di Cavarzere
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VENETO IN PRIMO PIANO IL VENETO VOLTA PAGINA E DICE ADDIO ALLE GRANDI OPERE
“Di padre in figlia”, è questo il titolo della nuova fiction Rai che nei giorni scorsi il modello cavarzerano Marco Crepaldi ha registrato e che presto vedremo sugli schermi della rete ammiraglia della tv nazionale. pag. 12
All’interno del giornale
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MARCO CREPALDI IN UNA FICTION DELLA RAI
Nella splendida cornice dell’isola di Lampedusa si è svolta a settembre l’edizione numero quindici del “Premio internazionale della bontà – La giornata del cuore”, promosso dal Comitato della Croce di Cavarzere. pag. 13
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Dr. Milan Roberto
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L’informazione locale è sempre con te:
PREMIO DELLA BONTÀ ALLA CITTÀ DI LAMPEDUSA
PEGOLOTTE DI CONA (Ve)
Primo Piano I profughi a Conetta Il sindaco: abbiamo avuto 900 arrivi
Viabilità Valerio, Garbin e Tommasi: la polemica degli autovelox
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Lavori pubblici Via Spalato e via Curiolo, si parte coi lavori
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Romea commerciale, Delrio congela il progetto
Il governo decide che non è un’opera prioritaria, ma gli amministratori del Basso Veneziano la ritengono invece necessaria per lo sviluppo del territorio. Non mancano però le voci contrarie
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re 18.30 di giovedì 1 ottobre 2015. Ennesimo incidente sulla Romea. Ennesimo tir ribaltato. Traffico completamente bloccato e automobilisti esasperati. Questa la fotografia di una “normale” giornata sulla strada della morte, la statale 309 Romea: una delle strade più pericolose della Penisola. Strada concepita e costruita sulla base delle esigenze degli anni Sessanta e ormai del tutto inadatta
alla mole di traffico attuale e, soprattutto, alla tipologia del traffico. Non a caso, da anni si parla della Romea Commerciale, un’autostrada che avrebbe la funzione di collegare Roma a Venezia, con lo scopo precipuo di alleggerire l’attuale statale dal traffico pesante. Tra luci e ombre, il progetto – faraonico – è stato negli anni al centro del dibattito politico, tra chi puntava il dito contro la
sua abnormità, ritenendolo speculativo e chi, invece, ne sosteneva, a prescindere, l’utilità, oggettivamente non confutabile. A livello governativo si continua ad assistere a un continuo stop and go, e le ultime notizie arrivate da Roma non fanno affatto ben sperare. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha infatti chiarito che Orte-Mestre non è una priorità per il governo Renzi. pagg. 4-6
Editoriale
Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito
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di Germana Urbani*
ambieranno le cose. Eccome! Se la Riforma, approvata in prima lettura a Palazzo Madama, andrà avanti così com’è, cambieranno molte cose e non solo a Roma.
continua a pag.
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L’ASSESSORE MARCATO: “NON CI FIDIAMO DI NESSUNO”
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METAMORFOSI DI UN GENIO, EL GRECO A TREVISO
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news da laPiazzaweb 3
In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO La notizia più letta sul nostro sito il mese scorso è stata Bottrighe,
l’isola sotto il ponte spaventa la popolazione a seguire sono
stati cliccatissimi i servizi relativi Da Chioggia alla giuria del barber match, la storia di Simone Boscolo Cegion, la terza notizia, invece Da Cavarzere alla Rai, Marco Crepaldi nella fiction seguici su www.facebook. com/lapiazzaweb
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social è volata la notizia Ladri di biciclette alla Bottecchia di Cavarzere. Subito dopo la notizia più condivisa è stata Incidente a Martellago, il video choc. Ha interessato molto il popolo dei social la storia del Pirata della strada a Scorzè seguici su www.facebook. com/lapiazzaweb
EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO: Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Miranese Nord, Adria e Conselvano seguici su www.lapiazzaweb.it
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Notizie quotidiane sul nostro sito, piacciono e sono seguite. Grazie lettori! Il 63% degli utenti dice di “catturare” le notizie giornaliere direttamente dai post pubblicati da altri utenti su Facebook o su Twitter. Ma chi preferisce la carta non si sposta su web
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iamo un mensile d’approfondimento su carta ma il nostro sito www. lapiazzaweb.it va migliorando di giorno in giorno. Notizie nuove lo arricchiscono quotidianamente e lo rendono sempre più interessante. Come Piazza seguiamo tantissimi comuni sparsi nelle tre province di Padova, Venezia e Rovigo. Un panorama davvero interessante dal punto di vista geopolitico ma che rende più articolato il lavoro quotidiano dei giornalisti che si occupano di reperire notizie da pubblicare. Nonostante questo stiamo cercando di rispondere a quelle che sono le richieste dei lettori e abbiamo introdotto via via anche la cronaca nera che fino a poco tempo fa non rientrava nel paniere delle notizie per noi pubblicabili. Non siamo, però, un quotidiano e non seguiamo questo settore con lo stesso timbro con cui lo fanno benissimo i nostri amici della stampa quotidiana. Cerchiamo comunque di fare del nostro meglio per raccontare il territorio ai nostri affezionati lettori anche con notizie dell’ultima ora. I dati dicono che funziona. Sempre più lettori entrano e restano nel sito lapiazzaweb.it e, già che ci sono, scaricano il giornale. Leggere e informarsi in rete è quanto fanno sempre di più le persone in tutto il mondo. Un nuovo studio condotto dal “Pew Research Center” in collaborazione con la “John S. and James L. Knight Foundation”, rivela che aumenta di anno in anno, e in modo significativo, il numero degli americani che affermano di usare i “social” come fonte di informazione. Il 63% degli utenti dice di “catturare” le notizie giornaliere direttamente dai post pubblicati da altri utenti su Facebook o su Twitter. Un anno fa erano il 52%
su Twitter e il 47% su Facebook. La crescita è molto rapida e il trend sta cominciando a porre dei problemi. Secondo le società di ricerca “Demos” e “Ipsos Mori”, l’enorme quantità di persone che ogni giorno usa i social ha spinto il marketing a “sovra-utilizzare” il mondo del “web 2.0” per le indagini di mercato. Va detto però che l’enorme campione statistico degli utenti di Twitter e Facebook, non rappresenta la società reale, dicono gli esperti. Insieme con la “Sussex University” e la “CASM Consulting”, “Demos” e “Ipsos Mori” hanno condotto una ricerca che hanno chiamato “The Road to Representivity” (“La strada della rappresentatività”). Hanno posto le stesse domande (su fatti di attualità, sulla politica e sui prodotti commerciali) con due modalità differenti: off line e on line. I risultati dei questionari sono molto diversi gli uni dagli altri. Alcuni temi sono sembrati importantissimi agli utenti dei social mentre venivano percepiti da tutti gli altri come meno rilevanti. E anche per la politica è così: la popolarità sui social non corrisponde quasi mai a un vero gradimento degli elettori. E’ anche basandoci su questi dati che noi de La Piazza abbiamo scelto di esserci con convinzione su web garantendo ai lettori notizie quotidiane legate ai temi che più possono interessare il mondo dei social senza dimenticare però di mantenere forte anche la vocazione di approfondimento mensile che caratterizza il nostro free press cartaceo, nato più di 20 anni fa e che ancor oggi è apprezzato tantissimo dai lettori. Veniteci a leggere, dunque. E mandateci impressioni e notizie a redazioneweb @givemotions.it
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Il BLOG DEL DIRETTORE La riforma del Senato cambierà radicalmente, per esempio, l’attuale assetto costituzionale archiviando il bicameralismo perfetto e cancellando di fatto l’elettività di primo grado dei senatori, cambia anche il Titolo V. Sarà eliminata la legislazione concorrente e tagliati i costi di stipendi e indennità. I Senatori saranno pochi, solo 100, di cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Al Veneto, probabilmente, andranno 7 senatori. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/
IL SONDAGGIO Le Ulss del Veneto, secondo i progetti di Zaia e del suo assessore alla sanità Coletto, passeranno presto da 21 a 7 e nascerà un Ente nuovo che si occuperà a livello centrale di gestire ordini, formazione del personale e altre cose oggi in capo ai direttori generali. I sindaci temono che il riordino significhi solo ulteriori tagli. Ma i veneti sono d’accordo? La domanda è: Vi piace l’idea dell’ Ulss unica provinciale? .seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/
ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI
L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/animali/
In allegato al giornale e su www.lapiazzaweb.it/turismo
TURISMO E SAPORI
La sezione Turismo del sito lapiazzaweb.it è stata la più visitata! I viaggi e i percorsi enogastromici dell’inserto de La Piazza dedicato al turismo hanno coinvolto gli utenti web, tantissime le visite! seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/turismo/
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4 Argomento del mese INFRASTRUTTURE Dopo le dichiarazioni sulla Orte-Mestre rilasciate dal Ministro a inizio settembre quando era stato in visita ai cantieri del Mose e il via libera del Cipe, il no del Governo delude le aspettative di chi sostiene che questa sia un’opera necessaria. Il sindaco Casson: “E’ indispensabile per rilanciare l’economia nel nostro territorio” di Andrea Varagnolo
Il progetto è stato per anni al centro del dibattito politico, discusso tra favorevoli e contrari
Fra i sostenitori il sindaco Casson che la ritiene necessaria anche per alleggerire il traffico sulla SS 309
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Romea commerciale, De
re 18.30 di giovedì 1 ottobre 2015. Ennesimo incidente sulla Romea. Ennesimo tir ribaltato. Traffico completamente bloccato e automobilisti esasperati. Questa la fotografia di una “normale” giornata sulla strada della morte, la statale 309 Romea: una delle strade più pericolose della Penisola. Strada concepita e costruita sulla base delle esigenze degli anni Sessanta e ormai del tutto inadatta alla mole di traffico attuale e, soprattutto, alla tipologia del traffico. Non a caso, da anni si parla della Romea Commerciale, un’autostrada che avrebbe la funzione di collegare Roma a Venezia, con lo scopo precipuo di alleggerire l’attuale statale dal traffico pesante. Tra luci e ombre, il progetto – faraonico – è stato negli anni al centro del dibattito politico, tra chi puntava il dito contro la sua abnormità, ritenendolo speculativo e chi, invece, ne sosteneva, a prescindere, l’utilità, oggettivamente non confutabile. A livello governativo si continua ad assistere a un continuo stop and go, e le ultime notizie arrivate da Roma non fanno affatto ben sperare. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha infatti chiarito che Orte-Mestre non è una priorità per il governo Renzi. Le ritrosie dell’amministrazione centrale che stoppano il via libera all’opera sono da individuare fondamentalmente nell’attuale progetto, concepito con il “project all’italiana”,
che dovrebbe consentire all’impresa esecutrice della strada di lucrare sui pedaggi. In altri termini, la società concessionaria - in questo caso sarebbe il gruppo Bonsignore, che contava su una defiscalizzazione concessa dal governo su base trentennale - assume l’onere della costruzione, e come contropartita otterrebbe il diritto di esigere tariffe e un contributo statale uguale almeno alla differenza tra il valore attuale dei costi e il valore attuale dei ricavi. Si tratterebbe di un meccanismo che risulta, a conti fatti, non conveniente per lo Stato (si veda, ad esempio, quanto accaduto con la Brebemi, che il Governo ha dovuto rifinanziare). Nel project ci sarebbe, infatti, un sistema tale per cui, qualora i privati costruttori non riuscissero a sostenere l’opera, sarebbe lo Stato a mettere la mano al portafoglio. Il costo della Orte-Mestre, sarebbe di 9,7 miliardi, di cui 7,8 finanziati dai privati e 1,9 dallo Stato. Adesso, dopo l’ennesimo stop, tutti si chiedono per quanto si dovrà ancora continuare a rischiare quotidianamente la vita sull’attuale vecchia statale, prima che venga trovata, in tempi rapidi, una soluzione alternativa. Spiragli, almeno nell’immediato, però, non ce ne sono, e le continue frenate sulla Romea Commerciale fanno temere che si continuerà e lungo ad assistere ad annunci possibilisti e successive
smentite. Un po’ come per il ponte sullo stretto di Messina. Nel frattempo i comuni mortali si chiedono se, nelle more dei progetti faraonici, qualche politico abbia pensato, intanto, a mettere anzitutto in sicurezza l’attuale statale della morte. Il sindaco Giuseppe Casson. Soltanto un mese prima, a inizio settembre, sembravano riaccese le speranze sulla possible ripartenza del progetto relativo alla Orte-Mstre, quando il ministro Delrio, in visita ai cantieri del Mose, aveva parlato con gli amministratori anche del tracciato della Nuova Romea e della sua importanza. “Per rilanciare economia e lavoro - commentò in quella occasione il primo cittadino Giuseppe Casson, ribadendo una posizione in più occasioni sostenuta - è fondamentale dotare di un’adeguata infrastrutturazione il territorio. Pensiamo per esempio al futuro della nostra portualità e agli investimenti, effettuati e in corso, per il rilancio e il potenziamento di tale settore nel sistema lagunare, in forza di un disegno metropolitano. C’è inoltre un’ulteriore questione di rilievo. La città chiede più sicurezza e la Statale Romea con la sua pericolosità e le sue ripetute stragi non la garantisce. L’autostrada sarà fondamentale per dirottare il traffico pesante e per risolvere questa ulteriore criticità”.
MASIERO (CONCHIOGGIASÌ) AL MINISTRO
“Non è possibile che rimaniamo isolati”
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ei prossimi giorni Marino Masiero, su mandato del Cda del Consorzio ConChioggiaSì, scriverà una lettera al ministro Del Rio in merito alla sua decisione di accantonare il progetto sulla Romea commerciale. “L’annuncio del ministro De Rio commenta Marino Masiero - certamente avrà delle ripercussioni pesanti per Chioggia. Non è possibile che restiamo isolati e non comprendiamo come parti del territorio, ampiamente servite da aeroporti, autostrade, porti, passeggeri e treni veloci possano trovare credito presso il Governo a scapito dell’area sud Lagunare del delta del Po. Qui c’è un intero territorio lontano da tutto e servito da strade da terzo mondo. L’isolamento deve finire perché se rimaniamo lontani dalle vie di comunicazioni il nostro destino è segnato. La strada statale Romea è l’unica arteria che collega un territorio di oltre centomila abitanti col resto del mondo ma è anche la dorsale adriatica che collega il nordest d’Europa con il Mediterraneo dei porti di Ravenna, Ancona Pescara, Bari e Brindisi. Occorre intervenire immediatamente nel mettere in sicurezza i centri abitati e dotare la strada dei minimi requisiti necessari a fermare la scia di sangue in corso”. M.V.
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Argomento del mese 5 I favorevoli
Il ministro Delrio a Venezia in visita ai cantieri del Mose insieme col sindaco di Chioggia Giuseppe Casson
elrio congela il progetto Il comitato si attiva Il prossimo 24 ottobre alle 10,30 da Val Da Rio
Una manifestazione per la sicurezza sulla SS309 di Andrea Varagnolo
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na manifestazione per chiedere la messa in sicurezza della strada della morte. La mattina di sabato 24 ottobre un corteo in bicicletta partirà alle 10.30 da Val Da Rio, per proseguire sino al parco commerciale Clodì. Un’iniziativa fondamentale per richiamare l’attenzione della politica sull’assoluta urgenza di intervenire al più presto per rendere più sicura l’attuale statale 309. L’organizzazione è del comitato per il superamento del deficit strutturale del Clodiense, capeggiato dall’avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina. L’iniziativa serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’utilità della proposta di Legge speciale regionale, approvata dal consiglio comunale lo scorso 25 marzo, al fine di prevedere interventi straordinari a favore della città. La causa principale è la realizzazione della ferrovia Chioggia-Padova, con una nuova linea ferrotranviaria tra Piove di Sacco e Chioggia lungo la SS 516 e la SS 309. Ma il comitato punta anzitutto a un intervento immediato per la messa in sicurezza dell’attuale statale. “Nelle prossime settimane — spiega l’avvocato Boscolo — il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, accompagnato da una delegazione del comitato promotore, dovrebbe depositare in Regione la proposta di legge del Comune e la petizione che abbiamo studiato. La consigliera regionale Erika Baldin sta prendendo contatti a tal fine col presidente del Consiglio regionale veneto. In contemporanea la proposta e la petizione verranno trasmesse, per conoscenza, al Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, al quale chiederemo un incontro”. A sostegno della causa il comitato ha già raccolto direttamente 3mila firme, che dovranno essere aggiunte quelle raccolte dalle varie associazioni che hanno sostenuto questa iniziativa.
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Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi
Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi
“La Orte-Mestre serve per il nostro sviluppo” “L
’inaspettato stop rappresenta una penalizzazione per il territorio che di quest’opera ha bisogno” è la riflessione di Henri Tommasi, primo cittadino di Cavarzere, altro comune del Basso Veneziano che da anni lamenta una situazione di carenza infrastrutturale e di collegamenti a discapito di uno sviluppo economico del territorio che tarda a decollare. “Della Mestre-Orte se ne parla da più di vent’anni - prosegue -, si sono organizzati dibattiti, si sono organizzati comitati e manifestazini pro e contro l’opera, si è messo in discussione il tracciato, ma di fatto non si è mai giunti a nulla di concreto. Credo che siano rispettabilissime tutte le posizioni ma mi sembra inutile e poco opportuna qualsiasi iniziativa e presa di posizione senza che vi sia prima un progetto concreto”. “Dal mio punto di vista ritengo che del tracciato, dello svincolo, dell’impatto che potrebbe avere sul territorio, della sua ubicazione - osserva il sindaco Tommasi - se ne può parlare, si possono trovare soluzioni condivise e migliorative di quello che fin qui è solo un’idea progettuale ma è innegabile che questa opera sia vitale per il nostro territorio”. “In questa fase poi, nella quale stiamo tentando di ripartire dopo una lunga e difficile crisi economica che ha messo in ginocchio molte attività anche nella nostra area, sarebbe quantomai strategica. Per far decollare la nostra area artigianale, che ha le risorse e le potenzialità per sollevarsi e partire, ancora prima che la crisi economica colpisse duro anche da noi, è sempre stata evidente la necessità di dotarla di infrastrutture e di connessioni adeguate per uscire da un atavico isolamento. Lo chiediamo noi, ma anche Chioggia e tutti i territori del Basso Veneziano, condividendo le medesime argomentazioni”. Una posizione chiara quella dll’amministratore cavarzerano che non trascura le possibilità e le reti di collegamento alternative alla Romea Commerciale e tuttavia, sostiene, non sostituibili. “Il potenziamento del trasporto su ferro, con il rafforzamento delle linea ferroviaria, - prosegue - la valorizzazione dei percorsi idrici che attraversano il territorio: credo che siano tutte strade da intrapredere per favorire anche gli scambi commerciali, utili come premessa per creare sviluppo e indotto. Credo che sia opportuno valorizzare queste assi che attraversano il Nord Italia e che sono sottoulizzati e sottovaliutati. E tuttavia nessuna di queste opzioni può considerarsi effettivamente alternativa alla Mestre-Orte”. “Con questo non significa che io sia un sostenitore della cementificazione selvaggia e ad ogni costo - precisa Tommasi - Tuttaltro! Ritengo che anche questa infrastruttura vada fatta con razionalità e criterio, con la dovuta attenzione all’impatto ambientale”. Se a inizio settembre parevano riaccendersi le luci su questo progetto, ora il no del governo rappresenta una doccia fredda per chi invece lo sosteneva. “Sono convinto - ribadisce il sindaco Tommasi - che sia un danno per il nostro territorio. Pagheremo ancora le conseguenze per il nostro isolamento”. Ornella Jovane
6 Cavarzere Romea commerciale I contrari. Sabrina Lupato portavoce dell’Associazione 5 Stelle di Cavarzere
“Meglio opere più economiche e sostenibili” Il Movimento da sempre ha manifestato la propria contrarietà all’opera, per loro troppo costosa e impattante, chiedono piuttosto la messa in sicurezza della SS 309 e della E45 di Nicla Sguotti
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ur se depennata dal Governo Renzi dalla attraverserebbe da nord a sud quasi totalmente lista delle opere prioritarie, l’autostrada a in rilevato, dai tre ai dieci metri d’altezza, l’intero pedaggio Orte-Mestre rimane un tema territorio di comunale. “Passando a poche decine di metri dagli caldo con opinioni contrapposte da parte dei gruppi politici. Contrario fin dall’inizio il abitati di Grignella e Villaggio Busonera e a Movimento 5 Stelle che anche a Cavarzere ha qualche centinaio dal capoluogo – afferma – l’autostrada lambirebbe diversi complessi di promosso diverse iniziative contro il progetto. “Dieci miliardi di euro che verrebbero interesse storico-monumentale e attraverserebbe coperti dallo Stato con project financing e corridoi ecologici tutelati. Passando a poche decine di metri dal defiscalizzazione e tracciato ferroviario dai cittadini attraverso Un nastro d’asfalto in rilevato, creerebbe il pedaggio – di 400 km che commenta Sabrina attraversa 5 regioni un micro bacino di contenimento delle Lupato, portavoce e devasterebbe dell’Associazione 5 Stelle campagne e paesaggi acque, in un territorio già interessato da gravi di Cavarzere – un nastro di asfalto lungo 400 km che, attraversando problemi di ristagno idrico”. La portavoce dei 5 Stelle dice che le diverse cinque regioni, porterebbe alla devastazione di campagne, paesi e aree di grande importanza amministrazioni comunali succedutesi hanno ambientale, come il Delta del Po, le valli di sostenuto l’importanza di quest’opera per Comacchio, la riviera del Brenta e la laguna migliorare i collegamenti del territorio comunale sud di Venezia, con un impatto ambientale con l’esterno, sostenendo che ciò avrebbe dei risvolti positivi per l’economia cavazerana. enorme”. “Alcune delle maggiori imprese del nostro Ricorda poi che a Cavarzere l’autostrada
Sabrina Lupato, portavoce dell’Associazione 5 Stelle di Cavarzere
territorio – così Lupato – avrebbero piuttosto lamentato una viabilità interna, comunale e provinciale, alquanto insufficiente e pericolosa. Il potenziamento del collegamento CavarzereChioggia è stato posto come semplice prescrizione dalla Commissione Via, la quale però non ha dato alcuna indicazione sulla sua effettiva modalità di realizzazione. Viviamo
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nell’era dell’informazione e ciò che manca per lo sviluppo del nostro territorio sono prioritariamente i collegamenti in grado di far circolare le informazioni da un posto all’altro della terra in tempi brevissimi”. Ribadisce, infine, la contrarietà al progetto. “Riconoscendo la necessità di porre rimedio alla vergognosa pericolosità della Romea – chiosa
Lupato – riteniamo che la soluzione vada trovata con opere più economiche e sostenibili, tra cui la messa in sicurezza dell’attuale Romea e della E45. Tali interventi dovrebbero essere preceduti da studio serio, credibile e condiviso dagli esperti, volto a individuare le soluzioni e i conseguenti interventi necessari a rendere meno pericolosa la viabilità esistente”.
