Quando l’attesa paga
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Ce ne siamo occupati il mese scorso ma torniamo volentieri sull’argomento,assai sentito dai nostri lettori, delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Nei giorni scorsi si è molto parlato di una legge del 1998 che prevede la possibilità per i cittadini di ottenere la prestazione entro i termini previsti anche in regime privato all’interno delle strutture pubbliche (intramoenia) pagando solamente il ticket. E’ un po’ complicato ma vediamo di spiegare in poche parole. La norma non prevede un rimborso diretto ai cittadini che si rivolgono al privato ma vuole agevolare chi dimostra di non aver rifiutato la prenotazione in qualsiasi sede della sua Uls e ha in mano un appuntamento la cui data supera i tempi di attesa della priorità assegnata. A questo punto l’Uls verifica che non ci sia effettivamente alcun posto libero e in questo caso il paziente ha diritto alla prestazione intramoenia pagando il solo ticket. Non saranno molti i casi che rientrano in questa situazione ma è giusto tenerla presente. Inoltre la Regione assicura che le urgenze a dieci giorni sono ormai azzerate, mentre le prescrizioni entro i 30 e 90 giorni sono state notevolmente ridotte, con l’obiettivo di arrivare alla normalità per la fine dell’anno. Intanto prendiamo atto, poi ne riparleremo.
IL PONTE DEI CADUTI DELLA LIBERTÀ SARÀ RIMESSO A NUOVO IN 180 GIORNI
Il sindaco Munari presenta alla cittadinanza i lavori necessari per una struttura che ha 70 anni. Si procederà con l’intervento in due stralci
Servizio a pag. 6
Lavori pubblici
APPUNTAMENTO ALLE URNE PER COMUNI E UNIONE EUROPEA
Occhi puntati sul voto in Veneto, delicato e incerto banco di prova per le alleanze e le strategie future
ECONOMIA: IL VENETO BRILLA PER “INTELLIGENZA ARTIGIANA”
In decisa crescita le imprese digitali, “trasformare la capacità innovativa in sistema per l’intero settore”
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IMontanelli e Fortebraccio nel ventunesimo secolo
Antonio Di Lorenzo
ndro Montanelli l’aveva battezzato “Il Rieccolo” della politica italiana. Era Amintore Fanfani, detto anche “Misirizzi”, un pupazzetto come “Ercolino sempre in piedi” che aveva una base a semisfera e quindi non andava mai giù. C’era un motivo: nessuno ha fatto più politica di lui: sei volte presidente del Consiglio, nove ministro, parlamentare dal 1946 alla morte nel 1999. Fanfani non se la prendeva per i soprannomi e quando segue a pag. 5
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Periodico d’informazione localeAnno XXXI n. 110
di Cavarzere
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La terza edizione del Cubo di Rubick è un grande successo a Cavarzere
L’assessorato allo Sport del Comune di Cavarzere desidera esprimere il proprio ringraziamento a Mattia Zago, alla sua famiglia e a tutti gli sponsor che hanno contribuito al successo della terza edizione del Cubo di Rubick. Questo evento, ormai diventato un appuntamento tradizionale nel panorama cittadino, si è svolto in due giornate consecutive, riscuotendo un grande successo di partecipazione e interesse da parte del pubblico. Con la partecipazione di più di 80 persone provenienti da tutta Italia, ma anche da Francia, Germania e Slovenia, il Cubo di Rubick ha dimostrato ancora una volta di essere un evento di grande richiamo e attrattiva per appassionati e curiosi provenienti da diverse parti d’Europa. La presenza di così tanti partecipanti è stata una testimonianza tangibile dell’entusiasmo e dell’interesse che questo evento suscita.
L’assessorato allo Sport è particolarmente orgoglioso di vedere la città di Cavarzere, animata da turisti e visitatori attratti da eventi culturali e sportivi di alto livello come il Cubo di Rubick.
“Questo conferma – dice - il nostro impegno costante nel promuovere e sostenere iniziative che contribuiscano alla crescita e alla vivacità della nostra comunità”.
“Ringraziamo ancora una volta tutti coloro che hanno reso possibile questa splendida edizione del Cubo di Rubick – conclude - e non vediamo l’ora di accogliere nuovamente tutti i partecipanti e gli appassionati nella prossima edizione.
Anna Bergantin
Hanno partecipato all’evento più di 80 persone provenienti da tutta Italia
continua da pag. 1
Montanelli e Fortebraccio nel ventunesimo secolo
Antonio Di Lorenzo
incontrava Montanelli gli chiedeva: “Ne ha un altro?”.
Mario Melloni, che si firmava Fortebraccio, siccome non poteva restare un passo indietro a Montanelli, s’inventò il più romanesco “arieccolo” rivolto sempre al “brevilineo” (è sua l’autodefinzione) aretino incazzoso.
La storia tra i due giornalisti è da raccontare. Fu un amore-odio consumato sui giornali. Fortebraccio e Montanelli si sfidavano dalle pagine dell’Unità e del Giornale (che Melloni aveva ribattezzato il Geniale, così come chiamava il presidente del Consiglio S-forlani neanche fosse un sformato mal riuscito e Gianni Agnelli L’avvocato Basetta) protagonisti di un duello quotidiano dell’intelligenza a servizio della democrazia.
Per capire i loro caratteri, basta ricordare una sola battuta. Quando morì Melloni, nel 1989, Montanelli lo ricordò così: “Con Fortebraccio tentammo varie volte di diventare nemici. Non ci siamo mai riusciti. Una volta egli scrisse che voleva sulla sua tomba questo epitaffio: «Qui giace Fortebraccio che per tutta la vita amò Indro Montanelli e non smise mai di averne rimorso. Passante, perdonalo tu». lo gli risposi che avevo già dato disposizioni per essere sepolto accanto a Fortebraccio e come epitaffio avrei scritto: vedi tomba accanto”.
Oggi siamo di fronte a tanti di quei “rieccoli” che stupirebbero i due giornalisti. Sono i sindaci che si ripresentano per il terzo mandato: 31 sui 41 nei Comuni fra 5000 e 15mila abitanti che tecnicamente sono legittimati dalla nuova legge. Vogliono completare, spiegano, i progetti iniziati. Transeat. Siccome nel Veneto sono 309 i sindaci da rieleggere, vuol dire che uno su dieci è al terzo mandato. Ma il punto non è questo. E qui il discorso si fa serio. Oltre a loro, sta emergendo un altro problema: gli ex sindaci che, chiusi i dieci anni, si presentano, sì, ma in un altro Comune. “Rieccoli” pure loro. I casi non sono pochissimi. Così come i paesi nei quali si presenta una sola lista alle elezioni. La verità è una sola: sono sempre di meno coloro che vogliono diventare amministratori. Troppe responsabilità, nessuna soddisfazione. Gli stessi abitanti li snobbano. E chi si rende disponibile, anche da consigliere semplice, spesso avrebbe bisogno di un corso di formazione. Il guaio della politica nel 21° secolo è tutto qui: una volta c’era la partecipazione, poi giunse il riflusso nel privato, adesso si vive alla “me ne frego, tanto tutto mi è dovuto”. Va a finire che, a differenza dei tempi di Montanelli e Fortebraccio, i “rieccoli” li dobbiamo pure ringraziare.
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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona per un numero complessivo di 7.007 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
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e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
confezionato da: Tecnostampa srl
Pigini Group. Loreto -
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.
In 180 giorni verrà messo a posto il Ponte dei Caduti della libertà
Il sindaco Munari sottolinea la necessità di procedere con i lavori di sistemazione di una struttura che ha 70 anni. Verrà messo in sicurezza con un investimento di 907mila euro finanziati con il Pnrr
Il ponte dei “Caduti della libertà” di Cavarzere che attraversa l’Adige verrà messo in sicurezza con un intervento di 907 mila euro che durerà 180 giorni. Sarà realizzato nell’ambito dei cantieri previsti e finanziati con il Pnrr. Si parte a giugno e si finisce a Natale. Inevitabili contraccolpi sulla viabilità con la chiusura del ponte.
Il sindaco Pierfrancesco Munari nelle scorse settimane in municipio a Cavarzere ha illustrato l’intervento di fronte anche a una platea di residenti.
“Questo ponte è stato costruito negli anni Cinquanta del secolo scorso - ha detto Munari - e necessitava di grosse migliorie. Innanzitutto, di un allargamento per permettere il transito di pedoni e biciclette in sicurezza. Doveva essere sistemato per il semplice fatto che porta in tante parti i segni dei suoi 70 anni di vita”.
Per fare i lavori sono stati stanziati 907 mila euro per il primo stralcio. Si tratta di interventi che permetteranno la messa in sicurezza della struttura, che ha parapetti non a norma, e l’asfaltatura. L’intervento creerà ovviamente dei disagi con l’interruzione della viabilità sul ponte diretta da una parte e l’altra dell’Adige. Saranno collocati dei cartelloni che indicheranno delle modifiche alla viabilità. Ad essere coinvolti maggiormente saranno i residenti della località San Giuseppe.
“Si tratterà di portare pazienza - ha spiegato il sindaco - visto che però poi alla fine la cittadinanza avrà un ponte tutto nuovo”.
I funzionari del Comune hanno sottolineato come siano stati interessati diversi enti coinvolti per avviare l’intervento.
“Il ponte è nato come innovativo 70 anni fa – ha detto il progettista – ma ora porta tutti segni dell’età. I marciapiedi sono del tutto inadeguati. Pedoni e ciclisti non hanno alcun tipo di protezione. Dopo una perizia statica di qualche anno fa è stata interdetta la viabilità del traffico pesante. Per permettere la sicurezza dell’utenza debole il ponte va allargato. La soluzione prospettata e di rifare le parti ammalorate, sistemare l’asfaltatura e trovare posto per poste pedonali e ciclabili”.
Il lavoro è stato suddiviso in due stralci funzionali. Verrà chiusa la rampa lato Rovigo che sarà utilizzata dalla ditta. Il primo stralcio funzionale di 650 mila euro servirà per asfaltature e sistemi di sicurezza del ponte.
Verrà mantenuta la viabilità sul lato nord. Ci saranno delle alternative alla viabilità che saranno messe a punto dal Comune”.
I residenti hanno posto diverse domande che hanno riguardato la viabilità e la realizzazione di sottoservizi che saranno potenziati e chiesto chiarimenti sul fatto che dai lavori non verranno interessate le rampe. Il Comune ha spiegato che l’accordo più complesso da trovare è stato quello con Tim ma alla fine tutto è stato risolto, per le rampe si tratta di un altro cantiere che sarà progettato eventualmente dopo la sistemazione del ponte.
Alessandro Abbadir
L’avvio della microraccolta dell’amianto per civili abitazioni e relative pertinenze
Il Consiglio Bacino Venezia Ambiente ha deliberato l’avvio della microraccolta amianto per civili abitazioni e relative pertinenze, pertanto i cittadini dei Comuni del bacino, in questo caso quindi anche Cavarzere, possono accedere al servizio di microraccolta di materiali contenenti amianto provenienti da civili abitazioni e relative pertinenze (garage, magazzini, pollai, rimesse, ...). “Un’iniziativa che va incontro alle molte richieste pervenute nel tempo di risoluzione di questo problema comune. Ringraziamo il Consiglio Bacino Venezia e la ditta Veritas per la collaborazione” commenta l’Assessore alla Sicurezza Matteo Grandi. L’attività di rimozione e confezionamento del rifiuto deve essere svolta da parte del privato cittadino, mentre il trasporto e lo smaltimento sono svolti dal gestore (Veritas S.p.A.) in conformità alla normativa vigente. Si precisa che il Consiglio di Bacino Venezia Ambiente ha stanziato un contributo complessivo di 345.250 euro, pari a 250 euro per ciascun intervento per incentivare la
microraccolta sul territorio.
Le informazioni per accedere al servizio sono accessibili sul sito del Consiglio Bacino Venezia Ambiente: https://veneziaambiente.it/microraccoltaamianto, precisando che il servizio viene attivato mediante richiesta via email dell’utente/cittadino indirizzata a Veritas S.p.A., allegando compilato l’apposito modulo scaricabile dal sito del gestore e fotografie relative ai materiali per cui si richiede il ritiro. Per informazioni: tel. 0426 317112 (martedì 09:0012:30); 0426 317140
Anna Bergantin
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Impianti sportivi di via Spalato. L’assessore Bernello assicura dopo il sopralluogo
I lavori procedono spediti, possono essere conclusi nel 2025
“I
cantieri Pnrr riguardanti le strutture sportive di Cavarzere? Pensiamo possano essere conclusi per il 2025”. L’assessore allo Sport Mattia Bernello, dopo un sopralluogo fatto nelle scorse settimane nei luoghi in cui sono in corso i cantieri, fa una previsione sui tempi di conclusione dei lavori.
“Il cantiere Pnrr degli impianti sportivi di via Spalato – spiega l’assessore – prosegue a ritmo sostenuto. Ho fatto un sopralluogo al centro sportivo di via Spalato di Cavarzere per visionare lo stato dei lavori,e devo dire che le cose procedono per il meglio, senza intoppi“.
“Dal 20 novembre – sottolinea ancora l’assessore - sono iniziati i lavori nel campo sportivo di via Spalato per il rifacimento delle tribune, del campo da calcio e la realizzazione, in prossimità dei campi da tennis, del nuovo campo da Padel. È stato un piacere portare i miei saluti alla nuova gestione del Tennis Club Cavarzere Life e ringraziarli per il loro impegno nel mantenere vivo questo sport. Con idee nuove
e giovanili, continuiamo a onorare la memoria di Stefano e a promuovere la passione per lo Sport nella nostra comunità”.
L’assessore ricorda come la gestione dei campi da tennis sia stata affidata ad un nuovo soggetto dopo anche la prematura scomparsa del precedente referente. “ll bando scade ad ottobre e il nuovo gestore delle strutture ha dimostrato finora - sottolinea l’assessore
Mattia Bernello- di gestire con grande professionalità e precisione il compito che gli è stato affidato. Va ricordato infatti che non è solo compito dei gestori fare l’ordinaria amministrazione ma seguire pure quella straordinaria con sfalci ed interventi in caso di necessità”.
Compiti che dai controlli fatti, fa sapere l’amministrazione comunale, risultano essere stati eseguiti con diligenza.
