del Conselvano
Aprile 2015
Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 46 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Conselve La “Beggiato” rischia di perdere la gestione Rsa pag.
Tribano Mercatone Uno timori e proteste tra i lavoratori
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Due Carrare Ammministrative scende in corsa anche Garbo
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+90% di accessi al sito www.lapiazzaweb.it
L’informazione locale è sempre con te: lavori per quattro milioni alla rete dell’acquedotto
Veneto in primo piano piAno non Solo propoSte ecco i fAtti concreti
Quattro milioni di euro per rimettere a nuovo le condotte idriche nel conselvano. Partito il secondo intervento all’interno del progetto generale di Centro Veneto Servizi, nello specifico per sostituire la condotta idrica esistente. pag. 6
faccia a faccia fra i ragazzi e i detenuti Due ore di intenso faccia a faccia con la realtà quotidiana del carcere. Oltre 120 ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado “Tommaseo” hanno incontrato alcuni detenuti del carcere “Due Palazzi” . pag. 8
All’interno del giornale
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Unione del Conselvano ridotta ai minimi termini
Dei sette Comuni originari restano solamente Conselve e Terrassa, intanto infuria la polemica politica e anche sindacale, preoccupazione per i servizi e gli stipendi
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a dissoluzione dell’Unione del Conselvano si è completata subito dopo Pasqua quando nell’ente sono rimasti i soli due Comuni di Conselve e Terrassa. Sono usciti in contemporanea Agna, Arre e Bagnoli di Sopra, i cui consigli comunali hanno approvato il recesso anticipato, previsto dallo statuto dopo le modifiche chieste dagli stessi sindaci intenzionati a lasciare. Si completa così la disgregazione dell’Unione passata in
in un mese dai sette Comuni originari agli attuali due, gli unici intenzionati a proseguire sulla strada della condivisione di personale e servizi. I primi ad andarsene dopo molte polemiche sono stati Bovolenta e Candiana. La situazione è precipitata a fine marzo quando Conselve e Terrassa, intenzionati a mantenere l’Unione, hanno forzato la mano affinché i Comuni che avevano annunciato di andarsene lo facessero al più presto per
non bloccare l’attività dell’ente. Preoccupati i sindacati per le condizioni di lavoro dei dipendenti in questo periodo di estrema incertezza. Esiste il serio rischio che i finanziamenti previsti dalla Regione per favorire la creazione dell’Unione del Conselvano, se ricevuti, dovranno essere restituiti quando sarà ufficializzato il fallimento e potrebbe trattarsi di circa 400.000 euro. pag. 8
Editoriale
Lavoro: nuove strade, nuova gente
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di germana urbani*
i lavora ancora in Veneto? Certo. Meno di quanto si lavorava anni fa, in modo magari diverso, meno stabile, ma si lavora. Le imprese ci credono, fanno fatica ma finché possono tengono duro, combattono. La gente usa intelligenza e creatività e, se serve, si reinventa.
*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.
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elezioni, nuoVe e VeccHie AlleAnze
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eXpo, l’eVento culturAle dell’Anno
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News da laPiazzaweb 3
In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO Le grandi opere destano sempre curiosità. E difatti a marzo la notizia più vista parla proprio di questo: “Chioggia si prepara all’apertura del primo centro commerciale”. Si è trattato di un vero e proprio boom di visite segno che si tratta o di un’opera attesa da tempo o di un’opera osteggiata. Lo scopriremo insieme. Molto cliccata la fotogallery dei carri allegorici a Cavarzere e nell’edizione del Conselvano “Cartura – salve le due classi della primaria” seguici su www.lapiazzaweb.it
LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL “Apre il nuovo centro commerciale a Chioggia” fa registrare un gran numero di condivisioni, commenti e visualizzazioni. A seguire è piaciuta la storia “giuseppina di Cavarzere festeggia i suoi 105 anni con noi” e quella di “Diego baldina di Codevigo è in semifinale del reality lookMaker Academy”. seguici su www.facebook.com/ lapiazzaweb
EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:
Si sta come pesci nella Rete
Altro che privacy! E chissà come cambierà il mondo virtuale con Periscope, la nuova app di Twitter per realizzare video in diretta?!
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on avete uno smartwatc? Ebbene, quest’anno potreste acquistarne uno. Secondo gli esperti di mercato il 2015 dovrebbe registrare una crescita esponenziale di questi gioielli tecnologici con cui connettersi al mondo in rete e agganciare immagini, video e informazione che sembrano tagliati apposta per ognuno di noi. Ma sappiate che non è un caso se vi imbattete sempre più spesso in ciò che vi piace o vi intrattiene di più. Ognuno di noi è “guardato” e “pesato” come potenziale acquirente da moltissimi soggetti, veri e propri 007 digitali al soldo delle aziende per cui lavorano. Una volta individuati i nostri gusti in fatto di video, notizie, foto e molto altro, sono abili a proporci i banner giusti su cui non possiamo fare a meno di cliccare. Vi sarete certamente accorti che se un determinato giorno, decisi a cambiare casa, auto, telefono o altro, avete cercato informazioni in Rete, nei gironi succevi la Rete stessa vi proponeva notizie sull’argomento a cui eravate interessati giorni prima. Facilitandovi, apparentemente, la ricerca. Ma la reclame precisa proprio su quanto state cercando servita sul vostro schermo è il segnale evidente che qualcuno conosce i vostri desideri forse più di voi. Tutto questo è il frutto dell’ultima frontiera della pubblictà online: la pubblicità comportamentale che si nutre e guadagna conoscendo il nostro stile di vita, i nostri gusti e preferenze, chi frequentiamo e persino il nostro stato di salute. Noi siamo moneta sonante! Così qualcuno riesce a creare apposta per noi singoli dei veri e propri messaggi pubblicitari personalizzati, vestiti fatti su misura in tutto e per tutto. Tanto che chi li riceve non può non cliccarci sopra. Un meccanismo tale per cui su uno stesso sito, su cui navigo io con il mio computer al piano terra della mia casa e, nello stesso momento al piano di sopra, mia sorella sul suo smartphon, possono benissimo essere presenti banner diversi.
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ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.
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Il direttore nel suo blog si chiede se sia giusto che un ex coniuge che convive con un’altra persona perda definitivamente il diritto a ricevere l’assegno divorzile come sancisce una recente sentenza della Cassazione.
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Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento piovese Sport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi Rovigo e Adria.
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E se vi state “scaldando” pensando che qualcuno abbia violato pesantemente la vostra privacy deponete pure le armi. Abbiamo fatto tutto da soli senza rendercene conto. E’ bastato registrare una e-mail gratuita, visitare dei siti, esprime giudizi o mmenti su quello o quell’altro argomento e poco altro. La privacy, comunque, per ora rimane abbastanza salva. Abbastanza perchè gli 007 in rete ci catalogano per tipologia e non con nome e cognome. Maschio cinquantenne professionista appassionato a pesca e auto. Madre quarantenne di due figli adolescenti. Ventenne studente appassionato di musica classica e gruppi. Solo con Facebook si rischia un pò di più perchè lì sì ci sono tutti i nostri dati sensibili e anche qui non si può far nulla, gli abbiamo regalati noi al colosso digitale dell’amicizia facile! E chissà cosa succederà d’ora in avanti con l’avvento di Periscope, l’app di Twitter per realizzare video in diretta! Si tratta di una vera rivoluzione su cui i maggiori gruppi editoriali del mondo si stanno interrogando chiedendosi quale sia il modo migliore per sfruttarla al massimo. E anche noi cultori, o meno, delle nuove tecnologie non possiamo sottrarci al fascino delle novità e, c’è da scommeterci, che nasceranno presto provetti registi con Periscope che manderanno in Rete il lecito e l’illecito, alla faccia della privacy di grandi e piccini. Arrivati a questo punto vien da chiedersi: meglio starci o non starci in Rete? Meglio esistere con un profilo oppure vivere solo sotto il cielo vero, fatto d’aria e di luce? La risposta è facile. Molto meglio esserci. Mi spieranno pure, e se ne sono consapevole magari sto un pò attento, ma la Rete è il mondo delle possibilità infinite, privarsene sarebbe un delitto. Meglio imparare a squazzarci bene, muniti di strumenti d’avanguardia e poi andare, correre verso il futuro che verrà. Veloce e vasto sempre di più.
In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno
Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120 Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile (ad interim)
Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 13 aprile 2015 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
4 Argomento del mese SALUTE E ALIMENTAZIONE Nella nostra regione un bambino su quattro presenta dei problemi legati al peso, in maggioranza si tratta di casi non gravi, risolvibili con il ricorso a corrette abitudini alimentari e ad una regolare attività fisica. Uno studio della Fondazione Zancan fornisce ulteriori elementi utili per mettere a punto le strategie più efficaci per i ragazzi
Bambini sovrappeso, “sono
di Martina Celegato
Il Veneto è fra le regioni con le percentuali più basse ma non va distolta l’attenzione
La Fondazione ha preso in esame le risultanze dei “bilanci di salute” di 248 bambini
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l Veneto è tra le Regioni italiane con la percentuale di bambini in eccesso di peso più bassa, ma non bisogna distogliere l’attenzione perché il problema coinvolge pur sempre quasi un quarto della popolazione infantile. Nella nostra regione infatti il 25 per cento dei bambini presenta problemi di peso: in maggioranza si tratta di casi di sovrappeso, quindi non gravi e legati per lo più ad una corretta alimentazione e alla pratica regolare di qualche attività fisica. Poiché le abitudini alimentari scorrette possono favorire l’aumento di peso, da sempre sono oggetto di un’attenzione particolare e di iniziative di studio e sensibilizzazione. La partenza a breve dell’Expo 2015 ospitato proprio dall’Italia ha dato senza dubbio una forte spinta alla sensibilizzazione verso l’alimentazione nel suo complesso in particolare con attività mirate di educazione alimentare che puntano alla consapevolezza verso una corretta alimentazione che includa al suo interno le giusti dosi di frutta e verdura, proteine e carboidrati e che permetta di conoscere, senza paura o infondati timori anche particolari patologie legate all’alimentazione come celiachia (intolleranza al glutine sempre più diffusa anche fra i bambini ma che può manifestarsi anche in età adulta) e diabete (patolo-
giornAtA dellA SAlute i dAti regionAli
Un adulto veneto su tre pesa troppo
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a giornata mondiale dedicata alla Salute, il 7 aprile scorso, quest’anno ha posto l’attenzione sulla sicurezza alimentare. Oltre che un momento per proporre le nuove iniziative in calendario anche l’occasione ideale per fare il punto delle situazione nella regione che si presenta sostanzialmente in linea con i dati nazionali ossia “Per il 57% la popolazione veneta tra 18 e 69 anni risulta normopeso; il 30% è sovrappeso; il 10% è obeso; il 3% sottopeso. Molto meglio, e la cosa è rilevante, va per i bambini: il 75% di loro è normopeso; il 17% è sovrappeso; il 5% è obeso (l’1% in forma severa) l’1% è sottopeso.” Intenso è l’impegno della regione attraverso tutte le ULSS a favore della sensibilizzazione e diffusione delle iniziative volte all’educazione alimentare che comincia dai banchi di scuola. Ma non solo. La finalità prima della giornata è stata la sicurezza alimentare che coinvolge direttamente i Governi in termini di salubrità e controlli degli alimenti con l’invito a mettere in atto delle politiche condivise volte a migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare. La sicurezza alimentare, tema molto a cuore ai vertici delle regione Veneto, fa parte di un articolato programma che si articola e si dirama a partire dalla prevenzione primaria per poi passare a quella secondaria e terziaria, attraverso tutte le tematiche che riguardano la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, nelle seguenti tre azioni: promozione della salute in ambito nutrizionale, consulenza dietetico-nutrizionale, ristorazione collettiva. M.C.
gia molto nota ma che in molti casi non si conosce nei dettagli). Bandiera dell’impegno dell’Italia, e in particolare dell’istruzione italiana, verso una corretta alimentazione è il progetto “Frutta nelle scuole” che prevede la somministrazione di una porzione di frutta fresca a tutti i bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado. Un’ottima iniziativa che mette in luce una delle problematiche più diffuse nella società moderna ossia l’obesità che coinvolge un’ampia percentuale di bambini e adolescenti, 1 su 4 nella provincia di Padova come emerge dallo studio Crescere condotto dalla Fondazione Zancan, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “I dati si riferiscono a un campione di 248 ragazzi che si sono sottoposti ad approfonditi esami da parte dell’Azienda Ulss 16 nell’ambito dei “bilanci di salute”. Si tratta di monitoraggi periodici in cui vengono misurati peso, altezza, circonferenza addominale, composizione corporea, sviluppo puberale, volumi polmonari ecc.” affermano i ricercatori. “I dati dello studio evidenziano una frequenza dei ragazzi in sovrappeso/obesi (in base al calcolo dell’indice di Cole
e utilizzando le tavole della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) maggiore nei maschi rispetto alle femmine: rispettivamente 32,5% e 17,2%. Le percentuali riscontrate nel nostro studio sono pressoché in linea, e dunque vanno a confermare, i dati raccolti nel 2010 dal sistema di monitoraggio nazionale sui bambini Italiani in età scolare.” La ricerca oltre ad avere uno scopo statistico inevitabilmente mette in luce delle problematiche che portano all’attuazione di iniziative e progetti che coinvolgono sia la Uls 16 che altri enti impegnati nell’educazione dei ragazzi come scuole e associazioni operative nel territorio. “Controllare annualmente i ragazzi del progetto “Crescere” ha permesso anche di individuare precocemente alterazioni migliorabili con un’attenta e precoce diagnosi: pensiamo ai paramorfismi del rachide, alle scoliosi o anche alle cattive abitudini alimentari (una non corretta distribuzione dei pasti, l’uso eccessivo di merendine o snacks, la non assunzione di frutta e verdura…).” Un impegno, quello dell’alimentazione alimentare, che fortunatamente sta entrando a far parte di tutte le politiche giovanili e non solo che sicuramente vedrà una progettualità mirata anche nei prossimi anni.
Argomento del mese 5 Maurizio Schiavon, partner dello studio
i maschi a rischiare di più” Bassa Padovana L’Uls 17 promuove un “pacchetto” di proposte per tutte le età
L’educazione alla salute entra in classe di Nicola Stievano
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a corretta alimentazione si impara a scuola: può sembrare un’ovvietà ma è proprio così. Non è un caso che ogni anno vengano proposti progetti e occasioni per invitare i ragazzi a consumare più frutta e verdura o a anche a sedersi a tavola con maggiore consapevolezza. Il punti deboli nelle scelte alimentari purtroppo non mancano. In Veneto, stando agli ultimi dati, il 5% dei bambini salta la prima colazione, il 32% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine) e il 46% fa una merenda di metà mattina non adeguata. Non è finita. I genitori dei bambini tra gli 8 e i 9 anni riferiscono che il 31% dei bambini consuma frutta 2-3 volte al giorno; il 27% una sola porzione al giorno. Per quanto riguarda la verdura i genitori riferiscono che il 25% dei bambini ne consuma 2-3 volte al giorno, il 34% solo una volta al giorno. Ecco allora che l’attività di formazione sul territorio è irrinunciabile. Non è un caso che da oltre un decennio l’Uls 17 della Bassa Padovana metta in campo un pacchetto di proposte di educazione alla salute rivolte al mondo della scuola. Si tratta di iniziative progettate e realizzate da gruppi di lavoro che vedono coinvolti operatori di diversi servizi dell’azienda sanitaria e con diversa professionalità. Il tutto viene raccolto ed elaborato nella pubblicazione “InformaScuola”, realizzata dal Seps, il Servizio Educazione e Promozione della Salute e distribuita in formato digitale (dal sito www.ulss17.it) a tutte le scuole. “Il nostro target privilegiato - spiegano i responsabili del progetto - è la scuola con l’obiettivo di sviluppare una cultura orientata alla promozione della salute, offrendo anche l’opportunità di sperimentare “scelte salutari” attraverso lo sviluppo di programmi studiati appositamente per il target giovanile e il coinvolgimento degli adulti significativi come insegnanti, educatori e genitori”.
la parola all’esperto
“Non dobbiamo rassegnarci” M
aurizio Schiavon, responsabile della struttura semplice U.O. di Medicina dello Sport e delle Attività Motorie dell’Ulss 16 - partner dello studio Crescere -, analizza i dati relativi all’obesità emersi durante le analisi nell’ambito dei “bilanci di salute”. I dati che emergono dallo studio devono preoccupare? “Pur essendo in linea con studi sulla popolazione italiana di pari età non possiamo dichiararci “rassegnati” e dobbiamo purtroppo rilevare che la tendenza al sovrappeso/ obesità è ormai consolidata anche in Italia e nel Veneto. Se già fin dalla preadolescenza sono presenti questi fattori di rischio, dobbiamo attenderci un peggioramento dello stato di salute generale della popolazione nei prossimi anni, se non troviamo motivazioni e interventi per modificare lo stile di vita dei nostri ragazzi”. I dati del campione sono coerenti con la situazione generale in Veneto? “La caratteristica dello studio “Crescere” (www.crescerebene.org) è proprio il metodo statistico di campionamento dei ragazzi residenti nella nostra area geografica (sono coinvolti 85 comuni della provincia di Padova e il comune di Rovigo, ndr), per cui i dati raccolti riflettono in maniera precisa la situazione attuale e rappresentano l’intera popolazione con le stesse caratteristiche. Pertanto, l’allarme che ci viene dai dati raccolti è allargabile alla nostra area geografica, Veneto compreso, con minime variazioni locali”. Cosa possono fare le famiglie per migliorare lo stato fisico dei ragazzi? “Con la partecipazione a “Crescere” le famiglie hanno la possibilità di conosce- “Sono sufficienti re l’effettiva situazione dei propri figli e piccole variazioni: vengono sensibilizzate alla necessità del più frutta e “cambiamento”. Migliorare lo stato fisico verdura, meno dei propri figli è auspicabile e sopratutto tv e più sport” non è impossibile: con piccole variazioni del regime alimentare (più frutta e verdura e meno “schifezze”), con attenzione a quello che si offre ai nostri ragazzi anche per il tempo libero (più attività fisica e meno sedentarietà, Tv, videogiochi) si può modificare lo stile di vita e questo si riflette sulla composizione corporea e sulla salute”. Quanto conta una costante attività fisica a quell’età? “Proprio nella fase dello sviluppo, quando ossa, muscoli, polmoni, cuore e cervello stanno crescendo, diventa molto importante stimolarli con una sana attività fisica. Praticare uno sport con continuità avrà benefici sicuri: postura corretta, masse muscolari simmetricamente toniche, migliore mobilità articolare. E ancora, gittata cardiaca più valida, frequenza cardiaca inferiore a parità di sforzo e con un rapido recupero dopo sforzo. Infine, aumento della massa magra (muscoli) con riduzione di quella grassa (adipe) favorendo un calo di peso se in eccesso e un miglior rapporto peso/altezza”. Perchè è importante lo studio Crescere e quale il ruolo dell’Ulss? “È il primo studio longitudinale nella nostra popolazione sull’accrescimento nel periodo prepuberale e puberale: il campione verrà seguito per 8 anni nel periodo più delicato della crescita quando è ancor possibile, con interventi mirati, aggiustare il tiro e determinare modifiche utili a crescere bene. Il ruolo dell’Azienda Ulss 16 di Padova e in particolare della sua Medicina dello Sport e delle Attività Motorie è di controllare annualmente i ragazzi che hanno aderito permettendo di individuare alterazioni migliorabili con un’attenta e precoce diagnosi: pensiamo a questa età ai paramorfismi del rachide, alle scoliosi o anche alle cattive abitudini alimentari”.
6 Conselve Assistenza Verso l’aggiudicazione della gara alla Spa “Sereni Orizzonti”
In breve
Colpo di scena alla Rsa
Dopo 37 anni di gestione in convenzione la Casa di Riposo “Beggiato” rischia di essere esclusa di Nicola Stievano
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erremoto” alla Casa di Riposo “Beggiato” dopo l’esito della gara d’appalto per la gestione della Residenza sanitaria assistita all’ospedale di Conselve, servizio che dopo 37 anni di convenzione diretta potrebbe passare di mano visto che all’apertura delle buste l’offerta migliore è stata quella della “Sereni Orizzonti” di Udine, la società che sta costruendo la casa di riposo a Bovolenta e ne gestisce molte altre in tutta Italia. Un vero e proprio colpo di scena per Conselve e la “Beggiato” che potrebbe essere costretta a lasciare il servizio dopo decenni. Una volta verificata l’offerta l’Uls procederà con la delibera di affidamento ma potrebbero esserci ulteriori sorprese e altre carte bollate. Gianfranco Zogno, presidente “Beggiato”, ha l’intenzione di verificare ogni passaggio prima di considerare la “perdita” della Rsa. Finora la casa di riposo conselvana ha gestito in regime di convenzione la struttura che accoglie 59 ospiti non autosufficienti nei due piani dell’ospedale e che impiega 47 dipendenti. “Se ci saranno i presupposti faremo ricorso contro l’esito della
Futuri imprenditori, sei lezioni Sei incontri gratuiti per futuri imprenditori, sei serate, ogni martedì e giovedì dalla seconda metà del mese di aprile dalle 20 alle 22 in sala Dante, per dare tutte le “dritte” utili a chi vuole realizzare un’idea di impresa. L’iniziativa è della Camera di Commercio di Padova in collaborazione con il Comune. Le lezioni, tenute da esperti, affronteranno gli aspetti pratici dell’avvio di una nuova azienda, dagli adempimenti ai finanziamenti disponibili, il rapporto con banche e clienti, il business plan. Spazio anche alle testimonianze imprenditoriali dalla viva voce dei protagonisti. Iscrizioni e informazioni sul sito www.pd.camcom.it, tel. 049 8208332.
La sfida di Cristina Sturaro
La “Beggiato” ha gestito la residenza socio assistenziale gara d’appalto per la gestione della Rsa in ospedale. Stiamo aspettando una risposta dal nostro avvocato”. Prima della scadenza dell’accordo l’Uls 17 aveva indetto la gara d’appalto per l’affidamento della gestione. La “Beggiato”, sottolinea Zogno, aveva ottenuto un punteggio più alto nella valutazione tecnico - qualitativa del progetto in gara ma è stata superata sul fronte economico. “Noi abbiamo fatto proposta che ritenevamo equa, considerati i costi che dobbiamo sostenere - prosegue il presidente - ma
l’altra società ha offerto all’Uls una cifra molto più alta, quasi 230 mila euro l’anno rispetto ai nostri 135 mila. Il problema che abbiamo già fatto presente è che nel confronto sul piano economico noi partiamo comunque svantaggiati perché siamo equiparati ad un ente pubblico. Per noi l’Iva e l’Irpef sono un costo”. La gestione della Rsa sarà in capo alla “Beggiato” fino al 31 maggio, dopodiché, salvo colpi di scena, dovrebbe iniziare il passaggio delle consegne. Anche i sindacati esprimono preoccupazione per le sorti dei 47 lavoratori della Rsa.
Cristina Sturaro, 55 anni, sposata e madre di due figlie, logopedista al servizio per l’età evolutiva e neuropischiatria infantile dell’Uls 17 a Conselve e Monselice è la candidata del Pd per le elezioni regionali. Nel 2008 è entrata in consiglio comunale e da tre anni è segretaria di circolo del Pd. Si è occupata soprattutto di sociale, educazione, cultura e tutela ambientale. “Era da molti anni che il nostro territorio chiedeva di esprimere un proprio rappresentante a livello regionale. Ho dato la mia disponibilità facendomi forza dell’entusiasmo all’interno dei circolli per questa opportunità”.
Martinello: “poca trasparenza” Il caso del dipendente licenziato in tronco con la pesantissima accusa di aver sottratto alle casse dell’Unione decine di migliaia di euro offre lo spunto al Movimento 5 Stelle di Conselve per sottolineare che vi sono anche delle responsabilità politiche da parte degli amministratori, soprattutto sul fronte del mancato controllo e della scarsa trasparenza nella gestione dell’ente pubblico. “Non sarebbe così peregrino chiedersi come sia possibile, in tutti questi anni, - afferma Luca Martinello, portavoce del Movimento - che non ci si sia mai accorti di nulla. Quanto è successo non può essere certo considerato un fulmine a ciel sereno, bensì l’emersione di un modo poco trasparente di amministrare”-
4 milioni per le nuove condotte
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uattro milioni di euro per rimettere a nuovo le condotte idriche nel conselvano. E’ partuito infatti il secondo intervento all’interno del progetto generale di Centro Veneto Servizi, nello specifico per sostituire la condotta idrica esistente lungo la strada provinciale 92, in via Vittorio Emanuele II a Bagnoli di Sopra e via del Santo ad Anguillara Veneta. Si tratta di un cantiere particolarmente urgente per la popolazione. La condotta esistente in cemento-amianto, infatti, risale addirittura al 1954: è ormai vetusta e ammalorata. Soffre quindi di sistematiche rotture, con fuoriuscite in pressione di notevoli quantità di acqua. I continui guasti hanno procurato, negli ultimi anni, numerose perdite lungo la SP. 92 Conselvana, strada molto trafficata, determinando cedimenti pericolosi della stessa sede stradale. Inoltre le rotture della rete idrica su questa tratta hanno spesso creato disagi per la popolazione del territorio, che ha dovuto fare i conti con improvvise sospensioni della fornitura di acqua, anche della durata di alcune ore. Il progetto prevede la posa di tubazioni in ghisa per una lunghezza di circa 2,2 Km, realizzando in questo modo la nuova condotta adduttrice. Inoltre per l’attraversamento degli scoli è previsto l’utilizzo di tubazioni in acciaio per 112 metri lineari. La posa della nuova linea avverrà lungo la scarpata adiacente la pista ciclabile e in parte lungo la stessa strada provinciale 92. Una volta completati i lavori, si andrà a dismettere la linea esistente. I lavori sono stati ufficialmente avviati nei giorni scorsi
Giuseppe Mossa e l’intervento dovrà essere concluso entro 150 giorni. Il cantiere avrà un costo complessivo di 450.000 euro. Tutto l’intervento è a carico del Centro Veneto Servizi. “Siamo molto soddisfatti di poter finalmente mettere mano a questo cantiere” commenta il Presidente di Centro Veneto Servizi, Giuseppe Mossa. “Un intervento che non poteva più aspettare, sicuramente molto atteso dalla popolazione, dalle imprese e dagli amministratori dell’area interessata. Grazie alla nuova condotta ci potremo liberare dal peso dei frequenti interventi per riparazioni urgenti su questo tratto”. Si tratta del secondo intervento sulla condotta tra Anguillara Veneta e Conselve. Un primo cantiere è stato completato nei primi mesi del 2014, con la sostituzione di un tratto di 1,5 Km sempre tra Anguillara e Bagnoli, per un costo di 200.000 euro. Sarà invece avviato entro l’anno il terzo stralcio dei lavori su questa condotta, che permetterà di completare il rifacimento della linea fino al centro di Bagnoli di Sopra, per un altro chilometro e mezzo.
