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Porto Viro Si prefigura una maggiorazione per la Tares pag.
Porto Tolle Amministrative, si fanno avanti i primi candidati
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Cultura Al via il festival “DeltArte, il Delta della creatività”
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EDITORIALE
erosione delle spiagge, ogni anno una spesa
L’Italia, le urgenze, le tasse ... di Mauro Gambin*
Il copione ormai è lo stesso da diversi anni a questa parte: le mareggiate che d’inverno stravolgono i litorali portotollesi e la successiva corsa in primavera di istituzioni e operatori per trovare soluzioni in tempo per la stagione balneare. Il 2013 non rappresenta un’eccezione pag. 17
si pensi ai parchi per il futuro modello di sviluppo
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’Italia nel dopo voto avrebbe dovuto trovare risposte. Invece. Si sono moltiplicati gli interrogativi. I partiti bisticciano sulle priorità: prima il governo, prima le commissioni speciali o prima il presidente della Repubblica? Pd, Pdl, M5s che oggi si divino quasi in proporzioni uguali il Parlamento, giocano a “morra cinese” e più spesso alle “tre carte” ma non vince nessuno. Non c’è intesa su niente, tutti aspettano che la prima mossa la facciano gli altri e si dicono spazientiti ripetendo ossessivamente come in una “reclame” che “L’Italia non può più aspettare”. Lo dicono a noi che di pazienza ne portiamo più di Giobbe e non ci nascondiamo nemmeno l’eventualità che questo clima di incertezza possa rianimare da un momento all’altro la di Leonardo Padrin* corsa dello spread e la sfiducia dei mercati. l mondo della molluschicultura del Delta è che provoca il soffocamento dei molluschi e bando nella laguna di Caleri pari a 18 ettari e Forse sarà rimasto deluso chi da queorse è utile dare alcune informazionidella relative al dibattito in cor-sul fronte del dell’integrazione al reddito sta nuova stagione politica si aspettava alle prese con i problemi di sempre. Dalle compromette la vivificazione laguna che anche so sulladiventa sanità privata Veneto.all’allevamento. Le polemiche diLaquestideigiorni concessioni di Rosolina a quelle di Scardonon piùnelidonea pescatori di mitili sono arrivate buone noti- tutti i nodi al pettine, una distinta riga di le strutture vari, le cause delle morie che mettono inriguardano gi- moria qui nella private parte aambulatoriali nord-est dellaconvenzionate, laguna zie. cioè In Regione le minoranze consigliari hanno demarcazione nell’Emiciclo tra il “nuovo” e operatori vengono pagatidel dallaprodotto Regionecoltivato, per erogarestrappato ai citta- un significativo stanziamento: due il “vecchio” o la buona politica sciolta dall’inocchio le coltivazioni, negli anni, si ripetono le privati ha che raggiunto il 90% dini dei serviziparisanitari il solostimata pagamento del ticket. di milioni di euro. “Questo contributo rappresen- deologia, ne è uscito invece un Parlamento stesse. Si tratta innanzitutto di problematiche a unacon perdita per allevamento *Presidente deldiConsiglio Veneto che sono legate all’idrodinamica e che fanno della alcunecommissione centinaia disanità migliaia euro. Non da ta una risposta concreta per i lavoratori di un diviso tra “Il buono, il brutto e il cattivo” variare repentinamente il grado di salinità delle meno, a la problematica continua pag. 8della demanialità è un settore troppo trascurato e per le loro famiglie a “geometria variabile” nel senso che è acque facendole divenire letali per i molluschi. limite più volte denunciato dai lavoratori delle - commenta Pietrangelo Pettenò, - la situazione facoltà vostra assegnare di volta in volta il La laguna di Marinetta a Rosolina, inoltre, si cooperative. Un primo risultato ottenuto è stato della pesca è ormai allo stremo e manca una ruolo a chi vi pare. continua pag. 3 INstaRETE CON Troverai il nostro giornale prima venga con nuove news che riguardano il tuoaterritorio interrando a causaNOI! dell’apporto di sedimenti l’annuncio da parte della Regioneche Veneto della distribuito seria programmazione” pagg. 4-5 dalla bocca a mare di Albarella, un fenomeno futura concessione demaniale da mettere a *direttore@lapiazzaweb.it
Pesca, soliti problemi e qualche buona notizia L’Intervento
Nel ripensare il modello di sviluppo che ci permetterà di superare la crisi economica, si pensi anche ai parchi: come frontiera del futuro turismo, certo, ma anche come vera e propria opportunità per lo sviluppo occupazionale pag. 18
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orse è utile dare alcune informazioni relative al dibattito in corso sulla sanità privata nel Veneto. Le polemiche di questi giorni riguardano le strutture private ambulatoriali convenzionate, cioè operatori privati che vengono pagati dalla Regione per erogare ai cittadini dei servizi sanitari con il solo pagamento del ticket. NO
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EDITORIALE
L’Italia, le urgenze, le tasse...
Testimonianza
i pellegrini nel documentario di covatta Luigi Pellegrini, insegnante di matematica di Bresso, ha conosciuto la moglie Aio durante il servizio civile in Africa, entrambi sono i protagonisti di un film-documentario girato da Giobbe Covatta sul fenomeno dei bambini-soldato in Uganda: “Bimbi neri, notti bianche”. Nel film documentario è raccontata la storia dei nipoti di Aio, Jan Paul e Pasquale che sono riusciti a sfuggire ai ribelli e Maria la sorellina minore che è stata adottata da Luigi e Aio. Hobby
“egitto in veneto”
Rovigo e Padova alla scoperta dell’antico Egitto. E’ stata inaugurata il 12 aprile al Museo Grandi Fiumi, la sezione rodigina della mostra “Egitto in Veneto”. Un grande progetto che vede le due città unite nel riportare alla luce antichi reperti della civiltà egiziana. Sono esposte gran parte delle raccolte dell’Accademia dei Concordi, una delle più cospicue del Veneto. L’emozione della scoperta, l’attenzione verso il passato e la ricostruzione di un mondo perduto permetteranno quindi di far riaffiorare gli straordinari reperti dell’antica civiltà egiziana dall’ombra dei depositi ad una nuova luce. La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 16 giugno, costo biglietto: 4 euro intero – 3 ridotto.
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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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ideanotte
Provincia
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro GaMbin direttore@lapiazzaweb.it ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 marzo 2013 Centro Stampa: rotopreSS InternatIonal loreto, vIa breCCIa (an)
Regione tagli
“Terre-territorio”, un piano per regolare gli impianti di enegia pag. 30
scuola
Parte a Corbola il progetto “Conciliare e integrare” pag.
32
Crivellari presenta il pane che non invecchia” pag.
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personaggio
silvia boscaro si sposa Notizia, notizia, notizia: il prossimo 4 maggio la nostra corrispondente da Taglio di Po Silvia Boscaro convolerà a nozze. “Finalmente dopo 8 anni insieme – ha spiegato Silvia, giustificando la mancata corrispondenza per il prossimo numero - è giunto il momento: mi sposo!” Da tutta la redazione de “la Piazza” e dai colleghi giornalisti polesani, auguri a Silvia e Michele di un futuro felice insieme.
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S.S. per Rovigo entrata da via Ragazzi del ‘99
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Tanto il risultato pare non cambiare più di tanto. A spadroneggiare è la strategia: quella delle elezioni, non quella delle priorità da affrontare. Tuttavia, l’Italia non è solo la sua classe politica e sarebbe sbagliato addossare a quest’ultima ogni responsabilità della situazione attuale, molte sono responsabilità dirette della così detta “società civile” la stessa che è diventato di moda citare in politica come slogan del candore. Tra qualche settimana, dopo la dichiarazioni dei redditi, sono sicuro resteremo basiti da qualche notizia sulle cifre che la società civile dichiarerà al fisco. Ogni anno con disinvoltura, come si trattasse di una nota di colore o di una “freddura” un po’ volgare vengono diffuse notizie sulle evasioni fiscali: gli orafi vicentini con redditi sotto i 12 mila euro (annui!), i grandi capitali nei paradisi fiscali, il professionista del nero: il bestiario degli evasori è vario e vasto, tanto da stare agli italiani come il detto che ci vuole un popolo di “santi, poeti e navigatori” o “grandi amatori”. Il problema c’è, se la media dei redditi dischiarati all’erario dagli imprenditori si aggira attorno ai 19 mila euro annui. Perché si deduce che il peso fiscale sta quasi esclusivamente su lavoratori dipendenti e pensionati. E’ così, infatti, il gettito arriva per il quasi il 55% dai lavoratori dipendenti, quasi il 24% dai pensionati, solo per il 7% contribuisce il lavoro autonomo e per meno del 4% l’impresa. Certo, chi obbietta che Italia si pagano tasse come in uno stato del Nord Europa e si ottengo servizi come in una paese dell’africa, dice una cosa vera, chi sostiene che il costo per il lavoro dipendente è troppo alto, parla di sacrosanta verità, e chi chiede un patto per il fisco più equo chiede una cosa giusta, le tasse vanno abbassate ma intanto gli italiani, senza necessariamente aspettare che la politica si metta d’accordo, inizino a pagarle. Anche questa è un’urgenza. di Mauro Gambin
la pesca è più cara
Andare a pesca costa più caro. Con una nota inviata alle associazioni di pescatori dilettanti sportivi ed ai sindaci, Palazzo Celio ha comunicato le nuove tariffe previste dalla Regione. La licenza dilettantistico sportiva tipo B passa dai 22,72 euro agli attuali 34 e la D trimestrale per stranieri da 8,52 a 13 euro. Variazioni della tariffa anche per la licenza di tipo B per i minori tra i 14 e 18 anni passata a 6,80 euro a fronte dei precedenti 4,54 nonostante la riduzione dell’80% rispetto a quella degli adulti. Per ogni informazione, ufficio Pesca della Provincia: 0425 386684 – 386665 - 386668 – 386656 Museo Grandi Fiumi
segue da pag.
Sanità convenzionata a rischio chiusura, pagg. 36-37
società
Wireless generation: la generazione online
pag.
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Al via il circuito podistico Adriatic Lng, la gara a tappe nel delta del Po polesano che ha visto l’anno scorso la partecipazione di oltre 4500 atleti per un indotto di circa 10 mila persone, 15 province, 25 associazioni sportive, atleti dai 4 agli 88 anni. La prima tappa a Corbola il prossimo 28 aprile, seguiranno il 5 maggio a Porto Viro, il 26 maggio a Taglio di Po, il 2 agosto a Porto Viro, il 23 ad Adria, l’8 settembre a Porto Tolle, il 6 ottobre a Cavarzere, il 13 la chiusura a Loreo. Volontariato
un corso per usare i social network
Per coinvolgere nuovi soci, volontari o donatori, le associazioni hanno bisogno di strumenti di comunicazione efficaci. I Social network come Facebook o Twitter sono tra gli strumenti più economici e semplici da usare. Non sempre, però, i volontari delle associazioni hanno confidenza con le nuove tecnologie per questo il Centro di servizio per il volontariato ha organizzato un corso formativo che durerà fino al prossimo giugno, dalle 17.30 alle 19.30 nella sede del Csv, in viale Trieste, 23 a Rovigo. Le lezioni sono condotte da Francesco Casoni,giornalista e responsabile dell’area Comunicazione del Csv.
4 Argomento del mese PESCA Negli ultimi mesi si è assistito a ciò che altre volte era già successo: una massiccia moria di mitili dovuta ad una scarsa vivificazione degli specchi d’acqua salmastra adibiti alle colture. Intanto nel bilancio regionale sono stati stanziati due milioni di euro a sostegno dei pescatori
La molluschicoltura poles
di Elisa Cacciatori
La laguna di Marinetta si sta interrando a causa del cumulo di sedimenti
Nella laguna di nord-est la moria ha raggiunto il 90% del coltivato
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lanciare il grido dall’arme, gli operatori delle lagune che, denunciando lo stato attuale di crisi provocato dalle morie vongole a Marinetta e Caleri, ritornano sulla questione chiedendo attenzione e aiuti concreti alle istituzioni. La storia insegna infatti che le morie, ciclicamente, attanagliano le varie aree del territorio lagunare dove gli specchi d’acqua salmastra sono stati adibiti alle colture di vongole. In passato infatti è stata colpita anche la Sacca di Scardovari ed oggi più che mai, a fronte della problematica, si chiedono interventi per far fronte al rischio di veder vanificati investimenti da centinaia di migliaia di euro. Dalle concessioni di Rosolina a quelle di Scardovari, le cause delle morie che mettono in ginocchio le coltivazioni, negli anni, si ripetono le stesse. Si tratta innanzitutto di problematiche che sono legate all’idrodinamica e che fanno variare repentinamente il grado di salinità delle acque facendole divenire letali per i molluschi. Non è mancata in passato, anche la proliferazione delle
demoliZione delle imbarcaZioni
60 giorni di tempo per presentare le domande
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’ stato pubblicato lo scorso 27 marzo sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 27 dicembre scorso del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il bando “straordinario” relativo alla misura “Arresto definitivo” del FEP, mediante demolizione, delle navi da pesca venete. I pescatori interessati avranno 60 giorni di tempo per presentare le domande presso i competenti Compartimenti Marittimi dove la nave è iscritta. Il premio dell’ arresto definitivo è destinato ai proprietari delle navi da pesca con licenza di strascico la cui lunghezza è pari o inferiore a 15 metri. La Regione del Veneto ha destinato per tale iniziativa 4 milioni di euro. “Stiamo raccogliendo i frutti del nostro impegno – spiega l’Assessore regionale alla pesca e all’agricoltura Franco Manzato – e vediamo finalmente concretizzato il sostegno delle imprese venete che operano a mare con piccole imbarcazioni, rimaste escluse da analoghe iniziative predisposte dall’Autorità Centrale, nell’ambito della programmazione 2007-2013 cofinanziata dal FEP che hanno privilegiato le navi di stazza più elevata. Prevediamo la demolizione di circa 35 navi – aggiunge Manzato – appartenenti al segmento produttivo maggiormente penalizzato dalle recenti normative comunitarie (strascico costiero) e che risultano essere, visto le priorità del bando, quelle più vecchie e quindi le più pericolose in termini di icurezza del lavoro”.
alghe che, rubando l’ossigeno alle vongole in quelle situazioni del cosiddetto “morto d’acqua” e cioè quando non vi è un adeguato ricambio d’acqua dal mare, ha determinato la morte dei molluschi. La laguna di Marinetta a Rosolina, inoltre, si sta interrando a causa dell’apporto di sedimenti dalla bocca a mare di Albarella, un fenomeno che provoca il soffocamento dei molluschi e compromette la vivificazione della laguna che diventa non più idonea all’allevamento. La moria qui nella parte a nord-est della laguna ha raggiunto il 90% del prodotto coltivato, pari a una perdita stimata per allevamento di alcune centinaia di migliaia di euro. Non da meno, la problematica della demanialità è un limite più volte denunciato dai lavoratori delle cooperative. Si tratta di una questione che è stata portata all’attenzione e affrontata anche in occasione del recente tavolo pesca che si è svolto a Rosolina al fine di cercare soluzioni allo sblocco delle concessioni agognate dai lavoratori del settore. Un primo risultato ottenuto è stato l’annuncio da parte
della Regione Veneto della futura concessione demaniale da mettere a bando nella laguna di Caleri pari a 18 ettari. Ma le associazioni e gli operatori del settore auspicano possa essere solo l’inizio di un processo ben più ampio, nella speranza che un giorno non troppo lontano sia possibile ottenere l’ampliamento delle superfici demaniali per vere, a più livelli, maggior ossigeno per la molluschicoltura. La vongola verace del Polesine rappresenta, di fatto, una prelibatezza che, per le caratteristiche specifiche che la contraddistinguono come eccellenza tipica del territorio, necessiterebbe di una rivalutazione anche dal punto di vista del marketing attraverso un marchio di qualità riconosciuto a livello nazionale. Le vongole e le cozze raccolte nella Sacca degli Scardovari già si avvalgono del marchio D.O.P conferito al prodotto proprio grazie alle particolarità che contraddistinguono l’unicità tipica del territorio in cui crescono i molluschi.
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Argomento del mese 5 Fondo a sostegno dei pescatori
sana teme il soffocamento Polemiche tra Crepaldi e Zanellato
Risorse ai pescatori, aiuti o strumentalizzazioni politiche? di Alessandro Orlandin
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ell’epoca delle e-mail e di Twitter ci sono ancora lettere in grado di far parlare. Se non proprio di creare polemiche di risonanza comunale. In tal caso i protagonisti sono due protagonisti importanti della politica portotollese, l’assessore alla pesca Raffaele Crepaldi (Pdl) e il presidente del Consvipo Angelo Zanellato (Pd). L’antefatto: lo scorso 3 aprile Zanellato ha inviato ai pescatori del Comune una lettera nel quale delineava il ruolo del Consvipo (Consorzio per lo Sviluppo del Polesine) e dell’assessore provinciale alla pesca Claudio Bellan nello sblocco di una somma di 350mila in favore degli allevamenti di mitili danneggiati di recenti dalle cattive condizioni climatiche”. Il fatto che Claudio Bellan fosse il candidato sostenuto da Zanellato nelle primarie portotollesi del 7 aprile ha destato lo sdegno di Crepaldi, che ha afferrato carta e penna per commentare l’accaduto: “Siamo alle solite – ha scritto Crepaldi - Zanellato pensa bene di ricordare che grazie al suo prezioso interessamento hanno ricevuto ristoro del ben 10% della perdita, grazie, fatalità, alla collaborazione del suo ‘delfinotto’ alle primarie del PD. E altra strana coincidenza, invia la lettera in modo che arrivi proprio a ridosso delle stesse primarie. Peraltro le risorse arrivano dall’Adriatic LNG, non è un fondo a sostegno della campagna elettorale di un candidato alle primarie tantomeno per costruire quel clientelismo che il Pd vorrebbe andare a riscuotere presso gli elettori ignari e in buona fede”. Non solo: Crepaldi ha anche sottolineato il mancato utilizzo della carta intestata del Consvipo da parte di Zanellato, nonostante il presidente si sia firmato come tale. “Chi avrà pagato le spese di spedizione? Zanellato come giustificherà tale scorretto utilizzo che nasconde per la sua coda di paglia?”. Puntuale la replica piuttosto stizzita di Zanellato: “In quanto alle spese ho pagato di tasca mia: posso dare a Crepaldi la ricevuta di 110 euro della spedizione a mio nome. E poi parla lui che ha mandato le lettere per il suo assessore Isi Coppola sui finanziamenti dati dalla Regione? Ho avvisato personalmente i pescatori perché il Consvipo non aveva i soldi per farlo, ma credo debbano sapere le opportunità aperte. La stessa lettera è arrivata a Rosolina, Taglio di Po, Porto Viro e anche Chioggia, le elezioni nulla hanno a che vedere”.