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utovelox e velobox sulla Statale Romea e sulle arterie stradali comunali più trafficate. E’ una vera e propria svolta quella data dall’amministrazione del sindaco Annunzio Belan per cercare di contrastare la piaga dell’alta velocità, una delle cause principali dei numerosi incidenti, anche gravissimi, che con frequenza si registrano nell’ambito della viabilità locale. Così, dopo il potenziamento del servizio e del corpo degli agenti di polizia locale derivante dalla fin qui positiva esperienza della convenzione stipulata con Arzergrande, ora è giunto il momento anche della strumentazione elettronica. Andiamo per ordine. Installare un autovelox fisso lungo la S.S. 309 Romea. Il congegno è già stato posizionato all’altezza del chilometro 103, in località Rosara, a ridosso del canale Nuovissimo. La sua collocazione è stata individuata come prioritaria, trattandosi di un segmento stradale caratterizzato da una
Il dispositivo posizionato a Codevigo, all’altezza del chilometro 103, in località Rosara forte intensità e velocità di traffico e scenario di numerosi incidenti, anche mortali. “Il tratto di strada scelto - spiega l’assessore ai lavori pubblici Olives Visentin - è stato individuato, come previsto dalla normativa, dalla Prefettura. Tutte le apparecchiature oggetto di fornitura sono conformi alle norme tecniche vigenti in ambito europeo e regolarmente omologate dal Ministero dei trasporti”. “Inoltre - aggiunge - trattandosi di strumenti che mirano a dissuadere comportamenti pericolosi, l’autovelox fisso sarà preceduto, a un’adeguata distanza, da segnali di preavviso della presenza di sistemi di rilevazione elettronica della velocità”. Il congegno, ancora prima di entrare in funzione, è stato tra l’altro oggetto di atti di vandalismo. L’occhio elettronico è stato bersaglio di alcuni colpi sparati nella notte con un fucile da caccia. Un danneggiamento che ha soltanto ritardato di qualche giorno l’entrata in funzione. Alessandro Cesarato
8 Cavarzere Lavori pubblici Il sindco Henri Tommasi annuncia l’approvazione del secondo stralcio
Via Spalato, via Curiolo: si parte coi lavori
Editoriale Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito di Germana Urbani*
di Ornella Jovane
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artiranno a breve i lavori del secondo e ultimo stralcio per rifare il manto stradale e le tubature di Via Spalato, via Curiolo, che dal centro storico giunge fino al cimitero del capoluogo. Lo scorso 23 settembre il Consiglio comunale ha approvato la delibera relativa alla convenzione per l’esecuzione dell’intervento, che rappresenta la fase conclusiva di un progetto, appunto in due stralci, avviato lo scorso anno, a seguito dell’accordo raggiunto con la società Polesine Acque. L’intento è quello di porre fine ai pesanti disagi che le continue rotture della condotta idrica e le cattive condizioni del manto stradale con relativi pericoli arrecano ai cittadini residenti. Se con i lavori del primo stralcio è stato privilegiato il rifacimento dell’impianto idrico, nel secondo sarà rifatta tutta l’asfaltatura del viale con la realizzazione di un ampio marciapiede e si interverrà sugli alberi lungo strada. Dei platani lungo strada ne sono rimasti un numero esiguo e purtroppo si tratta di piante malate che, insieme agli agronomi e agli specialisti, l’amministrazione sta valutando di abbattere e sostituire con aceri, più consoni anche per via delle contenute radici che non andranno a danneggiare l’asfalto. “Andremo a rivoluzionare una strada - spiega il sindaco Henri Tommasi - per farne un comodo viale alberato per la cittadinanza, una passeggiata dove incontrarsi. Si tratta di un intervento che va ad assecondare un’aspettativa dei cavarzerani, così come abbiamo desunto in occasione di un pubblico incontro organizzato lo scorso primavera”. “Per quanto riguarda gli interventi sugli alberi, in realtà quelli che correvano lungo il lato sinistro della strada sono già stati in parte abbattuti perché morti, prosegue il primo cittadino - mentre per quei pochi rimasti lungo il ciglio destro della strada si stanno studiando delle soluzioni con gli esperti. I platani, di fatto, sono malati ed è concreto il rischio che si ammalino anche le altre piante della vegetazione
NEWS
Il Consiglio comunale ha approvato la delibera di convenzione per l’esecuzione dell’intervento sulla condotta idrica e il rifacimento del manto stradale. Diventerà un viale da passeggio
Il sindaco Henri Tommasi
circostante e di conseguenza che si diffonda l’epidemia. La soluzione idonea sembra quella di sostituirli con delle piante di acero”. Il costo dei lavori di questo secondo stralcio è di 180mila euro. Complessivamente il costo dei due stralci è di 350mila euro, coperto interamente con la compensazione del credito che il Comune vanta nei confronti di Polesine Acque. Quest’ultima opera insieme ad altre due che sono relative alla regimazione delle acque del centro (per un costo di 500mila euro) e al rifacimento delle condotte di via Galvani con conseguente asfaltatura (del costo di 50mila euro) sono tutte concordate con la
società rodigina come compensazione al credito complessivamente un milione di euro circa - che il Comune cavarzerano vanta. “E’ questo il risultato di un lavoro sostenuto dall’amministrazione per il recupero della somma oltre al piano di recupero concordato nel Consiglio di bacino”. “A breve - anticipa infine il sindaco Tommasi appalteremo anche i lavori in via Regina Margherita, dove sarà realizzata una pista ciclabile che dal centro cittadino si spingerà fino a Ca’ Labia, per avere un collegamento diretto verso il centro e il cimitero”.
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A parte ciò di cui si è discusso tantissimo, come il fatto che la riforma cambierà radicalmente l’attuale assetto costituzionale “rottamando” una volta per tutte il bicameralismo perfetto e cancellando di fatto l’elettività di primo grado dei senatori, cambia anche il Titolo V. Sarà eliminata ad esempio la legislazione concorrente, questione annosa mai risolta dai passati governi siano essi stati di centrodestra che di centrosinistra. Ma è nella concezione del nuovo Senato che le cose cambiano davvero. Siederanno alla Camera Alta gli amministratori, consiglieri regionali e sindaci. Coloro, cioè, che hanno a che fare tutti i giorni con i problemi di gestione della cosa pubblica. E questo mi pare un cambiamento vero e sano. Saranno pochi, solo 100, di cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica. I seggi saranno ripartiti in proporzione alla popolazione di ciascuna regione ma tutte avranno almeno due rappresentanti. Al Veneto, probabilmente, andranno 7 senatori: 6 scelti dal Consiglio regionale fra i propri componenti con metodo proporzionale, a cui si aggiungerà un sindaco del territorio. Questi rimarranno in Senato sino alla scadenza del loro mandato amministrativo e non saranno vincolati alla durata o meno del governo. Un messaggio chiaro dunque: siete stati eletti come amministratori del territorio da cui provenite, siete in Senato per rappresentare quelle istanze e non quelle del vostro capo di partito che, prima delle elezioni vi ha garantito un posto piazzandovi come capolista e che, di contro, vi chiede fedeltà assoluta in Senato. Mi pare un grosso cambiamento: fedeli al territorio e poi al partito. Certo per alcuni dei senatori che ci rappresentano oggi è già così. Per altri, mai visti sul nostro territorio, abbiamo forti dubbi. Oggi i veneti eletti alla Camera Alta sono 24. Solo pochi di loro hanno alle spalle esperienze amministrative. Niccolò Ghedini, per esempio, ha molta esperienza legale ma chissà quanto conosce davvero i nostri comuni. La riforma taglia anche i costi: fine delle indennità per i senatori, tetto massimo per gli stipendi dei consiglieri regionali e stop a tutti i “rimborsi o analoghi trasferimenti monetari ai gruppi politici presenti nei consigli regionali”.
*direttore@lapiazzaweb.it
Alloggi Erp di via Galeno, via 2 Giugno, via Marconi e località Grignella
AL VIA IL SECONDO STEP DEL PIANO DI ALIENAZIONE: CASE DEL COMUNE IN VENDITA
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ase popolari in vendita. E’ partita la seconda fase del piano delle alienazioni degli alloggi Erp. Coerentemente con la politica abitativa sostenuta dall’amministrazione orientata a facilitare per i giovani e le famiglie l’acquisto della prima casa anche attraverso la creazione di condizioni più flessibili, si procede con la pianificazione. Già nella scorsa primavera gli alloggi di proprietà comunale sfitti erano stati messi in vendita, mediante
asta pubblica, ad un prezzo ridotto rispetto a quello di mercato. Con il secondo step si procede con gli alloggi già affittati. Nello specifico si tratta degli immobili di prorietà comunale di via Galeno, via 2 Giugno, via Marconi e località Grignella. Hanno titolo all’acquisto gli assegnatari e i loro familiari conviventi che conducono un alloggio a titolo di locazione.
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
“Lo scorso anno è stato recapitato un avviso generale del piano di alienazione, con lo scopo di un’indagine conoscitiva, a tutti gli inquilini degli alloggi comunali per verificarne l’interesse all’acquisto spiega il sindaco Henri Tommasi - e abbiamo avuto la manifestazione d’interesse di 57 locatari”. Il prezzo delle unità abitative, che è stato determinato sulla base di perizie, sarà diminuito rispetto a quello di mercato. O.J.
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consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Via Galeno
Cavarzere 9 Lavori pubblici Lo annuncia la coordinatrice locale di Sel Lisa Armarolli
A breve le nuove reti idriche I lavori interesseranno le vie Gramsci, Moro e De Gasperi, stanno per partire anche i lavori di riqualificazione dell’asilo nido comunale, della scuola primaria di Boscochiaro e di quella dell’infanzia di via Piave di Nicla Sguotti
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aranno realizzate a breve le nuove reti idriche in diverse vie del centro, a renderlo noto è il circolo locale di Sinistra ecologia e libertà, il quale precisa che a beneficiare dell’intervento saranno via Gramsci, via Moro e via De Gasperi. “La Giunta comunale – così la segreteria di Sel – ha adottato la deliberazione di presa d’atto del progetto definitivo esecutivo che prevede la sostituzione delle reti idriche, redatto da Polesine acque. A causa di continue rotture alle reti idriche, onerose per la gestione e fonte di disagio per l’utenza, la Polesine acque ha progettato l’intervento di sostituzione dell’intera rete di dette vie. I lavori previsti, per un importo complessivo di 272mila euro riguarderanno la sostituzione di 1.539 metri di condotte e il rifacimento anche parziale di 197 allacciamenti. L’auspicio è che l’intervento previsto sia realizzato in tempi brevi”. Sempre Sel ricorda che stanno per partire
Lisa Armarolli anche gli interventi per la riqualificazione di alcuni fabbricati del Comune di Cavarzere. “La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo – precisa la coordinatrice locale Lisa Armarolli – i lavori avranno un importo complessivo di 136.985 euro e saranno eseguiti senza nessun onere economico a carico del Comune. Questo in accordo a quanto previsto dalla determinazione dirigenziale del primo dicembre scorso, con la quale è stato prorogato, alla Società Cristoforetti, l’appalto energia del Comune di Cavarzere, dal dicembre 2014 al 2 febbraio 2019”. Armarolli precisa che i lavori riguarderanno anche l’asilo nido comunale, dove sarà eseguita la sostituzione dei
ventilconvettori con radiatori e la sostituzione di infissi per un importo pari a 72.956 euro. “Alla scuola primaria di Boscochiaro – aggiunge – verrà eseguita la riqualificazione della centrale termica con una spesa di 25.013 euro. Gli interventi riguarderanno inoltre il campo sportivo comunale in via Marconi, dove sarà realizzato un impianto solare termico e verrà fatta la riqualificazione della centrale termica con un investimento di 26.359 euro. Infine, alla scuola dell’infanzia “Andersen” di via Piave verrà eseguita la sostituzione dei radiatori esistenti e si procederà all’isolamento del sottotetto per un importo pari 12.655 euro. I lavori dovranno essere terminati entro luglio del prossimo anno”.
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IL PERSONAGGIO Patronato S. Pio X
IL SINDACO HENRI TOMMASI RINGRAZIA PADRE PIETRO BETTELLI: “SEI STATO UN RIFERIMENTO PER I GIOVANI”
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ascia davvero in tutti un buon ricordo padre Pietro Bettelli (in foto) che, dopo 9 anni di attività al patronato S. Pio X tra i bambini e i ragazzi, ha lasciato Cavarzere lo scorso 27 settembre per andare a svolgere la sua missione a Panchino. “Ti ringraziamo - ha detto il sindaco Henri Tommasi con gratitudine in occasione dei saluti ufficiali - per la tua attività instancabile tra i nostri ragazzi e le nostre famiglie. Un’attività che ha dato come frutto i Grest, i campiscuola, le tante iniziative del patronato”. Il primo cittadino poi ha voluto sottolineare l’impegno di padre Pietro come educatore, tanto da diventare un punto di riferimento per i giovani di Cavarzere. “Grazie - ha detto il sindaco - per essere stato un intelocutore attento e sensibile con la comunità civile, per aver condiviso con le amministrazioni comunali succedutesi in questi anni l’attenzione per la realtà giovanile, la volontà di dare risposte e proposte adeguate ai nostri ragazzi, per farli crescere, per farli diventare degli adulti che siano ad un tempo buoni cristiani ma anche buoni cittadini, in grado di dare un futuro al nostro paese”. Il riconoscimento del primo cittadino di
Cavarzere va dunque all’importante ruolo che i Padri Canossiani hanno avuto nel territorio. “Da quasi cinquant’anni - ha affermato - i padri Canossiani sono un punto di riferimento per le famiglie cavarzerane. Vogliamo esprimere la gratitudine del nostro paese alla congregazione dei Padri Canossiani, presenza preziosa per il nostro paese in questi decenni, caratterizzati da mutamenti sociali rapidi e spesso imprevedibili, che rischiano di lasciare disorientati. Per tantissimi di noi il patronato è stato una vera e propria seconda casa”. Infine il sindaco ha dato il benvenuto al successore di padre Pietro, padre Pierantonio. “Alcuni di noi hanno già avuto modo di conoscerlo - ha detto - e di apprezzarlo durante la sua permanenza a Cavarzere nei primi anni Novanta nei mesi di diaconato. Cavarzere tutta lo accoglie con gioia”.
10 Cavarzere Viabilità I consiglieri di opposizione Valerio e Garbin accusano
“Autovelox per fare cassa” “I rilevatori di velocità diventano un mezzo per rimpianguare i conti che spesso sono oggetto di tagli lineari da parte del Governo centrale” di Nicla Sguotti
U
n’interrogazione per chiedere delucidazioni sull’uso di autovelox e rilevatori di velocità in città. Questa l’iniziativa promossa dai due consiglieri di opposizione Michael Valerio e Graziano Garbin, i quali hanno ricevuto risposta nel corso di una seduta del Consiglio comunale. “Gli autovelox e i rilevatori di velocità dovrebbero essere usati come deterrente, in particolar modo nelle arterie stradali ove l’incidentalità è maggiore – ha detto Valerio illustrando l’interrogazione – invece diventano un mezzo per rimpinguare i conti che spesso sono oggetto di tagli lineari ad opera del governo centrale. Nel 2009 l’allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, con una direttiva disciplinava l’utilizzo di questi strumenti indicando come essi dovessero essere impiegati primariamente nelle arterie stradali dove è alto il tasso di incidentalità”. Il consigliere ha poi spiegato di aver chiesto nell’interrogazione di conoscere il tasso di incidentalità della Statale Piovese che collega Cavarzere a Pegolotte, nell’intersezione con la Cavarzere-Romea, dove solitamente staziona una pattuglia della Polizia municipale con il rilevatore della velocità.
Da sinistra Michael Valerio e Graziano Garbin “Con grande stupore abbiamo appreso che si è registrato un incidente in tre anni – queste le parole di Valerio – pertanto non si ravvisa alcuna pericolosità della suddetta strada nella posizione indicata. È quindi chiaro come per l’amministrazione comunale di Cavarzere sia prioritario recuperare denaro da questa pratica, circa 180mila euro con 4mila verbali, a discapito della sicurezza stradale dove questi strumenti andrebbero maggiormente applicati”. Valerio, che è stato anche rappresentante della Lega Nord in Consiglio provinciale nell’ultima legislatura ed è attualmente capogruppo della
Politica
Lista Tosi a Palazzo Barbiani, sostiene poi che nel centro abitato le regole stradali invece non verrebbero verificate. “I verbali sono poco più di trecento relativamente a ponti e strade arginali – precisa – tuttavia le violazioni sono ben più ampie e con risvolti economici maggiori visti l’usura dei ponti, il danneggiamento di argini e i cedimenti di strade”.
POLITICA Il sindaco Henri Tommasi risponde alle critiche di Valerio e Garbin
GLI AUTOVELOX SERVONO A PREVENIRE GLI INCIDENTI NELLE STRADE AD ALTA PERCORRENZA
A
l consigliere Michael Valerio risponde il sindaco Henri Tommasi, il quale riferisce che, in accordo ai dati forniti dal Comando di Polizia municipale di Cavarzere, gli incidenti sul territorio sono variamente distribuiti. “La maggior parte – così il sindaco – si riscontra nelle vie del centro e l’eziologia degli stessi nella predominanza dei casi è addebitabile alla violazione dell’articolo del Codice della strada che disciplina le regole della precedenza”. Ricorda poi che l’obiettivo dei misuratori di velocità è primariamente quello di prevenire gli incidenti. “Il posizionamento degli stessi, compatibilmente con le norme che ne disciplinano le modalità d’uso e in particolare la presegnalazione degli stessi che prevede precisi obblighi e distanze dai rilevatori – afferma il sindaco – è logico che avvenga in strade con traffico elevato ed in prossimità di incroci quali località Ca’ Venier, attraversata dalla strada regionale 516 che incrocia con la provinciale 87, la provinciale 4 nonché e l’arginale sinistra dell’Adige”. Tommasi evidenzia che proprio la presenza dell’autovelox nel tratto di strada della Statale Piovese che collega Cavarzere a Pegolotte, nell’intersezione con la CavarzereRomea, riesce a essere un deterrente contro l’alta velocità e, di conseguenza, il numero di incidenti si è molto ridotto negli ultimi anni. “Le strade ad alta percorrenza sono quelle in cui la velocità consentita è maggiore e necessitano di una maggior vigilanza – così il sindaco – anche in relazione al fatto che vi transitano molti veicoli, spesso di persone non residenti a Cavarzere”. Dice poi che aumentare i controlli nel centro, come suggerito da Valerio, risulta essere particolarmente difficile, proprio a causa delle norme che disciplinano l’uso del rilevatore di velocità. “Il legislatore ha messo delle norme stringenti – conclude il sindaco – inoltre se si mettessero i rilevatori di velocità in centro si andrebbero a colpire principalmente i residenti e i malumori sarebbero molto più ampi. La natura dell’autovelox è quella di evitare incidenti nelle strade ad alta percorrenza, inoltre non è corretto dire che il Comune “fa cassa” con le multe perché la cifra raccolta con tale mezzo, rispetto al bilancio complessivo di 13milioni di euro, è del tutto irrisoria”. N.S.
Salute e territorio. Il 24 settembre scorso la cerimonia alla Cittadella Socio-sanitaria
A SETTEMBRE LA PRIMA USCITA UFFICIALE DELLA LEGA NORD, NUOVO CORSO. TIENGO RESPONSABILE DI CAVARZERE
L’AVIS DI CAVARZERE E CONA DONA UN SOFISTICATO ELETTROCARDIOGRAFO AL CENTRO TRASFUSIONALE DELL’ULSS 14 CHE PERMETTERÀ DI LEGGERE ON LINE IN TEMPO REALE L’ELETTROCARDIOGRAMMA
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U
stata aperta qualche mese fa la nuova sede della Lega Nord a Cavarzere per volontà di un gruppo di militanti che si è unito per rifondare il Carroccio a livello locale, in accordo con i vertici regionali del partito. A renderlo noto erano stati nel corso dell’estate Marco Dolfin, coordinatore della Lega Nord per Cavarzere, Chioggia e Cona, e Livio Tiengo, il nuovo responsabile dei sostenitori della sede di Cavarzere. A distanza di qualche mese, nella serata del 9 settembre, Dolfin è stato ospite nella sede cavarzerana e ha incontrato i sostenitori. In tale occasione si è svolta la prima riunione ufficiale tra il coordinatore e i militanti di Cavarzere, che hanno ribadito a Dolfin il proprio impegno nella vita politica cittadina. L’occasione ha dato la possibilità ai sostenitori cavarzerani del Carroccio di provvedere all’elezione di alcuni esponenti che cureranno l’organizzazione della nuova sede. Livio Tiengo ha ricevuto ufficialmente l’incarico di responsabile dei soci sostenitori di Cavarzere, Simone Zanotto è stato invece nominato vice responsabile dei soci sostenitori mentre Elisa Tiengo e Maria Stella Frizzarin insieme a Luca Veronese hanno avuto l’incarico di consiglieri. “Con l’assegnazione di queste cariche, indispensabili per l’organizzazione della
Livio Tiengo è il nuovo responsabile dei soci sostenitori di Cavarzere sede, l’azione del Carroccio in città è di nuovo pienamente operativa – sottolineano i nuovi referenti locali della Lega Nord – e permetterà ai militanti di svolgere attività politica sul territorio”. Tra le iniziative che il gruppo dirigente leghista promuove a Cavarzere vi è anche quella di tesseramento, infatti Tiengo e Zanotto evidenziano che grazie alle nomine ufficiali quella di via Roma è l’unica sede del territorio comunale autorizzata a rilasciare nuove tessere della Lega Nord, in accordo con i vertici regionali. N.S.
