Chioggia nov2017 n141

Politica p.23

p.33

Salute p.29

NOVEMBRE 2017

Periodico d’informazione locale - Anno XXIV n. 141

Cultura p.21

on-line:

di Chioggia via Cesare Zen, 2/ · 45011 Adria (Ro) tel. e fax 0426 900 219 info@erreservices.it www.erreservices.it Erreservices Soc. Coop. Sociale

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AMMINISTRAZIONE

La mobilitazione dei dipendenti comunali TURISMO

Con ChioggiaSì, Silvia Vianello nuovo presidente

Zanardo presidente Aspo, Chioggia “si ribella” Molti esponenti politici locali criticano la scelta della Camera di Commercio: servizi a pag 6 volevano un chioggiotto. Zanardo rassicura: “Valorizzerò il porto”

AUTORITÀ PORTUALE

Il porto al centro del nuovo sviluppo di Chioggia ECONOMIA

Inaugurata la nuova sede Ascom REFERENDUM

Chioggia vuole l’autonomia del Veneto IL CASO

Canile, la querelle tra Chioggia e Cavarzere GIUDICE DI PACE

La proposta di Cavarzere: portiamolo da noi ACQUE ALTR3

Al via la nuova stagione: teatro, danza e musica

La campagna per le politiche parte da destra Germana Urbani >direttore@givemotions.it<

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estinazione Paradiso, cantava Gianluca Grignani nel ’95, anni in cui l’attuale segretario del Pd era poco più di un ragazzo pieno di sogni e belle speranze. E chissà se Renzi pensava proprio a questo scegliendo il titolo della sua campagna per le prossime politiche. Certo questo viaggio in treno con Destinazione Italia ha lasciato a piedi il Pd e, in generale, il centrosinistra, già alla prima grande fermata: le elezioni in Sicilia. segue a pag 3

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La campagna per le politiche parte da destra

Gpl di Chioggia, svolta nelle indagini

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o scorso 7 novembre la Guardia di Finanza di Venezia ha effettuato una serie di perquisizioni presso l’ex sindaco di Chioggia Romano Tiozzo, già dirigente della Camera di Commercio dixVenezia con delega su Aspo, a casa di Roberto Crosta, segretario della Camera di Commercio e già direttore dell’azienda speciale del Porto di Chioggia (entrambi però non risultano indagati) e di Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio ed ex presidente dell’Aspo, per verificare la regolarità dei permessi e delle concessioni per la costruzione del deposito di Gpl. Effettuate perquisizioni anche nella sede di Socogas, la società cui fa capo Costa Bioenergie e che sta costruendo l’impianto.

Da parte sua, Socogas, dopo aver confermato in una nota “le perquisizioni finalizzate ad accertare la sussistenza o meno del reato di abuso edilizio in zona vincolata” disposte dalla Procura della Repubblica, precisa nella stessa nota: “Quanto posto in essere dalla Procura lascia quantomeno perplessi visto che, per tale ipotesi di reato, ed ancor più per verificare la relativa insussistenza, basta leggere il decreto ministeriale che ha autorizzato l’intervento e la lucida ordinanza del TAR del Veneto che ha accolto la domanda sospensiva formulata da Costa Bioenergie quando il Comune aveva ordinato la rimessione in pristino ritenendo, anch’esso erroneamente, la medesima ipotesi di abuso edilizio”.

“Come sempre – continua la nota stampa – Costa Bioenergie formulerà le relative contestazioni nelle competenti sedi, così come ha fatto quando la stessa Procura aveva disposto il sequestro dell’area di accesso. Si confida che, prima o poi, la Procura vorrà ascoltare Costa Bioenergie che potrà compiutamente illustrare le proprie ragioni, cosa che, da mesi omette di fare nonostante le molteplici richieste che Costa Bioenergie ha inoltrato per il tramite dei propri legali”.

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La Procura di Venezia indaga sulla regolarità dei permessi e delle concessioni per la costruzione del deposito di Gpl a Chioggia.

Una brusca frenata che è arrivata subito a ridosso di un’altra grande sconfitta elettorale subita in campo veneto, quella contro Zaia, il campione della Lega a Nord-Est. Non è facile prevedere oggi dove sia diretto il treno renziano, la meta non è ben chiara, come non sono ben definite le identità dei passeggeri. E certo le divisioni e le spaccature del centrosinistra non fanno ben pensare: come potrà funzionare una eventuale coalizione di fuoriusciti recenti dal Pd, un vagone di nemici giurati non farebbe sbandare paurosamente il capotreno dalla sua destinazione ideale? Dalle elezioni siciliane esce molto meglio, invece, l’altra metà campo, quella del centrodestra, molto rivolto a destra.

Questa squadra ha dimostrato che insieme si vince, anche riproponendo lo stesso candidato che cinque anni fa aveva perso rovinosamente. Già nel ’94 Berlusconi dimostrò che mettere tutti contro uno paga e oggi, più di vent’anni dopo, vorrebbe essere ancora lui a mettere tutti attorno ad un tavolo per giocare la stessa partita. Ma l’idea sembra piacere solo a lui e ai suoi fedelissimi. E’ vero anche che né la Meloni né Salvini, però, sembrano avere tutte le carte in regola per guidare il nuovo centrodestra. Perciò la questione leadership continua a rimanere il vero problema della coalizione. In terra veneta lo schema tutti contro uno può funzionare eccome, sempre che il Governatore Zaia, uscito rafforzato dal referendum, accetti di scendere a patti con chi, certamente, vorrebbe comandare anche in casa sua. E’ da considerarsi certamente ragguardevole il risultato del M5S in Sicilia, il cui voto di lista ha raggiunto il 26,7%, anche se di molto inferiore al risultato delle politiche precedenti che l’avevano visto al 33,6%. Certamente i grillini stanno preparando una discesa in campo senza precedenti, in Veneto sono diventati autonomisti convinti, mentre il Pd sulla stessa questione arzigogola e tentenna, senza ammettere che buona parte dei suoi elettori è andata a votare al referendum e ha votato sì.

Ma da qui alle urne alcune cose possono cambiare e, certamente, non mancheranno i colpi di scena. Almeno su questo c’è certezza.

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Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e Sant’Anna per un numero complessivo di 15.250 copie.

Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile (ad interim) Germana Urbani >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >o.jovane@lapiazzaweb.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Breccia · Loreto (An) Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Chiuso in redazione il 9 novembre 2017

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Chioggia .

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Amministrazione La mobilitazione continua

La “rivolta” dei dipendenti comunali Dipendenti e amministrazione sono ai ferri corti per via del taglio del finanziamento dei progetti specifici

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ipendenti comunali e amministrazione sono ai ferri corti: oggetto della controversia il taglio del finanziamento dei progetti specifici che passa da 78mila euro a 7mila euro. La somma iniziale, secondo le sigle sindacali, costituiva “parte dello stipendio dei lavoratori già pesantemente penalizzati a livello economico da un rinnovo del contratto nazionale che manca da ben 8 anni”. Ma i finanziamenti erano “altrettanto utili e indispensabili ad un miglioramento dei servizi ai cittadini”.

Diversa la versione dell’am-

ministrazione comunale, che precisa come la controversia sia sorta “inspiegabilmente per il presunto minore stanziamento economico per i fondi per la produttività e progettualità rispetto all’anno precedente, salvo poi dimostrare che l’importo complessivo di 78 mila euro corrisponde esattamente a quello del 2016, spostato tutto sulla razionalizzazione della spesa in quanto non è verosimile pensare di premiare nuove progettualità a due mesi dal termine dell’anno solare”.

Dalle trattative, allo stato di agitazione, la vicenda si è svilup-

pata in un crescendo di eventi fino all’incontro promosso dalla RSU e dalle sigle sindacali, con il Comune, davanti al Prefetto. In questa sede sarebbe emersa, secondo l’amministrazione, “l’indisponibilità da parte dei rappresentanti dei dipendenti comunali a trovare una mediazione”.

Afferma il sindaco Alessandro Ferro: “Siamo amareggiati per il comportamento dei sindacati. Abbiamo sempre mantenuto apertura al dialogo con i dipendenti e disponibilità per cercare di trovare un accordo. Questo atteggiamento invece non trova

giustificazioni di nessun genere, né sotto l’aspetto dei fondi per la produttività, né tantomeno per la mancanza di assunzioni”. E conclude: “Tutti questi fattori fanno pensare ad una volontà di scontro a prescindere, che potrebbe essere giustificata solo da finalità politiche, per mettere in difficoltà l’amministrazione comunale, probabilmente per il colore politico poco gradito”.

Un’affluenza straordinaria, nel frattempo, si è registrata all’assemblea dei dipendenti comunali tenutasi il 24 ottobre scorso all’auditorium San Nicolò. L’in-

contro, come spiegano in una nota le sigle sindacali (FP CGIL CISL FP FPL UIL DICCAP CSA) e RSU, avrebbe confermato le rivendicazioni portate avanti da tempo: dal ripristino delle risorse per i progetti specifici che garantiscono servizi ai cittadini e che sono parte dello stipendio del lavoratori, alla valorizzazione del personale e delle varie professionalità, alla programmazione per affrontare il problema della forte carenza di organico, che rende particolarmente difficili le condizioni di lavoro. Unica apertura, come si legge nella nota, quella sui “presunti risparmi per la contrattazione integrativa (premi di risultato) che saranno a disposizione per i lavoratori solo a bilancio consuntivo”.

Intanto, però, è stato deciso di continuare la mobilitazione con un’audizione in consiglio comunale e l’organizzazione di assemblee pubbliche per sensibilizzare la cittadinanza. Non si esclude, infine, un “inasprimento delle forme di mobilitazione”.

Margherita Bertolo

Silvia Vianello è il nuovo presidente di Con ChioggiaSì

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ollaborazione e ambiente sono le due parole chiave della visione che Silvia Vianello ha del futuro sviluppo turistico di Chioggia all’indimani della nomina al nuovo incarico da presidente del Consorzio di promozione turistica ConChioggiaSì, avvenuta all’inizio di novembre.

Una designazione che ha avuto il consenso unanime del nuovo consiglio di amministrazione il quale ha optato per una figura di grande sperienza nel settore. Silvia Vianello infatti, imprenditrice nel campo turistico, è stata anche assessore al Turismo nella giunta Casson, oltre che componente del consiglio di amministrazione dell’associazione Gebis degli stabilimenti balneari di Sottomarina.

“Il consorzio ConChioggiaSì - ha commentato la neo presidente - si ripropone di sviluppare ulteriormente la propria attività con l’obiettivo di unificare l’impresa turistica del territorio, ovvero collaborare tutti assieme per rilanciare l’offerta turistica della nostra città, cercando di lavorare con grande professionalità per un prodotto unico nel suo genere qual è Chioggia nel suo appartenere alle destinazioni di mare e spiagge, di Venezia e la sua laguna e le città d’arte”.

“Contribuiremo - ha continuato - collaborando all’interno della Ogd, in un’ottica di crescita e sviluppo economico che può coinvolgere in maniera più ampia tutti i settori della città. Il fattore ambientale è e continuerà ad essere una delle nostre mission di riferimento”.

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Il caso La giunta della Camera di Commercio elegge Damaso Zanardo, imprenditore di Marghera

Chioggia insorge per la nomina del presidente Aspo: voleva un chioggiotto P

ioggia di polemiche sulla nomina del nuovo presidente di Aspo - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, che è ricaduta su Damaso Zanardo, eletto all’unanimità dalla giunta della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare. Un nome proposto dal presidente della Camera di Commercio Giuseppe Fedalto, che dopo aver consultato le categorie economiche rappresentate dall’ente, ha raccolto la disponibilità del consigliere della Cciaa di Venezia e Rovigo, imprenditore titolare dell’omonima azienda di logistica di Marghera.

Ondate di disappunto si sono levate da importanti esponenti politici del territorio, che si aspettavano la nomina di un chioggiotto, dopo le dimissioni di Gian Michele Gambato, per garantire alla città un’elevata sensibilità sulla questione dell’impianto Gpl. “Un inaccettabile insulto alla città - dichiara l’ex sindaco Giuseppe Casson - ancora una volta la scelta è andata su una figura non chioggiotta, per di più priva di radicamento nel nostro territorio. Come già successo con le scelte del nostro sindaco Ferro, che continua ad affidare settori chiave dell’amministrazione a persone che non conoscono la nostra terra, la sua gente e le sue dinamiche, anche la Camera di Commercio va nella stessa direzione, come a dire che Chioggia non è capace di esprimere figure preparate e autorevoli in grado di guidarne i processi di sviluppo. È ora di dire basta, mi attendo una levata di scudi da parte delle categorie presenti in Camera di Commercio, in particolare di commercianti e artigiani”.

Perplesso anche Lucio Tiozzo vicesegretario regionale del Pd, che dichiara: “Nulla da dire sulla

figura imprenditoriale di Damaso Zanardo. Ma non si può tacere di fronte al ripetuto tentativo della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo di utilizzare l’Aspo e la città di Chioggia come merce di scambio, per garantire quegli equilibri associativi, che hanno portato il signor Fedalto alla guida dell’importante istituto camerale.

Spiace constatare che la città non abbia fatto sentire a tutti i livelli la sua voce, a partire dal sindaco e da tutti i rappresentanti delle categorie economiche”.

Dal canto suo, l’amministrazione è stata colta impreparata dall’incoronazione di Zanardo.

“Abbiamo appreso dalla stampa odierna la nomina del nuovo presidente di Aspo per la gestione del Porto di Chioggia da parte della Camera di Commercio di Venezia” dichiara il sindaco Alessandro Ferro all’indomani della nomina. Salvo precisare: “Gli auguriamo ovviamente buon lavoro con l’auspicio che il nuovo presidente Damaso Zanardo coinvolga maggiormente il Comune nelle scelte importanti per la portualità di Chioggia” e che “il futuro della portualità a Chioggia venga chiarito a breve termine, fattore che negli ultimi anni ha assunto connotazioni di incertezza con scelte a volte contraddittorie”.

Più diretto il vicesindaco Marco Veronese, in una nota successiva alla nomina: “La Camera di Commercio ha provveduto in fretta e furia alla nomina del Presidente di Aspo in piena ed assoluta autonomia, senza nemmeno consultare l’amministrazione comunale che auspicava di essere resa partecipe della decisione. Si è trattato di un vero e proprio sgarro fatto alla città”.

Da sinistra: Giuseppe Casson, Lucio tiozzo e Marco Veronese

Il neo presidente rassicura: “Il mio compito sarà quello di valorizzare il porto di Chioggia”

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l mio compito sarà quello di valorizzare il porto di Chioggia soprattutto nell’ottica dell’attuazione della recente legge 203 del 2016 che prevede l’istituzione di autorità di sistema portuale”.

