La Piazza del Delta - 2012mrz n30

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Amministrative In quattro per il posto da sindaco a Taglio di Po pag.

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 30

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Talent pictures Il 21 aprile la presentazione di Polesine bastardo

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EDITORIALE

Sindaci eroi o parafulmini?

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IMU PORTO VIRO SERVONO 2 MILIONI

Il gruppo consiliare di minoranza ha recentemente proposto una mozione da discutere in sede del prossimo consiglio comunale, che mira alla riduzione al minimo tutte le aliquote Imu pag. 10

Noi giornalisti del mensile la Piazza saremo presto a Taglio di Po per incontrare, in un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadina, i candidati che si presenteranno al voto per le prossime elezioni amministrative. Aiutaci nell’intervista inviandoci al sito

le domande che vorresti venissero rivolte al prossimo primo cittadino.

di Mauro Gambin*

I

Riconversione. Nel piano Enel nemmeno un euro La dichiarazione di Fulvio Conti ha diviso gli espoineti della politica polesana

L

a dichiarazione dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, sulle intenzioni “non urgenti” del colosso dell’energia italiano in merito alla riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, ha fatto crollare un castello di carte in piedi ormai da sette anni. Spulciando tra le pieghe del piano investimenti dell’Enel infatti non c’è traccia di alcuno stanziamento a favore del progetto polesano fino al 2016 e anche se l’azienda è corsa ai ripari spiegando la flessibilità del bilancio e la possibilità che la somma ven-

del carbone. Nulla di strano ma tra i contrari al carbone, e con sorpresa di tutti, si è schierato anche il coordinatore polesano del Pdl Mauro Mainardi. A dire il vero qualcuno lo aveva sospettato che fosse contrario alla riconversione della centrale, vista la sua assenza alla votazione della modifica dell’articolo 30 in Regione, ma l’outing del consigliere ha dato luogo ad un vero e proprio fuoco di sbarramento dentro al quale non è mancato qualche colpo di fuoco amico.

ga inserita dopo un favorevole responso del Consiglio di Stato, sono sempre di più quelli che credono che un’imminente metamorfosi a carbone dell’impianto sia poco più che una chimera. Nel momento in cui questo giornale è andato in stampa, infatti, non era ancora stata resa nota la sentenza sulla validità della modifica della legge regionale 30 istitutiva dell’ente Parco del Po ma il mondo della politica locale e quello sindacale era tornato a dividersi tra i sostenitori della vocazione turistica e ambientalista del Delta e gli irriducibili

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l prossimo 6 e 7 maggio saranno più di mille i comuni in tutta Italia che andranno alle votazioni per il rinnovo dei sindaci o per la riconferma di quelli che possono candidarsi per il secondo mandato. In Veneto saranno 86, con solo la città di Verona tra i capoluoghi di provincia con i cittadini alle urne. Il resto medi, piccoli e piccolissimi comuni. Per tutti sarà una sfida importante, a prescindere dalla durezza della campagna elettorale e dall’intensità dello scontro con le altre compagini in lizza, perché la vera sfida inizierà il giorno dopo dello scrutinio. Infatti, nella condizione in cui si trovano i bilanci degli enti locali, negli anni in cui la crisi impone di immaginare uno sviluppo diverso da come lo si è concepito finora e infine nella stagione dei tagli a 360 gradi, solo di sfida si può parlare perché non credo si possa trattare di opportunismo. Nella galassia delle nostre piccole e medie municipalità, stipendi e poltrone non attirano i professionisti della politica alla ricerca di stipendi comodi, anzi la riduzione degli onorari e del numero dei rappresentanti è iniziato proprio dai consigli comunali, dove già l’indennizzo per gli eletti era poco più che simbolico, nella maggior parte dei casi gettoni presenza. continua a pag. 3

direttore@lapiazzaweb.it

L’Intervento Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto*

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ei periodi di crisi di qualunque tipo, emerge la tentazione all’interno delle società di attribuire la colpa della crisi a delle categorie specifiche di gruppi umani, insomma riparte la caccia di manzoniana memoria agli untori. Uno

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EDITORIALE

segue da pag.

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Sindaci eroi o parafulmini? Vinitaly

IL POLESINE IN BELLA MOSTRA Anche il Polesine ha partecipato al Vinitaly. Il bianco del Delta dell’azienda vitivinicola La Mainarda di Bellombra ha fatto da pendant ad un menù realizzato con le migliori tipicità deltizie: riso, vongole, cozze, aglio, zucca e patate americane. L’assessore Claudio Bellan e il presidente del Consorzio di Sviluppo Angelo Zanellato hanno presentato l’appuntamento dove “per la prima volta – hanno detto - il Polesine partecipa con un messaggio uniforme”.

I veri stipendifici sono rimasti intatti e soprattutto altrove. Nei comuni invece sono rimasti i sindaci “parafulmine” a prendersi le scariche di improperi per le scuole con le pluriclassi, per le politiche della Sicurezza alquanto incerte, per le opere da gestire con i bilanci ingessati dal patto di stabilità, per i servizi sociali da affrontare quasi esclusivamente con il solo volontariato. E poi le emergenze. Siano esse il tracimare dei fiumi, della disoccupazione, dell’incertezza sociale. Nei primi cento giorni degli amministratori che verranno eletti ci sarà sicuramente l’Imu. Nessuno dei sindaci uscenti si è preso la briga di calcolare le aliquote da applicare alle prime case, alle seconde, ai capannoni, ai fienili, ai pollai. La spiegazione più plausibile è che nessuno abbia voluto associare, prima del voto, il proprio nome alla stangata che con ogni probabilità colpirà famiglie e imprese. Qualche primo cittadino si è limitato a protestare e a rigettare l’ingrato compito di fare da gabelliere allo Stato. Restando così la legge, infatti, il 40% dell’imposta sulla seconda casa andrà a Roma, che non si può neanche più definire “ladrona” vista la scoperta di sodali di Ali Babà anche negli uffici della Regione Lombardia e in via Bellerio sotto le mentite spoglie di chi si autodefiniva simil-teutonico e per questo irreprensibile. La politica è un deserto nel quale, al pari degli altri, dovrebbe regnare il silenzio. Ma per tornare ai futuri sindaci va detto anche che tra le cose rimaste da fare, c’è il bilancio previsionale, di solito approvato prima del 31 dicembre ma quest’anno è prorogato fino a alla fine di giugno. Cosa potranno prevedere quei sindaci freschi di mandato è difficile da spiegare ma una cosa, con una certa attendibilità, si può già anticipare: amministrare sarà più duro che in passato. di Mauro Gambin - direttore@lapiazzaweb.it

Volontariato

8 ASSOCIAZIONI CON MARCHIO

SUCCESSO DI PRESENZE

La giornata contro le mafie organizzata dall’associazione libera si è tenuta anche a Rovigo lo scorso 21 marzo. In piazza decine di studenti che hanno visitato la mostra fotografica su Peppino Impastato e assistito al reading “Mafia… facciamo il bis? No, grazie! Sto bene così” con Giancarlo Ratti e l’accompagnamento musicale della “Piccola bottega Baltazar”. “Siamo molto soddisfatti” hanno commentato i volontari del presidio che dal mattino si trovavano presso il centro commerciale Le Torri per predisporre la mostra fotografica ed assicurarsi che tutto andasse per il meglio.“La giornata è stata intensa e piena di momenti importanti; ora ci stiamo già attivando per organizzare i numerosi eventi che seguiranno”.

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L’Arpav, agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale, ha già dato le pagelle alle spiagge del Veneto e quelle polesane è toccato un voto piuttosto stiracchiato. L’acqua di Rosolina e delle due località di Porto Tolle sono risultate essere di qualità “buona” e non “eccellente” come gli altri 162 punti analizzati sul territorio regionale. L’agenzia ha compito indagini sulle acque di balneazione di 167 stazioni del Veneto, prelevando 1.078 campioni Ambiente e folklore

Delta TERRITORIO La Regione taglia ancora sulla bonifica

TURISMO

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Stagione alle porte si pensa alla promozione

PARCO

Provincia PALAZZO CELIO

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Bilancio ok, si aspetta il nuovo direttore pag.

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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà della

ACQUE DI QUALITÀ “BUONA”

PARCO IN BICI

Sono otto le associazioni che nel 2011 hanno ottenuto il marchio etico “Merita fiducia”, certificato di gestione corretta e trasparente, promosso da Federazione del volontariato di Verona e Csv di Rovigo. Avis Lendinara, Avis Lusia, Avis Provinciale, Blu Soccorso, La Tenda, Renzo Barbujani, Pianeta Handicap e Solidarietà Delta hanno concluso il percorso formativo e di verifica iniziato un anno fa, al termine del quale è stato rilasciato il marchio etico, garanzia per sostenitori, donatori e volontari Giornata contro le mafie

Balneabilità

Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

REDAZIONE:

Direttore responsabile

MAURO GAMBIN direttore@lapiazzaweb.it ORNELLA JOVANE o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONAL LORETO, VIA BRECCIA (AN)

SICCITÀ

Pubblicati i redditi di consiglieri e assessori pag. 28

SPAZI APERTI

Le associazioni degli agricoltori dicono no agli Ogm

CULTURA

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Regione

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Sinestesie, ultimo appuntamento con Alberto Mario pag. 33

Allarme agricoltura e scarseggia anche l’acqua potabile pag. 34-35

SOCIALE

I dati Inps: pensionati sempre più tartassati pag.

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Museo Correr, tanti auguri a Gustav Klimt pag.

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CULTURA

Il prossimi appuntamento che verranno realizzato dalla Pro loco di Porto Tolle saranno la Festa di Primavera e Parco in Bici il 20 e 21 aprile. La doppia manifestazione, giunta ormai alla quattordicesima edizione, quest’anno si svolgerà a Ca’ Venier: come da tradizione ricco programma fatto di escursioni a piedi, in bici e in barca oltre al ghiotto stand gastronomico e ad altri piccoli eventi collaterali. “Incontri con l’autore”

MAURO CORONA A VILLADOSE

Il prossimo 18 maggio nella sala Europa di piazza Aldo Moro, Mauro Corona presenterà il suo libro “Come sasso nella corrente”. L’incontro fa parte della VII edizione della rassegna “Incontri con l’autore” organizzata dalla Provincia di Rovigo – Assessorato alla Cultura, dal Sistema Bibliotecario Provinciale in collaborazione con Fondazione Aida. La serata avrà inizio alle ore 21.00.


4 Elezioni a Taglio di Po Amministrative

Quattro candidati per la poltrona del sin D

opo il commissariamento del comune dello scorso 2 dicembre, le forze politiche locali tornano in campo per contendersi la maggioranza all’interno del consiglio comunale. Tra i candidati torna in lizza l’ex sindaco Marco Ferro appoggiato dai fedelissimi del suo primo mandato. Tra gli ex anche Monica Moro che questa volta scende in campo con una lista tutta sua ad espressione del Centro destra. Anche la Lega ha il suo candidato, individuato in Isabella Ghimello, che qualche anno fa era tra i candidati della lista Crivellari. Volto nuovo, anche perchè, molto giovane Francesco Siviero sostenuto dal Pd, Verdi, Idv e Federazione della Sinistra

di Silvia Boscaro “Taglio di Po nel cuore”

“Per credere in Taglio di Po”

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MARCO FERRO, TORNA IN PISTA MA SENZA PARTITI

arco Ferro, sindaco uscente dopo la sfiducia approvata nel consiglio comunale dello scorso 2 dicembre 2011, si ripresenta alla nuova tornata elettorale del maggio prossimo, appoggiato dai fedelissimi della sua ex-giunta che mai lo hanno abbandonato negli ultimi mesi. Ferro si ricandida, questa volta senza l’appoggio di alcun partito, ma sotto il segno di una lista civica sganciata da partiti e forze politiche, rivolgendosi, nel suo programma elettorale, principalmente alle famiglie e ai giovani tagliolesi. Un’esperienza, quella degli ultimi due anni e mezzo, definita da lui stesso comunque “positiva, che non deve essere perduta ma anzi proseguita”. Il sostegno alla famiglia e alle coppie di giovani si rileva l’elemento dominante nella lettera d’intenti della lista Ferro: l’impegno è rivolto al mantenimento del contributo assegnati ai nuovi nati, all’introduzione di un contributo per le nuove coppie di sposi, o comunque contributi in conto interessi per l’acquisto della prima casa. Anche le famiglie disagiate trovano spazio nel programma di Ferro con la specifica volontà di costruire nuovi alloggi popolare e collaborare con la parrocchia di Taglio di Po per creare una rete di sostegno per i più bisognosi. L’obiettivo di Ferro è quello di utilizzare tutte le energie e le risorse per far decollare Taglio di Po seppur facendo i conti con i pesanti vincoli di bilancio. Dal punto di vista economico, la volontà di favorire il decollo della zona artigianale di Mazzorno Destro e la bio-edilizia, sono per Ferro gli strumenti necessari per dare lo slancio fondamentale all’economia tagliolese per ripartire dopo il commissariamento forzato. Il programma di Ferro è ampio e concentra gli investimenti maggiori nell’urbanistica e nei lavori pubblici, rimarcando la volontà, per esempio, di completare il secondo piano del Municipio, da sempre inutilizzato, di ristrutturare le piazze e la fontana, di risolvere il problema della pericolosità degli incroci di via San Basilio – Strada Provinciale e viale Kennedy – via Garibaldi, ed in sostanza, un generale ripensamento della viabilità del centro. Ambiziosa è la volontà di riqualificare per intero il Polo Sportivo di via Stadio, con la costruzione di nuove strutture e una ristrutturazione generale. Di seguito i nomi dei candidati consiglieri che compongono la lista: Laila Marangoni, Luca Modena, Marco Rosestolato, Lodovico Lionello, Silvia Ricchi, Franca Finessi, Mauro Canella, Nazzario (detto Franco) Trombini, Giancarla Molon e Nicola Livieri.

MONICA MORO, PUNTA SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

onica Moro è la candidata sindaco della lista “Per Credere in Taglio di Po – Monica Moro Sindaco”. La lista trova il supporto dell’area politica di centro destra, in particolare del Popolo delle Libertà, della Fiamma Tricolore e del partito La Destra. Presente il suo nominativo e quello di due candidati consiglieri in lista, tra i firmatari della sfiducia all’ex sindaco Marco Ferro, avvenuta il 2 dicembre 2011. Un dato di non poco valore che renderà sicuramente più accesa e probabilmente carica di qualche rancore la seppur breve campagna elettorale. La Moro si propone ai tagliolesi con un programma elettorale specifico basato su undici punti fondamentali. L’obiettivo principale della lista è quello di “ricreare una città produttiva, vivibile e dai servizi efficienti, ovvero una città a misura di tutti, in grado di trovare le motivazioni per essere traghettata oltre la difficile congiuntura economica”. Tra i punti toccati nel programma, ricopre un ruolo prioritario lo spazio dedicato al lavoro e alla disoccupazione generalizzata: la volontà della lista Moro è quella di ridare il maggiore spazio possibile all’economia locale con iniziative tangibili volte a creare un volano di ripresa in grado di produrre nuovi posti di lavoro, stimolando lo spirito imprenditoriale del territorio, un tempo attivo ed effervescente, anche con l’aiuto dell’Amministrazione. Per contrastare l’aumento delle vessazioni di contributi, lo schieramento si propone già di mantenere le aliquote minime di legge in tutte le imposizioni fiscali di propria discrezione, come segno tangibile per le tasche dei tagliolesi. Un occhio di riguardo è rivolto anche all’urbanistica ed in particolare al recupero e all’attuazione di interventi e alla pianificazione urbanistica. Ulteriori punti trattati nel programma riguardano il sociale, e nello specifico, l’assistenza agli anziani, la sistemazione e l’adeguamento della viabilità, la riorganizzazione del servizio del trasporto pubblico e l’impegno a mantenere e rafforzare i servizi sanitari del Comune. Completano il quadro l’istituzione di un servizio di videosorveglianza nei punti più sensibili del territorio comunale e la salvaguardia delle aree verdi. La lista dei candidati consiglieri coniuga diverse professionalità ed esperienze eterogenee, composta da donne e uomini di diversa estrazione e formazione; di seguito i nomi dei candidati: Luciano Tamburin, Giorgia Zanardi, Lauro Mantovani, Elisa Mancini, Marco Zanellato, Beatrice Arillotta, Damiano Girotti, Cristian Milani, Marco Marafante e Massimiliano Semeraro.

CHI È MARCO FERRO

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arco Ferro, 43 anni il prossimo 9 maggio, è il candidato sindaco della lista civica “Taglio di Po nel cuore – Marco Ferro Sindaco”; è sposato con Barbara e padre di tre figli: Francesco, Sara e Giulia. Diplomato ragioniere presso l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G. Maddalena di Adria, attualmente lavora per un Istituto di Credito come Promotore Finanziario e come docente per la formazione interna nell’ambito dell’area crediti. Ha ricoperto il ruolo di sindaco dal 2009 al 2 dicembre 2011, fino alla sfiducia approvata in sede di consiglio comunale. Sempre presente nel mondo dell’associazionismo locale, è stato per oltre 20 anni Capo Scout nel gruppo Agesci di Taglio di Po, è vice presidente per la segreteria del Veneto dell’Associazione Semi per la Sids Onlus. Inoltre, è stato per anni attore nella Compagnia Instabile Tagliolese..

CHI È MONICA MORO

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onica Moro nasce a Contarina nel 1963, sposata dal 1991 con Renato e madre di Giulia e Filippo, rispettivamente di 15 e 8 anni. Dopo la maturità conseguita presso il liceo classico di Adria, ha frequentato l’Università degli Studi di Padova conseguendo nel 1990 la laurea in Medicina e Chirurgia, specializzandosi nel 1994 in Anestesia e Rianimazione. Dal 2009 è consigliere provinciale del Pdl e dal 2011 capogruppo. Ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale di maggioranza nella passata Amministrazione Ferro. Da vent’anni lavora presso la Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro con l’incarico di vice responsabile del servizio di Pronto Soccorso. Svolge il lavoro di anestesista anche come libera professionista presso la stessa struttura


Elezioni a Taglio di Po 5 ELEZIONI, C’È DA SAPERE...

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ei Comuni fino a 15.000 abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il Sindaco che i Consiglieri Comunali. Ciascun candidato alla carica di Sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato Sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia. Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia. Viene eletto Sindaco, il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare (ballottaggio) per questi ultimi

CHI È ISABELLA GHINELLO

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sabella Ghinello è nata a Contarina nel 1974; sposata da tre anni con Flavio Mancin, vive a Porto Viro da pochi anni e da due mesi è madre del piccolo Riccardo. Di professione avvocato, si è diplomata al liceo linguistico Sicchirollo (Angelo Custode) a Rovigo e ha poi conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pesaro – Urbino. Politicamente, l’unica sua esperienza risale al 2009, quando il suo nome era presente nella lista dei candidati consiglieri della lista con candidato sindaco Margaret Crivellari. Impegnata nel volontariato, ha ricoperto prima il ruolo di vice e poi quello di presidente nella Pro Loco di Taglio di Po, dal 1999 al 2005. Attualmente è impegnata nell’associazione Lega Nazionale Difesa del Cane, nella quale ricopre per la seconda volta il ruolo di presidente nella sezione provinciale di Rovigo.

CHI È FRANCESCO SIVIERO

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rancesco Siviero è nato a Contarina nel 1983; cresciuto a Oca Marina, frazione di Taglio di Po, è fidanzato con Giancarla e attualmente risiede a Taglio di Po. Ha conseguito la laurea di “Storia e Politica Internazionale” all’Università di Padova e attualmente sta terminando gli studi per conseguire anche la laurea magistrale in “Politica Internazionale e Diplomazia”. Dal punto di vista lavorativo, si occupa delle gestione, sia finanziaria che operativa, di progetti sostenuti dalla Comunità Europea. Impegnato sin da giovane attivamente nel Comitato Fiera di Oca Marina e nella Pro Loco, prima come consigliere e poi come revisore dei conti, dal 2004 ha iniziato ad interessarsi al mondo della politica locale, per diventare poi consigliere comunale di minoranza nella lista “Insieme per Taglio di Po – Continuità e Rinnovamento”.

la seconda domenica successiva. Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano. Una volta eletto il Sindaco viene anche definito il Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

Lega Nord

Insieme per Taglio di Po

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GHINELLO: SICUREZZA, ORDINE PUBBLICO E FAMIGLIA

sabella Ghinello, 38 anni, è il candidato sindaco dello schieramento leghista. Dopo la candidatura da consigliere comunale nelle ultime elezioni comunali del 2009, con la lista civica di Margaret Crivellari, la Ghinello si propone alla guida del paese sotto il simbolo leghista, supportata da una lista composta da molti giovani. Il programma elettorale della lista punta essenzialmente sulle peculiarità e le tematiche che caratterizzano il pensiero leghista, ovviamente rapportate ad un comune come Taglio di Po. Trovano ampio spazio nel programma i temi della sicurezza, dell’ordine pubblico e della famiglia. In particolare, la Ghinello pone la famiglia al centro dell’azione amministrativa, attraverso azioni e iniziative dedicate; nello specifico, vi è la proposta di istituire un contributo economico per i nuovi nati figli di cittadini italiani e di creare un servizio di mediazione familiare pubblico e gratuito. Inoltre, sempre nell’ambito del potenziamento dei servizi per la famiglia, viene proposto il potenziamento degli asili nido e dei servizi per l’infanzia con l’appoggio di cooperative e associazioni. La sicurezza e l’ordine pubblico, sono punti cardine nel programma elettorale e per la tutela dei cittadini vengono presentate diverse soluzioni, come l’istituzione di un “Ufficio Sicurezza” che raccolga denunce e segnalazioni, il rafforzamento degli interventi di controllo sul territorio da parte della Polizia Locale e il controllo accurato delle licenze commerciali o il loro ritiro nel caso di situazioni illecite. Altrettanto spazio viene dedicato, nel programma elettorale, al territorio e all’ambiente: l’obiettivo della Ghinello è quello di sostenere le attività commerciali attraverso la rivalorizzazione del centro e delle aree periferiche attraverso contributi della Regione Veneto in collaborazione con la Camera di Commercio e delle associazioni agricole per la realizzazione di iniziative e manifestazioni locali. Una campagna tutta puntata sulla tutela del territorio e dei cittadini. Singolare la presenza nel programma di uno spazio dedicato esclusivamente al benessere degli animali e alla loro salvaguardia, inserito dalla Ghinello in linea con l’impegno quotidiano speso nella sezione provinciale di Rovigo della Lega Nazionale Difesa del Cane. Di seguito i candidati consiglieri della lista: Roberto Tita, Paolo Berto, Wendy Marangoni, Silvia Pattaro, Andrea Toniolo, Stefano Paparella, Ana Esther Quintero, Claudio Zucconelli, Andrea Trombini e Cosetta Caramore.

SIVIERO: SOCIALE, EQUITÀ FISCALE E TURISMO

rancesco Siviero, ventinovenne originario della frazione di Oca Marina, è di certo il candidato sindaco più giovane che si sia mai proposto per la poltrona di Primo Cittadino di Taglio di Po. La lista “Siviero Sindaco - Insieme per Taglio di Po” è civica ma riceve il sostegno del Partito Democratico, dei Verdi, dell’Idv e della Federazione della Sinistra. Un candidato sindaco giovane, ma con una profonda e utile conoscenza della progettazione comunitaria, della gestione finanziaria e operativa dei progetti sostenuti dall’Unione Europea. La lista di Siviero, nel suo programma elettorale, pone come punto di riferimento principale il sostegno al sociale, ed in particolare, il sostegno alla struttura dell’Utap, agli anziani attraverso la costituzione di un centro diurno, l’implementazione del servizio di trasporto e la riorganizzazione del sistema dell’assistenza a domicilio, utilizzando la struttura del Ciass, nell’ottica dell’Unione dei Comuni. E proprio l’Unione, è uno dei punti fondamentali del programma, vista come mezzo efficace per razionalizzare le poche risorse a disposizione, attraverso la realizzazione di appalti comuni per l’affidamento dei servizi e la promozione di un Pat intercomunale con i Comuni dell’Isola di Ariano, per regolarizzare ambiti territoriali condivisi. Dal punto di vista economico – fiscale, il programma di Siviero punta sullo strumento della perequazione delle tariffe, ovvero far pagare di più chi ha di più, in modo da permettere una maggiore equità sociale, sfruttando la modulistica Isee. Un occhio di riguardo è rivolto al recupero del patrimonio esistente e al turismo attraverso la riqualificazione di ambiti paesaggistici, la concretizzazione del Piano Comunale di Efficienza Energetica, la realizzazione di opere viarie e di un ufficio di promozione turistica e ambientale per l’Isola di Ariano, strumento utile per far risultare le peculiarità dell’intero territorio. Sempre nell’ambito del settore turistico, viene proposta la creazione di “Presidi dell’Ospitalità e della Ristorazione” caratterizzati da specifiche locali, in grado di mettersi in rete fra loro, così da poter creare un “albergo diffuso” attraverso la valorizzazione o il recupero di edifici decadenti. Compongono la lista “Siviero Sindaco – Insieme per Taglio di Po” dieci candidati consiglieri: Margaret Crivellari, Dario Altieri, Maria Arillotta detta Marita, Daniele Dian, Gaia Di Giangiacomo, Alberto Fioravanti, Davide Marangoni, Doriano Moschini, Veronica Pasetto e Giancamillo Trapella.


6 Approfondimento Centrale di Polesine Camerini Polemiche dopo la dichiarazione di Fulvio Conti

Riconversione. Nel piano Enel nemmeno un euro

Il coordinatore provinciale del Pdl, Mauro Mainardi, e la segretaria della Cisl, Valeria Cittadin

Il colosso dell’energia ha spiegato che i soldi potrebbero essere stanziati dopo la sentenza del consiglio di stato

di Fortunato Marinata

L

a dichiarazione dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, sulle intenzioni “non urgenti” del colosso dell’energia italiano in merito alla riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, ha fatto crollare un castello di carte in piedi ormai da sette anni. Spulciando tra le pieghe del piano investimenti dell’Enel infatti non c’è traccia di alcuno stanziamento a favore del progetto polesano fino al 2016 e anche se l’azienda è corsa ai ripari spiegando la flessibilità del bilancio e la possibilità che la somma venga inserita dopo un favorevole responso del Consiglio di Stato, sono sempre di più quelli che credono che un’imminente metamorfosi a carbone dell’impianto sia poco più che una chimera. Nel momento in cui questo giornale è andato in stampa, infatti, non era ancora stata resa nota la sentenza sulla validità della modifica della legge regionale 30 istitutiva dell’ente Parco del Po ma il mondo della politica locale e quello sindacale era tornato a dividersi tra i sostenitori della vocazione turistica e ambientalista del Delta e gli irriducibili del carbone. Nulla di strano ma tra i contrari al carbone, e con sorpresa di tutti, si è schierato anche il coordinatore polesano del Pdl Mauro Mainardi. A dire il vero qualcuno lo aveva sospettato che fosse contrario alla riconversione della centrale, vista la sua assenza alla votazione della modifica dell’articolo 30 in Regione, ma l’outing del consigliere ha

dato luogo ad un vero e proprio fuoco di sbarramento dentro al quale non è mancato neanche qualche colpo di fuoco amico. La prima ad incendiare la polveri è stata la segretaria della Cisl, Valeria Cittadin, che al numero uno del Pdl polesano ha rimproverato una visione miope delle risorse del territorio in quanto a suo avviso non sarebbe possibile uno sviluppo del Delta puntando solo sul potenziale del Parco. “Non è stata una bella scelta quella del Parco – sono state le testuali parole – dovremmo pensare a come liberarci da questo legaccio che nel tempo è stato solo una palla al piede allo sviluppo del territorio”. Anche Mainardi aveva criticato il Parco ma per il motivo opposto, ossia per aver permesso di ospitare una centrale a carbone nel cuore dell’area protetta. “Perché un parco funzioni basterebbe volerlo e sostenerlo attraverso una seria strategia economica – è stato invece l’intervento del Wwf diramato con un comunicato stampa dopo essersi sentito chiamato in causa dalle parole della Cittadin – come la politica non dovrebbe pensare alle prossime elezioni, bensì alle prossime generazioni, allo stesso modo un sindacato non può pensare solo a coltivare i propri iscritti con slogan che colpevolizzano le leggi democratiche senza pensare alla conseguenze sui cittadini. E’ proprio il modello economico che la Cittadin ha in mente ad averci portato in questa crisi”.

