FEBBRAIO 2024
Periodico d’informazione locale - Anno XXXI n. 25
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del Camposampierese Ovest
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Veneto inquieto Nicola Stievano
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orse Carlo Mazzacurati ne avrebbe ricavato qualche spunto per un nuovo film o uno dei suoi indimenticabili personaggi di un Veneto irrequieto e inquieto, sempre un po’ border line e alle prese con le proprie contraddizioni. Chissà se il grande regista, scomparso troppo presto dieci anni fa, avrebbe aggiunto alla sua potente galleria di veneti fuori dagli schemi anche “fleximan”, il giustiziere degli autovelox osannato sui social. Chissà come avrebbe raccontato le prodezze di questo vandalo (ammesso che sia uno solo) che a colpi di flessibile ha imposto a livello nazionale la narrazione del povero automobilista vessato dalle multe che risolve il problema da sé e che entra persino nel dibattito politico, facendo il paio con la crisi isterica provocata dalla “scoperta” delle città a 30 all’ora. Ancora una volta emerge la figura dell’eroe solitario, un po’ rude e un po’ romantico, pronto a combattere il “sistema” con le sue mani, pronto ad appianare le ingiustizie e le prevaricazioni con un taglio netto al palo che sorregge gli autovelox insieme ai nostri alibi. Allora non c’erano i social ma i “serenissimi”, giusto per fare un esempio, avrebbero goduto della stessa popolarità sul web. E’ la fin troppo facile scorciatoia che rifugge la complessità, la riflessione, il confronto civile.
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CAMPOSAMPIERESE, SUCCESSO PER IL PRIMO PROGETTO SPERIMENTALE DI SOSTEGNO ALL’AUTONOMIA ABITATIVA E LAVORATIVA Nove i nuclei familiari accolti nelle case comunali grazie al percorso “Housing First” voluto per supportare sul territorio i casi di emergenza alloggi e occupazione Servizio a pag. 5
Federazione Comuni
AUTONOMIA, PRIMA VITTORIA IN AULA AL SENATO: ESULTA IL CENTRODESTRA MA ORA LO SCONTRO SI FA PIU’ ACCESO, OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO
Servizio a pag. 20
FINE VITA BOCCIATO PER UN VOTO, IL CONSIGLIO REGIONALE SI DIVIDE TRA SORPRESA E NUOVE POLEMICHE Servizio a pag.19
ELEZIONI E GRANDI MANOVRE NEI PARTITI, L’INCOGNITA SUL TERZO MANDATO E LA MOSSA DEL LEGHISTA STEFANI
Il nodo delle riforme
Servizio a pag. 21
segue a pag. 5
Autonomia, stiamo cambiando il Paese
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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l voto favorevole del Senato al disegno di legge sull’autonomia differenziata rappresenta la pietra miliare che segna l’accelerata finale verso un traguardo di rinascita per il Paese; per tutto il Paese. Il Veneto, la nostra Regione, è stata l’apripista di un percorso che, una volta portato termine, sarà occasione di progresso e giovamento per tutte le realtà territoriali, anche quelle verso le quali rimane indispensabile un’attenzione solidale. segue a pag. 5
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Approvato all’unanimità il nuovo statuto e la trasformazione in Società Benefit
Nasce la nuova Etra
Rinnovata la Governance, confermata la guida del Presidente Flavio Frasson È nata la nuova Etra. Il 29 gennaio scorso, è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Soci il nuovo statuto che prevede anche la trasformazione della multiutility in Società Benefit. Con la modifica dello statuto societario, i Soci di Etra hanno deciso di passare da un sistema duale di governance ad uno tradizionale, che affida l’amministrazione della Società ad un Consiglio di Amministrazione composto da 5 membri, e la verifica del rispetto della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione ad un Collegio Sindacale composto da tre membri (più due supplenti). Il controllo analogo sulla società in house resta, invece, affidato a tutti i suoi Soci, riuniti nell’organismo aggregato denominato Comitato di Coordinamento.
entusiasmo. Ma soprattutto, garantendo il costante e pieno coinvolgimento dei Soci, dei dipendenti e del territorio che Etra si onora di servire - sottolinea il confermato Presidente
Consiglio di Sorveglianza che si è impegnato per permettere la crescita di questa Azienda, che adesso può guardare al futuro con impegno, visione e basi solide». Con oggi si chiude il lungo percorso, avviato nell’estate del 2021, che ha portato l’odierna Assemblea Straordinaria di Etra alla modifica dello statuto societario; percorso che ha visto il coinvolgimento e la piena partecipazione di tutti i Comuni soci della multiutility. La bozza del nuovo Statuto è stata infatti approvata da tutti i consigli Comunali e l’Assemblea di oggi è l’ultimo tassello che suggella questo epocale passaggio.
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Con la modifica statutaria, Etra ha acquistato anche la qualifica di Società Benefit, integrando il proprio oggetto sociale con obiettivi di beneficio comune, da perseguire nell’interesse dell’Ambiente, del Territorio e delle Persone.
Veneto24 passa al sistema di ultima «La scelta di passare a Società Benefit - sotgenerazione DAB che permette di ascoltare anche Confermati i 5 membri del nuovo Consiglio Flavio Frasson - Il mio ringraziamento va a tolinea la Presidente del neonato Consiglio di Elena Pavan - ci permetterà di tutti i con Sindaci,una che ci hanno accompagnato in Presidenza, di Amministrazione: Flavio Frasson, laPre-radio qualità audio perfetta. concentrarci maggiormente sugli obiettivi di Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Etra
sidente, Tiziana Stella, Vicepresidente e Sil- questa delicata fase di transizione e al Consiglio di Sorveglianza via Ruffato, Giansandro Todescan Etra ha acquisito la qualifica uscente, presieduto e Corrado Paganin quali consigliedi Società Benefit, integrando da Morena Martini, ri. Nominato anche il Collegio www.veneto24.it il proprio oggetto sociale con Sindacale con Carlo Vedove alla obiettivi di beneficio comune presidenza, Andrea Albanese, Ena favore dell’ambiente, della rica Favero quali membri effettivi, società, delle persone e del supplenti Mauro Micheli e Cristina territorio. Zarpellon. I componenti del Consiglio di Presidenza, espressione del territorio, presieduti dal sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan sono: Ornella Leonardi, Massimo Righetto, Valter Gallo, Valentino Turetta, Simone Bontorin, Antonella Corradin, oltre ai presidenti dei Bacini Brenta per i Rifiuti, Antonella Argenti e del Bacino Brenta Luca Pierobon. «Le sfide che ci attendono sono tante ed ambiziose e, come finora fatto, intendiamo perseguirle con abnegazione, professionalità ed
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beneficio comune, con una crescente sensibilità per i temi sociali e ambientali, il benessere delle persone e la crescita del territorio».
per aver lavorato al servizio del nostro Territorio e dei nostri utenti». «Con orgoglio saluto la nuova Etra e la costituzione dei nuovi organismi - sottolinea Morena Martini - Lascio con un pizzico di emozione un
Sede Etra di Cittadella (PD)
Dove lo butto? Olio alimentare L’olio, se disperso nell’ambiente, inquina: • il sottosuolo,, perché contamina i pozzi di acqua potabile; • la flora,, perché impedisce alle radici delle piante l’assunzione delle sostanze nutritive; • gli specchi d’acqua, perché impedisce l’ossigenazione e compromette la vita della flora e della fauna. Non va gettato nel wc o nel lavandino perché causa tappi e intasamenti nelle condutture anche domestiche con conseguenti danni agli impianti. L’olio per uso alimentare è: • l’olio usato in cucina per friggere; • l’olio di conservazione dei cibi in scatola o in vetro • l’olio, di oliva o di semi, usato per condire
COME RACCOGLIERE L’OLIO ALIMENTARE
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Raccogliere l’olio a temperatura ambiente in un contenitore a perdere (bottiglie o flaconi di plastica).
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Una volta riempito, chiudere bene il contenitore con il tappo.
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Inserire il contenitore nelle cisterne gialle dislocate nel territorio.
Verifica sul sito di Etra dove sono posizionate le cisterne nel tuo Comune.
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Facciamo il punto
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Accolti nelle case comunali
Autonomia, stiamo cambiando il Paese Luca Zaia Governatore Regione Veneto
L’Autonomia sarà il volano, anche in termini di entusiasmo e partecipazione alla vita pubblica, che condividiamo con le nuove generazioni, con i ragazzi che vedono nel cambiamento del Paese le basi per costruire con orgoglio e passione il loro futuro. Ringrazio i Senatori che hanno consentito di coronare questo primo voto positivo del Parlamento. Anche a fronte di tante affermazioni udite in questi giorni sento di dover ripetere e confermare che l’autonomia non vuole lasciare indietro nessuno, non è la fuga dei ricchi dalla nave in difficoltà. È un nuovo modo di unire e progredire insieme, superando con un moderno regionalismo le rovine di uno statalismo che, questo sì, nei decenni passati ha prodotto territori a differenti velocità. Di fronte alla portata storica della riforma che si sta profilando va ribadito chiaramente come l’autonomia non è la secessione dei ricchi che qualcuno si ostina a fare credere. Nessuna regione sarà privata di qualcosa e godrà, invece, di maggiori opportunità di crescita. La cabina di regia dei Lep mette a terra importanti e maggiori diritti dei cittadini, che saranno la garanzia di prestazioni e servizi uniformi su tutto il territorio nazionale. Lo stesso termine ‘differenziata’ non indica diversità tra le regioni ma identifica un sistema di autonomia articolato e virtuoso, già sperimentato con successo in altri grandi paesi europei come la Germania.
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n progetto sperimentale sull’accompagnamento all’autonomia abitativa di alcune famiglie del Camposampierese in difficoltà che sta dando i suoi primi risultati. La Federazione, assieme alla Cooperativa Carovana, la cooperativa Nuova vita e la rete Alta Padovana ha presentato in municipio a san Giorgio i risultati dell’innovativo progetto, finanziato dal Governo, nel quale, nell’arco di un anno e mezzo, sono state accompagnati nove nuclei familiari nel percorso di autonomia abitativa e lavorativa. Grazie anche al supporto del servizio sociale professionale di base dell’Ulss 6 Euganea, le famiglie sono state ospitate, per la durata del progetto, in immobili messi a disposizione dalle amministrazioni locali dell’Alta Padovana, dalle parrocchie, dai privati e dagli Enti del Terzo Settore. I nuclei familiari sono stati accompagnati in un percorso che li ha aiutati, non sono solo a uscire da una temporanea emergenza abitativa, ma anche a ricostruire una propria nuova realtà lavorativa e sociale. “Un’opportunità questo progetto sperimentale - come ha sottolineato la presidente della cooperativa Carovana Diana Chervanti- di fare una mappatura delle risorse immobiliari pubbliche, parrocchiali e private, che possono essere degli appartamenti “di passaggio” in emergenza abitativa ma anche di fare rete generativa tra pubblico, sociale e cooperative sociali e di accompagnare all’autonomia nuclei che altrimenti sarebbero rimasti sicuramente emarginati e in carico ai servizi”. Un’iniziativa apripista ad altri analoghi interventi in materia sociale, finanziati con il Pnrr. “L’emergenza abitativa è una difficoltà diffusa del territorio cui, come amministratori, siamo tenuti a fornire risposte” concludono la presidente della Federazione Sarah Gaiani, alla quale si aggiunge nel congratularsi il presidente del comitato dei sindaci dell’Alta Moreno Giacomazzi. Per la dirigente della Federazione Anna Maria Giacomelli, che ha curato la progettualità dell’intervento, il risultato finale è ampiamente positivo. (n.m.)
del Camposampierese Ovest
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Continua a fare molta più presa l’idea della “lotta” contro i cosiddetti “poteri forti”, via via identificati nell’autorità, nelle leggi, nelle regole che stanno alla base della società democratica nella quale abbiamo la fortuna di vivere. Ed è proprio perché siamo liberi di esprimere il nostro pensiero che molti possono osannare anche un gesto criminale come quello di abbattere un bene pubblico, che dovrebbe servire a migliorare la sicurezza sulle strade. Certo è il segnale dell’esasperazione di automobilisti, gente che va al lavoro e che ogni giorno è in automobile per necessità, di chi si sente braccato e punito ingiustamente. Sicuramente c’è qualcosa che non va nella gestione di questi apparecchi così come della mole di multe che staccano in continuazione, alle quali si aggiungono altre gabelle che fanno lievitare cifre già importanti. Ma non serve imbracciare un flessibile nel cuore della notte per cambiare le cose. Ora in tanti auspicano una “riflessione”: ben venga, purché non si limiti a facili e vuoti slogan.
