Conselvano sett2014 n115

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del Conselvano

1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 115 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Conselve Parco inclusivo un’area gioco accessibile a tutti pag.

Salute Sanità Ambulatori Ottobre è il mese della pediatrici, ilverso prevenzione: cancro laseno al nuova si vince verifica così

Bagnoli di Sopra Alla sagra l’omaggio all’aviatore

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pag.

www.lapiazzaweb.it

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L’EDITORIALE

rifiuti abbandonati servizio città pulita

Genova ci fa paura di germana urbani*

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Nonostante i controlli e le multe c’è ancora chi si ostina ad abbandonare i rifiuti lungo le strade. Lo confermano gli ultimi casi, sia in centro che in zona industriale. Il servizio Città Pulita della Padova Tre permette di segnalare i casi. pag. 6

Autunno movimentato tra Unioni e Fusioni

cartura e il bilancio per salvare i servizi

È un bilancio di previsione caratterizzato dai tagli ai trasferimenti statali e dall’aumento delle spese, voci che incidono sulle casse comunali per circa 446 mila euro rispetto al 2013, quello approvato dal consiglio comunale. pag. 18

Bovolenta lascia il sodalizio con Conselve, Cartura e Due Carrare si confrontano

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olpo di scena, ma non troppo, a nemmeno un anno dalla nascita dell’Unione dei Comuni del Conselvano fra Conselve, Agna, Arre, Bagnoli, Candiana, Terrassa e Bovolenta. Già nei mesi scorsi il sindaco Vittorio Meneghello aveva espresso, con toni piuttosto duri, la volontà di uscire dall’Unione. Ora la decisione è ufficiale, come del resto molti pronosticavano: Bovolenta tronca di netto il sodalizio con gli altri sei comuni, in testa Conselve, dopo nove mesi tormentati. L’amministrazione ha deciso che è meglio

Progettazione Realizzazione Manutenzione Giardini Parchi - Terrazze Irrigazione automatica Potatura aeree con piattaforma e Tree climbing Abbattimenti Trattamenti antiparassitari con Endoterapia

preventivi e sopralluoghi gratuiti

guardare altrove e ha giudicato un fallimento l’esperienza di questi mesi. Meneghello ha spiegato la sua posizione inviando una lettera al presidente dell’Unione, il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon, chiarendo che dal primo gennaio 2015 Bovolenta tornerà ad essere un Comune “autonomo” e chiedendo perciò il trasferimento dei dipendenti e dei servizi che gli spettano. Intanto continua il dibattito fra Due Carrare e Cartura sul progetto di fusione con Pernumia e San Pietro Viminario. nelle quattro

municipalità si è acceso il confronto tra favorevoli, contrari e scettici a questo percorso. Qualora avviato, il processo culminerà con l’indizione di un referendum, tramite cui i cittadini residenti dovranno decidere in merito alla costituzione del nuovo ente locale, chiamato ad amministrare un territorio di 69 km quadrati, con 20mila abitanti, e a gestire i servizi dei comuni di origine. Essendo il comune più popoloso tra i quattro, Due Carrare è il capofila del progetto. pagg. 12 e 14

e foto apocalittiche che arrivano da Genova dopo l’ultima alluvione, l’assoluta inconsistenza delle dichiarazioni dei politici, la desolazione grande che coglie tutti noi nell’apprendere i perché e i per come le opere di contrasto al rischio idrogeologico non sono mai state finite, (alcune mai appaltate addirittura) lasciano tutti noi cittadini sgomenti. Anche perché nel disastro di Genova c’è un’aggravante forte: era già successo, quella città allora aveva anche pianto sei morti. Ecco perché Genova ci fa paura. Perché sospettiamo che qui in Veneto potrebbe accadere la stessa cosa. Basta seguire le cronache locali per rendersi conto che intere aree della nostra regione continuano ad andare in grave sofferenza non appena piove un po’ più del previsto. Il rischio per un disastro c’è, ed è forte soprattutto tenuto conto che, secondo un censimento ufficiale della Regione, circa il 25% dei comuni veneti è soggetto a frane e il 40% ad alluvioni. Contro il dissesto idrogeologico la Regione, un anno fa, contava 392 milioni spesi in 233 comuni per effettuare 925 interventi. Basteranno? *direttore@lapiazzaweb.it redazione@givemotions.it continua a pag.

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Intervento

Vincere il tumore al seno si può Campagna Nastro Rosa

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arte a ottobre la XXII edizione della Campagna Nastro Rosa dedicata alla prevenzione del tumore al seno della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ed Estée Lauder Companies, società leader nei prodotti di bellezza di prestigio, ancora una volta insieme e in prima linea per vincere questa patologia tumorale, che purtroppo registra un’incidenza sempre maggiore. continua a pag.

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L’EDITORIALE

segue da pag.

Genova ci fa paura

Il commento di Appe padova

stop all’alcol ordinanza bitonci

Ha fatto discutere l’ordinanza “antidegrado” del Sindaco Massimo Bitonci, contro il consumo di alcol. L’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi Appe di Padova esprime un giudizio tutto sommato positivo. “Apprezziamo – dichiara il Segretario Filippo Segato – la finalità dichiarata dal primo cittadino di contrastare i fenomeni di abuso di alcolici, il più delle volte comprati al supermarket o portati da casa, che poi degenerano in schiamazzi, disturbo alla quiete pubblica, bivacchi o, peggio, portano al coma etilico. Abbiamo indicato alcune piccole modifiche di dettaglio, l’ordinanza ci sembra soddisfacente”.

E come mai interi quartieri delle nostre città continuano ad andare sott’acqua e la lista dei danni a cose e persone si allunga ad ogni temporale? Servono le grandi opere, serve il canale scolmatore tra Padova e Venezia, per esempio, serve una visione d’insieme, serve su questo delicatissimo argomento una legge obiettivo come quella che è servita a costruire il passante di Mestre. Serve qualcuno che capisca che siamo tutti al “fronte”, che c’è da combattere una “guerra” perché la natura continua a colpirci a colpi di “bombe d’acqua” e non possiamo vivere a lungo pensando “si salvi chi può”! Ci aspettiamo dai nostri politici nazionali, regionali, locali un coraggio nuovo. Non si può più restare inerti in balia degli eventi votandosi a Sant’Antonio sperando che non accada mai nulla di troppo grave. Lo Stato non può più spendere ogni giorno solo 200 mila euro per la prevenzione e 800 mila per tamponare e riaggiustare alla meno peggio ciò che è stato distrutto, allagato, infangato, divelto. Occorre che faccia il contrario: ne metta a bilancio 800mila al giorno per la prevenzione e 200mila, casomai, per i danni. I nostri giornali sono pieni di discussioni su strade e autostrade da costruire. Opere assolutamente necessarie, dicono. La vera domanda però è questa: necessarie a chi, per cosa? E per finire una riflessione davvero banale. A questo punto, forse, sarebbe meglio costruire canali, navigabili magari. Pensiamoci, pensateci. *direttore@lapiazzaweb.it - redazione@givemotions.it

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accaduto accadra padova App

piazzamento nazionale

il padovano fabian sesto al triathlon

Il padovano Alessandro Fabian ha conquistato a Sapri il sesto titolo italiano di Triathlon vincendo una gara che ha saputo gestire e controllare sin dalle prime bracciate a nuoto. “E’ stata una stagione strana – racconta Alessandro – con risultati di rilievo, come le medaglie al campionato Europeo, alternati a momenti più complicati”. I dati di Confesercenti

commercio in crisi chiudono in tanti

Nonostante le indagini Istat indichino un miglioramento della fiducia tra le imprese, i dati nel settore del commercio e dei servizi continuano ad essere pesanti. “La crisi dei consumi continua a farsi sentire” dice il presidente di Confesercenti Padova, Nicola Rossi. “Nei primi otto mesi del 2014 a Padova e provincia hanno chiuso i battenti 271 negozi (più di uno al giorno) oltre a 34 rivenditori al dettaglio di auto, 81 commercianti ambulanti, oltre 200 agenti di commercio, 70 bar, 59 ristoranti. Non è confortante il saldo positivo tra cessazioni ed inizio attività”.

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fondo solidale per le famiglie

dal sito www.lapiazzaweb.it &

La disfida di Aldobrandino entra in classe

bagnoli di sopra Incontri sulla legalità grazie all’impegno dell’ associazione “Patti Chiari”

agna, arte Concorso Cromer ed esposizione di giovani fotografi

Riprendono le attività del “Fondo Straordinario di Solidarietà”, iniziativa promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo insieme alla Diocesi di Padova e agli enti locali con l’obiettivo di sostenere le famiglie in condizioni di disagio a causa della mancanza di lavoro. Info https://live. fondazionecariparo.com/.

Regione

progetto a scuola

sanità

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Un capitolo davvero pesante

turismo

Iniziativa di padova Originale

all’orto botanico nuovo itinerario

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Il vero motore dell’economia veneta pag.

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Cultura Arte da vedere e da godere

Nasce a Padova un nuovo centro di alta formazione in campo artistico e tecnico per cantanti professionisti e per persone che si approcciano allo studio della vocalità. È il Voice Music Center, diretto da Andrea Barin e Enrico Marchioro, musicisti padovani non nuovi a progetti imprenditoriali legati alla musica. Instancabili innovatori e indagatori delle dinamiche dello spettacolo e della professione musicale, hanno ideato questo centro, coinvolgendo alcuni fra i migliori professionisti del settore e mettendo a punto nuove ed originali tecniche. La sede è ad Albignasego nel Centro Diemme, in via Battaglia 69. Diocesi e Fondazione Cariparo

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Conselvano

Novità nello spettacolo

voice music center forma talenti

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In concomitanza con l’apertura della nuova ala dell’Orto Botanico l’associazione Padova Originale ha dato vita al nuovo itinerario “I luoghi della Vergine dei veleni”, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore americano ottocentesco Nathaniel Hawthorne, ambientato nel prestigioso giardino padovano.

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di

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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 redazione@givemotions.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

Venezia Padova Rovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

REDAZIONE:

Direttore responsabile (ad interim)

Germana Urbani direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 settembre 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese TERRITORIO DA TUTELARE Con l’arrivo dell’autunno e il ritorno della stagione delle piogge più intense e frequenti il Consorzio di Bonifica Bacchiglione ha messo a punto un intervento per la salvaguardia della vasta area delle terme e dei Colli Euganei attraverso il collegamento al canale Lessino, Euganeo Berico nella Bassa Padovana dal costo di 6 milioni di euro

Maxi spese per la s

di Martina Celegato

Lavori in due lotti per la nuova condotta e la sistemazione della rete locale

Servono opere per raccogliere più acqua piovana e per fare scorta in vista di siccità

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isale a fine settembre la data dell’aggiudicazione da parte del Consorzio di Bonifica Bacchiglione dei lavori per le opere di estensione del collegamento dell’area termale al canale Lessino – Euganeo – Berico. Un intervento importante dal punto di vista dell’assetto idraulico di tutta l’area ad sud-ovest della città che permetterà di costruire un sistema tecnologico di tubazioni interrate che recapiteranno acqua a tutti i canali del bacino idraulico dei Colli Euganei. “Una grande opera” affermano i tecnici dell’ente “che complessivamente, tenuto conto anche dei lavori già realizzati negli anni scorsi del primo tratto di condotta che adduce l’acqua del fiume Adige dal Canale L.E.B. al torrino piezometrico situato a Cervarese S. Croce (Pd), costerà oltre 6 milioni di euro. Il progetto avviato, di 5 milioni di euro, previsto all’interno del “Piano Irriguo Nazionale”, e reso operativo con Decreto interministeriale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 22.04.2011 n. 10515, completa il già avviato riassetto idraulico - ambientale del baci-

alle urne si vota domenica 14 dicembre

Rinnovo dei Consorzi di Bonifica

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ochi ancora lo sanno ma il 14 dicembre tutti i proprietari di abitazioni e terreni sono chiamati alle urne per rinnovare i Consorzi di Bonifica. Gli enti che si occupano infatti della gestione della rete idraulica nel territorio sono governati da un consiglio eletto da tutti i cittadini che pagano ogni anno i contributo, in proporzione all’entità della proprietà, proprio per la manutenzione ordinaria della rete di scolo. Nella nostra provincia i Consorzi sono quattro. Il Bacchiglione comprende la città di Padova e cintura, buona parte della zona dei Colli e settore occidentale della provincia, il Piovese e una porzione del Conselvano. Il Consorzio Brenta invece insiste sull’Alta Padovana, tra Cittadella e il piazzolese, mentre il Camposampierese rientra nelle competenze del Consorzio Acque Risorgive. L’Adige Euganeo ha competenza infine sull’intera Bassa Padovana, da Montagnana passando per Este, Monselice e Conselve fino alla Laguna Veneta. Il 14 dicembre dunque le urne aperte in tutta la provincia per migliaia di proprietari di abitazioni e terreni che ogni anno versano un contributo che va da poche decine ad alcune centinaia di euro. Di solito l’affluenza è alquanto modesta e sono invece gli agricoltori a votare in massa perché più vicini a temi come la sicurezza idraulica, l’irrigazione, la gestione dei corsi d’acqua. Temi che negli ultimi cinque anni sono diventati di dominio comune a causa delle sempre più frequenti emergenze. Entro ottobre verranno messe a punto le liste dei candidati e a novembre inizierà al campagna elettorale. Ma.Ce.

no “Colli Euganei” - area di 11.804 ettari a nord – ovest di Padova - caratterizzata attualmente dalla presenza di numerose aree urbanizzate, piccoli insediamenti industriali, numerose aziende agricole e dagli importanti centri turistici termali di Abano e Montegrotto Terme”. Nel dettaglio i lavori di estensione si suddivideranno in due lotti esecutivi e andranno ad intervenire in aree ben precise. Precisamente riguarderanno “La realizzazione di una condotta di adduzione lunga 1,6 km dal torrino piezometrico di Cervarese S. Croce, a valle della Strada Provinciale n°38, allo scolo Fossa Lunga (Lotto 1- ovest) e di un’ulteriore sistema di condotte e manufatti per una lunghezza totale di 5 km circa allo scopo di addurre l’acqua a tutti gli scoli consortili che si dipartono a sud della S.P. N°38, ossia lo Spinosella, il Rialtello, il Poggese ed il Bolzan per arrivare alla fossatura privata”. Secondo le aspettative l’intervento andrà a rispondere alle modificate esigenze sul piano idraulico dell’intera area, che negli ultimi decenni si è sensibilmente cambiata, “consentendo la vivificazione dei corsi d’acqua principali con un

l’aumento delle portate degli scoli durante tutto l’anno e la possibilità di utilizzo irriguo delle acque nelle aree agricole in primavera ed in estate”. Non è stata dimenticata dal Consorzio la necessità dell’utilizzo irriguo per l’agricoltura dell’acqua per il quale l’ente ha progettato e realizzato a valle dello Scolo Spinosella, con particolari accordi presi con alcune aziende private, “un’area pilota di irrigazione “a domanda” al fine di garantire la distribuzione capillare dell’acqua dai canali consortili ad aziende agricole private -che si sono dimostrate motivate a condividere anche i costi aziendali di trasformazione - concretizzando così la collaborazione fattiva tra l’ente pubblico e gli interessi del territorio anche rappresentati direttamente da un gruppo di soggetti privati, nello spirito che da sempre anima i Consorzi di bonifica”. “Una grande opportunità da cogliere per il “sistema” Colli Euganei” - ha sottolineato in merito Eugenio Zaggia, presidente del Consorzio Bacchiglione - l’arrivo di acqua di ottima qualità in questa zona significa un potenziale di sviluppo enorme per l’economia agricola e turistica dell’area”.


Argomento del mese 5 Ecco le zone “storicamente” a rischio

sicurezza idraulica L’esposizione Al Centro Culturale San Gaetano di Padova

Canale Scaricatore, 150 anni fa l’opera “rivoluzionaria” di Martina Celegato

E

’ ospitata al Centro Culturale San Gaetano di Padova la mostra dedicata ai 150 anni del Canale Scaricatore, organizzata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova in collaborazione con l’Associazione Lo Squero. L’esposizione ripercorre le vicende di questa opera pubblica, la più grande realizzata a Padova negli ultimi due secoli, attraverso numerose immagini fotografiche e documentarie spesso inedite ed è stata curata da Pier Giovanni Zanetti. Il canale Scaricatore rappresenta una vera e propria rivoluzione per la città se consideriamo che, prima della sua costruzione, numerosi quartieri (all’epoca chiamati borghi) venivano periodicamente sommersi dalle piene, così come succedeva nella provincia padovana prima della costruzione dei vari canali che ora attraversano il territorio. Il piano di sistemazione dei canali padovani fu progettato dal conte Vittorio Fossombroni con Pietro Paleocapa che a loro volta ripresero l’idea settecentesca di Anton Maria Lorgna, noto idraulico. La soluzione consistette nella costruzione di un nuovo canale lungo poco più di tre chilometri, chiamato Scaricatore, avente inizio a Bassanello e termine a Voltabarozzo. La nuova inalveazione ebbe lo scopo di mettere in collegamento diretto il fiume Bacchiglione con il canale Roncajette e perciò di deviare le portate di piena all’esterno della città mediante una sorta di by-pass idraulico. Il nuovo alveo con il relativo ponte-sostegno a Bassanello venne inaugurato nell’ottobre del 1863. Negli anni Trenta del secolo scorso si dovette rimettere mano alla sistemazione fluviale padovana in base al progetto di Luigi Gasparini. Il nuovo piano previde l’allargamento del canale Scaricatore e la realizzazione ex novo del canale San Gregorio che collega lo Scaricatore con il Piovego.

lungo il bacchiglione

A Bovolenta allerta infinita “Q

uando il fiume bagna i murazzi e continua a salire, fino sfiorare il ponte azzurro, allora sappiamo che dobbiamo fare i bagagli in fretta e furia e lasciare le nostre case. E’ successo tre volte negli ultimi quattro anni, non dico che ci siamo abituati perché a questo non ci si fa mai l’abitudine, però siamo pronti e sappiamo che potrà succedere ancora. Non ci piace abbandonare le nostre abitazioni, anche solo per una notte, e dover chiedere ospitalità a parenti ed amici, oppure adattarci a qualche centro di accoglienza. Sappiamo che il percolo di allagamenti è concreto, ma vorremo poter stare a casa nostra, come tutti gli altri”. A parlare è uno dei residenti del centro di Bovolenta, “niente nomi per carità, qui ci conosciamo tutti e non voglio aver rogne”, un pensionato che vive con la moglie nella sua casa a due passi dall’argine che fa tanta paura. I figli ormai grandi vivono poco lontano, ma più al “sicuro”. La piccola “isola” che è il cuore di Bovolenta, racchiuso a nord e a sud da alti ma fragili argini, in caso di rottura o esondazione, può trasformarsi in un pericoloso catino in cui l’acqua potrebbe rimanere per giorni e giorni. Così ad ogni emergenza si pone l’eventualità di evacuare l’intera zona, poco più di 200 persone, compresa la caserma dei carabinieri, le scuole, il municipio e la chiesa. Il paese viene letteralmente diviso in due quando l’acqua lambisce il “ponte azzurro” e i disagi sono concreti. Ma tant’è. Gli allagamenti Il sindaco Vittorio Meneghello, ormai si ripetono anche al termine del suo mandato dopo anni a nord di Padova segnati dalle emergenze, ricorda che la tra Cadoneghe Prefettura in caso di emergenza consiglia e Vigodarzere sempre l’evacuazione. Poi l’ultima parola spetta al sindaco, così come la responsabilità. Del resto Bovolenta non è nuova a disastrosi allagamenti. Nel novembre di quattro anni fa finì sotto un metro e ottanta centimetri d’acqua l’intera zona artigianale di Via Padova e le sue cinquanta aziende, oltre a qualche migliaio di ettari della località Pratiarcati, dall’altra parte dell’omonima strada provinciale. Allora ci vollero ben sei giorni per riportare tutta l’area all’asciutto e i danni furono ingenti. La partita degli indennizzi si è conclusa, non senza polemiche, nei mesi scorsi, tranne qualche eccezione. Nel frattempo sono stati portati a termine alcuni interventi per mettere in sicurezza la zona, dal potenziamento dell’impianto idrovoro Pratiarcati ai lavori sugli argini dello scolo Mediano e su quelli del Bacchiglione. In centro invece la primavera scorsa sono stati rinforzati i “murazzi” settecenteschi nei due punti più fragili, nei quali durante l’ultima piena si erano aperte dei pericolosi fontanazzi. Ma non basta: l’opera più attesa, vale a dire la ricostruzione dell’argine a nord del paese, quello che ha maggiori problemi di tenuta, non è ancora partita non nonostante i numerosi solleciti. Così come chi è minacciato dall’acqua del Bacchiglione sta attendendo con fiducia il tanto sospirato progetto di collegamento del fiume, appena fuori da Padova con l’Idrovia. Il grande canale navigabile può essere infatti, come hanno sottolineato gli esperti, un’ottima possibilità di sfogo per le piene improvvise del Bacchiglione. Ma non c’è solo Bovolenta: nella nostra provincia la mappa del rischio idrogeologico è piuttosto estesa e comprende buona parte della Bassa Padovana, dei N.S. Colli Euganei e dell’Alta per proseguire fino a Cadoneghe e Vigodarzere.


6 Conselve Ambiente Buoni i risultati del servizio “Città Pulita” gestito dalla Padova Tre

Guerra alle mini discariche

Segnalazioni per mettere un freno all’abbandono dei rifiuti lungo le strade, malcostume diffuso di Nicola Stievano

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onostante i controlli e le multe c’è ancora chi si ostina ad abbandonare i rifiuti lungo le strade. Lo confermano gli ultimi casi, sia in centro che in zona industriale. Qualcuno ha lasciato perfino alcuni sacchi vicino al bidone di raccolta di indumenti usati nel parcheggio in via Santa Maddalena di Canossa. Rispetto allo scorso anno, però, il fenomeno pare meno esteso sia per casi segnalati che per quantità di rifiuti raccolti. La conferma arriva dai numeri del progetto “Città pulita” della Padova Tre. Le segnalazioni arrivate al portale dell’azienda che poi si occupa della raccolta e della pulizia quest’anno sono appena 4 rispetto alle 11 del 2013 e al totale di 26 casi, tutti risolti, negli ultimi anni. Il progetto conta complessivamente già più di 630 segnalazioni di cui 610 completamente risolte. Un segno evidente di come la pulizia delle strade sia un risultato frutto anche della “cittadinanza attiva”. Molto interessante il dato relativo al tempo medio di soluzione della segnalazione: per i rifiuti abbandonati

In breve Attenzione alle truffe del bonifico Allarme truffa tra le rivendite di ferramenta, macchine agricole e attrezzature di lavoro nel conselvano. Sono almeno una trentina le denunce raccolte dai carabinieri nei confronti di un cliente, un trentenne residente nell’Alta Padovana, che dopo aver ordinato attrezzature per alcune migliaia di euro, presenta delle false ricevute di bonifico per poi dileguarsi con la merce acquistata. Il trucco è abbastanza semplic. l’acquirente sceglie la merce e il giorno successivo, di solito venerdì sra, invia la copia di un bonifico. Quindi passa a ritirare la merce prima che il negoziante si accorga che il bonifico è falso.

