Conselvano ott2015 n124

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linkem 4 pagine_Layout 1 09/10/2015 01:24 Pagina 2

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Bagnoli di Sopra 120 profughi in arrivo alla base di San Siro pag.

Bovolenta Maria Badan nonna record del padovano

Conselve, ricordo Saluto commosso all’ex sindaco Antonio Paoni

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L’informazione locale è sempre con te: TRIBANO RINGRAZIA IL SUO VIGILE AUGUSTO SADOCCO

VENETO IN PRIMO PIANO IL VENETO VOLTA PAGINA E DICE ADDIO ALLE GRANDI OPERE

Dopo quarant’anni di servizio Augusto Sadocco ha lasciato l’incarico di vigile urbano di Tribano per godersi la meritata pensione. Il sidnaco Argenton, e il suo vicario Francesco Marega hanno consegnato a Sadocco, a nome di tutta l’amministrazione, una targa dal valore simbolico. pag. 12

DUE CARRARE, E’ POLEMICA SULLA VIDEOSORVEGLIANZA Proseguono le scaramucce tra gli ex amministratori, ora all’opposizione, e l’attuale compagine di governo, relativamente ad alcune tematiche amministrative. Tutto è partito da alcune considerazioni del sindaco Davide Moro sulla situazione del sistema di videosorveglianza. pag. 16

All’interno del giornale

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O.D.C.

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L’Ospedale “rinasce” con la Riabilitazione

Dopo il rifacimento completo del quarto e quinto piano aumentano i posti letto e le degenze, richieste da tutta la Regione, buon inizio per l’Ospedale di Comunità

È

stato un percorso lungo quello dell’Ospedale di Conselve, che dopo essere tornato integralmente sotto la gestione dell’ULSS 17, nell’ottobre 2012, è stato gradualmente sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione, con il rifacimento completo del 4° e 5° piano. Terminate queste opere, è iniziato il progressivo ampliamento dei posti letto occupati, sempre nell’ambito della pianificazione delle Schede Ospedaliere

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regionali che assegnano alla struttura di Conselve una doppia funzione: da una parte quella di Ospedale di Comunità, dall’altra la Riabilitazione, integrando e completando così - insieme all’ospedale di Montagnana l’offerta ospedaliera dell’ULSS 17, che come noto ha concentrato invece nella nuova sede di Schiavonia l’assistenza ai pazienti acuti. Oggi l’ospedale di Conselve vive dunque una nuova fase di rilancio, destinata a

Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito

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di Germana Urbani*

ambieranno le cose. Eccome! Se la Riforma, approvata in prima lettura a Palazzo Madama, andrà avanti così com’è, cambieranno molte cose e non solo a Roma.

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L’ASSESSORE MARCATO: “NON CI FIDIAMO DI NESSUNO”

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*direttore@lapiazzaweb.it

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Visite cliniche Visite domiciliari Vaccinazioni Ecografia Radiologia Laboratorio analisi Profilassi filaria Chirurgia Laser terapie Urgenze veterinarie

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METAMORFOSI DI UN GENIO, EL GRECO A TREVISO

continuare nei prossimi anni. Attualmente, al piano seminterrato vi sono i poliambulatori, mentre al 1° piano si trovano le palestre e gli studi dei medici. Il 3° e il 4° piano sono invece occupati da 38 letti di Riabilitazione, mentre al 3° piano sono già operativi i primi 8 posti letto dell’Ospedale di Comunità. Inaugurato nel luglio del 2014, il primo nucleo dell’Ospedale di Comunità ha fatto registrare subito il “tutto esaurito”. pag. 6

Editoriale

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news da laPiazzaweb 3

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO La notizia più letta sul nostro sito il mese scorso è stata Bottrighe,

l’isola sotto il ponte spaventa la popolazione a seguire sono

stati cliccatissimi i servizi relativi Da Chioggia alla giuria del barber match, la storia di Simone Boscolo Cegion, la terza notizia, invece Da Cavarzere alla Rai, Marco Crepaldi nella fiction seguici su www.facebook. com/lapiazzaweb

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social è volata la notizia Ladri di biciclette alla Bottecchia di Cavarzere. Subito dopo la notizia più condivisa è stata Incidente a Martellago, il video choc. Ha interessato molto il popolo dei social la storia del Pirata della strada a Scorzè seguici su www.facebook. com/lapiazzaweb

Notizie quotidiane sul nostro sito, piacciono e sono seguite. Grazie lettori! Il 63% degli utenti dice di “catturare” le notizie giornaliere direttamente dai post pubblicati da altri utenti su Facebook o su Twitter. Ma chi preferisce la carta non si sposta su web

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iamo un mensile d’approfondimento su carta ma il nostro sito www. lapiazzaweb.it va migliorando di giorno in giorno. Notizie nuove lo arricchiscono quotidianamente e lo rendono sempre più interessante. Come Piazza seguiamo tantissimi comuni sparsi nelle tre province di Padova, Venezia e Rovigo. Un panorama davvero interessante dal punto di vista geopolitico ma che rende più articolato il lavoro quotidiano dei giornalisti che si occupano di reperire notizie da pubblicare. Nonostante questo stiamo cercando di rispondere a quelle che sono le richieste dei lettori e abbiamo introdotto via via anche la cronaca nera che fino a poco tempo fa non rientrava nel paniere delle notizie per noi pubblicabili. Non siamo, però, un quotidiano e non seguiamo questo settore con lo stesso timbro con cui lo fanno benissimo i nostri amici della stampa quotidiana. Cerchiamo comunque di fare del nostro meglio per raccontare il territorio ai nostri affezionati lettori anche con notizie dell’ultima ora. I dati dicono che funziona. Sempre più lettori entrano e restano nel sito lapiazzaweb.it e, già che ci sono, scaricano il giornale. Leggere e informarsi in rete è quanto fanno sempre di più le persone in tutto il mondo. Un nuovo studio condotto dal “Pew Research Center” in collaborazione con la “John S. and James L. Knight Foundation”, rivela che aumenta di anno in anno, e in modo significativo, il numero degli americani che affermano di usare i “social” come fonte di informazione. Il 63% degli utenti dice di “catturare” le notizie giornaliere direttamente dai post pubblicati da altri utenti su Facebook o su Twitter. Un anno fa erano il 52%

su Twitter e il 47% su Facebook. La crescita è molto rapida e il trend sta cominciando a porre dei problemi. Secondo le società di ricerca “Demos” e “Ipsos Mori”, l’enorme quantità di persone che ogni giorno usa i social ha spinto il marketing a “sovra-utilizzare” il mondo del “web 2.0” per le indagini di mercato. Va detto però che l’enorme campione statistico degli utenti di Twitter e Facebook, non rappresenta la società reale, dicono gli esperti. Insieme con la “Sussex University” e la “CASM Consulting”, “Demos” e “Ipsos Mori” hanno condotto una ricerca che hanno chiamato “The Road to Representivity” (“La strada della rappresentatività”). Hanno posto le stesse domande (su fatti di attualità, sulla politica e sui prodotti commerciali) con due modalità differenti: off line e on line. I risultati dei questionari sono molto diversi gli uni dagli altri. Alcuni temi sono sembrati importantissimi agli utenti dei social mentre venivano percepiti da tutti gli altri come meno rilevanti. E anche per la politica è così: la popolarità sui social non corrisponde quasi mai a un vero gradimento degli elettori. E’ anche basandoci su questi dati che noi de La Piazza abbiamo scelto di esserci con convinzione su web garantendo ai lettori notizie quotidiane legate ai temi che più possono interessare il mondo dei social senza dimenticare però di mantenere forte anche la vocazione di approfondimento mensile che caratterizza il nostro free press cartaceo, nato più di 20 anni fa e che ancor oggi è apprezzato tantissimo dai lettori. Veniteci a leggere, dunque. E mandateci impressioni e notizie a redazioneweb @givemotions.it

EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

Il BLOG DEL DIRETTORE La riforma del Senato cambierà radicalmente, per esempio, l’attuale assetto costituzionale archiviando il bicameralismo perfetto e cancellando di fatto l’elettività di primo grado dei senatori, cambia anche il Titolo V. Sarà eliminata la legislazione concorrente e tagliati i costi di stipendi e indennità. I Senatori saranno pochi, solo 100, di cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Al Veneto, probabilmente, andranno 7 senatori. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/

IL SONDAGGIO Le Ulss del Veneto, secondo i progetti di Zaia e del suo assessore alla sanità Coletto, passeranno presto da 21 a 7 e nascerà un Ente nuovo che si occuperà a livello centrale di gestire ordini, formazione del personale e altre cose oggi in capo ai direttori generali. I sindaci temono che il riordino significhi solo ulteriori tagli. Ma i veneti sono d’accordo? La domanda è: Vi piace l’idea dell’ Ulss unica provinciale? .seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/

ADOTTAMI, I NOSTRI AMICI ANIMALI

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.

Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Miranese Nord, Adria e Conselvano seguici su www.lapiazzaweb.it

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EDIZIONI PIÙ VISTE SU ISSUU

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TURISMO E SAPORI

La sezione Turismo del sito lapiazzaweb.it è stata la più visitata! I viaggi e i percorsi enogastromici dell’inserto de La Piazza dedicato al turismo hanno coinvolto gli utenti web, tantissime le visite!

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4 Argomento del mese RISPONDERE ALL’EMERGENZA La gestione dei migranti in arrivo costante sulle coste italiane si fa sempre più articolata. I sindaci chiedono garanzie ai Prefetti i quali ribadiscono la necessità che tutti accolgano qualcuno per evitare di creare centri ad alta concentrazione di persone. Intanto partono i primi progetti di lavoro volontario socialmente utile

Migranti: accoglienza di

di Germana Urbani

Quasi 7000 i profughi ospitati in Veneto. Molti di loro hanno accettato di rendersi utili in comunità

Prefetto Impresa: “Certe forze politiche strumentalizzano il tema profughi per fini elettorali”

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econdo le stime del Governatore Luca Zaia, che riporta a livello regionale i dati emersi dal lavoro della Commissione territoriale della Prefettura di Padova, al primo ottobre i profughi arrivati in Veneto sarebbero 18.113, dei quali solo 6.875 sono ospitati nelle strutture individuate dai prefetti o messe a disposizione da privati o parrocchie. Ben 11.238 migranti non ci sono più. Probabilmente sono riusciti a partire verso altri paesi europei. Il flusso di persone che arrivano però è costante e il lavoro dei Prefetti per trovare loro una sistemazione è sempre più difficile. Soprattutto perché i primi cittadini non ne vogliono sapere. Il Direttivo dell’Anciveneto con un documento ufficiale ha chiesto con forza alle Prefetture garanzie e tutele minime per assolvere al meglio e senza detrimento per i territori e la cittadinanza, l’attuale emergenza migratoria. “Finora – sottolinea Anciveneto – il sistema di accoglienza predisposto presenta lacune e inefficienze che gravano sui Comuni, principali soggetti su cui ricade il compito dell’accoglienza”. I sindaci hanno chiesto che il disbrigo delle pratiche di richiesta d’asilo sia fatto entro 30 giorni, la tutela della salute, dell’ordine e della sicurezza, la possibilità di far svolgere ai profughi lavori socialmente utili e soprattutto hanno chiesto di vagliare i bandi delle prefetture prima che questi siano pubblicati. Dal canto loro i Prefetti non hanno mai smesso di interpellare i sindaci per gestire al meglio l’emergenza profughi. A Venezia, il prefetto Domenico Cuttaia

Uffici stranieri al collasso

“G

li uffici immigrazione delle questure del Veneto, e non solo, a rischio collasso”, a denunciarlo è il vice segretario nazionale dell’Ugl Polizia, Mauro Armelao (nella foto a fianco).“La politica nazionale ha fallito. Giusto aiutare chi ha bisogno ma non in questo modo. Le forze dell’ordine rimangono inascoltate e sono abituate oramai ad essere l’anello debole dello Stato. In Veneto si rischia di avere 11.000 potenziali clandestini. Inoltre la gestione dei flussi migratori che pesa, quasi esclusivamente sulle singole questure, sta mettendo in ginocchio i vari uffici stranieri. Non basta la buona volontà dei singoli operatori di polizia. La gestione dei migranti destinati alle varie province impedisce il regolare svolgimento del resto del lavoro”. “Non abbiamo mai avuto dubbi continua –Armelao – su come sia stata gestita male l’emergenza profughi in Italia ma anche dall’intera Europa. Non ci siamo mai tirati indietro nel dire come la “selezione” dei profughi andava fatta al loro paese, così da poter far arrivare in Italia e in Europa solamente chi realmente aveva diritto di essere aiutato. A dimostrarlo sono i primi dati che arrivano dalla commissione regionale preposta a valutare le pratiche di richiesta per asilo politico. Solo 4 su 10 hanno diritto al permesso di soggiorno. Equivale a dire che il 60 per cento dei profughi, se non rispetteranno l’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale (cosa che avviene nel 90% dei casi non solo con i profughi) avremo migliaia e migliaia di clandestini incontrollati”. A.A.

ha sempre cercato l’aiuto dei sindaci per disegnare una mappa di piccoli centri in cui distribuire numeri bassi di persone per evitare i problemi legati alla convivenza di centinaia di persone in un unico posto. Situazioni ghetto come quelle di Eraclea che questa estate ha mostrato il proprio potenziale esplosivo o di Cona, che conta già 900 arrivi, sono da evitare il più possibile. A questo scopo è stato proposto ai sindaci della città metropolitana di sottoscrivere un protocollo di intesa a sostegno della cosiddetta “accoglienza diffusa” e a impiegare i richiedenti asilo in lavori socialmente utili, come già avviene in altre province. Nel vicentino, ad esempio, è lo stesso capoluogo a dare il buon esempio. Sono al lavoro a Vicenza140 profughi che, divisi in cinque gruppi e dotati di pettorina, guanti, scarpe e berretto, sono impegnati per 4 ore al giorno in lavori utili alla collettività. E accade anche nel padovano a Este, Due Carrare, Battaglia e Baone. I richiedenti asilo si rimboccano le maniche e vanno a lavorare per il comune che li ospita e soprattutto che ha fatto loro una proposta costruttiva. Vengono impiegati in lavori volontari socialmente utili: pulire i marciapiedi, le caditoie, curare il verde pubblico. Ma fino ad oggi sono stati privati, associazioni e parrocchie ad accogliere più che i primi cittadini che, evidentemente per ragioni di consenso politico, prima ancora che di sicurezza, preferiscono lasciare ai prefetti la responsabilità di assegnare posti e luoghi ai profughi in arrivo. Non manca giorno che a Padova Bitonci non ribadisca

la sua lotta ai migranti in arrivo con azioni muscolari capaci di dargli molta eco sui media. A inizio ottobre aveva inviato i vigili urbani in un appartamento privato di via Aspetti all’Arcella, preso in affitto dalla cooperativa sociale Il Sestante per ospitarvi alcuni richiedenti asilo. La prefettura, però, ha fermato tutto ricordando a Palazzo Moroni che il controllo su quell’alloggio e gli altri sparsi in città non spetta a lui. Il Prefetto di Padova si è detto anche molto dispiaciuto che il Comune capoluogo non intenda affidare ai richiedenti asilo attività su base volontaria. Farlo però, significherebbe ammettere che non si può solo dire no all’accoglienza, occorre trovare soluzioni e impiegare queste persone in modo che non restino con le mani in mano ma che possano fare qualcosa per la società in cui si trovano a vivere. Per la Lega di Salvini l’unica cosa da fare è protestare, alzare cartelli contro, e dire anche cose spiacevoli. Da Cittadella, per esempio, Salvini ha augurato agli imprenditori che mettono a disposizione i propri alberghi per l’accoglienza, di “fallire”. A Recoaro Terme, l’albergo il Bersagliere, che dovrebbe ospitare dei profughi che fino ad oggi sono stati stipati in una casa poco adatta a Pian delle Fugazze, è stato incendiato già due volte. Ha detto bene il prefetto di Padova Patrizia Impresa: “E’ evidente come certe forze politiche continuino a strumentalizzare il tema dei profughi e a fare propaganda per fini elettorali. Io faccio un altro lavoro, sono un tecnico e cerco di risolvere i problemi”.


Argomento del mese 5 Gli arrivi in provincia di Padova

iffusa e lavoro volontario Bagnoli di Sopra Alla fine del mese la conclusione dei lavori

L’ex base di San Siro aperta a 120 profughi “in transito” di Nicola Stievano

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e settembre è stato il mese della mobilitazione a Bagnoli con diversi cortei e manifestazioni, ottobre invece è stato segnato dall’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’ex base dell’aeronautica a San Siro in vista dell’arrivo di almeno 120 profughi, in programma per la fine del mese o al massimo gli inizi di novembre. Dopo la pulizia dell’area esterna ora l’intervento si concentra, sotto la supervisione della Prefettura, soprattutto su due fabbricati: la sala mensa e la costruzione che ospitava gli alloggi dei militari. Gli edifici sono disabitati e in abbandono dal 2008 ma non in pessime condizioni. In questi giorni è in corso il rifacimento dell’impiantistica elettrica, termica e sanitaria, dopodiché verranno ritinteggiate le stanze. Solo dopo l’allestimento con i letti e gli altri arredi l’ex caserma potrà essere pronta per accogliere i migranti. Nel frattempo dovrà anche essere rinforzata la recinzione e costruito un nuovo tratto che separi l’area assegnata alla Prefettura, tutta la metà settentrionale della base con buona parte degli edifici, da quella concessa al Comune, vale a dire piscina, piazzale e campo sportivo oltre a qualche altra costruzione. Cosa ne farà il Comune di quest’area non è ancora stato deciso. La Prefettura ha assegnato la gestione dell’ex caserma alla cooperativa Ecofficina, che già segue centinaia di stranieri sparsi nella provincia, e ha assicurato che i migranti non saranno più di 120. Nelle intenzioni del prefetto Patrizia Impresa Bagnoli dovrebbe essere una sorta di “centro di transito” in cui i profughi vengono ospitati temporaneamente, in attesa di trovare una sistemazione definitiva in altre strutture. In paese ovviamente la gente attende con timore e apprensione l’arrivo del “contingente” di migranti e ha chiesto maggiore sicurezza e controlli costanti dentro e fuori la base, di giorno come di notte. La Prefettura ha assicurato al sindaco Milan che la sorveglianza sarà costante.

