La Piazza di Cavarzere - Dicembre 2022

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Luci e aria di festa a Cavarzere per un Natale tutto da vivere

Si festeggia con un ricco calendario di eventi, nato dalla proficua collaborazione tra associazioni ed enti del territorio

IPAB Cda, le nomine di Munari

CIMITERI Verso una migliore gestione

FUMANA DENUNCIA “Aumentano le rette nelle case di riposo”

FESTA DEL

Si parla di vaccini e fake news

CONA Il bilancio del sindaco Alessandro Aggio

CONA L’opposizione consiliare boccia il sindaco Aggio

Il Natale ritrovato

erchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente, dopo due lunghi anni di restrizioni, incertezze e sacrifici potremo trascorrere il periodo delle festività come non accadeva dal 2019. Ma da allora molto è cambiato e anche questo sarà un Natale diverso dal solito, anzitutto per le ombre di una guerra che continua ad infuriare alle porte dell’Europa e che pare non aver fine.

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Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 233 di Cavarzere servizio a pag 6
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MEDICO
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NOI SIAMO ver

ANTENORE de

Casa di Riposo, Munari nomina tre tecnici nel cda

“L e nomine Ipab fatte dall’ex sindaco Tommasi secondo me sono state uno dei più grandi sgarbi istituzionali degli ultimi cinquant’anni. Evidentemente la precedente amministrazione voleva arroccarsi qualsiasi tipo di poltrona prima di andare a casa. Non ho trovato veramente una collaborazione minima ma c’era da aspettarselo”. Con queste parole il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari accompagna la notizia dei tre nuovi membri del cda, insediati dopo l’annullamento delle precedenti nomine fatte appunto da Tommasi al fotofinish della sua amministrazione. A Valentino Ruggini, Bruno Cassetta e Andrea Orlandin, che sono ufficialmente fuori dal cda, subentrano Paolo Pavanato, Mirco Crepaldi e Katia Pacchiega. “Si tratta di tre professionisti e così mettiamo a tacere tutte le discussioni fatte da una parte politica, secondo cui la nostra azione di annullamento è stata fatta solo per accontentare chi non aveva avuto posti dopo le elezioni. Ho scelto tre professionisti senza tessere di partito - un commercialista, un avvocato e un medico – e penso che possano fare il bene dell’Ipab sicuramente più dei nominati da Tommasi”. Munari sa che la sentenza del Tar non è passata in giudicato e che può essere oggetto di impugnazione da parte dell’Ipab, ma sottolinea: “Sarebbe interessante capire che interesse avrebbe l’Ipab a impugnarla, essendo l’ente gestito indipendentemente dai soggetti che vengono nominati dal sindaco. In quel caso faremo qualche valutazione politica, dato che verrebbero spesi soldi per dei ricorsi mentre c’è un problema di aumento delle rette molto importante. Ma ora è prematuro”.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona per un numero complessivo di 7.007 copie.

Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Il Natale ritrovato

Dialogo e pace sembrano parole dimenticate, concetti ormai lontani per chi invece conosce e pratica benissimo il linguaggio delle armi e dell’odio. Da più parti non è mai venuto meno l’appello a lasciare spazio alla diplomazia, salvo poi constatare come anche nel nostro piccolo sia difficile affrontare questo argomento senza cedere a facili prese di posizione e arrivare allo scontro. Eppure non dobbiamo perdere la speranza, non possiamo rinchiuderci nella nostra indifferenza perché “tanto ci si abitua a tutto e non possiamo farci niente”.

Già con gli anni della pandemia siamo stati messi alla prova non solo sul fronte sanitario ma anche su quello della tenuta sociale, della coesione delle nostre comunità di fronte ad un’emergenza che aveva rapidamente stravolto le nostre vite, scardinando abitudini e certezze. Il conflitto che ha attraversato il 2022 ha lasciato il segno anche a casa nostra, ci ha costretto a fare i conti con le bollette sempre più care, con gli effetti di una speculazione selvaggia e incontrollata, con la necessità di far quadrare i conti in tempi di “economia di guerra”. I prossimi mesi saranno altrettanto impegnativi e anche il banco di prova per le misure di sostegno a famiglie e imprese adottate in queste settimane dal governo. L’Esecutivo, come ci si aspettava, sta impegnando notevoli risorse per far fronte alle difficoltà anche se non è semplice trovare la ricetta per accontentare tutti. Nonostante tutto in questo mese ritroviamo il “nostro” Natale e ci regaliamo uno spazio di serenità e condivisione da vivere in famiglia, ma anche tra la gente della nostra comunità, riprendendo le consuetudini e gli appuntamenti che scandiscono le festività. E’ anche una boccata d’ossigeno per le tante attività commerciali delle nostre città e dei nostri paesi che più di altri hanno risentito sia degli effetti dell’emergenza sanitaria che della difficile congiuntura economica. Le luci - spesso e volentieri a basso consumo, nel segno di un Natale sostenibile - che si accendono in questi giorni nei centri storici e lungo le strade, insieme alle tante occasioni di incontro, sono il primo segnale che ci invita ad aver fiducia nel futuro. Buon Natale a tutti.

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Pavanato, Crepaldi e Pacchiega subentrano ai tre nominati dalla giunta precedente
di Cavarzere
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 12 dicembre 2022

Eventi. Un programma ricco, di iniziative e appuntamenti, che proseguirà fino all’Epifania

A Cavarzere il Natale è tutto da vivere

Nato dalla collaborazione tra Proloco, amministrazione associazioni del territorio e commercianti, Arteven, le proposte sono varie: concerti musicali, rappresentazioni teatrali, mercatini e bancarelle, lunapark e tanto altro ancora

Cavarzere “Natale da vivere”

è il titolo di una lunga serie di appuntamenti che, iniziati il 3 dicembre, si concluderanno nelle giornate del 5-6 gennaio con i famosi Brusavecia nelle frazioni. Tornano con il mese di dicembre le numerose iniziative proposte dalla Pro Loco di Cavarzere, in collaborazione con l’amministrazione comunale, le associazioni del territorio e commercianti, per il periodo natalizio. Degno di nota è il progetto rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, alle associazioni e Coop Emmanuel che consisteva nel rappresentare su un cartoncino, lasciando dunque spazio alla creatività, il loro modo di raffigurare il Natale. I pannelli decorati sono stati raccolti dalle attività commerciali di Cavarzere e inseriti nelle loro vetrine, che appariranno come dei veri e propri musei “dedicati ai più piccoli”. Altri due eventi che hanno raccolto numerose persone e bambini in centro sono stati l’accensione dell’albero Natale, giovedì 8 dicembre, con l’apertura di casette, distribuzione di cioccolata e vin brulè, animazione e Truccabimbi. Venerdì 1 6 dicembre si è svolta in piazza un aperitivo natalizio tra musica e risate, dove erano presenti nelle apposite casette i principali baristi del paese che hanno augurato ai presenti un felice Natale. Domenica 18 festa e allegria per il lancio delle letterine con il piccolo Luna Park difronte il municipio. In questa occasione, i bambini, accompagnati dai rispettivi genitori, hanno avuto così la possibilità di spedire le loro personali letterine in cielo, legate

queste a dei palloncini ecologici e biodegradabili. La stessa domenica si è svolta la Parata di Natale con slitta e banda musicale che ha allietato molti. Un altro pretesto per poter condividere con famigliari e amici lo spirito del giorno più atteso dell’anno e che unisce tutti, dai più grandi ai più piccoli.

“È stata una collaborazione con la ProLoco, Città metropolitana di Venezia, assessorato alla Cultura e Arteven fortemente voluta - ha commentato l’assessore Mattia Bernello in occasione della presentazione del programma - ci stiamo lavorando da un anno”.

Nel programma ci sono concerti musicali, rappresentazioni teatrali, mercatini e bancarelle, lunapark per i bambini e tanto altro ancora.

“Un programma vastissimo - ha concluso - nel quale c’è stata anche una collaborazione con le associazioni sportive. Si è volta anche la biciclettata benefica con l’associazione GodiforteBike team “babbi in bici” mentre domenica 18 è stata organizzata una camminata ludico podistica non competitiva. Concluderemo con i vari brusavecia nel territorio. Ringrazio di cuore le associazioni delle varie frazioni che, come sempre, sono felici e disponibili nell’accettare le nostre proposte”. Come di consueto, in piazza Vittorio Emanuele II, l’8 dicembre è stato acceso il grande albero di Natale e, successivamente, anche di quello in piazza a San Giuseppe creato da Anteas e dalle “Amiche della maglia”.

concerto di giovani talenti

Il Teatro Tullio Serafin ospiterà, il 30 dicembre alle 21 il Concerto Sinfonico di fine anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza gli oltre cinquanta giovani talenti musicali del territorio, nata da un progetto del Maestro Renzo Banzato e appoggiata dall’Amministrazione comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete.

Per salutare il 2022 è stato preparato un programma particolarmente vario. La prima parte del concerto prevede un omaggio a Franz Schubert, con l’esecuzione della “Sinfonia n. 8 in Si minore”, meglio conosciuta con il nome di “Incompiuta”: ricorre infatti quest’anno il bicentenario della composizione del celebre capolavoro, al quale il compositore austriaco si è dedicato tra l’autunno e

l’inverno del 1822. Nella seconda parte della serata troveranno spazio i compositori dell’area tedesca e del classicismo austriaco, come Brahms, di cui verrà eseguita la vivacissima “Danza Ungherese n. 5” e Leopold Mozart (padre di Wolfgang Amadeus), presente con l’incantevole “Kindersinfonie (Sinfonia dei Giocattoli)”; seguirà una breve incursione nell’operetta francese, attraverso il travolgente “Can Can” di Offenbach. A fine anno non potevano mancare le tradizionali

pagine del repertorio viennese composte dalla famiglia Strauss, come la briosa “Tritsch-Tratsch Polka”, il celebre valzer “Sul bel Danubio blu” e la trascinante “Radetzky-Marsch”; il tutto sotto l’attenta direzione del Maestro Renzo Banzato, docente e consigliere accademico presso il Conservatorio di Adria: prestigiosa istituzione universitaria dove il Maestro è anche a capo del dipartimento di teoria, analisi, composizione e direzione.

La serata è realizzata dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng.

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La Serafin Youth Symphony Orchestra saluta il 2022 con il tradizionale

Amministrazione. Il sindaco Munari: incaricata una ditta per i rilievi

“Cimiteri, verso una migliore gestione per ottimizzare i tempi di risposta”

Fornirà planimetrie in formato Cad ed effettuerà la rilevazione delle aree e dei posti per le sepolture pubblici e privati. “Necessario –commenta – ripensare il ruolo dei cimiteri nelle città”

G estire al meglio i cimiteri, per non farsi trovare impreparati di fronte a una comunità sempre più anziana. È con questo obiettivo che l’amministrazione comunale di Cavarzere ha incaricato una ditta di fare rilievi fornendo planimetrie in formato Cad e di effettuare la rilevazione delle aree e dei posti per le sepolture pubblici e privati.

“La finalità è semplice – fa sapere il sindaco Pierfrancesco Munari -: avere gli strumenti per una governance strategica ed efficace che permetta di operare con riferimenti temporali estesi con uno sguardo particolare a Cappelle Gentilizie e Tombe Seminterrate in stato di abbandono e degrado, avendo tutto a portata di click e riducendo i tempi di risposta al cittadino”.

Munari spiega la necessità del Comune di ripensare “al ruolo dei cimiteri nella città per comprendere i nuovi bisogni del lutto e integrarli con altri bisogni

della nostra società”.

Il perché lo spiegano i dati: “L’età media della popolazione italiana era nel 2020 di 47,5 anni e si prevede per il 2050 cresca a 50,7 anni – fa sapere il primo cittadino -. La demografia del nostro territorio è più severa dei dati nazionali. Fra noi residenti troviamo una popolazione di 378 maschi e 627 femmine (in totale 1.005) fra gli 81 ed i 90 anni e 31 maschi e 145 femmine (totale 176) di oltre 91 anni di età”. Nei giorni scorsi sono state pubblicate nell’Albo Pretorio on line 4 ordinanze per rendere noti i nomi dei defunti sepolti in loculi con concessioni scadute.

“I parenti avranno la possibilità o di rinnovare la concessione cimiteriale lasciando immutata la situazione del defunto per ulteriori 30 anni, o di percorrere altre strade” fa sapere Munari, che invita a rivolgersi all’Ufficio di Polizia Mortuaria allo 0426 317130 o 0426

317135.

“Si fa presente fin d’ora che i familiari che intendano disporre dei resti mortali dei propri cari sono invitati a presentarsi all’Ufficio per gli adempimenti connessi”.

