La Piazza del Conselvano 2012gn n7

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del Conselvano LA PIAZZA

www.lapiazzaweb.it

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.7

È DISTRIBUITA DA

Sanità locale Riabilitazione di Conselve passa all’Uls 17

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Due Carrare Nuova opera d’arte sulla rotatoria

Bovolenta Lavori e pista ciclo pedonale in via D’Annunzio

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EDITORIALE

Amministrative, prove “tecniche” di politica

LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010

CARTURA PROCEDE COL TAGLIO DEI PINI

Il taglio dei pini marittimi di via Vivaldi “s’ha da fare”. Inamovibile rispetto alla battaglia intrapresa dal Movimento 5 stelle per evitarne l’abbattimento con tanto di petizione “salva-pini” firmata da 176 cittadini, l’amministrazione di Cartura va avanti per la strada designata da tempo. pag. 8

AGNA, CASERMA DEI CARABINIERI SALVA

Finalmente una buona notizia, la caserma dei Carabinieri è salva. Scongiurato il rischio di chiusura del presidio di Agna dopo l’allarme dei mesi scorsi. La conferma è arrivata durante un incontro in Prefettura: il ministero dell’Interno continuerà a pagare l’affitto al Comune, proprietario dell’edificio. pag. 17 CONSELVE e limitrofi

di Ornella Jovane

E

Unione Conselvana prime prove tecniche Uno studio conferma che nove Comuni potrebbero condividere i propri servizi

I

n tempi di tagli draconiani al settore pubblico, di difficoltà di bilancio e di drastiche “cure dimagranti” i Comuni del Conselvano cercano una via d’uscita ad un futuro sempre più incerto e giocano la carta della condivisione dei servizi. Rispolverando l’antico adagio “l’unione fa la forzza”, i nove Comuni del Conselvano cercano di giocare d’anticipano e si studiano con attenzione in vista dell’ormai obbligato accorpamento di alcuni settori e servizi. Perché solo condivendo uomini e risorse sarà possibile mettere in

CONSELVE

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muni del Conselvano. Ora possono contare anche sulle informazioni emerse dall’analisi preliminare di fattibilità commissionata dai sindaci all’Università di Padova. Lo studio, firmato dalla professoressa Patrizia Messina e dal dottor Mauro Salvato dell’Università di Padova, facoltà di Scienze Politiche, è stato presentato il mese scorso agli amministratori del Conselvano. Si tratta di un rapporto dettagliato sulla consistenza del personale di ciascuno dei nove Comuni. pagg. 4-5

o.jovane@lapiazzaweb.it

L’Intervento

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atto delle economie ormai non più rinviabili. La gestione associata di alcuni servizi, dalla polizia municipale all’ufficio tecnico, dal sociale ai tributi, è già una realtà per quasi tutti i Comuni. Dopo il 30 giugno prossimo sarà anche un obbligo previsto dalla legge per i centri sotto i 5 mila abitanti, vale a dire tutti escluso il “capoluogo” Conselve. Ma i sindaci, alle prese con bilanci sempre più striminziti e spese di gestione impegnative, vogliono andare oltre e mettere in piedi una Unione che coinvolga tutti i nove co-

’ metà gennaio quando dal blog di Chioggiazzurra, il pdellino Beniamino Boscolo, giovane stimato politico di Chioggia, rivolge a Lucio Tiozzo, consigliere regionale di lungo corso, anch’egli stimato politico di Chioggia, esponente del Partito democratico, alcune domande su questioni chioggiotte portate in Regione per sensibilizzare l’assessore preposto. Il consigliere Tiozzo nel rispondere cita spesso il collega del Pdl, Carlo Alberto Tesserin - anch’egli stimato ed esperto politico di Chioggia, autorevole presenza in Regione - sottolineando come in Consiglio regionale i chioggiotti si siano mossi insieme e in sintonia - indipendentemente dalla collocazione politica - per portare avanti le istanze della città. Peraltro tutt’altro che semplici: l’ospedale, il turismo e la spiaggia, la pesca... E sottolinea che insieme hanno ottenuto dei risultati. A questo punto l’acuto Beniamino Boscolo azzarda una domanda. La introduce, la giustifica, tergiversa e poi alla fine si decide: ma che il “modello” Monti abbia fatto scuola anche a livello locale e in Regione stia prendendo forma quell’assetto politico di una maggioranza multicolore fondata sulla tregua in nome del bene comune?La domanda risulta tutt’altro che improbabile. continua a pag. 3

La pesca ha ancora un futuro? di Enzo Fornaro*

L

a crisi dei consumi e il rincaro del gasolio hanno determinato, per la pesca di cattura in mare, una situazione insostenibile in quanto le singole imprese non sono i grado di fronteggiare i costi mediante il ricavo dalla vendita del pesce nei mercati. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto

continua a pag.

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importante d’Italia ha avuto come ospite d’onore il grande e unico inventore di Zumba Alberto Perez(Beto),che con il suo staff americano ha animato magistralmente il palco dell’area riservata a tutti gli appassionati ZUMBA. Pochi minuti ma importanti per la Scuola Adrenalina 100%che è stata chiamata ad onorare il palco con un accattivante Reggaeton spalleggiati dalla Zes Angela Verrelli.(foto)

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Montagnana conosce finalmente il nuovo fenomeno del fitness!!!L’evento di 4 giorni MONTAGNANA DANCE 4 YOU ideato da Eros Bonamigo ha sbalordito ed entusiasmato grandi e piccini!!

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MONSELICE domenica 10 luglio Piazza Mazzini. Dopo il trionfo di Padova anche la città della Rocca scopre Zumba nella sua più pura essenza:il divertimento!Piazza super gremita di gente e pubblico alle stelle :allo staff e agli allievi è stato richiesto anche il bis per alcuni brani della serata!!

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giovedì 21 luglio (Notte Bianca)Piazza Trento. Animata con successo anche Piazza Trento che ,solitamente un po’ “nascosta”, per quella sera è uscita dall’anonimato e si è riempita con oltre 100 partecipanti Zumba carichi di energia!!!!

CHIOGGIA giovedì 4 agosto (Notte Bianca)Il caldo e la distanza non hanno trattenuto l’entusiasmo dei tanti fans zumba intenzionati a non mancare alla serata,cosi’ tanti da riempire un pullman appositamente noleggiato per l’occasione!

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EDITORIALE

segue da pag.

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Amministrative, prove “tecniche” di politica Conselve, la novità

CINQUANTA GIORNI SUL GHIACCIO

Dall’8 dicembre al 29 gennaio, cinquanta giorni sui pattini grazie alla pista su ghiaccio allestita in piazza Battisti. L’iniziativa ha riscosso un successo tale da convincere gli organizzatori a prolungare il periodo d’apertura subito dopo le feste. Ad accollarsi la spesa della struttura i titolari del Bar “New Style by Zampieri” Giuseppe Idolazzi e Giuliano Alfini insieme all’azienda Tsb di Paolo Bertin e al contributo di alcuni commercianti del centro storico. Il Comune invece si è fatto carico delle spese per l’energia elettrica. La pista ha richiamato centinaia di ragazzi ma anche adulti, tanto che il prossimo anno lo spazio a disposizione potrebbe raddoppiare. La struttura, una vera e propria novità per Conselve, ha ospitato anche delle gare giovanili di hockey su ghiaccio. Ora gli organizzatori pensano alle iniziative del prossimo anno. Lutto

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Da lungimirante politico quale egli è, Tiozzo sostiene di aver colto interessanti segnali che invitano a riflettere. “Non c’è nulla di concreto - risponde - ma si respira un’aria nuova anche in Regione. Non escluderei in futuro scenari inediti. E’ evidente che Pd e Pdl politicamente sono su posizioni tanto diverse e lontane, ma ci sono dei momenti in cui la politica deve saper fare un passo indietro per altre più urgenti priorità”. Tiozzo e Tesserin lavorano da anni in tandem e, si potrebbe dire, non fanno testo. Tuttavia che a tutti i livelli i partiti siano stati costretti alla sobrietà e concretezza appare chiaro. E necessario. Il prossimo 6 maggio ci sono le elezioni amministrative che saranno un test anche politico per capire, innanzitutto, come elettori stremati e fortemente provati dalla crisi economica e finanziaria torneranno a rapportarsi con partiti e candidati. Il Veneto si rivela un osservatorio interessante. Per via della Lega, forza d’opposizione al governo nazionale, che ha già annunciato per la prossima scadenza elettorale la corsa in solitaria. Sarà da capire il grado effettivo di gradimento della base per la scelta di non sostenere il governo Monti - certi sondaggi sembrerebbero dare indicazioni diverse da quelle ufficialmente divulgate - e quanto sia stata metabolizzata la lunga - e non proprio gradita soprattutto nell’ultimo anno - alleanza con Berlusconi. Ci sono poi le alleanze. Il Pdl, “scaricato” dalla Lega, corteggia l’Udc, del resto in Veneto sempre disponibile interlocutore, per sondare nuove unioni. Ma il Pd, che proprio nelle recenti elezioni a Chioggia era riuscito ad affermarsi sostenendo un candidato sindaco dell’Udc e dimostrando vincente la svolta moderata verso il centro, non vuole rimanere spettatore. Insomma in questo clima di fair play prevale il confronto e il dialogo, più sobrio ed elegante dello scontro frontale. Certo è che il prossimo 6 maggio la politica ritorna protagonista sulla scena. Sarà sufficiente e credibile per partiti e candidati proporsi in nuove combinazioni per rassicurare gli elettori che tutto è cambiato dopo Monti? Ornella Jovane

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Conselvano CONSELVE, ELEZIONI

POLITICA

Il centrosinistra di “Vivere Conselve” scalda i muscoli pag. 5

TRIBANO

Pronti a salire sul “Piedibus” i ragazzi delle scuole pag.

BAGNOLI, EVENTO

Provincia

COMMERCIO

Onorevoli produttivi, in testa Bitonci e Saia pag. 20

ECONOMIA

Salviamo il distretto del fotovoltaico

10

Divertimento e folla in piazza per “La nostra terra” pag. 14

Regione L’invasione dei grandi centri commerciali pagg. 26-27

AGENZIA DELLE ENTRATE Movida, evasione fiscale estesa

pag.

PERSONAGGIO

Franceschetti scopre l’acqua calda pag.

21

24

pag.

30

Bilancio, poche conferme, tanti tagli pag.

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REGIONE

Bagnoli, sicurezza in strada

LIMITI PIÙ SEVERI LUNGO LA CONSELVANA Limiti di velocità più severi lungo la provinciale “Conselvana”, fra Bagnoli ed Anguillara, teatro di numerosi incidenti, fra cui ben due mortali negli ultimi mesi. La Provincia ha introdotto i nuovi limiti che interessano più di quattro chilometri della Provinciale 92. Nel primo tratto, a sud del centro di Bagnoli, nel lungo rettilineo dal km 28 + 090 al km 30 + 900, alle porte della frazione Taglio, la velocità massima consentita è di 70 km all’ora. Nei due chilometri successivi, in direzione Anguillara, in corrispondenza del centro abitato della località Taglio, i limite scende a 50 km all’ora. La strada presenta poche curve ma è molto pericolosa perché d’inverno l’asfalto è spesso ghiacciato. Gli incidenti mortali si verificano anche con la bella stagione, coinvolgendo anche motociclisti. Proprio per questo la Provincia ha deciso di correre ai ripari abbassando i limiti di velocità.

Vivere sostenibile

INFORMAZIONI SUL RISPARMIO ENERGETICO

Recentemente si è costituita Network CasaClima Padova-Rovigo, un’associazione senza scopo di lucro che raggruppa professionisti, aziende, artigiani ed Enti sensibili al risparmio energetico e del costruire sostenibile, diffondendo la conoscenza del “Progetto Casa Clima” secondo le indicazioni dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Tra gli obbiettivi dell’associazione l’informazione ed alla sensibilizzazione del privato, degli operatori dell’edilizia e delle pubbliche amministrazioni ai principi dell’uso efficiente dell’energia e l’utilizzo delle energie rinnovabili. A tal proposito, in sinergia con il Lions Club di Conselve il prossimo giugno verrà organizzato nel Conselvano un appuntamento dal titolo “Vivere sostenibile tra generazioni”.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srl Edito da GIVE EMOTIONS Srl

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana È distribuito in esclusiva da

Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 30 gennaio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

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4 Argomento del mese SERVIZI DA CONDIVIDERE Le analisi dello studio firmato dall’Università di Padova su commissione delle stesse amministrazioni locali rivela che il territorio è tutto sommato omogeneo e ci sono tutte le condizioni per mettere in sinergia le figure professionali e le risorse di ogni municipio, ora spazio alle valutazioni politiche e alle scelte operative sul campo

Comuni uniti, nel Co

di Nicola Stievano

Tutti vorrebbero condividere la polizia locale seguita dai servizi sociali

Ruzzon: “Adesso siamo in grado di ragionare sulla concretezza e di scegliere”

I

n tempi di tagli draconiani al settore pubblico, di difficoltà di bilancio e di drastiche “cure dimagranti” i Comuni del Conselvano cercano una via d’uscita ad un futuro sempre più incerto e giocano la carta della condivisione dei servizi. Rispolverando l’antico adagio “l’unione fa la forza”, i nove Comuni del Conselvano cercano di giocare d’anticipano e si studiano con attenzione in vista dell’ormai obbligato accorpamento di alcuni settori e servizi. Perché solo condivendo uomini e risorse sarà possibile mettere in atto delle economie ormai non più rinviabili. La gestione associata di alcuni servizi, dalla polizia municipale all’ufficio tecnico, dal sociale ai tributi, è già una realtà per quasi tutti i Comuni. Dopo il 30 giugno prossimo sarà anche un obbligo previsto dalla legge per i centri sotto i 5 mila abitanti, vale a dire tutti escluso il “capoluogo” Conselve. Ma i sindaci, alle prese con bilanci sempre più striminziti e spese di gestione impegnative, vogliono andare oltre e mettere in piedi una Unione che coinvolga tutti i nove comuni del Conselvano. Ora possono contare anche sulle informazioni emerse dall’analisi preliminare di fattibi-

CONSELVANO LA PROPOSTA PASSA IN REGIONE

Una legge contro le trivellazioni

L

o stop ai progetti di trivellazione nella Bassa Padovana fa tirare un sospiro a chi aveva manifestato preoccupazione per le conseguenze sull’ambiente della ricerca di idrocarburi. Ora il progetto di legge statale approvato dal consiglio regionale affronterà l’iter parlamentare. I timori maggiori si concentrano sull’effetto che le trivellazioni potrebbero avere sul fenomeno della subsidenza. Buona parte del territorio, infatti, si sta abbassando a causa dell’ossidazione della torba, un fenomeno naturale che negli ultimi decenni ha conosciuto un’accelerazione notevole. Alcune zone si stanno abbassando anche più di 3 centimetri all’anno: una velocità impressionante in termini geologici che getta una seria ipoteca sul futuro di una vasta area compresa tra Candiana, Agna, Correzzola e, nel veneziano, da Cavarzere a Chioggia. Dati confermati da uno studio di Cnr e Università di Padova e continuamente monitorati dal Consorzio di Bonifica Adige - Euganeo. Nel giro di mezzo secolo terreni già al di sotto del livello del mare si abbasseranno anche di oltre un metro e mezzo. “Con questa proposta di legge, che mi auguro sia approvata dal Parlamento in tempi rapidi, - spiega il consigliere regionale del Pd Piero Ruzzante - abbiamo voluto dire basta allo sfruttamento intensivo del territorio che può avere effetti devastanti”.

lità commissionata dai sindaci all’Università di Padova. Lo studio, firmato dalla professoressa Patrizia Messina e dal dottor Mauro Salvato dell’Università di Padova, facoltà di Scienze Politiche, è stato presentato il mese scorso agli amministratori del Conselvano. Si tratta di un rapporto dettagliato sulla consistenza del personale di ciascuno dei nove Comuni, sull’organizzazione degli uffici e dei servizi, sulle forme di gestione associata già operative e sulle possibili soluzioni da programmare. Un occhio al risparmio anche per questa commissione. La ricerca infatti è costata 10.350 euro, diviso in nove parti uguali tra i Comuni, vale a dire 1.150 euro a testa, somma che probabilmente verrà recuperata per il 70-80 per cento grazie ad un finanziamento regionale. Insomma l’attenzione ai costi inizia da subito, cercando di non sprecare risorse sempre pià striminzite. Secondo il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon lo studio era necessario per avere una base di lavoro condivisa e ben definita. “Ora abbiamo a disposizione una serie di informazioni e di dati certi ma anche di indicazioni pratiche sulle scelte

da compiere. - spiega Ruzzon - L’obiettivo è quello di gestire insieme il maggior numero possibile di servizi in modo da risparmiare risorse e denaro. Non è certo nostra intenzione appesantire la struttura burocratica o creare nuove poltrone. Vogliamo esattamente il contrario, impegnando al meglio le professionalità di ogni Comune e condividendole fra noi. E’ un percorso impegnativo ma vogliamo provarci, ora ragioniamo sulla concretezza”. Passando appunto al lato pratico emerge che tutti i nove Comuni sono d’accordo nella gestione unica della Polizia locale, seguono i servizi sociali con 6 scelte, l’ufficio tecnico con 5 preferenze, la gestione del personale con 4 scelte, i servizi amministrativi ed economico - finanziari, entrambi indicati da 3 Comuni. Arre è il più disponibile a condividere le competenze, con l’indicazione di ben sei servizi, seguito da Candiana, San Pietro Viminario e Terrassa (5 servizi), Conselve e Bagnoli (4 servizi) e Agna (3). Fanalini di coda Bovolenta e Anguillara con appena due servizi. Vale a dire che i più convinti sono i comuni “centrali” mentre quelli alla periferia vogliono mantenere una propria autonomia.


Argomento del mese 5 Il gruppo di opposizione “Bovolenta viva”

onselvano si può fare Politica Si avvicina l’apertura della campagna elettorale per le amministrative

“Vivere Conselve” lancia la sfida: “Adesso voltiamo pagina” di Nicola Stievano

L

a campagna elettorale è ormai alle porte si fa sempre più vicina e l’opposizione si sta organizzando con l’obiettivo di strappare la poltrona di sindaco ad Antonio Ruzzon, in corsa per la rielezione. Il gruppo “Vivere Conselve” lancia la sfida e si propone come occasione per voltare pagina e rilanciare lo sviluppo di Conselve. Ovviamente i cinque consiglieri di minoranza, l’ex sindaco Luciano Sguotti, gli ex assessori Maffeo Businari e Stefano Scudellaro con Cristian Maneo e Cristina Sturaro esprimono un giudizio totalmente negativo sull’amministrazione di centrodestra guidata da Antonio Ruzzon. “I risultati di una politica fallimentare sono sotto gli occhi di tutti. - affermano - Manca una seria programmazione, ad ogni consiglio comunale assistiamo al progressivo sfaldamento del gruppo di maggioranza che non è stato in grado di dare delle risposte concrete alle necessità di Conselve. Anzi a fine mandato lascia irrisolti molti problemi sentiti dalla popolazione, dall’ambiente alla sanità. Sul fronte delle opere pubbliche è stato fatto molto poco, qualche rotatoria, piste ciclabili e piccoli aggiustamenti all’illuminazione. Il programma per i prossimi anni è campato in aria e si basa su una indefinita capacità di recuperare risorse dalla Regione e dalla Provincia. Una previsione assai azzardata”. Il gruppo “Vivere Conselve” passa in rassegna i temi degli ultimi mesi, dal biogas all’urbanistica, per finire con il ruolo di Conselve in società chiave come il Centro Veneto Servizi e Attiva, dalla quale propongono di uscire. “Ci chiediamo chi deciderà le scelte del futuro. - continuano i consiglieri di minoranza - Abbiamo bisogno di una seria progettazione di beni durevoli e non di vecchi riti inconcludenti. Ecco perché proponiamo una vera unificazione delle municipalità locali per dare vita ad un nuovo soggetto amministrativo che opera a vantaggio della sue comunità. D’ora in avanti non dobbiamo più guardare al passato ma chiederci quale futuro vogliamo per Conselve”.

Troppi “capi settore”

Scoppia il caso Bovolenta I

mpossibile non far caso a quel dato che svetta su tutti gli altri. Nel Conselvano Bovolenta svetta per la presenza di personale in posizione organizzativa, in pratica dei capi settore che hanno responsabilità di un segmento della macchina amministrativa comunale. A rivelarlo è lo studio preliminare sull’ipotesi dell’unione di servizi nel territorio firmato dall’Università di Padova. Emerge che a Bovolenta su 15 dipendenti pubblici coloro che ricoprono una “posizione organizzativa” sono ben cinque, contro i tre di Agna, che ha più o meno gli stessi abitanti, o i quattro di Conselve che conta più del triplo di abitanti e dipendenti. A sollevare il caso è il gruppo di opposizione “Bovolenta Viva” che punta il dito sui maggiori costi per la collettività. “Abbiamo un capo settore ogni tre dipendenti - spiegano i consiglieri di minoranza - e questi cinque responsabili hanno diritto ad una indennità aggiuntiva che va dai 5.160 ai 9.200 euro. E pensare che gli uffici comunali, ad eccezione dell’anagafe, il sabato sono sempre chiusi. I nostri concittadini sono i più tassati, con 600 euro pro capite, paghiamo lo 0,7 per cento di addizionale Irpef anche per le spese del personale. Tutto questo per aver meno servizi degli Il sindaco: “Alla altri: asili nido non ce ne sono, la via- fine costano bilità del centro storico è un problema meno di un solo ancora non risolto. Come gestione asso- segretario ciata Bovolenta non ha le idee chiare, comunale” vuole fare la convenzione per la polizia locale con Polverara, comune non del Conselvano, abbiamo in essere degli incarichi ai vigili di Ponte San Nicolò, e poi vuole associare i Trasporti non sapendo cosa si vuole dire, neanche in consiglio hanno risposto, se riguarda lo scuolabus o altro”. Ben diversa la posizione del sindaco Vittorio Meneghello, il quale ricorda che la pianta organica del comune era già così alla sua elezione, anzi sottolinea come dal 2005 ad oggi il numero di dipendenti sia sceso da 19 a 15 persone, di cui un part time e due ad orario ridotto. “Quindi i dipendenti sono 14. - spiega il sindaco - I Capi Settore sono 5, ripartiti nei vari servizi. Bisogna però sottolineare che il Segretario Comunale (unico dirigente) è presente e pagato 9 ore settimanali, questo motiva la presenza dei Responsabili. Un Segretario a tempo pieno, senza Capi Settore, comporterebbe una spesa maggiore rispetto a quella sostenuta per i Capi Settore. Per quanto riguarda il fronte della tassazione il dato è sfalsato: riferendosi all’anno 2010 le entrate comprendono anche 254.000,00 euro di contributo regionale che sono stati erogati solo a famiglie e ditte alluvionate. La media, al netto di tale spesa, è perfettamente in linea con la media di tutti gli altri Comuni del Conselvano. Lo studio effettuato per l’Unione dei Comuni presenta delle anomalie, di cui non è stata data la giustificazione e necessita di rettifiche ed approfondimenti, come risulta dai chiarimenti che abbiamo esposto”. Secondo Meneghello la macchina amministrativa comunale non rappresenta un problema in termini di costi. Il sindaco ricorda che l’attuale opposizione poteva mettere mano alla pianta organica quando appoggiava l’amministrazione. Osservazioni per nulla condivise da “Bovolenta Viva” che anzi rincara la dose e promette un aspro confronto in consiglio comunale.


6 Approfondimento Sanità locale Da anni il servizio è in convenzione con l’Azienda Ospedaliera

Riabilitazione, la svolta

Entro sei mesi il passaggio di competenze del centro ospitato nell’ospedale di Conselve

di Nicola Stievano

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empo sei mesi e l’intera attività di Riabilitazione e Lungodegenza al monoblocco dell’ospedale Conselvano sarà gestita direttamente dall’Uls 17. All’inizio dell’estate, dunque, l passaggio delle consegne dall’Azienda Ospedaliera di Padova che fino ad oggi ha gestito 40 posti letto di riabilitazione con diversi livelli di entità funzionale, sotto la guida del primario Roberto Marenzi. Un centro di alta specializzazione, con pazienti da tutto il Veneto e anche dalle altre regioni. Ultimati i lavori di ristrutturazione del monoblocco, grazie ai quali il reparto a pieno regime raggiungerà gli 80 posti letto, entra nella fase operativa il passaggio di gestione dall’Azienda Ospedaliera Padova all’Uls della Bassa, proprietaria della struttura conselvana concessa il comodato gratuito. “Di comune accordo le due Aziende - spiega il direttore generale dell’Uls 17 Giovanni Pavesi - hanno ritenuto più fun-

zionale e coerente con i rispettivi obiettivi il ritorno ad una gestione diretta del proprietario, ossia della nostra Uls che a questo scopo si era quindi attivata con importanti interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione e ammodernamento degli spazi. L’ac-

Il monoblocco a Conselve

cordo, che conferma gli ottimi rapporti di collaborazione e integrazione esistenti con Padova, consentirà di identificare in maniera più chiara e diretta anche le responsabilità relative agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e alle attrezzature collegate ai vari percorsi riabilitativi”. Come preannunciato ai rappresentanti sindacali nelle prossime settimane il personale in forze alla riabilitazione Riabilitazione a Conselve potrà scegliere liberamente se proseguire la propria attività alle dipendenze dell’Uls 17 oppure mantenere il proprio contratto di lavoro con Padova in un’altra sede. “La convenzione, sottoscritta di concerto con Segreteria Regionale alla Sanità, prosegue Pavesi - conferma l’attenzione nei confronti dei servizi sul territorio che stiamo potenziando. Avremo così un unico polo per acuti, il nuovo ospedale unico in costruzione a Schiavonia, e due strutture di riabilitazione e lungodegenza poste alle estremità del territorio, a Conselve e a Montagnana”.

NEWS Il sindaco Ruzzon chiede al primario Marenzi di restare

“IL SERVIZIO PROSEGUIRÀ SENZA INTOPPI”

L

a novità del passaggio di consegne al centro di Riabilitazione riguarda soprattutto i dipendenti, chiamati se restare a Conselve, e quindi passare alle dipendente dell’Uls 17, oppure se trasferirsi in un’altra struttura dell’azienda ospedaliera. La stessa scelta la dovrà fare anche il primario Roberto Marenzi. “Mi auguro che continui a guidare un servizio di eccellenza, punto di riferimento per tutto il Veneto e non solo. - afferma il Robero Marenzi sindaco Antonio Ruzzon - Se in questi anni la Riabilitazione ha raggiunto ottimi risultati il merito va al dottor Marenzi, che invito a restare a Conselve”. Per Ruzzon il trasferimento dei posti letto e delle competenze da Padova all’Uls 17 è una buona notizia che non lascia spazio a timori di ridimensionamento o dubbi sulla continuità del servizio. “L’accordo tra Azienda Ospedaliera e la nostra Uls era nell’aria da tempo. Prima o poi bisognava arrivarci, proprio per garantire un futuro più “stabile” al servizio. Ricordo che la Regione ha appena speso 4 milioni di euro per la ristrutturazione del Monoblocco, in modo da creare nuovi spazi per la riabilitazione. Il fatto che il reparto passi sotto la competenza di un unico ente è positivo perché metterà fine ad alcuni disagi causati dalla gestione “mista”. I pazienti e i loro familiari continueranno a trovare un servizio all’avanguardia”. Meno ottimista il gruppo di opposizione “Vivere Conselve”, che ha chiesto al sindaco di convocare con urgenza un consiglio comunale straordinario per discutere anche di altre novità sul fronte sanitario. “Ci sono avvisaglie anche di altri sommovimenti riguardo i servizi della neuropsichiatria, - afferma il capogruppo Luciano Sguotti - del dipartimento di prevenzione, dello scadere nel 2012 dell’accordo sulle RSA della Casa di Riposo. Su questi temi quello che manca è la trasparenza”. Argomenti che saranno oggetto di discussione anche nell’ormai imminente campagna elettorale.