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In Regione le minoranze strappano un significativo stanziamento
Arrivano due milioni di euro D
ue milioni di euro a favore dei molluschicoltori del Basso Polesine e di Chioggia. Grazie ad un emendamento alla finanziaria presentato in concomitanza alla votazione del bilancio regionale, presentato dal gruppo della Federazione della Sinistra Veneta, è stato stanziato un ingente fondo a favore dell’integrazione al reddito dei pescatori di mitili del Delta del Po e di Chioggia. Si tratta di un fattivo sostegno ad un settore che rischia il tracollo e che, nel solo Polesine, interessa oltre 2000 pescatori, il cui reddito è sempre più falcidiato dalla crisi del settore, dalla mancata manutenzione delle lagune, dalle morie e dalle crisi ecologiche. “Questo contributo rappresenta una risposta concreta per i lavoratori di un settore troppo trascurato e per le loro famiglie - commenta Pietrangelo Pettenò, depositario dell’emendamento - la situazione della pesca è ormai allo stremo e manca una seria programmazione. L’Iva al 21% sul gasolio (e prossimamente al 23%) non è più sostenibile, mentre il fermo pesca, pur se necessario, deve essere pianificato e programmato. Ai pescatori devono essere garantiti ammortizzatori sociali e un reale sostegno al reddito durante tale periodo”. Il voto in consiglio ha costituito anche un piccolo brivido per la maggioranza di Zaia, infatti l’emendamento è stato appoggiato compattamente da tutte le opposizioni trovando pure una sponda inaspettata tra fila della Lega e a questo punto la maggio- “La maggioranza ranza è finita sotto correndo il rischiato di di Zaia ha aprirsi in due come una cozza. Non sono rischiato mancati, infatti, i commenti negativi di di aprirsi come parte di Pdl sul voto, l’assessore Elena una cozza” Donazzan, per esempio, non ha mancato di biasimare la destinazione dei due milioni di euro, in quanto avrebbe ritenuto più opportuno che tale somma venisse usata per il finanziamento della cassa integrazione in deroga, la cui copertura è garantita solo fino a maggio. Una posizione non condivisa dalla Uil rodigina che in una nota ha replicato alle dichiarazioni dell’assessore di palazzo Balbi. “Dispiace – questo il tono del comunicato – che l’assessore Donazzan parli di sottrazione alle risorse destinate al finanziamento della cig in deroga, in quanto riteniamo tale fondo di fondamentale importanza per il sostegno dell’occupazione di un settore in cui sono impegnati duemila operatori e con un indotto che in Veneto tocca la ragguardevole cifra di 15 mila addetti”. Per i consiglieri del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, oltre ad una vittoria a favore del territorio si è trattato anche di un significativo successo politico. “Con questo stanziamento – ha spiegato Azzalin - la molluschicoltura veneta finalmente può dotarsi degli strumenti per divenire un punto di forza del settore primario e volano di sviluppo per il Basso Polesine e per tutta la regione”. Mentre per quanto riguarda l’aspetto politico della votazione il commento del collega chioggiotto Tiozzo è stato più pungente. “Non si può non sottolineare ciò che ormai balza agli occhi di tutti, ossia che l’alleanza fra Lega e Pdl fa acqua, e anche parecchio salata, da tutte le parti”. “Adesso – ha concluso Pietrangelo Pettenò - chiediamo alla Giunta Regionale di approvare quanto prima un regolamento attuativo per l’utilizzo di questo fondo, in modo da dare una preziosa boccata d’ossigeno a migliaia Fo.Ma. di famiglie polesane e chioggiotte.
6 Territorio Finanziamenti regionali Con il bilancio, approvato un emendamento a sostegno del Polesine
16 milioni di euro per lo sviluppo Si tratta di risorse che in parte verranno erogate a fondo perduto e in parte attraverso un fondo di rotazione
di Fortunato Marinata
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6 milioni di euro da destinare ad un fondo per lo sviluppo del Polesine. Si tratta di un grande risultato ottenuto di recente, l’approvazione dell’emendamento che ne ha permesso lo stanziamento è stata contestuale al voto per il bilancio regionale a marzo scorso, ma le cui premesse affondano le radici nell’ormai lontano 2011 (da allora sono cambiati tre governi) grazie ad accordi sottoscritti con il ministero per lo Sviluppo economico allora guidato da Paolo Romani. In poche parole si tratta di un fondo di rotazione messo a disposizione del Polesine, riconosciuto come area di crisi, la cui gestione è stata affidata a Veneto Sviluppo. In parole ancora più semplici si tratta di un personale risultato ottenuto dall’assessore regionale Isi Coppola, come è stato riconosciuto anche dall’avversario politico, il democratico Graziano Azzalin, malgrado il confronto sia finito comunque in polemica. I due polesani, infatti, non se
Gambato: “Il fondo impiegato per infrastrutture e sostegno alle imprese” le sono mandate a dire e attraverso un fitto carteggio di comunicati stampa si sono accusati reciprocamente di essere stati protagonisti di alcune scorrettezze. L’assessore del Pdl infatti ha rinfacciato al consigliere del Pd di non aver collaborato alla stesura dell’emendamento e nemmeno di aver votato un finanziamento così importante per l’economia del territorio rodigino. Dal canto suo Azzalin è stato firmatario di due emendamenti rivolti ad ottenere chiarimenti e controlli pubblici su questi importanti fondi, visto che secondo lo stesso esponete del Pd l’emendamento votato a palazzo Ferro Fini avrebbe tradito quanto previsto nel Protocollo sulla reindustrializzazione. “Io ho
votato a favore dell’emendamento, tuttavia il mio intervento – ha chiarito Azzalin – era rivolto a chiarire due punti fondamentali, ossia, il primo: come mai siano stati esclusi dalla gestione la Provincia e tutte le rappresentanze sindacali e di categoria indicate nel protocollo come cabina di regia, secondo, come mai lo stesso controllo delle regolarità della gestione e dell’impatto degli interventi sia stato affidato a un non meglio identificato Responsabile unico quando invece dovrebbe essere cura di tutti che la trasparenza sia massima ed il controllo pubblico?”. Secondo quanto deliberato dal consiglio, infatti, saranno la Camera di Commercio e Unindustria a gestire le risorse, un compito per il quale anche il Consvipo, l’agenzia di sviluppo pubblica partecipata dai Comuni e dalla Provincia, si era accreditato a svolgere, in quanto ad avviso del presidente Angelo Zanellato “è logico pensare che le risorse pubbliche siano
L’assessore regionale Isi Coppola e il consigliere del Pd Graziano Azzalin gestite da un ente pubblico”. Non la pensa nello stesso modo il presidente della Camera di Commercio, Lorenzo Belloni, convinto che nella delibera della Regione non vi sia alcuno scostamento da quanto previsto nel Piano di reindustrializzazione, in quanto il pubblico non verrà affatto estromesso dalla gestione dell’ingente somma. Tuttavia, se il presidente Belloni nel suo intervento ha
tenuto a ribadire con fermezza il concetto secondo il quale il Fondo non ha “padroni” e a mantenersi generico nel suo impiego, qualche indirizzo in tal senso lo ha fornito il presidente di Unindustria, Gianmichele Gambato, che tale somma la vedrebbe indirizzata nella realizzazione di infrastrutture e nel sostegno diretto delle imprese.
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L
e emergenze del territorio uniscono anche là dove la politica divide. Questo è quanto è successo in Regione con l’accoglimento da parte della maggioranza di due proposte provenienti dai banchi dell’opposizione. Protagonisti “dell’intesa” sono stati il consigliere polesano del Pd, Graziano Azzalin, e i due consiglieri chioggiotti Lucio Tiozzo, sempre del Pd, e Carlo Alberto Tessarin che invece è del Pdl. Due proposte, si diceva, due emendamenti in gergo politico, che Azzalin e Tiozzo hanno presentato sul fronte della tutela delle coste e della sicurezza antisismica. Nel primo caso i due Dem avevano chiesto che in sede di bilancio venisse inserito un capitolo di 5 milioni di euro da destinare al ripascimento degli arenili, una ragguardevole somma se si confronta con quanto è stato effettivamente stanziato per contenere l’emergenza: ossia appena i 500mila euro inseriti nel maxiemendamento della Giunta. In soccorso alla causa delle spiagge adriatiche però è arrivato anche il consigliere di maggioranza Carlo Alberto Tesserin che in tal proposito ha strappato significative garanzia in merito all’impegno per ulteriori sforzi in sede di assestamento del bilancio. “E’ poca cosa – ha commentato Tiozzo - a fonte delle difficoltà con le quali devono fare i conti gli operatori balneari e del dissesto dei litorali provocato dagli eventi atmosferici straordinari di questo inverno, tuttavia ci vogliamo fidare della maggioranza che ha promesso nei prossimi mesi un ulteriore sforzo. Come le lagune, le spiagge non sono solo un importante ecosistema, ma anche
fonte di reddito di una porzione significativa del Veneto. E’ con questo spirito che, spero, la Giunta darà atto a quanto promesso”. La seconda proposta, invece, riguardava i contributi straordinari in conto interessi per l’adeguamento alle normative antisismiche di edifici destinati ad attività produttive, commerciali, artigianali dei Comuni classificati in zona sismica e quindi obbligati ad interventi strutturali. L’emendamento di Azzalin, accorpato in sede di discussione ad uno assimilabile del consigliere leghista Corazzari ed a uno più generico sugli interventi di messa in sicurezza antisismica del consigliere Pettenò, dopo essere stati accantonati, sono di fatto stati accolti dalla Giunta: “L’assessore Giorgetti – spiega Azzalin – ha riconosciuto la necessità di intervenire a sostegno dei privati per l’adeguamento degli edifici produttivi ai nuovi vincoli imposti dalla mutata normativa antisismica e si è impegnato ad inserire anche questa voce all’interno dei bandi che saranno stilati. Da parte della Giunta, dunque, è stata recepita l’importanza di investire nella messa in sicurezza del territorio. Un piccolo passo su una strada che deve essere intrapresa con grande convinzione”.
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8 Porto Viro Amministrazione Il Consiglio comunale è pronto per discutere il prossimo esercizio economico
Predisposizione del bilancio, allarme Tares di Elisa Cacciatori
S
A
Sanità privata serve una svolta
di Leonardo Padrin*
segue da pag.
ono maturi i tempi per la discussione del bilancio di previsione che vedrà, in sede del prossimo consiglio comunale, previsto a fine mese, i consiglieri discutere in merito alle spese e alle entrate che interesseranno le casse comunali nei prossimi mesi. Nella seduta consiliare, fulcro del dibattito saranno la relazione previsionale e programmatica al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2013 oltre agli schemi di bilancio annuale e pluriennale discussi nella giunta municipale, il programma degli investimenti 2013-2015, il triennale dei lavori pubblici e il prospetto dimostrativo del rispetto del Patto di stabilità interno. Stando a quanto deliberato dalla giunta, le previsioni tra la somma delle entrate pari a 16.057.522 euro, 8.895.356 euro saranno le tributarie mentre 1.092.900 euro saranno relativi ai contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e degli altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione. Le entrate extratributarie previste saranno di 1.576.538 euro, quelle derivanti dalle alienazioni, dai trasferimenti e dalle riscossioni di crediti in totale saranno invece di 1.253.723 euro. 1.000.000 euro, invece, saranno relativi all’accensione di prestiti e 1.494.000 euro riguarderanno le entrate da servizi per conto di terzi. Siamo in presenza, inoltre, di un avanzo di amministrazione stimato in 745.005 euro. Per quanto riguarda invece le uscite che l’ente si troverà ad affrontare, la spesa corrente sarà di 10.757.819 euro, le spese in conto capitale saranno di 2.176.728 euro, i rimborsi dei prestiti saranno pari a 1.628.975 e i servizi per conto terzi pari a 1.494. 000 euro. Il gettito relativo alla nuova Tares è previsto, in attesa dell’approvazione del piano finanziario che attualmente è in corso di predisposizione, sulla base dei dati dell’esercizio 2012. In merito alla Tares, i consiglieri dovranno discutere e determinare, eventualmente, la maggiorazione a 0,40 centesimi per metro quadro. Una decisione che si conoscerà alla luce delle eventuali e successive
news
L’Intervento
Per la nuova tariffa sui rifiuti, che accorperà anche il costo dei servizi indivisibili forniti dal Municipio, si prefigura la maggiorazione a 0,40 centesimi per metro quadro
Nelle foto la sede municipale e il consigliere di Uniti per Porto Viro, Thomas Giacon variazioni che si renderanno necessarie a seguito dell’approvazione del nuovo piano finanziario o delle modifiche legislative. I consiglieri discuteranno e ad approveranno, inoltre, le aliquote che determineranno il gettito dei tributi comunali, un’entità prevista in relazione alle percentuali indicate nella relazione previsionale e programmatica. In merito alla tassa, non sono mancate le osservazioni del capogruppo di Uniti per Porto Viro, Thomas Giacon, che ha ipotizzato quali potrebbero essere alcune note d’indirizzo per la tutela dei cittadini. “Per rendere meno onerosa questa tassa e scongiurare un aumento della spesa per i nostri cittadini, la giunta Gennari/Mancin
deve redigere un piano finanziario con EcoAmbiente per eliminare gli sprechi e garantire la qualità del servizio – ha suggerito - a mio parere attualmente nel piano finanziario che ha caratterizzato anche la Tia ci sono delle voci che vanno riviste e alcune rimosse, perché troppo onerose, non possiamo permetterci sprechi per salvaguardare i bilanci economici di altre società. La Tares a Porto Viro costerà ai cittadini circa 300.000 euro o 400.000 se il Comune sceglierà di aumentarla a 40 centesimi per mq e, come accade per l’Imu, anche per la Tares il saldo di dicembre potrebbe essere più salato in base a ciò che stabilirà il Comune”.
Progettone
si parte dalla QualificaZione del collettore padano polesano
chiusura del bando di gara per la realizzazione del cosiddetto “progettone” che prevede la creazione di sei opere pubbliche all’interno del territorio comunale portovirese, la documentazione presentata dalla ditta aggiudicatrice d’appalto è attualmente in fase di esame. Nella normale fase di aggiudicazione provvisoria, i documenti presentati dall’impresa Li.Ta Costruzioni Spa di Fano, che ha primeggiato tra le richiedenti, sono in corso di verifica
da parte degli enti di riferimento della documentazione presentata dall’azienda. Dopo questa fase, se i controlli che dureranno qualche decina di giorni avranno esito positivo, sarà possibile attuare gli interventi previsti, già a partire dal mese di giugno. Secondo il progetto, sarà la qualificazione del Collettore Padano Polesano il primo step della serie di interventi. Seguirà poi la realizzazione dei marciapiedi lungo via Luigi Siviero e via Malipiera in località Taglio di Donada. Si
procederà con la riqualificazione di Piazza Garibaldi e con la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Mantovana, Corso Risorgimento, via Luigi Pirandello, via Argine Spini e via Cao Marina e al completamento del nuovo stadio comunale nella cittadella dello sport situata in via XXV. Infine, si procederà con la manutenzione straordinaria di alcune strade comunali il cui manto asfaltico è particolarmente danneggiato. El.Ca.
