La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

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Messaggio elettorale

di Cavarzere

al centro ci sei tu

www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 12 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD

Elezioni politiche Gli elettori Veneti si preparano al voto pagg.

La querelle Ritorna il “caso” del doppio incarico a Bergantin

4-5, 6

pag.

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07/02/13 20.07

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EDITORIALE

L’aspirazione di diventare un paese normale

LO NAZ/19/2010/CT

01 04 2010

il 17 marzo sfilata dei carri allegorici

Domenica 17 marzo torna l’attesa festa di Carnevale, il tradizionale appuntamento organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con la Città di Cavarzere. Quest’anno l’appuntamento cadrà con la sagra di San Giuseppe. pag.

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servizi: cavarzere, cona e le convenzioni

di Mauro Gambin*

L

Obesità, piaga sociale anche per i cavarzerani

Un’indagine nazionale porta alla luce il problema nell’area dell’Asl 14. Dati preoccupanti anche per il consumo di alcol e droghe

L

Fa parte dei temi caldi di questo inizio anno a Cavarzere il mancato accordo con il Comune di Cona per l’attuazione di convenzioni con la municipalità cavarzerana. La vicenda era già stata oggetto di discussione qualche mese fa. pag.

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’obesità è una piaga sociale e patologica in forte aumento anche in Veneto: nel solo territorio dell’Asl 14 si calcolano circa 10.000 obesi oltre a 26.000 persone sovrappeso tra i 18 e i 69 anni. Il dato emerge da “Passi 2011”, un’indagine nazionale che ha monitorato gli stili di vita della collettività ed è stata effettuata da tutte le aziende sanitarie italiane per analizzare i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni. Un questionario di 100 domande è stato posto ad un campione

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rappresentativo di popolazione,per la precisione 50.000 unità, stratificate per sesso ed età. In particolare emerge una situazione preoccupante nella zona di Chioggia, Cavarzere e Cona, in cui 26.000 persone tra i 18 e i 69 anni risultano essere sovrappeso e 10.000 sarebbero obese. L’analisi ha messo in luce l’incremento dell’obesità in rapporto all’avanzare dell’età e la diffusione tra le persone con inferiore livello culturale ed economico. Nell’Asl 14 si è notato come il 35% degli obesi sia iperteso o abbia un

livello elevato di colesterolo. Tra le cattive abitudini alimentari che porterebbero all’obesità, risulta tra i fattori determinanti o scatenanti lo scarso uso di alimenti a base di frutta e verdura: soltanto un cittadino su dieci consuma la quantità minima giornaliera, che si aggira sui 400 grammi. Oltre al cattivo e disordinato regime alimentare, un fattore discriminante sarebbe la mancanza di attività fisica. pag.

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’Italia della crisi, cioè quella repentinamente scopertasi tra i paesi con più difficoltà in Europa per occupazione ed economia, pareva aver maturato la consapevolezza che per uscirne sarebbe servita un’inversione ad U rispetto agli ultimi 20 anni. Pareva che finalmente l’Italia avesse seriamente preso in considerazione l’ipotesi di diventare un paese normale, un paese in cui la classe dirigente è seria ed onesta, competente e capace, un paese in cui si pagano le tasse e non il pizzo. Anche per il mondo dell’impresa il cambio di rotta sembrava l’unica via percorribile. “L’Italia in ritardo con le infrastrutture e un po’ ingessata dalla burocrazia può – si diceva – comunque farcela. L’Italia può contare sulla sua innata creatività, figlia dell’antichità classica e del Rinascimento. La cultura - si insisteva - la cultura è il bene primario inestinguibile che nessuno può copiarci”. Basta con i complessi d’inferiorità, con la nostalgia della lira, il desiderio della new-autarchia e del protezionismo con le cortine di ferro ai confini nazionali. Nessun paese, si diceva, è come l’Italia. L’Italia è “Made in Italy” e nel mondo conta. Insomma la svolta era li, con il dito già umettato sul bordo della pagina della storia patria. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it

L’Intervento

In condizioni disastrose e senza mezzi

CAMERA VALORE ALLE PERSONE

SENATO Comm. resp.: Antonio Magnan

di Franco Maccari*

U

n cittadino inglese, a Londra, nelle scorse settimane ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se stesso minacciando il suicidio. *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)

continua a pag.

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Messaggio elettorale

Insieme per la cittĂ metropolitana di Venezia

Committente responsabile Giampietro Marchese

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Messaggio elettorale

Committente responsabile Giampietro Marchese

DIAMO FORZA ALLE NOSTRE POTENZIALITÀ. Il nostro è un territorio ricco di potenzialità. I prossimi anni saranno quelli decisivi per far fruttare la grande miniera di risorse che abbiamo a disposizione, dando così all’intera area veneziana maggior forza, strumenti di governo e di finanza più efficaci,come una nuova Legge Speciale, ed un ruolo di importanza strategica nel processo di rilancio del nostro Paese. È questo lo spirito con il quale i parlamentari veneziani del Pd svolgeranno il loro lavoro nella prossima legislatura. Nell’azione di governo dei democratici guidati da Pier Luigi Bersani, i 44 Comuni del veneziano godranno di certo, e come non mai, di attenzione e centralità. Finalmente.

VOGLIAMO UN NUOVO GOVERNO DEL TERRITORIO. Il segno più evidente dell’importanza che ha la nostra realtà è arrivato con l’istituzione delle Città Metropolitane. Siamo infatti tra le 10 aree di punta nazionali a cui è stato riconosciuto questo particolare assetto di governo locale. Nei primi mesi di attività i rappresentanti veneziani del Pd chiederanno la rapida entrata in funzione della Città Metropolitana di Venezia, cui attribuire funzioni e poteri, dalla pianificazione urbanistica alla gestione dei servizi pubblici e della mobilità, alle infrastrutture, il tutto guardando al coinvolgimento dell’area padovana e valorizzando le identità territoriali del Veneto Orientale, della Riviera del Brenta, del Miranese e dell’area sud. Contemporaneamente vogliamo che il percorso di cambiamento nel modo di amministrare il territorio preveda la revisione del Patto di Stabilità per i nostri Comuni, liberando risorse a beneficio in primo luogo di scuole, tutela del suolo, servizi di trasporto pubblico locale, manutenzione di impianti sportivi e piste ciclabili.

LAVORO, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ CONTRO LA CRISI. Nel solo 2012 le crisi aziendali in provincia di Venezia sono state 212 ed hanno coinvolto oltre 6.000 lavoratori. Per invertire questa tendenza proporremo l’approvazione di provvedimenti di facilitazione per chi vuole investire sull’area strategica di Porto Marghera e delle altre importanti realtà industriali territoriali, va messa la

parola fine alla stagione delle dismissioni e degli abbandoni, privilegiando progetti di innovazione industriale e di compatibilità ambientale. Alla parola crescita vogliamo sempre legare la parola sostenibilità. Occorre tutelare i livelli occupazionali dando sostegni concreti anche alle piccole e medie imprese artigianali, commerciali, agricole e della cooperazione e agevolazioni per l’ingresso nel mondo del lavoro di donne e giovani.

TRASPORTI. DALLA PARTE DEGLI UTENTI E DELL’ECONOMIA. L’obiettivo cui puntare è di rafforzare le reti infrastrutturali per il trasporto di persone e merci, a beneficio dell’utenza e della nostra economia. Questo favorendo gli interventi di interconnessione tra porto, ferrovia ed aeroporto. Tra le priorità la realizzazione, condivisa e discussa con i territori, della Tav. Necessari sono quindi il completamento della metropolitana regionale di superficie e la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4. Sul fronte del trasporto pubblico bisogna accorpare le aziende locali, potenziare le sinergie per dare servizi migliori, introdurre il biglietto unico integrato. Per una mobilità moderna ed efficiente che insieme alle infrastrutture necessarie garantisca ogni giorno il diritto alla mobilità per studenti e lavoratori.

SANITÀ E SOCIALE PER NON LASCIARE NESSUNO DA SOLO. Le politiche di welfare devono essere considerate politiche effettive di investimento. Ci impegneremo perché siano fissati i livelli essenziali di assistenza sociale. È necessario aggiornare la legge 381 sulla cooperazione sociale (sono ca. 5000 i lavoratori in questo settore nella nostra provincia). Prioritario sarà il rifinanziamento dei fondi per le politiche sociali e per la non autosufficienza, dando ruolo e peso ai Comuni. E’ necessario porre termine al definanziamento del Fondo Sanitario nazionale. Contro la logica dei tagli lineari vanno valorizzate le Aziende Socio-Sanitarie sottofinanziate (come le ULSS 10, 13 e 14) e tutelate le specificità, come nel caso veneziano. Va riattivato il finanziamento per gli investimenti nelle infrastrutture ospedaliere per realizzare l’ammodernamento degli ospedali della provincia, la realizzazione delle strutture territoriali.

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PAESE PER DONNE. Un impegno particolare sarà quello contro la violenza alle donne. Primo obiettivo in questo senso sarà l’approvazione della Convenzione di Istanbul, che prevede misure di prevenzione, di tutela giudiziaria, di sostegno alle donne vittime di violenza. Vanno create misure specifiche per il contrasto alla violenza sulle donne attraverso il sostegno dei centri antiviolenza, la formazione degli operatori, la creazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Inoltre vanno rafforzate anche sul nostro territorio le reti dei consultori familiari, per dare piena attuazione alle Legge 194. Vanno avviate iniziative con le imprese locali per incentivare l’occupazione femminile.

I SAPERI E LA CULTURA. Va riportata al centro e riempita di risorse concrete l’autonomia delle Scuole. È necessario garantire maggiore relazione tra il sistema dell’istruzionee il mondo economico locale, soprattutto con le Piccole e Medie Imprese e con la filiera turistica provinciale. Occorre favorire il coordinamento dei poli universitari metropolitani per creare un’offerta universitaria di eccellenza in grado di dialogare con le imprese regionali e nazionali. Serve uno sforzo per la diffusione dei servizi per la prima infanzia, che costituiscono una leva straordinaria per sviluppare l’occupazione femminile. Sono 19.600 gli occupati della nostra provincianelle filiere produttive culturali. Dare certezza di risorse alle realtà come le Fondazioni lirico-sinfoniche, quelle musicali e teatrali del territorio provinciale. Occorre una nuova Legge che incentivi la defiscalizzazione delle imprese che investono nelle filiere culturali locali. Serve un progetto unitario di promozione del territorio veneziano, che tenga insieme il capitale storico dei territori, la filiera agroalimentare, il patrimonio ambientale della Laguna di Venezia. Turismo e cultura sono due “industrie” straordinarie per lo sviluppo economico della nostra provincia, da integrare con politiche incisive. È necessario promuovere le spiagge della nostra provincia e tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio storico, artistico e monumentale del centro storico di Venezia.



EDITORIALE

segue da pag.

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L’aspirazione di diventare un paese normale

Turismo sostenibile

dall’austria a venezia: ciclovia dell’amicizia Lo scorso 30 gennaio la Provincia di Venezia ha rinnovato il contratto di partenariato e la proposta del progetto “Ciclovia dell’amicizia - Da Monaco di Baviera a Venezia per lo sviluppo del cicloturismo e la valorizzazione dei territori transfrontalieri” nell’ambito del programma europeo Interreg IV Italia/Austria. Il progetto prevede la promozione di un percorso ciclabile che dall’Austria conduce a Venezia. Insieme alla Provincia di Venezia, partecipano come partner la Provincia di Belluno (capofila), la Comunità Comprensoriale Valle Isarco di Bressanone, la Provincia di Treviso e, soci sostenitori, il Consorzio turistico Achensee, il Consorzio turistico Munchen Oberbyern e il Gect Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. Il progetto intende promuovere la realizzazione di una ciclovia che connetta i percorsi ciclabili di Alto Adige e Veneto in sinergia con l’analogo progetto presentato da Austria e Germania. Sicurezza e territorio

convegno di polizia locale e provinciale

Sicurezza e ruolo delle Polizie locali e provinciali. Lo scorso 25 gennaio si è tenuta una tavola rotonda sul tema, un’iniziativa promossa dalla Polizia provinciale, con la collaborazione del comando di polizia locale di Venezia. Si è parlato di sicurezza dei cittadini e dei territori, di potenziamento e valorizzazione delle polizie locali. Una giornata formativa utile agli addetti ai lavori ma anche per gli amministratori interessati ad approfondire i temi della sicurezza e della qualità della vita urbana.

Il tempo di trovare una classe dirigente in grado di traghettarci oltre vent’anni d’inedia e il salto dalla seconda alla terza repubblica sembrava bell’e fatto. L’Italia aveva dato prova di poter accettare anche la stagione dell’austerity, pur di diventare normale. Pensioni, lavoro, Imu. Un dolore dietro l’altro ma avanti, pur di essere finalmente come gli altri. Basta con le promesse, i proclami, i contratti con gli italiani. No, no basta, non ci saremmo più cascati. Anzi fosse la politica a darsi una regolata: troppi scandali, troppi ladri, in troppi sia alla Camera che al Senato. Con le elezioni politiche tutto sarebbe cambiato. Questa sarebbe dovuta essere la campagna elettorale all’insegna del nuovo corso dell’Italia, la nuova stagione della politica. La crisi, lo imponeva. Si sarebbe dovuto parlare del domani, delle nuove pieghe da dare all’economia, delle speranze per i giovani: il lavoro, la scuola, i servizi. Il momento storico lo richiedeva. Invece, la politica non ce l’ha fatta a resistere e forse nemmeno gli italiani. Dopo appena un mese dall’apertura della sfida per il governo del Paese la tentazione di promettere quattro milioni di posti di lavoro è stata troppo forte, come pure il desiderio di togliere l’Imu dopo che già l’abolizione dell’Ici i era stata una vera e propria catastrofe per comuni, rimasti senza risorse per gli scuolabus, polizia locale, asili e scuole elementari. Difficile anche non lasciarsi andare al bisogno fisiologico dei condoni. E il reddito di cittadinanza? Che dire del reddito di cittadinanza. Meravigliosa l’ipotesi che per tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro a fine mese ci sia un assegno da mille euro ad aspettarli, se non fosse che siamo in Italia e sai quanti oggi lavorano per uno stipendio con un importo che vale molto meno? E sai quanti davanti ad un prospettiva del genere prenderebbero in seria considerazione l’ipotesi di diventare disoccupati a tempo indeterminato? E poi va a dimostrare che non ne hanno diritto. Dovremmo essere in un paese normale per poterlo fare. Cioè servirebbe una burocrazia che funziona, dei funzionari che si fanno rispettare, enti e uffici gestiti in modo ineccepibile ma siamo l’Italia, il Made in Italy, e sono cinquant’anni che parliamo di cultura, di patrimonio artistico di turismo come settori strategici per il rilancio dell’occupazione e dell’economia. Peccato non sentirne mai parlare durante le campagne elettorali, forse perchè riesce più facile convincerci che è possibile ridurre le tasse. di Mauro Gambin

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Il Servizio Manutenzione e Sviluppo del sistema viabilistico della Provincia ha programmato per il 2013 la numerazione di tutte le rotatorie e dei sottopassi con l’installazione di segnali verticali. Questo per il fatto che gli addetti ai servizi di pronto intervento (Protezione civile, Suem, Vigili del fuoco) e del servizio di reperibilità, hanno manifestato difficoltà nell’individuare con le intersezioni in cui sono avvenuti incidenti, o a segnalare eventuali situazioni di pericolo agli enti gestori delle strade; ciò a causa anche del rilevante numero di rotatorie e di sottopassi gestiti da diversi enti. Saranno così identificate le rotatorie e i sottopassi di competenza.

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Cavarzere elezioni politiche Bergantin, Fabian e Piazzon coordinatori del Pd locale pag. 8

sociale

Avis, cinque borse di studio agli studenti dell’Ipsia

sport locale

pag.

10

Tre medaglie per lo Shotokan pag.

Provincia occupazione Aree ricche ko, debole ripresa

ambiente

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pag.

Tornano i cormorani e gli aironi in laguna pag.

personaggio

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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Regione

Noale

la casa di riposo sarà inaugurata a giugno

occupazione

pag.

Il lavoro si conferma un nodo critico da sciogliere pagg. 24-25

economia

Maggiore potere d’acquisto per far ripartire i consumi

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Mimmo Arena, una vita ad alta quota

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della

Viabilità provinciale

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arte

pag.

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Intervista a Piero Slongo, esordiente a 80 anni pag. 30

La data è fissata. Sarà sabato 8 giugno 2013 il giorno della nuova casa di riposo di Noale, mentre fra un paio di mesi inizierà il trasloco degli anziani all’interno della struttura. Queste le tappe dei prossimi mesi per la struttura di via De Pol, dopo che la scorsa settimana gli uffici comunali hanno contattato il segretario del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, per la conferma della sua presenza al taglio del nastro.

Venezia Padova Rovigo Treviso

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e

ConCessionaria

di

PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 gennaio 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)

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4 Argomento del mese ELEZIONI POLITICHE Appuntamento con il voto i prossimi 24 e 25 febbraio. In Veneto sono 4 milioni gli elettori. Lente d’ingrandimento puntata sulla nostra regione, il risultato che uscirà dalle urne potrebbe concorrere in maniera determinante a garantire la governabilità in Senato. Lavoro e tasse i temi più “battuti” in campagna elettorale

Il Veneto verso le elezio

di Giovanni Giovetti

palestra con solo 25€ Le nuove a in palestra Gratisfacce della politica

non rimuovono scrizione!!!

dubbi e scoramento

Attese risposte per far ripartire la locomotiva del Nord Est dopo la recessione

D

a anni laboratorio politico sotto osservazione nazionale, il Veneto in questa tornata elettorale del 24-25 febbraio si trova sotto la lente di ingrandimento, insieme a Lombardia, Campania e Sicilia, a causa del peso determinante del risultato che uscirà dalle urne venete ai fini della stabilità di governo. Il Veneto infatti è una di quelle regioni che “pesano”, con il sistema elettorale del Porcellum, nell’assegnazione dei seggi in Senato. Non quanto la Lombardia, definita l’Ohio di casa nostra per l’apporto decisivo che può portare con il suo premio di maggioranza alla coalizione vincente, ma comunque il suo contributo non è per nulla trascurabile. Un interesse, del resto, manifestato nel corso della campagna elettorale da partiti e coalizioni che hanno monitorato con attenzione l’andamento e l’evoluzione giornaliera di sondaggi e previsioni sulle intenzioni di voto dei potenziali 4 milioni di elettori di casa nostra. La sfida tra Bersani (centrosinistra), Berlusconi (centrodestra) e Monti passa anche per il Veneto dunque, frequentatissimo fin dalle prime settimane di campagna elettorale dai big nazionali, affiancati da quelli locali in corsa. In tutto

in Veneto i candidati sono 1600 distribuiti in 75 liste (altre 10 erano da valutare), si contendono 24 seggi al Senato e 51 alla Camera. Il lavoro e le tasse: sono tutti economici i temi clou che hanno ispirato anche da noi gli interventi dei politici in tour, chiamati a Nordest a convincere una platea di elettori piuttosto critica e distaccata. In particolare il mondo produttivo della piccola e media impresa, che nel Veneto rappresenta il tessuto portante, provata dalla recessione ha manifestato segni di insofferenza e di sfiducia verso i partiti e la politica accusata di scarso pragmatismo, mancanza di visione strategica e di moralità. Si aspettavano di capire come far ripartire l’economia e con essa la locomotiva del Nordest, dopo la crisi ancora più sofferente a causa del frazionamento in tanti piccoli distretti produttivi di fronte alla irrisolta sfida della globalizzazione. Le facce nuove messe in campo, in ambito della promessa di rinnovamento fatta un po’ da tutti i partiti alla vigilia della campagna elettorale, non sembrano sufficienti a rimuovere i dubbi e lo scoramento. Anche perché poi non sono molte.

