La Piazza di Cavarzere - ottobre 2022

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ciascuno il suo

Stievano

Ormai i giochi sono fatti e il nuovo governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia è ai blocchi di partenza. Del resto il risultato di queste inedite elezioni d’autunno è chiaro: c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso. I primi sono chiamati a governare, gli altri a fare opposizione. Stavolta almeno, a differenza di quattro anni fa, ci sarà risparmiato il continuo viavai di delegazioni al Quirinale, nella disperata ricerca di una ricetta per l’esecutivo. segue a pag

Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! domani. Siamo Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! domani. Siamo bloccati. Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Periodico d’informazione localeAnno XXIX n. 191 di Cavarzere servizi alle pagg 6-10 Biometano, i cavarzerani non vogliono l’impianto
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OTTOBRE 2022
Nel corso dell’assemblea pubblica ribadita la contrarietà di quasi tutti i cittadini e di tutte le forze politiche: il sito è troppo vicino al centro abitato RICHIAMI LATERALI Bottecchia cicli in fiamme Si valutano i danni
IL VOTO A CAVARZERE Elezioni, la Lega regge bene
LODO SAN SILVESTRO Il Comune deve pagare
MUSICA ED EVENTI Un festival dedicato a Serafin
LA STORIA DI VISINTIN Il pellegrinaggio in bici verso Roma
CONA Terremoto in Giunta, Battistini è fuori dalla squadra
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Incendio alla Bottecchia cicli, ora ci si deve rialzare

L’ultima domenica di settembre, nel pomeriggio, la sede di Cavarzere della “Bottecchia Cicli”, nella zona industriale del paese, è stata devastata da un grande incendio che ha distrutto parte dell’area produttiva, con danni al momento non ancora stimabili.

Immediato l’intervento del sindaco Pierfrancesco Munari che, sulla sua pagina facebook, ha subito avvisato i cittadini dell’incendio, invitandoli a chiudere le finestre ed evitare di avvicinarsi al rogo. Inoltre, è stato necessario anche firmare un’ordinanza per far allontanare i curiosi presenti nel luogo dell’incendio. Sul posto sono intervenuti oltre 30 vigili del fuoco, da Cavarzere, Mestre, Rovigo, Padova e Treviso.

“Per quanto possibile, il Comune e l’Amministrazione tutta, sono a disposizione per qualsiasi cosa e per ricostruire fin da domani una realtà fondamentale per la nostra città” ha detto il primo cittadino che ha voluto ringraziare “i vigili del fuoco e gli operatori della protezione civile che hanno lavorato per oltre 30 ore”. “Cari amici ciclisti, domenica 25 Settembre – si legge nella pagina facebook di Bottecchia Cicli - abbiamo vissuto una delle pagine più brutte della nostra storia. Quello che è successo alla nostra sede di Cavarzere è un evento senza precedenti. Fortunatamente nessuno del nostro staff si trovava lì in quel momento. Ci stiamo già riorganizzando per ripartire quanto prima. Sappiamo che molti di voi stanno aspettando le consegne. Vi chiediamo un po’ di pazienza e comprensione in questo momento difficile. Faremo il possibile per tenervi aggiornati sulle tempistiche della ripartenza quanto prima. Come il ciclismo ci insegna, a volte si cade, ma bisogna trovare la forza e il coraggio di risalire in sella e ripartire”.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona per un numero complessivo di 7.007 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

A ciascuno il suo

Certo non andranno trascurati dettagli importanti come la composizione della squadra, la scelta di ministri e sottosegretari condivisa tra le forze politiche della coalizione vincente, la necessità, più volte annunciata, di formare un governo di alto profilo, nel quale ci sarà spazio pure per i tecnici. Già la notte delle elezioni Giorgia Meloni aveva assunto una posa più istituzionale, confermata i giorni successivi: la campagna elettorale è finita così come è finita la lunga stagione di Fratelli d’Italia come unica forza politica all’opposizione. Un ruolo che in questi anni turbolenti ha permesso di capitalizzare e moltiplicare i consensi, fino all’exploit alle urne del 25 settembre.

Adesso FdI insieme alle altre forze di centrodestra passa dall’altra parte della barricata e dovrà dimostrare che la fiducia degli elettori è stata ben riposta. Agli italiani piace cambiare e piace anche affidarsi a chi promette di portare una ventata di novità. E’ stato così già in altre occasioni, nell’ultimo decennio: da Renzi a Salvini al Movimento 5 Stelle. In quelle occasioni sappiamo come è andata a finire e come gli elettori non si facciano tanti problemi a cambiare orientamento. Meloni parte con un buon vantaggio e l’entusiasmo della vittoria, ma dovrà confrontarsi con gli alleati usciti dalle urne con le ossa rotte, pur avendo contribuito al successo della coalizione. Anche nel nostro Veneto l’affermazione di FdI a scapito della Lega si farà sentire e avrà le sue conseguenze, aprendo di fatto un lungo confronto politico nel centrodestra che porterà alle elezioni regionali del 2025.

Il Partito Democratico esce sconfitto, anche se proprio in Veneto dimostra una certa tenuta grazie alle esperienze positive nelle città. Ora i successori di Letta sono chiamati a costruire una solida forza di opposizione, senza tentazioni di governi di unità nazionale, e di lavorare affinché alla prossima tornata elettorale possa concretizzarsi l’alternanza. Ma sia dentro che fuori dal partito ci sarà da impegnarsi non poco per imprimere un nuovo corso al Pd e costruire delle solide alleanze. Movimento 5 Stelle e Terzo Polo intanto prendono le misure nel nuovo Parlamento e cercheranno di costruirsi un ruolo. A ciascuno il suo, dunque, con la consapevolezza che sarà un percorso impegnativo.

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Benedetta Cesaro
A fine settembre ha distrutto parte della sede produttiva, si valutano i danni
di Cavarzere
Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è un marchio proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 17 ottobre 2022

Il caso. Partecipata assemblea pubblica per discutere dell’impianto di Ca’ Venier

Biometano, i cavarzerani ribadiscono che sono contrari

Il sindaco Piefrancesco Munari promette battaglia, il Comune ha incaricato un agronomo e un avvocato amministrativista per opporsi in tutte le sedi opportune

Impianto di Biometano a Cavarzere nel sito di Ca’ Venier, la gente dice no e ora la lotta, dopo una partecipata assemblea organizzata dal Comune lo scorso settembre la questione potrebbe finire con molta probabilità in Tribunale.

Ma vediamo cosa è successo fino ad ora. L’azienda che vuole costruire l’impianto nel sito di Ca’ Venier ha ottenuto lo scorso maggio il via libera dalla Conferenza dei Servizi come atto conclusivo di un iter partito più di due anni prima. Il problema principale, come tutti gli impianti di questo tipo, sono le emanazioni di cattivi odori che i residenti non sono disposti a sopportare. L’impianto, che si estenderà su ben otto ettari di superficie, è considerato dai residenti troppo vicino al centro abitato. Nell’impianto verrà fermentata la biomassa vegetale o zootecnica, in maggior parte letame, formando prima biogas e poi biometano.

Per la sua costruzione è stata incaricata la ditta “Cavarzere green energy”, che ha sede a Bovolone, nel Veronese. L’azienda, come si evince dal nome in questo caso, è stata creata appositamente per la realizzazione dell’impianto. Il sindaco Pierfrancesco Munari ha promesso battaglia, durante il confronto pubblico con i cittadini ha sottolineato che ci sono ancora dei margini per poter trovare un accordo diverso dal sito individuato. Ci sono dei terreni, ha fatto sapere, più lontani dal centro abitato. L’azienda ha dato il via all’iter per la costruzione. La Regione, per ora, ha sospeso l’istanza autorizzativa. Il Comune di Cavarzere ha incaricato così un agronomo e un avvocato amministrativista per opporsi in tutte le sedi opportune alla realizzazione dell’impianto a Ca’ Venier e fare ricorso al Tar. I cittadini hanno espresso quasi senza voci discordanti la loro assoluta contrarietà all’impianto dicendosi pronti ad organizzare proteste incisive nel caso l’azienda proseguisse spedita nella sua costruzione. Tanti cittadini hanno sottolineato come l’idea di una energia green non sia distante dalle loro convinzioni, ma che la collocazione dell’impianto invece sia completamente sbagliata perché troppo vicina alle case. Insomma si tratta di una lunga battaglia che rischia di andare avanti anni.

L’assemblea pubblica dello scorso settembre (Foto di Giuseppe Arpicelli)

La preoccupazione per l’impianto, il confronto dei cittadini sui social

Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, in merito al progetto dell’impianto a biometano, molti restano ancora i cittadini dubbiosi, che si confrontano sui social a suon di post.

“Mentre la Regione dice che al momento il progetto è fermo, a me sembra che il lavoro per preparare l’arrivo di ruspe, gru e autobetoniera, stia andando avanti a tutta velocità”, commenta sulla propria pagina Geoffrey Small, battagliero, che più sotto prosegue indignato: “La zona ha un grande ponte sull’Adige che attende da decenni di essere riparato, ma in qualche modo le autorità hanno trovato il modo di riqualificare la rotonda per il sito del biometano in tempi record e con una qualità impeccabile. Oggi le ruspe non sono arrivate, ma i lavori stradali necessari per accoglierle sono a buon punto”.

Il sindaco, Pierfrancesco Munari, tuttavia smentisce: “Non c’è alcuna ruspa o mezzo pesante che sta eseguendo lavori nel sito ove è stata richiesta l’autorizzazione all’impianto. Chi millanta conoscenze specifiche o fatti solo per creare scompiglio dovrebbe prima informarsi”.

Ma non è il solo post che l’amministrazione si ritrova

a dover fronteggiare. “Se vivi a Cavarzere, la tua casa e il tuo benessere sono in pericolo in questo momento –continua Small –. Questo progetto quasi silenzioso per la nostra comunità comporta rischi irrisolti e la probabilità che odori tossici e invivibili penetrino ovunque entro un raggio di 30 chilometri”.

E continua: “8 ettari di capannoni, 18 camion al giorno carichi di metano liquido, un’azienda misteriosa dietro l’intero progetto che rifugge la trasparenza e una Regione Veneto che proclama di promuovere l’energia sostenibile e la sicurezza ambientale, ma rimane virtualmente cieca di fronte agli enormi costi, rischi e pericoli di questo progetto. Zero benefici per la comunità locale dalla sua produzione di gas, tutto sarà venduto e spedito al di fuori del territorio”.

Non finisce qui: “Se l’impianto potrà essere costruito e iniziare a funzionare, la nostra comunità rischia di perdere oltre 400 milioni di euro collettivamente in valori di proprietà perduti, aziende, posti di lavoro, problemi di salute e danni ambientali che saranno pagati con i nostri soldi, in qualità della vita e sicurezza”.

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Il dibattito. Il sindaco Munari rassicura la cittadinanza

“Il provvedimento autorizzativo per ora è sospeso”

oglio tranquillizzare la cittadinanza, in quanto ad oggi il procedimento autorizzativao dell’impianto biometano a Cavarzere è sospeso, perché abbiamo sollevato un’eccezione di mancanza di un documento molto importante, ovvero il Piano ambientale regionale”. A dirlo è il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari, che intende dare battaglia a suon di carte bollate.

“Ad oggi stiamo attendendo l’integrazione da parte della ditta – precisa il primo cittadino - che in realtà doveva essere presentata entro trenta giorni dalla richiesta, cosa che non è avvenuta. O perlomeno non ci è stata comunicata, nonostante avessero l’onere di farlo”. Gli occhi e la mente, mentre andiamo in stampa, sono tutti puntati al “termine per impugnare il provvedimento autorizzativo – ricorda Munari -. Io ho dato incarico a un amministrativista di procedere in questo senso, quindi staremo a vedere quel che succederà”.

Munari fa il punto su quanto emerso

dall’incontro con la cittadinanza. “Quando c’è un confronto con la popolazione è sempre buona cosa, quando invece c’è un confronto con la forza politica uscente che ha causato il problema è cosa diversa - sottolinea -. Ritengo comunque che sia stata una serata positiva, perché ho potuto dare una descrizione dettagliata degli eventi, presentando tutti gli elementi salienti dall’inizio di questa vicenda a oggi. Poi, ovviamente, nel corso della serata ci sono stati gli interventi più che leciti da parte dei cittadini che sono preoccupati. È ovvio che la soluzione non si trova in piazza dicendo solo “No al Biometano”: bisogna fare atti concreti e sono quelli che la mia giunta sta facendo”. Munari dunque respinge al mittente le accuse della minoranza di non essersi opposto sufficientemente al progetto con l’amministrazione regionale leghista, rea di aver approvato l’impianto. “Il problema di fondo è che se dobbiamo trovare un capro espiatorio è molto semplice andarlo a tro-

vare nella forza politica avversa – risponde -. Il Pd che accusa la Regione è in realtà lo stesso Pd che per più di un anno e mezzo ha avuto il fascicolo biometano sulle proprie scrivanie e se ne è totalmente disinteressato. Quindi arrivare a dire adesso che è solo colpa della Regione, anche no”.

E contrattacca: “L’amministrazione uscente avrebbe potuto lavorare su più fronti, non solo dicendo no a tutti i tipi di impianti a biometano sul territorio, ma cercando magari di condividere delle strategie alternative con la ditta proponente, che avrebbero sicuramente portato vantaggi economici. In quel caso magari non sarebbe stato individuato il sito che poi è stato scelto”.

Un finanziamento di 5mila euro contro l’abbandono dei rifiuti

Un finanziamento di 5mila euro dal consiglio di bacino di Venezia Ambiente da investire nelle iniziative dirette alla lotta agli abbandoni di rifiuti. A comunicarlo è lo stesso sindaco Pierfrancesco Munari.

“Installeremo telecamere ad altissima risoluzione – ha detto - non saranno mobili come le precedenti ma fisse e saranno messe in punti specifici della città in modo tale da individuare le persone che abbandoneranno i rifiuti”.

Inoltre, il Comune di Cavarzere ha ottenuto un bando anche per lo smaltimento dell’amianto per privati e aziende il cui importo si aggira attorno ai 30 mila euro.

Una delle priorità di questa amministrazione è contrastare l’abbandono di rifiuti nel territorio. Proprio per questo motivo, a breve, verrà fatta una campagna informativa nelle scuole cavarzerane, per sensibilizzare le nuove generazioni ad un tema così importante. (b.c.)

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“L’amministrazione Tommasi non ha fatto nulla per scongiurarne la costruzione o trovare altre sedi”

Continua la querelle tra vecchia e nuova amministrazione comunale sull’impianto biogas. A respingere le accuse mosse dal sindaco Munari all’amministrazione di Henri Tommasi è lo stesso ex sindaco che attacca: “L’amministrazione attuale afferma che il sottoscritto ha tenuto fermo il progetto per un anno. Forse dimentica che il procedimento è gestito dall’inizio alla fine dalla Regione Veneto, in quanto di sua competenza. Il Comune può solo dare l’assenso o meno alla realizzazione poi dell’opera. Detto questo, è stata la Regione a tenere bloccato per più di un anno il percorso… in quanto all’epoca il problema principale era la gestione dell’emergenza Covid, per poi attivare il tutto a chiusura del mio mandato”.