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I commenti di Gibin, Bellotti e Munerato

Le parole del coordinatore provinciale del Pdl Mauro Mainardi, in merito alla sua contrarietà della riconversione, sono state replicate da molti politici polesani. Oltre alla Cittadin infatti anche Valerio Gibin, del gruppo Indipendenti di Porto Tolle è intervenuto nel battibecco a distanza. “Queste dichiarazione tradiscono un certo opportunismo – ha spiegato Gibin – se il segretario era contrario avrebbe fatto bene a dirlo in consiglio regionale lo scorso luglio quando è stata approvata la modifica alla legge 30 istitutiva del Parco”. Più velenoso l’attacco del deputato Luca Bellotti. “Mi stupisco del fatto che Mainardi si rallegri di aver perso un investimento di 2,5 milioni di euro. Si tratta di una somma ragguardevole, si pensi che rappresenta la metà esatta di quanto l’Italia ha versato per salvataggio della Grecia. Come si pensa di recuperarli ora? Con il birdwatching e l’anguilla fritta? Chi invece è già convinta che i finanziamenti di Enel siano già stati destinati ad altri siti, fuori dal territorio nazionale, è la parlamentare del Carroccio Emanuela Munerato. “Due miliardi di euro Enel li ha destinati alla Slovacchia, così risulta dal piano industriale. Le scelte di un’impresa cambiano anche in funzione delle autorizzazioni necessarie ad aprire un cantiere, e le parole di Fulvio Conti sull’investimento a Porto Tolle , “Non c’è fretta”, suonano come una sveglia: Enel si può permettere di rinviare un investimento, la provincia di Rovigo di restare in queste condizioni no”.

“LA POLITICA HA L’OROLOGIO FERMO”

H

o provato a leggere i giornali dell’agosto 2000, quando fu presentato il progetto orimulsion, poi i giornali del maggio 2005 quando è arrivato il progetto del carbone pulito, e adesso gli articoli dei giorni scorsi, c’è proprio da dire che non è cambiato niente. Un orologio praticamente fermo, cominciando dalle facce dei politici che sono rimaste più o meno le stesse, il Polesine nel frattempo è ancora più in crisi, e la questione che ritorna con le elezioni vicine è ancora: “Il Parco o la Centrale Enel?”. Siamo tornati indietro di 12 anni, oppure non ci siamo mai mossi? Il Parco del Delta può crescere indipendentemente dalla Centrale: all’ombra dello stesso camino, c’è riuscito bene in EmiliaRomagna, meno in Polesine, dove l’orologio è sulla stessa ora di sempre. E dove succede anche questo: l’ostello rifugio “Parco del Delta” di Gorino Sullam, costato 500 milioni di vecchie lire, non apre i battenti dal primo gennaio 2012 e non aprirà nemmeno a Pasqua. Questa baruffa politica che si protrae da un decennio sarà anche utile volta in volta a portare a casa più voti, stavolta dalle Amministrative del 6 e 7 maggio. Ma mentre si allungano la crisi, le incertezze, la lista dei disoccupati e gli anni per trovare un lavoro stabile o andare in pensione, i politici con l’orologio fermo allungano le loro carriere e non capiscono che Parco e Centrale possono crescere insieme.

Le uniche possibilità che abbiamo di sviluppo, non possono diventare materia di accuse senza scuse, per nascondere il fallimento della politica. Dove sono i progetti di sviluppo che vanno oltre la campagna elettorale? Ai lavoratori e alle imprese del territorio chi ci pensa? La politica con l’orologio che funziona deve mostrare le lancette a Enel e chiedere perché “non c’è fretta”, e deve trattare subito sui lavori da svolgere nell’impianto di Porto Tolle, perchè non possiamo subire i tempi dell’iter autorizzativo. E’ ora che la politica sia convincente con gli imprenditori e raccolga risorse dalla Regione e dallo Stato, perché imprese e finanziamenti sono entrambi necessari al Delta, che non è solo Parco e Centrale, ma persone, prima che elettori. Dalmazio Passarella, Rsu Centrale Enel di Porto Tolle



8 Territorio Consorzi Stanziamenti insufficienti per contenere le emergenze idrauliche

NEWS

La Regione taglia ancora sulla bonifica

Al Cur un convegno sull’acqua

DA 40 ANNI NON SI FANNO OPERE IDRAULICHE

C

Nel 2011 erano stati messi a bilancio 6,5 milioni di euro, quest’anno solo 2. Cifra insufficiente per le opere di sbarramento

E

’ emergenza per il pericolo imminente di risalita ’90 e non più adeguato alla portata minima che il fiume del cuneo salino dalla foce dell’Adige. Si mate- ha fatto registrare nell’ultimo decennio. rializza così il primo risultato dei costanti tagli ai Il Consorzio di bonifica Delta del Po, competente finanziamenti regionali per le opere di bonifica e per per comprensorio, non ha le disponibilità economiche la subsidenza in Polesine, già denunciati da Coldiretti sufficienti per gli interventi strutturali necessari per riRovigo e dalle altre organizzazioni agricole polesane, modernare la barriera antisale. in occasione dell’ultima proposta di “La soluzione al problema Risalita bilancio veneto. non può essere la costante danL’acqua salata che risale lungo del cuneo salino. za della pioggia dei polesani – l’Adige significa ripercussioni sull’e- Il vecchio commenta amaro il presidente di cosistema e sull’ambiente. La sicci- sbarramento Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo tà degli ultimi tempi ha abbassato non funziona più – il Veneto sta dando un brutto la portata del fiume a meno 3,66 esempio di gestione del territorio metri rispetto allo zero idrometrico al livello di Boara e, per il secondo anno consecutivo, stanzia zero euro Pisani. A questa quota corrisponde una portata varia- per le opere di contrasto all’abbassamento del suolo bile tra gli 80 ed i 100 metri cubi d’acqua al secondo: (e al conseguente fenomeno del cuneo salino). Sono insufficiente perché possa funzionare lo sbarramento tagli devastanti e autolesionisti. Per loro fortuna, le antisale posto alla foce dell’Adige, costruito negli anni altre province venete non conoscono questi fenomeni

– continua Giuriolo – ma i polesani sanno bene che la subsidenza sta pericolosamente continuando nel nostro territorio e non è stata causata dai cittadini polesani, bensì dalle estrazioni metanifere degli anni ’50. Per riparare questi danni permanenti, lo Stato aveva riconosciuto dei fondi speciali ai territori colpiti: Polesine, ferrarese e ravennate. Infatti, al contrario del Veneto, la regione Emilia Romagna nei propri bilanci sta continuando ad indirizzare i fondi statali verso le opere di bonifica dei propri territori colpiti dalla subsidenza”. La Regione Veneto quest’anno nel bilancio di previsione ha stanziato 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta, davvero una misera cosa se si pensa che lo scorso anno la cifra ammontava a 6,2 milioni di euro. Ed è già stata tagliata rispetto agli stanziamenti degli anni precedenti.

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ambiamenti climatici che hanno modificato in diminuzione la portata minima dei fiumi in tutta la regione, l’introduzione dei Distretti idrografici (per una gestione unitaria delle acque pubbliche) che comunque stentano a decollare, alluvioni e siccità e opere idrauliche obsolete che non vedono interventi strutturali da quarant’anni, l’urbanizzazione che sottrae terreni all’agricoltura e fa crescere il rischio idrogeologico. Si è discusso di tutto questo al convegno che di è tenuto recentemente al Cur di Rovigo, delineando le contraddizioni di una Regione in cui la bonifica ed il sistema dei consorzi restano una delle eccellenze riconosciute da tutti gli addetti ai lavori. “E’ necessario quantificare e riprogettare il bilancio idrico, tenendo conto della tendenza al ribasso di tutti i fiumi negli ultimi 25 anni. “In Veneto ci sono i piani di gestione delle acque, ma non si riesce a dare attuazione a questi strumenti - ha ricordato Antonio Rusconi, dell’Associazione idrotecnica e docente allo Iuav di Venezia –“. “Il rischio idraulico del Veneto è fermo alle alluvioni del 1966 – ha detto invece Attilio Adami dell’Idrotecnica, già docente di Ingegneria del territorio all’Università di Padova – fino a 50 anni fa le opere idrauliche venivano viste con favore e vedevano tempi di realizzazione ragionevoli. Ora sembrano passate di moda. Gli iter di approvazioni sono corse ad ostacoli tra concertazioni burocratiche infinite”.

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Per far quadrare i conti verranno ridotte le spese per manifestazioni e attività. “Gennari: Non toccheremo Siciale, Istruzione e Cultura”

l gruppo consiliare di minoranza ha recentemente proposto una mozione da discutere in sede del prossimo consiglio comunale, che mira alla riduzione al minimo tutte le aliquote Imu, in particolare sino a 0,2% per le abitazioni principali, sino a 0,4% per i beni immobili non produttivi di reddito fondiario, come i fabbricati strumentali all’impresa, oppure posseduti da soggetti Ires o concessi in locazione, sino a 0,46% l’aliquota base per gli altri immobili come le seconde case e, non ultimo, sino a 0,1% per i fabbricati rurali ad uso strumentale. “L’Imu non grava solo sulla prima casa – ha considerato il capogruppo Thomas Giacon - ma anche sugli artigiani, i commercianti le attività produttive senza tralasciare l’agricoltura fin troppo tartassata. Ancora non si hanno indicazioni precise su come verranno applicate le aliquote Imu a Porto Viro e quale sarà il gettito preciso, sembra però che non ci siano i presupposti per alleggerire la pressione fiscale sui nostri compaesani. Anche mantenendo le aliquote uguali a quelle già Il primo cittadino Geremia Gennari applicate con l’Ici, avremmo comunque un aumento e il capogruppo dell’opposizione Thomas Giacon della tariffa perché sono aumentati i coefficienti mol- membri dell’opposizione – ha controbattuto Genna- credere nei miracoli che, personalmente non riesco tiplicatori delle rendite catastali dei fabbricati urbani ri - per il contributo positivo e costruttivo che hanno a fare, e se il gruppo di minoranza è in grado, sono e rurali e inoltre il comune dovrà compensare il man- deciso di assumere. Dai conteggi fatti noi dobbia- ben felice di accettare le loro proposte. Pertanto la cato incasso in quanto incasserà il 100% del gettito mo recuperare dall’Imu circa 2 milioni, e 200 mila linea che intendo perseguire è di non andare a tocsulla prima casa e 50% di quello dagli altri immo- euro perché è la cifra introitata nel 2011 con l’Ici”. care altre tariffe per servizi a domanda individuale, bili. Auspichiamo che ci sia la “Come tutti sanno - ha conti- come le scuole e altre cose necessarie, di ridurre le volontà e la determinazione da L’aumento nuato poi Gennari - il bilancio spese per manifestazioni e attività, di non toccare il parte di questa maggioranza di delle rendite deve essere in pareggio tra en- sociale e di non diminuire i finanziamenti per l’istruandare incontro alle esigenze catastali porterà trate ed uscite, quindi oltre che zione e la cultura. Siamo costretti, nostro malgrado, dei portoviresi alleggerendoli ad una batosta proporre una riduzione drastica ed è sotto gli occhi di tutti e riguarda tutt’Italia, ad da un’ulteriore e fastidiosa per i cittadini delle entrate derivanti dall’Imu, applicare questa tassa. Vedremo comunque di stabitassazione”. Per tutta risposta bisognerebbe anche dire o qua- lire le aliquote strettamente necessarie al raggiungiil sindaco Geremia Gennari, ha commentato la li servizi tagliare o quali altre fonti ricercare, o tutte mento del pareggio di bilancio. Ringrazio comunque proposta spiegando il ruolo che l’Imu detiene nel e due. Credo sia diseducativo nei confronti della la minoranza per la preziosa collaborazione”. pareggio di bilancio. “Mi viene quasi da ringraziare i popolazione fare proposte che illudono la gente a

NEWS

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Crisi e caccia agli untori di Amos Luzzatto* segue da pag.

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C’è la forte tentazione di attribuire le colpe della crisi e del disagio che si sta vivendo a delle specifiche categorie che vengono individuate fra le minoranze indifese e chiaramente identificabili. “Bisogna” perciò trovare il colpevole e perseguitarlo per quello che sta succedendo. Storicamente gli “untori” a cui veniva attribuita la diffusione della peste o di altre calamità, sono stati identificati nei gruppi umani degli ebrei degli zingari degli omossessuali, categorie di persone chiaramente identificabili per cultura atteggiamenti, orientamento sessuale religione. Ma negli ultimi anni anche altre categorie sono state oggetto di attacchi razzisti, diffamatori e si sono aggiunte a quelle storicamente perseguitate: si tratta di categorie più generiche e sfumate: gli extracomunitari, di chi arriva da fuori e ruba il lavoro “nostro”, della “gente dell’est europeo” i “musulmani”. I fatti di Tolosa in Francia in cui sono stati uccisi dei bambini ebrei in una scuola, e tanti altri segnali di rinascita dell’antisemitismo in Europa sono un monito importante. Sono episodi di una intolleranza antica, di un odio, di un mostro che può rinascere e attecchire nelle società occidentali, soprattutto in questo momento di crisi. In Italia segnali che episodi come quelli accaduti in Francia si verifichino per il Governo non ce ne sono al momento, questo però non basta ad abbassare la guardia. Anzi. Fatti del genere accadono quando chi vuole colpire ha la sensazione che l’altra parte sia debole. Il metodo migliore per combattere il terrorismo però è non farsi prendere dal panico e non cambiare il proprio modo di vivere, che è proprio lo scopo invece di chi organizza attentati ed uccisioni. Bisogna però nello stesso tempo tenere alta la guardia e lavorare in ogni direzione, con tutti gli strumenti utili, per prevenire e disinnescare in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, fenomeni che purtroppo anche se ora con nuove modalità, abbiamo già visto svilupparsi nel corso della storia. *Presidente della Comunità Ebraica di Venezia

Centro commerciale Prisma

INAUGURATO IL NUOVO SUPERMERCATO

l centro commerciale Prisma ha trovato nuova linfa vitale grazie all’apertura dell’ipermercato Iper L inaugurato lo scorso 22 marzo. Con l’ampliamento dello spazio riservato al nuovo punto vendita da 1600 mq agli attuali 3000, l’ipermercato può ospitare oltre al reparto alimentari anche un’area dedicata alla vendita degli hi fi. Si è concluso quindi il periodo buio in cui il centro commerciale mancava di un supermercato che, facendo da traino negli anni, riuscisse ad attirare clienti

nella struttura. Nel corso dei tre anni in cui il supermercato ha subito cambi di gestione ed un fallimento di una delle società che lo gestiva con tanto di sfratto esecutivo in presenza delle forze dell’ordine, numerose attività presenti nel centro commerciale hanno di fatto abbandonato i loro spazi per trasferirsi altrove, tanto che delle quarantadue unità locali, ne erano rimaste attive e aperte al pubblico meno della metà. Oggi, la realtà è ben diversa e, come ha spiegato l’imprenditore Paolo

Schiesari titolare del centro commerciale, sono già numerose le richieste degli operatori che hanno chiesto di avere degli spazi nel centro che prossimamente subirà anche un restyling esterno. Al taglio del nastro dell’Iper L con i titolari Matteo Lionello e la moglie Cristina, c’erano il sindaco Geremia Gennari con il consigliere Pierluigi Bagno e, tra le autorità, il Comandante della Polizia Locale, Mario Mantovan e il comandante della stazione locale dei Carabinieri Antonino Zingale. El.Ca.

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Porto Viro 11 Sicurezza Il gruppo continuerà ad essere espressione dell’intera provincia

Rinnovata la convenzione per la protezione civile Qui i volontari si sono costituiti nel 2005 e attualmente sono una quarantina gli iscritti e una ventina gli operativi di Elisa Cacciatori

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’ stata approvata in sede dell’ultimo consiglio comunale la convenzione tra il comune di Porto Viro e la provincia di Rovigo per la gestione in forma associata dei servizi e delle funzioni in materia di Protezione Civile. L’argomento è stato illustrato dall’assessore con delega Doriano Mancin che ha precisato che tutti i comuni della provincia polesana rientrano nella convenzione. “Si tratterebbe di un rinnovo – ha considerato Mancin – perché la precedente

Convegni e amici a 4 zampe

convenzione approvata nel 2001 con durata decennale è scaduta il 31 giugno 2011”. La protezione civile di Porto Viro è nata nel 2005 e attualmente sono una quarantina gli iscritti e una ventina gli operativi. “Non avere la protezione civile – ha spiegato poi – vorrebbe dire avere qualche vigile in più, quindi è un risparmio enorme che hanno le amministrazioni. L’importo che si è pagato annualmente sino ad ora era di 6.197 euro. La nuova convenzione ha una durata

Il consiglio comunale si è espresso con l’unanimità dei voti favorevoli di cinque anni invece di dieci e la somma che il comune dovrà sostenere annualmente è stata fissata in 4.490 euro. Si è ridotto l’importo considerando anche il fatto che i comuni dovevano sostenere economicamen-

IL CANE UN CO-TERAPEUTA NELLA RIABILITAZIONE PSICO-AFFETTIVA

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a sensibilità di Porto Viro nei confronti degli animali si è espressa appieno in occasione del convegno formativo “Il cane per l’uomo. Un aiuto a 4 zampe nella quotidianità e nel disagio”, ideato e condotto dalla psicologa Elisa Bovolenta e patrocinato dall’assessorato dei servizi sociali comune

te le diverse incombenze derivanti dalla costituzione delle attività dei gruppi comunali nati nel frattempo”. Prima del parere favorevole del consiglio comunale all’ordine del giorno,espresso con l’unanimità dei voti favorevoli, il consigliere Maurizio Finessi del gruppo di maggioranza “Decidiamo insieme” ha voluto dar voce alle sue impressioni positive sull’operato del gruppo portovirese. “I rappresentanti della protezione civile di Porto

di Porto Viro. L’evento, ha rappresentato per i numerosi intervenuti un’occasione per capire a fondo il rapporto con gli animali domestici grazie anche all’educatore cinofilo Massimo Bertaggia. Attraverso lo studio del rapporto tra uomo e cane e i benefici che derivano dal legame nella quotidianità e nel disagio, si è parlato quindi dell’importanza della pet therapy, anche con l’apporto di filmati, e di come un animale come il cane possa essere un co-terapeuta nella riabilitazione e nella

Viro – ha considerato – sono persone che si danno veramente da fare per far risaltare al meglio la sicurezza di Porto Viro e non solo, perché si recano anche nei comuni vicini e in alcune città italiane, tanto da meritarsi dei riconoscimenti a livello nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Credo che il consiglio comunale, oltre a dover votare questo ordine del giorno, debba riconoscere loro un grande merito”.

rieducazione psico-affettiva. Il successo della serata è stato decretato oltre che dal numeroso pubblico che ha partecipato attivamente alla discussione, anche dalle testimonianze di Rina Bovolenta, presidente l’associazione portovirese Oasi per la protezione di cani e gatti, e di Sara Naccari, direttrice di ApaCanile di Chioggia, che hanno voluto sensibilizzare tutti i presenti all’importanza del rapporto che esiste tra le persone e gli animali. El.Ca.


12 Porto Tolle SICUREZZA

LA PROTEZIONE CIVILE RAGGIUNGE I 70 ISCRITTI

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utti pazzi per la Protezione Civile. Può sembrare strano, ma neanche così tanto visto che nel 2011 il gruppo intercomunale che comprende a Porto Tolle, Ariano Polesine, Taglio di Po e Corbola ha raggiunto la quota record di settanta iscritti. È uno dei dati messi in luce durante la conferenza stampa tenuta dai responsabili del Distretto Ro2 e pensata per fare il punto sulle attività dell’ultimo anno. Giorgio Tiozzo, responsabile e coordinatore del gruppo non ha nascosto la

soddisfazione: “Le nuove adesioni portano il nostro gruppo di volontari a una quota ragguardevole. Direi che va sottolineato anche il rapido percorso con il quale il nostro gruppo ha conseguito il livello di professionalità, in tutto circa quattro anni: questo è avvenuto prima a livello regionale e quindi a livello nazionale, riconoscendo lo status a tutti gli effetti”. Il gruppo si era già distinto per il suo apporto in occasione del terremoto in Abruzzo nel 2009 e durante i giorni dell’alluvione in Veneto

due anni or sono. Il 2011 si è rivelato essere più tranquillo, anche se l’azione non è mancata: il responsabile del gruppo di Porto Tolle Mario Robbi ha fatto sapere di aver diretto un totale di cinquantasei interventi sul territorio. Intenso anche lo sforzo profuso nella formazione dei volontari: “L’impegno è sempre stato elevato – ha rimarcato di nuovo Tiozzo – visti i venticinque i corsi di specializzazione e le cinque le esercitazioni rivolte agli associati”. Al.Or.

Turismo Litorali in ordine, interventi solo a Boccasette e alla Spiaggia delle Conchiglie

Stagione alle porte, si pensa alla promozione I sistemi di ripascimento e ferma-sabbia hanno iniziato a dare i loro frutti. Lavori conclusi anche grazie al Genio civile La spiaggia delle conchiglie di Boccasette

di Alessandro Orlandin

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l primo soleggiato scorcio di primavera ha contribuito sensibilmente alla voglia di mare dei portotollesi: già da fine marzo tanti residenti – ma anche parecchi visitatori – hanno inaugurato la stagione delle passeggiate sulla sabbia in due dei tre litorali del comune. Rimane chiuso per il momento l’accesso alla spiaggia di Barricata: il ponte che collega la terraferma al lido probabilmente aprirà a fine mese. Ma qual è lo stato di salute delle spiagge di Porto Tolle? Si potrebbe dire discreto: nel tavolo

Zaninello: “La stagione balneare 2011 è stata un periodo favorevole e positivo” di confronto tra amministrazione comunale e operatori del settore è stato fatto il punto della situazione. A Barricata gli accorgimenti contro le mareggiate hanno dato esiti buoni e il lido sembra essere in condizioni migliori rispetto

agli anni precedenti. Un po’ meno felice la situazione a Boccasette e Spiaggia delle Conchiglie: nel primo caso l’inverno ha cambiato decisamente faccia alla spiaggia, tanto che sarà necessario l’ormai consueto spostamento di sabbia per riportare la situazione alla normalità; situazione simile per la seconda, in cui verrà avviato il sabbiodotto completato nel 2011. Operazioni concluse grazie alla collaborazione del Genio Civile di Rovigo, a cui il vicesindaco Massimo Zaninello, delegato

alle politiche del turismo, ha rivolto un ringraziamento: “Il Genio Civile in questi anni è sempre stato operativo e presente in qualsiasi circostanza sulle nostre spiagge. Ha avuto modo di confrontarsi per l’attuazione degli recenti interventi con gli operatori: a Barricata ad esempio l’utilizzo di reti fermasabbia nelle vicinanze delle dune è stato particolarmente fruttuoso”. Anche sulle prospettive future il vicesindaco ha mostrato ottimismo: “La stagione balneare 2011 è stata un periodo favorevo-

le e positivo ed è per questo che abbiamo deciso di promuovere, in previsione della nuova stagione praticamente alle porte, un progetto d’immagine del territorio e delle nostre spiagge condiviso con gli operatori locali. Tale immagine vuole avere lo scopo di fare da raccordo con le strutture ed i servizi e le istituzioni e proporre un messaggio di accoglienza al turismo che ricerca la qualità nei nostri lidi dediti alla balneazione, alla villeggiatura e a quanto vi si accompagna”.

RIFIUTI L’ECOCENTRO È ANCORA CHIUSO Maistrello: “Esiste una delibera di giunta che prevede l’affidamento a Ecogest della progettazione e costruzione di due Ecocentri, uno a Cà Tiepolo e l’altro a Scardovari”

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’Ecocentro di via Po di Gnocca a Ca’ Tiepolo con tutta probabilità rimarrà chiuso ancora per un po’. La struttura, di capitale importanza per le operazioni di raccolta e smistamento dei rifiuti prodotti all’interno del comune, era stata chiusa durante gli ultimi giorni di febbraio 2011 per permetterne un ammodernamento e avrebbe dovuto riaprire il 31 marzo, almeno secondo le previsioni dell’amministrazione. Così non è, e da più di un anno si è procede a regime ridotto, con aperture circoscritte a due giorni la settimana. Un accorgimento a quanto pare insufficiente se si considerano i cumuli di rifiuti abbandonati accanto al muro di cinta del centro. Questo nonostante il cartello bianco contro la recinzione reciti perentorio: “Vietato gettare immondizie”. Un ammonimento che suona quantomeno ironico, se non proprio ridicolo, di fronte alla costante inciviltà di chi sceglie di abbandonare i rifiuti a pochi metri dalla strada. “L’unica certezza in questa vicenda – spiega Giacomo Maistrello, consigliere di centrodestra - è una delibera di giunta che prevede l’affidamento a Ecogest della progettazione e costruzione

di due Ecocentri, uno a Cà Tiepolo e l’altro a Scardovari, per una somma prevista di 597 mila euro, che sarà poi inserita a carico dei cittadini nella tassa dei rifiuti. Il che vuol dire l’ennesimo aumento di tariffa dopo quello dello scorso anno. Senza contare che i portotollesi dovranno attendere altri mesi di disfunzioni, di rifiuti abbandonati e disservizi”. Le informazioni ufficiali per il momento latitano, ma pare che entro la fine di luglio il capitolo possa essere chiuso, almeno per quanto riguarda l’ecocentro di Ca’ Tiepolo. La temporanea chiusura comunque non ha impedito al comune di assestarsi ai vertici della provincia di Rovigo per quanto riguarda il riciclaggio dei rifiuti: nel 2011 la quota ha raggiunto il 66% facendo di Porto Tolle un “comune riciclone”, come delineato dal rapporto stilato da Legambiente. Al.Or.



14 Porto Tolle Prelievo fiscale Raddoppiano Irpef ed energia elettrica. Aumenta anche la tariffa sui rifiuti

Sempre più tasse. Mancin da la colpa a Finotti

NEWS Lavoro

FDS HA RACCOLTO 140 FIRME PER L’ARTICOLO 18

di Alessandro Orlandin

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La minoranza accusa l’Amministrazione di cercare i soldi sempre nelle solite tasche. Il Sindaco replica: “Scelte impopolari, ma imposte da norme statali”

risaputo che il tema delle tasse sia materia piuttosto delicata, a maggior ragione in tempi di forzata austerità: per questo la minoranza di centrodestra in consiglio comunale non perde l’occasione di pungolare sindaco e relativa amministrazione su alcuni aumenti che di certo renderanno più leggere le tasche dei portotollesi. “Dopo il raddoppio dell’addizionale dell’accisa sull’energia elettrica – ha spiegato il capogruppo Mirco Mancin - dobbiamo raccogliere, e farci portavoce, delle lamentele dei cittadini per l’aumento della bolletta dei rifiuti. Un altro 13,5 % in più rispetto allo scorso anno. Tutto questo naturalmente legato alle scelte della giunta Finotti che nel bilancio 2011 ha previsto il raddoppio dell’addizionale Irpef, 165 mila euro, il raddoppio dell’accisa sull’energia elettrica, 316 mila euro, e l’aumento della tassa rifiuti di 121mila euro (da almeno venti euro a famiglia )”. Ovviamente il contesto delineato dai tagli governativi ha fatto la sua parte e questo Mancin lo sa: “Possiamo anche concordare con il sindaco sulla grave situazione in cui versano gli enti locali, sottoposti a continui tagli sui trasferimenti, ma qui torniamo forzatamente ad una questione base, da noi posta più volte: è troppo facile aumentare le tasse senza pensare ad alternati- cosa si può prendere da un’amministrazione litigiosa ve, o tentare altre strade per non cercare i soldi nelle che fa perennemente il bilancio a settembre invece di solite tasche dei cittadini. Certo ci vuole fantasia e farlo ad inizio anno?”. La risposta del primo cittadisoprattutto coraggio, cosa che non abbiamo visto no, Silvano Finotti, non si è fatta attendere a lungo: albergare in questa amministrazione”. Secondo i “Le preoccupazioni di Mancin sono anche le nostre: rappresentanti della minoranza ci troviamo a dover affrontare una tassa di soggiorno per i tu- Proposta delle scelte impopolari, ma imristi avrebbe potuto alleviare la l’introduzione della poste da norme statali che non pressione sui cittadini del luogo: tassa di soggiorno. lasciano margini di discreziona“Viste le 143 mila presenze in Viste le 143 mila lità, in un contesto di sempre strutture e campeggi, si poteva- presenze ogni anno minori trasferimenti. Negli anni no recuperare somme imporabbiamo cercato di ottimizzare tanti. Per le nostre proposte abbiamo ottenuto tanti sempre di più l’impiego delle risorse a disposizione”. complimenti tradotti però in zero fatti. D’altronde In altre parole Finotti ha ammesso di avere le mani

NEWS

Da sinistra Silvano Finotti e Mirco Mancin

discretamente legate. Una sensazione corroborata anche dalla spiegazione tecnica sull’aumento della tassa sui rifiuti: “Con la manovra di bilancio dello scorso anno è stata introdotta una maggiorazione dell’addizionale sui consumi Enel: tale maggiorazione è finalizzata per legge, alla copertura del costo di gestione dei rifiuti. Non si tratta quindi di un nuovo tributo, ma bensì di un adeguamento di quanto già esistente. È bene ricordare che il costo del ciclo di gestione dei rifiuti nella nostra comunità è coperto per più del 40% con i fondi di bilancio e in questo contesto rappresenta un’importante voce di spesa corrente”.

