del Conselvano
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 147- Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
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del Conselvano
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 147- Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Cartura, lavori Serve una nuova scuola media, caccia ai fondi pag.
Agna, maltempo Allagamenti e disagi, in azione i volontari
Tribano, il caso Troppi incidenti e morti sulla Monselice - mare
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EDITORIALE
Un Natale normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
allarme sicurezza due carrare reagisce
di Mauro Gambin*
N
Posizioni inconciliabili sul caso Distilleria
Il susseguirsi negli ultimi mesi di reati contro la proprietà, commessi all’interno del territorio di Due Carrare, ha destato qualche preoccupazione nei residenti. In soli due mesi si sono registrate tre “spaccate” ai danni di ricevitorie e bar della zona, una rapina a mano armata in farmacia e altri furti. pag. 14
Comitati pronti alla mobilitazione in piazza l’azienda si difende: “qui è tutto in regola”
in tanti a bagnoli con le luci di natale
C
aso distilleria, ancora una volta ognuno resta sulle sue posizioni. Anzi i comitati e le forze politiche come il Movimento 5 Stelle si dicono pronti a scendere in piazza per chiedere maggiori controlli e chiarezza sui dati delle emissioni. Ancora una volta sul banco degli imputati la Bonollo, storica azienda produttrice di grappa, da anni nell’occhio del ciclone per i rumori e gli odori sgradevoli, ma anche per le emissioni. Questo l’aspetto che preoccupa di più i residenti. In tanti hanno affollato
I numerosi apprezzamenti che negli anni scorsi hanno premiato la manifestazione “La nostra terra e il nostro fare a Natale”, hanno contribuito alla riconferma dell’evento che quest’anno si tiene sabato 8 e domenica 9 dicembre per le due intere giornate. Ad organizzare l’evento l’assessore Silvia Vignato. pag. 16 CONSELVE e limitrofi
Nella centralissima area “Ex Consorzio Agrario”, a 50 mt dal Duomo, di fronte ai giardini pubblici, ancora disponibili in vendita: negozi, uffici, garage ed appartamenti di varia metratura e tipologia.
trazione anomala di queste sostanze. Dal canto suo la Bonollo si dice pronta al dialogo con i conselvani ma contesta i dati diffusi. “L’attività dello stabilimento spiega la proprietà - è soggetta a limiti assai rigorosi imposti dalle autorità competenti. I dati delle rilevazioni dell’Arpav risultano diversi da quelli presentati nel corso dell’assemblea. In particolare l’Arpav non ha mai rilevato concentrazioni di benzene al di sopra dei limiti autorizzati”. pag. 8
L’Intervento
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l’ultima assemblea e ascoltato la relazione dell’ingegnere chimico Tiziana Parton che ha preso in esame le misurazioni dell’Arpav dal 2006 allo scorso anno. L’anno peggiore è stato il 2011, con continui sforamenti dei limiti imposti dalla legge e la presenza di sostanze nocive come il benzene, che non dovrebbe esserci, ma anche alcol etilico, monossido di carbonio, polveri sottili. Il medico Sandro Zorzi, dell’Isde - medici per la tutela dell’ambiente, si è soffermato sugli effetti per la salute causati da una concen-
Per il futuro della scuola indignarsi non basta Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova*
S
iamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impegnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di costruttivo, che porti dei risultati, senza limitarci ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo 50% 40% combattere la rassegnazione generale. 30% % 0 4 10%
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atale è alle porte ma la caratteristica atmosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali, vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è congelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, secondo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe davvero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercettidirettore@lapiazzaweb.it bile. continua a pag. 3
*Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)
continua a pag.
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EDITORIALE
Un Natale normale Città metropolitana
padova sceglie di stare con venezia
“Adesione alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione della stessa in Città metropolitana di Venezia”. E’ il titolo della Proposta approvata dalla Giunta di palazzo Moroni. “Una scelta importante che apre scenari nuovi e rilancia nuove sfide – ha dichiarato il vicesindaco Ivo Rossi – Le Province ora diventano organismi di II grado senza l’elezione del presidente e senza giunta con competenze sulla viabilità provinciale, gli istituti superiori e alcuni elementi di pianificazione. La Città Metropolitana, invece, potrà intervenire sullo sviluppo economico, sulla pianificazione e sulla realizzazione di infrastrutture”.
segue da pag.
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Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fiocchi dei regali dovremmo sciogliere quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifiuti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri. di Mauro Gambin
corri x padova formula rinnovata
Una città intera contagiata dalla passione per la corsa. Merito della Corri x Padova, il fenomeno delle ultime due stagioni sportive, tornata il mese scorso con un testimonial d’eccezione, Ruggero Pertile, il miglior maratoneta azzurro in attività. Un ritorno in grande stile per l’iniziativa lanciata nel 2010 da Polizia e Comune, con molte novità: dai nuovi percorsi di fit e dog walking al reality per seguire i progressi di alcuni partecipanti, dal servizio sms per tenere costantemente informati gli iscritti al talk show settimanale.
Conselvano conselve, progetto Via libera definitivo al “parco inclusivo” nella frazione Palù pag. 6
terrassa
Ampliamento e lavori in vista nel cimitero del capoluogo pag.
bovolenta
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di
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Con le piogge torna l’emergenza lungo le rive del fiume pag. 12
Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 promomedia@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 28 novembre 2012 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
Provincia la protesta
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della
Tornano le limitazioni del traffico per i veicoli più inquinanti disposte dal Comune di Padova e Cintura, le auto del servizio Car Sharing di Padova forniscono una valida alternativa per tutti coloro che non possono circolare con la propria auto. Infatti con il Car Sharing si può circolare senza limitazioni nei giorni di blocco del traffico, percorrendo le corsie preferenziali di autobus e taxi e accedendo liberamente alla ZTL in centro a Padova. Inoltre si parcheggia gratis in tutti i parcheggi a strisce blu e la benzina è inclusa nel prezzo. Si accede attraverso un abbonamento.
torre della ricerca appello per capua
incubo allagamenti nell’alta padovana
Un successo la corsa cittadina
limitazioni traffico car sharing aiuta
Appello per la ricerca
Piogge intense e fiumi gonfi
Novembre al cardiopalma in buona parte della provincia per l’ondata di maltempo che ha portato intense precipitazioni in tutta la regione con l’allarme esondazione, in particolare per Bacchiglione e Brenta. Per Padova pericolo scampato mentre nel Camposampierese decine di famiglie hanno dovuto fare i conti con gli allagamenti.
A Padova una buona idea
territorio
Formazione professionale sotto la scure dei tagli pag. 20
ambiente
Un Natale ecologico dal presepio agli addobbi per finire con i regali pag. 21
mondo scuola
Pesanti ipoteche sul futuro della nostra istruzione pag.
Regione
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Lo scienziato guida la giuria
L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione pagg. 30-31-36
economia
Anche in Veneto città intelligenti proiettate nel futuro pag.
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A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi pag.
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arte
Appello bipartisan per la virologa Ilaria Capua, ricercatrice d’eccellenza che con il suo staff doveva trasferirsi dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie alla “Torre della ricerca” a Padova per approfondire gli studi sulla trasmissione uomo - animale dei virus. Ma all’ultimo l’Istituto Zooprofilattico ha rimesso in discussione il passaggio, provocando la reazione di Comune e Regione.
paco lanciano al premio galileo
Sarà Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico, a presiedere la giuria scientifica della settima edizione del premio letterario Galileo. Alla designazione dell’opera vincitrice si arriverà in due fasi. Nella prima fase la giuria scientifica, composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico, individuerà una cinquina di opere fra tutti i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni; la selezione avverrà il 18 gennaio 2013 a Palazzo Moroni. Nella seconda fase vota la giuria popolare, formata da studenti di istituti superiori delle 110 province italiane.
4 Argomento del mese LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITY Grande impegno dei commercianti per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le difficoltà non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte per dare una chance in più a commercianti e acquirenti di Ornella Jovane
Tredicesime più leggere e scadenze fiscali imminenti comportano un contenimento dei consumi
Commercianti e artigiani chiedono al governo di detassare le tredicesime per dare un po’ di ottimismo
S
Natale, le famiglie fes
ottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per definire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Veneti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fine anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fino a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici. E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-Format condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente contenimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino. Le richieste di una condotta del governo finalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fiducia alle famiglie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse. “Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confesercenti Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro
presepi
Appuntamenti in Veneto
D
icembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visitatori nei paesi soprattutto per i presepi in Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Basilica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria fino a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fino al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografico Parrocchiale” di Fossò fino al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fino al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 figuranti di Revine Lago fino al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fino al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fino all’8 gennaio.
in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spenderanno 17milioni di euro in meno”. E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’inflazione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”. Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sostituzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fiscale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro. Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspettano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa
eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrificando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%). Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno organizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fiocchi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Rossi che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”. Una proposta che fa eco a quella del segretario Bortolussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”. Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consumatori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.
Argomento del mese 5 18 Argomento del mese Padova e provincia integrano le offerte
steggiano con sobrietà L’allarme Adiconsum e Federconsumatori
Shopping on line attenti alle truffe di Alessandro Abbadir
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ese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, finiscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verificare il prezzo e cercare online le esperienze di altri consumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Federconsumatori Veneto mette a disposizione un ufficio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it
spalla pag 5 per padovane
Tra negozi ed eventi
Commercio e turismo Natale di speranza L
a grande scommessa per dare un calcio alla crisi, almeno per qualche settimana, si chiama Natale. La festa più attesa dell’anno potrebbe segnare l’occasione di riscatto per il commercio e il turismo padovano e riportare una boccata d’ossigeno e una ventata d’ottimismo fra le attività del territorio. Per questo, nonostante le ristrettezze economiche, Padova e i principali centri della provincia investono sulle Festività per rilanciare il commercio, soprattutto quello dei negozi delle piazze e dei centri storici e per richiamare i turisti “natalizi”, coinvolgendo anche i centri della provincia. Il capoluogo, in particolare, fa le cose in grande. Nel vero senso della parola, tanto che la manifestazione organizzata da Comune e Camera di commercio con le associazioni di categoria, che ha preso il via con l’accensione del grande abete di fronte a Palazzo Moroni, si chiama “Grande Natale a Padova”. L’obiettivo è ambizioso e carico di speranza. “Tre anni fa siamo partiti con questa sfida di lanciare una serie coordinata di iniziative sotto un unico logo, che facesse riconoscere Padova e richiamasse gente da tutta la regione e oltre. Oggi possiamo dire che questa idea ha avuto successo: la nostra città è un punto di riferimento per il Natale e il format è conosciuto anche fuori città”, spiega Marta Iniziative coordinate Dalla Vecchia, assessore al comda Padova alla mercio. “Si tratta di un’iniziativa Provincia, in particolare consolidata - aggiunge Roberto con Este, Montagnana Furlan, presidente della Camera e Cittadella di commercio - con una pluralità di significati, in grado di favorire la rete del commercio e che quest’anno si estende alla provincia con l’adesione di Cittadella, Este e Montagnana”. Tra le novità più interessanti il mercatino dell’Alto Adige in piazza Cavour: “Pensiamo - afferma Fernando Zilio, presidente dell’Ascom padovana - a quanti si muovono per andare a visitare i mercatini tradizionali; vogliamo che Padova richiami non solo i locali ma anche persone dalle province vicine”. Oltre ai mercatini di Natale, fino alla prima settimana di gennaio sono in programma mostre, concerti, visite guidate, iniziative solidali; i più sportivi potranno cimentarsi nella “Corri con Babbo Natale”. Numerose e interessanti le attività per i più piccoli, che anche quest’anno avranno a disposizione il trenino gratuito “Gomma Magica Orient Express”. Gran finale il 6 gennaio con la festa della befana in Prato della Valle. “Abbiamo messo a punto una proposta forte - commenta Nicola Rossi, presidente Confesercenti Padova - grazie al lavoro enorme di sintesi con il territorio, fatto in questi anni, abbiamo creato un’immagine coesa, con più forza attrattiva verso l’esterno”. E si vedono già i risultati, come spiegano Antonio Piccolo, presidente del consorzio di promozione turistica Padova e Stefan Marchioro, di Turismo Padova Terme Euganee: “Già a fine novembre sono arrivate molte richieste e altre ne arriveranno prossimamente, del resto abbiamo mandato il programma di Natale a 15mila operatori turistici. Il contenitore natalizio è un’iniziativa fondamentale per il turismo”. Le premesse per un Natale da ricordare ci sono tutte. Fra un mese si tireranno le somme.
6 Conselve Posizioni inconciliabili I comitati pronti a manifestare in piazza
Scontro sulla distilleria Il M5S chiede più chiarezza sulle misurazioni l’azienda replica: “tutto nella norma di legge” di Nicola Stievano
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aso distilleria, ancora una volta ognuno resta sulle sue posizioni. Anzi i comitati e le forze politiche come il Movimento 5 Stelle si dicono pronti a scendere in piazza per chiedere maggiori controlli e chiarezza sui dati delle emissioni. Ancora una volta sul banco degli imputati la Bonollo, storica azienda produttrice di grappa, da anni nell’occhio del ciclone per i rumori e gli odori sgradevoli, ma anche per le emissioni. Questo l’aspetto che preoccupa di più i residenti. In tanti hanno affollato l’ultima assemblea e ascoltato la relazione dell’ingegnere chimico Tiziana Parton che ha preso in esame le misurazioni dell’Arpav dal 2006 allo scorso anno. L’anno peggiore è stato il 2011, con continui sforamenti dei limiti imposti dalla legge e la presenza di sostanze nocive come il benzene, che non dovrebbe esserci, ma anche alcol etilico, monossido di carbonio, polveri sottili. Il medico Sandro Zorzi, dell’Isde - medici per la tutela dell’ambiente, si è soffermato sugli effetti per la salute causati da una concentrazione anomala
di queste sostanze. Dal canto suo la Bonollo si dice pronta al dialogo con i conselvani ma contesta i dati diffusi. “L’attività dello stabilimento spiega la proprietà - è soggetta a limiti assai rigorosi imposti dalle autorità competenti. I dati delle rilevazioni dell’Arpav risultano diversi da quelli presentati nel corso dell’assemblea. In particolare l’Arpav non ha mai rilevato concentrazioni di benzene al di sopra dei limiti autorizzati, i quali peraltro risultano inferiori di ben dieci volte rispetto al limite massimo previsto dalla legge nazionale. Aggiungiamo, inoltre, che non esiste alcuna emissione né odorosa né rumorosa attribuibile all’azienda che sia dannosa per la salute delle persone. Per rassicurare la comunità locale siamo disponibili ad incontrare e confrontarci con tutti coloro che vogliano avere maggiori informazioni sul processo produttivo dello stabilimento e sulle caratteristiche organolettiche del prodotto finito”. Interviene anche il Movimento 5 Stelle: “I rilievi Arpav mostrano che in molti casi
Bersaglieri mobilitati per solidarietà L’Associazione Bersaglieri si è mobilitata per raccogliere fondi a favore dei terremotati dell’Emilia. Il mese scorso in piazza XX Settembre i volontari conselvani hanno proposto la “maronada” di solidarietà con castagne, vino, patate americane abbrustolite e torte fatte in casa. Un’esposizione fotografica ha permesso di conoscere l’attività dell’Associazione Bersaglieri a Conselve, da anni attiva sul fronte sociale. Il fine settimana successivo i bersaglieri hanno collaborato insieme alla parrocchia per la raccolta della “colletta alimentare” al supermercato Eurospin di Conselve.
Meno rifiuti più benessere in 10 mosse
La distilleria Bonollo ci sono stati sforamenti consistenti e gravi, nelle emissioni di sostanze nocive, con potenziali ricadute negative per la salute dei cittadini e l’ambiente”. Così Luca Martinello e Valentina Sattin, che continuano ricordando che le misurazioni degli ultimi 5 anni hanno sempre evidenziato la presenza di sostanze inquinanti e di polveri sottili, le cui concentrazioni anche se sotto i limiti di legge potrebbero alla lunga avere delle ripercussioni sulle fasce più deboli della popolazione.
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“Meno rifiuti più benessere in 10 mosse”: il Comune ha aderito all’iniziativa promossa da Associazione dei Comuni Virtuosi, Italia Nostra e Adiconsum per mettere a punto dieci azioni nel breve e medio termine per alleggerire l’impatto ambientale di imballaggi e articoli usa e getta. «Dobbiamo impegnarci per ridurre ancora la quantità di rifiuti che finiscono in discarica e questa è una delle strade da seguire» spiega l’assessore Renzo Carturan. L’amministrazione si impegna a sensibilizzare imprese e famiglie sulla necessità di un approccio più consapevole e responsabile.
Pasqualin Cavaliere della Repubblica Catterina Pasqualin è Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. L’onorificenza è stata consegnata all’ex dirigente del circolo didattico di Conselve dal Prefetto di Padova. Per dieci anni è stata coordinatrice della Rete Scolastica del Conselvano e ha ricevuto diversi premi al forum della pubblica amministrazione per la qualità e l’innovazione portata negli istituti scolastici.