n’importante cerimonia si è svolta giovedì 24 settembre alle 10.30 al secondo piano della Cittadella SocioSanitaria: l’Avis di Cavarzere e Cona ha donato al Centro trasfusionale dell’Ulss 14 un sofisticato elettrocardiografo che permetterà la lettura dell’elettrocardiogramma in tempo reali, in quanto potrà viaggiare on line. La consegna si è svolta alla presenza del cav. Luigi Sturaro, presidente della sezione di Cavarzere e Cona dell’Avis, del vicepresidente Alessandro Milani, del direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, del primario di laboratorio nuovi spunti per l’assistenza a domicilio”. Gianluca Gessoni, della dr.ssa Maria Grazia Il nuovo elettrocardiografo sostituisce Piva, operante nel Centro trasfusionale, un altro macchinario, presente da anni nel del sindaco di Cavarzere Henri Tommasi, Centro trasfusionale ormai obsoleto. dell’assessore alla Sanità Heidi Crocco e del “Infatti - ha spiegato il dottor Gessoni sindaco di Cona Alberto Panfilio. – in precedenza, dopo aver eseguito I sindaci di l’elettrocardiogramma, Cavarzere e Cona e il Il direttore generale era necessario direttore generale Dal Dal Ben: “Un gesto stamparlo e portarlo Ben hanno ringraziato importante che di persona a Chioggia, di cuore il presidente dimostra la vivacità di perché venisse letto dell’Avis Sturaro questa associazione dal cardiologo, mentre per l’attenzione oggi tutto avviene verso i bisogni della comunità: “un gesto tramite Internet: il tracciato Ecg viaggia importante che dimostra la vivacità di questa online e il reparto di Cardiologia di Chioggia associazione oltre che la capacità di mettere può rispondere in tempo reale”. al centro il donatore – ha affermato il dg “Questo rappresenta un salto di qualità un segnale forte che ci stimola e che ci offre del servizio – ha aggiunto il primario - che
Il dg Giuseppe Dal Ben e il presidente dell’Avis Luigi Sturaro oggi è rivolto a 930 donatori di questo territorio, a cui va un altro grazie: nel 2014, a Cavarzere, sono state donate circa 1800 sacche di sangue e 396 di plasma (in tutta l’Ulss si contano 5000 sacche di sangue e 1200 di plasma) e sono stati eseguiti circa 400 Ecg sui nuovi donatori (circa 60 l’anno scorso) e su coloro che ormai da anni si prestano alla lodevole opera di donazione del sangue, in quanto l’elettrocardiogramma è un esame svolto annualmente come controllo”. Per coloro che fossero interessati a diventare donatori, è sufficiente rivolgersi al Centro trasfusionale di Cavarzere, aperto tre giorni alla settimana (dalle 8.00 alle 10.00) e una domenica al mese, ed eseguire alcuni semplici esami. Nicola Ruzza
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12 Cavarzere Televisione Il modello cavarzerano ha recitato una parte in “Di padre in figlia”
Presto vedremo Marco Crepaldi in una fiction Rai L
NEWS
E’ stata realizzata dai ragazzi con l’appoggio della Fondazione Clodiense
AULA STUDIO 2.0: UNA WEB SERIE MADE IN CHIOGGIA E CAVARZERE
di Nicla Sguotti
“D
i padre in figlia”, è questo il titolo della nuova fiction Rai che nei giorni scorsi il modello cavarzerano Marco Crepaldi ha registrato e che presto vedremo sugli schermi della rete ammiraglia della tv nazionale. La parte riservata a Crepaldi, come egli stesso precisa riguarda “piccoli ruoli ma fondamentali” e durante le riprese il giovane cavarzerano si è trovato a recitare in un cast particolarmente significativo, tra i quali spiccano Alessio Boni, Stefania Rocca e Cristiana Capotondi. Non è la prima esperienza per Crepaldi davanti alla cinepresa, infatti quest’anno ha ottenuto grandi soddisfazioni e riconoscimenti, a breve uscirà la web serie “The lady 2” diretta da Lory Del Santo nella quale interpreta il ruolo da protagonista affiancato da Natasha Bush. Crepaldi è stato ospite, insieme alla regista, del programma televisivo “Domenica live” per presentare l’anteprima e fra poche settimane ci sarà l’uscita ufficiale. Un impegno importante è arrivato anche quando Marco è stato scelto per ben due film, entrambi presentati quest’anno alla Mostra del cinema di Venezia. Crepaldi è stato ospite d’onore presso l’Hotel Excelsior del
Marco Crepaldi sul set “Di padre in figlia” Lido di Venezia per la presentazione del film “L’attesa” con Juliette Binoche. Soddisfazione ancor più grande per la presentazione del film “Naufraghi per caso” prodotto da Thomas Toffoli con Francesca Carmela Antonaci in arte Gegia e Maria Teresa Ruta, girato a Caorle e Vittorio Veneto. Marco, dopo aver partecipato al casting, è stato chiamato a interpretare una parte, per la precisione nel film è un giovane modello che appare alla protagonista dopo aver mangiato delle bacche velenose. “Sono stati giorni divertentissimi – spiega il fotomodello – Gegia è una mia carissima
Università popolare
INIZIANO I CORSI, AMPIO IL VENTAGLIO DI PROPOSTE PER IL 26ESIMO ANNO ACCADEMICO E QUATTRO VISITE CULTURALI
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l mese di ottobre rappresenta l’inizio del nuovo anno accademico, per i soci dell’Università popolare, associazione che vanta ormai 26 anni di vita, dunque una realtà culturale consolidata a Cavarzere. L’apertura si è tenuta domenica 11 ottobre nel teatro “Tullio Serafin” con il concerto intitolato “Classic meets Pop” del terzetto Movietrio composto da: Fabiano Maniero (prima tromba dell’orchestra del Gran Teatro La Fenice di Venezia), Alessandro Modenese (chitarra) e Laura Pirri (voce); lo spettacolo messo in scena dai tre musicisti è stato davvero pregevole, generando un risultato sorprendente e coinvolgente. Venendo poi al programma di quest’anno, l’Università popolare offre ai propri iscritti un ampio ventaglio di lezioni, che spazia dalla letteratura all’ecologia, dalla filosofia alla scienza, dalla pedagogia all’arte, senza dimenticare le tradizioni popolari, il cinema,
la musica e le moderne tecnologie. Sono previste quattro visite culturali: mercoledì 28 ottobre ci sarà un’escursione in battello sul Sile, il 2 dicembre gli “studenti universitari” visiteranno la mostra intitolata “El Greco in Italia” presso la Casa dei Carraresi a Treviso, il 17 febbraio è prevista un’uscita a Modena per recarsi alla Galleria degli Estensi, mentre il 6 aprile l’Università popolare farà tappa a Venezia per visitare Palazzo Ducale; infine ci sarà la consueta gita turistico-culturale di due giorni a chiusura dell’anno accademico: quest’anno le mete saranno le città di Pisa e Lucca, che ospiteranno i cavarzerani nei giorni 14 e 15 maggio. Coloro che fossero interessati ad avere ulteriori informazioni possono andare al sito www.unipopcavarzere.it, scrivere all’indirizzo info@unipopcavarzere.it, oppure telefonare al 349-7315523. Nicola Ruzza
oltre zie ti o n 0 0 0 12. na: o z a u t della PIÙ O I V I H L’ARC IO DEL AMP TO! VENE
amica e starle vicino mi è servito per arricchire il mio bagaglio di conoscenze cinematografiche ma soprattutto a capire che con semplicità e umiltà si ottengono risultati straordinari”. Grazie a questa partecipazione Marco è stato premiato alla Mostra del cinema come l’attore più bello del film. Volto più bello d’Italia nel 2011, Crepaldi è stato scelto per la campagna pubblicitaria di un noto brand di camicie e anche come modello e volto per la promozione dell’Aeronautica militare abbigliamento. Numerose sono le sfilate alle quali prende parte, egli è infatti una presenza fissa alla fashion week di Milano ed è richiesto come modello in tutta Italia. Molti anche i progetti futuri, oltre a continuare l’attività come modello e testimonial di prestigiosi brand in cantiere c’è ora anche questa importante fiction che potrebbe dargli notevole visibilità a livello nazionale.
a creatività di alcuni ragazzi di Cavarzere e di Chioggia, con l’appoggio della Fondazione Clodiense, ha realizzato un prodotto davvero eccezionale: una web serie che racconta come si studia nell’epoca di Internet e di Facebook. “Aula studio” – questo è il nome della serie – è uscita il 21 settembre e per dieci settimane, ogni lunedì sera, sta raccontando nei canali aperti su Youtube e Facebook la vita di un gruppo di studenti universitari, impersonati da Enrico Veronese, Enrico Febo e Sara Voltolina, alle prese con la ricerca un po’ comica e un po’ assurda di un libro che permetta loro di passare gli esami senza faticare. Oltre ai protagonisti, si avvicendano sulla scena anche gli amici, gli avversari, i partner e un gruppo di esilaranti personaggi come un’avvenente studentessa (Giulia Boscolo), un avvocato rigidissimo (Enrico Arrighi), uno stralunato hippie e uno strano tipo che trascorre tutto il tempo al bagno (Giulio Giuriato) che avranno un ruolo importante nell’aiutare i protagonisti nella loro ricerca. L’idea di una web serie che racconti il mondo studentesco è nato dalla Fondazione Clodiense che, dopo aver finanziato un corso-concorso di circa due mesi, diviso in varie categorie (video, scrittura, foto, vignette, radio), per
20 ragazzi di un’età compresa fra i 18 e i 25 anni, ha chiesto alla chioggiotta Elena Spanio e ai cavarzerani Enrico Arrighi e Luigi Pinton di realizzare questo progetto multimediale, per dar loro l’opportunità di mettersi alla prova. Le riprese si sono svolte presso la biblioteca civica Cristoforo Sabbadino, i cui responsabili hanno messo a disposizione le sale, mentre Marco Pieretto ha curato la post-produzione ed Alessandro Donin le musiche originali. Infine bisogna rilevare che Spanio, Arrighi e Pinton fanno parte del gruppo dei nove video maker (gli altri sono Andrea Storchi, Damiano Ballarin, Enrico Meneghelli, Giulia Vianelli, Laura Sambo, Sara Pigozzo) che hanno partecipato al laboratorio cinematografico di Andrea Segre, nel quale hanno avuto l’opportunità di girare dei cortometraggi tra le calli di Chioggia, guidati dalla mano sapiente del regista di “Io sono Li” e il cui risultato è stato presentato l’8 settembre al Lido di Venezia durante la 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. N.R.
La storia. Un giovane cavarzerano che viaggia per il mondo, come supervisore di impianti di refrigerazione
SIMONE BERTIPAGLIA, UN ESPERTO DEL GHIACCIO A DUBAI. SI OCCUPERÀ DI UNA SUPERFICIE DI OLTRE 20MILA MQ E CON 100 CELLE FRIGORIFERE
S
upervisore di un impianto di refrigerazione destinato al catering dei nuovi Airbus 380, che occuperà una superficie di oltre 20mila metri quadrati e con più di cento celle frigorifere, capaci di produrre ghiaccio pari a 32mila chilogrammi al giorno. È questo l’incarico che sta portando avanti Simone Bertipaglia, un quarantenne cavarzerano che si trova negli Emirati Arabi per un importante lavoro all’impianto di refrigerazione nell’aeroporto internazionale di Dubai. Bertipaglia ha già avuto in passato incarichi importanti, nel 2009 ha partecipato alla messa in opera delle piste di pattinaggio regolamentari su ghiaccio a Minsk in Bielorussia, la più grande superficie ghiacciata d’Europa. Era stato poi con lo stesso incarico a Padova e Roana nel 2010, a Courmayeur nel 2012 e nei primi mesi di quest’anno è stato chiamato a seguire, come responsabile tecnico e supervisore dei lavori,
Simone Bertipaglia la realizzazione di due piste del ghiaccio in Kazakistan, ad Astana. Per queste due piste sono stati necessari cinquanta km di tubazioni e 100mila litri di liquido refrigerante, l’arena che le ospita è la prima al mondo a essere illuminata totalmente a led. “Stiamo ultimando i lavori – così Bertipaglia – finiti i collaudi consegneremo definitivamente
l’impianto. A metà ottobre inizieremo i lavori di installazione del secondo mega impianto di catering, completamente nuovo in ogni sua componente, che servirà per i nuovi airbus 380, quelli a due piani”. Aggiunge che, essendo egli esperto di piste del ghiaccio fatte usando tubazioni di polietilene, la sua azienda vuole puntare proprio su questa materia plastica per installarla in certe parti dell’impianto, sostituendo l’inox, gli ha quindi dato l’incarico di gestire tutti i lavori futuri dove sarà presente il polietilene. “Stiamo facendo un impianto importante anche per la China Airlines, siamo presenti in Libia, Mauritania, in Russia e in Kazakistan, ci hanno chiamati per trattare la pista di Mosca, che sorgerà dove c’è lo stadio della Dinamo Mosca. Sempre lontano da casa, però la soddisfazione è immensa, per me e per la mia famiglia, con la quale grazie alle nuove tecnologie riesco a parlare tutti i giorni”. N.S.
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Cavarzere 13 Premio internazionale della bontà Il Comitato della Croce a Lampedusa
La permanenza per il gruppo di Cavarzere si è conclusa, nella mattinata di domenica, con una celebrazione liturgica, presieduta dal cardinale Francesco Montenegro. “Ciò che accade qui diventa motivo di grande speranza per il futuro – queste le parole del cardinale – sono convinto che ciò che sta succedendo a Lampedusa sia già l’inizio di un mondo nuovo, di un mondo diverso”.
Un premio alla città dell’accoglienza di Nicla Sguotti
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ella splendida cornice dell’isola di Lampedusa si è svolta a settembre l’edizione numero quindici del “Premio internazionale della bontà – La giornata del cuore”, promosso dal Comitato della Croce di Cavarzere. La scelta del luogo non è casuale ma frutto di una decisione della commissione del Premio che ha deciso di attribuire il riconoscimento alla Città di Lampedusa e idealmente a tutta la sua popolazione, per l’impegno profuso senza sosta nel soccorso e nell’accoglienza dei migranti. Per l’occasione da Cavarzere sono partiti il presidente del Comitato della Croce Fiorenzo Tommasi, la Commissione del Premio bontà e diversi altri componenti dell’associazione, felici di poter dimostrare la propria vicinanza alla Città di Lampedusa e alle forze dell’ordine. La cerimonia di consegna si è svolta la sera di sabato 5 settembre nella chiesa di San Gerlando, presenti molte autorità civili e militari, insieme a magistrati e Forze dell’ordine. A ritirare il riconoscimento a nome della sua città c’era il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini e la consegna è stata salutata dai presenti con un interminabile applauso. “Noi lampedusani non siamo eroi – ha detto il sindaco ritirando il riconoscimento – ma delle persone normali che semplicemente fanno quello che è giusto fare. Il fatto che ci sia bisogno di evidenziare con un premio quello che quotidianamente istituzioni, forze dell’ordine e semplici cittadini qui a Lampedusa continuano a realizzare la dice lunga su quale sia la situazione in Italia e in Europa in relazione all’accoglienza e al rispetto della vita. Ringrazio il Comitato della Croce per essersi fatto portavoce di quei valori che mai nessun essere umano dovrebbe mettere da parte”. Un riconoscimento è stato consegnato alla Guardia costiera, alla Guardia di finanza e alla Marina militare, inoltre la medaglia del Presidente della Repubblica è stata conferita ad Nino Di Matteo, magistrato simbolo della lotta antimafia, pubblica accusa nel processo per la trattativa Stato-mafia. Alla cerimonia era presente anche Claudio Baglioni, alla sua Fondazione O’Scià è andato un premio da parte del Comitato della Croce, che il cantante ha ringraziato per quanto sta facendo. La delegazione dal Veneto, circa una quarantina di persone, ha vissuto momenti molto significativi durante la permanenza sull’isola, bello il clima creatosi tra i componenti del gruppo, il cui legame esce rafforzato da questo viaggio, come la consapevolezza di quanto sia fondamentale condividere con chiunque si incontri l’esperienza vissuta a Lampedusa.
Una delegazione di una quarantina di cavarzerani si è recata nella città siciliana per testimoniare la vicinanza di Cavarzere a Lampedusa
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FULVIO ERVAS HA PRESENTATO “TU NON TACERE”
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ra gremita la sala “Padre Riccardo Da Vanzo” dell’Ipab di Cavarzere nel pomeriggio di sabato 12 settembre, un numeroso pubblico ha partecipato all’incontro con Fulvio Ervas, che ha parlato del suo ultimo romanzo “Tu non tacere”. L’iniziativa è stata promossa dal centro residenziale in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cavarzere, il Presidio del Libro e la libreria Apogeo di Adria. Hanno accolto i presenti il direttore dell’Ipab Mauro Badiale e il presidente Fabrizio Bergantin e poi ha preso il via la presentazione che ha avuto come moderatore il dottor Mohsen Hamzehian, medico del lavoro, il quale ha saputo dare alla presentazione un taglio particolarmente interessante. Presenti in sala anche Luigina Badiale, presidente del Presidio del Libro, e il vicesindaco di Cavarzere Paolo Fontolan. L’autore ha parlato di “Tu non tacere”, un romanzo nel quale affronta, basandosi su una storia vera, una questione fondamentale e delicata, ossia il diritto alla salute. Nel corso della presentazione sono stati letti alcuni brani significativi del libro, le letture sono state curate da Mara Putinato e Moira Crivellari del Presidio del Libro. Piacevole la presentazione, in cui si sono inseriti anche alcuni momenti musicali grazie alla presenza di Matteo Cavaliere, che ha eseguito dei brani al sassofono. Molto apprezzato dal pubblico il romanzo presentato, nel quale l’autore interpreta più scopertamente se stesso mettendosi in gioco. Partendo dai fatti reali, l’autore si avventura all’incrocio degli incroci, dove scienza, speranze di vita, umanità e professionalità del medico affrontano le contraddizioni di un sistema molto complicato, in cui spesso entrano in gioco anche l’errore umano e le sue irreversibili conseguenze. L’autore dopo la presentazione si è intrattenuto coi presenti a un buffet nel giardino del centro residenziale. N.S.
14 Cona Il caso I profughi nella ex base militare di Conetta
Panfilio: “Abbiamo avuto 900 arrivi. Di fatto siamo un hub” Il primo cittadino di Cona si dice preoccupato dalla solitudine in cui continua ad essere lasciato dalle istituzioni, lamenta una scarsa informazione e chiede più controlli e sicurezza
di Ornella Jovane
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è che Conetta sia, per la grande concentrazione di migranti, di fatto l’unico vero hub del Veneto”. “Questa condizione - prosegue rende impossibile qualunque progetto concreto e reale di integrazione!” Il primo cittadino insiste. “Siamo stati lasciati da soli - protesta - e questa robusto arrivo giornaliero di migranti viene vissuto dalla popolazione come una ingiusta imposizione. Tutto viene deciso sopra le nostre teste; a noi non resta che prenderne atto. Non abbiamo neanche notizie ufficiali nè sugli arrivi, tanto meno sugli allontanamenti. In questo modo - denuncia - vengono calpestati i diritti dei cittadini che di fronte ad un fenomeno di tali proporzioni sono tenuti all’oscuro di ciò che accade. L’unica cosa che posso fare è quella di continuare a mantenere una comunicazione costante con la cittadinanza, attraverso incontri periodici - così come mi ero impegnato a fare lo scorso 23 luglio - per raccontare ciò che so e che vedo durante i miei controlli autorizzati dal prefetto”. Panfilio lamenta, tuttavia, da parte della
on abbiamo numeri ufficiali ma ad oggi sappiamo che da luglio i migranti accolti dalla ex base militare di Conetta sono stati in tutto 898, con una media di arrivi, ancora nelle ultime settimane, di circa una ventina al giorno. Possiamo stimare che attualmente all’interno vi siano dalle 200 alle 400 persone. La domanda che tutta la cittadinanza si pone è: che ne è delle persone che lasciano il campo d’accoglienza? Dove vanno?” Il primo cittadino di Cona, Alberto Panfilio, continua il suo quotidiano impegno nella gestione di una situazione che si è rivelata ben superiore alle sue possibilità, anche istituzionali, e continua a chiedere l’appoggio e il sostegno di una regia prefettizia e governativa che in questi mesi - sostiene - è mancata. “Quasi settimanalmente racconta - presento al prefetto la richiesta di autorizzazione di ingresso nella ex base per fare i miei controlli; mi confronto con gli uomini della cooperativa che gestiscono il campo d’accoglienza e la conclusione cui sono giunto
cittadinanza una scarsa partecipazione, dopo l’exploit dei primi tempi. “Il paese tace, pochi parlano. Anche nel corso dell’ultima riunione, - si lamenta - organizzata lo scorso 9 ottobre non ho avuto dai cittadini la risposta, in termini di partecipazione, che mi aspettavo”. “Il tempo - riflette - è la soluzione a tutti i problemi e alla fine crea assuefazione”. Il primo cittadino lamenta anche un “intorpidimento” del gruppo cittadino “Basta profughi a Cona” che “si è un po’ sfaldato negli ultimi tempi - osserva - e che è diventato meno incisivo nella propria iniziativa, appoggiandosi
ormai ai pochi rimasti di buona volontà”. “C’è da dire - prosegue - in tutta onestà che non ci sono stati episodi eclatanti che abbiano scatenato problemi a livello sociale o richiamato l’attenzione su questo problema. A parte i residenti di Conetta, sede del campo d’accoglienza, gli abitanti delle altre frazioni e del capoluogo non hanno benché minimo sentore della presenza dei migranti nel nostro comune. Se ne vendono alcuni a Cona la domenica, quando si recano a messa. E anche persone che denunciano problemi di ordine pubblico, di fatto non sono in grado di documentarli”.
Il sindaco Alberto Panfilio La ex base militare di Conetta “Ciò che invece ci preoccupa - sostiene il sindaco - è un certo movimento sospetto da parte di gente ambigua che non è di queste parti e dall’esterno tenta di avvicinare le donne del campo d’accoglienza”. “Lo abbiamo segnalato con comunicazione a questore e prefetto chiedendo il ripristino di un presidio delle forze dell’ordine che, come accadeva all’inizio, 24 ore su 24, garantiscano la sorveglianza e la sicurezza. Attualmente i controlli sono sporadici e non continuativi, effettuati grazie ad iniziative di buona volontà da parte della questura del Commissariato di Chioggia o dai Carabinieri”.
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16 Cona Il caso I profughi nella ex base militare di Conetta. Il gruppo di cittadini “Basta profuhi a Cona”
“Troppi arrivi per il nostro piccolo paese” di Ornella Jovane
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oi con le nostre forze non possiamo fare nulla per eliminare il problema, per lo meno cerchiamo di rendere la situazione sostenibile per tutti”. Mauro Polo, portavoce e tra i fondatori del gruppo “Basta profughi a Cona”, ribadisce la solitudine cui sono stati lasciati la cittadinanza e lo stesso sindaco puntando il dito contro le istituzioni e la politica, quella dei piani alti. “La questione dei migranti, anche quelli presenti nella base di Conetta, - commenta va affrontata dal nostro Governo che deve farsene carico e trovare soluzioni idonee al problema che l’arrivo di tante persone nei nostri territori può generare. Non è così. A noi non resta che prendere atto delle decisioni che sono calate dall’alto, e fare in modo che, stando così le cose, almeno si riesca a fare in modo che questa forzata convivenza rimanga almeno dignitosa, nel rispetto dei cittadini residenti e degli stessi migranti”. Accusato talvolta di buonismo dagli stessi componenti del gruppo, Mauro Polo fa appello al buon senso e insieme a quanti sono rimasti con lui continua a “combattere” la propria battaglia. “Il sindaco - racconta - ci aggiorna periodicamente. Ci siamo incontrati anche
lo scorso 9 ottobre e abbiamo capito che la situazione non muterà nel breve periodo. Ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Il prefetto, nell’incontro avuto all’indomani dell’arrivo del primo centinaio di profughi che già ci sembravano molti, ci aveva rassicurato e garantito che avrebbero proceduto in tempi brevi allo sfoltimento del numero di persone. Anzi ci aveva fatto percepire che si trattava di una soluzione temporanea per affrontare la prima emergenza. E, invece, in questi giorni assistiamo a nuovi lavori che vengono effettuati alla base, possiamo immaginare che stiano attrezzando il sito per l’inverno. Il nostro timore è che la base militare di Conetta sia diventata un Hub per la prima accoglienza dei migranti”. In questi mesi l’attenzione della gente è un po’ venuta meno, così come quella dei media. “In realtà il problema è di Conetta osserva Polo - e dei suoi abitanti. Anche all’interno del comune, nelle altre frazioni i residenti sentono meno il disagio. Lo si vede anche dalle presenze alle riunioni che periodicamente l’amministrazione organizza per aggiornare la cittadinanza”. A chi insinua il sospetto di
La manifestazione del gruppo “Basta profughi a Cona” a Venezia In alto l’incontro con Zaia strumentalizzazioni e di un certo feeling del gruppo cittadino in particolare con la Lega Nord, Polo risponde ribadendo la scelta di rimanere estranei alla politica. “Siamo un gruppo spontaneo di cittadini e apolitico - sottolinea -; se abbiamo avuto degli interlocutori politici è perché ci siamo resi conto che per risolvere questo problema è necessario ci sia la volontà politica di farlo. Abbiamo cercato, con chi ci ha ascoltato e ha provato a darci delle risposte, di capire come poteva evolvere la situazione. Ma non abbiamo mai permesso che nessuna parte politica usasse in modo strumentale questo tema e ci mettesse sù la propria bandiera. Questo a costo di perdere per strada alcuni componenti del gruppo stesso che la pensavano diversamente. E’ vero che abbiamo incontrato il governatore Luca Zaia il quale ci ha detto che sarebbe risolutiva una equa distribuzione dei migranti. Ma sappiamo
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che non tutti i comuni, anche nel Veneziano, sono propensi a farsi carico del problema. E’ vero che abbiamo sfilato insieme al gruppo di cittadini di Bagnoli perché condividiamo lo stesso disagio e pensiamo che unendo le forze potremmo farci sentire un po’ di più. Ma ci sono anche delle differenze tra di noi. A Conetta non diciamo che non vogliamo i profughi, ma diciamo di porre un freno a questi arrivi incontrollati. Non ci siamo ribellati o opposti all’accoglienza di 50 persone - così come ci era stato prospettato all’inizio - anche se in meno di 24 ore ce li siamo trovati a Conetta e siamo venuti casualmente, compreso il sindaco, a conoscenza della decisione e delle disposizioni del prefetto”. Al momento la battaglia più impegnativa è quella di garantire la sicurezza ai residenti della frazione. “Ci stiamo battendo - conclude Polo - per
avere un presidio delle forze dell’ordine 24 ore su 24, così com’era all’inizio. A onor del vero va detto che non è mai accaduto nessun grave episodio di ordine pubblico ma c’è grande tensione e preoccupazione in paese. Noi siamo una frazione di 190 persone, abituati a lasciare le porte di casa aperte, ad uscire tranquilli a qualsiasi ora del giorno anche al buio, ci conosciamo fra di noi. Ora c’è paura. Vogliamo fare in modo di convivere pacificamente con questi migranti ma chiediamo almeno di essere tutelati e di poter, con maggiore serenità e senza il rischio che si creino tensioni, continaure a girare tranquillamente nel nostro paese, senza dover temere eccessivamente il via vai di gente dalla base militare cui quotidianamente assistiamo. Chiediamo molto?” Il gruppo si sta organizzando per una nuova manifestazione che si terrà a breve.
