Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.
CHIOGGIA
CHE AVANZA
E LA NECESSITA’
DI GARANTIRE SERVIZI
Il dibattito fra gli amministratori locali: c’è la necessità di invertire la tendenza e favorire l’insediamento dei giovani, ma servono risorse adeguate
Servizio a pagg. 3 e 4
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LE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO
Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale
Servizio a pag. 23
AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO
TRA LE FORZE IN CAMPO
Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni
Servizio a pag. 19\
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5
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LDifendere l’identità veneta per guardare al futuro
’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa, capace di attrarre turismo e investimenti. segue a pag. 5
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Il Veneziano sta invecchiando, ma non ovunque
L a popolazione nell’area metropolitana di Venezia invecchia inesorabilmente, a certificarlo sono i dati che arrivano da AdminStat Italia. A livello metropolitano l’indice di vecchiaia, infatti, si attesta mediamente su 222 persone over 65 ogni 100 under 14. Significa che a Venezia provincia ci si avvia ad una società con livelli di popolazione anziana sempre più elevati. E’ una tendenza che ricalca l’andamento nazionale anche se, all’interno dei 44 Comuni considerati, ci sono delle differenze significative. Si va dall’area sud con Cavarzere e Cona e lo stesso capoluogo Venezia in testa alla classifica con indici di vecchiaia compresi fra i 250 e oltre i 300, a territori decisamente più “giovani” come Fiesso, Fossò, Santa Maria di Sala, Pramaggiore e Marcon, con indici di invecchiamento dimezzati rispetto a chi guida la classifica.
Si tratta a guardar bene, in questi ultimi casi, di territori in cui sono presenti aree industriali e logistiche importanti. Alcuni di questi, come Marcon e Fiesso, guidano guidano anche la classifica del tasso di natalità, con valori superiori all’8 per mille rispetto alla media provinciale del del 6 per mille. Guidano invece la triste classifica dei Comuni con il tasso di mortalità più alto quattro Comuni del Veneto Orientale e cioè: Gruaro, San Michele al Tagliamento, Teglio Veneto e Meolo.
Fra la popolazione chi ha la percentuale di stranieri più alta è il Comune di Venezia con il 15,6 %, quando la percentuale media a livello metropolitano si ferma al 10,5. Molto gioca, nel Comune capoluogo, la presenza di Fincantieri e Porto Marghera per la presenza di lavoratori, e nell’area lagunare il centro storico, da sempre attrattivo per persone da ogni parte del mondo. Di fronte ad un cambiamento così importante del tessuto sociale dei territori con sempre più over 65, anche gli enti locali e sovracomunali dovranno rimodulare servizi ed offerte tenendo conto dell’emersione di nuove necessità.
Alessandro Abbadir
Difendere l’identità veneta per guardare al futuro
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.
Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
L’età media supera i 47 anni.
A Venezia la più alta
percentuale di stranieri
L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.
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Direzione,
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi
Popolazione. La fotografia del territorio di AdminStat Italia
Chioggia, tra i comuni “più anziani” del Veneziano, a rischio spopolamento
Chioggia, uniforme alla tendenza dei territori del basso Veneziano, è tra i comuni con la popolazione residente tra le più anziane della provincia. Su 44 comuni dell’area in questione, si colloca al settimo posto nella classifica provinciale per “Indice di vecchiaia dei comuni” con 258,7%, è al nono per età media, con una media di 48,07 anni, con un tasso di mortalità tra i più alti (con 12,5 ogni 1000 residenti è al 18esimo posto) e un tasso di natalità, al contrario, tra gli ultimi nella classifica provinciale (è al 39esimo posto su 44 Comuni con 4,8 nati ogni 1000 residenti), e infine un tasso di crescita significativamente negativo, -3,5 per mille, che la pone al 35esimo posto.
E la fotografia scattata da AdminStat Italia che mette in evidenza, oltre all’invecchiamento della popolazione anche il problema dello spopolamento della città che è non compensata neanche con la presenza degli stranieri, con il 4 per cento
ultima nella specifica graduatoria relativa all’incidenza degli stranieri.
“Chioggia soffre di uno dei problemi che affliggono quasi tutte le località marittime turistiche – commenta i dati il sindaco Mauro Armelao - e cioè lo spopolamento del proprio territorio. Lo sappiamo bene noi e tutti i Comuni della costa italiana che fanno parte del G20 Spiagge.
Chioggia inoltre ha subito almeno 50 anni di immobilismo politico che non ha creato il potenziamento delle infrastrutture che tanto ci serve, penso ad una linea ferroviaria, ad esempio, una fragilità che oggi paghiamo a caro prezzo con i giovani che scelgono di stabilirsi fuori comune per non dover fare ore di auto o corriera per raggiungere ad esempio Mestre o altri centri”.
Questo provoca un inevitabile invecchiamento della popolazione media, con tutte le conseguenze che ne derivano.
“Come Amministrazione, oltre ad
L’assessore Sandro Marangon:
attivare tutte le politiche sociali a sostegno dei nostri cittadini over e delle loro famiglie, - prosegue - siamo aperti a nuovi insediamenti produttivi che creino nuovi posti di la-
voro in modo da attrarre e trattenere i giovani. Resta, endemico anche in questo caso, il problema della difficoltà a trovare abitazioni in affitto in città per via dei costi elevati e della
penuria di case”.
“Per contro voglio sottolineare che Chioggia, oltre ad avere un impareggiabile valore aggiunto costituito dalla sua bellezza, è una città che offre tutti i servizi” conclude il sindaco che passa ad elencare tutti quei servizi che possono rendere appetibile il territorio anche per i giovani, nell’intento di invertire la tendenza. “Ci sono l’ospedale,elenca - attività per la cultura e il tempo libero, per lo sport, basti pensare all’imminente progetto della Cittadella dello Sport, scuole di ogni ordine e grado, non ultima l’apertura della Facoltà di infermieristicheinaugurata lo scorso 13 novembre. Puntare sull’offerta formativa, tra l’altro con un percorso che forma professionisti sanitari di cui abbiamo assoluta necessità, è di certo un modo per attrarre in città giovani e per trattenere qui i ragazzi residenti, senza pesare sui bilanci delle famiglie per mantenere i figli fuori sede”. Ornella Jovane
“La risposta del territorio con i suoi servizi, le strutture e le iniziative”
“Dai soggiorni climatici, quest’anno tra l’altro offerti in due distinti momenti dell’anno, al ciclo di incontri “Mens sana in corpore sano” sulla stimolazione cognitiva e motoria per invecchiare bene nel corpo e nella mente, realizzato in collaborazione con varie associazioni del territorio, le iniziative che la nostra Amministrazione mette in atto rivolte ai nostri cittadini over si susseguono” l’assessore ai Servizi sociali, Sandro Marangon, passa in rassegna tutta una serie di servizi ed iniziative. “Qualche mese fa abbiamo presentato il corposo progetto del Segretariato sociale, - prosegue - un percorso di due anni e mezzo per essere ancora più vicini ai cittadini, una sorta di filtro tra i nostri servizi sociali e le persone che hanno bisogno di accedere ad un punto di ascolto e di raccolta informazioni. In questo modo il percorso di eventuale presa in carico sarà più celere. Del resto, i numeri che arrivano dai nostri servizi sociali parlano chiaro: nel 2023 abbiamo avuto circa 952 accessi ai servizi sociali di cui oltre il 50% riguardavano anziani e persone con disabilità”. “All’interno di questo progetto – conclude l’assessore - ha trovato spazio anche l’Health City Manager cui spetta il compito di indirizzare tutti verso le buone pratiche per uno stile di vita sano, con destinatari preferenziali anche gli anziani”.
Nel Comune sono 225 i nuclei familiari percettori di assegno di inclusione (ex reddito di cit-
tadinanza) con almeno 1 anziano > di 60 anni) e 79 gli anziani assistiti a domicilio (Prestazioni igienico-sanitarie, governo della casa, aiuto nell’assunzione dei pasti, nel fare la spesa...) tramite cooperativa. 88 sono i pasti consegnati a domicilio e 612 i beneficiari di impegnative di cura (contributo erogato per l’assistenza delle persone non autosufficienti al proprio domicilio che serve ad acquistare direttamente prestazioni di supporto e assistenza nella vita quotidiana).
Sono i dati forniti dall’assessorato ai Servizi sociali che riguardano i servizi che il Comune fornisce agli anziani, soprattutto a quelli più soli.
Ci sono poi le strutture presenti nel territorio gestite da IPAB Casson: 92 posti letto de Il Girasole a Sottomarina; 24 posti (più 25 in fase di realizzazione) presso la “Residenza Il Boschetto” a Chioggia; 59 posti nella “Casa albergo il Boschetto”, destinate a persone anziane non autosufficienti con ridotto-minimo bisogno assistenziale) e, infine, due Centri diurni (uno a Chioggia e uno a Sottomarina) con 44 posti.
Sempre a servizio degli anziani – fa sapere l’assessorato ai Servizi sociali – anche il Progetto Centro Sollievo per malati di Alzheimer lieve, gestito dalla Cooperativa Titoli Minori in collaborazione con il Comune che mette a disposizione i locali. (o.j.)
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sul futuro.
Ztl. A partire dal 23 ottobre sono in vigore con la nuova segnaletica verticale
I nuovi orari che accontentano
residenti e associazioni di categoria
Il sindaco Armelao: “Abbiamo cercato un punto d’incontro tra esigenze della città e quelle del mondo economico”. E a quei commercianti che valutano di fare ricorso al tar replica: “Singolare farlo dopo un anno di pre-esercizio. I loro suggerimenti sarebbero stati ben accolti”
Aggiornati i nuovi orari della Ztl a Chioggia e la relativa segnaletica verticale. A partire dal giorno 23 ottobre, dunque, i periodi di accesso seguiranno le seguenti prescrizioni: dal 1° maggio al 30 settembre non si potrà circolare senza autorizzazione dalle 11.00 alle 01.00 del giorno successivo.
Nel periodo dal 1° ottobre al 30 aprile invece tutti i varchi saranno attivi dalle 11.00 alle 20.00.
Vengono così in parte recepite le richieste arrivate dalle associazioni di categoria Ascom Confcommercio, Confersercenti, Associazione Vacanze in Calle, Federalberghi, Confartigianato; associazioni che il sindaco Mauro Armelao ci tiene a ringraziare per la fattiva collaborazione.
“In questo momento abbiamo cercato un equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle del mondo produttivo” dichiara Armelao, che spiega come la volontà sia stata quella di uniformare gli orari senza differenziazioni per i festivi per non generare confusione.
“Voglio ringraziare le Associazioni e tutti i cittadini residenti in centro storico per il loro contributo propositivo e non polemico, finalizzato a trovare un punto di incontro tra le esigenze della città e quelle del mondo economico” aggiunge il sindaco.
Da parte dell’Amministrazione comunale resta aperta la possi-
bilità, a partire da gennaio 2025, di organizzare incontri trimestrali sull’andamento del sistema di controllo. In particolare, alcuni residenti e le opposizioni segnalano che moto e motorini, potendo di fatto superare i varchi, costituiscono un pericolo aggiuntivo per chi passeggia tranquillamente nella zona pedonale.
