laPiazza di Cavarzere - luglio 2024

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Noi ci crediamo

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.

di Cavarzere

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CAMPO DI PADEL PRESTO A DISPOSIZIONE

IMMINENTE

Manca solo il collaudo è poi si potrà aprire l’impianto ai cavarzerani, l’intenzione dell’amministrazione è di ampliare l’offerta delle attività sportive, soprattutto per i giovani

Servizio a pag. 8

Impianti sportivi

AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA

Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale

Servizio a pag. 19

UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI

Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi

Servizio a pag. 21

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Impianti Fotovoltaici

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Antintrusione allarmi

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SStievano

aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.

segue a pag. 5

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di ragazzo, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico: è in grado di gestire in sicurezza anche le più gravi crisi psicomotorie

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cali, parapetti anticaduta e anti scalata. Per la prima volta in provincia di Venezia un reparto ospedaliero è completamente studiato e realizzato a misura di adolescente, così come la sua équipe medica e il suo approccio clinico.

Inaugurato il 13 giugno al quinto piano del monoblocco sud dell’ospedale di Dolo, alla presenza dell’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin, il reparto iperspecializzato di Neuropsichiatria infantile è frutto di un investimento di 725

cucina tisaneria per i ragazzi e un’ampia terrazza attrezzata e in piena sicurezza. Tutti spazi funzionali e di supporto progettati sulla base delle esigenze di pazienti e operatori (compresa la loro sicurezza attiva e passiva), definiti nel dettaglio a seguito di numerosi incontri con i responsabili sanitari. La squadra operativa è composta da quattro neuropsichiatri infantili altamente specializzati e con grande esperienza sul territorio, un assistente sociale, uno psicologo, un educatore, due tecnici della riabilitazione psichiatrica, sette infermieri,

L’attività clinica

L’attività è fondata sugli standard di cura, sulle buone prassi e sulla valutazione delle capacità e delle performance di vita quotidiane, quali l’autonomia personale, operativa e sociale dei ragazzi ricoverati: anche così si garantisce l’efficacia, l’efficienza e la qualità dei servizi. Il lavoro di cura e assistenza in reparto dovrà tener conto degli aspetti evolutivi specifici di funzionamento dei ragazzi, e anche del loro contesto familiare e so-

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che sono stati rivestiti con materiali adeguati e chiusi a chiave. “Le maniglie delle stanze di degenza - spiega ancora - sono state sostituite con pomelli rotondi. Letti e i tavolini nelle stanze degenza sono ancorati e fissati a terra, di materiale solido, ignifugo, certificato”. Infine, il reparto è stato dotato di una stanza per l’attività motoria rivestita completamente con pannelli di materiale a base di elastomero etilene-vinil-acetato, in versione ignifuga, con effetto ammortizzante per la forma ad onda del materiale, dentro la quale i ragazzi potranno sperimentare attività corporee e motorie.

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“Ea Vasca del mercoledì sera” ritorna per animare

l’estate

in città

Tanti appuntamenti estivi a Cavarzere organizzati dalla Pro Loco dal Comune e dai commercianti. Innanzitutto, torna la tradizionale rassegna estiva, incentrata su una serie di eventi che si svolgono sempre di mercoledì sera. Per tutta la rassegna nella hall di Palazzo Piasenti il Foto club Cavarzere aspetta i partecipanti per realizzare foto “artistiche” che verranno consegnate il mercoledì successivo. Il programma, che ha preso il via a giugno, prosegue il 17 luglio con “Da Radio Cavarzere a International radio “Cavarzere città delle radio”, Storia in musica dagli anni ‘70 ad oggi. In consolle Fabio Marengo Dj; presenteranno Enzo Salmaso, Massimo Denitis e Stefano Giorio. Ci sarà un angolo bimbi con luna park e laboratori. Il 24 luglio si terrà il grande raduno di auto e moto, oltre a musica, luna park e truccabimbi. Per i più piccini, il 31 luglio si svolgerà la “Piccola notte bianca dei bambini” con giochi, trenino, attrazioni e caccia al tesoro “Gò Catà un sasso pitturà”, in collaborazione con i volontari di Adria. “Grande successo ha avuto - spiega la presidente della Pro Loco di Cavarzere Lina Figoni – ‘appuntamento di mercoledì 26 giugno, con i bambini della scuola Primaria Lombardini che hanno interpretato la commedia “Pinocio” dalla celebre favola di Collodi nella sua versione in lingua veneta, tratta dal libro del nostro concittadino Marco Boscaro. Erano presenti il luna park, truccabimbi, mercatino, giochi e tanto altro”. “Purtroppo gli eventi in programma lo scorso 3 luglio in piazza Vittorio Emanuele – prosegue la presidente Figoni - sono stati annullati a causa del tempo incerto”. Il 10 luglio in programma la sfilata di moda in via dei Martiri, oltre alle attività di giocoleria e circensi, laboratori per bambini e Luna Park. La Notte Bianca di Cavarzere, invece, si terrà nelle sere del 2 e 3 agosto 2024 è organizzata dal gruppo Cavarzeriamo, dal Comune e da tanti commercianti dell’area. “Ci saranno – spiega per il gruppo dei commercianti organizzatori Matteo Pavanello - ospiti celebri: Fabrizio Corona, Papi Chulo, Marianela, Radio Wow, Candy. Abbiamo pensato ad un evento che si svilupperà nel centro cittadino tutte e due le sere, con negozi aperti e tanta allegria”.

Alessandro Abbadir

Comune, Pro loco e commercianti insieme per il calendario di appuntamenti

Bye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano

>direttore@givemotions.it<

Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.

Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.

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in redazione

Ca’ Venier. Il Tribunale amministrativo del Veneto dichiara inammissibile il ricorso

Impianto a biometano, anche il Tar dice no

Soddisfazione del sindaco Munari:

“Abbiamo sempre sostenuto che quel tipo di impianto non poteva insediarsi in quella zona. Abbiamo visto, ancora una volta, riconosciuta la bontà della nostra azione”

Impianto a biometano, il Tar dichiara inammissibile il ricorso presentato dalla ditta Geo Engineering Srl/Cavarzere Green Energy Srl. Evidente la soddisfazione dell’amministrazione di Cavarzere, in primis del sindaco Pierfrancesco Munari che vede ancora una volta avallate le buone ragioni della posizione sostenuta e delle modalità con cui si sta gestendo questa delicata vicenda.

Si arricchisce di un nuovo capitolo l’annosa questione e non è detto che sia ancora l’ultimo. La ditta non si era fermata nemmeno di fronte al diniego, seppur definitivo e ufficiale, della Regione all’impianto di Ca’ Venier e aveva proposto ricorso al Tar Veneto, avverso la decisione della Regione del Veneto di non autorizzarlo, senza però – e questa è l’ultima novità - ottenere l’esito sperato.

L’amministrazione comunale, così come anche la Regione Veneto, si sono costituiti in questo giudizio sostenendo ovviamente le difese - che già erano state avanzate precedentemente - ossia che in quella zona, che non aveva i requisiti tecnici per quanto riguarda la gestione del rischio idraulico, non poteva esserci l’insediamento di quel tipo d’impianto.