Il Pdl, che insieme alla Lega secondo le previsioni dovrebbe riuscire a “mantenere” il suo primato in Veneto, schiera i suoi pezzi migliori e, per questo, volti già consolidati e noti. La Lega Nord, che con queste elezioni si conta dopo le recenti vicissitudini che l’hanno portata al nuovo corso, quello 2.0, presenta il maggior sforzo di discontinuità col recente passato, imposto non senza tensioni interne dal segretario Flavio Tosi. Il sindaco di Verona ha quindi lasciato a casa per lo più i veterani - avvicinabili alla precedente gestione bossiana del partito - per fare spazio ai “suoi”. Il Partito democratico insieme con Sel, che non demordono e che fino all’ultimo continuano a credere possibile anche in Veneto il sorpasso dopo un ventennio di dominio del centrodestra, si sono affidati alle primarie per la compilazione delle liste. Monti ha invece optato in Veneto per le eccellenze di spicco in ambito scientifico ed economico. Puntano, con fondate aspettative, ad intercettare anche in Veneto le preferenze dei delusi dai partiti tradizionali il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, Fare per fermare il declino di Oscar Giannino e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.

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MENSILE NUOTO LIBERO + MENSILE PALESTRA Come si vota

vademecum

Corsi di Nuo topolitiche, /Aqsiuvota agdomenica ym Mat tindalle o... lezioni 24 febbraio, 8 alle 25 es dalle si 7 alleNuo 15. Possono per l’elezione puoi avere22,8e lunedì ingr tovotare Libe ro della Camera dei Deputati gli elettori che hanno compiuto 18 inoperall e 14.0 0 gli aventi diritto al voto anni, fmentre il Senato della Repubblica

E

che hanno compiuto 25 anni entro il primo giorno della votazione (il 24 febbraio). Sia per l’elezione della Camera dei deputati che per quella del Senato della Repubblica l’elettore esprime la propria tracciando un solo segno Palest ra Fascia + preferenza 8 ingressi sul simbolo della lista prescelta. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il sefino 0 sull’intera gno va Nuoto sempre posto sulLibero contrassegno della lista chealle14. si vuole votare0 e non coalizione. Non è possibile esprimere so l oun “voto 50 €di preferenza”: la lista di candidati è, infatti, “bloccata”, i nomi sono presentati seguendo un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa, che non è presente sulla scheda elettorale. I parlamentari risulteranno in base al m medesimo ordine,tatin seconda Corso di Nuo to/Aeletti qua gy al Ma o...dei seggi ottenuti dal rispettivo partito. Per la Camera il premio di maggioranza del 55 per Con ssuobase lo nazionale. 25€ in più la legge elettorale attuale cento viene assegnato Diversamente prevede per il Senato unTpremio sempre Percorsi ermdi amaggioranza li Inclu si del 55 per cento dei seggi ma calcolato regione per regione. Poichè il numero dei seggi è proporzionale Dalle 9 alleil premio 13 di maggioranza acquista maggior a quello degli abitanti, di conseguenza peso nelle regioni più grandi. In Lombardia dunque si assegnano 49 seggi, in Veneto 24, in Campania 29 in Sicilia 25. € 135,00

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Argomento del mese 5 Tutte le promesse per alleggerire il fisco

oni fra previsioni e sfide L’analisi Dalla Cgia di Mestre previsioni poco confortanti per il 2013

“Quasi 12 mila euro di tasse a testa, dal 1980 più che raddoppiate” di Nicola Stievano

A

ltro che meno tasse per tutti. Mentre le forze politiche fanno a gara giocando al ribasso sul fisco alla Cgia di Mestre gli analisti hanno messo in ordine i numeri e le previsioni sono poco confortanti. Secondo le elaborazioni del centro studi nel 2013 la pressione fiscale raggiungerà il record storico del 45,1% del Pil, ben 13,7 punti percentuali in più rispetto al 1980. In termini assoluti, ciascun italiano (bambini e ultracentenari compresi) verserà quest’anno un carico di imposte, tasse e contributi pari a 11.735 euro. Ben il 125% in piu’ di quanto pagato nel 1980 (5.215 euro pro capite).125%. Il 2013, dunque, si presenta con un “carico” di tasse di 585 euro in più per ciascuna famiglia. Al netto di quanto riusciranno a concretizzare i nuovi governati nei primi mesi di governo, i contribuenti dovranno intanto fare i conti con l’introduzione della Tares sui rifiuti, l’aumento dell’Iva previsto dal primo luglio, il ritocco all’insù dell’Imu sui capannoni (imposta particolarmente dolorosa nel Veneto delle duemila zone produttive su 581 comuni), gli incrementi dei contributi previdenziali degli autonomi e delle addizionali Irpef a livello locale che si tradurranno in 14,7 miliardi di tasse e contributi previdenziali in più rispetto al 2012. “Nonostante la Legge di stabilità abbia alzato le detrazioni Irpef per i figli a carico - spiega il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi - la pressione fiscale nel 2013 si attesterà, secondo le previsioni del Servizio Studi della Camera e del Senato, al 45,1%”. Un piccolo spazio di manovra comunque ci sarebbe. “Con l’Imu l’Erario ha incassato circa 3-4 miliardi in più rispetto alle previsioni. - aggiunge Bortolussi - Si tratta di risorse sufficienti per scongiurare l’aumento di un punto dell’ aliquota Iva del 21% previsto a luglio. Inoltre, se si riuscirà ad agire in maniera ancor più incisiva sul taglio alla spesa pubblica improduttiva, sicuramente ci saranno ulteriori risorse per alleggerire il peso fiscale sulle famiglie”. Speriamo.

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Dall’Imu alle aliquote sui redditi

“Le nostre tasse restino in Veneto” Candidati convinti M

eno tasse per i veneti, più risorse al Veneto. In campagna elettorale, si sa, le promesse fioccano generose e la riduzione della pressione fiscale è sempre un cavallo di battaglia al quale nessuno schieramento vuole rinunciare, pur con i dovuti distinguo. Ma mai come in questa tornata elettorale si è parlato tanto di tasse e tributi, soprattutto a Nordest, dove per tessuto economico e sociale il gettito è particolarmente elevato e il tema sta a cuore a chiunque. A maggior ragione dopo un anno durante il quale famiglie e imprese sono state spremute per bene, con la prospettiva di continuare su questa china anche nei prossimi mesi. A meno che i vincitori non tengano fede a ciò che hanno promesso con gran fragore in queste settimane. Il governatore del Veneto Luca Zaia dall’accordo Lega - Pdl, fatto digerire non senza qualche difficoltà alla base, si aspetta che “il 75 per cento dei soldi pagati dai veneti resti nella nostra regione”, perché, aggiunge, è stanco di vedere “anche quest’anno 18 miliardi di tasse dei veneti resteranno dirigersi verso Roma per non tornare mai più nei nostri territori”. Piatto forte del Pdl è la “proposta choc” della restituzione dell’Imu 2012, oltre all’azzeramento dell’aliquota per la prima casa. Per il veneziano Renato Brunetta, che prospetta anche due aliquote fisse dell’Iperf, la promessa di Berlusconi potrà essere mantenuta: “I 4 miliardi di restituzione dell’Imu diventano consumi immediatamente, - spiega l’ex ministro dell’economia - a cui si aggiungono altri 4 miliardi di euro per la cancellazione strutturale dell’Imu per la prima casa. Sono 8 miliardi di euro, mezzo punto di Pil, è molto probabile che diventino consumi”. In modo particolare in una regione come il Veneto dove le realtà commerciali e produttive sono preponderanti. Una tesi che il Partito Democratico liquida come pura fantasia, proponendo invece la detrazione di 500 euro per l’Imu sulla prima casa. E poiché in Veneto la stragrande maggioranza dei cittadini possiede la propria abitazione di residenza il risparmio sarebbe concreto, argomenta il senatore veneziano Marco Stradiotto. “E’ ora di smetterla di raccontare balle agli italiani. afferma riferendosi alla proposta del Pdl - Con la nostra misura l’80% dei proprietari di prima casa saranno esentati da questa tassa. Non si tratta di una generica abolizione, ma di una redistribuzione commisurata alla reale ricchezza. Dall’analisi dei numeri emerge come sia necessario introdurre alcune misure per rendere il sistema fiscale più equilibrato”. Sulle tasse il premier uscente Mario Monti ha scelto come platea proprio il Veneto. Da Padova infatti ha annunciato: “È possibile e necessario avere una graduale riduzione dell’Irpef e dell’Irap già dal 2013 e non è necessario avere aumenti dell’Iva”, aggiungendo di non aver mai avuto l’intenzione di applicare la patrimoniale. E proprio dalle piazze piene all’inverosimile di Padova, Mestre, Treviso e Rovigo Beppe Grillo ha confermato di voler cancellare l’Imu ed Equitalia e di recuperare risorse mettendo un tetto alle pensioni più alte. Quanto all’Agenzia delle Entrate il fondatore del Movimento 5 Stelle propone un patto: “Serve un fisco facile e giusto - ha tuonato dal palco - che mi dica con precisione quanto devo pagare senza farmi perdere intere Ni.St. giornate. E poi aboliamo l’Irap, la tassa - rapina sulle imprese”.


6 4 Approfondimento Politica I partiti si preparano con candidature locali alle elezioni del 24-25 febbraio

Parlamento, la carica dei veneziani In lista tanti nomi noti, ma anche tanti giovani e donne. L’offerta politica stavolta è diversificata, si va oltre il duopolio centrosinistra-centrodestra di Alessandro Abbadir

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amera e Senato, il veneziano si prepara alle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Elezioni che stavolta paiono essere più aperte rispetto al duopolio che finora aveva imperversato dagli anni 90 in poi, cioè lo schema centrodestra contro centrosinistra. Ora i soggetti realmente competitivi in grado di eleggere rappresentanti in Parlamento paiono anche nel veneziano almeno 6: centrodestra (Pdl, Lega, Fratelli D’Italia, Grande Sud, Destra) centrosinistra (Pd, Sel Centro Democratico), area centrista con Monti (Scelta Civica,Udc Fli), Rivoluzione Civile con Ingroia (ambientalisti e ex Idv, sinistra radicale), il Movimento 5 Stelle, e Fare per Fermare il Declino con il giornalista Oscar Giannino. Ma andiamo a vedere da vicino i candidati del territorio per coglierne alcune peculiarità. Tre i partiti che hanno scelto i loro rappresentanti con una votazione interna. Votazione che il Pd e Sel hanno chiamato “primarie” e il Movimento

5 Stelle “Parlamentarie”- Metodi di selezione della classe politica ritenuti necessari per ovviare alla stortura del Porcellum (la legge elettorale), che consegna alle segreterie, il potere di decidere chi mettere in lista. Ma partiamo dal centrodestra con il partito di riferimento il Pdl, egemone da anni in Veneto. “Stiamo preparando una campagna elettorale molto importante – dice il coordinatore Provinciale Mario Dalla Tor (che è all’ottavo posto in lista alla Camera). Abbiamo presentato candidature molto legate al territorio e siamo sicuri che avremo un risultato oltre le aspettative”. Fra gli altri nomi noti del Pdl nelle liste, il capogruppo in Comune a Venezia Michele Zuin, il consigliere provinciale Beniamino Boscolo Capon, il presidente del consiglio Provinciale Marina Balleello, l’ex consigliere comunale a Mira Eugenio Pasqual. La Lega Nord altro grande pilastro di questa alleanza ha presentato in rampa di lancio l’assessore ai lavori pubblici

della provincia Emanuele Prataviera. Per la formazione politica Fratelli D’Italia“ il nuovo partito non stà ne’ con Monti, ne’ con Bersani - spiegano dalla segreteria - ma si colloca all’interno del centrodestra proponendo un modello nuovo, volendo essere l’alternativa al Pdl e la prospettiva del dopo Berlusconi”. Fra i candidati locali, il capolista alla Camera Raffaele Speranzon Nicola Boscolo Pecchie di Chioggia. Sempre del veneziano Matteo De Marchi e Armando Tiozzo Campanaro. Nel campo del centrosinistra soprattutto nel Pd, tanti i candidati del territorio conosciuti. “Le primarie del nostro partito hanno individuato tantissimi candidati locali- spiega il segretario provinciale Michele Mognato (secondo in lista nella circoscrizione Veneto 2). Stavolta l’aria sta cambiando, possiamo davvero vincere qui in Veneto”. Fra i veneziani in lista Felice Casson, senatore uscente, e numero due in lista al Senato. Poi Marco Stradiotto (ex sindaco di Martellago), i par-

lamentari uscenti Rodolfo Viola, Delia Murer. Jacopo Molina, Stefania Busatta e Francesca Zottis, Elisabetta Populin, il candidato dei giovani Pd di Venezia Marco Rizzetto. Anche per Sel tanti candidati locali. “Abbiamo puntato su giovani e donne – spiega il segretario provinciale Stefano Lorenzin – per dare il segnale di una società che vuole cambiare”. Nel Movimento 5 Stelle che è andato alle “parlamentarie” primarie sul web, Arianna Spessotto di San Donà e Marco Da Villa di Mestre sono i primi due della lista per la Camera Veneto 2 (Venezia, Treviso, Belluno). Per sostenerli a Marghera è arrivato direttamente la guida del Movimento Beppe Grillo. Sul versante centrista, cioè l’area in sostegno di Mario Monti è stata fatta una lista unica al Senato fra Fli Scelta Civica e Udc. Mentre alla Camera solo Fli e Scelta civica hanno messo propri candidati territoriali. Tanti gli imprenditori e i professionisti. Fra i nomi noti l’avvocato di Dolo Paolo Vannini.

4 su 10 candidati Fli sono donne. Agguerrita anche la formazione di “Rivoluzione Civile” di Antonio Ingroia. Fra i nomi noti in lista nel veneziano Franca Marcomin ostetrica e storica esponente femminista; Pierpaola Bortolami scultrice e ambientalista; Cosetta Sartori; Marcello Albanello, esperto sicurezza sul lavoro; Alfonso Delfino brigadiere della Guardia di Finanza e consigliere comunale a Spinea; Giampietro Francescon, ex presidente della Municipalità di Mestre, Stefano Leoni, ex presidente del Wwf. Nel novero delle liste che si presenteranno al voto non manca “Fare per fermare il Declino” capeggiata dal giornalista e polemista Oscar Giannino, guidata nel veneziano da Alessandro De Nicola, docente di diritto commerciale e cofondatore del movimento. Fra i nomi noti del partito in lista a Venezia, l’imprenditore Michele Boldrin e tra gli altri, l’avvocato Roberto Pea e il coordinatore della Riviera del Brenta del partito Luca Galante (originario di Pianiga).

TESSERE ELETTORALI: INDICAZIONI NEI COMuNI

I

n queste settimane sono in distribuzione nel Comune di Venezia e nei comuni della provincia di Venezia, le tessere elettorali per le persone che sono immigrate, che hanno acquisito il diritto al voto (cittadinanza) e per i diciottenni che hanno diritto di voto. Gli incaricati. In caso di mancata notifica della tessera, l’elettore può ritirarla presso la Delegazione Anagrafica della propria zona di residenza: dal 19 al 23 febbraio con orario 8.45-19 E ancora il 24 febbraio dalle 8 alle 22 e il 25 febbraio dalle 7 alle 15. Sono invece recapitate per posta le etichette da applicare sulle tessere degli elettori già iscritti, che hanno variato la loro residenza all’interno del Comune di Venezia, o che hanno visto cambiare le sedi dei seggi. In caso di tessera smarrita o deteriorata, occorre rivolgersi all’Ufficio Elettorale (Viale Ancona n. 41, Mestre) per chiedere il duplicato del documento sottoscrivendo l’apposita dichiarazione di smarrimento. Stessa procedura anche i comuni di Mira, Dolo, Cavarzere, Chioggia, Mirano, Spinea Noale, Scorzè, San Donà Jesolo,

Portogruaro, tanto per citare i più popolosi della provincia. Si potrà avere una tessera nuova di zecca, facendo una semplice visita all’ufficio elettorale del Comune che ha informato i cittadini, anche con appositi manifesti, della procedura da seguire. Nella tessera consegnata agli elettori ancora nel 2001, infatti, c’era posto per 18 timbri che attestavano la partecipazione ad altrettante tornate elettorali. I primi votanti in diversi comuni della provincia a causa dei numerosi referendum o caduta anticipata delle giunte comunali hanno esaurito i 18 timbri alle ultime elezioni comunali Per avere la nuova tessera, comunque, basta recarsi all’ufficio elettorale del comune di competenza, preferibilmente portandosi dietro quella vecchia che potrà essere riconsegnata all’ufficio, o mostrata o anche solo dichiarata esaurita (a tutela della propria privacy). Negli ultimi due casi l’elettore firmerà una dichiarazione che resterà agli atti e, comunque, a tutti verrà rilasciata la tessera nuova, con la quale potranno recarsi al seggio per votare A.A.


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08/02/13

09:38

Messaggio elettorale

concreti e vicini al territorio 1) Fine della politica nazionale fatta solo dai soliti noti, centralisti di Roma, spazio anche a chi ha ben amministrato a livello locale 2) Portare a Roma le istanze che si raccolgono dall’ascolto e dal confronto diretto con i cittadini. Ho maturato questa convinzione tanti anni fa nella mia esperienza di Sindaco. Oggi è rafforzata nel mio ruolo di Vice-Presidente della Provincia di Venezia e di Assessore provinciale all’Urbanistica 3) Parlamento e politica nazionale funzionano meglio solo se nei palazzi romani ci vanno persone concrete, sempre in contatto con le esigenze del loro territorio C

I nostri impegni:

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1) Far ripartire il paese: meno sprechi pubblici, meno burocrazia inutile, meno lacci e laccioli alle nostre imprese 2) Difendere gli interessi nazionali: l’Europa è il nostro destino, ma non al prezzo di posizioni troppo riverenti 3) Calo della disoccupazione e ripresa economica sono due facce di una stessa medaglia. Si raggiungono solo liberando le energie del paese dalla montagna di tasse, adempimenti burocratici e costi inutili

Mario Dalla Tor un uomo concreto, vicino alla gente, è nella lista PDL per il Senato

24 - 25 FEBBRAIO 2013 ELEZIONE POLITICHE SENATO DELLA REPUBBLICA

Committente responsabile: rag. Giorgio Franz

Le mie convinzioni:


8 Cavarzere Il caso

in breve

Presidente dell’Ipab e consigliere comunale Le opposizioni ritornano all’attacco

Doppia carica di Bergantin, inaccettabile di Nicla Sguotti

S

embra essere unanime da parte dell’opposizione la contrarietà rispetto alla concentrazione nelle mani di Fabrizio Bergantin delle cariche di presidente del Cda dell’Ipab “A. Danielato” e di consigliere comunale nelle fila del Partito democratico. I primi ad aver sollevato la questione sono stati gli esponenti di Uniti per Cavarzere, la nuova realtà politica nata a dicembre, che riunisce esponenti di vari schieramenti, critici nei confronti dell’operato dell’amministrazione Tommasi. Ai primi di gennaio il gruppo aveva divulgato un volantino nel quale chiedeva al sindaco le ragioni per cui a Cavarzere non venisse applicato il decreto che, stando a Uniti per Cavarzere, ritiene incompatibile la carica di consigliere comunale e quella di amministratore di ente soggetto a vigilanza del Comune. “Fabrizio Bergantin, eletto consigliere comunale e nominato dal sindaco presidente dell’Ipab, continua a esercitare le due cariche – così si legge nel volantino di Uniti – diviene quindi controllore e controllato, nonostante ciò sia contro le norme, ci chiediamo perché fino ad oggi né sindaco né segretario comunale, garanti della legalità, non abbiano provveduto a far rispettare la legge”. Parla invece di “presunta incompatibilità” il capogruppo del Popolo della libertà Pier Luigi Parisotto, il quale ha affermato che non esiste nessuna norma che vieti a Bergantin di detenere entrambe le cariche. “Dopo ripetuti attacchi pubblici – così Parisotto – è sceso in campo il sindaco Tommasi, che meglio avrebbe fatto a tacere. Si tratta di un problema di opportunità politica e non di incompatibilità normativa,

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Uniti per Cavarzere, Parisotto (Pdl) e Valerio (Lega) tornano a sollevare la questione. La doppia carica: incompatibile o inopportuna

L’Ipab Danielato, nella foto piccola Fabrizio Bergantin ossia molto meglio farebbe il presidente Bergantin a scegliere di dedicarsi unicamente e interamente alla gestione della casa di riposo, visti i ritardi accumulati e che anche il 2012 è passato inutilmente senza produrre nessun effetto benefico per l’ente”. Una voce critica nei confronti dell’operato dell’amministrazione Tommasi si leva anche dal consigliere provinciale della Lega Nord Michael Valerio, il

quale non tralascia di soffermarsi sulla questione Bergantin. “Quella del sindaco Tommasi – sostiene Valerio – è una maggioranza segnata dalla mancanza di etica politica, in quanto consiglieri ricoprono anche gli incarichi di presidenti di enti di notevole importanza come l’Ipab”.

