La Piazza di Cavarzere lug2022

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LUGLIO 2022

Periodico d’informazione locale - Anno XXIX n.128

di Cavarzere Notiziario delle 8:30 Scarica la nuova App di La Piazza 24 e non perderti neanche un minuto dei tuoi notiziari preferiti.

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IO SONO NOTTE BIANCA LA PIÙ GRANDE DI TUTTE Le attività della città si preparano ai quattro giorni di eventi e di pubblico

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CRISI IDRICA

“Nessuna ordinanza, ma evitiamo sprechi” DECORO URBANO

“Appalto alle coop bloccato dagli uffici” POLITICA

Il Pd: “Sull’impianto a biometano vogliamo risposte” IL PERSONAGGIO

Dodicianni torna con il singolo “Sottovoce” CONA

BUONA ESTATE

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L’edizione 2019 della Notte Bianca

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er giorni abbiamo avuto sotto gli occhi le impressionanti e dolorose immagini del disastro della Marmolada, quel fiume di ghiaccio e roccia che ha travolto vite e destini, quello squarcio azzurro sulla sommità del ghiacciaio morente, una ferita che non si rimarginerà più e che rimanda ad altre ferite, altri sfregi, dalla tempesta Vaia all’acqua granda a Venezia, dal mare che risale il Po in secca ai campi arsi dalla siccità o martoriati dalla grandine. segue a pag 5

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Facciamo il punto

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Crisi idrica: appello a evitare gli sprechi A

nche a Cavarzere, come nel resto del Veneto, la crisi idrica si sta facendo sentire forte. Il sindaco Pierfrancesco Munari non ha previsto per il momento ordinanze restrittive, ma invita tutti i cittadini cavarzerani ad adottare comportamenti responsabili e a non sprecare l’acqua. E ricorda il vademecum stilato dalla Regione Veneto: “Si raccomanda a tutti gli utilizzatori di acqua, in particolare, agli operatori del settore agricoltura e a coloro che irrigano giardini e parchi, di utilizzare l’acqua in modo estremamente sostenibile ed efficace, limitandone il più possibile il consumo. La gestione parsimoniosa dell’acqua dovrà caratterizzare anche il singolo cittadino nelle sue proprietà”. Il risparmio passa attraverso piccoli gesti di routine quotidiana, come controllare la presenza di eventuali perdite dai rubinetti e dagli scarichi del wc, utilizzare gli sciacquoni per i wc a scarico differenziato in grado di ridurre e controllare la quantità di acqua erogata, installare sui rubinetti i riduttori di flusso, preferire la doccia al bagno, non lasciare scorrere inutilmente l’acqua ma aprire i rubinetti solo quando serve, raccogliere in una bacinella l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura e riutilizzarla per annaffiare le piante, innaffiare di sera o di notte le piante e i giardini in quanto l’evaporazione sarà minore e quindi servirà meno acqua, utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico.

Nessuna ordinanza restrittiva, ma l’impiego di acqua va limitato

Gli sconvolgimenti climatici fanno parte della lunga storia della Terra, ma non possiamo continuare a parlare, di fronte ad ogni nuova tragedia, di “tragica fatalità” o di “evento imprevedibile”, come a voler allontanare responsabilità o anche un semplice coinvolgimento che vada oltre lo shock e l’emotività del momento. Purtroppo sulla Marmolada non è successo niente di straordinario, come ci hanno spiegato gli esperti già negli istanti successivi al disastro. Da decenni il ghiacciaio è in ritirata e ormai il fenomeno è irreversibile, accentuato da annate sempre più calde, anche in quota, e povere di precipitazioni. Un fatto imprevedibile con precisione, certo, pur nella consapevolezza che prima o poi sarebbe successo. Ed è successo nel pomeriggio di una calda domenica, mentre decine di escursionisti stavano rientrando dalla vetta. Il tragico crollo del ghiacciaio ci ha risvegliati dalla nostra indifferenza perché ormai è chiaro a tutti che gli effetti dei cambiamenti climatici li stiamo vivendo “in diretta”, evento dopo evento. Solo restando dentro i confini del nostro Veneto negli ultimi anni abbiamo assistito a furiose tempeste, esondazioni e allagamenti, smottamenti, trombe d’aria, grandinate, ma anche fenomeni come la subsidenza e il cuneo salino, il mare che non trovando alcun ostacolo risale per chilometri e chilometri il fiume in secca. Ma ci sono anche aspetti meno evidenti, come un’area umida che si prosciuga, una fontana di montagna che smette di zampillare, un bosco decimato dai parassiti. Il clima sta cambiando sotto i nostri occhi, questo è un dato di fatto, non un’opinione sulla quale si può tranquillamente dissertare. E non lo è certo da oggi anzi, da decenni gli scienziati, spesso zittiti come delle petulanti cassandre, mettono in guardia sulle conseguenze di quel mezzo grado di temperatura in più, di quei millimetri di pioggia in meno, ci ammoniscono sull’uso indiscriminato delle risorse naturali e sulla massiccia produzione di anidride carbonica. Di fronte all’ennesimo segnale non possiamo voltarci dall’altra parte, ora è il tempo della consapevolezza e della responsabilità.

Giorgia Gay

di Cavarzere

è un marchio proprietà di

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona per un numero complessivo di 7.007 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< > < >www.lapiazzaweb.it< > <

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano > < >direttore@givemotions.it< Redazione > < >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’11 luglio 2022


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Eventi. Dal 21 al 24 luglio le serate organizzate grazie all’impegno del Comitato e dei commercianti

Torna la Notte Bianca più grande di tutto il Veneto M

anca sempre meno all’evento cavarzerano più atteso dell’anno: inizieranno infatti giovedì 21 luglio e continueranno fino a domenica 24 le serate all’insegna del divertimento targate Notte Bianca al Quadrato. Il lavoro di squadra, ancora una volta, è stato fondamentale per la riuscita dell’evento. Il comitato Notte Bianca e il Presidente Giuseppe Bergantin, infatti, vogliono ringraziare tutti i commercianti cavarzerani che, con i loro contributi e la loro collaborazione, hanno permesso la realizzazione di quattro serate dopo due anni di stop forzato causa covid19. “Quest’anno per noi è molto importante – dice Bergantin – perché vogliamo far vedere e sentire che la nostra città è sempre pronta ad ospitare eventi di pubblico di caratura regionale”. “Un ringraziamento alle attività che hanno risposto bene, si mettono in gioco e credono alla collaborazione. Quest’anno abbiamo visto maggior coinvolgimento anche nelle riunioni – continua Bergantin – come comitato riscontriamo un abbassamento delle sponsorizzazioni esterne da parte dei grandi marchi che, quest’anno post pandemia, non avevano riservato budget per questi eventi. Il lavoro di reperimento fondi è molto complesso ma confidiamo che non ci siano ripercussioni sul risultato finale della festa. Molte sono le polemiche legate alla qualità ed al numero di eventi ricreativi in città. Pensiamo che tutto possa essere migliorato, ma partiamo dal presupposto che eventi come i carri allegorici di marzo, il concerto Tullio Serafin di luglio, i mercoledì d’estate, auto e moto d’epoca e la notte bianca

siano quanto di meglio l’intero territorio della provincia di Venezia e Rovigo possa esprimere e di questo dovremmo essere orgogliosi”. “Un ringraziamento particolare alla ProLoco ed alla sua presidente Lina Figoni – conclude Bergantin – che sta aiutando ed organizzando la Notte Bianca dei Bimbi, ma soprattutto per il suo prezioso e costante lavoro per la città”. Per i più giovani, il clou del divertimento sarà venerdì 22 e sabato 23. La prima serata vedrà Piazza del Municipio accogliere l’Hashtag Music Festival con Special Guest Jake La Furia, rapper da sempreche è oggi ai primi posti delle classifiche con il suo nuovo album “Ferro del Mestiere”. Il sabato invece, Hashtag Music Festival con il format TikiTiki Festival, ospiterà BEBA, artista torinese che spazia tra i generi urban, hip hop, rap e pop. In Via Pescheria il venerdì ci sarà l’Orchestra Mattia Agostini, orchestra da ballo liscio mentre il sabato sarà presente la scuola di ballo latino e caraibico Fuego Latino. Via Roma, invece, in entrambe le serate sarà dedicata al rock. Ci saranno infatti Radio Kimura e Rusty Vega, entrambe band rock live. Via Roma, inoltre, si trasformerà per l’occasione nella strada dello Street Food, con un’offerta sfiziosa di tipicità gastronomiche di zone diverse d’Italia. Il vicino Sponsor Village offrirà gadget ed opportunità esclusive. Da giovedì 21 a domenica 24, in Corso Italia, ci sarà l’esposizione a cura dell’Associazione NSV – mercatino delle tradizioni popolari, dell’Hand-Made veneto e dell’artigianato artistico. Nella bellissima cornice di Piaz-

za della Repubblica, venerdì 22 ci sarà lo spettacolo di cabaret di Le Bambole che come sempre faranno divertire e ridere a crepapelle tutto il pubblico presente. Sabato 23 luglio, invece, la grande sfilata Miss Mamma 2022. In via dei Martiri ci saranno esposizioni di auto, giochi di una volta, gonfiabili, giostre per grandi e piccini, autoscontri e tanto altro… Tutti gli eventi, organizzati dal Comitato Notte Bianca, sono gratuiti, grazie al contributo del Comune di Cavarzere, di Ascom Cavarzere, di Avis, delle attività commerciali, degli sponsor locali e nazionali e delle associazioni cittadine. “LaPiazza” quest’anno è main sponsor dell’intera manifestazione per essere vicina alla città da cui il giornale è partito 28 anni fa. Benedetta Cesaro

Rottanova ancora in cerca di un medico di base La frazione di Rottanova è ancora alla ricerca di un medico di base. Il problema si ripresenta periodicamente, per le lamentele dei cittadini che devono spostarsi per poter usufruire del servizio sanitario. La questione è stata affrontata anche nel corso di un consiglio comunale, ma la soluzione non è ancora stata trovata. Secondo il sindaco Pierfrancesco Munari, per poter sciogliere il nodo devono verificarsi due condizioni. La prima è che arrivi in paese un medico giovane, per evitare che la sua presenza sia solo “di passaggio” e che un pensionamento ravvicinato riproponga poco dopo il problema. Il secondo è che chiunque voglia aprire l’ambulatorio a Rottanova deve poter contare su un adeguato numero di assistiti. “La comunità intera, avendo il servizio sotto casa, dovrebbe sfruttarlo – sottolinea infatti Munari -. Invece già nel recente passato abbiamo visto che tanti mutuati di Rottanova hanno preferito comunque

restare dal proprio medico di base, magari di Cavarzere. È ovvio che se un medico sa di poter contare su un pacchetto di mutuati importante sarà spinto a venire a Rottanova, altrimenti non avrebbe convenienza a farlo”. (g.g.)



