Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.
del Camposampierese Est
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Governatore Regione Veneto Bye bye “galleggiamenti”
Confermate le prime cittadine uscenti di Camposampiero e Trebaseleghe. A Borgoricco Gianluca Pedron raccoglie il testimone da Alberto Stefani e Sabrina Schiavon da Stefano Scattolin
Servizi alle pagg. 6, 9, 14 e 19
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AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA
Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale
Servizio a pag. 23
UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI
Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi
Servizio a pag. 25
aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.
segue a pag. 5
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Elezioni
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Tecuceanu 800 di bronzo
Catalin Tecuceanu riporta l’Italia sul podio degli 800 in una grande manifestazione come i Campionati Europei di Roma.
Il risultato storico è per lo sport padovano e del Camposampierese in particolare. Romeno naturalizzato italiano, classe 1999, Catalin vive a Trebaseleghe. Il mezzofondista si è aggiudicato uno splendido bronzo concludendo la sua gara in 1’45”40. Oro al francese Gabriel Tual in 1’44”87, argento allo spagnolo Mohamed Attaoui in 1’45”20. Questo il commento a caldo rilasciato a fine competizione: ”E’ il mio primo traguardo importante, adesso ho già in testa le Olimpiadi di Parigi. Confesso che puntavamo alla medaglia più bella, ma va bene così. Siamo sulla strada giusta, io ci credo. Sono terzo in Europa, questa è una grande cosa e parto da qui per altri traguardi. Spero che questo possa essere un punto di partenza”. La sua gara è comunque finita con il giro d’onore e il tricolore sventolato con orgoglio a bordo pista. Nella finale continentale l’ottocentista di Trebaseleghe ha conquistato la terza posizione grazie ad una gara attenta e in crescendo. “Penso di avere fatto una gara di testa, intelligente - ha commentato -. Se a un certo punto non mi facevo chiudere, forse avrei potuto far meglio, ma in riscaldamento non mi sentivo benissimo e non volevo strafare. Comunque è arrivata una medaglia e quindi va bene così. Dedico questa medaglia in particolare al mio fratellino Paul e a tutta la mia famiglia, ma anche a tutti quelli che credono in me e in particolare a Gianni Ghidini, Lionello Bettin e Simone Zanon, i tre allenatori che mi hanno finora seguito”.
Oltre alla medaglia per un un ottocentista l’obiettivo resta sempre il record italiano, ancora quello manuale di Marcello Fiasconaro (1’43”7 del 1973), “pareggiato” nel 2000 da un altro padovano, Andrea Longo (1’43”74). (n.m.)
Terzo posto agli Europei di Roma per l’atleta di Trebaseleghe
Bye bye “galleggiamenti”
Nicola Stievano
>direttore@givemotions.it<
Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.
Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.
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del Camposampierese Est Questa edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo di 14.277 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994;
Pieno di voti per Pedron, successore designato da Stefani
Pedron: “Subito al lavoro per continuare il percorso intrapreso cinque anni fa. Grazie a tutti i cittadini e grazie ad Alberto, grande amico e punto di riferimento”. Cagnin: “ Il nostro successo è stato riuscire a presentare una lista evitando così che ci fosse un solo candidato sindaco”
P
er Gianluca Pedron, il successore designato dal sindaco uscente onorevole Alberto Stefani, è stato quasi un plebiscito. Il giovane ingegnere è stato eletto sindaco con 3.381 voti (76,70%).
Anche a Borgoricco ha vinto, dunque, la continuità. Le urne hanno premiato in maniera netta la politica amministrativa dei cinque anni di governo Stefani che ha passato il testimone all’ex assessore all’Edilizia Privata, Urbanistica e Politiche per la Disabilità.Sin dallo spoglio delle prime schede è apparso consistente il distacco dalla “Civica Per Borgoricco” che sosteneva Roberto Cagnin e che, alla fine, si è fermato a 1.027 voti (23,30%).
Trent’anni, una laurea in ingegneria, funzionario tecnico in un Comune del trevigiano, Pedron si è detto “orgoglioso di un risultato straordinario, ottenuto grazie ed insieme ad una squadra appassionata e unita. Sarò il sindaco di tutti, al servizio di tutti i cittadini di Borgoricco per continuare il percorso intrapreso cinque anni fa. Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso la loro fiducia e un grazie particolare al indaco uscente Alberto Stefani, mio grande amico e punto di riferimento, per avermi fatto crescere e sostenuto anche in questa occasione”. Tra i primi obiettivi la prosecuzione della mole di lavori pubblici, già avviati e programmati, come la nuova pista ciclopedonale in via del Graticolato, la realizzazione dei quattro attraversamenti pedonali smart e, poi, i vari interventi relativi a sfalci e manutenzioni. Sull’altro fronte
lo sconfitto Roberto Cagnin ha ringraziato gli elettori, commentando l’esito del voto: “ll nostro obiettivo era già stato raggiunto l’11 maggio, quando siamo riusciti a presentare una lista evitando così che ci fosse un solo candidato sindaco. Chiaro che si corre per vincere e ci siamo impegnati per fare un buon risultato, e avere una nostra rappresentanza in consiglio comunale è già una vittoria”. (n.m.)
Nuova giunta: tutti i nomi. E Stefani,
Il sindaco Gianluca Pedron ha varato la giunta Con una sorpresa: Alberto Stefani il consigliere più votato non solo Borgoricco, ma in tutta la provincia di Padova con ben 643 preferenze personali, sta fuori dall’esecutivo in favore dei colleghi.
E’ questa la grande novità, un po’ a sorpresa visto che in tanti si aspettavano che il sindaco uscente e onorevole, continuasse a rimanere nell’esecutivo con un referato.
“Ringrazio Alberto che, dopo essersi candidato da sindaco uscente, ha scelto di lasciare spazio ai ragazzi senza chiedere alcun ruolo. Ci ha insegnato cosa significa fare politica” ha etto commentato Pedron.
Questi i componenti della nuova giunta comunale: Riccardo Michelazzo e Giovanna Guion, già assessori uscenti, Gabriella Boesso e Marco Bragagnolo, ex consiglieri di minoranza che hanno aderito alla lista di Pedron.
Il ruolo di vicesindaco è stato affidato a Michelazzo, forte anche di ben 467 preferenze. Seguirà manifestazioni, associazionismo, protezione civile, lavori pubblici, viabilità ed edilizia privata. A Guion
il più votato, si fa da parte
sono state affidate le deleghe a politiche sociali, giovanili, sanitarie, per la disabilità e il benessere animale.
Bragagnolo si occuperà di sport e associazioni sportive, ambiente, attività produttive, commercio, sicurezza e manutenzioni. L’assessorato che afferisce alla deleghe a cultura, pubblica istruzione, turismo, biblioteca, consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, doposcuola e scuole dell’infanzia, viene ripartito tra Boesso ed Erika Marchetti. Fino al 31 dicembre 2026 queste deleghe saranno seguite da Boesso mentre Marchetti ricopre il ruolo di presidente del consiglio assegnatole nel corso della prima seduta di consiglio comunale. Per i successivi due anni e mezzo i ruoli si invertiranno.
Pedron ha assegnato le deleghe a salute e sanità ai consiglieri Marco Occari e Marco Vecchiato, entrambi medici. Occari, 32 anni, è specializzando in Medicina Legale e lavora come dirigente medico all’ospedale di Marostica. Vecchiato, 34 anni, è specializzato in Medicina dello Sport e dell’Esercizio e lavora all’ospedale Universitario di Padova dove svolge attività cliniche, di ricerca e di docenza.
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Gianluca Pedron con Alberto Stefani
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Consumo di carburante Alfa Romeo Junior Ibrida (l/100km): 5,2; emissione di CO2 metodo di misurazione/correlazione nel ciclo misto WLTP. Valori preliminari soggetti a conferma durante il
e le emissioni di C2 possono essere diversi e variare a seconda delle condizioni di utilizzo e
(aria condizionata, impianto di riscaldamento, radio, navigazione, luci, ecc.), pneumatici,
Federazione Comuni. Successo al teatro Aldo Rossi per la prima edizione del concorso in ricordo del fumettista di Borgoricco
Premio disegnatori umoristici “Marco Frison” ai giovani talenti
Platea completamente piena per la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio disegnatori umoristici
M
arco Frison è stato un giovane talento del Camposampierese, venuto a mancare nel 2022 a causa di una terribile malattia, umorista e vignettista che del buonumore e l’ironia ha fatto i capisaldi della propria vita professionale e non solo.
Il premio è stato promosso dal Tavolo degli Assessori alla Cultura della Federazione dei Comuni del Camposampierese, su proposta di Walter Basso (Edizioni Scantabauchi) e di Valeria Zago (moglie di Marco Frison). Il concorso ha coinvolto gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie del Camposampierese, che hanno realizzato delle vignette o strisce umoristiche, basandosi sul tema “Sorridere e ridere fa bene”.
Sono state ben 193 le opere che la giuria, (composta da Valentino Villanova [presiden-
te], Valeria Zago, Walter Basso, Maria Chiara Franchin e Fabio Marzaro), ha dovuto valutare e selezionare (utilizzando come criteri la tecnica, l’umorismo e l’originalità, per individuare i 3 finalisti e vincitori (100 euro il terzo premio, 200 euro il secondo premio, e 300 euro il primo premio): al primo posto, con 130 punti, ha vinto l’opera
“Una cozzata di mare” di Elia Zangrandi di Borgoricco; al secondo posto, con 126 punti, si è classificata l’opera “Che delusione!” di Elia Andretta di Campodarsego; al terzo posto, con 121 punti complessivi, “Una botta di fortuna” di Alessandro Geron e Filippo Gottardello di Camposampiero. Sono state premiate anche le
scuole di Borgoricco, con un kit di colori vari e materiale creativo da poter utilizzare nelle classi, in quanto sono state quelle che hanno avuto più partecipazione proponendo ben oltre 80 elaborati: a ritirare il riconoscimento il dirigente scolastico Pierpaolo Zampieri dell’Istituto comprensivo statale di Borgoricco e Villanova di Camposam-
piero. Vista la grande partecipazione e il forte coinvolgimento anche durante la cerimonia di premiazione, il Premio “Marco Frison” difficilmente si fermerà alla prima edizione, per cui si inizia già a lavorare per la prossima. Tutte le opere sono state esposte all’interno del teatro “Aldo Rossi” di Borgoricco, fino al 9 giugno. (n.m.)
