La Piazza di Chioggia ott2021

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di Chioggia

OTTOBRE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n. 178

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Elezioni amministrative, Armelao sindaco al primo turno Il candidato del Centrodestra si afferma con il 55,64% delle preferenze, servizi alle pagg 5-6 delude il M5S, Tiozzo contava sul ballottaggio

LUCIO TIOZZO

“Il Pd è stato lasciato da solo” DANIELE STECCO

“Non ci aspettavamo questo risultato” ROBERTO ROSSI

“Volevamo arrivare al ballottaggio” ALESSANDRA PENZO

“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo” EVENTI

Inaugurato il Museo dedicato ai fratelli Ballarin ECONOMIA

Mazzaro: “La ripartenza al mercato ittico”

Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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a più di un anno e mezzo un gruppo di studiosi dell’Università di Padova si occupa di misurare il grado di “coesione sociale” nei confronti dell’emergenza Covid e delle soluzioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nelle ultime settimane il barometro della tenuta sociale registra un sensibile calo, dovuto per lo più alla reazione nei confronti del green pass e della campagna vaccinale. segue a pag 5

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Facciamo il punto

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5 Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Il sindaco tra la gente convince gli elettori Mauro Armelao vince al primo turno con il 55,64 per cento delle preferenze, debacle per il M5S, Lucio Tiozzo contava sul ballottaggio

Nei mesi più duri del lockdwon, invece, il grado di coesione sociale aveva raggiunto il suo apice: nonostante le chiusure, le incertezze e i timori per il futuro il fronte sociale della lotta contro il virus era compatto e motivato nel superare l’emergenza sanitaria e ripartire con determinazione. Anche le varie fasi di ripartenza avevano segnato una buona tenuta sociale, così come il tanto atteso avvio della campagna vaccinale. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. L’estensione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, l’intensificarsi delle iniziative di protesta, con intollerabili infiltrazioni violente, i dubbi e gli interrogativi che serpeggiano sui vaccini sono tutti fattori che stanno condizionando il dibattito sulla gestione della pandemia, paradossalmente nel momento in cui si registrano i risultati migliori sul fronte dei contagi, dei ricoveri, del numero di casi gravi. Da una parte gli esperti ci dicono che siamo sulla strada giusta e invitano a non abbassare la guardia se vogliamo mantenere gli spazi di libertà che ci siamo via via conquistati. Dall’altra però, nonostante l’alta percentuale di vaccinati, stanno conquistando terreno le perplessità e i timori, insieme all’insofferenza verso il green pass. Eppure se oggi tutte le attività sono aperte, si possono organizzare grandi eventi e fiere in presenza, sono cadute le restrizioni sulla capienza di cinema e teatri lo si deve proprio alla progressione della campagna vaccinale e all’uso del green pass come strumento di controllo, seppure con tutti i suoi limiti. Oggi ci troviamo di fronte alla sfida e alla fatica di conciliare obbligo e libertà, la necessità di arrivare ad una adeguata copertura vaccinale con il diritto ad esprimere il proprio pensiero ed esercitare la propria volontà, che può anche essere quella di dire no. La libertà individuale non deve essere messa in discussione, questo vale per tutti, ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non perdere di vista l’obiettivo finale e di non vanificare i sacrifici di questi mesi.

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l nuovo sindaco di Chioggia sarà Mauro Armelao. Vince dunque il candidato che raccoglieva i favori dei pronostici, e lo fa con un risultato che, forse, supera le aspettative. Armelao ottine ben oltre il 50% dei consensi che consentono la vittoria al primo turno (55,64%), forte dell’importante contributo arrivato dalla lista civica Chioggia Protagonista (14,92%) e, soprattutto, da Fratelli d’Italia (15,24%). Il “Sindaco tra la gente” fa sorridere il centro destra, mentre una vera e propria debacle è quella del Movimento 5 Stelle (8,75% totale), che in sostanza perde più della metà dei voti rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Il candidato Daniele Stecco viene infatti superato anche da Roberto Rossi di Energia Civica (9,01%). Discreto il risultato della candidata Alessandra Penzo (5,62%), decisamente poco soddisfacente il numero di voti intercettati da Righetto (1,51%). Da interpretare il risultato di Lucio Tiozzo Fasiolo, che sostanzialmente da solo ha raccolto oltre il 17% dei consensi per il PD e forse non ha beneficiato del contributo che ci si aspettava dalla lista civica di appoggio Chioggia Riparte (2,92%). Sondaggi alla mano, di fatto l’unica carta che poteva giocare il centro sinistra era riposta in un possibile ballottaggio; ma la vittoria di Armelao si è dimostrata netta e indiscutibile in quasi tutti i seggi scrutinati. Luca Rapacciuolo

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è un marchio proprietà di

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È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Chioggia, Sottomarina e per un numero complessivo di 13.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 ottobre 2021


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Amministrative. Il commento del neo sindaco eletto al primo turno

Mauro Armelao: “Sono riuscito a convincere i nostri concittadini” E

’ un nuovo sindaco comprensibilmente soddisfatto Mauro Armelao, forte del risultato elettorale che lo ha visto superare gli avversari al primo turno. “E’ andata molto bene – racconta - ringrazio Chioggia e la cittadinanza tutta che hanno dato fiducia a me e ai miei collaboratori. So che dovrò lavorare molto e bene per ripagare questo consenso”. Nonostante la netta affermazione, anche al Primo cittadino non è sfuggito l’elevato dato dell’astensionismo, al di sopra del 45% degli aventi diritto al voto. “Al di là di chi si è trovato impossibilitato di recarsi alle urne per motivi di lavoro, è indubbio che si sia palesata una sfiducia nei confronti della politica. Per questa ragione dovrò lavorare ancora meglio e soprattutto essere celere, dare risposte”. Forse interpreta bene il sentimento di molti il nuo-

Sull’astensionismo: “Molti a Chioggia hanno pensato che andare a votare non cambia nulla, sta a me dimostrare il contrario” vo sindaco quando ci racconta che “…il pensiero comune è stato che se anche se si va a votare, probabilmente non cambierà nulla. Starà a me dimostrare il contrario questa volta”. A prescindere dalle preferenze accordate ai diversi candidati, è indubbio che il modo di presentarsi alla città è quasi agli antipodi rispetto alla precedente amministrazione. “L’idea che mi sono fatto è quella di essere riuscito a convincere

la gente. I cittadini hanno capito che persona sono – racconta Armelao, che aggiunge - lo slogan Il sindaco tra la gente non sarà solo propaganda. Sono sicuro che la gente ha recepito il messaggio che voglio dare. Fa parte del mio carattere essere così”. Altro aspetto che il Sindaco ritiene decisivo per la vittoria finale è legato al fatto di avere presentato il centro-destra unito; dando ai votanti l’impressione di una coalizione robusta e pronta ad affrontare cinque anni di mandato. Sommando le percentuali ottenute degli sfidanti candidati sindaco e analizzando le preferenze delle liste, è indubbio che la vittoria è stata netta. Il dato che ha più colpito il primo cittadino è quello delle frazioni: “ci sono sezioni in cui abbiamo preso il 75%, il messaggio dei cittadini proprio lì è stato davvero chiaro”. Il lavoro da fare sarà tanto e paradossalmente un po’ più duro proprio all’inizio, almeno fino a quando non sarà definita la squadra di assessori che comporrà la giunta. Sarà questo il primo passaggio cruciale; oltre ai temi della sicurezza stradale che Armelao ha impugnato pochi giorni dopo l’elezione. L’agenda è fitta e le giornate sicuramente più “lunghe” rispetto al passato; inizia una nuova stagione per la città di Chioggia. “Ringrazio tutti i chioggiotti e le vicine frazioni che mi hanno dato fiducia. Assicurerò la massima attenzione per loro. Il segnale di molti è stato chiaro; con altrettanta decisione non devo deludere Chioggia e tutti i cittadini”. Luca Rapacciuolo

Il passaggio di consegne tra il sindaco uscente Alessandro Ferro e il nuovo primo cittadino Mauro Armelao

Il nuovo Consiglio Comunale, tra giovani veterani e nuove leve L’elezione del nuovo sindaco Mauro Armelao, nelle dichiarazioni pre-elezioni e nei primi giorni del mandato, sembra rappresenti un nuovo modo di concepire la politica cittadina e, in particolare, la figura del Primo cittadino. Il “Sindaco tra la gente” dovrà dedicarsi all’ascolto della voce del popolo, ma di sicuro con un occhio ad un’agenda che fin da subito si preannuncia ricca di impegni. Una delle prime importanti questioni che Armelao dovrà affrontare con attenzione sarà legata alla nomina degli assessori (con relativi referati) che lo accompagneranno durante un mandato, di sicuro, ricco di sfide. Per certo a supportare e stimolare le scelte delle figure che saranno chiamate a decidere per il bene della città ci sarà un’assemblea (il Consiglio comunale) che sembra essere qualitativamente superiore rispetto agli ultimi cinque anni, se non altro per l’esperienza maturata da buona parte degli eletti. Per tanti consiglieri si tratta quindi di un ritorno “tra i banchi” (occupati in alcuni casi da decenni); per altri di una vera e propria nuova esperienza. Per la Lega entreranno in Consiglio i “giovani veterani” Marco Dolfin e Marcello Gorin; prima volta invece per Mattia Boscolo Chiodoro, Luigi Nichetto

e Lorenzo Nardo. Fratelli d’Italia potrà contare sul contributo di Massimo Mancini, Katia Hannot, Matteo Boscolo Meneguolo e Claudio Bullo; un quartetto che ha fatto il pieno di preferenze e che sicuramente saprà come destreggiarsi tra una mozione e l’altra. Per la lista Chioggia Protagonista, esordio per Davide Vianello, Riccardo Griguolo e Francesca Donà (3 avvocati); mentre per Marcellina Segantin si tratta di un immediato ritorno in Consiglio. Marco Lanza e Beniamino Boscolo Capon per Forza Italia chiudono il gruppo che sosterrà la maggioranza. L’opposizione sarà capeggiata dal Partito Democratico; con Lucio Tiozzo, Jonatan Montanariello, Maurizio Salvagno e Barbara Penzo che non hanno bisogno di presentazioni. Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo porranno l’attenzione sui temi sviluppati in campagna elettorale da Energia Civica. Daniele Stecco e Isabella Penzo sono gli eletti per il Movimento 5 Stelle. Forti della buona esperienza come assessori nella precedente Giunta, avranno le carte in regola per fare un’opposizione costruttiva, ragionata. Stesso discorso per Alessandra Penzo, che farà parte dell’assemblea per conto di Obbiettivo Chioggia. (l.r.)


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Elezioni. L’analisi di Lucio Tiozzo sull’esito elettorale

“Abbiamo dato l’idea di non essere pronti a governare con una coalizione unita” Il candidato del centrosinistra: “Io e il Pd abbiamo fatto una campagna in solitaria, oggetto di attacco da chi doveva vederci come amici, come Energia Civica”. L’analisi del voto del candidato per il Partito Democratico (PD) è lucida e diretta

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icuramente c’è amarezza per l’esito del voto. Ad un certo punto della campagna elettorale c’era la convinzione che si potesse arrivare al ballottaggio, risultato comunque notevole per una sfida che era durissima in partenza – racconta Tiozzo, che prosegue - non dimentichiamoci che si partiva da un 70% portato a casa dalla Lega alle Regionali dello scorso anno”. Interpretare quali sono state le ragioni di un esito non favorevole per il PD e il suo candidato significa per forza di cose comprendere anche i possibili errori commessi. Per Tiozzo la principale ragione è da ricercarsi nella condizione di isolamento in cui si è trovato il proprio partito che, numeri alla mano, in termini percentuali non si è allontanato troppo dalla Lega. “A prescindere dalla possibilità di arrivare al ballottaggio, abbiamo dato l’idea all’elettorato di non essere pronti a governare in maniera matura con un centrosinistra unito – continua Lucio Tiozzo. - Io e il PD abbiamo fatto una campagna in

solitaria, oggetto di attacco da chi doveva vederci come amici, come Energia Civica. Mi permetto di dire che mentre si è pensato ad attaccare noi per qualche piccola percentuale di voti in più, è maturato il consenso per i “nipotini di chi ha voluto proprio l’impianto GPL”. Vengono chiamati in causa anche i vertici del Movimento 5 Stelle, il cui peccato originale per Tiozzo è stato quello di essere convinti di arrivare al ballottaggio. Chiediamo una battuta anche sul tema della candidatura last-minute di fine agosto, arrivata un po’ a sorpresa. “Sia M5S sia Energia Civica erano convinti che non sarei stato io il candidato sindaco. Sono entrato in campo quando il PD è rimasto solo; con Barbara Penzo “messa fuori gioco” da Energia Civica e non voluta dai 5 Stelle. Siamo “arrivati lunghi” per questo motivo. Abbiamo quindi fatto la scelta più matura. Ricordo che la mia è stata una scelta generosa, ho tenuto in piedi la bandiera del partito e da lì tutti noi vogliamo ripartire”.