8 Conselve L’Ente finisce a pezzi Subito dopo Pasqua l’uscita di Agna, Arre e Bagnoli
Unione ridotta a due Comuni di Nicola Stievano
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Solo Conselve e Terrassa hanno scelto di proseguire la gestione associata di servizi e personale
a dissoluzione dell’Unione del Conselvano si è completata subito dopo Pasqua quando nell’ente sono rimasti i soli due Comuni di Conselve e Terrassa. Sono usciti in contemporanea Agna, Arre e Bagnoli di Sopra, i cui consigli comunali hanno approvato il recesso anticipato, previsto dallo statuto dopo le modifiche chieste dagli stessi sindaci intenzionati a lasciare. Si completa così la disgregazione dell’Unione passata in in un mese dai sette Comuni originari agli attuali due, gli unici intenzionati a proseguire sulla strada della condivisione di personale e servizi. I primi ad andarsene dopo molte polemiche sono stati Bovolenta e Candiana. La situazione è precipitata a fine marzo quando Conselve e Terrassa, intenzionati a mantenere l’Unione, hanno forzato la mano affinché i Comuni che avevano annunciato di andarsene lo facessero al più presto per non bloccare l’attività dell’ente. Preoccupati i sindacati per le condizioni di lavoro dei dipendenti in questo periodo di estrema incertezza. Esiste il serio rischio che i finanziamenti previsti dalla Regione per favorire la creazione dell’Unione del Conselvano, se ricevuti, dovranno essere restituiti per fare un esempio”. quando sarà ufficializzato il fallimento e potrebbe “La posizione – dichiarano Rosanna Bettella e trattarsi di circa 400.000 euro. Con il rientro dei Ivana Fogo dello Spi – è scettica sulle Unioni menlavoratori nei rispettivi Comuni occorrerà avviare tre è favorevole alle fusioni, che garantiscono veri una procedura burocratica che rischia per bloccare risparmi e l’ottimizzazione dei servizi. Sicuramente gli stipendi per dei mesi, denunciano i rappresentanti però la strada da percorrere non è quella di tornare sindacali. alla logica dei piccoli comuni, “Si tratta – dichiara Pao- Preoccupazione che ormai non hanno le risorse la Fungenzi della Fp Cgil – di fra i rappresentanti per stare in piedi da soli. E’ una un clamoroso fallimento della sindacali strada non conveniente e non politica, che sarà però pagato per la gestione consentita dalla legge”. dalle famiglie che vivono nei 7 del personale “La responsabilità – seComuni dell’Unione e dai lavocondo Franco Maisto della Fp ratori. Ci sono uffici che hanno accumulato 15 mesi Cisl – è dei Comuni del Conselvano che per mesi di ritardi nelle pratiche e questa situazione non potrà non ci hanno ascoltato e non hanno tenuto fede a che peggiorare. Non c’è alcuna certezza sui fondi nessuna delle promesse fatte alla cittadinanza. Il destinati ai dipendenti per i quali in questi mesi non progetto sta crollando su se stesso perché mancava sono stati conteggiati gli straordinari e le ferie, solo un disegno e il minimo di organizzazione necessaria.
SCUOLA
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Una delle passate sedute dell’ormai superato Consiglio dell’Unione visto che ora solo Conselve e Terrassa ne fanno parte
Siamo di fronte al più brutto esempio di Amministrazione pubblica del Veneto”. Michele Magrini, della Uil Fpl ha insistito sulla “necessità stabilita dalla legge di una massa critica di cittadini e di una determina estensione territoriale per avere diritto alle sovvenzioni previste dalla legge. Il Sindacato ha dato la massima disponibilità a collaborare, ma sono rimasti inascoltati tutti i nostri appelli ad essere coinvolti per dare una mano ad affrontare e risolvere i problemi”. “Abbiamo chiesto un incontro – ha concluso Francesca Pizzo della Cisl – al Prefetto e all’Assessore regionale, ai quali vogliamo chiedere delucidazioni su quali siano le conseguenze cui incorreranno i Comuni violando la legge Del Rio. E organizzeremo un’assemblea con i cittadini per illustrare loro i rischi di disservizi ai quali vanno incontro e per ascoltare le loro preoccupazioni”.
Editoriale
Lavoro: nuove strade, nuova gente segue da pag. 1 Lo raccontiamo spesso nel nostro giornale, lo facciamo anche questa volta affrontando proprio il tema del lavoro. Un tasto che dire dolente è dir poco in una regione come la nostra che solo cinque anni fa contava un tasso di disoccupazione del 3,5% e che oggi segna il 7,7%. 96 mila posti di lavoro persi. Ma i dati non sempre parlano chiaro. Raccontano meglio qual è la realtà dei fatti le storie tragiche degli imprenditori che hanno perso tutto, a volte, anche la vita. E’ famoso il drammatico record degli imprenditori suicidi che vanta la nostra Regione in Italia. Cancelli chiusi, serrande abbassate che lasciano fuori gli operai, i dipendenti e chi lavora nell’indotto. Un domino tremendo da raccontare e da vivere. Cosa ha fatto chi governava in Regione in questi cinque anni per cambiare le cose? Se chiedi alla gente, quella ti risponde “niente”, “poco”. Chi invece, ha amministrato esibisce i dati, nero su bianco e, soprattutto, il conto dei soldi spesi. Perché “carta canta”! Il Veneto ha speso quasi un miliardo di euro per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro. Non poco! Precisamente 872 milioni in ammortizzatori in deroga dal 2010 ad oggi, per 36mila aziende e oltre 290 mila lavoratori. Altri 16 milioni di euro sono stati investiti per aiutare altre 4.500 imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, e i lavoratori che, invece di stare a casa in attesa di tempi migliori hanno preferito darsi da fare nei loro comuni e impiegarsi in lavoretti di pubblica utilità. A loro la comunità deve molti grazie. Darsi da fare. Mai poltrire. Un modo di pensare che è tutt’uno con il Dna dei veneti che non sono in grado “de stare senza far gnente!”. Ma la politica non può ridursi a limitare i danni, a salvare il salvabile. La politica con la P maiuscola deve rilanciare e guardare più in alto della soglia del possibile. Se no a che serve? Se non è così hanno ragione tutti quelli che il 31 maggio prossimo non si recheranno alle urne. La lotta contro la crisi si vince con le idee, la buona volontà e la concretezza di ciò che è possibile fare per la collettività e per i singoli, per le imprese e per gli operai. Ai politici chiediamo questo: parlateci di cose possibili. Tenetevi il resto. Tenetevi il racconto di quanto siete stati bravi a fare meglio di Lombardia e Emilia Romagna nel frenare la disoccupazione. Che forse non siete stati voi, ma i nostri capitani d’impresa! Tenetevi la demagogia su quanto è colpevole il Governo. Tenetevi le scuse su come non siete riusciti a risparmiare tagliandovi vitalizi e stipendi. Tenetevi anche le ricette facili: “cancello quello e con ciò che risparmio faccio quell’altro”. Perché le grandi imprese si realizzano insieme a molti attori non con fughe in solitaria. Rendeteci facile aprire un’impresa, aiutateci ad entrare nel mondo del lavoro, garantiteci una fiscalità adeguata per stare in piedi e noi risponderemo al meglio. Vogliamo lavorare e tanto, come da buoni veneti abbiamo sempre fatto”.
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Due ore di botta e risposta con il progetto “Il carcere entra a scuola”
FACCIA A FACCIA TRA GLI STUDENTI DELLE MEDIE E ALCUNI DETENUTI
ue ore di intenso faccia a faccia con la realtà quotidiana del carcere. Oltre 120 ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado “Nicolò Tommaseo” hanno incontrato il mese scorso alcuni detenuti del carcere “Due Palazzi” di Padova e gli operatori culturali del penitenziario. L’incontro si è svolto nell’ambito del Progetto “Il carcere entra a scuola”, promosso dalla locale istituzione scolastica.
Erano presenti, con i ragazzi e i loro insegnanti, i detenuti o ex detenuti Andrea, Bruno ed Erion; Ornella Favero, giornalista direttrice della rivista “Ristretti Orizzonti”, referente esterna del Progetto, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “N. Tommaseo” di Conselve prof. Massimo Bertazzo e la docente referente del progetto prof.ssa Michela Paola Russo. I detenuti hanno parlato agli studenti del loro
passato, presente e futuro con franchezza. Ornella Favero ha ricordato ai ragazzi che si finisce in carcere anche per reati non necessariamente gravi: “Basta una disattenzione in scooter, magari dopo aver bevuto un po’ troppo, per rovinare la vita di altri e la propria”. Per i ragazzi delle medie una giornata senz’altro intesa, segnata da testimonianze “forti”, di quelle che restano bene impresse e Un momento dell’incontro in sala Dante contribuiscono a far riflettere.
Ambiente 9 La novità L’Uls 17 si conferma centro regionale di primo livello
Battaglia contro l’icuts
Attivata l’unità di emergenza per le prime cure con 6 posti letto di terapia sub-intensiva di Nicola Cesaro
A sinistra il direttore sanitario Barra con Sandro Guzzon
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i chiama in gergo “stroke unit” ed è l’unità di emergenza per curare l’ictus. Con l’avvento del nuovo ospedale “Madre Teresa”, l’Usl 17 ha fatto sicuramente un balzo avanti nella risposta a questa particolare patologia, rafforzando l’organizzazione e la dotazione di questa particolare unità d’emergenza. L’Usl 17 già in passato era uno dei centri regionali di primo livello per il trattamento degli ictus, ma con il passaggio al nuovo ospedale di Schiavonia ha compiuto un ulteriore progresso in questo ambito specifico: si tratta dell’istituzione dei 6 posti
Conselve
letto di terapia sub-intensiva, che rivestono un ruolo particolare nel trattamento dei pazienti colpiti da ictus. “È una struttura cogestita da neurologi e rianimatori - spiega il dottor Sandro Guzzon, direttore dell’Uco di Neurologia - secondo un modello di integrazione delle competenze che non ha eguali in Italia al momento. In questa prospettiva va sottolineata anche la vicinanza, in terapia sub-intensiva, dei pazienti neurologici e di quelli cardiologici, che ci porta a lavorare fianco a fianco anche con i nostri colleghi di Cardiologia, per un’assistenza ancora più
completa e multidisciplinare”. La nuova terapia sub-intensiva, comunque, è il fiore all’occhiello di un’organizzazione più ampia e complessa: “Si comincia dal Pronto Soccorso - prosegue Guzzon - dove il personale è stato specificamente formato per il riconoscimento rapido dei sintomi dell’ictus e dove vengono applicate procedure dedicate per minimizzare i tempi di diagnosi: in questo senso un ulteriore importante beneficio si è avuto proprio con il nuovo pronto soccorso, in quanto è dotato di una diagnostica dedicata, sempre dispo-
riABilitAzione, tutto oK ASSunto il perSonAle
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all’inizio del mese è tornata la normalità nel reparto di Riabilitazione al monoblocco di Conselve. Sono stati assunti i sette operatori da parte della cooperativa Eurotrend di Biella, vincitrice dell’appalto bandito dall’Uls 17, che subentrerà nella gestione del servizio alla Cooperativa Now, assorbendo
nibile e senza bisogno di spostare il paziente”. “In ogni caso – continua Guzzon - va sottolineato come la riabilitazione faccia parte integrante del processo di gestione del paziente: già entro 48 ore dal ricovero il paziente viene visitato dal fisiatra, per definire il percorso di riabilitazione che per obiettivi, tempi e modalità è sempre personalizzato. La riabilitazione inizia già in reparto a Schiavonia, non appena possibile, e successivamente può proseguire con un ricovero a Montagnana o Conselve oppure anche in regime ambulatoriale”.
anche le altre 12 persone già impegnate in reparto. Il servizio di Riabilitazione dell’ospedale di Conselve è stato esteso ad altri due piani del monoblocco al termine di una radicale ristrutturazione che permetterà di aumentare i posti letto e le prestazioni rivolti ai pazienti di tutta l’Uls e non solo. Un potenziamento atteso da tempo per un reparto d’eccellenza nella cura e nel recupero funzionale dei pazienti reduci da delicati interventi chirurgici o da incidenti. Un piccolo colpo di scena aveva sollevato
Ogni anno l’equipe dell’Usl 17 assiste circa 500 pazienti colpiti da ictus, per il 60% uomini e il 40% donne, e se la mortalità oggi riguarda fortunatamente una percentuale ridotta (circa il 10%), la vera sfida riguarda la qualità di vita del paziente dopo le dimissioni: attualmente in oltre il 50% dei casi si registra un recupero più che soddisfacente, mentre circa 40% riporta delle disabilità improntanti, anche se di vario grado. Su questi numeri, con il nuovo ospedale, l’Usl 17 si attende di registrare un ulteriore miglioramento.
qualche preoccupazione fra i lavoratori quando una ditta che aveva partecipato all’appalto per la gestione del servizio aveva presentato ricorso al Tar Veneto chiedendo la sospensiva. Invece poco prima della fine del mese il tribunale amministrativo ha stabilito che “non ricorrono le condizioni per concedere la misura cautelare richiesta” e ha fissato la discussione del ricorso al 24 giugno. Pertanto la ditta vincitrice ha potuto procedere con le assunzioni già programmate ed entrare in reparto.
10 Tribano Emergenza lavoro A Tribano e Curtarolo preoccupazione per i timori di chiusura dei punti vendita
Mercatone Uno, tante incognite Il gruppo è stato commissariato dal ministero, i sindacati vogliono garanzie per tutti i lavoratori di Nicola Stievano
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reoccupazione e ansia fra i dipendenti delle due sedi padovane del Mercatone Uno di Tribano e Curtarolo, coinvolte nella maxi svendita con forti sconti su tutta la merce esposta. Il timore che questa operazione sia il primo passo verso la chiusura dei due negozi serpeggia fra i 29 dipendenti di Tribano e i 43 di Curtarolo ai quali per settimane non era stato comunicato nulla di ufficiale sul destino dell’azienda presente con 79 punti vendita in tutta Italia.Subito dopo Pasqua è arrivata la notizia che molti si aspettavano. Il Ministero dello Sviluppo economico, è stato firmato dal Ministro Guidi il provvedimento che ammette il Gruppo Mercatone Uno alla procedura di Amministrazione Straordinaria, con la conseguente nomina di tre commissari straordinari (Vincenzo Tassinari, Ermanno Sgaravato e Stefano Coen). Si tratta dell’applicazione della legge Marzano, che prevede questo tipo di intervento per imprese con oltre 500 dipendenti e più di 300 milioni di debiti. “Si tratta di un passo avanti – hanno dichiarato Cristian Vicoletti, Daniele Salvador, Fabio Paternicò delle segreterie provinciali della Filcams Cgil Padova/Fisascat Cisl/ Uiltucs - rispetto alla procedura di concordato preventivo. Ci auguriamo che il Governo segua con la massima attenzione possibile il destino di un’azienda che impiega in tutto il Paese centinaia e centinaia di lavoratori. Attendiamo un piano
L’EVENTO Comitato Festeggiamenti
san luca fa festa per la sopressa
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aranno tre giorni di festa quelli che il Comitato Festeggiamenti di San Luca ha pensato per “La Festa della Sopressa”, tradizionale appuntamento di primavera in questa località immersa nel verde della campagna. L’appuntamento è per il 25, 26, 27 aprile prossimo. Ogni sera la cucina sfornerà primi piatti davvero prelibati e secondi in cui a farla da padrone sarà la sopressa “de casada”. Il tutto si svolgerà all’interno del capannone coperto, che in caso di basse temperature sarà riscaldato. Il menù spazia tra farfalle di primavera, pappardelle, fagioli, grana, uova, polenta, fiumi di ottimo vino locale e naturalmente chili di ottima soppressa. Lo stand gastronomico sarà aperto tutte le sere. C.L.
industriale all’altezza della tradizione dell’azienda, in grado di tutelare innanzitutto l’occupazione. Solo nella nostra provincia lavorano nelle sedi di Curtarolo, Noventa padovana e Tribano 75 dipendenti”. La sede di Noventa Padovana non è a rischio perché si tratta di un nuovo punto vendita mentre il problema si pone sia a Tribano che a Curtarolo dove è stata avviata la svendita promozionale proprio per svuotare il negozio e anche il magazzino. Cosa che sta accadendo a Tribano mentre i lavoratori si chiedono che ne sarà di loro quando il negozio rimarrà vuoto. “Continueremo la nostra mobilitazione in difesa dei lavoratori - aggiungono i rappresentanti sindacali - fino a quando la situazione non si normalizzerà con la vendita ad un’acquirente in grado di investire sul futuro dell’azienda. Dopo i tantissimi disoccupati causati dalla crisi economica di questi anni nel nostro territorio, non possiamo permetterci la chiusura di un’impresa così importante, in cui sono impegnate persone con una eccellente professionalità che hanno sempre fatto fino in fondo, con passione e dedizione, il loro lavoro. Per questo ci auguriamo che anche le Istituzioni locali, i comuni interessati e innanzitutto la Regione, si mobilitino a difesa della presenza di Mercatone Uno nel nostro territorio e nelle altre province venete”.
Politica Il gruppo consiliare “Tribano Rinasce”
“Lavoriamo al dialogo per affrontare i problemi”
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n gruppo di minoranza, in un piccolo comune come Tribano, non può limitarsi a criticare le azioni degli altri, ma deve essere capace di proporre soluzioni alternative ai problemi sollevati. E’ questo lo spirito che nelle ultime settimane sta animando l’azione del gruppo consiliare “Tribano Rinasce”, rappresentato nel consiglio comunale di Tribano da Massimo Cavazzana, ormai un veterano, e Mattia Masola, il più Masola – garantendo la registrazione delle giovane dei consiglieri comunali a Tribano. sedute del consiglio, perché tutti i cittadini Sono diverse le proposte presentate nell’ul- possano avere conoscenza delle decisioni timo periodo, frutto dell’ascolto dei cittadi- adottate, e finalmente è stata costituita la ni, con i quali non è mai mancato il contatto prima commissione, nella quale stiamo già ed il dialogo. “Negli ultimi mesi – spiega lavorando.” “Auspichiamo che il dialogo Cavazzana – abbiamo presentato alcune fra le diverse parti politiche possa portare iniziative in materia di buoni frutti, per il bene associazionismo, chie- Massimo di tutto il paese. Per il dendo di fare chiarez- Cavazzana e futuro, vorremmo una za in particolare sulla Mattia Masola maggiore attenzione gestione degli spazi, spiegano l’attività ai problemi delle dima non solo: abbiamo del gruppo pendenze: troppi giochiesto una modifica vanissimi, anche nel del regolamento per l’asilo nido, che attual- nostro territorio, sono vittime inconsapevoli mente non prevede nessuna riduzione delle di questi vizi, come ci dicono i dati rilevarette, nemmeno in caso di assenza prolun- ti dalle istituzioni. Serve lo sforzo di tutti gata per più settimane, ed abbiamo insistito per intervenire su questa piaga sociale.” Il affinché venisse costituita la Commissione gruppo è sempre disponibile ad ascoltare le Regolamenti. Abbiamo, però, mantenuta opinioni dei Tribanesi, che possono interaferma la nostra opposizione in materia di gire via mail all’indirizzo tribanorinasce@ tributi e gestione dei rifiuti!” “Abbiamo gmail.com e tramite facebook alla pagina già ottenuto qualche risultato – prosegue Tribano Di la tua. C.L.
Ansia per la sorte del Mercatone Uno a Tribano
SOCIALE I volontari sono venticinque
protezione civile sempre in attività
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ontinua l’attività di aggiornamento del gruppo comunale di protezione civile di Tribano, che conta circa venticinque volontari, che devono essere sempre preparati e pronti ad intervenire nelle occasioni di emergenza, proprio quando è richiesto il loro apporto. “Anche quest’anno parteciperemo a varie esercitazioni e faremo i richiami dei corsi seguiti dai volontari – afferma il coordinatore del locale gruppo di protezione civile, Bruno Brasolin – a settembre abbiamo in programma un’esercitazione a livello distrettuale, che coinvolgerà tutti i gruppi comunali di protezione civile del distretto del conselvano, di cui facciamo parte. A marzo una nostra delegazione ha partecipato ad un meeting regionale”. Il gruppo comunale di protezione civile oltre a garantire il proprio intervento nelle situazioni di emergenza, durante l’anno svolge anche il servizio di supporto logistico in numerosi eventi di aggregazione, che coinvolgono la cittadinanza. Una presenza fondamentale per Tribano che vive grazie all’impegno di numerosi volontari. C.L.
bazzarello chiede la commissione
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uova proposta del consigliere di minoranza Roberto Bazzarello che al Consiglio Comunale ha chiesto di istituire una Commissione Urbanistica con il compito di valutare tutte le pratiche edilizie/urbanistiche del comune ma soprattutto di dare un parere favorevole o contrario a tutte le osservazioni che sono pervenute il mese scorso dai cittadini di Tribano sul P.I. (Piano degli Interventi) che completerà il lungo procedimento per l’attuazione del P.A.T (Piano di Assetto del Territorio) ormai giunto quasi in dirittura di arrivo. E’ la prima volta che a Tribano viene proposta una commissione urbanistica e il consigliere spera sia condivisa da tutti i gruppi consiliari nell’interesse dei Tribanesi. La nuova legge regionale dispone che i comuni debbano dotarsi di un nuovo strumento urbanistico che sostituisce il vecchio P.R.G. (Piano Regolatore Generale), denominato P.A.T. che rappresenta una svolta significativa nel processo di pianificazione del territorio e disegnerà la Tribano del futuro. Il P.A.T. una volta concertato con la Regione e la Provincia, costituirà la “carta dell’autonomia urbanistica comunale”. Le scelte di dettaglio, contenute nel Piano degli Interventi potranno essere decise e modificate dal consiglio comunale senza più la necessità dell’approvazione di ordine superiore. La poca preparazione dei consiglieri comunali in ambito urbanistico, ha spinto Bazzarello a proporre una commissione ad hoc che avrà non solo il compito di esaminare le pratiche edilizie ma anche di offrire al consiglio
Roberto Bazzarello comunale dei pareri tecnici ben precisi. La commissione sarà formata da sette persone elette dal consiglio comunale in veste politica (quattro per la maggioranza e tre per la minoranza in rappresentanza di tutti i gruppi consiliari), dal Responsabile di Servizio Edilizia del comune di Tribano e da altri tecnici esterni a Tribano, senza diritto di voto. Sarà gratuita, infatti non è previsto nessuno rimborso né per i componenti politici né per i tecnici e avrà un parere non vincolante ma bensì di indirizzo per il consiglio comunale. Bazzarello inoltre è stato nominato vice-presidente in quota Forza Italia nella Consulta giovani amministratori di Anci Veneto. Bazzarello, 28 anni, candidato sindaco alle elezioni del 2014 e consigliere comunale dal 2010, rappresenta già dal 2012 i sindaci veneti al tavolo di sviluppo voluto dal presidente Zaia e ora coordinerà per i prossimi 5 anni i giovani amministratori under 35 veneti insieme al presidente della Consulta C.L. Adis Zatta.