Munari all’assemblea Anci: “Condividiamo le stesse criticità”

C’era anche il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari all’assemblea nazionale Anci svoltasi a Bergamo a fine novembre. “È stato un bellissimo momento di incontro” racconta il primo cittadino, che si dice “emozionantissimo per aver potuto stringere la mano al Presidente della Repubblica Mattarella e sentire e cantare il nostro inno a pochi metri da lui”. “Si è discusso dei problemi tipici di ogni amministrazione del territorio indipendentemente dal credo politico e dalle bandiere. – aggiunge - Su tutte la responsabilità dei sindaci per il reato di abuso d’ufficio e le responsabilità colpose in caso di incidenti”. (g.g.)

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Cavarzere

Sociale. La denuncia del consigliere di Sinistra Italiana che chiede un deciso intervento

È emergenza per l’aumento delle rette nelle case di riposo

Asollevare la questione in tutta la sua rilevanza, dati alla mano, è il consigliere della lista “L’Altra Cavarzere” Andrea Fumana.

“In questi ultimi mesi - spiega Fumana - gli ospiti delle residenze per anziani e le loro famiglie hanno ricevuto comunicazione di consistenti aumenti delle rette. Gli ultimi aumenti, deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell’Ipab Danielato di Cavarzere lo scorso 5 ottobre 2022, sono in vigore dal 1 novembre 2022”.

E Fumana va nel dettaglio spiegando il salasso che colpirà le famiglie. “La retta di residenzialità per una camera doppia a cavaliere, che a febbraio 2021 era di 50 euro giornaliere, era aumentata a euro 51 euro dal 1 aprile 2021, per passa-

re a 53 euro dal primo aprile 2022 arrivando a 56 euro in meno di due anni; abbiamo assistito ad un aumento pari a euro 180 mensili, equivalenti 2160 euro annuali. Ci troviamo di fronte ad una situazione di gravissima emergenza sociale, gli aumenti delle rette diventano insostenibili per gli ospiti e le loro famiglie, soprattutto quelle più povere e disagiate che non possono farvi fronte”.

Fumana ricorda anche il momento contingente a livello generale :“l’aumento dell’inflazione e dei costi energetici colpisce già pesantemente le famiglie, con il concreto rischio di non poter garantire un’adeguata assistenza ai loro anziani”.

Da qui un chiaro appello alle istituzioni. Per Fumana fermi non si può restare.

“È necessario - sottolinea - fin da subito, coinvolgere tutti i soggetti pubblici e le istituzionali, le rappresentanze delle residenze per anziani e tutte le forze sociali al fine di trovare soluzioni adeguate per gli anziani ospiti e i loro familiari”. Il consigliere comunale comunque non risparmia critiche a destra e a manca. Le critiche vanno verso quelle forze politiche che a suo avviso poco si sono fatte sentire in questo periodo.

“Di fronte a problemi di questo tipo che incidono sui bilanci delle famiglie di Cavarzere e della zona in modo drammatico - conclude - trovo assurdo il silenzio su questo problema del Pd e delle forze di maggioranza che attualmente governa il Comune di Cavarzere”.

“Nuova Casa della Comunità di Cavarzere”, l’appello di Birolo: “Lavoriamo uniti per l’obiettivo”

Importanti passi avanti sono stati compiuti nelle scorse settimane in vista della nascita della “Nuova Casa della Comunità di Cavarzere”, “che sarà realizzata all’interno della cittadella sociosanitaria entro il 2026”. A rendere conto degli sviluppi è Sinistra Italiana, tramite il suo coordinatore Alessandro Birolo. L’Ulss 3 ha infatti approvato il progetto definitivo comprensivo della fattibilità tecnica ed economica.

“I fondi previsti dal Pnrr, sommati ai 3 milioni di euro introitati dall’Ulss dalla vendita al privato degli immobili dell’ex ospedale, possono determinare una decisa inversione di tendenza” commenta Sinistra Italiana, che riepiloga così la vicenda: “A novembre dello scorso anno abbiamo posto all’attenzione pubblica la possibilità offerta dal Pnrr di ampliare

i servizi sociosanitari per gli abitanti di Cavazere e Cona e dell’area sud. Nel Pnrr è prevista la costruzione nel territorio nazionale di 1.350 case della comunità. Si tratta di strutture che operano senza soluzione di continuità, quindi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con equipe multiprofessionali composte da specialisti, medici di famiglia, pediatri, infermieri di famiglia e di comunità che

potranno rispondere a tutti i bisogni di assistenza. Compresa la possibilità di eseguire esami diagnostici di primo livello, che però non siano legati all’emergenza e alla fase acuta della malattia. Da subito abbiamo sottolineato che le strutture dell’ex ospedale cavarzerano sarebbero state ottimali per la realizzazione di questo presidio sanitario”.

L’appello del circolo cavarzerano di Sinistra Italiana ora è di lavorare uniti per raggiungere l’obiettivo: “Su questi temi serve un’incisiva azione politica e amministrativa, un’ampia informazione, il coinvolgimento dei consigli comunali di Cavarzere e Cona, delle forze politiche, sindacali, economiche e sociali presenti nel territorio. Tutto questo per gli abitanti di cona è sicuramente una bella notizia”.

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Alessandro Abbadir A fianco l’Ipab Danielato, sopra Andrea Fumana
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Andrea Fumana: “I rincari delle rette diventano insostenibili per gli ospiti e le loro famiglie, soprattutto quelle più povere e disagiate che non possono farvi fronte”
Cavarzere
Alessandro Birolo

Cavarzere

La tradizionale Festa del Medico. Al teatro Tullio Serafin

Vaccini, scienza e fake news in primo piano

Novità, dubbi, riflessioni sul tema che ha caratterizzato il confronto con il pubblico in questa edizione che ha celebrato i dieci anni di attività della medicina di gruppo integrata “Medicina Futura”

Si è tenuta all’inizio di novembre, come ormai di consueto, la tradizionale Festa del Medico: nella cornice del Teatro comunale Tullio Serafin di Cavarzere, infatti, sono stati celebrati i dieci anni di attività della medicina di gruppo integrata “Medicina Futura”, con un evento dal tema davvero molto attuale, come chiariva anche lo stesso titolo dell’iniziativa “Vaccini, tra scienza e fake news”.

Nel corso dell’incontro si è parlato di vaccini e del ruolo che hanno avuto nella storia della medicina nel debellare malattie gravi. Protagonisti dell’evento, soprattutto i vaccini ora disponibili, tra cui il nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster, più comunemente noto come “fuoco di Sant’Antonio”. Interessante anche l’approfondimento sul tema dei vaccini per i bambini, tenuto dal dottor Ansaloni, e sulla lotta alle allergie con i vaccini, le cosiddette terapie desensibilizzanti. A conclusione degli interventi, è stato poi aperto un dibattito, per dare spazio alle riflessioni e ai dubbi del pubblico che ha partecipato all’incontro dedicato ai vaccini.

Ma non solo parole, alla Festa del Medico: l’evento, infatti, è stato allietato in chiusura anche dalle musiche e dal canto, tratte dall’opera “L’elisir d’amore “ di Donizetti. Opera scelta non a caso, poiché racconta la storia di un giovane innamorato che non riuscendo a dichiararsi alla sua innamorata finisce per comprare un fantomatico “elisir d’amore” da un ciarlatano che si finge medico: in perfetta sintonia, dunque, con il tema della giornata. Presenti all’incontro anche alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Cavarzere, fra cui il sindaco Pierfrancesco Munari e l’assessore Marco Grandi, che hanno provveduto a consegnare una targa a memoria dei dieci anni di grande impegno a servizio della comunità cavarzerana da parte di tutto il personale di Medicina Futura. “Un grazie a tutti medici, infermieri e a tutto il personale amministrativo

e di segreteria – ha affermato il primo cittadino Munari – che da sempre, e ancor di più in periodo pandemico, sono stati a fianco di tutti i cittadini bisognosi”.

Pasquali: “Mettere in sicurezza la strada arginale dell’Adige”

Nelle ultime settimane la comunità di Boscochiaro è stata toccata da una grande tragedia. Lo scorso 20 novembre, infatti, Mattia Moretto, 40 anni, è rimasto vittima di un incidente lungo l’argine dell’Adige. Lascia la moglie e due figli. Una vicenda che ha riportato al centro il tema della sicurezza stradale e che ha spinto il consigliere di maggioranza Emanuele Pasquali a prendere posizione chiedendo all’amministrazione come intenda tutelare chi ogni giorno percorre le strade cittadine.

Pasquali chiede in particolare “se è previsto uno stanziamento economico straordinario per l’installazione di un guardrail che funga da protezione e sicurezza per tutti gli utenti della strada arginale comunale”. In

più, chiede se la giunta intenda “intervenire tempestivamente e porre in atto tutti gli interventi che rendano suddetta arteria minimamente sicura per scongiurare tragedie che in questi anni hanno più volte sconvolto famiglie e comunità locali”.

Pasquali ricorda infatti che “la strada arginale dell’Adige è in molti punti sprovvista di guardrail protettivi e che per di più ha un manto stradale ormai vetusto e assai pericoloso in condizioni meteo avverse”. Inoltre, sottolinea il consigliere, “la segnaletica orizzontale è pressoché assente e poco visibile per gli automobilisti che percorrono l’arteria stradale”. Infine, “in alcuni punti la circolazione stradale è ostacolata da rami di alberi che invadono la carreggiata impedendo una visibilità adeguata al senso di marcia”. Da qui la richiesta di un rapido intervento. (g.g.)

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Emanuele Pasquali

Entro primavera partiranno i lavori di elettrificazione per 40 milioni

a linea ferroviaria AdriaPiove di Sacco (che passa per l’area sud del Veneziano a Cavarzere e Cona) risale ai primi del ‘900 e, oltre ad un ruolo infrastrutturale nella rete ferroviaria della Regione, ha anche un valore che non esito a definire storico: con l’intervento che sarà avviato saremo in grado non solo di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio ferroviario lungo la linea, ma anche di dimostrare come l’eredità del passato possa essere tradotta in un contesto moderno, a beneficio di quanti quotidianamente utilizzano il treno come mezzo di spostamento”.

Sono queste le parole della vicepresidente e assessore alle Infra-

strutture e Trasporti del Veneto Elisa De Berti che commenta l’avvio dei lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria Adria Mestre nella tratta Adria-Mira Buse, lunga circa 46 km. La linea ferroviaria Adria-Mestre è una linea a binario unico che collega Adria e Mestre, passando per la Stazione principale di Piove di Sacco, attraversando quindi tre provincie e il territorio della Riviera del Brenta e Cavarzere e Cona per l’area sud del Veneziano. È l’unica linea ferroviaria di proprietà della Regione e dal 2020 è gestita da Infrastrutture Venete.

Attualmente risulta elettrificato, ma non in uso, solo il tratto che va da Mira-Buse a Mestre, di circa 7 km.

“Dal 2016 la Regione ha deciso di procedere con un importante programma di ammodernamento della linea, sia dal punto di vista dell’adeguamento agli standard di sicurezza ferroviaria sia anche per migliorare le performance di qualità del servizio, con interventi infrastrutturali, tra i quali l’eliminazione di vari passaggi a li-

vello pubblici e privati – prosegue l’assessore De Berti - Centrale in questo disegno di miglioramento del servizio ferroviario per questa parte della regione è il progetto di elettrificazione dell’intera linea, che oggi ha solamente l’attrezzaggio per la trazione elettrica nella breve tratta in prossimità di Mestre, fra Mestre e la stazione di

Munari in tv, ospite della trasmissione “Focus” di Rete Veneta

Il 23 novembre il sindaco Pierfrancesco Munari, assieme a tanti altri sindaci, ha partecipato alla XXXIX Assemblea Nazionale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) a Bergamo.

Proprio in quell’occasione, ha fatto il suo intervento in video collegamento anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La Meloni ha espresso la volontà del Governo di modificare una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione, tra cui l’abuso d’ufficio. “Non per tutelare i furbi – ha detto il Premier – ma per tutelare gli onesti che vogliono fare bene il loro dovere e dare risposte ai cittadini”. “In una Pubblica amministrazione, intrisa di vin-

coli burocratici, afflitta da ipertrofia amministrativa, i sindaci sono troppo spesso chiamati a interpretazioni che rendono rischiose le loro scelte e noi assistiamo al fenomeno della cosiddetta “paura della firma”. “Un amministratore – ha continuato - non sa se il suo comportamento verrà domani giudicato come criminoso. La statistica è drammatica: il 93% delle contestazioni di abuso d’ufficio si risolve con assoluzioni o archiviazioni”.

