FEBBRAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 24
del Camposampierese Est
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Veneto inquieto Nicola Stievano
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orse Carlo Mazzacurati ne avrebbe ricavato qualche spunto per un nuovo film o uno dei suoi indimenticabili personaggi di un Veneto irrequieto e inquieto, sempre un po’ border line e alle prese con le proprie contraddizioni. Chissà se il grande regista, scomparso troppo presto dieci anni fa, avrebbe aggiunto alla sua potente galleria di veneti fuori dagli schemi anche “fleximan”, il giustiziere degli autovelox osannato sui social. Chissà come avrebbe raccontato le prodezze di questo vandalo (ammesso che sia uno solo) che a colpi di flessibile ha imposto a livello nazionale la narrazione del povero automobilista vessato dalle multe che risolve il problema da sé e che entra persino nel dibattito politico, facendo il paio con la crisi isterica provocata dalla “scoperta” delle città a 30 all’ora. Ancora una volta emerge la figura dell’eroe solitario, un po’ rude e un po’ romantico, pronto a combattere il “sistema” con le sue mani, pronto ad appianare le ingiustizie e le prevaricazioni con un taglio netto al palo che sorregge gli autovelox insieme ai nostri alibi. Allora non c’erano i social ma i “serenissimi”, giusto per fare un esempio, avrebbero goduto della stessa popolarità sul web. E’ la fin troppo facile scorciatoia che rifugge la complessità, la riflessione, il confronto civile.
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MUSEO CENTURIAZIONE ROMANA DI BORGORICCO ORA ACCESSIBILE A TUTTI E SENZA PIÙ BARRIERE ARCHITETTONICHE E COGNITIVE Il polo all’interno del Centro Civico Aldo Rossi tra i luoghi top della cultura anche grazie ai fondi ministeriali per la digitalizzazione Servizio a pag. 6
Sala arancione
AUTONOMIA, PRIMA VITTORIA IN AULA AL SENATO: ESULTA IL CENTRODESTRA MA ORA LO SCONTRO SI FA PIU’ ACCESO, OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO
Servizio a pag. 24
FINE VITA BOCCIATO PER UN VOTO, IL CONSIGLIO REGIONALE SI DIVIDE TRA SORPRESA E NUOVE POLEMICHE Servizio a pag.23
ELEZIONI E GRANDI MANOVRE NEI PARTITI, L’INCOGNITA SUL TERZO MANDATO E LA MOSSA DEL LEGHISTA STEFANI
Il nodo delle riforme
Servizio a pag. 25
segue a pag. 5
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Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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l voto favorevole del Senato al disegno di legge sull’autonomia differenziata rappresenta la pietra miliare che segna l’accelerata finale verso un traguardo di rinascita per il Paese; per tutto il Paese. Il Veneto, la nostra Regione, è stata l’apripista di un percorso che, una volta portato termine, sarà occasione di progresso e giovamento per tutte le realtà territoriali, anche quelle verso le quali rimane indispensabile un’attenzione solidale. segue a pag. 5
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Approvato all’unanimità il nuovo statuto e la trasformazione in Società Benefit
Nasce la nuova Etra
Rinnovata la Governance, confermata la guida del Presidente Flavio Frasson È nata la nuova Etra. Il 29 gennaio scorso, è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Soci il nuovo statuto che prevede anche la trasformazione della multiutility in Società Benefit. Con la modifica dello statuto societario, i Soci di Etra hanno deciso di passare da un sistema duale di governance ad uno tradizionale, che affida l’amministrazione della Società ad un Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri, e la verifica del rispetto della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione ad un Collegio Sindacale composto da tre membri (più due supplenti). Il controllo analogo sulla società in house resta, invece, affidato a tutti i suoi Soci, riuniti nell’organismo aggregato denominato Comitato di Coordinamento.
entusiasmo. Ma soprattutto, garantendo il costante e pieno coinvolgimento dei Soci, dei dipendenti e del territorio che Etra si onora di servire - sottolinea il confermato Presidente
Consiglio di Sorveglianza che si è impegnato per permettere la crescita di questa Azienda, che adesso può guardare al futuro con impegno, visione e basi solide». Con oggi si chiude il lungo percorso, avviato nell’estate del 2021, che ha portato l’odierna Assemblea Straordinaria di Etra alla modifica dello statuto societario; percorso che ha visto il coinvolgimento e la piena partecipazione di tutti i Comuni soci della multiutility. La bozza del nuovo Statuto è stata infatti approvata da tutti i consigli Comunali e l’Assemblea di oggi è l’ultimo tassello che suggella questo epocale passaggio.
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Con la modifica statutaria, Etra ha acquistato anche la qualifica di Società Benefit, integrando il proprio oggetto sociale con obiettivi di beneficio comune, da perseguire nell’interesse dell’Ambiente, del Territorio e delle Persone.
Veneto24 passa al sistema di ultima «La scelta di passare a Società Benefit - sotgenerazione DAB che permette di ascoltare anche Confermati i 5 membri del nuovo Consiglio Flavio Frasson - Il mio ringraziamento va a tolinea la Presidente del neonato Consiglio di Elena Pavan - ci permetterà di tutti i con Sindaci,una che ci hanno accompagnato in Presidenza, di Amministrazione: Flavio Frasson, laPre-radio qualità audio perfetta. concentrarci maggiormente sugli obiettivi di Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Etra
sidente, Tiziana Stella, Vicepresidente e Sil- questa delicata fase di transizione e al Consiglio di Sorveglianza via Ruffato, Giansandro Todescan Etra ha acquisito la qualifica uscente, presieduto e Corrado Paganin quali consigliedi Società Benefit, integrando da Morena Martini, ri. Nominato anche il Collegio www.veneto24.it il proprio oggetto sociale con Sindacale con Carlo Vedove alla obiettivi di beneficio comune presidenza, Andrea Albanese, Ena favore dell’ambiente, della rica Favero quali membri effettivi, società, delle persone e del supplenti Mauro Micheli e Cristina territorio. Zarpellon. I componenti del Consiglio di Presidenza, espressione del territorio, presieduti dal sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan sono: Ornella Leonardi, Massimo Righetto, Valter Gallo, Valentino Turetta, Simone Bontorin, Antonella Corradin, oltre ai presidenti dei Bacini Brenta per i Rifiuti, Antonella Argenti e del Bacino Brenta Luca Pierobon. «Le sfide che ci attendono sono tante ed ambiziose e, come finora fatto, intendiamo perseguirle con abnegazione, professionalità ed
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beneficio comune, con una crescente sensibilità per i temi sociali e ambientali, il benessere delle persone e la crescita del territorio».
per aver lavorato al servizio del nostro Territorio e dei nostri utenti». «Con orgoglio saluto la nuova Etra e la costituzione dei nuovi organismi - sottolinea Morena Martini - Lascio con un pizzico di emozione un
Sede Etra di Cittadella (PD)
Dove lo butto? Olio alimentare L’olio, se disperso nell’ambiente, inquina: • il sottosuolo,, perché contamina i pozzi di acqua potabile; • la flora,, perché impedisce alle radici delle piante l’assunzione delle sostanze nutritive; • gli specchi d’acqua, perché impedisce l’ossigenazione e compromette la vita della flora e della fauna. Non va gettato nel wc o nel lavandino perché causa tappi e intasamenti nelle condutture anche domestiche con conseguenti danni agli impianti. L’olio per uso alimentare è: • l’olio usato in cucina per friggere; • l’olio di conservazione dei cibi in scatola o in vetro • l’olio, di oliva o di semi, usato per condire
COME RACCOGLIERE L’OLIO ALIMENTARE
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Raccogliere l’olio a temperatura ambiente in un contenitore a perdere (bottiglie o flaconi di plastica).
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Una volta riempito, chiudere bene il contenitore con il tappo.
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Inserire il contenitore nelle cisterne gialle dislocate nel territorio.
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Facciamo il punto
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Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto
L’Autonomia sarà il volano, anche in termini di entusiasmo e partecipazione alla vita pubblica, che condividiamo con le nuove generazioni, con i ragazzi che vedono nel cambiamento del Paese le basi per costruire con orgoglio e passione il loro futuro. Ringrazio i Senatori che hanno consentito di coronare questo primo voto positivo del Parlamento. Anche a fronte di tante affermazioni udite in questi giorni sento di dover ripetere e confermare che l’autonomia non vuole lasciare indietro nessuno, non è la fuga dei ricchi dalla nave in difficoltà. È un nuovo modo di unire e progredire insieme, superando con un moderno regionalismo le rovine di uno statalismo che, questo sì, nei decenni passati ha prodotto territori a differenti velocità. Di fronte alla portata storica della riforma che si sta profilando va ribadito chiaramente come l’autonomia non è la secessione dei ricchi che qualcuno si ostina a fare credere. Nessuna regione sarà privata di qualcosa e godrà, invece, di maggiori opportunità di crescita. La cabina di regia dei Lep mette a terra importanti e maggiori diritti dei cittadini, che saranno la garanzia di prestazioni e servizi uniformi su tutto il territorio nazionale. Lo stesso termine ‘differenziata’ non indica diversità tra le regioni ma identifica un sistema di autonomia articolato e virtuoso, già sperimentato con successo in altri grandi paesi europei come la Germania.
“Salviamo Villa Maran” I
l sindaco Maccarone ha lanciato un appello per Villa Maran, storico edificio sul lato nord dell’ospedale per la quale l’Ulss 6 Euganea, proprietaria dell’immbile, attende il via libera alla vendita. Secondo una stima dell’Agenzia delle Entrate di Padova, il valore base del bene è circa 800 mila euro. Dal 2020 villa Maran è stata dichiarata edificio di interesse culturale dal Ministero per i Beni ed attività culturali. “Invito imprenditori e professionisti del nostro territorio che siano sensibili a valorizzare villa Maran a farsi avanti - lancia l’sos Maccarrone -. Siamo aperti al dialogo con loro e con l’Ulss 6 Euganea: un bene così importante per la nostra città, di grande valore storico e culturale, merita di essere salvato”. L’appello per salvaguardare un beni architettonico, risalente al 1500, arriva mentre si è in attesa dalla Regione dell’autorizzazione alla vendita. La Villa è proprietà dell’Ulss 6 dal 1999. “Il bene da decenni è in stato di abbandono e, con il passare degli anni, è sempre più a rischio degrado. È urgente trovare un percorso che dia una svolta a questa situazione - sottolinea Maccarrone -. Tutti conosciamo e apprezziamo la sua storia, purtroppo non sono state portate avanti soluzioni che erano state ipotizzate in passato, di utilizzo dell’immobile da parte dell’Ulss. Mi auguro si possa trovare un reale interesse sul mercato”. L’azienda sanitaria venderà la villa attraverso una gara pubblica a offerte segrete in aumento rispetto al prezzo base d’asta. Dopo il via libera regionale e sbloccato l’iter burocratico si potrà aprire la gara per l’aggiudicazione di un complesso che oltre alla storica villa comprende un’abitazione adiacente e le barchesse, già sede del Consorzio Agrario e per molti anni utilizzato per attività, grest e feste della adiacente parrocchia di San Marco. Lo scorso anno l’Ulss ha eseguito lavori urgenti di messa in sicurezza del tetto per un importo di circa 50 mila euro. L’acqua piovana entrava nei locali con il pericolo che cadessero i coppi dell’ edificio ormai in abbandono. (n.m.)
del Camposampierese Est
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Continua a fare molta più presa l’idea della “lotta” contro i cosiddetti “poteri forti”, via via identificati nell’autorità, nelle leggi, nelle regole che stanno alla base della società democratica nella quale abbiamo la fortuna di vivere. Ed è proprio perché siamo liberi di esprimere il nostro pensiero che molti possono osannare anche un gesto criminale come quello di abbattere un bene pubblico, che dovrebbe servire a migliorare la sicurezza sulle strade. Certo è il segnale dell’esasperazione di automobilisti, gente che va al lavoro e che ogni giorno è in automobile per necessità, di chi si sente braccato e punito ingiustamente. Sicuramente c’è qualcosa che non va nella gestione di questi apparecchi così come della mole di multe che staccano in continuazione, alle quali si aggiungono altre gabelle che fanno lievitare cifre già importanti. Ma non serve imbracciare un flessibile nel cuore della notte per cambiare le cose. Ora in tanti auspicano una “riflessione”: ben venga, purché non si limiti a facili e vuoti slogan.
Appello del sindaco a imprenditori e professionisti per il bene di proprietà Ulss
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo di 14.277 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 5 febbraio 2024
Borgoricco
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Pnrr. Grazie ai fondi del Ministero della Cultura sono state rimosse tutte le barriere architettoniche
Due mesi di eventi gratuiti accessibili al Museo della Centuriazione romana Archeologia e Centuriazione con gli antichi Romani, Architettura e Design con Aldo Rossi, Giornalismo e Avventura con Cesco Tomaselli, per tutte e per tutti, senza barriere cognitive o architettoniche
I
l museo della Centuriazione Romana di Borgoricco si mette in gioco e sperimenta nuove esperienze di partecipazione alla cultura e al piacere della conoscenza completamente accessibili. Grazie all’importante finanziamento di 499mila euro dai fondi del Pnrr che il Comune di Borgoricco ha ricevuto presentando la propria candidatura al bando del progetto per la rimozione delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive fino al 3 marzo sono in programma due cicli di eventi gratuiti e aperti a tutti. L’iniziativa è stata possibile in virtù del denaro assegnato all’amministrazione comunale dal Ministero della Cultura nell’ambito delle risorse previste per la digitalizzazione e l’innovazione del patrimonio culturale e per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura. I lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche per rendere il Museo della Centuriazione Romana inclusivo e accessibile a tutti, dal punto di vista architettonico e di conseguenza anche dei contenuti, sono attualmente in corso. Nel corso dei prossimi due mesi, come detto, sono previsti quindi due cicli di eventi: si inizia domenica alle ore 15.30 con il primo appuntamento dal titolo “Toccare con mano il pae-
saggio della centuriazione” e si prosegue con le prossime date del 11 e 25 febbraio. Si tratta di esperienze che coinvolgono i cinque sensi con visite accompagnate da un’archeologa e da un’interprete della lingua dei segni (Lis), con la possibilità di degustare prodotti legati alla tradizione agricola del territorio dell’Alta Padovana e in particolare del la zona del Camposampierese. E per i bambini sono previsti tre appuntamenti domenicali dedicati alla scoperta di “tutte le lingue del mondo” con lettura animata e interpretata, e la realizzazione di libri tattili:, 18 febbraio e 3 marzo 2023 alle 15.30 per i bambini dai 4 ai 7 anni, e alle 17 per la fascia dagli 8 agli 11 anni. Per entrambi i cicli, ogni appuntamento tocca un tema diverso per poter avvicinare l’interesse del pubblico più eterogeneo. Il percorso museale è suddiviso in stanze. Nella sala arancione nella foto di apertura) vengono affrontati i temi che riguardano le attività tipiche del paesaggio centuriato: l’agricoltura e l’allevamento del bestiame, ma anche l’assegnazione delle terre e del culto dei confini. L’elemento più interessante è la sepoltura di un cavallo che risale all’età romana e che si è conservato in modo straordinario fino ai nostri giorni. (n.m.)
Visite guidate e laboratori tenuti da un team di esperti Le attività sono condotte da un team di esperte in divulgazione museale con il supporto di un’interprete Lis, di una traduttrice in inglese e di consulenti ciechi, sordi e con disabilità cognitive o fisiche, coordinato da Scatola Cultura sotto la Direzione del Museo e dei referenti del Comune. È prevista la gratuità dei biglietti d’ingresso e di tutti i servizi, su prenotazione entro le 12 del sabato precedente l’evento scrivendo a museocenturiazione.servizi@gmail.com (per informazioni si consiglia di telefonare al numero 049 9336321). Il Museo della Centuriazione è stato inaugurato nel 1999 e si è trasferito nell’attuale sede nel 2009. Vi sono esposti materiali archeologici databili dall’età preistorica all’età contemporanea, che provengono dal territorio della centuriazione a nord-est di Padova ovvero la suddivisione regolare del vasto territorio oggi ripartito tra diciassette diversi comuni, attuata nella seconda metà del I secolo avanti Cristo e finalizzata alla sua bonifica, coltivazione e difesa. Prende il nome dalla divisione del terreno in centurie. Il Museo si articola in tre sezioni, dedicate all’età pre-protostorica, a quella romana e a quella post-antica. All’età pre-protostorica e post-antica sono riserva-
te due vetrine, mentre l’esposizione dei reperti di età romana è scandita tematicamente in quattro diverse sale, in cui vengono affrontati diversi argomenti. La visita può essere effettuata in autonomia, anche utilizzando sul proprio cellulare l’audioguida del museo scaricabile gratuitamente da App e Play Store. Lo staff del museo propone visite guidate, che vengono erogate anche a richiesta per singoli o per gruppi. Vengono proposti anche laboratori didattici per bambini e diverse attività per gli adulti.