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Ospitati in un ex convento lavoreranno per integrarsi

A Este altri 25 profughi per un nuovo progetto D

opo una stagione di polemiche, incontri fra sindaci, proteste di piazza qualcosa si muove sul fronte della gestione dell’emergenza profughi in provincia di Padova. Ottobre è il mese degli arrivi, in almeno tre Comuni della nostra provincia individuati come nuovi insediamenti. E’ il caso di Bagnoli di Sopra, la cui ex caserma di San Siro accoglierà per la fine del mese almeno 120 migranti, di Noventa Padovana, dove ai primi del mese ne sono arrivati 65, e di Este che he ha accolti altri 25, inseriti in un progetto di integrazione. Probabilmente non saranno gli ultimi perché l’intenzione del Prefetto Patrizia Impresa è quella di svuotare la tendopoli della Prandina in centro a Padova entro i primi giorni di novembre, come più volte annunciato. Ecco allora farsi strada nuove ipotesi, per il momento non ancora ufficiali. Intanto chi si trova a fare i conti con i nuovi arrivi sono Noventa ed Este, in due situazioni diverse peraltro. A Noventa Padovana i profughi ancora non c’erano e il loro arrivo, i primi giorni di ottobre, ha provocato un certo scompiglio in località Oltrebrenta. I 65 migranti sono stati ospitati in un albergo che si trova al confine con il territorio di Stra, in una area urbana densamente abitata. Critico nei confronti Allestiti un orto bio dei colleghi del cosiddetto “fronte del no” un allevamento e il sindaco Alessandro Bisato: “Noventa un laboratorio per Padovana è la prima vittima del mancato favorire un immediato accordo tra i Sindaci della Provincia di Padova impiego dei giovani per l’accoglienza dei profughi”, sono state le sue parole alla notizia dell’arrivo dei profughi. “Il fronte del “no” animato dal Sindaco di Padova ha demolito l’accordo che avrebbe consentito di condividere tra i 104 enti locali provinciali, equamente e senza criticità, l’accoglienza dei migranti. La Politica ha fallito miseramente il suo ruolo sotto il peso della ricerca del consenso, i sindaci “fermi alla finestra” hanno cancellato l’unica possibilità di decidere, l’unica possibilità di gestire l’emergenza piuttosto che subirla. Il nostro ruolo di amministratori è chiamato ad affrontare responsabilmente e con rinnovato impegno la funzione di oordinamento della comunità, a garanzia e tutela di tutta la cittadinanza. Garantiremo il massimo controllo rispetto alla sicurezza dei cittadini, promuovendo forme di coinvolgimento in lavori di utilità sociale delle persone ospitate”. Critiche dai gruppi di opposizione di centrodestra e richieste di dimissioni del sindaco, ovviamente respinte. Pochi giorni dopo un altro gruppo di profughi, 25 per la precisione, ha fatto la loro comparsa a Este, nell’ex convento dei padri Giuseppini in pieno centro storico. Un arrivo annunciato qualche giorno prima, insieme alla presentazione di un progetto per l’inserimento attivo di questi giovani migranti arrivati da Nigeria, Ghana, Gambia, Togo e Senegal. La gestione del gruppo è affidata a don Luca Favarin e alla sua cooperativa Percorso Vita, che nell’ex seminario di Este ha messo a punto un progetto di accoglienza e integrazione unico in Italia: nella struttura saranno allestiti infatti un orto biologico, un allevamento di polli e conigli, un laboratorio di ceramica proprio per impegnare da subito i giovani in attività utili. Inoltre il campo da calcio sarà aperto a tutti. L’iniziativa è stata accolta con favore in città perché fondata su un concreto progetto di integrazione. Anche il sindaco Gianluca Piva si è detto favorevole a questa forma di accoglienza. Ora con Nicola Stievano l’arrivo dei migranti si passa alla prova dei fatti.


6 Conselve Sanità In un anno di attività tutto esaurito nel nuovo servizio territoriale

In breve

Ospedale, la seconda vita

“Patti Chiari”, sportello a Padova

Dopo la ristrutturazione la Riabilitazione si conferma un polo cruciale per l’intera regione

Dopo aver organizzato diversi incontri e iniziative sulla legalità a Conselve e dintorni, ma anche con diverse scuole del Veneto, L’Associazione Patti Chiari sta sbarcando a Padova, a Palazzo Moroni sede del Comune, dove, in accordo con il sindaco, Massimo Bitonci e il consigliere, Enrico Turrin, aprirà uno sportello della legalità, dove i cittadini potranno rivolgersi per chiedere e segnalare situazioni illecite e in particolare il racket, l’usura. La notizia è stata data durante l’incontro con il giudice antimafia Guarnotta, invitato dall’associazione “Patti Chiari” a raccontare la sua lotta a “cosa nostra”.

È

stato un percorso lungo quello dell’Ospedale di Conselve, che dopo essere tornato integralmente sotto la gestione dell’ULSS 17, nell’ottobre 2012, è stato gradualmente sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione, con il rifacimento completo del 4° e 5° piano. Terminate queste opere, è iniziato il progressivo ampliamento dei posti letto occupati, sempre nell’ambito della pianificazione delle Schede Ospedaliere regionali che assegnano alla struttura di Conselve una doppia funzione: da una parte quella di Ospedale di Comunità, dall’altra la Riabilitazione, integrando e completando così - insieme all’ospedale di Montagnana l’offerta ospedaliera dell’ULSS 17, che come noto ha concentrato invece nella nuova sede di Schiavonia l’assistenza ai pazienti acuti. Oggi l’ospedale di Conselve vive dunque una nuova fase di rilancio, destinata a continuare nei prossimi anni. Attualmente, al piano seminterrato vi sono i poliambulatori, mentre al 1° piano si trovano le palestre e gli studi dei medici. Il 3° e il 4° piano sono invece occupati da 38 letti di Riabilitazione,

Novità all’Istituto Comprensivo Novità all’Istituto Comprensivo Nicolò Tommaseo di Conselve. Si è ampliata l’offerta formativa relativa alla seconda lingua straniera insegnata nella scuola secondaria di primo grado. Sono state istituite infatti tre classi di spagnolo come seconda lingua straniera: due classi alla scuola secondaria di primo grado di Conselve e una classe ad Arre. Prosegue il percorso di formazione proposto dalla Uls 17 Ben-esere a scuola centrato sulla relazione educativa efficace che è stato intrapreso da un gruppo di docenti. Organizzato anche un incontro sulla nuova legge della “Buona scuola”.

I vertici dell’Uls 17 alla presentazione della Riabilitazione mentre al 3° piano sono già operativi i primi 8 posti letto dell’Ospedale di Comunità. Inaugurato nel luglio del 2014, il primo nucleo dell’Ospedale di Comunità a Conselve ha fatto registrare subito il “tutto esaurito”, confermando così l’importanza di una risorsa che rappresenta un ponte tra l’ospedale e i servizi territoriali, per tutti pazienti che non sono in fase acuta, ma che hanno comunque bisogno per alcune settimane di un’assistenza sanitaria. Nei primi 6 mesi di quest’anno sono già stati 30 i pazienti assistiti e quindi dimessi in condizioni di sicurezza, per un totale di 1.129 giornate di degenza e una permanenza

NUOVA

media di 38 giorni. La maggior parte dei pazienti dopo le dimissioni ha potuto tornare al proprio domicilio.Il successo dell’Ospedale di Comunità e “Il successo della Riabilitazione di Conselve - sottolinea il Direttore Generale Giovanni Pavesi - dimostra la validità del progetto di riorganizzazione complessiva dell’assistenza che abbiamo portato avanti in questi anni ed è la prova di come il passaggio all’ospedale unico non sia andato a sottrarre attenzione e servizi ai territori limitrofi, ma al contrario abbia consentito di valorizzare al meglio ospedali che altrimenti sarebbero rimasti arretrati”.

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Consorzio Bonifica, chiusa la sede Il Consorzio Adige Euganeo ha chiuso la sede di Conselve e trasferito 21 dipendenti nella sede centrale di Este. “Era un costo tenere aperte due sedi operative - spiega il presiddente Michele Zanato - pertanto abbiamo deciso di portare gli uffici ad Este. Per gli utenti comunque non cambia nulla perché a Conselve rimarrà aperto tre mattine la settimana, il lunedì, mercoledì e venerdì, un front office con due addetti in grado di fornire tutte le informazioni e l’assistenza necessaria. Anche dal punto di vista logistico operativo non ci sono cambiamenti perché gli operai continueranno ad essere presenti sul territorio come prima. Questa scelta ci permette un ulteriore risparmio”.

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PARCO DEL PALÙ, “POCHI SERVIZI”

* valido fino al 10/12/2015

l parco inclusivo del Palù è stato oggetto di alcune osservazioni e lamentele da parte di cittadini che l’hanno frequentato con i loro bambini. Ad affermarlo sono i consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle di Conselve, da sempre critici nei confronti dell’opera inaugurata lo scorso anno e oggetto di diverse critiche. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha sempre sostenuto invce la bontà dell’intervento ricordando che un simile parco non esiste nel territorio e che permette l’accessibilitò anche ai diversamente abili. Ma per il M5S si poteva fare di meglio. “Chi ha frequentato il parco - afferma Luca Martinello, consigliere di opposizione - ci ha fatto notare infatti che allestire un parco dedicato all’educazione psico-motoria dei bambini senza prevedere alcuni essenziali servizi è piuttosto assurdo. Purtroppo, non c’è nemmeno un po’ d’ombra e con il caldo dell’estate sarebbe opportuna la presenza di una fontanella, un pò d’acqua per bere o rinfrescarsi o lavarsi le mani...nulla. Ma anche il bisogno inderogabile dei bambini di fare pipì non è stato preso in considerazione e bisogna farla dove capita..non è il massimo dell’accoglienza, oltretutto, volendo considerarla una struttura atta ad accogliere bambini con disabilità. Purtroppo, come si è cercato di far notare all’amministrazione a suo tempo, con una formale richiesta in consiglio comunale e con una raccolta firme, la pretesa di realizzare qualcosa senza il buon senso porta sempre a risultati discutibili. Ha fatto l’amministrazione una valutazione della

Il parco inclusivo di Palù fruizione del parco in questo primo anno di apertura, per capire se l’opera è stata un buon investimento o meno? Durante l’ inverno, chi partiva da casa in macchina per andare a portare i bambini al Palù ? Ed a che ora nel periodo scolastico, dopo la scuola? Forse la domenica, in primavera, c’era un po’ di gente! Quanti bambini possono andarci non accompagnati in macchina? Quindi, alla luce di quanto evidenziato, chiediamo di nuovo all’amministrazione comunale: alla prova dei fatti, valeva la pena spendere quei 400.000 euro in quel modo? Il M5S conclude Martinello - vorrebbe presentare una formale mozione a riguardo, ma sapendo che comunque non sarebbe degnata della minima attenzione, chiede pubblicamente: perché non c’è acqua, né un minimo di servizi igienici in un luogo deputato all’educazione e al divertimento dei bambini?”


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8 Conselvano Il ricordo Di origini sarde, conselvano per oltre mezzo secolo, ha scritto la storia del paese

Editoriale

Paoni, “La politica onesta” di Nicola Stievano

di Germana Urbani*

L’ex sindaco è scomparso alla soglia dei 79 anni. E’ stato presidente dell’ospedale e del consorzio Cosecon

C

ommozione a Conselve alla notizia della scomparsa di uno dei personaggi del panorama politico e civile degli ultimi decenni, un amministratore “di razza”, come lo hanno definito molti amici e colleghi, che ha lasciato il segno nella storia del paese e dell’interno territorio. Antonio Paoni se n’è andato il giorno prima di compiere 79 anni. Il suo cuore ha cessato di battere dopo un lungo periodo di malattia cogliendo un po’ di sorpresa i tanti che lo conoscevano. Lo storico sindaco e amministratore di Conselve è morto all’ospedale di Schiavonia, dove era ricoverato da alcune settimane in seguito ad un peggioramento. Lascia la moglie Mariangela con i figli Massimo ed Emma, ai quali sono arrivati moltissimi messaggi di cordoglio. E tantissimi sono stati coloro che hanno partecipato alla celebrazione funebre in Duomo per portare l’ultimo saluto ad un conselvano “acquisito” che nella sua carriera ha contribuito a cambiare il volto del territorio. Nato a Sassari nel 1936 ma conselvano fino in fondo per oltre mezzo secolo, Antonio Paoni è stato un protagonista di spicco della vita politica e amministrativa del conselvano. Funzionario dell’Eni, è stato presidente dell’ospedale di Conselve fra gli anni Settanta e Ottanta, prima obiettivo. Si sentiva appagato nel momento in cui della riforma del sistema sanitario, e presidente del poteva realizzare qualcosa per la sua terra e la sua Consorzio per lo sviluppo del conselvano, la futura gente. Perdiamo una persona onesta e leale, ma Cosecon. Dirigente della Democrazia Cristiana, è stato anche determinata, che per il suo carattere a volte a lungo consigliere comunale e poteva sembrare un po’ duro, assessore, fino all’elezione a Antonio Ruzzon: invece era così perché credeva sindaco, carica che ha ricoperto “Abbiamo perso in quello che faceva e ce la un protagonista dal 1998 al 2002. metteva tutta per arrivare agli “Conselve perde una della vita politica obiettivi che si era posto. Lascia persona che ha dato molto per conselvana” un esempio e un insegnamento l’intera comunità, una persona per l’intera Conselve e di cui dobbiamo essere orgogliosi”: così lo ricorda, soprattutto per chi sarà chiamato ad amministrare non senza commozione, l’attuale sindaco Antonio questo paese. Ruzzon, per anni al suo fianco in consiglio comunale Anche l’ex sindaco Luciano Sguotti lo ricorda e in giunta. “Non ha mai ambito a ruoli o cariche come un avversario leale: “Salutiamo un uomo per tornaconto personale, non era questo il suo dall’impegno politico e civico di grande rispetto.

SOCIALE

Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito

Antonio Paoni è deceduto il giorno prima di compiere 79 anni Penso sia questa la parola sintesi della personalità di Antonio Paoni: il rispetto. Ho avuto un trascorso che ci ha visto nei banchi opposti, fatto di accesa opposizione e di contrapposizioni. Quello che non è mai mancato il rispetto delle idee diverse. In seguito agli accesi dibattiti era un “uomo sportivo”, sapeva rimettere al centro le relazione e andar oltre non disdegnando un pausa di lavoro insieme, sapeva togliersi la divisa dell’avversario. Era un uomo “sportivo” che sapeva che, al di là dell’agonismo e dell’antagonismo, c’è una persona con le sue caratteristiche e la comune umanità. Sapeva sempre che un po’ di verità sta anche nella parte avversa. Paoni amava intrattenersi e far intrattenere le persone, amava la storia locale e andava fiero delle sue origini”.

segue da pag.

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A parte ciò di cui si è discusso tantissimo, come il fatto che la riforma cambierà radicalmente l’attuale assetto costituzionale “rottamando” una volta per tutte il bicameralismo perfetto e cancellando di fatto l’elettività di primo grado dei senatori, cambia anche il Titolo V. Sarà eliminata ad esempio la legislazione concorrente, questione annosa mai risolta dai passati governi siano essi stati di centrodestra che di centrosinistra. Ma è nella concezione del nuovo Senato che le cose cambiano davvero. Siederanno alla Camera Alta gli amministratori, consiglieri regionali e sindaci. Coloro, cioè, che hanno a che fare tutti i giorni con i problemi di gestione della cosa pubblica. E questo mi pare un cambiamento vero e sano. Saranno pochi, solo 100, di cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica. I seggi saranno ripartiti in proporzione alla popolazione di ciascuna regione ma tutte avranno almeno due rappresentanti. Al Veneto, probabilmente, andranno 7 senatori: 6 scelti dal Consiglio regionale fra i propri componenti con metodo proporzionale, a cui si aggiungerà un sindaco del territorio. Questi rimarranno in Senato sino alla scadenza del loro mandato amministrativo e non saranno vincolati alla durata o meno del governo. Un messaggio chiaro dunque: siete stati eletti come amministratori del territorio da cui provenite, siete in Senato per rappresentare quelle istanze e non quelle del vostro capo di partito che, prima delle elezioni vi ha garantito un posto piazzandovi come capolista e che, di contro, vi chiede fedeltà assoluta in Senato. Mi pare un grosso cambiamento: fedeli al territorio e poi al partito. Certo per alcuni dei senatori che ci rappresentano oggi è già così. Per altri, mai visti sul nostro territorio, abbiamo forti dubbi. Oggi i veneti eletti alla Camera Alta sono 24. Solo pochi di loro hanno alle spalle esperienze amministrative. Niccolò Ghedini, per esempio, ha molta esperienza legale ma chissà quanto conosce davvero i nostri comuni. La riforma taglia anche i costi: fine delle indennità per i senatori, tetto massimo per gli stipendi dei consiglieri regionali e stop a tutti i “rimborsi o analoghi trasferimenti monetari ai gruppi politici presenti nei consigli regionali”.

*direttore@lapiazzaweb.it

Passa all’unanimità al consiglio dell’Unione del Conselvano la mozione del M5S

AZIONI E INIZIATIVE PER AIUTARE LE VITTIME DEL TORNADO

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Elena Calandrin

Pz.ta San Francesco, 17 - Conselve (Padova) padovarovigo@annacristopher.it Tel. 3408097396 - Su Appuntamento

ell’ultima sessione del Consiglio dell’Unione dei Comuni, la mozione presentata dal portavoce Luca Martinello del Movimento 5 stelle di Conselve, sulla proposta di raccolta fondi tra cui aiuti economici o materiali o di altro genere per i luoghi del Veneto colpiti dal Tornado di questa estate, è stata accolta ed approvata all’ unanimità. L’iniziativa indica l’amministrazione dell’Unione dei comuni come l’ente che dovrà identificare mezzi

e strumenti per raccogliere fondi a favore delle zone colpite dal disastro che ha distrutto un’intera fascia del mirese e della riviera del Brenta. Dalla discussione e dal confronto è stato condiviso che il Presidente dell’Unione Modesto Lazzarin identifichi un gruppo di lavoro formato dai consiglieri dell’Unione e dai rappresentanti delle associazioni del territorio per trovare le modalità migliori per intraprendere iniziative in modo da a rispondere alle

MANUELE 39enne, alto 178 capelli castani ricci. Ha una sua attività che lo rende orgoglioso, ma gli manca una donna con cui condividere le soddisfazioni personali e lavorative. Amante della natura, aspetta una donna affettuosa e romantica che lo faccia tornare a sorridere! Chiama per incontrarlo! AG. ANNA CRISTOPHER Tel. 3408097396 (Rif. 100)

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richieste della mozione. Soddisfazione tra i consiglieri di maggioranza e minoranza per un’azione di solidarietà che non può dar altro che lustro alla visione che la politica deve avere nei confronti della collettività. Particolare soddisfazione tra le fila del M5S, in particolare per Luca Martinello, che con questa iniziativa ha voluto ribadire il principio caro al Movimento ovvero “nessuno rimanga indietro” .

SAMUEL 43enne, alto 172 capelli scuri, molto affascinante. Dedito ad attività di volontariato, vuole godersi la vita oltre al lavoro. Semplice, alla mano, sensibile ed estroverso, cerca una donna senza figli che voglia farlo innamorare! AG. ANNA CRISTOPHER Tel. 3408097396 (Rif. 113)

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Ambiente 11 Il caso Finora il 5% degli utenti ha dimostrato di aver già pagato

Ticket e cartelle pazze L’Uls ha inviato diecimila solleciti per prestazioni non ancora saldate ma ci sono degli errori di Nicola Cesaro

Code allo sportello ticket per i pagamenti

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iecimila solleciti per recuperare i ticket non pagati. L’Usl 17 ha fatto i conti ed è seriamente intenzionata a colmare il “buco” lasciato da chi non ha provveduto a saldare il proprio debito con l’azienda sanitaria. Nello specifico, l’Usl 17 chiede il pagamento delle prestazioni di pronto soccorso soggette a ticket e non pagate, di autocertificazioni non veritiere o di mancate disdette a visite prenotate e mai effettuate, andando a pescare prestazioni vecchie anche di quattro anni. “Già dopo poche settimane dall’invio

Protesta

- si legge in una nota ufficiale dell’Usl 17 l’operazione ha consentito di recuperare oltre 50 mila euro di prestazioni sanitarie non pagate, che sarebbe altrimenti ricadute sulla collettività”. La somma totale da recuperare non è stata resa nota, ma basta fare un semplice calcolo per capire che si tratta di un ammanco di oltre 300 mila euro. Oltre al pagamento della prestazione, da corrispondere entro 15 giorni dal ricevimento dell’avviso, nei solleciti l’Usl chiede anche il ristoro delle spese postali di 4 euro. Inoltre, precisa

I vertici sanitari: “Abbiamo già recuperato oltre 50 mila euro, un bene per tutti” bene l’azienda sanitaria, l’Usl 17 “è obbligata per legge a procedere al recupero dell’importo” e “qualora la Signoria Vostra non provveda al pagamento, si dovrà procedere legalmente, avvalendosi delle vie giudiziarie, con un notevole aumento dell’importo”. Il sistema di individuazione

LA CGIL SI MOBILITA: “NO ALLA CHIUSURA DI SERVIZI TERRITORIALI”

N

o all’interruzione di altri servizi territoriali. A richiederlo è la Cgil, che nelle scorse settimane ha manifestato verso l’Usl 17 per protestare contro il piano di smantellamento dei servizi territoriali paventato dall’azienda sanitaria, che con l’attivazione dell’ospedale unico ha concentrato numerosi servizi

dei “furbetti” del ticket si è però rivelato piuttosto zoppicante: le missive spedite si sono rivelate in alcuni casi immotivate. C’è chi ha recuperato le ricevute dei ticket pagati, chi è sicuro di averli corrisposti ma non è più in possesso delle attestazioni di pagamento (e magari confida di recuperare memoria del pagamento attraverso eventuali sistemi tracciabili o nelle vecchie dichiarazioni dei redditi), chi addirittura assicura di non aver mai prenotato o richiesto visite come quelle denunciate dall’azienda sanitaria.

proprio a Schiavonia. “Solo nelle ultime settimane abbiamo assistito alla chiusura del centro prelievi di Monselice” denunciano Alessandra Stivali (nella foto) e Giancarlo Gò (Cgil) “e oggi siamo qui ad esprimere forti timori per l’imminente chiusura dei servizi consultoriali, che dai quattro presidi di Montagnana, Este, Monselice e Conselve verranno dirottati solo nel nuovo ospedale. Alla Regione e al direttore generale dell’Usl chiediamo: dove andranno le donne per problemi legati alla maternità, le famiglie

La stessa Usl, effettivamente, conferma che alcune richieste di pagamento possono essere immotivate: “Le segnalazioni di pagamento già avvenuto sono state circa il 5% del totale. In ogni caso gli uffici dell’Usl 17 sono a disposizione degli utenti che ritengono di avere già pagato la prestazione per fornire, anche telefonicamente o via e-mail, qualsiasi chiarimento e supporto”. In almeno 500, dunque, sarebbero riusciti a cancellare la propria posizione debitoria, anche se non è escluso che altri altri correggano l’errore dell’Usl.

per problemi legati all’affettività e le donne per un’interruzione volontaria della gravidanza? Queste persone hanno bisogno di risposte di carattere psicosociale, non solo ospedaliero. Con questa riorganizzazione l’Usl disattende inoltre le normative nazionali e regionali”. L’Usl ha ribattuto: “Niente è cambiato, né al momento vi è alcun progetto di riorganizzazione”, si legge in una nota, che conferma il mantenimento dei consultori nelle sedi consuete di Este. Conselve, Monselice e Montagnana. N.C.