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Nel territorio sono inoltre presenti altre imprese private che hanno le stesse caratteristiche autorizzative ma non sono convenzionate. Cioè vendono servizi sanitari rivolgendosi ad un mercato totalmente privato ed il cittadino deve pagare interamente la prestazione che riceve. Il dibattito di queste settimane nasce per due motivi ben precisi: uno strategico ed uno economico. Quello strategico riguarda il decisore cioè il soggetto che in nome e per conto della Regione acquista i servizi sanitari dai privati convenzionati. In passato era la Regione che decideva da chi e quanto si acquistava e poi calava questo accordo nel territorio senza che i direttori generali delle Ulss avessero un ruolo operativo. Non esistevano criteri se non la discrezionalità di accogliere o respingere, in tutto o in parte, quanto veniva richiesto. Questo ha comportato la concentrazione dell’offerta dei servizi sanitari del privato convenzionato dove più ricco era il mercato, secondo una legittima logica d’impresa. Quello economico riguarda invece la diminuzione del budget, cioè della cifra che la Regione intende investire nell’acquisto di prestazioni sanitarie dai privati convenzionati. Su questo aspetto va detto che la diminuzione è stata significativa ma soprattutto il tempo intercorso fra la decisione della Giunta Regionale e la sua applicazione è stato talmente breve che coloro che hanno una organizzazione complessa (e per questo spesso molto qualificata) non sono nelle condizioni di adeguarla senza traumi occupazionali e logistici. È quindi necessario intervenire allungando ragionevolmente i tempi di applicazione delle nuove norme. La questione strategica è invece fondamentale per la Regione perché la delibera della Giunta propone un cambio di mentalità epocale e pone in carico al Direttore Generale la responsabilità della gestione dei servizi sanitari nell’ambito del proprio territorio e quindi decide lui quanto comprare e da chi. La norma prevede che il Direttore debba agire secondo criteri resi pubblici e che saranno verificati dalla Giunta Regionale e dalla V Commissione, entrambi gli organi potranno modificare le decisioni del Direttore Generale di ogni singola Ulss con delle pubbliche motivazioni. Un percorso trasparente alla determinazione del quale tutti i soggetti portatori di interesse potranno concorrere sapendo che l’obiettivo della sanità pubblica o pagata dal pubblico è quello di fornire ai cittadini i migliori servizi possibili in base alle risorse disponibili perché per farlo vengono usati i soldi di tutti. Gli altri aspetti, occupazionali ed aziendali, vanno comunque affrontati e risolti ma necessariamente in modo consequenziale alla programmazione regionale del resto è evidente che chi beneficia dell’essere fornitore della Regione non può agire in modo difforme da quanto prevede il proprio committente. *Presidente della commissione sanità del Consiglio Veneto
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10 Porto Viro Educazione all’ecologia Studenti e insegnanti impegnati insieme alla associazioni
Progetto ambiente, coinvolte tutte le scuole Soddisfatto il dirigente scolastico Beltrame: “L’iniziativa ha arricchito l’offerta formativa scolastica” di Elisa Cacciatori
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er la prima volta tutti i plessi dell’istituto comprensivo, a più livelli, sono stati impegnati nel “progetto ambiente”. L’iniziativa, attivata durante l’anno scolastico in corso e resa possibile grazie all’investimento dell’assessorato all’ambiente di Rosita Perazzolo con la collaborazione dell’assessore all’istruzione Doriano Mancin, è riuscita, di fatto, ad unire attraverso specificità diverse, tutti i plessi. Grande soddisfazione espressa dal dirigente scolastico Giovanni Beltrame, conscio che il progetto, oltre ad aiutare concretamente la creazione di una coscienza ecologica degli studenti, ha permesso di arricchire l’offerta formativa scolastica in ambito ambientale. Gli
Meeting Comenius
toccare con mano il territorio. Alla studenti, coadiuvati dai rispettivi “Vedo..osservo.. primaria di Porticino con “Porticino insegnanti, sono stati infatti impe- e scopro” rici..crea” è stata messa in scena gnati in prima persona, con l’aiuto laboratorio per una rappresentazione con l’appordi alcune realtà associative del ter- lo studio delle to di materiali di riciclo per diffonritorio, in diversi progetti ambienta- piante autoctone dere una sensibilità consapevole li. Gli alunni della scuola primaria Aldo Moro attraverso “esploriamo l’ambiente” hanno nel rispetto dell’ambiente. A Taglio di Donada con “vedo..osservo..e scopro” preso confidenza con il territorio attraverso il gioco e la narrazione oltre alla sperimentazione con i semi di si è proceduto con lo studio delle piante autoctone con piante grazie all’apporto dell’associazione “Gruppo ini- visite in loco con l’associazione “Le dune”,così come ziativa per l’ambiente”. Alla donadese Monsignor Sante alla scuola media San Domenico Savio con “il giardino Tiozzo grazie a “io vivo per il mio territorio” sono stati nella scuola” è stato realizzato dagli studenti un angoattivati lavori pluridisciplinari che hanno permesso di far lo di verde per favorire l’integrazione scolastica degli
studenti e insegnanti della secondaria dell’istituto comprensivo a lisbona
I
l meeting Comenius 2011-2013 dal tema “Théatre et drama: vecteurs d’un apprendissage culturel, lunguistique et dynamique” volge lo sguardo al Portogallo. L’iniziativa intrapresa dagli studenti della secondaria dell’istituto comprensivo portovirese volgerà al termine con lo spettacolo finale che si svolgerà ad Evora
a sud di Lisbona. Sul filo conduttore della commedia dell’arte, il progetto vedrà la responsabile per l’Italia Silvia Fregnan con gli insegnanti Monica Caniato, Denis Marangon, Susy Bartelle, Stefania Ballarin, Mariangela Ferro, Massimiliano Beltrame, Anna Bertaglia e otto studenti, partire per il viaggio che li porterà dal 14 al 18 maggio in Portogallo. Qui si svolgerà la rappresentazione teatrale che li coinvolgerà con gli studenti provenienti da Germania, Francia, Portogallo, Turchia e Romania. L’iniziativa volta al termine dopo i di-
Nella foto il dirigente scolastico Giovanni Beltrame, l’assessore all’Ambiente Rosita Perazzolo e l’assessore all’Istruzione Doriano Mancin alunni diversamente abili. Alla Pio XII con “un percorso nell’oasi” e grazie al “Gruppo iniziativa per l’ambiente” è stato creato un percorso all’Oasi di Volta grimana. A conclusione dell’intero progetto dal 5 al 7 giugno, si svolgerà una rappresentazione del comprensivo, nella tensostruttura adiacente alla sala Eracle.
versi scambi interculturali che hanno già portato studenti e referenti a Sans, a sud di Parigi e a Loerrach in Germania e che ha visto le delegazioni europee a maggio dell’anno scorso giungere a Porto Viro. Ad Evora a sud di Lisbona il comprensivo porterà in scena una rappresentazione articolata in una parte moderna con recitazione in lingua inglese sulla vita di uno studente italiano dal titolo “n ordinary life of an Italian student” e si integrerà alla parte classica ispirata alla commedia dell’arte goldoniana. El.Ca.
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...i sotto elencati suggerimenti:
1) Trovarsi in un numero massimo di 15 amici. 2) Evitare fabbricati da ripristinare. 3) Preferire una località dentro ad un parco con quota compresa tra gli 800 e 1000 metri. 4) Scegliere un lotto di terreno urbanizzato di recente con strade asfaltate, lluminazione pubblica, fognature. 5) Il lotto deve venire recintato ed isolato da altre proprietà (tipo residence). 6) Le case devono essere del tipo singola o massimo abbinata con garage e giardino di pertinenza. 7) Ogni alloggio dovrà avere una veduta paesaggistica particolare. 8) Tutti i materiali messi in opera dovranno essere certificati. 9) I costi per l’edificazione dovranno essere inferiori del 30% di quelli del mercato attuale. 10)Non dovranno esserci spese comuni o di condominio.
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12 Porto Viro Sicurezza stradale e bilanci Rendiconto delle sanzioni per le violazioni al codice della strada
Autovelox, incassi oltre le cifre preventivate I proventi accertati nel 2012 ammontano complessivamente a 1.361.876 euro, nel previsionale erano stati inseriti 1.227.827 euro di Elisa Cacciatori
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’ tempo di bilanci a Porto Viro e nell’attesa dell’approvazione del previsionale 2013, è stato reso noto il consuntivo 2012 che dovrà essere vagliato in sede del consiglio comunale. In merito, la giunta municipale, in fase dell’elaborazione della documentazione necessaria, ha deliberato l’approvazione del rendiconto finale dell’esercizio 2012. Tra questi vi è il rendiconto delle sanzioni amministrative per le violazioni delle norme del codice della strada dell’esercizio 2012. Stando a quanto deliberato, i proventi accertati nel 2012 ammontano complessivamente a 1.361.876 euro una somma maggiore a quanto previsto nel previsionale stilato l’anno precedente l’esercizio e nel quale si prevedeva un’entrata pari a1.227.827 euro. Secondo la normativa vigente, della somma totale, 680.938 euro devono essere destinati alle finalità previste dall’articolo 208 del Codice della strada. Concretamente si tratta di impegnare 232.328 euro agli interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà comunale e di utilizzare 248.288 euro per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale. I rimanenti 200.321 euro saranno utilizzati per le altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale. Sul fronte previsionale, invece, la somma stimata per le entrate da sanzioni per le violazioni delle norme al codice della strada del 2013 sarà di 830.000 euro. Dall’importo complessivo, 10.000 euro che saranno relativi alle sanzioni riguardanti le contravvenzioni stradali e i rimanenti 820.000 euro saranno le stime introitate dagli autovelox attivi nel territorio comunale. I ricavi, anche in questo caso come già deliberato dalla giunta comunale, saranno destinati in parti differenti alle varie finalità regolate dall’articolo 208 del codice della strada. Tra le entrate del 2012, è rilevante notare come i costi di gestione dei servizi pubblici a domanda individuale siano riusciti a svolgersi nel rispetto delle previsioni. Se da un lato, infatti, le spese sono state coperte grazie agli introiti versati dai fruitori, dall’altro, come da previsione, sono stati a carico del bilancio dell’ente. Tali servizi sono relativi al servizio mensa delle scuole materne statali e a quello esternalizzato
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relativo alle scuole a tempo prolungato. Si tratta inoltre delle spese relative all’asilo nido, alla gestione dei locali comunali e a quella delle palestre delle scuole medie ed elementari comunali. Nello specifico, complessivamente la percentuale di copertura delle spese è pari al 59,58% e, in relazione alla stessa, le uscite dalle casse comunali sono state di 203.383 euro a fronte del totale delle entrate corrisposte dai fruitori dei servizi di 121.179 euro.
news Ambiente
porto viro riduce i rifiuti marini galleggianti
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l progetto “azioni per la riduzione dell’inquinamento marino da rifiuti galleggianti” attivato nel 2011 è stato scelto dalla Regione tra gli esempi di progetti ambientali nel Veneto per la tutela del mare. L’iniziativa, che ha interessato oltre a Porto Viro Comune capofila, Rosolina e Porto Tolle, è stata presentata al convegno “cinque anni di iniziative regionali per la tutela del mare” che si è svolto a Padova Fiere in occasione della “settimana dell’ambiente veneto”. Il project manager Andrea Portieri, responsabile del settore lavori pubblici, ecologia e ambiente comunale, ha così potuto illustrare la campagna e le iniziative che hanno permesso di ridurre l’inquinamento nelle aree di pesca. Sono stati coinvolti i pescatori professionali e i diportisti e installate isole ecologiche destinate ai rifiuti provenienti dalla professione della pesca come contenitori di polistirolo e reti che per quanto riguarda il Comune di Porto Viro sono stati posizionate a Porto Levante. Non sono mancati campagna informativa e incontri mirati relativi alla problematica dei rifiuti in mare. El.Ca.
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sicurezza idraulica comprensorio del Consorzio Delta del Po Il LaConsorzio dinelBonifica Delta del diPoBonifica ha ottenuto GLi a servizio le imPianti certificazioniiDrovori di gestione della qualità DeL territorio DeLtizio ISO 9001 e di gestione ambientale ISO 14001
territorio di competenza gnature del capoluogo in manutenzione costante, efIlIlComitato di Approvazione di TÜV ha reINLaCIFRE del Consorzio di il Bonifica centemente autorizzato rilascio del nuovo casoILdiCONSORZIO piogge intense. fettuata nel territorio con i Delta del Po si secondo trova la meCertificato di Qualità norma UNI portata è stata aumentata 62.780 contributi dei consorziati, si SUPERFICIE COMPRENSORIALE HA EN ISO 9001:2008 che avrà fino diamente due metri sottovalenza il di oltre 12.000S.Anna; litri Rosolina; al se- Porto affianchi corresponsaUnità territoriali: Viro; Isola una di Ariano; Porto Tolle all’11.06.2014 e il nuovo certificato Terreni bonificati ed aree litoranee 45.295 ha livello del mare e dei fiumi, di Sistecondo aumentando di circa bilità della Regione e dello ma Gestione di Ambientale secondo la norValli da pesca 8.641 ha condi punte oltre quattro il 25% quella precedente. Stato affinché vengano reLagune 8.844 ha ma UNI EN ISO 14001:2004, valevole sino al metri. E’ quindi evidente Con gli interventi descritti alizzate quelle opere infra24.05.2014, al Consorzio di Bonifica Delta del che, quando piove, l’acqua GESTIONE IDRAULICA tutti i bacini del compren- strutturali senza le quali, in Po. Canali di scolo 650 Km essere ricevuta una indicano sorio offrono oggi Ideve certificati ISO 9001 e ISOin14001 Impianti idrovori n. lo 39 stesso pochissimo tempo, il terriidonea ed adeguata rete del di Po provche il Consorzio di Bonifica Delta livello di sicurezza idraulitorio idrovori sarebbe da Acqua sollevata ed espulsa dagli impianti in unsconvolto anno scolo, addotta 400.000.000 mc vede a garantire unaagli serieimpianti di servizi e di atca; il sistema può far fron- disastri idraulici come quelPotenza impegnata 18.000 kw tività nel rispetto di legge sia idrovori e dadelle quiprocedure sollevata li avvenuti recentemente te aEnergia eventi meteorici con Kwh consumata 10.200.000 per quanto riguarda i servizi che per quanto e scaricata nei fiumi o nel tempi di ritorno elevati e in altre province del Veneriguarda Tali attività mare. la Il gestione sistemaambientale. di sicurezIRRIGAZIONE smaltire una pioggia di 80 to, in Liguria e in Toscana. sono: Canali, canalette e tubazioni 200 Km za idraulica del territorio, millimetri in un giorno sen- Purtroppo per tre anni con• l’erogazione di servizi relativi alla bonifica, Impianti irrigui n. 24 gestito dal Consorzio di Bosecutivi la Regione non ha za allagamenti. Impianti pluvirrigui n.4 alla difesa del territorio e all’irrigazione; Delta ladel Po, si può eri-l’esercizio Potenza impegnata 1.176 Kw finanziato alcun intervento La sicurezza idraulica si co•nifica la gestione, manutenzione Idrovora Chiavichette Energia consumata 2.200.000 Kwh assumere in 650 delle opere relative alla chilometri rete di bonifica ed irstruisce giorno per giorno. dimenticando che il Delta di canali, impianti idro- e degli rigazione, delle39 opere complementari E’ necessaria una collaboDITTE CONSORZIATE: n. 32.000 del Po sta pagando le conimpianti di sollevamento acqua; di vori, 119 pompe capaci razione tra gli enti e tra i seguenze della subsiden•sollevare la progettazione opere idrauoltree l’esercizio 200.000dilitri consorziati al fine di evitare za che ha lasciato oneri ai liche e di vivificazione ambientale. ogni secondo ed oltre 400 che si inneschino ed si ali- cittadini del Delta, mentre Avere ottenuto il Certificato di Qualità ISO milioni di metri cubi d’acqua mentino inattività che pos- altri hanno goduto di lauti 9001 è fonte di soddisfazione per gli ammil’anno, 1.500.000 euro di sono pregiudicare il corret- introiti estraendo il metano nistratori e i dipendenti del Consorzio perché sola che bolletta energia per eletto deflusso delle acque. E’ dal sottosuolo. indica l’Ente èdiorganizzato garantire e trica pari circa di 40qualità. euro Ilper assicurare unaservizio Consorzio è inoltre importante che alla ettaro. infatti uno dei pochi enti pubblici ad aver intrapreso tale percorso ed aver ottenuto l’imporI cambiamenti climatici tante riconoscimento. Per il raggiungimento hanno modificato il modo didiquesto obiettivo il Consiglio di Amministrapiovere anche nel Delta zione del Consorzio, che ha appoggiato tale del Po e statisticamente la iniziativa informato dal Direttore del rilascio pioggia che cade nell’unità dei certificati del sistema di qualità, intende di tempo di ringraziare tuttoè il aumentata personale dipendente per il 50% rispetto ai dimostrata dati laoltre professionalità e l’efficienza dudisponibili aglieanni ’80. rante le visite fino ispettive per l’impegno proIdrovora Conca fuso nel garantire il superamento Conseguentemente il Con-di tutti gli step necessari, puntualizzando sorzio di Bonifica Deltache delil risultato centemente potenziati pas pas- secondo rispetto ai prece preceottenuto va a beneficio di tutti i consorziati. Po ha dovuto provvedere a sando dai 29.000 ai 49.000 denti 37.500 pari ad un auIn Veneto solo i consorzi di bonifica polesani progettare prima e realizza- litri al secondo aumentando mento del 30% garantendo hanno raggiunto l’obiettivo e l’aver ottenuto re poi interventi tali da ga- di circa il 60% la portata cioè una portata sollevabile tali certificazioni è sicuramente un punto di rantire la sicurezza idraulica L’ultima realiz- di 48.500 l/s. arrivo. Certo è che i requisiti dimostratiprecedente. denel territorio di competenza. zazione in ordine di tempo Il territorio di Porto Tolle è vono essere mantenuti e migliorati nel tempo Idrovora Alba Rosolina riguarda la nuova idrovora servito da una rete di scolo eNel a taleterritorio proposito, il di Consorzio sarà soggetto asono periodiche visite recentemente ispettive da parte diChiavichette TÜV stati della portata e da un sistema di 14 imITALIA S.r.l. che dovrà verificare che l’Ente potenziati gli impianti idro- di 1.000 l/s, Signoria con pianti idrovori capace di solabbia in regola per mantenere cer- l/s e l’adeguamento di levare 65.850 litri al seconvori le dicarte Gottolo e Cuora men- le500 tificazioni di qualità. tre precedentemente erano Gramignara da 300 a 3.000 do. Gli interventi più recenti L’importanza dell’ottenimento della certificastati potenziati anche Medi- l/s , al servizio del capoluo- hanno riguardato sopratzione di qualità è stata poi evidenziata dal terraneo Fossone passan- “Regolago. tutto il potenziamento degli vigente D.lgsen.207 del 05.10.2010 do dadiuna portata di 13.400 Anche dimostrato nell’Isoladi di Ariano impianti secondari mento esercizio ed attuazione del decreto promette al consorziato. Creare un siessere organizzato secondoidrovori le che si a 16.700 litri al secondo con “Codice sono state impore la Un realizzazione due di certo non è cosa semplice legislativo 12.04.2006 n.163”, recante normerealizzate internazionali di riferimento. orga- stema didiqualità dei pubblici relativi l/s a lavori, e perché varia nismo esterno indipendente, opportunamente uncontratti aumento di 3.300 pari servizi tanti opere di adeguamento nuove realtà a Lustraurapere ogni ente e deve essere coforniture in attuazione della direttiva 2004/17/ per caso, adattando i meccanismi autorizzato,idrovori ha certificato applica-adstruito al 25% della precedente. degli impianti so-la corretta soprattutto Alba,caso posta CE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi interni di controllo zione della norma. Il territorio di Porto Viro è prattutto con il compimento al servizio del territorio più della qualità alle richieste redatti da progettisti interni come nel caso del Organizzare l’azienda secondo la norma signi- della norma. quello che, dopo Porto Tol- dell’idrovora Conca ed il po- basso del comprensorio che Consorzio, consente che la validazione possa fica implementare il sistema di gestione della Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, le, conta il maggior nume- tenziamento di Ca’ Zen che si trova ad oltre 4 metri sotessere fatta dagli stessi uffici tecnici qualora qualità dei servizi e della gestione ambientale uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto ro d’impianti idrovori. Dei dihanno comportato un documentato au- to il livello mare e che ringrazia tutto il personale l’ente sia dotato di un sistema interno con- attraverso riconoscimenti, un insieme di proce-deltali 10 impianti di sollevamento della portata solle- soffriva trollo di qualità secondo la norma UNI ENmento ISO dure Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco dipendentedelle per la professionalità e l’efficienza e istruzioni di comportamento tali dadel es- rigurgito Idrovora Cuora le certificazioni ISO 9001 e Iso 14001 presenti, molti disono stati re-del Po vabile circa litri acque provenienti dalle fo9001 e il Consorzio Bonifica Delta ha di sere certi 11.000 di ottenere in al termini di qualità ciò dimostrata.