La vittoria del centro destra è stata netta, con Armelao che ha fatto il pieno di consensi anche grazie alla propria lista civica (Chioggia Protagonista). Le previsioni di Tiozzo erano più basse per il gruppo di cittadini guidato da Davide Vianello: “calcolavamo un 7,8%, sono arrivati a superare il 14%; anche grazie a una miscela di esponenti del mondo cattolico, economico e moderato della città”. Oltre all’astensionismo, vera e propria sorpresa in negativo, a rendere consolidata la vittoria di Armelao hanno giocato tre fattori secondo Tiozzo. “Anzitutto Zaia. Il Presidente di tutti i veneti è arrivato a Chioggia promettendo di affrontare questioni irrisolte da oltre 40 anni, soprattutto il tema della Romea. Sarà mio compito vigilare in Consiglio affinché le promesse vengano mantenute. In seconda battuta ritengo che una parte del mondo cattolico, indirizzata anche dal vescovo Tessarollo, sia confluita tra i voti del candidato del centro destra. Sottolineo che ci sono stati 3 interventi-post su social network

Lucio Tiozzo con il Ministro Franceschini

del vescovo in persona a urne aperte; a mio avviso una scorrettezza. Il terzo elemento è stato senza dubbio il fatto che tra il bacino di voti del vincitore sono confluiti i voti di una parte di elettorato del mondo economico che ha scelto la civica Chioggia Protagonista. In questo quadro generale, chi doveva spiegare dove stanno le responsabilità del GPL forse ha sbagliato bersaglio”. Luca Rapacciuolo


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Comunali. Il candidato del Movimento 5 Stelle analizza con schiettezza i numeri

Stecco: “Non è il risultato che speravamo”

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uando si parla di bilanci post-elettorali, sovente non è facile costruire analisi chiare ed oggettive con i protagonisti di ciascuno schieramento. I numeri, si sa, proprio come un bicchiere riempito a metà, si prestano a diverse interpretazioni a seconda della prospettiva da cui si sceglie di guardarli. Quello del Movimento 5 Stelle a Chioggia però và riconosciuto essere stato un risultato inferiore alle attese; senza ma e senza se. Con schiettezza e onestà lo racconta lo stesso candidato sindaco Daniele Stecco. “Sicuramente non è il risultato che speravamo e dispiace che la gente non abbia compreso il lavoro fatto dalla nostra amministrazione in questi 5 anni – sono le parole di Stecco – ci si è limitati a credere a quanto strumentalizzato in particolare dal centro destra”. La disamina di Stecco prosegue elencando i risultati raggiunti dalla precedente amministrazione della città: “È innegabile che abbiamo fatto numerosi interventi, avviati e molti già realizzati, ricordo 2 milioni di lavori per la riqualificazione del mercato ittico fatti con fondi europei, le asfaltature di numerose strade, di cui sono ancora corso in questi giorni, la chiusura di numerosi contenziosi con gli stabilimenti

balneari e campeggi, facendoli pagare gran parte della Tari che 6 anni fa l’amministrazione Casson aveva fatto aumentare del 10%, il risanamento di SST che aveva un debito verso il Comune di circa 4 milioni, poi lo stop del deposito GPL, la questione delle cartelle delle case del Lusenzo, il trasferimento del Forte San Felice e molto altro”. Stecco però, forte di un’onestà intellettuale mai messa in discussione anche durante l’incarico di assessore, ammette che qualcosa non ha funzionato anche a livello di partito. “Paghiamo il prezzo della frattura interna che abbiamo avuto ad inizio anno, oltre alle questioni nazionali del Movimento 5 Stelle che hanno fatto allontanare molti elettori,

spostando voti su altri gruppi del centro sinistra, creando una sorta di cannibalismo di voti, che ha aiutato la coalizione del centro destra”. La crescita del Movimento dovrà passare per forza di cose da un’efficace e attenta attività di opposizione: “da questo voto ne usciamo sicuramente feriti – continua Stecco - ma abbiamo la forza per ripartire e intraprendere un nuovo percorso di crescita per riguadagnare la fiducia degli elettori. Faremo un opposizione costruttiva, perché dobbiamo guardare il bene della città e vigileremo che le opere previste e le risorse che avevamo stanziato vengano utilizzate nel minor tempo possibile e solleciteremo la nuova amministrazione perché realizzino concretamente quanto promesso in campagna elettorale”. L’allineamento di vedute tanto atteso con il Partito Democratico per la scelta di un candidato sindaco unico e poi saltato sul finire dell’estate arriva solo oggi (ad urne chiuse); nell’amara considerazione finale del candidato Stecco: “Ha vinto proprio quella politica che aveva portato a Chioggia il deposito di GPL e su cui oggi i cittadini hanno riposto la propria fiducia. Questo dispiace e soprattutto fa preoccupare”. Luca Rapacciuolo

Righetto, non c’è stato l’effetto sorpresa Non è andata bene la sfida elettorale per Mirko Righetto e il suo gruppo di candidati al Consiglio Comunale. La percentuale di preferenze accordate al dj clodiense si è fermata al 1,51%, risultato che non consente al rappresentante della lista Grande Nord-Rinascere Chioggia di entrare in Consiglio Comunale. Non c’è stato dunque l’“effetto sorpresa” su cui sperava Righetto; che ha affidato ai social network il proprio commento sull’esito della tornata elettorale. “Grazie a quelli che, anche se pochi, hanno avuto fiducia in me, nelle mie idee, nel mio essere fuori dal coro...ciò nonostante auguro con tutto il cuore (e badate che lo spero veramente) alla Città di Chioggia e ai suoi Cittadini di avere il posto che finalmente tutti Noi meritiamo. Al nuovo Sindaco auguro un “Buon Lavoro” in questo difficile compito... di essere finalmente in mezzo alla gente, di ascoltarla, di aiu-

tarla nelle cose più comuni... per gli imprenditori, le partite iva soprattutto locali, aiutarle a realizzare senza tante pratiche burocratiche i loro sogni...di prendere in considerazione le cose più importanti fin da subito per un rilancio della città. Sotto il profilo dell’immagine non abbiamo da invidiare niente a nessuno... come nel turismo, nella pesca nell’agricoltura dove siamo eccellenza grazie al sacrificio dei nostri lavoratori...

e infine lo sport, cultura; il Divertimento.... Invito il nuovo Primo Cittadino ad avere particolare attenzione per i nostri Giovani, a loro va dato fin da subito un futuro migliore di quello che “non hanno” adesso; aiutandoli a diventare “grandi”! Vi sembrerà strano ma sono grato a tutte le persone che nella vita mi hanno detto di No.. è grazie a loro che sono quel che sono... Ecco allora che con tranquillità ritorno alla mia vita di sempre...ringraziando tutti gli amici della squadra che mi hanno sostenuto e accompagnato in questa per me intensa ma piacevole avventura. Ricordo a loro... ma in particolare a tutti Voi che: i successi migliori arrivano dopo le più grandi delusioni ed è lì che faremo come da tanti anni succede..ancora una volta tutti insieme “il grande Feston” perché Chioggia e i suoi cittadini sono e rimarranno per Me..semplicemente “Uno Spettacolo”. (l.r.)

“Dispiace che la gente non abbia compreso il lavoro fatto dalla nostra amministrazione in questi cinque anni. Paghiamo il prezzo della frattura interna”


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Amministrative. Roberto Rossi puntava al ballottaggio

“Speravamo di conquistare la doppia cifra, siamo comunque arrivati terzi” E

nergia Civica, con il candidato Rossi, esce dalla competizione elettorale con un risultato di tutto rispetto (9,01%). L’impressione è che “tutto ciò che non era centro-destra” avesse la convinzione di giocare la partita al ballottaggio, come in parte ci conferma lo stesso Roberto Rossi. “La linea generale che si era prospettata era quella che ci sarebbe stato un ballottaggio. Il fatto che il centro destra abbia vinto al primo turno è stata una sorpresa. Forse nemmeno loro si aspettavano di vincere così”. Le ragioni dell’ exploit di Armelao, per il rappresentante di Energia Civica, sono senza dubbio legate al grande risultato che ha ottenuto la lista civica Chioggia Protagonista…”costruita proprio a ridosso della scadenza della presentazione delle liste e che ha fatto un risultato strabiliante. Questa è stata la variabile indipendente che ha fatto saltare il banco”.

A fianco Roberto Rossi

politica. In parte ci siamo riusciti (in tanti mi hanno mandato messaggi ringraziandomi per avere dato una ragione per tornare a votare o a scegliere con un atteggiamento positivo); ma tantissimi elettori non sono andati a votare. Rispetto alle ultime comunali abbiamo perso 6000 elettori!”. Il sogno di rivedere percentuali di votanti da prima repubblica (quando si viaggiava attorno al 95%) resta chiuso nel cassetto; soprattutto in ragione di un trend che è in continua discesa. Chiediamo a Rossi se qualcosa avrebbe potuto essere organizzato diversamente. “Se avessimo avuto più mezzi a disposizione, risorse finanziarie più cospicue, avremmo potuto raggiungere la gente con più

“Speravamo di riportare al voto persone che nel corso degli anni avevano perso fiducia nella politica. Ci siamo riusciti in parte”

“Saremo un’opposizione costruttiva. Abbiamo un progetto trasversale, che non ha schemi di appartenenza”

L’impressione di parte dell’elettorato, stampa e altri candidati, è che se fosse stato “messo a fuoco” meglio il progetto del gruppo di Rossi, avrebbe potuto veramente giocare una partita decisiva per gli equilibri delle preferenze. “Per quanto riguarda il nostro risultato, speravamo di arrivare alla doppia cifra – riconosce Rossi. - I numeri finali li consideriamo più che dignitosi; siamo contenti. Siamo arrivati terzi confrontandoci con liste che hanno portato giù a Chioggia ministri, ex Presidenti del Consiglio, presidenti di Regione; con i nostri pochi mezzi finanziari a disposizione”. Il marcato astensionismo ha preoccupato un po’ tutti, soprattutto un gruppo che della forza dell’iniziativa civica ha fatto la propria ragione di esistenza. “Noi eravamo la lista che sperava di riportare al voto persone che nel corso degli anni avevano perso la fiducia nella

efficacia. Però obbiettivamente non credo che dal punto di vista dell’ azione avremmo potuto fare di più. Diamo un giudizio positivo anche sulla tipologia di elettori che ci hanno dato fiducia”. La domanda da fare a chi con una civica supera il 9% dei consensi e si ritrova in Consiglio Comunale viene da sola: cosa succede ora? “Io ho mandato un messaggio per complimentarmi con Armelao – ci confida Rossi - e ho preannunciato che saremo un’opposizione costruttiva. Abbiamo un progetto trasversale, che non ha schemi di appartenenza. Abbiamo in testa quali sono le cose necessarie per rimettere la città in moto. Se i progetti a cui lavorerà l’Amministrazione incontreranno la nostra proposta, noi sosterremo e voteremo in maniera positiva; il nostro è un atteggiamento propositivo per il bene di Chioggia”. Luca Rapacciuolo


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Esito del voto. Alessandra Penzo esprime soddisfazione per il risultato

“Possiamo dire che il nostro obiettivo è stato centrato in pieno”

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bbiettivo Chioggia, iniziativa civica capitanata dal candidato sindaco Alessandra Penzo, entra in Consiglio Comunale. Una parte non trascurabile dell’elettorato clodiense ha dato dunque fiducia all’unico candidato donna tra i pretendenti alla poltrona di Primo cittadino. “Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto, soprattutto considerando il fatto che eravamo una lista indipendente e nata da poco tempo – racconta Alessandra Penzo, che sottolinea poi - non avevamo alle spalle nessun altro soggetto. Abbiamo raggiunto il 5,80% e sono riuscita ad entrare in Consiglio Comunale. Io e la mia squadra possiamo dire: obiettivo pienamente raggiunto”. Uno dei temi che più ha fatto mugugnare l’elettorato è legato alla brevità della campagna elettorale; con tempi relativamente ridotti per parlare della squadra di consiglieri da proporre alla città e soprattutto di contenuti. “Sicuramente la campagna elettorale è stata molto corta – conferma la Penzo - forse per chiara volontà di alcuni partiti. In questo infatti si è limitata la possibilità di farsi conoscere per soggetti come il nostro gruppo. Aggiungo che sono mancati i confronti pubblici. Ricordiamoci che un partito ha dei fondi ben precisi e può contare su un voto di sistema. Ecco che tanti cittadini votano per l’appunto un partito, un simbolo più che la persona. E’ chiaro che una cittadina come me viene penalizzata in questo modo. Ritengo che non si sia trattato di una casualità, ma di una manovra ben studiata”. Anche se in città si sono presen-

Un fitto calendario di esposizioni artistiche alla Galleria d’arte G1

“Una campagna elettorale molto breve ha limitato la possibilità di farsi conoscere per soggetti come il nostro gruppo, eppure abbiamo ottenuto il 5,8 per cento e sono in Cosiglio comunale” tati i “pezzi grossi” della politica nazionale; a fare rumore è stato soprattutto il dato dell’astensionismo. “Ho sempre ipotizzato che la gente sia molto stanca della politica, delle logiche di partito. L’elettore di oggi non si ritrova in una corrente politica specifica. Pensiamo anche a ciò che accade a livello nazionale, a Roma, dove vediamo che non c’è una chiara definizione di chi sta al Governo del Paese. In questo clima il cittadino si sente sfiduciato”. Il ragionamento è senza dubbio chiaro: figure civiche come la Penzo, slegate da logiche di partito, puntavano sull’elettore non “fidelizzato” alla politica; proprio quella fetta di cittadinanza che probabilmente ha scelto di non recarsi alle urne.

Impossibile non raccogliere una breve battuta infine sul risultato del candidato M5S, il gruppo dal quale la stessa Alessandra Penzo ha deciso di uscire per i noti dissapori con una parte della maggioranza in Consiglio comunale. “La mia più grande vittoria è avere raggiunto quasi il 6% delle preferenze; non distante dall’8,75% del M5S. Resto convinta di avere fatto la scelta giusta e probabilmente i cittadini questa scelta la hanno capita. Il Movimento partiva da una base “di sistema” che per l’appunto avvantaggia chi sceglie il partito. La loro è stata una campagna elettorale fine a se stessa, più volta all’attacco più che alla proposta”. Luca Rapacciuolo

Un fitto calendario di esposizioni artistiche si alterneranno alla “Galleria d’arte G1” in calle san Giacomo che vede avvicendarsi con cadenza quindicinale noti artisti locali e non. La mostra delle opere di Renzo Gianella ha aperto le prime due settimane di settembre 2021, successivamente fino al 30 settembre 2021 sono state esposte le opere dei fratelli Emanuela e Luca Pagan. Emanuela Pagan si è specializzata in vedute di Chioggia monocromatiche in cui talvolta spiccano particolari dipinti di rosso. Luca Pagan dipinge con varie tecniche, per lo più con l’aerografo, anche ‘personalizzando’ caschi, moto, auto, camion; le sue realizzazioni sono state presentate anche a Parigi, Svezia, Svizzera, Las Vegas, isole Hawaii. Le esposizioni dal 1 al 16 ottobre sono state interessate da una selezione della produzione di Giampiero Baldin: composizioni solari del mondo agreste con armoniosi accostamenti coloristici ed una natura reinterpretata con suggestivi accostamenti alla storia, al mito e alle leggende con la presenza di eleganti figure femminili che esprimono la gita di vivere. Dal 17 ottobre al 31 ottobre 2021 l’artista Dario Ballarin propone alcuni lavori recenti ed altre opere che rappresentano un percorso di oltre trent’anni: la sua prima personale risale al 1989. Gli spazi della Galleria d’arte G1, concessi da Giorgio De Bei, sono a disposizione dell’associazione “Amici di Chioggia Città d’Arte” per un anno per permettere ad artisti di valore di poter presentare gratuitamente le proprie opere. L’associazione intende favorire la conoscenza e promozione della città attraverso la pubblicazione di opere, l’organizzazione di mostre, spettacoli, convegni, scambi artistici nazionali ed internazionali. La Galleria G1 è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. (e.f.)


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Salute. Ottobre rosa, il mese della prevenzione segnato da numerose iniziative

Tumore al seno, importante partire dagli Screening oncologici

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revenzione è vita e l’Ottobre rosa è il mese della prevenzione. L’Associazione Andos (associazione nazionale donne operate al seno) organizza un banchetto informativo presso la Loggia dei Bandi in centro a Chioggia il prossimo 23 ottobre dalle ore 9.30 alle 12.30 per fornire informazioni alla popolazione e distribuire materiale sugli Screening Oncologici proposti dall’Ulss 3. I dati finora raccolti sull’adesione agli Screening Mammografici sono assai incoraggianti e l’80% delle donne in età compresa tra i 50 e i 74 anni hanno effettuato la mammografia. Ma l’impegno dell’Andos è rivolto a raggiungere anche quel 20% di donne che non hanno ancora effettuato tale esame. Martedì 26 ottobre prossimo si terrà al teatro della parrocchia della Madonna della Navicella a Sottomarina un incontro sulla prevenzione con gli interventi

delle dottoresse Grazia Guzzetta (radiologia senologica), M. Luisa Polo (Uosd Screening Oncologici), M. Flora Romano (chirurga senologa). Nel mese di settembre il “Cir-

La campagna di sensibilizzazione di Andos, insieme al Circolo degli abbracci, per convincere le donne, soprattutto quelle tra i 50 e i 74 anni, a fare una mammografia di controllo colo degli Abbracci” che fa parte dell’Andos ha promosso l’iniziativa “Pensieri Sospesi” che consiste nell’appendere ai rami degli alberi foglietti colorati contenenti poesie, frasi e haiku aventi per tema “L’acqua e la natura” proposto nell’ambito del progetto “Il Veneto che legge 2021”. I “Pensie-

ri sospesi” sono stati collocati nel giardino di S. Michele a Chioggia con l’intento di valorizzare e fare conoscere ai chioggiotti questo luogo così insolito della città, una piccola oasi dove fare una breve sosta, prendersi una pausa, avvolti nel verde e immersi nella lettura.