Il secolo intenso di Lina Farinazzo Rifiuti abbandonati a Conselve nel 2014 il tempo tra l’arrivo della segnalazione e la sua soluzione completa è di soli 5 giorni. Un dato fondamentale se si pensa che il degrado del territorio è generato proprio dallo stazionamento dei rifiuti a terra. “Senza uno strumento di segnalazione dei rifiuti abbandonati si rischia di far passare settimane prima che gli operatori vengano avvisati e possano procedere alla raccolta – ha commentato Egidio Vanzetto, consigliere di Padova Tre – In questo modo invece, il cittadino può fare la segnalazione direttamente dal cellulare senza perdere tempo. In ogni

caso continueremo a vigilare con la massima severità in tutte le situazioni di degrado. Da sempre ci impegniamo con sensibilità e accuratezza nel controllare il percorso dei rifiuti. La collaborazione tra ente gestore e Comune di Conselve è un esempio fattivo di soluzione congiunta delle problematiche legate al degrado – ha continuato Vanzetto – Ma ancora una volta l’apporto dei cittadini è di fondamentale importanza. Le segnalazioni e le indicazioni dell’utenza sono sempre ascoltate”. Info al numero verde 800 238389.

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Festa alla Casa di riposo “Beggiato” per i cento anni di Lina Farinazzo. Nata a Castelbaldo il 14 settembre 1914, nubile, ha vissuto a Stresa in Piemonte con una sorella, dove ha lavorato come fornaia. E’ in casa di Riposo da dieci anni. La sua storia è inserita nel libro “I mestieri dei nostri nonni“ pubblicato lo scorso dicembre raccogliendo le testimonianze degli ospiti .

Commosso saluto al maestro Pozzer Una vita esemplare, dedicata alla scuola e alle necessità del mondo dell’educazione. Tanti insegnanti e molti ex alunni di ogni età hanno affollato il funerale di Aldo Pozzer, lo storico maestro del paese, scomparso a 84 anni dopo una lunga malattia. Per decenni ha insegnato alle elementari, crescendo generazioni di alunni conselvani. Prima ha prestato servizio a Terrassa, poi si è trasferito a Conselve dove è rimasto fino alla pensione. E’ stato anche segretario della Direzione Didattica e ispettore scolastico, ha lavorato al fianco di decine di insegnanti. Si è occupato anche della gestione della casa di riposo e negli anni della malattia gli è stata sempre accanto la moglie Franca.

alla coop now un nuovo doblò

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i chiama “Mobilità Gratuita” ed è un progetto che mette in sinergia pubblico e privato a favore delle persone meno fortunate. Grazie al Progetto Mobilità Gratuita infatti Progetto Now Società Cooperativa Sociale di Conselve potrà ricevere in comodato gratuito un veicolo attrezzato utilizzabile per il trasporto di cittadini diversamente abili, anziani e persone con ridotta capacità motoria. L’Iniziativa è promossa dalla società Uninvest. Il mezzo è un Fiat Doblo’, con caratteristiche tecniche che lo rendono idoneo a trasportare 4 passeggeri oltre all’autista (passo lungo e tetto alto), completamente attrezzato per questa tipologia di trasporti, con elevatore omologato a norma di legge per il trasporto di sedia a rotelle. Il finanziamento del progetto e la conseguente attivazione del servizio avverrà grazie alla possibilità data agli imprenditori del Comune di Conselve di affittare superfici sulla carrozzeria del veicolo in cui inserire la denominazione della propria attività. Si tratta di una promozione del marchio aziendale che si arricchisce di un particolare valore aggiunto, in quanto le aziende sensibili potranno promuovere il proprio marchio e i propri dati contribuendo al tempo stesso ad un’azione di solidarietà nell’ambito della propria comunità, abbinando la propria immagine ad un’iniziativa concreta, particolarmente visibile e di notevole interesse sociale. Uninvest si occuperà della gestione del servizio: dalla sensibilizzazione delle attivi-

Grazie al progetto “Mobilità gratuita” le aziende locali sponsorizzeranno l’iniziativa tà che renderanno possibile il finanziamento del progetto di Mobilità Gratuita, alla fornitura del mezzo. La Cooperativa usufruirà di un servizio gratuito ed esonerato da qualsiasi onere estraneo alla semplice conduzione e al rifornimento del mezzo. Il progetto “Mobilità Gratuita” crea ricchezza morale nei soggetti coinvolti nel suo sviluppo, soddisfacendo le esigenze di bilancio della pubblica amministrazione e quelle dei cittadini in difficoltà. Le attività economiche che fossero interessate ad aderire a tale progetto possono contattare direttamente il numero verde: 800 236 482.



8 Conselve Intervento

Frazione Palù L’inaugurazione E’ stato realizzato con il contributo di Regione e Fondazione Cariparo

Un parco davvero per tutti di Nicola Stievano

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Aperta l’area con i giochi “inclusivi” che stimolano le capacità motorie anche dei ragazzi diversamente abili

a incuriosito molti l’apertura del nuovo Parco Inclusivo alla frazione Palù, un’area verde originale e diversa dai classici spazi gioco per bambini. Qui si può passeggiare lungo il “viale sonoro” oppure esercitarsi allo “shuttle canestro”, ma anche divertirsi sul “seggiolone fluttuante” o nel “tunnel mangiatutto”. L’area verde di oltre 3.200 metri quadrati, la seconda del genere inaugurata in Italia (l’altra si trova sempre nella nostra provincia, a Fontaniva) è stata concepita per bambini dai 3 a 14 anni, anche con disabilità. I 17 giochi installati lungo il percorso da 300 metri sono studiati per stimolare i cinque sensi e la capacità motorie dei bambini, il tutto in un ambiente “protetto” e accessibile anche ai diversamente abili. “Il parco realizzato” spiega il sindaco Antonio Ruzzon «permette a tutti i bambini di giocare all’aperto e di muoversi e divertirsi in sicurezza. Anche chi ha qualche disabilità può sentirsi a suo agio e libero di divertirsi. Abbiamo scelto il Palù perché siamo accanto alla “cittadella sociale” della cooperativa Alambicco e in particolare alla casa alloggio in costruzione». Il parco è costato 398 mila di favorire efficacemente lo sviluppo evolutivo con euro, di cui 180 mila pagati dalla Fondazione Cassa particolare riferimento all’inclusione dell’individuo, di Risparmio e altri 25 mila dalla Regione Veneto. sullo sfondo delle mutate condizioni sociali e do senMatteo Lazzarin, assessore al sociale, ha seguito pas- sibilità ecologica che accompagnano la crescita dei so passo le fasi di realizzazione del parco e sottolinea nostri bambini. Giocare all’aperto deve essere stimocome questa area potrà essere lante ma la maggior parte degli un servizio utile per molte fami- Adatto a bambini arredi per le aree gioco non glie, compresi genitori con figli fino ai 14 anni, soddisfano questo requisito, con diversamente abili che avranno è il luogo ideale il risultato che i bambini si announ luogo ideale per il tempo per divertirsi iano, non vengono stimolati e senza barriere libero e il divertimento. non si relazionano con gli altri. Il parco è stato progettato Il parco inclusivo invece offre a e realizzato dalla Billi Integration, una Onlus con tutti i bambini la possibilità di fare un gran numero di l’iniziativa “Liberi di giocare nel verde”, che “ha lo esperienze”. scopo di promuovere e sottolineare l’importanza dei Voce fuori dal coro è invece il Movimento 5 Stelgiochi di movimento all’aperto e la loro caratteristica le, che in passato aveva criticato più volte l’iniziativa.

SCUOLA

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Il parco inclusivo si trova accanto alle strutture della Cooperativa Alambicco di Palù

“E un fiore all’occhiello dell’amministrazione? - si chiede il portavoce Luca Martinello - Oppure un grosso spreco di denaro pubblico? Abbiamo ricordato che c’erano altre cose più urgenti e sensate da fare, modi migliori di spendere quei soldi, o per lo meno posti più adatti dove costruirlo, magari accanto alle scuole, a non siamo stati ascoltati. Ora siamo ansiosi di vedere quanto sarà utile e frequentato, quanti bambini si recheranno al Palù per giocare, con vista sui capannoni della zona industriale e con il sottofondo del traffico della Monselice-mare. Quanto sarà utile all’integrazione dei bambini con disabilità che riusciranno ad andarci con frequenza? Ci auguriamo che le strutture per i giochi siano molto resistenti all’usura del tempo e che almeno l’erba verrà tagliata un pò più spesso che nelle altre aree verdi di Conselve”.

Vincere il tumore al seno si può Campagna Nastro Rosa segue da pag.

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L’attrice Nicoletta Romanoff (nella foto) sarà la testimonial italiana di questa edizione 2014. La Campagna Nastro Rosa, ideata negli Stati Uniti da Evelyn Lauder e promossa in oltre 70 Nazioni, ha come obiettivo quello di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sulle abitudini di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. La diagnosi precoce del tumore al seno: 20 anni di progressi. Il tumore al seno resta il big killer numero uno per il genere femminile registrando un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio. Sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione come metodo di vita e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute. “Da recenti dati e studi si stima – afferma il prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e Presidente Nazionale della LILT - che in Italia siano circa 46.000 i nuovi casi annui di carcinoma mammario. L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari a circa il 14% negli ultimi sei anni e, in particolare, per le donne tra i 25 e i 44 anni l’incremento è stato del 29% circa”. “Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più precise e sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria (RMM), consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività del tumore sono bassi e il processo di metastatizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette altresì di poter eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità del seno, simbolo della femminilità”. Risultati impensabili solo 30 anni fa quando il cancro al seno era considerato una malattia “incurabile”, con una percentuale di guarigione del 40-45%.

Stagione ricca di iniziative per l’Istituto Comprensivo di Conselve

studenti conselvani a jaszbereny per i giochi matematici

umerose le iniziative che riguardano l’Istituto Comprensivo Nicolò Tommaseo di Conselve quest’anno scolastico. Prosegue il progetto Trinity, i Giochi matematici e il progetto Gemellaggio con la scuola di Jászberény. Quest’anno un gruppo di alunni dell’Istituto Comprensivo sarà ospite a Jàszberény dal 4 all’8 novembre. Le proposte di formazione rivolte ai docenti riguarderanno innanzitutto l’ambito della legislazione scolastica con un

corso tenuto dal dottor De Perini e l’ambito della sicurezza informatica con un corso della Polizia Postale. Quest’ultima iniziativa, in collaborazione con il Lions Club coinvolgerà gli alunni della scuola secondaria di primo grado, i docenti, il personale della scuola e le famiglie. Proseguirà anche il corso di formazione relativo alla promozione della salute promosso dalla ULSS 17 già avviato lo scorso anno. Nell’ottica dell’apertura al territorio, inoltre, le scuole

di Conselve hanno aderito al Laboratorio di cittadinanza La disfida di Aldobrandino a scuola promosso dal CTG La Torre per favorire la conoscenza di alcuni aspetti legati alla storia medioevale del territorio. Tra i progetti che verranno proposti nel primo periodo dell’anno ci sono anche gli incontri con gli Alpini nell’ambito delle ricorrenze civili e il progetto Microstorie che coinvolgerà gli alunni nella realizzazione di interviste ai negozi storici della città.

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Ospedaletto 12 Montagnana La protesta A Merlara i produttori contro le speculazioni del mercato

Mele a 2 cent, “uno scandalo” Iniziativa choc di Coldiretti Padova: “Distrutto il raccolto che la filiera commerciale non vuole” di Nicola Cesaro

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ggi valgono 2-3 centesimi, dieci anni fa non si scendeva sotto i 35-40. Una svalutazione indegna, che ha spinto gli agricoltori del Montagnanese alla clamorosa protesta: distruggere i loro raccolti. A Merlara, da sempre centro di riferimento nella Bassa per la produzione delle mele, sotto l’egida di Coldiretti gli imprenditori ortofrutticoli del posto hanno inscenato una vibrante protesta contro il crollo dei loro mercati. Già, perché a più di qualche agricoltore è stato proposto di vendere le proprie mele a non più di 3 centesimi al chilo: una cifra irrisoria, che non solo non porta guadagno, ma addirittura non basta a coprire le spese di produzione dell’azienda. Basta fare i conti: produrre un chilo di mele costa almeno 30 centesimi. Nella cifra incidono i costi per i trattamenti (fino ai 20 cent), che sono stati utilizzati in larga massa quest’anno per via del meteo poco favorevole, e poi la manodopera (6-7 cent) e la spesa per i mezzi agricoli e gli impianti di irrigazione. Un decennio fa ricavare 40

La distruzione delle mele in un campo di Merlara

centestimi da un chilo di mele era la norma: ora il mercato è impazzito. I lavoratori del Montagnanese hanno però deciso di non rimanere impassibili e, sotto gli occhi dei vertici di Coldiretti e della stampa, hanno dato vita ad una manifestazione di protesta: in un’azienda di Merlara è stato distrutto e macerato un intero filare di mele. Il guadagno non esiste? E allora tanto vale distruggere il raccolto. La settimana dopo 5 quintali di mele sono stati regalati alle famiglie di una scuola di Padova, scelta che ovviamente

ha sensibilizzato ulteriormente l’opinione pubblica che si è schierata dalla parte degli agricoltori. “E’ uno scandalo tutto italiano. - denuncia Simone Solfanelli, direttore di Coldiretti Padova - Distruggere il frutto del nostro lavoro quotidiano è una scelta estrema, una provocazione per far capire che così non possiamo andare avanti”. L’associazione di categoria ha chiesto un intervento del Governo, che nei giorni scorsi è stato sollecitato anche da un’interrogazione della deputata Giulia Narduolo (Pd) di Megliadino San Vitale.

Conselve 9

l’evento Il sindaco replica alle polemiche

diecimila in piazza per il pesce veneto

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n 10 mila a degustare il pescato veneto portato in piazza a Montagnana. Si è chiusa con numeri da record “Dal mare alla piazza”, la festa del pesce che si è tenuta il mese scorso in piazza Vittiorio Emanuele. In un fine settimana – assicura la Regione Veneto promotrice dell’evento – si sono messe in fila sotto lo stand montagnanese almeno 10 mila persone. “Dal mare alla piazza” è una manifestazione Gli stand in centro voluta da Regione e marinerie, con la collaborazione delle organizzazioni dei pescatori e dei produttori, degli enti locali interessati e la sponsorizzazione di molte aziende private del settore agroalimentare. Commenta l’assessore regionale alla pesca, Franco Manzato: “Per il successo avuto a Montagnana voglio ringraziare tra i tanti il Comune, l’associazione “Incontriamoci Oggi Onlus” e la scuola alberghiera, che ha garantito un servizio efficiente e offerto una splendida occasione professionale. “Dal mare alla piazza” è un format che funziona, crea socialità, aggregazione all’interno del quale si respira “casa nostra” e genuinità, crea soprattutto conoscenza del nostro pescato in un settore dove l’80 per cento del prodotto è importato”. In apertura di festa il sindaco Loredana Borghesan aveva richiamato la polemica legata al maxi-finanziamento regionale ottenuto dalla festa in piazza: la Regione, infatti, ha garantito per lo svolgimento della rassegna ben 60 mila euro. “La Regione ha scelto la nostra città in tutta la provincia come sede padovana della festa del pesce” ha puntualizzato il sindaco “L’evento è arrivato a costo zero per le nostre casse: di fatto noi ci limitiamo ad ospitarla, visto che organizzazione e tasse d’occupazione sono tutte a carico della Regione. La festa rappresenta un’opportunità per la città, per i consumatori e per i produttori”. N.C.

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ontagnana camper-friendly. E’ stata Inaugurata la nuova area inaugurata lo scorso 27 settembre di sosta riservata la nuova area di sosta per i camper nelle vicinanze della cittadina murata. L’amministrazione comunale ha deciso di investire in questa C O T O N E S T A m Pdell’Ostello A direzione realizzando in via Trevisan, nei QUAdRI pressi dell’Ostello della Gioventù, una nel verde esistente, con una dotazione di nuova infrastruttura pubblica di servizio. contenitori per la raccolta differenziata. La realizzazione è stata possibile grazie al Una caratteristica qualitativa molto imporcontributo che il Comune ha ricevuto par- tante della nuova struttura è costituita dal tecipando al bando “I Comuni del Turismo collegamento con il centro urbano grazie a all’Aria Aperta” dell’Associazione Produttori percorsi pedonali accessibili a tutti, oltre al Caravan e Camper, che ha finanziato cinque collegamento con i trasporti pubblici locali: stazione degli autobus a meno di 100 metri progetti su ben 136 domande presentate. La nuova area risulta accessibile dal e stazione ferroviaria a circa un chilometro. parcheggio dell’Ostello e prevede la sosta “I camperisti rappresentano un crescente di 9 camper con apertura 24 ore su 24 per settore dell’utenza turistica, che dimostra tutto il tempo dell’anno. L’area offrirà al suo sempre più di gradire l’offerta di Montainterno un servizio di carico e di scarico dei gnana e del suo territorio - commentano serbatoi in dotazione ai camper mediante il sindaco Loredana Borghesan e Gianni un sistema integrato, oltre a due colonnine Arzenton, camperista e consigliere delegadi erogazione energia elettrica attivabile con to al progetto. “Sono veramente soddisfatti interruttore a distanza. L’illuminazione della di inaugurare questa nuova struttura perché zona è stata realizzata con corpi illuminanti va ad ampliare i servizi di ricettività della a led di nuova generazione. E’ stata infi- nostra città e ad intercettare una fascia di ne realizzata una zona a picnic, immersa turismo crescente”. N.C.


10 Bagnoli di Sopra La manifestazione Ottobre si è aperto con un fine settimana intero di eventi

Sagra del Rosario, tante novità Cambia il volto dell’antica fiera che si trasforma in un ricco carnet di incontri ed esposizioni di Cristina Lazzarin

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randi novità ed iniziative per la Sagra del Rosario di Bagnoli di Sopra che quest’anno ha spostato la tradizionale fiera del primo lunedì di ottobre (quest’anno 6 ottobre) presso l’area adiacente al teatro e non più lungo la provinciale, come tra l’altro prevede il piano del commercio approvato dal consiglio comunale diversi anni fa ma mai applicato. “Non era più possibile svolgere la fiera come l’abbiamo conosciuta tutti, per problemi di viabilità e per i rischi troppo elevati dovuti alla compresenza di bancarelle, pedoni e veicoli anche pesanti sulla provinciale – spiega il sindaco Roberto Milan- Le normative di pubblica sicurezza nelle manifestazioni e la sicurezza stradale nella viabilità alternativa ci impongono questo cambiamento in una zona adatta che comunque era già destinata a questo uso. I commercianti e produttori agricoli hanno potuto usufruire della nuova disposizione nell’ampio parcheggio per aumentare la loro permanenza all’intera giornata della fiera e sostare fino a sera. Abbiamo dato risalto ai

NEWS Distrutta una recinzione

vandali in azione nelle aree verdi

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anno colpito più volte negli ultimi tempi, con atti di vandalismo che danneggiano aree verdi e altri spazi pubblici. L’ultimo episodio si è consumato lungo il viale pedonale che da via Scanferla conduce al cimitero del paese. Qualcuno si è “divertito” ad abbattere, per quasi duecento metri, la recinzione che delimita il vialetto da un terreno agricolo. La rete è finita a a terra e ora bisognerà risistemare l’intera recinzione. Un danno non proprio trascurabile per il Comune che dovrà provvedere alla riparazione. Non molto tempo fa nella zona del teatro comunale sono state rotte alcune panchine ed è stato danneggiato in parte anche il marciapiede. A quanto pare in paese c’è un gruppetto di ragazzi piuttosto turbolenti che ha preso di mira gli spazi verdi. Su quest’ultimo episodio come sui precedenti gli agenti della polizia locale dell’Unione del Conselvano indagheranno alla ricerca dei responsabili, passando in rassegna anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti in centro. “Provo tanta tristezza per le persone che hanno commesso questi atto vandalici- commenta il sindaco Roberto Milan “cercheremo di risalire ai responsabili attraverso tutte le ricerche possibili”. C.L.

produttori agricoli riservando una zona della fiera solo a loro”. Molto richieste le visite guidate ai monumenti del paese con la guida di Leda Borghero, Francesca Bozza e i giovani di Kaleidoscopio. Non sono mancati il consueto luna park e l’opportunità di pranzare e cenare in compagnia presso lo stand gastronomico gestito dalla ProLoco. La sagra del Rosario si è aperta il 3 ottobre con l’inaugurazione della mostra fotografica “Profumo di fieno”. Presso la splendida cornice del granaio di Villa Widmann, Lino Bottaro ha presentato al pubblico una sua personale; per l’occasione la compagnia Sottosopra ha messo in scena una ricerca sul lavoro della tabacchine, con la regia di Nora Fuser. La banda musicale G. Verdi del Conselvano ha accompagnato la prima serata. Un’altra mostra dal titolo “In volo nella storia” è stata esposta nell’area Proloco e ha presentato i reperti del velivolo abbattuto a Bagnoli nel 1944 e recuperati alla fine di settembre, insieme ad un aereo d’epoca e a divise mi-

Oltre 500 persone all’inaugurazione della Sagra del Rosario litari autentiche, mentre presso la biblioteca hanno trovato spazio le opere pittoriche di Antonio Capuzzo. Nell’area dello stand gastronomico si sono alternati diversi espositori, con la presenza di maestri artigiani come Gianni Lusiani, cucaro veneto, del musicista Gianni Buniolo che ha suonato il suo organetto ambulante e delle opere della Cooperativa sociale Alambicco di Conselve.

Da fine ottobre Primo appuntamento con Lia Sava

Cultura della legalità incontri con “Patti Chiari”

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iprendono nel conselvano gli appuntamenti dell’associazione culturale nazionale “Patti chiari”, impegnata da anni in iniziative di diffusione della cultura della legalità. Dopo il successo degli anni scorsi, l’associazione trasferisce però gli eventi nella splendida cornice del teatro comunale “C. Goldoni” di Bagnoli di Sopra, in collaborazione con il comune, l’assessorato alla cultura e ai servizi sociali. L’amministrazione comunale, è orgogliosa e soddisfatta di ospitare questa rassegna importante che vedrà ospiti di primo piano nazionale, che contribuirà a diffondere e approfondire il dibattito sui temi della legalità. La rassegna vedrà la collaborazione della Compagnia SottoSopra per la gestione delle serate presso il teatro comunale. Il vicesindaco e assessore alla cultura Isabella Ragazzo è entusiasta: “Bagnoli di Sopra apre le porte alla cultura per seminare soprattutto fra i giovani l’educazione alla legalità, il rispetto delle persone e la tutela del territorio”. Il debutto è previsto per venerdì 31 ottobre alle ore 21.00 con Lia Sava, Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, da anni impegnata contro il crimine organizzato ed esperta del fenomeno “femminicidio”. Ed è proprio il femminicidio l’argomento che affronterà questo magistrato in prima linea, costretta a vivere sotto scorta da molti anni. A con-

Lia Sava è la prima ospite

Giorgio Ghirello instancabile animatore dell’associazione ha scelto Bagnoli durre le serate e a confrontarsi con i protagonisti ci sarà Giorgio Ghirello, presidente dell’associazione e studioso del fenomeno mafioso. Tra gli ospiti della prossima stagione ci saranno: Paolo de Chiara, giornalista e scrittore, in programma per il 21 novembre; Leoluca Orlando, sindaco di Palermo che sarà a Bagnoli il 28 novembre; da definire le date con Gianluigi Nuzzi, Piercamillo Davigo e molti altri. L’ingesso agli incontri sarà libero, fino ad esaurimento dei posti. C.L.

