di Cavarzere
AMBULATORIO VETERINARIO PEGOLOTTE • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi
dr. Milan roberto ord. Vet. Pd 538
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Sedi operative: Pegolotte di Cona (Ve) : Via Stazione, 13 Cartura (Pd) : Via Pozzetto Nespolari, 76
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 120 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Territorio Dissesto idrogeologico, nuovi allagamenti pagg.
Salute Sanità Ambulatori Ottobre è il mese della pediatrici, ilverso prevenzione: cancro laseno al nuova si vince verifica così
Lavori pubblici In inverno i lavori della rete fognaria nel capoluogo
4-5
pag.
www.lapiazzaweb.it
pagg. pag. 39-41 10
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L’EDITORIALE
impanto a Biogas, l’esposto dei cittadini
Genova ci fa paura di germana urbani*
L’impianto di digestione anaerobica di Revoltante e il progetto per la sua conversione in uno che producesse biogas, utilizzando la frazione organica dei rifiuti urbani, è oggetto di un esposto. pag. 10
Boscochiaro, l’inaugurazione dopo i lavori di sistemazione
Chiusura dei lavori nella scuola materna di Boscochiaro: sabato 4 ottobre si è tenuta l’inaugurazione ufficiale dello stabile alla presenza del sindaco Henri Tommasi, degli assessori e del Vescovo. pag. 16
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L
Cittadella sociosanitaria, si discute del suo futuro
I consiglieri regionali Tiozzo e Pigozzo (Pd) sollecitano l’assessore Coletti, il sindaco Henri Tommasi in Quinta Commissione regionale
I
l sindaco Henri Tommasi ha affrontato la questione della cittadella socio-sanitaria durante l’incontro della V Commissione Regione Veneto per portare all’attenzione della Regione il futuro della struttura. “A 10 anni esatti dall’avvio della sperimentazione si può affermare che le esigenze di contenimento dei costi, di soddisfazione quali/quantitativa della domanda di prestazioni della popolazione e di presidio sociale del territorio hanno trovato
soddisfacente realizzazione nel cavarzerano - ha spiegato il primo cittadino. - Tuttavia la propositività dell’esperienza rischia di essere messa in discussione dal percorso avviato a seguito della legge regionale n.39/2013 che prevede per le società partecipate valutate positivamente e ritenute strategiche ai sensi della legge regionale n.24/2014, l’adozione obbligatoria di procedure e limiti operativi previsti dalla normativa vigente per la pubblica amministrazione”.
“La storia della sanità cavarzerana negli anni precedenti la realizzazione della cittadella – prosegue il sindaco - dimostra con sufficiente evidenza che il ritorno ad una gestione totalmente pubblica riprodurrebbe le difficoltà operative che avevano portato nel corso degli anni Novanta allo scadimento dell’offerta di servizi alla quale la nascita della cittadella ha saputo ovviare”. pagg.
e foto apocalittiche che arrivano da Genova dopo l’ultima alluvione, l’assoluta inconsistenza delle dichiarazioni dei politici, la desolazione grande che coglie tutti noi nell’apprendere i perché e i per come le opere di contrasto al rischio idrogeologico non sono mai state finite, (alcune mai appaltate addirittura) lasciano tutti noi cittadini sgomenti. Anche perché nel disastro di Genova c’è un’aggravante forte: era già successo, quella città allora aveva anche pianto sei morti. Ecco perché Genova ci fa paura. Perché sospettiamo che qui in Veneto potrebbe accadere la stessa cosa. Basta seguire le cronache locali per rendersi conto che intere aree della nostra regione continuano ad andare in grave sofferenza non appena piove un po’ più del previsto. Il rischio per un disastro c’è, ed è forte soprattutto tenuto conto che, secondo un censimento ufficiale della Regione, circa il 25% dei comuni veneti è soggetto a frane e il 40% ad alluvioni. Contro il dissesto idrogeologico la Regione, un anno fa, contava 392 milioni spesi in 233 comuni per effettuare 925 interventi. Basteranno? *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it
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continua a pag.
3
Intervento
Vincere il tumore al seno si può Campagna Nastro Rosa
P
arte a ottobre la XXII edizione della Campagna Nastro Rosa dedicata alla prevenzione del tumore al seno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ed Estée Lauder Companies, società leader nei prodotti di bellezza di prestigio, ancora una volta insieme e in prima linea per vincere questa patologia tumorale, che purtroppo registra un’incidenza sempre maggiore. continua a pag.
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Sentire bene mantiene
giovane il cervello L’impatto della perdita dell’udito
sulla qualità della vita
Dott. MAURO ASOLATI
Audioprotesista Acustic Clinic
Quali sono i segnali di una difficoltà di udito? Il più delle volte, all’inizio, non ci si rende conto di avere dei problemi di udito. Si continua a sentire, ma le parole arrivano poco scandite. Gli altri ci dicono che teniamo il volume della TV troppo alto, perdiamo le battute di un discorso, ci ritroviamo a chiedere ‘ehh??’, fatichiamo a capire quello che ci viene detto e ci stanchiamo così tanto a seguire una conversazione che tendiamo a isolarci.
Oggi sappiamo che tra le difficoltà uditive e declino cognitivo esiste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l’età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi intervenire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell’udito e moderni apparecchi acustici in modo da contrastare il più possibile
Può accadere a tutte le età. Lo dimostra il numero crescente di giovani che vanno incontro a danni dell’udito soprattutto a causa dell’abitudine di ascoltare musica ad alto volume. Ma la perdita uditiva può essere causata anche dallo stare a lungo in ambienti rumorosi, da infezioni ed infiammazioni, dall’assunzione di farmaci ototossici, da traumi, da familiarità ed ereditarietà.
il decadimento della memoria, la fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in presenza di una perdita uditiva sono oggi tutti possibili indicatori di un ‘impigrimento’ del cervello. Occorre porvi rimedio mantenendola mente allenata grazie all’uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.
Invisibile e senza fili è la nuova tecnologia C’erano una volta apparecchi acustici ingombranti, evidenti dall’esterno e che creavano un certo imbarazzo per la loro visibilità. Questi apparecchi sono ormai obsoleti, soppiantati da quelli di ultima generazione. Le nuove frontiere sono i micro apparecchi “Open” dotati di Intelligenza Artificiale e di tecnologia Bluetooth®. L’Intelligenza Artificiale fa sì che i nuovi apparecchi possono focalizzarsi sulla voce, che riguadagna chiarezza, mentre attenuano i rumori che provengono alle spalle. La configurazione “Open” consente di lasciare l’orecchio libero evitando il senso di occlusione e l’accumulo di cerume. I nuovi apparecchi Open sono come “Lenti Acustiche” invisi-
bili quando indossate, perché grazie alle loro dimensioni, possono di norma essere collocate direttamente nel condotto uditivo esterno, non provocano alcun fastidio, non fischiano e non tradiscono la loro presenza. La tecnologia Bluetooth® consente ai nuovi apparecchi acustici proposti da Acustic Clinic di collegarsi senza fili a telefoni fissi, a cellulari, computer, TV, trasformando gli apparecchi acustici in cuffiette senza fili, personalizzate. Le telefonate ed il suono della TV o della musica, si ricevono direttamente senza fili, nei propri apparecchi acustici. Infine, per chi ha bisogno di usare due apparecchi
acustici, uno per ciascun orecchio, una speciale micro antenna nascosta negli appa-
recchi fa sì che questi “parlino” fra loro senza fili, ricostruendo l’udito stereofonico e bilanciato a 360°. Queste rivoluzionarie soluzioni possono tranquillamente ed efficacemente essere per tutti, a qualsiasi età, in qualsiasi situazione, senza imbarazzi.
Invisibile e senza fili è la nuova tecnologia
C’erano una volta apparecchi acustici ingombranti, evidenti dall’esterno e che creavano un certo imbarazzo per la loro visibilità. Questi apparecchi sono ormai obsoleti, soppiantati da quelli di ultima generazione. Le nuove frontiere sono i micro apparecchi “Open” dotati di Intelligenza Artificiale e di tecnologia Bluetooth®. L’Intelligenza Artificiale fa sì che i nuovi apparecchi possono focalizzarsi sulla voce, che riguadagna chiarezza, mentre attenuano i rumori che provengono alle spalle. La configurazione “Open” consente di lasciare l’orecchio libero evitando il senso di occlusione e l’accumulo di cerume. I nuovi apparecchi Open sono come “Lenti Acustiche” invisi-
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CAVARZERE (VE) Via Leonardo da Vinci, 27 (Complesso Supermercato Famila)
Tel 339 6100238
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Corso Europa, 48 Cavarzere (VE) 30014 Tel. 0426 310982 - www.ipabdanielato.it
Una struttura sociale aperta e flessibile ai bisogni dei cittadini, inserita nella rete dei servizi sociosanitari di zona, che persegue la massima integrazione con le istituzioni e il tessuto sociale del territorio Il Centro Servizi A. Danielato affronta un percorso di cambiamento e ammodernamento che passa per la riqualificazione degli spazi e della struttura ma che si concentra anche su una nuova offerta di servizi per la popolazione anziana del territorio. L’integrazione fra le realtà istituzionali e quelle del terzo settore come l’integrazione fra diverse tipologie di servizio sono la nuova prospettiva di un’assistenza sempre più a misura di persona. In queste settimane è stato indetto il bando per la ristrutturazione dell’edificio che ospita i residenti, un risultato tanto agognato, raggiunto come ci si era ripromessi con l’insediamento del nuovo CDA. Oltre a questo importantissimo risultato di cui vedremo presto i primi risultati, ci sono tante altre novità sulle quali ci si è concentrati e si vuole condividere con la cittadinanza. E’ quindi con piacere e soddisfazione che l’Amministrazione ha deciso di indire la prima giornata “A porte aperte”. Un’open day nel quale chiunque può venire a visitare la struttura, e a parlare con chi lavora o vive la Danielato. Sarà un’occasione di incontro che vogliamo promuovere per avvicinare le persone e le famiglie a questa realtà che per molti versi sta radicalmente cambiando. Durante la giornata sarà possibile incontrare i nostri professionisti e il personale, le associazioni e le realtà del volontariato che operano all’interno e i familiari dei residenti. Nell’occasione oltre a poter informarsi riguardo i nuovi servizi domiciliari istituiti in via sperimentale o verificare le opportunità del nostro contratto di accoglienza, saranno presentati anche i nuovi Microalloggi e Miniappartamenti, destinati a singoli, coppie e piccoli nuclei familiari che pur in condizioni di autosufficienza possono trarre giovamento e il miglioramento della qualità di vita di un ambiente protetto. I nuovi alloggi, spaziosi e luminosi verranno attrezzati con moderni ritrovati della domotica a seconda delle esigenze, avranno bagni e piccoli spazi cottura personali e parcheggio e favoriranno l’accoglienza dei visitatori sia nella parte privata che in quella comune. Ogni alloggio è interno allo stabile nella parte finora già ristrutturata con successo e il Centro Servizi potrà integrare il servizio con la consegna di pasti e l’assistenza domiciliare (come per servizi di lavanderia, pulizie, cura della persona) e in prospettiva anche l’assistenza infermieristica di cui potranno necessitare. Potranno essere visitati gli spazi e saranno allestiti degli alloggi standard per rendere l’idea ma l’intenzione è di personalizzare al massimo quella che sarà la nuova abitazione anche con arredo compatibile con le necessità personali. Siamo veramente orgogliosi del risultato raggiunto e contiamo molto su una risposta positiva anche perché si tratta di soluzioni veramente interessanti sia per i costi che per l’accessibilità e la sicurezza che garantiranno ai nostri anziani. Gli alloggi saranno resi disponibili anche in funzione delle necessità mappate sul territorio dalle istituzioni quali il Comune e l’ULSS. Gli anziani, pur autonomi ma talvolta soli nelle loro case, in questo caso troveranno un luogo dove vivere mantenendo piena indipendenza, vicino al centro cittadino e fruendo di importanti servizi. Fabrizio Bergantin, Presidente CDA I.P.A.B. A. Danielato
REPERIBILITA’ DEL PERSONALE Medico di medicina generale Coordinatore infermieristico Coordinatori di nucleo URP e Accoglienza Coord. dei servizi socio-assistenziali Servizio di guardaroba/lavanderia Assistente sociale Psicologo Fisioterapista Logopedista Educatore professionale
Da lunedì al sabato: 8.00/9.00 Da lunedì al sabato: 11.00/11.30 Da lunedì al sabato: 10.00/11.00 Da lunedì al sabato: 9.00/12.00 Mercoledì : 10.00/11.00 Sabato: 10.00/11.00
Il Centro Residenziale per Anziani “Andrea Danielato”, promuove la qualità della vita dei propri residenti, offrendo prestazioni assistenziali e sanitarie, qualificate e personalizzate in un ottica di appoggio globale alla persona. Il Centro offre servizi di ospitalità residenziale di tipo permanente o temporaneo (in base alla disponibilità di posti), ad anziani auto e non autosufficienti ed a persone adulte in situazioni di difficoltà.
Per informazioni sui servizi del Centro o sulle modalità di accesso ci si può rivolgere all’Ufficio Accoglienza, che cura il ricevimento delle richieste e gli ingressi oltre ad offrire consulenza e orientamento a residenti e familiari sul funzionamento della struttura. L’Ufficio Accoglienza è aperto Lunedì – Mercoledì – Venerdì e, su appuntamento, Giovedì: 9.30/11.30 e riceve dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 12:30, oppure può essere contattato telefonando al numero 0426-310982 (fax 0426-318259, Giov edì: 11.00/12.00-Sabato: Martedì e Giovedì: 11.30/12.30 e-mail info@pec.ipabdanielato.it).
Sabato: 11.30/12.30 Mercoledì e Giovedì: 9.00/10.00 e su appuntamento, Lunedì: 10.30/12.00
Le visite presso la residenza sono aperte a tutti i familiari e conoscenti, tutti i giorni dalle 9,30 alle 11,30 e dalle 15,30 alle 18,30.
L’EDITORIALE
segue da pag.
Genova ci fa paura
Bilancio della stagione estiva
i dati sul contrasto al commercio aBusivo
Contrasto del commercio abusivo, la Polizia provinciale ha reso noto il bilancio dell’attività nell’estate 2014. Sono stati 134 i servizi ordinari e straordinari di pattuglia che hanno interessato tutte le località. Tra i materiali sequestrati durante l’attività svolta con il supporto delle polizie locali di Chioggia, Eraclea, Bibione, Cavallino Treporti, Jesolo e Caorle, sono stati contati 709 aquiloni, 55 anelli, 163 bandane, 252 borse, 82 borse con griffe falsificate, 11 bottiglie di olio per massaggi, 5944 braccialetti, 2785 cappelli, 232 cavigliere, 606 collane, 94 girandole, 69 macchine giocattolo, 2051 occhiali, 162 occhiali con marchi falsificati, 318 orologi, 25 palline luminose, 51 palloncini, 280 pezzi di cocco, 97 portafogli, 4 set di tatuaggi, 7 specchi, 653 teli mare e 30 zaini.
E come mai interi quartieri delle nostre città continuano ad andare sott’acqua e la lista dei danni a cose e persone si allunga ad ogni temporale? Servono le grandi opere, serve il canale scolmatore tra Padova e Venezia, per esempio, serve una visione d’insieme, serve su questo delicatissimo argomento una legge obiettivo come quella che è servita a costruire il passante di Mestre. Serve qualcuno che capisca che siamo tutti al “fronte”, che c’è da combattere una “guerra” perché la natura continua a colpirci a colpi di “bombe d’acqua” e non possiamo vivere a lungo pensando “si salvi chi può”! Ci aspettiamo dai nostri politici nazionali, regionali, locali un coraggio nuovo. Non si può più restare inerti in balia degli eventi votandosi a Sant’Antonio sperando che non accada mai nulla di troppo grave. Lo Stato non può più spendere ogni giorno solo 200 mila euro per la prevenzione e 800 mila per tamponare e riaggiustare alla meno peggio ciò che è stato distrutto, allagato, infangato, divelto. Occorre che faccia il contrario: ne metta a bilancio 800mila al giorno per la prevenzione e 200mila, casomai, per i danni. I nostri giornali sono pieni di discussioni su strade e autostrade da costruire. Opere assolutamente necessarie, dicono. La vera domanda però è questa: necessarie a chi, per cosa? E per finire una riflessione davvero banale. A questo punto, forse, sarebbe meglio costruire canali, navigabili magari. Pensiamoci, pensateci. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it
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maria rosa pavanello prima donna Anci Veneto punta per la prima volta ad una guida in... “rosa”. Lo scorso 4 ottobre l’assemblea dei sindaci ha eletto Maria Rosa Pavanello nuovo presidente per i prossimi 5 anni. Il primo cittadino di Mirano sarà affiancata da tre vicepresidenti, Angelo Tosoni sindaco di Valeggio sul Mincio (Vr), il collega di Monselice Francesco Lunghi e da quello di Casalserugo Elisa Venturini. Maria Rosa Pavanello, 44 anni, del Partito Democratico, ha ottenuto 176 voti. Fiscalità locale e relativa modifica del Patto di stabilità rappresentano per il neoleletto presidente Anci le priorità, condivise anche dal collega nazionale Piero Fassino che ha sottolineato, in occasione della elezione veneta, la necessità di rivedere il rapporto tra Stato e Comuni in direzione di una maggiore autonomia di questi ultimi.
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Infrastrutture La manifestazione contro la Romea Commerciale
Antenne
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Inquinamento elettromagnetico: Rubinato chiede un Piano antenne
Cultura Il libro di Graziano Edi Corazza tradotto in inglese
turismo
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Il vero motore dell’economia veneta pag.
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Cultura Arte da vedere e da godere
Si è chiuso il bando di gara pubblicato dall’Autorità Portuale di Venezia per la gestione del nuovo parcheggio per camion e servizi per gli autisti, in un’area di 14 ettari di proprietà del Demanio, prossima al nuovo varco di accesso al porto commerciale in via dell’Azoto a Marghera. La proposta dell’Autority portuale è di garantire un’area in sicurezza 24 ore su 24 per i suoi rimorchi, e prevedere un amplissimo parcheggio per chi necessita di sostare prima del porto in attesa del via libera per accedere al terminal. Dalle ultime rilevazioni, sotto il varco di via dell’Azoto transitano circa 550 mila camion all’anno. La nuova area di sosta si aggiungerà, quindi, al sistema di gestione del traffico dell’Autority veneziana, che sarà attivo dal prossimo mese, cioè novembre.
provinciale chiusa fino novemBre
sanità Un capitolo davvero pesante
un nuovo parcheggio per i camion al terminal
Riviera sud
Nordest
Cavarzere
venezia
pag.
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Fino al 3 novembre 2014, festivi e fine settimana compresi, ci sarà la chiusura temporanea al traffico lungo della strada provinciale 16 a Campagna Lupia, per consentire la realizzazione di una nuova rete di progetto acque bianche. Il dirottamento del traffico durante il periodo di sospensione della circolazione avverrà: per i veicoli in arrivo da ovest su via F.lli Cervi – deviazione su via Baracca, via Verdi, via Giovanni XXIII, via Repubblica e via Marconi; per i veicoli in arrivo da nord su via Manin - deviazione su via Marconi, via Repubblica, via Giovanni XXIII, via Verdi e via Baracca. Per i veicoli in arrivo da sud, su via Giovanni XXIII ci sarà la deviazione su via Verdi e via Baracca. La strada è molto utilizzata dai residenti dell’area sud della Riviera per raggiungere la statale Romea
È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di Concessionaria
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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
German Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 settembre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese DISSESTO IDROGEOLOGICO In Riviera la zona che ha avuto più problemi a metà settembre è stata quella di Oriago, mentre nel Miranese è stato Caltana di Santa Maria di Sala il paese che si è trovato con le strade sotto decine di centimetri d’acqua. A Oriago sono state colpite le strade contigue a via Ghebba e laterali, una delle principali della frazione più popolosa di Mira. Quest’estate problemi di allagamenti si erano verificati anche nell’area del Sandonatese e a Mestre
Allagamenti, ancora dan
di Alessandro Abbadir
Nel 2007 era stato nominato dalla Regione un commissario straordinario agli allagamenti ora decaduto
Gli ambientalisti: ”Danni causati dalla cementificazione selvaggia del territorio”
D
issesto idrogeologico, è ancora allarme nel veneziano. Sono bastati anche nelle scorse settimane pochi temporali e piogge più intense del solito, per fare andare sott’acqua interi quartieri e frazioni, soprattutto nell’area della Riviera del Brenta e del Miranese. In Riviera la zona che ha avuto più problemi a metà settembre, è stata quella di Oriago, mentre nel Miranese è stato Caltana di Santa Maria di Sala il paese che si è trovato con le strade sotto decine di centimetri d’acqua. A Oriago sono state colpite le strade contigue a via Ghebba e laterali, una delle principali della frazione più popolosa di Mira. I guai maggiori sono arrivati nel momento in cui la rete di scolo delle acque meteoriche non ha funzionato perché non più in grado di ricevere l’acqua caduta. Durante la notte del nubifragio le pompe idrauliche sono state azionate in ritardo o hanno funzionato male, e alla fine decine di famiglie si sono ritrovate con gli scantinati e anche i primi piani invasi dall’acqua. Ci sono stati danni per centinaia di migliaia di euro anche ad attività commerciali e produttive, e molti titolari sono intenzionati ad agre legalmente contro il Comune di Mira e gli enti preposti (Veritas e consorzio di bonifica) se emergeranno delle precise responsabilità in merito a questo fenomeno. A Caltana di Santa Maria di Sala, sono tracimati invece i canali e corsi d’acqua attorno al paese, e il centro si è risvegliato alla mattina con l‘acqua alta una trentina di centimetri sulle principali arterie. Pareva
federconsumatori
“Pronti ad agire legalmente contro gli enti locali”
“A
giremo legalmente contro il Comune di Mira ed enti come Veritas e Consorzio Acque Risorgive se saranno individuate delle precise responsabilità negli allagamenti di Oriago”. Ad annunciarlo è stato il referente di Federconsumatori della riviera del Brenta e del Miranese Alfeo Babato dopo i recenti allagamenti nell’area di via Ghebba e laterali. “Va accertato - dice Babato - il perché le pompe di sollevamento idraulico che il Comune aveva la competenza di azionare non sono entrate in azione. Sembra che siano entrate in azione in ritardo o addirittura ne siano state portate di funzionanti solo dai pompieri e dalla protezione Civile. Le pompe sono state messe per dare una mano alla rete idrica a scaricare parte del precipitazioni nel canale Lusore, visto che è stato constatato che è palesemente inadeguata alle necessità del quartiere”. A coordinare l’azione legale di Federconsumatori sarà il legale dell’associazione l’avvocato Carlo Pognici. Intanto il Comune di Mira prova a difendersi. Il sindaco Alvise Maniero ha spiegato di aver investito centinaia di migliaia di euro per la sicurezza idraulica del territorio e che compatibilmente alle disponibilità del bilancio continuerà ad essere fatto anche nei prossimi anni. A.A.
di essere a Venezia con l’acqua alta. Problemi sono stati registrati anche, sempre nel Miranese, nelle frazioni di Campocroce di Mirano e Vetrego ma in misura minore. Non è la prima volta che fatti del genere si verificano. A Mira, la frazione di Marano va ciclicamente sott’acqua, ed è successo anche quest’estate in via Galvani e laterali. Negli ultimi anni, i fenomeni delle bombe d’acqua hanno provocato danni enormi. Si tratta di fenomeni metereologici estremi che vedono precipitazioni intensissime concentrate in poco tempo e un’area ben precisa. Le reti idriche e consortili in questi casi fanno fatica a farvi fronte. Quest’estate problemi di allagamenti si erano verificati anche nell’area del Sandonatese e a Mestre. Anche in quelle occasioni danni per centinaia di migliaia di euro con garage allagati, scantinati seminterrato e anche abitazioni. Non si tratta però per gli esponenti ambientalisti, solo di un problema legato al meteo impazzito, che pure c’è. Qui c’è anche una sbagliata gestione del territorio protattasi per decenni. “In questi anni – spiega Francesco Vendramin storico esponente ambientalista del veneziano – ci sono state cementificazioni selvagge che i comuni non hanno frenato in alcun modo, anzi hanno incentivato per ricavarci denari dagli oneri di urbanizzazione. Si pensi sempre per fare gli esempi in Riviera del Brenta e nel Miranese, ai tanti quartieri residenziali costruiti nuovi si zecca con decine di palazzine ed appartamenti ancora da vendere a
causa della crisi economica, che nel frattempo è arrivata dal 2008. Si pensi alle aree industriali e ai tanti capannoni ora vuoti. Tonnellate e tonnellate di cemento che costituiscono al momento della caduta di piogge copiose o nubifragi un acceleratore per l’acqua che a quel punto diventa inarrestabile. Bisogna ripensare il territorio radicalmente”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i comitati Opzione Zero e Cat . “Invece di imparare dalle lezioni di questi ultimi anni con le disastrose alluvioni ed allagamenti in tutta la Regione – spiega il presidente di Opzione Zero Mattia Donadel – i nostri politici locali promuovono opere come Veneto City o la Romea Commerciale, dei mostri di cemento che tagliano falde acquifere, deviano il corso di fiumi e canali e contribuiscono se ancora ve ne fosse bisogno ad un consumo di suolo aberrante”. Qualcosa, a dire il vero, per cambiare senso di marcia è stato fatto. Nel 2007 dopo una disastrosa serie di allagamenti nell’area del veneziano era stato nominato dalla Regione un commissario straordinario agli allagamenti, l’ingegner Mariano Carraro. Carraro ha avviato una serie di interventi davvero importanti come la realizzazione di canali e nuovi scoli, aree golenali, pulitura dei principali corsi d’acqua, rafforzamento delle reti fognarie e di raccolta delle acque meteoriche. L’arrivo della crisi ha messo buona parte dei progetti nel cassetto. Sarebbe tempo di portarli a compimento capendo che si tratta di una priorità più importante per il territorio.