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’Azienda Uls 17 si conferma come una realtà “a misura di donna”: è questo il risultato del monitoraggio compiuto dall’Osservatorio nazionale sulla salute della Donna (Onda), che in base alle informazioni raccolte ha confermato anche quest’anno i due bollini rosa assegnati all’Azienda Uls 17. Il riconoscimento è particolarmente significativo alla luce della rigorosa metodologia di valutazione adottata, basata su criteri obiettivi che prevedono l’attribuzione da 1 a 3 bollini rosa, in base ai servizi offerti dai reparti che curano le patologie di specifico interesse femminile. Alle Aziende è stato sottoposto un questionario redatto da un gruppo multidisciplinare di esperti, in accordo con le linee guida del Ministero della Sanità e delle Società Scientifiche, e ad ogni domanda è stato attribuito un punteggio. Una apposita commissione multidisciplinare, l’Advisory Board di Onda, ha poi validato i punteggi conseguiti e assegnato il

L’osservatorio nazionale sulla salute della donna ne assegna al massimo tre numero definitivo di bollini rosa. Avere ottenuto due bollini (su un massimo di tre possibili) rappresenta il riconoscimento della capacità dell’Azienda Ulss 17 di porre la donna al centro dei percorsi diagnostico-terapeutici e di curare le patologie di specifico interesse femminile, organizzando i servizi in base alle loro esigenze psico-fisiche. “Avere ottenuto la riconferma dei due bollini rosa – sottolinea Michela Barbiero, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ulss 17 – è sicuramente un premio per l’attenzione e l’impegno profusi in questi anni e ci stimola a proseguire su questa strada, con l’obiettivo di ottenere anche il terzo bollino, magari già il prossimo anno”.



8 Cartura L’Intervento

La polemica

La pesca ha ancora un futuro?

Il progetto Dopo un lungo dibattito l’amministrazione conferma la decisione presa

“Quei pini vanno tagliati” di Gloria Cesarotto

I

l taglio dei pini marittimi di via Vivaldi “s’ha da fare”. Inamovibile rispetto alla battaglia intrapresa dal Movimento 5 stelle per evitarne l’abbattimento con tanto di petizione “salva-pini” firmata da 176 cittadini, l’amministrazione comunale di Cartura va avanti per la strada designata ormai da tempo: l’approvazione del progetto di riqualificazione dell’area lungo le sponde del canale Altipiano risale ancora ai primi mesi del 2010. L’apertura del cantiere per i lavori, gestiti dal consorzio di Bonifica, è prevista entro queste settimane. Necessaria la manutenzione dell’arginatura e del marciapiede, entrambi dissestati dalle invasive radici dei grandi alberi. Il progetto prevede la sostituzione degli undici pini esistenti con una ventina di nuove piante autoctone che non compromettano nuovamente la sicurezza della sponda del canale e dello spazio pedonale. Ancora a dicembre, i grillini c’avevano riprovato a far tornare sui propri passi la maggioranza. In sede di consiglio straordinario, il Movimento 5 stelle aveva infatti proposto una mozione per mantenere in vita gli alberi pur procedendo alla sistemazione del marciapiede dissestato con altre specifiche tecniche. Alta la partecipazione popolare alla seduta, segnale che la questione è particolarmente sentita in paese. Mozione però bocciata dalla maggioranza. “Pur in presenza del parere tecnico favorevole della Regione a mantenere i pini – ha commentato il capogruppo dei “grillini” Francesco Vetri - l’ultima possibilità per salvarli è fallita per la mancanza di apertura della maggioranza. Il sindaco ha anche comunicato in tale sede che è già stato dato l’appalto per i lavori di consolidamento, ciò dimostra quanto fosse già mal disposta la maggioranza nei confronti della proposta, che sarebbe stata comunque scartata esclusivamente per orgoglio politico. Ci rammarichiamo di questa insensibilità nei confronti dell’ambiente

LAVORI

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Il Movimento 5 Stelle ha raccolto 176 firme e chiesto chiarimenti alla Regione sugli alberi di via Vivaldi I pini marittimi di via Vivaldi saranno tagliati per mettere in ordine il marciapiede e il manto stradale, al loro posto verranno piantati altri alberi

e di un tale monumento storico del paese – ha aggiunto Vetri - ma siamo certi che il tempo e il risultato che verrà dai lavori previsti alla fine ci darà ragione: innalzamento delle temperature nel centro cittadino, alterazione del microclima e dell’aspetto generale di via Vivaldi, ulteriore ingrigimento della zona”. Per l’amministrazione comunale, invece, alternative valide al non abbattimento, non ce ne sarebbero. E la stessa Regione, chiamata in causa dai grillini, pur essendosi espressa anche a favore del mantenimento degli alberi ritenendo che “il filare caratterizza negli aspetti paesaggistici via Vivaldi, qualificando il contesto urbano” e che vi sia la “possibilità tecnica di conservare gli elementi arborei presenti”, non esclude che possa avvenire il

contrario tramite la “sostituzione dei pini con altre specie maggiormente adatte al contesto urbano” e attribuisce al municipio la competenza e, dunque, l’ultima parola a riguardo. “Il consigliere Vetri – ha precisato il sindaco, Massimo Zanardo - non è stato in grado né di fornire un realistico progetto alternativo né di spiegare gli eventuali paventati risparmi di spesa. Questo ha confermato che quanto asserito nella mozione non era altro che un po’ di “fumo”. E dopo che lo stesso consigliere è andato, per evidente stato di difficoltà, in escandescenza lanciando all’aria dei documenti ed iniziando ad urlare, la mozione è stata messa ai voti e il consiglio ha rinnovato l’approvazione del progetto”.

di Enzo Fornaro* segue da pag.

Credo che il modello di sviluppo che ha accompagnato il comparto negli ultimi venti anni sia da rivedere profondamente e da ripensare a partire dalla nuova Politica Comune della Pesca in corso di elaborazione a Bruxelles che deve definire regole generali ma consentire una concreta attuazione nelle situazioni specifiche dell’Area Mediterranea ma in particolare Adriatica. Temiamo però che anche questa fase di legislazione Comunitaria non ci sarà favorevole. Il governo delle regole della pesca sono di stretta competenza europea ed i margini nazionali assolutamente ridotti e subordinati alla regolamentazione Comunitaria. Le stesse Regioni agiscono all’interno di programmi strategici ed operativi che offrono pochi spazi a fantasie compositive dopo l’introduzione del Reg. Mediterraneo. Purtroppo gli incontri tra i pescatori e gli amministratori locali sono quasi sempre uno sfogatoio senza reali vie d’uscita e anche le possibili rimodulazioni di fondi di pertinenza delle Regioni espongono a percorsi incerti. Ma cosa potrebbe influire sul sistema per renderlo più duttile, meno dipendente dai costi energetici e dalla legislazione Comunitaria e da tutto il resto? Noi crediamo che una maggiore presa di responsabilità da parte di tutte le componenti del sistema pesca potrebbe orientare in modo più consapevole la strategia delle imprese per ritrovare quote di mercato, margini di guadagno all’interno della filiera del valore e remunerazione per i marittimi. Anche sotto questo aspetto però devono finire le ambiguità ed i doppi giochi: il prelievo delle catture deve essere compatibile con la capacità di riproduzione delle scorte naturali marine, messe a repentaglio da una pesca sempre più invasiva e meno attenta alla compatibilità di accesso alla risorsa. Dobbiamo modulare meglio la nostra capacità di cattura e di offerta sul mercato, tenendo conto della concorrenza in particolare sul mercato Adriatico di Croazia e Dalmazia. Serve uno scatto di reni, il potenziale biologico, la tradizione storica delle nostre marinerie dove spiccano Chioggia, Caorle, Pila di Scardovari, centri di eccellenza sul piano quantitativo e per Pila anche qualitativo, possono attraverso la condivisione di strategie di gruppo formulare proposte gestionali efficaci, mettendo da parte egoismi e rivalità fuori luogo. *Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto

In corso anche gli interventi per ottenere l’omologazione Coni

NUOVI SPOGLIATOI ALLA PALESTRA “MASSIMILIANO OSSARI”

ono in corso in paese i lavori alla palestra “Massimiliano Ossari” di completamento degli spogliatoi, più recentemente realizzati in un secondo stralcio a seguito della modifica di strutture esistenti. Sarà realizzato un ripostiglio e un magazzino, i servizi igienici per il pubblico e un passaggio coperto di collegamento tra gli attuali spogliatoi e la palestra. Interventi necessari per l’omologazione

dell’arcostruttura polivalente da 864 metri quadrati alle normative Coni. L’obiettivo finale è di consentire allo spazio di ospitare gare anche a livello federale Fip, Fipav, e Csi. All’interno della palestra già si allenano e giocano le squadre locali di pallavolo, calcetto e basket. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 150 mila euro ed ha ottenuto un contributo regionale di 43.475,87 euro. Soddisfatta

1

l’amministrazione comunale che, dichiara: “Il risultato ottenuto è ottimo, pensando che quando siamo partiti era prevista una semplice struttura in tela. Poi abbiamo modificato il progetto e realizzato un’arcostruttura. Con soddisfazione possiamo dire infine che al termine di questi lavori diventerà una palestra a tutti gli effetti, non solo più una struttura per sport non competitivo”. G.C. La palestra “Ossari” e il recente cantiere

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Terrassa 9 Il caso Il gruppo di opposizione “Democratici Uniti” solleva il problema

Due poltrone per Betto Il sindaco è anche vice presidente del Cda Ater “tutto in regola, ho chiesto lumi al Viminale” di Gloria Cesarotto

Il sindaco Betto durante una recente cerimonia in municipio

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l doppio incarico di sindaco di Terrassa Padova e di vicepresidente nel consiglio d’amministrazione dell’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) di Padova per Ezio Betto finisce nel mirino dell’opposizione di “Democratici uniti” che, in un’interpellanza consiliare, ha chiesto chiarimenti su possibili condizioni di incompatibilità. I dubbi che il doppio ruolo sconfini nella commistione di interessi che dovrebbero rimanere distinti riguardano per la minoranza non tanto il duplice incarico in sè, bensì il fatto che il Comune nel 2010 ha approvato

Sociale

uno schema di convenzione con la stessa Ater per l’affidamento dei “compiti tecnici ed amministrativi per l’attuazione della ristrutturazione e ampliamento della scuola secondaria di primo grado “N. Tommaseo” (ex scuola media) - 1° stralcio”, dal progetto preliminare, alla direzione dei lavori e fino al collaudo. Un doppio incarico per il primo cittadino del Carroccio, che proprio per la convenzione in essere, potrebbe quindi risultare incompatibile. Nella dettagliata risposta presentata

in consiglio comunale dallo stesso sindaco, cruciale diviene la successione cronologica degli eventi. L’incarico tecnico che il Comune ha conferito all’Ater risale al mese di aprile 2010, cioè quando, dichiara Betto: “Non avevo alcuna notizia della designazione dell’Anci regionale, l’incarico non nasce da un rapporto professionale tra me e l’Ater ma da una disposizione di legge che permette, previo sottoscrizione di una convenzione (non un contratto) tra gli Enti pubblici interessati di utilizzare le strutture tecniche di appartenenza di uno di essi quando il Comune

SEI GIORNATE IN CERCA D’AUTORE CON “GIOVANI E AMICI”

“S

ei giornate in cerca d’autore” è l’iniziativa promossa da fine gennaio a fine maggio al Centro giovanile di Solesino dalla cooperativa sociale “Giovani e amici” di Terrassa Padovana. Spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche aperte alle scuole e alla cittadinanza, attorno al tema

non abbia sufficiente personale”. Risale invece a un anno fa, ai primi mesi del 2011, la nomina del sindaco nel cda dell’Ater. “Il tempo trascorso tra i due eventi, l’affidamento Ater e la nomina nel cda – aggiunge Betto - non mi ha indotto, almeno agli inizi, a valutare la possibile insorgenza della odierna ipotesi di incompatibilità. Tra l’altro la convenzione fu sottoscritta dal tecnico comunale, quale responsabile del procedimento e, da quel momento, tutte le successive fasi del procedimento sono passate alla sua gestione. L’incarico poi non

della disabilità. Da un lato l’intento è quello di avvicinare gli utenti ospiti dei due centri diurni gestiti dalla cooperativa a nuovi linguaggi, come il teatro e l’espressività corporea, creando una rete tra soggetti che, a livello regionale condividono pratiche e riflessioni attorno all’arte come mezzo educativo e riabilitativo. Dall’altro, il tentativo è di sensibilizzare il territorio alla disabilità. “L’auspicio è di un cambio di mentalità – spiega il presidente della cooperativa Andrea Trevisani – Dal vedere la persona

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ha carattere di servizio continuativo ma si tratta di un unico affidamento temporaneo. Ritengo di poter affermare che la mia partecipazione nella duplice veste di sindaco e di amministratore del cda dell’Ater, rispetto alla convenzione in atto, non dovrebbe presentare l’ipotesi di incompatibilità”. Insoddisfatta della risposta la minoranza, che parla di spiegazioni “non esaustive”. Lo stesso sindaco, per suffragare ogni dubbio, ha provveduto a chiedere al ministero dell’Interno, tramite la prefettura, un parere sulla questione.

disabile come soggetto passivo portatore unicamente di bisogni, a una cultura nuova, che riconosca il valore di ogni diversità, valorizzando le persone disabili come soggetti di cittadinanza attiva, protagonisti capaci di recitare, stupire, divertire”. Oltre alla proiezioni di film sul tema della disabilità e alla messa in scena di spettacoli da parte di associazioni del territorio, la cooperativa di Terrassa realizzerà un laboratorio teatrale rivolto ai disabili della zona e aperto alle scuole. G.C.

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10 Tribano Novità In primavera al via il primo test sperimentale per la scuola primaria

Pedibus in partenza

Arriva anche a Tribano il progetto del dipartimento di prevenzione dell’Uls per non usare l’automobile

di Cristina Lazzarin

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artirà, in via del tutto sperimentale, a primavera, il progetto Pedibus per la scuola primaria. Si tratta di un vero e proprio autobus, formato da un gruppo di bambini che si recheranno a scuola a piedi, accompagnati da adulti, con capolinea, orari e fermate e percorsi già stabiliti. Il progetto è stato presentato lo scorso dicembre all’assessore all’istruzione, Monia Caremi, da parte della dottoressa Marilena Tecchio, dell’Ulss 17, responsabile del progetto e della sua diffusione. Il progetto è infatti promosso dall’Asl SEPS, Dipartimento di prevenzione servizio educazione e promozione alla salute di Conselve. “Una delle ragioni importanti per cui genitori e bambini potranno scegliere di andare a scuola a piedi, è che camminare giova alla salute, contribuendo a prevenire e contrastare il crescente fenomeno della sedentarietà e dell’obesità infantile, tra le cause, come noto da evidenze scientifiche, dell’insorgenza di patologie in età adulta”- spiega l’assessore Caremi. Il progetto è destinato ad alunni, genitori, insegnanti

NEWS Ok all’elettrodotto

BIOGAS OLMO UN PASSO AVANTI

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n altro passo avanti per l’impianto di biogas di via Olmo, in territorio di Conselve ma non lontano da Tribano, proposto dalla società Conselve Biogas. Il Settore Ambiente della Provincia ha concesso il via libera alla costruzione del nuovo elettrodotto sotterraneo che collegherà il biodigestore alla rete elettrica. Bruciando liquami zootecnici, infatti, l’impianto produrrà energia elettrica che verrà immediatamente immessa in rete e calore, di cui una parte sarà usato per il preriscaldamento del fango in ingresso e per mantenere la temperatura dell’impianto. L’energia elettrica sarà immessa in rete da una nuova cabina, chiamata “Bio Olmo”, collegata al nuovo elettrodotto da 20 mila volt che correrà nel sottosuolo per poco più di duecento metri. L’iter era partito lo scorso 12 agosto, il giorno dopo la firma della concessione edilizia da parte dell’ufficio tecnico del Comune di Conselve. Successivamente la Provincia ha ottenuto i pareri del Ministero per lo Sviluppo Economico, della Soprintendenza per i beni archeologici del veneto, dell’Agenzia del Demanio, del Consorzio di Bonifica e del Comune di Conselve. Nel frattempo è ancora pendente al TarVeneto il ricorso presentato da 13 residenti con l’aiuto del comitato “l’Olmo”. C.L.

Il Pedibus ormai è diffuso in diversi comuni del Conselvano della scuola primaria di Tribano e agli amministratori comunali. Il progetto si pone come obiettivi: aiutare i bambini a riappropriarsi del piacere di camminare, apprendere i fondamenti dell’educazione stradale, socializzare prima dell’arrivo a scuola e sentirsi così già attivi, dando un contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e del traffico intorno alla scuola, coinvolgere i genitori nella partecipazione dell’attività scolastica. Va ricordato che nelle settimane scorse l’amministrazione comunale ha destinato ben 31 borse di studio ad altrettanti meritevo-

li ragazzi dell’anno scolastico 2010- 2011. Ecco i nomi dei ragazzi: Matteo Belluco, Nicola Belluco, Nicola Bressan, Giulia Calicchia, Luigi Calore, Caterina Cara, Sofia Ceccheto, Elisa Chiorlin, Dario Comunian, Giulia Comunian, Silvia Cremon, Nicolò Cucato, Nicola Disarò, Christian Furlan, Lorenzo Giacometti, Simone Limuti, Giorgia Loreggian, Giordano Lovato, Marialidia Montin, Giorgia Musso, Alessandra Nardi, Giada Nauva, Alberto Pulin, Rachele Puozzo, Erica Randi, Safouane Hanane, Sartorato Andrea, Martina Tessari, Thomas Vigato.

La polemica Argenton: “Nessun obbligo di legge”

Notiziario nella bufera Bazzarello scrive al Prefetto

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l notiziario comunale di Tribano è finito nelle settimane scorse sulla scrivania del prefetto Ennio Mario Sodano per volontà del consigliere di opposizione, del gruppo Pdl, Roberto Bazzarello, che lamenta una mancanza di spazio per i gruppi di minoranza. “Da oltre un anno il comune di Tribano pubblica un giornalino dal titolo “Notiziario comunale di Tribano” realizzato dalla Zerbetto Editore con un incarico diretto, su fiducia dell’amministrazione e senza aver valutato nessun altro preventivo; ho realizzato due interrogazioni al sindaco, la prima a luglio 2010 per chiedere se tale giornalino fosse stato pagato con i soldi del comune e la seconda a febbraio chiedendo come potesse un giornalino costare quasi 6 mila euro senza nemmeno concedere uno spazio all’opposizione- spiega il consigliere Bazzarello. Un giornalino senza lo spazio dell’opposizione è sicuramente di parte. Già in passato avevo fatto delle interrogazioni al Sindaco e proposto un regolamento comunale che disciplinasse questi notiziari, anche per quanto riguarda gli spazi pubblicitari, come del resto avviene in democrazia e in tutti gli altri comuni italiani ma probabilmente questa maggioranza diventa sorda quando sente parlare di “regole”. Auspico che il Prefetto, quale garante dello Stato e della Costituzione Italiana, intervenga al più presto per garantire il diritto di parola

Roberto Bazzarello anche per l’opposizione”. Il sindaco Piergiovanni Argenton da parte sua giustifica questo mancato spazio sostenendo che “sembra non esserci un obbligo di legge che imponga agli amministratori di concedere uno spazio ai gruppi consiliari all’interno dei propri mezzi di comunicazione istituzionale”. Bazzarello sembra non avere comunque accettato questa risposta del sindaco: “Non trovo giusto che l’opposizione per poter esprimere la propria posizione politica sia costretta a ricorrere a volantini o giornalini a spese proprie; invito invece la maggioranza, nel caso volesse fare propaganda politica incolpando sempre qualcun’altro, come spesso usa fare, a pagare di tasca propria le pubblicazioni”. C.L.

IN BREVE In biblioteca nuovi libri e giornali

TRENTA BAMBINI ALLE LEZIONI DI MUSICA DELL’ASSOCIAZIONE METAFISICA

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rande apprezzamento quello espresso dall’amministrazione comunale per l’impegno profuso dall’associazione Metafisica, presieduta da Matteo Zenna, nell’appassionare alla musica i propri iscritti. Oramai sono quasi una trentina i bambini e ragazzi che frequentano le lezioni di pianoforte, chitarra classica e elettrica, presso i locali del centro servizi alle imprese di Tribano. Da ricordare che il sabato pomeriggio vengono impartite anche lezioni di canto. Per promuovere la cultura l’assessorato ha previsto un impegno di spesa di mille cinquecento euro per l’acquisto di nuovi libri per la biblioteca comunale. Non mancheranno testi in lingua straniera, neppure quelli di autori del territorio. Probabilmente ci sarà anche un abbonamento a un quotidiano straniero. C.L. Lavori ultimati a fine anno

NUOVO MANTO STRADALE IN VIA DRAGHE, DELEDDA, VALLONGO, STRORTOLETTA, GALLIERO

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ono stati ultimati nei mesi scorsi i lavori di asfaltatura di alcune strade comunali. Il nuovo manto stradale è stato posato sulle vie Draghe, Grazia Deledda e laterali, Vallongo, Stortoletta, Galliero. “L’operazione è stata completata con la pulizia o la nuova realizzazione degli attraversamenti stradali con tombinamento per il deflusso delle acque- spiega l’assessore all’attuazione del programma, Francesco Marega- inoltre è stata rifatta completamente la segnaletica orizzontale delle strade in questione. Ringrazio, a nome dell’amministrazione comunale, i cittadini per la C.L. collaborazione prestata in questo intervento”.

VENDUTA L’AREA DELLA “CASERMA”

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seguito delle continue stessa società abbonda l’idea discussioni che si sono di costruire la caserma. Nel sviluppate in paese ri2007, l’ufficio tecnico redige guardo alla nuova caserma un nuovo progetto e il comudei carabinieri e alla relativa ne acquista lo stesso terreno vendita del terreno su cui pagandolo 200 mila euro. A doveva sorgere, l’assessore quanto risulta, la cifra verrà alla sicurezza, Denis Berto, pagata facendo ricorso a un ha voluto precisare le varie mutuo bancario. fasi della vicenda che hanno “Quando siamo arrivati L’assessore portato di fatto alla vendita noi- spiega l’assessore BertoDenis Berto dei cinque mila metri quadri ci siamo trovati solo quattro di terreno di via Legnosa. progetti e un preventivo di spesa prossimo A quanto sembra, nel momento in cui ai 2 milioni di euro, cifra che doveva esl’amministrazione Argenton si è insediata sere trovata nelle casse comunali. Casse in comune ha trovato ben quattro progetti vuote visto che tutto era stato speso per per la realizzazione della stessa caserma. l’acquisto del terreno”. Da qui la deciUn primo, a firma di un ex amministrato- sione dell’amministrazione di cambiare re locale senza data, un secondo redatto la destinazione dell’area di viale Europa, dall’ufficio tecnico comunale nell’aprile trasformandola in residenziale, mettendo2002, un terzo della società il Brolo srl la all’asta per recuperare l’importante cifra del gennaio 2005 e infine un quarto del pagata. luglio 2007 sempre dell’ufficio tecnico co“L’asta è andata molto bene e il munale. Nel 2002 infatti, il comune aveva comune è riuscito ad incassare ben 250 dato incarico all’ufficio tecnico di redigere mila euro. Ora stiamo valutando altre un progetto, invidiando il terreno in viale due soluzioni in aree agricole, adatte ad Europa. ospitare la nuova caserma, dove il terreno Poi nel 2004 la società il Brolo di Per- verrebbe acquisito ad un costo ridotto per numia, presenta una proposta per la realiz- l’amministrazione o al massimo al prezzo zazione della caserma e di due palazzine di terreno agricolo. Ci siamo chiesti come ad uso residenziale, proprio nell’area di mai si siano spesi 200 mila euro per un viale Europa. terreno costato prima 50 mila euro. E coLa stessa società acquista dai pro- munque nessuno, penso, avrebbe speso prietari il terreno in questione pagandolo una cifra così elevata senza essere prima poco meno di 60 mila euro. Poi, per vari certo di avere a disposizione altri fondi per motivi, il progetto non va in porto e la realizzare l’opera”. C.L.


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12 Bovolenta Gli interventi Il vicesindaco Emiliano Baessato illustra le novità dei prossimi mesi

Entro la primavera lavori in via D’Annunzio di Cristina Lazzarin

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onostante la difficile situazione per i bilanci dei comuni in questo periodo, il comune di Bovolenta riuscirà in questo 2012 a realizzare opere pubbliche importanti per il paese, senza contrarre mutui e senza alzare le tasse ai contribuenti. Ecco in dettaglio alcuni interventi tra i più significativi. La risistemazione di via D’annunzio: opera di circa 300 mila euro realizzata con finanziamento della Regione veneto e della provincia di Padova ed in parte con disponibilità proprie del comune, il cantiere sarà aperto entro la primavera. La via è una delle strade principali di ingresso al paese, l’opera in progetto era sicuramente attesa da anni e finalmente ora andrà a compimento. L’intervento consisterà nella sistemazione dei marciapiedi e nell’allargamento della sede stradale dal campo sportivo al centro del paese, con risistemazione scarichi acque bianche, ingressi passi carrai, nuova illuminazione. “Questo ingresso costituirà il biglietto da visita per chi entra nel nostro paese- commenta il vicesindaco, Emiliano Baessato- La parte più consistente sarà la rettifica della curva pericolosa che c’è in prossimità dell’argine, con realizzo di terrapieno e creazione di una pista-ciclo pedonale dato che oggi non c’è marciapiede. A corollario di ciò non dimentichiamo che già ora si sta realizzando la risistemazione del piazzale del campo sportivo con realizzazione di nuovi parcheggi

Verrà costruita anche una pista ciclabile e pedonale perché non c’è marciapiede e marciapiedi. Nell’area stiamo anche valutando un studio di fattibilità per realizzare nei prossimi anni una nuova rotatoria così da completare il riassetto viario della zona sud del paese”. Un altro importante intervento riguarderà la sistemazione del piazzale della palestra comunale, Piazza Umberto Primo. L’importo dell’opera si aggira sui 130 mila euro che deriveranno in parte dala Regione e in parte dal comune. L’intervento prevede la realizzazione di pavimentazione drenante che lasci filtrare l’acqua e la creazione di posti auto, il tutto a vantaggio e completamento dell’area impianti sportivi e scuole anche in vista di un utilizzo polivalente dell’Arcostruttura e della palestra per varie manifestazioni nel corso dell’anno. “Abbiamo già visto negli ultimi anni che le nuove strutture sono funzionali e si prestano bene a manifestazioni di vario genere- spiega il vicesindaco- Tra arcostruttura e palestra c’è un totale di oltre mille metri quadri collegati e coperti. Credo che pochi comuni abbiano a disposizione spazi del ge-

Cambierà radicalmente volto la strada d’ingresso al centro, rifatto il piazzale della palestra

Via D’Annunzio sarà interessata da lavori di sistemazione oltre alla costruzione di una pista ciclo pedonale

RISTRUTTURARE LA TUA CASA CON FACILITÀ SENZA DEMOLIRE

nere”. Infine un altro significativo intervento riguarderà via Mazzini, con il recupero dei segni storici di una delle vie del centro: saranno riposizionati i paracarri in trachite lungo l’argine, il guard rail in legno con anima d’acciaio esteticamente piacevoli, e la risistemazione del muso in mattoni vicino al Ponte azzurro. L’importo è di circa 30 mila euro. Nel corso dell’anno, con ogni probabilità si interverrà anche nel Parco Salvo D’acquisto, realizzando un nuovo impianto di illuminazione, più piacevole esteticamente, più efficace e soprattutto, grazie all’uso di luci al led. che permetta un risparmio energetico per il comune. “Abbiamo già sperimentato con successo in questo inverno, la sostituzione dei vecchi lampioni con nuovi a led in via Risorgimento, zona adiacente a Parco Salvo D’Acquisto. Con l’occasione effettueremo anche un intervento nel parco stesso, e stiamo valutando attentamente anche la messa in funzione di videocamere a 360 gradi per la sicurezza dei cittadini nel quartiere”.