Resta poi la questione dei cantieri e la data della consegna finale. “In questo tempo – conclude l’assessore - non ci sono stati problemi. I cantieri procedono spediti rispettando il crono programma stabilito. Il limite massimo di consegna dei lavori è, come da indicazioni del Pnrr, il 2026 , ma credo che questi cantieri, se non ci saranno intoppi dell’ultima ora, potranno concludersi già nel 2025”. Si tratta va detto, davvero di una bella prospettiva per i cavarzerani che potranno a breve fruire di strutture nuove e messe a nuovo.
Alessandro Abbadir
Il fumettista Zerocalcare firma le copie e disegna… la Piazza
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In centinaia in coda per ore dalle prime ore della mattina per il fumettista di fama nazionale Michele Rech in arte Zerocalcare. L’artista, che negli ultimi anni ha riscosso un successo importante sulla piattaforma online Netflix con due serie TV, è tornato in libreria dal 7 maggio con il suo nuovo volume “Quando muori resta a me”. Prosegue il viaggio autobiografico questa volta nel racconto del suo rapporto con il padre verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna. Negli interstizi dei non detti, l’amore incrollabile di un padre per il suo unico figlio attraversa alcune delle pagine più buie della Storia del nostro Paese, silenziosamente coraggioso. Una storia in cui Zerocalcare si costringe a guardarsi allo specchio e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede. Con questa nuova storia Zerocalcare ha incantato Padova che lo ha accolto lo scorso 21 maggio alla Feltrinelli con una folla immensa di tutte le età facendo capire come e quanto sia trasversale.Il tour firmacopie proseguirà toccando Bari e Napoli. (A.B.)
8 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Onisto Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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Campane e campanile. Il sindaco annuncia con soddisfazione
“Il campanile è stato sistemato”
U na buona notizia per i cavarzerani, attesa da qualche settimana: il campanile di Torre Barbiani è stato sistemato. Con grande soddisfazione lo annuncia il sindaco Pierfrancesco Munari. “Don Andrea – Munari informa la cittadinanza – mi ha comunicato che le campane e l’orologio sono ritornate a funzionare”.
E si chiude così l’annosa questione che per qualche settimana ha animato il dibattito cittadino. Durante uno dei recenti temporali un fulmine aveva colpito l’impianto elettrico di Torre Barbiani bloccando il suono delle campane e dell’orologio del centro urbano. Un problema che richiedeva l’intervento di un tecnico per ripristinare l’impianto elettrico.
Sulle competenze però per la manutenzione del campanile era sorto un dibattito. Il sindaco Munari se ne sarebbe lavato le mani. Era l’accusa che Heidi Crocco, capogruppo Pd in consiglio comunale, muoveva nei confronti del primo cittadino, a seguito della risposta che egli aveva dato su sollecitazione di un intervento al riguardo. “Molti cittadini poco informati – sono le dichiarazioni del sindaco - imputano al sottoscritto il fatto che non è ancora stato risolto il problema del campanile”. E lo stesso informava che l’Amministrazione stava facendo delle verifiche per capire di chi fosse la competenza e che, comunque, essendoci un vincolo a favore della curia non avrebbe potuto intervenire.
“Aldilà del modo poco simpa-
tico e rispettoso che ha di rivolgersi ai suoi cittadini, - osservava però Heidi Crocco - mi viene il dubbio che la risposta del sindaco sia corretta. Il Comune dovrebbe essere in possesso di un documento del 1956 in cui c’è stato uno scambio tra parrocchia e comune (la parrocchia cedeva al Comune il campanile in cambio della terra su cui sorge la canonica) per cui la competenza sul campanile è del Comune, come del resto dimostra il fatto che i lavori di ristrutturazione degli anni ‘80 li ha pagati il Comune”.
“Certo è - prosegue Croccoche la manutenzione ordinaria spetta alla parrocchia e non si capisce bene cosa sia ordinaria e cosa no!”
“Stupisce anche l’atteggiamento silenzioso dell’attuale vicesindaco sull’argomento, - osservava ancora - visto che criticò
ferocemente l’Amministrazione Tommasi proprio su una questione simile di manutenzione del campanile a carico del Comune, gridando in un consiglio comunale: “lo sanno tutti che il campanile è del Comune!”
E ora invece? Era la domanda dell’esponente dell’opposizione che osservava come fosse doveroso intervenire per risolvere la situazione, essendo il campanile un simbolo della stessa Cavazere.
Da parte sua, il primo cittadino insisteva. “Gli interventi competono alla Curia e non al Comune”. E rassicurava sull’impegno di Don Andrea per provvedere a risolvere il problema.
Ed effettivamente da alcuni giorni le campane sono tornate a suonare e l’orologio è stato rimesso in funzione.
Ornella Jovane
Su chi dovesse provvedere a risolvere il problema era nato un acceso dibattito. Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Heidi Crocco, aveva accusato il primo cittadino di lavarsene le mani. Munari a sua volta aveva ribadito: “E’ di proprietà della Curia”
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Fumana: “Pista ciclabile: erba alta e degrado, si proceda con la manutenzione”
Erba alta e degrado e un tratto della pista ciclabile all’interno del territorio comunale di Cavarzere è diventata di fatto impraticabile e un pericolo per chi ci transita.
A porre il problema è Sinistra Italiana con il suo consigliere Andrea Fumana.
“La pista ciclabile che collega via De Gasperi con via Marconi - spiega Fumana - fu realizzata trent’anni fa dalla Provincia di Venezia, come opera complementare del viadotto che collega la strada statale 516 con la strada provinciale Cavarzere - Pettorazza Grimani. La manutenzione e
lo sfalcio dell’erba lungo l’intero percorso della pista erano a suo tempo svolti dalla Città Metropolitana di Venezia”.
Le cose però da qualche tempo sono peggiorate e Fumana, che siede nel parlamentino cittadino,
lo denuncia.
“Da due anni – dice - nel tratto terminale di circa cento metri verso via De Gasperi, lo sfalcio non viene più eseguito regolarmente, creando così problemi e disagi a coloro che utilizzano la pista. Non siamo a conoscenza a quale ente pubblico competa la manutenzione e lo sfalcio dell’erba, ma abbiamo la certezza che questo degrado debba terminare al più presto”.
Insomma, si chiede che sia fatta una verifica delle competenze ma che poi si agisca celermente per la messa in sicurezza della ciclabile. (a.a.)
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Attualità Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
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Il campanile (foto di Giuseppe Arpicelli)
Compleanni. Al Teatro Tullio Serafin si svolgerà una serata in onore dei volontari
Vent’anni di protezione civile a Cavarzere
Il prossimo 23 giugno la presentazione di un volume con i ricordi dalla fondazione ad oggi. L’assessore Grandi: “Invito i giovani soprattutto a mettersi in gioco e provare questa bellissima esperienza di volontariato”
V
ent’anni di Protezione civile a Cavarzere, il 23 di giugno prossimo al Teatro Comunale
Tullio Serafin, si celebrerà questo importante anniversario e per l’occasione il gruppo dei volontari, con il patrocinio del Comune di Cavarzere, presenterà il volume dedicato al ricordo delle tante esperienze di questi primi vent’anni di formazione.
“Invito tutta la cittadinanza a partecipare e a ringraziare con me il gruppo di volontari” sono le parole dell’assessore Marco Grandi che, fra i suoi referati, ha anche quello della Protezione civile oltre ad essere militante.
“Con orgoglio anche da appartenente ormai in disarmo al gruppo di Protezione civile e orgogliosamente assessore al loro gruppo – prosegue - avrò il piacere di presenziare a questa iniziativa che si unisce a tante altre che sono state fatte nel nostro territorio, anche nel mese di maggio, rivolte alla popolazione degli istituti scolastici”. L’incessante attività sul territorio dunque non si ferma, con il gruppo di volontari che organizza sessioni di formazione anche per la popolazione, in particolare per gli studenti, com’è accaduto lo scorso 4 maggio in occasione dell’esercitazione distrettuale Cavarzere Chioggia e Cona, quest’anno ospitata a Cavarzere con campo base presso il patronato e che ha visto anche l’istituto Veronese-Marconi impegnato in una simulazione di evacuazione della scuola a seguito di un corto circuito e di un principio di incendio, con uno studente disperso.
Qualche mese fa ne è stata fatta un’altra all’Istituto comprensivo, nella sede della A. Cappon, e l’8 maggio si è tenuta nella sede della Giovanni XXIII.
“Ringrazio la Protezione civile – conclude l’assessore Grandi - che continua a sorvegliare sulla nostra incolumità in maniera volontaria e invito tutti i giovani, soprattutto, e i meno giovani, che volessero approcciarsi a questa bellissima esperienza, a contattare me o il referente della protezione civile per poter partecipare ai corsi di formazione e diventare parte di questo gruppo che salvaguarda la nostra la nostra sicurezza e la nostra incolumità”.
Ornella Jovane
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Una grande esercitazione della protezione civile, centinaia di volontari da tutto il Veneziano
La Protezione civile di Cavarzere in azione nelle scorse settimane con diverse esercitazioni sul territorio per essere sempre pronta in caso di emergenza. Una iniziativa a cui hanno partecipato centinaia di volontari da tutta l’area sud del Veneziano.
“A Cavarzere – ha spiegato il sindaco Pierfrancesco Munari –si è tenuta un’esercitazione con la partecipazione della Protezione Civile di Cavarzere, Cona e Chioggia.
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L’esercitazione nello specifico ha riguardato l’evacuazione della scuola Ipsia Marconi e molte altre attività sul territorio”.
Si è trattato di un vero successo dal punto di vista operativo.
“Un ringraziamento per la manifestazione riuscita – racconta ancora il sindaco - va a tutti i volontari che hanno partecipato, ai Vigili del Fuoco di Cavarzere, alla Croce Rossa, a padre Giuseppe, al Patronato San Pio X-Cavarzere, agli operatori scolastici, insegnanti e alunni tutti, all’associazione nazionale Carabinieri, alla Polizia locale, agli assessori Marco Grandi, all’assessore Mattia Bernello e a tutti gli intervenuti che hanno partecipato all’evento. Essere preparati per le emergenze è fondamentale e a volte si sottovalutano queste operazioni”.
Infine, un appello alle nuove iscrizioni per una realtà, visti i cambiamenti climatici, sempre più necessaria.
“Colgo l’occasione per evidenziare nuovamente l’importanza dei nostri volontari di protezione civile che oltre ad esserci in ogni occasione – sottolinea il primo cittadino - formano una famiglia fantastica: le iscrizioni per questo ai gruppi sul territorio sono aperte”.
Nelle scorse settimane la Protezione civile a causa delle forti piogge è intervenuta più volte a monitorare la situazione dei fiumi e dei canali della zona. (a.a.)
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Cavarzere
Alcune immagini del gruppo dei volontari della protezione civile
Un patto di amicizia nel nome di Flavio Busonera, vittima dei fascisti
Oristano e Cavarzere hanno compiuto questo passaggio coinvolgendo gli studenti di entrambe le città. L’evento è stato organizzato in risposta alla richiesta di Liana Isipato, presidente Spi-Cgil e membro storico dell’Iveser e di Auser
Cavarzere e Oristano Unite per l’Ottantesimo Anniversario dell’Eroe della Resistenza. In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’uccisione del dottor Flavio Busonera, impiccato dai fascisti in via Santa Lucia a Padova il 17 agosto 1944, le città di Cavarzere e Oristano hanno celebrato la memoria dell’eroe della Resistenza con una cerimonia significativa. Il sindaco di Cavarzere, Pier Francesco Munari, e il primo cittadino di Oristano, Massimiliano Sanna, hanno siglato un patto d’amicizia in collegamento streaming, coinvolgendo gli studenti delle scuole di entrambe le città. L’iniziativa ha visto la partecipazione della figlia di Busonera, Maria Teresa, e dei suoi due nipoti. “Con il patto di amicizia vogliamo promuovere scambi culturali tra le scuole dei due comuni, per far conoscere la storia di chi ha lottato per la nostra libertà,” ha dichiarato il sindaco Munari. “Ricordare il passato per tramandare al futuro”. L’evento è stato organizzato in risposta alla richiesta di
Liana Isipato, presidente Spi-Cgil e membro storico dell’Iveser (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea) e di Auser, che aveva sollecitato il sindaco di Cavarzere a commemorare in modo significativo l’anniversario della scomparsa di Busonera. Cavarzere ricorda Flavio Busonera con una lapide in via Trento Trieste, presso la sua abitazione, un’altra lapide nella colonna sud-est del municipio e un monumento a lui dedicato nel villaggio Busonera, inaugurato il 25 aprile 1974.
Durante la cerimonia, Liana Isipato ha sottolineato l’importanza della memoria storica, specialmente tra le nuove generazioni. Con l’Auser, qualche anno fa, ha indetto un concorso sulla figura di Busonera per gli studenti, premiando i vincitori con borse di studio. Enzo Zatta, storico appassionato, ha ripercorso la vita di Busonera, la sua cattura nel giugno del 1944 fino alla sua impiccagione per rappresaglia nell’agosto dello stesso anno. Il suo inter-
vento è stato arricchito da slide illustrative che ne hanno ripercorso l’excursus storico. Sandro
Chiebao, responsabile del circolo Anpi di Cavarzere, ha ricordato gli eventi salienti della lotta par-
Maria Teresa e Francesco Busonera cittadini onorari di Cavarzere
“Riteniamo che, in vista dell’ottantesimo anniversario della cattura e dell’assassinio del dottor Busonera, sia giusto esprimere un segno di gratitudine ai suoi familiari colpiti così duramente negli affetti più cari e che, pur emigrati da Cavarzere dopo la conclusione della guer-
ra, hanno mantenuto stretti legami con la nostra comunità”. Sono le considerazioni dei consiglieri comunali del Pd Paolo Fontolan, Heidi Crocco, Chiara Tasso e Fabrizio Bergantin, che hanno proposto l’attribuzione della cittadinanza onoraria di Cavarzere a Francesco e Maria
Teresa Busonera.
