La Piazza di Cavarzere_Dic24

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Sanità, Veneto al top ma si può far meglio

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale. La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.

Il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari: “Rimarrà un progetto nel cassetto. Insieme avremmo raggiunto e superato i 15mila abitanti e ottenuto un incentivo economico di 30milioni di euro nei prossimi 15 anni”

Servizio a pag. 4

Le interviste

SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE

La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro

Servizio a pag. 21

SCINTILLE SULL’AUTONOMIA SI APRE UNA FASE DECISIVA

Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”

Servizio a pag. 20

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Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

Impianti Fotovoltaici

Impianti elettrici civili e industriali

Automazioni cancelli e sbarre

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Antintrusione allarmi

Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia

Luca Zaia

L a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini.

segue a pag. 5

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Territorio

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“Luoghi del Cuore”, salviamo la cappella dell’Assunta

Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.

L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.

Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private.

Il FAI , Fondo per l’Ambiente Italiano, ha ufficialmente aperto il censimento dei “Luoghi del Cuore”, un’iniziativa che permette a tutti di votare e sostenere i luoghi italiani più amati e a rischio. Tra i candidati di quest’anno, spicca una meraviglia storica situata proprio nel cuore di Cavarzere: una cappella gentilizia dedicata all’Assunta, scrigno di un’opera scultorea straordinaria e unica nel suo genere.

In uno stato di semi-abbandono, la cappella contiene un gruppo scultoreo in marmo del Settecento attribuito al celebre artista Angelo Marinali, noto per le sue opere a Venezia, Vicenza, Stra e Verona. L’altare maggiore è adornato da due angeli genuflessi che adorano la Vergine Assunta, un capolavoro che risale al 1748-1750 e che è sopravvissuto alla dispersione di oltre cinquanta sculture commissionate dalla famiglia Labia per la villa di Mira Taglio. Questa cappella rappresenta non solo un importante pezzo di storia artistica, ma anche un simbolo del legame profondo tra Cavarzere e il suo patrimonio culturale. Purtroppo, ad oggi, l’intero complesso - che include anche una villa padronale e antiche stalle - ha subito nel tempo numerosi crolli che hanno compromesso la barchessa e il piano superiore della casa. Il Sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, ha lanciato un appello alla comunità. “La cappella gentilizia dedicata all’Assunta- ha detto- è un patrimonio inestimabile per la nostra città, un pezzo della nostra storia che rischia di andare perduto per sempre. Invito tutti i cittadini a partecipare al censimento del FAI. Ogni voto può fare la differenza, portando l’attenzione su un sito che merita di essere salvato e restituito alla collettività”. C’è tempo fino al 10 aprile prossimo per votare. Ogni voto è essenziale per sensibilizzare le istituzioni e attirare i fondi necessari alla conservazione e al restauro del sito. La classifica definitiva verrà pubblicata a giugno 2025. Se la cappella rientrerà tra i luoghi più votati, potrà beneficiare di interventi di restauro.

L’appello del sindaco all’avvio del censimento del Fai:

“E’ un patrimonio inestimabile”

Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare.

Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.

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La fusione con Cona, un progetto che rimane nel cassetto

Munari ospite della rubrica di Vincenzo Gottardo, “Primi cittadini”, parla delle difficoltà di amministrare un territorio tanto vasto e con un numero di abitanti che diminuisce. Il “matrimonio” col piccolo comune confinante avrebbe portato molti vantaggi e opportunità

Un comune, quello di Cavarzere, di poco sotto ai 13mila abitanti in una superficie estesa di 150 chilometri quadrati che il sindaco deve amministrare tutti questi chilometri quadrati e soprattutto è un riferimento per tutti i 13mila cittadini del proprio territorio...

“Noi facciamo parte dell’area sud veneziana e siamo il comune più a sud della Città metropolitana di Venezia e confiniamo con Chioggia e con Cona. Entrambi, tanto il territorio di Cavarzere quanto quello di Cona, hanno una popolazione che purtroppo sta diminuendo in un territorio molto esteso. Cavarzere si estende in 150,4 chilometri quadrati, Cona in 60 chilometri quadrati; Cavarzere conta poco meno di 13mila abitanti mentre Cona ne ha 3mila. C’è un’unica stazione dei Carabinieri, con 8 pubblici ufficiali che devono garantire la sicurezza in tutto questo territorio. È facile capire che è una grande sfida. Si tratta per lo più di un’area rurale, con tutte le complicanze che questo comporta. Le strade sono in parte provinciali e in parte comunali. Gli argini sono gestiti metà dal Consorzio di bonifica e metà dal Genio civile. Il tutto con gravi ricadute e complicanze anche sulle attività di manutenzione”.

Un territorio molto eterogeneo, a vocazione rurale ma

che guarda con ambizione al futuro e i fondi Pnrr, in qualche modo, stanno cambiando il volto dei nostri comuni pur nella complessità della gestione. Cavarzere e il Pnrr cosa ci racconta?

“Sono d’accordo che il Pnrr possa essere una grande sfida per i comuni, soprattutto per quelli di medie dimensioni. Dico questo perché i comuni di piccole dimensioni, a mio modesto modo di vedere, sono stati un po’ tagliati fuori dalle operazioni del Pnrr per la gestione di quelli che sono i reali progetti.

Noi siamo riusciti, anche modificando l’assetto del personale del Comune, a portare a casa e comunque a cantierare per oltre 10milioni di euro con 6 cantieri. Sono cantieri del Pnrr che riguardano le case popolari - siamo riusciti a entrare nel progetto Pinqua, progetti innovativo sulla qualità dell’abitare - per oltre 4 milioni di euro; abbiamo dei progetti per le mense scolastiche, per un campo sportivo, per la messa in sicurezza di una strada che taglia un’arteria principale del paese. Insomma, cantieri che riguardano tanti ambiti”.

C’è un obiettivo per Cavarzere che ha fortemente voluto raggiungere e che vede difficile da realizzare?

“Il progetto di fusione tra comuni. Credo che 8mila comu-

ni in Italia siano troppi. Il 70% dei comuni sono sotto i 5mila abitanti. Una prossima riforma, che io mi auguro affronterà il nostro governo, dev’essere proprio quella degli enti locali. Anche il Pnrr ha messo in evidenza le difficoltà dei comuni di piccole dimensioni, che non hanno personale sufficiente a garantire la continuità di quelli che sono i carichi di lavoro e i passaggi quotidiani che il Pnrr richiede. Avevo avanzato una proposta, che in realtà è stata fatta anche tramite una delibera di consiglio comunale passata all’unanimità a Cavarzere, una proposta di fusione col co-

mune confinante di Cona. Insieme avremmo raggiunto un comune che superava i 15mila abitanti, con una serie anche di agevolazioni per bandi che son riservati ai comuni un po’ più grandi rispetto al mio. Ma soprattutto avremmo avuto un incentivo statale, quanto regionale, di circa 30 milioni di euro nei prossimi 15 anni. 30milioni di euro a disposizione di un territorio che avrebbe avuto un’estensione di circa 200 chilometri quadrati, con poco più di 15imila abitanti: avrebbe potuto essere un tesoretto che avrebbe potuto modificare effettivamente in positivo la vita

dei nostri cittadini, anche con un semplice taglio delle tasse, con un semplice asilo nido gratuito per tutti i residenti e tanti altri progetti che potevano essere cantierati senza vincoli di destinazione di spesa. Purtroppo, il matrimonio si fa in due e il comune di Cona ha preferito restare da solo e rimanere all’ombra del proprio campanile”.

Un messaggio finale per i suoi cittadini?

“Restiamo comunità, guardiamo al futuro con progetti ambiziosi e solo la squadra può vincere”.

Vincenzo Gottardo

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Un momento dell’intervista a Piefrancesco Munari

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canti sotto l'albero a cura del GRUPPO SCOUT di Cavar zere

Sarà presente BABBO NATALE con la slitta

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8 - 15 - 22 Dicembre e 6 Gennaio dj set dalle ore 18:00

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Rigenerazione urbana. Il vicesindaco Pierluigi Parisotto illustra i passaggi

Edilizia popolare, sorgeranno moderne abitazioni al posto dei vecchi palazzi

Gli edifici di via Cavour e via S. Francesco saranno abbattuti per realizzare un plesso moderno che riqualificherà un’area degradata della città. Il costo compelssivo dell’operazione è di 4 milioni e 200mila euro

L

e aree del territorio cavarzerano da migliorare, si riqualificano. Sono partiti nelle scorse settimane a Cavarzere i lavori di abbattimento di due palazzi che ospitavano edilizia residenziale pubblica. Nel dettaglio il primo palazzo si trova in via Cavour e il secondo in via San Francesco. Al posto del palazzo in via Cavour è prevista la realizzazione di un nuovo plesso, che complessivamente ospiterà 10 nuovi appartamenti, destinati sempre all’edilizia pubblica, al posto dei 14 che c’erano prima. In via San Francesco ne sorgeranno altri 4.

Ma come si procederà? Si è cominciato prima con la liberazione dell’area da piante ed arbusti che circondano gli edifici, si sonderà il terreno e successivamente si provvederà alla demolizione dei due edifici. Tutto il materiale ovviamente che ne deriverà verrà portato via in pieno rispetto delle normative vigenti e smaltito con le apposite procedure. Cioè, tutto sarà fatto rispettando le misure di sicurezza previste in questi casi.

“Quello che succederà è che in via Cavour verrà realizzato un plesso di abitazioni moderne e ciò riqualificherà - spiega il sindaco Pierfrancesco Munari – quella che era un’area degradata della città”. Il vicesindaco Pierluigi Parisotto sottolinea come i lavori di riordino delle aree abbelliranno il territorio di Cavarzere. Questa operazione, fa sapere Parisotto fa parte di un piano di rigenerazione urbana che riqualificherà Cavarzere e il suo territorio comunale: “saranno abbattuti due vecchi palazzi e al loro posto sorgeranno moderne abitazioni che risponderanno alle esigenze moderne dell’abitare”. “L’operazione complessiva – precisa il vicesindaco - per la realizzazione dei nuovi edifici di proprietà del Comune coste-

rà alla fine complessivamente circa 4 milioni e 200 mila euro”.

