopo, nel grande incendio che devastò lo State chiesa a Rialto e la grande Madonna Pellegrina House della capitale dell’ex colonia americana. sulla facciata della chiesa del rione Altobello a
Istituto comprensivo Chioggia 5 Da una scuola all’altra
“Ti leggo una storia...!”, un progetto per bambini di 5 anni
L’inaugurazione della mostra in teleconferenza con lo State Capitol del North Carolina. In alto la locandina Mestre. Meno note, perché finora conservate nelle abitazioni private dei figli, le 30 opere della mostra che hanno trovato ospitalità a palazzo Ferro-Fini e alla Cassa di Risparmio di Campo Manin. “In esse - come ha ricordato Ennio Puchard curatore della rassegna insieme con Elena Dezuanni - Vio ha riversato tutta la sua prodigiosa abilità manuale, raggiungendo, perché svincolato dai vincoli imposti dai concorsi,
risultati artistici eccezionali che pongono lo scultore veneziano tra i protagonisti del Novecento”. Da ammirare soprattutto i bronzi ispirati ai canti dell’Inferno dantesco, nei quali Vio ha dato prova di uno stile espressionistico drammatico e molto personale; Simonetta, scultura con la quale Vio partecipò alla Biennale di Venezia del 1956; il Pugilatore (esposta alla Quadriennale romana del 1965); Nudo dormiente e Ballerina in riposo, di grande libertà
inventiva, e alcune opera religiose ispirate a modelli tre-quattrocenteschi (Gesù divino lavoratore, I sermoni di Sant’Antonio, Gesù incontra sua madre). “Quella di aprire palazzo Ferro-Fini a manifestazioni culturali riguardanti artisti veneti o realtà significative della nostra tradizione - ha commentato il presidente del Consiglio reginale Clodovaldo Ruffato in occasione dell’inaugurazione della mostra lo scorso 22 febbraio - è una scelta assunta fin dall’inizio della legislatura e che intendiamo proseguire con l’obiettivo di testimoniare la vicinanza dell’istituzione regionale a tutte le espressioni della società veneta e di offrire loro delle opportuità di maggiore conoscenza e fruizione. Sono certo che anche la mostra su Romano Vio sarà l’occasione per far conoscere un grande artista che Venezia e i veneziani, fose, non conoscono appieno e che rischiava quindi di essere più noto all’estero che in patria”. La mostra resterà aperta fino al 26 aprile e sarà visitabile, con ingresso gratuito, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17.
Teatro Aurora di Marghera
GIOVANI COMPAGNIE TEATRAlI PROTAGONISTE IN QuATTRO SPETTACOlI
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e storie incantano sempre, si sa. Ma possono diventare anche un valido strumento pedagogico. E infatti le insegnanti della scuola primaria Caccin di Chioggia, all’interno dei progetti di continuità tra scuola dell’infanzia e primaria e dei progetti di educazione all’ascolto e motivazione alla lettura, hanno promosso una serie di incontri di lettura animata di favole della tradizione per bambini di 5 e 6 anni, nel teatrino della scuola. “Ti leggo una storia…!” è un’iniziativa promossa dalla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo Chioggia 5, che cerca di accompagnare i bambini nel difficile passaggio tra i diversi ordini di scuola col sostegno di un buon lavoro di squadra. Al primo incontro di martedì 19 febbraio ha partecipato un buon gruppo di bambini, accompagnati da genitori e nonni, che si sono gustati, in un clima disteso, la lettura della classica storia dei Tre porcellini. L’ascolto della storia è stato favorito da alcuni esercizi preparatori di rilassamento condotti dalla psicopedagogista che ha poi introdotto l’arrivo di un personaggio “fatato” che, avvolto in un mantello di luccicanti stelle, ha prestato la sua voce a una favola che ha lasciato i bambini a bocca aperta mentre sedevano su morbidi tappeti. Il secondo e terzo incontro sono stati
Il teatro Aurora a Marghera Un momento della lettura un’occasione per i bambini per ritrovarsi e invitare altri amici a condividere l’esperienza. Questi incontri sono stati progettati con l’intento di intrattenere piacevolmente i bambini, abituandoli al piacere dell’ascolto, attraverso la lettura delle favole classiche della tradizione e delle storie di una volta. È’ infatti un requisito fondamentale per la scuola primaria l’ascolto attento e attivo per riuscire a imparare e apprendere nel contesto di gruppo. Diviene importante far apprezzare ai bambini la magia del silenzio e dell’attenzione per riscoprire il mondo fantastico e meraviglioso della lettura che stimola la fantasia e la creatività. I bambini che ascoltano con piacere le favole oggi saranno i buoni lettori di domani. M.Bo.
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ei mesi di marzo e aprile si terranno quattro spettacoli al Teatro Aurora di Marghera. Gli appuntamenti sono dedicati alla rassegna contemporanea progetto Sala Travaglio, dove le giovani compagnie sono protagoniste. Sabato 16 marzo sono andati in scena i primi due appuntamento del progetto “Specie Protetta – Sala Travaglio”. Alle ore 21, la compagnia H2O non potabile , ha proposto “Comma 212”. Alle ore 22, Itineris Teatro, con la proposta dello spettacolo “Di doppio andare”. Giovedì 21 marzo, alle ore 21, lo spettacolo “Pinocchio” interpretato da Gli Amici di Luca e Babilonia Teatri che, parlando di questa storia commentano: “I protagonisti sono persone che si sono risvegliate dal coma. La società ci ha respinti, accantonati, isolati e fare teatro è l’unica possibilità per tornare a mettere un piede dentro la società. Pinocchio corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena con tutta la sua forza senza essere mediata dalla finzione”. Al termine dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico dell’Aurora. Sabato 13 aprile, alle ore 21, ancora uno spettacolo Sala
Travaglio: “L’Orazio di Heiner Muller” con la compagnia La Vanguardia Nonsensista. Questo dramma indaga sulla dualità tra la legge e il sentimento: “Una dicotomia ancora attuale, un confine tra la scrittura e l’oralità, tra ciò che è sentito giusto e ciò che è stabilito – spiegano gli interpeti della compagnia - le convenzioni sono le basi della nostra società, nata dal sacrificio di una famiglia che annega nel mito del diritto, del giusto a prescindere da tutto”. Giovedì 18 aprile, doppio appuntamento: alle ore 21, Empusa Teatro presenta “Bersabèa” ispirato alla guerra dell’acqua accaduta in Bolivia nel 2000 con la privatizzazione del bene; alle 22.15 è la volta di diexvUoto Teatro con “Funi e desideri rapidamente ammazzano (F.E.D.R.A.)”. Quest’ultimo spettacolo è ambientato in una stanza da letto, dove tutto si consuma: vita, amore, sonno, solitudini. I protagonisti, un uomo e una donna, si desiderano ma non si accettano. Lui è un ragazzo, lei una donna adulta forse sua madre. Perduti in quella stanza sempre più piccola, soli nella loro quotidiana miseria, vivono al ritmo serrato di un videoclip. Per maggiori informazioni si può contattare il teatro Aurora al numero 041 932421. Roberta Pasqualetto
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Lo pallanuoto
SPoRT in PRIMo PIANo campionato a luce e omBre per le formazioni adriesi
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a stagione agonistica dell’under 13 adriese prosegue nel migliore dei modi fino a questo momento. I portacolori adriesi hanno vinto agevolmente entrambe le gare che li hanno visti impegnati contro l’Aquaria Piove di Sacco e il Plebiscito Padova “B”. L’obiettivo stagionale per i ragazzini seguiti da Giacomo Stoppa è quello di qualifiLa formazione under 13 carsi alla “final four” regionale di Giugno, per raggiungere questo traguardo Adria Nuoto dovrà ancora affrontare quattro importantissime partite. L’Under 15 invece, inserita nel girone A triveneto, ha sofferto parecchio nelle partite giocate contro le formazioni più forti del girone (Trieste e Vicenza in primis), due le vittorie esterne fino a questo momento (con Sport Management Verona e Tergeste) mentre in casa si aspetta ancora la prima vittoria. La miglior prestazione comunque si è vista contro il Plebiscito Padova che ha si espugnato l’impianto di Porto Viro, ma dopo una partita combattutissima e rimasta in equilibrio fino alla fine. I ragazzi di Marzolla stanno comunque dimostrando una costante crescita, rispetto l’ inizio di campionato la partecipazione al gioco di squadra è più corale e quasi ad ogni partita figurano nel tabellino marcatori almeno 5/6 giocatori diversi, che l’ anno precedente faticavano nelle conclusioni verso la porta avversaria. Mentre l’Under 17, inserita nel girone B, ha da poco iniziato il campionato rimediando due sconfitte di misura nelle prime giornate, rispettivamente a Legnago e a Este. Finalmente è arrivata la prima vittoria, questa volta nell’ impianto di Porto Viro ad avere la peggio la formazione di Sant’ Urbano dell’ Acquambiente, primi tre punti in classifica nella speranza che i ragazzi adriesi comincino ad allenarsi con più frequenza in vista dei prossimi impegni (derby casalingo con l’ Aquaria di Piove di Sacco e successiva trasferta a Chioggia). Tutto in rimonta, invece, il campionato in serie C per la squadra senior dell’Adria Nuoto. Mai fin’ora la società adriese aveva militato in questa categoria; i ragazzi di Daniele Bulgarelli, tutti provenienti dai vivai delle piscine di Adria e Codigoro, dopo un avvio difficoltoso stanno proseguendo il loro cammino in salita. Nelle sei partite fin’ora disputate sono arrivate cinque sconfitte ed una vittoria, contro squadre blasonate nell’ambiente Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, e sicuramente più “abituate” alla categoria rispetto alla giovane compagine biancorossa. L’obiettivo stagionale è sicuramente la permanenza in serie C, con l’intento di far maturare i giovani e di arricchire il bagaglio di esperienza grazie a questa nuova occasione. Cavarzere