Per questo è allo studio la possibilità di consentire il transito su due ruote (motorizzate) solo dalle rive e non sul Corso del Popolo. Armelao ha accennato alla possibilità di pedonalizzare Corso del Popolo in vista delle festività natalizie e ha comunicato che si stanno studiando misure per limitare l’ingresso di moto e motorini.
Non sono però solo rose e fiori. “Dispiace constatare che alcuni commercianti stanno valutando di fare un ricorso al Tar – osserva Armelao, che aggiunge - la Ztl non piace? Singolare farlo presente ora, quando durante tutto l’anno di pre-esercizio c’era tutto il tempo e il modo per proporre suggerimenti durante gli incontri pubblici che non sono di certo mancati. Siamo disponibili ad ascoltare chi vuole portare il suo contributo in maniera costruttiva”.
La Polizia locale ha rilevato che mediamente sono sopra i 100 gli ingressi giornalieri non autorizzati nella ZTL attraverso i varchi.
Luca Rapacciuolo
Stadio Ballarin, tempi spediti per i lavori
Sembrano procedere spediti i lavori di ristrutturazione dello stadio Aldo e Dino Ballarin, in fase di restyling al fine di potere ospitare la compagine granata impegnata nel campionato di serie C.
“Siamo in perfetta linea con i tempi” dichiara il sindaco Armelao, che su questa partita ha investito non poco tempo ed energie.
“Ricordo che il Comune, alla fine dei lavori, avrà investito nello stadio qualcosa come 2 milioni e 700 mila euro. Si tratta di un intervento che ci sta a cuore ma che non era per nulla scontato. Lo dico soprattutto a chi continua a recriminare sulle tempistiche: i tempi burocratici non li decide il sindaco!”.
La stoccata è rivolta ai non pochi mugugni dei sostenitori della squadra che ancora per qualche settimana saranno costretti a dispendiose trasferte a Legnago (Vr); oltre chiaramente alle critiche arrivate dai partiti di opposizione.
“Ricordo che questa Amministrazione in tempi non sospetti, ha ristrutturato e aperto la curva sud dopo 12 anni di chiusura, ha previsto l’illuminazione che da 20 anni non funzionava e in più ha cambiato tutte le panchine giocatori e i seggiolini sulla tribuna est” puntualizza ancora il primo cittadino,
che aggiunge infine come l’Amministrazione stia pensando anche agli altri sport cittadini e in particolare alla ristrutturazione delle palestre.
Intanto la squadra naviga nelle zone basse della classifica, dopo un inizio di campionato tutto sommato incoraggiante. La squadra, in particolare nelle ultime gare, ha dimostrato di non avere una sufficiente solidità difensiva, nonostante il gioco e l’impegno dei granata non manchino (vedasi la sconfitta di misura contro l’ottimo Feralpi Salò).
Si spera che il “fattore campo” possa quanto prima ridare verve e fiducia al gruppo dei ragazzi di mister Andreucci. (l.r.)
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Mauro Armelao
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Summit del mare. Gli amministratori dei comuni della costa
veneta a confronto
Lavoro dignitoso e crescita economica sotto la lente d’ingrandimento
Dieci tavoli tematici per discutere in questa edizione di lavoratori stagionali, di aziende, di lavoro a 360 gradi. Il tavolo coordinato da Chioggia ha approfondito il tema degli ammortizzatori sociali
Lavoro dignitoso e crescita economica. È su questi argomenti che si è sviluppato il tavolo di lavoro della terza edizione del Summit del Mare – Costa Veneta; evento organizzato a fine ottobre a Bibione.
In particolare, sono stati pianificati dieci tavoli di confronto, ciascuno coordinato da un primo cittadino della costa, più uno dedicato alla comunicazione. I lavori si sono svolti alla presenza di oltre 200 tra soggetti pubblici e privati, segno dell’importanza che riveste ogni forma di iniziativa finalizzata allo sviluppo sostenibile delle città venete.
Ricordiamo che la costa regionale veneta è la maggior area per il turismo balneare italiano sia per presenze che per Pil prodotto, e una delle più quotate in Europa. Tuttavia, proprio per questa ragione gli amministratori locali non dimenticano il delicato equilibrio
da mantenere tra turismo e popolazione residente.
Roberta Nesto, sindaca di Cavallino Treporti e presidente della Conferenza dei sindaci del Litorale, così sintetizza le ragioni che hanno indirizzato alla scelta della tematica: “In questa terza edizione del Summit del Mare abbiamo voluto portare un tema importante: il lavoro, fondamentale perché la costa veneta continui
ad avere i numeri e il Pil che ha oggi. È fondamentale risolvere il problema dei lavoratori stagionali, delle aziende, del lavoro declinato a 360 gradi. Per questo abbiamo condotto un confronto con gli imprenditori, con i sindacati, con tutte le persone che hanno voluto confrontarsi con i sindaci. Un momento importante e che darà dei frutti nei prossimi mesi”.
“Il comune di Chioggia – ha rac-
contato il vicesindaco Elena Zennaro, presente al summit insieme all’assessore Maria Rosa Boscolo Chio - ha coordinato il tavolo sugli ammortizzatori sociali. E’ stato un confronto molto interessante e ricco di spunti. Siamo arrivati a delineare le nostre le best practice di tutti i comuni concludendo sul fatto che bisogna lavorare maggiormente sul senso di appartenenza, sulla mediazione linguistica e sul fatto di andare a tutelare tutte le peculiarità della nostra costa e dei nostri comuni. Abbiamo parlato anche di riqualificazione, per valorizzare i singoli elementi di tutela, anche tutte quelle categorie che ad oggi non vi sono comprese. Gli autonomi sono quelli in generale più esclusi, più svantaggiati ma abbiamo parlato dei nostri acquacoltori e della categoria delle mamme single che devono giostrarsi tra figli, famiglia e lavoro”.
Luca Rapacciulo
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Il Summit del mare premia due cittadini di Chioggia
Nel corso del Summit è avvenuta la premiazione di due cittadini clodiensi. Si tratta di Paolo Dal Gesso fondatore di Mesupero, associazione sportiva dilettantistica che propone lo sport per il benessere psico-fisico e l’inclusione sociale e Alfredo e Roberto Bozzato, fondatori dell’azienda Aerre Automazioni, azienda artigianale che progetta, realizza e costruisce macchinari e attrezzature automatiche per il settore ittico, per l’acquacoltura e per l’industria in generale.
Edifici scolastici. Il Partito democratico sollecita l’amministrazione
Don Milani: “Sono ormai necessari urgenti interventi di manutenzione”
Gli istituti scolastici presenti nel territorio clodiense necessitano di manutenzione straordinaria in tempi brevi. Non è una novità che le scuole presenti a Chioggia e Sottomarina (secondarie di primo e secondo grado) lamentino criticità che nel corso degli anni non sono state affrontate in maniera strutturale. L’ultima problematica in ordine di tempo è quella della scuola Don Milani, dove infiltrazioni di acqua dovute alle copiose piogge delle ultime settimane hanno determinato disagi per i ragazzi. Il problema è stato portato all’attenzione dell’Amministrazione comunale dal Pd, attraverso gli interventi di Barbara Penzo (interpellanza presentata in Consiglio Comunale) e Jonathan Montanariello. Quest’ultimo in particolare sottolinea come non
sia opportuno ricorrere all’usuale rimbalzo delle responsabilità sulle precedenti amministrazioni (pratica peraltro bipartisan e di certo non nuova nel clodiense).
“La scuola presenta importanti emergenze, i nostri ragazzi vivono un disagio palese e chi governa da quattro anni ha tra le priorità eventi e droni, ritenendo colpevole chi lo ha preceduto” sono le parole del consigliere.
Per Montanariello non ci sono scuse, considerato il tempo trascorso da quando Armelao è al timone della città.
“Forse il Sindaco dimentica che amministra Chioggia da quattro anni – puntualizza Montanariello, che poi aggiunge - e dimentica anche che lui stesso ha seguito meno di un anno fa tutta la partita degli accorpamenti scolastici. Quella forse era
un’occasione per riorganizzare la geografia scolastica e mettere in linea una progettualità”.
Di contro il sindaco Mauro Armelao prende atto della situazione e garantisce pronto intervento per l’individuazione delle infiltrazioni e il ripristino della contro soffittatura, ma allo stesso tempo ammette situazioni disastrose per gli spogliatoi a servizio della palestra. Urge pertanto un intervento organico e completo alle strutture.
“Armelao non ha capito che chi si candida a governare sa quello che trova e quello che c’è da fare, ed è fuori da ogni grazia pensare di arrivare quasi a fine mandato e dare le colpe dei propri fallimenti o promesse non mantenute a che vi era prima” conclude Montanariello.
Luca Rapacciuolo
Le infiltrazioni d’acqua dovute alle piogge delle ultime settimane hanno riportato all’attenzione la questione degli edifici del territorio. Montanariello: “La scuola è una priorità”. Il sindaco assicura di sistemare rapidamente
Un riconoscimento agli assistenti bagnanti, angeli custodi delle spiagge del litorale
Sono 120 gli assistenti bagnati ai quali il sindaco Mauro Armelao e l’assessore al Demanio Turistico, Serena De Perini, hanno conferito l’attestato di riconoscimento per l’impegno profuso durante la stagione estiva.
“Vogliamo ringraziare i nostri angeli bagnini – ha detto il sindaco - che contribuiscono a rendere sicuri i nostri litorali di Sottomarina e Isola Verde con il grande lavoro a tutela dell’incolumità e della vita di tutti noi. Un mio pensiero e un grazie particolare a chi ha salvato vite umane e a chi ha dimostrato sangue freddo nell’affrontare i venditori abusi che intralciavano il passaggio sulla battigia. Il prossimo anno siamo sicuri, viste le Autorizza-
zioni Enac, di poter partire anche con la sperimentazione di salvamento in mare mediante droni che andranno ad aumentare la sicurezza dei nostri bagnanti”.
“Siamo abituati a vivere l’estate come un momento di svago e di
divertimento. In realtà noi non ci accorgiamo che dietro ad ogni giornata di sole e relax – ha sottolineato l’assessore - c’è il lavoro attento di queste persone. Gli assistenti bagnanti sono gli angeli custodi delle nostre spiagge. Di un litorale vasto e complesso, di cui i nostri assistenti sono i “tutori” non solo in acqua ma anche a terra. Non fosse per loro, per la loro professionalità e attenzione, oggi avremmo scritto una storia diversa. L’attestato che abbiamo consegnato loro è il simbolo della riconoscenza che tutta la città tributa a queste persone. Con loro anche i cani da salvataggio, cinque bellissimi “bagnini a 4 zampe” ai quali portiamo il nostro grazie, a loro e ai loro istruttori”.
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Mauro Armelao e Jonathan Montanariello
Ipab Casson. Il consigliere Di Giovanni manifesta dubbi sulla procedura del concorso
Nomina del nuovo direttore, scoppia lo scontro politico
Il Cda replica: “percorso concordato con la Regione che non ha eccepito alcuna eccezione al bando” e passa al contrattacco: fa disinformazione
S contro politico anche in seno al Consiglio di amministrazione del Centro Servizi Anziani
“Felice Casson”. Continuano gli scambi di accuse tra gli iscritti locali al partito Fratelli d’Italia e l’amministrazione comunale.
Questa volta sul terreno di battaglia appunto del Csa Casson di via Boschetto.