12 Bagnoli Il personaggio Marcolina Sguotti, bagnolese, presenta il suo libro
“Allenare” la felicità una sfida possibile di Cristina Lazzarin
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opo la presentazione in numerose librerie di Padova, il primo saggio della bagnolese Marcolina Sguotti è stato ufficialmente presentato anche presso la biblioteca del suo comune. Titolo dell’opera: Allena la felicità, 25 ispirazioni per realizzare l’obiettivo più importante della vita (editore Franco Angeli). Le strategie descritte in “Allena la felicità!” possono essere d’aiuto per gestire meglio lo stress, migliorare la propria autostima, diminuire le paure e acquisire più sicurezza in se stessi. Secondo la scrittrice la vita è molto più semplice e godibile se la affrontiamo con il giusto atteggiamento: pensieri leggeri rendono le nostre giornate leggere, pensieri pesanti appesantiscono il nostro cuore. “Viviamo in un’epoca in cui parole come stress, bassa autostima, insicurezza sul lavoro, difficoltà di relazione ci perseguitanospiega la scrittrice- proprio per questo ognuno di noi deve trovare dei validi motivi per essere felice”. Il primo lavoro della Sguotti è stato quello di docente e ricercatrice presso l’università Iulm di Milano, dove ha avuto la preziosa opportunità di collaborare con il grande sociologo Francesco Alberoni, che ha rappresentato per lei una grandissima fonte di ispirazione, sia personale che professionale. “Alberoni, a differenza della maggior parte dei sociologi che analizzano gli aspetti più problematici e devianti della società, mi ha trasmesso il desiderio di approfondire i sentimenti più positivi della vita e delle dinamiche interpersonali. Successivamente, ho trasformato questa mia predisposizione in un lavoro e mi sono dedicata a studiare tutto ciò che
All’università ha collaborato con Francesco Alberoni, fonte di ispirazione permette alle persone di esprimere il meglio di sé. Sono cresciuta in una famiglia che mi ha insegnato ad affrontare la vita con fiducia e ad affrontare ogni difficoltà con la forza dell’entusiasmo. Seguendo il loro esempio sono riuscita a realizzare tanti sogni, piccoli e grandi, e mi piace accompagnare le persone che si rivolgono a me in qualità di coach professionista a realizzare i propri progetti, anche quelli più ambiziosi”. La presentazione del libro è stata tenuta da Lorenzo Marini, noto pubblicitario (autore tra l’altro di un famoso spot per la casa Agnesi) e scrittore, e da don Cesare Contarini, attuale rettore del Collegio Barbarigo. Presenti esponenti dell’amministrazione comunale e naturalmente colei che per prima ha creduto nel talento della giovane bagnolese, la sua maestra Maria Teresa Bortolato Finco, già assessore alla cultura del comune di Bagnoli, alla quale la scrittrice ha rivolto i suoi ringra-
La sociologa e “life coach” invita ad affrontare con la giusta dose di entusiamo ogni difficoltà
Marcolina Sguotti è nata e cresciuta a Bagnoli
ziamenti anche nel libro. Rimane da chiedersi se sia veramente possibile allenarsi ad essere più felici. Secondo la scrittrice sicuramente sì, come dimostrano le tante testimonianze che ha avuto dalle persone che hanno partecipato ai suoi corsi sulla felicità o che hanno svolto un percorso individuale: “sono incredibili i risultati che si possono ottenere quando ci impegniamo ad usare la nostra mente in modo intelligente e costruttivo. La nostra mente detiene un potere enorme nell’influenzare le nostre sensazioni e nel determinare l’umore con cui affrontiamo le nostre giornate”.
SOCIALE Fondo di solidarietà
POSTO IN MUNICIPIO TRE LAVORATORI
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ia libera all’adesione al progetto per “Fondo Straordinario di Solidarietà”, attivato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con le Diocesi di Padova, di Adria-Rovigo e di Chioggia e altri enti lo scopo di alleviare situazioni di disagio economico-sociale dovute alla disoccupazione. Il progetto si rivolge, ai disoccupati, ai lavoratori svantaggiati e ai giovani inoccupati, cioè a quelle persone che si trovano in situazioni di disagio economico e/o sociale. In particolare, i tre futuri lavoratori assunti a Bagnoli, effettueranno prestazioni di supporto nei lavori di pulizia e manutenzione delle strutture comunali ed aree esterne. Il progetto ha una durata di sei mesi, da giugno a dicembre 2015 ed occuperà tre lavoratori per venti ore settimanali. “Ogni qualvolta il comune di Bagnoli si trova ad aderire ad un progetto di natura sociale”, afferma l’assessore alle politiche sociali, Donatella Chiggio, “ci si trova nella difficoltà a reperire nominativi di persone interessate. Probabilmente la cittadinanza non sa che l’assistente sociale raccoglie nominativi e qualifiche di persone interessate a collaborare e a partecipare a future iniziative poste in essere dall’amministrazione”C.L.
14 Due Carrare Elezioni amministrative L’attuale vicesindaco raccoglie il testimone da Vason
Garbo scende in pista
Candidatura nel segno della continuità “per poter portare a compimento i progetti di questi anni” di Francesco Sturaro
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opo Davide Moro a capo di una lista civica sostenuta dal PD, anche Claudio Garbo ha presentato la sua candidatura alle elezioni comunali del 31 maggio. Perito industriale, sessantenne, coniugato, due figli, libero professionista nel campo delle telecomunicazioni e del risparmio energetico, vicesindaco negli ultimi due mandati amministrativi, Garbo raccoglie l’eredità di Sergio Vason alla guida della lista civica trasversale, che ha governato il paese nell’ultimo decennio. “Ho accettato questa candidatura per cercare di portare a compimento una serie di progetti e di iniziative – spiega Garbo - pianificati in questi dieci anni, a coronamento di una politica attenta al territorio, alla qualità della vita, al risparmio energetico e alla valorizzazione dell’ambiente che ci circonda. Abbiamo colto l’istanza che viene dal territorio, che auspica un rinnovamento nella continuità. Vogliamo che l’ente pubblico non sia una cosa amorfa, solo dispensatore di servizi, ma un ente attivo e propositivo anche a livello economico”. Secondo indiscrezioni la compagine, che sosterrà l’attuale vicesindaco alla corsa
Claudio Garbo per la poltrona di primo cittadino di Due Carrare, sarà composta da molti volti nuovi nel panorama amministrativo locale. Per quanto concerne le conferme, pare certa la presenza del sindaco uscente Sergio Vason tra i candidati consiglieri in appoggio a Garbo. “Ci vogliamo impegnare nella valorizzazione del territorio a livello turistico, ambientale e produttivo – dichiara Garbo – Vogliamo, inoltre, che il far parte dell’Europa non sia solo un mero assunto, ma sia un qualcosa di sentito e fattibile”. Al momento, quindi, sono
due gli sfidanti alla prossime elezioni comunali: Davide Moro e Claudio Garbo. In questi giorni stanno proseguendo in paese i contatti tra i vari schieramenti politici, da cui potrebbero scaturire nuove alleanze, base di partenza per la formazione di liste in appoggio a ulteriori candidati alla carica di sindaco. A tal proposito molto attiva è Pierangela Negrisolo, che nelle scorse settimane ha ufficializzato la sua uscita dalla Lega, per garantire il suo supporto a Flavio Tosi, candidatosi alla presidenza della Regione Veneto. L’attuale capogruppo consiliare dello schieramento di opposizione “Prima Due Carrare”, se sostenuta da una solida alleanza, potrebbe rompere gli indugi e candidarsi o partecipare alla contesa elettorale in appoggio ad un altro candidato. Permane ancora il riserbo sulle intenzioni della Lega, che potrebbe presentare una propria lista o essere tra i soggetti di una coalizione più ampia.
AMBIENTE Nelle piazze Municipio e Norma Cossetto
LAMPIONI SPENTi PER “L’ORA DELLA TERRA”
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l Comune di Due Carrare è tra i soggetti, istituzionali e privati, che lo scorso 28 marzo hanno aderito all’Ora della Terra (Earth Hour), la più grande mobilitazione contro i cambiamenti climatici, promossa dal WWF e svoltasi la prima volta in Australia nel 2007 e successivamente diffusasi in tutto il mondo. L’iniziativa si concretizza ogni anno nello spegnere la luce per un’ora, dalle L’immagine dell’iniziativa 20.30 alle 21.30 in tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche, nel giorno stabilito dagli organizzatori. Il Comune di Due Carrare ha deciso di partecipare attivamente alla campagna l’Ora della Terra 2015, spegnendo le luci dell’impianto di pubblica illuminazione di piazza Municipio e di piazza Norma Cossetto nell’orario prestabilito. L’amministrazione comunale nei giorni precedenti il 28 marzo aveva invitato la cittadinanza a condividere questo gesto simbolico, che nel 2014 su scala mondiale aveva consentito di spegnere la luce in 7mila città di 163 Paesi del mondo, coinvolgendo nell’evento oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese. “Aderendo a questa iniziativa – hanno spiegato gli amministratori comunali di Due Carrare – puntiamo a sensibilizzare ancora una volta i nostri cittadini e le aziende sul problema dei consumi energetici, che sono anche tra le maggiori cause del riscaldamento del nostro pianeta, e sulle conseguenze devastanti che hanno sul clima e su tutto ciò che da questo è regolato. Siamo sempre stati tra i pionieri del risparmio energetico con azioni concrete e con politiche equilibrate, molto avanti rispetto a tanti altri comuni. Quest’anno il messaggio ha puntato al protagonismo delle persone che, tutte insieme, possono ‘Cambiare il Cambiamento Climatico’ e usare per questo la propria energia. Una vera e propria sfida per il futuro di milioni di cittadini, aziende e amministrazioni, ciascuno chiamato a promuovere un’azione capace di generare un vero e proprio cambiamento e combattere il cambiamento climatico, i cui effetti diventano sempre più evidenti e preoccupanti”. F.S.
defibrillatori a scuola e in campo
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mpianti sportivi e scuole comunali sono stati tutti dotati di defibrillatori semiatomatici, strumenti salvavita nelle situazioni di arresto cardiaco. I primi dispositivi, donati nei mesi scorsi da una ditta privata di Due Carrare, sono stati messi a disposizione dei plessi scolastici del capoluogo, di Cornegliana e di Terradura e delle strutture sportive (palestre e tensostrutture) ad essi collegati. Recentemente l’amministrazione comunale ha acquistato altri due defibrillatori, affidati all’associazione sportiva Azzurra Due Carrare, che gestisce i campi da calcio di Terradura e di via Pontemanco. “Con l’acquisto di ulteriori due defibrillatori – afferma l’assessore allo Sport, Mario Romanato - consegnati all’Asd Calcio Azzurra Due Carrare, l’amministrazione comunale ha raggiunto l’obiettivo di portare più sicurezza in tutti i centri sportivi del territorio e nei plessi scolastici del capoluogo, di Terradura e di Cornegliana, dove vengono svolte numerose attività sportive e scolastiche”. Sono una quarantina le persone, appartenenti al mondo della scuola e al panorama
sportivo che, dopo aver seguito l’apposito corso, hanno ottenuto l’abilitazione all’uso del defibrillatore. Il loro numero è, tuttavia, destinato ad aumentare; già nelle prossime settimane dovrebbero partire specifici corsi, che permettono ai partecipanti di acquisire la conoscenza delle manovre da compiere per intervenire in caso di emergenza cardiovascolare. “La speranza è di non dover mai utilizzare queste attrezzature – commenta l’assessore Romanato - siamo certi che la collaborazione con il personale dei plessi scolastici e delle associazioni sportive, che hanno già il brevetto di operatore BLSD (Basic Life Support Defibrillation: sostegno di base alle funzioni vitali con defibrillatore ndr), darà maggiore sicurezza e tranquillità alle famiglie dei nostri alunni e atleti. Un ringraziamento particolare – prosegue l’assessore – va rivolto alla Sweden&Martina per la donazione dei primi defibrillatori e all’associazione Amici del Cuore di Monselice, che ha promosso l’iniziativa di cardioprotezione sul territorio rivolta agli ambienti scolastici-sportivi”. F.S.
Bovolenta 17 Verso le amministrative Entro il 2 maggio la presentazione delle liste
Fermento pre elettorale all’orizzonte forse 5 liste di Cristina Lazzarin
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ta per entrare nel vivo la competizione elettorale in vista del voto amministrativo del 31 maggio. Gli elettori di Bovolenta saranno chiamati infatti a scegliere il nuovo sindaco e il consiglio comunale per i prossimi cinque anni ed entro aprile i giochi saranno fatti con la definizione delle liste che si affronteranno alle urne. Fino alla metà del mese però la situazione, pur in fermento, era ancora piuttosto nebulosa, con pochi punti fermi e diversi punti interrogativi. Del resto è normale che prima dell’avvio della campagna elettorale le diverse forze in campo cerchino di sondare il terreno per valutare possibili alleanze oppure scegliere di correre in autonomia. Potrebbe comunque essere una competizione elettorale piuttosto affollata, stando alle tante “consultazioni” di questi giorni, probabilmente con ben 5 liste pronte a scendere in campo. Alla prova della verità della presentazione dei candidati e della definizione della squadra, però, il numero potrebbe tranquillamente scendere. Già verso la fine di marzo l’unico gruppo a rompere gli indugi e a presentarsi con il proprio nome ai cittadini, sfruttando soprattutto il passaparola e i social network, è stato “Bovolenta riparte”, diretta emanazione della lista civica “Bovolenta Viva” attualmente tra i banchi dell’opposizione. Niente nomi del candidato sindaco o dei componenti, al momento, ma una serie di punti programmatici pubblicati a puntate sulla pagina facebook del gruppo. “La ripartenza, ritenuta indispensabile dai candidati della lista, - affermano i responsabili della compagine - matura grazie alla consapevolezza del lavoro svolto in 10 anni di minoranza, dalla presenza attenta e dalla disponibilità nei confronti dei cittadini, dalla sorveglianza delle istituzioni nel loro operato e si alimenta dall’entusiasmo di nuovi componenti che vogliono rilanciare l’amministrazione perché sappia finalmente rispondere ai bisogni attuali del paese e che abbia il coraggio di compiere delle scelte vere che siano frutto di una ritrovata progettualità; qualità non sempre dimostrate dalla maggioranza uscente. I candidati della Lista Civica Bovolenta Viva si mettono nuovamente a disposizione, incarnando lo spirito nuovo sorto nei cittadini, affinché si possa realizzare quell’autentica svolta tanto richiesta ma in più occasioni tradita”. Nel frattempo si sta organizzando anche il gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Vittorio Meneghello. Anche qui nomi per il momento non se ne fanno, quel che è certo è la formazione di una squadra che raccolga il testimone dall’attuale amministrazione. A livello teorico il sindaco uscente potrebbe ricandidarsi perché il primo suo mandato non conta, essendo durato meno di un
Intanto esce allo scoperto “Bovolenta Riparte” mentre il sindaco lavora per la continuità
Il municipio di Bovolenta: ormai i giochi sono quasi fatti per la presentazione delle liste in corsa per le elezioni anno. Oppure potrebbe scegliere di passare la palla a qualche suo collaboratore più stretto. Il confronto è ancora aperto e nel frattempo Meneghello tiene a sottolineare il lavoro svolto in questo quinquennio. “E’ stato un lavoro molto impegnativo, con pochi proclami e tanta concretezza. Va detto che abbiamo amministrato senza vendere beni di proprietà comunale. Inoltre abbiamo pagato una decina di mutui che avevamo ereditato e lavorato ad una attenta pianificazione del territorio, i cui frutti si vedranno nel prossimo futuro. Le opere realizzare sono sotto gli occhi di tutti e altre si concretizzeranno a breve. Per questo motivo stiamo valutando con molta attenzione e senza fretta la composizione della lista che si presenterò agli elettori con l’obiettivo di continuare il lavoro fin qui svolto”.
SOCIALE Presentato l’intervento
ENTRO L’ANNO LA CASA DI RIPOSO
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a nuova casa di riposo da 72 posti letto sarà inaugurata a settembre ed entro l’anno entrerà a regime. Costruita dalla Sereni Orizzonti, società friulana che ha già al suo attivo una cinquantina di strutture sparse in tutta Italia, la residenza ospiterà anziani non autosufficienti e darà lavoro ad una sessantina di persone. Durante la recente presentazione i responsabili della società di Udine hanno illustrato i dettagli del progetto, i cui lavori iniziati la primavera scorsa sono ormai alle fasi finali, e ricordato che nel terreno da 7 mila metri quadri trova spazio anche un bacino di laminazione per scongiurare allagamenti. La struttura si sviluppa su una superficie di duemila metri quadrati e l’investimento complessivo supera i 6 milioni di euro. Non ha voluto mancare alla presentazione anche Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Uls 17. Il sindaco Vittorio Meneghello ha sottolineato l’impatto positivo che la nuova struttura avrà per Bovolenta, sia per l’occupazione che per l’indotto, e ha ricordato che non è stato speso un centesimo di denaro pubblico. C.L.
18 Cartura Il percorso Da Ponte di Riva a Due Carrare costeggia Vigenzone e canale di Cagnola
Ciclovia del sale, partiti i lavori
Prima edizione Brix-ti Cartura
tutti pazzi per i lego un migliaio le presenze
Prende il nome dall’antico tratto fluviale percorso dai burci con il loro carico di merci pregiate da Venezia e Padova di Francesco Sturaro
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ppaltati nelle scorse settimane, sono da poco iniziati i lavori della “Ciclovia del sale”, percorso ciclabile che partendo da Ponte di Riva, nel territorio comunale di Due Carrare, costeggerà il canale Vigenzone, quindi il canale di Cagnola, nel Comune di Cartura, per poi, congiungersi a Bovolenta con la ciclovia del Bacchiglione e tramite questa raggiungere la laguna veneziana. La ciclopedonale prende il nome dall’antica denominazione del percorso fluviale che le imbarcazioni da trasporto merci, i burci, compivano con il loro carico di sale, di zucchero o di altre materie, dalla laguna di Venezia a Padova e viceversa. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 326.571 euro, coperto da un contributo europeo pari a 296.571 euro. La spesa restante sarà equamente ripartita tra i comuni di Cartura e Due Carrare, che investiranno nell’intervento 15 mila euro ciascuno. “Il percorso della Ciclovia del Sale parte dal Comune di Due Carrare – spiega il sindaco di Cartura Massimo Zanardo - prosegue lungo la sommità arginale destra del canale Vigenzone, per una prima parte ricadente nel Comune di Due Carrare e per la seconda parte nel Comune di Cartura, fino al punto di intersezione con il canale Biancolino e il canale di Cagnola. In questo tratto di circa 3000 metri, la sommità arginale in terra battuta sarà messa in sicurezza mediante una pulizia generale dell’area e la realizzazione di un cassonetto stradale di circa 30 centimetri di spessore in materiale stabilizzato rullato e adeguatamente compattato”. Il tratto successivo, di circa 600 metri, lungo il ca-
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La “remada a seconda” sulle acque del Vigenzone nale di Cagnola, fino al ponte sulla strada provinciale 92 “Conselvana”, sarà invece asfaltato. “Dal ponte di Cagnola il percorso attraverserà la strada provinciale – prosegue Zanardo - utilizzando l’attuale passerella ciclopedonale si porterà sulla sommità arginale sinistra del canale di Cagnola e usufruendo, per circa 1250 metri dell’attuale strada asfaltata denominata via Argine Sinistro Beccara, si prolungherà fino all’inizio della strada arginale in ghiaia nera. Da questo tratto fino alle prime case abitate, le ultime in Comune di Cartura, la strada in ghiaia, di circa 2400 metri, verrà messa in sicurezza con rullatura e apporto di altro materiale inerte. Da questo punto, per circa 600 metri, la pista ciclabile sarà oggetto di asfaltatura fino al confine con il Comune di Bovolenta per
proseguire, su esistente strada asfaltata con percorsi già presenti”. Una volta completata, la ciclovia sarà segnalata da una cartellonistica dedicata. Stando alle previsioni la ciclopedonale dovrebbe essere ultimata entro settembre. “Questa importante opera ha rilevanza strategica rispetto al territorio target, in quanto permetterà di congiungere l’area dei colli Euganei al mare, favorendo in tal modo la ricettività delle strutture esistenti e l’avvicinamento del turismo balneare ai luoghi d’interesse del territorio di competenza del GAL padovana – affermano Zanardo e il collega sindaco di Due Carrare, Sergio Vason - Questo risultato è un chiaro esempio della necessità della collaborazione tra gli enti per accedere alle risorse europee”.
uasi mille persone di tutte le età hanno visitato la prima edizione di “Brix ti Cartura”, mostra-mercato incentrata sui Lego, nota linea di mattoncini colorati assemblabili, tenutasi il 22 marzo nel teatro parrocchiale di Cartura. Il successo dell’evento ha colto di sorpresa gli stessi organizzatori, alcuni ragazzi del gruppo facebook “Lego Fan Veneto”. “La manifestazione segue lo spirito del gruppo e vuole riunire tutti gli appassionati Lego dell’area nordest d’Italia – spiegano gli organizzatori nella pagina del social network dedicata all’evento - con l’intento di creare una comunità attiva in news, scambi, vendite e tanto altro”. Alla mostra mercato hanno partecipato una dozzina di espositori, provenienti anche da Ferrara e Piacenza, oltre che dalla provincia di Padova. L’evento è stato un’occasione per tutti i fan di Lego per trovarsi, conoscersi di persona e scambiare le proprie idee senza utilizzare i consueti canali che usano gli appassionati per comunicare tra loro: facebook, posta elettronica, forum. “Dopo il successo inaspettato di Brix Ti Cartura – affermano gli organizzatori che pensano già all’edizione 2016 della mostra mercato - molte persone responsabili di eventi nei dintorni di Padova, Rovigo e Vicenza ci stanno contattando per fiere e manifestazioni varie”. F.S.
Pro Loco, rinnovato il direttivo Silvano Breda confermato alla presidenza
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a Pro Loco di Cartura ha recentemente rinnovato il suo direttivo. Alla guida dell’associazione è stato riconfermato Silvano Breda. Per Breda si tratta di un attestazione di fiducia, visto che ricopre la carica di presidente della Pro Loco per l’ottavo biennio consecutivo. Le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo e del collegio dei revisori dei conti si sono tenute lo scorso 10 marzo nella sede dell’associazione. Silvano Breda, il cui mandato scadrà nel 2017, sarà affiancato nel suo compito dal vicepresidente Giuseppe Zanni, dal cassiere e segretario Luca Agostini e dai consiglieri Silvestro Bazza, Gianni Smaniotto, Mario Stivanello, Federico Cavaliere, Alberto Businaro, Gildo Gallocchio, Diego Longo, Mattia Rabbi e Stefano Gallo. Le elezioni hanno comportato il ringiovanimento del consiglio direttivo, adesso composto per il 40% da persone con meno di trent’anni. Una ventata di gioventù accolta positivamente dall’intera Pro Loco, che spera che la presenza di questi giovani consiglieri possa garantire nuove idee e ancora maggiore vivacità all’associazione. Per quanto riguarda il collegio dei revisori dei conti, l’organismo risulta composto dal presidente Sandro Beato e da Silvano Lollo e Paolo Temporin. “Ai consiglieri uscenti porgo un grazie per il prezioso contributo costantemente offerto – dichiara il presidente Silvano Breda – ai nuovi eletti rivolgo
gli auguri più calorosi per portare la Pro Loco di Cartura ad essere sempre più grande e impegnata a favore della comunità in cui viviamo, e perché siano sempre sostenitori di iniziative rivolte al bene sociale e alla solidarietà e promotori di cultura. A nome della Pro Loco ringrazio tutta la cittadinanza per gli apprezzamenti ricevuti in occasione delle tante manifestazioni svolte con tanta determinazione nell’ambito del comune”. “Al nuovo direttivo, ai consiglieri uscenti e a tutti i volontari della Pro Loco, attuali e passati, va un sentito ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale – afferma il sindaco Massimo Zanardo - per tutto ciò che fanno per la comunità e per la capacità di creare sinergie con tutte le altre realtà del paese”. Sono numerosi gli appuntamenti, aperti a tutta la cittadinanza, che l’associazione promuoverà nei prossimi mesi. La Pro Loco sta collaborando all’organizzazione della prossima edizione della “Remada a Seconda”, in programma l’ultima domenica di maggio. In luglio l’associazione, insieme all’amministrazione comunale, proporrà “Estate in Arena” contenitore estivo di eventi e manifestazioni. Quindi dal 7 al 17 agosto curerà la “regia” della tradizionale Sagra dell’Assunta, kermesse che vede il coinvolgimento anche di molte associazioni locali. F.S.
Una suggestiva immagine del centro del paese
Agna 21 Sociale Rinnovato anche il direttivo dell’associazione “Non so beo ma paro bon”
Cavallaro guida la Pro Loco A maggio le prime iniziative del nuovo gruppo, dalla camminata notturna sulla via “Annia” al cinema estivo di Cristina Lazzarin
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re sono le iniziative salienti di questo ultimo mese nel settore dell’associazionismo e del sociale: il corso sulle nuove tecnologie per gli over 55, la nascita della Pro Loco e il rinnovo del direttivo dell’associazione “Non so Beo ma paro bon”. Da giovedi 26 marzo è partito nel Comune di Agna il progetto Nuove tecnologie per over 55- primi passi in collaborazione con l’associazione @ssofarenet organizzato dall’assessore ai servizi bibliotecari Erika Rampazzo. Lo scopo è avvicinare le persone all’uso del tablet come strumento di facile utilizzo nella quotidianità, dimostrando che la tecnologia è alla portata di tutti. E’ stata messa a disposizione la sala della biblioteca comunale ogni giovedì mattina per otto settimane. Da poco più do due mesi si è costituita anche la Pro Loco Agna presieduta da Pierluigi Cavallaro, Giuseppe Comunian e Teleno Comunian (Vicepresidenti), Eginio Disarò, Liviano Gibbin, Sonia Mantoan, Attilio Melato, Paola Orlandin, Riccardo Rocca, Sara Ser-
vadio (segretario) e Franco Villani. La Pro Loco Agna opererà attivamente per favorire lo sviluppo turistico, culturale, ambientale, sociale, storico e artistico del territorio di Agna valorizzando le “eccellenze” del paese. Le iniziative in programma inzieranno a maggio con le camminate in notturna sulle tracce della strada romana “via Annia” alla scoperta di vecchie storie e luoghi del nostro territorio; durante l’estate “Cinema sotto le stelle” con proiezione di film nelle vecchie fattorie agnensi; “Bigoi & sound” il 25 e 26 luglio (serata con piatti tipici locali con musica lice “Cover band”); l’Autunno Agnense: appuntamento culturale-enogastronomico con prodotti tipici locali. Per ulteriori informazioni da aprile sarà attivo il profilo Facebook “Pro Loco Agna”. “A nome di tutta la nostra amministrazione - commenta il sindaco Gianluca Piva - faccio i miei migliori auguri a questa associazione per un lungo cammino nel mondo del volontariato e per lo sviluppo del nostro
territorio. Noi saremo al loro fianco e disponibili per aiutarli in tutti i modi possibile”. Restando in tema sociale l’Associazione socioculturale Non so beo, ma paro bon di Agna, fondata nel lontano 2003, festeggia quest’anno 12 anni di attività e rinnova il proprio direttivo per il prossimo triennio. Durante la riunione del 22 marzo, i soci riuniti hanno infatti nominato il direttivo per il triennio 2015-2017 riconfermando presidente la dr.ssa Patrizia Vignato. Nuovo vicepresidente è stata nominata Claudia Vettorato. Questi i consiglieri dell’associazione: Cristiano Toffano, Robertino Delon, Patrizia Meneghini, Roberto Marcolin, Gioia Barbierato,Eugenio Toffano, Giuseppino Trifiletti, Eddy Barbierato Eddy, Lauro Baretta detto Lino, Alessandra Vignato, Martina Nolo. “Faccio i miei auguri a questo fantastico gruppo - commenta Piva - e a questo consiglio direttivo, per le loro attività future. E’ un’associazione presente da ben 12 anni ad Agna e nel passato mi ha visto ricoprire anche il ruolo di Presidente fino al 2009, incarico lasciato quando sono
Pierluigi Cavallaro presidente della Pro Loco stato nominato ad assessore comunale con la passata amministrazione”. Prossimo appuntamento del gruppo sarà il torneo estivo di calcio a sette, che inizierà alla metà di giugno. Inoltre l’associazione sta iniziando il percorso per creare al proprio interno una divisione podistica.