Emergenza casa: successo per il progetto della Federazione
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Campodarsego, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero e per un numero complessivo di 11.483 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 5 febbraio 2024
Campodarsego
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Urbanistica. Il Comune acquisisce l’area per la viabilità del nuovo polo unico dell’istruzione
Quindicimila metri quadrati a disposizione della futura cittadella scolastica L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Valter Gallo, ha investito altri 400 mila euro per compare l’area adiacente al futuro campus e realizzare il parcheggio e altri servizi
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uindicimila nuovi metri quadri a disposizione per la realizzazione del nuovo polo scolastico nell’area del Parco del Santo, a ridosso dell’azienda Roncato. Gallo: “Polo all’avanguardia” Nei giorni scorsi il Comune guidato dal sindaco Valter Gallo ha acquisito da un privato per un costo di 400mila euro un terreno attiguo ai 15mila metri quadri già destinati alla costruzione della nuova scuola primaria del territorio. Lo scopo principale è realizzare il parcheggio e migliorare la viabilità della zona proprio in previsione del nuovo plesso scolastico. A fronte di aumenti alle stelle delle materie prime anche per le costruzioni e della mancanza, almeno fino a oggi, di contributi pubblici, il mega progetto da circa 15 milioni di euro del nuovo polo scolastico diventa sempre più realtà. “Questa acquisizione ci permetterà di ampliare l’area di pertinenza del polo che con la futura acquisizione dell’area Roncato prevista in convenzione e le aree già di proprietà dell’ente metterà a disposizione dello stesso polo un’area di complessivi 50 mila metri quadri dove poter sviluppare la scuola del futuro e tutte le strutture ad essa connesse - afferma Gallo -. Dopo lo studio preventivo del progetto già elaborato, in questi giorni verrà dato l’affidamento ad un professionista per redigere il progetto definitivo. Nel frattempo tutti gli uffici
comunali si stanno prodigando per reperire i pareri, i fondi ed eventuali contributi che sono indispensabili per poter continuare con l’iter di approvazione. Inoltre questa acquisizione - prosegue il primo cittadino - ci consentirà di realizzare il completamento dell’ultimo tratto della pista ciclabile di via Pioga, come è previsto dal piano delle opere pubbliche di quest’anno”. La nuova cittadella scolastica Originariamente il costo preventivato era di 13 milioni di euro ma l’aumento delle materie prime ha fatto schizzare in alto i prezzi: nonostante l’impennata dei costi, l’amministrazione non ha paura di accollarsi questo onere finanziario. “Noi siamo in grado di sostenere una spesa così significativa in quanto abbiamo entrate importanti e non teniamo alcun debito o mutuo acceso con nessuno - rassicura Gallo - Il prossimo 20 febbraio sapremo se avremo diritto ad un finanziamento per aver partecipato ad un bando regionale. Ma non ci scoraggeremo: ormai la strada è segnata e il progetto si farà”. La nuova cittadella scolastica è un grande sogno coltivato dagli amministratori locali già durante la legislatura del sindaco Mirco Patron, di cui faceva parte anche l’attuale primo cittadino Valter Gallo. “Il nuovo polo dovrà accogliere, in spazi ampi e all’avanguardia anche in fatto di didattica, i circa 700 alunni delle primarie del capoluogo e delle
frazioni - spiega il sindaco - Oggi le famiglie hanno bisogno di servizi e di una risposta adeguata: faremo di tutto per garantire il trasporto scolastico e offriremo proposte educative al passo con i
tempi e con gli orari di lavoro dei genitori che non possono permettersi di andare ogni giorno a prendere il bambino all’ora di pranzo”.
Il sindaco Valter Gallo, a fianco un’immagine dell’ area del nuovo Polo scolastico di Campodarsego
Nicoletta Masetto
Il Partito Democratico interviene su nomine e dimissioni in consiglio Il Partito Democratico di Campodarsego interviene sulle dimissioni del consigliere Denis Barison prima dalla Federazione dei Comuni e poi dal consiglio comunale di Campodarsego, e in generale su nomine e politica amministrativa. “Dispiace constatare che, con tutti i problemi e le carenze che ha il comune di Campodarsego - afferma in una nota il Partito Democratico - la maggioranza di centrodestra a guida Forza Italia e Lega si perda in beghe interne per questioni di poltrone invece di pensare alle opere necessarie a migliorare la qualità della vita dei propri cittadini” Non è ben chiaro che progetti ed iniziative supportino certe richieste e prerogative, proseguono gli esponenti della sezione di Campodarsego: “questo dovrebbe alla base dell’azione amministrativa e non certo la pretesa di posti in giunta fini a se stessi. Ci chiediamo dove siano finite le riunioni con la cit-
tadinanza per spiegare il nuovo progetto della scuola ma soprattutto per raccogliere le loro impressioni, promesse dal Sindaco già un po’ di tempo fa? Ci chiediamo, pur tra le continue promesse, anche a che punto sia il progetto della scuola che, ricordiamolo, ha permesso al centrodestra di vincere le elezioni a Campodarsego nelle ultime due o tre tornate elettorali. Intanto però ci hanno regalato un nuovo ed ennesimo supermercato, di cui assolutamente non se ne sentiva la necessità, adornato con quella orribile e schifosa mega pozzanghera che deturpa l’immagine del nostro Comune proprio all’ingresso del paese, E in un luogo in cui inizialmente era prevista un’area verde agricola. E come se non bastasse aumentano due volte in un anno l’addizionale comunale. Ora basta! Crediamo che Campodarsego meriti molto di meglio rispetto a questo misero teatrino”.
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Campodarsego
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Viabilità. La ciclopedonale consentirà la messa in sicurezza dell’arteria lungo la provinciale 34
Finanziata la pista ciclabile di via Bassa III: collegherà Fiumicello a Borgoricco Sarà così risolto un problema annoso come quello della pericolosità e della conseguente necessità di investire nella sicurezza stradale tra i due comuni limitrofi di Campodarsego e Borgoricco
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a strada in questione è via Bassa III, in particolare nella frazione di Fiumicello, dove sarà realizzata una nuova pista ciclabile. Nell’ultimo bilancio approvato dalla maggioranza guidata dal sindaco Valter Gallo, tra le opere previste per il 2024, c’è anche l’attesissima realizzazione della pista ciclabile. Un tratto di circa 700 metri che collegherà il centro della frazione di Campodarsego al vicino Comune, guidato dal sindaco Alberto Stefani, lungo la provinciale 34. “Al momento per eseguire il progetto abbiamo utilizzato solo fondi comunali ma stiamo lavorando in sinergia con Borgoricco, la Provincia ed Etra per ampliare l’opera e completarla
con tutti i sottoservizi - afferma il primo cittadino Gallo - Confidiamo nella condivisione di intenti con questi enti per realizzarla nel migliore dei modi. Un’opera che riteniamo strategica e che ormai da due anni stiamo cercando di pianificare nonostante i vari intoppi burocratici. L’incarico al professionista è già stato dato perché vogliamo accelerare per arrivare all’obiettivo”. Per l’amministrazione di Campodarsego La pista ciclabile rappresenta una delle opere più importanti che l’amministrazione si è impegnata a realizzare nel corso del suo mandato per il paese di Fiumicello. “Una volta realizzata - auspica il primo cittadino - permetterà di rag-
Via Bassa III lungo la quale sarà realizzata la ciclabile da Campodadsego a Borgoricco
giungere in sicurezza il vicino centro di Borgoricco. La pista si andrà infatti a collegare a quella in corso di realizzazione dal comune vicino. L’obiettivo è dare al via i lavori per gennaio 2025”. Soddisfazione per i cittadini della frazione di Fiumicello, mentre chiedono maggiore attenzione i residenti della vi-
cina frazione di Bronzola, la più piccola di Campodarsego. «Bronzola rimane molto isolata in termini di marciapiedi e piste - si lamentano alcuni cittadini - Quando smetteremo di essere la cenerentola delle frazioni dal punto di vista viario?». Sono quasi ultimati i lavori per la pista di atletica leggera
che sta per sorgere nell’impianto sportivo “Baden Powell” in via Antoniana. É una pista di 80 metri richiesta fortemente dalle associazioni sportive e dall’istituto comprensivo cittadino. Una buona notizia per le tante associazioni sportive che operano nel territorio. Nicoletta Masetto
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Territorio
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Cronaca. Ancora in corso le indagini degli inquirenti che puntano ad identificare colpevoli
Fleximan abbatte l’autovelox di Villa del Conte. I sindaci: “Serve una riflessione” Nel frattempo si accende il dibattito sull’opportunità di mantenere i rilevatori di velocità, a Villa del Conte ne rimane un secondo sempre lungo la stessa provinciale, e i primi cittadini hanno incontrato il Prefetto
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n principio furono gli autovelox di Cadoneghe ad essere divelti da anonimi criminali la scorsa estate. In seguito la “rivolta” si è estesa in tutto il nord Italia, con decine di rilevatori di velocità abbattuti. L’ultimo fenomeno è quello di Fleximan, l’ignoto (o gli ignoti) che nottetempo agiscono muniti di flessibile per sradicare i tanto odiati dispositivi. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 gennaio a Villa del Conte: stessa dinamica (anche se probabilmente non è stato usato un flessibile ma un attrezzo manuale), stesso movente. L’apparecchio, installato presso la strada provinciale Brentana all’altezza di Via Piovego, è stato tagliato alla base e, al contempo, è stato lasciato un foglio recante la rivendicazione di Fleximen. Le reazioni non si sono fatte attendere: unanimemente le forze dell’ordine e la politica hanno condannato il gesto, che non solo
rientra nel penale ma ha causato un danno alle casse pubbliche. Ciò premesso - e con i criminali ancora a piede libero - è stata avviata una riflessione sull’opportunità di utilizzare questi strumenti per limitare la velocità nelle strade. «L’autovelox era di competenza della Federazione dei Comuni del Camposampierese, di cui Villa del Conte è parte, ma ogni valutazione e decisione resta in capo a quell’ente» permette la sindaca Antonella Argenti, invitando al contempo a valutare anche altri strumenti per limitare la velocità delle auto: «Dovremmo anzitutto educare la cittadinanza in merito ai rischi di percorrere certe strade a velocità sostenuta. Infine bisognerebbe riconsiderare l’utilizzo dei dossi come dissuasori; è vero che che non possono essere usati in ogni strada - per non ostacolare il passaggio dei mezzi di soccorso - ma in alcuni casi potrebbero essere un valido sostituto agli au-
tovelox», conclude Argenti. La sponda arriva dal collega sindaco di Borgoricco e parlamentare della Lega Alberto Stefani: «L’atto vandalico non può essere condivisibile, ma a questo punto è importante ascoltare il disagio che tanti cittadini stanno dimostrando nei confronti degli autovelox. C’è un’esasperazione che va affrontata senza un muro contro muro e senza posizioni pregiudiziali». Per limitare l’utilizzo di questi strumenti, oltre alle soluzioni proposte da Argenti, Stefani aggiunge: «Dobbiamo potenziare le postazioni presidiate dalle pattuglie, quelle dove le multe scattano solo in presenza degli agenti e non in modo seriale e automatico. Considerato che spesso non parliamo di velocità esagerate, ritengo che vada impedito l’eccessivo accanimento nei confronti di persone che usano la strada per recarsi al lavoro» conclude Stefani. Andrea Benato
La presidente dell’associazione Vittime della Strada: “Meglio una multa che un morto” Se la politica, gli automobilisti e, non ultimi, gli artigiani della Cna - che equiparano l’esborso per le multe ad una sorta di tassa - stanno sollevando seri dubbi sul mantenimento degli autovelox per ridurre la velocità sulle strade, a farsi sentire in senso diametralmente opposto sono le associazioni delle vittime sulla strada, come quella del camposampierese. A parlare, in questi giorni di polemiche e dibattiti, è stata Franca Barison, madre di Elisa Barutta, ventitreenne morta in un incidente a Villa del conte il 24 gennaio 1997. La donna ha ricordato come la figlia stesse andando a fare ripetizioni a casa di
Il grande cartellone dell’associazione Per non dimenticare
una ragazzina ma non fece più ritorno a casa. «Il mio pensiero su questo ennesimo autovelox abbattuto è semplice: è sempre preferibile ricevere a casa una sanzione da pagare, piuttosto che ricevere una telefonata delle forze dell’ordine che ti avvisano che tua figlia o un tuo familiare è rimasto vittima di un grave inci-
dente stradale». «Capisco che molte persone vedano nel problema economico l’unico vero punto su cui battersi - prosegue determinata Barison posso però dirvi che soltanto chi ha patito la perdita di un proprio caro lungo le strade può comprendere il senso di vuoto che si respira subito dopo. Noi come associazione andremo avanti per la nostra strada, cercando di promuovere la sicurezza stradale tra i giovani» continua la presidente. «Spesso si è convinti di essere padroni della strada, purtroppo però abbiamo pagato sulle nostre teste cosa significa la fatalità, la disattenzione, la superficialità», conclude Barison. (a.b.)