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Elezioni. Lo sconfitto Torresin: “Abbiamo perso, ma ripartiamo da un significativo 45, 11%”
Il sindaco Katia Maccarrone fa tris E tra gli sfidanti vince l’astensione
Sono stati 3171, pari al 54, 89% dei votanti, i cittadini che hanno scelto di riconfermare alla guida del paese il sindaco uscente Katia Maccarrone. A recarsi alle urne è stato appena il 61%, uno dei dati di affluenza più bassi nelle competizioni elettorali comunali a Camposampiero,
“ Il mio impegno rimane quello di lavorare per tutti i cittadini, davvero come sindaco di tutti, anche di chi non mi ha votato”, le prime parole di Maccarrone. Una vittoria che, come le due precedenti, la sindaca ha dedicato alla memoria del marito Pino Marconato, morto 1 0 anni fa a soli 55 anni.
“La maggioranza degli elettori ha deciso di scegliere la nostra proposta in continuità con il lavoro fin qui svolto, con l’esperienza e la solidità di tutta la squadra che abbiamo sempre garantito - ha detto -. Abbiamo cercato di valorizzare i giovani, inserendoli nel nostro gruppo. Saremo ancora vicini alla gente e concreti nei risultati”. Tra i primi temi sul tavolo la realizzazione della rotatoria di via S. Antonio. “Poi partirà l’edificazione del nuovo palazzo Nodari. Sul centro storico giochiamo molto del nuovo programma amministrativo” aggiunge la prima cittadina. Per la frazione di Rustega, l’unica in cui la lista Maccarrone ha perso in un seggio, i cantieri
continuano. “Prosegue l’iter per i lavori in via Guizza, al via l’allargamento della strada e la pista ciclabile, fino a oltre l’intersezione con la SR 308”.
Lo sfidate Giovanni Torresin incassa la sconfitta e riparte dal 45% dei consensi ottenuti. “Quasi un cittadino su due, con un’affluenza in calo di circa il 10% rispetto a cinque anni fa, ha dato fiducia alla nostra squadra - afferma il candidato civico del centrodestra -. Abbiamo lavorato a testa bassa per dare un’alternativa concreta e credibile per la nostra città, è doveroso rispettare la scelta della cittadinanza. Continueremo l’impegno in consiglio: pur nella sconfitta, i voti ricevuti ci danno la conferma che in tanti hanno
creduto in noi e in un rinnovamento”. Torresin sottolinea la scarsa partecipazione dei giovani alle urne. “Il nostro impegno sarà anche quello di far tornare la voglia di andare a votare. Infine, saremo vigili e attenti all’azione della maggioranza. Un controllo che dobbiamo ai 2600 concittadini che ci hanno sostenuto. Spiace di non essere riusciti a coronare il sogno di cambiare l’amministrazione dopo tanti anni di governo del centrosinistra”. Con Torresin entrano in consiglio, per la sua lista, Giulia Pesce (291 voti), Gianantonio Soligo (M5S, 190 voti), i due leghisti Sonia Dittadi (la più votata in assoluto con 353 preferenze) e Ivan Pontarollo (221 voti). (n.m.)
Nuova giunta: il vicesindaco è Lorenza Maria Baggio
Lorenza Maria Baggio sostituisce
Attilio Marzaro nel ruolo di vicesindaco e la consigliera più votata, Roberta Scantamburlo, entra subito in giunta con la delega alle politiche sociali. La sindaco Katia Maccarrone, al suo terzo mandato, nel corso del primo consiglio comunale a palazzo Tiso ha reso noti i nomi e gli incarichi del nuovo esecutivo. Tra le novità l’uscita dalla giunta di Luca Masetto, veterano assessore al bilancio. Dopo diversi mandati diventa presidente del Consiglio comunale, suo vice è stato eletto il giovane Enrico Perusin, che sarà anche consigliere della Federazione. Masetto seguirà ancora come consigliere delegato, i bandi e i finanziamenti, oltre al Patrimonio e gli Affari Legali Questi gli altri incarichi: la neo vicesindaca Lorenza Maria Baggio si occuperà di cultura, istruzione e
inclusione. Il bilancio sarà affidato all’assessore Moira Simeonato che continuerà ad occuparsi anche di attività produttive e della riqualificazione del centro storico. Confermati gli incarichi agli assessori Carlo Gonzo (ambiente, manifestazioni e eventi) e ad Attilio Marzaro (rapporti con la frazione, sport, sicurezza e protezione civile). Tutte le altre materie, tra cui urbanistica e lavori pubblici, saranno in carico alla sindaca Mac-
carrone.
Le altre deleghe ai consiglieri: Eleonora Visentin, oltre a rimanere capogruppo, seguirà le politiche giovanili e la città per i bambini; Angelo Giacomazzi si occuperà di Sanità e Salute globale e sarà consigliere in Federazione dei Comuni; Elia Zecchin, new entry, si occuperà di rapporti con le associazioni; a Leonardo Pallaro la tutela e difesa del territorio. Nominate alcune commissioni: sanità (Angelo Giacomazzi, Roberta Scantamburlo, Lorenza Maria Baggio, Antonella Pedrini, Francesco Fiscon e Sandro Bolzonella per la maggioranza e Giovanni Torresin, Gianantonio Soligo, Tina Guidotto e Giorgio Prevedello per la minoranza); comitato assistenziale comunale (Gianna Gottardello, Bianca Farina, Rosella Guin, Emanuela Zorzi e Claudia Antonello).
A recarsi alle urne è stato appena il 61%, uno dei dati di affluenza più bassi nelle competizioni elettorali comunali a Camposampiero
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Katia Maccarrone e Giovanni Torresin
Distretto del Commercio Torri e Acque: in arrivo finanziamenti
Al bando hanno partecipato 10 attività economiche di Camposampiero che riceveranno contributi diretti dalla Regione. Il progetto presentato da Camposampiero vale 329.758 euro con un contributo previsto dalla Regione al termine delle attività di 219.868 euro
I
l Distretto del Commercio di Camposampiero Torri e Acque ha raggiunto un importante obiettivo. È stato approvato il progetto presentato per il recente Bando Regionale dedicato ai Distretti.
La proposta di Camposampiero è stata accolta in pieno, piazzandosi 12esima su 55 progetti ammessi e finanziati. Da notare che tutte le azioni del progetto sono state valutate positivamente, particolare niente affatto scontato, considerato che altri Distretti si sono visti rigettati o ridimensionati alcuni interventi.
Il progetto presentato da Camposampiero vale 329.758 euro con un contributo previsto dalla Regione al termine delle attività per 219.868 euro. Le iniziative andranno realizzate e rendicontate entro settembre 2025.
Al bando hanno partecipato 10 attività economiche di Camposampiero che riceveranno contributi diretti dalla Regione per alcuni interventi di sviluppo delle proprie attività commerciali quali, ad esempio: acquisto di macchinari, arredi, software, sistemi di sicurezza ecc.
L’importante ruolo di promotore del progetto è stato svolto da Ascom Confcommercio.
Soddisfatta del risultato ottenuto Martina Ruffato, presidente mandamentale Ascom per il Camposampierese “Davvero un ottimo risultato per Ascom Confcommercio e per il Comune di Camposampiero , che testimonia la serietà del lavoro di squadra fatto congiuntamente tra la parte associativa e quella dei servizi, dimostrazione concreta che agendo con una visione di insieme si possono tagliare traguardi ambiziosi a vantaggio del tessuto commerciale dei nostri paesi e a beneficio dell’intera città”.
Il Comune avrà un ruolo attivo perché anticiperà, per conto delle imprese, il valore complessivo degli interventi di animazione del Distretto, attività la cui realizzazione costituiva condizione necessaria per accedere ai contributi: si tratta di manifestazioni, fiere, eventi che favoriscono e valorizzano le valenze commerciali del Distretto, ma anche di attività innovative di
Quarto libro di Basso sull’emigrazione in Belgio
“welfare territoriale” dove saranno coinvolte le imprese della zona che potranno distribuire ai propri dipendenti dei “buoni welfare” spendibili nel nostro territorio sia in attività sociali (ad esempio il servizio mensa o il doposcuola per i ragazzi) che nelle attività commerciali del nostro Distretto. (n.m.) Attività produttive. Accolta la proposta per lo sviluppo delle attività commerciali e interventi di animazione
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Lega Vigonza via S.Antonio, 67 | 35010 Vigonza spi.vigonza@cgilpadova.it
Lega Camposampierese via Vivaldi, 7/9 | 35012 Camposampiero (PD) spi.camposampiero@cgilpadova.it
Lega Padova Nord (Limena, Vigodarzere) via Beato Arnaldo, 26 | 35010 Limena (PD) spi.limena@cgilpadova.it
Dopo oltre dieci anni di studi, ricerche, interviste e viaggi, Walter Basso esce con “Gli angeli dei Musi Neri”, il suo quarto libro sull’argomento, dedicato alle donne che vissero vicine ai minatori italiani in Belgio. Il libro, pubblicato da “Scantabauchi edizioni”, arriva dopo “Carne da miniera”, “Fino all’ultimo respiro e “I due volti della morte nera”, tutti dedicati dallo scrittore di Camposampiero alla generazione di italiani, compresi suo padre e suo zio materno, costretti tra il 1946 ed il 1963 ad emigrare per lavorare nelle miniere belghe, in condizioni umilianti e spesso disumane, con conseguenze devastanti per la propria vita e salute. Basso è volto noto per i suoi servizi televisivi su “Striscia la Notizia”, sempre insieme all’in-
viato padovano Moreno Morello. Il suo lato umoristico è quello più conosciuto, ma lo scrittore si è dedicato anche ad altri temi: da anni è ricercatore storico sul tema dell’emigrazione italiana del dopoguerra in Belgio. Questo ultimo libro racconta le storie di tante donne e familiari che hanno seguito i minatori italiani nell’esperienza “nera” , lontani da casa, sacrificando vite e sogni per inseguire un lavoro dignitoso, solo promesso e rivelatosi poi tragico. Nel 2013, all’epoca del primo libro, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva dato il suo plauso ed incoraggiamento con una lettera inviata allo stesso Walter Basso. Il presidente lo incentivava a continuare la sua ricerca “e così ho fatto, arrivando al quarto libro per ricostruire una vicenda mai abbastanza conosciuta in Italia e restituirla alla memoria di tutti” conclude. Tante le presentazioni in calendario nei prossimi mesi e in autunno anche Oltralpe proprio in Belgio. (n.m.)