Il “Circolo degli Abbracci”, il cui nome prende ispirazione dalla lettura de “Il libro degli abbracci” dello scrittore Eduardo Galeano, è composto da donne provenienti da vari percorsi accomunate dal bisogno di leggere e di esprimere, attraverso la scrittura ed il dialogo, i pensieri, i sentimenti e

le emozioni. Interagisce con la realtà locale partecipando ad eventi pubblici organizzati dall’Andos o promossi dall’amministrazione comunale, come la giornata contro “La violenza sulle donne”, Le maratone di lettura” e altri readings proposti da altri soggetti. Eugenio Ferrarese


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L’inaugurazione. Dal progetto virtuale di Nicoletta Perini e Davide Bovolenta

Il mito del Grande Torino. Un museo dedicato ad Aldo e Dino Ballarin S

carpe, palloni, parastinchi, vestiario, documenti, biglietti dell’aereo, giornali dell’epoca, una raccolta fotografica, il racconto dell’ultima partita, dell’incidente, dei funerali, filmati dell’epoca e un favoloso plastico della Basilica di Superga. La data del 4 maggio 1949 ha dolorosamente segnato la storia del Grande Torino, ma anche della città di Chioggia che ha perso tra quei famosi giocatori periti nell’incidente aereo sulla collina di Superga due concittadini: Aldo e Dino Ballarin. L’8 ottobre scorso è stata inaugurata all’interno del “Museo Civico della Laguna Sud” di Chioggia la sala espositiva dedicata ai fratelli Aldo e Dino Ballarin, al Grande Torino e al calcio chioggiotto alla presenza dei familiari, del neosindaco di Chioggia Mauro Armelao, del consigliere regionale Marco Dolfin, del direttore del Museo del Grande Torino di Grugliasco (To) e rappresentanti del Circolo Soci Torino FC. Sono giunti per l’occasione anche i saluti di Urbano Cairo, presidente del Torino FC, di Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, di Marco Scarpa, match analyst nazionale italiana, e di Stefania Lando, presidente Panathlon Chioggia. Nicoletta Perini, nipote di Dino, il marito Davide Bovolenta e Aldo Cappon, nipote di Aldo, hanno curato l’allestimento della sala che rimarrà aperta al pubblico dal martedì al giovedì dalle 9.00 alle 13.00, il venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. “Ho l’onore di essere la nipote di Dino Ballarin - dice Nicoletta Perini - Dopo tanti anni di mostre temporanee e altre iniziative dedicate ai fratelli Ballarin, con mio marito Davide Bovolenta abbiamo creato un museo virtuale www.museoballarinchioggia.it. Grazie all’amministrazione comunale di Chioggia abbiamo ottenuto l’uso del piano terra di un palazzo storico di Chioggia, Palazzo Ravagnan,

In attesa dell’allestimento definitivo a Palazzo Ravagnan, è aperta al pubblico la mostra all’interno del Museo Civico della Laguna Sud

per aprire un museo stabile. Abbiamo allestito temporaneamente questa sala all’interno del Museo Civico, in attesa del trasferimento definitivo a Palazzo Ravagnan tra un po’ di mesi, quando i lavori di ristrutturazione saranno terminati.” Molte informazioni sulla mostra e sui fratelli Aldo e Dino Ballarin si possono consultare nel sito www. museoballarinchioggia.it o nella pagina Facebook: https://www.facebook.com/museocivico.chioggia. Eugenio Ferrarese

Buono il bilancio della XXV edizione di “Chioggia Effetto Notte” Far conoscere la città di Chioggia ed il suo ricco patrimonio artistico, culturale, religioso accompagnando la visita con qualche curiosità, un occhio al folklore locale e il magico fascino notturno del centro storico. L’associazione culturale La Bricola ha concluso ai primi di settembre la XXV edizione di “Chioggia Effetto Notte”, passeggiate serali organizzate il martedì sera, anche in lingua inglese, con partenza da piazzetta Aldo e Dino Ballarin a Sottomarina con la possibilità di visitare a rotazione le chiese storiche: Cattedrale, S. Giacomo, S. Domenico, Filippini, S. Andrea, S. Francesco Vecchio (le ‘Muneghette’). “In realtà si sarebbe trattata della 26a edizione - ci spiega Carla Sfriso, presidente de La Bricola - ma lo scorso anno a causa delle restrizioni dovute alla pandemia si è potuto proporre solo due visite, alla Cattedrale e a S. Giacomo, senza effettuare il consueto percorso lungo le calli e il Corso del Popolo. Anche quest’estate abbiamo dovuto limitare la partecipazione a sole 25 persone e l’Ufficio Informazioni Iat di Sottomarina ha presto esaurito le disponibilità fino all’ultima uscita. Nel 2019 e negli anni precedenti accompagnavamo anche un centinaio di persone ad ogni uscita notturna suddivise in più gruppi quando necessario”. Il giovedì sera era dedicato ai musei, anche questi

visitati a rotazione, con partenza da piazzetta XX settembre nei pressi del Palazzo Municipale: museo di zoologia adriatica “Giuseppe Olivi” a palazzo Grassi, museo diocesano, la storica collezione dei padri Filippini allestita nella parte superiore della chiesa dietro la cantoria, la chiesa e pinacoteca della SS. Trinità, l’antica Torre di Sant’Andrea ed il suo famoso orologio realizzato da Dondi nel Trecento, le raccolte naturalistiche del Circolo Linneo a Palazzo Ravagnan. La partecipazione alle iniziative estive “Chioggia Effetto Notte” e “Giovedì? Ci vediamo al museo! promosse dall’associazione La Bricola - con la collaborazione dell’amministrazione comunale, della Pro Loco di Chioggia, del Consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia, dell’Asa (Associazione Albergatori), dell’Ascom (associazione commercianti) Chioggia - è gratuita. “Abbiamo avuto l’impressione con tutte le persone che affollavano il centro storico di sera che la città si stesse risvegliando dopo il ‘letargo’ dello scorso anno. Il prossimo anno - aggiunge Carla Sfriso - speriamo di poter organizzare le uscite notturne senza limitazioni o almeno raddoppiare le prenotazioni. Vista la richiesta si potrebbero proporre anche delle visite nel corso dell’anno, una volta al mese, nel periodo natalizio e a Carnevale”. (e.f.)


Chioggia

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Territorio. Esaurita in poco tempo la disponibilità delle prenotazioni

Tornano con successo le visite al Forte San Felice D

entro al Forte San Felice in occasione delle Giornate nazionali dei Castelli (Gnc) e le Giornate Europee del Patrimonio (Gep). Inizialmente, dopo il diniego all’accesso da parte del Comando MarinaNord, in accordo con l’Istituto Castelli sezione Veneto il Comitato del Forte San Felice oltre a predisporre materiale da utilizzare on line, aveva previsto delle passeggiate guidate intorno al Forte nella sola giornata di sabato 25 settembre scorso. La disponibilità delle prenotazioni è andata subito esaurita non appena è stata diffusa la comunicazione. “Solo giovedì 23 settembre spiega Erminio Boscolo Bibi, presidente del Comitato del Forte S. Felice - è finalmente giunta la comunicazione che la Marina aveva riconsiderato la questione, autorizzando l’accesso al Forte. Così sabato pomeriggio gli iscritti ai due turni delle passeggiate programmate hanno potuto anche visitare l’interno del Forte con le guide del Comitato”. L’ambiente esterno del Forte è assai interessante - i Murazzi, la bocca di porto, il giro intorno ai bastioni… - ma ancor di più è scoprire quel che c’è all’interno della fortificazione che risale all’epoca medievale e così ripercorrere una storia di 650 anni. L’Istituto Castelli Veneto proprio per le Giornate nazionali dei Castelli aveva già divulgato on line l’interessante video “Forte San Felice, un tesoro da preservare”: più i cittadini lo conoscono, più forte diventa la spinta ad accelerare il pieno recupero di questo patrimonio. “Un ringraziamento particolare - aggiunge Erminio Boscolo - va al nuovo Comandante Marifari di Venezia c.f. Ferdinando Spagnuolo che ha autorizzato l’accesso, oltre al farista Diego Nordio per l’accurata predisposizione dei percorsi di visita. E un ringraziamento al Comitato per l’impegno appassionato con cui accompagna i visitatori. La richiesta di tutti è di continuare ad agire perché il Forte possa essere pienamente recuperato: la vista del cantiere in atto per il restauro del portale è un buon segno, la vista dello stato precario del castello e di altri edifici mostra però quanto sia urgente intervenire”. Anche questa volta molti sono rimasti esclusi dalle visite di sabato 25 settembre e hanno richiesto di

poter rendere possibili altre occasioni. Il Forte S. Felice è stato visitato anche da due ministri: venerdì 24 settembre è stata la volta del Ministro della cultura Dario Franceschini e sabato 25 settembre quella del Ministro per i rapporti col Parlamento Federico D’Incà. Affascinati dal sito, ne hanno compreso le potenzialità e la necessità del suo pieno restauro e uso pubblico. Erminio Boscolo Bibi con il ministro Dario Franceschini

Eugenio Ferrarese

Una sfilata di imbarcazioni per i vent’anni dalla distruzione delle Torri Gemelle Una ventina di imbarcazioni - caorline, gondole, lancioni… hanno sfilato a Venezia lungo il Canal Grande e infine raggiungere il Bacino di San Marco nella ricorrenza dei vent’anni della distruzione delle Torri Gemelle di New York per non dimenticare le vittime degli attentati terroristici e per onorare tutti gli eroi, in particolare i vigili del fuoco coinvolti e le loro famiglie. Questa manifestazione, organizzata inizialmente nel 2002 in maniera spontanea dal gondoliere Vittorio Orio con Giovanni Fracassi, titolare del ristorante “da Ivo”, è stata promossa dalla remiera Francescana e dall’associazione dei Cavalieri di S. Marco con la collaborazione della ditta Dragaggi di Luciano Boscolo Cucco e alla presenza di un altro chioggiotto, Renzo Donin, anch’egli Cavaliere di S. Marco. Le imbarcazioni che hanno partecipato al corteo acqueo partito da piazzale Roma erano addobbate da bandiere statunitensi con l’accompagnamento musicale dell’inno nazionale degli USA e mentre sfilavano i vigili del fuoco lanciavano in aria potenti getti d’acqua e i gondolieri si producevano nel tradizionale “alzaremi”. L’imprenditore chioggiotto Luciano Boscolo Cucco ha un legame assai forte con i Vigili del Fuoco di New York e il loro comandante, Daniel Nigro, ora diventato assessore alla sicurezza della città americana. E sono molte le collaborazioni e le iniziative organizzate per la città di New York da Luciano Boscolo, recentemente nominato ‘cittadino benemerito di Chioggia’: nel 2006 è riuscito a far sfilare un ‘bragozzo’ tradizionale lungo la Quinta Strada della città americana e due anni dopo a portare in America le spoglie di Santa Barbara (patrona dei pompieri), custodite a Burano. “Anche quest’anno sarei dovuto tornare a New York per consegnare un mosaico - ci dice Luciano Boscolo - ma a causa delle restrizioni dovute alla pandemia non è stato possibile”. E grazie all’interessamento di Luciano Boscolo Cucco sarà collocato nella piazza del New Garibaldi Meucci Museum a New York, non appena si potrà organizzare la spedizione con un container, il campanile di San Marco, un’opera in scala realizzata dallo scultore Giorgio Bortoli, attualmente ospitata ad Aviano. (e.f.)


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Chioggia

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Il personaggio. Conquista la “Terza Norma” in occasione della serie Master del Cis

Lorenzo Lodici, Grande Maestro di Scacchi G

rande Maestro di scacchi e studente al 3° anno di Ingegneria Meccanica all’università di Padova. Lorenzo Lodici a 21 anni conquista la “Terza Norma” e diventa così “Grande Maestro”, prestigioso titolo internazionale, in occasione della serie Master del Cis (Campionato Italiano a Squadre), disputata nel mese di settembre 2021 al Grande Hotel Adriatico di Montesilvano in Abruzzo con punti 6,5 su 9 partite. In Italia sono solo una ventina i giocatori di scacchi che possono fregiarsi del titolo di Grande Maestro. In questo torneo Master Lodici, giocando in prima scacchiera, è stato anche premiato per il miglior punteggio in quella scacchiera tra le squadre presenti alla manifestazione. Il giovane scacchista chioggiotto ha iniziato a giocare fin da piccolo cimentandosi sulle scacchiere del Circolo Scacchistico Clodiense a Palazzo Ravagnan. Già a 12 anni ha vinto il Campionato Italiano under 12; nel 2015 nuova vittoria al Campionato under 16, nel 2016 consegue il titolo di Maestro Internazionale e l’anno successivo vince il Campionato italiano under 20. La vittoria nel Campionato Italiano Assoluto nel 2018 a Salerno gli permette di acquisire la ‘prima norma’ per il titolo di Grande Maestro e giunge anche tra i finalisti del premio “Clodiense dell’anno 2018”.