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12 Tribano Negozi storici Ceduta la gestione della ferramenta al giovane Michele Rossato, già da tempo nel settore

Toffano passa il testimone L’anno scorso la grande festa per i settant’anni di attività del punto vendita aperto da Sante di Cristina Lazzarin

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opo sessant’anni di attività, Leopoldo Toffano, cede la gestione della storica ferramenta in centro a Tribano. In realtà l’impresa era stata ereditata dal padre Sante che aprì il primo negozio nel lontano novembre del 1954. Proprio lo scorso anno si era tenuta una grande festa per i sessant’anni di attività. In queste settimane fa notizia invece la decisione di Toffano di cedere la gestione del locale al giovane ferramentista, Michele Rossato, che con la moglie Elisa, è già da tempo brillantemente inserito nel settore. Per Leopoldo è maturata la decisione di dedicarsi interamente alla gestione dell’altro storico negozio aperto alcuni decenni fa a Conselve e interamente dedicato alla vendita di elettrodomestici e stufe e caminetti. Qui a Conselve sarà affiancato dalla moglie Elena. A Leopoldo viene riconosciuta una indiscussa professionalità, una spiccata abilità nel districarsi tra tradizione e innovazione del mercato, e un innato spirito imprenditoriale, ereditato dal padre Sante. Forte di questo ricco bagaglio, Leopoldo Toffano, consigliere

POLEMICA L’intevento di Bazzarello

“SUI PROFUGHI TROPPO BUONISMO”

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a notizia dell’arrivo di almeno 120 profughi nell’ex base di San Siro a Bagnoli dà occasione al consigliere di minoranza Roberto Bazzarello di esprimere ancora una volta la sua contrarietà all’accoglienza: “La vicenda di Bagnoli conferma che la mancata aggregazione dei Sindaci del territorio fa perdere i cittadini. Penso che un sindaco debba prima ascoltare i bisogni e i diritti di chi lo ha eletto e poi coniugare il proprio ruolo con gli ordini che arrivano da Roma. Ho visto in queste settimane tantissimi sindaci opporsi con poco coraggio a una scelta calata dall’alto e l’arrivo dei profughi a Bagnoli ne è la conseguenza”. Oltre ad attaccare i sindaci, Bazzarello punta il dito contro il Governo: “La gestione del problema profughi è un altro fallimento del governo Renzi e del ministro Alfano che anziché pensare a risolvere il problema dell’africanizzazione dei nostri territori, pensano alla legge elettorale. Il buonismo della sinistra e di coloro che la sostengono come NCD, stanno rovinando il futuro ai giovani che avrebbero diritto a realizzarsi e vedono invece riconosciuti solo diritti agli stranieri e doveri agli italiani”. C.L.

per Ascom Padova e riconfermato alla guida di Ascom Confcommercio di Conselve, è stato uno degli attori protagonisti che hanno calcato la scena dell’imprenditoria tribanese. “Abbiamo deciso di cedere il negozio affinché continui ad essere un punto vendita aggiornato, ed efficiente, e di riferimento per il nostro paese. Io non ci lavoro personalmente da oltre vent’anni perché seguivo Conselve. Con l’aiuto di mia sorella Isabella prima, e di mia moglie Elena poi, e con l’impegno dei miei collaboratori, e di importanti fornitori, ho cercato di continuare, e sviluppare, l’attività creata da mio padre Tino. Ho sempre voluto dare soprattutto un servizio al paese dove sono nato e cresciuto, ho fatto tante esperienze ed ho coltivato le mie amicizie. La famiglia Toffano ha seguito attività commerciali a Tribano da oltre un secolo in quanto, come ricorderanno i paesani anziani, mio nonno paterno Luigi aveva un forno (a legna) per il pane che faceva e vendeva, anche negli anni difficili dell’ultima guerra; mia nonna paterna

Leopoldo Toffano (a sinistra) con Zilio e Bertin Santina, aveva la rivendita di sale e tabacchi che ancor oggi esiste alla Villa (il forno era di fronte). Coscienti dell’impegno che serve per gestire un negozio, dando un buon servizio alla clientela, e considerato che l’attività commerciale insieme all’attività artigianale di Conselve, ci impegnano tantissimo, abbiamo pensato di dare continuità e ricambio generazionale allo storico punto vendita, cedendolo a un giovane ma già esperto ferramentista. Per il tempo che sarà necessario continueremo a seguirlo ed a coadiuvarlo, anche perché conosca tutti i nostri affezionati clienti, con le loro abitudini ed esigenze”. A fine anno è previsto un evento

Dalla minoranza L’attacco di “Tribano Rinasce”

Critiche dall’opposizione “finora nessun risultato”

per festeggiare e ringraziare l’affezionata clientela. Molto sentito il ringraziamento del primo cittadino: “E’ certo che, con la sua passione, Leopoldo saprà garantirne continuità, nonché un’ottima gestione del locale. - assicura il sindaco Piergiovanni ArgentonL’amministrazione desidera esprimere al giovane imprenditore un augurio per un inizio proficuo e rivolgere un sincero ringraziamento a Leopoldo Toffano, che ha dimostrato, con tenacia e lungimiranza, di saper raccogliere e custodire, adeguandola sapientemente al nuovo spirito dei tempi, la ricca professionalità avuta in eredità dal padre”.

NEWS Dalle lingue all’informatica

L’AUSER ORGANIZZA CORSI IN BIBLIOTECA

I

l presidente del circolo Auser Luciano Baraldo comunica che a partire dal mese di ottobre, saranno attivati, in collaborazione con la Biblioteca comunale, corsi di lingue straniere, inglese, tedesco e francese, che saranno articolati nei livelli base e avanzato. Per gli adulti, saranno previsti orari serali, mentre per ragazzi e bambini le attività si svolgeranno nel pomeriggio. Si attiveranno anche corsi serali di informatica, sempre nei livelli base e avanzato, con specifico focus su Intenet, Office, Multimediale e contabilità familiare. Corsi pomeridiani saranno previsti, anche in questo caso, per ragazzi e bambini. Per informazioni su iscrizioni e prezzi, i cittadini potranno trovare risposta presso la Biblioteca Comunale di Tribano, aperta nei pomeriggi di lunedì, mercoledì, venerdì, dalle ore 15,30 alle ore 18,30. Il giovedì mattina, in aggiunta, sarà garantita l’apertura dalle ore 9,00 alle 12,00. Chi volesse avere ulteriori informazioni, potrà contattare il Sig. Baraldo al numero 348.3128044. C.L.

AUGUSTO SADOCCO PER TUTTI “IL VIGILE”

A

d un anno dall’insediamento della giunta targata “Progetto Comune” e capitanata per la seconda volta dal sindaco Argenton, il gruppo consiliare di minoranza di “Tribano Rinasce” fa il punto sull’operato fin qui svolto, denunciando forte immobilismo e poco spirito di iniziativa. “In questi quindici mesi non è stata avviata alcuna delle opere promesse in campagna elettorale, anzi non sono stati completati neppure gli interventi già in cantiere al tramonto del precedente mandato. La rotatoria all’intersezione con la Monselice- mare è ancora in attesa del manto stradale definitivo e dell’ultimazione dell’opportuna segnaletica”. A detta dei consiglieri i cittadini sono stati ancora una volta beffati: “Siamo certi che le promesse non saranno mantenute, visto che il Piano delle Opere pubbliche continua ad essere procrastinato di anno in anno. La pista ciclabile che dovrebbe garantire la sicurezza agli utenti deboli della strada fra Tribano e la frazione di Olmo, fiore all’occhiello di questa amministrazione, ha visto la posa solo della prima pietra. Ma non c’è stato immobilismo solo nelle grandi opere. Neppure gli interventi più piccoli e a basso costo, elencati nelle nove pagine del programma elettorale, sono stati avviati. Tutte le idee proposte dall’amministrazione in campagna elettorale dovevano

Foto di gruppo con Sadocco il giorno del suo saluto

realizzarsi in tempi rapidi”. Bocciata totalmente anche la scelta amministrativa in merito alle imposte comunali: “Nonostante la premessa iniziale di riduzione delle tasse e delle tariffe, tutte le aliquote sono state confermate al livello dello scorso anno, cioè al limite massimo consentito dalla legge. E’ vero, come dice Argenton, che quest’anno le tasse non sono state aumentate, ma si deve precisare che l’aumento dell’anno precedente è rimasto e l’aliquota Tasi non è aumentata soltanto perché la legge impedisce di andare oltre il 2,5 per mille, e nulla è stato fatto per ridurre la pressione fiscale, neppure in tema di imposte sui redditi. Ai Tribanesi, “Progetto Comune” recitava di andare avanti; è quello che consigliamo di fare anche noi visto che per ora non si vede nulla di quanto promesso”. C.L.

D

opo quarant’anni di servizio Augusto Sadocco ha lasciato l’incarico di vigile urbano di Tribano per godersi la meritata pensione. Così, martedì 22 settembre scorso, il sindaco di Tribano, Piergiovanni Argenton, e il suo vicario, Francesco Marega, hanno consegnato a Sadocco, a nome di tutta l’amministrazione, una targa dal valore simbolico. Dal primo settembre scorso infatti Augusto Sadocco, dopo aver prestato onorato servizio, come vigile urbano e aver fatto attraversare la strada a generazioni di bambini e ragazzi che si recavano alla scuola primaria o alle medie, ha appeso l’ inconfondibile uniforme al chiodo e ha lasciato il lavoro per raggiunti limiti di età. Compagni di una lunga vita professionale condivisa, hanno partecipato al saluto anche i colleghi di Augusto, con un sereno sorriso ben visibile sulle labbra, quasi a voler alleggerire quell’aria intrisa di commozione, inevitabile, d’altro canto, in certi momenti della vita. A far da suggestivo

sfondo, l’imponente gonfalone del Comune di Tribano, sorretto con fierezza, in molte ricorrenze, dallo stesso Augusto. In questa occasione il sindaco ha detto: “Quello di oggi vuole essere un dono semplice, ma sincero, attraverso cui manifestare a un collega, e a un volto storico di Tribano, stima e riconoscenza per il lavoro che egli ha sempre svolto con impegno e senso del dovere, a prezioso servizio della collettività”. Sottolinea, poi, il vicesindaco Marega: “ Nell’attesa della nuova figura che, il prossimo 16 ottobre, subentrerà ad Augusto, i cittadini che avessero segnalazioni da effettuare, autorizzazioni da richiedere o comunicazioni da far pervenire, potranno incontrare, nella mattinata del giovedì e previo appuntamento concordato, rappresentanti della polizia urbana della città di Monselice, disponibili a dare loro sollecita udienza. In alternativa, sarà possibile contattare direttamente il Comando della Polizia locale di Monselice al numero 0429. 74760”. C.L.


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14 Bagnoli - Arre Le manifestazioni Due settimane di iniziative hanno avuto come fulcro la Sagra del Rosario

Tradizione e arte: il centro vive In prima linea la Pro Loco, oltre 350 persone alla cena per le associazioni, quadri all’asta di Cristina Lazzarin

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er due settimane Bagnoli si è animata e ha riscoperto tradizioni, espressioni artistiche e occasioni di ritrovo che hanno richiamato in centro centinaia di persone. E’ positivo il bilancio della Sagra del Rosario, quest’anno un grande contenitore nel qualche hanno trovato posto numerose iniziative e coinvolto volontari, artisti, commercianti. Il tutto con la supervisione dell’amministrazione comunale e l’apporto dei volontari delle associazioni, in testa la Pro Loco. Ad aprire la manifestazione la Festa del bambino. Dopo il successo del primo anno con la presenza di oltre 90 bambini, grazie al supporto degli animatori Acr della Parrocchia, la giornata rivolta ai ragazzi è stata arricchita dal concorso di disegno, i giochi di gruppo e il truccabimbi. Alla sera lo spettacolo teatrale “Tre porcellini per due lupi” a cura della compagnia “Vengo anch’io”. Quindi la premiazione dei disegni più belli e lo spettacolo finale delle lanterne volanti. In contemporanea spazio anche all’arte e all’attenzione per il patrimonio

del paese. Le opere di Antonio Capuzzo, Paolo Capovilla e Gianni Turin sono state esposte nelle sale di Palazzo Widmann fino al 10 ottobre. Il suggestivo palazzo settecentesco, finalmente restituito alla comunità dopo un lungo periodo di chiusura in seguito al fallimento della Cosecon, ha ospitato la mostra di pittura dedicata ai tre artisti di Bagnoli presentando numerose fra le opere più interessanti. La mostra ha avuto anche uno scopo beneficio a favore dell’arte perché Antonio Capuzzo e Gianni Turin hanno donato un’opera da mettere all’asta, il cui ricavato è stato devoluto al restauro della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Il primo fine settimana di ottobre ha portato ben tre giorni di festa con la chiusura al traffico della strada che attraversa il centro. Lo spazio restituito ai pedoni è stato animato da “Artisti in piazza” con giochi, esibizioni acrobatiche, “street dance” e musica. Alla sera la sfilata della banda “Verdi” di Conselve, alle 21 lo spettacolo di

di BORIN DAVIDE

Due immagini del centro di Bagnoli nei giorni di sagra circo acrobatico. La domenica la Pro Loco ha prpèpstp la sfida tra contrade con i giochi di un tempo. Lunedì invece spazio alla fiera e al mercato degli agricoltori. Altro momento forte la cena delle associazioni alla quale hanno partecipato oltre 350 persone «E’ questo il cuore pulsante di Bagnoli! - ha dichiarato il sindaco Roberto Milan - Una serata straordinaria, che ha avuto per protagonisti chi dedica lavoro, energia e tempo a disposizione per il paese. Un grazie straordinario a chi ha lavorato e ha reso questo possibile». Infine i bambini-ragazzi della scuola primaria hanno partecipato la marcia della pace e fratellanza sventolando bandiere multicolori.

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SOCIALE Alla scuola media

AULE DIPINTE D’ESTATE DA OTTO VOLONTARI

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idipinta da cima a fondo la scuola media grazie al lavoro estivo di un gruppo di volontari. All’inizio delle lezioni i ragazzi hanno potuto entrare nelle aule rimesse a nuovo e finalmente più luminose e accoglienti, oltre che più salubri. Da tempo infatti i locali della scuola avevano bisogno di una tinteggiatura ma le risorse scarseggiavano. Finché l’estate scorsa otto volontari hanno deciso di mettere a disposizione buona parte del loro tempo libero nelle torride settimane tra giugno e luglio per dare “una mano di colore” alle aule e ai servizi. La vernice e il materiale necessario è stato donato da altri due benefattori bagnolesi. A tutti va la gratitudine dell’amministrazione comunale e della dirigenza scolastica che ad inizio delle lezioni ha organizzato una piccola cerimonia in onore dei volontari. La dirigente Lorenzina Pulze ha voluto rendere pubblici i nomi di chi si è speso gratuitamente per rimettere a nuovo la scuola, dedicando loro una targa ricordo: Giuseppe Alfonsi, Giancarlo Chiggio, Sergio Fante, Pietro Grapeggia, Luigi C.L.e Pasquato, Gianni Pizzo, Luca Traversi Lauro Voltan.

ARRE: DOPOSCUOLA POMERIDIANO

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’ il doposcuola pomeridiano la grande novità dell’anno scolastico di Arre che inizia con questa nuova proposta rivolta a tutti gli alunni della scuola primaria “E. De Amicis” e agli studenti della scuola secondaria di primo grado Niccolò Tommaseo. Il doposcuola “Mente in moto” sarà tenuto dal personale del’ASD Blue Games, scuola di formazione e avviamento sportivo, è rivoltò a tutti i bambini e ragazzi residenti ad Arre e non e si propone come un supporto per le attività di compiti a casa e animazione nonché attività fisica nelle ore pomeridiane. Il servizio di doposcuola è facoltativo e alle famiglie sarà possibile iscrivere i ragazzi anche a cadenza mensile, senza alcun obbligo di rinnovo dell’iscrizione, e si propone come “un centro d’incontro in cui i bambini e i ragazzi di tutte le classi possono svolgere i compiti per casa e praticare attività sportiva in base alle loro età”. Il servizio di doposcuola si strutturerà con un momento di accoglienza al termine delle attività scolastiche al quale seguirà la consumazione del pasto e lo svolgimento dei compiti a casa, al termine dei quali i ragazzi saranno coinvolti in attività motorio-sportive. Tutte le attività si svolgeranno presso il plesso scolastico di Arre, situato in via Roma 103, con l’ausilio della palestra e dei campi sportivi (in base alle condizioni atmosferiche) per le attività sportive e prevedono costantemente la presenza di personale qualificato e specializzato per le varie attività che si andranno a svolgere. L’orario delle attività sarà dalla 12.40 alle 16.30 con la possibilità di estensione

fino alle ore 17.30 in concomitanza con il calendario scolastico. Le iscrizioni potranno essere consegnate direttamente presso la sede comunale e la quota varierà in base ai giorni di partecipazione. I pasti potranno essere portati da casa o si potrà usufruire di un servizio mensa. “Con tale iniziativa” afferma l’assessore al Sociale Maria Lazzarin “l’amministrazione comunale ha inteso offrire un servizio alle famiglie, con l’obiettivo di rendere competitiva la nostra scuola. L’iniziativa ha trovato il pieno sostegno del dirigente scolastico e delle insegnanti.” L’assessore poi continua precisando come “Il servizio è sicuramente migliorabile, con il contributo di tutti, in primis delle famiglie. Con una buona domanda infatti sarà più semplice organizzare una buona G.G. offerta”.