“Peraltro, il Tribunale amministrativo Veneto – commenta il primo cittadino - ha dato un’ulteriore indicazione, dicendo che al tempo, quando c’era stato questo parere negativo dell’autorità di Bacino delle Alpi Orientali, non vi era stato un’impugnativa e quindi, sostanzialmente, quel diniego si è cristallizzato, motivo per il quale il Tribunale ha ritenuto di dichiarare addirittura non ammissibile il ricorso”.

“Da parte nostra – prosegue Munari - c’è molta felicità, perché abbiamo sempre sostenuto che quel tipo di impianto non poteva insediarsi in quella zona, a ridosso del centro e per una serie di valutazioni sia tecniche che ambientali. Abbiamo visto riconosciutaa, ancora una volta, la bontà delle nostre argomentazioni”.

Resta adesso da capire quali saranno le intenzioni della ditta proponente, perché avrà 60 giorni di tempo dalla notifica della sentenza per ricorrere in appello presso il Consiglio di Stato.

“Nel caso in cui non lo facesse, - fa sapere il rimo cittadino - la sentenza si cristallizzerà e quindi avremo la conferma che il capitolo è chiuso definitivamente”.

“Io mi auguro ovviamente – conclude - che la sentenza non venga impugnata, tuttavia qualora dovesse essere impugnata sosterremo, così come abbiamo sempre fatto, le nostre tesi in ogni sede”.

Una grande festa per i 20 anni della Protezione civile

Una grande festa per i 20 anni di attività del gruppo comunale di Protezione civile di Cavarzere. In questi anni molte sono state le attività di controllo ordinario e di sorveglianza del territorio ma anche le emergenze superate grazie all’instancabile lavoro dei volontari.

Lavoro che il primo cittadino Pierfrancesco Munari a voluto sottolineare, esprimendo il proprio personale “ringraziamento a tutti i volontari, presenti e passati, per avere sempre dimostrato un sentimento d’amore solidale nei confronti del nostro vasto territorio”.

“La Protezione civile di Cavarzere – osserva ancora il sindaco – è una famiglia più che una squadra di volontari che ogni giorno è al servizio della comunità”. La giornata di commemorazione è stata impreziosita dalla presenza del Prefetto di Venezia, il dottor Darco Pellos, e dal vescovo di Chioggia, monsignor Giampaolo Dianin. Tantissime le autorità presenti, tra cui il dirigente della Città metropolitana di Venezia, il dottor Massimo Gattolin, il consigliere Marco Dolfin, in rappresentanza del Consiglio regionale del Veneto, il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, i comandanti dei Carabinieri e della Polizia Locale, dei Vigili del Fuoco, la Protezione civile di Chioggia e Cona, le associazioni d’arma, l’istituto comprensivo di Cavarzere con la dirigente Ilaria Finotti, l’Avis Cavarzere con il presidente Pako Massaro, la Croce Rossa, la Pro loco con la sua presidente Lina Figoni, l’assessore alla Protezione civile Marco Grandi, gli ex sindaci di questi 20 anni trascorsi, i consiglieri comunali e tanti cittadini.

In occasione del ventennale è stato pubblicato, grazie al contributo di sponsor cittadini, un libro illustrato sulle attività svolte dalla Protezione civile, con la collaborazione con i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, la Polizia locale e i volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri Sorveglianza Area Veneta. “Ringrazio la Protezione civile – ha commentato l’assessore Marco Grandi - che continua a sorvegliare sulla nostra incolumità in maniera volontaria e invito tutti i giovani, soprattutto, e i meno giovani, che volessero approcciarsi a questa bellissima esperienza, a contattare me o il referente della Protezione civile per poter partecipare ai corsi di formazione e diventare parte di questo gruppo”. Gli ha fatto eco il sindaco Munari: “C’è bisogno di giovani e la Protezione Civile li accoglierà a braccia aperte”.

Alessandro Abbadir

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per averci scelto e per continuare a sceglierci

Pierfrancesco Munari

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Impianti sportivi. Il sindaco Munari sullo stato dei lavori

Campo di padel, ultimi ritocchi: ormai manca poco all’inaugurazione

“Dopo il collaudo si potrà aprire alla cittadinanza. La nostra intenzione è di ampliare l’offerta formativa sportiva e dare alla città, e soprattutto ai giovani, anche la possibilità di praticare un nuovo sport”

Padel, il campo è quasi pronto e a breve ci sarà l’inaugurazione, dopo l’atteso collaudo, che rappresenta l’ultimo passaggio prima di poter consegnare la struttura alla cittadinanza.

Visibilmente soddisfatto il primo cittadino Pierfrancesco Munari. “Questa struttura –commenta - si va ad inserire in un contesto sportivo in cui mancava il padel. La nostra intenzione era quella di ampliare l’offerta formativa sportiva e quindi dare alla città e, soprattutto ai giovani, anche la possibilità di praticare un nuovo sport, che in questi ultimi anni ha riscontrato tra l’altro un grande successo e una grande diffusione, per incentivarli sempre di più all’attività fisica”.

“L’opera è parte di un contributo di 1.570mila euro – spiega il sindaco - che abbiamo portato a casa come amministrazione grazie anche alla Città Metropolitana. In effetti si va ad inserire in un progetto molto ambizioso, finanziato con i fondi del Pnrr, che si chiama “Più sport” e prevede per Venezia la costruzione del Bosco dello Sport”.

“Per quanto ci riguarda, invece, con il nostro contributo di 1.570mila euro – aggiunge - abbiamo pensato di provvedere alla riqualifica di tutte le tribune del campo sportivo di via Spalato, al rifacimento di tutto il manto erboso e, a margine, abbiamo pensato anche di innovare quelli che sono i servizi offerti dal Tennis Club o in prossimità del Tennis Club”.

“E’ stato quindi realizzato il campo di padel, impegnando una somma che ammonta al 3,5 per cento dell’intero del contributo, quindi con una spesa molto limitata rispetto all’intero ammontare dell’importo – conclude Munari - ma che ha già visto la realizzazione e quasi, ormai ci siamo, l’ultimazione del campo di padel che a breve verrà collaudato e consegnato alla cittadinanza”.

Ornella Jovane

L’assessore allo Sport Bernello: “Un segno tangibile dell’impegno dell’amministrazione per la promozione del benessere dei cittadini”

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Continuano i lavori per i nuovi campi da tennis e di padel a Cavarzere. Nelle scorse settimane è stato effettuato un nuovo sopralluogo con l’Amministrazione comunale e il nuovo gestore Cavarzere Life.

“I lavori proseguono con successo - commenta l’Assessore allo Sport Mattia Bernello - A breve potremo finalmente inaugurare questa nuova struttura sportiva che arricchirà la nostra città”.

“Come assessore allo Sport - continua - sono orgoglioso di questi investimenti che rappresentano il segno tangibile dell’impegno da parte

del sindaco e dell’Amministrazione comunale per la promozione dello sport e del benessere dei cittadini”.

Oltre a questo progetto, proseguono anche i lavori di riqualificazione dei campi da calcio situati nelle vicinanze del Tennis Club. Questi interventi, finanziati con fondi del Pnrr, renderanno ancora più fruibili e accessibili gli impianti sportivi di Cavarzere, offrendo nuove opportunità di svago e aggregazione sociale e sportiva. Anna Bergantin

Mattia Bernello

Raccolta differenzia. L’assessore Marco Grandi annuncia una prima novità

Dal 17 luglio anche gli abiti usati si potranno consegnare all’ecocentro

Raccolta differenziata, dal prossimo 17 luglio ci sarà una prima novità. Verrà infatti modificata la modalità di raccolta degli indumenti usati che attualmente vengono conferiti all’interno di bidoni gialli distribuiti nel territorio comunale.