PARCO INCLUSIVO, AVANTI TUTTA
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ia libera al progetto definitivo del nuovo “Parco inclusivo” nella frazione Palù. Si tratta di un’area verde attrezzata con giochi speciali, adatti anche per persone disabili, che sarà costruita tra tra vecchia scuola elementare, la chiesa e la sede della cooperativa Alambicco. Un intervento che nei mesi scorsi aveva fatto discutere perché era stato messo in preventivo una spesa da 570 mila euro. Ora invece il progetto ne contempla 398 mila. “E’ un parco di nuova concezione, uno dei primi in Italia. - spiega il sindaco Antonio Ruzzon - nella nostra provincia solo Fontaniva sta portando avanti un progetto simile. Si tratta di un’area di 3.800 metri quadrati con 18 giochi speciali, che possono essere usati anche da persone con disabilità. Siamo scesi da 570 mila a 398 mila euro perché abbiamo deciso di mettere in carico le spese della strada, del parcheggio e dell’illuminazione alla cooperativa Alambicco. Inoltre abbiamo ottenuto due finanziamenti, 180 mila euro dalla fondazione Cassa di Risparmio e 45 mila euro dalla Regione. Il resto lo copriamo con l’avanzo di amministrazione del 2009, per 79 mila euro, e del 2010 per i rimanenti 94 mila euro. Il parco si inserisce e completa il “polo sociale” che sta crescendo nella frazione, grazie all’attività della cooperativa Alambicco che gestisce il Ceod e sta realizzando una comunità alloggio da 20 posti letto». Nella frazione il Comune vuole aprire anche un nuovo asilo nido.
Il municipio di Conselve
Sul fronte dei tributi il Comune riesce a congelare le aliquote Imu almeno per il 2012 Sul fronte della tassazione per quest’anno restano Invariate le aliquote Imu, ma con tutta probabilità già il prossimo anno anche Conselve dovrà ritoccare le percentuali verso l’alto. “Per il 2012 siamo riusciti a non gravare sulle famiglie - spiega il sindaco Ruzzon - ma temo che nel 2013 dovremo intervenire diversamente perché le risorse sono sempre più esigue. Ci è arrivata la comunicazione da Roma che dobbiamo “rientrare” con circa 60 mila euro sui mutui se non vogliamo subire un ulteriore taglio al trasferimenti il prossimo anno. Ormai è uno stillicidio e da qualche parte dobbiamo recuperare le risorse, altrimenti tanto vale consegnare le chiavi del municipio al Prefetto”.
8 Cartura L’Intervento
Il progetto Edilizia pubblica Il Comune ha messo in vendita alcuni immobili per recuperare le risorse
Serve una nuova scuola di Francesco Sturaro
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otare Cartura di un nuovo plesso scolastico in sostituzione dell’attuale edificio che ospita le scuole medie, bisognoso di continui e dispendiosi interventi di manutenzione: è questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale sta perseguendo da alcuni anni. Una progettualità ostacolata, però, dalla mancanza di risorse economiche. Il sostanzioso contributo concesso dalla Regione per tale intervento, pari a più di 1.200.000 euro non basta, infatti, a sostenere la spesa preventivata, che ammonta ad alcuni milioni di euro. Nelle intenzioni degli amministratori comunali il costo restante dell’opera dovrebbe essere coperto dagli introiti derivanti dall’alienazione di immobili comunali dismessi, ma l’attuale contrazione del mercato immobiliare non facilita l’operazione. “Se non si riuscirà a vendere gli immobili, c’è il rischio di non poter realizzare la nuova scuola – precisa il sindaco Massimo Zanardo - Non si può nascondere la difficoltà in cui si trova il settore immobiliare, ma nonostante ciò stiamo continuando a lavorare per riuscire a concretizzare questo importante obiettivo. Riteniamo questo intervento prioritario per la nostra comunità, in quanto la scuola merita tutta l’attenzione possibile e anche un eventuale ulteriore sforzo economico”. L’edificio scolastico verrebbe realizzato poco distante dalla scuola primaria. Nella pianificazione dell’amministrazione comunale, ad intervento concluso, le scuola media verrebbe trasferita nell’attuale plesso della scuola elementare e quest’ultima nel nuovo edificio. “A Cartura abbiamo due scuole pubbliche: le primarie e le medie – spiega il sindaco - la scuola elementare è situata in un immobile recentemente ristrutturato, rinnovato un paio di anni fa. Al suo interno è stata anche realizzata una nuova aula informatica dotata di computer e lavagna lumino-
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Il contributo da 1,2 milioni non basta, intanto il Comune ha provveduto ad un intervento straordinario alle Medie I lavori alla scuola media, necessari per rinforzare l’edificio e metterlo in sicurezza dopo il terremoto del maggio scorso
sa. Il fabbricato delle scuole medie, invece, ha una certa vetustà”. A seguito del terremoto dello scorso maggio, il Comune, dopo aver commissionato una serie di controlli agli edifici scolastici, ha deciso di intervenire sulla scuola media, per risolvere alcune criticità emerse. “Nei mesi estivi sono stati realizzati importanti lavori nelle scuole medie – afferma Zanardo – che hanno riguardato il soffitto, con la rimozione e rifacimento dello stesso ove indicato dalle perizie. Sono state rinforzate a livello strutturale le travi portanti e i pilastri della scuola. Si è provveduto a installare una guaina isolante sul tetto al fine di impedire
infiltrazioni d’acqua. Certamente questi interventi straordinari hanno avuto un costo importante, per una struttura che deve essere dismessa, ma ritengo che la sicurezza dei nostri ragazzi venga prima di tutto. In periodo di ristrettezze economiche, di tagli sempre maggiori nei trasferimenti, di blocco degli investimenti, credo che gli sforzi maggiori dell’amministrazione debbano essere concentrati nella realizzazione della nuova scuola, perché l’attuale scuola media, per essere pienamente operativa e idonea, avrebbe bisogno di un intervento radicale di ristrutturazione, dal costo elevatissimo, ma in questo modo perderemmo il contributo regionale”.
Per il futuro della scuola indignarsi non basta Gli studenti del Fusinato - Marchesi di Padova* segue da pag.
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Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpolpare le fila del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Osservando come le violenze che spesso si verificano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati. La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli stimoli affinché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verificare se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifica quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superflue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifici scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimenti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’innovazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto. *Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)
Il Credito Cooperativo di Cartura ha assegnato il riconoscimento come ogni anno
borsa di studio a 32 studenti brillanti, dalle medie alla laurea
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ome da consuetudine anche quest’anno la Bcc di Cartura ha premiato con un borsa di studio gli studenti, soci o figli dei soci dell’istituto di credito, distintesi al termine del loro percorso scolastico. 32 studenti hanno ricevuto anche i complimenti del presidente Mario Sarti e del direttore Andrea Binello della Banca di credito cooperativo di Cartura. Le borse di studio sono state assegnate ai neo diplomati alla scuola secondaria di primo grado con voto
minimo 9/10: Alberto Bacchin, Giovanni Boccardo, Giulia Castagna, Enrico Peraro, Martina Raffagnato, Beatrice Sammarco, Mirco Stradiotto, Daniele Volpin, ai neo maturi (minimo 90/100) Gloria Cesaro, Sofia Zorgati, Paolo Lazzarin, Stefano Meneghesso, Stefano Negrisolo, Alessia Broggio, Irene Nequinio, Emiliano Cavaliere, Beatrice Pevarello e ai neo laureati con almeno 100/110 Jacopo Berto, Chiara Breda, Nicola Chiodetto, Tanja Ghiotto, Lorenzo Lorniali,
Sheila Manoli, Francesca Negro, Anna Nequinio, Filippo Nequinio, Gledjs Peraro, Vera Pizzinato, Roberto Silvestrin, Silvia Suman, Marco Suman, Silvia Terrin. “Mi congratulo con i premiati – ha dichiarato il presidente Mario Sarti - questa azione concreta è un modo per valorizzare l’impegno costante volto a far crescere i giovani, una generazione importante della futura società, costretta, più di ogni altra, a fare i conti con la crisi”. F.S. La premiazione dei brillanti neo dottori
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Terrassa 9 Lavori in corso Dopo l’ampliamento nella frazione tocca al capoluogo
Cantiere in cimitero Intervento di sistemazione generale da 260 mila euro con la costruzione di 68 nuovi loculi di Cristina Lazzarin
Il cimitero di Terrassa, approvati i nuovi interventi
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opo l’ampliamento del cimitero della frazione di Arzercavalli, già progettato e finanziato dalla precedente amministrazione poi appaltato ed eseguito con l’insediamento del mandato della giunta del sindaco Betto, prende avvio ora l’intervento nel cimitero di Terrassa Padovana in via Rena. I lavori prevedono la realizzazione di due blocchi per complessivi 68 loculi, disposti su quattro file in verticale in ampliamento verso nord. L’intervento prevede anche significative sistemazioni nel cimitero esistente. La pavimentazione dei
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viali principali sarà fatta con blocchetti in calcestruzzo simili al porfido (dello stesso tipo già utilizzato per il cimitero di Arzercavalli e per la piazzetta del Municipio) che garantiranno un buon compromesso economico-qualitativo. E’ prevista la posa in opera delle grondaie e scossaline dopo che queste erano state trafugate da ignoti qualche tempo fa (ora saranno in lamiera pre-verniciata anziché in rame). Sarà ripassato il manto di copertura, saranno installati due nuovi punti luce all’esterno nella zona parcheggio e sono,
infine, previste altre opere minori come la sistemazione del verde e le necessarie manutenzioni. La spesa complessiva è di 260 mila euro di cui euro 192.500 per lavori a base d’appalto ed oneri per la sicurezza. La prima gara d’appalto indetta con del 20 settembre scorso è andata deserta in quanto una buona parte del pagamento consisteva nella cessione da parte del comune di un lotto edificabile nella nuova lottizzazione di via Cappelline. La seconda gara indetta mediante procedura negoziata senza bando l’importo a base di gara di
un mese di appuntamenti tra mercatini e spettacoli
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eppur in tempi di ristettezze non mancano le iniziative per le Feste. Aria di Natale già dai primi giorni del mese con la “Vendita stelle di Natale” a cura del gruppo Alpini a Terrassa e con il “Mercatino della Solidarietà” ad Arzercavalli al termine delle messe e a cura dei volontari Parrocchia di S.
euro 187.965,00 oltre ad euro 4.535,00 quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. Sono pervenute sette offerte entro il termine stabilito. L’aggiudicazione definitiva dei lavori potrà ragionevolmente essere perfezionata prima delle festività natalizie. I lavori dovranno essere eseguiti, tempo meteorologico permettendo, in cento giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna. “Questi due ampliamenti cimiteriali, saranno molto probabilmente gli ultimi nel nostro comune- spiega l’assessore Mode-
Giacomo. Sabato 15 dicembre alle ore 20.30 “Mutolo dalla nascita”, commedia in quattro atti per tutti nel dialetto rustico della Bassa Padovana a cura del Gruppo Amatoriale Teatro Incoscienti di Terrassa Padovana per la regia di Antonio Gobbato, presso la Sala teatrale parrocchiale; domenica 16 dicembre grande appuntamento con i “Mercatini di Natale” a Terrassa, con la partecipazione di tutte le Associazioni di Volontariato del comune, esposizione e vendita di addobbi ed oggettistica natalizia,
sto Lazzarin- in quanto ci siamo prefissi l’obiettivo di gestire con una più attenta e naturale rotazione i posti attualmente a disposizione evitando per quanto possibile i rinnovi trentennali e promuovendo inoltre per il futuro con il dovuto tatto, il ricorso alla cremazione delle salme. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto si attendono gli sviluppi del progetto di un sito crematorio nel vicino comune di Bovolenta e sono al vaglio inoltre eventuali convenzioni con strutture già esistenti come quelle di Padova e Spinea in provincia di Venezia”.
artigianato locale, prodotti agroalimentari; lunedì 24 dicembre dopo la S.Messa di Natale “Cioccolata calda e vin brulè per tutti” a cura del Gruppo Alpini di Terrassa; domenica 6 Gennaio “Viva viva la Befana” dalle ore 15 nel cortile dell’asilo, il comitato festeggiamenti Arzercavalli organizza la consueta festa dell’Epifania; consegna calze su prenotazione, cioccolata calda e dolci, vin brulè e salame ai ferri con polenta per tutti, animazione per i più piccoli e finale con faeò dea Vecia e spettacolo pirotecnico. C.L.
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10 Tribano La polemica Nuovo grave incidente lungo la trafficata arteria che taglia il paese
La superstrada che uccide Attesa la costruzione della rotatoria in centro ma la pericolosità è dovuta a camion e alta velocità di Cristina Lazzarin
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’ultimo grave incidente sulla MonseliceMare all’altezza di Tribano, costato la vita a una coppia di anziani di Monselice, ha riaperto la polemica sulla pericolosità dell’arteria. A muoversi, tra i primi, Massimo Cavazzana, consigliere di minoranza a Tribano, membro della commissione territorio e ambiente dell’UDC. “I problemi di questa arteria sono noti a tutti- spiega Cavazzana- perché qui converge la maggior parte del traffico della Bassa Padovana e sarà ancora peggio quando sarà aperto l’ospedale a Schiavonia.Da segnalare che di anno in anno è andato sempre più aumentando anche il traffico pesante, mentre gli interventi strutturali sono stati pochi e non sufficienti, visto che sono stati realizzati per lo più negli anni ’80”. Tribano è un paese tagliato a metà dal passaggio della Monselice- Mare e da sempre è un semaforo a regolarne l’attraversamento. Solo lo scorso anno, l’amministrazione comunale ora in carica, guidata da Piergiovanni Argenton, è riuscita ad ottenere il si per la
neWs La replica del sindaco
“abbiamo salvato l’edificio chiuso”
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’ di tutt’altro tono invece l’opinione del sindaco, Piergiovanni Argenton, che sulla questione delle ex scuole elementari di Olmo, ha idee completamente diverse: “Le scuole di Olmo erano chiuse da un ventennio e venivano aperte solo per motivi elettorali. Abbiamo ricevuto la richiesta da parte di un’associazione del paese per poterle utilizzare in parte per la loro attività di ginnastica per ragazzi. Si è pensato che questa fosse una opportunità per fare le manutenzioni ordinarie oramai inevitabili: ricordo a chi non lo sapesse che pioveva dentro dal tetto, e gli impianti erano quasi fatiscenti. Si tratta di opere che sono state concordate con l’associazione stessa e scomputate sul costo di utilizzo. L’accordo prevede che i giardini esterni e parte degli spazi interni, rimangano utilizzabili per la comunità di Olmo e per scopi elettorali. Non capisco cosa ci sia di contestabile in tutto questo. In ogni caso dalle ultime informazioni avute, l’associazione stessa sembra intenzionata a liberare lo stabile in tempi brevi, essendo gli spazi troppo contenuti rispetto allo sviluppo delle loro attività. La scuola tornerà pertanto ad essere inutilizzata, come lo era prima e quindi meno fruibile anche per le famiglie di Olmo. Salvo non si trovi una soluzione diversa”. C.L.
L’ultimo incidente lungo la Monselice - mare costruzione di una rotonda in sostituzione del semaforo. Secondo alcuni è necessario tutelare anche i pedoni e i ciclisti e quindi la rotonda, senza un sottopasso per ciclisti non ha senso di esistere. Secondo Cavazzana la problematica è ancora più ampia: “Il tratto più pericoloso è quello che da Correzzola va a Monselice, mentre da Monselice a Este la struttura è ben fatta. Si vede che negli ultimi anni sono stati fatti buoni interventi all’altezza di Pozzonovo e Conselve, ma poco qui a Tribano se non per il sottopasso che porta alla zona artigianale. Permangono ancora molte stradine seconda-
rie, troppi accessi privati, nonché pochi guard rail e spartitraffico. Mi sembra che sia proprio il momento di fare un ragionamento a trecentosessanta gradi, allestendo un tavolo per trovare soluzioni definitive, prima che si consumi il prossimo incidente”. Il comitato “Un sottopasso vale più di una vita” ha chiesto al comune di attivarsi in tempi rapidissimi per inviare un progetto esecutivo agli enti preposti visto che in occasione di alcuni incontri di giugno scorso, si era riscontrato da parte di Veneto strade la disponibilità di valutare concretamente la risoluzione del problema con un sottopasso per i pedoni.
attualita’ Sentenza Attiva, interviene il gruppo “Noi + Voi”
“su trasporti ecologici le scelte fatte erano corrette anche se impegnative”
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a sentenza del giugno scorso, che ha definitivamente assolto gli imputati inviati a giudizio relativamente alla compravendita di Trasporti Ecologici SRL e del Centro Riciclo di Monselice, porta il gruppo di minoranza “Voi + Noi” a sottolineare nel loro magazine distribuito tra le famiglie di Tribano che le “scelte fatte dal comune di Tribano a suo tempo, per dar vita alla prima società di raccolta differenziata della Bassa Padovana erano corrette anche se impegnative”. La sentenza ha infatti riconosciuto al comune di Tribano la somma collegata alle obbligazioni pari a 1.815.000 euro, condannando Attiva a pagare un’ulteriore somma al comune di Tribano pari a più di 400 mila euro, oltre agli interessi legali. Secondo gli stessi consiglieri “si è trattato di un’occasione mancata all’interno della quale molto ha inciso la strumentalizzazione politica che ha decretato la defezione di molti comuni determinando così il fallimento politico di quanto di buono si era creato collettivamente e con tanta fatica, che ha portato a far gravare di un costo superiore del 30% l’asporto dei rifiuti”. Per il quarto anno l’amministrazione non installa le luminarie
natale all’insegna della sobrieta’ albero e luci sulla loggetta restaurata
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uarto anno senza luminarie, per un Natale all’insegna della sobrietà e improntato al risparmio, anche per dare un messaggio a chi si trova in situazioni difficili per la perdita del lavoro o per la crisi che non si attenua. Dal 2009 l’amministazione comunale ha scelto di non installare le luminarie in occasione delle festività natalizie, senza rinunciare perà ad alcuni segni concreti in occasione del Natale, ovviamente imoprontati alla sobrietà. “Quest’anno abbiamo completato il restauro della Loggetta a fianco della chiesa - spiega il sindaco Piergiovanni Argenton - un’opera piuttosto impegnativa che ci permette comunque di valorizzare uno dei simboli del paese. Nel periodo natalzio la abbelliremo con delle luci colorate. Tornerà, come da consuetudine, l’albero di Natale a fianco del municipio”. Due segnali per ricordardi che il Natale è alle porte. C.L.