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Cultura locale 19 Musica Sabato 24 ottobre al Teatro Comunale Tullio Serafin
NEWS
Serata d’onore per rendere omaggio al maestro Serafin La trentasettesima edizione del concerto organizzato dalla storica associazione di Rottanova dedicata al direttore d’orchestra prevede ospiti d’eccezione e la consegna della prestigiosa borsa di studio
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a in scena nella serata di sabato 24 ottobre l’edizione numero trentasette del tradizionale concerto “Omaggio a Tullio Serafin”, promosso dalla storica associazione di Rottanova dedicata al grande direttore d’orchestra. Il Circolo “Amici del M° T. Serafin” promuove, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Cavarzere, un evento che avrà come protagonisti tre solisti molto apprezzati da pubblico e critica, ai quali si uniranno il Coro Lirico “Città di Faenza” e tre professori d’orchestra che accompagneranno le esecuzioni degli artisti presenti. A rendere omaggio all’illustre direttore saranno tutti interpreti che giungeranno per la prima volta a Cavarzere, sarà presente il soprano riminese Giorgia Paci, giovane promessa della lirica che ha già al suo attivo diversi riconoscimenti, tra i quali un premio nell’ambito del Concorso Internazionale Toti dal Monte. Insieme a lei sul palcoscenico del Teatro Tullio Serafin, il tenore Pietro Picone, apprezzato dal pubblico dei più prestigiosi teatri internazionali e in questi giorni impegnato al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto nel ruolo del Duca di Mantova in “Rigoletto”. A completare il cast dei solisti, giungerà a Cavarzere il baritono Giorgio Valerio, un artista che vanta un repertorio particolarmente ampio, spaziando dalla musica sacra a ruoli quali Figaro nel “Barbiere di Siviglia”, e che collabora in maniera stabile con il Teatro alla Scala. A rendere ancor più significativa la serata è presente il Coro Lirico “Città di Faenza”, attivo dal 2007 con un’intensa attività concertistica e la partecipazione nella messa in scena di molte opere liriche, due nell’ultimo anno: “La forza del destino” di Verdi e “Cavalleria rusticana” di Mascagni. Completano il cast i maestri Monica Ferrini al pianoforte, Nicolò Grassi al violino e Marcella Trioschi al violoncello. Nel corso della serata verrà consegnata dal Comune di Cavarzere la borsa di studio intitolata a Serafin, riservata a uno degli studenti cavarzerani del Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. A rendere ancor più speciale l’evento sarà la presenza del maestro Sergio Fontana, fondatore del Festival lirico di Avenches, manifestazione che egli creò oltre vent’anni fa ispirandosi a quello che Tullio Serafin fece dando vita, nel 1913, al Festival areniano di Verona. La prevendita dei biglietti per questo grande appuntamento con la musica lirica, che prevede l’esecuzione di brani particolarmente interessanti di Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi, Puccini e Leoncavallo, inizia giovedì 22 ottobre alle 10,30 nel botteghino del Teatro Serafin. Il costo di ciascun ingresso è di cinque euro.
Letteratura
GRANDE SUCCESSO PER “OTTOBRE CON L’AUTORE”... LOCALE
In alto Giorgia Paci e Giorgio Valerio. Di lato a sinistra Pietro Picone
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I tre autori protagonisti di questa edizione riceve il premio
E’
iniziato con un buon successo di pubblico il consueto appuntamento autunnale, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla biblioteca comunale, chiamato “Ottobre con l’autore”: una piccola vetrina per scrittori emergenti che quest’anno ha deciso di puntare sui talenti locali. Infatti nel primo incontro, tenutosi domenica 4 ottobre, la giornalista e musicologa cavarzerana Nicla Sguotti ha presentato la sua ultima fatica “Il mulino di Rottanova” (Apogeo editore), un’opera di storia locale dedicata ai mulini sull’Adige, molto diffusi fino ai primi decenni del Novecento nel tratto che collega Verona a Cavarzere, ed in particolare al mulino di Rottanova, funzionante fino agli anni Settanta. Anche il secondo appuntamento è stato all’insegna della storia locale: domenica 11 ottobre Dario Toffanello, giovane laureato in Storia della società europea a Ca’ Foscari, ha parlato del suo libro “Solesino e i suoi ambulanti tra Otto e Novecento” (Nerbini Editore), nel quale sono raccontate le gesta degli abitanti del paese di Solesino, un tempo luogo d’origine di centinaia di venditori ambulanti, i quali a questa attività, svolta principalmente nei paesi del Veneto meridionale, abbinavano il lavoro in officine specializzate nella costruzione e nella riparazione degli utensili principali per svolgere la professione di venditore di strada. Infine la rassegna letteraria si è conclusa domenica 18 ottobre con la presentazione del libro “Strade morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere” (Celotto Editore) di Carlo Costantini, Francesco Celotto e Massimo Follesa: si tratta di un’inchiesta giornalistica incentrata su alcune vicende che hanno occupato le cronache degli ultimi anni, come lo scandalo che ha riguardato la costruzione del Mose e le polemiche sulla realizzazione della Pedemontana Veneta. L’opera sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica, basti pensare che a luglio gli autori hanno partecipato a Roma, in qualità di relatori, ad un incontro-conferenza intitolato “Veneto cemento spa” dedicato al tema delle grandi opere e del malaffare in Veneto; inoltre il saggio ha ottenuto l’attenzione anche de “Il fatto quotidiano”, il noto giornale diretto da Nicola Ruzza Marco Travaglio.
20 1 Cultura provinciale Teatro Villa dei Leoni di Mira, presentata la nuova stagione
Linguaggi e stili diversi con un unico obiettivo: intrecciare relazioni Tanti i nomi di spicco inseriti nel cartellone allestito da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per una programmazione che si articola in due rassegne di Alessandro Abbadir
E’
stata presentata la stagione 2015/2016 di Teatro Villa dei Leoni di Mira. E i nomi che faranno da richiamo nel cartellone preparato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, e Coopculture ce ne sono davvero tanti. Si tratta di Giuliana Musso, Antonella Questa e Marta Cuscunà, Mario Perrotta e Babilonia Teatri. E ancora Marta e Diego Dalla Via, Carlo & Giorgio e Arianna Scommegna. Linguaggi e stili diversi per un’unica idea di teatro che intreccia relazioni tra le persone. Ci sarà così una la rassegna di prosa contemporanea “Punto Teatro” e quella domenicale “Famiglie a Teatro”. “Ci piace immaginare che il teatro possa tessere relazioni tra le persone, avvicinare le generazioni, cucire e tenere assieme le differenze attraverso il confronto - dice Nina Zanotelli curatrice della programmazione per La Piccionaia. - Punto Teatro ricama il nostro tempo, avvicina lembi di realtà, arricchisce vite vissute e intrecciate con intensità. Passando dall’ironia alla satira, dai classici alla storia, dal passato recente a una visione di futuro”. Punto Teatro. La rassegna serale “Punto Teatro” apre con un progetto corale sabato 14 novembre: Giuliana Musso, Marta Cuscunà,
FOTOGRAFIA Venezia. Casa dei Tre Oci
SGUARDO DI DONNA, 25 DIFFERENTI PROSPETTIVE
“S
guardo di Donna” è la mostra fotografica che attraverso 25 autrici racconta 25 prospettive differenti di vita, 25 sguardi sul mondo e sulle relazioni. Un approccio che trova ispirazione dai temi più spinosi e complessi dell’esistenza umana: la diversità, la responsabilità, la compassione e la giustizia. E che attraverso il mezzo fotografico si fa testimonianza, racconto disincantato, talvolta crudo, di tante condizioni umane, di realtà, luoghi e coscienze che si muovono tra passione e coraggio. La mostra è curata da Francesca Alfano Miglietti. Le immagini trovano posto all’interno di un allestimento che recupera, insieme alle foto, oggetti e abiti di scena dai depositi del teatro La Fenice di Venezia, in un contesto simbolico e di grande poesia. La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 8 dicembre, tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dalle 10 alle 19 presso la casa dei Tre Oci a Venezia. O.J.
Antonella Questa porteranno sul palco il nuovissimo “Wonderwoman”, uno spettacolo sulla difficoltà di essere donna, ancora oggi. Il 12 dicembre va in scena “Inferno” di Babilonia Teatri che continua il lavoro di ricerca con attori-non attori con disabilità accostandosi al mondo della diversità. Il 31 gennaio appuntamento dedicato a William Shakespeare in occasione del 400esimo anniversario della morte. Sarà proposto “Troilo e Cressida” . Il 6 e 7 febbraio, con Carlo&Giorgio e “I migliori danni della nostra vita”. Il 13 febbraio
ci sarà Mario Perrotta, che presenta l’iniziativa “Milite Ignoto”. Il 27 febbraio ci sarà “Drammatica elementare”, lo spettacolo di Marca e Diego Dalla Via, con cui i due fratelli hanno voluto creare un dissacrante nuovo abbecedario. Si passa poi all’11 marzo con il Teatro Binario Sette che presenta “Per favore niente eroi” ispirato ai racconti di Raymond Carver. Punto Teatro concluderà l’1 aprile con “Potevo essere io” pluripremiato spettacolo e unica regionale di Arianna Scommegna. Continua comunque Atupertu con la compagnia” incontri dopo gli spettacoli con gli artisti che coinvolge-
Wonder woman, lo spettacolo che andrà in scena il prossimo 14 novembre e inaugurerà la rassegna serale Punto Teatro ranno Babilonia Teatri, Marta e Diego Dalla Via e Arianna Scommegna. “Famiglie a teatro e non solo”. La stagione per famiglie e bambini rinnova poi il suo impegno per l’avvicinamento al teatro e all’arte per le giovani generazioni, proponendo 4 spettacoli in abbonamento, più un evento speciale per Natale e i laboratori domenicali ludico-artistici in Villa dei Leoni. Saranno proposte nuove drammaturgie e fiabe classiche, da “Il Gigante Soffiasogni” de La Piccionaia, con l’apertura di stagione il 15 novembre a “Le quattro stagioni” del Teatro
Telaio sul tema dell’andamento naturale delle stagioni; da “Bianca corre” (tratto dalla storia di “Biancaneve”) a “La Bella e la Bestia” della compagnia Baule Volante. La novità di quest’anno sarà uno spettacolo speciale pre-natalizio il 20 dicembre, fuori abbonamento: “L’omino del pane e l’omino della mela”, un divertente mix di teatro, musica e clownerie. Si conferma anche l’offerta integrata con i laboratori creativi domenicali in Villa dei Leoni: una proposta per famiglie per tutte le domeniche fino a Natale dedicata ai bambini dai 4 ai 10 anni. L’abbonamento “Punto Teatro” alla rassegna di prosa sarà a sette spettacoli a 75 euro, acquistabile da ottobre, mentre lo spettacolo di Carlo & Giorgio sarà fuori abbonamento. Dall’1 novembre si potranno scegliere i carnet a 4 spettacoli al prezzo di 44 euro e i biglietti di tutti gli spettacoli. Disponibile da ottobre, l’abbonamento “Famiglie a Teatro” avrà, come l’anno scorso, un costo di 20 euro per 4 spettacoli per gli adulti e di 12 euro per gli under 14.Stabile rispetto all’anno scorso anche il prezzo dei biglietti che saranno acquistabili dall’1 novembre. Info: www.villadeileonimira.it
Il libro “Il sale del sudore.Ortolani marinanti del Novecento” di Gianfranco Tiozzo Netti
Il racconto degli ortolani marinanti di Sottomarina O
rtolani si nasce e si diventa. Tra ricordi e testimonianze campo cominciano a comparire case, alberghi, dove le dune che partono dagli anni ’40 del secolo scorso i racconti di sabbia, naturale riparo contro le mareggiate e le burradi Gianfranco Tiozzo Netti raccolti nel volume “Il sale sche, sono state sbancate prima per poter disporre di altra del sudore. Ortolani marinanti del Novecento” (Art&Print terra da coltivare e poi per realizzare ampi spazi da destinaeditrice) ci riportano alle abitudini che hanno caratterizzato re al turismo balneare… e gli ortolani marinanti cominciano secoli di tradizioni contadine: la sveglia prima dell’alba; una a diventare intraprendenti imprenditori, ad affittare le loro talvolta anche lunga passeggiata per raggiungere gli orti stesse case per ospitare turisti che giungono da sempre più fino a Cà Lino di Chioggia oppure in barca a remi che poi lontano e poi costruire altre case da affittare per la stagione veniva caricata per andare al mercato “vecio” di Marina o estiva, si trasformano in albergatori, dirigono grandi stabilianche fino a quello di Venezia a Rialto per un viaggio che menti balneari, lavorano nei negozi… E’ la “malattia de la piera” quando non si investe più durava tutta la giornata; un breve pasto frugale con polenta riscaldata, verdure e, meno spesso, salame; ore e ore nell’acquisto di altri terreni da coltivare, ma sul turismo, sulle nuove costruzioni, su altre attività. chini sulla terra a seminare, raccogliere, Nonostante tutto questo, Giantogliere le erbacce, allontanare uccelli Con la globalizzazione, franco, e come lui molti altri marinane parassiti, riparare e rinforzare le pro- anche gli ortolani ti, è ancora profondamente ortolano tezioni contro il vento impetuoso della e Sottomarina sono perché il suo mestiere “ti coinvolge bora; il sole estivo che toglie il respiro e alla ricerca di una troppo, prende la tua mente, le tue secca la terra che bisogna continuare a nuova identità braccia, la tua forza e volontà…”: il innaffiare, l’acqua che bisogna andare a recuperare nei canali e nei fossati non sempre vicini; il sole non scotta più, la fatica si sente ma passerà, la burrasca freddo e lungo inverno; la raccolta delle primizie o quelle ha danneggiato i campi coltivati ma si può ancora seminare e recuperare qualcosa, si ritorna al mercato per vendere la delle specie tardive… Gianfranco Tiozzo parte da questo passato, che ora propria verdura. I racconti si snodano tra amici, parenti, qualche persembra lontano, per poi ricondurci man mano alle trasformazioni che ormai fanno parte del presente di Sottomarina sonaggio che si caratterizza per qualche vicenda curiosa, quando al posto dei vecchi “casoni” utilizzati per lo più utilizzando un linguaggio semplice e immediato dove accome deposito e magazzino per gli attrezzi da usare nei canto all’italiano compaiono vari termini dialettali e gergali,
La copertina del volume di Gianfranco Tiozzo Netti ovviamente marinanti, che poi vengono spiegati al termine del volume grazie ad un agile glossario. E così anche per i quadri in stile naif che accompagnano l’opera di Tiozzo insieme a qualche poesia. “Dopo l’ubriacatura della monocultura del radicchio e dopo gli stravolgimenti legati ai mutamenti dei processi economici – ha scritto nell’introduzione Pier Giorgio Tiozzo Gobetto, curatore della collana “Profilo di una comunità” che intende valorizzare Chioggia, i suoi abitanti, la sua cultura e il suo ambiente – con i fenomeni della globalizzazione, gli ortolani e con essi Sottomarina sono alla ricerca di una nuova identità… Permangono l’attaccamento alla terra e brandelli di presenze del paesaggio orticolo novecentesco, ma è evidente che bisogna evitare di stravolgere in modo irreparabile e definitivo quel po’ che rimane e cercare piuttosto modalità di conservazione e di documentazione”. Eugenio Ferrarese
Sport provinciale 21 Karate
Desi Rubini conquista i campionati regionali
Lo scorso 27 settembre a Padova, l’atleta cavarzerana ha conquistato il titolo. Il prossimo impegno è per fine ottobre a Roma con i campionati nazionali di Nicola Ruzza
Tennis
TEAM SPORTISSIMO VINCE A JESOLO
Rinnovato interesse per questo sport. Da quando è nato il nuovo tennis club il numero dei soci ha ripreso a crescere, sono arrivati a quota 150 in due anni
È
giunto recentemente al termine il 4° torneo di tennis categoria singolare organizzato dal Tennis Club di Stefano Favaro, realizzato in collaborazione con l’associazione Cavarzeriamo e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Cavarzere. “Il torneo ha visto una ventina di partecipanti, dunque un buon numero – afferma Matteo Pavanello, presidente di Cavarzeriamo – che conferma il rinnovato interesse per il tennis a Cavarzere. Infatti, da quanto è nato il nuovo tennis club, il numero dei soci ha avuto un incremento notevole: in soli due anni, il circolo vanta già ben 150 iscritti”. I primi quattro classificati sono stati: Daniele Mori, che si è aggiudicato un orologio e una coppa (offerti rispettivamente dall’Ottica Sacchetto e da Pavanato Global Service), Davide Visentin che, avendo conquistato la piazza d’onore, ha vinto un set di prodotti cosmetici (offerto dall’Hair Salon
Pavanello), mentre Marco Rodella e Matteo Pavanello si sono classificati al terzo e al quarto posto. La premiazione si è svolta a Villa Momi’s (sponsor principale della manifestazione) assieme a tutti i soci del Tennis Club, durante la quale l’associazione Cavarzeriamo e l’assessore alla Cultura Paolo Fontolan hanno consegnato i riconoscimenti ai primi quattro classificati. “Desidero ringraziare tutti gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa – continua Pavanello – cioè: Villa Momi’s, Ottica Sacchetto, Hair Salon Pavanello, Pavanato Global Service, Acustic Clinic, Loro distributori, Soffio di mare e dare appuntamento ai cavarzerani per le feste natalizie, quando l’associazione da me presieduta allestirà, insieme alla Pro Loco, la pista di pattinaggio che tanto successo ha avuto l’anno scorso, in una versione nuova e ancora più grande, per accogliere tutti gli appassionati dei pattini a rotelle”. N.R.
L
’Asd Karate Shotokan Cavarzere inizia la stagione agonistica sotto i migliori auspici: domenica 27 settembre, presso la palestra della scuola “Copernico” di Padova, Desi Rubini si è aggiudicata il titolo di campionessa regionale nella categoria Cadetti classe -66 kg. La giovane karateka cavarzerana ha condotto la gara in maniera davvero convincente, dando prova di una grande abilità tecnico-tattica e sfoggiando pregevoli tecniche di calcio e di pugno: la finale, poi, combattuta contro la bellunese Lisa Crestani dell’A.S. Fujiyama Karate Do Sette Comuni, è stata a senso unico, in quanto Rubini ha condotto la gara fin dall’inizio, battendo l’avversaria con un secco 5 a 0. Ora l’atleta dello Shotokan Cavarzere sarà impegnata nei campionati nazionali, che si svolgeranno a fine ottobre a Roma, poiché la vittoria nella competizione regionale dà l’accesso alla fase nazionale. Grande la soddisfazione del direttore tecnico M° Ettore Mantovan, del tecnico Devis Braggion, che ha assistito Desi durante la competizione fornendole preziosi consigli e di tutti gli atleti dello Shotokan Cavarzere i quali, con l’allenamento in palestra, contribuiscono in maniera determinante ai successi degli agonisti.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Infrastrutture La Regione non crede più nello strumento del project financing
Il Veneto volta pagina e dice addio alla stagione delle grandi opere Il governo blocca il progetto dell’autostrada Orte – Mestre. Restano come priorità la Pedemontana e la Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Tantissime le opere incompiute o in ritardo. Nel territorio regionale sono salite da 25 del 2013 a 34 nel 2015 di Alessandro Abbadir
G
randi opere addio o almeno arrivederci. Sembra aprirsi una nuova stagione per il Veneto, con l’accantonamento di uno strumento essenziale realizzare le grandi infrastrutture, e cioè il project financing. Il presidente Luca Zaia ha detto in più di una occasione nel corso di questi primi mesi del suo secondo mandato, che ora la priorità è quella di evitare ulteriore consumo del suolo per evitare dissesti idrogeologici. Ma in questi anni le grandi opere hanno coinvolto tantissimi privati e ora dire arrivederci a loro, significherebbe pagare penali salatissime per centinaia di milioni di euro. Questo soprattutto per progetti per i quali, la Regione ha già dichiarato l’interesse pubblico. Per questo la Regione stessa è intenzionata ad approvare nuove norme sui lavori, introducendo la possibilità di far decadere il pubblico interesse con l’effetto, in caso di rinuncia, di limitare le richieste di danni. Nell’elenco delle opere ormai non più viste come una priorità figurano infrastrutture come il raccordo anulare di Padova, la “Via del Mare” tra Jesolo e l’autostrada A4, la terza corsia Venezia - Trieste. La stagione del project financing si accantona anche a causa delle tante voragini nei bilanci che
ha provocato anche a livello nazionale , buchi che poi le regioni o lo stato devono puntualmente ripianare. Insomma con le regole attuali come al solito si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite . Ma non è solo la Regione a “raffreddare” l’entusiasmo per le grandi infrastrutture. Un no definitivo è arrivato infatti dal governo con il vicepremier Graziano Delrio alla autostrada Orte- Mestre. L’autostrada Orte-Mestre non è più una priorità per il governo Renzi che
La soppressione di passaggi a livello lungo la linea Mestre-Castelfranco va a rilento non inserirà l’opera nella Legge di Stabilità 2016. Sono state gelate così le aspettative del gruppo Bonsignore, convinto di aver trovato una corsia privilegiata a Palazzo Chigi dopo il via libera tecnico del Cipe che l’8 settembre scorso aveva inserito il project financing da 10 miliardi nelle liste degli interventi da far decollare. Dopo 12 anni di stop and go, ora pare si sia giunti all’epilogo e il giudizio del ministro Delrio è stato netto
e inequivocabile: nella lista delle priorità non c’è la Orte-Mestre, l’autostrada di 432 chilometri che il gruppo Bonsignore intendeva costruire con la defiscalizzazione concessa su base trentennale. I comitati ambientalisti dell’area del veneziano e in particolare quelli della Riviera del Brenta hanno esultato visto che di fatto lo stop affossa anche il progetto del mega polo direzionale di Veneto City a Roncoduro di Pianiga. I comitati però fanno una ulteriore richiesta. “Per togliere del tutto – spiega Mattia Donadel presidente del Comitato Opzione Zero – va cancellata dall’elenco delle opere prioritarie. Non vorremmo che fra qualche anno rispuntasse di nuovo”. Non tutti però sono contrari alla Orte Mestre. Per l’area di Chioggia infatti quest’opera insieme ad una linea ferroviaria potenziata, rappresentava un elemento di sviluppo per la città e il suo porto. Restano invece due le opere in Veneto che per il governo vanno completate: la Pedemontana e la Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Ma vediamo le grandi opere progettate o in cantiere nelle varie province del Veneto ancora da finire. Rispetto al 2013, da dati
ministeriali la nostra regione ha visto nel 2014 crescere le opere incompiute da 25 a 34. E di queste ben dodici interessano l’area veneziana per un valore economico di cantieri fermi che arriva a quasi 502 milioni e mezzo di euro. A far la parte del leone, in termini di importi economici, è il progetto della idrovia Padova-Venezia, 461 milioni di euro il suo valore, ma tutto è fermo ad ora in termini di cantieri senza una previsione di completamento. Fra le opere in ritardo ci sono cinque progetti relativi al Sfmr, il metrò regionale. Ad esempio la soppressione di passaggi a livello e la realizzazione di sottopassi lungo la linea Mestre-Castelfranco è incompiuta. Recentemente però l’assessore regionale alle infrastrutture Elisa de Berti qualche rassicurazione l’ha data in tema di opere pubbliche, subito dopo la presentazione del progetto di legge per la razionalizzazione delle spese regionali. La De Berti si è particolarmente concentrata sul finanziamento del progetto per la
variante della Strada Statale 12 che interessa i comuni veronesi di Ca’ di David, Castel D’Azzano, Vigasio e Isola della Scala. “Quest’opera si farà - ha detto - e se governo e Anas faranno la loro parte come ci siamo impegnati a fare noi, il cantiere si aprirà come previsto nel 2018. Ci siamo presi qualche giorno per valutare appieno il costo del progetto definitivo che compete alla Regione e lo finanzieremo con il bilancio 2016, lo presenteremo all’Anas a fine 2016 e poi toccherà a loro il resto dell’istruttoria. Vigileremo che arrivi lo stanziamento reale dei 135 milioni di euro necessari’. Il quadro che emerge insomma è quello di una stagione che si chiude, quella delle opere faraoniche che si iniziavano forse senza ben sapere con quali fondi si sarebbero completate e in cui e i controlli e la trasparenza come nel caso Mose erano un optional. Le infrastrutture, di sicuro servono, ma vanno realizzate in un quadro legislativo e con una attenzione al rispetto del territorio che deve assolutamente cambiare.