NOVITA’ Gratuito, inizia il 28 febbraio

MARKETING LOCALE AL VIA IL CORSO

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erminano in queste settimane le iscrizioni al corso di marketing del territorio e del turismo promosso per tutti gli operatori economici, e i loro collaboratori, delle aree rurali. Il corso si terrà presso la sala consigliare del comune di Bovolenta. Si tratta di un corso di 25 ore, completamente gratuito, che partirà il 28 febbraio prossimo. Il corso è organizzato da Synthesis in collaborazione con il Gal Antico Dogado. Il corso si propone di fare un analisi del mercato e dei soggetti interessati, analisi delle risorse del territorio, pianificare un piano marketing con finalità turistica. I partecipanti devono essere residenti o operare nell’ambito territoriale del Gal, devono essere imprenditori agricoli e membri della famiglia, oppure operatori economici. L’iniziativa è finanziata dal Programma per lo sviluppo rurale del Veneto 2007- 2013. Informazioni presso Segreteria del Comune: tel. 049.5386166 C.L.


Due Carrare 13 Piano terrritoriale Lo studio approda in consiglio comunale dopo la presentazione alla cittadinanza

Antenne da mettere sotto controllo Potranno essere installate solo in determinati luoghi, l’impianto di Terradura verrà spostato di Francesco Sturaro

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l Comune di Due Carrare si doterà di un piano territoriale per l’installazione delle stazioni radio base, più comunemente noto come piano delle antenne. A breve lo studio, già redatto e presentato alla cittadinanza nelle settimane scorse in un incontro pubblico, sarà sottoposto al consiglio comunale per l’approvazione. Il piano consentirà di individuare alcuni siti, dove installare i ripetitori per la telefonia mobile, e di regolare le operazioni di monitoraggio delle stesse antenne presenti sul territorio comunale. “L’obiettivo che ci prefiggiamo con questo piano è il mantenimento dei valori di campo elettrico entro gli 0,3volt/metro – spiega il vicesindaco Claudio Garbo – il valore preso in considerazione è di 20 volte inferiore al limite di legge che è fissato in 6V/metro”. Il tema dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne per la telefonia è particolarmente sentito a Terradura, dove è attivo il comitato Cento passi, costituito da residenti che si battano per lo spostamento del ripetitore della Vodafone, installato nel

settembre 2010 a ridosso del cimitero della frazione. L’antenna sorge a qualche centinaio di metri dalle scuole materna e primaria, circostanza che ha destato l’apprensione dei cittadini, preoccupati per eventuali effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute dei residenti, soprattutto dei bimbi frequentanti gli istituti scolastici. Nei mesi scorsi la questione è stata portata all’attenzione del consiglio comunale anche dai gruppi consiliari di minoranza, con una mozione che sollecitava la costituzione di un tavolo di confronto per

Arriva il piano per le antenne

la redazione di un piano comunale della telefonia mobile, aperto a cittadini, commissione ambiente e società telefoniche. “È dal 2005 che l’amministrazione si sta occupando di questo tema – precisa il vicesindaco Garbo – quando la giunta commissionò uno studio urgente e immediato per individuare alcuni siti dove poter collocare le eventuali nuove stazioni radio base. Per quanto riguarda l’antenna di Terradura già nel novembre 2010 l’amministrazione comunale ha chiesto alla società lo spostamento del ripetitore nell’area pubblica a ridosso dell’asse autostradale. Il gestore ha confermato la disponibilità ad un attento esame della nuova collocazione, nell’ottica di una più organica distribuzione del proprio segnale nel territorio comunale. Nel frattempo il Comune ha fatto effettuare il monitoraggio della stazione radio base di Terradura, riscontrando che i livelli medi del campo elettrico sono intorno a 0,3 V/metro, nettamente inferiori al limite di legge di 6 V/metro”.

AL VIA I LAVORI DI COSTRUZIONE Apre il cantiere del Centro commerciale vicino al casello dell’autostrada

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l via le opere di urbanizzazione del centro commerciale. L’area è stata recintata e gli operai sono al lavoro per realizzare strade e parcheggi funzionali alla struttura, che dovrebbe sorgere a ridosso del casello autostradale Terme Euganee. L’uso del condizionale è d’obbligo, visto che il futuro del centro commerciale sembra incerto. Al momento, infatti, la società titolare dell’intervento, la Deda srl, non dispone del nullaosta regionale per la grande distribuzione, requisito fondamentale per aprire la cittadella degli acquisti. Anzi pare che l’assessore regionale al commercio Isi Coppola non sia intenzionata a rilasciare licenze commerciali per le grandi strutture di vendita, almeno per il 2012. Nonostante questa garanzia la fazione contraria al centro commerciale rimane agguerrita, a cominciare dai negozianti della vicina Battaglia Terme, sostenuti dall’amministrazione comunale della cittadina termale. Recentemente il fronte del “no” al centro commerciale ha ingrossato le sue

fila, infatti il Parco Colli Euganei ha fatto propria la mozione di contrarietà alla struttura di vendita, approvata dal consiglio comunale di Battaglia Terme, condividendo in particolare le motivazioni relative all’impatto ambientale e paesaggistico che un intervento simile avrebbe sulla zona dei Colli. “L’area commerciale nella quale può realizzarsi anche un centro commerciale è stata approvata dalla Regione e confermata dalla Provincia con la ratifica del Pat, già con il Piano Ambientale del Parco dei Colli Euganei vigente – è il commento piccato del sindaco Sergio Vason - Quanto raccomandatoci dal Parco Colli è in realtà una segnalazione dello stesso ad avere particolare attenzione all’aspetto ambientale e ai coni visuali rivolti al Castello del Cataio; motivazioni ambientali sempre avute dal Comune di Due Carrare, che le ha fatto proprie nei ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato sin dagli anni ‘90. L’amministrazione è attenta agli aspetti ambientali da sempre, molto prima che il Parco se ne accorgesse”. messaggio pubbliredazionale

NEWS

ELEZIONI

5-6-7 MARZO RINNOVO RSU

In tutti gli enti del settore pubblico verranno scelti i rappresentanti sindacali

La scultura è firmata dall’artista locale Alessandra Urso

A CORNEGLIANA LA “DAMA DEGLI ALBERI” INTRODURRA’ AL FUTURO PARCO VIGENZONE

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n primavera la rotatoria di via dell’industria, a Cornegliana, sarà abbellita da una scultura dell’artista locale Alessandra Urso. I cittadini di Due Carrare hanno già potuto visionare il bozzetto dell’opera, pubblicato nell’ultimo numero del notiziario comunale. La composizione scultorea, denominata la Dama degli Alberi, ha per soggetto una figura femminile, la terra madre, che tiene nella mano sinistra un albero. La “signora della natura” poggerà su una pietra forata, a suggerire l’erosione causata dal vento e dal trascorrere del tempo. Ai piedi della La nuova scultura di Urso statua sarà ricavata una fonte, che sgorgherà tra pietre riportanti frammenti di scrittura enetica, a simulare un sito archeologico. L’opera d’arte, interamente sovvenzionata da privati, fungerà da “porta” del futuro parco tematico del Vigenzone, che l’amministrazione locale intende realizzare lungo il corso d’acqua che attraversa il territorio comunale. L’intenzione dei promotori dell’iniziativa turistico-culturale è di dare vita a un’oasi naturalistica, sulla falsa riga del parco Sella di Borgo Valsugana, caratterizzata da una serie di installazioni artistiche in cemento e acciaio, che ripercorrano la storia delle antiche genti Enetiche, che popolarono la regione a partire dall’ottavo secolo avanti Cristo. Il progetto del parco tematico, ideato dalla stessa scultrice Alessandra Urso, dovrebbe essere presentato proprio in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione della statua della Dama degli alberi, in programma la prossima primavera. Nell’occasione saranno mostrati anche i bozzetti delle installazioni artistiche, che saranno collocate nell’oasi naturalistica, creata in uno degli angoli più suggestivi del territorio comunale. Alessandra Urso è anche l’autrice della statua della Due Carrare, che campeggia nella rotatoria all’ingresso del centro cittadino, riproducente due figure femminili, le due carrare appunto, sedute sopra al globo. La statua, in bronzo, è stata inaugurata nell’aprile del 2009. F.S.

Adriano Pozzato

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ei giorni 5-6-7 marzo sono in calendario le elezioni per il rinnovo delle Rsu, le Rappresentanze Sindacali Unitarie, in tutti gli enti del settore pubblico. Le categorie della Funzione Pubblica, della Scuola, dell’Università e della Ricerca sono chiamate a scegliere i loro rappresentanti sindacali interni nei Comuni, negli ospedali, nelle Case di Riposo, in decine di Enti regionali, previdenziali e ministeriali, nelle Agenzie fiscali, in centinaia di scuole di ogni ordine e grado, all’Università e al Cnr. Un appuntamento elettorale dunque di grande importanza, una sfida all’ultimo voto tra organizzazioni sindacali, che solo nella provincia di Padova coinvolgerà circa 400 enti o strutture. La Cisl si presenta alla tornata elettorale con grosse aspettative del resto in passato, ha sempre ottenuto la maggioranza dei seggi e dei voti confermando la sua vo-

cazione di sindacato leader nel territorio padovano. “Al centro della nostra azione sindacale – ci spiega il segretario generale della Cisl Padova, Adriano Pozzato - abbiamo sempre collocato lavoro, equità sociale e famiglia. Al centro del nostro impegno vogliamo continui ad esserci la qualità dei servizi al cittadino, la qualificazione e valorizzazione delle professionalità, la trasparenza e semplificazione nei processi di lavoro, la separazione dei ruoli tra chi si occupa della gestione e chi deve dare l’indirizzo politico e non da ultima la partecipazione di lavoratori e lavoratrici alla mission dell’ente/azienda. Lavoriamo quotidianamente in quest’ottica portando avanti le nostre idee e i nostri valori di sindacato libero da qualsiasi condizionamento di natura politica. Siamo convinti che questo periodo di piena crisi rappresenti la stagione ideale per dare il via ad un processo di grandi cambiamenti. L’intero sistema della pubblica amministrazione va rivalutato e riorganizzato, puntando sull’efficienza, sulla semplificazione e sulla produttività. Siamo chiamati tutti assieme ad una civile e pacifica “rivoluzione” del sistema pubblico. Lo chiedono i nostri giovani, i nostri anziani, le nostre famiglie, i nostri lavoratori, tutti i cittadini. Le giovani generazioni in primis, perché sono loro il futuro, e sono loro anche il nostro futuro. Poi gli anziani, perché una società dimostra il suo grado di civiltà da come li considera e li tratta. Non dimentichiamo le famiglie, che attendono servizi qualificati e di sostegno alla loro difficile opera educativa. Particolare attenzione inoltre alle imprese e ai lavoratori: la pubblica amministrazione può rappresentare il vero traino verso l’uscita dalla crisi. Noi della Cisl vogliamo liberare il sistema pubblico dai lacci di una burocrazia opprimente che lo tengono ancorato a schemi e stereotipi logori e superati”.


14 Bagnoli L’evento Positivo il bilancio dell’assessore al marketing territoriale Silvia Vignato

“Partecipazione da record” Riuscito il fine settimana in piazza “La nostra terra...” tra giochi, tipicità e intrattenimento

di Cristina Lazzarin

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pprezzamenti per la manifestazione La nostra terra e il nostro fare a Natale, istituita e realizzata dall’assessore al marketing territoriale Silvia Vignato. L’evento, giunto alla terza edizione, di anno in anno sta entrando nelle attese del pubblico arricchendosi di attrattive. Grazie alle due giornate di clima relativamente mite, grandi e piccini hanno potuto vivere e valorizzare la piazza di Bagnoli con i prodotti agricoli del territorio, con lavori artigianali e artistici natalizi, perlopiù espressione delle proprie passioni, con la presenza molto sentita delle associazioni locali e delle scuole materne di Bagnoli e di San Siro. “Ringrazio gli espositori che hanno creduto nella manifestazione – tiene a dire l’assessore Silvia Vignato – chi ha dato propri mezzi e braccia operative, in particolar modo sono riconoscente ad Angelo Rasi, a Giovanni Bertin, agli amici volontari del circolo culturale Auser (anche per l’efficace supporto morale del presidente e caro amico Giovanni Pizzorusso), senza dimenticare

l’amministrazione comunale e i suoi collaboratori”. Quest’anno ha suscitato grande curiosità e divertimento la presenza del “Clown Nuvoletta e i Giochi dei Nonni”. “Mi ha dato grande gioia vedere nonni e nipoti giocare insieme, cercarsi, e provare un gioco dopo l’altro spiegandosi come funzionano – afferma Silvia Vignato – Mi sono divertita anche personalmente con tricicli di ogni tipo, trampoli, tiri a segno, giochi a incastri e di intelligenza, e quant’altro. Qualche ragazzino non voleva più staccarsi da questi giochi di una volta. Se ci mettiamo d’impegno, quindi, le speranze non sono perdute e possiamo rivalutare i giochi più semplici, sia da svolgere individualmente che in società, a discapito dei famigerati e costosi videogiochi”. In piazza anche giochi gonfiabili e, la domenica pomeriggio, intrattenimento folkloristico con i Bonbasini, che hanno suonato cantato e ballato musiche della tradizione natalizia e popolare, coinvolgendo attivamente il pubblico. L’immancabile Babbo Natale ha raccol-

to le letterine dei bambini, li ha aiutati ad allestire l’albero e ha distribuito dolciumi in cambio di buoni propositi. Nei giorni dei mercatini è stata allestita, nella preziosa cornice del Palazzetto Widmann, la mostra pittorica di Luigi Billy Malaman, che ha avuto riconoscimenti dai reali di Spagna e dal nostro Presidente della Repubblica per la sua pittura naif brevettata su pelli di cavallo. Il pittore, residente a Frassinelle Polesine, ha iniziato a dipingere su pelli di cavallo dall’età di 8 anni, per l’attaccamento verso una cavalla che gli ha salvato la vita per ben due volte. E sulla pelle della cavalla salvatrice ha impresso i suoi primi dipinti. Le sue opere, che ritraggono per lo più animali, natura, vita contadina, sono molto quotate ed apprezzate in tutto il mondo. “È stato un onore per Bagnoli aver ospitato questa mostra – riconosce l’assessore Vignato – ringrazio personalmente Luigi Malaman per la cortesia e disponibilità dimostrata, nonché le persone che hanno dato aiuto per l’allestimento”.

NEWS L’associazione “il Moraro” passa sotto la lente l’amministrazione

“DALLE SCUOLE ALLA FRAZIONE DI SAN SIRO: ECCO IL LUNGO ELENCO DELLE COSE DA FARE”

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ilancio di metà mandato dell’amministrazione guidata da Mario Rasi da parte dell’associazione “il Moraro”. A proposito di nuovo polo scolastico, che secondo le idee programmatiche dell’attuale amministrazione, si doveva costruire, l’amministrazione ha invece deciso che non si farà, nonostante si siano spesi circa 60 mila euro per il progetto. Molto criticato dal Moraro il trasferimento della biblioteca presso Villa Gurian, che di fatto non è ancora avvenuto: “Si tratta di una promessa che ci viene ripetuta dagli anni ‘90” sostengono. Del tutto inesistente l’operazione installazione di pannelli fotovoltaici: “Nonostante l’amministrazione precedente avesse predisposto un apposito studio e la realizzazione dell’opera sia, a tutt’oggi, a costo zero per il comune, anzi, porterebbe dei soldi alle casse comunali, di questo progetto non si è più parlato”. La stessa associazione lamenta poca attenzione per le frazioni: “Mai come oggi, gli abitanti di S. Siro si sentono abbandonati dal comune: piazza Risorgimento è contornata da alcuni edifici abbandonati e fatiscenti con i tetti sfondati, le scuole non sono neanche più accessibili come seggio elettorale; periodicamente, parte dell’illuminazione pubblica del centro non funziona, le aree adiacenti al cimitero sono state sistemate in parte, solo dopo proteste, interrogazioni e un articolo del bollettino parrocchiale. Spesso accade che feste ed attività organizzate a Bagnoli non tengano conto o si sovrappongano con quelle organizzate nella frazione”. Neppure la rilevazione dell’inquinamento fin qui adottata dall’amministrazione viene considerata sufficiente dal Moraro: “A differenza dell’amministrazione comunale precedente, l’attuale non ha realizzato proprie analisi, le analisi Arpav non sono mai state presentate alla cittadinanza”. Vengono considerate poche anche le iniziative attuate dal comune per la valorizzazione delle eccellenze locali: “Le uniche iniziative a favore del Vin friularo sono fatte ad opera di privati. In compenso, il comune, ha dato il via libera all’insediamento di tre impianti di biogas per il cui funzionamento sarà coltivato a mais oltre il 30% dell’intera superficie coltivabile”. Polemica anche la posizione dell’associazione sull’ argomento rifiuti e sul nuovo sistema di raccolta introdotto dal Bacino Padova 4. C.L.


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Agna 17 La convenzione Polizia locale, collaborazione valida per tre anni

Accordo fra 5 Comuni

Insieme ad Agna ci sono Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli e Terrassa: “Obiettivo sicurezza” di Cristina Lazzarin

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’ stata approvata nella seduta consigliare del 19 dicembre scorso la convenzione per la gestione in forma associata del servizio di polizia locale per il triennio 2012, 2013, 2014 tra i comuni di Agna, Anguillara Veneta (capofila), Arre, Bagnoli di Sopra, Terrassa Padovana. Agna dispone in organico di un vigile, Anguillara di due, Bagnoli di Sopra di uno, Arre di metà vigile perché già condiviso, come anche Terrassa, che dispone di un terzo di vigile, assieme a Candiana e Piove di Sacco. Si tratta di enti che hanno già all’attivo o le hanno avute in passato, formule di collaborazione tra loro per la gestione del servizio di polizia locale. La convenzione, per tutti i comuni aderenti ad eccezione di Anguillara, si somma a quella già in atto con Conselve capofila, per la gestione della videosorveglianza intercomunale che ad Agna può contare su ben cinque “occhi elettronici” a sorveglianza delle vie e piazza principali, oltreché della zona Cimitero. “Questa convenzione – spiega il sindaco, Giannicola Scarabello – testimonia gli sforzi di tutta la nostra amministrazione in ambito di sicurezza e ordine pubblico. Come è noto siamo anche impegnati da mesi nella

SERVIZI

Un pattugliamento della polizia locale difesa della nostra caserma dei carabinieri con la proposta al Prefetto di azzerare il canone di affitto e di una ristrutturazione interna dello stabile per aumentarne le potenzialità e gli spazi. In un periodo di ristrettezze ed incertezze economiche, riteniamo in ogni caso di dover salvaguardare ed investire nella sicurezza e nel sociale, cercando di essere d’ aiuto alle nostre famiglie, già in enorme difficoltà”. Gli fa eco l’assessore alla sicurezza Gianluca Piva. “Come per gli altri comuni partecipanti alla convenzione – spiega Piva – anche per la nostra amministrazione

comunale l’obiettivo è di aumentare il pattugliamento su strada e la vigilanza attiva del nostro territorio e di tutti i luoghi pubblici compresi parchi e giardini oggetto ultimamente di diversi atti incivili e vandalici. Sono convinto che tale strumento costituisca un ulteriore rinforzo per l’ordine pubblico nel nostro comune, potendo contare anche sulla preziosa e fattiva collaborazione della nostra cittadinanza, come recentemente è successo. Grazie ai nostri concittadini abbiamo potuto stringere il cerchio attorno ai responsabili di danneggiamenti e atti vandalici di proprietà comunale.”

SICUREZZA Il Comune, proprietario dello stabile, aiuterà nella manutenzione

“SALVA” LA CASERMA DEI CARABINIERI IL PREFETTO CONFERMA LA PRESENZA AD AGNA

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inalmente una buona notizia, la caserma dei Carabinieri è salva. Scongiurato il rischio di chiusura del presidio di Agna dopo l’allarme dei mesi scorsi. La conferma è arrivata durante un incontro in Prefettura: il ministero dell’Interno continuerà a pagare l’affitto al Comune, proprietario dell’edificio adibito a caserma e i militari continueranno il loro lavoro. Il sindaco Giannicola Scara- Carabinieri in azione bello si era detto disponibile a rinunciare all’affitto, circa 9 mila euro l’anno, purché i Carabinieri restassero al loro posto, ma non ce n’è stato bisogno. La Prefettura ha dato disposizioni per il rinnovo del contratto per i prossimi anni chiedendo al Comune una mano sulle opere di manutenzione ordinaria. Si tratta di quegli interventi che di solito sono a carico dell’affittuario ma che in questo caso la proprietà è disposta ad accollarsi pur di mantenere un presidio di pubblica sicurezza sul territorio. Nella caserma di Agna prestano servizio 4-5 carabinieri (l’organico ne prevede sei) che “coprono” anche la vicina Candiana. Un paio di mesi fa sembrava che i tagli imposti dallo Stato andassero a penalizzare proprio la stazione di Agna: “Visto che il problema sembrava quello dei costi - afferma Scarabello - eravamo pronti a rinunciare all’affitto. La presenza dei carabinieri aumenta il senso di sicurezza. Ma la loro attività non si ferma qui, come conferma la storia di un ex detenuto siciliano che proprio ad Agna ha potuto cambiare vita e trovarsi un lavoro vero”. Uscito di galera l’uomo ha voluto tagliare i ponti con il passato impegnandosi nel lavoro grazie ad un progetto di reinserimento che ha coinvolto carcere, carabinieri e Comune. Grazie a questo intervento ha trovato una casa in affitto ad Agna e un’occupazione a Monselice, alla quale affiancherà anche un impegno di carattere sociale, previsto dal piano di reinserimento. In precedenza l’uomo era stato in carcere per alcuni mesi per reati legati allo spaccio di droga, poi la svolta con la procedura di “affido”, che non è un semplice “soggiorno obbligato” ma un vero e proprio percorso di integrazione. L’ex detenuto ha voluto ringraziare pubblicamente i carabinieri che l’anno guidato in questo C.L. periodo.

Da inizio anno sono scattati gli aumenti tariffari, per il Conselvano: +2,81 per cento, in media 8 euro all’anno per famiglia tipo

L’ASSESSORE PIVA AMMINISTRATORE (SENZA COMPENSO) DELL’AATO BACCHIGLIONE

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Gianluca Piva entra nel Cda Aato

elle settimane scorse l’assessore comunale di Agna, e vicesindaco, Gianluca Piva è stato nominato nel consiglio di amministrazione dell’AATO (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) Bacchiglione, il Consorzio costituito da 140 comuni appartenenti alle province di Padova (60), Venezia (1) e Vicenza (79) e dalle rispettive amministrazioni provinciali. L’AATO si occupa di sovraintendere il ciclo integrato dell’acqua; per questo effettua la ricognizione degli impianti e delle reti esistenti, pianifica gli investimenti, stabilisce la tariffa, le risorse necessarie all’attuazione della propria pianificazione e la loro ripartizione nel tempo, controlla che il Gestore realizzi gli investimenti programmati, mantenga standard tecnici ed organizzativi adeguati ed applichi correttamente la tariffa. “Questo mandato è in rappresentanza dei comuni appartenenti al

consorzio che sono sotto i cinque mila abitanti come costerà non più 1,33289 euro, ma un poco di più. Agna - spiega Piva - Ringrazio i comuni della bassa L’aumento chiesto dagli amministratori dell’Aato vipadovana che hanno appoggiato la centino-padovano, al momento, mia candidatura, come espressione “Ringrazio i è stato ridotto al minimo ed è del nostro territorio al di là delle Comuni che risultato molto più basso rispetto logiche partitiche; è un impegno hanno appoggiato al 4,66% ipotizzato già l’anno delicato visto che si parla anche di la mia candidatura scorso all’interno del piano pluriennale Aato Bacchiglione piani tariffari del servizio idrico, e lo per il territorio” assolverò con dedizione e serietà”. valido sino al 2014. Il consigliere Piva non prenderà alcun compenso per Gli utenti di AcegasAps avranno un aumento antale mansione. nuale minimo: la famiglia tipo (papà, mamma ed un Intanto sono scattati gli aumenti tariffari da ini- solo figlio) pagherà infatti solo 2 euro in più all’anno: zio gennaio: l’1,05% per gli utenti di Acegas - Apse non più 164, ma 166 euro. I residenti, invece, serviil 2,81% per quelli serviti dal Centro veneto servizi di ti dal Cvs pagheranno l’acqua di più perchè la tariffa Monselice. In pratica un metro cubo d’acqua distri- media, nel 2011, salirà di 8 euro, da 246 a famiglia buita sia da AcegasAps spa sia dal Cvs della Bassa, a 254. C.L.