gordige-calcio, un discreto girone d’andata nonostante gli infortuni Il Gordige calcio in campo
Calcio Un bilancio del campionato della società arancio-neroverde
Il Venezia va a gonfie vele
di Roberta Pasqualetto
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l campionato giocato dall’Unione Calcio Venezia sta andando discretamente, e ha dato diverse soddisfazioni alla società sportiva e ai tifosi. Agli inizi di marzo, sono state giocate più della metà delle partite del campionato, che si chiuderà domenica 12 maggio contro il Savona. Nella classifica, nel momento in cui scriviamo, l’Unione Venezia con 41 punti è al sesto posto preceduta dal Bassano (43 punti) dal Castigliane (44 punti), Renate (44 punti) dal Savona (50 punti) e dalla Pro Patria (51 Punti). Nelle venticinque partite giocate la squadra arancioneroverde ha totalizzato: undici vittorie, otto pareggi, sei sconfitte, ha fatto trentasei gol e ne ha subiti trentadue. La sede sportiva storica di questa squadra, è lo stadio veneziano Pierluigi Penzo inaugurato nel 1913 e dedicato alla memoria all’aviatore che partecipò alla grande guerra. Parlando di una delle ultime partite vinte, giocata contro il Mantova in casa, l’esito è stato incerto fino alla fine quando grazie a una doppietta di Denis Godeas, il Venezia si è aggiudica la vittoria. La partita era
stata condotta molto bene e in vantaggio per via della rete iniziale di Godeas, ma poi il Venezia è stato chiuso in area nelle battute finali. La fatica si era fatta sentire e il Mantova approfittava per raggiungere il pareggio all’87esimo minuto quando Giovannini (entrato da poco) ha atterrato De Respinis. L’arbitro ha fischiato il rigore sapientemente parato, poi al terzo calcio d’angolo consecutivo, Spinale riesce a infilare la porta e a pareggiare al 90esimo minuto. Ma la partita non era ancora finita e all’ultimo minuto di recupero, Margarita serve, a Godeas un passaggio che diventa gol, mettendo così a segno la personale doppietta, facendo vincere l’Unione Venezia. Una vittoria meritata e soffer-
ta, dall’esito impensabile fino all’ultimo minuto. Korablin, il presidente russo della società sportiva veneziana, in un’intervista rilasciata dopo questa partita, ha dichiarato “di aver assistito al gioco con grande orgoglio e di aver osservato i suoi giocatori, anche quelli che non erano in campo, riconoscendogli una grande affinità e unione all’insegna dell’uno per tutti e tutti per uno”. Insomma belle parole che, fanno ben sperare per una conclusione del torneo soddisfacente. Gli appassionati possono seguire la squadra arancioneroverde, oltre che sul sito ufficiale, anche in faceboook profilo “F.B.C. Unione Venezia” aggiornato costantemente durante le partite, anche con i commenti dei tifosi.
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empo di bilanci per il Gordige Calcio: la fine del girone d’andata vede la formazione cavarzerana al quart’ultimo posto, risultato prodigioso, se si tiene conto degli infortuni che hanno decimato la squadra. “L’anno scorso siamo arrivati terzi” – afferma l’allenatore Giannino Babetto – “ ma purtroppo quest’anno gli infortuni hanno privato la squadra di Claudia Sacchetto e di Alessia Melato mentre per problemi di studio o di lavoro sono mancate Alessandra Cecchetto, Maria Giulia Biscaro e Maria Elena Bertocco, 5 titolari del reparto difensivo, costringendomi a reinventare la squadra con innesti dalle giovanili, ragazze molto brave ma ancora inesperte e ciò ha ovviamente pregiudicato il rendimento della squadra; per non parlare poi dell’infortunio occorso a Loredana Piron nella 1ª di campionato che ha lasciato il Gordige senza il centroavanti titolare”. L’obiettivo per quest’anno è stato dunque ridisegnato alla luce di questi inconvenienti: il Gordige sarà costretto a lottare
per la salvezza, ma per il prossimo anno la società si pone l’ambizioso obiettivo di vincere il campionato di A2 e di approdare alla massima serie, recuperando le atlete infortunate e inserendo in squadra qualche nuova giocatrice. È da sottolineare la dedizione delle atlete che percorrono anche 80 chilometri per allenarsi, chiamate ad affrontare avversarie che hanno ben altre disponibilità economiche: basta pensare che nel girone del Gordige c’è la compagine femminile dell’Inter e che le nostre ragazze devono sobbarcarsi trasferte giornaliere extraregionali. Il Gordige rappresenta dunque una perla d’eccellenza sportiva nel nostro territorio, in quanto questa squadra offre alle atlete una formazione umana e sportiva di prim’ordine, tanto da aver lanciato alcune di loro nel giro della nazionale italiana, due fra tutte Alessia Longato e Ilaria Andreasi che ancora militano nella formazione cavarzerana. Nicola Ruzza
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IL VENETo
in PRIMo PIANo
Partire con una buona idea
Ecco il Veneto giovane delle “start up”
La tecnologia e il web protagonisti delle iniziative imprenditoriali under 35 di Nicola Stievano
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a passione per lo sport e la musica abbinata all’informatica, l’amore per il proprio territorio veicolato sul web, l’ingegno dell’inventore abbinato alle nuove tecnologie. Non si può certo dire che ai giovani veneti le idee manchino, soprattutto quando si tratta di svilupparle sfruttando le potenzialità di internet e i progressi quotidiani dell’informatica. Ora otto di queste buone idee hanno trovato anche l’occasione di spiccare il volo grazie a “Rebound” iniziativa rivolta agli aspiranti imprenditori veneti under 35 messa a punto da Confindustria Padova e Camera di Commercio per favorire l’incontro con la finanza privata. Sono state ben 76 idee d’impresa nei servizi digitali, mobile e tlc, marketing, web e social network, presentate da oltre 170 giovani, che hanno scelto anche di giocare in squadra. Gli 8 finalisti hanno seguito un percorso di formazione e consulenza affiancati da esperti di sviluppo d’impresa per trasformare le idee in business plan completi di analisi dei costi, mercati e concorrenza. C’è il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni, la web-utility per costruire il viaggio ideale, la piattaforma social sui sentieri escursionistici, l’ambiente web per condividere appunti e lezioni tra studenti, le riprese foto-video aeree dal pallone a elio. E poi un portale wiki-based per le squadre minori di basket, prodotti a km 0 a por-
tata di touch, un web music store per vendere offline la musica di band underground. Le idee migliori hanno potuto svilupparsi sulla piattaforma web di Ban Veneto, il network coordinato dal Parco Scientifico Galileo. “Rebound conferma che il Veneto pulsa di energie creative nei settori innovativi - sottolinea Gianni Potti, vice presidente di Confindustria Padova -. Si tratta di coltivarle e indirizzarle perché possano diventare nuove imprese, linfa per la crescita. Il vero tema è però farle decollare e resistere nel tempo. Affiancare le start up con esperienza e metodo per emergere in un mercato iper selettivo, è
Dalle riprese con il pallone ad elio ai prodotti a “km 0” scelti con il tocco delle dita quello che noi imprenditori dobbiamo fare per coglierne le opportunità. Il vero premio è stato l’affiancamento a questi giovani di professionisti di sviluppo d’impresa. L’altro tema cruciale è l’accesso al credito per le buone idee d’impresa”. Fra le più interessanti spicca Crevel,ora in faste di test con il sostegno di H Farm, ideata da Claudio Floreani, 34 anni, appassionato di informatica, dopo aver organizzato un viaggio tra amici da Monaco a Berlino. Ne è nata una utility web-based che permette di esprimere preferenze di viaggio
e tradurle in progetti da condividere con gli amici. Tutte le informazioni vengono interpretate, localizzate e organizzate su una mappa, collaborando con i compagni di viaggio, operatori e agenzie turistiche. Dalla passione per le escursioni di Thomas Bertani e Giovanni Masarà, 22 anni, studenti di ingegneria e filosofia del collegio Don Mazza di Padova, è nata una piattaforma web per consultare dati geografici sui sentieri e condividere itinerari. Pensata per appassionati, enti locali e chiunque si occupi di promozione turistica, ne esiste già un prototipo con dati forniti da Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia-Giulia. Moku promette invece di rivoluzionare il “mondo” degli appunti. Gli studenti potranno organizzare in un ambiente web gli appunti di lezioni e le registrazioni, condividendoli con amici e colleghi e rendendone possibile l’aggiornamento in ogni luogo e momento. L’idea è di Simone Pozzobon, 27 anni, trevigiano e di tre amici ingegneri e designer ed è già entrata nella scuderia di H-Farm. Da un’intuizione maturata al liceo, il team dei vicentini Matteo Scapin, Tommaso Grotto, Maria Cristina Malavolta, Luca Guglielmi - età media 28 anni - ha sviluppato un’applicazione web di supporto alle band indipendenti per distribuirne la musica in formato digitale durante i concerti. Alberto e Riccardo Tentori, 33 e 28 anni, di Camposampiero, un ingegnere e un
otto i giovani vincitori del progetto Rebound pronti a mettersi in gioco laureato in economia, hanno creato Playbasket.it, portale web dedicato alle categorie agonistiche minori del basket in Italia con 35.000 visitatori unici al mese. I veronesi Nicola Galetto, Marco Grumo-
lato, Alessandro Vaccaro, 27 anni, hanno messo a punto un’applicazione mobile dedicata a tutte le piccole e medie imprese che vogliano vendere cibi a km 0 direttamente ai clienti finali scavalcando la distribuzione. Infine Stefano Pagur, 24 anni, ha ideato un sistema per riprese foto-video sopraelevate con pallone ad elio. Il prototipo è già realizzato con costi competitivi e la possibilità di fare riprese particolari in movimento.