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Borgoricco
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Eventi. Grande successo e partecipazione da tutta Italia alla dodicesima edizione del Christmas Talent Show
Musica, danza e sport: giovani talenti sul palco del teatro Aldo Rossi G
rande successo per la dodicesima edizione di “Sant’Eufemia Christmas Talent Show” che ha animato il teatro comunale “Aldo Rossi” di Borgoricco. Oltre 500 persone hanno assistito alle esibizioni dei dodici talenti in gara, arrivati anche da fuori provincia. La manifestazione, organizzata dal Comitato Talent Show con la Pro Loco di Borgoricco, CicloColor e la Camera di Commercio, è stata un’occasione per conoscere nuovi inediti talenti del mondo della musica, del canto, della ginnastica e della magia. A fare gli onori di casa a presiedere le premiazioni il sindaco Alberto Stefani. Lo show, presentato da Chiara Perale, ha visto protagonisti 12 artisti, sui 40 presenti alle audizioni. La giuria era composta da Alex Lunetta, direttore artistico ed amministratore di radio wellness ed editore musicale con Music Selection; Diego Nardini,
musicista e talent scout; Adriano Visentin, maestro di musica; Francesco Visentin, musicista; Enrico Pegoraro, ideatore del Talent Show e patron di manifestazioni e concorsi di bellezza, e da Giovanna Zandarin, presidente dell’Asd Ginnastica “Spartum”. Per la giuria di qualità c’erano Maria Chiara Franchin, assessore alla cultura di Borgoricco, Lorena Levorato, giornalista, e Barbara Cremaschi, scrittrice. Ospite della serata è stata Ginevra Dabalà, 12 anni, vincitrice dell’edizione 2022 del Christmas Talent Show e finalista del contest “The Voice” su Rai 1. Terminate le esibizioni, la giuria ha decretato i vincitori. Sul primo gradino del podio sono salite le ragazze del Trio A.L.A. Girls di Mantova che hanno presentato una coreografia di ginnastica acrobatica. Il secondo posto è andato a Sofia Salvetti, 23 anni della Valpolicella, che ha
La giovane rock band degli Attic Noise e le vincitrici della dodicesima edizione del Christmas Talent Show
divertito il pubblico con i suoi numeri di magia. Terzo posto, invece, per Claudio Banchino, 24 anni di Trissino, nel vicentino, che ha cantato un brano accompagnandosi con l’ukulele. Per la categoria “Alto Gradimento”, sancito dall’indice e
dalla durata degli applausi del pubblico, sono stati premiati gli “Attic Noise”, una giovanissima rock band di Villanova di Camposampiero. “Talento dei Talenti”, ovvero l’esibizione più votata dai partecipanti alla gara, è stato Chri-
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stian Pettenello, in arte Argento, 24 anni di Padova. Premio della Critica a Linda Lodesani, 33 anni di Abano, Miss Mamma radiosa 2022, coordinatrice del centro di salute mentale di via Sant’Eufemia, che si è esibita in una danza-recita. (n.m.)
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Camposampiero
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Opere pubbliche. Una rotatoria per favorire il deflusso delle auto in uno dei “punti neri del traffico”
Addio alle code in via Sant’Antonio all’incrocio con la S.R. 307 del Santo L
’amministrazione comunale ha deciso di metter mano ad un problema molto sentito, le code in Via S. Antonio. “Quante volte ci siamo trovati rallentati o fermi all’immissione sulla vecchia statale all’incrocio della Statua di S. Antonio. – annuncia il sindaco Katia Maccarrone - Ogni mattina, e in altre ore del giorno, è necessaria la presenza di un agente di Polizia Locale per facilitare il deflusso delle auto. Serviva una soluzione strutturale e definitiva. Ed è quello che stiamo facendo con il progetto di una rotatoria. ”L’amministrazione sta lavorando da tempo su sicurezza stradale e moderazione del traffico nelle vie di attraversamento del centro storico. Sulla base di un piano, commissionato ad uno studio esterno, sono stati estrapolati gli interventi più urgenti (incrocio S. Antonio, collegamento Santuari - Centro, miglioramento di Piazza Vittoria), con cui il Comune di Camposampiero ha partecipato ad un Bando Regionale sulla sicurezza. “Con l’importo massimo presentabile di 700.000 euro – prosegue il sindaco - siamo risultati assegnatari di un contributo di 350.000 euro (il massimo ottenibile), mentre gli ulteriori 350.000 sono stati finanziati con risorse comunali”. Gli interventi ora sono sottoposti a progettazione definitiva ed esecutiva. Nel frattempo, con la
“Serviva una soluzione strutturale e definitiva. Ed è quello che stiamo facendo con il progetto di una rotatoria” afferma il sindaco Katia Maccarrone
Katia Maccarone
consulenza di Veneto Strade e Polizia Locale, è stata approfondita la soluzione per l’incrocio, che in prima istanza prevedeva un rondò interamente sormontabile e di ridotte dimensioni. Per ottenere una maggiore efficacia e una soluzione definitiva al problema, l’amministrazione ha optato per una rotatoria molto più grande, del diametro di 30 metri. L’incremento di costi, dovuto alle strutture più importanti, è finanziato con fondi comunali
reperiti con variazione di bilancio è stato approvato in consiglio a fine 2023. La giunta comunale aveva già approvato la prima fase del progetto definitivo, che si attesta complessivamente sul valore di 1.220.000 euro. Il resto del progetto prevede all’altezza dell’uscita dal parcheggio dei Santuari Antoniani il miglioramento della sicurezza per pedoni e ciclisti, con un nuovo marciapiede lungo il muro di cinta dei Santuari, un miglior collegamento con la pista ciclabile esistente, sistemazione degli incroci e degli attraversamenti. “L’obiettivo dell’amministrazione è dare una soluzione definitiva al problema. - conclude il sindaco - E possiamo dire con orgoglio che con quest’opera pubblica davvero epocale, di notevole sforzo finanziario e tecnico, da noi decisa e portata avanti, la soluzione è vicina”. (n.m.)
Federazione dei Comuni: Sarah Gaiani nuova presidente Passaggio del testimone in Federazione dei Comuni del Camposampierese. Dal primo gennaio a guidare l’ente è il sindaco di Villanova di Camposampiero, Sarah Gaiani che ha preso il posto, dopo un anno di presidenza, del sindaco di Villa del Conte, Antonella Argenti. Come prevede lo statuto della Federazione, la carica di presidente è turnazione tra i sindaci dei 10 Comuni associati e dura un anno. Classe 1987, avvocato, Gaiani guida la Federazione in un anno particolare, che vedrà sei Comuni su dieci andare al voto nella prossima primavera. “Il 2024 è un anno di forte transizione - afferma la neo presidente -: ben sei comuni sono chiamati alle urne per eleggere la propria amministrazione comunale e la Federa-
Sarah Gaiani
zione deve tornare ad essere il forte punto di riferimento per il territorio con la giusta attrattività. Oggi la Federazione conta circa 88.000 abitanti ma dovremo creare le condizioni per attrarre l’interesse e l’adesione di altri Comuni così da riuscire a raggiungere quota 100.000 cittadini, numero chiave per l’accesso ad ulteriori opportunità di crescita”.
Potenziare l’Ufficio Europa e attivare un Ufficio Rosa, questi i sogni nel cassetto della neo-presidente. “Mi impegnerò affinché possa essere potenziato uno dei nostri fiori all’occhiello, l’Ufficio Europa,visto che le difficoltà finanziarie locali hanno necessità di essere sostenute da finanziamenti esterni e perché possa essere attivato un Ufficio Rosa che dia assistenza in maniera anonima alle donne vittime di violenza, facendo conoscere l’egregio lavoro svolto in campo sociale nei nostri territori dagli uffici e dagli assessori preposti”. E sul futuro dell’ente, Gaiani auspica in un cambiamento che renda la Federazione ancora più performante: “Sarei favorevole ad un mandato triennale di fiducia che parta dai primi cittadini che compongono la giunta”.
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Camposampiero
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Opposizioni. L’esponente leghista all’attacco: “Mentre gli altri Comuni crescono, noi continuiamo a scendere”
La consigliera Sonia Dittadi: ”Città ormai senza visione e crescita” “Numeri in vertiginoso calo per abitanti, imprese e leadership sul territorio”
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Camposampiero cala la popolazione e calano le attività produttive. Il dato emerge da un recente studio della Federazione dei Comuni del Camposampierese. I numeri parlano da soli: Camposampiero non è attrattiva e nulla si sta facendo per cambiare rotta”. A sollevare la perdita di leadership sul territorio è Sonia Dittadi, consigliera di opposizione della Lega. L’attacco di Dittadi parte dalle statistiche emerse dal progetto “Officine digitali” della Federazione del Camposampierese. che riguardano, in particolare, il numero dei residenti e le attività produttive attive. A differenza di molti Comuni che nel tempo crescono, fra tutti Campodarsego che ha superato da poco tempo la soglia dei 15 mila abitanti, Camposampiero è in controtendenza e vede i residenti in calo. Nel 2008 la popolazione registrata all’anagrafe contava 12.045 residenti, nel 2015 si è raggiunta quota 12.134 e così fino
al 2020, l’anno del Covid, quando al 31 dicembre gli abitanti sono scesi a 11.908. Nel 2021 e 2022 il numero è rimasto sempre al di sotto dei 12 mila residenti , per l’esattezza 11.925 nel 2021 e 11.919 nel 2022. “Gli altri Comuni crescono e noi scendiamo - afferma Dittadi -. I dati che abbiamo sono sempre più allarmanti. A mio avviso sconcertante è anche il silenzio di chi amministra da ormai nove anni questo. Se dal 2014 il numero delle attività ha oscillato sempre sopra le 1400 unità, nel 2022 rispetto all’anno precedente sono “scomparsi” 31 insediamenti produttivi, precisamente il 2,11% rispetto all’anno prima. «E tra l’altro, poco importa se in questo campo quasi in tutti i Comuni nell’ultimo anno c’è stato un calo delle attività - prosegue la consigliera Dittadi, ex assessore al sociale nell’amministrazione guidata dal sindaco Domenico Zanon dal 2009 al 2014 -. Camposampiero registra il numero
Il presidente Casarin premia i volontari del Bonora
Sonia Dittadi
maggiore in assoluto, vale a dire 31, di imprese che hanno chiuso i battenti. Non possiamo dimenticarci o far finta di bon rammentare che la nostra città è il Comune centrale del mandamento che ospita l’ospedale, gli istituti scolastici superiori ed è davvero preoccupante che scenda, rispetto alla media, per popolazione e per sviluppo economico. Il vero problema conclude Sonia Dittadi è il fatto che riflessioni, studi e visioni su questi argomenti non se ne vedono all’orizzonte. La Città della Visione, Camposampiero ospita la Cella della Visione del nostro amato Sant’Antonio, si rivela invece una città senza … visione». (n.m.)
Premiato il prezioso dei volontari del Centro Servizi Bonora al tradizionale incontro natalizio tra gli amministratori della casa di riposo cittadina e l’associazione Baia. Il presidente del consiglio di amministrazione del Bonora Vittorio Casarin ha ringraziato i rappresentanti dell’associazione di volontariato da molti anni presente nella cittadina ed ha sottolineato l’apporto e l’importanza del loro contributo soprattutto per la dedizione e lo spirito umanitario con il quale viene elargito. Il presidente di Baia, Mario Cherubin, ha evidenziato le attività svolte dall’associazione nel 2023, in un anno ancora difficile per le conseguenze del Covid. «Tante le iniziative svolte con l’ausilio dei volontari - ha detto Cherubin - nel campo dell’assistenza, in particolare nell’accompagnamento degli ospiti, l’allestimento di manifestazioni e l’organizzazione delle cerimonie religiose e dei trasporti. L’obiettivo più importante ora - ha aggiunto - è quello di coinvolgere nuovi volontari, dato che il loro numero si è inevitabilmente ridotto durante il periodo di isolamento a causa della pandemia. Questo si potrà realizzare attraverso un approccio diretto e tramite iniziative pubbliche». Casarin ha consegnato un piccolo riconoscimento a tutti i volontari presenti. Nel corso dell’incontro si è svolta una cerimonia di premiazione per sette dipendenti andati in pensione quest’anno. I sei operatori socio-sanitari Luciana e Gabriella Ruffa, Paolo Meini, Bruna Costaglia, Marina Michielin e Giuseppe Pallaro e il manutentore Giancarlo Caccin hanno ricevuto una medaglia celebrativa da Casarin e dal direttore del Bonora, Stefano Gallo. (g.b.)
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Opere pubbliche. Si sono conclusi i lavori di ammodernamento e manutenzione straordinaria dell’infrastruttura
Inaugurato il nuovo ponte sul Muson dei Sassi in via Ippolito Nievo Il costo complessivo dell’opera è stato di 213 mila euro. Il progetto ha previsto il rifacimento della sede stradale, totalmente rinnovata e rinforzata, rifatti i parapetti e ripristinati anche i sottoservizi (acqua, luce, gas e telefonia)
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a riaperto i battenti il ponte su via Ippolito Nievo sul Muson dei Sassi. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta nei giorni scorsi a conclusione dei lavori di ammodernamento e manutenzione straordinaria dell’infrastruttura che ponte che dalla strada che costeggia la Fonderia Anselmi si collega alla zona industriale cittadina. Il ponte è stato benedetto dal nuovo parroco di San Pietro don Corrado Cazzin, alla sua prima uscita ufficiale. L’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Katia Maccarrone ha tagliato il nastro della nuova opera pubblica alla presenza degli esponenti dello studio progettista, delle ditte esecutrici dei lavori, degli uffici comunali,
del comandante della polizia locale Antonio Paolocci e del comitato Casere. Il costo complessivo dell’opera è stato di 213 mila euro, a fronte di un originario preventivo di speso di 180mila euro. Il progetto ha previsto il rifacimento della sede stradale, totalmente rinnovata e rinforzata, rifatti i parapetti e ripristinati anche i sottoservizi (acqua, luce, gas e telefonia). Le caratteristiche del ponte, e la sua “storicità”, oltre al vincolo esistente, hanno reso impossibili interventi di ampliamento della carreggiata e aumento di portata. Il passaggio sul Muson, che collega le aziende cittadine, ma anche molte famiglie che abitano a ridosso della zona industriale con
LA riapertura del ponte su via Ippolito Nievo
la vecchia statale del Santo 307, è rimasto chiuso per circa quattro mesi provocando inevitabili disagi di percorrenza in particolare per i residenti. “È stata una grande soddisfazione inaugurare un’opera pubblica che ha garantito la messa in sicurezza e l’ammodernamento di un ponte che aveva già compiuto cento anni - ha spiegato la sindaca Katia Maccarrone -. Non è stata una mera manutenzione straordinaria di un ponte vetusto che
andava messo in sicurezza, bensì una vera e propria nuova complessa opera pubblica. È vero che non c’erano pericoli di crollo, ma dopo un sopralluogo era emersa una sorta di “sofferenza infrastrutturale” di cui non potevamo non tenerne conto”. Il tema della sicurezza è stato al centro del progetto e dell’intervento di manutenzione. “L’avvio dei lavori - ha sottolineato l’assessore Carlo Gonz - è stato molto complesso per la quantità di sot-
toservizi che usufruiscono della struttura del ponte per alimentare la zona industriale di Casere, con la necessità di ottenere il benestare da parte dei numerosi enti interessati, tra cui sovraintendenza e genio civile. L’intervento si è rivelato più articolato di quanto previsto all’inizio” (n.nm.). Alla sua prima uscita ufficiale tra la gente c’era anche il nuovo parroco di san Pietro don Corrado Cazzin che ha benedetto il ponte. (n.m.)