Dal 17 luglio i bidoni saranno trasferiti nell’ecocentro comunale che, peraltro, avrà dei nuovi orari. Chi vorrà quindi liberarsi degli abiti usati dovrà recarsi all’ecocentro, dove troverà gli appositi cassonetti di raccolta.

“Come assessorato all’Ambiente e ai rifiuti – spiega l’assessore Marco Grandi – stiamo lavorando da un po’ di tempo su questo aspetto. La motivazione deriva dal fatto che questi contenitori sono ormai presenti da anni e, a parte il loro degrado, sono preda di furti (e si tratta tra l’altro di furto aggravato essendo beni esposti alla pubblica fede) da parte di soggetti che vanno a rovistare all’interno dei cassoni. Tali contenitori sono praticamente tutti sfondati, tant’è che non è più possibile che siano chiusi ermeticamente”.

Non si tratta solo di una questione di decoro ma anche di sicurezza.

“A volte si introducono bambini all’interno, mettendo anche a rischio la vita, com’è successo recentemente a Bergamo – pro-

segue Grandi -. Una persona è rimasta soffocata proprio perché si era introdotta in uno di quei contenitori per gli abiti usati”. Non è secondaria neanche la questione del decoro urbano, che rappresenta comunque un problema. “Gli abiti tolti dai cassonetti – fa sapere l’assessoreche non sono considerati utili, vengono sparsi per il territorio, a seguito della cernita. Ci sono state infinite segnalazioni anche da noi. Quindi, considerato il problema di legalità, di decoro e anche di sicurezza, siamo giunti alla conclusione che non era più possibile continuare con questa modalità di raccolta e si è pertanto deciso di procedere allo spostamento dei cassonetti gialli

all’interno dell’ecocentro. Anche perché ormai questi cassonetti venivano usati in modo improprio, come sede di sversamento di qualsiasi materiale e rifiuto ingombrante”.

I nuovi orari dell’ecocentro sono stati pensati per andare incontro alle esigenze della popolazione: dai tre giorni di apertura si passera a cinque giorni settimanali. L’ecocentro sarà aperto pertanto lunedì e giovedì mattina dalle 9 alle 12, martedì e venerdì pomeriggio dalle 14 alle 17. Mercoledì rimarrà chiuso: serve una giornata di chiusura per lo spazzamento e la gestione dell’ecocentro. Sabato l’ecocentro rimarrà aperto mattina e pomeriggio dalle 9 alle12 e dalle 14 alle 17.

“Abbiamo pensato ad un calendario che consentisse praticamente di poter accedere tutti i giorni della settimana all’ecocentro – sottolinea l’assessore Grandi che poi annuncia - Questa sarà una prima novità che riguarderà appunto gli abiti ma è in programma anche un rinnovo di tutta la modalità di raccolta di pile esauste, di farmaci che attualmente vengono conferiti in contenitori ormai distrutti non più sostituibili e che creano un problema anche di decoro, oltre che di efficientamento nella raccolta”.

Ornella Jovane

I bidoni gialli verranno sostituiti e non saranno più sparsi per il territorio per una questione di decoro, di sicurezza e anche di legalità. Novità per l’orario dell’ecocentro che rimarrà aperto 5 giorni alla settimana

Riceviamo e pubblichiamo. “Confermato il bipolarismo”

Alcune

considerazioni di Heidi Crocco (Pd) sul voto alle Europee

Alle elezioni europee 2024 il Partito Democratico ha raggiunto un buon risultato confermandosi secondo partito sia a livello Nazionale che Regionale. Emergono due dati fondamentali di queste elezioni: il dato triste dell’astensionismo; infatti, rispetto alle europee del 2019 il calo dell’affluenza arretra di 6 punti ed è la prima volta che in una consultazione nazionale partecipa meno della metà degli elettori. Ovviamente questo dato è da attribuire al disinteresse dei cittadini verso la politica e ad una sfiducia nelle istituzioni che ormai si protrae da tanto tempo L’altro dato è la conferma di un bipolarismo dove il partito che fa da perno come alternativa al centrodestra è il Partito Democratico. Anche a livello regionale siamo il

secondo partito dopo Fratelli d’Italia e questo dimostra che il partito democratico conta su un buon sostegno tra gli elettori del territorio. Il risultato del voto europeo nel comune di Venezia è molto importante, dove il Partito democratico ottiene 26.047 voti, pari al 28,95% del totale, superando Fratelli d’Italia (24.225 voti, equivalenti al 26,93%) e attestandosi come il pri-

mo partito nel comune. Per ultimo ma sicuramente non meno importante è anche il risultato locale. A Cavarzere abbiamo ottenuto un 18,12%, confermandoci secondo partito davanti a Lega che raggiunge il 16,46%. Un dato non scontato se pensiamo che alle europee del 2019 la Lega a Cavarzere aveva preso il 57,27%.

Ringraziamo gli elettori per il risultato ottenuto e certi del gran lavoro che c’è da fare sul nostro territorio, continueremo la nostra azione anche guardando oltre il partito, lavorando per il bene comune e allargando la nostra azione verso alleanze più ampie di forze politiche e civiche di centrosinistra.

Ti aspettiamo con i

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Heidi Crocco Segretaria circolo PD
Heidi Crocco

Dallo scorso 19 giugno. E’ attivo presso lo sportello di Poste Italiane di via Visentin

Il passaporto a… “portata di mano”

Il sindaco informa la cittadinanza a seguito di una lettera ricevuta direttamente dal direttore Giuseppe Lasco. E’ stato attivato nell’ambito progetto Polis, Casa dei Servizi Cittadinanza Digitale

Ora anche all’ufficio postale di Cavarzere sarà possibile eseguire le pratiche per il passaporto.

Lo ha reso noto nelle scorse settimane direttamente il sindaco Pierfrancesco Munari che ha annunciato la novità anche sui social.

“Da qualche giorno è arrivato presso l’ufficio postale di via Leonino Visentin – spiega il primo cittadino - il servizio di richiesta del passaporto. I cittadini potranno presentare tutta la documentazione presso lo sportello ove verranno prese anche le impronte e il documento verrà spedito a casa. Un privilegio aver questa possibilità a Cavarzere, visto che solo in 22 uffici postali nel Veneto viene garantito per ora questo importante servizio”.

Insomma, un servizio utile e a “portata di mano”.

La notizia al Comune è arrivata direttamente dalla direzione di Poste Italiane con una lettera al sindaco.

“Ho il piacere di comunicarle – scrive il direttore di Poste Italiane Giuseppe Lasco – che nell’ambito del progetto Polis casa dei Servizi Cittadinanza Digitale sarà attivo un nuovo servizio”.

A partire dal 19 giugno i cittadini di Cavarzere possono dunque presentare la documentazione per ottenere un passaporto facendo direttamente la richiesta all’interno dell’ufficio postale senza doversi presentare in Procura competente per territorio.

E’ per Poste Italiane un ulteriore obiettivo del progetto Polis che non mira solo ad aumentare la coesione economica del paese ma anche a rispondere alle esigenze e semplificare la vita ai cittadini che si trovano sia nei grandi che nei piccoli centri del territorio nazionale.