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Erba alta. Il vicesindaco Parisotto ricostruisce la vicenda dopo le molte segnalazioni dei cittadini

Lavoratori svantaggiati per il verde? “Progetto bloccato dagli uffici” L

e ultime settimane sono state contrassegnate a Cavarzere da molte segnalazioni riguardanti l’erba alta non tagliata. Un disagio su cui si era già espresso il sindaco Pierfrancesco Munari (come riportato nel precedente numero del nostro giornale, ndr), sottolineando che l’attesa era stata necessaria poiché “siamo partiti con la cura del verde a opera dei lavoratori di pubblica utilità e dunque il piccolo ritardo che abbiamo fatto era per una giusta causa quindi adesso non ci saranno più lamentele”. E aveva poi aggiunto: “Finora il servizio era gestito da una ditta che non era nemmeno di Cavarzere, ma di Este. Invece noi abbiamo voluto dare un risvolto sociale, permettendo di impiegare anche soggetti svantaggiati che sono percettori di un reddito dallo Stato”. Ora però la marcia indietro. Il vicesindaco, con delega al verde, Pier Luigi Parisotto, da noi interpellato fa sapere infatti che l’espe-

rienza dei lavoratori svantaggiati non è mai effettivamente partita, scaricando la colpa sugli uffici comunali. Parisotto ricostruisce la vicenda: “Nel mio mandato da sindaco avevo introdotto la possibilità di avvalersi della professionalità delle cooperative sociali, che hanno l’obbligo di avere all’interno della propria base sociale almeno un 30% di persone svantaggiate. Questa esperienza fatta nel passato venne abbandonata in epoca Tommasi”. Con la nuova amministrazione, Parisotto ha rilanciato la proposta al sindaco Munari e il 1° aprile la giunta ha emanato una delibera di indirizzo dando mandato al dirigente di procedere in questo senso. “Sennonché, la responsabile del Servizio ha messo dei dubbi su questa possibilità – riferisce Parisotto -. Per farla breve, c’è stato uno scambio di e-mail, pareri, discussioni e quant’altro e nel frattempo l’erba cresceva. Stiamo parlando di una cosa che,

Nella foto, il vicesindaco di Cavarzere Pier Luigi Parisotto

deliberata il primo di aprile, avrebbe potuto esser portata a compimento già dopo pochi giorni perché trovandoci nel periodo Covid avevamo norme molto più agili per quanto riguarda le gare d’appalto. Ad esempio, si poteva assegnare direttamente”. Intanto, dato che l’erba cresceva, è stato fatto un intervento con fondi residui dell’an-

no precedente. “Questi sono partiti verso la metà di aprile e hanno iniziato a tagliare il verde – ricorda Parisotto -. Siamo così arrivati al 30 di maggio a scrivere gli atti ufficiali per quanto riguarda il nuovo appalto del verde, poi è stata necessaria una decina di giorni per concludere la procedura e quindi sono andati ad appaltare i primi di

giugno”. Parisotto non nasconde il proprio malcontento: “La situazione è questa perché il dirigente e il responsabile hanno disatteso l’atto di diritto della giunta comunale e hanno fatto una gara di evidenza pubblica tra aziende ordinarie, vinta da una ditta di Cavarzere che ha un appalto annuale”. Con tanti saluti ai lavori di pubblica utilità. “Ora aspetto di vedere il conto consuntivo di questo primo intervento che si è concluso – aggiunge -, analizzerò il costo a metro quadrato di questa ditta ordinaria confrontandolo con quello del mercato in capo alle cooperative e vedremo se sarebbe stato più conveniente fare come avevamo detto noi o no”. In ogni caso, dato che l’appalto è stato affidato, qualsiasi cambiamento dovrà attendere un anno. Giorgia Gay


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Partito Democratico. Ancora scontro politico sull’impianto di otto ettari che preoccupa la città

“Biometano, vogliamo risposte” S

i è svolta mercoledì 6 luglio, presso la sede PD di Cavarzere, la conferenza stampa indetta dai consiglieri comunali del Partito Democratico. Il motivo dell’incontro è stato quello di discutere assieme a cittadini e associati sulla possibile, e non molto remota, realizzazione di un impianto biometano – sarebbe il più grande in Veneto – a meno di un chilometro in linea d’aria dal centro di Cavarzere, nella zona di Ca’ Venier. Erano presenti l’ex primo cittadino di Cavarzere, Henri Tommasi, con alcuni ex assessori nonché consiglieri comunali: Heidi Crocco, Paolo Fontolan e Fabrizio Bergantin. La critica, espressa in più di un’occasione, viene confermata senza alcuna remora: “L’amministrazione attuale non sta informando né la minoranza né i cittadini su che cosa stia realmente facendo per contrastare questa decisione da parte della Regione Veneto. Questo ci fa pensare, nonostante il sindaco Munari affermi il contrario, una certa affinità con i progetti regionali” fa notare la segretaria del Pd locale Crocco. Infine, il suo intervento è volto a sottolineare come questa non è e non deve essere una battaglia di colori e partiti: “Noi, come minoranza, vogliamo delle risposte. Lo meritano i cittadini di Cavarzere. Vogliamo capire perché proprio a Cavarzere. Chiediamo che l’amministrazione prenda atto della situazione messa in luce anche dall’Ulss e intervenga sulla decisione, anche con atti politici se dovessero servire per richiedere

“L’amministrazione attuale non sta informando né la minoranza né i cittadini su che cosa stia realmente facendo per contrastare questa decisione da parte della Regione Veneto”. Secca la replica del sindaco: “La mia amministrazione sta facendo tutto il possibile per opporsi”

Un momento della conferenza stampa

un cambio di scelta della regione.” L’impianto, come è stato sottolineato a più riprese durante la riunione, dovrebbe occupare otto ettari di terreno nei pressi di un centro abitato, vicino alla scuola materna e a un’oasi protetta, con

“Noi, come minoranza, vogliamo delle risposte. Lo meritano i cittadini di Cavarzere” una produzione dicirca quarantamila tonnellate di biometano all’anno. Dati che hanno attirato l’attenzione dell’Ulss 3, la quale ha evidenziato alcuni punti critici, nello specifico “una significativa occupazione del terreno e l’inquinamento che ne seguecon

il problema delle emissioni odorigene che supererebbero i livelli massimi consentiti”. Un allarme e dure critiche che richiama sull’attenti il sindaco attuale, Pierfrancesco Munari, che in un post Facebook tuona: “Scusate ma chi è favorevole all’impianto in quel sito? Nessuno. Tantomeno il sottoscritto e la mia amministrazione che sta facendo tutto il possibile per opporsi, non con proclami popolari ma con atti formali.E se ci sarà da fare un comitato per il NO o qualche manifestazione per esprimere contrarietà, fidatevi che sarò il primo adaderire e in prima fila”. Idee non dissimili a quelle espresse da alcuni cittadini presenti all’incontro: “Bisogna intervenire con ogni mezzo a disposizione, prima che sia troppo tardi”. Samuele Contiero

“In 8 mesi tanti aumenti”. Botta e risposta al vetriolo Continua a restare alto il livello dello scontro politico a Cavarzere Il Partito democratico torna all’attacco denunciando i molti aumenti dei primi 8 mesi dell’amministrazione guidata dal sindaco Pierfrancesco Munari. Nello specifico, i dem riferiscono di un incremento dei costi dei servizi del 10% sul fronte dell’assistenza domiciliare, delle mense e della tassa rifiuti. Criticano poi l’aumento del 50% dell’indennità del sindaco e giunta. Secca la risposta a mezzo social del diretto interessato: “Dopo aver portato Cavarzere nel baratro per 10 anni di mala amministrazione, il Pd cavarzerano e i suoi massimi esponenti hanno pure il coraggio di parlare – attacca Munari -. Sarebbe lunga la lista dei disastri che ho trovato, i

contenziosi legali che per loro inettitudine ci troveremo in futuro (ponte Boscochiaro, immobiliare San Silvestro, biometano Ca’ Venier solo per citarne alcuni) ma quello che non sopporto sono le falsità”. E spiega: “Il servizio di assistenza domiciliare e le mense scolastiche sono state aumentate di qualche centesimo (5 centesimi e 10 centesimi i pasti per esempio) mentre per la tassa rifiuti il Pd mente sapendo di mentire. Gli aumenti, decisi da ARERA e non dal sottoscritto, sono stati stabiliti ancora negli scorsi anni e i miei predecessori, gettando al vento una mezza milionata di euro hanno nascosto nell’ultimo anno di mandato questo aumento che giocoforza mi trovo a dover gestire”. Quanto all’aumento dell’indenni-

tà, Munari assicura che gli aumenti “decisi peraltro su proposta di parlamentari del Pd, riguardano tutti i sindaci della repubblica e sono coperti con fondi statali e non comunali”. Oltretutto, dice il primo cittadino, gli aumenti che per Cavarzere ammontano al 30% e non al 50% e saranno effettivi dal 2024. Quindi, il sindaco passa a rivendicare quanto fatto in questi mesi: “Noi abbiamo cambiato marcia, assunto 3 vigili, 2 tecnici (e altri 2 arriveranno entro l’anno) portato a casa 1.570.000 per i campi di via spalato, 830.000 per la mensa alla Collodi, ridotto della metà i tempi per il Pinqua, modificato gli orari di lavoro, riqualificato gli uffici, abbiamo presenziato dove Cavarzere non si vedeva da 10 anni e tanto altro”.(g.g.)