Il protagonista principale è Giovanni di Giovanni, consigliere del centro in quota a FdI, che chiede delucidazioni al presidente e al vicedirettore in merito al bando per la ricerca del nuovo direttore della struttura.
In una lettera all’Ipab Casson, Di Giovanni avrebbe manifestato dubbi relativamente alla prova scritta e orale per la selezione del nuovo direttore. Dichiarazioni pensati che non possono che accendere gli animi dei colleghi consiglieri e della politica locale. Immediata la reazione del Csa che prende le distanze da Di Giovanni e anzi passa al contrattacco.
“E’ alquanto discutibile che il consigliere Di Giovanni, poco presente sino ad oggi nei Consigli di amministrazione, eccepisca l’ipotetica non validità del concorso a tempo determinato (e non come lui cita a “tempo indeterminato”) per ricoprire il posto di Direttore” fanno sapere i consiglieri.
“Il percorso sin d’ora intrapreso per l’individuazione di tale incarico – aggiungono - è stato concordato con la Regione del Veneto che non ha eccepito alcuna eccezione al bando in corso. Singolare è il fatto che il consigliere Di Giovanni si “agiti” anche questa volta, apparentemente in concomitanza dell’ennesima richiesta del suo collega di partito di transazione del debito nei confronti della Casson”. A Di Giovanni viene imputata anche una scarsa presenza a tutte le occasioni di incontro del consiglio stesso. “Si ribadisce – sottolineano - che lo scopo del consigliere di amministrazione del CSA Casson deve sempre essere finalizzato alla buona condotta dell’Ente per garantire una dignitosa permanenza degli ospiti all’interno delle strutture. Proprio per questo si invita il con-
sigliere Di Giovanni a ricordarsi le finalità per le quali è stato nominato. Ad esempio, iniziando a partecipare ai consigli di amministrazioni, perché al momento le sue presenze sono le più basse tra tutti i componenti”.
E accusano il consigliere di fare “disinformazione”.
Prende la “palla al balzo” anche il sindaco Mauro Armelao, che
nella decisa replica sottolinea come le assenze di Di Giovanni avvengano anche a causa dei contestuali impegni di vendita gelati. E’ da questa replica che la polemica si inasprisce ulteriormente, con Giovanni Di Giovanni che denuncia di sentire denigrata la propria figura professionale e in generale tutta la categoria.
Luca Rapacciuolo
Le Domeniche
Ecologiche in città
Qualità dell’aria, si prosegue col calendario delle domeniche ecologiche, dopo la prima dello scorso 6 ottobre, le prossime sono fissate per il 17 novembre e il 29 dicembre prossimi.
“Queste giornate vogliono essere un incentivo a rivedere, nel possibile, le nostre abitudini quotidiane. Un piccolo gesto di tutti – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Serena Perini - può significare tanto per la tutela del nostro ambiente. Spegniamo dunque i motori e facciamo una bella passeggiata nel nostro territorio che offre tanta bellezza naturale”.
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Chioggia recepisce così le indicazioni della Regione del Veneto in attuazione del pacchetto di misure straordinarie per il contenimento dell’inquinamento atmosferico.
Arena Duse, procedono i lavori per dare uno spazio ai giovani musicisti
“E’ nostra precisa volontà quella di dare spazio ai tanti giovani musicisti, e gruppi musicali, così che possano esibirsi in pubblico e avere spazi dedicati a sala prove” è la promessa del sindaco Mauro Armelao a commento dei lavori in corso all’Arena Duse, in viale Tirreno a Sottomarina.
Abbandonata da più di dieci anni, il cantiere è ora operativo “grazie ad un nostro progetto – ricorda il primo cittadino –finanziato dal Pnrr”.
“Siamo convinti – aggiunge –che l’Arena Duse possa tornare a splendere ospitando spettacoli tutto l’anno”.
Un cantiere che vuole essere anche questo, nei fatti, una “risposta a chi cerca di legittimare quanto l’amministrazione Armelao sta facendo di buono” sottolinea il sindaco.
Si mobiliti anche Chioggia per chiedere al governo di continuare a erogare i fondi
“Il rubinetto comincia seccarsi. Il mancato finanziamento potrebbe avere conseguenze pesantissime non solo per Venezia ma per tutta l’area che ne beneficia”
“I l rubinetto della Legge Speciale per Venezia comincia a seccare, e dalla prossima legge di Stabilità non si prevedono sorprese positive. L’allarme è stato lanciato dall’amministrazione veneziana, ma le ricadute in caso di mancato rifinanziamento sarebbero pesantissime anche per Chioggia: da cinquant’anni la città ne beneficia a piene mani, e così pure (più di recente) Mira e la Riviera del Brenta”. A lanciare l’allarme è Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.
“Sono soprattutto le opere pubbliche a godere dei fondi statali ad hoc. In primis il recupero degli edifici storici, come palazzo Granaio e i ponti che solcano i canali Vena e San Domenico - spiega Erika Baldin - ma nell’ultimo piano programma risultano finanziati anche interventi per rendere di nuovo abitabili alcuni alloggi pubblici, gli opportuni studi di fattibilità, le urgenze sopravvenu-
te per lo stadio, i restauri al teatro Astra. Ove non continuassero le erogazioni governative, magari destinate alla futura gestione del Mose, come sarebbe possibile farvi fronte? Figurarsi prospettare l’eventuale acquisizione dell’ex convento di Santa Caterina, da riconvertire è l’auspicio ad uso universitario”.
La legge 171/1973 riserva una particolare attenzione alla salvaguardia idraulica.
“Fu infatti pensata dopo le alluvioni di sette anni prima - prosegue la consigliera - per preservare l’intero bacino scolante attraverso il rafforzamento di rive e argini, la loro messa in sicurezza dal rischio chimico, dal moto ondoso e dal transito delle grandi navi da crociera. Ad esempio, era previsto anche il riassetto del canale Novissimo, il cui avanzamento è stato temporaneamente fermato dalla Sovrintendenza. Così come sarebbe più difficile limitare gli
effetti del cuneo salino alle foci dei fiumi”. Esattamente un anno fa il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno promosso dalla stessa Baldin, che chiedeva alla Giunta di palazzo Balbi un impegno con le istituzioni romane al fine di far affluire dopo tredici anni le necessarie risorse.
“A Chioggia invece tutto tacenota l’esponente del M5S - si la-
sciano andare le cose per quieto vivere e non disturbare i manovratori. Pertanto, invito chi di competenza a farsi sentire con la tanto evocata “filiera”, raccomandando alla presidente Meloni e al ministro Giorgetti di allargare i cordoni della borsa, in modo da corrispondere alle esigenze primarie di un territorio così fragile”. Dopo dodici mesi, la situazione è al punto di partenza sottolinea
Ospedale di Chioggia, laboratorio analisi aperto alle “visite” dei cittadini
I laboratori analisi dell’Ulss 3 Serenissima aprono le porte al pubblico e invitano la cittadinanza a visitare questi spazi per capire meglio come funziona un moderno laboratorio clinico.
Ad inaugurare le visite l’Ospedale dell’Angelo di Mestre, in occasione della Giornata Europea della Medicina di Laboratorio, quindi l’invito è stato esteso anche ai cittadini che fanno riferimento agli Ospedali di Dolo e di Chioggia.
“Tutti coloro che vorranno visitare il Laboratorio - spiega il Direttore, il dottor Paolo Carraro Direttore di quello a
Mestre - potranno averne una visione dall’interno e potranno capire la sostanza degli esami effettuati e come ne viene assicurata la qualità”.
“Quella che opera dentro un grande laboratorio - sottolinea il dottor Carraro - è una scienza nascosta, che però ogni giorno contribuisce a curare e a salvare la vita a molti malati. La struttura, articolata nella sede mestrina e in quelle dislocate nelle cinque sedi ospedaliere, produce oltre 11 milioni di esami l’anno, ed impiega decine di tecnici di laboratorio e diversi medici, biologi, operatori
sociosanitari e infermieri. Questa rete di professionalità e tecnologie garantisce in ogni ospedale anche le urgenze 24 ore su 24, refertando gli esami urgenti in venti minuti, i più complessi entro un’ora”.
Le visite organizzate ai Laboratori dell’Ospedale di Dolo e di Chioggia si svolgeranno dall’11 al 15 novembre - ed è la prima volta che questo avviene - anche i Laboratori Analisi dell’Ospedale di Dolo - prenotando rispettivamente a Dolo allo 041.5534415, tra le 10:30 e le 16:00 - e a Chioggia, chiamando lo 041.5534415 tra le 11:00 e le 15:00.
Baldin. “Si vede che le interlocuzioni non sono state positive - conclude Erika Baldin- sempre che siano avvenute. La Legge Speciale è la vera autonomia che regge da cinquant’anni le sorti di Venezia e del suo circondario. Fare senza è impossibile, e finora tutti i governi l’hanno capito con più o meno difficoltà, tranne quello in carica”.
Alessandro Abbadir
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Erika Baldin
Territorio.
gradi per promuovere una vita di qualità
Anche il mese di ottobre, con varie proposte per promuovere e sensibilizzare le donne al tema della prevenzione, è stato un grande successo. Salute, cura e attenzione per il proprio corpo è il messaggio che l’associazione vuole veicolare
S ono molte le iniziative promosse dall’Andos di Chioggia. Nel mese di gennaio l’Associazione nazionale donne operate al seno si è presentata agli studenti dell’Istituto professionale Cavanis per fare sensibilizzazione verso le giovani generazioni e mattinata relax per le socie, con coccole e tenerezza in particolare per le specializzazioni di Estetista e Parrucchiere. “Marzo donna” e “Ottobre rosa” sono stati dedicati all’iniziativa “Conosci e controlla il tuo seno” - con la collaborazione della dottoressa Grazia Guzzetta, radiologa senologa, e delle farmacie del territorio - con la quale le donne imparano l’autopalpazione al seno.
Nel periodo pasquale è stato predisposto un banchetto nell’atrio dell’Ospedale di Chioggia per la vendita di oggetti realizzati
dal gruppo di lavoro creativo finalizzata all’autofinanziamento dell’Andos. Con il contributo degli imprenditori del territorio è stato realizzato anche il progetto “qualità di vita” che prevede la consegna di prodotti cosmetici, idonei per i pazienti oncologici. Grazie alla disponibilità di una volontaria estetista è stato proposto anche “EsteticAndos” - nel periodo invernale il lunedì mattina - dedicato alla cura e attenzione al proprio corpo, per sentirsi “Belle sempre!”. E con il supporto di una volontaria specializzanda è stato organizzato un corso di danza-terapia.
L’acquisto di un elettrocardiografo portatile per il reparto di oncologia dell’ospedale è stato reso possibile grazie alla camminata e vogata non competitiva “Andemo a torsio” in memoria di Giulia, or-
ganizzata a maggio. Nell’ambito dell’Ottobre Rosa, mese internazionale dedicato alla prevenzione, vi è stato un momento informativo in collaborazione con la dott.ssa Grazie Guzzetta, il palazzo municipale illuminato di Arancio nei fine settimana, colore che intende esprimere accoglienza, forza e coraggio alle donne colpite dalla malattia, il banchetto informativo in Corso del Popolo e la “Camminata in Arancio” con la maglietta “Prevenzione è Vita” per promuovere le adesioni agli Scree-
ning mammografici.