Vi erano state nei mesi scorsi diverse polemiche politiche in merito al costo del progetto

che era lievitato sensibilmente dal costo iniziale. A sollevarle era stato tutto il centrosinistra. Carte alla mano, il Comune ha dimostrato che l’operazione finanziata con fondi Pnrr aveva visto un incremento dei costi soprattutto per l’aumento del costo delle materie prime e manodopera. I lavori dovranno essere conclusi entro la prima parte del 2026.

Alessandro Abbadir

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Sinistra Italiana: “Che fine ha fatto la consulta dei giovani?”

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Che fine ha fatto la consulta dei giovani? Sinistra Italiana vuole delle spiegazioni dalla maggioranza. “Il Documento Unico di Programmazione 2022 (Dup), approvato a suo tempo dalla maggioranza di centrodestra che governa Cavarzere da tre anni – spiega in una nota - riportava testualmente: “Si prevede per l’anno 2022 l’istituzione della Consulta dei Giovani come strumento di intermediazione e di confronto tra giovani e l’amministrazione locale”. Con Deliberazione 62 del 30 novembre 2023 il consiglio comunale ha approvato il “Regolamento Consulta dei Giovani” ove, tra l’altro, è stabilito che “….verranno ammesse all’assemblea le prime dieci istanze pervenute secondo criterio cronologico”. Ma non solo. “Da subito il Comune – ricorda Sinistra Italiana - ha pubblicato un Avviso Pubblico per la presentazione delle domande di candidatura per essere ammessi all’assemblea con termine di scadenza fissato al 20 dicembre 2023. Da allora è trascorso quasi un anno e sulla “Consulta dei Giovani” è calato un silenzio greve. Inadempiente”. Dure le conclusioni “Gli amministratori locali – conclude - l’assessore delegato in primis, dovrebbero illustrare pubblicamente le motivazioni per le quali l’iter amministrativo non si è ancora concluso. Restiamo fiduciosi in attesa di una risposta”. ( a.a. )

Pierluigi Parisotto

La crisi del tessile. Filctem Cisl Venezia sottolinea come il settore sia in affanno cronico

“Bene gli ammortizzatori sociali ma serve un radicale ripensamento”

Michele Pettenò: “Le piccole aziende non stanno chiudendo perché non reggono un sistema che le vede soccombere dentro un modello dove sono passate dall’essere protagoniste a spettatori”

“Come Filctem Cgil di Venezia riteniamo importantissimo aver ottenuto ulteriori 8 settimane di ammortizzatore sociale per le aziende artigiane, è chiaro però che l’anno 2025 necessiterà di ulteriori coperture per non far morire le aziende che hanno già terminato o stanno concludendo la cassa integrazione dell’artigianato, fondamentale per gestire una situazione disastrosa”. Nelle scorse settimane il segretario della Filctem Cgil di Venezia Michele Pettenò ricorda come il comparto tessile sia in affanno anche a Cavarzere a seguito di una situazione complicata che si è venuta a creare nel corso degli anni. “La Filctem Cgil di Venezia- spiega - ritiene che, se sostenere le aziende in questo momento con gli ammortizzatori sociali sia indispensabile per far sopravvivere le aziende e non perdere i posti di lavoro, questo non permetterà di salvare il sistema produttivo e in particolare le piccole aziende del settore tessile e calzaturiero. Le piccole aziende non stanno chiudendo solo perché finiscono gli ammortizzatori sociali, ma anche perché non reggono un sistema che le vede soccombere dentro un modello dove sono passate dall’essere protagoniste a spettatori. I bilanci delle piccole aziende sono in difficoltà e non sarà la cassa integrazione a salvarle”. “Il settore moda - spiega - si è retto all’interno di un equilibrio di filiera che partiva dalla creazione di prodotti a marchio proprio, riconosciuti in tutto il mondo per qualità e unicità, il quale si sviluppava in una stretta collaborazione tra i vari laboratori artigiani che cooperando tra loro creavano il prodotto. Questo percorso di filiera garantiva qualità e unicità del prodotto posti di lavoro nel territorio e la ricchezza per il paese. Questa dinamica si è rotta. Il passaggio dalle lavorazioni dai marchi propri alla lavorazione per le grandi firme ha portato cambiamenti notevoli e ha costretto i laboratori artigiani a restare dentro un meccanismo di completa dipendenza con le stesse, trasformandole da laboratori di ricerca e sviluppo di prodotti innovativi in subfornitura di manodopera”. Ciò per Cgil ha contribuito alla chiusura di centinaia di laboratori e la perdita di

moltissimi posti di lavoro. “A Cavarzere - sottolinea Pettenò - ne abbiamo l’esempio più chiaro, con un territorio che nel suo boom ha visto la proliferazione di laboratori, la creazione di marchi importanti, l’acquisto dei grandi gruppi e la chiusura di quasi tutto il tessuto produttivo”. La dinamica del settore è per il sindacato “simile a quanto è accaduto con le multina-

zionali che hanno rilevato le nostre aziende, i nostri prodotti, assorbito la nostra qualità e competenze e portato in altri territori e nazioni le produzioni migliori per convenienza strettamente economica e non del paese e dei nostri lavoratori”. Occorre pensare per la Cgil ad un modello che “garantisca le aziende e i lavoratori, in una forma di aggregazione delle aziende artigiane

che dia a loro un peso specifico diverso nel sistema moda, dentro un progetto di rilancio che passi per la ricerca di nuove produzioni di nicchia, anche diverse del lusso”.

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Nel decimo anniversario il Bar Venezia entra a far parte delle eccellenze italiane

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Il Bar Venezia celebra il suo decimo anniversario. In occasione di questo anniversario, il bar ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, entrando a far parte del Registro Eccellenze Italiane, un circuito internazionale che valorizza e promuove le attività che incarnano l’autentico spirito del Made in Italy. Grazie alle numerose recensioni positive raccolte su piattaforme come TripAdvisor e sui principali motori di ricerca, il Bar Venezia si è distinto come punto di riferimento per la qualità del servizio e per la sua capacità di rappresentare i valori della tradizione italiana. Il riconoscimento come Eccellenza Italiana sottolinea l’impegno del bar nel mantenere alti standard qualitativi, rispettando e innovando la tradizione locale con una forte attenzione verso la soddisfazione del cliente.

“Questo traguardo è il risultato di un lavoro costante e di una passione che ci accompagna da dieci anni,” affermano i titolari Loris e Denis Sega. “Siamo felici e onorati di ricevere un riconoscimento, che ci stimola a fare sempre meglio e a portare avanti i valori del Made in Italy, che sono per noi una vera missione”. L’adesione al Registro Eccellenze Italiane offre al Bar Venezia una visibilità unica a livello nazionale e internazionale. Sul portale Eccellenzeitaliane. com, che conta circa 500.000 sessioni uniche al mese, è stata dedicata una pagina esclusiva al bar, completa di descrizione, immagini e geolocalizzazione interattiva. Inoltre, grazie all’App di Eccellenze Italiane, i clienti possono facilmente localizzare il Bar Venezia e scoprire le sue proposte di qualità direttamente dal proprio smartphone. Il riconoscimento si completa con l’invio di una targa, una vetrofania e un Certificato di Eccellenza personalizzati. Il Bar Venezia, inoltre, avrà la possibilità di utilizzare il marchio registrato di Eccellenze Italiane con un ID anticontraffazione, un segno distintivo che ne certifica l’autenticità e la qualità. (a.b.)

Alessandro Abbadir

Il sindaco Munari: “Sorgerà un quartiere che sarà il simbolo della rinascita di Cavarzere”

Il cantiere, che rappresenta il più importante intervento PNRR attualmente in corso a Cavarzere, verrà completato entro la fine del 2025

U n importante passo verso la rigenerazione urbana e il miglioramento della qualità abitativa, con l’inizio dei lavori in via Cavour, che vedranno l’abbattimento degli attuali edifici e la realizzazione di 10 nuovi alloggi nell’ambito del Progetto Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA).

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Questo progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, punta a ridurre il disagio abitativo, attraverso la creazione di spazi abitativi moderni e funzionali, e a rigenerare il tessuto socioeconomico urbano, dando nuova vita a una delle aree centrali della città.

Il cantiere, che rappresenta il più importante intervento PNRR attualmente in corso a Cavarzere, verrà completato entro la fine del 2025. Questo investimento non solo migliorerà l’aspetto urbano, ma contribuirà a trasformare via Cavour in un simbolo di rinascita per l’intera comunità.

che sarà il simbolo della rinascita di Cavarzere”.

loro posto sorgeranno dieci unità abitative moderne, con standard costruttivi avanzati, pensate per rispondere alle esigenze attuali della comunità” è il commento dell’assessore alle Politiche della Casa, Marco Grandi.

“Con questo progetto ambizioso, vogliamo migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini, offrendo loro abitazioni più moderne e sostenibili e valorizzando il centro cittadino”, ha dichiarato il Sindaco Pierfrancesco Munari. “Questi vecchi edifici, ormai inadeguati, non rappresentano più il nostro futuro. Al loro posto sorgerà un quartiere

“Questo intervento è il risultato di un lavoro di squadra e di una visione chiara per il futuro della nostra città. Abbiamo creduto in questo progetto, e oggi vediamo i primi risultati concreti. Nei prossimi giorni, i due vecchi edifici di proprietà Ater saranno demoliti dalla ditta incaricata, Z.C.R. srl, che sta già lavorando per mettere in sicurezza l’intera area. Al

Soddisfazione espressa anche dal Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Pierluigi Parisotto, che ha commentato: “Questo intervento è uno dei tasselli più importanti per ridisegnare il volto della nostra città, in linea con gli obiettivi del PNRR. I nuovi alloggi e gli spazi rigenerati –sono le parole del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Pierluigi Parisotto - e rappresentano un’opportunità per dare nuova linfa al tessuto sociale ed economico di questa zona. Il nostro impegno è garantire che i lavori si concludano nei tempi previsti e con il massimo della qualità”. Anna Bergantin

Dalla Regione 1 milione di euro per l’Ipab Danielato, destinati al settore della non autosufficienza

Con grande soddisfazione il Comune di Cavarzere annuncia di essere tra i beneficiari del fondo di rotazione per le strutture sociali e socio-sanitarie.