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Argomento del mese 5 Litorali
nni ingenti nel veneziano Sensibilizzazione Le iniziative del comitato Brenta Sicuro
Una manifestazione per ricordare l’alluvione del 1966 di Alessandro Abbadir
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tiamo preparando con grande cura l’evento che si propone di ricordare la grande alluvione del 1966. La data prevista è il giorno 8 novembre sul punto, lungo il Piovego, in cui ci fu la rottura dell’argine. Ci saranno anche molti imprenditori. Tutti oramai sanno che non c’è futuro economico senza sicurezza idraulica, a causa dai danni provocati dalle sempre più frequenti alluvioni”. A spiegarlo è il comitato ”Brenta Sicuro” che da sempre è promotore della realizzazione dell’idrovia Padova Venezia, come opera in grado sia di essere alternativa ad una nuova strada, sia in grado di fungere da scolmatore in caso delle piene del Brenta e del Bacchiglione. Per organizzare queste iniziative ci sono stati in questo periodo tanti incontri settimanali aperti ai cittadini sia della riviera del Brenta che del Piovese: ogni venerdì dalle 21 alle 23. La sede è quella del Gruppo Archeologico Mino Meduaco in via Lova, 139 a Campolongo, cioè poco distante dalla frazione di Santa Maria Assunta. Nel frattempo tanti appuntamenti e eventi in calendario del Comitato intercomunale Brenta Sicuro hanno riscosso successo. “Da inizio settembre - spiega il portavoce del comitato Marino Zamboni - ogni domenica continuiamo a fare sopralluoghi sui punti critici dei fiumi tappe nell’alta padovana e del Piovese. Abbiamo partecipato con oltre un centinaio di persone inoltre all’evento, organizzato da Legambiente, “Puliamo il mondo” che si è tenuto a Vigonovo e Saonara e, contemporaneamente all’importante festa delle associazioni a Piove di Sacco.
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Una legge per salvare gli arenili D
emanio marittimo: entro questo mese arriva una legge ad hoc. Una legge molto attesa dai comuni veneti (soprattutto veneziani), di Caorle, Jesolo, Cavallino Treporti, Chioggia e Rosolina (in provincia di Rovigo). Il problema è noto da tempo. Ai comuni servono fondi ad hoc per far fronte al problema dell’erosione dei litorali e dello spiaggiato, cioè i detriti che i fiumi scaricano alle foci e che poi si arenano sulle spiagge. Ad assicurare che entro questo mese il disegno di legge potrebbe essere presentato è stato nelle scorse settimane il sottosegretario all’economia, Pierpaolo Baretta. L’impegno di Baretta è emerso dopo l’incontro che si è svolto a Roma con una delegazione di sindaci della costa veneta. Il disegno di legge, assicura Baretta ”affronterà il problema del demanio marittimo e del demanio più in generale, compresi i canoni demaniali, fornendo quegli strumenti di cui Regioni e Comuni dovrebbero avvalersi, per poi avere più risorse da impegnare sul fronte dell’erosione o dello spiaggiato”. Nell’occasione i primi cittadini della costa veneta hanno ribadito la richiesta di ridurre al 10 per cento l’Iva nel settore balneare, come avviene in altre realtà europee. Il sottosegretario Baretta di fronte a questa richiesta, si è impegnato a valutare la questione. La sensazione emersa è però secondo i sindaci presenti all’incontro, che potrebbe essere uno scoglio assai più duro da superare, considerato che la partita tra l’Italia e l’Europa sulla finanza pubblica non lascia margini di manovra. I sindaci sono andati a Roma per chiedere fondi dopo un’estate trascorsa in maniera burrascosa con un tempo inclemente, freddo, e mareggiate che si sono letteralmente mangiate chilometri di spiaggia. I comuni di fronte a questi dissesti e le casse vuote, non hanno strumenti efficaci per poter intervenire. Proteste erano arrivate dalle zone di Sottomarina, Jesolo e Bibione, con il lamento degli albergatori per il calo dei clienti. Sulla questione dell’erosione degli arenili era intervenuto nei mesi scorsi anche il consigliere del Pd Lucio Tiozzo. La giunta regionale grazie proprio ad un emendamento del Pd aveva approvato un maxiemendamento che prevede anche un finanziamento di 7 milioni e 500 mila euro, per opere di pulizia, smaltimento e ripristino degli arenili e di difesa a mare. A inizio ottobre una bella sorpresa. Oltre 3 milioni di euro sono stati stanziati per interventi di ripascimento del litorale bibionese. Verranno utilizzati però da qui ai prossimi tre anni. Il protocollo d’intesa prevede che la Regione Veneto realizzi le opere fisse, cioè un sabbiodotto e una stazione di rilancio delle sabbie, mentre gli altri soggetti firmatari (Comune e enti che gestiscono l’arenile) dovranno accollarsi gli oneri dei ripascimenti manutentivi annuali e il monitoraggio. Il corso del progetto è di 3.225.000 euro, così ripartiti: 2.100.000 saranno a carico della Regione Veneto e di questi 1.000.000 farà fronte all’anno in corso; il Comune di San Michele Bibione, invece, spenderà 120mila euro. Il grosso delle spese degli enti concessionari dell’arenile lo sosterrà la Bibione Spiaggia, che poi è l’ente gestore principale. Per l’assessore all’ambiente regionale Maurizio Conte la Regione Veneto, ha sostenuto il progetto “per dare soluzione a un problema molto sentito a Bibione. Ci voleva una regia unica poi per gli interventi necessari, resi più urgenti dai problemi di maltempo registrati quest’anno”. Se Bibione ride, invece Chioggia piange visto che nei giorni scorsi è stato comunicato il taglio di 1 milione su tre dei fondi stanziati all’interno della legge speciale per Venezia. Il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson ne chiede la restituzione in tempi rapidi. Importanti opere nella cittadina lagunare senza quei fondi resterebbero bloccate. Problemi erano stati lamentati a gran voce durante la stagione estiva anche dai comuni di Jesolo e Cavallino. Ad ogni mareggiata denunciavano la scomparsa di metri e metri di spiaggia. A.A.
6 Cavarzere Infrastrutture A Giare di Mira il presidio di protesta con 150 persone
La manifestazione “No alla Mestre-Orte”
I Comitati ambientalisti, amministratori e associazioni si mobilitano per una iniziativa nazionale di sensibilizzazione sull’impatto ambientale di un’opera che “non ha alcuna utilità - sostengono - se non per le lobby del cemento e dell’asfalto” di Nicola Ruzza
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l comitato Opzione Zero che si oppo- Marzia Tasso – mentre molti altri sindaci, ne alla realizzazione dall’autostrada come ad esempio quello di Mira, erano Orte-Mestre, meglio nota come Romea presenti per manifestare la loro contrarietà Commerciale, ha dato vita, il 20 settembre a quest’opera distruttiva e insensata; io scorso, ad una mobilitazione nazionale per ho presentato ad aprile un’interrogazione sensibilizzare la popolazione delle regioni sul tema al consiglio comunale, al quale il attraversate dalla bretella autostradale (La- sindaco ha risposto che sta aspettando di essere convocato dal Prezio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marzia Tasso a Giare sidente della Regione Veneto per esaminare Veneto) sui rischi e sottolinea: “Sono l’impatto ambientale l’unica amministratrice il progetto e che in di Cavarzere un secondo momento che avrà l’opera. convocherà le parti soIl presidio veneto qui a manifestare” ciali e la cittadinanza si è tenuto a Giare di Mira, vi hanno partecipato anche alcuni per coinvolgerle sulle scelte progettuali al cittadini cavarzerani, tra i quali la consiglie- fine di minimizzare l’impatto dell’opera sul ra comunale Marzia Tasso, non solo per nostro territorio: ciò significa chiaramente sensibilità ambientale, ma per il fatto che che, a differenza di quasi tutti i sindaci della il nostro comune, secondo quanto previsto Riviera, è favorevole alla realizzazione della dal piano di realizzazione, sarà attraversato Romea Commerciale”. Il progetto preliminare della Orte-Mestre dall’autostrada. “Ero l’unica rappresentante del con- è stato approvato dal Cipe (Comitato Intersiglio comunale di Cavarzere – osserva ministeriale per la Programmazione Econo-
La mobilitazione contro la Romea Commerciale, il presidio in Veneto a Giare di Mira, Marzia Tasso presente alla manifestazione mica) nel 2013 ed il costo per la realizzazione si aggirerebbe attorno ai 10 miliardi di euro: l’autostrada dovrebbe raggiungere una lunghezza di 396 km e il territorio cavarzerano sarebbe attraversato dal tracciato con due caselli di uscita in zona Adria NordGrignella e nella zona industriale, passando a circa 600 metri dalle prime abitazioni classificate come centro storico e a poche
centinaia di metri da Villaggio Busonera. Gli ambientalisti sostengono che l’OrteMestre determinerà un fortissimo aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, compromettendo la salute delle persone ed inoltre nuocerà fortemente all’economia locale. “Molti terreni agricoli dovranno essere espropriati – conclude Tasso – danneggian-
do fortemente l’agricoltura cavarzerana; inoltre si rivelerà pure un’opera inutile in quanto i pedaggi autostradali, che si prevedono elevati, scoraggeranno gli automobilisti a percorrere la Romea Commerciale, quindi oltre a distruggere il territorio, non sarà certo di stimolo allo sviluppo economico”.
Henri Tommasi: “Dire no a tutto: preclusioni indiscriminate e non costruttive”
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e quel giorno non ho partecipato alla manifestazione, evidentemente avevo altri impegni istituzionali da onorare” risponde semplicemente, prendendo le distanze dalle critiche di Marzia Tasso, il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi. E chiude il discorso chiosando: “le sue sono parole che non mi toccano”. Il primo cittadino invita dunque ad andare oltre l’evento contingente in sè e a fare considerazioni di più ampio respiro sulla questione della cosiddetta Nuova Romea, coerentemente con quella che è la storia di questa infrastruttura. “Sono 20 anni che si parla di Romea Commerciale - fa notare - e che si fanno incontri per discutere della sua collocazione, della economicità e della sua funzionalità; sia da parte di chi è favorevole sia invece per iniziativa di chi si proclama contrario. Io penso che aggiungere all’elenco altre iniziative analoghe non produca al momento alcun risultato, considerato il fatto che quest’opera rimane al momento sulla carta. L’ex sindaco nell’ultima campagna elettorale ne aveva fatto uno dei temi di forza nel contesto del proprio programma, riproponendolo in tutte le salse”. “Non voglio trascurare la questione, ci mancherebbe - prosegue Tommasi - e, come ho già detto in altre occasioni, farò richiesta a chi di competenza per conoscere effettivamente il progetto e l’impatto che esso avrà sul territorio. Allo stato attuale, tutta-
via, risulta, anche alla luce dei fatti recenti accaduti, difficile trovare un interlocutore istituzionale a livello regionale col quale sia possibile confrontarsi. E mi pare sul tema vi sia ancora molta incertezza”. “E comunque - conclude il sindaco di Cavarzere - a prescindere da qualunque considerazione, non mi colloco tra coloro che hanno un atteggiamento di chiusura a tutti i costi. Ritengo che non sia questo l’approccio giusto: penso sia opportuno non confondere il tema della cementificazione incontrollata con quello dello sviluppo razionale e compatibile. La Nuova Romea è un’opera molto criticata a priori. Io assumerò una posizione, a favore o contro, soltanto dopo che avrò conosciuto nello specifico il progetto e le eventuali osservazioni che saranno accolte. Quando si avrà in mano qualcosa di concreto, solo allora sarò in grado di giudicare se si tratta di uno scempio del territorio o di una infrastruttura che potrà portare sviluppo anche a Cavarzere. E mi muoverò di conseguenza”. Ornella Jovane
8 Cavarzere Intervento
Primo piano Sanità I consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Bruno Pigozzo (Pd) sollecitano l’assessore Veneto Coletti
Cittadella sociosanitaria, si decida il futuro di Nicla Sguotti
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Con una interrogazione i due esponenti democratici ricordano i risultati conseguiti con la sperimentazione pubblico-privata e chiedono l’attivazione dei 12 posti letto di ospedale di comunità previsti
ono giorni cruciali per il futuro della Cittadella sociosanitaria di Cavarzere, oggetto di discussione nella quinta Commissione consiliare regionale e di un’interrogazione alla Giunta regionale del Veneto, presentata da Lucio Tiozzo e Bruno Pigozzo, rispettivamente capogruppo consiliare e consigliere regionale del Pd. I due esponenti democratici si sono rivolti all’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto con un’interrogazione che chiedeva di “sbloccare l’attuale situazione di incertezza” riguardante la Cittadella. Hanno chiesto che siano presto forniti “chiari indirizzi per una gestione stabile ed efficace della Cittadella socio sanitaria di Cavarzere, al fine di consentire l’attivazione dei dodici posti letto di ospedale di comunità previsti”. Tiozzo e Pigozzo hanno ricordato i notevoli risultati conseguiti dalla Cittadella nell’ambito della sperimentazione gestionale pubblico-privata, che ha preso il via nel 2004. Hanno poi chiesto alla Giunta regionale di dare attuazione a quanto stabilito dalle schede ospedaliere del nuovo Piano sociosanitario, le quali prevedono di attivare dodici posti letto di ospedale di comunità a Cavarzere, nella Cittadella sociosanitaria. trentatré nuovi posti letto in strutture intermedie, La proposta di istituire presso i locali dell’ex previsti dalle schede ospedaliere. ospedale di Cavarzere un Ai primi di ottobre, il ospedale di comunità era I due consiglieri regionali sindaco Henri Tommasi e stata fatta dal Consiglio hanno chiesto di dare alcuni esponenti della sua comunale di Cavarzere, il attuazione alle schede maggioranza sono stati quale lo scorso autunno ospedaliere del nuovo ascoltati dalla quinta Comha votato un ordine del Piano sociosanitario missione regionale e hanno giorno, su proposta dei chiesto garanzie sul futuro gruppi consiliari di maggioranza, che chiedeva della Cittadella sociosanitaria. alla Regione di realizzare a Cavarzere dodici dei In tale occasione, Tommasi aveva sollecitato
SALUTE
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Da sx il capogruppo consiliare Lucio Tiozzo e il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo
l’attivazione di dodici posti letto di ospedale di comunità all’interno della Cittadella socio sanitaria e una proroga della sperimentazione di almeno nove anni per consentire alla parte privata il ritorno dall’investimento legato ai nuovi posti letto. Pare che la Commissione abbia deciso per una proroga di soli tre anni, non esprimendosi per il momento sull’attivazione dei dodici posti letto che appare, quindi, non immediata.
Vincere il tumore al seno si può Campagna Nastro Rosa segue da pag.
L’attrice Nicoletta Romanoff (nella foto) sarà la testimonial italiana di questa edizione 2014. La Campagna Nastro Rosa, ideata negli Stati Uniti da Evelyn Lauder e promossa in oltre 70 Nazioni, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sulle abitudini di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. La diagnosi precoce del tumore al seno: 20 anni di progressi. Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile registrando un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio. Sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione come metodo di vita e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute. “Da recenti dati e studi si stima – afferma il prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e Presidente Nazionale della LILT - che in Italia siano circa 46.000 i nuovi casi annui di carcinoma mammario. L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari a circa il 14% negli ultimi sei anni e, in particolare, per le donne tra i 25 e i 44 anni l’incremento è stato del 29% circa”. “Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più precise e sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria (RMM), consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore sono bassi e il processo di metastatizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette altresì di poter eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità del seno, simbolo della femminilità”. Risultati impensabili solo 30 anni fa quando il cancro al seno era considerato una malattia “incurabile”, con una percentuale di guarigione del 40-45%.
Iniziative di prevenzione e sensibilizzazione lo scorso 28 settembre
Precisazione
una giornata per diventare “amici” del cuore
n occasione della Giornata mondiale del cuore è tornato in piazza il Cuore amico. Per la giornata del cuore, alla sua terza edizione, domenica 28 settembre dalle 9 alle 12 medici e infermieri di Cardiologia e i volontari di “Cuore amico” sono scesi in piazza per misurare glicemia e pressione informando sui principali fattori di rischio per le malattie a carico del cuore, come il colesterolo, l’ipertensione, il fumo e il diabete mellito. L’iniziativa è stata quindi replicata anche a Chioggia, di lì a qualche settimana. L’evento si è svolto in collaborazione con l’assessorato alle
Politiche sociali. L’associazione “Cuore Amico” di Chioggia svolge un’attenta opera di informazione e prevenzione delle malattie cardiovascolari e collabora attivamente, anche con la donazione di importanti apparecchiature, con il reparto di Cardiologia e l’UTC dell’ospedale civile di Chioggia che si sta sempre più qualificandosi come punto di eccellenza della cardiologia veneta. Intanto prosegue la ricerca del reparto sulla fibrillazione atriale “inconsapevole”, iniziata nel 2013 proprio a Cavarzere.
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In un anno sono stati esaminati più di 1.000 pazienti tra Chioggia, Cavarzere e Cona. L’iniziativa intende scovare quei pazienti con fibrillazione atriale non accompagnata a sintomi, poiché se curata, essa rimane un’aritmia benigna, ma se trascurata essa può provocare ictus anche mortali. Da qui ne consegue la necessità di cercare tra i cittadini chi è stato colpito dall’aritmia, ma ne è ignaro, proprio per prevenire possibili patologie anche gravi. Melania Ruggini
Il titolo dell’articolo “una notte bianca al quadrato da record”
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el numero scorso de La Piazza di Cavarzere a pagina 9 è stato pubblicato un articolo privo di titolo a causa di un disguido tecnico dovuto alla stampa. Il titolo dell’articolo era “Una notte bianca al quadrato da record”. Ci scusiamo con i diretti interessati e con i lettori.
ed ora si possono effettuare ricariche telefoniche e pagare le bollette
Cavarzere 9 Sanità Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi dalla Quinta Commissione regionale
“Sperimentazione, altri 9 anni di proroga”, la Regione ne concede 3 I 10 anni di sperimentazione hanno consentito al territorio di avere una struttura efficiente. Il sindaco aveva sollecitato l’attivazione di 12 posti letto di ospedale di comunità nella Cittadella. La Regione su questa richiesta non si pronuncia di Melania Ruggini
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l sindaco Henri Tommasi (in foto) ha affrontato la questione della cittadella socio-sanitaria durante l’incontro della V Commissione Regione Veneto per portare all’attenzione della Regione il futuro della struttura. “A 10 anni esatti dall’avvio della sperimentazione si può affermare che le esigenze di contenimento dei costi, di soddisfazione quali/quantitativa della domanda di prestazioni della popolazione e di presidio sociale del territorio hanno trovato soddisfacente realizzazione nel cavarzerano - ha spiegato il primo cittadino. - Tuttavia la propositività dell’esperienza rischia di essere messa in discussione dal percorso avviato a seguito della legge regionale n.39/2013 che prevede per le società partecipate valutate positivamente e ritenute strategiche ai sensi della legge regionale n.24/2014, l’adozione obbligatoria di procedure e limiti operativi previsti dalla normativa vigente per
la pubblica amministrazione”. “La storia della sanità cavarzerana negli anni precedenti la realizzazione della cittadella – prosegue il sindaco - dimostra con sufficiente evidenza che il ritorno ad una gestione totalmente pubblica riprodurrebbe le difficoltà operative che avevano portato nel corso degli anni Novanta allo scadimento dell’offerta di servizi alla quale la nascita della cittadella ha saputo ovviare”. Si pone pertanto il problema di quali strumenti adottare per contrastare la prevedibile evoluzione, evitando di penalizzare ulteriormente un territorio che, per struttura demografica ed economica della popolazione, presenta evidenti spunti di fragilità. Il sindaco quindi mette in campo le varie ipotesi, la prima delle quali potrebbe essere un intervento completamente pubblico che realizza l’ospedale di comunità a Cavarzere. Qualora dal pubblico le risorse non fossero disponibili allora si tenga presente che
c’è un privato che ha le risorse per farlo, che è intenzionato ad investire naturalmente a condizione di poter ammortizzare nel tempo i costi iniziali. A questo punto due sono, a giudizio del sindaco e della sua giunta, le ipotesi percorribili: la prima consiste nell’autorizzare una proroga della sperimentazione gestionale attualmente in essere per un periodo che non può essere inferiore ai 9 anni, in considerazione dei rilevanti investimenti strutturali necessari a mettere a norma il complesso edilizio e a realizzare l’ospedale di comunità previsto dalla legge regionale n.23 del 29/06/2012. “Per garantire i livelli di efficienza ed efficacia finora dimostrati – prosegue Tommasi - l’atto di proroga dovrebbe particolarmente presidiare la possibilità, per la società, di agire comunque utilizzando gli strumenti di diritto privato, evidentemente più agevoli e vantaggiosi facendo magari ricorso ai patti parasociali”.
La seconda ipotesi è stabilizzazione dell’ente che, dotato degli opportuni strumenti di accreditamento, sia messo in condizione di garantire i livelli di assistenza attualmente erogati ai residenti del cavarzerano. “Il timore - afferma il sindaco - è che si risolva tutto in un nulla di fatto e che l’ospedale di comunità rimanga solo sulla carta”. Durante il suo intervento nella V Commissione il sindaco Tommasi ha sottolineato l’importanza e la rilevanza sociale delle attività svolte. Come noto la struttura è gestita da una società partecipata, istituita nel 2004; l’iniziativa vede la partecipazione prevalente dell’Ulss 14 di Chioggia che detiene il 51% del capitale sociale e la presenza assolutamente minoritaria del comune di Cavarzere, con l’1% delle quote. La gestione dell’iniziativa è affidata ad un socio privato che possiede il residuo 48% dell’assetto sociale.