“I signori Francesco e Maria Teresa hanno trascorso l’infanzia e la prima giovinezza a Cavarzere, dove hanno mantenuto e mantengono legami con alcuni loro amici d’infanzia. A questi legami di tipo personale si unisce il rapporto mantenuto con
la Città di Cavarzere con la partecipazione alle cerimonie per le ricorrenze civili e ad altre iniziative culturali, soprattutto legate alla memoria del padre e degli eventi della Resistenza e della Liberazione di Cavarzere” sono le considerazioni che hanno ispirato la richiesta alla giunta
tigiana, sottolineando come suo padre Bruno abbia combattuto insieme ai partigiani di Oristano nella liberazione di Firenze. “Un altro importante appuntamento sarà a Padova, proprio il 17 agosto di quest’anno, con il sindaco Giordani, per ricordare il tragico evento accaduto in via Santa Lucia” ha annunciato il sindaco Munari. Nel frattempo, il sindaco e la sua giunta daranno seguito al conferimento della cittadinanza onoraria ai figli di Flavio Busonera, Maria Teresa e Francesco, come richiesto dai consiglieri comunali Paolo Fontolan, Heidi Crocco, Chiara Tasso e Fabrizio Bergantin. Guendalina Ferro
comunale di attivarsi, entrambe accolte dal sindaco Pierfrancesco Munari che ha dato seguito alla proposta.
E dunque, Maria Teresa e Francesco Busonera possono effettivamente essere considerati Cavarzerani per la loro storia. (o.j.)
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Cerimonie. In occasione dell’Ottantesimo anniversario della morte
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TUnit dell’Ulss 3 Serenissima garantisce la presa in carico immediata, e poi l’accompagnamento completo e continuo. “La rapidità nella presa in carico da parte dei nostri specialisti - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - è uno dei motivi per cui l’Ospedale di Mestre è stato giudicato dall’Agenas come la prima struttura in Italia per qualità delle cure oncologiche. Nel trattamento del tumore della mammella, i dati degli ultimi due anni certificano la piena puntualità del lavoro della nostra Breast Unit: nel
714, e per il 99% sono state operate entro 30 giorni dalla visita; nel 2024 le pazienti operate di tumore della mammella sono state fin qui 310, e la percentuale di interventi effettuati entro 30 giorni è salita al 100%”.
Filo diretto con il medico di famiglia
“E’ importante che le donne conoscano l’efficienza del nostro servizio
ché vi si affidino con consapevolezza, già a partire dall’eventuale sospetto. Sentiamo di offrire le migliori garanzie già dalla prima presa in carico, anche attraverso meccanismi e percorsi precisi e condivisi: è importante che si sappia che i medici di medicina generale e gli specialisti ai quali ogni donna può rivolgersi per la comparsa di una sintomatologia senologica, ad esempio il ginecologo di fiducia, possono contattare direttamente la Breast Unit, attraverso il numero telefonico della segreteria messo a disposizione.
Serenissima: presa in carico immediata, interventi è stato effettuato entro 30 giorni dalla visita” www.aulss3.veneto.it SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta
Nelle foto, alcune immagini da un intervento della Breast Unit
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mento della prognosi, e in questi casi
mografia e l’ecografia di controllo annuale si avvale di agende dedicate che permettono di agevolare il controllo radiologico programmato. Il follow up chirurgico è anch’esso programmato annualmente con agende riservate per gestire le visite di controllo annuali.
L’équipe della Breast Unit ricorda infine che tutte le donne tra i 50 e i 74 anni, in quanto in età di screening, hanno accesso gratuito alla visita senologica come anche gli eventuali controlli diagnostici prescritti.
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Spettacoli. Un successo il progetto sul sodalizio tra Maria Callas e Tullio Serafin
Collaborazione esemplare tra scuole e istituzioni per “La Divina e il Maestro”
Dalla sinergia tra il Circolo Tullio Serafin, la Città di Cavarzere e l’Istituto comprensivo A. Cappon nasce la proposta inedita e coinvolgente dei ragazzi ispirato dall’Ultima fatica della musicologa Nicla Sguotti
U no spettacolo inedito e coinvolgente, frutto della sinergia tra le istituzioni locali e le giovani generazioni, ha debuttato al Teatro Tullio Serafin di Cavarzere, riscuotendo un grande successo. “La divina e il maestro”, ispirato alla collaborazione tra due giganti del Novecento, Maria Callas e Tullio Serafin, è stato presentato in anteprima grazie alla cooperazione tra il Circolo Tullio Serafin, la Città di Cavarzere e l’Istituto Comprensivo di Cavarzere. L’evento, basato sul libro omonimo di Nicla Sguotti e illustrato da Piero Sandano, edito da Apogeo Editore, ha visto protagonisti gli studenti delle classi 3A, 1C e 1 F della Scuola secondaria di primo grado “Aldo Cappon” di Cavarzere e gli allievi dell’indirizzo musicale di Cavarzere e Cona. Nel corso della prima parte gli studenti di 3A hanno letto la sintesi di alcuni episodi in cui Callas e Serafin si sono trovati a collaborare, approfondendo non solo il legame artistico ma anche la stima reciproca che li univa. Il pubblico, che gremiva la sala, è stato così condotto in un viaggio ideale, cominciato a Verona nell’estate del ’47, dove avvenne
la prima collaborazione tra i due, in Arena il 2 agosto per “La Gioconda” di Ponchielli, e conclusosi con l’ultima recita insieme sul palcoscenico di Epidauro per “Norma” di Bellini nel ’60. Presente sul palcoscenico, insieme all’autrice, anche l’illustratore Piero Sandano che ha descritto i disegni presenti nel libro. Il progetto dedicato a Maria Callas e Tullio Serafin ha coinvolto gli studenti di 1F anche in un laboratorio di Arte e Immagine, coordinato dalla loro insegnante Ilaria Ferrarese, che li ha portati a sperimentare diverse tecniche artistiche ispirandosi alla figura iconica della “Divina”. Un lavoro sintetizzato attraverso delle slide significative. Protagonisti della seconda parte sono stati gli allievi dell’indirizzo
musicale dell’IC di Cavarzere, preparati dai loro insegnanti – di pianoforte Stefania Masiero, di violino Laura Casadei e di clarinetto Antonio Brazzo – hanno deliziato il pubblico con brani tratti dal repertorio classico, dando prova della propria abilità e ottenendo calorosi applausi. A conclusione dell’evento il coro formato dagli alunni di 1C e 1 F ha interpretato il Coro delle zingarelle e dei Mattadori dalla Traviata di Verdi, “Là, sui monti dell’est” da Turandot di Puccini e “La felicità” di Gianluca Sibaldi, presente in sala. La parte corale è stata preparata dagli insegnanti di Musica, Filippo Turri e Veronica Scarpa, la quale ha diretto e esecuzioni. A presenziare all’evento il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari, insieme agli assessori alla Cultura Ilaria Turatti e alle Politiche giovanili Mattia Bernello, con loro l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan. Un evento che ha dimostrato come la sinergia tra istituzioni e giovani generazioni possa dare vita a spettacoli di grande successo, meritevoli di essere replicati.
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Cinquant’anni del Comitato cittadino di San Pietro Cinque Martiri
Si è festeggiato un traguardo importante per il comitato Cinque Martiri di San Pietro. Prossimi ormai alla famosa Sagra annuale il comitato ha potuto riunirsi e festeggiare nella Parrocchia della Frazione. Una giornata di allegria e serenità prima dell’impegno annuale che ripongono in questo importante appuntamento che attira visitatori da tutti i comuni limitrofi. “Siamo orgogliosi di festeggiare con tutto il comitato questo compleanno così significativo - commenta l’assessore all’Associazionismo Mattia Bernello - un orgoglio più sentito, il mio visto che risiedo qui, cinquant’anni di impegno e sacrificio per regalare ogni anno momenti di convivialità alla comunità, baluardi di aggregazione cittadina”. Emozionato anche il presidente Stefano Perazzolo che ringrazia tutto il gruppo e l’Amministrazione per la partecipazione e invita la cittadinanza a presenziare alla Sagra che si terrà a fine giugno, esattamente nei giorni 2122-23 e 28-29-30 del mese. (a.b.)
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Tra cultura e tradizione. Il direttore artistico del teatro Tullio Serafin è
Enzo Salmaso è Bontempone onorario
Il professor Enzo Salmaso, direttore artistico del teatro comunale “Tullio Serafin” di Cavarzere, è “Bontempone Onorario”. La cerimonia del conferimento si è svolta pubblicamente, a sorpresa dell’interessato, durante l’applauditissimo spettacolo che il gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe ha tenuto nl teatro, “…come quando se cantava” dedicato alla città veneziana. Invitato a salire sul palco, per mano della direttrice artistica Mirella Rossi, gli è stata conferita, con apposito distintivo, l’onorificenza di “Bontempone Onorario” con la motivazione di “Amico da sempre dell’associazione, per stima reciproca con i suoi componenti e per la condivisione delle iniziative di solidarietà che costituiscono un forte legame con il gruppo”.
Salmaso ha ringraziato i Bontemponi, sottolineando, oltre l’amicizia, i valori di trasmissione di cultura delle nostre tradizioni, recuperate e tramandate ovunque dagli stessi attraverso i loro spettacoli. Lo spettacolo di cante e ballate del Delta, accompagnato dalla fisarmonica di Remigio Zambotti, dalla chitarra di Sergio Salmi e da altri strumenti inusitati in legno, oltre ai cosiddetti “cavalli di battaglia”, come “La Filomena”, “La Riciolina” e “El me moro”, è stato una sorta di debutto, in quanto riaggiornato, sia con nuovi pezzi recentemente raccolti, sia dalla riproposizione di “Nina Ninà”, antichissima ninna nanna polesana. Risate a crepapelle con
gli scketc e le barzellette di Roberto Marangoni. La serata era anche dedicata alla promozione del dono del sangue attravesro la Fidas Polesana di cui il gruppo
è testimonial e alla sensibilizzazione delle malattie genetiche e tumorali. La generosità del pubblico non si è fatta poi attendere, le libere offerte raccolte saranno rese pubbliche alla tradizionale “Serata d’Onore”, 33^ edizione, del prossimo 29 giugno a Bottrighe. Qui, una delle beneficenze che consegneranno i Bontemponi, porterà il nome di Cavarzere. Sentite le parole di ringraziamento da parte del consigliere comunale di Cavarzere Graziano Garbin che ha portato i saluti del sindaco Pierfrancesco Munari e dell’assessore Ilaria Turatti, annunciando con gioia che il teatro cavarzerano, vanto per la città e non solo, sta diventando monumento nazionale.
Restituito il bar alla parrocchia, è completamente distrutto
Locale restituito alla parrocchia ma di fatto distrutto. Il locale del bar parrocchiale di Pegolotte di Cona che era finito agli onori delle cronache a causa di una contrapposizione fra i gestori e la proprietà (cioè, la parrocchia) è stato nelle scorse settimane riconsegnato dall’ufficiale giudiziario alla parrocchia di Pegolotte. Ma, purtroppo, completamente devastato. Il mobilio è completamente danneggiato sfasciato ed accatastato nelle stanze e sul pavimento è stato sversato olio di motore.
Da mesi - sostiene la parrocchia - i gestori non pagavano più l’affitto e per questo si era deciso, anche di fronte ad una serie di solleciti, di procedere per lo sfratto.
Qualche settimana fa però il locale è stato messo sotto sopra dall’interno. E i gestori non hanno fatto denuncia di quello che era successo. Poi alcuni volontari sono andati a controllare cosa fosse successo all’interno del bar.
Appena i volontari hanno comin-
“Amico da sempre dell’associazione, per stima reciproca con i suoi componenti e per la condivisione delle iniziative di solidarietà che costituiscono un forte legame con il gruppo”
ciato ad alzare le tende sono arrivati gli ex gestori e ne è nato in poco tempo un alterco che ha provocato alla fine due contusi. E’ arrivata finalmente l’attesa riconsegna dell’immobile.
“Almeno questa prima parte –sostiene l’amministrazione comunale che ha seguito con attenzione l’evolvere della vicenda – è finalmente giunta al termine con la riconsegna dell’immobile alla parrocchia”.
La serratura dell’ingresso è ora stata cambiata e la chiave d’accesso è in possesso della parrocchia. Ci vorranno mesi e tanti soldi per riportare tutto alla normalità. A individuare le responsabilità dei danneggiamenti saranno ovviamente le competenti autorità giudiziarie.
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stato insignito dell’onorificenza
Il gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe durante la serata ed il momento del conferimento di Bontempone onorario a Enzo Salmaso
Elezioni amministrative. L’8 e 9 giugno si vota per il rinnovo del sindaco
Aggio-Bottin, sarà una sfida a due
Il primo cittadino uscente si candida nel segno della continuità, con una lista che porta il suo nome, sostenuto da Lega, FdI e Progetto Civico, il centrosinistra propone il consigliere d’opposizione che corre con la lista “Cona partecipazione civica”
Alla fine, sarà una sfida a due per contendersi la poltrona di sindaco nel municipio di Cona. A sfidarsi saranno il sindaco uscente Alessandro Aggio, sostenuto dal centrodestra con la lista “Aggio sindaco”, e il centrosinistra che candiderà a sindaco lo storico esponente del centrosinistra Antonio Bottin con la lista “Cona partecipazione civica”.
Fino all’ultimo si era parlato della discesa in campo di un medico del paese ma poi il centrosinistra ha trovato l’accordo su Bottin.
I residenti del Comune sono 2788 (anno di rilevazione 2021).
A Cona sono chiamati alle consultazioni per il rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale 2490 elettori di cui 1208 uomini e 1282 donne.
I temi sul tavolo della campagna elettorale riguarderanno il futuro del paese, come la viabilità, i servizi alla persona e ai cittadini e le attività produttive e anche l’immigrazione. Ci sono inoltre temi che sono stati posti all’attenzione negli ultimi anni, come ad esempio la fusione fra i Comuni di Cona e Cavarzere, per la quale pareva potesse nascere addirittura una forza politica ad hoc. Un tema che, nonostante abbia tenuto banco per molto tempo, non sembra proprio fra le priorità dei candidati.
Di sicuro non lo è per il centrodestra locale che con Aggio ha fatto capire più volte nel corso degli ultimi anni che non si tratta di una questione che interessa il territorio di Cona come invece pare fortemente interessare alla maggioranza di centrodestra che governa la vicina Cavarzere.
Negli ultimi mesi fra i temi che si sono posti all’attenzione c’è stato anche quello della nuova variante della Romea, che è stata illustrata a livello regionale e anche nazionale dal ministro e vicepremier Matteo Salvini. Una prospettiva che è stata appoggiato da tutti i Comuni dell’area sud del Veneziano.