Un’altra replica è sull’accusa di mancato dialogo con la ditta proponente. “Sulla questione ho smentito il sindaco pubblicamente – ricorda Tommasi – e lo stesso dirigente comunale ha

confermato incontri fatti in Comune dal sottoscritto. La mia risposta alla ditta è sempre stata precisa: no, e non solo a Ca’ Venier, ma neppure a Rottanova o a Boscochiaro o a Grignella o San Gaetano o San Pietro… No a Cavarzere, punto. Questa amministrazione invece la pensa diversamente? Dove vorrebbe farlo? Lo spieghi alla popolazione”.

Tommasi nel ribadire la propria contrarietà spiega: “Forse non hanno capito che si realizzerebbe l’impianto più grande nel Veneto, che non porterebbe al territorio nulla....né lavoro né ricchezza né risparmio di energia. Solo inquinamento, traffico e odore di letame. Questa è la realtà. E questo a 300 metri dal Comune in linea d’aria”. Quindi l’ex sindaco conclude: “L’assurdo è che con la mia amministrazione il progetto era stato bloccato e ora dopo 8 mesi di amministrazione Munari il progetto passa. Comunque confermo che la responsabilità è della Regione e di chi la governa, che ha accettato di far morire il nostro territorio”. Cosa fare? “Chiedo a tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, senza guardare alle divergenze e ai colori di appartenenza, di unirsi. Con la popolazione a sostegno si vada in Regione per manifestare il dissenso a questa assurda opera”.

Andrea Fumana (Sinistra italiana): “Siamo contrari alla scelta del sito, inaccettabile”

Sono chiare le posizioni delle forze politiche che non vogliono in alcun modo che si collochi una centrale a Biogas a Ca’ Venier. A prendere posizione è per “Sinistra Italiana Cona e Cavarzere” il consigliere comunale Andrea Fumana.

“Noi – spiega – non siamo in alcun modo contrari alla realizzazione di una centrale a biogas che va nella direzione di un consumo consapevole di energia sostenibile. Quello su cui non concordiamo è invece è il sito. Per noi si tratta di un collocamento inaccettabile. Lotteremo insieme a cittadini e istituzioni per fermare l’impianto lì”. Sinistra italiana ribadisce le azioni fatte finora per fermare l’iter della realizzazione della nuova.

“In estate - ricorda Fumana - è stata consegnata all’Ufficio Protocollo del Comune di Cavarzere la petizione promossa da alcuni abitanti di Ca’ Venier e sottoscritta da 643 cavarzerani. Nella petizione veniva chiesto al sindaco di organizzare un’assemblea

pubblica per illustrare dettagliatamente il progetto dell’impianto, di convocare un Consiglio comunale aperto e di contrastare in tutte le sedi opportune la costruzione dell’impianto di Ca’ Venier, troppo vicino alle case, alle scuole e al centro abitato di Cavarzere”.

Grazie all’iniziativa del consigliere Andrea Fumana, la conferenza dei capigruppo consiliari ha poi fatto proprie le richieste avanzate dai firmatari della petizione.

“Siamo molto sorpresi che

nel corso del tempo siano stati dati da Regione, Consorzio, Città Metropolitana - ribadisce Fumana – pareri favorevoli alla realizzazione di quell’impianto in quel posto perché, e insistiamo nel ribadirlo, per alimentare l’impianto di biometano, la ditta dovrà utilizzare esclusivamente le matrici previste dalla ricetta tonnellate - annuo: insilato triticale 7.000 (tonnellate), insilato sorgo 6.000, sottoprodotti molinatura 5.200, letame bovino 15.000, pollina 2500, liquame bovino 8.500. È evidente che si tratta di numeri impressionanti. Nel corso della Conferenza dei servizi dello scorso 4 maggio, va ricordato, un rappresentante della Società proponente la costruzione dell’impianto ha affermato che: “La tecnologia prevista è già presente in molti impianti. Tutti gli impianti sono aperti così come previsto a Cavarzere e non si sono riscontrati problemi odorigeni”, ha proseguito citando un impianto a Codigoro, abbastanza vicino al centro abitato. (a.a.)

Conferma il suo no all’impianto a biogas in tutto il territorio cavarzerano e chiede un’azione compatta dell’amministrazione (maggioranza e opposizione) con l’aiuto della cittadinanza

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“Cerchiamo di capire cosa accadrà”

Anche il Comune di Cona guarda con attenzione agli sviluppi in merito all’impianto a biogas che dovrebbe sorgere a Ca’ Venier. All’incontro in piazza dello scorso settembre c’era il sindaco Alessandro Aggio. “Ho ritenuto di essere presente - ha commentato - perché si sta parlando di un impianto nella parte Nord di Cavarzere, quindi vicino anche a noi ed era giusto capire la situazione. In quella sede è stato detto che l’iter autorizzativo è sospeso per l’assenza di alcune documentazioni importanti. Quindi io lo vedo un po’ in salita questo iter e sono ottimista”.

Sul possibile impatto dell’impianto, se dovesse nascere, anche sul territorio conense Aggio prende tempo: “Il fatto è che non si sa ancora niente, non sappiamo ancora questi prodotti da dove arriveranno. Quindi aspettiamo fiduciosi”.

La questione dell’impianto a biogas è invece un problema per il consigliere comunale di “Insieme per Cona” ed esponente del Partito Democratico, Antonio Bottin.

Ma il consigliere Bottin del gruppo politico “Insieme per Cona”: “La Regione deve tenere in considerazione la preoccupazione dei cavarzerani”

“Non vogliamo entrare nel metodo e nelle scelte che le forze politiche locali stanno portando avanti assieme ai cittadini di Cavarzere per questo impianto - precisa subito Bottin. - Riteniamo però che la Regione Veneto debba ascoltare le preoccupazioni della popolazione locale”.

A Cona di impianti a biogas ce ne sono diversi e anche in questo caso le preoccupazioni non mancano. Quindi la riflessione. “Noi a Cona come gruppo consiliare - sottolinea Bottin – abbiamo chiesto che per gli impianti a biogas, presenti nel nostro territorio, venga insediata un’apposita commissione consiliare per l’ambiente, sicurezza e territorio, che abbia il compito di verificare il rispetto delle prescrizioni autorizzative emesse dalla Regione, anche a distanza di alcuni anni, per garantire e tutelare la salute dei nostri cittadini”.

Un nuovo mezzo per il trasporto di anziani e disabili

È stata presentata ed inaugurata a settembre la nuova auto “Dacia Jogger” che sarà utilizzata dai volontari dell’Associazione “Anteas Vivere Insieme” per il trasporto di disabili ed anziani.

Presenti il sindaco Pierfrancesco Munari, gli assessori Mattia Bernello, Marco Grandi e Stefania Sommacampagna, il consigliere Emanuele Pasquali e il Presidente dell’associazione Sante Garbo.

“Oggi inauguriamo un’auto per tutte quelle fasce deboli, sole e/o senza mezzi di trasporto propri – ha detto il sindaco – la sinergia dell’am-

ministrazione comunale con l’Anteas è davvero forte. Da sempre come amministrazione diamo un contributo annuale che, da una parte, è sempre poco per ciò che fanno però dall’altra è sicuramente tanto per quelle che possono essere le risorse finanziarie ed economiche di un Comune. Oggi, però, riteniamo doveroso dare un contributo straordinario a supporto delle spese soprattutto di carburante. Lunga vita all’Anteas e ai volontari!”.

“Èsempre un piacere vedere che si amplia l’offerta e si acquisiscono nuovi mezzi per i nostri cittadini bisognosi –ha concluso l’assessore Grandi – oltre ai nuovi mezzi, però, è necessario avere anche nuove forze a disposizione per guidarli. Ecco, perciò, che rivolgo un appello ai giovani affinché possano avvicinarsi a realtà di volontariato come queste e sentirsi parte attiva della società”. (b.c.)

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Cona. Il sindaco Alessandro Aggio per ora osserva la situazione e attende sviluppi Giogia Gay e Alessandro Abbadir
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Il sindaco Aggio all’assemblea pubblica che si è tenuta a Cavarzere (Foto di Giuseppe Arpicelli)

Veneto Strade. Il punto con il Direttore Generale Silvano Vernizzi

Nuovi lavori sulla Strada Regionale 10 entro l'estate 2023

65 milioni di euro". Un'investimento regionale per due aree importanti per l’economia del Veneto e per le imprese che sono ubicate nel territorio. Entrando nello specifico il primo lotto è di circa sei chilometri di lunghezza. Un tratto che da Carceri nel Padovano arriva alla Valdastico Sud a Borgo Veneto. “Questo Progetto è atteso da anni dai cittadini della Bassa padovana - aggiunge Verniz zi - lo ritengono giustamente fondamen tale per il rilancio del territorio stesso”. L’opera, nella sua globalità, è stata con cepita per collegare Legnago al mare e quindi offrire una arteria fondamentale a tutta la bassa padovana. Si attende infatti, per concludere l’opera, il finan ziamento degli ultimi stralci, da Borgo Veneto a Legnago, che permetterebbero sia di mettere in comunicazione l’au tostrada 13 di Monselice con la strada statale 434 di Legnago, realizzando un utile collegamento tra due zone produt tive di grandi dimensioni e portata e due arterie stradali importanti, sia di libera re anche le mura e la circonvallazione di Montagnana dal traffico pesante che, oggi, per entrare sulla SR10 deve andare a Carceri.

Ne è convinta anche la Vice Presidente della Regione Veneto con delega alle Infrastrutture, Elisa De Berti: “Dopo aver sbloccato un lungo impasse che aveva ingessato per anni il progetto della nuo va SR10 e che doveva essere realizzato

da un privato aggiudicatario di una con cessione, ci siamo impegnati per rag giungere la riclassificazione della strada da regionale a statale, in modo che la gestione restasse in capo a Veneto Stra de, al fine di recuperare le risorse per la sua realizzazione. Nel contempo abbia mo stanziato quanto necessario per la progettazione definitiva ed esecutiva”. Un risultato non da poco visto conside rati i finanziamenti per le nuove opere. Tra pochi mesi dunque inizia l’iter che darà via libera poi ai lavori. Appalteremo in estate e come sempre inizieremo dagli espropri, per lo più in aree di campagna, e contiamo di concludere questo primo lotto in circa due anni e mezzo” spiega Vernizzi.

Veneto Strade è anche impegnata sia in attività già in corso di sistemazione e allargamento di altre arterie, come ad esempio la strada regionale 450 nel ve ronese che percorre l’entroterra veneto del basso Lago di Garda, collegando l’ex strada statale 11 Padana Superiore (in località Cavalcaselle) all’autostrada A22 del Brennero. “Qui, stiamo facendo in terventi sulla strada a quattro corsie con eventuale possibile pedaggio al traffico pesante. Mentre, siamo allo studio di fattibilità per quanto riguarda un altro corposo intervento, finanziato con 30 milioni di euro, nel vicentino, sulla tan genziale di Rosà: un crocevia strategico – conclude Vernizzi - non solo per l’area bassanese, ma per tutti quelli che cir colano sulla direttrice nord-sud della Valsugana, cioè tra Padova, Cittadella, Bassano e Trento”.

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A Cavarzere la Lega regge bene, Fratelli d’Italia è il primo partito

Il sindaco Munari (Lega) osserva: “Abbiamo quasi triplicato il dato nazionale e raddoppiato quello veneto”. Il segretario locale Grandi: “Ora vogliamo l’autonomia del Veneto”

Cavarzere contrariamente al dato nazionale la Lega ha tenuto bene perché siamo arrivati quasi al 22%, quindi abbiamo quasi triplicato il valore nazionale e siamo al 50% in più rispetto alla media veneta”. E’ il commento del sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, nelle ore seguenti alle elezioni che hanno visto la Lega perdere molti voti in tutto il Veneto a scapito del partito di Giorgia Meloni, che di fatto ha doppiato i consensi del Carroccio.

“C’è ottimismo – aggiunge il primo cittadino – perché il centrodestra cavarzerano arriva sotto il 70% e questo è un segnale di fiducia anche nei confronti dell’operato dell’amministrazione che è stata

eletta un anno fa esattamente con il 70% dei voti”.

Munari non si dice stupito del boom degli alleati meloniani: “Si sapeva che ci sarebbe stato un exploit di Fratelli d’Italia che ha ricevuto una quantità enorme di voti per essere stata l’unica forza all’opposizione in molti anni di ‘governo funzionale’, ma a livello di Lega nazionale rimane il rammarico di non aver ottenuto un risultato migliore” conclude.

“Sono estremamente soddisfatto del voto nazionale del centrodestra che prevale con il 44%, una percentuale importante – ha detto il segretario locale della Lega Marco Grandi – questa scelta popolare eviterà i pastrocchi della scorsa legislatura

fatta di cambi e ricambi dovuti al fatto che non c’era una chiara forza politica che aveva trionfato come in questa occasione”.

“A livello territoriale ci attestiamo attorno al 22%, siamo la seconda forza politica nel panorama. È un grande riconoscimento del lavoro svolto come gruppo se pensiamo che la Lega in Italia si attesta al 9%, in Veneto al 14% e a Cavarzere al 22% – ha continuato – Inoltre, per

La delusione del Pd, la soddisfazione di Azione per Cavarzere

La vittoria di Fratelli d’Italia è stata schiacciante, ma a Cavarzere ci sono anche altri risultati che hanno soddisfatto le aspettative. Sono infatti stati oltre 280 i cittadini cavarzerani che hanno voluto accordare la fiducia alla proposta politica del Terzo Polo, formato dai due partiti in coalizione Azione e Italia Viva.

“Questi oltre 280 voti, pari al 4,42% dei consensi, sono per noi un punto di partenza – afferma Paola Garbin referente di Azione per Cavarzere –, le fondamenta per costruire anche a Cavarzere una casa nuova e aperta a quanti vogliono fare politica su basi riformatrici e modernizzatrici, superando i vecchi schemi politici e coniugando in maniera pragmatica temi e proposte. Siamo consci che è una percentuale lontana dal lusinghiero risultato nazionale ma sconta, inevitabilmente, la minore penetrazio-

ne del messaggio riformista nei piccoli centri fisiologicamente meno permeabili alle novità e alle proposte lontane dalla “comfort zone” delle ideologie. È tuttavia un’ottima base di partenza per un crescente radicamento nel territorio”.

“Diamo appuntamento dunque – conclude Garbin – a quei 280 cittadini per le future sfide che ci attendono, in primis la nascita del nuovo soggetto politico che sorgerà a livello nazionale dalla federazione di Azione e Italia Viva nell’ambito di Renew Europe”.

“La vittoria di Giorgia Meloni era quasi scontata ma non lo erano le grosse sconfitte che hanno investito il centrosinistra e centrodestra – ha dichiarato Heidi Crocco commentando i dati del Partito democratico – Il Pd ha ottenuto un risultato molto deludente a livello

il collegio uninominale della Camera, la nostra candidata Giorgia Andreuzza è stata ampiamente eletta con il 64,69% ottenendo 4133 preferenze”.

“Il mio augurio è che si metta in atto quello per cui siamo andati a votare nel 2018: l’autonomia. Ora che in Italia governerà il Centrodestra, non ci possono più essere scuse. L’autonomia deve arrivare e noi ci batteremo affinché questo possa avvenire.

Grazie al mio gruppo che con assiduità e passione ha sempre continuato a lavorare” ha concluso.

Fratelli d’Italia è il primo partito anche a Cavarzere. “Voglio ringraziare tutti i cittadini cavarzerani che ci hanno dato fiducia – ha commentato l’assessore Mattia Bernello –abbiamo fatto un ottimo risultato anche a livello regionale. Siamo primi ovunque. Una grande soddisfazione”.