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16 Due Carrare Il caso Scarumucce tra ex amministratori e gruppo di maggioranza

Telecamere, è polemica

Garbo: la videosorveglianza una scelta valida, il sindaco: verifiche in corso, solo piccole difficoltà di Francesco Sturaro

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roseguono le scaramucce tra gli ex amministratori, ora all’opposizione, e l’attuale compagine di governo, relativamente ad alcune tematiche amministrative. Nelle scorse settimane la stampa locale aveva riportato alcune considerazioni del sindaco Davide Moro sulla situazione del sistema di videosorveglianza, costituito da 24 occhi elettronici sparsi sull’ampio territorio comunale e attivato all’epoca dalla giunta Vason. Certe dichiarazioni del primo cittadino di Due Carrare riguardo alcune pecche della rete di telecamere, in particolare inerenti il malfunzionamento di parte di esse, hanno provocato i malumori dell’ex vicesindaco, ora capogruppo di opposizione, Claudio Garbo, subito intervenuto in difesa delle scelte e dell’operato della precedente amministrazione in tema di sicurezza. “All’epoca il posizionamento dei punti di rilevamento ha corrisposto a precise valutazioni fatte dalla Polizia locale, confrontandosi con le forze dell’ordine presenti sul territorio – spiega il capogruppo Garbo -

Claudio Garbo confermiamo la validità delle scelte fatte a suo tempo e la qualità dei prodotti impiegati nei punti di ripresa. Nessun punto di ripresa è stato eseguito non rispettando le norme vigenti e l’esperienza tecnica dell’azienda fornitrice. In ogni caso, sappiamo bene che non esiste nulla che sia inattaccabile. Il sindaco afferma che solo la metà delle telecamere installate funziona – prosegue Garbo – ma se la metà circa dei punti di ripresa non funziona, è perché parte del sistema di comunicazione via radio è ostruito da alberi cresciuti nel frattempo”. Il capogruppo della lista “Due Carrare per il futuro” ha stigmatizzato anche le affermazioni del primo cittadino sul malfunzionamento

del sistema di sicurezza, poiché, a suo dire, potrebbero offrire informazioni utili ad eventuali malintenzionati. La controreplica del sindaco Davide Moro non si è fatta attendere. “La verifica dell’efficienza del sistema di videosorveglianza è partita direttamente dalla nostra amministrazione sin dai primi giorni del mandato, perché la riteniamo un servizio essenziale per il controllo e la sicurezza del territorio – precisa il primo cittadino, cercando di smorzare le polemiche - La situazione è tutt’altro che preoccupante: a parte due casi, un furto e un danneggiamento, ai quali porremo rimedio al più presto, le videocamere sono tutte perfettamente funzionanti, anche se alcune sono affette da piccole difficoltà nella trasmissione del segnale, che stiamo comunque rapidamente risolvendo e riportando alla normalità nei tempi più stretti possibili”.

SCUOLA Unica dirigente a Due Carrare, Battaglia e Galzignano

ISTITUTO COMPRENSIVO, SALVA L’AUTONOMIA

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a scorsa primavera gli amministratori locali temevano che, a partire dal nuovo anno scolastico, l’Istituto comprensivo di Due Carrare potesse perdere l’autonomia della presidenza, nel caso non fosse stato raggiunto il numero minimo di studenti, fissato a seicento. A distanza di alcuni mesi, non solo l’Istituto ha scongiurato il sottodimensionamento, ma il dirigente scolastico La scuola Aldo Moro Stefania Ponchia, titolare dell’Istituto comprensivo di Due Carrare, è stata nominata reggente dell’Istituto comprensivo di Battaglia Terme (includente anche i plessi di Galzignano). La reggenza, preludio all’unificazione dei due Istituti comprensivi, è stata accolta con soddisfazione dalle amministrazioni comunali. “È il primo passo di un percorso che abbiamo iniziato con la collaborazione dei colleghi Riccardo Masin di Galzignano e Massimo Momolo di Battaglia – spiega il sindaco Davide Moro - Avevamo espressamente chiesto al responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di provvedere a questa reggenza”. “Il calo demografico ha portato già da qualche tempo l’istituto comprensivo di Battaglia Terme a essere sottodimensionato; quello di Due Carrare ha rischiato di diventarlo quest’anno – commenta l’assessore alla Scuola, Serena Gazzabin - Per questo, le amministrazioni di Battaglia, Due Carrare e Galzignano si sono accordate per chiedere che i due istituti comprensivi siano unificati. La reggenza per quest’anno scolastico è stata chiesta per anticipare e guidare questo processo”. L’anno scorso, l’istituto comprensivo di Due Carrare contava 615 studenti e quello di Battaglia Terme 568: l’accorpamento porterebbe a un istituto con più di millecento studenti, numero che dovrebbe mettere al sicuro il nuovo istituto dall’eventuale innalzamento della soglia per l’autonomia a mille alunni. “La nostra volontà, condivisa dalle amministrazioni di Battaglia e Galzignano, è di unificare i due istituti comprensivi – conclude il sindaco Moro - Abbiamo già inoltrato all’Ufficio scolastico la richiesta in tal senso e speriamo che possa essere accolta già dal prossimo anno scolastico”. La sede della presidenza dell’Istituto comprensivo unificato rimarrà a Due Carrare. F.S.

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vviati nel febbraio 2014, i lavori della rotonda all’incrocio tra via Roma e via Gorghizzolo non sono ancora stati ultimati. Interrotto la prima volta a maggio dello scorso anno, l’intervento era stato ripreso a marzo 2015 con lo spostamento dell’antico capitello, dal crocevia al centro di quella che sarà la rotatoria, per poi essere nuovamente stoppato dopo qualche settimana. I destini dell’opera, il cui costo è di 200 mila euro, sono legati alla ditta Deda srl, proprietaria dell’area dove dovrebbe sorgere il centro commerciale (di cui non si hanno più notizie) e finanziatrice della rotonda, in base ad un accordo di programma siglato a suo tempo con l’amministrazione Vason. A distanza di alcuni mesi dall’ennesimo blocco del cantiere i cittadini, anche attraverso i social network, hanno manifestato il loro disappunto per questa incompiuta, il cui cantiere, ancora recintato, è situato proprio di fronte all’ingresso del parcheggio dell’abbazia di Santo Stefano. “Quelli della rotonda di via Gorghizzolo e del centro commerciale sono due temi strettamente collegati tra loro – dichiara il sindaco Davide Moro - la rotonda di via Gorghizzolo deve essere terminata a spese della ditta Deda srl. Ricordiamo che l’amministrazione precedente non ha chiesto nessuna garanzia, fideiussione, sulla realizzazione della rotonda, quindi non possiamo intervenire in altro modo che sollecitandola continuamente, come stiamo facendo da mesi. Per quanto riguarda il centro commerciale, a giorni scriveremo alla Deda per sollecitare il pagamento degli arretrati di

IMU, che non sono stati corrisposti”. Sulla necessità di concludere la rotonda concorda la lista “Due Carrare per il futuro”, al governo del Comune nei precedenti due mandati. “Siamo impegnati per garantire l’ultimazione dei lavori – afferma il capogruppo Claudio Garbo – perché crediamo nella valenza di quest’opera. Ci manteniamo informati con Deda per sapere il loro punto di vista sulla questione. La conclusione della rotonda è un nostro preciso impegno”. F.S.


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Bovolenta 19 Il personaggio Ha dedicato la sua vita alla famiglia e ai sette figli

Il record di nonna Maria a quota 107 Grande festa con uno stuolo di parenti per l’anziana più longeva della nostra provincia di Cristina Lazzarin

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nche Bovolenta detiene un record di fa girava per il paese con la sua inseparabile longevità, che le settimane scorse ha bici da donna nera, fino a quando ha dovuto attirato l’attenzione di molti compaesani. smettere a causa di un problema alla vista. A fine settembre in paese si è festeggiato La memoria invece è perfetta e in occasione un compleanno molto speciale. Con i suoi della festa a lei dedicata ha accolto e salutato 107 anni Maria Badan è infatti la nonna più tutti con poche parole, come al suo solito, anziana della provincia di Padova e una delle ma con tanto affetto. Maria Badan, nativa più longeve del Veneto. Ha festeggiato il suo di Terrassa, sposata con Cesare Dalla Pietà compleanno da record, circondata da uno e rimasta vedova più quarant’anni fa, ha stuolo di parenti, nella casa di via Madonna, dedicato la sua vita alla famiglia e ha cresciuto dove vive da molti anni con la nuora Marisa ben sette figli tra difficoltà e sacrifici, assistendo il marito nel lavoro dei e due nipoti, Alessandro campi. Raccontano i e Sabrina. Una giornata Fino a qualche nipoti: “La sua grande serena trascorsa accanto anno fa girava ai suoi cari, a partire tutti i giorni con la fede l’ha aiutata ad dalla sorella Filomena, sua inconfondibile affrontare le difficoltà in lunghi anni difficili e per tutti Mena, di 96 bicicletta nera tanti sono i ricordi che anni, le quattro figlie Antonia, Emilia, Gabriella e Agnese, e uno l’accompagnano, in particolare quelli legati ai stuolo di nipoti. Tutti insieme per un grande figli che non ci sono più da tempo: Lidia, Sante e Bruno. E’ sempre stata una grande lavoratrice abbraccio alla nonna record. Sono state ben quattro le generazioni e una persona umile, che ha saputo affrontare riunite sotto lo stesso tetto, visto che nonna le difficoltà della vita con determinazione e Maria è anche trisavola. Fino a qualche anno tanta fede. E’ una donna di poche parole e non

Maria Badan il giorno del suo compleanno nella foto ricordo con i parenti e il sindaco Anna Pittarello

ama grandi festeggiamenti. Abbiamo brindato ai suoi 107 anni con qualche pasticcino e alcuni regali. Molti di noi l’hanno salutata con “ci vediamo l’anno prossimo”, una formula diventata ormai di buon auspicio. Da diversi anni infatti ci salutiamo sempre queste parole e continuiamo a farlo visto che hanno portato fortuna”. A portare gli auguri e un bel mazzo di fiori a nome di tutto il paese ci hanno pensato la sindaco Anna Pittarello e il suo vice Mauro Tassinato. A chi le chiede il segreto della longevità nonna Maria lascia che a rispondere siano i suoi cari con una battuta scherzosa: “Ha sempre il rosario in mano, non fa che

pregare!”. “Scherzi a parte - aggiungono i parenti - la sua fede l’ha sostenuta in questa lunga vita di lavoro e di sacrifici. Le auguriamo di restare con noi ancora a lungo”. Restando in tema di centenari aveva i natali a Bovolenta anche un altro nonno record, il conselvano Guerrino Botton, arrivato a festeggiare nell’estate 2013 i 106 anni circondato da oltre trecento persone tra parenti e amici. Si spense qualche mese dopo. Classe 1907, contadino per una vita, Guerrino “Nino” Botton nonostante non riuscisse più a muoversi, aveva conservato la presenza di spirito ed il gusto per la battuta.

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Servizio. Alla elementare “Radice”

DOPOSCUOLA PER TRE POMERIGGI

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’ partito il 6 ottobre scorso il servizio di doposcuola scolastico che da quest’anno è rivolto anche ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado e non solo alla scuola primaria. Promosso dall’assessorato alla cultura del comune in collaborazione con la Cooperativa Aura di Tribano, il servizio si svolge presso la scuola elementare “Lombardo Radice” per tre pomeriggi a settimana: il martedì, mercoledì e giovedì dalle 13.10 alle 17.10. Il servizio prevede l’assistenza mensa, le attività di gioco e di laboratorio prima dello studio, e infine lo studio assistito. Si educa all’autonomia e alla responsabilità, cercando di far acquisire ai bambini capacità e metodo di studio con attività di approfondimento e di ripasso, coordinate da educatori. Gli educatori sono sempre disponibili, al termine delle attività pomeridiane a colloqui con i genitori sull’attività svolta e sulle problematiche emerse. Inoltre sono previsti incontri di coordinamento fra educatori ed insegnanti delle scuole frequentate dai ragazzi. La Cooperativa Sociale Aura opera dal 2001 nel settore sociale ed educativo occupandosi di varie attività rivolte ai minori e all’infanzia. La cooperativa curerà il servizio secondo una progettualità attenta e professionale, mediante l’impiego di educatori preparati e costantemente aggiornati. C.L.


20 Cartura Gestione in forma associata dei servizi Con Due Carrare e San pietro Viminario

Convenzioni a tre, si decide

Viaggio per i soci della Bcc Annia

A LONDRA NEL CUORE DELLA CITY E DELLA STORIA

Due Carrare non vuole la fusione, per ora l’unico accordo riguarda la polizia municipale, saranno settimane decisive di Francesco Sturaro

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prossimi giorni saranno decisivi per conoscere il futuro delle convenzioni per la gestione associata delle funzioni amministrative, stipulate nei mesi scorsi dai comuni di Cartura, San Pietro Viminario e Due Carrare (che nel frattempo ha cambiato amministrazione). I sindaci delle tre municipalità si sono incontrati due volte nel corso dell’estate per fare il punto della situazione della collaborazione tra i tre enti, collaborazione che ad oggi è ancora sulla carta. A parte la funzione di polizia locale, già attivata, la gestione associata delle altre funzioni amministrative non è, infatti, mai partita. “Su espressa richiesta dell’allora sindaco di Due Carrare, Sergio Vason, tra i tre comuni avevamo stipulato una convenzione omnibus molto leggera – spiega il primo cittadino di Cartura, Massimo Zanardo – che doveva essere messa in atto tramite specifici decreti attuativi, che ad oggi non sono mai stati fatti”. Negli incontri estivi intercorsi tra gli amministratori delle tre municipalità, le posizioni delle parti sonno apparse distanti. I tre sindaci non hanno ancora trovato un’intesa per la prosecuzione della collaborazione tra gli enti. Da una parte Cartura e San Pietro Viminario vedono le convenzioni stipulate come una tappa per arrivare ad una collaborazione più strutturata, sfociante nell’unione o nella fusione tra i comuni. Due Carrare, che essendo un comune al di sopra dei 5 mila abitanti non ha l’obbligo di gestire in forma associata le funzioni amministrative, intende proseguire con le convenzioni, senza approdare al passaggio successivo, rappresentato dall’unione

Il municipio di Cartura: si decide sulle convenzioni con due Comuni o dalla fusione. “La situazione è tutta in divenire – commenta il sindaco di Due Carrare, Davide Moro – la nostra posizione sulla questione è sempre stata chiara: niente convenzioni in previsione di una fusione. Inoltre, le convenzioni vanno bene, se portano risparmio ed efficienza”. Nell’eventualità le parti non trovassero un accordo sul prosieguo della collaborazione, si potrebbe giungere ad una risoluzione consensuale delle convenzioni. Se ciò accadesse Cartura e San Pietro Viminario, avendo l’obbligo di gestire in forma associata le funzioni amministrative, in quanto comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, dovrebbero cercare altre forme di collaborazione. “Auspico che questa impasse con il Comune di Due Carrare venga risolto in un modo o

nell’altro – dichiara il sindaco Zanardo – abbiamo preso atto che abbiamo visioni diverse sia sull’ambito territoriale sia sulle modalità della collaborazione. Mentre Due Cararre è ferma sulle convenzioni, noi abbiamo sempre detto che le convenzioni sono il primo passo che deve sfociare in una collaborazione più strutturata: unione o fusione. Nel frattempo Cartura e San Pietro Viminario si stanno guardando attorno. Stiamo valutando due ipotesi, nel caso la convenzione omnibus con Due Carrare venga sciolta. La prima è di proseguire da soli, Cartura e San Pietro Viminario, con un progetto di fusione, che segua tutte le tempistiche necessarie, senza accelerazioni. La seconda ipotesi al vaglio guada all’Unione dei Comuni del Conselvano, attualmente formata da Conselve e Terrassa Padovana”.

na trentina di soci della Banca Annia, sorta dalla fusione nel 2013 della Bcc di Cartura con la Bcc del Polesine, ha partecipato il mese scorso al viaggio a Londra, organizzato dall’istituto bancario. Raggiunta la capitale del Regno Unito in aereo, con partenza dall’aeroporto di Venezia, la comitiva, accompagnata dal presidente Mario Sarti, ha visitato i luoghi più caratteristici e turistici della metropoli londinese. Nel loro soggiorno in terra inglese, i viaggiatori hanno, infatti, potuto ammirare, con l’ausilio delle guide turistiche messe a loro disposizione, le mete più famose di Londra: Buckingham Palace, residenza della famiglia reale, Piccadilly Circus, Trafalgar Square, l’Abbazia di Westminster, monumento dell’architettura gotica inglese, la Cattedrale di Saint Paul, sede del vescovo di Londra e teatro di celebri matrimoni reali del passato, il British Museum, che oggi custodisce una delle collezioni più prestigiose al mondo, che comprende i tesori più belli del pianeta (reperti e manufatti dalla preistoria ai giorni d’oggi), la Torre di Londra dove sono custoditi i gioielli della corona, il Tamigi che attraversa la città e la City, il cuore economico e finanziario della capitale. Nella loro esperienza londinese i soci hanno anche avuto l’opportunità di prendere parte ad un banchetto medievale: un tuffo nella storia, al tempo di Enrico VIII, accompagnati da musica e animazioni di figuranti in costume d’epoca. F.S.

Nuova scuola primaria A fine ottobre l’esito di gara per progetto e costruzione

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breve si saprà se la nuova scuola primaria verrà finalmente realizzata. Il 21 ottobre sarà reso noto l’esito del bando di gara per la progettazione e la costruzione dell’edificio scolastico, indetto dalla Provincia di Padova, per conto del Comune di Cartura. Il costo dell’opera ammonta a circa 2 milioni e 600 mila euro. La spesa verrebbe sostenuta con 1.500.000 euro di finanziamento regionale, 260 mila euro di fondi propri del Comune, mentre la quota restante sarebbe a carico dell’aggiudicatario dell’appalto, che in permuta riceverebbe quattro immobili di proprietà comunale. La ditta vincitrice del bando si accollerebbe, quindi, l’onere della progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera, nonché della realizzazione dell’edificio scolastico. Come detto, in contropartita, l’assegnatario dell’appalto riceverebbe quattro beni immobili comunali:

un terreno edificabile in viale dei Giardini della superficie di 2.020 metri quadri; l’area di 2.792 metri quadri su cui sorge la scuola media e lo stesso plesso scolastico (le classi delle medie verrebbero trasferite nell’attuale scuola primaria, che a sua volta andrebbe ad occupare il plesso costruito ex novo); un’area edificabile (600 metri quadri) di vicolo Tiepolo e il fabbricato residenziale in disuso che vi sorge e, per finire, l’area edificabile, sempre in vicolo Tiepolo, di 1.418 metri quadri, con annesso il fabbricato degli ex spogliatoi in uso alle associazioni comunali. In caso non partecipasse alcuna ditta al bando, il Comune, oltre a perdere il contributo regionale, in quanto vincolato da scadenza, sarebbe costretto a cercare nuovi fondi per finanziare la costruzione della scuola. “La speranza è che il bando vada a buon fine e che ci siano ditte interessate a parteciparvi – commenta il sindaco

Massimo Zanardo – perché abbiamo in ballo 1.500.000 euro di contributo pubblico, che altrimenti verrebbe perso. Se la gara andrà a buon fine giungeremo alla conclusione di un percorso intrapreso diversi anni fa. Riuscire a costruire la nuova scuola primaria sarebbe un risultato storico per il nostro Comune, viste anche le condizioni economiche attuali e i problemi avuti con il Pip di Cagnola (causa trentennale conclusasi con sentenza del 2013 che ha stabilito il pagamento da parte del Comune di un’indennità di 547 mila euro al proprietario di uno dei terreni espropriati per realizzarvi la zona artigianale ndr). In questo caso avremo un plesso scolastico completamente nuovo, realizzato senza mutuo. Abbiamo bisogno di scuole adeguate – conclude Zanardo – la realizzazione del nuovo edificio scolastico andrebbe a migliorare l’offerta formativa e la sicurezza delle nostre scuole”. F.S.