Così il nuovo presidente di Aspo Damaso Zanardo, 56 anni, imprenditore di seconda generazione, promotore di un nuovo modello di logistica integrata per la sanità e il beverage con la Zanardo Soluzioni Logistiche, realtà con quartier generale a Venezia e unità operative nel Nord Italia.

L’imprenditore veneziano, molto impegnato nella promozione delle città metropolitane e

Zone franche e Zes (Zona economica speciale), è consigliere della Camera di Commercio di Venezia Rovigo dove ha la delega alla Città Metropolitana e presidente di Venezia Città Metropolitana.

Non è mancato un augurio da parte del presidente Cciaa Delta Lagunare Giuseppe Fedalto, che ha dichiarato: “Faccio i miei più sinceri auguri di buon lavoro al neo presidente Damaso Zanardo, figura di riferimento sul territorio delta lagunare dall’elevata professionalità e competenza nel settore della logistica. Il suo curriculum professionale sono sicuro darà all’Aspo la spinta innovativa utile a rilanciare l’azienda e la sua M.B. competitività”.

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Lo sviluppo del porto di Chioggia al centro del confronto con l’Autorità portuale Positivo l’incontro fra l’amministrazione comunale e il presidente dell’Autorità portuale di Venezia Pino Musolino

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al futuro di Aspo, Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, all’adeguamento delle infrastrutture del porto, al mercato ittico, alle crociere. Sono diversi gli argomenti toccati durante l’incontro avvenuto fra l’amministrazione comunale di Chioggia e il presidente dell’Autorità portuale di Venezia Pino Musolino.

Positivo il bilancio del colloquio: “Lo sviluppo del Porto potrebbe dare uno spunto importantissimo per il commercio all’interno dell’area portuale, sia nel traffico marittimo che fluviale” ha dichiarato il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro.

“Abbiamo chiesto interesse per adeguare le infrastrutture del nostro porto – ha proseguito – perché può essere strategicamente

visto, dato anche il collegamento fluviale che lo caratterizza, come un supporto logistico e non un potenziale concorrente di Venezia, sotto tutti gli aspetti”.

Strategica anche la crocieristica, che favorirebbe l’introduzione di un nuovo tipo di turismo e aiuterebbe le piccole attività commerciali correlate.

“Si tratta di potenzialità inespresse che dobbiamo cercare di sviluppare in coordinamento con Venezia – ha detto Ferro –.

L’Autorità portuale si è resa disponibile a collaborare per incrementare il numero di navi da crociera annue a breve termine, non possiamo che accogliere positivamente la loro disponibilità con un occhio proiettato per progettualità più a lungo termine per una sinergia tra crocieristica

“Lo sviluppo del Porto - ha detto il sindaco Alessandro Ferro potrebbe dare uno spunto importantissimo per il commercio all’interno dell’area portuale”

e mercato ittico”.

Tema di cui si è discusso anche in relazione al futuro sito: “Argomento annoso che, oltre che con la città, vorremmo concordare con l’Autorità portuale e che auspichiamo verrà definito a brevissimo per avviare al più presto le procedure di spostamento” ha commentato il primo cittadino di Chioggia. Apprezzato dall’amministrazione il

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Economia La cerimonia d’inaugurazione a Borgo San Giovanni

La nuova sede Ascom; un punto di partenza per guardare avanti L

’Ascom di Chioggia, l’associazione di categoria dei commercianti, ha una nuova sede in Borgo San Giovanni in via della Stazione al civico 45, una sede moderna ed attrezzata situata vicino alla stazione dei treni e alla sede dell’Inps. La nuova sede è stata inaugurata lo scorso ottobre alla presenza di un centinaio di persone, delle autorità locali e va a rispondere ad esigenze di servizio e logistiche in modo più completo e moderno rispetto

la vecchia sede in centro storico a Chioggia. La sede si trova negli spazi precedentemente occupati dal ristorante “Giardinetto” e da anni chiusi.

L’Ascom di Chioggia conta più di 550 aziende sul territorio e nel corso degli anni, nonostante la crisi, il comparto ha retto bene e ora vuole agganciare la ripresa in atto portando anche nuova occupazione. La sala corsi della nuova sede Ascom è stata intitolata alla storica direttrice dell’associazione Maria Grazia Marangon prematuramente scomparsa.

Il giorno dell’inaugurazione hanno partecipato all’evento centinaia di persone, storici commercianti del clodiense con le proprie famiglie, autorità comunali ed esponenti politici della città. In prima fila a presentare la nuova sede c’erano il presidente Ascom di Chioggia Alessandro Da Re e il direttore dell’associazione Roberto Campici.

“Sono molto orgoglioso del risultato che abbiamo ottenuto realizzando questa nuova che è un punto di partenza - ha detto il presidente Da Re -. Il mio ringraziamento speciale va in primis a tutti i soci e ai dipendenti Ascom che fanno parte di questa grande famiglia. Questa sede moderna è

per i nostri associati che hanno tenuto duro in anni difficili e ora certo non si vogliono lasciar sfuggire la ripresa”.

Da Re ha sottolineato poi come il turismo sia volano e traino del comparto a Chioggia e che a differenza di altre aree del veneziano, qui bar e pasticcerie e ristoranti siano ancora gestiti per la maggior parte da esercenti locali e non stranieri. Soddisfatto anche il direttore “La nuova sede - ha detto Roberto Campaci – è

Alcuni momenti della cerimonia di inaugurazione della nuova sede.

La foto a lato è di Obiettivo arte

un progetto partito da lontano e il risultato finale è davvero positivo. Questa nuova sede è molto prestigiosa e ha tutte le caratteristiche per portare il marchio Confcommercio”. Tanti i commenti positivi pure fra i soci partecipanti all’inaugurazione.

Alessandro Abbadir

L’Amerigo Vespucci a Chioggia, un successo

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on chi comincia, ma quel che persevera”. La nave scuola Amerigo Vespucci è approdata a Chioggia, con una tappa che ha riscosso un grande successo. Lo scorso 12 ottobre, la famosa imbarcazione si è fermata nella città lagunare, attirando più di 4 mila persone, in coda già dal primo pomeriggio per poterla visitare. “È stata una grande soddisfazione, per me e per l’amministrazione, quella di essere riusciti ad ospitare nella nostra città, anche se solo per un paio giorni, la nave Vespucci - ha spiegato il sindaco, Alessandro Ferro – E ci ha gratificato molto vedere che gli sforzi fatti nei dieci giorni, da quando abbiamo avuto la conferma dell’arrivo della nave, sino a quando abbiamo provveduto ad organizzare tutto per il meglio, sono stati ampiamente ricompensati dall’accoglienza calorosa della gente. Per questo – ha detto - vorrei ringraziare, tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, ovvero i piloti, i rimorchiatori, la Pubblica Sicurezza, la Protezione Civile e l’Associazione Carabinieri, i Marinai d’Italia,

la Banda Cittadina, la vigilanza, i reporter, le dogane, la darsena e l’Aspo, il servizio scuolabus, oltre che, naturalmente, la Capitaneria di Porto e la Marina Militare”. L’Amerigo Vespucci è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare ed è stata interamente costruita e allestita nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. Varata il 22 febbraio del 1931 e consegnata alla Regia Marina il 26 maggio del 1931, il suo motto, dal 1978, è ormai leggendario: “non chi comincia, ma quel che persevera”.

Il Comandante della Nave Scuola ha sottolineato di aver accettato con piacere l’invito a Chioggia, nella speranza di poterci tornare, per visitarla al meglio”.

Linda Talato

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Chioggia .

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Chioggia vuole l’autonomia del Veneto L’affluenza top al seggio 18 di Valli (65,26%) la più bassa al seggio 4 di Chioggia (35,78%). Marco Dolfin (Lega Nord): “Siamo contenti del risultato”, Beniamino Boscolo Cappon (FI): “Abbiamo contribuito a questo successo”

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l Veneto sceglie la strada dell’autonomia, e anche la città di Chioggia premia il referendum con un’affluenza del 52,54%. Domenica 22 ottobre si sono presentati alle urne 22.109 elettori, un numero significativo se raffrontato all’affluenza delle elezioni regionali del 2015 che aveva visto protagonisti 23.146 votanti, circa il 2% in più.

Nonostante la spinta alla partecipazione sia arrivata senz’altro dalla Lega Nord, determinanti per il raggiungimento del quorum sono stati i voti di altri schieramenti politici: Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

Al quesito “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme di autonomia?” il 98,75% dei chioggiotti votanti ha detto sì, esprimendo un voto “in fiducia” perché si tratterà di capire adesso che tipo di autonomia il governatore Luca Zaia andrà a richiedere a Roma.

Di fatto però, la mappa del voto

referendario racconta un’insoddisfazione che non appartiene solamente al partito leghista ma ad un arco più ampio di elettori. Le percentuali ci dicono che la maggioranza delle persone che si si è presentata alle urne ha scelto il sì, solo una minoranza – 274 voti, l’1,25% – è andata a votare no.

“Rispetto a come si erano messe le cose prima del voto – afferma Marco Dolfin, segretario della Lega Nord di Chioggia - con i veneti all’estero che non sarebbero potuti andare a votare, la polemica delle forze di sinistra che hanno fatto di questo referendum una questione politica e non di interesse regionale, siamo comunque contenti del risultato”.

Della stessa opinione anche il leader di Forza Italia, Beniamino Boscolo Cappon: “È un buon risultato, al quale abbiamo contribuito.

Tuttavia, il merito di questo successo va ai veneti che sono andati a votare aldilà del partito”. Il problema sarà adesso riuscire a ottenere

Legge speciale e porto, Chioggia chiede maggiore autonomia

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nche il sindaco Alessandro Ferro esprime la propria soddisfazione per l’esito positivo del referendum. Nelle settimane precedenti al voto il Movimento 5 Stelle di Chioggia, in linea con quello del Veneto, aveva appoggiato il quesito referendario auspicando una maggiore autonomia della Regione Veneto.

“Spero che questo risultato comporti che importanti settori che riguardano la città vengano trasferiti alle competenze regionali – commenta il sindaco - Mi riferisco alla gestione della Legge Speciale per Venezia e alla gestione della Portualità, comprese le infrastrutture definite come “strategiche”, caso che ci ha coinvolto direttamente con la scandalosa autorizzazione per il deposito di Gpl nel porto di Chioggia”.

Secondo il sindaco la scelta di trasferire alcune competenze ad enti più vicini al territorio potrebbe rivelarsi una scelta utile, perchè gli enti locali conoscono meglio criticità e punti di forza delle città.

“L’unica incognita – prosegue Ferro - rimane il finanziamento delle materie previste dall’articolo 117 della Costituzione”. Tale articolo fissa le 20 materie concorrenti e le tre esclusive dello Stato per cui le Regioni possono, in parte, chiedere più autonomia.

“Speriamo che si trovi una modalità operativa che non lasci svuotate le materie in oggetto, avendo la corte costituzionale respinto i quesiti referendari che riguardavano la gestione diretta dei tributi riscossi nel territorio regionale”.

In tal caso, si escluderebbe il finanziamento diretto di tali maG.Z. terie da parte della Regione.

Marco Dolfin, segretario della Lega Nord di Chioggia e Beniamino Boscolo Cappon, leader di Forza Italia

Giulia Zennaro

Manfrin (Pd): “Zaia non rovini il risultato” “Il 52,54 % per me è poco, mi aspettavo che i chioggiotti fossero più sensibili a questo tema” “Rimane comunque un buon risultato”. Commenta così il voto referendario il segretario del Partito Democratico di Chioggia, Terry Manfrin, sostenendo che Luca Zaia riceve in mano una grande responsabilità e ha il dovere di non sprecare l’opportunità che gli hanno offerto i veneti. “Quest’ esito è un sì sul tema dell’autonomia molto forte, il governatore non deve cercare di farsi dire di no a tutti i costi” afferma Manfrin. Il riferimento è al tipo di richieste che la giunta Zaia vorrà avanzare al Governo. L’articolo 116, comma 3, prevede la possibilità di gestire da parte della Regione 23 competenze e la prima proposta dei due governatori di Veneto e Lombardia è stata quella di ottenere maggiori risorse su tutti gli ambiti. Un passo che alcuni ritengono azzardato perchè metterebbe a rischio la buona riuscita delle trattative. “Bene che l’obiettivo sia questo – prosegue Manfrin - ma la strada dev’essere più graduale. Nessun governo potrà seguire le richieste venete se queste andranno fuori dal percorso previsto dalla Costituzione. Non è certo nei programmi del Governo inimicarsi una intera regione proprio alle porte di una tornata elettorale.

Roma sarà ben felice di dimostrarsi amica del Veneto,

quanto chiesto dal popolo veneto.

“Dobbiamo muoverci – prosegue Cappon - con tutti i rappresentati dei partiti sia a livello regionale che statale, dobbiamo costruire una legge che guadagni il consenso di entrambi i rami del parlamento in forma assoluta perciò abbiamo bisogno di coinvolgere tutti rappresentanti dell’arco costituzionale”.

Le trattative sono attualmente in corso, non si sa ancora quali saranno le maggiori competenze che verranno trasferite dal governo centrale al Veneto.

Per Marco Dolfin: “Il punto fondamentale è che noi lasciamo a Roma 15 miliardi di euro ogni anno, vorremmo che almeno la metà ci venisse restituita”.

La domanda che rimane da porsi è quanto peserà questo voto referendario nella negoziazione con Roma.

Che il Veneto voglia essere autonomo è una rivendicazione che ha radici nel tempo, si vedrà nei prossimi mesi se e quando Luca Zaia riuscirà a raggiungere questo risultato.

Terry Manfrin

se Zaia proporrà un percorso politicamente fattibile e amministrativamente sostenibile”. La speranza del segretario del PD è che si abbandoni la propaganda e si consideri il referendum come il desiderio di un popolo di autonomia, al di là dei partiti politici: “Se fossi in lui, andrei a Roma per reclamare maggiori risorse su sanità, ambiente e sicurezza”. Di tutt’altra opinione la Sinistra Italiana, che rimane critica, anche dopo l’esito referendario. Il segretario Alberto Boscolo Zemelo considera questo voto solo una mossa del partito leghista per rilanciarsi a livello politico. “Quando si chiede a un cittadino: “Vuoi più autonomia?” e la si spaccia per “Vuoi meno tasse?” – afferma il segretario di Sinistra Italiana - è normale che la gente ci caschi. Non è con un referendum consultivo che un partito si rilegittima dopo anni di cattiva gestione. È responsabilità politica sottolineare che questo referendum non porta a nulla ed è solo uno spreco inutile. Non dimentichiamo i milioni spesi per la campagna elettorale, che sono 14”. I critici al referendum, infatti, hanno fatto notare che una simile richiesta poteva essere avanzata senza alcun voto - come ha scelto di fare la regione Emilia Romagna - e hanno accusato la Lega di spendere fondi pubblici per un’iniziativa politica. “Non si sa quali saranno le competenze in più – prosegue Zemelo. - A questo punto, se fossi un veneto che ha votato richiederei un tempo tecnico entro cui aspettarsi maggiori G.Z. forme di autonomia”.