L’assessore Carlo Gonzo: “Piano asfaltature, mezzo milione speso in due anni” Con l’amministrazione Maccarrone salgono a 54 0 mila euro i finanziamenti impiegati per le asfaltature nel biennio 2022-2023. Nei mesi scorsi il Comune ha speso 200mila euro per i marciapiedi di via Mogno e le laterali di via Donizetti, Perosi, Mascagni. Rifatto, inoltre, il tratto di marciapiedi di via Straelle dal ponte del Muson dei Sassi fino al cimitero del capoluogo. Asfaltato anche il piazzale interno dell’asilo nido. Per questi primi mesi del 2024 è previsto che altri 275 mila euro verranno impiegati per l’asfaltatura di via S.Anna, stra interessata da un intervento di l’efficientamento energetico, via
Europa e gli accessi di via Gornarina da via S.Marco e da via Corso. “In via Pasubio - afferma l’assessore alle manutenzioni Carlo Gonzo verrà realizzato il tratto di marciapiedi mancante dall’accesso di via Deledda fino alla Despar, mentre sul lato opposto è stata rimossa la siepe ammalorata e verrà sostituita con delle betonelle. A Rustega si interverrà sul marciapiedi di via Zingarelle dal parcheggio dietro la chiesa fino al campo Santo della frazione». Altri 65mila euro sono stati recentemente deliberati dal Consiglio municipale per la nuova asfaltatura di via Puccini davanti gli
istituti superiori fino all’accesso di via Rostirola. Tra gli interventi programmati per quest’anno anche l’asfaltatura di via Riviera S.Marco dietro la chiesa dove è stata, di recente, ripristinata l’illuminazione e poi a Rustega dove sarà sistemato il piazzale ad uso delle associazioni della zona asilo e impianti sportivi. Per le opere di efficientamento energetico, il Picil, lo studio sulla rete illuminotecnica comunale, ha attestato che il 50 per cento delle lampade sono a norma, frutto del lavoro di questi anni che ha visto l’amministrazione investire centinaia di migliaia di euro in efficientamento. (g.b.)
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Carlo Gonzo
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Loreggia
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Politica fiscale. L’amministrazione conferma aliquote invariate per Imu, addizionale Irpef e Canone unico
Nessun aumento e garantiti i servizi, Andretta: “Sostegno a famiglie e imprese” Il bilancio di previsione 2024-2026 ha confermato le aliquote Imu nelle percentuali applicate negli anni precedenti
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na decisione importante dell’amministrazione Marangon che con questa scelta ha voluto garantire il sostegno alle famiglie ed imprese in questo contesto già particolare non applicando, dunque, una politica fiscale in aumento con maggiore pressione tributaria, “Al contempo, però - dichiara l’assessore Chiara Andretta, con delega alla programmazione economico-finanziaria, tributi, bilancio, pubblica istruzione, bandi e finanziamenti -, abbiamo garantito i servizi con particolare attenzione a sociale e istruzione. Si pensi all’aumento importante sul fronte delle rette delle case di riposo che è passato dal 2023 da 40.800 euro a 60.650 nel 2024, come il trasferimento dato all’Ulss 6 Euganea per la funzione del sociale passata da 298.303 euro a 301.296 euro, la spesa della mensa da 17.800 a 40.256 garan-
tendo così anche per il 2024 il sostegno alle famiglie prevedendo a carico del comune 0,72 centesimi per alunno”. Attenzione è stata rivolta alla parrocchia con stanziamenti di 125.000 euro come lo scorso anno. Per l’anno 2024 stanziati ulteriori 21mila euro per scuole dell’infanzia di Loreggia e Loreggiola. Stanziamenti previsti anche per le manutenzioni sia del verde, per sfalci, potature, escavazione fossati, aumentando la spesa fino a 71.000 euro. Per le opere pubbliche nel 2024 si continuerà con quelle affidate a fine 2023 come i lavori di miglioramento della sicurezza stradale con riqualificazione e rifacimento di marciapiedi, attraversamenti pedonali e aree di sosta esistenti, che interessano il quartiere Ruzzante, Via Jappelli e il marciapiede fronte cimitero di Loreggia, il progetto per lavori di messa in sicurezza dello
Sottopasso via Morosini: 900 mila euro dalla Regione
Il vice sindaco e assessore al Bilancio Chiara Andretta
scarico e della fognatura di Via Molino in Loreggiola, mentre si inizieranno i lavori di pubblica illuminazione di Via Boscalto che fanno parte del progetto di efficientamento energetico e la pista ciclopedonale tra la rotatoria Wollemborg e rotatoria Via Tolomei. “Visto l’attuale contesto - conclude Andretta - risulta fondamentale aver garantito servizi importanti senza aver fatto leva sulla pressione fiscale, speriamo di poter beneficiare di contributi per poter continuare ad investire in opere e servizi per il territorio” . Endrius Salvalaggio
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La Regione ha assegnato un contributo di 900.000 euro al Comune di Loreggia che si avvarrà di Veneto Strade per un intervento sul sottopasso ferroviario di via Morosini. “Il primo accordo deliberato verrà sottoscritto da Regione, Comune e Veneto Strade – precisa l’assessore regionale Elisa De Berti – e consentirà di risolvere definitivamente l’annoso problema di viabilità attraverso un intervento di manutenzione straordinaria del sottopasso lungo la tratta ferroviaria Padova-Castelfranco”. “In questi anni si sono registrati diversi danni all’infrastruttura ci hanno costretto a chiudere l’accesso. I lavori saranno eseguiti entro aprile 2024” spiega il primo cittadino Manuela Marangon. Il sindaco ringrazia la Regione che ha saputo dare una concreta risposta alle criticità segnalate dall’amministrazione già a inizio mandato, “Un ringraziamento anche a tutta la giunta, in particolare agli assessori alla viabilità Enea Zorzi e alle manutenzioni Stefano Pierobon, che supporteranno la gestione dell’intervento” conclude Marangon. (e.s.)
Loreggia
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Politiche per la famiglia. Una pianta vestita a festa con nastri rosa e azzurri e i nomi dei neonati
In Comune un albero della vita per dare il benvenuto ai nuovi nati “La prima cosa che vediamo ogni giorno quando entriamo in Comune è proprio quell’albero che ci ricorda che tutto quello che scegliamo e decidiamo come amministratori comporta una grande responsabilità per il futuro di questi bimbi” spiega Manuela Marangon, sindaco di Loreggia
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n albero spoglio che si veste di nastri rosa e azzurro per dare il benvenuto ai bimbi che arriveranno nel 2024 nella nostra comunità. Riprendendo la simbologia presente in molte culture, riconosciamo le radici solide di una famiglia, motivo per cui accanto ad ogni nome vi sarà quello di mamma e papà figure fondamentali per ogni essere vivente. Il tronco solido, resistente, in grado di sostenere tanti rami, simboleggia una comunità attiva che accoglie i nuovi nati. “La prima cosa che vediamo ogni giorno quando entriamo in Comune è proprio quell’albero che ci ricorda - illustra Manuela Marangon, sindaco di Loreggia che tutto quello che scegliamo e decidiamo come amministratori comporta una grande responsabilità per il futuro di questi bimbi. A loro vorremmo lasciare un territorio sano ed una collettività in cui la diversità sia risorsa, l’integrazione e il rispetto siano veri e la solidarietà, un valore non strumentalizzabile”. Il nostro impegno è quello di sostenere le famiglie, gli asili, le scuole, lo sport, ambiti educativi che hanno il compito di formare un adulto autonomo e responsabile in grado di scoprire e impiegare le proprie potenzialità. Anche quest’anno incontreremo i neogenitori al fine di con-
dividere un affettuoso momento con i nuovi nati. L’idea dell’albero della vita nasce dal Sindaco Marangon, in quanto ogni nuovo nato rappresenta il futuro ed è importante per la comunità e questa scelta è stata fatta per ricordare l’importanza e l’impegno che in particolare noi amministratori dobbiamo mettere ogni giorno in ciò che facciamo. L’albero rappresenta la vita, le radici, simbolo di forza e appartenenza come la famiglia e la comunità accogliente, i rami unici
e irripetibili come gli esseri umani, il tutto rappresenta la società. “A corredo di questa iniziativa a febbraio daremo un momento d’incontro il benvenuto a tutti i nati dell’anno precedente, incontrando i piccoli protagonisti e le loro famiglie attraverso un momento di confronto e donando ai piccoli un attestato di benvenuto, un presente e un ciondolo raffigurante l’albero della vita per riprendere l’iniziativa dell’albero posto presso il Comune”, conclude Marangon. Endrius Salvalaggio
Un “bosco vivo” per la tutela dell’ambiente e la rinascita del territorio
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Tutelare un bene comune va contro l’egoismo e deve avere come obiettivo salvaguardare ciò che ci è stato dato in dono da chi ci ha preceduto e lasciarlo intatto alle generazioni future. Da questa idea parte il progetto di rigenerazione del nostro territorio del gruppo di minoranza Progetto Loreggia che vuole ricreare un bosco planiziale, con essenze tipiche del territorio, in aree comunali ad oggi dedite ad arativo. E la proposta innovativa è stata quella di estendere questo progetto non solo nel territorio del comune di Loreggia, ma a tutte le amministrazioni della Federazione del Camposampierese oltre al comune di Trebaseleghe. Ricostruire il territorio un pezzo per volta, soprattutto laddove sia stato violentemente danneggiato nel corso della storia, può portare a dei risul-
tati, può avere un senso nell’ottica della tutela del bene comune e della tutela delle generazioni future, con un vantaggio condiviso oggi e nel tempo. E la dimensione non è stata volutamente solo comunale, ma territoriale. “La risposta da parte delle istituzioni interpellate non c’è ancora stata, ma si auspica che il silenzio sia legato ad una pausa di riflessione e non ad una mancanza di
interesse. Spesso il tema ambientale infatti - spiega Laura Bastarolo - in una zona come la nostra a forte vocazione industriale e artigianale, dove ha sempre prevalso la logica del guadagno e del vantaggio economico, è stato accolto come una manifestazione di estremismi da parte di qualche esaltato. Ma i tempi cambiano, le emergenze diventano nuove e serve anche un atteggiamento nuovo e più consapevole da parte di chi amministra”. Il tema della tutela dell’ambiente allora, soprattutto in una zona come la nostra che è stata profondamente ferita nel tempo, deve diventare centrale, il che non significa non costruire, ma rigenerare quanto già esiste e magari è inutilizzato e riportare alla vita vegetale aree verdi che sono state arbitrariamente abbattute. (e.s.)
Massanzago
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Programmazione. Confermate le scelte della amministrazione, anche le minoranze avevano chiesto di non applicare aumenti
Il consiglio approva il bilancio triennale. Scattolin: “Tasse invariate da 10 anni”
I costi e le tariffe per i servizi che il Comune gestisce direttamente, quali asilo nido, utilizzo palestre e trasporto, rimarranno invariati per il 2024
A
nche il consiglio comunale di Massanzago ha approvato, lo scorso giovedì 28 Dicembre 2023, il bilancio del Comune 20242026. Il sindaco Stefano Scattolin osserva, nel comunicato stampa diramato, che si è trattato di “una scelta della Civica che amministra il Comune dal 2014 quella di non aumentare la tassazione, come chiesto anche dalla minoranza consiliare”. Anche per il 2024 viene confermata per i cittadini la stessa quota di imposizione fiscale che, come sottolinea il sindaco, è rimasta invariata da dieci anni. Sono state, infatti, confermate le aliquote Irpef (Addizionale Irpef 0,8%, gettito previsto 655.000 euro) ed Imu (introito previsto 882.000 euro) anche per il triennio 2024-2026. Inoltre, sottolinea l’amministrazione comunale, i costi e le tariffe per i servizi che il Comune gestisce direttamente, quali asilo nido, utilizzo palestre e trasporto, rimarranno invariati per il 2024. Inalterate anche le tariffe relative all’utilizzo dei locali comunali, diritti di segreteria, oneri di urbanizzazione, servizi cimiteriali, canone unico e trasporto sociale. Per quanto concerne il trasporto scolastico, viene prevista una spesa di 108.500 euro alla quale vanno aggiunti 17.000 euro per il servizio di vigilanza, quest’ultimo gestito dall’associazione Senior grazie alla disponibilità di volontari appositamente formati. Per quanto concerne un altro servizio di particolare rilevanza per la comunità ossia l’asilo nido, a fronte di un costo per la gestione di 190.000 euro, sono previste entrate derivanti dalle rette pari a 145.000 euro e il contributo della Regione di 18.000 euro. Vengono mantenuti i contributi alle scuole dell’infanzia e per l’offerta formativa della scuola dell’obbligo. Per quanto riguarda i contributi e gli incentivi per il sociale, essi sono in linea con le precedenti annualità. Per quanto riguarda le associazioni, sono inizialmente previsti in riduzione con l’intenzione di aggiornarli in seguito, come ogni anno. Il primo cittadino Scattolin osserva come “non è stato facile far quadrare il bilancio tenuto conto del contesto anche passato: la pandemia di covid-19 (2020 -2021) e l’aumento dei costi dell’ener-
gia con rincari di servizi con adeguamenti Istat e delle utenze, ha determinato un rincaro dei costi delle opere pubbliche per l’aggiornamento ripetuto dei prezziari”. Scattolin ha voluto ringraziare inoltre Cristina Bertolini, presente durante l’approvazione bilancio, dell’area economico-finanziaria. “Abbiamo voluto proporre l’approvazione entro i termini - ha detto il primo cittadino - per con-
sentire piena operatività all’Ente, e la dottoressa Bertolini, con la segretaria, una “supervisione” esterna e la collaborazione degli uffici, hanno portato alla proposta sottoposta all’approvazione del Consiglio, che recepisce i contenuti del DUP, permettendo un passaggio importante per le scelte ed i programmi dell’amministrazione comunale”.
Eccellenze scolastiche: il Comune promuove le borse di studio
Simone Vecchiato
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L’amministrazione comunale di Massanzago ha pubblicato, per l’anno scolastico 2023/2024, un bando pubblico per il conferimento di borse di studio. Lo scopo è premiare studentesse e studenti particolarmente meritevoli, residenti a Massanzago, iscritti e frequentanti, nell’anno scolastico 2023/2024, la scuola secondaria di secondo grado pubblica o paritaria, istituti professionali e il primo anno di Università. Il sindaco Stefano Scattolin sottolinea come l’appuntamento annuale rappresenti “un’occasione in cui le eccellenze scolastiche del Comune, studentesse e studenti, troveranno un riconoscimento pubblico”. Quest’anno le borse di studio saranno così suddivise: 1.620 euro verranno assegnati agli studenti e alle studentesse frequentanti la prima classe superiore che hanno conseguito una promozione alle scuole medie con votazione “dieci”, premio che non potrà essere superiore ai 180 euro. Per i frequentanti le superiori: una borsa di studio del valore di 180 euro sarà riservata agli studenti delle scolastiche accreditate dalla Regione Veneto, che erogano percorsi triennali o quadriennali della formazione professionale, 2 borse di studio del valore di euro 180 ai frequentanti gli istituti professionali quinquennali, 8 borse ai frequentanti gli istituti tecnici e 8 alle studentesse e agli studenti dei licei. Infine, per i neo diplomati alle secondarie di secondo grado che all’esame di maturità hanno ottenuto un punteggio di 100/100, sono previsti 540 euro, da dividere per il numero dei richiedenti. “La premiazione avverrà a fine maggio come sempre nella splendida cornice di Villa Baglioni nostra sede municipale”, annuncia il sindaco. (s.v.)
Massanzago
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Ultracentenari. A far visita alla signora, classe 1922, per il compleanno il sindaco Scattolin e il parroco don Loris
Gli auguri social della comunità a Lavinia per i suoi splendidi 102 anni La signora Fasolato Ghion ha fatto festa preparando il pranzo per i figli Leonildo, Renzo e Laudino noti panettieri
Tornano i giornali a Sandono
E
’ stato un momento di grande gioia e festa per tutta la comunità di Massanzago che ha festeggiato lo scorso gennaio i 102 anni della signora Lavinia Fasolato Ghion. Più di un secolo di storia per questa ultracentenaria nata nel 1922 arzilla e in attività, una testimone di cultura e di storia del territorio.. L’intera comunità di Massanzago sui social ha voluto consegnarle virtualmente ma con tanto affetto gli auguri per tanta salute e vita. In particolare è stato il sindaco Stefano Scattolin che, a nome dell’intera comunità, ha voluto porgere gli auguri alla signora Lavina. La famiglia dell’ultracentenaria si è stretta tutta insieme in un momento di gioia e di festa, condivisa con i figli, i sette nipoti e i nove pronipoti. Una grande famiglia in festa guidata dalla amatis-
sima mamma, nonna e bisnonna. Il sindaco è stato accompagnato da don Loris Gallina, il nuovo parroco di Zeminiana e Sandono. La visita del primo cittadino e del nuovo parroco, come racconta sui social il sindaco Scattolin, è stata un “incontro di una ventina di minuti per un buon caffè, per lasciare poi il tempo alla signora Lavinia di preparare il pranzo per i suoi figli”. Questi ultimi sono Leonildo, Renzo e Laudino Ghion, i quali sono stati noti panettieri, solo però Leonildo ora è ancora in attività
nello storico panificio di Ponte di Brenta. Il sindaco ha colto nuovamente l’occasione per augurare alla signora “Tanti cari auguri di forza, serenità e buona salute signora Lavinia, fedele testimone di cultura e storia dei nostri luoghi, buon compleanno!”. Molti cittadini e compaesani hanno voluto farle gli auguri sui social e di persona, e hanno contribuito a rendere per la signora Lavinia Fasolato Ghion e per la sua famiglia, la giornata ancora più bella. Simone Vecchiato
Un’importante notizia per le cittadine e i cittadini di Massanzago. Da gennaio la comunità è tornata ad avere una rivendita di quotidiani, giornali e riviste al bar trattoria Olì di viale Roma 72 a Sandono. Da tempo, complici le varie crisi e la progressiva riduzione, a livello nazionale, dell’uso e del consumo della carta stampata e dei quotidiani, il paese non disponeva di un’edicola o di un venditore di giornali e riviste. In passato Massanzago ha avuto due edicole le quali però hanno avuto numerose difficoltà a proseguire l’attività e sono progressivamente state chiuse. L’ultima edicola a Massanzago ha chiuso tre anni fa, mentre quella di Zeminiana circa due mesi fa. L’annuncio del bar trattoria Olì è stato dato direttamente sui social dai gestori, cittadini cinesi: “Dovevamo andare fuori ogni mattina a comprare i giornali per i nostri clienti” dichiara uno dei titolari, ora invece i gestori dispongono direttamente del servizio per i clienti e la cittadinanza. Progressivamente la voce in paese e nei social si è diffusa così sempre più persone che prima rinunciavano a questo essenziale mezzo di comunicazione ora possono averlo sotto casa, precedentemente infatti i cittadini interessati dovevano necessariamente prendere in mano l’auto e spostarsi a Villanova, Camposampiero o San Michele delle Badesse. (s.v.)