“Per un amministratore trovarsi inquisito è già una pena – ha detto a riguardo Munari, nella trasmissione “Focus” di Rete Veneta – purtroppo è facile sbagliare quindi vi è anche un timore ogni volta

che si deve sottoscrivere un atto o firmare una delibera. Oltre all’abuso d’ufficio, ci sono anche altri reati e, lo dico anche da avvocato, ho avuto la fortuna/sfortuna di difendere diversi amministratori locali. Sono d’accordo con quanto detto dal nostro Presidente” – ha concluso Munari – “dal momento dell’avviso di garanzia all’archiviazione passano anni nei quali reputazioni e famiglie vengono distrutte. Per tutta la durata del processo, la persona viene sbattuta nelle prime pagine dei giornali e al giudizio da parte dei mass media e dei cittadini. Fare il sindaco al giorno d’oggi, con una normativa del genere, è pesante”. (b.c.)

Mira Buse, opere realizzate dalla Regione all’inizio degli anni 2000. Grazie a Infrastrutture Venete si è giunti alla progettazione definitiva, procedendo con le gare d’appalto. Una volta completati lavori ed ottenuti i pareri di competenza in materia di sicurezza ferroviaria si potrà avviare l’esercizio ferroviario con 6 nuovi elettrotreni a quattro casse, che sono già stati contrattualizzati, ordinati e che sono attualmente in fase di costruzione”. “Questo intervento non riguarderà solo il contesto infrastrutturale ma anche quello ambientale, segnando l’abbandono dell’alimentazione a gasolio, con indubbi benefici diffusii” ha concluso la vicepresidente. L’inizio lavori è previsto entro il prossimo mese di marzo e aprile per un periodo di 365 giorni. L’importo totale dell’intervento è pari a oltre 40 milioni di euro.

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Trasporti. Verso l’apertura del cantiere sulla linea ferroviaria Adria-Mestre
“L
L’assessore regionale De Berti: “Saremo in grado di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio ferroviario e dimostrare come l’eredità del passato possa essere tradotta in un contesto moderno”
Elisa De Berti

Politica.

L’ex sindaco

rimanda al mittente l’accusa “Lodo San Silvestro, responsabile l’amministrazione Munari”

Continua a Cavarzere la querelle tra vecchia e nuova amministrazione in merito al lodo San Silvestro, con il Comune chiamato a pagare quasi 700mila euro dopo la condanna per l’inadempienza rispetto alle convenzioni stipulate con Immobiliare San Silvestro nell’area ex zuccherificio.

“L’amministrazione attuale ha declinato al sottoscritto la responsabilità tecnica e politica in merito alla vicenda, sostenendo che ora la comunità cavarzerana dovrà accollarsi quasi 1 milione di euro per gli errori pregressi. Nulla di più falso” tuona l’ex sindaco Tommasi, che si dice anche “pronto a partecipare pure a un incontro pubblico (se mai il sindaco e l’amministrazione attuale avrà il coraggio di convocarlo), così da rendere edotta la cittadinanza sulla realtà della vicenda”.

Per Tommasi le responsabilità dell’amministrazione Munari sarebbero duplici: una di natura meramente tecnica e una politica. “Dal punto di vista tecnico, non si capisce come una amministrazione possa dimenticare di inviare le proprie controdeduzioni alla consulenza tecnica d’ufficio in un processo così importante per l’intera comunità, lasciando campo libero a controparte e non portando le ragioni del Comune. Forse a nessuno interessava veramente della vicenda?”.

E poi c’è, per l’ex sindaco, l’aspetto politico: “La responsabilità non è solo del sindaco attuale, bensì anche della giunta e dell’intero gruppo consigliare di maggioranza in quanto - negando l’evidenza - si dà ancora fiducia al vicesindaco, vero responsabile dell’intera vicenda, accollandosi un mutuo che peserà ancora una volta sulle spalle dei cittadini cavarzerani”.

Tommasi, infatti insiste: “La questione è nata e si è consumata dal 2006 al 2010, periodo di amministrazione Parisotto” per poi aggiungere: “Ora il sindaco Munari si lamenta e dice alla popolazione che purtroppo il Comune non ha risorse per amministrare degnamente il Comune visto il debito che si è creato. Se questa è la realtà, perché mantenere in giunta, per di più nelle vesti di vicesindaco, il vero artefice di tutto questo?” conclude Tommasi, chiedendo a Munari pubbliche scuse.

Dopo la manifestazione tenutasi a Cavarzere il 6 novembre scorso in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il sindaco Pierfrancesco Munari ha ritenuto giusto premiare i ragazzi e le ragazze della Scuola Secondaria di Primo Grado “Aldo Cappon” che hanno presenziato alla celebrazione.

Gli alunni, accompagnati dalla dirigente, la dott.ssa Ilaria Finotti e dalla professoressa Patrizia Ardizzon, sono stati ospitati nella sala consiliare dove, ad attenderli, li aspettava il primo cittadino e l’assessore Marco Grandi. “Grazie ragazzi – ha detto il sindaco – avete dimostrato un grande senso civico e rispetto verso le istituzioni”. “É un grande orgoglio vedere questo senso civico in voi giovani” ha detto Grandi. I ragazzi, dopo aver ricevuto in dono la Costituzione della Repubblica Italiana, hanno potuto fare il tour di Palazzo Barbiani. “Ho speranza e fiducia nei giovani - ha concluso Munari – e sono sicuro che potranno essere d’esempio per molti, oggi e domani”. (b.c.)

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Un premio agli studenti per il loro senso civico
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Per Tommasi l’attuale Giunta dal punto di vista tecnico avrebbe dovuto portare le ragioni del Comune a processo e non lo ha fatto e in più continua a dare fiducia al vicesindaco, primo cittadino al tempo dei fatti
Henri Tommasi

Femminicidio e violenza sulle donne. Le iniziative per sensibilizzare al problema

Un mazzo di fiori in ricordo di Maila e di tutte le altre donne vittime

Nella giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, l’assessorato alle Pari Opportunità ha organizzato un ricco calendario di iniziative per sensibilizzare tutta la cittadinanza. Dal 14 al 30 novembre, la facciata del di Palazzo Barbiani è rimasta illuminata di rosso mentre il 23 novembre scorso è stata convocata la consulta delle pari opportunità presso Sala del Consiglio.

Nella serata del 25 con la collaborazione della Parrocchia di San Mauro è stata fatta una fiaccolata per ricordare tutte le vittime di violenza, mentre, il 30 novembre si è svolto l’incontro organizzato da Spi-Cgil con l’autrice Annalisa Boschini a Palazzo Danielato.

“Abbiamo esteso l’invito a scuole, sindacati, associazioni sportive e culturali– ha detto Mattia Bernello, assessore alle Pari Opportunità – con queste iniziative vogliamo ribadire il no ad ogni forma di violenza, discriminazione ed abuso. Siamo vicini a tutte le donne che subiscono violenza, in particolar modo alle ragazze dell’Iran che, ogni giorno, lottano per i loro diritti”.

Il 24 novembre, il sindaco Pierfrancesco Munari, l’assessore alle Pari Opportunità Mattia Bernello, l’assessore alla Pubblica Istruzione Stefania Sommacampagna e la presidente del Consiglio Roberta Fava hanno deposto dei mazzi di fiori sulla panchina dedicata a Maila Beccarello, uccisa dal marito nel 2018. Ad omaggiare Maila anche diversi cittadi-

ni ed alcuni esponenti di diversi gruppi sindacali.

“Bisogna educare, insegnare e far capire che la violenza, verbale o fisica che sia, non è mai la risposta” ha detto il sindaco Munari.

“A volte le parole fanno male – ha detto l’assessore Bernello – non dimentichiamoci che possono essere peggio del dolore fisico”.

Bernello, inoltre, ha fortemente voluto la Consulta delle Pari Opportunità, un tavolo di confronto e serbatoio di idee in cui tutti possono contribuire per creare una

società nella quale non avvenga nessun tipo di violenza.

“Ricordo che a Cavarzere è attivo il Centro Antiviolenza Maila –ha concluso Bernello – a questo proposito, in collaborazione con Spi-Cgil, in questi giorni verranno distribuiti dei volantini con il nuovo numero telefonico (800 19 53 59) e i vari recapiti del centro (centroantiviolenzacavarzere@gmail. com) , che, ovviamente è sempre operativo h24”.

Silvia Chiebao presenta il suo terzo libro “Un amore tra le pagine”

Con la collaborazione del “Presidio del libro” di Adria e di Luigina Badiale, a fine novembre è stato presentato, presso la Residenza Danielato, il terzo libro della scrittrice cavarzerana Silvia Chiebao. Si intitola “Un amore tra le pagine” e racconta la storia d’amore tra Sofia ed Andrea.

“Andrea è un personaggio completamente inventato e idealizzato mentre Sofia è nata per raccontare le mie esperienze di vita – spiega l’autrice- mi piace scrivere qualcosa di me”.

La scrittrice, infatti, racconta anche la malattia che ha scoperto nel 2006: il tumore al seno.

“Mi è stato diagnosticato all’età di 27 anni – racconta Silvia –

ho affrontato la chemioterapia e il “mostro” sembrava sconfitto.

Nel 2019 è ritornato e ho dovuto fare dei cicli di radioterapia. Ora sono continuamente monitorata. In questo libro, ma anche nel primo che ho scritto, affronto

questo argomento perché voglio dire a chiunque stia affrontando una battaglia di non arrendersi e di non perdere mai la forza che ha nel cuore”.

Silvia ha pubblicato altri due libri; nel 2014 ha scritto “Primo amore” nel quale racconta la storia d’amore tormentata di una giovane ragazza che si innamora per la prima volta mentre, nel 2019, una raccolta di favole intitolata “Magia di favola” con 10 favole dedicate ai bambini ma anche agli adulti.

“Ho sempre amato scrivere fin da quando ero bambina – conclude Silvia – ora scrivo perché voglio emozionare me stessa ma soprattutto gli altri”. (b.c.)

A Cavarzere è attivo il Centro Antiviolenza Maila ed è operativa la Consulta delle Pari opportunità

15 www.lapiazzaweb.it Cavarzere
Benedetta Cesaro In alto l’assessore Bernello insieme al sindaco Munari , sotto la fiaccolata per ricordare le vitime della violenza sulle donne
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“Dall’illusione del Pnrr al caro energia, ora guardiamo al futuro”

Il primo cittadino confida in un 2023 più proficuo e si pone l’obiettivo di realizzare due progetti cruciali: l’ampliamento di una importante azienda e la sistemazione dell’area industriale Cantarana 2

Un anno non semplice per Cona, quello che sta per chiudersi. Da un lato, la speranza disattesa del Pnrr (Piano di ripresa e resilienza, ndr), dall’altro la tegola del caro energia che oltre alle famiglie sta mettendo in seria difficoltà anche i bilanci delle amministrazioni comunali.

A parlarne è il sindaco Alessandro Aggio, che stila un bilancio di questo 2022 che (finalmente) sta per finire e delinea le prospettive per il 2023, che porta con sé nuove speranze. Sindaco, che anno è stato per Cona?

“È stato l’anno dell’illusione del Pnrr. Come Comune ci siamo attivati immediatamente per vedere quali potessero essere le opportunità e i bandi a cui partecipare. Quindi ci siamo messi al lavoro con l’ufficio tecnico, ma durante l’anno abbiamo scoperto che i piccoli comuni sono penalizzati dal Pnrr, perché i bandi sono uguali per tutti gli enti, indipendentemente dalla dimensione. Il problema è che per parteciparvi bisogna dedicare tempo, energie e personale degli uffici tecnici, quindi i Comuni grandi che hanno cinquanta, cento persone sono agevolati rispetto ai piccoli comuni, che fanno fatica a poter preparare in tempo così tanti bandi. In più c’è il fatto che la stragrande maggioranza delle assegnazioni vanno in base all’indice di vulnerabilità sociale e materiale, di conseguenza c’è uno squilibrio a favore del sud Italia”.

E poi è arrivato il caro energia… “Sì, nella seconda parte dell’anno, è stata una grande preoccupazione per l’aumento delle bollette energetiche. Ricordo che noi ad agosto 2022 abbiamo speso sia di metano sia di corrente e di illuminazione pubblica la stessa cifra dell’intero 2021”.

Per il 2023 che prospettive ha? “Abbiamo due progetti che stiamo portando avanti da quando siamo stati eletti e la speranza ottimistica è quella di vederli finire, grazie a un introito nelle casse comunali di alcuni contributi, per poter poi fare dei lavori

di ammodernamento e di abbellimento delle frazioni. Parlo dell’ampliamento di una importante azienda e la sistemazione dell’area industriale Cantarana 2 e dell’insediamento dei pannelli fotovoltaici di Cantarana 3”.