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Il personaggio. Nel nuovo progetto l’artista è accompagnato da “I miei migliori complimenti”

Leggerezza e positività: è “Sottovoce”, il nuovo singolo di Dodicianni A

ndrea Cavallaro, in arte Dodicianni, è un artista cavarzerano che negli ultimi anni si sta ritagliando, con umiltà e passione, un notevole spazio nel panorama della musica indie italiana. Nella mezzanotte di mercoledì 22 giugno è uscito il suo ultimo singolo “Sottovoce”. In questo progetto si trova accompagnato da “I miei migliori complimenti”, una delle voci indie più in voga degli ultimi anni. Sottovoce è un mix di sensazioni positive e di leggerezza. Già al primo ascolto pare non lasciarti più. “Ti ringrazio, mi fa molto piacere ti sia arrivato tutto questo, in verità non è stato qualcosa di particolarmente cercato; non ci siamo seduti e abbiamo detto: adesso facciamo la hit estiva, èd è arrivata”. Con questo singolo cosa volevi davvero trasmettere? E speri

pensare che siamo un po’ i Robin Hood e Little John dell’indie italiano, non so chi dei due faccia chi”. Il video è curato dalla casa di produzione Illmatic. Tra i suoi pupilli spiccano i nomi dei Maneskin, Sfera Ebbasta, Blanco. Non puoi certo dire di non essere in buona compagnia. “Sì, devo dire che mi ha un po’ sorpreso quando hanno scelto di lavorare con noi, ma queste

sono le magie che ogni tanto accadono. Volevamo un video cinematografico e dall’estetica estiva ma poetica, insomma qualcosa che cozzasse un po’ con l’idea del classico videoclip estivo italiano. Abbiamo cercato loro perché , appunto, fanno tutt’altro.”. Parli spesso al plurale, chi lavora accanto a te e al tuo progetto? “Il faccione è il mio ma ho la fortuna di avere accanto un’etichetta come Nevada e Filippo Duò come manager e titolare della stessa, che hanno sempre creduto in me. Condividiamo tutto e il fatto che siamo entrambi veneti (lui è di Adria), ci è di grande aiuto; quando si lavora a stretto contatto l’intesa e la visione sono davvero tutto”. Negli anni la tua musica si è spostata sempre di più verso il mondo Indie. È stata più una curiosità o un’esigenza?

“I ricordi delle mie estati da bambino e ragazzo sono legati a Cavarzere, ho sempre visto l’estate come qualcosa di positivo”

“Se ci sarà un disco, un ep o qualcos’altro ancora non lo saprei dire onestamente, ma di sicuro presto uscirà nuova musica”

che la gente possa cogliere? “Generalmente tendo spesso a inserire note autobiografiche in quello che scrivo e canto, e ascoltandola, una volta finita, mi è sembrato di scorgerci un po’ di malinconia. Insomma, i ricordi delle mie estati da bambino e ragazzo sono legati a Cavarzere, non proprio la patria del divertimento. Ho sempre visto l’estate come qualcosa di positivo, quindi, ma sempre dal punto di vista dell’outsider”. Come nasce la collaborazione con “I miei migliori complimenti”? “Il mio manager l’aveva invitato in studio per scrivere insieme un pezzo. Walter (“I miei migliori complimenti”, ndr) è un autore affermato nella scena – ha scritto per Ghali, J-Ax, Myss Keta e molti altri – e una volta terminato il pezzo ci eravamo così tanto gasati del risultato che ci è venuto naturale dire: cantiamolo insieme. Abbiamo molte cose in comune, mi piace

“Sai, indie è un termine che ha cambiato molte volte significato in relativamente pochi anni, non saprei se mi sono avvicinato io o se è cambiato lui, io tendo a non pormi limiti di genere, ma a rispettare banalmente un semplice requisito: voglio poter ascoltare ed essere soddisfatto della mia musica anche tra 10/15 anni. Spesso non capita, ma almeno ci provo”. “Sottovoce” rimarrà un singolo? O farà parte di un progetto più ampio che volutamente hai tenuto nascosto a chi ti segue? “Per ora ho buttato fuori una manciata di singoli, ovviamente l’aspettativa è quella di raccoglierli tutti, non appena avrò altro materiale, sotto un unico grande cappello. Se sarà un disco, un ep o qualcos’altro ancora non lo saprei dire onestamente, ma di sicuro presto uscirà nuova musica”. Samuele Contiero


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Politica. All’incontro con la presidente Metzola anche il sindaco Aggio

Viaggio a Bruxelles per scoprire l’Ue e fare squadra

La fibra ottica raggiunge anche Pegolotte

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nche il sindaco di Cona Alessandro Aggio ha partecipato alla missione, organizzata a inizio luglio dall’europarlamentare Mara Bizzotto al Parlamento Europeo, per una serie di incontri con la Presidente Roberta Metsola, i dirigenti della Commissione Europea e della Rappresentanza Italiana presso la UE e con i funzionari della sede di Bruxelles della Regione Veneto e di Unioncamere. Una trentina i sindaci della Provincia di Padova presenti. “È stata un’occasione preziosa per approfondire le politiche ambientali che l’Unione intende perseguire nei prossimi anni e per conoscere gli apparati europei da cui tanto dipendiamo – commenta il sindaco Aggio -. È sempre bello trovarsi tra sindaci, perchè si finisce con il tirare un sospiro di sollievo. A volte si tende infatti a pensare, da sindaco, di avere tutti i problemi del mondo sulle proprie spalle mentre in queste occasioni si capisce che anche gli altri amministratori localiv con-

dividono questo peso e il “mal comune mezzo gaudio” tira sempre un po’ su di morale. Sono occasioni in cui si fa squadra e ci si confronta e scambiano idee e strategie, quindi un’esperienza assolutamente positiva”. “Gli amministratori locali – ha detto il vicepresidente della Provincia di Padova Daniele Canella – hanno potuto toccare con mano una realtà così importante e complessa come

l’Europa. L’aria che si respira in questi luoghi è davvero internazionale e il nostro impegno deve essere rivolto a rafforzare l’idea dello spirito di aggregazione tra i popoli e le nazioni per la valorizzazione dei territori e dell’identità. L’Europa non è solo un grande contenitore fatto di burocrazia e finanziamenti, ma una realtà che deve far sentire vivo più che mai il senso di appartenenza”.

Nella foto, l’incontro con la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola

Giorgia Gay

A Pegolotte sta per arrivare la fibra ottica. Sono infatti in corso le verifiche di Open Fiber, la ditta nazionale che segue la diffusione dell’internet veloce, che nei giorni scorsi è stata in municipio per raccogliere dati e autorizzazioni. A darne notizia è il sindaco Alessandro Aggio. “La loro intenzione è di iniziare i lavori nel 2023 – sottolinea – quindi spero davvero che entro il prossimo anno arrivi questo importante servizio”.

Nuove risorse per sistemare gli impianti e limitare le perdite idriche nel territorio grazie al Pnrr In arrivo grazie al Pnrr risorse per sistemare gli impianti e limitare le perdite idriche nel territorio del comune di Cona. A darne notizia il sindaco Alessandro Aggio: “Sappiamo che il territorio del nostro Comune ha una rete di distribuzione un po’ in sofferenza – sottolinea il sindaco - e il gestore ci ha comunicato che ha programmato partecipazione a bandi del Pnrr per ulteriori interventi mirati alla riduzione delle perdite idriche”. Nel frattempo, si sono conclusi i lavori di potenziamento della rete idrica dopo le molte richieste dei

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residenti di piazzetta Gagliardi, che negli anni hanno avevano lamentato poca pressione dell’acqua, tanto da non poter utilizzare a volte lavatrici o lavapiatti. “La condotta era vetusta e sottodimensionata – ricorda Aggio, che aveva sottoposto già nell’ottobre 2021 il problema ad Acegas Aps Amga-. L’intervento ha comportato anche l’ammodernamento impiantistico con nuovi allacciamenti, pozzetti e contatori per gli utenti. Un ringraziamento ad AcegasApsAmga per aver preso a cuore la problematica e averla risolta in breve tempo”. (g.g.)