L’ 8 e 9 giugno si voterà a Cona per un consiglio comunale che passerà da 12 a 10 consiglieri comunali.
Alle elezioni comunali del 2019 Aggio era stato eletto con il
52,32% dei voti, secondo era arrivato il sindaco uscente di allora Alberto Panfilio con il 25,64%, poi Franco Necchio per il centrosinistra con il 21,99% delle preferenze.
Il sindaco uscente Alessandro Aggio, 43 anni imprenditore, corre con la lista” Aggio sindaco” che è appoggiata politicamente da Lega, Fratelli D’ Italia e Pro-
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getto Civico. All’interno della lista non ci sarà l’ex assessore Dario Battistini ex vicesindaco che si era allontanato perché era venuto meno il rapporto fiduciario e collaborativo con il sindaco. Ci sarà l’esponente di Fratelli D’ Italia Sante Nalin.
“Credo di aver fatto - spiega il sindaco uscente nel motivare la propria candidatura - un buon lavoro e per questo mi ricandido e punto a portare avanti i progetti già avviati per Cona e per le frazioni”.
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Fra gli obiettivi principali quello di sbloccare l’iter burocratico che possa portare al collaudo dell’area industriale di Cantarana, snellire i passaggi burocratici che incatenano i progetti urbanistici e che sono legati alla viabilità e ai servizi. Con la lista si candideranno a consiglieri comunali in ordine di lista: Sante Nalin, Chiara Bizzarro, Francesca Montecchio, Francesco Grinzato, Tomas Fontolan, Gina Barbara Sturaro, Dino Bisca, Francesco Fontolan, Valentino Pilotto e Francesco Vegro.
Il centrosinistra candida Antonio Bottin, 63 anni ex ufficiale dell’aeronautica in pensione e consigliere comunale uscente della lista di opposizione “Insieme per Cona”. La lista è appoggiata dal Pd e da Sinistra Italiana e civiche vicine al centrosinistra. Con Bottin ci sarà anche come candidato consigliere comunale, Franco Necchio che alla scorsa tornata elettorale si era candidato a sindaco arrivando terzo. Il programma di Bottin ha delle chiare priorità: i servizi alla persona a favore dei più deboli come gli anziani e i bambini. Fra gli obiettivi “la riapertura del centro anziani e dell’asilo nido”.
“Fra le promesse che ci vengono in mente fatte da Aggio e non realizzate c’era quello dell’acquisto della base di Conetta - ha detto Bottin - Poi non si sa con quali soldi. L’ultima avventura sembra quella di portare una farmacia a Cantarana, una frazione che ha complessivamente 400 anime, a mio parere è eccessiva. Sull’asilo nido il Comune ha fatto passi falsi”.
Con la lista del candidato sindaco Antonio Bottin si candideranno a consiglieri comunali in ordine di lista: Franco Necchio, Raffele Dilernia, Denis Benaglia, Michele Galazzo, Nicola Peagno, Andrea Candian, Lisa Armarolli. Agostino Sturaro.
Alessandro Abbadir
16 www.lapiazzaweb.it Piazza Repubblica, 25 · Cavarzere (Ve) seguici su BAR Venezia
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Agricoltura. Stefano Tromboni (Confagricoltura) preoccupato per le colture di mais, soia e frumento
Il maltempo minaccia un crollo delle produzioni
“Le forti piogge delle ultime settimane – osserva - rischiano di generare dei crolli di produzione di oltre il 30%. Per i seminativi si è trattato di un periodo certamente non buono”
L’agricoltura nell’area di Cavarzere e Cona? Vira decisamente sulle produzioni biologiche. C’è però, a causa del maltempo che si è verificato nelle ultime settimane, per questa stagione il rischio di un crollo delle produzioni delle colture di mais, soia e frumento.
Stefano Tromboni, presidente di Confagricoltura Venezia e da sempre di casa a Cona e Cavarzere aree che conosce molto bene, denuncia il rischio.
zioni – prosegue – è che si punta molto su quelle biologiche ed ecosostenibili”. Ci sono ad esempio 180 ettari destinate a produzioni biologiche nel campo della viticoltura”.
Ma cosa si produce in termini di vino? “La richiesta del mercato – aggiunge - è sempre più legata alla produzione di
“Le forti piogge delle ultime settimane – osserva - rischiano di generare dei crolli di produzione di oltre il 30%. Per i seminativi si è trattato di un periodo certamente non buono. Dovrebbero aver minori problemi invece le colture delle barbabietole che potrebbero rappresentare in questa situazione una valida alternativa. In difficoltà con il tempo sarà soprattutto il mais per non parlare delle colture della soia”.
bianchi. Nella nostra zona si produce per il 60% prosecco, il 30% Pinot grigio e il rimanente 10% si divide fra Chardonnay e vini rossi. Il mercato, rispetto a qualche decennio fa, è completamente cambiato e il vino delle nostre parti e quello italiano nel mondo primeggia, anche se la richiesta di vini rossi è cala-
Resta invece da capire per Confagricoltura la resa del frumento che, con le basse temperature anche di marzo, non avrebbe dovuto aver registrato dei grossi problemi. Nell’area di Cavarzere e Cona l’agricoltura rappresenta un settore importante per l’economia locale che, negli ultimi anni, ha virato decisamente verso il biologico e sostenibile.
“Qui - sottolinea Tromboni –ci sono circa 1000 aziende agricole complessive di cui un 50% a Cona e l’altro 50% a Cavarzere. Sono aziende a conduzione famigliare ma altre hanno anche diversi dipendenti. A Cona ci sono aziende con una estensione più grande e c’è il settore del vino con la presenza della cantina sociale”.
“La caratteristica delle produ-
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ta vistosamente. Tiene solo nel mercato interno ma all’estero di fatto si chiedono nella stragrande maggioranza dei casi vini bianchi”. “Una conversione poi verso il biologico – conclude Tromboni – fa delle nostre aree delle vere apripista in Veneto ed in Italia”. Alessandro Abbadir
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Premio S. Marco alla Pasticceria Veneta
Oltre allo storico collezionista fotografico Duilio Avezzù di Cavarzere, il premio “San Marco” di Venezia è stato attribuito anche ad una famosa impresa di dolci a livello internazionale di Pegolotte di Cona: la Pasticceria Veneta. ùPresente alla
cerimonia al ritiro con i suoi promotori.
Un’industria che ha una lunga tradizione e che è attiva nel territorio conense dal 1978 con i suoi fondatori ed interpreti Loredano Grande e Dino Bisca. E che produce una gran quantità di prodotti dolciari per il grande mercato, oltre che italiano, anche europeo ed extraeuropeo. (r.f.)
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Territorio. Assegnata il prestigioso riconoscimento internazionale della Fee
Sulle spiagge veneziane sventola ancora e sempre più la Bandiera blu
Sono 236 località rivierasche e 81 approdi turistici che potranno fregiarsi, in questa trentottesima edizione, del riconoscimento Bandiera Blu 2024. Analizzando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno. Sono infatti 10 in più rispetto ai 226 dello scorso anno: 14 sono i nuovi ingressi, 4 i Comuni non confermati.
Un riconoscimento che per il Veneto è stato confermato ancora una volta alle spiagge veneziane con San Michele al Tagliamento – Bibione, Caorle – Porto Santa Margherita, Ponente, Duna Verde, Brussa, Levante, Eraclea - Eraclea Mare; Jesolo - Lido, Levante; Cavallino Treporti – Lido; VeneziaLido di Venezia, Alberoni; Chioggia - Sottomarina, Le Dune, Isola Verde. A queste si aggiungono le spiagge di Rovigo: Rosolina - Albarella Capo Nord, Rosolina Mare, Albarella Centro Sportivo, Porto Tolle - Conchiglie, Boccasette, Barricata. La cerimonia di consegna il 14 maggio scorso a Roma, dove è intervenuto il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.
Nell’assegnazione della Bandiera Blu la valutazione passa attraverso 32 criteri che vengono periodicamente aggiornati tenendo conto della gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni co-
munali che comprende l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse per una migliore vivibilità nel periodo estivo.
Aumenta il numero dei comuni italiani che hanno ottenuto la Bandiera Blu, ma cresce anche la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini. “Ogni Amministrazione Bandiera Blu - ha sottolineato Claudio Mazza, presidente della FEE Italia (Foundation for Environmental Education) - sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle asso-
ciazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori. Il programma Bandiera Blu incarna da quasi 40 anni è una nuova visione del mare, inteso non, o comunque non solo, come bene naturale sinonimo semplicemente di vacanza, ma quale punto di partenza per una strategia più ampia, che coinvolga tutti i settori del territorio interessato”. La FEE Foundation for Environmental Education, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit, registrata come charity nel Regno Unito e con sede centrale a Copenaghen in Danimarca, attualmente presente in 81 Paesi nei cinque Continenti.
Un importante parametro per il conseguimento della Bandiera Blu 2024 è anche l’impegno sociale e l’inclusività in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Eugenio Ferrarese - Ornella Jovane
Navi da crociera nei porti di Venezia e Chioggia, rinnovato l’accordo per ridurre le emissioni inquinantti
Sono 236 le località rivierasche e 81 gli approdi turistici riconosciuti in Italia, 10 in più rispetto allo scorso anno. Nel Veneziano le località sono state tutte riconfermate
Ratificato per la tredicesima volta l’accordo per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera delle navi da crociera nei porti di Venezia e di Chioggia. Venice Blue Flag è un atto volontario che porta le firme dell’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, del sindaco di Chioggia, del direttore marittimo del Veneto - comandante del Porto di Venezia, del comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, del presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale - Porti di Venezia e Chioggia e di 29 compagnie crocieristiche. Presenti anche il presidente di Venezia Terminal Passeggeri e il direttore di Clia Italia. Con la Blue Flag 2024 le compagnie di navigazione si impegnano nuovamente a far funzionare i motori, principali e ausiliari delle navi passeggeri, con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa al momento dell’ormeggio, durante la navigazione prima dell’ingresso in area VTS Venezia e in ogni fase di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia, Marghera e Chioggia. Il documento, sottoscritto per la prima volta nel 2007 e che ha la durata di un anno, ha assunto un valore rilevante soprattutto a seguito del nuovo contesto, modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, introdotte dal Decreto-Legge 20.
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Il ministro Musumeci alla cerimonia di assegnazione delle Bandiere blu
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Fim Cisl si afferma alle elezioni per il rinnovo delle Rsu a Fincantieri
L a FimCisl Venezia ha vinto le elezioni per il rinnovo della Rsu alla Fincantieri di Marghera, dove ha votato oltre il 90 per cento tra i circa 1.000 dipendenti aventi diritto. Ha ottenuto il 44 % dei consensi. L’organizzazione sindacale si conferma la prima tra gli impiegati e diventa la più votata nel collegio degli operai. Una vittoria netta, fa sapere il sindacato, perché la Fim Cisl Venezia ha ottenuto, in totale, 406 preferenze contro i 369 della tornata del 2021, ottenendo cinque delegati e aumentando i consensi del 10 %. Segue la Uilm con 242 voti e 3 delegati, la Fiom con 222 voti e 3 delegati e il Failms con 1 delegato. Il rappresentante Nunzio Molaro della Cisl è il più votato dagli impiegati con 151 voti a favore, Ciro Iaccarino fa altrettanto con 61 preferenze tra gli operai. La nuova Rsu rimarrà in carica per tre anni. Nei giorni della campagna elettorale la Fim Cisl Venezia aveva scelto di non schierare i “big”
sindacali, per un voto considerato fondamentale per gli equilibri interni. “Abbiamo ottenuto un risultato straordinario - commenta segretario generale della Fim Cisl Venezia Matteo Masiero - frutto del lavoro importante fatto nell’ultimo triennio dai delegati, mettendoci passione e dedizione. È una grande soddisfazione per tutta la Cisl Venezia e per
Il sindacato ha ottenuto, in totale, 406 preferenze contro i 369 della tornata del 2021
la nostra categoria”. Masiero spiega i motivi di lasciare spazio durante la campagna elettorale a chi, ogni giorno, è al fianco dei lavoratori. “In tanti ci avevano chiesto perché non abbiamo chiamato in causa anche noi i massimi vertici nazionali dell’orga-
nizzazione come fatto dagli altri - osserva - ma abbiamo deciso di mettere in campo le facce quotidiane. Pur avendo da parte dell’organizzazione la disponibilità a partecipare, abbiamo preferito sottolineare ancora una volta la nostra caratteristica di essere un sindacato di prossimità. Che
La Cgil: “Non basta il credito d’imposta per Porto Marghera”
“Con la definizione del “credito d’imposta” per la Zls la zona logistica semplificata si compie un primo passo utile, ma è necessario che si apra un vero confronto su come creare le condizioni per il rilancio di Porto Marghera”. A dirlo è Daniele Giordano, segretario generale della Cgil Venezia. Giordano fa una chiara analisi della situazione. “Abbiamo - sottolinea - già perso altre occasioni, come avvenuto con l’area di crisi complessa, che dopo la sua istituzione non ha prodotto nessun risultato in termini occupazionali e di rilancio produttivo del nostro territorio”.
Da qui delle chiare conseguenze da trarre. “Per questo il Governo - continua Giordano - deve definire un disegno pluriennale, non solo per il 2024, insieme ad un progetto strategico condiviso tra tutte
le parti. Per la piena operatività della Zls sarà comunque necessario definire il Comitato di indirizzo che dovrà, a nostro avviso, confrontarsi con tutte le parti sociali”.