Pro loco

PROGRAMMA RICCO DI INIZIATIVE NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE

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a Pro Loco di Porto Tolle è pronta per un 2012 ricco di iniziative e di sfide, nonostante un bilancio sempre più ristretto. È questo, in sintesi, il dato emerso dalla recente assemblea dei soci che ha avuto il compito di ratificare il bilancio consuntivo 2011 e di fare il punto sulle attività dell’associazione. Nella sua relazione il presidente Claudio Pavanati ha ripercorso brevemente i punti salienti dell’anno andato in archivio: parco in bici, fiera del Delta, festa del riso, ini-

ziative natalizie e un costante sforzo per promuovere Porto Tolle sotto il profilo turistico e d’immagine. Per Pavanati la forza della Pro Loco sta anche nella rete di sostegno creata nel corso degli anni, tenuta assieme dalla collaborazione tra amministrazione comunale, Protezione Civile, l’associazione giovanile I Calabroni e i comitati delle frazioni. “Le attività per il 2012 hanno già avuto inizio – ha detto il presidente – e nonostante le numerose difficoltà di ordine economico

la Pro Loco intende mantenere intatto il suo impegno nei confronti del territorio”. Il primo appuntamento in ordine di tempo sarà quello con la Festa di Primavera e Parco in Bici il 20 e 21 aprile. La doppia manifestazione, giunta ormai alla quattordicesima edizione, quest’anno si svolgerà a Ca’ Venier: come da tradizione ricco programma fatto di escursioni a piedi, in bici e in barca oltre al ghiotto stand gastronomico e ad altri piccoli eventi collaterali. Al.Or.

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alle stanze dei palazzi romani alle piazze della periferia portotollese: il tema del lavoro e del relativo articolo 18 dello statuto dei lavoratori coinvolge tutti a più livelli. Lo dimostra anche la scelta della Federazione della Sinistra, impegnata in una due giorni di raccolta firme rivolta appunto a chiedere il mantenimento delle tutele in caso licenziamento. L’iniziativa, dal nome “Giù le mani dall’articolo 18!” ha raccolto a dire il vero tiepido entusiasmo: 140 le adesioni raccolte nei due banchetti allestiti a Ca’ Tiepolo e Scardovari. Dalla locale sezione della Fds comunque hanno fatto sapere di essere soddisfatti: “Il nostro impegno è nel proseguire con le giuste rivendicazioni dei diritti basilari della democrazia e dei lavo- Oltre alla ratori. Durante la petizione una raccolta firme ab- proposta per biamo avuto modo il contrasto delle di sentire le ragioni delocalizzazioni di tanti uomini e donne che con la loro adesione hanno voluto manifestare una voglia di contare e di segnare fermamente la loro lontananza dalla politica-politicante. Non sarà certo togliendo l’articolo 18 che si può rilanciare l’economia. Come sempre saremo coerenti e combattivi per portare alla nostra gente una speranza di migliore condizione, senza scadere nelle basse compromissioni che oggi sono all’ordine del giorno”. A fianco dell’iniziativa sull’articolo 18 anche una proposta di sostegno al disegno di legge per il contrasto delle delocalizzazioni: “E’ doveroso limitare le delocalizzazioni all’estero delle produzioni venete, stanno creando Al.Or. migliaia di disoccupati”.


Ariano 15 Ente Parco Gennari su programmi, bilancio e assestamenti in Consiglio

Bilancio in regola aspettando il nuovo direttore Dai107 curricula pervenuti alla Commissione, Stefano Marchioro è stato ritenuto idoneo. L’assunzione dovrà ora essere autorizzata dalla Giunta regionale di Fortunato Marinata e Elisa Cacciatori

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ell’ultimo consiglio del Parco Delta del Po sono stati toccati punti importanti per il futuro dell’ente. La prima parte dell’assise è stata occupata dalle comunicazioni del presidente Geremia Gennari, che in questo modo ha confermato al resto dei componenti del consiglio l’avvicendamento di Paola Sacchetto con Giorgio D’Angelo nel

Il ministero ha finanziato l’acquisto di dieci postazioni per il bike sharing ruolo di vicepresidente e il conferimento a quest’ultimo anche della presidenza della commissione tecnico-urbanistica. Il Presidente ha poi illustrato le ultime novità che hanno riguardato i rapporti con il ministero dell’ambiente, ossia l’avvio alla candidatura per il riconoscimento Unesco Area Mab, riserva della biosfera, e l’ottenimento del finanziamento per l’acquisto di 10 postazioni di bike sha-

ring. Altre intese, inoltre, sono state ricercate in direzione di una proficua collaborazione con il vicino Parco emiliano romagnolo il cui direttore, in un recente incontro con Gennari, ha manifestato tutta la volontà di portare avanti progetti comuni. “Sono assolutamente convinto della necessità dei rapporti di interscambio con le altre realtà simili alla nostra – ha spiegato il Presidente – e sulla scia di questa convinzione che nelle scorse settimane è stato steso un programma di intenti con Tulcea, cittadina rumena rivierasca al Danubio”. Ma l’intesa con la delegazione proveniente dalla Romania non è stato l’unico momento di valenza internazionale che ha visto l’area deltizia protagonista, infatti nelle scorse settimane sono stati ospitati in Polesine dieci giornalisti spagnoli e due giornalisti di Panorama Travel a testimonianza che il nome del Parco richiama testate specializzate sul Turismo sempre più importanti e addirittura da oltre confine. Oltre alle belle notizie, però, il consiglio è stato l’occasione per riannodare alcuni fili che negli ultimi mesi si erano allentati, tra

Un’immagine del parco e nella foto piccola l’attuale direttore Gottardi che resterà in carica fino al 30 di giugno i quali il primo posto in ordine di importanza va riconosciuto senz’altro alla definizione del piano ambientale. “E’ fondamentale che le amministrazioni del territorio tornino a ragionare su questo importante strumento – ha spigato Gennari - il ministero ha comunicato che nel caso il Piano non venisse approvato non ci saranno i requisiti per accedere a finanziamenti comunitari”. Non meno spinoso il punto che ha riguardato la figura del direttore, in passato non pochi polemiche hanno riguardato Marco Gottardi che comunque coprirà l’incarico fino al prossimo 30 di giugno. Dopo questa data, infatti, probabilmente l’incarico

passerà a Stefano Marchioro. “Tra i 107 curricula pervenuti alla Commissione – ha continuato Gennari - due sono stati i nomi individuati: Domenico Regina e Stefano Marchioro, quest’ultimo poi ritenuto idoneo e nominato. L’assunzione dovrà ora essere autorizzata dalla giunta regionale”. Altro punto all’ordine del giorno molto atteso dai consiglieri del Parco, l’approvazione del bilancio 2012 e pluriennale 2012-2014 che il presidente del Parco ha riassunto così: “Il trasferimento della Regione è stato confermato nello stesso importo del 2011, pari a 873.481 euro mentre dai contributi degli enti locali, dalle sanzioni

amministrative, dalle visite guidate e dagli interessi passivi è stata incamerata e messa a bilancio la cifra di 969.415 euro. Per quanto riguarda invece le uscite sono stati impiegati 574.603 euro per il personale, 30.000 euro per amministratori e per spese legali, per le cariche esterne, per i programmi informatici, per i consumi di energia, acqua e gas. Nel bilancio, inoltre, sono registrati anche i residui di spesa, quali progetti finanziati in fase di realizzazione come per esempio uno stralcio delle piste ciclabili, l’ecomuseo, i progetti Life, Slow tourism, 2B parks, climaparks etc, per un valore di 8 milioni 462 mila euro”.

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16 Rosolina Ambiente L’esercitazione del ciclo formativo per la tutela delle coste si è tenuto a Rosolina

Volontari istruiti per contenere l’inquinamento da idrocarburi Il rischio è reale in zona passano le navi petrolifere dirette ai porti di Venezia e di Trieste

NEWS

Concorsi

I BAMBINI DISEGNANO IL LOGO DELLA PRO LOCO

di Elisa Cacciatori

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osolina Mare è stata lo scenario ideale per mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti a conclusione del ciclo formativo per la tutela delle coste dalla “Marine pollution”. La Protezione Civile di Legambiente infatti, dopo aver istruito alcuni volontari nella bonifica delle coste interessate dall’inquinamento da idrocarburi, ha trovato nelle spiagge di Rosolina Mare l’ambiente consono all’eser- I trentina i giovani volontari impegnati durante l’esercitazione citazione. Erano circa una trentina i giovani volontari che di buona lena una domenica dopo la possibile emergenza di inquinamento da Legambiente è stato recepito dal dipartimattina hanno messo in pratica in presenza da idrocarburi, così come l’area di decontami- mento nazionale della Protezione Civile e in dei volontari esperti e già formati della Pro- nazione necessaria per evitare che i residui caso di sversamento il piano viene attuato tezione Civile Provinciale, ciò che hanno ap- possano uscire dalle zone rosse. Durante la coinvolgendo il personale formato. Nell’otgiornata è stato simu- tica di una cultura per il volontariato per la preso sui banchi. Dopo lato anche il soccorso protezione delle coste, come ha fatto sapere il ciclo formativo in aula Il rischio per infatti, e lo studio dal la costa polesana in caso di malore di un la responsabile del Progetto Neptune, Giorgia volontario, possibilità Businaro, saranno presto organizzate nuove punto di vista logistico è alto, in questa che potrebbe verificarsi esercitazioni nelle nostre spiagge. Il rischio per del sito prescelto per zona passano date le alte temperature la costa deltizia è infatti reale se si pensa che lo stoccaggio dei rifiuti, le petroliere cui si trovano i volontari in questa zona dell’Adriatico, passano le rotte l’area ideale di lavoro è quindi stata perimetrata per l’esercitazione. all’interno delle tute durante le operazioni. delle navi petrolifere dirette ai porti di Venezia Individuato anche lo spogliatoio per i volonta- Il sistema di bonifica delle coste interessate e di Trieste, senza escludere gli incidenti che ri, fondamentale per depositare gli indumenti da un inquinamento da idrocarburi brevettato potrebbero interessare le navi civili.

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a neonata associazione Pro Loco ha scelto il proprio logo attraverso un concorso che ha visto la partecipazione delle scuole del territorio. La premiazione dell’artista che ha riassunto i valori e i concetti che caratterizzano l’associazione si è svolta nella cornice dell’ex chiesa di Sant’Antonio, di recente scelta come nuovo centro culturale rosolinese. Al termine del concorso che è stato chiamato “un logo per la mia Pro Loco: disegno e invento il mio territorio” il sindaco Franco Vitale, col vicesindaco Daniele Grossato, l’assessore all’istruzione Giovanni Crivellari, il consigliere all’associazionismo Daniele Vallese e il presidente della Pro Loco, Michele Grossato, hanno premiato gli studenti che hanno messo su carta, l’immagine per il logo della Pro Loco. La premiazione, definita dal presidente Grossato e dal sindaco come il battesimo della Pro Loco, ha visto al primo posto il lavoro di Giorgia Sivieri che frequenta il primo anno della secondaria Sanudo di Rosolina, per lei, una borsa di studio del valore di 80 euro così come per la sua classe. Premiati con due borse di studio dello stesso valore, anche Benedetta Trevisan con Carla Dall’Acqua della classe quarta della scuola Aldo Moro e il disegno di Stefano Scarnera della classe quinta alla primaria Gronchi. Tutti gli alunni delle classi che hanno aderito al progetto sono stati premiati con un ingresso omaggio alla piscina Europa di El.Ca. Rosolina Mare.

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DUE AUTOVELOX IN ROMEA E SULLA PROVINCIALE S.P. 65

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otrebbero diventare presto realtà i due sistemi in postazione fissa per il controllo automatico dell’eccesso di velocità sulla strada statale 309 Romea all’altezza del bivio per Albarella e sulla strada Provinciale S.P. 65 diretta a Rosolina Mare. Scopo dei provvedimenti sarà prevenire gli incidenti stradali che rappresentano uno dei fattori di maggior allarme sociale per la collettività. Le statistiche dimostrano infatti come le principali cause degli incidenti stradali siano da attribuirsi alle violazioni delle norme di comportamento previste dal Nuovo Codice della Strada, prima tra tutte l’alta velocità. L’organico del Corpo di Polizia Locale inoltre, non è sufficiente per poter fronteggiare totalmente, specie nelle ore serali e notturne, le condotte che rappresentano le principali cause degli incidenti stradali. E’ risultato quindi necessario, al fine di diminuirne il numero e di rendere sicura la circolazione, dotarsi di sistemi elettronici che consentano l’accertamento in tempi successivi delle violazioni alle norme di comportamento durante la circolazione stradale e di eventuali sistemi per la gestione delle violazioni, in modo da alleggerire le incombenze della polizia locale. Inoltre, da un’analisi effettuata in merito alle problematiche emerse sul territorio, la pericolosità dei comportamenti scorretti dei conducenti dei veicoli in transito, sia sulla strada statale

L’alta velocità è la principale causa degli incidenti stradali, occorre osservare i liniti 309 Romea che sulla strada provinciale S.P. 65 fino ad ora ha provocato molti incidenti, anche con esiti mortali, che potrebbero essere limitati se venisse effettivamente rispettato il limite imposto. Entrambi i tratti di strada in questione, sono stati infatti più volte scenari di gravi incidenti soprattutto nel periodo estivo in cui l’afflusso turistico verso il mare è copioso sia di giorno che di sera. L’incarico dei due dispositivi, una volta attivati, sarà conferito ad una ditta esterna. El.Ca.


Consorzio Bonifi caottenuto Delta Il L’azione Consorziodel di Bonifica Deltadidel Po ha del Po a seguito dei danni provocati le certificazioni di gestione della qualità dalla bora dalla sabbia nel territorio ISO 9001 e di egestione ambientale ISO 14001 IlE’Comitato di Approvazione di TÜV ha restata pronta la reazioIL CONSORZIO IN CIFRE centemente autorizzato il rilascio del nuovo ne del Consorzio a seCertificato di Qualità secondo la norma UNI SUPERFICIE COMPRENSORIALE 62.780 HA guito danni che causati al EN ISO dei 9001:2008 avrà valenza fino Unità territoriali: S.Anna; Rosolina; Porto Viro; Isola di Ariano; Porto Tolle Delta del Po dal prolunall’11.06.2014 e il nuovo certificato di SisteTerreni bonificati ed aree litoranee 45.295 ha gato periodoAmbientale tra gennaio ma di Gestione secondo la norValli da pesca 8.641 ha Lagune 8.844 ha ma UNI EN ISO in 14001:2004, valevole sino al e febbraio cui il vento 24.05.2014, al Consorzio Bonificai Delta del di bora ha soffiatodi oltre GESTIONE IDRAULICA Po. 90 chilometri all’ora lungo Canali di scolo 650 Km Ilecertificati ISOe9001 e ISO 14001 Impianti idrovori n. 39 spiagge gli arenili. La indicano che il Consorzio di Bonifica Delta del Po provAcqua sollevata ed espulsa dagli impianti idrovori in un anno sabbia spostata dal ven400.000.000 mc vede a garantire una serie di servizi e di atto ha somPotenza impegnata 18.000 kw tività nel letteralmente rispetto delle procedure di legge sia Energia consumata 10.200.000 Kwh merso strutture balneper quantoleriguarda i servizi che per quanto ari e turistiche e il forte riguarda la gestione ambientale. Tali attività IRRIGAZIONE sono: vento ha avuto la meglio Canali, canalette e tubazioni 200 Km •anche l’erogazione servizi relativi alla bonifica, Impianti irrigui n. 24 sui diterreni agricoli Impianti pluvirrigui n.4 alla difesa del territorio caratterizzati dae all’irrigazione; matrici Potenza impegnata 1.176 Kw •sabbiose la gestione,dove la manutenzione e l’esercizio ha divelEnergia consumata 2.200.000 Kwh delle opere relative alla rete di bonifica ed irto molte strutture a tunrigazione, delle opere complementari e degli DITTE CONSORZIATE: n. 32.000 nel e molte pacciamature impianti di sollevamento acqua; pere l’esercizio le primizie •realizzate la progettazione di opere idrauorticole distruggendoliche e di vivificazione ambientale. Avere il Certificato di Qualità ISO ne i ottenuto prodotti. I problemi 9001 è fonte di soddisfazione per gli amminon arrivano però mai nistratori e i dipendenti del Consorzio da soli: il forte vento che perché indica che ato l’Entecon è organizzato per garantire e ha soffi continuità assicurare un servizio di qualità. Il Consorzio è senza trovare ostacoli ha infatti uno dei pochi enti pubblici ad aver intracreato preso tale anche percorso gravi ed aver danni ottenuto l’imporalle strutture di scolo ed tante riconoscimento. Per il raggiungimento irrigue sia pubbliche che di questo obiettivo il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, che ha appoggiato tale private. La sabbia secca, iniziativa informato Direttore asciugata dal dal vento, daldel rilascio dei certificati del sistema di qualità, periodo di siccità e dal cli- intende ringraziare tuttoè ilstata personale dipendente per ma gelido, sollevala professionalità e l’efficienza dimostrata duta e spostata quindi con rante le visite ispettive e per l’impegno profacilità andando a posarsidi tutti gli fuso nel garantire il superamento nei fossi privati, nei canali step necessari, puntualizzando che il risultato demaniali e consorziali ottenuto va a beneficio di tutti i sia consorziati. In di Veneto scolo solo chei consorzi irrigui.diAibonifica pri- polesani hanno l’obiettivo e l’aver ottenuto mi di raggiunto febbraio non esistetali certificazioni è sicuramente un punto del didecreto legislativo 12 operazioni sono state at- vento anche nelle zone in no inoltre liberato anche va più la fitta rete idrauliarrivo. Certo è che i requisiti dimostrati de- 2006, n. 163”. Con tivate nei canali metten- cui la situazione era meno i fossi privati dalle sabca del territorio, ma tutto aprile vono essere mantenuti e migliorati nel tempo appariva un esteso ed in- un telegramma, il 7 feb- do a disposizione i mezzi pregiudizievole. Si stanno bie per garantire da una e a tale proposito, il Consorzio sarà soggetto orizzontale adistinto periodichepiano visite ispettive da parte dibraio TÜV 2012 il Consorzio d’opera del consorzio e ora quantificando le spe- parte lo sgrondo delle acha di sabbia e polvere. In ITALIA S.r.l. che dovrà verificare che l’Enteimmediatamente reso provvedendo ad incarica- se sostenute per le qua- que dagli appezzamenti e casoledicarte piogge anche non lenoto abbia in regola per mantenere cer- lo stato d’emergen- re le ditte locali resesi im- li si cercherà di chiedere dall’altra la possibilità di tificazioni di qualità. particolarmente intense za agli uffici del Genio Ci- mediatamente disponibili ristoro ai superiori organi impinguare la falda traL’importanza dell’ottenimento della certificavile di Venezia e Rovigo per l’attività di scavo per regionali. Le aziende agri- mite infiltrazione laterale. le conseguenze sarebbezione di qualità è stata poi evidenziata alla Regione del Vene- un costo stimato di circa cole hanno collaborato Il problema evidenziato ro state disastrose; oltre eddal vigente D.lgscausato n.207 del dal 05.10.2010 to e, data la gravità della 70.000 euro oltre all’ IVA fattivamente con il con- è comunque noto; prima al danno ven- “Regolamento di esercizio ed attuazione del decreto dimostrato di essere organizzato secondo le che si promette al consorziato. Creare un sito e dalla siccità anche la situazione, il dottor Fa- ed alle spese connesse. sorzio garantendo e facili- degli anni Novanta venilegislativo 12.04.2006 n.163”, recante “Codice norme internazionali di riferimento. Un orga- stema di qualità di certo non è cosa semplice brizio in qualità di Le attività hanno garanti- tando l’accesso dei mezzi va parzialmente risolto beffa degli allagamenti. Il servizi dei contratti pubblici relativi a lavori, e Ferro, nismo esterno indipendente, opportunamente perché varia per ogni ente e deve essere coPresidente del Consorzio to il ripristino dellacaso magd’opera attraverso Consorzio di Bonifi ca Delforniture in attuazione della direttiva 2004/17/ autorizzato, ha per caso, adattando i meccanismi le pro- con le siepi e con le arelcertificato la corretta applica- struito di Bonifi ca Delta del Po, gior parte della rete di prietà private, rimuoven- le posizionate nei campi, ta del Po ha provveduto CE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi zione della norma. interni di controllo della qualità alle richieste redatti da progettisti come nel caso hadeldisposto e signiirrigue dopo ad attivare leinterni procedudella norma.soli do le serre provvisorie che avevano la funzione Organizzarel’intervento l’azienda secondoscolo la norma Consorzio, che urgenza la validazione immediato possa fica implementare Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, il sistema gestione delladi lavoro per lo scavo di didieci giorni mened i tunnel che avrebbe- di evitare il sollevamento re dellaconsente somma essere fatta dagli stessi uffici tecnici qualora uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto o ral- ed il trasporto delle sabqualità dei servizi e della gestione ambientale tutta la rete demaniale e tre in un secondo moro potuto impedire così come stabilito dall’art l’ente sia dotato di un sistema interno di contali riconoscimenti, ringrazia tutto il personale attraverso un insieme documentato di proce176 del “Regolamento di privata per l’asporto del- mento si è provveduto al lentare l’attività. I singoli bie lontano dall’appezzatrollo di qualità secondo la norma UNI EN ISO dure e istruzioni di comportamento tali da es- dipendente per la professionalità e l’efficienza Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco esecuzione ed attuazione la sabbia accumulata. Le completamento dell’inter- imprenditori agricoli han- le mento. certificazioni ISO 9001 e Iso 14001 9001 e il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha sere certi di ottenere in termini di qualità ciò dimostrata.


18 Taglio di Po Convegno sul lavoro La Fds ha fatto il punto sulla situazione rodigina

Disoccupazione al 20% per i giovani

Preoccupante la situazione in provincia. Sono aumentati gli impieghi a tempo determinato: da 1500 a 4728 di Silvia Boscaro

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’ stato davvero un convegno partecipato e affollato di pubblico quello organizzato lo scorso 3 marzo nella sala conferenze accanto al municipio. Tema fondamentale dell’incontro è stato il lavoro e le idee e proposte contro la crisi del settore in Polesine. L’appuntamento, organizzato dalla Federazione della Sinistra Veneta, ha visto la partecipazione di Lorenzo Feltrin portavoce provinciale Fds, che ha aperto i lavori salutando i presenti e il segretario della locale Fds Giovanni Canella. Feltrin ha quindi sottolineato le finalità dell’iniziativa, introducendo il tema scottante delle crisi e del lavoro, inevitabilmente connessi. Nel concreto, l’attenzione si è poi focalizzata sui due casi più emblematici in Polesine, aziende dal futuro incerto: la Bassano Grimeca e i Cantieri Navali Visentini, senza comunque tralasciare le tante piccole e medio imprese che la crisi sta mandando a fondo. Diverse sono state le proposte concrete, ipotizzate dalla Fds in Consiglio Regionale, per ostacolare la delocalizzazione all’estero delle produzioni venete, per introdurre il reddito sociale a sostegno dei redditi di cassaintegrati, lavoratori in mobilità, precari e disoccupati, per bloccare i licenziamenti. Presente al convegno anche Gugliemo Brusco, vicepresidente della Provincia di Rovigo, che ha delineato le criticità della situazione polesana: “Il tasso di occupazione, - ha spiegato Brusco

– è pari al 74,2%, mentre la disoccupazione aumenta, in particolare quella giovanile, arrivando a punte del 20% nei giovani tra i 15 e i 24 anni, così come per il 34% delle donne. Gli iscritti ai centri per l’impiego di Adria, Badia Polesine e Rovigo sono aumentati arrivando a 20800. L’unico dato sinora positivo è da ricercare nelle 7260 richieste di lavoro avanzate. Sono diminuiti i lavori a tempo indeterminato e di conseguenza aumentati quelli intermittenti (da 1500 a 4728). Sono numeri impietosi”. Riccardo Bego, della segreteria provinciale Fiom, ha presentato al pubblico una testimonianza diretta della crisi della Bassano Grimeca e dei Cantieri Navali Visentini, ricostruendone la diversa evoluzione. Valeria Cittadin, segretario provinciale Cisl, ha sottolineato l’importanza del confronto con gli altri sindacati, riconoscendo alla Fds l’impegno e la sensibilità nei confronti del tema lavoro: “Seppur divisi sulle vedute in merito a questioni come la riconversione della centrale di Polesine Camerini o il futuro dell’Ente Parco, c’è la massima disponibilità per dialogare in maniera costruttiva. Per questo vi è la massima necessità che il territorio diventi attrattivo, obiettivo necessariamente supportato dalle istituzioni. Infine, occorre mettere in atto politiche attive che consentano il reinserimento altrimenti la nostra funzione rimarrebbe relegata al

Il tavolo dei relatori del convegno dello scorso 3 marzo alla sala conferenze semplice assistenzialismo”. A seguito degli interventi è scaturito un vivace dibattito. Ha concluso il tavolo dei lavori Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Fds, che ha rivolto l’invito a partecipare alla raccolta firme a sostegno delle proposte di legge presentate contro la delocalizzazione e a sostegno del blocco dei licenziamenti e di una riforma per Veneto Sviluppo. Tra i punti toccati nella discussione, rilevanti sono stati i motivi strutturali della crisi e le idee su come ridurne i danni prodotti. Infine, per tutti i presenti, fondamentale l’auspicio di un maggiore confronto tra le forze politiche per raggiungere obiettivi condivisi.