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Territorio

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Sanità. Apre un nuovo punto tamponi Covid nel maggior centro vaccinale del Veneziano

Un nuovo drive through “estivo” al Pala Expo di Marghera Crescono i contagi, ma nessun caso grave: sintomi lievi e parainfluenzali

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iamo nel pieno dell’estate, ma il Covid non arresta la sua corsa: sono infatti risaliti i contagi nel Veneziano, dove l’Ulss 3 Serenissima ha messo in campo a partire dalle scorse settimane nuovi strumenti per prevenire la diffusione del virus. Niente a che vedere con le precedenti ondate Covid comunque, assicurano dall’azienda sanitaria: l’adesione della maggior parte della popolazione alla campagna vaccinale ha infatti portato ottimi risultati, abbassando la gravità del quadro clinico dei nuovi contagiati, la cui età media si aggira attorno ai 48 anni, costretti a letto da quella che apparentemente sembrerebbe essere una semplice influenza, ma non più ricoverati o con una sintomatologia particolarmente grave: il numero dei casi non è quindi associato ai ricoveri, quasi assenti nel Veneziano (un solo paziente con patologie pregresse in terapia intensiva). Insomma, i dati dell’Ulss confermano ancora una volta l’efficacia del vaccino. “L’attività vaccinale condotta finora continua ad avere la funzione di frangiflutti per le situazioni gravi – ha spiegato nel corso della conferenza stampa all’inizio di luglio il direttore del Sisp, Vittorio Selle -. Per quanto riguarda l’infezione lieve, invece, persiste ed è quella che sta caricando l’azienda di tamponi da processare, tra gli 800 e 1100 al giorno”. Con l’aumento dei contagi dunque è salito, conseguentemente, anche il numero dei tamponi. Per questo motivo, “in que-

sto periodo cerchiamo di diversificare le fonti per accedere al tampone – ha affermato il direttore generale dell’Ulss 3, Edgardo Contato –. L’andamento di queste settimane ci ha infatti messi nelle condizioni di rimodulare le aperture dei drive through, con un continuo ritocco quotidiano a seconda delle esigenze: i drive through di Oriago e Favaro sono attualmente dormienti, pronti a tornare operativi al bisogno, ma abbiamo già aperto un nuovo drive through al PalaExpo di Marghera. Il nuovo drive through, soltanto nella prima giornata di attivazione, ha servito più di 150 utenti. Valuteremo se sarà necessario attivare ulteriori punti tampone, ma per farlo dobbiamo riorganizzare i turni. La grande difficoltà che abbiamo nella gestione del personale deriva dal fatto che la malattia colpisce anche i collaboratori e questo ci obbliga a razionare il personale predisposto alla somministrazione dei tamponi”. Sono 160 infatti i sanitari, da sempre esposti al rischio di contrarre il virus per la continua esposizione sul campo, attualmente contagiati. L’azienda sanitaria non è tuttavia sola nel fronteggiare questa nuova ondata: “Stiamo chiedendo una mano ai privati – ha concluso Contato –, anche i medici di base del territorio sono per noi punti di riferimento, insieme alle farmacie”.

Gaia Zuccolotto


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Urbanistica. L’annuncio dell’assessore del Comune di Venezia Massimiliano De Martin

Nasce il polo logistico a Dese U

na variante urbanistica al piano degli interventi, per creare nella zona di Dese un hub destinato esclusivamente alla logistica. Questo provvedimento è stato presentato nelle scorse settimane a Mestre in municipio, alla presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica Massimiliano De Martin. L’area riguarderà due comparti produttivi, il comparto C e il comparto D. Prevista la riduzione di cubatura ealtezza, e il cambio di destinazione d’uso. “Si tratta di un unico intervento, seppure su due comparti che hanno una situazione diversa perché uno è scaduto dal punto di vista amministrativo, mentre l’altro è ancora vigente - ha detto De Martin -. Apporteremo modifiche sostanziali dal punto di vista degli indici parametrici urbanistici, con una riduzione di superfici e altezze. Il comparto C passerà da 43.411 1a circa 23.600 metri quadri con un calo di oltre il 40 per cento. Per il D invece, la riduzione sarà di circa il 20 per cento, da 43 mila a 37.500 metri quadri. Quanto alle altezze, il precedente strumento urbanistico dava la possibilità di arrivare fino a 45 metri, mentre ora questo limite viene posto a 25. Un aspetto importante - ha proseguito l’assessore De Martin

logistica nei magazzini, gli altri 145 l’ambito amministrativo e organizzativo. In questo momento, nel quale tante aziende cercano lavoratori ma non riescono a trovarne, è importante creare nuove opportunità di impiego”. Ci saranno interventi significativi sul fronte della mobilità, cercando di favorire l’arrivo nell’area attraverso i mezzi pubblici, e si punta a realizzare fabbricati che non siano energivori. La variante urbanistica dovrà ora essere discussa nel Consiglio comunale di Venezia. Il via ai lavori è previsto con l’inizio del 2023.

Il calzaturiero punta sui giovani È tornato nelle scorse settimane il tradizionale appuntament con la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti del Politecnico Calzaturiero. L’evento, che si è svolto per la prima volta a Villa Sagredo a Vigonovo, ha visto la partecipazione di autorità, imprenditori della Riviera del Brenta, rappresentanti del mondo confindustriale e delle famiglie degli allievi. Sono 105 i ragazzi che hanno ricevuto l’attestato per aver completato il corso intensivo di modelleria classica, il 2° anno di modelleria avanzata classica, il 2° anno di modelleria sportiva, il 3° anno di industrializzazione modelli e strutture, il 3°anno di progettazione e design e il 3° anno di calzature di lusso fatte a mano. Nel corso della cerimonia sono stati, inoltre, riconoscimenti e borse di studio. “L’anno accademico appena concluso ci ha accompagnati fuori dalla pandemia. Ha visto una diversificazione dell’offerta formativa e l’introduzione di nuovi moduli didattici, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle dinamiche operative aziendali. In questo

L’investimento previsto è di 50 milioni di euro, e si stima che il nuovo centro logistico creerà 250 posti di lavoro, - sarà la rivisitazione completa delle destinazioni. Finora, quelle ammesse, per entrambi i comparti, erano: attività produttive, attività direzionali, servizio alle persone, commercio al minuto e pubblici esercenti, servizi di riparazione, servizi privati alla persona e all’abitazione. Con questa variante invece, tutti questi saranno eliminati e resterà soltanto il comparto produttivo logistico. Il nuovo hub sarà un riferimento per la merce in arrivo, anche per la sua posizione in prossimità dell’ingresso della tangenziale”. L’investimento previsto è di 50 milioni di euro, e si stima che il nuovo centro logistico creerà 250 posti di lavoro, un aspetto rimarcato da De Martin: “Il dato occupazionale è forse quello più rilevante di tutto il progetto. Dei 250 posti di lavoro previsti, 105 riguarderanno la gestione della

senso, il Politecnico prosegue il proprio cammino a fianco delle imprese, per accompagnare la formazione delle competenze e favorire l’innovazione tecnologica- ha affermato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin.“Bisogna puntare sul ricambio generazionale e trasmettere conoscenza. Solo così potremo avere professionalità in grado di reggere le esigenze dei mercati e delle aziende. Puntando sull’innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. Il capitale umano è sempre il driver fondamentale nel successo di una realtà imprenditoriale, e affinché il made in Italy continui ad avere un ruolo primario sulla scena internazionale, bisogna formare figure specializzate” ha dichiarato il presidente di Assocalzaturifici Siro Badon.


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Cultura

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Il cartellone. Degli otto titoli, sei sono produzioni del Teatro Stabile del Veneto

Tutto pronto per la nuova stagione al Goldoni “facciamo tornare il pubblico ad emozionarsi” G

randi nomi del teatro italiano e internazionale, oltre a progetti speciali, nel prossimo cartellone del teatro Goldoni di Venezia. Sarà la star Isabelle Adjani, reduce dal red carpet di Cannes, a calcare per prima il palcoscenico il 15 e il 16 ottobre con lo spettacolo “Le Vertige Marylin”, una co-produzione dello Stabile del Veneto. In un cartellone con otto titoli, sono sei le produzioni e co-produzioni firmate Tsv, tornato Teatro nazionale, che si alterneranno durante tutto il corso della stagione: il 20 e il 21 ottobre si accenderanno le luci su “Da qui alla luna”, con Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo che raccontano la tragedia della tempesta “Vaia”. Dal 17 al 20 novembre, invece, uno spettacolo legato alle celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini: PA’, testo scritto a quattro mani da Marco Tullio Giordana, che ne cura anche la regia, e Luigi Lo Cascio, interprete in scena. È uno dei titoli di punta di questa stagione che debutterà in prima nazionale proprio a Venezia. Segue una co-produzione tra TSV, Tieffe Teatro Milano e Viola Produzioni che, dal 15 al 18 dicembre, vedrà in scena Maddalena Crippa nella nuova regia de “Il compleanno” di Harold Pinter. Una storia intensa e ricca di emozioni è invece quella de “Il figlio” di Florian Zeller con Cesare Bocci in scena dal 19 al 22 gennaio.