“Operando in ambito esclusivamente ambulatoriale - conclude Tommasi - la struttura è stata ben presto in grado di offrire, sotto il profilo chirurgico, prestazioni di oftalmologia, ortopedia e chirurgia vascolare la cui fruizione risultava e risulta problematica in numerose aziende sanitarie del Veneto per la lunghezza delle liste di attesa e costringe, non raramente, gli utenti a rivolgersi ad erogatori privati. Sotto il profilo diagnostico le nuove tecnologie introdotte dal socio privato hanno consentito un ampliamento dell’offerta sia di immagini (Ecografia, ecocardiografia, ecc.) che di laboratorio”. Altro dato positivo, la percentuale dei non residenti tra i pazienti trattati è cresciuta contestualmente di anno in anno fino a raggiungere, nell’anno 2013, il 20,70%.
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10 Cavarzere Revoltante di San Pietro Denunciano incongruenze tra le date
Impianto a Biogas, l’esposto dei cittadini Sono in tutto 25 i firmatari del documento presentato in Procura di Venezia. Sospettano che l’istanza di finanziamento presentata al Ministero dello Sviluppo economico sia precedente all’autorizzazione dell’impianto a digestione anaerobica di Nicla Sguotti
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’impianto di digestione anaerobica di Revoltante e il progetto per la sua conversione in uno che producesse biogas, utilizzando la frazione organica dei rifiuti urbani, è oggetto di un esposto che un gruppo di cittadini della frazione di San Pietro e di altre zone di Cavarzere hanno presentato alla Procura di Venezia. Secondo i venticinque cittadini firmatari dell’esposto, ci potrebbero essere delle incongruenze tra le date di presentazione delle varie istanze, finalizzate all’ottenimento di un finanziamento da parte del Ministero dello Sviluppo economico, e quella effettiva di autorizzazione all’impianto attuale e di inizio del suo funzionamento. Nell’esposto, i cui i primi firmatari sono Paolo Campaci, Otello Piazzon, Umberto Zanellato e Andrea Berto, vengono ripercorse le tappe che hanno portato alla costruzione dell’impianto esistente e all’avvio della procedura di autorizzazione per la sua con-
L’impianto a Revoltante di San Pietro versione, poi dichiarata “non assentibile” dalla Regione Veneto e quindi oggetto di un ricorso al Tar da parte della ditta Martinelle Energia, proprietaria dell’impianto, ricorso poi respinto. “Quando è stata presentata l’istanza di
AMBIENTE Inquinamento elettromagnetico
Sergio Rubinato denuncia: “troppe antenne in città, fanno male alla salute”
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n piano delle antenne e controlli approfonditi sull’inquinamento elettromagnetico in città, a chiederli è Sergio Rubinato, per anni consigliere comunale ed esponente del Psi, che ha inviato alla stampa locale un comunicato, nel quale si dice preoccupato per la presenza di antenne nel centro abitato di Cavarzere. “Sul territorio cavarzerano – scrive Rubinato – sono posizionati due elettrodotti ad alta tensione, sei stazioni radio base per la telefonia mobile e una antenna radio. L’ultimo ripetitore è stato installato alla chetichella su un’area comunale in L’antenna di via Roma via Roma (in foto), vicino al campo sportivo, in pieno centro, ed è lecito chiedersi se l’assessore all’Ambiente, nel caso a Cavarzere esista, sappia che l’esposizione alle radiazioni dei ripetitori, anche a bassa frequenza, può essere causa di decessi per tumori”. Rubinato, a sostegno delle proprie tesi, cita diversi studi fatti da esperti del settore, soffermandosi in particolare sulla dettagliata indagine condotta a Belo Horizonte. “Gli esperti – queste le parole di Rubinato – mettono in relazione l’incidenza di tumori e l’esposizione a radiazioni, anche a bassa frequenza. Quello brasiliano non è uno studio isolato, studi delle relazioni tra l’esposizione alle radiazioni e i tumori sono stati condotti anche in altri Paesi e tutti sono giunti alla medesima conclusione, ossia che vivere a una certa prossimità da un ripetitore aumenta il rischio di cancro. Per questo chiedo all’amministrazione comunale di Cavarzere di accertare l’idoneità degli apparati usati nei ripetitori rispetto alla sicurezza dei cittadini, affidando all’Arpav periodici monitoraggi delle emissioni elettromagnetiche”. N.S.
finanziamento al Mise e della concessione dello stesso non esisteva alcun impianto di biodigestione anaerobica in via di realizzazione nella provincia di Venezia, comune di Cavarzere – si legge nell’esposto – visto che non ci risulta che le autorità competenti
abbiano mai approvato un impianto di tal genere. Il progetto per la realizzazione dell’impianto di biodigestione anaerobica ubicato in comune di Cavarzere è stato approvato il 10 novembre 2010, successivamente alla presentazione dell’istanza di finanziamento”. I firmatari del documento sostengono che l’istanza di finanziamento Mise con il Progetto Industria 2015 conterrebbe “informazioni palesemente non veritiere, che possono aver indotto lo stesso Ministero a finanziare un progetto sulla base di elementi conoscitivi altrettanto non veritieri” e chiedono alla Procura di verificare quanto da essi scritto. “Vogliamo accertare l’eventuale sussistenza di reati – concludono – che possano aver indotto in errore la pubblica amministrazione nella valutazione dei progetti ammissibili a Progetto Industria 2015”.
News Istituita una commissione
Il sindaco Tommasi: “Stiamo lavorando per capire come procedere efficacemente”
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l progetto per la conversione dell’impianto di digestione anaerobica di Revoltante in uno che produce biogas rimane una tematica di grande attualità e sulla quale l’amministrazione Tommasi è attivata con varie iniziative con lo scopo di trovare una valida via da percorrere, che possa risultare efficace muovendosi sul piano tecnico della questione. Il sindaco Henri Tommasi sottolinea l’impegno assunto in qiuesto senso. E così dopo il consiglio comuanale aperto che si è svolto nelle scorse settimane, fa riferimento alla Commissione che è stata istituita, “un organismo - spiega - formato dai capigruppo in consiglio comunale, dal sindaco e dai rappresentanti del Comitato contro la centrale a biogas”, che si sta muovendo alacremente. “Il prossimo appuntamento - anticipa il primo cittadino di Cavarzere - è fissato per il 22 ottobre. Stiamo cercando di capire come procedere sul piano tecnico”.
Il caso Elisa Fabian (Pd) Tommasi: “Non possiamo imporre un piano antenne
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Comuni, purtroppo, hanno le mani “legate” e le amministrazioni comunali non possono imporre un piano delle antenne ai gestori di telefonia” risponde alla denuncia di Sergio Rubinato il sindaca Henri Tommasi facendo riferimento alla Giurisprudenza . “Trattandosi di un servizio di pubblica utilità - spiega - i gestori sono liberi di collocarsi nel territorio, anche nel suolo privato, senza che gli enti pubblici possano ostacolare l’insediamento delle antenne di telefonia. Al massimo possiamo come Comune tentare un dialogo con i gestori e sollecitare una trattativa che possa accontentare entrambi. Essi comunque possono insediarsi anche nel suolo privato, come del resto è già accaduto a Cavarzere”. Questo non significa che vi sia la giungla. “Le antenne - precisa il prima cittadino - prima di venire installate devono essere approvate dall’Arpav!” facendo riferimento al sollecito di Rubinato che invoca controlli più approfonditi. “L’Arpav - sottolinea il sindaco - segue già questo tipo di installazioni. E dall’Arpav noi non abbiamo mai ricevuto segnalazioni di anomalie o di mancato rispetto dei parametri imposti per legge. Gli impianti, pertanto, presenti a Cavarzere sono già stati autorizzati dall’Arpav e vengono monitorati”. “Ricordiamoci che le aziende - prosegue - non hanno alcun interesse ad installare antenne in mezzo a campi, ma dove c’è una maggiore concentrazione di utenze”. “Abbiamo un valore di campo tra i più bassi d’Europa, - fa osservare Tommasi - basta pensare che Austria, Slovenia e Croazia hanno valori molto superiori ai nostri”. Per quanto riguarda il caso di via Roma, il primo cittadino precisa: “Non si tratta di un’antenna per la O.J. telefonia ma Wireless”.
Registri di fine vita e delle unioni civili, serve una regolamentazione
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lisa Fabian, componente della direzione del Partito democratico metropolitano di Venezia, ha inviato alla stampa un comunicato nel quale si sofferma sui registri di fine vita e delle unioni civili, definendo “sempre più impellente la richiesta di una regolamentazione normativa” su aspetti etici e di diritti civili. “Affrontare pubblicamente e collegialmente tali aspetti della vita – così Fabian – è il primo passo per una maggiore presa di coscienza, da parte non solo delle istituzioni ma anche dei cittadini stessi. Le Dichiarazioni anticipate di Elisa Fabian trattamento di fine vita sono una fonte propulsiva per arrivare a una legge nazionale, con tale strumento il cittadino ha la possibilità di depositare, con l’ausilio di medici e notai, nella sede comunale, l’atto formale con il quale dichiara la propria volontà in merito alle terapie che intende ricevere o rifiutare nell’eventualità in cui si dovesse trovare incapace d’intendere e di volere”. L’esponente democratica si sofferma anche sul Registro delle unioni civili: “Attraverso di esso – scrive Fabian – una coppia convivente dichiara il proprio status, certificando così la famiglia anagrafica su base affettiva e la coppia stessa riceve un vademecum per conoscere i diritti e doveri che derivano da tale registrazione. Sono queste proposte che affondano le loro radici nella laicità dello Stato ma prima di tutto nelle dignità culturale e morale alle quali dobbiamo dare risposta”. Ricorda poi che il Comune di Venezia e altri comuni veneziani si sono espressi favorevolmente introducendo la Dat e il Registro delle unioni civili. “Tale opportunità – sostiene – è del tutto gratuita per i cittadini, grazie a una convenzione intercorsa con l’ordine dei notai, auspico che gli amministratori attuali possano almeno stimolare un dibattito per introdurre anche a Cavarzere questa opportunità. Mi auguro che si possa iniziare, insieme a tutte le parti interessate, un percorso comune per adottare entrambi i registri”. N.S.
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12 Cavarzere Lavori pubblici Il sindaco e l’assessore Sacchetto incontrano la cittadinanza e annunciano
Rete fognaria, in inverno via ai lavori nel capoluogo
SCUOLA Premiato il merito
Borse di studio dell’Avis e dell’amministrazione ai ragazzi più bravi di terza media
Ridimensionato il costoso progetto della precedente amministrazione. Con 500mila euro si interviene per risolvere l’esondazione di acque dalla rete di fognatura mista in caso di pioggia di Melania Ruggini
L
a rete fognaria del capoluogo fa ancora notizia. Il sindaco Henri Tommasi e l’assessore ai Lavori pubblici Renzo Sacchetto hanno recentemente promosso un incontro pubblico con la cittadinanza avente come tema gli interventi fognari previsti nel capoluogo. La riunione pubblica ha avuto lo scopo di presentare e spiegare ai cittadini l’opera relativa agli interventi fognari di razionalizzazione della rete principale del centro di Cavarzere, alla presenza dei tecnici competenti. E’ ormai noto l’importante problema che insiste sul capoluogo ormai da diversi anni, circa un ventennio, e che non è stato ancora affrontato in maniera pratica. La precedente amministrazione aveva ipotizzato, ad esempio, un progetto per la realizzazione del quale l’importo previsto cor-
rispondeva a circa euro 1.600.000, che non potevano essere coperti economicamente. Pertanto si è deciso di interpellare la Polesine Acque per l’individuazione di un intervento prioritario che ponga un freno alle esondazioni continue di acque dalla rete di fognatura mista, soprattutto quando si verificano ingenti piogge o bombe d’acqua. Ora, l’amministrazione Tommasi si dice pronta ad intervenire con una serie di azioni di razionalizzazione della rete fognaria che prevedono un importo di 500.000 euro e partiranno esecutivamente quest’inverno. Una
parte del contributo, pari a 361.920 euro, provengono dalla Regione Veneto, mentre 138.080 derivano da risorse comunali. Di questi, rispettivamente 10.000 euro sono indirizzati ai sondaggi e rilievi, 37.000 euro per le spese tecniche, 1.000 euro per i collaudi, 5.000 euro per gli allacciamenti elettrici, 30.000 euro per la sistemazione dei tombini e la pulizia delle affossature. I lavori partiranno dunque nel periodo invernale e termineranno indicativamente nel marzo del 2015. “I cittadini sono ormai esasperati da questa situazione, che si protrae da troppi anni - commenta il sindaco Henri Tommasi - Noi non abbiamo certo la bacchetta magica, ma con questo progetto intendiamo risolvere il problema nel 90% dei casi”.
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I ragazzi premiati insieme con il dirigente scolastico Filippo Sturaro, gli insegnanti, il presidente dell’Avis cav. Fabio Sturaro
S
abato 27 settembre, presso il teatro “C. Goldoni” di Cavarzere, si è svolta la premiazione degli studenti più meritevoli che hanno frequentato con profitto, nell’anno scolastico scorso, la terza media all’Istituto comprensivo. Le borse di studio, donate grazie ai contributi dell’Amministrazione comunale e della sezione di Cavarzere e Cona dell’Avis, presente nella persona del suo presidente cav. Luigi Sturaro, sono state assegnate a Otello Moscardi (3^A), a Francesca Meazzo (3^B), a Laila Ajjadiani (3^C), a Samantha Castello (3^D), ad Andrea Chiebao e a Sofia Mazzucato (3^F), a Sofia Quagliato (3^H) e a Melissa Mattioli (3^I). L’Avis di Cavarzere, da sempre sensibile al tema dell’istruzione dei giovani, ha voluto con questo premio incentivare i ragazzi allo studio, in un momento in cui la scuola italiana, pur in crisi di fondi e di mezzi, ha il compito di formare le donne e gli uomini del futuro dal punto di vista umano e culturale e fornire loro di un bagaglio di conoscenza e di competenza che è il punto di partenza fondamentale per presentarsi nel mondo del lavoro preparati e consapevoli delle proprie capacità. Nicola Ruzza
Scacchi Il torneo open Week-end “Città di cavarzere”
A
breve prenderà il via il torneo scacchistico Open Week-end “Città di Cavarzere” organizzato dal circolo cavarzerano “Franco Gregianin”, appuntamento giunto ormai alla sua 17a edizione e che anche quest’anno si annuncia molto sentito e partecipato, sia dai giocatori – sempre di livello elevato – sia dal pubblico. Il torneo, che si terrà presso le sale dell’ istituto “A. Danielato” (Corso Europa 46), è aperto a tutti i giocatori, italiani e stranieri di qualsiasi categoria purché al momento dell’iscrizione – procedura che dovrà essere espletata sabato 18 ottobre alle 14 – siano in possesso della tessera 2014 agonistica o junior oppure, per coloro che non fossero iscritti alla F.S.I., si iscrivano sul posto versando 45 euro per la tessera agonistica o 10 euro per quella junior. Il primo turno della gara avrà luogo sabato 18 ottobre alle 15, mentre il secondo e il terzo si terranno nella giornata di domenica 19 rispettivamente alle 9 e alle 15; il fine settimana seguente, invece, decreterà il vincitore in quanto si terranno i successivi turni fino alle 19 di domenica 26 ottobre. Ai partecipanti sarà richiesto un contributo per le spese di organizzazione di 30 euro, ma per gli under 16, gli over 65 e le donne il versamento sarà ridotto a 20 euro, mentre i premi saranno distribuiti seguendo la classifica assoluta e tre fasce di punteggio Elo: il primo classificato si aggiudicherà il trofeo del Comune di Cavarzere e un
rimborso spese di 250 euro, il secondo e il terzo una coppa e un rimborso di 150 e di 100 euro, il quarto 80 euro; premi di valore analogo a quello consegnato a quest’ultimo - con l’aggiunta di una coppa - saranno elargiti i primi classificati nella fascia Elo 19991800, nella fascia 1799-1500 e in quella inferiore ai 1500 punti, mentre i secondi classificati riceveranno un rimborso di 50 euro ciascuno. Il tempo di riflessione concesso per ogni partita è di 100’, con un incremento di 30’’ dalla prima mossa; più in generale varranno le norme del regolamento F.I.D.E., del regolamento tecnico F.S.I. e del regolamento generale del Festival del Comitato Veneto. Gli organizzatori Renzo Renier e Riccardo Badiale ringraziano l’Amministrazione Comunale e l’istituto Danielato per la collaborazione e sono a disposizione, per coloro i quali fossero interessati ad avere maggiori informazioni o a prescriversi, ai numeri N.R. 3293440900 e 3494575032.
Cavarzere 13 Associazioni e volontariato Cresce nel territorio l’entusiasmo
Scout, il progetto decolla Ad affiancare i ragazzi un gruppo di adulti che si sono messi a disposizione per lavori e aiuti di Melania Ruggini
P
rosegue a pieno ritmo il lavoro degli scout per creare la loro base in città. In questi giorni autunnali la base risuona di un brulichio di attività: sabato 13 settembre c’è stata la vendemmia, un appuntamento ormai tradizionale per gli scout cavarzerani, che ha permesso loro di sperimentare attività e mestieri ormai in via... di estinzione. Sabato 27 settembre si è svolto il “September Scout’s Fest” in cui genitori, ragazzi ed amici si sono ritrovati per l’inizio delle attività del gruppo. Tutte le attività proseguono, costanti e
Educare
Anche l’Ipab Danielato e la Fondazione Clodiense sostengono il gruppo Scout a piccoli passi, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Il desiderio che attorno a questo progetto gravitassero familiari, amici, simpatizzanti, che potessero dare una mano, ha avuto successo e in poco tempo è nato il gruppo “Ever Green”, un’esperienza di volontariato originale e pragmatica.
Un gruppo di genitori, amici, simpatizzanti si ritrova spontaneamente ogni fine settimana, senza alcun obbligo particolare se non quello di dedicare del tempo a questo progetto. L’attività principale consiste nel mettersi a disposizione per tutto quello che c’è da fare: c’è chi fa il muratore, chi il manovale, chi il falegname; ognuno dà il proprio contributo pratico per aiutare l’altro. Pare proprio che il segreto di questo gruppo sia la disponibilità nel dedicare tempo ed energie per un impegno comune.
Alla scuola a. cappon si è parlato di compiti a casa
C
ome aiutare i nostri figli a fare i compiti: se ne è parlato alla scuola Aldo Cappon mediante due incontri a supporto della funzione genitoriale. La scuola ha infatti rilevato, nel corso degli ultimi tempi, una questione di non poca rilevanza: è emersa da parte di molti genitori l’esigenza di disporre di mag-
La vendemmia degli Scout Il gruppo scout sottolinea il grande sostegno riscontrato, sotto il profilo tecnico, amministrativo e progettuale, fornito dal consiglio di amministrazione dell’Ipab Danielato e dal direttore Mauro Badiale, che finora hanno permesso di superare i vari problemi di natura burocratico-amministrativa che di volta in volta si presentano, creando così quella sinergia fra ente pubblico e associazionismo che è sempre difficile da rea-
giori strumenti per sostenere i figli nel momento dei compiti. In particolare sono state segnalate numerose difficoltà ad iniziare, proseguire, pianificare e organizzare il proprio lavoro, mancanza di strategie efficaci, limitata motivazione. Come risposta al bisogno di maggiori strumenti atti a questi cruciali obiettivi, l’istituto comprensivo Aldo Cappon ha proposto, nel mese di ottobre, due incontri formativi tenuti da Gianna Friso, una professionista di consolidata esperienza, che
lizzare ma che in questo caso sta trovando piena attuazione. Prezioso anche il contributo della Fondazione Clodiense di Chioggia, che fin da subito ha creduto fortemente nel progetto degli scout inserendolo fra quelli destinati a contributo, permettendo di portare a compimento l’esecuzione di alcuni importanti lavori di ristrutturazione.
nel mese di settembre ha pubblicato un testo di sicuro supporto per le famiglie: “L’Ora dei compiti: come favorire atteggiamenti positivi, motivazione e autonomia nei propri figli”. Gianna Friso è psicologa specializzata nelle difficoltà di apprendimento, autore di numerose pubblicazioni; attualmente collabora con il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Padova. M.R.
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14 Cavarzere Patronato San Pio X Dal doposcuola al progetto Aliante
SOLIDARIETA’
Ripartono alla grande le attività invernali U
Solidarietà. Premio internazionale della Bontà
riconoscimento a due donne che si dedicano ai più disagiati: Giuseppina Piccolo e Zaira Conti
di Nicola Ruzza
L
’arrivo dell’autunno coincide con la ripresa delle attività dei gruppi giovanili parrocchiali che, anche quest’anno, si presentano davvero interessanti e in grado di coinvolgere i ragazzi di tutte le età, infatti “dopo la fine dei campi scuola e del Grest, che hanno visto molti bambini e giovani coinvolti – afferma padre Pietro Bettelli, responsabile dei Canossiani – ricominciamo con le varie iniziative settimanali: c’è il catechismo che quest’anno presenta una novità per i ragazzi delle medie, cioè il percorso della mistagogia”. “Con questa proposta – continua il sacerdote – puntiamo ad inserire i ragazzi nella comunità cristiana attraverso l’appartenenza ai gruppi, cioè nei tradizionali Scout e Azione Cattolica o nell’Aliante”. Il progetto Aliante è nato in Patronato alcuni anni fa: un gruppo di animatori si pone accanto ai ragazzi e li aiuta a riflettere su diversi aspetti della vita alla luce della fede cristiana; dal punto di vista metodologico è simile all’Acr, tuttavia non è legato ad
Padre Pietro con il collaboratore Flavio un tema stabilito a livello nazionale, ma è adattato alla realtà locale. “Il nome non è scelto a caso – continua padre Pietro – l’aliante è un oggetto volante privo di motore e condotto da un aereo in quota per poi essere lasciato libero di scoprire e seguire la propria rotta ed è proprio ciò che vogliamo che facciano i nostri ragazzi: infatti i giovani sono invitati a confrontarsi, a dialogare a guardare le cose dall’alto”. Accanto a questi gruppi c’è l’attività del doposcuola, svolto in collaborazione con la scuola media: è un sostegno dove ogni ragazzo con difficoltà scolastiche viene seguito personalmente da un volontario (uno
studente universitario o un insegnante in attività o in pensione) per due pomeriggi alla settimana, il tutto è coordinato da Francesco Viola, un giovane laureato in Psicologia dell’età evolutiva. Infine vi sono i giovani che frequentano le superiori che si incontrano una sera alla settimana, affrontando in modo più adulto i temi trattati nei gruppi rivolti agli adolescenti, nonché le attività sportive, in quanto il Patronato mette a disposizione le sue strutture per gli allenamenti del Calcio Cavarzere e del Gordige, offrendo in tal modo un ampio ventaglio di iniziative sempre finalizzate alla crescita sana dei ragazzi.
n premio bontà al femminile quest’anno, che riconosce l’impegno sul campo di due donne che con generosità e coraggio si dedicano al prossimo, rivolgendo il proprio aiut a chi è in grande difficoltà. Si è riunita lo scorso 20 settembre la Commissione del Premio Bontà - sotto l’egida del suo fondatore ed organizzatore Fiorenzo Tommasi e composta dal presidente Luigino Zuin, da Ferdinando Ambrosi, Bruno Fiorenzo Tommasi presidente del Comitato della Croce Avi, Massimo Chiesa, Riccardo Clementi, AdriaFoto da www.cavarzereinfiera.it na Ghezzo, Achille Loro, Raffaella Pacchiega e Nicla Sguotti - ed ha unanimemente deciso di conferire il prestigioso riconoscimento a Giuseppina Piccolo di Genova, che si dedica al servizio degli ultimi del mondo, e a Zaira Conti di Firenze, fondatrice di un istituto che si occupa dei tossicodipententi. La manifestazione di consegna del Premio internazionale della Bontà-La giornata del cuore, giunto alla 14esima edizione, si terrà il prossimo 6 dicembre a Firenze, nella Chiesa di Santa Trinità. Il Premio internazionale della Bontà 2014, organizzato dall’Associazione “Comitato della Croce” di Cavarzere e condotto da Luigino Zuin, sarà dedicato ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e ai Magistrati deceduti nell’adempimento del servizio. Durante la serata, oltre al tradizionale premio della simbolica medaglia d’oro, saranno consegnati ulteriori riconoscimenti a coloro che condividono, a diverso titolo e in vari modi, lo spirito di solidarietà che caratterizza l’associazione cavarzerana: lo scrittore in erba Filippo Pavanato, lo storico collaboratore e sostenutore del pensiero “La Pira” Giorgio Giovannoni, il noto “anchorman” televisivo Cino Tortorella e la giornalista Federica Angeli, nota per aver testimoniato il terrificante potere delle mafie locali. Per la decima edizione consecutiva sarà presente Vincent Tummino, presidente della International Columbia Association dei Vigili del Fuoco di New York, grande amico dell’Associazione di Cavarzere nonché socio onorario della stessa.