Le attività della d’Annunzio di Pegolotte: una scuola per tutti

Ogni anno, le insegnanti della scuola primaria Gabriele D’Annunzio di Pegolotte di Cona progettano una serie di attività comuni volte all’accoglienza ovvero alla realizzazione di un ambiente di apprendimento adeguato, con un clima relazionale sereno, che mira a favorire l’inserimento di tutti gli alunni che frequentano la scuola.

Quest’anno il tema era “A scuola di Valori”. È stato scelto come simbolo il colorato arcobaleno ed è stato realizzato in modo personalizzato da ciascuna classe affrontando i seguenti valori: Amicizia – Collaborazione – Generosità – Buone Maniere – Creatività. I bambini di ogni classe, guidati dalle insegnanti, hanno costruito un cartellone con diverse tipologie e tecniche di “Arcobaleno” alternando attività di gruppo, momenti di riflessione e di canto corale.

La scuola ha partecipato al progetto “Il Veneto legge” che, quest’anno, basava la lettura su argomenti riguardanti gli ambienti della montagna e della collina.

Vista l’interdisciplinarietà dell’apprendimento e l’importanza che l’Educazione Civica comporta, le letture scelte per i bambini hanno ripreso i valori affrontati nell’Accoglienza, per trasmettere ad ogni alunno l’importanza del rispetto verso gli altri e l’inclusione di tutti, soprattutto dei più fragili.

Lo scopo è che le “buone maniere” e le parole “solidarietà”, “amicizia” e “collaborazione” siano uno scudo contro il bullismo e il cyberbullismo, fenomeni che purtroppo si sviluppano ancora molto frequentemente.

Inoltre, l’11 ottobre, gli alunni hanno salutato il maestro Feliciano Cavallin che, dopo tanti anni di insegnamento, è andato in pensione. Presenti il sindaco di Cona Alessandro Aggio, la dirigente dott.ssa Ilaria Finotti, la vicepreside Francesca Paio e i rappresentanti del Comune di Cona. (b.c.)

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Politica. Il sindaco Alessandro Aggio traccia un bilancio del 2022
Cona
Alessandro Aggio

Amministrazione. Il bilancio dal punto di vista dell’opposizione

Bottin: “Troppe cose non sono andate quest’anno”

Il consigliere di Intesa per Cona elenca le cose di cui nessuno si occupa: dalle bollette di Veritas che devono arrivare alla sanità, dalle Consulte e Comissioni alla ex base militare

Non passa l’esame dell’opposizione il 2022 amministrativo del Comune di Cona. Troppe le lacune della giunta Aggio secondo il consigliere di Intesa per Cona Antonio Bottin.

“Non è andato proprio bene per la nostra realtà quest’anno” commenta, lamentando le poche cose fatte: “Un esempio: dopo l’incendio di questa estate nell’azienda agricola con impianto a biogas abbiamo chiesto l’istituzione di una commissione, ma niente: votata all’unanimità, mai convocata. Poi dovevamo fare le Consulte: approvato il regolamento, mai convocate. Le Commissioni? Idem”.

“Siamo un Comune che ‘grazie’ ai migranti ha avuto oltre un milione di euro e siamo l’unico ente che ora sta spegnendo i lampioni perché non abbiamo più soldi – incalza -. Poi la gestione del personale è disastrosa: hanno dato il nulla osta perché vadano via 2 persone, mentre altre due vanno in pensione, ma fanno un concorso per due soli posti. E la biblioteca chi è che la tiene aperta? E dell’anagrafe chi se ne occupa?”.

Bottin è un fiume in piena. “Abbiamo 250mila euro di multe. A Cona! E poi i soldi non bastano mai. Di solito il nostro Comune si assestava sugli 80-100 mila euro delle sanzioni. Poi ci sono le bollette di Veritas che devono ancora arrivare, e nessuno segue la cosa”.

Al consigliere non è piaciuta neanche l’idea di intitolare un vicolo alla Serenissima: “Ora è di moda fare le cose identitarie della Lega – commenta -. Noi avevamo chiesto e approvato all’unanimità l’affissione di una targa per il giorno della memoria, ma ancora niente. La faremo noi di cartone! Però ne è stata fatta una in marmo per i martiri delle Foibe”.

Infine, una stoccata sulla sanità: “Non se ne occupano per niente”. E sui migranti: “Bagnoli ha fatto la procedura per

acquisire la loro base. E noi? Ma appena si parla di migranti, si presentano tutti davanti al cancello della base perché serve alla propaganda”.

Il Comune assume personale: a metà dicembre si sono svolte le prove

Il 2022 a Cona si chiude con due concorsi banditi dal Comune per l’assunzione di personale, a fronte di 4 posti che sono rimasti vacanti. A darne notizia è il sindaco Alessandro Aggio che spiega: “Il 16 dicembre si sono svolte le prove per l’assunzione di un agente di polizia locale e per un amministrativo. Le domande arrivate sono state molte, quindi siamo soddisfatti. Si tratta, a prescindere da chi sarà assunto, di un’opportunità importante perché le graduatorie restano valide due anni e altri Comuni possono assumere personale attingendo proprio da questa lista”.

“La necessità di aggiornare la macchina amministrativa nasce dal fatto che da gennaio almeno quattro persone se ne andranno, tra pensionamenti e trasferimenti, e c’era la necessità e l’urgenza di sostituirli” conclude Aggio. (g.g.)

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Giorgia Gay
Cona
Antonio Bottin
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L’associazione. Approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due realtà

È nata Confindustria Veneto Est: quattro province insieme per crescere

Le Assemblee degli Associati di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso e Confindustria VeneziaArea Metropolitana di Venezia e Rovigo, riunite in contemporanea al nuovo Centro Congressi di Fiera di Padova, hanno approvato all’unanimità il Piano industriale e l’accordo di integrazione tra le due Associazioni. Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta, denominato Confindustria Veneto Est Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso.

Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5.000 imprese associate e 270.000 addetti.

Rappresenta un territorio chiave dell’economia italiana, una metropoli di fatto con 3 milioni di abitanti, che genera 96 miliardi di Pil, 32,5 miliardi di export, il 55% del valore aggiunto manifatturiero del Veneto e il 6,8% di quello nazionale (27 miliardi nel 2021), dando così concreta attuazione al vertice veneto del nuovo Triangolo industriale, con Milano e Bologna metropolitane, nel cuore dell’Europa.

L’Accordo di integrazione è stato sottoscritto dai Presidenti, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese di Confindustria VeneziaRovigo davanti alla platea di im-

prenditori. La governance e la struttura organizzativa di Confindustria Veneto Est saranno efficaci e pienamente operative dal 1 gennaio 2023.

Le Assemblee dei Soci hanno anche approvato lo Statuto della nuova Associazione. La fase di avvio, dal prossimo gennaio alla data di elezione del 2024, vedrà alla guida il Presidente in carica con più elevata durata residuale del mandato, Leopoldo Destro. Nel Consiglio Generale vi sarà il cumulo delle cariche in corso fino all’Assemblea Generale del 2023 e nel Consiglio di Presidenza fino all’Assemblea

Per dimensioni e rilevanza, è la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria, con 5mila imprese associate e 270mila addetti

del 2024.

Il Progetto di integrazione tra le due Associazioni aveva preso avvio nel 2019. È proseguito in modo partecipato e condiviso, con i lavori della Commissione Paritetica (temporaneamente sospesi causa pandemia), la conferma del mandato assembleare ai Presidenti alla prosecuzione del Progetto, la firma del Protocollo preliminare di aggregazione (gennaio 2021). Ha visto impegnati in un intenso lavoro i Presidenti e le strutture, coadiuvati dalla Commissione

Paritetica composta da: Claudio De Nadai, Enrico Del Sole, Francesco Nalini e Alessandro Vardanega per Assindustria Venetocentro e da Gigliola Arreghini, Luca Fabbri, Roberto Gasparetto e Mauro Zennaro per Confindustria Venezia-Rovigo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha aperto i lavori della Parte Pubblica dell’Assemblea Generale fondativa di Confindustria Veneto Est, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla presenza di duemilacinquecento imprenditori, rappresentanti dell’economia e della politica. È seguita la conversazione con i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese condotta da Andrea Cabrini e Roberta Floris. Il Vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis ha poi trattato, nella sua relazione, il peso economico e manifatturiero del Veneto Est e del nuovo Triangolo industriale nel benchmark con l’Europa, ponendo le basi per i successivi confronti. Il primo è stato quello con il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il secondo ha visto dialogare i Sindaci di Venezia, Treviso, Rovigo, Luigi Brugnaro, Mario Conte, Edoardo Gaffeo e il Vice Sindaco di Padova Andrea Micalizzi. È seguito quindi l’intervento di Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

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I presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese
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Dal voto degli imprenditori ispirato da una moderna visione di sviluppo metropolitano, nasce il nuovo soggetto associativo di area vasta

Territorio. Nelle scorse settimane le premiazioni della manifestazione organizzata da Acrib

Alessia Elettra Campana vince il concorso “Scarpetta D’Oro”

A lessia Elettra Campana ha vinto la 26a edizione del concorso d’illustrazione Scarpetta d’Oro con l’opera “Nuove avventure”, mentre la classe 4ab della scuola primaria Elsa Morante di Oriago di Mira si è aggiudicata il primo posto del concorso di scrittura creativa. Questo quanto certificato al Palarcobaleno di Fossò nelle scorse settimane con la cerimonia di premiazione, alla presenza di Silvia Bolla vicepresidente di Confindustria Venezia, Gilberto Ballin presidente Acrib e Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, Alberto Baratto sindaco di Fossò e Andrea Artusi presidente della giuria di Scarpetta d’Oro. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore del Comune di Mira Oriana Gerardi e il sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro. “Questa iniziativa – dichiara Silvia Bolla vicepresidente di Confindustria – ha il pregio di valorizzare un connubio fonda-

mentale: quello fra impresa e arte. È grazie alla creatività, infatti, che un’azienda nasce, innova e si sviluppa. È importante diffondere tale consapevolezza tra i giovani, capitale umano del domani”. Il premio Scarpetta d’Oro, promosso da Acrib e organizzato dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, è nato per stimolare i talenti, diffondere la cultura d’impresa e avvicinare i giovani alla tradizione calzaturiera. Il premio “Scarpetta d’Oro” si articola nei due concorsi di illustrazione per l’infanzia e di scrittura creativa.

Il primo propone ogni anno un tema legato alla scarpa. Le ope-

Ecco i ragazzi “Formedabili” di Spinea

Formidabili? Di sicuro “formedabili”, e capaci, di esultare per una vittoria ed un gol segnato, ma anche di abbracciare un avversario dopo che a sua volta ha segnato una rete spettacolare o di consolarlo dopo un gol sbagliato. “L’abbiamo detto più volte, lo slogan che arriva da Spinea e dovrebbe diffondersi in tutto il mondo del calcio: lo sport deve essere uno strumento costante di inclusione, aggregazione e condivisione ed in questo senso deve aprirsi a tutti”. Da questa idea è nato il progetto del Calcio Spinea 1966 dedicato ai ragazzi e ragazze con disabilità intellettivo-relazionale e chiamato ForMedAbili. “Gli obiettivi che ci

re possono essere realizzate con qualsiasi tecnica, sia tradizionale che digitale. Rivolto a disegnatori professionisti e amatori, italiani e stranieri, di qualsiasi età, è diventato nel tempo uno dei premi più importanti d’Italia, fungendo da trampolino di lancio per molti degli artisti partecipanti. Il secondo concorso di scrittura creativa è riservato alle classi III e IV delle scuole primarie, chiamate ad ela-

borare favole ispirate all’illustrazione vincitrice del precedente anno. Le opere selezionate e i racconti editi, a partire dalla prima edizione del 1995, sono disponibili sul sito www.scarpettadoro. org.Sono quasi 5mila le opere candidate dal 1995 ad oggi, realizzate da illustratori professionisti e amatori, e oltre 500 le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado che hanno preso

parte all’iniziativa. Quest’anno la manifestazione si è inserita nel ricco programma di appuntamenti previsti dal progetto Venezia Rovigo Padova Treviso Capitale della Cultura d’Impresa 2022, realizzato con il contributo delle Camere di Commercio di Venezia Rovigo, Padova e Treviso Belluno. “Per noi calzaturieri - sottolinea Gilberto Ballin presidente Acribè sempre un momento di gioia il Premio Scarpetta d’Oro, tra le più importanti occasioni per diffondere cultura d’impresa e favorire il ricambio generazionale delle maestranze. Il nostro obiettivo è quello di appassionare sempre più i giovani a questa attività d’eccellenza, affinché possano condurre la Riviera del Brenta verso nuovi ambiziosi traguardi”. Nel frattempo, fino al prossimo 8 gennaio 2023, le illustrazioni premiate e segnalate dalla giuria saranno esposte in villa Widmann Rezzonico Foscari, a Mira.

poniamo - spiega la presidente dello Spinea Tania Busetto - sono stimolare l’accettazione dell’altro, favorire e rafforzare l’identità e l’autonomia, acquisire sicurezza e coscienza delle potenzialità del proprio corpo, favorire lo sviluppo delle potenzialità motorie e relazionali, migliorare l’autocontrollo nonché apprendere e rispettare le regole del gruppo dell’essere una squadra e della filosofia del gioco del calcio. Ma soprattutto vogliamo offrire felicità agli atleti e alle loro famiglie che potranno anche a Spinea, divertirsi nelle nostre strutture imparando così qualcosa di sorprendente, e cioè che tutti, possiamo fare calcio”. Venti

ragazzi, divisi in due squadre, gli allenamenti il sabato mattina, uno staff preparatissimo e che sa come farsi contemporaneamente voler bene e rispettare, e dopo solo pochi mesi, già l’esordio in campo con “Unlike per un gol”, il torneo disputatosi a novembre allo stadio Allende di Spinea che ha visto la partecipazione di quotate società come Bologna, Treviso e Chievo. Il risultato? Non era quello il fattore principale, quanto il vedere in campo e sugli spalti sorrisi, tifo positivo e voglia di stare assieme per una giusta causa.