Il Veneto in primo piano 23 1 Deficit intrastrutturale I sostenitori del Basso Veneziano
Romea Commerciale, necessaria per lo sviluppo Gli amministratori di Chioggia e Cavarzere sono favorevoli all’opera che farebbe uscire il territorio dall’isolamento e consentirebbe di far ripartire l’economia di Ornella Jovane
I
l Veneto aveva accolto con grande approvazione e ottimismo le parole del ministro Graziano Delrio che, in visita ai cantieri del Mose all’inizio dello scorso settembre, aveva definito interessante il progetto della Orte-Mestre. Parole che avevano acceso nuove speranze nell’animo del sindaco Giuseppe Casson, primo cittadino di Chioggia, che, fin dal suo insediamento, si è sempre battuto per sensibilizzare tutti i livelli istituzionali al problema dell’isolamento del territorio del Basso Veneziano che soffre da sempre di un grave isolamento. Condizione che necessariamente rende più difficile il processo di sviluppo dell’area, di per sè poco appettibile per via della mancanza, appunto, di collegamenti infrastruturali
IL CASO
S
e relativi servizi. “Per rilanciare economia e lavoro - sostiene Casson - è fondamentale dotare di un’adeguata infrastrutturazione il territorio”. Tema che sta a cuore anche al collega di Cavarzere Henri Tommasi che, pur incoraggiando il potenziamento di assi di collegamento alternativi, come la ferrovia e i percorsi idrici, oltre alla messa in sicurezza delle reti viarie esistenti, sostiene la necessità di realizzare la Romea Commerciale. “Ritengo che quest’opera - afferma - sia vitale per il nostro territorio, per far decollare la nostra area artigianale e con essa tutto l’indotto”. “Non si tratta di essere un sostenitore della ce-
mentificazione selvaggia - precisa Tommasi - ma di guardare in modo disincantato la realtà. L’opera va sostenuta. Anche se naturalmente dev’essere realizzata con razionalità e riducendo quanto più possibile l’impatto ambientale, nel rispetto quindi delle peculiarità del territorio e delle sue risorse”. “Si può discutere sul tracciato, migliorarlo, confrontarsi sulla ubicazione del casello e dello svincolo, ma mi sembra evidente che è necessaria”. Di parere diverso il Movimento 5 Stelle cavarzerano che pur riconoscendo la necessità di far uscire dall’isolamento l’area del Basso Veneziano ritiene la Romea commerciale un’opera di grande impatto e di costi elevati.
E chiede, piuttosto, la messa in sicurezza e il potenziamento degli assi viari esistenti, la Statale 309 e la E45. E proprio la messa in sicurezza della Romea è il tema direttamente collegato al dibattito. Ed è il motivo che ha ispirato un’altra delle tante iniziative del Comitato per il superamento del deficit strutturale di Chioggia, che per il prossimo 24 ottobre ha organizzato alle 10,30 un corteo di bici, che da Val Da Rio si sposterà fino al centro commerciale Clodì a Chioggia, con lo scopo di attirare l’attenzione della politica sulla urgenza di rendere più sicura l’attuale Statale 309, classificata una delle strade più pericolose d’Italia.
Arriva una denuncia precisa dal comitato “Brenta sicuro”
“L’IDROVIA PADOVA VENEZIA? E’ NEI PIANI DEL BACINO ALPI ORIENTALI, PER IL 2024”
coppia il caso Idrovia Padova Venezia. Il completamento dell’opera che costerà 461 milioni di euro sembrava ben avviato ma potrebbe slittare per quanto riguarda i tempi. L’Idrovia è inserita nei piani del bacino Alpi Orientali, solo per il periodo 2022-202. Ma facciamo un passo indietro. L’Idrovia è stata definita dal presidente del Veneto Luca Zaia un’opera che prioritaria sia dal punto di vista trasportistico perché collega il porto di Venezia all’interporto di Padova, sia dal punto di vista della sicurezza idraulica perché
il grande canale fungerà da scolmatore per l’area del bacino del Bacchiglione nel vicentino e padovano. Ma la denuncia dei comitati è precisa. “Abbiamo scoperto - spiega per il comitato Brenta Sicuro il portavoce Marino Zamboni- che alle osservazioni dei comuni di Fossò e Campolongo (nel veneziano) è stato risposto che l’idrovia non è inserita nel piano di gestione del rischio alluvioni delle Alpi Orientali messo a punto dallo Stato, per il 2016 – 2018 ma lo sarà solo come ipotesi per il 2022- 2024. Vista l’alta possibilità di un
disastroso evento alluvionale che coinvolgerebbe, oltre 1200 kmq, riteniamo indispensabile inserirla nel biennio 2016-2018”. L’iter per il completamento dell’idrovia, è alla progettazione preliminare assegnata un anno fa con bando di gara europeo. I comitati avevano incontrato i ministri Graziano del Rio e Luca Galletti e consegnando loro dei plichi contenenti molte osservazioni. I comitati hanno sollecitato parlamentari e Regione a chiedere chiarimenti su A.A. questo slittamento.
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24 4 Il Veneto in primo piano Votata in Consiglio la legge 21 a firma dal governatore
La scure di Zaia cala sugli enti strumentali
Nel mirino i Parchi regionali, i Consorzi di Bonifica ma anche l’Ater. Le opposizioni insorgono: “Colpo di mano accentratore, un fatto senza precedenti” di Nicola Stievano
E
’ Luca Zaia il primo firmatario del Progetto di Legge 21 che di fatto, attraverso la modifica alla finanziaria regionale, punta ad “azzerare” i vertici dei cosiddetti “enti strumentali” controllati dalla Regione. Una iniziativa che rientra, nelle intenzioni del governatore veneto, nel più ampio progetto di “spending review” per ridurre le uscite dalle casse regionali e mettere ordine nella galassia di società e conseguenti poltrone degli enti controllati dalla giunta veneta. La volontà di Zaia è quella di razionalizzare il sistema societario e di tagliare la spesa, sfoltendo o cancellando i cda per collocare al vertice dirigenti regionali (a costo zero) anziché esterni retribuiti. Ebbene l’approvazione del Consiglio regionale rende possibile l’azzeramento dei consigli d’amministrazione di tutti gli enti coinvolti e lascia a Zaia pieni poteri nella nomina dei commissari. Potrebbero dunque essere dichiarati deca-
duti i presidenti e i consigli di amministrazione dei dieci Consorzi di bonifica, ma anche di Avepa, Azienda regionale per il diritto allo studio, Istituto regionale Ville Venete, Veneto Lavoro, Ater, Istituto zooprofilattico sperimentale, Veneto Agricoltura e Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, oltre a Parco dei Colli, Parco del Sile,
Tagli dei costi e delle poltrone: tutto in mano di pochi Parco del Delta, Parco delle Dolomiti e Parco della Lessinia. Al momento l’unica certezza sta nelle polemiche innescate in consiglio da quello che l’opposizione indica come un colpo di mano della giunta Veneta. Graziano Azzalin (PD, Stefano Fracasso (PD) e Piero Ruzzante (PD) aggiungono che “Zaia
e la sua Giunta espropriano di un sol colpo il consiglio regionale della sua capacità decisionale e al tempo stesso decapitano gli enti strumentali regionali, accentrando tutto il potere nelle mani dello stesso Presidente che provvederà a nominarne i commissari”. Per i consiglieri regionali del Pd si tratta di “un fatto senza precedenti compiuto in pieno spregio di tutti i meccanismi democratici ed all’insegna della mistificazione: si parla di risparmi ma la verità è l’incapacità di provvedere alle riforme annunciate ed ancora al di là da venire”. Marino Zorzato di Area Popolare si chiede se “Zaia ha intenzione di commissariare mezzo Veneto” e aggiunge “mi chiedo quale federalismo, quale partecipazione, quale contributo democratico si attendono i rappresentanti della maggioranza quando ad ogni seduta di Consiglio o di commissione proseguono nella loro marcia a testa bassa, senza mai curarsi del parere e delle preoccupazioni dell’opposizione”.
Quale sarà il futuro?
VENETO AGRICOLTURA, SETTIMANE DECISIVE
R
isale al 28 aprile scorso la nomina di Pino Nezzo a commissario liquidatore dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura. La liquidazione è conseguenza dell’istituzione, con legge dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario che prevede, tra l’altro, la soppressione e la messa in liquidazione di Veneto Agricoltura. Adesso però il progetto di legge 21 prevede il totale azzeramento dei vertici, quindi in tanti si chiedono quale sarà il futuro di questo soggetto protagonista ormai da un ventennio del panorama agricolo veneto. Una cosa è certa: i dipendenti non resteranno senza lavoro e passeranno alla Regione. Come
sarà strutturato la nuova agenzia lo si saprà probabilmente entro l’anno. Il tempo del commissario liquidatore infatti sta scadendo perché la Regione aveva dato a Nezzo 180 giorni, per portare a termine il suo compito. I sei mesi dunque scadono a fine ottobre, salvo proroghe. A Nezzo il compito di “curare tutti gli adempimenti pertinenti e funzionali all’utile conclusione della procedura di liquidazione, secondo le direttive della Giunta e delle strutture regionali competenti per materia, facendo riferimento alle norme speciali ad alla disciplina civilistica, ove compatibile”, si legge nel provvedimento di nomina.
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C
ontinua ad agitare (e parecchio) le acque la legge numero 21 messa in cantiere dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. L’idea è quella di abbattere i costi dei cosiddetti enti strumentali. In attesa della loro riforma, si pensa all’azzeramento forzoso dei cda, con la nomina di commissari la cui retribuzione non superi i 3mila euro mensili. Una mannaia che calerebbe su Consorzi di bonifica, Avepa, Azienda regionale per il diritto allo studio, Istituto regionale Ville Venete, Veneto Lavoro, Ater, Istituto zooprofilattico sperimentale, Veneto Agricoltura e Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, oltre a Parco dei Colli, Parco del Sile, Parco del Delta, Parco delle Dolomiti e Parco della Lessinia. L’ipotesi sta sollevando numerose reazioni contrarie, in Polesine come altrove. Il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan interviene in difesa dei Consorzi di bonifica provinciali e del Parco del Delta del Po. “La Regione dice il primo cittadino bassopolesano - metta i commissari che vuole, ma non sui Consorzi di bonifica che sono gestiti da cda eletti dal territorio e si pongono in maniera democratica ed elettiva. E l’ente parco Delta del Po, ora commissariato, ritorni indietro alla possibilità
che gli amministratori locali possano pianificare il proprio territorio”. In sintonia anche la posizione dei Giovani industriali di Rovigo. Secondo il loro presidente Andrea Pascucci, infatti, andare a modificare al ribasso la composizione dei Consorzi di bonifica rischia di compromettere il fragile equilibrio idrogeologico del Polesine, i cui custodi sono proprio i consorzi. “Diciamolo pure - spiega Pascucci - senza i consorzi e il loro lavoro, quello fatto nel tempo, ma anche quello che prosegue oggi prezioso, silenzioso e quotidiano, gran parte del Polesine sarebbe sott’acqua o rischierebbe seriamente di ritrovarcisi molto spesso”. Piuttosto, sempre in ottica di contenimento dei costi, una scelta da valutare secondo i giovani industriali potrebbe essere l’unione dei due consorzi che al momento sono presenti in Polesine. “L’unione fa la forza - chiude Pascucci - Quel che posso dire è che già per realtà come gli Industriali o la stessa Camera di commercio la fusione sta portando valore aggiunto. Forse un unico consorzio di bonifica polesano potrebbe essere più forte in un territorio dove c’è e ci sarà sempre estremo bisogno di competenza ed esperienza in materia di sicurezza idraulica”. Lo.Zo.
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PULIZIE GENERALI · SGOMBERO ABITAZIONE
1 Voci da palazzo
Voci da palazzo 27
L’intervista Le priorità dell’Assessore regionale allo sviluppo economico e dell’energia
Marcato: “Sulla gestione dei profughi non ci fidiamo di nessuno” L’esponente leghista dice no all’accoglienza diffusa e mette in guardia dai problemi di sicurezza. Sul fronte produttivo caccia ai fondi europei e impegno a portare la banda larga in tutta la regione di Nicola Stievano
I
l padovano Roberto Marcato, Lega Nord, già vice presidente della Provincia e presidente del consiglio comunale cittadino guidato da Massimo Bitonci, dopo aver fatto il pieno di preferenze personali alle elezioni regionali, è assessore allo sviluppo economico e all’energia. Non possiamo non partire dalla questione profughi. In Veneto ad ottobre sono attesi altri arrivi e le tensioni non mancano sul territorio. Basta dire no per uscire dall’emergenza? “Anzitutto dobbiamo distinguere due diversi scenari. Da una parte c’è un piano internazionale dove la comunità internazionale dovrebbe intervenire per migliorare la situazione. L’Onu dal 30 ottobre ha deciso di intervenire massicciamente direttamente sulle coste dei Paesi di partenza, fermando perciò i traffici degli scafisti. E’ quello che abbiamo detto noi da anni, sentendoci però dare dei razzisti. Adesso che lo fa l’Onu va tutto bene. Il problema però è che questa operazione parte a novembre, quando tutti sanno che il periodo di massi- spaccio di droga e prostituzione. Chi ci vive intorno ha la ma pressione sulle nostre coste è quello estivo. Ecco, è vita impossibile e non esce nemmeno di casa per paura. l’ennesima presa in giro nei confronti di Italia e Grecia. Gli esempi sono questi, purtroppo, e chi abita a Bagnoli, Sul piano locale è chiaro che il singolo sindaco non può dove sta aprendo un centro di smistamento, è fortemenfermare l’invasione sulle nostre coste, intanto però noi te preoccupato e ha tutta la mia comprensione. Io farò diciamo no perché non ci fidiamo. Stiamo disseminando di tutto a rendere la vita impossibile a chi prende queste nel territorio delle mine inesplose. Basta vedere cosa è decisioni. Se vige un sistema democratico e il popolo successo ad Eraclea, dove prima sono scappati i turisti dice di no, il popolo ha ragione. Perché è contrario all’accoglienza diffusa ine adesso anche la Onlus ha abbandonato gli stranieri a loro stessi. Adesso sono ancora in quell’albergo, simbo- vocata da diversi sindaci? lo dell’incapacità del Governo di gestire il problema. A “Siccome siamo incapaci di gestire l’emergenza Padova non va meglio. Alla Prannon sappiamo fare di meglio che dina i profughi sono rimasti per “Tutti davano per polverizzarla. Ma questo non risolmesi, altro che qualche settimana spacciate le piccole ve il problema, anzi lo moltiplica. imprese, invece come era stato detto all’inizio”. Diciamo di no alla micro accoglien Lei è stato, anche con la ripresa parte za perché, ripeto, non ci fidiamo. Salvini, nelle località dove i pro- proprio da loro” Non ho mai visto un Prefetto avere fughi già ci sono o ci saranno a questa determinazione nel trovare breve. Cosa le racconta la gente? casa ad un veneto sfrattato o ad un imprenditore con “La gente prova due sentimenti, uno di rabbia e problemi. Non ho mai visto una Prefettura chiamare il l’altro di scoramento perché sente che il Paese non è sindaco per chiedere di trovare soluzione abitativa in vicino a loro ma passa sopra la volontà del popolo. Chi questi casi. E poi, come facciamo a fidarci di persone vive queste situazioni è fortemente preoccupato e non che non hanno ancora lo status di profugo? Chi l’ha posso certo dargli torto torto. Gli esempi che abbiamo in detto che chi ospitiamo non sia terrorista, ladro o delinaltri centri di smistamento non sono incoraggianti, a Mi- quente? Se un italiano sconosciuto bussa a casa nostra neo gli stranieri entrano ed escono senza controllo, c’è e ci chiede un posto dove dormire diciamo di no perché
Sopra Roberto Marcato con Matteo Salvini non ci fidiamo. Perché invece dobbiamo prendere chi ar- dovere essere motore e benzina per lo sviluppo, non riva dal Magreb? Fra le sue competenze di assessore freno”. Lei si occupa anche di banda larga: alcune regionale la principale è lo sviluppo economico. Quali i primi provvedimenti per superare la crisi? In queste zone della regione sono ancora svantaggiate, come settimane ho incontrato i rappresentanti delle categorie rimediare? e su un punto siamo tutti d’accordo. Dobbiamo diven“Voglio arrivare alla copertura al 100 per cento del tare più bravi ad accedere ai fondi europei per finanzia- territorio regionale e in tempi brevi. E’ possibile farlo e re lo sviluppo, l’innovazione e la ricerca. In questo la lo dobbiamo fare perché siamo fra le prime regioni del Regione deve giocare un ruolo determinante ed avere mondo in termini di vigore e fermento imprenditoriale. anche la capacità di snellire il più possibile e da subito Ci sono già risorse a bilancio, gli uffici stanno lavorando la pesantezza della macchina burocratica”. bene, questa è un’esigenza strutturale per la ripresa”. Il Veneto tornerà ad es Chiudiamo con la politica: sere la locomotiva del Nordest? “Tra la nostra Salvini o Zaia, chi può aspirare “Per anni il mondo accademi- gente avverto alla guida del governo secondo co ha cercato di convincerci che forti sentimenti lei? la micro impresa era un sistema di rabbia “Mi sento di rispondere come destinato a soccombere a favore e di scoramento” quegli allenatori che possono condel modello industriale strutturato. tare su una panchina con attaccanA quasi un decennio dall’inizio della crisi andiamo a ti di livello. Come loro anche noi abbiamo l’imbarazzo vedere quale è il settore dove c’è occupazione e innova- della scelta: abbiamo due figure, Zaia e Salvini, che zione. E’ quello delle piccole e medie imprese. Mentre hanno capacità, onesta e soprattutto il consenso delgli imprenditori cercavano di risollevarsi gli studiosi ci la gente. Entrambi poi sono amici, per me potrebbero dicevano che la soluzione era un’altra, dimostrando di andare bene sia l’uno che l’altro. Luca Zaia adesso sta non aver ancora capito fino in fondo le dinamiche del lavorando per il Veneto e intende impegnarsi su questo modello veneto. Qualche timido segnale di ripresa c’è fronte”. ma la strada è ancora lunga. Anche il mondo bancario
28 Voci da palazzo
Voci da palazzo 1
La visita a Pila L’incontro con i tre presidenti delle cooperative ittiche Pilamare, Villaggio Pescatori e Pescatori Pila
Corazzari: “Subito soluzioni concrete per la pesca” Ambiente
STOP ALLE ESTRAZIONE DI IDROCARBURI DELTA DEL PO
“Mi impegno personalmente ad avviare un tavolo di confronto e lavoro perchè gli interventi per il settore ittico non siano ‘sporadici’ ma siano risolutivi” di Lorenzo Zoli
L
’assessore regionale Cristiano Coraz- che spesso incontrano difficoltà ad arrivare zari a fianco dei pescatori polesani e alla fine del mese, per una lunga serie di veneti. Un settore vitale per l’economia problemi. della provincia e della regione, che Coraz“In quell’occasione mi sono preso zari ha avuto modo di conoscere a fondo l’impegno personale di avviare un tavonel corso di una visita, a fine settembre, a lo di confronto e lavoro per fare in modo Pila. Qui ha incontrato che gli interventi per il i tre presidenti delle La pesca nel Delta settore ittico non siano cooperative ittiche è la prima fonte ‘sporadici’ ma siano Pilamare, Villaggio di sostentamento soluzioni che risolvaPescatori e Pescatori per oltre 2mila no in modo definitivo Pila rispettivamente famiglie i problemi - afferma Giuliano Zanellato, FaCorazzari - Convocabrizio Boscolo e Virginio Tugnolo. Si tratta zione che è già stata inviata ai numerosi di una realtà che con le sue attività di vene- futuri componenti, dal Parco Delta Po Vericoltura e pesce azzurro, è la prima fonte neto alle associazioni di categoria della di sostentamento per oltre 2mila famiglie, pesca al Consorzio cooperativa di Pila, a Bilancio 2014. Berti (M5S)
“NON BASTA, OCCORRE TAGLIARE DI PIÙ”
“N
on basta, i costi della politica possono essere tagliati ancora. Di molto”. Lo dichiara in una nota Jacopo Berti, capogruppo del M5S in Consiglio regionale, commentando la pubblicazione del bilancio della Regione Veneto 2014, che evidenzia, tra le altre cose, un trend in discesa per quanto riguarda gli stipendi dei consiglieri, che sommati ai vitalizi degli ex va dai 23 milioni del 2010 ai 20 del 2014. Jacopo Berti “Abbiamo appena presentato – ricorda il capogruppo pentastellato - la nostra proposta di legge “Anti Casta”, grazie alla quale vogliamo abolire i vitalizi, i privilegi dei politici e tagliare ancora gli stipendi. 83 milioni e mezzo di soldi risparmiati dai veneti, questa è la somma che si raggiungerebbe grazie alla nostra legge e questa è la cifra che proponiamo come obiettivo alla Giunta”. Berti sottolinea poi che un altro dato che emerge dal bilancio è relativo a un “obiettivo non realizzato”, quello della promozione di soluzioni volte alla lotta alla corruzione e all’illegalità. “Quello della corruzione – sottolinea - è il reato in maggiore aumento in Veneto, +122% nell’ultimo anno. E non dimentichiamo che questa regione è stata lo scenario della più grande tangente della storia d’Italia, che a sua volta è uno dei Paesi più corrotti al mondo. Quella del Mose. La lotta alla corruzione dovrebbe quindi essere in cima alle priorità del governo regionale. Almeno lo è per noi. Se a loro non interessa, - conclude Berti - ci proponiamo volontariamente per realizzare e coordinare un’agenzia veneta anti corruzione (Avac)”. “In queste ore l’agenzia nazionale ha fatto arrestare tre persone, colpevoli di corruzione nel primo appalto del Giubileo – conclude Berti - ieri altri arresti e indagini in Regione Lombardia, per lo stesso reato. Quello di un’agenzia veneta istituita volontariamente da questo Consiglio sarebbe dunque un segnale anche di portata nazionale”.
A fianco l’Assessore Cristian Corazzari tutti i rappresentanti del settore ittico e della portualità dell’area veneta, alle istituzioni preposte alla sicurezza e all’esecuzione delle opere”. Per Corazzari sono necessarie soluzioni concrete, di somma urgenza in un territorio dove i vincoli che limitano la gestione di ambienti dove convivono attività
dell’uomo e luoghi naturalistici non siano limiti ma opportunità da cogliere, e nei quali inoltre venga anche risolta una volta per tutte la problematica della sicurezza della navigazione legata ai porti già presenti nel territorio veneto come Pila a Chioggia.
Sanità e Azienda Zero
I CONSIGLIERI TOSIANI: “ZAIA FACCIA UN PASSO INDIETRO”
“L
uca Zaia ieri si è detto preoccupato per la corrente di neo centralismo partita da Roma, una corrente che è pronto a contrastare ‘facendo gli amministratori delegati del territorio’. Ma allora dov’è la coerenza se ora il Governatore vuole commissionare tutti gli enti strumentali e accentrare la sanità veneta nell’azienda Zero? Dove sono gli amministratori delegati?”. Se lo chiedono i consiglieri tosiani Giovanna Negro e Andrea Bassi, componenti della Commissione Sanità, commentano assieme ai colleghi Maurizio Conte e Stefano Casali le proposte di modifica del Direttivo Anci Veneto al Progetto di Legge n. 23 che prevede l’istituzione dell’Azienda Zero quale ente di governance della sanità regionale. “La relazione dell’Anci – aggiungono i tosiani – portata questa mattina in Commissione Sanità spiega come la creazione di aziende Ulss estremamente ampie, come previsto dal Pdl n.23, comporta la rottura di questo rapporto tra i vertici della gestione sanitaria e il territorio, con ricadute negative sui cittadini-utenti” “Si evidenzia inoltre nella relazione – proseguono Conte, Bassi, Negro e Conte – come il sistema sanitario regionale fino ad oggi abbia portato ad ottimi risultati in termini di efficienza/efficacia con la forte integrazione ospedale-territorio, supportata da uno stretto rapporto tra vertici Ulss e Sindaci (Conferenza dei sindaci). L’Anci sottolinea anche la mancanza di un adeguato studio di fattibilità organizzativa del nuovo modello. E afferma che l’Azienda Zero non deve avere compiti di Programmazione e Controllo che invece restano in carico alla Direzione Generale Sanità e
In alto da sinistra: Giovanna Negro, Andrea Bassi. Sotto Maurizio Conte e Stefano Casali Sociale, organo tecnico dell’assessorato alla Sanità e al Sociale nonché del Consiglio Regionale”. E ancora si legge nell’ultima parte della relazione: “Quando si dice che questa riforma del sistema consentirà tagli della spesa senza tagli ai servizi, non si presta sufficiente attenzione ai servizi del territorio, che saranno necessariamente ridotti e tagliati. Con l’eliminazione della Direzione dei servizi sociali (della quale non si capisce la ragione o i vantaggi economici finanziari) verrebbe meno la peculiarità propria del SSR Veneto caratterizzato da una forte integrazione socio-sanitaria. In tale scenario il Comune dovrebbe versare dei contributi all’Azienda Ulss senza avere nessun controllo sull’operato e sui livelli di assistenza erogati ai propri cittadini e il ruolo della Conferenza dei Sindaci viene ad essere totalmente sminuito. La figura del direttore dei servizi sociali deve essere mantenuta”.