Le reazioni all’annuncio sono state molto positive da parte dei residenti in paese visto che per fare un passaporto solitamente ci vogliono parecchi mesi e questa soluzione accorcia notevolmente i tempi di attesa ed evita soprattutto di recarsi in Questura a Venezia. Qualcuno fra i cittadini si è chiesto

se fosse possibile anche recarsi all’ufficio postale per poter fare la carta di identità, ma questo invece non è previsto perché la carta di identità è fatta dal Comune che poi la invia attraverso le Poste Italiane nelle case dei cittadini.

Insomma, una bella novità che è arrivata con l’inizio dell’estate, periodo di viaggi.

Alessandro Abbadir

Contro le zanzare i cavarzerani rispondono alla grande alla distribuzione dei kit antilarvali

Zanzare, si è conclusa con un enorme riscontro da parte della popolazione di Cavarzere la distribuzione, in tre “puntate”, dei kit antilarvali dalla ditta specializzata.

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Dal gazebo allestito a fianco del Duomo sono stati consegnati 1800 kit. “Un numero importante – commenta l’assessore Marco Grandi - che ha praticamente triplicato i kit distribuiti gli scorsi anni”.

Ne è stato consegnato uno per nucleo familiare. “Questo sta a significare – osserva Grandi - che è stata attrezzata una larga fetta di popolazione per la prevenzione dai rischi delle punture di zanzare”.

Vi aspettiamo per una NUOVA STAGIONE ESTIVA

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Insieme ai kit sono state fornite tutte le indicazioni d’uso di questo presidio contro le larve e quindi contro la diffusione delle zanzare e di quei vettori che sono, oltre che fastidiosi, portatori di malattie a volte rischiose per la salute. “Sono molto soddisfatto della risposta dei cavarzerani – dice l’assessore - Come amministrazione abbiamo provveduto ad osservare una rigoroso protocollo di gestione, disinfestazione e prevenzione ma è fondamentale negli spazi privati la collaborazione dei cittadini”.

Il kit è stato distribuito gratuitamente ma l’impegno economico dell’amministrazione è stato significativo e produrrà i suoi risultati se i cittadini saranno rigorosi nell’utilizzarlo, osservando le indicazioni ricevute. “Mi sento di insistere – conclude l’assessore - nel raccomandare alla cittadinanza senso di responsabilità: i kit vanno utilizzati in maniera corretta, anche per efficientare al massimo questa importante, sinergica azione che stiamo portando avanti sul territorio contro le zanzare”. (o.j.)

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gestore

è Hera Comm, società del Gruppo Hera

per i cittadini. Grazie a questo automatismo,

dell’azienda del Gruppo

le Graduali

Le condizioni del servizio a Tutele Graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale – PUN).

A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.

alla fine della tutela elettrica.

Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica

In un territorio importante come la provincia di Venezia, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione delle proprie soluzioni e decisa propensione nell’accompagnare famiglie e imprese

L’orientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.

dai 75 anni in su, in condizioni di di coltà economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.

Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali

La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.

Servizi digitali. E‘ disponibile nella frazione di Rottanova e Località Madonne

La fibra ottica di Oper Fiber è arrivata a Cavarzere

Raggiunte circa 680 unità immobiliari dalla Banda Ultra Larga. Il sindaco Munari: “Finalmente anche i residenti di queste aree del territorio potranno essere connessi e navigare fino alla velocità di 10 Gigabit al secondo”

L a fibra ottica ultraveloce di Open Fiber è disponibile nella frazione di Rottanova e Località Madonne nel Comune di Cavarzere. La società di telecomunicazioni, concessionaria del bando pubblico di Infratel Italia per la copertura delle “aree bianche” nella regione Veneto, ha realizzato una rete FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), l’unica capace di abilitare tutti i servizi digitali di ultima generazione che garantisce performance elevate in termini di velocità, latenza ed affidabilità, permettendo così l’utilizzo di tutti i servizi innovativi, e ormai indispensabili, abilitati dal digitale.

“Molto contento che la frazione di Rottanova e la Località Madonne possano essere cablate per la banda ultralarga”, le dichiarazioni del sindaco Pierfrancesco Munari

che prosegue “finalmente anche i residenti di queste aree del territorio potranno essere connessi e navigare fino alla velocità di 10 Gigabit al secondo e beneficiare di servizi come lo streaming online in HD e 4k, il telelavoro, la didattica a distanza, la telemedicina e tante altre opportunità generate dalla rete FTTH costruita da Open Fiber, che abilita una vera rivoluzione digitale”. “Grazie all’ottimo rapporto con l’Amministrazione comunale, a Cavarzere abbiamo realizzato l’infrastruttura a banda ultra larga – spiega, Denis Contadin Field Manager di Open Fiber -. E-commerce per le attività locali, streaming in HD, Internet of Things, telelavoro e ancora applicazioni Smart City come la mobilità sostenibile, monitoraggio ambientale, gestione dell’illuminazione pubblica

sono solo alcuni dei servizi digitali di ultima generazione di cui cittadini, imprese ed amministrazione comunale potranno usufruire grazie ad una connessione che potrà arrivare ad una velocità di 10 Gigabit per secondo”. Open Fiber sta realizzando nelle cosiddette “aree bianche” oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo economico delle regioni, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultra larga. L’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Complessivamente, il piano coinvolge oltre 6.200 comuni nel Paese. Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mer-

cato all’ingrosso. I cittadini interessati non dovranno far altro che verificare sul sito www.openfiber. it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare a una velocità impossibile da raggiungere con le attuali reti in rame o miste fibra-rame. In base a quanto previsto dai bandi pubblici, la rete di Open Fiber nei comuni

delle aree bianche si ferma fuori dalla proprietà privata, fino ad un massimo di 40 metri di distanza dall’abitazione. Quando il cliente finale ne farà richiesta, sarà l’operatore selezionato a contattare Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con lo stesso utente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica dall’apparato ottico in strada fin dentro la sua abitazione. Anna Bergantin

Legambiente Veneto, i rilievi dell’equipaggio di Operazione Fiumi: il Fratta Gorzone sotto la lente d’ingrandimento

Prima tappa nelle scorse settimane sul fiume Fratta Gorzone per l’equipaggio di Operazione Fiumi, la campagna di citizen science e ambientalismo scientifico di Legambiente Veneto realizzata grazie al supporto tecnico di Arpav. I parametri osservati, oltre al batterio escherichia coli i batteri fecali, sono il Glifosate e, novità per il 2024, i Pfas. I primi dati disponibili dai campionamenti effettuati dai volontari di Legambiente sono relativi alla presenza di batteri fecali, un parametro ricercato per verificare il livello di depurazione delle acque e la presenza di eventuali picchi di inquinamento dovuti a scarichi non autorizzati o sversa-

menti illegali. La fotografia scattata da Legambiente non sostituisce i monitoraggi ufficiali ma si affianca alle indagini dell’Arpav che monitora con continuità i corsi d’acqua restituendo ogni anno un quadro completo dello stato di salute dei bacini idrografici della regione. Messo sotto la lente di ingrandimento da Legambiente è il Fratta Gorzone, storicamente afflitto da importanti contaminazioni da metalli pesanti, cromo, cloruri e solfati e nel quale a questa contaminazione si è aggiunta negli anni quella dovuta agli inquinanti emergenti, Pfas e pesticidi. Sono tre i punti monitorati: a Cologna Veneta, Vighizzolo D’Este e a Cavarzere nei