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Chioggia .

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Territorio Il servizio ricovero cani diventa un caso

Canile, scoppia la querelle tra Chioggia e Cavarzere D

opo il giudice di pace, nuovo duro scontro tra il Comune di Chioggia e quello di Cavarzere.

Ora al centro della querelle c’è il servizio ricovero cani. Queste le premesse: i due enti stavano per sottoscrivere una convenzione ma all’ultimo l’intesa è saltata. Le ragioni? È il gioco delle accuse incrociate.

Ad accusare per primo è stato il Comune di Chioggia, che in una nota ha fatto sapere di aver contattato Cavarzere “per proporre la propria disponibilità a ospitare tramite convenzione il servizio ricovero cani. L’amministrazione ha inoltre recentemente dotato il canile di S. Anna del servizio sanitario in prospettiva di creare un distretto sanitario per i comuni di Chioggia-Cavarzere-Cona per”.

Il vicesindaco chioggiotto Marco Veronese continua nella ricostruzione: “A seguito della disponibilità dimostrata dal Comune di Chioggia il Comune di Cavarzere ha inviato una bozza di convenzione che aveva in essere con il canile di Cona, nella quale il costo era 0,60 euro/abitante, importo che Chioggia era disponibile ad abbassare a 0,50euro/persona. Il costo complessivo ammontava a circa 7000 euro comprensivo di iva, importo che era accettato dal comune di Chioggia”.

“Inspiegabilmente però – attacca Veronese - Cavarzere rifiuta la proposta e indice un bando per il medesimo servizio con importo di 9.000 euro più iva. È incomprensibile come il Comune di Cavarzere abbia scelto un bando esterno con un costo più alto e presumibilmente con un servizio più scadente in quanto i soggetti interessati saranno sicuramente più lontani rispetto al Canile di S.Anna. La normativa prevede tra l’altro che prima di procedere al bando pubblico si provi a trovare un accordo tra comuni limitrofi”.

A rispondere è il primo cittadino cavarzerano Henri Tommasi, secondo cui è stato il Comune di Cavarzere ad aver contattato di Chioggia “per chiedere la possibilità di valutare insieme una convenzione. Abbiamo preparato una bozza di convenzione da sottoporre al Comune di Chioggia, la quale ha dato seguito a numerose comunicazioni e colloqui per concludere l’accordo. Se inizialmente aveva acconsentito e l’accordo

sembrava essersi concluso, abbiamo dovuto assistere con grande rammarico a un cambio di rotta da parte del Comune che ha ritrattato sull’accordo rilanciando un’offerta economica più elevata”.

Nel frattempo, spiega Tommasi, il Comune di Cavarzere aveva ricevuto altre proposte da altre strutture, più vantaggiose econimicamente. Una possibilità, questa, che Tommasi non si è sentito di ignorare. “E seppur l’importo

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Il vicesindaco Marco Veronese e il primo cittadino di Cavarzere Henri Tommasi

consentisse di procedere con l’affidamento diretto (poiché al di sotto della soglia di 40.000 euro che impone la procedura del Bando) abbiamo ritenuto comunque di procedere nel massimo della trasparenza con un bando pubblico, tuttora aperto e consultabile nella pagina web del Comune di Cavarzere rivolto ad enti e assoGiorgia Gay ciazioni”.

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La città tinta di rosa in nome della prevenzione

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er una settimana, dal 21 al 29 ottobre scorso, anche la città di Chioggia si è tinta di rosa per la campagna di informazione e prevenzione “Nastro Rosa” promossa dalla LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori). E’ da 25 anni che la LILT dedica il mese di ottobre alla prevenzione senologica delle donne. D’altra parte è giusto sottolineare che nel 2018 in Italia vi saranno oltre 50.000 nuovi casi di tumore al seno che continua ad essere per la donna il “big Killer” n°1. Occorre perciò sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore al seno e informarle sugli stili di vita da adottare e sulle visite da effettuare a seconda dell’età.

La campagna nazionale Nastro Rosa LILT 2017 ha avuto quale madrina Ilary Blasi, un volto noto per diffondere l’importanza della prevenzione. E questa iniziativa già da qualche anno coinvolge anche Chioggia con l’illuminazione in rosa del Palazzo Municipale così come avviene in Italia e nel mondo con i monumenti storici più significativi.

Domenica 29 ottobre i volontari della Delegazione di Chioggia sono stati impegnati a dare informazioni

e divulgare gli opuscoli messi a disposizione dall’Ulss 3. Molte donne si sono avvicinate al tavolo informativo ed apprezzato è stato anche il sacchettino di meringhe rosa donate dall’associazione pasticceri Chioggiotti (forniti dalle pasticcerie Scapinelli, Ruggero, Nelly, Clodia, Frezzato, Penzo) che hanno reso gustosa questa giornata. La Delegazione LILT di Chioggia ringrazia in particolare le associazioni Ascom, Pro loco, Artigiani e pasticceri chioggiotti, l’Ulss 3 e il Comune di Chioggia per il Patrocinio concesso per questa importante iniziativa.

Eugenio Ferrarese

Precisazione Nella didascalia della foto di pag. 10 del numero scorso de “La Piazza” Ornella Biolcati era stata citata come esponente dell’associazione Andos, in realtà non fa parte dell’associazione. Ci scusiamo con i lettori e l’interessata.

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Chioggia .

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Giudice di pace, perché non lo portiamo a Cavarzere?

Il sindaco di Chioggia: “Sono stato lasciato solo”

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Gli ex uffici del Giudice di pace a Cavarzere

“Qui - dicono i consiglieri - gli ex uffici del Giudice di pace sono ancora liberi e immediatamente fruibili. Da nostri colloqui con dipendenti del Comune di Cavarzere è emersa la disponibilità da parte di alcuni a essere impiegati nelle funzioni del nuovo ufficio”.

La nuova sede “sarebbe strategicamente e geograficamente al centro dei territori comunali di competenza” fanno presente i due proponenti, secondo cui, inoltre, a livello economico poco cambierebbe rispetto agli accordi attuali, “con il pagamento del personale da parte de Comune di

Chioggia e in proporzione Cona, mentre al Comune di Cavarzere spetterebbero le spese delle utenze”.

E per riempire i buchi lasciati negli uffici comunali dal trasferimento al Giudice di pace, il Comune di Cavarzere potrebbe ricorrere a nuove mobilità o concorsi. “Riteniamo di aver formulato una proposta precisa e fattibile - concludono Munari e Pasquali -, che permetta al servizio di continuare a essere un punto di riferimento per i territorio, per i cittadini e per l’intero mondo produttivo ed eco-

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erché il giudice di pace non lo riportiamo a Cavarzere?” È questa, in buona sostanza, la proposta sottoscritta dai consiglieri Emanuele Pasquali e Pierfrancesco Munari per mettere fine alla situazione di stallo in merito alla continuazione del servizio a beneficio dei cittadini di Chioggia, Cavarzere e Cona. “Ad oggi - riepilogano Munari e Pasquali -, dopo una prima bozza di accordo tra i Comuni relativa alla ripartizione economica, non è arrivata alcuna soluzione riguardo alle figure amministrative che gli uffici del giudice di pace devono prevedere. Profili amministrativi che devono essere garantiti dai Comuni con proprio personale inquadrato nelle categorie C e B”.

A Chioggia, infatti, non si è trovato nessuno che accettasse di farsi trasferire negli uffici del Giudice di pace.

Da qui la proposta di portare armi e bagagli a Cavarzere.

nomico. L’eventuale chiusura di tale ufficio, viste anche le nuove competenze di cui sarà investito, sarà una sconfitta della quale gli amministratori si dovranno far carico nei confronti della popolazione”.

Una prospettiva difficile, per il sindaco Henri Tommasi, perché si chiederebbe al Comune di Chioggia di spendere delle risorse per un servizio a Cavarzere: “Per carità, se ci fosse la possibilità di portare il giudice di pace a Cavarzere com’era un tempo ne sarei felice. Ovvio che la ripartizione delle spese tra i tre Comuni dovrebbe rimanere la stessa che stiamo trattando in queste settimane, quindi reputo inverosimile che Chioggia stanzi risorse per pagare i dipendenti del nostro Comune, comprensibilmente. Inoltre, bisognerebbe avere il nullaosta del ministero per l’uso dell’immobile. Ma, ripeto, non la vedo una strada percorribile”.

Giorgia Gay

oto con disappunto, ma non con sorpresa, che in pubblico mi si accusa di non averci messo tutto l’amore possibile per garantire la continuità del servizio, quando invece si convocano tutti gli attori interessati per affrontare concretamente il problema ecco che mi ritrovo da solo”.

Il sindaco Alessandro Ferro non cela il rammarico per l’assenza dei consiglieri di opposizione e dell’ordine degli avvocati all’incontro di metà ottobre con i dipendenti comunali inquadrati nelle categorie B e C per rinnovare l’invito a chiedere volontariamente di prestare servizio presso il Giudice di Pace.

Buona la risposta da parte del personale.“I dipendenti mi hanno dato una prova tangibile dell’interesse collettivo che smuove il servizio del Giudice di Pace. Dai consiglieri di opposizione mi aspettavo collaborazione e partecipazione.

Che dire, andró avanti mettendoci il cuore anche per chi dichiara di farlo, ma solo a parole”.

Anna Berto: “L’amministrazione di Chioggia deve risolvere il problema”

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on c’è soltanto lo scoglio della compartecipazione alle spese da parte dei comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona, a tenere vivo il confronto sul giudice di pace, ma c’è anche il problema dell’organico: manca personale disposto ad essere applicato al servizio. È in merito a questo tema che si è accesa la querelle fra l’amministrazione Ferro e la camera avvocati di Chioggia, presieduta da Anna Berto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, un dettaglio formale: la convocazione in copia conoscenza della camera degli avvocati di Chioggia, all’incontro con i dipendenti comunali di categoria B e C. “A che titolo avrei potuto partecipare ad una riunione interna destinata ai comunali? Ho dunque inteso che si informava la camera degli avvocati di ciò che si stava facendo” spiega la presidente Anna Berto. E prosegue: “Il sindaco poi è uscito dicendo che la camera degli avvocati e le minoranze non hanno partecipato e che si aspettava una soluzione da loro. La nostra disponibilità a collaborare c’è, ma il soggetto politicamente responsabile del problema è l’amministrazione comunale, e in particolare sua maggioranza”.

Da parte sua, la camera degli avvocati ritiene che la chiusura dell’ufficio del giudice di pace sarebbe una scelta ”completamente miope” nei confronti dei cittadini, che in tale ipotesi sarebbero costretti a recarsi a Venezia, con un conseguente ritardo dovuto sovraccarico di pratiche. In questo senso, dichiara la presidente Berto: “Al di là delle polemiche sterili, inutili e vuote la cosa più importante è che si trovi una soluzione. Gli avvocati sono assolutamente decisi a continuare ad impegnarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica e per far capire che la comunità non può perdere questo servizio. E non lo facciamo perché ci fa comodo - conclude -, ma per garantire il servizio al cittadino”.

Margherita Bertolo

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Ok al distretto Chioggia-Rovigo L

o scorso 22 settembre la Camera dei Deputati ha dato parere positivo alla nuova legge sulla pesca e sull’acquacoltura. “Il dispositivo definisce con nuovo spirito i modi per incentivare una gestione razionale delle risorse ittiche, con particolare riguardo allo sviluppo sostenibile di quelle autoctone” fa sapere l’on. polesano Diego Crivellari. Inoltre, la legge è servita per sostenere sia la pesca e l’acquacoltura marittima professionale, oltre che quella ricreativa e sportiva. “Non ultimo per assicurare un sistema di relazioni efficace tra lo Stato e le Regioni e garantire la coesione delle politiche in materia di

Lo scorso 22 settembre la Camera dei Deputati ha dato parere positivo alla nuova legge sulla pesca e sull’acquacoltura.

Crivellari: “Obiettivo incentivare una gestione razionale delle risorse ittiche” pesca” fa sapere Crivellari che sottolinea: “C’è stato un lavoro parlamentare anche per una delega al Governo al fine di riordinare e semplificare la normativa, sperando nella sua conclusione nei prossimi mesi. Con l’articolo 5, uno dei migliori risultati di questa legge, si rafforza il ruolo del nostro distretto in ambito nazionale. Oggi sono considerati distretti per la pesca aree marine omogenee dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali provvederà a definire i distretti utilizzando criteri di identificazione, delimitazione e gestione attribuendo a questi specifiche competenze a sostengono della promozione della pratica di pesca sostenibile, l’individuazione di attrezzi ad elevata selettività di cattura e metodologie a basso impatto ambientale”. Seguiranno anche le deleghe per i piani di gestione della pesca e dell’acquacoltura, con un occhio di riguardo per i sistemi produttivi locali. “Il profilo di rispetto dell’ambiente e di difesa della particolarità delle specie, cosa che per il Polesine, il

“Mericordo”, Sottomarina dopo la guerra

C Diego Crivellari

Delta del Po e l’area di Chioggia, risulta di fondamentale importanza per il futuro della pesca e dell’itticoltura locale - sottolinea il deputato -, ha trovato piena corrispondenza nel testo approvato. Si è voluto sottolineare l’importanza della promozione

della qualità, dell’igiene e della salubrità delle risorse ittiche locali, anche attraverso idonei sistemi di certificazione o marchi di qualità. Con il Governo, l’aula si è impegnata di modificare il sistema degli interventi compensativi a favore degli ope-

ratori della pesca nell’ambito, attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Verranno rivisti in positivo gli interventi per sostenere il reddito degli operatori della pesca marittima quando l’attività di pesca venisse sospesa”.

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om’era Sottomarina alla fine della seconda guerra mondiale e nel suo immediato dopoguerra? A fine settembre è stato presentato il libro “Mericordo 1944-1951” (Ed. Imprimenda 2013) di Pietro Boninsegna. Nel libro, presentato dalla prof.ssa Gina Duse, l’autore, oltre a raccontare di Cavarzere, sua città natale, ricorda alcune esperienze ambientate a Sottomarina in un periodo assai drammatico caratterizzato dalle distruzioni dei bombardamenti aerei, la ricostruzione post bellica e la tragica alluvione del 1951.