Storia e territorio

MEDAGLIA D’ONORE AI FAMIGLIARI DI OTTORINO MARANGONI

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’auditorium della scuola media E. Maestri ha ospitato lo scorso 1° marzo la cerimonia di consegna della medaglia d’onore ai famigliari di Ottorino Marangoni, militare deportato e internato nel campo di concentramento di Nordlingen. L’iniziativa è stata organizzata a completamento della cerimonia tenutasi il 27 gennaio scorso a Rovigo, nella sala del Consiglio Provinciale, in occasione del Giorno della Memoria. Marangoni nacque a Taglio di Po il 5 maggio 1910; allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, partecipò alle operazioni militari nella Campagna delle Alpi Occidentali. L’8 settembre 1943, fu catturato in Francia e fatto prigioniero dalle truppe tedesche le quali gli imposero di scegliere tra l’adesione alla Repubblica Sociale Italiana, lavorare nell’Organizzazione Todt o la prigionia in Germania. Scelse la prigionia e fu deportato nel campo di concentramento di Nordlingen. Rientrò in Italia l’8 maggio 1945 e morì, in seguito ad una malattia, il 1° giugno 1991. Già nel 1980 gli fu riconosciuto, dal Ministero della Difesa, il distintivo d’onore per i patrioti Volontari della Libertà. Alla cerimonia di consegna erano presenti il dirigente scolastico Marina Cassetta, il capitano dei Carabinieri Davide Papasodaro e il comandante Giuseppe Attisani e quello della Polizia Locale Maurizio Finessi, i docenti Margaret Crivellari, Silvana Siviero e Antonella Grandi con gli alunni delle classi terze della scuola media e della classe terza B della scuola elementare. Presente anche il commissario Mariaclaudia Ricciardi: “Occorre rinnovare la memoria di ciò che è stato – ha sottolineato - per impedire che accada ancora; questo richiede l’impegno quotidiano di tutti, partendo dal rispetto, a prescindere dalla razza, religione o idee”. A ricevere la medaglia d’onore, era presente il nipote Alessandro Marangoni che tra la commozione ha raccontato episodi legati al ricordo dell’eroico nonno. Si.Bo.

Pro loco

TANTE INIZIATIVE E CONTI IN REGOLA

N

ell’ultima assemblea ordinaria della Pro Loco è stato approvato il bilancio di previsione 2012 e quello di chiusura del 2011. Presenti i soci e la presidente Maria Luisa Tiengo: “Per la nostra associazione, - ha affermato Tiengo – il 2011 è stato un anno ricco di manifestazioni e iniziative, che hanno riscosso un notevole successo, come la Fiera del Carmine, il musical Mamma Mia, la Pasquetta Tagliolese, la fiera di San Martino e la rassegna cinematografica in sala Europa. Il bilancio si chiude positivamente anche dal punto di vista economico, grazie ad entrate che hanno permesso di ridurre, anche se non sensibilmente, i debiti ereditati dalle precedenti gestioni. Purtroppo anche la Pro Loco ha dovuto affrontare inizialmente le problematiche legate al commissariamento del Comune, scontando la mancata erogazione della seconda tranche del contributo previsto dalla convenzione sottoscritta con il Comune. Recentemente, tale contributo ci

è stato comunque assicurato. Nonostante i problemi, la dirigenza dell’associazione continua a lavorare attivamente per Taglio di Po e per le manifestazioni in programma nei prossimi mesi”. A conclusione del suo intervento, la presidente ha espresso i suoi ringraziamenti ai volontari, linfa vitale dell’associazione, ai commercianti, alle diverse associazioni che con la Pro Loco collaborano attivamente e a tutti coloro che donano un po’ del loro tempo per la buona riuscita delle manifestazioni. Le entrate del 2011 ammontano a 49.989 euro, mentre le uscite a 42.795, con un avanzo di 6.149 euro. Si.Bo.


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20 Taglio di Po Gemellaggio Concluso con successo il Laboratorio Omisalj

NEWS

Gli studenti si incontrano al di qua dell’Adriatico

I ragazzi della scuola media Fran Krsto Frankopan in città per tre giorni. Tra le attività svolte: gite, concerti e spettacoli di Silvia Boscaro

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Ricorrenze

RICORDATO GESÙ CREPALDI, EROE NELLA GUERRA ITALO – TURCA

L Nella foto il comitato gemellaggi e gli insegnati durante la cena di benvenuto

i certo non si tratta di un gemellaggio destinato se finalità, tra cui quelle di approfondire la conoscenza a rimanere sulla carta quello tra Taglio di Po e reciproca dei due territori, sviluppare rapporti di amicila cittadina croata di Omisalj e numerose sono zia, consolidare il principio di tolleranza nei confronti state nel tempo, dall’ormai londi culture diverse e favorire la tano 1994, anno in cui i due il progetto è partito più conoscenza dell’inglese. Gli paesi si unirono per costituire di dieci anni fa, grazie alunni della scuola media Fran un gemellaggio proficuo e atti- all’interessamento delle Krsto Frankopan di Omisalj, vo, le iniziative e le manifesta- insegnanti della scuola con gli insegnanti, hanno sogzioni organizzate per unire an- media E.Maestri giornato a Taglio di Po per tre che i cuori dei rispettivi abitanti. intensi giorni, scanditi da spetL’ultima iniziativa, in ordine di tempo, si è svolta poco tacoli, incontri, visite guidate in motonave a Venezia e meno di un mese fa grazie al progetto culturale Labo- all’isola di Murano, in pullman a Ferrara e alla storica ratorio Omisalj, avviato da più di una decina d’anni, abbazia di Pomposa. All’arrivo a Taglio di Po, dopo dall’insegnante di lettere Margaret Crivellari e da quel- lo scambio affettuoso di saluti, gli studenti tagliolesi la di inglese Maria Luisa Bullo della scuola media E. assieme agli insegnati dell’indirizzo musicale, hanno Maestri e che vede coinvolti, oltre ai colleghi croati, gli dato vita nell’Auditorium ad un vivace spettacolo, comalunni di alcune classi del triennio. Il progetto ha diver- prendente l’inno di Mameli, l’inno croato, canti, poesie

F R A N C E S C O

e danze folkloristiche. A seguire è stato proiettato un filmato creato dagli studenti dell’Elia Maestri, denso di momenti che hanno preceduto l’incontro. La prima giornata si è conclusa con una cena di benvenuto al ristorante, alla quale hanno partecipato anche il maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Attisani, il Comitato Gemellaggi di Taglio di Po al completo e il dirigente scolastico Laura Cassetta, che accogliendo i giovani, ha espresso grande soddisfazione per il progetto e garantito anche per il futuro il suo sostegno. I giovani, dal canto loro, si sono rivelati veri protagonisti dell’iniziativa partecipando attivamente agli appuntamenti fissati. I tre giorni, dopo le intense visite nei luoghi più suggestivi della zona, si sono conclusi al momento della partenza tra qualche lacrima, diversi abbracci e un commosso arrivederci a maggio 2012 per il prossimo incontro.

a profonda commozione e la partecipazione di un numeroso pubblico hanno celebrato nel migliore dei modi il centenario dalla morte dell’eroe tagliolese Gesù Crepaldi, caduto per la patria nella guerra italo – turca alle Due Palme, in Libia, il 12 marzo 1912. Fu insignito della medaglia d’oro al valore militare per gli atti eroici di cui fu protagonista. La cittadinanza di Mazzorno Destro, suo luogo natale, ha organizzato una cerimonia commemorativa lo scorso 25 marzo, per ricordare le sue gesta e l’eroicità di un personaggio che sacrificò la propria vita con coraggio e sangue freddo all’avamposto, salvando la vita del suo ufficiale, il Tenente Villasanta. Proprio in merito a questo episodio la medaglia d’oro reca la seguente motivazione: “Si comportò eroicamente in combattimento, dando ai compagni continuo splendido esempio di fermezza e di indomabile valore, finché cadde colpito a morte”. Dopo la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Mazzorno Destro e la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti, diverse personalità politiche e civili hanno ricordato e sottolineato l’impegno di Crepaldi auspicando il recupero di un’identità nazionale condivisa e ricordando i giovani militari recenteSi.Bo. mente caduti in Afghanistan.

S I V I E R O

candidato sindaco per la lista “Insieme per Taglio di Po” Chi è Francesco Siviero Classe 1983, laureato in “Storia e Politica Internazionale” all'Università di Padova. Consulente nell'ambito della Progettazione Comunitaria, si occupa della gestione finanziaria e operativa di progetti sostenuti dalla CE. Originario della Frazione di Oca Marina, vive a Taglio di Po e ha sempre partecipato attivamente alla vita del Paese, impegnandosi, fin da giovane, nel Comitato Fiera di Oca Marina e nella Pro-Loco di Taglio di Po. Dal 2004 ha iniziato a muovere i primi passi in politica e nel 2009 è stato eletto Consigliere Comunale nella lista “Insieme per Taglio di Po – Continuità e Rinnovamento”. Qual è la situazione attuale aTaglio di Po? Dal 2 dicembre il Nostro Comune, per la prima volta nella sua storia, è senza il Sindaco e il Consiglio Comunale in seguito alla crisi della precedente maggioranza. Attualmente vi è un Commissario, e questo ha di fatto aumentato ulteriormente il divario tra le persone e gli amministratori. Chi si propone per amministrare Taglio di Po,

dovrà porre il cittadino al centro della sua azione, in modo da costruire insieme un futuro condiviso. Alcuni punti fondamentali del vostro programma? Il momento complessivo di crisi ha prodotto gravi conseguenze e squilibri, quella che si apre davanti a noi in questo momento è una fase nuova, in cui le vecchie schematizzazioni non trovano riscontro e fondamento. Le limitate risorse a disposizione impongono scelte rigorose e priorità chiare. Il sociale, la rivalorizzazione del territorio, la partecipazione attiva dei cittadini, la razionalizzazione delle risorse, l'Unione dei Comuni, la promozione culturale, il WEB…tutto ciò nel rispetto dei valori di equità nelle scelte, di trasparenza nelle decisioni, con l'ascolto e il coinvolgimento di tutti. La coesione e l'integrazione sociale, la valorizzazione delle risorse umane ed economiche costituiranno obiettivi prioritari dell'azione amministrativa.

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pesci volano più alti degli uccelli”. prodotti dall’acqua ancora ravvisabili nel terriMarino Cacciatori stupisce in questo torio deltizio sono i così detti cordoni di dune. modo le migliaia di turisti che ogni Anche in questo caso si tratta di materiale deanno vengono nel Delta per conoscerne le bel- positato ma non dai fiumi, bensì dal mare. Per lunghi lezze e la storia. E’ un modo per catturare la tanto si tratta di rilievi naturali diVsabbia ia Ge Mercatone Uno rm14) e loro attenzione e anche se potrebbe sembrare chilometri, alti alcuni metri (massimo an ia un paradosso, l’affermazione ha un fondo di con una base di 30-100 metri, che sono stati verità. Lo dimostrano i paleoalvei. Ossia l’an- creati dall’avanzamento o dall’arretramento tico letto di un fiume andato in secca perché del mare. Rappresentano infatti l’antico confine tra la terra e il mare, l’acqua ha trovato sbocarà proiettato il 21 e il 22 aprile presso il cinema Eden di Porto Viro, l’ultimo film della prima che il Po, con co in un’altra direzione. I vecchi letti Taiant Pictures, Polesine Bastardo. Niente più supereroi come assicurano i membri della il trasporto dei detriti Questi paleoalvei rimasti dei fiumi Taiant, ma senza dubbio non mancheranno gli ingredienti che fino ad oggi hanno decreverso la foce, costituisse Nelle foto aree sono ancora all’asciutto furono uti- per secoli tato il successo del gruppo, quali tanta comicità con gag esilaranti, ma anche azione e avventuravvisisabili i corsi di antichi le attuali terre deltizie lizzati dalla protostoria sono stati usati ra con dialoghi come sempre nel dialetto del territorio in un Polesine ostile ai protagonisti della fiumi spostando in questo all’età contemporanea come strade pellicola. Dopo 18 mesi di riprese nei comuni del Delta ed un lavoro certosino di montaggio da modo molto più avanti nella direttrice Fossone (S. Anna) - Caleri fin come strade, in virtù parte del regista Michele Pezzolato con cui hanno collaborato Matteo Barbon, Silvia Volante, del fatto che svettano di 1-2 metri sul livello la linea di costa. Grazie alle fonti storiche ed quasi al Po di Levante con un’altezza massima Alessandro Marafante, Enea Marangoni, Simone Girardi e Digital Video 3, le premesse depodella campagna circostante. Questa evidente ai numerosi reperti archeologici ritrovati nel di 7 m s.l.m. e con un’età posteriore al 1600 sitano a favore di un altro successo. Polesine Bastardo riprende il nome di un mediometraggio differenza di altezza è dovuta al deposito dei corso di varie campagne di scavo, è stata resa d.C. Molto spesso questi cordoni non sono più girato una quindicina di anni fa dalla Taiant Pictures e porterà sul grande schermo la vicenda sedimenti più grossi lungo il fiume mentre, in possibile la loro datazione. Si sono in questo visibili a causa della degradazione naturale dei cinque protagonisti Walter, Geki, Manuel, Fabio e Manuele che in una terra in cui il lavoro riconosciutiDENTALCOOP: ben otto cordoni costieri più (fenomeni alluvionali e subsidenza) o a causa caso di alluvione, i materiali più leggeri si di- modo per i giovani pare essere un’utopia, si ritroveranno addirittura in galera a seguito di una fallita ALTRE UNITÀ LOCALI sperdono per la campagna determinando così o meno conservati: dal più antico e quindi il di fenomeni antropici (utilizzo agricolo o estrarapina in banca. Le proiezioni del film si svolgeranno sabato 21 aprile con spettacoli alle 21e il divario. Anche oggi si nota questo fenomeno più occidentale, di età preetrusca (circa 3000 zioni di sabbia). Oggi, si possono ammirare alle 22.30 e domenica 22 alle 15, 17, 19 e 21 ad ingresso libero. Il ricavato sarà devoluto (PN) SALERNO delle località di relitti dunosi alle spalle dei paesi BERGAMO di Rosolina, per cui il fondo del fiumeSPRESIANO (alveo) è più alto del(TV)anni fa) rinvenibile nei pressiFONTANAFREDDA in beneficenza alle associazioni “amici di Elena onlus” e “ barriere invisibili”. El.Ca. Loreo e Tombine al più recente che si estende Porto Viro (Donada) e Ariano nel Polesine piano campagna (fiumetel. pensile). Altri rilievi 0422 881130 tel. 0434 997994 tel. 035 348111 tel. 089 381723

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Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odontoiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, possiamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Dentalcoop a Occhiobello Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di affidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Locale di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, immersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Il nostro Benvenuto

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e massima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biologico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhiobello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odontoiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odontoiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le informazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista. Dott. Marco Calzavara Direttore sanitario - Unità locale di Occhiobello


dell’età. In particolare, i filler vengono utilizzati per il riempimento di rughe, pieghe, solchi nasogenieni pronunciati, cicatrici, depressioni, o per l’aumento del volume di labbra, mento e zigomi.

FILLER PER LABBRA UNA BRANCA DELL’ODONTOIATRIA È RAPPRESENTATA DALL’ESTETICA, CHE HA ACQUISITO NEL TEMPO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA, UNITA ALLA DISPONIBILITÀ DI METODICHE SEMPRE MENO INVASIVE E DOLOROSE. UN’OTTIMA ESTETICA DENTALE, DUNQUE, NON DIPENDE PIÙ ESCLUSIVAMENTE DALL’ARCATA DENTARIA, MA RISULTA ESSERE PIENAMENTE SODDISFACENTE SOLO SE CORRELATA AD UN MIGLIORAMENTO DEL VISO. IN RISPOSTA A TALI NUOVE ESIGENZE, DA QUALCHE DECENNIO, IN AMBITO ODONTOIATRICO VENGONO UTILIZZATI I FILLER.

COS’É Il termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostanze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo scopo di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

La struttura di Occhiobello, prima tra le strutture Dentalcoop ad effettuare tale prestazione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la competenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicuro per il paziente. Prima del trattamento chirurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inoltre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare rilevanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

Implantologia a carico immediato In passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale intervento è indicato per quelle persone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato. Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.


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Lutto nel mondo della pallavolo Si è spento a soli 37 anni il campione di Taglio di Po

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CALCIO

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Serie D

IL BIG MATCH NON HA RIAPERTO IL CAMPIONATO

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ltre a portare con sé belle giornate e allergie da pollini, la stagione primaverile segna il momento più delicato dei campionati calcistici a ogni livello: i calendari si accorciano e gli scontri si fanno sempre più decisivi. Poteva essere decisivo lo scontro tra Venezia e Delta Porto Tolle, nel girone C della Serie D: i tifosi portotollesi hanno letteralmente invaso l’ex Serenissima, sospinti dall’entusiasmo dei soli due punti da recuperare alla corazzata dei magnati russi. Allo stadio Penzo i bianco blu di mister Zuccarin hanno rimediato un pareggio per 1-1, rimontando l’iniziale svantaggio grazie a una prova sicuramente coraggiosa. Un risultato che lascia invariato lo scenario in testa alla classifica: con cinque turni ancora da disputare la corsa a tre che comprende anche il Legnago si annuncia equilibratissima fino alla fine. Un paio di gradini più in basso, nel campionato di Promozione, sgomitano Porto Viro, Scardovari e Loreo. Il mese di marzo ha portato raccolti non propriamente esaltanti per tutte e tre le compagini: per il Porto Viro si prospetta un finale di stagione relativamente tranquillo a metà classifica, mentre per le altre due ci sarà ancora da lottare duramente. Segnali positivi sono giunti dal Loreo di mister Ricci che nelle ultime cinque uscite è riuscito a mettere assieme quattro risultati utili, tra cui l’inaspettata vittoria sulla quotata Thermal. Decisamente altalenante i pescatori gialloblu, anche se il pari imposto alla capolista Adriese nel turno del 1 aprile può contribuire a dare morale ai ragazzi di Maistrello. Risveglio primaverile per la Tagliolese di mister Frasson in Prima Categoria: a marzo quattro partite e dieci punti per aggiustare una classifica che in inverno si era fatta preoccupante. Ora la salvezza sembra più vicina. In Seconda Categoria rimangono in scia playoff i Blucerchiati (terzi in classifica), grazie a una serie positiva di cinque partite. Sembrano invece sfumati i propositi di gloria dello Zona Marina in Terza Categoria, anche se un colpo di coda nelle ultime quattro gare della stagione potrebbe aprire scenari inediti. Al.Or.

Addio a Vigor Bovolenta

di Alessandro Orlandin

I

n un soleggiato pomeriggio di marzo Taglio di Po ha detto mestamente addio al suo campione. Vigor Bovolenta si è congedato da questa vita riempiendo all’inverosimile la piazza di fronte alla chiesa San Francesco D’Assisi nella cittadina polesana. Più di un migliaio di persone ha voluto salutare il ragazzone che se ne andò giovanissimo dal Polesine per iniziare una scalata inarrestabile fino ai vertici della pallavolo mondiale. Vigor è morto a soli trentasette anni durante la partita di serie B2 che stava giocando con la sua squadra, la Volley Forlì, contro la Lube Macerata. Si è accasciato dopo un servizio durante il terzo set ed è morto poco dopo, probabilmente per un problema cardiaco. Bovolenta giocava come centrale e aveva esordito in maglia azzurra nel 1995, negli anni della nazionale di Julio Velasco, considerata la più forte squadra di pallavolo di tutti i tempi. Aveva deciso di chiudere la carriera nella cittadina romagnola con la prospettiva di una carriera da dirigente, in modo da poter stare vicino alla sua famiglia dopo quasi un

Aveva esordito in maglia azzurra nel 1995, negli anni della nazionale di Julio Velasco ventennio speso a ricevere, schiacciare e fare muro. La moglie Federica Lisi, ex pallavolista e madre dei suoi quattro figli, ha trovato parole particolarmente toccanti per ricordare “Bovo”: “Hanno deciso di fare una squadra in cielo, mancava il campione, il numero uno, e han deciso di prenderlo mentre giocava”. A portare sulle spalle la bara avvolta nel tricolore c’erano i suoi compagni di squadra in nazionale, Giombini, Papi, Savani, Rosalba e Zlatanov. Nelle prime file tutti i rappresentanti della “generazione di fenomeni” della palla-

volo italiana. “Cerchiamo noi ora di alzare il muro, come faceva Vigor – ha esortato don Damiano Baschini - contro l’egoismo e le paure, e voliamo in alto per schiacciare punti di altruismo e di bontà. Più che tutte le sue vittorie sportive ottenute in carriera, Vigor aveva vinto con la sua famiglia. Era un campione nella vita e della vita”. Ora il campione riposa nel cimitero della natia Taglio di Po, accanto al fratello Antonio, scomparso prematuramente nel 1990.

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A palazzo Celio non c’è “Paperon de’ Paperoni” La più ricca risulta essere una donna, Monica Moro, con quasi 99mila euro il più povero Michele Franchi con 1,6 mila euro

IX edizione di “Vado sicuro”

I RAGAZZI DENUNCIANO LE CRITICITÀ STARDALI

di Melania Ruggini

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Palazzo Celio sede della Provincia

opo la pubblicazione dei redditi dei Monica Moro, che di professione è medico, parlamentari nazionali, è toccato an- con quasi 99mila euro, seguita dal consiche ai consiglieri provinciali di Rovigo gliere Franco Grotto (che ha dichiarato circa metterci la faccia, dal momento che sono 90mila euro), mentre sul podio, al terzo postate pubblicati on line le loro dichiarazioni sto, si piazza Claudio Marzola (87,386). Tra gli asdei redditi. Tuttavia, dati sessori più ricchi alla mano, le sorprese non Tra Montecitorio ci sono poi Giumancano ed alcuni dati e Rovigo seppe Boscolo sono addirittura sorpren- la differenza dei portafogli (73.299 euro), denti. Bellan Soprattutto un fattore è notevole e netta Claudio (72.404euro ), salta decisamente agli occhi: tra Montecitorio e Rovigo la differenza Angelo Sivier (con 72, 489 euro), Filippo dei portafogli è notevole e netta (e non solo Carlin (68,656 euro), Giuliana Gulmanelli (67,568 euro), Francesco Ennio (65,226 quella, verrebbe da pensare). Infatti, tutti i consiglieri hanno un red- euro). Invece si piazza come fanalino di dito totale inferiore ai centomila euro, per coda, con 36mila euro, Leonardo Raito. Tra i volti più noti, il presidente Tiziaquanto concerne il 2010. La più ricca risulta essere una donna, na Virgili dichiara 63,8mila euro all’anno,

mentre il vicepresidente Guglielmo Brusco ne dichiara 42,9; Laura Negri dichiara un reddito di 38, 778mila. Altro dato significativo, invece, è la relativa “povertà” di alcuni consiglieri, che ammettono una dichiarazione al di sotto dei 10mila euro annui, ossia Alessandro Rigoni con 9,2 mila euro, Fiorella Cappato con 8,7 mila, Oriana Girardi con 6,9 mila, Antonello Contiero con 1,9 mila e Michele Franchi 1,6 mila euro. Insomma, la morale della favola sembra chiara: Rovigo non è esattamente un paese per ricchi, stando alle dichiarazioni dei politici provinciali, smentendo la diffusa sentenza secondo la quale con la politica ci si arricchisce.

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ragazzi di 57 istituti polesani stanno già preparando i lavori del concorso associato alla nona edizione di Vado sicuro, l’iniziativa targata “Provincia di Rovigo” per la sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Quest’anno però c’è una novità in più, infatti rispetto alle precedenti edizioni, questa introduce però una importante novità, che si propone di rendere Vado Sicuro ancora più efficace: il progetto integra la sua tradizionale “mission” di sensibilizzazione di bambini e ragazzi sul valore del rispetto delle regole con il concetto di partecipazione attiva alla gestione del territorio. Gli studenti, appunto, sono stati invitati a rilevare se nei tragitti che compiono più frequentemente vi siano dei punti di forte criticità che possano creare pericolo per la loro incolumità o per quella degli altri, e ne l caso vi fossero di segnalarli o di suggerire percorsi alternativi. Tutto il materiale raccolto andrà pubblicato sulla mappa interattiva che la Provincia di Rovigo sta predisponendo su base Google Maps, proprio per raccogliere segnalazioni positive e negative relative alla percezione del rischio legato alla sicurezza stradale.

13 MILA POVERI IN POLESINE GLI AIUTI ARRIVANO SOLO DALLE ASSOCIAZIONI

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n Polesine circa 13.000 persone vivono situazioni di povertà e quasi 9.000 sono a rischio. E’ la stima, sulla base di dati Istat, presentata nel secondo incontro del corso di formazione per volontari dell’accoglienza, promosso dal Csv di Rovigo e dalla Caritas diocesana alla Casa Sant’Andrea di Rovigo. Una delle principali difficoltà per chi opera in questo settore è avere dati attendibili sul fenomeno, come ha spiegato Donata Tamburin, presidente di Arcisolidarietà: “I dati ufficiali non rispecchiano la realtà che incontrano le associazioni. Così chi deve pianificare le politiche sociali non ha un quadro di riferimento adeguato”. Vanno inoltre riviste le strategie degli enti loca-

li: “I contributi economici alle persone non aiutano ad uscire dalla difficoltà - continua - mentre servizi come mense, docce o asili notturni sono gestiti prevalentemente dal volontariato. In Polesine, su 35 servizi, oltre 30 sono gestiti dalle associazioni”. Ad abbozzare un quadro del fenomeno a livello locale sono stati Carlo Zagato della cooperativa sociale Porto Alegre e Alessandro Sovera della Caritas. In provincia di Rovigo si stimano circa 6.700 persone in condizioni di povertà assoluta, 6.400 in povertà relativa e oltre 9.000 a rischio di povertà (10% della popolazione). Altri dati vengono da associazioni e servizi per i poveri. Nel 2011 sono stati oltre 250 gli utenti

accolti che hanno dormito o soggiornato in strutture di accoglienza, 255 persone hanno ricevuto un pasto caldo alla mensa dell’associazione San Vincenzo de Paoli, 1.163 hanno chiesto aiuto materiale allo sportello “Porta Amica”, 148 hanno preso contatto con il camper dell’Emmaus, 425 si sono rivolte alla Caritas, 320 al Centro di ascolto comunale, 160 ai servizi di Portaverta. Nello stesso anno, 160 famiglie erano in attesa di alloggio per emergenza abitativa e 460 hanno chiesto l’assegnazione di un alloggio Ater. Negli ultimi anni, infine, i redditi dei polesani hanno mostrato crescita zero.