Il sindaco risponde alle accuse dell’opposizione

“doppio incarico, tutto a norma di legge, critiche strumentali”

I

l sindaco Henri Tommasi (in foto) respinge al mittente le critiche, giunte dall’opposizione, sulla presunta incompatibilità tra la carica di presidente del Cda dell’Ipab “A. Danielato” e quella di consigliere comunale, che oggi ricopre Fabrizio Bergantin. Il primo cittadino si dice sorpreso in quanto la normativa vigente stabilisce che oggi, diversamente dal passato, non è causa di incompatibilità per i consiglieri comunali e provinciali qualunque relazione di vigilanza intercorrente tra l’ente locale di appartenenza e l’ente, istituto o azienda controllato in cui il medesimo consigliere ricopra la carica di amministratore o sia dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento. Tale relazione di vigilanza, per rilevare quale causa di incompatibilità per l’amministratore locale, deve caratterizzarsi come partecipazione del Comune o della Provincia all’ente, istituto o azienda, almeno nella misura minima del venti per cento. “Come è noto – così il sindaco – il Comune di Cavarzere non dispone di alcuna partecipazione al capitale dell’Ipab Danielato e quindi non sussiste alcuna incompatibilità del consigliere comunale Fabrizio Bergantin con la carica di presidente del Cda dell’Ipab Danielato”. Tommasi classifica poi gli interventi dell’opposizione su tale questione come delle sterili accuse, finalizzate a suo avviso a cercare di adombrare l’operato dell’amministrazione e del presidente dell’Ipab, con l’obiettivo di sminuire i risultati ottenuti, tra i quali il finanziamento per l’ampliamento e la messa a norma della casa di riposo. “Invito nuovamente tutti gli esponenti del Consiglio comunale, anche di minoranza – conclude il sindaco – a lavorare e collaborare con l’amministrazione comunale per il bene del nostro paese e dell’intera cittadinanza di Cavarzere”. N.S.

La segreteria provinciale decide all’assemblea del partito a Cavarzere. Affiancato da Elisa Fabian e Otello Piazzon

giuseppe bergantin coordinatore della campagna elettorale per il pd

arrivata con un comunicato stampa della segreteria provinciale del Partito democratico la notizia relativa a quello che appare come un commissariamento della sezione democratica cavarzerana. La nota, sottoscritta dal segretario provinciale Michele Mognato e dal responsabile organizzativo Claudio Bertolin, dà comunicazione della nomina di Giuseppe Bergantin a coordinatore della campagna elettorale per il Pd a Cavarzere. Lo stesso comunicato annuncia anche che Bergantin, con un passato da funzionario Actv, in questo impegno sarà affiancato da Elisa Fa-

bian e da Otello Piazzon. Quest’ultimo fino a qualche mese era il vicesindaco di Cavarzere, poi estromesso dalla Giunta Tommasi, non senza contrasti interni al suo stesso partito, insieme all’altro assessore del Pd Ezio Bettinelli. Mognato e Bertolin rendono inoltre noto che la decisione di affidare a Bergantin, Fabian e Piazzon il coordinamento della campagna elettorale è stata assunta il 30 gennaio dall’assemblea del Pd a Cavarzere, alla presenza del segretario provinciale e del responsabile dell’organizzazione.

“Tutto il Pd a Cavarzere sarà impegnato nel costruire iniziative, confronti e quel che è necessario per ascoltare i cittadini e le forze sociali, a presentare le nostre proposte per l’Italia giusta e vincere le elezioni – concludono i due esponenti del Pd provinciale – a Mauro Contadin, che aveva già espresso la sua disponibilità a non ricoprire più la carica di segretario di circolo, va tutto il nostro apprezzamento per il difficile lavoro svolto in questi anni”. N.S.

Mauro Contadin, segretario uscente del circolo cavarzerano

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Cavarzere 9 Anno scolastico 2013-14 Nuove tecnologie

Iscrizione online, modalità in rodaggio L’Istituto comprensivo di Cavarzere si adegua alla normativa del Miur Iscrizioni a rilento, fondamentale l’assistenza della scuola C’è tempo fino al 28 febbraio per procedere all’iscrizione online

di Melania Ruggini

A

l via anche nell’Istituto Comprensivo di Cavarzere le iscrizioni al nuovo anno scolastico 2013- 2014, aperte fino al 28 febbraio. Per i bambini dei tre anni, per quelli di sei anni e per gli alunni delle classi 5^ di scuola primaria dei comuni di Cavarzere e Cona è giunto il momento di conoscere le caratteristiche delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado che nel mese di settembre 2013 inizieranno a frequentare. Da quest’anno la grande novità introdotta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-

Focus

versità e della Ricerca è la modalità online, mediante la quale le famiglie devono iscrivere i propri figli collegandosi direttamente al sito www.iscrizioni.istruzione.it. L’iscrizione via internet è riservata alle iscrizioni alle classi 1^ della scuola primaria e alle classi 1^ della scuola secondaria, mentre per la scuola dell’infanzia l’iscrizione avviene con il consueto modello cartaceo. Nel sito web www.comprensivocavarzere.it è possibile accedere allo “speciale iscrizioni” e scaricare il modulo e la lettera del dirigente scolastico rivolta ai genitori, con gli

incontri informativi e la sintesi dell’offerta, in rapporto al nuovo percorso di studio e alle progettualità più rilevanti. Come disposto dal Ministero dell’Istruzione, le iscrizioni si chiuderanno improrogabilmente il 28 febbraio. Di fronte a questa innovazione, l’istituto comprensivo ha organizzato un servizio di assistenza riservato ai genitori per supportarli e aiutarli nella compilazione della domanda di iscrizione online, attivato fino al 23 febbraio 2013, mettendo a punto un sistema di azioni per far conoscere ai futuri

il 17 marzo prossimo c’è la sfilata dei carri mascherati

D

omenica 17 marzo torna l’attesa festa di Carnevale, il tradizionale appuntamento organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con la Città di Cavarzere. Quest’anno l’appuntamento con le maschere e i carri allegorici cadrà in concomitanza con la sagra di san Giuseppe. Dalle

genitori e studenti l’impianto formativo dei vari plessi del territorio, attraverso riunioni capillari con i genitori in tutte le scuole. Nel corso degli incontri il dirigente scolastico e i responsabili di sede hanno consegnato alle famiglie copia del Piano dell’offerta formativa e hanno fornito tutti i chiarimenti necessari ad una prima conoscenza della nuova realtà scolastica. Anche per l’istituto comprensivo cavarzerano il processo di iscrizione online, seppur partito leggermente a rilento, si sta svolgendo con regolarità, pur richiedendo un

ore 14,30 è atteso il divertimento per le vie del centro città con la sfilata dei carri allegorici provenienti da tutto il Veneto, i gruppi mascherati, i simpatici clown, i bellissimi costumi d’epoca, le giostre, le bancarelle di dolciumi e vestiario. Si tratta di un evento sicuramente da non perdere, come sottolinea Lina Figoni della pro Loco, “in grado di richiamare come sempre una grandissima folla di partecipanti che riempiono le principali piazze e vie del centro. Stiamo lavorando intensamente perché abbiamo già parecchie adesioni da tutto il Veneto”- conferma

certo rodaggio da parte delle famiglie. Per questo l’assistenza fornita dalla segreteria è stata fondamentale in questo passaggio epocale, proprio per risolvere difficoltà di inserimento dei dati da parte dei genitori, avendo contribuito a rendere meno problematico l’approccio a questa nuova funzionalità. Stando ai primi dati, attualmente circa un terzo dei genitori ha completato l’operazione di iscrizione.

la Figoni. Quest’anno supporterà il Carnevale una lotteria abbinata all’evento, atta a raccogliere fondi per l’organizzazione della festa cittadina, dato che anche per questa edizione i fondi scarseggiano. “La lotteria partirà tra qualche giorno-conferma Lina Figoni- e sarà rivolta a tutte le attività commerciali del territorio per aiutare a raccogliere i fondi per questa manifestazione che da anni dà lustro alla nostra città”. Come sempre, saranno premiati il carro più bello, la scuola e i gruppi mascherati. M.R.

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10 Cavarzere Salute Il dato emerge da un’indagine nazionale “Passi 2011”

Obesità, piaga sociale anche per i cavarzerani di Melania Ruggini

L

’obesità è una piaga sociale e patologica in forte aumento anche in Veneto: nel solo territorio dell’Asl 14 si calcolano circa 10.000 obesi oltre a 26.000 persone sovrappeso tra i 18 e i 69 anni. Il dato emerge da “Passi 2011”, un’indagine nazionale che ha monitorato gli stili di vita della collettività ed è stata effettuata da tutte le aziende sanitarie italiane per analizzare i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni. Un questionario di 100 domande è stato posto ad un campione rappresentativo di popolazione,per la precisione 50.000 unità, stratificate per sesso ed età. In particolare emerge una situazione preoccupante nella zona di Chioggia, Cavarzere e Cona, in cui 26.000 persone tra i 18 e i 69 anni risultano essere sovrappeso e 10.000 sarebbero obese. L’analisi ha messo in luce l’incremento dell’obesità in rapporto all’avanzare dell’età e la diffusione tra le persone con inferiore livello culturale ed economico. Nell’Asl 14 si è notato come il 35% degli obesi sia iperteso o abbia un livello elevato di colesterolo. Tra le cattive abitudini alimentari che porterebbero all’obesità, risulta tra i fattori determinanti o scatenanti lo scarso uso di alimenti a base di frutta e verdura: soltanto un cittadino su dieci consuma la quantità minima giornaliera, che si aggira sui 400 grammi. Oltre al cattivo e disordinato regime alimentare, un fattore discriminante sarebbe la mancanza di attività fisica. Basterebbe infatti mezzora di attività motoria quotidiana per abbassare il rischio obesità e di malattie cardiovascolari,

Dati poco rassicuranti anche sul consumo di droghe e di alcolici nonché ipertensione e diabete, osteoporosi, depressione, trauma da caduta per gli anziani e alcuni tipi di cancro, tra cui quelli che colpiscono colon retto, seno ed endometrio. Stando all’indagine, nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona la popolazione pratica poco sport: solo una persona su tre pratica fa attività fisica in modo regolare, mentre il 36% ha una vita sedentaria. Sempre dall’indagine, risulta che la dipendenza da nicotina è più frequente tra gli uomini, il 22% contro il 19% delle donne, anche se tra i giovani fumatori prevalgono le donne, ossia il 34,5% contro il 20,9% degli uomini. Altro dato allarmante riguarda l’eccesso di alcol: 13.000 soggetti intervistati ne abusano, mentre addirittura il 9% rivela anche di aver guidato in stato di ebbrezza, percentuale maggiore negli uomini tra i 25 e i 34 anni. Dall’indagine sono emersi anche alcuni dati sociali interessanti: solo il

Uno stile di vita sempre meno sano caratterizzato da poco movimento e una dieta poco equilibrata è la motivazione dell’incremento dell’obesità

Nel territorio dell’Asl 14 sarebbero circa 10mila gli obesi e 26mila in sovrappeso

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57% delle persone al di sotto dei 65 anni lavora regolarmente, il 13% ha difficoltà ad arrivare a fine mese, più della metà possiede al massimo la licenza media inferiore, mentre i laureati sono solo il 10%.

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cinque borse di studio a studenti dell’ipsia

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N

ella sala convegni di palazzo Danielato si è svolta sabato 15 dicembre la cerimonia di consegna delle borse di studio, offerte dall’Avis di Cavarzere, dallo studio TDP e dalla famiglia Guarnieri, a cinque allievi dell’Ipsia che lo scorso anno si sono distinti per l’impegno profuso nello studio. Alla presenza del presidente dell’Avis Luigi Sturaro, della rappresentante della TDP Sara Lucchin, dei figli del dr. Guarnieri, dell’assessore ai servizi sociali del comune di Cona Antonio Bottin e della consigliera del comune di Cavarzere Cinzia Frezzato, il collaboratore vicario dell’Ispia G. Marconi Frediana Fecchio ha premiato Mirco Scanferla della 4ª chimico biologico, Daniele Zagato della 4ª tecnico sistemi energetici, Marco Silvestrin della 4ª tecnico industrie elettriche, Nicola Bacco della 2ª manutenzione e assistenza tecnica e Ibica Gusnane della 3ª produzione artigianale. La dirigente del Marconi, dopo essersi complimentata con gli allievi, ha sottolineato il ruolo della scuola come luogo di crescita e formazione e ha annunciato che il prossimo anno scolastico saranno presenti anche due percorsi Itis oltre a quelli professionali, arricchendo così l’offerta formativa dell’istituto cavarzerano. Nicola Ruzza


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12 Cavarzere-Cona Il caso Botta e risposta tra il sindaci di Cona e Cavarzere

Convenzioni sui servizi, due versioni Tommasi sostiene di aver proposto alla collega di siglare delle collaborazioni, ma Berto nega: “Mai ricevuto una proposta seria” di Nicla Sguotti

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a parte dei temi caldi di questo inizio anno a Cavarzere il mancato accordo con il Comune di Cona per l’attuazione di convenzioni con la municipalità cavarzerana. La vicenda era già stata oggetto di discussione qualche mese fa, precisamente a novembre, quando un’interrogazione della consigliere del Partito democratico Marzia Tasso aveva invitato il sindaco Tommasi a pronunciarsi in merito alle possibili convenzioni con Cona. Il primo cittadino aveva assicurato di essersi attivato per poter cercare di siglare degli accordi con Cona relativi a determinati servizi che però non aveva precisato. Passato qualche mese, è arrivata notizia che il Comune di Cona, obbligato per legge a convenzionarsi con altri comuni, ha sottoscritto ben tre accordi, nessuno dei quali con Cavarzere. Nello specifico, con Adria Cona ha sot-

A lato il sindaco Anna Berto e il collega Henri Tommasi toscritto una convenzione per i servizi catastali, con Chioggia per la Protezione civile e con Piove di Sacco relativamente alla Polizia municipale. La questione è quindi ritornata d’attualità e da parte delle amministrazioni comunali delle due città vi sono stati diversi interventi, concretizzatisi attraverso comunicati stampa incrociati. Il sindaco di Cavarzere ha confermato l’intenzione già espressa a novembre, ossia quella di continuare a lavorare per la firma di possibili convenzioni con Cona nel corso di questo nuovo anno. “Le mie dichiarazioni di qualche mese fa – ha detto Tommasi – non si riferiva-

no ovviamente ai servizi per i quali Cona ha già siglato delle convenzioni, visto che a novembre, quando io mi sono espresso, l’amministrazione comunale conense si era mossa da tempo per le tre convenzioni poi siglate e risultava complicato per noi inserirci in un percorso già prossimo alla conclusione, stiamo però lavorando per creare le basi perché, anche relativamente ad accordi di un certo peso, si possa arrivare a una concretizzazione nei prossimi mesi”. Nettamente diversa la versione data dal primo cittadino di Cona, Anna Berto, la quale ha in questi giorni affermato che un’intesa con Cavarzere è stata più volte

cercata dalla sua amministrazione comunale ma, non essendovi stata nessuna risposta dal sindaco Tommasi, il Comune di Cona ha dovuto praticare altre strade. “L’ultima richiesta di collaborazione con Cavarzere risale ai primi mesi del 2012 – così Berto – in quell’occasione ho dato un termine all’amministrazione comunale di Cavarzere, ho scritto al sindaco che avrei atteso una risposta fino al 31 marzo e poi sarei stata costretta a organizzarmi diversamente”. La risposta, riferisce il sindaco di Cona, da Cavarzere non è mai arrivata e di conseguenza il piccolo comune veneziano ha

cercato collaborazioni in altre direzioni. “Apprendo dalla stampa che il sindaco Tommasi sta lavorando per stringere convenzioni con Cona – aggiunge Berto – il segretario comunale, a onor del vero, mi ha detto che ci sarebbe questa eventualità, ma prima di prenderla in considerazione aspetto di ricevere una proposta di collaborazione seria e concreta da parte del Comune di Cavarzere. Se ciò si verificasse, prenderemo in esame la proposta, insieme alla maggioranza e all’intero Consiglio comunale, e valuteremo se essa sia vantaggiosa anche per Cona, solo allora inizieremo a lavorare per stringere accordi”.