Boninsegna ha evidenziato nel suo libro il periodo trascorso alla colonia Turati, una gita al mare assieme ai familiari, l’ambulante di ortaggi al mercato settimanale di Cavarzere, il soggiorno estivo assieme alla nonna presso un’affittacamere in Marina “vecia”.

Partendo da questi frammenti di vita la prof.ssa Duse ha rievocato il piano di assistenza alla popolazione messo in atto all’indomani della Liberazione, la trasformazione di Sottomarina grazie al risanamento del centro storico e alla costruzione della

seconda zona, la ripresa dell’orticoltura, l’avvio dell’industria turistica.

La presenza dell’assessore al turismo di Chioggia, Isabella D’Este, accompagnata dal presidente del Consiglio comunale, Endri Bullo, è stata lo spunto per analizzare le scelte operate dalla classe dirigente locale di allora per utilizzare con profitto la risorsa spiaggia: spianamento delle dune, nuovi stabilimenti balneari, marginamento della riva sul Lusenzo, trasferimento delle stalle lontano dall’abitato, sistemazione di viale S. Marco, vendita dei terreni ceduti dal demanio per la costruzione di case dotate di servizi igienici, smantellamento del “Murazzo”… le tappe di un percorso che, in breve tempo, rimise a nuovo Sottomarina. A cui si aggiunse anche la nascita della Pro Loco con oltre 400 soci tra affittacamere e albergatori.

Eugenio Ferrarese

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Cultura .

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Acque altr3, al via la nuova stagione Ricco cartellone per la XXIV edizione del contenitore di eventi e spettacoli che, cominciato a novembre, proseguirà fino al prossimo 22 marzo con danza, musica e teatro. Iniziative anche per famiglie e scuola

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anza, musica, teatro. Col mese di novembre è iniziata la XXIV edizione di ACQUE ALTR3, un progetto promosso ed organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Chioggia in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Arteven / Regione del Veneto, Centro Formazione Danza e Città Metropolitana.

Anche quest’anno è prevista la possibilità di un unico abbonamento per danza e prosa per un totale di 11 spettacoli, ma sarà anche disponibile un abbonamento 7+1 (tutti gli spettacoli di prosa e uno, a scelta, di danza e infine un abbonamento per i 4 appuntamenti con la danza.

Dopo l’appuntamento del 9 novembre al teatro don Bosco con “Le sorelle Materassi” (protagoniste Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati), il 23 novembre andrà in scena Marina Massironi con “Ma che razza di Otello?”.

Si prosegue all’Auditorium

comunale con il Balletto di Siena che proporrà il 26 novembre 2017 “The Great Pas de Deux”, un viaggio nella storia della danza, mentre l’8 dicembre vi sarà “Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma e domenica 17 dicembre (fuori abbonamento) l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretti da Walter Bertolo, accompagnati dalla voce di Sonia Fontana, con il loro Christmas Song Il 21 dicembre al teatro Don Bosco il nuovo spettacolo di Natalino Balasso e Marta Dalla Via, “Delusionist”.

Il 21 gennaio 2018 all’Auditorium San Nicolò tango con Luciano Padovani e il suo “En tus ojos/Piazzolla Tango”. Il 25 gennaio (teatro Don Bosco) Gabriele Cirilli presenta “#TaleEQualeAME…Again”, spassoso viaggio tra gli “hashtag”.

Il 15 febbraio Paolo Calabresi e Valerio Aprea saranno i protagonisti di “Qui e Ora” (don Bosco), il 25 febbraio (all’Auditorium)

Alcuni dei prossimi appuntamenti della nuova stagione di danza, musica e teatro di Acque altr3

sarà la volta dei ballerini di “Evolution Dance Theater” in scena con “Black and Light”, l’8 marzo Francesca Inaudi, Giuseppe Zeno proporranno “La Vedova Scaltra”. Ultimo appuntamento il 22 marzo “I racconti del Bar Sport” con Lorenzo Baglioni e la sua Band. Ritorna all’Auditorium anche la rassegna “Play. Famiglie a teatro” il 26 dicembre 2017 con

“La Bella e la Bestia” (compagnia Stivalaccio Teatro), “Pollicino” (Accademia Perduta – Romagna Teatri) il 14 gennaio 2018 e “Pinocchio” (Fondazione TRG) il 28 gennaio.

Altre proposte riguardano anche il mondo della scuola con la Rassegna “Teatro Ragazzi e Giovani 2017/18”, i due spettacoli dedicati alle “Giornate della

Memoria e del Ricordo” e con il progetto “Un Palco per la Scuola – Vitamine Creative 2018”, nuove idee per il teatro coinvolgendo ragazzi e docenti in un percorso creativo grazie all’aiuto di tutor professionisti o in maniera autonoma.

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#Politica

Zaia vince il Referendun a mani basse: i veneti vogliono più autonomia La grande sfida del Veneto: gestire il poderoso mandato referendario in modo profittevole ma non miope

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uattro dei sette comuni capoluogo del Veneto (Venezia 44,9%, Padova 46%, Verona 45,5% e Rovigo 47,6%) si sono fermati sotto il quorum-autonomia. Ben distanti dai dati registrati nei piccoli centri.

I numeri: nelle città con più di 30 mila abitanti si è recato alle urne solo il 49,1% degli aventi diritto, nei centri tra i 15 e i 30 mila il 58,6%, in quelli tra 10 e 15 mila il 61,2%, in quelli tra i 5 e i 10 mila il 62,2%. In provincia di Padova (media del 59,7%), il capoluogo ha segnato un’affluenza del 46% (appena il 35,8% in centro storico), con Terrassa invece al primo posto (72,7%), seguita da S.Pietro in Gù (72,5%), Gazzo (72%) e Camposampiero (71,9%). Da riportare anche il 66,9% di Borgoricco, il 69,6% di Loreggia, il 67,5% di Massanzago, il 68,2% di Piombino e il 69,1% di Trebaseleghe, tutti centri in cui la percentuale di sì è andata dal 98 al 98,7%.

Venezia, come si diceva, si è fermata al 44,9%. In provincia, Chioggia ha totalizzato il 52,5%, Dolo 57,7%, Mira 55,3%, Santa Maria di Sala 68,5%, Scorzè 66,2%, e Vigonovo 69,1%, il record veneziano. A Rovigo si è visto addirittura un comune (Ficarolo) fermo 30,9%. Ma anche altri paesi non han-

no superato la soglia 40: Occhiobello 35,2%, Gaiba 39,9%. E poi Stienta al 41,2%, Adria 48,8%, Rosolina 61,8%, Lusia 62,1%, il top provinciale. Sono percentuali su cui vale la pena riflettere, visto che l’affluenza è coincisa di fatto con il risultato stesso del voto, talmente scontato era il “sì” dei partecipanti. Tanto che proprio la sua natura “non abrogativa” di alcunché, e l’introduzione di un quorum per la validità, avevano appunto svuotato il voto dall’incertezza. Si andava a votare sostanzialmente solo per il sì, quindi, lasciando all’assenza l’espressione del no.

E contemporaneamente, però, mortificando anche un’espressione più partecipata sulla materia. Allora, cosa significano l’indifferenza della città e la grande affluenza nei centri più piccoli (anche se il Polesine fornisce ampie eccezioni)? La percezione del bisogno di una maggiore disponibilità territoriale delle risorse derivanti dai gettiti fiscali è forse prerogativa dei paesi e non coinvolge i cittadini? Non sembra poter essere così, come a pochi verrebbe in mente di voltare le spalle a chiunque promettesse meno tasse, più disponibilità agli investimenti o un milione di posti di lavoro. Certo,

con regioni storicamente a statuto speciale ai nostri confini, è facile immaginare che se anche noi potessimo contare su regimi (fiscali, terziari, di welfare) simili… Ed è per altro altrettanto prevedibile che se mai il Veneto dovesse incassare davvero margini più ampi di autonomia, difficilmente altre regioni confinanti starebbero a guardare in silenzio. Come l’Emila Romagna, ad esempio, che anche senza referendum la sua trattativa con lo Stato la sta già portando avanti da qualche tempo. Ad influire così marcatamente sul non voto dei capoluoghi sembra allora possano aver contribuito il maggiore “distacco” dalle campagne (elettorali) e tutto sommato da una diffusa pigrizia partecipativa, lo scetticismo su un maggior buongoverno localista, e magari gli orizzonti a lunga gittata percepiti dalle popolazioni più “di scambio” (culturale, economico, sociale), con rapporti frequenti e stabili con altri territori. Persone che immaginano come qualsiasi frammentazione dell’unità potrebbe portare a pericolosi ridimensionamenti di massa critica e contrattuale. Da qui oggi la grande, difficile sfida del Veneto: gestire il poderoso mandato referendario in modo profittevole ma non miope, sapendo che qualsiasi arroccamento finirebbe col produrre risultati diametralmente opposti a quelli che si è voluto perseguire.

Alberto Beggiolini

Autonomia, via libera in commissione Il Pd non vota e esce dall’aula La Terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, ha dato il via libera, a maggioranza, al Progetto di legge statale di iniziativa regionale n. 43 sull’autonomia. “La Terza commissione ha espresso parere largamente favorevole al Progetto di legge - dichiara a margine dei lavori della Commissione il Presidente Berlato - un disegno di legge con il quale si chiedono maggiori forme di autonomia per il Veneto nel rispetto della Costituzione e nel rispetto di quello che noi riteniamo un valore indiscutibile, quello dell’Unità nazionale. Abbiamo espresso un parere

per quanto riguarda le materie di competenza della Terza commissione così come faranno le altre commissioni, in modo tale da poter arrivare celermente in Aula dove sarà presto licenziato; da quel momento inizierà un percorso che darà risposte concrete alle richieste che sono state evidenziate attraverso il referendum del 22 ottobre, il cui esito ha messo nelle condizioni chi andrà a trattare, ovvero il Presidente Zaia, di aver maggior forza nella pretesa di avere queste maggiori forme di autonomia per migliorare i servizi a tutti i cittadini del Veneto”. Via libera all’autonomia dunque, ma senza i voti del Pd. “Senza numeri certi non è possibile fare una discussione seria.

Non ci sono le basi per intavolare un confronto, è soltanto propaganda, perciò non

abbiamo partecipato al voto”. Questa la dichiarazione, affidata ad una nota, dei Consiglieri regionali del Partito Democratico Graziano Azzalin e Francesca Zottis insieme alla collega della Lista AMP Cristina Guarda.

“Siamo usciti dalla Terza commissione al momento del voto sul Pdls 43. Alle nostre richieste di avere cifre esatte, frutto di un ragionamento, è stato risposto che li avrebbero forniti in un secondo momento - puntualizzano i tre Consiglieri - ma tra pochi giorni la proposta di legge arriverà in Consiglio e non possiamo vincolare la Commissione su numeri farlocchi. Non dimentichiamo che il Pdls 43 sarà alla base della trattativa che la Regione andrà a intavolare con il Governo”.

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L’Opinione

La sicurezza è un diritto fondamentale

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e Prefetture di tutta Italia riportano un calo significativo dei reati. Tuttavia la percezione della gente è di segno opposto rispetto alle statistiche ufficiali. Nel corso dell’inchiesta sul degrado delle periferie delle città Italiane, che sto conducendo come presidente della Commissione Parlamentare, mi sono chiesto spesso le ragioni di questa discrepanza. La spiegazione, a mio avviso é molto semplice e va ricercata in due ambiti. Il primo é quello dell’immigrazione illegale. In Italia, secondo autorevoli istituti di ricerca, esiste un vero e proprio esercito di “invisibili”. Si stima che siano circa 600.000, ovvero il 10% degli stranieri regolar ente residenti in Italia. Queste persone, com’è facile comprendere, sono protagoniste soprattutto nelle zone urbane, di economia illegale e illecita. Il secondo ambito é legato al fatto che molti reati contro il decoro e la sicurezza urbana sono stati progressivamente depenalizzati, per snellire il sistema giudiziario e per decongestionare quello carcerario. Per questa ragione non vengono quasi più perseguiti dalle forze dell’ordine, ragioni per cui alcun zone della città sono diventate terra di nessuno. La sicurezza urbana tuttavia rimane un diritto Costituzionale fondamentale e inviolabile, perché è intimamente connessa alla libertà del cittadino di muoversi, relazionarlo e svolgere una vita dignitosa nel luogo in cui risiede. È per questa ragione che una delle sfide che la politica dovrà affrontare in futuro è quella della sicurezza nelle città, attraverso la reintroduzione di alcune tipologie di reato urbano (spaccio, commercio abusivo, occupazioni abusive, accattonaggio molesto, prostituzione in strada, abuso di stupefacenti ed alcolici tale da cagionare comportamento molesto....), della possibilità di agire per direttissima nei confronti di questi reati, attraverso sanzioni pecuniarie e la detenzione temporanea in celle di sicurezza. Purtroppo il nostro Paese sta cambiando rapidamente e anche le città e i paesi di una Regione storicamente tranquilla come il Veneto possono diventare a rischio. Il degrado, l’abbandono, la progressiva chiusura dei negozi di vicinato lascia pezzi interi delle nostre città in mano all’economia sommersa, illecita a cui spesso sono legati fenomeni di piccola e grande criminalità. Per invertire la rotta serviranno in futuro strumenti efficaci come un quadro normativo capace di creare un ambiente ostile all illegalità e un forte investimento nelle forze dell’ordine.

On. Andrea Causin Pres. comm. Inchiesta sulle Periferie

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Politica .

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Articolo 1 - Mdp Michele Mognato

Partito Democratico Sara Moretto

“Costruiremo alleanze per un progetto a sinistra del Pd”

“Il Pd chiederà l’autonomia su alcune funzioni ben gestibili in regione”

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ichele Mognato 56 anni veneziano, deputato eletto fra le fila del Pd nel 2013 e da qualche mese passato in “Articolo 1- Mdp” (Movimento Democratico Progressista), traccia un bilancio della sua azione parlamentare in questi ultimi 5 anni di legislatura.

Mognato non è nuovo alle esperienze politiche, è conosciuto nel veneziano soprattutto in ambito amministrativo. E’ stato negli anni scorsi pro sindaco e assessore al Comune di Venezia .

Quali sono stati i risultati e le difficoltà in questi anni, nella sua azione da parlamentare?

“Pur non essendo un neofita della politica ho dovuto imparare a fare il parlamentare, una attività politica mai fatta.

Il lavoro in cui un parlamentare può incidere in modo più concreto, è quello che si fa in commissione, e per anni ho fatto parte alla Camera della Commissione Trasporti, contribuendo a portare a casa importanti riforme per il paese e per il territorio dal quale provengo”.