L’importo assegnato ammonta a 1milione di euro destinati al settore della non autosufficienza, a sostegno delle attività dell’Ipab “Andrea Danielato”.

Il finanziamento rientra nell’ambito delle misure previste dalla Dgr n.144 del 20 febbraio 2024, finalizzate a potenziare i servizi rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità.

“Sono molto felice che Cavarzere sia risultata assegnataria di 1milione di euro del fondo di rotazione per le strutture sociali e socio-sanitarie per il settore

della non autosufficienza,” ha dichiarato il Sindaco Pierfrancesco Munari. “Questa è un’ottima notizia per l’Ipab Danielato e per l’intera comunità di Cavarzere, un segnale concreto di attenzione verso i nostri cit-

tadini più fragili”. “Il finanziamento ottenuto – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali e sanitarie, Marco Grandi - permetterà di migliorare ulteriormente i servizi offerti dall’Ipab Danielato, assicurando maggiore supporto e assistenza alle persone non autosufficienti della nostra città. Ringraziamo la Regione per l’attenzione dimostrata verso le realtà locali come la nostra”. Il contributo complessivo della Regione Veneto per il 2024 è di oltre 25 milioni di euro, suddiviso tra 48 enti beneficiari, per interventi che spaziano dal miglioramento delle strutture per anziani non autosufficienti a progetti innovativi per le persone con disabilità. (a.b.)

Il sindaco Pierfrancesco Munari

Riceviamo e pubblichiamo. Il Gruppo consiliare del Partito democratico

Impianto a Revoltante, bene l’esito negativo della

Conferenza dei servizi ma la questione non è chiusa

Il partito d’opposizione accusa il sindaco di non aver mai preso posizione contro questo tipo di impianti e teme un eventuale ricorso al Tar dell’azienda agricola Martinelle

T

utti o quasi contenti e soddisfatti dell’esito negativo arrivato dalla conferenza dei servizi sulla richiesta di conversione e ampliamento dell’impianto esistente di biogas a Revoltante in un impianto per la produzione di biomietano.

Esito negativo arrivato grazie al no di alcuni enti che hanno partecipato alla conferenza dei servizi, in particolare Città Metropolitana di Venezia, che ha motivato il suo parere negativo con la necessità di tutelare la strada arginale destra Adige già compromessa dal traffico pesante, genio civile di Rovigo, contrario a questo impianto perché l’aumento del traffico veicolare pesante non avrebbe garantito il mantenimento della sicurezza idraulica della strada arginale già fortemente compromessa. Infine, parere negativo di Avepa

Il

che ha ritenuto che la quantità di biomassa vegetale autoprodotta, prevista per il funzionamento del nuovo impianto bio metano non trovasse una corrispondente superficie in conduzione atta da assicurare la connessione dell’impianto, condizione che doveva essere garantita dalla proprietà o da contratti agrari di affitto sottoscritti e registrati a norma di legge idonei a costituire una situazione aziendale stabile, cosa che attualmente non è possibile. Non c’è mai stata, invece, una presa di posizione netta contraria del sindaco che, già con pareri negativi in tasca, arrivati ancora prima del primo incontro con la cittadinanza di San Pietro, non ha mai detto no ha alla realizzazione di questo impianto. Un po’ come successo anche per Cá Venier, il sindaco quindi ha solo preso atto dei pareri negativi ma

non ha mai espresso un parere contrario, d’altra parte ha sempre ribadito di non essere contrario a questo tipo di sviluppo per il nostro territorio. Noi, invece, siamo dell’idea che il nostro territorio non può più essere individuato come un’area dove poter insediare ciò che gli altri non vo-

gliono!

Ma non è finita qui!

L’azienda agricola Martinelle energia Srl ha 60 giorni di tempo per fare ricorso al Tar e potrebbero presentare il ricorso o addirittura presentare un nuovo progetto . Ciò che è emerso è che l’am-

pliamento dell’impianto si svilupperebbe nei terreni adiacenti che non sono di proprietà della società agricola Martinelle energia come detto dal dirigente del Comune durante il primo incontro con i cittadini di San Pietro, ma sono di proprietà della famiglia dell’assessore Bernello. Ma c’è di più, esiste già un preliminare di contratto sottoscritto nel 2022 di vendita dei terreni (circa 22.000 m quadri) alla società Martinelle energia in cambio di un compenso di circa 244.000 euro, la vendita definitiva dei terreni ovviamente avverrebbe nel caso ci fossero tutte le autorizzazioni necessarie ed è qui che la società cercherà di ricorrere per ottenerle.

Ci auguriamo vivamente che i pareri negativi degli enti non permettano il riaprirsi di questo procedimento e che una volta per tutte venga archiviato anche questo progetto.

Il Gruppo Consiliare del Partito democratico

Pd denuncia: l’aumento dei buoni pasto per i bambini della scuola è ingiustificato

“L’ennesimo aumento dei buoni pasto per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria del tempo pieno a fronte di un servizio sempre più scadente nella qualità e nella quantità del prodotto servito”. La denuncia è del Partito Democratico locale: con una delibera di giunta i buoni pasto sono stati portati a 5,80 euro.

“Si tratta in due anni del terzo aumento” lamenta il capogruppo in consiglio comunale Hedi Crocco che ricostruisce i passaggi: “nel 2022 la tariffa era di 4,20 euro. L’Amministrazione Muna-

ri a febbraio 2023 porta il costo del buono pasto a 4,40 euro per poi aumentarlo ad agosto 2023 a 5,20 euro e questa volta retroattivo (cosa mai vista prima). Dal 1° gennaio il pasto costerà 5,80 euro”.

Un aumento “disagevole e ingiustificato”, lamenta l’esponente del Pd, per la qualità e la quantità del cibo.

“Non si può motivare l’aumento con l’adeguamento dei costi: ma quanti adeguamenti dei costi dobbiamo pagare ancora? e perché questi adeguamenti debbono sempre ricadere sulle famiglie

In cosa consiste il ravvedimento operoso? Mi fa risparmiare?

dei piccoli utenti del servizio?” chiede.

“È inoltre emerso in commissione mensa dalle parole dell’assessore Sommacampagna che l’aumento del costo del pasto dipenderebbe anche dal maggiore costo dei contratti di lavoro dei dipendenti dell’azienda che fornisce i pasti e dal maggior costo dei pasti monoporzione” aggiunge Crocco.

Costi che per l’opposizione non dovrebbero ricadere sulle famiglie ma che dovrebbero essere il Comune a farsene carico.

“Per quanto tempo anco-

ra – aggiunge sottolineando la questione dei pasti monoporzione - i bambini della Dante Alighieri dovranno pranzare sul banco in classe perché ancora non possiedono una mensa?” Una situazione denuncia che “durerà per tutto l’anno scolastico, causando problemi di spazio e di movimento dei bambini stessi e delle insegnanti”.

Il Pd, dunque, sollecita il Comune a negoziare tariffe più vantaggiose e se è il caso a “scegliere di interrompere questo appalto e lavorare ad un appalto con la casa di riposo che ha una cucina

nuova e che potrebbe preparare i pasti ai bambini a km zero”. “Una soluzione – sottolinea Crocco - adottata anche da comuni limitrofi con ottimi risultati”. (o.j.)

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L’impianto Biogas di Revoltante

Musica. Appuntamento al Duomo S. Mauro il prossimo 21 dicembre

Torna il concerto di Natale

L’orchestra sinfonica si esibirà insieme al coro Tullio Serafin di cui quest’anno ricorre il 35esimo anniversario.

La direzione è affidata al Maestro Banzato

Ritorna il Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica e Coro T. Serafin diretti dal M° Renzo Banzato: un evento atteso, che da molti anni prepara la città alle festività natalizie; l’appuntamento, giunto alla 34esima edizione, è per sabato 21 dicembre nel Duomo S. Mauro di Cavarzere.

Nel 2024 ricorre inoltre il 35°

Anniversario della Fondazione del Coro T. Serafin: una consolidata e affiatata realtà musicale che ha diffuso la cultura musicale, portando il nome del M° Tullio Serafin e della Città di Cavarzere nei più prestigiosi spazi culturali in Italia e all’estero: Polonia, Germania, Francia, Croazia, Repubblica Ceca, Austria... Il concerto, presentato dal professor Paolo Fontolan, si aprirà con le note del “Te Deum”, composto da Haydn fra il 1799 e il 1800 per l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria; seguirà “Tantum Ergo”, scritto da Mozart

all’età di soli sedici anni. Ampio spazio sarà dedicato alla produzione musicale tradizionalmente dedicata alla Natività (proposta nella suggestiva versione per coro, soli, organo e orchestra) e ad alcuni brani “storici” entrati ormai stabilmente nel repertorio del coro, come il celebre “Hallelujah” di Händel.

Non mancherà l’omaggio a Luigi Donorà, musicista scomparso nel 2022 e legato da sentimenti di profonda stima e amicizia con il M° Banzato: del compositore istriano l’orchestra eseguirà il delicato “Intermezzo” tratto dall’oratorio “Venite pueri”.

L’orchestra e coro dialogheranno con il soprano Chiara Milini attraverso le note del “Panis Angelicus” di Franck e con il dolce “Wiegenlied” di Schubert e il toccante “Pie Jesu” di G. Faurè, autore di cui ricorre il centenario della morte.