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Sintonizzati “Tre volte free”: sicurezza, sostenibilità sul futuro. e qualità, ecco la chiave del servizio Dabo Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di
Veneto24 passa al sistema di ultima Il punto con l’amministratore Bottesin: “Offriamo una personalizzazione completa” generazioneMarco DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Il vending ormai è diffuso ovunque: camente gli schermi e i touch scredagli uffici alle scuole, dagli ospedali ad altri luoghi pubblici, guai a non trovare dei distributori automatici per soddisfare la fame o permettere di staccare con un buon caffè. Ma attenzione: distributore automatico non vuol dire scarsa qualità, anzi! Le persone ormai si aspettano di poter trovare in questi punti ristoro prodotti e servizi di prima scelta. E questo Dabo lo sa bene. Dabo è una storica realtà del padovano che si occupa proprio di distributori automatici e che da 30 anni punta a offrire un servizio innovativo e all’avanguardia, garantendo un coffe break sostenibile, sicuro e sano. Ne abbiamo parlato con l’amministratore Marco Bottesin. Quali sono i punti forti dell’azienda e cosa offre Dabo più degli altri? “Sicuramente l’essere tre volte free è il nostro valore aggiunto: siamo plastic free, poiché per le nostre macchinette utilizziamo bicchieri in carta e palette in legno, completamente compostabili; siamo ‘virus free’, dal momento che nei nostri distributori sono applicate le ‘Touch Safely’, cioè cornici dotate di una tecnologia che sanifica automati-
en; e siamo anche ‘carbon free’ per quanto riguarda il trasporto, perché da anni ormai ci spostiamo solo ed www.veneto24.it esclusivamente su mezzi elettrici, puntando dunque sulla sostenibilità a 360 gradi”. Ha accennato alla cornice sanificante, che è un vostro brevetto. Ci spiega meglio di cosa si tratta? “Certamente. Si tratta di una cornice installata sui nostri distributori che garantisce una sanificazione costante, che si interrompe nel tempo dell’utilizzo del distributore, per poi ripartire immediatamente. Questo è un valore aggiunto che, specialmente negli ultimi anni, è stato molto apprezzato, perchè garantisce davvero una sicurezza a ogni utilizzo”. Ci sono altri aspetti che caratterizzano il vostro servizio? “Un aspetto che mi fa particolarmente piacere evidenziare è la nostra disponibilità alla personalizzazione dei distributori. Noi infatti offriamo ai nostri clienti la possibilità di avere ogni distributore con il proprio logo e la propria immagine. Nelle nostre macchinette è possibile inserire il touch panel e grafiche aziendali personalizzate, ed è inoltre possibile variare settimanalmente i prodotti proposti, scegliendo anche tra prodotti gluten free”.
E sul fronte della sicurezza? “Tutte le nostre vending machine sono dotate di un sistema anti-allagamento: qualora dovesse verificarSCARICA L’APPsiRADIO VENETO24 un problema tecnico che causasse una perdita d’acqua, il nostro sistema garantisce il blocco della perdita dopoil primo litro perso, evitando così fastidiosi disagi”. Ascolta Per quanto riguarda l’assistenza? “L’assistenza con noi è garantita entro un’ora dalla chiamata. Crediamo
molto nella presenza sul territorio perchè sappiamo che per un cliente è sinonimo di qualità”. Voi puntate sulla formazione, giusto? “Sì la preparazione del personale per noi è fondamentale. Questo ci permette di dare risposte efficaci e in tempi molto rapidi e di garantire una qualità alta del servizio. Inoltre siamo convinti che una formazione continua sia fondamentale anche per quei dipendenti che hanno alle spalle diversi anni di esperienza: nel nostro settore le innovazioni tecnologiche sono all’ordine del giorno e per noi è imperativo restare al passo”.
non richiede la presenza fisica di un operatore permettendo un controllo e un intervento a distanza. Questo ci rende possibile anche, ad esempio, intervenire sui prezzi o inserire dei messaggi personalizzati. A questo aggiungiamo la possibilità di pagare con app, quindi senza alcun contatto fisico con il distributore. Insomma, guardiamo al futuro con convinzione e determinazione”.
Un esempio? “Le nostre macchine sono dotate di sistema di telemetria che le rende all’avanguardia. Si tratta di un sistema che consente la rilevazione a distanza di dati operativi e rappresenta un grande vantaggio perchè
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Opere pubbliche. L’intervento si era reso necessario a causa delle criticità evidenziate da una perizia
Sono stati tagliati e abbattuti i ventidue tigli “malati” lungo il viale della stazione Sono state, inoltre, completate le riasfaltature di via Draganziolo e di via Ronchi Destra, nei tratti precedentemente interessati dai lavori di Etra
A
fine anno sono stati abbattuti i tigli del viale della stazione ferroviaria di Piombino Dese, a seguito infatti dalla perizia che l’amministrazione comunale aveva predisposto sono emerse gravi criticità nei 22 tigli che caratterizzavano il viale della stazione ferroviaria e che costituivano un elemento di verde e di ombra nel cuore del territorio. E’ emersa nei 22 tigli la presenza di “carponi di funghi degradatori ed agenti di carie bianca” che mettevano a repentaglio la staticità e la sicurezza degli stessi, pertanto l’amministrazione comunale ha proceduto all’abbattimento degli stessi , attualmente l’impresa incaricata dell’abbattimento sarà chiamata ad un’azione di bonifica dell’area dove sorgevano i 22 alberi al fine di procedere, appena sarà possibile, alla piantumazione di nuovi alberi che costituiranno il nuovo viale della stazione, sicuro e verde. Sono stati poi avviati, come ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Benozzi, sempre nell’ambito degli interventi per la cura del territorio una serie di interventi di asfaltatura e riasfaltatura in via Draganziolo e Via Ronchi Destra, nei tratti che sono anche stati interessati da alcuni lavori di Etra, il comune ha in progetto di definire ulteriori interventi di asfaltatura e riasfaltatura in via Pacinotti nel tratto tra la rotatoia con tra C.so Stevanato e Via Mussa e della stessa via Mussa nel tratto del raccordo con via Pacinotti. Sono state, inoltre, completate le riasfaltature di via Draganziolo e di Via Ronchi Destra, nei tratti precedentemente interessati dai lavori di Etra. I in programma anche le riasfaltature di Via Pacinotti nel tratto tra la rotatoria con Corso Stevanato e Via Mussa e della stessa Via Mussa nel tratto di raccordo con Via Pacinotti. Tra gli altri cantieri i lavori di sistemazione degli scavi effettuati da Open Fiber per la stesa della fibra sul territorio comunale. “Lo scorso novembre -prosegue Benozzi -abbiamo avuto un incontro per concordare gli interventi da eseguirsi con i referenti della Società, che è aggiudicataria dei lavori del progetto ministeriale per la connessione digitale ultra
veloce “aree bianche” – ora denominato “Italia a 1 Giga”. Se è certo che la fibra è un servizio necessario, ancor più che utile, è altrettanto vero che gli scavi effettuati negli ultimi anni hanno causato notevoli disagi alla viabilità e alla tranquillità di chi abita nelle zone prossime alle strade interessate dagli interventi. Ora, terminata la stesa della fibra, inizia la fase di sistemazione delle trincee sca-
vate nel tempo”. Open Fiber, che per contratto con il Ministero non ha l’obbligo di riasfaltare l’intera strada, ha in carico l’asfalto di un tratto di 50 centimetri intorno alla trincea di scavo e di 2,40 metri nelle zone di attraversamento stradale: è un intervento di minima che tuttavia riuscirà ad eliminare la rumorosità causata dei vecchi scavi. Simone Vecchiato
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Torna in biblioteca comunale il progetto “Nati per leggere” Con il nuovo anno torna anche nella biblioteca di Piombino Dese il progetto “Nati per Leggere”, che già da alcuni anni anima la biblioteca di Piombino Dese ma anche quelle dell’area del Camposampierese. Sviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, il programma è presente in tutte le regioni italiane, esso, grazie all’impegno di volontari e genitori, mira a proporre gratuitamente alle famiglie con bambini fino
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a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli. Da anni la biblioteca di Piombino Dese è impegnata in questo tipo di attività, esse sono realizzate con il contributo economico del Centro per il Libro e la Lettura, delle Regioni, delle Province e dei Comuni partecipanti al programma, e grazie all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari. Come si diceva in questo inizio anche a Piombino Dese riprenderà il progetto “Nati per Leggere”, che si articolerà, in questa fase, con due incontri dal titolo “L’ora felice- storie a colori”, il primo incontro sarà sabato 20 gennaio dalle ore 10.30 alle ore 11.30 e sabato 3 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 11.30, diretto soprattutto alle bambine e bambini tra i 4 e i 6 anni. Dato l’interesse e la solita affluenza, e per garantire un servizio efficiente, di solito infatti i laboratori di lettura ad alta voce sono composti da circa 15 bambini, è gradita la prenotazione al numero 049-9369420. (s.v.)
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Sicurezza. Un gruppo di giovani ha danneggiato la struttura adibita a bagni pubblici antistante la stazione
Vandali sfregiano la stazione ferroviaria Il sindaco lancia un appello ai genitori “È il secondo episodio in pochi mesi. Ora tolleranza zero” rilancia il primo cittadino Cesare Mason
U
n nuovo increscioso episodio è accaduto a Piombino Dese, quando un gruppo di giovani ragazze e ragazzi, per festeggiare l’avvento del nuovo anno, hanno devastato la stazione ferroviaria di Piombino Dese, in particolare la struttura antistante alla stazione adibita ai bagni pubblici di servizio per cittadini e utenti della stazione. Un atto vandalico che richiama un primo episodio accaduto solo alcuni mesi prima e contro il quale era sceso in campo il sindaco Cesare Mason per richiamare a coscienza civica e maggiore responsabilità e rispetto del bene pubblico. Durante l’atto vandalico erano state abbattute e sfondate le porte dei bagni, danneggiati i water e le diverse componenti e parti idrauliche dei bagni, le finestre sono state infrante e alcuni petardi sono stati esplosi all’interno dell’edificio. Non è la prima volta che la stazione di Piombino Dese viene presa di mira da vandali che imbrat-
tano o distruggono beni pubblici, lo scorso anno, a maggio, erano infatti stati vandalizzati con delle scritte alcuni murales nel sottopassaggio che collega i due binari della stazione. Nel precedente episodio non vi erano le telecamere, le quali sono state installate solamente di recente, le telecamere in questo caso hanno ripreso la devastazione della notte di San
“A voi genitori chiedo soprattutto collaborazione, è un appello al vostro senso civico, nonché a quello di educatori: parlate ai vostri figli!” Silvestro, si tratta di un gruppo di una decina di ragazze e ragazzi; i filmati sono ora nelle mani dei carabinieri. Il sindaco di Piombino Dese Cesare Mason ha rivolto un appello sulle sue pagine social, in particolare ai genitori “Cari concittadini, ma soprattutto cari genitori, queste sono le immagini della deva-
stazione che è stata compiuta la sera di capodanno nei locali della stazione ferroviaria di Piombino Dese”. Il sindaco, non appena avvertito dell’accaduto, si è recato di persona nel luogo e ha fotografato la situazione dell’area. Il primo cittadino ha, quindi, proseguito chiedendo collaborazione. “A voi genitori chiedo
soprattutto collaborazione, è un appello al vostro senso civico, nonché a quello di educatori, parlate ai vostri figli e chiedete loro se erano presenti; se così fosse, vi aspetto in Comune per una vostra dichiarazione in merito, per discuterne ed evitare ulteriori conseguenze ben più severe”. Come si diceva i filmati delle telecamere
installate lo scorso anno sono stati esaminati dai Carabinieri, che hanno testimoniato i fatti vandalici compiuti dalla gang. Dure sono state le reazioni da parte dei cittadini nelle pagine social: l’auspicio è che i vandali siano individuati e vengano messi dinanzi alle proprie responsabilità. Simone Vecchiato
Sabato a teatro con la rassegna in sala Tommaso Moro Inizierà nel mese di febbraio una rassegna di Teatro presso la sala S.Tommaso Moro, con inizio spettacolo alle ore 20,50. Gli appuntamenti sono cinque: Il primo si è svolto il 2 febbraio, a seguire le altre rappresentazioni sabato 10 febbraio, sabato 17 febbraio, sabato 24 febbraio e sabato 2 marzo. Questi gli spettacoli: Appuntamenti: 3 febbraio: “Maschi e femmine”, Associazione Sipario
Aperto 10 febbraio: “L’ amore non si paga”, Piccola Scena; 17 febbraio: “Il raggiratore”, Fata Morgana; 24 Febbraio: “7 donne e un mistero”, I Bottegai; 2 Marzo: “Omaggio a Lucio Dalla”, Luca Minnelli. I costi dei biglietti sono i seguenti: per il singolo spettacolo il biglietto intero costa 8 euro e il ridotto 5 euro (per gli under 12). L’abbonamento all’intera rassegna costa 33 euro.