Non sono mancati i banchetti del commercio equo, delle scuole dell’infanzia del territorio, delle associazioni sportive e di volontariato, dei giovani dell’ACR e dell’associazione Kaleidoscopio. Uno spazio è stato dedicato all’associazione Antichi Mestieri di Terrassa con laboratori per bambini e dimostrazioni per tutti. Spazio anche all’agricoltura e al dibattito sui terreni dell’ex Cosecon.

CURIOSITà Nel segno del risparmio

niente tendone per il ballo

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esta sì, ma nel segno della sobrietà e del risparmio di risorse, con un pernsiero a chi si trova in condizioni di disagio e non ha molti mezzi a disposizione. Quest’anno pertanto la sagra è stata organizzata con un’occhio all’innovazione e uno al risparmio, cercando di contenere le spese e otimizzare le risorse, senza strafare, Il sindaco Roberto Milan ha sottolineato che “la scelta di non impegnare una cospicua somma per il noleggio del tendone è stata fatta dall’amministrazione comunale, in accordo con la ProLoco e le associazioni del territorio, viste le urgenze di carattere sociale che il comune dovrà sostenere e le ristrettezze di bilancio”. Milan continua chiarendo che “spendere quasi sette mila euro per far ballare al coperto le persone per una settimana risulta eccessivo, soprattutto riflettendo sul fatto che per le famiglie indigenti di Bagnoli, che aumentano di mese in mese, a bilancio approvato ad aprile 2014 ci sono solo quattro mila euro. Il comune possiede già una struttura molto più accogliente di un tendone e in questi tempi di crisi è C.L. opportuno sfruttarla meglio”.

vandana shiva a bagnoli

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andana Shiva, Ecologista e attivista, scienziata e filosofa. Vandana Shiva è una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità. L’ecologista è stata ospite Bagnoli per festeggiare il 30° anniversario della nascita della cooperativa agricola “El tamiso”, che dal 1984 coniuga impresa, tutela ambientale, promozione sociale, sviluppo internazionale, attraverso la produzione e il commercio di agricoltura biologica. La presenza di Vandana Shiva a Bagnoli si coniuga con gli intenti che l’amministrazione comunale sta perseguendo: la delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale con la richiesta ai curatori fallimentari di Attiva di indire un bando pubblico per assegnare le terre ex Cosecon, e l’indicazione di dare preferenza di assegnazione a progetti che impieghino giovani e disoccupati per una agricoltura sociale. “Questo evento - spiega il Sindaco Roberto Milan - è servito a far capire l’importanza di salvaguardare i prodotti locali e la cultura veneta. Ci ha aiutato a riscoprire le sapienti operazioni dei nostri nonni per tutelare il territorio e preservare le colture autoctone impedendo il monopolio delle sementi e l’ibridizzazione dei prodotti alimentari. La presenza di Vandana Shiva a Bagnoli ci insegna ad aver cura della nostra terra e a rispettarla”. Nella stessa giornata era presente anche Don Albino Bizzotto, de “Beati i costruttori di Pace”. Nel corso del convegno è stata sottoscritta la Carta di Bagnoli da proporre su scala nazionale

Vandana Shiva agli enti pubblici che si impegneranno a sostenere e promuovere un nuovo modello di agricoltura. Il convegno si è concluso con un buffet vegetariano. Nata a Dehra Dun, in India, Vandana Shiva si è laureata in fisica quantistica presso l’Università di Western Ontario, Canada. Ma al ritorno a casa dopo gli studi, vedendo la sua terra, l’Himalaya, trasformata e impoverita dai progetti internazionali sostenuti dalla Banca mondiale, ha deciso di dedicare tutta se stessa alla battaglia per la salvaguardia della sua terra e del pianeta. Nel 1982 ha fondato nella sua città natale il Centro per la scienza, tecnologia e politica delle risorse naturali, un istituto indipendente di ricerca che affronta i più significativi problemi dell’ecologia e della giustizia sociale. Quasi dieci anni dopo, nel 1991, ha dato vita a Navdanya, un movimento per proteggere la diversità e C.L. l’integrità delle risorse viventi.



12 Bovolenta Il caso Dopo mesi di polemiche e tensioni il sindaco decide per lo strappo

“Da gennaio prossimo usciamo dall’Unione” di Cristina Lazzarin

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olpo di scena, ma non troppo, a nemmeno un anno dalla nascita dell’Unione dei Comuni del Conselvano fra Conselve, Agna, Arre, Bagnoli, Candiana, Terrassa e Bovolenta. Già nei mesi scorsi il sindaco Vittorio Meneghello aveva espresso, con toni piuttosto duri, la volontà di uscire dall’Unione. Ora la decisione è ufficiale, come del resto molti pronosticavano: Bovolenta tronca di netto il sodalizio con gli altri sei comuni, in testa Conselve, dopo nove mesi tormentati. L’amministrazione ha deciso che è meglio guardare altrove e ha giudicato un fallimento l’esperienza di questi mesi. Meneghello ha spiegato la sua posizione inviando una lettera al presidente dell’Unione, il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon, chiarendo che dal primo gennaio 2015 Bovolenta tornerà ad essere un Comune “autonomo” e chiedendo perciò il trasferimento dei dipendenti e dei servizi che gli spettano. Già alla fine di agosto il sindaco aveva affidato ad una lunga lettera le critiche alla gestione “centralizzata” dell’Unione, ricordando che gli amministratori hanno perso il controllo politico dei singoli municipi e che spesso è dura gestire anche i servizi al pubblico. “Per mesi mi sono trovato gli uffici comunali desolatamente vuoti - dichiara Meneghello - e i nostri dipendenti trasferiti altrove, senza preavviso né condivisione. Ogni giorno ci sono delle discussioni e mi sono trovato di fronte un muro di gomma. Non possiamo continuare in questo modo perché ai cittadini non stiamo dando nessun

“Purtroppo non c’è alcuna forma di effettivo risparmio per le nostre casse” servizio mentre abbiamo visto crescere a dismisura la burocrazia. Uscendo dall’Unione ritengo di non fare alcun danno ai miei cittadini visto che in questi mesi non hanno ricevuto alcun beneficio. L’Unione era stata concepita per semplificare e risparmiare, non per complicarci la vita e trovarci a fare i conti con gli uffici sguarniti. Rivogliamo le nostre funzioni e i nostri 13 dipendenti, poi vedremo come rispettare la legge che ci impone le condivisioni dei servizi con altri Comuni”. Dopo aver inviato la comunicazione a Ruzzon il sindaco ha discusso della decisione in Consiglio comunale, in vista di una delibera che il Consiglio stesso dovrà approvare per la ratifica dell’uscita definitiva dall’Unione. incassando comunque l’appoggio alla decisione. La prima risposta arriva da Antonio Ruzzon, nella veste di presidente dell’Unione: “I sindaci hanno piena autonomia decisionale

Meneghello risoluto: “Abbiamo constatato che i problemi sono maggiori dei benefici”

Il sindaco Vittorio Meneghello e il municipio

Ora il Consiglio Comunale dovrà deliberare il provvedimento definitivo di uscita e non ci sentiamo di obbligare nessuno. Certo accogliamo con rammarico e dispiacere la scelta di abbandonare l’Unione e un percorso che avevamo condiviso. In precedenza il sindaco di Bovolenta aveva lasciato la strada delle convenzioni con altri Comuni a favore dell’Unione, se adesso ritiene che neanche questa sia la soluzione ideale non gli resta che imboccare la strada della fusione già intrapresa da altre amministrazioni. Noi continuiamo il nostro percorso che in questa fase richiede l’impegno e lo sforzo di tutti per superare le comprensibili difficoltà iniziali”.

LA FESTA Compleanno speciale

maria badan sulla vetta dei 106

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all’alto dei suoi 106 anni Maria Badan è una delle nonne più longeve della provincia. Lo speciale compleanno è stato festeggiato nell’abitazione in via Madonna, dove Maria vive con un nipote, da quattro generazioni di parenti, a partire dalla sorella Mena, di 95 anni, dai figli, nipoti, amici, il parroco don Luciano e il sindaco Vittorio Meneghello. Maria Badan, nativa di Terrassa, spostata con Cesare Dalla Pietà e rimasta vedova quarant’anni fa, ha dedicato la sua vita alla famiglia e ha cresciuto ben sette figli tra difficoltà e sacrifici. Fino a qualche anno fa si spostava con il suo mezzo di sempre, una bicicletta nera. Tre figli sono morti da tempo, Lidia, Sante e Bruno, mentre sono accanto a lei Antonia, Emilia, Gabriella e Agnese. Per Maria un dolce speciale, un grande 106 offerto dal panificio di Zeno e Nadia Longo. C.L.


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14 Due Carrare Il percorso Coinvolti Cartura, Pernumia e San Pietro Viminario

Fusione, altro passo avanti Si è acceso il confronto tra favorevoli o meno, Vason: “E’ ora di superare i campanilismi” di Francesco Sturaro

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opo la presentazione dello studio di fattibilità per la fusione dei comuni di Due Carrare, Cartura, Pernumia e San Pietro Viminario, avvenuta nelle scorse settimane nei rispettivi consigli comunali, nelle quattro municipalità si è acceso il confronto tra favorevoli, contrari e scettici a questo percorso. Qualora avviato, il processo culminerà con l’indizione di un referendum, tramite cui i cittadini residenti dovranno decidere in merito alla costituzione del nuovo ente locale, chiamato ad amministrare un territorio di 69 km quadrati, con 20mila abitanti, e a gestire i servizi dei comuni di origine. Essendo il comune più popoloso tra i quattro, Due Carrare è il capofila del progetto di fusione. “La Legge stabilisce che i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti debbano necessariamente gestire in forma associata le funzioni fondamentali – spiega il sindaco Sergio Vason – la stessa normativa indica anche la necessità di procedere in ragionevole periodo di tempo al processo di fusione, per raggiunge-

re gli obiettivi insiti nella medesima e, cioè, ottenere la riduzione della spesa pubblica anche negli enti territoriali”. Il primo cittadino di Due Carrare sottolinea come lo studio di fattibilità abbia evidenziato l’omogeneità amministrativa, culturale ed economica dei quattro comuni, circostanza che rappresenta una base di partenza per il processo che dovrebbe culminare con la fusione. Per informare i cittadini sugli aspetti di questo iter, l’amministrazione ha deciso di formare un gruppo di lavoro composto da sei consiglieri comunali (tre di maggioranza e altrettanti di opposizione) più il sindaco, cui affidare il compito di approfondire il tema della fusione e di attivare le opportune azioni politiche, nonché di programmare incontri conoscitivi con la cittadinanza. “Ritengo giusto e importante che in questo progetto sia protagonista l’intero consiglio comunale – prosegue Vason – si deve andare verso la riduzione degli enti parastatali a cominciare dai comuni. I campanilismi devono essere superati. Se non

Sergio Vason saliamo sul treno dello sviluppo e dell’innovazione, resteremo per sempre il fanalino di coda prima in Europa, poi nel mondo. Entro fine anno porteremo in consiglio comunale una delibera che sancirà l’inizio ufficiale del processo di fusione, che dovrebbe portare, in un prossimo futuro, alla consultazione referendaria. Il dialogo sulla fusione riguarda attualmente Due Carrare, Cartura, Pernumia e San Pietro Viminario, ma la porta è aperta anche ad altri comuni, mi riferisco ad esempio a Battaglia Terme”.

L’OPINIONE Pierangela Negrisolo di “Prima Due Carrare”

“DUE CARRARE NON HA ALCUN OBBBLIGO”

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’idea di fusione risulta “indigesta” alla capogruppo della lista di opposizione “Prima Due Carrare”, Pierangela Negrisolo, che solleva dubbi e perplessità sul percorso intrapreso. “Ritengo importante sottolineare che non c’è nessun obbligo di legge a fare unioni né tantomeno fusioni e convenzioni, visto che siamo un comune maggiore di 5.000 abitanti – spiega la consigliera - Solamente i comuni con meno Pierangela Negrisolo di 5.000 abitanti hanno l’obbligo di creare convenzioni finalizzate a diminuire i costi. La proposta di fusione con Cartura, Pernumia e San Pietro Viminario porta a considerare che, per le loro caratteristiche, San Pietro Viminario e Pernumia dovrebbero afferire al bacino del Monselicense piuttosto che con il nostro comune e Cartura è naturalmente vocata a quello del Conselvano”. Secondo Negrisolo sarebbe più logico per Due Carrare fondersi con municipalità più affini rispetto Cartura, San Pietro Viminario e Pernumia, come Maserà, Albignasego e i comuni termali limitrofi. La consigliera pone anche l’accento sul fattore “psicologico” inerente la fusione: “Molti cittadini e soprattutto i più anziani, non hanno ancora metabolizzato il trauma della fusione avvenuta nel 1995 (tra Carrara Santo Stefano e Cararra San Giorgio ndr), avvenuta solo con uno scarto di 9 voti a Carrara Santo Stefano”. La capogruppo critica anche l’ottimismo dei sostenitori della fusione, per i quali questo passaggio consentirebbe al nuovo ente locale di introitare consistenti contributi economici dalla Stato. “Perché pensare che il premio per questa fusione sia di 25 euro per abitante per 10 anni, quando con gli ultimi governi non si rispettano i trasferimenti che sono dovuti ai comuni, che vengono tagliati continuamente? Viene da chiedersi poi se saranno sufficienti questi fondi a gestire un enorme territorio di ben 69 Km quadrati. Per quanto riguarda le attuali sedi amministrative dei quattro comuni, se fossero mantenute, come annunciato, andremo incontro a spese inutili e i fondi per la fusione sarebbero dispersi”. F.S.

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usione sì, ma con molte riserve: questa in sintesi la posizione del gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Due Carrare” sul processo avviato dal Comune con Cartura, Pernumia e San Pietro Viminario. “Crediamo nelle unioni, quando vengono ben gestite e nell’eventuale fusione di comuni – precisano i consiglieri Andrea Rosina, Davide Moro e Moreno Salvò – ma siamo fortemente perplessi nei confronti dell’iniziativa della maggioranza, che mira a una fusione in tempi rapidi”. I rappresentanti dell’opposizione chiedono che i cittadini e tutte le forze politiche siano coinvolti in questo percorso che, se intrapreso, sarà irreversibile, e di aprire un dialogo anche con i comuni più vicini territorialmente e storicamente, come Battaglia Terme. “Capiamo che la legge obblighi San Pietro Viminario, Cartura e Pernumia ad associarsi con altri enti locali, ma la fusione è uno dei possibili modi in cui questo può avvenire – commenta il capogruppo Rosina – perché non si ritiene di collaudare questa fusione con un’unione o una convenzione di servizi?”. Il consigliere Salvò avanza dubbi sui vantaggi economici della fusione: “Quali e quanti sono i fondi che la maggioranza prevede di ricavare dall’operazione e come intende spenderli? Rileggendo le esperienze passate non è certo la motivazione economica che rende accettabile, per un cittadino, la rinuncia alla propria identità culturale e territoriale. La fusione tra San Giorgio e Santo Stefano è un monito: il processo preparatorio, tramite convenzione di servizi, unione, pubblica discussione, è durato più di dieci anni; tutte le forze

Moreno Salvò

Salvò espone i dubbi sull’effettivo vantaggio economico dal nuovo Comune politiche erano a favore della fusione, eppure a Santo Stefano il referendum è passato per soli nove voti”. Il consigliere Moro pone l’attenzione sulla presunta omogeneità dei quattro comuni emersa dallo studio di fattibilità: “Crediamo che il primo comune con cui dovremo ragionare di unione o fusione sia Battaglia Terme per due motivi: una parte consistente del nostro comune gravita naturalmente intorno a Battaglia e il legame col bacino termale potrebbe rivitalizzare le specificità agricole, culturali ed enogastronomiche del nostro comune F.S. e degli altri tre”.


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Tribano 17 La polemica Il sindaco replica ai rilievi dell’opposizione sulle tasse comunali

“Obbligati dallo Stato ad incassare i tributi” di Cristina Lazzarin

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n seguito alla presa di posizione delle minoranze, il sindaco Piergiovanni Argenton, ha voluto motivare le scelte di alcuni aumenti delle tasse tra cui la TAsi passata al 2,5 per mille: “E’ molto facile fare opposizione quando lo Stato obbliga i comuni a imporre le tasse. Tasse che hanno la denominazione di imposte comunali, ma in realtà sono solo recuperi di tagli sui trasferimenti dello Stato. Abbiamo saputo solo il 7 luglio scorso del taglio di 290 mila euro sui trasferimenti dello Stato al nostro comune e guarda caso, dopo le elezioni comunali e guarda caso più o meno di quanto dovremmo incassare con l’applicazione della TASI al 2,5%. Ma mentre lo Stato si è tenuto tutta la cifra, noi non sappiamo cosa incasseremo, visto che molti cittadini potrebbero non essere in grado di pagare, costringendo il comune ad ulteriori tagli sui servizi. Ma come se ciò non bastasse, tre mesi prima ci avevano tagliato altri 145 mila euro per il Fondo di Solidarietà, che guarda caso corrisponde alla differenza tra quanto avevamo applicato di aliquota IMU alle seconde case e capannoni e il massimo dell’aliquota al 10.6%, quasi che lo Stato dica che se non applichiamo il massimo continueranno a tagliare. Poi qualcuno, per ambizione politica o frustrazione da sconfitta elettorale, se la prende con il sindaco o la maggioranza. E’libero di farlo per carità, ma guardiamo alle cose come stanno”. L’amministrazione punta a sottolineare l’importanza del nuovo regolamento di video sorveglianza,

Argenton: “Solo pochi mesi fa abbiamo saputo di un ulteriore taglio da 290 mila euro”

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MINORANZA Gruppo “Tribano Rinasce”

cavazzana: “era tutto previsto”

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Entro ottobre la fine dei lavori di costruzione della rotonda su via del Mare che consente di partire con il servizio, monitorando i punti più sensibili del paese e poi per quanto riguarda i rifiuti, sottolinea l’approvazione del regolamento Bacino Padova Sud. Nominati anche i rappresentanti del consiglio comunale nella Pro Loco nei nomi di Mattia Masola per la minoranza e quelli di Viel e Brasolin per la maggioranza. Nel corso della seduta il sindaco ha fatto sapere che i lavori per la realizzazione della rotonda sulla Monselice-mare termineranno definitivamente a ottobre. Si è fatto notare il notevole snellimento del traffico e i molti apprezzamenti arrivati dai cittadini e frequentatori abituali della Monselice mare. Per quanto concerne i tagli alla spesa e servizi il sindaco precisa: “Vorrei sottolineare che Tribano non ha perso ancora nessun servizio; certo siamo costretti a fare qualche sacrificio in più rispetto al passato, ma per adesso manteniamo intatti

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rande scontro anche tra il sindaco Argenton e il consigliere di minoranza Massimo Cavazzana del gruppo “Tribano Rinasce”. Per Cavazzana “La sola verità è che il sindaco di Tribano non riuscendo più a giustificare una sua cattiva amministrazione, che ha portato il nostro comune in una situazione di forte difficoltà economica, cerca di attribuire con malafede le colpe su altri. Già nel 2008 avevo previsto come sarebbero andate le cose se si fosse continuato a stipulare nuovi mutui. Risulta chiaro che la giunta Argenton dal 2010 al 2014 ha contratto più di 2 milioni di euro di mutui mandando in affanno le casse comunali. Il sindaco giunge ad insinuare che io abbia pendenze nei confronti del comune di Tribano. Non ho alcuna pendenza penale e amministrativa di sorta. Ricordo invece che le sentenze penali e civili, che non hanno mai riguardato il sottoscritto, hanno riconosciuto il giusto agire del comune di Tribano riconoscendo allo stesso con sentenza del 31maggio 2012 un rimborso di 401.598 euro, oltre le spese legali da parte di Attiva Spa e tutti i diritti “. C.L.


18 Cartura BIlancio 2014 Aumento delle spese per 446 mila euro, ridotti i trasferimenti

“I tagli non penalizzano i servizi”

Numerosi ed entusiasti gli espositori

mercatino dei ragazzi un successo a cagnola

La Tasi è fissata al 2,5 per mille solo sulle prime abitazioni, sul resto invece si paga l’Imu, detrazioni per figli e invalidi di Francesco Sturaro

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È

un bilancio di previsione caratterizzato dai tagli ai trasferimenti statali e dall’aumento delle spese, voci che incidono sulle casse comunali per circa 446 mila euro rispetto al 2013, quello approvato recentemente dal consiglio comunale. Il raggiungimento del pareggio entrate-uscite è previsto alla quota di 3.641.241,67 euro. “Viene mantenuta l’erogazione di tutti i servizi pur partendo da un taglio delle entrate e un aumento delle spese sopravvenute di circa 446 mila – spiega il sindaco Massimo Zanardo – questa cifra è il risultato dei tagli dei trasferimenti statali, delle minori entrate strutturali, come gli oneri urbanizzazione che risentono del blocco Il municipio di Cartura dell’edilizia, delle nuove spese straordinarie dovute a totali o portatrici di handicap congeniti. “Ci siamo trocontenziosi di circa trent’anni fa e ancora in essere, mi vati costretti ad applicare la Tasi – commenta il sindaco riferisco alla questione PIP di Cagnola. Per far fronte alle Zanardo - Al momento della valutazione sull’aliquota da minori entrate e alle spese di carattere straordinario, si istituire e su quali immobili far rientrare nel suo ambito, è provveduto, in primis, a diminuire ulteriormente alcu- abbiamo, dopo aver ridotto ulteriormente le spese, decine voci di spesa, riducendo al minimo la possibilità per so di applicarla solo sulle prime case e non su altri immobili soggetti all’Imu; il tutto per non l’amministrazione di porre in essere appesantire i settori commerciale e eventuali interventi richiesti o neces- Congelati gli investimenti artigianale, che già pagano l’8,5 sari”. Sul fronte dell’imposizione fi- per le opere per mille di Imu su negozi, uffici scale il Comune ha istituito la Tasi in attesa dei e capannoni. Pure le seconde case (al 2,5 per mille) solo sulle prime finanziamenti sono esentate dal pagamento della case, mentre tutti gli altri immobili Tasi, perché abbiamo applicato il (negozi, uffici e capannoni) sono soggetti all’Imu. Per la principio che su ogni immobile si paga una sola tassa, Tasi sull’abitazione principale sono previste detrazioni di o Imu o Tasi”. Le aliquote delle altre tasse comunali sono rimaste 15 euro, per ogni figlio minore presente all’interno del nucleo familiare, e di 30 euro per le persone invalide invariate. “Su 637.000 euro di gettito Imu, a Cartura

ne restano solo 394.000, il resto alimenta il Fondo di Solidarietà Comunale – puntualizza il sindaco - in pratica lo Stato si trattiene il 38% del nostro gettito Imu. Prima con i codici tributo diversi tra Stato e Comune, i cittadini potevano vedere cosa andava al Comune e cosa allo Stato, ora non lo vedono più e cosi si può pensare che tutto l’Imu resti al Comune, cosa invece non vera. Abbiamo subito un taglio ai trasferimenti statali, ma riusciamo a mantenere le spese correnti e i servizi erogati, nonché a garantire i contributi alla scuola materna, al nido integrato, alle associazioni. Una voce importante del bilancio riguarda le spese per il sociale, settore che, a causa della crisi, continua a richiedere sempre maggiori fondi”. Per la crisi e per la mancanza di risorse proprie, il Comune ha al momento congelato gli investimenti per le opere pubbliche, nella speranza di ottenere i necessari finanziamenti da enti superiori.

ianco a fianco figli e genitori, bambini e adulti hanno vestito i panni dei venditori in occasione del doppio appuntamento con il mercatino dei ragazzi e quello dell’usato e del baratto, ospitato a fine settembre nel piazzale Distillerie a Cagnola. Organizzata dal comune di Cartura, l’iniziativa ha visto la partecipazione di persone di tutte le età, che nei loro banchi hanno esposto articoli di ogni genere e oggettistica varia, tutto rigorosamente in buono stato, come espressamente richiesto dai promotori dei mercatini. Un modo divertente, offerto alle famiglie, per passare una giornata assieme, abbinando l’utile al dilettevole. Gli operatori dei due mercatini hanno avuto l’opportunità di liberarsi di giocattoli inutilizzati, libri, figurine, carte, cd, fumetti, francobolli, capi di abbigliamento, soprammobili, oggetti vari che riempivano armadi e cassetti o prendevano polvere in stanze, sgabuzzini, angoli della casa, facendo, al contempo, la felicità dei compratori, attirati da un articolo di proprio gusto, o dei collezionisti, gratificati per aver trovato un pezzo raro, cercato da chissà quanto tempo. In concomitanza con i mercatini dei ragazzi e dell’usato si è tenuto anche il mercato dei prodotti agricoli. Nel corso della manifestazione non sono mancate le attrazioni di contorno per i più piccoli, come i gonfiabili e l’animazione per i ragazzi. Inoltre, a metà pomeriggio la Pro Loco ha offerto la merenda a tutti i presenti. F.S.