SPORT, DuE INIZIATIVE Una handbike per Lorenzo Major e la presentazione dell’album di figurine sugli sportivi locali

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n bel venerdì a favore dello sport è stato vissuto a Cavarzere il 21 dicembre, poiché si sono tenute due importanti manifestazioni a Palazzo Danielato: la consegna di una handbike a Lorenzo Major e la presentazione del nuovo album di figurine degli sportivi cavarzerani.La prima cerimonia, che si è svolta alla presenza dell’assessore allo Sport Luciana Mischiari e di un foltissimo numero di atleti della A.S.D Scuola Ciclismo Lions D, è stata presentata da Martino Merlanti, il quale ha ricostruito la carriera sportiva di Lorenzo Major e ha motivato la scelta dell’atleta cavarzerano di intraprendere la disciplina del paratriathlon. Fin dall’età di 6 anni, Lorenzo ha amato lo sport, praticando per molti anni il karate e ottenendo brillanti risultati: da allora la passione sportiva non lo ha mai abbandonato e grazie a questa ha saputo trovare la forza per superare momenti difficili. Dopo aver praticato tiro a segno, canoa, scherma, pallacanestro, scalata, ora ha deciso di intraprendere il paratriathlon, una disciplina che combina nuoto, handbike e corsa con la carrozzina, ponendosi come obiettivo la partecipazione ai giochi paraolimpici di Rio de Janeiro nel 2016. Tuttavia una handbike ha un costo molto elevato (più di un’utilitaria) ma, grazie ad un progetto presentato dall’associazione sportiva Lions D che è stato giudicato meritevole dalla Fondazione Clodiense, sono stati

reperiti i fondi e così potremo presto vedere Lorenzo sfrecciare per le strade di Cavarzere con i suoi amici ciclisti durante gli allenamenti. Ultimata la consegna (in foto) con le foto di rito, il pomeriggio all’insegna dello sport è proseguito nel teatro Tullio Serafin con la presentazione dell’album di figurine 2012/2013 “Noi sportivi”, nel quale sono immortalati gli atleti di dieci società sportive cavarzerane (A.S.D Calcio Cavarzere, A.S.D. Gordige Calcio Ragazze, A.S.D. Canossa Basket Cavarzere, A.S.D. Karate Shotokan Cavarzere, A.S.D. New Sporting Club, A.S.D. Scuola Ciclismo Lions D, A.S.D. Boxe Cavarzere, A.S.D. Gruppo Sportivo Danze Cavarzere, A.S.D. Freetime Ginnastica Artistica, Gruppo Cinofilo Sportivo Cavarzere). L’illustrazione del progetto è stata curata dall’assessore Mischiari, che ha sottolineato il valore formativo dello sport per i giovani e dall’editore dell’album Donato Cicogna il quale ha posto l’accento sul valore ludico e socializzante dello scambio di figurine, passatempo che permette ai bambini di incontrarsi e di stringere nuove amicizie. Nicola Ruzza


Sport locale 13 Karate Trofeo interregionale specialità kumite

Tre bronzi per lo Shotokan Quattro atlete gareggiano dimostrando preparazione e impegno di Nicola Ruzza

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omenica 3 febbraio a Caorle si è svolto il Trofeo interregionale di karate specialità kumite (combattimento), nel quale si sono confrontati agonisti provenienti da ogni parte d’Italia e dalle vicine Slovenia e Croazia. L’Asd Karate Shotokan Cavarzere ha partecipato con quattro atlete: Sara Ametis, Giulia Angelini, Laura Porto e Desi Rubini, portando a casa ben 3 medaglie di bronzo, coronamento dell’ottima preparazione e dell’impegno profuso in

Da sx Mantovan, Rubini, Angelini, Ametis, Porto, Broggion palestra. Entrando nel dettaglio, Sara Ametis, alla prima esperienza di gara, conquista il terzo gradino del podio dopo aver passato molto bene il primo turno, sconfiggendo anche l’emozione; Sara è costretta a cedere il passo soltanto ad un’avversaria davvero ostica e perdendo per un solo punto un incontro molto equilibrato: il suo bronzo, dunque, assomiglia molto alla medaglia d’oro. Magnifica la prova di Giulia Angelini che

Focus pallavolo san marco, si cercano nuove atlete

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empo di verifiche, dopo le prime uscite, per la Pallavolo San Marco, associazione sportiva composta da tre squadre: l’under 13 (formata da ragazze nate tra il 1999 e il 2001), l’under 16 (dal 1997 al 1999) e la prima squadra che gioca nella 3ª divisione, per un totale di circa 30 atlete. “Dopo il buon piazzamento dell’anno scorso – afferma l’allenatrice Martina Tezzon – l’under 16 è chiamata a ripetersi nel campionato in

passa agevolmente i primi due turni, dando prova di un’ottima strategia di gara, cedendo soltanto alla vincitrice del torneo nella sua categoria; tuttavia Giulia si riscatta con una prestazione superlativa nella finale valevole per il bronzo: a dispetto della stanchezza provocata dai precedenti combattimenti, l’atleta cavarzerana riesce a sconfiggere 7 a 0 l’avversaria, conducendo un intelligente incontro di attesa e rimessa. Buona anche la prova di Laura Porto,

anch’essa, come Sara Ametis, alla prima esperienza agonistica: la karateka cavarzerana riesce a vincere il primo incontro – impresa non certo facile per un’esordiente – per poi cedere il passo ad avversarie più esperte ed abituate già da tempo a calcare il tatami; comunque Laura, se continuerà ad allenarsi con dedizione, avrà presto occasione di rifarsi e di fare incetta di medaglie. Infine Desi Rubini, nonostante fosse provata dai postumi della gara svolta la

corso, tuttavia una serie di infortuni, accaduti al di fuori degli allenamenti, ha finora compromesso la prestazione della compagine, mentre per quanto riguarda la squadra che milita nella 3ª divisione, il numero di partite è tuttora insufficiente per stilare un pur provvisorio bilancio: in ogni caso, l’allenatrice auspica un miglioramento in fase di ricezione e un maggior affiatamento nel gioco di squadra”. La presenza della Pallavolo San Marco è già di per sé una vittoria per Cavarzere: l’associazione sportiva infatti è frutto della dedizione delle atlete, del personale tecnico e della generosità degli sponsor - Dario Saggia, Alessio Suman e Villa Momi’s, questi ultimi forniscono le divise alle ragazze -, una passione così grande che supplisce alla mancanza di un impianto sportivo adeguato: tale struttura permetterebbe alle ragazze di

settimana precedente in Croazia - che le è valsa la convocazione per i campionati italiani a squadre per regioni – e pur essendo un poco influenzata, riesce a conquistare la medaglia di bronzo della sua categoria, mancando la semifinale per un soffio, segno evidente delle grandi doti atletiche e tecniche dell’atleta dello Shotokan Cavarzere. Esprimono soddisfazione ed orgoglio per i risultati ottenuti i tecnici Ettore Mantovan e Devis Braggion.

allenarsi in modo più continuativo, con un sicuro profitto nei risultati delle squadre nei campionati. Anche un maggior numero di atlete permetterebbe il necessario ricambio in caso di infortuni: alcune ragazze, infatti, disputano sia le partite dell’under 16 al sabato, sia quelle della prima squadra la domenica, per mancanza di giocatrici; l’allenatrice Tezzon invita dunque coloro che fossero interessate a questo bellissimo sport di venire a vedere gli allenamenti ogni martedì e giovedì alla palestra della scuola Aldo Cappon (ex Ugo Foscolo), sognando di emulare le gesta di Eleonora Lo Bianco e di Francesca Piccinini o magari soltanto per socializzare e imparare a divertirsi sotto rete. N.R.


14 Sguardo a Chioggia Nomine Il nuovo cda di Chioggia Ortomercato presenta intenzioni, progetti e priorità

Obiettivo: rilancio del settore orticolo locale di Marta Boscolo

C

hioggia Ortomercato del Veneto ha un nuovo consiglio di amministrazione. L’Assemblea dei Soci convocata a fine dicembre per il rinnovo delle cariche alla naturale scadenza del mandato ha provveduto alla nomina del nuovo consiglio di Amministrazione. Sono stati prescelti: presidente Marco Boscolo Bachetto e i consiglieri Spagno Emilia e Stefano Boscolo Momolina. La società Chioggia Ortomercato del Veneto è detenuta per l’84% da Sst (interamente partecipata dal Comune di Chioggia e proprietaria del compendio del mercato) e per la restante quota del 16% da privati (le cooperative Cos e Capo, la società di intermediari Sico e l’organizzazione di produttori Opoveneto) e ha avuto in affidamento dall’Amministrazione Comunale la gestione del Mercato Ortofrutticolo dal 1 marzo 2010. Tra gli obiettivi del nuovo consiglio della società e del presidente in primis, vi è la volontà di creare le condizioni di un rilancio del settore orticolo clodiense proprio attraverso la gestione del mercato. In particolare Bacchetto si prefigge di recuperare, rilanciare e valorizzare i prodotti orticoli tipici clodiensi; favorire il ricambio generazionale; avviare progetti di completamento della filiera produttiva di alcuni prodotti orticoli successivi alla fase di conferimento del prodotto lavorato grezzo; migliorare a livello qualitativo la salubrità e la genuinità dei prodotti orticoli; dare un nuovo assetto logistico e organizzativo interno al mercato; avviare un polo turistico per la promozione del territorio rurale clodiense dalla primavera all’autunno. Tra i prodotti locali che si intende valorizzare, potrebbero tornare in auge la patata precoce “Lisetta”, la cipolla bianca “Musona di Maggio e giugno”, la zucca marina, l’insalata Giasiola, il Sedano Gigante di Chioggia, il Prezzemolo di Chioggia e la Catalogna di Chioggia, l’Asparago di Padova o di Conche, prodotto anche nelle località chioggiotte di Valli e Piovini. Molti di questi ortaggi vengono oggi prodotti solo per il consumo familiare, ma potrebbero essere commercializzati attraverso nuovi accordi con gli acquirenti, valorizzati attraverso marchi di tutela, presentati nelle fiere e manifestazioni nazionali e internazionali. Particolare attenzione sarà rivolta alla produzione IGP del radicchio da seme non ibrido, come prevede il disciplinare, alle produzioni biologiche, all’uso di seme autoctono, alla sostenibilità delle produzioni a basso impatto ambientale. “Una cosa è certa – ha detto Boscolo - vado a ricoprire una carica politica come “tecnico”, come cosiddetto “esperto” del settore. Si tratta di una nomina legata alla mia professionalità e alle competenze che possiedo. Metto a disposizione la mia conoscenza della materia, il mio bagaglio di tecnico, le esperienze che negli anni ho maturato nel settore orticolo, ma non solo, anche in altri settori diversi da quello agricolo, ad esempio nel campo ambientale, come accompagnatore turistico o nell’organizzazione di eventi. Sarà mia cura altresì, con questo mandato, riprendere, adattandolo al mio program-

Molti ortaggi prodotti solo per il consumo familiare potrebbero trovare nuovi mercati ed essere valorizzati attravreso marchi di tutela

Ortomercato Veneto di Chioggia

ma, anche ciò che di buono è stato finora fatto. A tal proposito, voglio ringraziare oggi coloro che mi hanno preceduto”. Per attuare il suo articolato programma, il presidente prevede di coinvolgere tutta una serie di attori (istituzionali, enti pubblici e privati, della categoria e non solo) come il Gal per l’accesso alle risorse finanziarie, Veneto Agricoltura, la Camera di Commercio per la promozione dei prodotti, l’Opo Veneto, i commercianti, il Comune, gli istituti bancari. Importante anche e soprattutto il rapporto con i produttori: ci si deve, innanzitutto, riappropriare di coloro che negli anni si sono disaffezionati al conferimento dei propri prodotti alla Centrale Orticola di Brondolo, arrivando a preferire altri canali di vendita con contratti diretti con i commercianti, con le Gdo, o con la vendita in altri mercati, come ad esempio quello di Rosolina.

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segue da pag. 1 L’uomo è stato circondato dalle guardie a cavallo inglesi che lo hanno distratto, mentre un poliziotto con una pistola elettrica lo ha colpito restando a distanza di sicurezza e lo ha immobilizzato. E così che vanno dunque le cose quando gli operatori della sicurezza hanno dotazioni adeguate… Tutto finisce rapidamente, in sicurezza, nessuno spargimento di sangue, niente denunce, niente pratiche da torturatori da seguire… Però! Ma se tutto fila liscio che gusto c’è? Molto meglio qui in Italia dove un poliziotto può rischiare sul serio la salute ad ogni minimo intervento che gli capita, dove può sempre far lavorare la fantasia per sopperire alle carenze di mezzi che non gli consentono di avere gli strumenti adeguati per lavorare, dove non manca mai il brivido della denuncia per abusi, e dove in cambio… si beccano quattro spiccioli, tra i peggiori trattamenti d’Europa .Devono pensarla certamente così i nostri governanti e amministratori che si ostinano a non fornire ai poliziotti pochi economici strumenti che non li obbligherebbero, puntualmente, a venire al contatto fisico ogni volta che bisogna intervenire per fermare qualcuno che crea problemi di qualsiasi tipo. E fare a meno di mettere a repentaglio noi operatori e tutti gli altri? E perché mai? Meglio lasciarci con i soliti, antidiluviani, mezzi. Manganelli e nude mani. Non fermano proiettili, bastoni e catene e coltelli e tanto altro, ma che importa? Non ci consentono di fermare rapidamente e col minor rischio possibile quelli che ci troviamo di fronte, ma che importa? Tanto il problema è e resta di Forze dell’Ordine e semplici cittadini, mica riguarda politici e ministri. E poi se non fossimo costretti al contatto fisico in modo da guadagnarci l’immancabile etichettatura di violenti che abusano che va forte… soprattutto quando alle porte ci sono le elezioni? *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)


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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Occupazione nel veneziano I dati che arrivano da città e provincia

Aree ricche ko, debole la ripresa

Il 30% dei nuovi disoccupati è dal Veneto orientale 4380 persone l’anno scorso hanno perso il lavoro di Alessandro Abbadir

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isoccupazione e problema lavoro, la questione colpisce tutta la provincia di Venezia. Si va dalle aree storicamente in difficoltà come Chioggia o i il polo industriale di Marghera, alle zone che fino ad un tempo fa erano considerate isole felici come il Veneto Orientale. La provincia quest’anno perde complessivamente 14.600 posti di lavoro. “Sinceramente - allarga le braccia Paolino D’Anna l’assessore al lavoro della provincia di Venezia- a questa crisi non si vede fine da circa 5 anni. Speriamo che questo sia l’anno della risalita, ma segnali di una netta ripresa fino ad ora non ne sono davvero arrivati”. Nella zona della Riviera del Brenta e del Miranese ci sono però anche degli esempi positivi. Si pensi alla Pometon nell’area nord del miranese e anche alla Kelemata che punta ad ingrandirsi nella stessa zona. In Riviera del Brenta ci sono state brutte vicende come quella della Nuova Pansac messa all’asta con 1000 dipendenti fra Mira, Marghera e Portogruaro in attesa di capire da chi saranno comprati, tagli in arrivo alla storica azienda del detersivo l’ex Mira Lanza ora Reckitt Benckiser, ma ci sono stati anche esempi positivi. Primo fra tutti quello dell’ex Unitrans di Pianiga ora Transuni che è stata rilevata dopo che era stata

dichiarata la cessata attività. L’azienda che produce cassoni frigoriferi per camion, nel giro di due anni dovrebbe riavere in forze i 53 operai che di fatto erano stati licenziati. Non va male nemmeno la Prearo Lampadari di Campagna Lupia che dopo il rischio chiusura punta ora ad aggredire nuovi mercati per la produzione di lampadari di qualità anche a grossi committenti come gli Emirati Arabi e le case regnanti europee. Tiene meglio degli altri settori il calzaturiero in Riviera del Brenta da anni specializzato nel settore lusso, anche se esiste il brutto fenomeno dei laboratori clandestini cinesi ingaggiati dalle grandi marche. Un fenomeno che carabinieri e personale dell’ispettorato del lavoro puntano a debellare con l’aiuto dei dipendenti e degli stessi imprenditori. Ci sono casi poi come quello della Cosmo di Noale, in cui l’ampliamento dell’azienda si scontra con le necessità a vivere in un ambiente il meno inquinato possibile da parte dei residenti. Dal Veneto Orientale intanto con l’inizio del 2013 arrivano dati preoccupanti. Il 30% dei nuovi disoccupati è proprio di questa zona, cioè 4380 persone. Tutti a casa insomma tra le terre del Sandonatese, Portogruarese, Jesolano, terre che gli stessi residenti ritenevano ricche. La Cgil ha

dato dati ancora più preoccupanti nello specifico Ci sono stati nel 2012 nel Veneto Orientale, 1.616 licenziamenti, di cui 322 in mobilità collettiva e 1.294 individuale. E’ esploso poi il fenomeno dei contratti a chiamata, con assunzioni anche di un solo giorno, per non parlare dei voucher cresciuti del 47,8 per cento. I giovani precari sono circa 1.500, mentre altrettanti cercano fortuna all’estero o hanno perso le speranze e stanno in famiglia senza far nulla. E intanto magra consolazione, anche gli ex ricchi piangono. E’ il caso appunto ancora della Nuova Pansac (che ha il maggior sito a Malcontenta di Mira) al cui patron Fabrizio Lori saranno vendute le case di proprietà e di famiglia da parte del commissario straordinario Marco Capelletto. Questo per poter soddisfare almeno una parte dei 2.633 creditori rimasti in attesa di incassare quanto spetta loro per forniture, prestiti, lavoro non retribuito, contributi arretrati, tasse. Insomma un 2012 con molte difficoltà e ora si spera in un 2013 con qualche spiraglio di luce alla fine del tunnel di una crisi che in altri paesi nel mondo sembra essere già all’epilogo (Usa), o mai davvero iniziata (Germania).

Servizi

centri per l’impiego subissati di domande

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resce del 74% il lavoro svolto dai Centri per l’Impiego della Provincia per seguire persone che hanno perso il lavoro e per gestire la loro posizione sul mercato del lavoro: da 1.383 nel 2011 ai 2.401 del 2012. Numeri più elevati a Portogruaro e San Donà Stabile rispetto al 2011 il numero dei nuovi ingressi nello stato di disoccupazione, che a fine novembre 2012 arrivano a 23.202 persone rispetto alle 25.525 del 2011. Questi gli indicatori più rappresentativi riguardanti i servizi dei Centri per l’Impiego della Provincia di Venezia che si occupano di accoglienza e gestione dello stato di disoccupazione, dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, di tirocini di formazione e orientamento. Da gennaio a novembre 2012 i lavoratori preselezionati alle offerte di lavoro è aumentata: 18.028 rispetto ai 14.990 del 2011. Quelli inseriti nel programma di incrocio tra domanda e offerta di lavoro (candidature), sono stati 14.179 rispetto ai 13.193 del 2011. Sale del 44% la media dei Piani d’Azione Individuale: 7829 del 2012 rispetto ai 5.944 del 2011; 356 le controversie collettive seguite rispetto alle 313 del 2011. A.A.

EDILIZIA SARÀ CRISI NERA A CHIOGGIA E DINTORNI

S

arà ancora crisi nel 2013 per le piccole e medie imprese del settore edile dell’area di Chioggia, Cavarzere e Cona. Lo rivela un’indagine dell’Aniem regionale (Associazione nazionale imprese edili Confapi). Si registrano infatti un calo degli ordinativi del 25 per cento, un decremento del fatturato del 30 per cento e l’aumento della perdita di posti di lavoro dell’11 per cento. Aumentano anche il ricorso alla Cassa integrazione del 12 per cento e la contrazione degli impegni bancari del 30 per cento. E’ un’area quella presa in esame dove la tipologia delle imprese varia dai 7 ai 10 addetti al massimo. L’assessore provinciale Lucio Gianni è chiaro: ”E’ un settore che sta soffrendo in modo particolare la crisi. Ho incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e a breve organizzeremo un incontro anche con gli assessori alle attività produttive non per portare avanti un tavolo di parole ma

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capire come intervenire. Dobbiamo puntare sui fatti e sulle proposte”. Il presidente della commissione provinciale lavoro Roberto Dal Cin: “E’ doveroso avere una chiara fotografia della situazione del territorio in questione. In quest’area il volano è rappresentato dal turismo, quindi sarà fondamentale puntare su un’edilizia legata al settore turistico”. Il direttore di Apindustria Pierluigi Roccato: “La situazione è critica dobbiamo far fronte ad una crisi che dura ormai dal 2008 e che ha distrutto ulteriormente un tessuto industriale già di per se’ martoriato in queste aree. Dobbiamo chiedere a chi governerà interventi pesanti per liberare risorse economiche da investire attraverso le imprese per rilanciare le aziende locali, agevolare fiscalmente le stesse per poter assumere ed incrementare l’occupazione che oggi ha raggiunto livelli paragonabili solo al dopoguerra”. A.A.