Arriva il doposcuola alla Primaria di Cartura

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Agna 23 Volontariato Avranno il compito di verificare che tutto fili liscio fra i ragazzi prima e dopo scuola

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Sorveglianti nello scuolabus Intanto la protezione civile è stata in Cadore per il monitoraggio della frana di Cancia a Borca di Cristina Lazzarin

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’amministrazione comune avvisa che sta arruolando volontari civici per tenere a bada i ragazzini troppo vivaci sullo scuolabus e dare assistenza agli autisti comunali, nonchè per agevolare gli attraversamenti pedonali davanti alle scuole. Il servizio è attivo dal 2013 e rientra nel progetto “scuole sicure”, promosso al tempo dall’assessorato alla sicurezza del comune di Agna. Il servizio è a titolo gratuito, con idonea copertura assicurativa e con fornitura di vestiario e DPI da parte dell’amministrazione comunale. “Nel 2013 abbiamo deciso di potenziare la sorveglianza –ricorda il sindaco Gianluca Piva già nel 2013 assessore alla sicurezza – a seguito di qualche spiacevole episodio accaduto negli scuolabus. Quest’anno abbiamo già un paio di nuovi iscritti, ma c’è spazio anche per altri volontari che vogliano mettersi a disposizione per le nostre scuole. Per informazioni o adesioni telefonare al 348.8827378, risponderò io stesso”. Sempre nel campo del volontariato

continua l’impegno del gruppo comunale di protezione civile di Agna, che dal 29 agosto al 5 settembre scorso è stato impegnato a Borca di Cadore, per il servizio di monitoraggio della frana di Cancia, nella frazione di Borca di Cadore, a circa 15 chilometri da Cortina. La frana è sotto osservazione da tempo per la sua potenziale pericolosità, e dopo i tragici fatti del 2009 costati la vita a due persone. Nella notte tra il 17 e il 18 luglio del 2009, infatti, sotto una pioggia torrenziale, una impressionante colata di detriti si staccò dal versante sudoccidentale del monte Antelao, che sovrasta l’abitato di Cancia, provocando il collasso e il crollo della vasca di contenimento e uccidendo due persone: un’anziana madre e il figlio furono sorpresi nel sonno all’interno della loro abitazione. Da allora la protezione civile Regionale, in collaborazione con il Comune di Borca, organizzano un monitoraggio costante sul punto di origine della frana, in modo da poter attivare i procedimenti di allarme e l’eventuale evacuazione se necessaria. Anche

Il comune “arruola” volontari civici per lo scuolabus il 23 luglio scorso, infatti, un forte temporale si è abbattuto sul canalone di Salvella, l’area alle pendici dell’Antelao. Da lì si vedevano nitidamente sei cascate di acqua scendere come fiumi in piena. La macchina del pronto intervento si era messa subito in moto: sul posto i vigili del fuoco (in particolare i volontari di Vodo e Borca), personale Anas e le forze dell’ordine, che già pochi minuti dopo l’allarme aveva provveduto alla chiusura a titolo precauzionale della statale 51 di Alemagna. Chiusura rimasta in vigore circa un’ora. I volontari di Agna impegnati nel monitoraggio sono stati quattro con a capo-squadra Francesco Moscardo e sono stati: Attilio Melato, Lauro Baretta e anche il

sindaco Gianluca Piva che era già andato in veste di volontario dal 2010. “Con alcuni forti temporali dello scorso luglio – spiega il coordinatore del gruppo Roberto Forin– la frana e ritornata a muoversi, riportando la memoria al tragico 2009 in cui persero la vita due persone sotto una colata di fango e ghiaia. Il nostro compito è stato quello di monitorare l’area della frana e nel caso di smottamenti, avvisare le autorità locali per l’attivazione della procedura di emergenza e nel caso di chiusura della statale Alemagna.” All’inizio della settimana di servizio c’è stato un simpatico scambio di pubblicazioni e prodotti tipici.

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randi speranze tra giocatori e dirigenti della squadra Virtus Agna che quest’anno è iscritta al campionato di seconda categoria FIGC. E’ lo stesso giovane allenatore Davide Albertin a presentarci la lista dei giocatori: Matteo Baldon, Andrea Bardelle, Matteo Breda, Andrea Brunello, Marco Bussolo, Matteo Cecconello, Andrea Conselvan, Andrea Delon, Fabio Furlan, Marco Goffo, Luca Grande, Sonny Guzzon, Nicolò Manfrin, Luca Massaretto, Riccardo Marangon, Luca Marcato, Valentino Marchioro, Marco Martinengo, Elia Mazzuccato, Pasqualin Samuele, Matteo Renesto, Alessio Ronca, Nicolò Santin, Mattia Scapolo, Niccolò Vanin, Dario Veronese, Eros Verrato, Mattia Zanardo. I dirigenti per la stagione appena iniziata saranno: Antonello Campaci (presidente), Giulio Piatto (Vicepresidente), Osvaldo Piatto (direttore generale), Carlo Vedovetto (direttore sportivo), Marino Bardelle (consigliere), Fosco Maneo (consigliere), Eugenio Toffano (consigliere), Guido Pinato (consigliere), Marco Bussolo (consigliere), Diego Schiorlin (consigliere), Davide Pinato (segretario). C.L.

LE OCCASIONI DEL MESE

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ove tocca tutto si tramuta in oro. Pierangelo Bressan, uno degli imprenditori veneti più conosciuti, a capo di Prisma2, una big del settore dell’abbigliamento, sta portando il brand Garmont, calzature outdoor di grandissima qualità, non solo ai fasti di un tempo ma a farne il leader del settore, un polo calzaturiero di rilevanza mondiale. In poco più di un anno dopo aver rilevato l’azienda da una situazione assai critica ha già fatto registrato un consistente + 20% nel fatturato, ritrovando un mercato, quello americano, che in pratica era stato depauperato, tornando ad essere la calzatura da montagna per eccellenza anche in Italia e in molti paesi europei. “Chiuderemo l’anno portando il giro d’affari da 9 a 11 milioni di euro”, dice Pierangelo Bressan, “ con una crescita attorno al 20% frutto di un grande lavoro svolto negli Stati Uniti. In un paese in cui la tecnologia viene prima di qualsiasi altra cosa non potevano non essere apprezzate le nostre calzature. L’apertura di una sede in New Hampshire affidata a Bill Dodge, un grande esperto del settore, si è rivelata importante. Siamo riusciti a fornire tutte le richieste e la domanda è sempre crescente. Puntiamo sul lancio di nuoivi prodotti e sui cavalli di battaglia storici come il Dragontail Mnt Gtx, scarpa polivalente ideale per

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A fianco Pierangelo Bressan l’avvicinamento tecnico e uscite di biking leggero. La costruzione della tomaia avvolge e sostiene il piede, l’allacciatura estesa fino in punta offre una calzata personalizzata mentre il sistema di blocco tallone racchiude ottimamente il tallone per prevenire vesciche. Una fodera in Gore-Tex impermerabile e traspirante, l’inserto tallone per maggiore ammortizzazione, l’intersuola in microporosa a due densità per maggior comfort e stabilità nella camminata e la suola Vibram per un grip eccellente sono solo alcuni degli accorgimenti che da sempre hanno fatto la fortuna e la potenzialità di Garmont. “ L’azienda di Volpago del Montello punterà anche sulle calzature da passeggiata sportiva con un appeal traversale che possono essere indossate da tutti anche nella quotidianità. “Non vogliamo”, conclude Bressan, “ far concorrenza ai grandi brand del settore lifestyle ma punteremo sulla duplice opportunità che esse offrono, scarpe da passeggio ma anche e, soprattutto, da passeggio in montagna”. Da pochissimo Veneto Sviluppo ha deciso di investire nel capitale sociale di Garmont International volendo acquisire il 25% del capitale sociale cosa che, afferma Bressan, offre una grande opportunità a supporto della crescita oltre che di immagine G.N.

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24 1 Cultura provinciale Al Museo interattivo della Medicina La mostra fino al 31 gennaio su iniziativa dell’Archivio di Stato

Le frodi alimentari nella storia

IL 5 DICEMBRE

Commerci, traffici e intrighi ricostruiti con i documenti d’epoca nella Padova di un tempo di Laura Organte

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a storia di una città è fatta di grandi eventi, di personaggi che hanno segnato il corso degli eventi, ma anche della quotidianità dei cittadini, delle abitudini di ogni giorno, del lento modificarsi dei modi di vivere che si riflettono nel volto di palazzi, piazze, chiese. Nell’anno dell’Expo, e nell’ambito delle attività collaterali organizzate dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Padova si racconta attraverso il cibo, per scoprire come mangiavano i padovani del passato, dove andavano a fare spese, quali leggi regolavano il mercato alimentare. Nelle sale del MUSME - Museo della medicina di via San Francesco a Padova, fresco di inaugurazione, sarà in esposizione fino al 31 gennaio la mostra documentaria “Il cibo, i luoghi e le frodi alimentari nella Padova del Settecento”, realizzata dall’Archivio di Stato di Padova, con il supporto della Fondazione MUSME e di altre realtà istituzionali della città e della Provincia. Il percorso, curato dalla direttrice dell’Archivio di Stato di Padova, dottoressa

TEATRO E MUSICA

Renzo Arbore Francesca Fantini D’Onofrio, e scandito in tre nuclei tematici - il cibo, i luoghi, le frodi - fotografa la città attraverso i luoghi destinati al commercio e al consumo di cibo che rendevano vivo il centro storico di Padova e ricostruisce le consuetudini dei padovani legate a questo aspetto. Una quarantina tra disegni, mappe e documenti della Padova settecentesca portati alla luce dagli scaffali dell’Archivio di Stato cittadino. Si tratta di materiale estratto dagli archivi delle Corporazioni di Arti e mestieri, dei monasteri benedettini di Praglia e di Santa Giustina, dell’antico Ospedale di San Francesco, che ospita oggi il Musme, e dell’Ufficio di Sanità di Padova. Molte le curiosità che aspettano il visitatore, che riscoprirà una città brulicante di vita e molto attenta alla salute e agli interessi pubblici,tutelati attraverso una serie di rigide regole, alcune delle quali, come quella di non far circolare liberamente i maiali per le strade cittadine, suscitano oggi un sorriso. Eppure non tutto è cambiato: la mappa a cura di Laura Organte

DOPPIETTA DI CONCERTI PER NEK Doppietta di concerti a Padova per Nek: l’artista di Sassuolo sarà al Teatro Geox il 14 novembre e il 4 dicembre. Forte dell’enorme successo del singolo “Fatti Avanti Amore”, al secondo posto nella categoria Big” al Festival di Sanremo, dove l’artista ha vinto anche il premio Miglior Esibizione Cover con la sua incredibile interpretazione di “Se Telefonando” di Mina, Filippo Neviani in arte NEK porterà dal vivo i nuovi brani del suo ultimo lavoro discografico, oltre alle grandi canzoni che hanno segnato la sua brillante carriera, dal debutto ad oggi.

NON SOLO GOLDONI Torna per le decima edizione la rassegna di Teatro Veneto presso il Piccolo Teatro di via Asolo (zona Paltana): cinque gli appuntamenti con alcune tra le migliori compagnie della nostra regione. Non solo Goldoni (I Rusteghi, La Locandiera, La Cameriera brillante), ma anche Giacinto Gallina (Le baruffe in famegia) e Tonino Micheluzzi (Si salvi chi può) sono gli autori degli spettacoli che saranno proposti. Anche per questa stagione dunque un’offerta interessante e da raccomandare a chi vuole gustarsi dele spassose commedie “alla veneta”. Per il programma: www.piccolo-padova.it.

A DICEMBRE ROMEO E GIULIETTA Per chi se lo fosse perso, arriva a Padova sul palco del teatro Geox dal 18 al 20 dicembre il musical Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo, che ha debuttato ad ottobre 2013 all’Arena di Verona. L’ultima produzione targata Zard è già stata consacrata da pubblico e critica come la nuova opera dei record: 45 artisti, un palco di 550mq, 23 cambi scena, oltre 270 costumi, 40 tecnici impiegati ogni sera dietro le quinte, 15 persone di produzione, 6 specialisti della comunicazione, 122 facchini, 1.432 ore e 13 bilici necessari per lo smontaggio ed il trasporto delle imponenti scenografie.

Renzo Arbore al Gran Teatro Geox

con la sua Orchestra

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Una delle mappe esposte al Musme fino a fine gennaio dei luoghi del commercio del cibo a Padova rivela abitudini millenarie, sorprendentemente uguali a quelle odierne. Oggi come ieri la tradizione del mercato nelle piazze della Frutta e delle Erbe, per non parlare del Palazzo della Ragione, che ancora oggi

ospita, sotto al Salone, le prelibatezze della gastronomia locale e nazionale. Solo il Prato della Valle ha cambiato funzione: un tempo il gioiello patavino era destinato al mercato del bestiame, come testimonia la presenza del Foro Boario.

enzo Arbore è sicuramente lo showman italiano più conosciuto nel mondo: gira ininterrottamente con la sua Orchestra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. Il 5 dicembre prossimo il tour lo porterà a Padova, al Teatro Geox: “Più che un concerto – ricorda Arbore – sarà una grande festa. Ho deciso di portare ai miei amici e a tutti gli appassionati il mio augurio di un buon 2016 perché, come diceva il mio caro amico Lucio Dalla, l’anno che verrà non sarà come tutti gli altri. Almeno per me. Per questo ho deciso, insieme all’Orchestra Italiana, di regalare e di regalarci – aggiunge l’artista – un piccolo grande evento che ripercorrerà in un certo senso la mia carriera non solo musicale, ma legata anche alla tv, alla radio, al cinema”. L.O.

Gli spettacoli Dieci appuntamenti al Piccolo Teatro don Bosco a Padova

Teatro per i ragazzi, torna il festival più antico d’Italia È

giunto alla 34 edizione il Festival Nazionale Teatro per i Ragazzi “G. Calendoli”, il più antico d’Italia nel suo genere, con la prestigiosa direzione artistica di Paolo Poli. In cartellone dieci spettacoli in scena i sabati pomeriggio, le domeniche mattina e le domeniche pomeriggio di ottobre e novembre presso il Piccolo Teatro Don Bosco, diversi gli uni dagli altri nel genere, nella forma, nel linguaggio, accomunati, però, dalla stessa peculiarità: di essere sempre tra i migliori proposti in Italia. Accanto agli spettacoli, il Festival promuove diversi Premi: il Premio Padova - Amici di Emanuele Luzzati, per lo spettacolo vincitore del Festival; il premio Rosa d’Oro, in ricordo di Rosetta Calendoli, per lo spettacolo più votato dai ragazzi e il Premio Tesserine d’Oro, riservato ai piccoli spettatori. Al termine del Festival, lo spettacolo vincitore viene premiato con un’opera di Emanuele Luzzati. Si tratta di un importante riconoscimento ormai tra i più prestigiosi in Italia. Nella stessa occasione sarà assegnato anche il “Premio Rosa d’oro”, istituito da Giovanni Calendoli per onorare la memoria della moglie Rosetta e per inviare un messaggio positivo ai genitori che portano i figli a teatro. Collegato al Festival c’è anche il concorso “Tesserine d’oro - disegnare il Teatro e scrivere il teatro”. Per vincere la Tesserina d’Oro i piccoli spettatori dovranno presentare uno o più disegni, o poesie, o pensieri, o storie ispirati ad uno o più spettacoli visti al Festival in corso. Nei mesi successivi, alla chiusura della manifestazione, una Giuria stabilisce quali siano i dieci migliori tra disegni e scritti e ai loro autori si assegna la Tesserina d’ ro. Uno dei disegni viene scelto per divenire il simbolo grafico del Festival successivo e verrà riprodotto sui manifesti. Per il 2015 ci sarà una novità: la tesserina Laura, nata per ricordare nel modo migliore una fedele frequentatrice del festival. Come per la scorsa edizione, la direzione artistica è stata affidata a Paolo Poli, con la supervisione di Micaela Grasso, Segretario Generale dell’Istituto organizzatore. Per informazioni e per il programma degli spettacoli: www. teatroragazzi.com. L.O.

Sopra “Al lupo al lupo, la vera storia del tre porcellini” In basso “Roclò, il circo degli oggetti aabbandonati”


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Sport 27 Sport provinciale 2 L’intervista Fabio Mazzucco, giovane promessa del ciclismo padovano, racconta la sua avventura

“La fuga è il momento più bello” di Walter Lotto

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a vecchia bici “ Berma” conservata in soffitta, a testimonianza dell’attività giovanile di papà Simone Mazzucco, ora presidente del Gs cicloamatori di Conselve, emana un fascino particolare, contagioso, questo e i lunghi pomeriggi passati sul divano di casa a guardare il giro in tv, sono le scintille di passione che hanno acceso nei tre figli di Simone lo spirito di emulazione, la voglia di ciclismo. Comincia Claudio classe 96, buone doti da scalatore che dopo un anno da Juniores chiude l’attività. Nel 2006 irrompe Fabio, e si capisce subito che sta nascendo una stella, nel suo primo anno di attività vince 16 delle 17 corse in programma, una caduta gli preclude l’en plain. Negli anni successivi nei Giovanissimi forma con il compagno Ivan Berto un binomio che mette a segno vittorie a grappoli, Fabio si incarica di provocare la selezione e quando non riesce a staccare tutti ci pensa Berto a giustiziare gli avversari con potenti volate. Alla Cartura Nalin, dove nel frattempo anche Stefano terzo rampollo di famiglia Mazzucco ha cominciato l’attività, gongolano ma sono gelati quando Fabio comunica che passerà esordiente tra le fila della Santangiolese. Il secondo anno firma 6 vittorie rigorosamente per distacco, 4 secondi posti tra cui quello a Borgo Valsugana nella coppa di sera, sorella minore della coppa d’oro. Altro cambio di maglia al passaggio tra gli allievi dove Fabio indossa la storica livrea veneziana della Mirano con il fratello Stefano, e arriva la conferma delle sue doti: 8 vittorie complessive e prestazioni eccellenti non solo quando la strada si inerpica, ma anche a cronometro con il secondo posto ai tricolori di Cavarzere a squadre il terzo nella crono individuale sempre valevole per il titolo italiano e il campionato regionale vinto in pista

sull’inseguimento, Marino Bettuolo suo attuale diesse dice di lui: “in 38 anni di attività mai ho avuto un talento così puro, ha doti di passista scalatore enormi, quando attacca è uno spettacolo e se prende 50 metri di vantaggio lo rivedono al traguardo, oltre a questo è umile gentile ed educato, se saprà tenere queste doti ci troviamo di fronte un ragazzo che farà parlare di se anche in futuro ne sono certo”.  Abbiamo incontrato l’atleta nella sua casa di Conselve attorniato dai fratelli, papà Simone e mamma Tiziana. Fabio le tue vittorie hanno sempre il marchio dell’impresa, cosa senti durante le tue fughe che sensazioni hai? “E’ talmente alta la concentrazione sullo sforzo che non recepisco altro che il dover dare tutto per arrivare, poi a pochi metri dalla meta quando mi giro e vedo il vuoto allora sono pervaso da grande felicità e mi godo il calore della gente, le braccia al cielo bellissimo”.  Si dice di te che vinci tanto ma negli appuntamenti importanti qualvolta ti fai tradire dalla pressione. “Fesserie, c’è sempre un motivo per quello che succede, ai regionali di Monselice sono arrivato stanco perché durante la settimana avevo lavorato duramente in pista, agli italiani di Boario senza un banale errore di valutazione sarei andato a podio, e poi a mio favore depongono i risultati ottenuti in pista e agli italiani di crono”.  Hai appena corso l’attesissima coppa d’oro vinta dal lombardo Bagioli, in molti ti pronosticavano come è andata? “Era un appuntamento a cui tenevo tanto, purtroppo a causa di un attacco febbrile nei giorni scorsi non ho potuto alle-

narmi a dovere e in corsa non ho avuto la forza di resistere alla selezione finale imposta dai migliori sono davvero dispiaciuto, di questa corsa tengo vivo il ricordo dello scorso anno quando attaccai a fondo, rimasi solo ma mi ripresero poco prima dell’ultimo chilometro poi fui ottavo in volata”.  Ecco la volata, dicono che sia il tuo punto debole che ne pensi? “Di solito do tutto per fare selezione e arrivo nelle volate stanco, sono consapevole che non vincerò mai uno sprint di gruppo compatto, ma dopo certe corse dure posso dire la mia,per la conferma basta andare a vedere gli ultimi ordini d’arrivo delle corse a cui ho partecipato e che si sono risolte in volata, dove ho fatto un terzo e un quarto posto”.  La prossima stagione sarai Juniores hai scelto la squadra? “Correrò con la Rinascita Ormelle Borgo Mulino, ho avuto tantissime richieste, e colgo questa occasione per ringraziare tutti coloro che si sono interessati a me, ho scelto il team trevigiano perché mi ha proposto un avvicinamento alla prossima stagione che mi consente di aver tempo anche per gli studi, sono al terzo anno di tecnico manutentore al Bernardi e ci tengo molto a fare bene”. Sedici anni compiuti ad aprile, un giovanotto dai modi garbati, idee chiare, che quando mette il numero sulla schiena diventa feroce e determinato, questo il ritratto di Fabio Mazzucco, che con Davide Boscaro re delle volate (costretto al ritiro per una guaio meccanico alla coppa d’oro) rappresenta in questo momento il meglio del movimento allievi del ciclismo padovano.