Chiare anche le conclusioni del segretario Cgil che lancia di fatto un appello. “Serve costruire una regia, tra tutti i soggetti istituzionali e sociali, per fare in modo che - conclude - si creino le condizioni per determinare davvero un reinsediamento produttivo che metta al centro industrie innovative, eco sostenibili e guardando alla costruzione di un vero distretto dell’idrogeno verde”. Insomma innovazioni che vanno nella direzione dello sviluppo sostenibile e dell’apertura di un confronto in cui devono essere valutati diversi elementi.
si parli di una piccola azienda della provincia, di una media-grande industria o di un Gruppo come Fincantieri, per noi le nostre Rsu continuano a essere il riferimento principale, il volto quotidiano delle realtà industriali. Non a caso, per la tornata abbiamo scelto come slogan: “Stare in
cantiere con le persone e per le persone”. Abbiamo preferito che i temi locali non fossero mescolati, con quelli, a livello nazionale”. Masiero spiega il programma per i prossimi anni in Fincantieri. “La sicurezzacontinua Masiero - sarà il tema più importante che impegnerà la futura Rsu. In Fincantieri è stato fatto molto ma altrettanto ci sarà da fare nel prossimo triennio per migliorare le condizioni di lavoro. I processi produttivi dei cantieri navali vanno monitorati per evitare situazioni di pericolo: è importante che ogni operaio possa sentirsi sereno mentre svolge il proprio incarico”. Capolista tra gli impiegati era Nunzio Molaro, coordinatore Fim Cisl della Fincantieri. “Siamo molto contenti e soddisfatti - dice - del risultato ottenuto. Siamo riusciti a raggiungerlo con le nostre forze. Un grazie alle lavoratrici e ai lavoratori del cantiere che premiano il lavoro che abbiamo fatto nell’ultimo triennio”.
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A cura di Riccardo Sandre
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scorse settimane
cantieri
Sindacale. Risultato importante nelle
ai
navali a Venezia
Il segretario Fim Cisl Matteo Masiero
Teatro. A Chioggia la rassegna di spettacoli allestiti da insegnanti e studenti
Va in scena un palco per la scuola
Dieci spettacoli in cartellone per il progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per il teatro. Si sono tenuti a Chioggia nella seconda metà del mese di maggio all’interno della rassegna Un palco per la scuola – Vitamine creative 2024, giunta quest’anno alla XIII edizione. Un appuntamento cittadino diventato ormai tradizionale con i ragazzi delle scuole, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Chioggia in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Bel Teatro. Gli spettacoli sono stati costruiti durante l’anno con gli insegnanti che hanno frequentato la sesta edizione del corso di formazione a loro dedicato: lo scorso novembre hanno partecipato ad una serie di incontri condotti dal formatore Bruno Lovadina su come allestire uno spettacolo con ragazzi e/o adolescenti, ovvero passare dall’idea al copione, capire e decidere cosa serve per andare in scena e gestire le prove. E finalmente i ragazzi hanno potuto di nuovo calcare il palcoscenico, provando l’emozione della condivisione di questo percorso con i propri amici e i propri cari. “Complimenti a ragazzi ed insegnanti per l’importante percorso di crescita personale che hanno fatto lavorando alla creazione di questi spettacoli. Si sono impegnati molto. E’ stato un piacere vederli sul palco” sono le parole Elena Zennaro, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di
Chioggia. Il calendario degli spettacoli del progetto di sostegno alle scuole nella produzione di nuove idee per il teatro - promosso da Città di Chioggia, Città Metropolitana di Venezia e Regione del Veneto con la collaborazione del settore Promozione e formazione del pubblico di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale - si conclude il 30 maggio con la consueta festa finale di tutte le scuole partecipanti per la consegna di buoni libro e targhe di partecipazione.
A “Un palco per la scuola Vitamine creative 2024” hanno aderito 8 gruppi appartenenti a 8 Istituti scolastici del territorio comunale, mentre due gruppi hanno allesti-
to autonomamente lo spettacolo. A tutti i progetti di messi in scena all’auditorium è stato offerto anche il supporto tecnico per l’allestimento. L’edizione 2024 ha coinvolto un Liceo classico e il relativo Ginnasio, un centro di formazione professionale, due Scuole Primarie, una Scuola Secondaria di Primo Grado, una Scuola Paritaria Primaria e una Scuola Paritaria Secondaria. Sono oltre 500 le ragazze e i ragazzi che nel mese di maggio sono andati in scena all’Auditorium San Nicolò e al Teatro Don Bosco. Sono 20 i docenti che hanno attivamente collaborato alla realizzazione e promozione del progetto nel suo complesso.
Il professor D’Errico racconta le esperienze del turismo emozionale
Sono stati presentati nelle scorse settimane nella sala Colonna del Centro Civico del Rione Pertini a Mestre 3 libri del professor Beniamino D’Errico che, attraverso curiosità, leggende ed aneddoti raccontano le esperienze di un turismo emozionale. Si tratta Di: “I Sistemi Turistici del Veneto”, “Storytelling Turistico” e “Turismo Emozionale in Calabria”. Ha introdotto l’autore la poetessa Lucia Guidorizzi e c’era anche come “padrone di casa” a presentare l’iniziativa il presidente del centro civico di Mestre Giorgio Rocelli. Sono libri, per i promotori dell’incontro, che vogliono rappresentare una bussola culturale e una guida emozionale, utile per accompagnatori turistici, guide turistiche, tour operator e di tutti coloro che desiderano viaggiare consapevolmente. Il professor d’ Errico
ne “I Sistemi Turistici del Veneto “ha proposto un percorso “di scoperta e di conoscenza dell’identità dei luoghi, delle tradizioni. L’itinerario inizia dalla storia della Serenissima di Venezia con le sue bellezze artistiche e architettoniche e si fa riferimento anche alle altre città d’arte del Veneto: Padova, Treviso, Verona e Vicenza palladiana, continuando con i borghi e le città murate. Viene dedicato uno spazio importante
Al progetto hanno aderito una decina di istituti scolastici: un appuntamento che ormai è una tradizione, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Bel Teatro
alle monumentali “ville venete” della Riviera del Brenta. Nel libro “Storytelling Turistico” si individuano le strategie da adottare per fare storytelling turistico attraverso narrazioni, seguendo le credenze popolari, le tradizioni, la cultura del territorio. Infine, nel libro “Turismo Emozionale in Calabria” si individuano itinerari culturali sostenibili e responsabili in Calabria.
Riccardo Musacco
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Alcune immagini dell’iniziativa (fonte: profilo Facebook Bel Teatro)
Emozionante vittoria di Enrico Zennaro
Si è svolta lo scorso 19 maggio a Sottomarina con grande successo e partecipazione. Il trofeo è stato assegnato all’imbarcazione Time Out, IY 11,98, con skipper d’eccezione il velista chioggiotto
S i è svolta, domenica 19 maggio, in una fortunata, bella giornata di sole, nella cornice del tratto di mare di fronte al litorale della spiaggia di Sottomarina, di fronte ai numerosi spettatori la seconda edizione della veleggiata “La Chioggiolana”.
L’evento ha superato le aspettative della Lega Navale Italiana sezione di Chioggia che, con il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Chioggia e sotto l’egida della FIV Federazione Italiana Vela, ha organizzato l’evento, supportata e confortata dalla partecipazione attiva di pressoché tutti i circoli nautici che operano nella Laguna Sud, nonché di associazioni che prestano il loro forte impegno nel sociale come la Prometeo Soc. Cooperativa Sociale Onlus, l’Associazione Amici del Mare l’Enaip e l’Associazione Marinai d’Italia. Collaborazione che
ha consentito di portare più di 60 imbarcazioni con oltre 250 appassionati, alla partecipazione ad una manifestazione che si sta ormai consolidando, affermandosi come tradizione permanente della città. Il Trofeo, “itinerante” perché passa di anno in anno dalle mani del vincitore precedente a quello dell’anno successivo non senza aver prima indelebilmente scritto sullo stesso il proprio nome, se lo è aggiudicato, quest’anno, l’imbarcazione Time Out, IY 11,98, con uno skipper d’eccezione, Enrico Zennaro, che ha arricchito il suo personale Palmares conquistato fin dalla più tenera età in diverse classi di 9 Titoli Mondiali; 8 Titoli Europei; 2 Titoli del Mediterraneo; 12 Titoli Italiani, medaglie d’oro al valore atletico, con il 2° Trofeo “La Chioggiolana”.
Una vittoria che ha per lui un sapore particolare perché conseguito nella sua città natale e dedicato alla nonna, recentemente scomparsa.
Ma la vera “Festa” – obiettivo, perfettamente “centrato” - che gli organizzatori si erano prefissi di realizzare, l’hanno concretizzata tutte le imbarcazioni e gli equipaggi
Street Workout, un colorato serpentone per le vie della città
Un lungo serpentone di circa 600 persone domenica 5 maggio ha festosamente animato le strade di Sottomarina e Chioggia. Tutti i partecipanti allo “Street Workout” - evento patrocinato dal Comune di Chioggia e realizzato col sostegno di Ascom Confcommercio e di numerosi sponsor - indossavano una cuffia per ascoltare la musica cantando poi assieme e seguendo le indicazioni del “coach” che scandiva il ritmo dell’esperienza. Il percorso permetteva inoltre di poter vedere i punti più caratteristici e suggestivi del centro storico.
Lungo il tragitto sono state
predisposte 5 stazioni con allenamenti fitness di vario tipo e intensità di adatta a tutti - Lorella Varagnolo, insegnante di Zumba; Rosanna Castello, insegnante di Yoga; Andrea Boscolo per la stazione Dance; Emily Tiengo per il Funzionale; Maximilian Arcidiaco per il Thai Fit - coinvolgendo i partecipanti, ma anche tutti coloro che hanno assistito alla colorata manifestazione sportiva.
Lo scorso anno la prima edizione di “Street Workout” è stata organizzata da Arianna Duoccio con l’aiuto di ChioggiaTV.
“Sono entusiasta dell’affetto ricevuto da tutti i partecipanti, - ha
commentato l’organizzatrice - ma anche dalla persone che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino. Chioggia meritava una giornata così speciale”. Si è trattato anche di una iniziativa inclusiva con la presenza di una ventina di persone diversamente abili che hanno partecipato al progetto“Lo Sport è un Diritto di Tutti” coordinato dal Centro Astoria con il Comune di Chioggia, Ulss 3 Serenissima, Consorzio ConChioggiaSi, Azienda servizi Formazione in Europa S.C.A.R.L. - Fun village
S.R.L. Con lo slogan “Siamo tutti abili” sono state proposte attività totalmente inclusive. (e.f.)
partecipanti, suddivisi tra classe “race” e nella più familiare classe “crociera”, ma tutti accomunati in un evento che ha consentito di valorizzare il territorio e la Città di Chioggia, contribuendo a diffondere la cultura del mare, i valori educativi dello sport in generale e della vela in particolare, l’amore e la tutela dell’ambiente e la massima inclu-
sività. Premiazioni ai primi tre arrivati di ogni categoria, ma anche numerosi premi ad estrazione e fotografie per tutti, hanno caratterizzato il dopo gara presso la Loggia dei Bandi concessa per l’occasione dal Comune di Chioggia alla presenza e con la partecipazione attiva nella consegna dei riconoscimenti da parte delle numerose Autorità intervenute.
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Vela. La seconda edizione de La Chioggiolana
Due immagini della premiazione
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L’appuntamento elettorale. Sarà un importante test in vista delle regionali del prossimo anno e anche delle comunali a Venezia
Elezioni europee, e se il voto di giugno cambiasse il volto della politica italiana?
Fratelli d’Italia punta al gradino più alto del podio, probabile testa a testa tra Lega e Forza Italia per il secondo posto. Il Pd guarda all’asticella psicologica del 20%. E nel 2025 in laguna c’è già chi azzarda la staffetta Zaia - Brugnaro
M anca ormai pochissimo e si apriranno le urne delle elezioni europee. Forse per la prima volta, almeno a seguire i dibatti e ascoltando le conversazioni al bancone del bar, questa scadenza elettorale sembrerebbe appassionare gli elettori italiani e veneti. Diciamoci, infatti, la verità: fino ad oggi le Europee hanno sempre scaldato poco i cuori di un elettorato che dimostra, più in generale, una crescente disaffezione al voto.
Questa volta potrebbe essere diverso perché alcuni “esperimenti”, promossi dai partiti politici proprio per elezioni Europee, potrebbero cambiare significativamente il panorama politico nazione e regionale.
Partiamo dallo scenario più vicino: il Veneto.
Il prossimo anno si voterà per le elezioni regionali e, dato non irrilevante, per le Comunali di Venezia. Tanto in regione quanto nel capoluogo si può parlare di fine di un’era. Parlamento e Governo, a trazione Fratelli d’Italia, non hanno, infatti, consentito la possibilità di correre
per un terzo mandato al Sindaco della città capoluogo, Luigi Brugnaro e al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Le elezioni europee, dunque, in questo senso rappresentano un primo test attraverso il quale definire rapporti di forza e, un’eventuale, griglia di partenza in vista del 2025.
Anche se, per rimanere al 2025, si sta facendo largo una voce molto interessante anche se al momento priva di conferme: Zaia e Brugnaro potrebbero compiere un trasloco di poche centinaia di metri. Da Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto a Ca’ Farsetti, il Municipio di Venezia, ci sono, infatti, pochi minuti di motoscafo. La notizia, che molti osservatori stanno attendendo, dunque, è quella di una candidatura a sindaco di Luca Zaia e quella di Presidente della Regione di Luigi Brugnaro. Dopo le elezioni europee, anche da questo punto di vista, se ne saprà di più e il risultato elettorale, ma soprattutto i flussi – ovvero gli spostamenti da un voto all’altro
– diranno se questa suggestione abbia la possibilità di divenire realtà.
Lo scenario meno prossimo, invece, è quello nazionale.
Il Partito Democratico sente crescere attorno a se una certa fiducia. La segretaria Elly Schlein in un suo recente tour veneto alle domande dei cronisti non si è voluta sbilanciare in pronostici, ma è chiaro a tutti che i democratici terranno d’occhio due parametri essenziali: se saranno sopra o sotto l’asticella psicologica del 20% e il distacco dal maggior rivale interno, il Movimento 5Stelle.
Assunto che Fratelli d’Italia si confermerà come primo partito, l’attenzione è tutta rivolta al derby per la seconda piazza del centrodestra tra la Lega di Salvini e Forza Italia. Molto sta facendo discutere la candidatura tra le fila leghiste del generale Vannacci. Una scelta questa voluta fortemente dal leader nazionale e contestata aspramente dalla base e, in particolar modo, dai principali esponenti veneti del Carroccio con Zaia in testa. Nei giorni scorsi il celebre politologo Paolo Feltrin ha dato una chiave di lettura molto interessante che, in un qualche modo, potrebbe dare una spiegazione alla scelta di Salvini di candidare il generale nonostan-
te le proteste dei suoi. Il professor Feltrin, infatti, ha spiegato, ci perdonerà la sintesi, come questa candidatura in una fase nella quale la Lega non è più quel “sindacato del Nord” che era una tempo, possa intercettare quel voto “ribelle” e “politicamente scorretto” del quale FDI, fin quando era all’opposizione, ha goduto e che oggi, con le responsabilità di governo e la svolta europeista in corso, non può più permettersi di corteggiare.