Sarà la star Isabelle Adjani, reduce dal red carpet di Cannes, a calcare per prima il palcoscenico il 15 e il 16 ottobre con lo spettacolo “Le Vertige Marylin”. A novembre lo spettacolo legato alle celebrazioni del centenario di Pier Paolo Pasolini

Elena Sofia Ricci dal 23 al 26 febbraio sarà a Venezia con “La dolce ala della giovinezza”, con la regia di Pier Luigi Pizzi, interpretando un personaggio sul bordo dell’abisso che cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò. Con la partecipazione straordinaria di Giorgio Ferrara nel ruolo di Sir Wilfrid, dal 23 al 26 marzo va in scena “Testimone d’accusa” di Agata Christie con la regia di Geppy Gleijeses ed in scena Vanessa Gravina e Giulio Corso. Infine l’immancabile Carlo Goldoni: il regista lituano Rimas Tuminas porta in scena “Un curioso accidente” il cui debutto prima nazionale a Venezia è previsto dal 20 al 23 aprile. “Un programma che punta

dritto al cuore dello spettatore e conferma l’alta qualità dell’offerta culturale veneziana, anche in ambito teatrale, grazie a politiche culturali virtuose che attuano buone pratiche a beneficio della cittadinanza e dei visitatori della più antica città del futuro” commenta la consigliera Giorgia Pea, presidente della commissione Cultura. “Vogliamo far tornare il pubblico ad emozionarsi a teatro, vogliamo che torni ad innamorarsi dello spettacolo dal vivo - sottolinea il presidente del Tsv Giampiero Beltotto -. Dopo due anni di pandemia venire a teatro rappresenta una presa di posizione, una forma di militanza nei confronti di una civiltà che sta scomparendo a causa dello stordimento dei tempi”.

Lina Sartori, una vita di ribellione contro le ingiustizie “Ribelle per natura”, è così che viene denominata Benilde Sartori, conosciuta da tutti come Lina, nel libro che ha scritto su di lei la nipote Luigina Badiale. Nata nel 1921 in una famiglia antifascista a Palazzo Beggiolini in Cavarzere e scomparsa nel 2019, è stata una donna che ha sempre combattuto contro le ingiustizie sociali e di genere. “Era molto determinata, sicura e padrona delle proprie idee” - ha spiegato Luigina - “è sempre stata a favore della solidarietà tra donne, dei deboli, dei diversi. Lina amava il dialogo sia con persone che la pensavano come lei e soprattutto con chi la pensava diversamente. La maggior dimostrazione di ribellione l’ha data nel 1945 quando decise di restare una ragazza madre

piuttosto che accettare un matrimonio senza amore”.Già da piccola Lina dimostrava la sua forte personalità: la sua maestra, che lei considerava come una delle persone più cattive al mondo, la obbligò ad indossare la divisa da “piccola italiana” ma lei si rifiutò e buttò la divisa nella scarpata del fiume

Adige. Ha frequentato la scuola di partito a Roma dove ha conosciuto Giuseppe di Vittorio, sindacalista, politico, antifascista e uno dei fondatori della CGIL e donne di gran spessore come le politiche Nilde Jotti, Teresa Noce e Giglia Tedesco. Lina era solita scrivere su tutto ciò che trovava: fogli di carta, quaderni, volantini. Un giorno diede alla nipote Luigina tutti i fogli che raccontavano la sua storia con il desiderio che le sue memorie fossero raccolte in un libro. È nato quindi “Lina, ribelle per natura” che racconta di una donna che trascorse la vita a difendere gli altri, in particolare le donne, convinta che le conquiste fatte da esse erano e sarebbero state conquiste della società. (b.c.)


Sport

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Nuoto. Risultati importanti arrivano dalle gare del Mediterranean Cup a Cipro

Benedetta Boscaro, promessa rivierasca del nuoto italiano S

ta nascendo una nuova stella nel nuoto giovanile rivierasco, si tratta della tredicenne Benedetta Boscaro. Nata a Dolo il 13 dicembre 2008, Benedetta abita a Fossò e gareggia per il “Centro Nuoto Stra”, allenata da Diego Cappello. Incarna, perciò, perfettamente quello che si dice “atleta rivierasca”. In continua ascesa dopo i brillanti risultati conseguiti nei mesi scorsi, Benedetta ha toccato l’apice nelle gare di Mediterranean Cup (Coppa Comen 2022), svoltesi a Limassol, Cipro, dove l’atleta ha vinto la medaglia d’oro nei 100 dorso con il tempo di 1’04”83. Una gara sontuosa segnata anche da un ottimo intermedio ai 50 me-

La tredicenne gareggia per il “Centro nuoto Stra” ed è allenata da Diego Capello. A Limassol si è imposta nei 100 dorso tri di 31”05. Mentre il nuoto nazionale assoluto ha conseguito risultati di altissimo livello ai campionati mondiali recentemente disputatesi a Budapest, anche il futuro è assicurato se la crescita di ondine come Benedetta Boscaro continueranno sulla falsariga di quanto sinora mostrato. Ricordiamo, infatti, che Benedetta in primavera si era meritata il titolo di “vice campionessa italiana” avendo conseguito la medaglia d’argento nella categoria ragazze 2° anno. E successivamente all’im-

presa di Cipro, ai campionati nazionali riservati ai “ragazzi” svoltisi nell’impianto da 50 metri della Rosa Blu, a Monastier di Treviso, la giovanissima portacolori del team rivierasco ha realizzato un brillante bis tutto d’oro nei 100 dorso (1’06”56) e nella 4X100 mista (con lei Cristiana Stevanato-Giorgia Scalco-Marta Elisabetta Baldin) col tempo di 4’29”41. Una manifestazione che visto la partecipazione di rappresentanti di 21 società femminili e di 22 maschili. Tornando alla gara di Limassol, l’ondina rivierasca si era cimentata anche sui 200 metri dorso, ma fuori gara perché opposta ad atlete di un anno più anziane, riuscendo a chiudere in 2’22”56, un tempo migliore di tutte le avversarie. Ed anche nei 50 metri stile libero ha fatto vedere le sue enormi potenzialità chiudendo in 27”61, il quinto tempo assoluto ma il migliore fra le tredicenni. Risultati che davvero hanno impreziosito la vittoria nei 100 dorso dove la ragazza di Fossò ha preceduto tutte ragazze di un anno più vecchie. Questi risultati stanno portando la ragazza del “Centro Nuoto Stra” all’attenzione dei tecnici federali e il commissario tecnico Walter Bolognani sta seguendo con attenzione e comprensibile fiducia i progressi della giovanissima atleta, che, nel frattempo, ha anche concluso il ciclo scolastico delle scuole medie inferiori ed ora potrà dedicarsi interamente alla sua grande passione. Lino Perini

Due immagini di Benedetta Boscaro, sopra sul podio

Asd Galaxy Fc, arrivano Piva e Oliveira L’Asd Galaxy Fc di Mira ha come nuovo allenatore della prima squadra Fabio Piva, ex allenatore di Marcon, Maerne, Mellaredo, Gelsi e nelle ultime stagioni ha allenato nei vivai del Graticolato e del Dolo. La notizia è stata annunciata dal direttore sportivo della prima squadra Massimiliano Celeghin al quale l’ambiziosa società del neo presidente Enrico Zarotti ha confermato la piena fiducia. L’allenatore dichiara: “avevo il desiderio dopo un paio d’anni di settore giovanile di ritornare nel mondo delle prime squadre. Il Galaxy Fc mi ha dato questa possibilità e devo ringraziare presidente e direttore sportivo per avermi scelto. Sappiamo che la prima categoria è un campionato “spigoloso” e, specialmente nel nostro girone, ci sono squadre attrezzate per vincerlo. Noi cercheremo di dire la nostra, consci di potersela giocare con tutti”.“Il Galaxy Fc- spiega Zarotti- ha obbiettivi ambiziosi

ed ho chiesto al direttore sportivo Celeghin, che sta facendo un ottimo lavoro, di portare un allenatore che sappia valorizzare anche i nostri ragazzi che sono ormai più di 500 nel settore giovanile. Sono certo che l’allenatore Piva sia la persona giusta per coniugare risultati e valorizzare i nostri ragazzi, sarà un campionato divertente”. Il settore giovanile vede poi l’ ingresso di un allenatore di tutto rispetto Luis Oliveira ex giocatore di Venezia, Fiorentina e Cagliari ed ex nazionale belga. La notizia è stata annunciata dal Ds Vescovi Alessandro responsabile del progetto giovanili Galaxy Fc. “Un ringraziamento all’ottimo lavoro svolto dal nostro Ds Alessandro Vescovi - conclude il presidente Zarotti- questo ingresso di spessore nelle giovanili porta un alto tasso di tecnica e professionalità nella nostra squadra. Benvenuti Fabio Piva e Luis Oliveira siamo pronti a sognare con voi”. (a.a.)



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I cartelli per moderare la velocità nel centro abitato dovrebbero valere anche quando si parla di politica. Perché è sempre in agguato la tentazione di pestare sull’acceleratore del ragionamento quando si tocca il tasto del “centro”. Eppure in tanti casi è solo una sirena, una suggestione, frutto di fascinazioni antiche. Il “centro” aveva un senso nella Prima Repubblica, quando comandavano le ideologie e il “centro” era simbolo di moderazione e stabilità rispetto all’estremismo della sinistra, mentre la destra missina non era neanche considerata. La buonanima di Aldo Moro parlò per sette ore, diconsi sette, al congresso di Napoli il 27 gennaio 1962 per convincere la Dc ad aprire ai socialisti per far

#Regione Il Punto

Cercasi leader di Antonio Di Lorenzo

nascere il centrosinistra. Questi erano i muri ideologici. Ma quel “centro” non è replicabile oggi, sessant’anni dopo. Invece moltissimi sono i partiti, gli schieramenti e i movimenti che si richiamano al centro, convinti che esista tale e quale a un tempo. C’è il Pd che sfogliando i petali della Margherita è convinto di far innamorare quei reduci. Poi c’è l’Udc di Antonio De Poli, per non parlare del tentativo del sempiterno Luigi D’Agrò di far rinascere perfino con il nome la gloriosa Dc. E poi al centro si

richiamano Matteo Renzi con l’Italia dei valori come Luigi Brugnaro e il suo Coraggio Italia. Coraggio in effetti ce ne vuole parecchio per farsi largo in un campo affollato come nessun altro. C’è l’anima governatorile della Lega di cui tenere conto, con Zaia, Giorgetti e Fedriga, che molti vedrebbero bene a reggere il timone del partito e anche dell’Italia, in un asse con Forza Italia la cui vocazione centrista è connaturata al suo essere. E mancava solo Luigi Di Maio e la sua scissione a complicare i giochi.