Il Veneto in primo piano 31 9 Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa”
Duemila agricoltori in Rete, ecco la “community della zappa” di Nicola Stievano
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La Regione mette a punto una piattaforma on line che permette lo scambio di idee
avide e Daniela, giovani pastori dell’Alpago, usano il pc e internet per avere informazioni tecniche, Stefano viticoltore della Valpolicella, vende in internet le sue bottiglie di Amarone d’alta quota, ma anche Sara allevatrice di Cortina si sta attrezzando per presentare ai consumatori i prodotti della sua azienda, mentre il neo pescatore Gabriele del Cavallino lo utilizza per programmare le consegne porta a porta dei frutti di mare freschi, senza dimenticare Alinor che dal Bangladesh a Chioggia coltiva ortaggi per destinarli alle famiglie della sua terra d’origine trasferite a Londra e a Parigi.
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Alcuni esempi che si moltiplicano ogni giorno e che grazie alla nuova piattaforma informatica potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare l’attività agricola. È per loro e per altri duemila giovani agricoltori veneti che la Regione ha messo a punto la “community della zappa”, sul portale www.piave.veneto.it., una piattaforma on line per raccontarsi, scambiarsi esperienze, per conoscere le strategie politiche, per incidere sul sistema economico. Il “tesoretto”
dell’agricoltura che ha fatto del Veneto la regione leader nella geografia agroalimentare nazionale, per numeri e qualità, si integra sempre di più nel web all’insegna della bellezza della campagna come scelta professionale e di vita. “Grazie alla piattaforma informatica – spiega Sandra Chiarato di Coldiretti Veneto, che segue da vicino proprio i giovani agricoltori – le esperienze imprenditoriali potranno essere visibili e compresi non solo da tutti gli avventori dei social network ma anche dagli addetti ai lavori: protagonisti e spettatori di un nuovo modo di praticare
l’attività agricola. Che cosa accomuna questi ragazzi ? La scommessa di un futuro nei campi che deve fare i conti con opportunità di investimenti, con misure comunitarie ambientali, l’accesso al credito, le nozioni di finanza, ma anche solo per scambi di esperienze che possono diventare una partecipazione attiva alle decisioni politiche o addirittura solo per fissare un appuntamento al mercatino a kmzero o semplicemente un aperitivo “tra colleghi” che sanno divertirsi con impegno responsabile”.
la sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova mette a punto un vademecum che presenta a 50 dirigenti scolastici con l’alternanza scuola-lavoro le aziende diventano “imprese formative”
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n Italia più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato. Uno su 4 non studia e non lavora per un totale di oltre 2 milioni di giovani Neet (not in education, employment, training). Negli altri Paesi europei gli studenti che alternano studio e lavoro sono una media del 20-30%, in Italia solo 3 su 100. Invertire questa tendenza e permettere ai giovani di acquisire competenze subito spendibili nel mondo del lavoro è l’obiettivo del progetto ASL Alternanza Scuola lavoro realizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Veneto, punta a diffon-
ORGANIZZA: DOMENICA
dere una metodologia didattica in cui l’azienda diventa, anche formalmente, “impresa formativa” in grado di stipulare convenzioni con le scuole, proporre percorsi formativi e orientamento, formare risorse interne come tutor per gli studenti. Da qui anche la realizzazione di un vademecum per le imprese su come stringere questo “patto” didattico con gli istituti. Il progetto è stato presentato a 50 dirigenti scolastici e imprenditori nel corso dell’incontro “Alternanza scuola-lavoro: il ruolo attivo delle imprese” organizzato dalla Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova fine gennaio.
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32 10 Il Veneto in primo piano Turismo religioso
Il Veneto propone quattro itinerari nell’Anno della Fede
I quattro percorsi veneti presentati alla Bit di Milano
le radici cristiane si respirano in ogni angolo del veneto
L’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi con Monsignor Andreatta. In basso gli itinerari
La via del Santo, quella dei Papi, le “Grandi Rogazioni” e gli itinerari di Valpolicella sono i 4 percorsi regionali di Giovanni Giovetti
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n turismo religioso e devozionale, fatto di itinerari di fede che coniugano spiritualità, tradizione ma anche cultura e arte. Nell’ Anno della Fede il Veneto si colloca tra i protagonisti degli itinerari regionali, con ben quattro differenti proposte. Il primo comprende la Via del Santo e i Santuari Antoniani, da Camposampiero a Padova, lungo il percorso terreno di sant’Antonio. Si tratta di un pellegrinaggio votivo che tocca i principali santuari antoniani in provincia di Padova, ma che si inserisce in un più lungo percorso sui passi della vita itinerante di frate Antonio da Lisbona: dall’eremo di Montepaolo, dimora iniziale di frate Antonio in Italia, alle strade dell’Italia settentrionale e del sud della Francia, sino ai giorni di Padova e Camposampiero dal 1221 al 1231. La seconda proposta è stata battezzata
la “Via dei papi”: ripercorre gli antichi itinerari di pellegrinaggio lungo la Via Francigena Orientale, da Feltre a Lorenzago di Cadore e Canale d’Agordo, passando per Belluno. I luoghi interessati hanno dato i natali a tre Papi (Papa Luciani, Giovanni Paolo I; Papa Cappellari, Gregorio XVI; Papa Sarto, Pio X) ed hanno ospitato papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei diversi soggiorni estivi . Sono costellati di numerosi santuari, con-
venti, abbazie e chiese. Le “Grandi Rogazioni” dell’Altopiano di Asiago rappresentato il terzo itinerario. Si tratta di un antico cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell’Ascensione e che si snoda lungo un circuito di 33 chilometri, percorso a partire dall’alba dai residenti ma anche da fedeli provenienti da paesi lontani. Nell’Anno della Fede sono stati inseriti gli itinerari religiosi di Valpolicella, strade che collegano gli insediamenti di più antica origine, fino a porre tra loro i luoghi di fede testimoni della prima evangelizzazione del territorio. In luoghi suggestivi sorgono bellissimi santuari come la la Chiesa di Santa Maria di Valleverde, la Chiesa Vecchia di Cavalo, la Chiesa di Santa Maria del Degnano, la Chiesetta di San Pietro a Torbe, la Pieve di San Giorgio VIII, l’Oratorio di San Zeno in Poja, la Pieve di San Floriano.
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quattro percorsi veneti, protagonisti degli “Itinerari regionali nell’Anno della Fede” sono stati presentati alla Borsa internazionale del Turismo a Milano lo scorso febbraio. Gli itinerari sono stati oggetto di un’intesa sottoscritta tra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Regione Veneto finalizzata a valorizzare l’Anno della fede e a diffondere la conoscenza dei tantissimi luoghi della fede disseminati nel territorio ragionale. “Attraverso questi progetti – ha dichiarato infatti monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp – l’Opera Romana Pellegrinaggi favorisce uno strumento di conoscenza e di approfondimento partendo dalla premessa fondamentale che il cristianesimo ha innervato profondamente la storia la cultura e l’arte di questo paese. In particolare, gli itinerari proposti per la Regione Veneto sono foca-
lizzati sulla storia di spiritualità mariana di cui questa regione è intrisa e ovviamente sulle tracce di grandi santi quali Sant’Antonio da Padova”. “Gli itinerari della fede non sono solo un’occasione per conoscere i luoghi percorsi dai viandanti che si recavano a Roma – gli ha fatto eco l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – ma anche motivo di consolidamento dei rapporti e di amicizia tra le genti. Le radici cristiane del territorio si respirano in ogni angolo del Veneto, dalle grandi chiese di Venezia alle croci in cima alle vette più alte delle Dolomiti. La tradizione dell’accoglienza ai pellegrini si rinnova ancora di più grazie a questi quattro percorsi, quattro “Itinerari nell’Anno della Fede”, indetti in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II”.
I “luOGhI DEl CuORE” VENETI DA SAlVARE
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l Castello Carrarese a Padova, il Giardino Jacquard a Schio, Villa Serego a Veronella, la Chiesa di San Giovanni a Bassano del Grappa, l’Oratorio Santa Maria delle Grazie a Fontaniva nel Padovano sono i cinque siti veneti segnalati alla sesta edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento del Fondo Ambiente Italiano promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Giunta alla sesta edizione l’iniziativa, che quest’anno ha registrato la partecipazione di un milione di italani, ha lo scopo di segnale luoghi in pericolo, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, sollecitando una testimonianza diretta per aiutare le località indicate e raccomandate a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. Avviato l’ultimo censimento lo scorso maggio, nel Veneto ha raccolto 15.611 segnalazioni, posizionandosi al 15° posto della graduatoria nazionale il Castello Carrarese (in foto) a Padova. Nato come semplice muro in pietra e terrapieno, diventò un vero e proprio castello all’epoca di Carlo Magno. Conobbe il suo periodo di maggior splendore nel XIV secolo con la dinastia dei Carraresi, decaduta la quale iniziò la fase di degrado: divenne dapprima caserma, quindi deposito dei Veneziani e, infine, carcere su iniziativa dei Francesi nel 1807. Oggi il Castello è chiuso ad eccezione della Torre della Specola, un osservatorio affidato all’Università di Padova. L’edificio è comunque al centro di numerosi progetti di valorizzazione e restauro che hanno come obiettivo di renderlo fruibile.