L’ennesimo azzardo di Salvini, e molti in passato gliene sono riusciti visto che è diventato segretario di una Lega che stava al 4%, per confermarsi seconda forza della coalizione, respingendo la crescita di Forza Italia, e per lanciare un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. Vedremo cosa succederà: quello che è certo è che dal giorno dopo le Elezioni Europee gli scenari, nazionale e regionale, potrebbero vedere delle mutazioni anche molto repentine. (r.r.)
Si vota per il sindaco in 309 Comuni veneti, meno partiti e più liste civiche
Oltre la metà dei Comuni veneti andranno al voto anche per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco. Nella nostra regione sono ben 309 le amministrazioni comunali da eleggere, oltre i 55% del totale, la netta maggioranza tra le province di Vicenza, Padova e Treviso. E proprio in polesine si vota anche nella città capoluogo di provincia, a Rovigo, 50 mila abitanti, dove è in corso un serrato confronto tra i numerosi candidati in lizza.
In tutto il Veneto i Comuni con più di 15 mila abitanti sono 24: qui gli elettori potrebbero essere chiamati al turno di ballottaggio il 23 e 24 giugno se non vi sarà un eletto con più del 50 per cen-
to dei voti. A Vicenza le amministrative coinvolgono ben 75 Comuni, fra i quali spiccano Bassano del Grappa con i suoi 42 mila abitanti, ma anche Schio, Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore e Cassola. In provincia di Padova si vota in 52 Comuni, quelli con più di 15 mila abitanti sono Cadoneghe, Monselice, Rubano e Selvazzano Dentro. Più nutrita la pattuglia a Treviso con 55 Comuni, con i quattro “grandi” Vittorio Veneto, Mogliano Veneto, Paese e Preganziol. Dei 16 comuni al voto nel territorio metropolitano di Venezia sono sempre 4 i centri maggiori: Portogruaro, Spinea, Scorzé e Noale.
Tra le centinaia di liste che si presenta-
no al voto spicca la sempre più massiccia presenza di gruppi civici, diretta espressione del territorio, più o meno vicini ai diversi schieramenti politici, talvolta con un esplicito riferimento, in altre occasioni invece del tutto indipendenti dai partiti. Spesso sono espressione del gruppo di maggioranza uscente, che ripropone il sindaco uscente per il secondo mandato e da quest’anno anche per il terzo, oppure che si presenta con un novo candidato nel solco della continuità. Molte civiche anche tra le opposizioni o i gruppi che auspicano un cambio di rotta nella gestione amministrativa. In questo panorama le liste espressione dei partiti tradizionali sono in netto
calo ma non sono certo scomparse, e in ogni caso i partiti hanno il loro peso, soprattutto nei centri più grandi. Sarà un vero test per la Lega nei territori in cui esprime numerosi sindaci e amministratori: gli scossoni dell’ultimo anno si ripercuotono anche sugli equilibri locali e sulle candidature. Fratelli d’Italia punta a rafforzare la sua presenza anche nei consigli comunali, come il Partito Democratico e Forza Italia cercheranno di conquistare alcune amministrazioni. In calo invece le liste del Movimento 5 Stelle dopo gli exploit delle tornate precedenti. Crescono invece i piccoli comuni nei quali si presenta un solo candidato, il cui obiettivo sarà vincere l’astensionismo.
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Europee, ecco i candidati a Nordest
FORZA ITALIANOI MODERATI - PPE
Antonio Tajani
Sandra Savino
Flavio Tosi
Matteo Gazzini
Rosaria Tassinari
Cristina Andretta
Giampiero Avruscio
Antonio Cenini (Cenno)
Francesco Coppi
Arianna Corroppoli
Isabella Dotto
Bruno Molea
Deborah Onisto
Antonio Platis
Alessandra Servidori
PACE TERRA DIGNITÀ
Raniero Luigi La Valle
Benedetta Sabene
Michele Santoro
Khaled Al Zeer
SÜDTIROLER VOLKSPARTEI (SVP)
Herbert Dorfmann
Roberta Bergamo
Felix Nagler
Franca Padovan
Otto Von Dellemann
Ursula Thaler
STATI UNITI
D’EUROPA
Graham Robert Watson
Antonella Soldo
ALTERNATIVA POPOLARE
Giulia Pigoni
Davide Bendinelli
Gabriella Chiellino
Muharem Saljihu (Marco)
Maria Laura Moretti
Giorgio Pasetto
Francesco Bragagni
Marina Sorina
Luigi Giordani
Fabio Valcanover
Aurora Pezzuto
Nicola Cesari
Kateryna Shmorhay (Katya)
MOVIMENTO 5 STELLE
Sabrina Pignedoli
Ugo Biggeri
Martina Pluda
Cinzia Morsiani
LIBERTÀ
Cateno De Luca
Laura Castelli
Vito Comencini
Francesco Amodeo
Valeria Allocati
Pier-Giorgio Ardeni
Ginevra Roberta Bompiani
Fiammetta Cucurnia
Francesco Di Matteo
Dario Dongo
Luigi Gallo
Alessandra Guerra
Paolo Rossi
Electra Stamboulis
Elisa Tagliavini
Paola Gori
Maria Angela Ferri
Giacomo Zattini
Paolo Bernini
Mohamad Kamel Malak (Pino)
Stefania Braghetta
Rada Bolognesi
Fulvia Panza
Diego Nicolini
Andrea Bardin
Cesidio Antidormi (Anti)
PARTITO DEMOCRATICO
Stefano Bonaccini
Annalisa Corrado
Ivan Pedretti
FRATELLI D’ITALIA
Giorgia Meloni (Giorgia)
Sergio Antonio Berlato
Alessia Ambrosi Antonella Argenti
Elisabetta Gualmini
Alessandro Zan
Alessandra Moretti
Sara Vito
Sara Ferrari
Antonio Mumolo
Giuditta Pini
Marcello Saltarelli
Silvia Panini
Lorenzo Gennari
Paola Gazzolo
Andrea Zanoni
Silvia Bolla
Stefano
Alessandro Ciriani
Elena Donazzan
Guglielmo Garagnani
Valeria Mantovan
Maddalena Morgante
Anna Olivetti
Lucas Pavanetto
Daniele Polato
Piergiacomo Sibiano (Piga)
Stefano Bandecchi
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Alberto Bosi
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Carlo Pasqualetto
Valeriana Maria Masperi
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Verso il voto. L’8 e il 9 giugno alle urne, attenzione alle preferenze
Cavedagna (Cavedania)
L’analisi. Mario Rodriguez, esperto di comunicazione politica, già docente all’Università di Padova
“Questa campagna elettorale assomiglia tanto ad un casting”
Pesano l’astensionismo e lo scetticismo verso l’Unione Europea, ma crescono i movimenti civici e la spinta all’internazionalizzazione
In una campagna elettorale che assomiglia ad un “casting” e sulla quale aleggia lo spettro dell’astensione, spicca in Veneto la vitalità dei movimenti civici ma anche un certo scetticismo verso l’Unione Europea. Su questo spazia l’analisi di Mario Rodriguez esperto di comunicazione politica e per molti anni docente all’Università di Padova.
Professore, guardando alle candidature, contano più il nome del programma?
Siamo di fronte alla sempre maggiore spettacolarizzazione della politica attraverso i media. Assistiamo ad una crescente personalizzazione, questa campagna elettorale sembra un casting. E’ un confronto in cui i contenuti delle elezioni, per esempio l’assetto futuro auspicato del Parlamento Europeo, dell’Europa come istituzione, passa in ombra. Questo ovviamente allontana gli
elettori, ma in Veneto state anche vivendo delle esperienze molto interessanti. C’è in questa regione una vitalità delle cosiddette liste di comunità o civiche che è molto significativa.
Ci spiega perché?
Il civismo rafforza il senso di comunità, per arrivare al cuore degli elettori e avvicinarli. Cerca di ridare una ragione nell’andare a votare. Altrimenti l’elettore si sentirà sempre più lontano. Vedrà una politica che meno gli interessa, o in termini materiali o simbolici, e questo farà crescere il fenomeno dell’astensione.
Come conquistare allora l’attenzione degli elettori?
Credo che si debba lavorare con coraggio nel ristabilire una relazione tra il cittadino e le istituzioni. Ma anche tra il cittadino e i partiti, queste forme organizzate che stanno tra la società civile fra le istituzioni. Sono un
po’ come i cardini delle porte. Le porte si possono aprire, si possono muovere attorno a un cardine. Ebbene, il cardine della democrazia sono i partiti politici. Ma queste figure sono entrate in crisi e non si riesce a capire bene a cosa servano. Invece servono a far capire ai cittadini, agli elettori, che il loro voto può essere deter-
minante e incidere nelle scelte che influiscono sulla qualità della vita.
L’Unione Europea è vista da molti come la classica matrigna, come quella che osteggia lo sviluppo in Veneto. Questa narrazione avvicinerà al voto?
Il trend di aumento delle astensioni e profondo e avrà bisogno di
grandi cambiamenti per arrestarsi. I grandi cambiamenti sono anche frutto di shock, in momenti di crisi. In Veneto avete vissuto i movimenti di contrasto verso alcune decisioni dell’Europa, ma il Veneto è un’esperienza fantastica di integrazione internazionale. Ci sono quelli che hanno protestato ma ci sono esperienze di aziende fortemente orientate all’internazionalizzazione. In questa regione convivono i due aspetti, da una parte la paura ma dall’altra anche forti spinte all’internazionalizzazione. Gli elettori decideranno da che parte stare ma abbiamo sicuramente bisogno di un’Europa più forte che sappia rappresentare gli interessi di questa parte di mondo che appare sempre più un’eccezione, rispetto a mezzo secolo fa. Avremo bisogno di costruire i nuovi italiani europei, il nuovo modo di sentirsi in questa comunità europea di cui non possiamo non sentirci parte”. a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano
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Mario Rodriguez
Economia. Interviene Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale
Confindustria Veneto Est. Con Carlo Scabin focus sull’export delle aziende venete
Il Veneto brilla per “intelligenza artigiana” Le imprese di fronte all’innovazione
“Apertura ai mercati e sostenibilità scelte obbligate per le aziende”
L
“Dopo un 2023 di spinta e assestamento il 2024 è un anno in salita”
La sostenibilità è una via obbligata per le imprese che vogliono continuare a crescere e restare sul mercato. Ne è convinto Carlo Scabin, presidente del gruppo “Agro, ittico, molitorie e zootecniche” di Confindustria Veneto est e presidente e ad di “Delta Group Agroalimentare Srl”.
o scorso anno le imprese artigiane digitali in Veneto, hanno registrato una performance straordinaria con una crescita del 6,6% che doppia il risultato già straordinario dell’Italia, +3,3%. La nostra regione si posiziona al Top in un andamento che risulta il migliore degli ultimi dieci anni: bisogna tornare al 2012 per trovare uno spunto migliore (+3,6%). Di artigianato digitale ne parliamo con Paolo Manfredi. consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Nazionale ma anche autore del libro “L’eccellenza non basta”.
Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?
“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.
Cresce la spinta all’interna-
“Ci sono imprenditori che hanno capito la sfida del digitale. - afferma Manfredi, - Hanno capito che cosa le tecnologie potevano fare per loro e lo hanno implementato anche in aziende molto piccole che oggi, rappresentano nella loro nicchia nel loro settore all’avanguardia. L’eccellenza però non basta, perché noi abbiamo la missione di accompagnare quante più imprese possibili, soprattutto micro e piccole, a com-
zionalizzazione delle aziende venete?
prendere a utilizzare al meglio ciò che gli strumenti digitali possono fare per le imprese. A dare libero sfogo a quella che noi in Confartigianato chiamiamo “intelligenza artigiana”, che non si contrappone ma che dà senso, corpo e calore anche alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale e che soprattutto rende i prodotti e i servizi degli artigiani qualcosa che va oltre il puro valore dell’oggetto”.
Tuttavia non tutti gli artigiani hanno le competenze per inserire l’innovazione della propria catena del valore, come fare?
Cosa consigliate?
“Sicuramente oggi le distanze non sono più motivo di preoccupazione e non vengono considerate come un limite. Le aziende dal canto loro devono continuare, pur mantenendo il proprio core business, a diversificare per poter essere sempre più competitive in qualsiasi mercato. Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia, il mercato è diventato unico, globale, senza le tradizionali distinzioni come “il mercato asiatico”, il “mercato americano” e così via… In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente
“Abbiamo bisogno di portare questa grande capacità innovativa dai singoli straordinari al sistema. Abbiamo bisogno di far capire agli imprenditori che cosa le tecnologie digitali possono fare per loro, quali problemi possono risolvere e quali opportunità possono aprire. Questo significa accompagnarli, formarli e fare in modo che diano libero sfogo alla loro fantasia che ne ha sancito il
successo”.
zione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.
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la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.
Cosa fa dunque Confartigianato Imprese Veneto per aiutare in questo senso le proprie aziende?
impresa prima che lo faccia qualcun altro”.
Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?
“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rap-
“Confartigianato ha una rete nazionale di digital innovation hub che nascono esattamente con la missione di far capire agli artigiani quali sono le opportunità e le sfide del digitale e accompagnarli perché possano cogliere queste sfide e digitalizzare la loro
presenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della classe e non siamo secondi a nessuno”.
Ma cosa chiedono gli imprenditori per rimanere i primi nella classe e per stimolare gli investimenti?
Particolarmente significativa, inoltre, la realtà delle start-up innovative: sono giovani aziende ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializza-
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Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?
“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.
In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.
Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?
“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rappresenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di risorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della
“C’è molta consapevolezza da parte degli imprenditori che è necessario continuare a strutturarsi, investendo sicuramente in tecnologia ma anche in risorse umane, perché sono le persone che fanno la differenza e che portano le aziende al successo. Inoltre, credo che oggi il tema principale e condivisibile con tutti – spaziando cioè anche agli altri settori – sia quello della sostenibilità”.
In che senso?
“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati – oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.