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Dal 1° luglio è attivo il servizio elettrico a Tutele Graduali.
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il gestore è Hera Comm, società del Gruppo Hera
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dell’azienda del Gruppo
per i cittadini. Grazie a questo automatismo,
le Graduali
Le condizioni del servizio a Tutele Graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Le componenti principali del prezzo dell’energia sono due: una prima parte, variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriva dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo Unico Nazionale – PUN).
A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto al precedente regime di Maggior Tutela.
disponibile una sezione dedicata alla fine della tutela elettrica.
Il modello di servizio Hera: cliente al centro, rigore etico e transizione energetica
In un territorio importante come la provincia di Padova, Hera manterrà lo stesso modello di servizio che l’ha portata fra i primi gestori energetici nazionali: focus sul servizio al cliente, attraverso canali sia remoti (app MyHera, web, call center) che fisici (oltre 160 sportelli in tutto il Paese), rigorosa condotta etica nella proposizione
iti in oltre 310 comuni italiani. L’orientamento alla sostenibilità è attestato, fra le altre, da due importanti evidenze. Già oggi il 52% del margine operativo lordo del Gruppo è “a valore condiviso”, cioè legato ad attività che contribuiscono a realizzare gli obiettivi di sostenibilità ONU al 2030 e, da piano industriale, entro il 2027 salirà al 64%. Inoltre, Il titolo Hera è dal 2020 (con verifiche e rinnovi annuali) incluso nel Dow Jones Sustainability Index (sia europeo che mondiale), autorevole indice borsistico internazionale, che include le aziende quotate migliori in termini di performance nelle dimensioni ESG.
dai 75 anni in su, in condizioni di di coltà economica o residenti in zone disagiate. Informazioni di dettaglio sul sito Arera.
Cosa prevede il servizio a Tutele Graduali
La fornitura di energia elettrica a condizioni standard definite da Arera.
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Manifestazioni. Estate di eventi sportivi grazie a Comune e tante associazioni locali
Il torneo “Per non dimenticare” allo stadio intitolato a Samuele Cavallin
Protagoniste di una stagione estiva di appuntamenti sportivi molte società e associazioni sportive locali tra cui Roll Stars Loreggia, Pallavolo Loreggia, Nuova Loreggia Calcio e United Borgoricco Campetra
N el Comune di Loreggia, nei mesi di maggio, giugno e luglio è stato e sarà protagonista di molteplici eventi sportivi, messi in campo da alcune associazioni sportive locali tra cui la Roll Stars Loreggia, la Pallavolo Loreggia, la Nuova Loreggia Calcio e lo United Borgoricco Campetra. “Lo sport è da sempre il luogo in cui si formano giovani ragazzi - commenta il Sindaco, Manuela Marangon - e che da loro forti insegnamenti. Lo abbiamo potuto constatare in questi momenti particolari di aggregazione ospitando presso lo Stadio Comunale “Samuele Cavallin” la tredicesima edizione del torneo “Per non dimenticare” svoltasi sabato 25 maggio”. “L’ organizzazione dell’evento è stata curata dalla Nuova Loreggia Calcio, che faceva parte di una manifestazione itinerante – continua il Sindaco - promossa dal Tavolo dello Sport della Federa-
zione dei Comuni del Camposampierese e l’Associazione “Per Non Dimenticare” di Camposampiero che da anni promuove iniziative in ricordo delle vittime della strada. Continuando con la querelle sportiva l’associazione Roll Stars ha organizzato la consueta gara sociale, Trofeo piccole stelle - 4°edizione, con ospiti speciali le neo campionesse Europee, il quartetto Skate Stars che hanno riproposto il loro spettacolo a dir poco emozionante, mentre sabato 8 Giugno si è svolto il saggio di pattinaggio Artistico di fine anno dal titolo “Una Notte al Luna Park”. Anche in quest’occasione le atlete hanno mostrato oltre alla loro bravura il valore dell’amicizia e della condivisione. Vi sono stati poi numerosi tornei presso il Campo Parrocchiale San Rocco e lo Stadio Comunale “Samuele Cavallin” dove hanno partecipato tantissimi ragazzi di varie catego-
rie tra i primi calci, piccoli amici, pulcini ed esordienti di numerose ASD Sportive dei paesi vicini. Altro evento che ha visto una numerosa partecipazione da parte dei giovani è stata la seconda edizione di Stelle in campo, dal motto “È sempre il momento giusto per fare la cosa giusta”. Un evento benefico in memoria di Samuele Cavallin e Susy Ruffato organizzato da un team di giovani, promotori di un progetto chiamato “Strenght to Fight”, svolto allo Stadio Comunale che porta il nome di Samuele Cavallin. Spostandoci sui campi di beach volley
adiacenti al Palasport, la Pallavolo Loreggia ha organizzato la sesta edizione del Torneo Donkey Beach per tutti gli appassionati. Tutte le sere per due settimane dal lunedì al venerdì numerosi beachers e simpatizzanti hanno animato la Donkey Beach Arena. Nel mese di luglio si è svolto il Mivao - Percorsi da Vivere, tradizionale corsa, camminata ludico motoria rientrante nel circuito promosso dal Tavolo dello Sport della Federazione del Camposampierese, momento di sano divertimento, sport e unione per sostenere quest’anno il pro-
Servizi scolastici: confermati entrata anticipata e servizio di trasporto
Terminata la scuola primaria e secondaria, si pensa già al prossimo anno scolastico 2024-2025. Il vicesindaco e assessore all’Istruzione Chiara Andretta annuncia che: “anche per il prossimo anno scolastico sarà attivo il servizio di entrata anticipata”. In funzione dell’orario attualmente in vigore, l’entrata anticipata viene così definita per le scuole primarie di Loreggia e Loreggiola dal lunedì al venerdì a partire dalle 7.30 alle 7.40. Il servizio sarà assicurato al
raggiungimento di un numero minimo di 15 alunni per la scuola primaria di Loreggia ed un minimo 10 alunni per la primaria di Loreggiola. Il costo del servizio sarà di 120 euro annui per chi chiede di entrare alle 7.30 e di 100 euro per chi entra alle 7.40. Nel caso di più fratelli riduzione del 10 per cento per il secondo e del 15 per cento per il terzo.
“Altro servizio disponibile –continua Andretta - il trasporto scolastico con navetta da Loreg-
giola alla secondaria di Loreggia andata e ritorno; da Loreggia alla primaria di Loreggiola andata e ritorno”. Il servizio sarà operativo dal lunedì al sabato per chi frequenta dalle 8 alle 13 la scuola di Loreggia e dalle 8.15 alle 12.45 per la primaria di Loreggiola. Il trasporto di ritorno per gli studenti della secondaria di Loreggia, che frequentano la settimana corta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, e i trasporti di andata e ritorno per gli studenti della
primaria di Loreggiola, saranno attivati solo dopo aver valutato il numero di adesioni.
I servizi saranno garantiti al primo giorno di scuola, costo di 400,00 euro annui per il servizio di trasporto completo. Qualora non si raggiungesse il numero per il trasporto di ritorno delle 14 per la secondaria di Loreggia, la tariffa annua per corsa di solo andata sarà di 200 euro. In caso di fratelli, sconto del 10% per il secondo. (e.s.)
getto “Un abbraccio per Crescere” dalla Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Camposampiero. Continua a Loreggiola presso il Parco 8 marzo il progetto “Sport nei parchi” promosso da Sport e Salute e Anci, aperto a tutta la cittadinanza. Inaugurato l’anno scorso con giovani, ragazzi ed adulti che hanno partecipato nei weekend. Una iniziativa presente fino alla fine dell’anno con le associazioni sportive aderenti: ASD Shanti Yoga 2010, ASD Pallavolo Loreggia e ASD Mun Dance School.
Endrius Salvalaggio
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Due immagini della manifestazione
L’assessore Chiara Andretta
Elezioni. La “Civica per Massanzago, Sandono, Zeminiana” è stata l’unica lista a presentarsi alle amministrative
La farmacista Sabrina Schiavon, già vice di Scattolin, è il nuovo sindaco
Anche Massanzago ha eletto la sua nuova sindaca: è Sabrina Schiavon, farmacista di 54 anni, sposata che in questi anni ha prestato servizio nell’uscente giunta comunale di Massanzago in qualità di vicesindaca nell’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Scattolin, che lo scorso maggio aveva manifestato la sua intenzione di non ricandidarsi. La “Civica per Massanzago, Sandono, Zeminiana” è stata, in questa tornata elettorale, l’unica lista a presentarsi alle elezioni amministrative. Come stabilito dalla normativa vigente, all’art. 71 del Tuel, riformato lo scorso gennaio, in materia elettorale, solamente per l’anno corrente, è stato disposto che nei comuni sotto ai 15.000 abitanti in cui fosse stata ammessa una sola lista, vengono eletti tutti i candidati nella lista e il candidato alla carica di sindaco se il numero dei voti validi risulta superiore al 50% e il numero degli avanti diritto che si recano alle urne supera il 40%. L’unico avversario da battere per la lista civica guidata da Sabrina Schiavon è stato quindi il quorum il quale è andato ben oltre il 40% previsto dalla legge: la percentuale totale dei votanti nelle 6 sezioni elettorali del comune è stata del 59%, il totale degli elettorali ed elettrici che si sono recati alle urne è stato
di 2722 su un totale di aventi diritto di 4560.