Ha 21 anni, studia Ingegneria meccanica all’Università di Padova e conquista il prestigioso titolo internazionale Con la Nazionale italiana ha partecipato alle Olimpiadi degli scacchi del 2020 svoltesi online, nel mese di maggio del 2021 ha anche vinto la Mitropa Cup con la squadra italiana, totalizzando 4,5 punti su 8. Classificandosi primo a pari merito con i GM Max Warmerdam e Bence Korpa al torneo di Villorba tenutosi nel giugno di quest’anno aveva raggiunto la ‘seconda norma’ per diventare Grande Maestro. “L’impegno principale è lo studio all’università - sottolinea Lorenzo Lodici - ma quando partecipo ai tornei cerco di concentrarmi al massimo”. Tra un torneo e l’altro e lo studio degli esami di Ingegneria Meccanica Lodici trova anche il tempo per incontrare gli amici. “Il mio consiglio

per cimentarsi con gli scacchi - aggiunge il giovane campione internazionale - è non aver paura. Giocare a scacchi è semplice: giocando ci si appassiona sempre più e pian piano si migliora”. Dall’11 al 22 novembre 2021 lo scacchista chioggiotto parteciperà con la Nazionale Italiana al Campionato Europeo di scacchi che si terrà a Brezic in Slovenia e alla fine di novembre sarà a Chianciano per giocare il Campionato Italiano assoluto. Nel Campionato italiano a squadre Lorenzo Lodici gioca con l’Arrocco Chess Club Roma. Eugenio Ferrarese

“Diario della mia prigionia”: due anni di prigionia del caporale Boscolo Chio, arrestato in Albania Internato n. 183019: un numero che ha accompagnato due anni di prigionia di Sante Amelio Boscolo Chio raccontati in tre quaderni che la figlia Maria Elisa Boscolo Chio ha fedelmente ritrascritto ed ora pubblicati nel libro “Diario della mia prigionia”. Nei quaderni, custoditi per anni senza essere divulgati, riemergono le vicende di due drammatici anni di prigionia del caporale di Fanteria arrestato in Albania dopo l’8 settembre 1943 e dopo vari trasferimenti successivamente deportato in Germania in tre diversi campi di duro lavoro forzato fino al 13 giugno 1945 quando finalmente potrà tornare in Italia. Le preziose testimonianze di questi dolorosi momenti sono state conservate senza essere mai rivelate se non attraverso qualche riferimento apparentemente di poco conto. Ritrovare questi quaderni ha quindi rappresentato per la stessa figlia Maria Elisa e per tutti gli altri familiari conoscere un pezzo della vita del padre di cui ancora conosceva ben poco. Nel “Diario della mia prigionia” sono inseriti documenti, cartoline, fotografie dei luoghi di guerra che accompagnano i giorni dell’Internato Sante Amelio Boscolo Chio coinvolto in questa lunga e dolorosa prigionia che ha interessato migliaia di altri soldati italiani, molti dei quali morti in quei terribili campi di concentramento, costretti a lunghe giornate di lavoro fino a 18 ore patendo fame, freddo, malattie. Nei quaderni trascrive il primo anno di prigionia, mentre il secondo anno è ricostruito dalla figlia grazie a documenti ritrovati nell’Archivio di Stato di Venezia a cui si aggiungono altre testimonianze raccolte a Sottomarina. Amelio Boscolo Chio nel dopoguerra divenne ben presto direttore della maggior cooperativa orticola di Chioggia, consigliere comunale e provinciale, Assessore alle Finanze e al Bilancio della provincia di Venezia, presidente dell’APOS (Azienda Produttori Ortofrutticoli Serenissima) di Venezia… Il 27 gennaio 2020 in sua memoria è stata consegnata dal Prefetto di Venezia la Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica. Il libro è a disposizione dei lettori della Biblioteca civica di Chioggia, ma gli interessati possono anche contattare la curatrice inviando una mail al seguente indirizzo: miaprigionia@ gmail.com. (e.f.)


Provincia

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Energia. L’intervento a Bologna del presidente di Hydrogen Pak Andrea Bos

“Hydrogen Valley di Marghera strategica a livello europeo” “L

’Hydrogen Valley di Porto Marghera è una tessera della strategia energetica europea e un terreno naturale per lo sviluppo su scala industriale delle applicazioni legate all’idrogeno”. Così il presidente di Hydrogen Park Andrea Bos, che è intervenuto alla prima edizione di Hese, Hydrogen Energy Summit&Expo. L’evento, che si è tenuto nelle scorse settimane nel quartiere fieristico di Bologna, era dedicato ai sistemi di produzione, trasporto, deposito dell’idrogeno e ha voluto incoraggiare il confronto sul futuro di questa risorsa. “Il polo di Marghera, a differenza di altre aree, offre l’opportunità di integrare il consolidato know- how industriale con l’innovazione e la sperimentazione tecnologica. Insieme ai principali stakeholders abbiamo realizzato 12 progetti nel campo dello stoccaggio, della distribuzione, della mobilità e delle applicazioni stazionarie” ha detto Andrea Bos nel corso del suo intervento e poi è andato nel dettaglio. “Oggi l’attività di Hydrogen Park è determinante nel contesto di Porto Marghera e rappresenta un modello replicabile e scalabile- ha sottolineato Bos- nei grandi distretti industriali altamente energivori. La strategia europea, infatti, dà impulso alla domanda e alla produzione dell’idrogeno, che i soci del consorzio sono in grado di sintetizzare e stoccare. Il 15 aprile scorso abbiamo messo a sistema questo nostro asset e,

Nel territorio veneziano sono stati realizzati 12 progetti nel campo dello stoccaggio della mobilità e applicazioni

insieme a Sapio, abbiamo sottoscritto un memorandum d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. L’accordo prevede la realizzazione di un hub per l’idrogeno e l’importazione di ammoniaca verde”. “Questo percorso virtuoso- ha concluso - punta ad un ulteriore sviluppo dell’Hydrogen Valley d’area vasta metropolitana, che grazie all’hydrogen hub sarà una leva competitiva per il Nordest nel contesto internazionale”. Insieme ad Andrea Bos hanno partecipato al convegno: Cristina Maggi direttrice H2it Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, Gregorio Barbieri direttore sviluppo, programmi europei ed innovazione di Adsp mar Tirreno settentrionale, Fabrizio Botta

Nella foto Andrea Bos

global sales & strategy director E&c onshore division di Saipem, Federico Colombara partner and associate director di Bcg. E poi anche: Alessandro Delli Noci assessore sviluppo economico, energia della Regione Puglia, Dario Furlanetto direttore di Parco Adamello, Thomas Klauser responsabile comunicazione di H2-Alto Adige, Gabriele Lucchesi direttore idrogeno di Edison Spa, Giulia Monteleone responsabile laboratorio accumulo di energia di Enea, Marco Piuri direttore generale Fnm e amministratore delegato di Trenord, Alberto Sogni Clust-E Greentech dell’Emilia-Romagna. Alessandro Abbadir

Accordo fra Politecnico Calzaturiero e Sportsystem Condividere le conoscenze per moltiplicare le competenze. È l’approccio che ha portato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin e il presidente della Fondazione e Distretto Sportsystem Andrea Parisotto alla firma di un accordo per lo sviluppo e l’integrazione di programmi di formazione avanzata, divulgazione e co-working. La partnership vedrà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto per confrontare esperienze e i risultati di progetti di comune interesse. Riguarderà l’attività di ricerca sulla sostenibilità, sui nuovi materiali e sull’Industria 4.0, con il coinvolgimento delle imprese dei distretti della Riviera

del Brenta e dello Sportsystem. Le parti svilupperanno attività di orientamento per favorire l’incontro tra il mondo della formazione e quello del lavoro, inoltre erogheranno percorsi specialistici a favore di giovani e inoccupati. Promuoveranno momenti di divulgazione sulle nuove tecnologie di digital manufacturing. Il Politecnico Calzaturiero, metterà a disposizione i propri laboratori, il Fablab e concorderà un programma di aggiornamento per le imprese del Distretto Sportsystem. “Dalla collaborazione tra due importanti distretti calzaturieri come la Riviera del Brenta e lo Sportsystem possono nasce-

re ottime sinergie. La firma di questo accordo ci ricorda che la condivisione delle esperienze e delle conoscenze è una strategia win-win” dichiara il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese. “Con questo accordo, puntiamo a rendere ancora più stretta la collaborazione con lo Sportsystem avviata tre anni fa, che ha portato alla realizzazione di corsi per lavoratori attivi e disoccupati nel territorio di Montebelluna.Ci concentreremo sull’ampliamento della proposta formativa e sullo sviluppo di progetti di ricerca sul tema della sostenibilità” commenta Franco Ballin.


Provincia

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Territorio. In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale

Il Covid ha acuito il disagio psicologico Lo si riscontra nelle famiglie, nelle comunità, nei servizi e nei Pronto Soccorso: si è creato un bisogno mai affrontato prima dagli specialisti del settore

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a un anno, l’anno del Covid, cresce la domanda di aiuto, e i Centri di Salute Mentale vedono aumentare gli accessi in modo sensibile: la pandemia, con le sue conseguenze sociali ed economiche, ha accentuato il disagio. “Non ha senso celebrare quest’anno la Giornata mondiale della Salute Mentale – ha sottolineato il Direttore dei Servizi Sociosanitari dell’Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin lo scorso 10 ottobre in occasione della ricorrenza - senza guardare in profondità a quello che è successo e continua ad accadere. Anzi, questa Giornata assume particolare rilevanza connotandosi di significati che risentono della lunga pandemia in corso. Le drammatiche ricadute sanitarie sono ben note per gli effetti in termini di mortalità e di ospedalizzazione. Ma noi non possiamo non guardare le ricadute sul piano psicologico: anche se più sommerse, in modo non meno debilitante hanno interessato tutte le fasce di popolazione. Si pensi solo ai soggetti direttamente colpiti dall’infezione, a coloro che hanno subito dei lutti o perdite economiche, o ancora a coloro che hanno risentito della mancanza di socialità”. “In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale l’Ulss 3 Serenissima e la Conferenza dei Sindaci, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, hanno organizzato un percorso di eventi che toccheranno tutti i distretti del territorio” ha spiegato il Primario Moreno De Rossi. “Nell’ambito della Ulss 3 Serenissima – ha sottolineato il dottor De Rossi - a partire dagli ultimi mesi del 2020 si è assistito a un lento ma progressivo incremento della domanda di aiuto che ha portato

un 25% di accessi in più presso i Centri di Salute Mentale del nostro ambito territoriale. E’ questa l’emergenza che abbiamo affrontato nei quattro eventi dedicati alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della prevenzione, della cura e della riabilitazione delle malattie mentali che si sono svolti a Venezia, a Mestre, a Dolo, a Chioggia, dove operatori, amministrazioni locali, associazioni, cooperative sociali hanno trovato uno spazio di confronto. E’ stata un’occasione importante dove l’incontro fra portatori di interesse ha rappresentato un esercizio di responsabilità irrinunciabile per una comunità che voglia definirsi accogliente e solidale nei confronti di tutti i soggetti fragili del Negli incontri sono emersi i punti di vista e le esperienze di Associazioni, famiglie e delle comunità terapeutiche, quella dei servizi dell’Amministrazione civica, e quella, particolare, dei Pronto Soccorso, nei quali Covid-19 e disagio psicologico hanno creato un bisogno mai affrontato dagli specialisti del settore.

Tre milioni di euro dalla Regione per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze Il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha ricevuto dalla Regione altri 3 milioni di euro per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze a servizio del mondo agricolo. Il progetto, che inizialmente aveva ottenuto un primo finanziamento di 3,7 milioni di euro grazie ai fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia, prevede la sostituzione di circa 10 chilometri di canalette a cielo aperto con un impianto di distribuzione irrigua tubato in bassa pressione, realizzando un sistema di distribuzione irrigua in grado di fornire acqua alle aziende del territorio in maniera più efficiente e riducendo gli sprechi. Il Consorzio ha poi presentato, in un secondo momento, la richiesta di un ulteriore finanziamento al fine di migliorare le prestazioni e l’affidabilità delle

opere già approvate e che ora è stato finanziato. “Sono molto soddisfatto - afferma Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio - del risultato raggiunto. Questo è un intervento necessario e fondamentale per tutta l’area agricola di Conche e di Valli di Chioggia che necessita

di un servizio irriguo efficiente per garantire la produttività delle aziende. Ancora una volta siamo riusciti a presentare un progetto che ha ottenuto l’approvazione e il finanziamento da parte della Regione, segno che stiamo lavorando nella giusta direzione”. (a.c.)










Cultura

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La mostra. Al Museo Civico della Laguna Sud a Chioggia

Le serigrafie ed i messaggi etici di Banksy

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arly artist known as Banksy 2002-2007 Prints Selection”, a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, prodotta e organizzata da MetaMorfosi e promossa dal Comune di Chioggia, è il progetto espositivo sbarcato in laguna a inizio ottobre. Fino al 9 gennaio prossimo le opere del famoso ed enigmatico artista inglese saranno esposte al Museo della Laguna Sud “San Francesco fuori le mura” di Chioggia. Protagonista della mostra l’artista originario di Bristol, forse il più esemplare caso di popolarità per un autore vivente dai tempi di Andy Warhol. A parlare, al posto di colui che nessuno ha mai visto e di cui nessuno conosce il volto, saranno come sempre le sue opere: immagini e forme di inaudita potenza etica, evocativa e tematica. Serigrafie che sono diventate un culto tra i collezionisti internazionali, veri e propri oggetti devozionali che delineano i protagonisti iconici dell’immaginario banksiano. Saranno in mostra una selezione di numerose serigrafie originali, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo. Secondo Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi che produce e organizza l’evento in collaborazione con il Comune di Chioggia: “Le opere di Banksy

Fino al 9 gennaio prossimo saranno esposte le opere del famoso ed enigmatico artista inglese

L’inaugurazione della mostra

sono dirompenti e trasgressive, destinate a lasciare il segno tra i visitatori dei luoghi in cui portiamo la mostra. Il suo arrivo in Laguna non passerà inosservato e sarà sicuramente un forte stimolo alla ripresa culturale che tutti auspichiamo”. In esposizione due vere e proprie icone della produzione dell’artista britannico, ormai conosciute e amate in tutto il mondo per il tratto artistico immediato e per i potenti messaggi sociali: Girl with Balloon, serigrafia su carta del 200405, che nel 2017 è stata votata in un sondaggio come l’opera più amata dai britannici; Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso

lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori. Secondo Stefano Antonelli: “Nel suo modo di trasformare il vandalismo in arte, Banksy sta creando un popolo per l’arte con un progetto di inclusione culturale che ha origine nel pensiero punk”. Aggiunge Gianluca Marziani: “Qualsiasi opera di Banksy innesca una comunicazione circolare, un effetto domino in cui l’immagine è lo spunto per connettere persone, luoghi e oggetti. I suoi sono editoriali visivi che aumentano la capienza d’urto dei messaggi, soppesando i limiti del potere e il senso morale dell’umanità”.

Prove tecniche di normalità, la biblioteca di Dolo aumenta il proprio orario di apertura Dal 20 ottobre la biblioteca di Villa Concina a Dolo, per venire incontro alle richieste crescenti di studenti e utenti, amplia i propri orari. Dal lunedì al venerdì, infatti, la biblioteca sarà aperta, in via sperimentale, dalle ore 9 alle 18.30 in orario continuato, quindi senza la pausa all’ora di pranzo, mentre il sabato dalle 9:00 alle 12.30. Inoltre viene riattivato lo spazio per leggere i giornali. L’accesso alla biblioteca, come prevede la legislazione vigente, sarà consentito previo il controllo del green pass. “Dopo la fase emergenzia-

le – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura, Matteo Bellomo – avviamo delle prove generali di normalità. Anzi: proviamo ad andare oltre, prevedendo un ampliamento degli orari e soprattutto la possibilità, in particolar modo per gli studenti universitari, di non doversi interrompere all’ora di pranzo.” “Nei prossimi mesi – conclude Bellomo – sottoporremo un nuovo questionario agli utenti della biblioteca per verificare le esigenze e le aspettative delle diverse categorie di frequentatori della biblioteca. Se dovesse emergere,

come accaduto prima del Covid, l’esigenza di tenere aperte le aule studio anche in orario serale, in particolar modo nei periodi delle sessioni d’esame, individueremo la strade per riproporre anche quella esperienza”.