Dall’opposizione Il consigliere del Pdl avanza dubbi
FORMAGIOVANI: INCONTRI AFFOLLATI
Bazzarello incalza il sindaco sulla gestione delle ex scuole
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a concessione di un’ala delle ex scuole elementari di Olmo all’associazione “Metafisica” non trova l’accordo del consigliere di opposizione del Pdl, Roberto Bazzarello che parla di “mancanza di trasparenza e democrazia”. La vicenda ha natali lontani e risale all’ottobre del 2010, da quando l’associazione stessa utilizza i locali delle ex scuole sembra grazie a un consenso verbale dell’amministrazione. Già nel maggio scorso, nel corso di un consiglio comunale, Bazzarello aveva formalmente chiesto all’amministrazione chiarimenti sull’utilizzo dell’immobile da parte dell’associazione e sui vantaggi che ne ricavava il comune. Poi nel luglio scorso la giunta comunale concede in comodato d’uso all’associazione Metafisica l’ala delle scuole stesse. Bazzarello sembra non ricevere alcuna spiegazione dall’assessore competente, Riccardo Quaggiato, che da giovedì 26 settembre scorso si è dimesso dalla giunta comunale per mancanza di tempo legata a problemi di lavoro. Ora Bazzarello esige precise spiegazioni dall’amministrazione: “Ho presentato al sindaco una interrogazione per chiedere come mai si sia dato in comodato d’uso l’immobile a questa associazione e con quale vantaggio per il comune. Appare evidente un iter non del tutto trasparente visto che l’associazione usa i locali da circa due anni,
Le ex elementari di Olmo autorizzata solo verbalmente dall’amministrazione, e solo successivamente al mio intervento in consiglio la cosa è stata formalizzata con una delibera di giunta dove due assessori della maggioranza si sono astenuti (Monia Caremi e Paolo Girotto), mentre Quaggiato si è dimesso. Oltre a questo credo debba essere spiegato ai cittadini di Tribano perché l’immobile è stato concesso a questa associazione e non ad altre, visto che vi sono altre associazioni in paese che svolgono attività simili. Probabilmente l’amministrazione nutre simpatia per l’associazione Metafisica. Poi vi è una questione tecnica da valutare: non si capisce se tale delibera sia una convenzione o una concessione che comunque non è passata per il consiglio intero. Spero che la delibera sia rivista e venga fatta una gara pubblica per permettere ad altre associazioni di parteciparvi con regole chiare e non con un affidamento in parola”. C.L.
La serata a Tribano con il professor Mario Bertolissi
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i è svolta all’auditorium della Scuola Media di Tribano, la prima serata promossa dal Gruppo Forma giovani, un gruppo spontaneo di alcuni ragazzi che ha aderito al bando BIT-Bassa in Tensione, progetto volto a stimolare iniziative fatte da giovani per i giovani, finanziato dai comuni di Agna, Anguillara Veneta, Bagnoli di Sopra, Pozzonovo, Tribano. L’obiettivo del gruppo è quello di realizzare alcune serate culturali ed informative, cercando di coinvolgere i coetanei su temi di attualità che li riguardino da vicino. Alla presenza di alcune autorità, ma soprattutto di un nutrito gruppo di giovani, è intervenuto il professor Mario Bertolissi, ordinario di Diritto Costituzionale nell’Università di Padova. Diversi gli argomenti toccati nel dialogo con i presenti: dalla recentissima conferma di Obama alla Casa Bianca, ad
Aristotele, passando per la “legge morale” di Kant, fino a ritornare ai fatti di cronaca di casa nostra, come gli scandali politici, il riordino delle province, la condanna senza appello per chi evade le tasse. L’invito del professore ai giovani è stato quello di leggere la Costituzione, perché in essa sono scritte “le regole della convivenza”, perché “nel disinteresse si diviene schiavi”, incapaci di pensare, ricordando soprattutto come sia fondamentale per il nostro frutto ritrovare un vero “senso di appartenenza”. Il secondo incontro si è tenuto ad Anguillara Veneta, dove sono intervenuti due dottori del Ser.D. di Monselice, per affrontare il tema delle dipendenze, soprattutto quelle sottovalutate, come la ludopatia, una piaga che si sta diffondendo ormai in tutto il territorio. Il gruppo invita i giovani a partecipare anche alle possime iniziative in programma. C.L.
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12 Bovolenta La polemica Dura presa di posizione dopo l’allarme del mese scorso
Incognita Bacchiglione ogni volta è emergenza di Cristina Lazzarin
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l periodo delle piogge si è appena concluso, lasciando dietro di sé non pochi malumori tra chi, ogni anno, nello stesso periodo, si sente in trincea a combattere quasi sempre da solo per la difesa del territorio. E’ il caso del sindaco di Bovolenta, Vittorio Meneghello, che a due anni esatti dalla tragica alluvione del novembre 2010 si è visto costretto a tirarsi su le maniche affrontano con l’aiuto dei soli uomini del suo comune l’emergenza alluvione delle settimane scorse. La mobilitazione di uomini e mezzi, la disposizione di evacuazione per le zone della Ponta e il piano di allagamento sono diventati il pane quotidiano di un’amministrazione che dopo tante promesse fatte dai politici all’indomani della catastrofe, ora si trova ad affrontare gli stessi pericoli con gli stessi mezzi. Le poche famiglie che abitano ancora alla Ponta, ad esempio, non sono mai state trasferite in altro luogo, sembra infatti che il comune avesse proposto alla Regione Veneto uno scambio degli alloggi per queste persone con altri in centro paese, ma la cosa non si sia potuta realizzare. Sono ormai due anni che in maniera
In località Ponta l’acqua sale e fa sempre paura, stavolta graziate le abitazioni coesa i dipendenti comunali si battono tra faldoni di domande e regolamenti per chiedere alla Regione dei rimborsi mai visti. Da sempre, e da subito, Meneghello aveva chiesto alla Regione più chiarezza e velocità nel rispondere alle richieste di una popolazione operosa abituata a darsi da fare per riportare la situazione alla normalità. A quanto risulta da Venezia non è mai giunto nulla, neppure i tre milioni e mezzo di euro stanziati, qualche settimana prima dell’alluvione del 2010, per sistemare l’argine del ramo nord del Roncajette. Un terrapieno fragile, che potrebbe cedere alla prima ondata di piena. Entro l’anno dovrebbero arrivare un milione e 200 mila euro, ma non saranno sufficienti per costruire un diaframma più resistente dentro l’argine. Così il sindaco ha pensato bene di rinforzare le pareti dell’argine e di alzarlo di circa un metro con del terreno che arriverà gratis dal Genio Civile, in modo da avere qualche chance in più. “Ancora una volta abbiamo dovuto arrangiarci- ha spiegato il sindaco- nei giorni di massima allerta abbiamo incrociato le dita, organizzando sgomberi nella zona della Ponta, turni di guardia per monitorare il livello delle acque, organizzando
Da due anni il Comune chiede interventi per la sicurezza idraulica e della popolazione
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I volontari della Protezione Civile preparano la barriera in località Ponta. Stavolta l’acqua ha risparmiato la frazione ma ad ogni pioggia intensa è sempre emergenza
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interventi con le pompe, chiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. Chiunque può rendersi conto che i lavori fatti sono stati poca cosa. E’ necessario per prima cosa tagliare le piante pericolanti perché anche nelle settimane scorse abbiamo visto passare una notevole quantità di rami e tron-
Non sono ancora arrivati i fondi già previsti per il rinforzo degli argini chi, che possono diventare una minaccia. Ripeto da tanto che bisogna anche dragare il fondo del Bacchiglione almeno nel tratto da Padova a Pontelongo. I nostri volontari sono molto bravi e generosi ma queste continue mobilitazioni sono un costo che pesa interamente sulle casse comunali. Come sempre dobbiamo arrangiarci, sperando che ci vada sempre bene”.
neWs Si attende l’esito del bando
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forno crematorio a brusadure
E
’ atteso in questi giorni l’esito del bando per la costruzione di un forno crematorio accanto al cimitero a Brusadure. Verrà costruito sul terreno di proprietà comunale di 3.900 metri quadrati a fianco del cimitero di Brusadure e costerà 3,3 milioni di euro. Tutti a carico del privato con il sistema del project - financing. Sarà dotato di due forni e potenzialmente copre un vasto bacino d’utenza che abbraccia tutta la Bassa Padovana e parte delle province di Venezia e Rovigo. Per il sindaco Vittorio Meneghello si tratta di un buon investimento che gioverà anche alle casse comunali: “Mettiamo a disposizione il terreno e in cambio di una concessione trentennale incassiamo 30 mila euro l’anno, con una progressiva rivalutazione che farà salire il canone e gli introiti. L’area è in aperta campagna e l’impianto è sicuro e rispettoso dell’ambiente. Costa parecchio perché le emissioni in atmosfera sono ridotte a zero”. C.L.
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14 Due Carrare Il caso Negli ultimi mesi sono aumentati i reati contro la proprietà, tra spaccate, raid in villetta e una rapina a Terradura
Sicurezza, fra controlli e telecamere Grazie ad uno stanziamento di 180 mila euro la videosorveglianza conterà su altri 14 “occhi” di Francesco Sturaro
I
l susseguirsi negli ultimi mesi di reati contro la proprietà, commessi all’interno del territorio di Due Carrare, ha destato qualche preoccupazione nei residenti. Tra settembre e novembre si sono registrate tre “spaccate” ai danni di ricevitorie e bar della zona, una rapina a mano armata nella farmacia di Terradura, un furto di materiale vario in una ditta locale, l’assalto al bancomat della filiale di Mezzavia della Bcc di Sant’Elena e alcuni raid di ladri nelle villette sempre di Mezzavia. Nonostante l’intensificarsi di questi episodi, per gli amministratori comunali non si può ancora parlare di emergenza sicurezza. “Sono fatti sporadici – commenta il sindaco Sergio Vason – Le pattuglie delle forze dell’ordine, che perlustrano il nostro territorio, sono un deterrente contro atti criminosi, ma i militi non possono essere simultaneamente in ogni angolo del nostro Comune, che è molto vasto (circa 27 chilometri quadrati di estensione ndr). Da un estremo all’altro del paese ci sono 9 chilometri ed è difficile presidiarlo tutto.
Inoltre, il nostro territorio presenta numerose vie di fuga per i malintenzionati: da un lato, infatti, c’è la provinciale conselvana, dall’altro la statale, senza dimenticare l’autostrada e le strade di campagna”. Un aiuto alle forze dell’ordine per prevenire e perseguire eventuali reati, è fornito dai sistemi di videosorveglianza, ormai installati in quasi tutti i comuni, compreso Due
Telecamere videosorveglianza
Carrare, che attualmente conta sette occhi elettronici, posizionati in centro e in altri luoghi strategici del territorio. Una dotazione di telecamere destinata ad aumentare, grazie al contributo di 180 mila euro erogato dalla Regione Veneto, a finanziamento del progetto di videosorveglianza proposto dai comuni di Due Carrare, Cartura e Pernumia. Nei prossimi mesi, quindi, il territorio comunale sarà videosorvegliato da ulteriori 12 o 14 occhi elettronici, puntati su siti sensibili del paese, con centrale operativa ubicata presso il comando di polizia locale di Due Carrare. “Negli ultimi anni gli episodi di criminalità sono aumentati – commenta il sindaco Vason – credo che anche la crisi economica abbia influito su questo aumento. Comunque, esiste piena collaborazione tra il Comune e le forze dell’ordine. Siamo in costante contatto con la stazione dei carabinieri di Battaglia Terme e i nostri agenti di polizia locale, che garantiscono un servizio svolto in convenzione con altri comuni contermini, sono sempre presenti sul territorio”.
LA DAMA DEGLI ALbEI A ShANGAI Esposta in Cina una copia in scala della scultura di Alessandra Urso
D
ue Carrare a Shanghai, la più popolosa città della Cina, sono unite da un insolito legame artistico. Infatti, una copia in scala della Dama degli alberi, la scultura realizzata dall’artista Alessandra Urso, opera principale del Monumento agli antichi installato la scorsa primavera nella rotonda Bolzani di via delle Industrie a Cornegliana, è stata presentata all’esposizione Internazionale di scultura, organizzata dal Tongqi Art Center, di Shanghai. La composizione scultorea è stata scelta dall’artista e curatore cinese Zhou Zhiwei per l’evento artistico inaugurato lo scorso 23 novembre. Nella nuova interpretazione la Dama degli Alberi è lunga circa 2.20 metri, per un’altezza di 1.80 metri. L’opera in bronzo è stata collocata su un prisma di marmo bianco, creato apposta per l’occasione, di 1,40 metri d’altezza, ed esposta assieme ad altre 39 sculture di artisti provenienti dal tutto il mondo in uno dei grandi parchi di Shanghai. Alessandra Urso ha raggiunto la città cinese in ottobre, per seguire le operazioni di fusio-
ne in bronzo e rifinitura della statua. La Dama degli alberi di Shanghai è la terza versione di un soggetto creato dalla scultrice padovana nel 2002, più volte esposto e pubblicato su cataloghi e articoli giornalistici. “L’invito dell’artista cinese e curatore Zhou Zhiwei – spiega Alessandra Urso - a produrre una nuova versione della Dama degli Alberi, la seconda nello stesso anno e per giunta in un’epoca di sconvolgenti terremoti, mi ha fatto sentire pienamente in linea con il percorso che stavo seguendo, tra aspetti autobiografici ed eventi macroscopici. Zhiwei ha insistito molto perché ritornassi all’aspetto delle spaccature della superficie, che nella seconda versione avevo tolto per favorire l’andamento orizzontale e sinuoso della figura. La Dama di Shanghai, dunque, ritorna al suo aspetto originario, fino ad assomigliare agli arbusti dell’albero in cui si sta trasformando, e quanto mai attuale in una megalopoli come Shanghai, dove grattacieli esoffocano i giardini che resistono all’avanzare delle costruzioni”. F.S.
solidarietà Iniziativa dell’associazione Alasca - Auser di Due Carrare
terremotati dell’emilia accolti in paese ospiti per un giorno di condivisione
Il momento dell’arrivo della delegazione emiliana
L’
associazione Alasca-Auser di Due Carrare in attiva dal 1997, prevalentemente nell’ambito della terza età, ha ospitato una delegazione del centro Auser dei comuni recentemente colpiti dal terremoto: Medolla, San Felice sul Panaro, Camposanto e Finale Emilia. Il nutrito numero di ospiti (55) accompagnati da alcuni amministratori locali, sono stati intrattenuti al mattino con una visita al museo dell’aria di San Pelagio (a questo proposito l’associazione organizzatrice ringrazia la titolare Ricciarda Avisani, per la disponibilità dimostrata) quindi pranzo solidale, presso la casa dei Carraresi, con pietanze tipiche del Veneto, unitamente a 180 soci dell’Alasca e alle autorità civili e religiosi locali: i parroci, il sindaco il suo vice e l’assessore locale. Nel pomeriggio è stata la volta della visita a un’altra gemma del territorio Carrarese, l’antica Abbazia di Santo Stefano, dove il parroco Don Andrea ha fatto da cicerone, quindi serata dedicata ai balli dove gli ospiti hanno dato dimostrazione della loro abilità di ballerini del liscio. “Quello che ci ha colpito – ha detto Ottorino Colmo presidente dell’Alasca- è stata la serenità di queste persone e la grande voglia di risollevarsi, siamo davvero felici di avere intravisto nei loro volti la soddisfazione per il caloroso sostegno operato dalla nostra comunità, tanto che al momento del commiato non è mancata qualche lacrima di commozione”. Il ricavato della festa, unitamente ad un contributo stanziato dall’associazione è stato consegnato ai responsabili dei paesi presenti. Walter Lotto
16 Bagnoli L’evento L’assessore Silvia Vignato spiega i dettagli della manifestazione
“Il nostro fare Natale” di Cristina Lazzarin
I
numerosi apprezzamenti che negli anni scorsi hanno premiato la manifestazione “La nostra terra e il nostro fare a Natale”, hanno contribuito alla riconferma dell’evento che quest’anno si terrà sabato 8 e domenica 9 dicembre per le due intere giornate. Ad organizzare l’evento ci pensa ancora una volta l’assessore al marketing e turismo, Silvia Vignato, che ha pensato a qualche nuova attrazione per i più piccoli. In piazza sarà dato risalto alle produzioni agricole e artigianali che avranno modo di esporre i loro prodotti e le loro creazioni originali. Ma saranno presenti anche le associazioni locali come le scuole dell’infanzia di Bagnoli di Sopra e di San Siro che allestiranno delle coloratissime bancarelle in cui metteranno in vendita tanti prodotti artigianali e non. Lo scopo di queste iniziative, per istituti come questi, è legato alla raccolta di fondi per il sostentamento delle piccole ma numerose spese che annualmente le scuole devono affrontare anche in questo periodo di aumenti dei costi e tagli delle entrate. Per questo l’auspicio è che siano molte le persone che mosse da sano altruismo decidano di offrire un contributo acquistando qualche piccolo oggetto, che potrà essere di allestimento per le prossime festività natalizie. In piazza non mancheranno neppure le creazioni frutto di passioni e passatempi, spesso nascosti al pubblico, dei concittadini e “vicini di casa” dei paesi limitrofi. Tra una degustazione e l’altra, sarà possibile acquistare i primi regali e, per i più piccoli, esprimere i propri desideri al tanto atteso Babbo Natale,. Visto l’interesse dello scorso anno, sabato 8 saranno presenti i clown Nuvoletta e Semola con i giochi dei nonni: grandi e piccini potranno cimentarsi nei giochi di una volta e divertirsi a giocare insieme. “Mi è piaciuto davvero l’anno scorso sentire i nonni, risvegliati dall’entusiasmo, spiegare il funzionamento dei giochi ai nipoti e i nipoti, incuriositi e impazienti di provare, fare loro un sacco di domande- spiega l’assessore Vignato- Vorrei dare l’opportunità ad ancora più persone di avvicinarsi a questi giochi, apparentemente semplici e poveri, ma frutto di grande ingegno”. Domenica 9 al pomeriggio ci sarà l’Arena di Natale, un laboratorio-spettacolo di giocoleria ed equilibrismo. Nelle due giornate saranno a disposizione dei bambini i giochi gonfiabili. Inoltre sarà aperto al pubblico il Palazzetto Widmann, con la mostra d’arte moderna di un giovane pittore locale, Loris Drago, residente ad Arre e diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, che ha già raccolto molti apprezzamenti nel settore aprendosi la strada per un futuro ricco di soddisfazioni. Anche Loris, come gli espositori partecipanti alla manifestazione, è testimonianza del “nostro saper fare”che spesso si fa fatica a comunicare e a condividere. “Vorrei che “La nostra terra e il nostro fare a Natale” servisse proprio a far emergere chi ancora non è conosciuto, che fosse colta quindi come un’opportunità per chi vi partecipa attivamente, oltre a un’occasione di incontro e di valorizzazione di Bagnoli”.