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La politica sta cercando di sistemare le cose sostenendo la necessità di una riforma elettorale in senso proporzionale, che è assai difficile da realizzare prima delle prossime elezione: sia per i tempi, sia perché la Lega di Salvini nicchia. E allora? Vale la pena di ricordare il commento del politologo Paolo Feltrin alle ultime amministrative, quando ha sottolineato che il corpo elettorale si sta sempre più radicalizzando in due poli. Ha ragione. Se questo è il quadro, al centro restano solo gli elettori, che quel centro l’hanno sempre abitato. Il vero problema è un altro: mancano i leader che nei diversi schieramenti sappiano affascinarli. Ma questo guaio non lo risolve nessuna riforma elettorale.

L’annuncio. Il ministro Mariastella Gelmini porterà la legge quadro al Consiglio dei Ministri

Autonomia, Roma finalmente batte un colpo Zaia: “svolta storica per l’intero Paese” I

n una calda giornata d’estate arriva da Roma il segnale che tutti aspettavano. L’autonomia sarà presa in esame dal Governo, stavolta per davvero. A Venezia la notizia è accolta con soddisfazione ma ora si attendono i fatti. Tutto è iniziato con l’intervento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, durante il question time alla Camera. L’esponente del governo, infatti, ha fatto sapere che il disegno di legge sull’autonomia è pronto ed è suo intendimento portarlo quanto prima all’esame del Consiglio dei Ministri. L’ultimo miglio, dunque, per arrivare al traguardo tanto agognato. Il commento del presidente veneto Luca Zaia non si fa attendere: “Fa piacere finalmente vedere che si comincia a parlare dell’adozione della legge quadro sull’autonomia. Come Regione abbiamo svolto tutta l’attività, siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro, abbiamo saputo anche rispondere a quelle perplessità che possono naturalmente venire ai cittadini che non fanno parte di questo progetto, fermo restando che non

stiamo parlando di un atto sovversivo, non stiamo parlando della ‘secessione dei ricchi’, ma stiamo parlando semplicemente dell’applicazione degli articoli della Costituzione. Quindi ci sembra veramente fuori luogo e fuori dalla storia immaginare che ci siano ancora persone convinte che l’applicazione di alcuni articoli della Costituzione sia un atto di assoluta pericolosità, a differenza di altri articoli della Carta”. Una puntualizzazione doverosa per il governatore, alla luce del dibattito di questi anni dopo il famoso referendum. Infatti aggiunge: “La verità è che noi siamo disponibili a spiegare a chiunque che l’autonomia differenziata non è assolutamente un atto di egoismo, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità. È un segno di modernità e, volenti e nolenti, se questo Paese non vuole portare i libri in tribunale prima o poi questo passo lo deve fare. Lo deve fare per gradi, lo deve fare ovviamente come è stato impostato il lavoro, ma pensare di andare avanti con questa modalità di interpretazione e gestione del Paese è fuori dal

Il governatore: “Non stiamo parlando della secessione dei ricchi ma dell’applicazione degli articoli della Costituzione”

tempo e fuori dalla storia, una visione medievale che deve essere superata con una modernità che già molti Paesi hanno adottato, dimostrando sul campo che funziona. Noi siamo della partita e siamo

assolutamente pronti ad affrontare questa sfida. Spero vivamente - conclude Zaia – che il governo adotti la legge quadro, dando per scontato che il testo finale sia espressione delle istanze che come Regione abbiamo presentato, e che il Parlamento veda in questa adozione della legge quadro una grande svolta per il Paese e non ancora l’ennesima occasione per una guerra tra poveri”. Concetti ribaditi dal presidente dell’intergruppo Lega - Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto Alberto Villanova: “Le parole del ministro Gelmini fanno ben sperare soprattutto chi sta affrontando la complessa partita sull’autonomia. È da sempre l’obiettivo primario anche di questa legislatura veneta, ma l’attenzione sull’argomento rimane sempre alta. Spero vivamente che presto il Governo adotti la legge quadro con un testo finale che abbia come primario obiettivo l’espressione delle istanze che la Regione del veneto aveva presentato. Il Parlamento deve assolutamente considerare che l’adozione della legge quadro sarà una grande svolta per il Paese”.


Regione

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La nuova legge. Il Consiglio regionale ha trovato l’unanimità sul provvedimento

Il Veneto riconosce le comunità energetiche “incentivare la produzione e l’autoconsumo” M

entre i prezzi dell’energia continuano a la produzione, l’accumulo e il consumo di enercorrere all’impazzata e spingono l’infla- gia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, ma anche zione il Consiglio regionale del Veneto approva energia idroelettrica, biogas, eolica). Il tema con voto unanime (45 i sì) la legge che riconosce dell’autoproduzione è oggi al centro dell’intee promuove le comunità energetiche. Si tratta di resse generale per le opportunità che si stanno un intervento legislativo in una materia concor- aprendo con l’innovazione della gestione enerrente tra Stato e Regioni, l’energia, di rinnovata getica, anche con notevoli possibilità di risparattualità per la crisi energetica e il contrasto al mio. L’energia elettrica scambiata e condivisa cambiamento climatico. Il testo approvato dal beneficia infatti di un contributo economico del ‘parlamentino’ di palazzo Ferro Fini fa sintesi Gse. Mi auguro che i cittadini veneti apprezzino di tre proposte di legge iniziali, presentate ri- fino in fondo questa opportunità”. spettivamente dalla Giunta, da Cristina Guarda Arriva anche il plauso del presidente Luca (Europa Verde), e da Arturo Lorenzoni e altri Zaia: “La sfida energetica ci proietta verso il doconsiglieri del gruppo misto e di opposizione e mani e la Regione vuole rispondere, mettendo dà attuazione alle direttive a disposizione diversi strudella Commissione europea menti. Sono felice che la legMarcato: “Nella nuova che impongono di agevolage sia stata approvata all’uprogrammazione dei re i gruppi di cittadini che nanimità, segno del valore di fondi comunitari ci si organizzano per forme di questo provvedimento per autoconsumo dell’elettricitutto il nostro territorio”. saranno dieci milioni di tà. Le comunità energetiche L’assessore allo sviluppo euro per le comunità sono gruppi di persone, imeconomico ed energia Roenergetiche” prese e soggetti pubblici che berto Marcato è soddisfatto condividono la produzioe sottolinea «l’ampia collane in proprio e il consumo di energia elettrica: borazione con tutti i gruppi consiliari. Questo è hanno l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, di un provvedimento strategico che ci permetterà contenere i costi e produrre benefici per i soci di affrontare la sfida energetica, oggi di prioridella comunità, e non di realizzare profitti. tà assoluta. Nella nuova programmazione dei “La legge veneta – spiega il relatore Marco fondi comunitari ci saranno 10 milioni di euro Andreoli (Lega), presidente della commissione per le comunità energetiche”. Inoltre Marcato per le politiche economiche – favorisce la cre- si è impegnato a trovare “con il benestare del azione di gruppi di autoconsumo, costituiti da collega al bilancio Calzavara” ulteriori risorse soggetti pubblici e privati che si associano per per quella che ha definito “una priorità assoluta

La proposta di Elisa Venturini: “Limitiamo l’aria condizionata nella sede del Consiglio regionale”

dell’agenda politica”. “Il vero “tetto” all’aumento dei prezzi dell’energia è rappresentato dalle comunità energetiche - aggiunge il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni - Mi auguro che questo provvedimento sia il primo di una serie in cui la Regione metta in atto decisioni chiare di indirizzo della politica energetica, con una visione lucida coerente con le linee adottate in Europa con la transizione energetica. Ai fini della sicurezza e della sostenibilità accelerare la diffusione delle comunità energetiche è molto più efficace che riattivare i pozzi di gas in Alto Adriatico, così come creare percorsi facilitati per la costruzione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio con altri inquadramenti contrattuali”.

Rottamazione vecchie stufe, Bottacin: “4 milioni per migliorare la qualità dell’aria” Via al bando regionale per incoraggiare la sostituzione delle vecchie stufe a legna, pellet o cippato, purché di potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW. “Una nuova e ulteriore azione per migliorare la qualità dell’aria - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin - con l’obbiettivo di rottamare i vecchi apparecchi per il riscaldamento domestico e sostituirli con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica”. L’iniziativa è rivolta ai residenti privati nel territorio regionale con un Isee familiare non superiore a 50mila euro. Il contributo regionale è aggiuntivo ri-

spetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare (fattore principale), nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. “In un momento di grave difficoltà, in primis per le famiglie - continua Bottacin -, abbiamo scelto la formula di sommare il nostro contributo a quello statale previsto dal conto termico così da ampliare la platea dei possibili richiedenti, che potranno ottenere un contributo molto alto, vicino al 100% della spesa ammessa. Ovviamente, per le medesime ragioni, abbiamo scelto come criterio prin-

cipale il reddito familiare, così da aiutare chi ne ha veramente bisogno. In programma c’è anche il bando per la sostituzione delle auto, che sarà pronto a breve. Questo per confermare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento atmosferico che si concretizza con importanti e continui investimenti, che negli ultimi anni ammontano complessivamente ad oltre 1 miliardo di euro, - conclude l’assessore - per incentivare la sostituzione dei mezzi pubblici con treni e autobus a basso impatto ambientale, con il miglioramento delle infrastrutture e con l’efficientamento energetico”.