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LO CICLISMO

SPORT in PRIMO PIANO Este Ciclismo Alla gran fondo del 10 giugno atteso il pluricampione di trial

Limatore ospite al Superbike

DUE CARRARE FESTEGGIA LA VITTORIA DI SERGIANO

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resco vincitore del tricolore, nella categoria “Primavera” tra gli amatori dell’Udace, Giovanni Sergiano è stato festeggiato e premiato nel suo comune di residenza a Due Carrare. Giovanissimo alfiere della Cartura Nalin, Sergiano messa da parte la bici da strada (7 vittorie nella passata Giovanni Sergiano durante stagione) ha inforcato il festeggiamento in suo onore quella da cross, per dopo la vittoria dell’Udace l’occasione ingaggiato dal team della Blu Bike, e ha raggiunto a Selvazzano nei recenti assoluti di ciclocross, il massimo allora nazionale nella sua categoria. Accompagnato da mamma Stefania, papà Stefano e la piccola sorella Anna, il giovane atleta ha ricevuto dalle mani dell’assessore allo sport Mario Romanato e del primo cittadino Sergio Vason un ambito riconoscimento consistente in una preziosa raffigurazione del comune con dell’antico simbolo dei Carraresi, così motivato dalle due autorità: “quando un nostro concittadino veste il tricolore è per noi e per tutta la comunità motivo di vanto e grande orgoglio, con l’augurio che questo titolo sia il primo di una luminosa carriera”. “Di rimando i ringraziamenti del giovane, emozionato atleta e la dedica del tricolore: “alla mia famiglia e in particolare W.L. a papà Stefano, il mio primo allenatore”.

di Nicola Cesaro

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n altro colpo è stato messo a segno dagli organizzatori di Atestina Superbike, la granfondo che si terrà a Este il prossimo 10 giugno. Sarà Alberto Limatore, per quattordici volte campione italiano di Bike Trial e per molte volte protagonista ai Campionati del Mondo, a tenere alta l’attenzione nella due giorni di gara dell’Atestina Superbike. Arriverà direttamente dagli schermi della Rai, dove ha ottenuto la possibilità di esibirsi nella trasmissione “I fatti vostri” con Giancarlo Magalli. Una presenza importante, quella del campionissimo, che verrà inserita anche nella serata del 9 giugno, quando nella piazza Maggiore di Este, cuore della partenza e dell’arrivo dell’Atestina Superbike, si effettuerà molto probabilmente lo spettacolo dei comici di Zelig, dove lo stesso Limatore sarà ospite sul palco. La notte poi continuerà la festa, grazie alla collaborazione con l’assessorato comunale alle Attività Produttive, che con le associazioni dei commercianti ha program-

Foto: Jenny Matthews/ActionAid - Grafica: Marco Binelli

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Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza. Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001. Cognome n°

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E-mail Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati. ZLP12

Data e luogo

simo e tutto da scoprire ai numerosi bikers che vorranno venire in provincia di Padova, per un week-end che ricorderanno con piacere – è il messaggio degli organizzatori - Un ringraziamento va soprattutto al Comune di Este, che ha creduto in questo progetto, agli sponsor, alla Provincia di Padova, all’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, che gestisce l’importante territorio nel quale Atestina Superbike si svolgerà». Per informazioni e iscrizioni è possibile visitare il sito www. atestinasuperbike.it.

IN ARRIVO DUE NUOVE PISCINE COPERTE UNA PER LE GARE E L’ALTRA PER I BAMBINI

Einstein?

Via

mato una speciale “notte bianca” per salutare l’estate e anche l’Atestina Superbike. Ma forse è bene ricordare cos’è l’Atestina Superbike. Si tratta di una granfondo organizzata dall’Acd Monselice Formaggi Beni in collaborazione con l’Mtb che passione e con numerose altre associazioni del territorio. Negli anni la competizione si è ritagliata un ruolo di rilievo nel panorama nazionale, raccogliendo migliaia di atleti ad ogni edizione. «Chi organizza questa manifestazione sa di avere l’onere di proporre un territorio bellis-

Amatori Nuoto Casalse di Scodosia

Sarà il prossimo

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L’arrivo al traguardo di una precedente edizione

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orridono le piscine di Casale di Scodosia. La società sportiva che le gestisce, la Amatori Nuoto Casale di Scodosia, racconta infatti tutte le novità per questo 2012. “Dopo aver letteralmente trasformato il centro natatorio nel piu grande centro estivo della zona con ben 3 piscine estive, bar, zone verdi e zona giochi, aver costruito un nuovo blocco spogliatoi con annessa una sala fitness e aver coperto una delle piscine estive – spiegano - i progetti per completare e finire totalmente il lavoro prevedono la costruzione di 2 piscine nuove coperte, una ad 8 corsie e 25 metri regolamentare per le gare Fin, ed un’altra riservata esclusivamente ai bambini più piccoli ed all’acquafitness”. Quest’anno l’attenzione del gruppo non è rivolta solo alle strutture, ma anche all’attività delle squadre agonistiche, seguita dalla responsabile Eleonora Paganotto. “Siamo passati dai 10 atleti di quattro anni fa ai 38 di oggi – continuano dala società – divisi in tre categorie: propaganda fino ai 12 anni, esordienti e ragazzi”. Quest’anno, impegno non da poco per una neonata società come quella casalese, sono stati tesserati 6 dirigenti accompagnatori, 2 allenatori e 2 aiut- allenatori, a tutti i ragazzini delle squadre è stato fornito un kit sportivo e il tutto a carico della società. Inoltre gli Amatori hanno deciso di affittare una volta al mese anche uno spazio acqua presso la piscina di Legnago,

A gonfie vele anche l’attività agonistica: dai 10 atleti di 4 anni fa ai 38 di oggi per finalizzare il lavoro mensile in vista della gara. Il gruppo parteciperà inoltre a due campionati, quello padovano e quello veronese, per aumentare le possibilità di confronto. Quest’anno si concretizzerà infine anche il settore Master: alcuni adulti che frequentano i corsi nuoto parteciperanno a 2 o 3 gare, cosi come un gruppo di acquafitness e di fitness parteciperà ad almeno un “criterium” tecnico per la loro disciplina. N.C.


Sport 19 Ciclismo Intervista al giovane campione della Cartura Nalin dopo una serie di successi

Giulio Franzolin “angelo del fango” di Walter Lotto

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ampione Triveneto, provinciale, regionale, vincitore del giro d’Italia cross (secondo successo rosa dopo il trionfo del 2010 nella categoria esordienti) con 6 vittorie di tappa su 8, cinque vittorie di tappa nel Trofeo Triveneto, terzo assoluto agli assoluti di Bolzano, questo l’impressionate palmares di Giulio Franzolin “l’angelo del fango” allievo della Cartura Nalin al termine della stagione di ciclocross. Risultati eclatanti a conferma delle straordinarie doti del talento di Villa Del Bosco (Correzzola) che gli sono valse la convocazione nella nazionale azzurra giovanile per uno stage di due giorni svoltosi nel trevigiano. Come è ormai consuetudine (terzo anno consecutivo per il nostro giornale) siamo andati a casa dell’atleta per sentire le sue impressioni e i progetti futuri. Giulio, come giudichi la tua stagione? “Molto buona, anche se mi resta un po’ di rammarico per gli italiani sfumati per pura sfortuna”. Cosa ti è successo? “Si correva a Bolzano, in una giornata fredda su di un percorso ghiacciato, sono scivolato e cadendo ho preso una botta alla spalla che mi ha impedito di giocare fino in fondo le mie chance, sono comunque arrivato terzo”. Le tue vittorie non sono sfuggite all’attenzione dei tecnici azzurri che ti hanno convocato per uno stage con la nazionale giovanile, come è andata? “Molto bene, due giorni interessantissi-

Marcia trionfale nel ciclocross culminata nella convocazione per uno stage con la nazionale azzurra giovanile a Treviso

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N

“Dopo tanti anni alla Nalin non mi spiacerebbe provare una nuova esperienza” mi, uno dedicato ad un percorso formativo con degli psicologi che ci hanno spiegato dettagliatamente regole e comportamenti di un atleta, l’altro dedicato ad un allenamento collegiale, un esperienza importante che potrà tornare utile in futuro”. A proposito di futuro, si vocifera nell’ambiente che nella imminente stagione su strada potresti lasciare la Cartura Nalin? “Dopo tanti anni in biancorosso non mi dispiacerebbe provare un esperienza in un altro club, sto valutando alcune opportunità, nulla è ancora deciso”. A prescindere dalla squadra con cui correrai, con quali ambizioni parti per la stagione su strada? “Ambizioni importanti, sono determinato a centrare qualche vittoria, e coltivo la voglia di un buon piazzamento nella “regina” delle corse tra gli allievi: la coppa d’oro

di Borgo Valsugana”. In bocca al lupo, campioncino con l’auspicio di rinnovare la tradizione e ritrovarci tra un anno per raccontare e celebrare un’altra stagione fantastica.

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VIAGGIO IN

PROVINCIA

La classifica L’associazione Openpolis calcola le presenze e l’attività personale

PADOVA

Onorevoli “produttivi” in testa Bitonci e Saia

Una votazione alla Camera dei Deputati, i padovani tra i più assidui

Chi sono i deputati padovani più presenti ai lavori in Aula, bene anche Giaretta e Miotto

di Gloria Cesarotto

L

per prima troviamo Maria Elisabetta Alberti Casellati (Pdl), ’associazione Openpolis ha assegnato, anche per il del 16,01% il tasso di assenza. Antonio De Poli (Udc) si classifica in 340° posizione per classificatasi in 271° posizione rispetto a un totale di 322 2011 appena chiuso, le pagelle a deputati e senatori. Una lunga lista di nomi nella quale, spulciando con un produttività e con il 25,73% di tasso di assenza. Massimo senatori per Indice di produttività personale al 40,6. È invepo’ di pazienza, è possibile scorgere anche come si piaz- Donadi (Idv) si classifica in 132° posizione per produttività ce del 10,49% il tasso di assenza: su 5336 votazioni, la personale. È invece del 16,80% il tas- senatrice non ha partecipato 560 volte. zano, nel contesto, i rappresentanti Segue Luciano Cagnin (Lega), in 242° posizione per so di assenza. Niccolò Ghedini (Pdl) si padovani seduti a palazzo Montecito- Non sempre classifica agli ultimi posti in posizione, produttività personale. È invece del 3,99% il tasso di assenrio e Madama, rispettivamente le sedi la produttività ovvero 618° per produttività. È poi di za: il più basso e quindi il più presenzialista tra i senatori romane della Camera dei deputati e e la presenza vanno di pari ben il 77,40% il tasso di assenza. Pa- padovani. del Senato. Paolo Giaretta (Pd) si classifica bene, in 50° posizione ola Goisis (Lega) si classifica in 203° Tra i primi, il leghista Massimo passo posizione per Indice di produttività per- per produttività, mentre il tasso di assenza è del 17%. Bitonci, anche sindaco di Cittadella, è Piero Longo (Pdl) si piazza 136° per Indice di prorisultato il più produttivo, mentre la collega di partito Paola sonale. È invece suo il primato di presenzialista con “solo” duttività e con il 6,92% per tasso di Goisis primeggia come più presenzialista. Tra i secondi, più il 3,33% di tasso di assenza. Lorena assenza. Sul podio per produttività il produttivo il senatore del gruppo misto Cn-Io sud Maurizio Milanato (Pdl) si classifica in 474° La rilevazione senatore Maurizio Saia (CN-Io Sud), Saia, mentre Luciano Cagnin del Carroccio ha conquistato il posizione per Indice di produttività non calcola classificatosi 46°. Del 6,05%, invece, personale. È invece basso, del 3,49% il lavoro politico podio di più presenzialista al Senato. il tasso di assenza. Nonostante quindi il doppio incarico di primo cittadino il tasso di assenza. Anna Margherita e istituzionale “Quando parliamo di Produttività di Cittadella, Bitonci non sembra proprio trascurare l’attività Miotto (Pd) si classifica in buona po- dei parlamentari non intendiamo dire chi lavora e chi no parlamentare, anzi. Come più produttivo tra i deputati si sizione, 71°, per produttività, con il piazza al 61° posto in classifica rispetto a un totale di 630 6,61% di tasso di assenza. Giustina Mistrello Destro (Misto- in Parlamento. - spiegano i responsabili di Opnepolis - Ci concolleghi, con un Indice personale del 306,4. Il suo tasso di Liberali per l’Italia-Pli) si classifica invece in 465° posizione centriamo solo ed esclusivamente su quella parte del lavoro assenza è basso, del 3,98%: su 9562 votazioni, il deputato per produttività. È invece dell’8,78% il tasso di assenza. parlamentare volto alla proposta, discussione, elaborazione Alessandro Naccarato (Pd) si classifica in 245° posizione ed approvazione di atti legislativi e non legislativi. Nell’Indinon ha partecipato 381 volte. ce di Produttività attualmente non calcoliamo il lavoro poliProseguendo poi in ordine alfabetico, Filippo Ascierto per produttività e il 9,41% di tasso di assenza. Passando poi ai senatori, ancora in ordine alfabetico, tico e istituzionale, che può essere anche molto oneroso”. (Pdl) si piazza 180° per Indice di produttività personale,

Come leggere i dati

“CAMERE APERTE” E PIU’ TRASPARENTI

N

el suo rapporto “Camere aperte” (accessibile online all’indirizzo http://camereaperte2011.openpolis.it/) Openpolis ha stilato la classifica della produttività e dell’assenteismo dei parlamentari italiani. L’indice di produttività viene calcolato prendendo in considerazione i seguenti criteri: la tipologia di atto presentato, il consenso ricevuto dall’atto, il suo iter e la partecipazione del parlamentare ai lavori. Il tasso di assenza viene invece calcolato in base alle votazioni - rispetto al totale - alle quali i parlamentari non hanno partecipato. Va poi precisato che, dai due elenchi di deputati e senatori, sono stati eliminati i presidenti delle due Camere, i parlamentari che hanno incarichi di Governo (ministri, viceministri, sottosegretari) e coloro che hanno assunto l’incarico da G.C. meno di 12 mesi.

PRATICHE RAPIDE IN TRIBUNALE ARRIVANO I “RINFORZI” DALLA PROVINCIA

S

aranno i lavoratori socialmente utili a far correre la macchina burocratica del Tribunale e velocizzare le pratiche. L’accoro per superare le problematiche derivanti dalla carenza di organico è stato sottoscritto dalla presidente della Provincia Barbara Degani e dal presidente del Tribunale Mario Fabiani. Il settore Lavoro e Formazione della Provincia individua e assegna al Tribunale 20 lavoratori che saranno impiegati per 20 ore settimanali. Il personale verrà selezionato tra i titolari di trattamenti previdenziali, gli iscritti nelle liste di mobilità e coloro che percepiscono indennità di mobilità e godono del trattamento straordinario di integrazione salariale con sospensione a zero ore. Il Tribunale dovrà comunicare, quindi, il numero delle persone da utilizzare e la qualifica richiesta, le attività da svolgere

e la località d’impiego. “Non dimentichiamo - afferma Degani - che almeno un terzo degli utenti che si rivolgono agli uffici giudiziari, lo fanno non per cause penali o civili, ma per pratiche legate alla vita quotidiana (certificati, domande di tutela e altro). L’obiettivo è quello di aiutare gli uffici a svolgere al meglio il loro ruolo, garantendo servizi migliori e più rapidi ai cittadini”. “Quest’accordo – ha detto il presidente del Tribunale Fabiani – si aggiunge a quello ancora in corso per il settore penale con il Gruppo di volontariato dell’Associazione Carabinieri in congedo. I dipendenti del Tribunale sono attualmente 134, ma il problema principale è quello legato all’invecchiamento che determina lunghe malattie e quindi carenza di personale. Questa collaborazione ci permetterà quindi di migliorare i servizi”. G.C.

La firma della convenzione


Spazi aperti 21 Una risorsa da valorizzare. Appello dell’assessore provinciale al lavoro Massilmiliano Barison

“Salviamo il distretto del fotovoltaico” Solo a Padova gli addetti sono 5 mila, l’incognita delle scelte governative sul fronte degli incentivi alle rinnovabili

Fra le proposte “a costo zero” un taglio alla burocrazia e aiuto alla ricerca

di Gloria Cesarotto

“S

olo nella provincia di Padova, il fotovoltaico dà impiego a 5 mila addetti tra lavoratori diretti e indiretti. Come punto prioritario chiediamo che si dica in maniera chiara che questo settore è strategico per l’Italia e si agisca di conseguenza”. Con queste parole, l’assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Barison, presenta il documento che riassume la situazione del comparto e indica alle istituzioni nazionali e territoriali le linee guida per salvaguardarlo. Firmatari, oltre al rappresentante della Provincia, le associazioni sindacali, di categoria e le aziende che hanno già partecipato al “Tavolo del fotovoltaico”, istituito dallo scorso ottobre, una sorta di “lobby” positiva sul territorio a sostegno del settore. “Il Governo affronterà una serie di questioni per varare il decreto legato allo sviluppo – spiega Barison - e noi riteniamo che questo documento vada inserito nelle linee che verranno indicate per la ripresa”. Così il settore sintetizza l’escalation di eventi che ha portato a peggiorare la situazione per il fotovoltaico: “La sofferenza del comparto si è aggravata per la mancanza di un Piano energetico nazionale e di un

Piano energetico regionale, per le difficoltà di accedere al credito causato dalla crisi in atto, per l’alto costo del denaro con conseguenze sulla competitività con le ditte asiatiche, per l’incertezza dei tempi di erogazione dei contributi da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse) e per i ritardi nei tempi di allaccio da parte di Enel o Terna”. Un mix di fattori che sta mettendo a dura prova le aziende padovane che rappresentano il maggiore “distretto” di questo settore in Italia. Al punto che anche le sette più importanti realtà del padovano hanno manifestato la necessità di dover ricorrere alla cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali per centinaia di posti di lavoro diretti, trascinando in questa dinamica tutta la rete di piccole aziende e artigiani dell’indotto. E il 2012, se non verranno avviati i provvedimenti auspicati, si preannuncia come un anno ancora più pesante per le aziende del settore, con conseguente perdita di molti posti di lavoro, di ricerca e sviluppo anche dell’indotto. Tra le azioni “a costo zero” che potrebbero portare beneficio al settore e altre che, in prospettiva,

PARADISO VERDE A VILLA BEATRICE

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’area verde attorno a villa Beatrice d’Este a Baone, in tutto 4,3 ettari di territorio, sarà rimessa a nuovo entro l’estate. Tree-climbing per potare in modo mirato, nuove piantine, una staccionata, una siepe, bacheche in legno e totem informativi. Numerosi dunque gli interventi, alcuni già in fase di realizzazione, che interesseranno i boschi e i prati attorno al complesso museale, suddivisi in tre progetti per un costo totale di 64mila euro. Due stralci sono finanziati dalla Regione, il terzo dalla Provincia che ha contribuito per 25mila euro. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore provinciale all’Agricoltura e alla Difesa del suolo Domenico Riolfatto - è non solo quello di eliminare le situazioni di dissesto esistenti, ma anche di prevenire le cause future di degrado attraverso operazioni innovative, che migliorino l’intero sistema di prati, boschi ed aree agricole che arricchiscono in modo armonico il complesso architettonico della villa”. Per iniziare, dunque, pulizia. Le macchie alberate saranno pulite dalle piante morte o cadute, possibili cause di incendi. L’accesso

ai boschi verrà facilitato grazie alla manutenzione e alla sistemazione delle piste e dei sentieri esistenti, mentre le piante più vecchie e monumentali saranno interessate da un programma di pulitura mirata, per valorizzarle, con la tecnica del tree-climbing. Tra il pianoro e il bosco verrà inoltre realizzata una nuova staccionata, mentre tra il prato e il vigneto sarà piantata una siepe di specie autoctone. Il patrimonio di specie vegetali già molto importante sarà incrementato con la messa a dimora di 400 nuove piantine, di specie sempre locali. Delle bacheche in legno e una decina di piccoli totem saranno installati nella zone di maggior pregio del parco per fornire informazioni sulle peculiarità dell’area ai visitatori. “Va tenuto conto - ha aggiunto l’assessore - che negli spazi verdi attorno a villa Beatrice, la Provincia ha avviato dal 2010 un progetto sperimentale per la gestione del verde con il metodo biologico. Non solo per eliminare l’impiego di prodotti di sintesi, ma anche per creare zone salubri e fruibili dalla cittadinanza, in particolare quella più debole”. G.C.

Padova è la “capitale” del fotovoltaico per numero di aziende e di addetti, sul futuro del settore però regna l’incertezza delle scelte in materia di incentivi

riuscirebbero ad agevolarne lo sviluppo, il documento approvato in Provincia propone al Governo di sostenere con fondi dedicati la ricerca e lo sviluppo, attivare fondi di garanzia a sostegno delle imprese tramite strumenti già a disposizione (ad esempio “Fondo rotativo per Kyoto”), fare in modo che il Gse eroghi i contributi e dia le risposte previste nei tempi di legge, fare in modo che si riducano i tempi da parte dell’Enel in tutte le procedure legate all’autorizzazione e all’allaccio degli impianti alla rete elettrica, fornire garanzie al sistema bancario perché continui o aumenti il finanziamento

per la costruzione degli impianti fotovoltaici. Agli enti locali, invece, si chiede di agevolare, nel rispetto dei regolamenti, l’autorizzazione da parte dei diversi enti all’installazione degli impianti su tetto e su terreno; di promuovere il coordinamento delle aziende del territorio per proporsi nei mercati esteri, con il supporto attivo ed efficiente degli istituti bancari, delle parti sociali, della Provincia e della Regione; di attivare presso l’Agenzia provinciale per l’energia, un tavolo tecnico per progetti di ricerca, formazione e informazione.

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di un’attività lavorativa ed economica. Maggiormente interessati saranno gli studenti del comparto elettrico e dei settori della meccanica e della termoidraulica. Un’iniziativa ambiziosa, per cui i promotori lanciano fin da ora un appello ad aziende ed enti affinché diventino partner

22 Sanità

da Enaip Veneto ed Enaip nazionale, anche da Enaip Friuli e Acli. Gode inoltre del patrocinio del comune di Padova e del comune di Trieste e della collaborazione dell’ambasciata d’Italia e dell’associazione italiana di Addis Abeba e di S.E. Project.

sostiture alla pagina di scuola, escluso il piovese

L’intervista Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera e dell’Uls 16 di Padova sul futuro dei servizi

“Lavoriamo ad un Pronto Soccorso provinciale” Aumento dei ticket: “Siamo solo all’inizio, chi può è giusto che paghi, in passato eravamo troppo sproporzionati”

Adriano Cestrone

A

driano Cestrone, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera e dell’Ulss 16 di Padova, ha un curriculum di sicura esperienza e professionalità e per questo è tra le figure più influenti e rispettate della Sanità veneta. L’abbiamo incontrato, curiosi di capire il suo punto di vista sull’Ospedale di Piove di Sacco, ma anche sulla sanità padovana e veneta in generale. Direttore, di recente ha fatto visita all’ospedale di Piove di Sacco, che impressione ne ha avuto? “E’ un ospedale bellissimo, funzionale e ben organizzato negli spazi. La scelta strategica della collaborazione e dell’accorpamento con l’Ulss 16 è di certo vincente, per l’Ospedale dell’Angelo, per il Sant’Antonio di Padova e per l’Azienda Ospedaliera di Padova. L’ottica con la quale è stata fatta questa scelta è quella rivolta al cittadino, che trova e troverà sempre più qualità e professionalità, perchè si tratta di collaborazione tra le 3 strutture e non di colonizzazione! Faccio un esempio concreto, Ostetricia. Piove non aveva all’attivo un numero sufficiente di parti che consentissero il meglio nei casi di emergenza. Ma le strutture e le professionalità

ci sono e ci sono sempre state, si trattava solo di una casistica troppo bassa. Ora abbiamo creato un Dipartimento, che riunisce la Pediatria di Piove, quella di Padova e l’Ostetricia di Padova. Una struttura unica, senza soluzione di continuità e diretta da una delle migliore professioniste a livello nazionale, la Dottoressa Gervasi. Con questa nuova organizzazione, i parti verranno portati a Piove o a Padova, a seconda delle specificità. Questo garantirà sempre una casistica ed una qualità di altissimo livello. Oltre ad una grande omogeneità”. Nella sua visita aveva parlato di una imminente nomina di un Direttore medico ospedaliero per Piove... “Certo, il Direttore medico c’è ed è il Dottor Carretta, così come c’è un programma riorganizzativo che stiamo attuando e che comprende un bando per il primariato. E’ importante questo ma ancora più importante secondo me è sapere che l’intento è quello di fare interventi mirati laddove servono, sempre nell’ottica dell’interesse del cittadino. Pensiamo ad esempio che alcune attività di Cardiologia verranno trasferite da Padova a Piove, per offrire sempre il migliore servizio. E anche i medici scambie-

ranno le proprie consulenze indistintamente ed in modo omogeneo. Anche dal punto di vista diagnostico, tanto che verrà cambiata la Tac a Piove e da ottobre sarà disponibile quella nuova. A Piove c’è una fortissima identificazione con il proprio ospedale e per questo per me è importante intensificare gli incontri con i cittadini e le mie visite, per trasferire e confermare questi aspetti”. Si moltiplicano le richieste di passaggio all’Uls 16: dopo quella, esaudita di Piove di Sacco, anche altri comuni a Nord di Padova chiedono di essere inglobati a Padova. Fino a che punto l’Ulss 16 potrà crescere? E con quali conseguenze? “Parto dal presupposto che l’importante è che si guardi sempre all’interesse del paziente nell’uso corretto dell’ospedale e della zona in cui vive. In quest’ottica penso piuttosto convenga un protocollo di uniformità, che garantisca il paziente soprattutto nell’area del Pronto Soccorso. Ho insistito molto perchè a livello sperimentale venga creato un dipartimento provinciale di Pronto Soccorso, con l’ausilio del Suem. In questo modo, nel momento di maggiore necessità, tutti gli ospedali provinciali

saranno in rete ed interverranno nella maniera più opportuna e congrua, anche in base alle distanze. A questo punto, se il Pronto Soccorso è provinciale e quindi immediato ed efficace ancora più di adesso, fa poca differenza dove poi viene ricoverato il paziente, perchè, ricordiamoci, il Veneto in generale è un’eccellenza italiana nella sanità. E problemi di posti letto non ce ne sono e non ce ne saranno”. Proprio in questi giorni si discute dell’accorpamento delle Asl o addirittura della riduzione del numero delle stesse, in maniera sensibile. Cosa ne pensa e quali possono essere gli scenari? “Questi sono aspetti prettamente politici. Il compito della Regione è quello di garantire i cittadini. Certo, in Veneto ci sono troppi ospedali e, come nel caso dei parti, se vengono erogate molte prestazioni, allora è garantita un’ottima qualità sanitaria. La quantità fa la qualità nel nostro settore, un reparto e un ospedale hanno senso se hanno la quantità che garantisca la qualità. Anche in questo caso sono del parere che l’importante è portare i Pronto Soccorso al malato, stabilizzarlo e poi portarlo in un ospedale che possa garantire la guarigione.

Il suo parere sull’aumento dei ticket sanitari? “Niente rispetto a quello che ci aspetta e che dovrebbe essere. Anche nella sanità eravamo sproporzionati prima, troppo a troppo poco. Certo poi che devono essere garantiti i servizi sanitari per quanti non possono permettersi il ticket, ma è anche giusto che chi può paghi il giusto per prestazioni che in Veneto e nella provincia di Padova sono ottimi. Bisogna razionalizzare e salvaguardare che non ha le possibilità. Lo stato dei rapporti fra azienda ospedaliera e università di Padova, in passato non sempre idilliaci... “Per definizione Università e Azienda hanno sistemi di gestione diversi. E a volte con lo scontro si ottiene il meglio per il paziente. Ciò non toglie che a siamo indispensabili l’uno per l’altra, soprattutto per la qualità della ricerca e della crescita sanitaria. Oggi stiamo assistendo ad un passaggio generazionale, il numero chiuso all’Università e la pensione di molti medici stanno portando ad una riorganizzazione, un’opportunità “naturale” per fare sempre meglio.