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Cultura. Tanti appuntamenti promossi dal Comune, referato alla Cultura, Biblioteca e Amici della Biblioteca
Rassegna d’inverno ed eventi culturali in biblioteca comunale O
gni anno offre alla cittadinanza una considerevole scelta di testi orientata a molteplici tematiche. La Rassegna d’inverno è un’occasione per conoscere, confrontarsi, riflettere su vari aspetti che riguardano la nostra umanità, oltre che per incontrarsi negli spazi pubblici che si animano di persone vecchie e nuove. Gli appuntamenti, a ingresso gratuito seguiranno i seguenti orari: dalle 20.30 tutti di mercoledì, tranne un venerdì, in sala Arzini della Biblioteca Comunale, dal 17 gennaio al 13 marzo. Questo il programma da febbraio: dopo Carlo Grigolon con “Italiani in terra Francia” che ha aperto la rassegna mercoledì 7 febbraio, si proseguirà mercoledì 21 febbraio con Paola Sbarbada Ferrari che presenta: “Il casolare sull’aia”; il 28 febbraio Luciano Berti presenta: “Le mie orme sulle loro orme”; il 6 marzo toccherà a Simonetta Duregon con “Tutti per Giacomo. L’Adhd tra scuola e famiglia”; ultimo incontro in programma mercoledì 13 marzo con Filippo Cerantola e il suo “Dear Gigi”. Si inizierà con paesaggi mozzafiato, villaggi accoglienti, sfide personali che fanno da sfondo lungo il cammino di Santiago per “Le mie orme sulle loro orme”, mentre “Tutti per Giacomo”, la
È ripartito il consueto appuntamento con la proposta culturale di autori promossa dalla consigliera alla Cultura in collaborazione con la Biblioteca comunale
La consigliera con delega alla Cultura Maria Rosa Casarin, a fianco la biblioteca
storia di una famiglia che affronta con accettazione, amore, verità, consapevolezza le difficoltà nella crescita del figlio. Una storia di diversità che non separa ma unisce. “Una rassegna ormai consolidata che incontra sempre il favore dei nostri cittadini Gli incontri con l’autore toccano - commenta la consigliera Rosa Chiara Casarin - attraverso la presentazione del libro, diverse tematiche, quest’anno in particolare riguardanti l’esperienza umana sia a livello personale che sociale. Un’occasione per tutti noi di ascolto, dialogo, apprendimento e confronto”. Venerdì 16 febbraio, in sala Arzini, ci sarà una serata di racconto, letture dal vivo e musica dal titolo “John Steinbeck – Furore”: Nel 1939 lo scrittore statunitense John Steinbeck pubblicò il romanzo “The Grape of
Wrath”, titolo tradotto in italiano in “Furore”, destinato a diventare presto una pietra miliare della letteratura americana e mondiale, insignito del premio Pulitzer e del National Book Award. “Il libro di Steinbeck è la storia di un esodo, un tema di grande attualità che come gruppo di lettori ad alta voce degli Amici della Biblioteca abbiamo voluto proporre - spiega Andrea Pietrobon -. Un viaggio attraverso le suggestioni e gli spunti di questo capolavoro letterario, seguendo un percorso fatto di racconto, letture, musica dal vivo, immagini. Sarà un appuntamento di grandi emozioni e preziose riflessioni, occasione per il pubblico di riscoprire ed apprezzare un’opera che ha ancora tanto, tantissimo da dire, anche nel nostro complesso tempo presente. Endrius Salvalaggio
La lezione degli Antichi e il laboratorio con Fulvio Ervas Le serate culturali proseguono venerdì 1 marzo, alle 20.45 con la serata “La Lezione degli Antichi”. È sempre Andrea Pietrobon a spiegare l’evento: “Quanto della cultura classica, greca e latina, sopravvive ancora ai nostri giorni? Cosa rimane oggi della letteratura, del teatro, della poesia dei nostri antenati, le cui civiltà hanno costituito la base di tutto il mondo occidentale? Consci che l’eredità della cultura classica rimanga una essenziale e preziosa bussola di orientamento anche nel presente, proponiamo una serata guidati dalla professoressa Emanuela Favero, insegnante di liceo in pensione e latinista, che durante la sua esposizione proporrà anche alcuni brani recitati dal vivo”. Chiude “Un pomeriggio con l’autore”, sabato
Lo scrittore Fulvio Ervas
23 marzo, dalle 16 alle 18, un incontro con l’autore Fulvio Ervas, rivolto ai ragazzi dai 9 ai 12 anni, per presentare due testi dal titolo :” Le mucche di Chernobyl” e “Il convegno dei ragazzi che salvano il mondo”. “Queste nuove e interessanti iniziative organizzate dal gruppo Amici della biblioteca mirano a promuovere il piacere di leggere per i lettori di ogni età. ‘Le serate su Furore? di
Steinbeck e ?La lezione sui classici? sono state ideate dal bravissimo Andrea Pietrobon, che con il suo entusiasmo ha saputo coinvolgere tutto il gruppo. Con questi incontri si vuole riscoprire e apprezzare i classici della letteratura, attraverso letture scelte ad hoc e far comprendere quanta attualità e ricchezza di valori traspaiano da quelle pagine”, dice la consigliera Casarin. “L’ attività con Fulvio Ervas sarà un pomeriggio di incontro tra ragazzi e l’autore - prosegue Casarin -- I testi presentati, attraverso la narrazione e la lettura espressiva, raccontano di un ambiente che ha subìto cambiamenti radicali e che necessita di un intervento, di un’azione consapevole, responsabile, concreta da parte della nuova generazione”. (e.s.)
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Servizi sociali. Il nuovo progetto segue l’esperienza positiva del servizio di pasti a domicilio
Ampliata l’offerta dei servizi della Casa Don Orione con lo Sportello Alzheimer La struttura, convenzionata e accreditata con l’Ulss 6 Euganea, accoglie 142 persone non autosufficienti, offrendo anche il servizio di centro diurno, sempre per anziani non autosufficienti
L
a Casa Don Orione di Trebaseleghe, nata nel 1988, è un centro servizi per anziani dell’Opera di Don Orione, convenzionato e accreditato con l’Ulss 6 Euganea. Accoglie 142 persone non autosufficienti, offrendo anche il servizio di centro diurno, sempre per anziani non autosufficienti, accessibile alle persone inserite in graduatoria dell’Ulss 6. Dopo il positivo riscontro al progetto 2022 della Casa Don Orione in collaborazione con il Comune per l’attivazione di un servizio di pasti a domicilio per persone in condizioni di fragilità sociale, è partito ora anche il progetto “Sportello Alzheimer”. Sono due gli obiettivi principali del progetto. Il primo: mettere a disposizione il personale tecnico specialistico della Casa offrendo, a coloro che ne faranno richiesta, consulenze gratuite per poter migliorare la qualità di vita sia del caregiver sia della persona con diagnosi, dando così risposte a quanti, nel Comune di Trebaseleghe, si trovano in difficoltà nella gestione quotidiana di una persona con deficit cognitivo e trovano complicato trovare risposte in tempi rapidi offrendo accoglienza, ascolto e orientamento. Il secondo obiettivo è dare risposta a progetti di apertura al territorio che siano innovativi in una logica di apertura della struttura mettendo a disposizione e facendo circolare competenze e saperi. Il progetto si rivolge ai fami-
liari e alle persone del Comune di Trebaseleghe e frazioni, senza però escludere i familiari di comuni limitrofi. Il progetto Sportello Alzheimer ha ottenuto il patrocinio del Comune di Trebaseleghe, all’interno di una collaborazione generativa con Casa Don Orione, che ha lo scopo di agevolare la cittadinanza nella ricerca di risposte che possano migliorare la qualità di vita. In particolare l’attenzione dell’assessore ai Servizi Sociali Rosanna Trevisan e della Casa Don Orione è rivolta, con questo progetto, alla popolazione anziana del comune come sostegno ad una fascia di età fragile e preziosa, e a tutta la sua famiglia. “La Casa Don Orione apre ancora una volta le porte alla cittadinanza, mettendo al servizio di tutta la comunità professionalità, conoscenza ed esperienza nell’ambito della salute dell’anziano - afferma l’Assessore alle politiche sociali Rosanna Trevisan -. Come Amministrazione Comunale abbiamo accolto positivamente questa opportunità, concedendo il patrocinio all’iniziativa e garantendo la massima collaborazione per la realizzazione di questo ed altri progetti. L’Alzheimer colpisce oramai una vasta parte della popolazione, incidendo sia sulla sfera personale che sulla vita famigliare, sconvolgendo completamente gli equilibri. Per tale ragione ritengo prezioso questo servizio reso alla comunità, in grado di
garantire sostegno psicologico, indicazioni pratiche per la gestione della vita quotidiana e consigli utili per il corretto utilizzo delle risorse territoriali e sociali.” Lo sportello è attivo il sabato mattina da gennaio a giugno compreso, dalle 9.30 alle 11.30 nelle seguenti date: 13 e 20 gennaio, 10 e 17 febbraio, 9 e 16 marzo, 6 e 13 aprile, 4 e 18 maggio, 15 e 22 giugno. La consulenza può avvenire su appuntamento al n. 049 9386422, in presenza, al telefono, via Meet con una psicologa. (e.s.)
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e le sfide che riguardano il mondo femminile. Ascolta tutte le mattine dalle 11:38. Solo su Radio Veneto24. A cura di
Micaela Faggiani
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Il caso. Determinante per la bocciatura della legge l’astensione della dem Bigon
Sul fine vita il Consiglio regionale si spacca Il presidente Zaia si dissocia dalla sua maggioranza e divide la Lega, mentre il Pd fa autogol, festeggiano Fratelli d’Italia e Forza Italia
E
ssere la prima regione chiamata a votare le disposizioni che normano la pratica del suicidio medicalmente assistito, non è certamente impresa semplice. E così il Veneto, tra mille fraintendimenti e distinguo, alla fine bocciando la legge ha deciso di non scegliere. Ma andiamo con ordine. Il suicidio medicalmente assistito in Italia è consentito a seguito di un Pronunciamento della Corte Costituzionale che, con propria sentenza, ha di fatto colmato il vuoto da un’assenza legislativa. In buona sostanza i Giudici della Corte hanno detto “Caro Parlamento visto che i casi sono frequenti e tu non ti decidi a fare una legge, ci pronunciamo noi”. Quindi cosa si doveva votare in Veneto? Grazie all’impegno dell’Associazione Luca Coscioni e delle oltre 9000 firme depositate nella nostra regione i consiglieri sono stati chiamati a votare una legge di iniziativa popolare che, nelle sostanza, definiva le tempistiche e i protocolli ai quali le differenti ULSS del Veneto si do-
vevano attenere. Quindi il voto non prevedeva di esprimersi su suicidio medicalmente assistito si o no, ma tecnicamente su quali categorie di persone lo potessero richiedere e in quanto tempo gli ospedali fossero chiamati a somministrare i farmaci per compiere questa scelta. Il Centrodestra si è dichiarato compatto per il “no”. Senza però tenere conto della variabile Zaia: il presidente della Regione crede fermamente in questa possibilità di autodeterminazione tanto da averla ampiamente trattata in molte occasioni pubbliche e anche in alcuni dei suoi libri. Il suo posizionamento ha fatto si che il 50% della maggioranza consigliare votasse, seguendolo, a favore del provvedimento. Un’autostrada, si dirà, questa per il centrosinistra che di un tema tanto sensibile al proprio elettorato ha fatto una bandiera. E invece no. La consigliera del Partito Democratico, Annamaria Bigon, sin dall’inizio, non ha voluto sentire ragioni, è rimasta in
aula e si è astenuta. Questo suo voto è stato, di fatto, determinante, per la bocciatura della legge. Il vicecapogruppo Dem, Jonathan Montanariello ha immediatamente presentato le sue dimissioni da quel ruolo in polemica evidente con i vertici di gruppo e partito. Il ragionamento dell’ormai ex vicecapogruppo poggia su un presupposto: se il suicidio medicalmente assistito è stabilito dalla sentenza della Corte e la legge al voto era di natura puramente tecnica perché doveva solo dare a tutte le ULSS Venete l’indicazione di comportarsi allo stesso modo in termini di procedure e tempi, non si può invocare la libertà di coscienza proprio perché procedure e tempi non sono un tema etico. Una considerazione, questa, che è andata in rotta di collisione con un approccio, a suo dire, troppo morbido di segretario regionale e capogruppo. Da qui un profluvio di dichiarazioni di leader locali e nazionali, circoli in fermento, petizioni, rabbia e incredulità nella base dei Democratici. Nelle ore in cui stiamo andando in stampa si è consumata una Direzione Regionale del Partito particolarmente tesa nel corso della quale
Zaia e Lanzarin durante la discussione in Consiglio regionale
oltre una ventina di componenti (parlamentari, consiglieri regionali, segretari provinciali) hanno presentato un documento con il quale hanno chiesto alla Consigliera Bigon, non per il suo voto in consiglio ma per le dichiarazioni politiche che ha rilasciato nei giorni successivi, di considerare se possa considerarsi ancora rappresentativa di tutte le minoranze come vice presidente della Commissione Sanità. I proponenti hanno scelto di non chiedere il voto sul documento poiché, con
ogni probabilità, avrebbero ottenuto la maggioranza lacerando, così, profondamente il partito al quale, in ogni caso, chiedono maggiore coinvolgimento e un cambio di passo. Festeggiano, invece, Forza Italia e Fratelli d’Italia che compattamente hanno votato no. E festeggia anche il Leader Nazionale della Lega e Ministro, Matteo Salvini schierato, a sua volta, contro questa legge e sempre più distante, anche nelle dichiarazioni pubbliche, da Luca Zaia. (r.r.)
L’intervista. Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito Democratico
“In Regione ormai la maggioranza non c’è più” “S
i sta sfaldando abbastanza velocemente il consenso politico del presidente del Veneto”: a sostenerlo è la Alessandra Moretti, parlamentare europea del Partito Democratico. Secondo lei dove sta andando la maggioranza che governa la Regione? “Il voto sul fine vita manifesta una profonda difficoltà all’interno del centrodestra all’interno della Lega. Dimostra che gli unici motivi per cui l’attuale maggioranza resta unita riguardano la gestione del potere, in quanto si vede plasticamente come quella maggioranza che aveva sostenuto lo stesso Zaia tre anni fa, oggi non ci sia più”. Da Bruxelles come vede la questione dell’autonomia regio-
nale? “C’è un problema gigante: finché non vengono approvati dei livelli essenziali e degli standard che possano garantire a tutti i cittadini adeguata assistenza, soprattutto per quanto riguarda la sanità, è impossibile fare un discorso e un ragionamento serio su questo tema. Perché rischia, così come è scritta, di creare delle profonde fratture, delle grandi discriminazioni tra cittadini italiani. E siccome la sanità in particolare versa, anche nella nostra regione, in una condizione di grave difficoltà, è chiaro che questa autonomia – così come è scritta dalla maggioranza, andrebbe a rafforzare queste forme di discriminazione e disuguaglianza”. Mancano meno di cinque
mesi alle elezioni europee, lei si ricandiderà? “Io mi ricandido, poi a fare la scelta definitiva sarà il mio partito. Ho fatto un mandato in Europa, ho lavorato su temi importanti e rilevanti e mi piacerebbe continuare il mio lavoro. Stare in Europa significa lavorare su delle questioni molto complicate, poiché l’Europa ormai incide su più dell’80% delle scelte che si prendono a livello nazionale. Quindi noi abbiamo bisogno di mandare in Europa persone che sono in grado di impegnarsi nel difendere gli interessi nazionali. E questa è una grandissima sfida e serve una classe dirigente all’altezza”. A proposito di candidature per le europee, come valuta quelle dei segretari di partito?
“Io credo che stia ai leader, insieme agli organismi di partito, prendere queste decisioni. Non mi piace la personalizzazione, perché a differenza del Movimento Cinque Stelle, a differenza di Fratelli d’Italia, per esempio, il Partito Democratico ha una classe dirigente molto preparata e quindi noi vorremmo che le elezioni europee non fossero una battaglia tra leader, ma una battaglia di idee, di contenuti. E anche che vedano protagonisti i diretti interessati, quelli cioè che poi a Bruxelles ci vanno e ci restano. Ecco, quindi sarebbe sbagliata, a mio avviso, una personalizzazione troppo evidente, anche perché non ha mai portato troppo lontano. Mi piacerebbe che sulle europee si iniziasse a
Alessandra Moretti
discutere veramente di contenuti e di politica, perché i cittadini hanno il diritto di conoscere bene la nostra idea di Europa”. (g.g.)
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Regione
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Lo scenario. Dopo il via libera del Senato la proposta passa alla Camera, scontro con l’opposizione
Se autonomia sarà, che autonomia sarà? Tra favorevoli e contrari quella che sta per uscire dal Parlamento sembrerebbe una riforma dai contenuti molto diversi da quelli attesi, il lungo percorso per la definizione dei Lep. Intanto il centrodestra canta vittoria e festeggia il primo traguardo
P
artiamo da un dato di fatto: uno dei due punti chiave della proposta autonomista veneta, ovvero la possibilità di trattenere i 9/10 delle tasse certamente non ci sarà come appare complicato poter ottenere una completa competenza regionale su tutte e 23 le materie in gioco. Il difficile dibattito verso la riforma in senso autonomista del nostro Paese appare più come una corsa a ostacoli nella quale le forze in campo faticano a prevalere e vanno oltre gli schieramenti tradizionali. All’assalto c’è certamente la Lega che, nonostante sappia di non poter “portare a casa” proprio tutto quello che sperava, non demorde ed è determinata a segnare un punto importante nella consapevolezza che, intanto, si comincia e poi si fa sempre in tempo ad aggiungere elementi strada facendo. Nettamente contraria sembrerebbe essere Fratelli d’Italia molto
più interessata ad una riforma del Paese attraverso un Premierato Forte. Le posizioni, però, nelle ultime ore appaiono sempre meno inconciliabili, tanto che il senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, Andrea Martella ha parlato di “Barattellum”: un baratto, di fatto, tra un po’ di autonomia per far contenta la Lega in cambio di un via libera del Carroccio al Premierato. Dentro queste divisioni, poi, ce ne sono altre e, per molti versi ancora più profonde, di natura, diciamo così, geografica: il Centro e il Sud del nostro Paese, in modo trasversale a tutte le forze politiche, vedono nella riforma autonomista una seria minaccia per quelle regioni già meno forti di quelle del Nord e maggiormente bisognose di sostegno e investimenti di scala nazionale. I meccanismi di solidarietà proposti, in questo senso, non sembrano una sufficiente
Il momento della votazione della proposta di legge al Senato
rassicurazione. Il via libera al Senato rappresenta, in ogni caso, il primo passo; la proposta dovrà poi passare alla Camera e per essere attuata dovranno prima essere approvati i LEP. La concessione di una o più “forme di autonomia”, infatti, è subordinata alla determinazione dei LEP, Livelli Essenziali di Prestazione. Si tratta dei criteri che
determinano il livello di servizio minimo che deve essere garantito in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. La determinazione dei costi e dei fabbisogni standard, e quindi dei LEP, avverrà a partire da una ricognizione della spesa storica dello Stato in ogni Regione nell’ultimo triennio. L’articolo 4 del Disegno di Legge precisa, inoltre,
che il trasferimento delle funzioni alle singole Regioni sarà concesso solo successivamente alla determinazione e al finanziamento dei LEP. Un percorso lungo, dunque, sul quale potrebbe pesare, nel caso che appare scontato di voto favorevole nei due rami del Parlamento, anche un referendum abrogativo già minacciato dalle opposizioni. (r.r.)