Per due giorni il centro storico di Bagnoli accoglie bancarelle, oasi di gioco e spettacolo insieme a numerose mostre
tasse Previste altre agevolazioni
nessun aumento dell’imu per le famiglie e le imprese già segnate dalla crisi economica
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n tempo di crisi economica e di difficoltà familiari crescenti una non notizia può in qualche modo contribuire a creare un po’ di serenità. Si tratta della scelta dell’ultimo consiglio comunale di Bagnoli di Sopra che ha deliberato di non ritoccare le aliquote Imu approvandone invece il nuovo regolamento. Relativamente alle aliquote si ricorda che il ricavato della prima casa resterà nelle casse del comune, mentre il ricavato della seconda solo la metà resterà al comune mentre l’altra andrà allo stato. Non sono state quindi ritoccate le tariffe ministeriali che sono rimaste invariate sia per la prima casa che per la seconda comprese dunque le industrie, che vista la congiuntura economica negativa e già vessate da una pesante tassazione nazionale, potranno tirare un sospiro di sollievo . “Per quest’anno- spiega il vicesindaco Mara Capuzzo- si riesce a far fronte ai minori trasferimenti dello stato con risorse proprie, senza andare a chiedere ulteriori sforzi ai cittadini. Non sappiamo quali saranno gli sviluppi per il prossimo anno”. Nel nuovo regolamento, oltre agli sgravi già previsti dalla legge per le famiglie con figli a carico, il comune ha previsto ulteriori agevolazioni, soprattutto per i nuclei familiari che hanno un invalido al 100%. In sintesi è previsto uno sgravio di ulteriori 50 euro per le famiglie con un disabile al 100%, che non abbiano altri immobili di proprietà e sempre che non si tratti di un’abitazione di lusso; lo stesso sgravio vale anche per i disabili che abitano da soli. In più viene considerata prima casa anche quella degli anziani o disabili che siano ricoverati in un istituto di riposo a condizione che la stessa non sia concessa in locazione o abitata da altri familiari; lo stesso concetto vale per chi risiede all’estero per motivi di lavoro. Il regolamento, anche se con sfumature proprie, è stato redatto congiuntamente anche dagli uffici tributi di Agna e Candiana. C.L.
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18 Agna ll progetto Iniziativa del Comune con i Servizi Sociali e la Polizia locale
Sicurezza nelle scuole A breve saranno “arruolati” dei volontari civici da impegnare negli istituti e sugli scuolabus di Cristina Lazzarin
L’
amministrazione comunale nelle prossime settimane darà avvio al progetto sociale “scuole sicure”, con il quale si prevede il reclutamento di cittadini volontari, da impiegare in prossimità degli istituti scolastici di Agna, per gli attraversamenti pedonali e all’interno degli scuolabus. L’iniziativa vedrà la cooperazione dei servizi sociali e della polizia locale e dovrebbe avviarsi tra dicembre e gennaio prossimo. L’obiettivo è sorvegliare e facilitare l’attraversamento pedonale da parte dei bambini delle scuole e attività di ausilio ed assistenza agli autisti all’interno degli scuolabus comunali, oltreché attività di vigilanza nelle aree antistanti le scuole elementari e medie. Il servizio di “volontario civico” è a titolo volontario, gratuito e personale e vi sarà un’adeguata copertura assicurativa da parte del comune. Prima di iniziare il servizio i volontari saranno formati e addestrati dalla polizia locale. A ciascuno sarà consegnato materiale e vestiario di riconoscimento ed accessori per il servizio, nonché i necessari dispositivi di protezione individuale. Il materiale deve garantire la visibilità e la sicurezza degli addetti.
sociale
Il Comune a caccia di volontari per la sicurezza dei ragazzi I requisiti richiesti sono: avere un’età compresa tra i 18 e 70 anni, essere residenti e domiciliati in Agna, essere pensionati o con turni lavorativi tali da consentire con regolarità la collaborazione, anche se limitata ad alcuni giorni della settimana o a particolari fasce orarie, non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso, avere il godimento dei diritti civili e politici, non essere stati sottoposti a misure di sicurezza e di prevenzione, essere in possesso di idoneità psico-fisica. “Il ruolo del volontario civico – spiega l’assessore al sociale e sicurezza Gianluca Piva - è di essere di ausilio agli scolari e ai
genitori all’ingresso e all’uscita dalle scuole. Molto importante sarà inoltre la presenza all’interno degli scuolabus, specialmente al rientro a fine scuola, così da mantenere tranquilli anche gli scolari più vivaci e intemperanti. Infatti ultimamente sono stati segnalati alcuni episodi spiacevoli e abbiamo deciso di potenziare la sorveglianza. Per segnalare al Comune la propria disponibilità bisogna compilare l’apposito modello che si trova in distribuzione in municipio, presso l’ufficio di Polizia Locale e presso l’ufficio Servizi Sociali”. Per ogni informazione e chiarimento, contattare il numero 348.8827378.
ambiente Intanto arriva il via libera per lo sbarramento alla foce del brenta
lavori straordinari lungo gli argini per riparare le frane a rischio crollo
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e piogge e le piene improvvise mettono a dura prova la tenuta degli argini. Franamenti e smottamenti sono all’ordine del giorno, così il Consorzio di bonifica Adige Euganeo ha messo a punto un nuovo piano di lavori lungo i canali più colpiti e ottenuto un contributo di 280 mila euro dalla Regione. E’ interessato almeno un chilometro di argini fra Agna, Candiana, Correzzola e Cona, lungo gli scoli Sorgaglia, Vitella, ReLavori ai canali consortili bolsa, Altipiano, Civrana. I lavori sono già in corso proprio per assicurare la tenuta degli argini in caso di piene improvvise, ormai sempre più frequenti in questa stagione. “Ci occupiamo della sistemazione di molti altri tratti danneggiati - spiega il presidente Antonio Salvan - ma a causa delle risorse economiche sempre più limitate siamo costretti a circoscrivere gli interventi di manutenzione ai casi più gravi. Ci troviamo a gestire qualcosa come 3.400 chilometri di argini nella nostra rete consortile, quasi la distanza tra Padova e Capo Nord. A questo si aggiunge la gestione 24 ore su 24 di 58 impianti idrovori di sollevamento che permettono di tenere all’asciutto circa 90 mila ettari di terreno, sia agricolo che urbanizzato, con un consumo di elettricità di 4 milioni e mezzo di chilowattora l’anno”. Intato dopo sette anni di studi e simulazioni complesse, il progetto da 15 milioni di euro per fermare l’intrusione salina lungo il Brenta e il Bacchiglione ha ricevuto il via libera definitivo dai Ministeri delle politiche agricole e delle infrastrutture e trasporti. Si tratta di costruire uno sbarramento alle foci del Brenta per fermare la risalita dell’acqua salata nei periodi di magra. L’acqua di mare provoca infatti il fenomeno del “cuneo salino” che va ad inquinare le falde e “avvelena” i terreni per chilometri. Interessata soprattutto la zona del cavarzerano, di Correzzola, Agna e Candiana. L’iniziativa è del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, coinvolti i Magistrato alle Acque, la Regione e il Comune di Chioggia. Nei prossimi giorni arriverà il nulla osta alla gara d’appalto che sarà indetta dal Magistrato alle Acque e l’anno prossimo aprirà il cantiere. I lavori dovranno essere portati a termine entro la fine del 2014, la tempistica è imposta dal finanziamento ministeriale. C.L.
Il nubifragio di halloween ha provocato alcuni allgamenti, un blackout telefonico e altri disagi in paese, volontari in azione
EMERGENZA MALTEMPO, PROTEZIONE CIVILE MObILITATA IN AIUTO DELLE FAMIGLIE
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I volontari della Protezione Civile intervenuti in un’abitazione allagata
o scorso 31 ottobre, è stato un Halloween in emergenza per la protezione civile del conselvano e nello specifico per il gruppo comunale di Agna. Invece di festeggiare la festa di importazione americana, la cittadinanza ha dovuto fare i conti con una critica situazione idrogeologia. I volontari, attivati dal coordinatore del gruppo Roberto Forin, sono stati impegnati sotto la pioggia, per tredici ore di servizio continuo di prosciugamento e bonifica taverne, scantinati, garage, dalle 22 alle ore 11 del giorno dopo. A causa delle forti precipitazioni, infatti, peraltro ampiamente previste dalla Regione Veneto, diverse famiglie di Agna si sono trovate in enorme difficoltà e con problemi idrici e di accumuli di acqua piovana. “Proprio in funzione delle previsioni meteo e dell’allerta diramato dalla nostra Regione Veneto – commenta Gianluca
Piva, assessore alla protezione civile e volontario del gruppo – dopo avere sentito il sindaco, sono uscito con il coordinatore Forin già alle nove di sera della notte di Halloween, in monitoraggio per le strade del comune. Alle 21:45 abbiamo ricevuto la prima chiamata da via Marconi e nel giro di un quarto d’ora abbiamo attivato una squadra di volontari con tutte le nostre motopompe e manichette”. Le zone più colpite sono state Frapiero località Sant’Orsola, alcune famiglie di Aldo Moro, di via Marconi e di via Mure. La pioggia caduta sul territorio ha avuto punte anche tra i 125-150 millimetri in poche ore e questa enorme quantità di acqua ha ovviamente creato disagi e allagamenti nelle zone basse e negli ambienti interrati. C’è stato anche un black out telefonico di diverse ore, risolto solo verso le ore 18 del 1 novembre. “Devo ringraziare tutti i nostri volontari
– conclude Piva – per la professionalità e l’impegno dimostrati anche in questa emergenza. Il nostro gruppo risponde sempre con grande responsabilità e merita un plauso da tutta la comunità di Agna. Ricordo che tutti i volontari operano gratuitamente, mettendo a repentaglio la propria incolumità per il bene altrui”. Si ricorda che nei giorni scorsi è stato consegnato al comune anche il nuovo veicolo pick up Isuzu, acquistato con un contributo dello Stato, fondo perduto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile pari al 75% del valore del mezzo, in sostituzione della Fiat Campagnola del 1976, inadeguata per un’attività di protezione civile e con costi di gestione e consumi troppo elevati. La scelta è stata fatta per ottimizzare il servizio del gruppo e per evitare costi dovuti a inefficienze della stessa autovettura. C.L.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
La protesta Docenti e operatori padovani hanno manifestato a Venezia
PADOVA
Centri di formazione sotto la scure dei tagli
La protesta a Venezia degli insegnanti e operatori della formazione professionale
La Regione intende ridurre di 5 milioni il budget per i centri professionali, a rischio le scuole
di Emanuele Masiero
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a scure dei tagli si abbatte anche sulla formazione professionale. Nella bassa padovana, in provincia e in generale in tutto il Veneto. Un migliaio di persone ha manifestato nelle scorse settimane, vicino alla sede della giunta regionale, per rivendicare i 5 milioni che la Regione vuole tagliare ai Centri di formazione professionale e il mancato pagamento dell’intero stipendio ai lavoratori dell’Enaip da agosto a oggi. In città e provincia sono rimase chiuse tutte le scuole del settore, comprese quelle del Cfp Manfredini di Este e dell’istituto Pavoniani di Montagnana. In agitazione anche i centri di formazione professionale dell’Enaiip a Paodva, Piove di Sacco, Conselve. Circa 400 docenti e operatori vari padovani, tra i quali alcuni non vedono il becco di un quattrino da tre mesi, sono andati a Venezia, a bordo delle 10 corriere organizzate dal sindacato o in treno, per partecipare alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals. I manifestanti erano in tutto 1.200. Alla fine del corteo la delegazione degli scioperanti è stata ricevuta a Palazzo Ferro Fini. Tre i punti trattati: sblocco delle liquidità finanziarie di cassa per pagare i dipendenti senza stipendio da tre mesi, reperimento dei 5 milioni di euro che l’assessore Donazzan non vorrebbe più stanziare per le scuole professionali ed approvazione della nuova legge regionale del settore.
Il problema comunque non è solo padovano. In Veneto anche il Cfp “Sacchieri” di Montagnana, struttura gestita ci sono 106 Cfp con 19 mila utenti e 1.700 dipendenti. dalla famiglia religiosa dei Pavoniani. “Per il prossimo anno nella nostra struttura, in virtù di Si calcola che il 75% di chi li frequenta trovi lavoro non appena conclude il percorso formativo. In questo periodo queste scelte regionali, si rischia il taglio drastico di uno di crisi economica poi, la formazione professionale riveste dei quattro corsi – hanno commentato da Montagnana un ruolo ancor più fondamentale. Per la piccole e medie - Oltre alla riduzione del personale, c’è da chiedersi che fine faranno i nostri ragazzi. Ricoraziende venete, è diventato sempre diamo che, oltre alla preparazione più impegnativo assumere ragazzi fre- Il caso del Cfp professionale, centri come il nostro schi di laurea che costano mediamen- “Sacchieri”di hanno una forte valenza sociale, in te di più e necessitano comunque di Montagnana: “saremo costretti quanto accolgono tutti quegli studenti un periodo di formazione lavorativa. “esodati” che non hanno trovato una Per contro, pescare dall’offerta a tagliare corsi” collocazione congeniale nel mondo dei cfp, è un buon sistema per essere competitivi da subito ed avere un ritorno immediato. Per dell’istruzione statale. E’ forse la prima volta che si riesce ad organizzare uno questo i manifestanti armati di bandiere e fischietti hanno distribuito la fotocopia di un’intervista rilasciata da Luca sciopero con il massimo delle adesioni e dell’unione tra i Zaia quando era ministro dell’Agricoltura e candidato per partecipanti. Non è un segnale da sottovalutare”. la presidenza della Regione. In ogni caso la soluzione al problema sembra tutt’altro Nel testo è stata sottolineata una dichiarazione dove che vicina. Per l’assessore regionale Donazzan il danno va affermava che “il Veneto senza la formazione professiona- imputato al patto di Stabilità che impedisce di spendere. le non sarebbe la regione che è”. In ogni caso i 5 milioni L’assessore si è anche dichiarata disponibile a manifestare di euro in meno per il prossimo anno scolastico rischiano contro chi difende e sostiene il patto di stabilità. di mettere a durissima prova il funzionamento delle scuole Ma i tempi burocratici e il continuo scaricare la responprofessionali. sabilità tra istituzioni rischiano di dilatare troppo i tempi A far sentire la propria voce di dissenso e timore c’è di intervento.