Le preferenze individuali sono state così distribuite: il sindaco uscente Stefano Scattolin ha raccolto 276 preferenze individuali, segno di una fiducia per l’ex Primo Cittadino che ha voluto comunque dare un contributo alla nuova giunta guidata dalla sua ex vice sindaca, Franco campello 252, Sabrina Bertato 139, Ilaria Pedron 136, Rachele Furlan 118, Domenico Mandurino 100, Gloria Masiero 90 preferenze, Giulia Stevanato 90, Alfio Gallo
A sinistra il nuovo consiglio comunale di Massanzago, sopra il sindaco Sabrina Schiavon con l’ex sindaco Stefano Scattolin ora vicesindaco
La neo eletta Sabrina Schiavon, prima sindaca donna di Massanzago, ha voluto ringraziare il sindaco uscente Stefano Scattolin per il lavoro fatto negli ultimi 10 anni e per la sua disponibilità a dare una mano alla nuova lista, che vuole porsi anche con uno sguardo nuovo ai giovani per pensare ad una Massanzago del futuro.
Simone Vecchiato
“C’è molto lavoro da fare”
La neo sindaca Schiavon non ha dubbi: “Per chi ha voglia di fare, c’è molto lavoro da fare ancora nel nostro paese. Mmi porrò con umiltà a disposizione della comunità, consapevole del fatto che potrò contare su una squadra valida e solida e preparata. Ringrazio quanti e quante si sono recate alle urne per votare, il mio compito sarà anche quello di essere anche la sindaca dei cittadini che non hanno votato”. La neo eletta continua osservando come “Sarà un’avventura entusiasmante che voglio vivere con spirito di sacrificio ed entusiasmo per il bene della comunità”. “Come già affermato in campagna elettorale”, osserva Schiavon, “Tema centrale della futura giunta sarà la famiglia e le persone: dovremo ottimizzare i servizi sociali e socio-sanitari, avendo attenzione e mirando alla sicurezza, al decoro urbano, alla sostenibilità, alla cultura, al volontariato all’associazionismo e alle realtà imprenditoriali del nostro territorio”. (s.v.)
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Piombino Dese
Edifici pubblici. Il Comune prevede la realizzazione di tre poli scolastici e la messa in sicurezza della viabilità
Scuola elementare “Don Milani” di Ronchi: no all’abbattimento
Il vicesindaco Luigi Benozzi: “La nostra amministrazione deve tenere conto dei principi di buona amministrazione nell’interesse della comunità. L’idea è quella di salvare l’edificio della scuola Don Milani per realizzare la sede di alcuni servizi pubblici”
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ue importanti e accesi incontri si sono svolti gli scorsi 14 e 15 giugno tra la cittadinanza della frazione di Ronchi e l’amministrazione comunale. In particolare lo scorso 14 giugno l’incontro ha riguardato i genitori e i docenti della scuola elementare Don Milani di Ronchi, mentre il giorno successivo l’amministrazione comunale si è confrontata con un incontro aperto a tutta la cittadinanza della frazione di Ronchi.
La questione, nel paese, è di particolare rilevanza e riguarda la destinazione dell’edificio della scuola don Milani. L’assessore ai Lavori Pubblici e vice sindaco Luigi Benozzi ha spiegato infatti come il calo demografico impone una riorganizzazione del servizio scolastico, per il prossimo futuro, per quanto concerne Piombino Dese e Ronchi.
Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza
Durante gli incontri con genitori e insegnanti e successivamente con la cittadinanza l’assessore Benozzi ha spiegato come “Prevediamo tre poli scolastici. Piombino Dese per primaria e secondaria a servizio del capoluogo e di Ronchi, Torreselle per la primaria di Levada e Torreselle, Ronchi per un nuovo moderno Polo dell’infanzia finanziato interamente con fondi Pnrr milionari”. L’idea della giunta comunale consiste quindi nell’abbattimento della scuola don Milani, costruita nel secolo scorso, e sfruttare lo spazio liberato per raddoppiare il numero di parcheggi del nuovo polo che aumenterebbe appunto da 30 a 60 postazioni, questo, secondo le previsioni della giunta comunale guidata dal sindaco Cesare Mason, andrebbe a migliorare la viabilità di accesso alla struttura favorendo un migliore filtro con l’ingresso.
Durante gli incontri pubblici è stato spiegato dall’assessore Benozzi come “Si risparmia anche un milione e 600 mila euro per la ristrutturazione della don Milani, per contro il suo abbattimento ci farà avere un bonus termico di un milione per coprire le spese di miglioramento della logistica del nuovo Polo”. Va sicuramente osservato come la cittadinanza di Ronchi, che ha un forte legame con l’edificio scolastico don Milani, un punto di riferimento per tutti gli abitanti della frazione, ha manifestato la sua netta contrarietà all’idea che ha presentato la giunta; la decisione infatti di abbattere la scuola don Milani e quindi di trasferire gli alunni nel plesso di Piombino Dese ha alimentato il di-
battito e la discussione. Il vice sindaco Benozzi ha osservato come “La nostra amministrazione deve tenere conto dei principi di buona amministrazione nell’interesse della comunità”. L’idea infatti è quella di salvare l’edificio della scuola don Milani per realizzare la sede di alcuni servizi pubblici. Il dibattito nelle due serate è stato molto acceso, sintomo sicuramente di come la questione debba essere ancora del tutto risolta e di come ci vorrà tempo per trovare il bando della matassa e trovare una quadra, tenendo in considerazione i bisogni dei cittadini e la volontà dell’amministrazione circa la destinazione dell’edificio.
Il sindaco Mason in visita agli anziani in soggiorno estivo a Bibione
Il sindaco Cesare Mason ha incontrato i pensionati in vacanza a Bibione e ha trascorso qualche ora in piena serenità insieme a loro.
Via Montello secondo tronco 58.a Silvelle Trebaseleghe-PADOVA
“È bello che un bel gruppo di cittadini abbia avuto l’occasione di usufruire di questo servizio e divertirsi in un contesto diverso dal quotidiano - ha detto il primo cittadino -. L’atmosfera che si respirava era carica di serenità e spirito allegro, all’insegna del benessere e del divertimento.
Sono occasioni importanti che aiutano a socializzare e rafforzare amicizie già esistenti. Gli anziani,
insieme ai bambini e ai giovani, rappresentano i capisaldi su cui fondare una società”.
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Simone Vecchiato
Sopra, l’elementare Don Milani; sotto, la demolizione della materna Disney, entrambe a Ronchi
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e terapia inalatoria, convenzionate con il Sistema Sanitario
modellare la “forma dell’acqua”: creare bolle, maneg-
mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.
Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.
DANZA
Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente
Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola
Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.
PUBBLICITÀ
Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero
destramento subacqueo.
Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.
Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.
della Cultura girata da Davide Livermore “A Teatro si
100 Paesi di provenienza
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Storia e futuro s’incontrano nel progetto del nuovo Liceo Selvatico a Padova.
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tura e Seingim, mentre l’esecuzione
Tecno Crane è già stata protagonista di importanti progetti di riqualificazione all’interno dei centri storici di numerose città del Veneto. Lavori delicati e, talvolta, anche complessi considerato l’alto valore storicoartistico dei palazzi che il team di esperti montatori ha sempre affrontato dimostrando grande professio-
dell’edificio. Saranno presenti, oltre alle aule didattiche e laboratori artistici, anche uffici, archivi amministrativi, biblioteca storica e spazi espositivi per le collezioni storiche dell’Istituto. Nel progetto, anche la realizzazione di un auditorium indipendente da 150 posti per realizzare eventi culturali anche a scuola chiusa.
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Elezioni. La sfidante Pellay:
“C’è tutta una comunità da ricostruire e da rimettere insieme!