Il tutto sotto la direzione del M° Renzo Banzato, docente al Con-

servatorio di Adria, istituzione dove è a capo del dipartimento di teoria, analisi, composizione e direzione, consigliere accademico e direttore del Coro di voci bianche. L’evento, che gode del

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Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in compartecipazione con la Fondazione Clodiense Onlus e in collaborazione con l’Avis, la Parrocchia di S. Mauro, la Pro Loco, il Gruppo Culturale S. Mauro e alcune realtà produttive del territorio.

L’orario d’inizio è fissato alle ore 21.15; l’ingresso è libero.

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A sinistra l’Orchestra Sinfonica e Coro Tullio Serafin, sopra il direttore Renzo Banzato

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po aspettava un’iniziativa di questo tipo.

Il nuovo corso, che da quest’anno accademico 20242025 si svolgerà presso gli spazi appositamente allestiti nell’area del Porto clodiense grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, rappresenta un punto fermo nell’offerta didattica dell’Ulss 3 Serenissima e si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3, che si fonda su un’esperienza più che decennale: «È dal 2010 che la nostra azienda sanitaria - ricorda il direttore generale, Edgardo Contato - ospita il corso dell’Università di Padova. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formativo, con un incre-

della formazione sanitaria regionale, raggiungendo e superando l’obiettivo di “quota 250”.

“Mai come in questo momento storico è stata lungimirante la decisione di aprire un nuovo corso di

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nin, ha impartito la sua benedizione, augurando agli studenti e a tutto il personale coinvolto nel corso di laurea un’esperienza di crescita professionale e personale al servizio della comunità.

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Eventi. Tra musica, tradizioni e solidarietà

Le Magiche Feste di Natale da vivere insieme a Cavarzere

Un Natale ricco di appuntamenti per Cavarzere e le sue frazioni, dove la tradizione si intreccia con la voglia di stare insieme, celebrando le feste in un clima di gioia e partecipazione

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l Natale a Cavarzere si accende di luci, musica e gioia grazie a un ricco calendario di eventi che coinvolgerà sia il centro cittadino sia le frazioni, regalando emozioni a grandi e piccini. Un programma, frutto della collaborazione tra il Comune, i Comitati delle frazioni e le associazioni locali, che celebra lo spirito natalizio attraverso tradizioni, cultura e momenti di condivisione.

A Rottanova, una festa dal cuore tradizionale

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Vi aspettiamo per scoprire tutti i nostri panettoni 2024 con qualche

momento clou della giornata, accompagnato da canti natalizi e animazioni per bambini, con la partecipazione del Gruppo Scout di Cavarzere. Ci sarà anche Babbo Natale con la slitta..

Le festività natalizie iniziano con l’evento della Chiara Stella, che il 9 dicembre porterà la magia del Natale per le vie e le case della frazione. Grande attenzione anche per gli anziani, con la consegna di un dono agli ultra ottantenni come gesto di solidarietà e vicinanza. Il 14 dicembre alle 21, nella Chiesa di Rottanova, si terrà il Concerto di Natale, dedicato alla memoria di Nicolò. Protagonista dell’evento sarà il coro Miscellaneus di Porto Viro, diretto da Sara Marafante. Il 21 dicembre dalle 15.30 la festa in piazza dedicata all’arrivo di Babbo Natale: villaggio di natale, trucca bimbi, giochi, laboratori e uno spettacolare albero di Natale allestito nella piazzetta antistante la chiesa, resa ancora più speciale dalle luci natalizie.

“Gli eventi di Rottanova rappresentano un modo per rafforzare il senso di comunità e portare la magia del Natale a ogni angolo della nostra frazione,” ha dichiarato Graziano Garbin, presidente del Comitato di Rottanova. “Il nostro obiettivo è coinvolgere grandi e piccini, e chiudere l’anno in bellezza con la preparazione della tradizionale Brusa Vecia per il 6 gennaio”.

A San Pietro, dolcezza e allegria per tutti

Il 15 dicembre il Centro Primo Gattarossa a San Pietro di Cavarzere ospiterà la Festa di Natale, un pomeriggio di musica, dolci e intrattenimento pensato per tutte le età. Anche qui immancabile l’appuntamento dell’accensione della Brusa Vecia il 6 gennaio 2025.

“Vogliamo creare un momento che unisca la nostra comunità e porti allegria a tutti i partecipanti,” ha affermato Stefano Perazzolo, presidente del Comitato di San Pietro. “Questa festa è una tradizione che ogni anno si arricchisce di nuove sorprese”.

Cavarzere: tra musica, arte e cultura

Nel centro cittadino, gli eventi natalizi sonopartiti l’8 dicembre con due appuntamenti. Il Concerto di Natale, organizzato dalla Banda Musicale Cittadina di Cavarzere, presso il Teatro Tullio Serafin alle ore 17:30. Grazie alla collaborazione tra il Comitato Cavarzeriamo, la Pro Loco e numerosi sponsor che hanno abbracciato l’iniziativa, verrà allestita una pista di pattinaggio posizionata nel cuore del centro cittadino. L’inaugurazione della mostra fotografica Collettiva 2024 a tema “La fotografia minimalista” presso Palazzo Danielato, aperta fino al 18 dicembre. Dal 21 al 31 dicembre mostra sulla storia di Cavarzere con materiale tratto dal libro del prof. Salmaso; il 15 dicembre Summertime Choir - stagione teatrale Arteven - ore 17,30; il 16 dicembre Cavarzere incontra Daniele Capezzone - ore 20,30; il 22 dicembre la presentazione libro sulla storia di Cavarzere del prof. Enzo Salmaso - ore 10,30; il 30 dicembre concerto sinfonico Teatro Tullio Serafin di fine anno Serafin Youth Symphony orchestra - ore 21,00. Il 5 gennaio Brusa Vecia nella frazione di Boscochiaro mentre il 6 a San Pietro e Rottanova.

“La musica e l’arte sono strumenti fondamentali per riunire le persone e arricchire il periodo natalizio,” ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Ilaria Turatti. “Siamo orgogliosi di proporre eventi di qualità che valorizzano il talento locale”.

La Pro Loco di Cavarzere presenta un calendario ricco di appuntamenti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

Domenica 8 dicembre: Mercatino natalizio, dalle 9 e l’accensione dell’Albero di Natale, alle 16:30, il

Domenica 15 dicembre: Mercatino natalizio, con bancarelle con espositori e artigiani dalle ore 9:00. Attività pomeridiane: alle ore 14:00 prenderà il via la Sfilata a 4 zampe, con iscrizioni gratuite e premiazioni per i cagnolini più natalizi, disciplinati, simpatici e talentuosi. Canti sotto l’albero: dalle 17.00 presso il Patronato Pio X Babbo Natale celebrerà la tradizionale Chiara Stella per poi proseguire in piazza Vittorio Emanuele II animando il pomeriggio con canti e giochi natalizi. Sabato 21 dicembre 2024: Cioccolata calda e vin brûlé, in occasione del Concerto di Natale nel Duomo, la Pro Loco offrirà, all’uscita del concerto, bevande calde a tutti i partecipanti, creando un ulteriore momento di convivialità e condivisione.

Un Natale che unisce

“Le festività rappresentano un’occasione speciale per rafforzare il senso di appartenenza alla nostra comunità,” ha sottolineato il Sindaco Pierfrancesco Munari. “Grazie al lavoro sinergico di associazioni e Comitati, siamo riusciti a creare un calendario di eventi che coinvolge tutte le frazioni e il centro cittadino, offrendo momenti di gioia, tradizione e solidarietà.” Coinvolgimento delle scuole e passeggiata natalizia

In parallelo agli eventi, è prevista un’iniziativa speciale dedicata alle scuole del territorio: gli studenti saranno invitati a realizzare elaborati artistici a tema natalizio. I disegni verranno esposti nelle vetrine dei negozi locali, dando vita a una vera e propria “passeggiata natalizia”.

“La nostra iniziativa vuole non solo valorizzare il talento dei giovani artisti, ma anche incentivare i cittadini a visitare le attività commerciali locali, riscoprendo le offerte delle vetrine del centro cittadino,” ha dichiarato la Presidente della Pro Loco, Lina Figoni.

L’Assessore alle Manifestazioni, Mattia Bernello, ha aggiunto: “Ogni evento è pensato per valorizzare la nostra comunità, promuovendo la partecipazione di grandi e piccoli. Il Natale è il momento ideale per stare insieme e costruire ricordi indimenticabili”.

Anna Bergantin

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Sociale. Il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Erika Baldin, denuncia

Asili nido, situazione inaccettabile a Cona

E accusa la maggioranza di centrodestra di aver respinto una mozione avanzata dall’opposizione, la quale chiedeva di avviare con urgenza l’iter per la progettazione e la realizzazione di una struttura comunale

“Asili nido, la situazione nel Comune di Cona è incresciosa. Presento un emendamento alla Finanziaria regionale per incrementare la rete degli asili pubblici, rientrare nei parametri Ue e per rendere gratuite le rette alle fasce deboli”. La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin denuncia la situazione. “È difficile incentivare una coppia a procreare - commenta la capogruppo al Consiglio regionale - dal momento che conta non solo la stabilità professionale dei futuri genitori, ma anche la rete di servizi esistenti nel territorio.

Giunge da Cona, infatti, la notizia che la maggioranza di centrodestra ha respinto una mozione avanzata dall’opposizione, la quale chiedeva di avviare con urgenza l’iter per la progettazione e la realizzazione di un asilo nido comunale. Soprattutto stride che per la maggioranza la questione sarebbe ancora in fase di studio e che l’iniziativa non avrebbe dovuto essere “lasciata alla minoranza. Si tratta di miopia politica, ma soprattutto cattiva amministrazione quella che non fa il bene della cittadinanza”.

Su questo tema Baldin ha intenzione di presentare un emendamento alla manovra economica della Regione, precisamente alla “Nota di aggiornamento al Defr”, per chiedere l’incremento e il consolidamento della rete di asili nido pubblici.