“Grazie a questa costante attività di miglioramento –afferma Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – cresce la propensione a individuare soluzioni creative e l’utilizzo di nuove tecnologie. Per questo l’artigianato veneto contribuisce a mantenere elevata la qualità del made in Italy. Il futuro dell’artigianato non può trascurare le start up innovative e Confartigianato sta presidiando le opportunità che consentono agli nuovi imprenditori di innovare prodotti e processi produttivi –conclude– per questo ribadiamo come sia fondamentale che la politica regionale continui a impegnarsi per creare le condizioni favorevoli all’innovazione e alla nascita e allo sviluppo di nuove aziende nell’ottica di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione, specie quella giovanile, favorendo la diffusione di conoscenza nel sistema imprenditoriale”.
In che senso?
“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati –oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.
30 www.lapiazzaweb.it Economia
Carlo Scabin
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Paolo Manfredi, consulente di Confartigianato nazionale
fare business in modo sostenibile.
I traguardi
raggiunti. L’impegno verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio
Il valore della sostenibilità: Despar
Nord presenta il Report Integrato 2023
Rappresentare e monitorare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance: è questo l’obiettivo del Report Integrato che Despar Nord (Aspiag Service S.r.l), la concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha recentemente presentato e che descrive l’impegno dell’azienda per la crescita sostenibile e la responsabilità verso l’ambiente, la comunità, i collaboratori e il territorio. Festeggiati i 10 anni di certificazione ISO 14001
Sul fronte ambientale, Despar Nord si è dotata negli anni di un sistema di gestione ambientale che si prefigge come obiettivo il miglioramento continuo delle performance aziendali che hanno impatto sull’ambiente. A testimonianza di questo impegno, nel 2023 l’azienda ha festeggiato i 10 anni della certificazione ISO 14001, ottenuta per la prima volta nel 2013 quale prima azienda della grande distribuzione organizzata in Italia e il raggiungimento del traguardo di 71 siti certificati tra punti vendita, sedi, piattaforme logistiche e polo agroalimentare Agrologic. L’azienda ha inoltre investito in tecnologie per puntare a soluzioni più green attraverso l’installazione, nei nuovi punti vendita e nelle ristrutturazioni, di impianti fotovoltaici e pompe di calore ad alta efficienza in sostituzione delle caldaie a gas e impianti di refrigerazione frigo ad alta efficienza e alimentati a CO2. Dal 2014, inoltre, Despar Nord acquista certificati di garanzie di origine in riferimento all’energia elettrica impiegata: nel solo 2023 l’azienda ha utilizzato energia green per il 95,9% che ha portato a un risparmio del 64,3% delle emissioni, Scopo 2 - market based, rispetto al 2022. Anche nella gestione dei rifiuti l’azienda ha adottato delle pratiche
3 Domande a Perché un report integrato e quale il significato per
Il Report Integrato è uno strumento di cui abbiamo scelto di dotarci dal 2011 e che illustra una visione più completa dell’operato dell’azienda che tiene conto non solo dei risvolti economico-finanziari ma anche dell’impatto sulla società e il territorio in cui si inserisce. Uno strumento sempre più ne-
virtuose: nel 2023 il 76,6 % dei rifiuti è stato avviato a riciclo. Un ulteriore segno di attenzione all’ambiente è stata, infine, la nomina di un Mobility Manager aziendale, una figura specializzata nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro attraverso la creazione di un Piano Spostamenti Casa-Lavoro finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale.
Collaboratori: benessere e crescita professionale al centro
Il Report evidenzia anche un consolidamento dell’impegno sociale e per le persone: nel 2023 Despar Nord ha accresciuto i livel-
li occupazionali nei territori di riferimento portando il totale dei collaboratori a 9.285. Inoltre, a ulteriore testimonianza dell’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione delle persone, nel 2023 è stata riconosciuta alla sede amministrativa di Mestrino (PD) la certificazione “Family Audit”, che qualifica un’organizzazione come attenta alle esigenze di conciliazione famiglia-lavoro e di sviluppo dei propri collaboratori. A questo si aggiunge la proposta formativa che Despar Nord offre ai propri collaboratori con percorsi formativi specifici a seconda delle mansioni svolte, prediligendo l’importanza dell’aggiornamento continuo, fondamentale per seguire le evo-
luzioni del settore. È stata inoltre confermata la certificazione ISO 45001 per tutte le unità operative, ovvero lo standard che riguarda il Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro.
CSR, vicino ai territori e alle comunità La vicinanza ai territori e la restituzione alle comunità di parte di quanto l’azienda riceve dai clienti che scelgono il brand Despar sono ulteriori aspetti che il Report Integrato evidenzia come una delle cifre distintive dell’Insegna. Il legame di Despar con il territorio si esprime nella valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda evidenzia i piccoli produttori locali e i loro prodotti a chilometro zero, includendoli così nel canale della GDO.
Testimonianza di questo impegno è il brand “Sapori del Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali. A questo si aggiungono le attività di Corporate Social Responsibility che l’azienda porta avanti in tutti i territori in cui è presente sostenendo associazioni e iniziative locali. Anche nel 2023 è continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre vent’anni, al fianco di Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, e che nell’anno ha consentito di raccogliere 1.460 tonnellate di prodotti alimentari da destinare alle famiglie maggiormente bisognose. Nell’ambito dell’impegno sociale è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie. Dalla sua nascita nel 2006 a fine 2023 l’iniziativa ha formato 150.000 alunni, di oltre 6.500 classi appartenenti a più di 1.000 istituti scolastici in più di 700 Comuni delle regioni presidiate da Despar Nord.
cessario nel contesto di un’economia globale e di un mercato in cui gli stakeholder sono alla ricerca di sempre maggiore trasparenza, in particolare per tematiche vicine alle sensibilità personali e collettive come l’approccio all’ambiente, le tematiche sociali, l’attenzione alle persone. Il Report Integrato che presentiamo è dunque un documento che illustra come l’azienda crea valore nel breve, medio e lungo periodo nel contesto in cui opera e che consente di rappresentare in modo coerente e interconnesso i traguardi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Un impegno per lo sviluppo sostenibile che Despar Nord ha ulteriormente rafforzato nel 2023 promuovendo la nascita della nuova funzione aziendale ESG-Safety, che testimonia come la sostenibilità sia sempre più centrale nelle strategie aziendali.
Quale è il ruolo della nuova funzione ESG Safety?
ESG Safety è una nuova funzione aziendale che abbiamo introdotto a ottobre 2023
e che potenzia il nostro sistema di governance della sostenibilità. Si tratta di un dipartimento che nasce dall’esperienza della già esistente funzione Safety, che raggruppava gli uffici sicurezza ambientale, alimentare e sul lavoro, e che si è evoluta con l’inserimento degli uffici assicurazione, qualità e reporting ESG, creando così un’area trasversale sugli ambiti Environmental, Social e Governance. La nuova funzione punta ad avere un ruolo chiave in materia di rendicontazione delle performance di sostenibilità, secondo le linee guida previste dalla Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea.
Il Report Integrato racconta risultati importanti già raggiunti. Quali i prossimi obiettivi dell’azienda per proseguire nell’impegno per lo sviluppo sostenibile?
La responsabilità verso la comunità, l’ambiente, i collaboratori e il territorio sono i pilastri fondamentali che guidano la strategia di valore della nostra azienda e che raccontiamo nel Report Integrato. I ri-
sultati raggiunti sono importanti e rappresentano uno stimolo ulteriore per accrescere il nostro impegno per la costruzione di un futuro inclusivo e sostenibile, mettendo radici nei territori in cui siamo presenti e portando valore alla comunità. Continueremo a farlo implementando la nostra strategia ESG che è allineata agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. In particolare, il nostro impegno continuerà nel perseguire i sette obiettivi SDGs che la nostra azienda ha scelto come linee guida prioritarie della propria strategia di crescita sostenibile: salute e benessere, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta contro il cambiamento climatico. Intorno a questi obiettivi continueremo a lavorare insieme ai nostri collaboratori, clienti, fornitori e a tutti gli stakeholder perché la nostra azienda possa essere sempre di più un punto di riferimento nel mercato della GDO che significa per noi garantire, da un lato, la solidità e la crescita dell’azienda e, dall’altro,
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Angelo Pigatto
Direttore Relazioni Sindacali, Sostenibilità e Sicurezza di Despar Nord (Aspiag Service S.r.l)
Despar Nord?
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Celiachia: la terapia è una dieta sana e senza glutine
Celiachia, ogni anno vengono effettuate in Italia 10.000 nuove diagnosi, con un incremento annuo di circa il 10 per cento. L’incidenza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi quasi 150.000.
Ma cos’è la celiachia? E’ un’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in avena, frumento, farro, grano khorasan, orzo, segale, spelta e triticale. Si manifesta con una infiammazione permanente della mucosa dell’intestino, provocata appunto dall’ingestione di glutine, in soggetti geneticamente predisposti. Colpisce l’apparato digerente, danneggiando l’intestino tenue e interferendo con l’assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. Può comparire a qualsiasi età. L’unica terapia ad oggi è la dieta senza glutine.
La celiachia è un tema importante non solo per la salute di chi ne sof-
In Italia sono stati diagnosticati 150.000 casi
fre ma è una patologia che coinvolge anche aspetti legati al benessere sociale.
La Regione del Veneto, grazie al lavoro di Aziende Sanitarie e Scuole, garantisce nella ristorazione sociale collettiva, ovvero in quella scolastica, ospedaliera e nelle strutture extraospedaliere pasti senza glutine e formazione per operatori della ristorazione collettiva e per i docenti.
Inclusione e sensibilizzazione dei più piccoli sono altri due obiettivi che vengono perseguiti in special modo nel contesto scolastico, attraverso la rete regionale “Scuole che promuovono Salute”.
Con un linguaggio semplice, e immediato i minicuccioli del cartoon “La festa di compleanno di Giorgino”, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 9 Scaligera e del Gruppo Gli Alcuni, spiegano ai bambini la celiachia.
“E’ importante, in caso di sospetta celiachia, non seguire diete improvvisate e fai da te ma affidarsi ad uno specialista”, riferiscono i profes-
sionisti del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian) dell’Ulss 6 Euganea, che hanno attivato presso la sede di Camposampiero, in collaborazione con il reparto di gastroenterologia, un consultorio nutrizionale dedicato ai pazienti celiaci.
Anche presso la sede di Este, dove è attivo un ambulatorio nutrizionale di prevenzione per le malattie croniche non trasmissibili, il Sian segue con particolare attenzione i pazienti affetti da malattia celiaca. L’Ulss 6 ha quindi predisposto una brochure con tutte le indicazioni necessarie. In primo luogo, è bene sapere che i prodotti senza glutine per celiaci possono essere erogati gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Il medico specialista gastroenterologo consegnerà una certificazione e un modulo per richiedere un codice identificativo che consentirà di acquistare i prodotti presso le farmacie ed i negozi convenzionati. La brochure informa pure su quali alimenti possono essere assunti e quali invece sono da evitare, oltre ad una serie di consigli utili per un’alimentazione sana ed in sicurezza.
GIUGNO 2024 on-line: /category/salute/
Ipertensione arteriosa. Spesso i controlli sono fatti in modo irregolare o occasionale
Misurare la pressione, e farlo con cura, salva la vita
Tra le malattie indotte, l’infarto, l’ictus, lo scompenso cardiaco e l’insufficienza renale. Più del 30 per cento della popolazione italiana adulta ne è affetta. Aumentano i casi nei giovani
Misurare con cura e regolarmente la pressione fa vivere meglio e più a lungo.
In Italia, l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e/o l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica.
“I dati più recenti confermano che più del 30% della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. Aumentano i casi tra bambini, adolescenti e giovani, che sono ormai pari a circa il 10%, soprattutto a causa del concomitante incremento della prevalenza di obesità”.
Non a caso lo slogan della Giornata, giunta alla XX edizione, è “Misura la tua pressione arteriosa con cura, mantienila normale, vivi più a lungo”.
Lo ha spiegato la dottoressa Cristiana Leprotti, che dirige il Centro Ipertensione dell’Ulss 3 Serenissima, incontrando la popolazione e proponendo controlli gratuiti, lo scorso 18 maggio, nel corso di un’attività divulgativa dell’Ospedale Civile di Venezia dell’Ulss 3 Serenissima.
Il 30% degli italiani ha valori di pressione arteriosa elevati, ma non lo sa perché fanno controlli in modo irregolare o non ne hanno mai fatti. Solo nella metà circa dei casi diagnosticati, poi, l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà, malgrado la terapia, i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Occorre quindi sensibilizzare le persone, sottolinea la dottoressa Leprotti, ad un’attenzione maggiore. “I dati raccolti dal-
la comunità scientifica – prosegue - dicono che l’aderenza e persistenza in terapia antiipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco antiipertensivo, con ampie differenze tra classe e classe di farmaci e farmaci in combinazione fissa oppure estemporanea, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio, oltre che sulla spesa sanitaria”.
Ipertensione arteriosa e conseguenze, l’attività fisica è fondamentale per la prevenzione
Anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima conferma la necessità di promuovere un’attenzione costante alla pressione arteriosa, poiché l’ipertensione è uno dei fattori che favorisce le patologie cardiovascolari.
“La prevenzione di queste malattie cardiovascolari, o comunque il tentativo di ritardarne l’insorgenza - spiega la dottoressa Federica Boin, del Servizio Igiene e Sanità Pubblica - passa anche attraverso l’azione sui fattori di rischio modificabili, come appunto l’ipertensione arteriosa. Che si può prevenire innanzitutto promuovendo l’attività fisica in tutte le fasce d’età, cercando alleanze con altri soggetti del territorio”.
Per questo il Dipartimento di Prevenzione ha attivato, grazie al Piano
di Prevenzione Aziendale, il percorso di promozione e adesione alla rete dei Comuni Attivi. Ben 8 Comuni del territorio sono stati riconosciuti virtuosi: è risultato particolarmente efficace il loro impegno nel sostenere occasioni, per tutte le fasce d’età, di praticare attività motoria; e ancora si è riconosciuta la loro volontà di effettuare continui interventi di riqualificazione urbana per aumentare gli spazi verdi. “In questo percorso di promozione dell’attività fisica sono state inoltre riconosciute ben 15 “Palestre della Salute” - un numero molto significativo se confrontato sul territorio regionale - dove è possibile migliorare salute e qualità di vita di persone con patologie croniche e con disabilità, attraverso l’esercizio fisico strutturato condotto da specialisti qualificati”.