Al 18° posto con 11.144 voti il Giardino Jacquard a Schio nel Vicentino. Nacque per volontà dell’industriale Alessandro Rossi che, nel 1860, fece trasformare l’area di fronte al lanificio Francesco Rossi in uno splendido giardino tardo-romanico aperto agli operai dell’opificio. Oggi il Giardino è chiuso al pubblico e apre soltanto in occasione di eventi. Il desiderio della cittadinanza è che venga reso fruibile in modo costante. Villa Serego, detta “Corte Grande” a Veronella ha ottenuto, posizionandos al 19° posto, 10.920 segnalazioni. Progettata da Andrea Palladio nel 1565 è un importante esempio di villa veneta. Dal 1996 è iscritta nelle Liste del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, insieme alle altre ville palladiane del Veneto. La Corte Grande versa oggi in condizioni di abbandono: è chiusa da circa 10 anni, pericolante, e in stato di degrado. La Chiesa di San Giovanni Battista a Bassano del Grappa si colloca al 43° posto della classifica nazionale con 5.784 segnalazioni e al 131° posto con 928 preferenze si colloca l’ultimo luogo del cuore segnalato in Veneto, l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Fontaniva. G.G.
Il Veneto in primo piano 33 11 La scelta dei quattro governatori Fronte comune fra Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia
Maroni “inaugura” la macroregione del Nord “Legittima difesa contro Roma che ci porta via tre quarti delle tasse. Lo Stato è debole ma il Nord ha un governo forte”
neWs Gruppo europeo
di Nicola Stievano
fra veneto, friuli e carinzia nasce a Klagenfurt euroregio senza confini
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opo il terremoto elettorale la Lega guarda al nuovo sogno, la “macroregione” del Nord, un patto che va da un estremo all’altro del settentrione, accomunato dalla bandiera del Carroccio che, nonostante tempeste e “tsumani” alle urne, sventola sui palazzi delle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto. Il Friuli, governato dal pidiellino Tondo, ha accettato di buon grado l’invito, anche in qualità di “ponte” verso l’Austria e la Slovenia, coinvolte in un altro progetto di collaborazione di cui si parla molto in questi giorni, la “macroregione la sconfitta? Un po’ di fumo per celare le dimensioalpina” insieme alla Baviera. La conferma che la ni del tracollo della Lega? Si verdrà, intanto però macroregione non è stata una delle tante trovate i quattro governatori tirano dritto, come avevano elettorali è arrivata da Roberto Maroni, subito dopo annunciato a Sirmione, due settimane prima del la vittoria delle regionali. Da neo presidente della voto, lanciano il patto fra le quattro regioni. MaroLombardia Maroni ha dichiarato ni, ancor prima di diventare che l’alleanza a quattro è cosa Pur ridotta al 4% governatore, aveva definito fatta. “Mentre a Roma si fanno su base nazionale la “macroregione” una sorta i conti con un governo debole - la Lega tiene saldo di ‘’sindacato territoriale. Se sono state le prime parole del il timone nei palazzi qualcuno ha un problema la neo governatore leghista - il delle Regioni del nord macroregione si muove per Nord ha un governo forte. Si risolverlo e penso sia utile apre una fase nuova, con un progetto strategico”. soprattutto per le autonomie locali, e i sindaci per L’accordo elettorale con il Pdl, digerito a fatica, le questioni che li toccano direttamente, come ad dalla base leghista, serviva a questo, ad arrivare esempio il patto di stabilità. Pretendiamo che i a conquistare la Lombardia e, con essa, fare delle nostri soldi, che derivano da una buona gestione regioni settentrionali un fronte comune, del quale della cosa pubblica, li possiamo spendere come i governatori saranno i protagonisti. Davanti alle vogliamo. Questo non è un accordo tra i vertici, tra macerie lasciate dallo “tsunami 5 Stelle” e dal i presidenti delle Regioni, ma riguarda tutti. Parte crollo del “popolo della Padania”, ridotto al 4 per una sfida che si allarga a tutte le componenti delle cento su base nazionale, la Lega aveva già messo a Regioni’’. Ancora più esplicito il presidente del Vepunto il “piano B”, spostando l’asse del confronto neto Luca Zaia, anche se adesso dovrà fare i conti politico sulla questione settentrionale declinata in anche con i malumori della Lega in casa propria chiave europea. Una astuta mossa per mascherare dopo la batosta elettorale, ‘’Basta Sud, basta
Roma. Nella mia Regione ho difficoltà a spiegare ai veneti che abbiamo il rating della Baviera ma siamo trascinati nell’oblio da chi non ha voglia di lavorare. Napolitano dice che il federalismo non è più una scelta ma una necessità, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Nord lavora, gli altri sprecano. Io non so più cosa dire ai 160mila disoccupati veneti. Come faccio a spiegare che ogni anno ben il 75 per cento delle nostre tasse, qualcosa come 18 miliardi, prende la via di Roma e non torna più indietro? Questo è un patto d’attacco, di legittima difesa contro la cialtronaggine nazionale. Perché una siringa nei nostri ospedali costa 6 centesimi e al Sud 25? Queste discrepanze assurde vanno colmate. Con l’applicazione dei costi standard avremmo un risparmio nazionale di oltre 28 miliardi. Il progetto lo abbiamo lasciato sul tavolo del governo Monti, dopo i nostri decreti sul federalismo”. Dunque avanti tutta, anche se al vertice della Lega Nord veneta tira già aria di resa dei conti. Ma Zaia, problemi interni a parte, non intende fermarsi e per il prossimi mesi continuerà a muoversi tra il fronte del nord e il patto “alpino” già sottoscritto in Carinzia.
n burocratese si chiama “Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale” (Gect) ma per i giornali e le tv è stata ribattezzata “Euregio Senza Confini”. Luogo di nascita: Klagenfurt, “capitale del Land austriaco della Carinzia che insieme a Veneto e Friuli Venezia Giulia ha formalizzato la nascita del gruppo, nominando come suo primo presidente il governatore veneto Luca Zaia. Impossibile non cogliere il parallelismo con la macroregione del nord Italia, anche se in questo caso si tratta di uno strumento previsto dalla legislazione europea. “Sono orgoglioso di ricoprire questo incarico prestigioso per i prossimi tre anni – ha dichiarato – e ringrazio per la fiducia accordatami dai colleghi delle altre due regioni che compongono oggi Euroregio, una realtà destinata ad allargarsi, ampliando così anche il suo potenziale e la sua forza in ambito comunitario. Con questa scelta celebriamo definitivamente la chiusura di un capitolo durato 34 anni, quello di Alpe Adria, un organismo che già da tempo ha esaurito il suo compito, e avviamo questa nuova esperienza che si caratterizza per la concretezza delle azioni che possiamo avviare insieme. E’ il caso del Corridoio Baltico Adriatico, il progetto principe ad oggi di questa alleanza, che consentirà di collegare il nostro mare e i nostri porti a quelli del nord Europa”. Nel dettaglio il “Gect”, è uno strumento dell’Unione Europea creato nel 2006 per definire un quadro legislativo unico per le Euroregioni. Grazie al riconoscimento della personalità giuridica, permette a territori regionali e locali di diversi Paesi dell’UE di avviare forme di collaborazione superando gli ostacoli derivanti da differenti strutture giuridiche, contabili e di gestione. I membri di un gruppo, ad esempio, potranno concorrere a bandi di finanziamento europeo congiuntamente, favorire l’integrazione dei sistemi di trasporto, cooperare in ambito turistico e per fornire servizi pubblici e locali. Per la prima volta vi partecipa una regione a statuto ordinario come il Veneto. Il prossimo passo potrebbe essere l’allargamento del gruppo alla Slovenia e all’Istria croata.
Aria di “secessione”. Il Consiglio veneto si mobilita e chiede più poteri alla Regione
pioggia di milioni sui comuni di confine pronti a fare le valigie
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on ci sono solo i progetti “macro” ed “euro” che guardano ben oltre i confini regionali. Il Veneto in casa propria deve fare i conti anche con le spinte secessioniste dei Comuni di confine che, in più occasioni, hanno manifestato la volontà di passare dall’altra parte, vale a dire in Trentino - Alto Adige o in Friuli, regioni a statuto speciale considerate più generose e attente verso i propri cittadini e imprese. Così, tra la chiusura delle urne e lo spoglio elettorale, il Consiglio Regionale del Veneto si è riunito per prendere posizione e dare una risposta politica ma anche istituzionale. Ecco allora la risoluzione, presentata dalla Lega e votata a maggioranza (contrario il Pd) che impegna la Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
si dia alla Regione Veneto l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentini Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Tradotto, più poteri al Veneto, con una ulteriore proposta - provocazione. Il Consiglio chiede infatti a Roma di dare il via libera alla “secessione” dei Comuni di confine, dall’Altopiano di Asiago all’Ampezzo, che hanno sancito con un referendum la volontà di passare in Trentino. Intanto arriva anche la risposta istituzionale, su iniziativa della giunta veneta. L’assessore Roberto Ciambetti ha messo a punto il protocollo d’intesa per attuazione del “Fon-
do per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. Si tratta di recuperare quasi 39 milioni e mezzo di euro di risorse statali e investirli per migliorare le condizioni di vita dei residenti in questi territori di confine, vincolando l’utilizzo del fondo al finanziamento di progetti volti allo sviluppo economico e sociale. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63. L’assessore al bilancio Roberto Ciambetti: “Sono intervenuto per consentire ai Comuni di incamerare queste somme nei propri bilanci e spenderle utilmente a favore delle comunità amministrate senza che vi siano problemi connessi con i limiti determinati dal patto di stabilità”.