L’iniziativa “Una boccata di ossigeno” con la piantumazione di un albero in Piazza Todaro a Sottomarina riguarda la prevenzione che parte dalla qualità dell’aria che respiriamo ed è stata organizzata in collaborazione con il comitato Parco degli Orti, il patrocinio dell’amministrazione comunale, il coinvolgimento degli insegnanti e degli alunni della scuola elementare Salvatore Todaro. L’Andos, infatti, si impegna a piantare un albero ogni anno.
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A tutto questo si aggiunge anche “Andos va al museo” con la visita al Forte San Felice a Sottomarina per promuovere l’arte e la cultura come strumenti per migliorare la qualità della vita e la salute delle donne poiché bellezza e armonia producono benessere.
L’Andos è presente al box delle associazioni tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 12.00 all’ingresso dell’ospedale dove sarà anche allestito il banchetto natalizio. Il Gruppo di lavoro creativo si ritrova tutti i lunedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00 in una sala dell’oratorio della Parrocchia Beata Vergine della Navicella. Il progetto “qualità di vita” prevede l’acquisto di nuove parrucche in utilizzo alle donne in terapia che ne facciano richiesta. Fanno parte del direttivo dell’Andos, presieduto da Silvia Pagan, la vicepresidente Donatella Boscolo Sale e le consigliere Mara Carraro, Annamaria Maistrello e Maria Rosa Perini.
Eugenio Ferrarese
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Musica.
Lo studente del conservatorio di Adria si aggiudica il riconoscimento
Gianluca Bergamasco vince il prestigioso Premio Venezia
Gianluca Bergamasco, studente del Conservatorio Buzzolla di Adria, ha vinto il prestigioso Premio Venezia. Il giovane pianista 23enne di Chioggia, allievo del Maestro Giorgio Farina, ha conquistato il prestigioso Premio Venezia, il concorso pianistico nazionale di altissimo livello, organizzato dalla Fondazione Amici della Fenice in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.
A darne notizia il Direttore del Conservatorio “Buzzolla”, Paolo Zoccarato che ha evidenziato l’importanza di questo riconoscimento per Gianluca Bergamasco, definendo il suo successo una chiara dimostrazione del talento e della passione che il giovane pianista ha messo nello studio. Ha inoltre sottolineato come la vittoria al Premio Venezia rappresenti non solo un traguardo personale per Bergamasco, ma anche un motivo di grande orgoglio per l’intera istituzione scolastica, che vede in lui un esempio di eccellenza artistica e dedizione.
Il Premio Venezia, giunto alla 40esima edizione, si svolge annualmente presso il rinomato Teatro La Fenice ed è riservato ai migliori giovani pianisti italiani, selezionati tra coloro che hanno ottenuto il massimo dei voti nei conservatori del Paese.
La competizione, tra le più
importanti nel panorama della musica classica italiana, è un trampolino di lancio per i giovani talenti, perché offre loro non solo riconoscimenti economici ma anche opportunità di esibirsi con orchestre di prestigio e di collaborare con rinomate istituzioni musicali. Gianluca Bergamasco, oltre a ricevere la targa del Presidente della Repubblica e diverse borse di studio, avrà l’onore di esibirsi come solista con l’Orchestra del Teatro La Fenice, un evento che segnerà un significativo passo avanti nella sua carriera sia a livello nazionale che internazionale.
“Ho accolto con grande gioia e
profondo orgoglio la notizia che un nostro concittadino ha conquistato il prestigioso Premio Venezia. Un risultato di questa portata non si raggiunge per caso: è il frutto di un talento straordinario e di un impegno costante. Grazie, Gianluca, per essere un esempio brillante non solo per i giovani, ma per tutta la comunità - ha commentato il vicesindaco Elena Zennaro-. Il prossimo 29 novembre, Bergamasco si esibirà con l’orchestra del Conservatorio Buzzolla al Teatro Comunale di Adria, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico.
Guendalina Ferro
Premio fedeltà al lavoro a sei imprenditori chioggiotti
Cinque imprenditori chioggiotti del Gebis Chioggia Spiagge sono stati premiati in occasione della quinta edizione della “Premiazione del lavoro, del progresso economico e dell’innovazione”, noto come premio “Fedeltà al lavoro”, promosso dalla Cciaa (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura) di Venezia e Rovigo. Nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta nella monumentale sala della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia sono stati assegnati cinquanta riconoscimenti alle imprese e a lavoratori dipendenti che si sono distinti nell’ambito dei diversi settori economici del territorio e tra questi Gianni Boscolo Moretto (camping Mi-
Il premio agli imprenditori chioggiotti è stato consegnato dal presidente di Gebis Gianni Boscolo Moretto, membro della giunta della Cciaa, e dall’asses-
sore al Commercio di Chioggia Riccardo Griguolo.
Un sesto premio è stato assegnato anche a Michele Lazzaro Siviero, maestro orafo ed ex presidente dell’Associazione artigiani Chioggia.
“E’ sempre un’emozione vedere i nostri associati salire sul palco per ricevere un premio che certifica l’impegno e la passione sul lavoro”, ha commentato Gianni Boscolo Moretto. “Avere tra i premiati ben cinque dei nostri soci denota l’importanza e lo sviluppo che il settore balneare ha avuto negli anni, ma anche l’impegno dell’associazione nel sostenere le imprese del settore e accompagnarle nelle sfide e nei cambiamenti che il comparto affronta ogni giorno”. (e.f.)
Il giovane pianista di 23 anni, allievo del Maestro Giorgio Farina, stupisce al concorso pianistico nazionale di altissimo livello, che quest’anno è giunto alla quarantesima edizione, a dimostrazione del grande talento artistico
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Chioggia
Gianluca Bergamasco
Piccolo Teatro Città di Chioggia. E’ stato presentato ufficialmente dalla compagnia teatrale
Un nuovo logo che omaggia le Baruffe in Calle di Donin
Si vuole celebrare il legame con la città di Chioggia e lo spettacolo itinerante, unicum nel panorama nazionale, che è diventato un cavallo di battaglia molto apprezzato
U n ponte sul Canal Vena di colore magenta è la nuova immagine scelta quale logo del Piccolo Teatro Città di Chioggia Aps.
Realizzata dalla giovane grafica Laura Bottaro, il nuovo logo vuole comunicare il legame profondo tra la compagnia teatrale e Chioggia e nello stesso tempo trasmettere un’idea di armonia e di connessione.
“Il Ponte e in particolare il Ponte sul Canal Vena è un elemento architettonico importante nella storia del nostro gruppo – ha commentato il direttore artistico Paolo Penzo.Oltre a rappresentare uno dei luoghi caratteristici della nostra città, è uno dei palchi naturali dello spettacolo itinerante de “Le Baruffe in Calle di Pierluca Donin”, un unicum nel panorama culturale nazionale.
Lo spettacolo, grazie alla stretta collaborazione con Arteven, in questi anni è diventato uno dei nostri cavalli di battaglia, riconosciuto a livello regionale e nazionale”.
“Siamo partiti da un concept semplice, ma efficace per l’immediatezza del messaggio. Il ponte ha una valenza simbolica quale elemento di collegamento tra palco e platea, di connessione tra mondo reale e mondo rappresentato, ma anche tra presente e passato – ha dichiarato la neo Presidente Diletta Perini. - Il color magenta è un tono rosso che vuole evocare il teatro, un colore pulsante ed incoraggiante per una storia da disegnare con un look diverso e nuovi outfit”.
L’attività della compagnia teatrale prosegue con nuove esperienze di laboratori teatrali e con molte idee da realizzare per il 2025. Il percorso di restyling prevede anche la realizzazione di nuovo sito moderno e aggiornato e una gestione dei social più puntuale.
Oltre ad aver rinnovato lo statuto e il direttivo, con la Presidenza onoraria in capo a Franca Ardizzon, il Piccolo Teatro Città di Chioggia, attivo sul territorio tra le compagnie amatoriali e
affiliato alla FITA, è iscritto da maggio 2024 al Runts. I nuovi progetti culturali si propongono di valorizzare la lingua e la cultura veneta e promuovere la città di Chioggia attraverso il teatro.
Eugenio Ferrarese
Chioggia. Rivista di Studi e Ricerche: una serie di articoli per approfondire la conoscenza della città
La pubblicazione semestrale “Chioggia. Rivista di Studi e Ricerche” diretta da Cinzia Gibin apre il n. 64 con un intervento di Alessia Boscolo Nata sulle “Antiche tracce sulla Torre di Santa Maria e ponte della Cuccagna” all’ingresso sud del centro storico.
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Sergio Ravagnan presenta “Chioggia nei ritagli di giornale di Giovanni Comisso”, mentre Sergio Perini illustra la politica tra due Imperi - quello francese e quello austriaco - nel periodo tra il 1798 e il 1818. Alberto Naccari ci spiega la circolazione monetaria nel suo intervento intitolato “La monetazione veneziana. Dalla Lira ideale alla Lira reale”.
Il “Coro Popolare Chioggiotto” è stato fondato 45 anni fa. Pier Giorgio Tiozzo Gobetto, presidente dell’associazione, rievoca l’intensa attività del complesso vocale. Maria Elisa Boscolo Chio ha intervistato le sorelle del partigiano Vittorino Boscolo Fiore completata da una biografia attraverso le immagini. Nell’intervento di Fabrizio Boscolo Caporale è presentato lo “Speciale 25 aprile” realizzato dal Movimento Studentesco nel 1975 nel Trentennale della Resistenza.
La sezione iconografica, a cura di Sergio Ravagnan, è dedicata alla chioggiotta Angela Ravagnan artista della scuola secessionista veneta. Nella sezione “Tesi di Laurea” è proposto uno studio di Edoardo Fasolin sulla sicurezza urbana nei momenti di grande affollamento con particolare attenzione all’organizzazione della Sagra del Pesce a Chioggia. Un esempio di attività “Steam” (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) svolto dall’Istituto Comprensivo Chioggia 2 è presentato nella sezione didattica. In conclusione, Cinzio Gibin ricorda il prof. Franco Frizziero, recentemente scomparso, che per molti anni ha fatto parte della redazione della rivista “Chioggia”. (e.f.)
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Spettacoli. Al via la stagione teatrale
“Acqua alta”, tra danza e teatro, quest’anno all’insegna del puro divertimento
Da novembre a marzo, saranno sette gli appuntamenti al teatro Don Bosco e due gli appuntamenti di danza all’auditorium San Nicolò previsti nel cartellone promosso dall’assessorato alla Cultura in collaborazione col circuito Arteven
Al via la 30esima edizione di “Acqua Alta” la nuova stagione teatrale promossa dall’assessorato alla Cultura di Chioggia, in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven. A presentarla il vicesindaco Elena Zennaro, il presidente di Arteven Massimo Zuin e Patrizia Boscolo Chio vicedirettore di Arteven. Da novembre a marzo, saranno sette gli appuntamenti al teatro Don Bosco e due gli appuntamenti di danza all’auditorium San Nicolò.
“Siete pronti a lasciarvi alle spalle le preoccupazioni quotidiane e a immergervi in un mondo dove la risata è l’unica protagonista?” ha esordito con queste parole il vicesindaco Zennaro. “Quest’anno – ha detto - abbiamo preparato una rassegna di puro divertimento, dove ogni battuta è un colpo di genio e ogni personaggio è più esilarante del precedente!”