Eletti anche tre senatori nella Cir-

nazionale; a mio avviso non hanno assolutamente aiutato le alleanze fatte in questa campagna elettorale e nemmeno i candidati che non sono stati espressione dei territori ma, grazie a questo scempio di legge elettorale, imposti dall’alto”.

“L’astensionismo rimane un dato triste e molto significativo. Il 36% degli aventi diritto hanno deciso di rimanere a casa e se hanno fatto questa scelta è perché non si sono sentiti rappresentati da nessuno. Ora bisogna lavorare su proposte nuove e concrete che incontrino le esigenze dei nostri cittadini ma soprattutto non bisogna mollare e cercare di tutelare tutto ciò che riguarda diritti sociali, civili e diseguaglianze…. Temi fondamentali ma poco sentiti da una certa classe politica” ha concluso.

Cesaro e Gaia Zuccolotto

coscrizione Veneto: Luca de Carlo, già Responsabile Nazionale dell’agricoltura per Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon che ha ottenuto il 53,66% di consensi con la coalizione di centrodestra e l’ex sindaco di Loreo, Bartolomeo Amidei.

“Il risultato è sicuramente frutto di un lavoro capillare nel territorio e anche di ciò che hanno fatto i nostri militanti in campagna elettorale – continua – ora ci dobbiamo concentrare sul caro bollette, sulla guerra in Ucraina che è ancora una questione aperta e anche sulla pandemia da Covid che non ci ha ancora abbandonati del tutto. Tra gli obiettivi che ci interessa è creare posti lavoro.

Vogliamo mantenere l’elettorato e accrescerlo in Veneto, in prospettiva anche delle Regionali per portare un grosso contributo anche nell’area sud del Veneto”.

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politiche. L’analisi del voto dei cavarzerani, tutti soddisfatti i partiti di centrodestra
Elezioni
“A
Giorgia Gay e Benedetta Cesaro Benedetta Heidi Crocco e Paola Garbin Marco Grandi

“Perchè i cittadini devono pagare quasi un milione di euro?”

Èintervenuto anche il consigliere comunale di Cavarzere, Emanuele Pasquali, in merito alla vicenda del lodo San Silvestro e sulla condanna inflitta al Comune per l’inadempienza rispetto alle convenzioni stipulate tra Comune e Immobiliare Martignon e Cosecon dell’area ex zuccherificio; vicenda che è stata anche oggetto di discussione nel corso di uno degli ultimi consigli comunali, per il riconoscimento di un debito fuori bilancio di quasi un milione di euro.

“Mi domando per quali motivi i cittadini di Cavarzere debbano pagare quasi un milione di euro tra spese legali, risarcimento e restituzione degli oneri di urbanizzazione all’immobiliare San Silvestro”, esordisce duramente Pasquali.

La vicenda risale al 2006 e riguarda l’area ex zuccherificio, dove sarebbe dovuto sorgere un quartiere con 100 appartamenti costruiti in convenzione con la Regione Veneto ad un prezzo calmierato. I soli soldi versati dall’Immobiliare San Silvestro (proprietaria dell’area) sono stati restituiti nel 2021,

è fallita e nessuno ha chiesto la restituzione della somma versata al Comune altrimenti il danno per i cittadini sarebbe potuto essere ancora più gravoso”, afferma il consigliere.

La vicenda ha già l’attenzione della Corte dei Conti e la documentazione

è già stata trasmessa, affinchè sia fatta luce su una vicenda nella quale devono essere accertate le responsabilità amministrative, politiche e nel caso penali, in un’ottica della salvaguardia dell’interesse dei cittadini fino ad arrivare al completo risarcimento.

Dalla sentenza emerge che il Comune di Cavarzere è stato condannato perché inadempiente. “Tutto questo è sinonimo di 15 anni di assoluto menefreghismo politico – asserisce il consigliere –.

Ma chi ha fatto queste scelte politiche scellerate non è tenuto a risarcire la collettività? Ritengo che questa non sia una questione amministrativa formale, ma una situazione sostanziale che andrà ad inficiare lo sviluppo di Cavarzere per i prossimi anni”.

“In un’ottica di trasparenza e rispetto verso i cittadini – conclude Pasquali –, le cariche politiche implicate nella vicenda facciano un passo indietro e restituiscano le deleghe nelle mani del sindaco”.

Unlike yobar, un locale di giovani per giovani

È stata inaugurata Sabato 8 ottobre la nuova Yogurteria “Unlike Yobar” in Piazzetta Mainardi a Cavarzere. Presenti anche l’Assessore alla Cultura Ilaria Turatti.

“Un locale diverso dal solito, per questo il nome Unlike” ha detto la titolare Beatrice Compagnone.

Beatrice, che ha solo 23 anni, ha tante idee e voglia di fare. Residente a Rovigo e diplomata al Liceo Artistico, oltre ad occuparsi dell’arredamento del locale ha anche creato, da sola, i disegni e le grafiche.

“Ho lavorato molto per questo locale - ha detto - dovevamo aprire un anno fa ma a causa dei lavori nella piazzetta abbiamo dovuto rimandare. Con la bella stagione e dopo aver ottenuto tutti i permessi del caso, sistemeremo anche dei tavoli esterni”.

“L’idea è quella di portare a Cavarzere un locale dedicato alle famiglie e che si differenzi dai classici bar e gelaterie” - ha continuato - “realizziamo il “frozen yogurt” che si può farcire a piacere, ma anche crepes dolci e salate, waffles e pancake. Abbiamo anche i menù per il pranzo con salad bowls, club sandwich ed open toast”.

All’Unlike interessa una sola cosa: offrire alla propria clientela prodotti buoni e salutari. Nell’angolo bar, infatti, si possono trovare birre artigianali e diverse bevande BIO.

“È un locale gestito interamente da giovani. Ho scelto come collaboratrici delle ragazze della mia stessa età, Arianna e Vanessa. Si sente spesso dire in giro che i giovani non hanno voglia di lavorare… noi vogliamo sfatare questa diceria – ha concluso Beatrice – la voglia di lavorare non ci manca e neanche la voglia di imparare. Aprire in questo periodo, visto i rincari delle bollette, è sicuramente una grande sfida ma noi siamo positive e ce la metteremo tutta”.

Sul Comune di Cavarzere pende una spada di Damocle, una spesa extra non prevista e che rischia di mettere in difficoltà le casse comunali. A darne notizia è stato per primo il sindaco Pierfrancesco Munari, annunciando “un debito di bilancio per la questione dell’immobiliare San Silvestro” e precisando che “stiamo parlando di un immobile ex distilleria per il quale l’amministrazione è stata costretta a pagare quasi 700mila euro: 538.850 euro più 150mila di spese legali. Si tratta dunque di debito che peserà gravemente sulla mia amministrazione e che imporrà alla mia giunta di fare delle strategie che mi auguravo di non dover fare”. Una doccia fredda che, come precisa il sindaco, rappresenta una scomoda eredità della giunta Tommasi: “Le cose male amministrate portano a danni successivi”.

Non si fa attendere la replica dell’ex sindaco Henri Tommasi, chiamato in causa: “Responsabilità mia? Forse Munari ha dimenticato di leggere le carte e non si è accorto di due cose: primo, la questione è nata in epoca Parisotto e io non ero nemmeno consigliere. Se-

condo, la causa è stata persa per colpa del Comune dell’era Munari, non della mia amministrazione. E se non si accorge per quale motivo, basta che controlli un po’ gli atti di difesa nella causa”. E conclude: “Un mutuo per pagare la

munale, è la segretaria Pd e consigliera di minoranza Heidi Crocco: “Capiamo che possa essere scomodo e imbarazzante per il sindaco Munari ricercare dei responsabili all’interno della propria squadra, ma le responsabilità sono ben evidenziate dal lodo definitivo e dal CTU, viceversa, non emerge nessuna responsabilità dell’amministrazione Tommasi – chiarisce -. A questo punto, potrebbe essere istituita una commissione di inchiesta affinché vengano accertati i responsabili, chiunque essi siano. Perché non è giusto che il Comune si limiti a pagare senza prima aver accertato le responsabilità. Ed è per questo che abbiamo votato contro al debito fuori bilancio, devono emergere i responsabili prima di indebitare il Parse per coprire gli sbagli di qualcuno.

L’Unlike Yobar aspetta i suoi clienti dal martedì al giovedì dalle ore 7 alle ore 19 e il sabato e la domenica dalle ore 7 alle ore 21.

Facebook: Unlikeyobar

Instagram: unlike.yobar

causa è un’assurdità. Peserà e graverà inutilmente sulle spalle dei cittadini cavarzerani”.

A intervenire sulla questione, che è stata al centro dell’ultimo consiglio co-

La votazione in sede consiliare ha dunque visto i consiglieri del Pd votare contro al riconoscimento del debito e l’astensione dei consiglieri Fumana e Pasquali astenersi. “La votazione di riconoscimento è un obbligo del consiglio e qualcuno risponderà!” tuona Munari. (g.g.)

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Munari accusa Tommasi che rimanda a Parisotto,
Cavarzere
Crocco chiede una commissione d’inchiesta
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Da sinistra: Arianna, Beatrice, la titolare e Vanessa il sindaco Pierfrancesco Munari Lodo San Silvestro. Il consigliere Pasquali: “15 anni di menefreghismo politico” mentre è rimasta in sospeso la cifra versata da Cosecon. “Per fortuna Cosecon Nell’area ex zuccherificio sarebbe dovuto sorgere un quartiere in convenzione con la Regione Veneto, il Comune è stato condannato perché inadempiente rispetto alle convenzioni
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Lungo pellegrinaggio su due ruote, l’impresa di Sandro Visintin

Un viaggio in bicicletta da solo verso Roma: è questo ciò che ha deciso di fare il cavarzerano Sandro Visintin e che ha realizzato i primi giorni di settembre. “L’idea nasce perché avevo voglia di fare un viaggio in solitaria – ha detto Sandro – e così ho unito la voglia di vedere la Capitale alla mia passione più grande: la bicicletta”.

Sandro è partito da Cavarzere il 3 settembre scorso e ha intrapreso la Via Francigena, un percorso di pellegrinaggio che inizia nel Nord Europa, a Canterbury, e termina a Roma in Piazza San Pietro. La sua lunghezza è di circa 1700 km distribuiti in 87 tappe che solitamente i pellegrini percorrono a piedi. “Sono partito da casa e sono giunto a San Miniato in provincia di Pisa – continua - dove, ospitato da amici, sono rimasto due giorni per visitare Pisa. Poi sono ripartito. Lungo la via speravo di trovare altri “colleghi” in bicicletta ma devo dire che ne ho visti gran pochi. Quasi tutti i pellegrini erano a piedi. Questo, però, non mi ha impedito di fare nuove conoscenze. Quando incontri altri pellegrini ti viene spontaneo scambiare un saluto, un sorriso e qualche parola”.

Durante il viaggio, Sandro ha dormito nei vari ostelli convenzionati e in diverse case che i cittadini mettono a disposizione per i pellegrini.

“Solitamente partivo verso le 8.30 di mattina, pedalavo dalle 8 alle 10 ore e poi alle 20 mi fermavo in ostello. Con me avevo lo stretto necessario; un cambio sportivo, un cambio civile, pochi ma necessari viveri e tutto il materiale per la manutenzione della bici. Per fortuna sono stato fortunato: ho sempre trovato tempo favorevole e non è mai successo nulla. L’unica “difficoltà”, se così possiamo definirla, mi è capitata nel Lazio. Ci sono molti greggi di pecore con tanti cani da pastore liberi che possono creare problemi. Bisogna stare attenti,

infatti ci sono diversi cartelli che segnalano il pericolo di cani e animali liberi”.

Una volta giunto a Roma Sandro ha ritirato presso il Guardaroba di Piazza San Pietro la sua pergamena valida come attestato del pellegrinaggio. Infatti, ogni volta che un pellegrino arriva in una nuova tappa, gli viene assegnato un timbro che viene impresso sulla propria credenziale e la pergamena viene rilasciata dopo che il pellegrino ha fatto gli ultimi 200 km in bicicletta o i 100 km a piedi.

“È stata una grande soddisfazione avercela fatta – ha concluso – sono partito senza conoscere le strade e i percorsi e non è stato semplice. Ora però sono più consapevole delle mie capacità. Con questo esperienza voglio dimostrare che il viaggio in solitaria può essere una valida alternativa ai viaggi di gruppo anche perché, da soli, si avrà moltissimo tempo per pensare e ci si renderà conto di cosa significa essere liberi davvero”.

Benedetta Cesaro

In tutto 1700 chilometri distribuiti in 87 tappe. “È stata una grande soddisfazione riuscire nell’impresa: con il viaggio in solitaria ci si rende conto di cosa significa davvero essere liberi”

E’ stato presentato alla Residenza Ipab Danielato il progetto “Isolati ma connessi”, ideato e realizzato dall’Università Popolare di Cavarzere con il Patrocinio del Comune e sostenuto da un finanziamento regionale. Il progetto, iniziato durante la pandemia, ha avuto come scopo principale quello di abbattere le barriere che si sono create tra mondo esterno ed interno in quel periodo.

“Volevo ringraziare l’Università Popolare che ha dato vita a questo grande progetto – ha detto il sindaco Pierfrancesco Munari – tutti abbiamo vissuto il periodo della pandemia in modo tragico ma questa tragicità è stata sicuramente maggiore nelle strutture per anziani, i quali sono rimasti molto isolati. La tecnologia, a volte criticata, è stata però un grande ausilio per tutti”.

Per l’iniziativa “Isolati ma connessi” i soci dell’Università popolare hanno organizzato conferenze e creato materiali digitali utilizzabili per contrastare il decadimento cognitivo su persone fragili per età o patologie e legato all’isolamento forzato.

Il progetto ha visto la collaborazione della Filodrammatica di Cavarzere, con il Presidio del libro di Adria, con l’Istituto Marconi per il supporto digitale, con la Biblioteca Comunale e prevedeva tre aree: ludico-

culturale, didattico-riabilitativa e formativa.

“Tra le varie attività è stata utilizzata un’agenda particolare, creata per aiutare gli anziani ad orientarsi – ha spiegato Laura Bellan, educatrice della Residenza – formata da 365 pagine da compilare quotidianamente indicando con una crocetta cosa si è mangiato, dati sul sonno e quali attività si sono svolte durante la giornata. Per alcune persone ha funzionato, per altre si è rivelata difficoltosa. Ci stiamo lavorando, è stato un primo esperimento”.

A fine presentazione è stato conferito il titolo di Socio Onorario a Giuseppe Colombo, residente all’Ipab Danielato da diversi anni e assiduo frequentatore dell’Università popolare. (b.c.)

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Cavarzere
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La testimonianza. In bicicletta da solo verso Roma, attraverso la via Franchigena
“Isolati ma connessi”, il progetto dell’Ipab Danielato durante la pandemia
Sandro Visintin a Roma L’incontro sul progetto “Isolati ma connessi”
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“Cavarzere

Opera Festival”. A dicembre, inoltre, il concerto di Natale a Rottanova

Un festival dedicato a Tullio Serafin

Ritorna a Cavarzere, fino al 30 ottobre, la seconda edizione del “Cavarzere Opera Festival – Tullio Serafin” organizzato da “Concetto Armonico”, con il sostegno del Comune di Cavarzere, del Ministero della Cultura, il patrocinio della Regione del Veneto, la collaborazione dell’”Archivio Storico Tullio Serafin”, dell’Università Popolare di Cavarzere e del Comitato Cittadino di Rottanova. Il festival, inoltre, riceverà il sostegno di diversi sponsor privati del Comune di Cavarzere. Il cartellone, ideato dal Presidente di “Concetto Armonico” e Direttore Artistico del Festival Andrea Castello, proporrà al pubblico tre spettacoli al Teatro Tullio Serafin di Cavarzere e un concerto di Natale che chiuderà la kermesse il 10 dicembre a Rottanova, paese che diede i natali al grande Tullio Serafin.