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34 Voci da palazzo
Voci da palazzo 13
Enti locali Niente quorum a Rocca Pietore, Canale, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè
L’opinione
Comuni in fuga verso le province autonome “H
Dario Bond, Popolo delle libertà
“segnale politico forte e inequivocaBile a roma”
Il referendum dei comuni bellunesi è fallito ma la Regione incalza il Governo per l’autonomia fiscale, amministrativa e legislativa
o votato a favore delle mozioni referendarie, perché, in un momento Dario Bond storico come questo, era importante dare un messaggio forte e inequivocabile a Roma. Non c’è storia: il nuovo Parlamento dovrà tenere in considerazione questo nostro grido d’allarme. E’ il momento giusto per parlare di autonomia e attuazione concreta del federalismo. In questi ultimi mesi le autonomie locali sono state attaccate su più fronti, adesso dobbiamo riscattarci. Sono convinto che una presa di posizione chiara e netta metta il Parlamento con le spalle al muro. Adesso sarà più difficile per Roma non mettere mano alle disparità di trattamento tra Regioni a statuto speciale e Regioni ordinarie. La Regione del Veneto si è assunta la propria responsabilità con questo atto coraggioso, il Parlamento dovrà fare altrettanto”.
di fortunato Marinata
federico Caner, lega Nord
“le risorse di Bolzano attraggono le nostre aziende oltre confine”
G
iancarlo Galan, nel 2005 non l’aveva presa bene la decisione di Lamon di staccarsi dal Veneto. L’allora governatore del Veneto era arrivato a scontrarsi con la sua stessa Giunta. A minacciare le dimissioni, per giunta. Con veemenza si era scagliato contro il parere favorevole espresso della Commissione bicamerale per le questioni regionali al disegno di legge costituzionale sul distacco del piccolo comune bellunese dalla Regione del Veneto. “Se il Parlamento dovesse approvare il provvedimento legislativo con il quale si consentirà l’effettivo distacco di Lamon dal Veneto, la Regione – spiegava Galan - impugnerà la legge di fronte alla Corte Costituzionale e questo perché, in buona sostanza, noi riterremmo il provvedimento basato sulla più plateale violazione delle regole costituzionali che disciplinano la distribuzione delle risorse nell’ambito della Repubblica”. Come andò lo sappiamo tutti, lo scorso settembre (dopo sette anni dal referendum) la Camera ha rinviato in commissione la proposta di legge costituzionale per il passaggio del comune dalla provincia di Belluno a quella di Trento. Il Governo della crisi sollevò dubbi sulla copertura economica dell’operazione e al piccolo comune diventato famoso, oltre che per i fagioli, per essere stato il primo fra i comuni bellunesi a percorrere la strada del referendum, non è rimasto altro che vedere andare in fumo ogni aspirazione separatista. La strada però era aperta e con il governo regionale sensibile al secessionismo deve essere parsa addirittura quasi in discesa. Del resto il tema delle risorse per i comuni di montagna della provincia bellunese è un tema di sopravvivenza che da sui nervi appena guardano oltre il confine regionale. Le stesse pietre e le stesse difficoltà, infatti, ottengono ben altra considerazione nelle vezzeggiate province autonome di Trento e di Bolzano dove la maggiore disponibilità di risorse e contributi, garantiti costituzionalmente, consente alla popolazione di montagna l’erogazione di quei servizi pubblici oggi indispensabili per mantenere vive le loro comunità. Su questo punto ogni volta si apre il dibattitto se sia ancora necessario mantenere immutate le prerogative speciali di cui godono Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Friuli ma in mancanza di risposte convincenti (non c’è stato altro oltre al parziale recupero delle Regioni a statuto ordinario consentito dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ormai risale al 2001) rimangono comunque in molti a volerne beneficiare. Lamon non è stato l’unico. Lo scorso mese Rocca Pietore, Canale D’Agordo, Cesiomaggiore, Falcade, Feltre, Gosaldo e Arsiè hanno aperto i seggi per consentire una consultazione referendaria tra i propri cittadini, sull’opportunità di cambiare provincia e passare al trentino. Ma non c’è stato un plebiscito. Tutt’altro: in nessuno dei comuni al voto è stato raggiunto il quorum. Un peccato per il governatore Luca Zaia che invece aveva sperato in una partecipazione molto forte e sufficientemente agguerrita da richiamare sull’argomento l’attenzione del Governo, ammesso che ce ne sarà uno. L’occasione, tuttavia, è stato presa come una palla al balzo dal Consiglio Regionale che ha portato al voto, poi approvata, una risoluzione con la quale è stato chiesto l’impegno della Giunta regionale ad “attivarsi presso il Governo
e il Parlamento affinché la Regione Veneto ottenga quelle prerogative necessarie ad attuare adeguate e più efficaci politiche perequative a favore dei territori di confine, al fine di ridurre le attuali differenze con Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e arrestare così l’emorragia delle comunità venete”. Nella stessa occasione, inoltre, la Giunta è stata invitata ad attivarsi presso il Parlamento nazionale affinché sia possibile procedere, come stabilito dall’articolo 132 della Costituzione, all’esame e all’approvazione di una legge che definisca il passaggio dei Comuni di Lamon, Sovramonte, Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo, Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Pedemonte dal Veneto al Trentino Alto Adige, accogliendo così la richiesta inequivocabile delle popolazioni locali. Avvincente è stato il dibattito tra gli scranni di Palazzo Ferro Fini. Il capogruppo leghista Federico Caner ha osservato che le motivazioni che hanno spinto al referendum i Comuni, in prevalenza bellunesi, sono di ordine culturale - identitario ma anche economico. Secondo Sergio Reolon del Partito Democratico al centro dell’attenzione sarebbe dovuta essere posta l’intera questione alpina perché i referendum sono stati una scelta di sopravvivenza di una montagna veneta altrimenti destinata ad una morte annunciata. A suo giudizio il vero obiettivo è realizzare il rafforzamento dell’autonomia delle province montane così come stabilito dall’art. 15 del nuovo Statuto veneto. Per Pietrangelo Pettenò della Federazione della Sinistra e firmatario di uno dei documenti in discussione la politica delLA Regione Veneto, dal 2005 non ha saputo dare risposte convincenti. “Non serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi essenziali in sanità e nell’istruzione”. Secondo il vicepresidente leghista del Consiglio Matteo Toscani non si può dire di no alla volontà liberamente espressa dai cittadini dei Comuni che hanno organizzato i referendum, recuperare il tempo perduto e dare attuazione allo Statuto. Antonino Pipitone di Italia dei Valori ha invitato ad analizzare il fenomeno dei referendum osservando inoltre che non è normale per una Regione accettare l’amputazione del proprio territorio. Le disparità con le Regioni limitrofe sono indubbie - ha concluso - l’assemblea veneta deve, quindi, legiferare per dare le giuste risposte alla montagna a partire dal bilancio di previsione 2013. Stefano Fracasso del Pd ha ribadito che l’obiettivo deve essere l’autonomia differenziata per la montagna previsti dalla Costituzione e dallo Statuto veneto per garantire i servizi ai cittadini di queste aree. Mariangelo Foggiato di Unione Nordest invece si è detto convinto che qualsiasi documento non servirà a nulla. “Passando la palla al Parlamento nazionale - ha concluso - il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
focus quasi 40 milioni di euro per i comuni confinanti
L
a Giunta veneta ha recentemente approvato lo schema di protocollo d’intesa che disciplina i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto in riferimento agli adempimenti previsti per l’attuazione del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale”. “Si tratta di un fondo istituito nel 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ammonta a 39 milioni e 408 mila euro. I Comuni veneti che hanno presentato istanza di finanziamento sono 63 e già da alcuni mesi hanno la disponibilità le risorse loro assegnate per la realizzazione dei relativi progetti: 16 milioni e 221 mila euro sono andati alla macroarea confinante con il Trentino Alto Adige (34 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 12 della provincia di Vicenza, 8 della provincia di Verona) e 23 milioni 187 mila euro alla macroarea confinante con il Friuli Venezia Giulia (29 Comuni, di cui 14 della provincia di Belluno, 8 della provincia di Treviso, 7 della provincia di Venezia).
“L
Federico ’aver votato in Consiglio la nostra risoluzione, dopo che proprio la Lega Caner è riuscita a far convocare una seduta straordinaria sul tema dei Comuni secessionisti, è un passo fondamentale per l’autodeterminazione di quei cittadini di montagna che hanno scelto con referendum il passaggio al vicino Statuto Speciale. La risoluzione impegna chiaramente il Governo e il Parlamento ad approvare definitivamente l’iter di secessione: in questo modo diamo una risposta forte a quelle popolazioni che da troppi anni la attendono. Mentre le giuste rivendicazioni dei nostri Comuni secessionisti sono impaludate nelle Commissioni parlamentari, Luis Dürnwalder usa le risorse della propria Autonomia per attrarre le nostre aziende venete oltre confine. Questo dimostra anche che lo Statuto speciale non serve più, come 60 anni fa, per colmare un gap di una minoranza rispetto al resto del Paese, ma per attivare politiche economiche fortemente competitive verso aree limitrofe a specificità ridotta. E’ necessario perciò rivedere queste discrasie. Se il modo scelto dalle popolazioni di confine è il passaggio alla Provincia o Regione vicina, non bastando più neanche l’elemosina del Fondo Brancher, la Lega Nord appoggia la loro scelta ed oggi conferiamo alla Giunta un mandato forte per portare a Roma le istanze di queste genti di montagna. La subalternità rispetto alle Autonomie speciali e le ingiustizie quotidiane che gli abitanti della nostra montagna vivono sulla propria pelle, devono trovare una risposta e una soluzione anche da parte del Veneto. Ben si comprende quindi la loro voglia di passare dall’altra parte, una scelta che per le 16 comunità referendarie significherebbe più risorse, più agevolazioni, meno imposte locali. C’è sicuramente una ragione culturale ma anche una economica che non è meno importante. Come Lega, pur non contenti che i confini territoriali si sfaldino, siamo convinti che questa causa referendaria porterà a Roma il dibattito sulla necessità di autonomia di tutto il Veneto, regione che versa 17 miliardi di residuo fiscale l’anno ma che è ultima in Italia per trasferimenti statali pro-capite”.