Fusione fra Comuni Istituita la commissione che dovrà approfondire l’iter

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opo la presentazione in consiglio comunale dello studio di fattibilità sulla fusione tra Cartura, Due Carrare, Pernumia e San Pietro Viminario, redatto dal professionista Andrea Scacchi di Cinisello Balsamo, l’amministrazione comunale ha deciso di dar seguito a questo percorso, istituendo un’apposita commissione con il compito di approfondire la questione. Il nuovo organismo, costituito nelle scorse settimane, è composto da tre consiglieri comunali di maggioranza (Luca Zanetti, Silvia Gallinaro Rizzotto, Matteo Vergani) e altrettanti di opposizione (Sandro Rocca, Alberta Castellan e Francesco Vetri), oltre al sindaco Massimo Zanardo, con il ruolo di presidente. “In seno alla discussione consiliare – afferma il primo cittadino di Cartura - è emersa l’opportunità di attivare un percorso di valutazione congiunto tra le varie forze politiche rappresentate in consiglio comunale, al fine di ricercare una convergenza su una tematica di importanza epocale per il territorio e la cittadinanza del Comune, quale è l’eventuale fusione con comuni limitrofi”. La commissione avrà il compito di affrontare, dal punto di vista politico-amministrativo, le problematiche connesse alla scelta della forma di aggregazione territoriale presa in esame dallo studio di fattibilità. “L’obiettivo è di analizzare questo percorso in modo

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da sedere al tavolo con gli altri comuni partendo da orientamenti condivisi – precisa il sindaco Zanardo – la commissione sarà chiamata a valutare lo studio di fattibilità sulla fusione, presentato dal dottor Andrea Scacchi, esprimendo un indirizzo politicoamministrativo sul percorso da seguire. Esulano dalle competenze della commissione l’espressione di indirizzi tecnico-gestionali sull’eventuale futuro assetto organizzativo del nuovo ente. Inoltre, l’indirizzo emerso in sede di commissione non sarà vincolante per il consiglio comunale”. Il lavoro di analisi dello studio di fattibilità, condotto dalla commissione di Cartura, dovrebbe durare circa un mese, dopodiché è previsto un incontro con gli analoghi organismi, istituiti negli altri comuni interessati alla fusione, per confrontare le conclusioni cui ciascuna sarà pervenuta e fare una sintesi delle considerazioni emerse. “La commissione rimarrà in carica fino all’assunzione, da parte del consiglio comunale, delle determinazioni in merito all’avvio del processo di fusione – conclude il sindaco Zanardo - in ogni caso, al massimo fino alla scadenza del mandato amministrativo in corso. Comunque, vi è la possibilità di scioglimento anticipato della commissione da parte del consiglio comunale, in caso di sopravvenuto venir meno della sua utilità”. F.S.

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te, Franco Zago, Presidente Associazione Culturale Tostart, Gianluca Piva, sindaco del Comune di Agna ed Antonio Ruzzon, Presidente dell’Unione dei Comuni del Conselvano. Dal 2010 il concorso è diventato Biennale. La mostra delle opere partecipanti al “G.B.Cromer” è stata aperta al pubblico per oltre una settimana richiamando centinaia di visitatori. “Il Concorso Nazionale di Pittura, Acquerello e Grafica “G.B. Cromer” – commenta il sindaco Gianluca Piva - è parte della storia del nostro comune. Ideato e compiuto nel 1961 dall’allora sindaco Guido Melato, quest’anno è giunto alla 52 ^ edizione - 2^ biennale ed ogni edizione è l’occasione per celebrare l’arte e la vitalità culturale. Nel corso di questi anni tante amministrazioni si sono succedute, e tutte si sono impegnate per salvaguardare il concorso, quale patrimonio del nostro territorio. Questa amministrazione ha iniziato il proprio mandato il 25 maggio scorso, e per noi il

l 52° concorso nazionale di pittura G.B. Cromer di Agna è stato vinto quest’anno da Erani Ido con l’opera “Oltre la devozione”. Al secondo posto, sezione pittura, Sansavini Maurizio con l’opera “la terra dei sogni” e al terzo posto, sempre nella sezione pittura, Calcari Tiziano con l’opera “Figura nell’ombra”. Per l’acquerello al pri-

Prossimo evento “Fotograficamente” con le esposizioni di tre giovani professionisti mo posto Zenere Emanuele con l’opera “I musicisti di Dresda”. Per la grafica al primo posto Bordignon Gabriele “Sfrontatamente grande”. La commissione artistica che ha selezionato le opere era composta da: Sandro Cellanetti, pittore, Michele Beraldo, critico d’arte, Gabriele Romeo, storico e critico d’arte; Sonia Strukul, dipl. maestro d’ar-

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“Oltre la devozione” di Ido Erani concorso Cromer è stata una sfida; realizzare questa importantissima rassegna in meno di tre mesi, è oggi un orgoglio. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato e contribuito alla realizzazione della manifestazione ed in particolar modo l’assessore alla cultura Andrea Pometto e il referente servizi culturali del nostro comune Policarpo Disarò”. Sempre sul fronte culturale questo

mese l’appuntamento è con “Fotograficamente”: tre giovani e promettenti fotografi di Agna sallestiranno un’esposizione dei loro migliori scatti. Ivan Melega, Francesco Gazzetta e Mattia Sgrinzato esporranno le loro opere dal 24 ottobre in poi nelle sale della “Casa dei Cappellani” (Centro Socioformativo Beato Carlo Liviero). Ulteriori dettagli sul sito internet del Comune.

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protezione civile nuovo direttivo

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uovo direttivo per la Prozione Civile. Il gruppo di Agna, costituito sedici anni fa, conta attualmente 31 volontari coordinati dal responsabile Roberto Forin e dal vice coordinatore Pierluigi Cavallaro. Scelti come caposquadra i volontari esperti: Ferdinando Nolo, Francesco Moscardo, Pierluigi Cavallaro e Franco Villani. E’ stato scelto il team che si occuperà del magazzino e delle dotazioni strumentali: responsabile Leonardo Canato, vice Pierandrea Carturan e addetto al magazzino Antonio Gregolini. Responsabile sala radio Pierandrea Carturan e addetto radio Matteo Celon. Quali membri del direttivo, oltre al coordinatore Forin e del vice coordinatore Cavallaro, sono stati nominati: Alfonso De Paola, Eugenio Toffano, Massimo Tognin, Nicola Moscardo, Angelo Stefanini. Segretario del gruppo è Paolo Tolosi. Presidente del direttivo è il sindaco stesso. “Scegliere di entrare in protezione civile – spiega il sindaco Gianluca Piva che è anche volontario dal 2010 - richiede un atto di grande sensibilità e disponibilità nei confronti della C.L. collettività”.

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AUTUNNO/INVERNO/2014/15


Cultura provinciale Cultura 31 23 L’eposizione Una location unica per ammirare i dipinti ispirati alla flora tropicale

I fiori di Frangi all’Orto Botanico

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Nel nuovissimo padiglione delle biodiversità trovano posto le opere dell’artista milanese di laura Organte

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hi non ha ancora avuto modo di ammirare dal vivo la sezione nuova di zecca dell’Orto botanico patavino dedicata alla biodiversità che sta facendo parlare di sé in tutt’Italia, ha una scusa per rimediare entro l’11 gennaio 2015: fino a quella data saranno infatti in esposizione presso il Centro espositivo del nuovo Giardino le opere dell’artista milanese Giovanni Frangi, che in occasione dell’inaugurazione ha realizzato un ampio nucleo di opere di grandi dimensioni ispirate alla flora tropicale del Giardino padovano con il titolo “Alles ist Blatt” (cioè “tutto è foglia”), esteso poi all’intera mostra. Al primo piano del Centro Espositivo è invece esposto “Pasadena”, il ciclo di 30 incisioni ispirate all’Orto botanico della città americana, eseguito nel 2008. Infine, nel grande salone del Centro, troveranno sede otto grandi dipinti della famosa serie degli “Underwater” i cui i soggetti sono tratti dalle piante subacque: alghe, spugne e anemoni marini.Le nove opere “padovane” sono

anche un omaggio alle riflessioni di Goethe, che si soffermò a lungo nell’antico Orto patavino all’ombra del Santo, studiando la natura delle piante e delle foglie in particolare. Il poeta tedesco elaborò in quell’occasione il pensiero che la foglia è il vero “Proteo della pianta” che dà forma a tutti gli organi. Passeggiando nell’Orto Goethe focalizzò l’intuizione sulla Metamorfosi delle piante che gli parve trovare conferma nella palma corifoidea dell’Orto patavino: la “Palma di Goethe”, ancora oggi oggetto di ammirazione da parte del pubblico. I dipinti di Frangi sono infatti come dei grandi schermi sui cui si rifrangono rami, arbusti e foglie per l’appunto, a riverberare la natura che si ammira dalle grandi vetrate della sede espositiva. La scelta di Frangi come interprete per questo importante evento è dovuta al suo costante interesse per la natura: dal “Richiamo della Foresta” (1999, Galleria Stelline, Milano) dove veniva ricostruito un bosco attraverso l’artificio della pittu-

teatro e musica

a cura di Laura Organte

ARTISTI AL MURO Fino al 9 novembre, a Padova è caccia all’opera d’arte. In occasione della terza edizione di “Artisti al muro”, verranno esposti en plein air lungo le strade del centro città, libere dagli orari che necessariamente hanno le gallerie, i lavori di venti artisti in un percorso a misura di “passeggiata”. Ogni artista ha scelto una “parete” del centro della città e su questa ha progettato un’opera, libera nel tema e nella scelta dei materiali.

DANZA DA SOGNO AL GEOX Nell’ambito dell’XI edizione della rassegna “Lasciateci Sognare…” organizzata dall’associazione La Sfera Danza, al Gran Teatro Geox venerdì 14 novembre alle 21 si esibiranno i ballerini del Teatro La Scala di Milano, con un repertorio che spazierà dalle pièces classiche a lavori contemporanei, un viaggio fra Ottocento e Novecento, con Marius Petipa, George Balanchine e Roland Petit. Un evento imperdibile per tutti gli amanti della danza e, insieme, anche della buona musica. Informazioni utili su prevendite e dettagli su www.zedlive.com.

“NOVECENTO ITALIANO” Di scena l’8 novembre al Gran Teatro Geox il gran galà della lirica “Il Novecento Italiano”, con un cast di eccezionali solisti che hanno cavalcato i teatri più importanti della lirica. Protagonisti della serata saranno il soprano Rossana Cardia, reduce dal Festival Pucciniano di Torre del Lago nel ruolo di Madame Butterfly, il tenore spagnolo Ernesto Grisales, noto per l’interpretazione nel ruolo di Radames in Aida all’Arena di Verona, il mezzo soprano Patrizia Patelmo e Giuseppe Altomare, uno dei più grandi baritoni della lirica italiana. Un appuntamento da segnare sull’agenda per i tanti appassionati del belcanto.

La “App” su Villa Beatrice

Musei padovani a portata di “App”

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Giovanni Frangi: Samoa, 2007 tecnica mista su tela ra, a “Nobu at Elba” (2004, Villa Panza di Biumio, Varese) dove il motivo era la notte ai bordi di un fiume, per giungere ai “Wiev Master” (2006, Poggiali e Forconi, Firenze) dedicati alla natura sottomarina. E ancora “SassiSassi” (2008, Raphael, Francoforte) o “Giardini pubblici” (2010, Mart, Rovereto). E, naturalmente, vanno mezionate le

trenta incisioni al carborundum tutte ispirate a immagini catturate nell’ Huntington Botanical Gardens di Pasedena, esposte prima volta nel 2008 alla Gamud, la galleria d’arte moderna di Udine, e riproposta successivamente in altre sedi museali europee. Ora i padovani hanno questa opportunità, per lo più in una “location” unica come il nuovo padiglione dell’Orto Botanico cittadino.

nche i musei del Padovano diventano a portata di smartphone: tutti gli eventi e le novità porposte dai Musei dei Colli Euganei, dal Castello di San Martino di Cervarese e dal Parco Avventura “Le Fiorine” da oggi si possono consultare grazie alle nuove applicazioni per dispositivi Android. L’app Coop Terra di Mezzo si può scaricare ed installare gratuitamente sul cellulare insieme ad altre due app molto divertenti: S.Mart Quiz e Orienteering a Villa Beatrice. La prima consente di visitare il fortilizio medievale in modo divertente ed interattivo, scoprendone storia, aneddoti e curiosità, mentre la seconda propone un modo inedito per vivere una giornata all’aria aperta. Una sfida adatta a tutti e a tutte le età. Per scaricare gratuitamente le applicazioni: http://it.appbrain.com/browse/ dev/Cooperativa+Terra+di+Mezzo. L.O.

I concerti Al via la stagione con 18 appuntamenti

Grandi artisti internazionali con gli Amici della Musica C on l’autunno tornano gli appuntamenti della stagione concertistica degli Amici della Musica di Padova, al Pollini, giunta ormai alla 58esima edizione. In cartellone 18 concerti che spazieranno dal Seicento alle più recenti sperimentazioni, fino prossimo 27 aprile. Tra gli appuntamenti in programma da segnalare il ritorno a Padova di Kristian Bezuidenhout, fortepiano, dopo lo splendido concerto di maggio 2014 e la segnalazione della rivista inglese Gramophone tra i dieci artisti più significativi del 2013; ritorno a Padova, città italiana dove debuttò negli anni ‘80, anche per Isabelle Faust, violino, in duo con il pianista russo Alexander Melnikov. Un viaggio nella musica inglese sarà proposto da Michael Bennett, uno fra i più versatili tenori di oggi e dall’arpista francese Sandrine Chatron, mentre la pianista georgiana Elisso Virsaladze dedicherà una serata a Sviatoslav Richter, nel centenario della nascita. Il Quartetto Auryn, asssai noto al pubblico padovano e non solo, proporrà il nuovo programma del ciclo “Brahms e dintorni” che avrà come tema il rapporto tra Schonber/Brahms, mentre il Quartetto Lyskamm, uno dei migliori giovani quartetti italiani, presenterà un programma dedicato al quartetto nel Novecento e diviso a metà

Kristian Bezuidenhout al fortepiano: torna a Padova dopo lo splendido concerto dello scorso maggio fra Russia e Ungheria. Al Pollini, per questa stagione di grande qualità, si esibiranno anche: L’Estravagante, frutto dell’incontro di quattro musicisti che presenterà un programma dedicato alla forma barocca della sonata a tre; il trio MarieLuise Neunecker (corno)-Philippe Graffin (violino) e Claire Désert (Pianoforte); il pianista Nelson Goerner, uno dei pianisti di spicco della sua generazione; l’ensemble La Stagione Armonica del Maestro Sergio Balestracci, con un programma tutto dedica-

to a Giovanni Pierluigi da Palestrina; il duo violoncello-pianoforte Istvàn Vàrdai e Julien Quentin; l’Ensemble Scherzi Musicali, con il “Pianto di Orfeo”, dedicato al mito di Orfeo nell’Italia del Seicento; il giovane pianista torinese Gabriele Carcano, uno dei migliori pianisti italiani della sua generazione; il duo tenore-pianoforte Mark Padmore e Jonathan Biss; il Signum Saxophone Quartet e infine il Quartetto Gringolts, al quale si unirà per l’occasione il clarinettista e compositore Jörg Widmann. L.O.


30 24 Sport provinciale La curiosità Competizione ospitata nell’impianto di Due Carrare

Modellismo dinamico in pista

Vera e propria gara di Formula 1 in miniatura I piloti armati di telecomando guidano dal palco di walter lotto

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mperdibile appuntamento per gli amanti del modellismo dinamico in occasione della disputa dell’International race new track. La kermesse, una vera e propria gara di formula 1 in miniatura, ha visto ai nastri di partenza piloti provenienti da tutto il mondo. Lo svesese David Ronnelfalk, campione europeo in carica, ha vinto, davanti al friulano Alex Zanchettin e al giapponese Atsushi Hara la gara premondiale denominata The Italian Job Race di modellismo dinamico. La gara si è svolta il mese scorso nell’impianto Ibr Padova a Due Carrare. L’ imponente struttura costruita appositamente per gli appassionati è nata 3 anni orsono da un idea dell’ex presidente del Due Carrare calcio Giampaolo Belluco in collaborazione con l’attuale reggente la presidenza Nicola Cappellozza, ha una superfice completamente coperta di 3.680 metri quadrati, all’interno dei quali è stata costruita una pista in terra battuta della lunghezza media di 300 metri per 4 di larghezza, i piloti muniti di telecomando

I vincitori della competizione nelle diverse categorie guidano i prototipi posizionati su di un palco sopraelevato della larghezza di 16 metri, alle loro spalle un mega schermo trasmette in diretta tutte le fasi della corsa che vengono proiettate anche in streaming sul sito www.ibr-padova.it. “La nostra pista è omologata dal Coniinforma Cappellozza- ospitiamo gare a livello mondiale e siamo iscritti all’Uisp e a tutt’oggi possiamo contare circa 800 soci, la nostra struttura è all’avanguardia e invidiata”. La Ibr Padova fa parte del circuito The Italian job race, un progetto nato con la volontà di creare eventi a caratura inter-

Cattura l‘energia

nazionale sul territorio italiano, questo per dare a tutti i modellisti italiani la possibilità di confrontarsi con i più famosi piloti internazionali evitando impegnative e onerose trasferte all’estero. Grande propulsore dell’attività modellistica l’ex calciatore, tra l’altro di Milan, Parma e Lazio, con 25 presenze in nazionale Diego Fuser, che ha collaborato alla preparazione della pista. “Ho ho sempre amato questa disciplina e appena smesse le scarpe da calcio mi sono dedicato interamente ad essa, la sua spettacolarità è davvero coinvolgente”.

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ciclismo Novità alla Cartura Nalin

dopo un anno di stop tornano gli allievi

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iunitosi sotto la guida di Enzo Rango, confermato alla presidenza, il direttivo della Cartura Nalin ha ufficializzato, per la prossima stagione, il ritorno alle corse della squadra allievi con il passaggio in blocco degli attuali esordienti tra cui milita Giovanni Sergiano, atleta ai primi posti nelle classifiche nazionali con all’attivo in questa stagione di 14 vittorie cosi suddivise: 7 su strada, 6 notturne tipo pista e una in pista. E’ durato solo un anno quindi, come promesso alla presentazione della stagione Il presidente Enzo Rango in corso, l’assenza delle livree biancorosse nella categoria allievi: “torniamo agguerriti e competitivi – ha detto Rango- questo annuncio è per dare sicurezza ai nostri ragazzi sulla continuità del progetto e per tacitare voci e trattative, non sempre corrette, con al centro i nostri atleti oggetti di desiderio di altri club”. La società sta studiando un piano di sponsorizzazione per fornire nuovo equipaggiamento tecnico a tutti gli atleti, in primis le biciclette e nel contempo ha ratificato l’entrata nel direttivo di quattro nuovi consiglieri: Edy Sturaro patron dell’Eurotermoidraulica che ogni anno organizza l’omonimo gran premio riservato alla categoria Giovanissimi, Massimo Betto, Francesco Sturaro e Mirco Fornasiero ex atleti biancorossi. Confermati alla vice presidenza Giancarlo Sanavio, Romano Terrassan e Giorgio Nalin, e alla segreteria Francesco Bernardi, il tutto naturalmente sotto la supervisione di Flavio Milani ex vice presidente vicario della Federazione nazionale, che fu uno dei soci fondatori del club nel 1956. W.L.

I gruppi del Montagnanese ai campionati italiani

le bandiere della bassa padovana sventolano a lecce

Il gruppo di Montagnana

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’ stato un mese intenso per le “bandiere” della Bassa Padovana, da sempre terra che sforna campioni per la disciplina. A inizio sttembre ben due formazioni montagnanesi hanno partecipato alla Tenzone Aurea di Lecce, i campionati italiani federali che rappresentano l’appuntamento più importante per gli sbandieratori di tutta la penisola. A rappresentare i colori nostrani c’erano due gruppi, il “Città Murata” di Montagnana e Megliadino San Vitale. La squadra montagnanese ha ottenuto il quinto posto assoluto in graduatoria, salendo per la tredicesima volta consecutiva sul podio con la piccola squadra (terzo posto) e ottenendo soprattutto il secondo posto con la grande squadra dietro al Sestiere Porta Podestà di Ascoli Piceno, che ha vinto anche la combinata finale. I musici di “Città Murata” hanno poi guadagnato due posti rispetto all’anno scorso, piazzandosi al quarto gradino della graduatoria. Nell’economia del campionato, “Città Murata” ha pagato alcuni errori nel singolo e nella coppia, dove ha fatto meglio la spedizione di Megliadino San Vitale: undicesimo posto nel singolo con Thomas Braggion e tre-

dicesimo nella coppia, mentre nella graduatoria assoluta i sanvitalesi si sono classificati al dodicesimo posto. La Tenzone Aurea di Lecce si è tenuta nello stesso periodo in cui il Montagnanese era impegnato nel Palio dei 10 Comuni, altra rassegna che dà molto spazio a musici e sbandieratori. Nelle tenzoni dedicate alla disciplina si sono distinti il gruppo di Merlara (dominatori delle categorie giovanili) e ancora una volta quello di Città Murata. La competizione riservata ai senior ha visto primeggiare il gruppo rossonero di Montagnana, che si è aggiudicato i premi per coppia, piccola squadra, grande squadra e musici. Il miglior singolo è stato invece quello di Thomas Braggion di Megliadino San Vitale. Tra gli atleti under 15 la tenzone ha premiato Merlara, che con 7 ori ha superato le 5 vittorie di Megliadino San Vitale e le 3 di Santa Margherita d’Adige. Tra in singoli baby, l’oro è andato a Matteo Martinelli di Megliadino San Vitale (categoria dagli 8 ai 10 anni), Mila Ferrarato di Santa Margherita d’Adige (dagli 11 ai 13 anni) e Thomas Ferrarato, gemello di Mila e capace di vincere nella categoria maggiore. Nicola Cesaro


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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Bilancio La voce di spesa più pesante

La Sanità veneta è davvero virtuosa?