14 Porto Tolle Elezioni amministrative Probabilmente saranno cinque le liste che si presenteranno
Schieramenti quasi definiti Ballan ha vinto le primarie, i renziani correranno con una propria lista e Battiston sarà l’uomo del M5s. Ancora incerto il candidato di “Porto Tolle a sinistra” e quello di Pdl e Lega di Alessandro Orlandin
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anca poco più di un mese alle elezioni amministra- pesca. Sui duemila portotollesi che si sono recati alle urne, tive a Porto Tolle e ormai gli schieramenti che si af- 861 hanno scelto lui come possibile successore di Finotti. fronteranno nella corsa al consiglio comunale sono Non troppo lontano Pizzoli con 692 preferenze, più staccaben definiti. A meno di sorprese saranno ben cinque i can- ta la Mantovani a quota 461. Bellan ha così commentato didati sindaci con relative liste a loro supporto. Nel 2008 il suo successo all’indomani delle primarie: “È stato un rierano solo tre. Cinque anni fa vinse una coalizione a dir sultato unico e straordinario per tutto il centrosinistra. Sono poco eterogenea con in testa Silvano Finotti: un canovaccio le prime primarie di coalizione che abbiamo fatto ed è un evento storico. Adesso, però, occorche ad alcune forze locali deve essere re subito mettersi al lavoro per fare sembrato convincente vista la scelta De Bei: sintesi e iniziare a lavorare insieme. di Pd, Psi e Udc di coalizzarsi con “Non potevamo Dopo una campagna in cui i candidue gruppi civici rappresentati da ex partecipare a un dati e i loro sostenitori non si sono riesponenti di Pdl e Lega Nord, Mirco tavolo in cui ci sparmiati critiche e attacchi, è ora di Mancin e Ivano Gibin. Il primo attuale sentivamo ospiti” dimostrare maturità unendo le forcapogruppo di minoranza in consiglio comunale, il secondo assessore ai lavori pubblici. Una atipi- ze. Personalmente lavorerò con decisione per ricompattare ca mescolanza che ha dato vita al “Patto dei progressisti e la coalizione, c’è da capitalizzare l’ampio consenso che ci moderati” e che ha portato le varie componenti ad allestire circonda”. Ovviamente non sono mancate le polemiche, – piuttosto in fretta – delle primarie di coalizione lo scorso dentro e fuori dal gruppo. A fare più rumore è stata la scelta 7 aprile. Ad avere la meglio tra Claudio Bellan, Roberto dell’ala renziana del Pd di non partecipare alle primarie, in Pizzoli e Silvana Mantovani è stato proprio l’ex segretario polemica con lo stesso partito: “Non potevamo partecipare della Margherita Bellan, tuttora assessore provinciale alla a un tavolo in cui ci sentivamo ospiti e non padroni di casa”
Nella foto Claudio Ballan, Angelo Motta e Raffaele Crepaldi ha detto il vice coordinatore Enrico De Bei. “Il nostro mancato coinvolgimento, pur invocato innumerevoli volte non solo nella fase della stesura delle regole ma soprattutto in quella sostanziale della creazione della coalizione e delle sue politiche di fondo, ha impedito nei fatti, e nella scelta degli alleati, una nostra partecipazione”. Ora il leader dei renziani Giacomo Bovolenta punta alla creazione di una lista autonoma che comprende anche il gruppo “Futuro in Cantiere”, orientato a sinistra. Ulteriormente a sinistra si colloca “Porto Tolle a sinistra” di cui fa parte tra gli altri Angelo Motta di Rifondazione Comunista. Sul fronte opposto è ancora da definire il futuro del ticket Pdl-Lega anche se è verosimile pensare che l’assessore Raffaele Crepaldi possa esserne il candidato principale. Il Movimento 5 Stelle ha invece già scelto il suo candidato sindaco: si tratta di Massimiliano Battiston.
Movimento Cinque Stelle
battiston: “la gente è stufa degli sprechi”
D
a tre mesi ormai il Movimento Cinque Stelle è entrato di prepotenza nel dibattito politico italiano: il ragguardevole risultato alle elezioni politiche e l’attuale ruolo nei fragili equilibri parlamentari contribuiscono a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla creatura di Beppe Grillo. Porto Tolle non fa eccezione e si è dimostrata terra fertile per i grillini durante le ultime consultazioni, risultando la seconda forza del territorio. Numeri da tenere in considerazione anche per la tornata di elezioni amministrative ormai alle porte: non a caso la sezione locale del movimento viene guardata talvolta con curiosità e talvolta con diffidenza. A prescindere da questo è palese la volontà dei grillini portotollesi di far saltare il banco anche in piazza Ciceruacchio. Per questo hanno avviato un giro di incontri nelle frazioni del Comune per raccogliere le opinioni dei cittadini. Il candidato sindaco Massimiliano Battiston si è espresso così al riguardo: “Non facciamo false promesse, andiamo tra la gente per ascoltare, raccogliere proposte che serviranno a realizzare un programma partecipato, ma stiamo raccogliendo numerose lamentele. Prima di tutto c’è che i politici non si vedono mai, se non quando è ora di voto. Ma si lamentano anche dello spreco di denaro in opere superflue, come là piramide che incornicia il monumento a Farsetti a Donzella e gli interventi in corso in largo Europa. Poi elencano le numerose opere lasciate a metà come l’adeguamento dell’ecocentro, ora discarica a cielo aperto, le piste ciclabili o il porto di Santa Giulia, per il quale pare, non ci siano più soldi disponibili, mentre per le modifiche allo stadio di Ca’ Tiepolo sono stati trovati. E tutti si lamentano di una tassazione alta e non proporzionata ai servizi”. Al.Or.
PRIMARIE VINCITORI E VINTI Sui duemila portotollesi che si sono recati alle urne, 861 hanno scelto Claudio Ballan. Non troppo lontano Roberto Pizzoli con 692 preferenze, più staccata Silvana Mantovani a quota 461
Da sinistra Silvana Mantovani e Roberto Pizzoli
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ome in ogni competizione, le primarie li e Mantovani”. Da parte loro i due sconfitti dei progressisti e moderati di Porto Tol- hanno mostrato sentimenti diversi tra loro. le ha visto vincitori e vinti. In tanti, non Roberto Pizzoli ha parlato di un “risultato solo tra i protagonisti, hanno voluto com- sopra le previsioni” commentando le 692 mentare il risultato finale che ha visto pre- preferenze ricevute: “Ora è fondamentale valere Claudio Bellan trovarsi come Pd per come candidato sinda- Finotti: “Mi auguro fare tesoro del lavoro co. Vale la pena quindi che il patrimonio delle primarie e lavodi fare una rapida pano- dell’amministrazione rare sul programma. Personalmente non so ramica per capire quali uscente non vada che cosa farò, sicurareazioni ha provocato perduto” mente starò a disposila vittoria dell’attuale assessore provinciale. Tra gli spettatori più zione del partito e se ci sarà di bisogno mi interessati c’era senza dubbio Silvano Fi- adopererò per la causa”. La Silvana Mannotti, che va completando il suo secondo tovani si è detta “dispiaciuta” del riscontro mandato: “Mi auguro che il patrimonio numerico: “Comunque la competizione a fin dell’amministrazione uscente non vada per- di bene sicuramente porterà giovamento alla duto e voglio sperare che nella prossima co- coalizione di centrosinistra e sono felice di struzione della lista siano integrati due validi aver raggiunto questo risultato con le mie e inseriti rappresentanti come Roberto Pizzo- uniche forze”. Al.Or.
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Porto Tolle 17 Difesa dall’ambiente Dalle coste sono spariti dai dieci ai venti metri di bagnasciuga
Erosione delle spiagge, ogni anno una spesa L’assessore Zaninello ha avuto le rassicurazioni dell’assessore regionale Conte in merito all’ottenimento di finaziamenti
il caso A Pila ripescata una bomba
P
di Alessandro Orlandin
I
l copione ormai è lo stesso da diversi anni a questa parte: le mareggiate che d’inverno stravolgono i litorali portotollesi e la successiva corsa in primavera di istituzioni e operatori per trovare soluzioni in tempo per la stagione balneare. Il 2013 non rappresenta un’eccezione visti i danni portati in dote tra novembre e febbraio dall’inclemenza del clima: in alcuni tratti di costa sono spariti dai dieci ai venti metri di bagnasciuga. La preoccupazione crescente tra gli oltre cento lavoratori attivi sulle spiagge di Boccasette e Bar- 2011 tramite importanti movimentazioni di ricata ha portato il vicesindaco e assessore al turi- sabbia locale da eseguirsi in concerto con l’unità operativa del Genio – ha smo Massimino Zaninello dichiarato il vicesindaco - con ad accelerare le operazioni Sarebbero lo scopo di riportare la risorsa per trovare una soluzione opportune concreta al problema. Za- le soluzioni adottate sabbiosa, risucchiata in mare dalle mareggiate, nella parte ninello ha allertato tutte le negli anni 2009, di arenile interessata alla istituzioni possibili, dalla 2010 e 2011 balneazione, così che tali Provincia alla Regione per chiedere prima di tutto risorse da destinare allo segmenti di spiaggia possano essere utilizzati spostamento della sabbia: “Sarebbero opportune nella massima sicurezza per i bagnanti”. Una le soluzioni adottate negli anni 2009, 2010 e rassicurazione importante è giunta da Venezia,
da parte dell’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte che ha ricevuto Zaninello e diversi altri esponenti non solo portotollesi ma anche di Rosolina in cui si presenta analogo problema. “Abbiamo trovato grande disponibilità – ha detto Zaninello - si sono affrontate tutte le problematiche relative alla messa in sicurezza degli arenili di Porto Tolle e delle spiagge rosolinesi, e l’assessore Conte ha ribadito la volontà di intervenire attraverso opportuni finanziamenti già predisposti nel bilancio regionale di previsione 2013 per questi tipi di attività”.
artiti come ogni giorno di buonora per portare a terra del pesce, alcuni pescatori di Pila sono tornati in porto con a bordo una bomba. Proprio così, una bomba. L’ordigno bellico, risalente ai tempi della Seconda Guerra Mondiale è stato abbandona- Non aveva to nell’area rifiuti del porto esplosivo era dall’equipaggio di uno dei stata utilizzata pescherecci che evidentemen- per le esercitazioni te ha visto il corposo oggetto di sgancio impigliarsi nelle proprie reti. La segnalazione alla locale Capitaneria di Porto è arrivata poi a opera di altri pescatori usciti per il lavoro quotidiano e ha innescato la procedura standard che ha portato la Polizia a mettere in sicurezza l’ordigno, ormai ossidato dai lunghi anni trascorsi sul fondo dell’Adriatico. Gli specialisti dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore, giunti a Pila una settimana dopo il curioso ritrovamento, hanno comunque appurato l’innocuità della bomba, di fabbricazione americana. Nonostante l’aspetto minaccioso e le dimensioni non certo esigue (110 centimetri di altezza e 35 di diametro), i militari hanno concluso che si è trattato di una bomba non armata di esplosivo e utilizzata per le esercitazioni di sgancio. Una sorta di impressionante Al.Or. giocattolo-ricordo di un’epoca ormai lontana.
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18 Ariano Territorio Ad Altino un convegno per riflettere sulla riforma proposta dalla Regione
Si pensi ai parchi per il futuro modello di sviluppo Il sistema delle aree protette non può essere affrontato unicamente secondo un approccio di riduzione della spesa di Fortunato Marinata
N
el ripensare il modello di sviluppo che ci permet- ciperanno a titolo gratuito, con funzioni consultive; il terà di superare la crisi economica di questi anni, Revisore dei Conti sarà unico; la funzione di direttore si pensi anche ai parchi: come frontiera del futuro nei tre parchi del Delta del Po, del Fiume Sile e dei Colli turismo, certo, ma anche come vera e propria oppor- Euganei sarà svolta da un unico dirigente della struttura tunità per lo sviluppo occupazionale. Sull’ipotesi ci ha regionale; unico sarà anche il Comitato regionale tecriflettuto il Partito Democratico in un convegno tenutosi nico - scientifico, composto da sette esperti. Insomma qualche settimana fa, al Centro civico di Portegrandi un ridimensionamento che riguarderà anche il profilo di Quarto d’Altino, dove al centro del dibattito è stato giuridico, funzionale e operativo degli enti preposti alla valorizzazione del territorio ma posto il superamento del disegno che in termini spiccioli garantirà un di legge che la Giunta Regionale Negli ultimi risparmio approssimativo ai 500 la scorsa estate ha inoltrato alla 5 anni tagliate commissioni per riformare gli Enti del 30% le risorse mila euro l’anno. Una prospettiva che al convegno di Altino è stata Parco. L’esigenza di fondo avver- per i parchi presentata come limitata e limitativa tita dalla Regione, come quasi in Veneto delle potenzialità delle zone verdi del sempre ultimamente, è quella di un contenimento della spesa che dovrà necessariamente veneto. “Ossia i parchi – come è stato specificato dai passare attraverso il contenimento e il ridimensionamen- relatori, tra cui Cesare Lasen della Fondazione Dolomito degli organismi di amministrazione. L’ipotesi è quella ti Unesco e del Gruppo San Rossore, Stefano Masini, di tagliare il Consiglio dell’Ente, organo politico assem- responsabile nazionale Area Ambiente di Coldiretti, Salbleare, per sostituirlo con il Consiglio Direttivo, costituito vatore Sanna, vicepresidente nazionale di Federparchi, dal presidente dell’Ente e da 4 componenti, prevedendo Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette e inoltre la Comunità del Parco, i cui componenti parte- Biodiversità di Legambiente – che oggi valgono quasi il
Un’immagine del Parco del Delta del Po 10% delle scelte turistiche rivolte al Veneto”. Inoltre non andrebbe dimenticato, come è stato messo in evidenza uno studio Swg commissionato dalla Regione, che è in crescita quella fascia di turisti e visitatori che cercano i luoghi della tranquillità e della natura come mete dei loro spostamenti. Ma contestuale alla risorsa parco è anche l’agricoltura. “Le aree protette, i parchi, debbono essere considerati un investimento anche economico, considerando tra l’altro che le uniche risorse UE , i fondi strutturali, saranno destinati principalmente all’ambiente, per non parlare delle modifiche della PAC che fa leva proprio su una stretta correlazione tra tutela ambientale e agricoltura. Per andare sul tecnico e sugli aspetti più
concreti, si pensi che solo già nella prima stesura della nuova Pac si prevedeva una maggiorazione per l’agricoltura in zone caratterizzate da specifici vincoli naturali. Il greening, la componente verde del primo pilastro che riconosce un 30% di contributi diretti in più a quanti rispettano precise prescrizioni “verdi” (rotazione, rinverdimento eccetera) viene riconosciuta a prescindere dall’applicazione o meno delle varie prescrizioni alle aziende agricole il cui territorio ricade in aree protette specificatamente definite. Negli ultimi 5 anni nella nostra regione, invece, le risorse per i parchi sono state diminuite del 30%, da 6,525 milioni di euro a 4,5.
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Rosolina 19 Infrastrutture Firmato l’accordo tra Ascotrade e Comune
Arriva il gas a Rosolina mare I lavori inizieranno prima dell’estate, ora si aprono prospettive per il rilancio del turismo anche nel periodo invernale di Elisa Cacciatori
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l gas metano arriva a Rosolina mare. L’accordo che ha cambiato il corso della storia della località balneare è stato recentemente sottoscritto dal presidente di Ascotrade Fulvio Zugno e dal sindaco di Rosolina Franco Vitale. Come non tutti sanno, infatti, la frazione rosolinese è ancora del tutto sprovvista della linea di gas metano e l’intervento potrebbe essere utile per il rilancio del turismo anche nel periodo invernale. Data infatti la vicinanza di Rosolina mare a importanti città d’arte venete e dell’Emilia Romagna e grazie alle numerose strutture turistico-alberghiere chiuse nel periodo invernale, con l’apporto di gas metano la ricettività della zona potrebbe essere sfruttata anche nel periodo invernale in cui solitamente è popolata dai soli residenti. Il processo di metanizzazione potrebbe inoltre essere ampliato, in un futuro, anche all’Isola di Albarella attualmente sprovvista della linea come per la località balneare. Gli interventi relativi all’opera avranno inizio prima della stagione estiva. Il primo stralcio sarà pari a 7 chilometri e mezzo lungo la provinciale
Il presidente di Ascotrade Fulvio zugno stringe la mano al primo cittadino Franco Vitale che collega Rosolina alla località balneare, nel tratto dell’argine dell’Adige. Con l’apertura della stagione turistica, per non arrecare disagi al flusso di visitatori, ci sarà un’interruzione e l’intervento sarà riattivato in autunno. Il costo dell’opera è di 2,6 milioni di euro interamente a carico di Ascopiave e la condotta avrà lunghezza di complessiva di 22 chilometri. “Si tratta di un lavoro importante per la nostra realtà turistico-balneare, in cui abbiamo creduto nonostante il momento di crisi che stiamo attraversando – ha spiegato Franco Vitale in occasione della stipula – e che conferirà lustro, valorizzando il capitale di Rosolina mare”. L’auspicio è che la località composta da 335 residenti, 1875 edifici e 3895 numeri civici, pari allo stesso numero di unità immobiliari, possa rifiorire.