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16 Frazioni Gragnella La 19esima edizione del concerto lirico-sinfonico lo scorso 4 ottobre
Trionfa la musica e il bel canto a Palazzo Silimbani Il pubblico delle grandi occasioni per il concerto che si è tenuto sotto l’esperta direzione del maestro Banzato. Si sono esibiti l’orchestra e il coro Tullio Serafin affiancati dal soprano Alisa Zinovjeva e dal tenore Alessandro Cortello di Nicola Ruzza
U
n pubblico molto nutrito e caloroso ha salutato il tradizionale appuntamento, giunto ormai alla 19a edizione, con il concerto lirico-sinfonico a Palazzo Silimbani, maestoso palazzo edificato durante la dominazione austroungarica che si trova a Grignella di Cavarzere. Per la serata, che ha avuto luogo sabato 4 ottobre, è stato allestito un programma che, accanto ad alcuni celebri preludi e intermezzi sinfonici, ha visto l’esecuzione delle arie e duetti più significativi tratti da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, dalle opere di Giuseppe Verdi Otello, La traviata, Rigoletto e soprattutto da quelle di Giacomo Puccini, di cui ricorre quest’anno il 90° anniversario della morte: al compositore lucchese è stata infatti dedicata una parte rilevante della serata, con selezioni tratte da Gianni Schicchi, La bohème, Tosca, Manon Lescaut. Il concerto, che si è svolto sotto l’esperta direzione artistica e musicale del M° Renzo Banzato, ha visto l’esibizione dell’or-
Palazzo Silimbani In alto il soprano Alisa Zinovjeva chestra “Tullio Serafin” di Cavarzere, rinomata compagine sorta nel 1995 e costituita da qualificati musicisti (tra cui numerosi docenti di conservatorio) che hanno svolto prestigiose esperienze concertistiche, anche in qualità di solisti, in ambito nazionale ed estero, alla quale si sono affiancati due solisti di assoluto prestigio nel panorama della
lirica internazionale. Il M° Banzato si è infatti avvalso della collaborazione del soprano lettone Alisa Zinovjeva, che ha conseguito il diploma in canto dapprima al Conservatorio di Riga e successivamente presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma. L’artista è stata costantemente presente nelle stagioni liriche
dei principali teatri internazionali (Oslo, ta mondovisione di Rigoletto a Mantova Helsinki, Sofia, Berlino, Albania, Israele), (2010), con la direzione di Z. Mehta e la ha più volte ricoperto ruoli principali al Te- regia di M. Bellocchio e di Cenerentola, una atro alla Scala di Milano, Arena di Verona, favola in diretta (2012) con la direzione Festival dei Due Mondi di Spoleto, Teatro di G. Gelmetti e la regia di C. Verdone; ha Regio di Parma e Torino, dove si è esibi- inoltre collaborato con Quirino Principe, il ta a fianco di nomi come P. Domingo, L. Trio di Parma, l’Orchestra Filarmonica della Nucci, C. Guelfi. A fine Fenice di Venezia e, ottobre Zinovjeva sarà Una parte rilevante oltre ad essersi esibito presso la Bayerische del concerto in varie sale e teatri Staatoper di Monaco è stata dedicata italiani, ha svolto una nell’opera pucciniana alla celebrazione rilevante attività anche Manon Lescaut nel di Giacomo Puccini all’estero, ad esempio ruolo principale, menin Austria, nella Repubtre nel mese di dicembre tornerà al Teatro blica Ceca, in Croazia e in Russia. dell’Opera di Sofia per interpretare Leonora L’assessorato alla Cultura di Cavarzere ne Il Trovatore. e il Comitato Cittadino di Grignella, che A fianco del soprano si è esibito il te- hanno organizzato la serata, ci tengono a nore friulano Alessandro Cortello, diplomato ringraziare per l’ospitalità e la sensibilità in Canto presso il Conservatorio di Udine e artistica il rag. Romano Silimbani e la sua vincitore di due edizioni del Concorso Inter- gentile signora che hanno reso possibile la nazionale “Seghizzi” di Gorizia. Cortello manifestazione in una così splendida corniha partecipato alle produzioni Rai in diret- ce.
Boscochiaro: inaugurata la scuola materna messa a nuovo ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00
La cerimonia d’inaugurazione
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hiusura dei lavori nella scuola materna del territorio che qui si riuniscono. Si tratta di Boscochiaro: sabato 4 ottobre si è di un avvenimento importante per la nostra tenuta l’inaugurazione ufficiale dello cittadinanza. Quello che si è prodotto è il ristabile alla presenza del sindaco Henri sultato di un ottimo lavoro di collaborazione Tommasi, degli assessori e del Vescovo, che tra Comune e Parrocchia. In questo periodo ha presenziato la santa messa e ha guidato di grandi difficoltà economica, la collaborala processione dei fedeli. La scuola materna zione fra enti risulta essere la strada maedi Boscochiaro è infatti di proprietà della stra e più efficace per ottenere comunque Curia, che ci ha tenuto particolarmente ad il raggiungimento di importanti obiettivi. Abbiamo contribuito essere presente con la alla realizzazione di sua autorità massima Il sindaco anticipa: questo intervento con per manifestare la buo- “A breve si nostre risorse, per un na riuscita del progetto. concluderanno totale di circa 70.00 I lavori di ristruttu- anche i lavori della razione della materna chiesa di San Pietro” euro di contributo”. E il sindaco dà sono iniziati quest’estate e hanno coinvolto la sistemazione un’ulteriore anticipazione rispetto ad un’aldegli impianti elettrici, la pavimentazione tra frazione: “a breve ci sarà anche un’altra dello stabile, una piccola sistemazione del inaugurazione per la chiusura dei lavori della chiesa di San Pietro” con la speranza, è tetto e il rifacimento dei bagni. “Queste scuole svolgono un importante l’auspicio di Tommasi, di cominciare al più ruolo - ha precisato il primo cittadino, molto presto a provvedere anche alla sistemaziosoddisfatto - non solo a livello scolastico, ne delle scuole del centro storico, dove c’è ma anche come punto di aggregazione e di necessità di intervenire. ritrovo per la comunità e per le associazioni Melania Ruggini
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AUTUNNO/INVERNO/2014/15
Cultura locale 19 Libri e musica Il volume del musicologo Graziano Edi Corazza
“50 anni di rock! 1964/2014” sarà tradotto in inglese di Ornella Jovane
NEWS
“5
0 anni di rock! 1964/2014” il libro di Graziano Edi Corazza, il giornalista musicologo cavarzerano, uscirà il prossimo Natale nella traduzione in lingua inglese, pronto per conquistare il mercato internazionale. L’autore del ricco volume, frutto di un lavoro decennale e certosino che si compone di ben 700 pagine e 50 pagine di foto vintage, ancora in giro per fare promozione in librerie, radio e tv, comunica la speciale novità anticipando la versione inglese. Il libro è il frutto dell’ascolto di 15mila dischi, della partecipazione di 1140 concerti, e di un coscienzioso e appassionato lavoro di documentazione che emerge già sfogliando il volume. “Cinquant’anni di storia del rock, visti con gli occhi di un appassionato nel vero senso della parola, dato che ascoltare 15mila dischi ed assistere a 1200 concerti denota una passione non comune per questo tipo di musica”. “Mai nessuno aveva recensito un lavoro di così ampio respiro, e che questo primato spetti a Graziano Edi Corazza, un veneziano, crea un ulteriore valore aggiunto”. Queste alcune delle recensioni sul lavoro del musicologo cavarzerano che dimostrano un grande successo di critica.
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al via le lezioni della XXVA edizione
È Il giornalista musicologo Graziano Edi Corazza “Non ho voluto confezionare un libro di 20.000, 10.000, 1.000 album, relazionando poche righe riassuntive per ciascun Lp - spiega l’autore - ho cercato il meglio dei disci del rock, dedicando loro più specificità, più caratteristiche, più particolarità. Mi sono concentrato sui principali sviluppi del rock negli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso. Ho voluto classificare i dischi catalogando o citando i dischi più belli e quelli fondamentali trattando anche diffusamente gli anni ‘80 e ‘90. Quello che ho voluto scrivere è
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in effetti il libro sui dischi del rock ed i vari stili del Rock nel modo più dettagliato possibile, confrontandomi con testi stampati, testi da internet, ed inglobando il tutto con redazionali miei”. Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza, elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock. Nelle ultime pagine anche un glossario che spiega i termini musicali di cui si è fatto uso.
iniziato il XXV anno accademico dell’Università Popolare di Cavarzere che, in occasione delle “nozze d’argento” con i suoi soci, ha presentato un programma di studi interessantissimo. Dopo la prolusione di domenica 5 ottobre, con l’orchestra della Saccisica diretta dal maestro Nicola Simoni che ha deliziato il pubblico presente, il giorno 7 sono iniziate le lezioni, la prima delle quali dedicata alla musica, con il maestro Filippo Turri che ha illustrato le virtù dell’organo. Il mese di ottobre, poi, è dedicato particolarmente al centenario della Grande Guerra, sia dal punto di vista storico sia filosofico-letterario, mentre il mese di novembre si incentra soprattutto sulle arti figurative e la storia locale; nei mesi successivi, invece, gli argomenti saranno più eterogenei: le lezioni, infatti spazieranno dalla musica classica alle canzoni del festival di Sanremo, dal cinema ai dialetti; il 27 gennaio, poi, il professor Fabrizio Zulian terrà una lezione sulla figura del compianto dottor Giovanni Zanninello, affermato medico e poeta per passione, che tanto ha contribuito alla diffusione della cultura a Cavarzere. A febbraio ci sarà una leggera predominanza di lezioni di argomento medico-scientifico, ma non saranno trascurati gli altri campi del sapere ed è anche prevista un’uscita culturale a Vicenza il giorno 25. Marzo e aprile saranno dedicati soprattutto al Cinquecento: nel campo letterario sarà approfondita la conoscenza della figura di Torquato Tasso, dal punto di vista religioso e filosofico verranno illustrate le idee di Lutero e Bruno, infine il professor Piero Sandano dedicherà due lezioni sull’arte nel periodo della Riforma e della Controriforma. L’anno accademico si concluderà il 3 maggio con un concerto di musica classica e con una gita-turistico culturale ad Urbino e a Sansepolcro nei giorni 16 e 17 maggio. Per avere maggiori informazioni si può visitare il sito internet www.unipopcavarzere.it oppure mandare una email all’indirizzo info@unipopcavarzere.it o contattare il Nicola Ruzza numero 3663018133.
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20 Spazio aperto - lettere
Lettere
Per le vostre segnalazioni, proposte o problemi mandate a redazione@givemotions.it Il ruolo sociale degli artigiani
Tra storia e dicerie, sulla sepoltura di Serafin di
Armando Trovò
Una società senza Artigiani è una società senza anima. A Cavarzere ho esercitato con successo la mia professione di parrucchiere, mi considero un acconciatore per uomo “Barbiere”, dei tempi contemporanei (nel Palazzo Barbiani – Municipio). Il mio Salone era un salotto a funzione sociale. I cardini della mia prassi lavorativa erano: qualità, gentilezza e individualità. Ho esercitato la professione nel modo più naturale possibile. In modo totalmente opposto a quello di lavorare all’eterogeneo gruppo di tagliatori di capelli “al minuto” (tipo fastfood), operante attualmente. Si vuole rendere tutto moderno, razionale, rapido e senza nessuna attenzione personale, dimenticando la qualità. In breve, questo significa che i valori socio-culturali sono trascurati e il risultato è un impoverimento, anche economico. I vecchi artigiani devono spesso e, contro voglia, chiudere bottega, perché la
professione è diventata per loro faticosa e non più redditizia. Anche nella società industrializzata per mestieri come barbieri, sarti, falegnami, calzolai, c’è un avvenire. Artigiano significa opportunità di lavoro. Si devono però creare condizioni favorevoli, in organizzazioni sindacali, grazie alle quali l’artigiano possa ottenere nuovamente dignità e considerazione sociale ed economica. Così può essere per i giovani di nuovo gratificante il mestiere. Anche grazie all’aiuto dell’Unione Europea, si può pensare a corsi di formazione per giovani (in particolare quelli delle comunità etniche di minoranza), guidati durante l’intero tragitto educativo da esperti maestri artigiani. Attraverso l’esercizio del mestiere, questi giovani possono trovare un inserimento nella società e sentirsi apprezzati, senza cadere nell’economia nascosta, nel vandalismo o piccola criminalità. Nel passato gli artigiani erano i veri operatori sociali, in quanto i giovani non stavano per le strade, ma avevano la possibilità di apprendere un mestiere e di conseguenza venivano educati ad un senso di responsabilità che ora si sta perdendo. All’interno dell’attuale insegnamento, l’accento è posto soprattutto sull’aspetto teorico. Tuttavia sono dell’opinione che la pratica sia la migliore scuola professionale.
di Rolando Ferrarese Caro direttore; La recente uscita del libro della collega NICLA SGUOTTI intitolato “Tullio Serafin, è custode del bel canto”, sembra aver riaperto una “ferita” mai chiusa sul famoso direttore d’orchestra cavarzerano, secondo per importanza soltanto ad Arturo Toscanini. E cioè sul motivo perché, dopo la sua morte (a Roma nel 1968), sia rimasto insepolto indecorosamente per oltre un decennio a Rottanova (suo paese natale), dove aveva chiesto perentoriamente di essere inumato, accanto alla madre. Motivo, che l’impegnativo e bel libro, non contribuisce a chiarire. Sepolto provvisoriamente, quasi in incognito nella tomba dei MOSCARDO (senza fiori, come padre votivo e senza nome) Serafin vi rimase fino al 1979, quando poté finalmente trovare dignitoso riposo. Grazie all’interessamento anche della terza media del prof. Ugo Bello di Cavarzere; che, nel centenario della nascita, aveva risollevato il problema con il musicologo Daniele Rubboli. E l’intervento del direttore d’orchestra Gianluca Cavazzeni, che sopportò il costo per la realizzazione della Tomba. Poiché su questa imprevedibile storia della salma di Serafin (rimasta circa 11 anni senza quella che Ugo Foscolo chiama “le
gioie dell’urna”), sono state avanzate numerose supposizioni, ma non si è mai fatta abbastanza chiarezza, credo sia ormai venuto il momento di precisare che la motivazione è stata in parte politica, oltre che di “risentimento”, verso Serafin. Da parte mia preciso che (dopo aver sollecitato per tanti anni sulla stampa la soluzione della questione) ad una mia interrogazione in consiglio comunale (del quale sono stato membro per un decennio) il sindaco del tempo mi fece capire che il mancato interessamento era dovuto al fatto che Serafin, durante la sua carriera, aveva fatto suonare e diretto “Guivubezza” (inno fascista). Questa la “colpa”. A nulla valse fare presente, quanto nell’occasione della scomparsa aveva scritto “l’Unità” su Serafin. Secondo quanto riferisce, invece, un articolo, apparso sul “Borghese” il 19 novembre 1978, dal titolo “Non seppellite il maestro”, il giornalista GIORGIO PILLON (ex corrispondente del Sud America del Corriere della Sera), che conosceva il maestro rottanovano (essendo più volte stato suo ospite in Argentina), il motivo era questo: quando il becchino prospetta al sindaco il problema della sepoltura, questi avrebbe risposto: <<Tullio Serafin se n’è sempre infischiato di Rottanova. Altrettanto facciamo noi>>. Poi avrebbe aggiunto che “Serafin aveva una colpa molto grave: era stato uno dei musicisti più vicini a Benito Mussolini”. Inoltre era stato “testimone di nozze di uno dei figli del dittatore!”. Era vero? Non so. Personalmente so che Serafin, in anni fascisti rappresentò anche opere non gradite né al fascismo né al nazismo (e che in proposito venne “rimbeccato”). Questi i risvolti della spinosa “questione Serafin” cavarzerana, secondo quanto ho potuto appurare. Motivi che non hanno intenzione di suscitare inutili, altre polemiche in proposito; ma semmai di portare un contributo di chiarimento su una “verità” piuttosto “ingombrante”, che in tanti anni si è voluto ignorare. Nonostante che, come precisa in proposito il musicologo RUBBOLI, nel libro della SGUOTTI, “le voci raccolte sono tante. Troppe. Nessuno, però, le riconferma: chi c’era non ricorda, chi ricorda smentisce…”. Si chiarisce, così, anche la supposta motivazione che l’amministrazione comunale del tempo, e quella succedutasi poi, non avessero provveduto a dare definitiva sepoltura al maestro Serafin perché “i problemi del vivere quotidiano hanno avuto il sopravvento”. Il commento ai lettori. Grazie per l’ospitalità.