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Spazi aperti 17 3 Ambiente Presentato dal comune di Venezia l’Atlante Ornitologoco

Tornano i cormorani e gli aironi in laguna Al via il 21° censimento degli uccelli svernanti. Dalla Tor “Serve un coordinamento unico per gli interventi” di Alessandro Abbadir

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a laguna di Venezia è uno degli habitat naturali più belli d’Europa e grazie a dei controlli e protezioni degli ultimi anni, è tornata ad abitarla specie bellissime come le garzette, gli aironi e i cormorani. Un ripopolamento voluto da una precisa direttiva dell’Unione Europea. I dati di questo ritorno della natura sono contenuti nell’Atlante Ornitologico della Laguna stampato da Marsilio per conto del Comune di Venezia. Il prodotto è un manuale con 152 schede a colori che segnalano le caratteristiche e le presenze delle varie specie. Ma ecco i dati censiti in cinque anni, dal 2006 al 2011, da 155 ricercatori coordinati da Mauro Bon, dirigente del Museo di Storia Naturale, nelle varie aree della laguna. Dati raccolti proprio nell’Atlante, Sono state schedate 240, di cui la maggior parte (142) svernanti, le altre nidificanti in laguna. Si sono trovate la Pavoncella e lo Svasso, il Piro Piro piccolo e il Fraticello, la Folaga e il Tuffetto, l’Alzavola e il Mestolone. E poi Aironi (Bianco, Rosso e Cinerino), i cormorani sempre più numerosi. E non mancano in città merli e gabbiani, alcuni provenienti dall’Ungheria, identificati in Riva Sette Martiri , e poi le comuni “seeghete”, le magoghe e i mazorini. Ma

sono tornati anche i rapaci come il Gheppio, il Falco pellegrino e la poiana. Intanto nelle scorse settimane è stato organizzato il convegno “La laguna di Venezia zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar. Stato dell’arte dei percorsi di tutela e valorizzazione a confronto, con i conflitti, verso un futuro di sviluppo sostenibile”, organizzato dalla Fondazione Sorella Natura. All’incontro sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia e il vicepresidente provinciale e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor. L’intenzione degli organizzatori fra cui c’erano anche associazioni venatorie, della pesca e ambientaliste è stata quella di “promuovere una riflessione a tutto campo intorno agli scenari che la convenzione di Ramsar potrebbe svelare sul bacino lagunare. Bacino che contribuisce largamente a fare di Venezia uno dei luoghi più interessanti e conflittuali del nostro paese. La Convenzione di Ramsar ha superato l’ipotesi di parco lagunare”. Per l’assessore Paolo Dalla Vecchia “ la Laguna di Venezia è parte integrante della nostra provincia. Con i suoi 550 km quadrati di estensione, costituisce uno degli ecosistemi più delicati. La laguna esprime un valore culturale,

ambientale e sociale assolutamente unico. Difendendo la laguna e la sua naturalità difendiamo pertanto non solo il patrimonio che rappresenta, ma una delle ragioni della nostra qualità di vita, un sistema ecologico indispensabile. La piena funzionalità naturale degli specchi lagunari è un elemento da promuovere in ragione del bene collettivo, e delle possibilità che il nostro modello di sviluppo attuale possa essere indirizzato sempre più nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente”. L’assessore Mario Dalla Tor ritiene che “l’urgenza più importante per la nostra laguna è quella di riuscire a creare un coordinatore unico che metta insieme tutti: enti territoriali, associazioni ambientaliste e venatorie, proprietari delle Valli lagunari. Ad oggi

non c’è un punto unico di coordinamento, si continua a ragionare per settori. Il Parlamento dovrebbe creare le condizioni affinché tutte queste realtà lavorino insieme. Per quanto di competenza della Provincia, ci stiamo apprestando ad organizzare il 21° censimento degli uccelli acquatici svernanti, che ogni anno conferma la presenza sempre più numerosa di esemplari di avifauna. Lo scorso anno ne abbiamo registrati più di 400 mila. La laguna veneziana è la prima zona umida d’Italia, tra le prime cinque al mondo. Al suo interno ha una ventina di valli, ed è proprio dai proprietari di queste valli che può arrivare un aiuto concreto, magari attraverso una fondazione”.

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Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997

AL VIA LA CAMPAGNA REGIONALE CHE INFORMA I CITTADINI DELL’ULSS 14 CHE POSSONO SCARICARE I REFERTI DAL COMPUTER DI CASA Al via la campagna informativa della Regione Veneto che mira ad estendere e potenziare il servizio di scarico dei referti via internet da parte dei cittadini. 160 autobus transiteranno dal 1 febbraio al 1 marzo prossimi nei territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per portare un messaggio utile a tutti i veneti: “Il referto? E’ online sul sito della tua azienda sanitaria ed ospedaliera”. Si tratta di una campagna informativa promossa dalla Regione Veneto realizzata dal Consorzio Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, in collaborazione con l’Azienda ULSS 9 Treviso nell’ambito del progetto Veneto ESCAPE. Questa iniziativa dal 2009 al 2012 ha permesso di dematerializzare l’intero processo documentale in tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere venete, rendendo disponibili i referti via internet ai quasi 5 milioni di cittadini che costituiscono la popolazione residente in regione. L’analisi dei dati preliminari del progetto rileva che la percentuale di chi scarica i referti via web è pari al 57%. Un dato destinato a crescere, considerando l’opportunità di raggiungere quei cittadini che ancora non sono consapevoli dell’esistenza di un servizio, che permette di risparmiare 12 euro per ogni referto scaricato via web, vale a dire 72 milioni di euro annui in Veneto. Non solo un

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Ulss 14

GIUSEPPE DAL BEN, COMMISSARIO A CHIOGGIA

risparmio economico, ma la possibilità di migliorare i percorsi di cura, resi più incisivi dalla rapida disponibilità del documento digitale. Le 11 aziende interessate dalla campagna sono: ULSS n. 2 Feltre, ULSS n. 4 Alto Vicentino, ULSS n. 5 Ovest Vicentino, ULSS n. 10 Veneto Orientale, ULSS n. 13 Mirano, ULSS n. 14 Chioggia, ULSS n. 17 Este, ULSS n. 19 Adria, ULSS n. 20 Verona, ULSS n. 21 Legnago e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. In tali aree è previsto il passaggio di autobus con immagini pubblicitarie che

Hai bisogno di un aiuto per smetterei fumare? Vuoi aiutare un familiare/un amico/un conoscente? 3° Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare L’Azienda ULSS 14 organizza il 3° Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare presso il Dipartimento d’Igiene e Sanità Pubblica a Borgo S. Giovanni n° 1183 (ex ANFFAS) dal 20 febbraio 2013 dalle ore 19.00 alle ore 21.00. Il trattamento è GRATUITO. Il trattamento prevede 3 giorni ravvicinati (mercoledì –giovedì- venerdì). Si completa con 5 incontri a cadenza settimanali e 1 dopo un mese. Per informazione e appuntamenti telefonare al Ser.T Tel. 041/5534475 Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14.00.

invitano i cittadini ad utilizzare i siti delle loro rispettive aziende sociosanitarie ed ospedaliere per provvedere allo scarico dei propri referti. A Chioggia il servizio è stato attivato il 29 aprile del 2012, e riguarda soltanto i referti del Laboratorio Analisi. Gli esiti della campagna e i risultati finali di Veneto ESCAPE, iniziativa che ha inciso profondamente sulle organizzazioni sanitarie e rivoluzionato le abitudini dei cittadini veneti, saranno resi noti a marzo in occasione della conferenza di chiusura del progetto.

«Il lavoro svolto nel 2012 è stato importante, continuiamo a lavorare per il futuro di Chioggia». Giuseppe Dal Ben è stato riconfermato – seppure nelle vesti di commissario – alla guida della Ulss 14 di Chioggia. «Sono grato al presidente Luca Zaia per la fiducia che mi ha accordato, confermandomi in questo incarico. Ho trovato qui una struttura operosa, che non ha nulla da invidiare ad aziende più blasonate, e condivisione sulle mie idee ed i miei progetti. Non spetta certo a me accampare meriti o enumerare i risultati raggiunti, ma questa riconferma va interpretata come un riconoscimento (non a me, ma a tutta la squadra – dalla Regione ai Comuni afferenti, dalle associazioni del territorio agli operatori dell’azienda, a cui va il mio più sentito ringraziamento) per quanto realizzato finora. Invito questa squadra a continuare a lavorare insieme, con la stessa determinazione dimostrata finora. Questo nuovo mandato ci permette di portare avanti i progetti avviati, per rendere la sanità di Chioggia sempre più di qualità».

Al via corsi informativo-formativi rivolti alle gestanti e neomamme “La Sicurezza prima di tutto” è il titolo degli incontri sul tema della Prevenzione degli Incidenti Domestici, organizzati dal Dipartimento di Prevenzione in collaborazione con il Reparto di Ostetricia-Ginecologia dell’Asl n° 14 di Chioggia, rivolti alle gestanti e neo mamme che desiderano ricevere una formazione adeguata sul tema in oggetto. Tali incontri saranno condotti dalla Drssa Destro Cristina, che metterà a disposizione delle partecipanti Informazioni e strumenti utili per favorire un’adeguata conoscenza in tema di incidenti pediatrici. Tutti gli incontri sono gratuiti e si terranno il venerdì mattina dalle ore 9.30 alle 13.30, presso la Sala riunioni del reparto ospedaliero di Ostetricia-Ginecologia di Chioggia (3° piano). Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Dr.ssa Destro Cristina, telefonando il martedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle 16,30 al n° 0415572136 ed il mercoledì mattina dalle ore 11.00 alle 12.00 al n° 0426316461.


Gennaio 2013

Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

LOTTA ALL’ICTUS. INTERVENTO ECCEZIONALE ALLA CARDIOLOGIA DI CHIOGGIA Eseguita per la prima volta all’ospedale di Chioggia, presso la sala di Emodinamica della cardiologia, la chiusura dell’auricola sinistra del cuore, una complessa procedura praticata in Italia solo da pochi centri altamente qualificati. Ad eseguire il delicato intervento sono stati il responsabile dell’Emodinamica clodiense Gabriele Boscolo insieme al collega Salvatore Saccà, coadiuvati dal personale infermieristico (Manola Boscolo, Emanuele Boscolo ed Arianna Penzo). L’operazione si esegue nei pazienti affetti da fibrillazione atriale, che è l’aritmia cardiaca più frequente nella popolazione (una persona su dieci tra gli anziani). Lo scopo dell’intervento é quello di ridurre il rischio di sviluppare alcune delle complicanze più temute della fibrillazione atriale come l’ictus cerebrale. Anche se fortunatamente esiste da molti anni una medicina anticoagulante, molto nota tra la popolazione, che riduce moltissimo questo rischio (rende il sangue più fluido e quindi meno soggetto alle trombosi), purtroppo alcuni pazienti non possono avvantaggiarsi di questa terapia preventiva, proprio per la caratteristica appena citata di rendere il sangue meno coagulabile. Chi ha sofferto di gravi emor-

interessato qualche giorno fa una signora di 79 anni residente a Chioggia. “Il dispositivo impiegato nell’intervento – ha aggiunto Valle - è stato utilizzato in non più di una cinquantina di casi in Italia fino ad oggi e solo in centri altamente qualificati. Questo dimostra che anche negli ospedali di rete come quello clodiense è possibile trovare cure di eccellenza e prestazioni di qualità”. Non è il primo intervento al cuore di così alta specializzazione sul cuore che si esegue a Chioggia: qualche mese fa, infatti, la stessa équipe ha eseguito la chiusura del setto interatriale (un piccolo “buco” congenito, all’interno del cuore), che forse è meglio conosciuto come l’intervento che ha permesso al giocatore Cassano, allora attaccante del Milan e della Nazionale, di ritornare a giocare dopo 6 mesi di stop. Particolare soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben che “ha sottolineato come continuando ad offrire un’alta qualità di servizi e di assistenza, la Cardiologia (e più in generale l’ospedale) di Chioggia sta mantenendo la promessa di eliminare il pendolarismo “cardiologico e non” presso le altre strutture ospedaliere lontane dalla città”.

L’equipe che ha effettuato l’intervento insieme al primario Roberto Valle ragie, come quelle cerebrali, infatti, non puo’ permettersi di avere il sangue meno propenso a coagulare. “Recentemente – ha dichiarato il primario di Cardiologia di Chioggia Roberto Valle - è stato perfezionato un piccolo ombrellino che da una vena della gamba, viene introdotto da mani esperte, fino al cuore, senza intervento chirurgico e in anestesia locale, che chiude un recesso (l’auricola) dove il sangue ristagna causando l’ictus cerebrale”. Un intervento che ha

LO STILE DI VITA DEI CITTADINI DELL’ULSS 14 Alimentazione, attività fisica, fumo e alcol sotto la lente d’ingrandimento dello studio Passi Che tipo di vita conducono i cittadini dell’Ulss 14 di Chioggia? Ce lo dice il rapporto Passi 2011, un sistema di sorveglianza, attivo in Italia ed in ciascuna Ulss veneta, che monitora gli stili di vita e i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni. Il documento è stato elaborato dal responsabile del progetto, medico del Dipartimento di Prevenzione, il dottor Paolo Mancarella, sulla base di un questionario di 100 domande posto ad un campione rappresentativo della popolazione, stratificato per sesso e classi di età (25 persone al mese), estratto casualmente dalle liste dell’anagrafe sanitaria (circa 50mila persone). Le persone intervistate. Sono state intervistate 225 persone di cui il 15% con meno di 30 anni, il 25% tra i 30 e i 40 anni, il 26% tra i 40 e 50 anni e il 34% con più di 50 anni. Tra gli intervistati lavora regolarmente il 57% sotto i 65 anni (56% degli uomini e il 30% delle donne). Più della metà (53%) ha al massimo la licenza media inferiore, questa percentuale sale al 71%tra le persone con più di 50 anni. I laureati sono il 10%. Per quanto riguarda la situazione economica, il 13% degli intervistati dichiara di avere difficoltà ad arrivare a fine mese. L’alimentazione. Nella Ulss 14 si stima che circa 26mila persone tra i 18 e 69 anni presentino un eccesso di peso: gli obesi sono 10mila. L’obesità aumenta con l’età ed è più diffusa tra le persone che più basso livello culturale ed economico. L’eccesso di peso è un importante fattore di rischio cardiovascolare: nella Ulss clodiense il 35% degli obesi è anche iperteso o ha il coleste-

rolo alto. Inoltre si stima che solo 1 cittadino su 10 a Chioggia mangi la quantità minima consigliata di frutta e verdura (400 grammi). L’attività fisica. E’ ormai risaputo che svolgere attività fisica regolarmente (almeno 30 minuti al giorno) comporti numerosi benefici per la salute. In particolare riduce il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, di diventare ipertesi o diabetici. Inoltre diminuisce il rischio di osteoporosi, depressione, trauma da caduta negli anziani, alcuni tipi di cancro come quello del colon retto, del seno e dell’endometrio. Nella Ulss 14 si è calcolato che solo una persona su tre pratica attività fisica regolare e che il 36% sia completamente sedentaria. Il fumo. Il fumo di tabacco rimane il principale fattore di rischio per numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. A sorpresa, nell’Ulss clodiense l’80% degli intervistati ha riferito che non fuma oppure che ha smesso. Di contro ha dichiarato di fumare un adulto su cinque (20, 4%). L’abitudine al fumo è più frequente negli uomini (22% contro 19%), ma nella fascia di età più giovane sono le donne a prevalere sugli uomini (34,5% contro 20,9%). Tra i fumatori, il 2% è un forte fumatore che consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. Il 93% di ex fumatori ha dichiarato di aver smesso di fumare da soli, mentre il 7% grazie all’impiego di farmaci, gruppi di aiuto od operatori sanitari. L’alcol. L’alcol è oggi uno dei fattori di rischio più elevato per la salute dell’uomo. Sono più

Il dottor Paolo Mancarella di 20mila i morti ogni anno in Italia per abuso di alcol o per problemi alcol-correlati. Nell’Ulss 14 gran parte degli adulti beve alcolici in maniera moderata (62%), ma ben 13mila persone tra i 18 e 69 anni bevono in maniera rischiosa per la salute. Secondo i dati Passi, tra i bevitori dell’Ulss clodiense di 18-69 anni che hanno guidato l’auto o la moto nell’ultimo anno, il 9% dichiara di averlo fatto sotto l’effetto di alcol. Questo comportamento è risultato più frequente nei giovani di sesso maschile di età 25-34 anni. Un adulto su dieci, quindi, continua a mettere a rischio la propria vita e quella degli altri guidando sotto l’effetto dell’alcol. Per approfondimenti consultare il sito internet aziendale: www.asl14chioggia.veneto.it alla pagina progetto passi sezione Dipartimento di Prevenzione.

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20 6 Personaggio “Mimmo” Arena Da oltre 20 anni presidente del Club Alpino Italiano di Chioggia

Quarant’anni fa intorno alla vetta si incontravano ampi ghiacciai che ora sono scomparsi

Una vita vissuta ad alta quota L’alpinista siciliano trapiantato a Chioggia ripercorre le tappe più significative delle sue ascensioni montane di Eugenio Ferrarese

“L

’8 settembre scorso con un gruppetto di amici ho scalato il Pelmo, la più bella vetta delle Dolomiti, almeno per quanto mi riguarda”, ci racconta con una punta di orgoglio Domenico Arena, per tutti “Mimmo”, siciliano trapiantato da moltissima anni a Chioggia e presidente da oltre un ventennio, salvo qualche breve parentesi, della locale sezione del Cai (Club Alpino Italiano). “Era la dodicesima volta che salivo su questa vetta che domina la Val Fiorentina, la Val Zoldana e quella del Boite. La prima scalata l’avevo fatta 46 anni fa. Sei ore per salire, sette per scendere. Partenza dal rifugio Venezia, poi per la via “normale” si raggiunge la vetta a 3168 metri. Quando la giornata è particolarmente limpida, lo sguardo riesce ad arrivare facilmente alla cima della vicina Marmolada, a quella dell’Antelao, ma anche al ben più lontano Bernina ai confini tra Lombardia e Svizzera”. Mimmo aveva affrontato questo percorso la prima volta nel luglio del 1966. “Non

avevo ancora trent’anni e mia moglie che mi aveva accompagnato non era certo un’esperta della montagna. Nel corso di quella stessa estate sono arrivato alla vetta altre due volte: con un gruppetto di scout guidati dal salesiano don Italo e in settembre con dei compagni di lavoro”. Negli anni successivi, insiemi alle svariate escursioni con i soci del Cai in tutte le più importanti vette delle Alpi e non solo del versante italiano, ma anche in Svizzera, Austria, Francia, Slovenia, più volte Domenico Arena è ritornato sul Pelmo: nel ’70 con gli amici del campeggia, nel ’74 con i cognati, nell’82 con il figlio allora quattordicenne, nell’86 per festeggiare il ventennale dalla prima salita insieme ad una trentina di persone “e talvolta anche con altri escursionisti che si aggregavano a noi”, aggiunge Mimmo; altra salita nel ’92 con il Cai di Chioggia, ancora nel ’97 con degli amici, nel 2001 per il 35° dalla prima scalata e nel 2006 per il 40° anniversario… “Quarant’anni fa intorno alla vetta si in-

contravano ampi tratti ghiacciati e innevati; negli ultimi anni, salvo quando vi era stata una stagione invernale particolarmente nevosa, questi piccoli ghiacciai sono quasi del tutto scomparsi e lo scioglimento della neve ha creato dei pericolosi “imbuti” così come sono comparse delle profonde fessurazioni… ma abbiamo anche visto crescere, non lontano dalla vetta del Pelmo, un abete che continua a resistere a tutte le intemperie. E’ diventato un punto di riferimento di scalata in scalata”. La passione per la montagna ha sempre accompagnato Domenico fin da giovane ed è poi proseguita nella lunga esperienza con il gruppo Cai di Chioggia: attenzione all’ambiente, ai luoghi visitati, alla cultura locale, ma anche alla sicurezza con cui ci si cimenta in percorsi particolarmente difficili. Una passione condivisa con 350 soci di ogni età e con un occhio di riguardo per le future generazioni. Infatti nella sede del Cai – ospitato nell’ex scuola elementare “Pascoli” a Brondolo – vengono proposti

Domenico “Mimmo” Arena lo scorso 8 settembre nel corso della sua dodicesima scalata del Pelmo anche dei corsi alpinistici per ragazzi dai 12 ai 17 anni. Ogni mese per tutti si organizzano escursioni con percorsi differenziati: itinerari “turistici” per tutte le gambe, salite più facili o più impegnative fino ad arrivare alle scalate per gli esperti ben più attrezzati. Nel programma annuale del Cai di Chioggia non mancano nemmeno gli itinerari sulla neve sia per sciare sia per andare con le ciaspe. “Nel mese di aprile dello scorso anno – ci spiega Domenico – eravamo in una quarantina sul Pasubio seguendo il corso del torrente Leogra che poi si innesta sul Bacchiglione. Qualche decennio fa qui c’erano molte attività legate allo sfruttamento dei corsi d’acqua: falegnamerie, segherie… La Borgata di Sant’Antonio in questi luoghi ora pressoché disabitati allestisce un presepio

con figure in movimento che riproducono le fattezze degli abitanti della zona”. A maggio i soci Cai chioggiotti si erano trasferiti in Slovenia per una visita storico-artistica a Lubiana, Bled e Bohinj. In giugno altra uscita per attraversare la “Via dell’amicizia” a Riva del Garda: una suggestiva scalinata addossata alla parete di uno spuntone di roccia con vista mozzafiato sul più grande lago italiano. Poi le scalate alle vette alpine nel corso dell’estate e infine la consueta “Ottobrata” che chiude il programma annuale. “La prima domenica di ottobre eravamo sui colli Euganei nella Villa dei Vescovi, di proprietà del Fai, a Torreglia. E’ stata per noi una bella esperienza “scoprire” questo importante patrimonio artistico e culturale”. Messaggio pubbliredazionale

QUESTA E’ LA TERRA DOVE CI SONO LE MIE RADICI ED IO LA AMO!