TURISMO PREOCCUPA LA TASSA DI SOGGIORNO
Il pubblico presente al consiglio comunale
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na lunga discussione sulle problematiche e le necessità di Rosolina mare, è stata oggetto del botta e risposta serrato che ha visto maggioranza ed opposizione dibattere in sede dell’ultimo consiglio comunale. All’attenzione della giunta, i consiglieri di Rosolina moderna hanno elencato le diverse questioni critiche della località. Tra queste, l’inquinamento ambientale già diverse volte portato all’attenzione pubblica in passato, che interessa la località balneare. Attraverso una serie di foto a testimonianza della dispersione di rifiuti frutto dell’incuria di ignoti, tra questi anche i diversi pneumatici abbandonati durante la stagione invernale e in quantità ingenti nei cassonetti, si è discusso a lungo della problematica. Tra le altre questioni dibattute, il costo dei parcheggi, la necessità di opere pubbliche per la riqualificazione della località e la proposta della maggioranza, di cui ad oggi non si è più saputo nulla, di installare l’autovelox lungo la provinciale che porta al mare. Non ultima, è stata portata all’attenzione l’applicazione della tassa di soggiorno a
Rosolina mare. Argomento, quest’ultimo che il sindaco Franco Vitale ha preferito non discutere in sede di consiglio comunale perché ancora oggetto di studio. Tra i punti più dibattuti, anche se al termine della seduta la proposta è stata accantonata e rinviata a tempi più proficui per una collaborazione tra maggioranza ed opposizione, i consiglieri hanno palesato l’idea di creare un gruppo di lavoro congiunto per creare una progettualità concreta a fronte delle problematiche del paese che possa durare nel tempo e che venga passata di amministrazione in amministrazione. Al consiglio comunale c’è stata un’importante partecipazione tra i cittadini interessati all’eventualità della tassa di soggiorno. Presenti, con loro, i componenti di Rosatur, una nuova realtà associativa composta dagli agenti immobiliari di Rosolina mare volta a creare un gruppo uniforme e compatto allo scopo di portare all’attenzione e di creare un dialogo con l’amministrazione in merito a problematiche, ma anche iniziative e proposte, con gli operatori del settore. El.Ca.
“L’opera e la dimostrazione lampante di quanto teniamo al territorio – ha aggiunto Zugno - un investimento del genere in un momento di crisi è una maniera per contribuire a mantenere a un buon livello il turismo. Da parte nostra è un’iniziativa voluta fortemente sotto la spinta del sindaco e grazie alla disponibilità del conte Vianelli, proprietario delle strade di Rosolina mare. L’impegno ora è quello di partire al più presto e di definire l’opera”. L’intervento potrà infatti far aumentare il numero di residenti che scelgono di vivere a Rosolina mare anche nel periodo invernale. Fino ad ora sono infatti molte le abitazioni che sono sprovviste di un impianto di riscaldamento e che nelle adiacenze non avevano lo spazio necessario per il posizionamento del serbatoio di gpl.
deltarte Hitnes lascerà la sua firma sulla torre piezometrica
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l Comune di Rosolina, accogliendo il festival itinerante DeltArte (rimandiamo alla pagina di cultura l’approfondimento), diventerà lo scenario e il campo d’azione per la realizzazione di alcune opere permanenti che, a partire da fine maggio, si propongono di riqualificare la località turistica. Tra gli artisti che lasceranno la loro impronta, vi è lo street artist romano Hitnes. Un nome che concretamente non significa nulla, ma che è ben noto in tutto il mondo. L’artista trentenne, durante un sopralluogo tra le bellezze naturali, la flora e la fauna, del paesaggio deltizio, è rimasto talmente affascinato dall’atmosfera e dai paesaggi da cambiare l’idea originale che lo renderà protagonista dell’evento artistico che si svolgerà nella settimana dal 20 al 26 maggio sul punto più alto di Rosolina mare. Tra le varie opzioni che gli sono state proposte Hitnes è stato infatti sin da subito affascinato dall’idea di lasciare il segno con la sua arte lungo i 20 metri d’altezza della torre piezometrica di Rosolina mare. Della creazione dell’opera che sarà realizzata con la tecnica della pittura al quarzo l’artista non ha voluto svelare molto, lasciando intendere che è ancora in fase di ideazione. “Sarà un’improvvisazione – ha spiegato Hitnes – ho piena libertà d’espressione. Posso però confermare che l’idea originaria che avevo in mente è stata modificata proprio a seguito del sopralluogo che ho avuto modo di compiere tra le bellezze naturali di questo incantevole paesaggio”. Turisti e semplici curiosi a fine maggio potranno quindi vedere l’artista all’opera nel compimento del murales che riqualificherà la struttura e il paesaggio. El.Ca.
20 Taglio di Po Atti vandalici Il richiamo di Fioravanti ad una custodia più civile dell’arredo urbano
Sistemati Parco Perla e Piazza Repubblica Sempre più difficile destinare risorse per la manutenzione degli spazi pubblici di Silvia Boscaro
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roseguono i lavori di sistemazione del Parco Perla e dell’area di Piazza Repubblica al Villaggio Perla. Malgrado le poche risorse economiche disponibili, l’Amministrazione Comunale sta agendo nel dare risposte ad una delle priorità sottolineate in campagna elettorale: la sistemazione e la messa in sicurezza delle aree verdi comunali lasciati negli ultimi anni al degrado e all’incuria. “Per quanto concerne la zona del Villaggio Perla, - spiega l’assessore all’ambiente Alberto Fioravanti – i Servizi Forestali, durante la scorsa estate, hanno provveduto ad abbattere alcuni pini deperiti al Parco Perla e a pulire il sottobosco per renderlo più sicuro e fruibile. Successivamente sono stati riparati e aggiunti punti luce e risistemati il ponticello di legno e gli attrezzi ginnici, fortemente gliorare ed incrementare sempre più l’attrattiva di quest’area giochi; danneggiati. Anche le panchine e i cestini sono stati rimessi a nuovo purtroppo, siamo costretti a muoverci a piccoli passi alla volta, viste le difficoltà a reperire le adeguate risorse ecocosì come state fatte le opportune riparazioni nomiche. Chiaramente il punto fermo è quello al campetto di calcio. Negli ultimi giorni è stata Panchine e della manutenzione puntuale ed immediata eseguita una nuova manutenzione, doverosa cestini rimessi a dopo l’inverno”. Sono state, inoltre, rimesse in nuovo, riparazioni di tutto ciò che il tempo e l’incuria dovessero funzione le due altalene presenti aggiungendo anche al campetto danneggiare. Difatti, è sempre più allarmante il problema legato ai numerosi atti vandalici, che i seggiolini da tempo mancanti, e posizionate di calcio malgrado il potenziamento dell’illuminazione e una nuova giostrina, donata dal concittadino Pino Longo, una torretta scivolo e una casetta di legno per i tanti un maggior passaggio di forze dell’ordine, continua ad affiorare. bambini che desiderano trascorrere qualche ora di sano gioco. “L’o- Spero prevalga per tutti il senso civico, soprattutto in un momento biettivo che ci siamo posti come Amministrazione, - conclude Fiora- come questo dove qualsiasi investimento economico è significativo vanti – è quello di continuare su questo percorso così da poter mi- e difficilmente reperibile”.
focus Opere pubbliche al Villaggio Perla
avviati i lavori per l’illuminaZione
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a tempo, a causa dell’usura e del tempo, l’illuminazione al Villaggio Perla non era soddisfacente e diverse zone, soprattutto le stradine interne, erano completamente al buio. L’Amministrazione Comunale ha così avviato, verso la fine di febbraio, i lavori di rifacimento dell’intero impianto, attraverso lo scavo e il posizionamento di nuove tubazioni: “Si tratta di un lavoro corposo, - spiega l’assessore ai lavori pubblici Davide Marangoni – sia dal punto di vista logistico che economico; abbiamo preso accordi con la ditta “Simet”, che ha già in appalto la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’illuminazione pubblica di Taglio di Po; tale ditta contribuirà ai lavori nella misura di circa 140 mila euro mentre il Comune farà la sua parte attraverso gli interventi di scavo con i propri mezzi e propri operai”. I lavori iniziali si sono concentrati nella parte centrale della carreggiata, dove si trova un aiuola che percorre centralmente l’intera via Aldo Moro e purtroppo il tempo atmosferico non ha di certo aiutato il proseguo dei lavori. Entro fine anno, i lavori si concluderanno con la completa illuminazione di tutto il Villaggio Perla e di via Garibaldi. “Si tratta di un intervento necessario, - conclude Marangoni – dato che ormai l’illuminazione pubblica è al collasso e potenzialmente pericolosa. Inizieranno successivamente anche i lavori di messa in sicurezza dei quadri elettrici. I lavori al Villaggio Perla avverranno in coincidenza con la posa, ad opera di Edison, delle tubazioni di gas, così da ottimizzare dal punto di vista logistico l’insieme delle opere. Si.Bo.
Polemica nei confronti dell’Amministrazione comunale
autovelox, botta e risposta tra ferro e siviero
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’ex sindaco di Taglio di Po, Marco Ferro, ha deciso di intervenire in merito all’installazione di altri tre autovelox nel territorio comunale: “Credo di non poter tacere di fronte alle scelte che l’Amministrazione Siviero sta compiendo sulla pelle dei cittadini tagliolesi. E‘ del 4 aprile scorso la delibera di giunta che vara l’installazione di altri tre autovelox. Uno, fisso, sulla Romea in direzione Venezia e altri due, mobili, che potranno essere installati sulla stessa, sulla SP 38 che porta a Porto Tolle e addirittura sulle strade del centro abitato. Quando la mia giunta installò i due attuali apparecchi, l’allora minoranza, nella quale erano presenti Siviero, Crivellari, Fioravanti e Moschini, oltre a Pregnolato, ci attaccò pesantemente sostenendo l’illegittimità di sostenere un bilancio con le entrate dalla violazioni del codice della strada e ci offesero dicendo che non pensavamo a quanto avremmo messo in difficoltà i nostri concittadini dato il periodo il crisi. Salvo poi, da quando Siviero, è diventato sindaco, non sfiorare più l’argomento“.“Di conseguenza, - prosegue Ferro – ritengo che, stante l’autonomia di ogni amministrazione e la legittimità delle scelte operate, si possa dire che il sindaco Siviero è solo capace di aumentare le tasse dirette e indirette senza portare nessun servizio in più al paese. Inoltre, mi chiedo se i partiti che sostengono l’attuale giunta siano a conoscenza di questo provvedimento, e se lo sono, cosa ne pensano. Ma soprattutto,
Margaret Crivellari, ex sindaco, di cui detengo un filmato di un suo intervento durante una serata del Pd al Villaggio Perla di qualche anno fa, in cui attaccava “il nostro“ autovelox di Mazzorno Destro, è al corrente della scelta del suo sindaco? Per coerenza, non dovrebbe dare le dimissioni? E Monica Moro, silenziosa consigliera di minoranza, che aveva fatto dell’eliminazione degli autovelox la bandiera della sua campagna elettorale, cosa dirà? Credo che gli elettori di Taglio di Po che hanno dato il voto a questa giunta, saranno molto delusi ed arrabbiati“. E’ immediata la replica del sindaco Francesco Siviero: “Sono critiche immotivate quelle espresse da Marco Ferro, colpevole con la sua minoranza, della situazione in cui si trova il nostro Comune; nel dettaglio, ecco i debiti lasciati senza risposta a cui l’attuale Amministrazione ha dovuto mettere mano: consulenza integrazione Rue Casa Clima 3.360,00 euro, finanziamento canile intercomunale Fenil del Turco 29.092 euro,40, CAPA Autotrasporti fornitura acqua potabile 8.964,00 euro, legale incaricato causa Rocchi e Frezzato C/Comune 4.561,48 euro, lodo Comune Taglio di Po – Italgas 1.702.544,07 euro. Totale debiti di 1.898.872,64 euro. Ferro ha lasciato in eredità 223,00 euro di debito per abitante. Vorrei ricordare che i velox sanzionano solo chi supera i limiti di velocità, quindi chi rispetta i limiti non ha nulla da temere”. Si.Bo.
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opo poco più di anno dalla scomparsa di Vigor Bovolenta, grande campione pallavolista pluripremiato in Italia e nel mondo, Taglio di Po si sta organizzando per Via ricordare uno dei più illustri campioni Ge sportivi Mercatone Uno rm an della storia della comunità. Un gruppo ispona taneo di cittadini e associazioni sta lavorando per l’organizzazione di una serie di eventi, coadiuvati dal Comune di Taglio di Po. Presenti alla presentazione, il vicesindaco Alberto Fioravanti, Pierluigi Milani della Nuova Virtus e portavoce della famiglia Bovolenta, Daniele Passarella dell’associazione Noi e Marco Ferro per l’associazione Taglio di Po nel Cuore. “L’idea alla base, - spiega Fioravanti – è quella di organizzare una serie di eventi ad ampio respiro, non celebrazioni, ma qualcosa di partecipato, che coinvolga abitanti ma anche associazioni come la Fipav o il Coni”. Una prima bozza è stata stesa ed è stato individuato fine maggio come periodo ideale. Si inizierà il venerdì, in sala Europa, con un incontro informativo e/o rievocativo; il sabato mattina, sarà dedicato alle scuole mentre per il sabato pomeriggio, l’idea è quella di organizzare un torneo di pallavolo giovanile e una partita evento con pallavolisti di livello professionale. La domenica, sarà riservata agli eventi istituzionali con la Messa, l’intitolazione di un borsa di studio riservata ai ragazzi delle scuole medie e una festa finale in musica, grande passione di Vigor, mentre è stato mantenuto il massimo riserbo per un intitolazione di “qualcosa che ancora non è possibile comunicare”. “La speranza – conclude - è che questo evento possa essere solo il primo di una serie proposti da un comitato ad hoc, intenzionato a celebrare la figura di Vigor anche negli anni a venire”. Si.Bo. Vi
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ta alle zanzare nella provincia di Rovigo. Con fondamentale della conoscenza delle zanzare, vil’approvazione, nel triennio successivo, con il ste come elemento di disturbo e come problema contributo dell’Ente Parco Delta del Po e della dal punto di vista sanitario. Oggi abbiamo capito fondazione Ca.ri.pa.ro., vennero sviluppate azio- la dinamica delle zanzare e quali interventi metni di monitoraggio, di lotta larvicida e adulticida tere in atto; il percorso ora terminato proseguirà e di informazione della popolazione. A distanza culturalmente con le Amministrazioni e gli enti di quattro anni, il progetto viene ufficialmente che potranno così agire sulla base di un espesperimentale e operativa. Sarà inviato a chiuso tirando le somme di unUNITÀ esperienza LOCALI che ha rienza DENTALCOOP: coinvolto una pluralità di soggetti: “Oggi chiudia- tutte le Amministrazioni un cd informativo per mo formalmente questa collaborazione, - ha af- poter individuare nel territorio le rispettive zone • BERGAMO 348111Presenti alla conferenza anche la diricritiche”. fermato Giovanni Chillemi, sindaco di Ariano tel. nel 035 • BRESCIA tel.la030 gente 3545278 scolastica dell’Istituto Tecnico Agrario Maria Polesine e responsabile del progetto, durante Grazia Faganello, che ha ringraziato i docenti per conferenza stampa conclusiva•–CAGLIARI ma si continuerà Prossima apertura messo a disposizione le loro conoscenze e comunque il percorso culturale•eCALTANISSETTA informativo sulla aver tel. 0934 598922 lotta alle zanzare. Questo progetto ha consentito gli studenti per aver partecipato con entusiasmo • CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222 collaborazioni attive con l’Ulss 18 e 19, con l’Isti- al progetto lavorando sul campo e nei laboratori. • CREMONA tel. 0372 431881 inoltre la fondazione Cà Vendramin Ha contribuito tuto Tecnico Agrario “O. Munerati” S. Apollinare • DARFO BOARIO TERME (BS) tel. 0364 531905 • FONTANAFREDDA (PN) tel.0434 997994 • GROSSETO Prossima apertura • JESI Prossima apertura • LEGNANO (MI) tel. 0331 440011 • MANTOVA tel. 0376 245687 • MARTINSICURO (TE) tel. 0861 711647 • MIRANO (VE) tel. 041 410052 • MODENA tel. 059 303190 • MOGLIANO (TV) tel. 041 5903586 • MONTEBELLUNA (TV) tel. 0423 303291 • MONTECASSIANO (MC) tel. 0733 290556 di Castello maurizio e thomas • OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481 • PADOVA tel. 049 8751943 • PERUGIA Prossima apertura • PIETRA LIGURE (SV) tel. 019 610294 • REGGIO EMILIA tel. 0522 305583 • SALERNO tel. 089 381723 • SAN DONÀ DI P. (VE) tel. 0421 307034 • SAVONA tel. 019 807545 • SEDICO (BL) tel. 0437 853391 • SPRESIANO (TV) tel. 0422 881130 • TORINO tel. 011 2462107 • TREVISO tel. 0422 421927 • UDINE Prossima apertura • VERONA tel.045 500108 • VIGEVANO (PV) tel. 0381 78587 • VILLAFRANCA (VR) tel. 045 6302199
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a creatività giovanile sta per invadere il Delta del Po: dal 24 al 26 maggio 2013 inaugura la prima edizione del Festival itinerante DeltArte - il delta della creatività, nato da un’idea di Melania Ruggini e per iniziativa del Centro Studi Agnese Baggio di Adria, vincitore del bando Culturalmente, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e rivolto a giovani di età inferiore ai 35 anni. Il programma prevede un fitto calendario di appuntamenti, che da maggio a settembre 2013, trasformerà il Delta del Po della provincia di Rovigo in un museo diffuso contemporaneo, dove mostre di fotografia, pittura, scultura, installazioni site specific, opere di street art, video, performance, concerti, daranno vita ad un articolato percorso tra il centro del paese di Santa Maria in Punta, il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, lo spazio espositivo del Centro Convegni e l’Orto Botanico di Rosolina Mare, il Museo Archeologico di Adria, la valle da pesca di Ca’ Pisani. Luoghi comuni, storie di confine è il tema prescelto per la prima edizione del Festival, sul quale si confrontano 9 giovani artisti, Pablo Chiereghin, Disan Danilov, Hannah Gauntlett, Sandra Miranda Pattin, Luca Lumaca, Emmanuele Panzarini, Hitness, Giorgia Severi, Michele Tommasini e un maestro di consolidata fama internazionale quale Alberto Biasi. Secondo l’immaginario collettivo il Delta del Po è un luogo in cui, dalla notte dei tempi, l’uomo ha cercato di contrastare il processo naturale di costruzione del territorio, agendo sui limiti spazio-temporali della vita stessa. I 9 artisti partecipanti a DeltArte sono stati invitati a riflettere sulla labilità dei confini territoriali, di oggi e di ieri, collegandola alle varie storie ed azioni di cambiamento dei limiti messe in atto dall’uomo nel corso della storia e nell’attualità del presente. Per questa prima edizione di DeltArte il filo rosso del racconto di ogni artista si svolge attraverso la personale rielaborazione del luogo comune, quale strumento di analisi primario della tematica sui confini. Durante il weekend di DeltArte il visitatore avrà davvero l’imbarazzo della scelta, tra le affascinanti escursioni ambientali a cura dell’associazione Aqua, alla scoperta dei tesori nascosti del Delta, le osservazioni notturne a cura del Gruppo Astrofili Polesani e, per chi ama la poesia, le letture dei Poeti degli Argini e di Karel Sebek a cura dell’associazione Il Ponte del Sale. Le serate di DeltArte saranno dedicate alle sperimentazioni musicali di giovani musicisti e gruppi esordienti e a tre concerti serali di Alessandro Tombesi Ensemble, venerdì 24 maggio alle ore 21,30, presso il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, Natan Rondelli Band, sabato 25 maggio alle ore 21,30 presso l’anfiteatro del Cen-
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’inaugurazione della kermesse si terrà il 16 maggio alle ore 11.30 presso il Museo Archeologico Nazionale di Adria con la presentazione dell’iniziativa e una performance dell’artista Pablo Chiereghin, il 24 maggio invece, alle ore 17.30, al Museo regionale della bonifica di Ca’ Vendramin ci sarà l’inaugurazione della mostra collettiva Luoghi comuni, storie di confine. Gli artisti che parteciperanno sono Disan Danilov, Hannah Gauntlett, Luca Lumaca, Michele Tommasini, Giorgia Severi, Alberto Biasi, Emmanuele Panzarini, Pablo Chiereghin, Sandra Miranda Pattin. Alle 18,30 seguirà la performance di Michele Tommasini e l’atto performativo di Emma, Emma’s Flyng legs. Alle ore 21.30 spazio al concerto di Alessandro Tombesi Ensemble. Il 25 maggio, sempre dal Museo della bonifica, prenderà il via alle ore 10.00 l’escursione in bicicletta alla scoperta del territorio del Delta che si concluderà nel pomeriggio con un’escursione in barca verso Ca’ Pisani. Alle ore 19.00 al Centro Congressi di Rosolina Mare verrà inaugurata la mostra personale di Hannah Gauntlett, in contemporanea sarà visitabile il percorso di creatività urbana dello street artist Hitnes. Alle ore 21.30 l’anfiteatro del Centro Congressi di Rosolina Mare ospiterà il concerto live della Natan Rondelli Band. Anche il programma per il 26 maggio impegnerà tutta la giornata: dalle 10 del mattino con una passeggiata tra la pineta e le dune dell’Orto Botanico di Rosolina Mare. Alle 11.30, invece, spazio all’installazione ambientale Border line di Giorgia Severi sempre nell’Orto Botanico e incontro con l’artista per un aperitivo. Il pomeriggio si trascorrerà a Santa Maria in Punta ove dalle ore 16.00 si potrà assistere alla performance dell’artista colombiana Sandra Miranda Pattin. Dalle ore 18.00 la poesia di Karel Sebek, a cura de Il Ponte del Sale, sarà affiancata dalla proiezione di Starnuto, foto-film di Cristina Boldrin e Disan Danilov. La tre giorni si concluderà in musica, alle ore 19.00, con concerto all’aperto di Almudena.