POLITICA In vista delle Regionali
il sindaco piva sta con tosi
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l sindaco Gianluca Piva sceglie di appoggiare Flavio Tosi in vista delle prossime elezioni per la Regione Veneto. Piva è sindaco dal maggio 2014 eletto con la lista civica “Agna Responsabile”; in precedenza aveva fatto un mandato da assessore e da consigliere dell’Unione dei Comuni del Conselvano. E’ da sempre vicino politicamente a Flavio Tosi, quando già nel 2010 aveva inaugurato la nuova sede del carroccio di Agna. “Sono tesserato con la Liga Veneta-Lega Nord dal 2007 – spiega il Sindaco Piva – con il ruolo di Segretario della locale sezione dal 2010 ad oggi. Da sempre orgoglioso di fare parte di questo partito, ma ora qualcosa e’ cambiato e personalmente considero il commissariamento subito dal Segretario Nazionale della Liga Veneta Flavio Tosi un errore politico. Salvini a mio parere ha fatto una valutazione e scelta sbagliata, calpestando l’autodeterminazione della Liga Veneta sancita da statuto e regolamenti. Questa vicenda è un durissimo colpo per tutta la Liga Veneta, ma se questa è stata la disposizione di chi dirige il partito ne prendo atto e faccio la mia scelta in pieC.L. na libertà.”.
22 Montagnana Grandi opere Aperto anche il tratto da Santa Margherita d’Adige a Noventa Vicentina
Valdastico Sud al rush finale
Ha proposto lo spettacolo “Sinopie”
premio catullo alla compagnia prototeatro
A luglio l’ultimo tassello in territorio Berico fino ad Agugliaro Vivace protesta di Arnaldo Cestaro per il danno ambientale di Nicola Cesaro
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ra manca solamente un tassello. Solamente altri 7 chilometri per chiudere un’opera che collega il Polesine al Vicentino. Il nuovo tratto di A31 da Santa Margherita d’Adige e Noventa Vicentina ha ufficialmente aperto i battenti alle 11.17 dello scorso 23 marzo. Ad essere resi accessibili sono stati meno di 7 chilometri che toccano i Comuni di Santa Margherita d’Adige, Saletto, Ospedaletto Euganeo e Noventa Vicentina. Percorrere il nuovo tratto richiede ora 3 minuti e un costo di 0,60 euro. Fino a qualche settimana fa per raggiungere Noventa Vicentina era necessario utilizzare la Riviera Berica, impiegando quasi il quadruplo del tempo: senza autostrada, arrivare a Noventa Vicentina dal casello di Santa Margherita richiede infatti almeno 11 minuti e poco meno di 10 chilometri. La Valdastico Sud resta comunque un’opera monca: il tratto tra Noventa ed Agugliaro aprirà non prima di luglio. Oggi chi esce a Noventa e vuole proseguire per Vicenza deve ritornare in Berica e percorrere 8,5 chilometri fino ad Agugliaro, impiegando almeno 8 minuti. L’ennesima apertura di metà marzo si è compiuta senza particolari fasti, certamente senza la pomposità osteggiata per l’inaugurazione del tratto tra Badia Polesine e Santa Margherita d’Adige, quando per l’occasione
arrivarono l’ex ministro Maurizio Lupi, il governatore Luca Zaia e l’ormai avversario Flavio Tosi. L’aggiunta del nuovo tratto ha visto solamente un piccolo momento celebrativo a Noventa Vicentina, alla presenza del presidente della società Autostrada Brescia-Padova Attilio Schneck e del sindaco locale Marcello Spigolon. La decisione di evitare qualsiasi cerimonia e peraltro il mancato invito a quel modesto evento vicentino ha raccolto il malumore dei sindaci del Montagnanese, che hanno accusato la società autostradale di essersi dimenticato ancora una volta dei caselli e dei Comuni padovani. Chi invece ha voluto dare il “benvenuto” al nuovo segmento autostradale è stato Arnaldo Cestaro, 77 anni di Agugliaro, una sorta di “contestatore di professione”
Così Arnaldo Cestaro ha accolto l’apertura del nuovo tratto della A 31 tra Santa Margherita e Noventa Vicentina che si è fatto trovare alle 11 al casello di Santa Margherita d’Adige. L’anziano era anche tra i manifestanti picchiati nella scuola Diaz di Genova durante il G8. Armato di bandiera rossa e accompagnato dal fido cane Bibi, Cestaro ha appeso degli striscioni di protesta per il danno ambientale commesso con la realizzazione dell’A31, denunciando in particolare i problemi idrogeologici nella frazione Saline di Noventa e lo scempio nei confronti di Villa Saraceno di Agugliaro, protetta anche dall’Unesco. Al passaggio delle prime vetture istituzionali, l’anziano ha rivolto pesanti epiteti verso le autorità. Per l’ultima e decisiva tappa della Valdastico Sud, ovvero per l’apertura del tratto da Noventa ad Agugliaro, chissà cosa si inventerà il vivace vicentino.
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a Compagnia Prototeatro raccoglie un successo inaspettato e meritato. E’ infatti andato al gruppo montagnanese l’ambito Trofeo Catullo di Sirmione, il premio che ogni anno viene assegnato ai gruppi teatrali italiani nell’ambito del festival nazionale “Teatro a Palazzo”. Quest’anno alla rassegna hanno partecipato sette compagnie teatrali amatoriali. Il massimo riconoscimento della competizione è andato alla compagnia montagnanese, che per l’occasione ha portato sul palco lo spettacolo “Sinopie” scritto e diretto da Piero Dal Prà. Il gruppo della città murata ha ottenuto anche il premio per il miglior allestimento (musiche, luci, scenografia, costumi, trucco) e quello per la migliore attrice protagonista, andato ad Adele Dall’Aglio. Alessandro Gelain è stata invece inserito tra le nomination per il migliore attore protagonista. “E’ una grande soddisfazione per la nostra compagnia, che dal 1971 lavora a Montagnana non solo per l’allestimento dei propri spettacoli, ma anche come operatrice culturale nell’organizzazione di rassegne teatrali, corsi ed eventi culturali, sempre con il sostegno del Comune”, è il commento entusiasta di Dal Prà, anima del Prototeatro. N.C.
indagine sulla salute nella bassa
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ervirà a studiare ed evidenziare i fattori ambientali che più condizionano la salute dei cittadini dell’Estense, dalle discariche di Este e Sant’Urbano passano per il traffico sulla Padana Inferiore. E’ stata voluta dai Comuni di Este ed Ospedaletto Euganeo l’indagine epidemiologica che, da qui ai prossimi due anni, interesserà il territorio dell’Estense. Lo studio, supporta- sulla consulenza dell’Università di Padova, to dal Consorzio Padova Sud che ci ha in- potrà contare anche su un comitato scientivestito 70 mila euro, è stato affidato a Usl fico composto dal medico Morena Cadaldini 17 e Università di Padova. “La realizzazione (consigliere comunale a Este), da Stefano di uno studio sui fattori che condizionano la Parolo (assessore a Ospedaletto) e da Stesalute dei nostri cittadini era una prescrizio- fano Tromboni (direttore Consorzio Padova ne che avevamo messo due anni fa all’am- Sud). I risultati saranno poi fatti validare da pliamento degli impianti di Sesa” spiegano un epidemiologo di fama. “Nel panorama Antonio Battistella e nazionale non esiste Giancarlo Piva, sinda- Lo studio un’indagine del geneci di Ospedaletto Euga- epidemiologico re” sottolinea Tromneo ed Este “Un primo servirà a trovare boni “Lo studio non tentativo di analisi era i fattori incisivi interesserà solamente stato condotto in colla- per la salute Este e Ospedaletto ma borazione con l’Universi allargherà anche ai sità di Verona, ma per problemi procedurali cittadini di Cinto Euganeo, Lozzo Atestino, l’attività si è dovuta fermare”. Carceri e Villa Estense”. Chiude il sindaco di L’indagine prenderà in esame patolo- Carceri, Tiberio Businaro: “Come consigliere gie e cause di morte registrate nella Bassa del Consorzio, ma anche come sindaco, e le metterà in relazione a fattori come la sento il bisogno di rassicurare i cittadini sulpresenza dei due impianti dedicati ai rifiuti, la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Per agli stili di vita, alla qualità dell’aria, all’in- questo è fondamentale prendere in esame cidenza che hanno le infrastrutture e alla tutte le situazioni che possono evidenziare presenza delle attività produttive. Il Diparti- criticità per la salute nella Bassa”. N.C. mento di Prevenzione dell’Usl 17, oltre che
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Cultura 25
Cavarzere A vent’anni dal debutto dell’orchestra “Tullio Serafin” il prossimo 16 maggio sarà la volta di una nuova formazione di giovani talenti della musica
Il maestro Banzato presenta la “Serafin youth symphony orchestra” V
ent’anni fa, era il 14 maggio 1995, in un Duomo di S. Mauro di Cavarzere si presentava per la prima volta al pubblico la neonata Orchestra “Tullio Serafin” di Cavarzere: formazione che festeggia quest’anno il 20° anniversario e destinata a diventare, nel corso degli anni, protagonista principale dei più prestigiosi eventi musicali del territorio. Sotto la guida del suo fondatore e direttore M° Renzo Banzato, l’orchestra ha tenuto più di trecento concerti, oltre a numerose trasmissioni e registrazioni televisive, incisioni di Cd e Dvd, facendosi apprezzare sia a livello nazionale che oltre confine. Nasce ora, nel segno della continuità, una nuova formazione orchestrale che si propone come finalità principale la promozione e la valorizzazione delle giovani risorse musicali presenti nel territorio: il tutto con un forte richiamo al M° Tullio Serafin, magistrale interprete di innumerevoli pagine tratte dal repertorio lirico e non solo. Ed il concerto inaugurale della nuova formazione sinfonica, composta da ben 40 giovani musicisti seriamente impegnati nello studio della musica nei conservatori limitrofi, non poteva che tenersi nel teatro intitolato al grande direttore d’orchestra cavarzerano.
Il mestro Renzo Banzato in alto il teatro Tullio Serafin a Cavarzere La realizzazione del progetto “Serafin Youth Symphony Orchestra”, appoggiato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Cavarzere, si deve all’iniziativa, creatività e instancabile intraprendenza del M° Renzo Banzato (nella foto), docente presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria, che della diffusione della cultura musicale presso ampi strati della popolazione e soprattutto della promozione dei giovani talenti musicali ha fatto una delle sue principali ragioni di vita. Dopo aver fondato, nel 1989, il Coro “Tullio Serafin” (che ha recentemente celebrato i 25 anni di attività), il M° Banzato ha successivamente costituito, nel 1995, l’Orchestra “T. Serafin”. Sempre attento alle dinamiche del mondo giovanile e costantemente attivo nel campo della didattica
musicale (settore nel quale ha curato anche alcune sue apprezzate pubblicazioni), nel 1998 ha attivato l’Orchestra Giovanile “S. Pellico” di Chioggia mentre, nel 1999, ha istituito, insieme al Preside Ugo Pavanato, il Corso ad Indirizzo Musicale presso la Scuola Media “A. Cappon” di Cavarzere, all’interno del quale ha fondato l’omonima orchestra, con la quale ha conseguito (nel 2003) il primo premio al 5° Concorso Nazionale “Zangarelli” a Città di Castello. E molti di quegli studenti, che hanno successivamente proseguito gli studi musicali e che sono ormai prossimi al conseguimento del diploma presso i conservatori della regione, sono divenuti la struttura essenziale che ha portato alla costituzione di un organico sinfonico completo in ogni sezione strumentale: archi, le-
commissario Fotografia. la mostra a villa maretti, pisani di Stra ciak a vigonza
“itAliAni A tAVolA 1860-1960. StoriA fotogrAficA dell’AlimentAzione, dellA cucinA e dellA tAVolA in itAliA”
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ento anni di storia degli italiani a tavola dell’Ottocento, banchetti nei ristoranti dei grandi documentati in cento fotografie. E’ stata alberghi della nuova Italia, tavole imbandite per inaugurata lo scorso 28 marzo e rimarrà riunioni politiche o per festeggiare matrimoni e aperta al pubblico fino al prossimo 31 ottobre anniversari, scampagnate o colazioni all’aperto l’originale mostra “Italiani a tavola 1860-1960. in montagna o al mare, il cibo scarso nelle città Storia fotografica dell’alimentazione, della cucina italiane segnate dalla Seconda Guerra Mondiale, i e della tavola in Italia”. brindisi degli artisti in trattorie storiche e quelli deLa mostra è allestita presso i locali di Villa gli innamorati, le balie e le mamme che danno da Pisani a Stra (nella Riviera del Brenta). ed è orga- mangiare ai bimbi e le tavole modeste dei collegi, nizzata e promossa dal Museo Nazionale di Villa quanto quelle disciplinate delle caserme militari, la societàserie Munus.tv,Curata dal professor i tavoli all’aperto IlPisani caste della a maggio la seconda seriedelle gelaterie e delle pizzerie. Alberto Manodori Sagredo è organizzata in colE ancora: i forni e i fornai, i pescatori con laborazione iak, azione! con elaVigonza LInk Campus si trasforma University in ed èIl protagonista il pesce nelle barche e le pescherie, i contadini patrocinata Cinecittàdalla per un Regione giorno.Veneto, E propriodalla le vie Provinciaè impersonato che trasportano frutta e verdura in città, prima dall’attore di Venezia delle frazioni e dal Comune di Codiverno di Stra. e di Pionca, su carri e poi su furgoni, i negozi che espongono e in particolare La mostra, il cimitero, nell’anno sonodell’imminente state le loca- Expovigontino i prodotti a buon mercato e quelli più esclusivi, tion Milano ideali2015 sceltesul pertema girare“Nutrire alcune ilscene pianeta. finaliEnergiaGiuliano dalle antiche Mozzato “pizzicherie” e “norcinerie” alle della per laserie vita” televisiva dedicato“Ilalcommissario tema dell’alimentazione, Maretti pregiate pasticcerie, ai ristoranti alla moda come della“fraschette” seconda serie televisiva. Tra i o i “bacari” 2”, racconta, fiction poliziesca attraversoveneta preziosi cheoriginali è stata fotografi pre- episodi ci, alle dei Castelli Romani vari protagonisti sentata cento anni anchediall’ultima tradizioni,Mostra abitudini, del Cinema gesti pubblici a Venezia.della nuova stagione del “Commissario Maretti” compaiono alcuniil grande Pelale Lido privati, di Venezia. luoghi e occasioni Dopo il grande degli italiani successo a tavola. La storia d’Italia, come insegnò Un documento italiana volti e conosciuti al grande come ad “La Scienza di pubblico registratosull’enogastronomia con la messa in onda legrino Artusi con pubblico, il suo capolavoro sullaprima cucinaserie d’Italia, sulla diproduzione alimentare esempioinlacucina bella Demetra nel- passa per la della televisiva questa fiction e l’Arte diHampton, mangiar che bene”, e il suoin commercio ogni regione, la fictioncucina impersona la dark lady Liza, braccio “made Veneto”, la relativi casa di ad produzione Ar- proe la tavola. vincia, città grandedio dare piccola chealle sia.riprese destro del boss di turno, della coinvolta in unanche giro un concorso tecinema ha deciso il via Nel contesto mostra fotografistagione e sono una testimonianza di squillo e rapine fra Bologna ediRoma su a contempodi unaLesuccessiva che andrà in onda indifotografi co internazionale fotografi dell’identità alimentare italiana, checuiè è chiamato investigare il commissario inscutibile prima serata a fine maggio sull’emittente ranea chea metterà a confronto l’Italia a tavola di identità culturale un intero Paese.Italia. Maretti.ieri, Unapresentata fiction poliziesca pienacon di intrinazionale La9, su 7diGold e su Canale alla mostra, quella di oggi. ghi, storie, Possono crimini edpartecipare avventure tutti avvincenti, IlNelle protagonista fotografieprincipale degli italiani della a tavola fictionritroviacoloro che hanno che saprà regalare18anche della veneta mo i segni è il riconoscibili noto attoredella vigontino sua storia Giuliano alimentare, compiuto anni.negli Le episodi foto pervenute saranno secondapubblicate stagione emozioni vere fcebook e profonde Mozzato, le differenze che eveste le condivisioni i panni deldicommissario modi e comportasulla pagina del Concorso e capaci di far innamorare i telespettatori alla Le finaliste Maretti, menti, disempre ricetteine prima di gusti, filadiper gesti combatteconviviali, che sottoposte al Comitato di selezione. alle gesta eroiche del Pisani. commissario rehanno valorosamente segnato il ilcammino crimine dell’alimentazione e agguantare i figura ita- esaranno esposte a Villa Maretti. Info www.villapisani.beniculturali.it numerosi diversi M.G.M. liana, siafuorilegge regionale che che appaiono nazionale:neiscene d’osteria
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gni, ottoni, arpa, pianoforte, percussioni. Si può quindi ben comprendere la crescente attesa per la serata inaugurale del prossimo 16 maggio, tanto più che il repertorio scelto dal M° Banzato sarà interamente dedicato al suggestivo mondo delle colonne sonore: saranno infatti proposte, nella versione sinfonica originale, le più celebri musiche da film composte da H. Mancini, E. Morricone, E. Bernstein, J. Barry, A. Silvestri e altri ancora. Il tutto sarà reso ancora più coinvolgente attraverso la proiezione delle immagini più significative, tratte dai lungometraggi via via proposti, che accompagnerà l’esecuzione dei brani in programma. Fra le finalità della nascente “Serafin Youth Symphony Orchestra” vi è anche il sostegno nei riguardi di iniziative legate al mondo del volontariato e della beneficenza;
è pertanto prevista, all’ingresso, un’offerta da destinare all’Unitalsi per le principali necessità dell’associazione. Nel corso della serata, che sarà presentata dal professor Paolo Fontolan, si svolgerà inoltre la cerimonia “Onore al Merito”: premiazione degli studenti (e non solo) che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 20132014. Il concerto, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cavarzere, in collaborazione con il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria e con il prezioso sostegno della Ditta A. Turatti di Cavarzere. L’orario di inizio è fissato per le ore 21.00. Info e prenotazione dei posti presso: Città di Cavarzere – Ufficio Cultura (Tel. 0426-317190; e-mail: ufficio.cultura@ comune.cavarzere.ve.it).
Letteratura L’ultima fatica di Francesco Permunian
“La Polvere dell’infanzia” U
n viaggio nel tempo, un lento fluire di ricordi e di suggestioni, riemersi dall’infanzia, fissati per sempre nella carta dalla sua inconfondibile penna. È questa la nota dominante dell’ultima sinfonia letteraria di Francesco Permunian, riconosciuto dalla critica come una delle voci principali della narrativa italiana degli ultimi vent’anni. La sua lente letteraria questa volta torna nel Polesine, nella Cavarzere della sua infanzia. Un terra appena uscita stremata dalla guerra, dove sono ancora fresche le cicatrici della lotta partigiana e in cui piomberà a complicare le cose l’alluvione del Po. Perfetta fusione fra romanzo e diario, “La polvere dell’infanzia” si distende fra memoria e artificio narrativo, sempre attraverso lo strumento straordinariamente efficace e impietoso della parodia. Ecco dunque sfilare sotto gli occhi del lettore una diabolica coppia di fornai in cerca di vendetta, un vecchio filosofo ubriacone che regala perle di saggezza, la voce commossa di Giovanni Battista Meneghini, mentre ricorda e rimpiange la sua adorata Maria Callas, grazie a due lettere da lei indirizzate al suo mentore Tullio Serafin. Il vero protagonista del libro è però soprattutto il Polesine, nel fantastico immaginario di Permunian esso assume i contorni universali del mondo intero, così simile e, allo stesso tempo così diverso, dalla campagna cavarzerana di qualche decennio fa. Insieme alle inevitabili tresche paesane e alle grottesche vicende di una provincia più viva che mai, lo scrittore svela anche una parte sepolta di storia del Dopoguerra italiano. Nel capitolo che fa da incipit al libro, l’autore parla della sua terra d’origine, di “immobilità e monotonia del paesaggio” e di “estati interminabili e roventi, seguite da inverni umidi e nebbiosi”. Un racconto che si snoda tra ricordi di momenti vissuti e pericoli scampati, alternati a inserti descrittivi in cui emerge appieno l’abilità dell’autore, capace di delineare con pochi tratti il suo Polesine. Ad arricchire il testo, è presente nel libro, in uscita a maggio con Nutrimenti, una galleria di fotografie d’epoca, che contribuiscono a tracciare il prezioso ritratto di un Polesine che forse oggi non c’è più. Nicla Sguotti
Francesco Permunian e sotto l’ultimo libro dell’autore cavarzerano
26 1 Cultura provinciale River Film Festival Appuntamento dal 28 maggio al 10 giugno, l’ingresso è gratuito
Al Portello corti e altri film
Al Verdi
Dalle otto sezioni il successo di una vetrina sulla sperimentazione e la ricerca di nuovi linguaggi di laura Organte
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on la bella stagione l’agenda culturale padovana torna a riempirsi di appuntamenti all’aria aperta: partono i festival più amati dai cittadini, con tante novità e i format di sempre. Il primo ai blocchi di partenza è il River Film Festival, con l’ultima edizione in cifra singola prima del decennale che avrà luogo il prossimo anno. L’associazione Researching Movie, organizzatrice dell’evento, è già al lavoro da qualche mese: a gennaio è iniziata la fase di raccolta e selezione dei cortometraggi di finzione, documentari e animazioni della durata minima da 100 secondi fino a un massimo di 30 minuti che si contenderanno i premi in palio. Il grande schermo galleggiante invece, da anni ormai protagonista del festival, comparirà nei pressi di Porta Portello il 28 maggio, e resterà sulle acque del Piovego fino al 10 giugno. Proprio la singolare e affascinante location, alla quale il festival deve il nome, è uno degli elementi di successo di questa kermesse che vede crescere negli anni sia il numero di opere partecipanti che l’affluen-
Il coreografo Monteverde za di spettatori: antico ingresso portuale alla città, fulcro del collegamento con Venezia, porta Portello era un tempo luogo di scambi, di merci e persone, con il loro bagaglio identitario. Caduto in abbandono, è stato riscoperto negli ultimi anni come uno dei luoghi simbolo di Padova, anche grazie ad iniziative culturali come questa. Altri elementi hanno però contribuito al crescente successo del River Film Festival, per prima la totale gratuità della manifestazione: il Festival è una ricchezza culturale della città, e come tale si offre alla fruizione di tutti senza finalità commerciali, conferendo all’iniziativa anche valore d’impresa sociale, sia per il lavoro e il reddito che garantisce al suo personale, sia per l’indotto e la ricaduta economica sul territorio. La terza caratteristica vincente è la costante ricerca: il River Film Festival è ormai una vetrina autorevole alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi. Le sezioni competitive sono otto: scuole di cinema, corto italiano, corto internaziona-
teAtro e muSicA
a cura di Laura Organte
ALL’OMBRA DEL GATTAMELATA Per quattro domeniche - 14 giugno, 19 luglio, 13 settembre, 11 ottobre - i portici di via Cesarotti e via del Santo si riempiranno di opere d’arte e di artisti, pittori, scultori, fotografi, ceramisti e molto altro, che trasformeranno una delle zone più tipiche di Padova in una suggestiva galleria d’arte all’aperto. Per riscoprire le vie del Santo, popolate più dai turisti che dai cittadini, in un’inedita veste.
OTTAVIO PINARELLO IN MOSTRA In esposizione fino al 24 maggio presso la Galleria Samonà di via Roma le opere del pittore e fotografo Ottavio Pinarello, che ha fatto dell’uso del profilo umano la sua firma artistica e il suo oggetto di indagine privilegiato. I suoi lavori sono state esposti in numerose occasioni, tra le ultime al Museo d’Arte Moderna Musinf e al Museo Md’n nelle Marche, e ad Open, collaterale della Biennale di Venezia, ma anche a Venezia e Milano, ha partecipato a esposizioni come Arte Padova, l’Arte Fiera di Bologna, o come Open, la rassegna internazionale d’arte alla mostra del cinema di Venezia.