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34 Sport adria
Sport 23
Corsa La Calcio Grinta garaepodistica bel gioco,dedicata c’è entusiasmo a Gian alPietro Bettinazzi Banzato
L’Adriese Michele Bedinsivince staladivertendo, settima edizioneildipubblico “The Runner’s anche Day”
di di Cristiano Nicola Ruzza Aggio
CA
Nuoto
NEWS Andrea Meazzo per lei Regionali da urlo atletica posto si è classificato Angelo Marchetta della Poper rachele un salto protagonista alla Capri-Napoli
’è nche chi quest’anno dice che al lagiro7adiedizione boa del della cam- “The lisportiva Molise Campobasso, che è arrivato al pionato Runner’s diDay”, Eccellenza gara podistica l’Adriesededicata sarà a da record traguardo in 39 min e 04 sec, mentre il gradino già Giancon Pietro un piede Banzato, in serie che D.si Valeriano è svolta a Caa Capri-Napoli è più basso del podio è stato occupato da Marco Fiorin varzeree ililclan 28 granata settembre, ovviamente, ha avutotoccano una buona i campionati una regionali delle gareindividuali Maglia del Team Rhodigium che ha percorsocategoria il ferro. partecipazione Sanno però, di podisti: che il “giocattolo” infatti, complice che una Cadetti di nuoto svoltisipiùa Caprino tracciato in 39.38. ildomenica presidentemattina Scantamburlo davvero ha incantevole, messo nelle si sono Veronese,famose l’adriese e piùRachele massa-Bovo sbaPer quanto riguarda il settore femminile, mani presentati di Longato ai blocchi e soci di partenza è bello, funzionale circa 250 atleti lordisce tecnicicranti e pubblico al mondo: presente 36 con una Daria Legnaro della Turristi Montegrottoeccellente ha con- prestazione eche prezioso. hanno gareggiato nella gara competitiva, alchilometrineldurante salto ini alto. La quistato il primo posto ultimando il circuito trettanti E losono ha capito stati i anche partecipanti il pubblico alla camminata, che al biondainatleta della quali Podisti gli atleti Adria devodà spettaco45 min e 16 sec., mentre Laura Sarto lo dell’Avis Bettinazzi mentre unasegue sessantina numeroso di ragazzi e con siattenziosono sfidati portando il no nuovo darepersonal fondo a best tut- a 1m. e Taglio di Po e Cinzia Fogli dell’Atl Deltaferrarese ne nella le mini-podistica. gesta di Marangon, Bellemo, Castro, 66 cm. Migliora te ledi risorse ben 7 centimetri, fisiche e dando hanno conquistato il secondo e il terzo posto Milan,“C’è Pittaro stata eccetera una leggera eccetera. flessione Le nel delu-numevita adar-un emozionante mentali perduello portare con la favorivando al traguardo rispettivamente in 47.18 e Beatrice sioni ro deidelle podisti passate alla stagioni gara competitiva sembrano –brutti afferma rita Laura a termine Moschetta, la gara.diIl un anno Andrea Meazzo con i 50.14. ricordi, Stefanonon Girotto, incubiuno e dei ora principali davanti c’è organizzatori una più grande, tanto nuotatore che lecavarzeradue atlete si son componenti dell’Olimpic Team Il successo della manifestazione ètrovate dovutoin parità squadra della manifestazione che interpreta –a dovere ma si èla verificato volontà un no Andrea fino allaMeazzo misura di 1,66 all’ottima organizzazione del grupposaltata Podistida entrambe del aumento propriodeitecnico, bambini unoe verace, dei presenti capacealla di non L’arrivo del vincitore ha partecipato al terzoatentativo, questa impresa poi ed è riuscito a completare il percorso: Michele Bedin è avvalso della collaborazione ma di che sicurosiil tecnico, il secondo trasmettere competitiva,tutta segno la propria che questo passione appuntamento per il Vigasio, Sambonifacese, sempre “carogne” così facile,Adria, sulla quota 168 domenica centimetri 7 settembre, ha avuto la infatti, me- insieme agli altri componenti della squadra dell’Assessorato e tutto allo lo staff Sportterranno del Comune diglioCavarnello poi e Sofia la Piovese Zanon,enella il Pozzonovo, categoria pa2004 “Encio” e anni Gregnanin calcio, è sentito il suo dallamodo popolazione di intendere cavarzerana il football, e dellenel gioco, Moschetta. dell’Olimpic Una prestazione Team dimaiuscola Padova – un gruppo di atleti presenti a grandi eventi Rachele Bovo alta la tensione. zere, della Nell’immaginario sezione Avis didei Cavarzere tifosi e Cona successivi, fastidiose. Sara Cester ha vinto su Sara Casetto con zonecuore limitrofe, e sacrifi cosa cio.che ci riempie di gioia”. dovane nellae dei manifestazione a scopo servita beneficoai -tecnici con i selequali si è alternato nella staffetta (Alessandro, resta la partita Vigili del contro Fuoco il Sarcedo: di Venezia. prima lo e Silvia i granata Frazzetto sono i nella granata. categoria “Quando 2003-2001 LaBasta minipoco podistica, ad infiche ammare si è svolta gli animi nelle di- Ma zionatori regionali Federico per esciogliere Marco Domeneghetti, le ultime Rachele Colonna, Barbara Pozzobon, conAlleil premiazioni gol dei vicentini, finali erano il pari,presentiriserve il presi-in prospettiva a giocare Beatrice al Bettinazzi Andreose,- diceva Silvia Puller mi- esvantaggio Hajar dei stanze tifosi: degli e i 1,2 giocatori, km e dei grazie 600almetri, suo tecniha vistoverranno i ed infine MassimodeiGaudiano, campionatiLisa italiani Vettorello, individuali Davide e perTizzano, regioni. Rodolfo Le gare sono Valenti statie poi l’espulsione dente di delBallarin Panathlon al 40’ Clubdeldiprimo Adria Sandro Santi co, trionfi l’hanno di Matteo capitoRaimondi e giocanosucon Giuliano l’intensità Bejzac ster e Fiorin Faid hanno alla presentazione completato il- gli podio avversari nella categoria infatti indicative Alessandra per la defiLoro) nizione ha degli raggiunto atleti deputati il traguardo a vestire in 7 la oremaglia e 12 della minuti, selezione tempo e l’assessore ripresa arrivano allo Sporttree gol vice per sindaco diregionale Cavar- nell’appuntamento giusta, Marcellocorrendo Morosato, su tutte nella lecategoria palle e recupemaschi natidevono 2000-1997. avere una specie di timore reveren- tempo. Nella davvero lusinghiero tricolore. che, se La fosse prestigiosa stato prestazione fatto a giugno, di Rachele avrebbeBovo portato era zereesaltano Paolo Fontolan i 400 spettatori che hanno delconsegnato un nell’aria rando. dal 2004 Noneche successivi, sia tutto difacile Simone nel girone Massarenti nel suziale, perché La gara la piazza competitiva e la storia deglidiadulti, questache l’Adriese preve- che alla vittoria staffetta. Il giovane dell’Adria Nuoto, dunque, si comunque perchénella in tutte le gare in cui hatalento partecipato durante la stagione Bettinazzi,premio per una speciale partitaache Roberto da diffi Rossi cile della è Blue Jeans misurata quale Giorgioè Lodo inserita e Giovanni l’Adriese,Suman, perchétrail Campoi maschi natisquadra devasono un percorso state e sono di 11,5 importanti”. km, è stata appannagè sempre è dimostrato con l’asticella pronto posta ancheainquote questo di assoluto appuntamento livello, e,nonconsolo molta regionale, soddidiventata Lavanderie facile, grazie peralagrinta, preziosa volontà collaborazione e per darsego tra il 2003 è squadra e il 2001costruita e di Mirko anch’essa Boschet per tra i ma- Egioallora di Michele i tifosi Bedin granata dell’associazione sperano che sportiva maenazionale. sfazione Quella didella Caprino sua rappresenta famiglia, si prepara una performance alle prossime da sogno competizioni che la giovane che lo ottobre, FF. Padova sia come “G.Pagnin”, settembre,che quando si è imposto voglia, cose l’impegno che nel profuso. calcio, e non solo, non fare schi ilnati salto daldi2000 categoria, al 1997; e poiper ci sono quanto le riguarda ve- ancheVV. atleta classe 2000 vedranno ricorderà impegnato sicuramente. sia in vasca che nelle acque libere. Cr.Ag. con non un tempo ha perso di 38 un min colpo. e 06 Nonsec, saràal secondo dovrebbero mancare mai. ronesi le ragazze, Bardolino, Ueda Ambrosiana, Iljazi ha preceduto Santa Anna Lucia,Pava-l’Adriese Calcio. Karatela capolista nel mirino
Ripartono delta, quando le attività la qualità dopo glipaga intensi allenamenti e la preparazione estiva dei maestri all’eurocamp
È
ancora tutto un girone da decifrare, quello di serie D, che doveva vedere una padrona assoluta, il Piacenza, ma che fin qui non ha rispettato le attese della vigilia, così come il Rimini e la Correggese, con il Delta Porto Tolle Rovigo che si ritrova a tre punti dalla capolista a sorpresa: Este. Nonostante l’ottima partenza, l’Este non sembra squadra che possa tenere testa a quelle sopra citate, ma il bizzarro girone in Sopra i giocatori della queste prime cinque giornate ha già fatto squadra festeggiano registrare due scossoni in panchina con gli av(immagine tratta dal sito http:// vicendamenti all’Imoleseall’Eurocamp e alla neopromossaa Cesenatico www.deltaportotolle.com) Foto di gruppo la scorsa estate Ribelle. n concomitanza A ottobre per con il Delta l’inizioallenato dell’anno da scolaLuca qualità te dalledella neuroscienze e dagli studi sull’età rosa fa sempre la differenza. Tiozzo stico arriva riprendono un periodo le attivitàin delle cui ilassociazioni calendario evolutiva che permettono di sviluppare Le avversarie del Delta hanno rafforzatoe riserva sportive squadre e l’Asd“importanti” Karate Shotokan come, Cavarzere in se- gli migliorare e nell’adolescente organici nel conbambino innesti importanti, come ha quenza, comincia Fiorenzuola, il nuovo annoPiacenza sportivo facendo ed Este.tesoLa fatto le capacità cognitive, particolar Armanmodo la Correggese che hain ingaggiato rosa ro di ampiamente quanto appreso qualitativa durante messa l’estateanel disposi13° do quelle deputate alla coordinazione e all’ePerna, classe 1981, vanta molta esperienzione Eurocamp dal presidente di karate, Mario svoltosiVisentin a Cesenatico: dovrebbesi za quilibrio. tra i professionisti tra Palermo, Udinese, garantire tratta del posizioni più importante alte in raduno classifica, della mafederasi sa, Livorno, InfineSalernitana, la Federazione Parma ha (coninoltrato la qualea soprattutto nel calcio, tutto può zione, organizzato dal Fijlkam Coni,succedere. durante il ha tutticollezionato i tecnici il programma sei presenze per in serie l’anno A) esporben Come nella gara contro la Virtus Castelfranco, quale gli atleti partecipanti vengono sottoposti nove tivo che stagioni presenta con la un’ maglia importante gialloblu del novità: Moquella del Gabrielli senza sotto tifosi dena per leprima associazioni c’è nella la possibilità di tesad una“vergognosa” settimana di intensi allenamenti, di passare, scorsa stagione per l’inagibilità (paradosso) tribuna nel al serare anche i bambini di 4 anni,di aprendo la guida del professor Pierluigidella Aschieri, direttoPadova in serie B. A proposito Padova, corso delladella qualeFijlkam un Delta in vantaggio per all’Atletico così le porte karate anchedopo agli cinque alunni re tecnico nonché tecnico della SandelPaolo (ultimo 2-1 e cheitaliana sembrava poter gestire tranquilla- giornate) della scuola dell’infanzia. nazionale di karate. è arrivato l’attaccante Davide Matmente gara è incappato in unha errore di Polit- teini,Per colorola che ad LolaShotokan Cavarzere partecipa32 anni, scorsafossero stagioneinteressati al Viareggio, averehainformazioni tito(solitamente al campo con sempre gli atleti perfetto) Gloriache Mantovan, è costato dove collezionato 10riguardo presenze all’attività e 2 gol. Il dell’associazione sportiva cavarzerana, ilFlavio gol delMantovan pari e poieinDesi un’altra Rubini, dimenticanza mentre il Piacenza si è rinforzata con il fantasista Riccarsi Palmieri consiglia(17 di anni), recarsicresciuto pressonelle la palestra di direttore tattica collettiva tecnico M° con Ettore gli emiliani Mantovan che sono ha do giovanili dell’ex media Cappon (quella tornati frequentato a casailcon corso i trerivolto punti. specificamente di Inter escuola Modena, ed Aldo il centrocampista Pienell’incrocio tra via Dante e via Foscolo) gli insegnanti, Comunque,dove l’impianto ha potuto di gioco aggiornarsi del Delta rangelo Tarantino (24) nell’ultima stagione nei Celano, giorni diprima, lunedì, mercoledì odopo. venerdì riguardo ai più moderni sistemifidi allena- con sta trovando sempre più la propria sionomia, e Civitanovese, basati cominciano sulle nuoveacognizioni Cr.Ag. imento meccanismi funzionareportae la dalle 16 alle 20.
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Adria Nuoto Un torneo in Croazia
Pallanuoto, non solo sport P rime bracciate e primi palleggi per i pallanuotisti di Adria Nuoto che si preparano ad affrontare una nuova stagione. Protagonista di queste prime settimane è la squadra under 15, che nei giorni 12 e 13 Settembre si è trasferita nella città gemellata di Rovigno, in Croazia. La trasferta Istriana, oltre al prestigioso valore sportivo, conferma un’amicizia e una stima reciproca tra la società bassopolesana e quella croata del Delfin Rovinj, che continua dal 1999. Nel pomeriggio di venerdì 12 i portacolori di Adria Nuoto, guidati da Matteo Armari e Giacomo Stoppa, hanno effettuato un allenamento e una partita amichevole con i pari età di Rovigno, nella bellissima piscina scoperta del club, nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli. Nella giornata di sabato si è svolto il “Memorial Niksa Kalacic”, che ha impegnato Adria Nuoto in semifinale contro il Bonifika Koper di Capodistria. Vittoria netta quella della squadra slovena, per 13-6, complice una partenza shock della squadra di Adria Nuoto, interamente sotto leva per l’età del torneo. Nello scontro per il terzo posto, è arrivata un’altra sconfitta, seppure più contenuta contro il VK Pula per 9-4. Da segnalare che Giovanni Nalin, classe 2001, è stato eletto miglior portiere del torneo. La partecipazione a questo torneo aiuta i ragazzi del team bassopolesano a creare un gruppo compatto, che si prepara ad affrontare
una nuova ed impegnativa stagione, dove i più piccoli della squadra saranno anche impegnati nel campionato under 13 ed i più grandi cercheranno di ritagliarsi un posto nelle categorie superiori. Ecco la rosa di giocatori impegnata nella trasferta croata: Nalin Giovanni (Portiere), Ghiraldelli Emanuele, Crestani Francesco, Tiribello Matteo, Fumana Alberto, Gamberini Filippo, Tecchiati Filippo, Lionello Jacopo, Bovolenta Niccolò, Bovolenta Stefano, Marzolla Samue-
le, Biga Nicola, Zampieri Marco. All. Armari Matteo; Acc. Stoppa Giacomo. VK Delfin Rovinj – VK Pula 11-3 Adria Nuoto – Bonifika Koper 6-13 (Fumana, Lionello, Bovolenta S., Bovolenta N., Biga 2) 3°-4° Posto: VK Pula – Adria Nuoto 9-4 (Biga 2, Fumana 2) 1°-2° Posto: VK Delfin Rovinj – Bonifika Koper 11-2
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Bilancio La voce di spesa più pesante
La Sanità veneta è davvero virtuosa?
Roberto Volpe, presidente di Uripa: “Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale” di Maria pavan
A
rrivava a maggio l’ok della Corte dei Conti sul bilancio sanitario del Veneto dopo aver passato al microscopio la gestione sanitaria 2012, dando anche una prospettiva per il 2013, anno che conferma il trend virtuoso del 2012 con un ulteriore contenimento dei costi ed un miglioramento dei conti delle Aziende sanitarie più in difficoltà. Un risultato ottenuto costringendo le Asl a limare, risparmiare e dunque, in verità, a tagliare servizi sul territorio. Qualche riga del bilancio era comunque rimasta in rosso perchè alcune Asl non sono riuscite a portare in pareggio il bilancio. Nonostante ciò avevano migliorato. Tra queste Asl 12 Veneziana (meno 55,2milioni); Asl 18 di Rovigo (meno 28,6 milioni); Asl 20 di Verona (meno 20,5 milioni; Azienda ospedaliera di Padova (meno 38,6 milioni); Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (meno 34,2 milioni). Tutto bene dunque. O forse questi risultati vanno riletti alla luce della realtà dei fatti? Alcuni di questi fatti sono macroscopici e i cittadini li conoscono bene. L’ospedale all’Angelo di Mestre è gravato dai costi del project financing: “Rate da circa 15 milioni di euro all’anno, per una ventina d’anni, a carico dei bilanci dell’Ulss 12 - afferma Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori,- sono un macigno opprimente che impone sacrifici e minori servizi.
Ora il braccio di ferro leghista sull’ospedale di Padova ha prodotto come unico effetto certo lo stop al project financing. Ebbene, visto che l’ospedale all’Angelo ha una dimensione provinciale e serve la popolazione di quattro Ulss, sia la Regione a farsi carico delle rate del project, senza che ci rimettano solo i cittadini mestrini e veneziani”. Una posizione che rischia di trovare appoggio e consenso se, come sembra, in altri territori si costruirà il nuovo con finanziamenti pubblici. Rovigo, intanto, subisce un taglio “vergognoso e gravissimo” come lo definisce il Consigliere Pd Azzalin che non esclude di impugnare la recente delibera di Giunta “che disattende non solo le promesse fatte, ma anche quanto contenuto nelle norme approvate dal Consiglio”. L’ospedale di Rovigo, che doveva essere hub provinciale, sarà un ospedale di serie B. Una scelta fatta, secondo il Consigliere polesano, per ammortizzare i costi della costruzione del nuovo ospedale di Monselice, a scapito delle esigenze dei territori. Altra battaglia in corso a Noale dove il consigliere regionale del PD, Bruno Pigozzo chiede “che venga rispettato l’indirizzo della Regione di collocare ospedali di comunità in strutture pubbliche con i posti letto necessari a tenere così attivi i vari servizi ed ambulatori, dalla medicina di gruppo al distretto, dalla
FAI UNA CROCE SUL QUADRATO PER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORAGANI ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (limite età 18-37 anni)
medicina dello sport alla riabilitazione cardiologica. L’eventuale collocazione dei posti letto in una struttura privata - conclude Pigozzo - provocherebbe invece uno svuotamento dell’ospedale. Cosa che penalizzerebbe i cittadini noalesi e smentirebbe le indicazioni della Regione”. E da ultima va raccontata la levata di scudi della commissione Sanità contro la Giunta per il riparto del fondo regionale per la non autosufficienza, deciso il 9 settembre scorso dall’esecutivo senza consultare prima la commissione. L’organo di indirizzo e controllo di palazzo Ferro-Fini, presieduto da Leonardo Padrin, ha deciso di censurare la Giunta, dopo aver ascoltato le preoccupate proteste di Uripa, l’associazione delle case di riposo pubbliche e private. La delibera, secondo le valutazioni di Uripa, azzera ogni forma di contribuzione per le case di riposo per circa 2 mila non autosufficienti accolti senza impegnativa regionale. ”Il fondo per la non autosufficienza non può essere il bancomat della sanità – è insorto Roberto Volpe, presidente di Uripa, durante l’incontro con la commissione Sanità - Quest’anno mancavano alla sanità 10,5 milioni di euro per pagare la quota alberghiera degli ospiti degli istituti psichiatrici e la giunta Zaia li ha presi dal fondo per i non autosufficienti. Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale”.
Sopra l’ospedale dell’Angelo a Mestre, a fianco Roberto Volpe presidente di Uripa
news
Zaia: “Il meglio è qui non serve andare all’estero”
e’ nata la rete oncologica veneta
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onostante gli innegabili successi ottenuti dalla medicina e il capillare lavoro sulla prevenzione e promozione dei corretti stili di vita, ogni anno in Veneto vengono colpite da tumore più di 31 mila persone e si verificano circa 14 mila decessi. In totale ad oggi in Veneto i pazienti malati di tumore, in terapia o in fase di follow up sono oltre 212 mila. A questa galassia di sofferenza la sanità veneta dedica energie, fondi e professionalità che, partendo dall’Istituto Oncologico Veneto, si ramificano interessando pressoché l’intera galassia ospedaliera regionale, tanto che, da circa 6 mesi, come previsto una specifica delibera organizzativa della Giunta regionale, è nata la Rete Oncologica Veneta – ROV. Questa nuova organizzazione, garantisce le migliori cure a ogni cittadino veneto a prescindere da dove risieda e a quale ospedale territoriale faccia riferimento. “In questo modo – ha sottolineato Zaia – garantiamo l’eccellenza delle cure e le stesse possibilità d’accesso ad ogni cittadino veneto che ne abbia bisogno. Offriamo le migliori professionalità, un grande lavoro di ricerca clinica, macchinari e medicinali di ultimissima generazione. Sappiamo di avere una mobilità extraregionale che si indirizza verso il Friuli – ha aggiunto – ma non ha motivo di essere, perché l’oncologia veneta non teme confronti e i viaggi della speranza non servono. Forse – ha detto il Governatore rivolgendosi alla platea di specialisti – siete meno bravi di altri a promuovere all’esterno i vostri successi, ma di certo non siete secondi a nessuno”. L’obiettivo finale della ROV è di creare nel Veneto un Istituto Tumori di eccellenza diffuso sul territorio: qualunque sia la porta d’accesso, anche la più periferica, il paziente dovrà avere la consapevolezza di essere preso in carico da un sistema che garantirà la migliore qualità della cura e, se necessario, l’invio ai Centri di Eccellenza della rete.
SCHEDA D’ISCRIZIONE NOME
COGNOME
DATA DI NASCITA INDIRIZZO TELEFONO DATA
FIRMA
consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)
Il Veneto in primo piano 15 25 Dibattito infuocato Dopo la bocciatura del progetto di Padova Ovest ecco le ipotesi
Ospedale: Bitonci vuole il “nuovo sul vecchio”, Zaia cerca una mediazione
di Nicola Stievano
E
’ stata la telenovela dell’estate che, visto il successo, prosegue più frizzante che mai anche in questa seconda parte dell’anno. Stiamo parlando del destino dell’Ospedale di Padova, uno dei più importanti poli sanitari del Nordest, ma anche dell’Italia intera, da mesi al centro di un continuo botta e risposta tra il nuovo sindaco di Padova, il presidente della Regione, il rettore dell’Università e, di riflesso, l’intero mondo politico e istituzionale. Bitonci pochi giorni dopo il suo insediamento ha stralciato il progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest e rilanciato la co-
la soluzione
struzione del “nuovo sul vecchio”, per lasciare il nosocomio dove si trova e allo stesso tempo rifarlo da cima a fondo. Una soluzione che non trova tutti d’accordo, a partire dal mondo accademico che per Padova sottolinea la necessità di un ospedale grande e moderno, con stantard di qualità e sicurezza molto lontani da quelli attualmente possibili nella struttura di via Giustinani. L’attuale cittadella è caotica e poco efficiente, al punto che la ricostruzione nello stesso luogo verrebbe a costare di più e richiederebbe anche un periodo più lungo. Non la pensa allo stesso modo Bitonci che
di recente ha presentato un suo piano per la ricostruzione “nuovo su vecchio”. Il tutto in cinque passi: il trasferimento dell’obitorio in zona cimiteriale a carico del Comune, l’accentramento della “dorsale dei servizi” nell’area dell’ex Macello, l’abbattimento del vecchio obitorio e la costruzione dell’”Ospedale della mamma e del bambino”, lo spostamento delle cliniche dall’area ovest a quelle est della struttura (dopo l’abbattimento dei reparti materni, infantili e ginecologici), la realizzazione di uffici, un parco ed, eventualmente, strutture di ricerca e campus universitari nell’area ovest
liberata. Il costo stimato dall’amministrazione comunale sarebbe di 779 milioni di euro. Quindici gli anni necessari alla realizzazione di tutti i tre blocchi del nuovo complesso (altezza compresa tra i tre e i quattro piani, più uno sotto terra) per un totale di 1320/1700 posti letto dove trasferire anche lo Iov e l’ospedale Sant’Antonio. Ma la discussione è ancora aperta e la settimana dopo arriva, dopo un lungo silenzio, la proposta di Zaia. “Si potreb-
be ridurre da 1400 a 1000 i posti letto, - ha dichiarato il Governatore - lasciare lo Iov dove sta, demolire la parte universitaria del vecchio ospedale, recuperare gli stabili messi meglio e realizzare un policlinico universitario con 1000 posti letto in città. Dopo 10 anni avremo così due ospedali un policlinico con campus e un hub provinciale”. Parole che aprono un ulteriore scenario, accolte positivamente da Bitonci. Ma la strada è ancora lunga.
Il sindaco di padova presenta il piano che rivoluziona anche la viabilità della Stanga
Bitonci rilancia: nuovo policlinico universitario nell’area cus - aps
A
ll’ultimo Bitonci scopre le carte e prende al balzo la proposta di Zaia, presentando il nuovo polo ospedaliero che mantiene mille posti nella sede attuale e una nuova struttura poco lontano, in via Corrado, dove si trovano il Cus e gli Uffici Acegas Aps.“Due ospedali, per la città e per tutta la Regione, in centro, a 600 metri l’uno dall’altro, vicini allo Iov e agli Istituti universitari, collegati all’autostrada da un nuovo sistema di viabilità che consentirà di alleggerire il traffico della Stanga, grazie ad un ponte che collegherà via Corrado con via Longhin. Una proposta che non prevede ulteriore consumo del suolo e rischiose pratiche di esproprio – dichiara Massimo Bitonci – Sull’area giustinianea potrà insediarsi l’Ospedale della città, con il Sant’Antonio, con 1000 posti letto. In via Corrado, dove ora si trovano gli impianti sportivi del Cus e gli uffici di
Acegas-Aps (ex Gasometro), su un’area di quasi 200.000 metri quadri, con possibilità di un ampliamento per altri 50.000 metri quadri sui prospicienti terreni di proprietà del Comune, in via Longhin, sorgerà il Policlinico universitario – prosegue il sindaco di Padova – Aspettare qualche settimana, dopo anni di immobilismo, è stato vantaggioso sia per la Regione, che per i padovani. L’Amministrazione ha prontamente raccolto l’offerta del presidente Zaia, che prevede di mantenere in città, e vicini fra loro, due ospedali e lo Iov. L’abbattimento degli edifici obsoleti, presenti nell’area giustinianea, consentirà inoltre di liberare nuovi spazi, a disposizione dell’Università, per la realizzazione di Istituti di ricerca e per l’ampliamento delle rete, già N.S. esistente, del Campus universitario”.
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Settembre 2014
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
Servizio Sanitario Nazionale della Regione Veneto AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500
Tel. 041/5534111 www.asl14chioggia.veneto.it call center: 848 800 997
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INFLUENZA 2014-15, CONFERMATO IL VACCINO L’influenza, non è una malattia “comune” e innocua: in realtà rappresenta un importante problema sanitario. Ogni anno, infatti, provoca un elevato numero di malati ed inoltre, per alcune categorie di persone può avere conseguenze temibili: ultra sessantacinquenni, donne in gravidanza, bambini molto piccoli e malati cronici possono andare incontro a complicanze e, nei casi più gravi, in pazienti fragili, può arrivare fino al decesso. In Europa, ogni anno, muoiono circa 40 mila persone a causa dell’influenza e delle sue complicanze. Nella scorsa stagione (201314), il maggior numero di casi (picco epidemico) è arrivato a febbraio (sesta settimana del 2014) ed in tutto, l’epidemia è durata 14 settimane. Per affrontare l’influenza, due sono le strategie principali: le misure di igiene (lavaggio frequente delle mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce e tossisce, restare a casa) e la vaccinazione. Il vaccino antinfluenzale, somministrato annualmente, rappresenta la migliore strategia per la prevenzione dell’infezione da virus influenzali e delle complicanze ed è indicato per la protezione di tutti i soggetti in assenza di specifiche controindicazioni. Il vaccino, come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a febbraio, sarà lo stesso dell’anno scorso: non contiene virus interi e attivi, ma frammenti dei ceppi influenzali A e B più diffusi nelle recenti epidemie. Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è,per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Ita-
lia, quello autunnale in partico- Il vaccino antinfluenzale può es- nica, ecc.; lar modo dall’inizio di novembre sere somministrato assieme ad • donne nel secondo e terzo trifino a fine dicembre. mestre di gravidanza; altri vaccini, senza problemi. La vaccinazione è offerta gratui- • medici e personale sanitario; Il vaccino protegge a partire da tamente alle seguenti persone: • lavoratori addetti a servizi due settimane dalla somministra- • età sopra i 65 anni; pubblici (es. forze di polizia); zione, e per circa 6 mesi. Per • dai 6 mesi fino ai 65 anni, se • lavoratori a contatto con aniquesto, si invita a fare la vacci- ci sono malattie che aumentano mali (allevatori, macellatori, venazione all’inizio della stagio- il rischio di complicanze da in- terinari). ne influenzale; a epidemia già fluenza: malattie respiratorie, • Soggetti in età pediatrica con iniziata, però, si può comunque diabete, malattie cardiache, in- patologie croniche vaccinare chi non ha sintomi. sufficienza renale o epatica croUna sola dose di vaccino è sufficiente, tranne per i bambini al VACCINAZIONE DI ULTERIORI di sotto dei 9 anni di età, mai GRUPPI DI POPOLAZIONE vaccinati in precedenza, per cui si raccomandano due dosi. Per la vaccinazione dei soggetti a rischio ci si può rivolgere ai MeSono poche le reali controindi- dici di medicina generale ed ai Pediatri di libera scelta mentre per cazioni: lattanti sotto i sei mesi le vaccinazioni a pagamento sono disponibili i Servizi vaccinali di vita, soggetti che hanno già del Servizio Igiene e Sanità pubblica, secondo date ed orari che avuto una reazione allergica verranno comunicati tramite la stampa locale. grave (anafilassi) al vaccino o a una sua componente. In caso di POPOLAZIONE GENERALE malattia grave in corso, la vaccinazione va solo rinviata. In assenza di controindicazioni possono scegliere di vaccinarsi Non sono controindicazioni: malattie lievi, allattamento, allergia contro l’influenza tutti coloro che desiderano evitare la malattia per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, impossibilità di asalle proteine dell’uovo (purché sentarsi dal lavoro); la vaccinazione è somministrata a pagamento non ci siano mai state reazioni allergiche gravi), infezione da secondo il tariffario regionale. Hiv e altri deficit immunitari.