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“L
o spazio di tutti può essere realizzato solo con l’aiuto di tutti”. Questo potrebbe essere lo slogan per la nuova sede del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova di via Gradenigo 10, su un prestigioso stabile comunale da poco restaurato e inaugurato il mese scorso. I locali assegnati, per una superficie di 400 mq circa, sono affidati al Csv per un periodo di 6 anni in comodato oneroso più gli oneri di gestione. Il Centro in questa nuova sede continuerà, ad erogare gratuitamente, grazie alle somme messe a disposizione dalle fondazioni bancarie, servizi di formazione, informazione e consulenza, a cittadini ed associazioni. E’ previsto inoltre che nei prossimi mesi il Csv emani un bando di assegnazione degli spazi alle associazioni padovane. “Con questo accordo Comune di
Padova e Csv - afferma il presidente Giorgio Ortolani - hanno voluto dare significato alla necessità di mantenere innervato ed attivo il territorio mediante la presenza sempre più attiva delle associazioni. Una scelta che in questo luogo ha anche il significato di rivalutare un quartiere della città che negli ultimi tempi ha subito un certo degrado, mentre oggi, con la presenza in loco di grandi associazioni quali Avis, Ceav, Beati i costruttori di Pace, Per una nuova Vita e appunto il Centro Servizio Volontariato. La speranza è che divenga un luogo positivo di impegno civile e sociale. L’identificazione della sede è stata soprattutto possibile grazie all’interessamento dell’assessore alla partecipazione Silvia Clai, del presidente e del vicepresidente del Coge Veneto Giovanni Guglielmi e Marina Bastianello”.
Lesionato dal terremoto
riapre il museo di cervarese s. croce
E
ra stato lesionato dal terremoto della scorsa primavera. Dopo i lavori di consolidamento realizzati dalla Provincia riapre il castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce. “È per noi motivo di grande orgoglio restituire il castello al territorio e ai cittadini – ha detto la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani – In un momento di forte difficoltà e incertezza, abbiamo voluto assicurare gli investimenti per conservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Il complesso, assieme al Museo del Fiume Bacchiglione, rappresenta infatti un elemento distintivo del territorio e un simbolo per la comunità tutta”. La riapertura del castello ha coinciso, con la tradizionale festa di San Martino. Il sito, infatti, è intitolato allo stesso santo patrono a cui era dedicata l’antica chiesetta campestre. E.M.
Spazi Spazi Aperti aperti 21 11 Le iniziative nel padovano Il progetto educativo Liberambiente coinvolge ragazzi e famiglie con esperienze alla portata di tutti
Albero e capanna “eco-friendly” Un Natale all’insegna del riciclo - riuso dagli adobbi all’albero, senza scordare l’ecopresepe preparato in una scatola
Marco Calaon: “Stavolta siamo pronti a tornare se non avremo delle risposte”
di Emanuele Masiero
U
n Natale all’insegna del risparmio e dell’ecologia, passando attraverso al riutilizzo dei rifiuti. E’ questa l’idea che è venuta agli operatori del progetto educativo Liberambiente proposto da Padova Tre in collaborazione con la cooperativa Ecofficina. Il primo appuntamento è stato fissato a Piove di Sacco nei giorni scorsi nel quartiere Sant’Anna in occasione “dell’ecopresepe in scatola”. Un concorso di presepi realizzati con materiali di riutilizzo. Per tutto il giorno, gli operatori di Liberambiente hanno aiutato bambini e genitori a realizzare parti del presepe utilizzando ogni sorta di rifiuto che comunemente troviamo in casa nostra. Bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica, rotolini della carta igienica e via così. Il tutto per costruire piccoli oggetti come statuine o addirittura ornamenti, come ad esempio il manto erboso alla base del presepe. Le famiglie hanno così imparato a produrre oggetti riciclati per poterli riprodurre su larga scala anche in casa in piena autonomia. Il secondo appuntamento invece, si è tenuto a Cartura dove le famiglie hanno appreso come realizzare addobbi natalizi e ornamenti per l’albero di Natale sempre
con l’utilizzo di materiali di scarto. ”Liberambiente è un progetto di educazione ambientale attivo ormai da molti anni che ha avuto una crescita costante – ha spiegato Annalisa Ferrari, responsabile del progetto – Lo sforzo dei nostri operatori e la buona volontà dei bambini, ci hanno permesso di proporre attività sempre nuove e questi laboratori ne sono un esempio. Non ci limitiamo più a dire ai bambini come differenziare correttamente i rifiuti. Ormai siamo ad una fase ancora più avanzata e stiamo spiegando come riutilizzare i materiali di scarto per dare vita a nuovi oggetti”. Da quest’anno, Liberambiente significa anche energia. Non solo rifiuti quindi, ma anche conoscenza e corretto utilizzo delle energie alternative. Un esempio? Nelle scuola dei Bacini Padova 3 e 4 aderenti al progetto, si tengono dei laboratori in cui i bambini possono mettere in funzione delle ventole con dei piccoli pannelli fotovoltaici. Oppure trasformare un limone in una batteria grazie a zinco e rame. E ancora, accendere un led o far bollire l’acqua con l’utilizzo dell’idrogeno. “Le novità che stiamo proponendo hanno già avuto un successo enorme – continuano i responsabili – La capacità di apprendi-
A fianco un presepe in scatola costruito con materiali di riciclo, sotto alcuni dei lavori realizzati con il progetto Liberambiente della cooperativa Ecofficina mento dei più piccoli è impressionante e ci permette di diffondere la cultura del rispetto totale per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta differenziata è già una prassi consolidata per i nostri figli. La nuova sfida sarà far capire loro anche l’importanza delle energie rinnovabili per rispettare l’ambiente”. Per il 2013 inoltre sono in arrivo altre novità interessanti. E come d’abitudine per il progetto Liberambiente saranno attività altamente interattive, perchè lo stile di base è di imparare con lezioni pratiche. Nasce così una rappresentazione teatrale che prende spunto del libro “La storia dell’immondizia”, un’opera in parte a fumetti, recentemente pubblicata proprio grazie all’esperienza nel campo della gestione rifiuti. Durante la rappresentazione teatrale, i bambini dovranno partecipare attivamente anche attraverso momenti ludici.
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I
l gruppo di acquisto del pellet nella bassa padovana ha avuto un successo lusinghiero. L’iniziativa, messa in campo dallo sportello energia gestito da Legambiente con Padova Tre, è al suo primo anno di vita. Un’idea nata sulla scia del successo dei gruppi di acquisto legati al fotovoltaico e al solare termico. “L’esperienza è stata assolutamente positiva e siamo riusciti ad approfondire le conoscenza del territorio sotto il profilo del consumo energetico del pellet e fornire un servizio “chiavi in mano” con prodotti di assoluta qualità – ha spiegato Federico Gianesello di Legambiente – Il pellet è un combustibile ecologico sempre più utilizzato nelle nostre case e con questa iniziativa abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini della bassa. E’ molto interessante vedere come il fuoco, la più antica fonte di riscaldamento, torni ad avere un ruolo fondamentale nel panorama del consumo energetico sostenibile e viene sempre più promossa anche attraverso incentivi e agevolazioni”. L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossimo con importanti novità e miglioramenti: non si tratterà più di un gruppo d’acquisto di pellet, ma saranno inclusi altri servizi e offerte legati a questa nuova forma di riscaldamento. Per questa prima edizione, i cittadini di ogni Comune avevano un centro di acquisto predefinito, scelto sulla base di determinate caratteristiche per garantire qualità e prezzo calmierato. “L’utilizzo del pellet come forma di
Piace il Gas per il pellet riscaldamento è un fenomeno ben radicato in provincia di Padova – ha continuato Gianesello – del resto, l’Italia è il principlae consumatore di pellet a livello europeo. La nostra produzione non è sufficiente e spesso acquistiamo pellet da Austria e Germania. Per questo è importante non fermarsi solo sulla valutazione del prezzo di vendita, ma anche sulla qualità”. Il lavoro dello sportello energia è andato proprio in questo direzione: riuscire a selezionare aziende in grado di vendere pellet di alta qualità al miglior prezzo. “Non si tratta solo di una questione di rispetto dell’ambiente – ha concluso Gianesello – un pellet di qualità scalda di più e produce meno cenere che si trasforma in meno ore di pulizia della stufa e meno manutenzione straordinaria. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio”. Per chi volesse restare informato sugli sviluppi del progetto può contattare lo Sportello energia al numero verde 800.238.389 o visitare il sito web www.energiacomune. E.M. org/padovatre.
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Hai bisogno di un trasporto privato? Hai bisogno di un ambulanza per la tua società sportiva? A queste esigenze risponde, da poco più di anno, Croce Blu Veneto onlus, associazione di soccorso e trasporto sanitario attiva 24 ore su 24 e con sede operativa a Bovolenta (PD). Questa realtà di volontariato è nata il 23 novembre 2011 grazie alla volontà della Famiglia Leotta-Cappeller, con lo scopo primario di dare un servizio di soccorso e assistenza a mezzo di ambulanza. Grazie al Comune di Bovolenta, in particolare alla sensibilità verso il sociale dell’assessore Pietro Tangianu, i volontari hanno a disposizione una sede operativa che si trova in Via Mazzini, 18 e che permette alla Croce Blu Veneto onlus di avere un punto di raccolta per la formazione e per le esercitazioni, ma soprattutto una base operativa per tutte le attività logistiche e burocratiche richieste per un corretto sviluppo dell’associazione. La prima ambulanza, LIMA BRAVO 02, è arrivata a fine luglio e con essa l’ente ha superato senza alcun problema i controlli stabiliti dalla L.Reg. 1080/2007. Ad oggi si contano ben 23 soccorritori operativi e formati per fronteggiare ogni tipo di emergenza medico-sanitaria. A disposizione, inoltre, personale medico ed infermieristico per eventi ed as-
sistenze in cui se ne richieda la presenza grazie alla preparazione e alla disponibilità del direttore sanitario Francesco Leotta. Per quanto riguarda, invece, le mansioni prettamente operative-logistiche, l’ente si affida al delegato ufficiale Luigi Nardone. L’obiettivo primario dell’associazione è quello di diventare una realtà solida nel padovano a favore del cittadino e delle istituzioni, senza dimenticare il veneziano dove l’ente ha sede legale e coordina la sua stessa gestione. Croce Blu Veneto, ente di soccorso e formazione, cerca sempre nuovo personale da inserire nel proprio organico a titolo volontaristico, per il soccorso, la formazione e la divulgazione della cultura sanitaria. Possono partecipare tutti i maggiorenni, senza limiti d’età. L’iscrizione è gratuita e i moduli possono essere richiesti direttamente al seguente indirizzo di posta elettronica: crocebluveneto@yahoo.it. Per maggiori informazioni è possibile anche telefonare al seguente numero di cellulare: 342 5066745. L’associazione ringrazia l’Assessore Pietro Tangianu e in generale dell’Amministrazione locale di Bovolenta, perché mette a disposizione dell’associazione la sede operativa, in Via Mazzini,18 è in comodato d’uso a titolo gratuito.
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15 DICEMBRE ore 21.00 • TEATRO DA RIDERE “Onesto Rubamai” Presso il salone del Municipio di Battaglia Terme
26 DICEMBRE ore 21.00 • CONCERTO DI NATALE
Chiesa S.Giovanni, Orchestra delle Venezie direttore solista Giovanni Angeli. (ingresso libero)
DAL 20 DICEMBRE AL 10 GENNAIO • PRESEPIO SULL’ACQUA
24 dicembre - ore 20.00 Benedizione del presepio e canti di Natale eseguiti dalla Corale S. Giacomo
06 GENNAIO 2013 ore 15.00 • “VIVA LE BEFANE CHE VIEN DA L’ACQUA” Manifestazione in Piazza Aldo Moro
06 GENNAIO 2013 ore 17.00 • GRAN FALÒ“BRUSEMO LA VECIA”
In Centro Storico, sulle suggestive acque del Canale della Battaglia
Comune di Conselve* 16 DICEMBRE ore 15.00 • PREMIAZIONE “UN DISEGNO PER NATALE” Organizzato da CONFESERCENTI, presso sala Consiliare
22 DICEMBRE • MERCATO PRODOTTI AGRICOLI A “KM ZERO” dalle 9.00 alle 13.00 presso Cantina Sociale, dalle 14.00 alle 19.00 nel piazzale “Ex Esso” in centro
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08-09 DICEMBRE • “Mercatino della Solidarietà” Ad Arzercavalli al termine delle S.Messe e a cura dei Volontari Parrocchia di S. Giacomo
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06 GENNAIO 2013 dalle ore 15,00 • “Viva viva la Befana” Presso il cortile dell’asilo il Comitato Festeggiamenti Arzercavalli organizza la consueta festa dell’Epifania; consegna calze su prenotazione, cioccolata calda e dolci, vin brulè e salame ai ferri con polenta per tutti, animazione per i più piccoli e finale con faeò dea Vecia e spettacolo pirotecnico. Le manifestazioni organizzate dal Comune di Conselve sono in collaborazione con la PRO LOCO *CONSELVE, Le Associazioni di categoria ASCOM-CNA-CONFESERCENTI-UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI-COLDIRETTI-CIA-UNIONE AGRICOLTORI
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24 14 Noi e gli altri La testimonianza di un giovane sacerdote Una lettura alternativa delle festività
Il Natale degli ultimi visto da don Alberto
“Potrà essere un periodo ricco di valori che ci fa riscoprire la bellezza del dono gratuito” Padova si prepara a vivere un Natale più sobrio, occasione per non dimenticare chi vive in condizioni disagiate e precarie
di Manuel Glauco Matetich
I
l Natale è alle porte e, malgrado la crisi, a Padova non mancano acquisti e nastri colorati. Accanto alle luci che illuminano le strade esiste però un’altra città, sconosciuta ai più, perché umile e silenziosa: è la Padova dei poveri. Giovani o anziani, italiani o immigrati, sono persone che non hanno famiglia, non hanno casa, non hanno un lavoro per mantenersi o un medico che li possa curare. Ma nonostante ci siano ancora molte persone fortunate che riescono a permettersi di comprare enormi quantità di regali costosi, senza minimamente badare a quanto effettivamente paghino per comprarli, il prossimo Natale sarà all’insegna dell’austerità per la maggior parte degli italiani: due su tre spenderanno meno per le feste che si avvicinano e i budget pecuniari riservati ai regali natalizi saranno
tagliati del ben 34%. La crisi economica ha “desertificato” il centro cittadino di Padova, che si prevede rimarrà vuoto anche nei giorni clou dei regali, quelli che vanno dall’ultima domenica di Avvento alla Vigilia di Natale. La nascita di Gesù bambino vedrà anche quest’anno il colore della malinconia, e in molti casi purtroppo anche della disperazione, negli occhi di molti nostri cittadini, e la gravità di una situazione economica per nessuno facile. E’ un Natale povero, è inutile negarlo e continuare nel solco dell’ipocrisia e dell’ostentamento di una ricchezza che pare sparita. C’è chi rischia il lavoro, chi non ce l’ha e ha poca speranza di trovarlo, chi festeggia con i sensi di colpa di chi spreca denaro forse domani utile in altro modo. E’ un Natale triste, forse il più triste
che molti, anche i non più giovani, oggi ricordano. Eppure c’è da chiedersi: che cos’è il Natale? Un periodo di pazze spese commerciali e un periodo di spensieratezza e distacco dai problemi del mondo? E se invece fosse un periodo di semplicità, un periodo di riflessione, un periodo di valori? “Questi ultimi non hanno un prezzo e un’economia, - ci racconta don Alberto Merolini, giovane sacerdote padovano eppure possono essere la chiave per vivere un Natale non più povero ma sobrio, non più triste ma pieno. Pieno di quel dare, di quel regalare in termini di affetto e calore che richiama a quello del vero Spirito di Natale. L’augurio che si vuole quindi sperare alla città tutta è di vivere felicemente questo Natale 2012, un Natale che sia di
valori e di vere speranze”. “Sappiamo molto bene che per le famiglie sarà un Natale ancora più magro rispetto agli anni scorsi, - continua don Alberto - a causa principalmente della crisi nazionale che ha provocato una valanga di rincari su tutti i settori, e molta povertà. Sarà comunque un Natale ricco di valori. Quelli in fondo non sono mai mancati in moltissimi padovani, per i quali la famiglia è rimasta il nodo centrale di tutta la comunità cristiana. Il modo più giusto per adorare Gesù è quindi quello di spogliarmi anch’io di pretese, di onori e obiettivi di ricchezza e potere. Dobbiamo iniziare a vivere il Natale per quello che è veramente: non solo la festa della nascita di Gesù Cristo, ma come un giorno dove stiamo insieme allegramente alle persone a noi care, riscoprendo i valori
della famiglia, dell’amore, dell’amicizia, della carità, e del vivere. E pensando magari anche a chi è meno fortunato di noi, e di questi tempi non bisogna tanto sforzare la mente pesando a paesi come l’Africa, perchè anche vicino alle nostre belle case addobbate c’è qualcuno che soffre per motivi simili alle popolazioni africane”. Conclude il sacerdote: “Il modo più giusto per vivere il Natale è percorrere le strade dove gli uomini sono piccoli e segnati da piccolezze. Forse questa crisi economica che spegne le insegne, blocca le vendite, fa perdere posti di lavoro e pian piano impoverisce i più poveri, è una buona occasione per conoscere chi è veramente Gesù e incontrarlo nella vita, in chi è diventato ancor più piccolo perché povero, in chi ha perso privilegi, sicurezze e certezze”.