Spazi aperti 29 17 Agricoltura Le dichiarazioni del ministro Clini hanno messo in apprensione Coldiretti

No agli Ogm, noi puntiamo sulle tipicità Regione e dalle associazioni di categoria contrarie anche alla ricerca genetica. “Ci si concentri sulle energie rinnovabili” di Denise Formigaro

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e affermazioni del ministro dell’Ambiente, Corra- “Il problema principale è quello della salvaguardia del do Clini sugli Ogm, hanno destato molto scalpore, “Made in Italy” – spiegano alla Coldiretti - gli Ogm soprattutto tra le associazioni del settore agricolo. non centrano niente con i prodotti tipici d’Italia. C’è Il ministro, intervistato dal Corriere della Sera, ha af- una grossa differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto fermato che: “Gli Ogm possono portare molti benefici, all’ingegneria genetica. Infatti, il riso del Delta del Po nasce dalla tradizione degli incrocreando dei prodotti che possono ci varietali, ma non dagli Ogm. crescere anche in condizioni cli- Senza l’ingegneria Nel Polesine non abbiamo bisomatiche estreme. Perciò, mettere genetica non si gno degli Ogm, perché il nostro un freno all’ingegneria genetica è avrebbero il Riso un grave danno”. Clini continua Carnaroli o il pomodoro obiettivo è quello di rispettare la natura e di valorizzare le nostre poi dicendo che le preoccupazio- San Marzano produzioni. Abbiamo, infatti, il ni delle associazioni di categoria sono condivisibili, ma si deve comunque continuare marchio Dop sull’aglio bianco e il marchio Igp sul riso, con la ricerca. Inoltre, afferma che: “Senza l’ingegne- sull’insalata di Lusia e sul radicchio di Chioggia”. Colria genetica non si avrebbero oggi alcuni prodotti tipici diretti, continua affermando che questi prodotti modifid’Italia come il Riso Carnaroli, il pomodoro San Mar- cati geneticamente, pongono seri problemi di sicurezza zano, il basilico ligure, la cipolla rossa di Tropea…”. ambientale e alimentare, oltre che essere grandi nemici Perciò, dall’Italia e da altri paesi dell’Unione Europea, della tipicità e della distintività del Made in Italy. “Noi arriva un’inedita apertura agli organismi geneticamente di Coldiretti, sappiamo bene che la ricerca è importante, modificati. L’Europa, in primis l’Italia, è sempre stata, ma deve avere obiettivi sostenibili, condivisibili e utili infatti, contraria all’utilizzo degli Ogm. Contrarietà del- per il benessere della società e non deve creare solo la quale sono fiere soparttutto le associazioni agricole. dei profitti per poche multinazionali”. L’associazione,

WWF IMPEGNATO NELLA CAMPAGNA DEGLI ALBERI L’associazione raccoglie le piante seminate e poi donate dai volontari

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n albero è qualcosa di più di una semplice decorazione in giardino o di un ombrellone che ci protegge dal sole. Un albero rappresenta la vita, non solo per tutti gli esseri umani, ma anche per tutte le specie di animali. Per questo l’associazione Wwf Rovigo continua la sua opera di piantumazione, ovvero l’azione di piantare alberi nei giardini delle scuole, nei parchi pubblici e L’oasi naturalistica di Castelnovo nelle zone umide semidistrutte dall’azione umana. Un esempio di questo mità naturali che ne conseguono. Gli alberi, sopruso è la Valle della Buora a Salvaterra. infatti, sono in grado di contenere le frane “La Buora era una palude con una ricca ve- e gli smottamenti delle rive e degli argini getazione. Ma è stata poi completamente dei fiumi, sventando così in modo naturale distrutta – racconta Eddy Boschetti presi- le alluvioni. Per questo la riforestazione è dente del Wwf provinciale. Dopo una de- fondamentale e tutti possono aiutare il Wwf nuncia partita dalla nostra associazione, il in questo “gesto di pace verso il pianeta”. Consorzio di Bonifica ha pensato di costruire Basta mettere nel proprio orto, in terrazza o degli invasi o cave. Dopo qualche tempo in giardino, qualche vaso dove piantare alabbiamo notato che iniziavano a crescere cuni semi di piante da frutto. Quando sarandei canneti e che i primi uccelli stavano già no cresciute si possono donare al Wwf che ripopolando la zona. Così abbiamo deciso le metterà a dimora in luoghi pubblici. Per di piantare alcuni specie di alberi autoctoni dare un’ulteriore testimonianza di quanto per far si che sempre più specie di uccelli un albero sia importante, è doveroso ricorritornasse in questa importante zona umi- dare che il Wwf stanzia un finanziamento di da”. I problemi che un’assenza di vegeta- quasi 6000 euro per l’acquisto di piante da zione possono provocare, perciò, rischiano sistemare nelle zone più a rischio. Questo di essere molto gravi, non solo per quanto nonostante le moltissime donazioni private. riguarda gli animali, ma anche per le calaDe.Fo.

Un campo coltivato con semi selezionati attraverso la manipolazione genetica inoltre, avanza qualche proposta d’azione per il Ministro: “Gradiremmo che il ministro Clini si occupasse a tempo pieno di energie rinnovabili, adottando i decreti sugli incentivi che aspettiamo da mesi, così come gradiremmo la sua attenzione sul tema del recupero energetico degli affluenti di allevamento per la produzione di biogas, invece di creare illusione sugli Ogm”. Anche la Regione Veneto la pensa come Coldiretti: “Dobbiamo cercare di valorizzare i nostri prodotti di qualità, e non certo svendere la nostra agricoltura, il nostro territorio e la nostra società ad aziende multinazionali che si

arricchiscono con gli Ogm – afferma l’assessore all’agricoltura Franco Manzato - noi vogliamo che qualità, tipicità, pulizia e sicurezza siano le parole d’ordine dei prodotti Made in Italy e Made in Veneto e vogliamo valorizzare tutti quegli agricoltori che, per fare questo, si spaccano la schiena. Inoltre, vorrei ricordare che il 75% degli italiani e degli europei è contraria all’utilizzo degli Ogm nei propri paesi. Perciò non possiamo permetterci di andare contro l’opinione pubblica. Noi delle Regione Veneto abbiamo sempre detto no a questi Organismi geneticamente modificati e continueremo a farlo anche

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30 Mondo scuola

Mondo scuola 19

Primati in classe La prova Invalsi mette in evidenza le capacità degli studenti

Galilei, in matematica e italiano risultati sopra la media Le migliori sono state lle ragazze. Hanno staccato di 20 punti percentuali i colleghi iscritti a scuole dello stesso tipo nel Nord Est

di Mattia De Poli

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l prossimo 8 maggio è in programma a livello nazionale per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado la prova Invalsi. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, secondo il decreto legislativo 286 del 2004, ha l’incarico di effettuare rilevazioni periodiche e sistematiche degli apprendimenti per favorire il miglioramento e l’armonizzazione della qualità del sistema di istruzione. Fino al 2010 l’adesione degli istituti scolastici era volontaria ma dall’anno

NEWS

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Melina: “Questi risultati coronano l’impegno quotidiano degli insegnanti dell’Istituto” scolastico 2010-2011 la prova è diventata obbligatoria per tutte le scuole. E i risultati positivi non si sono fatti attendere: nella provincia di Rovigo si è segnalato in particolare l’istituto superiore “Galileo Galilei” di Adria, comprensivo del liceo scientifico e dell’isti-

tuto tecnico industriale. L’iniziativa ha coinvolto tre classi del liceo e due dell’istituto tecnico, pari a circa un centinaio di ragazzi. I risultati forniti dall’Invalsi alla fine del 2011 hanno evidenziato che gli studenti del Galilei nel complesso hanno ottenuto risultati superiori a quelli dei coetanei del Veneto, del Nord Est e in generale dell’Italia. La professoressa Licia Melina, docente di matematica del liceo e referente del progetto Invalsi per l’intero istituto, ha messo in evidenza che i risultati migliori sono stati ottenuti

dalle ragazze: “Nella prova di matematica le studentesse del Galilei hanno dato risposte esatte con una differenza media di 20 punti percentuali in più nel confronto fra le coetanee italiane”. Questa comparazione evidenzia risultati meno brillanti ma ugualmente positivi anche nella prova di italiano: le risposte esatte sono state superiori di 7 punti percentuali rispetto alla media delle studentesse del resto d’Italia. Il confronto tutto interno all’istituto fra studenti e studentesse vede prevalere queste ultime sia

nella prova di matematica che nella prova di italiano. Isolando i dati relativi ai ragazzi e alle ragazze del liceo scientifico, si rileva che le risposte esatte nella prova di matematica sono state superiori del 20 per cento rispetto a quelle gli studenti iscritti a scuole dello stesso tipo in Veneto e nel Nord Est. La professoressa Melina ha precisato che questi risultati coronano l’impegno quotidiano degli insegnanti e degli studenti e spingono a migliorare negli ambiti in cui sono emerse alcune fragilità.

University day

OLTRE SEICENTO STUDENTI ALLE LEZIONI ESEMPLIFICATIVE

on bisogna mai smettere di sognare e di immaginare il proprio futuro cercando di costruirlo: è questo il messaggio centrale dell’University day, un appuntamento divenuto ormai tradizionale per il Consorzio universitario di Rovigo. Anche quest’anno le lezioni esemplificative hanno coinvolto oltre seicento studenti degli istituti

superiori del Polesine e delle province limitrofe. L’università può favorire il raggiungimento di traguardi importanti: per questo al tavolo degli ospiti è stato invitato Andrea Malizia, un giovane ricercatore del Dipartimento di ingegneria meccanica dell’Università di Roma Tor Vergata, vincitore del premio “Sapio Junior” consegnato dal presidente della

Repubblica, Giorgio Napolitano. Il direttore del Cur, Roberto Tovo, lo ha presentato come esempio di successo personale e umano conseguito grazie alla preparazione personale. L’University day si è confermato anche un momento di incontro e confronto con esponenti del mondo dei media, dell’informazione, dell’economia e della politica, sul ruolo

che la scienza e la ricerca devono assumere nello sviluppo sociale, culturale ed economico del Polesine e dell’Italia, evidenziando i punti di forza del territorio e segnalando le M.D.P. opportunità che si offrono ai giovani.



32 20 Personaggio “A volte un bacio” Il primo libro di Walter Lazzarin

L’isola di Guado che assomiglia un po’ a Rovigo Alla prima fatica editoriale il giovane scrittore polesano racconta un po’ di se, un po’ della sua città e prende un po’ in giro l’amore di Denise Formigaro

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n’isola che ha per abitanti giovani magri e vecchi grassi; un posto dove poter rifugiarsi dagli affanni della vita ordinaria. Ecco che cosa può diventare Rovigo agli occhi della fantasia di un giovane scrittore rodigino. Il suo nome è Walter Lazzarin, 29 anni, laureato in economia e in filosofia, segretario di una società sportiva di Rovigo, insegnante del dopo scuola presso un istituto privato e ora scrittore con il suo primo romanzo appena pubblicato, dal titolo “A volte un bacio”. Un ragazzo con molte passioni che ha iniziato a scrivere quasi per gioco: “Era il 20 gennaio 2005 e avevo appena dato un esame di diritto commerciale che mi ha impegnato moltissimo – racconta Walter - così la sera stessa decisi di annotare su un quaderno tutti i miei pensieri. E da

questi sono nate delle brevi storie”. Ma il suo primo vero libro prende vita a maggio del 2005 sempre per caso: “Un giorno un mio amico mi propone di scrivere un libro diverso dal solito, sfruttando la mia abilità nel prendere in giro le persone. E così ho fatto: ho raccolto tutti gli stereotipi che mi davano fastidio e ne ho fatto una parodia”. Ed è in questo modo che nasce “A volte un bacio” ultimato nel dicembre dello stesso anno, ma pubblicato solo dopo varie correzione da parte dell’autore. “All’apparenza può sembrare il solito romanzo d’amore, con le solite storie e un finale scontato. Ma, come ho già detto, non è proprio così, in quanto parto da un format classico, che in questo caso è il romanzo d’amore, ricalco alcuni stereotipi tipici del genere e poi li prendo un po’ in

giro”. Un romanzo innovativo, ambientato in un’isola che non esiste di nome Guado, che però ha delle caratteristiche in comune con Rovigo, e il protagonista, anch’esso inventato, che però è molto simile all’autore: “Essendo il mio primo romanzo era quasi inevitabile che raccontassi di vicende realmente accadute, che mi appartengono. E che raccontassi delle mie idee, che magari ora non condivido più. Il tutto mischiato, però con la fantasia”. Ma questo romanzo racconta anche un “modus operandi” tipico di Walter, che viene ripreso anche in altri libri che lui ha già scritto: “Io amo molto intrecciare due vicende assieme, in questo caso la storia d’amore la descrizione dell’isola. Quando il lettore si incuriosisce su un versante io

“Mi è stato proposto di scrivere un libro sfruttando la mia abilità nel prendere in giro le persone smetto di parlarne e passo subito all’altro. Così il lettore è sempre all’apice della curiosità. Inoltre mi piace molto lavorare sui sensi, non solo sull’udito e sulla vista, come accade al cinema, ma anche sul tatto, sull’olfatto e sul gusto”. Uno scrittore che, già dal suo esordio, ha le idee ben chiare e uno stile ben definito: “A breve pubblicherò con la mia casa editrice – il foglio letterario - una piccola raccolta di storielle d’amore. E successivamente ho già in programma di

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Nella foto Walter Lazzarin, 29 anni laureato in economia e in filosofia divulgare anche un giallo”. Insomma uno scrittore poliedrico che non ama specializzarsi in un solo genere. “So benissimo che il mio primo libro non venderà molte copie perché la casa editrice è conosciuta solo in Toscana. Ma spero che grazie al web e grazie al tour che sto facendo per presentare il mio romanzo, molte persone si incuriosiscano e vogliano leggere questo romanzo e anche quelli che scriverò”.


Cultura provinciale 33 21 Teatro Al Politeama di Adria il prossimo 20 aprile alle ore 21

“Alberto Mario, il cavaliere dell’ideale” L’appuntamento con il grande protagonista risorgimentale concluderà la rassegna “Sinestesie” di Mattia De Poli

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opo il successo ottenuto lo scorso 25 febbraio al teatro Ballarin di Lendinara, “Alberto Mario, il cavaliere dell’ideale” replica al Politeama di Adria il prossimo 20 aprile alle ore 21, chiudendo la rassegna “Sinestesie. I sensi si incontrano a teatro”, promossa dalla Pro loco adriese. Il dramma in un atto, scritto e diretto da Adriano Farinelli, è dedicato all’insigne personaggio risorgimentale, nato a Lendinara dove è sepolto insieme alla moglie Jessie White. Alberto Mario, vissuto fra il 1825 e il 1883, fu scrittore, saggista e filosofo: la più nota tra le sue opere è “La camicia rossa”, testimonianza dell’epopea garibaldina a cui partecipò in prima persona. Ed è principalmente a questo racconto che si ispira l’opera teatrale, promossa nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia dall’associazione “Amici di Garibaldi”, di cui Farinelli è socio. Sulla scena Alberto Mario dialoga con la moglie, lendinarese di settembre, vengono proiettate anche vecinglese di nascita ma legata al marito per venticinque chie fotografie. Lo spettacolo è accompagnato da musiche anni e partecipe a sua volta del movimento guidato da tratte principalmente da celebri canti risorgimentali. Tutto Giuseppe Garibaldi: attraverso la loro conversazione emer- concorre a mettere in evidenza la grandezza degli ideali gono gli aspetti principali del pensiero politico, religioso e dell’illustre garibaldino, la fermezza dei valori sostenuti artistico dell’eroe lendinarese. Gli interventi di una voce durante tutto l’arco della sua vita, l’intelligenza di un lettefuori campo permettono alcuni stacchi scenici: attraverso rato curioso e assetato di sapere. “Alberto Mario, il cavaalcuni flashback Alberto Mario può così discutere con i più liere dell’ideale” vuole dunque essere una sorta di biogranoti protagonisti del Risorgimento italiano, da Giuseppe fia in forma drammatica. Adriano Farinelli ha spiegato che Mazzini a Cavour, da Giuseppe Gacon quest’opera ha inteso rendere ribaldi a Carlo Cattaneo. Mario ap- La più nota tra un “doveroso riconoscimento ad un prezzava particolarmente la visione le sue opere personaggio che non è molto conofederalista di quest’ultimo, ma nella è “La camicia rossa”, sciuto nel panorama risorgimentale rappresentazione teatrale emerge sull’epopea nazionale ma a cui dobbiamo molchiaramente anche il forte legame garibaldina to per la cronaca degli eventi”. La di amicizia con Giosuè Carducci che produzione è locale come il cast che nelle sue visite in Polesine incontrò spesso Alberto Mario rappresenta lo spettacolo: Ruggero Sichirollo (Alberto Mae Jessie White. “La camicia rossa”, studiato dagli storici rio), Marina Ferlini (Jessie White), Davide Sartori (Carlo ma ingiustamente poco conosciuto dal grande pubblico, Cattaneo), Gino Bazzan (Cavour), Tiziano Fontan (Giosuè racconta anche il celebre incontro di Teano, a cui lo scrit- Carducci), Morris Furegato (Giuseppe Garibaldi), Ruben tore fu presente: per questo episodio, così come per la Farinelli (Giuseppe Mazzini), Andrea Bagno (Voce fuori colorata descrizione che Alberto Mario propone della fiera campo).

NEWS Associazione musicale “Orazio Tarditi”

POMERIGGI IN MUSICA

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’associazione musicale “Orazio Tarditi” di Badia Polesine, in collaborazione con il Comune locale e con la Provincia di Rovigo, propone la prima edizione dei “Pomeriggi in musica 2012”. Nei quattro incontri, tutti in programma a partire dalle ore 17 presso la sala convegni dell’abazia della Vangadizza, si esibiranno Silvia Rambaldi e Rezzo Rossi al clavicembalo (20 maggio), Filippo Bergo alla viola e Renzo Rossi al clavicembalo (3 giugno), Pietro Tosarello alla tastiera elettrica (17 giugno) e, per finire, Mario Marcassa proporrà una lezione-concerto di chitarra basso e di chitarra elettrica (1 luglio) con l’esecuzione di brani di musica jazz di propria composizione. Al termine di ogni appuntamento verrà offerto ai presenti un aperitivo. L’associazione badiese, intitolata a un monaco camaldolese del Seicento, che fu compositore di musica e trascorse per parte della sua vita presso l’abazia altopolesana, con questa iniziativa intende promuovere l’interesse e la passione per la musica facendola conoscere nelle sue varie forme secondo principi morali ed educativi. Il presidente Vinicio Ferrigato ha precisato che la rassegna si ispira ad altre iniziative simili realizzate con successo in province limitrofe: “Alcuni aggiustamenti nell’organizzazione dell’evento sono stati resi necessari dal contesto e in particolare dal periodo dell’anno in cui gli incontri verranno proposti. Ma coltiviamo la speranza di ripetere il successo ottenuto da altre esperienze simili e di dare un seguito anche a questa manifestazione”. M.D.P.

Nella foto i ritratti di Alberto Mario e della moglie Jessie White e un momento tratto dalla pièce teatrale

Gruppo astrofili polesani Dal 18 maggio “La terra è blu”

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el 2012 il Gruppo astrofili polesani compie trent’anni di attività e, dopo aver raggiunto prestigiosi risultati, rilancia con nuove iniziative. In un recente appuntamento presso il planetario “Claudio Tolomeo” di Rovigo, a conclusione del ciclo di incontri “Fra terra e cielo”, il presidente Giorgio Cosco ha manifestato la propria soddisfazione per il successo dell’iniziativa e ha annunciato il nuovo ciclo di conferenze dal titolo “La terra è blu”, che avrà inizio il 18 maggio e il cui programma è disponibile sul sito www.astrofilipolesani.net. Dal 18 aprile l’associazione promuove inoltre un corso di elettronica e di introduzione alla fotografia digitale, tenuto dall’ingegnere Stefano Costa, mentre dal 14 maggio il dottor Mattia Negrello e il professor Roberto Ragazzoni proporranno un corso di astronomia. Le lezioni si terranno presso l’osservatorio “Vanni Bazzan” di Sant’Apollinare ma potranno essere seguiti anche via web in streaming e le registrazioni rimarranno comunque a disposizione degli interessati anche in seguito presso l’osservatorio. In autunno il dottor Andrea Fasson organizzerà un corso di chimica, ma prima è atteso un fenomeno particolare e raro: il transito di Venere davanti al sole previsto per la mattina del 6 giugno prossimo. Per le osservazioni astronomiche il Gruppo astrofili polesani, grazie al contributo della Fondazione della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e al sostegno della Provincia e del Comune di Rovigo, ha provveduto a sostituire il telescopio principale con uno strumento più potente e più stabile, adatto in particolare alla fotografia di interesse scientifico. M.D.P.

“Incontri con l’autore”

15 appuntamenti letterari P rosegue la rassegna “Incontri con l’autore”, un ciclo di 15 appuntamenti con famosi autori e giornalisti del panorama culturale nazionale. Arrivata alla sua sesta edizione, “Incontri con l’autore” promuove e diffonde la lettura nel territorio provinciale, creando vari momenti di aggregazione tra le comunità più piccole, arricchite di un’importante funzione culturale a favore dell’intero territorio del Polesine. In programma dal 24 febbraio al 19 maggio, questa manifestazione sta raccogliendo molte adesioni e consensi, grazie ai momenti di alta cultura e intrattenimento proposti. Il calendario di questo mese prosegue, sabato 14 aprile ore 21.00 con Michela Marzano sarà a Fiesso Umbertiano (sala Polivalente) con Volevo essere una farfalla, Mondadori. Venerdì 27 aprile ore 21 Filippo Ongaro sarà ad Arqua Polesine, in sala consiliare del Castello Estense con Mangia che dimagrisci, Piemme 2011. Sabato 28 aprile alle 21 Lucia Rizzi (la tata Lucia di SoS Tata) sarà ospite di San Martino di Venezze (atrio della scuola media Alighieri) con Fate famiglia, Rizzoli, 2011. Giovedì 3 maggio ore 21.00 Nando dalla Chiesa intratterrà il pubblico di Porto Tolle (sala consiliare del Municipio) con La convergenza, Melampo, 2011. Sabato 12 maggio

Mauro Corona ore 21.00 Anna Kanakis appoderà a Salara con L’amante di Goebbels. Marsilio, 2011. Venerdì 18 maggio ore 21.00 Mauro Corona sarà a Villadose, (Sala Europa di Piazza Moro) con il libro Come sasso nella corrente. Mondadori, 2011. Sabato 19 maggio ore 21.00 Toni Capuozzo spiegherà a Castelmassa (teatro Cotogni) La guerra spiegata ai ragazzi Mondadori 2012. Me.Ru.


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IL VENETO

in PRIMO PIANO Fa più paura della grande sete del 2003 Siccità record in pianura e montagna

Niente pioggia e neve in inverno e primavera, fiumi e laghi a secco di Nicola Stievano

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otrebbe andare peggio del 2003”: gli addetti Nel frattempo gli agricoltori sono i primi a risentire della ai lavori sperano tanto di sbagliare ma questo penuria d’acqua: il mais appena seminato fatica a germoinizio di primavera, dopo un inverno completa- gliare e le altre colture, dalla vite al granoturco, dalla frutta mente all’asciutto, non promette niente di buono. Manca- agli ortaggi, senza acqua non maturano. L’irrigazione è già no ancora due mesi al periodo più caldo dell’anno eppure iniziata, con oltre un mese di anticipo, ma rischia di non poter proseguire perché la poca acqua fino ai primi di aprile di pioggia se disponibile non basta per tutti, anzi ne è vista veramente poca. Da metà Allarme dovrà essere razionalizzata. dello scorso novembre sono caduti in per l’agricoltura A fine marzo nella nostra regiomedia fra i 50 e gli 80 millimetri di ma scarseggia ne, stando ai dati dell’Anbi, l’associapioggia in pianura e in montagna la anche l’acqua zione nazionale delle bonifiche, manneve non si e quasi vista al di sotto ad uso potabile cano all’appello oltre 140 millimetri dei 1800-1500 metri. I laghi alpini e i bacini nel Bellunese, Trevigiano e Vicentino sono in di pioggia, che significa 140 litri d’acqua per metro quadrasecca e la portata dei fiumi è ridotta al minimo. Insomma to. Come se non bastasse la falda nell’area centrale delle niente pioggia e pochissima neve in montagna, una conco- risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno, mezzo mitanza di fenomeni che hanno lasciato a secco le riserve metro al mese, e le portate di tutti i principali corsi d’acd’acqua e stanno mettendo a rischio anche l’approvvigio- qua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi. namento degli acquedotto, tanto che si parla addirittura di Rispetto alla media che viene calcolata a partire dal 1994, razionalizzare l’acqua per uso potabile. Alla fine di marzo i bacini idrografici del nostro territorio hanno registrato un la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi dopo l’en- deficit pluviometrico medio del -34%, in particolare: Lemenesimo incontro con i tecnici e gli amministratori di tutti ne -49%; Piave -35%; Brenta Bacchiglione -30%. i consorzi di bonifica, delle autorità di bacino regionali e Le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e interregionali, degli enti gestori degli impianti idroelettrici. Confagricoltura lanciano l’allarme: “Dopo i rincari di inizio

anno di gasolio e tasse come l’Imu – spiegano i rappresentanti degli imprenditori del primario – che già hanno eroso il reddito delle imprese, ora ci troveremo a fare i conti con i danni della siccità e del maltempo che in qualsiasi momento potrebbe abbattersi nella nostra regione. Ormai le condizioni climatiche sono cambiate e non possiamo passare da un’emergenza all’altra”. In campagna le difficoltà sono evidenti. “La stagione delle semine si è concentrata in pochi giorni – spiega Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia – perché finché hanno potuto gli agricoltori hanno aspettato che la situazione cambiasse. Così la richiesta di sementi e prodotti correlati si è concentrata in un periodo di tempo ristrettissimo, provocando anche problemi di approvvigionamento. Con la siccità del 2003 l’agricoltura ha perso oltre la metà del mais veneto e gran parte delle altre colture. Quest’anno partiamo con il grosso handicap di un inverno praticamente all’asciutto, che ha costretto ad anticipare le irrigazioni, dove questo è possibile. Le prossime settimane saranno ancora più critiche”. “Stiamo lavorando al piano contro il rischio di allagamenti causati da eventi alluvionali – ha aggiunto – ma dovremo pensare ad un piano per affrontare i ricorrenti periodi

di siccità, in cui anche le casse di espansione potrebbero tornare utili”. Tra gli interventi strutturali si è convenuto di dare priorità al potenziamento della barriera contro la risalita del cuneo salino sull’Adige. A Venezia la Regione ha deciso di procedere con la razionalizzazione dell’acqua. “In base alla specificità di ogni singolo bacino, - spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Conte - sarà prevista la riduzione dei valori del deflusso minimo vitale, accompagnata dalla contestuale riduzione dei prelievi irrigui o dalla turnazione nell’ambito dell’operatività dei singoli consorzi di bonifica. I soggetti gestori degli invasi idroelettrici dei bacini montani dovranno trattenere integralmente le risorse idriche così risparmiate nei serbatoi, allo scopo di renderla disponibile nel periodo estivo. L’Arpav verificherà le effettive portate prelevate e effettuerà i necessari periodici controlli sulla situazione generale”. Conte ha fatto presente che l’applicazione di queste misure avrà effetto sull’intero sistema di gestione dell’acqua, compreso il recupero dei livelli delle falde idriche sotterranee anche mediante il risparmio idrico dei prelievi e il controllo sull’uso della risorsa, a beneficio principalmente degli impianti acquedottistici e dei prelievi attraverso pozzi da falde di qualità.

EFFETTO SICCITÀ SUI PREZZI MANZATO METTE IN GUARDIA: “OCCHIO ALLE SPECULAZIONI”

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n “effetto collaterale” della siccità è il rischio speculazione, con l’immancabile impennata dei prezzi che si registra ad ogni nuova emergenza. A denunciarlo è l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. In queste settimane le colture venete sono in sofferenza e la produzione certamente ne risentirà, specie quella di colture come l’asparago e altre produzioni primaverili. Però Franco Manzato attenzione: il vero rischio è che a pagare gli effetti di

questa vera e propria calamità naturale siano solo i consumatori e i produttori”. “A fronte dei potenziali danni alla produzione – spiega l’assessore – gli agricoltori possono ricorrere al sistema assicurativo agevolato, mentre la Regione opererà per regimare nel modo più razionale l’utilizzo delle risorse idriche in modo da annullare o limitare i danni. Per contro, e per questo ho atteso a fare dichiarazioni su questo argomento, la sola parola ‘siccità’, così come

‘gelo’, ‘alluvione’ e così via, rischia di far lievitare i prezzi sui banchi di vendita, senza che i produttori ne abbiano alcun beneficio, né diretto né indiretto, con un peso aggiuntivo per le tasche già ben impoverite dei consumatori, mentre a guadagnarci sarà ancora una volta la speculazione che si manifesta in diverse fasi della catena distributiva. Avremo il paradosso che potrebbero rincarare, come già accaduto in passato, anche i prodotti agricoli provenienti

da Paesi dove il problema non esiste”. Manzato invita tutti a vigilare su eventuali sbalzi e impennate nel prezzo finale delle produzioni agricole e a segnalarle alle autorità locali, alle associazioni dei consumatori o anche direttamente agli uffici regionale della tutela dei consumatori, “Perché questo ci aiuta molto a contrastare un fenomeno negativo e meschino, che provoca un vero e proprio danno sociale”.