pressi della sua immissione nel Brenta. Per quanto riguarda l’escherichia coli i campioni prelevati sono risultati in tutti e tre i casi sotto il valore di 5000 (Mpn/100ml), limite consigliato allo scarico. Se la qualità microbiologica del fiume resta nella norma ma da tenere sotto osservazione, a sollevare la preoccupazione di Legambiente resta lo stato chimico. Secondo i più recenti dati Arpav sullo stato chimico dei fiumi il bacino idrografico del sistema Fratta Gorzone è penalizzato dalla presenza diffusa di valori di Pfas, superiori ai limiti previsti dalla normativa, e presenza di residui di erbicidi e fungicidi. Un allarme, per il Frat-

ta-Gorzone, rafforzato dall’ultimo monitoraggio ambientale pubblicato lo scorso ottobre da Arpav nel quale viene confermata la presenza di Pfas. “Non è un caso aver scelto di avviare la campagna dal FrattaGorzone- commenta Giulia Bacchiega, vicepresidente regionale di Legambiente e portavoce di Ope-

razione Fiumi - un corso d’acqua inquinato su cui non smetteremo mai di accendere i riflettori. lanciamo un appello al presidente della Regione Luca Zaia: è il momento di varare un piano straordinario per la bonifica e la rinaturalizzazione del Fratta-Gorzone”.

Alessandro Abbadir

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Amministrative.

Il voto premia il sindaco uscente che viene riconfermato

L’avversario “storico” Antonio Bottin, candidato del centrosinistra, porta a casa il 29,53% dei voti Presentata la giunta nel corso del primo consiglio comunale. Due sono gli assessori: Sante Nalin e Chiara Bizzarro

A lessandro Aggio ha vinto le elezioni comunali del 2024 e si conferma sindaco di Cona per un secondo mandato. Ha ricevuto il 70,47% delle preferenze (890 voti complessivi), battendo l’avversario, il candidato del centrosinistra Antonio Bottin (29,53%). Aggio è sostenuto da una lista che raccoglie i simboli di tutto il centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Ppe, oltre a “Cona per tutti”. 42 anni, laureato in giurisprudenza e imprenditore agricolo, alle precedenti elezioni nel 2019 vinse con la sua lista, conquistando il 52,37% delle preferenze. Il sindaco ha festeggiato l’importante vittoria con la sua squadra. “Questa - ha detto - è una riconferma che ci riempie di soddisfazione, ci fa piacere che i cittadini abbiamo apprezzato l’approccio pragmatico e di buon senso con cui abbiamo sempre gestito ogni situazione. E un clima in cui non sono mai montate polemiche o toni accesi, ma sempre rapporti concilianti da parte nostra con cittadini e opposizione. Un clima sereno che ci porteremo anche nei prossimi 5 anni, forti di una squadra affiatata e rodata”. Non sono

mancati i ringraziamenti. “Ringrazio tutte le persone della lista e i tantissimi cittadini – sono le parole del sindaco riconfermatoche ci hanno rinnovato la loro fiducia. Ora ci concentreremo sulle cose da completare dal precedente mandato: dobbiamo terminare le pratiche iniziate, prima tra tutte il collaudo dell’espansione della zona industriale di Cantarana”. Nel parlamentino cittadino oltre al sindaco sono stati eletti 10 consiglieri comunali. Per la maggioranza: Tomas Fontolan, Francesco Grinzato, Sante Nalin, Chiara Bizzarro, Francesca Montecchio, Francesco Fontolan, Giovanni Vegro Per la minoranza: Antonio Bottin, Michele Galazzo, Franco Necchio. In

occasione del primo consiglio comunale successivo alle elezioni è stata presentata la giunta guidata dal sindaco Aggio. A differenza della passata amministrazione, va detto, si è passati, essendo questo un Comune con una popolazione inferiore ai 3000 abitanti, da 4 a 2 assessori nominati. Il sindaco Alessandro Aggio ha così nominato Sante Nalin vicesindaco e assessore all’associazionismo, allo sport al tempo libero, alle attività produttive, allo sviluppo economico al lavoro. E’ stata invece nominata Chiara Bizzarro come assessore ai servizi sociali, alla sanità, all’istruzione e cultura ecologia e ambiente e Protezione Civile. Il sindaco Aggio si è tenuto per sè tutte le deleghe non assegnate, fra le più importanti lavori pubblici, personale, urbanistica, bilancio. Sono state nominate senza voti contrari le commissioni elettorali. Se in questo primo consiglio comunale tutto è filato liscio perché si è trattato sostanzialmente si una seduta tecnica, già per le prossime convocazioni la minoranza di centrosinistra promette di dare battaglia.

Alessandro Abbadir

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Europee, Sinistra Italiana: Cavarzere e Cona hanno dato il loro contributo ad Avs Buon risultato alle recenti europee per la formazione Alleanza Verdi Sinistra che ha ben figurato anche a Cavarzere e Cona. “Alle recenti elezioni Europee di giugno Avs - Alleanza Verdi e Sinistra - ha raggiunto il 6,8%” spiega in una nota il gruppo locale. Anche Cavarzere e Cona hanno fornito il loro piccolo contributo per superare lo sbarramento del 4% imposto dalla legge elettorale e permettere così l’elezione di sei europarlamentari. “Non era per nulla un esito scontato. Abbiamo ottenuto 550.000 voti in più rispetto alle elezioni Politiche del 2022, - è il commento della sezione locale di Sinistra Italiana - grazie alla forza della nostra proposta politica, alla credibilità del nostro progetto e alla coerenza delle nostre idee. A Cavarzere, nello specifico pur in presenza di un calo di 1.760 voti validi, Avs è stato l’unico partito che ha aumentato i propri voti”. Poi una riflessione anche sulle elezioni comunali di Cona: “A Cona il nostro compagno Michele Galazzo è stato eletto consigliere comunale risultando, con 61 preferenze, il candidato più votato. A Michele vanno i nostri complimenti e un augurio di buon lavoro al servizio della comunità conense”. (a.a.)

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Amministrazione. Il sindaco Aggio commenta il risultato elettorale

“Abbiamo vinto perché promettiamo cose concrete, utili e realizzabili”

Servizi, opere pubbliche, viabilità… punto per punto il primo cittadino illustra i progetti per i prossimi cinque anni. Prioritario il collaudo dell’espansione della zona industriale di Cantarana

“Questa nuova legislatura sarà la naturale continuazione della scorsa” assicura il confermato sindaco Alessandro Aggio dopo la vittoria elettorale.

Aggio traccia le linee di azione per i prossimi 5 anni di mandato.

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“L’impegno probabilmente più significativo – dice - che abbiamo portato avanti nel quinquennio pas-sato è stato iniziare l’iter per portare a termine il collaudo dell’espansione della zona industriale di Cantarana, bloccato da quasi 15 anni a causa del fallimento Cosecon. Siamo verso la presentazione dei progetti, urbanistico e idraulico, i quali, una volta approvati, ci permetteranno di investire i soldi garantiti da una fideiussione per completare le opere necessarie al completamento dell’area. É un pro-getto ambizioso, a cui nessuno prima di noi aveva prestato la dovuta attenzione, perché dà la possibili-tà di mettere in moto un volano che può attrarre imprenditori e lavoratori, ingredienti fondamentali per lo sviluppo di qualsiasi comunità”.

poter divenire proprietario sia di un terreno adiacente al cimitero, così da poter ampliare quest’ultimo, sia di un’area dove creare un bacino di laminazione per il contenimento delle acque meteoriche da garantire perciò l’invarianza idraulica per l’area industriale”.

