Cavarzere ott2013 n138

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di Cavarzere

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 138 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 138 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Primo piano Il costo del lavoro per le imprese venete e il cuneo fiscale pagg.

Politica Tommasi-Parisotto: la “guerra” delle indennità

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Il caso Garbin: “Con Valandro tutto chiarito ma non mi dimetto”

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EDITORIALE

inaugurata la Nuova sede per Amni e alta

Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano

Hanno finalmente una nuova sede l’associazione nazionale Marinai d’Italia e l’associazione Lagunari truppe anfibie di Cavarzere. Ad ospitare i marinai e i lagunari, infatti, ci pensa l’ex sede della scuola media Aldo Cappon in via Dante Alighieri 7. pag. 12

Gli studenti ricordano gli amici marocchini

Una palma è il simbolo prescelto dagli studenti di Cavarzere per ricordare i tre ragazzi marocchini trascinati via dalla corrente dell’Adige lo scorso agosto. Toccante la cerimonia, di martedì 15 ottobre. pag. 15 10%

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Ipab, dipendenti in agitazione per il contratto

Cgil e Cisl rassicurano dopo l’incontro avuto con la direzione. Ma potrebbe diventare un caso politico

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metà ottobre i rappresentanti di Cgil funzione pubblica e Cisl funzione pubblica, insieme alle Rsu, si sono riuniti in un’assemblea coi lavoratori dell’Ipab “A. Danielato” di Cavarzere. Tema della discussione sono stati i contenuti di un incontro tra le organizzazioni sindacali e il direttore dell’Ipab Mauro Badiale, con il quale vi erano dei contrasti relativamente al contratto decentrato, scaduto al termine dello scorso anno e non ancora rinnovato.

“Le due bozze proposte, la nostra e quella della direzione dell’Ipab – riferiscono i portavoce delle organizzazioni sindacali presenti all’incontro – erano finite per scatenare fraintendimenti. Tanto da far aprire lo stato di agitazione e l’annuncio di due ore di sciopero, prima dell’apertura del tavolo di conciliazione in prefettura. In sostanza siamo usciti da quell’incontro con una formula per la quale c’è stata un’apertura da parte dell’amministrazione dell’Ipab, che ha por-

tato una delibera in cui è stata riformulata la delegazione trattante, dando ampio mandato, da parte del Cda, al direttore Badiale, il quale si è impegnato a mandare a breve la bozza di contratto”. Nello specifico, il disaccordo tra i sindacati e la direzione riguardavano soprattutto la posizione sulla valutazione della performance per i dipendenti. pag.

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avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da imprenditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “aggiustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pubblico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di piccolo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag.

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L’Intervento

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*

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e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia

continua a pag.

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EDITORIALE

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segue da pag.

Davanti al “dio palanca” così fan tutti

Urbanistica

Piano casa, un successo

Sono 1.358 dall’inizio del 2013 le pratiche ricevute dai 44 Comuni della Provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previste dalla proroga della legge sul Piano casa approvata dal Consiglio regionale nel luglio scorso. Da marzo a maggio 2013 le pratiche presentate sono state 452, e gli dagli ultimi dati relativi al bimestre giugno-settembre 2013 di pratiche ne sono state presentate 701. Dal 2009, quando è entrata in vigore la legge sul Piano casa, fino ad oggi, sono state ben 9.507 le pratiche presentate per l’ampliamento delle abitazioni.

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Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia? Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo? Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori? E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato. Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo difficile e confuso periodo. Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fine settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere. E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno. E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustificare ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fine il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo. di Nicola Stievano

Uso delle palestre provinciali

Concessione delle palestre provinciali in orario extrascolastico La provincia autorizza per il 2013-14 l’uso delle palestre, da parte delle associazioni sportive che però devono essere presentate entro il 30, con apposito modulo pubblicato sul sito-web della Provincia. Per quanto riguarda le palestre gestite in convenzione con i Comuni di Mirano, Dolo, Portogruaro, San Donà di Piave, Chioggia, Cavarzere e Jesolo e le Municipalità del Comune di Venezia, le assegnazioni saranno effettuate dai Comuni in base ai criteri da loro stabiliti per la gestione delle proprie palestre.

Ddl svuota Provincie

La mobilitazione a Roma delle province “Vogliono far passare l’abolizione delle Province come la soluzione dei problemi del nostro Paese, quando ben sanno che incidiamo pochissimo sulla spesa generale”. La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto prende le distanze dal disegno di legge Delrio, cosiddetto svuota Province, e pur concordando sulla necessità di una riforma, reclama criteri differenti da quelli presi in considerazione dal Ddl. “Non si può fare di tutta l’erba un fascio” sostiene e rivendica il caso della Provincia di Venezia, come esempio di funzionalità ed efficienza. “E’ un ente che dà lavoro ad oltre 500 persone , - afferma - con il bilancio a posto nonostante i tagli, un ente ben organizzato che paga le aziende e i fornitori in meno di 20 giorni”. Una posizione la sua ribadita anche lo scorso 5 novembre in occasione dell’Assemblea nazionale delle Province organizzata dall’Upi (Unione delle Province italiane) a Roma alla quale hanno partecipato amministratori provinciali, parlamentari ed esponenti del Governo, esperti e sindacati.

Strutture

Cavarzere Pd a congresso Paolo Vallese, nuovo segretario della sezione locale pag.

sociale

Partiti

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Elisa Fangareggi vince l’edizione 2013 del Premio Bontà

Cona

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Provincia

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Parisotto: “Errore rompere con Cona” Tommasi: “Siamo uniti” pag. 16

Regione Trasporti

E’ Stradiotto il nuovo segretario provinciale del Pd pag. 26

Nuovi orari dei treni, una rivoluzione

Ambiente

Allarme nutrie al cimitero di San Michele pag.

pagg.

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personaggio

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arte

Mason, l’irresistibile passione per il collezionismo pag. 30

Verona e Vicenza, un posto al sole per il paesaggio pag. 39

Violenza sulle donne

allo studio Un servizio di supporto psicologico

Dopo il protocollo d’intesa con l’Ordine degli avvocati per l’attività di prima consulenza legale gratuita alle donne vittime di violenza, la Provincia di Venezia sta mettendo a punto un’analogo accordo di collaborazione con l’Ordine degli psicologi. Il testo discusso ed emendato in sede di Commissione pari opportunità verrà valutato dall’Ordine. L’intenzione - spiega l’assessore provinciale alle Pari opportunità Giacomo Gandolfo - è di arrivare alla firma del testo definitivo per il consiglio provinciale straordinario del 25 novembre prossimo, convocato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 ottobre 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese LAVORO Nel 2014, il taglio del cuneo fiscale varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015)

Cuneo fiscale e bonus giovani

di Alessandro Abbadir

La Cgia di Mestre: il taglio del cuneo porta in busta paga 14 euro netti al mese

Migliaia di richieste di assunzioni sono arrivate all’Inps per avere le agevolazioni del “bonus under30”

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l taglio del cuneo fiscale, farà ripartire l’economia italiana e anche quella veneta? Il governo pensa di si, le associazioni di categoria e i sindacati hanno più di qualche dubbio. Più efficace per incentivare le assunzioni sembra essere stato il bonus fiscale “under30”, fin nelle scorse settimane. In questo caso le richieste presentate in poco tempo dalle imprese venete sono state moltissime. Va ricordato che sono circa 170.000 i disoccupati in Veneto, per lo più dovuti alla massa di licenziamenti questi ultimi 5 anni. A pagare maggiormente questa situazione sono soprattutto le donne, che nel 60% dei casi si trovano disoccupate. Ma vediamo le cifre del taglio al cuneo fiscale. Nel 2014, il taglio varrà 1,5 miliardi sull’Irpef per le fasce medio-basse (1,7 miliardi nel 2015 e 1,8 nel 2016) e 40 milioni sull’Irap quota lavoro (110 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Per ridurre i contributi sociali sulle imprese è stanziato un miliardo nel 2014 (1,1 nel 2015 e 1,2 nel 2015). La riduzione del cuneo fiscale sarà dunque in tre anni: di 5,6 miliardi per le imprese e 5 miliardi per alleggerire il peso del fisco sui lavoratori .Il primo anno il cuneo di fatto varrà in tutto 2,5 miliardi. Attualmente si stanno studiando due ipotesi e alla fine dei calcoli, in termini di guadagno si tratta, di una disponibilità immediata in busta paga di 112 euro nel primo caso e di 502 euro nel secondo. A partire dall’anno d’imposta

coinvolti 750 lavoratori tra noale e scorzÉ

Per Aprilia la corsa più lunga

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cque agitate nel polo del motociclismo dell’Aprilia nel veneziano. I 750 lavoratori hanno respinto il piano di ridimensionamento della produzione presentato dal patron di Aprilia Roberto Colaninno. I due stabilimenti di Scorzé e Noale producono 27 mila motoveicoli all’anno e l’occupazione tiene grazie al ricorso, in atto da 4 anni, ai contratti di solidarietà. Il piano Colaninno prevede invece che la produzione si assesti attorno agli 8-10 mila moto e motocicli: si fa presto a fare i conti dei lavoratori che sarebbero espulsi dall’azienda. Raccontando l’incontro di Pontedera Matteo Masier, della Fim Cisl veneziana, sottolinea come non sia possibile “curare Aprilia con la stessa medicina che si è usata per Guzzi perché, nei fatti, significa, far scomparire i due stabilimenti produttivi”. Per questo motivo il sindacato, che non nega l’oggettività della crisi, chiede una svolta nella strategia aziendale con un progetto industriale di investimenti che rilanci gli stabilimenti. Sindacati ed Rsu contestano all’azienda di non aver dato luogo nemmeno agli investimenti annunciati un anno fa, a partire dalla riorganizzazione ed il potenziamento del settore marketing e commerciale. La sensazione che si voglia andare ad una lenta e progressiva chiusura dei siti produttivi è confermata anche dagli altri interventi “è questo il futuro che si prepara per chi ha appena vinto il campionato mondiale Superbike costruttori?” si chiedono in molti. Per i lavoratori di Aprilia si apre quella che probabilmente sarà la corsa più lunga.

2013, per ottenere le compensazioni di crediti di imposte dirette superiori a 15mila euro (come avviene oggi per l’Iva), sarà necessario ottenere il visto di conformità di un professionista abilitato. Si incentiva poi la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Ed è previsto il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Ma queste cifre vengono criticate dalla Cgia di Mestre con il suo segretario Giuseppe Bortolussi come troppo esigue per far ripartire i consumi e perciò l’economia reale. “Il taglio del cuneo fiscale – dice Bortolussi - potrebbe garantire ai lavoratori dipendenti una busta paga più “pesante” fino a 14 euro netti al mese. I vantaggi economici più “tangibili” sarebbero per i dipendenti con un reddito imponibile Irpef che oscilla tra i 15.000 ai 20.000 euro all’anno, uno stipendio mensile netto compreso tra i 950 e i 1.250 euro. Ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’di serenità alle famiglie è una chimera. Stiamo parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero ad una persona di concedersi neanche una birra e una pizza. Difficile far ripartire i consumi in questo modo”. Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe poi favorire nuove assunzioni, visto che le imprese pagherebbero meno per i dipendenti, e anche su questi aspetti dell’operazione, i dubbi sono molti. Qualche risultato

però più consistente si pensa potrà vedersi nei prossimi anni quando il taglio sarà più netto. Più risultati sembra darli invece immediatamente il “bonus under 30” che prevede cospicue agevolazioni per le imprese che decidono di procedere con nuove assunzioni o con la trasformazione di rapporti di lavoro a tempo determinato in tempo. A livello nazionale i 4/5 delle richieste riguardano nuove assunzioni, mentre approssimativamente 1/5 si riferisce a trasformazioni dei rapporti in tempo indeterminato. L’incentivo, introdotto dall’articolo 1 del decreto legge 28 giugno 2013, è riconosciuto alle aziende che assumono giovani fra i 18 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi o senza un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure che trasformino un rapporto di lavoro già esistente da tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato. Il beneficio, che è pari ad un terzo della retribuzione (fino a un massimo di 650 euro al mese) per una durata massima di 18 mesi (12 mesi per trasformazioni di contratti a termine in tempo indeterminato), può essere richiesto esclusivamente dalle aziende. Le domande devono essere presentate all’Inps per via telematica. In poche ore in Veneto sono state presentate migliaia di domande. Per il Veneto, il fondo a disposizione per le nuove assunzioni ammonta a 5,4 milioni per il 2013, 11 milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015.


Argomento del mese 5 10 Argomento del mese Dati Unioncamere per il veneziano

i per rilanciare l’occupazione La storia Un anno fa il via alla nuova formula che ha permesso di mantenere l’occupazione

Quando i dipendenti salvano l’azienda: Fonderie Zen fa scuola di Nicola Stievano

U spalla pag 5 per vene-

n esempio destinato a fare scuola nella lunga recessione che ha investito il nostro Paese. E ancora una volta, anche tra le difficoltà della crisi, il Veneto a fare da capofila, a dare il “buon esempio”. Stiamo parlando delle aziende salvate dai dipendenti, dai lavoratori che non si arrendono al fallimento e scelgono di impegnarsi in prima persona per mantenere la produzione e l’occupazione. Un anno fa proprio nella nostra regione, in provincia di Padova, le Fonderie Zen hanno ripreso l’occupazione e salvato decine di posti di lavoro grazie ad una formula fino ad allora pressoché inedita, poi replicata nel resto della Penisola. E sempre dal Nordest sono partite altre iniziative di lavoratori che da ex disoccupati sono diventati “azionisti” o “imprenditori” e garantendo un futuro ad aziende in crisi. Un anno fa le ex Fonderie Zen di Albignasego hanno riavviato l’attività produttiva, con una nuova compagine sociale (la Zen Fonderie Srl) e 115 dipendenti, di cui quasi la metà extracomunitari. Il progetto industriale, che ha ottenuto anche l’appoggio economico di Veneto Sviluppo Spa, finanziaria della Regione, è stato presentato con un esempio unico in Italia. “Per la prima volta anche i lavoratori – ricorda l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - sono entrati nel capitale sociale dell’azienda e hanno concorso a salvarla da un sicuro fallimento. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo fortemente voluto appoggiare questo progetto che rappresenta anche un segnale e un esempio per tutte le aziende oggi in sofferenza. Non è stato facile mettere insieme una filiera che va dai lavoratori, ai manager, agli investitori, ma è una sfida vinta per l’impresa, i dipendenti, il mondo del pubblico e del privato”. E’ stato il primo esempio di cogestione in Italia, in cui lavoratori, dirigenti, ma anche istituzioni pubbliche e fondi privati hanno costituto un’alleanza forte per salvare un’attività con ancora margini di rilancio.

ziane

Area sud la più in affanno

Nel 2013 in fumo 4160 posti di lavoro D

isoccupazione galoppante e imprese in difficoltà. I segnali di ripresa ci saranno anche a livello internazionale ma nel veneziano fanno proprio fatica a vedersi. I dati per le imprese sono arrivati dal report di Unioncamere . Le cifre sono pesantissime: a fine 2013, rivela il consueto report del sistema tessuto produttivo veneziano si ritroverà con oltre 4mila posti di lavoro in meno rispetto a inizio anno, 2mila e 800 nel comparto dei servizi e 1.360 in quello industriale Le assunzioni di lavoratori dipendenti sono in calo del 17% rispetto al 2012 e del 20% in confronto a cinque anni prima. Due terzi dei nuovi contratti sono a tempo determinato, mentre rispetto al 2012 cala del 5% l’utilizzo di rapporti cosiddetti atipici. Andiamo nel dettaglio nel veneziano quest’anno troveranno un posto di lavoro 15.290 persone: 13.120 avranno un contratto da dipendenti, mille entreranno con contratti di somministrazione (ex interinali), 660 con il co.co.pro e 510 con altri tipi di rapporto. Restano a casa 19.450 lavoratori dei quali 17.280 dipendenti. Ciò significa che il 2013 segnerà la perdita di 4.160 posti di lavoro. Solo quindici imprese veneziane ogni cento hanno messo in preventivo di assumere nuovo personale entro l’anno. Molte di queste non intendono assumere perché, pur avendone necessità, ritengono eccessivo il costo del lavoro e sperano che il taglio del cuneo fiscale favorisca l’operazione. Intanto si è svolto nella sede del Centro servizi di Mestre un incontro tra l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni, e il direttore della Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato. Si sono analizzati gli aspetti legati alla situazione difficile dell’area sud della provincia nei comuni di Cavarzere Cona e Chioggia . Qui aumenta la Cassa Integrazione Guadagni dell’ 8 per cento, così come le procedure di mobilità del 6 per cento, crolla il fatturato del 10-12 per cento, i settori più penalizzati sono l’edilizia, seguita dal metalmeccanico. Le prospettive di ripresa si allontanano al secondo semestre 2014, nel frattempo la situazione di crisi tende ad aggravarsi con ulteriore ricorso alla Cig e aumento del tasso di disoccupazione oltre l’11 ed il 12 per cento rispetto ad altre aree del Veneto. “La situazione del sud della provincia veneziana – spiega l’assessore Gianni - evidenzia dati molto preoccupanti. Ho convocato all’inizio di quest’anno, a Chioggia, una riunione con i sindaci e gli assessori alle attività produttive, dei Comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona per proporre e suggerire di creare, una sinergia di intenti per abbattere i “campanili” che dividono e, creano incomprensioni. Questo territorio ha grosse potenzialità, ma che se non vengono trasformate in opportunità imprenditoriali e produttive, con una forte azione unitaria, corriamo il grosso pericolo di trovarci fra un anno a constatare il peggioramento dei dati che oggi vengono evidenziati”. Per direttore di Confapi Industria Veneto Pier Orlando Roccato: ”Rispetto ad altre aree del Veneto la bassa veneziana soffre in maniera endemica della mancanza di uno sviluppo industriale consolidato negli anni. Si è puntato solo ed esclusivamente (vedi Chioggia) a sviluppare il sistema turistico senza procedere a pari passo a consolidare attività correlate. L’area poi vive la perdita occupazionale di Marghera. Serve dunque uno sviluppo del settore turistico con valorizzazione del patrimonio territoriale, che proceda con l’integrazione delle attività complementari. Una politica del credito agevolata per sviluppare attività che diano risposte ad un territorio che da troppi anni soffre”.