Fabio Mazzucco taglia il traguardo

CAMPIONATO SBANDIERATORI. Vinta la Tenzone Aurea

MONTAGNANA REGINA DELLA BANDIERA

ASD HERA organizza: dal 14 settembre corsi di

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’ ancora Montagnana la regina incontrastata dalla bandiera italiana. I musici e sbandieratori del gruppo Città Murata di Montagnana si sono infatti aggiudicati l’edizione numero 35 della Tenzone Aurea, il massimo campionato nazionale riservato a sbandieratori e musici di tutta Italia. Dopo il quinto posto dell’anno scorso, dunque, per gli atleti montagnanesi è arrivata pronta la rivincita. La Tenzone si è tenuta a metà settembre nel palasport di Ferrara (il meteo avverso ha dirottato qui la manifestazione, inizialmente prevista e disputata in Piazza Municipale) e ha visto Città Murata primeggiare davanti al Palio del Niballo di Faenza e al Palio di Ferrara, rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. La squadra montagnanese è riuscita ad ottenere il punteggio massimo della combinata grazie al secondo posto nella piccola squadra (dietro a Faenza), al primo nella grande squadra, al quarto nella gara dei musici (vinta da Ascoli Piceno), e ancora al bronzo ottenuto nel singolo tradi-

zionale con Francesco Cirelli e con il settimo posto nella coppia, che ha visto gareggiare il duo Govoni-Cirelli. Per la Città Murata è l’ottavo titolo di campione nazionale: l’ultimo era arrivato nel 2009 ed aveva chiuso un ciclo di quattro trionfi di fila. Ora la speranza è se ne sia aperto un altro ancor più felice. Il successo al massimo campionato nazionale era peraltro stato “annunciato” dal dominio dei rossoneri al Palio dei 10 Comuni. Il gruppo dei musici e sbandieratori Città Murata di Montagnana ha dominato la kermesse, ottenendo il primo posto in tutte le categorie. Nei singoli il podio è andato ad Alberto Girlanda (Città Murata) seguito da Francesco Cirelli (ancora Città Murata Nella coppia, il duo Cirelli-Govoni (Città Murata) ha ottenuto il primo posto, mentre nella piccola squadra dietro alla compagine montagnanese si sono classificati i gruppi di Saletto e Santa Margherita d’Adige. Città Murata ha quindi primeggiato nella grande squadra e anche nella categoria dei musici e nella combinata. Nicola Cesaro

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Infrastrutture La Regione non crede più nello strumento del project financing

Il Veneto volta pagina e dice addio alla stagione delle grandi opere Il governo blocca il progetto dell’autostrada Orte – Mestre. Restano come priorità la Pedemontana e la Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Tantissime le opere incompiute o in ritardo. Nel territorio regionale sono salite da 25 del 2013 a 34 nel 2015 di Alessandro Abbadir

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randi opere addio o almeno arrivederci. Sembra aprirsi una nuova stagione per il Veneto, con l’accantonamento di uno strumento essenziale realizzare le grandi infrastrutture, e cioè il project financing. Il presidente Luca Zaia ha detto in più di una occasione nel corso di questi primi mesi del suo secondo mandato, che ora la priorità è quella di evitare ulteriore consumo del suolo per evitare dissesti idrogeologici. Ma in questi anni le grandi opere hanno coinvolto tantissimi privati e ora dire arrivederci a loro, significherebbe pagare penali salatissime per centinaia di milioni di euro. Questo soprattutto per progetti per i quali, la Regione ha già dichiarato l’interesse pubblico. Per questo la Regione stessa è intenzionata ad approvare nuove norme sui lavori, introducendo la possibilità di far decadere il pubblico interesse con l’effetto, in caso di rinuncia, di limitare le richieste di danni. Nell’elenco delle opere ormai non più viste come una priorità figurano infrastrutture come il raccordo anulare di Padova, la “Via del Mare” tra Jesolo e l’autostrada A4, la terza corsia Venezia - Trieste. La stagione del project financing si accantona anche a causa delle tante voragini nei bilanci che

ha provocato anche a livello nazionale , buchi che poi le regioni o lo stato devono puntualmente ripianare. Insomma con le regole attuali come al solito si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite . Ma non è solo la Regione a “raffreddare” l’entusiasmo per le grandi infrastrutture. Un no definitivo è arrivato infatti dal governo con il vicepremier Graziano Delrio alla autostrada Orte- Mestre. L’autostrada Orte-Mestre non è più una priorità per il governo Renzi che

La soppressione di passaggi a livello lungo la linea Mestre-Castelfranco va a rilento non inserirà l’opera nella Legge di Stabilità 2016. Sono state gelate così le aspettative del gruppo Bonsignore, convinto di aver trovato una corsia privilegiata a Palazzo Chigi dopo il via libera tecnico del Cipe che l’8 settembre scorso aveva inserito il project financing da 10 miliardi nelle liste degli interventi da far decollare. Dopo 12 anni di stop and go, ora pare si sia giunti all’epilogo e il giudizio del ministro Delrio è stato netto

e inequivocabile: nella lista delle priorità non c’è la Orte-Mestre, l’autostrada di 432 chilometri che il gruppo Bonsignore intendeva costruire con la defiscalizzazione concessa su base trentennale. I comitati ambientalisti dell’area del veneziano e in particolare quelli della Riviera del Brenta hanno esultato visto che di fatto lo stop affossa anche il progetto del mega polo direzionale di Veneto City a Roncoduro di Pianiga. I comitati però fanno una ulteriore richiesta. “Per togliere del tutto – spiega Mattia Donadel presidente del Comitato Opzione Zero – va cancellata dall’elenco delle opere prioritarie. Non vorremmo che fra qualche anno rispuntasse di nuovo”. Non tutti però sono contrari alla Orte Mestre. Per l’area di Chioggia infatti quest’opera insieme ad una linea ferroviaria potenziata, rappresentava un elemento di sviluppo per la città e il suo porto. Restano invece due le opere in Veneto che per il governo vanno completate: la Pedemontana e la Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Ma vediamo le grandi opere progettate o in cantiere nelle varie province del Veneto ancora da finire. Rispetto al 2013, da dati

ministeriali la nostra regione ha visto nel 2014 crescere le opere incompiute da 25 a 34. E di queste ben dodici interessano l’area veneziana per un valore economico di cantieri fermi che arriva a quasi 502 milioni e mezzo di euro. A far la parte del leone, in termini di importi economici, è il progetto della idrovia Padova-Venezia, 461 milioni di euro il suo valore, ma tutto è fermo ad ora in termini di cantieri senza una previsione di completamento. Fra le opere in ritardo ci sono cinque progetti relativi al Sfmr, il metrò regionale. Ad esempio la soppressione di passaggi a livello e la realizzazione di sottopassi lungo la linea Mestre-Castelfranco è incompiuta. Recentemente però l’assessore regionale alle infrastrutture Elisa de Berti qualche rassicurazione l’ha data in tema di opere pubbliche, subito dopo la presentazione del progetto di legge per la razionalizzazione delle spese regionali. La De Berti si è particolarmente concentrata sul finanziamento del progetto per la

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variante della Strada Statale 12 che interessa i comuni veronesi di Ca’ di David, Castel D’Azzano, Vigasio e Isola della Scala. “Quest’opera si farà - ha detto - e se governo e Anas faranno la loro parte come ci siamo impegnati a fare noi, il cantiere si aprirà come previsto nel 2018. Ci siamo presi qualche giorno per valutare appieno il costo del progetto definitivo che compete alla Regione e lo finanzieremo con il bilancio 2016, lo presenteremo all’Anas a fine 2016 e poi toccherà a loro il resto dell’istruttoria. Vigileremo che arrivi lo stanziamento reale dei 135 milioni di euro necessari’. Il quadro che emerge insomma è quello di una stagione che si chiude, quella delle opere faraoniche che si iniziavano forse senza ben sapere con quali fondi si sarebbero completate e in cui e i controlli e la trasparenza come nel caso Mose erano un optional. Le infrastrutture, di sicuro servono, ma vanno realizzate in un quadro legislativo e con una attenzione al rispetto del territorio che deve assolutamente cambiare.

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Il Veneto in primo piano 29 1 Deficit intrastrutturale I sostenitori del Basso Veneziano

Romea Commerciale, necessaria per lo sviluppo Gli amministratori di Chioggia e Cavarzere sono favorevoli all’opera che farebbe uscire il territorio dall’isolamento e consentirebbe di far ripartire l’economia di Ornella Jovane

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l Veneto aveva accolto con grande approvazione e ottimismo le parole del ministro Graziano Delrio che, in visita ai cantieri del Mose all’inizio dello scorso settembre, aveva definito interessante il progetto della Orte-Mestre. Parole che avevano acceso nuove speranze nell’animo del sindaco Giuseppe Casson, primo cittadino di Chioggia, che, fin dal suo insediamento, si è sempre battuto per sensibilizzare tutti i livelli istituzionali al problema dell’isolamento del territorio del Basso Veneziano che soffre da sempre di un grave isolamento. Condizione che necessariamente rende più difficile il processo di sviluppo dell’area, di per sè poco appettibile per via della mancanza, appunto, di collegamenti infrastruturali

IL CASO

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e relativi servizi. “Per rilanciare economia e lavoro - sostiene Casson - è fondamentale dotare di un’adeguata infrastrutturazione il territorio”. Tema che sta a cuore anche al collega di Cavarzere Henri Tommasi che, pur incoraggiando il potenziamento di assi di collegamento alternativi, come la ferrovia e i percorsi idrici, oltre alla messa in sicurezza delle reti viarie esistenti, sostiene la necessità di realizzare la Romea Commerciale. “Ritengo che quest’opera - afferma - sia vitale per il nostro territorio, per far decollare la nostra area artigianale e con essa tutto l’indotto”. “Non si tratta di essere un sostenitore della ce-

mentificazione selvaggia - precisa Tommasi - ma di guardare in modo disincantato la realtà. L’opera va sostenuta. Anche se naturalmente dev’essere realizzata con razionalità e riducendo quanto più possibile l’impatto ambientale, nel rispetto quindi delle peculiarità del territorio e delle sue risorse”. “Si può discutere sul tracciato, migliorarlo, confrontarsi sulla ubicazione del casello e dello svincolo, ma mi sembra evidente che è necessaria”. Di parere diverso il Movimento 5 Stelle cavarzerano che pur riconoscendo la necessità di far uscire dall’isolamento l’area del Basso Veneziano ritiene la Romea commerciale un’opera di grande impatto e di costi elevati.

E chiede, piuttosto, la messa in sicurezza e il potenziamento degli assi viari esistenti, la Statale 309 e la E45. E proprio la messa in sicurezza della Romea è il tema direttamente collegato al dibattito. Ed è il motivo che ha ispirato un’altra delle tante iniziative del Comitato per il superamento del deficit strutturale di Chioggia, che per il prossimo 24 ottobre ha organizzato alle 10,30 un corteo di bici, che da Val Da Rio si sposterà fino al centro commerciale Clodì a Chioggia, con lo scopo di attirare l’attenzione della politica sulla urgenza di rendere più sicura l’attuale Statale 309, classificata una delle strade più pericolose d’Italia.

Arriva una denuncia precisa dal comitato “Brenta sicuro”

“L’IDROVIA PADOVA VENEZIA? E’ NEI PIANI DEL BACINO ALPI ORIENTALI, PER IL 2024”

coppia il caso Idrovia Padova Venezia. Il completamento dell’opera che costerà 461 milioni di euro sembrava ben avviato ma potrebbe slittare per quanto riguarda i tempi. L’Idrovia è inserita nei piani del bacino Alpi Orientali, solo per il periodo 2022-202. Ma facciamo un passo indietro. L’Idrovia è stata definita dal presidente del Veneto Luca Zaia un’opera che prioritaria sia dal punto di vista trasportistico perché collega il porto di Venezia all’interporto di Padova, sia dal punto di vista della sicurezza idraulica perché

il grande canale fungerà da scolmatore per l’area del bacino del Bacchiglione nel vicentino e padovano. Ma la denuncia dei comitati è precisa. “Abbiamo scoperto - spiega per il comitato Brenta Sicuro il portavoce Marino Zamboni- che alle osservazioni dei comuni di Fossò e Campolongo (nel veneziano) è stato risposto che l’idrovia non è inserita nel piano di gestione del rischio alluvioni delle Alpi Orientali messo a punto dallo Stato, per il 2016 – 2018 ma lo sarà solo come ipotesi per il 2022- 2024. Vista l’alta possibilità di un

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disastroso evento alluvionale che coinvolgerebbe, oltre 1200 kmq, riteniamo indispensabile inserirla nel biennio 2016-2018”. L’iter per il completamento dell’idrovia, è alla progettazione preliminare assegnata un anno fa con bando di gara europeo. I comitati avevano incontrato i ministri Graziano del Rio e Luca Galletti e consegnando loro dei plichi contenenti molte osservazioni. I comitati hanno sollecitato parlamentari e Regione a chiedere chiarimenti su A.A. questo slittamento.

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30 4 Il Veneto in primo piano Votata in Consiglio la legge 21 a firma dal governatore

La scure di Zaia cala sugli enti strumentali

Nel mirino i Parchi regionali, i Consorzi di Bonifica ma anche l’Ater. Le opposizioni insorgono: “Colpo di mano accentratore, un fatto senza precedenti” di Nicola Stievano

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’ Luca Zaia il primo firmatario del Progetto di Legge 21 che di fatto, attraverso la modifica alla finanziaria regionale, punta ad “azzerare” i vertici dei cosiddetti “enti strumentali” controllati dalla Regione. Una iniziativa che rientra, nelle intenzioni del governatore veneto, nel più ampio progetto di “spending review” per ridurre le uscite dalle casse regionali e mettere ordine nella galassia di società e conseguenti poltrone degli enti controllati dalla giunta veneta. La volontà di Zaia è quella di razionalizzare il sistema societario e di tagliare la spesa, sfoltendo o cancellando i cda per collocare al vertice dirigenti regionali (a costo zero) anziché esterni retribuiti. Ebbene l’approvazione del Consiglio regionale rende possibile l’azzeramento dei consigli d’amministrazione di tutti gli enti coinvolti e lascia a Zaia pieni poteri nella nomina dei commissari. Potrebbero dunque essere dichiarati deca-

duti i presidenti e i consigli di amministrazione dei dieci Consorzi di bonifica, ma anche di Avepa, Azienda regionale per il diritto allo studio, Istituto regionale Ville Venete, Veneto Lavoro, Ater, Istituto zooprofilattico sperimentale, Veneto Agricoltura e Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, oltre a Parco dei Colli, Parco del Sile,

Tagli dei costi e delle poltrone: tutto in mano di pochi Parco del Delta, Parco delle Dolomiti e Parco della Lessinia. Al momento l’unica certezza sta nelle polemiche innescate in consiglio da quello che l’opposizione indica come un colpo di mano della giunta Veneta. Graziano Azzalin (PD, Stefano Fracasso (PD) e Piero Ruzzante (PD) aggiungono che “Zaia

e la sua Giunta espropriano di un sol colpo il consiglio regionale della sua capacità decisionale e al tempo stesso decapitano gli enti strumentali regionali, accentrando tutto il potere nelle mani dello stesso Presidente che provvederà a nominarne i commissari”. Per i consiglieri regionali del Pd si tratta di “un fatto senza precedenti compiuto in pieno spregio di tutti i meccanismi democratici ed all’insegna della mistificazione: si parla di risparmi ma la verità è l’incapacità di provvedere alle riforme annunciate ed ancora al di là da venire”. Marino Zorzato di Area Popolare si chiede se “Zaia ha intenzione di commissariare mezzo Veneto” e aggiunge “mi chiedo quale federalismo, quale partecipazione, quale contributo democratico si attendono i rappresentanti della maggioranza quando ad ogni seduta di Consiglio o di commissione proseguono nella loro marcia a testa bassa, senza mai curarsi del parere e delle preoccupazioni dell’opposizione”.

Quale sarà il futuro?

VENETO AGRICOLTURA, SETTIMANE DECISIVE

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isale al 28 aprile scorso la nomina di Pino Nezzo a commissario liquidatore dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura. La liquidazione è conseguenza dell’istituzione, con legge dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario che prevede, tra l’altro, la soppressione e la messa in liquidazione di Veneto Agricoltura. Adesso però il progetto di legge 21 prevede il totale azzeramento dei vertici, quindi in tanti si chiedono quale sarà il futuro di questo soggetto protagonista ormai da un ventennio del panorama agricolo veneto. Una cosa è certa: i dipendenti non resteranno senza lavoro e passeranno alla Regione. Come

sarà strutturato la nuova agenzia lo si saprà probabilmente entro l’anno. Il tempo del commissario liquidatore infatti sta scadendo perché la Regione aveva dato a Nezzo 180 giorni, per portare a termine il suo compito. I sei mesi dunque scadono a fine ottobre, salvo proroghe. A Nezzo il compito di “curare tutti gli adempimenti pertinenti e funzionali all’utile conclusione della procedura di liquidazione, secondo le direttive della Giunta e delle strutture regionali competenti per materia, facendo riferimento alle norme speciali ad alla disciplina civilistica, ove compatibile”, si legge nel provvedimento di nomina.

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ontinua ad agitare (e parecchio) le acque la legge numero 21 messa in cantiere dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. L’idea è quella di abbattere i costi dei cosiddetti enti strumentali. In attesa della loro riforma, si pensa all’azzeramento forzoso dei cda, con la nomina di commissari la cui retribuzione non superi i 3mila euro mensili. Una mannaia che calerebbe su Consorzi di bonifica, Avepa, Azienda regionale per il diritto allo studio, Istituto regionale Ville Venete, Veneto Lavoro, Ater, Istituto zooprofilattico sperimentale, Veneto Agricoltura e Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, oltre a Parco dei Colli, Parco del Sile, Parco del Delta, Parco delle Dolomiti e Parco della Lessinia. L’ipotesi sta sollevando numerose reazioni contrarie, in Polesine come altrove. Il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan interviene in difesa dei Consorzi di bonifica provinciali e del Parco del Delta del Po. “La Regione dice il primo cittadino bassopolesano - metta i commissari che vuole, ma non sui Consorzi di bonifica che sono gestiti da cda eletti dal territorio e si pongono in maniera democratica ed elettiva. E l’ente parco Delta del Po, ora commissariato, ritorni indietro alla possibilità

che gli amministratori locali possano pianificare il proprio territorio”. In sintonia anche la posizione dei Giovani industriali di Rovigo. Secondo il loro presidente Andrea Pascucci, infatti, andare a modificare al ribasso la composizione dei Consorzi di bonifica rischia di compromettere il fragile equilibrio idrogeologico del Polesine, i cui custodi sono proprio i consorzi. “Diciamolo pure - spiega Pascucci - senza i consorzi e il loro lavoro, quello fatto nel tempo, ma anche quello che prosegue oggi prezioso, silenzioso e quotidiano, gran parte del Polesine sarebbe sott’acqua o rischierebbe seriamente di ritrovarcisi molto spesso”. Piuttosto, sempre in ottica di contenimento dei costi, una scelta da valutare secondo i giovani industriali potrebbe essere l’unione dei due consorzi che al momento sono presenti in Polesine. “L’unione fa la forza - chiude Pascucci - Quel che posso dire è che già per realtà come gli Industriali o la stessa Camera di commercio la fusione sta portando valore aggiunto. Forse un unico consorzio di bonifica polesano potrebbe essere più forte in un territorio dove c’è e ci sarà sempre estremo bisogno di competenza ed esperienza in materia di sicurezza idraulica”. Lo.Zo.