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LO nuoto
SPORT in PRIMO PIANO Campionati italiani di Riccione
adria nuoto in vasca con silvia e alex
A
Riccione dal 22 al 27 marzo 2013 si sono svolti i campionati italiani di categoria in vasca corta. Nella sessione femminile hanno gareggiato circa 800 atlete di 250 società. Categorie e fasce di età dal 2000 al 1995. Nella sessione maschile, hanno nuotato circa 1000 atleti di 260 società. Categorie e fasce di età dal 1999 al 1993. L’Adria Nuoto era presente a questo importantissimo appuntamento con due atleti. Nel settore femminile con Silvia De Biaggi che ha gareggiato nei 50 stile libero categoria Cadette. Silvia si è classificata al 36esimo posto con il tempo di 27”36 ma non è riuscita a migliorare il suo primato personale tradita forse dalla tensione che questi campionati suscitano. Nel settore Maschile il porta colori dell’Adria Nuoto Alex Modenese classe 1999, all’esordio nei campionati italiani, ha gareggiato nei 100 e nei 200 rana. Alex da vero atleta ha cercato di controllare l’emozione, che ha comunque influito sulla sua prima gara. Infatti, il lunedì mattina è sceso in acqua nei 100 rana conquistando il tredicesimo posto con 1’09”59, a soli 4 decimi del record personale. Dopo questa prima esperienza è riuscito a trovare la grinta giusta per affrontare i 200rana migliorando il suo personale di ben 3secondi. Forse la troppa carica e la troppa voglia di migliorare hanno portato Alex ad anticipare la partenza, che ha portato all’inevitabile squalifica.
Arti marziali Gli atleti asd Eurobody si sono distinti nel trofeo al judo Città di Bassano
Rossi, Belliero e Boscolo in luce Nelle prossime settimane si terranno l’EJU Kata Tournamen a Pordenone gara internazionale in cui i primi classificati si aggiudicheranno la convocazione al Campionato Europeo di Elisa Cacciatori
G
li atleti dell’asd Eurobody si sono distinti nel trofeo di judo Città di Bassano. Nicolo’ Rossi della categoria esordienti “a” si è fatto notare nei 40 kg con l’argento, una vittoria valida come campionato regionale che gli ha consentito di aggiudicarsi il titolo di vice campione regionale 2013. Un risultato che ha premiato la determinazione e la volontà dell’atleta dopo il quinto posto a Cittadella in occasione del “trofeo città murata”. Nicolas Belliero, nella categoria degli esordienti “B” cinture blu e marrone, pur combattendo bene si è classificato invece al quinto posto, risultato scaturito non per la mancanza di allenamento, ma di esperienza. Stefano Boscolo nei cadetti 60 kg con un tabellone di ben 18 atleti, dopo quattro combattimenti ha perso invece la finale per il terzo posto e si è aggiudica-
Nuoto
alex modenese la gioia e poi la rabbia
“E
’ stata bellissima la mia prima esperienza ai campionati italiani di Riccione. Io, sinceramente, delle emozioni così non le avevo mai provate. Il grandissimo numero di atleti, gli schermi dove venivano riprese le gare, la professionalità dei giudici, il tunnel prechiamata.... era tutto così importante”. Così ha spiegato la sua partecipazione ai campionati italiani di Riccione il nuotatore adriese Alex Modenese. “Non mi era mai capitato di vedere così tante società da tutta Italia tutte riunite nella stessa piscina e soprattutto formate da atleti così forti! Ero veramente teso per la prima gara, avevo un flusso di adrenalina che partiva dalla punta più alta dei miei capelli fino ad arrivare sotto i piedi, e poi l’importanza che si dava alla prima serie era unica! L’emozione di gareggiare lì ha influito un pò sull’esito finale, infatti ho peggiorato di poco. Però quel peggioramento mi è servito molto come carica per la gara dei 200. Il giorno dopo avevo le idee chiare: volevo migliorare a tutti i costi. Finita la gara guardo il risultato sul tabellone: 2’30’18. Mi sono detto: Caspita è andata bene, in fin dei conti ho dato tutto. Ma la felicità non è durata molto infatti uscito dalla vasca ho sentito l’annuncio di mia squalifica per falsa partenza. Ero furioso con me stesso. Ma la consolazione più bella è stata la frase di Mas-
Alex Modenese
“Avevo un flusso di adrenalina che partiva dalla punta più alta dei miei capelli” simo il mio allenatore: “Non importa perché hai fatto comunque una gran gara”. La delusione un pò è rimasta però guardo il lato positivo, ovvero il miglioramento. E’ stata davvero una bella esperienza che spero, anzi, dovrò ripetere”.
Nella foto i campioncini che si sono distinti nel trofeo di judo disputatosi nel vicentino to il quinto posto in classifica. I campioni di kata Andrea Fregnan e Stefano Moregola saranno invece impegnati a Pordenone per disputare l’EJU Kata Tournamen, la gara internazionale in cui i
primi classificati si aggiudicheranno la convocazione al Campionato Europeo Kata (Fregnan e Moregola sono i Campioni Europei in carica) che si disputerà a Malta il 16 e 17 maggio.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA ROVIGO
Ambiente Presentato un progetto per regolare gli impianti per la produzione di energia
“Terre – territorio energia e lavoro” Si tratta di una sorta di catalogo degli investimenti sul territorio in modo da rapportare gli impianti con l’ambiente, l’agricoltura, la domanda di energia locale e col sistema produttivo
Difficoltà del Cen.Ser
di Fortunato Marinata
toffoli in provincia ma senZa risposte
L
e risorse sono tali se vengono impiegate correttamente, nel caso contrario si traducono in sprechi. Di spreco di terra fertile, infatti si parla a proposito dell’esponenziale proliferare del fotovoltaico che in questi anni ha sottratto terra fertile alle coltivazioni ma del resto da una parte ci stanno le esigenze degli agricoltori, che dalla vendita dei propri prodotti non riescono ad ottenere rendite soddisfacenti, dall’altra i finanziamenti rivolti a far recuperare all’Italia il distacco con gli altri paesi europei nell’impiego delle così dette energie rinnovabili. In mezzo ci dovrebbe stare un Piano delle energie, indispensabile per fare chiarezza su: come, dove e quanti impianti sarebbe giusto autorizzare ma le cose non sono andate proprio così e oggi è avvertito come una forma di inquinamento anche ciò che era nato con lo scopo opposto. Così è trascorsa la stagione degli inceneritori, passati di municipio in municipio come il più classico dei cerini accesi, e superata la disputa sugli impianti fotovoltaici a terra, oggi sono i così detti “biodigestori” a costituire la nuova frontiera degli impianti per la produzione di energia, la cui autorizzazione sembra non avere controindicazioni. Non è così, la tecnologia è utile ma deve essere rapportata con l’ambiente, con l’agricoltura, con la domanda di energia locale, col sistema produttivo. Il progetto “Terre – territorio energia e lavoro” sembra andare in questa direzione. Presentato a palazzo Celio recentemente, propone una mappatura del territorio per lo sfruttamento di risorse proprie per la produzione di energie rinnovabili da fonti diverse: biomasse, sole, acqua e vento con lo scopo di trovare il giusto equilibrio tra loro e il territorio. Il progetto promosso dall’Unione Europea è calibrato
per quelle aree a bassa intensità ad economia rurale, lontane dalle città metropolitane, e sembra aver trovato nel Polesine la realtà ideale. Per la Provincia di Rovigo si tratterebbe di ottenere una ricaduta economica di 145 mila euro in quota ad un progetto del valore di oltre 2 milioni di euro. “Per noi – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Giuliana Gulmanelli – si tratta di proseguire in una serie di interventi iniziati col fotovoltaico, che continuano col Patto dei sindaci ed ora nel favorire la filiera della produzione di energia a bassa emissione che abbia anche un ruolo fondamentale nella salvaguardia del territorio, del paesaggio e dell’imprenditoria e innovazione economica a livello locale”. Gli aspetti pratici del progetto invece sono stati spiegati da uno dei due coordinatori scientifici del progetto comunitario, Francesco Musco. “Lo studio arriverà alla produzione di una sorta di catalogo degli investimenti sul territorio. Il Polesine potrebbe lavorare sulle biomasse, sul fotovoltaico, se si può fare il micro elettrico con impianti inferiori al megawatt, se possibile uno sfruttamento delle acque, il microeolico, il tutto in sintonia con l’ambiente e l’agricoltura”. “In pratica – ha proseguito il docente della Iuav di Venezia – una centrale a biomasse andrà in una zona dove è necessario il suo impiego, non a decine di chilometri, e così per tutte le altre energie rinnovabili”. “Sperimentare per esportare” dovrebbe essere poi l’ulteriore tappa del progetto che coinvolge una ventina di stati membri e che troverà nell’area Politiche dell’Ambiente di Palazzo Celio e nel laboratorio La Terra i due punti di riferimento e coordinamento tecnico.
Un impianto fotovoltaico a terra e nella foto piccola l’assessore Gulmanelli
I
l Cen.Ser è in difficoltà. La Presidente Tiziana Virgili aveva definito il Centro Servizi un malato grave. Quanto grave? Al momento non si sa, l’amministratore unico dell’ente Giuseppe Toffoli non lo ha spiegato al consiglio che recentemente si è tenuto a palazzo Celio. Ha spiegato che la situazione è difficile ma non ha dato numeri ma visto che le operazioni messe in campo per contenere lo stato debitorio, tempo fa si era parlato di oltre un milione di euro, non sono andate a buon fine è ipotizzabile che le nuove difficoltà del Cen.Ser abbiano più o meno le stesse cifre. Il piano di alienazioni di alcuni immobili, dal quale si pensava di raccogliere le somme necessarie per ripianare il debito, non sono andate a buon fine e la crisi immobiliare di questi ultimi tempi non depone di certo a favore delle speranze, Toffoli ha addirittura proposto che il piano regionale Urban labor venga stracciato. In questo caso però servirebbe l’assenso del Comune, visto che è tra i cinque azionisti fondatori dalla Società, ma in tal senso risposte non ne sono arrivate.
SICUREZZA STRADALE PRHOME HA DEDICATO UN SUO BRANO ALLA CAMPAGNA VADO SICURO promozionali dell’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia – ha spiegato l’assessore Leonardo Raito - è un talento polesano che con fatica e impegno ha saputo ritagliarsi uno spazio nel panorama hip hop internazionale e la sua figura sarà preziosa per creare un ponte ancora più forte con le giovani generazioni, per veicolare messaggi e per promuovere corretti stili di vita”. “Diciamo che la sicurezza stradale è un argomento che tocca un po’ tutti noi
non solo le generazioni più giovani – ha replicato Prhome - perché comunque noi diamo l’esempio a quelli più giovani per cui quando Leonardo mi ha chiesto di collaborare ho subito pensato che fosse una cosa interessante e da lì ho realizzato un pezzo che si intitola proprio Vado Sicuro. La musica trasmette i messaggi in modo impattante e diretto per colpire le persone che possono essere invece più indifferenti alle informazioni a carattere più noioso”.
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D
opo Jonny Groove “Vado Sicuro” avrà il volto di Prhome come testimonial dell’educazione alle regole della sicurezza stradale. L’iniziativa della Provincia che si concluderà a maggio anche quest’anno proporrà agli studenti delle scuole polesane una riflessione sull’importanza di rispettare le regole per la convivenza e per la qualità del vivere in ogni comunità. “Sono orgoglioso di ufficializzare la collaborazione di Prhome alle iniziative
Spazi aperti 31 23 Arte e territorio Si è disputata lo scorso 23 marzo la Giornata di Primavera
FAI, un viaggio tra le bellezze di Polesella L’inclemenza del tempo non ha fermato la curiosità di un gruppo di turisti di Lino Segantin
I
l cattivo tempo di sabato 23 e domenica 24 marzo ha sicuramente penalizzato, ma non vanificato l’iniziativa di conoscenza dei beni artistici ed ambientali organizzata dalla delegazione polesana del FAI (Fondo Ambiente Italiano) denominata Giornata di Primavera giunta alla sua XXI edizione. Teatro della proposta di visita il paese di Polesella, in riva al Po, caratteristico per le sue architetture che rimandano alla storia della Serenissima, che qui aveva il suo più importante porto sul grande fiume. E da qui, grazie alla famosa Fossa di Polesella (purtroppo interrata nel 1957) le imbarcazioni potevano raggiungere il Canalbianco e la rete fluviale del Polesine rappresentata dallo Scortico e dall’Adigetto, per connettersi infine con l’Adige. Una località privilegiata dunque, legata alle “autostrade” del tempo, ovvero al sistema fluviale interno, che giustifica anche l’interesse delle aristocratiche famiglie veneziane ad erigere in zona edifici di rappresentanza e soggiorno, legati anche agli investimenti fondiari effettuati a partire dal 1484. Ovvero da quando la Repubblica di Venezia, con la Guerra del Sale, aveva esteso il suo dominio su buona parte del Polesine, raggiungendo il Po proprio
in questo lembo, incuneato nella zona rivierasca ancora controllata dagli Estensi e pertanto denominata Traspadana Ferrarese. L’itinerario di conoscenza ha preso il via nei pressi di quello che un tempo era il grandioso Palazzo Grimani, purtroppo distrutto da un ciclone alla fine dell’800) dove la capodelegazione del FAI polesano Chiara Tosini, i volontari e gli assessori di Polesella Daniele Milan e Giorgio Demetri hanno accolto i visitatori. I gruppi hanno quindi raggiunto il palazzo del Municipio sorto sui resti del complesso degli Agostiniani, anche questo devastato dal ciclone, che ha risparmiato l’abside della chiesa degli Agostiniani trasformata in sala convegni, dove i gruppi hanno potuto apprendere aspetti importanti della storia della località. La tappa successiva è stata presso Villa Rosetta Patergnani, (inseriamo la foto Villa Rosetta) nobiliare edificio del XVII secolo, caratterizzato ai lati da un arioso doppio loggiato e dalla presenza dell’ Oratorio della Madonna della Salute attribuito al Longhena. All’interno del sacro edificio il dott. Adriano Mazzetti ha illustrato le caratteristiche architettoniche della costruzione, accompagnando poi i visitatori alla settecentesca Chiesa Parrocchiale dedicata
alla Madonna del Rosario. Si è quindi proceduto alla volta della bella e restaurata Villa Armellini, ubicata un tempo sull’argine opposto della Fossa, che oggi, dopo l’interramento, si presenta ricoperta da un verde prato. Quindi si è raggiunto il Po nel punto dove sorgeva il Sostegno che permetteva il passaggio delle acque e delle imbarcazioni dal Po verso la Fossa e viceversa. Una amena passeggiata lungo la pista ciclopedonale ha portato poi i visitatori a raggiungere la Golena dove ancora vive il Borgo Santa Maura, dopo il recupero dei caseggiati, tra cui spicca il rosso Ristorante del Doge, da cui si è poi passati alla visita conclusiva a Villa Morosini, scenografica nobiliare dimora del doge Francesco Morosini, che vide all’opera l’arch. Scamozzi e poi Antonio Gaspari. L’apertura domenicale del bene architettonico, recentemente restaurato, ha rappresentato il premio più gradito a quanti hanno sfidato l’inclemenza del tempo, accogliendo l’invito del FAI a conoscere ed apprezzare le bellezze artistiche del territorio, condividendone gli obiettivi di rispetto e la valorizzazione del patrimonio artistico ambientale della nostra penisola.