Roberto Volpe, presidente di Uripa: “Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale” di Maria pavan

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rrivava a maggio l’ok della Corte dei Conti sul bilancio sanitario del Veneto dopo aver passato al microscopio la gestione sanitaria 2012, dando anche una prospettiva per il 2013, anno che conferma il trend virtuoso del 2012 con un ulteriore contenimento dei costi ed un miglioramento dei conti delle Aziende sanitarie più in difficoltà. Un risultato ottenuto costringendo le Asl a limare, risparmiare e dunque, in verità, a tagliare servizi sul territorio. Qualche riga del bilancio era comunque rimasta in rosso perchè alcune Asl non sono riuscite a portare in pareggio il bilancio. Nonostante ciò avevano migliorato. Tra queste Asl 12 Veneziana (meno 55,2milioni); Asl 18 di Rovigo (meno 28,6 milioni); Asl 20 di Verona (meno 20,5 milioni; Azienda ospedaliera di Padova (meno 38,6 milioni); Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (meno 34,2 milioni). Tutto bene dunque. O forse questi risultati vanno riletti alla luce della realtà dei fatti? Alcuni di questi fatti sono macroscopici e i cittadini li conoscono bene. L’ospedale all’Angelo di Mestre è gravato dai costi del project financing: “Rate da circa 15 milioni di euro all’anno, per una ventina d’anni, a carico dei bilanci dell’Ulss 12 - afferma Gennaro Marotta, consigliere regionale di Italia dei Valori,- sono un macigno opprimente che impone sacrifici e minori servizi.

Ora il braccio di ferro leghista sull’ospedale di Padova ha prodotto come unico effetto certo lo stop al project financing. Ebbene, visto che l’ospedale all’Angelo ha una dimensione provinciale e serve la popolazione di quattro Ulss, sia la Regione a farsi carico delle rate del project, senza che ci rimettano solo i cittadini mestrini e veneziani”. Una posizione che rischia di trovare appoggio e consenso se, come sembra, in altri territori si costruirà il nuovo con finanziamenti pubblici. Rovigo, intanto, subisce un taglio “vergognoso e gravissimo” come lo definisce il Consigliere Pd Azzalin che non esclude di impugnare la recente delibera di Giunta “che disattende non solo le promesse fatte, ma anche quanto contenuto nelle norme approvate dal Consiglio”. L’ospedale di Rovigo, che doveva essere hub provinciale, sarà un ospedale di serie B. Una scelta fatta, secondo il Consigliere polesano, per ammortizzare i costi della costruzione del nuovo ospedale di Monselice, a scapito delle esigenze dei territori. Altra battaglia in corso a Noale dove il consigliere regionale del PD, Bruno Pigozzo chiede “che venga rispettato l’indirizzo della Regione di collocare ospedali di comunità in strutture pubbliche con i posti letto necessari a tenere così attivi i vari servizi ed ambulatori, dalla medicina di gruppo al distretto, dalla

medicina dello sport alla riabilitazione cardiologica. L’eventuale collocazione dei posti letto in una struttura privata - conclude Pigozzo - provocherebbe invece uno svuotamento dell’ospedale. Cosa che penalizzerebbe i cittadini noalesi e smentirebbe le indicazioni della Regione”. E da ultima va raccontata la levata di scudi della commissione Sanità contro la Giunta per il riparto del fondo regionale per la non autosufficienza, deciso il 9 settembre scorso dall’esecutivo senza consultare prima la commissione. L’organo di indirizzo e controllo di palazzo Ferro-Fini, presieduto da Leonardo Padrin, ha deciso di censurare la Giunta, dopo aver ascoltato le preoccupate proteste di Uripa, l’associazione delle case di riposo pubbliche e private. La delibera, secondo le valutazioni di Uripa, azzera ogni forma di contribuzione per le case di riposo per circa 2 mila non autosufficienti accolti senza impegnativa regionale. ”Il fondo per la non autosufficienza non può essere il bancomat della sanità – è insorto Roberto Volpe, presidente di Uripa, durante l’incontro con la commissione Sanità - Quest’anno mancavano alla sanità 10,5 milioni di euro per pagare la quota alberghiera degli ospiti degli istituti psichiatrici e la giunta Zaia li ha presi dal fondo per i non autosufficienti. Per forza che la sanità veneta è virtuosa nei bilanci: chiude in attivo a spese del sociale”.

Sopra l’ospedale dell’Angelo a Mestre, a fianco Roberto Volpe presidente di Uripa

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Zaia: “Il meglio è qui non serve andare all’estero”

e’ nata la rete oncologica veneta

onostante gli innegabili successi ottenuti dalla medicina e il capillare lavoro sulla prevenzione e promozione dei corretti stili di vita, ogni anno in Veneto vengono colpite da tumore più di 31 mila persone e si verificano circa 14 mila decessi. In totale ad oggi in Veneto i pazienti malati di tumore, in terapia o in fase di follow up sono oltre 212 mila. A questa galassia di sofferenza la sanità veneta dedica energie, fondi e professionalità che, partendo dall’Istituto Oncologico Veneto, si ramificano interessando pressoché l’intera galassia ospedaliera regionale, tanto che, da circa 6 mesi, come previsto una specifica delibera organizzativa della Giunta regionale, è nata la Rete Oncologica Veneta – ROV. Questa nuova organizzazione, garantisce le migliori cure a ogni cittadino veneto a prescindere da dove risieda e a quale ospedale territoriale faccia riferimento. “In questo modo – ha sottolineato Zaia – garantiamo l’eccellenza delle cure e le stesse possibilità d’accesso ad ogni cittadino veneto che ne abbia bisogno. Offriamo le migliori professionalità, un grande lavoro di ricerca clinica, macchinari e medicinali di ultimissima generazione. Sappiamo di avere una mobilità extraregionale che si indirizza verso il Friuli – ha aggiunto – ma non ha motivo di essere, perché l’oncologia veneta non teme confronti e i viaggi della speranza non servono. Forse – ha detto il Governatore rivolgendosi alla platea di specialisti – siete meno bravi di altri a promuovere all’esterno i vostri successi, ma di certo non siete secondi a nessuno”. L’obiettivo finale della ROV è di creare nel Veneto un Istituto Tumori di eccellenza diffuso sul territorio: qualunque sia la porta d’accesso, anche la più periferica, il paziente dovrà avere la consapevolezza di essere preso in carico da un sistema che garantirà la migliore qualità della cura e, se necessario, l’invio ai Centri di Eccellenza della rete.


Il Veneto in primo piano 15 27 Dibattito infuocato Dopo la bocciatura del progetto di Padova Ovest ecco le ipotesi

Ospedale: Bitonci vuole il “nuovo sul vecchio”, Zaia cerca una mediazione

di Nicola Stievano

E

’ stata la telenovela dell’estate che, visto il successo, prosegue più frizzante che mai anche in questa seconda parte dell’anno. Stiamo parlando del destino dell’Ospedale di Padova, uno dei più importanti poli sanitari del Nordest, ma anche dell’Italia intera, da mesi al centro di un continuo botta e risposta tra il nuovo sindaco di Padova, il presidente della Regione, il rettore dell’Università e, di riflesso, l’intero mondo politico e istituzionale. Bitonci pochi giorni dopo il suo insediamento ha stralciato il progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest e rilanciato la co-

la soluzione

A

struzione del “nuovo sul vecchio”, per lasciare il nosocomio dove si trova e allo stesso tempo rifarlo da cima a fondo. Una soluzione che non trova tutti d’accordo, a partire dal mondo accademico che per Padova sottolinea la necessità di un ospedale grande e moderno, con stantard di qualità e sicurezza molto lontani da quelli attualmente possibili nella struttura di via Giustinani. L’attuale cittadella è caotica e poco efficiente, al punto che la ricostruzione nello stesso luogo verrebbe a costare di più e richiederebbe anche un periodo più lungo. Non la pensa allo stesso modo Bitonci che

di recente ha presentato un suo piano per la ricostruzione “nuovo su vecchio”. Il tutto in cinque passi: il trasferimento dell’obitorio in zona cimiteriale a carico del Comune, l’accentramento della “dorsale dei servizi” nell’area dell’ex Macello, l’abbattimento del vecchio obitorio e la costruzione dell’”Ospedale della mamma e del bambino”, lo spostamento delle cliniche dall’area ovest a quelle est della struttura (dopo l’abbattimento dei reparti materni, infantili e ginecologici), la realizzazione di uffici, un parco ed, eventualmente, strutture di ricerca e campus universitari nell’area ovest

liberata. Il costo stimato dall’amministrazione comunale sarebbe di 779 milioni di euro. Quindici gli anni necessari alla realizzazione di tutti i tre blocchi del nuovo complesso (altezza compresa tra i tre e i quattro piani, più uno sotto terra) per un totale di 1320/1700 posti letto dove trasferire anche lo Iov e l’ospedale Sant’Antonio. Ma la discussione è ancora aperta e la settimana dopo arriva, dopo un lungo silenzio, la proposta di Zaia. “Si potreb-

be ridurre da 1400 a 1000 i posti letto, - ha dichiarato il Governatore - lasciare lo Iov dove sta, demolire la parte universitaria del vecchio ospedale, recuperare gli stabili messi meglio e realizzare un policlinico universitario con 1000 posti letto in città. Dopo 10 anni avremo così due ospedali un policlinico con campus e un hub provinciale”. Parole che aprono un ulteriore scenario, accolte positivamente da Bitonci. Ma la strada è ancora lunga.

Il sindaco di padova presenta il piano che rivoluziona anche la viabilità della Stanga

bitonci rilancia: nuovo policlinico universitario nell’area cus - aps

ll’ultimo Bitonci scopre le carte e prende al balzo la proposta di Zaia, presentando il nuovo polo ospedaliero che mantiene mille posti nella sede attuale e una nuova struttura poco lontano, in via Corrado, dove si trovano il Cus e gli Uffici Acegas Aps.“Due ospedali, per la città e per tutta la Regione, in centro, a 600 metri l’uno dall’altro, vicini allo Iov e agli Istituti universitari, collegati all’autostrada da un nuovo sistema di viabilità che consentirà di alleggerire il traffico della Stanga, grazie ad un ponte che collegherà via Corrado con via Longhin. Una proposta che non prevede ulteriore consumo del suolo e rischiose pratiche di esproprio – dichiara Massimo Bitonci – Sull’area giustinianea potrà insediarsi l’Ospedale della città, con il Sant’Antonio, con 1000 posti letto. In via Corrado, dove ora si trovano gli impianti sportivi del Cus e gli uffici di

Acegas-Aps (ex Gasometro), su un’area di quasi 200.000 metri quadri, con possibilità di un ampliamento per altri 50.000 metri quadri sui prospicienti terreni di proprietà del Comune, in via Longhin, sorgerà il Policlinico universitario – prosegue il sindaco di Padova – Aspettare qualche settimana, dopo anni di immobilismo, è stato vantaggioso sia per la Regione, che per i padovani. L’Amministrazione ha prontamente raccolto l’offerta del presidente Zaia, che prevede di mantenere in città, e vicini fra loro, due ospedali e lo Iov. L’abbattimento degli edifici obsoleti, presenti nell’area giustinianea, consentirà inoltre di liberare nuovi spazi, a disposizione dell’Università, per la realizzazione di Istituti di ricerca e per l’ampliamento delle rete, già N.S. esistente, del Campus universitario”.


28 Il Veneto in primo piano 16 La nuova legge Parte l’interrogazione alla giunta regionale

Estrazioni, ora lo spettro torna a fare paura Il decreto “Sblocca Italia” contiene novità importanti. Secondo ambientalisti e Cinque stelle il rischio è quello di rendere più facili le autorizzazioni

di lorenzo Zoli

“I

l mio no alle trivellazioni è assoluto”. Questa la posizione più volte espressa dal governatore del Veneto Luca Zaia. Nonostante la sua irremovibilità, proprio il Veneto potrebbe essere una delle prime “vittime” delle novità contenute nel decreto legge 133 del 12 settembre 2014 meglio noto come “Sblocca Italia”. Nelle pieghe della norma, che paradossalmente nella sua intestazione reca anche “l’emergenza del dissesto idrogeologico”, si trova infatti una parte definita “sblocca energia”, che il gruppo dei senatori del Movimento 5 Stelle non ha esitato a definire “sblocca trivelle”. In particolare, quanto contenuto nell’articolo 38 - “Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali” - ha già sollevato le critiche delle associazioni ambientaliste. Wwf, Legambiente e Greenpeace ne hanno chiesto l’immediata cancellazione, in quanto queste misure “consen-

tono di applicare le procedure semplificate e accelerate sulle infrastrutture strategiche ad una intera categoria di interventi senza individuare alcuna priorità, trasferiscono d’autorità le valutazioni d’impatto ambientale sulle attività a terra dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente e compiono una forzatura rispetto alle competenze concor-

Le norme di tutela della laguna di Venezia dovrebbero salvare le coste renti tra Stato e Regioni”. L’Alto Adriatico, in particolare, sarebbe minacciato in quanto, si legge nel documento, queste novità “trasformano forzosamente gli studi del Ministero dell’Ambiente sul rischio subsidenza in Alto Adriatico legato alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in

‘progetti sperimentali di coltivazione’”. A rendere ancora più “avvelenata” la polpetta per il presidente Zaia il fatto che una delle concessioni riguarda il permesso di ricerca “Carità” che prevede un cantiere di perforazione nel Comune di Nervesa della Battaglia, proprio nella “sua” provincia di Treviso. Se lo “Sblocca Italia” sembra dare la stura alle trivellazioni a terra come in mare, in Veneto come in Sicilia, visto che proprio il premier Matteo Renzi si è augurato che la produzione d’idrocarburi possa raddoppiare e, con essa gli introiti da royalty e tasse, un’ancora di salvezza per le coste venete è comunque rappresentato dalle norme di tutela della laguna di Venezia, che gode di una speciale protezione viste le particolari problematiche legate al suo sprofondamento, connesso al fenomeno noto come subsidenza, ovvero il progressivo abbassamento del terreno, provocato sia da cause naturali

Il presidente della Regione Luca Zaia che da cause antropiche. Un fenomeno che si riscontra in maniera evidente anche nelle zone della pianura Padana e, in particolare, nel Delta del Po, dove è particolarmente accentuato anche per le estrazioni di acque metanifere che hanno interessato questa zone. Il Veneto si è espresso anche a livello di consiglio regionale, con una proposta di legge statale volta a vietare le trivellazioni sul territorio delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Ed è chiamato ora a ribadire ancora

una volta la propria contrarietà dal consigliere regionale del Gruppo Misto ed esponente di Prima il Veneto Giovanni Furlanetto che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali azioni intenda intraprendere affinché il si blocchino i tentativi di trivellazioni in Adriatico. E’ probabile che il Veneto insieme ad altre Regioni faccia ricorso alla Corte costituzionale contro il rilascio dei permessi minerari centralizzato, ma quello che è certo è che la battaglia sugli idrocarburi è appena iniziata.

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l Veneto ha già detto chiaramente no alle trivelle: il 25 gennaio 2011 il Consiglio regionale ha approvato con consenso unanime e trasversale la proposta di legge statale “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle Province di Padova, Rovigo e Venezia’”, con la quale si vietano “le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Un segnale forte, ribadito anche il 9 novembre 2012, in occasione della “tavola rotonda sul mare”, la conferenza internazionale delle Regioni adriatiche e ioniche sulla “Salvaguardia delle coste dall’estrazione di idrocarburi in mare”, che ha riaffermato la volontà delle istituzioni regionali di fermare le trivellazioni al largo delle coste. Alla tavola rotonda era presente anche il consigliere regionale Graziano Azzalin, polesano, primo firmatario della proposta di legge statale. “Purtroppo – dice - nonostante la volontà politico-istituzionale del Veneto sia stata espressa in modo univoco, tutto giace ancora nei cassetti del Parlamento e nonostante qualche segnale da parte della Commissione Ambiente del Senato, che l’estate scorsa mi ha convocato a Roma per delle audizioni in merito, il tema sembra essere contrastato da interessi forti e quanto contenuto nel decreto ‘Sblocca Italia’ ne è la conferma. Credo che ora la strada per questa legge sia ancora più in salita, ma non dispero: riaffermare il principio di precauzione e della sicurezza idrogeologica di un territorio che già soffre

Graziano Azzalin i danni causati dalla subsidenza, Venezia, il territorio lagunare, il Delta del Po e la pianura padano-veneta, è un ragionamento non tanto o non soltanto ambientale, quanto economico”. “Questo – spiega Azzalin - si capisce bene guardando ai costi lasciati in dote dalle estrazioni di metano avvenute nel Delta del Po fino al 1961: cifre vicine ai 5 miliardi di euro, oltre a circa un milione e mezzo annuo per tenere in funzione le idrovore. Questi sono gli effetti delle estrazioni, che nessuna royalty può coprire. La salvaguardia dell’assetto idrogeologico è la più grande opera pubblica che si possa avviare in questo momento e la prevenzione è a costo zero. E’ difficile monetizzare la messa in sicurezza e la tutela, purtroppo però i conti si fanno al negativo quando avvengono diLo.Zo. sastri”.


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18 Voci da palazzo 30 Obiettivo stare sul mercato Agroalimentare verso un salto di qualità necessario

Embargo russo: ora ci pensa Zaia! E’ sempre di più una priorità sostenere il prodotto veneto che ora sta soffrendo, ma in prospettiva è strategico per l’economia regionale di Maria pavan

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orrebbe andarci direttamente il governatore Zaia a parlare con Putin per sbloccare l’embargo. E lo dice convinto, come se fosse davvero possibile parlare con lo “zar” che ha messo al bando i prodotti di tutta l’Unione Europea dopo il sostegno occidentale all’Ucraina e alle relative sanzioni. Fatto sta che Zaia avrebbe già avvitato contatti “ufficiosi” con il Consolato generale di Milano e ha dichiarato che se troverà un’apertura per riavviare i rapporti commerciali previsti dai protocolli in vigore da anni tra la Regione e alcune repubbliche della Federazione russa, non chiederà certo al Governo nazionale il permesso di dare il via libera alla ripresa dei commerci. Zaia agisce su mandato della Giunta che gli aveva chiesto di prendere in prima persona la risoluzione approvata in Consiglio Regionale per agire direttamente con Mosca a difesa dell’economia veneta. Ma certo non basta e a ribadirlo è proprio il Presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. “Non possiamo attenderci che tutto si fermi ad un’azione di vertice. Occorre continuare ad ascoltare il territorio e a costruire una rete europea di mobi-litazione anti-

embargo, anche perché sappiamo che la situazione muta in continuazione”. Secondo il Moscow Times, infatti, la Duma sta varando una legge che punta a compensare le perdite degli imprenditori e investitori russi in Europa (in transazioni e in proprietà) a seguito della crisi russo-ucraina e della successiva “guerra economica degli embarghi”. Sono sempre più numerosi gli imprenditori russi che lamentano perdite considerevoli, tra cui Arkady Rotenberg (uno dei più potenti uomini d’affari di Mosca, businessman molto legato al presidente Putin) e le centinaia di altri nomi dell’economia russa, pesantemente frenati nel loro business dall’inserimento dei loro nomi nelle blacklist occidentali ed anche italiane. Intanto, aspettando buone nuove, è stato varato un protocollo d’intenti dal titolo: “Italiano, meglio veneto”. Il documento, condiviso dal Presidente del Consiglio, Clodovaldo Ruffato, dall’Assessore all’Economia e Sviluppo Maria Luisa Coppola, dal presidente della Com-missione Relazioni Internazionali, Nereo Laroni e dai rappresentanti delle associazioni delle categorie del settore agroalimentare ha l’ obiettivo di valorizzare e promuovere la produzione agroalimen-

Clodovaldo Ruffato tare veneta quale fattore strategico per la crescita dell’economia regionale. Il documento prevede che per tutelare e promuovere i prodotti agroalimentari veneti la Regione intervenga presso il Governo nazionale e gli Organismi europei affinché vengano valutati gli effetti negativi dell’embargo sull’economia e sull’occupazione in Veneto. I rappresentanti della grande distribuzione hanno risposto in modo positivo, a patto che il settore primario compia un salto di qualità sul piano imprenditoriale, che non significa solo qualità del prodotto, ma anche capacità di stare economicamente sul mercato. In questa logica il Presidente Ruffato, chiudendo l’incontro, ha chiesto a tutti di “fare squadra per modernizzare un settore in grado di competere sul mercato”.

Matteo Toscani

Massimo giorgetti

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il terzo settore È strategico per il veneto

“il governo È il peggiore dei motoscafisti”

l terzo settore, soprattutto in un momento di crisi economica profonda e prolunga-ta, è un settore strategico”: l’ha detto intervenendo a Padova ad un meeting regionale sul terzo settore, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto Matteo Toscani. Al dibattito, che presentava anche in Veneto il manifesto del no-profit “Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore”, hanno partecipato il mondo del volontariato, della cooperazione sociale e allo sviluppo insieme a quei poli bancari e finanziari che credono al valore sociale dell’associazionismo. L’idea dei promotori è quella di rafforzare la consistenza patrimoniale del Terzo settore, investire in nuove forme di management, lanciare seri programmi di rete con e verso l’Unione Europea, ripensare senso e tecniche della raccolta fondi e individuazione di nuovi filoni di sviluppo per le organizzazioni non profit anche attraverso una loro responsabilizzazione nell’ambito finanziario, coinvolgimento di realtà istituzionali in un nuovo approccio politico-culturale ai temi del volontariato. “In qualità di sindaco di un comune del Cadore - ha ricordato Toscani - ho lavorato a lungo nell’ambito della cooperazione, tanto da essere stato tra i promotori di quella che è risultata essere la prima cooperativa sociale di tipo B, con la presenza di soci istituzionali. Certo non sempre in ambito regionale si presta la dovuta attenzione al terzo settore, alla cooperazione ed all’associazionismo ma il Consiglio Regionale nei prossimi mesi porrà particolare attenzione alle proposte concrete e percorribili che verranno dal terzo settore”: la sfida che mi sento di accogliere è di raggiungere risultati concreti in merito a proposte concrete”.

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l Governo italiano si sta comportando come il peggiore dei motoscafisti. Proprio come i motoscafisti scaricano uomini, donne e bambini sulle nostre coste senza alcun scrupolo e senza nessuna pietà, l’Esecutivo nazionale sta scaricando sugli enti locali la gestione di una emergenza umanitaria che si sta aggravando di giorno in giorno. Dobbiamo dire basta: altro che Mare nostrum, Veneto nostrum!”. A dirlo è l’assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti sostenuto da Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia per il Ve-neto. “Il Veneto è da sempre terra di accoglienza, ma quella che si sta registrando in queste settimane è una invasione senza regole che rischia di far saltare gli equi-libri socio-economici raggiunti dopo decenni di graduale integrazione. Mille arrivi in meno di due giorni sono davvero troppi; mettono a dura prova le strutture e lo stes-so volontariato che finora non si è mai tirato indietro”. “La linea di questo Governo è quella di scaricare l’emergenza sui Prefetti, a loro volta sempre più imbarazzati nell’approcciarsi ai sindaci, i veri anelli deboli della catena. Tocca all’Esecutivo as-sumersi la responsabilità degli arrivi; scaricare sugli altri è fin troppo facile”.