32 1 Voci da palazzo L’intervista Le priorità dell’Assessore regionale allo sviluppo economico e dell’energia

Marcato: “Sulla gestione dei profughi non ci fidiamo di nessuno” L’esponente leghista dice no all’accoglienza diffusa e mette in guardia dai problemi di sicurezza. Sul fronte produttivo caccia ai fondi europei e impegno a portare la banda larga in tutta la regione di Nicola Stievano

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l padovano Roberto Marcato, Lega Nord, già vice presidente della Provincia e presidente del consiglio comunale cittadino guidato da Massimo Bitonci, dopo aver fatto il pieno di preferenze personali alle elezioni regionali, è assessore allo sviluppo economico e all’energia.  Non possiamo non partire dalla questione profughi. In Veneto ad ottobre sono attesi altri arrivi e le tensioni non mancano sul territorio. Basta dire no per uscire dall’emergenza? “Anzitutto dobbiamo distinguere due diversi scenari. Da una parte c’è un piano internazionale dove la comunità internazionale dovrebbe intervenire per migliorare la situazione. L’Onu dal 30 ottobre ha deciso di intervenire massicciamente direttamente sulle coste dei Paesi di partenza, fermando perciò i traffici degli scafisti. E’ quello che abbiamo detto noi da anni, sentendoci però dare dei razzisti. Adesso che lo fa l’Onu va tutto bene. Il problema però è che questa operazione parte a novembre, quando tutti sanno che il periodo di massi- spaccio di droga e prostituzione. Chi ci vive intorno ha la ma pressione sulle nostre coste è quello estivo. Ecco, è vita impossibile e non esce nemmeno di casa per paura. l’ennesima presa in giro nei confronti di Italia e Grecia. Gli esempi sono questi, purtroppo, e chi abita a Bagnoli, Sul piano locale è chiaro che il singolo sindaco non può dove sta aprendo un centro di smistamento, è fortemenfermare l’invasione sulle nostre coste, intanto però noi te preoccupato e ha tutta la mia comprensione. Io farò diciamo no perché non ci fidiamo. Stiamo disseminando di tutto a rendere la vita impossibile a chi prende queste nel territorio delle mine inesplose. Basta vedere cosa è decisioni. Se vige un sistema democratico e il popolo successo ad Eraclea, dove prima sono scappati i turisti dice di no, il popolo ha ragione.  Perché è contrario all’accoglienza diffusa ine adesso anche la Onlus ha abbandonato gli stranieri a loro stessi. Adesso sono ancora in quell’albergo, simbo- vocata da diversi sindaci? lo dell’incapacità del Governo di gestire il problema. A “Siccome siamo incapaci di gestire l’emergenza Padova non va meglio. Alla Prannon sappiamo fare di meglio che dina i profughi sono rimasti per “Tutti davano per polverizzarla. Ma questo non risolmesi, altro che qualche settimana spacciate le piccole ve il problema, anzi lo moltiplica. imprese, invece come era stato detto all’inizio”. Diciamo di no alla micro accoglien Lei è stato, anche con la ripresa parte za perché, ripeto, non ci fidiamo. Salvini, nelle località dove i pro- proprio da loro” Non ho mai visto un Prefetto avere fughi già ci sono o ci saranno a questa determinazione nel trovare breve. Cosa le racconta la gente? casa ad un veneto sfrattato o ad un imprenditore con “La gente prova due sentimenti, uno di rabbia e problemi. Non ho mai visto una Prefettura chiamare il l’altro di scoramento perché sente che il Paese non è sindaco per chiedere di trovare soluzione abitativa in vicino a loro ma passa sopra la volontà del popolo. Chi questi casi. E poi, come facciamo a fidarci di persone vive queste situazioni è fortemente preoccupato e non che non hanno ancora lo status di profugo? Chi l’ha posso certo dargli torto torto. Gli esempi che abbiamo in detto che chi ospitiamo non sia terrorista, ladro o delinaltri centri di smistamento non sono incoraggianti, a Mi- quente? Se un italiano sconosciuto bussa a casa nostra neo gli stranieri entrano ed escono senza controllo, c’è e ci chiede un posto dove dormire diciamo di no perché

Sopra Roberto Marcato con Matteo Salvini non ci fidiamo. Perché invece dobbiamo prendere chi ar- dovere essere motore e benzina per lo sviluppo, non riva dal Magreb? Fra le sue competenze di assessore freno”.  Lei si occupa anche di banda larga: alcune regionale la principale è lo sviluppo economico. Quali i primi provvedimenti per superare la crisi? In queste zone della regione sono ancora svantaggiate, come settimane ho incontrato i rappresentanti delle categorie rimediare? e su un punto siamo tutti d’accordo. Dobbiamo diven“Voglio arrivare alla copertura al 100 per cento del tare più bravi ad accedere ai fondi europei per finanzia- territorio regionale e in tempi brevi. E’ possibile farlo e re lo sviluppo, l’innovazione e la ricerca. In questo la lo dobbiamo fare perché siamo fra le prime regioni del Regione deve giocare un ruolo determinante ed avere mondo in termini di vigore e fermento imprenditoriale. anche la capacità di snellire il più possibile e da subito Ci sono già risorse a bilancio, gli uffici stanno lavorando la pesantezza della macchina burocratica”. bene, questa è un’esigenza strutturale per la ripresa”.  Il Veneto tornerà ad es Chiudiamo con la politica: sere la locomotiva del Nordest? “Tra la nostra Salvini o Zaia, chi può aspirare “Per anni il mondo accademi- gente avverto alla guida del governo secondo co ha cercato di convincerci che forti sentimenti lei? la micro impresa era un sistema di rabbia “Mi sento di rispondere come destinato a soccombere a favore e di scoramento” quegli allenatori che possono condel modello industriale strutturato. tare su una panchina con attaccanA quasi un decennio dall’inizio della crisi andiamo a ti di livello. Come loro anche noi abbiamo l’imbarazzo vedere quale è il settore dove c’è occupazione e innova- della scelta: abbiamo due figure, Zaia e Salvini, che zione. E’ quello delle piccole e medie imprese. Mentre hanno capacità, onesta e soprattutto il consenso delgli imprenditori cercavano di risollevarsi gli studiosi ci la gente. Entrambi poi sono amici, per me potrebbero dicevano che la soluzione era un’altra, dimostrando di andare bene sia l’uno che l’altro. Luca Zaia adesso sta non aver ancora capito fino in fondo le dinamiche del lavorando per il Veneto e intende impegnarsi su questo modello veneto. Qualche timido segnale di ripresa c’è fronte”. ma la strada è ancora lunga. Anche il mondo bancario


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34 1 Cultura veneta La mostra Casa dei Carraresi ospita fino al 10 aprile 2016 le opere più belle del “visionario illuminato”

Metamorfosi di un genio, El Greco a Treviso

Apre il 24 ottobre l’esposizione dedicata ad un maestro indiscusso del ‘500. Per la prima volta al mondo un’esposizione dedicata agli anni cruciali della sua trasformazione di Maria Pavan

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n viaggio nel tempo e nello spazio. Questo pro- cultura figurativa occidentale, venne riscoperto nell’800 mette di essere la mostra che, inaugurata il 24 ot- per diventare poi fonte d’ispirazione per le avanguardie tobre alla Casa dei Carraresi di Treviso, presenterà del ‘900 come l’impressionismo e il cubismo. La mostra, che illustra un percorso di opere prodotte Dominikos Theotocopulos, detto El Greco come il creatore di un linguaggio che non ha paragoni possibili che dall’artista, soprattutto durante la sua permanenza nel nostro Paese, e dai grandi maestri che hanno influengli ha permesso la realizzazione di capolavori assoluti. Il curatore, Lionello Puppi, emerito di Ca’ Foscari, zato il suo lavoro tra cui Tiziano, Tintoretto, Correggio, con alle spalle mezzo secolo di studi sull’artista, coadiu- Jacopo Bassano, vanta prestiti importantissimi grazie vato da un comitato scientifico di respiro internazionale, alla significativa adesione di grandi istituzioni museali e ha ricostruito con molteplici spunti inediti le tappe di collezioni private internazionali. L’obiettivo dell’esposiun’avventura irripetibile, indagando il processo creativo, zione è scoprire insieme ai visitatori il percorso di un artista geniale che continua a stupire il metodo di lavoro e la bottega di per la profonda ispirazione che ha un artista controverso e non com- Ripercorso portato nel mondo dell’arte, anche preso nel suo periodo storico, ma il complesso iter definito dalla critica moderna un artistico e spirituale moderna. tra Creta, l’Italia La fama del pittore divenne pla“visionario illuminato”. netaria solo a partire dal ventesimo El Greco nacque nel 1541 a e la Spagna secolo, non solo per l’interesse di Creta, territorio all’epoca sotto il collezionisti e intellettuali, quanto per il riconoscimento dominio veneto. Lì divenne maestro d’arte seguendo il corso della della critica e degli artisti stessi dell’epoca. Da Pablo tradizione artistica dell’isola, prima di intraprendere, Picasso, a Manet, fino a Pollock, appassionati studiosi di all’età di 26 anni, il viaggio verso Venezia, città in cui El Greco, furono le avanguardie del ‘900 a inspirarsi alla seppe trasformarsi da iconografo ortodosso in un artista modernità dei suoi manierismi nel disegnare le figure e innovativo e rivoluzionario. Protagonista indiscusso della alla stravaganza nel comporre immagini dai cromatismi

Orchestra di Padova e del Veneto

50 STAGIONI CONCERTISTICHE

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l primo concerto della nuova Stagione concertistica, in programma sabato 24 ottobre all’Auditorium Pollini alle 20.45, sarà diretto nal nuovo direttore artistico e musicale, Marco Angius e sottenderà un preciso significato di rinascita per l’Orchestra, con la Sinfonia n. 2 “Resurrezione” di Gustav Mahler (nella versione Kaplan/Mathes, presentata per la prima volta in Italia) insieme alla prima esecuzione assoluta di “Sposalizio” (da Franz Liszt) di Salvatore Sciarrino, il compositore vivente più eseguito nel mondo. L’appuntamento costituirà la prima tappa di un vero e proprio “Percorso Mahler”, che Marco Angius svilupperà nel corso della Stagione anche con la Sinfonia n. 1 e l’Adagio dalla Sinfonia n. 10. Tra il Classicismo viennese di Mozart e Beethoven e la musica italiana del Novecento, emerge la precisa volontà di dare risalto a un’affascinante linea di programmazione che darà spazio a compositori come Respighi, Casella, Dallapiccola, Petrassi e Berio, punteggiando i concerti della “Stagione d’oro”. E il nuovo direttore sarà l’anima stessa del nuovo corso. “Ho appreso con gioia di questa nomina e vorrei esprimere il mio più sentito ringraziamento per la fiducia accordatami e per l’importanza dell’incarico che mi viene conferito in un momento così particolare per la storia dell’Orchestra – commenta Marco Angius – Visto che si tratta di un duplice ruolo, l’impegno profuso sarà quanto meno proporzionale alle cariche che mi vengono affidate sperando di ripagare l’Orchestra e la Fondazione stessa nel modo più degno e concreto possibile. Sono particolarmente onorato dell’incarico perché ottenuto sul campo, partendo dal lavoro quotidiano con l’Orchestra in progetti innovativi e non comuni. Proprio all’Orchestra va il mio primo pensiero perché considero questo incarico un’opportunità preziosa di crescita comune offrendo tutta la mia competenza e dedizione. Ci attende un percorso intenso in cui intendo porre al primo posto gli obiettivi musicali, culturali e uma-

inaspettati per la sua epoca. La mostra vuole portare il visitatore alla scoperta di questo pittore visionario, dal carattere irriverente, capace di sconvolgere l’estetica a lui contemporanea con toni drammatici e un linguaggio fantasioso ed espressionista. El Greco possedeva un senso della rappresentazione

Musei Eremitani, Padova

Sulla prima tela di Casorati: i Colli Euganei

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Marco Angius, nuovo Direttore artistico e musicale ni per la diffusione di un bene italiano di assoluto rilievo com’è l’Orchestra di Padova e del Veneto”. Marco Angius è tra i direttori d’orchestra italiani più richiesti di questo momento. Interprete di riferimento per il repertorio contemporaneo, ha collaborato con le principali istituzioni ed enti lirici italiani oltre a una serie di debutti internazionali di assoluto prestigio (con l’Ensemble Intercontemporain di Parigi, con la Tokyo Philharmonic Orchestra, con l’Orchestre Philarmonique de Nancy, con l’RCM Orchestra di Londra, con l’Hermes Ensemble di Anversa, con l’Orchestre de chambre de Lausanne…). Il cartellone 2015/2016 ospiterà alcuni tra i direttori e solisti più apprezzati della scena internazionale: sarà un ritorno quello di Gérard Korsten, Paul Goodwin, Reinhard Goebel, oltre che dello stesso Angius (protagonista lo scorso novembre dell’Arte della fuga di Bach/Scherchen), mentre debutteranno a Padova le bacchette di Bruno Aprea, Carlo Rizzari (assistente del maestro Antonio Pappano all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Giampaolo Pretto (direttore d’orchestra e Primo flauto dell’Orchestra della RAI di Torino) e il soprano Roberta Mameli. Accanto a loro quattro giovani star: i direttori Min Chung e Ben Gernon, il soprano Mina Yang e la pianista Leonora Armellini.

che va oltre gli stili e le epoche, un modo di intendere l’immagine e il cromatismo che senza dubbio può definirsi universale. El Greco non seguiva nessuna delle regole accettate dalla gran parte dei pittori e dei mecenati del Cinque-Seicento. Offre quindi un esempio di come le cose si possono approcciare in modo diverso, originale e stimolante.

pere inedite e nuova documentazione ricostruiscono il periodo giovanile di Felice Casorati nella grande mostra allestita negli spazi dei Musei Civici agli Eremitani di Padova. Dipinti, disegni, bozzetti provenienti da raccolte pubbliche e private ne ripercorrono gli anni della formazione, vissuta tra Padova, Napoli e Verona, mentre i lavori di Boccioni, Cavaglieri o Laurenti ricreano l’ambiente artistico in cui Casorati cominciò a muovere i primi passi. Rari materiali, artistici e documentari, illuminano la produzione iniziale, in particolare il periodo che arriva fino alla prima partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1907, considerata lo spartiacque fondamentale nel suo percorso di pittore. Seguono gli anni di Napoli e Verona, contrassegnati da un fervido eclettismo. Nato a Novara nel 1883, Casorati arriva a Padova a dieci anni. Qui si dedica agli studi musicali, ma con una tale intensità da restare vittima di un esaurimento nervoso. Ha solo 18 anni e, come egli stesso ha raccontato, ‘’per consolarmi dell’abbandono del mio pianoforte, e dei miei studi prediletti, mio padre mi regalò una gran scatola di colori. Ed eccomi per la prima volta seduto davanti a un cavalletto in pieno sole a mescolare colori sulla tavolozza e a guardare curioso e commosso il dolce paesaggio dei colli Euganei’’. Nel 1902 nasce quindi il primo dipinto dell’artista che, in una Padova culturalmente vivace, decide di assecondare la nuova passione. Per questo diventa allievo del padovano Giovanni Vianello, un rapporto il loro affatto secondario, nonostante Casorati, negli anni della prima maturità, abbia voluto minimizzarlo, ripudiando tutta la fase giovanile. Insieme a nozioni tecniche, pittoriche e calcografiche , è quindi ravvisabile nell’apprendistato di Vianello qualche influenza estetica e tematica che la mostra contribuisce a far emergere: come le pennellate corte e divise che ritornano in ‘Casoni’ e in ‘Case padovane’ del giovane Casorati o nel dipinto ‘Balconata’, risalente agli anni veronesi. Ma anche la centralità del colore giallo o, ancora, il soggetto ricorrente della vecchia, trattato in un dipinto di Vianello. L’esposizione vuole quindi sottolineare la vitalità dell’ambiente artistico padovano, con presenze di rilievo come Umberto Boccioni. La mostra è visitabile fino al 10 gennaio


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Rimedi per sanare gli errori nella dichiarazione redditi

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luglio è scaduto il termine di presentazione telematica del modello 730 per dichiarare i redditi e dedurre gli oneri deducibili del 2014, con il 30.09.2015 è spirata invece la scadenza per la presentazione telematica del modello UNICO. Ma che fare se ora troviamo nel cassetto una spesa medica, una fattura di ristrutturazione non dedotta o ci accorgiamo di non aver dichiarato l’affitto di un immobile, un reddito occasionale o un CUD? Ecco cosa possiamo fare per sanare la nostra mancanza. Se abbiamo presentato entro luglio il modello 730 potremmo sanare la posizione rivolgendoci, entro il 25.10.2015, ad un professionista abilitato o ad un CAF per l’integrazione della dichiarazione presentata originariamente e beneficiare del maggior credito o minor debito che ne scaturirà nella busta paga o nella rata di pensione di novembre 2015. Se entro settembre abbiamo presentato il modello UNICO, o se non siamo riusciti a presentare il modello 730 integrativo entro il 25.10.2015, abbiamo tempo fino alla presentazione della prossima dichiarazione redditi per presentare un modello UNICO integrativo attraverso un professionista abilitato e beneficiare del credito o del minor debito nella prossima dichiarazione redditi. Se non abbiamo presentato né il modello 730 a luglio, né il

modello UNICO a settembre, possiamo ancora rimediare? La risposta è affermativa, ma abbiamo molto poco tempo. Entro il 29.12.2015 infatti, si dovrà presentare attraverso un professionista abilitato il modello UNICO “tardivo”. In questo caso è dovuta una sanzione amministrativa di 25 euro da pagarsi entro il 29.12.2015 con il modello F24 codice tributo 8911 indicando anno 2015. Se dalla dichiarazione “tardiva” scaturiscono delle imposte a debito, mediante il ravvedimento operoso sarà possibile sanare il ritardato pagamento delle stesse, con il contestuale pagamento delle sanzioni ridotte in misura fissa al 3,75% e degli interessi al 0,5% su base annua, calcolati sulle imposte versate in ritardo. Nel caso in cui negli anni passati si sia omesso di indicare redditi di provenienza estera (anche semplici interessi su conto corrente bancario) e/o beni immobili, titoli e conti correnti esteri, omettendo la compilazione del quadro RW, entro il 30.11.2015 è possibile aderire alla “voluntary disclosure” una particolare procedura con la quale sanare le omissioni commesse negli anni precedenti a partire dal 2009, o dal 2004 se relative ai cosiddetti “paesi black Hailist”. delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT

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DIRITTO DI FAMIGLIA

DIRITTO CIVILE

Revisione delle condizioni di separazione: quando è possibile? AVV. LAURA GIOLO

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e condizioni di separazione sono n° 10.720 del 2013. Ne consegue concordate consensualmente che la diversa valutazione di utilità ed tra i coniugi o decise d’imperio adeguatezza dei patti consacrati in un dal giudice. I provvedimenti relativi verbale di separazione omologato dal all’assegnazione della casa coniugale Tribunale non costituisce fatto nuovo. ed al mantenimento del coniuge Quindi: attenzione, non c’è spazio economicamente più debole possono per i ripensamenti! Ma quali sono sempre essere rimessi in discussione, in concreto i fatti nuovi suscettivi ma solo a condizione che sopravvengano elementi nuovi di modifica? A titolo esemplificativo: la perdita di lavoro e che questi determinino un significativo squilibrio rispetto o un rilevante aumento o calo di reddito di un coniuge, alle pregresse condizioni patrimoniali. La Suprema Corte, l’instaurarsi di una stabile convivenza more uxorio in capo con ordinanza n° 5109 del 2015, ha recentemente ad uno dei due , il sopraggiungere di un figlio da una nuova ribadito che nel giudizio di revisione il coniuge istante ha” relazione, una malattia o il sensibile peggioramento delle l’onere di dedurre ed allegare fatti diversi (non conosciuti condizioni psico-fisiche dell’uno o dell’altra, il pervenire né conoscibili) o sopravvenuti rispetto a quelli che hanno di una eredità, una importante vincita alla lotteria… costituito il fondamento materiale e fenomenico delle ed innumerevoli altri, purché incidano significativamente pregresse condizioni”. La modificabilità delle condizioni è, sull’equilibrio economico che sorreggeva le pregresse pertanto, “condizionata dalla rappresentazione di situazioni condizioni di separazione. Ogni caso, comunque, è un e fatti non coincidenti con quelli posti a base delle condizioni caso a sé e va esaminato singolarmente. contestate”. Siffatto concetto era già stato più volte espresso Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT dalla Corte di Cassazione, non ultimo anche con sentenza Studio Legale Avvocato Laura Giolo - Via G. Mazzini, 12 - 45100 Rovigo Tel. 0425/21221 - Fax 0425/28796 - email: info@studiolegalegiolo.com