Si inizierà giovedì 28 novembre al Teatro Don Bosco con “Non Hanno un Amico”, interpretato da Luca Bizzarri. Lo spettacolo, ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media, esplora con ironia e sagacia la comunicazione politica, i fenomeni social e i costumi di una società sospesa tra nostalgia e innovazione. Il 12 dicembre sarà il turno di “La Scuola dei Mariti e delle Mogli”, una rappresentazione di Theama Teatro che unisce due commedie di Molière in una riflessione divertente e pungente sui rapporti di coppia e le dinamiche sociali.
Il nuovo anno si aprirà con “Arlecchino?” di Andrea Pennacchi, che andrà in scena il 23 gennaio 2025 al Teatro Don Bosco. Questa rilettura della maschera della commedia dell’arte, come raccontato dal regista Marco Baliani, rappresenta un tributo e, allo stesso tempo, una rielaborazione che sorprenderà anche i più affezionati al classico Arlecchino.
Sabato 1° febbraio, l’Auditorium San Nicolò accoglierà la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei con “Puccini’s Opera. Voci di Donne”, un omaggio alle eroine di Giacomo Puccini. Tosca, Madama Butterfly, Mimì e Turandot. Il 6 febbraio, il Teatro Don Bosco ospiterà Stivalaccio Teatro con “Buffoni all’Inferno”, una pièce dal tono ironico e filosofico in cui Belzebù offre una seconda possibilità a tre buffoni giunti nel regno dei morti. David Larible,
clown di fama internazionale, porterà “Destino di Clown” al Teatro Don Bosco il 20 febbraio. Il 6 marzo, Paolo Cevoli sarà protagonista con “Figli di Troia”, un’esilarante rivisitazione del viaggio di Enea, che si intreccia con i grandi viaggi della storia, da Colombo a suo padre, emigrante negli anni ’50 in Australia. A marzo, la stagione prosegue con “L’Inferiorità Mentale della Donna”, in cui Vero-
nica Pivetti, porta in scena teorie pseudoscientifiche storiche che rivelano il pregiudizio nei confronti del genere femminile. La rassegna chiuderà il 29 marzo con “Mbira” di Roberto Castello, all’Auditorium San Nicolò, un inno alla multiculturalità che intreccia danza, musica e narrazione. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.
Guendalina Ferro
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Un calendario in omaggio a Pierluca Donin, figura chiave delle arti teatrali venete
La rassegna “Domeniche Spettacolari” al Teatro Tullio Serafin di Cavarzere si prepara ad animare le domeniche da novembre a marzo, con un ricco programma di nove spettacoli, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cavarzere in collaborazione con Arteven e con il sostegno di Adriatic Lng. “Questa rassegna è interamente dedicata a Pierluca Donin, scomparso lo scorso anno”, ha commentato Ilaria Turatti, assessore alla Cultura. “Pierluca è stato un grande professionista e uomo, capace di elevare le stagioni teatrali di Arteven nei teatri di tutto il Veneto. Amava le tradizioni, ma era sempre alla ricerca di nuove chiavi di lettura. È stato un onore aver collaborato con lui.”
“Pierluca ha curato le stagioni teatrali a Cavarzere dal 1990 fino alla sua scomparsa”, ha evidenziato Enzo Salmaso, direttore artistico del teatro Serafin. “Anche quest’anno siamo al fianco del Comune di Cavarzere per sostenere la Stagione di prosa del Teatro Tullio Serafin, un’istituzione storica del nostro territorio,” ha affermato Giorgia Fonsatti per Adriatic Lng. “Grazie a iniziative come la rassegna teatrale, il teatro assume un ruolo fondamentale sia dal punto di vista culturale che sociale, con momenti di riflessione su temi attuali ed eventi pensati per coinvolgere le famiglie.” (g.f.)
Da sinistra: Massimo Zuin, Presidente di Arteven, Elena Zennaro, Vicesindaco di Chioggia e Assessore alla Cultura, Patrizia Boscolo Chio, Vicedirettore di Arteven, nella foto sopra Pierluca Donin
L’anniversario. Festeggiato il traguardo con il vescovo, l’assessore regionale al lavoro e le autorità
Settant’anni di Cavanis, l’istituto guarda al futuro con nuovi progetti
Elena Zennaro, vice sindaco di Chioggia, ha sottolineato la “storia di dedizione e cuore” e ringraziato tutto il personale per l’impegno profuso nell’educazione di migliaia di ragazzi. Il direttore Giannotti ha presentato il progetto “Artigiani del cielo”
LSintonizzati sul futuro.
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a festa per il 70° anniversario dell’Istituto Cavanis di Chioggia ha preso il via con una Santa Messa solenne, celebrata da Sua Eccellenza Monsignor Giampaolo Dianin, Vescovo di Chioggia, seguita da una giornata ricca di interventi, celebrazioni e presentazioni di nuovi progetti. Un traguardo importante che sottolinea come l’istituto non solo abbia saputo mantenere vivi i propri valori fondanti, ma sia anche proiettato verso il futuro, con nuove progettualità dedicate alla crescita dei giovani. Alberto Baradel, presidente della Fondazione Cavanis, ha ricordato con orgoglio la dedizione che, fin dalla sua fondazione, ha caratterizzato l’ istituto scolastico: “Qui si impara non solo un mestiere, ma a vivere secondo valori che formano la persona,” ha dichiarato. La Vicesindaco di Chioggia, Elena Zennaro, ha espresso il sostegno dell’amministrazione per il lavoro svolto dal Cavanis, definendo i suoi settant’anni “una storia di dedizione e cuore” e ringraziando tutto il personale per l’impegno profuso nell’educazione di migliaia di ragazzi. “Questo istituto – ha aggiunto Zennaro – è un punto di riferimento prezioso per la nostra comunità.” Padre Irani Tonet, vicario generale della Congregazione Cavanis, ha ripercorso le radici della missione educativa dell’istituto, ispirata dai fratelli fondatori Antonio e Marco Cavanis. La cerimonia ha visto poi l’inaugurazione della nuova sala conferenze, un ambiente pensato per ospitare attività didattiche, eventi e spettacoli. Le celebrazioni sono proseguite proprio in questo spazio, con una performance teatrale ispirata al tema della violenza di genere, presentata dalle studentesse del Cavanis, giunte via mare a bordo delle imbarcazioni della remiera clodiense. Il direttore del Cavanis Vincenzo Giannotti ha espresso il proprio orgoglio per la performance delle ragazze e ha ringraziato la comunità del Cavanis, rimarcando l’importanza della nuova sala come spazio di espressione e confronto per gli studenti. Nell’occasione l’Assessore regionale al lavoro e all’istruzione, Valeria Mantovan, ha portato il proprio saluto, sottolineando l’impor-
tanza del ruolo del Cavanis nella formazione dei giovani e definendolo “un punto di riferimento educativo che da settant’anni si impegna a formare i nostri ragazzi.”
Il direttore Giannotti ha poi presentato il progetto Artigiani del cielo, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un laboratorio astronomico che si evolverà in un osservatorio vero e proprio, che verrà allestito all’ultimo piano della scuola e verrà aperto al pubblico. A guidare i ragazzi in questa avventura è il professor Stefano Perini, affiancato dall’artigiano veneziano Romano Zen, maestro di fama internazionale nella costruzione di lenti e specchi di precisione. “Realizzare lenti perfette per telescopi è un lavoro di costanza, pazienza e precisione,” ha spiegato Zen. Altra no-
vità illustrata durante l’evento è stato il progetto Giardino con teatro all’aperto, un’area in fase di realizzazione che offrirà uno spazio di apprendimento immerso nella natura, dove gli studenti potranno vivere momenti di studio e riflessione, seguendo un modello educativo che valorizza il contatto con l’ambiente. A seguire, il tour dei laboratori ha portato gli ospiti nel nuovo laboratorio di robotica, che è già diventato un polo di innovazione per gli studenti del Cavanis, consentendo loro di avvicinarsi al mondo della tecnologia e della programmazione. Il laboratorio di elettrotecnica ha mostrato altre eccellenze dell’istituto, con progetti che coinvolgono gli studenti nel mondo digitale e meccanico, preparando i giovani alle sfide del domani.
Guendalina Ferro
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La celebrazione per i 70 con l’assessore regionale Mantovan, il vice sindaco Elena Zennaro e il vescovo di Chioggia
Spettacoli. Il cartellone teatrale domenicale dei comuni di Mira e Mirano
“Millemodi”, un ricco programma all’insegna della “molteplicità”
Tutto pronto per la seconda edizione di “Millemondi”, il cartellone teatrale domenicale dei Comuni di Mira e Mirano e curato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. Un cartellone che gli enti locali dedicano congiuntamente alle famiglie. Gli spettacoli andranno in scena al Teatro di Mirano e al Teatro Villa dei Leoni di Mira. Otto titoli in abbonamento, ma anche laboratori e uno spettacolo gratuito a Natale.
La rassegna si apre domenica 10 novembre al Teatro Villa dei Leoni di Mira con “Ti vedo la leggenda del Basilisco” di Emanuela dell’Aglio. Domenica 1° dicembre al Teatro di Mirano andrà in scena la nuova produzione firmata Piccionaia, “333 Porcellini”. Domenica 19 gennaio 2025, a Mirano, Giallo Mare Minimal Teatro presenta “Ape Pina” uno spettacolo per i più piccoli. Domenica 9 febbraio al Teatro Villa dei Leoni di Mira Factory Compagnia Transadriatica porta in scena “Paloma Ballata Controtempo”. Domenica 23 febbraio al Teatro Villa dei Leoni di Mira la Compagnia Teatrale Mattioli presenta “Gli Stivali di Amanda” liberamente ispirato a “Teresin che non cresceva” di Gianni Rodari. Domenica 9 marzo si torna al Teatro di Mirano con “Seggioline” di Teatro Telaio. Dome-
nica 30 marzo, al Teatro Villa dei Leoni di Mira, Tanti Cosi progetti presenta lo spettacolo “Granny e il Lupo”. La rassegna si chiude domenica 6 aprile 2025 al Teatro di Mirano con “Sconcerto D’Amore” della compagnia Nando e Maila. Al Teatro Villa dei Leoni di Mira è in programma un ulteriore titolo natalizio, gratuito e su prenotazione, al quale gli abbonati e i possessori di carnet di Millemondi potranno accedere con diritto di prelazione. Lunedì 6 gennaio, alle ore 17, la Compagnia Drogheria Rebelot, infatti, mette in scena “Il Bosco delle Storie di Natale”.
Gli spettacoli iniziano a Mira alle 16 e a Mirano alle ore 15.30. “Millemondi porta già nel suo nome un’evidenza, e un desiderio, di molteplicità” dicono per La Piccionaia Centro di Produzione
Teatrale, Enrico Papa, direttore organizzativo, e Nina Zanotelli, curatrice della programmazione. “Viviamo una contemporaneità che spesso tende a omologare I bambini, invece, ci insegnano in modo del tutto naturale che la loro fantasia è infinita e piena di possibilità: non ci sono limiti ai mondi immaginati dai nostri piccoli cittadini e vissuti nei loro giochi”.