Mandato bis per Antonella Zoggia riconfermata con il 73% dei voti
Antonella Zoggia: “È stata davvero una grande soddisfazione”. Agnese Pellay e la sua squadra: “Manca la partecipazione attiva, a partire dai giovani
Icittadini riconfermano il sindaco
Antonella Zoggia con oltre il 73 per cento dei consensi.“È stata davvero una grande soddisfazione per me essere riconfermata sindaco nella mia città. Desidero ringraziare prima di tutto i miei concittadini che mi hanno rinnovato la fiducia – afferma il sindaco Zoggia -, la mia squadra, il gruppo di candidati consiglieri, nessuno escluso, e il generoso gruppo di amici che con noi si è preso a cuore la vita civile del nostro Comune, incontrando la gente, spiegando gli ideali e gli impegni programmatici che vogliamo perseguire. E ancora: i dipendenti comunali sottoposti a un carico di lavoro ancora maggiore nel periodo elettorale sempre sottodimensionati rispetto alle reali esigenze. Ringrazio, infine, la mia famiglia che mi ha supportata e aiutata in tutto e che costituisce la mia forza e la mia sicurezza, l’affetto più caro e prezioso”. I primi impegni che la nuova giunta si è prefissata sono gli adempimenti previsti a partire dalle importanti opere iniziate e da completare, come il nuovo Polo scolastico. Entro settembre dovrà permettere ai ragazzi della secondaria di primo grado di entrare nelle nuove aule. Partiranno i lavori anche di rinnovamento della piazza del capoluogo. Si sta già ripavimentando con il porfido parte di via Roma, ma soprattutto inizierà il cantiere per realizzare il primo stralcio del progetto, vicino alla chiesa e di fronte agli esercizi commerciali. La lista “Trebaseleghe che vogliamo”,non è andata oltre il 26 per cento dei voti ottenuti, riuscendo a portare dentro in Consiglio comunale cinque consiglieri. Oltre alla candidato sindaco Agnese Pellay sono entrati, in ordine di preferenze, Mariella Pesce, Enrico Salvador, Simone Vecchiato ed Eleonora Dandolo. Il lavoro principale che si sono prefissati sarà quello della compattezza e della vigilanza sulle scelte che farà l’amministrazione Zoggia. A parlare per tutti è il consigliere Vecchiato Simone, che fra i compiti che ha è quello di curare la comunicazione per la lista “Trebaseleghe che vogliamo”. “Siamo molto critici con l’attuale amministrazione – spiega la squadra di Agnese Pellay– sulla poca trasparenza che in questi anni
ha avuto nei confronti dei cittadini in alcune attività che hanno svolto. C’è tutta una comunità da ricostruire e da rimettere insieme favorendo la partecipazione da parte di tutti i cittadini, recuperando quell’oltre 40 per cento di persone che non è andato a votare”. “Due strumenti che abbiamo già proposto in campagna elettorale – aggiunge il consi-
gliere Vecchiato – è la rinascita della consulta giovanile e del Consiglio comunale dei ragazzi. Dinamiche di partecipazione che l’amministrazione attuale negli anni ha pun-
tualmente depauperato. Altro tema importante per noi sarebbe quello di riportare Trebaseleghe dentro la Federazione dei Comuni”. Endrius Salvalaggio
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La nuova giunta: tutti i nomi
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Nuova giunta fra riconferme e nuove entrate. L’assessore Francesca Pizziolo che nella scorsa amministrazione aveva le deleghe in comunicazione, sport, politiche giovanili, ambiente e commercio, fa un balzo tutto in avanti diventando vice sindaco Antonella Zoggia. Rosa Chiara Casarin che nello scorso mandato amministrativo era consigliere, entra in giunta diventando assessore alla cultura, istruzione, promozione dell’ambiente e valorizzazione del titolo “Città di Trebaseleghe”. Vengono riconfermati in giunta l’ex vicensindaco Mason Giuliano, gli assessori Renato Fardin e Rosanna Trevisan. Proprio le due assessore Pizziolo e Casarin, appena nominate dal sindaco Zoggia si sono dimesse da consigliere comunali per lasciare il posto ai primi due non eletti alle scorse amministrative della propria lista. Un passo indietro per far entrare nel parlamentino locale Igino Bernardi e Sebastiano De Marchi. Pizziolo e Casarin svolgeranno il proprio mandato come assessori esterni della giunta municipale. La decisione del gruppo di maggioranza consente l’inserimento nella squadra amministrativa che governerà la città di due non eletto: Bernardi, 62 anni, pensionato, 143 preferenze,, in quota Forza Italia, e Sebastiano De Marchi, 28 anni, laureando in Giurisprudenza, 107 voti, simpatizzante di Coraggio Italia. Il “sacrificio” delle due assessore rientra in un progetto di “larghe intese” per poter contare su tutti i partiti del centrodestra, come ha spiegato la prima cittadina. “L’obiettivo è quello di mantenere compatta la coalizione di centrodestra con cui ci siamo presentati - ha detto Zoggia -. De Marchi era presente anche nella precedente amministrazione, mentre Bernardi è da tempo che mancava dal consiglio anche se è sempre rimasto inserito in politica”. (e.s.)
Cesco Tomaselli: viaggi, reportage, avventure di un inviato speciale
Da Venezia al Polo Nord, passando per Borgoricco. Un nuovo libro, scritto da Nicoletta Masetto e illustrato da Matteo Mancini e Irene Carbone per Becco Giallo casa editrice specializzata in giornalismo a fumetti, ripercorre la vita avventurosa del giornalista veneto, inviato del Corriere della Sera, ma anche esploratore, alpino e alpinista, viaggiatore
S i chiamava Cesco Tomaselli ed era un inviato del Corriere della Sera. Pur essendo originario di Venezia e “di casa” a Borgoricco, ai giovani veneti questo nome non dirà niente, malgrado una vita avventurosa e piena. È anche pensando a loro che è da poco uscito le in libreria un nuovo progetto editoriale, una graphic novel a sei mani edita da Becco Giallo. Si intitola “Cesco Tomaselli. Viaggi, reportage, avventure di un inviato speciale”. Gli autori sono Nicoletta Masetto - firma de La Piazza - Matteo Mancini e Irene Carbone che hanno curato le illustrazioni, predazione di Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera.
Originario di Venezia ma trapiantato a Milano per lavoro, Cesco Tomaselli frequentava spesso Borgoricco dove si trovava la villa della moglie Annamaria Bressanin detta Anita. Ed è proprio qui che il giornalista è sepolto dal 1963. Il suo archivio personale è stato acquisito dalla biblioteca comunale, che conserva pertanto il suo importante patrimonio intellettuale.
Dato il forte legame con Borgoricco, l’uscita del libro ha dato il via ad una serie di iniziative che mirano a rinverdire la memoria dell’autore.
Anzitutto il Comune stesso ha collaborato alla pubblicazione, grazie anche allo sponsor privato Michele Bragagnolo. Il libro, con le prefazio-
ni di ex sindaco ed ex assessore alla Cultura, è stato consegnato gratuitamente a tutti gli insegnanti e agli allievi delle scuole elementari e medie del Comune, affinché i giovani possano conoscere il loro predecessore, sottolinea il dirigente scolastico Pierpaolo Zampieri. Sa anni l’amministrazione ha istituito il premio giornalistico nazionale intitolato a Tomaselli, al quale è stata aggiunta una sezione junior. Dopo Borgoricco, presentazione anche a Venezia a palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale con il presidente Roberto Ciambetti e Francesca Scatto, presidente della Commissione Cultura, alla quale hanno partecipato sindaco e vicesindaco del Ccrr Borgoricco, l’ex assessore Maria Chiara Franchin, in collegamento dall’Iicc New York di cui è direttore Fabio Finotti, l’ex bibliotecaria Vanna Agostini, il fotografo Manfredo Manfroi. Dopo aver prestato servizio attivo durante la prima guerra mondiale, Cesco si laureò in lettere e iniziò la
carriera di poeta e giornalista. Nel 1921 iniziò a lavorare al Gazzettino di Venezia, mentre nel 1925 approdò a II Secolo di Milano ma vi rimase per poco. La sua “casa” sarà infatti il Corriere della Sera dove lavorerà per tutto il resto della vita. Tra le sue spedizioni più famose e avventurose si ricorda quella al seguito di Umberto Nobile sul Dirigibile Italia, precipitato al Polo Nord nel 1928. Il suo equipaggio, sopravvissuto nella famosa “tenda rossa”, miracolosamente si salvò, divenendo una delle più note e incredibili storie di esplo-
razioni. Altri eventi epocali seguiti da Tomaselli furono la guerra civile spagnola e la campagna di Russia, dalle quali tornò illeso. Il nuovo libro dei tre autori riporta alla ribalta, con un linguaggio innovativo e immediato che è piaciuto molto, un giornalista che ha raccontato il Novecento, cercando di trasmettere – a partire dalle immagini - il gusto dell’avventura e la passione per la narrazione che hanno contraddistinto l’intera vita di Cesco Tomaselli.
Andrea Benato
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PROTAGONISTI A NORD
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A raccontare la realtà di Arc Ingegneria è il suo fondatore, il geometra Cristiano Rampin.
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È partner di Pallavolo Padova, “gruppo splendido con cui abbiamo costruito forti rapporti di collaborazione”
Può raccontarci qualcosa sulla sua azienda? Come è nata, dove operate e quali sono i vostri punti di forza?
E questo cosa comporta?
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“Arc Ingegneria è uno studio associato di ingegneria nato nel 1990, fondato da me e dal mio socio Roberto. Abbiamo iniziato l’attività con tre o quattro persone e con il tempo abbiamo integrato una serie di attività
“È una grande opportunità per noi, perché ci permette di gestire le risorse internamente e soddisfare i clienti in tempi certi. Non dipendiamo da fornitori esterni, il che ci garantisce maggiore controllo e qualità”.
Uno degli ambiti in cui operate è quello della sostenibilità, un termine che va sempre più di moda. Negli ultimi anni avete percepito un cambiamento culturale verso l’efficien-
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Parliamo della collaborazione con Pallavolo Padova. Come è nata e qual è il coinvolgimento di Arc Ingegneria?
“Ho iniziato come consulente per la sicurezza, ancora prima che nascesse la ‘nuova’ Pallavolo Padova. Sono stato tra i primi partner del progetto e oggi faccio parte del consiglio di amministrazione. È un gruppo splendido con cui abbiamo costruito forti rapporti di amicizia e collaborazione”.
“Il nostro presidente è sempre moldra giovane e lavoriamo passo dopo passo, con grande passione. La serenità e il supporto che riusciamo a trasmettere alla squadra e allo staff Via Uruguay 67/B, 351 27 - PADOVA (PD) Tel: 049 760 308 - mail: infostudio@arcingegneria.it - www.arcingegneria.it
#Regione
LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera
Autonomia differenziata, la lunga marcia
Intanto il centrodestra capitalizza il risultato.
Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”
Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.
Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con
la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.
ZAIA, “IL VENETO
E’ PRONTO”
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo
consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.
LA LEGA ESULTA
Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.
Gli fa eco il senatore Massi-
mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce.
La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.
FRATELLI D’ITALIA
PLAUDE AL GOVERNO
E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-
ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.
Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,
con
effetti risibili e contraddittori”
Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere
prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti
positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”.
Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle
lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.
Andrea Martella
ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles
Il verdetto delle europee: vincitori e vinti
Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)
Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.