Nello specifico, quali sono state le ricadute per il territorio veneziano?

“Si pensi alle riforme sui trasporti pubblici o alla riforma sui porti, una porta d’accesso fondamentale per Venezia. Ho ottenuto dal governo importanti impegni con stanziamenti sulla sicurezza della statale Romea, e sono passati miei emendamenti sulla “Legge Speciale per Venezia”, che garantisce fondi per la salvaguardia della laguna con 65 milioni di euro.

Alcuni emendamenti approvati hanno permesso l’assunzione di tante insegnanti precarie in provincia di Venezia.

Sul versante della difesa dei posti di lavoro in un periodo di crisi economica, mi

sono impegnato alla ricerca di soluzioni in vertenze di aziende importanti come ad esempio la Tetis e la Mantovani”.

Mognato però, eletto nelle fila del Pd nel 2013, da qualche mese ha lasciato il partito ed è entrato in “Articolo 1Mdp”.

Come mai ha lasciato il Pd? “Sono stato eletto nel 2013 in un partito che aveva come segretario Pierluigi Bersani e aveva un programma di governo preciso.

Quel programma è stato stravolto dalla segreteria di Matteo Renzi. Si pensi al Jobs Act che ha prodotto più precariato.

Si pensi poi alla riforma cosiddetta della “Buona scuola”, alla riforma costituzionale bocciata dal referendum del 2016, fino alla legge elettorale approvata a colpi di fiducia nelle ultime settimane. In tutte queste azioni del Pd e della sua segreteria, non mi sono ritrovato per storia e coerenza politica, e per questo ho deciso con altri compagni di aderire alla nuova formazione politica di “MdpArticolo 1”.

Quale sarà il futuro della nuova formazione di sinistra a cui lei ha aderito?

“Il futuro della nuova formazione di sinistra sarà positivo. Abbiamo in provincia di Venezia già aperto due sedi, una a Mestre centrale, e una a Borbiago di Mira, territoriale.

Presto ne apriremo altre. Abbiamo centinaia di iscritti. Il mese di novembre sarà cruciale per stringere alleanze e dar vita ad un progetto a sinistra del Pd. Fra i parlamentari ex Pd del veneziano che hanno aderito a “Mdp – Articolo 1” con me ci sono i deputati :Davide Zoggia, Delia Murer e il senatore Felice Casson”.

Ho ottenuto dal governo importanti impegni con stanziamenti sulla statale Romea

opo essere stato ripetutamente chiamato in causa nel corso della XVII legislatura, ora il traguardo delle elezioni del 2018 si porta appresso un carico di aspettative e di significati. Complici le peculiarità che hanno contraddistinto gli ultimi anni di politica: dalla staffetta dei capi di governo, al tentato referendum costituzionale; dalle consultazioni autonomiste, alla lotta contro il tempo per la stesura di una legge elettorale, possibilmente costituzionale, che metta d’accordo tutti. Protagonista fra i protagonisti in questo scenario a tinte forti, il Partito Democratico, oggi chiamato a tessere in una trama coerente tutti gli ultimi avvenimenti, per presentarsi in pista più convincente che mai, all’appuntamento elettorale delle politiche. Di tutto ciò abbiamo parlato con la deputata veneziana del Pd Sara Moretto.

Iniziamo dal principio. Quali i risultati per il territorio che il Pd è riuscito a portare a casa in questi anni?

“Il principale risultato per un territorio è mettere gli enti locali nelle condizioni di dare risposte dirette e concrete ai cittadini: abbiamo dunque ottenuto il superamento del patto di stabilità, prima in via temporanea poi in via definitiva, che ha sbloccato per i nostri comuni milioni di euro di risorse su fronti specifici, fra i quali l’edilizia scolastica, le piste ciclabili, le palestre, gli interventi nei centri abitati. Insomma, un cambio di rotta dopo anni di tagli, che la gran parte dei nostri comuni ha saputo tramutare in opere concrete. Poi, va ricordata l’attivazione presso il governo di una struttura divisione, uno staff, chiamato Italia Sicura, e dedicato al dissesto idrogeologico e alla sicurezza nelle scuole”.

Intanto, come confermato dall’esito del referendum per l’autonomia, è diffusa l’idea che tanti altri risultati il Veneto li possa ottenere, ma da solo. Come si pone il Pd innanzi al risultato della consulta-

zione? “ll Pd ha sempre sostenuto la strada di un’autonomia responsabile e concreta, e lo ha fatto negli anni in cui ha governato, infatti le riforme che hanno decentrato funzioni e responsabilità sono state attuate dal centrosinistra.

Ad ogni modo, il Pd dovrà rafforzare il proprio progetto, che intende chiedere l’autonomia su alcune funzioni che risultano gestibili in modo più efficiente a livello regionale, evitando però di rincorrere idee non sane e irrealizzabili come quella dell’indipendenza o della specialità”.

Anche Zaia ha presentato una lista di funzioni…

“Zaia ha chiesto tutte le funzioni, ma qui non siamo al mercato, dove vige una strategia di contrattazione. Non si tratta di una gara a chi chiede di più. Bisognerebbe seriamente individuare alcune funzioni, qualora si ritenga che a livello regionale si possano svolgerle meglio, con un minor dispendio di risorse”.

Dunque, se il Pd dovesse vincere le prossime elezioni?

“Costringeremo Zaia ad elaborare dei progetti seri e concreti e a non considerare il tavolo con il Governo un mercato”.

Come si pone il Partito Democratico innanzi al traguardo del 4 marzo?

“Cerca di elaborare delle proposte e di puntare ad essere il principale partito del centrosinistra, senza il quale è impossibile pensare a un fronte largo, ampio e rappresentativo del Paese. Rispetto alle coalizioni c’è ampia disponibilità. Però non è accettabile che si rivivano scenari del passato, dove qualcuno puntava a condizionare, piuttosto che a contribuire al governo del Paese. Perciò valuteremo gli scenari possibili e poi, responsabilmente, cercheremo una coalizione capace di reggere anche dopo le elezioni”.

Margherita Bertolo

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Politica

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L’intervista Bartolomeo Amidei

“Voglio tornare in Senato, ma non con Forza Italia” Amidei annuncia la candidatura con Fratelli d’Italia.

“Nel 2013 non fui tra i raccomandati, non ho debiti di riconoscenza”

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artolomeo Amidei fino allo scorso ottobre era senatore di Forza Italia.

Poi, di colpo, ha annunciato l’abbandono dal gruppo parlamentare del partito in cui milita fin dalla nascita. Un vero e proprio colpo di scena. Ma alle prossime elezioni, annuncia, ci sarà lo stesso.

Senatore, come mai ha lasciato il gruppo di Forza Italia?

“Ci sono state due condizioni che mi hanno portato a questa decisione: una è la politica fin troppo inclusiva di Forza Italia provinciale: non è possibile far entrare nel partito persone come Stefano Bellinazzi e Andrea Bimbatti. Il primo alle ultime elezioni comunali ha creato una lista, appoggiando Nadia Romeo (Pd) contro Forza Italia, che appoggiava il sindaco della Lega Nord Bergamin. Anche Bimbatti ha fatto una lista contro la coalizione Lega-Forza Italia. Ovvio che a un certo punto far finta che non sia successo nulla non mi sembra corretto nei confronti degli elettori. Poi si

dice che gli elettori perdono fiducia nella politica, ma è chiaro che se vedono nascere questi inciuci, chissà per quali scopi, si demotivano nei confronti del voto e dei partiti. Io sono per la politica chiara, questa politica intrusiva non mi appartiene, perciò ho deciso di dimettermi da commissario provinciale anche se ero stato riconfermato. Sono stato l’unico parlamentare ad ottenere la riconferma in questo ruolo: gli altri erano stati rimossi da Adriano Paroli, commissario per la regione Veneto, ma bresciano: altra cosa vergognosa. Viene giù una volta al mese, ovviamente a Padova, e credo che, comprensibilmente, abbia ben poco a che spartire con la politica veneta”.

E ora che la legislatura volge al termine?

“Ormai la legislatura è finita, quindi non ho più nessun dovere morale. Io poi non facevo parte della cerchia dei raccomandati, candidati nelle liste tra i primi posti, che in quanto tali hanno un debito di riconoscenza. Io mi sono ritrovato lì quasi per caso,

perché subentrato alla senatrice Casellati”.

Di cosa si è occupato nel corso del mandato?

“Mi sono fatto promotore di varie iniziative in Senato a favore dell’agricoltura, mio interesse principale, essendo un professionista del settore che ha lavorato anche con molte multinazionali. È importante che chi fa politica a certi livelli sappia di cosa parla, e quindi che sia competente nelle materie di cui si occupa. Mi sono poi impegnato per fare in modo che nell’etichetta sia riportata la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento: è importante che i consumatori sappiano esattamente cosa trovano sullo scaffale, è una questione di trasparenza e sicurezza”.

Pochi giorni fa ha annunciato il suo ingresso in Fratelli d’Italia. Come mai ha scelto questo partito?

“Io ritengo la legge elettorale cosiddetta Rosatellum invotabile e il fatto che Forza

Italia voti a favore mi basta per dire che non posso più stare dentro quel partito. Si va dicendo da anni che i cittadini devono poter scegliere da chi essere rappresentati e invece facciamo una legge che in maniera autoritaria e del tutto coercitiva permette di scegliere i soliti raccomandati, tant’è che io l’ho ribattezzato Raccomandatellum.

A questo aggiungo l’attenzione di Fdi sui temi dell’agricoltura e del made in Italy e la difesa del valore della famiglia - sociali, culturali e anche religiosi – che condivido pienamente”.

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Editoriale

Rischiare di morire di tetano a sette anni

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Vaccini: obbligo o coscienza civica?

Dentisti: attenzione alla truffa

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Tumore al pancreas, lotta doverosa

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a maggior parte dei genitori,prima dell’inizio dell’anno scolastico ha provveduto a far vaccinare i propri figli,come disposto dal decreto del ministro Lorenzin, e quindi a consentire loro la frequenza delle lezioni.

L’ 83% delle mamme italiane,infatti, si sono dichiarate favorevoli all’obbligatorietà dei vaccini,in dubbio il 17%, di cui il 10% favorevole ma vorrebbe maggiori informazioni,decisamente contrario il restante 3%. Resiste quindi una certa nicchia di genitori no-vaxx che trova sponda in false notizie,senza alcuna documentazione scientifica, e che cerca giustificazione in alcune affermazioni di un noto costituzionalista che giudica il decreto Lorenzin non costituzionale in quanto negherebbe il diritto allo studio ai bambini non sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie. Costui sostiene che il diritto alla tutela della salute previsto dall’ art. 32 della Costituzione non può prevalere sul diritto allo studio anch’esso garantito costituzionalmente,anche in considerazione che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge…”. Questo conflitto costituzionale sembra più apparente che sostanziale,in quanto lo stesso art. 32 recita testualmente:”la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività…”. In questa frase si sostanzia non solo il diritto alla salute individuale,ma il dovere all’interesse della collettività, che non può essere subordinato al primo. Del resto nessuno aveva mai avanzato dubbi di questo tipo nei confronti dell’obbligo della vaccinazione anti-vaiolo, la cui disubbidienza prevedeva addirittura il carcere per i genitori che non avessero provveduto a far vaccinare i propri figli.

Solo così,con il vaccino, si riusciti debellare quel terribile morbo,incubo delle popolazioni di allora,ma che potrebbe esserlo anche di quelle di oggi, poiché non risulta estinto del tutto nel globo terrestre. In ogni caso la resistenza dei no-vax aveva comportato un progressivo calo delle vaccinazioni con 5000 bambini in meno immunizzati ogni anno,rendendo le coperture contro malattie, che si consideravano o dovevano esser debellate, sotto soglia di guardia. In questi ultimi mesi nel nostro paese si sono registrati circa 4000 casi di morbillo le cui complicazioni hanno portato alla morte di 4 persone,ovviamente non vaccinate; come da letteratura scientifica che indica 1 morto ogni mille per complicazioni da morbillo. Sta ancora combattendo per la sua vita la piccola torinese di 7 anni che ha contratto il tetano e che naturalmente non era stata vaccinata.

Terapie con onde d’urto

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Dentisti: attenzione alla truffa dott. Bruno Noce - Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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ualità e professionalità sono gli elementi che più contraddistinguono i dentisti italiani. ualità e professionalità sonodi un gli Nonostante questo, la scelta che più contraddistinguono buonelementi dentista rimane sempre una i dentisti italiani. questione delicata, in cui il paziente Nonostante questo,alla meglio scelta ed di un deve saper valutare in buon tempo dentista rimane sempre una poco il grado di professionalità questione delicata, in cui ilalpaziente dell’odontoiatra in relazione proprio deve saperSi deve valutare al valutare meglio anche ed in problema. inoltre poco tempo diil grado di professionalità l’instaurarsi una fiducia reciproca e dell’odontoiatra in anche relazione al ilproprio di una trasparenza sotto profili problema. dei costi e del piano terapeutico de Si deve inoltre un valutare anche seguire.

Per sceglier buon dentista l’instaurarsi di unasi fiducia eguali strumenti possonoreciproca utilizzaree di una anche profili per nontrasparenza rimanere delusi odsotto ancorilpeggio dei costi bisogna e del piano de ingannati seguireterapeutico alcune regole, seguire. Per sceglier un buon dentista quindi: eguali strumenti CHE si possono ACCERTARSI SIA UNutilizzare VERO per non rimanere delusi od ancor peggio DENTISTA ingannati alcunereale regole,e Che si bisogna tratti diseguire un dentista quindi: non di prestanome o di un un abusivo.

In Italia ci sono circa 15.000 dentisti SIA UN VERO cheACCERTARSI esercitano laCHEprofessione senza DENTISTA alcun titolo di studio o apposita Che si all’albo. tratti di Per un essere dentista reale iscrizione certi dellae non di prestanome di un unmedico abusivo.è professionalità del oproprio In Italia ci collegarsi sono circaal15.000 sufficiente portaledentisti della che esercitano la ilprofessione senza FNOMCEO e digitare suo cognome e la alcun titolo di studio o apposita provincia di appartenenza. iscrizione all’albo.

PerVISITE essereGRATUITE certi della DIFFIDARE DELLE professionalità del proprio medico Un buon professionista effettuaè sufficiente al aportale della sempre unacollegarsi prima visita pagamento FNOMCEO e digitare il suo cognome e la per formulare la diagnosi. provincia Bisognadi appartenenza. diffidare delle visite gratuite che spesso rappresentano uno DIFFIDARE VISITE GRATUITE specchietto perDELLE le allodole, utile a far professionista effettua sì Un che ilbuon cittadino acceda poi alle cure sempre una prima visita a pagamento odontoiatriche successive.