Graziano Azzalin, consigliere Pd
C
on voto unanime la Commissione Ambiente, presieduta da Francesco Calzavara (LN), ha approvato il Progetto di Legge presentato dal Consigliere del Pd, Graziano Azzalin, che mira ad escludere ogni tipo di ricerca di idrocarburi nei Comuni compresi nell’area del Parco del Delta del Po, ricacciando indietro ogni possibile tentativo di sfruttamento. Dopo averla già presentata durante la scorsa legislatura, raccogliendo sostegni trasversali, ma non riuscendo a farla approvare per il “blocco” imposto dalle incombenti elezioni, il consigliere Azzalin l’ha riproposta come suo primo atto della nuova legislatura. La proposta legislativa, che passa ora all’esame dell’aula consiliare, va a modificare l’articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po in modo da rendere impossibile la ricerca con ogni mezzo di idrocarburi. La ratio della norma di impedire ogni tipo di ricerca e di estrazione di idrocarburi nell’area del Delta del Po era già chiara, ma la sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso della Northsun e abrogato la delibera con la quale la Regione non concedeva il permesso di ricerca, ha reso necessaria una precisazione e quindi, al posto del comma che recita ‘è vietata la realizzazione di pozzi e impianti per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel sottosuolo’ con questo modifica si inserisce la dizione ‘ non sono rilasciati permessi di ricerca di idrocarburi, autorizzazioni per l’estrazione di idrocarburi’. “In questo modo – ha sottolineato Azzalin - sarà possibile evitare ogni tipo di fraintendimento semantico e ribadire una chiara volontà manifestata a più riprese da parte della Regione Veneto, a cominciare dal presidente Zaia, che su questo ha una posizione di totale
IL MONDO CI HA RICONOSCIUTO
ORA FACCIAMOCI
RICONOSCERE DAL MONDO!
AREA DEL DELTA DEL PO riconosciuta a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO di Padova e Rovigo.
ph Daniele Soncin
Che cosa può comportare, in definitiva, il riconoscimento? La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi internazionali appositamente dedicati ad affrontare problematiche legate allo sviluppo; tra le quali i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione.
Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali ed i relativi possibili conflitti in una dimensione globale. Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegnazione di un “logo”, bensì come assunzione di responsabilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’esterno. Progetto Regionale Turismo slow nelle aree protette a Parco
1 Cultura veneta
Cultura veneta 31
La mostra Casa dei Carraresi ospita fino al 10 aprile 2016 le opere più belle del “visionario illuminato”
Metamorfosi di un genio, El Greco a Treviso
Apre il 24 ottobre l’esposizione dedicata ad un maestro indiscusso del ‘500. Per la prima volta al mondo un’esposizione dedicata agli anni cruciali della sua trasformazione di Maria Pavan
U
n viaggio nel tempo e nello spazio. Questo pro- cultura figurativa occidentale, venne riscoperto nell’800 mette di essere la mostra che, inaugurata il 24 ot- per diventare poi fonte d’ispirazione per le avanguardie tobre alla Casa dei Carraresi di Treviso, presenterà del ‘900 come l’impressionismo e il cubismo. La mostra, che illustra un percorso di opere prodotte Dominikos Theotocopulos, detto El Greco come il creatore di un linguaggio che non ha paragoni possibili che dall’artista, soprattutto durante la sua permanenza nel nostro Paese, e dai grandi maestri che hanno influengli ha permesso la realizzazione di capolavori assoluti. Il curatore, Lionello Puppi, emerito di Ca’ Foscari, zato il suo lavoro tra cui Tiziano, Tintoretto, Correggio, con alle spalle mezzo secolo di studi sull’artista, coadiu- Jacopo Bassano, vanta prestiti importantissimi grazie vato da un comitato scientifico di respiro internazionale, alla significativa adesione di grandi istituzioni museali e ha ricostruito con molteplici spunti inediti le tappe di collezioni private internazionali. L’obiettivo dell’esposiun’avventura irripetibile, indagando il processo creativo, zione è scoprire insieme ai visitatori il percorso di un artista geniale che continua a stupire il metodo di lavoro e la bottega di per la profonda ispirazione che ha un artista controverso e non com- Ripercorso portato nel mondo dell’arte, anche preso nel suo periodo storico, ma il complesso iter definito dalla critica moderna un artistico e spirituale moderna. tra Creta, l’Italia La fama del pittore divenne pla“visionario illuminato”. netaria solo a partire dal ventesimo El Greco nacque nel 1541 a e la Spagna secolo, non solo per l’interesse di Creta, territorio all’epoca sotto il collezionisti e intellettuali, quanto per il riconoscimento dominio veneto. Lì divenne maestro d’arte seguendo il corso della della critica e degli artisti stessi dell’epoca. Da Pablo tradizione artistica dell’isola, prima di intraprendere, Picasso, a Manet, fino a Pollock, appassionati studiosi di all’età di 26 anni, il viaggio verso Venezia, città in cui El Greco, furono le avanguardie del ‘900 a inspirarsi alla seppe trasformarsi da iconografo ortodosso in un artista modernità dei suoi manierismi nel disegnare le figure e innovativo e rivoluzionario. Protagonista indiscusso della alla stravaganza nel comporre immagini dai cromatismi
Orchestra di Padova e del Veneto
50 STAGIONI CONCERTISTICHE
I
l primo concerto della nuova Stagione concertistica, in programma sabato 24 ottobre all’Auditorium Pollini alle 20.45, sarà diretto nal nuovo direttore artistico e musicale, Marco Angius e sottenderà un preciso significato di rinascita per l’Orchestra, con la Sinfonia n. 2 “Resurrezione” di Gustav Mahler (nella versione Kaplan/Mathes, presentata per la prima volta in Italia) insieme alla prima esecuzione assoluta di “Sposalizio” (da Franz Liszt) di Salvatore Sciarrino, il compositore vivente più eseguito nel mondo. L’appuntamento costituirà la prima tappa di un vero e proprio “Percorso Mahler”, che Marco Angius svilupperà nel corso della Stagione anche con la Sinfonia n. 1 e l’Adagio dalla Sinfonia n. 10. Tra il Classicismo viennese di Mozart e Beethoven e la musica italiana del Novecento, emerge la precisa volontà di dare risalto a un’affascinante linea di programmazione che darà spazio a compositori come Respighi, Casella, Dallapiccola, Petrassi e Berio, punteggiando i concerti della “Stagione d’oro”. E il nuovo direttore sarà l’anima stessa del nuovo corso. “Ho appreso con gioia di questa nomina e vorrei esprimere il mio più sentito ringraziamento per la fiducia accordatami e per l’importanza dell’incarico che mi viene conferito in un momento così particolare per la storia dell’Orchestra – commenta Marco Angius – Visto che si tratta di un duplice ruolo, l’impegno profuso sarà quanto meno proporzionale alle cariche che mi vengono affidate sperando di ripagare l’Orchestra e la Fondazione stessa nel modo più degno e concreto possibile. Sono particolarmente onorato dell’incarico perché ottenuto sul campo, partendo dal lavoro quotidiano con l’Orchestra in progetti innovativi e non comuni. Proprio all’Orchestra va il mio primo pensiero perché considero questo incarico un’opportunità preziosa di crescita comune offrendo tutta la mia competenza e dedizione. Ci attende un percorso intenso in cui intendo porre al primo posto gli obiettivi musicali, culturali e uma-
inaspettati per la sua epoca. La mostra vuole portare il visitatore alla scoperta di questo pittore visionario, dal carattere irriverente, capace di sconvolgere l’estetica a lui contemporanea con toni drammatici e un linguaggio fantasioso ed espressionista. El Greco possedeva un senso della rappresentazione
Musei Eremitani, Padova
Sulla prima tela di Casorati: i Colli Euganei
O
Marco Angius, nuovo Direttore artistico e musicale ni per la diffusione di un bene italiano di assoluto rilievo com’è l’Orchestra di Padova e del Veneto”. Marco Angius è tra i direttori d’orchestra italiani più richiesti di questo momento. Interprete di riferimento per il repertorio contemporaneo, ha collaborato con le principali istituzioni ed enti lirici italiani oltre a una serie di debutti internazionali di assoluto prestigio (con l’Ensemble Intercontemporain di Parigi, con la Tokyo Philharmonic Orchestra, con l’Orchestre Philarmonique de Nancy, con l’RCM Orchestra di Londra, con l’Hermes Ensemble di Anversa, con l’Orchestre de chambre de Lausanne…). Il cartellone 2015/2016 ospiterà alcuni tra i direttori e solisti più apprezzati della scena internazionale: sarà un ritorno quello di Gérard Korsten, Paul Goodwin, Reinhard Goebel, oltre che dello stesso Angius (protagonista lo scorso novembre dell’Arte della fuga di Bach/Scherchen), mentre debutteranno a Padova le bacchette di Bruno Aprea, Carlo Rizzari (assistente del maestro Antonio Pappano all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Giampaolo Pretto (direttore d’orchestra e Primo flauto dell’Orchestra della RAI di Torino) e il soprano Roberta Mameli. Accanto a loro quattro giovani star: i direttori Min Chung e Ben Gernon, il soprano Mina Yang e la pianista Leonora Armellini.
che va oltre gli stili e le epoche, un modo di intendere l’immagine e il cromatismo che senza dubbio può definirsi universale. El Greco non seguiva nessuna delle regole accettate dalla gran parte dei pittori e dei mecenati del Cinque-Seicento. Offre quindi un esempio di come le cose si possono approcciare in modo diverso, originale e stimolante.
pere inedite e nuova documentazione ricostruiscono il periodo giovanile di Felice Casorati nella grande mostra allestita negli spazi dei Musei Civici agli Eremitani di Padova. Dipinti, disegni, bozzetti provenienti da raccolte pubbliche e private ne ripercorrono gli anni della formazione, vissuta tra Padova, Napoli e Verona, mentre i lavori di Boccioni, Cavaglieri o Laurenti ricreano l’ambiente artistico in cui Casorati cominciò a muovere i primi passi. Rari materiali, artistici e documentari, illuminano la produzione iniziale, in particolare il periodo che arriva fino alla prima partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1907, considerata lo spartiacque fondamentale nel suo percorso di pittore. Seguono gli anni di Napoli e Verona, contrassegnati da un fervido eclettismo. Nato a Novara nel 1883, Casorati arriva a Padova a dieci anni. Qui si dedica agli studi musicali, ma con una tale intensità da restare vittima di un esaurimento nervoso. Ha solo 18 anni e, come egli stesso ha raccontato, ‘’per consolarmi dell’abbandono del mio pianoforte, e dei miei studi prediletti, mio padre mi regalò una gran scatola di colori. Ed eccomi per la prima volta seduto davanti a un cavalletto in pieno sole a mescolare colori sulla tavolozza e a guardare curioso e commosso il dolce paesaggio dei colli Euganei’’. Nel 1902 nasce quindi il primo dipinto dell’artista che, in una Padova culturalmente vivace, decide di assecondare la nuova passione. Per questo diventa allievo del padovano Giovanni Vianello, un rapporto il loro affatto secondario, nonostante Casorati, negli anni della prima maturità, abbia voluto minimizzarlo, ripudiando tutta la fase giovanile. Insieme a nozioni tecniche, pittoriche e calcografiche , è quindi ravvisabile nell’apprendistato di Vianello qualche influenza estetica e tematica che la mostra contribuisce a far emergere: come le pennellate corte e divise che ritornano in ‘Casoni’ e in ‘Case padovane’ del giovane Casorati o nel dipinto ‘Balconata’, risalente agli anni veronesi. Ma anche la centralità del colore giallo o, ancora, il soggetto ricorrente della vecchia, trattato in un dipinto di Vianello. L’esposizione vuole quindi sottolineare la vitalità dell’ambiente artistico padovano, con presenze di rilievo come Umberto Boccioni. La mostra è visitabile fino al 10 gennaio
32 1 Turismo SÌ, VIAGGIARE Balcani
Sorprendente Albania, il futuro è iniziato di Renato Malaman
N
oi italiani abbiamo sempre fatto finta di non vederlo questo “vicino del mare accanto”. Abbiamo sempre dato l’impressione di ignorarlo, di non considerarlo. Prima perché era governato da una dittatura feroce che fino alla sua caduta (nel 1990) ha alimentato questa distanza ideologica e la conseguente netta separazione fra mondi opposti, poi percé la “terra delle aquile” è diventata di colpo la terra da cui partivano le temute prime ondate di profughi, scaricate quotidianamente sulle coste della Puglia da gommono o vecchie carrette del mare. Lo stereotipo è rimasto e condiziona ancora nell’immaginario collettivo l’idea che abbiamo di questo paese, che si trova ad appena 70 chilmetri da Otranto. Al di là dell’Adriatico. Niente di più sbagliato e di ingiusto, perché oggi l’Albania si sta aprendo a noi con una solarità e un desiderio di buoni rapporti che chiunque può riscontrare recandovisi per la prima volta. Un paese che smania di mostrare i suoi grandi passi in avanti, anche se per misurarli bisogna tener conto che sotto la dittatura marxista-leninista di Enver Hoxha e, negli ultimi anni, di Ramiz Alia non c’erano nemmeno macchine per le strade e lo stato di povertà era così palese da lasciare choccati, mitigato solo dalla grande dignità di questo popolo, sempre mostratosi fiero di fronte a qualsiasi difficoltà, anche quando nel corso del XX secolo dovette combattere per la libertà contro nemici più grandi di lui. L’Impero Ottomano prima (che l’ha soggiogato per cinque secoli, fino al 1912) e l’Italia Fascista poi, che lo trasformò in un suo possedimento dal 1939 al 1943. Oggi l’Albania si affaccia a pieno titolo nel panorama europeo, facendo tesoro dei tanti aiuti ricevuti, in termini di cooperazione economica ma soprattutto di formazione (aiuti arrivati specialmente dall’Italia), ma anche di una grande voglia di riscatto. Quello che più colpisce è l’atmosfera che oggi circonda l’ospite straniero, specie quello italiano. Innanzitutto la lingua, visto che tutti conoscono, parlano e amano l’italiano (imparato grazie alla tv o all’immigrazione di ritorno). Poi la disponibilità all’accoglienza, a fornire un aiuto in qualsiasi circostanza. Persino la polizia sfodera sorrisi non usuali in uomini in divisa. In Albania si può dire senza esagerare che l’Italia è un mito. Forse c’è anche un sentimento di riconoscenza in questo, per tutto ciò il nostro Paese ha fatto nei durissimi anni del post dittatura, quando in ogni angolo dell’Albania spuntavano ancora sinistri i bunker fatti costruire negli anni ’70 da Hoxha (in tutto un milione, una follia) per trasmettere alla popolazione la sindrome da accerchiamento. Non a caso uno dei reati puniti con maggiore frequenza allora era l’installazione di rudimentali antenne per ricevere i programmi della televisione italiana. Che l’Albania oggi sia un’altra cosa lo testimonia anche il colore. Il colore che si coglie nell’ambiente e nei nuovi quartieri. E che fa risaltare la
Lontani i tempi della dittatura di Hoxha e delle ripetute ondate di profughi il “paese delle aquile” sta crescendo a grandi passi e ama l’Italia e gli italiani (tutti conoscono la nostra lingua) offrendo le sue bellezze al turismo
Le migliorate condizioni di sicurezza permettono di viaggiare nella massima libertà per conoscere la vivace capitale Tirana, città antiche come Berat, Argirocastro Scutari, Durazzo, Kruje, Valona, Butrinto e le località di mare della splendida costa sud NELLA IMMAGINE PRINCIPALE IL CASTELLO DI KRUJE CHE OSPITA IL MUSEO DEDICATO A SKANDERBEG, L’EROE NAZIONALE. A DESTRA LA PIAZZA PRINCIPALE DI TIRANA, LOTTOMANA BERAT (CITTÀ DALLE MILLE FINESTRE) E, SOTTO, SCORCI DI MARE NEL SUD DEL PAESE (IN UNO SI COLGONO ALCUNI BUNKER FATTI COSTRUIRE DA HOXHA) OLTRE ALLE ROVINE DELLA FORTEZZA DI ROSAFA A SCUTARI. PIÙ SOTTO LA STORICA BANDIERA DELL’ALBANIA, MONUMENTO A SKANDERBEG E UN CAOTICO SBARCO DI PROFUGHI IN PUGLIA NEL 1991
cura dei restauri e delle nuove costruzioni. Certo, molte contraddizioni rimangono, come gli innesti diretti nelle tre autostrade di stradine di campagna, come nel traffico caotico e indisciplinato di Tirana, o come nella volontà di voler copiare anche gli aspetti negativi del modello di sviluppo italiano. Però la sensazione di fondo è quella di un paese in crescita, dove anche le diverse confessioni religiose (musulmani, cattolici e ortodossi) convivono in armonia e reciproca tolleranza, secondo un modello molto laico. L’estate appena conclusa ha registrato un boom di presenze italiane e, forse, la fine di un tabù. Tutto ciò favorito dalla semplicità delle formalità di ingresso nel paese (basta la carta di identità), della prenotazione di un hotel o del noleggio di un’auto all’aeroporto internazionale “Madre Teresa di Calcutta” di Tirana-Rinas. Facile anche per chi arriva in traghetto a Durazzo o a Valona. Dire che l’Albania è bella è fin troppo riduttivo. Il Paese è straordinario e si può girare in libertà senza più rischi per la propria sicurezza. L’aumentato benessere ha fatto diminuire furti ed episodi di microcriminalità. Il costo della vita
è basso, tanto che una cena costa dai 5 ai 10 euro, salvo che nelle località più alla moda. E per dormire si spendono dai 15 ai 25 euro per una camera doppia in alberghi dignitosi, prenotabili anche attraverso booking.com. Il turismo fa perno su ben tre siti tutelati dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”, tutti concentrati nel sud del paese: si tratta della città di Berat con le sue splendide architetture ottomane, che le sono valse l’appellativo di “città dalle mille finestre”; la città di Argirocastro (o Gjirokaster) arroccata su uno sperone montuoso, rilucente dei suoi tetti d’argento (vi nacquero Enver Hoxha e il poeta Ismail Kadaré, tuttora vivente, più volte candidato al Nobel), il sito archeologico di Butrinto portato alla luce negli anni ’20 dall’archeologo italiano Luigi Maria Ugolini e la cui età d’oro fu quella augustea (di grande impatto l’anfiteatro). Ma vanno inserite nell’itinerario di un viaggio in Albania la capitale Tirana con i suoi innumerevoli musei; la dinamica Durazzo affacciata dolcemente sull’Adriatico (c’è anche una fortezza veneziana); l’antica Scutari, che è forse la città più elegante, vivace e culturalmente importante dell’Albania; Kruje, vecchia
capitale che celebra le gesta di Georgi Castriota Skanderbeg, l’eroico condottiero albanese che nel ‘400, in trent’anni di sanguinose battaglie riuscì a respingere i turchi (che dilagarono nel paese solo alla sua morte, avvenuta per malaria); Pogradec, cittadina placidamente distesa sul lago di Ocrida, al confine con la Macedonia; Korcia, famosa per essere stata la città da cui partì la rivolta contro i turchi nel 1912; la lucente Valona, porto strategico dove l’Adriatico diventa Jonio e poi tutta la spettacolare costa sud, da Dhermi a Borsh a Saranda (la Rimini albanese) per finire nella coccola Ksamil, ameno porticciolo turistico fra gli scogli con piccole spiaggette dove si affacciano graziosi ristorantini, nei quali (udite, udite) si possono ancora trovare anche i proibitissimi datteri di mare. Certo, l’Albania non offre ancora tutti i comfort di altre destinazioni turistiche, specie di quelle più alla moda, ma il bello in fondo è proprio questo. Lo spirito di accoglienza semplice e sincero degli albanesi, che rende il viaggio un viaggio vero. Alla scoperta delle bellezze di un Paese ma anche dello spirito fiero di un popolo unico, per lingua a tradizione. Andare per credere.
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Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofila*
Educazione e cani: come scegliere l’educatore cinofilo
Non sempre è facile riconoscere un buon educatore, spesso troviamo improvvisati che si spacciano come professionisti amanti dei cani, pronti a dare mille consigli e suggerimenti ma che di cani sanno ben poco e rischiano di fare più danni che altro. Per tutelarsi da queste figure io consiglio di affidarsi innanzitutto ad un professionista con la P maiuscola ovvero ad un educatore cinofilo che lo faccia per mestiere (e non solo per passione). Ricorrete a professionisti qualificati ed iscritti almeno ad una associazione di categoria (in Italia tra le più rinomate troviamo Csen, Fisc, Federcinofilia, Apnec ed Enci) pertanto fatevi mostrare il curriculum, gli attestati ed anche i corsi di specializzazione che ha frequentato nel caso in cui vi riferite a lui per un problema o disciplina specifica. Diffidate invece, da chi ha fatto centinaia di corsi, stage e seminari ma poi quasi non sa come prendere in mano un guinzaglio, per cui andate a verificare con i vostri occhi il centro cinofilo dove potrete anche osservare il professionista come lavora con i cani e farvi dire i risultati che ha ottenuto. Presso
il centro potrete anche verificare i metodi educativi utilizzati e rimanere lontani da chi non usa metodi gentili ma si serve di sistemi coercitivi che stressano il cane facendolo soffrire e peggiorando la situazione. Io ritengo molto importante che l’educatore non lavori in un rapporto esclusivo con il cane ma coinvolga sempre il proprietario, il suo obiettivo principale è quello di creare armonia tra l’amico a quattro zampe e la sua famiglia di bipedi, per cui dovrà seguire e guidare il binomio cane-proprietario ed il percorso educativo riguarderà non solo il cane ma anche (anzi soprattutto!) il proprietario. Per concludere, un consiglio utile ed immediato per scegliere l’educatore cinofilo? Osservate il suo cane, per noi professionisti il miglior biglietto da visita è proprio lui!
*Educatrice cinofila che collabora con il Rifugio Cipa
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IL VETERINARIO
A cura del Dottore Andrea Feliciati
Gatti e gravidanza
A noi veterinari capita molto spesso di ricevere la visita o la telefonata di donne in dolce attesa che ci chiedono come comportarsi col proprio gatto perché hanno sentito che può trasmettere una malattia, la toxoplasmosi, altamente nociva per il feto. Cerchiamo di fare chiarezza sulla patologia. La toxoplasmosi è una malattia causata da Toxoplasma gondii, un protozoo. E’ una malattia che può essere pericolosa per il feto solo se contratta nella prima parte della gravidanza. Toxoplasma ha come ospite definitivo il gatto, che, se infetto, emette il parassita nell’ambiente attraverso le feci: da qui nasce la teoria secondo cui le donne in gravidanza non dovrebbero avere contatti con i gatti. La toxoplasmosi viene contratta ingerendo le oocisti presenti nelle feci del gatto infetto, mangiando ortaggi mal lavati e contaminati dalle feci di gatto infetto e soprattutto ingerendo carni crude o poco cotte di animali infetti(cavallo, agnello, maiale da cui gli insaccati, a volte manzo). Il ruolo del gatto come portatore della malattia è stato ridimensionato, in particolare se si tratta di un gatto domestico la cui
lettiera viene pulita frequentemente: sono necessari infatti 2-3 giorni affinché il parassita eventualmente presente nelle feci del gatto sotto forma di oocisti diventi resistente e di conseguenza infettivo per l’uomo. Il gatto normalmente emette le oocisti solo per 15 giorni durante l’infezione acuta. Inoltre è poco probabile che un gatto che vive in casa si infetti con Toxoplasma, soprattutto se non si nutre di roditori ed uccellini a loro volta portatori di Toxoplasma. Altro aspetto fondamentale: il 60% della popolazione, durante la propria vita, è già entrato in contatto con l’agente infettivo sviluppando eventualmente la malattia (asintomatica nella maggior parte dei casi); una volta guariti dalla toxoplasmosi non ci si ammala più perché si sviluppa un’immunità anticorpale permanente. In conclusione, se una donna in gravidanza è immune il problema non si pone nemmeno, se non lo è basta seguire piccoli accorgimenti come cambiare frequentemente la lettiera del gatto possibilmente usando dei guanti; in ogni caso il rischio di contrarre la malattia dal proprio gatto è certamente inferiore a quello che si corre mangiando ortaggi mal lavati o carne cruda o poco cotta.
Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.
ADOTTAMI CHANEL Chanel ANGELO è un meticcio DEVID è un Rottweiler è una meticcia sterilizzato, taglia non sterilizzato, taglia femmina media. E’ un cane medio-grande. Gli piasterilizzata, fantastico! Vapasseggio ce andare a passeggio taglia piccola. e gli piace tanto stare in campagna ed è E’ dolcissima e in compagnia dei voespansivo con chi conosce. Va d’accordo socievole. Le piace stare in compagnia delle lontari e farsi fare tante coccole. E’ in Rifugio con le femmine e sta cercando una famipersone e degli altri cani. Va a passeggio da una vita. Per lui cerchiamo persone dai glia tranquilla composta da adulti che lo al guinzaglio. Per lei stiamo cercando una faccia vivere sereno lontano dal trambusto modi gentili che lo facciano vivere tranquillo famiglia che la faccia vivere in casa. lasciandogli i suoi spazi. della città che pare non piacergli. SIRIA è una meticcia femmina sterilizzata, taglia media. E’ esuberante e allegra. Va a passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Per lei stiamo cercando una famiglia composta da persone dinamiche che la facciano vivere in casa dato che le piace scalare le recinzioni.
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SPARTACO è un meticcio sterilizzato, taglia media. All’inizio è diffidente ma poi pian pianino prende coraggio e diventa socievole. Va d’accordo con gli altri cani e gli piace andare a passeggio. Tende a scalare le recinzioni. Sta cercando una famiglia tranquilla che lo tenga in casa con sé.
KUROS è un Rottweiler sterilizzato, taglia grande. Gli piace molto andare a passeggio al guinzaglio e passare del tempo con le persone. Per lui stiamo cercando un adottante dinamico e che abbia esperienza con questa razza. L’ambiente ideale sarebbe una casa tranquilla in cui vivere sereno e scorrazzare in giardino.
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TIGRIS è un meticcio sterilizzato, taglia media. All’inizio è diffidente ma poi pian pianino prende coraggio e diventa socievole. Va d’accordo con gli altri cani e gli piace andare a passeggio. Tende a scalare le recinzioni. Sta cercando una famiglia tranquilla che lo tenga in casa con sé.
WILLY è un incrocio Pastore Tedesco sterilizzato, taglia grande. Va a passeggio e gli piace passare del tempo con le persone. E’ adatto a famiglie con adolescenti e persone anziane, ma senza cani. E’ un gran buon cane che ha bisogno di avere una famiglia che gli vuole bene!
Questi e tanti altri simpatici musetti li trovate al RIFUGIO C.I.P.A. DI FENIL DEL TURCO (RO), Via Argine Zucca n° 3/E tel. e fax 0425/476835 – mail: legadelcanerovigo@gmail.com – sito: www.legadelcanerovigo.com Facebook: facebook.com/legadelcanerovigo – Twitter: twitter@legadelcane – Youtube: rifugiocipatv
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Avete avuto una giornata pesante … non vedete l’ora di stendervi sulla vostra poltrona preferita … Avete mal di schiena? Avete problemi alle gambe? Fate un lavoro sedentario? Non fate abbastanza attività fisica, anche sapendo che vi farebbe bene? E così vi sentite anche in colpa … Carissimi, è necessario rilassarsi. Vi siete mai sottoposti a un massaggio? Quando è stata l’ultima volta? Ecco un invito per voi …
Festival del massaggio alle Terme Krka A novembre vi invitiamo caldamente alle Terme Krka – dove vi aspetta il Festival del massaggio. Durante le meritate vacanze autunnali, presso i nostri alberghi, potete concedervi numerosi trattamenti rilassanti, in particolare diversi tipi di massaggi, offerti per di più a prezzi convenienti. Sarebbe un peccato non approfittare di questa occasione per sperimentare nuovi modi per rilassarsi e rigenerarsi, passando una vacanza semplicemente favolosa!
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Certo, i massaggi non sono l’unico modo per rilassare e risollevare il corpo e la mente … A novembre, presso le Terme Krka, avrete diversi modi a disposizione per liberarvi da ansie e preoccupazioni … Potrete fare una sauna, fare yoga, o abbandonarvi ai massaggi delle bollicine delle vasche o alla terapia del suono del gong. Comunque sia, gli alberghi Terme Krka, all’interno dei quali troverete i centri benessere Vitarium, Balnea e Salia, non si trovano per caso immersi in una natura favolosa, dove regna la calma. Qui ci si può dedicare completamente a se stessi e al proprio corpo …
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L’autunno è la stagione del relax …
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Il massaggio è uno dei metodi più antichi e semplici di trattamento terapeutico, adatto a chiunque, indipendentemente dall’età. Lo stress del lavoro quotidiano accumula tensione nel nostro corpo che si manifesta con dolori muscolari, difficoltà di movimento e malessere in generale. I mesi in arrivo possono comportare ulteriori problemi, come mancanza di energia, stanchezza e scarsa reattività. L’autunno è la stagione naturale per calmarsi e forse non sarete in grado di fare tutto ciò che desiderate, non con la rapidità che volete.
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DIRITTO AUTOMOBILISTICO
La taratura dell’autovelox
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DIRITTO DEL LAVORO
AVV. TOMMASO ROSSI
na recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 113/2015) ha affrontato l’annosa problematica della necessità della taratura e della periodica verifica delle apparecchiature predisposte per l’accertamento della velocità. Investita al riguardo, la Consulta, ha chiarito che “qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche e quindi a variazioni dai controlli). Pertanto, gli organi di polizia stradale, a dei valori misurati dovute a invecchiamento delle proprie pena di annullamento delle contestazioni, dovranno dotarsi componenti e a eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici di protocolli di manutenzione dei misuratori di velocità. e termici, variazioni della tensione di alimentazione. Si Automobilisti, dunque, sul piede di guerra. Perlomeno, per tratta di una tendenza disfunzionale naturale direttamente tutte le contestazioni non ancora definite (e cioè per quelle proporzionata all’elemento temporale”. Concretamente, ciò in cui non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta, si traduce nella necessità di verifiche periodiche degli strumenti siano decorsi i termini per la proposizione di un ricorso, ovvero di rilevamento, anche successive a eventi di manutenzione, sia già stato definito un procedimento giurisdizionale). In poiché l’uso delle apparecchiature di misurazione risulta tutti questi casi, infatti, ove non risulti direttamente riportato strettamente collegato al valore probatorio delle risultanze nei nel verbale la recente taratura, si potrà richiedere la stessa procedimenti sanzionatori (i c.d. “verbali di accertamento”) all’organo accertatore, mediante l’accesso agli atti, ovvero e un deterioramento è in grado di pregiudicare anche l’esibizione del documento o la sua produzione direttamente la fede pubblica. In altri termini, viene di fatto imposta in udienza, pena, in difetto, l’annullamento del verbale e una taratura periodica delle attrezzature di rilevamento della correlativa sanzione amministrativa. della velocità, sia che trattasi di misuratori automatici (già Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT periodicamente controllati), che presidiati (prima esentati Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO) tel. e fax 0426.340007 - e-mail: info@studio-rossi.net
INFORTUNISTICA
L’astensione dal lavoro nelle festività: nuovi indirizzi della Corte di Cassazione AVV. PIERO GALIMBERTI
I
l diritto al riposo non ha soltanto la funzione di ristoro Altre giornate di riposo sono individuate nella cosiddette delle energie psicofisiche del lavoratore, ma anche “festività civili e religiose”, specificamente individuate dalla quello della fruizione di un tempo libero ‘qualificato’, legge, e riguardano i giorni del 1° e 6 gennaio il 25 aprile, tale da consentire al lavoratore lo sviluppo della propria il lunedì dopo Pasqua, il 1° maggio, il 2 giugno, il 15 personalità, dei rapporti familiari e dei rapporti sociali. agosto, il 1° novembre, l’8 il 25 e il 26 dicembre. Si è Occorre innanzitutto precisare che secondo il D. Lgs. fino ad oggi ritenuto che anche in occasione di tali festività n.66/2003 all’art.9 si prevede che il lavoratore ha diritto il datore di lavoro, per comprovate ragioni organizzative, ogni sette giorni ad un periodo di riposo di almeno 24 ore potesse unilateralmente prevedere attività lavorativa, salvo recupero del riposo da parte del lavoratore. Una consecutive, di regola in coincidenza con la domenica. E’ però altresì previsto che il periodo di riposo recentissima sentenza della Corte di Cassazione (n.16592 consecutivo è calcolato come media in un periodo non del 7 agosto 2015) ha invece ritenuto che per quanto superiore a 14 giorni: ne consegue che è consentita riguarda le “festività civili e religiose” il lavoratore ha un la prestazione lavorativa anche per più di sei giorni diritto assoluto all’astensione dal lavoro, per cui il datore consecutivi, basta non superare il numero di 14 giorni non può pretendere che il lavoratore presti la sua attività in consecutivi di lavoro. Tale regola non è applicabile in quei giorni, salvo non vi presti implicito o esplicito consenso. alcune tipologie di lavoro. L’individuazione di tale giorno E’ evidente che tale decisione, se seguita da altre conformi, di riposo è rimessa al datore di lavoro nell’ambito dei suoi è destinata ad incidere profondamente nel regime dei poteri di organizzazione dell’impresa, sempre tendo conto rapporti di lavoro, soprattutto nell’ambito di settori quali però che tale individuazione deve rispondere a criteri di la grande distribuzione e il settore commerciale in genere. Hai delle domande inerenti a questo argomento? ragionevolezza e non può essere dettata da intenti punitivi scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT o comunque idonei a creare particolare disagio al lavoratore. Avv. Piero GALLIMBERTI - B.S.Giovanni – via Matteotti n.1115/A - 30015 - Chioggia (VE) Tel. 041-5542025 fax 041-5541511 - Cell.3296273511 - PEC: piero.gallimberti@venezia.pecavvocati.it
DIRITTO PRIVATO
Il colpo di frusta viene ancora risarcito?
Quando il processo dura troppo
N
A
GERMANA MOZZATO
egli ultimi anni, con l’introduzione del Decreto Monti nel 2012 si è diffusa la (errata) notizia che il cosiddetto “colpo di frusta” non sia più oggetto di risarcimento. Questo argomento, invece, necessita di doverose precisazioni. Per “colpo di frusta” si intende quell’evento traumatico la cui definizione medica è “distorsione del rachide cervicale”. Solitamente tale lesione si verifica a seguito di tamponamenti di una certa entità, dovuta alla brusca ipertensione del capo. L’introduzione del decreto legislativo della L. 27/2012 recita quanto segue: “il danno alla persona per lesioni di lieve entità ..., è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente e/o strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Questo articolo del codice delle assicurazioni ha generato quindi l’errata convinzione che il “colpo di frusta” non sia più risarcibile. Così non è, in quanto le compagnie assicurative devono sempre risarcire al danneggiato le spese mediche per le cure, i giorni di prognosi e l’eventuale danno patrimoniale riportato. Per ottenere anche il giusto risarcimento del danno biologico (invalidità permanente) il danneggiato deve documentare “strumentalmente” l’entità delle lesioni riportate. Ecco quindi che per essere adeguatamente risarciti di un danno riportato in seguito ad incidente stradale è di primaria importanza
rivolgersi tempestivamente alle cure del più vicino ospedale. L’esame clinico, ossia la visita effettuata dallo specialista e quello strumentale , ovvero gli esami radiografici ed ecografici (o altri eseguiti con l’uso di macchinari) consentono alla persona infortunata di poter produrre la documentazione adeguata per dimostrare l’effettiva presenza della lesione. Non sempre però il “colpo di frusta” viene evidenziato dalle radiografie, spesso infatti porta fastidiosi effetti collaterali, quali nausea, vertigini, cefalea che non sono certo visibili ai raggi X. Tali malesseri vengono però evidenziati strumentalmente da alcuni esami che il medico avrà cura di prescrivere al fine di documentare compiutamente lo stato clinico del paziente. Quindi, alla luce di quanto fin qui esposto, nulla è cambiato rispetto al passato, poiché il danno da colpo di frusta trova piena risarcibilità da parte delle assicurazioni. E’ necessario però che il danneggiato abbia maggiore cura nel documentare l’aspetto clinico delle lesioni riportate,consentendo così al proprio patrocinatore di poter ben sostenere la richiesta risarcitoria. Infortunistica Scudo, con esperienza e professionalità, segue da anni questo tipo di danni ottenendo risultati brillanti e soddisfacenti. Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT
SCUDO INFORTUNISTICA di Germana Mozzato, Patrocinatore Stragiudiziale Professionista del risarcimento via Cristoforo Colombo, 42 - Chioggia (Ve) - Tel. 041 490774 - mail info@scudoinfortunistica.it - web: www.scudoinfortunistica.it
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AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN
compreso tra 500,00 euro ed nche i non addetti ai lavori 1.500,00 euro per ciascun anno sanno che quando una che supera il termine ragionevole di causa, civile e penale o durata. amministrativa, dura troppo, le parti La richiesta di equa riparazione hanno diritto ad un risarcimento. però deve essere presentata Questo è quello che prevede la c.d. entro sei mesi dal momento in “legge Pinto” sulla irragionevole cui la decisione che conclude il durata del processo (legge procedimento è divenuta definitiva 89/2001), introdotta nel nostro ordinamento al fine di dare attuazione agli impegni e può essere presentata sia dalla parte vittoriosa che assunti dallo Stato italiano in sede comunitaria. Con le dalla parte soccombente. Lo scorso 18 maggio 2015 modifiche introdotte dalla legge 134/2012, la durata il Ministero della Giustizia ha concluso un accordo con del giudizio si considera irragionevole quando eccede la Banca d’Italia per la celere liquidazione degli importi i tre anni per il primo grado, i due anni per il grado di riconosciuti a titolo di indennizzo. Chi dunque ha in essere un processo che superi i appello e un anno per la fase di Cassazione. Purtroppo questi termini vengono quasi sempre termini sopra indicati, dovrà tenere bene a mente di superati nel distretto della Corte D’Appello di Venezia, interessare un avvocato non appena sarà pronunciata la giacché difficilmente un processo avanti al tribunale si sentenza definitiva, per avere in tempi rapidi un parziale esaurisce entro i tre anni mentre, almeno fino ad oggi, ristoro dei danni causati dalle eccessive lungaggini della la corte d’appello di Venezia impiegava mediamente giustizia. Hai delle domande inerenti a questo argomento? cinque anni per definire i giudizi di impugnazione. scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT La legge stabilisce inoltre che l’indennizzo dovuto sia Studio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: info@studiobegozzozandolin.it
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L’Editoriale
L’IMPORTANZA DI VACCINARSI
di Francesco Noce*
D
ai primi giorni del mese di novembre è partita la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali e puntuali arrivano campagne mediatiche denigratorie contro i vaccini in generale. A causa di questa controinformazione antivaccinale assistiamo ad un calo pauroso della copertura, ad esempio con picchi del 25% in meno per morbillo e rosolia, ed i cali sono più evidenti nelle zone in cui le associazioni contro i vaccini sono più attive ed in prossimità di loro convegni. Eppure,ad esempio,per quanto riguarda il morbillo negli ultimi 18 anni,in virtù di vaccinazioni su larga scala si sono evitati 2 milioni di casi di contagio e 2000 decessi per complicanze dovute a questa malattia e le malformazioni al feto dovute alla rosolia sono pressoché scomparse,ma non è scomparsa la rosolia che causa questi danni quando contratta nei primi mesi di gravidanza. Né vale la presunzione di non fare il vaccino al proprio figlio,tanto lo fa il mio vicino di casa, poiché solo grazie ad una copertura vaccinale pressoché completa sono state debellate in Italia malattie come la poliomielite ed il vaiolo e solo grazie ad un vaccino,speriamo sia quanto prima, potremo difenderci dal virus dell’ ebola in caso la malattia dovesse espandersi o in caso di viaggi in zone in cui è presente in forma endemica così come già oggi si fa per altre malattie tropicali nei cui confronti i vaccini sono oggi disponibili.
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L’opinione IL SILENZIO FAVORISCE LE DISTORSIONI DEL SISTEMA
di Dott. Bruno Noce*
L
a visione modernistica di libero mercato ha portato il legislatore a compiere un atto politico quantomeno dissennato e certamente poco lungimirante con conseguenze che non hanno tardato a mostrarsi in tutta la loro criticità, vale a dire la trasformazione della prestazione professionale odontoiatrica in “ prodotto “. E noi stupefatti e poi indignati, ci siamo sentiti impotenti nel vedere vanificati gli sforzi fatti per costruire un modello professionale, etico, deontologico che aveva impiegato anni a perfezionarsi, portando la scuola italiana odontoiatrica ad essere considerata la migliore del mondo.Il sistema della comunicazione che vige in questo momento, permette di correre pressoché indisturbati verso la promozione del “ prodotto odontoiatrico” per dare inizio ad un progressivo declino verso una vera e propria povertà culturale, rappresentata da supermercati odontoiatrici che offrono prestazioni sanitarie a prezzi stracciati, gruppi di acquisto che guadagnano fungendo da intermediari dello Studio odontoiatrico e la presenza di un’agguerrita concorrenza extra-nazionale che, come se non bastasse, viene addirittura promossa da programmi televisivi con obiettivi quantomeno poco chiari.Dunque il sistema di Regole sembra essere completamente sovvertito. Regole? Quali regole? È possibile oggi praticare l’intermediazione nella pratica della professione medica ed odontoiatrica? E’ possibile applicare l’IVA su una prestazione odontoiatrica? E’possibile acquistare un voucher per una otturazione senza che sia stata fatta una visita al paziente?E’ possibile affermare che un paziente con una situazione dentale e gengivale gravemente compromessa possa uscire dopo solo otto ore da questo o quello studio sorridendo a trentadue denti e senza aver provato il minimo non dico dolore ma fastidio? È arrivato il momento di stabilire almeno due punti fermi in questo caos: 1- salvaguardare la salute dei nostri pazienti e riaffermare la nostra indipendenza professionale 2- imparare a conoscere il mondo della comunicazione sapendo che anche il silenzio è comunicazione e quindi con il silenzio diventiamo complici di quel sistema distorto che tanto poco ci piace. Nessuno sembra preoccuparsi dell’esposizione dei Cittadini ai difetti ed ai rischi che alcuni Media presentano. È tempo di smetterei di litigare con chi ha interesse a generare ascolti piuttosto che informazione scientifica e di iniziare a comunicare pacatamente secondo un’etica trasparente con i cittadini, dando loro la possibilità di entrare in possesso di informazioni che potranno valutare e confrontare con altre, traendone le dovute conclusioni, una forma di “par condicio” informativa cui hanno diritto.
*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo
Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare
L’Editoriale Segue da pag. 39
L’IMPORTANZA DI VACCINARSI di Francesco Noce*
Siamo inondati da informazioni,ma paradossalmente molto disinformati e queste campagne di disinformazione,alimentate da allarmi infondati, ci spingono lontano dal progresso scientifico e dalla necessaria attenzione alla prevenzione. L’ influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica,oltre che individuale,a causa del numero dei casi che si registrano ad ogni stagione che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus in circolazione. In Europa l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, può avere un decorso asintomatico o può manifestarsi,nella maggior parte dei casi con sintomi come febbre,tosse,mal di gola,dolori muscolari e delle articolazioni,cefalea e malessere generale, ma può presentare complicazioni anche gravi che sono più frequenti nei soggetti sopra i 65 anni o con condizioni di rischio quali ad esempio malattie croniche dell’ apparato cardio-circolatorio o polmonare,il diabete o malattie immunitarie. Anche donne in stato di gravidanza, specie nel 2°e 3° trimestre presentano un maggior rischio di malattia grave e per queste come per gli ultra 65enni e per i pazienti a rischio il SSN mette a disposizione il vaccino gratuitamente. Un bambino in buona salute è in grado di superare autonomamente o con il supporto di terapie sintomatiche la malattia influenzale,tuttavia vi sono bambini per i quali la vaccinazione non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva, ma è necessaria per una protezione individuale in quanto più facilmente esposti a complicazioni come per i bambini affetti da malattie croniche dell’ apparato respiratorio (inclusa l’ asma persistente,la displasia broncopolmonare e la malattia fibrocistica) o cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite),il diabete,le malattie renali, le malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, le neoplasie, le malattie congenite od acquisite che comportano minor produzione di anticorpi, le malattie infiammatorie croniche e le sindromi da malassorbimernto intestinale. I vaccini non vanno somministrati nei piccoli inferiori a 6 mesi di età,la vaccinazione della mamma,specie in caso di allattamento al seno, e degli altri familiari che ne hanno cura costituisce una loro protezione indiretta. I vaccini sono sicuri? I vaccini autorizzati per l’uomo,inclusi quelli contro l’influenza sono prodotti biologici sicuri e sottoposti ad una serie di controlli accurati. Quelli disponibili in Italia sono tutti inattivati e non contengono particelle virali attive,ad eccezione di un vaccino antinfluenzale da somministrare per via nasale che è costituito da virus vivi attenuati. Così come buoni livelli di sicurezza presentano gli adiuvanti che sono sostanze che vengono aggiunte al principio attivo del vaccino per potenziare l’ efficacia della risposta immunitaria alla vaccinazione e per questo sono indicati per le vaccinazioni di soggetti anziani e di quelli poco rispondenti. Quali gli effetti indesiderati? La frequenza degli effetti indesiderati dipende dal tipo di vaccino,da come viene somministrato,e dall’età della persona vaccinata. Vaccini inattivati somministrati per via intramuscolare possono causare reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di inoculazione e, meno spesso, febbre,dolori muscolari o articolari e cefalea e di solito durano pochi giorni e non hanno bisogno di cure o al massimo di trattamenti sintomatici. Raramente possono causare reazioni allergiche dovute ad ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del vaccino. Quali controindicazioni alla somministrazione del vaccino antinfluenzale? Il vaccino non deve esser somministrato a piccoli al di sotto dei 6 mesi di età e a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. Sono false controindicazioni: l’ allergia alle proteine dell’ uovo con manifestazioni non anafilattiche,l’allattamento,l’infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite od acquisite. Mentre una malattia acuta di lieve o media entità rappresenta una controindicazione temporanea alla vaccinazione,la quale va rinviata a guarigione avvenuta. Nel caso di malattie autoimmuni,che sono molte e diverse fra loro è bene che sia fatta una opportuna valutazione da parte dello specialista di riferimento ed in caso negativo ricorrere a profilassi alternative come l’uso di antivirali in caso di necessità,la vaccinazione dei contatti familiari e una attenta profilassi di tipo comportamentale (che tutti dovremmo adottare) come lavarsi di frequente le mani, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura,evitare di portare le mani non pulite a contatto degli occhi del naso o della bocca,evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
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Poliambulatorio Vespucci 35 anni al servizio della Salute I l Poliambulatorio Vespucci lavora nel territorio Clodiense dal 1980. Dal 2000 ha ottenuto, tra le prime strutture della Regione Veneto, la prestigiosa Certificazione di Qualità ISO 9001/2008 IQNet che, insieme all’Accreditamento Regionale, impone alle aziende sanitarie dei severi controlli professionali a Medici e Fisioterapisti con almeno 3 corsi di aggiornamento all’anno. Le apparecchiature medicali subiscono controllo interno mensile, e annuale da ditta esterna certificata che rilascia documentazione applicata sulla macchina e quindi controllabile dal Paziente stesso. Il Poliambulatorio Vespucci si impone un aggiornamento della “Carta dei Servizi” di almeno due volte all’anno sia cartacea che del sito internet, oltre ad eventuali edizioni straordinarie per tenere i Pazienti informati riguardo le novità terapeutiche e normative. Il Poliambulatorio Vespucci nel 2014 ha effettuato 2.984 visite fisiatriche prime e di controllo. Il numero di prestazioni di fisioterapia erogate nello stesso anno in convenzione sono state 57.000 relative all’Ulss 14; 7.000 da altre Ulss; 30.000 prestazioni private (dati riferiti a cicli di 10 sedute). I Pazienti che hanno svolto queste prestazioni sono suddivisi nelle seguenti patologie: Riabilitazioni ortopediche da intervento chirurgico o fratture 44%. Riabilitazione per Pazienti in infortunio INAIL 10%. Riabilitazione per Pazienti con artriti, periartriti, tendinopatie invalidanti 15%
Riabilitazione per sciatalgie 5%. Riabilitazione per Pazienti artrosici 20%. Riabilitazione per patologie oncologiche, respiratorie, urologiche 198 prestazioni. Riabilitazione a domicilio 36 prestazioni. Prestazioni erogate per prescrizioni plantari ed ausili 114. Per tutti i Pazienti in terapia vengono compilate delle Scale di Valutazione (scale di vas o altre nel caso di Pazienti neurologici o urologici) che permettono di valutare il risultato individuale raggiunto nella riabilitazione. Di recente il Poliambulatorio Vespucci ha sviluppato l’ambulatorio polispecialistico con servizi di diagnostica strumentale (elettromiografie, ecografie, ecodoppler)riabilitazione logopedica, visite specialistiche in ortopedia, ginecologia, dermatologia, psicolo-
gia, urologia, otorinolaringoiatria, nutrizionali. Il Poliambulatorio Vespucci partecipa a congressi ed esposizioni in Italia ed all’estero per acquisire quanto di meglio e nuovo esiste sul mercato per l’aggiornamento continuo dell’offerta terapeutica. Ogni tre mesi vengono distribuiti i sondaggi di opinione che permettono di valutare il grado di soddisfazione dei Pazienti che vengono fatti partecipi attivi con suggerimenti ed osservazioni. Il Poliambulatorio Vespucci è convenzionato con il SSR (Sistema Sanitario Regionale) con il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) con l’INAIL, con la Mutua dei Marittimi e con i maggiori Network Sanitari (Unisalute, Previmedical ecc.). È collegato al Cup dell’Azienda Ulss14 per prenotazioni dirette. Vogliamo ringraziare chi ha riconosciuto la nostra professionalità in questi 35 anni.