“SPERIMENTANDO” Torna anche quest’anno “Sperimentando”, la mostra scientifica interattiva con esperimenti di fisica, chimica e scienza per imparare divertendosi. Il tema di quest’anno è “energia e vita”: si potrà scoprire come gli organismi gestiscono l’energia, saperne di più sull’energia elettrica e sulle fonti energetiche alternative, e imparare come si trasforma la materia, per riflettere sull’riutilizzo dei rifiuti. Tutto questo e molto di più fino al 24 maggio presso il Padiglione 6 della Fiera (ingresso E da via Goldoni, ingresso L da via Rismondo).
Prospettiva Danza Teatro, quando la musica si fa gesto
“L Una delle proiezioni al River Film Festival la scorsa edizione le, super corto, corto di 100 secondi, film documentario, film d’animazione, Festival of Festivals. Da quest’anno si aggiungono workshop e stage tenuti dagli artisti presenti agli eventi speciali di apertura e chiusura del festival. Queste caratteristiche hanno fatto sì che il festival abbia ottenuto negli anni una crescente visibilità ed esposizione, sia locale che internazionale. Ne è testimone il Festival di Berlino, dove ogni anno il River Film Festival viene presentato in anteprima, e così anche i frequenti inviti ufficiali
da parte dei numerosi festival gemellati. Appuntamento, dunque, al 28 maggio, con la serata inaugurale che vedrà la presenza del regista cileno Patricio Guzmán che presenterà i suoi “Nostalgia de la luz” e “En nombre de Dios”. Altro ospite d’onore, a chiusura del festival (la sera del 10 giugno), sarà Adela Peeva, che con i suoi lavori – “Whose is this song?” e “Divorce Albanian Style” – racconta i conflitti, i sentimenti e la realtà in divenire dei Balcani, così vicini e così lontani.
a musica del gesto” è il titolo della XVII edizione di Prospettiva Danza Teatro, la kermesse ricca di spettacoli, incontri e masterclass con i protagonisti della danza internazionale. Punta di diamante della rassegna, gli appuntamenti al Teatro Verdi: apertura di sipario martedì 28 aprile con il gradito ritorno del Balletto di Roma che presenta “Il lago dei cigni ovvero il canto”, coreografia e regia di Fabrizio Monteverde. Il 9 maggio la Compagnia Abbondanza / Bertoni mette in scena Terramara, coreografia di Michele Abbondanza, cura del riallestimento di Antonella Bertoni. Sabato 16 maggio un altro atteso ritorno, quello di Aterballetto che porta a Padova una serata di tre prestigiose coreografie: “Lego”di Giuseppe Spota, “Vertigo” di Mauro Bigonzetti e “Rain Dogs” di Johan Inger. L.O.
Si parte il 9 giugno Sul palco dell’anfiteatro Camerini i protagonisti della musica
Hydrogen Festival: grandi nomi a Piazzola sul Brenta C onto alla rovescia per un altro grande festival protagonista dell’estate padovana, questa volta dedicato alla musica dal vivo. Primi a calcare il palco dello splendido anfiteatro Camerini, dando ufficialmente il via all’Hydrogen Festival di Piazzola sul Brenta, saranno gli One Republic, il 9 giugno, e il cartellone continua con band del calibro dei Chemical Brothers, in scena il 1 luglio, i Noel Gallagher’s High Flying Birds (8 luglio) e con i grandi artisti del momento, da Stromae (14 luglio) e Ben Harper (17 luglio) ad Anastacia (25 luglio) e Lenny Kravitz (29 luglio). Da non perdere la serata del 6 luglio con Damian “Jr.Gong” Marley, il più giovane tra i figli della leggenda del reggae e quella del 18 luglio, con il grande ritorno di Mark Knopfler. Spazio anche per la comicità, con il comico pugliese Angelo Pintus, sul palco l’11 luglio, e per un grande evento tra musica, danza e teatro: dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, il musical “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” sarà in scena il 12-14 e 17-19 luglio. Un cartellone d’eccezione per un festival che lo scorso febbraio ha ricevuto la consacrazione del pubblico: con oltre 20.000 voti su 32.800 da tutta Italia Hydrogen Festival si è aggiudicato il premio di Migliore Concert Series agli OnStage Awards, inizativa dell’omonima rivista dedicata al mondo della musica
Lenny Kravitz e Anastacia, due protagonisti del festival dal vivo. La categoria che ha visto trionfare la kermesse patavina è dedicata al miglior cartellone non solo per quantità di concerti in programma, ma anche per la location, la qualità dell’organizzazione, e de. “Padova sta diventando un centro rilevante per la musica live in Italia – si legge nella motivazione – i nostri artisti e le star internazionali vi fanno capolino con frequenza. Merito soprattutto dell’evento di Piazzola, che a luglio offre una programmazione di grande qualità in una cornice suggestiva. Il fiore all’occhiello del 2014 è stato l’unico concerto italiano degli Scorpions (foto), ma in cartellone c’erano anche Negramaro, Robert Plant, James Blunt, Paolo Nutini, Emma ed Elisa”. Laura Organte
Sport 27 2 Hockey La formazione della Bassa Padovana porta a casa l’ennesimo titolo
Scodosia campione italiana Under 17 di Nicola Cesaro
eVento
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’hockey della Scodosia porta a casa l’ennesimo titolo. L’Unione Sportiva Sculdaxia di Casale di Scodosia si è infatti laureata campione italiana Under 17. La squadra allenata da Ulisse Missaglia fa il bis con il prestigioso titolo italiano raccolto nel 2012 con l’Under 14, quando allora questo gruppo si chiamava Hockey Team Merlara. Una scia di successi incredibile, che conferma il polo della Bassa Padovana tra i più fecondi dell’intero panorama nazionale. Le finali per lo scudetto dell’hockey si sono giocate a Pavia, a Castello d’Agogna, e hanno visto la partecipazione di sei formazioni: oltre al gruppo della Sculdascia, Hc Valchisone, Hc Bra, Sh Paolo Bonomi, Hc Roma, Uhc Adige. Mai come per quest’edizione i match sono stati equilibrati e mai scontati fino all’ultimo, tanto che ben quattro formazioni hanno chiuso imbattute la prima fase. La fase a gironi, nella parte alta del tabellone, ha sancito il primo posto di Valchisone e Bra, con la prima favorita da una migliore differenza reti determinata dalla partita che entrambe hanno vinto contro l’Uhc Adige. Stesso canovaccio nel girone B, con la Sculdaxia e Paolo Bonomi che hanno pareggiato 5-5 nello scontro diretto: decisive (per la
“N differenza reti) le sfide che entrambe poi si aggiudicavano contro la De Sisti Roma e che determinavano una miglior differenza reti per i veneti (+11 contro +9). Nella finalissima è stato il Valchisone l’ultimo scoglio per la squadra di Missaglia, costretta ai tempi supplementari dopo il 5-5 del tempo regolare. Lo scudetto nel petto è stato possibile grazie alla vittoria per 8-6 dal penalty. Strepitosa la prova del portiere Formaggio, che ha parato con sicurezza e determinazione ben tre rigori. I campioni d’Italia Indoor Under 17 sono: Riccardo Formaggio, Filippo Faggion, Francesco Faggion, Edoardo Fran-
Dagli allievi agli amatori, tutti i protagonisti della società
cluB cicliStico eSte, tutte le noVità
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l Club ciclistico Este intende ripartire con entusiasmo per la nuova stagione sui pedali, la cinquantesima della sua storia. Obiettivo del sodalizio atestino è quello di continuare a lanciare talenti come dimostrato in questi ultimi anni, come Mattia Sinigaglia e Riccardo Verza azzurri ai mondiali e campioni Italiani Junior, Massimo Graziato professionista ed azzurro con la nazionale Italiana e Stefano Salmistraro vincitore dello scalatore d’oro per allievi. Per il 2015 il Club ciclistico Este può contare su 4 allievi, Filippo Bottin, Nicola Graziato, Nicolo’ Milani, Samuele Menesello, un gruppetto ridotto nei numeri, ma forte nelle aspettative, sicuramente questi ragazzi porteranno soddisfazioni al loro ds Maurizio Degli Stefani, che ha programmato per loro una stagione con gare impegnative. Marco Boraso, Filippo Cardini e Alberto Fogo sono gli esordienti al debutto nella categoria. Sono un folto numero invece i giovanissimi che grazie all’ entusiasmo di Aberto Barbirato DS e Maurizio Mazzetto sono aumentati ogni anno, segno che il loro lavoro
è ben apprezzato, anche le bambine che quest’anno sono 3 si apprestano alla prima gara dell’anno. Citiamo in ordine sparso Andrea Bertolaso, Cristian e Ilaria Ballan, Carlo Cascadan, Giulia Miotto, Edoardo Leonardi , Lorenzo Ponzin, Pistore Davide, Pietro e Giorgia Zogno, Nicolò Senno e Gambarotto Giulio. Non va dimenticato Riccardo Bertazzo, l’unico juniores. Novità di quest’anno la società dà il nome anche ad una formazione di cicloamatori, alcuni di loro ex corridori giallorossi dei primi anni duemila, che ora diventati adulti hanno voluto rimettersi la maglia dei loro trascorsi giovanili in un dejavu’ nostalgico che inorgoglisce i dirigenti giallorossi, capitanati anche quest’anno da Stefania Paluello. Le proposte organizzative per questo 2015 sono i consueti primi sprint in piazza Maggiore il 12 giugno, il 10 Luglio una gara tipo pista in notturna in zona industriale ad Este, il 26 di luglio una gara allievi nel percorso collinare con arrivo ad Este, inoltre grazie all’aiuto di alcuni amici di Granze è allo studio una gara per giovanissimi il 23 agosto. W.L.
cescon, Nicola Missaglia, Hamza El Matraji, Mattia Amorosini, Michele Bandiera e Lorenzo Rosa. Allenatore Ulisse Missaglia, dirigente Tiziana Carturan. La società peraltro ha iniziato a fine febbraio un’attività di promozione della disciplina. Nella palestra di Merlara è stato infatti avviato un corso per ragazzi e ragazze di terza media. Chiunque volesse informazioni può contattare il 348-3528953 o scrivere a hockeyteam.merlara@alice.it. E’ inoltre attiva la pagina Facebook della società, sempre aggiornata con notizie della Sculdaxia o dell’hockey italiano e locale in genere.
Ospiti d’eccezione all’incontro di Due Carrare
“Sport per metA’ dei rAgAzzi”
el nostro territorio - afferma Patrizio Casumaro, fiduciario Coni e presidente della Pgs Carrareseoltre la metà dei ragazzi tra i 6 e 15 anni praticano attività sportiva. Il sogno di noi volontari e dirigenti sportivi è quello di aumentare considerevolmente questa platea”. Con questo intento è nato “Lo sport è per tutti”un incontro degli alunni della scuola secondaria con campioni dello sport organizzato dalla Pgs in collaborazione con l’istituto comprensivo, diretto da Stefania Ponchia e l’assessorato allo sport di Due Carrare. La 12. edizione ha ospitato la giovane ciclista Sofia Beggin, un oro e un argento a squadre nelle olimpiadi giovanili 2014 di Nanchino (Cina) oltre al titolo tricolore Juniores di ciclocross, Pierluigi Pressendo delegato comitato italiano paraolimpico, che pratica tennis in carrozzina e Michele Pasinato, un icona del volley italiano che nel palmares vanta un oro mondiale, due europei sei World League e che è tuttora recordman di punti segnati nella regular season della massima serie del campionato italiano. Incalzati dalle domande degli alunni gli atleti hanno raccontato le loro carriere attraverso aneddoti e curiosità. Sofia Beggin, che ha messo i bella mostra le medaglie olimpiche ha emozionato la platea si è comossa fino alle lacrime raccontando le incontenibili sensazioni di gioia provate sul podio olimpico. Per Pierluigi Pressendo lo sport rappresenta l’essenza della vita: ”dopo l’incidente che mi ha costretto in carrozzina ho trovato nell’attività sportiva le motivazioni per ricominciare una nuova vita”.Divertimento è la parola d’ordine di Michele Pasinato: “nella mia lunga attività mai ho sentito il peso dell’impegno di partite e allenamenti perché ho sempre interpretato il mio ruolo con passione e divertimento, nelle sconfitte ho trovato le motivazioni per ripartire, le vittorie sono cimeli che restano indelebili”. W.L.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Le storie e le testimonianze Il racconto di chi ha intrapreso una nuova strada
Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiare Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende di Nicola Stievano
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on solo crisi e suicidi, non solo licenziamenti e cassa integrazione. Il Veneto che lavora e che produce finalmente “fa notizia” anche in positivo. Accanto ai fallimenti e alle proteste sindacali per i tagli di personale e di stipendi emergono anche le storie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che raccontiamo anche in queste pagine, come in quelle che coinvolgono aziende più grandi. Nei giorni scorsi, giusto per fare un esempio, il New York Times ha dedicato un approfondimento di un’inchiesta sugli effetti della crisi alla storia della Zanardi Editoriale: dopo la morte per suicidio di
uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liquidazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte altre, a conferma della volontà di superare le difficoltà del momento e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade. I giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come raccontiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si interroga anche sull’effettivo impatto del “job act” sul mondo del lavoro visto che il nodo da proprio nelle assunzioni a tempo indeterminato.
La start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti
Lampione spento? Te lo dico con lo smartphone
di Nicola Cesaro
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n’applicazione per mappare e gestire tutti gli impianti luce cittadini. Parte dalla Bassa Padovana la brillante idea di “Edylight”, app pensata da Tre Informatica, startup che sviluppa soluzioni web innovative e che ha avuto l’onore e il merito di essere invitata anche a Smau Padova 2015, la grande fiera dedicata all’informatica e alle nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione per la mappatura dei punti luce. Permette di gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nella segnalazione dei malfunzionamenti” spiegano da Tre Informatica “Ogni punto luce viene dotato di un adesivo con uno specifico QrCode. L’utente si collega ad una web app per l’invio delle informazioni necessarie. Con questo sistema invece è sufficiente un browser per essere operativi. Il Comune avrà link e adesivi personalizzati. Sarà sufficiente la prima scansione del QrCode porterà al censimento del lampione e dalla seconda in poi... spazio ai cittadini”. Con l’aspetto sociale – assicura la startup - si noterà subito un risparmio nella gestione: “Pensiamo a quando i cittadini dicono che “il lampione davanti casa è spento”. E poi trovarlo quel punto luce! Con “Edylight” invece i cittadini segnaleranno in modo specifico e gli operatori potranno recarsi sul posto con la precisione delle coordinate gps”. C’è poi la questione del risparmio: “La telegestione tradizionale costa ai Comuni intorno ai 150 euro a lampione. Edylight ha un costo irrisorio: per il controllo di 2.000 punti luce si spendono 420 euro di canone annuale, oltre ai 2.024 euro di avvio della start up”. L’azienda si distingue non a caso sia per la giovane età dei suoi protagonisti che per il rispetto delle “quote rosa”: la startup vede infatti l’impegno costante di Silvia Ferrari, Erika Muraro, Ste-
fano Giraldo, Federica Caradonna e Giulia Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni e arrivano da Bassa Padovana e Polesine. Ma non è così facile… “Oltre a Smau, abbiamo ottenuto la collaborazione del Comune di Fiesso d’Artico per la sperimentazione di questo sistema. Stiamo poi raccogliendo interessi dalle realtà più attente alle tecnologie sociale, alcuni Comuni del Trentino Alto Adige e altri Paesi europei. E’ tuttavia spiacevole vedere che la provincia di Padova si copre gli occhi di fronte ad una startup di giovani. Lanciamo un appello per essere almeno ascoltati: le microimprese della bassa padovana rischiano seriamente l’estinzione e sono costrette ad emigrare all’estero. Chiediamo ai sindaci di dimostrare maggiore sensibilità per questo tipo di soluzioni: troppo spesso sono stati fatti proclami di sostegno all’imprenditoria giovanile senza nessun seguito. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti”.
goVerno poletti: “in Veneto 23 milA ASSunzioni”
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l ministro del lavoro Giuliano Poletti è arrivato a Santa Maria di Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle scorse settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il lavoro in Italia. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Miranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei rappresentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il ministro Poletti, di fronte a quasi 200 persone, ha subito sfoderato i dati positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fin qui portate avanti. “Nei primi due mesi del 2015, abbiamo assistito in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempo indeterminato grazie alle normative sulle decontribuzioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Di queste, 23 mila sono assunzioni sono state fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono per lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione coordinata e continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determinato. Le assunzioni di nuove persone sono state poche ad ora. Aspettiamo di vedere a fine aprile i risultati del Jobs act cioè il contratto a tempo determinato a tute- Il ministro del lavoro le crescenti. Voglia- a Santa Maria di Sala mo che il lavoro ha ribadito la volontà precario costi di di spingere sui contratti più di un contratto a tempo indeterminato a tempo indeterminato e nel contempo vi sia più flessibilità” Il ministro del Lavoro ha ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di rendere nuovamente le assunzioni a tempo indeterminato la norma, e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo giovani, che lo erano già di fatto dalla fine degli anni Novanta, ma anche quarantenni e cinquantenni che ha sottolineato il ministro perdendo il posto” ora fanno fatica a ricollocarsi nel mercato del lavoro”. “Formare qualcuno, investire su di lui e poi mandarlo via, magari per ricominciare tutto da capo a distanza di qualche tempo, è insensato e irrazionale – ha detto Poletti – il problema del nostro Paese, d’altronde, non è mai stata la mancanza di incentivi, quanto la presenza di troppi ostacoli. Noi vogliamo rimuovere questi impediA.A. menti e liberare la strada per tutti”.
Il Veneto in primo piano 29 1 Il racconto Dario Carturan dopo i cinquant’anni ha deciso di cambiare vita sperimentando una formula
Dopo tanti impieghi il successo sul palcoscenico E’ stato rappresentante e ristoratore, poi ha deciso di mettere a frutto la sua verve comica di Nicola Cesaro
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i sono mille modi per reinventarsi un lavoro. C’è anche chi, a cinquant’anni suonati e dopo una vita passata a fare il rappresentante e il ristoratore, decide di salire su un palcoscenico e di fare l’attore. E’ una scelta vincente quella di Dario Carturan, 63 anni di Palugana di Ospedaletto Euganeo, oggi diventato una figura di spessore nel mondo dell’intrattenimento. I suoi spettacoli “personalizzati” sono eventi che assicurano il “tutto esaurito” in ogni teatro e in ogni piazza. “E pensare che non nasco certamente attore - racconta Carturan - Dopo il diploma ho cominciato a fare il rappresentante di enciclopedie, attività che ho portato avanti per anni. Poi la crisi del settore si è fatta sentire e mi
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E
sono buttato nel mondo della ristorazione, aprendo un locale di successo nel mio paese”. Cinque anni di ottimi risultati, quindi ancora un cambio di professione e il ritorno alle vendite porta a porta, prima nel mondo del fotovoltaico e poi nel settore alimentare, fino al 2002, anno in cui è maturata l’idea rivoluzionaria nella vita professionale di Carturan: “Io ero quello che ai raduni tra colleghi o nei momenti di festa con amici sapeva intrattenere le persone. Su spinta di alcune persone, in quell’anno, ho organizzato uno spettacolo in arena a Montagnana è lì ho fatto il pienone. Mi è bastato qualche mese per capire che quel mondo poteva regalarmi ben più di qualche serata
all’anno”». Carturan ha avuto “il coraggio di crederci e di investire tutto nel mondo della recitazione. Mi sono detto: e se lo facessi come lavoro?”. E così è nata una formula innovativa: l’attore viene di fatto chiamato da Comuni, enti e associazioni per animare particolari eventi e raccontare precise storie. Si va dal recupero degli antichi mestieri di un territorio ai fatti storici di un determinato periodo o di un Comune, passando per la serate dedicate alla sclerosi multipla e per il delicato tema del bullismo: Carturan sa raccontare questi temi con delicatezza e comicità, in un mix che gli garantisce sempre un fragoroso applauso a fine serata. Oltre a uno “stipendio” a fine mese.
Il racconto di Silvia brognara, rimasta senza lavoro a 38 anni
dopo il licenziAmento riportA “in VitA” l’edicolA dellA StAzione di roVigo cHiuSA dA Anni
’ passata prima attraverso la cassintegrazione, poi attraverso mobilità e licenziamento. Un percorso doloroso e devastante, ma purtroppo non inconsueto in questo periodo. Silvia Brognara, 38 anni, rodigina, ha però reagito, costruendosi una opportunità che le ha consentito di riprendere fiducia in se stessa e di potere guardare con meno preoccupazione al futuro. E’ lei stessa a raccontare la propria storia. “Ci sono stati momenti molto difficili e di profonda disperazione, dopo la perdita del lavoro –
racconta – Ma ad un certo punto mi sono detta: ‘Sa cosa c’è? Mi metto in proprio’”. Facile da dire, meno da fare, viene spontaneo pensare. La 38enne però ha pensato bene a come muoversi. “Mi è sempre piaciuto molto il mondo dell’editoria – prosegue – Allora ho pensato a una edicola. E’ stato a questo punto che mi sono informata e ho scoperto che quella della stazione era chiusa. Possibile? L’edicola della stazione del capoluogo chiusa?”. In effetti era proprio così. E non da poco tempo, ma addirittura da qualche
anno. In pratica, mancava un servizio alla città, e non un servizio banale. Così, dopo le formalità, dopo avere elaborato un progetto con la società delle Ferrovie che gestisce gli spazi commerciali e averne ottenuto il finanziamento grazie al microcredito, Silvia è potuta partire. Ora sta lavorando, e lavorando duro. “Si lavora ogni giorno dalle 6 alle 19 – conclude – Praticamente sono sempre qui. Ma ora sono contenta. Comincio ad avere un gruppo di clienti affezionati e stiamo imparando a conoscerci”. Lo.Zo.