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L’opinione Roberto Ciambetti, Assessore agli Enti locali

“dallo stato poche risposte e risorse”

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a Giunta veneta ha costituito l’Osservatorio regionale per dare attuazione alla cosiddetta ‘Riforma Delrio’ che detta norme in materia di Città Metropolitane, Province, unioni e fusioni dei Comuni. “Il Governo ci impone di definire entro l’anno con provvedimenti normativi il nuovo assetto istituzionale, ma ancora non è stato deciso quali siano le funzioni fondamentali da attribuire alle aree vaste e metropolitane e soprattutto non abbiamo alcuna certezza di vederci trasferiti i finanziamenti per assicurare i servizi che prima gestivano le Province. Corriamo il rischio che non siano disponibili le risorse per l’erogazione di servizi indispensabili come la manutenzione degli edifici scolastici, il riscaldamento delle aule, la gestione della viabilità, la pulizia delle strade dalla neve e altri compiti che venivano svolti dalle Province”.

leonardo padrin, (FI)

“politici in regione: due mandati bastano”!

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n aiuto al ricambio generazionale e alla coerenza della politica”. Così Leonardo Padrin, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale definisce la nuova proposta di modifica della legge elettorale vigente (la n. 5/2012) che estende il limite dei due mandati a tutti i consiglieri regionali. “Ritengo che 10 anni di attività politica in Regione siano un periodo più che sufficiente anche per i consiglieri, per dare il meglio delle proprie capacità politiche. Gli effetti della proposta di Padrin sull’attuale Consiglio regionale determinerebbero un vasto ricambio della classe politica regionale, in tutte le forze politiche. Presenze troppo prolungate nel tempo in ruoli di responsabilità regalano un indebito vantaggio di relazioni, visibilità e potere, a danno di quanti non sono presenti nelle istituzioni”. graziano Azzalin (pD)

taglio gravissimo della sanità polesana

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nvito i polesani ad aprire gli occhi su quello che sta accadendo ed a mobilitarsi per prevenire l’emorragia dei nostri migliori specialisti. Nel Piano socio sanitario è previsto che per ogni provincia vi sia un ospedale di riferimento, con specialità di base e medio livello, e la presenza di alte specialità per un territorio più ampio, costituendo centri hub a livello sovra-aziendale. Questo principio è stato definitivamente affossato con la Dgr 1630 del 9 settembre che declassa definitivamente l’ospedale di Rovigo, che invece di essere hub diviene un ospedale di serie B. Oggi, le specialità stralciate all’ospedale di Rovigo sono proprio quelle che, invece, avrà il nuovo ospedale di Schiavonia, a Monselice, un ospedale costruito con un project financing”.

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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale

Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla

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Voci da palazzo 19 33 Politica ed economia Il dibattito pubblico organizzato dal Partito Democratico regionale

Pd: “Il turismo del futuro in Veneto” Ad un anno dall’approvazione delle legge regionale n.11 del 2013 si riflette su opportunità e criticità per un settore trainante dell’economia veneta che sta cambiando pelle

di Ornella Jovane

Da sinistra De Menech, Fasoli, Rosso, Salvagno e Lucio Tiozzo

L

a politica si confronta con il mondo degli operatori turistici, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, tecnici e addetti ai lavori in un dibattito pubblico organizzato per fare il punto della situazione ad un anno dall’approvazione della nuova legge regionale, la n. 11 del 2013, sul turismo. L’iniziativa, dello scorso 10 ottobre a Sottomarina di Chioggia, è del gruppo regionale del Partito Democratico che si propone di mettere a fuoco opportunità e criticità di una legge che regolamenta un’attività principe dell’economia regionale, in una fase di profondi e radicali cambiamenti. A fare gli onori di casa il capogruppo del Pd Veneto Lucio Tiozzo che ha introdotto i lavori e gli ospiti del convegno: il segretario regionale, Roger De Menech e il consigliere Roberto Fasoli, il direttore del Dipartimento del Turismo per la Regione Veneto, Paolo Rosso; l’assessore al Turismo di Chioggia, Maurizio Salvagno e Stefano Ceci, consigliere del Ministro al Turismo e alla Cultura Franceschini. “Il Veneto - ha esordito Tiozzo - si conferma anche nel 2014, nonostante la stagione controversa per l’inclemenza del tempo, la prima regione in Italia e la quinta in Europa per le presenze turistiche: 62milioni l’anno pas-

116 e 117 si ridefinisce in maniera chiara il rapporto di competenze tra Stato e Regioni anche in materia di turismo. Lucio Tiozzo ribadisce dunque “l’impegno del Partito democratico in questo ultimo scampolo di legislatura verso questo tema che rimane una voce predominate della nostra azione politica” anche in prospettiva di una futura eventuale vittoria alle prossime regionali. L’appello agli operatori e a tutti gli addetti ai lavori è dunque quello di fare squadra, anche in un contesto di rapporto dialettico e talvolta conflittuale, ma sempre profiucuo per rispondere alle sfide del futuro. Il segretario regionale del Pd e deputato Roger De Menech ha insistito sull’azione che il Governo nazionale sta portando avanti attraverso la riforma del titolo V finalizzata a riqualificare il sistema Paese anche a scopo di rilanciare il turismo. “Dobbiamo legare il turismo - ha detto nel suo intervento - alle bellezze del paesaggio, alle infrastrutture che devono essere funzionali e accoglienti. Da questo presupposto di una visione complessiva nasce il concetto nella riforma del titolo V di far sì che alcune funzioni dai Comuni tornino allo Stato, coordinatore centrale del progetto di riqualificazione del sistema Italia.

Per fare bene il turismo, che è una vera e propria industria, bisogna gestire in maniera professionale il Paese”. Più tecnico l’intervento del consigliere regionale del Pd Roberto Fasoli che pur premettendo il buon risultato ottenuto dai lavori che hanno portato alla nuova legge regionale sul turismo ha voluto soffermarsi sulle criticità che ancora interessano il settore. Da quelle contingenti come il futuro dei lavoratori delle Apt, considerata l’imminente chiusura dell’ente, che non possono essere assorbiti dalla pubblica amministrazione essendo assunti con contratti privatistici. Al nuovo assetto delle Odg (organizzazione di gestione delle destinazioni) gestite in cooperazione pubblico-privato, a quello dei finanziamenti che prima erano regionali, al demanio marittimo, alla tassa di soggiorno la cui norma nazionale va cambiata chiarendo che si tratta di una tassa di scopo. Infine un’esortazione guardando al futuro. “Il Veneto - ha concluso Fasoli - è un laboratorio importante, non deve seguire il carro ma dettare le norme a livello nazionale anche in ambito turistico”. Il Pd Veneto strizza l’occhio al settore, promettendo di esserci nelle prossime sfide, pronto a dare risposte di cui c’è bisogno.

L’analisi tecnica Il direttore del Dipartimento regionale del Turismo Paolo Rosso

commenti Dagli operatori turistici al consigliere del Ministero

michielli: “lavoriamo sulla promozione” ceci: “strategici mobilità e innovazione” Da sx Marco Michielli e Stefano Ceci

“E

sato. Un primato che conferma il ruolo trainante che il turismo gioca nell’economia regionale, a maggior ragione se si pensa che rappresenta un’industria che nessuno può delocalizzare”. Alla luce di queste considerazioni risulta perciò strategica la nuova legge regionale che introduce elementi di innovazione nell’ambito di un settore che sta cambiando pelle ed i provvedimenti messi in campo dalla Giunta regionale e dall’attività del Consiglio. “La Legge - prosegue il capogruppo del Pd Veneto - punta al potenziamento di tutti gli asset tradizionali dell’offerta turistica, da Venezia alla montagna, dalle spiagge al Delta, dai laghi ai fiumi per alimentare nuove capacità del comparto e proporsi su scala nazionale e internazionale in modo innovativo”. Un’azione che trova supporto nel Decreto legge 83 presentato dal Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini che su scala nazionale rafforza questa impostazione di valorizzazione di tutte le voci che, aggregate, rappresentano i punti di forza del turismo: la cultura, i centri storici, l’enogastronomia... Importante anche il primo voto al Senato sulla modifica del Titolo V della Costituzione, dove negli articoli

sprimiamo profonda preoccupazione sul lavoro di ENIT – sostiene Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto – che così non funziona e dev’essere trasformato in una macchina da guerra per la promozione del turismo, come succede in altri paesi, Spagna in primis. Non chiediamo alla Regione di aiutare gli albergatori – continua Michielli – ma di attrezzare la logistica del terriorio con servizi di trasporto o navette, pubbliche o private, che dagli aeroporti riescano a portare i visitatori direttamente alle località turistiche. Dobbiamo finalmente rendere facile al turista venire e muoversi in Italia”. Fa eco il consigliere del Ministero del Turismo e alla Cultura, Stefano Ceci: “Il problema del turismo non è una questione di posti letto, ma riguarda gli spostamenti delle persone. La mobilità è diventata un punto strategico e decisivo per lo sviluppo di questo settore – e aggiunge Ceci - da Roma proporremo degli incentivi fiscali ai Comuni che investono nella riqualificazione del loro Piano Urbanistico per migliorare l’offerta turistica anche abbattendo le vecchie strutture ricettive eredi della cementificazione selvaggia dei nostri paesaggi. Con altri sgravi fiscali, invece, cercheremo d’incentivare la digitalizzazione del turismo, diventato il mezzo imprescindibile per ricevere prenotazioni e pubblicizzare l’accoglienza”. S.B.M.

Veneto, volano del turismo nazionale, si prepara alle sfide future Sistemi turistici tematici, commercializzazione di ogni destinazione, la rete e la logistica sono le direzioni su cui si deve lavorare

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l Veneto si conferma locomotiva dell’economia del turismo nazionale. Prima regione italiana per presenza turistica, a un anno di distanza dall’entrata in vigore della nuova legge regionale sul turismo, il Veneto tira le somme e si prepara ad affrontare nuovi scenari per il futuro. “Il turismo è diventato l’industria più importante del Veneto – afferma Paolo Rosso, direttore del Dipartimento regionale del Turismo – ma necessita di un adeguamento delle sue strutture e infrastrutture di accoglienza per migliorarne offerta e appetibilità turistica. La legge 11 del 2013 aggiorna sicuramente l’approccio governativo di questo settore e sposta finalmente l’attenzione sui suoi due attori fondamentali: le imprese e i clienti turisti”. Non più strutture asettiche, ma sistemi turistici tematici e organizzati secondo le caratteristiche naturali, culturali e artistiche del territorio in cui le imprese s’inseriscono. “La nostra regione è ricca di prodotti turistici da sviluppare – spiega Paolo Rosso – basti pensare a tutti i paesaggi che offre, dalle spiagge alle Dolomiti, Venezia e la sua Laguna fino al Lago di Garda. Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale legate ad ogni particolare territorio che lo motivino a tornare in Veneto”. A questo scopo, la nuova legge regionale sostituirà le vecchie APT con Organizzazioni per la Gestione della Destinazione (OGD) preposte a creare un tavolo permanente tra amministrazione e privati per migliorare

Paolo Rosso

“Bisogna impressionare il turista proponendogli esperienze ad alto impatto emozionale e così convincerlo a tornare in Veneto” la commercializzazione di ogni destinazione regionale. Le prime sei regioni della classifica nazionale (Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Trentino Alto-Adige) rappresentano da sole il 70% delle entrate dell’intero comparto turistico. Il Veneto, capolista italiano, conta il 64% di presenze straniere, si colloca anche tra i primi posti delle mete turistiche internazionali, subito dopo le Isole Baleari e prima della Provenza. Oltre ai fedelissimi tedeschi, in-

glesi, scandinavi, francesi e nordamericani, negli ultimi anni sono i turisti dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) ad essere aumentati esponenzialmente. “Un dato di cui tenere assolutamente conto nell’ospitalità – sostiene il direttore del Dipartimento regionale del Turismo – perché i turisti di nazionalità Bric sono anche coloro che spendono di più al giorno sul nostro territorio. Primi in assoluto i russi, con una media di 150 euro al giorno, seguiti da brasiliani, statunitensi, cinesi e tedeschi. Dobbiamo farli sentire a loro agio, perché tornino in Veneto e non vadano altrove”. Fondamentale l’inserimento in rete di tutte le strutture ricettive, perché la prenotazione via web è diventato il metodo d’acquisto turistico più usato a cui gli hotel, bed and breakfast, agriturismi e campeggi devono adeguarsi. “Cambieranno anche i servizi d’informazione e accoglienza turistica– aggiunge Paolo Rosso - di cui si potrà occupare l’amministrazione pubblica o privati in convenzione. L’importante è che le formule varino contestualmente al territorio. Così ritroveremo lo IAT o l’Info Point, pensando anche a sistemi in mobilità dell’utente e alle famose App per smartphone”. Indispensabile, infine, un piano per l’incremento della logistica, di cui si discute anche a livello nazionale, e dei servizi aeroportuali, con un occhio di riguardo ai voli low-cost, da considerare ormai parte integrante nella scelta di una meta turistica. Sara Boscolo Marchi


20 Cultura veneta 34 Venezia La signora dell’arte imperava sugli artisti che spesso dicevano: “Se lo dice Ileana”

La collezione Ileana Sonnabend Un percorso espositivo che conta 72 opere scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta

di Alain Chivilò

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n nuovo capitolo espositivo in collaborazione con The Sonnabend Collection Foundation è proposto alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Cà Pesaro Venezia, fino al 4 gennaio 2015, dopo l’esposizione dell’anno passato. La mostra “Da Rauschenberg a Jeff Koons. Lo sguardo di Ileana Sonnabend” apre nuovamente un percorso sulla storia dell’arte del secolo scorso, attraverso l’occhio mercantile di una potente gallerista: Ileana Sonnabend, ossia Ileana Schapira (Bucarest 1914 - New York 2007). Moglie di Leo Castelli fino al suo decesso e successivamente di Michael Sonnabend, Ileana aprì in questi sodalizi diverse gallerie: Parigi nel ’39, New York nel ’57 con artisti quali Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, fino alle successive sempre a Parigi nel ’62 e New York 1970. Di carattere tosto, unito a una forte dose di opportunismo, all’epoca la signora dell’arte imperava sugli artisti tanto che da quest’ultimi usciva spesso la frase: “Se lo dice Ileana ..” Il percorso espositivo consta di 72 opere, scelte dal deposito concesso al museo veneziano, con lavori esposti per la prima volta quali “Inflatable Flower (Yellow)” del 2011 di Jeff Koons, “None Sing/Neon Sign” (1970) e “Eat Death” (1972) di Bruce Nauman. A questi si affianca una sezione dedicata all’arte povera con opere di Jannis Kounellis,

Gilberto Zorio, Mario Merz, Pier Paolo Calzolari e Giovanni Anselmo. Inoltre si possono ammirare capolavori quali “Figure 8” di Jasper Johns del ’59 e le opere “Interior - Combine painting” del ‘56, “Payload” (1962) e “Kite” (1963) di Robert Rauschenberg artista che Ileana, assieme a Leo Castelli e Alan Solomon, contribuì a portare alla Biennale di Venezia del 1964, facendolo vincere il Gran premio della Pittura grazie anche all’intervento del critico italiano Marchiori. Altri artisti presenti sono Andy Wharol con otto lavori quali “Nine Jackies” (1964), “Triple Rauschenberg” e “Cambell’s Soup Can - Turkey Noodle” (1962), Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist, Claes Oldenburg e Tom Wesselman. L’esposizione chiude con una sala dedicata alla Minimal Art con alcune impor-

tanti sculture datate anni Sessanta, composte di forme geometriche elementari singole o ripetute, realizzate con materiali di preferenza industriali dagli artisti Dan Flavin, Donald Judd e Robert Morris. Una mostra che testimonia un percorso reale dell’Arte che, dagli anni sessanta, attraverso la via commerciale di mercanti e galleristi ha determinato la forza della produzione artistica maggiormente statunitense. La collezione Sonnabend, come indica la direttrice dei Musei Civici Veneziani, Gabriella Belli, è “diventata parte del patrimonio museale di Cà Pesaro anche se si tratta di un prestito a lungo termine: una prosecuzione delle collezioni che come acquisizioni si è fermato agli anni ‘60”.

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ontinua la rassegna che porta nei migliori teatri e piazze della Regione alcune delle voci più belle del mondo. Tra queste c’è sicuramente quella di Noa una cantautrice e percussionista di origine yemenita/israeliana/americana, che insieme con Gil Dor ha entusiasmato e incantato il pubblico di tutto il mondo con il suo unico, appassionato e intelligente stile di scrittura e di interpretazione. Sarà in concerto sabato 25 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Accademia di Conegliano. Al centro dello spettacolo Love Medicine, frutto della collaborazione di Noa con Gil Dor, da sempre al suo fianco come direttore musicale e chitarrista. Un album che nasce da quattro anni di lavorazione: una pausa creativa in cui hanno tradotto in musica tutte le sfumature delle emozioni e l’energia scaturite da incontri significativi e luoghi magici. Noa sarà accompagnata da Gil Dor alla chitarra, Adam Ben Ezra al basso e Gadi Seri alla batteria, insieme a un quartetto d’archi. I live saranno l’occasione per presentare al pubblico l’ultimo, omonimo CD, e al tempo stesso per ripercorrere le canzoni più amate della carriera di questa straordinaria interprete, capace di conquistare anche l’ascoltatore più esigente con la sua voce angelica e la sua presenza scenica magnetica. La musica per Noa è anche strumento per il suo instancabile e coraggioso lavoro per la pace nel suo Paese. I suoi numerosi impegni di volontariato in tutto il mondo, le sono valsi titoli e riconoscimenti, tra cui Ambasciatrice di buona volontà della FAO, Cavaliere della Repubblica Italiana, il Chrystal Award del WEF di Davos, la Colomba della Pace di Shimon Peres e molti altri ancora. Ma nel calendario di Veneto jazz sabato 1 novembre c’è Gilberto Gil e ancora il 13 novembre Robert Glasper mentre Cassandra Wilson, la signora del Jazz, sarà al Teatro Nuovo di Verona sabato 13 dicembre. Per i dettagli: http://www.venetojazz.com M.P.

Art or Sound

vENEZIA SI DIFENDE

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a conegliano noa e la sua voce per la pace

Fondazione Prada

grande guerrra 1915-1918

Venezia, isola della Giudecca, la Casa dei Tre Oci sta divenendo anno dopo anno la sede principale per la fotografia d’arte della Serenissima. Fino all’08 dicembre la mostra “Venezia si difende 1915 – 1918” testimonia, a cento anni dall’inizio internazionale della Grande Guerra, le protezioni ideate per far fronte alle incursioni aeree austriache. In totale furono 42 gli attacchi che scaricarono sulla città un totale di 1029 bombe (300 solo durante la notte tra il 26 e il 27 febbraio 1918), con il risultato di provocare ingenti danni materiali, ma soprattutto 52 vittime e 84 feriti tra la popolazione. Le quattro sezioni del percorso espositivo mostrano come Venezia si difese, inserendo un focus sulla più importante azione militare italiana durante la I guerra: l’affondamento della corazzata Wien nel porto di Trieste, compiuto dai Mas guidati dal tenente di vascello Luigi Rizzo. Lungo la mostra si percepisce come fu studiata e attuata un’importante strategia difensiva partendo dalla protezione dei monumenti

veneto jazz

cittadini. Murature di rinforzo, “saccate”, imbragature di legno, rimozione di monumenti pubblici, palloni frenanti per ostruire lo spazio aereo e altane trasformate in postazioni di avvistamento e di difesa antiarea attraverso fucilieri della Marina e volontari pronti al fuoco sono gli strumenti attuati durante la guerra. Tutto questo ha creato la modifica degli usi e costumi dei veneziani che dovevano sempre pensare a essere vicini ai rifugi in occasione delle frequenti incursioni, ascoltando il suono delle sirene, vivendo anche nell’oscuramento, aiutando la rimozione delle macerie, fino al continuo andirivieni negli ospedali. A conclusione del percorso espositivo un corpus illustrativo pone l’accento sulle cartoline postali e sulle campagna di sostegno e sottoscrizioni. Una mostra dunque che mette in luce una testimonianza sugli effetti della Grande Guerra, che diventano a loro volte documenti indispensabili per approfondire ulteriormente la tragicità dell’evento. Al.Ch.

l rapporto tra arti visive e suono, dal Cinquecento alla nostra contemporaneità attraverso il ruolo dell’artista musicista e degli strumenti musicali, è la tematica della mostra che fino al 3 novembre la Fondazione Prada di Venezia, sede a palazzo Cà Corner, propone durante il periodo della Biennale Architettura. Le sonorità si mettono in relazione con le opere d’arte trovando similitudini e diversità. L’esposizione si sviluppa nei due piani principali di questa storica residenza riunendo più di 180 opere e oggetti, tra dipinti e partiture, strumenti musicali decorati, automi e macchine musicali, sculture e readymade. Un allestimento che rimanda al concetto dello spartito nel quale una struttura lineare crea la planimetria e la disposizione ambientale dei supporti, mentre la scrittura musicale che lo compone è sostituita dagli oggetti e dagli strumenti in mostra. Il XVI secolo inizia il percorso espositivo con dipinti a soggetto musicale realizzati da Bartolomeo Veneto e Nicola Giolfino (1520 – 1530) per proseguire con strumenti musicali realizzati da Giovanni Battista Cassarini e Michele Antonio Grandi nel Seicento. Nella storia i secoli XVIII e XIV evidenziano l’evoluzione musicale che portò

alle esplorazioni del 1900. Il secolo passato, suddiviso tra arte moderna e contemporanea, tocca le principali tappe artistiche attraverso il movimento Fluxus con John Cage, George Maciunas e Joe Jones, il Nouveaux Réealism di Jean Tinguely e Arman: tutti artisti caratterizzati da opere con assemblaggi precostituiti, casuali e dispositivi musicali. Da qui le re-

lazioni che i diversi soggetti hanno avuto con le sonorità sono molti, da Tom Wesselmann, Claes Oldenburg a Coosje van Bruggen per esempio. Relazioni con spartiti, banjo, violini e chitarre fino alle opere interattive con il pubblico di Laurie Anderson con Handphone Table (1978), Loris Gréaud con Crossfading Suitcase (2004) e Doug Aitken con Marble Sonic Table (2011). Una mostra divulgativa che aiuta a comprendere la complessità creativa che contraddistingue tuttora musica e arte. Al.Ch.