6 Cavarzere Politica Henri Tommasi risponde all’ex primo cittadino sulla questione dell’indennità da sindaco

“Parisotto percepiva un’indennità maggiore e anche molte altre”

“Percepiva dall’Ater di Venezia un’indennità raddoppiata e un’ulteriore diaria, oltre a quella di presidente della Residenza veneziana srl” di Melania Ruggini

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fronte degli ultimi attacchi da parte del capogruppo del Pdl, Pier Luigi Parisotto, nei confronti del sindaco Henri Tommasi relativamente all’indennità da sindaco, quest’ultimo decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Il primo cittadino precisa come egli percepisca l’esatta indennità prevista per legge dal 2000 ad oggi, ossia “l’indennità percepita da tutti i sindaci italiani in comuni di tali dimensioni, indennità che ha da sempre percepito Parisotto quando era sindaco e che non è aumentata del 30% come vorrebbe far credere. Anzi a dire il vero – specifica Tommasi - Parisotto fino a qualche anno fa percepiva un’indennità da sindaco maggiorata del 10%, come da legge”. Tommasi non finisce qui la sua replica e ribatte: “Ci vogliono coraggio e sfrontatezza per contestare l’indennità dell’attuale sindaco, visto che l’ex sindaco Parisotto percepiva diverse altre indennità”. Ricordando quella di presidente Ater: “Parisotto, da ll’aprile 2006, percepiva dall’Ater di Venezia un’indennità raddoppia-

ta che aggiunta ad un’ulteriore diaria portava ad un compenso complessivo mensile di circa 6.300 euro per svolgere, a tempo pieno, il ruolo di presidente dell’azienda”. Inoltre Parisotto avrebbe beneficiato dell’indennità di “presidente Residenza Veneziana srl pari a 16.000 euro l’anno – come sostiene Tommasi - oltre al rimborso delle spese e ad accessori di legge”. Alla conta fatta da Tommasi si aggiunge inoltre l’indennità da presidente Gal. “Forse il capogruppo del Pdl – continua potrebbe adoperarsi e sprecare le proprie energie per il bene della comunità e non per raccontare fandonie. Ma per capire cos’è realmente successo in questi anni risulta opportuno fare un passo indietro. Nell’anno 2007- racconta - tra i tanti scandali dell’amministrazione Parisotto, emergeva un evento alquanto sbalorditivo. Il Comune cavarzerano vendeva le sue quote nella Residenza Veneziana srl e l’allora sindaco Parisotto poteva così percepire l’indennità di 16.000 euro annui che gli spettava (e gli spetta tutt’ora) quale presidente della

società stessa”. Ecco i fatti riportati dal primo cittadino che racconta: “Il 24 novembre 2003 il consiglio comunale di Cavarzere, con lui sindaco, votò (contrari i sei consiglieri del centrosinistra) l’adesione alla Residenza Veneziana srl. Si trattava di una società costituita nel luglio 2003, con socio unico l’Ater di Venezia, all’epoca presieduto da Roberto Pellegrini, il cui scopo dichiarato era di “sviluppare sinergie per ottenere alloggi a costi contenuti e effetti calmieratori del mercato, offrendo case in locazione e in acquisto ai cittadini con reddito medio”. Per meglio raggiungere questo obiettivo l’Ater aveva offerto quote della società ai comuni della provincia e 30 su 44 di questi versarono una quota di partecipazione. Nel caso di Cavarzere, che aveva manifestato un “qualificato interesse” a partecipare, si trattava di 18.000 euro, di cui 16.500 quali quote (l’1,5% del capitale) e il resto, si legge in delibera, “sovraprezzo” (ovvero guadagno per l’Ater). Dal novembre 2003 al 2007 la Resi-

Il sindaco Henri Tommasi

denza Veneziana non aveva condotto alcun intervento nel Comune di Cavarzere. Così ecco la bella notizia secondo la quale l’amministrazione comunale stava predisponendo il preventivo 2007 e una delle ultime modifiche a quel bilancio era una paginetta aggiuntiva in cui si annunciava l’intenzione di vendere le quote acquistate circa tre anni fa, perché la partecipazione alla Residenza veniva ora considerata “non strategica”. Perché il Comune contava troppo poco, o perché alle intenzioni non erano seguiti i fatti?” Tommasi spiega: “Ma un dato certo c’era: Parisotto, divenuto presidente dell’A-

ter di Venezia, era automaticamente anche presidente della Residenza Veneziana, incarico per il quale percepiva e percepisce 16.000 euro annui oltre al rimborso delle spese e ad accessori di legge se dovuti. La Finanziaria 2007 stabilisce che l’amministratore di un ente locale che ricopre cariche nei cda di società partecipate dallo stesso ente “non percepisce alcun emolumento” dalla società medesima. Ma se il Comune di Cavarzere esce dalla “Residenza” il problema non si pone più. Ecco fatto: Parisotto ha così ottenuto ciò che gli interessava, l’ennesima indennità”.

Parisotto replica: “tutte indennità legittime”

“P

er giustificare l’aumento del 30% della propria indennità 2013, Tommasi porta il paragone con le indennità da me percepite nel periodo mentre ero presidente dell’Ater di Venezia, dall’aprile 2006 all’agosto 2010 e sindaco di Cavarzere (maggio 2006/giugno 2011)”. Il capogruppo del Pdl Pier Luigi Parisotto (in foto) risponde alle critiche del sindaco. “Il tentativo – replica - sa di scorciatoia per non dovere ammettere la propria inadeguatezza, ma soprattutto i molti errori fin qui commessi, che hanno clamorosamente incanalato la nostra cittadina verso una lenta ma inesorabile agonia, in perfetto isolamento politico amministrativo in cui l’hanno relegata il sindaco e la sua maggioranza con le loro assurde scelte”. Parisotto prosegue spiegando: “Prende a prestito la tesi del sempre comunista, Nadio Grillo, che dal maggio 2006 e per 4 anni, cavalcò in modo demagogico e populista questo tema della doppia indennità da me percepita, presidente e sindaco, gridando allo scandalo. Il tentativo era di farmi passare come un “palancaro”, pur sapendo che la cosa era perfettamente legittima”. “Sentire oggi la stessa tesi, in bocca al sindaco Tommasi, - prosegue - vuol dire che veramente non ha altri argomenti a sua difesa e con la sua maggioranza sono arrivati alla frutta, ma quella secca. Non trovano nessun motivo per giustificare i loro molteplici errori che sono sotto gli occhi di tutti i cavarzerani, come la devastazione di via dei Martiri con

lo sperpero di quasi 400 mila euro per il “ponaro archeologico”, i costosi lavori nei campi da tennis di via Spalato per vederli usati solo d’estate, per non parlare della chiusura dell’ufficio postale di San Pietro e prossimamente anche del giudice di pace a Cavarzere”. “Come presidente Ater Venezia,- dice Parisotto- basterebbe ricordare i 36 nuovi alloggi costruiti a Villaggio Busonera con tecnologie innovative, 18 già consegnati, gli altri 18 tra poco, più di 5 milioni di euro investiti a Cavarzere, o gli oltre 60 alloggi comunali ceduti agli inquilini per 1,2 milioni di euro entrati nelle casse comunali, che questo sindaco non sa come spendere. Tutto questo sarebbe uno scandalo? ”. “Se vogliamo parlare dei risultati tra il 2006 e il 2011, - conclude - grazie alla doppia carica, come sindaco potrei ricordare le molte strade asfaltate nel centro e nelle frazioni, lo stadio di calcio rimesso a nuovo, i campetti di calcetto in tutte le frazioni, l’apertura del Teatro Serafin, la ristrutturazione del municipio, tutte le scuole ristrutturate e messe a norma, un nuovo supermercato, la completa ristrutturazione dell’ex zuccherificio, la nuova stazione e deposito bus, il riscatto dell’acquedotto dai privati, oltre ad un milione di euro di contributi a fondo perduto che gli ho lasciato in cassa e che fino ad oggi non sono riusciti a spendere e molto altro M.R. ancora”.



8 Cavarzere Primo piano

NEWS

Ipab Danielato Le organizzazioni sindacali dopo l’incontro con la direzione

Dipendenti in agitazione per il contratto di Nicla Sguotti

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metà ottobre i rappresentanti di Cgil funzione pubblica e Cisl funzione pubblica, insieme alle Rsu, si sono riuniti in un’assemblea coi lavoratori dell’Ipab “A. Danielato” di Cavarzere. Tema della discussione sono stati i contenuti di un incontro tra le organizzazioni sindacali e il direttore dell’Ipab Mauro Badiale, con il quale vi erano dei contrasti relativamente al contratto decentrato, scaduto al termine dello scorso anno e non ancora rinnovato. “Le due bozze proposte, la nostra e quella della direzione dell’Ipab – riferiscono i portavoce delle organizzazioni sindacali presenti all’incontro – erano finite per scatenare fraintendimenti. Tanto da far aprire lo stato di agitazione e l’annuncio di due ore di sciopero, prima dell’apertura del tavolo di conciliazione in prefettura. In sostanza siamo usciti da quell’incontro con una formula per la quale c’è stata un’apertura da parte dell’amministrazione dell’Ipab, che ha portato una delibera in cui è stata riformulata la delegazione trattante, dando ampio mandato, da parte del Cda, al direttore Badiale, il quale si è impegnato a mandare a

Cgil e Cisl: “C’è stata un’apertura da parte dell’amministrazione dell’Ipab. Il direttore Badiale si è impegnato a rimandare a breve la bozza del contratto” L’Ipab Danielato

breve la bozza di contratto”. Nello specifico, il disaccordo tra i sindacati e la direzione riguardavano soprattutto la posizione sulla valutazione della performance per i dipendenti. Favorevole il sindacato, perché essa è stata recepita

anche in altre case di riposo, mentre contraria si è detta la direzione che non l’ha voluta inserire, anche se è prevista dalla legge Brunetta sull’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.

Il sindaco Tommasi cerca di spegnere le polemiche

L’amministrazione dell’Ipab si sta muovendo per un nuovo contratto

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n merito alla situazione dell’Ipab, il sindaco Henri Tommasi (in foto) dichiara: ”L’amministrazione dell’Ipab sta seguendo con attenzione la questione per addivenire nel più breve tempo possibile alla sottoscrizione di un nuovo contratto decentrato integrativo per i dipendenti. Tale contratto dovrà avere come obiettivo la garanzia delle funzioni necessarie alla organizzazione per garantire i livelli di servizio previsti, la tutela dei dipendenti, la salvaguardia degli interes-

FOCUS

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si dei residenti nella struttura”. Il primo cittadino di Cavarzere specifica come “dovrà essere rispettoso delle norme di legge e degli atti contrattuali di livello superiore, premiando i dipendenti che si distingueranno per il maggior impegno”. In ogni caso, spegne le polemiche rassicurando come “l’amministrazione dell’Ipab ha già fatto i passi necessari, propedeutici alla contrattazione e sottoscrizione a breve del contratto”.Infatti Tommasi specifica che

il consiglio di amministrazione dell’ente ha nominato la commissione trattante di parte pubblica “dandole le linee di indirizzo per la contrattazione, così come previsto dalla legge. La commissione, come da impegni assunti avanti il rappresentante del Prefetto ha trasmesso il 21 ottobre la bozza di contratto alla Rsu e alle ooss”. L’augurio finale del primo cittadino è quello di trovare a breve un accordo che soddisfi entrambe le parti. M.R.

Rottanova. Attività in crisi

Dopo 82 anni chiude i battenti il “cabioto del ponte”

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ra il 1931 quando la famiglia Zanardo aprì il suo negozietto alle porte di Rottanova, in via Umberto Maddalena, proprio all’inizio della discesa che dal ponte sul Gorzone porta alla chiesa della frazione. Da allora il piccolo negozio, che vendeva frutta, verdura e gelati ha rappresentato, non solo per i residenti di Rottanova, un punto di ritrovo per i giovani e il luogo dove acquistare prodotti da qualcuno di fiducia. Con il trascorrere degli anni il locale è stato rinnovato e ampliato, offrendo ai clienti un servizio sempre più diversificato e diventando anche un’apprezzata fioreria. Oggi non è più possibile fare acquisti dalla famiglia Zanardo perché, dopo ben ottantadue anni senza neppure un giorno di ferie, il negozio ha chiuso i battenti agli inizi di ottobre. Una decisione sofferta, come spiegano la titolare Martina Zanardo e la madre Andreina, più volte rimandata nella speranza che la situazione potesse migliorare e, se non tornare ad essere come negli anni più ridenti, almeno ridare un po’ di fiducia per il futuro. Così purtroppo non è stato e Rottanova ha perso una parte della sua storia, fatta di serate trascorse a scherzare in compagnia tutti insieme “al ponte” o a chiacchierare con la famiglia Zanardo, ieri come oggi, di una gentilezza rara. “Abbiamo tenuto duro finché abbiamo potuto – racconta Andreina – era da tempo che avevamo preparato tutti i documenti necessari per chiudere ma rimandavo sempre perché mi sembrava di fare un torto ai nostri clienti, di chiudergli in qualche modo la porta in faccia. Alla fine però purtroppo ho dovuto cedere, troppo poche le entrate, insufficienti a coprire le spese, e così con la tristezza nel cuore di tutti noi il “Cabioto del ponte” ha chiuso”. Parlando, Andreina e i suoi figli mostrano tante belle foto, scattate proprio “al ponte” nel corso degli anni, in esse i volti sorridenti di amici, di generazioni e compagnie diverse, accomunati da un luogo di ritrovo che da oggi non esiste più. Una parte di storia della frazione se ne va insieme al negozietto della famiglia Zanardo, come già hanno fatto non molto tempo fa la macelleria e il barbiere adiacenti, una strada percorsa purtroppo anche da altre attività commerciali di Rottanova. La speranza è che tale tendenza si possa presto invertire. N.S.

Il caso può approdare in Consiglio comunale

Marzia Tasso e Clara Padoan chiedono al sindaco di intervenire

resto la questione relativa al rinnovo del contratto dei dipendenti della casa di riposo di Cavarzere potrebbe approdare in Consiglio comunale, infatti Marzia Tasso, consigliere comunale del Pd, ha depositato un’interrogazione al sindaco nella quale chiede al primo cittadino di esprimersi visto che il presidente e il Cda dell’Ipab sono di diretta emanazione dell’amministrazione comunale. Tasso chiede al sindaco di esplicitare la propria opinione sul tema, allo scopo di dirimere la conflittualità in atto e per la ricerca di una soluzione tesa alla salvaguardia dei diritti dei dipendenti e per la tutela degli utenti. “Il personale dipendente dell’Ipab è in stato di agitazione – queste le sue parole – e le motivazioni addotte risultano da

addebitarsi al comportamento di netta chiusura del direttore-segretario, il quale si oppone al diritto da parte del sindacato di discutere delle modalità di erogazione del premio individuale di produttività secondo i criteri previsti dalla Legge Brunetta. Tale situazione si riflette sull’organizzazione del lavoro e sul rapporto addetto-utente con grave disagio per tutti gli anziani ospiti”. Un documento è stato prodotto anche dalla consigliere della Lega Nord Clara Padoan che, in una nota, invita l’amministrazione comunale ad analizzare in maniera approfondita la situazione, a suo avviso sul punto di esplodere. “Le condizioni in cui gli operatori e le operatrici sono costrette

a lavorare – afferma Padoan – sono assolutamente indecorose e fonte di continue difficoltà sotto l’aspetto lavorativo con forti ricadute su quello familiare, gli orari spezzati che si pretendono dagli operatori comportano motivo di forte tensione, perché non certamente formulati nel metodo corretto, e le ricadute di ciò si hanno anche sugli utenti”. La consigliere del Carroccio invita poi il presidente dell’Ipab Fabrizio Bergantin a illustrare al Consiglio comunale la situazione operativa interna al centro residenziale, soffermandosi sulle modalità con cui vengono assegnati gli orari di lavoro agli operatori e le condizioni nelle quali gli stessi si trovano sul posto di lavoro. “Forse va rivisto il ruolo del direttore” chiosa Padoan. N.S.




Cavarzere 11 Politica e facebook Romano Angelo Garbin parla dopo le esternazioni riferite a Dolores Valandro

“La mia, una frase forte ma non mi dimetto” Il consigliere di Sel: “E’ stata una reazione istintiva, ma non possono chiedere le mie dimissioni, rimango come indipendente. Con Valandro ci siamo chiariti” di Nicla Sguotti

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a vicenda che ha avuto come protagonista il consigliere comunale Romano Angelo Garbin, in relazione alle sue esternazioni su facebook riferite a Dolores Valandro, doveva ritornare in Consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta del 24 ottobre, tuttavia così non è stato. La mozione presentata dai consiglieri di Lega Nord, Pdl e Alleanza per Cavarzere, che chiedeva le dimissioni di Garbin da consigliere, è infatti stata ritirata dopo che i firmatari avevano prima chiesto l’inversione dei punti all’ordine del giorno per anticipare la discussione della mozione, che era al punto undicesimo, e poi lo slittamento della discussione al prossimo consiglio comunale. Entrambe le proposte sono state bocciate dalla maggioranza e i firmatari della mozione hanno deciso, al termine di un lungo e intenso dibattito sul bilancio che si è prolungato fino alle tre, di ritirare la mozione. Terminata la seduta consiliare, il consigliere Garbin, congiuntamente al portavoce di Dolores Valandro Luca Ricci, ha tenuto una conferenza stampa. “Non possono chiedere le dimissioni di un consigliere – ha esordito Garbin – perché eletto dal popolo, non mi dimetterò ma resterò come indipendente, fedele a que-

Romano Angelo Garbin e Dolores Valandro sta maggioranza che, anche con il mio aiuto, la mia propaganda fatta casa per casa e i voti fatti avere da Sel, ho contribuito a far eleggere. Certamente la mia è stata una frase forte, ma con essa volevo dimostrare il mio disappunto verso una donna, che augurava a un’altra donna di essere stuprata, non conoscendo la storia personale della Valandro, anche la sua frase è stata strumentalizzata ad arte. È stata una frase istintiva di reazione, certamente sba-

gliata non conoscendo la realtà dei fatti, detta per contrappasso, comunque subito con la signora Valandro, tramite il suo portavoce, ci siamo chiariti”. Luca Ricci ha confermato la volontà, da parte di Dolores Valandro, di concludere la vicenda in modo privato e bonario con Garbin, tra i due potrebbe essere vicino un incontro in cui il consigliere cavarzerano intende porle personalmente le proprie scuse. Clara Padoan, consigliere leghista, ha qualche giorno più tardi dimostrato il suo disappunto per come è stata affrontata la questione Garbin dall’amministrazione comunale. “Si tutela ancora il consigliere Garbin – ha detto – facendo quadrato e impedendo di discutere della mozione che lo riguarda, in cui le minoranze chiedono le sue dimissioni, se non alle tre di mattina. Chiaro segnale che tale argomento è fonte di forte imbarazzo e vergogna per tutta la maggioranza, ma la stessa non può sottrarsi a difendere il Garbin perché se così non fosse probabilmente lo stesso alla maggioranza sarebbe meno fedele e, visti i tempi che corrono in casa Partito democratico, è meglio tenere stretta la poltrona. Questa volta il passo falso è stato notevole e non si mancherà di farlo notare con forza”.