Matteo Toscani, lega Nord
“il veneto ha fatto la sua parte, il parlamento non ha piÙ aliBi”
“L
a Lega Nord ha fatto bene a chiedere la convocazione straordiMatteo naria del Consiglio Regionale. Se non lo avesse fatto, i ComuToscani ni referendari sarebbero ancora in attesa, e chissà per quanto tempo ancora, di una risposta. Il Consiglio non può che scusarsi per gli anni trascorsi senza affrontare lo scottante argomento. Tuttavia, la risoluzione della Lega Nord approvata, seppur tardivamente, è un capitolo importante nel rapporto tra Regione e territorio. Il Veneto ha fatto la sua parte, ha adempiuto al suo dovere: ora Governo e Parlamento non avranno ulteriori alibi per tenere bloccate le aspettative di migliaia di cittadini espresse con regolari e partecipati referendum consultivi. I temi della parità di condizioni delle Regioni, con il ‘livellamento’ verso l’alto della carenza di risorse della nostra Regione e l’applicazione dell’art. 15 dello Statuto per la provincia di Belluno e la montagna veneta, sono oltremodo attuali e sentiti. Pietrangelo Pettenò, federazione della Sinistra
“occorre decentrare alle zone montane competenze e risorse”
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on serve - ha detto - inseguire il mito della Provincia di Belluno, ma decentrare agli enti locali di tutta le zone montane competenze e risorse affinché possano garantire servizi es- Pietrangelo Pettenò senziali in Sanità e nell’Istruzione”.
Mariangelo foggiato, unione Nordest
la regione ha aBdicato al parlamento
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ualsiasi documento non servirà a nulla. Passando la palla al Parlamento nazionale il Parlamento veneto abdica al proprio diritto-dovere di legiferare in queste materie”.
Mariangelo Foggiato
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36 Cultura veneta Grandi mostre A Palazzo Fortuny fino all’8 aprile
L’influenza di Wagner ante e post mortem nelle arti tra ‘800 e ‘900 In Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive di Alain Chivilò
L
a mostra “Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia” a Venezia presso Palazzo Fortuny fino all’8 aprile onora il bicentenario della nascita di Richard Wagner (Lipsia 1813 – Venezia 1883) partendo da una constatazione di base: in Italia, terra della musica lirica e di Giuseppe Verdi, è esistita un’influenza tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 del wagnerismo nelle arti visive. Il luogo scelto per dimostrare tale tesi è la dimora di Mariano Fortuny che in questi anni ha unito, in numerose mostre, contemporaneità con ambiti del Simbolismo e del Liberty. Anche in questa esposizione si possono scorgere lavori di Antoni Tàpies, Bill Viola, Anselm Kiefer e Joan Brossa ma in tale sede non sono il soggetto principale. Infatti le oltre 150 opere, composte da dipinti, sculture, disegni, incisioni, cartoline, illustrazioni, riviste e libri evidenziano la vasta diffusione in Europa, tra Simbolismo e Art Nouveau, di tematiche quali per esempio Parsifal, Sigfrido, Tristano, le valchirie e le così chiamate fanciulle-fiore. Un fascino che partì dal movimento del Romanticismo e soprattutto dalle sinfonie di Wagner. Una continua evocazione
a vari livelli visivi, che tramite un’iconografia istituzionale e una compenetrazione di diversi significati ha trovato un’assimilazione in fasi artistiche, quali il movimento culturale simbolista e del Jugendstil. In questo periodo pervade dunque una sensualità musicale che coglie le remote radici dell’essere. Ecco che Mariano Fortuny (Granada 1871 – Venezia 1949), a livello postumo come anni del suo agire, trova in tutte queste influenze una base di partenza, per elaborare nel suo cammino artistico un ciclo di lavori prettamente wagneriani. Come un predestinato, quando Wagner morì a Venezia il 13 febbraio 1883, Mariano all’età di dodi-
ci anni era con Giovanni Boldini a Parigi che poneva le basi a quei semi di passione per il teatro e per le scenografie che si svilupperanno successivamente in abbinamento ad altre arti. Fu l’incisore e scultore spagnolo Rogelio de Egusquiza a trasmettere al giovane l’adorazione per la musica di Wagner, prendendo corpo nell’ultimo decennio dell’ottocento con i viaggi a Monaco di Baviera e Bayreuth. I primi lavori di Mariano abbandonano dunque l’accademismo iniziale per entrare in area simbolista associando luoghi e personaggi del compositore tedesco. Ulteriori disamine lo conducono a elaborare la “Cupola”, ossia una nuova con-
cezione dell’illuminazione scenica che innova i fondali dipinti che campeggiavano nei teatri dell’epoca. Così affermava: “Tutto quello che vidi e sentii, mi accese maggiormente nel desiderio di realizzare nuovi mezzi, forme e nuovi aspetti per accrescere gli effetti generali del teatro. Ricordo ancora qualche particolare della scena dell’Oro del Reno che scontentava la mia fantasia giovanile. L’effetto del fiume in lontananza mancava di efficacia per un gioco di luce non bella”. Dunque Palazzo Fortuny, visitabile nella sua completa interezza data dalle stanze aperte, crea percorsi di dialogo tra le opere di Mariano e altri artisti quali per esempio Eugenio
Alcune opere presenti alla mostra Prati, Adolfo Wildt, Gaetano Previati e Lionello Balestrieri. Un’esposizione complessa ma godibile, che permette d’iniziare una disamina di quel percorso dell’Ottocento che ha trovato nei primi decenni del secolo successivo elementi d’influenza e di rimandi.
Messaggio pubbliredazionale
ADRIA: NUOVA SEDE DI ELETTRO SIDI’S Elettro - Sidi’s si amplia e cambia sede. Il nuovo negozio di ben 500 metri quadrati, nel suo venticinquesimo di attività, passa dal palazzo di vetro di via Lupati al nuovissimo edificio di Monsignor Pozzato, quasi difronte al comando della compagnia Carabinieri di Adria, sulla provinciale che porta al mare. Il motivo di questa scelta lo spiega Silvano Nonnato, che in società con il cognato Renzo Finotto, gestisce l’importante azien- Nelle foto: I proprietari dell’azienda adriese Elettro- Sidi’s e l’interno della ditta da in cui lavorano Lorenzo, figlio di Renzo e l’impiegata di una vastissima gamma di dei bolidi di Formula Uno. anche degli impianti di conRomina Crivellari. “Abbia- accessori e ricambi per tivù, “Siamo rivenditori specializ- dizionamento e qui Elettromo deciso di ampliarci per elettrodomestici, antennistica zati anche in sistemi di video Sidi’s è distributore di Mitsudue motivo- racconta Silva- quale rivenditore Televes, ot- sorveglianza e antifurto e pro- bischi Electric. In momenti di no- il primo per rendere visi- timo in qualità e prezzo e mi- prio in questo periodo, sino a risparmi, quello energetico è bile tutta la vastissima scelta nuteria elettronica. Oltre ad giugno - sottolinea Lorenzo senza dubbio tra i più richiedei nostri articoli, il secondo essere rivenditore di Midland, Finotto- con l’acqusito si può sti e qui ad Elettro-Sidi’si perché in un clima di crisi azienda specializzata in rice- detrarre addirittura il 50%”. possiamo trovare ogni tipo di c’è bisogno di investire guar- trasmettitori, Elettro-Sidi’s è Ma Elettro-Sidi’s, attraverso lampadine a led dove è magdando con fiducia al futuro”. altresì Sky service per la pro- la Tooway, è pure rivendito- giore la resa in luce, maggiore Elettro-Sidi’s fa parte di Pro- vincia di Rovigo, motivo di re di impianti satellitari della è il risparmio di energia ed è fessional Group, un gruppo allora abbonarsi con le nuo- nota azienda Fracarro per l’u- lunghissima la durata di vita di acquisto specializzato in ve proposte che partono ora tilizzo di internet e ricezione della lampada. Il taglio del naelettronica, proponendo quin- in concomitanza delle gare via satellite. Vasta la gamma stro per l’inaugurazione della
nuova sede è avvenuto alla presenza del primo cittadino Massimo Barbujani che non ha voluto mancare, nonostante i vari impegni istituzionali. Il sindaco, nel suo intervento, si è vivamente congratulato con i proprietari, presenti ad Adria sin dal 1987 e che, in momenti come questi, hanno scelto coraggiosamente di ampliarsi ed investire sul territorio, auguarando loro ogni meritato successo.