Sport

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Beach Tennis. In coppia con Elena Francesconi a Terracina conquista il prestigioso titolo

Filippo Boscolo Meneguolo vince i Campionati mondiali Under 18

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ampione del mondo Under 18 di Beach Tennis. Filippo Boscolo Meneguolo in coppia con Elena Francesconi di Viareggio ha conquistato ai Campionati Mondiali svoltisi a Terracina a settembre il titolo mondiale nel doppio misto. E non solo: il chioggiotto Filippo Boscolo, questa volta in coppia con Maddalena Cini, si è classificato al terzo posto nella categoria Pro, ancora a Terracina. E’ stato un periodo ricco di impegni sportivi e di successi per il giovane campione non ancora diciottenne (lo sarà a dicembre). Dopo la ripresa delle attività agonistiche - sospese per l’emergenza sanitaria del Covid 19 - con il suo abituale compagno nel doppio Damiano Rosichini di Grosseto ha collezionato una serie di vittorie e prestigiosi piazzamenti in vari tornei e gare: primo classificato nel doppio open di marzo e giugno giocato a Marina di Grosseto, ancora primo nel doppio open del 19 giugno 2021 a Lago Patria in Campania, in agosto terzo classificato nel Contest

Eolo Beach ad Oristano in Sardegna, ancora primo nei tornei di Fiumicino e Napoli. Alla fine di agosto 2021 altre vittorie ai campionati interregionali Veneto Friuli Venezia Giulia a Rosolina mare: open doppio maschile con Federico Galeazzi, doppio misto con Vanna Pregnolato e singolo open. Ai primi di settembre Filippo Boscolo è

L’atleta chioggiotto ha cominciato a giocare giovanissimo, dapprima coi fratelli e poi iniziando a partecipare a vari tornei nazionali e internazionali partito per la Bulgaria e ai Campionati europei di beach tennis organizzati a Sofia, ancora in coppia con Damiano Rosichini, ha conquistato il titolo europeo Under 18. E altre due vittorie il 25 e 26 settembre 2021 nei tornei promossi dalla Federazione Internazionale Tennis (ITF) a Lugano in

Svizzera. Filippo Boscolo Meneguolo è atleta tesserato con l’ASD Beach Tennis di Rosapineta di Rosolina (Scuola Veneta Beach Tennis) allenato da Fabio Marolli e si avvale anche della collaborazione dei preparatori atletici Dario Ravagnan ed Enrico Boscolo Nata (Clodia Piscine Fitness) e dello sponsor tecnico Vision Pro di Bologna. Durante il periodo estivo Filippo si allena nei campi degli stabilimenti balneari di Sottomarina (Area 61, Astoria, Clodia, Zanzibar), nel periodo invernale è però costretto a spostarsi nei campi coperti di Rovigo, Ferrara o Padova. L’atleta chioggiotto ha cominciato a giocare giovanissimo, dapprima coi fratelli e poi iniziando a partecipare a vari tornei nazionali e internazionali. Nel 2017 ha fatto parte della nazionale Under 14 nel campionato mondiale di Mosca: la squadra italiana si è classificata al secondo posto, ma Filippo e Damiano hanno vinto il doppio maschile; l’anno successivo, il 2018, ancora

a Mosca, Filippo Boscolo con la squadra italiana ha conquistato il titolo mondiale Under 14. I prossimi impegni saranno i Campionati Interregionali indoor in programma a Rovigo alla fine di ottobre 2021.

Una bella giornata per il Triathlon Sprint Rank Città di Chioggia per la XXedizione Quattrocento partecipanti, alcuni anche provenienti dall’estero, una bella giornata di sole e tanto pubblico di appassionati ad incoraggiare tutti gli atleti. Il “Triathlon Sprint Rank Città di Chioggia” disputatosi domenica 12 settembre è stata un gara veloce con il primo assoluto, Niccolò Ragazzo del Valdigne Triathlon, giunto al traguardo in meno di un’ora (57’:47”) dopo le prove di nuoto (mt. 750) con partenza nella zona dello stabilimento Lungomare, 20 chilometri in bici e infine una corsa di 5 chilometri lungo le strade cittadine; secondo classificato distanziato di una ventina di secondi Michele Batolomedi del gruppo K3 Cremona e terzo Franco Pesavento del gruppo Thermaesport Pdntri. Tra le donne al primo posto Elisa Marcon del gruppo sportivo Cus Propatria Milano

con il tempo di 1:08:04, seguita da Arianna Zanusso ed Elena Caccin. “Siamo arrivati alla XX edizione sempre dando il massimo per poter organizzare un evento sportivo così importante per la nostra città - sottolinea con orgoglio Paolo Albiero, presidente dell’associazione sportiva Delfino Triathlon Chioggia - Tenendo conto anche di tutte le disposizioni legate alla diffusione della pandemia, abbiamo dovuto modificare le partenze: non tutti assieme, ma gli atleti distanziati tra loro partivano dieci alla volta ogni 10 secondi. Un ringraziamento a tutto il team dell’associazione sportiva Delfino Triathlon Chioggia e a tutti quanti hanno collaborato e sostenuto questa importante manifestazione sportiva, in particolare i gruppi sportivi di Chioggia e la Polizia

Municipale”. Il migliore tra gli atleti locali è stato il giovane Alessandro Boscolo Chio, quinto di categoria e 21° assoluto; buone prestazione anche da parte di Andrea Rasi e Nicola Doria. “Speriamo che cessi velocemente questo periodo di restrizioni causate dalla pandemia - aggiunge Paolo Albiero - e poter tornare a gareggiare sui campi con serenità. Davvero notevole l’afflusso di pubblico presente alla manifestazione che ha applaudito e incoraggiato tutti gli atleti nei vari momenti della gara. Il triathlon è uno sport spettacolare: speriamo di riuscire a trovare nuove generazioni che abbiano voglia di organizzare, ma soprattutto entusiasmare. C’è bisogno di un cambio generazionale”. (e.f.)

Eugenio Ferrarese


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#Regione

Partito Democratico. Entro l’anno la scelta del nuovo segretario veneto

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Lega. L’analisi del voto alle amministrative

Bisato pronto a passare Stefani guarda al 2022: il testimone: “Necessario “La Lega è una e salda, un percorso di rigenerazione” conquisteremo le grandi città”

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rchiviate le elezioni amministrative di ottobre, il Partito Democratico veneto si interroga sul futuro e si prepara al congresso che entro la fine dell’anno poterà all’elezione del nuovo segretario regionale. Luigi Alessandro Bisato, dopo quattro anni alla guida del partito, è pronto per il passaggio delle consegne dopo un mandato impegnativo e tutt’altro che facile. Partiamo dall’attualità, che messaggio viene dal voto di ottobre? “Ancora una volta emerge come il Partito Democratico tiene nelle grandi città, dove in questa tornata non si è votato, mentre nelle realtà medio piccole il risultato non è certo favorevole. Poi, dove il centrodestra si presenta unito, in Veneto non c’è partita. La Lega conferma il suo successo e occupa tutti gli spazi grazie alla convivenza fra le due anime, quella salviniana di lotta e di protesta con quella moderata e di governo di Zaia. Il Partito Democratico deve lavorare per trovare il proprio spazio, lembo per lembo, e imporsi come una valida alternativa senza lasciarsi scoraggiare”. Quanto possono essere utili le esperienze di buona amministrazione in alcune realtà locali? “I risultati positivi ci vengono riconosciuti ma bisogna dire che non sempre il buon amministratore riesce ad avere un ampio seguito. Da tempo il vento soffia da un’altra parte ma questo non ci deve scoraggiare. Dobbiamo lavorare per rappresentare pezzi della società che oggi si sentono esclusi e raggiungere anche chi guarda altrove. Dobbiamo fare delle riflessioni profonde”. Un’occasione sarà il congresso regionale?

“Certo, dovermo analizzare non solo la storia più recente ma tutto l’ultimo ventennio e in particolare il periodo in cui ha governato Zaia, riuscendo a tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo partire dai nostri punti di forza, mettere a frutto il nostro successo nel cuore delle città per radicarci nelle periferie urbane e nel Veneto diffuso nei tanti poli che caratterizzano il nostro territorio. Questi ambiti urbani che rappresentano una grande città diffusa vanno messi in connessione. Dobbiamo ritornare a stare dentro il vissuto della gente, parlare ai giovani ma anche al Veneto che produce che sta guardando ad un futuro di transizione ecologica. In una regione iper cementificata come la nostra dobbiamo saper proporre un modello di sviluppo sostenibile e proiettato al futuro e alle nuove opportunità offerte proprio dalle risorse che ci arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo il Pd deve affrontare un percorso di rigenerazione a medio lungo termine anche della propria classe dirigente. Possiamo vincere quando lo schema è largo e il Pd svolge una funzione di perno e di locomotiva intorno ad una candidatura, tenendo insieme anche pezzi della società civile che in ambito amministrativo sono disposti a sostenere le nostre proposte”. Ma non è la Lega che in questi anni è riuscita a far coesistere realtà diverse sotto la stessa bandiera? “Infatti, sarebbe la vocazione del Pd invece per paradosso lo ha fatto la Lega. Ma ormai penso che in quel partito sia imminente la frattura, come una faglia sotterranea che prima o poi sprigiona la sua energia. Arriverà il punto di rottura tra chi strizza l’occhio alle destre sovraniste e la parte più moderata che ha un approccio più pragmatico”. Intanto il gruppo consiliare del Pd ha inserito il leone marciano nel proprio logo. Che ne pensa? “E’ una scelta che approvo, perché il nostro statuto prevede che ogni ambito territoriale si determini con le sue specificità. Il leone marciano non è di una parte politica ma di tutti, anche se da solo il simbolo non basta. Dobbiamo fare una riflessione su come deve essere il Pd in Veneto, oggi chiamato a rappresentare chi decide di essere riformista, democratico e solidale, con uno sguardo all’Europa e al mondo. Il primo passo è avere una rappresentanza glocal, che sappia ragionare globalmente e agire localmente”. Nicola Stievano

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entuno nuovi sindaci, quasi un centinaio di nuovi amministratori, otto primi cittadini su otto riconfermati dalle urne il 3 e 4 ottobre scorsi. È un bilancio decisamente positivo quello tracciato dall’onorevole Alberto Stefani, coordinatore della Lega del Veneto all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Un partito che sta già scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti tra cui le elezioni amministrative che, nel 2022, vedranno al voto grandi città tra cui Padova e Verona. Il Veneto è una delle regioni in cui la Lega, alle ultime amministrative, ha registrato risultati importanti e lusinghieri a partire dai numeri. “Abbiamo vinto in tutti i Comuni – afferma con soddisfazione il coordinatore Stefani –. Siamo risultati primi in tutti i Comuni piccoli e grandi con risultati storici, toccando l’80 per cento a Cittadella, superando abbondantemente il 65 per cento a Montebelluna, conquistando Oderzo al primo turno. Storica la vittoria di Chioggia, dove per la prima volta ha vinto il candidato sindaco della Lega e con la Lega saldamente primo partito. È stato il frutto di un grande lavoro, condotto a testa bassa sul territorio con i nostri militanti, ascoltando la gente”. A quanti attaccano sottolineando le divisioni interne al partito, Stefani replica senza mezzi termini: “La Lega è una. E questi risultati elettorali sono stati raggiunti isolando alcuni polemisti, che peraltro hanno dimostrato scarso peso elettorale decidendo di correre contro il partito”. Il coordinatore interviene sulle scadenze elettorali più attese: Padova e Verona “Abbiamo avviato i primi tavoli a più voci proprio perché è nostra intenzione mettere in campo i programmi e le candidature migliori. A Padova è al lavoro il Tavolo del Centrodestra: la città ha bisogno di voltare pagina e avere, finalmente dopo anni, una visione a lungo termine. L’amministrazione Giordani si è distinta per una forte caratterizzazione ideologica, pochi i progetti realizzati, tanti, invece, quelli fermi a riprova dell’immobilismo e di una visione pressoché assente riguardo al futuro della città. La Lega vuole per Padova la miglior squadra possibile, fatta di professionisti, persone capaci di mettere a disposizione competenze e specializzazioni, anche differenti, di altissimo livello. La città merita amministratori in grado di governare bene e, prima ancora, di pensare in grande, di

avere una prospettiva di grande e alto respiro almeno per i prossimi trent’anni, ciò che finora è mancato. Francesco Peghin è una figura civica di indiscusso spessore, un ottimo candidato ma, a oggi, non ha ancora sciolto la riserva”. Tra i temi sul tappeto la Lega ne ha già individuati alcuni da tempo all’ordine del giorno. “Accanto alle battaglie “storiche” della Lega su sicurezza, lotta al degrado e allo spaccio, ce ne saranno molte altre sulle quali sono gli stessi cittadini a sollecitarci, a fermarci per strada chiedendo soluzioni e non promesse. Ripartiremo dai quartieri, ascolteremo la voce di chi vive in zone troppo a lungo considerate, e trattate, come periferie. I quartieri rappresentano, invece, il cuore pulsante della città, sono tra le aree più densamente popolate dove riscontriamo ogni giorno la maggiore necessità di ascolto”. Stefani interviene, poi, sulla partita Verona, in vista del test elettorale per il quale si rincorrono i nomi dell’attuale sindaco Federico Sboarina e dell’ex Flavio Tosi, ma in corsa ci sarebbero anche altri nomi. “Nella città scaligera la competizione elettorale è come un rigore da calciare a porta vuota – afferma il coordinatore regionale –: siamo al lavoro per un centrodestra unito e, ancor più, per un centrodestra vincente già al primo turno. Forti di questa convinzione, stiamo operando per coagulare, intorno a figure di spicco, questa larga coesione e convergenza”. La forza della Lega? “La concretezza, i fatti più delle parole, l’ascolto, lo stare tra la gente più che nei palazzi”. Nicoletta Masetto


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Regione

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Economia. Da un primo bilancio del 2021 alle dinamiche dei prezzi: parla il direttore Emanuele Mazzaro