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Sono quasi 5000 le opere candidate dal 1995 ad oggi da illustratori professionisti ed amatori, e circa 500 le classi partecipanti
Massimo Tonizzo La premiazione della vincitrice

Eventi. Fino al prossimo gennaio, per tutte le festività

Torna “Natale con un Sorriso”, spettacoli dal vivo anche nel Veneziano

Più di 90 spettacoli in oltre 60 città del Veneto e molti di essi ad ingresso gratuito. Da dicembre, e fino a gennaio prossimo, torna “Natale con il sorriso”. Il progetto è promosso dalla Regione del Veneto nell’ambito del “Progetto Prossimità” in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale e porterà nelle piazze e nei teatri numerosi appuntamenti, durante le festività natalizie.

Grazie al prezioso programma di oltre 90 spettacoli dal vivo all’aperto e nei luoghi cittadini, “Natale con un sorriso 2022” porterà alle famiglie di oltre 60 comuni del Veneto la possibilità di incontrarsi e di fruire di eventi gioiosi in uno dei periodi più sentiti dell’anno” dichiara l’assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari.

Si tratta di un progetto regionale che da molti anni porta con successo nelle piazze e nelle vie, nei teatri e negli auditorium dei centri storici delle piccole e grandi comunità venete dove i cittadini troveranno artisti pronti ad accoglierli con esibizioni eco-sostenibili come le marching band e il teatro di strada, e poi la musica, la danza, il circo contemporaneo senza animali e la prosa.

“Sono certo – prosegue l’assessore - che il pubblico saprà apprezzare lo sfor-

zo congiunto della Regione del Veneto e degli Enti Locali, coordinati da Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale e auspico che sia anche una occasione per incontrarsi in un reciproco scambio di auguri di buone feste”.

Gli spettacoli in calendario spaziano dal teatro a tema natalizio alla prosa, dal circo contemporaneo alla danza, dalle marching band al teatro di strada, fino ai concerti di musica d’orchestra e di cori gospel, all’operetta e agli immancabili spettacoli per i più piccini e le loro famiglie.

“Lo spettacolo dal vivo è uno straordinario veicolo di aggregazione e socializzazione in grado di trasmettere quella gioia di vivere che ci permette di affrontare anche i momenti più complessi della

vita – dichiara Massimo Zuin di Arteven. - Questa edizione di “Natale con un Sorriso” – che con gli spettacoli dal 2011 porta un sorriso nelle nostre comunità – coinvolge oltre cinquanta amministrazioni comunali che ospitano eventi teatrali per tutte le età. Sono appuntamenti scelti per regalare ai cittadini momenti di felicità e spensieratezza, e che rafforzano il senso di coesione e di solidarietà nella collettività. E molti non prevedono un biglietto di accesso”.

Nel Venezinano i comuni coinvolti nel progetto sono Camponogara, Cavarzere, Cavallino Treporti, Ceggia, Chioggia, Cona, Fossalta di Portogruaro, Meolo, Mira, Portogruaro, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, Scorzè, Venezia-Mestre.

Rotary Club, un premio per i laureati in Biologia Marina

Il Rotary Club di Chioggia ha messo a disposizione dell’università patavina un Premio di Laurea riservato a candidati in possesso di laurea specialistica (ex D.M. 509/99) o magistrale (ex D.M. 270/04) in Biologia Marina conseguita presso l’Università degli Studi di Padova che, a partire dal 1 gennaio 2020 ed entro il 30 novembre 2022, abbiano elaborato la miglior tesi di laurea sul tema: “Biodiversità dell’ alto Adriatico e della laguna di Venezia; effetti delle attività dell’uomo sulla biodiversità e gli

ecosistemi; gestione degli impatti e conservazione delle specie e degli ecosistemi.”

Il bando di concorso è disponibile sul sito web del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova all’indirizzo https://www.biologia.unipd.it/ dipartimento/bacheca-di-dipartimento/ alla voce “premi di studio” e https://www.unipd.it/ premi-studio-laureati.

Con questa iniziativa il Rotary di Chioggia ha voluto ribadire la propria sensibilità per le problematiche di carattere ambientale.

L’Università di Padova tiene a Chioggia, nella sede di palazzo Grassi, il corso di laurea magistrale in Biologia Marina che prepara laureati esperti alla gestione sostenibile delle risorse e degli ecosistemi marini ed allo sviluppo e gestione di attività di acquacoltura.

Il settore ittico riveste una notevole importanza per Chioggia e la collaborazione con scienziati professionisti è fondamentale per una crescita biocompatibile con l’ambiente. (e.f.)

Le proposte spaziano dal teatro al circo contemporaneo alla danza, dalle marching band fino ai concerti.

Il progetto è promosso dalla Regione Veneto e Arteven

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Cultura
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Calcio. Un episodio inusuale, verificatosi nelle scorse settimane, è stato premiato dalla Figc

Galaxy Mira, correttezza e sportività vengono prima del risultato

Quando si parla si sport, in particolare di calcio, si pensa competitività, alla cattiveria agonistica finalizzata alla vittoria, momento di esaltazione e di sublimazione e di gioia. Per questo, quando accadono episodi come quello avvenuto nelle scorse settimane durante la partita di prima categoria fra il Lido di Venezia ed il Galaxy di Mira, si scopre che questo sport è capace anche di gesti di sportività che sono così rari ed inattesi da meritare di essere raccontati, pur dovendo, nella logica, rappresentare la normalità. Allora ricordiamo l’episodio. Mancano cinque minuti al novantesimo e la gara in laguna è sul punteggio di 1 a 1 quando il Galaxy trova il gol del vantaggio con il centravanti Casavola, a quel punto avrebbe significato probabilmente anche la rete della vittoria e consentito alla squadra di trovarsi in testa alla classifica, ma il tutto avviene

A Mestre in

con un giocatore del Lido di Venezia a terra per infortunio. Allora è intervenuto l’allenatore Fabio Piva che ha ordinato ai suoi giocatori di far segnare gli avversari, cosa accaduta subito dopo con Rossi, e la gara si è conclusa sul punteggio di 2-2. “Un gesto normale - ha commentato ai cronisti

presenti l’allenatore Piva. La nostra rete è stata segnata con un giocatore a terra, era giusto mettere la palla fuori. Non era giusto vincere così. Abbiamo forse perso due punti ma era più giusto essere a posto con la nostra coscienza. Alcuni giocatori erano contrari e

gli ho detto che se mi volevano come allenatore avrebbero dovuto farlo. Ci sono cose che vanno al di là del risultato ed anche senza quei due punti sono certo che alla fine la classifica ci vedrà sempre nelle zone alte”. Di fronte a simili parole é giusto fare i complimenti

via Linghindal nasce la “Casa del padel”

Sta conquistando da qualche anno migliaia di proseliti e, perciò, ha bisogno di nuovi impianti che possano ospitare questa che è diventata una sorta di disciplina sempre più popolare. Parliamo del padel, sport con una pallina e una racchetta, simile al tennis. Si pratica a coppie in un campo rettangolare e chiuso da pareti su quattro lati, con l’eccezione delle due porte laterali di ingresso. Il gioco differisce dal tennis perché si pratica con una racchetta dal piatto rigido con cui ci si scambia una pallina simile a quella usata per giocare a tennis, ma con una pressione interna inferiore. Nelle scorse settimane è stata inaugurata a Mestre, in via Linghindal 7, la “Casa del padel” , un nuovo centro sportivo con cinque campi indoor per giocare questa intrigante disciplina sportiva ma anche per allenarsi e aggregarsi. E’ il risultato di un più ampio

progetto di riqualificazione urbana e sociale: l’impianto sorge infatti su un’area di 1800 metri quadri per circa 10 metri di altezza, fino a 6 mesi fa occupata da un capannone industriale in disuso, ed è stato voluto da Spector Padel House (Sph), società specializzata nella costruzione e management di centri padel. Si tratta di un un centro sportivo all’avanguardia e grazie a uno staff composto da 9 persone, all’interno della “padel house” sarà possibile svolgere attività rivolte agli atleti ma soprattutto alle persone che intendano avvicinarsi al gioco assistiti anche da Gustavo Spector, a lungo ct della nazionale italiana di Padel e fondatore di Sph, mentre Marco Sportillo funge da club director di Sph Venezia, la struttura si avvale di alcuni fra i migliori istruttori di questa disciplina, sicuramente di ottimo livello. (l.p.)

alla sportività del tecnico mirese e non insensibile a questo episodio si è dimostrato il Comitato regionale della Figc che ha voluto evidenziare il gesto di far-play con un riconoscimento ed una targa. A complimentarsi con l’allenatore il presidente Enrico Zarotti, che

da sempre sostiene l’importanza di un comportamento leale e sportivo. “Sono fiero – ha precisato il presidente. E’ stata una pura emozione positiva il gesto del nostro mister Piva, quelle emozioni che fanno ancora credere che questo calcio c’è ancora ed è sano. Al primo allenamento della squadra dopo la partita mi sono complimentato anche con i ragazzi perché comunque avevano accettato la decisione del loro allenatore nonostante stiamo lottando per il primo posto nel campionato. All’inizio del campionato avevo ricordato ai ragazzi della prima squadra che i nostri 500 ragazzi che giocano nelle giovanili li avrebbero guardati, copiati, e imitati pertanto avevo chiesto un comportamento onesto e corretto, il gesto con il Lido rappresenta tutto quello che avevo chiesto, sono stati tutti molto bravi”.

26 www.lapiazzaweb.it Sport
L’allenatore Fabio Piva ha ordinato ai suoi di far segnare gli avversari perchè un loro giocatore era infortunato
I campi di padel di Mestre L’allenatore Fabio Piva

Fine d’anno, tempo di bilanci. C’è chi festeggia, chi ha un sorriso a mezza bocca e chi spera che il 2023 porti miglior fortuna. I brindisi di Capodanno non potranno che essere scintillanti per Fratelli d’Italia che viaggia con percentuali superiori al 30% e che il giudizio positivo degli elettori – così com’è certificato dai sondaggi – non faranno che aumentare. Nel Veneto il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato maggiore rispetto a molte Regioni: tutto fa pensare che apparterrà a Fratelli d’Italia il nuovo governatore. Del resto, difficile ipotizzare un capovolgimento in una Regione che di sinistra non è mai stata. La Lega ha dimezzato i suoi voti nel Veneto attestandosi al 14%: il bilancio vira al rosso e non c’è granché da brindare. È vero che il partito di Salvini si consola non solo con la partecipazione al governo ma anche intestandosi vari successi del governo (il tetto al Pos, i contanti, la revisione radicale del reddito di cittadinanza…) grazie

#Regione

Il Punto Chi brinda e chi no

all’attivismo del leader. Ma è indubitabile che una stagione per la Lega si sia conclusa, quella del partito che viaggiava a percentuali stellari. Ormai nell’elettorato di centrodestra la Lega è stata in gran parte sostituita dai Fratelli di Giorgia Meloni. E deve anche riflettere sulle battaglie interne delle correnti, che, negate da tutti, in realtà esistono e combattono. Non è domo il leader Bossi, non lo sono nemmeno coloro che fanno riferimento a Luca Zaia, anche se adesso il gruppo è indicato come “marcatiani”. Sta di fatto che, nella competizione interna, e come è stato sottolineato da tutti gli osservatori,

Salvini non ha dato spazio nelle liste a Zaia e il vincente tra i due appare il segretario federale, noto per essere un uomo che non molla mai.