16 Cultura veneta
Cultura veneta 39
Iniziativa della Regione I martedì al Cinema dal costo del biglietto volutamente contenuto
Due euro per il cinema d’autore di Vesna Maria Brocca
F
orti del successo delle precedenti edizioni ritornano, dal 5 al 26 marzo, gli appuntamenti con “La Regione del Veneto per il Cinema di Qualità – La Regione ti porta al cinema con due euro - I martedì al Cinema”. L’iniziativa coinvolge tutti i martedì (5, 12, 19, 26) di marzo delle provincie venete che ospiteranno nelle 14 sale d’essai aderenti dislocate sul territorio Veneto, proiezioni di pellicole molto spesso alternative ai circuiti commerciali, con produzioni indipendenti, distribuite con difficoltà ma di grande qualità artistica. Per promuovere il cinema d’autore, il costo del biglietto, volutamente contenuto, è di due euro. Le sale cinematografiche che aderiscono al progetto sono: Cinema Italia a Belluno; Multisala PortoAstra e Lux a Padova; Multisala Cinergia a Rovigo e Multisala Politeama a Badia Polesine; Multisala Corso a Treviso, Multisala Italia a Montebelluna e Cinema Cristallo a Oderzo; Cinema Dante a Mestre, Cinema Teatro Mirano a Mirano e Multisala Verdi a Cavarzere; Cinema Alcione a Verona; Cinema Araceli a Vicenza e Multisala Metropolis a Bassano del Grappa. Non è possibile conoscere con anticipo i film che saranno in programmazione; a tal riguardo, però, si può accedere al link www.spettacoloveneto.it/cinema, cliccare sul banner de “I martedì al Cinema” e accedere, in questo modo, alle pagine che riportano la programmazione delle sale. L’aggiornamento viene fatto entro il giovedì che precede il martedì di proiezione. La promozione è aperta a tutti. Rimanendo
x Dal 17 al 20 aprile si terrà il Vittorio Veneto Film Festival. 1.000 ragazzi in giuria ancora in tema di cinema, ricordiamo che ormai è alle porte la quarta edizione del Vittorio Veneto Film Festival (Teens and Kids International Film Festival), che si terrà dal 17 al 20 aprile. Organizzato dall’associazione no profit “400colpi”, si rivolge ad una fascia d’età compresa fra gli 8 e i 21 anni e agli studenti universitari. Il festival si presenta organizzato in sezioni diverse e autonome. 1.000 ragazzi della giuria, provenienti dall’Italia e dall’estero, condivideranno quattro giornate immersi nel mondo del cinema, visionando 15 lungometraggi nazionali ed internazionali. Novità di quest’anno è la giuria degli “+Alti”, composta cioè da giurati tra i 28 e i 100 anni e che avrà il compito di premiare il miglior film tra quelli loro proposti. Info: www. vittoriofilmfestival.com
Coinvolte tutte le province venete con una programmazione distribuita su 14 sale per tutto il mese di marzo a treviso omaggio a carmelo zotti
L
a città di Treviso, dal 21 aprile al 30 giugno, dedica al Maestro Carmelo Zotti (Trieste 1933- Treviso 2007) una mostra antologica, nell’anno in cui avrebbe compiuto ottant’anni. Si tratta della ricomposizione di un universo intimo di figure, gesti, colloqui. Una cinquantina di opere su tela e carta, di ingente mole e di complessa, variegata narratività che troveranno momentanea casa al Museo civico di Santa Caterina. Si tratta di un percorso che unisce gli echi espressionistici nei ritratti dei primi anni Cinquanta alla narrazione fitta di geometrie dense di figurativismo e colore, per giungere negli anni Settanta alla maturazione dei simboli-marchio della sua poetica, forti di campiture di acceso cromatismo. Del successivo ventennio, fino agli esordi del Duemila, verrà esposta una selezione di tele tra le più intime e enigmatiche della sua opera, incentrate sul dialogo/gesto tra figure, ossessione e meraviglia di tutta la vita. Nella Galleria del Liceo Artistico di Treviso, affacciato sulla piazzetta del Museo, dal 3 al 25 maggio 2013, inoltre, verrà esposta una sezione di opere su carta: una trentina di lavori di piccolo formato insieme alla grande carta “Figure e putto” del 1986 (151x273 cm.).
40 18 Concerti e non solo 1048
mille e ancora mille... pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto Domenica 5 maggio 2013 ore 21:15 Gran Teatro GEOX - Padova
John peter sloan in “i’m not a penguin” uno spettacolo di John peter sloan e antonio de luca
Lo spettacolo di John Peter Sloan, “I’m not a penguin”, previsto al Gran Teatro Geox domenica 27 gennaio 2013, è stato spostato al 5 maggio. I biglietti già acquistati rimangono validi e la prevendita per lo spettacolo continua ad essere aperta. “I am not a penguin” è un tipico “stand-up comedy” alla “inglese”: un palco con pochi elementi scenografici, un solo comico, un microfono. Mentre i precedenti spettacoli (Culture Shock, Full Moon, Instant English) prendevano di mira le differenze culturali tra Inghilterra e Italia, disegnando situazioni comiche partendo ad esempio dall’osservazione dei luoghi comuni, “I am not a penguin” sviluppa una visione piu’ ampia e piu’ complessa, in cui il racconto di un percorso biografico apre continuamente a digressioni, paradossi, esempi e dimostrazioni che divertono attraverso lo spiazzamento, l’ironia e l’adattamento di alcuni grandi canoni della comicita’ anglosassone al gusto di un pubblico italiano. “I am not a penguin” è un viaggio lungo una vita, disseminato di riflessioni, battute, aneddoti e domande, per scoprire la Birmingham che è dentro di noi e quel pezzo d’Italia che avevamo forse dimenticato. Lo spettacolo è in buona parte in italiano e non crea alcun problema di comprensione a chi non conosca bene l’inglese, anzi la lingua diventa il primo strumento per una comicità fuori dal coro. Padova. Premio letterario Galileo 2013.
incontri con gli autori finalisti I cinque finalisti del Premio Galileo per la divulgazione scientifica 2013 presenteranno le loro opere durante alcuni incontri serali aperti a tutta la cittadinanza e incontri mattutini dedicati alle scuole, organizzati presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano. Il primo incontro sarà il 9 aprile 2013, ore 21.00, con Frank Close che presenterà il volume “Neutrino”. Centro Culturale Altinate San Gaetano - Dal 9 aprile al 9 maggio 2013, orari diversi Questi i protagonisti: 9 aprile, ore 21.00 - 10 aprile, ore 10.30 - Frank Close Neutrino, 2012 Raffaello Cortina. La mattina del 23 febbraio 1987 un potente scroscio di neutrini, provenienti da una supernova in una galassia remota, ha raggiunto la Terra e ha letteralmente attraversato i suoi ignari abitanti. Quasi sicuramente voi non ve ne siete
eventi
accorti! Di taglia piccolissima e di massa pressoché nulla, i neutrini sono quasi inafferrabili. Teorizzati da Wolfgang Pauli nel 1930 per risolvere le anomalie nei processi di decadimento nucleare, sono stati poi descritti in eleganti quadri teorici da Enrico Fermi e da Bruno Pontecorvo, ma sono stati “osservati” solo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Ancora oggi sfidano la nostra comprensione della fisica delle particelle. 16 aprile, ore 21.00 - 17 aprile, ore 9.30 Giorgio Vallortigara La mente che scodinzola, 2012 Mondadori. Ci sono due idee sulle menti e i cervelli che diamo per assodate. La prima prende origine dalla concezione secondo cui esisterebbe una sorta di scala ascendente delle creature viventi, che vede collocate sui gradini più bassi le creature meno complesse e meno evolute e agli apici quelle più complesse ed evolute. Tale gerarchia si applicherebbe a tutte le strutture dell’organismo, cervello incluso. Vi sarebbe perciò anche una scala ascendente e progressiva delle funzioni mentali, con la sommità occupata dalla nostra specie. La seconda è l’idea che i cervelli servano a darci una rappresentazione veridica della realtà. Le due idee hanno in comune vari aspetti, tra cui quello, ritiene l’autore, di essere entrambe sbagliate. L’idea dominante del libro è che l’evoluzione sia una storia di aumento di complessità di strutture che divengono così sempre migliori. 24 aprile, ore 11.30 e ore 21.00 - Sergio Pistoi Il DNA incontra Facebook - Viaggio nel supermarket della genetica, 2012 Marsilio Con pochi click e qualche goccia di saliva, chiunque può acquistare online una scansione del proprio DNA e ricavarne un profilo genetico personalizzato. È l’alba della genomica di consumo, che unisce i progressi della biologia alle potenzialità di internet. Con pochi euro possiamo guardare nel nostro patrimonio genetico e ottenere informazioni sul rischio futuro di malattie, sulla tolleranza ai farmaci, sulle nostre origini genealogiche ed etniche, e condividere questi dati in rete. E’ l’avvio del social networking genetico. Sarà affidabile? Sergio Pistoi per esplorare questo nuovo mondo ha affidato il proprio DNA a uno dei tanti siti di genomica personalizzata e ci racconta le speranze e le angosce di questa esperienza. 29 aprile, ore 11.30 e ore 21.00 - Massimo Bucciantini, Michele Camerota, Franco Giudice - Il telescopio di Galileo, 2012 Einaudi Spesso descritta in modo lineare e al limite della banalità, l’invenzione del telescopio assume nel libro, grazie anche alla pubblicazione di numerose lettere e documenti d’archivio inediti, i tratti di una storia più complicata e sofferta, dove in primo piano non c’è solo Galileo. Con lui, protagonisti sono matematici, astronomi, filosofi e teologi come Paolo Sarpi, Johannes Kepler e il cardinale Bellarmino, ma anche artigiani, uomini di corte, ambasciatori, nunzi pontifici e sovrani come Rodolfo II, Enrico IV e Giacomo I, insieme a poeti e artisti della levatura di John Donne e Jan Brueghel. 7 maggio ore 11.30 e ore 21.00 - Sam Kean Il cucchiaino scomparso e altre storie della tavola periodica degli elementi, 2012 Adelphi (Traduzione di Luigi Civalleri) Ideata da Dmitrij Mendeleev e Julius Lothar Meyer, la tavola periodica degli elementi continua a restare per lo più congelata nell’inerzia dei ricordi scolastici. Il libro di Sam Kean – intreccio di eclettismo disciplinare e vasta erudizione – spalanca, dietro ogni simbolo e ogni numero atomico, sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell’esperienza e della conoscenza umana. Da quelle arcaico-antropologiche sull’antimonio a quelle storico-politiche sul molibdeno, o ancora quelle medico-sanitarie sulla tossicità del nitrato d’argento o, infine, quelle fisico-cosmologiche. Anche in occasione dell’edizione 2013 del Premio letterario Galileo, l’Assessorato alla Cultura promuove il concorso “Recensire la scienza”. L’obiettivo del concorso è quello di sensibilizzare gli studenti universitari in primo luogo e in generale quanti hanno interesse per le tematiche del Premio Galileo utilizzando la forma di comunicazione del social network “Facebook”, molto vicina ai giovani. La cerimonia ufficiale del Premio Galileo che avrà luogo il 9 maggio 2013 – pomeriggio – nell’Agorà del Centro culturale Altinate/San Gaetano. La pagina facebook del concorso e’ www.facebook.com/premio.galileo.padova. Il Premio letterario Galileo è inserito in UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano.