Ripartenza al Mercato Ittico di Chioggia “Il nostro pescato apprezzato per qualità” I

l Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia non ha bisogno di grandi presentazioni. Già molto conosciuto in tutto il Veneto, è infatti in questo luogo che transita una buona parte del pesce che finisce nelle tavole dei consumatori del nord Italia. La città, forte di una marineria tra le più consistenti e attrezzate dell’Alto Adriatico, è intimamente legata a questa eccellenza che, oltre ad essere un vanto per i cittadini, “fa da traino” per l’economia locale. Abbiamo intervistato il suo direttore, l’avvocato Emanuele Mazzaro. Anche se siamo un po’ in anticipo, è possibile fare un sommario bilancio di come è perseverare nella promozione della pesca di andato l’anno 2021 per il Mercato Ittico? Chioggia e più in generale in Veneto”. “Il 2021 è stato sicuramente un anno difficile Ci può spiegare quali sono le dinamiche per tutto il settore ittico e per la pesca in gene- che legano il prezzo del pesce all’ingrosso con rale. La progressiva uscita dalla pandemia sta quello del mercato al minuto? facendo registrare dati positivi sul consumo “I meccanismi di definizione del prezzo del e la vendita di pesce su scala europea, ma i prodotto ittico sono legati ad alcune variabiproblemi da risolvere sono ancora numerosi e li che dipendono solo marginalmente dalla complessi. In generale, però, il clima è positivo catena di produzione. Ci spaventa molto in e la marineria di Chioggia – dopo il tradizionale questo momento lo scenario di aumenti genefermo pesca biologico – è ritornata in piena ralizzati e spropositati del costo dell’energia. I attività, offrendo un prodotto eccezionale che pescherecci utilizzano ancora il gasolio e solo in molti, anche all’estero, ci inper un’uscita di pesca (che vidiano”. non sempre va a buon fine) un “Riforniamo mercati Esiste qualche progetto o armatore può spendere anche ittici come quello aspetto specifico sul quale c’è 1500/2000 euro. Poi c’è la quel’intenzione di puntare per all’ingrosso di Milano, stione relativa alla domanda migliorare ulteriormente l’ofche pur essendo in crescita, è ma anche in Spagna, ferta? sempre soggetta alla mutazioGermania ed Europa “Abbiamo in cantiere un venne di mode, abitudini alimendell’Est. Ai nostri taglio di progetti ambiziosi retari e quantità di prodotto sul lativi al nostro brand che si sta mercato. I pescatori non sono pescatori sta a cuore affermando non solo su scala come gli agricoltori che semila salute del mare” nazionale. Il pescato dell’alto nano un campo a fagioli e racAdriatico viene percepito dal colgono fagioli, nella rete un consumatore e da tutta la filiera ho.re.ca. come giorno puoi trovare sgombri, un altro sardine, un prodotto di primissima qualità e la nostra un altro chissà”. persistente attività di comunicazione digitale Dove arriva prevalentemente il pescato noe mediatica sta svolgendo la funzione di cata- strano? lizzatore d’interessi anche della Gdo grande “Il nostro pescato fa anche dei viaggi moldistribuzione. Sulla scia delle nostre campa- to lunghi. Noi riforniamo anche altri mercati gne di comunicazione sono nate iniziative di ittici come quello all’ingrosso di Milano, che promozione del nostro pescato nei reparti del pur essendo dimensionalmente più grande del fresco o freschissimo di più catene di ipermer- nostro, tratta anche fiori, carni, verdure e non cati. Da questo punto di vista è fondamentale ha ovviamente una flotta di pescherecci. Quo-

Maestro artigiano e botteghe scuola

Emanuele Mazzaro

tidianamente arrivano tir da Spagna e spesso anche da Germania ed Est Europa a fare il pieno di pesce azzurro sulle nostre banchine”. Il settore tutto è sicuramente in fermento. Cosa non piace ai pescatori locali delle norme europee di settore? “Il mondo della pesca nella sua globalità sta subendo un attacco manifesto e non solo dal punto di vista delle norme restrittive messe in campo dalle istituzioni comunitarie, ma, da un punto di vista quasi esclusivamente ideologico. Sta crescendo una sorta di moda da parte di alcuni creatori di contenuti a livello mondiale (a partire dall’uscita di Seaspiracy il discusso docufilm di Netflix) di mettere alla berlina e criminalizzare un intero comparto economico che poi è anche strategico dal punto di vista sociale, storico e simbolico. La riduzione dello sforzo della pesca nei nostri mari così com’è stato prospettato a stretto giro comporterebbe una vera catastrofe sociale con migliaia di posti di lavoro persi e una catena di effetti negativi a cascata nei nostri territori. Solo il distretto ittico di Rovigo e Chioggia fattura quasi 1 miliardo di euro per capirci… Quando si parla di pesca sostenibile deve essere tenuta in debito conto tutte le variabili, non solo quelle che fanno comodo per partito preso. I nostri pescatori poi assolvono ogni giorno un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini: per noi sono i veri e propri Custodi dell’Adriatico. Se ci sono persone a cui sta a cuore sinceramente la salute del mare sono di certo i pescatori”. Luca Rapacciuolo

Da un lato le azioni di promozione della figura del “Maestro artigiano”, dall’altra l’istituzione delle “Botteghe scuola” rivolte sia ad artigiani che aspirano al titolo di Maestro artigiano, sia agli aspiranti artigiani che potranno beneficiare di un’esperienza di tirocinio finalizzata a favorire il loro inserimento nel settore. Prende il via così il progetto a valenza regionale che punta a definire, come prima sperimentazione, le modalità di svolgimento di percorsi formativi, finalizzati all’acquisizione dei requisiti minimi per l’attribuzione del titolo di Maestro artigiano e a realizzare esperienze di tirocinio presso le Botteghe scuola. “L’artigianato è uno dei settori che dimostrano maggiore necessità di figure professionali qualificate – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. I maestri artigiani saranno formati per diventare perni dell’evoluzione di un settore essenziale per l’economia regionale, anche in chiave turistica e di valorizzazione delle tipicità”. “Questa iniziativa rientra tra quelle previste dalla Legge regionale sull’artigianato – aggiunge Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico -. Solo attraverso la valorizzazione delle professioni che rappresentano le radici del nostro modello economico veneto possiamo offrire al sistema dell’artigianato regionale la via per rinnovarsi ed evolvere in un mercato sempre più orientato alla qualità dei prodotti e dei servizi”.


Regione

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Il dibattito. Proposta di legge del gruppo consiliare regionale di Forza Italia

“Un garante per i diritti delle persone anziane”

Venturini: “Un veneto su quattro ha più di 65 anni, dobbiamo affrontare la questione” Zuin: “Necessaria una figura che si interessi e possa coordinare le azioni per la terza età”

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on una proposta di legge già depositata in consiglio, il gruppo Regionale di Forza Italia ha posto all’attenzione del dibattito il tema della presenza delle persone anziane all’interno della società e del Veneto in particolare, proponendo l’istituzione di una figura che ne tuteli i diritti. “Attualmente in Veneto circa il 25% della popolazione ha più di 65 anni vale a dire oltre un milione di persone – spiega la capogruppo Elisa Venturini – Oggi l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne: la percentuale di over 80 è pari al 7% della popolazione. Le proiezioni al 2.050 vedono un aumento di questi dati: l’aspettativa di vita passerà per le donne a 90 anni e per gli uomini a 85, la proiezione è di avere il 14% dei veneti con almeno 80 anni. A questo punto è indispensabile affrontare la questione perché c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo sociale, sanitario ed economico, anche

contando che le esigenze degli anziani del 2.021 sono diverse da quelle degli anziani del 1.980 e di conseguenza anche gli strumenti per soddisfare le esigenze delle persone devono essere diverse. Il suo compito sarà quello di vigilare sull’attuazione delle politiche regionali dirette agli anziani e di intervenire in caso di eventuali abusi”. Forza Italia, anche accogliendo le indicazioni dell’organizzazione Mondiale della Sanità che ha raccomandato di mettere al centro dell’azione politica la figura dell’anziano con un ruolo attivo, ha quindi deciso di proporre l’istituzione del garante. “Le persone anziane sono le colonne della nostra società – ha aggiunto il coordinatore regionale Michele Zuin sono quelle che hanno costruito il mondo di oggi, che hanno fondato la nostra società e le nostre città. Tra loro ci sono persone che possono ancora essere molto utili, con la loro

esperienza e con le loro competenze, e altre che invece sono in difficoltà ed hanno bisogno di aiuto. In entrambi i casi, una figura che si interessi di questo mondo e sappia coordinare le attività rivolte alla popolazione anziana è assolutamente decisivo e direi anche lungimirante per programmare il futuro nel miglior modo possibile”.

Elisa Venturini

“Subito risorse a favore di chi si prende cura di persone con disabilità” “La Regione Veneto prenda esempio dalla Lombardia e stanzi risorse proprie a favore di interventi di supporto per i caregiver familiari che si mettono a disposizione di persone con disabilità grave o gravissima”. Il portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, e i consiglieri regionali Erika Baldin, Anna Maria Bigon, Cristina Guarda e Elena Ostanel hanno depositato una mozione denominata “La Giunta regionale si attivi a sostegno dei caregiver familiari”. Ancora a marzo scorso, spiegano, la stessa Lombardia ha messo a bilancio oltre 10 milioni di euro a favore di questo particolare capitolo, così delicato soprattutto durante la pandemia. Tali risorse verranno erogate “una tantum” ai caregiver familiari, prioritariamente di persone con gravissima disabilità (70%) e disabilità grave (30%). “Si tratta di una buona pratica da imitare – spiegano i consiglieri – In tutto il Veneto sono interessati più di 100mila cittadini: ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, si prendono cura dei loro famigliari arrivando a sollevare, almeno in parte, il Servizio Sanitario Nazionale da molte incombenze pratiche”. Motivo per cui, puntualizzano, “serve subito un segnale forte a loro sostegno da parte dell’amministrazione regionale. Non le tradizionali pacche sulle spalle, ma fondi concreti che aiutino queste persone nello svolgimento delle diverse mansioni”.


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OTTOBRE 2021

on-line:

Diagnosi precoce, il primo gesto per difendersi dal tumore al seno

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Salute Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

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ul tumore al seno non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati. Per questo, come Lilt, oggi più che mai siamo attivi sul territorio attraverso le nostre associazioni provinciali per supportare concretamente le donne, garantendo informazione, servizi ambulatoriali, assistenza tanto a chi sta lottando contro la malattia, quanto a chi mette in pratica i principi della prevenzione e della diagnosi precoce: la prima arma per difendere la nostra salute”. Sono le parole con cui Francesco Schiuttulli, presidente Lilt Nazionale, ha presentato la campagna Nastro Rosa Lilt for Women” a fine settembre, in occasione dell’avvio dell’edizione 2021 di Ottobre rosa. Prosegue alla pag. seguente

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio a pag 36

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza a pag 37

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è basso a pag 38


Salute

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Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio

Riabilitazione, la pressione del Long Covid porta a ridisegnare le risposte del pubblico e del privato

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azienti diversi, da affrontare ciascuno con modalità pertinenti, mettendo a sistema tutte le competenze a disposizione e tutte i servizi che possono favorire la riabilitazione. E questo va fatto in un momento storico in cui la carenza di medici e di personale specializzato pesa fortemente anche nell’ambito della riabilitazione. “L’obiettivo è la migliore organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio. Significa che siamo impegnati a costruire la più piena efficienza della rete che mette insieme i medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, ma anche gli Ospedali pubblici e quelli privati accreditati, e gli ambulatori sul territorio, e le strutture ambulatoriali private accreditate. Portiamo nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima i principi ispiratori del Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione che nella regione Veneto sta dando vita ad un potente sistema di percorsi di diagnosi, di cura e, appunto, di riabilitazione”. L’organizzazione in una rete di tutte le risorse a disposizione è il compito che il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha affidato a Stefano Bargellesi, “Specialista fisiatra di grande esperienza – lo presenta Massimo Zuin, direttore generale dei Servizi sociosanitari – E’ stato direttore della Medicina Fisica e Riabilitativa all’Ospedale di Treviso, e prima ancora a Motta di Livenza”. Anche il Covid-19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, impegna a fondo i medici fisiatri e le strutture riabilitative. “E’ diventata molto impegnativa, per chi opera nell’ambito della riabilitazione - sottolinea lo stesso Bargellesi - la gestione dei pazienti che colpiti dal virus. Quelli che sono stati malati in forme gravi, in particolare, portano con loro tutta una serie di menomazioni, che sono sì respiratorie, ma anche cardiologiche, neuro-

L’Ulss 3 Serenissima affida allo specialista Stefano Bargellesi la riorganizzazione nel Veneziano

Anche il Covid 19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, ha impegnato ulteriormente medici e strutture motorie, neurocognitive. Il paziente che ha subìto in forma grave la malattia del momento diventa un nuovo soggetto a cui occorre dedicarsi. Nell’Ulss 3 Serenissima lo stiamo facendo attraverso gli ambulatori Long Covid, realtà che operano con successo sia nell’Ospedale di Dolo che nell’Ospedale HUB dell’Angelo. Questi ambulatori, che continuano a seguire pazienti dimessi da mesi ma che portano ancora appunto le conseguenze della malattia acuta, pongono la nostra Ulss in prima linea nella gestione di questo ambito particolare della riabilitazione, e sono un esempio della più corretta interazione tra Ospedali e territorio”. Nominato Direttore della Fisiatria per tutto il territorio del Veneziano e del Miranese, al centro dell’attenzione del Primario Bargellesi ci sono i pazienti che vivono una condizione di disabilità spesso temporanea, ol-

tre ai pazienti post-Covid, anche la persona che ha avuto un ictus e che ha superato la fase acuta, chi porta le conseguenze di un grave trauma midollare, o di una patologia cardiaca, o di un importante intervento ortopedico, per fare alcuni esempi. “Sono affidati a noi persone che hanno prospettive di miglioramento della loro menomazione, ma anche quelle che vivono una situazione di disabilità inemendabile, destinata quindi a non essere mai superata, sulle quali il nostro lavoro tende a ridurre per quanto possibile le conseguenze di questa disabilità. Ancora, vengono affidati a noi sia i pazienti che sono degenti nei reparti per acuti delle varie strutture ospedaliere, sia quelli che sul territorio, usufruiscono di cure riabilitative negli ambulatori, nei centri servizi per anziani e per disabili, nei centri extraospedalieri di riabilitazione intensiva e anche al loro domicilio”.

Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

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il primo gesto per difendersi, fin da giovani, dal tumore al seno è la diagnosi precoce. E quindi, quando si tratta di prevenire il cancro al seno, conoscere il proprio corpo, i segnali che manda (e anche quelli che non manda) è fondamentale per la diagnosi precoce. È bene cominciare sin da giovani: c’è una prevenzione giusta per ogni età. La prevenzione dà un vantaggio fondamentale sul cancro: lo anticipa sul tempo. Perché questo accada bisogna essere previdenti, consapevoli, attente e, soprattutto, serene. Anche osservare poche buone abitudini di vita può essere utile per proteggersi: mangiare in maniera equilibrata, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, sottoporsi agli esami per la diagnosi precoce, eseguire frequentemente l’autovalutazione del seno. Con la pandemia, la prevenzione oncologica è stata messa in secondo piano: è importante che ritrovi il suo ruolo da protagonista. L’impegno per rendere guaribile il cancro al seno, attualmente intorno all’80% a cinque anni dal trattamento, deve proseguire con ancora maggiore energia. Sono diversi i fattori che incidono sullo sviluppo del cancro al seno: alcuni si possiamo tenere sotto controllo, altri non dipendono da noi. E comunque la prevenzione è un grande alleato, in ogni caso. PREVENZIONE PRIMARIA Con la prevenzione primaria possiamo individuare e, quando possibile, rimuovere le cause che possono contribuire allo sviluppo di un tumore, quelli che vengono di solito chiamati “fattori di rischio”. I principali fattori di rischio non modificabili sono l’età, la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno e/o ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi, mutazioni di specifici geni. La buona notizia è che ci sono altri fattori di rischio che sono modificabili: se vengono rimossi dalla nostra vita, possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. La terapia ormonale sostitutiva, ad esempio, rientra fra questi fattori di rischio modificabili per le donne in menopausa. Anche l’obesità può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno, per questo è fondamentale fare attenzione anche al proprio stile di vita: una scorretta alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol possono avere un impatto negativo sulla prevenzione del cancro ma anche sulla nostra salute in generale. Per una prevenzione quotidiana è quindi importante seguire uno stile di vita sano. PREVENZIONE SECONDARIA I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione. Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna. LE BUONE REGOLE PER LA DIAGNOSI PRECOCE La prima buona regola di prevenzione è sicuramente la visita annuale ginecologica. Ogni donna dovrebbe inserire nella propria agenda questo appuntamento non rimandabile. È proprio la visita con lo specialista che, a partire dal proprio caso individuale, permette di avere certezze rispetto agli esami e ai controlli da effettuare periodicamente per la diagnosi precoce. Inoltre, ogni donna dovrebbe mettersi un appunto sul calendario per dedicarsi, almeno una volta al mese, all’autovalutazione del seno. Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Lilt for Women – Nastro Rosa è l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. (Dal sito della pagina Facebook nazionale Lilt)


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Il dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, risponde alle domande più frequenti

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza Un video realizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel contesto di una campagna di informazione e sensibilizzazione più ampia, per rassicurare le mamme in attesa o che stanno allattando

“Punto rosa” all’Ulss 2, per informare le donne in gravidanza sulla vaccinazione contro il Covid

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o visto gli effetti del Covid 19 su neomamme e neonati e, per questo, consiglio vivamente la vaccinazione”. Sono le parole del dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, a conclusione di un video di sensibilizzazione sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione anti Covid anche in periodo di gravidanza e durante l’allattamento. Molte donne temono possibili effetti avversi, non tanto su se stesse, quanto piuttosto sui loro neonati. Molte sono le domande che si pongono e a cui cercano risposta per essere rassicurate. “Vaccinarsi contro il Covid è sicuro sia per le future mamme che per il bambino che portano in grembo”, ripete più volte lo specialista in questo appello #vacciniamoci rivolto nel mese di ottobre in particolar modo alle mamme in dolce attesa, per la protezione di loro stesse e dei propri bambini. Perché questo pressante appello in questo momento? “Abbiamo avuto – risponde il dottor Busato – un numero di gravide positive in questo ultimo mese che rappresenta un terzo di tutte le donne che, invece, abbiamo avuto nella precedente ondata. Ciò è dovuto al fatto che la nuova variante Delta ha un tasso di diffusione più altro rispetto alla variante precedente e anche gli effetti, colpendo donne più giovani, sono più gravi. In questo periodo, abbiamo avuto ricoveri di mamme in gravidanza in Neurologia, Malattie infettive ma anche in Rianimazione”. Il dottor Busato nel video diffuso dall’Ulss 2 risponde alle domande più ricorrenti. La prima di queste senz’altro è relativa al periodo della gravidanza in cui è consigliato vaccinarsi. “La vaccinazione – specifica il primario – può essere effettuata in qualsiasi periodo della gravidanza. In alcune circostanze, magari, è preferibile evitare il primo trimestre ma questa è una scelta che si fa col medico al momento della vaccinazione, che può essere rimandata al secondo trimestre per evitare alcune possibili complicanze in donne a rischio per determinate patologie”. Possono fare la vaccinazione anche le neomamme che stanno allattando? “Anche durante l’allattamento – è la risposta del dottor Busato – la vaccinazione è consigliata, anzi

è importante perché, oltre a proteggere la mamma, sappiamo che vi è un passaggio nel latte materno che garantisce quindi una protezione, anche se minima, al neonato. E’ logico che la vaccinazione durante la gravidanza ha i suoi risultati migliori, perché al bambino passeranno poi gli anticorpi che lo proteggono durante tutto il periodo in cui può venire eventualmente in contatto con una persona affetta da Covid 19. Sappiamo comunque che non è necessario interrompere l’allattamento in caso di vaccinazione della mamma. La mamma che fa la vaccinazione può continuare tranquillamente ad allattare”. C’è una correlazione tra vaccino anti Covid e sterilità? “Su questo siamo molto tranquilli e sicuri: non è vero che il vaccino determina una riduzione della fertilità. Tutti i dati a nostra disposizione ci dicono che non c’è stata nessuna riduzione della fertilità nelle donne che hanno effettuato il vaccino. Anzi, sappiamo che molte mamme lo hanno fatto nel periodo preconcezionale ed hanno avuto una tranquilla gravidanza”.

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Sotto il dottor Enrico Busato

ettere a disposizione delle donne in gravidanza Punti informativi sulla vaccinazione contro il Covid in ogni Distretto: questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Ulss 2 e che ha esordito a fine settembre, con l’attivazione del “Punto rosa” al Centro vaccinale di Villorba. “Il Punto rosa ospiterà un ginecologo che farà consulenza, e anamnesi, alle future mamme spiegando l’importanza della vaccinazione contro il Covid, per la protezione di sé stesse e del nascituro – spiega il primario del reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato -. Saremo a disposizione per rispondere a tutti i possibili dubbi che nel caso delle donne in gravidanze riguardano, nella maggior parte dei casi, il bimbo che portano in grembo. A tutte loro posso assicurare che la vaccinazione è estremamente importante e sicura: il recente ricovero di tre donne incinte all’ospedale di Treviso, una delle quali purtroppo in Terapia intensiva, ha confermato come gli effetti del Covid possano essere molto gravi, sia per le future mamme che per i bimbi per cui il mio invito non può che essere alla vaccinazione”. Il “Punto rosa” all’ex Maber sarà attivo ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.00. “Oltre al box dedicato nel Vax Point di Villorba attiveremo, negli altri due Distretti, canali informativi dedicati con i reparti di Ostetricia dell’ospedale di Montebelluna per l’ex Ulss 8 e con il nosocomio di Conegliano per l’ex Ulss 7 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi -. A Montebelluna le donne in gravidanza potranno inviare una mail con tutti gli eventuali quesiti a ostetriche. montebelluna@aulss2.veneto.it o telefonare il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 al n. 0423.611660. A Conegliano, invece, il Punto informativo per le gestanti sarà attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00, contattando lo 0438.663128”.


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La ricerca. A fine 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è molto basso E’ stata analizzata la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni

Funghi, i consigli utili per chi li raccoglie nei boschi

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onsumare solo funghi controllati da un vero micologo (e diffidare dagli esperti improvvisati); consumarli in quantità moderate, solo in perfetto stato di conservazione e ben cotti; non somministrarli ai bambini né alle donne gravide; sbollentarli prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali; non regalare i funghi raccolti se non controllati; nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino. Sono le buone regole che il Ministero della Salute ha messo a punto per gli appassionati della raccolta di funghi, nella stagione che ha preso il via, quest’anno anche in anticipo a causa delle abbondanti piogge, e che proseguirà fino ad autunno inoltrato. Le raccomandazioni sono varie, per evitare i pericoli legati ai rischi di intossicazioni o avvelenamenti, ma il più importante è quello di far analizzare i funghi raccolti da un ispettore micologo dell’Asl della zona, un servizio peraltro che viene fornito gratuitamente. Il pericolo di prendere per buone delle varietà che, al contrario, possono causare avvelenamento o intossicazioni alimentari non è così raro, soprattutto per coloro che sono occasionali raccoglitori di funghi. Per avere la certezza della commestibilità di quanto si è raccolto, dunque, è necessario rivolgersi a dei professionisti dell’ispettorato micologico che esegue quotidianamente perizie e controlli. Pertanto è assolutamente necessario evitare di mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza. L’errore più frequente è quello di confondere specie di funghi commestibili con i loro “sosia” velenosi. Altro errore in cui si incappa frequentemente è quello di consumare funghi commestibili ma in stato di avanzata maturazione, marcescenti o infestati da parassiti o muffe. C’è poi la tendenza a dare retta alle credenze popolari, che a volte sono solo false leggende. Ad esempio è falso credere che i funghi che crescono sui ceppi e cui tronchi di alberi vivi siano tutti buoni, così come è altrettanto falso pensare che i funghi dei nostri prati non siano mai velenosi. E’ bene dunque evitare di affidarsi a queste prassi e far controllare i funghi raccolti. Come fare? Intanto conservando i funghi in adeguati contenitori, quindi procedendo ai controlli al più presto possibile. I funghi vanno portati completi, così come sono stati raccolti, senza prima aver provveduto alla toelettatura e all’esportazione di parti che possono essere utili all’identificazione e va portata tutta la quantità raccolta per evitare errori di identificazione di specie simili. In caso di sospetto avvelenamento, tuttavia, o di disturbi che insorgono dopo aver consumato dei funghi è bene recarsi immediatamente al più vicino Pronto soccorso, evitando terapie o manovre autonome. E’ bene, se possibile, portare con sé residui dei funghi utilizzati. Questa la sintesi delle buone abitudini da osservare del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea.

on mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Covid è risultato inferiore al minimo rilevabile. Lo evidenzia uno studio condotto per la prima volta in Italia, dagli Istituti di Scienze dell’atmosfera e del clima e di Scienze polari del Cnr, Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. LE MISURE ADOTTATE La rapida diffusione del Covid-19 nell’autunno 2020 durante la seconda ondata della pandemia ha portato all’introduzione di specifiche misure restrittive a carattere regionale basate sulla classificazione del rischio con una scala di colori. Per una definizione più precisa possibile del rischio, è estremamente importante rispondere agli interrogativi sul ruolo della trasmissione in aria (detta airborne) in specifici ambienti di comunità al chiuso, come supermercati, ristoranti, mezzi pubblici. “Il ruolo della trasmissione airborne dipende da diverse variabili tra cui la concentrazione delle particelle virali, che è stata studiata principalmente in ambienti ospedalieri o destinati alla cura dei pazienti Covid-19”, spiega Daniele Contini dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce. “Tuttavia, i dati riguardanti gli ambienti di comunità pubblici al chiuso sono ancora scarsi; per questo, e per la complessità dell’argomento, abbiamo condotto uno studio specifico in diverse città italiane”. LA RICERCA La ricerca, che si è svolta tra novembre e dicembre del 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia, ha analizzato la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni: la stazione ferroviaria di Mestre e due supermercati nell’area metropolitana di Venezia; la mensa Cnr dell’area della ricerca di Bologna; un centro commerciale, una farmacia, ed un salone di parrucchiere a Lecce. I dati raccolti hanno quindi interessato aree del Paese con diffusione del virus e condizioni atmosferiche significativamente diverse. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, a firma, oltre che del Cnr-Isac, dell’Istituto di scienze polari del Cnr, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). “La presenza del virus nei campioni di aerosol è stata verificata raccogliendo particolato atmosferico, PM10

e polveri totali sospese, e determinando la presenza del materiale genetico (RNA) del Sars-CoV-2 con tecniche avanzate di laboratorio” prosegue Contini. “Tutti i campioni raccolti sono risultati negativi e non sono state osservate differenze relative a orari di apertura, presenza di persone e chiusura degli ambienti. Questo significa che il virus è assente o in concentrazione inferiore alla rilevabilità e conferma come, con le limitazioni osservate (distanziamento fisico, contingentamento degli ingressi ed uso delle mascherine), la probabilità di contagio airborne appare molto bassa”. “I risultati delle misure sono compatibili con i risultati delle simulazioni svolte tenendo conto della situazione epidemiologica nelle diverse aree di studio e che ha evidenziato il ruolo importante della ventilazione negli ambienti indoor e dell’utilizzo delle mascherine nel ridurre i rischi di trasmissione in aria del virus”, precisa Franco Belosi, Cnr-Isac. “Ciò rafforza l’importanza di osservare negli ambienti chiusi le norme su mascherine, distanziamento e controlli, incrementando quanto possibile, la ventilazione”. “Un rischio maggiore potrebbe infatti verificarsi in ambienti indoor ventilati più scarsamente, dove le goccioline respiratorie possono rimanere in sospensione per tempi più lunghi e depositarsi sulle superfici, incrementando la possibilità di contaminazione per contatto indiretto (mediato dalle superfici) rispetto al contatto diretto tra gli individui”, conferma Andrea Gambaro docente Università Ca’ Foscari Venezia. “Lo studio suggerisce anche l’importanza di sviluppare un protocollo standard per la valutazione della presenza del Sars-CoV-2 in aria, per migliorare i limiti di rilevabilità e omogeneizzare i risultati di studi diversi” conclude Giovanna La Salandra, della Struttura ricerca e sviluppo scientifico dell’Izspb.


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on-line: OTTOBRE 2021

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Passeggiare in autunno con il cane anche quando piove e fa freddo Non tutti i nostri amici a quattro zampe reagiscono allo stesso modo di fronte alla pioggia o al terreno bagnato, qualche consiglio per un’uscita senza pensieri e un rientro sereno

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a passeggiata giornaliera è un momento di svago per l’animale e di relax per il suo padrone. L’autunno è arrivato, l’aria si rinfresca e le piogge sono più frequenti! Ma con condizioni meteorologiche avverse, camminare all’aria aperta diventa più una costrizione che un piacere. Non tutti i cani reagiscono in maniera uguale alla pioggia. Ci sono quelli che amano rotolarsi in una pozzanghera e bagnarsi sotto la pioggia e quelli che al contrario, quando si varca la soglia di casa percepiamo un’espressione di disappunto. Le motivazioni possono essere diverse: dal fastidio del pelo bagnato, alla paura dei temporali o dall’età del nostro amico a quattro zampe. In questo ultimo caso è opportuno uscire quando la pioggia diventa più leggera e portare il cane nel suo parco preferito o nel suo percorso quotidiano, trasformando così questa situazione di stress in un momento piacevole e familiare. I cani sono ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve. La miglior difesa contro il freddo non sta solo nel pelo, ma anche in un’a-

limentazione adeguata. Per i cani a pelo raso o cani anziani che possono avere freddo, o subire gli sbalzi di temperatura, l’ideale è coprirli con un impermeabile. Esistono in commercio diversi indumenti per cani waterproof e resistenti al vento. La cosa importante è lasciare la libertà di movimento, che sia traspirante, che tenga caldo e, infine, che sia adatto e comodo per le caratteristiche del cane. Anche scegliere il posto giusto dove trascorrere il proprio tempo all’area aperta, può aiutarci anche nelle giornate di pioggia autunnali. Evitare ovviamente i campi e i prati con la fanghiglia altrimenti ripulire il cane diventerà un’impresa. L’ideale sarebbe trovare un luogo alberato così che i rami e le foglie possano filtrare il cadere della pioggia e riparare un po’ il tragitto. Dopo una passeggiata sotto la pioggia è importante asciugare il nostro cane, con particolare attenzione alla coda, alla pancia e controllando bene che i cuscinetti siano asciutti per evitare l’eventuale formazione di funghi. Meglio asciugare il pelo del cane con

un asciugamano e poi eventualmente, in caso di necessità, ricorrere al phon, ma è sconsigliato usarlo troppo spesso per evitare di seccare il pelo del cane. Durante la stagione autunnale si tende a ridurre la permanenza all’aria aperta, così come la durata delle uscite con il proprio cane solitamente si riduce. Seppur questo cambiamento delle ruotine quotidiane possa essere giustificabile, non dobbiamo dimenticare che i nostri animali continuano ad avere bisogno di una quota di atten-

zioni; è importante quindi dedicar loro parte del nostro tempo, regalare dei momenti di gioco, in modo che lo svago fuori casa durante la stagione calda, possa viverlo anche all’interno con la stagione autunnale.