NEWS Partito democratico

Vallese è il nuovo segretario locale

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opo alcuni mesi di commissariamento, sotto la guida di Maurizio Barberini, lo scorso 26 ottobre il circolo di Cavarzere del Partito Democratico ha scelto il suo nuovo segretario: è Paolo Vallese (in foto), un 32enne ricercatore-consulente, laureato in Scienze Politiche all’Università di Padova e con un master in Management Pubblico alla Bocconi di Milano, eletto quasi unanimemente dai partecipanti al congresso (48 voti favorevoli e 2 astenuti). “Sono riuscito a compattare alcune componenti del Pd attorno alla mia figura – spiega Vallese – tranne una minoranza che ha preferito non presentarsi, tuttavia la mia volontà è quella di dedicare più tempo alla politica e meno alle polemiche interne al partito: ciò significa che tenterò una rappacificazione con tutte le correnti, ma mi occuperò molto di più dei progetti concreti”. L’impegno politico di Vallese è nato nelle ultime amministrative, dove si è presentato alle elezioni nella lista civica Movimento Cavarzere Domani, ma “visto il successo del progetto di eleggere Henri Tommasi sindaco ho deciso di fare politica anche al di fuori di un contesto locale”.Ora a Vallese spetta, come primo compito, di allestire le primarie dalle quali uscirà il nome del segretario nazionale del Partito Democratico nonché – afferma – “di essere un pungolo e insieme un puntello per l’attuale amministrazione la quale, più che di un rilancio ha bisogno di rifocalizzare alcune questioni, in quanto ciò che finora doveva essere fatto è stato portato a termine”. Nicola Ruzza


12 Cavarzere L’inaugurazione Nei locali della ex scuola media Cappon, in via Dante Alighieri

Nuova sede per Amni e Alta

Soddisfazione da parte dei Marinai e dei Lagunari: “Avere una sede significa dare segno tangibile della nostra presenza” di Melania Ruggini

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anno finalmente una nuova sede l’associazione nazionale Marinai d’Italia e l’associazione Lagunari truppe anfibie di Cavarzere. Ad ospitare i marinai e i lagunari, infatti, ci pensa l’ex sede della scuola media Aldo Cappon in via Dante Alighieri 7. Il sindaco Henri Tommasi, soddisfatto del traguardo, ha sottolineato come l’amministrazione comunale abbia finalmente potuto dare spazio a diverse associazioni che operano nel territorio locale, ospitate tutte nell’edificio in via Dante, rendendo merito ai marinai e ai lagunari, sempre presenti per le diverse iniziative della città. L’inaugurazione ufficiale, avvenuta a metà ottobre, ha visto una folta partecipazione di pubblico, oltre a numerosi soci Anmi e Alta locali, e alla presenza dei commilitoni di altri comuni vicini, come Adria. Una ventina, infatti, i marinai della sezione adriese che hanno partecipato alla cerimonia contribuendo in maniera concreta all’organizzazione della giornata. Alla cerimonia è intervenuto il sindaco

NEWS Salute e prevenzione

Una giornata dedicata al cuore

Un passaggio della cerimonia di inaugurazione: il sindaco Henri Tommasi con l’associazione nazionale dei Marinai d’Italia

Tommasi assieme al presidente del consiglio comunale Mauro Contadin e ad alcuni consiglieri. A presiedere all’evento c’erano il presidente nazionale dell’Alta, generale Gianpaolo Saltini e il consigliere nazionale lagunare Giulio Fioravanti. Per l’Anmi hanno presenziato il delegato regionale cavalier Alessandro Mazzolo e il consigliere nazionale ammiraglio Rudy Guastadisegni. Il ricco programma della mattinata è iniziato con il ritrovo nel cortile della scuola e l’alzabandiera alle 11, a cui sono seguiti gli interventi del presidente Anmi a nome

delle due associazioni e del primo cittadino. Quindi il taglio del nastro e la benedizione dei locali hanno aperto fisicamente le porte della sede alla comunità, grazie alla presenza di Padre Pietro dei padri Canossiani. Il presidente dell’Anmi Fiorenzo Pavan e il presidente Alta Gianni Augusti hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. “Avere una sede - hanno affermato significa avere l’opportunità di ritrovarsi con maggiore facilità e funzionalità, ma soprattutto vuol dire dare un’immagine fisica e visibile di questa presenza sul territorio”.

Scuola Orientamento: la scelta dopo le medie

Rinnovato l’accordo della scuola Cappon con il Conservatorio di Adria

FOCUS Auser. L’appello del nuovo presidente Ivo del Biondo

“Serve un nuovo mezzo per ampliare il servizio trasporto”

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ambio della guardia per l’Auser di Cavarzere e Cona: infatti il Comitato direttivo del 24 settembre 2013 ha eletto il nuovo presidente Ivo Del Biondo, che è succeduto nella carica al dimissionario Aldo Chiebao. L’Auser, costituitasi a Cavarzere nel 1999, ha come finalità la promozione della solidarietà e in tal senso svolge numerose attività nei settori dell’assistenza sociale, in particolare il trasporto di anziani nei luoghi di cura e opera nella promozione culturale, organizzando gite e visite guidate, per far sì che la terza età sia una tappa della vita affrontata dall’anziano in modo sereno e attivo. Tuttavia l’Auser – sottolinea il presidente Del Biondo – “è un’associazione per l’anziano, non di anziani”, nel senso che ha bisogno di un ricambio generazionale e di inserire all’interno del gruppo persone giovani desiderose di spendere un po’ del proprio tempo libero a servizio degli altri: per questo il presidente auspica la nascita di una sezione dedicata ai giovani, che possa svolgere le proprie attività in modo autonomo, nei limiti del bilancio e dello statuto dell’associazione. Tuttavia l’Auser ha dei problemi che deve affrontare in tempi brevi: innanzitutto la necessità di ampliare il servizio di trasporto, a fronte delle sempre più numerose richieste, ma per far ciò deve provvedere all’acquisto di una nuova auto, possibilmente dotata delle attrezzature atte al trasporto anche dei disabili, priorità non più dilazionabile; di qui l’appello di Del Biondo alle banche, alle industrie, ai supermercati, alle farmacie e più in generale a tutte le attività commerciali che operano nel territorio cavarzerano a contribuire a questo sforzo, magari attraverso il meccanismo dello sponsor. Infatti l’Auser mette a disposizione nelle proprie auto 5 spazi pubblicitari nei quali, dietro pagamento di un compenso, le aziende possono apporre per 3 anni il proprio marchio, con un vantaggio notevole in termini di marketing, visto che i mezzi dell’associazione si muovono giornalmente per tutto il territorio del Veneto e talvolta giungono anche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Infine un’altra priorità è la ricerca di una sede operativa, nel permanere di quella istituzionale nella Camera del Lavoro, dove gli associati e in particolare le donne possano incontrarsi e socializzare: il presidente invita in particolare al Sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale affinché riesca a trovare uno spazio idoneo ad ospitare questa indispensabile realtà associativa. Nicola Ruzza

Premio Bontà a Elisa Fangareggi che aiuta le persone nei campi profughi in siria Elisa Fangareggi

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’associazione Cuore Amico di Chioggia, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Cavarzere, ha recentemente organizzato la Giornata del Cuore a favore della prevenzione e del monitoraggio delle malattie cardiovascolari, rivolta all’intera popolazione locale. Il titolo della manifestazione di quest’anno è stato molto esemplificativo: “Prenditi cura del tuo cuore. Sempre. In ogni luogo ed in ogni momento”. L’evento si è svolto domenica 20 ottobre lungo l’arteria centrale di via Roma, nella quale alcuni gazebo sono stati posizionati davanti al teatro comunale Serafin. Durante la mattinata è stato effettuato lo screening gratuito per la valutazione del rischio cardiovascolare, che ha coinvolto la misurazione arteriosa, del giro vita e, a digiuno, della glicemia e della colesterolemia. L’associazione Cuore Amico di Chioggia svolge opera di informazione e prevenzione delle malattie cardiovascolari e collabora attivamente, anche con la donazione di importanti apparecchiature, con il reparto di cardiologia e l’Utc dell’ospedale civile di Chioggia che stanno sempre più qualificandosi come punto di eccellenza della cardiologia veneta. M.R.

Il conservatorio Buzzolla di Adria

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innovato anche quest’anno l’accordo tra la scuola media Cappon e il Conservatorio Buzzolla di Adria. Tra le novità, l’entrata al conservatorio di tre ragazzi provenienti dal corso F a indirizzo musicale della media di Cavarzere, che dopo essere stati monitorati hanno superato l’esame di ammissione per entrare nel prestigioso Conservatorio. La commissione giudicatrice, tra un discreto numero di aspiranti, ha premiato l’impegno della giovane violinista Maria Chiara Bergantin e dei suoi compagni, i clarinettisti Marco Bagatella e Fabio Frigo. Soddisfatti gli insegnanti dell’istituto cavarzerano, Antonio Brazzo, Monica Lorenzi, Elio Andriotto, Mauro Zulian e Stefania Masiero, che nei tre anni di scuola media ne hanno curato la loro preparazione svolgendo un’efficace azione di orientamento. Per fare in modo che i ragazzi conoscano le opportunità che il territorio offre sull’offerta di educazione musicale, l’anno scorso

è stata stipulata infatti una convenzione con il Conservatorio adriese. Essa prevede che i ragazzi più meritevoli, fin dalla scuola media, possano di propria volontà sottoporsi al monitoraggio degli insegnanti del Conservatorio e possano già partecipare a qualche lezione. Entusiasti anche i genitori degli studenti del corso F, che in questi anni hanno visto sempre più ampliarsi l’offerta formativa. Numerose, infatti, sono le attività che vedono coinvolti i ragazzi, dai saggi scolastici ai concerti nei teatri, dall’ascolto come spettatori dell’opera al canto corale. Attraverso questo tipo di studio, gli alunni sviluppano non solo abilità tecniche legate all’uso dello strumento ma anche autodisciplina e una sensibilità estetica, qualità utili nel loro percorso di vita. L’esperienza, oltretutto, va ad arricchire un bacino, Cavarzere-AdriaRovigo, che vanta una tradizione musicale di tutto rispetto. M.R.

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l Premio internazionale della bontà, tramite il quale il Comitato della Croce di Cavarzere assegna un riconoscimento a chi si è reso disponibile ad aiutare il prossimo, è nato come mezzo di promozione dei piccoli eroismi della vita di tutti i giorni, diventando, grazie anche alla preziosa collaborazione delle forze dell’ordine e di organizzazioni regionali, uno strumento per rendere note vicende di una quotidianità molto difficile e impegnativa. La manifestazione, giunta alla sua tredicesima edizione, si svolgerà quest’anno sabato 21 dicembre a Bolzano, presso la Casa Hotel Kolping, e sarà dedicata a tutte le vittime della mafia. Ad animare la cerimonia di premiazione saranno il Coro Rosalpina diretto da Stefano Stefani e il tenore Padre Angelico Merlin. Un nutrito gruppo di volontari e amici del Comitato della Croce andrà in trasferta a Bolzano per partecipare, oltre che all’evento del Premio bontà, a una lezione sulla legalità, che si terrà presso l’istituto Salesiano “Rainerum”. Molti i relatori che vi prenderanno parte: don Luigi Merola, i magistrati Francesco Saverio Pavone e Francesco Del

Bene, Vincent Tummino dei vigili del fuoco di New York, Corrado Sensi e Anna Maria Lanzetta. La commissione del Premio, riunitasi a fine settembre, ha deliberato di attribuire il Premio bontà a Elisa Fangareggi, che opera in Siria per aiutare le persone ospitate nei campi profughi, in condizioni di pericolo e precarietà. Altri quattro riconoscimenti andranno invece al magistrato della Dia di Palermo Francesco Del Bene, al generale Raffaele Tortora, ad Anna Maria Lanzetta e al colonnello Giuliano Polito. “Sappiamo di certo che tutti i premiati – così il presidente del Comitato organizzatore Fiorenzo Tommasi – sono persone caratterizzate da un percorso di vita segnato da fede cristiana e grande amore per il prossimo, dalla condivisione nel valore della solidarietà e dall’esperienza nel sociale. Oltre al Presidente della Repubblica, sono state invitate alla manifestazione numerose personalità politiche, civili e militari, nazionali ed internazionali, alcune di esse hanno già confermato la loro presenza”. Nicla Sguotti



14 Cavarzere San Mauro Il pellegrinaggio della parrocchia

NEWS

Ovazione a Parenzo per il Coro “Tullio Serafin”

Partite il 13 ottobre le attività

Scout e azione cattolica, si ricomincia

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di Nicola Ruzza

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l 12 ottobre è stata una tra le giornate più intense ed emozionanti della lunga e prestigiosa storia del coro cittadino “Tullio Serafin” di Cavarzere: infatti il coro diretto dal Maestro Renzo Banzato ha ricevuto una meravigliosa accoglienza nella chiesa eufrasiana di Parenzo, nella quale ha tenuto un concerto in onore del patrono comune S.Mauro, al quale è dedicato quest’anno. All’interno del pellegrinaggio organizzato dalla parrocchia di Cavarzere, durante il quale i fedeli hanno potuto ammirare la basilica croata - un complesso paleocristiano risalente alla prima metà del VI secolo talmente prezioso da essere stato inserito dall’Unesco tra il patrimonio dell’umanità, alla luce anche dei mosaici che contiene - il coro “Tullio Serafin” si è esibito presentando un repertorio che ha spaziato dai “classici” della musica sacra (Bach, Mozart, Vivaldi, Archadelt) ad autori contemporanei come Morricone, Ortolani e lo stesso Banzato: in particolare proprio nei virtuosismi dell’ “Ave Maria” composta dal suo direttore il coro ha dimostrato particolare compattezza, senso ritmico, espressività ed equilibrio, tuttavia eccellendo anche nel “Laudate Dominum”, nell’ “Ave verum corpus” di Mozart e nell’Ave Maria di Archadelt. Il “Tullio Serafin” è stato accompagnato all’organo dal professor Graziano Nicolasi che ha anche eseguito, come solista, la “Ciacone in D” di Pachelbel, mentre il soprano Miranda Bovolenta si è esibita, assieme al coro cavarzerano, in pagine di Mozart, Vivaldi e Franck e si è prodotta, come solista, in una suggestiva esecuzione di “Stella del marinar” del compositore chioggiotto Vittore Bellemo; infine l’oboista Lisa Armarolli è stata protagonista di un’efficace esecuzione dell’emozionante tema “Gabriel’s oboe” di Ennio Morricone: l’omaggio a S. Mauro si è poi concluso nella gloriosa lode del famosissimo “Hallelujah” di Haendel. Le autorità civili ed ecclesiastiche parentine presenti al concerto (la vicesindaco Nadia Stifanic, il cancelliere vescovile mons. Serge Jelenic) hanno espresso profonda gratitudine per la serata offerta dal nostro coro e hanno auspicato il prolungamento e l’intensificarsi dei rapporti tra Cavarzere e Parenzo, in nome del comune patrono; il medesimo augurio è stato formulato, in rappresentanza della popolazione cavarzerana dall’arciprete don Achille De Benetti e dal vicesindaco Paolo Fontolan: sicuramente i linguaggi universali dell’arte e della musica hanno aiutato a rendere memorabile ed emotivamente pregnante l’incontro tra due città legate ormai trent’anni da profondi vincoli di stima e amicizia.

Meravigliosa accoglienza nella chiesa della città dove il coro si è esibito in onore del comune santo patrono: San Mauro

Il coro Tullio Serafin nella chiesa di Parenzo

on l’arrivo dell’autunno riprendono anche le attività degli scout e dell’Azione cattolica ragazzi: domenica 13 ottobre, infatti, si è svolta per gli scout la cerimonia dei passaggi che consiste nell’avanzamento di grado: i lupetti che hanno raggiunto l’età passano al reparto e i ragazzi del reparto accedono al clan. “Gli scout - spiega il capo scout Miriam Chiorboli – sono divisi in tre fasce: lupetti e lupette (bambini dalla 3ª elementare alla 1ª media), reparto (ragazzini dalla 2ª media alla 2ª superiore) e clan (i ragazzi dai 15 ai 21 anni) e a questa suddivisione corrisponde un diverso grado di responsabilità e di autonomia”. Il “branco” dei lupetti, che si ritrova alle 9.15 per andare alla Messa insieme per poi trasferirsi al Patronato di via Tullio Serafin fino alle 12.15, ha degli obiettivi, fissati dai capi, che i singoli membri devono raggiungere per poter progredire: per i bambini consistono in piccoli atti di cura personale, come imparare ad allacciarsi le scarpe, ma per i più grandi si arriva a mansioni leggermente più impegnative. Un vero salto di qualità, invece, si compie una volta che lo scout entra nel reparto, la cui attività si svolge di sabato dalle 16.30 alle 18.15, sempre nel Patronato di via Serafin e si conclude con la Messa vespertina, dove la libertà espressiva e creativa è molto più accentuata, al punto che i ragazzi imparano a realizzare un cortometraggio oppure a costruire un ponte. L’Azione cattolica, invece, ha un’impronta maggiormente legata alla catechesi dei ragazzi: anch’essa ha iniziato l’attività domenica 13 ottobre, proponendo dei giochi davanti al sagrato della chiesa per far conoscere l’associazione e per attirare un maggior numero di bambini. “L’Acr – chiarisce l’animatore Marco Longhin – è divisa in due fasce d’età, una costituita dai bambini delle elementari, l’altra da quella delle medie; ogni anno viene proposto un tema a livello nazionale che i singoli gruppi diocesani possono sviluppare nel modo più appropriato: quello di quest’anno si intitola “Non c’è gioco senza te” ed è dunque impostato sulla corresponsabilità, sullo stare insieme con uno spirito di fratellanza”. L’Acr si riunisce tutte le domeniche dopo la Messa delle 9.30 nel Patronato di via Umberto I fino alle 12, si svolgono numerosi giochi e attività formative adatte all’età dei piccoli membri. Far parte degli scout o dell’Acr ha dunque un forte connotato formativo: scopo di entrambe le organizzazioni è di formare ragazzi e uomini con forti valori, permeati di spirito di altruismo e solidarietà e in grado di rapportarsi con gli altri in spirito di amicizia e collaborazione. N.R.