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Storia locale. Nata da poche settimane, la pagina Facebook conquista sempre più “Mi piace”
Curiosità e aneddoti dal passato: il paese si riscopre grazie a “Intanto Storia” Pubblicati numerosi post con foto, cartine e racconti dettagliati su fatti e monumenti che hanno fatto la storia del territorio
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i chiama “Intanto Storia” la pagina Facebook nata a fine ottobre con l’intento di «condividere l’interesse per i piccoli e grandi avvenimenti del passato». Un passato che parla di Arsego, Cavino e San Giorgio delle Pertiche che sono il cuore e l’oggetto dell’approfondimento storico proposto da chi cura e segue l’iniziativa. I post riguardano quindi «avvenimenti che non facilmente trovano posto nei libri, ma che sono la “nostra” storia, quella dei nostri genitori, dei nostri nonni, dei nostri avi. Le nostre ricerche si concentrano nel recuperare i ricordi di chi c’era, nel far rifiorire dai documenti, dalle foto, dagli oggetti, le storie dei nostri paesi e dei territori limitrofi. Sono avvenimenti passati che hanno segnato profondamente chi li ha vissuti, inaspettatamente ricchi di passione e di vita, e che sono diventati una grande parte di quello che siamo». Per ora la pagina conta circa duecento “mi piace”, ma sono già molti gli utenti che commentano foto e ricordi d’epoca con un classico “bei tempi quelli” o “mi ricordo che anche mia nonna mi raccontava”. Ma le intenzioni degli amministratori va ben oltre la nostalgia: grazie ad uno studio attento, mirato, consultando una bibliografia di tutto rispetto (e neanche semplicissima) vengono raccontati aneddoti e storie intriganti ma allo stesso tempo precise su usanze, monumenti, fatti del territorio. Tra i molti esempi la pagina riporta la storia dell’antico capitello di Cavino, riscoperta grazie ad una carta topografica militare del ducato di Venezia realizzata dallo Stato Maggiore dell’esercito austriaco tra il 1798 e il 1805 dopo il trattato di Campoformio del 1797. «Esaminando la tavola XI.15 [Camposampiero], (realizzata nel 1801), nella zona dove diversi decenni più tardi sorgerà il centro di Cavino, si notano la scritta: “Capitello” e il punti in cui sorgeva anticamente un sacello con una piccola scultura in terracotta rappresentante la Pietà. Il capitello (demolito nel 1898), sorgeva quasi al centro dell’attuale piazza 8 Marzo, sul lato nord di quello che era, prima della realizzazione della piazza, l’incrocio di via Giovanni da Cavino con via della Rimem-
branza. Al posto del tabernacolo si costruì un oratorio dedicato alla Madonna Addolorata» si racconta nella pagina, che a sua volta cita come fonte “Arsego l’Oltrarsego e Cavino” di Bruno Caon e Rino Grandesso, Camposampiero, Edizioni Del Noce, 1997. «[…] Nella carta l’unico riferimento a Cavino sono le: “Praderie di Cavin”, un’ampia striscia di terra tenuta a prato stabile, priva di case.
I 100 anni di Gina Nalon Ha compiuto 100 anni il 28 settembre Virginia Nalon detta Gina. L’ambito traguardo è stato festeggiato alla presenza dei familiari, dell’assessora alle politiche sociali Stefania Pierazzo e dal sindaco Daniele Canella presso il Centro Paolo VI di San Giorgio delle Pertiche. È stato proprio il primo cittadino a renderlo noto alla cittadinanza nel notiziario di dicembre, dopo un autunno mediatamente “pirotecnico” tra la Fiera di Arsego e le nuove opere pubbliche in partenza. «Un secolo di vita, di storia, di esperienze e di ricordi. I migliori auguri alla nostra cara Gina a nome di tutta la comunità di San Giorgio delle Pertiche» ha commentato Canella, che ha omaggiato l’anziana concittadina con una targa onorifica. (a.b.)
Lungo circa 900 metri da nord a sud e largo circa 385 metri da ovest a est (intorno a 90 campi padovani), era situato a ovest dell’odierno centro paese, circa a metà strada fra questo e il canale Piovego. I terreni si trovavano a cavallo dell’attuale strada che dalla prima parte di quel toponimo Praderie, probabilmente, ha derivato il nome: la via Praarie» conclude il post. Andrea Benato
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“Dipingi la Fiera”: vince Riccardo Zoppello
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Pochi giorni dopo la conclusione della fiera di Arsego, rivelatasi anche quest’anno un grande successo in termini di espositori e presenze, si è tenuta la premiazione del tradizionale concorso di pittura “Giovanni da Cavino” con il tema “Dipingi la Fiera: le radici tra storia, tradizioni e famiglia” organizzato dall’Associazione Insieme a Cavino. Il primo premio è stato conferito all’artista Riccardo Zoppello con la sua opera “Alla Fiera di Arsego”. Il quadro raffigura tre bovini ed altrettanti trattori in primo piano mentre sullo sfondo alcune persone popolano la manifestazione in un contesto allegro e di socializzazione. Due menzioni particolari sono state poi attribuite a Victoria Maria Panizzo e Anna Maria Schiavo. Il quadro vincitore è stato esposto al terzo piano del municipio e diventerà l’immagine copertina della prossima edizione. (a.b.)
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San Giorgio delle Pertiche
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Edilizia pubblica. Sono in partenza i lavori per la costruzione della nuova scuola primaria del capoluogo
“Scuola ciao”: la canzone degli studenti della Pascoli per salutare lo storico istituto Gli alunni saranno trasferiti in parte nel patronato di Arsego e in parte alla Ugo Foscolo, con qualche modifica dei servizi scolastici
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enerdì 22 dicembre, ultimo giorno di apertura della scuola primaria “Giovanni Pascoli” di San Giorgio delle Pertiche. Ragazzi e ragazze hanno salutato lo storico edificio - in procinto di essere demolito per far spazio a quello nuovo - cantando tutti assieme un’ultima canzone di commiato. Ma già si guarda avanti, in particolare con riguardo ai servizi che erano fruibili nel complesso scolastico e che, fino a che non sarà pronto il nuovo plesso, saranno trasferiti. Lo ha reso noto l’amministrazione, che fino al 30 dicembre ha raccolto le richieste dei genitori in merito alle attività che continueranno o meno nel periodo transitorio. Il servizio di Pre Scuola sarà confermato per le classi ospitate nel Patronato di Arsego mentre per quelle trasferite alla Ugo Foscolo l’orario è anticipato alle
7.20. Il DopoScuola Eureka resta confermato nelle modalità organizzative per le classi spostate nel Patronato di Arsego, ma il servizio sarà spostato alla Ugo Foscolo: il trasferimento degli alunni sarà gratuito e, all’arrivo presso la scuola primaria, i ragazzi saranno presi in carico da un operatore della cooperativa incaricata del servizio in concessione. Gli alunni che invece già al mattino saranno alla Foscolo avranno a disposizione anche il servizio mensa. Il PostScuola non sarà invece attivato per le classi ospiti ad Arsego, mentre per quelle della Foscolo verrà garantito il servizio che consente alle famiglie, per 15 minuti dalla fine dell’orario scolastico, di passare a prendere gli alunni a scuola. Infine, per quanto riguarda il trasporto scolastico, non sarà attivo per gli studenti trasferiti al patronato di Arsego
mentre quelli ospitati nella Foscolo potranno usufruirne, con alcune specifiche in merito alle tariffe indicate nel foglio informativo distribuito alle famiglie. Cambiamenti, e forse qualche piccolo disagio, che sono tuttavia ricompensati dal traguardo posto dall’amministrazione, come ha spiegato il sindaco Daniele Canella nell’ultimo notiziario: «Proprio in questi giorni
stanno prendendo il via due importanti cantieri, l’asilo nido comunale e la nuova scuola di Arsego, per un valore superiore ai 10 milioni di euro, investimento senza precedenti per il nostro comune. Si tratta di opere strategiche che, proprio in quanto rivolte ai più giovani, danno la misura della concretezza della nostra azione: la cura e l’attenzione riservata ai futuri cittadini
e alla loro istruzione, infatti, assicurano qualità di vita a tutta la comunità anche in prospettiva di ulteriore sviluppo. Non è un caso, del resto, se San Giorgio delle Pertiche resta uno dei pochi comuni veneti che continua a mantenere un saldo positivo di nascite, un trend a cui non intendiamo rinunciare» conclude il sindaco. Andrea Benato
Rifiuti. San Giorgio in linea con gli altri Comuni nella raccolta, differenziata Il 2024 si aperto all’insegna dei bilanci e delle riflessioni sull’anno trascorso a San Giorgio delle Pertiche. Non solo l’amministrazione si appresta ad essere rinnovata/confermata con le prossime elezioni, ma, guardando ai risultati raggiunti, si tirano le somme per proseguire o aggiustare il tiro. Più nello specifico sono stati pubblicati i dati sulla raccolta differenziata relativi al 2022 e ai primi sei mesi del 2023. La percentuale ammonta al 75,4%, migliorata rispetto al 2021 di quasi
2 punti. L’obiettivo dichiarato è quello fissato dalla Regione Veneto per il 2023, ovvero l’84%. Il presidente di Etra Flavio Frasson ha così commentato i dati: «Con il risultato raggiunto nel 2022 San Giorgio delle Pertiche si pone nella parte media della “classifica” dei comuni di Etra. Grazie dunque ai cittadini e all’amministrazione comunale, virtuosi e sempre più attenti ai temi dell’ambiente e della sostenibilità - continua Frasson -. Con questi numeri non solo facciamo
del bene all’ambiente, ma conteniamo i costi che poi gravano inevitabilmente sulla bolletta, permettendoci di mantenere delle tariffe tra le più basse d’Italia. Ma non possiamo fermarci qui» conclude il presidente, “regalando” un ultimo dato che fa ben sperare. Sul fronte della diminuzione della quantità totale di rifiuti prodotti c’è stato un calo complessivo registrato nel 2022 rispetto al 2021 che ammonta a circa 132 tonnellate. (a.b.)
Il presidente di Etra Claudio Frasson
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Santa Giustina in Colle
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Viabilità. Dopo l’ennesimo incidente mortale da più parti si chiede la messa in sicurezza
Strada regionale 308 ad alto rischio. Il consigliere Centenaro: “Va ampliata” “Il traffico sulla nuova Statale del Santo rischia di crescere a dismisura, sono necessari quanto prima nuovi interventi per ampliarla e sistemarla”
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’appello arriva dal consigliere regionale Giulio Centenaro di Santa Giustina in Colle all’indomani dell’incidente stradale lungo la regionale 308 all’altezza di Bragni che ha provocato la morte di un 66enne trevigiano al volante di un furgone. L’arteria presenta numerose insidie e da tempo gli amministratori locali denunciano il fatto che non è più in grado di sopportare la mole di traffico giornaliera. “Questa trafficatissima strada è fondamentale per i trasporti da Padova a Castelfranco Veneto - sostiene il consigliere della Lega - e pensare che si vorrebbe pure collegarla alla Pedemontana. Purtroppo, la carreggiata a sole due corsie comporta frequenti ingorghi e rallentamenti, in particolare lungo il tratto tra Padova e Camposampiero. Per non parlare degli incidenti gravi, ormai abbastanza frequenti.
Ecco perché urge l’allargamento del manto stradale anche in vista della realizzazione del nuovo ospedale di Padova Est”. La preoccupazione del consigliere regionale Centenaro è che, con la presenza del nuovo grande polo sanitario, il flusso di mezzi di ogni tipo aumenterà ancora di più, con ulteriori conseguenti disagi per i conducenti e la popolazione residente. «Servono lavori di un certo impatto per l’allargamento della carreggiata come pure per la manutenzione del manto stradale - insiste Centenaro - É già stato realizzato uno studio di prefattibilità tecnica ed economica. Di questo piano abbiamo già discusso lo scorso mese di novembre in municipio a Borgoricco con i sindaci interessati, Veneto Strade e l’assessore regionale ai lavori pubblici Elisa De Berti, che ringrazio
Il consigliere regionale Giulio Centenaro , a fianco due immagini di incidenti sulla regionale 308
assieme al governatore Zaia per il supporto a questa iniziativa». Nei mesi scorsi l’allargamento da due a quattro corsie della nuo-
va statale del Santo era diventato il tema conduttore delle prese di posizione dei politici locali: prima l’ex presidente della Provincia Fabio
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Bui, poi il sindaco di Padova Sergio Giordani e tante associazioni di categoria si erano pubblicamente espressi a favore dell’ampliamento della 308. Ora i politici e gli amministratori, dopo l’ennesimo incidente mortale, tornano a parlare della pericolosità della strada, progettata alla fine degli anni ‘60 e realizzata a distanza di anni con un progetto, a due corsie, divenuto ormai obsoleto e superato vista l’alta densità di traffico. (n.m.)