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UNA RISPOSTA VIENE DAI COMUNI VIRTUOSI E DALLE “PALESTRE DELLA SALUTE”
Firmato l’accordo. Comune di Padova, insieme a Ulss 6 Euganea e all’Ust
Una rete per arginare il triste fenomeno della dispersione scolastica fra i giovani
Si tratta di una collaborazione che coinvolge
Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il Dipartimento Fisppa dell’Università degli
Studi di Padova, Sistema della Formazione
Professionale
Un accordo di rete per contrastare la dispersione scolastica che coinvolge il Comune di Padova, in qualità di capofila del progetto, l’Ufficio Scolastico Ambito Territoriale Padova e Rovigo, l’Azienda Ulss 6, Veneto Lavoro, il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti di Padova, il Dipartimento Fisppa dell’Università degli Studi di Padova, Sistema della Formazione Professionale. E’ stato firmato un accordo per tutelare minori e giovani adulti a rischio di marginalità.
Il progetto è rivolto a minori e giovani adulti e alle loro famiglie o figure di riferimento, con l’obiettivo di promuovere il successo e il benessere scolastico, formativo, educativo. Un obiettivo che viene perseguito attraverso percorsi che implicano processi di apprendimento derivanti dall’esperienza, con lo scopo di far acquisire ai ragazzi quell’autonomia e consapevolezza necessarie per il bene proprio e della comunità di cui sono parte.
Il percorso esperienziale si snoda lungo tre macroaree di intervento: area istruzione e formazione, area riorientamento lavoro e stage, area socio sanitaria e socio educativa.
L’area istruzione e formazione riguarda la fascia d’età che va dai 14 ai 17 anni, ed ha come destinatari minori in obbligo scolastico e giovani adulti che sono interessati ad un rientro nei percorsi di istruzione o formazione abbandonati
o non conclusi. Le azioni previste sono mirate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione attraverso piani di studio personalizzati, stage orientativi, finalizzati a motivare riorientando e supportando ragazzi o ragazze che vivono situazioni di fragilità.
L’area riorientamento lavoro e stage riguarda giovani adulti che hanno assolto l’obbligo scolastico ma non hanno concluso alcun percorso formativo. Sono due le fasce d’età dei destinatari: dai 16 ai 18 anni e dai 18 anni ai 21. L’obiettivo è la presa in carico dei minori in situazioni di abbandono scolastico che vogliano, tuttavia, provare ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento e stage formativi. In questa fase è prevista la figura del case manager,
proprio per accompagnare ragazzi o ragazze nella nuova dimensione lavorativa, orientandoli e seguendoli nei contatti e colloqui con operatori del mercato al fine di definire i percorsi di inserimento più adeguati. L’area sociosanitaria e socioeducativa è rivolta a minori e giovani con patologie cliniche conclamate, in dispersione scolastica e formativa, che si trovano in situazioni di vulnerabilità personale o familiare. L’obiettivo, anche in questo caso, è la presa in carico e la definizione di interventi specifici che consentano il reinserimento di ragazzi o ragazze nel circuito educativo o formativo professionale raggiungendo, nel contempo, almeno un livello minimo di inserimento socio occupazionale.
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Innovativa metodica bioptica. Ospedale dell’Angelo di Mestre primo in Veneto
Diagnosi del tumore del polmone: la biopsia viene dal ghiaccio
E’ la criobiopsia che consente di individuare la neoplasia allo stadio iniziale per procedere in modo efficace alla sua tipizzazione genetica e molecolare e individuare la cura
Il tumore del polmone è ancora la neoplasia con la più elevata mortalità, dovuta soprattutto alla diagnosi tardiva. Quando la Tac ha individuato la sospetta neoplasia, la moderna oncologia richiede, prima di un qualsiasi provvedimento curativo, una diagnosi preliminare sul tumore, e quindi la sua tipizzazione genetica e molecolare.
“Occorre innanzitutto prelevare una piccola porzione della massa tumorale. Purtroppo, però, le tecniche di prelievo utilizzate fin qui permettono il raggiungimento di questo obiettivo circa nel 60-70% dei casi, e così, per circa un terzo dei tumori non è possibile ottenere una diagnosi. Quando la neoplasia è collocata in una posizione decentrata rispetto all’albero bronchiale, capita purtroppo non di rado che i prelievi bioptici risultino troppo esigui per consentire all’anatomopatologo tutte le indagini necessarie” spiega il Primario di Pneumologia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, Lucio Michieletto.
Per gestire al meglio questa fase preliminare, complessa e delicata, all’Ospedale dell’Angelo, Ulss 3 Serenissima, è stata istituita presso la Pneumologia una task force medica-infermieristica, dedicata alla gestione dei pazienti fino alla completa diagnosi, che ha saputo introdurre una metodica di ultimissima generazione.
Si chiama “criobiopsia” ed è la metodica più recente ed innovativa per prelevare campioni di tumore.
“Sulla scorta di alcune esperienze di centri internazionali, con cui col-
laboriamo, siamo stati in grado di attivare all’Angelo - sottolinea il Primario Michieletto - la metodica bioptica più innovativa e promettente, di recente acquisizione nel panorama ospedaliero italiano, la “criobiopsia” dei noduli polmonari e dei linfonodi mediastinici”.
“Con una tradizionale broncoscopia e con tecniche ecografiche endoscopiche - spiega - arriviamo all’individuazione della lesione; poi, anziché procedere alla biopsia con micropinze o aghi, introduciamo fino al tumore una “criosonda” che, attivata in loco per pochi secondi, congela una parte del nodulo e ne permette la asportazione in grossi frammenti. Da questi frammenti prelevati è possibile assicurarsi una diagnosi e una tipizzazione del tumore, riducendo al minimo i rischi”. Questa metodica permette agli specialisti della Pneumologia dell’Angelo di raggiungere anche le sedi polmonari più ostiche: la resa diagnostica della broncoscopia viene così incrementata, permettendo l’avvio precoce della terapia mirata.
Primo tra gli ospedali del Veneto, l’Ospedale dell’Angelo è così sulla scia dei centri eccellenti - le Pneumologie interventistiche di Bologna, Genova, Firenze, Ancona, Forlì - che in Italia hanno già introdotto questo utilizzo della criobiopsia.
“Ogni anno 50/60 pazienti del nostro territorio, che rappresentano circa il 30% dei pazienti che afferiscono con un nodulo polmonare alla nostra Unità, risultano candidabili a questa metodica e possono quindi avvalersene ottenendone i vantaggi in termini di diagnosi precoce ed efficace; e ancora, grazie alla criobiopsia vengono in questi casi evitate procedure diagnostiche più invasive, come ad esempio le toracotomie chirurgiche”.
La Pneumologia dell’Angelo è giunta all’utilizzo della criobiopsia a partire dalla precedente esperienza con la crioterapia, attualmente uti-
lizzata per le criodisostruzioni bronchiali, e dall’esperienza sviluppata relativamente all’utilizzo della sonda ecografica radiale - la casistica dell’Angelo è la più numerosa in Veneto - che è la metodica necessariamente accoppiata alla criobiopsia.
L’innovativa metodica dell’utilizzo della criobiopsia è gravata, anche se in casi rarissimi, da alcune possibili complicanze; pertanto, viene eseguita nel corso di un breve ricovero.
L’utilizzo della criobiopsia non comporta costi elevati: il costo della criosonda monouso paragonabile a quello di un ago per agoaspirato transbronchiale.
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Con l’arrivo del mese di giugno l’estate fa il suo ingresso, portando con sé temperature più calde, giornate soleggiate e la voglia di frutta e verdura fresche e idratanti per rinfrescarsi e ristorare l’organismo
LINGUINE AL PESTO DI ZUCCHINE MANDORLE E MENTA
Un condimento gustoso e profumato. Un piatto semplice da preparare e fresco. Un primo vegetariano perfetto per la stagione estiva
Ingredienti: 480 g di linguine; 500 g di zucchine; 100 g di parmigiano; 50 g di mandorle pelate; 40 g di mandorle a filetti; 18 foglie di menta; spicchio d’aglio; prezzemolo; olio; sale e pepe
Preparazione: Tagliare le zucchine a rondelle e saltarle in padella con olio. Nel frattempo, cucinate le linguine. Una volta cotte le zucchine frullarle con le mandorle, l’aglio, la menta, sale olio e un po’ d’acqua di cottura della pasta. Aggiungere eventualmente ancora un po’ di olio in base alla cremosità che volete ottenere. Scolare la pasta condirla con il pesto e aggiungere un ultimo il parmigiano. Per donare un tocco scenografico alla ricetta e insaporire maggiormente potete
SEPPIE GRATINATE CON OLIVE E CAPPERI
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : Un piatto gustosissimo e leggero, perfetto per un menù di pesce veloce e sfizioso
Preparazione: Tagliare le seppie ad anelli. In una padella far soffriggere l’aglio schiacciato con due cucchiai d’olio, poi aggiungere le seppe e lasciare insaporire a fuoco vivo. Unire le olive e i capperi ben sciacquati. Coprire la padella e far cucinare circa una mezz’ora. Quando le seppie saranno morbide, trasferitele con il loro liquido in una pirofila da forno abbastanza ampia. Aggiungere pangrattato e prezzemolo tritato. Mescolare bene e ungete con un filo di
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PLUMCAKE ALLE ALBICOCCHE
Un delizioso dolce da forno semplice, saporito e leggero, ideale per cominciare la giornata con una nota golosa
Ingredienti: 1180 g di farina; 3 uova; 200 g di albicocche; 180 g di zucchero integrale di canna; 180 g di burro morbido; 1/2 bustina di lievito per dolci; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 30 g di mandorle a lamelle; 1 pizzico di sale
Preparazione: Unire in una ciotola il burro insieme allo zucchero e montare il tutto fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere le uova, il sale e l’estratto di vaniglia, e incorporare la farina e il lievito setacciati. Unire all’impasto le albicocche tagliate a fettine, tenendone da parte alcune. Mescolare delicatamente con una spatola e versare il composto all’interno di uno stampo da cake da 25 x 11 cm. Aggiungere le mandorle a lamelle e cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 50-60 minuti.
Scuole e Centri Professionali spagnoli in prospettiva di collaborazioni più ampie all’interno dell’Europa.
A Valencia, le ragazze del settore del benessere (acconciatura ed esteti-
con le persone del posto. I nostri allievi hanno acquisito preziose informazioni sulle caratteristiche della cultura spagnola in quanto a stile di vita e abitudini differenti, inoltre hanno avu-
scuola, la mobilità ha preso rapidamente il giusto ritmo.
Non si è trattato solo di uno scambio di conoscenze in ambito pratico, tante sono state le attività culturali pro-
Traendo le somme, possiamo affermare ancora una volta l’importanza di questi progetti a livello internazionale che non solo rafforzano la consapevolezza delle competenze acquisite
pagnatori ogni qualvolta ne avessero bisogno.
Ora, non ci resta che attendere la prossima meta per il nuovo Anno Formativo!
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sul futuro.
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Rubrica a cura di Sara Busato
ARIETE
Stanno per arrivare i giorni tanto attesi, che a lungo hai preparato con pazienza e dedizione. L’entusiasmo prende il sopravvento ma va controllato
TORO
Avevi tanto timore di fallire e invece, ancora una volta, hai avuto conferma delle tue capacità e dell’affetto che ti circonda. Non dimenticartene
GEMELLI
Goditi ancora per qualche settimana la vita con leggerezza ed ottimismo. Continua a sorridere e a gioire di quanto ti accade. Per le nubi c’è sempre tempo
CANCRO
Non sei proprio predisposto a stare al centro dell’attenzione e, anzi, hai bisogno di un momento di pausa e di solitudine per ricaricare le batterie e vederci chiaro
LEONE
Sei sempre geloso delle tue emozioni e concedi pochi spazi a chi desidera starti accanto. A chi ti chiede un’occasione non negarla, potrebbe sorprenderti positivamente
BILANCIA
Hai bisogno di fermarti a riposare aspettando tempi migliori e l’occasione giusta per tornare in pista a brillare con entusiasmo come solo tu sai fare
Giugno
Giugno, il calore dell’estate aiuta a sorridere
Sintonizzati sul futuro.
SCORPIONE
Hai raggiunto l’obiettivo di una maggiore serenità ma ancora hai bisogno di esercitare il tuo autocontrollo di fronte agli imprevisti. Ci sei quasi
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Sei comprensiva e disponibile ma non riesci ad abbandonare le tue incertezze che non ti consentono di vivere a pieno le tue esperienze
SAGITTARIO
Non ti piacciono le mezze misure e non vuoi contenere il tuo entusiasmo e le tue aspettative. E’ tempo di vivere a pieno le tue emozioni
CAPRICORNO VERGINE
Hai investito molte energie in un progetto che ti stava a cuore e la stanchezza potrebbe giocarti qualche brutto scherzo. La verità è che sei troppo esigente con te stesso
ACQUARIO
È tempo di uscire all’aperto e di fare il pieno di energie. Hai voglia di sorridere, di leggerezza e di tanta amicizia che ti facciano dimenticare le preoccupazioni e le delusioni
La stagione estiva ti esalta e ti ispira nuovi progetti, nuove esperienze e nuove amicizie. Sei alla ricerca della tua forma migliore che troverai ben presto
38 www.lapiazzaweb.it DEL
DOPO LA SCUOLA MEDIA chiamaci o scrivici CHIOGGIA Isola dell'Unione, 1 041/45.822.99 chioggia@enaip.veneto.it IeFP DGR 781 del 6/2023 - DGR 864 del 7/2023 DGR 1538 DEL 11/2022 DGR 1740 del 12/2021 DGR 1667 del 01/12/2020 DGR 783 del 17/06/2023 SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta
FARE
PESCI Oroscopo
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Nelle spiagge libere serve il tuo aiuto. ABBANDONA LO STRESS E NON I RIFIUTI: per te è un piccolo sforzo, per l’ambiente è un enorme sollievo.
dedicato al rifiuto secco residuo. Riponi il tuo rifiuto secco residuo in un sacchetto e portalo a casa con te, per conferirlo nel contenitore abbinato alla tua abitazione.
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B U Comune di ROSOLINA
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