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Collio

territorio da bere

PER LA QUALITÀ DEI SUOI BIANCHI S’È MERITATO L’APPELLATIVO DI “BORGOGNA D’ITALIA” DOPO L’APERTURA DELLE FRONTIERE CON LA SLOVENIA LO SI PUÒ VISITARE INTEGRALMENTE IN PIENA LIBERTÀ UN’IDEA ORIGINALE È FARLO A BORDO DI UNA VESPA GIALLA CINQUE VIGNERONS UNITI IN “COLLIO VITAE” GUARDANO AL FUTURO PUNTANDO SU UN VINO UNICO CHE DIA PIÙ IDENTITÀ ALLA ZONA NELLA FOTO GRANDE UNA

VISTA PANORAMICA DEL COLLIO DALL’AZIENDA DI DAMIJAN PODVERSIC. A DESTRA, IN ALTO, LE VESPE GIALLE DEL COLLIO E UNA VECCHIA PIANTA DI VITE DELL’AZIENDA RACCARO. PIÙ SOTTO: IL CASTELLO DI SPESSA. A SINISTRA: UNA CAMERA DELL’AGRITURISMO DI ROBERTO PICECH E I CINQUE VIGNERONS DI COLLIO VITAE. SOTTO, DA SINISTRA: UNA MAPPA STORICA DEL COLLIO, I CINQUE VINI SIMBOLO DI COLLIO VITAE, UNO SCORCIO DELLA ZONA E LA STORICA CANTINA DI EDI KEBER

V

espe gialle si muovono gaie e leggere tra i filari delle viti, sullo sfondo di paesaggi di rinascimentale bellezza. Paesaggi dove l’uomo è intervenuto con saggezza, rispettando la naturale armonia dell’ambiente. Percorrere in allegria con la moto i sentieri tracciati fra i vigneti che ordinatamente ricamano le colline del Collio è un’idea stravagante (ma azzeccata) di Edi Keber, Josko Sirk e alcuni loro amici in vena di lanciare qualche novità. Il tour a bordo del popolare scooter della Piaggio, quello reso universalmente famoso da Audrey Hepburn e Gregory Peck nel film “Vacanze romane”, è un modo per godere degli splendidi scorci racchiusi nel territorio delimitato dallo Judrio e dall’Isonzo, incorniciato fra i dolci pendii vitati dove nascono i celebrati vini bianchi del Collio. Vini così buoni da far meritare alla zona l’appellativo di “Borgogna italiana”. La sosta in qualche selezionata cantina aiuta poi a catturare anche i profumi di questa terra baciata da Bacco e tenuta meglio di un giardino da chi la lavora. L’escursione sulle scanzonate Vespe gialle ha colpito anche una giornalista americana e così l’esperienza è finita persino sul New York Times. Un reportage di tre pagine che ha dato una visibilità incredibile al Collio. La cartina che indica i sentieri per le Vespe è significamente priva dei confini fra Italia e Slovenia. Un modo per esorcizzare e archiviare definitivamente il passato, quando il Collio

era diviso in due e la cortina di ferro che correva dal Baltico all’Adriatico tagliava a metà persino il piazzale della stazione di Gorizia. Ora il Collio, la cui parte slovena si chiama Brda, è tornato unico, come lo era stato per secoli, prima sotto il Vescovado di Aquilea e poi sotto la corona d’Asburgo. I confini sono spariti. Attraversarlo in libertà significa non accorgersi nemmeno più dell’assurda lacerazione provocata dalla Guerra Fredda, che qui tagliò poderi e vigneti, chiese e cimiteri, in qualche caso persino i cortili delle case. La Vespa gialla è stata una trovata molto apprezzata dagli enoturisti. Si sa, il turismo del vino in Italia muove ogni anno circa cinque milioni di persone e di idee nuove ce n’è sempre bisogno. Un gruppo di cinque vignaioli, un’avanguardia culturale (e colturale), s’è messo in testa di valorizzare ancora di più questa terra eletta di grandi vini e ha creato “Collio Vitae”, che riprende la positiva esperienza di “Piccolo Collio”, associazione per il territorio creata da artigiani del gusto e ristoratori, nobili contadini e vignaioli che amano la zona. “Collio Vitae” ha come stella polare l’eccellenza: Roberto Picech, Edi Keber, Damijan Podversic, Damian Princic e Dario Raccaro la perseguono senza compromessi, come stanno a dimostrare i tanti riconoscimenti meritatisi dai loro vini. Oggi per loro il Collio è un unico vino, dalla qualità allo stato puro: un blend fra i vitigini della Doc Collio, in primis Ribolla gialla, Malvasia istriana e Tocai friulano. Un unico vino

SIRK, L’ARTE DELL’ACETO

C

’è aceto e aceto. Da una terra di grandi vini come il Collio nasce uno dei grandi aceti italiani. Lo produce Josko Sirk alla Subida di Cormons. Sirk nella vita fa anche il ristoratore (è suo lo storico ristorante “Al cacciatore”) e offre ospitalità agrituristica di alto livello. Sirk (nella foto) ottiene il suo grande aceto direttamente dalle uve prodotte nelle vigne adiacenti all’acetaia. Le uve deraspate fermentano in tini di rovere, poi viene innescata la fermentazione acetica con l’aceto madre. Dura quasi un anno. Poi l’affinamento in piccole botti per altri tre o quattro anni. La qualità delle uve e il lunghissimo contatto con le bucce e le fecce nobili, permettono di ottenere un prodotto di grande struttura, ricco di minerali, persistente e complesso. Josko Sirk, opera dell’architetto Markus Klaura, su prenotaazione apre la sua acetaia alle visite.

a cui ciascuno di loro però vuol dare sfumature diverse per connotare il proprio talento creativo. Edi Keber lo ha chiamato Collio. Collio e basta. E per farlo utilizza Ribolla, Malvasia e Tocai (pardon, Friulano). Raccaro ha fatto lo stesso: il suo Collio è un uvaggio composto da Tocai friulano (qui lo chiamano ancora così alla faccia degli ungheresi), Sauvignon e Pinot grigio. Picech ha scelto Jelka (Gabriella in sloveno, la mamma di Roberto l’attuale titolare della cantina), prodotto con vini ottenuti da uve provenienti da vecchi viti di Tocai friulano, Malvasia e Ribolla gialla. Il primo affinato in botte grande, gli altri in tonneaux. Picech ha pure ricavato una accogliente foresteria agrituristica accanto alla cantina: gli sono arrivati ospiti anche dalla Nuova Zelanda. Princic ha eletto a vino simbolo il suo Colle Duga: Sauvignon, Tocai friulano e Chardonnay. Infine il “filosofo” Damijan Podversic: il suo Kaplia, un blend fra Chardonnay, Tocai friulano e Malvasia istriana, è frutto di uve raccolte in surmaturazione, lunghe macerazioni sulle bucce, affinamento in botti grandi e poi in bottiglia. L’obiettivo di Collio Vitae è dare un appeal diverso al Collio: non più la regione delle ultime viti dell’impero, ma il cuore della nuova Europa, sinonimo internazionale di una terra vocata al vino com’è avvenuto per la Borgogna, la Mosella, la Wachau austriaca. Insomma, i cinque vignerons di Collio Vitae sono convinti che sia giunto il momento anche per il Collio di

darsi un’identità più forte e marcata. Basta con i troppi vitigni internazionali e in alternativa creare un vino unico che connoti fortemente la zona (vedi l’esempio del Franciacorta) e nel contempo dare più valore al lavoro nel vigneto con coltivazioni più sostenibili, in molti casi biologiche, in modo che la differenza di qualità si percepisca nel bicchiere. Dal vino al territorio. Il Collio e la zona circostante hanno molto da offrire anche sotto il profilo turistico. Basta pensare ai castelli (quello di Spessa e quello dei conti Formentini a San Floriano sono circondati da campi da golf), ai borghi storici, alle pievi, ma soprattutto alle testimonianze della Grande Guerra: dal sacrario di Oslavia, al museo sul monte San Michele, o a quello ospitato al Castello di Gorizia. E poi alle trincee, molte delle quali in vista del Centenario sono state ripristinate e rese agibili alle visite degli escursionisti. E poi c’è il Parco Ungaretti di Sagrado che ricorda l’esperienza dolorosa del poeta-soldato durante la Grande Guerra. La sua vita in trincea è condensata in opere che tutti abbiamo studiato a scuola, come San Martino del Carso, dove la tragicità del conflitto si avverte nel suo quotidiano incontro con la morte, magari nella descrizione cruda del volto devastato di un compagno ucciso dal fuoco nemico. Il parco letterario è impreziosito da artistiche e ardite installazioni che riportano i versi del poeta. Dal belvedere del parco lo sguardo si spinge fino al mare, fino a Grado, fino al golfo di Trieste.


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IL DIRITTO PER IL CITTADINO

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La cessione di immobili Ater

I c.d. immobili ATER (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale) sono la categoria più nota degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, quelli cioè realizzati usufruendo di particolari contribuzioni e deroghe alla legislazione generale di settore allo scopo di fornire alloggi abitativi per i cittadini con scarso reddito. Questo tipo di attività edilizia è realizzata a costi ridotti allo scopo di avvantaggiare i destinatari di questi alloggi. Come contropartita per questo vantaggio vengono solitamente previsti dal legislatore divieti temporanei di alienazione degli alloggi così realizzati, oppure limitazioni varie alla libertà del commercio giuridico del bene realizzato, al duplice scopo di evitare comportamenti

speculativi su queste costruzioni ed altresì per garantire che il bisogno di alloggio, da parte di questi ceti bisognosi e meritevoli di assistenza sia effettivo, in tal modo costringendo il beneficiario ad occupare l’alloggio per un determinato periodo. Per la Regione Veneto la disciplina di questa tipologia di alloggi la si ritrova nella Legge regionale 13 aprile 2001, n. 11, la quale sostanzialmente non fa che recepire quanto già previsto dalla Legge nazionale del 24 dicembre 1993, n. 560. In concreto il soggetto titolare di immobili ATER si vede gravare da due oneri fondamentali: 1) il primo consiste nel divieto di vendita, anche parziale, per un periodo di dieci anni dalla data del contratto di acquisto;

il divieto è a intendersi in senso ampio per cui non solo è vietata la vendita in senso proprio ma pure qualsiasi altro atto che determini un trasferimento del bene (permuta, donazione ecc.); 2) il secondo consiste nel diritto di prelazione riconosciuto in ogni caso di vendita agli enti pubblici anche una volta che siano decorsi i 10 anni. In concreto quindi il titolare di immobile ATER non può cedere ad alcun titolo il bene prima che siano decorsi 10 anni; l’obbligo si trasferisce anche agli eredi che subentrino nella titolarità del bene per morte del suo titolare (es. la moglie che riceve dal marito oppure i figli che ricevono dal genitore). Decorsi i 10 anni, invece, si potrà vendere ma occorrerà prima informare l’ente pubblico

di questa intenzione per garantirgli il diritto di prelazione sull’acquisto; sebbene gli enti pubblici non esercitino quasi mai questa facoltà, la legge riconosce loro 60 giorni di tempo per il suo esercizio.

Soltanto decorso tale termine, e previa esibizione al Notaio della prova dell’avvenuta comunicazione all’ente pubblico, sarà possibile vendere senza rischi l’immobile ATER.

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it

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40 I nostri esperti

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L’ARCHITETTO

Le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione (parte terza)

Rubrica a cura di Renzo Carturan, architetto

Gli adempimenti del contribuente per beneficiare delle detrazioni. La detrazione per l’acquisto di abitazioni ristrutturate, dei mobili e degli elettrodomestici. Per beneficiare delle detrazioni per i lavori di ristrutturazione il contribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’abitazione; se è soltanto detentore (ad esempio locatario) anche i dati di registrazione dell’atto relativo. Dovrà conservare le fatture o le ricevute dei costi sostenuti, le ricevute dei bonifici di pagamento ovvero, per le spese che non possono essere pagate con bonifico, la documentazione attestante l’avvenuto pagamento; dovrà inoltre essere in possesso: dell’accatastamento del fabbricato, delle ricevute di pagamento delle imposte sui fabbricati, della delibera dell’assemblea condominiale nel caso di lavori sulle parti comuni del fabbricato, la dichiarazione del possessore dell’immobile, se gli interventi sono eseguiti dal detentore, e le autorizzazioni edilizie. Qualora l’abitazione per la quale si è beneficiato delle detrazioni sia venduta prima dei dieci anni previsti per scontare l’intera detrazione, i diritti passano

all’acquirente, salvo diverso accordo tra le parti da riportare esplicitamente nell’atto di compravendita; in caso di decesso la detrazione è riconosciuta all’erede che conserva la detenzione dell’immobile. Nel caso in cui la detrazione spetti all’inquilino o al comodatario (colui che ha in uso gratuito l’immobile), qualora cessi il contratto di locazione o di comodato, la detrazione continuerà ad essere riconosciuta agli stessi. La detrazione IRPEF è prevista anche per l’acquisto o l’assegnazione di abitazioni che fanno parte di fabbricati

per i quali l’impresa di costruzione, o la cooperativa edilizia, abbia effettuato i lavori di ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo a condizione che detti lavori abbiano interessato l’intero edificio. L’acquisto o l’assegnazione devono avvenire entro sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori. Le percentuali applicabili ed i limiti delle detrazioni sono gli stessi già indicati per l’esecuzione dei lavori; la percentuale della detrazione, invece, va calcolata sull’importo forfettario del 25% del prezzo di vendita, indipendentemente

dal costo dei lavori eseguiti. Facendo un esempio: un contribuente acquista nel 2014, entro sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori, un appartamento al prezzo di €. 150.000; il costo forfettario di ristrutturazione è pari al 25% e, quindi, di €. 37.500; la detrazione sarà del 50%, ovvero di €. 18.750 da ripartire in dieci rate annuali di pari importo. In questo caso non è necessario il pagamento con bonifico. Dal 6 giugno 2013 e fino al 31 dicembre 2014 è ammessa la detrazione del 50% anche per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavatrici, stufe elettriche, forni a microonde, apparecchi per il condizionamento ecc.). Sono ammesse in detrazione anche le spese di trasporto e di montaggio. L’importo massimo detraibile è di 10.000 euro in dieci rate annue. Il pagamento può avvenire con bonifico, carte di credito o di debito; non sono ammessi pagamenti con assegni bancari, contanti o altre modalità di pagamento. Anche in questo caso il contribuente dovrà conservare la documentazione attestante il pagamento e la fattura di acquisto completa dei dati necessari per identificare qualità e quantità dei beni e servizi acquistati.

Per quesiti sugli argomenti trattati in questa rubrica il Lettore può inviare una mail a carturenzo@studiocarturan.it

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L’Editoriale

CAMBIA LA SOCIETÀ E SERVE UNA NUOVA MEDICINA DEL TERRITORIO

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Ottobre è il mese della prevenzione: il cancro al seno si vince così Bambini, cos’è x il Dsa? L’esperto risponde Continua a pag. 43 29

L’Implantologia x a carico immediato Continua a pag. 43 30

di Francesco Noce*

ifficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie determinate dalle liste di attesa e ticket sanitari che in tempi di profonda crisi economica risultano insostenibili per molte persone fanno sì che molti italiani siano costretti a trascurare la propria salute. Delle oltre 24mila segnalazioni pervenute illustrate nel 17mo rapporto Pit Salute (Sanità) nazionale la maggior parte riguarda le difficoltà di accesso alla diagnostica ed alle prestazioni specialistiche dovuta alle lista di attesa, seguono l’aumento dei ticket ed i costi elevati per le stesse prestazioni che spingono molte volte alla loro rinuncia sia attraverso il SSN, nel primo caso, che in regime di libera professione,nel secondo caso, intramoenia o in strutture private. Viene inoltre segnalato che una famiglia in media sostiene già direttamente costi annui per 650 euro per farmaci necessari ma non prescrivibili attraverso il SSN; 901 euro per parafarmaci (pomate, integratori, colliri etc.); 7390 euro per strutture residenziali o semiresidenziali; 11.300 euro per eventuale badante; 1070 euro per visite specialistiche o riabilitative; 537 euro per protesi ed ausili; 737 euro per dispositivi medici monouso: pannoloni, cateteri, materiali per stomie.

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

Sordità x e problemi di udito Continua a pag. 43 32

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Rovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982

La Blefarite (infiammazione della palpebra) Un disturbo fastidioso con lacrimazione e arrossamento congiuntivale

lo sport come medicina naturale

P

atologia frequente della palpebra respon-

sabile di un disturbo fastidioso con lacriMuoversi a scopo salutare rappresenta mazione e arrossamento congiuntivale. uno deispesso principali elementi della ricetta per stare bene I segni clinici scarsi danno un disturbo

funzionale importante con bruciore, prurito e senso di corpo estraneo. Due principali forme cliniche: la stafilococcica e la seborroica. La blefarite stafilococcica è una infezione primitiva dei bordi palpebrali causata dallo stafilococco. I bordi palpebrali sono infiammati e le ciglia sono incollate con croste. La blefarite seborroica è associata a una dermatite seborroica. L’anomalia è dovuta a una iperproduzione di sebo delle ghiandole di Meibomio (ghiandole del bordo palpebrale). L’esame attento mostra dei tappi di sebo sull’orifizio delle ghiandole di Meibomio. Le blefariti possono complicarsi con congiuntiviti, con le cheratiti puntate superficiali e associarsi con anomalie del film lacrimale, neovascolarizzazione corneale, ulcerazioni e infiltrati corneali periferici, anomalie delle ciglia come trichiasi, sbiancamento e perdita di ciglia, orzaioli, calazi. accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per proCondotta teggere e migliorare da tenere l’efficienza cardiovascolare, controllando il L’obiettivo colesterolodella HDL,cura l’iperovimento è lottare contro aumenta l’iperseborrea, il dispendioi di depositi calorie,e attiva le croste, il metabolismo contro l’infezione e contribuisce battericaad deiuna bordi sensazione palpebralidie benessere di integragenerale. re con lacrime artificiali le anomalie del film lacrimale. Il trattamento comporta regole di igiene, applicazione sulle palpebre di cotone imbibito di acqua calda a 40° per 10 minuti così da eliminare le croste, i depositi e il sebo, da ridurre la carica batterica e liberare l’orifizio delle ghiandole di Meibomio dal loro tappo. Esiste un dispositivo medico per riscaldamento delle palpebre con tecnologia a calore umido che si può provare presso il nostro ambulatorio.

È

Dott.ssa Maria Grazia Crivellari

La terapia antibiotica locale è in pomata. Le lacrime artificiali devono essere instillate spesso. Non esiste un trattamento definitivo della blefarite perché si tratta di una patologia cronica e recidivante. Il sollievo dai sintomi dipende dalla motivazione dei pazienti ad osservare le regole dell’igiene palpebrale. Dott.ssa Maria Grazia Crivellari Oculista Via Contarini 39, 45014 Porto Viro Via Don Minzoni 13, 30014 Cavarzere Tel:0426 631629, cell: 3391337446

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L’Editoriale 2 39

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OCCORRE RISTABILIRE UNA FORTE ALLEANZA MEDICO-PAZIENTE

di Francesco Noce* E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita. Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa. Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolarmente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrattare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente. Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finalizzato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia. Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno. Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i cittadini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva. Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medicina difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti. Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione continua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita. Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante. Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così. *Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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ok

in soggetti che hanno eseguito attività lavorative usuranti, caratterizzata da dolore vertebrale persistente con rigidità tipicamente mattutina”. talvolta ci sono persone che lamentano una forte difficoltà nel camminare. e’ anche questa una situazione che può essere legata a una patologia della colonna vertebrale?

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un fattore di rischio per problemi alla schiena? “A volte, può manifestarsi l’osteoporosi vertebrale, caratterizzata da rarefazione ossea con conseguente fragilità delle vertebre che possono rompersi. Talvolta, si tratta di un vero e proprio crollo vertebrale ed è riconoscibile da un dolore violento e persistente più frequentemente lomba-

causati dall’osteoporosi. Q importanti vantaggi sia pe solo 1-2 giorni di ricovero, lità di successo della cura. essere eseguiti anche in day-hospital, il che consen diata, con rapido ritorno a quotidiane”.

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odontoiatria conservativa Bambini, cos’è il Dsa? l’esperto risponde adolescenza? …Parliamone!

Zucchero efadieta: sìalma come? Mamma, sorriderepapà bene cuore soffrire!!! l’implantologia afatemi carico immediato

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ILconservarlo sano e bello è proprio la prevenzione, fin da piccoli M

Se il dente èimparare stato intaccato dalladifficile carie, si eliminano Quando è più In questa fase della vita risulta importante gli strati dei denti irrecuperabili con materiali biocompatibli Disturbi Specifici dell’Apcogliere i segnali di un possibile disagio prendimento Scolastico (D.S.A.) enza sono dubbiodisturbi l’odontoiatria di origineconservativa neuropsicologica é la branca che piú interessano importante alcune che abilità si sviluppa Dott.ssa specifi all’interno che dello necessarie studio all’apdentistico. Cristina Zago prendimento Essa è deditascolastico al recupero e non degli eleè una permettono menti’adolescenza presenti ai nella bambini cavità che orale. e autosuffi ne Se soffrono ilfase denteimportante una è stato completa intaccato dalcienza nell’apprendidelicata dello sviluppo mento, processo nonostante carioso sila procede presenza all’edi buone capacità inteldell’individuo, rappresenta lettive. liminazione Non sidegli trattastrati dunque del didente difficoltà momentanee un momento in cui inilche le- avvengono dovute ormai alle irrecuperabili modalità cui vengono i processi relativi game conconi genitori viene all’apprendimento sostituiti materiali scolastico biocompatibio alla “cattiva volontà” del nitoproprietà eEssi per questo motivonella possono deicasi, conbambino. liridefi e con interessano, meccaniche talimaggior da emergere parte dei flitti. L’adolescente in piena trasformazione dadel un la sopportare lettura (Dislessia le forzesimasticatorie, etrova Disturbo della questo Comprensione procedimento di vistacome filasico, psicologico eSerelazionale; egli deve Testo èpunto conosciuto Scritto), scrittura otturazione. (Disgrafi a lae lesione disortografi cariosa a) e i propri sentimenti, capire che livello ilèpoter calcolo Ipolpa primi sintomi del D.S.A. postale comprendere da(Discalculia). arrivare alla presente all’interno del di autonomia può realizzando raggiungere e identifi care ciò che sono essere osservati fin dall’ultimo anno della scuola dente si procede una cura canalare me-gli interessa e vuole conoscere, unquesto processo di dif-, dell’infanzia glio conosciuta neicome compiti devitalizzazione cheattuando riguardano pre-scrittura procediferenziazione dailinguaggio. genitori. LaQuesti maggior parte dei ragazzi pre-lettura mento abbraccia e nel una seconda branca bambini chiamata incontrano endoriescee ad attraversare adolescenziale della vere proprie difficoltàil processo sia nei primi anni della escuola giovane sia etànei adulta con suffi ciente ducia, a primaria successivi gradi . Ad serenità esempio,e ifibambini volte invece questo spesso passaggio può essere vissuto come dislessici compiono inversioni di lettere o sillabe fontelidialansia, tensioni e insicurezze. (es.: posto didieccessive il). Inoltre, si osservano difficoltà nel Il disagioinformazioni giovanile si in puòsequenza manifestare memorizzare comeattraverso i giorni comportamenti sociale, fobie della settimana, quali i mesi,ritiro le tabelline, ecc. eSiabbandoni è notato del spesso percorsoconfondono formativo la(scolastico che destra cone launiversitario) sinistra e cosìo del lavoro, ansia e attacchi panico,e dipendenze via. Allo stato attuale esistonodiindagini strumenti cheo abuso di alcol droghe, depressione, o disorindagano specifiecatamente i D.S.A e ladisturbi diagnosi defidini del comportamento alimentare, diffimediante coltà affettive nitiva viene posta da Specialisti esperti, test e relazionali, un’impasse o diquesto un blocco specifi ci verso laespressioni fine della di seconda primaria, per

evolutivo. Quando non è il ragazzo a chiedere aiuto direttamente e’ comunque importante cogliere la valenza coDott. Antonino Nanni Rosolia municativa dei comportamenti, unico fimodo garantire al bambino una maggiore maturazione sioforsescolastica. in quel Lemomento logica e un’ adeguata esperienza recenti per esprimere indicazioni in materia suggeriscono che già allauna fine diffi del coltàsi potrebbe o una sofferenza. primo anno della scuola primaria anticipare l’adolescenza il sospetto di profili funzionaliDurante compromessi al fine di è molto importante un atintraprendere degli l’uso specifidel ci” dialogo; training”mantenere che potrebbero teggiamento accogliente e prontoNegli aiuta favorire una riduzione del disturbo. ultimilaanni l’u- a donzia. Con questo procedimento siall’ascolto, estirpa polpa prevenire eventuali disagi e apermesso ridimensionare problemi so di software specifiall’interno ci hanno risultati del dente, presente dei canali,buoni alloggiati a chevolta sembrano insormontabili. questo dialogo per quanto riguarda ledelle abilità di Laddove base hanno motivato loro all’interno radici, che everrà rimpiazzarisulta difficilel’esercizio e siplastico manifestano segni di un possibile dasigillandoli partei degli interessati. Un tanotevolmente con materiale provvedendo al disagio ècon opportuno aiuto. bambino D.S.A. ochiedere con difficoltà di Una apprendimento mantenimento del dente all’interno della suavalutazione naturale tienefacilmente in considerazione i diversiche comportasipsicologica stanca molto ed è importante riceva posizione nell’arcata dentaria. menti e aspetti all’interno del funzionamento un adeguato supporto scolastico che tenga contoglobale dei dellapunti personalità, dellae propria suoi di debolezza che puòstoria, derivaredeldacontesto un’effica-in studio cuicollaborazione vengono vissuti e dellafamiglia specificità del momento ce traDentistico scuola, e professionisti. evolutivo. Dott. lucio Vianello V.le Verona 3/a Dott.ssa Cristina Dr a. Nanni RosoliaZago – sottomarina - Psicologa Clinica Psicologo - specializzato in Dsa Tel./fax 041-401133 per dell’apprendimento appuntamento eRiceve Difficoltà Medico ad adria e Rovigo Via Matteotti 79,chirurgo Conselve odontoiatra lucio.vianello@tin.it Cell.: 348 3468022 rosoliaantonio@gmail.com Convenzionato ulss 14 Mail: zago_cristina@virgilio.it Tel. 3455698160