Dopo il primo appuntamento dal titolo “Scambiamoci di vista, da Plauto a Mozart passando per Shakespeare” del 16 ottobre, il secondo titolo in cartellone domenica 23 alle ore 17, proporrà al pubblico uno dei più ricercati ed innovativi compositori del ‘900, l’argentino Astor Piazzola.

Protagoniste del pomeriggio musicale saranno “Le quattro stagioni” e “Arie di Tango”, pagine musicali di sicuro effetto emotivo.

La parte musicale sarà affidata all’ensemble “Euritmus” con Loredana Pilus al pianoforte, Klaus Bronz violoncello e Federica Giacomuzzi al flauto. Non mancherà uno l’intervento danzato dei maestri Rosa e Luciano.

Chiuderà il programma di ottobre il “Don Giovanni – live” di W. A. Mozart, una carrellata di brani e di scene tratte dall’omonima opera mozartiana accompagnate al pianoforte dal maestro Edmondo Mosè Savio. A Cavarzere ci saranno: Yulia Pogrebnyak (Donna Anna), Massimo Frigato (Don Ottavio), Marily Santoro (Donna Elvira), Marco Saccardin (Leporello), Gianluca Andreacchi (Massetto) e Sabrina Sanza (Zerlina).

Il programma del “Cavarzere Opera Festival” terminerà con un Concerto di Natale a Rottanova, paese natale del direttore d’orchestra Tullio Serafin, il 10 dicembre alle ore 20.45, grazie anche all’impegno economico delle attività commerciali del piccolo borgo e con la collaborazione di altre associazioni sensibili alla cultura.

“Un festival dedicato a Tullio Serafin mancava a Cavarzere, va ad

aggiungersi anche alla lunga storia del Circolo Tullio Serafin con cui si istaurano ponti culturali nel nome del concittadino Tullio Serafin, così sensibile ai giovani artisti e alla musica - afferma Andrea Castello - Le attività commerciali piccole o grandi che siano, sono linfa vitale per la cultura nel territorio cavarzerano e molte di esse si stanno avvicinando per sostenere il programma”.

Il cartellone intero de Festival su: www.concettoarmonico.it nella sezione “Cavarzere Opera Festival”.

La Settimana Serafiniana

Nata nel 2016 da un’idea di Nicla Sguotti, oggi presidente del circolo a lui dedicato, si è svolta anche quest’anno la Settimana Serafiniana, evento con cui si vuole ricordare il grande compositore Tulio Serafin.

L’appuntamento si è svolto in due luoghi simbolo: la Chiesa Parrocchiale di Rottanova, dove il Maestro ha ricevuto il battesimo, e il Teatro Tulio Serafin nel quale ha debuttato ancora ragazzo nel suo primo concerto pubblico.

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La prima serata, lo scorso 2 ottobre, ha visto la partecipazione degli allievi dell’indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo di Cavarzere che si sono esibiti sotto l’attenta direzione dei loro docenti di strumento. Sulla scena anche due giovani solisti, Luca Rettore al violino ed Elisa Lazzarin al violoncello. Ospite d’onore è stato il professore Paolo Padoan il quale ha presentato la biografia di Rosetta Pampanini sul Maestro Serafin.

Nella seconda serata, l’8 ottobre, c’è stato il concerto Omaggio a Tullio Serafin che il Circolo da più di quarant’anni promuove ospitando importanti interpreti.

Momento clou è stato la consegna del Premio Internazionale Tullio Serafin al soprano Daniela Mazzucato, conferitole dal Circolo Tullio Serafin in collaborazione con la Città di Cavarzere e il Festival Internazionale Maria Callas di Verona, fondato e presieduto dal direttore d’orchestra Maestro Nicola Guerini.

E’ stata consegnata la borsa di studio “Tullio Serafin”, riservata a giovani musicisti talentuosi di Cavarzere che studiano presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. La Settimana Serafiniana si è conclusa il 9 ottobre nella chiesa di Rottanova con una messa in suffragio del Maestro e in ricordo di tutti i componenti del Circolo che negli anni sono venuti a mancare. La celebrazione è stata resa solenne anche grazie alla presenza e il contributo del Coro Tullio Serafin diretto dal M° Renzo Banzato e accompagnato dal M° Graziano Nicolasi. Si è poi tenuta l’inaugurazione del cartello turistico dedicato al Maestro.

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Elezioni politiche. Il commento del primo cittadino Alessandro Aggio: Il partito qui è in buona salute”

La Lega a Cona ottiene il miglior risultato in provincia di Venezia

ACona, con il 22,72% dei voti dati alla Lega, il partito di Matteo Salvini ha ottenuto “il risultato più alto in tutta la provincia di Venezia e il 23esimo più alto in tutto il Veneto”, come ribadisce con orgoglio il primo cittadino leghista Alessandro Aggio nel commentare le recenti elezioni politiche.

Vuol dire che la Lega qui è in buona salute?

“Esatto. Ad agosto abbiamo anche costituito una sezione che non c’era mai stata e conta già una trentina di iscritti. Durante la campagna elettorale abbiamo organizzato anche il gazebo”. Secondo lei cosa è andato male invece a livello nazionale?

“La Lega ha sostanzialmente ha pagato l’appoggio al governo Draghi, che non è stato capito ma che secondo me è stato assolutamente sacrosanto. Non si può sempre lasciare il campo libero alla sinistra, che continua a perdere le elezioni ma è sempre al governo. È stato giusto invece essere presenti per sbilanciare un po’ verso il centrodestra il governo Draghi, che altrimenti sarebbe stato una copia del “Conte due”, cioè un governo giallo rosso. Questo però i nostri elettori non lo hanno apprezzato”. Molti criticano ora il centralismo di Salvini. Può essere una causa?

“Se l’accusa è centralismo, allora mi chiedo che senso avrebbe avuto votare un altro partito centralista. Non credo perciò che sia quello. Probabilmente c’entra il passaggio dalla Lega Nord alla Lega, che è stato un passaggio epocale per noi, e probabilmente si potevano fare più veloci i congressi. Ma questa svolta non è stata, anche burocraticamente parlando, una passeggiata. Ricordo poi il Covid che non ha permesso i congressi”.

Quindi lei mantiene massima fiducia in Salvini?

“Assolutamente sì. E poi credo che se la Lega governerà bene come sa fare ritroverà i suoi elettori. Siamo stati nella Lega quando era al 12% con Bossi, quando è scesa al 3%, quando siamo risaliti. Insomma, alti e bassi ci sono sempre stati”. Secondo lei su Cona è anche

stato un po’ un voto alla sua amministrazione? Ha saputo tenere vicini gli elettori? “Questo non lo so. Mi piacerebbe pensarlo ma non mi do tutto questo valore. Diciamo che forse se avessimo fatto grosse stupidaggini il risultato sarebbe stato peggiore”.

Terremoto in Giunta, Battistini è fuori dalla squadra

giunta

Gay

Cona:

sé le deleghe.

Battistini, in quota “Impegno civico”, è stato allontanato per ragioni di poco tempo a disposizione, ma anche a seguito di un voto di astensione nell’ultima seduta. “Il vicesindaco uscente, anche per il lavoro che fa, non poteva dedicare all’amministrazione il tempo che serviva – evidenzia Aggio –. Non riusciva a far fronte ai numerosi insomma impegni che ci sono pur in un Comune, pur piccolo”.

Ma non è tutto qui, anzi. “Battistini non ha votato insieme al gruppo all’ultimo assestamento di bilancio, senza neanche comunicarcelo e questo evidentemente ci ha un po’ scossi – precisa il primo cittadino -. Si è astenuto per una sua preoccupazione riguardo a una voce di bilancio, ma ricordo che si tratta di un bilancio certificato dal revisore dei conti e che c’era il parere contabile del nostro responsabile. Diciamo che l’ex vicesindaco si era un po’ estraniato dal gruppo e non c’era più armonia”.

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Terremoto in a Dario Battistini, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Bandi e finanziamenti, Ecologia e ambiente e Protezione civile, è fuori dalla squadra del sindaco Alessandro Aggio. Nel suo ruolo di vicesindaco gli subentra l’assessore Sante Nalin, mentre il primo cittadino ha tenuto per Alessandro Aggio Con il 22,72 per cento delle preferenze compie l’exploit. Il primo cittadino: “Forse non è merito dell’amministrazione ma se avessimo fatto stupidaggini il risultato sarebbe stato diverso”
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“Famiglia, lavoro immigrazione, temi da affrontare con priorità”

orterò a Roma le istanze del territorio Veneto, del veneziano e del rodigino in particolare, territori questi ultimi nei quali ho lavorato per anni come amministratore di società pubbliche. Sarà istituito il Ministero del Mare e puntiamo molto a rilanciare il ruolo della famiglia per rialzare la curva della natalità, che in Italia è più bassa che nel resto d’Europa”. Lo spiega Raffaele Speranzon 51 anni neo eletto senatore di Fratelli D’Italia che ha vinto alle ultime elezioni politiche, la sfida sul territorio di fatto contro Michele Mognato, ex pro sindaco di Venezia e rappresentante del centrosinistra. Speranzon non è un volto nuovo della politica. È stato assessore provinciale, comunale, presidente dell’Ater di Venezia e di Veneto Acque, infine da due anni è anche consigliere regionale, carica dalla quale si è dimesso per entrare in Parlamento. Al suo posto è sub entrato per Fratelli D’ Italia Lucas Pavanetto. “Sono onorato di essere stato candidato e poi eletto - dice Speranzon - al Senato della Repubblica. Certo non credo che questa legge sia la più adatta. È una legge elettorale che va assolutamente cambiata. È importante comunque che gli eletti rappresentino le istanze dei territorio nel mio caso del Veneto e del veneziano in particolare, e questo sarà il mio impegno”.

IL MINISTERO DEL MARE

“È intenzione di questa maggioranza - dice Speranzon - istituire il Ministero del Mare. È importante infatti in questo momento questo ministero che dovrà dare una risposta a tutti i problemi legati a questo ambiente. Dal mare in Veneto, arrivano tantissime economie. Tutte le località turistiche si trovano sulla costa nelle province di Rovigo e Venezia. Credo che sia importante avere questo ministero, anche per valorizzare le economie legate alle risorse ittiche. Si pensi all’area di Chioggia e del Delta del Po a Caorle. C’è un’area poi, quella del rodigino che tra l’altro è poco valorizzata. Si pensi quanti turisti invece attira per capirci la zona della Camargue in Francia e cosa potrebbe essere invece se giustamente valorizzato il Delta del Po. Sempre nel mare va considerato che ci sono risorse importanti come i depositi di gas che ci sono anche nell’alto

Adriatico. La questione dei rincari energetici va risolta con misure urgenti, immediate, per imprese e famiglie, ma anche con politiche di reperimento delle risorse che guardano al futuro”. Speranzon ritiene importante che i depositi di gas nell’Alto Adriatico siano sfruttati. “Tutelando in tutti i modi l’ambiente - sottolinea Speranzon - e studiando i metodi più opportuni, va detto che certo non si possono lasciare agli altri paesi come la vicina Croazia, il drenaggio di queste risorse soprattutto in un momento complicato come questo dal punto di vista energetico. Sono risorse che si trovano nel nostro mare e che fanno parte con ogni probabilità di depositi comuni che stanno sotto ai fondali dell’Adriatico”.

LA FAMIGLIA E IL LAVORO

“La maggioranza che si appresta a governare l’Italia per i prossimi anni - sottolinea Speranzon - ha ben chiaro che il primo problema che si deve affrontare è il calo della natalità. Per aumentare i tassi di natalità le strategie sono molte e diversificate. A generare incertezza nella creazione di una futura famiglia spesso è la precarietà del lavoro e il fatto che servirebbero più sgravi alle imprese che non devono più vedere ad esempio le maternità delle dipendenti come un costo. Degli oneri legati alle maternità e al welfare collegato, se ne deve occupare lo Stato. Riteniamo quindi che per invertire questo trend che rischia di fermare la crescita del nostro paese, saranno prese

misure e politiche ben precise sotto la guida di un Ministero della Famiglia che sarà formato proprio a questo scopo”. “Non possono più essere le imprese da sole a creare il welfare che serve per raggiungere questo obbiettivo - continua Speranzon. Deve essere lo stato a prendersi carico completamente della questione. Se è vero che i salari in Italia sono bassi, è vero che va ridotto assolutamente il cuneo fiscale. Le buste paga devono essere più pesanti per i dipendenti”. Sul lavoro l’idea è quella insomma di favorire le assunzioni soprattutto di giovani e a tempo indeterminato. Il reddito di cittadinanza invece è completamente da rivedere per Speranzon: “non ha funzionato in questi anni e ha colpito la cultura del lavoro”.

IMMIGRAZIONE

Sull’immigrazione le idee di Speranzon (in linea ovviamente con quelle di Fratelli D’ Italia) sono chiare. “Non accetteremo l’arrivo di flussi di immigrati senza controllo e di una immigrazione illegale - dice. L’Italia deve attrarre immigrazione qualificata. L’immigrazione illegale e poco qualificata è serbatoio da un lato di manodopera per la criminalità organizzata (e ciò e crea problemi nelle città venete e in Italia dal punto di vista della sicurezza), dall’altro nei casi più fortunati, ci sono lavoratori che sono occupati in realtà che spesso non li pagano il giusto”.

23 www.lapiazzaweb.it Ragazzoni Arredamenti Rovigo www.ragazzoniarredamenti.com Ragazzoni Arredamenti Rovigo www.ragazzoniarredamenti.com OUTLET PRESTO IN ARRIVO Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre Conta almeno Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Provincia Politica. Intervista a Raffaele Speranzon, neo senatore veneziano di Fratelli d’Italia
“P
Alessandro Abbadir
Raffaele Speranzon
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“È importante sfruttare le risorse dell’alto Adriatico, anche i giacimenti di gas, tutelando l’ambiente”

Musica. Il

debutto

a

Chioggia, Cavarzere, Adria e Noale

Suoni d’Acqua, bellezza e incontri

Debutta a Chioggia, Cavarzere, Adria e Noale il Festival Suoni d’acqua, che nasce con l’obiettivo di portare linguaggi eterogenei, dal jazz alla musica classica alla musica etnica e di mettere in rete territori il cui legame è l’acqua. Gli obiettivi di Suoni d’Acqua Festival sono: attraverso il linguaggio universale della musica dar luce alla cultura dell’acqua, alle sue fragilità, al suo essere indispensabile e dar visione alla sostenibilità; rivitalizzare il rapporto unico che l’uomo ha con l’acqua, come la fonte più preziosa di tutta la vita e nello stesso tempo una risorsa; fare rete destinata ad implementare nuove occasioni di scambio e di turismo sostenibile; abbinare agli eventi artistici la riscoperta di luoghi apparentemente “minori” allargando la nostra visione del territorio; promuovere momenti d’incontro tra le persone e la bellezza.