“Una premiazione fatta dall’Assessore alle Pro Loco”

In quasi tutti i comuni della Provincia di Venezia c’è la Pro Loco; una libera associazione apolitica, apartitica e aconfessionale senza alcun obiettivo di guadagno né del gruppo e neppure della persona singola ma con uno scopo “grande grande”: fare ciò che ogni cittadino, consapevole di vivere “qui ed ora” in un luogo dove ci sono le sue radici, dovrebbe fare e cioè dimostrare la grande riconoscenza che ha per quella “sua” terra che lo ospita e dimostrare quanto la ama; in che modo? Semplicemente gridando al mondo intero quanto è bella la sua città, il suo paese, il suo borgo il suo quartiere e la sua strada; quanto è ricca di storia, di arte, di cultura, di eccellenze agroalimentari

e impegnandosi, con tutte le sue forze, perché il massimo numero di persone vengano a verificare ed ammirare! In questo periodo di crisi complessiva, economica, politica, di valori, di idee e di passione, è necessario più che mai creare momenti di aggregazione che abbattano barriere di incomprensioni e “campanili” di partigianeria assurda e antiquata; è necessario “fare squadra” a tutti i livelli ognuno per il suo ruolo, per le sue competenze e capacità; dobbiamo creare una città vivibile, prima di tutto per noi stessi che ci abitiamo, luoghi ospitali e a “misura d’uomo” per noi e per ogni turista o “viandante” che vorrà venire a farci visita; dobbiamo mettere in azione sinergie per utilizzare nel miglior modo possibile le pochissime, residue, risorse economiche rimaste a disposizione degli enti pubblici per poter ottenere il massimo risultato e raggiungere il nostro obiettivo di creare momenti importanti di promozione turistica; memoria storica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze monumentali, delle ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche della MIA TERRA! Dobbiamo tutti insieme imparare ad offrire e “vendere” un territorio; dobbiamo valorizzare tutte le nostre tipicità territoriali e tradizionali dimostrando che sono uniche, e la nostra Provincia di Venezia è unica; occorre essere in grado di dimostrare che qui da noi si può trovare ciò che non si può incontrare ovunque, ma quello che offriamo noi solo noi ce l’abbiamo; è necessario creare ricchezza, met-

tere in moto attività economiche anche utilizzando proprio l’amore di ognuno di noi per il suo territorio, creare opportunità ed un circuito virtuoso per migliorare le condizioni, sia di vita che economiche, di tutta la comunità. Gli uomini e le donne delle Pro Loco, pur nella normalità umana e quindi con inevitabili “pregi e difetti”, “limiti e virtù”, questo lo hanno capito e lo stanno vivendo e mettendolo in pratica ma è sempre più necessario che lo facciamo tutti e tutti assieme senza che nessuno si senta il primo e nessuno si veda costretto a sentirsi escluso: o vinciamo tutti assieme o non vince nessuno! Un saluto caloroso. Lucio GIANNI Assessore Provincia di Venezia Attività Produttive, Agricoltura, Pro Loco

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22 Cultura provinciale Mostre Il programma 2013 della Fondazione Musei Civici di Venezia

Tra grandi mostre e nuovi percorsi museali, 32 eventi Nella programmazione spicca “Manet. Ritorno a Venezia”, dal 24 aprile al 18 agosto prossimo di Giovanni Giovetti

T

ra grandi mostre e nuovi percorsi museali, il palinsesto messo in campo per il 2013 dalla Fondazione Musei Civici di Venezia si compone di ben 32 eventi. Fra questi 19 tra grandi mostre e mostre temporanee, 9 esposizioni basate sulle raccolte civiche per il ciclo “Tesori ritrovati” e 4 inaugurazioni di nuovi percorsi e nuclei espositivi delle collezioni permanenti. Il programma è stato presentato alla stampa a fine gennaio dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni insieme con il direttore della Fondazione Gabriella Belli, che lo ha messo a punto con i curatori e responsabili delle sedi museali e il Consiglio di amministrazione presieduto da Walter Hartsarich. Nel proseguire la strada e le strategie intraprese lo scorso anno, anche per il 2013 la Fondazione punta sulla qualità delle proposte con prestiti di considerevole interesse prove-

nienti da tutto il mondo. Il restyling dei percorsi museali (a Ca’ Pesaro e a Palazzo Mocenigo in primis) e una particolare attenzione alla didattica e alla formazione rappresentano un ulteriore elemento qualificante della programmazione. Da Manet ad Anthony Caro, da Tàpies ad Agatha Ruiz de la Prada, dalle trenta opere della collezione Sonnabend di New York che andranno ad arricchire il percorso permanente di Ca’ Pesaro alla The Panza Collection, dall’Immagine della città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi agli splendidi vetri di Seguso o il Bestiario contemporaneo: l’elenco di autori, temi e opere è lungo e variegato. Comune è la volontà di dare un taglio inedito a ciascuna delle mostre, nell’intento di aprire una linea di studio nuova, in grado di offrire nuovi contributi alla conoscenza e alla riflessione. Spicca la straordinaria esposizione ideata con la collaborazione speciale del Musée

d’Orsay di Parigi “Manet. Ritorno a Venezia”. Curata da Stéphane Guégan, con la direzione scientifica di Guy Cogeval e Gabriella Belli, la mostra si propone come un autentico evento. Settanta capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionali e una decina di importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18 agosto prossimo a palazzo Ducale. Tra i vari spunti offerti dalla mostra anche il confronto “storico” tra due capolavori dell’arte universale. Accanto alla sublime Olympia (1863) di Édouard Manet – opera che non ha mai lasciato prima d’ora la Francia – nella mostra di Palazzo Ducale ci sarà infatti anche la cosiddetta Venere di Urbino, capolavoro del Tiziano, fonte d’ispirazione per il grande artista francese, nella ricerca de “L’anima italiana della pittura di Manet, tema focale dell’esposizione. Info www.visitmuve.it

In alto Eduard Manet, Olympia, 1863. In basso Tiziano, la Venere di Urbino, 1538 La copertina del volume e l’autrice

Il libro di Francesca De Luca

il rovescio del tao

E

’ sempre difficile capire quanta autobiografia contenga un libro o quanto la vita dei personaggi rincorra quella dell’autore. Nel caso di Francesca De Luca non c’è dubbio, il mondo che racconta nel suo libro “Il rovescio del Tao” è quello che incontra ogni giorno grazie al suo lavoro di giornalista e al suo impegno in diversi progetti legati all’immigrazione. Francesca infatti insegna lingua italiana agli stranieri ed è impegnata in percorsi di accoglienza, integrazione ed inserimento lavorativo. Intrecciando il proprio amore per la letteratura e la passione per l’inchiesta sociale, nelle sue opere narra degli “esclusi” dalla società. Le pagine di Francesca, infatti, presentate lo scorso 30 gennaio, a Chioggia, presso l’Auditorium San Nicolò , parlano di mondi, delle persone che abitano in quei mondi e della loro incapacità di comunicare. Alice e Leonardo, ad esempio, due

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ragazzi appartenenti con vite diverse, passati e forse destini diversi, due ragazzi che non si conoscono, eppur si odiano. Accomunati solo da una forza interiore apparente, che cela enormi delusioni, inenarrabili tristezze, sogni infranti. Il destino li obbliga a conoscersi e riserva loro piacevoli e terrificanti sorprese. È la storia di un confronto, di un incontro tra realtà apparentemente distanti ma infinitamente vicine. È la storia di due solitudini e di un fato che gioca con l’esistenza. È l’entrare in punta di piedi nelle vite di ragazzi e di politici, di suore e di operai, dare uno sguardo fugace per coglierne l’insieme ed avere la voglia di saperne di più.

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LO

SPORT in PRIMO PIANO

venezia calcio a 5

“abbiamo bisogno di aiuto”

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iamo ancora troppo soli per portare avanti una Serie A, e un vivaio di cento ragazzi”. Questo è l’accorato appello fatto dai dirigenti del Venezia Calcio a 5, che chiedono un aiuto a tutti per continuare il sogno della Serie A. “Nati nel 1997, quando l’allora Dese Calcio a 5 debuttò tra gli amatori” spiegano, “per il secondo anno consecutivo la nostra è una delle 14 società che partecipano al campionato nazionale di Serie A. Inoltre abbiamo un settore giovanile con un centinaio di bambini e ragazzi che, ogni giorno si allenano partecipando ai rispettivi campionati di categoria. All’inizio della stagione sportiva 2012/13 abbiamo come sempre eseguito i bilanci previsionali di spesa e, mai come quest’anno, abbiamo avuto la massima attenzione e cautela nel dosare le risorse disponibili. Rispetto alla stagione 2011/12 abbiamo cercato di ridurre gli sprechi fino ad arrivare ad un taglio del 40 per cento del budget rispetto al passato”. Nonostante questo, la società sta rischiando di non finire la stagione. ”Abbiamo bisogno di aiuto affinché il Venezia Calcio a 5 possa chiudere regolarmente la propria attività sportivo-sociale. Chi può ci aiuti a “salvare”

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quanto è stato faticosamente costruito fino ad oggi. Questo “grido” di aiuto ci auguriamo possa giungere anche ai nostri tifosi e ai semplici appassionati del futsal, perché ci stiano accanto sempre più numerosi, in occasione delle nostre gare casalinghe del sabato pomeriggio al Palacosmet di Dolo”. G.P.

il laguna venezia cambia mister La rosa della prima squadra

L

Al via la stagione del Coppi Gazzera di Giacomo Piran

Calcio

a società Laguna Venezia 2011 che milita nel Campionato di Promozione cambia allenatore, dopo un accordo per la risoluzione consensuale dall’incarico al tecnico Claudio Damiani. Al suo posto il tecnico veneziano Aldo Vianello, 47 anni di Marghera, già protagonista di due promozioni dalla Seconda alla Prima categoria sulla panchina di Marghera e Oriago. “Il presidente e la dirigenza dopo l’ultima sconfitta – spiega il direttore tecnico della società Denis Cecchi – hanno deciso di fare il punto della situazione con Damiani. Ed è stato lo stesso allenatore a farsi da parte consapevole che, giunti a questo punto del campionato, serviva una scossa per scuotere la squadra. Noi lo ringraziamo per il grande lavoro svolto al Laguna Venezia 2011 prima con la salvezza della passata stagione, e poi con l’avventura, purtroppo fin qui sfortunata, in questo campionato e gli auguriamo le migliori fortune come tecnico. Abbiamo scelto di affidarci ad Aldo Vianello, esordiente nella categoria, ma che ha tutte le carte in regola e l’entusiasmo per tentare di risollevare le sorti della stagione”. Due promozioni in 5 anni di panchina con Oriago e Marghera dalla Seconda alla Prima Categoria (entrambi agli spareggi) un subentro e

Ciclismo Tante novità della società presieduta da Renato Marin

un esonero, classe ’66, origini di Marghera ma veneziano di Canareggio, d’adozione. Al suo fianco rimangono l’allenatore in seconda Michele Mori e l’allenatore dei portieri Davide D’Este. “E’ un incarico molto stimolante che ho accettato senza pensarci su due volte – sono le prime parole di Vianello da tecnico del Laguna Venezia 2011 – Non ho mai allenato in Promozione ma non penso sia un ostacolo. La classifica è quello che è, ma i play out sono alla nostra portata ed è questo l’obiettivo a cui dobbiamo puntare fin da subito. Io gioco con un 4-4-2 ma prima di tutto mi occuperò dell’aspetto mentale e psicologico della squadra. Damiani è un ottimo tecnico ed ha sicuramente lavorato bene, io proverò a portare solo un po’ di tranquillità ai giocatori tentando di metterli nella condizione di rendere al massimo per puntare all’obiettivo minimo dei play-out”. Nel mercato cosiddetto di riparazione, c’è stato anche qualche cambiamento nella rosa del Laguna Venezia 2011. Se ne sono andati Molin, Robelli e Collauto, e sono approdati alla società del presidente Luca Castagna tre attaccanti Cecchi, Scaramal e Peron, il centrocampista Valentini e il difensore esterno destro Gavagnin. A.A.

niziata con uno raduno collegiale, svoltosi a Torbole in provincia di Trento, la stagione agonistica della Fausto Coppi Gazzera Videa, unica formazione ciclistica della provincia di Venezia a gareggiare nella categoria Elite – Under 23. La squadra lo scorso anno, quando era unita alla Generali Ballan, ha ottenuto 9 vittorie con Daniele Cavasin, Andrei Nechita e Diego Florio collocandosi tra i primi dieci team a livello nazionale. Inoltre ha ottenuto la vittoria nei Campionati Provinciali su Strada, numerosi podi e l’onore di avere un suo corridore, Andrei Nechita, che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra con la nazionale rumena. Il team mestrino, diretto ancora una volta dall’esperto direttore sportivo Renato Bonso, farà il suo esordio alla Coppa San Geo in programma a Gavardo in provincia di Brescia. “Sarebbe bello partire con una vittoria alla Coppa San Geo come è accaduto lo scorso anno”, si auspica Renato Marin, presidente del team mestrino, “gli atleti si stanno preparando con impegno e il gruppo si è dimostrato già molto unito e ben amalga-

Un’immagine di una gara ciclistica su strada mato. Questi giorni di ritiro permetteranno alla squadra di mettere a punto tutti i meccanismi che poi dovranno funzionare anche in gara”. In attesa dell’inizio delle competizioni, la formazione mestrina ha ingaggiato altri due ciclisti. Si tratta del giovane Flavio Feltrin, proveniente dal formazione del Mogliano 85, al suo primo anno tra i “dilettanti”, e del rientrante Leonardo Masiero che, nonostante gli impegni lavorativi, ha scelto di portare avanti ancora la propria passione per le due ruote. Questi due corridori vanno ad aggiungersi agli altri nuovi che sono Michele Gazzara e Stefano Tonin, entrambi

provenienti dalla Zalf Euromobil Desiree Fior, e i giovani Giovanni Campagnolo e Alvise De Marchi. E’ stata fissata la data della presentazione ufficiale della Fausto Coppi Gazzera Videa, che si terrà il 27 febbraio nell’auditorium della Cassa di Risparmio di Venezia in via Torino a Mestre. Questi sono i ciclisti della Fausto Coppi Gazzera Videa per la stagione 2013: Maurizio Damiano, Mattia De Marchi, Francesco Flora, Diego Florio, Davide Gani, Alessio Larentis, Matteo Malucelli, Marco Mazzetto, Michele Gazzara, Stefano Tonin, Giovanni Campagnolo, Alvise De Marchi, Flavio Feltrin, Leonardo Masiero.


26 8

IL VENETO

in PRIMO PIANO

Economia Lavoro e produzione

Una fioca luce in fondo al tunnel

L’occupazione si conferma uno dei nodi più critici: non risparmia settori che avevano sempre “tirato” nè gli stranieri che ritornano nei Paesi d’origine di Ornella Jovane

L

a produzione fa registrare qualche segnale di ripresa, ma sempre in un contesto di contrazione, e la situazione del mercato del lavoro resta preoccupante. Le recenti indagini degli organismi veneti più accreditati certificano le pesanti ripercussioni della crisi anche in Veneto. Da VenetoCongiuntura, l’analisi congiunturale sul manifatturiero di Unioncamere Veneto su un campione di 2.826 imprese della regione con almeno 2 addetti, emerge che nel terzo trimestre 2012 la produzione industriale ha fatto segnare una nuova flessione, del -4,9%, sullo stesso periodo del 2011. La variazione congiunturale destagionalizzata, tuttavia, è stata del -1,1%, “ed un segnale di decelerazione della contrazione. In una situazione ancora difficile per il manifatturiero – spiega Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere Veneto – vanno colti i sintomi che potrebbero portare a un’inversione di tendenza, come le previsioni degli imprenditori, che lasciano intravvedere una fioca luce in fondo al tunnel”. L’andamento negativo della produzione continua a interessare per lo più le microimprese (2-9 addetti), con un -7%. A seguire le piccole (10-49) e medie imprese (52249), con una flessione del -5,1% e -4,1%, e le grandi imprese (oltre 250 addetti), con un -3,6%. Le diminuzioni più marcate sono state rilevate per i comparti del marmo, vetro e ceramica (-7%), legno e mobile

(-6,9%) e mezzi di trasporto (-6,6%). L’unico settore stabile è l’alimentare, bevande e tabacco (-0,4%). Il trend negativo è confermato dal -4,8% del fatturato su base annua e dal -4,6% degli ordinativi: anche qui ad andare peggio sono le micro imprese. L’occupazione è segnata da una flessione del -0,6% su base annua (-0,8% nel trimestre precedente), che interessa principalmente le medie imprese (-1%). Il calo maggiore è stato registrato nel comparto del legno e mobile (-3%) e carta e stampa

Imprenditori orientati per future assunzioni a privilegiare contratti a termine (-2,5%). Gli unici settori con dinamiche positive sono macchine ed apparecchi meccanici e metalli e prodotti in metallo (+0,7% e +0,5%). In miglioramento, ma sempre negative, le previsioni degli imprenditori per gli ultimi tre mesi 2012, con un saldo pari a -29,8 punti percentuali (-36,6 p.p. nel trimestre precedente) per la produzione. Migliora, di poco, la fiducia anche per l’indicatore del fatturato (-28,8 p.p. contro -35,1 p.p.) e degli ordini, specie dal mercato estero (-12,3 p.p. contro -19,2). Cresce invece la sfiducia in un recupero dell’occupazione

FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)

(-15,6 p.p., -14,0 p.p. precedente). L’occupazione si conferma uno dei nodi più critici. Non risparmia settori che avevano sempre “tirato”, come l’industria del divertimento, si veda il caso di Gardaland che ha posto in mobilità 63 dipendenti, né gli stranieri, come evidenzia un’indagine della Fondazione Moressa su 600 imprese venete con meno di 20 addetti: i lavoratori stranieri delle piccole imprese venete provengono per lo più da Paesi europei non comunitari (41,3%), come Albania (16,6%) e Moldavia (8,4%), e comunitari (31,9%), specie dalla Romania (29,8%), ma significativa è anche la presenza degli africani (16,8%); per la maggior parte ricoprono mansioni non qualificate (56,4%). L’occupazione straniera nelle piccole imprese venete ha fatto registrare nel primo semestre 2012 un calo del -0,8% rispetto ai sei mesi precedenti. La riduzione riguarda in particolare l’edilizia (-2,9%), il comparto che fa più ricorso alla manodopera straniera: su 100 imprese edili, 52 annoverano lavoratori stranieri. Le previsioni per la seconda parte del 2012 segnalano l’intenzione delle piccole imprese di non investire molto in nuove assunzioni, invariate per gli autoctoni. Va però rimarcato che l’unico aumento è stato previsto proprio per le assunzioni degli stranieri, pari all’1%, specie nel settore della produzione (4,0%) e dell’edilizia (4,1%).