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26 Mondo scuola
Mondo Scuola 13
L’intervista Dino Scantamburlo, docente padovano di lettere
Istruzione e formazione “investiamo sul futuro” “In un Paese moderno la scuola deve essere l’ultimo settore nel quale ridurre le opportunità” di Manuel Glauco Matetich
P
erenne è il dibattito sulla scuola, specie negli ultimi due decenni che hanno visto il susseguirsi di riforme e di controriforme, lasciando disorientati i docenti, gli studenti e le famiglie. La riforma proposta dal ministro Berlinguer, approvata dal Parlamento, è stata bloccata dal successivo Governo; la riforma Moratti è stata approvata e poi fermata dal Governo che è venuto dopo; sono seguiti i piccoli aggiustamenti di Fioroni e i pesanti tagli economici e riorganizzativi del ministro Gelmini. Ma, a che punto siamo? Lo chiediamo al professor Dino Scantamburlo, docente padovano di italiano. “Le lamentele di docenti e di famiglie crescono, perchè le risorse economiche messe a disposizione delle scuole dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni calano vertiginosamente: le famiglie devono metterci di tasca propria, se vogliono che i figli continuino a fruire delle attività integrative, di attività laboratoriali, di qualche servizio aggiuntivo che pareva divenuto strutturale, ma che ora l’ente pubblico non finanzia. I Comuni sono chiamati a pagare se
viene inserito un docente in più nelle scuole dell’infanzia o i docenti di appoggio e di sostegno nella scuola primaria. I bilanci delle scuole dell’infanzia, private e paritarie, sono sempre più in rosso. Addirittura, nelle scuole pubbliche mancherebbero soldi per l’acquisto di cancelleria, gessi, carta igienica(!). I presidenti delle Province hanno minacciato di non riscaldare più le aule delle Scuole superiori, perché privi di fondi per pagare il combustibile”. Non crede prof. Scantamburlo che la stretta sulle esorbitanti spese pubbliche, ovviamente pagate dallo Stato con i soldi dei cittadini, debba riguardare anche gli sperperi nel mondo della scuola e più in generale dell’istruzione? “Certo, in tempi di “revisione della spesa”, anche nella scuola vanno corrette storture ed eventuali sprechi. Vanno valutati seriamente, però, l’impegno e la qualità delle prestazioni di ciascun operatore (docente e non docente), premiando quelli validi e obbligando a correggersi quelli meno disponibili, e magari prevedendo differenze salariali rapportate alle
competenze e disponibilità di ciascuno. Ma si deve procedere con l’idea che in un Paese moderno la scuola dev’essere l’ultimo settore nel quale tagliare o ridurre la qualità e le opportunità da procurare ai cittadini di domani. Anzi, si deve investire per essa anche in tempi di vacche magre, perché facendo così, si pongono le premesse concrete per la crescita e per lo sviluppo di domani. E ciò vale, in particolare, di fronte all’attuale dramma della disoccupazione giovanile anche in questo territorio dell’alta padovana”. Si continua a dire che la scuola è troppo distante dalla realtà del lavoro. E’ realmente così, secondo lei? “Parlare di scuola significa parlare di educazione, di fornire saperi e competenze, ma anche di formazione al lavoro: oggi serve, sia ai nostri Istituti Tecnici, sia ai Licei un rapporto costante tra apprendimenti e mercato del lavoro. Una rete di collaborazione permanente con le associazioni delle categorie economiche artigianali, industriali e del commercio, come di quelle agricole, dei settori direzionali e dei servizi si
Dino Scantamburlo, padovano, docente di italiano impone, se vogliamo che il giovane diplomato e il laureato possano tornare a dare un senso motivato e finalizzato al loro impegno di studio e aspirare a un lavoro che sia in qualche sintonia con il percorso scolastico effettuato. Alcune ricerche avanzate evidenziano che la scuola non appare più il luogo nel quale si apprende tutto quello che serve e per tutta la vita. Ma è bene che essa si concentri sui saperi essenziali e che deleghi il resto alle opzionalità del curriculum scolastico e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Essa dovrebbe pensare ad incentivare la didattica laboratoriale che non si fa soltanto nel laboratorio; a generalizzare forme di alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti, anche per quelli liceali; ad assegnare spazio adeguato alle attività di orientamento”. La crisi economica che il nostro paese sta vivendo ha portato molti giovani a rivalutare l’effettiva “spendibilità” lavorativa
del titolo di studio acquisito negli istituti tecnici e professionali. In queste scuole si impara un lavoro. Che ne pensa? “Ritengo sia doveroso cambiare la nostra foma mentis. Non possiamo più tenere la formazione professionale all’ultimo gradino dell’istruzione e della considerazione sociale: abbiamo bisogno ancora del settore manifatturiero, purchè sia di qualità e capace di competere nei mercati internazionali. Il mercato e le aziende cercano pure tecnici preparati ed esperti, capaci di svolgere, in modo rinnovato e qualificato, quelle professioni di un tempo, che abbiamo abbandonato. Non possiamo dimenticare che in questo ambito, il nostro territorio vanta una storia di operatori artigiani e tecnici che hanno raggiunto risultati straordinari negli ultimi sessant’anni e che – se lo vogliamo - potrebbero non diventare soltanto un nostalgico ricordo”.
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Cultura provinciale 27 15 Verso Natale Le Pro Loco del cittadellese propongono uno speciale percorso a tema
Anche il presepio finisce on line
soul & gospel
La tradizione trova spazio anche su internet grazie alla Diocesi, ad Abano una mostra a tema di Laura Organte
C
’è chi si prepara mesi prima e chi gira per l’Italia – e non solo - alla ricerca della statuina perfetta, attingendo ad una tradizione centenaria, che a Padova, si declina in una moltitudine di mostre, concorsi e iniziative. Quella del presepe è una consuetudine natalizia per molti ormai irrinunciabile, ma per altri diventa una vera e propria forma d’arte. È proprio per mantenere viva questa consuetudine, simbolo dell’espressione religiosa ma anche rappresentazione della quotidianità del lavoro e del vivere familiare e di una comunità, che la Provincia di Padova promuove ogni anno “L’antica tradizione del presepe”, contenitore di varie iniziative dedicate. A partire dall’ormai consolidata rassegna “Presepi online”, realizzata in collaborazione con Diweb e la Diocesi di Padova, a cui possono partecipano parrocchie, comuni, enti ed associazioni che dovranno inviare tre foto di presepi in formato jpg, risoluzione 72 dpi, all’inidirizzo presepi@diweb.it. Le foto vengono pubblicate e votate sul sito www.
diweb.it. C’è poi il concorso “Il presepe più bello della provincia”, giunto alla 7° edizione, in collaborazione con l’emittente Telenuovo, che prevede la messa in onda nel corso dei telegiornali delle riprese dei presepi più belli e caratteristici del territorio segnalati dal pubblico e poi votati nel sito www.tgpadova.it. Da non perdere poi la “Mostra di Presepi e Rassegna d’arte natalizia” organizzata dell’Associazione culturale “Amici del Presepio” di Abano in collaborazione con l’UNSI di Abano Terme. La mostra sarà visitabile dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 ad Abano in Via Matteotti, 3 (fronte Piazza dei Caduti - zona Municipio). Orari d’apertura 9.30-12.00 e 15.00-18.00 (ingresso gratuito). Ma per avere un quadro completo dei più belli e originali allestimenti della Natività dovuti al lavoro di artisti e artigiani del territorio, basta consultare l’opuscolo della “Strada dei presepi dell’alta padovana”, realizzato con rinnovato entusiasmo dal Con-
eventi e mostre
a cura di Laura Organte
“LO SCHIACCIANOCI” AL GEOX Un classico assoluto del balletto - il debutto in Italia risale al 1938 – e del Natale, rivisitato in chiave moderna: in scena il 25 dicembre al Gran Teatro Geox “Lo schiaccianoci” del Balletto di Roma, nella nuova elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim per la coreografia di Mario Piazza, con la partecipazione straordinaria di Andrè de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto. Una rivisitazione che propone la riscoperta dello spirito originale del racconto di E.T.A. Hoffmann.
CARLOTTO, NOIR AL VERDI Nell’ambito della stagione di prosa del Teatro Verdi, in scena dall’8 al 13 gennaio lo spettacolo “Oscura immensità”, una produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta Romagna Teatri. La pièce è tratta dal romanzo “L’Oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, che ha curato la versione del noir ed è interpretata da Giulio Scarpati, attore molto amato dal grande pubblico, e Claudio Casadio, per la regia di Alessandro Gassmann. Per maggiori informazioni e dettagli sullo spettacolo e sulla prenotazione consultate il sito internet del Teatro Stabile del Veneto.
PENSIERI PREZIOSI A S. ROCCO Giunta oramai all’ottava edizione, Pensieri Preziosi la rassegna dedicata alla gioielleria contemporanea, quest’anno presenta 6 artisti provenienti dalla lontana Estonia appartenenti tutti all’Accademia d’Arte di Tallinn, in mostra all’Oratorio San Rocco fino al 27 gennaio.Le opere esposte ci permettono di indagare e inoltrarci in gioielli la cui materia plasmata e lavorata dagli artisti, in un binomio ancestrale tra spazio e tempo, dà voce al trascorrere inesorabile e infinito del tempo, alla natura e a storie dimenticate e lontane.
Concerti di Natale al Centro Altinate
S Tempo di presepi, numerose le iniziative dedicate alla tradizione sorzio Pro Loco del Cittadellese, nato come realtà locale e arrivato, oggi, a coinvolgere ben 7 province venete. Si tratta di un percorso che tocca chiese e oratori, piazze e borghi, per censire le migliori rievocazioni della notte di Betlemme, anche con rappresentazioni a personaggi viventi.
Nel compiere questo itinerario regionale, si possono ammirare modelli presepiali di grande bellezza e suggestione: classici, moderni, orientali, popolari, in un trionfo di luci e un tripudio di colori; con figure mobili ed elementi veristici che riproducono scene di vita collocabili ai tempi di Gesù o a un passato più recente.
i rinnova anche quest’anno l’appuntamento con i grandi interpreti della musica soul e gospel. Una nuova formazione arriverà direttamente dagli Stati Uniti d’America al Centro culturale Altinate per il concerto di Natale del 27 e 28 dicembre l’incontro con la musica gospeloriginale che ogni anno vede protagonista una formazione doc di musicisti e cantanti americani di grande fama e qualità. Negli scorsi anni si sono esibiti artisti come Earl Bynum, autore e direttore del coro Virginia Mass Choir, insignito dell’importante riconoscimento “Group of the Year” e “Best Ensemble” agli Hampton Roads e WBSK Music Awards, il gruppo degli As We Are con Cora Sister Armstrong, una delle voci più appassionanti e straordinarie della scena gospel, Wanda Trent-Phillips , “la miglior voce femminile americana dell’anno” ed il gruppo dei Purpose. L.O.
Gran Teatro Geox Concerto di Capodanno con il popolare cantante
Brindisi al nuovo anno insieme a Gianni Morandi M
orandi torna sul palcoscenico a quattro anni dalla sua ultima esibizione live, per regalare al pubblico padovano uno spettacolo che va oltre il concerto, una notte di Capodanno indimenticabile. Teatro dell’evento sarà il Gran Teatro Geox, che per l’occasione offrirà agli spettatori un cenone buffet a partire dalle ore 20. Lo spettacolo inizierà alle 22.40 e a mezzanotte non mancherà il tradizionale brindisi con fantasia di dolci e vini. Un concerto evento unico in cui l’artista bolognese, accompagnato dalla sua band, metterà come sempre sul palco prima di tutto il suo cuore e poi, come una magia, ogni volta unica, il suo eccezionale repertorio. Dopo l’apparizione in Arena a fianco di Celentano e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un’occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico. Gianni Morandi, solo per una sera, torna a essere non un monumento della musica italiana, ma il suo cuore pulsante. Straordinari i numeri che raccontano la carriera di un cantante, attore e conduttore televisivo che ha attraversato la storia dello spettacolo italiano: 38 album pubblicati per 560 canzoni incise, 80 in 4
Gianni Morandi torna a padova per festeggiare il Capodanno lingue diverse e 59 arrangiate e dirette da Ennio Morricone. 44 i brani firmati come autore. Nel suo repertorio compaiono 203 autori e compositori. Ha venduto 50 milioni di dischi, tenuto 3500 concerti in Italia e 400 live all’estero, in più di 40 nazioni. Non sorprende dunque che, a quarant’anni dal primo grande successo “In ginocchio da te”, pochi minuti dopo la diffusione della notizia il telefono ini-
ziasse già a squillare, con richieste per i biglietti da tutta Italia e non solo: in Calabria, a Torino, nelle Marche, in Slovenia, a Roma, la passione dei fan di Gianni Morandi non conosce limiti. I biglietti, che prevedono anche il buffet e il brindisi di mezzanotte, sono in vendita a partire da 92 euro online al sito www.zedlive.com e www.granteatrogeox.com e presso le prevendite abituali in tutte le città italiane. L.O.
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LO calcio
SPORT in PRIMO PIANO il conselve volta pagina e scommette su rodighiero
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vvicendamento in panchina in casa biancoverde dopo le dimissione di mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighiero, dopo un summit a cui hanno partecipato il presidente Adriano Bollettin con i suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Renzo Scolaro e il diesse Dario Salvan. Il Conselve dopo le ultime sconfitte è precipitato al penultimo posto nel girone C di promozione. “Dopo le ultime prestazioni negative Bonifacci ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare- spiega Dario Il presidente Ariano Bollettin Salvan- già quindici giorni fa aveva dato le dimissioni ma in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi del momento negativo le abbiamo accettate”. Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato - sottolinea Salvan - quindi conosce l’ambiente, l’ho visto molto entusiasta della chance a disposizione e gode di tutta la nostra fiducia”. La società non lascerà nulla di intentato per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta. W.l.
Ciclismo La Cartura Nalin celebra le vittorie dei migliori atleti
Festa per i neo campioni
di Walter Lotto
F
estosa conviviale in seno alla Cartura Nalin, al ristorante Distillerie clan-destine a Cagnola di Cartura, a sigillo della 56ma stagione agonistica consecutiva che passa agli archivi segnalando giovani di interessanti prospettive future. Il plurivittorioso di stagione è Giovanni Sergiano, atleta di Due Carrare già campione italiano ciclocross tra i piccoli amatori dell’Udace, che nella categoria G6 si è imposto 10 volte, 2 le vittorie per il G1 Nicolò Berto mentre tra le femminucce ha brillato Sara Tognon (G3) con 5 successi. “Per la prossima stagione- ha detto il diesse Massimo Berto- ci aspettiamo l’esplosione di Riccardo Sabbion, talentino di Conselve, mai vincente ma tante volte protagonista e piazzato in questa annata”. Positivo anche il percorso degli esordienti, guidati dall’ammiraglia da Michele Zangirolami, la palma del migliore spetta di diritto al secondo anno Emanuele Barison, che a S. Martino di Lupari, con uno sprint regale
Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale ha battuto tutti laureandosi campione provinciale. Tra i primi anni si conferma sprinter di razza Ivan Berto, 2 le sue vittorie e tantissimi altri piazzamenti di spessore. E’ mancata la vittoria nella categoria allievi ma non per questo la stagione deve considerarsi negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamenti nei primi dieci e alcuni in corse dure e importanti, chi capisce di ciclismo saprà valutare l’importanza di questo risultato”. La serata, popolata da almeno 200 in-
vitati, è stata anche l’occasione per il saluto augurale per i tre allievi che terminata la trafila nelle giovanili biancorosse esordiranno la prossima stagione tra gli juniores: Alessio Magarotto, passista scalatore di Due Carrare difenderà i colori della Sandrigo sport Angelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico monselicense Emanuele Biondi, mentre Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e il passista Domenico Scantamburlo si sono accasati all’Andreotti Tecnoplat agli ordini dell’allenatore padovano Omar Benetton.
bASSA PADOVANA. La Polisportiva si occupa della preparazione
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Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo
I
l comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione ufficiale delle squadre che compongono il settore giovanile della locale società che attualmente milita in eccellenza. Anche quest’anno, in un ottica di collaborazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attualmente 120 iscritti dai quali, alla fine della filiera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra. Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e
tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocente. Le squadre. Piccoli amici all. Luca Favaro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; responsabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allenatori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci. Walter Lotto
G.A.L. Antico Dogado AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE
COMuNI DI ARZERgRANDE (PD), BOvOLENTA (PD), CAMPAgNA LuPIA (vE), CAMPOLONgO MAggIORE (vE), MIRA (vE), CANDIANA (PD), CAvARZERE (vE), ChIOggIA (vE), CODEvIgO (PD), CONA (vE), CORREZZOLA (PD), PONTELONgO (PD), TERRAssA PADOvANA (PD)
Il Gal punta sulle attività turistiche Il turismo, una delle priorità del Gal “Antico Dogado”, che ha destinato oltre 1 milione e 400 mila euro ad interventi e bandi che finanziano questo settore. Un settore che considera fondamentale nello sviluppo del territorio. Grazie alla Misura 313 è possibile, infatti, qualificare itinerari, realizzare o adeguare piccole strutture rivolte all’accoglienza e all’informazione delle aree rurali, commercializzare pacchetti turistici o intraprendere attività informative, promozionali e pubblicitarie. Ma entriamo nel dettaglio. Le Province di Venezia e Padova hanno attivato un progetto che vuole consolidare i percorsi e gli itinerari di slow mobility, situati nell’entroterra, al fine di intercettare i flussi turistici costieri legati ai centri storici (Venezia, Padova e Riviera del Brenta) e al turismo balneare (Chioggia e Sottomarina). Sono risultati strategici i fiumi Brenta e Bacchiglione, oggetto di valorizzazione anche nel progetto di cooperazione interterritoriale “Tur Rivers”. Lungo il Bacchiglione, la Provincia di Padova realizzerà tre itinerari tematici dedicati ai casoni, alle bonifiche benedettine e alla storia e all’architettura di Candiana. La Provincia di Venezia, invece, potenzierà il percor-
so che collega il Naviglio del Brenta da Mira fino a Campagna Lupia lungo il Nuovissimo. Entrambi gli interventi contribuiranno alla valorizzazione di una zona della pianura veneta unica per la presenza di storia, eccellenze paesaggistiche, arte, architettura, tradizione e prodotti tipici. Con i Consorzi di Promozione Turistica di Padova e con Chioggia Si, il Gal si prefigge di potenziare la commercializzazione dei pacchetti turistici, facendo conoscere il nostro bel territorio sia attraverso la costituzione di un “Marchio d’area”, sia con la partecipazione a manifestazioni turistiche. Nei mesi di novembre e dicembre 2012 infine, avranno scadenza i bandi destinati all’accoglienza, all’informazione e all’integrazione dell’offerta turistica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del Vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di promozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro loco. Per informazioni contattare il Gal Antico Dogado allo 041 461157, e-mail info@ galdogado.it L’attività di sportello informativo viene fornita dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle ore 12, previo appuntamento telefonico.