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la nuova rassegna comici che si terrà al teatro Romano di Verona
una nuova rassegna per la prossima estate! a verona 29 maggio 30 maggio 31 maggio
PAOLO MIGONE
Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere ANGELO PINTUS Ti boccio a prescindere ALE & FRANZ Recital
PAOLO MIGONE torna a Verona dopo il grande successo riscosso da poco in città! L’originalità dello spettacolo “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” sta nel fatto che ricorda le principali differenze di funzionamento tra uomo e donna, sostenendosi su situazioni quotidiane che tutti conosciamo, tenendo presente il confronto di ogni generazione. Grazie al professor Paolo Migone, infine comprenderemo come fare di queste differenze una fonte di complicità, e non di conflitto. Risultato: si ride molto, di se stessi, della propria coppia o dei propri genitori, ma soprattutto, si dispone di nuovi dati per comprendere l’altro sesso e girare in scherno alcune situazioni che possono diventare fonte di discordia. ANGELO PINTUS è un attore comico di grande successo proveniente dalla fortunata trasmissione televisiva Colorado. “Ti boccio a prescindere” è uno spettacolo dove vengono accontentati gli uomini perché si parla di sport e soprattutto di calcio (il suo ultimo personaggio è un esilarante Jose Mourinho), e dove vengono accontentate le donne perché si parla di sesso a del sesso visto dalla parte delle donne, delle scuse banali degli uomini (una volta fa freddo, una volta ero intimidito, una volta pensavo alla mia ex), ma anche della bellezza di conquistare una donna dedicandole una canzone, fino al momento in cui lei ti guarda negli occhi e ti dice: o non ti merito! Tra imitazioni e musica un viaggio attraverso quella che è la triste realtà di oggi. ALE & FRANZ portano in scena “RECITAL”, spettacolo in cui alternano i momenti più significativi della loro carriera a nuove intuizioni del loro rapporto artistico. Sul palco sfileranno i personaggi più amati dal grande pubblico ma anche momenti e personaggi inediti e improvvise improvvisazioni; ogni serata potrebbe quindi risultare differente dall’altra. Questo Recital è un vero e proprio progetto di laboratorio artistico in continua evoluzione pensato per la costruzione di un nuovo futuro spettacolo. Ale e Franz , irresistibili acrobati verbali, con le parole sono in grado di fare qualsiasi cosa: tutto viene detto per essere negato, riaffermato e quindi negato ancora in un vortice di iperboli verbali che diventano surrealismo puro. La comicità di Ale e Franz raccoglie in sé l’antica eredità delle grandi coppie della storia comica italiana che, battuta dopo battuta, sempre intelligenti, mai scontate o banali, riesce ogni volta a centrare l’obiettivo: fare ridere il pubblico intrappolandolo in una corsa senza fiato che sfocia nel puro nonsenso.
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“Le Pro Loco fanno grande il territorio” appuntamenti da non dimenticare
• 25 Aprile 2013 XXXV edizione “Fiori a Mirano” Piazza Martiri a Mirano, il 25 aprile, si trasforma, per
un giorno, in un grande giardino e che le vie del centro storico si riempiono di fiori, colori e profumi. Fiori a Mirano, è considerata come una delle più prestigiose e qualificate mostre-mercato a invito della Regione. Grazie ai suoi oltre 110 espositori di piante, fiori e arredi da giardino, selezionati con cura dagli organizzatori che crescono ogni anno, sia per varietà che per qualità, grazie anche al passaparola tra gli stessi vivaisti.Vogliamo ricordare con orgoglio gli ottimi risultati delle edizioni precedenti, in particolare quella del 2012, con 100.000 visitatori. chi verrà a Mirano non troverà solo Fiori, perché potrà visitare i parchi, le Ville Settecentesche, il Duomo con una famosa pala del Tiepolo, e un momento di gratificante ristoro nei ristoranti aderenti all’associazione “A Tavola sul Cardo”, per degustare, i menù a base di erbe aromatiche e di primizie di primavera, da loro proposti nel periodo 20 Aprile-1° Maggio.
• 12 Maggio 2013 2^ edizione della “Castellana” Nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate dalla Pro Loco Martellago, domenica 12 maggio
• 14 Aprile 2013 34^ Edizione Noale in Fiore di cui si allega il manifesto
2013, si svolgerà la la seconda edizione della manifestazione intitolata “La Castellana” - un inedito e straordinario percorso culturale fra le Ville Venete di Martellago – che l’anno scorso ha visto la presenza di circa 500 persone che hanno potuto visitare alcune mostre dedicate ai temi di grande interesse, quali “L’era glaciale e l’evoluzione della specie umana” e “La Strada Castellana”, allestite nel nuovo complesso della Banca Santo Stefano di Martel-
lago. Quest’anno, per soddisfare le numerose richieste di partecipazione, le visite guidate si svolgeranno nell’arco dell’intera giornata di domenica 12 maggio, in cui si potranno visitare le favolose Ville Venete Grimani-Morosini Ca’ della Nave e Fapanni-Combi in una splendida cornice musicale curata dagli allievi della Scuola di Musica “G. Sinopoli” di Martellago che si esibiranno in brani musicali per chitarra ed archi.
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FASCINO L’EROS VIENE U N PO’ AFFOSSATO DALLA POSIZIONE DEI PIANETI MA L’INTESA AFFETTIVA NON NE RISENTE. GODEVI GLI ABBRACCI · S ALUTE SFOLTITE GLI IMPEGNI E NON SOTTOVALUTATE PICCOLI MALESSERI. RISPARMIATE ENERGIE: IL CAMBIO DI STAGIONE VI AFFATICA
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO VI ATTENDONO LITI TESTUOSE E POLEMICHE A NON FINIRE. ANCHE SE LA PASSIONE NON VI ABBANDONA NON VI BASTA · SALUTE CORSE ALL’ARIA APERTA E PIEGAMENTI RINFORZANO IL FISICO E IL VOSTRO GIROVITA NE RISENTE IN POSITIVO. METTETECELA TUTTA
Oroscopo L’ILLUSIONE È UN ERRORE DEI SENSI, UN INGANNO DELLA MENTE, UNA SPERANZA VANA
SERRAMENTI
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO SARETE
OGGETTO DI CALDE ATTENZIONI E NE DISPENSERETE ANCHE MOLTE. IL PARTNER VE NE SARÀ GRATO E ANCHE VOI GODRETE · SALUTE LA PRIMAVERA VI PORTA AD ESSERE IPERATTIVE MA ANCHE GOLOSE. LE CALORIE PERÒ SEMBRANO EVAPORARE GRAZIE ALL’ESERCIZIO
ASCINO IL ROMANTICISMO VIENE SOFFOCATO DALLA ROUTINE. CORRETE SUBITO AI RIPARI CON FANTASIA E IL BUON GUSTO CHE VI APPARTIENE · SALUTE L’ATLETA CHE C’È IN VOI VIENE ASSOPITO DAGLI EVENTI DELLA VITA E ANCHE LA SOCIALITÀ SCENDE AI MINIMI STORICI
FASCINO TERREMOTI AFFETTIVI IN VISTA NEL RAPPORTO DI COPPIA PIÙ CONSOLIDATO. PER CHI È SINGLE INTIMITÀ VULCANICA · S ALUTE E’ UN TEMPO ENERGICO QUELLO CHE STATE VIVENDO E SE SAPRETE APPROFITTARNE VI TROVERÀ TONICHE, CARICHE, IPERATTIVE
E TENEREZZA SOSTITUISCONO I BRIVIDI CHE VI MANCANO TANTO. STUZZICATE UN CON LA PRIMAVERA POTRESTE ANDARE INCONTRO AD ALLERGIE E PROBLEMI RESPIRATORI. DEBOLEZZA GENERALIZZATA
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di Marin Isabella
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