Ma andiamo con ordine.
Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani
di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022.
A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-
drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.
La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze
delle quali 14.088 nelle Marca.
L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.
Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che
Artigianato. Il rapporto presentato da Confartigianato Imprese Veneto a Mogliano
comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)
Il Veneto tiene ma i costi per le imprese sono cresciuti
Negli ultimi quattro anni le micro e piccole aziende hanno speso 4,8 miliardi di euro in più per energia, tassi di interesse e carenza di manodopera
Il rapporto “Le prospettive dell’economia veneta nel panorama italiano ed europeo” presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, durante l’incontro “Il Veneto si racconta” a Mogliano Veneto, ha evidenziato come, nonostante eventi ad alto impatto economico quali la pandemia, invasione dell’Ucraina, crisi energetica, stretta monetaria e crisi del commercio internazionale, il Veneto abbia risposto con forza negli ultimi quattro anni. Le micro e piccole imprese venete hanno affrontato maggiori costi per 4,8 miliardi di euro in energia, tassi di interesse e carenza di manodopera. Tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ringraziato Confartigianato per il supporto costante nel percorso verso l’autonomia, esortando gli artigiani a mantenere viva la loro motivazione, elemento fondamentale per il successo e il valore riconosciuto a livello internazionale dei
prodotti e servizi Made in Italy. Tornando ai numeri del rapporto, tra il 2019 e il 2023, il Veneto ha registrato la crescita più alta del PIL a livello nazionale, con un incremento del 5,9%, superando la media nazionale di 2,4 punti. La regione ha anche raggiunto la più alta percentuale di occupazione nel Nord Italia, contribuendo a far crescere l’occupazione nazionale del 4,5% rispetto al 2021, un dato migliore rispetto a Germania e Francia. Nel 2023, il Veneto è diventato leader nei settori manifatturieri che coinvolgono quasi 100.000 imprese, eccellendo in moda, abbigliamento, accessori, arredamento, editoria e farmaceutica. Con un peso occupazionale del 28,7%, il Veneto supera abbondantemente la media nazionale del 20,1%, collocandosi al primo posto, seguito dalle Marche (27,6%) e dall’Emilia Romagna (27,3%).
L’incontro, organizzato dopo un lungo percorso di rinnovo delle cariche che ha portato all’elezio-
ne di una nuova classe dirigente di Confartigianato Imprese Veneto, composta da 12 presidenti di Federazione e 67 presidenti di Gruppi di Mestiere, ha offerto una solida base di partenza politico-economica e sociale per la programmazione e rappresentanza dei prossimi quattro anni. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, ha introdotto l’evento sottolineando la rilevanza delle PMI in Veneto, che contano 404.522 imprese con 1,1 milioni di addetti, rappresentando il 99,2% del tota-
le delle imprese. Ha evidenziato le principali sfide come la glaciazione demografica, la difficoltà nel reperire manodopera, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, necessitando di formazione e competenze.
Dai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese emerge che il Veneto è leader nazionale nel digitale, con il 70,7% delle imprese che investono in questo settore. Tuttavia, la regione è in ritardo sulla transizione verde, con solo il 25,3% delle aziende che riducono
le emissioni o investono nel risparmio energetico. Boschetto ha sottolineato l’importanza del ruolo di rappresentanza per i neoeletti presidenti delle federazioni, affermando che “nell’era in cui l’aggregazione è sinonimo di forza contrattuale e competitiva, sono certo che noi, come corpi intermedi, stiamo recuperando spazio e autorevolezza nelle sfere decisionali. Rappresentiamo non solo le imprese, ma anche filiere e distretti che operano e collaborano in un quadro organico e collettivo.” (r.m.)
Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova rassegna
Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo
“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni
G
iampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?
Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il
pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.
L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?
Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-
ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio.
C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?
Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.
Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?
Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un
Il programma. Tra le iniziative estive gli aperitivi teatrali a luglio
mio grande amico.
L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?
È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.
La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?
Se vogliamo essere essere in serie
A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in
poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)
Al Verdi di Padova un mix di ispirazioni classiche e contemporanee
A Padova il Teatro Stabile del Veneto propone già diverse iniziative nel periodo estivo, in attesa della nuova stagione al Teatro Verdi. Proprio al Verdi nel mese di luglio torna il tradizionale appuntamento con gli aperitivi teatrali delle 19. Sempre in questo mese, accanto ad attori e registi di fama, i giovani artisti e i nuovi linguaggi della scena trovano spazio al Teatro Maddalene di Padova, luogo eletto per la sperimentazione: grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione TSV
torna Maddalene Factory la rassegna che conferma anche nel 2025 la sinergia con l’Università di Padova in un’attività di divulgazione teatrale su temi scientifici con Performing Science.
Il “colpo di scena” che aprirà al Teatro Verdi la declinazione padovana del Teatro Stabile del Veneto sarà lo spettacolo “Parenti Terribili” di Jean Cocteau dal 6 al 10 novembre, la prima produzione firmata dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, nei panni di attore e regista, quindi dal
20 al 24 novembre Alessandro Preziosi porta in segna “Aspettando Re Lear”. A dicembre “Re Chicchinella” scritto e diretto da Emma Dante, a gennaio sarà la volta di Giulia De Sio con “Cose che so essere vere”, quindi “Molto rumore per nulla” (in scena dal 22 al 26 gennaio), e così via fino a maggio. Il programma completo è sul sito teatrostabileveneto.it.
A Padova la proposta dei “Fuoriserie” è particolarmente orientata alla narrazione a sfondo sociale e affronta tematiche di bruciante at-
tualità come la violenza sulle donne con Giuliana Musso, il sistema giudiziario italiano con Mauro Pescio, l’uso dei dati sensibili con Lorenzo Maragoni, il cambiamento climatico con Telmo Pievani e i delitti di mafia con Simone Luglio. Il programma si completa con un omaggio a Giorgio Albertazzi, evocato nelle parole di Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni e Mariangela D’Abbraccio, per poi concludersi con un viaggio nel teatro shakespeariano condotto da Massimo Cacciari.
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e per continuare a sceglierci
Filippo Dini
Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli
L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?
Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!
Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.
In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.
Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.
La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui
viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.
L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.
Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).
L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.
BENVENUTI
de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.
Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.
Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.
Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.
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Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali
Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici
Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?
Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.
ENERGIA SOLARE
L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.
ENERGIA EOLICA
L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-
paesaggistiche e dall’impatto visivo.
ENERGIA IDROELETTRICA
L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.
ENERGIA GEOTERMICA
L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento
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o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica. BIOMASSA
La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.
Come mai?
“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo. Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-
tutto l’investimento, dalle spese per le componenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”.
Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti?
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Una bella soddisfazione…
“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.
SOLAR Piazzetta Curte Rodulo,
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni
La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse
Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente
L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.
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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.
Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.
L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.
L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.
Tecnologia green per l’edilizia sostenibile
La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.
Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.
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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza
VACANZE SICURE 2024
Usalute.
E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.
“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi.
“Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.
“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-
Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti
diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.
La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento.
Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo
pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”. Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.
Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.
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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre
nel territorio veneto
Le squadre del Dragon boat scendono in acqua
Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale
Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!
Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.
Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne
che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute. Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”. In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.
“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.
In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia
APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI
Meduse, come comportarsi in caso di contatto
L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.
Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.
Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!
L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene
uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.
Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.
Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.
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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle
Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge
Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.
l
servizio che l’Azienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della località turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.
I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso l’Azienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di età superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.
I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.
L’ambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. E’ attivo già dal 1° giugno e rimarrà a disposizione dell’utenza fino al
prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.
L’ambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio “Barricata Holiday Village”, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. E’ attivo dal 1° giugno e sarà operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.
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In estate aumenta il tempo trascorso all’aperto. Contro il rischio di malattie gravi, provocate dalle punture o morsi degli insetti
Zanzare e zecche, la miglior difesa è la prevenzione
La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna d’informazione su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze
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na puntura di zanzara o un morso di zecca possono diventare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture o dei morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale. In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le malattie più diffuse nel Veneto causate da zanzare o zecche sono la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile) e l’Encefalite da morso di zecca (TBE), quest’ultima in particolare rappresenta un rischio anche per le persone giovani e sane, con possibili complicanze gravi e anche invalidanti in un soggetto su cinque. Negli ultimi anni i cambiamenti climatici e la globalizzazione hanno peggiorato la diffusione di queste malattie e, inoltre, potrebbero contribuire a portare anche altre malattie generalmente poco diffuse nel Veneto, come ad esempio dengue, chikungunya, zika.
Cosa si può fare? La Regione Veneto, insieme alle Ulss, ha predisposto una campagna informativa e alcuni suggerimenti su comportamenti corretti, utili a prevenire eventuali complicanze.
Il modo migliore per evitare queste malattie è infatti essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture o i morsi e contrastare la diffusione delle zanzare. Come? Proteggendosi da punture e morsi di zanzare e zecche; prendendosi cura dei giardini delle aree private per ridurre la proliferazione delle zanzare; prestando particolare attenzione in caso di escursioni in montagna e nei viaggi all’estero.
Usare i repellenti. E’ consigliato usare prodotti disponibili in commercio. E’ bene controllare che siano a base di icaridina (KBR 3023), DEET (N,N-dietil-m-toluammide) butilacetilaminopropionato (IR3535) o Paramatandiolo (PMD o Citrodiol). Il prodotto va applicato più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. Per i bambini piccoli e le donne in gravidanza è consigliabile seguire le specifiche raccomandazioni.
di Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis var. israelensis o olio siliconico (PDMS, Polidimetilsilossano). E’ importante alternare almeno due prodotti diversi per evitare che si sviluppino larve resistenti.
Dopo piogge abbondanti è indicato ripetere il trattamento larvicida per garantirne l’efficacia. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.