Intorno a noi 35 Tragedia e impresa Dall’inizio della crisi 50 imprenditori si sono tolti la vita

Le ragioni dei suicidi nel dna dei veneti Camon: “C’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padre-marito-nonno è lavorare e far lavorare” di Mauro Gambin

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ntonio Tamiazzo di Montecchio Maggiore a capodanno di quest’anno ha deciso di farla finita. Qualche giorno dopo Umberto Ventura di San Giorgio delle Pertiche ha scelto di compiere lo stesso gesto. Il 9 marzo sulle pagine dei giornali veneti è comparso il nome di Ivano Polita di Noventa di Piave seguito a distanza di appena undici giorni da quello del bellunese Giampietro Benvegnù. Li chiamavano imprenditori ma prima di tutto erano e restano uomini. Cinquanta, secondo i calcoli della Cgia di Mestre che dall’inizio della crisi hanno visto naufragare la loro attività, impotenti davanti all’insensibilità della banche a concedere loro credito e all’indifferenza delle regole europee che non permettono agli enti locali di pagare le prestazioni già ottenute. Per questo, si dice, hanno compiuto il gesto estremo. Ed infatti secondo i dati di Bankitalia da novembre a

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Consulenza Progettazione Pratiche burocratiche Installazione Servizio assistenza Servizio manutenzione

dicembre 2011 sono stati accordati 2,7 miliardi di euro in meno alle imprese regionali, mentre secondo quelli di Unioncamere ammontano a circa 900 milioni i crediti verso la pubblica amministrazione che l’intero sistema delle Pmi matura ogni anno ma che non vengono corrisposti a causa del patto di stabilità. Se al quadro generale creato dalla crisi aggiungiamo anche che la locomotiva del Nord Est ha esaurito la sua spinta propulsiva già da qualche anno, a causa di mancanze strutturali dovute: al calo demografico; alla carenza di lavoratori locali; alla gestione familiare delle imprese, alla difficoltà nel passaggio generazionale; alla saturazione di una campagna progressivamente urbanizzata e senza più spazi per le infrastrutture, si comprende perché Marco Paccagnella di Federcontribuenti parla di una sfida che per il futuro “non riguarda più la competitività ma la sopravvivenza”. Ne è convinto anche Giusep-

pe Bortulussi. della Cgia di Mestre: “Sicuramente – ha spiegato - qualcosa si è rotto. Quando famiglia e impresa sono tutt’uno, come qui nel Veneto non c’è più nessuna distinzione di ruoli. Il lavoro, è vissuto come un valore in grado di garantire il benessere senza il quale non si può vivere”. Non c’è dubbio che la società veneta sia laburista, ossia che fortemente si identifica con il lavoro. Infatti, come conferma uno studio della Fondazione Nordest, il 53,4% dei veneti vede nel lavoro il carattere che contraddistingue i suoi conterranei ed è dunque ovvio che in questo momento di crisi rappresenti la preoccupazione principale della popolazione. “La sparizione del lavoro diventa spartizione della vita – ha dichiarato Ferdinado Camon in un’intervista a Linkiesta – quando l’azienda entra in crisi il padrone soffre a dismisura il non poter pagare i suoi dipendenti e vederli in ristrettezze. Una buona

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parte dei suicidi è avvenuta anche per questa ragione. Non è una ragione marxiana che sta nell’economia. È una ragione freudiana che sta nel sentimento”. Anche Ilvo Diamanti se ne era accorto nel lontano 1996 quando in un’intervista a Gian Antono Stella aveva confidato il pericolo di un’idolatria del produttivismo. “Occorre fare attenzione – spiegava – il denaro sta diventando il nuovo dio”. “Siamo nel cuore del Veneto – spiegava ancora Camon in un suo editoriale - la morale cattolica è piantata profondamente fino ad insorgere e dirci: “Ridurre lo spazio della vita all’azienda è un errore della cultura imprenditoriale”. Ma qui c’è una cosa delicata da capire, ed è la specialissima natura dell’imprenditore di questa parte d’Italia: c’è qui un tipo di padrone d’azienda che non stacca mai l’azienda dalla vita, il suo modo di essere padre-marito-nonno è lavorare e far lavorare. Non è questione di soldi, ma di vita”.

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36 8 Il Veneto in primo piano Sociale I dati Inps regionali parlano di situazioni di estrema difficoltà

Pensionati sempre più tartassati Aumentano i suicidi e quelli che si accollano le spese dei figli disoccupati con bimbi piccoli di Alessandro Abbadir

V

ivere di pensioni all’epoca della crisi, un dramma nel dramma anche in Veneto. A rendere sempre più pesante una situazione che già lo era, sono stati i provvedimenti presi da qualche mese dal governo Monti. Spesso i pensionati si devono far carico anche della situazione di disperazione dei figli che in diversi casi sono sposati e non riescono a dare una vita dignitosa ai loro bimbi. Dai dati Inps, disponibili alla fine del 2011 in Veneto c’erano quasi 1 milione e 300 mila pensionati di fondi pensione, compresi tutti quelli autonomi considerando anche le pensioni assistenziali. Ma andiamo alle pensioni più basse, quelle cioè con meno di 1000 euro al mese, sono in tutto 550 mila e di queste 210 mila riguardano trattamenti di invalidità civile (210 mila). E poi: le pensioni erogate dal Fondo Lavoratori Autonomi (196 mila) per effetto della bassa contribuzione prevista per queste categorie e, le restanti, sono pensioni dei superstiti, generalmente pagate alle vedove di lavoratori deceduti e

rendite per infortuni subiti. Per queste non c’è stato il blocco degli adeguamenti. Quelle che invece hanno subito il blocco sono state 374.000, ossia coloro che percepiscono più di 1.405 euro al mese e subiranno il blocco dell’importo della pensione nel 2012 e nel 2013, pari al 29% di tutti i pensionati veneti. A livello regionale le cose sono differenti provincia per provincia. “I pensionati più “ricchi” dalle statiche Inps sembrano essere quelli di Venezia e provincia. Qui sono 8.645 quelli con pensioni superiori a 1.405 euro che non avranno così l’adeguamento.

Continueranno, invece, a beneficiare dell’adeguamento dell’importo della pensione all’aumento del costo della vita per il 2012 e gli anni futuri circa 919 mila pensionati in tutto il Veneto che percepiscono una o più pensioni per un importo inferiore ai 1.405 euro mensili. Il primato regionale di questi pensionati “poveri” con più di 170 mila casi spetta a Verona, ultima Belluno (anche per motivi demografici) con 47 mila. Ma vivere di pensione, una pensione che per le giovani generazioni è un vero e proprio sogno, che forse non sarà raggiunto, per molti anziani

sta diventando un dramma sociale. “Abbiamo avuto – spiega Don Dino Pistolato direttore di Caritas Venezia – tanti casi in tutta la regione di anziani che si sono suicidati, perché non erano in grado di far fronte alle esigenze della vita. Gli anziani sono in questo momento di crisi l’unica risorsa per tante giovani coppie che hanno fatto famiglia, hanno bambini e sono disoccupati . Molti genitori ospitano in casa queste famiglie senza lavoro . Diventano “baby sitter” e sopperiscono a servizi di welfare che non ci sono. Ridurre le loro entrate rischia così, in

questo momento di crisi economica, di essere un dramma, oltre che per loro, anche per i figli e nipotini”. Si assiste poi alla caduta nell’indigenza soprattutto delle vedove che si vedono decurtata la pensione del marito alla sua morte e che magari vivono ancora in affitto. A dire il vero poi la “botta“ contro i pensionati sarebbe potuta essere ancora più pesante, ma per fortuna le pressioni dei sindacati hanno fatto innalzare il tetto originariamente previsto a 1000 euro del non adeguamento.

Problema esodati

SI CERCA UNA SOLUZIONE

P

roblema esodati, il governo promette una soluzione , ma a tre mesi dal varo della Riforma della Previdenza non si sa nemmeno quanti siano. Ad ammettere che il numero è incerto, ma sicuramente superiore a quello calcolato inizialmente, è stato direttamente il direttore dell’Inps nazionale Antonio Mastropasqua che su questo tema è stato sentito direttamente alla Camera dei Deputati. Ma chi sono gli “esodati”? Con questo termine si va ad indicare quei lavoratori che, in seguito alla riforma della previdenza varata dal ministro per il Welfare, Elsa Fornero, rischiano di restare senza lavoro e senza pensione a causa dell’aumento dell’età pensionabile. La riforma di Natale ha conservato le regole precedenti per chi, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, aveva accettato di lasciare il lavoro o era stato licenziato. Con questa riforma viene garantita la pensione secondo i requisiti preesistenti, ma le risorse sono limitate e non tutti potranno accedervi. Qualche calcolo sulle “platee“ di persone interessate comunque è stato fatto. Si pensa che siano circa 350mila gli italiani interessati a questo problema (e con loro decine di migliaia di veneti) e che non sanno cosa sarà del loro destino. Cioè se riusciranno ad andare in pensione o meno. Su questo problema stanno lavorando alacremente da settimane al ministero del Lavoro dove è stato creato un tavolo di coordinamento a cui partecipano anche Ragioneria generale dello Stato e Inps. Si spera che per l’inizio dell’estate si trovi una soluzione o almeno si dica esattamente a queste persone quale sarà il loro destino. Fra le ipotesi che il governo sta mettendo in campo ce ne sono diverse ma arriva anche il conto salato dell’operazione. Il costo potrebbe sfiorare i 3 miliardi l’anno, per un risarcimento massimo di cinque anni. Emerge così l’ipotesi di una sorta di indennità di mobilità transitoria che accompagni questi lavoratori alla pensione. Tutto dovrebbe essere deciso con un decreto ad hoc che sarà emanato entro il 30 giugno. Nel frattempo sono scesi in campo i sindacati e il 13 aprile la Cgil anche per questo problema ha indetto uno sciopero. A.A.


Il Veneto in primo piano 37 9 Turismo

NEWS

Balneazione I dati della Regione a seguito dei monitoraggi

Promossa a pieni voti l’acqua veneta di Ornella Jovane

L

’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte dà l’annuncio e il collega al Turismo Marino Finozzi se ne rallegra entusiasta. La questione riguarda la qualità dell’acqua dei mari, dei laghi e in generale di balneazione che risulta eccellente al 91 per cento nel Veneto. “Tutti devono sapere” ripete l’assessore veneto in vista dell’imminente stagione estiva e dell’arrivo dei vacanzieri nelle nostre spiagge e località turistiche. “I nostri turisti - commenta Finozzi - cercano, vogliono e hanno diritto di pretendere la qualità dell’acqua di balneazione. Invito tutti i nostri tour operators a diffondere i dati assieme alle loro proposte”. I dati sono quelli ufficiali della Regione a seguito di controlli e monitoraggi realizzati nel corso degli anni e diffusi in prospettiva della stagione balneare 2012, ormai alle porte. Nel Veneto, dunque, il bagno dei turisti sarà in acque eccellenti al 91 per cento - non solo in spiaggia ma anche al lago o nei fiumi - buone per il 6 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle) e sufficienti per il 3 per cento (in alcune zone di Chioggia, Rosolina e Porto Tolle). “All’inizio della stagione 2012, che va dal 15 maggio al 15 settembre, - assicura l’assessore Conte - tutte le acque di balneazione del Veneto vanno considerate idonee alla balneazione”. “Il Veneto - fa osservare - ha già largamente raggiunto l’obiettivo che impone la normativa europea 2006/7/CE che tutte le acque di balneazione dovranno essere dal 2015 almeno di qualità sufficiente. Con riferimento alla nuova classificazione che riguarda il periodo 2008-2011 e che è valida per l’inizio della stagione balneare 2012 in Veneto risulta che nessuno dei punti in campionamento costantemente controllati durante tutta la passata stagione ha fatto registrare qualità scarsa”.

NEWS

G

Il 91 per cento delle acque balneabili in Veneto è eccellente, il 6 per cento buona e il 3 per cento sufficiente

L’eccellente qualità dell’acqua balneabile alimenta buone aspettative per la stagione turistica estiva I controlli anche quest’anno, con il rinnovo del protocollo d’intesa, saranno svolti dall’Arpav in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera della Direzione marittima del Veneto. “Un impegno fattivo e rilevante - fa presente il Contrammiraglio Tiberio Piattelli, Direttore Marittimo del Veneto - per il quale sono stati messi a disposizione nella stagione 2011 otto mezzi acquei presso i comandi costieri e sul lago di Garda, per 73 missioni e 235 ore di navigazione complessive”. L’assessore Conte fa sapere che, nonostante la difficile fase economico-finanziaria, non ci sarà nessun allentamento del monitoraggio delle acque di balneazione. Del resto - aggiunge - il turismo balneare, con oltre 145 km di coste, è un settore strategico sia per l’economia che per la valorizzazione ambientale del Veneto. “Abbiamo circa 150 km di coste utilizzabili per il turismo, tra spiagge marine e litorali del Lago di Garda - commenta Finozzi - rispetto alle quali la riconosciuta

qualità delle acque è un elemento essenziale”. “Dei quasi 63 milioni e mezzo di presenze turistiche , che generano un fatturato di circa 15 miliardi di euro - prosegue il suo ragionamento l’assessore - le presenze nelle località balneari sono 26.485.634, pari cioè al 41,77 per cento del totale. Avere le acque a posto, anzi di qualità è un valore aggiunto che mi rende ottimista sull’andamento della prossima stagione, pur in un oggettivo periodo di generale difficoltà economica”. Il direttore dell’Arpav, Carlo Emanuele Pepe, ha sottolineato come 7 anni di risultati favorevoli possano far guardare al futuro in termini ottimistici e ha ricordato che nelle 169 stazioni di campionamento (96 sull’Adriatico, 65 sul Lago di Garda, 8 sugli altri laghi veneti) è prevista nella stagione 2012, inziando dalla fine di aprile, la raccolta di 104 campioni e l’effettuazione di 23.322 rilievi e analisi. Sul sito web dell’Arpav, www. arpa.veneto.it, saranno disponibili sia i bollettini periodici che i dati analitici per conoscere la situazione in tempo reale.

Ospitalità

UN PROGETTO PER RENDERE IL VENETO FRUIBILE DA TUTTI

U

n turismo attento alle esigenze delle persone con disabilità motorie, visive, uditive, alimentari e a tutte le situazioni dove anche solo l’accoglienza di bambini e di anziani comporta un’ospitalità capace di soddisfare le particolari richieste. Un turismo insomma per tutti: è l’obiettivo di un innovativo progetto grazie al quale il Veneto vanta in Europa il suo primato, come regione pilota. Se ne è parlato nel corso di Gitando All, l’evento che si è svolto alla Fiera di Vicenza a fine marzo scorso, un’amplissima sezione dedicata all’ospitalità per tutti nell’ambito del salone dedicato al turismo e al tempo libero Gitando. “Non sono le persone che devono “superare” le loro disabilità, ma è il territorio che deve diventare accessibile a tutti”. ha affermato l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi all’apertura della seconda edizione dell’Agorà della Solidarietà, intervenuto assieme al direttore generale della Fiera Corrado Facco, al presidente dell’asIl turismo dell’accoglienza sociazione Village per tutti prevede nuove for all Roberto Vitali competenze e al presidente del professionali, tra cui Centro servizi per il quella del sorriso volontariato Csv, che organizza l’iniziativa, momento di incontro e di confronto tra le varie realtà del volontariato italiano. “Trasformare il Veneto in modo da renderlo fruibile a tutti - a osservato l’assessore Finozzi - è anche un affare economico, perché dà una spinta ulteriore ad un settore, quello dell’accoglienza, che anche lo scorso anno ha raggiunto risultati da primato e dove il Veneto rappresenta la maggiore realtà italiana. In proposito bisogna considerare che solo in Europa sono almeno 60 milioni le persone che hanno problemi di difficoltà motorie, sensoriali e nutrizionali. Ma non è solo questo, perché significa aiutare nel contempo i residenti e creare posti di lavoro”. L’economia dell’ospitalità richiede tuttavia nuove professionalità e nuova formazione. In questo contesto l’assessore veneto all’Istruzione e al lavoro Elena Donazzan ha sottolineato l’esigenza di formare “professionisti del sorriso”. “Gli operatori - ha ricordato - mi hanno evidenziato la necessità di formare al sorriso, che non è un paradosso, ma un O.J. fattore vincente della politica dell’accoglienza”.

Turisti stranieri

GLI UCRAINI SOGNANO LE VACANZE IN VENETO

li ucraini sognano il Veneto quando pensano alle loro vacanze, estive e al mare soprattutto ma non solo. E’ la conclusione cui è giunto l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi a seguito delle manifestazioni d’interesse espresse dai locali in occasione della 18esima edizione dell’Ukraine international traverl et tourism exhibition, il più importante salone delle vacanze ucraino. Il Veneto vi ha partecipato per proporre la propria offerta turistica sia estiva sia per tutto il periodo dell’anno. E ha riscosso, sorprendendo positivamente anche gli

operatori del settore presenti, un ottimo successo che è stato valutato anche dalla lunghezza della coda formata dagli ucraini interessati a conoscere le soluzioni di vacanza made in Veneto. La regione che quest’anno ha ottenuto il primato in Italia per quanto riguarda il turismo ha saputo catturare l’interesse degli ucraini in particolar modo per il pacchetto vacanze orientato al mare, ma anche la montagna in inverno ha saputo esercitare il proprio fascino così come le città d’arte. Località irresistibili ma anche prodotti inimitabili, oggetto di

LA SOLIDARIETÀ NON COSTA NULLA DONA UN FUTURO AI BAMBINI DEL SUD DEL MONDO

desiderio di molti aspiranti turisti dell’est attratti dal Veneto anche per questioni di shopping. “C’è anche la voglia di shopping e di made in Italy - ha commentato l’assessore - che in questo Paese che si sta affacciando prepotentemente sui mercati occidentali è rappresentato proprio dal miglior fashion delle aziende Anche i negozi venete”. Del resto le presenze degli ucraini in Veneto sono in costante crescita negli ultimi anni anche se complessivamente e i prodotti made in di fronte ai circa 63 milioni e mezzo di presenze complessive, Veneto “catturano” gli stranieri risultano essere ancora un numero contenuto.

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38 Voci da palazzo

Voci da palazzo 11

Consiglio regionale Approvata la legge finanziaria per il 2012

Polemiche su consorzi, ticket e acque minerali Con 31 voti favorevoli e 22 contrari approvati i primi 27 articoli di Mauro Gambin

“P

rima i veneti” era uno degli slogan usati dal sa maggioranza se non dello stesso partito. Qualche presidente Luca Zaia durante la campagna collaborazione, certo, ma il grosso della discussione è elettorale. Durante le fasi che hanno portato girato attorno a tre articoli. Infatti le parole più grosse all’approvazione della legge finanziaria e del bilancio sono volate per l’emendamento presentato dal Pdl, con previsionale per il 2012, è stato usato come un fa- il quale sono state prorogate al triennio 2013-15 le stidioso pungolo dagli esponenti dell’opposizione per riduzioni di pagamento dei diritti di prelievo di acque sottolineare il ritardo con il quale il Consiglio è andato minerali, seguito dalle nuove modalità per l’esenzione al voto. Il primato, infatti questa volta è negativo. Il dal pagamento dei ticket sui farmaci mentre per il ritorVeneto è arrivato dopo le altre 19 Regioni ricorrendo no del tributo ai consorzi di Bonifica c’è stato addirittura inoltre all’istituto dell’esercizio provvisorio. L’iter è stato uno smarcamento del Consigliere Nicola Finco dal suo lungo anche a causa del quadro economico finanziario compagno di partito Maurizio Conte che ne ha proponazionale alquanto incerto, il dibattitto è stato comun- sto il rinserimento, salvo poi votare complessivamente que acceso e i temi importanti. Tanto per fare un esem- la legge insieme al resto della Lega. Temi importanti, pio, nelle settimane che hanno preceduto il voto si è dunque, non solo perché su questi si sono accapigliati parlato di un sostanziale riordino di Veneto Agricoltura, gli esponenti di palazzo Ferro Fini ma piuttosto perché in chiave più “economica” ovviamente; degli stanzia- riguarderanno da vicino le tasche dei cittadini. Con menti per salvare Veneto Strade dal default; di equi- l’emendamento presentato dal Pdl per prorogate fino parare i costi del difensore civico al triennio 2013-2015 le ridue del difensore dei minori a quelli Maglia nera zioni del pagamento dei diritti delle figure apicali di enti regionali per il Veneto, di prelievo di acque minerali in o di società controllate. Insomma il Consiglio scadenza a fine 2012, la magspendere meno o risparmiare di al voto gioranza che guida la Regione ha più? Con le idiosincrasie politiche per ultimo scelto di non incassare una bella non è sempre possibile spigare cifra per i prossimi anni. Infatti, le ragioni di un bilancio che tra le tante cose avrebbe alle aziende che imbottigliano l’acqua è stato fatto un dovuto risolvere almeno in minima parte anche le ur- sconto: pagheranno 1,50 euro per ogni metro cubo di genze delle imprese in balia dei rovesci provocati dalla acqua e suoi derivati anziché i 3 euro di canone. Per la crisi. Ma su questo fronte non è stato deciso molto, Regione ciò si traduce in un mancato incasso di 3,5 mianzi niente, niente nemmeno sulla riorganizzazione di lioni di euro l’anno che moltiplicato per i tre previsti dal Veneto Agricoltura il cui articolo è stato stralciato, niente provvedimento porta alla cifra di i 10 milioni di euro. sulla costituzione del gruppo regionale di Protezione Ci- Somma che a molti sarebbe parso più giusto incassare vile e anche l’articolo 3, riguardante l’Attribuzione alla per destinarla alle aziende in difficoltà. “Esisteva l’idea Regione del gettito derivante dalla lotta all’evasione in di un fondo di rotazione per il sostegno delle piccole immateria di compartecipazione regionale all’Iva, è rima- prese - ha commentato Stefano Peraro dell’Udc – ma sto un cassetto vuoto dentro al quale non è stato messo in questo modo si è deciso di aiutare solo quelle che imgran che. Non per questo sono mancati scontri, accesi bottigliano l’acqua”. “La Regione non ha soldi – gli ha diverbi e rimarcati distinguo anche all’interno della stes- fatto eco Pietrangelo Pettenò, della Federazione della

Marino Zorzato, Pdl

“ARTICOLO 18 ANCHE AI DIPENDENTI PUBBLICI?”

“L

a bocciatura dell’ordine del giorno sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte di un inedito asse Lega-PD è di fatto una vittoria del PDL”. Lo affermano il vicepresidente della Giunta regionale Marino Zorzato e il capogruppo del PdL Dario Bond dopo il voto del documento presentato dal gruppo del Popolo della Libertà e respinto in aula da una maggioranza rosso-verde. Il documento ha come obiettivo l’estensione dei contenuti della riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori anche ai dipendenti pubblici. “Crea stupore - afferma Zorzato - che nel 2012 la classe politica esprima ancora valori discriminatori come questi. Nella nostra visione del mondo liberale - prosegue il vicepresidente della Giunta - non vediamo differenze tra tipologie di lavoratori e vogliamo che vengano superate le eventuali disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati e tra lavoratori di piccole aziende e di grandi aziende. Quando si riforma il mercato del lavoro non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B - sottolinea Marino Zorzato - ma solamente lavoratori con uguali livelli di protezione sociale. Ringrazio, infine, i colleghi del mio gruppo politico del Pdl in Consiglio regionale del Veneto - conclude Zorzato - per aver sollecitato un argomento così importante per il futuro del nostro Paese”.

Laura Puppato, Pd

OTTENUTI FONDI PER LE PARI OPPORTUNITÀ

“S

iamo riusciti a garantire la sopravvivenza di alcune realtà fondamentali che faticano quotidianamente ad andare avanti, malgrado la funzione di prevenzione e di tutela sociale che sanno svolgere sul territorio”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Laura Puppato, dopo l’annuncio dell’inserimento a bilancio di 470 mila euro nell’ambito delle pari opportunità, come richiesto dai democratici. “Avevamo chiesto 1,2 milioni ed è dunque chiaro che in sede di assestamento bisognerà ritoccare in alto queste cifre. Ritengo comunque importante, dopo gli azzeramenti che inizialmente la Giunta voleva imporre, lo stanziamento per i centri anti-violenza (130 mila) così come quello per le politiche comunali e scolastiche sulla parità di genere (300 mila) fondamentali per la sensibilizzazione dei giovani”.

Soddisfatti e non Andrea Bassi, Lega Nord

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VAS

E

Il Consiglio regionale presso palazzo Ferro Fini Sinistra – ma decide di aiutare chi ogni anno spende quattro miliardi di euro in pubblicità”. Toccherà le tasche dei veneti anche il reinserimento del tributo ai consorzi di Bonifica anche per coloro che sono allacciati alla rete fognaria, voluto dell’assessore del Carroccio, Maurizio Conte, e le nuove modalità con le quali verrà accordata l’esenzione dal pagamento dei ticket sui farmaci. In precedenza la dispensa avveniva sulla base dell’Isee, ora invece come parametro verrà usato il reddito complessivo familiare legato all’Irpef, diminuendo in questo modo il numero di coloro che in futuro potranno beneficiare dell’esenzione. Dal lungo dibattito costitutivo della legge finanziaria e quello legato all’approvazione sono rimasti fuori alcuni problemi che verranno affrontati con provvedimenti legislativi ad hoc nei prossimi mesi. Tra questi esiste l’intenzione di un riordino dei servizi di trasporto pubblico locale in un’ottica di razionalizzazione e di una più equa ripartizione delle risorse finanziarie tra le aziende di tutto il territorio veneto da applicare con criteri diversi da quelli della spesa storica. Un impegno in questo senso è stato formalizzato con un ordine del giorno che, tra l’altro, affida ad una commissione tecnica lo studio della definizione dei servizi minimi per il trasporto pubblico locale nei settori automobilistico, lagunare e tramviario. Il dibattito, dunque, è destinato a continuare. Graziano Azzalin, Pd

“IL NOSTRO CONTRIBUTO È STATO DETERMINATE”

“I

l contributo che il Pd ha dato a questa finanziaria è importatnte – spiega Graziano Azzalin – del resto Lega e Pdl sono sempre più divisi fra loro e al loro interno. Isi Coppola ha rivendicato a se il merito dei due milioni per il ripascimento degli arenili ma nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva nemmeno e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Lucio Tiozzo e a tal proposito vorrei ricordare che all’appello ancora mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica in Polesine. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.

sprime soddisfazione il consigliere della lega Nord per l’approvazione da parte del Consiglio veneto di un proprio emendamento alla finanziaria che introduce nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica per gli strumenti urbanistici attuativi. “Questo emendamento - spiega Bassi - determina in quali casi deve essere disposta la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), seguendo da un lato la direttiva comunitaria e dall’altro il codice ambientale. I benifici derivanti da queste nuove disposizioni sono molteplici, a partire dalla semplificazione amministrativa, che consente finalmente di chiarire le modalità di intervento in una selva di leggi nazionali confuse e in continuo cambiamento. Cristiano Corazzari, Lega Nord

DIVERSI INTERVENTI RIGUARDANO IL POLESINE

“N

onostante le ristrettezze economiche spiega Corazzari - abbiamo cercato di dare una risposta anche al Polesine. A tal proposito voglio sottolineare l’importanza di alcuni provvedimenti, a cominciare dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta al reperimento delle risorse a favore dell’ex Ospedale Psichiatrico di Ficarolo che oggi versa in grave situazione debitoria. Non meno significativa è l’approvazione della rateizzazione in 10 anni dei canoni pregressi dal 2003 al 2009 per i passi carrai lungo la rete di Veneto Strade, che consentirà di dare un sostegno a quei privati e alle piccole imprese. Altri vantaggi sono rappresentati dallo stanziamento di 2 milioni di euro per la bonifica dei territori del Delta e il milione di euro per interventi di ripascimento e difesa delle coste marittime. Carlo Alberto Tesserin, Pdl

“BENE PER GLI AIUTI ALLA PESCA”

“E

’ una prima importante risposta al comparto della pesca che versa in condizioni drammatiche. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada dialogando sia con il Governo nazionale che con l’Unione europea”. Così il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ha commentato lo stanziamento di 400 mila euro a favore del settore della pesca in accoglimento di un emendamento “dedicato” presentato dallo stesso Tesserin con il collega del Pdl Mauro Mainardi. “L’utilità di questo emendamento è dimostrata anche dalla convergenza trovata in aula con i consiglieri Lucio Tiozzo e Pietrangelo Pettenò”, rimarca il presidente della Commissione Statuto che rileva anche il sostegno degli assessori Manzato e Ciambetti. “Manzato deve proseguire negli sforzi in corso e saper dialogare con tutte le Istituzioni nazionali ed europee. Dobbiamo dare risposte urgenti”.