DIRITTO PRIVATO

Assegno di mantenimento in favore della Quando il processo dura troppo AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN prole anche se disoccupati AVV. FABIOLA FARA - STUDIO LEGALE FARA PESETTI compreso tra 500,00 nche i non addetti ai lavori

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l matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo o casalingo.” La predetta norma costituisce il parametro di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo di riferimento ai fini della corretta ripartizione degli oneri conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle finanziari tra i genitori, con espressa valorizzazione, aspirazioni dei figli. Tale obbligo, sancito dall’art. 147 c.c., oltre che delle rispettive sostanze, anche delle accertate trova applicazione anche a seguito di separazione personale, potenzialità lavorative e reddituali. Il Tribunale di Milano, avendo la prole comunque diritto a un mantenimento con decreto del 15.04.2015 ha recentemente chiarito tale da garantirle un tenore di vita corrispondente alle che la capacità lavorativa, professionale o casalinga in risorse economiche della famiglia e analogo, per quanto un genitore di giovane età deve considerarsi implicita, sia possibile, a quello goduto in precedenza. L’obbligo al salvo prova contraria, a maggior ragione se la produzione mantenimento implica per i genitori il dovere di far fronte documentale non evidenzia debiti a carico del genitore a una molteplicità di esigenze e non è riconducibile al solo onerato, ciò dimostrando una seppur minima autonomia obbligo alimentare, essendo esteso all’aspetto abitativo, economica. Pertanto, lo stato di disoccupazione, anche se scolastico, sportivo, sanitario e sociale, all’assistenza incolpevole, non esonera dall’obbligo di mantenimento, morale e materiale, arrivando fino alla predisposizione potendo, al limite, giustificare, tutto considerato, il di una stabile organizzazione domestica rispondente alle versamento di un contributo per la prole onnicomprensivo, necessità di cura ed educazione. ciò comportando che le spese straordinarie, solitamente L’art. 40 comma 1 del D.Lgs. n. 154 del 28.12.2013, escluse dall’assegno di mantenimento e poste a carico entrato in vigore il 07.02.2014, ha introdotto l’art. 316 di ciascun genitore nella misura del 50%, restino a carico bis c.c., in base al quale: “I genitori devono adempiere i loro dell’altro coniuge. obblighi nei confronti dei figli in proporzione alle rispettive Hai delle domande inerenti a questo argomento? scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale Avv. Fabiola Fara e Avv. Mariella Pesetti - Studio Legale Fara Pesetti, via Vittorio Emanuele II, 41 Conselve (Pd) - tel. 049 5384321 - Fax 049 9513678 - Email: studiolegale@farapesetti.it

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euro ed 1.500,00 euro per ciascun anno sanno che quando una che supera il termine ragionevole di causa, civile e penale o durata. amministrativa, dura troppo, le parti La richiesta di equa riparazione hanno diritto ad un risarcimento. però deve essere presentata Questo è quello che prevede la c.d. entro sei mesi dal momento in “legge Pinto” sulla irragionevole cui la decisione che conclude il durata del processo (legge procedimento è divenuta definitiva 89/2001), introdotta nel nostro ordinamento al fine di dare attuazione agli impegni e può essere presentata sia dalla parte vittoriosa che assunti dallo Stato italiano in sede comunitaria. Con le dalla parte soccombente. Lo scorso 18 maggio 2015 modifiche introdotte dalla legge 134/2012, la durata il Ministero della Giustizia ha concluso un accordo con del giudizio si considera irragionevole quando eccede la Banca d’Italia per la celere liquidazione degli importi i tre anni per il primo grado, i due anni per il grado di riconosciuti a titolo di indennizzo. Chi dunque ha in essere un processo che superi i appello e un anno per la fase di Cassazione. Purtroppo questi termini vengono quasi sempre termini sopra indicati, dovrà tenere bene a mente di superati nel distretto della Corte D’Appello di Venezia, interessare un avvocato non appena sarà pronunciata la giacché difficilmente un processo avanti al tribunale si sentenza definitiva, per avere in tempi rapidi un parziale esaurisce entro i tre anni mentre, almeno fino ad oggi, ristoro dei danni causati dalle eccessive lungaggini della la corte d’appello di Venezia impiegava mediamente giustizia. Hai delle domande inerenti a questo argomento? cinque anni per definire i giudizi di impugnazione. scrivi a DIRITTI@LAPIAZZAWEB.IT La legge stabilisce inoltre che l’indennizzo dovuto sia Studio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: info@studiobegozzozandolin.it

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L’Editoriale

L’IMPORTANZA DI VACCINARSI

di Francesco Noce*

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Tempo di vaccino: meglio prevenire che rischiare xPostura e salute: l’equilibrio posturale come base della salute Continua a pag. 35

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ai primi giorni del mese di novembre è partita la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali e puntuali arrivano campagne mediatiche denigratorie contro i vaccini in generale. A causa di questa controinformazione antivaccinale assistiamo ad un calo pauroso della copertura, ad esempio con picchi del 25% in meno per morbillo e rosolia, ed i cali sono più evidenti nelle zone in cui le associazioni contro i vaccini sono più attive ed in prossimità di loro convegni. Eppure,ad esempio,per quanto riguarda il morbillo negli ultimi 18 anni,in virtù di vaccinazioni su larga scala si sono evitati 2 milioni di casi di contagio e 2000 decessi per complicanze dovute a questa malattia e le malformazioni al feto dovute alla rosolia sono pressoché scomparse,ma non è scomparsa la rosolia che causa questi danni quando contratta nei primi mesi di gravidanza. Né vale la presunzione di non fare il vaccino al proprio figlio,tanto lo fa il mio vicino di casa, poiché solo grazie ad una copertura vaccinale pressoché completa sono state debellate in Italia malattie come la poliomielite ed il vaiolo e solo grazie ad un vaccino,speriamo sia quanto prima, potremo difenderci dal virus dell’ ebola in caso la malattia dovesse espandersi o in caso di viaggi in zone in cui è presente in forma endemica così come già oggi si fa per altre malattie tropicali nei cui confronti i vaccini sono oggi disponibili.

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag. 40

La tua camera da letto x è posizionata correttamente secondo il Feng Shui? Continua a pag. 42

Continua a pag. 35

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L’opinione IL SILENZIO FAVORISCE LE DISTORSIONI DEL SISTEMA

di Dott. Bruno Noce*

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a visione modernistica di libero mercato ha portato il legislatore a compiere un atto politico quantomeno dissennato e certamente poco lungimirante con conseguenze che non hanno tardato a mostrarsi in tutta la loro criticità, vale a dire la trasformazione della prestazione professionale odontoiatrica in “ prodotto “. E noi stupefatti e poi indignati, ci siamo sentiti impotenti nel vedere vanificati gli sforzi fatti per costruire un modello professionale, etico, deontologico che aveva impiegato anni a perfezionarsi, portando la scuola italiana odontoiatrica ad essere considerata la migliore del mondo.Il sistema della comunicazione che vige in questo momento, permette di correre pressoché indisturbati verso la promozione del “ prodotto odontoiatrico” per dare inizio ad un progressivo declino verso una vera e propria povertà culturale, rappresentata da supermercati odontoiatrici che offrono prestazioni sanitarie a prezzi stracciati, gruppi di acquisto che guadagnano fungendo da intermediari dello Studio odontoiatrico e la presenza di un’agguerrita concorrenza extra-nazionale che, come se non bastasse, viene addirittura promossa da programmi televisivi con obiettivi quantomeno poco chiari.Dunque il sistema di Regole sembra essere completamente sovvertito. Regole? Quali regole? È possibile oggi praticare l’intermediazione nella pratica della professione medica ed odontoiatrica? E’ possibile applicare l’IVA su una prestazione odontoiatrica? E’possibile acquistare un voucher per una otturazione senza che sia stata fatta una visita al paziente?E’ possibile affermare che un paziente con una situazione dentale e gengivale gravemente compromessa possa uscire dopo solo otto ore da questo o quello studio sorridendo a trentadue denti e senza aver provato il minimo non dico dolore ma fastidio? È arrivato il momento di stabilire almeno due punti fermi in questo caos: 1- salvaguardare la salute dei nostri pazienti e riaffermare la nostra indipendenza professionale 2- imparare a conoscere il mondo della comunicazione sapendo che anche il silenzio è comunicazione e quindi con il silenzio diventiamo complici di quel sistema distorto che tanto poco ci piace. Nessuno sembra preoccuparsi dell’esposizione dei Cittadini ai difetti ed ai rischi che alcuni Media presentano. È tempo di smetterei di litigare con chi ha interesse a generare ascolti piuttosto che informazione scientifica e di iniziare a comunicare pacatamente secondo un’etica trasparente con i cittadini, dando loro la possibilità di entrare in possesso di informazioni che potranno valutare e confrontare con altre, traendone le dovute conclusioni, una forma di “par condicio” informativa cui hanno diritto.

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

Siamo felici davvero se stiamo bene Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare

Segue da pag. 39

L’IMPORTANZA DI VACCINARSI di Francesco Noce*

Siamo inondati da informazioni,ma paradossalmente molto disinformati e queste campagne di disinformazione,alimentate da allarmi infondati, ci spingono lontano dal progresso scientifico e dalla necessaria attenzione alla prevenzione. L’ influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica,oltre che individuale,a causa del numero dei casi che si registrano ad ogni stagione che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus in circolazione. In Europa l’influenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, può avere un decorso asintomatico o può manifestarsi,nella maggior parte dei casi con sintomi come febbre,tosse,mal di gola,dolori muscolari e delle articolazioni,cefalea e malessere generale, ma può presentare complicazioni anche gravi che sono più frequenti nei soggetti sopra i 65 anni o con condizioni di rischio quali ad esempio malattie croniche dell’ apparato cardio-circolatorio o polmonare,il diabete o malattie immunitarie. Anche donne in stato di gravidanza, specie nel 2°e 3° trimestre presentano un maggior rischio di malattia grave e per queste come per gli ultra 65enni e per i pazienti a rischio il SSN mette a disposizione il vaccino gratuitamente. Un bambino in buona salute è in grado di superare autonomamente o con il supporto di terapie sintomatiche la malattia influenzale,tuttavia vi sono bambini per i quali la vaccinazione non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva, ma è necessaria per una protezione individuale in quanto più facilmente esposti a complicazioni come per i bambini affetti da malattie croniche dell’ apparato respiratorio (inclusa l’ asma persistente,la displasia broncopolmonare e la malattia fibrocistica) o cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite),il diabete,le malattie renali, le malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, le neoplasie, le malattie congenite od acquisite che comportano minor produzione di anticorpi, le malattie infiammatorie croniche e le sindromi da malassorbimernto intestinale. I vaccini non vanno somministrati nei piccoli inferiori a 6 mesi di età,la vaccinazione della mamma,specie in caso di allattamento al seno, e degli altri familiari che ne hanno cura costituisce una loro protezione indiretta. I vaccini sono sicuri? I vaccini autorizzati per l’uomo,inclusi quelli contro l’influenza sono prodotti biologici sicuri e sottoposti ad una serie di controlli accurati. Quelli disponibili in Italia sono tutti inattivati e non contengono particelle virali attive,ad eccezione di un vaccino antinfluenzale da somministrare per via nasale che è costituito da virus vivi attenuati. Così come buoni livelli di sicurezza presentano gli adiuvanti che sono sostanze che vengono aggiunte al principio attivo del vaccino per potenziare l’ efficacia della risposta immunitaria alla vaccinazione e per questo sono indicati per le vaccinazioni di soggetti anziani e di quelli poco rispondenti. Quali gli effetti indesiderati? La frequenza degli effetti indesiderati dipende dal tipo di vaccino,da come viene somministrato,e dall’età della persona vaccinata. Vaccini inattivati somministrati per via intramuscolare possono causare reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di inoculazione e, meno spesso, febbre,dolori muscolari o articolari e cefalea e di solito durano pochi giorni e non hanno bisogno di cure o al massimo di trattamenti sintomatici. Raramente possono causare reazioni allergiche dovute ad ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del vaccino. Quali controindicazioni alla somministrazione del vaccino antinfluenzale? Il vaccino non deve esser somministrato a piccoli al di sotto dei 6 mesi di età e a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. Sono false controindicazioni: l’ allergia alle proteine dell’ uovo con manifestazioni non anafilattiche,l’allattamento,l’infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite od acquisite. Mentre una malattia acuta di lieve o media entità rappresenta una controindicazione temporanea alla vaccinazione,la quale va rinviata a guarigione avvenuta. Nel caso di malattie autoimmuni,che sono molte e diverse fra loro è bene che sia fatta una opportuna valutazione da parte dello specialista di riferimento ed in caso negativo ricorrere a profilassi alternative come l’uso di antivirali in caso di necessità,la vaccinazione dei contatti familiari e una attenta profilassi di tipo comportamentale (che tutti dovremmo adottare) come lavarsi di frequente le mani, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura,evitare di portare le mani non pulite a contatto degli occhi del naso o della bocca,evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa.

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Postura e salute

L’equilibrio posturale come base della salute Cos’è L’osteopatia? Dal “World Osteopathic Health Organization” (WOHO)l’osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento. Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito sia in salute che nella malattia: pone l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad auto-curarsi. Il trattamento osteopatico viene visto come influenza facilitante per incoraggiare questo processo di auto-regolazione. I dolori accusati dai pazienti risultano da una relazione reciproca tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo. Osteopatia in ambito sportivo. Le potenzialità del lavoro osteopatico a favore del mantenimento e al miglioramento delle performance atletiche e alla prevenzione di danni conseguenti a squilibri scheletrici e motori si possono così sintetizzare: liberazione di mobilità articolare, miglioramento dell’elasticità e dell’allungamento muscolare, controllo ed armonizzazione della postura, riequilibrio delle funzioni neuro-muscolo-scheletriche perturbate da sistemi biomeccanici disarmonici.

L’osteopatia può essere utile anche allo sportivo non professionista, occasionale, amatoriale aiutandolo ad evitare traumi causati da tensioni articolari e muscolari , e ripristinando le corrette funzionalità circolatorie e respiratorie... L’osteopatia si rivela efficace inoltre in diversi disturbi che spesso affliggono l’individuo impedendogli di condurre una vita serena, quali: dolori cervicali, dolori lombari, dolori sciatici, Ernie al disco, dolori intervertebrali, Scoliosi, mal di testa, dolori articolari e muscolari da traumi, alterazioni dell’equilibrio, stanchezza cronica, affezioni congestizie come otiti e sinusiti, disturbi ginecologici e digestivi Lei quindi segue pure atleti professionisti? Si, collaboro con lo staff medico del settore giovanile del calcio Padova e seguo qualche atleta della prima squadra, collaboro con lo staff medico del Petrarca Padova e da anni seguo pugili professionisti a livello mondiale. Cos’è la Posturologia? È la Scienza Medica che studia il funzionamento del Sistema Posturale ed analizza la relazione tra lo squilibrio del Sistema Posturale e le patologie dell’apparato locomotore.

Cosa cura la Posturologia Clinica? Tutte le patologie conseguenti ai compensi che il nostro organismo mette in atto in seguito agli squilibri del Sistema Posturale: contratture muscolari, mal di schiena, cefalea, problemi articolari, artrosi, scoliosi, ernie del disco ed altro. Perché è importante l’approccio posturologico? Perché, fin dalla nascita, il nostro cervello memorizza gli errori del Sistema Posturale come riferimenti di normalità, per cui non possono correggersi da soli. La possibilità di modificarli è uno strumento cruciale sia per prevenzione che per la terapia.

Come si svolge la visita posturologica? E’ prevista una analisi strumentale seguita da un esame clinico.L’indagine strumentale consiste nell’analisi computerizzata del baricentro, del tono muscolare, delle oscillazioni posturali e dell’assetto della colonna vertebrale nelle tre dimensioni dello spazio. Nella sezione clinica viene studiato l’assetto posturale, il tono muscolare, l’appoggio del piede, la convergenza degli occhi, il parallelismo degli assi visivi, l’occlusione mandibolare e tutto ciò che può interferire con lo schema corporeo ottimale per ogni individuo. Sulla base della diagnosi viene impostato un programma di rieducazione e di terapia individualizzato.

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osizione camera lettoLa camera da letto è l’ambiente più importante all’interno dell’abitazione: ognuno di noi passa circa un terzo della propria vita a letto. Nella camera – e nel letto – ci riposiamo, recuperiamo le nostre energie, passiamo un periodo di convalescenza, viviamo situazioni intime. È comprensibile quindi che nel Feng Shui la camera da letto abbia una rilevanza particolare. Ma non è solo per questi motivi… Tutti quelli elencati sopra sono motivi già sufficientemente importanti, che ci spingono a valutare con attenzione la posizione del letto e l’orientamento della testata. Ma ci sono anche altre motivazioni più profonde. Il Feng Shui ci insegna che il luogo dove dormiamo, la “camera da letto”, è il punto di origine della storia dell’evoluzione delle nostre abitazioni. Tutto è nato, infatti, quando un nostro antenato, tanto tempo fa, cercò una grotta o un buco tra le rocce per ripararsi, forse da un predatore, o forse semplicemente dal freddo e dagli agenti atmosferici. Lo so, la camera da letto è importante, il letto va posizionato con la testa a nord eccetera… Tratterremo questi aspetti specifici, che riguardano il letto, in altri articoli (tra l’altro, non è assolutamente vero che il letto deve essere posizionato con la testa a nord secondo il Feng Shui!). Ora però stiamo parlando della posizione della camera da letto all’interno dell’appartamento o della casa. Per fare questo, prendiamo la piantina dell’abitazione e consideriamo la posizione e la direzione della camera da letto rispetto alla porta

d’ingresso. Come? Che c’entra la posizione della camera da letto? C’entra, e spesso è più importante della posizione e dell’orientamento del letto all’interno della stessa stanza! Com’è possibile? Molto semplice: la struttura e la dislocazione delle funzioni abitative (camere, cucina, ingresso, bagni, studio,…), nonché i collegamenti fra loro, hanno un’importanza superiore rispetto alla dislocazione degli arredi all’interno di ogni ambiente. È come all’interno del corpo umano: i sistemi (= insieme di organi deputati ad una specifica funzione, es. il sistema immunitario, digestivo, etc.) hanno un livello di priorità superiore rispetto al singolo organo. Due organi possono anche essere ben funzionanti, ma se non c’è collegamento o se non riescono a coordinarsi, l’effetto complessivo non è benefico per il corpo. Quindi, nel Feng Shui, la posizione della camera da letto deve essere valutata sempre prima del posizionamento del letto stesso, e dell’orientamento della testata del letto. Gmflex - via del Commercio,12 località Borsea Rovigo tel.0425474954 - angolo via modena n°2 (ex autogamma) Mira (Ve) - tel 0414266455


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RICONOSCERE DAL MONDO!

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ph Daniele Soncin

Che cosa può comportare, in definitiva, il riconoscimento? La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi internazionali appositamente dedicati ad affrontare problematiche legate allo sviluppo; tra le quali i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione.

Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali ed i relativi possibili conflitti in una dimensione globale. Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegnazione di un “logo”, bensì come assunzione di responsabilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’esterno. Progetto Regionale Turismo slow nelle aree protette a Parco


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