De Poli: “E’ una pagina storica, una vittoria dei cittadini” “Stiamo vivendo una giornata storica. Lo dico da veneto, anche con un po’ di emozione. L’autonomia rappresenta un tornante storico per il Veneto e per noi veneti”. Quando raggiungiamo al telefono il senatore Antonio De Poli a Palazzo Madama sono trascorsi pochi minuti dall’approvazione, in prima lettura, del disegno di legge sull’autonomia differenziata. “Manteniamo l’impegno preso dal centrodestra. Stiamo realizzando la volontà di 2,3 milioni di veneti. E’ una vittoria dei cittadini e per i cittadini”. Adesso cosa succede? Si tratta del primo passaggio parlamentare, ora il provvedimento passa all’esame della Camera. Seguirà l’intesa tra Governo e Regione per la gestione delle materie di competenza. Siamo soddisfatti: abbiamo deciso
Antonio De Poli
di non mandare alle calende greche la volontà espressa dai nostri Cittadini. L’autonomia impone un cambio di mentalità. Diciamo sì ad una riforma che premia chi amministra bene. Il cittadino deve sapere chi gestisce la cosa pubblica come lo fa, in modo che sia egli stesso a giudicare chi lo fa bene e chi invece lo fa male, senza inutili scaricabarili. La sinistra parla di spacca-Italia. Come risponde? L’autonomia non è un capriccio del centrodestra. Stiamo parlando di un caposaldo della nostra Costituzione. Non è un caso, che 14 regioni ordinarie su 15 chiedano, a diverso titolo, l’autonomia e, fra questi , ci sono anche governatori di centrosinistra. Da oggi comincia un percorso nuovo, di rinascita delle nostre istituzioni e le istanze conserva-
trici della sinistra (che minaccia il ricorso al referendum ndr) non ci spaventano. In Veneto è stata bocciata la proposta di legge Cappato sul fine-vita. La sinistra vuole ripresentarla alla Camera. Cosa ne pensa? Una vita non ha prezzo, per noi è sacra. E’ un valore che non può essere calpestato e quindi diremo “no” a suicidio assistito ed eutanasia. Siamo custodi di quei Principi che fanno parte della nostra cultura e della nostra storia. In Veneto ha vinto la cultura della cura e dell’attenzione nei confronti del malato. Noi siamo convinti che si debba perseguire un’altra strada: implementare le cure palliative e rafforzare quei servizi per tutelare la dignità della persona, anche e soprattutto quando è più fragile.
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Regione
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Elezioni. La Lega ci prova, parte del PD potrebbe starci, FDI si oppone e FI punta a prenotare il Veneto
Un’incognita chiamata terzo mandato Il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani presenta una proposta di legge che elimina i vincoli per “lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”
T
erzo mandato si, no, forse. La Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre il terzo mandato per i Presidenti di Regione. La proposta, a firma di Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta e presidente della Commissione Bicamerale per il Federalismo Fiscale, modifica la legge del 2004 che fissava a due il numero massimo di mandati consecutivi per i presidenti di Regione “al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori - si legge - e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”. Una notizia, questa, che il Presidente del Veneto Luca Zaia ha accolto con una certa soddisfazione poiché se la legge fosse in-
lamentari, con questi tre nomi di peso in campo, seguiranno fino in fondo la sua indicazione di voto. Assolutamente contraria Fratelli d’Italia che, forte di un consenso assolutamente vasto, vede nelle prossime scadenze elettorali, in primis proprio quelle regionali, l’occasione di moltiplicare in modo esponenziale il proprio numero di amministratori sui territori. Il segretario Regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, da sempre acerrimo rivale di Luca Zaia fa sapere, proprio in queste ore, di essere contrario al terzo/quarto mandato e di sperare che il Veneto possa toccare, nella spartizione nazionale, proprio agli azzurri non disdegnando, neppure, di poter essere lui il candidato Presidente. Menzione a parte merita il caso Liguria: Giovanni Toti giunge al termine del suo secondo mandato e, nonostante abbia fondato nel 2022 il suo movimento “Italia al centro” fu indicato la prima volta come candidato proprio in quota Forza Italia. (r.r.)
trodotta potrebbe candidarsi e concorrere per quello che, di fatto, sarebbe il suo primo mandato poiché il primo, antecedente al 2004 quando fu fissato il limite di due, non rientrerebbe nel conteggio. Ma non è l’unico Zaia ad osservare con grande attenzione quale sarà l’iter parlamentare di questa proposta di legge. Spettatori più che interessati i Presidenti PD dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, della Puglia, Michele Emiliano e della Campania, Vincenzo De Luca giunti tutti alla fine del proprio secondo quinquennio alla guida delle rispettive regioni. La segretaria nazionale Dem, Elly Shlein da sempre si dice contraria in nome del rinnovamento, ma non è detto che i gruppi par-
Aumentati i fondi regionali per la lotta alla violenza sulle donne Elisa Venturini: “Sportelli anche nelle università, è un problema che va affrontato con risorse adeguate” “La tragedia di Giulia Cecchettin ha scosso tutti noi ma ha avuto anche la forza di spingere tante ragazze e tante donne a rivolgersi alle istituzioni per denunciare e segnalare le situazioni di disagio e di potenziale pericolo. La Regione da sempre è attenta a questo fenomeno e per il 2024 ha aumentato i fondi messi a disposizione che sono passati da 1.000.000 di euro a 1.550.000 per sostenere i 26 centri antiviolenza e le 28 case rifugio presenti in Veneto: ai fon-
di regionali si aggiungono quelli stanziati dallo stato che nel 2023 erano di 2,9 milioni di euro. Le modalità di assegnazione verranno definite nell’apposito tavolo di coordinamento regionale che si terrà entro febbraio”: a parlare è Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale. “L’aumento delle segnalazioni da parte delle donne è al tempo stesso un segnale positivo, perché indica una crescente fiducia nelle istituzioni, ma anche un segnale negativo perché sta a significare che le situazioni potenzialmente a rischio sono molte: in questo senso va svolta una forte e determinata campagna culturale e di sensibilizzazione indirizzata specialmente ai giovani.
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Prendendo atto anche della richiesta di maggiori risorse che arriva dal territorio, la Regione ha aumentato in modo significativo i fondi destinati a queste iniziative: in particolare credo che vada segnalata una importante novità che è quella dell’apertura di sportelli all’interno delle università, per offrire un servizio semplice da raggiungere alle ragazze più giovani ed anche alle tante studentesse fuori sede che hanno scelto il Veneto per la loro formazione. Le violenze (sia fisiche che psicologiche) di genere sono un grave problema che va affrontato con la collaborazione di tutti: singoli cittadini, istituzioni ed associazioni di volontariato. Per questo è giusto che la Regione faccia, come sta facendo, la sua parte in modo concreto”.
Elisa Venturini, consigliere regionale di Forza Italia
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Eventi
Venezia. Ancora una volta la firma è del direttore artistico Massimo Checchetto
La magia del Carnevale si rinnova e celebra la figura di Marco Polo L’assessore Venturini: “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole”
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l Carnevale quest’anno incarna a pieno l’animo avventuriero e curioso di Marco Polo, il viaggiatore per antonomasia. Quando ci siamo seduti attorno a un tavolo per sviluppare idee e iniziative in vista di questa edizione del Carnevale, che fino al 13 febbraio coinvolgerà laguna e terraferma, siamo partiti da lui, narratore di mondi fantastici e lontani, commerciante che con sprezzo del pericolo ha conosciuto culture e tradizioni inimmaginabili. Per questo lo slogan della kermesse è ‘Ad Oriente... il mirabolante viaggio di Marco Polo’. Celebreremo i 700 anni dalla sua morte facendoci promotori del suo messaggio e del suo esempio. Che è poi l’esempio dei Grandi della Storia, sospinti dalla curiosità di spingersi sempre un po’ più in là”. Parola dell’assessore al Turismo Simone Venturini che sottolinea la volontà di dar vita a un palinsesto di eventi diffusi che possano coinvolgere tutti, ma proprio tutti. “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli - aggiunge - ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole. Una tradizione che sta prendendo sempre più piede”. Tutto il territorio comunale diventa la mappa di un viaggio fantastico caratterizzato da spettacoli, musica e arte per un Carnevale “capillare” e fantasioso. Un’edizione che avrà come filo rosso l’impresa più grande di tutte: l’arrivo di Marco Polo alla corte del Gran Khan
in Cina e il suo racconto minuzioso e intrigante giunto a noi attraverso le pagine de Il Milione, capolavoro della letteratura mondiale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 vede ancora una volta la firma del direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto e ha riservato molte sorprese fin dal primo fine settimana con l’atteso corteo acqueo capitanato dalla mitica “Pantegana” lungo il Canal Grande e con gli spettacoli nei teatrini orientaleggianti allestiti in piazza San Marco, in piazza Ferretto e in altri campi e luoghi della città. “E poi ancora il corteo delle Marie sabato 3 febbraio, le mostre, la cultura, l’attesissimo spettacolo notturno in Arsenale - aggiun-
ge l’assessore Venturini - ‘Terra incognita. Il mirabolante viaggio di Marco’ (il 2 febbraio, ndr) sarà uno show che riempirà di magia lo specchio d’acqua della Darsena Grande. Un racconto immaginifico, liberamente ispirato a Il Milione, narrato in chia-
Il 3 febbraio appuntamento con il Corteo delle Marie. Festeggiamenti anche per il Capodanno Cinese del 9 febbraio ve fantastica attraverso i diversi linguaggi creativi dell’arte”. Venezia incontrerà l’Estremo Oriente anche grazie a un’iniziativa organizzata dall’Associazione per la Promozione della Cultura e del Turismo Italia-Cina (ICCtpa). In occasione del Capodanno cinese il 9 febbraio, nel pomeriggio, partirà un’imponente parata per le vie pedonali di Mestre: draghi e serpenti procederanno festosi affiancati da bambini e ragazzi in abiti tradizionali (lanterne alla mano) per celebrare, insieme al pubblico, il countdown verso la mezzanotte cinese (ore 17 locali). A Venezia, invece, Campo San Polo sarà allestito a tema per l’evento, mentre l’Arsenale ospiterà spettacoli di arte cinese e l’M9 di Mestre, infine, darà vita a laboratori ad hoc.
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FEBBRAIO 2024
on-line:
L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Nel 2022 in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi
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l carcinoma del collo dell’utero (o cervice uterina) è, dopo il tumore della mammella, la seconda neoplasia per frequenza tra le donne. Il fattore capace di provocare l’insorgenza della malattia è rappresentato quasi esclusivamente dall’infezione persistente da papilloma virus (HPV), a trasmissione sessuale. L’HPV è un virus che provoca un’infezione molto comune nella popolazione, ma nella maggior parte delle donne scompare spontaneamente dopo uno o due anni. In alcuni casi l’infezione persiste e può provocare delle lesioni che, se non curate, potrebbero lentamente diventare un tumore. Nel 2022, in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi, si tratta dell’1,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne. La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace contro questo tumore: la diffusione dei programmi di screening, con il Pap test e il test HPV più recentemente, ha rappresentato il principale fattore di riduzione dell’incidenza e mortalità per la neoplasia. Il Pap test consiste nel prelievo di alcune cellule del collo dell’utero che vengono analizzate al microscopio per verificare eventuali lesioni provocate dal virus HPV. Il prelievo è semplice, non doloroso e richiede pochi minuti. Per il test HPV si prelevano alcune cellule del collo dell’utero, come per il Pap-test. Il
Tumore al collo dell’utero, con la prevenzione e la diagnosi precoce si può vincere
Prosegue alla pag. seguente
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Prevenzione. La campagna di sensibilizzazione dell’Ulss 6 Euganea
Screening mammografico, più di 300 donne salvate grazie alla diagnosi precoce Consiste in una mammografia che consente di diagnosticare un eventuale tumore alla mammella nella fase iniziale di sviluppo, quando è più facilmente trattabile e con una maggiore probabilità di guarigione
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el 2023 l’attività di screening mammografico del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) dell’Ulss 6 Euganea, ha coinvolto più di 64.000 donne (tra inviti inviati e contatti spontanei), registrando un’aderenza di più di 44.000 utenti, con oltre 3.000 indagini di secondo livello e più di 300 donne salvate grazie a un intervento a seguito di tutte le indagini effettuate. E’ questo il bilancio di un anno di attività dell’azienda sanitaria padovana che vuole sensibilizzare ancora una volta le donne all’importanza della prevenzione. Lo screening mammografico è un esame gratuito che non richiede l’impegnativa del medico e viene effettuato ogni due anni, su invito del Sisp, con l’obiettivo di diagnosticare precocemente un tumore alla mammella. La mammografia è un esame che consente la diagnosi precoce di un tumore nella fase iniziale di sviluppo, quando è molto piccolo e non è ancora possibile sentirlo con la semplice palpazione. Risulta quindi più facilmente trattabile e con una maggiore probabilità di guarigione. Lo screening è rivolto alle donne tra i 50 e i 74 anni residenti nei territori delle rispettive aziende sanitarie del Veneto. Secondo l’esperienza scientifica, infatti, la mammografia è più efficace se viene eseguita regolarmente ogni due anni tra i 50 e i 74 anni. In età diverse e in caso di dubbi, è possibile rivolgersi al medico di famiglia. In cosa consiste lo screening mammografico? Si tratta di una mammografia (due radiografie per ogni seno). Per ottenere una buona mammografia il seno deve essere compresso per pochi minuti e per questo è possibile provare un certo fastidio o un dolore passeggero. La mammografia è eseguita da un tecnico specializzato e successivamente è esaminata da due radiologi che decidono, se necessario, di completare l’esame con altre indagini, anche queste gratuite. Se risulta normale, l’esito della mammografia viene inviato a casa per posta dopo circa tre settimane. Se i medici radiologi ritengono necessario eseguire ulteriori accertamenti, le donne sono invece richiamate ed assistite dai Servizi Ospedalieri di competenza. Le donne, che rientrano per età e residenza nel progetto di screening e non sono ancora state invitate, possono fissare un appuntamento telefonando al centro di Coordinamento Screening.
L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Prosegue dalla pag. precedente materiale prelevato è esaminato in laboratorio per la ricerca del Papilloma virus umano (HPV). Perché fare questi test anche se ci si sente bene? Perché questo tumore e le lesioni che lo precedono non sempre danno disturbi. I test di screening consentono di prevenire il tumore del collo dell’utero o di individuarlo in fase iniziale. La lunga fase preclinica della malattia e la possibilità di diagnosticare ed esportare sotto guida colposcopica le lesioni precancerose costituiscono infatti i punti di forza di questo programma di “prevenzione secondaria”. Il livello di copertura dello screening cervicale (proporzione di utenti che hanno fatto il test sul totale della popolazione bersaglio) in Italia è del 41%. Per questo tumore esiste anche una “prevenzione primaria” rappresentata dai vaccini antiHPV, offerti gratuitamente agli uomini e alle donne dai 12 ai 26 anni, ma con dati di efficacia anche in donne fino a 45 di anni di età e in chi ha già ricevuto trattamenti per lesioni pre neoplastiche. Il Programma di Screening in Veneto ha lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione. È un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Si rivolge a tutte le donne che hanno residenza in Veneto a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni. Propone tramite lettera d’invito il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV, il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, perciò, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della ULSS di appartenenza. Se il test è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla ULSS e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se il Pap test è positivo, la persona riceve una comunicazione dalla ULSS e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia). Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. La stessa procedura si segue se il test HPV risulta positivo, nel caso in cui, effettuato sullo stesso campione, anche il Pap test dovesse essere positivo. Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno. Un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.