Cavarzere 15 La cerimonia nel giardino della scuola media Ragazzi della Cappon e dell’Ipsia

Gli studenti di Cavarzere ricordano Abdelilah, Hicham e Hamza

Le ricerche dei carabinieri sui tre ragazzi scomparsi nell’Adige

di Melania Ruggini

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na palma è il simbolo prescelto dagli studenti di Cavarzere per ricordare i tre ragazzi marocchini trascinati via dalla corrente dell’Adige lo scorso agosto. Toccante la cerimonia, di martedì 15 ottobre, per gli alunni della Cappon e dell’Ipsia Marconi, uniti nel saluto e nel ricordo dei giovani compagni della comunità marocchina ghermiti dall’Adige lo scorso agosto. Nel campo della scuola media, l’atmosfera malinconica di una mattina autunnale era incrementata da questo triste momento collet-

Trasporti

tivo, mentre i ragazzi si sono stretti attorno al fratello di uno dei tre ragazzi scomparsi e hanno assistito in silenzio alla piantumazione di una palma scelta come simbolo della terra d’origine dei ragazzi e lì posta perché il ricordo della loro vita rimanga inalterato nel tempo. Ad accompagnare gli studenti dei due istituti cavarzerani erano presenti le autorità comunali e scolastiche. Sia il sindaco Henri Tommasi sia il dirigente scolastico Filippo Sturaro si sono rivolti alle classi insistendo

sul valore della persona umana, dell’accoglienza e della tolleranza quali fondamenti del vivere civile. Sturaro ha sottolineato in particolare l’importanza di “accompagnarci” reciprocamente lungo i percorsi tracciati per ciascuno dalla propria storia avendo cura di stabilire legami autentici ed efficaci. Nel frattempo alle famiglie dei ragazzi è stata consegnata la somma di 2.600 euro cadauna, raccolta grazie alle donazioni della popolazione locale, che molto si è

Adria-Cavarzere, I genitori chiedono una corsa in più per i ragazzi che escono da scuola

“U

na situazione insostenibile e pericolosa, i nostri figli si trovano a rimanere in stazione o in qualche panchina perché non c’è posto in corriera e, quando salgono, spesso rimangono in piedi, a ridosso dell’autista o vicinissimi al vetro”. Esordisce così Gianni Carraro, portavoce di un gruppo di

adoperata per aiutarle a sostenere le spese per il rimpatrio delle salme dei ragazzi in Marocco. La consegna del denaro ai signori Bahri Bouazza, Haddour Abdelkebir e Badrane Mohammed, rispettivamente genitori di Abdelilah, Hicham e Hamza, è avvenuta nella casa comunale alla presenza del sindaco Tommasi, dei consiglieri comunali Frezzato e Grillo, di padre Pietro Bettelli e del parroco Don Achille De Benetti. I genitori delle giovani vittime hanno ringraziato sentitamente

genitori di ragazzi cavarzerani che frequentano le scuole superiori di Adria, preoccupati per le condizioni in cui i loro ragazzi sono costretti a viaggiare sui mezzi pubblici. Secondo i genitori, quest’anno il servizio darebbe ai giovani utenti più di qualche disagio, sembra infatti che, se all’andata le corse non mancano, al ritorno la situazione diventi piuttosto difficoltosa. A essere penalizzati sono soprattutto gli studenti cavarzerani del liceo scientifico “Galileo Galilei”, che finiscono le lezioni alle 13. Le due corriere, prima di passare davanti all’istituto, fanno il giro di altre scuole, riempiendosi all’inverosimile. Gli ultimi a salire

i cittadini cavarzerani per la sensibilità e la vicinanza dimostrata in questa dolorosa prova. Il comitato che subito si è costituito per aiutare questi poveri concittadini esprime il doveroso ringraziamento a tutti quelli, persone e associazioni, che si sono adoperati per aiutare queste famiglie. “Abbiamo dimostrato che, se si vuole, insieme si possono sconfiggere pregiudizi e divisioni” hanno commentato i portavoce.

sono i ragazzi dello scientifico e quelli del conservatorio ma spesso non c’è posto per tutti e non rimane alternativa che restare a terra e aspettare la corsa successiva, che passa dopo più di quaranta minuti. “Abbiamo scritto alla direzione dell’Actv perché siamo indignati – queste le parole di Carraro – paghiamo un servizio che non funziona, l’abbonamento annuale costata 340 euro e il mensile quaranta e a dover aspettare la corsa successiva sono più di trenta studenti. Chiediamo che sia aggiuntata una corriera per rendere più sicuro il viaggio e Nicla Sguotti portare tutti a casa”.


16 Cona Politica Parisotto attacca il sindaco Henri Tommasi

Un errore rompere con Cona Il capogruppo del Pdl accusa: la scelta dell’isolamento comporterà la perdita di importanti finanziamenti” di Melania Ruggini

I

l capogruppo del Pdl in Consiglio comunale Pier Luigi Parisotto torna alla carica e attacco la giunta Tommasi, responsabile a suo avviso della rottura dei rapporti istituzionali con Cona. L’ex sindaco azzurro spiega come non esistano al momento tra i due paesi confinanti convenzioni per la gestione associata dei servizi e fa ricadere le responsabilità sull’attuale amministrazione. Per Parisotto si tratterebbe di una contro tendenza poco costruttiva anche in rapporto alle leggi nazionali e regionali volte invece ad incrementare tali partenrship, anche tramite la richiesta di finanziamenti ad hoc per la loro concretizzazione. Questi finanziamenti sarebbero stati invece ignorati dalla giunta cavarzerana. “Troppo lavoro; - ironizza - meglio attendere che siano altri a muoversi, come nel caso di Chioggia per il tribunale o il giudice di pace, a cui solo Cona ha risposto”. A suo avviso il comportamento del primo cittadino, Henri Tommasi, sarebbe “a dir poco assurdo in quanto, oltre ad isolare Cavarzere in tempi di grave crisi rischia di impoverire definitivamente l’intera città. Si sa, certi treni passano una volta sola

Pier Luigi Parisotto e non sempre si fermano”. Parisotto ricorda i benefici che l’amicizia e la collaborazione con Cona hanno portato a Cavarzere. “Il Patto territoriale della Venezia Sud – spiega - fino ad ora ha portato notevoli risorse alla nostra città, basti ricordare i fondi per la costruzione del Teatro Serafin, 650mila euro, 1,5 milioni di euro per le due rotonde con raddoppio della bretella stradale di entrata della nuova area produttiva Nord Gorzone, o il milione di euro per il recupero di un lotto dell’ex zuccherificio, il milione e mez-

zo per il restauro del municipio, e molto altro. Tutti rigorosamente a fondo perduto”. “Ancora oggi - conclude - dà i suoi frutti, attraverso quelli che forse saranno gli ultimi fondi pubblici statali disponibili. In ritardo e con il rischio di perderli, la Giunta Tommasi ha destinato al finanziamento del ponte sul Gorzone a Boscochiaro circa un milione di euro, scegliendo una delle tre soluzioni progettuali che la mia Giunta gli aveva lasciato in eredità”.

NEWS Henri Tommasi replica e smentisce

La partenrship con cona esiste, Lavori in corso per varie convenzioni

N

on tarda ad arrivare la categorica smentita dell’attuale primo cittadino di Cavarzere Henri Tommasi che parla di critiche “fuori dalla realtà, atte a far ricadere i meriti altrui sempre e solo sulla sua (di Parisotto) persona e sulla sua ex giunta”. Infatti, replica Henri Tommasi: “per quanto riguarda i Patti territoriali il comune di Cavarzere in passato, ossia nello specifico quando governava Parisotto, risultava sempre menomato. Al contrario l’intervento relativo al ponte del Gorzone, che ha citato Parisotto, è stato scelto dalla nostra giunta valutando anche altre alternative ed è stato finanziato successivamente alla nostra nomina, circa dopo un anno il nostro insediamento, grazie ad un ampio finanziamento”. Come risulterebbero infondate pure le illazioni di Parisotto sulla rottura dei rapporti di partnership con Cona. Anzi Tommasi ribatte spiegando come siano in atto una serie concreta di passaggi per portare avanti la convenzione dei servizi con Cona per il settore tecnico ed economico del bilancio e come si stiano effettuando altresì tutti i passaggi sindacali. “Come Parisotto ben saprà - dice Tommasi - per attuare le varie convenzioni esiste un lavoro di con-

certazione e di organizzazione tra i dirigenti e le parti sociali che stiamo portando avanti da mesi, per cui le sue osservazioni sono completamente infondate”. E ancora: “In merito al discorso di Parisotto sui finanziamenti regionali, smentisco categoricamente quanto dice, dato che siamo consapevoli dell’importanza della partecipazione ai finanziamenti mediante un’alleanza attiva tra più comuni ed è per questo che stiamo realizzando anche questo impegno proprio con il comune di Cona, come è accaduto qualche tempo fa per esempio nel caso della richiesta per la sistemazione di una piazzetta in centro”. Infine, toccando ancora il tema del tribunale e del giudice di pace, Tommasi spiega che per quest’ultimo si tratterebbe di una mancanza della Provincia dato che Cavarzere, in linea con gli altri comuni, ha siglato un protocollo di intesa che prevedeva determinati oneri da parte degli enti interessati e che purtroppo la Provuncia avrebbe fatto saltare. “Mi sono attivato immediatamente per mantenere il servizio del giudice di pace, così come per il tribunale di Chioggia, che però è di competenza del Ministero”. M.R.

Cantarana, sistemata la strada provinciale 8 nel centro della frazione

DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. Michael Valerio

ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT

IL DIRITTO DI CAMBIARE

S

ono risolte le problematiche di viabilità pesanti nella via centrale della frazione, via lungo la strada provinciale 8 nel cen- Milano, causate a loro volta dalla condizione tro di Cantarana, a darne l’annuncio il precaria in cui versava il manto stradale”. consigliere provinciale della Lega Nord MiIl consigliere provinciale evidenzia poi chael Valerio, che sottolinea la necessità di che la sistemazione del manto stradale in un intervento da parte dell’amministrazione sé non rappresenta tuttavia la soluzione, in comunale di Cona per consolidare i lavori quanto tale problema si potrebbe ripresentare operati dalla Provincia. presto. La strada in questio- Si è provveduto al “I disagi per i residenti – così Valerio – ne attraversa il centro ripristino del manto della frazione di Canta- stradale in corrispon- torneranno certamente rana e recentemente si denza alle condutture di nuovo se non verranè provveduto al ripristi- effettuate nel passato no posti degli interventi di consolidamento no del manto stradale in corrispondenza dei lavori alle condutture dall’amministrazione comunale di Cona, quali ad esempio rallentatori e dossi che possono effettuate nel passato. “Sono a ringraziare il Servizio viabilità vedere la luce solamente se a monte vi è della Provincia di Venezia – afferma Vale- un’apposita decisione del sindaco”. Conclude, quindi, con l’auspicio che il rio – per la celerità con cui si è riusciti a dar risposta ai cittadini di Cantarana, le cui abita- sindaco di Cona, Anna Berto, proceda presto zioni ormai erano messe a dura prova dalle in tal senso. vibrazioni provocate dal passaggio dei mezzi Nicla Sguotti



18 Cultura locale La stagione teatrale Al “Tullio Serafin”

I sette spettacoli della domenica Da novembre a fine marzo il calendario della rassegna organizzata dall’assessorato alla Cultura di Cavarzere di Nicola Ruzza

A

Cavarzere l’arrivo di novembre ha coinciso con l’apertura della stagione teatrale 2013/2014 al teatro “Tullio Serafin”: domenica 3 è andata in scena l’operetta di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo “Il paese dei campanelli”, messa in scena dalla compagnia Teatro Musica Novecento con la regia di Alessandro Brachetti. La rassegna, organizzata dall’assessorato alla Cultura di Cavarzere con il sostegno dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e la collaborazione di Regione Veneto e Arteven Circuito Teatrale Regionale, è composta da 7 spettacoli in scena la domenica con inizio alle 17. Dopo “Il paese dei campanelli” la stagione prosegue il 17 novembre con “Sinceramente Bugiardi” di Alan Ayckbourn, una brillante commedia degli equivoci messa in scena dalla compagnia Nautilus Cantiere Teatrale e con “Sior Tita Paron” di Gino Rocca, interpretata dal Teatro Stabile del Veneto con Teatri e Umanesimo Latino SpA e con la distribuzione di Arteven Circuito Teatrale Regionale, che andrà in scena l’8 dicembre sotto la regia di Lorenzo

“Sior Tita Paron” in scena il prossimo 17 novembre Marangoni. Nel nuovo anno il programma riprende domenica 19 gennaio con “Ballades”, spettacolo di danza della Compagnia Fabula Saltica, per poi proseguire il 2 febbraio con gli attesissimi maestri della risata Zuzzurro e Gaspare, che in “Tutto Shakespeare in 90 minuti” si cimenteranno nell’ardua impresa di condensare in 90 minuti le 37 opere del Cigno dell’Avon. Il mese di febbraio vedrà in scena anche Patricia Zanco che domenica 23 si esibirà in “Maria Callas. Il canto della vergogna”, un’indagine che tenta di mettere a nudo la forza e la fragilità di questa grandissima cantante lirica,

ripercorrendone la ricerca e la fatica, i successi e i tormenti, la volontà e le sofferenze; infine il 23 marzo il programma si concluderà con la commedia di Carlo Goldoni “Gli innamorati”, diretta da Stefano Artissunch con Isa Barzizza e Selvaggia Quattrini. La prevendita dei biglietti può essere effettuata presso il bar “La Piazzetta” di Cavarzere o presso l’agenzia di viaggi Tetey’s Travel di Porto Viro oppure on line nei siti www. vivaticket.it oppure www.arteven.it, mentre la vendita dei biglietti presso la biglietteria del teatro è effettuata un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo.

NEWS Appuntamenti con la cultura

Riparte l’università popolare con le sue lezioni

L’

Università popolare di Cavarzere ha aperto ufficialmente ai primi di ottobre il proprio ventiquattresimo anno accademico. Per la lezione inaugurale era presente, in sala convegni Il professor Zulian e Sandra Bedetti a Palazzo Danielato, la dottoressa Sandra Bedetti, studiosa di archeologia classica e medievale del territorio polesano, compreso Cavazere, che ha al suo attivo numerose pubblicazioni sull’argomento, in collaborazione con le Soprintendenze ai beni archeologici di Padova e di Venezia. L’ospite ha tenuto una relazione di apertura dal titolo “Valli di Adria, Cavarzere, Loreo. Atlante aerofotografico del Polesine”, evidenziando le tracce più antiche di interventi dell’uomo nella zona oggetto di studio. Dopo la lezione inaugurale, sono iniziati i corsi che, come di consueto, si tengono nei pomeriggi del martedì e del venerdì alle 15,30 e si dividono in aree tematiche. Diversificati i percorsi formativi offerti, che spaziano da Archeologia e storia a Storia dell’arte, da Musica a Filosofia e religione, senza tralasciare Letteratura, Medicina e psicologia e Tradizioni popolari. Vengono inoltre affrontati percorsi relativi a Informazione e comunicazione, Storia del cinema e Scienza con un totale di cinquanta lezioni, quattro visite guidate e centotrentasei ore complessive. Dopo il primo mese di lezioni, il calendario degli incontri continua a essere particolarmente ricco anche negli ultimi due mesi dell’anno. Venerdì 15 novembre Filippo Bergo tiene la sua seconda lezione dal titolo “Storia della musica” mentre nel pomeriggio di martedì 19 sarà a Palazzo Danielato Cristina Baccarin per parlare di “Le più antiche civiltà del vicino oriente: Sumeri e Accadi”. Martedì 26 novembre Nicla Sguotti, tiene una lezione intitolata “La musica gitana: un’arte dalle mille sfumature” e conclude le lezioni di novembre Cristina Baccarin parlando di “I primi imperi del vicino oriente: Assiri, Babilonesi, Ittiti”. Per quanto riguarda dicembre, le lezioni a Palazzo Danielato saranno cinque: martedì 3 e martedì 10 Giordano Sandalo e Martina Crepaldi parleranno di “La musica dell’anima: il cuore parla”, venerdì 6 Irene Moretto affronterà il tema “La scultura spirituale di Constantin Brancusi” e venerdì 13 Michela Cecchettin parlerà di Josè Maria Ferreira de Castro e la vita dei seregueiros nella foresta amazzonica, conclude il ciclo delle lezioni prima della pausa per le festività natalizie Michele Arrighi con una lezione su “Le canzoni di San Remo anni ‘70”. N.S.