Zaia, dal canto suo, mentre evoca l’unità in questa stagione congressuale della Lega, può vantare a livello amministrativo di aver risparmiato ancora ai veneti l’applicazione dell’Irpef regionale, come pure era stato paventato. Ma soprattutto, se le cose seguono la strada intrapresa, potrà incassare il successo dell’autonomia differenziata. Anche se servirà un anno.

Il Pd, batostato in quasi tutta Italia, nel Veneto mantiene la sua percentuale del 16%

e non è crollato. Non è poco. Mantenere le posizioni è già un successo quando il mondo attorno si disfa. Anche il partito del segretario Andrea Martella può alzare un calice. Ma uno solo. Del doman non v’è certezza per il Pd.

Zaia: “L’autonomia arriverà presto E altri grandi progetti per il Veneto”

S trascichi della pandemia, assenza di personale sanitario, ma anche autonomia e futuro dell’industria: sono le parole chiave del 2022 per il Veneto secondo il governatore Luca Zaia che, nonostante tutto, guarda al prossimo anno con fiducia. Come valuta l’anno che sta terminando e cosa si aspetta dal 2023?

“È stato un anno difficile, considerato che abbiamo avuto prima il covid e poi la guerra in Ucraina. Lo definirei annus horribilis da un punto di vista sociale, con non poche difficoltà. Però noi sappiamo che dopo la pioggia torna sempre il sereno. Questa guerra si concluderà: ho molte speranze. Penso che sia giunto il momento di lasciare spazio alla diplomazia e che entrambi contendenti, l’aggressore e aggredito, decidano di fare un passo indietro, perché si possa trovare un’intesa. Non ci possiamo permettere nessuna guerra, tantomeno questa che è vicina a noi e pesa moltissimo nella geopolitica internazionale”.

Come giudica la manovra del governo Meloni?

“Positivamente. Su 35 miliardi 21 sono dedicati al sociale, alle famiglie. È come se il Governo avesse versato più o meno un miliardo alla Regione. Noi non ci saremmo mai riusciti, con nessuna manovra tributaria: saremmo riusciti forse a incassare 180, 150, 120 milioni di euro. Ecco, il Governo ha fatto un’operazione da 21 miliardi di euro che poi avrà una ricaduta positiva sui costi che le famiglie si sono visti aumentare per il costo dell’energia”.

Come è considerato il Veneto dal governo?

“Come veneti ci possiamo attribuire il merito di avere uno standing che anni fa non avevamo. D’altra parte se non hai considerazione non porti a casa le Olimpiadi e non tratti con Intel un investimento di 10 miliardi di euro che è il più grande investimento nella storia del Paese. E stupiremo ancora perché abbiamo grandi progetti”.

A proposito dell’autonomia, nel recente incontro con il ministro

Calderoli lei ha affermato “ora o mai più”. Perché?

“Perché ci sono tutti i presupposti: siamo davanti a un ministro che s’è mosso con celerità, in un governo che comunque mantiene la parola data ai cittadini. Ovviamente stiamo parlando della più grande riforma della storia assieme al presidenzialismo: in questa legislatura l’una e l’altro dovranno essere assolutamente approvati. L’articolo 144 nella legge di stabilità è un ottimo segnale; finalmente è finito il riscaldamento a bordo campo e

la stagione dei compiti per casa. Entro fine dell’anno avremo lo strumento per definire costi e fabbisogni standard, un passaggio indispensabile per procedere verso la delega di poteri alle Regioni”.

La Regione ha di recente emanato un bando per 393 medici per far fronte all’assenza di personale. Sono sufficienti?

“Sul mercato non ci sono professionisti e quelli che ci sono hanno la possibilità di attraversare la strada e andare dal privato che li paga di più. Mancano i medici e

questa divaricazione tra domanda e offerta ci sta mettendo non poco in difficoltà. Quanto ai medici in pensione, io chiedo che il pubblico possa fare quello che può fare un privato, cioè tenere su base volontaria i propri professionisti”.

È nata Confindustria Veneto est, la più grande del Paese, che unisce quelle di Venezia e Rovigo e Confindustria Veneto centro. Come valuta questa fusione? “Oltre ai numeri, c’è anche un dato quantitativo che è importantissimo: questo raggruppamento significa oltre 86 miliardi di fatturato, quasi metà di quello Veneto arriva da questa associazione. Direi che è un bel segnale, soprattutto perché punta all’economia di scala, a razionalizzare. È un segnale che anche il pubblico dovrebbe cogliere. L’economia di scala ci permette di risparmiare, di essere più efficienti e avere sempre come ultimo obiettivo quello di fornire servizi al cittadino”.

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Giorgia
L’intervista. Il presidente della Regione traccia un bilancio e guarda con speranza al 2023
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Valori, determinazione e sorriso: “Porto la voce della mia generazione”

Dopo l’emozionante debutto in Parlamento il lavoro sulle emergenze attuali: “Sento grande la responsabilità, ci sono delle urgenze comuni che attendono risposte, ma i provvedimenti del Governo sono inadeguati”

a mia generazione è la grande assente, in Parlamento:

il Partito Democratico ha scelto di rappresentarla e per questo sento la grande responsabilità di provare a portarne la voce.” Così Rachele Scarpa, trevigiana, 25 anni la più giovane Parlamentare della Repubblica Italia si presenta al suo debutto sugli scranni di Montecitorio. Un’emozione unica associata, però, ad una grande determinazione, a dei valori non negoziabili e ad un sorriso che in questa strana campagna elettorale in molti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare.

“I temi – spiega l’Onorevole Scarpa - che stanno a cuore a me e ai miei coetanei sono chiari, li portiamo nelle piazze da anni: politiche coraggiose in difesa dell’ambiente, lotta alla precarietà e al lavoro povero, una maggiore considerazione della salute a tutto tondo, anche quella psicologica, emersa come grande difficoltà a partire dalla pandemia. Su quest’ultimo tema ho voluto agire subito. Serve una grande consapevolezza tra tutte le parti politiche sul fatto che la salute mentale è salute e che non può essere un lusso di chi se lo può permettere: per questo ho voluto far nascere un Intergruppo parlamentare dove avviare una discussione trasversale e porre una nuova luce su un problema diffusissimo ma silenzioso.”

Un avvio subito estremamente concreto quello di Rachele Scarpa che a poche settimane dall’insediamento si è subito messa al lavoro rendendosi protagonista già di molti provvedimenti. “Non è solo alla mia generazione, però, che voglio parlare: ci sono delle urgenze comuni che richiedono risposte: il costo della vita, i salari che non crescono da trent’anni, la drammatica assenza dei medici di base nel nostro territorio, l’inquinamento della nostra aria e della nostra acqua.”

“Sono tutti problemi – continua l’Onorevole PD - Che non trovano risposte nell’attuale manovra di bilancio, in cui spiccano l’inadeguatezza delle misure di contrasto alla crisi energetica e alle tensioni inflazionistiche e l’iniquità delle iniziative, di natura fiscale e non, nell’ambito del lavoro, della lotta alla povertà e in campo pensionistico.

Si accentueranno i divari tra cittadini e territori avvantaggiati e svantaggiati: in uno scenario in cui l’inflazione si avvicina al 12% e il paese va verso la recessione, si risponde con la completa eliminazione dell’unica misura destinata alla povertà, con una sperequazione nella tassazione sul reddito tra lavoratori dipendenti e autonomi, col ritorno dei voucher, con un taglio insufficiente e non strutturale

del cuneo fiscale, con misure sulle pensioni limitate al 2023, regressive e discriminatorie (come Opzione donna, ridotta e legata al numero dei figli). Sull’ evasione fiscale, tra tetto al contante, stralcio delle cartelle, e possibilità degli esercenti di rifiutare i pagamenti in carta sotto i 60 euro, torniamo indietro di 15 anni.

Allarmanti sono anche le assenze, in questa manovra: mancano glii investimenti in ambiente, istruzione, sanità. Quelli che per noi sono i pilastri di una società che funziona e cura i cittadini subiscono un grave disinvestimento, dove non tagli. La direzione in cui andare è opposta: salario minimo, sostegno alle imprese che promuovono la sostenibilità e vanno e verso la conversione ecologica, investire sulla medicina di prossimità, più risorse in istruzio-

ne e ricerca, un fisco più equo. Solo così garantiremo la dignità delle persone, in tutti gli aspetti della loro vita. Dignità è vivere in un ambiente salubre, senza dover temere il prossimo disastro climatico. È accedere ai servizi a prescindere dalla propria disponibilità economica, o dalla zona di residenza: sanità, psicologo di base, ma anche servizi per l’infanzia o trasporto pubblico. È lavorare e non rimanere poveri lavorando, è dare a tutti la possibilità di progettare liberamente il proprio futuro con studi e formazione adeguati e accessibili. È avere un tetto sopra la testa e un salario adeguato. Anche nel nostro Veneto tutto ciò va portato fortemente in luce, queste infatti non sono utopie: sono il minimo indispensabile, e lo difenderemo infaticabilmente, dentro e fuori dal Parlamento”.

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Rachele Scarpa. La giovane deputata si racconta e sottolinea tutte le mancanze della manovra di bilancio La neo deputata Rachele Scarpa davanti a Montecitorio e fra la gente

“Attenzione a truffe e raggiri, in aumento con il caro bollette”

S

ono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine da cittadini alle prese con l’emergenza truffe e raggiri. Episodi particolarmente odiosi perché le vittime sono spesso persone anziane. Carabinieri e amministrazioni locali hanno intensificato nelle ultime settimane le attività di informazione alla cittadinanza e le associazioni a difesa dei consumatori sono sempre più impegnate in attività di orientamento, soprattutto in un momento in cui il caro bollette spinge i più spregiudicati ad allettare con proposte all’apparenza vantaggiose su energia, acqua e telefonia, che nei casi peggiori si trasformano in vere e proprie truffe. Ne parliamo con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Veneto.

Presidente, qual è la situazione nella nostra regione?

“Purtroppo ogni settimana i nostri sportelli raccolgono denunce di raggiri per la vendita di mer-

ci, ma anche per la fornitura di servizi. Gli argomenti utilizzati dai malintenzionati sono i più disparati, e sono anche molto diversificate le tecniche per far cadere in trappola le persone. Un esempio è la cosiddetta “truffa

del catalogo”: la persona viene contattata telefonicamente e poi raggiunta a casa per quello che sembra essere un semplice ritiro di una tessera sconto per fare acquisti in un negozio locale. Si chiede quindi la sottoscrizione di un modulo di consegna che poi si rivela essere un vero contratto, magari con un impegno di spesa anche di parecchie migliaia di euro.

Oppure è ancora molto in voga la vendita dei rilevatori di gas, soprattutto a danno degli anziani: viene affisso, nell’androne del condominio, un cartello, con scritto che di lì a breve ci sarà la visita di alcuni incaricati per il rilevamento delle fughe di gas negli appartamenti. La comunicazione è anche un po’ ambigua: sembra quasi che sia un obbligo di legge installare questi dispositivi, ma in realtà non c’è nessun obbligo. La cosa peggiore è che contestualmente viene richiesto il pagamento - solitamente loro

sono dotati di bancomat - ed anche ottocento euro se ne vanno seduta stante per questa spesa”. Il caro bollette sta peggiorando la situazione?

“Certo. Un caso frequente è quello - che un tempo avveniva più tramite vendita porta a porta, mentre oggi soprattutto per telefono - dei contratti dell’energia elettrica del gas, con vari stratagemmi che fanno leva su un’offerta imperdibile. Viene carpito il consenso dell’interlocutore e concluso un contratto telefonicamente. E così ci si ritrova attivata la fornitura”.

Ma a cose fatte ha senso informare le forze dell’ordine o è già troppo tardi per rimediare?

“Il consumatore fa sempre bene ad avvisare le autorità, perché abbiano il polso della situazione. Però consigliamo di rivolgersi alle associazioni di consumatori, che hanno ormai acquisito una competenza e un’esperienza nel settore piuttosto corposa, e

sono in grado di trovare le soluzioni più efficaci per ogni singola fattispecie. Il mio consiglio è di parlarne, denunciare, informarsi, mettere in campo la strategia di comunicazione e di tutela più ampia possibile, in modo tale che si eviti che passi del tempo, scorrano i termini e poi davvero non si possa più intervenire per rimediare la situazione”. E la vostra associazione cosa fa sul fronte della prevenzione?

“Da questo punto di vista il nostro impegno è totale e portiamo avanti un programma di incontri nell’ambito dell’energia e dell’educazione finanziaria, per raggiungere quante più persone possibili e informarle sui loro diritti”.