Suoni d’Acqua è un festival con 12 mesi di eventi, una stagione autunno- inverno e una stagione primavera- estate. Gli appuntamenti sono promossi da Musica Chioggia in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Veneto, Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’acqua e Centro Internazionale Civiltà dell’acqua.

La rassegna è realizzata grazie

all’impegno dei Comuni di Adria, Cavarzere, Chioggia e Noale con il Patrocinio di Parco Delta del Po e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Porti di Venezia e Chioggia. Le tipologie di eventi previste sono: History concerts, una significativa immersione nella storia, in luoghi storici; Landscape concerts, un emozionante connubio

Il Cantiere delle donne e la loro scelta gentile

Dare voce alle donne che non hanno la possibilità di farsi sentire. È questo l’obiettivo per cui tre giornaliste venete hanno dato vita al Circolo del Cantiere delle donne, presentato a Cona nel corso di un evento pubblico organizzato dal gruppo Conarte. A presiedere l’evento è stata una delle tre fondatrici del Circolo, la giornalista, Micaela Faggiani.

“Io, Antonella Benanzato e Silvia Pittarello siamo tre giornaliste. Il Cantiere delle donne è figlio di questo incontro, della forte esigenza di fare qualcosa e dare voce a tutte quelle donne della nostra società che non hanno alcun modo di farlo” esordisce la Faggiani. Dopo aver dato la parola a due delle donne presenti nel Cantiere sin dall’inizio, Marina e Barbara, le quali hanno raccontato la loro

esperienza nel vasto gruppo tutto in rosa, alcuni brevi filmati hanno restituito ai presenti l’entusiasmante progetto de La scelta gentile. L’incredibile avventura del cantiere delle donne con le sue autrici Antonella Benanzato e Silvia Pittarello.

“Si tratta di un progetto di vita per le donne e a fianco delle donne - esordisce la prima Antonella Benanzato - La gentilezza, evocata dal titolo, è necessaria per il confronto tra di noi così da distruggere lo stereotipo sulle donne per eccellenza e più difficile da cancellare: quello della competizione.”

Nella prima parte del libro viene raccontata “una storia di lavoro e di aiuto” dove sono presenti numerose interviste a donne che hanno aderito sin da subito e con entusiasmo al progetto del Cantiere. Nella seconda parte del libro, curata dal-

tra arte e paesaggio naturale, al fine di creare un dialogo profondo fra la musica e l’ambiente circostante; Club concerts, luoghi dal fascino d’altri tempi.

“Con Suoni d’Acqua Festival – ha dichiarato Sabrina Boscolo Bariga, Responsabile Comunicazione di Suoni d’Acqua - si vuole dar luce all’acqua che dalle montagne scorre al mare, dalle risorgive

ai fiumi fino alla laguna. L’acqua è madre, dà la vita e cura la nostra esistenza. Un inno ai territori d’acqua, alle proprietà dell’acqua, preziosa, indispensabile e curativa. Una risorsa”.

“Un progetto pilota, - sono le parole di Gabriele Vianelli, Direttore Artistico di Suoni d’Acqua - alla sua prima edizione che riunisce in un unico palinsesto tanti eventi culturali e produzioni originali. Gli eventi artistici si abbinano in taluni casi alla riscoperta di luoghi apparentemente minori, allargando la nostra visione del territorio. Durante la stagione primavera-estate le produzioni saranno programmate non solo in città ma anche fuori dai perimetri urbani e in contesti di assoluto pregio paesaggistico- naturalistico. Questo festival non ha l’obiettivo di promuovere semplici eventi musicali ma momenti d’incontro tra le persone e la bellezza”.

la divulgatrice Silvia Pittarello, e intitolata La scienza della gentilezza, viene interpellata, appunto, la scienza che afferma da anni come “la gentilezza ci appartenga di natura”. L’archetipo di questo modo d’essere si ricongiunge alle origini dell’essere umano, quando “eravamo condannate a stare a lato dell’uomo; quindi, prenderci cura di lui e dei figli” e così questo “ci ha reso più degli uomini predisposte e sensibili alla gentilezza, e credo che il nostro cantiere ne sia la prova” sottolinea, concludendo, la Pittarello. Un ambizioso progetto che oggi conta più di 7000 donne nella cui comunità del Cantiere hanno ritrovato un trampolino di lancio con il quale ripartire con più coraggio, consce del loro inviolabile valore.

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Samuele Contiero in foto Micaela Faggiani Il festival di musica dei territori che si estendono da Venezia alla sua provincia, al Padovano e fino al Delta del Po

Arte e cultura. Dopo l’inaugurazione dello scorso aprile

In autunno prendono il via “I giovedì veneziani” e gli incontri “Values in Art”

Un ciclo di incontri, a cadenza mensile e ad accesso libero, sul tema dell’arte e della cultura, “Values in Art”, e la possibilità per i residenti e studenti di Venezia e della Città metropolitana, ogni giovedì del mese, di accedere gratuitamente sono le due novità della stagione autunnale alla Casa di The Human Safety Net - il programma di sostegno di Generali - alle Procuratie Vecchie in piazza San Marco a Venezia.

Dallo scorso 22 settembre presentando un documento di identità attestante la residenza a Venezia e nella Città metropolitana, il libretto universitario o la tessera studenti in corso di validità o il possesso della carta Venezia Unica, è possibile accedere gratuitamente al terzo piano delle Procuratie Vecchie per visitare la mostra interattiva “A world of Potential”, rilassarsi nella biblioteca di The Human Safety Net, concedersi un aperitivo e salire sulle terrazze a godere di un’inedita vista sui tetti di Venezia. Tutto questo potendo contare anche sull’apertura degli spazi prolungata fino alle 20, anche dell’Illy Caffè con possibilità di accesso alle terrazze.

Ad arricchire anche il calendario di incontri “Values in Art” pres-

so l’Auditorium delle Procuratie, con le conversazioni dedicate all’arte moderna e contemporanea.

Ad inaugurare la stagione è stata Federica Marangoni, artista e designer veneziana nota a livello internazionale per le sue sperimentazioni su diversi materiali e media tecnologici che, nell’ambito di The Italian Glass Weeks, ha presentato il suo librocatalogo “Memory The Light of Time” nell’ambito di un incontro focalizzato sulla “scrittura” come patrimonio indelebile e sull’alfabetizzazione quale imprescindibile diritto umano.

La mostra interattiva, ospitata al terzo Piano, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19, ad eccezione del martedì. Sviluppata intorno

al tema della consapevolezza personale, “A World of Potential”, offre un’esperienza immersiva e interattiva per esplorare e connettersi con i propri punti di forza caratteriali. In tutto 16 installazioni multimediali, sia analogiche che digitali, per coinvolgere i pubblici più diversi e generare riflessioni e autoanalisi sui valori come la creatività, la perseveranza, la gratitudine, la curiosità, la speranza, l’intelligenza sociale e il lavoro di squadra. La mostra è curata da Orna Cohen, co-fondatrice di Dialogue Social Enterprise (DSE), un’impresa sociale, con sede ad Amburgo, che dal 1988 promuove l’inclusione sociale di persone vulnerabili attraverso mostre e Workshop in tutto il mondo.

La casa di The Human Safety Net e la sua missione

The Human Safety Net è un movimento globale di persone che aiutano persone, attivo in 24 Paesi al fianco di oltre 60 ONG. La missione di The Human Safety Net è liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità. I programmi della Fondazione sostengono le famiglie vulnerabili con figli piccoli (0-6 anni) e l’integrazione dei rifugiati attraverso il lavoro e l’imprenditorialità.

La Casa di The Human Safety Net, del Gruppo Generali, all’interno delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia è stata inaugurata lo scorso aprile dopo il restauro ad opera di David Chipperfield Architects Milan e aperta al pubblico per la prima volta in 500 anni di storia.

“A distanza di cinque secoli,

- ha commentato in occasione della sua inaugurazione lo scorso aprile Philippe Donnet, CEO del Gruppo Generali - questo palazzo iconico, noto in tutto il mondo, recupera anche parte della missione originaria dei Pro-

le delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. Uno spazio aperto a tutti, che supporta anche pienamente il progetto di rendere Venezia la capitale mondiale della sostenibilità. Non poteva esserci modo migliore per concludere le celebrazioni per i 190 anni dalla nascita di Generali”.

curatori: aiutare i più deboli della società. Questa è la casa della nostra iniziativa The Human Safety Net, e sarà un luogo di dialogo e di scambio di idee per superare le principali sfide sociali del mondo odierno e ispirare i visitatori ad agire per liberare il potenzia-

“La casa di The Human Safety Net nelle Procuratie Vecchie - sono le parole di Emma Ursich, Segretario Generale di The Human Safety Net - apre tante opportunità per raggiungere più persone, creare nuove connessioni, scambiare, discutere, progettare e amplificare l’attenzione, la comprensione e l’azione intorno alle questioni urgenti relative all’inclusione sociale ma anche più in generale alla sostenibilità come pietra angolare per la resilienza e il benessere umano”.

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Due importanti novità per la stagione autunnale nella nuova Casa con cui Generali ha aperto le porte delle Procuratie Vecchie a Venezia

Calcio femminile. Intervista con Miralda Baseggio, allenatrice femminile del Lady Maerne

“Questo sport cresce fra bambine e ragazze, servono aiuti e sponsor”

Da fine settembre ha preso il via il campionato di Eccellenza di calcio femminile con tre formazioni veneziane iscritte. Il Godige Cavarzere gareggerà nel girone B mentre Lady Maerne e il neonato Spinea, fanno parte del gruppo C. Molta attesa c’è per la formazione di Maerne, nata da quattro anni, che è allenata dalla trevigiana Miralda Baseggio. “A credere fortemente in questo movimento femminile - spiega Miralda Baseggio l’allenatrice del Lady Maerne - è stato il presidente Italo Maggiolo che ha cominciato ad investire fin dal secondo anno di vita della società per dare la possibilità a bambine, ragazze e adulte del territorio, di avvicinarsi a questo sport. Quando sono stata chiamata a seguire la prima squadra, sempre al secondo anno, pur essendo ancora tutto in costruzione, ho visto nel presidente e nei suoi collaboratori la giusta caparbietà per far crescere il movi-

mento a Maerne con un progetto a lunga durata. Tant’è che oggi siamo 100 tesserate e continuano a venire bambine a provare negli open day ed allenamenti, così che attualmente la società conta squadre nelle categorie pulcini, esordienti under 15, under 17 e prima squadra in categorie regionali e nazionali. In questi tre anni che sono alla guida

della prima squadra, mi sono sentita fortunata di aver avuto e avere tuttora a disposizione delle ragazze caparbie, capaci ed intelligenti, che hanno avuto la pazienza di crescere e migliorarsi fra mille impegni personali. Ed i risultati si stanno

vedendo con miglioramenti anno per anno. Abbiamo aggiunto dei tasselli e via via ci siamo prese delle piccole soddisfazioni con l’obiettivo di prenderne sempre più grandi. Assieme al mio staff, crediamo molto in tutte loro. È un piacere vederle

Tennis giovanile a Dolo, nuove promesse e tanto spettacolo

Grande partecipazione di tennisti, oltre cento, al “Torneo Giovanile Banca Prealpi Sanbiagio” organizzato dall’ “Asd Tennis Club Dolo” svoltosi nelle scorse settimane, sui campi in terra rossa del circolo di via Arino. Partecipazione di alto livello e incontri sempre avvincenti e molto equilibrati, perfetta la direzione del giudice arbitro Andrea Spolaore coadiuvato dalla direttrice del torneo Micaela Barbuni. Tanta la soddisfazione del circolo dolese, impegnato da sempre a credere nei giovani. A vincere la categoria Under 12 maschile è stata la testa di serie numero uno Lorenzo Scalettari del “Tc Bassano” impostosi in finale su Leonardo Sandri del “Green Garden”. Doppia partita e doppi complimenti per Elisa Mirabile del “Circolo Tennis Sovizzo” e Cecilia Sacchetto del “Green Garden” che hanno disputato la finale dell’Under 12 e dell’

Under 14 con una vittoria per ciascuna dopo un intero pomeriggio a darsi battaglia in campo. La vittoria nella categoria Under 14 maschile è andata a Edoardo Nicoletti del “Tc Plebiscito” impostosi su Marco Rossi dell’ “Asd La Fenice”, mentre nella categoria Under 16 maschile è risultato vincitore Edoardo Scodellari del “Tc Plebiscito” in finale su Riccardo Pasqualetto del “Tc Dolo”. La finale dell’Under 16 femminile, infine, ha incoronato Giulia Demin del “Tc Mestre” vincente contro Anna Santon del “Tc Dolo”. La stagione dei tornei è proseguita a fine settembre quando, quasi 150 atleti hanno partecipato alla quarta edizione del torneo di tennis riservato alla IVa categoria maschile. Una manifestazione, per il terzo anno dedicata alla memoria di Fernando Barbuni, ex presidente dell’ Asd Tennis Club Dolo. (l.p)

giocare, sorridere assieme nonostante il duro lavoro a cui si sottopongono fra allenamenti e partite”.

C’è qualcosa che la rende felice?

“A volte, quando arrivo in anticipo al campo di allenamento, è una gioia vedere bambine - sottolinea la Baeg-

gio - correre col pallone tra i piedi che sembra più grande di loro e con le casacche che arrivano sotto il ginocchio. La felicità è nei loro occhi”. Il calcio femminile non è ancora considerato come dovrebbe? “La società Maerne sta investendo - conclude - molto per il presente e per il futuro, ma in generale vedo ancora poca fiducia e scetticismo verso questo movimento, è un peccato perché in questi anni è cresciuto, e lo si vede direttamente nei numeri e nelle società che nascono. Non è facile dare la possibilità e tutto il necessario sia alle bambine che alle adulte, di praticare questo sport, c’è sempre da lottare. Sarebbe importante che vi fossero degli aiuti dalle autorità comunali, da piccoli o grandi sponsor che potrebbero contribuire a far sì che questo movimento, a Maerne, possa avanzare sempre più per dare l’opportunità a tante di poter calciare un pallone”.

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Al via nelle scorse settimane il campionato di Eccelenza di calcio femminile: 3 le squadre veneziane iscritte
I premiati del torneo di tennis dolese

“Non si può essere allo stesso momento ciò che si era e ciò che si è”. Quando cento e passa anni fa Igor Stravinskij scriveva questa frase per la sua “Histoire du soldat” non pensava certo all’Italia dei nostri giorni. Ma queste parole calzano perfettamente alla nostra situazione politica e fotografano l’incapacità di leggere i cambiamenti avvenuti dopo il voto delle politiche. Il Pd è vittima di quella che Massimo Cacciari definisce una “catastrofe culturale” nell’area di centrosinistra, iniziata da molto tempo,

#Regione

Il Punto Stravinskij insegna

che ha portato il Pd a perdere elezioni da sedici anni (pur restando al governo da undici). Ma secondo Letta il partito non deve sciogliersi, in nome dei cinque milioni di voti ottenuti. Peraltro nel Veneto il Pd ha motivi di essere più soddisfatto

rispetto ad altre regioni, visto che qui ha sostanzialmente tenuto.

Chi dovrebbe ragionare sul fatto che niente è più duraturo del cambiamento è naturalmente la Lega, che ha perso tre milioni di voti ma nessuno si è dimesso. Il

fatto che si siano redistribuiti in gran parte nell’area aggrava i problemi. Significa che le idee della Lega, cui gli elettori specie nel Veneto si sono aggrappati da trent’anni, non attraggono più. E infatti Fratelli d’Italia ha addirittura doppiato la Lega, mentre è svanito il progetto di diventare un partito nazionale. I voti, come i conti, non tornano più quando si perdono. L’unica verità è che adesso Fratelli d’Italia ha tutte le carte per candidare un suo governatore per il dopo Zaia. Il 2025 è più vicino di quanto si pensi.

vinto

La sua valutazione sul voto?