Quando scegliere impianti sordità e problemi di udito sali del Mar Morto:gliun’antica Dimensione Udire, migliora la qualità dellarisultati vita Una terapia affidabile che consente i migliori con soluzioni quasi invisibili riabilitativi siainnovative estetici cheefunzionali a lungo termine

di zucchero ed incrementare invece l’uso di frutta IlRidurre sorriso l’apporto è unoladeisofferenza gesti più bellisemplice e spontanei che possiamo compiere, Un’alternativa terapeutica riabilitativa di eccellenza Quando delle persone adora i cibidadolci quindi Ilromodo può essere anche una ma èmaggioranza anchela ilun nostro “biglietto visita”. migliore perdipendenza infatti i ricercatori n apassato riabilitazione implanto-protediviene bene prezioso consuma quantità spesso elevate di zucchero aumen- dell’Università di Princeton e altri studi hanno dimostrato Il dott.

sica prevedeva due fasi chirurgiche ed un tandodiil attesa rischio d’ingrassare, di diabete, tempo di alcuni mesil’insorgenza prima di acmalattie cardiovascolari e addirittura tumori. Dal i è capitato spesso di osservacedere alla protesi con sostituzione dei denti punto di vista energetico, grammo di zucchero Salute orale salute re comeeiun genitori, dicasi fronte al apporta mancanti. Attualmente, ingenerale selezionati, si 4 calorie (kcal) come le proteine e meno della metà dellee macaUna corretta igiene orale aiuta a prevenire alitosi, disappunto e alla sofferenza può modificare il protocollo posizionando glicarie lorie apportate dai grassi (9 kcal). Però, è proprio lo zuclattie gengivali, e a conservare i denti con l’avanzare degli dei fi gli, in seguito ad un castigo o una impianti (radici artificiali) e caricandoli immecheroUna cheintervengano porta spesso all’eccesso energia squilibrando anni. bocca sanaapuò aiutarechirurgiche a ditenere lontano i disturbi sgridata, immediatamendiatamente grazie tecniche più Dott. Alessia il bilancio energetico. Perché? Gli zuccheri o carboidrati medici. Al contrario malattie gengivali aumentano il rischio te distraendoli, minimizzando il loro doMarcato di sofisticate, all’utilizzo di impianti in titanio possono essere complessi come quelli provenienti da problemi seri quali infarto, ictus, diabete e parti lore o facendoli ridere in un momento dalle elevate qualità biocompatibili e osteoin-prematuri. pasta, pane e cereali La bocca è una fi nestra su quello che succede nel resto deldi in cui il bambino sta ancora cercando di bloccare il pianto, tegrative, all’evoluzione dei mezzi diagnostici in genere, o semplici corpo: più del 90% di tutte le malattie che riguardano l’intero allontanare la paura, l’offesa o tutto ciò che lo ha scosso. e ad una conoscenza più approfondita dei provenienti dalla corpo causa segni efrutsintomi richiedono, orali. L’educazione e la disciplina però, coerenza pena tessuti coinvolti. ta (fruttosio) dal latte La saliva, protezione contro invasori nocivi l’emergere del seguente pensiero nei fi gli: “Sono così forte, Il carico immediato consiste in una tecnica che (lattosio) dallo zucLa saliva è una difesa del corpo contro gli organismi che ingestibile e pericoloso a tal punto che i miei genitori temono permette al paziente di avere denti fissi a poche ore chero da cucina (sacprovocano le malattie, come batteri e virus. La saliva conla mia disperazione? Se non sanno reggere un divieto, di distanza dalla fase chirurgica di posizionamento de-gecarosio) tiene anticorpi eindifese che distruggono o bloccano la stire ilinfatti mio estratto dolore e non sonoscientifi chiari nei messaggi, come gli impianti. Le evidenze cheloro hanno attestato Europa principalmente crescita dei batteri. Nonostante questo, oltre 1 miliardo posso io riporre la mia sicurezza e fi ducia in adulti insicuri?” che gli impianti inseriti attraverso la tecnica del caricodi barbabietola batteri di 500 specie diverse si moltiplicano nella bocca Idalla bambini con lorodacomportamento chiedono l’intervento immediato si ilintegrano perfettamente nell’osso, ga-in zucchero e nel resto ogni momento, formando costantemente la placca batterica, adulto non per porre fi ne alle loro sofferenze, ma per aiutarli rantendo la stabilità e successo nel tempo. mondo dalla canna da zucchero. Lounzucchero, rafuna collosa e sieincolore che Ilsilimite, attacca airegola, denti.sia adelriconoscerle, gestirle superarle. laintervento il rispetIlpellicola paziente che sottopone ad di fi nato (bianco) o più o meno integrale (bruno) apporta Cosa può succedere? to del loro pianto, della loro angoscia e paura gli consentono implantologia a carico immediato ha la possibilità di sempre Lo danegative cucina, ine quanto Se nonnotevoli cilesistesse lavavantaggi icalorie. denti regolarmente con spazzolino, filo e di aver un contenimento delle emozioni li fanno avere trazucchero cui: carboidrato semplice, viene utilizzato in fretta dall’orcolluttorio, la placca si può accumulare lungo il bordo sentire protetti, così che ogni loro relazione sociale sia guidata - Minima invasività dell’intervento chirurgicodelle e ganismo, mentre complessi sono a lento gengive creando unquelli ambiente per la formazione di da sentimenti d’effi cacia, sensoideale d’adeguatezza e dirilascio. sicurezlimitata perdita ematica; Gli zuccheri semplici come saccarosio, lattosio, glucosio, infezioni diverse: za. Il- principale sistema educativo preposto a tale obiettivo Riacquisizione immediata della funzione mahanno piùinfi facilità diI teorici essere consumati perchè dal •èfruttosio Gengivite (unapoche ammazione reversibile deiche bordi senza dubbio la famiglia. affermano essagenha sticatoria con limitazioni nell’alimentazione; punto di vista molecolare sono più semplici e quindi assigivali) due compiti preponderarti da svolgere: garantire lo sviluppo - Possibilità di tornare velocemente alla normale vita milabili. D’altra parte gli zuccheri complessi chenota troviamo Parodontite (un’infezione gengivale più anche esenza affettivo di ciascuno dei suoigrave, membri e gestire di•psicosociale relazione alcun disagio; nelsofferenza pane, prodotti da forno, pasta, legumi... hanno un come “piorrea”, malattia progressiva che può persino portala e il dolore senza che essi travolgano la mente. - Rapidità dell’intervento; processo metabolico diverso più lungo e quindi anche il re alla perdita dei denti) Succede spesso che in terapia arrivino situazioni nelle quali - Risparmio economico: effettuare l’intero inter-“I loro impiego è più duraturo. Talvolta il bisogno di zuccheLa parodontite genera danni in parte irreversibili: alito pesandolori non elaborati dalle persone direttamente coinvolvento in due sole sedute ravvicinate abbatte notevol-

Blefaroplastica: cosa c’è di nuovo? Dimensione udire

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Per scoprire i benefici di questi antichissimi prodotti della natura, la Farmacia Tre Colombine presenta una serata a partecipazione gratuita: un “viaggio virtuale” in Terra Santa guidato dal Dott. Isawi, esperto italo-israeliano di Sali del Mar Morto. ’allungamento ’installazione di progressivo impianti della orali, vita sostituendo media, l’audenti mento mancanti, dellaconsente cosiddetta i migliori speranza risultati di vitasiahanno esteticiporche tato funzionali. e porterà sempre di più ad un aumento della fasciaGlid’età impianti degli ultrasettantenni. orali sono dispositivi Questocostituiti profondodamuuna tamento vite in titanio sta giàinserita producendo all’interno un incremento dell’osso delle mandibolare malattie, o mascellare, disfunzioni che e disadattamenti consente di sostituire tipici dellalefascia protesid’età denpiù tarieavanzata; con il supporto tra queste diretto ritroviamo dell’osso i problemi stesso. uditivi in forte L’implantologia crescita in tutto ilorale, mondochee che nel coinvolgono nostro studiooltre viene il 10% eseguita della dal popolazione Dr. Augello mondiale. Michele da oltre 15 anni, rappresenta La sorditàsenza è la dubbio maggiore unacausa terapiadella affidabile riduzione che della consente qualità i migliori della vita risultati e di disabilità. riabilitativi sia estetici che funzionali Le persone a lungo affette termine. da problemi uditivi subiscono una forte La terapia riduzione implantare delle proprie è indicata capacità per la sostituzione individuali chiudendosi di uno o piùcosì denti in semancanti stesse isolandosi oppure nel e dicaso conseguensi voglia za, rendere se la fisordità ssa unanon prostesi viene mobile trattatanel adeguatamente caso questa non e insiatempo, abbastanza nella maggior sostenuta.parte dei casi, possono associarsiUn disturbi requisito psichici essenziale quali asocialità per utilizzare e depressione. gli impianti è quello Sottovalutare di avere suffil’ipoacusia ciente volume può diessere osso residuo pericoloso nelle perché aree interessate. aggrava ulteriormente la patologia, comportandoSiunesegue recupero tramite più diffi un coltoso, piccolo intervento una riduzione chirurgico della memoria direttamente dei suoni in studio e degli dentistico. stimoli intellettivi. Tenere sottoDurante controllol’intervento il proprio viene udito inserito, effettuando dall’implantoperiodici elogo, semplici l’impianto controllinell’osso è dunque . L’intervento fondamentale è indolore, per pre-si venire, esegue curare in anestesia oppurelocale ricorrere e in sala a supporti sterile. uditivi che Nei correggere nostri protocolli operativi, dopo l’inserimento possono la perdita dell’udito. degliI Centri impianti per mantenere in salute tessuti procircoDimensione Udire offrono un iservizio stanti, dedichiamo una seduta di informazione alcapafessionale con la presenza di Audioprotesisti qualifi durante ogni la quale viene dell’udito, consegnatocon il passaporto ti,ziente per risolvere problema soluzioni implantare che non è alla che propria un documento riportecnologiche piùaltro adeguate perdita che uditiva.

che lo zucchero è una sostanza a cuiDiego il corpoLonghin si abitua fino a sentirne automaticamente il bisogno. Il neurosciente, ziato spostamento Bart Hoebele ritiene mobilitàche deilodenti, zucchero gengive abbia gonfi effetti e, sansul guinanti cervello emolto scostate similidaiadenti, quelli fiprovocati no nei casidagli gravistupefacenti. alla perdita dei Queste denti.constatazioni Senz’altro il fumo scientifi accentua che derivano parecchiodalil problema. fatto che Cosa tra gli fare? altri fattori lo zucchero attiva “la dopamina” e il Bisogna cervello eliminare associa alle gusto cause,dolce ovverodello fare zucchero più seduteuno di pulizia stato ravvicinate di benessere se c’è ed tanto euforia tartaro e dunque ed istruire il nostro il paziente corposumanda come mantenere te restano poi nel l’igiene sistema ae casa, come prescrivere i “fisegnali umi carsici” un di “bisogno collutorio passano, di a base e vengono di clorexidina, consegnati, infinedaieliminare membrizucchero”, fattori di unapredisponenti generazione questa è come a quelli il fumo. della generazione La prevenzione successiva dentale unaècheildelle modo spesso cause migliore si trova che per designata ottenere a una raccogliere, bocca sana pure e forte, non e fa parte avendo insorgere innanzitutto i mezzi la voglia dal per mente i costi. quotidiano, farviUna fronte con e semplici sostenere e facili il ricevuto”. gesti: di “dolce” Vetere M., in momen(2008) volta eseguito l’intervento e consegnati i den•Ogni Lavarsi i denti dovrebbe, dopo ogniquindi, pasto sentirsi principale ti diinstress dovere conouno emozioni diinfatti spazoffrire ti, l’itergenitore non è da considerarsi per nulla concluso, zolino al fi glio morbido; sicurezza in termini non solo negative. di calore Considerato e protezioper permettere una corretta integrazione e scongiurare •ne, Passare ma anche il filo diinterdentale capacità die/o gestire scovolini; leciò,esperienze consiglio stressanti a tutti di Dott.ssa qualsiasi complicanza è fondamentale che il paziente • non Sciacquare evitandole, con né collutorio rimuovendole, dopo lo spazzolamento; né ridurre minimizzandole, il più possibile ma Rita Smanio si sottoponga a controlli periodici anche ravvicinati, • riconoscendole Effettua una detartrasi e, assicurandogli una volta così, all’anno l’apporto una solida associata di affettività zucchero a visite dove verranno eseguite sedute di igiene professionalee periodiche semplice competenza assunto perper tenere continuare lalabibite, vita situazione in per modo addolcire sotto equilibrato. caffèSa-o mirate, radiografi eattraverso disempre accertamento e verifi checontrollo. cliniche. tè, dolcipiccole etc etc Incrementare invece l’uso did’esprimere fruttacure che eèil Poche ranno quindi laaccortezze consapevolezza quotidiane e la risparmieranno capacità pur sempre dolce assieme suoi(sentimento zuccheri possiamo visite dolore, piùnelle invasive sue varie inmafuturo. manifestazioni Una aivolta che la situazione di vuoto, è Dott. Montin ennio apportare nelmancanza, nostro tanta fibra,abbandono) sali minerali sotto isolamento, controllo, si puòorganismo pensare pericolo, a far perdita, ricrescere i tessuti gene eil Viapersi, gallucci 2/a vitamine. Aquando chidiproprio non può zucchero givali correre il rischio condividerlo, sia possibile, chee rinunciare diverranno questo saràallo dono oggetto prezioso del Tel. prossimo consiglio appuntamento. la steviasano cheedèautentico un dolcifidella cante 100% naturale per uno049/5342321 sviluppo personalità dei figli. Tribano (PD) derivato da una pianta. studio Dr.ssa alessia dentistico Marcato PsicologaDental Psicoterapeuta team s.r.l specializzata del in terapie studio Dietistico Dott. Montin giambattista dott. di coppia/famigliari Diego longhin ed individuali Dott.ssa Rita smanio Via g.Matteotti, 13 Campagna studio atma lupia via Pozzuoli (Ve) - 30010 13/b spinea e-mail: rita.smanio@libero.it Tel. 338/8356821 tel. (Ve) 0415140094 Cell. 3493610094 tel: 3491250982 Megliadino san Fidenzio (PD)

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Dimensione udire olte persone presentano quell’ eccesso di pelle alle non vanno rimosse e cadono spontaneamente nel giro di sottomarina (Ve):allo Viale Mediterraneo, Basta un semplicei controllo sono luoghi, dell’udito nel nostro gratuito pianeta, e unici nel del palpebre Mar Morto che conferisce venissero impiegati sguardo un’aria per finalità stancacu-452 qualche Terra Santa. giorno, il gonfiore scompare in un paio di giorni. 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Il Plexr permette di ottenere ottimi risultati Bovolenta (Pd): Via g. D’annunzio, 35 sono no compromettere vere e proprie Morto, meraviglie il successo un mare dellachiuso terapia tecnologia, situato impiantare quasi tra Israele, Giordacile attuazione ciaTel. tree 049 priva Colombine di8804078 rischi perospiterà, il paziente, il 7ovviamente novembre anche sulle lassità tessutali post-gravidanza non eccesinvisibili, e costringere concepite il paziente niapere essere Cisgiordania, ad un degli nuovo indispensabili nella intervento. depressione stru- più profonda se eseguita 2014 da operatori alle ore preparati. 20:30, una serata sive, sulle smagliature periombelicali, sulle pieghe delle Monselice (Pd): Via Zanellato,gratuita 17 menti L’implantologia per tornaredella a sentire haterra. dunque e da portare rivoluzionato con estrema l’estetiSi tratta dedicata di una alla tecnica loro conoscenza, eseguita con che un piccolo da secoli rivolusi traguance e sul collo. 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A tavola 29 45 CUCINA

LA RICETTA

CARRE’ d’agnello in crosta di erbette su

Salotto e ristorante Piazza garibaldi, 6 Adria www.terrazzainpiazza.it

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COCKTAILS by Paolo Marani

CONFORT DELLA STAGIONE.

UN IMPASTO LEGGERO ARRICCHITO DA FRESCHI MIRTILLI E GOLOSA CREMA AL WHISKY. NONOSTANTE LE MOLTE VERSIONI DI TORTINE AI MIRTILLI, TROVATE NEI RICETTARI INFORMATICI E NON, PREVEDESSERO L’AGGIUNTA DI YOGURT NELL’IMPASTO, ABBIAMO VOLUTO PROVARLA SENZA QUESTO INGREDIENTE. IL RISULTATO È STATO ALTRETTANTO SOFFICE E DALLA CONSISTENZA BAGNATICCIA CHE CI SI ASPETTA PER QUESTO TIPO DI PREPARAZIONI.

INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI 19 CM 200G FARINA W170 + PER LO STAMPO 270G MIRTILLI 1/3 BICCH. CREMA AL WHISKY 2 CUCCH. MIELE D’ACACIA 2 UOVA 16G LIEVITO VANIGLIATO OLIO EVO

I CONSIGLI DI PAOLO

LATTE

FIOR DI LOTO

SETACCIARE LA FARINA CON IL LIEVITO, UNIRE IL MIELE, L’OLIO ED I DUE TUORLI D’UOVO; INIZIARE A MESCOLARE ED INCORPORARE IL LIQUORE E LATTE Q.B. PER AMMORBIDIRE, PER ULTIMI AGGIUNGERE PRIMA GLI ALBUMI MONTATI A NEVE E, UNA VOLTA AMALGAMATI, 70G DI MIRTILLI. SPALMARE UNA PIROFILA CON LA MARGARINA ED UN PO’ DI FARINA, VERSARE IL COMPOSTO E CUOCERE IN FORNO, PRERISCALDATO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA, PER CIRCA 20 MINUTI. TOGLIERE LA TORTA DAL FORNO E METTERE IN SUPERFICIE I MIRTILLI RIMANENTI, FACENDO UN PO’ DI PRESSIONE PERCHÉ ENTRINO NELL’IMPASTO. CUOCERE PER ALTRI 5-10 MINUTI E TENERE IN FORNO FINO AL MOMENTO DI SERVIRE.

INGREDIENTI:

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UN DOLCE SEMPLICE E AUTUNNALE, SIA PER I COLORI SIA PER LA CONSISTENZA. ABBIAMO ORMAI

ABBANDONATO LE CHEESE CAKE ESTIVE, PER COCCOLARCI CON IL CALORE DEL FORNO ACCESO ED I SAPORI PIÙ

MARGARINA PER LO STAMPO

DEDICATO AD ADRIA IN FIORE CHE SI SVOLGERÀ DOMENICA 27 APRILE 2014 AD ADRIA. SI PREPARA DIRETTAMENTE NEL BICCHIERE OLD FASHION 1/2 LIME A CUBETTI, 7/10 GIN BOMBAY, 2/10 CONTREAU, 1/10APRICOT BRANDY, 3 GOCCE DI BITTER CAMPARI, 8 GOCCE DI KIRSH. SI GUARNISCE CON FRUTTI DI BOSCO E UN FIORE DI LOTO. PAOLO MARANI

FOCACCIA AI MIRTILLI E CREMA AL WHISKY

tetto di funghi porcini con tortino di porri e scalogno glassato

INGREDIENTI 1 CARRÈ D’AGNELLO, ERBETTE AROMATICHE, 2 FUNGHI PORCINI, 4 SCALOGNI, 2 PORRI ESECUZIONE PREPARARE IL TRITO DI ERBE AROMATICHE E “IMPANARE” IL CARRÈ D’AGNELLO. ROSOLARLO IN UNA PADELLA ANTIADERENTE PER CIRCA 3 MIN. E FARE RIPOSARE LA CARNE PER 10 MIN. PREPARARE IL TORTINO DI PORRI TAGLIANDOLI A QUADRETTI. FATELI ROSOLARE IN UNA PADELLA DÌALLUMINIO CON UNA NOCE DI BURRO, AGGIUNGERE DELLA FARINA SETACCIATA E UN PÒ DI PANNA. MANTECARE CON GRANA PADANO E METTERLI IN PICCOLE FORTMINE IN MODO DA OTTENERE DELLE TORTINE. METTETE GLI SCALOGNI IN UNA CASSERUOLA FINO ALLA COMPLETA RESTRIZIONE DELL’ACQUA, AGGIUNGERE 5 CUCCHIAI DI ZUCCHERO E CUOCERE FINO ALLA COMPLETA RESTRIZIONE DELL’ACQUA. FATE SALTARE IN UNA PADELLA ANTIADERENTE I FUNGHI PORCINI PRECEDENTENENTE TAGLIATIA A FETTINE NEL SENSO DELLA LUNGHEZZA, CON UN GOCCIO D’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA E SALE. ADAGIARE SU UN PIATTO I FUNGHI SLATATI, DISPORVI SOPRA IL CARRÈ SCALOPPATO E ACCOMPAGNARE CON TORTINO DI PORRI E SCALOGNO GLASSATO. “LUCIDARE” CON UN FILO D’OLIO EXTRAVERGINE E AGGIUNGERE UNA SPOLVERATA DI SALE E PEPE NERO.

CUCINA

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MANUELA E SILVIA BIZZO

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