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24 Personaggio Ricercatore - inventore A trent’anni mette a punto un progetto rivoluzionario

Il giovane Franceschetti scopre “l’acqua calda”

La “serra” che permette di desalinizzare l’acqua ha attirato l’attenzione persino dell’Onu

L

’acqua è il bene più prezioso per l’intera umanità. Lo sa bene Paolo Franceschetti, ricercatore in erba, laureato all’università di Padova, che ha già prodotto un sistema di recupero dell’acqua (chiamato Solwa) in grado di sconvolgere le sorti dei paesi del terzo mondo. Se chiedete a lui, si tratta di un semplicissimo progetto partorito guardando l’acqua della pasta che bolliva nella pentola di casa. Ma lasciando perdere la modestia, il giovane Paolo (trent’anni appena) è un vero inventore. Ciao Paolo, prima di tutto... cos’hai inventato? “Una cosa molto semplice. Si tratta di una piccola struttura simile ad una serra dove il calore dei raggi del sole scalda una soluzione salina e la fa evaporare. A questo punto il vapore viene raccolto e il sale eliminato”. Scusa ma... stai dicendo che l’acqua

salata diventa potabile? Decisamente rivoluzionario. Altri uti“Esatto. E tutto questo con due inno- lizzi? vazioni importanti rispetto agli altri sistemi “Il Solwa può produrre acqua potabile già in uso: non ha bisogno di manutenzione anche da acque inquinate da agenti chimici esterna e permette l’evaporazione della so- o biologici. Ma può essere utilizzato anche luzione a temperature più basse”. per l’essiccazione di fanghi o rifiuti di varia Davvero notenatura”. vole. Detta così però L’idea è stata Mi hai quasi consembra simile alla presentata a vinto a comprarne piccola serra che Dubai e in uno per me... hanno i nostri nonni Palestina, c’è “Vista la semplicità molto interesse di costruzione è alla nel loro orticello... portata di tutti. Non “Ovviamente il funzionamento è ben più complesso. Un sof- richiede esperti o manodopera qualificata: tware permette di calcolare le caratteristiche bastano dei comuni bancali di legno, dell’icostruttive in base alle condizioni climatiche solante per tetti (come il poliuretano espandel territorio. Inoltre l’energia elettrica per so) e del plexiglass. Pertanto anche il costo far funzionare tutto il sistema è prodotta da costruttivo diventa molto basso”. Davvero impressionante. Mi dicono un piccolo pannello solare. In questo modo tutto il progetto è dipendente solo dal sole e che viste le potenzialità di questa invenpermette di operare in qualsiasi condizione”. zione, è stata segnalata dall’Onu.

Paolo Franceschetti durante una conferenza “Esatto! All’interno di “Ideass” un progetto di sviluppo umano e lotta alla povertà. Di fatto il Solwa permette di ottenere una resa di 10 litri al metro quadro contro i 4 litri dei “concorrenti”. Immagino sarai conteso in tutto il mondo! “Beh... non esageriamo. Però il progetto sta andando piuttosto bene. Sono stato a Dubai per una conferenza e ora sono appena tornato dalla Palestina per provare dei prototipi”. Adesso dovresti svelarci un segreto... come si fa ad avere un’idea così innovativa? “Ehm... un giorno stavo guardando l’ac-

qua della pasta che bolliva nella pentola e mi son detto... “perchè non riprodurre questo processo?” poi è bastato metterci un pizzico di pazzia e il gioco è fatto”. C’è qualcuno che ti ha sostenuto particolarmente in questa tua pazzia? “Un bel gruppo di amici, ma vorrei ringraziare in particolare Enrico Gardich per la sua praticità, qualità che a me manca!”. Cosa ti aspetti dalla tua creazione? “Ovviamente spero veramente che si diffonda in tutti i paesi del mondo che hanno problemi con l’acqua potabile. Considerato che un miliardo e mezzo di persone non hanno acqua, il potenziale c’è tutto. Staremo a vedere!”.


Cultura provinciale 25 Ram Padova Fino all’11 marzo al Centro Culturale di via Altinate la retrospettiva

L’arte di Villeglé a San Gaetano

ESPOSIZIONE

Dai celebri manifesti strappati ai disegni e alle creazioni realizzate nel corso degli anni a Parigi di Laura Organte

Autoritratto col basco rosso

U

na mostra omaggio ad uno dei grandi è l’unico artista francese vivente ad essere interpreti della contemporaneità chiu- presentato nelle sale del MOMA, celebre de l’edizione 2011 di Ram, il conteni- museo newyorchese; inoltre, è presente antore di eventi culturali promosso dall’Asses- che alla Tate Gallery di Londra e al Ludwig sorato alla Cultura di Padova. Protagonista Museum di Colonia. Gli esordi di questo ardi questo ultimo grande appuntamento con tista che vive e lavora tutt’ora a Parigi sono l’arte è Jacques Villeglé, le cui opere sono in legati alla pratica del riutilizzo di materiale esposizione fino all’11 marzo negli spazi eterogeneo trovato nell’ambiente circostandel Centro Culturale Altinate San Gaetano. te nell’ottica di un’appropriazione del reale, che ha come esito la “E’ una retrospettiva fusione dell’immagiche permette di ripercor- L’uso di materiali ne del quotidiano in rere la carriera di Ville- eterogenei una pratica artistica. glé - spiega Dominique per leggere la Si delineano così Stella, curatore della realtà con uno i primi elementi di mostra che da anni sguardo nuovo una riflessione che segue l’attività del maestro – consentendoci di scoprire i décollages lo condurrà, a partire dal 1949, ad approd’affiches, dagli anni Sessanta agli ultimi priarsi solamente di manifesti strappati: manifesti strappati nel 2000 e i segni socio Villeglé, da allora, realizza un lavoro di politici che rappresentano il lavoro più recen- archeologia urbana, di classificazione delle immagini prelevate secondo tematiche te dell’artista tra tele, disegni e sculture”. Entrato ormai a pieno titolo nella sto- che gli permettono di elaborare una vera e ria dell’arte come esponente di quello che propria opera creativa, seguendo un criterio viene definito Nouveau Réalisme, Villeglè di selezione che egli stabilisce a seconda

EVENTI E MOSTRE

a cura di Laura Organte

BRIGNANO TORNA A MARZO Dopo il successo di “Sono Romano ma non è colpa mia” (che ha collezionato oltre 200.000 spettatori), Enrico Brignano ritorna a Padova con “Tutto suo padre”, uno show nel quale si interroga su sé stesso, sulla vita, sulle amicizie, sui rapporti umani. Tre repliche (il 16, 17 e 18 marzo), per uno spettacolo che mette l’accento sulla paura di apparire deboli in una società in cui giganteggiano i duri, gli eroi e i furbi, in cui il comico osserva con tenera comprensione lo sforzo che si fa per somigliare alle persone che si amano.

LE RASSEGNE AL CENTRO D’ARTE Da più di sessant’anni le rassegne del Centro d’Arte non smettono di offrire occasioni per ascolti intensi, stimolanti, avventurosi. Jazz e oltre, decisamente oltre: il cartellone 2012 sfiderà ancora una volta le etichette e le convenzioni, al fine di ritrovare il tempo per una riflessione sulla musica, per un ascolto meno fugace. Nomi di prestigio, talenti locali, gruppi americani ed europei, un approfondimento della scena norvegese. Sette appuntamenti in programma al Torresino, alle Maddalene e all’Mpx fino al 18 maggio, dedicati agli uditori più temerari.

DOMENICA IN MUSICA AL LIVIANO Tornano al Liviano gli appuntamenti domenicali degli Amici della Musica con i concerti “Domenica in Musica”. Giovani talenti in primo piano con i vincitori 2010 e 2011 di Nuove Carriere, il vincitore del premio Venezia 2011, Leonardo Pierdomenico e del premio Casella 2011, Francesco Carletti. Completano la rassegna: Zlata Chochieva, Alice Baccalini, Chiara Opalio e Alessandro Marino. I programmi spaziano da Bach a Franck, da Debussy a Chopin, Brahms e Beethoven, da Scriabin a Rachmaninov e Prokofiev, senza dimenticare interessanti proposte come le Parafrasi operistiche di Franz Liszt o le atmosfere caraibiche di Gottschalk.

I ritratti di Viganò allo Zuckermann

S Jacques Villeglé davanti ad uno dei suoi celebri manifesti strappati dell’idea che vuole sviluppare. Un’idea che egli definisce “narrazione”: un modo di raccontare la sua epoca. A partire dal 1969, invece, - dopo aver visto su una parete della metropolitana parigina, in occasione di una visita del presidente americano Richard Nixon in Francia, un grafismo particolare che traccia il nome di Nixon - realizza un alfabeto (definito “dei segni socio-politici”) con il quale crea: “una serie di tele pittoriche nelle quali i segni compongono una variazione

colorata di frasi lapidarie, di racconti criptati a volte difficili da decifrare, di slogan quasi anarchici” spiega Dominique Stella. Alla “lettera” in quanto ideogramma di base della nostra scrittura sarà infatti dedicata, per esplicita volontà dell’autore, la retrospettiva, in occasione della quale Villeglè realizzerà in esclusiva un’opera grafica dedicata alla città di Padova.

arà in esposizione fino al 4 marzo nella prestigiosa sede di Palazzo Zuckermann a Padova la mostra “Galeazzo Viganò - Ritratti 1956-2012”. L’esposizione, curata da Caterina Virdis Limentani, documenta una parte importante dell’opera dell’artista che ha per tema il ritratto di persone più o meno famose del mondo della cultura, dell’arte e della musica, da Eugenio Montale e Alberto Limentani a Elio Peruzzi, e tutti gli altri amici dell’artista con i quali egli ha condiviso la sua vita, i suoi pensieri, i suoi umori. Un percorso che si dipana attraverso tecniche diversamente espressive passando dallo schizzo più rapido, all’abbozzo più dettagliato e al disegno più elaborato e complesso fino all’opera compiuta affidata ad una esecuzione che mostra di privilegiare la tempera su tavola, specialmente a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso. L.O.

Danza Attesi il 15 marzo al Gran Teatro Geox di Padova

Con Le Ballets Trockadero ballo declinato tutto al maschile D a trent’anni, tutù e scarpette da punta ai piedi, calcano i palcoscenici più importanti del mondo, interpretando in modo assolutamente unico e inedito il repertorio del balletto classico. E questo perché i ballerini del Les Ballets Trockadero de Monte Carlo sono tutti uomini, professionisti di notevole livello che hanno deciso di mettere in gioco la loro professionalità in una irresistibile parodia dei vezzi e delle manie di questo mondo. Una scelta vincente visto che il fenomeno dei “Trocks”, come vengono affettuosamente chiamati, ha subito attirato l’attenzione del mondo dello spettacolo partecipando a numerosi Festival in tutto il mondo, tra cui: Bodrun (Turchia) San Luis, Potosi (Messico), Madrid, Montreal, New York, Parigi, Spoleto, Torino e Vienna. A partire dalla sua fondazione nel 1974, la Compagnia si è esibita in oltre 30 paesi e in 500 città in tutto il mondo vincendo numerosi premi quali il Critic‘s Circe National Dance Awards (2007) e Theatrical Managers Awards (2006). Con questo invidiabile curriculum si presenteranno il 15 marzo prossimo al pubblico padovano, in un’evento unico e da non perdere, nell’ambito della programmazione del Gran teatro Geox. Muniti di strabiliante ironia nel costruire al “maschile” i grandi brani del re-

A Padova i ballerini del Trockadero de Monte Carlo pertorio classico riservati alle dive e ai corpi di ballo femminili, i Trocks si preparano a far divertire allo stesso modo appassionati e amanti della danza e profani, con il loro acuto senso del teatro e conoscenza filologica dei balletti proposti. Nel programma della serata figurano niente meno che l’atto secondo del Lago dei Cigni, Patterns in Space di Merce Cunningham e altri grandi “quadri” della danza classica. Lo spettacolo unisce la magia della danza, che la tecnica di questi ballerini conservano intatta, con l’ironia e la

leggerezza, che dissacra le manie di questo mondo. I biglietti sono in vendita, a partire da 23 euro (ridotto bambini 7 - 10 anni 6 euro), online al sito www.granteatrogeox. com e presso COIN Treviso e Padova, Box Office, Primi alla Prima (banca del Veneziano, bcc venete e casse Rurali Trentine), Unicredit, Cariveneto, HappyTicket e Charta. Per informazioni www.granteatrogeox. com - www.granteatrogeox.com. Infoline 049/8644888 – Info Gran Teatro Geox (dalle ore 18 il giorno dello spettacolo L.O. 0490994641).


26

IL VENETO

in PRIMO PIANO L’invasione dei grandi centri commerciali In pole position oltre a Veneto City, il progetto Ikea di Casale sul Sile, le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice e i nuovi centro commerciali di Limena e Due Carrare. Preoccupazione fra politici e amministratori locali

di Alessandro Abbadir

I

consumi? Crollati con la crisi. I dati delle vendite natalizie in tutta Italia e nel Veneto sono state pressoché un disastro e anche i negozi che vendono beni alimentari oramai sono alle corde. Alla Regione però questo dato, nonostante la recessione in atto dal 2008, non interessa. L’ente capitanato dal governatore Luca Zaia, insiste nel concedere quasi sempre l’insediamento di grandi centri commerciali :Veneto City o l’Ikea di Casale sul Sile o il parco commerciale sulla Treviso – Mare a Meolo, ne sono l’esempio più lampante. Centri che si trovano a ridosso di snodi viario infrastrutture di competenza regionale. Le associazioni di categoria e il mondo della politica sono in subbuglio. Si perdono tanti posti nei piccoli e medi centri per recuperarne molti meno. Ecco intanto i dati sui consumi natalizi. Per l’Osservatorio nazionale Federconsumatori la spesa complessiva è stata di 4 miliardi di euro, 400 milioni al di sotto delle stime, che indicavano un volume pari a 4,4 miliardi di euro, per una media di 166 euro a famiglia. Per la Coldiretti, il cenone della vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono costati 2,3

A

perture libere, la Regione si oppone ma il Tar del Lazio gli dà torto. L’effetto della sentenza riguarda il ricorso presentato contro il Comune veronese di Isola Rizza contro la Regione Veneto. Così dopo il sì alla Bennet a Verona, hanno cantato vittoria i Pam di Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Vicenza e sulla loro scia, grazie al decreto di Monti ‘Salva Italia’, ora hanno presentato ricorso anche i gruppi Auchan, Coin, Oviesse, Gallerie Commerciali spa e Upim, con la forte probabilità di vincere . Ma cosa è successo? Il Tar del Lazio, in pratica, ha vanificato una circolare inviata il 18 gennaio scorso a tutti i Comuni per invitarli a rispettare la norma regionale. Cioè quella delle 16 domeniche di apertura, più le 4 di dicembre, norma

miliardi di euro, con una contrazione del 18% rispetto al 2010. In tavola sono stati portati soprattutto prodotti made in Italy, legati a ricette del passato. Gli investimenti più onerosi in mobili, oggetti d’arredamento ed elettrodomestici sono crollati del 24%, abbigliamento e calzature sono precipitati del 18%, mentre la profumeria ha registrato -7%. A tenere solo editoria e libri. Male il turismo, con un -8%. Nonostante questi numeri la Regione non si scompone. Vediamo ad esempio il progetto Ikea di Casale sul Sile (Tv) che potrebbe autorizzare. Qui il negozio Ikea occuperà uno spazio di 35 mila metri quadri, parcheggi esclusi. L’azienda svedese prevede l’apertura tra il 2015 e il 2016. Per sgravare i negozi Ikea di Padova e Villesse, il colosso dei mobili ha deciso di investire 200 milioni di euro a Casale sul Sile, punto vendita a pochi metri dal casello autostradale . La palla è in mano in questo momento alla Regione, chiamata a imprimere il primo timbro sul progetto. In ballo ci sono circa 1.300 posti di lavoro e visto il momento di crisi come nel caso

di Veneto City (dove ne sono promessi 7000) non sarà facile dire di no. Ad esempio una cittadella che funziona da tempo e attira clienti da Croazia Slovenia e Austria è “Veneto Designer Outlet”. La cittadella della moda, di Noventa di Piave richiama visitatori provenienti anche da oltre confine. Confesercenti Veneto comunque denuncia poi l’uso di “escamotage”, per ottenere lo stesso le autorizzazioni per aree commerciali non ancora perfezionate. Problemi si sono avuti anche per le espansioni dei centri commerciali di Boara Pisani e di Monselice. Proteste per le possibili autorizzazioni dei centri commerciali di Limena e Due Carrare si sono già registrate. A prendere una posizione critica contro queste nuove possibili autorizzazioni di insediamenti commerciali è la senatrice del Pd Franca Donaggio. Per la Donaggio “Ci si deve impegnare per difendere il piccolo commercio e nello stesso tempo riuscire a dare ai consumatori una vasta scelta. Con grandi centri di distribuzione avulsi dal territorio si rischia la morte della vita sociale nelle città e nei paesi“. Una posizione con la

APERTURE COMMECIALI LIBERE LA REGIONE DÀ BATTAGLIA prevista dall’accordo sottoscritto anche dalla grande distribuzione prima del decreto Monti. Ma l’assessore, regionale contraria alle aperture deregolamentare ribadisce che sulla questione prima del governo viene la Regione. “Una cosa deve essere chiara a tutti. In materia di aperture domenicali per il commercio- spiega l’assessore regionale al Commercio Isi Coppola - qui nel Veneto vale la legge regionale fino a prova contraria. Siamo tenuti tuttavia a prendere atto delle ordinanze d’urgenza adottate in questi giorni dal Tar Veneto, con l’iter di “inaudita altera parte” che è la facoltà di non ascoltare la controparte, cioè la Re-

gione, anche se questo comporterà una situazione caotica fino al 22 febbraio, data in cui i ricorsi saranno discussi nel merito e in quella sede faremo presenti le nostre ragioni. Il Veneto, inoltre, impugnerà la legge Monti davanti alla Corte Costituzionale perché la competenza in materia di commercio è esclusiva e prioritaria delle Regioni”. Ma non solo. “C’è da dire– aggiunge l’assessore Coppola – che la stessa Federdistribuzione ha un giudizio positivo rispetto a quanto la Regione ha previsto nella sua normativa sui turni di apertura infrasettimanali, provvedimento atteso da molto tempo. E’ evidente che Federdistribuzione, sulle

quale concorda il consigliere regionale del Pd Lucio Tiozzo. Contro le condotte disinvolte delle grandi catene commerciali si sono schierati anche il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e critiche sono arrivate anche dalla consigliere regionale del Pd Simonetta Rubinato. Contrari a logiche di concentrazione in grandi aree anche i sindacati, Cgil in testa. Sconcertati anche diversi comuni come quello di Venezia e Padova che da tempo si battono per il mantenimento di negozi di prossimità nei quartieri. “Quartieri difficili come il nostro, cioè quello di Marghera (nel comune di Venezia) – spiega il vicepresidente della Municipalità di Marghera Bruno Polesel - dalla vicinanza di grandi aree commerciali, non hanno nulla da guadagnare. I piccoli negozi mantengono viva una rete sociale fatta di rapporti fra persone e di aiuto reciproco. Il grande centro commerciale, è spersonalizzante. Ora mettono prezzi ribassati per colpire il piccolo commercio. Poi quando i piccoli negozi saranno spariti definitivamente i prezzi li decideranno quasi da monopolisti”. aperture domenicali, si trova a rappresentare esigenze diverse nei confronti delle attività commerciali, perché ci sono i grandi gruppi, anche e soprattutto non italiani, che possono comunque permettersi di tenere aperto, mentre altre realtà distributive importanti sul nostro territorio, non hanno nessuna intenzione di avvalersi delle aperture domenicali per tutto l’anno e rivendicano il valore anche sociale della legge regionale. Inoltre sottolineo come questo primo periodo di applicazione delle 20 domeniche, sarebbe stato sperimentale e oggetto di attento monitoraggio, proprio per avere poi la possibilità di modificare a seconda delle esigenze dei consumatori e del mercato il numero più giusto di aperture”. A.A.

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Il Veneto in primo piano 27 Territorio Reazioni alla realizzazione di un mega centro direzionale

Comitati e Confesercenti contro Veneto City di Alessandro Abbadir

V

eneto City, il mega centro direzionale pensato per tutta la Regione Veneto se non per l’intero Nord Est, è da mesi nell’occhio del ciclone. Contro questo polo direzionale che la Regione con il presidente Luca Zaia ha autorizzato, si sono scatenate le proteste di associazioni di categoria come Confesercenti, sindacati e comitati Cat. Confesercenti si è schierata contro Veneto City, perché di fatto, per l’associazione dei commercianti, distruggerebbe il commercio cittadino di Mestre e Venezia e della zona della Riviera del Brenta. Questo, per creare un centro direzionale che potrebbe davvero portare pochi posti di lavoro, in rapporto a quanti ne farebbe perdere.

TAR

L

Per Cat in particolare, che ha assunto A gennaio sono scesi i cittadini per protesta, in 3 piazze del veneziano (Mirano, la democrazia partecipativa come tratto Dolo e Mira). L’iniziativa voluta dall’Idv è fondamentale del proprio modo di agire, stata salutata positivamente dai Cat (comi- la questione del metodo con il quale si tati ambiente e territorio), anche se alla costruiscono i percorsi di mobilitazione è altrettanto importante fiaccolata, non hanno quanto la sostanza deldato l’adesione. “I Sono state le questioni in gioco”. comitati salutano po- presentate Con i Cat contro sitivamente ogni ini- per protesta in Veneto City, si sono ziativa - ha spiegato il due comuni oltre schierate associazioni portavoce Mattia Do- 11 mila firme come Legambiente, nadel - che vada nella direzione di contrastare il “mostro Veneto quelle di categoria dei commercianti e i City” e le altre grandi opere, con le quali si comitati cittadini di Dolo (Ve). A volere l’opera sono stati oltre ai provuole perseguire la distruzione del territorio e della vita delle persone che lo abitano, gettisti anche i comuni di Dolo e Pianiga, anche quelle promosse dai partiti. anche per ricavarne dei soldi con alienazioni

e urbanizzazioni. Contro Veneto City i cittadini e associazioni e comitati hanno depositato oltre 11 mila firme e altrettante osservazioni. Osservazioni che dai due comuni interessati sono state quasi tutte respinte. Le grandi opere ne attirano altre secondo i comitati. “Con la nascita di Veneto City – conclude Donadel – arriveranno nella stessa zona, Romea Commerciale, camionabile e polo logistico collegato al porto veneziano off shore. Insomma l’area fra Padova e Venezia è stata pensata come un crocevia di traffico intenso che di fatto con la crisi non esiste più. Le conseguenze della cementificazione selvaggia le pagheranno i cittadini”.

PEDEMONTANA, STOP DA RICORSO

a Pedemontana Veneta si ferma ancora. A bloccarne l’iter è stato il Tar del Lazio che ha accolto un ricorso presentato dal comune di Villaverla, in provincia di Vicenza. Il Tar ha ribadito ancora una volta quanto deciso in seguito al ricorso di un cittadino di Loria (Treviso) e, particolare non secondario, dando ragione ad una amministrazione pubblica. Gli amministratori di Villaverla difendono le scelte compiute a suo tempo, impuntandosi contro la Pedemontana. Per loro il fatto che: “Una infrastruttura di questo genere sorga a 40 metri dal centro di Villaverla, di fatto compromettendola gravemente sotto il profilo pa-

esaggistico ed ambientale è una cosa da rigettare”. Una posizione condivisa dai numerosi comitati del vicentino e del trevigiano, che sono sorti contro la Pedemontana, ora riuniti nel “Comitato veneto Pedemontana alternativa”, da cui sono partiti ricorsi, ma anche denunce contro il megacantiere della Pedemontana di Romano d’Ezzellino (Vicenza), inaugurato nel novembre scorso dal presidente del Veneto Luca Zaia. Insomma, i comitati si difendono a colpi di ricorsi e controricorsi, rendendo la vita difficile a chi vuole b le grandi opere subito efficienti.

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28 Il Veneto in primo piano Tra individuo e società Intervista allo psicoterapeuta Lino Busato

Le insospettate “doti” della paura In tempi difficili e dal futuro incerto la paura diventa un sentimento diffuso e collettivo ma non va temuta: si tratta di un ancestrale meccanismo salvavita che mette in allerta di fronte alle difficoltà e consente di ripartire di Ornella Jovane

C

ome l’ostrica per difendersi dall’insinuazione nella propria conchiglia di un organismo estraneo - un granello di sabbia - che la irrita e la disturba, secerne quella sostanza cristallina che poi produrrà una perla preziosa, così la paura si insinua negli esseri umani per stimolare coraggiose reazioni di sopravvivenza che spesso producono insperate e straordinarie imprese. La paura è un sentimento più che mai attuale in tempi di disagio e di diffuso smarrimento, quali sono quelli che stiamo vivendo. A livello individuale, nelle proprie storie personali, e pure in quello collettivo e sociale. Questa emozione assume connotazioni diverse a seconda delle età e delle esperienze negli individui, ma anche dei periodi storici nelle società. Ma che cos’è la paura, come la si affronta e come può essere superata? “L’equivoco nel quale si può cadere - a rispondere e spiegare i meccanismi della paura è lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato

- sta nell’attribuirvi un’accezione negativa. La paura in realtà è un ancestrale meccanismo che stimola a reagire per riuscire a superare la fase di crisi. Naturalmente in un contesto non patologico, laddove invece può degenerare in angoscia, fobia, ansia”. Perché si ha paura? “Incertezza, repentino cambiamento magari non programmato di situazioni o condizioni acquisite, - prosegue lo specialista - possono generare paura. Ciascuno di noi la conosce: si può avere paura della malattia, di essere giudicati, di sentirci inadeguati, del cambiamento. La difficoltà nasce dal dover convivere con un senso di incertezza che destabilizza. Eppure la paura è una sorta di salvavita perché attiva quel meccanismo di sopravvivenza che consente di andare oltre le difficoltà. La reazione è quasi istintiva, successiva è la presa di coscienza dell’avvenuto superamento dell’ostacolo e quindi della paura stessa”. Per meglio esemplificare il concetto lo psi-

cologo fa riferimento ad un esperimento. “E’ stato osservato - racconta - il comportamento del bambino piccolo che posto sopra un piano ad un certo punto si trova ad affrontare un passaggio apparentemente “nel vuoto”. Il bimbo istintivamente si ferma. Ma al di là del “precipizio” c’è la mamma che lo chiama e lo incoraggia a raggiungerla. Accade che il piccolo vince la vertigine perché valuta che oltre c’è ciò che cerca e raggiunge il suo obiettivo, ottenendo anche un premio (le coccole della madre). Ecco, la paura è quel sentimento che ha suscitato nel bambino diffidenza nel punto di passaggio incerto, proteggendolo da eventuali cadute, ma ha stimolato in lui quella forza d’animo e quel coraggio che lo hanno spinto a superare l’ostacolo”. “La paura stimola dunque un meccanismo positivo - prosegue Busato - generatore di curiosità che sollecita a conoscere per cogliere le occasioni di cambiamento, per trovare le soluzioni a ciò che spaventa. E’ il disagio ge-

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Lino Busato nerato dalla paura - quel senso di frustrazione cioè la distanza tra ciò che si ha e ciò che si vuole - che attiva la leva per fare cose che non si sospettava si sarebbero mai fatte”. “Sul piano emotivo - conclude lo psicologo - siamo fatti di contenitori esistenziali, la cui capienza dipende da molteplici fattori, dal carattere, dalle caratteristiche biologiche, dalle

esperienze e dalle persone che ci sono state vicino. Più sono capienti questi contenitori esistenziali, più siamo in grado di accogliere emozioni, anche negative, e reagire di conseguenza. L’importante è essere in grado di reagire in modo costruttivo, in psicologia si dice resiliente”.