Santa Giustina in Colle
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Inclusione. Nel nuovo laboratorio “Il Noce”di mille metri quadrati lavorano, per il momento, quindici addetti
La Cooperativa “Il Graticolato” apre un nuovo centro per i lavoratori disabili Il presidente Lodovico Nalon: “Di fronte alla sfida dell’intelligenza artificiale noi rispondiamo con il dare importanza alle relazioni e alle persone perché riteniamo che in questo mondo ci sia bisogno di tanta umanità”
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ille metri quadrati compresi uffici e mensa a disposizione per includere e rimettere in pista persone fuoriuscite o “scartate” dal mondo del lavoro per la loro disabilità. La cooperativa sociale “Il Graticolato” di Santa Giustina in colle ha inaugurato, in via Edison in zona industriale a Camposampiero, il laboratorio “Il Noce”, nome che rievoca la presenza antoniana a Camposampiero, destinato allo svolgimento di lavorazioni industriali di assemblaggio in conto terzi per una nutrita serie di aziende del territorio dell’Alta Padovana. I quindici lavoratori che opereranno nel nuovo sito produttivo del Graticolato fanno parte del ramo “B” della cooperativa, denominato “La Ginestra”, da quasi vent’anni impegnata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate residenti nell’Alta Padovana. “Di fronte alla sfida dell’intelligenza artificiale noi rispondiamo con il dare importanza alle relazioni e alle persone perché riteniamo che in questo mondo ci sia bisogno di tanta umanità” ha detto il presidente del Graticolato, Ludovico Nalon, davanti al centinaio di ospiti e lavoratori presenti nel capannone e alla folta rappresentanza di autorità civili e militari. Al taglio del nastro c’era anche il presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro. “Il Graticolato per noi che facciamo impresa è un benchmark, un segno di riferimento, da imitare per come riesce a fare rete e collaborare con
tante realtà - ha affermato il presidente degli industriali veneti -. La loro preziosa visione del mondo produttivo e questa sensibilità nei confronti delle persone diversamente abili produce un risultato assolutamente positivo.
Leopoldo Destro: “Il Graticolato per noi che facciamo impresa è un benchmark da imitare” Il presidente Nalon e il suo staff mettono al centro quello che nessuna tecnologia potrà battere, ovvero l’uomo. L’inclusione è al centro di tutto. Confindustria e le sue aziende saranno sempre al vostro fianco. E poi - ha aggiunto Destro con un sorriso - non è detto che presto verremo ad attingere personale da questa attività visto
e considerato che alcuni prodotti lavorati dalla cooperativa sono migliori anche di quelli che si trovano sul mercato”. Il vicepresidente della Provincia e sindaco di San Giorgio delle Pertiche Daniele Canella e i sindaci di Camposampiero Katia Maccarrone e di Santa Giustina in Colle Moreno Giacomazzi sono entusiasti dell’’iniziativa imprenditoriale della cooperativa. “Il Graticolato è il fiore all’occhiello dell’Alta Padovana per queste realtà che sono davvero straordinarie - hanno detto i sindaci della Federazione - Non c’è cosa più importante che dare dignità alle persone più svantaggiate attraverso il lavoro”. Il presidente della cooperativa Nalon ha così concluso: “La nostra avventura di inclusione con le aziende del territorio continua”. (n.m.)
Una grande storia di inclusione che parte da lontano GARANZIA 5 ANNI ON SITE
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Una storia questa dell’inclusione lavorativa che parte da lontano. Alla Ginestra attualmente ci sono 60 dipendenti (di cui 13 operatori e 47 persone svantaggiate), che producono un fatturato nel 2023 di un milione 300mila euro. La Ginestra lavora con 45 aziende piccole, medie e grandi del territorio. Con 15 di esse ha già sottoscritto una convenzione per l’attivazione dell’articolo 14 della cosiddetta Legge Biagi del 2003 e dell’articolo 12 bis della legge 68 del 99 sul collocamento obbligatorio delle categorie protette, grazie ai quali, il ramo operativo della cooperativa ha assunto 26
lavoratori “svantaggiati di difficile collocabilità”. Attualmente la Ginestra accoglie anche sette tirocini lavorativi stipulati con il Sil (il Servizio di Inserimento Lavorativo) dell’A-
zienda Ulss 6 Euganea” In via Edison a Camposampiero nel nuovo laboratorio denominato “Il Noce” la prospettiva è quella di arrivare a 20 lavoratori nei prossimi mesi.
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Villa del Conte
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Bilancio. Un capitolo fondamentale è stato dedicato alle opere pubbliche
Stanziati nel prossimo triennio 5 milioni di euro, scongiurato l’aumento delle imposte
Gli investimenti andranno ad aggiungersi a quelli destinati alle opere già completate durante gli ultimi cinque anni
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stato approvato il 30 dicembre, durante l’ultimo consiglio comunale del 2023, il bilancio di previsione di Villa del Conte. Malgrado le difficoltà degli ultimi tempi - soprattutto in tema di inflazione e rincari energetici - la maggioranza si ritiene soddisfatta e guarda con ottimismo al futuro. A tracciare le linee guida del documento programmatico è il vicesindaco e assessore al bilancio Giacinto Pegoraro che ha premesso la criticità del momento: «Per il prossimo triennio l’elemento condizionante per la redazione del bilancio è il costo delle forniture di gas e di energia elettrica che, sebbene al momento sembra essersi stabilizzato a un livello superiore di circa il 25% rispetto al 2021, è comunque un “peso” per un ente comunale tanto più visto che a fronte di questi aumenti non è prevista a livello statale alcuna misura di ristoro per i comuni». Il contesto non è dunque favorevole, anche per altri costi come quelli per i rinnovi contrattuali del personale (15.000 euro), i minori trasferimenti statali e i tagli alla spesa. Malgrado tutto ciò, spiega la sindaca Antonella Argenti, «riusciamo a confermare e ad aumentare i servizi alle famiglie ed in particolare per le persone fragili e questo senza alcun aumento né delle tariffe né dell’imposizione IRPEF e con una programmazione in opere e servizi sostanziosa e lungimirante. Questo grazie anche ai fondi PNRR ottenuti – parliamo di oltre 600 mila euro – che ci permetteranno di intervenire nel campo dell’innovazione e digitalizzazione, dell’edilizia scolastica con la nuova mensa della primaria della frazione, e con l’efficientamento della pubblica illuminazione, a cui si aggiungono quasi 5 milioni di opere previste nel prossimo triennio» conclude la prima cittadina, ripassando la parola al vicesindaco che ha illustrato punto per punto il programma dei prossimi anni (in primavera Villa del Conte andrà al voto, ma ancora non è stata confermata la ricandidatura di Argenti e della sua squadra, ndr). Tra le altre voci, che includono varie opere pubbliche e servizi, motivo d’orgoglio è in particolare il capitolo dedicato alla cultura che, solitamente, è il primo ad essere sfoltito in momenti di crisi «Da se-
Le parole d’ordine del bilancio targato Argenti
gnalare l’investimento quadruplicato dal 2019 al 2024 per le attività culturali e gli eventi cittadini con l’obiettivo di migliorare l’attrattività e la competitività del territorio, anche a beneficio delle attività economiche e del turismo con risorse e l’aumentato investimento in attività di manutenzione del patrimonio pubblico passato da 50.000 euro del 2019 a 66.000 euro per il
2024 così come il consistente aumento del trasferimento all’Asl per il sociale, passato da 158.000 euro del 2018 a 223.000 euro per il 2024»
illustra il vicesindaco Pegoraro prima di passare all’elenco dettagliato del programma. Andrea Benato
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Dopo aver presentato a grandi linee quello che sarà il bilancio di previsione dei prossimi tre anni, durante l’ultimo consiglio comunale di dicembre il vicesindaco di Villa del Conte Giacinto Pegoraro ha delineato alla cittadinanza i più importanti investimenti che si prevede di realizzare. Nel 2024 è stato stanziato un milione e mezzo di euro per la ristrutturazione, con efficientamento energetico, adeguamento sismico e abbattimento delle barriere architettoniche, della scuola elementare Giovanni XXIII. Sempre quest’anno sono programmati la manutenzione straordinaria alla
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viabilità comunale per 250.000 euro, la costruzione di un nuovo magazzino comunale per mezzo milione e lavori di efficientamento energetico della rete di pubblica illuminazione per 70.000 euro. Il 2025 dovrebbe invece aprirsi con il completamento del percorso ciclopedonale in via Restello (dal civico 24 all’intersezione con via XXV Aprile e in corrispondenza con l’intersezione di via Mira) per una spesa di 100.000 euro. Si proseguirà con la realizzazione del percorso naturalistico ciclo-pedonale denominato “da Cittadella all’Ostiglia” lungo il fiume Tergola e il Piovego di Villabozza (341.000 euro) e con la manutenzione straordinaria, l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche presso la sede municipale (340.000 euro). Infine il programma include anche il 2026, quando si continuerà con la manutenzione straordinaria alla viabilità comunale per 100.000 euro, si riqualificherà e valorizzerà il Parco dei Patrizi (300.000 euro) ed anche la scuola elementare De Amicis sarà interessata da opere di ristrutturazione con efficientamento energetico, adeguamento sismico e abbattimento delle barriere architettoniche per un milione e 200.000 euro. (a.b.)
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Opere pubbliche. Destinati quasi 400 mila per un’opera attesa da tempo, sarà conclusa in pochi mesi
Sicurezza sulle strade: al via il lavori della nuova rotonda di Abbazia Pisani Ufficialmente aperto il cantiere per realizzare la nuova rotonda all’incrocio tra via Restello e via Martiri della Libertà, all’ingresso della frazione
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o aveva annunciato la sindaca Antonella Argenti nell’intervista di fine anno (e quasi fine mandato) e la promessa è stata mantenuta: a metà dicembre è stato ufficialmente aperto il cantiere per realizzare la nuova rotonda all’incrocio tra via Restello e via Martiri della Libertà, all’ingresso della frazione di Abbazia Pisani. A spiegare i dettagli del progetto è una nota dell’amministrazione con un lungo post social: «Con un investimento totale di 398.000 euro, di cui 248.000 finanziati dalla provincia di Padova e 150.000 euro dal comune, verrà data vita ad un’infrastruttura che migliorerà la sicurezza stradale e il flusso del traffico nella comunità. I lavori - continua la nota - saranno gestiti dalla competente provincia, a cui l’amministrazione ha fornito tutti i progetti e le azioni propedeutiche per coinvolgere e informare i residenti. I lavori inizieran-
no con il nuovo anno e con l’arrivo della primavera la rotonda diventerà non solo un punto di riferimento visivo ma anche un simbolo tangibile dell’impegno amministrativo per migliorare la qualità della vita nella comunità». A precisare i dettagli dell’opera è l’assessore ai lavori pubblici Matteo Stocco, che con la prima cittadina ha lavorato al progetto durante tutti i lavori preparatori: «Le opere prevedono dapprima la realizzazione della recinzione al confine dell’unica proprietà privata oggetto di esproprio, quindi lo spostamento dei sottoservizi (linea elettrica, fibra ottica, linea telefonica, rete fognaria e idrica) e la deviazione della pista ciclabile che collega via Restello con via Cardinale Priuli. Infine - aggiunge l’assessore - saranno realizzate le opere stradali con il sottofondo e l’impostazione e completamento della rotatoria che sarà consulta entro la primavera
Dati demografici: il saldo è positivo
2024. Ricordo inoltre che nell’ambito del progetto è prevista anche la realizzazione del nuovo tratto della pista ciclabile verso Martiri della Libertà» conclude Stocco. Per gli inevitabili - anche se momentanei - disagi che i lavori potranno comportare, l’amministrazione ha voluto ringraziare tutti i residenti per la pazienza e la fiducia. «Insieme, l’amministrazione sta costruendo una viabilità sicura e migliore per tutto il paese, con opere concrete e a vantaggio di tutti!» Andrea Benato
Sono arrivati a fine dicembre di dati demografici del comune di Villa del Conte, che, come ogni anno, vengono resi noti ai cittadini. Nel dettaglio ci sono stati 35 nuovi nati e 38 deceduti; 11 coppie si sono unite in matrimoni civili mentre 13 hanno scelto di sposarsi sotto il segno della spiritualità. Sono poi giunti 163 nuovi membri, mentre sono emigrate 114 persone. Una costante, comune in tutta Italia, è l’invecchiamento della popolazione che tuttavia, grazie ai progressi della medicina e a politiche dedicate ai più anziani, è sempre più attiva e partecipe della vita di comunità. Lo testimonia anche la visita della sindaca Antonella Argenti durante gli ultimi giorni dell’anno presso i circoli di Villa del Conte e Abbiazia Pisani, accompagnata dall’ assessora Graziella Vigri e la consigliera Loreta Bizzotto. Al termine degli incontri la prima cittadina ha così commentato i momenti trascorsi con gli anziani «Vorrei esprimere quanto sia stato per me un momento di sincero piacere e apprezzamento. Portare un dono a nome di tutta l’amministrazione, i saluti ed auguri di tutta la comunità, è stato molto significativo, poiché ho potuto condividere un momento di affetto con ciascuno di voi. La vostra presenza e il contributo alla vita della nostra comunità sono davvero inestimabili, e desidero ringraziarvi di cuore per tutto ciò che avete fatto nel corso degli anni» ha concluso Argenti. (a.b.)