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Settembre 2014
Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14
per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’a.ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it
8 NOVEMBRE 2014 CAVARZERE: FESTA DEL MEDICO DI FAMIGLIA In occasione della Festa Nazionale del Medico di Famiglia, a Cavarzere sabato 8 novembre 2014 saranno presenti in Piazza del Municipio, per l’intera giornata, alcuni stand allo scopo di promuovere la salute e la prevenzione in occasione anche del secondo anniversario dalla costituzione del gruppo integrato di MMG. Ogni stand sarà dedicato ad un tema: - screening, - vaccinazioni, - BTCO, - diabete, - cardiologia, - distretto - Cittadella socio sanitaria - Avus - Associazioni di Volontariato
e vedrà rappresentato sia il medico di famiglia, lo specialista ospedaliero che le Associazioni di Volontariato con la presenza continuativa di personale dedicato. L’evento è promosso dalla medicina integrata di Cavarzere in collaborazione con l’Azienda Ulss 14 e le Associazioni di Volontariato (Avis, Andos, Gruppo Speranza, Antea, Auser, Associazione Diabetici, Cuore Amico, Lilt), grazie anche al contributo del Comune, dalla Pro Loco e Protezione civile di Cavarzere e Cona. I cittadini potranno così porre domande agli specialisti, ritirare materiale informativo e conoscere i servizi offerti dalla medicina integrata e dall’Azienda Ulss 14.
La manifestazione sarà introdotta da un convegno che si svolgerà venerdì 7 novembre alle 20.30 presso il Centro civico di Pegolotte di Cona. Il tema prescelto: “CIBO , TRA EQUILIBRIO ED OSSES-
SIONE” vedrà il contributo di medici del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Ulss 14, di psicologi ed allergologi, con la collaborazione del Gruppo Speranza.
“CIBO , TRA EQUILIBRIO ED OSSESSIONE” vENERDI’ 7 NOvEMBRE ORE 20.30 CENTRO CIvICO pEgOlOTTE DI CONA PROGRAMMA SALUTO DELLE AUTORITA’ Alberto Pamfilo - Sindaco di Cona Dr. Riccardo Ranzato - Direttore di Distretto ULSS14 Lilli Marocco - Presidente Associazione Gruppo Speranza Relazioni Alimentazione e salute dott. Paolo Mancarella Dirigente medico servizio igiene e sanità pubblica Anoressia e bulimia dr.ssa Lorella Ciampalini Direttore Dipartimento materno infantile Allergia e intolleranza alimentare dr.ssa Ornella Mancin medico di famiglia specialista allergologo moderatore: dr. Roberto Ferigolli medico di famiglia
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28 Il Veneto in primo piano 16 La nuova legge Parte l’interrogazione alla giunta regionale
Estrazioni, ora lo spettro torna a fare paura Il decreto “Sblocca Italia” contiene novità importanti. Secondo ambientalisti e Cinque stelle il rischio è quello di rendere più facili le autorizzazioni
di lorenzo Zoli
“I
l mio no alle trivellazioni è assoluto”. Questa la posizione più volte espressa dal governatore del Veneto Luca Zaia. Nonostante la sua irremovibilità, proprio il Veneto potrebbe essere una delle prime “vittime” delle novità contenute nel decreto legge 133 del 12 settembre 2014 meglio noto come “Sblocca Italia”. Nelle pieghe della norma, che paradossalmente nella sua intestazione reca anche “l’emergenza del dissesto idrogeologico”, si trova infatti una parte definita “sblocca energia”, che il gruppo dei senatori del Movimento 5 Stelle non ha esitato a definire “sblocca trivelle”. In particolare, quanto contenuto nell’articolo 38 - “Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali” - ha già sollevato le critiche delle associazioni ambientaliste. Wwf, Legambiente e Greenpeace ne hanno chiesto l’immediata cancellazione, in quanto queste misure “consen-
tono di applicare le procedure semplificate e accelerate sulle infrastrutture strategiche ad una intera categoria di interventi senza individuare alcuna priorità, trasferiscono d’autorità le valutazioni d’impatto ambientale sulle attività a terra dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente e compiono una forzatura rispetto alle competenze concor-
Le norme di tutela della laguna di Venezia dovrebbero salvare le coste renti tra Stato e Regioni”. L’Alto Adriatico, in particolare, sarebbe minacciato in quanto, si legge nel documento, queste novità “trasformano forzosamente gli studi del Ministero dell’Ambiente sul rischio subsidenza in Alto Adriatico legato alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in
‘progetti sperimentali di coltivazione’”. A rendere ancora più “avvelenata” la polpetta per il presidente Zaia il fatto che una delle concessioni riguarda il permesso di ricerca “Carità” che prevede un cantiere di perforazione nel Comune di Nervesa della Battaglia, proprio nella “sua” provincia di Treviso. Se lo “Sblocca Italia” sembra dare la stura alle trivellazioni a terra come in mare, in Veneto come in Sicilia, visto che proprio il premier Matteo Renzi si è augurato che la produzione d’idrocarburi possa raddoppiare e, con essa gli introiti da royalty e tasse, un’ancora di salvezza per le coste venete è comunque rappresentato dalle norme di tutela della laguna di Venezia, che gode di una speciale protezione viste le particolari problematiche legate al suo sprofondamento, connesso al fenomeno noto come subsidenza, ovvero il progressivo abbassamento del terreno, provocato sia da cause naturali
Il presidente della Regione Luca Zaia che da cause antropiche. Un fenomeno che si riscontra in maniera evidente anche nelle zone della pianura Padana e, in particolare, nel Delta del Po, dove è particolarmente accentuato anche per le estrazioni di acque metanifere che hanno interessato questa zone. Il Veneto si è espresso anche a livello di consiglio regionale, con una proposta di legge statale volta a vietare le trivellazioni sul territorio delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Ed è chiamato ora a ribadire ancora
una volta la propria contrarietà dal consigliere regionale del Gruppo Misto ed esponente di Prima il Veneto Giovanni Furlanetto che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali azioni intenda intraprendere affinché il si blocchino i tentativi di trivellazioni in Adriatico. E’ probabile che il Veneto insieme ad altre Regioni faccia ricorso alla Corte costituzionale contro il rilascio dei permessi minerari centralizzato, ma quello che è certo è che la battaglia sugli idrocarburi è appena iniziata.
Il pARTICOlARE C’È uNA pROpOSTA pER FERMARlE
I
l Veneto ha già detto chiaramente no alle trivelle: il 25 gennaio 2011 il Consiglio regionale ha approvato con consenso unanime e trasversale la proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia’”, con la quale si vietano “le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Un segnale forte, ribadito anche il 9 novembre 2012, in occasione della “tavola rotonda sul mare”, la conferenza internazionale delle Regioni adriatiche e ioniche sulla “Salvaguardia delle coste dall’estrazione di idrocarburi in mare”, che ha riaffermato la volontà delle istituzioni regionali di fermare le trivellazioni al largo delle coste. Alla tavola rotonda era presente anche il consigliere regionale Graziano Azzalin, polesano, primo firmatario della proposta di legge statale. “Purtroppo – dice - nonostante la volontà politico-istituzionale del Veneto sia stata espressa in modo univoco, tutto giace ancora nei cassetti del Parlamento e nonostante qualche segnale da parte della Commissione Ambiente del Senato, che l’estate scorsa mi ha convocato a Roma per delle audizioni in merito, il tema sembra essere contrastato da interessi forti e quanto contenuto nel decreto ‘Sblocca Italia’ ne è la conferma. Credo che ora la strada per questa legge sia ancora più in salita, ma non dispero: riaffermare il principio di precauzione e della sicurezza idrogeologica di un territorio che già soffre
Graziano Azzalin i danni causati dalla subsidenza, Venezia, il territorio lagunare, il Delta del Po e la pianura padano-veneta, è un ragionamento non tanto o non soltanto ambientale, quanto economico”. “Questo – spiega Azzalin - si capisce bene guardando ai costi lasciati in dote dalle estrazioni di metano avvenute nel Delta del Po fino al 1961: cifre vicine ai 5 miliardi di euro, oltre a circa un milione e mezzo annuo per tenere in funzione le idrovore. Questi sono gli effetti delle estrazioni, che nessuna royalty può coprire. La salvaguardia dell’assetto idrogeologico è la più grande opera pubblica che si possa avviare in questo momento e la prevenzione è a costo zero. E’ difficile monetizzare la messa in sicurezza e la tutela, purtroppo però i conti si fanno al negativo quando avvengono diLo.Zo. sastri”.
Comune di Arzergrande
Comune di Briugine
Comune di Codevigo
Comune di Correzzola
Comune di Piove di Sacco
Comune di Legnaro
Comune di Polverara
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ottobre 2014 lun _ ven | 18.00 _ 24.00 sab _ dom | 9.30 _ 13.00 | 18.00 _ 24.00 PIOVE DI SACCO Piazzale Bachelet - Via I maggio
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18 Voci da palazzo 30 Obiettivo stare sul mercato Agroalimentare verso un salto di qualità necessario
Embargo russo: ora ci pensa Zaia! E’ sempre di più una priorità sostenere il prodotto veneto che ora sta soffrendo, ma in prospettiva è strategico per l’economia regionale di Maria pavan
V
orrebbe andarci direttamente il governatore Zaia a parlare con Putin per sbloccare l’embargo. E lo dice convinto, come se fosse davvero possibile parlare con lo “zar” che ha messo al bando i prodotti di tutta l’Unione Europea dopo il sostegno occidentale all’Ucraina e alle relative sanzioni. Fatto sta che Zaia avrebbe già avvitato contatti “ufficiosi” con il Consolato generale di Milano e ha dichiarato che se troverà un’apertura per riavviare i rapporti commerciali previsti dai protocolli in vigore da anni tra la Regione e alcune repubbliche della Federazione russa, non chiederà certo al Governo nazionale il permesso di dare il via libera alla ripresa dei commerci. Zaia agisce su mandato della Giunta che gli aveva chiesto di prendere in prima persona la risoluzione approvata in Consiglio Regionale per agire direttamente con Mosca a difesa dell’economia veneta. Ma certo non basta e a ribadirlo è proprio il Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. “Non possiamo attenderci che tutto si fermi ad un’azione di vertice. Occorre continuare ad ascoltare il territorio e a costruire una rete europea di mobi-litazione anti-
embargo, anche perché sappiamo che la situazione muta in continuazione”. Secondo il Moscow Times, infatti, la Duma sta varando una legge che punta a compensare le perdite degli imprenditori e investitori russi in Europa (in transazioni e in proprietà) a seguito della crisi russo-ucraina e della successiva “guerra economica degli embarghi”. Sono sempre più numerosi gli imprenditori russi che lamentano perdite considerevoli, tra cui Arkady Rotenberg (uno dei più potenti uomini d’affari di Mosca, businessman molto legato al presidente Putin) e le centinaia di altri nomi dell’economia russa, pesantemente frenati nel loro business dall’inserimento dei loro nomi nelle blacklist occidentali ed anche italiane. Intanto, aspettando buone nuove, è stato varato un protocollo d’intenti dal titolo: “Italiano, meglio veneto”. Il documento, condiviso dal Presidente del Consiglio, Clodovaldo Ruffato, dall’Assessore all’Economia e Sviluppo Maria Luisa Coppola, dal presidente della Com-missione Relazioni Internazionali, Nereo Laroni e dai rappresentanti delle associazioni delle categorie del settore agroalimentare ha l’ obiettivo di valorizzare e promuovere la produzione agroalimen-
Clodovaldo Ruffato tare veneta quale fattore strategico per la crescita dell’economia regionale. Il documento prevede che per tutelare e promuovere i prodotti agroalimentari veneti la Regione intervenga presso il Governo nazionale e gli Organismi europei affinché vengano valutati gli effetti negativi dell’embargo sull’economia e sull’occupazione in Veneto. I rappresentanti della grande distribuzione hanno risposto in modo positivo, a patto che il settore primario compia un salto di qualità sul piano imprenditoriale, che non significa solo qualità del prodotto, ma anche capacità di stare economicamente sul mercato. In questa logica il Presidente Ruffato, chiudendo l’incontro, ha chiesto a tutti di “fare squadra per modernizzare un settore in grado di competere sul mercato”.
Matteo Toscani
Massimo giorgetti
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il terzo settore è strategico per il veneto
l terzo settore, soprattutto in un momento di crisi economica profonda e prolunga-ta, è un settore strategico”: l’ha detto intervenendo a Padova ad un meeting regionale sul terzo settore, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto Matteo Toscani. Al dibattito, che presentava anche in Veneto il manifesto del no-profit “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore”, hanno partecipato il mondo del volontariato, della cooperazione sociale e allo sviluppo insieme a quei poli bancari e finanziari che credono al valore sociale dell’associazionismo. L’idea dei promotori è quella di rafforzare la consistenza patrimoniale del Terzo settore, investire in nuove forme di management, lanciare seri programmi di rete con e verso l’Unione Europea, ripensare senso e tecniche della raccolta fondi e individuazione di nuovi filoni di sviluppo per le organizzazioni non profit anche attraverso una loro responsabilizzazione nell’ambito finanziario, coinvolgimento di realtà istituzionali in un nuovo approccio politico-culturale ai temi del volontariato. “In qualità di sindaco di un comune del Cadore - ha ricordato Toscani - ho lavorato a lungo nell’ambito della cooperazione, tanto da essere stato tra i promotori di quella che è risultata essere la prima cooperativa sociale di tipo B, con la presenza di soci istituzionali. Certo non sempre in ambito regionale si presta la dovuta attenzione al terzo settore, alla cooperazione ed all’associazionismo ma il Consiglio Regionale nei prossimi mesi porrà particolare attenzione alle proposte concrete e percorribili che verranno dal terzo settore”: la sfida che mi sento di accogliere è di raggiungere risultati concreti in merito a proposte concrete”.
“il governo è il peggiore dei motoscafisti”
l Governo italiano si sta comportando come il peggiore dei motoscafisti. Proprio come i motoscafisti scaricano uomini, donne e bambini sulle nostre coste senza alcun scrupolo e senza nessuna pietà, l’Esecutivo nazionale sta scaricando sugli enti locali la gestione di una emergenza umanitaria che si sta aggravando di giorno in giorno. Dobbiamo dire basta: altro che Mare nostrum, Veneto nostrum!”. A dirlo è l’assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti sostenuto da Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia per il Ve-neto. “Il Veneto è da sempre terra di accoglienza, ma quella che si sta registrando in queste settimane è una invasione senza regole che rischia di far saltare gli equi-libri socio-economici raggiunti dopo decenni di graduale integrazione. Mille arrivi in meno di due giorni sono davvero troppi; mettono a dura prova le strutture e lo stes-so volontariato che finora non si è mai tirato indietro”. “La linea di questo Governo è quella di scaricare l’emergenza sui Prefetti, a loro volta sempre più imbarazzati nell’approcciarsi ai sindaci, i veri anelli deboli della catena. Tocca all’Esecutivo as-sumersi la responsabilità degli arrivi; scaricare sugli altri è fin troppo facile”.
L’opinione Roberto Ciambetti, Assessore agli Enti locali
“dallo stato poche risposte e risorse”
L
a Giunta veneta ha costituito l’Osservatorio regionale per dare attuazione alla cosiddetta ‘Riforma Delrio’ che detta norme in materia di Città Metropolitane, Province, unioni e fusioni dei Comuni. “Il Governo ci impone di definire entro l’anno con provvedimenti normativi il nuovo assetto istituzionale, ma ancora non è stato deciso quali siano le funzioni fondamentali da attribuire alle aree vaste e metropolitane e soprattutto non abbiamo alcuna certezza di vederci trasferiti i finanziamenti per assicurare i servizi che prima gestivano le Province. Corriamo il rischio che non siano disponibili le risorse per l’erogazione di servizi indispensabili come la manutenzione degli edifici scolastici, il riscaldamento delle aule, la gestione della viabilità, la pulizia delle strade dalla neve e altri compiti che venivano svolti dalle Province”.
leonardo padrin, (FI)
“politici in regione: due mandati Bastano”!
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n aiuto al ricambio generazionale e alla coerenza della politica”. Così Leonardo Padrin, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale definisce la nuova proposta di modifica della legge elettorale vigente (la n. 5/2012) che estende il limite dei due mandati a tutti i consiglieri regionali. “Ritengo che 10 anni di attività politica in Regione siano un periodo più che sufficiente anche per i consiglieri, per dare il meglio delle proprie capacità politiche. Gli effetti della proposta di Padrin sull’attuale Consiglio regionale determinerebbero un vasto ricambio della classe politica regionale, in tutte le forze politiche. Presenze troppo prolungate nel tempo in ruoli di responsabilità regalano un indebito vantaggio di relazioni, visibilità e potere, a danno di quanti non sono presenti nelle istituzioni”. graziano Azzalin (pD)
taglio gravissimo della sanità polesana
“I
nvito i polesani ad aprire gli occhi su quello che sta accadendo ed a mobilitarsi per prevenire l’emorragia dei nostri migliori specialisti. Nel Piano socio sanitario è previsto che per ogni provincia vi sia un ospedale di riferimento, con specialità di base e medio livello, e la presenza di alte specialità per un territorio più ampio, costituendo centri hub a livello sovra-aziendale. Questo principio è stato definitivamente affossato con la Dgr 1630 del 9 settembre che declassa definitivamente l’ospedale di Rovigo, che invece di essere hub diviene un ospedale di serie B. Oggi, le specialità stralciate all’ospedale di Rovigo sono proprio quelle che, invece, avrà il nuovo ospedale di Schiavonia, a Monselice, un ospedale costruito con un project financing”.
Voci da palazzo 19 31 Politica ed economia Il dibattito pubblico organizzato dal Partito Democratico regionale
Pd: “Il turismo del futuro in Veneto” Ad un anno dall’approvazione delle legge regionale n.11 del 2013 si riflette su opportunità e criticità per un settore trainante dell’economia veneta che sta cambiando pelle
di Ornella Jovane
Da sinistra De Menech, Fasoli, Rosso, Salvagno e Lucio Tiozzo
L
a politica si confronta con il mondo degli operatori turistici, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, tecnici e addetti ai lavori in un dibattito pubblico organizzato per fare il punto della situazione ad un anno dall’approvazione della nuova legge regionale, la n. 11 del 2013, sul turismo. L’iniziativa, dello scorso 10 ottobre a Sottomarina di Chioggia, è del gruppo regionale del Partito Democratico che si propone di mettere a fuoco opportunità e criticità di una legge che regolamenta un’attività principe dell’economia regionale, in una fase di profondi e radicali cambiamenti. A fare gli onori di casa il capogruppo del Pd Veneto Lucio Tiozzo che ha introdotto i lavori e gli ospiti del convegno: il segretario regionale, Roger De Menech e il consigliere Roberto Fasoli, il direttore del Dipartimento del Turismo per la Regione Veneto, Paolo Rosso; l’assessore al Turismo di Chioggia, Maurizio Salvagno e Stefano Ceci, consigliere del Ministro al Turismo e alla Cultura Franceschini. “Il Veneto - ha esordito Tiozzo - si conferma anche nel 2014, nonostante la stagione controversa per l’inclemenza del tempo, la prima regione in Italia e la quinta in Europa per le presenze turistiche: 62milioni l’anno pas-
116 e 117 si ridefinisce in maniera chiara il rapporto di competenze tra Stato e Regioni anche in materia di turismo. Lucio Tiozzo ribadisce dunque “l’impegno del Partito democratico in questo ultimo scampolo di legislatura verso questo tema che rimane una voce predominate della nostra azione politica” anche in prospettiva di una futura eventuale vittoria alle prossime regionali. L’appello agli operatori e a tutti gli addetti ai lavori è dunque quello di fare squadra, anche in un contesto di rapporto dialettico e talvolta conflittuale, ma sempre profiucuo per rispondere alle sfide del futuro. Il segretario regionale del Pd e deputato Roger De Menech ha insistito sull’azione che il Governo nazionale sta portando avanti attraverso la riforma del titolo V finalizzata a riqualificare il sistema Paese anche a scopo di rilanciare il turismo. “Dobbiamo legare il turismo - ha detto nel suo intervento - alle bellezze del paesaggio, alle infrastrutture che devono essere funzionali e accoglienti. Da questo presupposto di una visione complessiva nasce il concetto nella riforma del titolo V di far sì che alcune funzioni dai Comuni tornino allo Stato, coordinatore centrale del progetto di riqualificazione del sistema Italia.
Per fare bene il turismo, che è una vera e propria industria, bisogna gestire in maniera professionale il Paese”. Più tecnico l’intervento del consigliere regionale del Pd Roberto Fasoli che pur premettendo il buon risultato ottenuto dai lavori che hanno portato alla nuova legge regionale sul turismo ha voluto soffermarsi sulle criticità che ancora interessano il settore. Da quelle contingenti come il futuro dei lavoratori delle Apt, considerata l’imminente chiusura dell’ente, che non possono essere assorbiti dalla pubblica amministrazione essendo assunti con contratti privatistici. Al nuovo assetto delle Odg (organizzazione di gestione delle destinazioni) gestite in cooperazione pubblico-privato, a quello dei finanziamenti che prima erano regionali, al demanio marittimo, alla tassa di soggiorno la cui norma nazionale va cambiata chiarendo che si tratta di una tassa di scopo. Infine un’esortazione guardando al futuro. “Il Veneto - ha concluso Fasoli - è un laboratorio importante, non deve seguire il carro ma dettare le norme a livello nazionale anche in ambito turistico”. Il Pd Veneto strizza l’occhio al settore, promettendo di esserci nelle prossime sfide, pronto a dare risposte di cui c’è bisogno.
L’analisi tecnica Il direttore del Dipartimento regionale del Turismo Paolo Rosso
commenti Dagli operatori turistici al consigliere del Ministero
michielli: “lavoriamo sulla promozione” ceci: “strategici moBilità e innovazione” Da sx Marco Michielli e Stefano Ceci
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sato. Un primato che conferma il ruolo trainante che il turismo gioca nell’economia regionale, a maggior ragione se si pensa che rappresenta un’industria che nessuno può delocalizzare”. Alla luce di queste considerazioni risulta perciò strategica la nuova legge regionale che introduce elementi di innovazione nell’ambito di un settore che sta cambiando pelle ed i provvedimenti messi in campo dalla Giunta regionale e dall’attività del Consiglio. “La Legge - prosegue il capogruppo del Pd Veneto - punta al potenziamento di tutti gli asset tradizionali dell’offerta turistica, da Venezia alla montagna, dalle spiagge al Delta, dai laghi ai fiumi per alimentare nuove capacità del comparto e proporsi su scala nazionale e internazionale in modo innovativo”. Un’azione che trova supporto nel Decreto legge 83 presentato dal Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini che su scala nazionale rafforza questa impostazione di valorizzazione di tutte le voci che, aggregate, rappresentano i punti di forza del turismo: la cultura, i centri storici, l’enogastronomia... Importante anche il primo voto al Senato sulla modifica del Titolo V della Costituzione, dove negli articoli
sprimiamo profonda preoccupazione sul lavoro di ENIT – sostiene Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto – che così non funziona e dev’essere trasformato in una macchina da guerra per la promozione del turismo, come succede in altri paesi, Spagna in primis. Non chiediamo alla Regione di aiutare gli albergatori – continua Michielli – ma di attrezzare la logistica del terriorio con servizi di trasporto o navette, pubbliche o private, che dagli aeroporti riescano a portare i visitatori direttamente alle località turistiche. Dobbiamo finalmente rendere facile al turista venire e muoversi in Italia”. Fa eco il consigliere del Ministero del Turismo e alla Cultura, Stefano Ceci: “Il problema del turismo non è una questione di posti letto, ma riguarda gli spostamenti delle persone. La mobilità è diventata un punto strategico e decisivo per lo sviluppo di questo settore – e aggiunge Ceci - da Roma proporremo degli incentivi fiscali ai Comuni che investono nella riqualificazione del loro Piano Urbanistico per migliorare l’offerta turistica anche abbattendo le vecchie strutture ricettive eredi della cementificazione selvaggia dei nostri paesaggi. Con altri sgravi fiscali, invece, cercheremo d’incentivare la digitalizzazione del turismo, diventato il mezzo imprescindibile per ricevere prenotazioni e pubblicizzare l’accoglienza”. S.B.M.