12 Cultura veneta

Cultura veneta 39

Museo Correr di Venezia Fino all’otto luglio la mostra sulla Secessione viennese

Tanti auguri Klimt

In esposizione il “Fregio di Beethoven”, il “Girasole” e per la terza volta nella storia le due Giuditte di Alain Chivailò

I

l Museo Correr di Venezia fino all’otto luglio si può vantare di avere la seconda esposizione al mondo, per qualità e importanza, di opere di Gustav Klimt dopo il Museo Belvedere di Vienna. Inoltre poter esibire, una di fronte all’altra, per la terza volta nella storia Giuditta I (1901) dal Belvedere e Giuditta II (Salomè 1909) da Cà Pesaro è senza dubbio sinonimo di grande evento. Da Vienna arriva anche l’olio su tela “Girasole” del 1907 recentemente acquisito dal Belvedere e esposto per l’occasione come prima mondiale. “Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione” è la mostra che festeggia in Italia il 150° dalla nascita di Klimt (Vienna 1862 – Neubau 1918) e nel contempo richiama i 102 anni dalla IX Biennale di Venezia del 1910, in cui il Maestro esibisce 22 opere tra cui Giuditta II (Salomè) acquisita poi linguaggio di allegorie, metafore, con una stilizzazione di dalla Biennale stessa. Venezia per Klimt rappresenta il suo figure e una forte impronta decorativa. In Italia è il Liberty, primo viaggio all’estero, avvenuto nel maggio 1899, dove Art Nouveau in Francia e Belgio, Modern Style in Gran dalla visita della Basilica di San Marco è colpito talmente Bretagna. L’architettura per la prima volta è in simbiosi dai mosaici d’oro che nasce in lui l’ispirazione, consolidata con le arti figurative e decorative e il focus su Hoffmann, poi dal soggiorno a Ravenna, per il architetto e interior design, vuole suo “periodo d’oro”. Storicamente Per Klimt Venezia dimostrare proprio quest’aspetto. la “Secessione” nasce tra 1800 fu il suo primo L’esposizione che ne deriva, si e ‘900 con grandi trasformazioni viaggio all’estero. articola nell’evoluzione storica del politico, sociali ed economiche. Un Rimase folgorato movimento con documenti e opere periodo di sentite e forti contraddi- da San Marco di Gustav Klimt e fratello Ernst, Moll, zioni dove la mentalità ottocentesca Match, Hoffmann e altri. Grande ims’imbatte in una voglia di cambiamento data dal nuovo patto è sicuramente l’allestimento della sala con il “Fregio secolo. Vienna è un laboratorio intellettuale e artistico che di Beethoven” di Klimt disposto su tre pareti, che decorava anticipa queste problematiche con la nascita nel 1897 la sala di Beethoven nella sede della Secessione a Vienna. della “Secessione” con i primi aderenti quali G. Klimt, Wa- Una mostra evento, che ha saputo esporre un percorso vagner, Olbrich, Hoffmann, Moll, Moser e Roller. Il rifiuto di lido e interessante nell’anno in cui tutto il mondo reclama quanto è stato, unito al clima del Simbolismo, porta a un opere di Gustav Klimt e della “Secessione”.

A PALAZZO FORTUNY Il fashion dalla Vreeland

N

ella sede di moda e sperimentazione d’arte di Venezia, ossia Palazzo Fortuny, fino al 26 giugno è in essere un’esaustiva mostra dedicata a Diana Vreeland (Parigi 1903 – New York 1989) donna poliedrica, complessa e originale del mondo del fashion. Un percorso per interpretare il suo pensiero e relativo stile fornendo varie letture: “Diana Vreeland after Diana Vreeland”. Tre sono i cardini della sua carriera nella moda: nel 1936 è scoperta da Carmel Snow, che la vede ballare una sera al St. Regis in Chanel, iniziando così la collaborazione con la rivista “Harper’s Bazaar” di cui diventa fashion editor nel 1939. Dal 1962 lavora per Vogue America, passando quasi subito alla direzione, fino al 1971. L’anno successivo entra nel Metropolitan Museum of Art di New York presso il Costume Institute in qualità di consulente speciale. Il percorso espositivo tocca queste diverse fasi con documenti personali, pubblicazioni e vestiti di Yves Saint Laurent, Givenchy, Balenciaga, Chanel, Schiapparelli, Missoni, Pucci e costumi dei Balletts. Le sue sentenze e diktat sono conosciuti come “non amo il narcisismo, ma approvo la vanità”, “la maggiore volgarità è qualsiasi imitazione della giovinezza e della bellezza”, “perché non trasformare la vostra pelliccia d’ermellino in un accappatoio?”, “il bikini è l’invenzione più importante dopo la bomba atomica” e infine “l’eleganza è rifiutare”. Vivace, brillante, carismatica ha introdotto argomenti inesplorati per l’epoca come il benessere, la cura del corpo e della pelle, la chirurgia plastica, traducendo ai più un mondo della moda in continuo cambiamento. Il noto fotografo Richard Avedon, che collaborò con la Vreeland a Harper’s Bazaar, di lei disse: “Diana è vissuta per un’immaginazione Al.Ch. governata dalla disciplina. Nessuno l’ha eguagliata”.

Intervista a Vittoria Chierici

Vittoria Chierici

N

ell’ambito della fase organizzativa della mostra “Variazioni, riproposizioni, modifiche” di Budrio (Bologna) presso le Torri dell’Acqua, fino al 5 maggio, l’intervista con l’artista poliedrica Vittoria Chierici è diventato d’attualità grazie ad una notizia: da Firenze, Palazzo Vecchio, sono stati rilevati dei pigmenti sottostanti l’affresco di Vasari compatibili con colori usati da Leonardo Da Vinci in diverse opere e di conseguenza nella “Battaglia di Anghiari” del 1503, che per l’incompiutezza complessiva fu coperta nel 1557 dagli affreschi Vasariani. Il richiamo dunque è d’obbligo e all’artista chiediamo: qual è stato il fascino che ha trovato in tale scena di battaglia? Nel 1996 ho iniziato a studiare la vicenda della Battaglia di Anghiari, un murale di Leonardo da Vinci perduto nel tempo, mai completamente realizzato dallo stesso Leonardo. Ho portato avanti questa ricerca per quasi dieci anni, cercando di capire quale

L’Anghiari leonardesco ritrovato e reinterpretato fosse stato il progetto compositivo di Leonardo. Avevo appena terminato due anni prima gli studi di cinema e questo mi ha aiutata a costruire un contesto quasi cinematografico. Ho posizionato gli episodi della Battaglia tratte dai disegni originali di Leonardo come se fossero state scene di un film, utilizzando la fotografia e non la prospettiva per dare al mio dipinto profondità di campo. Non ho mai avuto un vero rapporto con la storia del Rinascimento, per quanto cerchi nel mio lavoro un tipo di semplicità che si può definire classica, ma è un’idea molto generica e non propriamente del rinascimento. Nel ciclo sulla Battaglia di Anghiari, volevo dare un significato emblematico alla guerra, passando attraverso un’icona famosa e sfortunata come quella rappresentata da quest’opera incompiuta. Mi sono divertita a usare tecniche digitali assieme alla pittura gestuale. Non ho interpretato le figure Leonardo,

ho ingrandito i disegni originali per poterli spostare da un piano all’altro della superficie pittorica, seguendo non certo l’istinto, ma gli studi compiuti dagli studiosi vinciani sulla ricostruzione della Battaglia. In fondo, è stato tra i miei lavori, quello più teorico. Va detto, che nella storia dell’arte le battaglie rappresentano anche delle scuole stilistiche e questo mio sviluppo lungo il percorso della Battaglia di Anghiari, mi ha dato l’opportunità di mettere in relazione tra loro tecniche diverse, vecchie e nuove. Quando sono in Italia, mi è quasi impossibile non “vedere” la tradizione. Il passato è ovunque, nel cibo, per le strade. Persino negli astrattisti milanesi. Si nota dalla composizione, dalla divisione dello spazio, dall’eleganza delle forme. Le battaglie nascono da questo atteggiamento, ma anche dal mio passato personale. E’ impensabile per me esprimermi solo in un modo autobiografico su una solida piattaforma storica.

Alcuni suoi cicli pittorici: le stelle, le cocacola, i fiori. Una breve disamina. Molti cicli sono pensati come processi, come giochi mentali che si evolvono nel tempo anche tecnicamente. Sono nati negli anni ‘80 e c’è l’influenza della Pop Art e del minimalismo

con uno spirito ludico tipico di Alighiero Boetti. Tutti questi argomenti hanno un nesso con la storia e si ripetono per anni oltre ad appartenere a un’unica installazione come i 10 pezzi Coca Cola Classic e le Stelle di Galla Placidia.


40 Cultura veneta

Cultura veneta 13

Nel cuore di Porto Marghera Il progetto interessa alla Regione Veneto

Palais Lumière il sogno faraonico di Cardin

TORNANO DI MODA I TRENINI ELETTRICI

I

Un edificio alto 244 metri per 60 piani complessivi con hotel, piscine, giardini e centri commerciali di Vesna Maria Brocca

N

el 2010, lo stilista di origini trevigia- laghi e piscine (private o pubbliche). Saranne Pierre Cardin aveva proposto il suo no inoltre disponibili uffici, più di 250 camePalais Lumière di Porto Marghera, e re per hotel di lusso, appartamenti disposti ora la giunta veneta si è espressa con la su due piani (e tutti con vista panoramica formula dell’interesse regionale prevista su Venezia), centri commerciali ubicati nel dall’articolo 32 delle norme sulla program- basamento e nei primi 2 piani delle torri, mazione (Legge regionale n. 35 del 2001) bar e ristoranti a 190 m di altezza, centri in deroga alle procedure urbanistiche ordi- benessere e fitness (anche percorsi su parco narie. Il vicepresidente Marino Zorzato ha pensile), 9 sale cinema, 6 teatri-auditorium per un totale di 5.000 inoltre ricordato che sul progetto c’è già un Il valore potenziale posti, un ristorante panoramico a 225 metri “placet” del Sindaco di degli investimenti di altezza (al sesto Venezia ed è stata sen- è pari disco), un pronto soctita anche la Provincia a 1473 corso ospedaliero ed di Venezia. La proposta milioni di euro un eliporto. Infine, ci si concretizza in un edificio alto 244 metri per 60 piani complessi- saranno più di 8.000 tra posti auto e gavi. Nello specifico, il Palazzo della Luce sarà rage collocati sotto il basamento dell’edificomposto di 6 dischi di forma circolare – cio. Il valore potenziale degli investimenti, distanti 35 m l’uno dall’altro - sostenuti da interamente a carico dell’investitore, è pari 3 torri simili ma di diversa altezza disposte a 1473 milioni di euro, di cui 758 milioni a forma di stella. I 6 dischi contempleranno per la realizzazione del Palais Lumière e più di 4 ettari di giardini pensili con relativi delle opere di urbanizzazione strettamente

Hobbies e non solo

Il progetto con le dimensioni e l’aspetto del futuro palazzo connesse, 240 milioni per opere di interesse pubblico (tra cui la bonifica delle acque e dei suoli e i collegamenti) e 475 milioni per altri oneri e opere di riqualificazione. Il vicepresidente Zorzato ha fatto presente che la costruzione, una volta ultimata la fase procedurale con la conferenza dei servizi, richiederà 4 anni di tempo e l’impiego di circa 10 mila addetti. A lavori compiuti si prevede che l’intervento procurerà nuova occupazione per 4500 addetti in occupazione diretta e indiretta nell’ambito del Palais (di cui il 40% con alte professionalità) e altri 2500 nell’indotto.

l trenino elettrico, quel magico giocattolo che tra gli anni ‘60 e ‘80 ha fatto fantasticare e divertire intere generazioni, è tornato prepotentemente di moda. Negli ultimi tre anni ha quadruplicato le vendite passando da quindicimila set giocattolo venduti nel 2008 ai 60 mila del 2011 con previsioni di toccare quota 80 mila quest’anno. Friuli Venezia. Giulia, Toscana, Lombardia e La nuova serie Veneto le macroaree maggiormente interessate a di trenini ad imitazione questo boom, regioni che hanno scoperto di avere degli originali un numero incredibile di collezionisti, gente che dispone delle motrici originali dei Lima anni ‘60 che, oggi, valgono tremila euro, oppure i Rivarossi di soli dieci anni orsono che hanno già quadruplicato il loro prezzo d’origine. Artefici di questo nuovo interesse attorno al trenino elettrico sicuramente nonni e papà che, stanchi di vedere i loro figli curvi sui videogiochi o sui computer, si sono ricordati di quanto si divertivano, da ragazzi, con locomotori, vagoni, binari, stazioni, scambi, tunnel. Ai figli e ai nipoti un regalo diverso, dove poter scatenare la propria fantasia ed ammirare entusiasti quelle perfette riproduzioni dei Frecciarossa, degli Italo, dei Frecciargento “correre” sui binari dapprima in tondo e poi, con l’aggiunta di qualche binario e qualche scambio, “ sfrecciare” in ogni dove. Hornby italia, l’azienda bresciana che oggi produce e commercializza i Lima e i Rivarossi, ha istituito una linea diretta con i consumatori per venire incontro ad ogni esigenza. C’è chi telefona per sapere il punto vendita più vicino, chi per avere il numero di un artigiano capace di restaurare i modelli di 50 anni orsono. E sapete che molti nomi noti sono grandi collezionisti di trenini elettrici? Marco Paolini, Renato Zero, Riccardo Patrese, Peppino di Capri e indietro nel tempo Sergio Endrigo, l’ex presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, Ronald Reagan. E la cronaca passata ci parla dell’asta della collezione dello scomparso conte Coluzzi Giansante. Valse tre miliardi delle vecchie lire per non parlare del futro avvenuto nella casa di un noto avvocato romano per un cifra elevatissima. trenini elettrici per divertirsi, per investimento. Non importa del perchè, quel che è certo è che hanno trovato un loro nuovo spazio tra i ragazzi ma anche V.M.B. un bel pò di adulti.

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24 Sì, viaggiare

Sì, viaggiare 41

MARCHE

Dormire (e sognare) fra le opere d’arte

WEEK END DELL’EDUCAZIONE

Q

uesta è proprio bella: Vittorio Sgarbi l’ha classificato fra le 26 opere d’arte selezionate per la Biennale non trasportabili a Venezia. L’Alexander Palace Museum Hotel, unico albergo italiano nella Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa, è una creazione unica nel suo genere. Un’opera d’arte nel suo complesso, appunto. Da Biennale. “Una performance permanente - lo ha definito il suo eccentrico proprietario e ideatore, il conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina - dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso”. Nove piani di arte contemporanea, con 63 stanze firmate da 75 artisti diversi, affacciati sul lungomare di Pesaro. Dove l’albergo-museo è “annunciato” dalla stele alta 16 metri realizzata da Enzo Cucchi. Un luogo bizzarro e seducente, unico. “La modestia è dei modesti”, dice il conte (che è stato anche ambasciatore d’Italia in Bolivia) mentre descrive la stele con alle sue spalle un esercito di manichini rosso fuoco che lo scrutano con occhi lucenti. L’Alexander era un vecchio albergo anni ‘60. la cenerentola del gruppo di hotel di Marcucci Pinoli, che vanta altre strutture importanti a Pesaro e a Urbino. Ora l’Alexander è il fiore all’occhiello del gruppo. E’ diventato lo sfondo originale e unico di opere create da Giò e Arnaldo Pomodoro, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Simon Benetton, Primo

Come aperitivo, conversazioni sull’educazione, e poi ospiti a cena. L’invito viene dal conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina che prosegue la sua crociata a favore dell’educazione e dello stile. Ogni settimana organizza all’Alexander degli incontri con personaggi che si distinguono per cultura, stile, savoir faire. Vi sono ammesse solo 10 persone alla volta che avranno così modo di confrontarsi con i relatori e potranno poi proseguire la conversazione a tavola, suoi ospiti. Per conoscere date e tema degli incontri, e prenotarsi, basta telefonare allo 0721 3441 o mandare una mail a alexander@viphotels.it Non solo, sempre con la primavera partono all’Alexander Museum Palace Hotel gli Week End dell’Educazione. Lo scopo? Far diventare questo straordinario Art Hotel affacciato sul lungomare pesarese il luogo in cui si ritrovano persone che condividono valori di educazione, eleganza, senso del bello, amore per l’arte e la cultura. In programma incontri su questi temi, piacevoli conversazioni, tanto relax. Due coppie, fra i partecipanti, a sorteggio, saranno ospiti. SOPRA: IL CONTE NANI MARCUCCI PINOLI NELLA PISCINA DELL’HOTEL; A DESTRA LA STELE DI CUCCHI E UNA CAMERA; PIÙ SOTTO: I FAMOSI MANICHINI, LA RECEPTION E LA PISCINA AL CREPUSCOLO. SOTTO: ALTRE IMMAGINI DELL’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL, LO CHEF MARCO DI LORENZI E UN SUO PIATTO

Formenti, Nanni Valentini e da tantissimi altri artisti, amici del conte (artista pure lui...). Il bello è che in ogni camera si può entrare attraverso il sito www.alexandermuseum.it Le parti comuni sono state decorate da altri 25 artisti. Ad essere decorate non sono soltanto le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sè stante, realizzata con diversi materiali

(dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al decoupage). Le opere d’arte adornano ogni angolo dell’albergo, anche l’esterno, dove la piscina per un gioco di altezze, si confonde con l’orizzonte del mare. L’anno scorso, durante il Festival della felicità di Pesaro, Margherita Hack ha scritto: “Ho dormito in uno splendido museo di arte moderna”. Mentre per Marcello Veneziani all’Alexander si sogna da svegli e ci si sveglia nel sogno... Il bello è che i prezzi non sono inavvicinabili: per dormire in doppia, con prima colazione (buffet di prodotti marchigiani),

si parte da 120 euro per due persone (non in agosto...). Il modo migliore per approcciare questa realtà è andarci a cena. Sì, perchè il conte ha avuto l’accortezza di aprire il ristorante anche agli esterni. Durante la settimana cena a la carte (prezzo medio sui 25 euro, bevande escluse), il venerdì e il sabato buffet a prezzo fisso (molto ricco, fidatevi) a 23 euro. Il mercoledì serata sorpresa a 23 euro. Dalla sala da pranzo, molto minimal, luminosa e “marina” si vede l’orizzonte del mare perchè il conte ha calibrato l’altezza delle vetrate. Lo chef è Marco Di Lorenzi, pesarese già allievo di Mei al Four Season.

Esprime le sue qualità con una cucina basata sulla qualità della materia prima e sulla freschezza. Propone anche aperitivi, cocktail e finger food a bordo piscina. Il suo piatto preferito è la composizione d’astaco (così i pesaresi chiamano l’astice), buona anche l’insalata di bottarga col pecorino sardo. Nei buffet trionfano il pesce fresco, la carne e i formaggi marchigiani. “I dolci poi - dice Di Lorenzi - sono da sempre la mia specialità”. Alexander Museum Palace Hotel viale Trieste 20, Pesaro 0721 34441 www.alexandermuseum.it


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i nostri Esperti L’ARCHITETTO AFFARI DI FAMIGLIA

Imu tra rincari e aliquote alleggerite “Questo non e’ mio figlio”. Test del dna per determinare in concreto la paternita’.

Cosa fare quando c’e’ il dubbio e la certezza di non essere il padre del proprio figlio

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

L’ IMU la nuova imposta sostitutiva dell’Ici, introdotta dal decreto metri quadri in zona industriale a Roma si passera da un’Ici intorno rispetto a contratti a canone di mercato. In questo caso poi, se non A cura dell’AVVOCATO «Salva-Italia», è attualmente oggetto di non poche attenzioni da ai 2mila euro a un’Imu sino a quota 40mila! Viste le premesse, avvenisse una riduzione, è logico pensare che i locatori saranno FULVIA FOISitaliani dato che ha introdotto i cosi detti “moltiplicatori parte degli dai primi orientamenti delle Amministrazioni appare l’esigenza di costretti a riversare tale pesante aggravio di costi sugli inquilini che si per il valore catastale degli immobili delle categorie produttive”. differenziare le aliquote Imu. Ora la parola spetta quindi ai Comuni, rinnovare e /o stipulare contratti con canoni di locazione Gent.li Lettrici e Lettori, familiare. 2) se durante il tempo predetto il vedranno marito era della Corte Costituzionale che con la In particolare negozi e uffici vedranno un incremento del valore che sulla carta sembrerebbero avere margini di manovra. Infatti l’art. più elevati. Al di fuori dei casi delle riduzioni di aliquote previsti traendo ispirazione da alcune Vostre richieste La comparazione delle tracce genetiche deve affetto da impotenza, anche se soltanto di del 6 luglio del 2006 n. 266, una ha catastale del 60% e per le imprese del 20%. L’Imu è ancora più severa 13 del DL 201/2011 prevede la facoltà di ridurre l’aliquota fino da normativa, sentenza la differenziazione è ammessa ma conviene e con da l’agricoltura, un fatto di riportando cronaca la di tassazione alcuni giorni fa essere autorizzata dalle parti e il risultato del generare; ritenuto illegittimo l’art. 235 comma I n. 3 per gli immobili “rurali” e al 4 per mille per alcune categorie più penalizzate. Ma quali sono certa cautela. Ad esempio non pare possibile deliberare aliquote riduzioni sul imponibile deiquasi terreni, intest particolare di da un queste categorie? competente Stiamo parlando LOCATI, dei ha diversifi cate a c.c. seconda del numero degli immobili posseduti. inlevando cui un le professore divalore Padova scopriva analizzato professionista 3) degli se nelIMMOBILI detto periodo la moglie commesso laddove richiedeva ai fini dell’azione quelli più piccoli. In poche le aliquote riferimento APPARTENENTI ALLE adulterio IMPRESE eodegli DEI al Difatti aliquote Imu non sono progressive ma proporzionali per gioco che i suoi due parole figli non erano di suoi attesovanno che al’esito FABBRICATI è da ritenersi preciso al ha IMMOBILI tenuto celata maritole la di disconoscimento della paternità il previo raddoppiare l’imposta rispetto a quelle della vecchia Ici per quanto SOGGETTI IRES (imposta sul reddito delle società), che subiscono e questo limite legislativo non può essere superato dal Comune. ma, anzi, di altri due diversi papà, mi accingo 99,9% in caso affermativo e al 100% in ipotesi propria gravidanza e la nascita del figlio. In accertamento dell’adulterio della moglie. riguarda negozi e uffici, mentre per i capannoni e gli altri immobili la penalizzazione derivarne dall’aggravio dell’aliquota del Le regole quindi devono ancora essere chiarite, appare chiaro a strumentali fornirVi alcune giuridiche di chepartenza di esclusione. il marito è ammesso dalla introdurre sentenza di all’attivitàindicazioni d’impresa l’incremento arriva al tributo patrimoniale (indeducibile tali dal casi reddito di impresa) insieme a provare inveceche cheilnonConseguono è finanziariamente possibile aumenti per Vi40% possono essere utili nell’affrontare, Ma cosa fare quando viene scoperto che il fi glio presenta caratteristiche genetiche o del disconoscimento, annotata a margine dell’atto e l’imposta si moltiplica di sette-otto voltesese parliamo di un alla duplicazione con le imposte sui redditi. L’articolo 8 del Digs categorie specifiche, che si trovano ad essere tassate due volte. necessario, la questione. figliodai non è il proprio? terreno agricolo di piccole dimensioni. Adesso, partendo valori gruppo sanguigno quelle 23/2011, consente almeno di differenziare le riduzioniincompatibili di aliquote conInfi di nascita, i seguenti effetti giuridici: 1) perdita ne perdelsoggetti che hanno situazioni reddituali o patrimoniali dalla normativa, i sindaci devono le nuove per categorie di che immobili. allora padre, considerare perfatto tendente “svantaggiate”, individuate fase diqualità delibera comunale, Inindicati Italia, da una ricerca effettuata emerge determinare che Dal punto di vista giuridico, per quel attieneSi può presunto o ognichealtro ad per il maritoin della giuridica di sembra padre aliquoteil IMU, ognuno il proprio è quasi certo paternità “categorie di immobili” intenda non solo le categorie catastali ma opportuno deliberare le riduzioni aggiuntive. Guardando vicino a almeno 2% dei padri per ignora che il Comune, figlio nonma la questione e non anche siquella escludere la paternità. con effetto sin dalla nascita; 2) eliminazione che per recuperare risorse dai tagli già effettuati dallo Stato stanno ANCHE LE TIPOLOGIE D’USO cui gli stessi immobili sono destinati. casa, riportiamo però la soluzione positiva e di valenza sociale è studiando il proprioaumenti il che indi sostanza vuol dire che su relativa la conclamata infedeltà della moglie, il La sola dichiarazione della madre non esclude per il figlio dello status di figlio legittimo con aliquota. In tutt’Italia, cifre alla mano vi sono In altre parole, si è dell’avviso che siano legittime le differenziazioni adottata dal COMUNE DI VIGONZA (PD), in cui, grazie anche dieci figli almeno 2 non sono del padrecolpite: che si la padre potràèagire in viafondate giudiziale la paternità. fin dallaai nascita; 3) acquisto il figlio categorie di contribuenti particolarmente prerogativa non sulla per meraottenere appartenenza ad una categoria catastale. ad uno studio effetto dell’Assessore Servizi Sociali Cesareper Paggiaro, ritiene cialmente tale. disconoscimento delpotranno figlio ridurre L’azione di disconoscimento può statusDIdiSOLIDARIETA’ figlio naturalePER riconosciuto di nonuffimodifi care ulteriormente le addizionali Irpef,il per esempio Sidella deducepaternità quindi che le aliquote per gli immobili si è essere creato un dello “FONDO L’IMU”, chedella con a Milano, di concentrare invece scientifi tutte leco, attenzioni sull’un’azione Imu, delledovrà imprese artigiane, per quelli delle imprese ausilio dei Servizi Sociali Preso atto die ciò e del progresso tramite che essere proposta, esercitata anche neo dallacostituite madre o dall’indispensabile figlio che sola madre e quindi suacontribuisce possibilità adidestinare essere l’aliquota anche «ordinaria» (per gli immobili abitazioni e ancoraminorenne, per gli stabilimenti Per gli immobili locati,età si in tutti deii fondi in disagiodal finanziario. Resta soloexdaart. confi250 dare divulgato tramite internet a diversi prezzi dalle anche se il figlio è ancora avanti alindustriali. ha raggiunto la maggiore casi ai in cittadini riconosciuto padre naturale principali) che dovrebbe attestarsi al 9,6 per mille! Parlando invece ritiene senz’altro ammissibile una specifica aliquota, anch’essa di che anche altre amministrazioni trovino soluzioni altrettanto positive. sufficientemente contenuti rispetto a quelli di Tribunale ordinario competente (luogo in cui i cui può essere esercitata dal padre. c.c.; 4) perdita del cognome paterno; 5) di imprese e spostandoci nella capitale: su un capannone di 2mila vantaggio, per i fabbricati locati con contratti a canone concordato

laboratorio, molti padri hanno deciso di fare genitori risiedono). Dunque con questa azione è possibile superare perdita del cognome del marito alla moglie, al lieto rispondere alle vostre gli articoli altri argomenti l’architettura e l’ urbanisticada all’indirizzo unSarò salto neldibuio acquistando i testdomande del DNAinerenti Tuttavia corre il pubblicati dovere di od precisare di comeinerenti la presunzione di concepimento parte del mail: figliocavazzana@tin.it disconosciuto e ai suoi discendenti (figli); per definitivamente chiarire i loro dubbi. l’azione di disconoscimento della paternità marito del figlio in costanza di matrimonio, 6) perdita dei diritti successori. C’è da dire che il più delle volte lo stato di del figlio concepito durante il matrimonio è sussistente ai sensi dell’art. 231 c.c.., atteso Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le incertezza e patimento del padre viene, dopo ammissibile ex art. 235 c.c. in soli tre casi: che il legislatore, ha ammesso l’esame genetico Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com aver conseguito il risultato, letteralmente travolta 1) se i coniugi non hanno coabitato nel periodo ed ematologico del figlio al fine di verificarne autorizzandomi espressamente anche alla dalla tragedia della scoperta con conseguente compreso fra il 300° e il 180° giorno prima la paternità biologica. riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi. impossibilità emotiva di proseguire il rapporto della nascita; V’è da dire che importante è stato l’intervento