I nuovi abbonamenti e carnet sono in vendita dal 17 ottobre: al Teatro di Mirano il martedì dalle 16 alle 17.30 e il giovedì dalle 12 alle 14; al Teatro Villa dei Leoni di Mira il mercoledì dalle 17 alle 19 e il venerdì dalle 11 alle 14. Abbonamenti disponibili su www.miranoteatro.it e www.teatrovilladeileonimira.it. I biglietti sono disponibili dal 30 ottobre sia in biglietteria che online. Abbonamenti a 8 spettacoli: intero 40 euro ridotto, ragazzi under 14, 28 euro. Abbonamenti a 4 spettacoli: intero 22 euro ridotto, ragazzi under 14, 14 euro. Carnet 12 ingressi (massimo 4 persone a spettacolo): unico adulti e bambini 60 euro. Info tel Mirano 041.4355536, info@ miranoteatro.it. Info tel Mira 041 4266545 / messaggi whatsapp 347 8905167info@teatrovilladeileonimira.
Il libro. Dino Memmo, 60 anni di attività artistica
Silenzi parlanti e labirinti svelati. Nella pubblicazione “Una vita per l’arte” a cura di Sergio Ravagnan si ripercorrono 60 anni di attività artistica - 1964/2024 - di Dino Memmo che è passato dalla prime esperienze metafisiche ai valori simbolici surreali dei relitti sfasciati e degli “squeri” (cantieri navali), ai muri degradati sia di umili dimore sia di famosi edifici palladiani, ma anche rievocando il misterioso intreccio tra uomo e natura rileggendo le “Metamorfosi” di Ovidio, le suggestioni suscitate da nuovi soggetti attraverso gli appunti di viaggio, il fascino misterioso dei riflessi nell’acqua.
“Vorrei che nella mia pittura - ha scritto Dino Memmo nella presentazione del libro - gli altri potessero intendere e provare qualcosa di quell’incanto che si diffonde in me quando ascolto il silenzio del mare o cerco di intuire nella semplicità delle cose il respiro della vita e la
voce dell’eterno”.
L’attività di docente di disegno e storia dell’arte svolta a Vicenza, a Mestre e per molti anni al liceo scientifico “Veronese” a Chioggia è stata sempre accompagnata da un’intensa attività artistica con numerosi premi e riconoscimenti e tra questi anche l’invito a realizzare dei murales nelle zone terremotate del Friuli.
Nel lungo percorso artistico Memmo si è cimentato anche nella descrizione e illustrazione storica
(Chioggia tra mito, storia e leggenda), nel fumetto (Tra il Leone e il Drago - la guerra di Chioggia; Salvatore Todaro - il corsaro gentiluomo), nella critica d’arte (le pubblicazioni dedicate a Luigi Pagan, Angelo Brombo, Walter Pregnolato, i Pittori Chioggiotti del ‘900), nella realizzazione di locandine per il teatro, negli studi sulla cantieristica (Calafati, squeri e barche di Chioggia; Colori e simboli sulle barche di Chioggia; Chioggia e le sculture marinare), nella scultura (il monumento al donatore Avis; il Leon d’oro, trofeo per il premio “Clodiense dell’anno”), nelle copertine di varie pubblicazioni, nelle illustrazioni che accompagnano i componimenti pubblicati dal “Gruppo Poeti Città di Chioggia”, nelle immagini della “Guida di Chioggia”, in quelle del libro di cucina “Sapori e colori di Chioggia”, nella pubblicazione “Il volo degli angeli nell’arte”. (e.f.)
Da novembre ad aprile, otto titoli, tanti laboratori e anche uno spettacolo gratuito per una proposta pensata congiuntamente per le famiglie
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Vi aspettiamo per scoprire tutti i nostri panettoni 2024 con qualche
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Alessandro Abbadir
Lo spettacolo 333 Porcellini
Dino Memmo alla mostra a San Martino
L’intervista. Il presidente Antonio Ronchi illustra risultati e progetti futuri
Tennis Cavarzere, si riparte alla grande puntando anche sul padel
“La sorpresa positiva è stata registrare il grande interesse per questo sport da parte delle famiglie e dei più piccoli. Ci sono già gruppi di bambini e di ragazzi che promettono bene”
I
l Tennis Cavarzere va a gonfie vele e punta anche sull’attività del padel. Il presidente del Tennis Club, Antonio Ronchi, ricorda come le attività, dopo lo smarrimento seguito alla morte del precedente gestore, Stefano Favaro, siano ripartite in pochi mesi davvero alla grande. “In poco tempo - spiega Antonio Ronchi - abbiamo portato il numero degli iscritti al nostro Tennis Club quasi ad un centinaio. Abbiamo organizzato tornei amatoriali già a settembre, a cui hanno partecipato tantissimi appassionati. Siamo subentrati ad aprile e abbiamo completamente riorganizzato l’attività. La gestione dei campi che ci è stata data dal Comune di Cavarzere per un periodo di tempo è stata davvero importante sotto il profilo dei risultati ottenuti. Abbiamo dovuto fare dei
lavori di manutenzione e migliorie importanti”.
Intanto, per la cronaca, il torneo Gold è stato vinto a settembre da Matteo Pavanello, e il secondo posto è andato a Daniele Mori. Il Torneo Silver è stato vinto da Nicolò Bardelle e il secondo posto è andato a Francesco Rizzato. Tutti sono stati premiati dal presidente del consiglio comunale di Cavarzere Roberta Fava e da Antonio Ronchi.
“La grande sorpresa positivaracconta Ronchi - è stata registrare il grande interesse per questo sport da parte delle famiglie e dei più piccoli, entusiasti di poter giocare a questo sport. Ci sono già gruppi di bambini e di ragazzi che promettono bene. Abbiamo istruttori e maestri di grandissima preparazione e contiamo di ottenere anche risultati di rilievo nel campo
Le prospettive per il tennis Club che ha i suoi impianti in via Spalato a Cavarzere sono buone.
“Puntiamo a gestire - sottolinea il presidente - due campi da tennis in terra rossa e una da padel, una pratica che è sempre più seguita in tutta l’area del Veneziano”.
Cavarzere Life gestisce già il campo da calcio a 5 coperto, e la sua gestione avrà una durata vincolata alla conclusione dei lavori per la realizzazione del nuovo campo da padel che, in ottica futura, sarà gestito dalla stessa società o associazione che si occuperà dei campi da tennis e ovviamente garantisce l’accesso ai campi da tennis e agli spogliatoi per gli sportivi
Tennis. Edoardo Pavanello vince il primo memorial “Stefano Favaro”
È Edoardo Pavanello, giovane atleta di Cavarzere, il vincitore del primo memorial “Stefano Favaro” organizzato dal Tennis Club Conselve in onore del compianto maestro di tennis che gestiva gli impianti sportivi di via Spalato a Cavarzere.Pavanello, classe 2001, ha conquistato il trofeo al termine di un avvincente torneo amatoriale, che ha visto la partecipazione di 32 giocatori, battendo in finale Matteo Franceschetti con il punteggio di 5-3, 4-0 (con set al meglio dei 4 game). “È stato un onore giocare e vincere questo torneo de-
dicato a Stefano,” ha dichiarato Pavanello dopo la premiazione. “È stato lui a trasmettermi la passione per il tennis e a insegnarmi i valori di questo sport. Dedico questa vittoria alla sua memoria, con gratitudine per tutto ciò che mi ha insegnato e nel ricordo di una persona speciale.”Stefano Favaro, conosciuto da tutti come “Steve”, era il presidente dell’associazione sportiva responsabile dei campi di via Spalato, che gestiva insieme al padre Gianni. Lo scorso febbraio, all’età di 45 anni, è prematuramente scomparso nella sua abitazione a Cavarzere,
colpito da un malore improvviso. “Il Memorial Stefano Favaro non è solo un torneo di tennis, ma un momento per ricordare l’uomo e il maestro che ha segnato il percorso di tanti giovani della nostra comunità,” ha dichiarato l’assessore allo Sport di Cavarzere, Mattia Bernello. “Stefano ha lasciato un’eredità importante nel mondo sportivo locale, e vedere oggi il suo ricordo vivo in Edoardo come in tanti dei suoi allievi e amici è la prova più bella del valore umano e professionale che ci ha lasciato”. Il 27 ottobre si è svolta una toccante cerimonia di premiazio-
e appassionati cavarzerani. Oltre alla realizzazione del campo da padel proseguono anche i lavori di riqualificazione dei campi da calcio situati nelle vicinanze del Tennis Club. Questi interventi, finanziati grazie ai fondi Pnrr, mirano a rendere ancora più fruibili e accessibili gli impianti sportivi di Cavarzere.
Alessandro Abbadir
ne, con Gianni Favaro incaricato di premiare i finalisti. In questa occasione è stata scoperta una targa commemorativa in onore di Stefano, con la quale è stato uf-
ficialmente intitolato a suo nome il campo numero uno del Tennis Club Conselve, tra l’emozione e il ricordo commosso dei presenti. Anna Bergantin
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agonistico in tempi non lunghi. Anche sul versante femminile le iscrizioni sono tantissime”.
Antonio Ronchi
Un’immagine della premiazione
#Regione
Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche
Autonomia, a sette anni dal referendum
lo scontro politico è più acceso che mai
Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.
Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 201 7 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto
il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”.
Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discussioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.
A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra
Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella,
segretario veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.
Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento
in una kermesse celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)
Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24
Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia. Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Veneto.”
“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha
portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge
approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”
“Per quello che riguarda la possibilità di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia parti-
re, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”
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Duello radiofonico Marcato - Montanariello:
le posizioni restano più lontane che mai
L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.
Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute dell’autonomia voluta a fu-
ror di popolo dal centrodestra:
“In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci
sono soldi una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.
Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il
suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio?
Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.
“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per alcuni lunghi
e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto.
In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.
Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”.
(a cura di Nicola Stievano)
Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono
Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni
grandi e piccoli”.
La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono
Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).
“Un risultato che premia il lavoro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la
pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)
“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”
C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.
“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa. - Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”
Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www.ilcircoloveneto.eu.
Margherita Cera
Turismo e agricoltura. Intervista a Federico Caner
“Avanti con il piano strategico del turismo”
Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.
Cosa ci dobbiamo attendere?
Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione. Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?
Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Veneto. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provoca-
zione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.
Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?
L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.
(a cura di Nicola Stievano)
Cristiano
Corazzari. Numerose le deleghe
“Fondi straordinari per gli alloggi Ater”
Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica.
Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza?
E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto. Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?
La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo
a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?
I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.
Che dire dello sport di casa nostra? Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.
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PROTAGONISTI A NORD EST
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Trasporti Frigoriferi Portoviresi: eccellenza nell’innovazione per la catena del freddo
Dall’emergenza granchio blu alla sfida della sostenibilità: l’eccellenza del trasporto refrigerato nel Nord Est.