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Villanova di Camposampiero Xxx
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Sanità. L’Ulss 6 Euganea dedica un post che fa il pieno di like per il medico della Medicina di Gruppo Integrata “Vivi In Salute”
Buona pensione dottor Picci, medico di medicina generale a Villanova dal 1982
“È stato un punto di riferimento per i suoi assistiti – riporta la nota della Ulss 6 Euganea - e ha saputo coniugare in maniera sapiente spiccate doti relazionali a indiscusse qualità professionali, creando quell’indispensabile rapporto di fiducia con i suoi pazienti basato sul rispetto e sulla reciproca stima”
L
o riporta la pagina Facebook della Ulss 6 Euganea, dedicandogli un post ben nutrito su come dopo quasi 41 anni di servizio il dottor Alessandro Picci, medico di medicina generale convenzionato con la nostra Azienda fin dal febbraio 1983 nel comune di Villanova di Camposampiero, diventa quiescente. “E’ stato un punto di riferimento per i suoi assistiti – riporta la nota della Ulss 6 Euganea - e ha saputo coniugare in maniera sapiente spiccate doti relazionali a indiscusse qualità professionali, creando quell’indispensabile rapporto di fiducia con i suoi pazienti basato sul rispetto e sulla reciproca stima. Ed è proprio in questo aspetto fondante del mestiere di medico che il dr. Picci ha trovato la sua vera cifra professionale, cercando nell’aspetto relazionale quella chiave di volta per essere sempre presente nella vita dei suoi assistiti, sia nella condivisione dei momenti di gioia, sia in quelli di difficoltà e di disagio”. Medico lungimirante e ingegnoso è stato spesso in anticipo sulle esigenze dei suoi pazienti, contribuendo a creare e a rendere fruibile il concetto di assistenza territoriale grazie alla forma associativa della Medicina di Gruppo Integrata “Vivi In Salute”, di cui era anche referente, dimostrando di avere anche spiccate doti organizzative, continua la nota. Anche il Sindaco di Villanova di Camposampiero, Sarah Gaiani lo ringrazia riconoscendogli la sua grande professionalità e una grande visione della medicina territoriale: “Al dott. Picci dobbiamo riconoscere la grande visione sull’istituzione della medicina di gruppo integrata nel nostro comune. È stato un precursore dei tempi. E vi è riuscito perché ha saputo condividere questo grande progetto con gli altri medici di famiglia, persone e medici altrettanto eccezionali. I nostri dottori, Tutti quanti, col dott. Picci capofila, hanno saputo creare sinergie per fornire un servizio migliore per la tutela della nostra salute. Ad ogni battuta d’arresto, ad ogni problema
Il consigliere Bavaresco: “Grazie al dottor Picci, benvenuta dottoressa Tiso”
che si è presentato non si è mai fatto sopraffare dallo scoramento, combattendo sempre come un leone nell’interesse di tutti gli assistiti, non solo dei suoi. Lo ringraziamo profondamente, conclude il primo cittadino. Endrius Salvalaggio
Il dottor Picci con la dottoressa Tiso
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Passaggio di testimone alla Medicina di Gruppo Integrata. Il cambio è avvenuto a inizio anno, con il pensionamento del dottor Alessandro Picci. A prendere il suo posto la dottoressa Maddalena Tiso che prende con sè tutti i 1800 assistititi del precedente medico di medicina generale. Un’altra giovane si aggiunge pertanto al dottor Andrea Picci Andrea che aveva, di fatto, sostituito la Dott.ssa Fedele lo scorso mese di Luglio. Insieme agli altri Colleghi si ergono a
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Marco Bavaresco
fiore all’occhiello del territorio in tema salute: un presidio costante da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20 ed il sabato dalle 8 alle 10. Un servizio a misura del cittadino e dei fragili con ampi spazi al piano terra nel pieno centro del Comune. “Ringraziamo con affetto e riconoscenza il dottor Picci per quanto fatto a Villanova in tutti questi anni, rendiamo merito alle sue capacità come medico e auguriamo un buon lavoro alla dottoressa Tiso, certi che il suo entusiasmo e le sue capacità sapranno dare nuova vitalità a questa splendida realtà”, commenta il Consigliere alla Salute Marco Bavaresco. Ricordiamo che il numero per le prenotazioni alla Medicina di Gruppo è 0444914831 ed è attiva per la richiesta farmaci la email mgivivinsalute@gmail.com. (e.s.)
Villanova di Camposampiero
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Territorio. La nuova presidente coordinerà le attività in un’area di dieci Comuni che conta circa 88.000 abitanti
Il sindaco Sarah Gaiani alla guida della Federazione dei Comuni del Camposampierese L’incarico durerà dodici mesi, ad oggi prevede una turnazione annuale dei primi cittadini, ma molti sindaci chiedono che il mandato sia triennale per garantire continuità alla propria guida
L
a Giunta della Federazione dei Comuni del Camposampierese ha conferito la presidenza dell’Ente a Sarah Gaiani, avvocato di professione che da maggio scorso è anche sindaco di Villanova di Camposampiero. La Federazione dei Comuni del Camposampierese, Ente pubblico di secondo livello, prevede ad oggi una turnazione annuale dei primi cittadini alla propria guida. Un ruolo di coordinamento delle attività in un territorio di dieci comuni che conta circa 88.000 abitanti. “Il 2024 sarà un anno di forte transizione – anticipa il nuovo presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, Sarah Gaiani - ben sei comuni sono chiamati alle urne per eleggere la propria amministrazione comunale e la Federazione deve
tornare ad essere il forte punto di riferimento per il territorio con la giusta attrattività per riuscire a raggiungere tutti i cittadini, numero chiave per l’accesso ad ulteriori opportunità di crescita”. I sogni nel cassetto della neopresidente sono il potenziamento dell’ufficio Europa, atteso che le difficoltà finanziarie locali hanno necessità di essere sostenute da finanziamenti esterni e l’istituzione di un ufficio rosa che possa garantire assistenza in maniera anonima alle donne vittime di violenza, andando pertanto rinforzare il lavoro già svolto in campo attraverso il sociale attraverso gli assessori della Federazione. “La Federazione è un territorio che si è fuso in un sistema efficiente e dinamico. Farò del mio meglio per essere all’altezza dell’incarico di un ente così po-
A fianco Villa Querini sede della Federazione, sopra Sarah Gaiani
liedrico e complesso che mi auguro sappia essere sempre più efficiente nel fornire risposte ai cittadini. Dopo oltre vent’anni di storia infatti noi sindaci riteniamo sia ora di cambiare passo e rafforzare un sistema che già funziona molto bene. Dallo scorso
mese di novembre abbiamo infatti iniziato un percorso di confronto per dare un nuovo volto a questo Ente. Credo inoltre che il presidente debba essere eletto dai colleghi sindaci e non semplicemente nominato per turnazione per avere più autorevolezza.
In altre parole sarei favorevole ad un mandato triennale di fiducia che parta dai primi cittadini che compongono la giunta”. conclude il nuovo presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese. Endrius Salvalaggio
Una serata con il Centro Servizio Volontariato e tutte le associazioni comunali Un incontro di aggiornamento per tutte le Associazioni promosso dal Comune diVillanova di Camposampiero e dal Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo. La serata, che si terrà giovedì 22 febbraio alle 20.30 presso la sala Giovanni Paolo II, è stata organizzata per cercare di fornire il massimo supporto al mondo del volontariato, per questo l’Amministrazione comunale ha chiesto a Giovanna Sgualdino ed Elena Festa dell’area Consulenze del Centro servizio volontariato di
aiutare le nostre Associazioni a capire meglio gli adempimenti della riforma del terzo settore. La prima parte della serata sarà rivolta a gruppi di cittadini impegnati informalmente a favore della comunità e che intendono diventare una realtà associativa operante secondo le norme vigenti. Verranno descritti tutti gli obblighi, gli adempimenti necessari e tutto ciò che riguarda la gestione delle nuove costituzioni. Nella seconda parte della serata verranno approfondite la
riforma del terzo settore e le modalità di funzionamento ed iscrizione al Runts. “Ci eravamo presi l’impegno di essere concreto sostegno a favore delle nostre associazioni in un momento storico dove la burocrazia mette a dura prova queste fantastiche realtà. Il volontariato rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la nostra amministrazione e faremo tutto il possibile per aiutare e supportare le associazioni del nostro territorio” afferma l’Assessore al Terzo Settore Angela Bombo. (e.s.)