Silvia Brognara
30 4 Il Veneto in primo piano Scuola La testimonianza di Alessio Colcera, insegnante supplente da 14 anni
Una vita da... precario
Ha cominciato ad insegnare nel 2001, con tante aspettative ed entusiasmo. Con il disegno di legge “La Buona Scuola” si aspettava la stabilizzazione e, invece, rischia di rimettere in discussione tutta la sua carriera
Il maestro Alessio Colcera con i suoi alunni
di Ornella Jovane
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e lo ricorda ancora, come fosse ieri, il suo primo giorno di scuola: era il 7 febbraio 2001, aveva 25 anni, ricevette la chiamata il giorno prima. Una segreteria lo chiamò chiedendogli se era disponibile per una supplenza per un posto di sostegno. Sostegno voleva dire handicap e lui, il futuro maestro, non aveva alcuna esperienza e tantomeno competenza per quanto riguardava l’handicap. Si insinuò qualche incertezza come sovente avviene dinnanzi a quel che non si conosce ma la risposta fu “Sì!” Il cuore batteva forte per la fantastica avventura professionale che stava per cominciare, con tanto entusiasmo, motivazione e molte aspettative per il futuro. Finalmente si poteva concretizzare un sogno: quello di dare un contributo nel cercare di creare del valore, valore umano. Da allora sono passati 14 anni, si sono succeduti sette Governi, altrettanti ministri della Pubblica istruzione, ci sono già state tre riforme della scuola italiana, e il maestro Alessio, alla soglia della quarantina, si trova ancora nella condizione di precario - con ben poche aspettative e più di qualche amara e dolorosa delusione da digerire - a fare i conti con il disegno di legge “La Buona scuola” del Governo Renzi che, se dovesse essere approvato così com’è, metterebbe seriamente in
discussione il suo futuro professionale. Alessio Colcera, docente della scuola primaria nella provincia di Venezia, è inserito infatti in quelle graduatorie d’istituto che alla fine - assieme ad altre categorie di insegnanti precari - sono rimaste fuori dal piano delle assunzioni previsto dal disegno di legge sulla scuola e che sono destinate ad essere abolite. Unica chanche di stabilizzazione per chi vi fa parte, stando così le cose, il concorso in previsione per fine 2015. “Molto più di una doccia fredda per chi, come me, ha dedicato gli ultimi 14 anni della propria vita alla scuola, motivato solo ed esclusivamente dalla passione per l’insegnamento”. E’ il commento del maestro Alessio che quest’anno insegna alla scuola primaria N. Sauro di Maerne, nel Miranese, in una classe terza. “Nel corso della mia storia professionale, perché di carriera non si può parlare visto che un insegnante precario ha, “in via continuativa” lo stipendio base, le malattie pagate al cinquanta per cento e dal governo Monti in poi è anche senza ferie per poi essere licenziato a fine anno scolastico, sono cambiati più volte i criteri per abilitarsi e diventare di ruolo” racconta Colcera che nel frattempo ha dovuto ricorrere a spese proprie e ha infine dovuto ag-
grapparsi ad una sentenza della Corte europea anche per vedersi riconosciuto come abilitante il proprio titolo di studio, il diploma magistrale. Quando ha cominciato ad insegnare lo era. Poi, con le varie riforme, il percorso abilitante è stato in varie tappe e via via con diverse modalità ridefinito, alla fine, in un corso di studi universitari, con la laurea in Scienze della Formazione primaria. “Quella dell’insegnamento è stata una scelta di vita che presupponeva di accettare per anni una condizione di incertezza ed instabilità - spiega il maestro Alessio - che alla lunga è devastante. Con il disegno di legge la Buona scuola era lecito, considerate anche le premesse, le slide e gli annunci della vigilia, coltivare la legittima speranza di avere un po’ di giustizia con il riconoscimento del ruolo a persone che sono dentro la scuola da 10-15 anni. Era lecito aspettarsi che fosse eliminato il precariato ma non ignorando completamente i diritti e le aspettative di decine di migliaia di persone, solo rimanendo nell’ambito della scuola primaria”. “Anche perché - prosegue il docente - c’è una sentenza della Corte europea che stabilisce che la pubblica amministrazione non può assumere a tempo determinato per più di 36 mesi. Per anni i vari governi - a prescindere dal colore politico - hanno violato
la riforma della scuola in cantiere. le critiche dei sindacati: Salvatore Mazza Flc-Cgil del veneto
TROppO pOTERE AI DIRIgENTI, lA NON ASSuNZIONE DEI pRECARI DEllE gRADuATORIE D’ISTITuTO È MANCATA CONSIDERAZIONE DEl pERSONAlE NON DOCENTE: I puNTI DEbOlI DEllA RIFORMA
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l problema centrale della riforma della scuola in cantiere? L’enorme potere discrezionale assegnato al dirigente scolastico. Buona l’idea di attingere dalle graduatorie ad esaurimento, ma restano fuori però gli insegnanti precari che facevano parte delle graduatorie d’istituto”. A dirlo è Salvatore Mazza (in foto) il segretario regionale di Flc – Cgil il sindacato della scuola. “La nuova riforma - dice Mazza- voluta dal Governo Renzi da un lato da una risposta agli storici precari della scuola, quelli cioè inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, dall’altro lascia fuori quelli più giovani che secondo una sentenza della corte europea avrebbero diritto ad essere assunti“. E’ sul potere del dirigente scolastico che i contrasti sembrano più acuti. “Il dirigente scolastico- spiega Mazza- avrà poteri enormemente potenziati rispetto a quelli attuali: potrà assumere discrezionalmente, attingere dalle graduatorie, premiare i docenti che a suo avviso saranno meritevoli, il tutto senza un bilanciamento dei poteri che finora era rappresentato dal consiglio dei docenti e dal consiglio di istituto, che di fatto potranno dare solo dei pareri non vincolanti. Un altro capitolo che crea problemi è quello legato al non ampliamento dell’obbligo scolastico, e la scarsa considerazione per il personale non docente della scuola che è stato bellamente ignorato”. Ignorare il personale non docente nella riforma, secondo Mazza significa creare i presupposti affinché grossi pro-
Il segretario regionale Flc-Cgil Salvatore Mazza blemi “come quelli della sorveglianza e la pulizia delle scuole ad esempio, diventino sempre più esplosivi inficiando anche l’attività didattica”. Infine il tema del 5 per mille. “La possibilità offerta – dice Mazza – ai contribuenti di destinarlo ad una scuola specifica, favorisce le più conosciute o frequentate penalizzando quelle dei piccoli centri. L’idea migliore è che il 5 per mille sia destinato genericamente alla scuola, e da lì ripartito secondo le necessità”. Il 18 aprile i sindacati hanno indetto uno sciopero in tutti i 604 istituti scolastici contro la riforma delle scuola. Alessandro Abbadir
la normativa e leso il diritto dei lavoratori. Era tempo di sanare questa anomalia”. Un’anomalia che non solo rende arduo il percorso di chi ambisce ad insegnare nella scuola ma che ha ricadute anche sugli alunni. “Con questo sistema delle supplenze annuali, fino al 30 giugno, - denuncia il maestro - non si riesce ad assicurare alcun tipo di continuità didattica, educativa e relazionale alla classe che ogni anno si trova a ricominciare con un nuovo insegnante, con le conseguenze negative che ne derivano”. Pur di lavorare nella scuola, il maestro Colcera, come fanno tutti, ha accettato anche di fare supplenze di sostegno. “Ho accettato incarichi impegnativi pur non avendone le competenze, a volte mi sono trovato a gestire situazioni difficili e non sempre consone con quelle che propriamente erano le mie aspettative professionali: avere a che fare con gravi casi di disabilità è un mestiere diverso da quello dell’insegnante e richiede altre abilità. Io, comunque, ho fatto la mia esperienza sul campo, non mi sono mai tirato indietro” racconta con amarezza. “Noi supplenti viviamo in una sorta di limbo - prosegue e denuncia -. A noi, fino alla sentenza della Corte di Giustizia Europea (26 novembre 2014) è stata negata anche la pos-
sibilità di formarci o di specializzarci. Eppure ci sono stati assegnati incarichi di responsabilità che vanno al di là delle indicazioni ministeriali e consistono in progetti che coinvolgono interi istituti, insegnanti, genitori e alunni”. “E’ deludente - dice sconsolato - che la nostra esperienza professionale, maturata in anni di attività, non sia valorizzata come patrimonio culturale, formativo e didattico. Al contrario, con La Buona Scuola, non ha alcun valore. Perché non sottoporci ad un anno di prova e al giudizio di una commissione che possa valutare le nostre competenze e promuoverci finalmente ad insegnanti di ruolo?” Nonostante tante amarezze il maestro Alessio continua con passione, competenza e un innato talento ad insegnare. “Insegnare non è un lavoro come tanti. E’ molto di più. - sostiene - Ogni mattina quando esco di casa per andare dai miei alunni non penso “vado a lavoro”, ma “vado a scuola”. E i suoi alunni lo sanno bene che è un bravo maestro e lo hanno già promosso a pieni voti. Prima di andar via mi fa vedere una maglietta che gli hanno regalato i suoi bambini. Sulla maglietta è stampata una frase: “Il maestro Alessio è la nostra grande quercia!”
pRECARIATO, SvANITE puRE lE SpERANZE SbOCCIATE DOpO lA pRONuNCIA DEllA CORTE EuROpEA
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l mondo della scuola, in Polesine, come za, mano a mano che gli anni si susseguono in Veneto, come nel resto d’Italia, è e non si vedono cambiamenti”. Ci sono, del resto, storie di docenti pretutt’altro che in stato di calma, in questo periodo. Alle dichiarazioni del Governo Renzi cari da oltre 20 anni. Prima della pronuncia in tema di stabilizzazioni, nuovi concorsi, della Corte di giustizia europea, era stato il nuove assunzioni definitive, al momento sindacato Uil a raccogliere, in vari Tribunali del Lavoro veneti e italiani, sentenze di non sono seguiti i fatti. E anche le speranze sbocciate dopo la conversione del rapporto a tempo indeterpronuncia della Corte di giustizia europea, minato. Non solo: era stato anche previsto secondo la cui sentenza non è possibile con- un risarcimento teso a compensare sia il disagio di un precariato tinuare ad assumere e esteso a quasi tutta la licenziare di anno in Si dovrebbe far durata della vita lavoanno i docenti, ma si entrare a ruolo rativa, sia il fatto che dovrebbe fare entrare quanti hanno a ruolo quanti hanno maturato almeno inanellando un conmaturato almeno 36 36 mesi di servizio tratto a termine dietro l’altro di fatto si perdemesi di servizio, paiono appassire. O quantomeno restare congelate. va la progressione economica, in termini di E’ quindi con sguardo rassegnato e at- anzianità e di scatti, che invece maturano titudine ormai disincantata al precariato che i colleghi che, pur facendo esattamente lo stesso lavoro, sono tuttavia assunti a tempo tanti giovani docenti si rivolgono al futuro. “Anche quest’anno – racconta Fulvia – indeterminato. Come purtroppo spesso avviene però ho preso servizio il 1° settembre e proseguirò sino al 30 giugno. Per me la situazione nella pendenza dei successivi gradi di giuva avanti così ormai da 16 anni. Penso che dizio era arrivato un mutamento di orienquindi possa essere ben facile immaginare tamento che aveva sovvertito il felice esito come sia quasi naturale perdere la speran- iniziale. Lorenzo Zoli
32 1 Voci da palazzo Economia e lavoro Candidati a confronto
Si riparte facendo di più e meglio Solo nell’ultimo anno hanno chiuso 27 mila aziende e, nel corso degli ultimi 5 anni la disoccupazione è schizzata dal 3,5% al 7,7% di Maria pavan
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Da sinistra: Luca Zaia, Alessandra Moretti, Flavio Tosi e Jacopo Berti
Per Jacopo Berti, candidato del Movi. Questa la posizione poco soddisfacente del mento 5stelle, è questione di Banda Larga Veneto nella classifica “la principale infrastruttura che serve al della competitività tra le regioni europee. Veneto”. E dichiara apertamente di recuE se non c’è competitività non c’è spinta e perare i finanziamenti necessari dai cinque non si aprono nuovi spazi di mercato. Ma miliardi recuperati dalla cancellazione del quel che è peggio, se non si esce dalla sta- progetto Tav. “Poi – aggiunge - creeremo gnazione anche il mercato del lavoro resta un fondo da 13 milioni di euro con i tagli ai minimi storici. degli stipendi dei consiglieri e con la canChe fare per risalire? Agli industriali cellazione dei vitalizi, con cui garantiremo basterebbero una trentina di posizioni, o microcredito da 25mila euro ai giovani imprenditori”. almeno così recita il Sulle infrastruttumanifesto presenta- Zaia: “Da noi re, invece, il sindaco to da Confindustria disoccupazione Flavio Tosi che gioca Verona ai candidati su valori più bassi in casa, ritiene che Governatore nel primo di Lombardia non si possa tornare confronto pubblico che ed Emilia” indietro sulle grandi dili ha visti sul palco inrettrici. “Bisogna prendersi la responsabilità sieme. “Le imprese sono disorientate su chi di decidere – sostiene risoluto - non si può votare, ci sono tanti candidati in cam- sospendere l’autostrada del Mare come ha po – ha sottolineato in quell’occasione il fatto Zaia perché c’è un’inchiesta”. E per aiutare davvero le imprese l’unica presidente degli industriali veronesi Giulio Pedrollo - ma più che i candidati ci interes- via per il candidato che spacca in due la Lega è lo smantellamento della burocrazia: sano i programmi”. Le ricette per cambiare il Veneto e farlo “sull’ideologia deve prevalere la concretezripartire, almeno sulla carta, i vari candidati za. Un esempio? Trento ci ha chiesto di le hanno messe in campo. Alcune simili al- poter bruciare i suoi rifiuti nel nostro futuro inceneritore, ma la Regione si ostina a non tre singolari, comunque opportunità.
voler accettare rifiuti da altre parti d’Italia”. Poi, il sindaco di Verona, si concede un bell’affondo dichiarandosi favorevole non solo l’accorpamento dei Comuni e ma anche alla fusione tra Regioni “Veneto, Trentino, Friuli insieme: tecnicamente è una strada percorribile” e sul tema della competitività afferma che la cosa migliore sarebbe creare delle zone a tassazione speciale, cosa difficile da realizzare perché l’ambito di interesse è L’Europa. Alessandra Moretti fa valere la sua vicinanza al Premier Renzi e promette un patto col governo per rendere più moderna la rete ferroviaria veneta, ferma dal 1973 e anche per completare la Tav. Ma dichiara anche che le sta molto a cuore il rilancio del manufatturiero e spiega il suo piano veneto per l’impresa che affronta di petto il problema dell’accesso al credito, e le possibilità di migliorare internazionalizzazione, competizione, sburocratizzazione. Le sue proposte sul lavoro sono chiare: “Finanzierò con un buono di 500 euro al mese per il primo anno le aziende che assumeranno un giovane under 29, per un totale di 6.000 euro annui che vanno a sommarsi agli incentivi già previsti dalla legge di stabilità e dal Jobs Act”.
E se i giovani devono avere l’opportu- solo ci fosse tutto quello che, a detta di Zaia nità di iniziare un percorso lavorativo e la manca. possibilità di conquistare un’indipendenza “La palla al piede del Veneto – affereconomica anche chi rimane senza lavo- ma il Governatore uscente è L’Italia”. Che ro dopo i 50 anni. “Darò loro – afferma fare? Possiamo facilmente immaginarlo. Moretti - la possibilità di imparare un nuovo Non è facile invece immaginare come nel mestiere attraverso un progetto di formazio- giro di altri cinque anni la competitività del veto potrebbe scalare la suddetta classifica ne affiancato al lavoro in azienda”. Poi ricorda la sua proposta agli studi di 50 posizioni come promesso da Zaia. E professionali che assumeranno giovani sul lavoro va detto che il “Patto per il Vepraticanti con un contratto di apprendistato: neto” presentato il 2 maggio 2012 a Palazzo Balbi proprio dal “un finanziamento del Governatore uscente 50% dello stipendio Moretti: “Patto e che voleva essere per i primi 24 mesi. con il Governo Così che i laureati per ammodernare una sorta di Piano Marshall per l’econosvolgano il praticantato la rete ferroviaria mia locale non si sa obbligatorio con una e fare la Tav” che fine abbia fatto. retribuzione”. Luca Zaia si presenta come “mastino” Certo Zaia afferma che il vero jobs act l’ha sempre in guardia nei confronti del governo fatto lui con i progetti di formazione-lavoro per tutelare il Veneto dai tagli di Roma e, che ha permesso di mantenere la disoccupacom’è naturale che sia riventica i i risultati zione su valori più bassi rispetto alle regioni di cinque anni di governo regionale. “Sulla limitrofe. banda larga, siamo partiti da zero – afferUna disoccupazione che in cinque anni ma - eppure abbiamo assegnato il primo è schizzata dal 3,5% al 7,7% con 27 mila lotto con 75 comuni coinvolti”. Ricorda poi aziende che hanno chiuso rovinosamente che secondo uno studio di Morgan Stanley solo nell’ultimo anno. Certo d’ora in avanti nel nostro Paese ci sarebbero imprenditori occorre fare di più. disposti a investire 45 miliardi di euro, se
Voci da palazzo 33 1 Verso il voto A destra si profila una bella partita
Un nuovo centrodestra contro la lega di Zaia e Salvini Siglato l’accordo: i moderati di Area Popolare sosterranno Tosi nella corsa per la presidenza della Regione Veneto di Maria pavan
L’intervista Carlo Alberto Tesserin, Ncd
“noi StiAmo con toSi”
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Da sinistra: Flavio Tosi, Marino Zorzato, Clodovaldo Ruffato, Maurizio Sacconi, Andrea Causin e Antonio De Poli
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rano tutti lì a Marghera. Il senatore Maurizio Sacconi, il vice presidente del Veneto, Marino Zorzato, il presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo Ruffato, esponenti illustri del Ncd, il parlamentare eletto con Scelta Civica Andrea Cusin, e il vice segretario vicario dell’Udc Antonio De Poli. Pezzi da novanta presenti a metà aprile a Marghera, apputo, dove è stato presentato l’accordo a sostegno di Tosi che ha sottolineato come “La maggioranza dei consiglieri che hanno sostenuto in questi anni in Regione Luca Zaia, sosterrà ora Flavio Tosi” . I protagonisti di Area Popolare sostengono che il laboratorio politico inaugurato con quest’accordo va ben oltre il panorama veneto ma che proprio nella nostra terra si basa sull’idea di costruire un percorso sul Veneto del fare, sulle cose concrete. Un bel distinguo rispetto alla linea di Salvini che negli stessi giorni indossava magliette xenofobe inneggiando alle ruspe per “radere al suolo i campi nomadi”. E infatti, il leader del nuovo centrodestra veneto, Flavio Tosi sottolinea come la differenza con chi ha go-
vernato fino ad oggi la Regione sta nella “la logica del fare. E c’è chi lo fa, mentre c’è chi ama il populismo e la demagogia”. Anche Ruffato ha spiegato la sua adesione ad Area Polare, sottolineando che la politica a cui si sente di prender parte “non è fatta di insulti, estremismi e anatemi”. “In questo periodo abbiamo tante cose dette e non fatte, proclami senza seguito - ha continuato Ruffato - lo scoppio della maggioranza dimostra il fallimento della presidenza di questi 5 anni: se qualcuno non riesce a difendere la propria maggioranza, o è per incapacità o per aver lasciato campo libero a chi ha imposto altre scelte a noi veneti”. E la freccia lanciata è sicuramente rivolta idealmente a Zaia. Antoni De Poli, si dice pienamente d’accordo dicendosi certo che “questa squadra di Area Popolare, con Tosi candidato presidente, darà concretezza alle cose di cui i cittadini hanno bisogno”. Tra le priorità rimangono il lavoro e l’impresa senza dimenticare le politiche sanitarie e dell’assistenza che secondo il giudizio di De Poli sono “sparite completamente dalla programmazione”.
E Marino Zorzato ha sottolineato come anche la sicurezza sia per Ncd un argomento forte in agenda tanto che proprio l’Ncd ha presentato un emendamento al bilancio che ha portato le risorse da spendere da 60mila euro a 5 milioni. “Questo dice chiaro - ha rimarcato - come la pensiamo sulla sicurezza, mentre c’è chi si riempie la bocca”. Da questo laboratorio veneto l’ex ministro Maurizio Sacconi si aspetta un “rassemblement di movimenti locali e reti nazionali con l’ambizione di competere con la sinistra nel ballottaggio delle elezioni politiche. I contenuti identitari dell’Unione per Tosi saranno il compimento di uno Stato unitario e federale a geometria variabile, con il Triveneto tutto ad autonomia rafforzata, la sicurezza nella proprietà di ciascuno, l’unicità della famiglia naturale, l’ accesso efficace al lavoro, un modello sociale e sanitario fondato sulla presa in carico di ogni persona. Area Popolare e Tosi sanno che la premessa di ogni ambizione è peraltro lo sviluppo, che si realizza solo con un Veneto aperto e non chiuso, isolato, da una politica antieuro”.
la denuncia galan riceve più di 3.500 euro netti al mese
bERTI, 5STEllE: “ECCO l’ARMA DI DISTRuZIONE DI CASTA”!
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arole bellicose via metafora arrivano anche dal candidato del Movimento 5stelle, Jacopo Berti che ha presentato la sua “arme di distruzione di casta”, cioè una proposta di legge di iniziativa popolare relativa al taglio dei vitalizi e degli altri privilegi della casta. “Questa è la definitiva arma di distruzione di casta – conferma Berti – abbiamo finalmente un’arma per sradicare i privilegi di questa politica e di questi politici”. “Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato che torneranno nelle tasche delle imprese venete”. Durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, avvenuta nella Sala gruppi del palazzo comunale di Padova, il candidato ha invitato i cittadini a firmare i moduli per la presentazione del documento, che saranno a disposizione già nei prossimi giorni nelle piazze venete. “Firmando questa legge di iniziativa popolare – spiega Berti – si potranno eliminare i vitalizi, gli assegni di fine mandato e
tutti i privilegi. Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, che fanno 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato e che torneranno nelle tasche delle imprese venete perché finiranno nei fondi per il microcredito”. La legge prevede anche la cancellazione dell’assegno di fine mandato e dell’assegno di reversibilità. “Giancarlo Galan riceve più di 3.500 euro al mese (netti) e Giampietro Marchese, anche lui coinvolto nell’inchiesta Mose, 2.800 al mese – gli fa eco il parlamentare del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati – a loro si aggiunge una schiera di 181 ex consiglieri regionali che dopo aver trascorso mesi, o in alcuni casi anni, a Palazzo Ferro Fini, possono ora contare su un vitalizio”. Non mancano i colpi alti e bassi in casa 5stelle e Tosi ancora si difende dai colpi bassi di Berti che ha sostenuto che la discesa in campo del sindaco di Verona nasconderebbe un patto segreto col Pd per far vincere Alessandra Moretti.
Jacopo Berti, candidato Governatore del Movimento 5stelle
ai così distanti dalla Lega di Matteo Salvini e, quindi, da Luca Zaia. Il Nuovo centrodestra in Veneto tiene fede all’impegno con gli elettori e non farà mancare il proprio sostegno all’attuale maggioranza in Regione fino all’ultimo giorno di mandato. Ma con questa Lega prenderà le distanze il giorno dopo. A spiegare la posizione e gli sviluppi per Ncd in questa fase di transizione molto delicata è Carlo Alberto Tesserin, Presidente della Commissione per lo Statuto e per il Regolamento in consiglio regionale: “Manteniamo la nostra posizione storica: noi siamo stati con Zaia e ne siamo contenti perché abbiamo condiviso il percorso di un centrodestra moderato orientato all’autonomia. Ora non comprendiamo la linea estremista di Salvini, modello Le Pen in Francia, e quindi restiamo in linea con la nostra storia e la nostra tradizione. . Non siamo noi ad aver cambiato posizione”. È proprio sul tema dell’autonomia che si consuma lo strappo: “Non possiamo dimenticare che la legge per l’unico referendum che potrebbe avere il consenso è quella a firma Tesserin-Toniolo, entrambi Ncd. Quella è la nostra posizione, quella è la nostra identità. Ad oggi le posizioni di Salvini non sono in sintonia con noi e ci dispiace che Zaia le abbia condivise”. La campagna elettorale di Ncd deve ancora entrare nel vivo, ma prima c’è da sciogliere il nodo delle alleanze. “Allo stato attuale abbiamo aperto un ragionamento importante con Flavio Tosi – annuncia Tesserin -, stiamo definendo gli accordi operativi e quindi penso che la campagna elettorale andrà in quella direzione. Quando si ha di fronte appuntamenti elettorali di questa importanza va definito il programma, le linee operative: siamo in fase conclusiva ma positiva”. Impossibile non chiedersi come si sarebbe mossa Ncd se, archiviata l’alleanza con la Lega di Salvini, Tosi non avesse deciso di candidarsi. “Sulla posizione di Salvini non ci saremmo mai stati. Ma saremmo andati con Zaia, a patto che avesse tenuto la linea che lo ha contraddistinto anche in passato e che non è, per noi, quella dell’attuale segretario leghista”. Le liste del Nuovo centrodestra, nel momento in cui scriviamo, sono ancora in via di definizione, ma ci sono già alcuni punti fermi: “Certamente avremo Marino Zorzato e Clodovaldo Ruffato a Padova, Costantino Toniolo con altri amici a Vicenza, Massimo Mancini a Chioggia con tanti altri candidati in provincia di Venezia…. Tutte persone di spessore. Perché siamo convinti che questa campagna come non mai sarà basata sui candidati più che sulle enunciazioni di teorie politiche. Ormai tutti gli schieramenti sono in decomposizione: vediamo quello che succede tutti i giorni a Roma tra Renzi e l’apparato storico del Pd. Vediamo la posizione di Fitto in Forza Italia e tutto quello che ne consegue. Vediamo la Lega e tutto ciò che sta accadendo… Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”.
Carlo Alberto Tesserin: “Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”
34 1 Cultura veneta Expo 2015 Il grande evento culturale dell’anno
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” Ai blocchi di partenza, l’evento a cui non si può mancare. Milioni e milioni di persone hanno già deciso di esserci di valeria Marcato
“È
possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile? ” È con questa domanda che si apre la sfida dell’Expo di Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre e che sarà senza dubbio il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Expo sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Ma non solo. Offrirà a tutti i visitatori la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e di scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, la città di Milano e il sito espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.
il temA “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello sito espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. La riflessione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.
lA locAtion Con un’area di 1,1 milioni di metri quadrati, facilmente raggiungibile, progettata da architetti di fama internazionale, Expo è anche un’esposizione-giardino con più di 12 mila alberi, giochi d’acqua e un lungo canale che circonderà l’area. Sui due grandi viali principali, il Cardo e il Decumano, si affacciano i Padiglioni dei Paesi Partecipanti, piazze e aree comuni dedicati agli eventi e alla ristorazione. Il sistema a due assi serve a orientare il visitatore in modo molto semplice e intuitivo, ma organizza anche la partecipazione dei Paesi: la World Avenue (corrispondente al Decumano) è infatti l’affaccio di tutti i Padiglioni Self Built. Lungo il Cardo si distribuisce invece la partecipazione italiana. Il Decumano, sede dei Padiglioni nazionali dei Paesi, sarà una lunga teoria di esperienze e racconti architettonici, visivi ed esperienziali provenienti da ogni parte del pianeta, da cui si potrà partire per toccare con mano e assaporare i gusti delle diverse tradizioni enogastronomiche, facendo diretta esperienza del cibo e delle colture planetarie. Alle sue estremità sono collocati l’Expo Centre, composto di spazi per eventi al coperto, e la Collina Mediterranea.
Lungo il Cardo, delimitato a nord dall’anfiteatro sull’acqua della Lake Arena e a sud dall’Open Air Theatre, grande spazio per eventi all’aperto, si estende lo spazio espositivo dedicato all’Italia, intervallato da luoghi per la degustazione dei prodotti delle tradizioni enogastronomiche delle regioni italiane. Questi, oltre a distinguersi per l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti finali, svolgono la funzione di mettere in luce le migliori pratiche alimentari tradizionali del Paese ospitante. Nel luogo in cui il Cardo e il Decumano si intersecano si trova Piazza Italia, la grande piazza centrale dell’Expo, vicino alla quale sorge anche Palazzo Italia, il luogo deputato a ospitare durante l’Expo il raccordo istituzionale tra Paese ospitante e Partecipanti. Circondato dal Canale, elemento che ne caratterizza il paesaggio, il Sito dell’Expo segue dunque uno schema ortogonale molto intuitivo, nel quale architettura si unisce alla natura. Le costruzioni seguono criteri di efficienza energetica e sostenibilità nella realizzazione, smontabili e riutilizzabili alla fine dell’evento.
Al CENTRO Il vISITATORE
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n’Esposizione Universale ha il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scientifica e tecnologica ed Expo Milano 2015 costruirà questa eredità prima di tutto grazie all’apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento. Uno degli elementi innovativi e distintivi di Expo Milano 2015 è quello legato al concetto di “Visitor Experience”. L’Expo di Milano vuole essere “tradizionalE” e “innovativa” allo stesso tempo. Tradizionale perché si focalizzerà sul Tema della nutrizione in modo molto stringente e garantendo un vero approfondimento globale a fini educativi e di formazione alla sostenibilità del cibo buono, sano, sufficiente e sostenibile per il pianeta. Innovativa perché in tutte le forme chiarirà ai visitatori e alla comunità internazionale l’essenza di un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore.