Veneto, volano del turismo nazionale, si prepara alle sfide future Sistemi turistici tematici, commercializzazione di ogni destinazione, la rete e la logistica sono le direzioni su cui si deve lavorare
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l Veneto si conferma locomotiva dell’economia del turismo nazionale. Prima regione italiana per presenza turistica, a un anno di distanza dall’entrata in vigore della nuova legge regionale sul turismo, il Veneto tira le somme e si prepara ad affrontare nuovi scenari per il futuro. “Il turismo è diventato l’industria più importante del Veneto – afferma Paolo Rosso, direttore del Dipartimento regionale del Turismo – ma necessita di un adeguamento delle sue strutture e infrastrutture di accoglienza per migliorarne offerta e appetibilità turistica. La legge 11 del 2013 aggiorna sicuramente l’approccio governativo di questo settore e sposta finalmente l’attenzione sui suoi due attori fondamentali: le imprese e i clienti turisti”. Non più strutture asettiche, ma sistemi turistici tematici e organizzati secondo le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese s’inseriscono. “La nostra regione è ricca di prodotti turistici da sviluppare – spiega Paolo Rosso – basti pensare a tutti i paesaggi che offre, dalle spiagge alle Dolomiti, Venezia e la sua Laguna fino al Lago di Garda. Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale legate ad ogni particolare territorio che lo motivino a tornare in Veneto”. A questo scopo, la nuova legge regionale sostituirà le vecchie APT con Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (OGD) preposte a creare un tavolo permanente tra amministrazione e privati per migliorare
Paolo Rosso
“Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale e così convincerlo a tornare in Veneto” la commercializzazione di ogni destinazione regionale. Le prime sei regioni della classifica nazionale (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino Alto-Adige) rappresentano da sole il 70% delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto, capolista italiano, conta il 64% di presenze straniere, si colloca anche tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, subito dopo le Isole Baleari e prima della Provenza. Oltre ai fedelissimi tedeschi, in-
glesi, scandinavi, francesi e nordamericani, negli ultimi anni sono i turisti dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) ad essere aumentati esponenzialmente. “Un dato di cui tenere assolutamente conto nell’ospitalità – sostiene il direttore del Dipartimento regionale del Turismo – perché i turisti di nazionalità Bric sono anche coloro che spendono di più al giorno sul nostro territorio. Primi in assoluto i russi, con una media di 150 euro al giorno, seguiti da brasiliani, statunitensi, cinesi e tedeschi. Dobbiamo farli sentire a loro agio, perché tornino in Veneto e non vadano altrove”. Fondamentale l’inserimento in rete di tutte le strutture ricettive, perché la prenotazione via web è diventato il metodo d’acquisto turistico più usato a cui gli hotel, bed and breakfast, agriturismi e campeggi devono adeguarsi. “Cambieranno anche i servizi d’informazione e accoglienza turistica– aggiunge Paolo Rosso - di cui si potrà occupare l’amministrazione pubblica o privati in convenzione. L’importante è che le formule varino contestualmente al territorio. Così ritroveremo lo IAT o l’Info Point, pensando anche a sistemi in mobilità dell’utente e alle famose App per smartphone”. Indispensabile, infine, un piano per l’incremento della logistica, di cui si discute anche a livello nazionale, e dei servizi aeroportuali, con un occhio di riguardo ai voli low-cost, da considerare ormai parte integrante nella scelta di una meta turistica. Sara Boscolo Marchi
20 Cultura veneta 32 Venezia La signora dell’arte imperava sugli artisti che spesso dicevano: “Se lo dice Ileana”
La collezione Ileana Sonnabend Un percorso espositivo che conta 72 opere scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta
di Alain Chivilò
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n nuovo capitolo espositivo in collaborazione con The Sonnabend Collection Foundation è proposto alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Cà Pesaro Venezia, fino al 4 gennaio 2015, dopo l’esposizione dell’anno passato. La mostra “Da Rauschenberg a Jeff Koons. Lo sguardo di Ileana Sonnabend” apre nuovamente un percorso sulla storia dell’arte del secolo scorso, attraverso l’occhio mercantile di una potente gallerista: Ileana Sonnabend, ossia Ileana Schapira (Bucarest 1914 - New York 2007). Moglie di Leo Castelli fino al suo decesso e successivamente di Michael Sonnabend, Ileana aprì in questi sodalizi diverse gallerie: Parigi nel ’39, New York nel ’57 con artisti quali Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, fino alle successive sempre a Parigi nel ’62 e New York 1970. Di carattere tosto, unito a una forte dose di opportunismo, all’epoca la signora dell’arte imperava sugli artisti tanto che da quest’ultimi usciva spesso la frase: “Se lo dice Ileana ..” Il percorso espositivo consta di 72 opere, scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta quali “Inflatable Flower (Yellow)” del 2011 di Jeff Koons, “None Sing/Neon Sign” (1970) e “Eat Death” (1972) di Bruce Nauman. A questi si affianca una sezione dedicata all’arte povera con opere di Jannis Kounellis,
Gilberto Zorio, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari e Giovanni Anselmo. Inoltre si possono ammirare capolavori quali “Figure 8” di Jasper Johns del ’59 e le opere “Interior - Combine painting” del ‘56, “Payload” (1962) e “Kite” (1963) di Robert Rauschenberg artista che Ileana, assieme a Leo Castelli e Alan Solomon, contribuì a portare alla Biennale di Venezia del 1964, facendolo vincere il Gran premio della Pittura grazie anche all’intervento del critico italiano Marchiori. Altri artisti presenti sono Andy Wharol con otto lavori quali “Nine Jackies” (1964), “Triple Rauschenberg” e “Cambell’s Soup Can - Turkey Noodle” (1962), Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist, Claes Oldenburg e Tom Wesselman. L’esposizione chiude con una sala dedicata alla Minimal Art con alcune impor-
tanti sculture datate anni Sessanta, composte di forme geometriche elementari singole o ripetute, realizzate con materiali di preferenza industriali dagli artisti Dan Flavin, Donald Judd e Robert Morris. Una mostra che testimonia un percorso reale dell’Arte che, dagli anni sessanta, attraverso la via commerciale di mercanti e galleristi ha determinato la forza della produzione artistica maggiormente statunitense. La collezione Sonnabend, come indica la direttrice dei Musei Civici Veneziani, Gabriella Belli, è “diventata parte del patrimonio museale di Cà Pesaro anche se si tratta di un prestito a lungo termine: una prosecuzione delle collezioni che come acquisizioni si è fermato agli anni ‘60”.
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ontinua la rassegna che porta nei migliori teatri e piazze della Regione alcune delle voci più belle del mondo. Tra queste c’è sicuramente quella di Noa una cantautrice e percussionista di origine yemenita/israeliana/americana, che insieme con Gil Dor ha entusiasmato e incantato il pubblico di tutto il mondo con il suo unico, appassionato e intelligente stile di scrittura e di interpretazione. Sarà in concerto sabato 25 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Accademia di Conegliano. Al centro dello spettacolo Love Medicine, frutto della collaborazione di Noa con Gil Dor, da sempre al suo fianco come direttore musicale e chitarrista. Un album che nasce da quattro anni di lavorazione: una pausa creativa in cui hanno tradotto in musica tutte le sfumature delle emozioni e l’energia scaturite da incontri significativi e luoghi magici. Noa sarà accompagnata da Gil Dor alla chitarra, Adam Ben Ezra al basso e Gadi Seri alla batteria, insieme a un quartetto d’archi. I live saranno l’occasione per presentare al pubblico l’ultimo, omonimo CD, e al tempo stesso per ripercorrere le canzoni più amate della carriera di questa straordinaria interprete, capace di conquistare anche l’ascoltatore più esigente con la sua voce angelica e la sua presenza scenica magnetica. La musica per Noa è anche strumento per il suo instancabile e coraggioso lavoro per la pace nel suo Paese. I suoi numerosi impegni di volontariato in tutto il mondo, le sono valsi titoli e riconoscimenti, tra cui Ambasciatrice di buona volontà della FAO, Cavaliere della Repubblica Italiana, il Chrystal Award del WEF di Davos, la Colomba della Pace di Shimon Peres e molti altri ancora. Ma nel calendario di Veneto jazz sabato 1 novembre c’è Gilberto Gil e ancora il 13 novembre Robert Glasper mentre Cassandra Wilson, la signora del Jazz, sarà al Teatro Nuovo di Verona sabato 13 dicembre. Per i dettagli: http://www.venetojazz.com M.P.
Art or Sound
vENEZIA SI DIFENDE
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A
a conegliano noa e la sua voce per la pace
Fondazione Prada
grande guerrra 1915-1918
Venezia, isola della Giudecca, la Casa dei Tre Oci sta divenendo anno dopo anno la sede principale per la fotografia d’arte della Serenissima. Fino all’08 dicembre la mostra “Venezia si difende 1915 – 1918” testimonia, a cento anni dall’inizio internazionale della Grande Guerra, le protezioni ideate per far fronte alle incursioni aeree austriache. In totale furono 42 gli attacchi che scaricarono sulla città un totale di 1029 bombe (300 solo durante la notte tra il 26 e il 27 febbraio 1918), con il risultato di provocare ingenti danni materiali, ma soprattutto 52 vittime e 84 feriti tra la popolazione. Le quattro sezioni del percorso espositivo mostrano come Venezia si difese, inserendo un focus sulla più importante azione militare italiana durante la I guerra: l’affondamento della corazzata Wien nel porto di Trieste, compiuto dai Mas guidati dal tenente di vascello Luigi Rizzo. Lungo la mostra si percepisce come fu studiata e attuata un’importante strategia difensiva partendo dalla protezione dei monumenti
veneto Jazz
cittadini. Murature di rinforzo, “saccate”, imbragature di legno, rimozione di monumenti pubblici, palloni frenanti per ostruire lo spazio aereo e altane trasformate in postazioni di avvistamento e di difesa antiarea attraverso fucilieri della Marina e volontari pronti al fuoco sono gli strumenti attuati durante la guerra. Tutto questo ha creato la modifica degli usi e costumi dei veneziani che dovevano sempre pensare a essere vicini ai rifugi in occasione delle frequenti incursioni, ascoltando il suono delle sirene, vivendo anche nell’oscuramento, aiutando la rimozione delle macerie, fino al continuo andirivieni negli ospedali. A conclusione del percorso espositivo un corpus illustrativo pone l’accento sulle cartoline postali e sulle campagna di sostegno e sottoscrizioni. Una mostra dunque che mette in luce una testimonianza sugli effetti della Grande Guerra, che diventano a loro volte documenti indispensabili per approfondire ulteriormente la tragicità dell’evento. Al.Ch.
l rapporto tra arti visive e suono, dal Cinquecento alla nostra contemporaneità attraverso il ruolo dell’artista musicista e degli strumenti musicali, è la tematica della mostra che fino al 3 novembre la Fondazione Prada di Venezia, sede a palazzo Cà Corner, propone durante il periodo della Biennale Architettura. Le sonorità si mettono in relazione con le opere d’arte trovando similitudini e diversità. L’esposizione si sviluppa nei due piani principali di questa storica residenza riunendo più di 180 opere e oggetti, tra dipinti e partiture, strumenti musicali decorati, automi e macchine musicali, sculture e readymade. Un allestimento che rimanda al concetto dello spartito nel quale una struttura lineare crea la planimetria e la disposizione ambientale dei supporti, mentre la scrittura musicale che lo compone è sostituita dagli oggetti e dagli strumenti in mostra. Il XVI secolo inizia il percorso espositivo con dipinti a soggetto musicale realizzati da Bartolomeo Veneto e Nicola Giolfino (1520 – 1530) per proseguire con strumenti musicali realizzati da Giovanni Battista Cassarini e Michele Antonio Grandi nel Seicento. Nella storia i secoli XVIII e XIV evidenziano l’evoluzione musicale che portò
alle esplorazioni del 1900. Il secolo passato, suddiviso tra arte moderna e contemporanea, tocca le principali tappe artistiche attraverso il movimento Fluxus con John Cage, George Maciunas e Joe Jones, il Nouveaux Réealism di Jean Tinguely e Arman: tutti artisti caratterizzati da opere con assemblaggi precostituiti, casuali e dispositivi musicali. Da qui le re-
lazioni che i diversi soggetti hanno avuto con le sonorità sono molti, da Tom Wesselmann, Claes Oldenburg a Coosje van Bruggen per esempio. Relazioni con spartiti, banjo, violini e chitarre fino alle opere interattive con il pubblico di Laurie Anderson con Handphone Table (1978), Loris Gréaud con Crossfading Suitcase (2004) e Doug Aitken con Marble Sonic Table (2011). Una mostra divulgativa che aiuta a comprendere la complessità creativa che contraddistingue tuttora musica e arte. Al.Ch.
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L’Editoriale
CAMBIA LA SOCIETÀ E SERVE UNA NUOVA MEDICINA DEL TERRITORIO
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Ottobre è il mese della prevenzione: il cancro al seno si vince così La x Blefarite o infiammazione della palpebra Continua a pag. 40 29
xQuando iniziare una psicoterapia
di Francesco noce*
ifficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie determinate dalle liste di attesa e ticket sanitari che in tempi di profonda crisi economica risultano insostenibili per molte persone fanno sì che molti italiani siano costretti a trascurare la propria salute. Delle oltre 24mila segnalazioni pervenute illustrate nel 17mo rapporto Pit Salute (Sanità) nazionale la maggior parte riguarda le difficoltà di accesso alla diagnostica ed alle prestazioni specialistiche dovuta alle lista di attesa, seguono l’aumento dei ticket ed i costi elevati per le stesse prestazioni che spingono molte volte alla loro rinuncia sia attraverso il SSN, nel primo caso, che in regime di libera professione,nel secondo caso, intramoenia o in strutture private. Viene inoltre segnalato che una famiglia in media sostiene già direttamente costi annui per 650 euro per farmaci necessari ma non prescrivibili attraverso il SSN; 901 euro per parafarmaci (pomate, integratori, colliri etc.); 7390 euro per strutture residenziali o semiresidenziali; 11.300 euro per eventuale badante; 1070 euro per visite specialistiche o riabilitative; 537 euro per protesi ed ausili; 737 euro per dispositivi medici monouso: pannoloni, cateteri, materiali per stomie.
*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.
Trattamenti x laser refrattivi: Lasek Continua a pag. 30 41
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Consulenza scientifica scientifica Oculista stuDio DEntistiCo Dott. Mauro Dott.ssa MariaRubinato Grazia Crivellari Via Don-Eugenio Bellemo Oculista Via Contarini 39, Chioggia (Ve) 45014 Porto Viro tel. Don 041405006 Via Minzoni 13, 30014 Fax. 04155091055 Cavarzere Tel:0426 631629, cell: stuDio DEntistiCo 3391337446 Dott. lucio Vianello V.le Verona 3/asottomarina di Chioggia (Ve) Oftalmologia tel. 041 401133Camellin: Dott. Massimo
Psicologia stuDio DEntistiCo Dott. Mauro Rubinato Dott. Fabrizio Boscolo Don Eugenio Bellemo -Via Psicologo, Psicoterapeuta Chioggia (Ve) Vittorio Adria: Corso tel. 041405006 Emanuele II, 5 Rovigo: Vicolo Fax. 04155091055 Castello, 3 e-mail: boscolo.fabrizio@tiscali.it stuDio DEntistiCo cell. 329 1483038 Dott. lucio Vianello V.le Verona 3/asottomarina di Chioggia (Ve) Medicina tel. 041 Dott. ssa401133 Ballarin Angela via contarini 9c 45014 MEDiCina Porto Viro sacco Dott. Francesco ambulatorio 0426 321599 Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) cell 335 8057925 tel. 041 421836
Via Dunant, 10 - Rovigo MEDiCina tel. 0425 411357 Dott. Francesco sacco mail: segreteria@sekal.it Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) tel. 041 421836
La Blefarite: infiammazione della palpebra
stuDio DiEtistiCo Dott.ssa Rita smanio Rovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia terme, tel. 3491250982
stuDio DiEtistiCo Dott.ssa Rita smanio Rovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia terme, tel. 3491250982
Un disturbo fastidioso con lacrimazione e arrossamento congiuntivale
lo P sport come medicina naturale atologia frequente della palpebra responsabile di un disturbo fastidioso con lacrimazione e arrossamento congiuntivale. I segni clinici spesso scarsi danno un disturbo funzionale importante con bruciore, prurito e senso di corpo estraneo. Due principali forme cliniche: la stafilococcica e la seborroica. La blefarite stafilococcica è una infezione primitiva dei bordi palpebrali causata dallo stafilococco. I bordi palpebrali sono infiammati e le ciglia sono incollate con croste. La blefarite seborroica è associata a una dermatite seborroica. L’anomalia è dovuta a una iperproduzione di sebo delle ghiandole di Meibomio (ghiandole del bordo palpebrale). L’esame attento mostra dei tappi di sebo sull’orifizio delle ghiandole di Meibomio. Le blefariti possono complicarsi con congiuntiviti, con le cheratiti puntate superficiali e associarsi con anomalie del film lacrimale, neovascolarizzazione corneale, ulcerazioni e infiltrati corneali periferici, anomalie delle ciglia come trichiasi, sbiancamento e perdita di ciglia, orzaioli, calazi.
Muoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene
È
Condotta accertato dada numerosissimi tenere studi che lo sport è ideale per proL’obiettivo teggere e migliorare della cura l’effi è lottare cienza contro cardiovascolare, l’iperseborrea, controllando i depositi ile le croste, colesterolo contro HDL, l’infezione l’iperovimento batterica dei aumenta bordi palpebrali il dispendioe di integracalorie, attiva re con illacrime metabolismo artificialie contribuisce le anomalie ad deluna filmsensazione lacrimale. di benessere generale. Il trattamento comporta regole di igiene, applicazione sulle palpebre di cotone imbibito di acqua calda a 40° per 10 minuti così da eliminare le croste, i depositi e il sebo, da ridurre la carica batterica e liberare l’orifizio delle ghiandole di Meibomio dal loro tappo. Esiste un dispositivo medico per riscaldamento delle palpebre con tecnologia a calore umido che si può provare presso il nostro ambulatorio. La terapia antibiotica locale è in pomata.