“Dalle elezioni nazionali usciamo sicuramente sconfitti, è una sconfitta seria della quale tenere conto, ma anche la base per decidere l’impegno per il futuro. Il nuovo governo dovrà affrontare da subito situazione complicata, noi ci impegneremo per un’opposizione attenta. Siamo la seconda forza nel Paese, la prima di opposizione a livello nazionale. A marzo terremo il congresso, sapendo che solo dopo verrà affrontato il tema delle alleanze politiche che non siamo riusciti a realizzare questa volta”.

La situazione in Veneto?

“Siamo diventati il secondo partito della regione, abbiamo scavalcato la Lega e abbiamo tenuto, nonostante l’astensione molto alta e nonostante la presenza del terzo polo. Il dato più interessante è che abbiamo ricevuto 160 mila voti in più rispetto a regionali 2020. Questo sta ad indicare che il Pd è la base per costruire un’alternativa anche in Veneto. Dovremo muoverci con uno schema di alleanza ampia e plurale, verso le forze politiche e civiche, come è stato fatto a Padova e Verona. Siamo già in vista delle prossime elezioni amministrative del 2023 a Treviso e Vicenza e questo passaggio ci può preparare al meglio alle elezioni regionali del 2025”. Come capitalizzare il consenso ottenuto nelle città?

“Da una parte consolidiamo il risultato ottenuto nei principali capoluoghi, dall’altro dobbiamo aumentare la presenza il radicamento nei piccoli centri. È tutto un tema da approfondire”. E il dialogo con il terzo polo?

“Dobbiamo al più presto parlare con tutti in Veneto, a partire da Azione e Italia Viva. Se sei forte e hai un tuo programma e una tua identità puoi allearti. Le alleanze sono necessarie, la destra le ha fatte non curandosi delle divisioni. Da noi sono prevalsi personalismi ed egoismi”.

In Veneto come si muoverà il Pd?

“Siamo il secondo partito e solo noi possiamo essere il perno di un’alternativa. Continueremo a fare opposizione e contemporaneamente fare le proposte alla società veneta, su molti temi, ad iniziare da sanità, autonomia, sostegno alle imprese, lavoro. Continueremo a dire la nostra in consiglio regionale e poi con gli interlocutori sul territorio per costruire questa alternativa”.

Quali prospettive per l’autonomia in Veneto?

“La Lega in questi anni ha fatto solo propaganda e non ha ottenuto alcun risultato. Con una forza centralista come Fratelli d’Italia non la vedo semplice nonostante i proclami. Noi crediamo nell’autonomia e continueremo con la nostra proposta per una legge quadro nazionale e l’individuazione di sette materie che si possono realizzare, sulle quali sarebbe necessario convergere”. (n.s.)

Luca De Carlo, coordinatore di Fratelli d’Italia in Veneto, dopo una legislatura divisa tra Camera e Senato, è stato rieletto al Senato nel collegio uninominale di Belluno, incassando oltre il 57 per cento delle preferenze. All’ottimo risultato personale si somma la netta affermazione del suo partito in tutta la regione.

Il Veneto vi ha premiato? “Per noi militanti veneti è stata una grande soddisfazione realizzare la miglior prestazione regionale, con ben 6 punti e mezzo sopra la media nazionale. Un risultato che non ci stupisce perché ci siamo rivolti ai cittadini veneti con un linguaggio concreto e coerente. Il Veneto era stufo di facili enunciazioni e ha trovato l’approdo naturale in Fratelli d’Italia, un partito pragmatico, serio e concreto. Adesso starà a noi non tradire la fiducia ricevuta e lavorare ad un governo coeso”. Quali segnali sono arrivati dal territorio?

“C’è una forte attenzione non sono dalle categorie produttive ma anche dalla gente: per noi è stato normale entrare in sintonia con il sentire del popolo veneto e italiano. Abbiamo instaurato un confronto all’insegna del pragmatismo e delle priorità. I veneti hanno apprezzato, dopo il voto, anche la nostra scelta di non festeggiare più del dovuto, la nostra

sobrietà”.

Come vi ponete con la Lega, vostro principale alleato, al quale avete sottratto non pochi voti?

“Il rapporto con i vertici veneti della Lega è splendido, improntato sulla correttezza e la trasparenza. Non ne ho mai fatto una battaglia interna, una sfida a prendere più voti della Lega. Mi interessava che il centrodestra prendesse più voti del centrosinistra”.

Sarà la volta buona per l’autonomia?

“L’autonomia, come il presidenzialismo, è nel programma del governo dal 2018, sono sicuro che ce la faremo. Non verrà meno l’attenzione all’architettura dello Stato, perché se non consentiamo al tessuto imprenditoriale di superare questa fase non avremo le risorse per autonomia”.

Quali, dunque, le ricette per la crisi?

“Anzitutto un pano strategico nazionale sull’energia che ci porti a non dire sempre no, che diversifichi le fonti e metta sul tavolo tutte le opzioni, senza la spada di Damocle con aumento dei costi che ci fanno andare fuori mercato fuori mercato. Altre nazioni negli anni scorsi hanno fatto scelte più lungimiranti e ora possono far fronte agli aumenti. Però facciamo attenzione a dare denaro facile agli speculatori”.

Il Veneto che contributo può dare?

“Il nuovo governo sa di poter contare sulla classe dirigente del Veneto e sull’apporto che il nostro territorio saprà dare”. Il forte consenso è dovuto all’impegno del partito?

“Abbiamo sempre detto che una volta superata la soglia psicologica del 5% alle europee sarebbe stato più facile crescere. A questo si è aggiunto il grande lavoro della nostra leader e di tutti i militanti sul territorio”.

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S egretario del Partito Democratico in Veneto e parlamentare di lungo corso, Andrea Martella è stato rieletto al Senato.
senatore
segretario
Pd fulcro per l’alternativa”
Partito Democratico. Il
e
veneto Martella “Le alleanze sono necessarie,
Fratelli d’Italia. Il coordinatore veneto De Carlo passa al Senato “Ha
la concretezza, il Veneto si farà sentire”

Azione. Il segretario regionale Marco Garbin

“Bene il Terzo Polo, facciamo sul serio”

Marco Garbin, segretario regionale di Azione, commenta il primo vero test elettorale per il “terzo polo” in Veneto.

Come valutate l’esito del voto?

“In Veneto il risultato è stato ottimo, abbiamo eletto tre parlamentari nel plurinominale: Valentina Grippo, l’ex ministro alla famiglia Elena Bonetti e Daniela Sbrollini al Senato. Come primo approccio alle urne e come primo test politico credo che sia un grande risultato. Se guardiano ai numeri in Veneto abbiamo ottenutoa l’8,37%, quindi siamo sopra la media nazionale. Molto meglio è andata nei capoluoghi di città veneti: a Treviso il 12,90% a Padova il 12,64% a Vicenza 11,58%, a Verona il 10,66% a Rovigo il 9,92%, per citare i più importanti, molti a doppia cifra”.

Chi sono i vostri elettori?

“Si concentrano in città e sono sensibili ai nostri temi, ora dobbiamo fare un grande lavoro sulle piccole e medie città. Fino a prima delle elezioni avevamo solo dei sondaggi in mano. Ora possiamo contare su dati oggettivi che ci permettono di tarare la strategia per i prossimi anni. Il nostro è un progetto politico recente, con buone prospettive di crescita”.

C’è dunque spazio per il terzo polo in Veneto?

“Certamente, e questi numeri lo confermano, ci siamo misurati dal punto di vista politico e abbiamo portato a casa un risultato che ora intendiamo mettere a frutto”.

Come intendete muovervi adesso?

“Continueremo a lavorare sodo. Il progetto del terzo polo è una certezza che abbiamo concretizzato insieme con Italia Viva. Questa alleanza ci poterà al prossimo appuntamento importante, le

elezioni europee del 2024. La nostra vocazione europeista è molto forte e gli elettori lo coglieranno. Intanto il prossimo anno ci misureremo anche con le amministrative”.

In Veneto Fratelli d’Italia ha bissato la Lega, perché?

“Il risultato è chiaro, nella nostra regione si è svuotata la Lega e il partito di Meloni ha fatto incetta di preferenze, si sono invertiti di rapporti di forza e di conseguenza anche i rapporti politici all’interno della coalizione. Ora li vedremo all’opera”.

E dell’autonomia che ne sarà?

“Il fatto che questo traguardo così importante sia atteso da anni fa pensare. Nonostante la Lega sia stata a lungo al governo non è riuscita a portare a casa il risultato. Il testo era pronto ed era sul tavolo, ma non è stato portato a compimento. Anzi, è stato mandato a casa un governo che stava perseguendo questo obiettivo”.

Quale il mandato ai vostri parlamentari?

“Anzitutto quello di fare i parlamentari e di lavorare seriamente, come il nostro slogan “L’Italia, sul serio”. Il numero di deputati e senatori è calato, e ai nuovi eletti sarà richiesta presenza e impegno”.

Le priorità?

“Il Governo Draghi ha lavorato all’ossatura del Pnrr, che ora deve essere portato a compimento. E’ anche un debito che dobbiamo usare bene e in maniera intelligente per le generazioni future. E’ un atto di responsabilità politica, fronte ad emergenze come il caro bollette e la tensione sociale. Abbiamo un iceberg davanti e dobbiamo calcolare bene la rotta. Il Parlamento e il governo dovranno agire con attenzione”. (n.s.)

Lega. Alberto Stefani, rieletto alla Camera

“Centrodestra unito per il bene del Paese”

Alberto Stefani è stato rieletto alla Camera dei Deputati nel collegio della Bassa Padovana e Rovigo. Ha 29 anni, è sindaco di Borgoricco nonché commissario regionale della Lega.

Come valutate il responso delle urne? “Diciamo subito che questo risultato sicuramente non ci soddisfa ma ci esorta a fare presto e a fare tanto. Ci mettiamo subito al lavoro per i veneti e in ascolto delle esigenze dei cittadini. Senza dubbio ha influito l’appoggio al governo Draghi, una scelta di responsabilità poco apprezzata dal nostro elettorato. Fratelli d’Italia era una novità e l’unica forza politica all’opposizione, sicuramente anche questo effetto ha influito sul dato elettorale. Ora sarà importante che in questi cinque anni il centro destra sia coeso e lavori per il bene del Paese”.

La Lega ha molte sentinelle sul territorio, cosa avete colto in questi ultimi mesi?

“Si notava da parte dell’elettorato un po’ di indecisione e di incertezza, comprensibile dopo una legislatura così delicata e particolare. Adesso c’è la possibilità di portare a casa risultati che ci permettono di costruire il futuro e recuperare consenso”.

Quale il vostro rapporto con Fratelli d’Italia?

“È una relazione molto buona, poi ognuno ha le sue sensibilità e si muove con i suoi uomini. In questo periodo, poi, l’elettorato è molto mobile e fra un anno lo scenario politico potrebbe essere completamente diverso. Ci saranno ulteriori variazioni dei flussi elettorali, questo dipende dalla capacità di governo delle forze politiche, siamo convinti che la nostra azione poterà beneficio

alla Lega e ci garantirà buon risultato dal punto di vista politico”.

E la partita dell’autonomia?

“Se si parla di autonomia è grazie alla Lega che ha promosso un referendum molto partecipato. Solo grazie alla Lega qualche risultato è stato ottenuto. Il nostro movimento politico ha sempre messo al centro questo tema nonostante un arco parlamentare avverso. Durante l’ultima legislatura, grazie ad un mio emendamento al Decreto Semplificazioni nel 2021, abbiamo approvato autonomia autostradale che permette di incassare miliardi di pedaggi per lavori e manutenzione ma anche di aprire una holding veneta delle autostrade”.

Quali le altre priorità per il Veneto?

“Sicuramente la riduzione del caro bollette per famiglie e le imprese che stanno soffrendo. Puntiamo alla riduzione delle tasse sulle piccole e medie imprese, nelle quali lavorano la gran parte dei veneti: è fondamentale preservare un patrimonio imprenditoriale che garantisce anche la coesione sociale. Vanno potenziate e migliorate le infrastrutture per commercio e trasporti con un maggiore aiuto da parte dello stato. Vanno fronteggiate alcune emergenze sanitarie come mancanza dei medici di base, un problema nazionale”.

Il dibattito interno alla Lega sul dopo elezioni?

“A livello congressuale siamo la prima regione in Italia: abbiamo superato il 70% ad inizio ottobre entro il mese concluderemo tutti i congressi di sezione per poi procedere con quelli provinciali. Le polemiche si smentiscono con i fatti e con i numeri, come abbiamo sempre fatto”.

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Regione

Avanti con l’Agenda Digitale del Veneto: “risolverà i problemi e darà opportunità”

Ha preso il via il percorso della giunta regionale di aggiornamento del documento programmatico “Linee Guida dell’Agenda Digitale del Veneto 2025”. A fare il punto sull’iter è l’assessore regionale Francesco Calzavara, con delega al Sistema informatico, e-government e agenda digitale.

Come nasce l’Agenda Digitale del Veneto?

“Abbiamo ‘scritto’ quest’Agenda partendo da 9 incontri sul territorio che hanno coinvolto più di 700 persone in circa 30 laboratori di co-design durante gli ultimi mesi dell’anno scorso. Il periodo ovviamente non era dei più semplici, ma organizzandoci siamo riusciti ad incontrare, confrontarci e raccogliere numerosi spunti con esponenti del mondo delle imprese, dell’università e della ricerca, delle istituzioni locali, delle associazioni e dei cittadini.

In questi incontri hanno partecipato tutti i miei colleghi di giunta, decine di dirigenti e funzionari regionali, e nel documento finale c’è la prefazione del presidente. Questo documento dunque è una visione condivisa e costruita da tutta amministrazione regionale. Alcuni anni fa il digitale non sarebbe stato vissuto come un

tema trasversale di tutti gli assessorati, abbiamo compiuto un deciso passo in avanti”.

Cosa propone l’Agenda Digitale?

“Seguendo in prima persona questo percorso, ho raccolto veramente molte indicazioni importanti. La prima è sulla necessità di adottare un approccio duale: l’Agenda deve risolvere problemi e criticità presenti, ma anche delineare progetti che guardano al futuro, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie.

Poi, il digitale è una grande opportunità e nella nuova Agenda del Veneto è lo strumento

per raggiungere obiettivi strategici: rendere il Veneto più attrattivo, più sostenibile e più coeso, rafforzando le comunità locali e mettendole nelle condizioni di avere gli stessi servizi delle grandi città.

Terzo aspetto, l’Agenda 2025 propone molte azioni da realizzare, ma due sono prioritarie: l’investimento nello sviluppo e diffusione delle competenze digitali e la valorizzazione del dato da parte del soggetto pubblico. Ciò rappresenta un passaggio fondamentale per migliorare il governo del territorio, offrire servizi pubblici personalizzati e adattivi e per sostenere la competitività del-

le imprese”.

Definire un piano pluriennale sul digitale, visti i tempi con cui evolve la tecnologia, non rischia di essere parziale e precocemente obsoleto?