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Sport 37
Corri per Padova Aprile mese di grandi manifestazioni
Si corre la Maratona di S. Antonio, una sfida a pieni polmoni A
prile è il mese per eccellenza dei podisti padovani: è il mese della Maratona S.Antonio. Un evento consolidato e entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti più importanti della città di Padova che ogni anno vede protagonisti della gara atleti di altissimo livello. Quest’anno la promettente keniana Githaiga, che debutta nella maratona dopo aver corso in un’ora 17’00 nella mezza, lo scorso anno a Praga, incrocerà la strada della campionessa italiana Claudia Gelsomino campionessa italiana di maratona 2014 dopo essersi imposta a Milano e in questa stagione già seconda alla Treviso Marathon. In campo maschile i keniani Kipkemboi e Kiprop saranno opposti a Giovanni Gualdi, deciso a salire di nuovo sul podio di Prato della Valle. Portacolori delle Fiamme Gialle, torna a Padova dopo aver colto
proprio qui, col secondo posto del 2010, il miglior risultato cronometrico in una maratona (2 ore 13’39”), per poi fermarsi ai piedi del podio nel 2013. Vedremo come appronterà i Kenyoti, come spesso accade, in prima fila. Il 26enne Robert Kipkemboi Kiplimo, terzo lo scorso dicembre alla maratona di Castéllon, in Spagna, col primato personale di 2 ore 12’03”, punta decisamente alla prima vittoria in una importante corsa su strada. Proverà a dire la sua anche il suo giovane connazionale Reuben Kiprop Kerio, un personale di 2 ore 26’05” realizzato nel 2014 a Kigali, in Ruanda, che questo atleta ventenne ha tutta l’intenzione di migliorare. “Un cast che mette assieme atleti esperti a giovani che hanno voglia di imporsi sulla scena internazionale” spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento.
TERZA MARCIA DI pASQuETTA A gAlZIgNANO TERME Nancy Githaiga
Claudia Gelsomino
Kerio Reuben Kiprop
Giovanni Gualdi
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l popolo del Running ad Aprile oltre a ritrovarsi agli appuntamenti della CXP ha vissuto bellissime emozioni anche con la Terza marcia di Pasquetta a Galzignano Terme organizzata dall’A.D.S. Podisti Tribano. Un grandissimo successo decretato dalle oltre 2500 presenze.
38 Turismo
Concerti e non solo 39
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L’ESPERTO
A nimali
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IL VETERINARIO
A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer
L’uomo e il cane: un rapporto in equilibrio
Un UOMO e un CANE si incontrarono migliaia di anni fa per aiutarsi l’un l’altro, nel tempo poi hanno consolidato il rapporto di “scambio” reciproco che riscontriamo ancora oggi. L’uomo si prende cura del cane e riceve in cambio la sua compagnia ed una vasta gamma di aiuti nel lavoro. Tutti i cani trovano il loro equilibrio, la loro identità, il loro benessere nel profondo legame affettivo che instaurano con il loro padrone e con la famiglia in cui vivono. Per natura il cane è un animale socievole e come tale detesta la solitudine e ricerca la presenza fisica del suo capo branco, del suo punto di riferimento, del suo padrone.Un cane che nella sua primissima infanzia ( cioè nei primi tre mesi di vita) abbia pochi o nulli contatti con l’uomo, difficilmente diventerà un buon cane da compagnia. Sarà timido e pauroso con le persone e non svilupperà una totale dipendenza nei confronti del suo padrone. Ma anche un cucciolo sepa-
www.lapiazzaweb.it/category/animali A cura del Dottore Andrea Feliciati
Filariosi cardiopolmonare
Il ruolo del sottoscritto quale Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A. prevede che, con cadenza settimanale, si visitino i nuovi ospiti della struttura che provengono dal Canile Sanitario Tazzari precedentemente sottoposti a sterilizzazione ed a tutti i protocolli sanitari di routine. La preoccupazione maggiore nell’esaminare i libretti sanitari dei nuovi cani è il controllo dell’esito del test ematico per la ricerca di antigeni filaria. La filariosi è una patologia veicolata dalle zanzare che presenta una forma cardiopolmonare (causata da Dirofilaria immitis) ed una forma cutanea (causata da Dirofilaria repens). La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. Quasi tutti i proprietari di cani delle nostre zone conoscono la patologia che, nei decenni scorsi, quando i sistemi di prevenzione erano per lo più assenti, ha rappresentato sicuramente una delle principali cause di decesso dei nostri amici cani. Il parassita che provoca la malattia , Dirofilaria immitis, è un nematode le cui larve, entrate nel sistema circolatorio del cane punto da una zanzara, dopo vari stadi divengono vermi adulti (lunghi fino a 30 cm.) e si localizzano a livello di cuore ed arteria
rato dalla madre troppo presto (cioè a 4 / 5 settimane) ed allevato in casa può avere diversi problemi, per esempio un esagerato attaccamento al padrone con chiari episodi di gelosia o, nella maturità, uno scarso interesse sessuale nei confronti di altri cani. Esperimenti compiuti su cuccioli allevati con conigli o gatti hanno dimostrato talvolta una preferenza a convivere e preferire razze con cui sono cresciuti insieme. A livello strettamente personale ed in funzione della mia esperienza ritengo che i cani in generale non sono in grado di capire cosa è giusto o sbagliato. Il loro comportamento è legato all’istinto di razza a cui appartengono e alla conservazione della specie. Molti atteggiamenti sono già innati, un cucciolo sa sedersi, stare zitto, fermo, non mordere e ascoltare. Il compito quindi di un buon educato re è di metterlo in condizione di imparare quando e come attuare tali comportanti.
polmonare dove nel tempo causano danni sempre maggiori fino a portare al decesso dell’animale. I primi sintomi clinici della malattia sono tosse ed affaticamento dopo uno sforzo ma visto che insorgono quando la patologia è già in uno stadio avanzato, è importante eseguire periodici controlli sul sangue per una diagnosi precoce. La malattia, pur grave, è oggi curabile attraverso un trattamento che consente l’eliminazione delle filarie adulte. Compete al Medico Veterinario l’impostazione della terapia in base alla fase della malattia al momento della diagnosi. Ad ogni buon conto, dal momento che si tratta di una terapia non esente da rischi e che non cura, nel caso sia insorta, la miocardiopatia conseguente all’infestazione, è raccomandabile il ricorso a sistemi di prevenzione. Ad oggi, in commercio esistono diversi farmaci efficaci nei confronti delle forme larvali di filaria. Non trattasi di un trattamento vaccinale ma di una terapia nei confronti delle larve che infestano l’animale volta ad impedire il loro sviluppo in forme adulte. Personalmente, considerato che la nostra è una delle zone a più alto rischio filaria, si consiglia di effettuare il trattamento da Aprile a Dicembre.
Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.
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ADOTTAMI
centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery 3 NERONI 2 maschi e una femmina, taglia media di circa 1 anno e mezzo. Portati in rifugio da cuccioli, dopo essere stati recuperati da tragica storia. Hanno un carattere difficile e non si fidano delle persone. Vogliamo provare a trovare delle persone pazienti che sappiano aiutare queste creature. BIANCA NEVE Sono 2 sorelle, mix labrador, nate a marzo 2014. Taglia media, circa kg.25-30, in cerca della loro seconda possibilità. Due meraviglie di pelose dentro una gabbia. Chiediamo aiuto per loro.
BUFALO Maschio, taglia medio-contenuta, di circa 12 kg. Carattere buono e socializzato. Bufalo ha circa 3-4 anni, vissuti sempre in famiglia tra coccole, giardino e divano. Poi è stato abbandonato. Bisogna trovare casa a questa creatura.
CIN CIN Sono due cuccioli di solo 2 mesi, futura taglia piccola, max kg 6-8. Ora aspettano una casa e dei padroni affettuosi. Cin-cin sono 2 fratellini maschi.
JOLLY Maschio giovane, circa 1 anno, taglia contenuta di circa 10-12 kg. Un pelosetto tutto amore e coccole. Dinamico, da cucciolo che si rispetti, coccolo e caratterialmente buono. Jolly ha un abbandono alle spalle ed attualmente vive dentro una gabbia. Restituiamo dignità a questa creatura. MERINGA Femmina di circa 6-8 anni, taglia medio-piccola, circa kg.10-12. Meringa è dolcissima. E’ stata recuperata da una situazione altamente disagiata assieme ai suoi piccoli. Ora sono tutti al sicuro, ma un canile non è una casa… Meringa ha dovuto lottare per sopravvivere ed ha un orecchio tagliato, ma non importa: è bellissima ugualmente. Per Meringa pretendiamo il meglio. Cerca casa per dare e ricevere amore.
per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - tel. 3289620233
CIRO Maschio, taglia piccola, circa kg 10, di circa 6-8 anni. Carattere equilibrato, adatto per tutti i contesti famigliari. Ciro arriva dal canile sanitario dove ha trascorso molti mesi in attesa che i proprietari si facessero vivi. Il tempo è passato e per lui si sono aperte le porte del canile. Ciro dev’essere operato ad una zampetta perché ha legamenti e crociati rotti. Per lui cerchiamo famiglia amorevole che possa accoglierlo con amore. ROSA Femmina di circa 2 anni, taglia medio-contenuta, circa kg.10. Questa creatura è stata recuperata in mezzo al fango, in allattamento, con pochissimo latte e dei cuccioli. Rosa ha un carattere mite, buono, coccola e tanto dolce. Dopo lo svezzamento dei suoi cuccioli Rosa cerca casa. Verrà sterilizzata, chippata e vaccinata.
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Diritto sanitario
La responsabilità civile del medico, il dovere di diligenza
I
l medico è un professionista la cui alta funzione è quella di difendere la vita, tutelare la salute fisica e psichica del paziente, dare sollievo alla sofferenza, prestando la propria opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza. Tali principi sono stati sinteticamente estratti dal codice deontologico che delinea i doveri e gli obblighi del medico il quale, dal punto di vista civilistico, è un prestatore d’opera che svolge la sua attività (la cura del paziente) con lavoro intellettuale. Il medico, libero professionista o dipendente di una struttura ospedaliera, deve agire con prudenza perché deve prevedere gli effetti della sua condotta, sapere quali rischi essa eventualmente comporti e fare il possibile per eliminarli o contenerli; con perizia perché deve essere in possesso oltre che della necessaria preparazione teorica, di capacità ed esperienza pratica; con diligenza perché deve sapere cosa fare o non fare nell’interesse del paziente e come intervenire. L’attività del medico, così come quella svolta da qualsiasi altro professionista, è regolata dagli artt. 2229-2238 del codice civile ed è caratterizzata oltre che dalla natura intellettuale della prestazione, da discrezionalità tecnica il che significa piena facoltà di determinazione delle modalità
di esecuzione dell’attività secondo le regole della professione avendo di mira la cura e la salvaguardia del paziente. Sulla base di quanto previsto dagli artt. 1176 secondo comma del codice civile, “nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve essere valutata con riguardo alla natura dell’attività esercitata” che non è quella ordinaria del buon padre di famiglia. Il medico, infatti, deve usare quella che la giurisprudenza ha definito diligenza qualificata, consistente nella doverosa applicazione delle regole tecniche del momento e degli accorgimenti che costituiscono la conoscenza ed i fondamenti della medicina (ars medica). Secondo la giurisprudenza occorre distinguere tra diligenza professionale generica e diligenza professionale specifica che è variamente qualificata cosicché a diversi gradi di specializzazione corrispondono diversi gradi di perizia. Pertanto, chi assume un’obbligazione nella qualità di specialista o un’obbligazione che presuppone una tale qualità, è tenuto a possedere la perizia che è normale della categoria ossia la specifica conoscenza ed applicazione di
cognizioni tecniche che sono tipiche dell’attività necessaria per l’esecuzione di quella determinata attività professionale e che non sono invece patrimonio ad esempio, del medico di base. A quest’ultimo, infatti, è richiesto un livello di diligenza commisurato allo standard professionale della sua categoria che non può certo essere quello esigibile da uno specialista la cui condotta va esaminata, non già con minore ma, al contrario, con maggior rigore ai fini dell’accertamento della responsabilità professionale. Nella valutazione della condotta del medico, inoltre, occorre fare riferimento al grado di difficoltà della prestazione tenuto conto del tipo di patologia, delle condizioni del paziente, delle conoscenze scientifiche del momento, dell’ambiente e delle circostanze in cui è chiamato ad operare. Ciò significa che una prestazione medica di facile esecuzione che non abbia esito positivo, così ha stabilito la giurisprudenza, comporta una presunzione di responsabilità a carico del medico per cui, se il paziente prova che si trattava di un intervento di routine, egli per essere esente da colpa deve dimostrare la sopravvenienza di complicanze non prevedibili ed a lui non imputabili.
Avv. Carmelo Sergi
Diverso è il caso in cui la prestazione medica riguardi la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà poiché in tal caso, così stabilisce l’art. 2236 c.c. “il prestatore d’opera non risponde dei danni se non in caso di dolo o di colpa grave”. Tale limitazione di responsabilità non ricorre con riferimento ai danni provocati al paziente per negligenza o imprudenza, ma soltanto per quelli derivanti da imperizia con esclusivo riguardo a problematiche oggetto di dibattito e di tesi contrapposte o che per la loro novità o straordinarietà trascendono la preparazione media per cui non si può pretendere siano compresi nel patrimonio culturale e tecnico del professionista. Incombe sul medico l’onere di dimostrare che l’attività da lui svolta è stata di particolare complessità nel senso sopra indicato per cui, in caso contrario, egli può essere chiamato a rispondere del danno che abbia provocato nell’esecuzione di un intervento o nella prescrizione di una terapia. Delineata per sommi capi la questione della diligenza professionale, Il prossimo intervento riguarderà la problematica attinente al tipo di obbligazione che assume il medico (di mezzi o di risultato), la natura della sua responsabilità e di quella della struttura ospedaliera nell’ambito della quale egli si trova ad operare.
Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: carmelo.sergi@libero.it
Diritto del lavoro
Jobs Act: Il contratto di lavoro a tutele crescenti
C
on la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 54/2015, dei decreti legislativi 04.03.2015 nn. 22 e 23, prosegue la riforma del mercato del lavoro in attuazione della Legge Delega n.183/2014. In particolare il Decreto n.23, introduce “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti”. La nuova disciplina troverà applicazione per i contratti subordinati a tempo indeterminato stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto (07.03.2015), ovvero per quelli a tempo determinato o di apprendistato convertiti dopo tale data. Per quelli già in essere precedentemente continueranno a valere le tutele previste dall’art. 18 L.n.300/70 (Statuto dei Lavoratori). Risulta evidente come la regola generale sia ormai quella dell’indennizzo, mentre la reintegra nel posto di lavoro (c.d. tutela reale) rappresenti sempre più un’eccezione. Quest’ultima resta infatti prevista solamente in ipotesi di nullita’ del licenziamento perche’ discriminatorio ovvero perche’ riconducibile agli altri casi di nullita’ espressamente previsti
Avv. Gianluca Simeoni
dalla legge od ancora qualora il dipendente riesca a dimostrare che il licenziamento disciplinare si fonda su un fatto materiale insussistente. In tutti gli altri casi, qualora il Giudice accerti l’illegittimità del licenziamento perché non ne ricorrono gli estremi, il rapporto di lavoro verrà dichiarato estinto sin dall’irrogazione del provvedimento ed il datore di lavoro (che occupi oltre 15 dipendenti) sarà condannato al pagamento di un’indennità di importo pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità. In caso di licenziamento per motivi economici (legato cioè alla riorganizzazione aziendale) non sarà più necessario il tentativo di conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro. Nei pochi casi ancora previsti, resta infine per il lavoratore la facoltà di pretendere, in luogo della reintegra, il pagamento di un’indennità pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR.
Studio Legale avv. Martina Rocchio – avv. Gianluca Simeoni - Via B. Arnaldo da Limena n. 10 – 35010 Limena (PD) Tel. 049.5390473 Fax 049.5390472 avv.simeoni@studiorocchiosimeoni.com - www.studiorocchiosimeoni.com
diritto legale
Quanto costa l’avvocato?
U
avv. Mauro Zandolin - studio legale Begozzo-Zandolin
na delle prime preoccupazioni di chi si accosta al professionista legale è l’incognita sui costi dell’attività professionale. La legge 247/12 nel riformare la professione forense ha portato a compimento la rivoluzione in tema di compensi avviata nel 2006 con l’abolizione dei minimi tariffari. L’articolo 13, al comma 3, stabilisce: “La pattuizione dei compensi è libera: è ammessa la pattuizione a tempo, in misura forfetaria, per convenzione avente ad oggetto uno o più affari, in base all’assolvimento e ai tempi di erogazione della prestazione, per singole fasi o prestazioni o per l’intera attività, a percentuale sul valore dell’affare o su quanto si prevede possa giovarsene, non soltanto a livello strettamente patrimoniale, il destinatario della prestazione”. Dunque il principio fondamentale è quello della libera contrattazione tra cliente e avvocato e che non esistono più delle “tariffe” come accadeva in passato. Questo vuol dire che per una stessa attività, ad esempio un causa di separazione, diversi professionisti potranno richiedere compensi anche molto diversi e non
esistono più ne minimi né massimi, fermo restando che il compenso non può essere sproporzionato, come da sempre ribadito dal Consiglio Nazionale Forense. Non sempre, però, chi propone il prezzo più basso garantisce la miglior affidabilità e competenza. Il medesimo artico 13 L.F. stabilisce poi che solo se il cliente lo richiede l’avvocato sia tenuto ad una comunicazione scritta sul prevedibile costo della prestazione (c.d. “preventivo”). Un disegno di legge attualmente in fase di discussione prevede di introdurre il preventivo come obbligatorio proprio per favorire la concorrenza e la trasparenza dei costi. Nel caso invece cui cliente e professionista non abbiano concordato la misura del compenso e non riescano a trovare l’accordo a prestazione compiuta potranno rivolgersi al consiglio dell’ordine affinché, esperisca un tentativo di conciliazione. In alternativa il compenso sarà determinato dal Giudice, facendo applicazione delle tabelle di cui al D.M. 55/2014.
Studio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: info@studiobegozzozandolin.it
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L’Editoriale IDee nuove per un MonDo che caMBIa
dott. alessandro De Carlo*
Q
La salute vale oro così come il medico a cui ci si affida Trattamenti laser refrattivi: Lasek Continua a pag. 47
Il riposo: i benefici e le posizioni del sonno Continua a pag. 47
uante volte ciascuno di noi si sente “a corto di idee”, in ritardo in un mondo che va veloce, in difficoltà nel trovare soluzioni per i propri problemi quotidiani, lavorativi, familiari, relazionali? La risposta migliore in queste situazioni, molto spesso, è già dentro di noi. Il problema è farla emergere, liberarsi dalle abitudini che possono frenarci, liberarci da situazioni in cui non si vedono vie di uscita. Questo tipo di condizione è tutt’altro che patologica, anzi, è “normale” ed estremamente frequente: il problema spesso risiede nelle routine, in modalità di pensiero radicate che non sono facili da cambiare in breve tempo e da soli, nelle pressioni sociali. La psicologia, in questi casi, può venire in aiuto con interventi non invasivi ma di supporto alle risorse già esistenti, ad esperienze già maturate, a soluzioni già applicate a contesti diversi. Troppo spesso infatti le persone sono dei “giacimenti” di risorse che rimangono sconosciute, inesplorate, quando invece potrebbero essere portate alla luce, con l’aiuto di un professionista psicologo esperto, anche senza un grande sforzo. Liberare ciò che già è dentro di noi, dunque, con una metodologia di dialogo riguardo alla propria quotidianità, ai propri valori, ai propri desideri, con una finalità trasformativa orientata a portarci a realizzare il tipo di attività, di relazioni, di vita che desideriamo, non necessariamente quello che viviamo nel presente. La psicologia a servizio delle idee nuove, dunque, in un mondo che va veloce. Per questo oggi è fondamentale che ciascuno diventi un innovatore, nel proprio ambito lavorativo, relazionale, familiare, anche per uscire dalla stagnazione che caratterizza tanti aspetti della vita sociale italiana.
*presidente dell’Ordine degli psicologi del Veneto
Demenza: conoscere la malattia per riuscire ad affrontarla Continua a pag. 48
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Consulenza scientifica Oftalmologia Dott. Massimo Camellin: Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357 mail: segreteria@sekal.it web: www.lasek.it
SONNO - Riposo Dormiflex - via del Commercio ,12 località Borsea - Rovigo tel.0425474954 - Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera ve tel 041922692 - www.dormiflex.it
Farmacia Farmacia Pedrazzoli Dott. Carlo Pedrazzoli Via cavour, 17 - 35042 Este (PD) Tel. 0429 2578 Fax 0429 611645 e-mail: info@farmaciapedrazzoli.it www.farmaciapedrazzoli.it
Psicologia Dott.ssa Ilaria Tognon - Psicologa Dott.ssa Maria Valeria Pes - Psicologa Tel. 347 5150001 ambulatorioneuropsicologia@gmail.com Padova e provincia
Studio dentistico Dr. Massimiliano Veronese Studio dentistico Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) Tel. 0429 601485 studioveronese.m@libero.it
L’intervento La scheda odontoiatrica e le regole da seguire
di Dott. Bruno Noce*
L
a scheda odontoiatrica, generalmente in formato cartaceo, riporta un disegno stilizzato delle arcate dentarie, in cui vengono segnalate patologie e trattamenti, seguiti da uno spazio per le annotazioni in forma di diario clinico. Dal punto di vista giuridico la scheda odontoiatrica e’ un semplice promemoria dell’attività diagnostica e terapeutica svolta, ad uso esclusivo dell’odontoiatria; e’ paragonabile ad una scrittura privata e come tale: non è soggetta a nessun requisito formale di compilazione; non vi è obbligo di conservazione; la presenza di errori, omissioni ed alterazioni non configura ipotesi ne’ di falso ideologico, ne’ di reato di falso in atto pubblico. Per quanto riguarda la circolazione, la scheda può essere consegnata: al paziente stesso; alle persone fornite di delega ed all’autorità giudiziaria; la non restituzione a fronte di una richiesta non determina responsabilità, in quanto non vi è l’obbligo dell’archiviazione, ne’ quello della conservazione. La compilazione della scheda odontoiatrica, tuttavia, va fatta con particolare diligenza annotando: giorno della prestazione (nel caso in cui il paziente non si presenti all’appuntamento terapeutico e’ bene annotarlo comunque indicando la motivazione dell’assenza); trattamenti terapeutici effettuati; qualsiasi annotazione utile al sanitario. Cio’ in considerazione del fatto che, soprattutto in materia di responsabilità civile, rappresenta un importante mezzo di difesa legale mentre la sua mancanza o non corretta tenuta determina nel giudice l’impressione di negligenza ed imperizia dell’odontoiatra ai fini dell’addebito di un’eventuale responsabilità. Difatti la scheda odontoiatrica può essere richiesta nel contenzioso giudiziario per diverse finalità che sono: per ricostruire la cronologia dei fatti in caso di discordanti versioni dei fatti tra le parti; per determinare lo stato anteriore e quindi la validità della diagnosi e del progetto terapeutico, nonché escludere o quantificare lesioni correlate da nesso di casualità con le prestazioni; per valutare la corretta esecuzione del l’iter terapeutico e distinguere le complicanze dagli errori; in caso di contestazione in materia di consenso alle cure e di corrispettivo. Per ultimo va precisato che la scheda odontoiatrica, rappresenta comunque un obbligo deontologico: “ La cartella clinica deve essere redatta chiaramente, con puntualità e diligenza, nel rispetto delle regole della buona pratica clinica e contenere, oltre ad ogni dato obiettivo relativo alla condizione patologica ed al suo decorso, le attività diagnostico-terapeutiche praticate”.
L’Editoriale Medici con lo stetoscopio in valigia Più di 2000 Medici all’anno scelgono di lavorare all’estero
S
di Francesco Noce*
ono stati 2363 i Medici che hanno chiesto l’attestato per il riconoscimento dei titoli per lavorare all’estero nel 2014, contro i 1000 dell’anno precedente ed i 396 di soli 5 anni prima e il trend è in continua crescita. Scappano da un paese che, dopo 11 anni di preparazione fra corso di laurea e specializzazione per diventare bravi professionisti non sa offrire di meglio che posti di precariato e bassi stipendi in un contesto di lavoro difficile e sempre più impegnativo, con l’obbligo di provvedere ad una assicurazione professionale costosa, ed in cui le cause facili e quasi sempre ingiustificate possono metterli alla gogna proprio all’inizio della loro carriera. Fuggono dall’Italia, spesso malvolentieri, abbandonando famiglia, affetti, amicizie, contesto sociale, verso paesi che offrono loro stipendi adeguati, prospettive di carriera, più tranquillità e serenità per un lavoro difficile e impegnativo e con una considerazione sociale che da noi si è molto affievolita. Le difficoltà iniziano fin dalla formazione post laurea, mentre ogni anno si laureano in Italia circa 10.000 medici, solo 5000 sono i posti per le borse di studio per i corsi di specializzazione (altri 5-6 anni di preparazione) e 1000 le borse di studio per il corso per diventare medici di famiglia. Cosicché 4000 medici ogni anno vengono esclusi, per cui o ritentano l’anno successivo, o si dedicano a medicine alternative (con quali prospettive?), o vanno all’estero. Ma anche dopo la specializzazione le cose non sono facili: negli Ospedali il blocco del turn over non permette nuove assunzioni, nonostante le carenze di personale medico di famiglia dovendo, nell’attesa di pazienti che ti scelgano come medico di fiducia, sostenere solo spese di ambulatorio, di personale e di gestione dello studio professionale. All’estero invece i nostri laureati e specializzati sono ricercati. Assommano a più di 150.000 euro i costi, supportati dalle famiglie e dalla società, per preparare un bravo medico e sempre più spesso giungono all’Ordine dei Medici di Rovigo, così come agli altri Ordini del nostro Paese, richieste di medici da parte di altre Nazioni, le quali offrono contratti vantaggiosi, quasi nemmeno paragonabili ai nostri, e condizioni e prospettive di lavoro veramente attraenti. La tendenza è in crescita perché all’estero “comprano” volentieri i nostri medici e, senza costi per prepararli. Ormai non vi può essere più alcun indugio per provvedimenti atti a sistemare questa situazione.