Resistere agli urti della vita senza “rompersi”

LA RESILIENZA, OVVERO LA RISPOSTA EFFICACE ALLE AVVERSITÀ

A

raccontarla, ancora oggi ha dell’incredibile l’impresa dell’esploratore Ambrogio Fogar. Era il 1978 l’avventuroso viaggiatore si muoveva al largo delle isole Falkland nel Sud dell’Oceano Atlantico. La sua imbarcazione fu probabilmente colpita da alcune orche e affondò in poco tempo. Con lui c’era il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini. Riuscirono a portare con loro sulla zattera di salvataggio solo un po’ di zucchero, un pezzo di pancetta e due cormorani uccisi a colpi di remi. Dopo 74 giorni furono tratti in salvo. Erano in gravissime condizioni: avevano perso 40 chili. Mauro Mancini morì poco dopo di polmonite. Fogar riuscì a sopravvivere. Un’impresa epica che lo psicologo evoca per esemplificare il concetto di resilienza. “E’ un termine mutuato dall’ingegneria - racconta Lino Busato - e definisce quella proprietà che hanno i materiali o un manufatto di resistere agli urti e, grazie alla propria flessibilità, di ritornare allo stato iniziale. In psicologia l’attenzione viene posta sulla forza d’animo che consente di reagire in modo costruente ad una situazione dolorosa. E’ una qualità individuale, ma può essere anche collettiva: pensiamo ad esempio ai ragazzi di Genova che di fronte alla recente tragedia dell’alluvione, lo scorso novembre, si sono mobilitati in massa per contribuire a portare soccorso alla gente in difficoltà”. Nel mondo vegetale, resiliente è - ad esempio - il bucaneve che nonostante condizioni ostili riesce a fiorire in tutta la sua bellezza, nel mondo animale la lucertola che è in grado di rigenerare la parte della coda che ha staccato volontariamente per difendersi. “In psicologia - spiega lo specialista resiliente è colui che ha la forza di andare

oltre l’evento drammatico. La natura consente all’uomo di poter contare su alcune fondamentali e spesso insospettabili risorse. Innanzitutto biologiche: pensiamo a Fogar e Mancini che riuscirono a sopravvivere per 40 giorni, praticamente a digiuno persi nelle acque dell’oceano. Vi sono poi le risorse riparative, in altri termini la capacità di cicatrizzare vecchie ferite, sul piano emotivo, con strutture che consentono di autoriparare il “danno”. Infine vi sono le risorse evolutive che permettono di fare il grande salto verso il cambiamento quando questo è necessario, si tratti di una relazione affettiva, di lavoro o di contesti poco idonei in generale”. “La persona resiliente - prosegue Busato - è naturalmente propensa ad assumere un ruolo attivo nella propria vita, è coinvolta, impegnata, positiva e speranzosa, nel senso che ha fiducia di poter modificare col proprio impegno situazioni avverse. Vive nel presente il tempo, evita cioè di rifugiarsi nel passato o proiettarsi nel futuro per sfuggire all’immediato, ed ha una spiccata capacità di giudicare con equilibrio e quindi controllare gli eventi”. Com’è possibile allora sviluppare questa forza d’animo? “Innanzitutto - conclude lo psicologo “allenandoci” ad osservare in modo consapevole la nostra vita, con un atteggiamento attivo e presente, facendo in modo che la nostra vita sia quello che vogliamo noi e non ciò che gli altri si aspettano, poi creando buoni rapporti sociali che ci spingono ad aprirci verso gli altri, anche nelle difficoltà, e ci consentono di accettare l’aiuto offertoci. Vale la pena crearsi nuove possibilità per imparare sempre qualcosa di nuovo. Infine riuscire a mantenere con equilibrio le situazioni nella giusta prospettiva”. O.J.


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Storica fusione per i servizi ambientali della Bassa Padovana. A fine anno sono andati in pensione i “vecchi” Bacini Padova 3 e Padova 4, al loro posto nasce il Consorzio Padova Sud. Coinvolta più di mezza provincia, 58 Comuni in tutto, da Piove di Sacco a Montagnana passando per Conselve, Monselice ed Este. La Regione dal primo gennaio 2012 ha previsto il commissariamento degli enti di bacino per lo smaltimento dei rifiuti. Provvedimento però momentaneamente sospeso con il Decreto Legge Milleproroghe. In questa fase di incertezza, i sindaci della Bassa Padovana hanno battuto tutti sul tempo e hanno approvato in assemblea lo scioglimento dei Bacini a favore del “Consorzione” unico. “Al nuovo consorzio - spiegano i presidenti uscenti Simone Borile (Bacino Padova 3) e Stefano Chinaglia (Padova 4) - saranno affi date le competenze, le attività e i servizi ricevuti dai Comuni aderenti, su base volontaria, e il patrimonio generato nel corso degli anni. Nei primi mesi del 2012 saranno anche costituiti gli organi di controllo, tra cui il consiglio di amministrazione che sarà composto da nove sindaci del territorio. Svolgeranno la loro funzione a titolo gratuito come previsto dal decreto legislativo che ha annullato le indennità di carica e i rimborsi di qualsiasi tipo per gli amministratori dei consorzi”. Una razionalizzazione sul fronte ammi-

nistrativo che non avrà conseguenze sul servizio di raccolta dei rifiuti, assicurano i presidenti del Bacini. Attività che continuerà ad essere L’assemblea dei sindaci per la fusione dei due Bacini gestita dalla “Padova Tre” in un tertroviamo davanti ad una svolta epocale ti. ritorio che conta più di 268 mila abitan per un’area molto vasta. Speriamo sia d’esempio per altre situazioni in cui il ter“Il Consorzio nasce per garantire la qua- ritorio deve ricompattarsi”. lità dei servizi raggiunta dopo anni di im“Siamo di fronte ad una grande opportunità – afferma Giancarlo Piva, sindaco di Este – Il nostro territorio manterrà la gestione di un servizio di qualità. Siamo riusciti a mantenere una struttura di valore senza disperdere gli sforzi compiuti fi ri”, istrato pegno da parte di tutti gli ammin nora”. “Le mie congratulazioni vanno a stata “C’è Borile. e glia China aggiungono tutti i sindaci del territorio per questa scelparte da una presa di coscienza generale ta strategica – commenta Antonio Ruzdel ni Comu dei ione situaz dei sindaci sulla zon, sindaco di Conselve – I bacini sono Bacino Padova 4 – spiega Sandro Marco arrivati al capolinea e questa iniziativa ci a Quest – Sacco di lin, sindaco di Piove permette di raggiungere l’obiettivo di foriniziativa porta un vantaggio per tutti ed mare una massa critica rilevante all’interè il risultato di una lunga rifl essione. Ci no di un contesto provinciale”.

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“I L CO N SO RZ IO N E”

PRONTE LE APP DI CITTA’ PULITA PER APPLE E ANDROID Città Pulita sbarca su Apple e Android. Il progetto, che permette a tutti i cittadini di segnalare i rifiuti abbandonati nel territorio comunale, si arricchisce di una nuova funzionalità molto importante. Da oggi è infatti possibile scaricare un’App specifica per sistemi Android, iPhone e iPad, che permette di segnalare i rifiuti abbandonati direttamente dal proprio smartphone o tablet. L’App si interfaccia anche alla fotocamera del dispositivo, permet-

tendo di scattare una foto dei rifiuti, inviandola insieme agli altri dati inseriti. La segnalazione sarà poi visibile nel sito www. pdtre.it/cittapulita dove si potrà controllare il suo stato in attesa che i nostri operatori intervengano per rimuovere i rifiuti. L’applicazione è gratuita e si può scaricare direttamente dall’App Store e dall’Android Market.

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30 Il Veneto in primo piano Agenzia delle entrate Operazione per stanare chi non fa scontrini

Movida, evasione fiscale estesa

NEWS Misure del Governo

ARRIVA IL REDDITOMETRO

A livello locale gli incassi sono stati 274.895 contro i 527.740 presunti

di Alessandro Abbadir

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a movida sotto tiro, non dai residenti per schiamazzi notturni o questioni legate alla sicurezza, ma degli ispettori dell’agenzia delle entrate, che stanno monitorando diversi settori, soprattutto i locali e le attività del tempo libero. Hanno voluto vedere se questi commercianti pagano le tasse. E sono andati a fargli visita. Nei locali si emettono gli scontrini e il loro numero è controllato dagli ispettori. Ma di scontrini se ne battono davvero pochi in Veneto. Come fa l’Agenzia delle entrate a calcolare il nero, o a presumerlo? Il “nero” sarebbe dovuto alla discrepanza delle entrate registrate fra giorno del controlli e gli altri giorni. L’Agenzia delle Entrate ha così deciso di controllare le casse di 51 bar del Veneto e i risultati dell’operazione chiamata “Blitz Spritz Replay” illustrati dal responsabile Veneto dell’Agenzia Achille Sanzò. Sono stati strabilianti. Per legge i controlli si basano sull’accertamento induttivo e sui confronti tra gli incassi accertati dalle visite degli ispettori, e quelli registrati sui libri dei corrispettivi. A livello regionale la discrepanza fra i controlli è del 30,8%. La provincia di Venezia è risultata la peggiore dai controlli fatti, qui la discrepanza era del 91,98 negli 8 locali monitorati. Dopo Venezia è arrivato Rovigo con il 68,34%, Padova al 34,77%, Verona al 25,65%, Treviso Per le Entrate, il volume medio annuale degli affari al 23,32%, Vicenza al 15,23% e Belluno al 7,03%. In dei 51 bar si aggirerebbe a livello veneto sui 324.514 un locale di Mirano (Ve) la differeneuro contro un volume presunto di za era stata addirittura del 229 % in In un locale 443.469 euro e un’evasione stimata del Veneziano termini di scostamento. di 118.955 euro. Altri calcoli ad hoc Vediamo le cifre in termini di la discrepanza A livello locale infatti gli incassi sono euro. Lo scostamento medio per registrata è stata stati 274.895 contro i 527.740 locale, è di 392,99 euro a livello del 229% presunti, e un’evasione stimata di regionale e di 790,66 in provincia, 252.845. contro medie d’incassi che si attestano sui 1.726,23 euro All’Agenzia delle Entrate non si nasconde che si spera in Veneto e sui 1.794,08 nel veneziano. In totale i corri- che i risultati dei controlli mettano paura e che inducano spettivi del 2 dicembre, in regione, sono stati di 91.041. i commercianti a pagare in tasse quanto devono allo Stato

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L’operazione “Blitz Spritz Replay”, dovrebbe avere una funzione educativa. Per il direttore Sanzò uno degli scopi dichiarati è l’effetto deterrente. Si spera che un contribuente beccato, poi sia spinto a pagare spontaneamente le tasse. Sempre Sanzò in questi ultimi mesi si è adoperato per fare convenzioni con gli enti locali per poter scovare gli evasori dalle stesse segnalazioni dei comuni. L’incentivo per gli enti locali con questi accordi è che se l’evasore deve pagare i soldi di multa, questi soldi restano ai comuni direttamente. Soldi che saranno ben spesi a favore delle comunità.

ome stanerà la gran massa degli evasori fiscali il governo Monti? Attraverso i controlli sui conti bancari e dei movimenti e l’introduzione di un redditometro e limitazione dei contanti. Gli articoli 11 e 11 bis della manovra Monti prevedono controlli dei conti correnti, e di ogni rapporto finanziario con banche, poste, intermediari, società di assicurazione e di gestione del risparmio, anche in assenza di specifiche indagini tributarie. Già dal 1 gennaio di quest’anno, gli operatori finanziari sono tenuti ad inviare periodicamente all’anagrafe tributaria (che censisce tutti i contribuenti italiani) oltre ai dati anagrafici e codice fiscale degli intestatari, anche gli importi delle movimentazioni nei conti, e tutte le operazioni fuori conto (cambio assegni, richieste di bonifici per contanti, cambio valuta estera) con l’unica esclusione dei pagamenti con bollettini di conto corrente postale inferiori ai 1500 euro. Con i dati raccolti (informazioni di 40 milioni di conti correnti) l’Agenzia delle Entrate potrà individuare i contribuenti a rischio di evasione. Il redditometro dopo un periodo di sperimentazione, entrerà in vigore a giugno. E’ lo strumento attraverso il quale il fisco può stimare il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest’ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici fissati a priori. Nel caso di uno scostamento del 20% tra il reddito presunto, e quello dichiarato, il contribuente sarà chiamato a giustificare la differenza tra spese e guadagni.

Politica Interviene Zanoni (Idv) “Bene i controlli a Cortina”

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ontrolli fiscali a Cortina, c’è chi protesta e chi approva. Dopo il blitz dell’Agenzia delle Entrate, di fine dicembre scorso nella rinomata città turistica, qualcuno storse il naso e disse che azioni del genere rovinano il commercio. Posizioni critiche arrivarono anche dal governatore Luca Zaia. Contro le critiche insorge l’eurodeputato dell’Idv Andrea Zanoni: “Trovo fuori luogo - dice Zanoni - le proteste contro i controlli fiscali a Cortina da parte dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate visto che l’evasione fiscale oggi è calcolata in 150 miliardi di euro all’anno pari a tre finanziarie. Le persone

oneste, infatti, non hanno nulla da temere da questo genere di controlli, pertanto gli amministratori pubblici dovrebbero dare il benvenuto ai controlli e non protestare come fa il governatore del Veneto, Luca Zaia”. Zanoni argomenta. “I dati parlano chiaro - dice e solo grazie ai controlli che a Cortina molti degli esercizi commerciali hanno emesso fatture e scontrini aumentando del 400 per cento gli affari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A fronte di questi risultati mi sento di dire che questi controlli sono sacrosanti e trovo grave che vengano fatti solo adesso. Perché prima d’ora nessuno ha

mai fatto prima questi controlli a Cortina?”. L’eurodeputato dell’Italia dei Valori, ritiene che i cittadini onesti, tutti coloro che da sempre pagano le tasse fino all’ultimo centesimo senza mai aver evaso nulla, debbano gioire per questi controlli. “Naturalmente condanno le proteste di Zaia che invece di stare dalla parte dei veneti, che da sempre pagano le tasse, si schiera dalla parte di chi non vuole i controlli”. Zanoni auspica che i controlli di Cortina diventino la regola e coinvolgano tutte le città del turismo di lusso. A.A.

Andrea Zanoni


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32 Voci da palazzo Finanziaria Regionale Approvato dal Consiglio il previsionale 2012

Poche conferme, tanti i tagli in bilancio Due milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno per Cultura, Istruzione e la Formazione. Tagliate anche le Politiche sociali, da 127,77 a 71,58 milioni di Fortunato Marinata

L

’approvazione del bilancio previsionale è stata anticipata da una serie di polemiche innescate dal ritardo con il quale la Giunta regionale ha presentato il documento al consiglio di Palazzo Ferro Fini. I tre mesi di dilazione accumulata, infatti, avevano messo in forse anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti e dei vari enti collegati alla Regione ma il rischio è rientrato lo scorso 17 gennaio quando il bilancio di previsione 2012, e la relativa legge finanziaria, ha ottenuto il voto favorevole del consiglio regionale anche se, per essere precisi, è doveroso dire che l’assenso è arrivato esclusivamente dalla maggioranza guidata da Zaia, mentre l’opposizione ha espresso voto contrario ad eccezione dell’Idv e di Verso Nord che hanno optato per l’astensione. Un bilancio che tuttavia l’assessore di riferimento Roberto Ciambetti ha difeso nelle sue linee strutturali soprattutto alla luce del momento di empasse che gli enti locali stanno vivendo. “Nonostante la contrazione delle risorse statali e regionali il bilancio di previsione della Regione Veneto – ha commentato l’assessore – è riuscita a conservare pressoché inalterate le voci di spesa per la Sanità, il Sociale, l’Istruzione e la Formazione, le Politiche per il lavoro e la Tutela del territorio. Rispetto al 2011 le manovre governative Tremonti e Monti hanno ridotto il trend delle risorse regionali disponibili a 1303 milioni, 87 in meno rispetto al 2011”. Una riduzione che sempre secondo l’assessore dovrebbe essere mitigata da un’operazione straordinaria di vendita di immobili regionali, il cui ricavato è stato prudenzialmente stimato in 79 milioni di euro. A puntellare il bilancio concorreranno anche i 30 milioni di euro recuperati dall’assessore Giorgetti con un’operazione “pulizia” su mutui e voci riservate all’edilizia pubblica e i fondi dei programmi comunitari (Fesr, Fse, Fpe e programma rurale) che garantiranno oltre 220 milioni di euro all’ente. “Grazie a queste entrate – ha spiegato Ciambetti - la Regione Veneto ha la sicurezza di riuscire a tenere in equilibrio i propri conti anche per il prossimo anno”. Complessivamente, il bilancio della

Regione Veneto per il 2012 supererà i 14 miliardi di euro che andranno a impinguare i capitolati dei vari referati. Come sempre a prendersi la fetta più grossa delle torta sarà la Sanità, alla quale normalmente va destinato l’80% del bilancio, quest’anno favorita anche dai trasferimenti statali che non diminuiranno rispetto all’esercizio trascorso portando il finanziamento da 8362 milioni del 2011 agli 8610 nell’anno in corso. Sostanziali al bilancio anche gli stanziamenti a disposizione della tutela del Territorio, dell’Ambiente e quelle destinati alle Infrastrutture (1347,7 milioni, di cui 420 stanziati direttamente dalla Regione) e le spese tecniche di funzionamento della ‘macchina’ regionale (1075 milioni, di cui 476 fonte regionale). Altre destinazioni, invece, sono cadute sotto la mannaia dei tagli. In contrazione, le spese per la Cultura (13,6 milioni, due in meno rispetto al 2011), per l’Istruzione e la Formazione (89,8 milioni di euro, due in meno rispetto all’anno scorso), per la Sicurezza e l’ordine pubblico (250 mila euro, 100 mila in meno rispetto al 2011), per lo Sport e il tempo libero (1,59 milioni rispetto ai 2,8 dello scorso anno). All’interno di questi capitoli troveranno risposta le scuole materne paritarie (alle quali vengono assicurati 43 milioni di contributi), le borse di studio (13 milioni) e i buoni scuola (7 milioni). Ancora più consistenti i tagli alle politiche sociali, che potranno disporre di 71,58 milioni rispetto ai 127,77 dello scorso anno. “Il fondo di rotazione di 50 milioni di euro istituito nel 2011 per finanziare investimenti nelle strutture sociali e sociosanitarie è stato stoppato dalle disposizioni del decreto governativo 118 e quindi non verrà più rifinanziato - ha spiegato Ciambetti rispondendo ai rilievi preoccupati dei consiglieri di opposizione - escludendo le risorse destinate al fondo, i fondi per gli interventi sociali risultano invece in lieve aumento”. Come pure i capitoli riservati alle politiche per il lavoro che passano dai 12,5 milioni del 2011 ai 13 di quest’anno, quelli per l’agricoltura (da 74 a 82 mi-

Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale sul Canal Grande a Venezia lioni), per il commercio (da 490 mila euro a 2,3 milioni), per la promozione economica e fieristica (da 1,7 a 3,1 milioni), per lo sviluppo delle piccole e medie imprese (da 15,7 milioni a 18,47) e per le politiche energetiche (50,5 milioni nel 2012). Nell’area dello sviluppo economico, l’unico settore a registrare il segno meno risulta essere il turismo che vede contrarre le risorse regionali da 14,9 a 5,9 milioni di euro e potrà contare su una disponiblità complessiva di 9,5 milioni di euro solo grazie a finanziamenti di fonte statale e comunitaria. In significativo aumento, invece, le risorse per l’edilizia residenziale pubblica, dai 20 milioni del 2011 agli oltre 40 milioni di quest’anno, e i fondi per la tutela del territorio che - tra risorse regionali e risorse statali e comunitarie - assommeranno a 168,5 milioni di euro. In aumento anche i finanziamenti per la mobilità regionale e il trasporto locale su gomma e su rotaia che potranno così contare su 253 milioni per bus e tram e su 96 milioni per i servizi ferroviari regionali. Infine confermati i 334 milioni per la salvaguardia di Venezia e della laguna, porta a 54 milioni le disponibilità per la protezione civile (di cui, peraltro, solo un milione e 200 mila euro di provenienza diretta da parte della Regione) e comprime in poco più di 53 milioni e mezzo di euro le spese istituzionali per il funzionamento di Giunta e Consiglio, con un taglio del 11,5 per cento rispetto ai 61,5 dell’anno scorso.

Gustavo Franchetto, Italia dei Valori

Laura Puppato, Partito Democratico

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l bilancio della regione Veneto riduce ai minimi termini la spesa sociale nel 2012. Restano praticamente solo i soldi per la Sanità”. Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Sanità e Sociale, commenta con amarezza la manovra finanziaria per l’anno in corso. “Rispetto allo scorso Claudio anno mancano all’appello 56 milioni e Sinigaglia sparisce la parte collegata alla promozione della sussidiarietà, al terzo settore e a favore dei progetti per aiutare le persone sul territorio - dichiara Sinigaglia - rimangono invariati, senza alcun aumento, i fondi per le scuole dell’infanzia, gli asili nido, i minori e una parte di fondo indistinto”. Per Sinigaglia preoccupano, inoltre, i tagli alle risorse per l’inserimento dei disabili nei Ceod e l’aumento solo virtuale del Fondo per la non autosufficienza: “I 29 milioni di finanziamenti aggiuntivi rispetto ai 739 del 2011 - afferma Sinigaglia - rappresentano un’operazione puramente virtuale, perché i fondi in più derivano dal fondo sanitario nazionale, il cui riparto deve ancora essere fatto. Dunque al momento non sono soldi garantiti”.

Franco Bonfante, Partito Democratico

“NESSUN RISPARMIO NEGLI ENTI REGIONALI”

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Claudio Sinigaglia, Partito Democratico

“MANCANO LE RISORSE PER L’INSERIMENTO DEI DISABILI NEI CEOD”

L’opinione

“GRAVE TAGLIO, 30 MILIONI AL SOCIALE”

ispetto al 2011, se contiamo le risorse a libera destinazione, nel Sociale c’è un taglio di 56 milioni di euro. Se aggiungiamo anche altri importi vincolati, non va comunque tanto meglio. Da 127 milioni dell’anno scorso si passa a 98. Quasi Gustavo 30 milioni in meno, un terribile -23%. Franchetto In un momento di crisi come questo spiega l’esponente Idv - in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, perché oberate da mille costi sempre crescenti, dalle bollette alla benzina, i servizi alla persona devono essere un’ancora di salvezza”. “Come Regione - afferma ancora Franchetto - dovremmo, a costo di togliere soldi da altri capitoli che possono attendere momenti economicamente migliori, garantire un deciso aumento di risorse per il Sociale e costruire un sistema di “welfare” a basso costo, per integrare, in qualche modo, i redditi delle famiglie più pesantemente colpite. Le famiglie venete le aiuti solo se aumenti i servizi sociali, costruendo un ammortizzatore ai contraccolpi del costo complessivo della vita”.

“LA REGIONE PAGA I DEBITO DOPO 500 GIORNI”

a Zaia solo proclami ma il suo fallimento è evidente – ha speigato invece Laura Puppato - Non si possono far attenLaura Puppato dere oltre 500 giorni aziende e cittadini - conclude Puppato - senza andare troppo lontani, ricordo che in Lombardia la Regione si è attrezzata per saldare questi debiti entro 60 giorni. Il Veneto invece, che su questo terreno è in linea con le peggiori Regioni del sud Italia, soffre di responsabilità politiche chiare, attribuibili al suo presidente, che pare ben distante dall’operare con coerenza e sforzi adeguati”. Il piccato commento del capogruppo del Pd è stato rivolto al ritardo con il quale è stato presentato il bilancio.

ritico il giudizio del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Bonfante sulla manovra Franco Bonfante finanziaria.”Zaia – ha dichiarato Bonfante - aveva promesso semplificazioni e riduzioni di enti, società, agenzie regionali; ci troviamo, invece, una finanziaria che istituisce nuove agenzie, gruppi e fondazioni (come quella per il restauro) che non sembrano essenziali per il futuro dei veneti, a ricapitalizzare società regionali in perdita come Veneto Nanotech, senza avere il coraggio di dire la verità. Si continua a “foraggiare” a macchia di leopardo, senza un vero disegno di riordino e di riduzione degli sprechi come più volte richiesto: insomma, si predica bene ma si razzola male”. Le critiche di Bonfante investono anche gli articoli della finanziaria dedicati a Veneto Agricoltura, ente - fa notare l’esponente Pd - oggetto di una vera e propria riforma condotta in sede impropria, cioè con una legge finanziaria e non con un apposito disegno di legge, senza peraltro ottenere un significativo risparmio e senza valide motivazioni. Piero Ruzzante, Partito Democratico

“ALCUNE ENTRATE SONO FITTIZIE”

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’esponente democratico ha posto in evidenza altri aspetti di questo bilancio: “Una parte è fittizia, Piero Ruzzante cioè deriva solo dalla dismissione di palazzi e sedi. Se si vendono queste sedi per un valore complessivo di 79 milioni allora abbiamo entrate necessarie per affrontare le spese. Ma con i tempi che corrono e la crisi del mercato immobiliare queste sono voci di bilancio coperte solo in teoria”. Ruzzante non rinuncia a sottolineare i ritardi dei tempi di pagamento ai fornitori: “Una voragine che rende questa Regione come uno dei fattori di crisi delle imprese. E’ necessario ovviare immediatamente a questo enorme problema adottando misure simili a quelle di alcune amministrazioni comunali. Ad esempio Padova garantisce i pagamenti entro i 60 giorni: questo anche in virtù di un accordo con gli istituti di credito che provvedono, in caso di necessità, a saldare direttamente i creditori senza farli attendere oltre misura”.


Intorno a noi 33 La missione Dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo il gruppo sta coprendo 2500 km in tandem

Disabilità senza barriere con l’avventura di Simone

di Nicola Stievano

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imone Salvagnin, ventottenne di Schio, ipovedente e campione mondiale di arrampicata sportiva, sta attraverdando la Patagonia in bicicletta dopo aver tentato la scalata del vulcano più alto del mondo per celebrare la Carta Onu dei diritti dei disabili, una conquista che riguarda milioni di persone che vogliono una vita “senza barriere”, perché spesso le vere barriere sono quelle della mente e dei pregiudizi. Simone da metà gennaio sta vivendo una grande avventura fra Argentina e Cile, incontrando italiani e rappresentanti delle comunità locali, portando con sé una copia della Carta dell’Onu, di cui è portavoce ufficiale, per condividerla e farla sottoscrivere alle personalità politiche che sta incontrando lungo il percorso. Un’avventura indimenticabile che porta con sé un messaggio di integrazione e condivisione. Passando alla cronaca della spedizione il gruppo ha dovuto arrendersi ai piedi del vulcano più alto del mondo, l’Ojos del Salado, 6.981 metri, a causa delle condizioni meteo proibitive, una bufera di neve a oltre 150 chilometri all’ora. Ma la prima parte della spedizione può comunque vantare numerosi successi: in 12 giorni trascorsi tra i 4000 e i 6000 metri, il gruppo ha conquistato due vette: Los siete hermanos (4850 m) e San Francisco (6100 m). “Un’esperienza grandiosa - afferma Salvagnin - porto a casa la vittoria di essere andato per la prima volta oltre i quattromila, ringrazio il gruppo e in particolare la mia guida Enrico Rizzolo. A volte però è la montagna che decide se farti salire. Qui la natura comanda e non va sfidata”. Ma l’avventura non si ferma e prosegue alla volta della Patagonia: da inizio febbraio Simone e il compagno Enrico stanno percorrendo 2500 chilometri in tandem tra Cile e Argentina fino alla punta estrema della Terra del Fuoco, Ushuaia, la città più a sud del mondo. Ad accompagnarlo un’altra decina di ciclisti, per incontrare le comunità locali di origine veneta, iniziativa dal nome “Bici e Radici”. Una volta rientrato in Italia Simone sarà nuovamente a Venezia per la firma ufficiale della Carta Onu da parte della Regione Veneto. “Preferiamo aspettare la conclusione della spedizione e il ritorno di Simone. - spiega l’assessore Marino Finozzi - Con il suo esempio ci sta dimostrando che l’unica vera disabilità è quella montale che vuol dire essere convinti di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela. E’ questa condizione che dobbiamo contrastare. Come Veneto siamo capofila in Europa per il turismo senza barriere, e lo ribadiremo a marzo al salone vicentino ‘Gitando All’, dove speriamo di avere con noi Simone”. L’avventura, intanto, continua, sulla spinta di un messaggio universarle di integrazione che non conosce barriere.