La visita iniziale è invece un protocollo medico utile a stabilire una corretta alleanza terapeutica tra la diagnosi. per formulare medico e paziente.

La trasparenza e la Bisogna diffidare delle davisite professionalità passano quindi un gratuite cheadeguato spesso rappresentano uno compenso alla prestazione specchietto eseguita. per le allodole, utile a far sì Ma che un il cittadino acceda poi alle cure buon professionista si vede odontoiatriche successive. anche dalla qualità della sua struttura, visita inizialein modo è invece un cheLasi deve presentare adeguato, protocollo utilein aognistabilire pulita e benmedico igienizzata parte. una corretta alleanzacarenze terapeutica tra Non sono accettabili igieniche medico e paziente.

La trasparenza e la e sanitarie, che denotano una scarsa professionalità passano quindi da un attenzione alla salute del paziente. compenso adeguato alla prestazione PREVENTIVO OBBLIGATORIO eseguita.

Dopo la visita iniziale, un buon Ma un elabora buon professionista vede dentista un accuratosi piano anche dalla qualità della sua struttura, terapeutico che deve essere ben che si aldeve presentare in modo illustrato paziente. adeguato, igienizzata in In questapulita fase eè ben molto importante ogni Non sono accettabili carenze ancheparte. la capacità di ascolto del dentista, igieniche sanitarie, cherapporto denotano che getta leebasi per un sano tra una scarsa attenzione salute del medico e paziente.

Saràalla quindi obbligo paziente. del medico presentare al paziente il preventivo accurato ed il consenso PREVENTIVO informato, che inOBBLIGATORIO caso di firma da parte la segnerà visita l’inizio iniziale,delun buon delDopo paziente processo dentista di cura. elabora un accurato piano terapeutico deve EVITARE ILche FAI DA TE essere ben illustrato al ormai paziente.

Esistono in commercio prodotti questa fase èutilizzare molto importante cheIn si possono in casa anche la capacità ascolto del dentista, propagandati ed diacquistabili tramite che getta le basi per un sano rapporto internet. traUn medico paziente. poiché il dentista erroreegravissimo Sarà quindi obbligoa del medico è infatti indispensabile verificare la presentare al paziente il preventivo presenza di eventuali disturbi gengivali, accurato ed oil cariogeni consenso che informato, che parodontali potrebbero in caso aggravati di firma da del paziente essere o parte che renderebbero segnerà l’iniziol’uso del processo di cura. sconsigliabile di tali prodotti.

EVITARE IL FAI DA TE Esistono ormai in commercio prodotti che si possono utilizzare in casa propagandati ed acquistabili tramite internet.

Un errore gravissimo poiché il dentista è infatti indispensabile a verificare la presenza di eventuali disturbi gengivali, parodontali o cariogeni che potrebbero essere aggravati o che renderebbero sconsigliabile l’uso di tali prodotti.

Non tralasciando poi l’eventuale patologia ben più grave che può instaurarsi nella bocca del paziente, e mi riferisco ai tumori del cavo orale la cui incidenza è aumentata considerevolmente negli ultimi anni.

Solo quest’ultima patologia dovrebbe far riflettere i pazienti e convincerli che è assolutamente necessario mettere la propria salute e quella dei propri familiari nelle mani di professionisti seri, sempre presenti sul territorio e sempre pronti a cercare di risolvere gli eventuali problemi che si possono verificare durante un trattamento.

Per concludere, non fatevi ingannare da tutte queste pubblicità selvagge che vi illudono e mercificano la professione il tre per due, la protesi in prova per una settimana, l’impianto ad un euro, il tutto compreso, i viaggi della speranza in altri paesi europei e non, non possono in nessun modo sostituire il rapporto con il giusto compenso che deve instaurarsi con il proprio medico.

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L’editoriale

Rischiare di morire di tetano a sette anni Le spore del tetano sono dovunque, il tetano non si trasmette da persona a persona, non è una malattia trasmissibile attraverso il respiro, la saliva, gli umori. Non è possibile in epoca di vaccini potersi ancora ammalare o morire di tetano e sarebbe criminale non cercare di prevenire malattie o possibili epidemie che in un passato non molto lontano causavano milioni di morti. Non è inutile a questo proposito ricordare che i vaccini hanno rappresentato e rappresentano una delle più grandi vittorie sulle malattie e laddove sono stati praticati su larga scala hanno consentito la riduzione pressochè totale di molte gravi patologie quali il vaiolo, la polio paralitica, la difterite, la rosolia, il morbillo, il tetano, la pertosse. Solo riferendosi a 7 dei 12 vaccini resi obbligatori dal recente “decreto legge-prevenzione vaccinale” sono state prevenute 33.000 morti e 14 milioni di casi di malattia per ogni coorte di nuovi nati; laddove non si è provveduto alla vaccinazione in quantità sufficiente si sono verificati casi di patologie altrove scomparse per cui non si è potuto raggiungere l’eradicazione completa di malattie gravissime che anzi sono ricomparse con il loro carico di mortalità. Dopo due secoli di un lento ma progressivo avanzamento delle vaccinazioni si assiste ora ad una regressione della copertura vaccinale dovuta in gran parte alla persuasiva diffidenza verso le Istituzioni che porta a dare ascolto agli imbonitori di turno, alla disinformazione e alle teorie del complottismo fra scienza e multinazionali dedite al profitto. I vaccini sono tra i farmaci più severamente controllati e garantiti proprio perché rivolti alla somministrazione di massa a popolazioni sane o potenzialmente fragili come i neonati e gli anziani ed è ormai accertato che non esistono collegamenti fra la somministrazione contemporanea di più vaccini e altre malattie. Sorprende come ancor oggi, una notizia palesemente falsa, il cui autore ha confessato il broglio,quale il rapporto tra vaccinazione e patologie dello spettro autistico riscuota successo, segnale di credulità e di assoluta incompetenza scientifica. Solo in definiti casi, quali alcuni deficit immunitari può esser sconsigliata la vaccinazione, ma questo appartiene alla sola competenza medica.

La Costituzione, come ricordato, tutela la salute dell’individuo nell’interesse della collettività e tale imperativo costituzionale ben si attaglia ai vaccini, che proteggendo il singolo dalla possibile comparsa di gravi malattie, tutelano la comunità da probabili contagi. Sui vaccini si gioca la salute e la vita di milioni di persone. Siamo di fronte ad un quadro preoccupante in cui la scienza medica e la politica debbono reagire insieme per la tutela della collettività richiamando i risultati veri e concreti della medicina e rivolgendosi alle comunità per superare concetti disinformati o interessati ostacolandone la diffusione. Da qui l’obbligo delle vaccinazioni come strumento di necessità, che deve però essere accompagnato da una capillare e scientificamente corretta informazione sui vaccini, sulla loro composizione, sulle reazioni avverse, e sui benefici. Lo stesso Presidente della Repubblica Mattarella ha ritenuto dover intervenire in favore della salute pubblica contro “credenze antiscientifiche che ostacolano indispensabili azioni preventive come le vaccinazioni“.

Per la vasta platea di individui cui sono destinati i vaccini devono dare garanzie di sicurezza alla loro somministrazione e gli effetti avversi in verità sono pochi e spesso di entità per lo più trascurabile. Il che non significa non dover continuare nella vaccino-vigilanza: nel loro studio, nella sperimentazione e nella osservazione dei loro effetti.

Dall’obbligo alla coscienza civile e sociale. L’Ordine dei Medici Ch. e O. di Rovigo ha istituito presso la propria sede in Via Silvestri,6 lo “Sportello del cittadino” tel.: 042528426 cui chiunque può rivolgersi per avere chiarimenti e spiegazioni in merito o per qualsiasi altro motivo attinente la sanità e il servizio sanitario.

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Tumore al pancreas: un vero Killer Si prevede che nel 2020 il tumore al pancreas diventerà la seconda causa di morte, dopo il tumore ai polmoni

A

metà novembre si celebra la Quarta 13.500 persone in Italia, quasi l’intera popolazione giornata Mondiale per la Lotta al Tumore di una cittadina veneta come Cavarzere. del Pancreas, con l’obiettivo di sensibilizzare la Definito “killer silenzioso”, questo carcinoma popolazione su questa patologia e richiedere ha diagnosi tardive perche’ puo’ rimanere per un maggior impegno per ricerca, prevenzione e lungo tempo asintomatico. l’informazione ai pazienti.

A causa di una diagnosi in fase avanzata, la Fra tutti i tumori, il carcinoma del pancreas sopravvivenza media dalla diagnosi di tumore al riceve minore attenzione: solo il 2% dei fondi pancreas è di 4-6 mesi. europei per la ricerca viene destinato a questa Tra i segnali di allarme ci sono: diabete di patologia, nonostante l’alto tasso di mortalità nuova insorgenza non associato ad aumento (solo il 7% dei pazienti è ancora in vita dopo 5 anni ponderale; segni di ittero in assenza di dolore; dalla diagnosi). Si prevede fastidio o dolore all’addome che nel 2020 il tumore che può irradiarsi nella al pancreas diventerà la colonna; modificazioni Solo il 7% dei seconda causa di morte, delle abitudini intestinali: pazienti è ancora diarrea, feci grasse, seconda sola al tumore dei polmoni. in vita dopo 5 anni di colore bianco o Statistiche del Cancer maleodoranti; calo dalla diagnosi Research UK, riportano ponderale inspiegabile; che negli ultimi 40 anni, dolore alla parte centrale non ci sono state alcuni della colonna (mal di miglioramenti nel il tasso di sopravvivenza di schiena), nausea e depressione. questo tumore, mentre passi da gigante si sono In occasione della Giornata Mondiale contro fatti per altre patologie. il Tumore al Pancreas, l’Associazione senza Nel 2016 il tumore al pancreas ha colpito più di fini di lucro “Nastro Viola” (www.nastroviola.

org) lancia, per il terzo anno consecutivo, la campagna di sensibilizzazione “Facciamo Luce sul Tumore al Pancreas”, chiedendo di illuminare di viola – colore simbolo di questa patologia – luoghi pubblici e privati di particolare rilevanza il 16 Novembre.

Quest’anno piu’ di 50 comuni in Italia hanno aderito a questa iniziativa.

Alcuni dei monumenti illuminati: la Spire Unicredit Tower a Milano, la Reggia di Caserta, la Cattedrale di Trento, il Municipio di Bolzano; in Veneto: il Palazzo Comunale a Campolongo Maggiore, la Fontana piazza caduti di Mogliano Veneto.

Anche il Comune di Cavarzere ha aderito a quest’ iniziativa, illuminando di viola il sito archeologico in piazza Municipio, per sensibilizzare la popolazione su questo tumore, di cui abbiamo perso persone care, familiari, amici e concittadini.

Per informazioni sulla giornata mondiale contro il tumore al pancreas: www.giornatamondialetumorepancreas.org/ www.worldpancreaticcancerday.org Elisa Roma

Migliaia di giovani veneti schiavi Terapia con onde d’urto di una o più dipendenze L Avanti la ricerca sul Neuroblastoma, tumore dei bambini

prescrivere il trattamento con onde d’urto. e onde d’urto focali, introdotte in medicina agli inizi degli casi opportunamente selezionati, si Le onde d’urto focali sono in grado in anni novanta diperuna la cura dei calcoli renali (litotripsia dimostrano essere anche un’alternativa l progetto giovane e brillante FISIOTERAPIA – RIABILITAZIONE taluni casi, contestualmente agli effetti urologica), da più di un decennio vengono impiegate all’intervento chirurgico. Inoltre: trevigiana del dipartimento ricercatrice iù di 4500 under 29, con un netto AMBULATORIO POLISPECIALISTICO terapeutici, di disgregare calcificazioni anche per curare industriale molte patologie dell’apparato muscolo - Le onde d’urto focali possono agire incremento della fascia adolescenti 14di ingegneria dell’Università tendinee o in prossimità di legamenti DIAGNOSTICA STRUMENTALE scheletrico (tendini osso principalmente). in modo sinergico (cioè di rinforzo) con18, sono stati i giovani seguiti dai Serd in di Padova, ElisaedCimetta, a settembre Metodica articolazioni, attraverso un processo nonsiinvasiva, le onde d’urto sono, in molti casi, una valida altre terapie, o anche di potenziamentoVeneto nel 2016. Le sostanze di abusoedsono è aggiudicato il prestigioso starting di “scioglimento”(grossolanamente opzione per laResearch cura di molte patologie, anche ed accelerazione dei risultati attesi dale più varie: dall’alcol alle ‘smart drugs’, grantterapeutica dell’European Council. dai paragonabile all’azione di un anticalcare), in fase acuta,digrazie alle sue di proprietà di tipo un intervento chirurgico; Si tratta un progetto ricercabenefiche che cannabinoidi al gioco patologico. a differenza di quanto avviene per i calcoli antinfiammatorio, antidolorifico ed “anti-edema” (cioè - il trattamento con onde d’urto “Sono vuole contribuire alla comprensione dati preoccupanti renali cheche, con il litotritore, vengono invece per del contrastare il “gonfiore”), nonché per stimolare la Elisa eseguito in prima istanza non preclude comportamento del Neuroblastoma, rappresentano solo la punta dell’iceberg’ Cimetta, ricercatrice premiata frantumati”. riparazione tissutale.

In tempi piùaggressivo, recenti, infatti, si sono la possibilità di poter poi intervenire condel consumo problematico di sostanze un tumore pediatrico molto da sono le principali indicazioni?  Sistema Sanitario Quali mostrate efficaciloanche nell’ambito della dirigenerazione terapeutiche (ad attraverso sviluppo e l’uso infatti, una altre fortesoluzioni interdisciplinarietà e esempio parte dei giovani – ha detto l’assessore “Tutte le affezioni infiammatorie delle cutanea, accelerando il processo di guarigione dirafforza piaghe, la collaborazione chirurgiche). tra l’ingegneria tecnologie innovative su microscala. regionale al sociale e alle politiche giovanili, Nazionale (S.S.N.) ulcere “difficili” potrà di variasvilupparlo origine, anche post- e le scienze La duratabiomediche. di ogni seduta Orae ferite la dottoressa chimica “Glipuò variare dai 10-15 minuti strutture tendinee e muscolari, in particolare: tendiniti Manuela Lanzarin – E’ ormai evidente come traumatica. nel caso di applicazioni appieno, contando sulla collaborazione orizzonti dell’ingegneria si stannosui tessuti “molli” (tendini, della spalla (periartrite calcifica e non), epicondilite ed l’abuso di sostanze sia un comportamento  Che sono le onde d’urto? di Ricerca allargando emuscoli e cute), anelle tempimani maggiori (fino anche ad un’ora) epitrocleite (gomito del tennista e gomito del golfista), dei cosa professionisti dell’Istituto gli strumenti Inail abituale, spesso associato al divertimento pubalgia, tendinite del gran trocantere, tendinite rotulea “Le onde d’urto onde Speranza, acustiche (impulsi sonori, per di i trattamenti sull’osso.