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Sanità e formazione. In 13 anni 250 ecografisti, tra medici di tutte le specialità
Medici da tutta Italia a scuola di ecografia all’ospedale di Dolo P
rimo giorno di Scuola d’ecografia per internisti, gastroenterologi, chirurghi, nefrologi, geriatri e medici di pronto soccorso arrivati da tutta Italia all’ospedale di Dolo, nel Veneziano. I 18 allievi si aggiungeranno ai 250 ecografisti formati in tredici anni di corso di alta specializzazione offerto dall’Ulss 3 Serenissima. Un percorso che ha educato alla tecnica dell’ecografia anche pneumologi, fisiatri, anestesisti, medici di famiglia e medici del lavoro. Per la prima volta le lezioni saranno rivolte agli specializzandi dell’Università di Padova. Il corso infatti è stato inserito nel programma formativo della Scuola di specializzazione in Medicina interna diretta dal professore Roberto Vettor, e così quest’anno la Scuola di ecografia di Dolo ha riservato agli universitari otto banchi. La Scuola di ecografia, riconosciuta Siumb (Società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia), è l’unica nel Veneziano e ne conta due altre sole nel Veneto. Avviata dall’allora primario di Medicina di Dolo Giuseppe Marin, il corso è passato in eredità all’attuale direttore del reparto, Moreno Scevola, “con l’obiettivo di mantenere i medici aggiornati con le realtà scientifiche nazionali e internazionali, e di permettere ai nuovi corsisti di acquisire confidenza con una metodica oramai sempre più indispensabile nell’affrontare il paziente internistico e non - spiega il primario Scevola -. I colleghi verranno preparati nella teoria e, poi, sul campo ad usare al meglio l’ecografo, seguendoci anche in ambulatorio e in corsia. L’ecografo sta diventando sempre di più uno strumento presente nei vari reparti ospedalieri, perché permette di perfezionare la diagnosi con una metodica non invasiva. Quando il paziente è in reparto, diventa più facile per il medico gestire l’iter diagnostico terapeutico senza farlo spostare”. Oltre al direttore Moreno Scevola, gli insegnanti del corso sono radiologi, internisti, angiologi ed endocrinologi degli ospedali di Dolo e Mestre.
A metà gennaio ha preso il via la scuola per altri 18 giovani nel reparto di Medicina del nosocomio dell’Ulss 3 Serenissima: per la prima volta le lezioni diventano anche un corso per specializzandi dell’Università di Padova.
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31 . 12 . 2023
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Per la parte pratica sono presenti la coordinatrice del corso Alessandra Galioto, medico internista di Dolo, insieme all’epatologa Chiara Pilutti, l’angiologo Michelangelo Marobin e l’endocrinologa Francesca Sanguin. Il professor Roberto Stramare, del dipartimento di Medicina servizio di radiologia dell’Università di Padova, sarà il garante del corso per la Siumb. “L’ospedale di Dolo, con questo corso di alto livello, rende disponibili la tecnologia e le conoscenze della sua struttura anche per cercare di catturare l’attenzione dei nuovi medici, di attrarre giovani che possono rilanciare il futuro della sanità” è il commento del direttore generale Edgardo Con-
tato. “Spero – aggiunge - che il loro investimento di vita sia all’interno della sanità pubblica, grande patrimonio che va tutelato e difeso, e che tanto sta dando loro anche a livello di formazione”. “Un corso di questo tipo è prezioso perché, al di là della capacità tecnica, insegnerà agli studenti che non esiste un medico bravo a fare le ecografie: il medico bravo è colui che oltre ad avere queste abilità sa mettersi in relazione con i colleghi - aggiunge il direttore sanitario Giovanni Carretta -. Noi medici dobbiamo sapere che quando ci relazioniamo con colleghi che hanno altre competenze oltre alla nostra, il nostro punto di vista si arricchisce, a beneficio nostro e del paziente”.
I benefeci effetti della Lanaterapia per la mente e per il corpo “Liberare la mente”: è con questo spirito che le pazienti ricoverate in Oncologia e quelle in trattamento chemioterapico nel Day Hospital oncologico dell’ospedale di Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana, testimoniano l’efficacia del progetto di Lanaterapia. L’iniziativa, che coinvolge le pazienti oncologiche con attività di lavoro a maglia, ha l’obiettivo di stimolare la creatività e la manualità, spesso compromessa dagli effetti collaterali del percorso terapeutico, dando loro sollievo all’interno dell’ambiente ospedaliero. “Sono molto emozionanti i momenti che ho vissuto nell’assistere alla socializzazione tra pazienti, alla rottura dall’isolamento e dai pensieri negativi, e alla tanta voglia di creatività nelle mani e nella mente”: è il commento di Sabina, una delle pazienti di Oncologia, che ha voluto testimoniare quanto sia apprezzato il progetto. Si tratta di una iniziativa attivata da qualche mese al Ca’ Foncello, promossa da Acto Triveneto, associazione pazienti della rete Alleanza contro il tumore ovarico, in
collaborazione con l’associazione Gomitolorosa. ll lavoro a maglia o all’uncinetto è un’attività dalla quale trarre grandi benefici per la salute fisica e mentale ed è per questo che l’associazione Gomitolorosa la promuove come terapia per adulti, bambini, giovani, anziani, uomini, donne, pazienti, persone stressate.
“Si può definire una terapia alternativa o complementare – sono le motivazioni dell’associazione - per tutti coloro che soffrono di problemi di motricità manuale. Aiuta a recuperare la calma in una situazione di stress o ansia. Migliora l’umore, aiuta a socializzare, a stringere nuove amicizie. Stimola creatività, estro e pazienza. Quando si lavora a maglia o all’uncinetto la mente è in silenzio. Diminuisce la tensione muscolare, il cuore rallenta, si abbassa la pressione sanguigna. Entriamo in uno stato di profondo rilassamento psicofisico”. Per i suoi tanti benefici, Gomitolorosa si è posta l’obiettivo principale di portare la lanaterapia nelle sale d’attesa di Ospedali, Strutture ed Enti che si occupano di salute e ovunque ci siano pazienti e familiari in tensione per le terapie, le attese, le prospettive future. Tra le strutture che hanno aderito c’è anche l’ospedale di Treviso, con un buon indice di gradimento da parte delle pazienti che, come Sabina, hanno avuto modo di apprezzare tutti i benefici del progetto.
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n Italia nascono ogni anno oltre 30.000 neonati prematuri (il 7% dei nati), cioè bambini che vengono al mondo prima della trentasettesima settimana di età gestazionale. Fra questi neonati prematuri, quelli che pesano meno di 1500 grammi sviluppano, nel 45% dei casi, una malattia polmonare cronica chiamata displasia broncopolmonare che richiede prolungata ossigenoterapia per settimane o mesi con conseguenze che possono persistere fino all’età adulta. Al momento non sono disponibili cure efficaci e sicure per questa malattia. Al via una prima sperimentazione clinica basata sull’uso terapeutico delle vescicole extracellulari, un prodotto naturale isolato da cellule del cordone ombelicale, per la prevenzione della displasia broncopolmonare, la malattia polmonare cronica dei lattanti nati prematuri. Nel luglio 2023 l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha approvato questa sperimentazione che ha poi ottenuto il via libero anche dal Comitato Etico Nazionale e da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Si tratta di un progetto che nasce dalla sinergia fra Università di Padova, Azienda Ospedale e l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha prodotto questa “ricerca traslazionale” presentata “made in Padova”, di recente presentata tra gli altri dal Direttore generale Azienda Ospedale, Giuseppe Dal Ben, e dalla rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli. La ricerca traslazionale ha come obiettivo la trasformazione dei risultati ottenuti dalla ricerca di base effettuata presso la Torre della Ricerca Pediatrica in applicazioni cliniche al letto del paziente. Il trial clinico internazionale prende il via presso la Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, centro hub del triveneto per la prematurità, e verranno inclusi nello studio neonati di peso inferiore a 1500 grammi. La sperimentazione è coordinata dal centro patavino e coinvolge 4 neonatologie italiane (Firenze, Genova, Milano e Modena) e 2 in Belgio. “Si tratta di uno studio di Fase 1 che prevede
l’utilizzo nei neonati prematuri di una nuova terapia, le vescicole extracellulari, che nelle fasi precliniche (in vitro e in vivo), hanno presentato risultati estremamente promettenti e un’ottima sicurezza – spiega il prof. Eugenio Baraldi, direttore del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino di Padova e Direttore scientifico dell’IRP Città della Speranza -. Queste microvescicole, grazie al loro contenuto di numerosi mediatori presentano attività anti-infiammatoria e pro rigenerativa dei polmoni immaturi, rappresentando un approccio estremamente innovativo per la prevenzione e la cura della displasia broncopolmonare”. Il loro utilizzo in ambito neonatale è stato ipotizzato otto anni fa dall’incontro tra il Prof. Eugenio Baraldi e il Prof. Maurizio Muraca, esperto di medicina rigenerativa e vescicole extracellulari. Da allora è partita una lunga sperimentazione preclinica con vescicole extracellulari esplorata con modelli in vitro e modello animale con risultati estremamente incoraggianti con il contributo del Prof. Andrea Porzionato del Dipartimento di Neuroscienze, della Dr.ssa Michela Pozzobon e del
Dr. Luca Bonadies del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino e Istituto di Ricerca Pediatrica. È questo il primo studio in Europa a ricevere il via libera dell’EMA, l’ente deputato a vigilare sulla sicurezza e l’efficacia dei medicinali, ma è anche il primo al mondo che utilizza questo prodotto naturale soddisfacendo tutti i requisiti degli enti regolatori. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con un gruppo farmaceutico belga, che ha sviluppato un prodotto compatibile con gli standard farmaceutici sulla base dei brevetti depositati presso l’Università di Padova e l’Istituto di Ricerca Pediatria. L’applicazione clinica di questa nuova terapia ha richiesto la certificazione da parte dell’AIFA del reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Dipartimento Salute Donna e Bambino di Padova per lo svolgimento degli studi di Fase 1, un riconoscimento che è stato possibile grazie alla rigorosa attività di formazione di tutto il personale medico e infermieristico del reparto di neonatologia che ha raggiunto tutti gli standard internazionali richiesti. È la prima sperimentazione di fase
“Invecchiare bene, istruzioni per l’uso”: incontri pubblici a Padova Proseguono per tutto il mese a Padova gli appuntamenti pubblici “Invecchiare bene: istruzioni per l’uso”, nove incontri proposti nell’ambito del più vasto progetto del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, e attivati in collaborazione con il Servizio Prisma – Padova accende comunità, progetto del Settore Servizi Sociali del Comune di Padova. “Invecchiare bene: istruzioni per l’uso” intende fornire indicazioni per prendersi cura di sé attraverso strategie che rallentano i processi di invecchiamento fisico e mentale e che aiutano l’integrazione e la partecipazione sociale. Sono vere e proprie “istruzioni per l’uso” che toccano temi importantissimi e che entrano a far parte della vita di ognuno di noi, vuoi per esperienza personale o per vissuto di altri: invecchiamento cognitivo e dei sensi, i microbi, virus e funzione delle vaccinazioni, medicina rigenerativa, longevità e differenze di genere, muscoli, respiro, pianificazione delle cure e principi biologici alla base dell’invecchiare. Ancora una volta il dipartimento di Medicina molecolare patavino
mette a disposizione della comunità le sue competenze - dalla ricerca di base alla clinica, alla bioetica - e contribuisce a promuovere una nuova cultura dell’età anziana. L’obiettivo principale del progetto è costruire una consapevolezza diffusa sia delle risorse per tutelare la salute fisica e psichica delle persone anziane, sia degli strumenti etico-giuridici per salvaguardare le loro scelte e la loro personalità. “Si tratta di un progetto ambizioso, che ha come obiettivo quello di diffondere alcune delle tematiche di ricerca biomedica e bioetica proprie del dipartimento di Medicina Molecolare e inerenti all’invecchiamento. - ricorda Paola Brun, Professoressa di Istologia ed Embriologia, referente Commissione Terza Missione del dipartimento di Medicina Molecolare - Gli incontri con la popolazione hanno lo scopo di sviluppare nei cittadini la consapevolezza sia delle nuove risorse medico-biologiche disponibili per invecchiare al meglio, sia degli strumenti per far valere la loro volontà, anche nella fase finale della vita (testamento biologico, pianificazione, condivisa delle cure, fiduciario)”.
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SVIZZERA
Basilea, tra arte e follia Qui il Carnevale esplode all’alba Alle 4 di mattina, in un’atmosfera surreale, il lunedì dopo le Ceneri, la grande festa fende il buio della notte. Un corteo di migliaia di lanterne e di maschere percorre le vie del centro e dà il via a una “tre giorni” in cui salta ogni regola. La più “europea” della città svizzere è orgogliosa anche dei suoi 40 musei, delle sue architetture contemporanee e per aver convinto Erasmo da Rotterdam a trasferirsi qui di Renato Malaman
Che i basilesi siano un po’ matti, beh: diciamo eccentrici, lo si riscontra ad ogni festa del calendario. Il clou è rappresentato dal Carnevale, il cui inizio (quest’anno cade il 19 febbraio e si va avanti fino al 21) viene celebrato… nel cuore della notte. Seguendo un antico rituale. Festa che esplode all’improvviso in un tripudio di maschere e di musica, preceduta da ore in cui prendere sonno è davvero un’impresa. Un corteo di almeno diecimila persone, molte delle quali provenienti dall’estero, a quell’ora strana e insolita, è pronto a sfilare lungo le vie del centro dopo una lunga e spasmodica attesa. Surreale, sembra tutto surreale. Il Carnevale di Basilea, che affonda le sue origini nel XIV secolo, viene chiamato dai basilesi «Drei scheenschte Dääg» (i tre giorni più belli). La festa è così originale da essere stata inserita nella Lista dei ben del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Il Carnevale di Basilea “scoppia” ogni anno il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri e fa parte dell’identità stessa della città. E’ il fulcro della sua forza creativa. Per tre giorni l’ordine «normale» delle cose viene sospeso. Tutto inizia alle 4 del mattino, quando in centro storico vengono spente tutte le luci. Nel buio e nel silenzio più assoluti, in un’atmosfera quasi spettrale, i mazzieri pronunciano la fatidica frase «Morgestraich vorwärts marsch» che da secoli, immancabilmente, sancisce l’inizio del Carnevale. Poi si accendono migliaia di lanterne e, nello stesso tempo, migliaia di suonatori di tamburi e pifferai in maschera iniziano a sfilare per le vie della città. Il martedì è poi dedicato alla mascherata dei bambini e alle “Guggenmusiken”, le bande musicali itineranti. A dare un tocco del tutto particolare al Carnevale di Basilea sono anche un centinaio di gruppi di “Schnitzelbänke” che con i loro versi satirici improvvisati nei ristoranti e nelle cantine riproducono l’atmosfera goliardica delle origini. Un altro momento clou è l’esposizione delle 180 lanterne sulla Münsterplatz. Con la sua cornice straordinaria questa piazza medievale è lo sfondo ideale per poter ammirare fantastiche opere d’arte. Ma che i basilesi amino l’originalità lo testimoniano altre feste della città. Prendiamo i mercatini di Natale, che in questo angolo di Svizzera incastonato fra Germania e Francia, sono un’altra tradizione radicata. Fra un mare di bancarelle, in Barfüsserplatz, viene eretta ogni anno una piramide di Natale di dimensioni giganti. Ricorda quelle della Sassonia, in cui la grande elica mossa dal calore delle candele fa girare tre piattaforme circolari, mostrando scene della Natività. A guardarla si ritorna all’infanzia… A Capodanno, poi, c’è una fontana del centro, quella del Tritone, che all’improvviso fa sgorgare vino anziché la solita acqua. Un vino speziato medievale che, dicono, porti bene. Basilea, anima aperta. Città transnazionale dove la maggioranza della popolazione votò, tra le poche, per l’Unione Europea. E’ la città dove visse l’ultima stagione della sua lunga vita Erasmo da Rotterdam, il grande umanista che proprio qui trovò lo stampatore più idoneo per valorizzare le sue pubblicazioni.
Sintonizzati sul futuro.
Nessun’altra città europea presenta una simile densità di musei di alto livello: se ne contano oltre 40. Lo straordinario Kunstmuseum (o Museo delle Belle Arti) è uno musei privati più antichi del mondo. La sua fondazione risale al 1662. Secondo il “Times” per le opere che custodisce è il quinto museo più ricco al mondo. E c’è pure un “miracolo” da raccontare. Nel 1967 i basilesi impedirono la vendita di due capolavori, comprandoli con una colletta. Si trattò di due quadri di Picasso, “I due fratelli” e «Arlecchino seduto”. Imperdibile la visita della Fondazione Beyeler, il museo d’arte più visitato in Svizzera: per i loro tesori d’arte Ernst e Hildy Beyeler fecero costruire uno spettacolare complesso museale all’architetto Renzo Piano, che tradusse questo desiderio interpretandolo con uno spettacolare gioco di volumi e specchi d’acqua. Quest’anno è prevista una grande retrospettiva dedicata a Matisse. Basilea è una città fondata dai Celti, a cui seguirono i Romani, poi i Franchi. Deve la sua fortuna a una grande via di comunicazione come il Reno, che è anche il mare dei basilesi, (d’estate ci si può nuotare e praticare sport), e all’industria, prima tessile, poi chimica, e oggi farmaceutica. La città antica, sulla collina, è dominata dalla cattedrale. Insieme all’antico ponte Mittlere Brücke, la cattedrale Münster è il simbolo più noto di Basilea.