20 Sport locale Boxe Campionato italiano giovanile, fasi regionali dell’11 e 12 ottobre

I cavarzerani protagonisti a Sant’Angelo di Piove Due giorni di incontri nei quali gli atleti della Boxe Cavarzere, allenati da Nicola Fontolan, hanno dominato. Marco De Bei si è laureato campione regionale di Nicola Ruzza

C

on l’autunno è arrivato il tempo per i pugili allenati da Nicola Fontolan di rimettere i guantoni in vista degli incontri; vi è infatti l’obiettivo di superare il record di incontri disputati (162) dell’anno 2011: il traguardo è ormai ad un passo, visto che attualmente i pugili cavarzerani ne hanno svolti 152 con ben 10 manifestazioni organizzate. La Boxe Cavarzere ha allestito le fasi regionali del campionato italiano giovanile, che si sono disputate l’11 e il 12 ottobre presso il Palazzetto dello Sport di Sant’Angelo di Piove, nelle quali si sono affrontati gli atleti delle categorie School Boys (13-14 anni), Junior (15-16 anni), Youth (17-18 anni): la Boxe Cavarzere ha presentato Marco De Bei nella categoria School Boys +76 kg che si è laureato campione regionale battendo Simone Rosso, di 10 kg più pesante, grazie ad una grande aggressività e ad un’ottima tecnica. All’interno della stessa riunione, Fontolan ha fatto combattere anche molti dei

Hanno combattuto anche molti atleti della prima serie in vista della fase regionale degli italiani assoluti

La proclamazione del vincitore Marco De Bei suoi atleti della 1ª serie, in vista della fase regionale degli italiani assoluti, campionati che l’anno scorso sono stati particolarmente soddisfacenti per la Boxe Cavarzere, in quanto i suoi pugili hanno disputato la finale in tutte le categorie. Venendo ai risultati delle due serate: nei 64 kg Michele Marivo della Boxe Cavarzere ha battuto il rodigino Nicolas Villani, mentre nei 69 kg Ayoub El Moutaki ha perso ai punti contro Ivan Bombonato; sconfitta di misura anche per Petru Chiochiu contro

l’esperto Nicola Fasolo. Passando alla categoria 75 kg, Riccardo Boscolo Meloni della Boxe Cavarzere ha battuto Matteo Monte della pugilistica Riviera Friulana e Alessandro Franzolin ha sconfitto Filippo Mattiacci della Boxe Piovese; Andrea Pavanello, poi, nuova promessa della boxe cavarzerana, ha battuto Andrea Saladino grazie alla solidità dei suoi colpi, tanto da essere premiato come miglior pugile della serata. Sempre per i 75 kg, Mattia Lunardi del-

la pugilistica cavarzerana ha battuto il piovese Andrea Zennaro, mentre Pierpaolo Gasparello ha pareggiato con Andrea Tiozzo; infine Davide Marcon ha ceduto ai punti, per una penalizzazione, ad Alessandro Bertolin. Negli 81 kg, poi, Francesco Faggian della Boxe Cavarzere ha battuto Cosmin Tolos a seguito di un bel match, tirato fino alla fine, mentre Andrea Roncon ha vinto nettamente ai punti contro il mancino Marco Morosin; infine Mirko Civiero ha perso ai punti contro Daniel Gatto.

Per la catogoria 91 kg Giorgio Tzounos della Boxe Cavarzere ha battuto Giacomo Golinelli, mentre nei +91 kg Thomas Busetto, reduce da una recente influenza, è stato sconfitto ai punti da Stefano Meneguzzo. Per quanto riguarda le donne, nei 64 kg Giulia Idolazzi della pugilistica cavarzerana ha perso soltanto a causa del nuovo regolamento che decreta la sconfitta per ferita dell’atleta che accidentalmente perde una lente a contatto: una vera sfortuna per Giulia, in un incontro che la vedeva in vantaggio. Infine Mara Sadocco della Boxe Cavarzere ha pareggiato contro Alessia Gottardo: un verdetto giudicato da tutti i presenti incomprensibile, in quanto l’atleta di Fontolan aveva dominato nettamente il match. L’allenatore della Boxe Cavarzere è soddisfatto delle prestazioni dei suoi atleti e ci tiene a ringraziare gli sponsor Eurogielle Sivento, Finpesca, Degre, Belcaro, Life Tree che contribuiscono a rendere possibile i brillanti risultati della sua pugilistica.



le Specia le a i c e p S

Ottobre 2013

Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997

A NOVEMBRE INIZIA LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE A partire dal 4 novembre p.v. sarà disponibile, presso gli studi dei Medici di Famiglia, dei Pediatri di libera scelta e degli ambulatori vaccinali del Servizio Igiene Pubblica, il vaccino antinfluenzale per la stagione 2013-14. L’influenza è una malattia causata da diversi virus influenzali. I sintomi più comuni sono febbre alta, spossatezza, inappetenza, dolori alle ossa e ai muscoli, mal di testa, faringite e tonsillite. Questi virus hanno la caratteristica di modificare molto spesso la loro struttura e per questa ragione ogni anno viene preparato un nuovo vaccino contro l’influenza. L’immunità, cioè la capacità indotta dal vaccino di contrastare l’infezione, dura per pochi mesi ed è perciò necessario vaccinarsi ogni anno con il vaccino appositamente preparato. In Italia, ogni anno, l’influenza causa circa 8000 decessi, il 10% circa dovuti alla polmonite da influenza e gli altri dovuti alle complicazioni correlate alla patologia di base (diabete, cardiopatie, broncopatie, etc…) e comunque per l’80% in soggetti oltre i 65 anni di età. La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene attraverso le goccioline di saliva di chi tossisce o starnutisce ma anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie; per questo una buona igiene delle mani e delle secrezioni può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Le raccomandazioni sono quindi di coprirsi bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e di lavarsi quindi le mani, usare mascherine in presenza di sintomi influenzali, quando ci si trova in ambienti sanitari. Una circolare del Ministero della Salute indica le categorie di soggetti per cui la vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente: - soggetti di età pari o superiore a 65 anni - soggetti in età infantile ed adulta affetti da:

a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa la malattia asmatica), circolatorio, uropoietico ovvero altre severe condizioni patologiche che aumentino il rischio di complicanze b) malattie degli organi emopoietici c) diabete ed altre malattie dismetaboliche d) sindromi da malassorbimento intestinale e) fibrosi cistica f) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, inclusa l’infezione da HIV g) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici - bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. La Circolare, indica, inoltre, l’opportunità di vaccinare, ai fini dell’interruzione della catena di trasmissione, alcune categorie quali:

- personale sanitario di assistenza - contatti familiari di soggetti ad alto rischio - addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo quali: a) insegnanti scuole dell’infanzia e dell’obbligo b) addetti poste e telecomunicazioni c) dipendenti pubblica amministrazione e difesa d) forze di polizia incluso polizia municipale e) volontari servizi sanitari di emergenza f) personale di assistenza case di riposo Infine, il personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali: a) detentori di allevamenti b) addetti all’attività di allevamento c) addetti al trasporto di animali vivi d) veterinari pubblici e libero-professionisti Il vaccino va somministrato per iniezione intramuscolare, preferibilmente nel muscolo deltoide (muscolo della spalla); in genere un’unica dose è sufficiente negli adulti e nelle perso-

Informa

Ulss 14

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ne che hanno già avuto precedenti vaccinazioni influenzali mentre nei bambini mai vaccinati prima contro l’influenza è raccomandata una seconda dose di vaccino, da somministrare dopo almeno 4 settimane dalla prima. Il vaccino antinfluenzale è in genere ben tollerato; talora però possono comparire disturbi quali: gonfiore e rossore nel punto di iniezione; febbre stanchezza, debolezza o dolore muscolare. Il vaccino verrà somministrato gratuitamente dal medico curante a tutti i pazienti aventi diritto secondo la circolare ministeriale; gli altri si possono rivolgere agli ambulatori vaccinali del Servizio Igiene Pubblica con i seguenti orari: CAVARZERE tutti i giovedì di NOVEMBRE dalle ore 10.00 alle ore 12.00 CHIOGGIA tutti i sabato di NOVEMBRE dalle ore 09.00 alle ore 11.00. I pazienti devono presentarsi con certificazione attestante la patologia, per i soggetti di 65 anni ed oltre è sufficiente un documento di identità.


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Ottobre 2013

Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

LA CITTADELLA SOCIO SANITARIA DI CAVARZERE POTENZIA L’AMBULATORIO ORTOPEDICO CON LA COLLABORAZIONE DELL’ULSS 14

La collaborazione tra Ulss 14 di Chiogga e Cittadella Socio Sanitaria porta a Cavarzere ulteriori cure per le patologie di Ortopedia. All’équipe che già opera in Cittadella si aggiunge l’ambulatorio del Dr. Gianpaolo Ferrari, primario dell’UO di Ortopedia dell’ospedale di Chioggia. Una modalità – è l’intento comune delle due realtà sanitarie – per coprire tutti gli ambiti della patologia ortopedica: dall’anca alla spalla, dal piede al polso, dalla mano al ginocchio. Il servizio è attivo dal 1° ottobre scorso, ed è comodamente prenotabile sia dal Cup dell’ospedale di Chioggia, sia direttamente presso la Cittadella (anche tramite il numero verde del call center 848 800 997 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 18.00 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00). «Grazie a questa collaborazione – conferma Ferrari – chi si rivolge alla struttura di Cavarzere può trovare cura per la patologia dell’anca (che colpisce il 30% della popolazione), quella della spalla (20%

della popolazione coinvolta), i sempre più frequenti casi al polso e al piede, oltre alla cura delle patologie della mano, attività iniziata con l’apertura della Cittadella Socio-Sanitaria». Particolare attenzione viene riposta anche nei casi di ortopedia pediatrica. «Possiamo affrontare – confermano i medici – tutti i casi che insorgono in età scolare, tra i 6 e i 12 anni: dai problemi ai piedi alle alterazioni posturali, fino alla scoliosi». La Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere è attrezzata sia per l’attività ambulatoriale che per quella chirurgica. «Si tratta di un concreto esempio – commenta il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – di come la sanità va verso il cittadino, e non viceversa. Bisogna diffondere i servizi sul territorio, perché soprattutto nel caso delle patologie ortopediche, si deve cercare di semplificare la vita ai pazienti. Questo accordo con la Cittadella di Cavarzere, che già costituisce un valido presidio sul territorio, va nella direzione che auspichiamo».

VIENE OPERATO A CHIOGGIA E RICOMINCIA AD URINARE DA SOLO Aveva appena vent’anni quando ha cominciato a non essere più in grado di urinare da solo. Per un giovane chioggiotto, allora, era iniziato un incubo fatto di sofferenza fisica e psicologica che ha cercato di risolvere, negli anni a seguire, sottoponendosi a vari interventi chirurgici in diversi ospedali veneti. “Il tempo passava – racconta Paolo (nome di fantasia per rispettare la sua privacy) – ma nulla cambiava, anzi peggiorava. Tanto che ormai avevo perso le speranze, vivevo in solitudine il mio problema e avevo perso fiducia nelle istituzioni sanitarie”. “Il giorno in cui sono stato ricoverato all’Ospedale di Chioggia con urgenza – continua il giovane oggi trentatreenne – l’ho vissuto come il giorno della mia rinascita”. Paolo, infatti, a causa di una ritenzione d’urina con iniNella foto l’equipe di Urologia ziale insufficienza renale, nell’ottobre del 2012, era giunto in Pronto Soccorso a Chioggia. Durante gli esami strumentali, a cui era stato sottoposto immediatamente, oltre al restringimento dell’uretra, i sanitari gli avevano riscontrato anche la presenza di un voluminoso calcolo vescicale (una volta estratto, si scoprirà pesava ben 300 grammi, un caso rarissimo). Si decideva col paziente per l’intervento chirurgico. “All’epoca ho spiegato al giovane – ricorda il primario di Urologia Giuseppe Tuccitto – che si sarebbe trattato di un intervento complesso della durata di quattro ore circa. L’operazione, eseguita con successo, di divideva in due parti: asportazione del calcolo con una incisione addominale e prelievo di un lembo di mucosa buccale per ricostruire il condotto uretrale ristretto”. Il decorso operatorio era stato regolare e, rimosso il catetere vescicale, dopo ventun giorni, il paziente aveva ripreso atti minzionali normali. “Oggi – aggiunge Tuccitto - a distanza di quasi un anno, il paziente minge spontaneamente vuotando completamente la vescica e conduce una vita di relazione perfettamente normale. Si tratta di un caso complesso in cui l’intervento chirurgico ha scongiurato il pericolo di portare il giovane ad un ulteriore danno renale che poteva condurre all’insufficienza renale grave e quindi alla dialisi”. “Interventi di questa portata – ha evidenziato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – contribuiscono a rendere l’Ospedale di Chioggia un contenitore di servizi di qualità e di eccellenza. Continuiamo così. Un grande grazie a tutti i sanitari di Urologia che hanno partecipato a questa delicata operazione”.

Ulss 14 informa

le Specia le Specia



Sport locale 25 Podistica Il 6 ottobre scorso la sesta edizione

Grande partecipazione a “The Runner’s Day” di Nicola Ruzza

U

na pioggia inclemente, che conferma le previsioni meteorologiche della vigilia, si è abbattuta sulla 6ª edizione del “The Runner’s Day – Memorial Gian Pietro Banzato” domenica 6 ottobre, ma che non ha impedito ai 40 ragazzi che hanno partecipato alle due mini podistiche di 600 m e di 1,2 km e ai circa 200 podisti della gara competitiva di 11,5 km di aderire a questa bella manifestazione cavarzerana , voluta in primis dalla famiglia Banzato per ricordare Gian Pietro, uomo di sport e vigile del fuoco cavarzerano scomparso nel 2007. La gara, organizzata dall’Associazione Podisti Adria con il sostegno della Protezione Civile di Cavarzere, del Gruppo Solidarietà San Giuseppe, dall’Avis comunale, dai Vigili del fuoco di Venezia e dall’Assessorato allo Sport di Cavarzere, ha visto la partecipazione di atleti da tutto il Triveneto, oltre all’adesione di semplici appassionati del podismo. Alle 9 hanno avuto inizio, a breve distanza di tempo, le due gare riservate ai ragazzi che hanno assegnato la vittoria a Samir El Myari e a Elena Crepaldi per la categoria nati dal 2003 e successivi, a Lorenzo Polverelli e Silvia Frazzetto per i nati dal 2002 al 2000, a Mihai Irimca e Anna Agnoletto per i nati dal 1999 al 1996.

Oltre 40 ragazzi hanno preso parte alle due mini podistiche. Atleti giunti dal Triveneto A seguire, dopo un minuto di silenzio in ricordo di Gian Pietro Banzato e delle vittime di Lampedusa, gli adulti si sono sfidati in un’appassionante competizione che ha visto primeggiare il giovane Dylan Titon dell’Assindustria Padova, il quale ha percorso il tracciato in 36’43’’, mentre il Tiziano Rosati dell’Assindustria Rovigo e il vigile del fuoco Michele Bedin, classificati rispettivamente secondo e terzo, hanno tagliato il traguardo con il medesimo tempo di 37’31’’. Per la categoria femminile, la palma della vittoria è stata assegnata a Laura Cavara dell’Atletica Città di Padova, che ha percorso i due giri e mezzo del circuito in 42’38’’, seguita a breve distanza da Sonia Marongiu della Valsugana Trentino G.S., giunta al traguardo dopo 42’52’’ di corsa; terzo posto per Daria Legnaro, arrivata con un tempo di 45’49’’. Infine un premio è stato assegnato alla categoria Vigili del Fuoco, vinta del terzo classificato assoluto Michele Bedin, mentre, al termine della gara, a tutti i partecipanti sono stati regalati due utili capi di abbigliamento per qualsiasi podista: uno scalda collo con il logo della manifestazione e un paio di guanti idonei a riparare dal freddo, nonché è stato approntato un lauto rinfresco per rifocillare gli atleti dalle fatiche della corsa.

Sotto una pioggia battente gli oltre 200 atleti hanno corso la gara che vuole rendere omaggio alla memoria del Vigile del fuoco Gian Pietro Banzato

NEWS Karate. Venice cup

Ametis e Braggion conquistano la medaglia d’argento

Sara Ametis e Devis Braggion

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ine settimana davvero trionfale per l’Asd Karate Shotokan Cavarzere: nei giorni 18-19-20 ottobre Sara Ametis e Devis Braggion hanno conquistato, nelle rispettive categorie, la medaglia d’argento nella competizione internazionale di karate denominata Venice Cup, che si è svolta nel Palazzetto dello Sport di Caorle, e alla quale hanno partecipato karateki provenienti da ben 22 Paesi, per un numero complessivo di 1069 atleti. Sabato 19 ottobre Devis Braggion, reduce da un ottimo piazzamento ai Mondiali svoltisi ad agosto a Torino, è sceso nel tatami di gara, dove ha combattuto nella categoria kumite Master A -67 kg, affrontando quattro incontri, tre dei quali sconfiggendo atleti stranieri molto preparati, e perdendo in una combattutissima finale, per un solo punto (tra l’altro molto discutibile) e durante l’ultimo assalto, contro il siciliano Francesco Di Giorgio del Blackmamba team club, atleta di indubbio valore, anch’esso partecipante ai Mondiali di Torino. Anche Sara Ametis, che ha gareggiato domenica 20 ottobre nella categoria kumite Esordienti A -37 kg, ha dimostrato il suo valore e un grande miglioramento sotto tutti i punti di vista – fisico, tattico e tecnico - arrivando in finale, dopo aver affrontato e battuto atlete molto solide. Nell’ultimo incontro Ametis è incappata nella friulana Federica Maganuco la quale, anche alla luce della maggiore età ed esperienza, è riuscita a prevalere, ma soltanto di un solo punto: è comunque da sottolineare che l’atleta cavarzerana ha sempre conquistato una medaglia in tutte le competizioni alle quali ha partecipato, cosa davvero ammirevole visto che, in ragione della sua giovane età, si tratta delle sue prime esperienze agonistiche Molto soddisfatto per i risultati dei suoi atleti il direttore tecnico Ettore Mantovan e tutti gli atleti dello Shotokan Cavarzere: questi piazzamenti fanno ben sperare anche per i prossimi appuntamenti, soprattutto per il campionato regionale Veneto, che vedrà impegnata Ametis, tappa importantissima in quanto dà accesso alla finale nazionale. N.R.