L’abbigliamento giusto. Soprattutto le persone anziane e fragili dovrebbero indossare vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi), tessuti leggeri adatti all’estate (lino, cotone, ecc.). Se si fa un’escursione in montagna si raccomanda sempre di utilizzare calzature adeguate e coprenti (evitare sandali e infradito), calzini alti e colori chiari per l’abbigliamento.
I repellenti vanno utilizzati anche sui vestiti, prima di indossarli vanno impregnati con prodotti specifici, soprattutto se ci sono molte zanzare. Per questo scopo è bene usare quelli a base di permetrina, disponibili in commercio. Queste sostanze aiutano a tenere lontane zecche e zanzare. Le zanzariere vanno tenute abbassate.
Evitare ristagni d’acqua. Alcuni semplici accorgimenti possono evitare che le zanzare proliferino negli ambienti in cui si vive. Per questo è fondamentale evitare i ristagni d’acqua. E’ infatti sufficiente pochissima acqua stagnante affinché le zanzare possano depositare le uova e riprodursi. Cosa fare? Intanto svuotare giornalmente vasi, sottovasi e le raccolte d’acqua in generale, poi coprire con teli o microreti le raccolte di acqua che non possono essere svuotate e, quindi, applicare periodicamente, nei fossati di pertinenza privata e in presenza di acqua stagnante con presenza di larve di zanzara, prodotti a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Si possono inoltre posizionare pesci che si nutrono delle larve di zanzara (es. Gambusia), nelle raccolte d’acqua private, quali laghetti e stagni e, infine, mantenere correttamente il giardino (sfalcio dell’erba, potatura delle siepi).
I prodotti larvicidi. Sono delle pastiglie che uccidono le larve. Possono essere acquistati nei consorzi agrari, in farmacia o in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente, almeno ogni 3-4 settimane, nei tombini e nelle caditoie (griglie dove defluisce l’acqua) dove c’è acqua stagnante. Sono i prodotti più importanti da utilizzare anche a casa. Utilizzati nel modo corretto non sono dannosi e hanno un’efficacia duratura.
Che prodotti usare? Possono essere utilizzati quelli a base
Gli adulticidi. Sono invece prodotti che vengono nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte. Hanno un effetto debole e di breve durata. Non sono di norma indicati per la lotta ordinaria contro le zanzare. Anche per le case private non è raccomandato il loro uso periodico. Molte specie di zanzare, a causa del loro utilizzo incontrollato, sono diventate resistenti a questi prodotti che sono utilizzati solo quando sono presenti criticità sanitarie molto particolari (es. comprovata presenza di alta densità di zanzare, presenza di specie moleste) e, quando utilizzati, deve essere posizionata una idonea cartellonistica almeno 48 ore prima dell’intervento.
I Comuni e le ULSS ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati, per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche, che servono a uccidere le larve di zanzara e non sono dannosi per l’ambiente, le persone e gli animali. Escursioni in montagna. E’ vivamente consigliato evitare di camminare fuori dai sentieri battuti, o di distendersi sull’erba.
Al rientro dalle escursioni ricordarsi di controllare accuratamente ogni parte del corpo, le zecche amano insediarsi sulla testa, sul collo, sui fianchi e dietro alle ginocchia. Meglio accorgersi subito della presenza di zecche sul corpo, eviterà di trovarla dopo giorni dal morso iniziale, riducendo la possibilità di infezione con un’idonea rimozione.
E’ importante controllare anche eventuali animali domestici (es. cane). Per una delle malattie trasmesse dal morso di zecca è disponibile un vaccino.
Viaggi all’estero. Durante i viaggi è importante proteggersi. Soprattutto nei paesi tropicali, c’è il rischio di malattie trasmesse dalle zanzare (come dengue, chikungunya o zika) o da altri insetti. Possibilmente 2-3 mesi prima di partire è importante prenotare una consulenza presso gli ambulatori di medicina dei viaggi. Durante la consulenza il personale esperto potrà dare informazioni utili per ridurre i rischi e raccomandare eventuali vaccinazioni. Per 4 settimane dopo essere rientrati è importante controllare se compaiono alcuni sintomi particolari (es. febbre, malessere generale, dolore oculare, manifestazioni cutanee) e continuare ad utilizzare i repellenti cutanei. In presenza di sintomi rivolgersi al medico facendo presente il paese in cui si è stati.
Per ulteriori informazioni è bene consultare la sezione del Dipartimento di Prevenzione del sito web della propria Azienda Ulss.
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NORMANDIA ROMANTICA
Le Havre e Rouen, le due “modelle” Magiche ispirazioni per gli Impressionisti
La due città atlantiche, bagnate dalla Senna, hanno ispirato molte opere di pittori legati al movimento artistico nato 150 anni fa in Francia. Claude Monet le ritrasse sfidando il mare, come fece alle falesie di Etretat, o dalla finestra al primo piano di un negozio di lingerie, per catturare meglio la magia della Cattedrale di Notre Dame
di
Renato Malaman
C’è un fil rouge che lega Le Havre a Rouen. Un fil rouge onirico, come i paesaggi lungo la Senna su cui le due città si specchiano. Seguendo questo invisibile filo si possono riscoprire sotto la luce magica dell’arte queste due bellissime perle di Normandia. Un buon pretesto per intraprendere questo viaggio carico di suggestioni è costituito dai 150 anni del movimento impressionista. Che proprio da queste parti lasciò tracce indelebili, grazie alle opere di Monet, Pissarro, Boudin, Renoir, Géricault, Manet e di tanti altri artisti, capaci con i loro sfumati tocchi di pennello di trasporre in poesia ogni soggetto che aveva rapito i loro occhi e il loro cuore. Due città, Le Havre e Rouen, l’una marittima e portuale e l’altra più storica e culturale, che trovano proprio nell’arte ciò che le unisce. Storie diverse, storie convergenti. Antipodi che diventano un unico polo.
Dalle bombe al riconoscimento Unesco
Se l’Araba Fenice è rinata dalle sue ceneri, Le Havre è rinata sulle sue macerie, dopo che le bombe nel settembre del 1944 l’avevano rasa al suolo.
Le vittime civili furono tante e la distruzione della città fondata da Francesco I nel 1517 (quello del castello di Chambord, che convinse Leonardo Da Vinci a trasferirsi in Francia) fu pressoché totale. Chi poteva immaginare che soltanto pochi decenni dopo Le Havre sarebbe entrata nel Patrimonio Unesco? Il riconoscimento è arrivato nel 2005, ma i suoi presupposti risalgono all’immediato dopoguerra, quando la Francia affrontò uno sforzo titanico pur di ridare vita e luce alla sua finestra sull’Atlantico. Nonostante l’emergenza, l’operazione venne pensata in grande, così da dare continuità alle visioni di Francesco I, ma anche a quelle più recenti dei pittori impressionisti che dalla Le Havre ottocentesca trassero linfa per felici ispirazioni.
Auguste Perret, l’urbanista del cemento armato E’ così che una città di cemento armato, riedificata secondo i rigidi schemi del Classicismo Strutturalista, in cui l’estetica si sacrifica alla funzionalità, può trasformarsi in un luogo di poesia. Le Havre deve una gratitudine speciale ad August Perret, l’architetto che ha pianificato la sua ricostruzione a tempo di record, contando su un formidabile alleato: il cemento armato, materiale di cui l’architetto è stato uno dei pionieri. Perret ha firmato anche la chiesa simbolo, quella di Saint Joseph che dall’alto dei suoi 107 metri domina lo skyline della città. Una vertigine estetica e spirituale.
Oscar Niemeyer e il suo “Vulcano”
A Le Havre approdò poi anche un altro padre dell’architettura moderna: Oscar Niemeyer, quello che edificò Brasilia: fu lui a progettare il provocatorio “Volcan”, centro culturale a forma di vulcano che caratterizza la centralissima piazza che porta il suo nome. Una sfida architettonica è anche la Narrow House, la casa più stretta del mondo creata da Erwin Wurm. Città anche ecologica Le Havre, che si gira facilmente in bici e dove le rotaie del tram spuntano dall’erba.
La luce del Nord al MuMa, i Docks, il porto… L’altra Le Havre è quella affacciata sull’Atlantico. Lo stesso Museo MuMa, il museo d’arte
moderna “André Malroux” che contiene il maggior numero di capolavori dei pittori impressionisti (in particolare la collezione di Eugène Boudin) sorge in faccia al mare, attingendo alla sua luce. Di straordinario effetto scenico sul panorama urbano hanno i Docks, i magazzini portuali oggetto di una intelligente operazione di recupero. Erano i magazzini del caffé e del cotone: il restyling li ha trasformati in luoghi dedicati allo svago, al lifesyle e alle attività commerciali e congressuali.
E poi c’è il porto, da vivere attraversandolo in battello fra gigantesche navi porta container (nessun porto in Francia ne movimenta così tanti) e da crociera: qui ne approdano 180 all’anno. Di lontano si scorge il Pont de Normandie, il ponte strallato a luce libera più lunga del mondo (850 metri). Un’opera di grande valore estetico.