“No, la modalità e il processo adottato per questa Agenda sono un asset di lungo termine. Abbiamo contribuito a rafforzare e consolidare la comunità degli stakeholders digitali della nostra regione, sapendo che sarà una risorsa vitale per poter affrontare il futuro incerto che ci attende e un presente ricco di opportunità, basti pensare al Pnrr e alla nuova programmazione europea 2021-27”.

29 www.lapiazzaweb.it Carta, Web, Audio. Dentro il territorio nel cuore della gente! Ieri,oggi,domani. Piùdi1000 prezzibloccati. Siamoconvenienti.sempre Conta di bloccati mesi. Regione Il percorso. Il punto con l’assessore regionale Francesco Calzavara
Dopo gli incontri sul territorio, che hanno coinvolto più di 700 persone in 30 laboratori, entra nel vivo l’aggiornamento del documento programmatico che guarda al 2025

Persone e Capitale Umano. Sicurezza sul lavoro, formazione e cultura dell’inclusività per far crescere una squadra coesa

Le persone: il cuore pulsante di Despar

Mettere al centro le persone e contribuire al loro benessere: sono queste le direttrici dell’impegno di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia Romagna, e la Lombardia, per valorizzare i propri collaboratori, migliorare ogni giorno l’ambiente di lavoro e garantire rapporti occupazionali stabili. Oggi Aspiag Service conta quasi 9.000 collaboratori, di cui il 65% è rappresentato da donne, una grande famiglia per cui è sempre più forte l’attenzione dell’azienda alle persone e al loro benessere che è da sempre un elemento distintivo della strategia di crescita del marchio dell’abete. Per farlo l’azienda ha attivato molteplici iniziative, tra cui percorsi di formazione per tutti i collaboratori, progetti di inclusione e diversity, nonché investimenti per garantire e promuovere il continuo miglioramento della sicurezza. Pilastro centrale per Aspiag Service è la sicurezza sul lavoro: tutte le unità organizzative sono infatti certificate ISO 45001, una certificazione che ha lo scopo di rendere sistematici per un’azienda il controllo, la conoscenza, la consapevolezza e la gestione di tutti i possibili rischi insiti nelle situazioni di operatività normale e straordinaria sul luogo di lavoro. A questo si collega un’intensa attività di formazione dei collaboratori attraverso iniziative di prevenzione, comunicazione e informazione, affinché tutto il personale preposto sia preparato e aggiornato in tema di gestione e mitigazione dei rischi di salute e sicurezza.

La formazione dei collaboratori ha l’obiettivo di valorizzare e far cre-

scere le persone. In questo senso è possibile parlare di formazione continua, volta a migliorare le competenze e le specializzazioni dei nostri collaboratori. Nel solo 2021 Aspiag Service ha erogato oltre 62.000 ore di formazione per tutti i collaboratori. Particolare attenzione nel corso del 2021 è stata rivolta a percorsi formativi dedicati a tutti i collaboratori che hanno come valore di riferimento lo sviluppo di una cultura inclusiva a tutti i livelli aziendali. I collaboratori con ruoli di responsabilità hanno potuto partecipare a corsi sull’ascolto

attivo mirati a favorire una consapevolezza rispetto ai temi di giudizio e pregiudizio verso i colleghi e alla loro gestione, inoltre sono state promosse iniziative rivolte al top management che ha fruito di corsi volti a promuovere un’ottica inclusiva e che ha attraversato gli argomenti legati all’utilizzo dei canali di comunicazione con uno specifico focus sui temi della diversità di etnia, genere, orientamento sessuale ed age management.

L ’area vendite, dato il contatto diretto con il cliente, è quella più interessata dai nostri corsi di for-

mazione.

Per questo vengono dati loro gli strumenti per acquisire competenze specifiche sulla comunicazione verbale e non verbale e gestire al meglio l’interazione con i clienti. Nell’ottica di favorire la specializzazione e la crescita delle competenze, Aspiag Service ha inoltre attivato la piattaforma Totara per la gestione dei processi formativi in modalità seminariale ed e-learning, con particolare focus sulla formazione linguistica in linea con la vocazione internazionale di SPAR Austria, gruppo di cui Aspiag Service fa parte.

Promuovere la cultura dell’inclusività, mettendo al centro la persona

L’attenzione alle persone si concretizza per Despar anche in un nuovo modo di concepire il supermercato, non solo come spazio di vendita, ma anche come luogo sociale di incontro e condivisione. Per questo tra gli interventi formativi rivolti ai collaboratori, Aspiag Service ha promosso “La spesa che Impresa!”, un progetto pilota per fornire ai colleghi dei punti vendita gli strumenti per relazionarsi con persone fragili o in difficoltà, soprattutto anziani. Nei primi mesi del 2021, l’azienda ha attivato in via sperimentale un corso di formazione rivolto a una decina di collaboratori di tre punti vendita padovani tenuto da psicologi esperti in fragilità, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per relazionarsi e supportare anche nel semplice atto del fare la spesa le

persone che possono manifestare comportamenti anomali, un atteggiamento di spaesamento e confusione, individuando le modalità e i comportanti da adottare per entrare in relazione con loro nel modo più corretto ed efficace. Il progetto è nato durante la fase più acuta della pandemia quando il supermercato è diventato uno spazio di incontro e i collaboratori dei punti vendita sono stati investiti di un ruolo sociale sempre più profondo. I risultati della sperimentazione sono stati molto soddisfacenti, per questo il progetto sta proseguendo con successo in altri punti vendita, confermando l’impegno di Aspiag Service per lo sviluppo e la formazione dei propri collaboratori, così come per il benessere delle persone e l’attenzione alle comunità in cui si inserisce.

Per Aspiag Service l’attenzione alle persone è un caposaldo imprescindibile della propria politica di sviluppo, sia verso i collaboratori, sia ponendo attenzione ai legami sociali tra le persone all’interno delle comunità nelle quali l’azienda si inserisce. L’attenzione alle persone per Despar si rivolge non solo verso i propri collaboratori, ma anche verso l’esterno, a quella comunità che vive e cresce insieme alla nostra azienda. Di questo impegno ci teniamo a sottolineare due esempi: la prima è il progetto di “Uguaglianza e inclusività sociale”, sviluppato in stretta collaborazione con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi di Padova, che consente di inserire nel mondo del lavoro ragazzi diversamente abili attraverso la creazione di shopper colorate e fatte a mano che sono poi state vendute nei nostri punti vendita. Il secondo progetto riguarda la collaborazione con le sette Questure del Veneto per sostenere alcune campagne informative e di sensibilizzazione su temi di grandi attualità come la violenza di genere, il bullismo e le truffe: i punti vendita del marchio dell’abete sono diventati così degli amplificatori sui territori dei contenuti di queste campagne portatrici di messaggi su temi sociali di grande impatto e di indicazioni pratiche per favorire la prevenzione e dare indicazioni pratiche sui comportamenti da adottare per affrontare situazioni di difficoltà o disagio. Si tratta solo di due esempi che testimoniano come per Aspiag Service la responsabilità sociale d’impresa sia un impegno a 360° che si concretizza anche in una forte attenzione alle persone, con l’obiettivo di creare legami forti e promuovere progetti di utilità sociale.

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IL PUNTO
Regione
di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto i collaboratori “La Spesa che Impresa!”: quando il supermercato diventa spazio sociale

“Una stagione difficile per i pensionati gli attuali ristori sono insufficienti”

Caro-energia, bonus, interventi a sostegno del reddito, flat tax: sono molti i temi sul piatto in vista di un inverno che si preannuncia non facile per tutti, in particolare per le categorie più fragili come quella dei pensionati. Una situazione che preoccupa Massimo Cestaro, segretario regionale di SPI CGIL Veneto.

Segretario, qual è la situazione in Veneto attualmente?

“Dalle rilevazioni Istat è emerso che l’inflazione in Veneto è sensibilmente superiore rispetto al dato nazionale: 9% contro 8,4% (ad agosto). Per esempio, un pensionato che vive da solo avrà al mese un aumento di circa 200 euro: costi prevalentemente energetici, di mantenimento della casa, e dei generi alimentari. Una coppia over 65, senza figli, avrà invece un incremento

mensile di circa 270 euro. Se si considera che il 50% dei pensionati prende meno di 1500 euro al mese, e che il 25% sta sotto i mille euro, si capisce come queste cifre impattino pesantemente”.

I dati dicono che un veneto su 4 è over 65. In prospettiva sempre più cittadini quindi saranno non autosufficienti e sempre più avranno bisogni marcati. Vi aspettate un sistema di tutele, una progettualità nelle politiche dell’invecchiamento della popolazione?

“Io spero proprio di sì. Dopo anni di pressioni da parte dei sindacati e numerose manifestazioni, l’ultima a giugno a Bologna, il Governo ha finalmente approvato il disegno di legge sulla non autosufficienza. Ora toccherà al nuovo Parlamento completare l’iter legislativo nei tempi previsti, per dare un aiuto

agli anziani non autosufficienti e alle loro famiglie”.

Dopo il bonus di ottobre, a novembre i pensionati veneti dovrebbero vedere un incremento di circa 150 euro grazie al bonus decreti aiuti Ter. Sono aiuti sufficienti?

“Direi di no. Il bonus 2%, che parte da ottobre, riguarda i redditi inferiori a 35mila euro annui ed è la ragione per la quale la platea non è esattamente al 100%. Si tratta di circa 30-35 euro di aumento al mese. Cifre irrisorie. Il Bonus dei 150 euro viene erogato a chi ha un reddito inferiore a 20 mila euro. Chi ha una pensione di circa 1500 euro tra i bonus e l’aumento del 2% per l’ultimo trimestre 2022 (tredicesima inclusa) dovrebbe trovarsi a fine anno circa 275 euro in tasca in più. È un piccolissimo ristoro, che riteniamo comunque insufficiente”.

Cosa chiedete dunque?

“Interventi strutturali. Le famiglie hanno bisogno di programmare la propria vita e quindi devono sapere quali sono le entrate”.

Si parla da settimane della FlatTax: cosa ne pensa?

“Appartiene alla categoria più generale delle stupidaggini. Produce due effetti entrambi dirompenti: i redditi più bassi pagherebbero di più e ci sarebbe un grandissimo sconto fiscale per i redditi più alti, cosa in contrasto con il dettato della nostra Costituzione, che non a caso parla di progressività del sistema fiscale. L’effetto di questa logica sarà la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali come la sanità: chi pensa che la flat tax possa ristorare le proprie condizioni deve sapere che questo produce un effetto pesantissimo”.

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con VOI
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LaPiazza24 Zoom SCANSIONA IL QR CODE ASCOLTA QUESTA INTERVISTA SU: Ilaria Morelli conduce Regione
segretario
L’analisi. Intervista a Massimo Cestaro,
regionale Spi Cgil Veneto
Toccherà al nuovo Parlamento completare l’iter in aiuto agli anziani non autosufficienti

fino al 18 dicembre

Esperienza immersiva al Palazzo della Ragione

P alazzo della Ragione ospita dal 3 novembre lo spettacolo Sidera Aurea, un progetto artistico e culturale di valorizzazione di uno dei patrimoni storici padovani riconosciuti come Patrimonio Unesco. La più grande sala pensile al mondo si trasforma in una macchina del tempo tra proiezioni di luci e animazioni in 3d.

Un percorso storico ed emotivo attraverso la storia che il Palazzo ha vissuto attraverso i secoli. Dalla nascita fino alla sua distruzione, avvenuta nel 1 420 a causa del celebre incendio che cancellò il ciclo pittorico originale dipinto da Giotto.

Per la prima volta Palazzo della Ragione si trasformerà in una maestosa tela virtuale di uno spettacolo crossmediale. Luci, effetti visivi, musiche e colori, attraverso la proiezione di un percorso immaginifico, trasformeranno le cornici e gli affreschi in 333 finestre. Ideato e realizzato dalla Odd Agency, in collaborazione con il Comune di Padova, il progetto è inserito

nell’ambito della campagna di promozione dei beni culturali della città incentrata sul tema di “Padova Urbs Picta” tra gli otto luoghi affrescati da Giotto e dai suoi eredi.

“Con questa operazione di videomapping - commenta l’assessore alla cultura di Padova, Andrea Colasio - vogliamo rendere un grande omaggio a due giganti della storia padovana, ricreando, nei limiti del possibile, la meraviglia e la magia che il pennello di Giotto, aveva realizzato. Non dobbiamo dimenticare infatti che accanto alle costellazioni zodiacali e ai pianeti noti vennero dipinte migliaia di stelle dorate, con specchi: “sidera aurea cum speculis”, le quali, in un dialogo serrato con la Cappella degli Scrovegni, creavano un universo fantastico”.

Giotto, infatti, realizzò un enorme ciclo astrologico caratterizzando così il Palazzo della Ragione come tempio laico della città. Il titolo “Sidera aurea” si ispira agli astri che hanno in-

fluenzato l’opera di Giotto. Il video mapping, infatti, trae ispirazione dalla narrazione astrologica del ciclo pittorico e dalla sua iconografia, in un continuo dialogo fra immagine e architettura. Una proiezione su due livelli tra soffitto e affreschi. Ma il più grande scienziato dell’epoca, Pietro d’Abano, collaborò insieme all’artista fiorentino. Ecco, quindi, che all’interno della Sala si venne a creare un incredibile connubio tra scienza e religione.

“Rispettando il patrimonio racchiuso fra queste mura,commentano i creativi di Odd Agency - con questa installazione abbiamo l’ambizione di intessere un dialogo con le idee di Pietro d’Abano, rivestendo di una luce di contemporaneità l’arte da esse scaturita. Attraverso l’emozione generata da un’esperienza, l’installazione cercherà di restituire l’immenso patrimonio di storie e interrogativi che la Sala della Ragione non smette mai di suscitare in ogni nuovo visitatore”.

Info utili

INFORMAZIONI E CONTATTI https://sideraurea.it - info@sideraurea.it - +39.091.2738915

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A
novità.
Padova percorso multimediale in videomapping
Arte e Cultura
Orari e date Costo biglietto Dove acquistare dal 3 novembre al 18 dicembre 2022, dalle 18.30 alle 20.30, uno spettacolo ogni mezz’ora, per un totale di 5 spettacoli • 12€ intero • 8€ ridotto (riservato a studenti, ragaz zi/e dai 6 ai 18 anni, disabili); • Accesso gratuito fino ai 5 anni di età e per l’accompagnatore del disabile.
delle Erbe,
17:30
prima del primo spettacolo)
saranno acquistabili dal 15 Ottobre.
Online su https://sideraurea.it Presso la biglietteria CoopCulture in Piazza
dalle
(un’ora
I biglietti
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Salute

Ottobre rosa

Sappiamo quanto la prevenzione sia importante per la salute della donna, ma sappiamo anche che farla, a volte, non è così scontato. La prevenzione, però, è essenziale: è il mantra anche di questa edizione di “Ottobre rosa”, il mese dedicato proprio alla prevenzione del tumore al seno.

Ed è per questo che si rinnova la campagna portata avanti da trent’anni dall’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro, con le varie iniziative promosse da Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori, con Lilt for Women – Campagna Nastro Rosa, che invita tutte le donne a fare gli screening prenotando, presso le sedi che aderiscono, le visite senologiche gratuite, che sono promosse in tutta Italia.

Si tratta di un importante appuntamento da non sottovalutare nemmeno tra le donne più giovani se l’obiettivo condiviso è quello di vincere insieme uno dei tumori femminili più diffusi.