“Sempre in quella zona – prosegue - nel prossimo mandato vedremo la sistemazione definitiva dell’ulteriore area ex Cosecon, acquistata qualche anno fa da una società per l’installazione di un par-co fotovoltaico”.

“Questo intervento permetterà - aggiunge - al Comune di Cona di

Poi il sindaco affronta il tema servizi. “Vogliamo concludere la sistemazione del piano terra delle scuo-le medie, - promette - ambienti non utilizzati che restituiremo alla cittadinanza con la presenza di una biblioteca più ampia e luminosa, di ambulatori medici per il servizio di medicina generale e di sale per le associazioni. Mentre nella frazione di Cantarana è in fase di conclusione il bando per la gestione della farmacia chiusa dal 2012, ed entro la fine di quest’anno è prevista la sua riapertura”.

Aggio tiene a sottolineare il modus operandi della sua amministrazione.

“Un aspetto fondamentalespiega - per amministrare è la programmazione. Cinque anni fa ci siamo presentati con un programma elettorale concreto che non prevedeva alcun volo pindarico, e siamo stati soddisfatti per i risultati raggiunti come ad esempio un servizio integrativo al nido insieme alla parroc-chia e l’apertura di un’aula per il centro sollievo dei nostri anziani insieme ad Auser. Anche per questo nuovo mandato non abbiamo promesso cose irrealizzabili, ma vogliamo innanzitutto concentrarci sulla manutenzione del patrimonio pubblico, aspetto forse ancor più importante rispetto al costruire ex novo. Ci sono ambienti di proprietà comunale che necessitano di adeguati investimenti per la loro cura, co-me ad esempio gli stabili delle ex scuole di Conetta e Cantarana, che, soprattutto il primo, dovranno essere oggetto di una importante azione di messa in sicurezza”.

Infine, le strade. “Durante l’estate – conclude Aggio - saremo in contatto con Città Metropolitana per concordare quei lavori di messa in sicurezza delle strade provinciali il cui budget di oltre 300mila euro è stato messo a disposizione per il nostro territorio da questo ente con l’approvazione dell’ultimo bi-lancio consuntivo”. Alessandro Abbadir

Amministrative. Bottin: “Il primo partito a Cona è quello dell’astensionismo”

“Penso abbia colpito tutti che il primo partito nel Comune di Cona sia l’astensionismo che ha riguardato 1141 cittadini che, sommati alle schede nulle e bianche, fanno 1227 elettori, i quali non si rispecchiano in nessuna delle due liste”. E’ il commento di Antonio Bottin, candidato sindaco di una lista di centrosinistra, sconfitto alle elezioni comunali vinte dal sindaco Aggio.

“Il nostro gruppo di centrosinistra è stato sostenuto - spiega Bottin - dal Pd, da Sinistra Italiana e da alcuni esponenti civici: sicuramente aver portato il centrosinistra dal 17,15% delle Europee (Pd+Si) al 29,53% delle comunali è stato un fatto positivo, legato soprattutto ad un programma concreto e frutto dell’ascolto

verso i cittadini. Va sicuramente evidenziato l’impegno del consigliere regionale Jonatan Montanariello (Pd) e del consigliere metropolitano Stefano Molena (Pd) per essere stati presenti in diversi incontri durante tutta la campagna elettorale”.

“Ci sarà sempre - continua Bot-

tin - la disponibilità verso questa amministrazione di sedersi intorno ad un tavolo per discutere e approfondire le varie tematiche che interessano il futuro di Cona, sia per problemi contingenti, che per programmare il futuro del nostro territorio. Siamo aperti al confronto e alla collaborazione su temi come la riapertura del centro anziani, la realizzazione di un asilo nido integrato, la sistemazione definitiva della biblioteca con la sua aula studio, la riqualificazione degli alloggi sfitti Ater, l’avvio di una commissione consiliare per lo studio di una possibile fusione con Cavarzere, l’avvio della progettazione dell’ampliamento del cimitero di Cantarana, l’avvio della commissione ambiente e salute”. (a.a)

Via Matteotti, 6 30014 Cavarzere (VE)
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Alessandro Aggio
Antonio Bottin

Musica. Il prossimo 20 luglio in Piazza del Municipio a Cavarzere

La grande lirica sotto le stelle rende omaggio a Giacomo Puccini

S

arà la doppia ricorrenza legata al Centenario della morte di G. Puccini e al 35° Anniversario della Fondazione del Coro T. Serafin di Cavarzere il tema conduttore della dodicesima edizione del Concerto Lirico Sinfonico che l’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin, sotto la direzione del Maestro Renzo Banzato, che si terrà sabato 20 luglio. La suggestiva cornice di Piazza Vittorio Emanuele II di Cavarzere diverrà così un teatro a cielo aperto, dove risuoneranno le pagine più celebri del repertorio lirico europeo. Una parte rilevante del concerto, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, sarà dedicata a Puccini: uno tra i più grandi compositori del XIX e XX secolo. Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Banzato, risuoneranno le pagine più significative della produzione di Puccini (e degli autori a lui coevi), attraverso l’esecuzione delle arie, intermezzi, cori e concertati selezionati dalle opere più celebri del compositore lucchese: Tosca, Gianni Schicchi, Madama Butterfly, La Bohème, Manon Lescaut, Turandot. Di quest’ultimo lavoro, lasciato incompiuto al terzo atto a causa della morte del musicista e completato da Franco Alfano, sarà proposto il possente Finale, maestosa pagina di forte coinvolgimento emotivo. Particolare spazio sarà riservato anche ad alcune pagine di raro ascolto, come il delicato Intermezzo da Suor Angelica. Nel 2024 ricorre inoltre il 35° Anniversario della Fondazione del Coro Tullio Serafin: consolidata realtà musicale che, lungo ben 35 anni di ininterrotta attività, ha diffuso la cultura musicale, portando il nome della Città di Cavarzere e del Maestro Tullio Serafin nei più prestigiosi spazi culturali in Italia e oltre i confini nazionali (Polonia, Germania, Francia, Croazia, Repubblica Ceca, Austria). A tal fine, oltre ai brani legati al repertorio storico del coro, come La gitana da Il trovatore, o il maestoso concertato Inneggiamo, il Signor non è morto da Cavalleria Rusticana, verrà proposto, da Simon Boccanegra, Il lacerato spirito, toccante pagina poco frequentata in ambito concertistico, nella quale il basso Luca Gallo dialogherà con coro e orchestra. Il basso bolognese presenterà poi il Catalogo di Leporello dal Don Giovanni mozartiano.

Piazza del Municipio, dominata dalle linee di Palazzo Barbiani, ospiterà una produzione musica-

le di notevole spessore artistico, che prevede il coinvolgimento dei qualificati professori dell’Orchestra Sinfonica T. Serafin, affiancati dai componenti dell’omonimo Coro, ai quali si aggiungeranno tre solisti vocali di primo piano nel panorama della lirica internazionale, per un totale di oltre cento esecutori: il tutto sotto la magistrale bacchetta del Maestro Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, dove è a Capo del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione.