La seducente Sainte-Adresse, legata al Belgio Seduzione pura a Sainte-Adresse. Altro luogo immortalato da celebri opere degli impressionisti, che proprio dal molo, dalle passerelle e dall’arenile potevano ammirare, lontani all’orizzonte, Deauville, Trouville-sur-Mer e Honfleur, ovvero i villaggi che a fine Ottocento videro nascere il movimento che rivoluzionò il mondo della pittura… Sainte-Adresse fu anche un’enclave belga, perché qui tra il 1914 e il 1918, si rifugiò il governo di Bruxelles per mantenere le sue funzioni durante la prima guerra mondiale. Etretat, le falesie più ritratte di Francia La Le Havre legata all’Impressionismo ha una sua appendice naturale a Etretat, il pittoresco villaggio affacciato sulle scogliere più famose e fotografate di Francia. Qui Claude Monet e gli altri artisti furono attratti come calamite dal fascino selvaggio delle falesie della spettacolare Costa d’Alabastro. Monet decise di stabilirvisi e quel paesaggio di balze e di picchi lo trasformò più volte in arte. Sopra la falesia più famosa, quella dell’Aiguille, ora sorge uno dei campi da golf più incredibili del mondo. Un luogo da cui ammirare le falesie sono i bizzarri giardini di Etretat, progettati da Alexandre Grivko. Sorgono intorno a una delle più eclettiche ville che i parigini un secolo fa fecero edificare su questo tratto di costa della Normandia, diventato un richiamo di moda. Immerse nel verde ci sono le opere buffe di Samuel Salcedo. Nel cuore di Etretat c’è la Clos Lupin, la casa dello scrittore Maurice Leblanc dedicata al personaggio più famoso uscito dalla sua fervida penna: Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo. La casa e il suo giardino sono un susseguirsi di sorprese e di colpi di scena, legati ai 39 racconti (condensati in 5 libri) che Leblanc dedicò a Lupin. Sul lungomare tanti ristorantino che propongono “moule” (le cozze), ostriche, frutti di mare e poi gli inimitabili formaggi di Normandia. Golosità che si incontrano ovunque in questa regione del Nord. Rouen, la chiesa del “vichingo” e la case a graticcio
A Rouen si incontrano storia e storie. Come quella quella del legame di Monet per la cattedrale di Notre Dame: la immortalò in una trentina di opere, in condizioni di luce diverse. Dipingeva affacciato alla finestra del prospiciente negozio di lingerie. La cattedrale di Rouen è il condensato di mille anni di storia espressi in ricami di pietra. In cui emerge il ruolo e la
vocazione di capitale culturale di Normandia di questa città. Al suo interno anche le tombe di Rollo, l’ultimo dei vichinghi e primo della dinastia dei Normanni, e quella che contiene il cuore di Riccardo Cuor di Leone, famoso per le sue crociate. A Rouen, oltre al pittore Gèricault nell’800 nacque anche lo scrittore Gustave Flaubert, quello di Madame Bovary; due secoli prima Pierre Corneille, scrittore e drammaturgo. Il Museo delle Belle Arti di Rouen, con il MuMa di Le Havre, è lo scrigno più ricco di
opere dell’impressionismo. Ambientazioni e allestimenti diversi, ma lo stesso incanto. Lungo le vie del centro di Rouen si affacciano ancora le case a graticcio medievali che sembrano proteggere l’anima e il genius loci di questo luogo lambito dalla Senna; fiume che poi sfocia nell’Atlantico a Le Havre. Rouen che ricorda anche il martirio di Giovanna d’Arco, messa sul rogo il 30 maggio 1431 per un’accusa di eresia, su cui poi la Chiesa dovette colpevolmente ricredersi. Tanto che quasi cinque
Nella foto copertina le falesie di Etretat con il pannello che riporta il dipinto realizzato da quello stesso punto da Claude Monte nel 1885. Sotto: a sinistra una veduta di Le Havre con quartieri e la chiesa-torre realizzati da Auguste Perret. A destra: storiche facciate a graticcio nel centro storico di Rouen. Qui a lato: l’opera realizzata con container all’ingresso del porto di Le Havre e il Gros-Horloge, uno dei simboli di Rouen
secoli dopo, nel 1920, Jeanne d’Arc venne proclamata santa dal Papa. A Rouen c’è un’antica torre dell’orologio, il Gros-Horloge, i cui rintocchi scandiscono la storia da secoli. E’ il simbolo stesso della città, come la luce infinita dei cieli di Normandia è lo sfondo di tante opere degli Impressionisti. Viene voglia di scrivere una cartolina per catturarne un po’ e trasmetterne l’incanto a chi leggerà la dedica. Romantica e struggente Normandia… Come si fa a resistere al suo fascino?
A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
In novembre siamo incantati dalle sfumature e profumi offerti dalla natura. Il calo delle temperature e la riduzione delle ore di luce ci spingono a trascorrere più tempo in casa, dedicandoci alla creazione di piatti deliziosi
MEZZEMANICHE CON PESTO DI BARBABIETOLA
Un piatto colorato e saporito, perfetto per accontentare tutti gli ospiti.
Ingredienti: 3 barbabietole medie, cotte e pelate; 100 g di noci; peperoncino (opzionale); 6 pomodorini secchi sott’olio; 100 ml di olio extravergine d’oliva; 400 g di pasta corta; 150 g di formaggio feta; sale; basilico Preparazione: Preparare il pesto di barbabietole. Mettere nel mixer le barbabietole cotte e pelate, le noci, il peperoncino e i pomodorini secchi. Azionare il mixer a intermittenza, aggiungendo l’olio extravergine d’oliva a filo, fino a ottenere una crema omogenea. Aggiustare di sale secondo il gusto. Cuocere la pasta. Scolare la pasta, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Rimettere la pasta nella pentola. Aggiungere il pesto di barbabietole e mescolare bene. Aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta, quanto basta per ottenere una salsa cremosa che avvolga bene la pasta. Completare con la feta sbriciolata sopra ogni porzione e del basilico fresco. Per una versione vegana, omettere la feta.
CAESAR SALAD (SENZA POLLO)
Un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto.
Ingredienti: : 2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire; 2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b.
CROSTATA
DI FRUTTI DI BOSCO
Una ricetta perfetta per un dolce estivo che sfrutta la dolcezza e la freschezza dei frutti di stagione
Ingredienti: 250 g di farina 00; 125 g di burro freddo a cubetti; 100 g di zucchero a velo; 1 uovo; 1 pizzico di sale; Scorza grattugiata di 1 limone (opzionale). Ingredienti per la crema pasticcera: 500 ml di latte intero; 4 tuorli d’uovo; 150 g di zucchero; 50 g di amido di mais; vaniglia a piacere; 300 g di frutti di bosco freschi (mirtilli, lamponi, fragoline, more)
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Preparazione: Preparazione: Separare le foglie di lattuga ed eliminare quelle esterne troppo dure, scegliendo le foglie interne più tenere. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore, rimuovere la crosta e tagliare a cubetti. Scaldare un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una padella antiaderente e tostare i cubetti di pane a fuoco medio. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire, disporre l’insalata in un’insalatiera, aggiungere due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere sale, pepe macinato fresco, succo di limone e salsa Worcestershire, quindi mescolare nuovamente. Assaggiare e aggiustare di condimento se necessario.
Preparazione:Per la base. Mescolare farina e sale in una ciotola grande. Aggiungere burro freddo a cubetti e lavorare fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungere zucchero a velo e scorza di limone (opzionale). Incorporare l’uovo e impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Per la crema pasticcera: Portare a ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso o l’estratto di vaniglia. In una ciotola, sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere l’amido di mais e mescolare bene. Versare il latte caldo a filo sul composto di uova, mescolando continuamente. Rimettere il composto nella casseruola e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente, finché la crema non si addensa.
Togliere dal fuoco, trasferire la crema in una ciotola e coprirla con pellicola trasparente a contatto.
Lasciare raffreddare completamente. Preriscaldare il forno a 180°C. Stendere l’impasto in uno stampo da torta. Cuocere in forno fino a doratura.
Lasciare raffreddare. Riempire la base della crostata con la crema pasticcera fredda.Decorare con frutti di bosco freschi.
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Rubrica a cura di Sara Busato
ARIETE BILANCIA
E’ tempo di fare selezione tra le persone che vi circondano e dedicarvi soltanto a chi tiene veramente a voi. Si chiudono certe porte per fare spazio a nuovi incontri.
TORO
Luglio è il mese della leggerezza e dell’allegria. Vi siete a lungo sacrificati e concentrati sui vostri progetti ed i vostri impegni, ora concedetevi un divertente riposo.
GEMELLI
Non ve lo aspettavate così presto ma probabilmente i tempi sono maturi per dare una svolta alle vostre giornate ed intraprendere nuove strade che sapranno condurvi dove desiderate.
CANCRO
Dopo tante premesse, è forse giunto il momento di arrivare alla conclusione. Prendete senza rimpianti le decisioni che a lungo avete rimandato e siate fiduciosi.
LEONE
Non potete ancora prendervi il lusso di fermarvi ma avete l’opportunità di rallentare la corsa per rimettervi informa. Importanti novità vi aspettano nella prossima stagione.
Un incontro inaspettato potrebbe sconvolgere il vostro proverbiale equilibrio ma vi piacerà misurarvi su un terreno sconosciuto e apprezzerete anche l’arte di improvvisare.
Approfittate dell’estate per dedicarvi ai vostri interessi e fate cose diverse dalla solita routine quotidiana: un cambio di passo vi restituirà entusiasmo ed energia.
Luglio
Luglio, un’esplosione di vitalità
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SCORPIONE
Siete alla ricerca di un nuovo approccio alla vita, più saggio e pacato, più disincantato e sereno. Una persona che vi è molto vicino potrebbe aiutarvi a trovare Uno sguardo positivo.
SAGITTARIO
Regioni raggiunte Settimanali locali
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Siti d’informazione
Manca solo l’ultimo quiz, quello finale, per arrivare al traguardo. Avete condotto la gara con maestria non cedete nell’ultimo metro. Il premio è vicino.
CAPRICORNO
Dolce far niente: è il programma che vi siete dati dopo un anno di dura fatica, grandi prove e importanti traguardi da raggiungere. La battaglia è finita, ora è il tempo del riposo del guerriero.
ACQUARIO
Giorno dopo giorno si chiariscono tutti i dubbi e le situazioni ambigue lasciano lo spazio alle certezze; finalmente potete vederci chiaro e il futuro vi sorride.
Dovrete coltivare ancora per un po’ l’arte della pazienza per riuscire a realizzare i vostri sogni. Ancora qualche sacrificio e nuove prove vi attendono. Ma voi siete caparbi e non mollate la presa.
“Non
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Ascolta
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