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“Ho chiesto al Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al quale ho inviato una lettera a questo scopo, di modificare le modalità in uso per la climatizzazione di palazzo Ferro Fini”. Così la capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini che aggiunge: “Visto il momento di difficoltà e la necessità di contenimento dei consumi energetici, sarebbe opportuno introdurre delle misure per calmierare l’abbassamento della temperatura negli uffici e soprattutto nelle parti comuni del palazzo. Una misura di contenimento dei consumi energetici da parte del Consiglio regionale, anche se simbolica, sarebbe significativa. Chiedo quindi di valutare misure di contenimento, ad esempio tarando in aumento la temperatura dei vari uffici e delle sedi deputate alle attività dei Consiglieri, prevedendo fasce orarie di non uso della climatizzazione o ancora evitando di climatizzare spazi comuni come l’atrio o i corridoi”.

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inserire le altre parole qui appresso definite alla rinfusa e annerire altre 6 caselle. DEFINIZIONI:Località africana in cui fu sconfitto Rommel - Il piano Marshall (sigla) - Il padre di Pantagruel - Azione incalzante - Desiderio impaziente Abbonda sulla bocca degli stolti - Vaste praterie russe Corso d'acqua - Un furto per la strada - Giullari, menestrelli - Formaggio greco - Dotato di grande forza Iniziali del direttore d'orchestra Muti - La capitale presso l'antica Cartagine - Formano le città - Unisce due cuori... a Parigi - Reparto Investigazioni Scientifiche - L'attrice Holmes - Fuori mano, isolata - Il nome di Pennac - I confini del Kansas - Il portico in cui insegnava Zenone Occupato, coinvolto - È bello se non piove - Colorare con una polvere organica - Congiunge in Inghilterra - Una battuta maldestra - Per Procura - Aletta di pesce - Alberi affini alle querce - Lo Stevens che canta Father and Son Cantava con i Primitives.

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pasquale.petrullo@gmail.com CRITTO Per risolvere il gioco, aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero CRITTO uguale corrisponde uguale. Per risolvere il gioco,lettera aiutatevi con la parola stampata e con gli incroci. E ricordate che a numero uguale corrisponde lettera uguale. 1

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cento in una risma - 2. La terra in cui nessuno è profeta - 3. I DEFINIZIONI una commedia di Aristofane - 4. La dea romana con arco e 1. Cinquecento in una risma Barbuti nanetti delle fiabe - 6. Un soldato in trincea - 7. Il La terra una in cui nessuno Achab ne2.insegue bianca - 8.è profeta La neve lo forma candido.

3. I batraci di una commedia di Aristofane 4. La dea romana con arco e frecce 5. Barbuti nanetti3.delle fiabe4. DIANA 5. GNOMI 6. :1. FOGLI 2. PATRIA RANE . BALENA MANTO. 6. Un8.soldato in trincea 7. Il capitano Achab ne insegue una bianca 8. La neve lo forma candido.

Gli arancini di Montalbano

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FRAMMENTO INCROCIATO Petrus FRAMMENTO INCROCIATO Petrus ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine - 7. Christopher, regista di Memento - 10. La colomba ne è il ORIZZONTALI:4. Dieci se nove è nine 7. Christopher, regista di Memento 10. La colomba ne è il simbolo - 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia - 14. Differenziare, distinguere - 15. Fornita del simbolo 11. Lo scrittore francese di Senza famiglia 14. Differenziare, distinguere 15. Fornita del necessario per vivere - 16. Si aprono tirandoli a sé - 17. Scende in piazza per protestare - 20. Fidarsi del proprio intuitoper - 21.vivere Collocare o immaginare - 22. Principio adisé Archimede - 23. Sigla Bolzano - 24. Due necessario - 16. Si aprono tirandoli - 17. Scende in di piazza per protestare - 20. Fidarsi del estremi a bridge. proprio intuito - 21. Collocare o immaginare - 22. Principio di Archimede - 23. Sigla di Bolzano - 24. Due estremi a bridge.

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LUGLIO 2022

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Nel pieno dell’estate, ma occhio a caldo e sole

Salute Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno

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’estate è la stagione più amata, sinonimo di bel tempo, mare e vacanze, ma non è tutto oro ciò che luccica: il clima estivo, le alte temperature e il sole possono causare problemi molto seri, soprattutto per le categorie più deboli come anziani e bambini, e anche gli animali e i migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani, soffrono. Non è mai male quindi rammentare alcuni consigli utili traendo spunto dal prezioso vademecum preparato dall’Asl 6 Euganea. Non uscire negli orari più caldi e, durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, quelle tra le 11 e le 18. Evitare, ovviamente, a maggior ragione, l’esercizio fisico in questo lasso temporale e comunque, se si effettua attività fisica,bere molti liquidi e reintegrare i sali minerali.

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Salute

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Viaggiare in sicurezza e salute, le buone pratiche per non correre rischi

Alcuni consigli per affrontare bene la stagione più amata dell’anno

opo due anni di stop, con l’arrivo dell’estate si In primo luogo è sempre il caso di contattare il torna a viaggiare, le destinazioni tanto sognate proprio medico 4-6 settimane prima del viaggio in questo periodo di pandemia tornano ad essere – è il suggerimento dell’infografica predisposta più facilmente raggiungibili, soprattutto se si tratta dall’Ulss trevigiana sulla pagina face book dell’adi mete estere. zienda sanitaria – per ricevere un consulto. C’è dunque molto entusiasmo e tanta voglia di E’ bene tenere presente che i rischi sanitari camrecuperare il tempo perduto ma attenzione a non biano in base alla meta: alimentazione, condizioni improvvisare: lo spirito d’avambientali e parassiti – si legge ventura – ce lo ha insegnato a Dopo due anni di stop, – possono essere molto diversi maggior ragione questo tempo da quelli cui si è abituati. ci si sposta all’estero. di Covid – dev’essere sempre La raccomandazione è di fare Attenzione alle mete: supportato da una sana conparticolare attenzione a bambisapevolezza dei rischi e da un ni, anziani, donne in gravidanè bene informarsi già impegno a tutelare la propria za e individui immunodepressi prima di partire salute e quella di chi è vicino. perché sono maggiormente L’Ulss 2 Marca trevigiana ha vulnerabili. messo a punto un piccolo elenco di buone regole Infine tra i fattori da tenere in considerazione ci per viaggiare in sicurezza da osservare già prima sono allergie, malattie preesistenti e prescrizioni in di partire. Il consiglio è di tenere in considerazione corso. questi suggerimenti a maggior ragione quando si Da tener presente anche lo stato vaccinale, per parte all’avventura per mete lontane caratterizzate raggiungere alcune mete potrebbero infatti essere da condizioni diverse da quelle a cui siamo abituati. necessarie ulteriori vaccinazioni.

Bere molti liquidi, acqua in particolare, e mangiare frutta fresca, è in generale una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Per converso, va moderata l’assunzione di bevande con caffeina e vanno evitate quelle alcoliche. Consumare pasti leggeri: la digestione per l’organismo umano èun vero “lavoro” che aumenta la produzione di calore nel corpo. Quindi, scegliere cibi ricchi di acqua e sali minerali, come frutta, verdura. Un’ottima accortezza è anche quella di migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Naturalmente è efficace l’impiego dell’aria condizionata, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura eccessivo. Un valido aiuto arriva in tal senso dal deumidificatore. Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali, evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Il tutto specialmente per i bambini Quando si viaggia, poi, ricordarsi di ventilare l’abitacolo dell’autoprima di partire, anche se per spostamenti di breve durata. Se ci si deve mettere in viaggio per una lunga percorrenza, anche qui è bene evitare le ore più calde della giornata e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi. Tenere la massima cautela e assistere le persone più a rischio quali, come detto, anziani e i bimbi piccoli: controllare la temperatura corporea, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino. Avere un occhio di riguardo anche per gli animali domestici, a cui va data molta acqua fresca lasciandola in zone ombreggiate: evitare anche qui le passeggiate al guinzaglio negli orari più caldi, i cani rischiano anche ustioni ai polpastrelli. Capitolo a parte, poi, per i “bagnanti” e per la prevenzione per la pelle dai raggi del sole, soprattutto per i “primi” soli. Anche qui non guasta ricordare qualche buona pratica per scongiurare “scottature” o conseguenze anche peggiori. Ad esempio, consultare l’indice della radiazione ultravioletta (UV) nelle previsioni del tempo può aiutare comprendere quando le radiazioni sono più intense. Limitare il tempo di esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10 e le 16. Evitare nel periodo estivo altre fonti di raggi ultravioletti, quelle artificiali, come le docce solari. Ciò che invece non si deve evitare, ma anzi, non va risparmiata, è la crema solare, possibilmente quella più alta nelle prime giornate di mare della stagione, ricordando di applicarla ogni due ore e subito dopo aver fatto il bagno. Buone vacanze, ma con intelligenza e la cura per se stessi e per chi ci sta vicino.