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Film e serie tv visti da vicino
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Rubrica a cura di
Trame, protagonisti e volti nuovi, anticipazioni e commenti
Paolo Di Lorenzo
No activity, comicità a raffica con Zingaretti e Tiberi
Night country, Foster perfetta tra il crimine e l’esoterico I
l tempo è il migliore assassino, diceva Agatha Christie. Oltre ad andare per la maggiore ai tempi di “Camorra Love (Rip)”, questa citazione potrebbe riassumere l’evoluzione di “True detective”. Rivelazione del 2014, la serie di Nic Pizzolatto ha dimostrato che il racconto televisivo poteva essere - anche - cinema a partire dai suoi volti, che nella prima stagione erano Woody Harrelson e Matthew Mc Conaughey. Fu grazie alla famia ottenuta per “True Detective”, per stessa ammissione di Mc Conaughey, che vinse l’Oscar per Dallas Buyers Club. Poi venne la seconda stagione, affrettata da HBO che voleva replicare il successo della prima: il risultato lasciò l’amaro in bocca a molti dopo il già deludente finale della prima stagione. Quattro anni dopo, nemmeno il due volte premio Oscar Mahershala Ali è riuscito a risollevare le sorti della terza stagione. Il tempo ha davvero ucciso “True Detective”? A giudicare dalla quarta stagione, non proprio. Il timone è passato a Issa López, la quale gioca coi generi - sconfinando con agio nel paranormale - per non ricadere nell’errore commesso da chi l’ha preceduta. Basta una nuova showrunner e la lunga notte dell’Alaska a ricreare la magia dell’esordio? Senz’altro “Night Country” è la migliore stagione dopo la prima, ma qualcosa non funziona. In questo capitolo True Detective - il paziente zero dell’epidemia di true crime che imperversa ancora oggi - è come se cercasse di stare al passo con quelle stesse serie che, negli ultimi anni, hanno tentato di emularla. C’è un po’ di “Omicidio a Easttown”, echi di “Big Sky” e anche qualcosa di “Daily Alaskan” con Hilary Swank. “Night Country” dà il meglio di sé quando vira verso l’horror rispetto al commento sociale, quasi come se dovesse spuntare le caselle del format. Jodie Foster - nemica giurata della Gen Z – è perfetta nel ruolo della boomerissima Liz Danvers, ma l’alchimia con Kali Reis sembra non ingranare mai davvero. Vale la pena guardarla? Senz’altro, ma continuare a puntare su franchise di facile richiamo - ancorché stremati dalla prova del tempo - invece di proporre storie totalmente nuove ci sembra una reiterazione del reato mica da ridere.
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uca Zingaretti e Alessandro Tiberi sono tra i protagonisti di No Activity - Niente da segnalare, la comedy in streaming su Prime Video. La serie in sei episodi è il racconto di due ladri in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Tuttavia il carico si fa attendere e le persone coinvolte - da ambo i lati della barricata - si ritrovano a fare i conti con un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Questa comedy impostata sull’attesa una sorta di Aspettando Godot in salsa poliziesco all’italiana - potrebbe piacere ai fan di Boris? Lo abbiamo chiesto a Tiberi, che nel cult interpretò lo stagista Alessandro. “Per carità!” scherza Tiberi, non volendo dare adito a paragoni o ancor peggio - ad aspettative che i fan di Boris, notoriamente molto protettivi della loro serie preferita, potrebbero finire per nutrire. È giusto così: No Activity è un prodotto in grado di stare in piedi da solo, con una comicità a raffica capace di tenere il passo delle clip che diventano virali su TikTok. Forse un po’ troppo piegata su questa sponda, ma poco male: basta mettere su un pezzo di Marcella Bella e passa la paura.
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Carla Signoris ed Emanuela Fanelli sono tra le protagoniste del serial. Interpretano l’agente di polizia maniaca del controllo Katia e la sua vittima Perri. Insieme, Katia e Perri in centrale proprio non riesco a stare. La prima è vittima di sé stessa e della propria mitomania, la seconda è già “con un piede fuori dalla porta”, come la definisce Fanelli. Katia è una donna il cui narcisismo non può suscitare un certo grado di benevolenza nel pubblico. Perri - la destinataria delle sue costanti angherie e della sua crociata anti-romanesco - finisce, in qualche modo, a prendersi cura di lei. Ridere di sé stessi è il miglior rimedio per il narcisismo? “L’autoironia è merce rara ed è sempre indice di intelligenza. Bisogna imparare a non prendersi troppo sul serio per evitare di cadere nelle trappole della vita,” afferma Carla Signoris.
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Basilea, tra arte e follia Qui il Carnevale esplode all’alba Alle 4 di mattina, in un’atmosfera surreale, il lunedì dopo le Ceneri, la grande festa fende il buio della notte. Un corteo di migliaia di lanterne e di maschere percorre le vie del centro e dà il via a una “tre giorni” in cui salta ogni regola. La più “europea” della città svizzere è orgogliosa anche dei suoi 40 musei, delle sue architetture contemporanee e per aver convinto Erasmo da Rotterdam a trasferirsi qui di Renato Malaman
Che i basilesi siano un po’ matti, beh: diciamo eccentrici, lo si riscontra ad ogni festa del calendario. Il clou è rappresentato dal Carnevale, il cui inizio (quest’anno cade il 19 febbraio e si va avanti fino al 21) viene celebrato… nel cuore della notte. Seguendo un antico rituale. Festa che esplode all’improvviso in un tripudio di maschere e di musica, preceduta da ore in cui prendere sonno è davvero un’impresa. Un corteo di almeno diecimila persone, molte delle quali provenienti dall’estero, a quell’ora strana e insolita, è pronto a sfilare lungo le vie del centro dopo una lunga e spasmodica attesa. Surreale, sembra tutto surreale. Il Carnevale di Basilea, che affonda le sue origini nel XIV secolo, viene chiamato dai basilesi «Drei scheenschte Dääg» (i tre giorni più belli). La festa è così originale da essere stata inserita nella Lista dei ben del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Il Carnevale di Basilea “scoppia” ogni anno il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri e fa parte dell’identità stessa della città. E’ il fulcro della sua forza creativa. Per tre giorni l’ordine «normale» delle cose viene sospeso. Tutto inizia alle 4 del mattino, quando in centro storico vengono spente tutte le luci. Nel buio e nel silenzio più assoluti, in un’atmosfera quasi spettrale, i mazzieri pronunciano la fatidica frase «Morgestraich vorwärts marsch» che da secoli, immancabilmente, sancisce l’inizio del Carnevale. Poi si accendono migliaia di lanterne e, nello stesso tempo, migliaia di suonatori di tamburi e pifferai in maschera iniziano a sfilare per le vie della città. Il martedì è poi dedicato alla mascherata dei bambini e alle “Guggenmusiken”, le bande musicali itineranti. A dare un tocco del tutto particolare al Carnevale di Basilea sono anche un centinaio di gruppi di “Schnitzelbänke” che con i loro versi satirici improvvisati nei ristoranti e nelle cantine riproducono l’atmosfera goliardica delle origini. Un altro momento clou è l’esposizione delle 180 lanterne sulla Münsterplatz. Con la sua cornice straordinaria questa piazza medievale è lo sfondo ideale per poter ammirare fantastiche opere d’arte. Ma che i basilesi amino l’originalità lo testimoniano altre feste della città. Prendiamo i mercatini di Natale, che in questo angolo di Svizzera incastonato
fra Germania e Francia, sono un’altra tradizione radicata. Fra un mare di bancarelle, in Barfüsserplatz, viene eretta ogni anno una piramide di Natale di dimensioni giganti. Ricorda quelle della Sassonia, in cui la grande elica mossa dal calore delle candele fa girare tre piattaforme circolari, mostrando scene della Natività. A guardarla si ritorna all’infanzia… A Capodanno, poi, c’è una fontana del centro, quella del Tritone, che all’improvviso fa sgorgare vino anziché la solita acqua. Un vino speziato medievale che, dicono, porti bene. Basilea, anima aperta. Città transnazionale dove la maggioranza della popolazione votò, tra le poche, per l’Unione Europea. E’ la città dove visse l’ultima stagione della sua lunga vita Erasmo da Rotterdam, il grande umanista che proprio qui trovò lo stampatore più idoneo per valorizzare le sue pubblicazioni. Nessun’altra città europea presenta una simile densità di musei di alto livello: se ne contano oltre 40. Lo straordinario Kunstmuseum (o Museo delle Belle Arti) è uno musei privati più antichi del mondo. La sua fondazione risale al 1662. Secondo il “Times” per le opere che custodisce è il quinto museo più ricco al mondo. E c’è pure un “miracolo” da raccontare. Nel 1967 i basilesi impedirono la vendita di due capolavori, comprandoli con una colletta. Si trattò di due quadri di Picasso, “I due fratelli” e «Arlecchino seduto”. Imperdibile la visita della Fondazione Beyeler, il museo d’arte più visitato in Svizzera: per i loro tesori d’arte Ernst e Hildy Beyeler fecero costruire uno spettacolare complesso museale all’architetto Renzo Piano, che tradusse questo desiderio interpretandolo con uno spettacolare gioco di volumi e specchi d’acqua. Quest’anno è prevista una grande retrospettiva dedicata a Matisse. Basilea è una città fondata dai Celti, a cui seguirono i Romani, poi i Franchi. Deve la sua fortuna a una grande via di comunicazione come il Reno, che è anche il mare dei basilesi, (d’estate ci si può nuotare e praticare sport), e all’industria, prima tessile, poi chimica, e oggi farmaceutica. La città antica, sulla collina, è dominata dalla cattedrale. Insieme all’antico ponte Mittlere Brücke, la cattedrale Münster è il simbolo più noto di Basilea.
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In una casseruola mettete la crema di zucca, il latte, lo zucchero e l’uovo: amalgamate bene con un cucchiaio e/o aiutandovi con una frusta elettrica. Aggiungete una ad una le farine, il lievito e il liquore all’arancia mescolando bene, fino ad ottenere un composto morbido, in modo da riuscire a prelevarlo con il cucchiaio. Mettete sul fuoco una padella con l’olio di semi e fatelo riscaldare. Aiutandovi con 2
Veneto24 passa alcucchiai, sistema di quantità ultima fate cadere piccole di pasta nell’olio ben caldo. Quando le pallinedi inizieranno a galleggiare, giratele in modo da farle dorare bene su ambo generazione DAB che permette ascoltare anche i lati: a questo punto aiutandovi con una pinza o una paletta mettetele ad asciugare su un la radio con una qualità audio perfetta. piatto foderato di carta assorbente da cucina. Proseguite la frittura fino a finire tutto il composto, lasciandole sgocciolare bene. Una volta raffreddate spostatele su un piatto da portata e cospargetele con lo zucchero a velo.
Ingredienti 150 g di crema di zucca DELSANTO 100 g di latte 1 uovo 80g di zucchero 30g di fecola di patate 30g di farina di mandorle 170g di farina 00
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½ bustina di lievito Q.B. olio di semi per friggere Q.B. zucchero a velo A piacere, per aromatizzare, un paio di cucchiai di liquore all’arancia o di grappa.
MODI DI DIRE IN DIALETTO VENETO: QUANTO NE SAI? 1 A B
C
COSA INDICA L’ESPRESSIONE “STAMATINA GHE SE AGUASSO”?
6 A B C
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COSA SIGNIFICA “ANDAR A BEVER ‘NA OMBRA”? mettersi all’ombra per ripararsi dal sole andare a vedere l’ombra del campanile andare a bere un bicchiere di vino.
Stamattina sono in ritardo Stamattina il terreno è bagnato, è caduta la brina Mi hanno attirato in un tranello
2
COSA VUOL DIRE “ANDAR A LA SENSA”? A Muoversi senza vedere dove si va B Andare alla cena C Camminare lentamente a causa di troppa gente nella strada.
A CHI SI DICE “SEI DE L’ANO DEL DO’ “?
7 A B C
COSA SIGNIFICA “ESSERE STUFO AGRO”?
3
essere ben abbronzato non poterne più, essere veramente stanco avere cucinato le verdure in agrodolce.
A B C
COSA SUCCEDE SE TI DICONO “TE ME SI’NDATO ZO DAI CALCAGNI O DÀI TÒTANI” ?
8
se sei antiquato se sei un musicista
A
hanno mangiato pesce avariato
se hai due anni
B
hanno perso fiducia in te
C
hanno perso i pantaloni
QUANDO SI USA L’ESPRESSIONE “ANDAR IN SÉRCA DE NÒTE”?
4 A B C
9 A B C
PERCHÈ SI DICE “ARA PICOLO CHE TI ZE DRIO CIAPAR ‘NA BRUTA ANDATA”?
5
quando si cerca nel buio quando si cerca di intonare una canzone quando si compone un brano musicale
A B C
perché il bambino cammina male perché il bambino si sta comportando male perché il bambino non capisce quello che gli si dice
QUANDO SI USA L’ESPRESSIONE “BECAR QUALCOSSA”?
SI USA DIRE “BOCA 10 PERCHÉ SERADA NO CIAPA MUSATI”?
quando si vedono le galline mangiare quando si sbatte il naso contro qualcosa quando si riesce a prendere qualcosa
A
perché è meglio stare in silenzio B perché se non chiedi non ti può essere dato nulla C perché ti devi mettere il casco quando vai via in moto
SOLUZIONI 1. = C / 2. = C / 3. = B / 4. = A / 5. = B / 6. = B / 7. = A / 8. = B / 9. = C / 10. = B
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Via Pio X, 18, 35010 - Santa Giustina in Colle PD Tel. 049 579 0598 - Fax 049 5793911 www.delsanto.it - e-mail: info@delsanto.it
SPACCIO AZIENDALE Produzione di conserve alimentari italiane con materia prima stagionale biologica e tradizionale, pronte all’uso a base di verdure, legumi, cerali senza additivi-glutammato-coloranti Orario di apertura dal Lunedì al Venerdì Mattino: 09:00 - 12:00 - pomeriggio 15:00 - 18:00
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Oroscopo
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ARIETE
BILANCIA
Questa volta potreste riuscire a realizzare tutti i vostri progetti: la fortuna v greeni assiste nell’ambito lavorativo e in quello affettivo. Si prospetta un periodo di affermazione e stabilità.
Avete tutta l’intenzione di essere ottimisti, di assecondare il vostro spirito d’avventura e di esprimere il meglio di voi stessi in ogni situazione. Febbraio vi regala grandi emozioni.
TORO Vi concedete più attenzione al vostro benessere e vi prendete cura di voi stessi. Riuscite ad ascoltarvi di più e ad accogliere con più chiarezza le vostre emozioni e i vostri sentimenti.
GEMELLI Fiducia in voi stessi è la strategia giusta per aprirvi la strada verso il successo, consentirvi di vivere un periodo di prosperità, di soddisfazioni con riconoscimenti e anche opportunità finanziarie.
CANCRO Siete coinvolti in una serie di impegni ed iniziative che non avevate previsto. La vostra energia e lo spirito di iniziativa vi condurranno con successo verso nuove esperienze.
Febbraio
SCORPIONE E’ tempo di rinnovarsi e di mettersi in vista con le vostre idee innovative e la vostra propensione al cambiamento. Dovete convincere chi vi è accanto che state percorrendo la strada giusta.
verso una nuova stagione, tra leggerezza e nuove sfide
proteggi la tua famiglia…
SAGITTARIO Potete anche spingervi a prendere decisioni audaci e concedervi qualche nuovo incontro per movimentare la vostra routine e trovare nuove motivazioni.
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CAPRICORNO Creatività ed emozioni contribuiranno a rendere più armoniosa la vostra giornata. Dedicatevi alle cose che vi appassionano senza rinunciare alla vostra rigorosa autodisciplina.
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LEONE Dopo tanti sforzi e tanti sacrifici otterrete i riconoscimenti professionali che meritate. La vostra caparbietà e la forza di volontà saranno premiate. Metterete in luce tutto il vostro carisma.
VERGINE Cercate nuove strade e nuovi stimoli per crescere. Le sfide vi appassionano e le affrontate con motivazione. Riuscire ad affermarsi è una salutare boccata di fiducia.
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Vi siete imposti una serie di buoni propositi che via via, con calma ma determinazione, volete portare a compimento per consentire alla vostra vita una svolta significativa.
PESCI Avete deciso di non rincorrere tutte le cose ma di fare una selezione di ciò che per voi è importante. Coltivate il vostro orto e raccoglierete frutti grandiosi.
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