“C’era un miliardo di euro del Fse a disposizione -conclude - ed è stato adoperato tutto per la formazione. Per questo, nella prossima legge finanziaria regionale, torno a chiedere che venga garantita la gratuità degli asili nido per le fasce Isee più deboli. Voglio vedere, anche in questo caso, se la maggioranza avrà il coraggio di votare contro ciò che aveva deliberato giusto un anno fa”.

Alessandro Abbadir

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Il giovane violoncellista Matteo Midrio conquista il secondo posto al Premio Nazionale delle Arti

Il giovane talento Mattia Midrio, violoncellista di Cavarzere e studente del Conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria, ha ottenuto il secondo posto nella XVIII edizione del prestigioso Premio Nazionale delle Arti. L’ evento, organizzato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), rappresenta un’occasione unica per i migliori giovani musicisti italiani di confrontarsi in un contesto di eccellenza artistica e tecnica. La finale del concorso si è svolta presso l’Auditorium del Conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo, dove Mattia, allievo del prof. Luca Fiorentini, con la sua straordinaria esecuzione, ha conquistato il secondo posto nella categoria Violoncello. A soli 17 anni, il giovane cavarzerano ha

“Già lo scorso aprile - puntualizza - il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una mia mozione, volta a impegnare la Giunta a farsi promotrice con il governo riguardo questa carenza e a prevedere maggiori fondi da stanziare a favore di queste strutture, anche nel Comune di Cona che non ha voluto o saputo intercettare le possibilità offerte dal Pnrr. Alla maggioranza di palazzo Ferro Fini non resta che dar corso a quanto essa stessa aveva votato, per questo mi aspetto un riscontro positivo”.

Contestualmente, fa notare sempre Baldin, è rimasta lettera morta l’approvazione dell’emendamento al bilancio regionale 2024 voluto dall’allora vicepresidente Nicola Finco, il quale intendeva utilizzare il Fondo Sociale Europeo Plus per rendere gratuite le rette degli asili nido pubblici, come accade in Emilia-Romagna e Lombardia.

Natale a Cona ricco di appuntamenti

Aug i BuoneFeste

Tanti appuntamenti natalizi a Cona nelle prossime settimane. L’8 dicembre alle 12 è stato organizzato dalla parrocchia e dal gruppo festeggiamenti il tradizionale pranzo dell’Immacolata presso l’ex asilo Martedì 10 alle 10 i bimbi della scuola elementare D’Annunzio saranno presenti in piazza De Lotto per allietare con canti natalizi il mercato settimanale. Sabato 14 dalle 10 alle 17, l’associazione Conarte con il patrocinio del Comune, in piazza Cesare de Lotto organizzerà il villaggio di Babbo Natale. Una serie di stand, eventi ludici per i più piccoli e lotteria. Alle 15 si unirà lo spettacolo “La regina dei ghiacci” organizzato da Arteven e Molino Rosenkranz per la rassegna “Natale con un Sorriso 2024”. Per domenica 15 dicembre si stanno raccogliendo le prenotazioni per un pranzo organizzato dal gruppo sagra di Pegolotte presso la parrocchia, per una raccolta fondi in favore della ricostruzione del bar Acli recentemente devastato da un atto vandalico. Sempre per una raccolta fondi a favore del bar parrocchiale nel periodo natalizio si terrà sabato 21 alle ore 20:45 nella chiesa di Pegolotte un concerto natalizio con l’associazione Amici miei singing group. L’evento è ad ingresso libero con eventuale offerta responsabile. Domenica 22 a pochi giorni dalla natività, infine, alle ore 16,30 nella chiesa di Conetta, il gruppo “La Fenice ti racconta”, per palcoscenici metropolitani 2024 in collaborazione con l’associazione Musica con le Ali, propone un concerto d’arpa con Elena Guarino con musiche da Debussy a Renié. (a.a.)

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Erika Baldin

Tutti i servizi per il bollo auto dedicati a cittadini e imprese

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Bollo auto in Veneto? Un percorso

Un nuovo modo di fornire consulenza ed informazioni al cittadino in materia di bollo auto, un’assistente virtuale a disposizione dei cittadini e delle imprese. Per semplificare l’accesso alle informazioni sul bollo auto e migliorare l’interazione con i servizi automobilistici della Regione del Veneto il Portale bolloauto.veneto.it sarà dal 10.12.2024 dotato di GAIA, un’assistente virtuale avanzata basata

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l’importo poi procedi al pagamento tramite la piattaforma PagoPA, un sistema di pagamenti elettronici previsti dalla legge e realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazioni.

autorizzate.

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- L’home banking degli istituti aderenti alla piattaforma PagoPA.

Infine, tramite il Portale Bollo Auto è possibile anche pagare l’importo dovuto nel caso si sia ricevuto un avviso di scadenza o un avviso di accertamento tributario. Basterà inserire lo IUV o il codice avviso di pagamento e procedere con il pagamento online. È di competenza della Regione del Veneto effettuare controlli e accertamenti sul pagamento della tassa automobilistica tardivo, omesso o insufficiente.

Viabilità.

“Una pista ciclabile per mettere in sicurezza la provinciale 7”

La strada che collega Pegolotte a Cantarana, ed è un’arteria fondamentale per la mobilità interna, è pericolosa e il rischio di incidente è elevato, soprattutto per i ciclisti

U

na lettera alla Città Metropolitana di Venezia per mettere in sicurezza con una pista ciclabile la strada provinciale 7 che collega Pegolotte a Cantarana. L’appello è dei consiglieri di opposizione di centrosinistra Antonio Bottin, Franco Necchio e Michele Galazzo. “Intendiamo – scrivono nella richiesta - portare all’attenzione delle autorità competenti e degli interlocutori istituzionali la situazione di estrema criticità relativa alla sicurezza della Strada Provinciale 7, in particolare nel tratto compreso tra le frazioni di Pegolotte, Monsole e Cantarana, nel Comune di Cona. Questo tratto di strada rappresenta un’arteria fondamentale per la mobilità interna del territorio comunale, nonché per l’accesso ai servizi essenziali concentrati nella frazione di Pegolotte. Tuttavia, il livello di pericolosità di questo tratto risulta particolarmente elevato, soprattutto per i ciclisti. Nel mese di aprile 2024 si è verificato un tragico incidente: un ciclista è stato travolto e scaraventato nel canale Rebosola, che costeggia la strada, perdendo la vita. Il tratto in questione è inoltre caratterizzato da un traffico pesante costante. La ridotta larghezza della carreggiata e l’assenza di infrastrutture protette costringono i ciclisti a condividere lo spazio stradale con veicoli di grandi dimensioni, esponendoli a un rischio concreto e continuativo di incidenti”. Da qui la richiesta della pista ciclabile. “Per garantire la sicurezza dei cittadini e migliorare la fruibilità della Sp7, si ritiene imprescindibile – spiegano i consiglieri - la realizzazione di una pista ciclabile lungo questo tratto. Questo intervento consentirebbe ai residenti delle frazioni di Monsole e Cantarana di raggiungere Pegolotte, dove si trovano servizi essenziali come scuole, negozi e l’ufficio postale, in condizioni di totale sicurezza. Inoltre, la pista ciclabile completerebbe il collegamento infrastrutturale fra tutte le frazioni del Comune di Cona, integrando il percorso esistente tra Pegolotte, Conetta. Questo intervento rappresenta un significativo passo in avanti verso un sistema di mobilità sostenibile, accessibile e sicuro. La lunghezza stimata della pista ciclabile è di circa 3,6 km, con un costo che si stima previsto di

720.000 euro, calcolato sulla base delle linee guida Biciplan e dei costi medi per tipologia di intervento”. “Confidiamo - concludono - in un celere riscontro e nell’impegno delle autorità competenti a favore di un intervento tanto necessario quanto urgente per la salvaguardia della sicurezza e del benessere della comunità locale”.

Alessandro Abbadir

Il sindaco Aggio risponde: “Pista ciclabile, sono allo studio varie soluzioni”

Il sindaco Alessandro Aggio risponde alle critiche delle opposizioni di centrosinistra sulla questione della pista ciclabile da realizzare sulla strada provinciale 7. Una battaglia portata avanti soprattutto dal consigliere di opposizione ed ex vicesindaco Antonio Bottin.

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Buon Natale

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“Colpisce la richiesta di una ciclabile da parte di Bottin – dice il sindaco Aggio - che è stato vicesindaco di Cona 10 anni. In questi anni non ho visto molti progressi per realizzare la ciclabile richiesta che, come ricordato peraltro giustamente dalle stesse opposizioni va detto, è di competenza della Città Metropolitana di Venezia. Per realizzare la pista

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si potrebbe utilizzare la sponda opposta del canale che costeggia Sp7 o realizzarla ricavando invece lo spazio a lato della carreggiata dove si trovano adesso dei fossati di dimensioni certo non grandissime. Si tratta comunque di soluzioni, in entrambi i casi, che hanno la necessità di investimenti importanti. Per questo sono allo studio diverse possibilità per mettere in sicurezza la strada con gli enti competenti”. Certo il Comune di Cona, di sicuro delle possibilità di realizzare con fondi propri una pista ciclabile e anche pedonale non ce l’ha. La pista ciclabile fa capire il Comune però potrebbe essere realizzata anche senza una asfaltatura se sorgesse ad esempio sul lato opposto del canale. Potrebbe fra le possibilità trattarsi anche di una strada con ghiaino. (a.a.)

Alessandro Aggio

Sviluppo ed economia. Il “Venice Hydrogen Forum” si è tenuto nelle scorse settimane all’Hilton Molino Stucky

Idrogeno, la transizione energetica internazionale passa per Venezia

L’Italia, grazie alla posizione strategica, punta a diventare hub per l’idrogeno nella transizione energetica, come discusso al Venice Hydrogen Forum.