Il paziente viene generalmente Pediatrica Cittàsonodella in degli ingegneri oggi possono portare e allo svago, trasversale a tutte le categorie di natura meccanica), prodotte da appositi accomodare anche in posizione particolare dell’unità scientifica sul generatori a scoperte fatto fondamentali nel supina sul lettino o seduta. al ginocchio, tendinite achillea (achillodinia), sperone  Mutua Marittima sociali e presente in maniera significativa (i litotritori), ed in grado poidal di propagarsi tessuti,dellaDurante tutta –la aggiunge durata della Neuroblastoma, diretta dott. Gian nei mondo Biomedicina la terapia il paziente è sotto calcaneare (tallonite), fascite plantare. In traumatologia, per in tutte le aree della regione, nessuna in sequenza rapida e ripetuta. Sono caratterizzate da –. costante controlloè di medico, in modo da modificare la mancata guarigione della frattura ossea, (pseudoartrosi Paolo Tonini. ricercatrice Ciò chee diretto mi propongo  Unisalute, Previmedical, esclusa. E’ un problema che interpella gli una particolare livello di delle energia anche in funzione della sensibilità o ritardo di consolidazione), dopo l’insuccesso del “L’IRP è forma una d’onda realtà (prima unicafaseneldi pressione progettare eilsviluppare tecnologie operatori della prevenzione e che impone trattamento chirurgico o dell’uso di apparecchi gessati.

Le positiva, seguitadella da un altrettanto rapidae fase,su meno del paziente.

Le onde d’urto panorama ricerca nazionale microscala (microbioreattori) che sono sicure ed efficaci. Il modalitànondi aggancio neitrovano confronti Maggiori network sanitari onde d’urto indicazione anche in medicina estetica ampia, di pressione Ènegativa), che ledotato differenzia dagli trattamento con onde d’urto focali è nuove una metodica internazionale. un Istituto siano in grado di controllare in maniera dei giovani, e in particolare gli adolescenti, per la riduzione dei localizzati di grasso (braccia, addome, ultrasuoni e che, nel spazi suo complesso, è responsabile degliprecisa invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata efficacia. diinfrastrutture, e apparecchiature molto l’ambiente di coltura loro luoghi di vita, gambe, di socializzazione e di degli mento); riduzione inestetismi della ‘sul cellulite dal 2005 interventi campo’, nei locali comportamenti problematici, in particolare effetti positivi applicabili campo terapia condizioni è pressochéquanto priva di effetti nei collaterali di rilievo di biologici altissimo livello, ma inciò cheterapeutico.A cellulare, e diLaricreare Direttore sanitario: Dott.

Mario Bortolato buccia diVeneto arancia); miglioramento dellaspazi circolazione Da quiper la scelta della aRegione pubblici e negli di aggregazione, per nei confronti del gioco patologico. livello microscopico, la stimolazione sono con lele ondepiùd’urto clinico ae quelle ben tollerata.

I vantaggi chesvago. ne derivano il (pelle davvero lo contraddistingue simili possibile che le cellule locale del sangue; aumento dell’elasticità della pelle”. di investire 420 mila sensibilizzare i giovani rispetto ai rischi di Aut. Un finanziamento di 300 mila è paragonabile sorta di “micro-idromassaggio” paziente internazionalmente riconosciuti e euro in nuovi progetti persone chead lounapopolano: scienziati vivono all’interno del sono nostroormai corpo”. san.altro Nr 53 de 15/7/13 di sensibilizzazione dipendenza e promuovere atteggiamenti euro è destinato alle 9 Ulss del Veneto profondo sui tessuti edisulle cellule, in grado queste comprovati da circaapplicate 15 anni di esperienza nella pratica e contatto con i giovani, e ricercatori altissimo valoredi indurre – Tali tecnologie saranno in particolare consapevoli nei confronti di alcol, droghe, per elaborare progetti di sensibilizzazione, ultime a reagire la positivamente, produzione Nel casodel di trattamenti sull’osso, perneicuiluoghi del divertimento”. commenta dottoressa con Cimetta –. Il di sostanze – come si clinica dicevaquotidiana.

– allo studio VIA VESPUCCI N°135/136 30015 Bortolato Regione ha così giàDott.Mario rifinanziato con tabacco e gioco d’azzardo. Gli operatori aggancio precoce e accompagnamento ai ad azione antinfiammatoria e di consentirà fattori di crescita, che si applicano maggiori durata di tempo loro inestimabile know-how Neuroblastoma, tumore energie pediatrico che e per una La -Medico Chirurgo del progetto continueranno, quindi, SOTTOMARINA 120 euro a servizi rivolti DI in CHIOGGIA particolare ai (VE) giovani e ai stimolano la rigenerazione dei tessuti a partire è possibile che il dolore risulti piùmila intenso e cheil progetto “Safe night in di potenziare fortemente la stessi, validità ha dalle origine superiore, dalle cellule del sistema specialista in Medicina game”, rivolto a prevenire tra i giovani intervenire anche il prossimo anno TEL. negli 041.490754 giovanissimi.- Le Ulss041.5548329 dovranno presentare FAX. cellule staminali.

Grazie a dei questi effetti biologici base, da autonomo, sia necessario ricorrere ad anestesia locale”. biologica e medica miei studi, per di nervoso e permetteranno, Fisica e Riabilitazione vecchie e nuove eventi di aggregazione, tramite unità mobiliinfo@poliambulatoriovespucci.it alla Regione Veneto i progetti entro il più di un decenniolol’uso delle ondeed’urto si è ampiamente Le ondedid’urto focali possono essere applicate solo indipendenze. Capofila del raggiungere scopo ultimo condiviso conseguentemente, comprenderne progetto è l’Ulss 4 VenetoMedico OrientaleFisiatra che, in presso attrezzate, per offrire ai giovani momenti di 15 dicembre prossimo e impegnarsi nel diffuso, dal campoper urologico, anche all’ambito ortopedico, di calcificazioni? del beneficio il paziente”. più a fondopresenza il comportamento e di Poliambulatorio Vespuccispazi di accoglienza e strumentiwww.poliambulatoriovespucci.it incontro, cofinanziamento. rete con le Ulss dio Belluno,ilVerona, Vicenza, fisiatrico e riabilitativo non invasive, cercare ripetibili nuove “NO, la combatterlo. presenza di calcificazioni tendinee Il suo progettoBen di tollerate, ricerca presenta, strade per di consapevolezza al fine di riconoscere Treviso per e Venezia, sta sperimentando e di grande efficacia clinica, le onde d’urto focali, in taluni legamentose non è il requisito fondamentale poter

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Struttura convenzionata con:

Messaggio promozionale

ITALIANI

senza cittadinanza CHE COS’È LO IUS SOLI TEMPERATO Si tratta di una riforma in materia di cittadinanza con l’obiettivo di modificare l’attuale legge, la n.91 del febbraio 1992, che prevede lo ius sanguinis cioè la cittadinanza italiana viene trasmessa solo dai genitori ai figli. Questo disegno di legge introduce in quattro articoli due nuovi criteri per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni: si chiamano Ius Soli (diritto legato al territorio) temperato e Ius Culturae (diritto legato all’istruzione).

Lo ius soli temperato prevede che un bambino o una bambina nati in Italia diventino automaticamente italiani se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri: • deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale • deve disporre di un alloggio idoneo secondo la legge • deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.

L’altra via per ottenere la cittadinanza è quella dello ius culturae e passa attraverso il sistema scolastico italiano. Potranno chiedere la cittadinanza: • i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato un ciclo scolastico (le elementari o medie) • le ragazze e i ragazzi nati all’estero che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni residenti da almeno sei anni nel nostro Paese e che abbiano superato un ciclo scolastico.

NON È UNA LEGGE QUALUNQUE È un atto di civiltà. Un riconoscimento a una generazione di orfani di cittadinanza che vivono ogni giorno la differenza di condizione con i loro compagni di scuola e quando diventano adulti sono coinvolti nella vita comunitaria ma non possono esprimersi attraverso il voto. È una scelta politica e culturale coraggiosa che crea, secondo i dettami costituzionali quel forte legame tra il diritto alla cittadinanza e il dovere di rispettare proprio quei principi fondamentali che sono alla base della vita politica, culturale e sociale degli italiani: è proprio quel legame a rappresentare una difesa per tutti da integralismi, discriminazioni e aiuta a superare chiusure e arretratezze, rafforzando così la sicurezza per tutti. Se la patria è il luogo della pace e del rifugio, il luogo dove realizzare con dignità la propria vita, il proprio lavoro, i propri affetti, NESSUNO DEVE ESSERE ESCLUSO. Soprattutto se minori, bambine e bambini, ragazze e ragazzi che vivono e crescono assieme a noi.

NOI PENSIAMO CHE...

La battaglia per lo IUS SOLI è la nostra battaglia. Ed è una battaglia di civiltà dal respiro ampio. Non riflette un colore politico e chi la ritiene giusta deve mantenere alto lo sguardo perché in gioco non c’è un guadagno elettorale ma il futuro stesso del mondo.

ottobre 2017

La legge sia stata bloccata in Parlamento per un mero calcolo elettorale: è un atto di debolezza culturale e politica che ipoteca seriamente la convivenza civile e il futuro di questo Paese. Alla tentazione della chiusura e del barricamento identitario vincolato al sangue e all’etnia, si deve rispondere con un nuovo positivo senso di appartenenza alla vita delle città.

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Bad Bleiberg, dalla miniera alle terme I

Dopo secoli di attività estrattiva la località della Carinzia scopre il suo tesoro nel cuore della montagna: un lago di acqua calda “miracolosa” di Renato Malaman

l destino ci ha sicuramente messo lo zampino, se dall’ “industria della fatica” si è passati in pochi anni a quella del benessere.

Ovvero dalla miniera alle terme. Nel 1951 il complesso di miniere di Bad Bleiberg, dopo quasi sette secoli di sfruttamento per ricavarne piombo e altri minerali, era prossimo all’esaurimento, quando nel corso di un sondaggio un’esplosione (una fra le tante provocate con la dinamite dai minatori) causò una copiosa fuoriuscita d’acqua. Era stato scoperto un “tesoro”: un lago sotterraneo di acqua termale. Un giacimento di … risorse turistiche. Nel 1978 la località di Bleiberg aveva già aveva già ottenuto la denominazione “Bad”, ovvero termale, e quando nel 1993 le miniere furono definitivamente chiuse già erano sorti i primi alberghi termali.

Tra i quali il più importante è il Bleibergerhof, struttura classificata a 4 stelle che di recente è stata rilanciata con un investimento importante. Lo ha deciso la Fidelity Hotel & Resorts, società tedesca che in Italia gestisce lo storico Grand Hotel di Levico Terme.

Siamo in Austria, in Carinzia per la precisione, a mezzora dal confine di Tarvisio e dalla graziosa cittadina di Villach. Bad Bleiberg deve la sua fama turistica anche a Terra Mystica, ovvero a una parte dell’ex miniera trasformata in un emozionante percorso turistico, tutto tracciato nelle viscere della montagna con tanto di viaggio nei carrelli del trenino che un tempo trasportava il materiale estratto, ricco di piombo.

L’attività termale è oggi per Bad Bleiberg una nuova opportunità di sviluppo economico e sociale.

Il forte legame tra passato e presente lo si è colto anche in un dettaglio durante la festa organizzata per la riapertura del Bleibergerhof: a suonare è stata chiamata la banda dei minatori, un’istituzione locale. E ammiratissimi sono stati i costumi tradizionali che ha sfoggiato nell’occasione.

continua alla pag. seguente

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Bad Bleiberg, Bad Bleiberg, Bad Bleiberg, miniera alledalla termeminiera alle terme dalla miniera alledalla terme seg ue d alla pag . pr ec ed ente

Bad Bleiberg e il Bleibergerhof si trovano ai piedi del monte Dobratsch, la montagna alta 2150 metri assurta a parco naturale costellata di sentieri naturalistici adatti a facili escursioni, dai quali lo sguardo può spaziare su paesaggi di una bellezza mozzafiato sulla sottostante Gailtal e sulle Alpi di Villacher. Villach, che in questo periodo esibisce una veste natalizia di grande suggestione, è a un tiro di schioppo. Anche la famosa chiesa Maria am Stein, Maria della pietra, considerata tra le più alte d’Europa. Nel parco, istituito nel 2002, sono possibili anche visite guidate accompagnate dai ranger.

Le terme. Bad Bleiberg è sinonimo di benessere e di salute da oltre mezzo secolo. L’acqua calda che sgorga dalle profondità della terra è stata definita “fonte di giovinezza” poiché è dimostrato il suo effetto positivo nel contrastare i dolori reumatici e muscolari. La Spa del Bleibergerhof è dotata di piscina interna ed esterna, laghetto balneabile naturale, vari tipi di sauna (finlandese, alle erbe, di terra, a raggi infrarossi), bagno turco, hammam, aree di riposo, cardio fintness,

seg u e da l l a p a g . p r e c e de n t e

s e g u e da l l a p a g . p r e c e de n t e

Bad Bleiberg e il Bleibergerhof si Bad Bleiberg e il Bleibergerhof si trovano ai piedi del monte Dobratsch, trovano ai piedi del monte Dobratsch, la montagna alta 2150 metri assurta la montagna alta 2150 metri assurta a parco naturale costellata di sentieri a parco naturale costellata di sentieri naturalistici adatti a facili escursioni, naturalistici adatti a facili escursioni, dai quali lo sguardo può spaziare su dai quali lo sguardo può spaziare su paesaggi di una bellezza mozzafiato paesaggi di una bellezza mozzafiato sulla sottostante Gailtal e sulle Alpi di sulla sottostante Gailtal e sulle Alpi di Villacher. Villach, che in questo perioNELLA Villacher. Villach, che NELLA in questo FOTO perioCOPERTINA PICCOLI VISITATORI DI TERRA MYSTI do esibisce una veste natalizia di granMYSTICA, L’EX MINIERA DI PIOMBO ORA ATTRAZIONE do esibisce una veste natalizia di granTURIST TURISTICA. PIÙ SOTTO: IL REPARTO BENESSERE E LA de suggestione, è a un tiro di schiopFACCIA de suggestione, è a unFACCIATA tiro di schiopDELL’HOTEL BADBLEIBERGERHOF E A DESTRA IL po. Anche la famosa chiesa Maria am VILLAG po. Anche la famosa chiesa Maria amBLEIBERG. IN QUESTA PAGINA: LO SCIVOLO VILLAGGIO DI BAD D’INGR Stein, Maria della pietra, considerata D’INGRESSO A TERRA MYSTICA, VILLACH NATALIZIA, UNA Stein, Maria della pietra, considerata VEDUTA VEDUTA DELLA CITTÀ, LA SOMMITÀ DEL MONTE DOBRATSCH tra le più alte d’Europa. Nel parco, istiE UNO tra le più alte d’Europa.E Nel istiUNO parco, DEI RISTORANTI DEL BADBLEIBERGERHOF tuito nel 2002, sono possibili anche vituito nel 2002, sono possibili anche viIl Bleibergerhof, che utilizzi, acc area massaggi e cosmesi per site guidate accompagnate dai ranger.