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Cultura
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Libri. Il racconto di Carlo Toniato dedicato al calcio, ma anche a quel 1992 che segnò la nostra storia
“Il Mister” di Toniato, storia di una rivalsa e dell’amore per il calcio Sullo sfondo del racconto le immagini della guerra nella ex Jugoslavia, le schermaglie per l’elezione del Presidente della Repubblica dopo le dimissioni di Cossiga, la strage di Capaci in cui vengono assassinati il giudice Falcone e la sua scorta
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Carlo Toniato
“U
n po’ giallo un po’ romanzo psicologico, ambientato nel torbido mondo delle scommesse nel calcio, il libro è la storia di una rivalsa, quella del protagonista – il Mister, appunto - ed insieme il racconto della battaglia personale e universale per distinguere giusto e sbagliato”. Con queste parole, Carlo Toniato prova a dare una collocazione al suo nuovo libro, “Il Mister”, Digressioni Editore, 2023. L’autore ha voluto la sua prima presentazione a Loreggia, in auditorium Roberta Marcon, dov’è nato e vive e da dove è partito il tour di presentazioni che lo porterà in tutto il Camposampierese e anche in Friuli Venezia Giulia.. L’intera azione si svolge in 8 giorni, da domenica 17 a domenica 24 maggio 1992. Scorrono sullo sfondo le immagini della guerra nella ex Jugoslavia, le schermaglie per l’elezione del Presidente della Repubblica dopo le dimissioni di Cossiga, la strage di Capaci in cui viene assassinato il giudice Giovanni
Falcone. L’ambientazione geografica è invece il Veneto, principalmente Treviso - che compare sullo sfondo con le sue piazze, i palazzi storici, l’intreccio dei suoi canali - ma anche
L’intera azione si svolge in 8 giorni, da domenica 17 a domenica 24 maggio 1992 Asolo, la Pedemontana, Jesolo ed il litorale. Gianni Sarti, allenatore cinquantacinquenne, solitario e introverso, convinto sostenitore del calcio all’italiana, è ad un passo dal raggiungere il sogno della vita: la serie A. La grande occasione arriva mentre è alla guida del Treviso che, a due giornate dalla fine del campionato, è vicinissimo alla promozione. Bastano un paio di punti per raggiungere l’obiettivo, ma proprio sul più bello il presidente del Treviso tenta di coinvolgere Sarti in uno squallida vicenda che rischia di compro-
mettere ogni cosa: soprattutto i valori su cui il Mister ha fondato la sua intera esistenza. A sostenerlo nella settimana più importante sarà Gianna, una romantica libraia cinquantenne, che gli aprirà gli occhi svelandogli una nuova prospettiva di vita. La posta in gioco è alta, ma Sarti decide di giocarsi ogni carta, fino al finale a sorpresa. “Loreggia ha a cuore la lettura. L’amministrazione comunale intende valorizzare la promozione di autori della nostra regione che con i loro libri promuovono il nostro territorio, anche come sfondo di opere letterarie” ha detto l’assessore alla cultura Pierluigi Santucci commentando la serata, promossa in collaborazione con la Biblioteca comunale, premiata da un numeroso pubblico. Le prossime presentazioni sono in programma a Piombino Dese, Martellago, Treviso, Padova, Udine. alla mostra del libro a Borgoricco la terza settimana di marzo. Endrius Salvalaggio
Sport
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Basket. L’analisi del coach dei neroverdi Riccardo De Nicolao
Virtus ritrova la carica positiva e mette a punto una serie di vittorie
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opo otto sconfitte consecutive è iniziata la riscossa, con quattro vittorie, una dopo l’altra, in una sequenza che porta un deciso cambio di rotta: i ragazzi della Virtus Basket Antenore Energia hanno dato prova di carattere e di forza d’animo, con una serie di vittorie che fanno ben sperare per un girone di ritorno che porti alla salvezza. Soddisfatto il coach dei neroverdi Riccardo De Nicolao, che invita a non esaltarsi e a restare con i piedi per terra. “Siamo stati bravi a non abbatterci dopo le sconfitte e a continuare ad avere fiducia nel lavoro che stiamo facendo. Avevamo inanellato una serie di risultati negativi perché condizionati da infortuni e da episodi sfavorevoli. Un po’ alla volta i risultati sono arrivati, però ne abbiamo ancora di strada da fare. Le quattro vittorie consecutive sono venute con-
tro San Vendemmiano e Faenza, che sono due corazzate del campionato di B, le altre due contro Imola e Lumezzane, due scontri diretti con squadre di pari classifica. Adesso dovremo essere bravi a dare continuità di risultati per far fruttare appieno questi punti che siamo riusciti a fare” Quali giocatori hanno trasci-
“La fiducia nel lavoro che stiamo facendo ha dato i suoi risultati, ora dobbiamo imprimere la continuità” nato la squadra verso questa riscossa ? “Non si vincono le partite solo con le individualità: siamo riusciti ad esprimerci bene a livello di gruppo. Qualche giocatore più esperto, come ad esempio Scan-
L’esultanza dopo la vittoria a Imola (Credits: Lorenzo Spinella - On/Off Production)
zi, ha dato un grosso contributo con il suo talento, ed anche il rientro di Molinaro per noi è stato fondamentale. Ma tutta la squadra ha dato il massimo”. In squadra sono entrati anche
dei giovanissimi, come si sono comportati in campo ? “La mission della società è anche di lavorare ad alto livello con le giovanili per poi riuscire a far arrivare i giovani in prima squa-
dra. I ragazzi sono stati bravi: quando ci siamo trovati in difficoltà per gli infortuni si sono fatti trovare pronti. Marchet ha fatto delle ottime prestazioni, ed è stato utilizzato anche in seguito. Anche Padovani e Guevarra si sono comportati molto bene, sono degli under 19. Ci hanno veramente aiutato tantissimo. Come si prospetta questo girone di ritorno ? L’obiettivo rimane la salvezza, da raggiungere il prima possibile. Dobbiamo fare tesoro di queste vittorie senza cadere nell’entusiasmo, non cadere nel tranello del sentirsi arrivati. Abbiamo di fronte partite importantissime: dobbiamo guardare a una partita alla volta, consapevoli delle cose buone che abbiamo fatto, e continuare a migliorare ogni giorno”. Diego Buonocore
Cuttini alla sua quarta stagione con Pallavolo Padova: “Il rapporto umano aiuta a crescere” Per tutti, giocatori e tifosi, è il “coach”: più che un allenatore una guida, un mentore nello sport e nella vita. Nei 25 anni di carriera Jacopo Cuttini ha allenato squadre del settore maschile e femminile, atleti dei gruppi giovanili e dei seniores. Nel suo palmares anche una promozione in B1 maschile con Cordenons, a Pordenone, una promozione in B1 femminile e una Coppa Italia di B2 con Martignacco a Udine. E’ alla sua quarta stagione alla guida del Padova Volley nel campionato di Superlega. “Negli anni ho imparato l’importanza dello studio”, racconta coach Cuttini, “cerco sempre di aggiornarmi; lo sport in generale ma il
volley in particolare è in continua evoluzione, non è mai lo stesso ogni anno, quindi noi tecnici dobbiamo cercare di stare dietro a questa evoluzione se vogliamo poi formare i ragazzi alla pallavolo di oggi. Lo studio del gioco è fondamentale, a guardare alle grandi squadre c’è sempre da imparare. Il rapporto con i ragazzi mi ha dato tantissimo, non solo come tecnico ma come uomo. I miei ragazzi sono sempre abbastanza giovani mentre io divento sempre più vecchio: questo gap non lo sento come un problema, ma anzi in palestra mi sento sempre vicino a loro, la loro giovinezza arricchisce anche me. Mi reputo veramente fortunato perché io arri-
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serietà e professionalità con oltre 20 anni di esperienza
vo dal nulla, ero un giocatore mediocre di serie B, poi ho iniziato ad allenare i gruppi giovanili, a fare le mie esperienze. Ho fatto quasi tutti i campionati e mi son-o ritrovato poi a fare campionati di serie B di alto livello, a fare il primo allenatore in Superlega. Nella mia gavetta sono stato forse bravo, ma anche fortunato. Io spero di continuare così perché amo quello che faccio, mi diverto come un matto, ogni giorno entro in palestra con il sorriso, anche nei momenti difficili. L’obiettivo che propongo a me stesso e ai miei ragazzi è di crescere come individui e anche come squadra. Il mio sogno è questo: continuare ad alzarmi ogni giorno col sorriso”. (d.b.)
Jacopo Cuttini (foto pallavolopadova.com)
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Il caso. Determinante per la bocciatura della legge l’astensione della dem Bigon
Sul fine vita il Consiglio regionale si spacca Il presidente Zaia si dissocia dalla sua maggioranza e divide la Lega, mentre il Pd fa autogol, festeggiano Fratelli d’Italia e Forza Italia
E
ssere la prima regione chiamata a votare le disposizioni che normano la pratica del suicidio medicalmente assistito, non è certamente impresa semplice. E così il Veneto, tra mille fraintendimenti e distinguo, alla fine bocciando la legge ha deciso di non scegliere. Ma andiamo con ordine. Il suicidio medicalmente assistito in Italia è consentito a seguito di un Pronunciamento della Corte Costituzionale che, con propria sentenza, ha di fatto colmato il vuoto da un’assenza legislativa. In buona sostanza i Giudici della Corte hanno detto “Caro Parlamento visto che i casi sono frequenti e tu non ti decidi a fare una legge, ci pronunciamo noi”. Quindi cosa si doveva votare in Veneto? Grazie all’impegno dell’Associazione Luca Coscioni e delle oltre 9000 firme depositate nella nostra regione i consiglieri sono stati chiamati a votare una legge di iniziativa popolare che, nelle sostanza, definiva le tempistiche e i protocolli ai quali le differenti ULSS del Veneto si do-
vevano attenere. Quindi il voto non prevedeva di esprimersi su suicidio medicalmente assistito si o no, ma tecnicamente su quali categorie di persone lo potessero richiedere e in quanto tempo gli ospedali fossero chiamati a somministrare i farmaci per compiere questa scelta. Il Centrodestra si è dichiarato compatto per il “no”. Senza però tenere conto della variabile Zaia: il presidente della Regione crede fermamente in questa possibilità di autodeterminazione tanto da averla ampiamente trattata in molte occasioni pubbliche e anche in alcuni dei suoi libri. Il suo posizionamento ha fatto si che il 50% della maggioranza consigliare votasse, seguendolo, a favore del provvedimento. Un’autostrada, si dirà, questa per il centrosinistra che di un tema tanto sensibile al proprio elettorato ha fatto una bandiera. E invece no. La consigliera del Partito Democratico, Annamaria Bigon, sin dall’inizio, non ha voluto sentire ragioni, è rimasta in
aula e si è astenuta. Questo suo voto è stato, di fatto, determinante, per la bocciatura della legge. Il vicecapogruppo Dem, Jonathan Montanariello ha immediatamente presentato le sue dimissioni da quel ruolo in polemica evidente con i vertici di gruppo e partito. Il ragionamento dell’ormai ex vicecapogruppo poggia su un presupposto: se il suicidio medicalmente assistito è stabilito dalla sentenza della Corte e la legge al voto era di natura puramente tecnica perché doveva solo dare a tutte le ULSS Venete l’indicazione di comportarsi allo stesso modo in termini di procedure e tempi, non si può invocare la libertà di coscienza proprio perché procedure e tempi non sono un tema etico. Una considerazione, questa, che è andata in rotta di collisione con un approccio, a suo dire, troppo morbido di segretario regionale e capogruppo. Da qui un profluvio di dichiarazioni di leader locali e nazionali, circoli in fermento, petizioni, rabbia e incredulità nella base dei Democratici. Nelle ore in cui stiamo andando in stampa si è consumata una Direzione Regionale del Partito particolarmente tesa nel corso della quale
Zaia e Lanzarin durante la discussione in Consiglio regionale
oltre una ventina di componenti (parlamentari, consiglieri regionali, segretari provinciali) hanno presentato un documento con il quale hanno chiesto alla Consigliera Bigon, non per il suo voto in consiglio ma per le dichiarazioni politiche che ha rilasciato nei giorni successivi, di considerare se possa considerarsi ancora rappresentativa di tutte le minoranze come vice presidente della Commissione Sanità. I proponenti hanno scelto di non chiedere il voto sul documento poiché, con
ogni probabilità, avrebbero ottenuto la maggioranza lacerando, così, profondamente il partito al quale, in ogni caso, chiedono maggiore coinvolgimento e un cambio di passo. Festeggiano, invece, Forza Italia e Fratelli d’Italia che compattamente hanno votato no. E festeggia anche il Leader Nazionale della Lega e Ministro, Matteo Salvini schierato, a sua volta, contro questa legge e sempre più distante, anche nelle dichiarazioni pubbliche, da Luca Zaia. (r.r.)
L’intervista. Alessandra Moretti, eurodeputata del Partito Democratico
“In Regione ormai la maggioranza non c’è più” “S
i sta sfaldando abbastanza velocemente il consenso politico del presidente del Veneto”: a sostenerlo è la Alessandra Moretti, parlamentare europea del Partito Democratico. Secondo lei dove sta andando la maggioranza che governa la Regione? “Il voto sul fine vita manifesta una profonda difficoltà all’interno del centrodestra all’interno della Lega. Dimostra che gli unici motivi per cui l’attuale maggioranza resta unita riguardano la gestione del potere, in quanto si vede plasticamente come quella maggioranza che aveva sostenuto lo stesso Zaia tre anni fa, oggi non ci sia più”. Da Bruxelles come vede la questione dell’autonomia regio-
nale? “C’è un problema gigante: finché non vengono approvati dei livelli essenziali e degli standard che possano garantire a tutti i cittadini adeguata assistenza, soprattutto per quanto riguarda la sanità, è impossibile fare un discorso e un ragionamento serio su questo tema. Perché rischia, così come è scritta, di creare delle profonde fratture, delle grandi discriminazioni tra cittadini italiani. E siccome la sanità in particolare versa, anche nella nostra regione, in una condizione di grave difficoltà, è chiaro che questa autonomia – così come è scritta dalla maggioranza, andrebbe a rafforzare queste forme di discriminazione e disuguaglianza”. Mancano meno di cinque
mesi alle elezioni europee, lei si ricandiderà? “Io mi ricandido, poi a fare la scelta definitiva sarà il mio partito. Ho fatto un mandato in Europa, ho lavorato su temi importanti e rilevanti e mi piacerebbe continuare il mio lavoro. Stare in Europa significa lavorare su delle questioni molto complicate, poiché l’Europa ormai incide su più dell’80% delle scelte che si prendono a livello nazionale. Quindi noi abbiamo bisogno di mandare in Europa persone che sono in grado di impegnarsi nel difendere gli interessi nazionali. E questa è una grandissima sfida e serve una classe dirigente all’altezza”. A proposito di candidature per le europee, come valuta quelle dei segretari di partito?
“Io credo che stia ai leader, insieme agli organismi di partito, prendere queste decisioni. Non mi piace la personalizzazione, perché a differenza del Movimento Cinque Stelle, a differenza di Fratelli d’Italia, per esempio, il Partito Democratico ha una classe dirigente molto preparata e quindi noi vorremmo che le elezioni europee non fossero una battaglia tra leader, ma una battaglia di idee, di contenuti. E anche che vedano protagonisti i diretti interessati, quelli cioè che poi a Bruxelles ci vanno e ci restano. Ecco, quindi sarebbe sbagliata, a mio avviso, una personalizzazione troppo evidente, anche perché non ha mai portato troppo lontano. Mi piacerebbe che sulle europee si iniziasse a
Alessandra Moretti
discutere veramente di contenuti e di politica, perché i cittadini hanno il diritto di conoscere bene la nostra idea di Europa”. (g.g.)