dejavu.it
UN CONVEGNO DEDICATO AL TARTUFO Per il prelibato fungo ipogeo non sono necessarie tante presentazioni ma per diffondere la vocazione del Polesine alla sua raccolta, forse sì
“S
ua maestà il tartufo”, è stato recentemente presentato ad Adria. Per il prelibato fungo ipogeo (cioè che vive e si riproduce sottoterra) forse non sono necessarie tante presentazioni ma per diffondere la vocazione del Polesine alla sua raccolta... questo sì. Nelle aree rivierasche ai grandi fiumi, infatti, si sviluppa il “tartufo bianco pregiato”, mentre nelle zone residuali degli antichi cordoni di dune della linea di costa pre-etrusca, dove oggi crescono piante litoranee, trova il suo ambiente idoneo il “tartufo bianchetto”, detto anche “marzuolo”. Ai convenuti all’interessante iniziativa, ha parlato del tartufo in Polesine l’esperto Enrico Vicentini, autore fra l’altro di un documentato volumetto intitolato “Il Tarufo delle Dune”, pubblicato in occasione della Festa del Tartufo tenutasi recentemente a Porto Viro. L’attenzione è stata focalizzata in particolare sul “bianchetto”, che può essere raccolto da gennaio ad aprile quando giunge a maturazione. Indispensabile per l’individuazione l’ausilio di un cane appositamente addestrato, in grado di riconoscere al fiuto la presenza dei tartufi pronti per la raccolta, che viene fatta dal “tartufin” con un apposito attrezzo denomina-
to “vanghetto”. Nell’occasione dell’incontro è stata presentata l’attività del gruppo “Amici del Tartufo Polesano”, interessati alla valorizzazione del prelibato fungo, all’addestramento dei cani e a preservare i siti naturali da azioni di ricerca indiscriminata che possono ledere gravemente l’equilibrio vegetale che favorisce il proliferare del tartufo. Il quale vive e si riproduce in simbiosi con le radici delle piante, contraccambiandone l’ospitalità preservandole dall’attacco di organismi patogeni. L’associazione - come ha evidenziato nel suo intervento l’attivo membro Griorgio Padovan - è anche impegnata nella messa a dimora di piante micorrizate, ovvero già predisposte allo sviluppo del tartufo le cui spore sono state preventivamente inserite nell’apparato radicale. Al convegno ha fatto seguito una prelibata cena “al tartufo” sapientemente predisposta da Paolo Bordin, titolare del Ristorante Amolara. Per ulteriori informazioni relativamente all’associazione “Amici del Tartufo Polesano”, Tel. 3483109428, posta elettronica: amicideltartufo@gmail. com , blog: amicitartufo.myblog.it. Li.Se.
PRENDI NOTA, DAI IL TUO 5x1000 A FISM. Non dimenticare questo numero quando andrai a firmare per il 5x1000. È il numero che ogni anno ci aiuta a finanziare la ricerca contro la sclerosi multipla. Scegli anche tu di donare il 5x1000 alla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, firmando sulla dichiarazione dei redditi nel riquadro “finanziamento della ricerca scientifica e della università” e inserendo il codice fiscale 95051730109. Anch’io ho scelto di vivere in un mondo libero dalla sclerosi multipla. (Antonella Ferrari)
www.aism.it - numero verde: 800.094.464
Codice Fiscale FISM: 95051730109
32 Mondo scuola
Mondo scuola 25
Integrazione Un progetto della Provincia rivolto agli alunni non italiani
Parte a Corbola “Conciliare e integrare” Un corso di arabo per gli studenti stranieri nati in Italia e un corso di italiano per le loro madri di Mattia De Poli
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l dramma degli stranieri, che vivono lontano dalla loro patria d’origine e che non riescono a integrarsi pienamente nel paese dove abitano, è stato consacrato quasi un secolo fa da Giuseppe Ungaretti nella lirica “In memoria” (1916), dedicata a Moammed Sceab, ma questi versi continuano ad essere oggi profondamente attuali. Nei processi di integrazione e di inclusione la scuola può svolgere un ruolo fondamentale ma spesso il difficile lavoro, quotidiano e oscuro, degli insegnanti passa inosservato, mentre le istituzioni sono distratte o propon-
news
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Sono 89.367 nelle scuole d’infanzia del Veneto i bambini non italiani gono interventi disorganici e poco incisivi. Secondo i dati della fondazione milanese “Iniziative e studi sulla multietnicità”, il Veneto è la seconda regione italiana dopo la Lombardia per numero di alunni con cittadinanza non italiana (89.367) ma molti di essi sono nati in Italia: nelle scuole d’in-
fanzia del Veneto i bambini con cittadinanza non italiana nati in Italia sono quasi il 90 per cento. Gli stranieri in Polesine sfiorano il 7 per cento della popolazione e sono in continuo aumento. In questo ambito è intervenuto recentemente l’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Rovigo, che ha avviato lo scorso mese di marzo a Corbola il progetto sperimentale “Conciliare e integrare”, realizzato in collaborazione con l’associazione Casamarocco di Lendinara, l’Istituto comprensivo di Ariano nel Polesine e il Comune di Corbola. Ai figli degli immigrati
di origine araba viene proposto un corso di arabo, mentre per le loro mamme è stato organizzato un corso di italiano: l’assessore Marinella Mantovani ha chiarito che questa iniziativa ha l’obiettivo di evitare che i bambini si trovino ad essere stranieri due volte, in Italia perché non parlano bene l’italiano e nel paese d’origine dei genitori perché non ne conoscono la lingua e la cultura. D’altra parte, il corso di italiano per le mamme straniere dovrebbe consentire loro di avere
una comunicazione più completa con i figli e di poterli aiutare nello svolgimento dei compiti scolastici, oltre a creare un luogo di condivisione tra donne. Secondo l’assessore Mantovani, è bello “vedere le mamme accompagnare i figli a scuola per imparare l’arabo, mentre loro nella classe accanto imparano l’italiano”, perché è un’opportunità “non solo di integrazione e apprendimento ma anche di socializzazione”.
Associazione genitori
al via “scuola Quadri” un corso per nuovi responsabili
’Associazione genitori da oltre dieci anni è impegnata in Polesine nel sostegno degli studenti di vari ordini e gradi attraverso progetti di integrazione scolastica e linguistica, di mediazione culturale e di doposcuola, nella convinzione che i giovani non devono essere solo eruditi ma anche educati e formati. Negli ultimi anni in diversi comuni della provincia di Rovigo l’Age ha dato vita a nuove sezioni locali e, per dare un futuro all’associazione polesana, il coordinamento provinciale sta organizzando “Scuola quadri”, un corso per nuovi responsabili aperto anche ai volontari di altre associazioni che col-
laborano con l’Age o che operano nel settore dell’educazione: il presidente Gino Furini ha sottolineato che, affinché un’attività di solidarietà risulti efficace, occorrono competenze gestionali, organizzative e giuridiche. Gli incontri saranno organizzati non solo a Rovigo e Adria, ma anche ad Ariano e Badia Polesine, a Castelguglielmo e Fiesso Umbertiano, e coinvolgeranno circa quaranta relatori tra genitori, nonni e studenti universitari. Per partecipare, è possibile iscriversi entro il 30 aprile, mentre le date e gli M.D.P. orari dei vari appuntamenti saranno concordati solo dopo il termine delle adesioni.
34 26 Personaggio Prodotti tipici Il patron della ciabatta ha presentato il sua nuova creazione
Crivellari e il pane che non invecchia La “Pagnocca polesana” dura per diversi giorni riducendo in questo modo lo spreco del pane di Lino Segantin
P
er Arnaldo Cavallari non servono presentazioni, è uno degli uomini che hanno contribuito a far conoscere il Polesine in Italia e forse anche nel mondo. Istrionico, pervicace nel metodo e geniale nelle intuizioni è universalmente conosciuto per essere il patron del pane “ciabatta”, il suo prodotto che dal lontano 1982 sta al Polesine come la “rosetta” al mantovano o il pane carasau alla Barbagia sarda. Instancabile nel cercare la perfezione nella panificazione quanto nel portare avanti politiche di “marketing” e promozione del territorio, il suo forno sperimentale di Adria non si ferma mai. Che si tratti di dimostrazioni o di nuovi prodotti da lanciare sul mercato, Arnaldo ha sempre le “mani in pasta”. L’ultima sua creazione si chiama “Pagnocca Polesana” e non è nata a caso, è invece la risposta che il celebre fornaio ha “messo a punto” per evitare lo spreco del pane. Attorno alle tonnellate di cibo che quotidianamente vengono buttate si arrovellato per settimane e poi, come sempre, la risposta
Una miscela di tre frumenti nazionali ben macinati, più carica di proteine è uscita direttamente dal forno sotto forma di pane che non invecchia. Il “prototipo” della nuova pagnotta è stato presentato, “in prima nazionale”, recentemente in una giornata ideata dal Ctg (Centro Turistico Giovanile), ed è stata portata in tavola direttamente dall’inventore riscuotendo apprezzamento pieno dai convenuti. Anche la tenuta al passare del tempo è stata sottoposta alla prova del nove, la fragranza della pagnotta - o meglio “pagnocca” come è stata battezzata forse in onore del Po di Gnocca o forse perché si ricorda la pannocchia del mais mantenuta per più giornate, senza alcuna forma di conservazione. Ma qual è il segreto della “Pagnocca Polesana”? Quali sono gli ingredienti genuini che la contraddistinguono?
“Non è assolutamente un segreto – ci dice con la sicurezza di aver messo a punto un prodotto di qualità -. E’ stato invece molto importante per la nascita del nuovo tipo di pane il fatto che io possa disporre di un Forno Sperimentale, dove ho potuto fare prove migliorative, senza la preoccupazione della vendita del pane stesso, come succede giornalmente a tutti i fornai. In realtà ho riesumato e rielaborato la ricetta ‘Pagnocca Polesana’ già da me depositata nel lontano gennaio 1980. Praticamente la base principale è una miscela di tre frumenti nazionali ben macinati, scartando la farina ‘00’, e facendola diventare Uno, cioè più carica di proteine. La formazione del pane viene fatta con una ‘biga lunga’, in modo che la funzione enzimatica sia perfetta e raggiunga la giusta acidità, utile ad evitare muffe od altro”. Come si spiega la buona conservazione anche dopo alcuni giorni? “Per una migliore conservazione - sottolinea Cavallari - viene aggiunto anche del
La presentazione del nuovo tipo di pane da parte di Arnaldo Cavallari. Gli è a fianco Venerino, gestore del locale che ha ospitato l’iniziativa del Centro Turistico Giovanile ‘cruschello disidratato’ ed una giusta quantità di olio extravergine di oliva. Il risultato finale è quello sperimentato a tavola, dove i commensali della giornata nel delta organizzata dal Ctg hanno manifestato apprezzamenti davvero lusinghieri nei confronti del nuovo pane. La durata nel tempo della ‘pagnocca polesana’ ha anche un risvolto
ecologico giacché evita che finiscano in discarica tonnellate di pane rinsecchito”. In attesa di un lancio della “pagnocca” in grande stile, accogliamo l’invito dell’instancabile panificatore di Adria di fare una tappa presso il suo forno sperimentale per ulteriori confronti gustativi col pane a marchio Polesine.
Cultura provinciale 35 29 Spettacoli Danza, teatro, musica classica e jazz
libri e storia
Al via Musikè 2013
“La lunga marcia dei 54”
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Diciotto appuntamenti in calendario tra marzo e dicembre. Il 30 aprile al Sociale “Dido and Aeneas” di Mattia De Poli
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usikè 2013, la rassegna culturale e artistica realizzata dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, si fa in quattro: danza, teatro, musica classica e jazz. E l’intero calendario è quasi completamente nel segno del numero quattro: tra marzo e dicembre in varie località delle due province saranno proposti quattro spettacoli teatrali, si esibiranno quattro orchestre giovanili tra cui le orchestre dei due conservatori di Adria e di Rovigo, e tanti i quartetti saranno protagonisti dei diciotto appuntamenti in calendario. Prima della pausa estiva, la primavera artistica della Fondazione Cariparo fiorirà anche in Polesine con quattro spettacoli che daranno lustro a luoghi importanti del territorio locale. La rassegna sboccerà il 30 aprile a Rovigo: in questa data il teatro Sociale ospiterà “Dido and Aeneas”, l’opera più celebre del compositore inglese Henry Purcell. La drammatica storia d’amore tra Enea, il futuro fondatore di Roma, e Didone, la regina di Cartagine, è ripresa dal celebre racconto del quarto libro dell’“Eneide” virgiliana ma sconfina nel fiabesco e nel meraviglioso, secondo una tendenza tipicamente barocca: lo spettacolo, rappresentato per la prima volta nel 1689, è popolato di streghe, caratterizzato da apparizioni magiche e avvolto da un’atmosfera quasi onirica. Il secondo appuntamento è per il 31 maggio a Badia Polesine: il teatro sociale “Eugenio Balzan”, tra i più belli del Polesine, ospiterà una serata dedicata alla musica classica e vedrà protagonista “La risonanza”.
L’ensemble vocale e strumentale, fondato nel 1995 e diretto da Fabio Bonizzoni, è una delle orchestre italiane su strumenti originali di maggior successo internazionale e negli ultimi anni è stato impegnato nel progetto di registrazione integrale delle cantate italiane di Haendel. Grazie alla partecipazione di Roberta Invernizzi (soprano) e della polesana Marina De Liso (mezzosoprano), la serata badiese proporrà gli “Haendel’s Duets”. In anteprima nazionale, il 6 giugno a Santa Maria Maddalena, presso il recente teatro parrocchiale intitolato a don Gino Tosi, Andrea Cosentino presenterà il suo spettacolo “Not here not now”, l’incontro scontro con la body art di un clown che gioca con il martirio del corpo tra pupazzi, parrucche, martelli di gomma, nasi finti e tanto ketchup rosso come il sangue. Infine, il 28 giugno a Rovigo nel Chiostro degli Olivetani risuonerà il contrabbasso di Renaud Garcia Fons, jazzista francese dotato di una tecnica raffinata e di un singolare talento compositivo. Capace di spaziare dai suoni dell’America latina a quelli dell’India, passando per il mondo arabo, le sue improvvisazioni rimangono comunque legate alla matrice mediterranea con sapienti rinvii alla musica classica. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21 e sono a ingresso gratuito con obbligo di prenotazione (www. rassegnamusike.it): l’organizzazione raccomanda la puntualità, perché i posti prenotati saranno garantiti fino a un quarto d’ora prima dell’inizio della serata.
in breve Dopo il libro sul Liga ora uno su Vasco
ubertone da cantautore a scrittore di successo
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a cantautore a scrittore, Marcello Ubertone non tradisce il suo amore per la musica. La casa editrice toscana di Lorenzo Barbera ha dedicato la collana “Planet” ai grandi della musica italiana e internazionale, da Battisti ai Beatles, da Celentano a De Andrè, e il giovane artista rodigino è stato invitato ad occuparsi di uno dei rocker italiani più popolari, Luciano Ligabue. L’autore del libro ha indagato la storia che si cela dietro tutte le sue canzoni, dalle origini della carriera fino ad oggi, e ha cercato di muoversi attraverso l’oceano di informazioni reperibili sul web andando direttamente alla fonte, basandosi cioè sulle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Ligabue oppure sulle informazioni fornite dai suoi biografi ufficiali. Attualmente la stessa casa editrice ha chiesto a Ubertone di scrivere un libro analogo su un’altra figura rappresentativa del rock italiano, Vasco Rossi, e la nuova fatica dovrebbe essere pubblicata prima dell’autunno. Contemporaneamente, però, Ubertone è impegnato nella promozione del suo primo libro che sta incontrando il gradimento di tanti fan del Liga. Dopo la partecipazione l’11 maggio a “Calici di parole” a Riese Pio X nel trevigiano, il 23 maggio il cantautore rodigino tornerà in terra polesana per presentare il volume “Luciano Ligabue. La storia dietro ogni canzone” e sarà ospite di una serata organizzata a Badia Polesine, presso l’abazia della Vangadizza alle ore 21. Nell’occasione, oltre a parlare del libro, allieterà il pubblico eseguendo alcune canzoni proprie. M.D.P.