Il Bleibergerhof, Ili vari Bleibergerhof, area massaggi e cosmesi per i vari mediterranei utilizzi, accanto a nell’ex miniera.

Unmediterranei dedalo di cunicoli area mass site guidate che accompagnate dai ranger. quelli tradizionali austriaci.

“P trattamenti di bellezza proposti.

Una Le terme. Bad Bleiberg è sinonimo 4 stelle recentemente trattamenti di bellezza proposti. Una quelli scoprire come lavoravano trattamen Letradizionali terme. Badaustriaci.

Bleiberg “Puntiaè sinonimodove poter 4 stelle recentemente 4 stelle recentemente mo al relax totale e a far circo parte del personale è italiano o parla di benessere e di parte salutedel dapersonale oltre mez-è italiano o parla modialbenessere relax totale a far circondare e die salute da oltre mez-e come vivevano i minatori. C’è pure parte del p è il cuore rilanciato,zoè secolo. il cuore rilanciato, è il cuore di intimità gli dice il ud italiano, un elemento trascuraL’acqua calda un cheelemento sgorga nonrilanciato, italiano, trascura- dizo intimità ospiti” dice il che direttobandiera di corporazione cheospiti” gli italiano, secolo.gliL’acqua calda sgorgalanon pulsante delle tante re della struttura.

Stephan Ge bile nell’accoglienza e nella fruibilità dalle profondità della terra è stata depulsante delle tante bile nell’accoglienza e nella fruibilità redalle delle tante dellaprofondità struttura. Stephan Gerhard, lavoratori donarono all’impe- bile nell’ac della terra è stata de-stessi pulsante amministratore della Fidelity dei servizi.

Sono state ricavate anche finita “fonte di giovinezza” poiché è proposte legate servizi. Sono state ricavate anche oggi amministratore della Fidelity, sinted’Austria Francesco Giusep- dei servizi finita “fonte di giovinezza” poiché èratoreproposte proposte oggi legate dei oggiinlegate un solo concetto m quattro Spa “private”. dimostrato il suoquattro effetto Spa positivo nel “private”. tizza in un solo concetto la positivo mission sua storica visita. quattrolaSp dimostrato il suo effetto nelpe nel corso dellatizza al benessere. al benessere. al benessere. del complesso: “Qualità!”.

Ampio il ventaglio di trattamencontrastare i doloriAmpio reumatici e muil ventaglio di trattamen- delcontrastare complesso:i“Qualità!”. reumatici e mu-Di grande effetto le riproposizioni Ampio Il parco naturale del dolori Vale laa pena fra Bleibergerhof massaggi massaggi, impacchi scolari. La Bleibergerhof è Il parco naturale delSpa del Il parco deldidiraccontare ti, fra massaggi massaggi, impacchi Vale la pena diti,raccontare di più chenaturale aiutano capire ti, fra mas scolari.

La Spa del èmultimediali della vicina Terra eMystica, e stone therapy.

L’hotel sarà presto dotata di piscinaeinterna ed esterna, Dobratsch e il centro stone therapy. L’hotel sarà presto della vicina Terra Mystica, l’attrasotto il profi locentro emozionastone th dotata di piscina interna ed esterna,più, anche Dobratsch e il centro Dobratsch e il zionedella turistica più important sottoposto a lavori per il complesso migliora- mondo laghetto balneabile naturale,avari tipiper il migliorasottoposto lavori zione turistica più importante della le, il miniera. sottoposto laghetto balneabile naturale, vari tipi storico di Villach storico didiVillach di Villach zona.

All’ingresso simento indossaan u mento anche delle camere estorico dellada vivere. sauna (finlandese, alle erbe, terra,camere e della zona. mento anchedidelle All’ingresso si indossa un manUn’avventura sauna (finlandese, alle erbe, di terra, completanodil’offerta tello da minatore e, attravers facciata.

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Food & Drink

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IL MONDO DEL PROSECCO DIVENTA GUIDA VENEZIEDIVENTA IL MONDO DEL PROSECCO DIVENTA GUIDA VENEZIE IL MONDO DEL PROSECCO MOSTRA D’ARTE POLISENSORIALE A TAVOLA MOSTRA D’ARTE POLISENSORIALE A TAVOLA MOSTRA D’ARTE POLISENSORIALE

A SINISTRA GLI CHEF E RISTORATORI PREMIATI ALLA PRESENTAZIONE, SOPRA LA GUIDA

(FOTO TRATTE DAL PROFILO FACEBOOK “WEFOOD - VENEZIE A TAVOLA”

Scoprire cosa sta dietro alla bottiglia di vino attraverso un viaggio emozionale nella cultura, nella storia e nell’identità di un prodotto fortemente legato a Treviso, divenuto un successo mondiale: il Prosecco.

Sarà possibile a Prosecco & Superiore ai Carraresi, prima mostra mai realizzata su questo tema, in programma dall’11 novembre 2017 all’1 maggio 2018 a Casa dei Carraresi a Treviso.

Obiettivo dichiarato è raccontare il vino simbolo della Marca Trevigiana, divenuto nel mondo sinonimo di bere italiano, in un modo originale, capace di esprimere informazioni tecniche in una forma coinvolgente ed accessibile a tutti:

cosa sta dietroOltre alla botOltre chef, dagli provenienti dall’intero Triveneto, dagli appassionati edScoprire intenditori 60 chef, provenienti dall’intero Triveneto, cosa sta dietro alla60 botappassionati intenditori dagli appassionati Scoprire ed intenditori territorio; Michele Grossi della Malgaed Panna di Motiglia di vino attraverso un viaggio Alto Adige e Istria compresi, oltre ai più importanti alle famiglie fi no agli studenti delle Alto Adige e Istria compresi, oltre tiglia ai piùdiimportanti vino attraverso viaggio alle famiglie fino agli studentidelle delle alle famiglie fino agli studenti delle enaun (TN) come miglior sommelier dell’anno emozionale nella cultura, nella sto-vinicoli produttori vinicoli eEmanuele dell’agroalimentare di eccellenscuole per arrivare anche ai eccellenturisti produttori e dell’agroalimentare di emozionale nella cultura, nella stoscuole per arrivare anche ai turisti scuole per arrivare anche ai turisti Venezie;Michela ed Scarello di Agli Amiforalla presentazione della Guida, diitaliani e stranieri. riadella italiani za hanno plaudito alla presentazione Guida, di-di unciza e nell’identità prodotto foritaliani e stranieri.ria e nell’identità di un prodotto dihanno Udineplaudito premiati per elastranieri. miglior cantina; Andrea temente legato a Treviso, divenuto retta da Luigi Costa, giunta alla sua ottava “Terra – Vigna – Uomo” saran“Terra – Vigna – Uomo” saranretta da Luigi Costa, giunta alla sua ottava legato edizione temente a Treviso, divenuto “Terra – Vigna – Uomo” saranRossetti del Fuel Ristorante in Prato della edizione Valle a un successo mondiale: il Prosecco. e ormai punto di riferimento della gastronomia di no quindi le chiavi di lettura e insiechiavi di lettura e insiee ormai punto di riferimento dellaungastronomia di Padova successo mondiale: il Prosecco. no quindi le chiavi di lettura e insiepremiatono quindi le per i migliori dolci; Jgor TessaSarà possibile a Prosecco & Sualta qualità. me il filo conduttore del racconto, me ildifilo conduttore delilracconto, alta qualità.

Sarà possibile a Prosecco & Sume il filo conduttore del racconto, ri di Stube Gourmet Asiago (VI), con Premio periore aiun Carraresi, prima mostra Tra mostra gli chef ee,iche ristoratori, i nomi più prestigiosi offrirà allo spettatore un per- a miglior offrirà allo spettatore un per-a Tra gli chef che e i ristoratori, i nomi più prestigiosi periore ai Carraresi, prima che offrirà allo spettatore perMaître; infine, Denis Lovatel della Pizzemai realizzata su questo tema, in partire dai premiati: Antonio Dal Lago del ristorante corso culturale inedito, in cui l’ecorsodiculturale inedito, in cui l’epartire dai premiati: Antonio Dal Lago del ristorante mai realizzata su questo corso culturale inedito, in cui l’eria Datema, Ezio in di Alano Piave (BL) premiata come programma dall’11 novembre 2017Gamba Casin del Gambasperienza di Altissimo (VI) premiato come sperienza multisensoriale diverrà multisensoriale diverrà Casin del di Altissimo (VI) premiato come programma dall’11 novembre 2017 sperienza multisensoriale diverrà migliore pizzeria delle Venezie dalla Guida che, da all’1 maggio dei Carra-dell’anno; ristorante dell’anno; e birrifi Mattia Manias del parte integrante stesintegrante dellacimostra stesStefano edella Mattia Manias del a Casa all’1mostra maggio 2018 dei Carraparte integrante della mostra 2018 stes- a Casaristorante quest’anno, oltre aparte una Stefano sezione di artigianali resi a Treviso. ristorante Al Cjasal di San Michele al Tagliamento sa. sa. ristorante Al Cjasal di San Michele al aTagliamento resi Treviso. sa. curata da Chiara Andreola, ospita anche una sezione Obiettivo è(VE), raccontare (VE), premiato emergente delle VeLa visita si concluderà con delle la posLa ristorante visitaColognese. si concluderà con la pospremiato come ristorante emergente Ve- “Pizzerie” Obiettivo dichiarato è raccontare La visita si concluderà con ladichiarato poscuratacome da Marco il vino simbolo della Marca Trevinezie; Alessandro Dal Degan de La Tana Gourmet di sibilità di degustare le bollicine di di degustare le bollicine di nezie; Alessandro Dal Degan de LailTana vinoGourmet simbolo di della Marca sibilità di degustare le bollicine di Tra leTreviaziendesibilità premianti erano presenti grandi giana, divenuto nel mondo sinoAsiago, premiato per la ricerca e l’innovazione; Sara Prosecco doc e docg di una seleziodoc e docg Gianni di una selezioAsiago, premiato per la ricerca e l’innovazione; Sara giana, divenuto nel nomi mondo sino- Prosecco Prosecco doc e docg di una seleziocome Astoria Vini, Lattebusche, Tessanimo di bere italiano, inSquarzoni un modode La Squarzoni de Lane Casa degli Spiriti di Costermano ne Casa di produttori nell’area dianche Grana produttori nell’area enoteca degli Spiriti di Costermano nimo dienoteca bere italiano, in un modo ne di produttori nell’area enoteca ri, Kettmeir, Bolla ma Padano, Berto’s originale, capace di esprimere in(VR) premiata per la migliore carta dei liquori; Readibita a fine percorso. adibita fine percorso.

(VR) premiata per la migliore carta dei liquori; Reoriginale, capace di Grandi esprimere in- Rigoni adibita a fine percorso.

Cucine, diaAsiago, Distilleria Fratelli formazioni tecniche in una forma nato Rizzardi de La Locanda di Piero di MontecLa mostra rimarrà aperta fi no al 1 La mostra rimarrà aperta fino al 1 nato Rizzardi de La Locanda di Piero di Montecformazioni tecniche Brunello e Molino in una forma La mostra rimarrà aperta fino al 1 Rachello. coinvolgente ed accessibile tutti: maggio chio Precalcino (VI) premiato 2018.

2018. per l’attenzione al chioaPrecalcino (VI) premiato per l’attenzione coinvolgente edalaccessibile a tutti: maggio maggio 2018.

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OPEN DAY

dalle 14.30 alle 17.30 25/11/17 - 16/12/17 - 13/01/18 - 16/01/18 - 27/01/18

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE: SALA E BAR

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE: PREPARAZIONE PASTI

PERCORSI GRATUITI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DOPO LA SCUOLA MEDIA FINANZIATI E RICONOSCIUTI DALLA REGIONE DEL VENETO DGR 769 DEL 20/07/2017 La scuola di formazione professionale di Chioggia è in gestione per l'a.f.

2017/18 a ENAIP Veneto I.S., partner della Città M etropolitana di Venezia

Oroscopo

36

l’

Ariete Sarà un periodo molto interessante, per i contatti, le novità, le situazioni piacevoli che vivrai. Un po’ di nervosismo

Toro Energici, grintosi, con la voglia di dedicarvi a voi stessi e di migliorare i vostri traguardi personali e professionali

Novembre Vi aspetta un mese interessante ma fate attenzione alla distrazione. Questo mese infatti sarete pieni di impegni e non sempre riuscirete a ricordare tutto. Armati di agenda e post it

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Bilancia Sarete dinamici e vitali e la spinta positiva favorirà le relazioni famigliari o con il partner. Approfittatene

Scorpione Qualche bella notizia legata alle finanze e una sorpresa, una novità eccitante che vi regalerà un bel sorriso

Gemelli

Sagittario

Novembre vi porterà situazioni molto positive per l’ambito personale. Felicità per un rapporto che tornerà a decollare

Molte amicizie nuove in arrivo e serate frizzanti come piacciono a voi, utili per coltivare i vostri interessi personali

Cancro

Capricorno

Godetevi il tempo libero: nuovi amici, proposte interessanti o hobby che desteranno entusiasmo e passione

Inizio mese all’insegna del nervosismo ma siate certi che verso la fine le cose cambieranno.

Tenete duro

Leone

Acquario

Affetti altalenanti, forse a causa di problemi domestici o familiari, probabilmente legati a spese extra. Attenzione

L’energia vi permette di non arrivare stanchi a sera e potrete permettervi serate brillanti e soddisfazioni in ciò che vi appassiona

Benvenuti alla nuova Residenza Anziani “Adele Zara” di Mira

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Vergine Mese magico per le emozioni ma attenti alle distrazioni: molte situazioni da affrontare e qualcosa vi sfuggirà

Le “Residenze Sociosanitarie” della Cooperativa Sociosulturale si trovano in una zona residenziale immersa nel suggestivo paesaggio delle Ville Venete della Riviera del Brenta in località Mira Porte

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