Fondi Ue 2014-2020 Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo
Incontro sui progetti di cooperazione Il 5 novembre scorso il Gal Antico Dogado ha presentato al “Museo delle Idrovore” di Santa Margherita di Codevigo (Pd), tre progetti di cooperazione che hanno ricevuto l’ammissibilità ai finanziamenti da parte di Avepa e della Regione del Veneto. Si tratta nel particolare del progetto Turismo rurale tra i grandi fiumi-Promozione del turismo rurale nei territori di pianura attraversati dai grandi fiumi-Tur Rivers, che vede coinvolti sei Gal veneti e un Gal emiliano. L’iniziativa interterritoriale prevede un contributo pubblico di 233.966 euro e si propone di “captare” e indirizzare il turismo “classico” attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli itinerari “interGal o interprovinciali” di mobilità lenta: ciclabili, fluviali, ippovie, ecc. C’è poi il progetto Città storiche, mercati rionali e contadini tra piazze e barchesse-Open Market che vede coinvolti quattro Gal veneti e un Gal friulano. L’iniziativa interterritoriale prevede un contributo pubblico di 200mila euro e si propone di sostenere l’offerta turistica rurale dei territori partner attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali. Infine c’è il progetto Rural Emotion-R.EM che vede coinvolti sei Gal veneti e un Gal finlandese. L’iniziativa transnazionale prevede un contributo pubblico di 170 mila euro e si propone di promuovere una serie di itinerari/mete culturali, attraverso il personaggio di un fumetto individuato con un concorso unico internazionale. All’incontro ha partecipato un pubblico attento e molto interessato alle opportunità offerte dalle diverse iniziative proposte.
INCONTRO INFORMATIVO SUI PROGETTI DI COOPERAZIONE DEL 05.11.2012
A seguito della conclusione dei seminari di alta formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai Gal del basso Veneto (Gal Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica) nei mesi di luglio e settembre 2012, prenderà avvio una fase particolarmente strategica che prevede un approccio di tipo partecipativo degli attori locali. E’ prevista una consultazione, attraverso la somministrazione di un questionario, dei partenariati che compongono i Gal veneti in relazione al nuovo ruolo previsto per gli stessi nella futura programmazione Ue 2014-2020, e sulla base della strategia e del comune obiettivo di sviluppo territoriale individuato dai Gal medesimi per le rispettive aree geografiche. Sulla base delle esigenze del territorio verranno individuate le possibili priorità di investimento dei Gal veneti da presentare alla Regione del Veneto, che avrà il compito di predisporre i nuovi programmi 2014-2020.
G.A.L. Antico Dogado Via C. Colombo, 4 - 30010 Lova di Campagna Lupia (VE) | Tel. 041 461157 | Fax 041 5184086 mail: info@galdogado.it | PEC: galdogado@pec.it | www.galdogado.it
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Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007- 2013, Asse 4 – Leader Organismo responsabile dell’informazione: G.A.L. Antico Dogado Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Dopo due anni via libera a finanziamenti importanti
E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regione
Potremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere di Germana Urbani
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nizio novembre, metà novembre, fine del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, novembre... Cos’accadrà a dicembre non è tra i primi a chiedere “subito un Piano plupuò prevederlo nessuno ma sicuramente riennale di opere per la salvaguardia idrole temperature ancora alte non fanno spe- geologica, con relative previsioni sia delle rare nel meglio. risorse da esigere dallo Stato, sia degli inEppure tutti ricordano benissimo lo sce- vestimenti di parte regionale”. “Dalle città nario disastroso del 2010 e vien da chieder- come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo si come mai oggi siamo ancora al punto di – alle prese con l’acqua alta straordinaria, partenza o quasi. Il presidente dei consorzi fino a Vicenza e Padova, che devono fare i veneti, Giuseppe Romano, assicura che conti con la minaccia della tracimazione dei “Se le precipitazioni dell’11 novembre fiumi, passando per le campagne venete, il scorso, durate 8 ore, fossero continuate per Veneto è un territorio in emergenza. Occoraltre 24 ore ci saremmo trovati davanti la re che Zaia metta in campo una strategia stessa situazione di due anni fa con relativi a lungo termine con ingenti risorse econodanni ingenti”. miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è Non si tratta più pura demagogia, è di eventi straordina- Tiozzo: “Subito tuttavia doveroso e ri: ciò che accade è un Piano pluriennale ragionevole - conclude semplicemente frutto di opere per Tiozzo - mettere fin da della cementificazione la salvaguardia subito le basi per un selvaggia e mal gover- idrogeologica” percorso a tappe che nata che ha generato con certezza permetta un fragile equilibrio idraulico che oggi sta di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha cedendo. assoluta necessità”. Dal 2010 ad oggi si è tamponato, E in merito al pericolo alluvioni anche messo delle pezze qua e là, e forse in soli l’Europa ha fatto sentire la sua voce richiadue anni non era possibile fare molto altro mando il Governo affinché sia migliorato specie con le risorse a disposizione. il recepimento della direttiva in materia di Dopo l’ennesimo pericolo esondazione prevenzione delle alluvioni. sono molte le voci che si alzano per chie“I nostri territori – ha ribadito il Godere interventi strutturali. Il vicecapogruppo vernatore Luca Zaia – sono sempre più a
rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica abbiamo pronti progetti significativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realizzare è limitato e parziale”. “Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”. E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Prefetto di Verona Perla Stancari, ha finanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno. Hanno oggi, infatti, superato il vaglio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di finanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i
Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Casalserugo. I costi di realizzazione ammontano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 finanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 finanziati con risorse commissariali. Tanti sforzi congiunti ma che difficilmente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e cementificato senza tener conto di autorevoli
pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifica la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edificate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.
Il Veneto in primo piano 31 9 Il caso
Consumo del territorio: dati drammatici di Germana Urbani
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asterebbe un solo dato per dire stop alla cementificazione: secondo le ultime stime di Legambiente sulla testa di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfici artificiali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%. Basta spostarsi in auto lungo le direttrici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti
neWs
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e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere. Secondo studiosi e ambientalisti occorre un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi europei che hanno adottato precise normative di tutela fissando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualificazione. Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre
più in rosso, cercano di recuperare adoperando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, paradossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edificare anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto. Secondo quanto denunciato dalle associazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fino ad ora tra vent’anni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-
lioni di ettari, una superficie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che significa anche dirigersi velocemente verso la non autosufficienza alimentare.
legambiente: serve un patto per il territorio
opo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Veneto e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico. Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mitigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più difficili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio
corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fiumare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.
Territorio Veneto in primo piano 32 10 6 Il Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico
Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo di Fortunato Marinata
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strazioni di petrolio e metano dai fondali marini dell’Adriatico, esiste l’ipotesi che le trivelle possano tornare in azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Monti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confini delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piattaforme già in essere ma ha anche “scongelato” i procedimenti autorizzativi per prospezioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa delle estrazioni. “Alle 9 piattaforme petrolifere già attive
nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la riapertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che verrebbero a impegnare complessivamente una superficie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola sufficiente per coprire appena 7 settimane del fabbisogno energetico nazionale, Da parte del ministero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da buttare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piattaforme in mare “le Regioni - suggerisce Grimaldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a
Roma e presso i governi della sponda balcanica, e chiedere la ratifica del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamente”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai colleghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboccando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’altro imboccare la strada dello sviluppo soste-
I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geograficamente”)
nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare benefici dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parlamentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,
non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’iniziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate hanno assicurato i presidenti delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.
AZZALIN E RUFFATO “DALLE ESTRAZIONI SOLO DANNI”
Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato
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S
ulla possibilità che le compagnie petrolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impegnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo costi enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Azzalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto ricavo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere
dalle royalties sulle concessioni per l’estrazione di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre cittadini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsidenza continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idrica e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infiltrazione, al fine di evitare che i territori del Delta finiscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fluidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifica determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.
Veneto in primo piano 11 34 Il Veneto in primo Ilpiano Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale
Anche in Veneto città intelligenti proiettata nel futuro Per puntare ad una nuova economia, dinamica, veloce e in collegamento con il mondo occorre un territorio smart! di Germana Urbani
Grandi città: a che punto siamo?
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ccorre dunque ripensare le città in modo da favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale, delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei trasporti. Occorre mettere in campo smart cities, città intelligenti, dove l’intelligenza è un percorso continuo di iniziative, di innovazioni, di capacità di muoversi in maniera sostenibile. Per ripensare i nostri ambienti urbani occorre incentivare i progetti che coinvolgono le imprese, le scuole, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici, e promuove il coinvolgimento delle PA nella sperimentazione e nell’applicazione dei risultati. E’ necessario, insomma, cominciare a pensare a forme di organizzazione della città che tengano conto della velocità dell’innovazione nell’epoca moderna. La progettazione urbana, sanitaria, economica si deve indirizzare alla lunga durata: è la società umana che si adatta al cambiamento e si prepara alla vita nel lungo tempo, per i nostri figli e per i loro figli. La città dove viviamo deve diventare sempre di più una rete di persone connesse attraverso infrastrutture: non strade e complanari ma infrastrutture internet. Per realizzare tutto questo, però, occorre l’implementazione della banda larga, condizione infrastrutturale fondamentale per poter pensare a qualsiasi progetto di smart cities. Anche in questo momento di profondi cambiamenti la Regione Veneto, che è stata protagonista del miracolo economico del Nord-Est, sta portando avanti un progetto di sviluppo di Smart Cities elaborato da Confindustria Servizi Innovativi Veneto, con il supporto di Between Group Spa, e che coinvolge la Regione del Veneto e tutti i comuni interessati per arrivare a definire degli obiettivi condivisi e dei modelli di sviluppo eco sostenibili ad alto contenuto tecnologico. Oggi sono in arrivo dall’Unione Europea, attraverso il Ministero dell’istruzione, 615 milioni di euro destinati alla ricerca. Due bandi del ministero dell’Istruzione sbloccherebbero 415mln destinati ai distretti tecnologici e ai laboratori, e 200mln alle smart cities. Sono risorse a disposizione e la nostra Regione si è dunque attivata perchè la gran parte di questi soldi sono destinati al Nord produttivo. Ma Smart Cities Veneto è un progetto nato già un paio di anni fa per valorizzare il potenziale d’innovazione della regione e delle sue imprese e che vuole essere una cabina di regia regionale per coordinare e stimolare le iniziative su questi temi: agenda digitale, banda larga e alfabetizzazione digitale che coinvolge tutti i settori, dalla Pubblica Amministrazione alla sanità, ai trasporti e al turismo. “In questi anni – afferma Marino Zorzato, vice
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Smart Cities Veneto è un progetto che valorizza il potenziale d’innovazione della regione presidente della regione Veneto - abbiamo investito sulla banda larga e sono in corso interventi per circa 40 milioni di euro. Abbiamo investito sulla formazione dei cittadini e sul superamento del “digital divide”, creando punti di accesso alla rete in 180 comuni veneti per arrivare a connettere il territorio. Abbiamo investito sulle infrastrutture di interoperabilità e cooperazione applicativa per favorire la condivisione e lo scambio tra operatori pubblici e privati; poi ricordo il nuovo portale “open data”, il bando sul cloud computing. Nei prossimi anni la Commissione Europea finanzierà molti bandi che avranno come obiettivo il ripensamento urbano intelligente. La Regione da oggi è pronta e ci sarà. La palla passa ora all’intero “sistema Veneto” che deve saper approfittare di queste opportunità”. Ad oggi quasi tutte le città capoluogo hanno iniziato dei percorsi per attuare la città intelligente ma gli interventi sono a macchia di leopardo. Il progetto, Smart Cities Veneto, nasce invece con l’intento di definire una road map delle iniziative che sia condivisa e razionale, ed assegna alla Regione il ruolo di coordinamento necessa-
rio per evitare ulteriori ritardi sul percorso della gestione intelligente delle città. Certo uno dei primi ostacoli da superare per generare futuro è il Digital Divide, o arretratezza digitale, Infrastrutturale. “Portare la banda larga nei luoghi dove gli operatori commerciali non sono incentivati ad investire è una priorità – afferma Gianluigi Cogo, responsabile della Community Network della regione Veneto - Ora si tratta di scatenare la competizione fra le Telco e gli operatori di connettività minori che possono offrire a cittadini e aziende formule contrattuali ad hoc in modo da garantire a tutti di entrare nel business digitale”. Va poi considerato il digital divide culturale che in Veneto investe sia le famiglie che le aziende. “Con un primo progetto – continua Cogo - cercheremo di aprire in ogni comune del Veneto uno o più centri di alfabetizzazione digitale. Come Regione mettiamo i fondi per l’acquisto dei beni (computer, connettività, affitto, ecc.) mentre i comuni sono liberi di scegliere gli insegnanti più vicini al territorio e più in linea con le esigenze dello stesso. Il secondo progetto ha messo a concorso le PMI incentivandole a migrare sul ‘cloud computing’. Il finanziamento mira a persuadere le aziende ICT del territorio e a spronarle verso quei paradigmi che sono il sostegno all’eCommerce e alla globalizzazione dei mercati digitali”.
ra le città capoluogo alcune non hanno atteso ad avviare processi smat. Padova ha dedicato molta attenzione ai temi della smart health e della smart mobility. Il miglioramento e il ripensamento dell’organizzazione della rete sanitaria permette ai cittadini di prenotare visite specialistiche, pagare i ticket e ritirare i referti on-line in buona parte delle Aziende Sanitarie presenti in città. In previsione c’è anche la realizzazione a breve del “Fascicolo Sanitario Elettronico”. Per quanto riguarda l’area della smart mobility si è puntato sulla diffusione dei servizi informativi per l’utenza del trasporto pubblico locale e ed alla presenza di avanzati sistemi di bigliettazione elettronica. Verona, invece, punta al miglioramento del trasporto pubblico locale: pur essendo presente un sistema di bigliettazione elettronica di tipo avanzato (con carta contactless) è già allo studio un sistema per la pianificazione on-line dei percorsi. Nell’area della smart education si evidenzia una buona diffusione di infrastrutture digitali a disposizione delle scuole, personal computer, collegamenti wifi e lavagne interattive multimediali. Questo territorio si distingue per l’utilizzo di energie rinnovabili, con una potenza degli impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici pari a 18,9 KW ogni 1.000 abitanti. A Venezia è molto interessante l’implementazione dei servizi di e-government offerti dal Comune. Attraverso il sito dell’ente il cittadino ha la possibilità di consultare on line le proprie pratiche e controllarne lo stato di avanzamento, scaricare la modulistica ed effettuare il pagamento di alcuni tributi. Molto poco è stato fatto nel trevigiano e nel vicentino mentre nel bellunese si è investito in progetti eco sostenibili favorendo esperienze di produzione di energia idroelettrica grazie allo sfruttamento delle caratteristiche naturali del territorio e alla presenza di molti corsi d’acqua. Anche a Rovigo hanno sviluppato progetti legati allo sviluppo sostenibile: il risparmio energetico, la qualità dell’aria, l’adozione della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Sono inoltre già attivi anche in questo Comune i servizi di smart healt.
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Voci da palazzo 13
36 Voci da palazzo Emergenza fiumi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?
Il rischio alluvione rimane alto Ruffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane di Mauro Gambin
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due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 novembre i fiumi si sono ingrossati per l’effetto combinato delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fiumi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pressione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 finirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente Bassa Padovana ha mostrato infiltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen- di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse- euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla stati gli interventi per contenere smottadel protocollo d’intesa con la Regione sul Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri avmenti e allagamenti dall’alto Cadore “Lo Stato calcolo degli indennizzi per il bacino di viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo fino a Feltre. Insomma, una situazione conferisca Caldogno, l’invaso che deve garantire la quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi ai governatori sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi su quanto sia stato realmente fatto in dei poteri speciali che la sicurezza idrogeologica del nostro rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo Regione per contenere le emergenze per intervenire” suolo non diventerà la priorità numero il presidente Zaia per accelerare il completamento degli esproprovocate dalle piogge. Dubbi, tra l’aluno dell’azione della Regione e del suo pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere Clodovaldo Ruffato, che come un fiume in “piena” ha sottoli- destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda- una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Quedalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapiun maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto suo iter, tanto che entro la fine del 2012 verranno completate damente su questo fronte, che significa meno cemento è più di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il finanziamento bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re- è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già finanziati”. Davide bendinelli, Popolo delle Libertà
“importante anche la manutenzione
“E
’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini burocratiche e della programmazione su larga scala degli interventi – ha commentato il Dario presidente della quarta comBendinelli missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom economico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - precisa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fiumi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazione dobbiamo affiancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - passa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.