Il ragazzo vicentino campione mondiale di arrampicata, ipovedente, sta portando in Patagonia la Carta Onu dei diritti dei disabili

Simone Salvagnin fra i ghiacchi dell’Ojos de Salado, il vulcano più alto del mondo

NEWS Sclerosi multipla, la campagna

UN LASCITO PER L’AISM SCELTA LIBERA E DI VALORE

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na firma sul testamento può aiutare migliaia di persone e dare impulso alla ricerca, questo lo scopo della campagna sui lasciti testamentare avviata in Veneto dall’Aism. “Sostenere con una disposizione testamentaria l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua Fondazione - spiegano i responsabili dell’assiciazione - significa garantire i servizi sanitari e sociali alle 63 mila persone colpite da sclerosi multipla e dare un futuro alla ricerca scientifica. La sclerosi multipla è una grave malattia, cronica, invalidante e imprevedibile del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i giovani tra i 20 e i 30 anni e le donne, per la quale non è ancora stata trovata una cura risolutiva. Ai lasciti testamentari l’Aism ha riservato un numero vere, 800.094464, al quale si potrà richiedere anche la guida “L’importanza di fare testamento: una scelta libera e di valore” scritta in collaborazione con i notai. Uno sguardo in materia di diritto testamentario che, in un linguaggio semplice e chiaro, aiuta a districarsi in una materia tanto complessa aiutando le persone interessate a prendere scelte consapevoli. La Guida può essere richiesta anche al sito www.aism.it. Solo nel 2010 Aism e la sua Fondazione hanno ricevuto in totale 28 disposizioni testamentarie per un totale di oltre 1,3 milioni di euro che la indicavano come beneficiaria, confermando una tendenza positiva e di valore che si consolida negli anni. Un lascito di 2.500 euro permette all’AISM di coprire i costi di 100 ore di attività del Numero Verde; un lascito di 15.000 euro consente di erogare una borsa di studio annuale a un giovane ricercatore impegnato sugli studi della sclerosi multipla con un lascito da 45.000 euro si può acquistare un pulmino attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. Una semplice firma può fare molto, per chi ne ha bisogno. Per info: Aism – Sezione Provinciale di Venezia, Tel. 041.916398.


34 Cultura veneta Pittori Mario Solazzo pugliese innamorato di Cortina

Il cantore della neve

Il soggetto che lo ha reso famoso nel mondo dell’Arte è la montagna di Alain Chivilò

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i Mario Solazzo avevo già sentito parlare, ma il destino non aveva ancora posto le basi di un incontro. Nella passata edizione di Arte Fiera Padova 2011, tra le innumerevoli opere esposte, fui colpito all’improvviso da dei grandi paesaggi innevati che si stagliavano dalle pareti. Forte fu il richiamo che andai a osservarli da vicino, trovando all’interno dello stand il Maestro. Un incontro casuale però sincero, cordiale e disponibile al dialogo tanto da iniziare un’amicizia con l’arte alla base di tutto. Mario Solazzo (Novoli 1944) dalla Puglia arriva all’età di 17 anni a Torino, dove ha “un inizio artistico bello per l’entusiasmo, ma allo stesso tempo faticoso perché non avevo disponibilità monetaria; feci così vari lavori per mantenere questa mia passione. Passo dopo passo la situazione è andata avanti dando coscienza dei miei mezzi”. In quest’ambito Solazzo matura artisticamente e si affascina del paesaggio montano, infondendogli “la volontà di cambiare la pittura in chiave espressionista sempre per quanto riguarda il paesaggio partendo da pittori passati come Maggi, Segantini e Solero”. Nel 1978 il trasferimento in Friuli: “è stato un caso determinato da una delusione amorosa. Andai poi a trovare mio fratello che era maresciallo

a Palmanova e così ebbi modo di conoscere il Friuli Venezia Giulia e la sua gente. Il tutto mi piacque molto e decisi così di trasferirmi definitivamente”. Nel prosieguo della sua vita le città di Cividale del Friuli e Cortina d’Ampezzo diventano fondamentali per la sua vita artistica. Il soggetto che ha reso famoso Solazzo al mondo dell’Arte è rappresentato dalle montagne, soprattutto nella versione innevata dell’inverno. Personalmente lo definisco il cantore della neve, perché è riuscito a rappresentarla con vitalità. La neve per l’artista “è una sfida in quanto è difficile da realizzare perché non è bianca ma ha i colori della fisica. Ha molteplici colori. Come colorista sono riuscito a dare profondità alla neve facendo prendere a essa diverse tonalità. Anche la luce ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio pittorico”. Le sue montagne sono rappresentate in chiave contemporanea “non dipinte a cartolina ma dando un’impronta espressionista”. Proprio dall’Espressionismo, movimento che si sviluppa agli inizi del Novecento, Solazzo interpreta la primitività e la passionalità all’interno del paesaggio. Pennellate vive, di una matericità non eccessiva ma grassa, rendono le montagne dei luoghi che non risentono dell’orogenesi di questi

MOSTRE A VENEZIA Qui sopra il maestro nel suo studio di Cividale del Friuli, due sue tele con i paesaggi innevati millenni, diventando così monumenti impetuosi la cui crescita è senza fine. In questi luoghi egli stesso vorrebbe abitare: “io vivrei su un cucuzzolo della montagna. Questo perché da una pace incredibile e una poesia. Mi chiamano anche il poeta della montagna. Io qui vivo bene”. Analizzando i paesaggi difficilmente troviamo la presenza dell’uomo per una rappresentazione della solitudine che l’artista vuole comunque testimoniare, in quanto caratterizza la nostra società contemporanea. Mario Solazzo non è solo “alpino” d’inverno, lo è anche nella stagione calda oltre a dipinge splendide Venezie e mercati cittadini. Quest’ultimi rappresentano la seconda importante tematica del Maestro

tanto da sembrare in contrapposizione alle montagne, ma non è proprio così, perché la solitudine metafisica delle montagne diventa più palpabile nei mercati e nelle persone che li compongono, con pennellate veloci e tocchi di colore a delineare figure in movimento. Ecco che a Cortina d’Ampezzo, nella sua galleria, accoglie i visitatori e gli appassionati d’arte che vengono subito rapiti dalla sua neve proprio idealmente di fronte alle Tofane. Mario Solazzo è dunque un’artista che ha reso contemporaneo il paesaggio partendo dalla tradizione ottocentesca, inserendo però uno stile personale e sincero, proseguendo il suo lungo cammino “gradino per gradino con dignità e grande passione”.

Rendez vous con l’artista Annalù l’alchimista

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a scorsa edizione della Biennale ha avuto un’appendice veneta ospitata nella Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Tra coloro che Vittorio Sgarbi ha voluto ne facessero parte, c’era anche Annalù, un’artista di San Donà del Piave la cui opera da qualcuno è stata definita non usando le tradizionali classificazioni ma scomodando un termine antico e parente dell’arte: alchimia. Il Parmigianino era un alchimista, impazzì cercando l’elisir di lunga vita e la pietra filosofale. Vasari ne “Le vite” lo rimprovera per la sua bizzarria nel cercar sempre altrove senza accorgersi di quello che già conosceva. La ricerca è davvero questo? Guardare sempre oltre? “Credo che dalle mie opere traspaia soprattutto la mia ricerca rivolta ai risultati inattesi che possono scaturire della materia. In questi termini si può parlare di metamorfosi o di alchimia. La metamorfosi è legata alle possibilità di trasformazione e di rinascita in altra forma, come per esempio accade per le farfalle, della vita e delle forme l’alchimia è forse legata ai materiali che uso per ottenere questi risultati. La vetroresina è portata a condizioni estreme grazie alla decennale esperienza come per esempio i tempi di catalizzazione in condizioni atmosferiche differenti, le vibrazioni con correnti d’aria, l’utilizzo dell’induritore non secondo i canoni chimici ma aumentando le proporzioni. Sono giochi da piccolo chimico o apprendista stregone che conosco solo io. La manipolazione della

materia deve essere solamente mia, perché si deve trasformare nell’idea finale del mio lavoro. Un’alchimia in costante trasformazione, che continua la metamorfosi anche nei lavori terminati con piccole variazioni che si avvertono nel tempo, sempre comunque parti integranti della bellezza dell’opera”. La natura per Annalù? “Io m’ispiro alla “natura” continuamente. Sono tutti lavori legati al mondo naturale ma comunque eseguiti artificiosamente. Per esempio i fiori di loto sono creati con materiali chimici come la lana di vetro, la sabbia, le ceneri. La natura è un’infinita fonte d’ispirazione. Abitando in una casa palafittata sul fiume non potrei che amarla. L’acqua, i fluidi, il cambiamento e la memoria sono gli scenari del mio lavoro. Gli elementi naturali sono sempre dentro i miei lavori come la borsa di sabbia che vedi qui. L’acqua è presente quando utilizzo la vetroresina, l’aria per le forme e gli animali come la farfalla, la terra nelle numerose sabbie che raccolgo in vari posti del mondo quando viaggio. Ad esempio negli ultimi libri di ghiaccio, presentati alla Galleria Forni, ho utilizzato il paras, una pietra sacra dell’Indonesia usata nella costruzione dei templi. Questa permette alla vegetazione di nascere, infatti i templi indonesiani diventano di muschio. A livello simbolico è bellissimo in quanto nei miei libri l’inserimento della pietra porta in se una sorta di embrione di vita. Utilizzo il fuoco nelle carte bruciate e nella cenere quando sgretolo le forme nei quadri

L’artista e l’opera esposta alla a Villa Contarini dal titolo, “Close to the edge” bruciandole”. Installazioni per modificare o sollecitare la percezione dello spettatore. E’ proprio così anche per il suo modo di proporle? “E’ un termine che utilizzo per dare una connotazione completa ai miei lavori. Sono opere apparentemente fragili, ma alla fine non lo sono, infatti io voglio che siano toccate. L’opera al Padiglione Veneto di Villa Contarini è uno dei lavori più interattivi con l’osservatore, perché coinvolge uno spazio totale, scelto da me, quello della sala della storia sacra. E’ un lavoro che condensa tutto il mio percorso artistico. Un linguaggio mio riconoscibile dove si condensa tutto il mio percorso a livello di contenuti. Un mandala tridimensionale, in cui entrano giochi di fluidi, di vortici, di movimenti naturali, ispirato al lancio di un sasso nell’acqua. Uno splash che si crea e che va a modificare e alterare un piano posto quasi a livello degli occhi dell’osservatore, sul quale si sviluppa una metamorfosi dove, dallo splash

centrale dell’opera, le pinne di pesce volante diventano ali di farfalla fino a polvere al vento. Nella parte sottostante c’è una cascata d’acqua con la sabbia alla base. Tutti gli elementi ritornano dall’acqua, al fuoco, dalla terra all’aria, perché in fondo c’è un incontro tra questi mondi. Un tutto coinvolgente per l’osservatore, che può vedere un’istantanea di un momento nel tempo e nello spazio. Più che una scultura, direi un mondo dove l’osservatore può entrare al suo interno”. Annalù attuale e futura. Quali progetti e confini da esplorare? “Non mi fermo mai. E’ la mia linfa e energia vitale. Un moto interiore continuativo. Ora parto con i progetti per il 2012. Alcuni sono definiti altri in progettazione sia in Italia che all’estero. Per esempio una collettiva a Benevento, una personale a Castelfranco Veneto e altre in definizione. Sono pronta ad esplorare nuovi mondi, nuovi messaggi, nuove trasformazioni e nuove metamorfosi a Al.Ch. cui dare forma”.

Cà Pesaro omaggia Gennaro Favai

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a mostra “Gennaro Favai. Visioni e orizzonti 1879 – 1958” alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia, fino all’11 marzo, rappresenta la prima tappa di un percorso che ripropone, negli anni 2000, artisti legati a Venezia e al museo stesso. Una sorta di riscoperta e segnalazione di vecchi artisti anche attraverso una collana di monografie, edita da Marsilio, che viene presentata in occasione dell’attuale esposizione. Una retrospettiva allestita al secondo piano di Cà Pesaro con oltre duecento opere composte di dipinti, disegni, incisioni e acquerelli. Il percorso espositivo è caratterizzato da tre sezioni: le “vedute veneziane” dai toni notturni e decadenti, il “viaggio mediterraneo” in città quali Algeri, Capri, Siracusa e Taormina e le “vedute a volo d’uccello” ossia una Venezia visionaria. Ben rappresentato è anche il rapporto con artisti contemporanei di Favai, quali Raoul Dufy, Modigliani e Medardo Rosso con ritratti e caricature dedicati al maestro veneziano. A queste, autoritratti e nature morte impreziosiscono la ricostruzione del suo atelier. Nel sintetizzare la pittura di Favai si scorgono tre elementi caratterizzanti: lo studio e l’analisi della pittura veneta tra 1500 e 1700, il Simbolismo con elementi della sua poetica per esempio decadenti e sospesi e infine il viaggio che gli ha permesso di entrare in contatto con diversi ambienti, come a Londra nel 1914 in cui assimila lo spazio e la luce tipici di William Turner. Nell’apprezzare le opere di Favai si scorge una curiosità di fondo che gli permette, attraverso una sua personale rappresentazione, di eseguire soggetti con elementi che richiamano ad esempio le vedute oniriche di Redon, il vedutismo di Emma Ciardi, la poetica della luce di Medardo Rosso, i notturni di Mario de Maria, l’eleganza di Mariano Fortuny, fino a Gino Rossi. Quello che si delinea è uno stile che comunque distingue l’agire pittorico di Favai tra ottocento e novecento. Al.Ch.


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Sì, viaggiare 37 SVIZZERA

Lucerna, la regina del lago

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rranca la funicolare, arranca fra lo stridìo della cremagliera. Supera pendenze che farebbero paura ad un camoscio. Sale, sale, sale verso il cielo, passando dal verde della pianura, ai cespugli di mezza montagna alle sassaie aride delle vette alpine. E’ il “trenino” del Pilatus, la funicolare a cremagliera più ripida del mondo. Permette di salire da Lucerna ai 2.132 metri del Pilatus Kulm in circa mezzora, lungo un percorso mozzafiato che regala emozioni indelebili. Dalla sommità del Monte Pilatus si può godere di un panorama a 360 gradi davvero unico, che spazia sullo straordinario panorama del cuore della Svizzera, fra laghi, vette e paesaggi alpini. Ha più di un secolo la linea a cremagliera che sale al Pilatus e le carrozze inclinate sono le stesse delle origini. Su c’è un rifugio con alberghetto di charme e ristorante, oltrechè la base di partenza di tante escursioni. Siamo nel cuore della Svizzera, laddove la Confederazione Elvetica è nata nel lontano 1291, grazie al patto di autodifesa siglato dai rappresentanti delle comunità valligiane (oggi cantoni) di Uri, Svitto (Schwyz, che dà il nome alla Svizzera) e Nidvaldo (Nidwalden). Il documento originale, ovvero l’atto di nascita della confederazione, è esposto come una reliquia al Museo dei Patti Federali di Svitto (BundesbriefMuseum) e vale la pena di prestarci uno sguardo attento. Il museo è meta tutto l’anno di scolaresche provenienti da tutto il paese. La città più importante di questa Svizzera dai ricordi ancestrali è Lucerna,

SOPRA: IL CENTRO STORICO DI LUCERNA; IL TRENINO CHE SALE AL PILATUS SUPERANDO PENDENZE MOZZAFIATO E UNA SPETTACOLARE VISTA DEL NELLA PAGINA SEGUENTE: UN BATTELLO TURISTICO, IL CARNEVALE DI LUCERNA, L’AVVENIRISTICO KKL, IL MUSEO DEI TRASPORTI E LA SOMMITÀ DEL PILATUS

città di grande cultura adagiata sul lago che deve la sua fortuna alla visita del regina Vittoria d’Inghilterra nel 1863. Da allora è meta di un turismo colto e raffinato, attratto anche dal suo prestigioso festival musicale estivo. Che è solo uno dei tanti eventi musicali ospitati nel modernissimo KKL, il centro di cultura e congressi progettato da Jean Nouvel affacciato sul lungolago. Il simbolo della città è il suo caratteristico ponte di legno del XIV secolo, il Kappelbrucke, che ahimè fu semidistrutto da un incendio nel 1996. Tutta la città ha contribuito alla sua fedele ricostruzione, anche se ora il suo soffitto è privo di molte delle tavole dipinte che l’abbellivano fin dalle origini. Un mecenate aveva donato delle copie, ma la città tutta ha deciso che non era il caso di esporle a fianco degli originali. A monte del Kappelbrucke c’è un altro ponte medievale di legno coperto, il ponte della Crusca, così da rendere quell’angolo di città, dove le acque inquiete del Reuss confluiscono nel lago, particolarmente pittoresco. Il modo più suggestivo per godere di Lucerna è un viaggio in battello sulle placide acque del lago dei Quattro Cantoni. C’è pure un’escursione che prevede un tratto in battello, l’ascesa al Pilatus in funicolare e la discesa con la funivia fino a Kriens. Un


38 Sì, viaggiare

Lucerna, la regina del lago 24 Sì, viaggiare svizzera

Lucerna, la regina del lago

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rranca la funicolare, arranca fra lo stridìo della cremagliera. Supera pendenze che farebbero paura ad un camoscio. Sale, sale, sale verso il cielo, passando dal verde della pianura, ai cespugli di mezza montagna alle sassaie aride delle vette alpine. E’ il “trenino” del Pilatus, la funicolare a cremagliera più ripida del mondo. Permette di salire da Lucerna ai 2.132 metri del Pilatus Kulm in circa mezzora, lungo un percorso mozzafiato che regala emozioni indelebili. Dalla sommità del Monte Pilatus si può godere di un panorama a 360 gradi davvero unico, che spazia sullo straordinario panorama del cuore della Svizzera, fra laghi, vette e paesaggi alpini. Ha più di un secolo la linea a cremagliera che

Sopra: il centro Storico di lucerna; il trenino che Sale al pilatuS Superando pendenze mozzafiato e una Spettacolare viSta del nella pagina Seguente: un battello turiStico, il carnevale di lucerna, l’avveniriStico KKl, il muSeo dei traSporti e la Sommità del pilatuS

deve la sua fortuna alla visita del regina Vittoria d’Inghilterra nel 1863. Da allora è meta di un turismo colto e raffinato, attrat attratto anche dal suo prestigioso festival musicale estivo. Che è solo uno dei tanti eventi musicali ospitati nel modernissimo KKL, il centro di cultura e congressi progettato da Jean Nouvel affacciato sul lungolago. Il simbolo della città è il suo caratteristico ponte di legno del XIV secolo, il Kappelbrucke, che ahimè fu semidistrutto da un incendio

continua dalla pagina precedente

servizio di linea collega tutti i paesini che sorgono lungo le sue rive. Il centro di Lucerna racchiude molti tesori, fra cui la Chiesa dei Gesuiti e il Monumento del Leone, che lo scrittore Mark Twain descrisse come “il pezzo di pietra più triste ed emozionante del mondo”. Poco fuori dal centro sorge il Museo dei Trasporti, un’area di 20.000 metri quadri dove si può conoscere, attraverso anche tanti pezzi originali, lo sviluppo dei trasporti e della mobilità in Svizzera. Con attrazioni speciali come il cineteatro, il planetario, la Swissarena e lo Show della galleria del Gottardo. E’ il museo più visitato della Svizzera (850.000 visitatori nel 2009). Nella vicina Brunnen

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due tappe sono d’obbligo. La prima è una visita alla Distilleria Detting, che produce distillati e liquori di ciliegia di straordinaria finezza. La seconda tappa è alla Victorinox dove si produce il famoso coltellino svizzero multiuso, famoso in tutto il mondo. Un piccolo museo interattivo ne illustra l’incredibile storia e un Brand Store lo propone in più versioni. Con 30 euro è possibile costruirsi una multilama personalizzato. E’ possibile anche costruirsi un multilama personalizzato. Un’altra bella escursione è quella al monte Rigi, che parte da Weggis, delizioso borgo in riva al lago. Si sale col trenino e poi si cammina fino alla sommità del Rigi, da dove si possono ammirare altre vallate, il lago di Zug e l’omonima città, capitale del Cantone più ricco della Svizzera.

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Riforma del catasto a “Saldo zero” Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 Addio vani, arrivano i metri quadrati! Il Governo ha “in cantiere” un programma ormai chiaro: adeguare i valori catastali degli immobili a quelli del mercato per favorire l’equità nella determinazione delle basi imponibili e tra le diverse aree urbane. Il motivo è anticipato da un Documento esplicativo della Manovra (L.214/2011) redatto dal Ministero dell’ Economia: “E’ noto – si legge – che le attuali rendite catastali, su cui si basa in larga parte la tassazione immobiliare, non sono più congrue rispetto ai valori di mercato”. Da qui la necessità concreta di riforma! Per inciso già tentata nel 2006, dall’allora Governo Prodi, ma la fine anticipata della legislatura fece cadere il progetto. L’effetto più concreto della riforma, nelle tasche degli italiani, dovrebbe essere la scomparsa delle peggiori sperequazioni. In effetti, riprendendo alcuni dati del volume “Gli immobili in Italia 2011”, redatto dall’Agenzia del Territorio, il documento del Ministero sottolinea che per le abitazioni il valore di mercato è pari, in media, a 3,73 volte la base imponibile a fini ICI. Il medesimo rapporto, calcolato per i soli contribuenti Irpef, oscilla tra il 3,59 delle abitazioni principali e il 3,85 delle altre abitazioni. Per non parlare dei canoni di locazione, mediamente superiori di 6,46 volte alle rendite catastali. Una delle ragioni di queste incongruenze è riconducibile al fatto che le rendite catastali sono state rivalutate nel 1990 con riferimento ai valori del biennio 1988-‘89. Il sistema catastale è inadeguato anche perché la

classificazione dell’immobile in categorie e classi è ferma alla redazione iniziale del catasto urbano e gli unici aggiornamenti sono quelli forniti dai soggetti interessati, in occasione di variazioni edilizie. Questo stato ha prodotto ulteriori iniquità: abitazioni classate come “popolari” lo sono rimaste nel tempo, anche se oggi, pur essendo ubicate in zone centrali, il loro valore nella realtà di mercato è più elevato di edifici di “civile abitazione” posizionati in zone semicentrali o periferiche. Cinque saranno quindi i criteri principali su cui il Governo riprogetterà il nuovo catasto: il primo è la costituzione di un sistema catastale che contempli assieme alla RENDITA (ovvero il reddito medio ordinariamente ritraibile al netto delle spese di manutenzione e gestione del bene), il VALORE PATRIMONIALE (prezzo di mercato) del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione. In secondo luogo la RIDETERMINAZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE dei beni immobiliari, poiché i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, non rispettano più la realtà. Il terzo criterio sarà il SUPERAMENTO DEL SISTEMA VIGENTE PER CATEGORIE E CLASSI in relazione agli immobili ordinari, attraverso un sistema di funzioni statistiche che correlino il valore del bene o il reddito dello stesso alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie. Il quarto punto è la sostituzione, per abitazioni e uffici, del “vano” come unità di misura della consistenza a fini fiscali,

con la “SUPERFICIE” espressa in metri quadrati. Ultimo punto la RIQUALIFICAZIONE DEI METODI DI STIMA DIRETTA PER GLI “IMMOBILI SPECIALI”. Il calcolo del valore reddituale e del patrimoniale sarà eseguito con un Algoritmo che in base ai criteri sopra riportati e ad altri parametri consentirà ogni due anni di avere dati aggiornati. Ma la definizione di tutti i parametri passerà per un tavolo dove proprietari, professionisti e Comuni diranno la loro. Solo dopo si potrà ripartire con le idee chiare. La vita reale così, secondo la riforma, farà irruzione nel sistema della fiscalità immobiliare e tutti potranno avere parametri certi per valutare la convenienza di acquisti e affitti. La revisione del catasto diventerà la base su cui applicare tutte le imposte sugli immobili, prima tra tutte l’IMU, Imposta Municipale Unica. Il Governo ha anche assicurato che la riorganizzazione del fisco del mattone sarà accompagnata da una riduzione delle aliquote, per fare in modo che la riforma sia “A COSTO ZERO” per i contribuenti e per contrastare l’idea che la riforma sia una «stangata» dopo il conto, già salato, presentato dalla Manovra. Con le basi di calcolo dovranno cambiare anche le modalità di tassazione: il «costo zero» potrebbe essere a livello complessivo, nel senso che non aumenterà la pressione fiscale, ma il risultato non sarà identico a quello attuale per ogni proprietario, altrimenti la riforma continuerebbe le sperequazioni di oggi e perderebbe la propria ragione d’essere.