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Il vademecum. I primi freddi possono provocare degli squilibri fisici ed emotivi da evitare

È iniziato l’autunno. Come preparare cani e gatti al cambio di stagione Anche le abitudini alimentari cambiano: servono più calorie e l’appetito aumenta, i pasti pertanto devono essere adeguati, anche in base allo stile di vita degli animali

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utunno stagione di passaggio che ci traghetta tra le alte temperature estive e il freddo intenso invernale. Un passaggio che può avere delle conseguenze sul nostro fisico e anche su quello dei nostri animali domestici. Con l’arrivo di questa stagione, infatti, le basse temperature e i primi freddi possono avere un impatto molto significativo non solo su di noi, ma anche sui nostri amici a quattro zampe provocando anche squilibri fisici ed emotivi. È importante anche in questo periodo dell’anno tenere in considerazione alcuni aspetti, per aiutare il cane ed il gatto a rimanere in salute. In previsione del freddo dell’inverno avviene il fenomeno della muta: il manto peloso degli animali domestici si rinnova, per affrontare al meglio le basse temperature. A differenza della muta primaverile, la perdita di pelo nella stagione autunnale comporta una minor quantità di pelo perso, perché gli animali si spogliano del manto estivo che è ben più leggero di quello invernale. La rimozione del manto in eccesso permetterà alla cute di ossigenarsi di più, facilitando la crescita di un mantello più forte. Prendersi cura del manto dei nostri animali consente anche di tenere la casa pulita, evitando l’accumulo di peli negli spazi domestici. Un consiglio valido sempre, ma da tenere in considerazione maggiormente con l’arrivo dell’autunno, è quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro cane o gatto. Un altro fenomeno molto importante da valutare con il cambio di stagione è la presenza di parassiti. Complice il calore dato dal riscalda-

mento domestico, i batteri tendono ad attaccare dentro casa; per questo motivo è importante non sottovalutare la protezione dei nostri amici a quattro zampe anche dopo il periodo estivo. Oltre ad usare prodotti specifici, gli come gli antiparassitari, è consigliato lavare tutto il corredo dei nostri pet: il lavaggio a 90° C. di cucce, copertine e giochi aiuta a prevenire i germi e a vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per tutelare cani e gatti dalle malattie che pulci, zecche possono trasmettere è comunque importante difenderli tutti i mesi dell’anno e rivolgersi sempre al proprio veterinario per conoscere le migliori prassi da seguire. In questo particolare momento dell’anno si modificano anche le abitudini alimentari di cane e gatto. L’alimentazione dei quattro zampe varia in base alla razza, all’età e alle abitudini, ma nonostante questo con l’arrivo dell’autunno tendono a consumare più calorie. Inoltre, con il freddo gli animali hanno più appetito di conseguenza anche i pasti devono adeguarsi al cambio di stagione. Per questo è consigliabile prevedere, anche con l’aiuto e i consigli del veterinario, alimenti che soddisfino il fabbisogno lipidico, vitaminico e proteico in maniera proporzionata. Infine, lo stile di vita dei nostri animali è influenzato anche dai primi freddi e dalle giornate più corte. Nonostante l’arrivo di basse temperature è importante stare attenti alla loro salute fisica e mentale. Trascorrere molte ore in casa può portare sbalzi d’umore e depressione, inoltre è facile che i nostri animali prendano peso.

È fondamentale assicurarsi che gli animali di casa non si impigriscano troppo. Per farli divertite non bisogna rinunciare all’ esercizio fisico, il gioco in casa o astenersi alle passeggiate in orari con temperature più miti. I primi freddi possono causare fastidi anche all’apparato respiratorio e intestinale che in alcuni casi sfociano anche in raffreddori, laringiti o bronchiti. Tutti questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza, ma non sempre riescono a evitare gli acciacchi della stagione fredda. In caso di problemi è consigliato evitare i rimedi fai da te e consultare il proprio veterinario di fiducia per una terapia mirata.


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Cambio casa. Per i nostri amici è un’esperienza da gestire con la massima delicatezza e attenzione

Affrontare la novità del trasloco con gli animali domestici I

l trasloco rappresenta un momento particolare per la vita di una persona. Il tempo, le incombenze burocratiche e il costo sono i pensieri che comportano spesso stress e disagi. Anche gli animali domestici vivono questo periodo come un momento molto più pesante di quanto succeda a noi. Organizzare un trasferimento, quando in famiglia sono presenti cani o gatti, diventa un momento molto delicato che deve essere affrontato con una preparazione adeguata. Quando si cambia casa è fondamentale aiutare i nostri animali domestici, fidati compagni nella vita di ogni giorno, ad affrontare il nuovo habitat ricorrendo ad una serie di semplici strategie, affinché il trasloco non risulti stressante anche per loro. I gatti odiano i cambiamenti, gli ambienti nuovi, la confusione. Sono animali molto territoriali e possono avere problemi ad accettare una nuova casa. Gran parte del loro senso di sicurezza e di adattamento, infatti, deriva dagli stimoli visivi e olfattivi familiari del proprio territorio. Ecco che il trasloco potrebbe richiedere qualche attenzione particolare. Possiamo individuare tre fasi, legate a prima, durante e dopo l’evento, da seguire per effettuare un trasferimento. Come prima cosa se il nostro gatto non è abituato a stare nel trasportino, è necessario cominciare a farlo correttamente prima del trasloco. Una soluzione è quella di posizionare all’interno una coperta e del cibo a lui familiari in modo che riconosca la cosa come qualcosa di positivo e possa entrare senza paura. Un altro suggerimento è rendere divertente il momento dell’imballaggio degli oggetti di casa. Molti gatti amano giocare con le scatole; posizionarne in giro per casa in modo che possa vedere che quello che sta succedendo, potrebbe aiutare il nostro felino. Diversamente, se il gatto è abituato ad uscire fuori, qualche settimana prima del trasloco sarà necessario abituarlo a stare in casa. In generale è importante non stravolgere la routine del gatto e continuare a giocare con lui per tenerlo distratto fino al giorno dello spostamento. Il momento è arrivato e il nostro amico a quattro zampe sarà terrorizzato dal trasporto di scatole e dal rumore. È importante trovare nella vecchia casa, una stanza sicura e riparata, l’ultima ad essere sgomberata, in cui posizionare le sue cose e un angolo dove possa andare a nascondersi, come ad esempio una scatola. È fondamentale che il gatto venga trasferito nella nuova casa quando il trasloco è concluso e tutti i mobili sono già stati posizionati. Infatti, l’arrivo in una casa piena di scatoloni e oggetti creerebbe ancora più confusione nella percezione del nuovo ambiente. Il segreto è rendere il nuovo ambiente il più possibile riconoscibile e familiare. Mantenere un mobile vecchio e identificabile dal nostro animale, come, ad esempio, una sedia su cui amava dormire o farsi le unghie, un mobiletto su cui amava saltare, può aiutare ad ambientarsi più rapidamente. Rendere la nuova dimora il suo rifugio sicuro: preparare una nuova stanza; lasciare un posto dove nascondersi; mantenere il suo cibo preferito; cercare di mantenere invariata la routine. Un semplice consiglio è quello di strofinare un capo di vestiario sulla testa del gatto e passarlo sugli angoli del divano, sui bordi delle porte per distribuire i suoi feromoni in tutta la casa. Il primo periodo in casa potrebbe essere un po’ difficile ed è possibile che ci possa mettere fino a un paio di mesi prima di ambientarsi alla nuova dimensione. Anche se i gatti sembrano indipendenti e solitari, la presenza del padrone è importante. Prendere del tempo esclusivo da

passare con il proprio gatto, non farà bene solo a lui, ma sarà un toccasana anche per i proprietari, ancora stressati dopo il trasloco. Traslocare per un cane vuol dire cambiare ‘habitat’, riappropriarsi di nuovi spazi, sentirli suoi e renderli di sua proprietà, scoprire nuovi odori, nuovi rumori, nuovi cani vicini di casa. Essendo un animale particolarmente abitudinario e territoriale, potrebbe apparire nervoso e anche timido nel conoscere la nuova realtà. Rendere questo passaggio il più sereno possibile è fondamentale. Può essere molto utile fargli prendere confidenza con il nuovo ambiente, il nuovo quartiere e i nuovi vicini, compresi i cani e gli altri animali del vicinato. Può essere una buona idea fare il tragitto a piedi, in modo che il cane riconosca lo spostamento e lo avverta, così come una volta si muoveva in branco con i suoi simili, la normalità, un evento naturale. Un errore frequente è quello di lavare gli oggetti personali dell’animale. Ritrovare i suoi odori nella nuova casa, che ancora non ha tracce del ‘suo passaggio’, potrebbe dare molto conforto al nostro animale a quattro zampe. Arrivati nella nuova casa è importante accompagnarlo e incentivarlo, anche attraverso il gioco, nella scoperta dei nuovi ambienti. Una volta finita l’esplorazione è opportuno lasciarlo libero di perlustrare autonomamente gli spazi. Per qualche settimana, la nuova routine del cane deve essere assolutamente identica alla vecchia. Diversamente dai gatti, il cane si lega al padrone in maniera quasi simbiotica, la presenza del padrone al fianco dell’animale è in grado di calmare e di rassicurare anche il cucciolo più timoroso. Sicuramente, che si tratti di cani o gatti, per limitare lo stress, possiamo seguire tutti questi accorgimenti, ma un altro aiuto valido è quello di affidare il trasloco ad una ditta esperta. Così facendo sarà possibile stare accanto al proprio animale domestico tutto il tempo che si desidera e con tranquillità. Per i proprietari, il consiglio più importante è quello di cercare di rimanere il più possibile tranquilli. L’animale, avvertendo lo stress del padrone, potrebbe a sua volta farsi coinvolgere dall’atmosfera negativa, associando il cambio di casa a un evento di cui avere paura.

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Gli accorgimenti. Predatori per natura, i felini amano “attaccare” vasi e giardini

Come tenere lontani i gatti dai vasi e dalle piante in casa P

iante e gatti, un connubio non sempre semplice. Vasi distrutti, piante rovinate e terriccio sparso un po’ ovunque. Chi vive con un gatto, predatore di natura, spesso è obbligato a rinunciare alla possibilità di avere piante e fiori in casa. Un vaso può quindi rappresentare un ambiente da esplorare e un nuovo passatempo: scavare nel terreno del vasetto, mordere e giocare con gli steli e le foglie dei fiori. Ma esistono facili rimedi, economici e casalinghi, per allontanare i nostri animali domestici dalle piante, senza dover rinunciare alla compagnia dei gatti e alla bellezza della vegetazione in casa. Una soluzione gustosa che non serve ad allontanare, quanto piuttosto a distrarre i gatti è la cosiddetta erba gatta. Sembra, infatti, che i nostri amici felini siano particolarmente attratti da questa tipologia di pianta. Basterà collocarla

in un punto facilmente accessibile all’animale, per distrarlo e tenerlo lontano da quelle piante che devono restare integre. Inoltre, questo rimedio è benefico anche per loro perché favorisce il processo digestivo. Se possedete un terrazzo o un giardino, alcune erbe aromatiche, per il loro forte odore, fungono da repellente. Un metodo naturale per tenere i nostri animali lontano dai fiori. Tra le più efficaci troviamo: pepe, rosmarino, citronella, erba cipollina, aglio e cannella. Posizionando quindi le piante aromatiche nei punti strategici della casa, è possibile ridurre notevolmente l’impatto negativo dei felini. Inoltre, possiamo creare un infuso con acqua calda e le erbe sopra citate, lasciarlo raffreddare e utilizzarlo come spray ed erogarlo sulle foglie. Questo avrà lo stesso effetto dei fondi di caffè in polvere: basterà,

infatti, cospargere i sottovasi delle piante o delle ciotoline da posizionare vicino ai vasi sul balcone. Un metodo con un doppio beneficio, per i gatti e per le piante. Infatti, rappresenta un ottimo concime del tutto naturale per il terreno. Una delle soluzioni non aggressive e molto utilizzate per salvaguardare la salute della vegetazione

dalla curiosità dei gatti, è utilizzare gli oli essenziali a base di citronella, rosmarino e lavanda. È consigliato preparare i batuffoli di cotone da posizionare alla base delle piante in vaso. Il gatto considera questi odori sgradevoli, di conseguenza, si allontanerà dalla zona. Il rimedio è valido anche per gli spazi della casa, come mobili e armadi.

Le soluzioni sono molteplici e soprattutto facili da creare e attuare. È inutile, quindi, adottare atteggiamenti rigidi nei confronti dei nostri amici pelosi. Il gatto è un animale molto curioso, l’unico modo, è adottare questi metodi in modo da salvaguardare le nostre piante e allo stesso tempo, farci incantare dalle fusa del nostro gatto.


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Oroscopo

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Ariete Il vostro intuito vi consentirà di orientarvi verso la strada giusta, ottenendo i risultati positivi che cercavate. Procedete determinati, seri, e convinti verso la meta che vi siete proposti di raggiungere

Ottobre

Toro Il momento è buono per intraprendere un nuovo percorso che porterà alla realizzazione del vostro progetto di cambiamento e per ripensare ad alcune situazioni che da tempo volevate cambiare

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Bilancia Qualcosa di inaspettato sconvolgerà la vostra quotidianità, ma non è detto che sia un male. Valutate con attenzione i pro e i contro. Potrebbe essere il momento giusto per una svolta, anche professionale

Scorpione

E’ tempo di consolidare i propri progetti, si viaggia a pieno ritmo con tanto entusiasmo e qualche evasione

Affrontate le sfide che vi si presentano con coraggio ma anche con serenità, una per volta, e riuscirete ad uscirne vincitori. Il vostro modo di fare vi aiuterà a trovare, di volta in volta, le soluzioni migliori

Gemelli

Sagittario

Dovete fare attenzione alle vostre reazioni e fermarvi in tempo per evitare conflitti e discussioni che mal tollerate, soprattutto in questo periodo. Una notizia a sorpresa renderà tutto più facile

Il periodo è sereno, procedete spediti verso gli obiettivi che vi siete dati, anche la vita affettiva si rivela tranquilla, E’ un periodo decisamente buono da vivere a pieno

Cancro

Capricorno

Siete concentrati sulle cose della vostra vita personale e questo talvolta vi distoglie da tutto il resto, Siete alla ricerca di rassicurazioni e stabilità

Vi si presenta una occasione nel lavoro che proprio non potete lasciarvi sfuggire, la vostra ambizione vi costringerà a prendere in considerazione e valutare ogni proposta, saprete individuare quella migliore per voi

Leone

Acquario

Dopo tanta fatica e dedizione è arrivato il momento dei riconoscimenti in ambito lavorativo e una migliore prospettiva economica. Il periodo è favorevole anche nella vita sentimentale

Siete creativi e sognatori come sempre e questa vostra disposizione vi servirà a valorizzare i vostri progetti e vi consentirà di mettere a frutto i vostri piani. In questo periodo avete una marcia in più

Vergine

Pesci

Abbandonate il vostro proverbiale autocontrollo e lasciatevi andare al divertimento e all’evasione, cercate nuove avventure che potrebbero diventare anche importati. E’ tempo di mettere in secondo piano il lavoro

Fuggite dalla monotonia in cerca di un’evasione che vi faccia vivere esperienze interessanti e nuove. La vostra curiosità vi porterà lontano, lungo la strada che avete da sempre sognato per voi


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