Carico immediato: torna a sorridere con Vitaldent
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copri le soluzioni di questa tecnica implantologica che consente di sostituire i denti persi recuperando piu’ velocemente funzionalita’ ed estetica. Tornare a sorridere con naturalezza e fiducia è l’obiettivo di chi decide di ricorrere agli impianti dentali. L’ultima novità in questa direzione? Il sistema detto di Carico Immediato grazie al quale, se le condizioni della bocca lo consentono, il paziente non perderà mai i propri denti. 1 IMPIANTI PERSONALIZZATI A partire dal terzo mese, sarà Gli impianti personalizzati sono radi- Con questo sistema possibile collocare la protesi fissa ci artificiali che ci permettono di so- il paziente non definitiva. Grazie a questo sistema stituire i denti persi e che, grazie al il paziente recupera la sua funzioperderà mai materiale con il quale sono fabbricati, nalità e il suo aspetto estetico più possono convivere in modo naturale i propri denti velocemente con il resto dei denti e dei tessuti della 4 PER QUASI TUTTI Questa tecbocca. Il Carico Immediato e’ una tecnica che permet- nica è indicata in tutti i casi di mancanza di denti, dove te di installare la protesi subito dopo l’inserimento ci siano le condizioni. degli impianti 2 LA PROTESI FISSA LO STESSO GIORNO Dopo la collocazione degli impianti, il paziente riposa per tre o quattro ore e, nello stesso giorno, qualora le condizioni ossee lo permettano, viene collocata una Vitaldent - centro odontoiatrico protesi fissa provvisoria. Il principale vantaggio del Cadir. San. Dott. Domenico Vitale rico Immediato va oltre la ragione estetica: per tutta la Mestre (ve) via Carducci durata dell’osteointegrazione, il paziente indossa semang. via Pascoli pre la sua protesi fissa che gli permette di recuperare la tel. 041 0996788 qualità della vita dal punto di vista funzionale, estetico www.vitaldent.com e sociale.
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PRESTAZIONI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE Riabilitazione neurologica, ortopedica, pre-post operatoria, reumatologica, dello sportivo, pediatrica, posturale, senologica, respiratoria, urologica perineale, logopedica; Terapia occupazionale; Riabilitazione della colonna vertebrale, mano, gomito, spalla, ginocchio, anca, piede; Riabilitazione a domicilio, funzionale globale di mantenimento di gruppo; Ginnastica correttiva di gruppo; Massaggio per drenaggio linfatico; Kinesiology Taping Therapy; Terapie fisiche strumentali; Tecarterapia; Hilterapia; Noleggio magnetoterapia. PRESTAZIONI AMBULATORIO POLISPECIALISTICO Visite specialistiche fisiatriche: esame podologico per prescrizione plantari; valutazioni funzionali neurologiche. Visite specialistiche ortopediche: visite superspecialistiche di chirurgia vertebrale; terapia con onde d’urto; mesoterapia antalgica; artrocentesi; manipolazioni vertebrali; infiltrazioni articolari; infiltrazioni ecoguidate all’anca; perizie medico legali. Visite specialistiche di chirurgia vascolare: scleroterapia. Visite specialistiche ginecologiche: infantili, adolescenziali e adulti; pap test; colposcopia. Visite specialistiche di chirurgia generale, di chirurgia e medicina estetica, urologiche, endocrinologiche, dermatologiche, reumatologiche, podologiche; Consulenze sessuologiche, psicologiche, nutrizionali. PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA STRUMENTALE Elettromiografie - Ecografie - Ecocolordoppler Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato Aut. san. Nr 53 de 15/7/13 VIA VESPUCCI N°135/136 30015 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) TEL. 041.490754 - FAX. 041.5548329 info@poliambulatoriovespucci.it www.poliambulatoriovespucci.it
La tua camera da letto è posizionata correttamente secondo il Feng Shui?
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osizione camera lettoLa camera da letto è l’ambiente più importante all’interno dell’abitazione: ognuno di noi passa circa un terzo della propria vita a letto. Nella camera – e nel letto – ci riposiamo, recuperiamo le nostre energie, passiamo un periodo di convalescenza, viviamo situazioni intime. È comprensibile quindi che nel Feng Shui la camera da letto abbia una rilevanza particolare. Ma non è solo per questi motivi… Tutti quelli elencati sopra sono motivi già sufficientemente importanti, che ci spingono a valutare con attenzione la posizione del letto e l’orientamento della testata. Ma ci sono anche altre motivazioni più profonde. Il Feng Shui ci insegna che il luogo dove dormiamo, la “camera da letto”, è il punto di origine della storia dell’evoluzione delle nostre abitazioni. Tutto è nato, infatti, quando un nostro antenato, tanto tempo fa, cercò una grotta o un buco tra le rocce per ripararsi, forse da un predatore, o forse semplicemente dal freddo e dagli agenti atmosferici. Lo so, la camera da letto è importante, il letto va posizionato con la testa a nord eccetera… Tratterremo questi aspetti specifici, che riguardano il letto, in altri articoli (tra l’altro, non è assolutamente vero che il letto deve essere posizionato con la testa a nord secondo il Feng Shui!). Ora però stiamo parlando della posizione della camera da letto all’interno dell’appartamento o della casa. Per fare questo, prendiamo la piantina dell’abitazione e consideriamo la posizione e la direzione della camera da letto rispetto alla porta d’ingresso. Come? Che c’entra la posizione della ca-
mera da letto? C’entra, e spesso è più importante della posizione e dell’orientamento del letto all’interno della stessa stanza! Com’è possibile? Molto semplice: la struttura e la dislocazione delle funzioni abitative (camere, cucina, ingresso, bagni, studio,…), nonché i collegamenti fra loro, hanno un’importanza superiore rispetto alla dislocazione degli arredi all’interno di ogni ambiente. È come all’interno del corpo umano: i sistemi (= insieme di organi deputati ad una specifica funzione, es. il sistema immunitario, digestivo, etc.) hanno un livello di priorità superiore rispetto al singolo organo. Due organi possono anche essere ben funzionanti, ma se non c’è collegamento o se non riescono a coordinarsi, l’effetto complessivo non è benefico per il corpo. Quindi, nel Feng Shui, la posizione della camera da letto deve essere valutata sempre prima del posizionamento del letto stesso, e dell’orientamento della testata del letto. Gmflex - via del Commercio,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954 - angolo via modena n°2 (ex autogamma) Mira (Ve) - tel 0414266455
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Ma come si svolge la psicoterapia con il bambino? Ma quando il bambino ha bisogno di aiuto? La domanda che i genitori debbono porsi è “quanto è limitante per la sana crescita di mio figlio questa sua difficoltà”? Spesso si tende a dire “passerà” con il rischio che il bambino strutturie renda stabile il suo problema e poi l’intervento sarà più difficile e lungo
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i capita spesso che i genitori mi chie- farsi carico della propria ansia e della propria dono come funziona la terapia rabbia trovando nuovi modi di agirla nel loro con i bambini? Il termine psico- comportamento quotidiano, possono comprenterapia si riferisce a una varietà di tecniche dere quanto valgono anche se in certi contesti e metodi utilizzati per aiutare i bambini e gli si sentono inadeguati, o possono capire che la adolescenti che stanno vivendo delle difficoltà separazione dei genitori non è una loro colpa. con le proprie emozioni o nel comportamento, E’ così che aiuto i bambini ad acquisio che stanno affrontando degli eventi stressanti re le abilità per affrontare e risolvere o traumatici, una difficoltà a scuola, come la i problemi. Ma quando il bambino ha bisogno di aiuperdita di una figura significativa, la separazioto? La domanda che i genitori debbono porsi è ne dei genitori, un cambiamento importante. “ quanto è limitante per la Ma come? Attraverso sana crescita di mio figlio il loro linguaggio, fatto di questa sua difficoltà”? giochi, disegni e storie. Per Attraverso il gioco Spesso si tende a dire i bambini giocare, disegna- terapeutico i bambini con il rischio re, costruire e “fare finta” possono scoprire importanti “passerà” sono dei modi importanti che il bambino strutturi e di condividere sentimenti, cose su loro stessi renda stabile il suo proemozioni e di provare a blema e poi l’intervento risolvere i problemi. Ed ecco che attraverso la sarà più difficile e lungo. L’intervento precoce delle bambole, i burattini o mentre facciamo è da preferire. La psicoterapia è usata spesso una partita con un gioco da tavolo si può par- in combinazione con altri trattamenti come la lare dei loro problemi. Le emozioni e i pensieri consultazione con la scuola e il sostegno ai del bambino vengono “giocati” e agiti all’in- genitori.. Gli obiettivi di una terapia possono terno del suo gioco e sempre nel gioco li aiuto essere specifici (cambiamento comportamena risolvere i loro conflitti. Attraverso il gioco tale, miglioramento delle relazioni amicali) o terapeutico i bambini possono scoprire impor- più generali (diminuzione dell’ansia, aumento tanti cose su loro stessi, ad esempio possono dell’autostima, sostegno durante una perdita).
Lo psicoterapeuta insegna ai genitori come rispondere terapeuticamente ai propri figli così che i cambiamenti possano essere rinforzati a casa e possano essere più forti ance le relazioni fondamentali del bambino o dell’adolescente in famiglia. Dott.ssa Roberta Ferrari, psicoterapeuta Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) info.centroABC@gmail.com
Dolore alle gambe: le possibili cause Alla riscoperta del potere femminile
Dottor Manfrini, da cosa puo’ essere dovuto il dolore alle gambe? “I disturbi riferiti alle gambe, possono avere manifestazioni e cause diverse. La sensazione di pesantezza, accentuata dallo stare a lungo in piedi, magari accompagnata da un gonfiore delle caviglie, è spesso dovuta ad una insufficienza venosa. Tale insufficienza può essere evidente, associandosi alla presenza di vene varicose o di estese aree di teleangectasie(capillari), oppure non ancora manifesta, magari per un danno valvolare del circolo venoso profondo o delle vene safene, senza che si sia ancora realizzata una dilatazione delle vene stesse. Tale sensazione di pesantezza si accentua con il caldo e nelle donne in età fertile, spesso, in coincidenza con il ciclo mestruale. Di fronte a tale sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che attraverso la visita ed un approfondimento con Ecocolordoppler potrà stabilire la reale presenza ed entità della insufficienza venosa e procedere alla opportuna terapia. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo da non sottovalutare”. E se il dolore compare durante il cammino? “In questo caso, la comparsa di un dolore crampiforme ai polpacci e/o alle cosce, che impedisce spesso di proseguire la marcia, obbligando a qualche attimo o qualche minuto di sosta, può essere legato ad un deficit della circolazione arteriosa degli arti inferiori. Il dolore della arteriopatia periferica è generalmente un dolore che compare sempre dopo aver percorso una stessa distanza alla stessa velocità e che presenta poca variabilità di giorno in giorno. in caso di aggravamento, sempre possibile, si può arrivare ad una drastica riduzione dell capacita’ di camminare fino alla comparsa di dolore a riposo. Molto spesso questo dolore è presente o più accentuato in un arto rispetto all’altro. se compare prevalentemente o prima alle coscie in particolare camminando in salita o facendo le scale, è piu’ frequentemente dovuto ad un restringimento di una arteria iliaca, (arteria che si trova in addome , a grandi linee da sotto all’ombelico, fino a poco sopra la piega inguinale) quando il
dolore colpisce contemporaneamente entrambe le gambe, in misura simile, si può pensare ad un interessamentoiliaco di entrambi i lati o ad un restringimento dell’aorta addominale. Nel caso di dolore prevalente al polpaccio, l’ostruzione od il restringimento, riguarda una delle arterie della coscia o della gamba (femorale, poplitea o tibiali). Anche in questo caso e a maggior ragione per le gravi conseguenze che può portare il trascurarlo, tale sintomo va assolutamente accertato con una valutazione del chirurgo vascolare, che sarà in grado di appurare la natura e la sede del disturbo, attraverso una valutazione clinica e con l’indispensabile aiuto di un approfondimento Ecocolordoppler. Il sintomo va distino fra cause vascolari ed ortopediche o neurologiche, che spesso possono presentare manifestazioni simili ma che un occhio clinico esperto, con l’aiuto strumentale, è sicuramente in grado di distinguere con sicurezza”. In caso di ostruzione di una arteria cosa si puo fare? “Le possibili terapie variano a seconda dell’entità del sintomo, tenendo conto anche dell’età e delle esigenze di vita del paziente: dalla sola terapia medica, di solito anti aggregante, fino all’intervento di rivascolarizzazione, che puo’ essere effettuato o per via endovascolare (palloncino) o per via chirurgica tradizionale, procedendo ad una disotruzione o alla sostituzione del tratto arterioso occluso (by pass). Ovviamente, prima si procede ad una diagnosi corretta, più è agevole il controllo della malattia, ricordando che le patologie vascolari degli artii inferiori, se trascurate posso portare ad una marcata riduzione della qualità della vita se non a menomazioni vere e proprie”. Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460
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iglie amorevoli, compagne leali, amanti appassionate, madri affettuose e comprensive, lavoratrici infaticabili... Le donne da sempre si trovano, nell’arco della loro esistenza, a ricoprire molti ruoli. E spesso contemporaneCome affrontare questi momenti della nostra vita così amente. Negli ultimi decenni le donne hanno saputo conquistare spazi di autonomia e responsabilità che la società delicati e difficili? La condivisione con chi sa e vuole ascolriservava al mondo maschile solo fino a poco tempo fa. tare spesso consente di affrontare queste fasi dell’esistenMa i nuovi impegni e le nuove attività non sono andate za con maggiore forza. L’incontro con gli altri ci permette di scoprire di non essere soli ad affrontare a sostituire le tradizionali mansioni femminili. Nella maggior parte dei “Tutti i colori delle donne” le difficoltà ma che qualcuno prima di noi ha già conosciuto quelle stesse emocasi si sono semplicemente sommate. Incontri mensili per ritrovare Così se la comunità non si stupisce zioni e ha trovato delle soluzioni valide. il potere femminile, dal 21 La condivisione tra donne disposte ad più che le donne ricoprano ruoli da settembre a Rovigo. ascoltare senza giudicare e senza emetprofessionista, si attende però che, Per info: Erika Marangoni tere sentenze è una grande risorsa alla parallelamente a questi compiti, la 388 3637623 quale poter attingere con fiducia. Quandonna continui ad essere il fulcro della famiglia e che svolga appieno la funzione di accudimento do le donne mettono da parte l’invidia e la competizione, e cura dei suoi cari, che da sempre le è stata attribuita. Le riscoprono la solidarietà e la capacità di condividere, di donne nei millenni hanno sviluppato, necessariamente, la imparare l’una dall’altra, di aiutare e di farsi aiutare. Riscoprono tutto il potere del femminile. capacità di svolgere molte mansioni contemporaneamente distribuendo la propria attenzione e le proprie energie su più fronti. Tuttavia la sfida dei ritmi di vita odierni può Dott.ssa Erika Marangoni apparire davvero ardua, in alcuni momenti. Così le energie possono venire meno. L’ansia e la frustrazione di non Dr.ssa Erika Marangoni essere all’altezza degli impegni assunti può farsi strada, Counselor professionale andando a minare la qualità della nostra vita. Il senso di Laureata in Psicologia dell’educazione colpa e di inadeguatezza, così tipicamente femminili, può Via Leopardi, 1 - Rovigo accompagnare le nostre giornate togliendoci lucidità e vo388-3637623 - erikacounselor@gmail.com glia di realizzare.
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RIDIAMOCI SU… Call center… • Pronto sono Davide in che cosa posso esserle utile? Sì con la nuova promozione lei può inviare anche mille messaggi tutto il giorno a un suo amico… Sì però se la attiva non credo che resterà suo amico tanto a lungo! Ubriachi… • “Le avevo consigliato un grappino e poi un bagno caldo, per il suo raffreddore. Perché non ha seguito la mia prescrizione?” “L’ho
seguita dottore, ma il bagno caldo non ce l’ho proprio fatta a berlo tutto!”
Consigli sugli uomini… • Per un uomo avere senso dell’umorismo significa ridere alle sue barzellette, non raccontargliene di nuove. Carabinieri… • Il giardino del maresciallo Lorusso è infestato da una talpa. Allora chiama l’appuntato e gli dice che la doveva trovare e fargli fare una
fine orribile. Due ore dopo l’appuntato torna e dice al maresciallo: “Ho trovato la talpa!” “L’hai bruciata viva?” “No peggio, peggio…” “L’hai appesa a testa in giù?” “No, peggio…” “Insomma cosa le hai fatto!?” “L’ho seppellita viva!” Fra amiche… • Una signora rivolta alla sua amica: “Oh, cara! Che capigliatura davvero
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A tavola 45 2 LA RUBRICA DI CUCINA
COUS COUS AL PESTO DI SPINACI E MANDORLE Giustificate da un condimento più morbido e quasi dolce, pe questa ricetta abbiamo preferito utilizzare il cous cous tradizionale anziché quello integrale. Poi, alla ricerca di una preparazione ancora estiva e più leggera, vi abbiamo aggiunto davvero pochissimi ingredienti. Il pesto di spinaci, già utilizzato nel condimento di primi piatti, ci aveva particolarmente conquistato per la sua cremosità e dolcezza, ci è sembrato quindi un’ottima idea per questa pietanza dai sentori internazionali. Per arricchire, azzeccatissimi sono stati una ricotta dura e decisamente saporita tipica palermitana, e delle gustose, e soprattutto piccantine, acciughe in olio al peperoncino. Un’idea veloce e semplice, per preparare un piatto diverso.
Ingredienti per 5 persone 250g cous cous 20g mandorle a lamelle 40g ricotta infornata palermitana grattugiata 5-6 acciughe sott’olio al peperoncino olio evo
sale Per il pesto di spinaci: 250g spinaci precotti 1 cucch mostarda veneta aglio olio evo sale
Procedimento Preparare il pesto di spinaci: frullare la verdura con olio, aglio sminuzzato e sale. Cuocere il cous cous come indicato nella confezione: scaldare 2 bicchieri di acqua, al momento del bollore salare, quindi togliere dal fuoco e versare il cous cous con un cucchiaio di olio. Lasciare riposare per circa 5 minuti, poi sgranare con una forchetta. In una ciotola mescolare il cous cous con il pesto di spinaci, le mandorle, le acciughe spezzettate e la ricotta; aggiustare di sale ed eventualmente aggiungere qualche cucchiaio di olio per ammorbidire. Lasciare riposare prima di servire.
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MANUELA E SILVIA BIZZO
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Oroscopo 46 1 Crucipiazza ARIETE
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ODO DI PROGRAM-
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CHE
PORTERÀ
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FUTURO SODDISFACENTE, A REALIZZARE I TUOI OBIETTIVI E LA TUA FELICITÀ
TORO DAL 21/04 AL 20/05
MIGLIORERÀ IL VOSTRO MODO DI AFFRONTARE
Oroscopo IL CIELO DI OTTOBRE PROMETTE DI SCALDARE MOLTI CUORI, SPECIE DALLA SECONDA METÀ IN POI. NESSUNA INCERTEZZA È LECITA!
LANGUIDO.
E
COMPREN-
PER
DERE APPIENO DI COSA È FATTO IL
23/10 22/11
UN
MESE BU-
ONO PER FARVI COCCOLARE
COME
DESIDERATE DA TEMPO E GUARDARE MOLTE SITUAZIONI DA UN PUNTO DI VISTA DIVERSO DAL SOLITO
Sarà il prossimo
Einstein?
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
SIATE
PRUDENTI E NON PREN-
DERE
DECISIONI
CUI
UN
DOMANI POTRESTE PENTIRTI.
LE
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
SIATE
VIGILI.
OC-
CHIO AGLI SQUILIBRI, ALLA
ALL’ACCONDISCENDENZA.
INSODDISFAZIONI E LE TENSIONI
POLEMICA,
ANCHE
L’EROS POTREBBE RISENTIRE DI Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli
PASSERANNO
CANCRO
DAL 22/06 AL 22/07
SPAZIO
DELLA
ALL’ACCETTAZIONE
DOL-
ALLA
COMPRENSIONE, DEI
CAMBIA-
MENTI, DEI PROBLEMI O DELLE DIVERSITÀ.
ROMANTICO
APPROFITTATENE
DAL AL
TRA LE BRACCIA DELL’EROS
CEZZA
POTREBBE ES-
SCORPIONE
ONI E PASSIONE: LASCIATEVI ANDARE
FATE
L’EROS
SERE FIACCO, O MOLTO
VOSTRO RAPPORTO
L’AMORE, SI RISVEGLIERANNO EMOZI-
DI
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
UN CERTO NERVOSISMO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
VENERE MARTE
VOSTRI
ACCETTATEVI PER COME SIETE
E SONO ALLEATI
E L’AMORE SE NE GIOVERÀ. IN VISTA GRANDI TRASFORMAZIONI ED EVENTI FELICI
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
SENTIRETE
IL
Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.
BI-
SOGNO DI METTERE ORDINE, DI FARE IL
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!
PUNTO, DI DELIMITARE QUELLO CHE C’È E CHE VI SODDISFA E QUANTO
NO, DI CAPIRE COSA VOLETE PER IL FUTURO
Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
PRENDETE UNA CISONE. BASTA
Nome
CON
LE STORIE CHE NON VI SODDIS-
FANO, CON LE SCELTE CHE NON VI VALORIZZANO, CON I SÌ CHE
BISOGNO DI DI-
VERTIRVI, RILASSARVI,
GRATIFICARVI E CON-
OSCERE GENTE.
MA
ANCHE DI
DIALOGO, DI STIMOLI MENTALI, DI SITUAZIONI INSOLITE
Cognome
Via
DE-
AVETE
n°
Cap
Città
Tel
Cell
Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. ZLP12
Data e luogo
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
Prov
Firma
IN REALTÀ SONO NO Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a richieste@actionaid.org
METTETE
IN
CONTO INCERTEZZA, TENSIONI, NERVOSISMO ONE.
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ANCHE LA POSSIBIL-
ITÀ DI MIGLIORARE QUELLO CHE NON FUNZIONA
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