Va anche precisato che, se finora la gran parte degli stranieri (84,5%), come il totale degli occupati (85,3%), era inquadrato con contratti a tempo indeterminato, per le future assunzioni gli imprenditori dichiarano di voler privilegiare forme a termine per la manodopera straniera (78,9%) e quella complessiva (60%). Le 14.670 assunzioni previste nel periodo estivo in Veneto, di cui 2.757 di stranieri, hanno contribuito ad alleviare marginalmente le difficoltà degli ultimi anni, ma occorrerà aspettare ancora del tempo per tornare ai livelli occupazionali pre-crisi.

I 28mila stranieri ancora senza lavoro in Veneto rischiano di diventare clandestini se non trovano una nuova occupazione, con le relative conseguenze. Non a caso, a fronte di tutte queste problematiche, il segretario generale del Veneto della Cgil, Emilio Viafora, ha voluto dedicare larga parte dell’assemblea regionale, tenutasi il 18 dicembre a Vicenza, alla presentazione del Piano del Lavoro elaborato dalla Cgil nazionale, con proposte mirate a dare una risposta di sistema alla grave crisi del Paese e un futuro ai giovani.

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consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)


Il Veneto in primo piano 27 9 La proposta parte dalla Provincia di Padova Appello dell’assessore Barison

“Staffetta” fra generazioni per salvare l’occupazione di Nicola Stievano

Massimiliano Barison

I

l lavoratore “anziano” e più esperto, passa gradualmente il testimone ad un giovane apprendista che si affaccia sul mondo del lavoro e che ha bisogno di essere adeguatamente formato. L’idea della “staffetta” fra generazioni è stata lanciata da Padova ma piace in tutta la Regione e ha trovato anche l’apprezzamento dell’allora ministro al Welfare Fornero. L’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison si augura che l’iniziativa possa essere ripresa dal governo che uscirà dalle elezioni e partire in via sperimentale

neWs

V

quanto prima proprio dal Veneto. In pratica, si tratta di un accordo di solidarietà tra generazioni con sgravi fiscali previsti da diverse finanziarie (l’ultima quella del 2007), ma mai attuate. “Questo meccanismo – spiega Barison - consentirebbe una “staffetta” tra lavoratori che diventerebbe uno strumento prezioso soprattutto per la realtà produttiva del Nord-Est, caratterizzata da imprese di piccola dimensione e forte know-how. I giovani, infatti, seppur in possesso di un’ottima preparazione teorica, hanno ancora forti difficoltà di inserimento stabile in azienda e

necessitano di una sorta di tutor che possa trasmettere le esperienze e le abilità acquisite nei processi lavorativi. Si tratta di una sorta di “apprendistato del terzo millennio” che da una parte garantirebbe nuove assunzioni, dall’altra consentirebbe di mantenere occupati i lavoratori prossimi alla pensione. E’ necessario, infatti, anticipare un problema che sta emergendo in seguito all’allungamento dell’età pensionabile a 67 anni e cioè motivare le aziende a mantenere l’occupazione nella fascia d’età tra i 55 e i 67 anni”. Da tempo il Consiglio provinciale, su

proposta del Presidente della Terza commissione Pietro Giovannoni, ha approvato un ordine del giorno che prevede un incentivo erogabile sia al lavoratore sopra i 55 anni di età, che all’azienda. Il contributo era ottenibile nel momento in cui il lavoratore “anziano” avesse trasformato in tempo parziale il proprio contratto di lavoro e, contemporaneamente, l’azienda avesse assunto (per la differenza tra l’orario parziale e il tempo pieno) un giovane disoccupato di età inferiore ai 25 anni o a 29 se laureato.

La coppia padovana ha messo a frutto una lunga esperienza la passione per i viaggi trasformata in impresa

iaggiare costa e ormai sta diventando un lusso per molti. Ma c’è chi è riuscito a trasformare questa passione in un solido lavoro, con soddisfazioni anche dal punto di vista economico. Si tratta di Francesco Canton e Nicoletta Dainese: la coppia di a Due Carrare, in provincia di Padova, ha creato una speciale agenzia di viaggi on line che organizza vacanze inedite, al di fuori dal soliti schemi, sfruttando anni di esperienze e contatti in giro per il mondo. Francesco, dopo aver prestato consulenza in uno dei più importanti tour operator online italiani, ha deciso di mettersi in proprio insieme alla moglie Nicoletta, con la quale condivide la passione per i viaggi. E’ nato così “Racconti di viaggio”, che sfrutta come meglio non si potrebbe il web. “Vogliamo offrire ad ognuno

la possibilità di fare il viaggio dei sogni. - spiega Canton - Per qualcuno il sogno può essere una settimana in un villaggio turistico, per altri può essere un trekking nella foresta amazzonica, per altri ancora una settimana di vacanza-lavoro in una masseria siciliana o un’avventura nelle praterie del far West”. Per far questo nell’operazione si è unito un gruppo di una quindicina di “consulenti” che mettono disposizione di tutti i frequentatori del sito www.raccontidiviaggio.it le loro proposte e le loro offerte. C’è chi è specializzato nell’Africa del Sud, chi nella Sicilia, chi ancora nella Grecia o nella Micronesia. “Il nostro valore aggiunto sta nella “creazione” di viaggi su misura e proprio per questo non entriamo in diretta concorrenza con i grandi nomi del turismo internazionale”.


10 Il Veneto in primo piano 28 Osservatorio Findonestic Banca

La crisi economica si riflette anche sui beni durevoli Tranne l’informatica si contraggono tutti i principali settori. Auto, motoveicoli, mobili ed elettromestici: i veneti preferiscono rinviare gli acquisti

di Ornella Jovane

L

a crisi non ha risparmiato l’acquisto dei beni durevoli, con flessioni sensibili per auto e moto, mobili, elettrodomestici ed elettronica di consumo: tiene solo l’informatica. E’ quanto emerge dalla 19esima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Veneto, presentato il 22 gennaio a Padova. In un contesto di fragilità socio-economica, anche la spesa delle famiglie venete nel 2012 ha subito evidenti contraccolpi. I consumi sono stati fortemente penalizzati dalla dinamica del reddito disponibile e la contrazione della spesa è intervenuta nonostante la riduzione della propensione al risparmio. Nel 2012 la flessione del reddito disponibile pro capite nella regione è stata di poco più ampia della media nazionale (-2,5% contro -2,3%); l’indicatore si è attestato sui 19.426 euro pro capite, valore più

Nel 2013 ci si attende un’ulteriore contrazione della domanda anche se in moderato calo elevato della media nazionale per 1.772 euro per abitante, ma più basso di 850 euro per abitante rispetto a quella del Nord-Est. Questa stretta sul reddito disponibile si è riflessa in maniera consistente sulla spesa familiare destinata ai durevoli, la tipologia di beni più sacrificata e il cui acquisto è stato rinviato quando non strettamente necessario, aumentando così la vita media dei beni in dotazione delle famiglie: l’indicatore veneto si è attestato sui 2.307 euro, con un calo del 14,8% (-14,1% in Italia, -14,5% nel Nord-Est). Analizzando i principali settori, le auto

nuove, usate e i motoveicoli hanno evidenziato una contrazione, rispettivamente, del -20,4%, -13% e -19%, anche se più contenuta rispetto alla media nazionale (- 22,2% - 12% e -20,4%). Nel 2012 si sono immatricolate 106.264 auto nuove, 82.842 da parte delle famiglie, il resto da parte delle aziende, e si sono acquistate 165.515 auto usate per 1.233 mln di euro. Per i motoveicoli si riscontrano 18.550 pezzi venduti per 112 mln di euro e una spesa per famiglia di 53 euro. In comparti che esercitano un peso consistente sulla spesa complessiva, come i mobili, nel Veneto si sono invece registrate flessioni più ampie della media nazionale, -7,3% rispetto al -6.8%: la spesa complessiva è passata dai 1.516 mln di euro del 2011 ai 1.396 del 2012 e la spesa per nucleo è scesa da 735 a 666 euro.

Una performance peggiore di quella media nazionale ha riguardato anche gli acquisti di elettrodomestici, che hanno visto una flessione del 8,7% contro quella nazionale del 6,8% (gli acquisti si sono contratti da 366 a 334 mln di euro; la spesa media è scesa da 177euro a 160 euro), e soprattutto sull’elettronica di consumo, la cui flessione in Veneto, del -17,8%, è risultata ben più marcata rispetto alla media dell’Italia (-11,8%). I consumi sono passati da 274 a 225 mln di euro e la spesa per famiglia da 133 a 107 euro. Si salva solo il comparto della Informa-

tion Technology, che ha registrato in regione un incremento del +2,5%, contro un calo dello 0,6% nazionale. La spesa è passata da 189 a 194 mln di euro e quella media da 92 a 93 euro a famiglia. Ci si attende che nel 2013 le decisioni di spesa delle famiglie venete saranno ancora condizionate dagli effetti della manovra di bilancio e della fase recessiva sul reddito disponibile e che, anche se con un’attenuazione rispetto al 2012, la domanda di beni durevoli resterà in moderato calo, non riuscendo a imboccare un sentiero di recupero delle forti contrazioni degli ultimi anni.

IL DETTAGLIO PER PROVINCIA

N

el 2012 Venezia fa segnare le performance migliori, sia in termini di reddito (19.987 euro) che in termini di variazione rispetto al 2011 (- 1,7%). Seguono Padova, con 19.978 euro, Belluno con 19.691 euro e Verona con 19.629 euro. Tra i valori più modesti Vicenza (19.333 euro) e Treviso (18.704 euro). Resta in ultima posizione la provincia di Rovigo (17.345 euro), dove il reddito disponibile si configura al di sotto della madia nazionale. Relativamente al mercato automobilistico, Padova resta in testa alla classifica delle spese per auto nuove, con 279 mln euro; subito dietro, con 272 mln euro, c’è Verona, quindi Treviso (238 mln euro), Venezia (214 mln euro), Vicenza (211mln euro), Rovigo (70 mln euro) e Belluno (55 mln euro). Nella classifica delle auto usate è, invece, Verona a registrare il volume di vendite più alto, a quota 256 mln euro. Sempre Verona, poi, è la città che ha fatto segnare l’incremento più incisivo del comparto dei motocicli, per consumi complessivi di 26 mln euro. Nel settore dei mobili, Padova e Vicenza si collocano, rispettivamente, al primo e al secondo posto, con 265 e 254 mln euro. Belluno resta la provincia dove il volume degli acquisti è stato il minore (63 mln); quattro mln meno di quelli fatti segnare da Rovigo, penultima, mentre le restanti provincie si mantengono sostanzialmente in linea coi risultati delle prime in classifica. Andamento simile per il settore degli

elettrodomestici grandi e piccoli dove, ad eccezione di Rovigo (16 mln euro) e Belluno (15 mln euro), le altre provincie registrano consumi complessivi sostanzialmente omogenei: Padova 63 mln euro, Verona 62 mln euro, Vicenza e Treviso 60 mln euro e Venezia 59 mln euro. Classifica pressoché invariata per i consumi di elettronica di consumo: Padova al primo posto con 43 mln euro, seconde a pari merito Verona e Venezia con 41 mln euro, seguite da Treviso (40 mln euro) e Vicenza (39 mln euro). Restano nelle ultime due posizioni, a grande distanza, Rovigo (11 mln euro) e Belluno (10 mln euro). Il comparto informatica, unico settore in crescita, verifica l’andamento dei consumi dei settori precedenti, con Padova e Verona in testa, rispettivamente a 37 mln euroe 36 mln euro. Seguono Treviso e Venezia (35 mln euro) e Vicenza (34 mln euro). Chiudono Rovigo (9 mln euro) e O.J. Belluno (8 mln euro).


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Veneto in primo piano 11 30 Il Veneto in primoIlpiano Commercio in difficoltà

Occorre far ripartire i consumi aumentando il potere d’acquisto della gente InLa breve nuova legge regionale Il nuovo piano del commercio regionale varato a fine 2012 blocca di fatto la deregulation voluta dal governo Monti ma ora si attende il regolamento di Germana urbani

S

ono qualche migliaio le piccole e medie attività commerciali che entro il 2013 chiuderanno le serrande definitivamente. Un dato che viene messo in luciedalle principali associazioni di categoria in prima linea per salvaguardare i negozi di prossimità costretti ad un estenuante concorrenza con i grandi Centri commerciali che, con la nuova legge promossa da Monti, potrebbero tornare liberamente a nascere ovunque come funghi. Confesercenti e Ascom puntano fortemente il dito contro il decreto Salva Italia del Professore perchè la liberalizzazione spinta di orari di apertura che consente di non avere mai un giorno di chiusura, pesa enormemente sui negozi di prossimità che vedono aumentare le spese ma non gli introiti. Eppure sono costretti tante volte a tenere aperto perchè il grande Centro Commerciale che magari si trova a pochi chilometri – e può contare su risorse molto più ingenti – non abbassa mai le serrande. “Per ora in Veneto siamo riusciti a bloccare un altro aspetto di questa tremenda deregulation messa in campo dal governo dei tecnici - afferma Maurizio Francescon, direttore della Confesercenti di Padova -. Il Consiglio regionale ha varato il nuovo Piano del Commercio, l’ultimo risaliva a nove anni fa e prevedeva un numero preciso di superfici a disposizione della grande distribuzione e dal 2007 non era stato più possibile realizzare nuove aree commerciali. Questo nuovo Piano permette di arginare un rischio pesante dovuto, appunto, alla deregulation voluta dal governo Monti. La legge, infatti, lascerebbe mano libera ad ogni singolo sindaco di decidere su tutto, anche sulle superfici a disposizioni da destinare alla grande distribuzione”. Un bell’affare per i Comuni che, strozzati dal Patto di Stabilità, dando il via libera a nuovi centri commerciali incasserebbero milioni di euro attraverso gli oneri di urbanizzazione, Imu etc. Il rischio è che si assista ad un ulteriore consumo selvaggio di suolo e alla cannibalizzazione del piccolo commercio dei centri storici. Per non parlare del problema dei Comuni vicini che spesso vengono interessati dal traffico, dallo smog e dalla chiusura delle proprie attività commerciali senza averne in cambio nulla. Lo sa bene il comune di Padova che, avendo deciso di non autorizzare più centri per la grande distribuzione, ha rinunciato a entrate ingenti ma si è trovato comunque nel giro di pochi anni a gestire traffico, smog e concorrenza ai negozi del centro causati dalle Brentelle e dall’Ipercity,

C Sulla libera domenica Confesercenti ha presentato una proposta di legge popolare entrambi alle porte delle città ma in territorio di Rubano e Albignasego. “Perché queste situazione non possano più ripetersi – Continua Francescon - bisogna che la Regione nel regolamento che la Giunta è chiamata a redarre al più presto preveda una figura o un ente sovracomunale che controlli le autorizzazioni commerciali” “Il nuovo piano regionale – continua Fernando Zilio, presidente di Ascom Padova – ha affermato concetti importanti su cui noi associazioni ci battiamo da anni. E mi riferisco alla valorizzazione dei centri storici e al recupero delle aree dismesse ma questo non basta. Occorre quanto prima che siano messi dei paletti certi attraverso il regolamento che attendiamo a breve e che stabilisca come e chi decide rispetto al via libera per l’insediamento di nuove grandi aree commerciali”. Le associazioni hanno le idee chiare su questo: occorre ci sia un ente o una figura sovracomunale che tenga in considerazione il parere vincolante dei sindaci contermini all’area dove si intende autorizzare il nuovo centro commerciale. “Faremo una battaglia su questo – afferma Zilio – i sindaci dei comuni contermini devono avere voce in capitolo visto che anche i loro commercianti risentiranno inevi-

tabilmente della presenza pesante della grande distribuzione. E poi non pesiamo mai abbastanza le conseguenze del dilagare di queste strutture spesso legate finanziariamente a multinazionali che hanno tutto l’interesse a conquistare il monopolio commerciale su un territorio stabilendo modalità prezzi e prodotti. La libera concorrenza verrebbe certamente annullata. Come può una piccola o media impresa resistere a questo tipo di politiche?” Eppure quando queste grandi strutture vengono proposte in un Comune portano con sé la prospettiva di assunzione per molti giovani disoccupati e di questi tempi non è poco. “C’è questa finta credenza – spiega Zilio – che si assumi più personale per coprire tutto l’orario che interessa il centro commerciale. Ma andiamo a verificare con quali contratti queste persone vengono assunte. La grande distribuzione si avvale di contratti atipici che prevedono facilità di licenziamento. Quindi queste grandi strutture promettono lavoro e producono un triste precariato”. In attesa del regolamento che dovrà varare la giunta veneta restano le linee guida previste dal nuovo Piano del Commercio. Tra le novità va sottolineata la volontà di valorizzare i centri storici attraverso la semplificazione delle autorizzazioni per i negozi fino a 1.500 metri quadrati. L’obiettivo è favorire i negozi di prossimità affinché le città non si svuotino e le luci non si spengano. Mantenere vivi i centri storici significa garantire più sicurezza ai cittadini, perchè un negozio aperto è anche un presidio di zona e avere un “giardino” gradevole dove socializzare e passeggiare all’aria aperta.

on l’approvazione della legge regionale n. 50 del 28 dicembre 2012 il Veneto si è dotato di un nuovo Paino per il Commercio. Ora si attende il varo, entro 4 mesi, del Regolamento di attuazione della legge, che dovrà contenere i criteri per l’individuazione da parte degli strumenti urbanistici delle aree idonee all’insediamento delle medie strutture con superficie di vendita superiore ai 1.500 mq. e delle grandi strutture di vendita, le modalità per la valutazione integrata degli impatti e l’individuazione delle misure compensative e di mitigazione atte a rendere sostenibili gli insediamenti commerciali, la definizione degli ambiti territoriali destinati ad ospitare gli in-sediamenti commerciali di rilevanza regionale (le grandi strutture di vendita con oltre 15.000 mq.) e gli altri indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale veneto. Di grande interesse la norma contenuta nell’art. 19, comma 4, che dispone che all’interno dei centri storici l’autorizzazione commerciale per le grandi strutture di vendita è rilasciata non più tramite la Conferenza di servizi, ma direttamente dallo Sportello Unico per le Attivi-tà Produttive secondo le modalità previste per le medie strutture di vendita, che prevedono tra l’altro una regolamentazione da parte del Comune. In questo modo si intende favorire la realizzazione in centro città di grandi strutture di vendita specializzate. Altra norma di immediato interesse è quella contenuta nell’art. 28, comma 4. Si tratta di una norma transitoria che prevede che le grandi strutture di vendita ed i parchi commerciali già autorizzati alla data di entrata in vigore della legge possano essere ampliati in misura non superiore al 20% della superficie autorizzata (e comunque nel limite massimo di 2.500 mq di superficie di vendita), nel rispetto dello strumento urbanistico vigente e della normativa in materia ambientale, edilizia e viabilistica prevista dalla precedente legge regionale sul commercio. Tale facoltà va esercitata entro 60 giorni a partire dal 1° gennaio 2013, con l’impegno ad iniziare i lavori entro e non oltre 60 giorni dal rilascio dell’autorizzazione.