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Regione
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Lo scenario. Dopo il via libera del Senato la proposta passa alla Camera, scontro con l’opposizione
Se autonomia sarà, che autonomia sarà? Tra favorevoli e contrari quella che sta per uscire dal Parlamento sembrerebbe una riforma dai contenuti molto diversi da quelli attesi, il lungo percorso per la definizione dei Lep. Intanto il centrodestra canta vittoria e festeggia il primo traguardo
P
artiamo da un dato di fatto: uno dei due punti chiave della proposta autonomista veneta, ovvero la possibilità di trattenere i 9/10 delle tasse certamente non ci sarà come appare complicato poter ottenere una completa competenza regionale su tutte e 23 le materie in gioco. Il difficile dibattito verso la riforma in senso autonomista del nostro Paese appare più come una corsa a ostacoli nella quale le forze in campo faticano a prevalere e vanno oltre gli schieramenti tradizionali. All’assalto c’è certamente la Lega che, nonostante sappia di non poter “portare a casa” proprio tutto quello che sperava, non demorde ed è determinata a segnare un punto importante nella consapevolezza che, intanto, si comincia e poi si fa sempre in tempo ad aggiungere elementi strada facendo. Nettamente contraria sembrerebbe essere Fratelli d’Italia molto
più interessata ad una riforma del Paese attraverso un Premierato Forte. Le posizioni, però, nelle ultime ore appaiono sempre meno inconciliabili, tanto che il senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, Andrea Martella ha parlato di “Barattellum”: un baratto, di fatto, tra un po’ di autonomia per far contenta la Lega in cambio di un via libera del Carroccio al Premierato. Dentro queste divisioni, poi, ce ne sono altre e, per molti versi ancora più profonde, di natura, diciamo così, geografica: il Centro e il Sud del nostro Paese, in modo trasversale a tutte le forze politiche, vedono nella riforma autonomista una seria minaccia per quelle regioni già meno forti di quelle del Nord e maggiormente bisognose di sostegno e investimenti di scala nazionale. I meccanismi di solidarietà proposti, in questo senso, non sembrano una sufficiente
Il momento della votazione della proposta di legge al Senato
rassicurazione. Il via libera al Senato rappresenta, in ogni caso, il primo passo; la proposta dovrà poi passare alla Camera e per essere attuata dovranno prima essere approvati i LEP. La concessione di una o più “forme di autonomia”, infatti, è subordinata alla determinazione dei LEP, Livelli Essenziali di Prestazione. Si tratta dei criteri che
determinano il livello di servizio minimo che deve essere garantito in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. La determinazione dei costi e dei fabbisogni standard, e quindi dei LEP, avverrà a partire da una ricognizione della spesa storica dello Stato in ogni Regione nell’ultimo triennio. L’articolo 4 del Disegno di Legge precisa, inoltre,
che il trasferimento delle funzioni alle singole Regioni sarà concesso solo successivamente alla determinazione e al finanziamento dei LEP. Un percorso lungo, dunque, sul quale potrebbe pesare, nel caso che appare scontato di voto favorevole nei due rami del Parlamento, anche un referendum abrogativo già minacciato dalle opposizioni. (r.r.)
De Poli: “E’ una pagina storica, una vittoria dei cittadini” “Stiamo vivendo una giornata storica. Lo dico da veneto, anche con un po’ di emozione. L’autonomia rappresenta un tornante storico per il Veneto e per noi veneti”. Quando raggiungiamo al telefono il senatore Antonio De Poli a Palazzo Madama sono trascorsi pochi minuti dall’approvazione, in prima lettura, del disegno di legge sull’autonomia differenziata. “Manteniamo l’impegno preso dal centrodestra. Stiamo realizzando la volontà di 2,3 milioni di veneti. E’ una vittoria dei cittadini e per i cittadini”. Adesso cosa succede? Si tratta del primo passaggio parlamentare, ora il provvedimento passa all’esame della Camera. Seguirà l’intesa tra Governo e Regione per la gestione delle materie di competenza. Siamo soddisfatti: abbiamo deciso
Antonio De Poli
di non mandare alle calende greche la volontà espressa dai nostri Cittadini. L’autonomia impone un cambio di mentalità. Diciamo sì ad una riforma che premia chi amministra bene. Il cittadino deve sapere chi gestisce la cosa pubblica come lo fa, in modo che sia egli stesso a giudicare chi lo fa bene e chi invece lo fa male, senza inutili scaricabarili. La sinistra parla di spacca-Italia. Come risponde? L’autonomia non è un capriccio del centrodestra. Stiamo parlando di un caposaldo della nostra Costituzione. Non è un caso, che 14 regioni ordinarie su 15 chiedano, a diverso titolo, l’autonomia e, fra questi , ci sono anche governatori di centrosinistra. Da oggi comincia un percorso nuovo, di rinascita delle nostre istituzioni e le istanze conserva-
trici della sinistra (che minaccia il ricorso al referendum ndr) non ci spaventano. In Veneto è stata bocciata la proposta di legge Cappato sul fine-vita. La sinistra vuole ripresentarla alla Camera. Cosa ne pensa? Una vita non ha prezzo, per noi è sacra. E’ un valore che non può essere calpestato e quindi diremo “no” a suicidio assistito ed eutanasia. Siamo custodi di quei Principi che fanno parte della nostra cultura e della nostra storia. In Veneto ha vinto la cultura della cura e dell’attenzione nei confronti del malato. Noi siamo convinti che si debba perseguire un’altra strada: implementare le cure palliative e rafforzare quei servizi per tutelare la dignità della persona, anche e soprattutto quando è più fragile.
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Elezioni. La Lega ci prova, parte del PD potrebbe starci, FDI si oppone e FI punta a prenotare il Veneto
Un’incognita chiamata terzo mandato Il segretario della Liga Veneta Alberto Stefani presenta una proposta di legge che elimina i vincoli per “lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”
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erzo mandato si, no, forse. La Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre il terzo mandato per i Presidenti di Regione. La proposta, a firma di Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta e presidente della Commissione Bicamerale per il Federalismo Fiscale, modifica la legge del 2004 che fissava a due il numero massimo di mandati consecutivi per i presidenti di Regione “al fine di valorizzare il lavoro svolto dai governatori - si legge - e lasciare ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi essere rappresentati”. Una notizia, questa, che il Presidente del Veneto Luca Zaia ha accolto con una certa soddisfazione poiché se la legge fosse in-
lamentari, con questi tre nomi di peso in campo, seguiranno fino in fondo la sua indicazione di voto. Assolutamente contraria Fratelli d’Italia che, forte di un consenso assolutamente vasto, vede nelle prossime scadenze elettorali, in primis proprio quelle regionali, l’occasione di moltiplicare in modo esponenziale il proprio numero di amministratori sui territori. Il segretario Regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, da sempre acerrimo rivale di Luca Zaia fa sapere, proprio in queste ore, di essere contrario al terzo/quarto mandato e di sperare che il Veneto possa toccare, nella spartizione nazionale, proprio agli azzurri non disdegnando, neppure, di poter essere lui il candidato Presidente. Menzione a parte merita il caso Liguria: Giovanni Toti giunge al termine del suo secondo mandato e, nonostante abbia fondato nel 2022 il suo movimento “Italia al centro” fu indicato la prima volta come candidato proprio in quota Forza Italia. (r.r.)
trodotta potrebbe candidarsi e concorrere per quello che, di fatto, sarebbe il suo primo mandato poiché il primo, antecedente al 2004 quando fu fissato il limite di due, non rientrerebbe nel conteggio. Ma non è l’unico Zaia ad osservare con grande attenzione quale sarà l’iter parlamentare di questa proposta di legge. Spettatori più che interessati i Presidenti PD dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, della Puglia, Michele Emiliano e della Campania, Vincenzo De Luca giunti tutti alla fine del proprio secondo quinquennio alla guida delle rispettive regioni. La segretaria nazionale Dem, Elly Shlein da sempre si dice contraria in nome del rinnovamento, ma non è detto che i gruppi par-
Aumentati i fondi regionali per la lotta alla violenza sulle donne Elisa Venturini: “Sportelli anche nelle università, è un problema che va affrontato con risorse adeguate” “La tragedia di Giulia Cecchettin ha scosso tutti noi ma ha avuto anche la forza di spingere tante ragazze e tante donne a rivolgersi alle istituzioni per denunciare e segnalare le situazioni di disagio e di potenziale pericolo. La Regione da sempre è attenta a questo fenomeno e per il 2024 ha aumentato i fondi messi a disposizione che sono passati da 1.000.000 di euro a 1.550.000 per sostenere i 26 centri antiviolenza e le 28 case rifugio presenti in Veneto: ai fon-
di regionali si aggiungono quelli stanziati dallo stato che nel 2023 erano di 2,9 milioni di euro. Le modalità di assegnazione verranno definite nell’apposito tavolo di coordinamento regionale che si terrà entro febbraio”: a parlare è Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale. “L’aumento delle segnalazioni da parte delle donne è al tempo stesso un segnale positivo, perché indica una crescente fiducia nelle istituzioni, ma anche un segnale negativo perché sta a significare che le situazioni potenzialmente a rischio sono molte: in questo senso va svolta una forte e determinata campagna culturale e di sensibilizzazione indirizzata specialmente ai giovani.
Prendendo atto anche della richiesta di maggiori risorse che arriva dal territorio, la Regione ha aumentato in modo significativo i fondi destinati a queste iniziative: in particolare credo che vada segnalata una importante novità che è quella dell’apertura di sportelli all’interno delle università, per offrire un servizio semplice da raggiungere alle ragazze più giovani ed anche alle tante studentesse fuori sede che hanno scelto il Veneto per la loro formazione. Le violenze (sia fisiche che psicologiche) di genere sono un grave problema che va affrontato con la collaborazione di tutti: singoli cittadini, istituzioni ed associazioni di volontariato. Per questo è giusto che la Regione faccia, come sta facendo, la sua parte in modo concreto”.
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Elisa Venturini, consigliere regionale di Forza Italia
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Eventi
Venezia. Ancora una volta la firma è del direttore artistico Massimo Checchetto
La magia del Carnevale si rinnova e celebra la figura di Marco Polo L’assessore Venturini: “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole”
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l Carnevale quest’anno incarna a pieno l’animo avventuriero e curioso di Marco Polo, il viaggiatore per antonomasia. Quando ci siamo seduti attorno a un tavolo per sviluppare idee e iniziative in vista di questa edizione del Carnevale, che fino al 13 febbraio coinvolgerà laguna e terraferma, siamo partiti da lui, narratore di mondi fantastici e lontani, commerciante che con sprezzo del pericolo ha conosciuto culture e tradizioni inimmaginabili. Per questo lo slogan della kermesse è ‘Ad Oriente... il mirabolante viaggio di Marco Polo’. Celebreremo i 700 anni dalla sua morte facendoci promotori del suo messaggio e del suo esempio. Che è poi l’esempio dei Grandi della Storia, sospinti dalla curiosità di spingersi sempre un po’ più in là”. Parola dell’assessore al Turismo Simone Venturini che sottolinea la volontà di dar vita a un palinsesto di eventi diffusi che possano coinvolgere tutti, ma proprio tutti. “Da non perdere in laguna gli spettacoli all’Arsenale e le tante iniziative tra campi e campielli - aggiunge - ma faranno sicuramente il pienone anche le sfilate dei carri mascherati in terraferma e nelle isole. Una tradizione che sta prendendo sempre più piede”. Tutto il territorio comunale diventa la mappa di un viaggio fantastico caratterizzato da spettacoli, musica e arte per un Carnevale “capillare” e fantasioso. Un’edizione che avrà come filo rosso l’impresa più grande di tutte: l’arrivo di Marco Polo alla corte del Gran Khan
in Cina e il suo racconto minuzioso e intrigante giunto a noi attraverso le pagine de Il Milione, capolavoro della letteratura mondiale. L’edizione del Carnevale di Venezia 2024 vede ancora una volta la firma del direttore artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto e ha riservato molte sorprese fin dal primo fine settimana con l’atteso corteo acqueo capitanato dalla mitica “Pantegana” lungo il Canal Grande e con gli spettacoli nei teatrini orientaleggianti allestiti in piazza San Marco, in piazza Ferretto e in altri campi e luoghi della città. “E poi ancora il corteo delle Marie sabato 3 febbraio, le mostre, la cultura, l’attesissimo spettacolo notturno in Arsenale - aggiun-
ge l’assessore Venturini - ‘Terra incognita. Il mirabolante viaggio di Marco’ (il 2 febbraio, ndr) sarà uno show che riempirà di magia lo specchio d’acqua della Darsena Grande. Un racconto immaginifico, liberamente ispirato a Il Milione, narrato in chia-
Il 3 febbraio appuntamento con il Corteo delle Marie. Festeggiamenti anche per il Capodanno Cinese del 9 febbraio ve fantastica attraverso i diversi linguaggi creativi dell’arte”. Venezia incontrerà l’Estremo Oriente anche grazie a un’iniziativa organizzata dall’Associazione per la Promozione della Cultura e del Turismo Italia-Cina (ICCtpa). In occasione del Capodanno cinese il 9 febbraio, nel pomeriggio, partirà un’imponente parata per le vie pedonali di Mestre: draghi e serpenti procederanno festosi affiancati da bambini e ragazzi in abiti tradizionali (lanterne alla mano) per celebrare, insieme al pubblico, il countdown verso la mezzanotte cinese (ore 17 locali). A Venezia, invece, Campo San Polo sarà allestito a tema per l’evento, mentre l’Arsenale ospiterà spettacoli di arte cinese e l’M9 di Mestre, infine, darà vita a laboratori ad hoc.