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VIAGGIO IN

PROVINCIA VENEZIA

Politica Intervista al nuovo segretario del Partito democratico veneziano

Il Pd con Marco Stradiotto è alla ricerca di una nuova sintonia col territorio di Ornella Jovane

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sempio, generosità e servizio, squadra, trasparenza e meritocrazia, donne, circoli, amministratori locali, innovazione, città metropolitana , lavoro, impresa, semplificazione, Veneto. Sono 15 le parole “strategiche” che Marco Stradiotto, ex sindaco di Martellago e parlamentare nelle due scorse legislature, candidato unico alla segreteria provinciale del Partito democratico veneziano, ha portato in giro per i circoli del territorio, ha fatto girare in rete e ha voluto condividere come presupposto per un confronto costruttivo con gli iscritti e gli elettori nel corso della fase congressuale. Quindici parole per stimolare proposte, opinioni, commenti che sono confluite in quel documento programmatico già imbastito prima, ma redatto nella sua veste ufficiale e conclusiva solo dopo aver celebrato il congresso in tutti i circoli della provincia. Stradiotto, a differenza del contesto nazionale, nei circoli territoriali, e così anche a Venezia, si è riusciti a fare sintesi delle diverse correnti, proponendo per

lo più un unico candidato alla segreteria essendo mai stato un uomo di corrente, ha del partito. Perché? A livello locale si è aiutato. Del resto, non avrei mai accettato più vicini alla concretezza dei problemi e una candidatura in contrapposizione”. Stradiotto, lei è stato definito vicino più lontani da una visione astratta della al premier Enrico Letta, ma di recente è politica? “Non in tutte le realità territoriali si è stato associato ai Renziani. Dove si colloarrivati a un candidato unico: in alcune pro- ca in realtà? “Sono molto amico del Presidente del vince si stanno confrontando in modo forte. Direi che non c’è una contrapposizione tra Consiglio, ritengo che Matteo Renzi sia una risorsa e che i due siano complementari. un modello nazionale e uno locale. Credo che a Letta e al Qui a Venezia si Pd faccia bene Renzi è riusciti a ragionare Stradiotto: nell’ottica di evitare “E’ necessario per come segretario: un partito più forte perspaccature sul nome il nostro Partito rilanciando, invece, sui farsi recepire utile mette al premier di operare scelte migliori temi, e ciò va dato atto alla società” nel suo Governo”. alle varie sensibilità che ci sono anche nel Pd di Venezia e che Venezia, territorio difficile, fortesi esprimeranno nelle Primarie nazionali. mente colpito dalla crisi economica che Rispetto ad altri circoli provinciali, dove si spesso si è tradotta, in politica, in voto parla di nomi e cognomi, qui si parla dei di protesta, prima alla Lega, poi al Moviproblemi. mento 5 Stelle. Come pensa di ricondurre Inoltre, l’individuazione della mia can- quei voti al Pd? didatura come persona super partes, non “Il fenomeno della Lega in passato, e

Marco Stradiotto del M5S oggi, sono il termometro del disagio. Il Pd recupererà consenso se riuscirà – è il mio primo obiettivo - a riconquistare la fiducia dei cittadini e per fare ciò deve essere un partito che si pone al servizio, che è coerente con ciò che dice e trasparente. L’esempio partirà da me: conserverò il mio attuale lavoro e l’incarico di segretario lo svolgerò come un servizio, come volontariato. Un segnale per far capire che la politica deve dare, appunto, l’esempio”. La Cgia di Bortolussi sostiene che questa Finanziaria porterà ad un aumento di un miliardo di euro delle tasse. E davvero così? “La Cgia di Mestre ci “allieta” spesso con le sue statistiche, ma credo che ci debba essere meno superficialità nel divulgare i dati. La cosiddetta “media del pollo” fa rumore, ma non dà gli strumenti utili per

affrontare i temi: nella fattispecie, scopriamo che le tasse in più le pagano le banche. Certo, ciò non significa che nella Legge di Stabilità non ci siano aspetti che si possano modificare e migliorare. Dobbiamo trovare il modo di far ripartire il Paese: se la spesa pubblica continua a pesare su una produzione e un Pil che calano, o non crescono, il sistema si soffoca”. L’elenco delle 15 parole si conclude con una sollecitazione alle diverse anime del Pd: “Oh issa!”. “Nel Partito democratico - chiosa Stradiotto - dobbiamo riscoprire e mettere in pratica la parola “oh issa!”: il Paese sta andando a rotoli e non possiamo permetterlo: mettiamo insieme le nostre forze e sincronizziamoci e riusciremo a vincere e a governare bene sia il Veneto che il Paese”.

Il SEGRETARIO USCENTE MIChElE MOGNATO “E’ l’UOMO GIUSTO PER AFFRONTARE lE SFIDE FUTURE”

“I

l Partito Democratico in provincia di Venezia, risente delle dinamiche congressuali, nazionali ma a livello locale ha dimostrato ottimi segnali di vitalità e radicamento. Riteniamo che la candidatura di Marco Stradiotto sia la più idonea in questa fase. Certo se qualcuno avesse voluto presentare una candidatura differente, bastava raccogliesse un centinaio di adesioni“. A spiegarlo è Michele Mognato, per anni vicesindaco a Venezia, ora deputato e segretario provinciale uscente. Mognato è la voce di Gianni Cuperlo nella Federazione, spiega come sia di fatto la scelta migliore quella che va a incoronare Marco Stradiotto segretario provinciale del Pd. “Marco Stradiotto - dice Mognato – è la persona giu-

sta nel posto giusto e nel momento giusto. Di lui si può apprezzare l’esperienza da amministratore, ma anche di parlamentare. E’ l’uomo giusto per fare da unione fra esperienza amministrativa locale e quadro di riferimento nazionale. Certo si tratta di gestire il partito e non fare l’amministratore o sedere in Parlamento. Si è convenuti su questa candidatura perché dà delle garanzie precise”. Per Mognato la segreteria di Stradiotto è anche la più preparata per gestire sfide importanti a livello comunale del 2014. “Alle ultime comunali a parte il caso anomalo di Mira finito in mano ai grillini – dice - Abbiamo consolidato le nostre posizioni conquistando comuni come Mirano e San Donà. Il prossimo anno bisognerà prepararsi per sfide im-

portanti prima fra tutte quella per il Comune di Venezia”. Al di là della scontata elezione di Stradiotto il partito veneziano si anima anche sulle vicende congressuali nazionali. La discussione nei circoli del Pd c’è. I circoli torneranno a riunirsi dal 10 al 17 novembre, dopo la parentesi del congresso provinciale, per eleggere i candidati alla convenzione provinciale in cui emergeranno i pesi veri delle varie mozioni che appoggiano i quattro candidati e cioè Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati, Gianni Pittella, nel veneziano. Lo sbarramento da superare è quello del 5 per cento. Saranno duecento i delegati dell’assemblea provinciale, all’assemblea nazionale. A.A.

Michele Mognato


Spazi aperti 27 3 Ambiente Sempre più diffuso il grosso roditore erbivoro

Nutrie, è allarme a Venezia Hanno devastato il cimitero di San Michele mangiando i fiori delle tombe dei defunti di Alessandro Abbadir

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’ allarme nutrie in tutta la provincia di Venezia. I grossi roditori che un tempo si concentravano prevalentemente nell’area sud della provincia ora sono diffusi in tutto il territorio. Da Chioggia e Cavarzere da tempo si sono diffusi e ora infestano la zona sud della Riviera per poi passare nel miranese e nel Veneto orientale. Da poco però hanno anche fatto la loro pesante apparizione in centro a Venezia. Gli agenti della polizia provinciale hanno ricevuto diverse segnalazioni di avvistamento del roditore sempre più presente nel territorio. Il primo intervento è stato effettuato alla scuola elementare “Valeri” dove i genitori hanno allertato gli agenti, che con apposite gabbie hanno catturato le nutrie e provveduto a bonificare l’area interessata. Le nutrie hanno poi fatto tappa anche al cimitero di San Michele e, tra lo sbigottimento della gente si sono cibate dei fiori posti nelle tombe dei defunti. Grazie all’intervento degli agenti sono

stati catturati due esemplari e i custodi del camposanto hanno riferito che non hanno notato altre presenze dell’animale. Infine è giunta una segnalazione della presenza di nutrie alla scuola Sansovino di Cannaregio. La presenza di nutrie a Venezia era già stata segnalata la scorsa primavera con diversi animali segnalati nell’Isola di Sacca

Verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, funzionale all’abbattimento Sessola, dove c’era stato un primo intervento tampone. Ora è stato pianificato per la stagione invernale un intervento più efficace e duraturo”. L’assessore alla polizia provinciale Giuseppe Canali commenta “Invito i cittadini a segnalare tempestivamente alla Polizia Provinciale la presenza di questi animali

chiamando la centrale operativa (numero verde 800128580) per consentire un pronto intervento ed evitare che la popolazione di questi animali alloctoni aumenti in modo consistente. I cittadini tuttavia devono anche sapere che la nutria non è un animale aggressivo, è erbivoro e non attacca l’uomo se non per difendersi. La nutria è un animale che si riproduce velocemente, una femmina appena nata riesce già entro l’anno a procreare una nidiata di piccoli, e dunque le nutrie stanno invadendo anche l’ambito lagunare per la loro capacità di adattamento che rende sempre arduo il contenimento della specie”. Proprio per affrontare le nutrie la polizia provinciale ha chiesto di adeguare le armi in dotazione. L’amministrazione con questa modifica ha ravvisato la necessità di dotare il Corpo di polizia provinciale di armi più consone ai servizi cui sempre più è chiamato a concorrere il Corpo, tra i quali le numerose richieste

da parte delle Forze dell’ordine, Ulss e cittadini per l’abbattimento di animali di grossa taglia, sia selvatici che fuggiti da allevamenti, sia per il contenimento di specie alloctone quali la nutria. Per tale ragione verranno inserite nel regolamento del Corpo la “carabina calibro 22”, maggiormente funzionale all’abbattimento di nutrie, nonchè la “carabina lancia siringhe anestetizzanti” per evitare di uccidere l’animale anestetizzandolo. Per l’assessore Canali “Va preso atto che la presenza delle nutrie in questi ultimi anni

è cresciuta in modo notevole, e in particolar modo nei centri cittadini attraversati da corsi d’acqua. Stiamo intervenendo sia con il sistema del “trappolaggio”, sia con l’abbattimento secondo i piani di contenimento previsti. Il ricorso ad armi più idonee al loro utilizzo in ambienti urbanizzati consentirà, nel rispetto dei canoni di sicurezza, di non destare allarme tra i cittadini a causa delle detonazioni che, in particolare nel silenzio dell’orario notturno, sono maggiormente avvertibili”

ADOTTAMI Kevin, il bassottone. Maschio, circa 5-6 anni, taglia medio contenuta. Da circa 1 mese girava vicino ad una casa dove vivono 2 cani e delle brave persone. Quando ha visto che per lui c’era pappa ed acqua a disposizione ha deciso che poteva fidarsi. Dopo qualche giorno però è stato portato in rifugio Ora è un ospite a.p.a in attesa di famiglia. Nuvola rossa. Gattina di circa 3-4 mesi. Arrivata in un giardino dove c’era cibo ed acqua. Pensava di avere trovato un posto sicuro per crescere, ma non era così. La sua adozione è urgente. Noi volontari purtroppo non sappiamo dove metterla. Diana, pastore tedesco 8 mesi femmina. Comperata in allevamento e buttata via come un giocattolo rotto. E’ meravigliosa ma imperfetta: ha la displasia all’anca e alle zampette anteriori. Chi se n’è liberato ha evitato di affrontare costi e cure. Diana ha ora fatto il primo intervento, riuscitissimo, ma dovrà affrontarne altri . Two sisters. Segugette giovani circa 6-8 mesi, carattere pauroso, ma molto buone. Sicuramente prese per cacciare e visto che non erano in grado di farlo perché tenerle? Recuperate terrorizzate che vagavano disorientate. Queste due sorelline saranno affidate solo da compagnia anche separatamente. Presto verranno sterilizzate. Lilly. Cagnetta di 6 mesi, già sterilizzata, arrivata cucciola: aveva solo 2 mesi. Il suo carattere timido e molto pauroso non hanno facilitato la sua adozione. Ora è più espansiva. La vita del rifugio durante l’inverno è molto dura. Lilly pesa solo 5 chili. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233

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28 Mondo scuola

Mondo scuola 5

Lotta alla contraffazione L’Istituto comprensivo di Fossò primo al concorso regionale “Ciak! Caccia al falso”

La bella storia di una scuola vincente di Ornella Jovane

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n linguaggio fresco, brioso e originale, uno stile efficace, ben costruito ma spontaneo, per esprimere in pochi minuti attraverso un filmato un messaggio “edificante” ed educativo: gli oggetti contraffatti fanno male alla salute e all’economia. I 21 studenti - selezionati tra le tre classi terze (A, B e C) della scuola secondaria di primo grado di Fossò dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei - con il loro video dal titolo “La F... iesta (storia di regali indecenti)” hanno saputo stupire e convincere, prima la qualificata ed esigente giuria del concorso regionale “Ciak! Caccia al Falso”, istituito da Regione Veneto, Unioncamere e le Associazioni di consumatori operanti in Veneto, e poi i navigatori della rete. Questi ultimi con i loro voti li hanno premiati, “piazzandoli” al primo posto nella sezione “scuole” del concorso. Tutto ha inizio lo scorso aprile, quando la scuola di Fossò decide di procedere con un secondo corso di eccellenza, dopo quello fotografico dell’anno precedente, rivolto agli alunni delle (allora) classi seconde che avevano manifestato particolare motivazione e interesse nello svolgimento delle atti-

vità didattiche. Selezionati i 21 studenti, si è effettuata l’iscrizione al concorso che per il tema trattato - la lotta alla contraffazione - è apparso all’attuale dirigente scolastico, la professoressa Laura Contin, e ai docenti interessati al progetto, il professore di tecnologia Salvatore Salamone insieme alla collega Patrizia Borina, un utile esercizio di cittadinanza attiva, con stimolanti potenzialità sul piano multidisciplinare. Nulla è stato lasciato al caso e il percorso preparatorio è iniziato con un approccio teorico al tema in questione. “Dopo aver messo a fuoco i contenuti - racconta il professor Salamone - siamo passati alla fase più tecnica, relativa alle modalità di realizzazione del video, dalle riprese al montaggio”. I ragazzi si sono occupati in prima persona della sceneggiatura, interamente ideata da loro, dei costumi e degli oggetti, hanno disegnato le varie sequenze di ripresa, si sono assegnati i ruoli e hanno messo a punto le parti. Anche per la musica è stata fatta una scelta originale, un piacevolissimo e orecchiabile “tormentone” scritto insieme al professore di musica Stefano Ricatti ed

prima selezione era stata superata, il video dell’istituto comprensivo di Fossò era stato pubblicato, selezionato fra i tre migliori, sul blog “Veneto consumatori” per essere votato. Fra questi sarebbe uscito il vincitore. “La F...iesta” è piaciuto subito in rete e le preferenze sono state numerose, a fine settembre se ne contavano oltre 200. Un “bottino” significativo con cui il 16 ottobre i 21 ragazzi con i loro docenti, la dirigente scolastica e i genitori si sono presentati a palazzo Balbi, sede della Regione Veneto, accolti dall’assessore regionale alle Politiche dell’Agricoltura Franco Manzato insieme alle altre due scuole selezionate - Itc Fusinieri di Vicenza e l’istituto “Agli Angeli” di Verona - per assistere alla proclamazione della vincitrice (nella foto in alto). Non si può raccontare a parole l’emozione e la soddisfazione provata dal gruppo di Fossò quando si sono resi conto di aver vinto i 6.500 euro messi in palio dal concorso. La dirigente, i docenti, i genitori e i ragazzi, uniti dalla stessa commozione, hanno esultato insieme - e non sono mancate le lacrime di gioia -, felici del risultato raggiunto. La commissione giudicatrice prima e quindi la rete ha premiato il modo in cui è

eseguito col flauto dolce dagli stessi ragazzi. Fra i personaggi coinvolti anche alcuni esercenti di Fossò che, interpellati dagli studenti, si sono resi disponibili per interpretare un “ruolo” all’interno del video. Con il prezioso aiuto dei genitori, in particolare di Giorgio Bellingardo e Michele Gelmo, le singole sequenze filmate sono state montate ed è stato confezionato il video. “Un lavoro - spiega la professoressa Contin - che alla fine è diventato corale, grazie all’entusiasmo trascinante che studenti e insegnanti hanno saputo trasmettere non solo all’interno dell’istituto comprensivo ma anche a tutto il territorio”. Il video è stato realizzato nell’arco di un mese, tra fine aprile e maggio, con una cura certosina che ha portato gli studenti ad utilizzare tutto il tempo a disposizione, tanto da arrivare a consegnare a mano presso la segreteria del concorso, proprio all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, il prezioso cd. L’arrivo delle vacanze estive non ha interrotto il cammino verso la vittoria. I ragazzi si sono tenuti in contatto tra di loro e, come un tam tam, il 15 luglio la bella notizia ha subito fatto il giro del paese: la

stato proposto il messaggio e “confezionato” il video. “I ragazzi - commenta il professor Salamone - hanno scelto di creare un doppio piano di comunicazione per arrivare in modo efficace a stimolare la riflessione. C’erano le immagini, la storia di una festa di compleanno a sorpresa, e le parole, con cartelloni di commento inseriti fra una sequenza e l’altra con cui si voleva sottolineare la “morale” della storia”. Efficace anche la scelta di trasporre la narrazione in una dimensione senza tempo, attraverso l’uso del bianco e nero, virato seppia, che dava al videoclip un’apprezzabile patina “artistica”. I ragazzi hanno fatto la loro parte portando a casa il prestigioso premio e anche la considerevole somma, ora tocca alla dirigente scolastica mantenere la parola data. “Avevamo promesso che in caso di vittoria - spiega la professoressa Contin - avremmo inserito nel programma una visita scolastica all’estero. Si tratta ora di decidere la meta, ma il meritato viaggio di istruzione è assicurato”. Una bella, utile ed educativa esperienza che testimonia di un modo nuovo, frizzante e motivante di fare scuola, una buona scuola.