Valerio Zavarin: “Investimenti costanti in mezzi e controlli per garantire qualità e sicurezza”
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Questo impegno si concretizza anche nell’utilizzo di dispositivi tecnologici avanzati che supportano i nostri autisti nell’adottare uno stile di guida più effiI risultati di questa strategia multilivello si sono concretizzati in un incremento del fatturato del 5% nel 2023, nonostante un contesto di mercato non sempre favorevole. Il 2024 ha presentato uno scenario più “L’anno è iniziato con segnali molto positivi, ma l’emergenza del granchio blu e il conseguente calo della produzione di molluschi hanno creato serie difficoltà nel periodo estivo, con una riduzione significativa dei volumi trasportati. Da ottobre stiamo registrando incoraggianti segnali di ripresa, ma manteniamo alta l’attenzione sull’evoluzione della situazione nei
Una visione imprenditoriale lungimirante che conferma la straordinaria capacità dell’azienda di adattarsi alle sfide sempre nuove del mercato, mantenendo inalterati gli elevati standard qualitativi che l’hanno resa un punto di riferimento imprescindibile nel pano-
L’azienda, che ha fatto della qualità del servizio e dell’innovazione tecnologica i propri punti di forza, ha dovuto confrontarsi nell’ultimo periodo con le criticità che hanno investito il settore ittico dell’Alto Adriatico. “Nella seconda metà del 2024 abbiamo dovuto
tive con prodotti locali e referenze ad alta rotazione come salmone e seppie. Questa strategia duale ci ha permesso
mo acquisito sono progettati secondo i più moderni standard per ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto ambientale.
L’attenzione alla sostenibilità, unita all’innovazione tecnologica e alla profonda conoscenza del settore, continua a rappresentare la chiave del successo di Trasporti Frigoriferi Portoviresi, proiettando l’azienda verso nuovi traguardi di eccellenza nel servizio alla propria clientela.
propria leadership nel settore puntan-
L’approfondimento. Non va confusa con l’affidamento in prova ai servizi sociali
Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale
L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.
La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale.
Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa
alla prova, che, peraltro, può essere concessa una sola volta.
Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.
L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansioni cui gli impu-
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tati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:
2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);
3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);
4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);
5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);
6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.
Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato
Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%. Bassa ancora la domanda di auto elettriche.
Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.
In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:
Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024
1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.
2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una po-
sizione forte nelle vendite.
3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.
4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.
5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.
6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.
7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.
8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.
9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.
10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità. Crescita del mercato usato
Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.
Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del +11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle
ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%). Auto usate più comprate in Veneto nel 2024
1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.
2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.
3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.
4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.
5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.
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Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA
SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione
SWM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.
Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.
Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita
e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.
Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.
Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un mo-
tore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.
La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.
Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.
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cui Valeria Mantovan, Assessore regionale al lavoro e all’istruzione, Mauro Ar-
anni a Chioggia sono un vero e proprio traguardo. Il nostro approccio per la gior-
dimostrazione dei progetti in corso, dal giardino con teatro all’aperto ai laboratori di meccanica, saldatura, elettrotecnica e, naturalmente, il laboratorio di robotica. Il programma ha proseguito con una visita guidata ai vari laboratori della scuola, che hanno mostrato i frutti tangibili dell’impegno degli studenti e del corpo
simbolico al legame della scuola con il territorio e le tradizioni.
Un impegno, quello della Scuola Cavanis, che si rinnova ogni anno, preparandosi a formare nuove generazioni di professionisti, con l’ambizione di essere sempre al passo con i tempi, mantenendo un forte legame con i valori fondanti della tradizione.
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Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica
Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.
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Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale. La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tec-
stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco.
nologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia. La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce
La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.
La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.
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“Movember”
SALUTE
lo IOV si tinge di blu per la prevenzione dei tumori maschili
Novembre è il mese di “Movember”, la campagna internazionale che invita gli uomini a sensibilizzarsi sulla prevenzione del tumore alla prostata e delle altre neoplasie urogenitali maschili. Per questo, l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) sostituisce il rosa con il blu, promuovendo una maggiore consapevolezza su queste patologie.
Il termine “Movember” nasce dall’unione di “Moustache”, cioè “baffi” in inglese, e “November”, ovvero il mese dedicato a questa iniziativa mondiale.
Ogni anno, “la campagna dei baffi” richiama l’attenzione dei maschi su un tema cruciale: la diagnosi precoce del tumore alla prostata, che rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili in Italia, con 41.100 nuovi casi stimati nel 2023, di cui oltre 3.000 solo in Veneto. Sebbene meno frequenti, il cancro ai testicoli e al pene completano il quadro delle neoplasie maschili. La prevenzione e la ricerca hanno permesso di migliorare notevolmente le prospettive di vita: oltre il 92% dei pazienti con tumore prostatico vive ancora a 5 e 10 anni dalla diagnosi.
Lo IOV-IRCCS, che sostiene questa campagna dal 2014, invita gli uo-
mini a far crescere i baffi per tutto il mese, come gesto simbolico a supporto della ricerca e delle cure per le neoplasie maschili. “Come per l’ottobre rosa – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – anche novembre dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata è un’iniziativa efficace se si rinnova ogni anno e coinvolge numerosi enti, associazioni e istituzioni. Più preveniamo, migliori sono i risultati terapeutici e più efficiente diventa il Sistema sanitario. Grazie alla ricerca scientifica, ora possiamo intervenire con tecniche robotiche mini-invasive, permettendo ai pazienti un rapido ritorno alla vita normale. Prevenire, però, deve essere un impegno condiviso da tutti. Medici e pazienti devono collaborare in questa missione, perché non c’è via più sicura della prevenzione”.
Anche il mondo dello sport è in prima linea. Durante Movember, le squadre Patavium Rugby e Petrarca Rugby di Padova si uniscono alla campagna attraverso un video promozionale, dimostrando sostegno alla cura e alla ricerca sui tumori maschili. Così, novembre si colora di blu e mette i baffi per ricordare a tutti gli uomini l’importanza della prevenzione.
In aumento i casi di intossicazione alimentare: interventi provvidenziali dei micologi ULSS 3 Serenissima
Alla luce del recente aumento di intossicazioni alimentari in Italia, si rendono sempre più importanti la tempestività e la competenza negli interventi sanitari di emergenza. Di recente una donna è morta per intossicazione da botulino dopo avere mangiato una zuppa “pronta”, ma sono moltissimi ed in continuo aumento i casi di intossicazioni in ristoranti oppure in casa. Continuano inoltre le intossicazioni micologiche, spesso legate all’inesperienza di chi ama raccogliere funghi. L’ULSS 3 Serenissima ha riportato tre interventi provvidenziali svolti nell’ultimo anno dai propri micologi, grazie ai quali una donna, un bambino e un’intera famiglia sono stati salvati da gravi avvelenamenti causati da funghi tossici. I tre episodi hanno coinvolto una signora, avvelenata dall’Omphalotus olearius; un bambino di appena un anno e mezzo che aveva ingerito un Inosperma adaequatum; e una famiglia intossicata dal Tricholoma pardinum. Tutti sono stati curati tempestivamente grazie all’intervento degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, che hanno evitato conseguenze gravi.
L’Ispettorato micologico non si è occupato solo di emergenze: ha esaminato oltre una tonnellata di funghi destinati ai mercati ortofrutticoli veneziani, verificandone la sicurezza per il consumo. Durante i controlli, un commerciante è stato multato per l’uso scorretto di un nome scientifico. Inoltre, il servizio ha rilasciato nove certificati di idoneità per la vendita di funghi e autorizzato trenta cittadini che avevano raccolto correttamente esemplari selvatici.
Questo lavoro di prevenzione è essenziale per evitare rischi legati al consumo di funghi raccolti in natura, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza tra i cittadini.
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Prevenzione. Una guida per aiutare i cittadini a ridurre le emissioni
Vademecum anti-smog: azioni quotidiane per respirare tutti un’aria migliore
Il Comune di Padova, con Ulss 6 e Arpav, ha lanciato un vademecum per ridurre l’inquinamento atmosferico in inverno, suggerendo semplici azioni quotidiane per migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute pubblica.
In un contesto nazionale che registra sempre più casi di intossicazioni e problemi ambientali, il Comune di Padova, con il supporto dell’Ulss 6 e dell’Arpav, ha lanciato un vademecum per aiutare i cittadini a ridurre l’inquinamento atmosferico, particolarmente critico in inverno quando le polveri sottili si accumulano nei bassi strati dell’atmosfera.
Il documento promuove pratiche semplici per limitare l’esposizione agli inquinanti e diminuire le emissioni. Sarà distribuito nei luoghi pubblici, come l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, le circoscrizioni e gli uffici comunali. L’obiettivo, ha spiegato Andrea Ragona, assessore all’ambiente di Padova, è aumentare la consapevolezza e favorire azioni concrete per migliorare la qualità dell’aria. “Le domeniche ecologiche”, ha spiegato Ragona, “non riducono lo smog da sole, ma contribuiscono a creare una coscienza collettiva e
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L’inquinamento atmosferico è legato a numerosi rischi per la salute: l’esposizione prolungata alle polveri sottili (PM10 e PM2,5) può aggravare malattie respiratorie, come asma e bronchite cronica, e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e tumori. Alcuni studi indicano che l’inquinamento può influire negativamente anche sullo sviluppo co-
gnitivo nei bambini e incrementare i casi di infiammazioni polmonari, rendendo le persone più vulnerabili alle infezioni respiratorie.
Il vademecum suggerisce gesti semplici: abbassare di un grado il riscaldamento, spegnerlo mezz’ora prima o evitare di utilizzare l’auto quando non strettamente necessario. Questi comportamenti, pur non gravando sui singoli, possono ridurre l’inquinamento a livello collettivo. Inoltre, viene fatta una distinzione tra smog e emissioni climalteranti: piantare alberi riduce la CO2, ma non incide direttamente sullo smog, che richiede invece interventi per ridurre le emissioni.
buendo a patologie respiratorie e cardiovascolari. “Cambiare le abitudini è difficile, ma ogni nostro gesto può
Arpav, che monitora i livelli di smog e pubblica bollettini settimanali, ha sottolineato l’importanza della consapevolezza individuale. “Migliorare la qualità dell’aria è possibile anche grazie all’impegno di ciascuno”, ha dichiarato Luca Zagolin, tecnico Arpav. La stagione invernale, ha aggiunto, è particolarmente critica: anche piccoli gesti quotidiani aiutano a non peggiorare la situazione durante i periodi di accumulo.
Crisi demografica: cresce il numero degli anziani, ma i geriatri sono insufficienti
Al Congresso regionale a Venezia esperti lanciano l’allerta sulla carenza di specialisti e la crescente necessità di assistenza per la popolazione fragile
In Italia, le culle si svuotano mentre la popolazione anziana continua a crescere. Questo fenomeno non solo colpisce il Paese nel suo insieme, ma anche regioni come il Veneto, dove la carenza di geriatri è particolarmente preoccupante.
A lanciare l’allerta sono gli esperti della sezione triveneta della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), che si sono riuniti a Venezia per il Congresso regionale, dedicato alle sfide future e ai nuovi modelli di assistenza per gli anziani.
Nel Veneto, la popolazione over 65 è di 1 milione e 200 mila. Di questi, quasi il 40% presenta più di due malattie croniche e il 16% è non-autosufficiente. La richiesta di assistenza è in costante aumento, ma le cure disponibili non sono adeguate.