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Dott. Lara Tasso

Essere protagonisti della propria vita per gestire la crisi e progettare il proprio futuro

Quanti di noi in questo periodo di crisi stanano volgendo lo sguardo verso il passato, quando la situazione economica era migliore, quando di lavoro ce ne era comunque poco, ma quantomeno si poteva ancora sperare di trovarne uno. Quello che manca oggi è probabilmente proprio la speranza, che è sostituita dall’impellente necessità di soddisfare i bisogni. E in questo modo la parte di noi desiderante e sognante è accantonata, percepita quasi come superflua, e questo modo di pensare si trasforma in un agire pigro, demoralizzato. Le statistiche ci dicono, infatti, che molti giovani hanno smesso di cercare un lavoro, convinti di non trovarlo dopo ripetute delusioni, e lo stesso vale per tanti ultracinquantenni che dopo una vita di lavoro si trovano disoccupati e senza un futuro davanti. In questa situazione si rischia di oscillare lungo due estremi: la stabilità da una parte, che ci porta a lasciare le cose come stanno convinti che non c’è soluzione alcuna, e il cambiamento dall’altra, percepito come annullamento definitivo

della situazione precedente, e che quindi spaventa chi deve affrontarlo. Esiste tuttavia una terza strada, percorribile da tutti poiché ci permette di mettere in moto la nostra vita senza stravolgerla. Stiamo parlando della capacità di aprirsi nuove possibilità, anche dove apparentemente sono assenti o scarse, di avere un amore per il potere personale, nel senso di essere protagonisti della propria vita, artefici di quello che ci accade: si tratta di self-empowerment. Le caratteristiche principali del self-empowerment sono: - Responsabilità e Protagonismo: conferire un forte peso alla propria responsabilità, senza attribuire ciò che accade al destino, al caso o alla fortunasfortuna. - Avere fiducia nelle proprie risorse personali (self-efficacy). - Speranzosità, ossia la tendenza a sperare che gli aventi esterni che intervengono nella nostra vita siano positivi. Intraprendere una nuova strada pensando che tanto andrà male, è il primo passo per farla andare male. Così come inviare il

proprio curriculum certi che non si riceverà nessuna risposta, porta spesso a commettere imprecisioni che pregiudicano il buon esito dell’operazione, come il compiere errori di battitura, di grammatica o di sintassi. Dicasi la stessa cosa quando si sostiene un colloquio di lavoro: non va affrontato con la convinzione che tanto non ci prenderanno, poiché il nostro interlocutore se ne accorge dal nostro tono di voce, dalla nostra postura, dai nostri movimenti corporei (profezia che si auto avvera). Il colloquio va affrontato, invece, con l’intento di imparare comunque qualcosa, conoscere nuove persone, mettersi alla prova, anche se non si vedono risultati immediati. - Pensiero Positivo Operativo che, a differenza dell’ottimismo, non riguarda solo il pensare positivo, ma si traduce in azione. Se pensiamo che qualcosa di positivo possa accadere nella nostra vita, siamo pronti a sperimentare, a metterci in gioco. Si tratta di una sperimentazione reversibile, non deve diventare cambiamento, e corrisponde a provare, tentare, se non altro per vedere che

effetto fa e che conseguenze ha. Si tratta, quindi, di modificare il nostro modo di porci davanti alla vita e ai suoi molteplici imprevisti, puntando sul fare invece che sull’aspettare, investendo in modo proficuo il nostro tempo. Può essere utile, in tal senso, fare un piano operativo delle azioni che intendiamo svolgere per realizzare alcuni nostri desideri, cercando di descrivere nel dettaglio le attività che dobbiamo compiere, ma senza concentrarsi troppo sugli ostacoli presunti, perché questo potrebbe bloccare sul nascere il nostro progetto. Se il nostro obiettivo è trovare un impiego, il piano di azione dovrà essere molto articolato e non potrà ridursi soltanto nell’inviare la propria candidatura, ma implicherà lo stilare una lista di amici e conoscenti da contattare per informarli che siamo alla ricerca di un lavoro e sondare eventuali opportunità, effettuare, con l’aiuto di esperti, un bilancio delle proprie competenze e investire in attività formative che aumentino la probabilità di inserirsi nel mercato.

DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – Tel. 3381151335 – e-mail: lara.tasso@libero.it


40 I nostri esperti IL NOTAIO

A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio in Porto Tolle

La vendita della nuda proprieta'

Un utile metodo di reperimento di capitale per persone non più giovanissime e che non abbiamo parenti stretti cui lasciare la propria abitazione è la vendita della così detta nuda proprietà. In parole semplici il pieno proprietario trattenendo per sé il diritto di usufrutto, può conservare la facoltà di godere della casa (abitandola o anche affittandola incassando quindi l’affitto) sua vita natural durante e vendere una proprietà detta nuda proprio perché priva della facoltà di godimento e comunque destinata ad “espandersi” e divenire piena alla morte dell’usufruttuario e senza che eventuali eredi di quest’ultimo possano accampare alcunché. Dal lato del compratore della nuda proprietà l’operazione può risultare conveniente come investimento per l’ovvia considerazione che il valore della nuda proprietà è minore di quello della piena,in ragione di questo godimento che potrà attuarsi solo in via differita nel tempo. In linea di massima più è anziana la persona che si riserva l’usufrutto, maggiore è il valore che può ottenersi della vendita della nuda

proprietà, proprio perché (è forse indelicato dirlo) minore è l’aspettativa di vita e quindi minore il tempo di attesa del nudo proprietario per divenire pieno proprietario. Ricordiamo inoltre che alla scomparsa dell’usufruttuario non dovranno spendersi ulteriori imposte né vi sarà bisogno di stipulare ulteriormente dovendosi solo provvedere alla modifica dell’intestazione catastale del bene (voltura) al costo attuale di circa 70 Euro. Per la compravendita della nuda proprietà si sconteranno invece le normali imposte previste per i trasferimenti alle ordinarie aliquote e con la possibilità, qualora ne ricorrano i presupposti, di richiedere le agevolazioni per l’acquisto della “prima casa”. Pur partendo dal presupposto secondo il quale il valore del diritto di usufrutto è liberamente negoziabile (cioè ciascuno è libero di chiedere ciò che meglio crede), si ritiene utile di seguito riportare la tabella di calcolo utilizzata a fini fiscali onde valutare il rapporto di valore con la nuda proprietà aggiornata al gennaio 2012 in dipendenza della variazione dell’interesse legale.

Età Usufruttuario Età Usufruttuario

Coefficiente Coefficiente

% Usufrutto % Usufrutto

% Nuda Proprietà % Nuda Proprietà

a 0 a 20

38,00

95,00 95,00

5,00

da 21 a 30

36,00

90,00 90,00

10,00

da 31 a 40

34,00

85,00 85,00

15,00

da 41 a 45

32,00

80,00 80,00

20,00

da 46 a 50

30,00

75,00 75,00

25,00

da 51 a 53

28,00

70,00 70,00

30,00

da 54 a 56

26,00

65,00 65,00

35,00

da 57 a 60

24,00

60,00 60,00

40,00

da 61 a 63

22,00

55,00 55,00

45,00

da 64 a 66

20,00

50,00 50,00

50,00

da 67 a 69

18,00

45,00 45,00

55,00

da 70 a 72

16,00

40,00 40,00

60,00

da 73 a 75

14,00

35,00 35,00

65,00

da 76 a 78

12,00

30,00 30,00

70,00

da 79 a 82

10,00

25,00 25,00

75,00

da 83 a 86

8,00

20,00 20,00

80,00

da 87 a 92

6,00

15,00 15,00

85,00

da 93 a 99

4,00

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I nostri esperti 41 L’OCULISTA RIVOLGITI ALL’AVVOCATO

Calazio e Orzaiolo Questioni di Giustizia

L’OTTICO

Cheratocono e Lac (lente a contatto)

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova v.crepaldi@libero.it Valentino Micaglio Tutti abbiamo avuto modo di rilevare, dimensioni, si consigliano impacchi caldi sia negli adulti che nei bambini, la per almeno tre settimane. Se il calazio Michela di Nuvoletto, avvocato del Foroa di Padova presenza una piccola tumefazione non scompare passato questo tempo forma di pallina, che impropriamente si dovrà asportarlo chirurgicamente. Le chiamiamo cisti, a livello delle palpebre. pomate antibiotiche non servono. Può Nella maggior parte dei casi si tratta accadere che le due forme coesistano Buongiorno Avvocato, disono un orzaiolo o di un calazio. Queste si complichi nell’altra; ciò da parte di una titolare di una tinto lavanderiao eche ho una ricevuto una contestazione patologie, comunemente ritenute di ostacola una dipiù guarigione. cliente in merito ad un lavaggio una fodera unafacile testata di un letto macchiata di identiche, sono in realtà alterazioni purtroppo cheche anche nero. Premetto che ladue fodera ci veniviVaerano degli ricordato aloni gialli, nonsesussistevano dopo il lavaggio mi chiede i danni. negozio vi èin un cartellostatistica che indica chiaramente ben distinte eche generano spessoNel mio fortunatamente maniera che i reclami esser cazione fatti entrobassa, 8 giorni dalla restituzione. confusione nelladevono loro identifi si può incappare in un tumore anche da parte degli stessi medici. palpebrale al suo esordio. Nei casi Il calazio è un granuloma cronico a sospetti l’oculista eseguirà un esame Per porre le domande all’avvocato: direttore@lapiazzaweb.it carico di una ghiandola palpebrale istologico. infi ammata. ghiandole, contenute Gentile sig. Tali Paolo, nello spessore delle hannouna un la cliente ha palpebre, incaricato ruolo fondamentale nella formazione persona che ha agito quale suoe stabilità del “film lacrimale” fa sì che rappresentante, il quale che dichiarava l’occhio sia sempre bagnato. espressamente di agire in Queste nome e per ghiandole conto della clidenunzia è piccole possiamo immaginarle per apervenuta forma di tardivamente palloncino con che un unico possibile di “palloncino” altri fattori sbocco. Nelinterazione calazio questo dopo la consegna della federa che si riempie di materiale sebaceo, spesso da soli avrebbero potuto determinare per ostruzione del loro unico sbocco, un danno. per blefarite (infiammazione del bordo palpebrale) cronica, seborrea ed acne rosacea. L’ accumulo di secrezione fà aumentare le dimensioni della ghiandola che può raggiungere anche nei casi più evoluti il centimetro. Diversamente, l’orzaiolo è una infezione di origine stafilococcica (batteri comunemente presenti sulla nostra cute) di una ghiandola palpebrale: quindi è subito chiaro che l’infezione è batterica a differenza del calazio. Anche in questo caso, la causa può essere una blefarite, una caduta di difese immunitarie, un Legno - PVC - Legno/Alluminio cattivo stato di salute generale, lo stress, Scuri - Finestre - Zanzariere - Portoni d’ingresso in legno o blindati una congiuntivite. Qui però il decorso è acuto perché in realtà l’orzaiolo Porte interne - Rei 60/120 - Basculanti è un piccolo ascesso. Il pus riempie velocemente la ghiandola e, nell’arco di qualche giorno fistolizza, cioè tende a crearsi una via di sbocco, cosa che non succede nel calazio, che può durare mesi. Tali diversi comportamenti devono orientarci nel riconoscimento delle patologie per la diversa sintomatologia e terapia che ne deriva. L’orzaiolo è un fatto acuto, provocato dallo stafilococco, con improvviso gonfiore palpebrale che comporta intenso dolore; una terapia specifica permetterà la risoluzione della lesione. Nel caso del calazio non abbiamo mai dolore, la tumefazione insorge lentamente e può, senza terapia specifica, perdurare per mesi. La causa, come sopra detto, non è un batterio, bensì un’infiammazione La sostituzione dei serramenti esistenti non necessita dell’intervento di opere murarie, cronica sterile. La terapia consigliata, nel caso dell’orzaiolo, consisterà in con la possibilità della detrazione fiscale del 55% prorogata per tutto il 2012 impacchi caldo umidi che possono accelerare l’eliminazione del pus e quindi la guarigione ricordando che la lesione è di per sè autobloccante. Per prevenire infezioni secondarie si possono prescrivere colliri antibiotici. Nel calazio se questa pallina indolore MASERÀ DI PADOVA (PD) Via Casalserugo, 12 è piccola può sparire spontaneamente Per su mese, questo Tel. e Fax 049 8860692 - serramentivoltan@libero.it nel giro info di qualche se diarticolo maggiori m.nuvoletti@gmail.com

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a cornea, porzione anteriore e trasparente dell’occhio, è costituita da 5 strati: Epitelio membrana di Bowman Stroma membrana di Descement Endotelio questa trasparenza è soggetta ad un equilibrio molto delicato e sono molte le malattie che possono provocare una perdita della stessa (problemi infettivi, infiammatori, meccanici, tossici e distrofici) tra le cause di distrofia troviamo il CHERATOCONO che provoca un incurvamento a volte progressivo verso l’esterno che prende la forma conica. Nulla di certo sull’origine di questa anomalia. Varie sono le tecniche e le terapie per il Cheratocono: dalla Cheratoplastica (intervento chirurgico di trapianto corneale) al Cross-linking (è la tecnica che utilizza l’applicazione combinata di Riboflavina (Vitamina B2) in soluzione con destrano (uno zucchero) al 20% in una composizione che assomiglia ad una gelatina giallastra messa a contatto con la cornea a cui è stato precedentemente asportato l’epitelio, e radiazioni ultravioletti. La Cheratotomia radiale asimmetrica (Mini Ark). Gli Anelli IntraStromali e nelle forme lievi di Cheratocono, utili possono essere le Lenti a Contatto gas-permeabili. Si ottimizza la progettazione attraverso un sistema noto con il nome di lente a calco e questa tecnica si è sviluppata grazie a nuove tecnologie d’avanguardia: la Topografia, il Topografo è uno strumento molto importante per la stima del Cheratocono esso evidenzia, in una mappa, la deformità della cornea, ovvero l’analisi del profilo della superficie corneale come fosse una fotografia tridimensionale ed è un esame rapido e pratico e non invasivo, e inoltre dalla costruzione innovativa di macchinari robotici per lenti a contatto, derivati dalla “nano-tecnologia” applicata a torni computerizzati a controllo numerico, che consentono lavorazioni precisissime. Quindi le lenti a contatto vengono progettate in automatico da un computer che legge e elabora la topografia seguendo esattamente il profilo corneale, l’applicatore può così vedere virtualmente e in tempo reale come sarà la lente applicata sulla cornea ed inviare il file al costruttore per posta elettronica, quindi una migliore efficacia correttiva, riduzione dell’interfaccia meccanica della lente a contatto sull’apice del “cono” corneale e quindi si possono adattare diametri delle lenti molto piccoli, aumentando il confort e la respirazione corneale, in modo da avere un porto più prolungato. OTTICA MICAGLIO NOALE >noale@micagliogroup.it<


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I PUNTINI Unisci i puntini dal 1 al 44 7

4 6

8

5 1

Chiave (4) - Il nome ………...........

11

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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

41 13

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23

22

15

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10 lettere RISALUTARE 4 lettere GANA - MAGO MOAB

3 lettere APE - IAN - LEO OHE - PST - RIC SFO - TAU

ti sento! C’è questa marmitta che fa un rumore infernale...” • Perché in curva, allo stadio, si vede meglio? Perché in curva i giocatori rallentano! 19

18 17

20 24

Soluzioni:

25

16

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23

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40 14

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6

7

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• Un gambero, un po’ preoccupato, dice ad un altro gambero: “Sai, ieri sera mia madre è uscita per un cocktail e non è più tornata.” • La donna fatica dieci anni a cambiare le abitudini del marito e poi si lamenta che non è più l’uomo che aveva sposato. • Come si chiama il più professionale cameraman giapponese? Mo Zumo. • Moglie uccide il marito col ferro da stiro: aveva preso una brutta piega. • Lo sapete perchè i carabinieri leccano sempre la loro pistola? Perchè c’è scritto Magnum.

• Ultime dalla società Autostrade: occorre investire di più. • Due tedeschi vanno al bar e dicono:”Due Martini prego” e il barista: “Dry?” e i tedeschi:”No, zwei!”. • Un ragazzo ed una ragazza in motorino: Lei dice a lui: “Questa marmitta fa un rumore infernale!” “Come dici?” “Questa marmitta fa un rumore infernale!” “Che cosa?” “Questa marmitta fa un rumore infernale!!!” “Non

9 lettere ESATONALE INERRANTE RODOMONTE TRAVEDERE

39

Barzellette

7 lettere VOLPOCA 8 lettere CASTAGNE ORTAGLIA

ma nel risollevarsi sempre dopo ogni caduta. (Confucio) • Lo sciocco cerca la felicità lontano, il saggio la fa crescere ai suoi piedi. (J. Openheim) • Una donna sarà felice quando sarà invidiata da molte altre donne. (Oscar Wilde) • La vita é come un ponte : attraversala pure, ma non pensare di costruirci sopra la tua casa. (Proverbio Indù)

29

• A nessuno è mai nociuto essere stato zitto. (Catone) • Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non capirà nemmeno le tue parole. (Elbert Hubbard) • La felicità non è uno stato a cui arrivare, ma un modo di viaggiare. (Happiness) • La nostra felicità più grande non sta nel non cadere mai,

18

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Aforismi

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29

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30

6 lettere CADUTO TILOMA TUCANO

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INTARSIO Inserite nello schema le parole elencate

21

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ADIGE - AFELIO - ALT - AVIS - DEL - DVD - END - ERI - ES ETNA - IFA - INDRO - ISOSCELE - LOR - MALTO - OMEO - RAG - RAI - RAM - RE - RIDAREI RIO - TAL - TI - TI

36

43

Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto

AMARE - DE SICA - DORA - LUCA MADRE - MARIA - MARINA - OLGA - OSCAR - PARTI - ROMA - SUORE FRANCESI - ZAMPA - ZIE

10

9

38

3

2

SOPRA E SOTTO

11 lettere LATTESCENTE

5 lettere AVRAI - CUOCO LAICO - SOREL TECLA - THETA

• Come si chiama il più grande evasore delle carceri rumene? ”Ciau escu” • Ed il più grande carceriere rumeno? ”Selupescu”.

14 lettere RIAVVOLGIMENTO

• Come si fa a mettere quattro elefanti in una cinquecento? Due davanti e due di dietro! E quale dei quattro guida? Quello che ha la patente!

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IL BICCHIERE

GNI GIORNO, A TAVOLA O AL BAR, PER CENA O PER UN SEMPLICE APERITIVO, CI TROVIAMO DAVANTI BARISTI O

SOMMELIERS CHE CI SERVONO VINI IN SVARIATI TIPI DI BICCHIERI. FINORA VI HO PARLATO DI VINI MA NON VI HO MAI PARLATO DEL BICCHIERE E DELLA SUA STORIA. IL BICCHIERE ESISTE DAI TEMPI PIÙ ANTICHI, MA FORMA E MATERIALI

SONO CAMBIATI MOLTE VOLTE. CONCHIGLIE E CORTECCE.

I FENICI,

AI QUALI SI FA

TRASPARENTI.

I PRIMI BICCHIERI DI CUI SI HANNO NOTIZIE SONO DEGLI OGGETTI PRESENTI IN NATURA, E CIOÈ GIÀ IL CORNO SCAVATO, IN USO PRESSO GLI EGIZI, I PERSIANI E GLI ITALICI, È MOLTO EVOLUTO. RISALIRE LA DIFFUSIONE, SE NON L’INVENZIONE, SONO I PRIMI A COMMERCIALIZZARE RECIPIENTI

AVERE UN OTTIMO VINO ED UN BICCHIERE POCO ADATTO E SOLADRIA 270x175 MARE STALLE.pdf

CARATTERIZZATO DA SPLENDIDE MASCHERE OTTOCENTESCHE, COLORI SFARZOSI E DELIZIOSI PROFUMI PROPRIO DAI COLORI CI SIAMO FATTE ISPIRARE REALIZZANDO IL NOSTRO PRIMO ZEBRACAKE, RIGOROSAMENTE SALATO. ABBIAMO QUINDI SCELTO, FRA GLI INGREDIENTI PROPOSTI, DUE CHE AVESSERO COLORI CONTRASTANTI E GUSTI DIVERSI: UNO PIÙ AROMATICO E L’ALTRO PIÙ DOLCE. PER CONSENTIRE UNA MIGLIORE DISTRIBUZIONE TRA DUE COMPOSTI CON LA STESSA CONSISTENZA, ABBIAMO PENSATO DI TRASFORMARE IL RADICCHIO IN UN PESTO, PIÙ CREMOSO E QUINDI MEGLIO IN GRADO DI RISPONDERE ALLA NOSTRE DI DOLCI TIPICI.

ESIGENZE DI FORMA

IN ETÀ PERSIANA I BICCHIERI DI CRISTALLO GIUNGONO ALLA PERFEZIONE DELLA TECNICA E DELLE FORME, MAGARI TEMPESTATI DI GEMME RARE, E SONO TALMENTE PREZIOSI CHE NELLA QUOTIDIANITÀ SI PREFERISCE BERE IN BICCHIERI DI LEGNO O TERRACOTTA O METALLO. DAL ‘500 LA PATRIA DEL BICCHIERE ELEGANTE DIVENTA VENEZIA, CHE ESPORTERÀ LA MANODOPERA IN OLANDA, GERMANIA, SPAGNA E FRANCIA DOVE, GRAZIE ALLA SPINTA DI CATERINA DE’ MEDICI, SI INIZIANO A VEDERE I BICCHIERI DI MURANO. PROPRIO IN QUESTO PERIODO VENGONO CANONIZZATE LE CARATTERISTICHE NECESSARIE PER IL BICCHIERE IDEALE A DEGUSTARE IL VINO: DEVE ESSERE TRASPARENTE ED INCOLORE, DI VETRO O CRISTALLO, CON LE PARETI SOTTILI E SENZA DECORAZIONI. OGNI VINO HA IL SUO BICCHIERE: IL FLÙTE DAI FIANCHI SLANCIATI ADATTO AGLI SPUMANTI, IL PANCIUTO BALLON PER I VINI ROSSI INVECCHIATI, E LA MITICA COPPA, FORSE MODELLATA SUL SENO DI MADAME DE POMPADOUR, ADATTA ALLA DEGUSTAZIONE DELLO CHAMPAGNE. ABBIAMO UN BICCHIERE PER OGNI COSA, DALL’ ACQUA AL PIÙ STRANO LIQUORE, E MOLTO SPESSO NON SAPPIAMO LE REGOLE PER UN CORRETTO SERVIZIO. E’ DUNQUE DECISAMENTE OPPORTUNO FARCI CONSIGLIARE DA CHI SE NE INTENDE, ONDE EVITARE DI RISCHIARE DI FARE UNA PESSIMA FIGURA.

VENEZIA È LA CAPITALE DEL CARNEVALE,

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PER IL PESTO DI RADICCHIO: 1 CESPO RADICCHIO ROSSO DI CHIOGGIA; OLIO EVO; MANDORLE PELATE; 1 SPICCHIO AGLIO; FORMAGGIO PARMIGIANO; SALE PER IL CAKE: PESTO DI RADICCHIO DI CHIOGGIA; 15G ZUCCA MARINA DI CHIOGGIA; 160 G FARINA 0; 60G FARINA AUTO LIEVITANTE; 2 CUCCH ZUCCHERO; 1 CUCCH MOSTARDA VENETA; 100ML OLIO DI SEMI; 2 UOVA; ROSMARINO; 15G LIEVITO PER TORTE SALATE; SALE

PROCEDIMENTO

PREPARARE IL PESTO: MONDARE IL RADICCHIO E FRULLARLO A CRUDO NEL FRULLATORE, CON GLI ALTRI INGREDIENTI; DEVE RISULTARE MOLTO MORBIDO E BEN TRITURATO. SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO E DIVIDERE A METÀ IN DUE CIOTOLE DISTINTE: IN UNA AGGIUNGERE IL PESTO CON LO ZUCCHERO, NELL’ALTRA LA ZUCCA LESSATA E SCHIACCIATA, LA MOSTARDA ED IL ROSMARINO. SBATTERE LE UOVA CON L’OLIO ED IL SALE, E DISTRIBUIRE IL LIQUIDO TRA LE DUE CIOTOLE. MESCOLARE I DUE COMPOSTI SEPARATAMENTE IN MODO OMOGENEO, AGGIUNGENDO ACQUA PER FARLI RISULTARE ABBASTANZA LIQUIDI. VERSARE NELLO STAMPO IN SILICONE, SEMPRE AL CENTRO, ALTERNANDO UN CUCCHIAIO PER OGNUNO E LASCIANDO CHE SI AMALGAMINO DA SOLI. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATO PER CIRCA 35-40 MINUTI.

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DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SIETE SEMPRE SULL’ORLO DEL LITIGIO CON IL PARTNER. SCEGLIETE SEMPRE IL DIALOGO E RISOLVERETE OGNI COSA. VENERE VI AIUTERÀ · SALUTE CONTROLLATE LA PRESSIONE E FISSATE UNA VISITA DAL DENTISTA. SONO CONSIGLIATI MASSAGGI O YOGA PER RILASSARE LA COLONNA VERTEBRALE

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

FASCINO VIVACITÀ

È LA CIFRA DEL MESE CHE INTERESSERÀ ANCHE GLI AMANTI DI LUNGO CORSO. ATTENTI AL COLPO DELLA STREGA· S ALUTE APPROFITTATE DELLA BELLA STAGIONE PER ANDARE IN BICICLETTA. ATTENTI A NON FORZARE TROPPO, QUALCHE MALANNO IN AGGUATO

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09

FASCINO IL PARTNER È A VOLTE POCO DISPOSTO A STARVI A SENTIRE. L’AMORE TROPPO CEREBRALE NON È ADATTO AL PERIODO. PASSIONE!· SALUTE PRENDETEVI MAGGIOR CURA DI INTESTINO E SISTEMA NERVOSO. MANGIATE FIBRE E DIMINUITE I LATTICINI. SFOGATE IN PALESTRA LE ENERGIE IN ECCESSO

Oroscopo MARZO…IL MATTO VA SCALZO! E’ ANCORA PRESTO PER SCOPRIRSI MA LE BELLE GIORNATE NON MANCANO E VIENE VOGLIA DI STARE ALL’ARIA APERTA. GODETEVI IL SOLE

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO DOPO UN PERIODO DI BUFERE, SARETE FINALMENTE PIÙ MALLEABILI E DISPOSTI AL DIALOGO. L’AMORE VIEN CERCANDO L’AMORE · S ALUTE BEVETE MOLTO E CURATE L’ALIMENTAZIONE PERCHÉ I MESI FREDDI VI HANNO DEBILITATI. PRIMA DI ESPORVI AL SOLE METTETE UNA CREMA PROTETTIVA

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO I SENSI VI REGALERANNO SPECIALI SINTONIE CON IL PARTNER O CON QUALCHE NUOVO AMORE. GODETEVI OGNI ISTANTE CON FOGA · S ALUTE CONTINUATE A FARE FITNESS CON ENERGIA E BUONA VOLONTÀ. NON PUÒ CHE FARVI BENE SOPRATTUTTO IN VISTA DELLA BELLA STAGIONE

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

BANDO ALL’ECCESSIVA SPAVALDERIA. VI ASPETTANO MOLTI MOMENTI FELICI, EROTICAMENTE DI GRANDE VALORE AGGIUNTO · S ALUTE GLI SPORTIVI SAPRANNO AFFRONTARE AL MEGLIO DETERMINATI CALI ENERGETICI. CHI NON FA SPORT SI PREPARI A LOTTARE PER IL BENESSERE FASCINO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

FASCINO L’ASCOLTO DI CHI AMATE DEV’ESSERE PRIMARIO NEI VOSTRI RAPPORTI ALTRIMENTI DOVRETE FRONTEGGIARE ATTEGGIAMENTI DI CHIUSURA · S ALUTE L’APPARATO DIGESTIVO POTREBBE DARVI NON POCHI PROBLEMI. PREDILIGETE CIBI SEMPLICI E CURATE L’ALIMENTAZIONE

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO SIETE

BRILLANTI E PROVVISTI DI UNA BELLA CARICA COMUNICATIVA. CHI È SINGLE AVRÀ MOLTE POSSIBILITÀ DI SCELTA · S ALUTE IN GENERALE SARETE IN OTTIMA FORMA. LEGGEREZZA E BRIO VI AIUTERANNO AD AFFRONTARE QUESTO PERIODO NEL MIGLIORE DEI MODI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO SIATE PIÙ AUDACI E FATEVI PRESENTI CON DECISIONE. NON MANCHERÀ IL FUOCO PROPIZIO A RISCALDARE IL VOSTRO CUORE· S ALUTE SIETE PIÙ SCATTANTI E GRINTOSI DEL SOLITO, PERÒ SCARICATE ALCUNE TENSIONI CON IL GIUSTO ESERCIZIO FISICO. STARETE MEGLIO



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