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30 6 Personaggio L’intervista A tu per tu con un cultore dell’antiquariato della Riviera del Brenta

Franco Mason, collezionista per passione “Ho due magazzini dove colloco gli oggetti che raccolgo da oltre trent’anni” Roberta Pasqualetto

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ranco Mason, pensionato vive a Mira Porte e ha una passione molto particolare: collezionare oggetti. Franco colleziona ogni genere di cosa e condivide la passione con la moglie Carla Barberini, con la quale frequenta i vari mercatini alla ricerca di oggetti affascinanti. Quando nasce la passione di collezionare oggetti? “Sinceramente una risposta precisa non saprei darla, posso dire che mio nonno “Morobeo”, negli anni Quaranta, vendeva in giro diverse cose: castagne, patata americana, bagigi e bomboni, davanti alla chiesa o al cinema o, a porta a porta, la “smorga” (scarto della Mira Lanza) e spesso si faceva pagare con oggetti vecchi, quali chiavi, attrezzi o documenti, che a sua volta scambiava”. Dove trova questi oggetti? “Da una trentina di anni frequento i mercatini di antiquariato. Gli oggetti mi attraggono

molto e il desiderio di possederli e cresciuto con il tempo; per comprarli senza intaccare il bilancio familiare, partecipo a mercatini dell’antiquariato vendendo oggetti e cose trovate nei magazzini, garage e soffitte delle case di parenti, colleghi e amici”. Si può dire che questa passione è diventata uno stile di vita? “Certo; ha cambiato la mia vita e il tempo libero: le domeniche facevo i mercatini di antiquariato girando per il Veneto, e le regioni vicine, alla ricerca di nuove cose e oggetti particolari per le mie raccolte. Questo nuovo modo di girare mi ha dato anche l’opportunità di scoprire, vedere e conoscere altre città e paesi”. Il collezionismo è una passione associativa? “Molte persone hanno questa passione ed è bello condividerla: ogni domenica ci sono migliaia di visitatori che frequentano i mercatini

oltre ai venditori, con i quali prima o dopo, ci si ritrova e allora si chiacchiera su questo mondo meraviglioso. Un’altra bella cosa che offre questa passione è la concentrazione e l’impegno che ti fanno “staccare la spina”: per qualche tempo ci si isola, i problemi si allontano e si vive solo per la propria passione”. I suoi oggetti interessano anche gli altri? “Ho partecipato a più di cento mostre: tra feste paesane o all’interno di ville. Per me le mostre sono tutte belle, perché cerco sempre di accompagnare le mie cose con documenti o libri per illustrare la storia”. Qualche esempio di oggetti interessanti per le mostre? “Documenti e libri su Mira e sulla Riviera del Brenta, macchine per scrivere, calcolatrici materiale didattico, gioco oca, fischietti, domino, calamai, carte gioco, compassi, timbri, cucitrici, pinocchio, la cantina, cavatappi, tappatrici,

Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono

Nella foto Franco Mason caraffe, densimetri, sifoni bar, tutto martini, curiosità; del mondo contadino: gioghi, roncole, chiavi, tenaglie, seghetti, martelli, saldatori; del calzolaio: forme, pinze, martelli, calza scarpe, forme scarpe; dei parrucchieri: rasoi con affila lamette, usa e getta, lamette, macchinette taglia capelli. Pesi e misure, bilance, metri, calibri, compassi, livelle, filo piombo, cavalletti genio misura pressione gomme e sangue; tutto per il caffè: macinini, caffettiere, tostatori, libri e documenti e tutto sulla Mira Lanza con i 175 anni di storia, cartoline, prodotti, Calimero, documenti e molto altro ancora”.

Sorge spontaneo chiedersi dove tiene tutti questi oggetti. “Ho due magazzini che tengo molto ordinati, sono molto organizzato perché facevo un lavoro che lo richiedeva”. Per il futuro? “Se il comune di Mira mi mettesse a disposizione degli spazi potrei organizzare delle mostre o delle esposizioni sulle tradizioni locali: di recente ne ho fatta una legata alla biancheria della nonna, in piazza a Mira Porte, prossimamente ne farò un’altra legata agli antichi “costumi” dei neonati”.

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Cultura provinciale 33 Venezia La Fondazione Muve propone un catalogo ricco di appuntamenti

Autunno di mostre ai Musei civici veneziani

Dall’inizio di novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Dicembre invece sarà un omaggio al Settecento con l’inaugurazione a Ca’ Rezzonico di una monografica dedicata al pittore vedutista Pietro Bellotti di Roberta Pasqualetto

L

a Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) propone un calendario ricco di appuntamenti e mostre per tutto l’autunno. Il primo novembre ha riaperto Palazzo Mocenigo con i nuovi percorsi museali dedicati al Profumo. Da gennaio 2013 il Palazzo è stato oggetto di un eccezionale intervento conservativo che ha consentito di recuperare non solo i principali elementi architettonici e strutturali, ma anche gli antichi arredi e i mobili, i fastosi affreschi, gli stucchi e i marmorini, i preziosi pavimenti e gli infissi. Il nuovo impianto, che oggi coinvolge diciannove sale al piano nobile del palazzo, ripropone le suggestioni di un’abitazione nobiliare veneziana del XVIII secolo e l’evolversi delle tendenze della moda, del costume e del tessile. Il progetto di riallestimento del museo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi: architetto, regista, scenografo e costumista di fama internazionale e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo. All’interno del nuovo percorso anche un’inedita proposta museografica che riguarda la storia del profumo e delle essenze, affidato a Mavive Spa, partner principale di questa straordinaria

operazione di recupero e valorizzazione della sede museale. Il finale d’anno sarà all’insegna del “Settecento”, dopo Palazzo Mocenigo sabato 7 dicembre si inaugurerà, al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico, una monografica dedicata al raffinato pittore vedutista Pietro Bellotti, fratello di Bellotto e nipote di Canaletto, con cui si darà il via all’iniziativa “Archivi del vedutismo” che proporrà nel tempo appuntamenti dedicati a protagonisti e aspetti poco noti di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il 12 dicembre nel museo di Cà Pesaro aprirà la mostra: “Camera 1953/1964 – Gli anni di Romeo Martinez”. La rivista “Camera”, pubblicata a partire dai primi anni ’20 in Svizzera, diventa negli anni ’50 e ‘60 un punto di riferimento internazionale per la fotografia, grazie all’impegno di Romeo Martinez (1911-1990), che la dirige dal 1953 al 1964. La sua importanza e unicità sono legate soprattutto al ruolo di sostegno e sviluppo della fotografia europea in un periodo in cui industria, pubblicità e moda ricorrono massicciamente all’impiego strategico dell’immagine. Tra gli altri appuntamenti da non perdere: a palazzo Fortuny Tàpies Lo sguardo dell’artista “A very light art” e “Imbarcazioni da regata” a Ca’ Rezzonico fino al 24 novembre. A Cà Pesaro la

Ritorna in auge su Youtube, omaggio a Paolo Morelli

Nel video di “Liù” degli alunni del sole, chioggia degli anni settanta

E’

scomparso qualche settimana fa Paolo Morelli, leader degli Alunni Del Sole. La band napoletana è stata, negli anni Settanta, una delle più importanti a livello nazionale e i suoi successi, “ Concerto “ su tutte, ma anche “E mi manchi tanto“ e “Un’altra poesia“ sono stati colonna sonora di stagioni estive vissute all’insegna del divertimento e del sorriso in un lungomare adriatico di Sottomarina sempre ricco di locali da ballo o di jukebox che si alternavano di notte al suono delle radio che proprio a quelle ore lasciavano spazio ai “ fili diretti“. Gli Alunni Del Sole, e quindi Paolo Morelli, non sono collegabili a Chioggia solo per questi motivi: nel 1978 riuscirono a vincere con “ Liù “ il Festival Bar e proprio da Chioggia, nell’ambito del “Disco Verde“, riuscirono a muovere i primi passi del loro cammino verso l’Arena di Verona, sede della finalissima. Proprio in You Tube il video di Liù, estrapolato dalla trasmissione televisiva “SuperClassifica Show“, è quello girato a piazza Vigo in uno scenario speciale che aveva saputo portare fortuna alla band napoletana che in quella occasione aveva stretto una sorta di gemellaggio con la radio locale per eccellenza di quel periodo, ovvero l’ormai scomparsa “Radio Chioggia Libera “ dei vari Zerlino Varagnolo, Tiziano Marchesan, Carlo Pagan, Aldo Crivellari e, il sottoscritto, Marco Lanza che, all’epoca dodicenne, veniva chiamato Marco Junior. Liù fu programmatissima e divenne la colonna sonora dell’estate “sottomarinante” andando a trionfare, con la regia del padovano Vittorio Salvetti, in finale a Verona nella manifestazione relativa alle più ascoltate nei juke-box. Se ne è andato quindi anche Paolo Morelli, con Aldo Tagliapietra delle Orme, una delle più belle voci della musica italiana, però per Chioggia rimane il fascino delle belle immagini di quel video, ora cliccatissimo, con l’imponenza del ponte di Vigo, quasi a volerci ricordare che Chioggia e Sottomarina sono tra le poche città in Italia a poter abbinare mare e città d’ arte... ”Concerto“ cantavano gli alunni Del Sole, e questa volta non è “Un mare senza te“: è un mare anche abbinato alla cultura. Sul finire degli anni 70 forte fu anche l’ abbinamento sport e orticoltura con I Giochi senza Frontiere e la celeberrima Rosa di Chioggia... A volte c’è da pensare di dover avere l’imbarazzo della scelta per poter decidere da dove iniziare la ripartenza Marco Lanza di Chioggia.

La sala 15, delle cinque di Palazzo Mocenigo dedicate al profumo, evoca il laboratorio dove si producevano le essenze mostra: The Sonnabend Collection esposizione prolungata fino all’8 dicembre. Al museo Correr e a Cà Pesaro la mostra Vedova Plurimo fino a fine anno e Flora Viale -Frammenti sacri al Museo del Merletto fino al 5 gennaio 2014. A Palazzo Ducale la mostra: I doni di Shah Abbas il Grande alla Serenissima fino al 12 gennaio 2014; proseguiranno fino al 31 gennaio 2014 le mostre: Eraldo Mauro Camera Oscura - Slides e Anna Skibska entrambe al Museo del Vetro di Murano.

Celebrazioni di Giuseppe Verdi Una lezione-spettacolo in tour per le scuole superiori

Invito all’opera con “Viva Verdi!”

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l 10 ottobre era il compleanno di questo uomo straordinario – di Giuseppe Verdi e proprio in spiega Andrea Pennacchi che questo giorno è ripartito il tour interpreta la lezione-spettacolo -, all’interno degli Istituti Superiori a cui sono dedicate piazze e viali secondari del Veneto che con una in ogni città, le cui “arie” ognuno lezione-spettacolo celebra le opeconosce anche se non ha mai fatre e la storia del grande musicista to da spettatore a un’opera lirica italiano nato 200 anni fa. (basti pensare a “Va’ Pensiero”, Giuseppe Verdi non era di o a “La donna è mobile”), e ne origine veneta, ma ha avuto un ho approfittato per conoscere rapporto privilegiato con la noe far conoscere meglio anche stra regione, in particolare con l’Opera Lirica stessa, genere un Venezia e il Teatro La Fenice in tempo adorato dalle masse e cui hanno debuttato alcune delle ora ridotto – tranne che in alcuni sue più importanti opere (Rigoletcasi particolari – a costoso intratto 1851, La traviata 1853). La La locandina dell’iniziativa tenimento d’élite proprio qui, in lezione spettacolo, rivolta agli stuItalia, la sua patria d’origine! Il denti e presentata direttamente all’interno delle scuole, risultato – grazie anche all’aiuto del musicista Giorgio offre una valida opportunità didattica complementare e Gobbo – è stata la scoperta che Verdi e l’Opera sono alternativa in quanto, attraverso il linguaggio teatrale, tutt’altro che “roba per vecchi”, anzi: sono musica per permette la diffusione della poetica musicale e delle cor- giovani orecchie”. renti artistiche dell’Ottocento. La prima tappa di questo Questo progetto, promosso da Arteven con il sostetour verdiano ha coinvolto il Liceo Veronese di Chioggia gno della Regione Veneto, si inserisce nell’ambito delle per poi proseguire all’istituto Marco Belli di Portogruaro, proposte didattico-culturali indirizzate agli studenti degli al Sant’Apollinare di Rovigo e in istituti di Conegliano, Istituti Superiori del Veneto, un appuntamento che ha Verona, Vittorio Veneto, Castelmassa, Monselice, Villa- visto negli anni proporre con grande successo iniziative franca di Verona, Este e così fino a dicembre all’interno legate ai Moti del ‘48, al Ruzante, agli scritti del Paldegli istituti che ne hanno fatto richiesta, per un totale mieri, alla poesia del Petrarca, ai luoghi veneti descritti nell’anno 2013 di 60 istituti coinvolti nelle 7 province. dal Teatro di Shakespeare, al duello tra Gozzi e Goldoni, “Viva Verdi! Invito all’opera. Questa non è una alle architetture di Andrea Palladio, alle scoperte di Gamusica per vecchi” intende coinvolgere i nuovi ado- lileo Galilei e alla pittura rivoluzionaria del Giorgione, ai lescenti nelle vicende umane e artistiche del famoso 150 anni dell’Unità d’Italia tramite la figura di Ippolito compositore italiano. Nievo e ai fantastici viaggi in terre esotiche di Salgari. Eugenio Ferrarese “Ho voluto indagare un po’ nella vita e nelle opere

L’Intervento

Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato* segue da pag.

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Sono stati introdotti strumenti giuridici per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di prevenzione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprattutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà sufficiente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’autore, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltrattamenti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affinché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi siano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specificatamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia



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Sport in primo piano

Drag Racing Si è concluso in autunno il Campionato italiano

Christian Bello è campione nazionale

Il centauro cavarzerano si è imposto nella categoria A, da ricordare anche il sesto posto di Marco Greggio che ha gareggiato nella categoria A Special di Nicola Ruzza

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’ terminato a metà ottobre il Campionato nazionale Drag Racing 2013 e, dopo le tappe primaverili di Ariano Polesine (28 aprile), Rovigo (12 maggio) ed Adria (16 giugno), quelle estive del 14 luglio ad Ariano Polesine e del 1 agosto a Molinella (Bo), l’ultima gara autunnale a Rovigo ha incoronato il trionfatore della stagione, cioè il cavarzerano Christian Bello che si è laureato campione nazionale nella categoria A. Il campionato Drag Racing, organizzato dal Motoclub di Ariano Polesine, è diviso in diverse categorie in base alla cilindrata del ciclomotore: quelle nelle quali hanno gareggiato i centuri cavarzerani sono state la categoria A (scooter con caratteristiche fino a 70 c.c.) nella quale, come detto sopra, ha prevalso Christian Bello con il suo Malaguti F10 su Diego Saracini e Nicolò Merenduzzo e la categoria A Special (ciclomotori con caratteristiche da 71

c.c. a 100 c.c.) nella quale Marco Greggio ha ottenuto un ottimo sesto posto. “Oltre al campionato, il Team Gilberto Corse (cioè la squadra di Christian e Marco) ha partecipato – spiega il preparatore Marco Toffanello – anche a numerosi raduni tra i quali lo Scooter Run di Santa Croce Bigolina (Vi), il Trofeo Bosco della Mesola e lo Scooter Raduno di Cartigliano, ottenendo degli eccellenti risultati”. Felici dei traguardi ottenuti e in vista del prossimo campionato, che inizierà nel 2014, tutti i componenti del Gilberto Corse ringraziano gli sponsor ufficiali che hanno reso possibile l’evento, cioè La Piazza, il negozio Pes di Lisa, la piadineria music bar La Distilleria, l’autofficina Longhin Fabiano, il ristorante pizzeria Villa Momi’s, il ristorante 7 Mari di Porto Viro, l’autoscuola Adige e il negozio Paola Professione capelli.

Karate. Cavarzere

L’asd Shotokan aderisce al progetto “sport modello di vita”

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no degli obiettivi principali dello sport è di educare fin dall’infanzia al rispetto di sé e degli altri, ai valori di solidarietà e di tolleranza, ad accettare i propri limiti e a valorizzare i propri talenti: per far sì che questo tipo di cultura sportiva si diffonda, l’Agenzia dei Giovani (un organismo pubblico autonomo, vigilato dal Governo italiano e dalla Commissione europea, che ha come Gli atleti dello Shotokan Cavarzere finalità la promozione della cittadinanza attiva dei giovani e la diffusione della solidarietà), in collaborazione con un raggruppamento di sei federazioni sportive affiliate al Coni, Fih, Fiba, Fgi, Fick, Fijlkam, Fipav) e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha ideato un progetto chiamato “Sport modello di vita” che si propone di sottolineare il valore formativo dello sport. Il progetto prevede che le singole federazioni, in occasione di importanti eventi, dedichino dei momenti di approfondimento al tema dello sport come modello di un corretto stile di vita o al valore dello sport come volano di integrazione sociale e di rispetto delle persone nella loro unicità e diversità; in particolare in questa iniziativa sono coinvolti i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni ai quali è chiesto di formulare un piccolo testo di 140 caratteri, che sintetizzi cosa significa per loro lo sport come modello di vita: i pensieri più belli saranno pubblicati nel sito www.sportmodellodivita.it, sulla pagina Facebook “Sportmodellodivita” e su Twitter con l’hashtag #Sportmodellodivita, ma soprattutto le società sportive di appartenenza dei ragazzi vincitori riceveranno come premio del materiale sportivo. L’Asd Shotokan Cavarzere, all’interno della Fijlkam, ha aderito all’iniziativa e l’evento “Percorso cognitivo e formazione delle intelligenze motorie”, ideato dal direttore tecnico Ettore Mantovan e dal tecnico Devis Braggion, è stato inserito nel progetto ”Sport modello di vita” e ne ha ottenuto il patrocinio. L’iniziativa dello Shotokan Cavarzere mira allo sviluppo delle funzioni cognitive, motorie e bioenergetiche del bambino, affinché sia possibile ottimizzare gli allenamenti, acquisendo una serie di conoscenze necessarie al controllo psicofisico, tutto questo all’interno di una cornice ludica, per imparare divertenN. R. dosi.