“Nonostante l’approvazione da parte della Giunta Regionale veneta di fondi superiori a 61 milioni di euro per migliorare l’assistenza agli anziani vulnerabili, il numero di geriatri è estremamente insufficiente. Solo 200 specialisti in Veneto e 50 in Trentino-Alto Adige devono far fronte alle crescenti richieste da parte di 1,5 milioni di over 65”, spiega Alessandra Coin, presidente della sezione Triveneto della Sigg. I modelli assistenziali tradizionali si sono dimostrati inadeguati alle esigenze degli anziani, specialmente quelli più fragili. “Questo porta a frequenti accessi al pronto soccorso e ricoveri prolungati, talvolta inappropriati, poiché i pazienti, pur essendo stati curati, rimangono in ospedale per mancanza di un luogo dove andare”, aggiunge Coin. Le strutture di assistenza e l’assistenza domiciliare, infatti, non sono sufficienti a supportare il ritorno a casa degli anziani, complicando ulteriormente la situazione.
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La valutazione. L’assessore regionale Lanzarin: “E’ la conferma della qualità diffusa raggiunta”
Sanità veneta promossa da Agenas: qualità diffusa su tutto il territorio regionale
La sanità veneta riceve riconoscimenti significativi dal rapporto Agenas, che analizza la qualità di 1.363 strutture sanitarie italiane. Secondo l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, questi risultati dimostrano l’impegno della regione nel garantire servizi sanitari di eccellenza, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale medico e infermieristico: “Questa valutazione positiva è come carburante per tutto il sistema, una conferma della qualità diffusa raggiunta, con numerosi esempi di eccellenza. Ringrazio tutti i lavoratori del nostro sistema sanitario”. Il Veneto si è distinto in quattro parametri chiave definiti da Agenas, con due prime posizioni, un secondo posto e altre valutazioni elevate, a conferma delle capacità delle sue strutture principali come le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “La qualità del nostro sistema non si ferma ai grandi ospedali – sottolinea Lanzarin – ma si estende anche ad altre strutture. Ad esempio, l’ospedale di Conegliano è tra i pochi in Italia ad aver velocizzato l’accesso all’angioplastica coronarica, mentre Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le strutture che superano il 75% di interventi per frattura del collo del femore operati entro 48 ore”.
Il report Agenas rivela che nel 2023 si sono registrati quasi 8 milioni di ricoveri in Italia, tornando ai livelli pre-pandemia. In Veneto, ospedali come Mirano, Padova e Vicenza hanno migliorato l’accesso all’angioplastica per pazienti infartuati, con interventi garantiti entro 90 minuti. Inoltre, Treviso e Mestre si distinguono per i tempi di intervento nei bypass aorto-coronarici, mentre per la complessa chirurgia sui tumori del pancreas, Verona Borgo Roma, la Clinica Pederzoli e l’Azienda Ospedaliera di Padova si confermano tra i centri di riferimento nazionali.
Al
Il Veneto si classifica anche tra le prime dieci regioni italiane per gli interventi tempestivi su fratture del femore negli over 65, settore dove si osserva un miglioramento in tutto il Paese, con 14 ospedali italiani che superano la soglia del 75% di pazienti operati entro 48
ore, tra cui Portogruaro, San Donà di Piave e Feltre. Infine, l’Azienda Ospedaliera di Padova emerge per l’aderenza agli standard di qualità, posizionandosi tra le sette strutture che hanno raggiunto una valutazione alta o molto alta.
via la campagna di prevenzione contro le bronchioliti nei bambini:
un anticorpo monoclonale riduce dell’80% il rischio di ricovero nei neonati
Le Ulss del Veneto hanno avviato, in linea con le direttive regionali, la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale responsabile delle bronchioliti nei neonati. La profilassi prevede una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, che riduce dell’80% il rischio di ricovero nei più piccoli. La campagna coprirà tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025.
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, responsabile del coordinamento della campagna, ha iniziato a distribuire il farmaco, che neutralizza specificamente il VRS, proteggendo così i neonati da complicazioni respiratorie.
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Il periodo di maggiore diffusione del virus va da ottobre a marzo, e la somministrazione del farmaco inizierà a novembre nei punti nascita aziendali, avvenendo prima delle dimissioni ospedaliere. Inoltre, l’immunizzazione coinvolgerà anche i Pediatri di Libera Scelta.
L’iniziativa è frutto di una stretta collaborazione tra i pediatri di famiglia e la Pediatria ospedaliera, impegnati nella somministrazione del farmaco. Il VRS è infatti la causa principale di gravi infezioni respiratorie nei primi anni di vita, con complicazioni più frequenti nei neonati. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di infezioni severe da VRS che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, rendendo urgente una campagna di prevenzione su vasta scala.
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affermare che tutti coloro i quali hanno intrapreso una relazione con noi, hanno brillantemente superato tutti gli scogli atti a impedire l’aver cura di sè. Quindi, se ti dico c’è sempre una soluzione e che insieme risolveremo il tuo problema, FIDATI e il risultato sarà la tua felicità. A PRESTO.
Clinica Todaro
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Gli strumenti. Investimento da 2,6 milioni di euro finanziato con il Pnrr, contributi regionali e aziendali
Inaugurate nuove apparecchiature diagnostiche di ultima generazione all’Ospedale di Camposampiero
Immagini ad altissima qualità, diagnosi più accurate, minori tempi di preparazione, dose ridotta di radiazioni e maggior comfort per i pazienti: sono i vantaggi delle nuove apparecchiature per la diagnostica per immagini, inaugurate all’Ospedale “Pietro Cosma” di Camposampiero. Alla cerimonia erano presenti il Governatore del Veneto Luca Zaia, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna e il direttore della Radiologia, Alberto Stellato, oltre a varie autorità locali. Le nuove macchine, dal valore complessivo di 2,6 milioni di euro finanziati con fondi PNRR e contributi regionali e aziendali, includono una Risonanza Magnetica (RM) 1,5 tesla, una TC a 128 strati e un sistema Digitale Diretto. Grazie all’Intelligenza Artificiale (IA), queste apparecchiature lavorano sette giorni su sette per la RM e sei per la TC, con lo scopo di migliorare la qualità del servizio e abbattere le liste d’attesa.
La RM, come spiega il dott. Stellato, permette indagini neurologiche, cardiache, addominali, muscolo-scheletriche e vascolari su adulti e bambini, con tecnologia per lo studio specifico di cuore, encefalo, prostata e intestino. Anche la TC offre esami dettagliati per coronarie, encefalo e altre strutture, con un’ampia apertura del gantry per ridurre la sensazione di claustrofobia. La presenza di un sistema audio consente ai pazienti di ascoltare musica o podcast durante l’esame, rendendolo meno stressante.
Entrambe le apparecchiature sono state progettate con materiali a basso impatto ambientale e consumano meno energia rispetto alle precedenti. Inoltre, l’IA contribuisce a ridurre la dose di radiazioni: in alcuni esami fino al 50%, un beneficio importante per pazienti oncologici e pediatrici, spesso sottoposti a controlli frequenti.
“Questi strumenti completano il rinnovamento tecnologico del reparto di radiologia, che ora lavora a pieno regime con tecnologia di ultima generazione.”
L’intelligenza artificiale, in particolare il sistema AIR Recon DL per la RM, aumenta la qualità delle immagini con tempi di acquisizione ridotti fino a quattro volte. Il sistema True Fidelity della TC, invece, dimi-
nuisce la dose radiante senza compromettere la qualità delle immagiIl dott. Stellato ha sottolineato come queste tecnologie migliorino l’accuratezza diagnostica, in particolare nello studio delle cardiopatie, delle patologie neurologiche e dei tumori. I nuovi sistemi di posizionamento automatico, gestiti dal tecnico di radiologia, agevolano l’allineamento del paziente, rendendo il flusso di lavoro più rapido e preciso. Si prevede un aumento della produttività tra il 15 e il 20%, con un impatto positivo sulla gestione delle liste d’attesa.
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Confindustria Veneto Est
TERRITORI: Cavarzere, Adria, Rovigo e Zone
garantendo loro divertimento, esercizio e stimolazione mentale. Escursioni nella natura in luoghi mozzafiato, giornate all’avventura e giochi all’aria aperta sono all’ordine del giorno!
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In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi
FRITTELLE DI BROCCOLI
Deliziosi bocconcini salati, ideali da servire come antipasto in occasione delle festività natalizie o per un aperitivo con gli amici più cari.
Ingredienti: 300 gr di broccoli; 220gr di farina 00; 160gr di latte; 1 uovo; 2 cucchiai di parmigiano grattugiato; sale
PASTA DI BARBABIETOLA E STRACCHINO
Un primo cremoso e colorato da preparare espresso per qualsiasi pranzo o cena di famiglia. Per portarlo in tavola basteranno pochi e semplici ingredienti, e una manciata di minuti.
TORTA PERE E NOCI
Un dolce goloso, soffice e piacevolmente croccante al morso, grazie alla frutta secca sbriciolata. Perfetto per una colazione genuina o da gustare a merenda con un infuso bollente o una tazza di cioccolata calda.
Preparazione: Lavare le cimette di broccolo e lessarle in abbondante acqua leggermente salata per circa 15 minuti; scolarle e trasferirle in una ciotola, quindi schiacciarle con una forchetta e lasciarle raffreddare. Rompere l’uovo in una ciotola, aggiungere la farina setacciata e mescolare con una frusta a mano. Aggiungere prima la farina per regolare la quantità di latte da versare, ottenendo così la consistenza ottimale. Versare il latte a temperatura ambiente e lavorare fino a ottenere una pastella liscia e priva di grumi, dalla consistenza vellutata. Aggiungere il bicarbonato e un cucchiaino di sale, mescolare il tutto e far riposare la pastella in frigorifero, coperta con pellicola trasparente, per dieci minuti. Unire i broccoli schiacciati e ormai freddi alla pastella, aggiungere il parmigiano e mescolare delicatamente con una spatola. Scaldare l’olio di semi in una padella capiente e, una volta arrivato a temperatura, versare la pastella a cucchiaiate. Cuocere poche frittelle alla volta finché non risultino ben dorate. Scolare le frittelle su carta assorbente prima di servire.
Ingredienti: : 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con lo stracchino sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.
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Ingredienti: 4 pere; 80 g di noce; 300 g di farina 00; 230 g di zucchero semolato; 150 ml latte; 100 g burro; 16 g lievito in polvere per dolci; 3 uova, estratto di vaniglia; limone Preparazione: Sbucciare 2 pere, eliminare il torsolo e tagliarle a pezzetti. Sistemare i pezzi di pera in un piatto fondo e spruzzarli con il succo di limone per evitare l’ossidazione. Tenere da parte. Rompere le uova in una ciotola, aggiungere lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Versare il burro fuso e il latte a temperatura ambiente. Unire la farina setacciata e il lievito. Profumare con l’estratto di vaniglia e mescolare accuratamente gli ingredienti. Incorporare i pezzetti di pera e 65 g di gherigli di noce sminuzzati. Versare il composto ottenuto in una tortiera da 24 cm di diametro rivestita con carta da forno. Sbucciare le pere rimanenti, tagliarle a fettine e disporle a raggiera sulla superficie del dolce. Quindi cospargere con i restanti gherigli di noce tritati e spolverizzare con un cucchiaio di zucchero semolato. Cuocere in forno statico a 180°C per circa 40 minuti. Una volta terminata la cottura, sfornare la torta e farla raffreddare per 10 minuti. Sformare il dolce su un piatto da portata e spolverizzarlo con dello zucchero a velo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
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