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L’intervista. I consigli di Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Veneto Il presidente di Adiconsum Veneto, Davide Cecchinato ASCOLTA QUI ZOOM, IL NUOVO PODCAST DI LA PIAZZA 24

La Piazza 24: l’informazione dà voce al territorio

Il 2022 ha segnato l’arrivo di un prodotto totalmente nuovo nel panorama dell’offerta di informazione in Veneto: non uno, ma ben quattro notiziari audio giornalieri con notizie dalle città della regione, siano esse capoluoghi o piccoli centri, con grande attenzione alla cronaca, all’attualità, alla politica e all’approfondimento.

I notiziari della Piazza24, trasmessi da numerose emittenti radio, ma anche in streaming e dagli smart speaker, raccontano ogni giorno il territorio con lo stile della Piazza, che da oltre 28 anni ha fatto dell’informazione locale una vera e propria missione.

Lo fa attraverso un team di giornalisti, tecnici, speaker di alto livello. Una squadra che ogni giorno garantisce un prodotto che, mese dopo mese, ha riscontrato sempre maggior interesse e apprezzamento da parte del pubblico. “Il merito di un prodotto così valido è tutto del nostro teamracconta il direttore Giorgia Gay -. Nelle principali città del Veneto abbiamo giornalisti che quotidianamente ‘presidiano’ il territorio, dialogano con i protagonisti, raccontano ciò che accade con grande professionalità. La nostra redazione centrale, poi, raccoglie i principali fatti di cronaca, le interviste con esponenti politici e istituzioni per andare oltre la semplice notizia, proponendo approfondimenti pur nel breve spazio di un notiziario audio. La nostra sfida è proprio questa: fare più informazione possibile, nel miglior modo possibile, dando voce al territorio”.

In redazione le notizie vengono aggiornate fino all’ultimo minuto possibile, per essere sempre “sul pezzo”. Ma non è solo la squadra dei giornalisti a rendere possibile la messa in onda del prodotto. Il team si avvale di un esperto in produzione che garantisce la

messa in onda e la diffusione dei notiziari, la condivisione nei social network, l’analisi dei risultati e il rapporto con le emittenti. E poi ci sono le voci, gli speaker professionisti che si alternano al microfono. Senza dimenticare la rete vendita, ogni giorno “sul campo” per coinvolgere nuovi inserzionisti.

I notiziari sono trasmessi dal lunedì al sabato in Fm su “Radio Cafè”, “Radio Pocket”, “Radio Pico”, “Radio Clodia” e “Radio Attiva la voce del veneto solidale”; nel sito www.lapiazzaweb.it e sulle principali piattaforme streaming: Spotify, Google Podcasts, iTunes, Apple Podcasts, Spreaker, Deezer, Amazon music, Audible, anche Alexa e l’Assistente Google.

Oltre ai notiziari, laPiazza24 è anche approfondimento, grazie alle rubriche podcast di punta: “ilPunto Di Antonio di Lorenzo” e “Zoom” con Ilaria Morelli. Entrambe si possono ascoltare

sia nel sito www.lapiazzaweb. it e sulle piattaforme streaming. “IlPunto” è uno spazio di commento politico dedicato agli argomenti più caldi del panorama nazionale e locale. “Zoom” esplora invece l’attualità, per capire e raccontare al meglio il Veneto che viviamo ogni giorno, con un’intervista in ogni puntata a un ospite competente e autorevole. Senza dimenticare le rubriche “Salute” e “Scuola&Lavoro”, che si possono ascoltare sia sul web sia in fm: si tratta di spazi podcast dedicati agli ambiti della salute, del benessere, dell’estetica, dell’istruzione, delle università. Con l’arrivo de LaPiazza24 è nato un vero e proprio sistema di comunicazione integrato, che ha aggiunto l’informazione audio a quella tradizionale dei mensili “La Piazza” e del sito “LaPiazzaweb”. E nel 2023 non mancheranno altre novità.

Ecco tutti i modi per ascoltarci: In radio

I notiziari su LaPiazzaweb.it, Radio Pico (frequenze 90.6) e Radio Pocket (107.7): dal lunedì al venerdì alle ore 8:30 - 11:3017:30 - 18:30, sabato alle 8:30 e alle 11:30.

Su Radio Cafè (95.3): lunedìvenerdì alle 7.00 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 7.00 e alle 12.00.

Su Radio Clodia (103.6): lunedì - venerdì alle 8.30 - 12.00 - 18.00 - 19.00, sabato alle 8.30 e alle 12.00.

Su Radio Attiva la Voce del Veneto Solidale (AM 1278): lunedì - venerdì 6:55 - 08:40 - 11:40 - 17:4018:40, sabato 6:55, 08:40 e 11:40.

Siamo anche sui dispositivi Alexa, scarica la skill!

Basterà dire: “Alexa, apri La Piazza 24!”, “Alexa, chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.

Oppure scarica la Google Action e chiedi all’Assistente Google: “Parla con La Piazza 24!”, “Chiedi a La Piazza 24 di ascoltare il notiziario!”.

Puoi ascoltarci dal sito www.lapiazzaweb.it e tramite la nostra app “LaPiazza24” dall’App Store e da Google Play

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L’iniziativa. I notiziari sono trasmessi da emettenti radio ma anche in streaming
Quattro appuntamenti quotidiani con notizie e approfondimenti, in presa diretta con i protagonisti
Il Team de LaPiazza24, da sinistra: Giulio Segala, Ilaria Morelli, Giorgia Gay, Giuseppe Bergantin, Marta Zatta, Sara Busato, Calogero Gambino. App store

Salute

La campagna di comunicazione

Le regole per promuovere la salute

Regione e Ulss insieme per sensibilizzare la cittadinanza a stili di vita orientati al benessere

Un tam tam mediatico, che da un’azienda sanitaria all’altra rimbalza in tutto il Veneto. É la campagna di comunicazione che la Regione ha inserito come punto cardine nel Piano regionale prevenzione, con lo scopo di promuovere uno stile di vita sano. “Vivo bene”, dunque, non è solo uno slogan: vivo bene, mangio in modo sano, mi muovo, evito comportamenti rischiosi, presto attenzione nei luoghi di lavoro per promuovere la mia salute.

É un’iniziativa di sensibilizzazione ed educazione alla salute rivolta alla popolazione che, nel tradurre le linee guida del Piano regionale di prevenzione, si propone in un messaggio di raggiungere tutti, senza distinzione di età, sesso e condizione.

La medicina che si occupa di preservare la salute, e non solo curare la malattia, rappresenta un po’ l’orizzonte cui guardare in questo approccio che parte dal presupposto che la salute è il risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente.

Prosegue alla pag. seguente

DICEMBRE 2022 on-line: /category/salute/
“Vivo
bene”, una questione di… stile

Salute

La tua voce per una sanità migliore

Pianificare e progettare insieme un sistema sanitario di qualità, attraverso le valutazioni di tutti gli attori del sistema sociosanitario regionale

Le regole per promuovere la salute

Il Piano regionale della prevenzione, approvato con DGR n. 1859 del 29 dicembre 2021, in attuazione al Piano Nazionale Prevenzione, ha durata di 5 anni e rappresenta il documento guida delle Aziende Ulss riguardo la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.

In 5 anni il Piano si propone di creare e rafforzare ambienti favorevoli alla salute delle persone, cioè contesti che agevolino stili di vita sani, tra questi la scuola, i luoghi di lavoro, i comuni attivi, le comunità che promuovono la salute della famiglia nei primi 1000 giorni di vita. Il secondo obiettivo è quello di sviluppare percorsi integrati di presa in carico delle persone per il contrasto alla fragilità. Il terzo obiettivo è quello di contrastare le disuguaglianze in salute e sostenere l’approccio di genere.

“Veneto per la salute” è invece un protocollo d’intesa nato a supporto del Prp 20202025 e sancisce la collaborazione tra diverse direzioni regionali e altri enti esterni con l’obiettivo di promuovere il benessere, il diritto alla salute attraverso l’adozione, nelle proprie politiche, di linee strategiche coerenti con gli obiettivi dello stesso Prp. Le direzioni /Enti aderenti concorrono con le loro strategie alla creazione di ambienti favorevoli alla salute delle persone.

In queste settimane la campagna di comunicazione “Vivere bene” ha trovato ampia eco attraverso la pubblicazione di un video che sintetizza in pochi minuti le poche ma importantissime “regole” per promuovere, come singoli cittadini, uno stile di vita orientato al benessere psico-fisico.

“Vivere bene infondo non è difficile, soprattutto in una regione come la nostra che si prende cura dei suoi cittadini. Anche noi però possiamo fare la nostra parte” è l’incipit del messaggio.

Una sanità di qualità sempre migliore da costruire assieme, con il contributo di tutti, ascoltando la voce degli attori direttamente interessati, siano essi interni al sistema sanitario o cittadini che hanno ricevuto assistenza sanitaria. Con questo spirito si rinnova “La tua voce per una sanità migliore”, giunto alla terza edizione, un insieme di progetti che hanno la finalità di valorizzare il contributo, facilitandone la partecipazione, di cittadini e di tutti gli interlocutori della sanità nel progettare e realizzare un sistema sanitario di qualità. Prende così il via, a partire da dicembre, il “Sistema coordinato per la valutazione e la valorizzazione di qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale (Sssr)”, della regione Veneto, allo scopo di promuovere ed implementare la valutazione dei servizi sanitari regionale tenendo conto di più punti di vista.

I progetti si propongono di raggiungere più obiettivi. Intanto consolidare un programma regionale di rilevazione, analisi e valutazione dell’esperienza e della soddisfazione degli utenti del Servizio Socio Sanitario Regionale (Sssr). Quindi definire e consolidare strumenti di rilevazione di aspetti dell’assistenza che influiscono in misura importante sulla percezione che gli utenti hanno della qualità del servizio. E, per finire, consolidare un sistema condiviso e diffuso di gestione delle segnalazioni degli utenti dei servizi sanitari e socio sanitari, in forma di reclamo, suggerimento

o apprezzamento-elogio.

Tutte le Aziende Sanitarie della Regione del Veneto sono coinvolte e prenderanno progressivamente parte attiva in alcuni progetti specifici.

A dicembre, e fino al 22 gennaio prossimo, ha preso il via l’Indagine di Clima Organizzativo, per una valutazione della qualità dal punto di vista interno sul clima delle Aziende, rivolto specificatamente ai dipendenti delle Aziende Sanitarie, quindi seguirà il Progetto PREMS (Patient Reported Experience Measures) per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti che hanno avuto un ricovero in ospedale. Poi Progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) per la misurazione degli esiti e dell’esperienza con il percorso oncologico per il tumore maligno alla mammella riportati dalle pazienti, rivolto ai pazienti in cura allo IOV. Ci sarà anche il Progetto PaRIS (PatientReported Indicators) promosso dall’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per una valutazione della qualità dal punto di vista del cittadino, rivolto nello specifico ai pazienti affetti da cronicità che hanno effettuato una prestazione specialistica. Per la progettazione, la sperimentazione e il consolidamento di questi programmi Regione Veneto si avvale del supporto tecnico metodologico di Azienda Zero e la collaborazione del Laboratorio MeS (Management e sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Come fare allora? “Mangiamo sano, privilegiando la dieta mediterranea, e sempre nel rispetto della natura. Muoviamoci un po’ di più: possiamo andare al lavoro o a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale, invece di prendere l’ascensore, fare un po’ di ginnastica”.

Non vanno trascurati i consigli giusti, quelli del nostro medico su prevenzione e vaccini.

“Prestiamo più attenzione quando siamo a casa, in strada e in tutte le situazioni che tendiamo a sottovalutare, anche quando siamo impegnati nelle nostre professioni”, rappresenta un’altra buona norma da tenere in considerazione.

E naturalmente non trascuriamoci. “Controlliamo più spesso la nostra salute – è la sollecitazione - è utile per prevenire efficacemente le patologie croniche, evitiamo comportamenti scorretti e cattive abitudini che ci isolano e ci allontanano dalle cose che contano di più”.

“Se stiamo bene con noi, - è l’osservazione conclusiva - stiamo bene anche con gli altri perché anche la salute è un gioco di squadra. La nostra salute rende tutti più forti”.

Salute

una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria

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Tre donne ogni sei mesi ricoverate per gravi lesioni al volto

Un ceffone spezza la mascella della fidanzata quattordicenne. Un pugno scompone lo zigomo della compagna ventenne. Un gancio al mento lussa la mandibola della convivente quarantenne.

Sono tutte giovani. Sono tutte ricoverate nel reparto di Chirurgia maxillo facciale dell’ospedale mestrino dell’Angelo dell’Ulss 2 Serenissima. E sono solo i tre casi più recenti. Con traumi di questa gravità arrivano in sala operatoria a ritmo di almeno tre ogni sei mesi.

Tutte donne che prima di quell’ultima frattura, avevano già conosciuto la violenza domestica e che avevano cercato di andare oltre, prima di trovare il coraggio di confidarsi con i chirurghi che le hanno operate, insospettiti dalle fratture che ormai hanno imparato a riconoscere.