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L’ARCHITETTO L’OCULISTA

Imu tra rincari e aliquote alleggerite

Calazio e Orzaiolo

raddoppiare l’imposta rispetto a quelle della vecchia Ici per quanto istologico.

riguarda negozi e uffici, mentre per i capannoni e gli altri immobili strumentali all’attività d’impresa l’incremento di partenza arriva al 40% e l’imposta si moltiplica di sette-otto volte se parliamo di un terreno agricolo di piccole dimensioni. Adesso, partendo dai valori indicati dalla normativa, i sindaci devono determinare le nuove aliquote IMU, ognuno per il proprio Comune, ma è quasi certo che per recuperare risorse dai tagli già effettuati dallo Stato stanno studiando aumenti di aliquota. In tutt’Italia, cifre alla mano vi sono categorie di contribuenti particolarmente colpite: la prerogativa è di non modificare ulteriormente le addizionali Irpef, per esempio a Milano, e di concentrare invece tutte le attenzioni sull’ Imu, l’aliquota «ordinaria» (per gli immobili diversi dalle abitazioni principali) che dovrebbe attestarsi al 9,6 per mille! Parlando invece di imprese e spostandoci nella capitale: su un capannone di 2mila

metri quadri in zona industriale a Roma si passera da un’Ici intorno ai 2mila euro a un’Imu sino a quota 40mila! Viste le premesse, dai primi orientamenti delle Amministrazioni appare l’esigenza di differenziare le aliquote Imu. Ora la parola spetta quindi ai Comuni, che sulla carta sembrerebbero avere margini di manovra. Infatti l’art. 13 del DL 201/2011 prevede la facoltà di ridurre l’aliquota fino al 4 per mille per alcune categorie più penalizzate. Ma quali sono queste categorie? Stiamo parlando degli IMMOBILI LOCATI, dei FABBRICATI APPARTENENTI ALLE IMPRESE e degli IMMOBILI DEI SOGGETTI IRES (imposta sul reddito delle società), che subiscono la penalizzazione derivarne dall’aggravio dell’aliquota del tributo patrimoniale (indeducibile dal reddito di impresa) insieme alla duplicazione con le imposte sui redditi. L’articolo 8 del Digs 23/2011, consente almeno di differenziare le riduzioni di aliquote per categorie di immobili. Si può allora considerare che per “categorie di immobili” si intenda non solo le categorie catastali ma ANCHE LE TIPOLOGIE D’USO cui gli stessi immobili sono destinati. In altre parole, si è dell’avviso che siano legittime le differenziazioni non fondate sulla mera appartenenza ad una categoria catastale. Si deduce quindi che potranno ridurre le aliquote per gli immobili delle imprese artigiane, per quelli delle imprese neo costituite e ancora per gli stabilimenti industriali. Per gli immobili locati, si ritiene senz’altro ammissibile una specifica aliquota, anch’essa di vantaggio, per i fabbricati locati con contratti a canone concordato

rispetto a contratti a canone di mercato. In questo caso poi, se non avvenisse una riduzione, è logico pensare che i locatori saranno costretti a riversare tale pesante aggravio di costi sugli inquilini che si vedranno rinnovare e /o stipulare contratti con canoni di locazione più elevati. Al di fuori dei casi delle riduzioni di aliquote previsti da normativa, la differenziazione è ammessa ma conviene una certa cautela. Ad esempio non pare possibile deliberare aliquote diversificate a seconda del numero degli immobili posseduti. Difatti le aliquote Imu non sono progressive ma proporzionali e questo limite legislativo non può essere superato dal Comune. Le regole quindi devono ancora essere chiarite, appare chiaro invece che non è finanziariamente possibile introdurre aumenti per categorie specifiche, che si trovano ad essere tassate due volte. Infine per soggetti che hanno situazioni reddituali o patrimoniali “svantaggiate”, individuate in fase di delibera comunale, sembra opportuno deliberare le riduzioni aggiuntive. Guardando vicino a casa, riportiamo però la soluzione positiva e di valenza sociale adottata dal COMUNE DI VIGONZA (PD), in cui, grazie anche ad uno studio dell’Assessore ai Servizi Sociali Cesare Paggiaro, si è creato un “FONDO DI SOLIDARIETA’ PER L’IMU”, che con l’indispensabile ausilio dei Servizi Sociali contribuisce a destinare dei fondi ai cittadini in disagio finanziario. Resta solo da confidare che anche altre amministrazioni trovino soluzioni altrettanto positive.

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Aforismi sull’amore

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po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un po’ e poi esclama: “Scusa papà, ma se riescono a centrarlo al primo colpo, gli sparano lo stesso gli altri venti colpi?” • C’è Pierino che torna a casa dallo stadio con i vestiti tutti sgualciti. La madre preoccupata: “Ma cosa ti è successo Pierino? Sei tutto pieno di graffi.” “Sapessi mamma è stata una rissa terribile! Botte da orbi! Pensa 2 contro 100!” “E come è andata a finire?” “Li abbiamo battuti tutti e due!” • Pierino va a trovare la mamma che ha avuto un altro figlio. Guardando il fratellino appena nato, ancora rosso e pelato esclama: “Accidenti, quanto è brutto! Adesso capisco perché l’hai tenuto nascosto per nove mesi.” • Interrogazione di geografia. L’insegnante: “Pierino, sai dirmi dov’è il canale di Suez?” Pierino: “Si, sul digitale terrestre.”

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• “Pierino, che cosa seguì all’età del ferro?” “L’età della ruggine.” • Pierino è fermo ad una fermata dell’autobus e continua a dire fra se e se: “88, 88, 88.” Quando arriva il bus, si aprono le porte, Pierino sale e nel mettersi in un posto del bus affollatissimo e continua a dire: “88, 88, 88. “Continua a dire la stesa frase per diverse fermate e finalmente, arrivato nei pressi della sua fermata, preme il pulsante per prenotare la sosta sempre dicendo: “88, 88, 88.” L’autobus si ferma, si stanno aprendo le porte. Pierino sta per scendere continuando con: “88, 88, 88.” Quando un tizio gli chiede: “Scusa, ma perché continui a dire “88, 88, 88,”?” Pierino di rimando: “89, 89, 89. Eccone un altro che non si fa mai gli affari suoi.” • Un bambino racconta ad compagno di scuola: “Sai, il mio cavallo è molto gentile. Ogni volta che dobbiamo fare un salto si ferma e mi permette di andare per primo!” • Il padre legge sul giornale l’annuncio dell’imminente visita di un capo di stato straniero: “L’illustre ospite sarà accolto dai tradizionali ventuno colpi di cannone.” Il figlio di sei anni, che ha ascoltato interessato, riflette un

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Barzellette su Pierino

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AD - DA - EL - LO - OP - ADE DON - NAA - NOR - RIO - RNA SIR - SOS - TOR - TOT - UFO ANNA - ARGO - IERI - ONOR SUSA - ATONO - DUALE ETERE - OFIDE - IDROPE ARGENTO - SORELLA

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ANNA - CANORA - CORA DARIO - DEBUTTA - FAITH FILM - FIORE - FRANCIA HORROR - LIEBESTOD MORGAN - ZOO

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Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

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SOPRA E SOTTO


A tavola 45 CUCINA

VINO

Denis Meneghini

I VINI BIODINAMICI

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ECENTEMENTE SI È SVOLTA A VERONA LA FIERA PIÙ IMPORTANTE DEL PANORAMA VINICOLO MONDIALE: IL VINITALY.

MIGLIAIA I PRODUTMA FORSE NON TUTTI SANNO CHE C’È UN ALTRO EVENTO, CERTAMENTE POCO CONOSCIUTO, CHE RACCOGLIE MOLTISSIMI APPASSIONATI DI VINO. E’UNA MANIFESTAZIONE TOTALMENTE DIVERSA DAL VINITALY, SIA PER NUMERO DI PRODUTTORI CHE PER AFFLUENZA DI PUBBLICO. SI CHIAMA VINI VERI ED È UN PROGETTO CHE VUOLE SALVAGUARDARE I VINI FATTI “COME UNA VOLTA”. SONO VINI FATTI ESATTAMENTE COME TANTO TEMPO FA, COME LI FACEVANO I NOSTRI NONNI, ALLEVATI IN VIGNA CON POCHISSIMI INTERVENTI E PRODOTTI SOLO CON L’AMORE PER IL VINO BUONO E NON COSTRUITO. A QUESTO CONTESTO SI UNISCONO I VINI BIODINAMICI. LA BIODINAMICA È UNA CULTURA LE CUI BASI FURONO GETTATE DAL FILOSOFO AUSTRIACO RUDOLF STEINER E CHE CONSIDERA IL SUOLO E LE PIANTE CHE VI CRESCONO COME PARTE DI UN UNICO ORGANISMO CHE È L’INTERO UNIVERSO. L’AGRICOLTURA BIODINAMICA SEGUE DETERMINATE REGOLE CHE RIGUARDANO LA ROTAZIONE DELLE COLTURE, L’UTILIZZO DI PREPARATI BIODINAMICI, AD ESEMPIO PER LA VITE VENGONO USATI L’ORTICA, LA CAMOMILLA, LA VALERIANA, IL ROVERE, DILUITI OGN’UNO NELLA SUA GIUSTA DOSE IN GRANDI QUANTITÀ DI ACQUA, IL RISPETTO DEL CALENDARIO LUNARE E ASTRALE PER LA SEMINA E PER LE OPERAZIONI IN CAMPO, E LA CONCIMAZIONE CON MATERIALE BIOLOGICO. LA VITICOLTURA BIODINAMICA NON TOLLERA FERTILIZZANTI E DISERBANTI, MA BEN VENGANO I PRODOTTI A BASE DI RAME E ZOLFO, PURCHÈ LA PIANTA PRENDA DAL TERRENO LE SOSTANZE NUTRITIVE E NON SI ALTERI IL SUO ECOSISTEMA. I PRIMI VITICULTORI A SPOSARE QUESTA CULTURA FURONO I TORI CHE HANNO DATO LA POSSIBILITÀ A SVARIATE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE DI ASSAGGIARE I LORO PRODOTTI.

FRANCESI NEL CORSO DEGLI ANNI OTTANTA ED ORA ANCHE DA NOI QUESTA MENTALITÀ SI STA FACENDO STRADA.

HO

VOLUTO PARLARVI DEI VINI BIODINAMICI

PERCHÉ MI È SEMBRATO GIUSTO DARE UN PO’ DI

RILIEVO A QUESTA REALTÀ, SOPRATTUTTO PERCHÉ, ESSENDO ABITUATI AI SOLITI VINI, CI SI PUÒ SBIZZARRIRE CON UN ALTRO MONDO E CON ALTRI TIPI DI PEN-

SIERO E QUESTO MI SEMBRA PROPRIO INTERESSANTE.

DENISMENEGHINI@ALICE.IT

SFORMATINI DI ZUCCHINE CON CUORE FILANTE AI FIORI PERCHÉ I FIORI DI ZUCCHINA SONO BUONI NON SOLO PASTELLATI E FRITTI. QUESTI SONO PICCOLI BOCCIOLI DI ROSA SONO STATI REALIZZATI CON GLI INGREDIENTI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVI

DELLA TIEPIDA PRIMAVERA: LE ZUCCHINE ED I LORO FIORI. MOLTO RICERCATO IL CONTRASTO TRA IL GUSCIO DOLCE E DELICATO, RISPETTO AL RIPIENO FILANTE E DECISAMENTE SAPORITO GRAZIE ALLA

PRESENZA DELLE ACCIUGHE. OCCORRE PERÒ FARE ATTENZIONE: LE ZUCCHINE SONO UNA VERDURA RICCA DI ACQUA, PER NOI QUINDI È STATO NECESSARIO RIDURRE LE DOSI DEL LATTE ED AUMENTARE DI POCO LA FARINA, PER DARE COSÌ MAGGIORE SOLIDITÀ AL COMPOSTO.

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6 ZUCCHINE LUNGHE; 2 UOVA; 100G FARINA; 1 CUCCHIAIO MARGARINA; 125G MOZZARELLA VACCINA; FILETTI DI ACCIUGHE SOTT’OLIO; COLATURA DI ALICI; FIORI DI ZUCCHINA; 150ML LATTE; FOGLIE DI BASILICO FRESCO; 1 CUCCHIAIO PARMIGIANO GRATTUGIATO; OLIO EVO; AGLIO IN POLVERE; SALE TAGLIARE A JULIENNE LE ZUCCHINE E LESSARLE, POI FRULLARLE CON IL BASILICO. SBATTERE LE UOVA CON LA FARINA. SCALDARE IL LATTE CON LA MARGARINA ED IL FORMAGGIO GRATTUGIATO; VERSARLO NEL COMPOSTO DI UOVA E MESCOLARE BENE. UNIRE LE ZUCCHINE ED INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. NEL FRATTEMPO SCALDARE IN UN PADELLINO I FIORI CON UN FILO D’OLIO, AGGIUNGERVI LA COLATURA E LE ACCIUGHE. VERSARE METÀ DEL COMPOSTO DI ZUCCHINE NEGLI STAMPI IN SILICONE, METTERE I FIORI, I DADINI DI MOZZARELLA E COPRIRE CON IL RESTANTE COMPOSTO. CUOCERE IN FORNO A 200° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA UN’ORA, DI CUI I PRIMI 45 MINUTI NEL RIPIANO PIÙ BASSO DEL FORNO. MANUELA E SILVIA BIZZO

SPIZZICHI E BOCCONI B


46 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04

DAL

FASCINO IL PIANETA DELL’AMORE VI CONDUCE PER MANO. COME SIETE FORTUNATI, POTETE PERMETTERVI DAVVERO DI TUTTO. APPROFITTATENE! · SALUTE CHI HA PROBLEMI DI SALUTE POTRÀ IMBOCCARE LA STRADA PER LA GUARIGIONE, O PER MIGLIORAMENTI DI RILIEVO. FATEVI CORAGGIO

TORO DAL 21/04 AL 20/05

FASCINO

AC-

CANTONATE L’ECCESSIVO BISOGNO DI SICUREZZA E DI ABITUDINI CONSOLIDATE, PER METTERVI IN GIOCO CON LEGGEREZZA E ALLEGRIA · S ALUTE VI SENTIRETE SCATTANTI E LEGGERI. TENDERETE QUINDI A PREDILIGERE SPORT DOVE LA PRONTEZZA DI RIFLESSI AVRÀ LA MEGLIO SULLA RESISTENZA

Oroscopo “LE MANIERE DI UNA PERSONA SONO LO SPECCHIO NEL QUALE MOSTRA IL SUO RITRATTO” DICEVA GOETHE. SIATE GENTILI, NE RICEVERETE LUCE E FASCINO

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10

FASCINO CHI È IN CERCA DELL’ANIMA GEMELLA POTRÀ CONTARE SU FORMIDABILI OCCASIONI DI NUOVI INCONTRI, PURCHÉ SI METTA IN GIOCO · S ALUTE NESSUN MUSCOLO INDOLENZITO, LA PELLE È LISCIA E DISTESA. EVITATE EXPLOIT IMPROVVISI SEGUITI DA LUNGHE PAUSE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11

FASCINO COME SEMPRE IL VOSTRO APPROCCIO GIOCOSO LA FARÀ DA PADRONE MA QUESTO VI GARANTISCE LA LEGGEREZZA DI CUI AVETE BISOGNO· S ALUTE SE NE AVETE BISOGNO IL PERIODO È INDICATO PER REGIMI DEPURATIVI O DIETETICI. DECIDETEVI UNA VOLTA PER TUTTE!

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12

GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06

FASCINO NON

AMATE LA TRANQUILLITÀ E SPESSO SEMBRA CHE ANDIATE PROPRIO A SCEGLIERVI PARTNER “DIFFICILI”, O INACCESSIBILI· SALUTE ASCOLTATE I SEGNALI DEL VOSTRO CORPO E CURATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE. EVITATE LO STRESS DA TROPPA PALESTRA, NON SERVE

FASCINO LE RELAZIONI

IMPOSSIBILI POTREBBERO DIVENTARE PROBABILI, CON QUALCHE RITORNO DI FIAMMA: SENZA DI VOI SI STA MALE! · S ALUTE APPROFITTATE DELL’OTTIMA FORMA PER DARE L’ADDIO A QUALCHE CATTIVA ABITUDINE UN PO’ DIFFICILE DA SRADICARE, COME IL FUMO

CANCRO

CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01

DAL 22/06 AL 22/07

FASCINO SARETE CAPACI DI INTERCETTARE LE PIÙ IMPERCETTIBILI VIBRAZIONI DELL’ANIMO MA NON DIMENTICATE DI FARE UN PERIODICO ESAME DELLA REALTÀ · SALUTE EVITATE COSE SCONTATE PER TENERVI IN FORMA. LEZIONE DI ACQUA-GYM A RITMO DI MUSICA FARÀ BENE AL CORPO E ALL’UMORE

FASCINO ABBIATE CURA QUOTIDIANA PER UN RAPPORTO DI COPPIA BASATO SU DIALOGO E CONDIVISIONE, PIÙ CHE SU SLANCI BRUCIANTI · S ALUTE CHI SI IMPEGNERÀ OTTERRÀ RISULTATI OTTIMALI NELLA CURA DI SE’ CON L’APPLICAZIONE QUOTIDIANA ALLO SPORT EQUILIBRATO

LEONE DAL 23/07 AL 23/08

ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02

FASCINO L’AUMENTO

FASCINO NUOVO OSSIGENO E SMALTO ALLE VOSTRE STRATEGIE SEDUTTIVE, CON SPLENDIDE OCCASIONI DI CONOSCENZE CHE AVRANNO FUTURO· S ALUTE SI SCIOGLIERANNO BLOCCHI ENERGETICI, APRENDO LA MENTE E LO SPIRITO A NUOVE DISCIPLINE E REGALANDOVI SCIOLTEZZA E AGILITÀ

DELLE OCCASIONI DI SOCIALITÀ CREERÀ UN’ATMOSFERA MAGICA, CON SPLENDIDE OPPORTUNITÀ DI CONOSCENZE E DI SINTONIE SPECIALI· S ALUTE PER CHI HA PROBLEMI, EVENTUALI MASSAGGI LINFODRENANTI SORTIRANNO EFFETTI MIRACOLOSI, REGALANDOVI LEGGEREZZA E BENESSERE L’INTERVENTO

Grandi opere, i veneti chiedono partecipazione di Alessandro Abbadir

*dottore oculista

L

Campolongo

L’ECOMOBILE PER RIFIUTI INGOMBRANTI

VERGINE DAL 24/08 AL 22/09 FASCINO

e devastanti alluvioni nel vicentino e nel padovano dello scorso novembre, però, hanno cambiato le carte in tavola. L’idrovia Padova – Venezia è diventata di nuovo un’opera utile. Da degli studi idraulici fatti, infatti, appare chiara la sua funzione di valvola di sfogo delle acque del padovano e del vicentino, senza perdere poi la caratteristica di infrastruttura di comunicazione commerciale (su acqua con chiatte fra Padova e Venezia), che tra l’altro ha un impatto inquinante minore della cosidetta “camionabile”. Il problema però, come nel caso della Romea Commerciale, è che spesso le valutazioni su cosa realizzare, non seguono le priorità che emergono dal territorio. Queste opere progettate da tempo, sono viste per lo più come grandi affari, operazioni che una volta avviate sono difficili da cambiare e da adattare alle nuove priorità. Questo perché hanno già mosso ed impegnato gruppi imprenditoriali, fiumi di denaro potenziale o già stanziato che punta più su strade, su nuovo cemento, su ferrovie o idrovie. I cittadini però cominciano a svegliarsi e con loro anche tante forze politiche locali che “disubbidiscono” platealmente agli input che arrivano dai vertici dei partiti e si dimostrano più moderni degli imprenditori nel campo degli interventi sostenibili. Non si accettano più decisioni calate dall’alto che qualche ente locale finge di contrastare per poi accettare supinamente. Nascono comitati e fronti trasversali, che vogliono assemblee partecipazione, referendum. Sul futuro del territorio la gente vuole decidere non subire le scelte dei potentati d’affari. Xdci^cjV YV eV\# 1

professionalità risultati

E’ in funzione da gennaio a Campolongo Maggiore (In Riviera del Brenta) un nuovo servizio chiamato ecomobile. Potranno essere conferiti rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici. Sarà possibile conferire i rifiuti ingombranti: Boion ogni 2° sabato del mese dalle 8 alle 12 in Via Pasolini (parcheggio ad ovest della piazza della chiesa). Campolongo Maggiore ogni 4° sabato del mese dalle ore 8 alle 12 in Via Majorana (parcheggio del campo sportivo).

IL

PARTNER VI SOLLECITERÀ AD ESSERE MENO RIGOROSI E PIÙ ELASTICI, MENO PUNTIGLIOSI E PIÙ GIOCOSI. SEGUITE I SUOI CONSIGLI· S ALUTE RINFORZATE LE ZONE DEL CORPO PIÙ A RISCHIO IN QUESTO PERIODO, COME I BRONCHI E LA COLONNA VERTEBRALE. SÌ AL PILATES

relax

LA PROVINCIA VENDE QUOTE AUTOSTRADE

La Provincia di Venezia vende il 7 per cento delle quote possedute nell’autostrada Spa Venezia-Padova, pari a 171.173 azioni per un valore complessivo di 9.120.319,96 euro e lo 0,71 per cento delle azioni di Interporto di Venezia spa per un valore di 191.427,64 euro. I bandi di avviso sono pubblicati all’albo pretorio e sono disponibili sul sito www.provincia. venezia.it sezione bandi e concorsi. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 7 febbraio 2011

igiene

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

Territorio

AMBIENTE: MENO CO2, PIÙ QUALITÀ

Chioggia

Sanità

TORNA A COLPIRE L’INFLUENZA SUINA L’influenza A (H1N1) torna a colpire anche in Veneto, all’inizio del mese di gennaio si registravano 9 ricoverati e un decesso. Si tratta per lo più di persone già debilitate da malattie o convalescenti. Il virus quest’anno si presenta con caratteristiche meno aggressive ma può avere delle complicazioni. Nel Veneziano si è registrato anche il caso di un uomo di San Donà. Nel Miranese il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, Fabio Livieri, sollecita maggiori controlli nelle scuole del territorio considerato il picco atteso per fine mese.

cortesia

Economia

Provincia

CONRIBUTO AFFITTI

Regione

POLITICA

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PRIMO PIANO

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SOLIDARIETÀ

SCUOLA

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INTORNO A NOI

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Sanità X]Z edgiV Va aVkdgd eV\# 16 eV\# 30 Ulss 14 e osped CULTURA ale, quale destin8^cV Z 8]^d\\^V/ >a W^aVcX^d o Y^ :cg^Xd OZccVgd ^cXdcigd Y^ YjZ per Chioggia?

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10-14

MOSTRE A PADOVA

eV\# 34

Si sono riuniti lo scorso 14 gennaio a Ca’ Corner per una riunione operativa il presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e il collega della Spezia, Marino Fiasella, insieme con gli assessori all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia, al Trasporto Giacomo Gandolfo e alla Viabilità Emanuele Prataviera, con il direttore generale di Tecla (l’associazione che dal 2001 supporta la collaborazione fra le Province e l’Unione europea) Mario Battello. Due gli obiettivi. In primo luogo individuare un percorso comune tra le due Province per l’attuazione del Patto dei sindaci, il protocollo promosso dalla Direzione generale energia dell’Unione europea, per favorire la riduzione delle emissioni di Co2 siglato dalla Provincia di Venezia lo scorso 25 settembre. Sono inoltre state valutate le prospettive di finanziamento europeo su nuovi progetti imprenditoriali finalizzati all’utilizzazione di fonti energetiche alternative.

di Chioggia

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aweb.it

Il viaggio Da Chioggia alla Mongolia in moto

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“TOLÉLE” IN MOSTRA DI CHIOGGIA A CATTOL ICA

EDITORIALE

Grandi opere, i veneti chiedono partecip azione

Gli ex voto fanno patrimonio di Fede parte di quel e di cultura che comunemente si chiama devozione pietà popolare. o La “pietà può essere ignorata, popolare non ne trattata con indifferenza o disprezzo” scriveva il papa Giovanni Paolo II. eV\# 21

PARENTOPOLI NEL VENEZIA NO

di Alessand

Elezioni, parti politici in fermeti e gruppi nto

G

ro Abbadir

randi opere, il Veneto e i veneti, interrogano e si chiedono più partecipazione alle scelte infrastrutturali determineranno che il futuro del loro territorio. Sul tavolo di interventi e progetti sono molti. ce ne

Alcuni già conclusi come la Pedemontan o da completare, a e il Passante Mestre (con le di opere Parentopoli, dopo sistema Metropolitan complementari), il Roma anche Veo Ferroviario di nezia, anche se ficie (appena avviato), Superle possibili proporzioni di un eventuale altri da definire alcuni addirittura scandalo, non sembrano e solo abbozzati. certamente quelle alla Romea Commerciale Si pensi emerse nella capitale. A lanciare le accuse , alla camionabile Padova – all’amministrazione Venezia, al completamen comunale e alle dell’Idrovia Padova municipalizzate Venezia, all’elettrodotto veneziane era stato to Dolo-Camin, a campagna elettorale il sindacato Usb. al Polo logistico portuale di Mira, Veneto City, te e le consultazioni è ormai alle por- l’impegno l’alta e tra la compattezza Velocità i diversi partiti e nel Veneto orientale. i gruppi politici del partito nella eV\# 28 passata esperienza sono iniziate da 2007, rendendosi amministrativa. tempo. Il partito più corteggiato Sono opere che disponibile come All’interno del Pdl le candidato possibi- come insistono e hanno al momento si attende l’esito sembra l’Udc, quasi terminale ultimo, delle centrodestra. sindaco per una coalizione conteso tra centrodestra consultazioni per capire di le province attraversando e centrosinistra nella passata amministrazise i consiglieri che . Ma i tempi non di Padova Si tratta, a detta sono maturi per una della Commerciale e Rovigo (nel caso one erano rimasti www.lapiazzawe di Tiozzo, “di un decisione e l’Udc ancora fino alla fine fedeli ), il territorio della po politico grup- vincia al mandato, siano b.it ha imparato cittadino ra prodi Venezia. Ma l’arte parte del partito. anco- si appresta coeso, con idee ben chiare, che le ricadute sono Il gruppo smentisce puntare su un’alleanzadella mediazione. A ora ad iniziare a testa tutti i veneti. Si su la creazione di per scheletri pensi alta e senza una lista civica negli armadi l’imminente sia il Pd, che prende con l’Udc sarebbero e attende pletamento dell’Idrovia ad esempio al com:cigV ^c GZiZ X separata alcune risposte campa- L’opera Padova – Venezia. veneziana di Orsoni, a modello l’esperienza dai vertici del Pdl. gna elettorale”. dc cd^ cominciata negli Certa è invece in coalizione con anni 60 è stata la discesa in campo titi di centro, sia realizzata solo i par- Romano il Pdl, che ha nella parte iniziale di Tiozzo con apprezzato a ridosso della laguna di rata, esattamente una lista civica sepaVenezia, ed è sempre come aveva fatto considerata un’opera stata nel mastodontica inutile costosissima da eV\\# 4-8 e finire. 8dci^cjV V eV \# 3

> Xdch^\a^Zg^ gZ\ ^dcVa^ IZhh Zg^c! EYa! Z ^ckdXVcd X dZh^dc^ Vb I^dood! EY e^Z Z eZgh ! dcVa^i| Y^ h eZhhdgZ

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