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FEBBRAIO 2024
on-line:
L’importanza dei test di screening per prevenire i tumori al collo dell’utero Nel 2022 in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi
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Tumore al collo dell’utero, con la prevenzione e la diagnosi precoce si può vincere
l carcinoma del collo dell’utero (o cervice uterina) è, dopo il tumore della mammella, la seconda neoplasia per frequenza tra le donne. Il fattore capace di provocare l’insorgenza della malattia è rappresentato quasi esclusivamente dall’infezione persistente da papilloma virus (HPV), a trasmissione sessuale. L’HPV è un virus che provoca un’infezione molto comune nella popolazione, ma nella maggior parte delle donne scompare spontaneamente dopo uno o due anni. In alcuni casi l’infezione persiste e può provocare delle lesioni che, se non curate, potrebbero lentamente diventare un tumore. Nel 2022, in Italia sono state effettuate circa 2500 nuove diagnosi, si tratta dell’1,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne. La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace contro questo tumore: la diffusione dei programmi di screening, con il Pap test e il test HPV più recentemente, ha rappresentato il principale fattore di riduzione dell’incidenza e mortalità per la neoplasia. Il Pap test consiste nel prelievo di alcune cellule del collo dell’utero che vengono analizzate al microscopio per verificare eventuali lesioni provocate dal virus HPV. Il prelievo è semplice, non doloroso e richiede pochi minuti. Per il test HPV si prelevano alcune cellule del collo dell’utero, come per il Pap-test. Il Prosegue alla pag. seguente
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La sperimentazione. Il primo studio in Europa autorizzato dall’Agenzia europea per i Medicinali
Lotta alla displasia broncopolmonare, una nuova terapia per i neonati prematuri
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n Italia nascono ogni anno oltre 30.000 neonati prematuri (il 7% dei nati), cioè bambini che vengono al mondo prima della trentasettesima settimana di età gestazionale. Fra questi neonati prematuri, quelli che pesano meno di 1500 grammi sviluppano, nel 45% dei casi, una malattia polmonare cronica chiamata displasia broncopolmonare che richiede prolungata ossigenoterapia per settimane o mesi con conseguenze che possono persistere fino all’età adulta. Al momento non sono disponibili cure efficaci e sicure per questa malattia. Al via una prima sperimentazione clinica basata sull’uso terapeutico delle vescicole extracellulari, un prodotto naturale isolato da cellule del cordone ombelicale, per la prevenzione della displasia broncopolmonare, la malattia polmonare cronica dei lattanti nati prematuri. Nel luglio 2023 l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha approvato questa sperimentazione che ha poi ottenuto il via libero anche dal Comitato Etico Nazionale e da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Si tratta di un progetto che nasce dalla sinergia fra Università di Padova, Azienda Ospedale e l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha prodotto questa “ricerca traslazionale” presentata “made in Padova”, di recente presentata tra gli altri dal Direttore generale Azienda Ospedale, Giuseppe Dal Ben, e dalla rettrice dell’Università di Padova,
Un momento della presentazione
Daniela Mapelli. La ricerca traslazionale ha come obiettivo la trasformazione dei risultati ottenuti dalla ricerca di base effettuata presso la Torre della Ricerca Pediatrica in applicazioni cliniche al letto del paziente. Il trial clinico internazionale prende il via presso la Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, centro hub del triveneto per la prematurità, e verranno inclusi nello studio neonati di peso inferiore a 1500 grammi. La sperimentazione è coordinata dal centro patavino e coinvolge 4
i tuoi specialisti del sorriso
neonatologie italiane (Firenze, Genova, Milano e Modena) e 2 in Belgio. “Si tratta di uno studio di Fase 1 che prevede l’utilizzo nei neonati prematuri di una nuova terapia, le vescicole extracellulari, che nelle fasi precliniche (in vitro e in vivo), hanno presentato risultati estremamente promettenti e un’ottima sicurezza – spiega il prof. Eugenio Baraldi, direttore del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino di Padova e Direttore scientifico dell’IRP Città della Speranza -. Queste microvescicole, grazie al loro contenu-
to di numerosi mediatori presentano attività anti-infiammatoria e pro rigenerativa dei polmoni immaturi, rappresentando un approccio estremamente innovativo per la prevenzione e la cura della displasia broncopolmonare”. Il loro utilizzo in ambito neonatale è stato ipotizzato otto anni fa dall’incontro tra il Prof. Eugenio Baraldi e il Prof. Maurizio Muraca, esperto di medicina rigenerativa e vescicole extracellulari. Da allora è partita una lunga sperimentazione preclinica con vescicole extracellulari esplorata con modelli in vitro e
Ma quando si fa la prima visita dal dentista pediatrico? masticazione e per la pronuncia corretta di molte parole. Per garantire un corretto sviluppo di queste funzioni e prevenire problemi futuri, è importante prendersi cura dei denti fin dai primi anni di vita.
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A che età quindi un bambino dovrebbe recarsi per la prima volta dal dentista? La prima visita con il dentista pediatrico è consigliata tra i 3 e i 4 anni quando il bambino non ha ancora subito eventi traumatici o dolorosi e può familiarizzare facilmente con lo specialista. La prima visita serve a controllare la crescita dei denti Veneto24 passa al sistema di ultima da latte e a individuare eventuali problemi dentali e dello Se avete dei bambini piccoli, probabilmente vi sarete posti generazione DAB che permette di ascoltare anche sviluppo delle ossa del viso. Non solo, è molto utile anche questa domanda. Il Centro di Odontoiatria e Ortodonzia la radio con una qualità audio perfetta. Avanzata Perri-Bellomo, grazie all’esperienza del dottor ai genitori per ricevere informazioni e consigli su come Alessandro Perri e della dottoressa Chiara Mantoan garantire al piccolo una corretta igiene orale quotidiana. nell’odontoiatria pediatrica, ha sviluppato un programma La cura dei denti da latte è molto importante e non va www.veneto24.it trascurata solo perché sono “provvisori”; le carie a questi dedicato alla salute orale dei bambini. denti causano dolore e infezioni e la perdita prematura Bambini sani, adulti felici: perché è importante iniziare dei denti da latte determina la perdita di spazio per l’eruzione dei denti permanenti che rimangono incastrati la prevenzione fin da piccoli? Avere denti sani fin da piccoli si riflette positivamente nell’osso. sulla dentatura di un adulto. Non si tratta solo di una questione estetica: i denti sono fondamentali per la
modello animale con risultati estremamente incoraggianti con il contributo del Prof. Andrea Porzionato del Dipartimento di Neuroscienze, della Dr.ssa Michela Pozzobon e del Dr. Luca Bonadies del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino e Istituto di Ricerca Pediatrica. È questo il primo studio in Europa a ricevere il via libera dell’EMA, l’ente deputato a vigilare sulla sicurezza e l’efficacia dei medicinali, ma è anche il primo al mondo che utilizza questo prodotto naturale soddisfacendo tutti i requisiti degli enti regolatori. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con un gruppo farmaceutico belga, che ha sviluppato un prodotto compatibile con gli standard farmaceutici sulla base dei brevetti depositati presso l’Università di Padova e l’Istituto di Ricerca Pediatria. L’applicazione clinica di questa nuova terapia ha richiesto la certificazione da parte dell’AIFA del reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Dipartimento Salute Donna e Bambino di Padova per lo svolgimento degli studi di Fase 1, un riconoscimento che è stato possibile grazie alla rigorosa attività di formazione di tutto il personale medico e infermieristico del reparto di neonatologia che ha raggiunto tutti gli standard internazionali richiesti. È la prima sperimentazione di fase 1 che viene attivato nell’Azienda Ospedale-Università di Padova.
Un errore che spesso si commette prima di una visita dal dentista, è quello di dire al bambino di non avere paura e di non preoccuparsi ma questo spesso ha l’effetto opposto. In altre parole, può creare nel bambino l’aspettativa di dover affrontare una situazione spiacevole o spaventosa. Per prepararsi alla visita dal dentista, si può giocare a fare il dentista a casa e trattare il bambino con pupazzi o marionette. Il coinvolgimento dei genitori è importante anche durante la prima visita, ma allo stesso tempo è necessario stabilire un rapporto di fiducia tra dentista e bambino. Presso il Centro di Odontoiatria e Ortodonzia Avanzata Perri-Bellomo, il dottor Alessandro e la dottoressa Chiara, specialisti in odontoiatria pediatrica e ortodonzia, creano un ambiente sereno e informale adatto alla prima visita del bambino, con approcci psicologici e trattamenti odontoiatrici adeguati all’età. Cosa aspetti a portarci il tuo bambino?
Come affrontare la primissima visita dal dentista? Negli adulti, la visita dal dentista potrebbe essere percepita come un evento negativo, esperienze SCARICA L’APPfrutto RADIO di VENETO24 negative o di storie sentite da altri. Per i bambini non è così! È un’esperienza nuova, neutra, a meno che i genitori non trasmettano inconsciamente paura e ansia. Ascolta
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A tavola
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Frittelline alla zucca!
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Le frittelle alla zucca, sono un dolce semplice da realizzare in vista del carnevale ma ottime anche il resto dell’anno! Affinché queste “castagnole” risultino morbide e golose aggiungiamo fecola di patate e farina di mandorle.
PROCEDIMENTO In una casseruola mettete la crema di zucca, il latte, lo zucchero e l’uovo: amalgamate bene con un cucchiaio e/o aiutandovi con una frusta elettrica. Aggiungete una ad una le farine, il lievito e il liquore all’arancia mescolando bene, fino ad ottenere un composto morbido, in modo da riuscire a prelevarlo con il cucchiaio. Mettete sul fuoco una padella con l’olio di semi e fatelo riscaldare. Aiutandovi con 2 cucchiai, fate cadere piccole quantità di pasta nell’olio ben caldo. Quando le palline inizieranno a galleggiare, giratele in modo da farle dorare bene su ambo i lati: a questo punto aiutandovi con una pinza o una paletta mettetele ad asciugare su un piatto foderato di carta assorbente da cucina. Proseguite la frittura fino a finire tutto il composto, lasciandole sgocciolare bene. Una volta raffreddate spostatele su un piatto da portata e cospargetele con lo zucchero a velo.
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Ingredienti 150 g di crema di zucca DELSANTO 100 g di latte 1 uovo 80g di zucchero 30g di fecola di patate 30g di farina di mandorle 170g di farina 00
½ bustina di lievito Q.B. olio di semi per friggere Q.B. zucchero a velo A piacere, per aromatizzare, un paio di cucchiai di liquore all’arancia o di grappa.
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C
COSA INDICA L’ESPRESSIONE “STAMATINA GHE SE AGUASSO”?
6 A B C
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BEVER ‘NA OMBRA”? mettersi all’ombra per ripararsi dal sole andare a vedere l’ombra del campanile andare a bere un bicchiere di vino.
Stamattina sono in ritardo Stamattina il terreno è bagnato, è caduta la brina Mi hanno attirato in un tranello
LA SENSA”? Muoversi senza vedere dove si va B Andare alla cena C Camminare lentamente a causa di troppa gente nella strada.
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A CHI SI DICE “SEI DE L’ANO DEL DO’ “?
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essere ben abbronzato non poterne più, essere veramente stanco avere cucinato le verdure in agrodolce.
A B
A B
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COSA SUCCEDE SE TI DICONO “TE ME SI’NDATO ZO DAI CALCAGNI O DÀI TÒTANI” ?
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A
se sei antiquato
B
se sei un musicista
A
hanno mangiato pesce avariato
C
se hai due anni
B
hanno perso fiducia in te
C
hanno perso i pantaloni
CHE TI ZE DRIO CIAPAR ‘NA BRUTA ANDATA”?
“ANDAR IN SÉRCA DE NÒTE”?
AGRO”?
9 A B C
quando si cerca nel buio quando si cerca di intonare una canzone quando si compone un brano musicale
A B C
perché il bambino cammina male perché il bambino si sta comportando male perché il bambino non capisce quello che gli si dice
QUANDO SI USA L’ESPRESSIONE “BECAR QUALCOSSA”?
SI USA DIRE “BOCA 10 PERCHÉ SERADA NO CIAPA MUSATI”?
quando si vedono le galline mangiare quando si sbatte il naso contro qualcosa quando si riesce a prendere qualcosa
A
perché è meglio stare in silenzio perché se non chiedi non ti può essere dato nulla C perché ti devi mettere il casco quando vai via in moto
B
SOLUZIONI 1. = C / 2. = C / 3. = B / 4. = A / 5. = B / 6. = B / 7. = A / 8. = B / 9. = C / 10. = B
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