Dott.ssa Maria Grazia Crivellari
Le lacrime artificiali devono essere instillate spesso. Non esiste un trattamento definitivo della blefarite perché si tratta di una patologia cronica e recidivante. Il sollievo dai sintomi dipende dalla motivazione dei pazienti ad osservare le regole dell’igiene palpebrale. Dott.ssa Maria Grazia Crivellari Oculista Via Contarini 39, 45014 Porto Viro Via Don Minzoni 13, 30014 Cavarzere Tel:0426 631629, cell: 3391337446
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L’Editoriale 33
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CAMBIA LA SOCIETÀ E SERVE UNA NUOVA MEDICINA DEL TERRITORIO
di Francesco noce* In questa difficile situazione sarebbe opportuno evitare ulteriori tagli in Sanità, che rischierebbero di compromettere ulteriormente la salute dei cittadini. Ottenere la diminuzione dei ticket ed effettuare un governo clinico delle patologie,soprattutto croniche, per limitare le liste di attesa, sarebbero scelte che rappresenterebbero una valida risposta alle segnalazioni di disagio per le difficili situazioni economiche delle famiglie e la difficoltà dell’ accesso alle prestazioni sanitarie. Va da sé che in questo contesto prestazioni di esami per la prevenzione, e quindi non esenti ticket, di patologie di soggetti a rischio risulta molto più difficile e complicato con la elevata probabilità dell’ insorgenza di nuove disabilità che andranno ad incrementare un circolo vizioso. La più rappresentativa Associazione dei Medici di famiglia (FIMMG), ha stretto una collaborazione con FederAnziani,una Federazione con oltre 3 milioni di iscritti, per favorire quelle condizioni in cui i pazienti anziani, per lo più affetti da patologie croniche e quindi con necessità di controlli strumentali periodici, possano trovare risposte in tempi brevi presso gli studi dei loro Medici curanti. In pratica si tratta di dotare gli studi dei Medici di famiglia della strumentazione e del personale occorrente per svolgere quell’attività di diagnostica strumentale di primo livello che oggi grazie alla tecnologia ed alla telemedicina possa consentire al paziente di trovare presso il suo Medico curante, che conosce la sua e la storia clinica della sua famiglia, quelle risposte che il suo stato di salute necessita senza sballottamenti continui da una parte all’altra,senza esser visitato ogni volta da professionisti diversi che spesso vede per la prima volta, attraverso un percorso diagnostico-terapeutico adattato alla singola persona, in collaborazione con i Medici specialisti di riferimento. E’ difficile, allo stato attuale, comprendere il silenzio della Regione Veneto ed i gravi ritardi nella adozione dei provvedimenti attuativi degli accordi, ormai codificati da mesi con le Associazioni dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta per attuare una nuova medicina del territorio in linea con i cambiamenti della società e con il progresso della scienza, in grado anche di fronteggiare in modo efficiente ed efficace da un lato l’ aumento esponenziale delle patologie croniche legato all’ aumento della vita media e dall’ altro far fronte ai minori ricoveri e dismissioni precoci, legati ad una revisione strutturale degli Ospedali (minori posti letto) e a tecniche terapeutiche sofisticate che riducono i tempi di degenza. Nel corso dell’anno vengono sostenute diverse iniziative per sensibilizzare la pubblica opinione, ma anche per raccogliere fondi per la ricerca, su determinate malattie come può essere la Giornata Mondiale sull’ AIDS o sul Diabete o sulle Leucemie o sulla SLA o sulla Sclerosi Multipla e altre. Ci ha sorpreso invece la notizia che il 26 settembre è stata celebrata la “Giornata Mondiale della Contraccezione” Come se la Maternità (la M maiuscola non è casuale) fosse una malattia. Già viviamo in tempi di crisi e di prospettive di un futuro incerto e di denatalità, ma così ci sembra di perdere ogni speranza. Se le intenzioni degli organizzatori sono quelle di organizzare un Convegno Scientifico organizzino un Convegno Scientifico; se sono quelle di approfondire conoscenze sulla sessualità organizzino la “Giornata dell’Educazione Sessuale”, sui comportamenti a rischio, sulle malattie sessualmente trasmissibili, sui comportamenti atti ad evitarle etc.; se sono quelle di divulgare misure contraccettive per evitare gravidanze indesiderate sarebbe più responsabile e più etico organizzare la “Giornata della Maternità Responsabile” in cui vi è anche spazio per le metodiche contraccettive, ma in un contesto e con finalità ben diverse. Non dimenticando che da molte gravidanze indesiderate al momento, sono nati figli che, anche solo per il loro essere, hanno costituito la felicità dei genitori. *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
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ippocrate nel 400 e a.c tendenze: diceva: “tutte la storia Progressi dell’odontoiatria trattamenti laser refrattivi: lasek Ciò che è importante per una correttadall’intestino” masticazione e per un benessere generale, è l’equilibrio dell’apparato stomatognatico le malattie hanno origine
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settimana, ma nello strato di collagene che primi trattamenti laser refrattivi risalgono da la forma alla cornea stessa. Nella PRK ai primi anni 90. Da allora molta stra(primissima tecnica applicativa) l’epitelio da è stata fatta soprattutto per quanto viene eliminato con una spatolina e succesriguarda la tecnologia laser. Sostanzialsivamente al trattamento laser si attende ella sua storia recente, l’odontoiatria lari perduti. Questa concezione è tuttavia mente i difetti di refrazione sono miopia la ricrescita di quest’ultimo (3-4 giorni); in è passata attraverso varie fasi. Svilup- destinata a durare ben poco in quanto dal ed ipermetropia e a questi può sovrapporsi ’ piconvinzione tutto alla il ricerca in 1983 all’incirca, il prof. P.I. Branemark presto,introlasciando passare almequesto periodo l’occhio è infastidito dalla riconducibili di e legati l’astigmatismo. Nella miopia l’occhio è un scientifico l’inno 2tissutaore dall’ultimo pasto. Bere presenza di una abrasione. Nella Lasik la temamondo di biomateriali conche conseguente ado- duce il concetto di osseointegrazione po’ più lungo del normale (ad ogni mm siaconcetti il nostroe secondo quellaalmeno che 2 litri di acqua al zionetestino di nuovi metodiche, spesso le ponendo le basi scientifiche dimolto, corrispondono circa 3 diottrie di difetto) e Il Dr. Massimo Camellin cornea viene tagliata con una lama vibrante cervello emoda che esistono tra i Negi due anni ’70 possiamo definire l’implantologiadi. Alcalinizzare l’organismo bio con un laser ed il trattamento effettuato moderna. divenute o tendenza. la messa a fuoco è limitata ad una deterrapportifrequenti bidirezionali. L’organidente man-il PH con frutta e vererano le estrazioni di denti dei Il concetto di sostituzione di un lanciando minata distanza, tanto minore quanto è maggiore la miopia. all’interno della cornea. Il flap creato viene poi riposizionato. smo umano è abitato da 40.000 durasuocioè ana-con cibi antinfiammasettori posteriori, ma anche anteriori, minati cante attraverso l’inserimento di un Per esempio ad una diottria di miopia corrisponde una messa Lo svantaggio di questa tecnica è l’indebolimento strutturale specielorodiverse tori.aiRespirare tempi profondamente e nella strutturadidabatteri, processiche cariosi o nella logo nello spessore dell’osso, risale a fuoco di un metro (oltre questa distanza l’immagine si permanente, mentre il vantaggio è il poco dolore ed il velovivono in comunione con noidella e malattia della preistoria, se è vero che sono non fumare. stati ritro- Fare il lavaggio del loro stabilità per la presenza sfuoca progressivamente) mentre a 10 diottrie corrisponde ce recupero visivo. Nella LASEK (Camellin 1998) l’epitelio lavorano per(piorrea), noi, partecipando colon (IDROCOLON-TERAPIA) parodontale al fine di far posto vati reperti cranici fossili che ben evidenziano una distanza di soli 10 cm. Pur essendo considerata lieve viene scollato con una soluzione alcolica e successivamente ai processi digestivi. è almeno una volta all’anno tentativi fatti in tal senso. Alla fi ne degli anni ad apparecchi in legaCome leggerasi (scheletrati) una miopia di 3 diottrie, questa comporta una forte limitazio- al trattamento si riposiziona sullo stroma trattato. Il nuovo La Dott.ssa Angela Ballarin Dott.sotto Giuseppe Bertolini dettoandavano lo stesso aIPPOCRATE per distruggere tutte le scorie quello vecchio e lo sostituirà progresi casi ne funzionale in quanto la messa a fuoco è limitata a 33cm. epitelio crescerà che sostituire 2500 analoghe e già ’50 e durante gli anni ’60 sono molti Medico Chirurgo, specialista in anni fa sentenziò “CHE IL CIBO adese fastidio postoperatorio dei alle più pareti intestinali che Nell’ipermetropia invece l’occhio è più corto e generalmente sivamente. I vantaggi sono un minor presenti strutture più pesanti e costose in descritti di impianti di viti o lamine Odontostomatologia e protesi dentaria SIA LA concepite TUA MEDICINA, CHE (oro). svariati materiali, inseriti nelle ossanaturalmente non riusciremo mascellaabbiamo a che fare con difetti più modesti (l’ipermetropia ge- ed una minor reazione infiammatoria. Si tratta quindi di una quanto in metalloE prezioso LA MEDICINA IL TUO eliminare. Quindi l’uso sconsisostituzione di denti andati perduti èviene nella se pratica clinica, tecnica intermedia molteplici tra PRK proposte e Lasike con pseudoverità un basso rischio sancite di lo scopo di fornire sostegno a denti di neralmente al di sotto delleEsistono, 3 diottrie anche esistono casi situazioAlla fine degliSIA anni ’70, CIBO”. e all’inizioIl consiglio: degli ri con fare il lavaggio Concludendo quindi esistono po- di “arcate sostituzione. Ma solo con l’introduzione deratodella di terapie antibiotiche e necessità sentita come una ni di benessere e equilibrio pur in assenza complicanze.daiEntrambe richiami queste dei mass-media? tecniche citate sono comunanni ’80, prende piede il concetto conprimaria. 10 diottrieFordi ipermetropia). L’astigmatismo è un’anodel colon almeno una volta che regole per cura del ammatorie portano que utilizzate edTorna ogni importante chirurgo decide relazione al caso se, la verità,allo come in altremalia situazioni, sta delladicornea parecchi elementi ladentari, nel mentre in la fiingura del dentista accorciate”. In prendersi base agli studi a supporto di lega di titanio e conall’anno la diffusione anti-infi degli studi di curvatura che costituisce prima lente proprio intestino: squilibrio della nostra buona ed al paziente. Per concludere dunque possiamo affermare nel mezzo. Ciò che è importante per una altri casi la mancanza anche di un solo ele“di famiglia” in grado di valutare la globaliquest’ultima tendenza, la grande maggiorandell’università di Goteborg, che si può stabidell’occhio che invece di essere sferica, risulta fatta come un per distruggere tutte le scorie adese Alimentarsi con cibiviene biologici flora batterica corretta a scapitomasticazione della che il laser tàaddella eccimeri ha raggiunto una maturità tecnica e per un benessere mentoquindi è causa disarmonia ase squilibrio, situazione e di proporre le soluzioni za degli atti masticatori svolta a livello lire e datare l’anno zero dell’implantologia pallone da rugby. Possiamo averediastigmatismo allenon paretimoderna. intestinali (nonsettori OGM)premolari, e non trattati. Prenflora patogena. Per questo a livello mondiale di assoluto rilievo. Ovgenerale, è l’equilibrio dell’apparato stoma-o ad ipermetropia, pronti a trasformarsi in sintomatologia. più opportune indipendentemente dalle tendei rendendo pertanto sociato a miopia mentre ovviamente non ed un’esperienza dere spesso probiotici e prebiotici sono convinta che soloneldelle possonodettate operaredalpazienti che abbiano superato suo complesso. Come ad puòipermetropia orientarsi inil paziente tra le sidenze momento. indispensabile la sostituzione dei settori moDa allora le tendenze cambiano e la tognatico possiamo avere miopia associata quan- viamente per ridurre l’infiammazione e ripristinare le giuste terapie naturali ed equilibranti possano garantire una to si tratta di difetti opposti! Con un trattamento laser noi l’età adolescenziale in cui i difetti miopici possono ancora popolazioni batteriche. Fareil Dott. esercizio fisico per al- buona salute che duri nel tempo. a quasi 30 anni Giuseppe Bertolini esercita la professione odontoiatrica: laureato in Medicina e Chirurgia specializzato in ed Odontostomatologia possiamo operare emiopia, ipermetropia astigmatismo, modificarsi. studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolini meno 30emin. al dì.dentaria, Lo yoga rappresenta scelta protesi ha lavoratouna all’ospedale di Padova e di Monselice e dal 1999 è dirigente medico presso Cittadella Socio Sanitaria dell’ASL 18 di mentre per lalapresbiopia la problematica è più complessa. Dott. ssa Ballarin angela Dott. Massimo Camellin: 1 – Rovigo largo Cappellini ottimale Rovigo. per il rilassamento delladeimente la giusta E’ stato uno primie impiantologi del Veneto. Da sempre impegnato anche nella libera professione, dal 2011 ha aperto studio a Rovigo, Il Laser ad eccimeri vaporizza il tessutoil esuo quindi permette via Contarini 9c 45014 Porto Viro Via Dunant, 10 - Rovigo349-6299110 0425-1680170 respirazione. Usare poco sale, poco zucchero soprat- per le moltissime esigenze e richieste dei pazienti, ma anche una struttura moderna, funzionale, attrezzata accogliente e confortevole. studiolapensato di modifi care la forma della cornea perUno consentire messa per ambulatorio 0426 321599 tel. 0425drbertolini@libero.it 411357 tutto bianco e grassid’incontro raffinati, evitare vaccino essere un punto per lelatte persone in equanto tali e non esclusivamente in quanto pazienti, tenendo sempre in massima considerazione soluzione ai a fuoco. Questa vaporizzazione non avvieneche sullalasuperfi cie Cell. 335 8057925 mail: segreteria@sekal.it www.ildentistaperte.it latticini freschi e cibi deve industriali. problemi dentali essereCoricarsi trovataabbastanza conciliando la necessità di cura con l’esistenza di limitazioni, spesso che dettate da fattori è ricoperta da unaeconomici. pellicina (epitelio) che si riforma ogni
nel complesso. Importante figura del dentista “di famiglia” in grado di valutare la globalità della situazione Unasuo buona alimentazione e delle la terapie naturali ed equilibranti possono garantire una buona salute che duri nel tempo
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i fibromi penduli: un disturbo ippocrate nel 400 a.cuna diceva: “tutte una nuova Quando iniziare psicoterapia? trattamenti laser refrattivi: lasek Faccette Componeer: soluzione estetica estetico molto frequente L’incontro terapeutico come processo di cambiamento le malattie hanno origine dall’intestino” Nel campo dell’odontoiatria, e in particolare nel settore estetico, si fanno
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si ricorrealimentazione psicologo/ Unapesso buona terapie naturali ed equilibranti molti progressi eallo si cerca sempre edidelle proporre al paziente un piano di trattamento psicoterapeuta solo dopo aver adatto allegarantire problematiche e mirato a risolvere il suonelpersonale possono unaebuona salute che duri tempo caso provato unsue senso di sconforto smarrimento rispetto ai tentativi di risolvere da soli bel sorriso problemi è piacevole, didi tipo personale suscita ointeresse e met- differenti, possono andare più o passare meno complesse ’ n convinzione tutto il presto,dalle lasciando almerelazionale. te allegria nelle persone che ci circondano. ricostruzioni estetiche con il composito, che è il materiale mondo scientifico che l’inno 2 ore dall’ultimo pasto. Bere Lo spazio C’e’ sempre nel richiesta colloquio al giorno d’oggi di utilizzato più comunemente oppure si2 possono applicare testino siarelazionale, il nostropiùsecondo molto, almeno litri di acqua al denti terapeutico belli, rappresenta bianchi e ditra ununluogo armonioso che ci delle faccette sulla superfi cie esternal’organismo del dente, bieffetcervello e che esistono i sorriso due in cui di. Alcalinizzare Il Dr. Fabrizio faccia emergono sentire nuovi benesignifi con cati, noi stessi in cuima co-soprattutto con tuando una leggera preparazione. rapporti bidirezionali. L’organilanciando il PH con frutta e verBoscolo le costruire altre persone modalità concorrettive ledaquali ciedrelazioniamo. efficaci Possiamo Ovviamente i costidura per cioè l’unocon o per trattamento smo umano è abitato 40.000 cibil’altro antinfi ammasione dell’eziologia e quindi della natura del probledire per prendersi che il sorriso cura sia di il sé. nostro Il ricorso primo ad biglietto uno specialista da visita sono differenti. Il prezzo per le faccette che vengono specie diverse di batteri, che tori. Respirare profondamente e ma che la persona porta in terapia, dà la possibilità evivono non come necessariamente diceva il famoso avviene Charlie quando Chaplin: è presente ”UN GIORNO una realizzate in ceramica è piuttosto alto, ma il risultato in comunione con noi e non fumare. Fare il lavaggio del è chiarirenel cosa lo ha colon costituito(IDROCOLON-TERAPIA) e come questo viene SENZA psicopatologia SORRISO e non E’ UN necessariamente GIORNO PERSO”. il processo pre- diduraturo tempo. lavorano per noi, partecipando mantenuto e reiterato nel tempo. arcaici di invede Come sempre fare dei allora tempi per lunghi; ottenere possono un verifi sorriso carsi, “smaad Per ovviare a ciò, da un paio anni state ai processi digestivi. Come si è almeno unaIdimodelli volta sono all’anno La Dott.ssa Angela Ballarin relazione interpersonale interiorizzati infatti, infl uengliante”? es, problematiche collegate al “ciclo di vita” diffi cili trodotte nel commercio, delle faccette che si chiamano detto lo stesso IPPOCRATE 2500 per distruggere tutte le scorie le relazioniche attuali e,dei nell’incontro terapeutico da affrontare, Nel campoodell’odontoiatria, situazioni di sofferenza e in particolare che si ripenel zano “COMPONEER” sono guscipareti di smalto in composianni fa sentenziò “CHE IL CIBO adese alle intestinali cheè possibile portare alla consapevolezza e dare un senso settore tono nella estetico, propria si storia fanno quasi molti come progressi in un “copione” e si cerca to nano-ibrido polimerizzati e preformati , prodotti induSIA LA TUA MEDICINA, E CHE naturalmente non riusciremo a tali processi attraverso una relazione “ricostruttiva” sempre ripetitivo di sul proporre quale si al ha paziente il senso un di piano non poter di trattamento metterci strialmente, i quali uniscono i vantaggi del restauro LA MEDICINA SIA IL TUO CIBO”. Il consiglio: fare il lavaggio eliminare. Quindi l’uso sconsi- diautentica calda e reale per sperimentare dellepreformate. alterna-e adatto le mani. alle sue problematiche e mirato a risolvere il suo retto in composito ai vantaggi faccette Concludendo quindi esistono poderato didelle terapie antibiotiche tive possibili e scegliere di cambiare. La psicoterapia personale O ancora caso. situazioni in cui non si riesce a dare un Si tratta del primo sistema appositamente del colon almeno una volta all’anno che regole per prendersi cura del anti-infiammatorie portanomesso alloè a un’ ”arte” perché pur se fondata su una metodologia nome I trattamenti alle proprie per sofferenze. ottenere Il un cambiamento bel sorriso in sono tepunto per consentire restauri sorprendentemente semplici proprio intestino: della nostra buona per distruggere tuttedeiledenti scorie adese squilibrio e sostenuta di riferimento, ogni rapia,Alimentarsi è un processo di biologici crescita e di trasformazione clinica anteriori. da una con cibi flora teoria batterica a scapito della alle pareti intestinali trattamento va plasmato sulla persona che è unica creativa che avviene in un clima di autenticità e di (non OGM) e non trattati. Prenflora patogena. Per questoe irripetibile. accoglienza. I benefi ci per il paziente sono: che solo delle dere spesso probiotici e prebiotici sono convinta Insieme allo specialista Per cambiamento nella psicoterapia (sia a livello -riabilitazione estetica dopo 1 sola seduta per ridurre l’infiammazione e ripristinare le giuste terapie naturali ed equilibranti possano garantire una Dott. Fabrizio Boscolo -rimozione mini-invasiva della sostanza dentale sana emotivo, che cognitivo e comportamentale) intendo il si studierà popolazioni batteriche.una Fare soluzione esercizio fisico per al- buona salute che duri nel tempo. - Psicologo, Psicoterapeuta alla poltrona ridotti recupero da parte della della capacità di uti- -tempi meno 30 min. al dì. Lo persona, yoga che rappresenta una scelta personalizzata garantirà Dott. ssa Ballarin angela adria: Corso Vittorio Emanuele ii, 5 lizzare attivamente e in modo responsabile le proprie -soluzione personalizzata ottimale per il rilassamento della mente e la giusta via Contarini 9cdiCastello, 45014 Porto Rovigo: Vicolo 3 Viro risorse e competenze per fare delle scelte effi caci e -superfi cie e margini alta qualità un bellissimo sorriso respirazione. Usare poco sale, poco zucchero sopratambulatorio 0426 321599 e-mail: boscolo.fabrizio@tiscali.it funzionali in relazione ai propri desideri e sulla base -più economiche delle soluzioni indirette tutto bianco e grassi raffinati, evitare latte vaccino e dalla prima seduta Cell. 3351483038 8057925 cell. 329 del proprio contesto co e Coricarsi attuale. abbastanza La compren- Le indicazioni cliniche sono: latticini freschi e cibi specifi industriali.
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primi trattamenti laser refrattivi risalgono settimana, ma nello strato di collagene che ai primi anni 90. Da allora molta strada la forma alla cornea stessa. Nella PRK marrone caricotecnica al nero.applicativa) Quelli sporgenti si daCosa è statasono fatta soprattutto per quanto (primissima l’epitelio I fi bromi penduli, o acrocordon (in inglepossono impigliare facilmente nelle catenine riguarda la tecnologia laser. Sostanzialviene eliminato con una spatolina e successe: skini tags), delle piccole osivamente nei colletti,alneitrattamento reggiseni e laser negli indumenti mente difetti sono di refrazione sonoescrescenze miopia si attende che nascono dal derma, quella parte della in genere e, in questi casi, possono esserin ed ipermetropia e a questi può sovrapporsi la ricrescita di quest’ultimo (3-4 giorni); pelle situata sotto l’epiderme, e che, anzichè causa di disturbi della pelle. Il trauma può l’astigmatismo. Nella miopia l’occhio è un questo periodo l’occhio è infastidito dalla crescere al suo interno, si sviluppano verso causare il distacco parziale del fi broma, po’ più lungo del normale (ad ogni mm presenza di una abrasione. Nella Lasikconla l’esterno. Possono raggiungere varie gransanguinamento e rischio corrispondono circa 3 diottrie di difetto) e Il Dr. cond’infezione. una lama vibrante Dr. Stefano MassimoSpoladori Camellin cornea viene tagliata dezze, da pochi millimetri fi no al diametro Bisogna toglierli? la messa a fuoco è limitata ad una detero con un laser ed il trattamento effettuato di un centimetro, ed essere piuttosto evidenti e fasti- all’interno In generale è consigliabile asportarli mano che si minata distanza, tanto minorecosì quanto è maggiore la miopia. della cornea. Il flap creato vieneman poi riposizionato. diosi, anche per le zone del corpo in cui crescono. Quando formano, in modo da tenere in ordine la pelle, questo, Per esempio ad una diottria di miopia corrisponde una messa Lo svantaggio di questa tecnica è l’indebolimentomastrutturale sono di dimensioni considerevoli, possono pendere verso specie per quelli del collo e delle ascelle, non è indispena fuoco di un metro (oltre questa distanza l’immagine si permanente, mentre il vantaggio è il poco dolore ed il veloil bassoprogressivamente) a causa della forza di gravità da qui corrisponde il nome di sabile, anchevisivo. perché è bene che il l’epitelio fibroma sfuoca mentre a 10 diottrie ce recupero Nella LASEKsottolineare (Camellin 1998) fiuna bromi penduli. pendulo non degenera, non evolve in tumore. E’ invece distanza di soli 10 cm. Pur essendo considerata lieve viene scollato con una soluzione alcolica e successivamente dove si presentano fortemente raccomandabile togliere quelli che crescono una miopia di 3 diottrie, questa comporta una forte limitazio- al trattamento si riposiziona sullo stroma trattato. Il nuovo Si formano classicamente delècollo e alle ascel- sulle palpebre quanto possono anche vista. ne funzionale in quanto la messaaialati fuoco limitata a 33cm. epitelio cresceràin sotto quello vecchio e lodisturbare sostituirà laprogresle, alcune volte sono presenti anche all’inguine e alle paldonne e uomini ugualmente colpiti? Nell’ipermetropia invece l’occhio è più corto e generalmente sivamente. I vantaggi sono un minor fastidio postoperatorio pebre superiori e inferiori. I fiminor bromi reazione penduli siinfi sviluppano conSilatratta stessa frequenza abbiamo a che fare con difetti più modesti (l’ipermetropia ge- ed una ammatoria. quindi di una Perché si formano sia negli uomini sia nelle donne, almeno fi no ai 50 anni cir-di neralmente è al di sotto delle 3 diottrie anche se esistono casi tecnica intermedia tra PRK e Lasik con un basso rischio Normalmente possono iniziare a svilupparsi, sia ca. Dopo quest’età essi queste tendonotecniche a prelevare con 10 diottrie di ipermetropia). L’astigmatismo è un’anocomplicanze. Entrambe citatenella sonodonna comun-a nell’uomo che nella donna, intorno ai 40 anni, anche se causa dell’entrata in menopausa. Data la loro natura benigna malia di curvatura della cornea che costituisce la prima lente que utilizzate ed ogni chirurgo decide in relazione al caso non mancano in cui spuntano verso i 20.fatta Il loro manial riguardo non sono tanti: si pensa che gli ormoni dell’occhio che casi invece di essere sferica, risulta come un gli ed studi al paziente. Per concludere dunque possiamo affermare trattamento esistenti, fornendo ai professionisti e aiè -trattamento festarsi è dovuto di carie a estese una predisposizione genetica, ereditaria possano in qualche modo regolarne la crescita. Una cosa pallone da rugby. Possiamo quindi avere astigmatismo as- che il laser ad eccimeri ha raggiunto una maturità tecnica pazienti nuove prospettive economiche. -alterazioni quindi, per cromatiche cui intere famiglie dello smalto appaiono “affette” dai fi brocerta i fi bromi penduli non diventano mai tumori tuttavia sociato a miopia o ad ipermetropia, mentre ovviamente non ed un’esperienza a livello mondiale di assoluto rilievo. essi OvI pazienti possono ottenere unche sorriso -lievipossiamo mimalposizionamenti, penduli.avere La causa rotazioni loro presenza dei dentinon è assolutaessere confusi con alcuni tipi dibellissimo nevi, quest’ultimi miopiadella associata ad ipermetropia in quan- possono viamente si possono operare pazienti abbiano superato in una degenerare sola inseduta, e ricominciare a sorridere. -fratture mente dentali nota;disidifetti sa solo che i fiCon broblasti, così si chiamano le naturale invece possono tumore. to si tratta opposti! un trattamento laser noi l’età adolescenziale cui in i difetti miopici possono ancora -denti cellule erosi, di cui abrasi sono fatti, per errore crescono verso l’esterno. possiamo operare miopia, ipermetropia ed astigmatismo, modificarsi. -allungamento margini incisali dei dentiè anteriori Sono mentre per pericolosi? ladeipresbiopia la problematica più complessa. Dott. Dott.Marcato C.Camellin: e Dott.ssa Marcato F. Dott. stefano Massimospoladori -malformazioni anatomiche (denti di forma irregolare, La crescita di fi bromi non è segno diealcuna patologia, Il Laser ad eccimeri vaporizza il tessuto quindi permette Via umberto i n. 31 45100 Rovigo studio dentistico MCF Via Dunant, 10 - Rovigo dentidiperché conici) essilanon corrisponde una per malattia. Le loro modifiadcare forma della cornea consentire la consemessa tel. 368-3208123 Via l.Baruchello 6, Rovigo tel. 0425 411357 Ilfuoco. sistema diinfaccette dirette in composito aggiunge sono primo luogo estetiche, anchesulla perché hanaguenze Questa vaporizzazione non avviene superfi cie stefanospoladori@alice.it tel. 0425-486136 mail: segreteria@sekal.it unache e interessante dimensione alle opzioni di nonuova generalmente un colore più scuro della pelle, che va dal è ricoperta da una pellicina (epitelio) che si riforma ogni
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