LAssociato "Città di Cavarzere

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Lunedì 9.30-12.30 15.30-19.00

per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale

Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE

’idrogeno è una delle risorse chiave per la transizione energetica e l’Italia, grazie alla sua posizione strategica di “cerniera” tra l’Europa e il Mediterraneo, che ha in Venezia uno dei suoi principali gateway, può ambire a ricoprire un ruolo importante nelle reti del prossimo futuro. E’ questo quello che è emerso all’Hilton Molino Stucky a Venezia in cui si è tenuto nelle scorse settimane il “Venice Hydrogen Forum”. L’evento, organizzato da Green Hydrogen Organisation (Gh2) e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Vsf), con il supporto tra gli altri di Snam, Eni ed Edison (soci della Fondazione), si inserisce nelle attività di attrazione di investimenti e di promozione dello sviluppo tecnologico della Vsf che, già lo scorso anno, aveva prodotto, in collaborazione con Bcg, uno studio sul fabbisogno di idrogeno delle imprese venete. “Stiamo vivendo un momento storico di rilevanza assoluta caratterizzato dalla questione della transizione energetica e della lotta ai fenomeni derivati - ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - dai cambiamenti climatici. Il

Mose è un esempio virtuoso di adattamento agli effetti del climate change poiché garantisce la piena vivibilità nel territorio in cui sorge”. “I problemi connessi al riscaldamento terrestre - ha ricordato il ministro - sono ormai alla base di molte scelte politiche a livello mondiale. “Gli impegni europei - ha concluso il ministro - ci impongono di puntare entro il 2030 a una produzione comunitaria di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e a 10 milioni di tonnellate di importazioni. Per far ciò dobbiamo collaborare con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che saranno collegati al continente europeo attraverso i 3.300 chilometri di condotte del South Corridor. In questo scenario l’Italia, che ha già destinato oltre 3,5 miliardi di euro per la produzione nazionale di idrogeno, si propone

come hub di accesso di questi flussi energetici”. “Fino a poco tempo fa Venezia - ha spiegato Renato Brunetta presidente Vsf - era considerata un problema dalla comunità internazionale, perché esempio di una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. Eppure, quattro anni fa il Mose, la più grande opera di ingegneria idraulica del mondo ha cominciato ad operare mettendo la città in sicurezza e garantendole un futuro certo. Una scommessa tecnologica che oggi ci permette di ragionare di sviluppo e di crescita”.“Oggi - ha concluso il presidente Brunetta - ci troviamo a Venezia a parlare di idrogeno decarbonizzato e di tecnologie innovative, perché la nostra città e il suo territorio intendono tornare ad essere un modello di sviluppo per il mondo” .

Alessandro Abbadir

L’impegno di Snam al processo di decarbonizzazione

“Il Venice H2 Forum - ha detto Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization Unit di Snamè stato un momento importante per riflettere sullo stato dell’arte dello sviluppo del mercato dell’idrogeno e dell’impegno italiano, come sottolineato dal Ministro Pichetto Fratin. Snam sta facendo numerosi passi avanti fatti in questo ambito, in particolare sul SoutH2Corridor, dall’ottenimento dello status di Pci agli accordi intergovernativi fino al Mou firmato di pochi giorni fa in Algeria. Il SoutH2 Corridor, iniziativa cross-border per trasportare l’idrogeno verde prodotto in Nord Africa fino in Baviera attraverso Italia e Austria, svolge un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione, grazie alla collaborazione tra tre grandi operatori infrastrutturali euro-

pei, le istituzioni dei paesi coinvolti, quelle europee ed i paesi della sponda sud del Mediterraneo che hanno ribadito il loro impegno in tal senso”. Tutto ciò rappresenta al meglio per Ercoli l’impegno di Snam nella realizzazione di iniziative concrete che abilitino il percorso di decarbonizzazione del paese, impegno “confermato anche nel

primo Transition Plan presentato in questi giorni alla comunità finanziaria e a tutti i nostri stakeholder, che definisce una roadmap chiara e credibile per traguardare la neutralità carbonica al 2040 e il Net Zero al 2050”. Tra i tavoli organizzati c’è stato un focus sulle possibili modalità di collaborazione tra Europa e Medio Oriente.

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Istruione. Il 60% dei diplomati prosegue gli studi e principalmente sceglie economia e lingue

Eduscopio premia l’Istituto Algarotti, scuola aperta al mondo e all’innovazione

L’Istituto Tecnico “Francesco Algarotti” di Venezia eccelle per preparazione universitaria e lavoro nel turismo, con moderni laboratori e focus sulle lingue straniere.

T

anto per chi punta a proseguire gli studi all’Università che per chi vuole cercare un buon lavoro nel settore del Turismo e delle relazioni internazionali subito dopo il diploma, l’Istituto Tecnico economico

“Francesco Algarotti” di Venezia si conferma un’ottima scelta. Lo certifica anche Eduscopio 2024, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno compila la classifica delle migliori scuole di ogni territorio. Tutti i dati sul sito: https://eduscopio.it/.

“Il 60% dei nostri diplomatidice il preside dell’istituto Diego Bottacin - prosegue gli studi e lo fa principalmente verso Economia e verso Lingue. Eduscuola misura i risultati scolastici di questi studenti nel secondo anno di università e quelli usciti dal nostro istituto hanno ottenuto agli esami universitari una media di voti molto buona. La piattaforma misura

anche quanti studenti, tra quelli che si sono diplomati due anni fa, hanno oggi un lavoro stabile e, soprattutto, se è un’occupazione coerente con il titolo di studio conseguito. Anche in questo caso i nostri diplomati che scelgono di cercare subito un lavoro (sono quasi il 40% del totale) hanno trovato impiego stabile nel settore turistico o del marketing internazionale.

E’ in rapida crescita anche il numero di coloro che scelgono l’Istituto Tecnico Superiore (ITS Academy), un corso biennale di alta formazione tecnica post diploma. I diplomati Algarotti si orientano soprattutto verso i corsi di Hospitality, Marketing and Comunication e di Tourism Innovation-Digital 4.0 che hanno sede a Jesolo e il nuovo corso aperto a Mestre di Art&culture A.I. Digital innovation appositamente disegnato per l’unicità della città di Venezia”.

L’Algarotti si trova nel centro

Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere:

Il Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere ha consegnato i nuovi banner informativi dedicati alla sensibilizzazione e alla prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa mira a garantire una presenza costante di questa importante comunicazione nei luoghi pubblici di Cavarzere, non solo durante il mese simbolo di novembre, ma tutto l’anno.

I banner, che riportano messaggi di incoraggiamento e il numero di contatto del Centro Antiviolen-

za, saranno esposti in diverse sedi strategiche del territorio. Tra queste, è già stata inclusa la Biblioteca Comunale, come sottolineato dall’assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello. Ulteriori consegne hanno interessato la scuola superiore IPSIA “Guglielmo Marconi” e le scuole medie di Cavarzere, in un’ottica di sensibilizzazione rivolta anche ai più giovani. Durante la cerimonia di consegna, erano presenti la Polizia Locale di Cavarzere e i rappresentanti

Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?

storico di Venezia, a sei minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, presso la prestigiosa sede di Palazzo Savorgnan, splendido edificio settecentesco, che ospita la maggior parte delle aule e dei laboratori. “Grazie ai fondi PNRR - continua il dirigente - tutte le aule sono dotate di smart TV, è stata rinnovata l’attrezzatura delle sei aule informatiche, tutte le aule possono essere trasformate in classe digitale con un pc con-

nesso per ogni alunno, sono state realizzate due aule immersive dotate di visori 3D per esperienze didattiche in realtà aumentata, è stato recentemente inaugurato il nuovo laboratorio di videomaking e podcasting. L’insegnamento delle lingue straniere è da sempre il fiore all’occhiello. Già dal secondo anno gli studenti possono frequentare gli stage linguistici di due settimane all’estero. Nonostante la guerra sono stati attivati anche gli

stage di russo, grazie ad una scuola russa di Riga in Lettonia e all’ospitalità presso famiglie russofone. Oltre alle lingue curricolari, Inglese (per tutti) e Spagnolo, Francese, Tedesco e Russo, gli studenti hanno la possibilità di seguire corsi extracurricolari (al pomeriggio) di Cinese e Coreano. Al pomeriggio possono anche seguire corsi per la certificazione linguistica e corsi per la Patente europea del computer (ICDL)”.

banner informativi per contrastare la violenza di genere tutto l’anno

dei Servizi Sociali, sottolineando il lavoro sinergico delle istituzioni locali nel contrastare questa problematica. L’assessore Bernello ha ribadito l’importanza dell’esposizione permanente dei banner: “Dobbiamo parlare di violenza di genere ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Non dobbiamo fare silenzio, ma fare rumore, sensibilizzando e rendendo accessibili i contatti per ottenere aiuto, conforto e supporto. Questo è il nostro obiettivo principale.”

L’Assessore ha inoltre evidenziato l’impegno costante del suo assessorato nel portare avanti iniziative concrete a contrasto della violenza di genere e nel creare una rete di sostegno per chiunque ne abbia bisogno. L’esposizione dei banner rappresenta un simbolo visibile di questo impegno, un richiamo per tutta la comunità a non abbassare mai la guardia su un tema così cruciale. I numeri riportati sui banner consentono di contattare direttamente il Centro

Antiviolenza, offrendo supporto immediato e una parola di conforto alle persone in difficoltà. (a.b.)

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In famiglia abbiamo 2 macchine e una moto… come faccio a ricordare tutte le diverse scadenze del pagamento del bollo?

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Il libro. La presentazione del volume a Roma, presso il Senato della Repubblica

“Home”, le emozioni di sentirsi a casa, raccontate in versi e attraverso le immagini

Un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti

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S i è tenuta a Roma, presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama, la presentazione di “Home”, un’opera firmata da Renzo Cremona e Alessandro Boscolo Agostini. Il libro, composto da 58 fotografie e oltre 10 poesie in italiano e in lingua locale chioggiotta, rappresenta un omaggio unico alla città di Chioggia, esplorandone i paesaggi, la cultura e il profondo significato del termine “casa”.