“Ci siamo trovati i loro compagni violenti anche alle porte del reparto - dice il primario Michele Franzinelli -. E siamo riusciti ad allontanarli. Sembra un paradosso, ma quando le vittime non riescono e non possono parlare, in molti casi la loro frattura al volto

rivela un trauma prima che sia troppo tardi. Capita che mi dicano che sono cadute dalla bici, ma hanno una mandibola rotta senza abrasioni evidenti sul viso: è facile invece che siano state colpite da un violento manrovescio. Questo ci mette subito in allerta”.

Le lesioni alle ossa del volto riscontrate dai chirurghi maxillo facciali nel caso di violenza domestica sono di tre tipi.

La frattura all’angolo mandibolare prodotta con un pugno laterale. “Per questa procediamo con una riduzione della frattura utilizzando delle placche in titanio di osteosintesi - spiegano gli specialisti dell’ospedale di Mestre -. In molti casi con questo intervento c’è un recupero completo, in altri, nonostante la bravura di chi opera, la lesione dell’aggressore può provocare danni irreversibili ai nervi insieme alla perdita di elementi dentali”.

La frattura del complesso orbito mascellare zigomatico indotta da una sberla o un pugno nella zona oculare. “Per ridurre la frattura, in queste circostanze pratichiamo un’incisione sulla palpebra inferiore, per

riuscire a ruotare e rimettere in sede lo zigomo. Anche qui, nei casi più gravi, possono rimanere segni permanenti della violenza subita”.

Il blow out causato da un pugno nell’occhio, che produce la rottura della parete inferiore dell’orbita oculare e uno spostamento dell’occhio. “In questi casi con un accesso transcongiuntivale o transpalpebrale recuperiamo l’osso del pavimento e lo riposizioniamo. Se questo non ha più tenuta, poniamo del materiale eteroplastico e favoriamo il ritorno dell’occhio alla sua posizione originale”.

“Ma io ho sperato sempre che smettesse” raccontano quasi tutte al chirurgo maxillo facciale: spiega Cristina Ghirotto, che dell’équipe medica è colei che spesso riesce a guadagnare la fiducia delle vittime. “Molte volte sono donne completamente soggiogate dai loro uomini che le picchiano dove non si vede, le isolano dal resto del mondo, le privano di ogni autonomia, le controllano anche a distanza e le spingono a negare l’evidenza - spiega il medico -. Ci accorgiamo

che vengono annullate psicologicamente.

Alcune di loro una volta guarite, quelle che negano fino alla fine i torti subiti per paura, prima della dimissione sentono di non avere scelta e scappano segretamente con i loro aguzzini”.

Ogni giorno, e non solo nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, “i nostri specialisti ospedalieri, su questo fronte, sono sempre in prima linea, chiamati ad intervenire più spesso di quanto si possa immaginare - spiega il direttore sanitario dell’Ulss 3 Serenissima Giovanni Carretta -. Il lavoro che si svolge con il territorio, con la rete delle associazioni anti violenza, con l’aiuto degli psicologi, degli assistenti sociali e delle case protette è importante ed è stato sviluppato in modo forte in questi ultimi anni. Purtroppo, rimangono numerosi i casi che inevitabilmente sfuggono alla rete dei servizi. Il nostro grazie va alle nostre équipe di professionisti di primissimo livello che si spendono nel modo migliore possibile non solo nella cura, ma anche nella sensibilità e nell’attenzione ai vissuti umani personali”.

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Violenza domestica. In sala operatoria all’Angelo di Mestre dell’Ulss 3 Serenissima Mascelle spezzate, zigomi scomposti, mandibole lussate, orbite oculari fratturate. Tutte vittime giovani curate nel reparto di Chirurgia maxillo facciale

Salute

Università di Padova. La Fondazione AriSLA premia il progetto coordinato dalla ricercatrice Tania Zaglia

Sla, approcci innovativi per migliorare qualità e aspettative di vita dei malati

La ricerca “Symp-Als” si pone l’obiettivo di determinare il ruolo dei neuroni simpatici (NS) nella malattia, per conoscerla meglio e approdare a nuove opzioni terapeutiche

U n progetto di ricerca che ha l’obiettivo di migliorare qualità e aspettative di vita dei malati di Sla. “Symp-Als”, fra gli altri, è il progetto coordinato da Tania Zaglia, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e del Veneto Institute of Molecular Medicine (Vimm), che ha vinto il bando AriSLA 2022.

La Fondazione Italiana di ricerca per la Sla Ets, ha infatti stanziato un nuovo finanziamento di 883.800 euro per supportare lo sviluppo di sei innovativi progetti di ricerca.

“Symp-Als” si pone l’obiettivo di determinare il ruolo dei neuroni simpatici (NS) nella Sla e studiare quali aspetti della Sla possono essere attribuiti alla loro degenerazione.

Lo studio cercherà di correlare l’alterazione del sistema nervoso simpatico allo stadio della malattia e ai meccanismi che ne sono alla base per identificare nuovi biomarcatori diagnostici e bersagli terapeutici e comprendere se la modulazione dei neuroni simpatici possa rappresentare un’ulteriore opzione terapeutica per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da Sla.

La professoressa Tania Zaglia, seconda da destra

La Sla è una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare, paralisi e insufficienza respiratoria. Attualmente, i meccanismi alla base della Sla sono oscuri, e l’aspettativa di vita dei pazienti è solitamente di 4-5 anni dalla diagnosi. Pertanto, la ricerca è focalizzata a comprendere i meccanismi di malattia, per identificare nuove ed efficaci strategie terapeutiche.

“Considerata per molto tempo ‘una malattia dei motoneuroni (MN)’, che controllano la contrazione volontaria dei muscoli, la Sla viene attualmente definita come ‘una malattia di diversi tipi cellulari’ - spiega la professoressa Tania Zaglia -. Tra questi, i neuroni simpatici possono rappresentare ulteriori cellule disfunzionali nella Sla, che partecipano alla progressione della malattia. Questa affermazione si basa sui risultati di studi recenti, inclusi i nostri, che dimostrano una disfunzione, nei pazienti affetti da Sla, nel controllo, da parte dei neuroni simpatici, della funzione di vari organi. Questo aspetto, tuttavia, non è ancora stato studiato in dettaglio.

I NS innervano quasi tutti i tessuti del corpo, compresi i muscoli scheletrici,

che sono gravemente compromessi nella SLA. Sono presenti nei nervi che contengono i motoneuroni, e innervano le cellule muscolari in prossimità del sito contattato dai MN.

Il ruolo dei NS nel muscolo è stato molto controverso ma studi recenti, compresi i nostri, dimostrano che la loro attività è cruciale per il mantenimento della struttura e funzione dei muscoli”.

“Su queste basi, - prosegue la professoressa Zaglia - ipotizziamo che i NS abbiano un ruolo nella Sla e rappresentino un potenziale bersaglio terapeutico. L’innervazione simpatica del muscolo e della cute, e parametri clinici della funzione dei NS, saranno valutati in una coorte di pazienti, in cura presso la clinica neurologica dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova”.

“I risultati della ricerca - è la conclusione - hanno dunque la potenzialità di migliorare le conoscenze sulla Sla e di determinare se la modulazione dei neuroni simpatici possa rappresentare un’ulteriore opzione terapeutica per migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da questa drammatica malattia”.

Le

Giovani e salute

sigarette elettroniche

non fanno meno male del fumo di tabacco

Ricorrere alla sigaretta elettronica come alternativa meno dannosa per la salute, rispetto alle sigarette tradizionali, è una credenza che va sfatata. In effetti non è così, anzi.

Fumare sigarette elettroniche di fatto può causare danni simili al fumo di tabacco. Lo dimostra una recente ricerca dell’Università della California.

É quanto l’Uss 5 Polesana ribadisce anche attraverso la pagina Facebook nella campagna di sensibilizzazione sul tema dei giovani e la salute, in cui si riportano i risultati dello studio americano.

Un altro rischio delle sigarette elettroniche è che attira i giovani e prolunga comportamenti dannosi anche in chi vorrebbe smettere.

“Negli Usa - si legge - oltre 2,5 milioni di studenti delle scuole medie o superiori hanno utilizzato un dispositivo di sigaretta elettronica e il 10% degli adulti utilizza vaporizzatori”.

“Gli studi su fumatori di sigarette elettroniche - si conclude - hanno mostrato una diminuzione della produzione di ossido nitrico da parte delle cellule endoteliali rispetto ai non fumatori. Inoltre, chi fumava “e-cig” ha vasi sanguigni più “permeabili”, con maggior rischio di risposte infiammatorie, danni cellulari e malattie coronariche). Sia le sigarette elettroniche che quelle tradizionali, quindi, causano danni. Ma danneggiano aspetti diversi e pertanto il mix delle due può essere addirittura più rischioso”.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose per un Natale di gusto

COZZE GRATINATE

Una ricetta gustosa, un classico della cucina di mare, perfetto da servire come antipasto nel tradizionale menù di Natale. Si tratta di una ricetta semplice e veloce, che riscuote sempre grande successo tra gli ospiti. Ingredienti: 1 kg e 1/2 di cozze; 250 gr di pangrattato; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di prezzemolo tritato; 30 g di capperi; 1 dl di olio extravergine di oliva; sale e pepe q.b.

Preparazione: Lavare le cozze molto bene sotto l’acqua corrente. Mettere in una pentola le cozze con uno spicchio d’aglio e le gambe del prezzemolo e cuocere fin quando non si aprono, circa dieci minuti. Nel frattempo, preparare il ripieno per le cozze: riunite in una ciotola il pangrattato con il prezzemolo, l’aglio e i capperi tritati. Salate, pepate e aggiungete l’olio. Mescolate bene e unite un po’ del liquido di cottura per ottenere un composto morbido. Con l’aiuto di un cucchiaino distribuite il composto su ogni mollusco. Trasferite in forno preriscaldato a 190° e fate gratinare per 5 minuti.

RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE

Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato.

Ingredienti: 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco

Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.

TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI

Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero.

Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia

Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.

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Rubrica a cura di Sara Busato Il Natale si avvicina e fervono i preparativi per passare serene giornate in famiglia. Alcune idee semplici per accompagnare cene e pranzi durante le festività

Ariete

É il momento di fare un restyling e riproporvi sotto un’angolatura diversa per riscoprire a far riscoprire agli altri talenti e aspetti di voi che avete trascurato

Dicembre

La famiglia riunita in occasione delle festività rappresenta per voi una gioia e una ricchezza a cui non sapete rinunciare, nonostante tutto il resto. Godetevi momenti di serenità domestica

Dicembre, verso una nuova rinascita

Siete in una fase favorevole che vi consente di tentare di intraprendere, sicuri di riuscire, ogni progetto lasciato in sospeso sin qui. Siate coraggiosi e inarrestabili

State bene quando vi sentite in grado di dare affetto e sicurezza alle persone che amate. L’atmosfera delle feste e un momento di stacco dalla quotidianità vi faranno sentire realizzati

Leone

Inizia il periodo della leggerezza. Scaricate dalle vostre spalle le tensioni e i problemi affrontati negli ultimi mesi. É tempo di raccogliere ciò che di buono avete seminato in questo tempo

Vergine

Siete irresistibili e inarrestabili. Una condizione che vi consente di cimentarvi in qualsiasi nuova avventura e in qualsiasi campo della vostra vita. Fatevi tentare e rischiate anche un po’

Saprete riportare le cose nel giusto equilibrio e questo vi consentirà di vivere al meglio le vostre esperienze. Novità all’orizzonte apriranno nuove strade. Percorretele con fiducia

Scorpione

Siete frizzanti e inarrestabili e per questo avrete voglia di non fermarvi mai. É il periodo giusto per viaggiare, conoscere persone e posti nuovi

Sagittario

Una sorpresa dietro l’altra in questo periodo scuoterà la vostra vita dalla consuetudine e dalla quotidianità. Scoprirete esigenze, prospettive e ritmi nuovi. Vi sentirete rigenerati

Capricorno

Vi aspetta un periodo davvero speciale, sottolineato dalla ricorrenza del vostro compleanno che festeggerete quest’anno finalmente come meritate. Sono tante le soddisfazioni

Acquario

Questo periodo potrebbe essere per voi un nuovo inizio: affidatevi al destino e assecondate gli eventi. Non siate forti ad ogni costo, abbassate le difese e mostratevi in tutto il vostro splendore, senza paura

Bilancia Pesci

Avete acquisito una certa sicurezza in voi stessi che vi renderà più affascinanti agli occhi della gente e più determinati nei confronti di voi stessi.

Pretendete di essere ciò che volete

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Toro Gemelli Cancro
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