*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo
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Prevenire le malattie e curarsi al meglio è una buona regola. Il consiglio giusto? Rivolgersi a medici esperti vicini a casa nostra 049 8704884 - info@givemotions.it
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La cura più efficace? La prevenzione In rapido aumento le malattie del metabolismo, fare prevenzione diventa fondamentale iniziando da una corretta alimentazione e attività motoria
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o stile di vita delle società occidentali è caratterizzato da abitudini alimentari scorrette, sedentarietà e stress, i quali molto spesso portano ad un allontanamento dello stato di salute e benessere. In Italia sono in rapido aumento le malattie del metabolismo che coinvolgono indistintamente adulti e bambini: obesità, diabete, ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari sono patologie che in un soggetto geneticamente predisposto, si sviluppano in presenza di fattori favorenti. Fare prevenzione diventa fondamentale, iniziando da una corretta alimentazione e regolare attività motoria. Oggi la moderna diagnostica permette di individuare e monitorare il nostro stato di benessere, ed è un ottimo sistema di prevenzione, veloce ed indolore. La Farmacia Pedrazzoli ha deciso di investire in quest’arma di difesa contro le più comuni patologie, e attraverso le più moderne tecnologie di cui si è dotata, permette un checkup up rapido e preciso del paziente. Prelevando una semplice goccia di sangue capillare dal polpastrello è possibile ottenere preziose informazioni, senza prescrizione medica, senza lunghe attese e senza perdere giorni di lavoro. I parametri che si possono monitorare presso la Farmacia Pedrazzoli sono: - Glicemia: livelli elevati di glucosio nel sangue potrebbero aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o renali, oppure potrebbero essere segnale di diabete. - Emoglobina glicata: è il parametro più importante per la prevenzione della patologia diabetica, permette di monitorare l’andamento della glicemia nel tempo. - Colesterolo: valori elevati diventano un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari,
soprattutto se correlato ad altri fattori quali obesità, fumo e ipertensione. - Colesterolo HDL e LDL: a seconda delle proteine da cui viene trasportato viene definito buono (HDL) o cattivo (LDL). Una carenza di colesterolo HDL rappresenta un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari. - Trigliceridi: un valore elevato di trigliceridi nel sangue costituisce, assieme ai valori di colesterolo, uno dei parametri di valutazione del rischio di malattie cardiovascolari e potrebbe essere segno di scorrette abitudini di vita (fumo, alimentazione, abuso di alcool) - Intolleranze alimentari: test fondamentale per verificare intolleranze di tipo alimentare, con possibilità di analizzare fino a 184 alimenti. - INR: a breve sarà disponibile anche questo tipo di esame per il controllo della terapia con anticoagulanti, che richiede un monitoraggio costante. - Pressione arteriosa: parametro utilizzato per verificare la presenza di ipertensione arteriosa, spesso asintomatica e quindi possibile causa di patologie cardiovascolari. Tutti gli esami vengono effettuati in un locale riservato che assicura il massimo rispetto della privacy; la strumentazione, prodotta da aziende leader mondiali di diagnostica, viene periodicamente validata garantendo l’affidabilità dei risultati. Il servizio è attivo ogni giorno senza necessità di prenotazione, e i risultati sono disponibili in pochi minuti (ad eccezione del test intolleranze alimentari). Dott. Manuel Manfrin
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Dott Manuel Manfrin
Farmacia Pedrazzoli Dott. Carlo Pedrazzoli Via cavour, 17 - 35042 Este (PD) Tel. 0429 2578 Fax 0429 611645 e-mail: info@farmaciapedrazzoli.it www.farmaciapedrazzoli.it
Trattamenti laser refrattivi: Lasek
il riposo: i benefici e le posizioni del sonno
I
I BENEFICI DEL SONNO Mentre dormiamo, l’ipofisi rilascia grandi quantità di ormoni della crescita, i muscoli si rilassano, la temperatura del corpo si abbassa e varie parti del cervello si fermano o rallentano. Queste funzioni fisiologiche fanno del sonno un elemento in grado di ringiovanire il corpo e la mente. Di conseguenza, chi soffre di disordini del sonno o riposa male, potrebbe incorrere in numerosi effetti collaterali: alterazione della concentrazione e delle capacità di lavoro, percezione limitata, irritabilità, nervosismo. E, a lungo termine, depressione o stati di allucinazione. Il materasso: il protagonista del buon riposo. La qualità del sonno è senza dubbio proporzionale alla qualità del materasso, sopra al quale una persona trascorre circa un terzo della propria vita. Garantire al proprio corpo un sonno sano, significa soddisfare quattro requisiti fondamentali. Mantenere l’allineamento della spina dorsale. Un materasso troppo duro provoca una forte pressione solo su alcune zone del corpo. Quando è troppo morbido, invece, si creano avvallamenti a cui la spina dorsale è costretta ad adattarsi. Un buon materasso si uniforma alle curve del fisico, fornendo un sostegno adeguato. Diminuire la pressione sulla superficie del corpo. Un materasso che si adatta alla forma del corpo distribuisce, al tempo stesso, il peso in modo uniforme. Questo favorisce la circolazione del sangue e permette al corpo di rilassarsi raggiungendo un sonno profondo. Si garantisce così il riposo e il recupero psicofisico. Regolare la temperatura del corpo. Mentre dormiamo il corpo rilascia umidità. Questo potrebbe interferire con la normale regolazione della temperatura. Un’imbottitura di lana è in grado di assorbire e al tempo stesso disperdere l’umidità fino a un terzo del suo peso, favorendo la creazione di un ambiente asciutto, condizione ideale per un sonno
primi trattamenti laser refrattivi risalgono nello strato di collagene che da la forma alla ai primi anni 90. Da allora molta strada è cornea stessa. Nella PRK (primissima tecnica stata fatta soprattutto per quanto riguarda applicativa) l’epitelio viene eliminato con una la tecnologia laser. Sostanzialmente i difetti spatolina e successivamente al trattamento di refrazione sono miopia ed ipermetropia laser si attende la ricrescita di quest’ultimo e a questi può sovrapporsi l’astigmatismo. (3-4 giorni); in questo periodo l’occhio è Nella miopia l’occhio è un po’ più lungo del infastidito dalla presenza di una abrasione. normale (ad ogni mm corrispondono circa Il Dr. Massimo Camellin Nella Lasik la cornea viene tagliata con una 3 diottrie di difetto) e la messa a fuoco è lama vibrante o con un laser ed il trattamento limitata ad una determinata distanza, tanto minore quanto effettuato all’interno della cornea. Il flap creato viene poi è maggiore la miopia. Per esempio ad una diottria di miopia riposizionato. Lo svantaggio di questa tecnica è l’indebolicorrisponde una messa a fuoco di un metro (oltre questa mento strutturale permanente, mentre il vantaggio è il poco distanza l’immagine si sfuoca progressivamente) mentre dolore ed il veloce recupero visivo. Nella LASEK (Camellin a 10 diottrie corrisponde una distanza di soli 10 cm. Pur 1998) l’epitelio viene scollato con una soluzione alcolica e essendo considerata lieve una miopia di 3 diottrie, questa successivamente al trattamento si riposiziona sullo stroma comporta una forte limitazione funzionale in quanto la trattato. Il nuovo epitelio crescerà sotto quello vecchio e lo messa a fuoco è limitata a 33cm. Nell’ipermetropia invece sostituirà progressivamente. I vantaggi sono un minor fastil’occhio è più corto e generalmente abbiamo a che fare dio postoperatorio ed una minor reazione infiammatoria. Si con difetti più modesti (l’ipermetropia generalmente è al di tratta quindi di una tecnica intermedia tra PRK e Lasik con sotto delle 3 diottrie anche se esistono casi con 10 diottrie un basso rischio di complicanze. Entrambe queste tecniche di ipermetropia). L’astigmatismo è un’anomalia di curvatura citate sono comunque utilizzate ed ogni chirurgo decide in della cornea che costituisce la prima lente dell’occhio che relazione al caso ed al paziente. Per concludere dunque invece di essere sferica, risulta fatta come un pallone da rug- possiamo affermare che il laser ad eccimeri ha raggiunto by. Possiamo quindi avere astigmatismo associato a mio- una maturità tecnica ed un’esperienza a livello mondiale pia o ad ipermetropia, mentre ovviamente non possiamo di assoluto rilievo. Ovviamente si possono operare pazienti avere miopia associata ad ipermetropia in quanto si tratta che abbiano superato l’età adolescenziale in cui i difetti di difetti opposti! Con un trattamento laser noi possiamo miopici possono ancora modificarsi. operare miopia, ipermetropia ed astigmatismo, mentre per Dott. Massimo Camellin: la presbiopia la problematica è più complessa. Il Laser ad ecVia Dunant, 10 - Rovigo cimeri vaporizza il tessuto e quindi permette di modificare la tel. 0425 411357 forma della cornea per consentire la messa a fuoco. Questa mail: segreteria@sekal.it vaporizzazione non avviene sulla superficie che è ricoperta web: www.lasek.it da una pellicina (epitelio) che si riforma ogni settimana, ma
profondo. Ridurre gli allergeni nocivi. La presenza all’interno del materasso di acari della polvere o muffe può essere la causa di problemi respiratori. L’utilizzo di materiali antimicrobici, garantisce una buona resistenza agli acari e una soluzione a problemi allergici. LE POSIZIONI DEL SONNO Assumere una posizione di riposo corretta significa garantire il giusto sostegno alla spina dorsale e assicurare una buona circolazione sanguigna. Posizione sul fianco. La posizione sul fianco diminuisce la pressione esercitata sulla schiena, ma al tempo stesso limita la circolazione nelle aree del corpo su cui si concentra il peso. Un materasso più morbido è in grado di sostenere le curve e ridurre al minimo i punti di pressione, mantenendo collo e spina dorsale correttamente allineati. Questa posizione è indicata per chi soffre di osteoartrite, problemi alla spina dorsale o alle anche. Posizione supina Indicata per le persone che soffrono di dolori alla parte inferiore della schiena, la posizione a pancia in su favorisce il rilassamento degli organi interni. È consigliabile posizionare un cuscino sotto le ginocchia, in questo modo la pressione sul nervo sciatico diminuisce e la spina dorsale è in grado di seguire la sua curva naturale. Posizione prona. Secondo alcuni esperti, questa posizione provoca pressione al collo e alla parte inferiore della schiena. Riposare su un materasso più duro, posizionando un cuscino sotto l’addome, contribuisce a mantenere allineata la spina dorsale. Dormiflex - via del Commercio ,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954 - Via Brunacci 10 zona panorma marghera (Ve) tel 041922692 - www.dormiflex.it
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Demenza: conoscere la malattia per riuscire ad affrontarla Riconoscere precocemente i sintomi può aiutare a rallentarne il decorso
L
a demenza è una sindrome clinica legata all’età adulta dovuta ad una malattia che colpisce il cervello e che in maniera cronica e progressiva comporta la degenerazione di: - facoltà mentali quali la memoria, la capacità di ragionamento, il linguaggio e la capacità di riconoscere oggetti e persone; - affettività ed emotività, causando depressione, ansia ed angoscia; - comportamento e personalità con conseguente agitazione, aggressività, reazioni paranoiche ed apatia. Tali sintomi pregiudicano le normali attività sociali e lavorative del malato, con deterioramento della qualità di vita, perdita di autonomia e arrecano importanti disagi a livello familiare. Esistono numerose forme di demenza, ognuna delle quali si manifesta con caratteristiche particolari, per lo meno nelle prime fasi della malattia. Inoltre, anche con la stessa diagnosi, il decorso presenta un’ampia variabilità individuale. È importante riconoscerne precocemente i sintomi in maniera da porre tempestivamente una diagnosi e poter, in
questo modo, intervenire con training cognitivi specifici volti a rallentare il decadimento. È di fondamentale importanza rivolgersi al medico quando si manifestano le prime avvisaglie di un deterioramento cognitivo. Per facilitare il riconoscimento dei sintomi, l’American Alzheimer Association nel 2005 ha pubblicato i 10 campanelli di allarme che si manifestano più frequentemente: 1. la persona va spesso in confusione ed ha dei vuoti di memoria; 2. non riesce più a fare le cose di tutti i giorni; 3. fatica a trovare le parole giuste; 4. dà l’impressione di aver perso il senso dell’orientamento; 5. indossa un abito sopra l’altro come se non sapesse vestirsi; 6. ha difficoltà a gestire i soldi e a fare i calcoli; 7. ripone gli oggetti nei posti più strani; 8. ha improvvisi ed immotivati sbalzi di umore; 9. non ha più il carattere di un tempo; 10. ha sempre meno interessi e spirito di iniziativa.
A fianco la dott.ssa Ilaria Tognon e la dott.ssa Maria Valeria Pes
Chi si rende conto che sono suonati, per sé o per un parente, almeno quattro campanelli d’allarme, è bene che ne parli con uno specialista. È innanzitutto necessario sottoporsi ad una valutazione neuropsicologica, durante la quale vengono somministrati alcuni test specifici che permettono di individuare le difficoltà, ma anche i punti di forza da sfruttare per far fronte ai limiti che la malattia impone. Inoltre, il colloquio con l’esperto, sarà utile per avere alcune indicazioni su come gestire ed affrontare la malattia. La demenza è una malattia che non soltanto affligge il malato, ma si ripercuote emotivamente in maniera importante anche su coloro che lo assistono: il coniuge, i figli, i familiari. L’assistenza è spesso un compito estremamente difficile e gravoso. È necessario pianificare l’impegno che i familiari
devono investire nell’assistenza del malato, che può anche durare per molti anni. È importante fare i conti con le proprie forze e con le proprie energie, non pensare di essere da soli nell’affrontare le cure richieste, ma accettare di aver bisogno di aiuto. Questo non significa non essere in grado di assistere la persona, ma riconoscere e rispettare i propri
limiti e progettare un tipo di assistenza che veda coinvolte più risorse. Il carico emotivo personale è enorme, e chi assiste il paziente ha bisogno di sviluppare un insieme di strategie per far fronte all’evoluzione della malattia. Capire le proprie emozioni può essere di aiuto nella gestione del malato, così come può essere utile per se stessi.
Valutazione Neuropsicologica, Riabilitazione neuropsicologica per pazienti con demenza o lesioni acquisite (traumi cranici, ictus, ecc.), Servizio di Psicoterapia, Sostegno ai familiari Dott.ssa Ilaria Tognon Dott.ssa Maria Valeria Pes Psicologa con orientamento Psicologa con orientamento neuropsicologico, Psicoterapeuta neuropsicologico Tel. 347 5150001 - Mail. ambulatorioneuropsicologia@gmail.com Padova e provincia
Moderni ausili diagnostici in prevenzione parodontale La prevenzione è fondamentale per evitare malattie
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ella societa’ occidentale attuale, la spesa per terapie odontoiatriche resta in costante ascesa, nonostante la l’incidenza di carie con tutte le possibili sequele (devitalizzazione, protesizzazione per perdita dell’elemento dentale) sia in diminuzione. A far lievitare i costi sono le spese per malattia parodontale(comunemente conosciuta come piorrea) con i relativi esborsi per terapie conservative o chirurgiche nel trattamento conseguente, fino a perdita dell’elemento malato e susseguente protesizzazione con tecniche tradizionali o implantari. Risulta evidente che la prevenzione diviene fondamentale per evitare la malattia del parodonto (tessuto di sostegno del dente). La tecnologia ci mette a disposizione negli ultimissimi mesi tecniche che con costi modesti e tecniche nn invasive ci permettono di diagnosticare la predisposizione dei nostri pazienti di contrarre la malattia parodontale. Alcuni test analizzando la saliva, test microbiologici, ci permettono di valutare la presenza di ceppi di batteri potenzialmente dannosi.
Altri test, analizzando sempre la saliva del paziente ci permettono di valutare la presenza nel suo DNA di geni potenzialmente implicati nell’insorgenza di parodontopatia e quindi la sua suscettibilita’ di perdere i denti. Tutti questi ausili e altri che stanno arrivando ci permettono di indirizzare meglio le nostre terapie. Resta inteso che nulla di quanto detto ci permette di abbassare la guardia e di evitare i normali presidi per l’igiene orale, le regolari visite e sedute di igiene professionale dal nostro dentista di fiducia. Dr. Massimiliano Veronese Studio dentistico Via Giacomo Matteotti - Este(Pd) Tel. 0429 601485 studioveronese.m@libero.it
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Il Gioco del Mese
RIDIAMOCI SU… In farmacia… Una signora: “Per favore, vorrei dell’arsenico.” Trattandosi di un veleno letale, il farmacista chiede informazioni prima di accontentarla: “E a cosa le serve signora?” “Per ammazzare mio marito!” “Ah, capisco… però in questo caso purtroppo non posso darglielo” La donna, senza dire una parola estrae dalla borsa una foto di suo marito a letto con la moglie del farmacista, e il farmacista: “Le chiedo scusa signora, bastava dirlo che aveva la ricetta!” Leggi di Murphy… Terza legge di Murphy per i mariti:
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Tiro al Bersaglio Quale sarà la freccia giusta?
Il guardaroba di tua moglie si espanderà fino a occupare tutti gli armadi disponibili. Ubriachi… Un tizio osserva per un po’ con un sorriso di beatitudine la propria moglie. “È straordinario – le dice – come un bicchierino di Whisky possa darti un’aria così dolce e simpatica.” “Ma io non ho bevuto!” “Tu no, ma io si!” Al lavoro… Non stare in giro senza far nulla. La gente penserà che sei tu il capo. Ah… l’amore: Ho mandato così tante lettere d’amore alla mia fidanzata… che si è innamorata del postino. Moglie e marito… “Papà cos’è un santo?” “Chi come
Il Puzzle
il Cannolo Siciliano AGGIUNTA ARTE - NOME CALTANISSETTA CANDITI CANNA DOLCE FRESCO FRITTO GRANELLA ITALIA - LISTA LUNGO MUCCA ORIGINE PASTICCERIA PREPARAZIONE RIPIENO SCORZA SPECIALITA’ TENERO VINO - ZUCCHERO Chiave (7,2,6) - Il ripieno è fatto con.............................................. .................................................... .................................................... me deve sopportare tua madre tutti i santi giorni.” “E cos’è un beato?” “Chi non ha mai avuto a che fare con tua madre” “E il diavolo?” “Un cornuto, tale e quale tuo padre!” Risponde la madre.
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2 lettere AB - AD - AL - MD OE - TN - VI 3 lettere GLI - ICE - RAM 4 lettere BADO - DEVO - INES 5 lettere ADDIO - ANTEO
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A tavola 53 2 La rubrica di cucina CRESPELLE D’AVENA AGLI SPINACI E PROSCIUTTO COTTO SU BESCIAMELLA AL PARMIGIANO Con tutte le uova collezionate durante le feste pasquali, non si poteva non pensare di preparare delle ricche crespelle. Una ricetta tutta primaverile e che ancora ci sentiamo di classificare come confort food. Tutti sapori dolci nella preparazione: in primis gli spinaci, che abbiamo insaporito con la cannella ed ai quali abbiamo aggiunto la quasi scontata uvetta sultanina; anche la farina d’avena, utilizzata nell’impasto delle crespelle ed aromatizzata con la noce moscata, tuttavia ha fatto la sua parte rendendo la ricetta più delicata e digeribile. La besciamella a base di farina d’avena e latte di soia è stata ulteriormente insaporita con il parmigiano, per noi il formaggio che meglio si sposa con la verdura scelta per il ripieno. Un piatto unico ricco e cremoso, senza aggiunta di grassi ma tutto vegetale, e che ben si presta per iniziare ufficialmente le cene di primavera.
Ingredienti per 6 crespelle Per le crespelle 80-100g circa farina d’avena 1 uovo latte di soia noce moscata sale Blu di Persia Per la farcia 1100g spinaci freschi in foglie 70g prosciutto cotto 1 spicchio aglio 1 cucch crusca di grano 2 cucch uvetta sultanina
1 cucch gomasio cannella olio evo Per la besciamella 300ml latte di soia 15g farina d’avena 15g farina di riso formaggio parmigiano grattugiato 1 cucch olio evo noce moscata sale Blu di Persia
Procedimento Preparare l’impasto per le crespelle: sbattere l’uovo con il sale, unire la farina d’avena ed amalgamare bene con una frusta, aiutandosi con un pò di latte di soia; insaporire il composto con noce moscata e lasciar riposare almeno 30 minuti. Preparare la besciamella: scaldare un cucchiaio d’olio in un pentolino, unire le farine, la noce moscata ed il sale; piano piano bagnare con il latte di soia e tenere sul fuoco, continuando a mescolare fino a che non si addensa. A fuoco spento unire il formaggio grattugiato. Lessare gli spinaci in pentola a pressione per almeno 5 minuti dal fischio della pentola Mondare l’aglio e farlo soffriggere in padella con l’olio, unire gli spinaci (ben strizzati per eliminare l’acqua in eccesso) ed insaporire con il gomasio e la noce moscata. Aggiungere l’uvetta sultanina e la crusca. A fuoco spento mescolare con due cucchiaio di besciamella. Preparare le crespelle utilizzando una piastra antiaderente bagnata con un pò di olio evo. Farcire ogni crespella con una fetta di prosciutto cotto e gli spinaci, chiudere a mezzaluna e disporre in una teglia, precedentemente bagnata sul fondo con alcuni cucchiai di besciamella; coprire le crespelle con la besciamella rimasta e cuocere in forno a microonde per circa 15 minuti.
WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.IT
MANUELA E SILVIA BIZZO
54 1 Oroscopo ARIETE
DAL 21/03 AL 20/04
ATTENTI
ALLA POSSESSIVITÀ, IL PARTNER STRATTONERÀ IL GUINZAGLIO E SARANNO GUAI. SE LO CAPITE TORNERÀ LA COMPLICITÀ E LA FIDUCIA DI SEMPRE
TORO DAL 21/04 AL 20/05
TENEREZZA
E PASSIONE VIAGGERANNO SU UN BINARIO UNICO MA LA GELOSIA ARDE COMUNQUE SOTTO LA CENERE. IMMANCABILI I BATTIBECCHI CHE RAVVIVANO LE SERATE
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
SE UNA ROTTURA C’È STATA ORA, IN CONTROTENDENZA COI BOLLORI PRIMAVERILI, VE NE STATE RINTANATI A LECCARVI LE FERITE. ANNUSATE L’ARIA, TORNATE IN PISTA! CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
SENTIMENTI
COMPRESSI DA ALTRE PRIORITÀ, ANCHE IL SESSO ANDRÀ AL RIBASSO, CON UNO STILE DI RAPPORTO FORSE PIÙ AMICHEVOLE CHE PASSIONALE
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
QUALCUNO
VI COINVOLGERÀ DI TESTA, QUALCUN ALTRO DI PELLE, ALTERNANDO MOMENTI DI FORTE ATTRAZIONE AD ALTRI DI FRIZZANTE COMPLICITÀ. TENETE A BADA L’ORGOGLIO
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
AVETE PERSO LA FIDUCIA NEL PARTNER. VI SERVE UN VIAGGETTO: ARIA NUOVA, FACCE NUOVE CATALIZZERANNO LA VOSTRA ATTENZIONE, TENENDOVI BUONI ALMENO PER UN PO’
Oroscopo L’ARIA FRIZZANTE DELLA BELLA
STAGIONE IN ARRIVO PORTA CON SÉ AMORI PICCANTI
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
EVVIVA
I RITORNI DI FIAMMA E GLI AMORI PLATONICI O VIRTUALI, UN MISTERIOSO SCONOSCIUTO VI FARÀ PERDERE LA TESTA. MOMENTI BURRASCOSI PER LE COPPIE CONSOLIDATE NELLA QUOTIDIANITÀ
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
MESE INTERAMENTE DEDICATO AL CUORE, IN UN’ESCALATION DI EMOZIONE, GELOSIA, PASSIONE E VOGLIE MALANDRINE…DAL PARTNER VORRESTE TUTTO, IN PRIMO LUOGO L’ANIMA
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
IL LAVORO È UN BUON SERBATOIO DI INCONTRI, UNA STORIA POTRÀ INIZIARE CON UNA LITIGATA CHE SVELERÀ CAMMIN FACENDO UN SENTIMENTO TUTTO FUOCO
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
SPLENDIDA E BOLLENTE UNA STORIA D’AMORE, VI FARÀ PERDERE LA BUSSOLA, MA SMARRIRSI SARÀ COSÌ DOLCE... FELICI I CUORI SOLITARI, INQUIETI QUELLI GIÀ OCCUPATI ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
L’AMORE
ARRIVA INTENSO COME UN PULEDRO DA CAVALCARE VERSO SPAZI LIBERI. POSSIBILI TUTTE LE GAMME DEL SENTIMENTO: REALE, VIRTUALE O CLANDESTINO
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
TREGUA
PER I SENTIMENTI, FERMI IN ATTESA: ORGOGLIOSI CONTRO OGNI SOSPETTO, ASPETTERETE A DICHIARARVI, SPERANDO CHE NEL FRATTEMPO CI PENSI L’ALTRO