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14 Cultura veneta 32 Treviso, Fondazione Benetton Studi e Ricerche, spazi Bomben Fino al 3 marzo “IX Mediterranei”

Il sottile colore ad acqua di Cano Isole del “Mar nostrum” esplorate attraverso la disamina delle tradizioni culturali, della storia e dei luoghi fisici di Alain Chivilò

L

’acquarello è una tecnica non facile per il margine di errore compositivo e di stesura che deve essere pari a zero e per la capacità di rendere atmosfere, accostamenti e nuance di colori che solo questa riesce a rendere. Un Maestro, tra gli artisti di livello internazionale, che interpreta con maggiore efficacia la tecnica del colore ad acqua è Pedro Cano. Spagnolo di Blanca, classe 1944, espone cinquantaquattro tavole negli spazi della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, spazi Bomben, di Treviso fino al 3 marzo. “IX Mediterranei” è il titolo della mostra personale che raffigura un viaggio attraverso le tre isole di Sicila, Patmos, Maiorca e le sei città di Venezia, Napoli, Spalato, Istanbul, Alessandria d’Egitto e Cartagena. Un bacino territoriale, unito idealmente dal mare, che viene esplorato da Cano attraverso la disamina delle tradizioni culturali, della storia e dei luoghi fisici. Ne deriva una rappresentazione introspettiva, originale e non banale. Ecco che le bricole della città lagunare per antonomasia si rarefanno in un clima umido, in cui si respira la salsedine lacustre. Escono da una sorta di nebbia

Alcune opere presenti alla mostra

magica o d’improvvisa illuminazione solare o oscurità notturna. Invece in Alessandria d’Egitto, la storia si fa protagonista con pagine di libri riecheggianti la biblioteca perduta e paesaggi che rimandano, in chiave attuale, a rappresentazioni d’ottocentesche memorie. A Cartagena i pesci in essicazione assumono un aspetto metafisico e le anfore scandiscono verticalmente il ritmo dell’opera. Particolari di Istanbul, come i minareti e la cupola di Santa Sofia, sono d’effetto e si stagliano in uno sfondo informale. Le ghirlande di frutta, come l’uva e i limoni, sono di caravaggiesche armonie ed evidenziano una solarità insita in Patmos. La Sicilia archeologica,

Arte in breve

POKER DI CITTÀ PER 6 MOSTRE

I

n questa sede si propone una rapida carrellata di eventi in corso o che hanno tracciato un interessante percorso espositivo. A Treviso presso la prestigiosa sede di Casa dei Carraresi, a contorno degli eventi collaterali alla mostra “Tibet”, fino al 7 marzo si susseguono due mostre collettive d’arte in ambito figurativo, “Confessioni artistiche” e non figurativo, “Avventure mentali”. Una disamina che mappa lo stato dell’arte di due metodologie espressive ormai in dialogo. A Padova invece, presso la Galleria Cavour “Bernard Aubertin” e al Centro Culturale S. Gaetano “Cesare Berlingeri”. Il primo svolge il suo concetto artistico partendo dall’azzeramento dei canoni espressivi tradizionali, captando da un lato il colore del fuoco e della nera cremazione in combustioni di oggetti diversi e dall’altro il colore rosso all’interno di monocromi come da incontro con Yves Klein. Nell’altra mostra, dedicata a Berlingeri, viene tracciato il percorso compositivo attraverso le piegature nate da un lampo creativo, che parte da un’interiorizzazione dell’infanzia, quando vedeva sua madre indossare al petto un piccolo involucro piegato per esorcizzare il malocchio e dal teatro, in qualità di scenografo, osservando dei macchinisti raccogliere un cielo stellato da una scena. Ci spostiamo ora a Bassano del Grappa con “Novecento italiano. Passione e collezionismo”. Qui si traccia attraverso artisti di chiara fama, con opere di pregio, il passaggio dell’Arte nazionale da moderna a contemporanea, ossia dal secolo scorso a oggi. Concludendo il viaggio, approdiamo a Venezia dove ha aperto Officina delle Zattere, un nuovo spazio utilizzato precedentemente dall’Istituto degli Artigianelli come officina e poi come laboratorio didattico e artigianale dall’Accademia di Belle Arti. Nelle varie sale a tema, hanno esposto Giorgio Merigo in “Sintetiche visioni, sound digital art”, Veronica Croce, Massimo Donà e Raffaella Toffolo in “Il suono delle cose”, Giorgio Faletti in “Da quando ad ora” e Emanuel Dimas De Melo Pimenta in “John Al.Ch. Cage 100 anni. Silenzio”.

in un lontano sapore di Magna Grecia, è tracciata da sculture giunte a noi danneggiate dal corso del tempo, dove una mano umanizzante tiene dei lembi di una veste. A Maiorca, delle grate di finestre riparano da atmosfere esterne di luce e indefinite vegetazioni. A Napoli c’è la smorfia, ma non quella tradizionale perché si tratta di un dolce ritratto di bimba, mentre una Spalato romanica ritorna a parlare veneziano con una biancheria penzolante dalle corde. Dunque un Mediterraneo che Pedro Cano indica come “lo scenario nel quale ho trascorso gran parte della mia vita e ho dedicato alle sue terre e alle sue città migliaia di opere su carta,

tele e soprattutto moltissimi quaderni che mi hanno accompagnato nei miei percorsi. Un viaggio sentimentale saltando attraverso l’immenso specchio azzurro, il cui nome, secondo lo scrittore croato Predrag Matvejevic, trae origine dal fatto di essere situato tra le terre. In queste sono nate le più grandi civiltà occidentali, dove la diversità culturale, linguistica ed etnografica le rende un luogo unico al mondo”. In conclusione, alcuni esempi di una sorta di frammenti di paesaggio che, con acqua e colore, rappresentano il vero percorso e significato della figurazione contemporanea: una visione che esula dal luogo stesso.

Intervista a Piero Slongo

“Il mio paesaggio interiore” Due anni fa la partecipazione al Padiglione Italia della Biennale 2011. Un esordiente di 80 anni

C

on un “era ora !!!” il pittore nativo di Mogliano Veneto, classe 1928, Piero Slongo, a quasi due anni dalla sua partecipazione al Padiglione Italia della Biennale 2011, rimarca con fierezza quella presenza che l’ha posto nelle cronache dell’Arte italiana. Come disse Vittorio Sgarbi, durante l’inaugurazione del Padiglione Veneto di Piazzola sul Brenta, “… da Mogliano e precisamente dallo studio di un ottantenne pittore pieno d’entusiasmo è oggi qui tra noi, come esordiente a questa manifestazione, Piero Slongo. Un’artista che voglio onorare portandolo a Venezia, perché sono curioso di scoprire una persona come Slongo piuttosto che imporre, nelle sale espositive, un nome di mio piacimento”. Dunque una vera e propria legittimazione, che Sgarbi convalida e porta all’attenzione dopo aver conosciuto le opere di Slongo in anni passati durante precedenti incontri. C’è da sottolineare, a onore del vero, che Piero ha sempre dipinto. Però, solo grandi eventi fanno “riscoprire” talenti nascosti. Non dovrebbe essere proprio così, ma il sistema dell’Arte in Italia funziona con la logica che l’apprezzamento e il riconoscimento debbano giungere dopo una lunga stagionatura, come in una tradizionale cantina. Piero Slongo, come autodidatta, si avvicina al mondo dell’Arte dipingendo con discrezione e con una forte capacità di apprendere i segreti dei grandi maestri storici. Lui parte da una cultura paesaggistica storica, che a Venezia aveva trovato terreno fertile nelle prime due generazioni di pittori figurativi appartenenti alla così chiamata Scuola di Burano. Tra questi, per esempio, Umberto Moggioli e Gino Rossi come primi e Eugenio

Da Venezia e Fioravante Seibezzi come secondi. Senza dubbio, alcune generazioni erano passate da questi maestri, ma la ferrea volontà di portare avanti questa tradizione lo fa divenire oggi l’ultimo testimone del paesaggio romantico, in contrapposizione a tutto quello non figurativo della nostra contemporaneità. Il ragazzo Piero, ma per favore non chiamatelo Maestro, ha un segreto che consiste nella “voglia di conoscere sempre cose nuove e d’interessarsi sempre di tutto, stando sempre presente informandosi”. Questo si traduce in una costante pittura fresca, che nasce da uno spirito sempre giovane. Un importante momento pittorico avvenne proprio da una visione diretta delle opere di Gino Rossi, durante una storica mostra di Treviso, in cui ebbe inizio un’autentica viva e rinnovata intensità espressiva. Il suo focus è dato dalla tematica del paesaggio, che permette a Slongo d’evidenziare una

grande capacità nel dipingere l’interiorità, attraverso la manifestazione di emozioni e liricità. Una tecnica tendente all’opaco, pastosa e di verve coloristica che trova in Chaim Soutine il secondo suo grande maestro di riferimento. Le stagioni venete sono così ritratte in modo vitale e luminoso, in un confine tra Impressionismo e Espressionismo. Spesso i ciliegi in fiore gli permettono d’inserire punti luce naturali che equilibrano la scena. Colori caldi, tipici di una terra amata e vissuta. Le sue tematiche si completano anche con soggetti quali fiori, nature morte e ritratti. Piero Slongo vuole esplorare “di tutto e di più” e in questo viaggio incarna una pittura veneta, in cui è riuscito a rendere la tematica del paesaggio vicina a noi, trasformando a livello percettivo una natura mai uguale. Ecco che il saper rendere la comprensione dell’ambiente che ci circonda, mai standardizzato, è la chiave del paesaggio attuale. Al.Ch.



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• Pierino si rivolge a un bambino più piccolo: “Hai dei buoni denti?” “Purtroppo no.” “Perfetto. Allora tienimi il croccante mentre faccio questa partita a pallone.” • Pierino e Michela sono soli nel bosco in una limpida giornata invernale. “Michela, levati il cappotto.” “Si, va bene.” “Brava. Ora levati la gonnellina.” “Si, Pierino” “Ora la sottogonna.” “Va bene.” “E ora levati le mutandine perché mi serve l’elastico per aggiustare la fionda!” • “Ma come?” Dice la mamma a Pierino. “Ti sei mangiato tutte le caramelle senza pensare a tua sorella?” E Pierino: “Ci ho pensato tutto il tempo. Ero preoccupato

che arrivasse prima che io le finissi.” • La mamma a Pierino: “Pierino, hai preso 6 in condotta. Sei stato bocciato! Ma si può sapere come hai fatto? Dicevi che andavi bene a scuola!” “Beh, si vede che si sono accorti che non tiravo mai l’acqua.” • Pierino, non sapendo svolgere il tema d’esame, pensa di fare lo spiritoso e consegna il compito con queste parole scritte: “Dio solo conosce la risposta. Buona giornata!” Otto giorni dopo riceve la risposta: “Dio è stato promosso e tu no. Buon anno!”

BASS (basso) CHOIR (coro) COMPOSER (compositore) DRUMS (batteria) EFFECTS (effetti) HAND (mano) HARP (arpa) MELODY (melodia) MUSIC (musica) NOTE (note) PIANO (pianoforte) POPULAR (popolare) SAXOPHONE (sassofono) SCIENCE (scienza) SINGER (cantante) SONG (canzone) SOUND (suono) THEORY (teoria) TIME (tempo) VOICE (voce) CHIAVE (6) - Uno strumento musicale..........................................................................

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icoRdo peRfettamente l’anno in cui andai in vacanza in

umbRia e,

nel viaggio di RitoRno, decisi che foRse saRebbe

stata una buona cosa allungaRe un po’ la stRada e passaRe peR la toscana peR beRmi un bicchieRe di vino buono; intendiamoci, non è che in

umbRia non ci sia il vino buono, anzi…RicoRdo che mi feRmai in un boRgo molto bello, mi feRmai peR il pRanzo, e peR assaggiaRe il vino tipico di questa incantevole zona: la veRnaccia. tRa i vini toscani è quello con le oRigini più inceRte. pRobabilmente pRende il nome dal latino “veRnaculum”, che significa del posto, nativo. questo spiegheRebbe peRché molte uve in italia si chiamano in questo modo. ci sono in italia tRe d.o.c. di veRnaccia; la veRnaccia di oRistano, in saRdegna, la veRnaccia di seRRapetRona, nelle maRche, e la veRnaccia di san gimignano. intRodotto dalla gRecia nel Xiii secolo, di questo vino si hanno tRacce sin dal 1276, in quanto citato in un documento del comune di san gimignano. venne poi divulgato da loRenzo il magnifico che lo fece piantaRe nei suoi possedimenti. viene nominato peRsino da dante alighieRi nella divina commedia. aggiRandosi nel puRgatoRio tRa i golosi, incontRa papa maRtino iv, Reo di esseRe stato tRoppo spesso vinto dalla veRnaccia. la veRnaccia di san gimignano viene pRodotta esclusivamente dai vigneti situati nei teRReni collinaRi di san gimignano, dal vitigno omonimo ed ha un bellissimo giallo paglieRino che diventa doRato nelle RiseRve. ha un pRofumo molto intenso e si accompagna molto bene a piatti a base di pesce, pRimi piatti con salse bianche, fRittuRe, uova e caRni bianche ed è molto buono anche come apeRitivo. insomma è un vino a 360 gRadi, molto veRsatile e se un gioRno vi capitasse di esseRe in giRo dalle paRti di san gimignano non esitate e andate a faRvi un bicchieRe di vino buono. denIsmeneghInI@alIce.It eRo a san gimignano, la città delle toRRi, nella pRovincia di siena.

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creSPeLLe ai PiSeLLini, BUrraTa e GraneLLa di noccioLe Una preparazione all’apparenza dolce, per la presenza di nocciole e pisellini, ma in realtà presenta anche note pepate e speziate. le crespelle preparate con il semolino hanno Una consistenza più rUvida di qUelle classiche, all’interno Una farcia con pisellini delicati e filante bUrrata che, proprio grazie al sUo latte, mantiene la preparazione molto morbida. la nota croccante è stata data dalle nocciole, disposte in sUperficie a creare Una crosticina dolce al pUnto giUsto ed insaporita con il parmigiano.

IngredIentI per 5 persone: per le crespelle: 3 cUcch semolino, 3 e ½ cUcch farina 00, latte condensato, latte,

3 Uova, 1 cUcch margarina, cUrry, sale. per la farcia: 440g pisellini di baone, 350g 50g, nocciole, 2 cUcch olio evo, 1 cUcch.no olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino, cUrry, sale. per la besciamella: 350ml latte, 35g margarina, 35g farina 00, 1 cUcch formaggio parmigiano grattUgiato, 2 cUcch.ni olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino, noce moscata, sale, pepe nero bUrrata,

procedImento: preparare la pastella per le crespelle: sbattere le Uova con il sale; in Una ciotola setacciare la farina con il semolino e, aiUtandosi con il latte, ottenere Una pasta morbida.

Unire le Uova al

composto di farine, Un po’ di latte condensato ed insaporire il tUtto con il cUrry. lasciare riposare in frigo per circa

20 minUti. sciogliere la margarina sUlla piastra e fare le crespelle, versando il composto a cUcchiaiate e

stendendo bene. in Una padella con l’olio evo, scaldare i pisellini; portare a cottUra con acqUa ed insaporire con sale, cUrry e l’olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino. tritare le nocciole ed Unirne Un cUcchiaio

ai pisellini. per la besciamella: sciogliere la margarina in Un pentolino, Unire la farina qUindi versare il latte, facendo attenzione che non si formino grUmi. insaporire con sale e noce moscata, lasciando sUl fUoco finchè non si addensa, sempre continUando a mescolare. frUllare dUe cUcchiai di pisellini ed amalgamarli alla

besciamella, assieme all’olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino, mescolando bene. farcire le crespelle

con i pisellini e distribUire la bUrrata; chiUdere ad involtino e disporre sUl piatto crisp, precedentemente bagnato con il latte della bUrrata.

coprire le crespelle con la besciamella, spolverare di pepe nero e con la rimanente bagnare il tUtto con Un po’ di latte per far si che rimangano morbide. cUocere in forno a microonde con fUnzione crisp per circa 7 minUti, cospargere con il formaggio parmigiano e cUocere per altri 3 minUti. spIzzIchI e BocconI B manuela e sIlvIa BIzzo granella di nocciole.


36 Oroscopo

Fascino attenti

ai possibili conflitti. per evitarli evitate di essere possessivi e pretenziosi, anche tra le lenzUola · s alute vi state riprendendo a ritmo costante. sarete più che mai dinamici e vitali, approfittatene per fare sport

t al

dal 21/04 20/05

ascino siete travolti da Un ritrovato romanticismo che spiazza pUre voi stessi. la passione, invece, si fa desiderare · salute i ritmi frenetici a cUi vi sottoponete vi tolgono energia. sfoltite l’agenda e rinviate gli impegni mondani

Oroscopo L’amore comincia moLto prima di quando ci accorgiamo che ci

Fascino siete

tormentati da Una ingiUstificata gelosia. allentate lo spionaggio investigativo o rimarrete soli · s alute siete instancabili, scattanti e rapidi. mente e corpo vi regalano soddisfazioni incredibili. approfittatene

sul futuro, non si gioca.

leone l eone dal 23/07 al 23/08

e sentimento caratterizzano il mese e lo tingono di rosa. attenti a non innervosire il partner · s alute potreste soffrire Un po’ a caUsa di Un improvviso indebolimento delle difese. rigUardatevi, raffreddori in arrivo

Fascino l’amore allieta cUore e sensi con Una ricetta fatta di tenerezza e sensUalità. siate aperti e in ascolto dell’altro · s alute l’attività non vi attira per nUlla, a meno che non si svolga sUlla poltrona che preferite. la pigrizia la fa da padrona

Fascino ardete dal desiderio di trasgressione che potrebbe portarvi sUlla via dell’infedeltà. chiedetevi se ne vale la pena · s alute sedentarietà al bando: è tempo di movimento per essere in forma sin dalla tarda primavera. piscina consigliata

periodo di tensione che state passando mette in fUga romanticismo e passione. date Una sterzata · s alute se fate molto sport limitate gli impegni. dosate meglio le energie o potrebbero risentirne schiena e arti inferiori

Fascino entUsiasmo

caprIcorno c dal 22/12 al 20/01

acquarIo a cquar dal 21/01 al 19/02

Fascino il

ergIne 24/08 22/09

Fascino riUscirete finalmente a ricomporre Un contrasto con la persona del cUore. pUntate sU dialogo e ascolto · s alute a tavola è tempo di moderazione e anche nello sport sarà bene non spingere troppo. siete Un po’ deboli, rigUardatevi

sagIttarIo s ag dal 23/11 al 21/12

Fascino i rapporti d’amore sono molto positivi, decolla Una vera love story. attenti però al peso della roUtine · s alute abbiate grande cUra del vostro corpo che sia in sintonia con la leggerezza dello spirito. se esagerate a tavola: smaltite!

ascino non riUscite proprio a trovare l’intesa desiderata e i dUbbi si moltiplicano. evitate di provocare il partner · salute nonostante le bUone energie psicofisiche, allergie e dermatiti stanno in aggUato. preferite rimedi natUrali

Fascino l’eros è alle stelle, gli ormoni scatenati. l’ l intesa, però, a volte complicata. fate spallUcce e godetevi il resto · s alute qUesto è il momento di entrare in palestra e scatenare l’energia vUlcanica che preme dentro di voi. brUciate calorie

scorpIone s dal 23/10 al 22/11

stiamo innamorando...

gemellI g dal 21/05 al 21/06

cancro 22/06 22/07

BIlancIa B Ilanc 2 3/09 al 22/10

foto: roberto beani

arIete a r

dal 21/03 al 20/04

200 milioni di bambini oggi nel mondo soffrono la fame. Anche in Italia stiamo vivendo un periodo di difficoltà, ma per un bambino che non mangia neanche una volta al giorno, la vita non è difficile, è impossibile. Per questo è importante che tutti facciano qualcosa, basta veramente poco. Con soli 5 euro puoi contribuire subito a sconfiggere povertà e fame e a difendere i diritti dei bambini e dei più deboli.

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ascino se siete single vi attendono dietro l’angolo amicizie piccanti. non è qUel che il cUore desidera ma... · s alute sarete fiaccati dalla stanchezza. concedetevi momenti di relax e dedicate più cUre e attenzioni al vostro corpo



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AFFITTASI AFFITTASI In zona centrale, a due passi dal Duomo, ApparAppartamento bilocale al piano terra, completatamento bilocale al piano 4, servito da ascensore, mente arredato, composto da soggiorno-cucina, 1 completamente arredato, con soggiorno-angolo cottura, 1 letto, terrazzo, bagno e garage esclusivo. camera da letto matrimoniale, ripostiglio e bagno. Classe energetica non definita “G”. Classe energetica “F”. Euro 450 mensili Rif.A0809 Euro 400 mensili Rif. A0801


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