Il Maestro si avvarrà della presenza del tenore Matteo Mezzaro, del soprano Chiara Milini e del basso Luca Gallo.

Il concerto, realizzato dall’Assessorato alla Cultura di Cavarzere, è reso possibile grazie alla generosità di alcune rilevanti realtà economico-produttive che operano nel territorio.

In caso di maltempo il concerto si svolgerà domenica 21 luglio. L’ingresso è su prenotazione obbligatoria; info 335 - 6139668.

Sintonizzati

La mostra della scuola “A. Gramsci” di Campongara. Tra suoni e immagini, un viaggio nelle emozioni

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Grande successo nelle scorse settimane alla scuola secondaria di primo grado (scuola media) “Antonio Gramsci” di Camponogara per la realizzazione di una mostra didattica d’arte. Tanti i visitatori nell’orario dedicato al pubblico esterno. Gli organizzatori dell’evento, a cui hanno partecipato con entusiasmo i ragazzi, sono state la professoressa Francesca Renesto, la professoressa Roberta Perosin, la professoressa Margherita

il professor Andrea Stivanello. “Si è trattato - spiegano i docenti organizzatori - di una mostra dedicata alle emozioni, all’uso e scelta dei colori che fanno emergere, spesso in maniera inconscia, le emozioni e gli stati d’animo. Molti sono i riferimenti all’arte contemporanea come le tele ispirate alle famose serigrafie di Andy Warhol ed i tamburi realizzati con secchi riciclati e decorati, richiamando lo stile di Keith Haring. Grazie alla riproduzione di brani ed immagini ci si è potuti immergere in un’atmosfera che ricordasse gli ultimi decenni del ‘900. Sono stati inoltre esposti lavori selezionati, svolti dai ragazzi di tutte le classi della scuola”.

L’entusiasmo per l’iniziativa che si è tenuta negli ultimi giorni dell’anno scolastico alla media fa presagire che quasi sicuramente l’iniziativa sarà replicata anche nei prossimi anni scolastici. (a.a.)

Sambo,

Adria e Cavarzere. Il gemellaggio sportivo nel segno dei campioni di rally

“Sandro Munari e Arnaldo Cavallari

due storie da tramandare ai posteri”

Una serie di iniziative per celebrare due grandi campioni dello sport che hanno contribuito con le loro imprese a portare in alto il nome delle loro città.

Una lezione non solo di sport, soprattutto per i giovani

“S

andro Munari e Arnaldo Cavallari due storie da tramandare ai posteri”. Lo scorso 16 giugno al Teatro comunale “Tullio Serafin”, il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, e il collega di Adria, Massimo Barbujani, hanno ricordato le gesta dei due grandi campioni dello sport e siglato un “patto d’amicizia” in ricordo di entrambi.

Presenti alla cerimonia anche l’assessore alla Cultura, Ilaria Turatti, e quello allo Sport, Mattia Bernello.

“Con l’amico Massimo Barbujani è stato sottoscritto un patto di amicizia che celebra le gesta di questi due campioni del rally” ha commenta il primo cittadino di Cavarzere, Pierfrancesco Munari.

“Il gemellaggio sportivo è frutto di un percorso che ha preso il via nell’agosto dell’anno scorso – racconta - quando con la città di Andria abbiamo sottoscritto un patto di amicizia nel quale entrambe le amministrazioni si impegnavano a ricordare i nostri campioni, Arnaldo Cavallari, per Adria, e Sandro Munari per Cavarzere”.

“L’iniziativa – aggiunge ancora Munari - si è arricchita poi con l’allestimento di una mostra fotografica molto apprezzata e visitata da tanta gente, nella quale c’erano anche nei materiali inediti, come ad esempio il video di una intervista fatta ad Arnaldo Cavallari dal nostro concittadino Enzo Salmaso, e anche una serie di fotografie iconiche dei campioni Arnaldo e Sandro”.

“Una mostra che ci ha fatto immergere – dice il sindaco - nella storia di due grandi uomini che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport”.

Tra le iniziative celebrative anche la serata al teatro “Tullio Serafin” nel corso della quale la Corale Adriese e il Coro Tullio Serafin si sono esibiti, davanti a una cornice di pubblico molto importante e hanno dato il via a uno spettacolo veramente apprezzato.

“Sono iniziative messe in campo dalle amministrazione amiche, di Adria e di Cavarzere

– conclude il sindaco Munariper ricordare i nostri grandi campioni e, soprattutto, per dare un messaggio anche ai giovani e per far sapere loro chi erano Arnaldo e Sandro e le imprese di cui si sono resi protagonisti per portare in alto il nome delle nostre città”.

Anna Bergantin e Ornella Jovane

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Ciclismo. Siria Trevisan è campionessa italiana

Grande soddisfazione a Cavarzere per i risultati della giovane ciclista Siria Trevisan che è diventata campionessa italiana su pista nelle specialità “Partenza da fermo 500 metri” e “Velocità a squadre” conquistando ben 2 medaglie tricolore.

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“Abbiamo fatto festa – spiega la società di ciclismo di Cavarzere Lions D - e abbiamo festeggiato la nostra mitica Siria Trevisan campionessa italiana. Complimenti anche a mamma e papà di Siria Carmen Crivellaro e Silvano Trevisan per aver organizzato una festa emozionante con effetto e sorpresa, con la collaborazione di Gabriele Ceotto. Un elogio speciale va riconosciuto al nostro sponsor tecnico che ha regalato alla campionessa le Dmt Pogi’s (super scarpetta da strada) rendendola felicissima”.

Attività e sponsor locali hanno offerto alla campionessa l’apericena e le hanno regalato dei gadget.

Siria ha vinto i Campionati Italiani che si sono svolti a Firenze lo scorso giugno.

Lions D si conferma una vera e propria fucina di campioni.

Ora Siria si sta preparando per i prossimi Campionati Europei a ben figurare, mira a portare a casa buoni piazzamenti e risultati, con il sostegno ovviamente di tutta la città di Cavarzere.

Lions D si conferma ancora una volta una società che prepara e sforna talenti del ciclismo, curando la loro preparazione fin dalla giovanissima età.

Una società che è un punto di riferimento per tutta l’area del Veneziano e anche del Polesine. (a.a)

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#Regione

LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera

Autonomia differenziata, la lunga marcia

Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.

Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”

Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.

Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con

la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.

ZAIA, “IL VENETO

E’ PRONTO”

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo

consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.

LA LEGA ESULTA

Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.

Gli fa eco il senatore Massi-

mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce.

La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.

FRATELLI D’ITALIA

PLAUDE AL GOVERNO

E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-

ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.

Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,

con

effetti risibili e contraddittori”

Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere

prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti

positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.

Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle

lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.

Andrea Martella

ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles

Il verdetto delle europee: vincitori e vinti

Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)

Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.

Ma andiamo con ordine.

Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani

di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022.

A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-

drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.

La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze

delle quali 14.088 nelle Marca.

L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.

Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che

Artigianato. Il rapporto presentato da Confartigianato Imprese Veneto a Mogliano

comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)

Il Veneto tiene ma i costi per le imprese sono cresciuti

Negli ultimi quattro anni le micro e piccole aziende hanno speso 4,8 miliardi di euro in più per energia, tassi di interesse e carenza di manodopera

Il rapporto “Le prospettive dell’economia veneta nel panorama italiano ed europeo” presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, durante l’incontro “Il Veneto si racconta” a Mogliano Veneto, ha evidenziato come, nonostante eventi ad alto impatto economico quali la pandemia, invasione dell’Ucraina, crisi energetica, stretta monetaria e crisi del commercio internazionale, il Veneto abbia risposto con forza negli ultimi quattro anni. Le micro e piccole imprese venete hanno affrontato maggiori costi per 4,8 miliardi di euro in energia, tassi di interesse e carenza di manodopera. Tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ringraziato Confartigianato per il supporto costante nel percorso verso l’autonomia, esortando gli artigiani a mantenere viva la loro motivazione, elemento fondamentale per il successo e il valore riconosciuto a livello internazionale dei

prodotti e servizi Made in Italy. Tornando ai numeri del rapporto, tra il 2019 e il 2023, il Veneto ha registrato la crescita più alta del PIL a livello nazionale, con un incremento del 5,9%, superando la media nazionale di 2,4 punti. La regione ha anche raggiunto la più alta percentuale di occupazione nel Nord Italia, contribuendo a far crescere l’occupazione nazionale del 4,5% rispetto al 2021, un dato migliore rispetto a Germania e Francia. Nel 2023, il Veneto è diventato leader nei settori manifatturieri che coinvolgono quasi 100.000 imprese, eccellendo in moda, abbigliamento, accessori, arredamento, editoria e farmaceutica. Con un peso occupazionale del 28,7%, il Veneto supera abbondantemente la media nazionale del 20,1%, collocandosi al primo posto, seguito dalle Marche (27,6%) e dall’Emilia Romagna (27,3%).

L’incontro, organizzato dopo un lungo percorso di rinnovo delle cariche che ha portato all’elezio-

ne di una nuova classe dirigente di Confartigianato Imprese Veneto, composta da 12 presidenti di Federazione e 67 presidenti di Gruppi di Mestiere, ha offerto una solida base di partenza politico-economica e sociale per la programmazione e rappresentanza dei prossimi quattro anni. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, ha introdotto l’evento sottolineando la rilevanza delle PMI in Veneto, che contano 404.522 imprese con 1,1 milioni di addetti, rappresentando il 99,2% del tota-

le delle imprese. Ha evidenziato le principali sfide come la glaciazione demografica, la difficoltà nel reperire manodopera, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, necessitando di formazione e competenze.

Dai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese emerge che il Veneto è leader nazionale nel digitale, con il 70,7% delle imprese che investono in questo settore. Tuttavia, la regione è in ritardo sulla transizione verde, con solo il 25,3% delle aziende che riducono

le emissioni o investono nel risparmio energetico. Boschetto ha sottolineato l’importanza del ruolo di rappresentanza per i neoeletti presidenti delle federazioni, affermando che “nell’era in cui l’aggregazione è sinonimo di forza contrattuale e competitiva, sono certo che noi, come corpi intermedi, stiamo recuperando spazio e autorevolezza nelle sfere decisionali. Rappresentiamo non solo le imprese, ma anche filiere e distretti che operano e collaborano in un quadro organico e collettivo.” (r.m.)

Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova

rassegna

Con il Teatro Stabile del Veneto

350 giornate di spettacoli dal vivo

“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni

Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?

Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il

pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.

L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?

Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-

ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio. C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?

Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.

Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?

Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un

Il programma. Primo appuntamento con “Titizè - A Venetian Dream”

mio grande amico.

L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?

È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.

La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?

Se vogliamo essere essere in serie

A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in

poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)

Al Goldoni di Venezia ispirazioni classiche e contemporanee

A Venezia “Titizé – A Venetian Dream” con la Compagnia Finzi Pasca, già protagonista della rassegna estiva, apre dall’11 al 13 ottobre il cartellone di prosa del Teatro Goldoni di Venezia. La stagione continua con Marco Paolini e “Il Milione”, Veronica Cruciani e Lodo Guenzi con “Molto rumore per nulla”, Emma Dante con “Re Chicchinella”, Andrea Pennacchi con “Arlecchino?” e Arturo Cirillo con “Don Giovanni”. Quindi “I parenti terribili” del nuovo diret-

tore artistico del TSV Filippo Dini, “La moglie saggia” di Giorgio Sangati, “Buffoni all’inferno” di Stivalaccio Teatro, “Ciarlatani” con Silvio Orlando.

Anche quest’anno non mancano gli eventi paralleli che si raccolgono sotto il titolo “Fuoriserie”: serate evento con attori/attrici, autori, giornalisti e filosofi tra i più importanti in Italia. A Venezia proseguono le indagini sugli autori del passato di Massimo Cacciari, che riprende il tema

del teatro austriaco con un nuovo capitolo dedicato a Karl Krauss, mentre Toni Servillo a partire dai testi di Giuseppe Montesano, guida il pubblico in un percorso alla ricerca del “fuoco sapiente” che animava gli antichi greci e che noi abbiamo perduto. Tra i protagonisti compaiono poi Gioele Dix, Ottavia Piccolo, Aldo Cazzullo, affiancato da Moni Ovadia, Pietrangelo Buttafuoco e Pietro Del Soldà. Confermati al Goldoni i tradizionali appuntamenti con la Big Vo-

cal Orchestra, i Vocal Skyline e con la grande danza classica del Balletto di Mosca.

A Venezia il programma si arricchisce poi con altri cartelloni di qualità quali la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. Riprendono inoltre gli incontri con gli interpreti aperti al pubblico che si terranno al Fondaco dei Tedeschi a Venezia.

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Un momento di “Titizè” che aprirà la stagione a Venezia

Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli

L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?

Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!

Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.

In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.

Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.

La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui

viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.

L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.

Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).

L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.

BENVENUTI

Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.

Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.

Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.

Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.

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Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici

Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?

Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.

ENERGIA SOLARE

L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.

ENERGIA EOLICA

L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-

paesaggistiche e dall’impatto visivo.

ENERGIA IDROELETTRICA

L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento

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o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica. BIOMASSA

La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.

Come mai?

“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo.

Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-

tutto l’investimento, dalle spese per le componenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”.

Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti?

“Dipende. Noi installiamo prodotti delle mi-

Una bella soddisfazione…

“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

GLOBAL SOLAR Piazzetta Curte Rodulo,
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni

La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.

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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.

Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.

L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.

L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.

Tecnologia green per l’edilizia sostenibile

La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.

Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.

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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza

VACANZE SICURE 2024

Usalute.

E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.

“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi.

“Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.

“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-

Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti

diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.

La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento. Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo

pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”. Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.

Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.

Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto

Le squadre del Dragon boat scendono in acqua

Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale

Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!

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ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.

“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.

Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt. Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute. Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”. In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il

In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia

APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI

Meduse, come comportarsi in caso di contatto

L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti. Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.

Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!

L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in

caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.

Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.

Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astrin-

gente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.

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In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti

Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione

Una puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika. Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.

Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare.

Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.

Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.

L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.

I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare. Le zanzariere vanno tenute abbassate. Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi).

I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura. Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base

di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.

Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.

Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.

I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali. Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba.

Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.

E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino. Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati.

Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.

La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze

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per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.

Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.

gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.

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Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero

to Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.

Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.

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