Costantino Toniolo, Popolo delle Libertà
Gennaro Marotta, Italia dei Valori
“I
“N
“l’interesse pubblico vale piÙ degli interessi particolari” bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari dei singoli proprietari dei terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente Costantino della Commissione bilancio in Consiglio regioToniolo nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stanziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fine mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessario che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvione di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.
“basta polemiche, È il momento delle risposte”
o ai contrasti, ma intervenire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori, all’indomani della Gennaro nuova emergenza idrogeologica. “Le Marotta polemiche - scrive Marotta - non impediscono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandoniamo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di intervento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spesso frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di allagamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.
L’opinione Matteo Toscani, Lega Nord
“servono risorse, usciamo dal patto di stabilità”
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vincolarsi dal patto di stabilità e realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione necesMatteo Toscani sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novembre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò definirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Veneto - prosegue - è una Regione che manda fiumi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfatte quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fine a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà definitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”. Dario bond, Popolo delle Libertà
“a belluno servono 5 milioni di euro”
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l Bellunese servono immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Dario Bond Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Silvano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Veneto Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellunese servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”
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Cultura veneta 17
Arte contemporanea A Palazzo delle Ragione di Padova fino al 24 febbraio
La fucina delle idee di Fabrizio Plessi di Alain Chivilò
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ell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fino al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’adozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il flusso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di lettura: un incessante e costante flusso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni. Un costante flusso creativo ben rappresentato in questa mostra con il fluire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono e fluiscono in questo grande tavolo centrale,
“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000” termine improprio perché si tratta di una vera e propria installazione, legata al luogo e all’ambiente in quanto creata in simbiosi con il Palazzo della Ragione che ci ospita. Il corpo centrale è composto di 2 lunghe teche contrapposte, nelle quali ho inserito tutti i ripensamenti, le prime idee, gli schizzi e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima dell’opera. Le persone sono abituate a vedere il lavoro che eseguo già finito e in questa sede ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una sorta di back stage di tutto quello che è il mio lavoro. Da navigatore solitario, navigo in questo mare di fogli che sono tutta la mia vita. In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire come nasce il mio lavoro con tutto quello che c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una mostra privata, intima che diventa pubblica”. Nel suo studio ha moltissimi progetti di cui alcuni sono poi eseguiti site specific. “Parlo sempre di un piccolo iceberg
In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano
Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione
composto di una mole immensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. Certi progetti si realizzano, altri no ma una volta fissati sulla carta diventano parte di me”. Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico prestigioso. “Monumenta ad Agrigento è un’installazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contemporanee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’inserire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”. In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la progettazione e il relativo utilizzo? “Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientificamente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bottega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine mentale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifico.
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Impacco Stirasul su lettino ad acqua, seguito da massaggio classico - il rilassamento profondo che fa decelerare! Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti - Durata massaggio intero: ca. 50 Minuti Prezzo pacchetto: € 99,00 Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti Durata massaggio schiena: ca. 30 Minuti. Prezzo pacchetto: € 79,00
VITALITA’ PER CORPO E ANIMA
Massaggio con le spazzole o massaggio con guanto di seta - per sentire il brivido dell’energia che fluisce! Durata: Trattamento con il partner 30 Minuti Prezzo: € 116,00 Durata: Trattamento singolo 30 Minuti Prezzo: € 58,00 Trattamento singolo 50 Minuti Prezzo: € 78,00
TERZETTO DI ESPERIENZE BENESSERE A LA LOIPERSDORF
Una trilogia composta da Steirasul - impacco alla schiena, riflessologia plantare e massaggio tradizionale. Fate un respiro profondo, chiudete gli occhi e semplicemente godetevi il momento! Durata: Esperienza Benessere ca. 55 Minuti Prezzo: € 80,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e massaggio alla schiena) Esperienza Benessere ca. 75 Minuti Prezzo: € 98,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e Massaggio completo)
MASSAGGIO JUNIOR
Un’esperienza di suoni, profumi e massaggio - trovate un sano equilibrio tra attivita’ e relax! Tempo di trattamento: Bambini 5-7 anni -15 Min. Prezzo: € 18,50 Bambini sopra i 7 anni – 30 Min Prezzo: € 37,00
FLUSSO ENERGETICO DALLA TESTA AI PIEDI
Un trattamento che combina l’imposizione delle mani al massaggio delicato, stimolando il corpo fino in profondita’. Durata: 15 Minuti Prezzo : € 24,00
IMPULSO BENESSERE A LA LOIPERSDORF Fate un’esperienza frizzante nella nostra acqua termale con un bagno a base di erbe, seguito da massaggio. Lasciate andare alla deriva i vostri pensieri e le preoccupazioni. Durata del trattamento: 50 minuti ( incluso riposo ) Prezzo: € 59,00
VIAGGIO NEL GIARDINO AROMATICO STIRIANO
Massaggio con sacchettini di erbe aromatiche regionali. Un modo diverso per regalare alla vostra schiena un’esperienza unica. Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00
RELAX PER LE FUTURE MAMME
Massaggio delicato per schiena, viso e piedi - Godetevi a pieno i momenti straordinari della vostra gravidanza ! Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00
MASSAGGIO AROMATICO A LA LOIPERSDORF
La combinazione ideale tra un massaggio rilassante e olii essenziali di alta qualita’. Armonia per corpo, mente e anima! Trattamento completo durata 50 minuti Prezzo € 55,00 Trattamento parziale durata 30 minuti Prezzo: € 41,00
Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad” Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, provando i tipici rituali termali dell’epoca romana - naturalmente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amore!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garantiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.
PANORAMICA NEL DETTAGLIO: TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.
Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicatamente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applicazione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.
CALDARIUM - Libera il respiro
In questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piacevole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali liberano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!
LACONIUM - dolce relax
Un piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti iniziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’organismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.
LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vita
I nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.
ATRIOLUM - Dar spazio all’anima
“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chiamavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.
APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tutto
Liberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spalle la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.
AVVENTO IN STIRIA I bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magicamente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, troverete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici. • Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping natalizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini. • Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno. • Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loipersdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline innevate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.
FRIGIDARIUM - frizzante refrigerio
Fatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti. La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.
Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at
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i nostri Esperti L’ARCHITETTO
Condomini, la riforma è legge!
Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333 Una riforma storica, attesa da 70 anni! E’ infatti dagli anni Quaranta che, a parte alcuni aggiustamenti minimi, la norma non veniva modificata, con il risultato di lasciare la decisione ai giudici. Le nuove regole della “riforma del condomio” interesseranno ben 30 milioni di Italiani e regoleranno le argomentazioni con il condomino rumoroso, che ospita cani e gatti o più seriamente per il riscaldamento centralizzato. Così in data 20 novembre la commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo della riforma del condominio, ed in sintesi sono stati modificati gli articoli dal 1117 al 1138 del Codice civile. Molte le novità introdotte, tra cui: la figura dell’amministratore, il decreto ingiuntivo per i condomini morosi, i quorum delle assemblee di condominio, i cambiamenti sulle parti comuni, la possibilità di “staccarsi” dal riscaldamento centralizzato, la detenzione degli animali, le sanzioni. L’amministratore resterà in carica due anni e dovrà dimostrare i propri requisiti “di formazione e onorabilità” tra cui il diploma di scuola superiore, la frequenza ad un corso di formazione iniziale ed il periodico aggiornamento e nessuna condanna per delitti contro la Pubblica Amministrazione ed il patrimonio. Al momento di accettare la nomina o il rinnovo, oltre ai suoi dati anagrafici e professionali, dovrà specificare l’importo esatto del suo compenso. Diventa obbligatoria anche una targa in posizione visibile che indichi chi è l’amministratore
e se l’assemblea di condominio lo chiederà, l’amministratore dovrà stipulare una polizza assicurativa. L’ assemblea avrà potere di revocare il mandato dell’amministratore, se commette gravi irregolarità fiscali, quali non aprire e utilizzare il conto corrente condominiale obbligatorio, non presentare e conservazione un trasparente rendiconto economico della sua gestione. Più doveri, ma anche più poteri, specie in caso di condòmini “morosi”: l’amministratore potrà procedere con l’ingiunzione anche senza autorizzazione dell’assemblea e potrà comunicare i dati di chi non paga ai creditori, che agiranno direttamente sul moroso. Qualora la mora durasse più di sei mesi, l’amministratore dovrà sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni. Il QUORUM delle assemblee di condominio, è abbassato alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentano almeno la metà dei millesimi, per decisioni come l’installazione di telecamere di sorveglianza, di impianti a energia rinnovabile su superfici comuni o l’istituzione di un sito internet del condominio su cui sia disponibile la documentazione della gestione. Il quorum per la validità dell’assemblea in prima convocazione sarà sufficiente con la maggioranza dei membri (ma resta il quorum dei due terzi dei millesimi per quanto riguarda il valore rappresentato); in seconda convocazione ci vorrà un terzo dei partecipanti e un terzo del valore in millesimi non solo per
poter prendere decisioni, ma anche per potersi aprire. Si è poi introdotto il divieto di delega all’amministratore e un limite a quante persone un delegato può rappresentare : al massimo un quinto se ci sono più di venti condòmini. La possibilità di “modificare” la destinazione d’uso delle parti comuni apre la strada ad esempio alla costruzione di box nel giardino, l’installazione di impianti di cogenerazione comuni o sembra permettere di vendere parti non più ritenute utili (con la maggioranza dei quattro quinti). E’ sancito il diritto di “distacco” dal riscaldamento centralizzato, ma solo in caso di oggettivi problemi tecnici dell’impianto comune che non siano stati risolti dal condominio nell’arco di un’intera stagione di riscaldamento. Il distacco non è comunque consentito se può causare problemi o maggiori spese agli altri condomini. Per gli animali domestici è stato stabilito che i singoli regolamenti condominiali non possano più vietare il possesso o la presenza di cani e gatti. Sanzioni più severe infine per la violazione del regolamento condominiale, da 0,052 euro (100 lire) a 200 euro, che in caso di recidiva possono arrivare a 800. La nuova normativa ENTRERÀ IN VIGORE FRA SEI MESI dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma di certo conviene già prenderne visione ed informarsi dai Vostri amministratori, perché andrà ad influenzare anche argomentazioni e delibere attualmente in corso.
Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: cavazzana@tin.it
42 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO LE RELAZIONI SI FARANNO MENO TESE MA LA VA A RILENTO, NON STUZZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, ANCHE PREVENTIVE
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO CHI VIVE RELAZIONI ALTALENANTI, AVVERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. EROTISMO A MILLE · S ALUTE DI ATTIVITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ
Oroscopo ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI
Ristorante La Mandria
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO IL PARTNER VI POTREBBE TROVARE FREDDI, O SARETE VOI A PATIRE UN SENSO DISTACCO. FAVORITE UN DIALOGO PIÙ EFFICACE· SALUTE ATTENZIONE ALLO STOMACO E ALLE SOMATIZZAZIONI, SARÀ BENE ESEGUIRE CON REGOLARITÀ ALCUNI ESERCIZI DI RILASSAMENTO
LEONE 23/07 AL 23/08
FASCINO EMERGE
IL VOSTRO LATO PIÙ MALANDRINO E IL VOSTRO NATURALE CARISMA FARÀ PROSELITI, SIA FUORI DALLA COPPIA · S ALUTE PARTIRETE ALLA GRANDE ANCHE SE GLI ACCIACCHI NON SI FARANNO ATTENDERE. L’INFLUENZA DI STAGIONE POTREBBE ATTACCARVI
Menù di Natale
Menù di Capodanno
€ 39,00
€ 60,00
Menù Menù Santo Natale San Silvestro Fiocchetto di Prosciutto crudo di Montagnana Fagottino di sfoglia con salmone affumicato, ricotta e olive Code di mazzancolle avvolte nella pancetta croccante su crostone Tortino ai funghi *** Risotto con Porcini e Formaggio Asiago Pasticcio di Lasagne al forno della tradizione *** Lombatina di Vitello al forno Tagliata di Manzo con scaglie di grana e aceto balsamico Cappone di corte con Mostarda Veneta Fondi di Carciofo e Patate al forno *** Coppa di Gelato con Marrons Glacè Crema al Cioccolato bianco e Arancio Candito *** Dolce Natale 2012 *** Caffè - Vino e Acqua
VERGINE 24/08 22/09
PROCCIARVI AI SENTIMENTI UN ATTEGGIAMENTO POCO COSTRUTTIVO. CONSIGLIO? UNA MINI-VACANZA · S ALUTE NON CEDETE A DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE E TONO MUSCOLARE NON OTTIMALE: RIDIMENSIONATE LE ASPETTATIVE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 F
A S C I N O
L’AMORE FOLLE VI TRAVOLGE, CON TUTTO IL COROLLARIO DI ROMANTICISMO STRAPPALACRIME E DI PASSIONI IMPOSSIBILI · S ALUTE PER LIEVI MALESSERI, L’EVENTUALE RICORSO ALLE CURE TERMALI (O ALL’ALIMENTAZIONE MACROBIOTICA) SARÀ EFFICACISSIMO
FASCINO VI
Arrivo di Babbo Natale!!! Omaggio di segnaposto
FASCINO RISCHIATE DI AP-
FASCINO UN’ARIETTA FRIZZANTE DI CONQUISTA RENDERÀ CIVETTUOLI E RICHIESSOCIETÀ. DEDICATEVI A UNA SELEZIONE ACCURATA · S ALUTE FORMA IN NETTA RIPRESA, GLI IMPEGNI VI PESANO MENO, SIETE PIÙ TONICI E RESISTENTI. SUCCESSI IN OGNI GENERE DI SPOT
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
FASCINO QUALCHE DIVERBIO O PROBLEMA DI COMUNICAZIONE, VI SALVANO ENTUSIASMO E VIVACITÀ, DOTANDOVI DI FASCINO SENZA FLESSIONI · S ALUTE TRATTATE CON DOLCEZZA MUSCOLI E VIE RESPIRATORIE. EVITATE SFORZI AEROBICI ECCESSIVI, MEGLIO DISCIPLINE PIÙ SOFT
CANCRO 22/06 22/07
BILANCIA 2 3/09 AL 22/10
SALA DA BALLOCE STEFY DAN
Prosciutto crudo di Montagnana Bresaola con rucola e scaglie di grana Sopressa, Mini quiche con carciofi e tartufo Fagottino di sfoglia agli asparagi *** Risotto con tastasale e fonduta di asiago Tortelloni ai formaggi e tartufo *** Lombatina di cinghiale al forno Tagliata di manzo con rucola e scaglie di grana Patate al forno e Verdura cotta *** Sorbetto *** Panettone e Brindisi di Mezzanotte SPETTACOLO PIROTECNICO *** Alle ore 01.00 Buffet di Frutta *** Ore 03.00 Cioccolata calda con Galani, Frittelle e Brioche Musica DAL VIVO e ballo fino alle ore 05.00 con in sala uno con: Luca, Sergio & Rubia In sala due: Fiorella & Denis Caffè non incluso, le consumazioni al bar sono a parte Vino e Acqua inclusi
Notte di Capodanno
SERATA DANZANTE
dalle ore 21.00 alle ore 05,00 con il duo “Profumo Italiano” Panettone e brindisi di mezzanotte. Alle ore 03.00 cioccolata calda con brioche e krapfen Le consumazioni al bar sono a parte
€ 25,00
Via Maggiore, 39 - Ospedaletto Euganeo (PD) - Tel. 0429 670502 - Fax 0429 670274 ristorantelamandria@ristorantelamandria.it - www.ristorantelamandria.it
ATTENDONO INCONTRI DAVVERO INTERESSANTI, MAGARI NEL BEL MEZZO DI UN VERNISSAGE O DI UNA CENA CULTURALE · S ALUTE LA FORMA MENTALE E QUELLA MUSCOLARE SARANNO PERFETTE E L’INFLUSSO DEI PIANETI VI RENDERÀ IMBATTIBILI ANCHE NEGLI SPORT
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO DESIDEROSI DI NOVITÀ: CHI IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPERIENZE · S ALUTE LE FORZE VI SOSTENGONO MA NON ESAGERATE CON LE ORE PICCOLE E LE MINI PORZIONI A TAVOLA. DIETA SÌ MA EVITATE LA FAME
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO AFFASCINANTI E SICURI VI DIVERTITE A FLIRTARE E A SEDURRE SOLO PER GIOCO. ATTENTE A NON CREARE ILLUSIONI PERICOLOSE · S ALUTE SE DOVETE FARE DEI TRATTAMENTI CERCATE DI AFFIDARVI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE. PIÙ MIRATI SONO MEGLIO FANNO
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
ASCINO IL CUORE È UN NAUFRAGO SENZA BUSSOLA IN UN MARE IN TEMPESTA. ANCORATEVI ALLA REALTÀ PER RESTARE A GALLA · S ALUTE IPERATTIVI SUL PIANO INTELLETTUALE, STANCHI E APATICI SU QUELLO FISICO CON QUALCHE PROBLEMA MUSCOLARE
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Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538
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