Christian Bello sul podio più alto, Marco Greggio alla partenza. In alto il Team Gilberto Corse

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Tutti di corsa per non perdere la coincidenza

I nuovi orari dei treni che rivoluzionano il trasporto pubblico

Da dicembre convogli ogni dieci minuti sulle tratte principali e rafforzamento complessivo di tutta la rete così che nessun passeggero resti più di un’ora in attesa di Germana Urbani

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ulla carta sembra la soluzione de- gionale della mobilità su rotaia che vedrà finitiva a tutti i peggior disagi che i passare sulle tratte principali treni ogni pendolari dei treni veneti hanno do- dieci minuti. Se così sarà la rete ferroviaria vuto sopportare in questi anni. Un sogno complessivamente verrà rafforzata, tanto all’orizzonte, rincorso a lungo con il proget- che, promettono dalla Regione, nessun pasto sempre in itinere della metropolitana di seggero trascorrerà più di un’ora senza un superficie, che fino ad oggi non, si è mai treno per la sua destinazione. realizzato. Ora le cose potrebbero cambiare “L’obiettivo è migliorare il servizio, davvero. Ma per la prova del nove i cittadini spiega l’assessore regionale alle politiche dovranno attendere il 15 dicembre, data in della mobilità del Veneto Renato Chisso cui entrerà ufficialmente in vigore il nuovo fornendo più treni e più capienti, con più orario cadenzato dei treni regionali. possibilità di collegamento e di coincidenze, Ideato nell’arco di due anni da un più fermate”. “So molto bene che cambiare ingegnere veronese, Domenico Menna, il abitudini e spostare orari inciderà su comnuovo servizio ferroviario locale cadenzato portamenti per così dire consolidati – agprevede dei treni a fregiunge Chisso – ma il quenza regolare: stes- La Regione lavoro che abbiamo so posto stesso orario, ha già acquistato fatto darà certamente e dunque, facilmente venti nuovi treni più risposte positive svizzeri e ne memorizzabili. di quanto non sia in Da Mestre, ad comprerà altri nove grado di fare il servizio esempio, al minuto 03 come è attualmente partiranno i treni veloci per Rovigo, al minu- strutturato. Il nuovo sistema sarà unico nel to 19 per Verona Porta Nuova, al minuto 49 suo genere in Italia, studiato sulla base dei per Vicenza, al minuto 54 per Padova. Lo flussi di mobilità delle persone, basato su shuttle Mestre-Padova, invece, partirà dal regionali lenti, regionali veloci e coincidenze binario giardino al minuto 35 e da Padova tra linee diverse che si intersecano tra di rientrerà a Mestre al minuto 53. loro, servito da una trentina di convogli in Tutto questo avverrà dalle 7 alle 22, più rispetto agli attuali”. tutti i giorni. La novità che rende contenti tutti, soUna vera rivoluzione del sistema re- prattutto i pendolari, riguarda l’incremento

Renato Chisso delle corse possibile anche grazie ad un parco convogli che comprenderà 20 nuovi complessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza. L’unico neo che si può ravvisare potrebbe essere colto nella necessità di fare diversi cambi per un unico viaggio. Ma, considerando che il modello è la metropolitana delle grandi città, i veneti nell’usare il treno dovranno ricordare come per spostarsi a Parigi da un posto all’altro occorra scendere anche più volte da un convoglio e prenderne un altro. Il nuovo orario prevede, infatti, che i diversi convogli siano tra loro “sincronizzati”. In questo modo sarà possibile transitare da un regionale veloce (che ferma solo nelle

stazioni principali) a un regionale lento (che ferma ovunque) e lungo direttrici dove oggi il servizio è non solo spezzettato ma non esistono coincidenze (Conegliano – Treviso – Vicenza, per esempio). Questo peraltro elimina le interferenze oggi esistenti fra tratte non elettrificate e tratte non elettrificate, che sono più razionalmente servite da convogli a trazione dedicata a fronte di interferenza quando il transito è misto. Con questi cambiamenti epocali è lecito dire che la mobilità veneta si adegua agli standard europei e non è facile per una Regione che ha un sistema di mobilità non a raggiera, ma diffuso da e verso città che si collocano appunto in un contesto policentrico e metropolitano, dove l’attuale servizio fino ad oggi non è riuscito a dare le risposte

che chiedevano i viaggiatori e soprattutto i pendolari. “Per tutti noi – ribadisce Renato Chisso – in primo luogo Regione ma anche Trenitalia, il cadenzamento è una scommessa, nella quale crediamo, che abbiamo deciso di accettare e che vogliamo vincere. Siamo di fronte ad una nuova filosofia della mobilità pubblica – continua l’assessore regionale – che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno di un sistema integrato al cui centro ci sono non gli aggiustamenti di un sistema ereditato dal passato, ma le esigenze e le richieste degli utenti, dei pendolari, dei lavoratori, degli studenti e la necessità di dare le migliori risposte possibili in un quadro di compatibilità economica”.


Il Veneto in primo piano 37 11 Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano

Pendolari: “La Regione ci ripensi”

di Germana Urbani

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endolari sul piede di guerra e una raccolta firme che ci sono, che si affiancheranno ai treni cadenzati Milano – ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri- veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma da 36 mila passeggeri ogni giorno. A costa molto di più alla Regione. Le 13 quanto pare, per colpa dei tagli dallo Gli abbonamenti coppie di Frecce regionali, il cui costo Stato, il Veneto non ha più soldi per per le Frecce a catalogo a carico del Veneto sarà garantire il servizio svolto da quattro veloci di circa 16,7 milioni l’anno a fronte coppie di treni interregionali veloci costeranno dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Milano – Venezia. Né la Lombardia molto di più Regione per le quattro coppie di instanzierà i 4 milioni di euro necessari terregionali, potranno tranquillamente a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can- collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna- giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Seliere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza

le priorità

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è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul medesimo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avanzano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi-

dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.

una buona politica dei trasporti su rotaia va Finanziata bene

152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, intervenuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella

normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una programmazione dei servizi a medio-lungo termine”.



16 Cultura veneta

Cultura veneta 39

Mostre A Verona quattro secoli di storia dell’arte nella pittura di paesaggio

Un posto al sole per il paesaggio Marco Goldin propone una mostra dedicata ad un genere dell’arte. Anche quest’anno l’esposizione sarà divisa tra Gran Guardia e Basilica Palladiana di Alain Chivilò

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arco Goldin e la sua Linea d’Ombra ripropongono, dopo il grande successo, una doppia esposizione divisa tra Verona e Vicenza, invertendo le sedi rispetto al recente binomio che trattò la ricerca, nei secoli dell’arte, sulla figura e sul volto umano. Fino al 9 febbraio 2014 presso il Palazzo della Gran Guardia è di scena “Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”. Il secondo capitolo delle esposizioni è dunque dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal ‘600 al ‘900. Uno studio della natura dal XVII secolo, per giungere ad alcuni dei maggiori pittori del secondo ‘900. Una presenza superiore alle novanta opere condurrà il visitatore all’interno di sei sezioni. Il Seicento. Il vero e il falso della natura: opere di Lorrein, Poussin, Hobbema, Van Ruisdael, Van Goyen e Seghers narrano l’evoluzione della pittura del paesaggio dalla resa immaginaria e artefatta fino allo studio della realtà e del vero della natura. Da questo secolo la natura, da sfondo di ambientazione, emerge come fulcro dell’indagine artistica in un rapporto continuo tra la rappresentazione del vero e del falso. Il Settecento. L’età della veduta: tre nomi su tutti con Canaletto, Bellotto e Guardi con opere poco note al pubblico italiano. Romanticismi e realismi: l’800, ossia il secolo della natura. Una trentina di quadri di Turner, Constable e Friedrich per arrivare al realismo di Corot, Coubert e della scuola di Barbizon. La disamina

tocca la Scandinavia, l’Est Europa fino all’America della Hudson River School. L’impressionismo e il paesaggio: venticinque opere d’impressionisti e post impressionisti quali Renoir, Sisley, Pissarro, Caillebotte, Van Gogh, Gauguin e Cézanne. Dai primi contatti con i pittori del periodo precedente fino alle esposizioni nello studio di Nadar giungendo alla negazione stessa della pittura en plein air. Monet e la nuova natura: con venticinque opere apre una vera e propria piccola monografia alla sua arte. Il focus è maggiormente posto sugli agli anni ottanta che segnano un cambiamento verso la modernità nella rappresentazione del paesaggio. Monet rovescia, utilizzando dapprima gli elementi proprio del realismo, il concetto stesso di paesaggio dipinto trasformandolo in una visione spirituale e interiore anticipando le ricerche artistiche successive. Il paesaggio del Novecento: dall’evoluzione del post-impressionismo fino alle avanguardie. Bonnard, Matisse e Picasso fino ad alcune esperienze astratte sia europee sia americane, da De Staël a De Kooning e Pollock. Invece per il contemporaneo sono rappresentate per l’America opere di Diebenkorn e Wyeth mentre per l’Europa Garcia e Richter. Artisti che descrivono in chiave attuale la natura. Dunque a livello complessivo si tratta di una mostra contenitore che permette di vedere l’Arte ad ampio spettro, secondo una curatela ormai collaudata e affidabile.

Padiglione degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini

Fino al 24 novembre in tre sedi veneziane

Il laboratorio di Sze

OGGI BAMBINA... DOMANI INFERMIERA

UNO STRESS DI VETRO

Investire nei bambini di oggi è il miglior modo per costruire un domani di giustizia e benessere condiviso. Sostieni a distanza una bambina del Sud del mondo attraverso i progettil Padiglione del Cesvitem: degli Stati Uniti alla 55esima Biennale di Venezia presso i Giardini, fino al 24 novembre, bastano 20 euro al mese per regalare presenta “Sarah Sze: triple point”. Come afferma l motto della mostra è fatto da una somma algebrica tradotta fama internazionale. Molti di loro si sono confrontati per la prima la stessa artista “al centro della mostra è la nozione di un futuro migliore, a lei e al suo popolo.

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in Arte ossia: Artisti internazionali + vetro = Glasstress. Fino al 24 novembre tre sedi, costituite da Palazzo Cavalli – Franchetti / Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti (Campo S. Stefano), Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano) e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco), costituiscono l’esposizione dedicata al vetro d’arte “Glasstress. White Light/White Heat” giunta alla sua terza edizione. Tutto ruota sul coinvolgimento di artisti provenienti da tutto il mondo per la creazione d’innovative e straordinarie opere confrontando luce e calore con aspetti intrinsechi del vetro e della sua lavorazione. A livello storico è stata la grande passione per l’arte contemporanea e per il vetro che hanno portato Berengo a creare Glasstress. Tutto è iniziato dal 2009 riunendo complessivamente oltre 200 artisti. In questa edizione l’evento ha unito, nella propria fornace a lavorare con entusiasmo e con spirito di gruppo, 65 artisti di

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volta con questo materiale duttile e luminoso facendo nascere bussola e come noi ci situiamo in un mondo perenneopere di alto valore artistico e comunicativo. Il successo si riasmente disorientante. Ciascuna delle sale opera come un sume nelle parole di Adriano Berengo: “ho capito che Glasstress sito sperimentale, in cui gli oggetti tendono a diventare ha raggiunto un importante obiettivo quando ho visto tre artisti strumenti o montaggi per misurare o modellare la nodi nazionalità diverse, nella nostra fornace di Murano, parlare stra posizione nello spazio e nel tempo. L’aspirazione a fra loro. Era la prima volta che s’incontravano e si scambiavano costruire modelli che catturino la complessità e l’imposle loro impressioni sul vetro, sulle tecniche e sugli esperimensibilità di quell’impresa, è il punto centrale dell’opera”. ti che stavano conducendo. Il dialogo ha modificato in modo Un grande laboratorio che la Sze compone di “resti arsostanziale i progetti di ciascuno. Ecco, questo è Glasstress: un cheologici di esperimenti falliti”. Dal 1990 l’artista Saluogo d’incontro per gli artisti di tutto il mondo che si confrontano Sze, Mariutto classe ‘69, ha sviluppato un’estetica (VE) scultorea rahvia 68 - Mirano con il vetro”. Artisti quali Mimmo Paladino, Francesco Gennari, che trasforma gli spazi attraverso mutamenti radicali di Tel. 0415700843  info@cesvitem.it  www.cesvitem.org Joana Vasconcelos, Zhan Wang, Jan Fabre, Loris Cecchini, Aldo scala, colonizzando spazi trascurati o periferici, dialoMondino, Thomas Schutte, Joseph Kosuth, Mona Hatoum, Tim gando con il tessuto e la storia di un edificio. La percec/c postale 10008308  Codice fiscale 90022130273 Noble &Sue Webster, solo per citarne alcuni, illumineranno la zione dello spettatore e l’esperienza architettonica sono visita con opere di luce. Al.Ch. spostate attraverso interventi specifici di grandi dimen-

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sioni. A livello tecnico tutto parte dalla definizione che la termodinamica indica al termine “triple point” che designa una singolare combinazione di temperatura in cui tutte le tre fasi di una sostanza (gassosa, liquida e solida) coesistono in perfetto equilibrio. La triangolazione, cioè la misurazione della distanza da tre punti ordinali, è anche usata per determinare un punto specifico dello spazio. L’opera di Sze fa riferimento a entrambi questi concetti, la fragilità dell’equilibrio e il desiderio costante di ritrovare stabilità e posizione. Contrariamente ad altri allestimenti di altri artisti, in questa edizione l’ingresso del Padiglione è stato trasferito a una vecchia porta di uscita a sinistra della rotonda d’ingresso. All’interno lo spettatore incontra strutture improvvisate, alcune apparentemente ancora in costruzione, che richiamano modelli, macchine e strutture come in un planetario, un osservatorio, un laboratorio, un pendolo e dispositivi di misurazione o elementi per localizzare i corpi nello spazio. Al.Ch.


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Anselm Zurfluch, docente incaricato presso l’Università di Avignone analizza in “Empfängnisverhütung”(hänssler 2000) alcuni motivi che portarono ad una rapida accettazione della contraccezione ormonale negli anni settanta del secolo scorso. (Oggi 140 milioni di donne assumono la contraccezione ormonale.) 1. Un motivo storico: Varie civiltà praticarono da secoli una regolazione delle nascite senza ricorso alla chimica. Era una prassi collettiva. La pillola rappresentava quindi un altro mezzo allo stesso scopo. 2. Un motivo sociale: La pillola è stata inventata, tra l’altro, per arginare “l’esplosione demografica” nel Terzo Mondo. La Tv per anni, alla sera riportava gli effetti catastrofici del Messaggio pubblicitario

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15 min.: diminuire la velocità e continuare a sbattere per altri 15 min., fino a completo raffreddamento, mettere in frigorifero per almeno mezz’ora ma non più di 2 ore per portare ad una temperatura bassa. Trascorso questo tempo montare la panna per unirla al composto. Coppare il biscotto nella forma degli stampini che andranno a contenere i semifreddi, dividere il composto in 4 stampini e girarvi sopra i pezzi di biscotto. Mettere

in congelatore a -18° per almeno 2 ore. Caramellare lo zucchero con l’acqua, bagnare con l’aceto di lamponi e cuocere fino a completo scioglimento del caramello, tenere in disparte ma sempre nella pentola. Girare i semifreddi su 4 piatti, scaldare il caramello all’aceto di lamponi ed unirvi le fragole, lavate e private del picciolo, farle intiepidire e disporle attorno ai semifreddi con un pò di sciroppo, una guarnizione di cioccolato amaro e una foglia di menta.

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boom demografico suscitando nelle persone un senso di corresponsabilità per questa calamità. Quindi la rinuncia ad aumentare il numero dei figli sembrava giustificata a causa del sovrappopolamento, della fame, dell’inquinamento … 3. Un motivo materiale: La crescita economica del dopoguerra era, dal punto di vista storico, un fenomeno unico; il miracolo di Marshall. Ma nonostante la ricchezza il mondo industrializzato divenne refrattario ai figli. Nelle repubbliche socialiste dell’ Unione Sovietica invece la contraccezione ormonale non si affermò, perché sapeva troppo dell’occidente. Si usava l’aborto come un mezzo contraccettivo. In Georgia, in Lituania … l’aborto veniva praticato come UNICO intervento “sanitario” gratuito, con effetti devastanti per le popolazioni. 4. Un motivo culturale: Ogni società, per poter funzionare, ha bisogno di un’ideologia, di una cultura di massa. La società di benessere non è stata un’eccezione. I valori, quali inizialmente favorirono la società di consumo come lavoro intenso, senso del dovere, stabili relazioni familiari, sono stati interpretati in maniera diversa negli anni settanta. Emersero i valori come individualismo (non da confondere con il personalismo cristiano), tempo libero e ferie, una vita indipendente … Questi motivi, riportati un po’ per sommi capi, favorirono un’accettazione della pillola, la quale agisce sulla mucosa uterina in modo tale da impedire l’annidamento dell’ovulo fecondato (= del bambino). Siccome la pillola non è un farmaco sostenibile per venti o più anni in cui la donna è potenzialmente fertile e siccome non è consigliabile, per ragioni di salute, abortire ogni anno, si è aggiunta un’altra tecnica: la sterilizzazione. Nell’anno 2000 si sapeva della sterilizzazione di almeno 200 milioni di persone nel mondo. Mentre il sovrappopolamento non è assolutamente un pericolo incombente né Italia, né Lituania, né Cina … Tanti di quei pochi bambini che arrivano alla dodicesima settimana di gravidanza sono sottoposti ad una diagnostica prenatale invasiva. In Germania muoiono, ogni anno, in seguito alle complicanze legate a questa diagnostica, 700 bambini (senza contare quelli in cui si riscontrano le malattie e vengono abortiti). Giovanni Paolo II chiamò questo andamento ostile alla vita “la cultura della morte”, ricordando che l’unica Via per ridare la speranza all’umanità è Gesù e il Suo buon senso, di cui il Vangelo sovrabbonda.


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