Gli obiettivi principali di Lilt sono l’abbassamento dell’età dello screening e il coinvolgimento attivo nelle scuole con la diffusione di materiale informativo e illustrativo, in particolar modo insistendo sull’utilità dell’autopalpazione, soprattutto fra le più giovani.

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Prosegue alla pag. seguente OTTOBRE 2022 on-line: /category/salute/
Tumore al seno, la prevenzione rimane la carta vincente
Visite senologiche gratuite e tanta informazione nella campagna della Lilt

Salute

La quarta dose per tutti, aperte le prenotazioni

L otta al Coronavirus, la circolare pubblicata dal Ministero della Salute il 23 settembre scorso dà il via alla somministrazione della quarta dose (“seconda dose di richiamo” o “second booster”) estendendola, oltre che alle categorie già previste, a tutte le persone dai 12 anni in su. La circolare rappresenta inoltre un aggiornamento sull’utilizzo dei vaccini, a seguito dell’autorizzazione Ema e Aifa, della formulazione bivalente original/B4.4-5 del vaccino Comirnaty. Il Ministero dunque autorizza l’utilizzo dei vaccini a m-Rna original/BA.4-5 di Comirnaty, non esprimendo – come si legge – giudizio preferenziale rispetto all’uso dello stesso o della formulazione original/omicron BA.1 di Spikevax e Comirnaty. Quanto alla somministrazione della quarta dose o secondo richiamo le modalità sono le seguenti.

È previsto un secondo richiamo con vaccino bivalente (quarta dose) per tutti a partire da 12 anni, purché si sia effettuato un ciclo base e sussista una distanza di 120 giorni dal primo richiamo.

È previsto un secondo richiamo, ossia una quinta dose, per

i soggetti superfragili con marcata compromissione della risposta immunitaria sia a causa di una patologia, sia a causa di trattamenti farmacologici.

Inoltre, la quinta dose, è prevista anche per i soggetti sottoposti a trapianto emopoieico o di organo solido.

La quinta dose, indipendentemente dai soggetti per cui è prevista, potrà essere effettuata solo su chi ha già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima.

La circolare prevede un ciclo a tre dosi di cui per la terza dose non fissa il limite massimo dalla seconda dose, ma solo il limite minimo di 28 giorni.

Per le categorie sopra indicate è obbligatoria la prenotazione anche online al link https://vaccinicovid.regione.veneto.it.

Si ricorda, inoltre, che i vaccini bivalenti a componente Omicron 1 e Omicron 4-5 sono considerati equivalenti, ritenendo “che tutti - si legge nella circolare - aiutino a mantenere una protezione ottimale contro il Covid-19”.

Ottobre rosa

Solo così la mortalità per tumore al seno potrà scendere a zero. Come afferma il volto della Campagna Nastro Rosa, nonché volto di Lilt for Women 2022, Francesca Fialdini. “La prevenzione - insiste - è la migliore amica di ciascuno di noi”.

In occasione del “mese rosa” oltre a visite senologiche gratuite offerte dalla Sede Centrale e dalle Associazioni Provinciali Lilt, sarà dunque distribuito anche materiale informativo, volto a responsabilizzare su questa problematica che colpisce sempre più donne nel nostro paese e che registra un aumento di incidenza nella fascia di età compresa fra i 30 e i 35 anni; elevata è, inoltre, la percentuale di mortalità tra le donne al di sotto dei 50 anni.

Per prenotare queste visite, basterà chiamare il numero verde: 800- 998877.

Come dichiara il professor Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e presidente della Lilt, “il cancro al seno rappresenta il 30% di tutte le neoplasie e nel 2022 sono 60.000 i nuovi casi stimati”.

“Trenta anni fa – osserva il professore - la metà delle donne con tumore al seno operato moriva. Oggi la sopravvivenza a 10 anni si attesta all’80% circa”. Tutto ciò è dovuto agli operatori sanitari, al crescente ruolo della prevenzione che consente diagnosi precoci e, infine, all’impegno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Se viene diagnosticato precocemente, infatti, il cancro al seno è guaribile: la probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di 1 cm è del 90%.

Diventa, quindi, come sostiene Francesca Fialdini, importante fare prevenzione: è essenziale fare controlli periodici, l’autopalpazione e fare delle indagini diagnostico-strumentali sin da giovani. Per riuscire ad azzerare la mortalità legata al cancro al seno, Lilt si impegna a garantire l’uniformità territoriale del programma di screening senologico promosso dal servizio Sanitario Nazionale e organizzato dalle Regioni.

È importante coinvolgere le più giovani: l’abbassamento dell’età dello screening a 40 anni, con cadenza annuale e supportato anche dall’ecografia, è essenziale, dato che il 30% delle donne che si ammalano di cancro al seno ha meno di 50 anni.

Oltre alla prevenzione, svolge un ruolo importante, per chi è già stato colpito da cancro al seno, il monitoraggio tramite controlli clinico-strumentali.

In vista del mese rosa, i partner di Lilt for Women 2022, hanno messo in campo delle iniziative interessanti. Fra queste la nuova edizione Pink Project di Calligaris, la campagna di sensibilizzazione di Yamamay e l’edizione limitata di TePe Italia, ovviamente in tema rosa, il cui ricavo verrà devoluto alla Lilt.

Salute

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La circolare del Ministero della Salute stabilisce criteri e modalità della somministrazione, quinta dose per il soggetti superfragili
Vaccino Covid

Mangiare bene. La proposta dell’Ulss 6 suggerita dal Servizio di igiene degli alimenti

Fantasia a tavola, il menù per una settimana

Svegliarsi presto, preparare i bambini, portarli a scuola, lavoro, pausa pranzo, lavoro, andarli a prendere a scuola, lo sport: il piccolo va a rugby il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19, la grande, invece, fa danza classica il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 19.30 o forse era di sabato? Le lezioni speciali sono ogni giovedì del mese e si sovrappongono agli incontri di rugby, quindi, bisogna correre il più possibile per andare a prendere entrambi in tempi diversi ma… contemporaneamente. Senza contare i saggi, i compleanni, gli incontri scolastici, le uscite con gli amici e le riunioni. Non c’è un minuto di tregua e alle 20.00 bisogna mettersi a tavola: è ora di cena. Forse un minestrone già preparato? O degli hamburger? Oppure, perché no, oggi ordiniamo una pizza.

La sfida quotidiana si gioca tra la fantasia, il tempo a disposizione e un occhio attento al portafoglio per mettere in tavola, ogni giorno, qualcosa di sano, nutriente e anche buono.

Ma chi ha voglia di cucinare dopo una giornata tanto piena? E soprattutto: chi ha tante idee da mettere in tavola? Sì, perché bisogna preparare un piatto sano ed equilibrato, ma anche buono, possibilmente colorato, non monotono e originale che incontri i gusti di tutti.

Accorre in aiuto dei genitori il Sian (Servizio di Igiene degli Alimenti), afferente al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea, che, con la collaborazione di nutrizionisti e dietisti, ha preparato un menù settimanale per grandi e piccini.

È stato elaborato uno schema programmando la spesa di una famiglia composta da due adulti ed un bambino per una settimana.

Per la strutturazione del menù si è fatto riferimento alle linee guida per una sana alimentazione del Crea (Centro di ricerca alimenti e nutrizione) che ha come riferimento la dieta mediterranea.

Assieme al menù, poi, sono stati ribaditi dei suggerimenti per quanto riguarda la spesa. Innanzitutto è bene pianificare prima cosa comprare di necessario e quanto comprarne, secondo, anche, il budget stabilito.

In secondo luogo, è bene non comprare alimenti già presenti in casa.

È d’obbligo controllare la data di scadenza degli alimenti, e, una volta portati a casa, per quelli che richiedono il fresco è buona norma controllare che la temperatura del frigo sia compresa fra 1 e 5 gradi. Bisogna, poi, conservare gli alimenti come scritto sull’etichetta per evitare non solo di sprecare soldi, ma anche di rischiare qualsiasi tipo di problema derivante dall’ingestione di prodotti mal conservati.

Inutile ripetere, poi, l’importanza di acquistare frutta e verdura di stagione, che, quin-

di, non sono state prodotte in paesi stranieri con metodi di coltura poco sostenibili, ma soprattutto dannosi anche per la salute. È importante alternare le fonti non solo per la nostra salute, ma anche per evitare la monotonia a tavola e invogliare i grandi e soprattutto i piccini a mangiare e a provare sapori nuovi. È bene, inoltre, calcolare le porzioni in modo da evitare sprechi, e, comunque, nel caso di avanzi, riutilizzarli in piatti nuovi ed originali. Infine, è bene stare attenti al rapporto fra prezzo e quantità.

Con la collaborazione di nutrizionisti e dietisti, il Dipartimento di prevenzione ha messo a punto una tabella sugli alimenti e dei suggerimenti per fare una spesa efficace

Frutta fresca di stagione

legumi Verdura di stagione Pane

Yogurt o frutta fresca di stagione

Verdura di stagione Carne bianca Pane

Frutta fresca di stagione

Riso o minestra di verdure e cereali Verdura di stagione Pane

Yogurt o frutta fresca di stagione

Gnocchi di patate Uova Verdura di stagione Pane

Risotto con piselli Verdura di stagione Pane

Frutta fresca di stagione Yogurt o frutta fresca di stagione

Pesce e patate al vapore Verdura di stagione Pane

Frutta fresca di stagione

Spaghetti con vongole (o ragù di pesce Verdura di stagione Pane

Yogurt o frutta fresca di stagione

Minestrone di verdure Carne bianca Verdura di stagione Pane

Frutta fresca di stagione

Pasticcio con legumi e verdure Verdura di stagione Pane

Yogurt o frutta fresca di stagione

Minestrone di verdure e cereali Salumi Verdura di stagione Pane

Frutta fresca di stagione Yogurt o frutta fresca di stagione

Soufflè di patate con mozzarella e uova Verdura di stagione Pane Polenta Formaggio Verdura di stagione Pane

Avrà inizio, con tanta attesa e curiosità, la terza edizione del concorso “La salute nel piatto”, promosso dal Coordinamento Regionale Veneto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con il patrocinio dell’Istituto Oncologico Veneto, della Regione del Veneto e la collaborazione di Health Chef. Durante la presentazione dell’edizione 2022-2023, il Direttore Generale dello Iov, la dottoressa Patrizia Benini, ha ricordato l’importanza delle buone abitudini a tavola nel concorrere a evitare l’insorgere o l’evoluzione di una malattia, facendo leva sul ruolo educativo e sociale che questo concorso rappresenta. Mangiare sano è la chiave per la prevenzione. Purtroppo, però, è ancora scarsa l’educazione alimentare che viene fatta nelle scuole, ma anche gli adulti ne avrebbero bisogno.

L’alimentazione, oggi, è uno degli argomenti più dibattuti: ciascuno ha la propria idea. Ma chi avrà ragione?

Mangiare deve essere un piacere, ma non solo. Il cibo è la nostra unica e sola fonte energetica e noi spesso ce ne dimentichiamo. Vanno scelti i carburanti giusti non soltanto a scopi

estetici, ma per garantire il buon funzionamento del nostro organismo senza, però, danneggiarlo. Non si tratta allora solo di piacere, ma nemmeno solo di estetica: si tratta di salute. Allora bisogna porsi nel mezzo: autolusingarsi con qualcosa che ci piace, ma farci anche uno dei più grandi regali che possiamo ricevere, ovvero fare del bene al nostro corpo, dandogli energia e nutrimento partendo da fonti semplici e salutari.

L’obiettivo dell’edizione 2022-2023 del Concorso è diffondere tra i “cuochi del futuro”, ora studenti e studentesse degli Istituti Alberghieri Regionali, l’importanza dell’alimentazione per la nostra salute, come dimostrato dalle evidenze scientifiche. La novità di quest’anno è la finale in presenza durante la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, dal 18 al 25 marzo prossimo.

“In bocca al lupo a tutti i partecipanti, che vinca il migliore, con qualcosa di nuovo che possa far comprendere quanto sia importante cominciare dal piatto per rimanere in salute” è l’augurio della dottoressa Benini.

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settimanali degli alimenti Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Colazione Latte + biscotti o pane e marmellata Frutta fresca di stagione Yogurt o frutta fresca di stagione Pasta al ragù di carne (anche con sugo di verdure) Verdura di stagione Pane
di verdure con riso Formaggio Verdura di stagione Pane Minestrone di
Il concorso “La salute nel piatto”, la sfida quest’anno è per gli chef del futuro
Salute Frequenze
Minestrone
Latte
Latte
Latte
Latte
Colazione Latte + biscotti o pane e marmellata Colazione
+ biscotti o pane e marmellata Colazione Latte + biscotti o pane e marmellata Colazione
+ biscotti o pane e marmellata Colazione
+ biscotti o pane e marmellata Colazione
+ biscotti o pane e marmellata

Ariete

Dedicate più attenzione a voi stessi e valorizzate i vostri punti di forza. Sarà una strategia vincente che vi renderà interessanti anche agli occhi degli altri. Se vi volete realmente bene sarete inattaccabili

Avete l’ambizione di cambiare le cose ma, di fatto, non cambia mai niente. Non scoraggiatevi e credeteci fino in fondo: questo è il momento giusto per voltare pagina una volta per tutte

Vivete sensazioni contrastanti e siete un po’ disorientati. Capite che è tempo di cambiare passo ma non ne avete la convinzione. Provate a fare il grande salto: ne sarete soddisfatti

Non rischiate per colpa di banali distrazioni di perdere ciò che veramente conta per voi. Siate determinati a difendere ciò che avete costruito, che poi è ciò che davvero volete. Il tempo dimostrerà che avete intrapreso la giusta strada

Siate decisi e fermi, concentrati sui risultati che volete raggiungere, non fatevi distrarre da inutili evasioni che potrebbero compromettere anni di lavoro e di impegno. Non evitate chi vi vuole bene. I sentimenti veri richiedono significativi investimenti

Fate attenzione alla vostra salute e cercate di cogliere i segnali che il vostro corpo vi manda. Dopo un periodo di intenso lavoro concedetevi un meritato riposo e procedete a ritmo più lento

Bilancia

Non temete di essere fraintesi ed esprimete in pieno il vostro punto di vista. Sarete apprezzati per la vostra schiettezza. Il coraggio e l’iniziativa non vi mancano, date retta al vostro intuito

Scorpione

Una relazione che credevate sulla strada del tramonto si rivelerà invece vitale e importante, tanto da condizionare le vostre decisioni sul futuro. Non abbiate paura, affidatevi all’intuito che da sempre vi guida senza tradirvi mai

Sagittario

Siete molto impegnati su vari fronti ma vi lasciate un po’ trascinare dagli eventi senza trovare la giusta motivazione per sentirvi protagonisti. Provate a prendervi una pausa per capire esattamente cosa state cercando

Capricorno

Avete bisogno di qualcuno che vi capisca senza farvi troppe domande e che sappia essere vostro complice in ogni occasione. Cercate di essere più dialoganti e talvolta accomodanti con chi vi sta vicino

Acquario

Prendetevi lo spazio e il tempo per riconsiderare i vostri progetti e ricalibrare obiettivi e aspettative in funzione di ciò che realmente volete, senza accontentarvi di ciò che vi viene concesso

Pesci

Equilibrio è la parola risolutiva per ogni vostra inquietudine. Non fatevi condizionare dalle emozioni e abbiate la lucidità di procedere nella direzione che realmente vi porta agli obiettivi che vi siete dati

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