“Siamo ciò che siamo quando capiamo veramente dove è la nostra casa, dove sono le nostre radici e dove si conserva la nostra identità e, quindi, la nostra storia”. Così il senatore Questore Antonio De Poli ha sottolineato il valore simbolico dell’opera.

“Home”, infatti, è un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti.

Un momento della presentazione

l’importanza delle connessioni emotive e dei legami con la propria terra”.

Il vicesindaco di Chioggia e assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha definito il libro “come una raccolta di emozioni che sono state catturate nelle fotografie e nelle poesie. Un’opera che ci invita, nel contesto globale in cui viviamo, a riconsiderare

Renzo Cremona, autore delle poesie, già noto per la sua “Grammatica chioggiotta” e della prima traduzione del “Piccolo Principe” in chioggiotto, ha descritto la “casa” come una dimensione linguistica e affettiva. “La casa è certamente la sede degli affetti –spiega Cremona, scrittore e autore delle poesie - ma è soprattutto la lingua, il luogo dove possiamo essere noi stessi, lo spazio dove possiamo abitare e che possiamo allargare grazie alle parole che la costituiscono. Home è proprio questo: la lingua che crea la casa e dove noi ci sentiamo a casa”.

Alessandro Boscolo Agostini, fotografo professionista da quasi

30 anni, ha definito il libro come un viaggio nell’anima, spiegando che “Le case descritte nel libro – fa notare - sono quasi sempre chiuse. Qualche volta, è vero, c’è una finestra aperta ma l’ingresso è proibito. A quel punto, Home diventa anche e soprattutto il territorio dove ti muovi e, in un gioco di rimandi semantici, finisce per costituire non più solo un cumulo di mattoni ma uno spazio dove il cuore può fermarsi a riposare”. Come recita la quarta di copertina, “semo tère che sta in mèso. In dove che ti te vòlti nòma che confin”.

Chioggia è il simbolo di una continua ricerca di equilibrio tra radici, identità e apertura verso il mondo.

Guendalina Ferro

Adriatic Lng continua a promuove i giovani talenti musicali della Serafin Youth Symphony Orchestra

Ritorna Lunedì 30 Dicembre (alle ore 21.00), presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, la nona edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete.

Quest’anno il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2024 sarà interamente dedicato alla più celebri colonne sonore della storia del cinema.

Indubbiamente nel rapporto tra immagine e musica la parte musicale ha sempre avuto un

ruolo rilevante nel rafforzare il contenuto delle immagini, ruolo che ha assunto via via una funzione essenziale a partire dalla seconda metà del novecento e sino a oggi. Il programma della serata, presentato dal Prof. Paolo Fontolan, proporrà pertanto le colonne sonore che hanno contribuito in modo determinante a rendere molte pellicole “uniche e indimenticabili” grazie all’efficace commento musicale affidato alle partiture scritte dai più gran-

di e ispirati compositori: da Forrest Gump a Il gladiatore, da Via col vento a La mia Africa, passando attraverso Colazione da Tiffany, 2001 Odissea nello spazio, I magnifici sette, Jurassic Park e molti altri. Le composizioni saranno proposte nella versione sinfonica originale e il concerto si svolgerà sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria. Alla luce di queste premesse l’evento incontrerà sicuramente l’apprezzamento di numerosi appassionati ed estimatori musicali. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).

L’intervista. La presidentessa Viviana Penzo racconta la società

Asd Forza 4, dalla ginnastica ritmica al pilates: una realtà in continua crescita

“La nostra realtà – spiega – conta 120 iscritti complessivi. È nata circa 25 anni fa e si è sempre più radicata nel territorio”

A sd Forza 4, una realtà sportiva di Cona in continua crescita in cui l’attività di punta è la ginnastica ritmica. Ma si occupa anche di sport come il karate, break dance e corsi di pilates e fit boxing. A parlarcene è direttamente la presidente dell’associazione sportiva Viviana Penzo.

La società, che fa i suoi allenamenti e gare nelle palestre delle scuole medie ed elementari a Cona, ha la sua sede in via Marconi a Pegolotte.

“La nostra realtà – spiega la presidentessa Viviana Penzo –conta 120 iscritti complessivi. È nata circa 25 anni fa e si è sempre più radicata nel territorio. I nostri iscritti ed iscritte provengono per lo più dalle realtà comunali di Cona e Correzzola. Di questi una quarantina sono bambine e ragazzine che praticano la ginnastica artistica. Le nostre piccole atlete cominciano a praticarla fin dalle scuole materne per poi continuare alle

scuole elementari, medie e pure alle superiori. Le nostre atlete gareggiano nel circuito sportivo Pgs e hanno ottenuto tanti bei risultati sia a livello regionale che nazionale in questo sport. L’interesse per questa disciplina è cresciuto nel corso del tempo e le famiglie ne seguono gli eventi con tanto interesse durante l’anno anche quando c’è da spostarsi per le manifestazioni”.

Il circuito Pgs in cui gareggia la ginnastica ritmica conense sta per Polisportive Giovanili Salesiane e sono un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni, un’associazione nazionale di promozione sociale ed un Ente nazionale con finalità assistenziali.

Ma sono anche altre le attività di cui si occupa l’associazione sportiva conense Forza 4.

“Abbiamo il karate – racconta Penzo - che conta una ventina di iscritti e che vede la partecipazione soprattutto di bambini

delle scuole elementari e medie e anche bambini delle scuole materne. Il nostro intento nello specifico è quello di introdurre i più piccoli ad una disciplina formativa come il karate in modo giocoso e divertente con maestri molto preparati proprio per questo approccio”.

C’è poi la break dance. “A questa attività sono iscritti - continua Penzo – una quindicina di ragazzi e ragazze. Uniscono musica all’attività motoria divertendosi e partecipano a diverse esibizioni. Abbiamo giovani dai 7- 8 anni ai 16- 17”. Infine, due attività legate per lo più al rilassamento e alla forma fisica e cioè i corsi di pilates e fit boxing. “In questo caso abbiamo decine di iscritti e iscritte più adulte - conclude - che vogliono praticare una attività fisica per restare sempre in forma e pure qui l’interesse nel corso degli anni è cresciuto”.

Calcio, un novembre grigio per l’Union Clodiense

Continua anche nel mese di novembre il momento grigio per l’Union Clodiense. La classifica per la compagine guidata da mister Andreucci inizia a farsi decisamente problematica, considerato che il bottino dopo 16 giornate è di soli 9 punti. Penultima posizione in classifica e morale sotto i tacchi per i granata, che sperano che a partire da dicembre quantomeno che il fattore campo (si torna all’Aldo e Dino Ballarin) possa aiutare. Sconfitte amare quelle contro Vicenza e Albinoleffe, tutto sommato buoni i pareggi maturati con Renate e Novara. La società per bocca del presidente Ivano Boscolo Bielo fa quadrato intorno all’allenatore e al direttore sportivo Alberto Cavagnis, rinnovando l’appello alla città per

un sostegno in termini di supporto sugli spalti e anche economico. Non è un mistero, infatti, che ci si attendesse un segnale più marcato dal mondo imprenditoriale locale, per fronteggiare i costi inevitabilmente cresciuti nella nuova categoria. Peraltro, si dovrà valutare anche se intervenire con alcuni ritocchi nella formazione durante il mercato di gennaio, considerato che le partite fino ad oggi disputate dai granata hanno messo in luce un gap esperienziale abbastanza marcato. I match con Padova, Caldiero Terme e Lecco prima della sosta natalizia saranno sicuramente importanti per restare agganciati al treno delle squadre che possono ambire alla salvezza. (l.r)

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#Regione

Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte

Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”

Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”

Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.

Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001, - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.

Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore veneto.

La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della

squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.

Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1% dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.

Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”

Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative

e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici.

Le stesse materie non Lep, quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro

che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.

Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni visto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - con-

Il segretario veneto del Pd Andrea Martella

clude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 15 anni”. (n.s.)

Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli

L’intervista. L’assessore Gianpaolo Bottacin

“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”

Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.

Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?

Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia.

E per il prossimo futuro c’è altro?

Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della

regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.

Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?

Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.

Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?

C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più.

Staremo a vedere”.

(a cura di Nicola Stievano)

Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti

Strade e interporti

tra opere e progetti

La vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione

Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza. Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?

Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.

E in vista delle Olimpiadi?

Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente

è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.

Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?

Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)

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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti

Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”

C on i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.

Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Mae-

stri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.

Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche for-

mandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e relazionali. Alla Regione chiediamo di

continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad

acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro Veneto”.

Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni.

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cesso al credito», spiega il dott. Ferro. Dal 2019, il Veneto ha perso circa 4.400 imprese artigiane, un calo pari al 3,5%. «Anche Cavarzere e Cona non sono immuni: la contrazione colpisce in particolare il manifatturiero e le attività legate all’edilizia, che risentono della ne dei bonus scali legati al settore “ aggiunge. Prestiti alle imprese: stretta al credito per le piccole realtà, quasi -10% in un anno Nell’ultimo anno, il valore dei prestiti alle imprese del Veneto

sona, quali acconciatori, estetisti, massaggiatori e attività del benessere; attività nel settore dell’alimentazione, quali gelaterie, rosticcerie, kebab, gastronomie; attività nel settore non alimentare, quali fabbri, falegnami, e collaborazioni con il mondo agricolo, con il conto terzi, il settore metalmeccanico ed edile» Si tenga conto che dal 2014, in 10 anni, il numero di artigiani in Italia è sceso di quasi 325 mila (-17,4%). principali motivi sono la feroce concorrenza della grande distribuzione, ma an-

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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto

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Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero

Si parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani. L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuon.d.r.) o di embrioni (uovo fecondaton.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito secondo la legge italiana”. Si configura quindi

un c.d. “reato universale”.

Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.

Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”. Seppure in

materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.

Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.

Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.

Luigi Migliorini

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa

Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione.

Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.

Come dipingere una stanza

Dipingere una stanza è uno dei progetti faida-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:

• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.

• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tossica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.

• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore pre-

cisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.

• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.

Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio

Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:

• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.

• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.

• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.

• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.

Migliorare l’Illuminazione: Creare Atmosfere Uniche

L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:

• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.

• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.

• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.

• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te.

Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.

Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti

Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostituire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede

solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.

Anche se si tratta di progetti fai-da-te, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri.

Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.

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Bonus edilizi 2025. Superbonus 65%, ristrutturazioni 50%, sismabonus 36%, mobili 50%, barriere 75%

Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità

Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:

1. Bonus Ristrutturazioni

Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.

2. Superbonus

Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.

3. Sismabonus

Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.

4. Bonus Barriere Architettoniche

Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.

5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.

6. Bonus Verde

Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.

Come Prepararsi per il 2025

I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.

Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.

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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento

Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento

Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.

ISintonizzati sul futuro.

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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e alle

VENEZIA

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l settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione. Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura,

spiacevoli sorprese.

Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.

Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di in-

pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda. Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.

Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.

Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri come inquilino o proprietario aiuta a prevenire

vestire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.

Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.

Le Tendenze del Mercato per il 2025

Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.

Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.

Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.

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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari

SALUTE

Ldelibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali. L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”. Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile, con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assisten-

L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali

ziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.

Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:

• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.

• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.

• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.

Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici

Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.

È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.

“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.

Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni.

• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.

L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.

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La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite

In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.

Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso. “Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei

bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”.

La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola inie-

zione che garantisce protezione per tutta la stagione”. “La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.

Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare

L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.

Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.

In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.

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Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni

Medici e Pediatri, sette avvicendamenti

a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima

L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali. A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.

A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Tiron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto. A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi

dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporanea-

mente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.

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PROTAGONISTI A NORD

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Dmo energetico e ridurre l’impatto

avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio. Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.

Con l’integrazione di Pollo dell’Avvenire e il potenziamento continuo della filiera, Delta Group Agroalimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di

Il Gruppo, grazie ad una mirata pianificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più

Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con

benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione per ottimizzare il consu-

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Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto: riporta alla luce una pagina dimenticata

Per 47 giorni le Brigate Rosse tennero in ostaggio l’allora direttore del Petrolchimico per poi ucciderlo brutalmente. La reazione del movimento operaio segnò l’inizio della fine degli anni di piombo

N

elle due anteprime a Mestre il film “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, diretto dal regista Mario Chiavalin, ha registrato il tutto esaurito con un pubblico profondamente coinvolto e una partecipazione di alto profilo, confermando il valore culturale e sociale di questa produzione cinematografica.

L’opera ricostruisce il dramma di Giuseppe Taliercio, direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, rapito dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1981 tenuto prigioniero per 47 giorni in condizioni di estrema crudeltà prima di essere brutalmente assassinato. E’ stato uno dei momenti più drammatici degli Anni di Piombo, un periodo che vide il nostro Paese attraversato da tensioni politiche, sociali e violenze estreme. Tuttavia, la figura di Taliercio, simbolo di dignità e sacrificio, è rimasta per troppo tempo relegata a una memoria di nicchia.

Con “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, Mario Chiavalin riporta alla luce questa storia, intrecciando i fatti storici con un profondo racconto umano, e offrendo una riflessione sulla società di quegli anni e sull’eredità che ci hanno lasciato e soprattutto la coesione sociale creata con i lavoratori che hanno portato una spaccatura nelle Brigate Rosse, che ne hanno segnato successivamente la fine con il rapimento

Dozier. Il film, di grande impatto emotivo, si distingue per la sua capacità di raccontare una vicenda storica con grande sensibilità e rispetto, senza cadere nel sensazionalismo. La regia di Mario Chiavalin è stata particolarmente attenta ad alternare momenti di tensione a momenti di riflessione, immergendo lo spettatore nel contesto sociale e politico di quel periodo. Dai primi fotogrammi, il film cattura l’attenzione dello spettatore attraverso una fotografia suggestiva e una sceneggiatura che bilancia il racconto dei fatti e l’approfondimento delle emozioni dei protagonisti. La scelta di rappresentare la dinamica del rapimento e la prigionia di Taliercio attraverso immagini potenti e dialoghi essenziali ha conferito al film un’intensità unica, che ha emozionato il pubblico.

Al termine della proiezione, Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe Taliercio, ha espresso il messaggio centrale lasciato da suo padre, sottolineando l’importanza del suo esempio umano e morale: “Mio padre non si è mai rassegnato anche nelle situazioni più difficili, e si è sempre appoggiato alla propria famiglia, ai propri amici e alla fede. Quello che vorrei che rimanesse della visione di questo film, è che non ci si fermi alla commozione o alla visione di un fatto storico, ma si rifletta su

come l’abbracciare una qualsiasi ideologia senza esercitare un giudizio critico, possa portare a vedere il proprio nemico privo di umanità, questa è la lezione di mio padre, che ha sempre messo al centro l’uomo e la sua dignità”. Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica di Giuseppe Taliercio, legandola alla memoria collettiva della città: “Al Palasport con questo nome io e Mario ci siamo cono-

sciuti tanti anni fa, e da lì è nata anche la curiosità di scrivere questa storia. Voglio ringraziare tutti gli artisti, gli attori e i produttori, insomma, chi ha lavorato per questo film. Ma penso che bisogna sottolineare una cosa, e lo voglio dire chiaramente: la parte storica e politica è forse la cosa più importante. Le Brigate Rosse hanno cominciato a essere sconfitte proprio quando le persone, il movimento operaio, le hanno rifiutate.”

Un momento particolarmente intenso della serata è stato quello in cui il giornalista Adriano Favaro ha letto la lettera della vedova di Alfredo Albanese, vittima del terrorismo brigatista: “La proiezione del film che ricorda l’ingegnere Giuseppe Taliercio sarà l’occasione per riflettere su quello che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più rivivere. Il film ricorderà non solo la vittima, ma anche la persona, con la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro, prima di cadere per mano criminale. Il film rispecchia anche l’opportunità di dare voce a chi ha subito la violenza terroristica, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti. Ed è doveroso mettere in luce racconti di vera verità sugli ‘Anni di Piombo’, anche perché la storia di quegli anni è stata raccontata troppo spesso dando voce solamente ai criminali.”

Il frate francescano Andrea Vaona in rappresentanza dei Frati del Santo (da dove è iniziata la ricerca con la collaborazione con Padre Francesco Ruffato a cui è stata dedicata l’opera) ha voluto ringraziare il regista e sottolineare il valore di un’opera di questo tipo per la comunità: “A nome dei Frati, ringrazio davvero per quest’opera e, come Mestrino, ringrazio doppiamente perché ce n’era bisogno”. Dopo la prima del film a Mestre, il regista Mario Chiavalin è stato invitato alla trasmissione di Rai Uno Il Cinematografo, presentata da Gigi Marzullo. Durante la trasmissione alcuni importanti critici di settore hanno commentato positivamente il film.

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Il film. Il regista Mario Chiavalin porta sul grande schermo il drammatico rapimento e assassinio
Il regista Mario Chiavalin con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

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A tavola Idee

Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.

Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo

Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI

Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.

Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino

Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.

TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI

Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia

Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.

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Rubrica a cura di Sara Busato

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ARIETE (Voto: 8)

Dicembre porta energia e ottimismo. Ottimo periodo per concludere progetti. In amore si respira aria di serenità. Preparati a festeggiare con entusiasmo!

TORO (Voto: 7)

Un mese stabile ma senza grandi sorprese. Concentrati sul rafforzare legami familiari e amorosi. Sul lavoro, chiudi l’anno con ordine per iniziare il 2025 al meglio.

GEMELLI (Voto: 8)

Dicembre sarà stimolante e vivace, con nuovi incontri interessanti. In amore, evita scelte impulsive. Sul lavoro, idee creative ti porteranno riconoscimenti.

CANCRO (Voto: 7)

Un mese di bilanci: riflettere sul passato aiuterà a pianificare il futuro. In amore, sii più aperto e sincero. Le festività porteranno calore in famiglia.

LEONE (Voto: 9)

Dicembre è il mese della vostra rinascita. Le stelle vi spingono a brillare sia in amore che sul lavoro. Colpi di fortuna renderanno tutto più entusiasmante.

VERGINE (Voto: 8)

La vostra precisione sarà fondamentale per chiudere progetti importanti. In amore, armonia e dialogo saranno protagonisti. Concedetevi il meritato relax.

Dicembre

Le stelle sorridono nel mese delle feste, tra energie nuove, ottimismo e rinascia

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BILANCIA (Voto: 9)

Il mese sarà armonioso e ricco di gioie, soprattutto nelle relazioni. Sul lavoro, una nuova proposta potrebbe sorprendervi. Ottimo periodo per bilanciare vita e obiettivi.

SCORPIONE (Voto: 8)

La passione domina dicembre, sia in amore che nei progetti personali. Fate attenzione a non essere troppo rigidi. Le feste saranno un momento di connessione.

SAGGITARIO (Voto: 8)

La vostra vitalità rende questo mese speciale. Grandi soddisfazioni vi attendono in ambito lavorativo. In amore, l’intesa con il partner è alle stelle.

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d’informazione

CAPRICORRNO (Voto: 9)

Mese produttivo: chiudete l’anno con risultati concreti. In amore, piccole incomprensioni possono essere risolte con dialogo. Le feste porteranno pace interiore.

ACQUARIO (Voto: 7)

Nuove idee e progetti personali vi entusiasmano, ma fate attenzione a non trascurare le relazioni. Dicembre è ideale per ritrovare equilibrio e serenità.

PESCI (Voto: 6)

Un mese di introspezione. Fate chiarezza su ciò che desiderate davvero per il futuro. Le feste saranno un momento di riflessione e ripresa. Attenzione all’umore.

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confermato: Banca dell’anno in Italia.

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secondo The Banker.

Questo traguardo, raggiunto per la seconda volta di seguito, è stato reso possibile solo dalla dedizione dei nostri dipendenti, grazie ai quali continuiamo a guidare l’eccellenza bancaria a livello nazionale e internazionale.

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