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Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria


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Salute

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L’invecchiamento positivo e attivo I

l processo di “invecchiamento” negli anni ha subito un’evoluzione nella sua definizione. Infatti fino alla fine degli anni 70, è sempre stato definito con un’accezione negativa, ovvero una fase della vita descritta come un inesorabile declino caratterizzato da sole perdite. In contrapposizione a questa teoria, negli ultimi anni la ricerca scientifica ha meglio definito e chiarito i fattori che permettono un invecchiamento positivo e attivo. Si è fatta strada l’idea di una terza età che possa essere una fase costellata anche da nuovi progetti, nuovi interessi, benessere, attività e vita sociale. I fattori che in�luenzano l’invecchiamento L’invecchiamento è un processo naturale, generalizzato a tutti gli individui, ma si svolge con modalità, ritmi, caratteristiche che variano da persona a persona. Conoscerne le caratteristiche e i fattori che lo influenzano, risulta di fondamentale importanza per vivere e promuovere un invecchiamento attivo

e sfatare falsi miti. I fattori che influenzano l’invecchiamento sono genetici, sanitari, ma incidono anche i fattori culturali, lo stile di vita, le esperienze di vita, l’aspetto economico, la rete sociale, ambiente e famiglia, la personalità (essere attivi, motivati, creativi e impegnati si associa ad un invecchiamento più favorevole). L’invecchiamento dunque è un fenomeno così complesso che non può essere affidato alla sola età cronologica, e purtroppo ancora oggi si lega a pregiudizi e stereotipi che devono essere superati, come: - “Sono troppo vecchio per imparare qualcosa di nuovo”: in realtà, si può apprendere lungo tutto l’intero arco di vita! Non esiste un’età o un momento destinato ad imparare e altri nei quali si applica ciò che si è imparato. In ogni fase della vita si può apprendere. L’esercizio mentale, soprattutto imparare cose nuove o dedicarsi ad attività intellettualmente stimolanti, ha dimostrato di essere in grado di rafforzare le reti

delle cellule cerebrali e di contribuire a preservare le funzioni mentali. Il cervello vuole imparare, vuole essere impegnato e attivo! - “Il cervello non produce più cellule cerebrali”: la ricerca ha chiarito ormai che alcune aree del cervello, tra cui l’ippocampo, generano regolarmente nuovi neuroni, molti dei quali si sviluppano fino ad acquisire una funzione rilevante nei circuiti cerebrali. - “Solo un giovane cervello è plastico”: la plasticità è presente ad ogni età! Anche in età avanzata i meccanismi di compensazione mantengono un elevato livello funzionale nonostante la presenza di perdite fisiologiche. Il cervello continua a “riorganizzarsi” dalla giovinezza all’anzianità. - “Il declino della memoria è inevitabile”: con l’avanzare dell’età è normale e fisiologico un calo delle prestazioni poiché man mano diminuiscono risorse importanti come la velocità di elaborazione (allungamento dei tempi di reazione), e la capacità di

inibizione, (maggiore difficoltà a inibire informazioni inutili). Nonostante il calo molte persone raggiungono delle buone prestazioni. La genetica gioca chiaramente un ruolo importante, ma anche il modo in cui viviamo la nostra vita influenza (l’attività fisica e mentale, la dieta, le relazioni sociali, il modo in cui gestiamo lo stress e il modo in cui vediamo noi stessi e il mondo che ci circonda). In particolare incidono negativamente: lo stress, la distrazione (se non si presta attenzione non si memorizza), l’ansia (in uno stato d’ansia o emotività, si possono avere vuoti di memoria), la motivazione (se non si è interessati

si fatica a ricordare), la mancanza di organizzazione (è importante organizzare il materiale per ricordare con più facilità). Dunque un buon approccio alla vita, motivazione, e un costante esercizio permettono di mantenere meglio e più efficienti le nostre abilità, se queste infatti non vengono esercitate decadono prima. “Faber est suae quisque fortunae”, la persona è artefice del proprio destino, e in questo caso, del proprio processo di invecchiamento, ovvero possiamo almeno agire su quei fattori che dipendono da noi. Dr.ssa Maria Lucia Caniglia

DR.SSA MARIA LUCIA CANIGLIA Psicologa esperta in Neuropsicologia e in Psicologia dell’invecchiamento. Svolge Corsi e Seminari in qualità di docente /Relatore. Collabora con il Centro Sollievo di Cavarzere in qualità di Psicologa, con Attività socio-cognitive, Consulenze e Corsi di Sostegno e Formazione per i caregivers.


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Salute

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L’indagine del team di ricerca del professor Sambataro. Esaminati 79 soggetti guariti dall’infezione da Sars.Cov2 e 17 soggetti sani

Non ammalarsi di Covid fa bene anche alla... mente Uno studio dell’Università di Padova dimostra che chi si ammala ha più probabilità di sviluppare sindromi depressive

Occhio alle zanzare e alla febbre del Nilo

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no degli incubi dell’estate è di sicuro rappresentato dalle zanzare, non solo e tanto perché le loro punture sono fastidiose, ma perché possono “veicolare” malattie serie a cominciare dalla famigerata Febbre del Nilo Occidentale. Il virus West-Nile che la causa, ormai endemico nel nostro territorio, viene infatti trasmesso all’uomo e agli animali, generalmente equini e uccelli, con la puntura di zanzare infette, che appartengono al genere Culex, tra cui la zanzara comune C, pipiens. Il serbatoio d’infezione è stato identificato in oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi, dove il virus puòpersistere da alcuni giorni fino addirittura a qualche mese. Ma quali sono i sintomi della febbre West Nile? E’ bene consultare il proprio medico se la febbre sale oltre i 38,5 gradi, e se si hanno dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione ed eruzioni cutanee. Occhio perché mediamente una persona su 150 colpite dall’infezione sviluppa una grave forma neuro-invasiva. I rischi si possono ovviamente contenere riducendo al minimo le possibilità di essere punti. In tal senso è utile indossare indumenti di colore chiaro dal crepuscolo all’alba, pantaloni e maniche lunghe, anche se d’estate è dura. Bene anche l’utilizzo di repellenti cutanei per uso topico, come spray a base di piretro o altri insetticidi ad uso domestico, nonché diffusori di insetticidi elettrici, areando però bene i locali prima di soggiornarci. Altro accorgimento prezioso è quello di abbassare sempre le zanzariere se si tengono aperte le porte le finestre, magari trattandole con repellenti. Infine, anche il condizionatore può essere un valido alleato, programmandolo a temperature leggermente inferiori di notte, perché le zanzare non amano il freddo.

accinarsi e seguire scrupolosamente tutte le norne e le buone prassi anti-contagio contro il Covid-19 fa bene anche alla salute “interiore”, della mente, oltre che a quella fisica. I pazienti affetti dal virus, infatti, anche dopo la guarigione, presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporoparietale. La circostanza poteva anche essere “intuita” considerando il calvario che molte persone hanno vissuto per superare la malattia e gli strascichi che ha lasciato, ma ora è stata provata anche scientificamente dallo studio “Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in Covid-19” pubblicato sulla rivista scientifica «Journal of Affective Disorders» e condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, coordinato dal prof. Fabio Sambataro. L’équipe di esperti ha dimostrato che il virus, oltre alle note manifestazioni “sistemiche”, può provocare anche sintomineuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress, i quali sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all’infezione del virus, come il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale. “Considerando la portata mondiale di questa patologia, abbiamo deciso di indagare i correlati neurali del Covid-19 e la loro associazione con le manifestazioni neuropsichiatriche riportate dai pazienti” spiega il prof. Sambataro, illustrando anche le modalità con cui è stata condotta la ricerca. Grazie alla collaborazione con ireparti di Neuroradiologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria e Psichiatria dell’Azienda Ospedale/Università di Padova, sono stati esaminati 79 soggetti guariti e 17 sani senza storia di infezione da SARS-COV2 e di patologie neuropsichiatriche.

Tutti i partecipanti allo studio hanno svolto una risonanza magnetica funzionale, che nel caso dei pazienti con Covid è stata effettuata dopo lanegativizzazione del tampone molecolare, e hanno completato una valutazione neuropsicologica. “In particolare - prosegue Sambataro -, abbiamo indagato laconnettività funzionale localecerebrale a riposo tramite lo studio dell’omogeneità regionale, tecnica che consente di valutare la correlazione locale del segnale in una regione cerebrale. Abbiamo inoltre approfondito con questionari i sintomi depressivi tramite il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), i sintomi ansiosi con la scala General Anxiety Disorder 7-item (GAD-7) e la fatica tramite la Multidimension Fatigue Inventory (MFI)”. Il risultato ha evidenziato, appunto, che i pazienti guariti dal Covid hanno un’incrementata connettività funzionale locale nell’ippocampo di destra e diminuita connettività nella cortecciatemporale destra e nel parietale di sinistra e che la gravità dei sintomi depressivi post-Covid si correla a queste variazioni neurofisiologiche. “È peraltro interessante notare – conclude il coordinatore del team di ricerca - che tali aree sono coinvolte in una varietà di processi sociali, tra cui la regolazione dell’emotività, l’empatia e la simulazione degli stati mentali degli altri. Inoltre, queste regioni risultano attivate quando i soggetti sono esposti a esclusione sociale, come negli individui sottoposti a quarantena. Infine, l’ippocampo è una struttura primariamente coinvolta nello sviluppo di sintomi depressivi e le alterazioni evidenziate dallostudio potrebbero essere associate sia direttamente all’infezione daCovid-19 che alla sintomatologia depressiva collegata allacondizione di limitazione sociale» In conclusione, dunque, la ricerca dimostra che i pazienti affetti dal virus presentano alterazioni nella connettività funzionale locale nelle aree temporo-parietali e limbiche e che tali anomalie si associano ai sintomi depressivi, un motivo in più per evitare di restare contagiati.

Fabio Sambataro




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