Alcuni degli spettacoli che andrnno in scena nelle prossime settimane
Poesia
don daniele, “ut pictura poesis”,
“U
t pictura poesis”, scriveva il poeta latino Orazio. Sono trascorsi circa duemila anni, ma il legame, quasi l’identità, tra la parola poetica e le arti grafiche come la pittura continua ad essere confermato in molteplici occasioni e modi. Don Daniele Donegà, arciprete della parrocchia di Melara, non è nuovo a raccolte di poesie ma in particolare due recenti volumi sono dedicati ad altrettanti pittori, Cima da Conegliano e Giorgio Morandi. A volte il poeta parte da un’esperienza quotidiana per arrivare ad evocare un quadro, magari proprio la Madonna con bambino custodita nell’oratorio della beata Vergine dei cuori di Canda e attribuita Cima. Altre volte la visione del quadro evoca scenari dinamici, che la parola descrive nei versi: così una natura morta di Morandi può portare la fantasia a immaginare voli celestiali tra ammalianti percezioni sonore e visive. Il tempo e lo spazio si dilatano, si creano anfratti di beatitudine e bellezza, nascosti dietro la quotidianità immobile. La tensione traspare dietro singolari sinestesie e patenti antifrasi: sono le “parole assolate” che “in silenzio” camminano in uno spazio “pieno di solitudine assordante”. Ma sullo sfondo c’è sempre la certezza di una “improbabile salvezza”, di un “equilibrio di pace e di silenzio”. Nelle “Poesie per Cima” e nelle “Poesie per Giorgio Morandi” Donegà rielabora i temi a lui più cari, su tutti quello della luce, scrivendo dei versi in cui l’arte visiva è ora fonte di ispirazione e ora oggetto della parola poetica. M.D.P.
opo aver girato per diversi comuni della provincia di Rovigo, da Badia a Canaro, da Fiesso Umbertiano ad Adria, e dopo aver varcato i confini polesani arrivando a Ferrara, a Venezia e a Roma, è in fase di elaborazione una nuova tiratura del documentario “La lunga marcia dei 54”: non sarà una semplice riedizione ma una versione arricchita, corredata da un maggior numero di testimonianze. La registrazione, realizzata tra il 2010 e il 2011dal regista rodigino Alberto Gambato con il sostegno dei comuni interessati, della Provincia, della Regione e dell’Archivio di stato rodigino, sulla base delle indicazioni di un comitato scientifico presieduto da Laura Fasolin, ricostruisce un momento doloroso della storia locale: il rastrellamento di Castelguglielmo e l’eccidio nazifascista di Villamarzana, che tra il 14 e il 15 ottobre del 1944 provocarono la morte di cinquantaquattro vittime, senza distinzione tra partigiani e civili. In occasione della prossima ricorrenza della Festa della liberazione il documentario verrà proiettato in alcune scuole secondarie di primo e di secondo grado polesane: il 24 aprile verrà proposto a Rovigo agli studenti della scuola media Bonifacio, il 26 aprile sarà la volta della scuola media di Costa di Rovigo, mentre tra la fine di aprile e l’inizio di maggio il pubblico sarà composto dagli allievi del Liceo Celio di Rovigo. L’opera di Gambato è uno strumento interessante per riflettere sul significato della Festa della liberazione, che ogni anno viene celebrata in tutta l’Italia il 25 aprile: è stato proposto e verrà presentato nelle scuole, ma hanno manifestato interesse per il documentario anche molte associazioni, circoli e istituzioni pubbliche. Per organizzare una proiezione, è possibile consultare l’apposito sito (lalungamarciadei54.wordpress.com). M.D.P.
Appuntamenti in libreria
il 10 maggio “salt lake citY”
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a sinergia tra la libreria Calibrì di Rovigo e diverse realtà del territorio sta dando risultati interessanti e tra aprile e maggio al civico 210 di Corso del Popolo gli appuntamenti continueranno numerosi. Dopo il dialogo con Stefano Strazzabosco, proseguiranno gli incontri “Un poeta sul ponte del sale”, organizzati in collaborazione con la casa editrice rodigina “Il ponte del sale”: il calendario aggiornato delle date è consultabile su facebook. Sicuramente domenica 14 aprile sarà inaugurata la mostra di pittura di Lena Gustafsson, che rimarrà allestita fino alla fine di maggio. Sabato 27 aprile alle ore 18.30 approderà alla libreria Calibrì anche Paolo De Grandis: lo scrittore originario di Contarina presenterà il suo volume “Tanto è lo stesso”, ulteriore tappa di un tour che ha portato l’autore in tutto il Polesine e oltre per presentare la sua fatica letteraria. Dal 3 maggio, grazie alla collaborazione con il coordinamento donne dell’Acli, inizierà un ciclo di quattro incontri serali, dalle 21 alle 23, sulla donna e sulla condizione femminile. Il 10 maggio alle ore 21 la compagnia TeatroNexus presenterà una versione ridotta, in forma di lettura scenica, di “Salt Lake City”: l’opera scritta dal regista Marco Silvestrini verrà proposta secondo una sceneggiatura originale. Infine, per i neo-genitori da sabato 11 maggio sarà attivo l’angolo “Baby pit-stop Unicef”, uno spazio dedicato alla poppata e al cambio del pannolino. Così la libreria da semplice rivendita di libri diventa luogo da vivere. M.D.P.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Sulla graticola centinaia di posti di lavoro
Sanità convenzionata a rischio chiusura
Una nuova delibera di Giunta diluirà nel tempo i tagli ai privati, ma molti lavoratori rischiano ugualmente il posto di Germana Urbani vede un nuovo nomenclatore tariffario con una diminuzione del 20% per i laboratori e del 2% per le strutture operanti nelle altre branche e la conferma dei budget assegnati ai direttori generali delle Ulss con la delibera 2621 del dicembre scorso” si spiega. La Regione ha peraltro messo sul piatto una ulteriore disponibilità di 23 milioni di euro per prestazioni che verranno erogate con un ulteriore sconto tariffario del 20% per i laboratori e del 13% per le altre branche. Il tutto nell’ottica di un riequilibrio com-
A Padova il corteo di protesta era stato aperto da una bara: la morte della sanità veneta plessivo del sistema. “Abbiamo raggiunto un buon punto di equilibrio – sottolinea l’assessore Luca Coletto – che garantisce prima di tutto la continuità dell’erogazione dei servizi ai cittadini ed una particolare attenzione alle patologie più gravi come quelle oncologiche e cardiache”. Secondo l’assessore, l’accordo “contiene però altre rilevanti partite: la necessaria riduzione dei costi a fronte dei consistenti tagli piovuti da Roma; la garanzia del mantenimento delle stesse prestazioni erogate l’anno scorso; la definizione di un nuovo tariffario più conveniente per gli utenti; l’impegno da parte
dei privati a cessare le proteste, rivedere i licenziamenti e ritirare i ricorsi presentati; l’avvio di un processo triennale di analisi della situazione esistente e di sviluppo di una nuova organizzazione basata su criteri di rete, sull’informatizzazione, sulla distribuzione delle strutture a livello territoriale e sulla loro accessibilità, sulla qualità delle apparecchiature”. Quanto agli anni a venire, il 2014 e il 2015, l’accordo prevede la conferma dei budget assegnati per il 2013; una ulteriore disponibilità di 15 milioni di euro extrabudget all’anno per i laboratori operativi e altri 5 milioni l’anno da riservare alle nuove strutture accreditate; l’istituzione di una commissione tecnica che definirà, tra l’altro, i criteri per i nuovi accreditamenti e per l’assegnazione degli extrabudget. Tali criteri riguarderanno particolarmente l’alta qualità, l’organizzazione, la formazione di una rete, l’informatizzazione, la distribuzione territoriale delle strutture. “Tutti questi extrabudget – sottolinea Coletto – sono il frutto delle economie ottenute attraverso il quotidiano lavoro di razionalizzazione del sistema sanitario veneto e di conseguenza non andranno ad incrementare la spesa”. L’accordo, però, non soddisfa tutti, soprattutto gli operatori che fanno parte del Comitato di Crisi Regionale della Sanità Veneta. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, hanno dichiarato che “l’accordo non risolve
assolutamente la crisi occupazionale e che, pertanto, gli esuberi rimangono ad oggi in essere non esistendo alcuna alternativa per la conservazione dei posti di lavoro, tanto più che non è consentito neppure il ricorso alla cassa integrazione in deroga poiché questo ammortizzatore sociale non è stato previsto per il comparto in questione”. Nel padovano le strutture convenzionate, Data Medica, Cemes, Euganea medica Srl e centro medico di Fisioterapia Srl hanno dichiarato un esubero di personale pari a cento unità. Sono in prevalenza tecnici e amministrativi che rischiano di rimanere
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senza lavoro. Stessa situazione anche nel Veneziano dove resta incerto il futuro di strutture come il Policlinico San Marco, dove sono stati annunciati 54 licenziamenti, e di Villa Salus che, se non porterà a una riduzione del numero di addetti, di sicuro entro qualche mese vedrà passare le attività del Punto nascite, e parte degli addetti, all’ospedale dell’Angelo. Così come non si sa ancora come si risolverà a Rovigo la vicenda dei molti dipendenti per cui il Centro Attività Motorie ha chiesto la mobilità.
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l taglio di 140 milioni di euro imposto dalla spending review nazionale e regionale pesa non poco sul futuro della sanità privata in Veneto e sugli effetti che sta causando sui posti di lavoro e sulle prestazioni erogate ai cittadini. E le decisioni prese a Palazzo Balbi avrebbero potuto dare avvio ad un vero e proprio tracollo per la sanità convenzionata e ad una conta davvero nera per tutti quegli operatori che avrebbero perso il posto di lavoro. Ora la situazione sembra essersi ridimensionata ma i momenti di tensione non sono stati pochi. Le associazioni dei privati si erano rivolte al Tar, dimostrando che con i tagli “selvaggi” della Regione a rischio c’erano 5 milioni di prestazioni, oltre a buona parte dei 3300 dipendenti. Ma un rischio c’era anche per gli utenti che avrebbero potuto vedere allungarsi a dismisura le liste d’attesa. Invece a metà aprile la Giunta del veneto ha formalizzato con una delibera l’accordo triennale 2013-2015 sui budget da assegnare ai laboratori privati convenzionati che erogano prestazioni sanitarie, sottoscritto al termine di un proficuo incontro tra le parti. L’accordo, come spiega una nota della Giunta Regionale, è suddiviso in due parti. La prima che riguarda una parte specifica per l’anno 2013 ed una seconda per gli anni 2014 e 2015. “Per il 2013 si pre-
Il Veneto in primo piano 37 9 Tempi ridotti per Tac e Risonanze
Stop liste d’attesa: la strategia di Zaia di Germana Urbani
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na rivoluzione culturale. Così l’ha definita il presidente della Regione Luca Zaia, presentando alle direzioni strategiche delle Ullss e Aziende Ospedaliere del Veneto la delibera di Giunta che prevede che l’intera rete ospedaliera veneta debba essere attivata con nuovi orari e disponibilità entro il prossimo primo settembre, demandando ai direttori generali la definizione operativa e organizzativa su base territoriale. I servizi interessati sono quelli ambulatoriali ma soprattutto radiologici, per ottimizzare al massimo l’utilizzo prima di tutto dei grandi macchinari come Tac e Risonanze Magnetiche. Il cuore della riforma sta nel fatto che gli ospedali resterebbero aperti di notte dalle 20 alle 24 per almeno due giorni alla settimana e nei giorni festivi e prefestivi con l’obiettivo di erogare quelle prestazioni ambulatoriali che sono più di altre protagoniste di lunghe liste d’attesa.
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“E’ una nuova filosofia, una vera rivo- L’intera operazione con circa 30 milioni di euro l’anno, frutto della razionalizzazione di spesa luzione – ha detto Luca Zaia – che sarà finanziata già in atto, destinati al pagamento del si rivolge prima di tutto ai 5 milioni con circa personale e delle spese organizzative. di veneti, che sappiamo curare molto 30 milioni Ai lavoratori, ovviamente, è garantito bene, ma che ci chiedono tempi più di euro l’anno il pieno rispetto degli accordi sindacali. veloci per gli esami e le visite. Avviciniamo la sanità alla gente, rendiamo più efficiente l’intero Laddove apparisse necessario, i direttori generali potranno sistema, creiamo una vera e propria rete di presa in carico attivare anche nuove assunzioni. “E’ una sfida dell’intera del paziente che, attraverso i Centri Unici di Prenotazione, comunità – ha detto ancora Zaia – che lanciamo assieme troverà non solo assistenza per la prenotazione singola, ma a tutti gli operatori della sanità che hanno dimostrato tanta anche per la definizione del percorso di controlli ed esami disponibilità e senso civico e che ringrazio sin d’ora”. Cendopo una fase acuta passata in ospedale. Il tutto nei tempi trale sarà la funzione del Centro Unico di Prenotazione e del più brevi possibili, perché l’obiettivo tendenziale è quello di Cup Manager, la cui attività dovrà essere anche di vera e chiudere le liste d’attesa o, nel peggiore dei casi, di ridurle propria assistenza al cittadino, fornendo indicazioni e conal minimo fisiologico”. L’intera operazione sarà finanziata sigli sulla via più breve e comoda da seguire per ottenere
la prestazione. Dovranno anche essere attivati sistemi di intercettazione delle prenotazioni con tempi di attesa superiori a quanto prescritto e verifiche immediate se il sistema elettronico dovesse indicare tempi anomali e realizzata un gestione integrata delle agende che comprenda anche il privato convenzionato. Ogni direttore generale dovrà realizzare il “Piano aziendale liste attesa” e attivare un tavolo di monitoraggio sulle attese per visite e prestazioni e per i percorsi diagnostico terapeutici. “Lo spirito – ha sottolineato l’assessore Luca Coletto – è quello di avvicinare l’ospedale al territorio e dare una nuova grande opportunità anche a chi lavora ed è costretto a prendersi ferie e permessi per andare in ospedale negli orari abituali. Senza contare che più si usano i macchinari e prima si ammortizzano, ottenendo così anche un obiettivo di ottimizzazione dei costi”.
Introdurre più trasparenza e concorrenza e’ tempo di rivedere i rapporti tra pubblico e privato
’ già tracciata la scaletta di lavoro per il parlamentino veneto che, secondo Leonardo Padrin, presidente della commissione sanità in Regione, ora deve ridisegnare completamente, o quasi, tutto il modo di rapportarsi ai privati. “Spetta al Consiglio, attraverso la competente commissione Sanità, definire - spiega il presidente della commissione - regole certe e chiare per l’accreditamento, l’erogazione dei servizi e la ripartizione dei finanziamenti. Regole - specifica Padrin - che devono valere sia per i
manager delle aziende pubbliche sia per gli imprenditori della sanità privata”. Oltre a ciò, sempre secondo Padrin, è necessario aumentare la trasparenza e la competizione nel sistema: “La Regione e i direttori generali delle Ulss devono rendere pubblici i criteri di assegnazione dei budget di spesa ai privati convenzionati e i privati devono essere sottoposti a rendicontazione, verificabile in modo trasparente. L’obiettivo è rendere le Ulss una ‘casa di vetro’, dove ogni euro speso sia rendicontato e verificato. Tutto ciò a garanzia del-
la qualità e dell’efficienza dei servizi erogati, sia da parte del pubblico sia da parte dei privati”. Ulteriore elemento di innovazione del sistema dovrà essere la “liberalizzazione” delle strutture private, superando le “rendite di posizione” delle convenzioni che sinora hanno privilegiato alcuni imprenditori e alcune aree geografiche: per Padrin, i centri e le strutture autorizzate, che rispondono cioè agli standard di qualità, sicurezza ed efficienza del sistema sanitarie, devono poter operare nel territorio, entrando in competizione
tra loro nell’aggiudicarsi il ruolo di partner integrativi della sanità pubblica. “E’ mancata sinora nella nostra Regione una seria programmazione dei rapporti tra pubblico e privato in sanità - conclude Padrin - L’occasione di rimediare a questa carenza del nostro sistema ci viene offerta dalle nuove schede ospedaliere e territoriali, previste dal piano sociosanitario approvato nove mesi fa”.
38 10 Il Veneto in primo piano L’inchiesta sui giovani ”Wireless generation e crossmedialità” promossa da Corecom Veneto e condotta dall’Università di Padova
La wireless generation: nella rete già a 8-10 anni I ragazzi nati digitali posseggono uno o due cellulari, aderiscono in massa ai socialnetwork e nella rete parlano molto di sè di Ornella Jovane
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ono nati con il pc e con gli stumenti informatici hanno una naturale confidenza, sia in termini di utilizzazione sia per quanto riguarda la gestione. Sono i nativi digitali, distanti anni luce dalla generazione degli adulti nel campo delle nuove tecnologie: in esso gli adolescenti si muovono con estrema disinvoltura e liberi da qualsisasi controllo di genitori ed educatori, che sono invece in difficoltà per la carenza di conoscenze e di esperienza e che, per questo, non riescono a “stare dietro” in modo adeguato ai loro ragazzi. E’ uno degli aspetti più significativi che emerge dalla ricerca “Wireless generation e crossmedialità” promossa dal Corecom Veneto e realizzata dall’Università di Padova i cui risultati sono stati resi noti all’inizio di aprile e che sono oggetto di approfondimento in tre focus regionali (a Padova il 9 aprile scorso, a Chioggia il prossimo 23 aprile e quindi a maggio a Vicenza). Dalla ricerca, condotta tramite un questionario on-line somministrato a 1700 ragazzi delle classi prime, terze e quinte delle scuole superiori (quattordici, secidici e diciotto anni),
risulta che la maggior parte degli adolescenti, - naviga con disinvoltura in internet e manifesta per non dire tutti, possiede almeno un cellulare anche una certa tranquillità nel parlare di sè e (soltanto tre di essi hanno risposto di non aver- della propria vita privata nella rete. Un atteggiane uno) se non due (in genere i più giovani mento che è dovuto alla innata familiarità con degli intervistati). Un’esigenza che nasce dalla mezzo ma che può nascondere qualche insidia. “I ragazzi - spiega Barbara Segatto, necessità di diversificare il tipo di contratto, a seconda dell’ultilizzo, per beneficiare delle mi- docente di sociologia all’Università di Padova gliori offerte sul mercato. I ragazzi, infatti, san- - si sentono molto liberi di mettere i loro dati no come fare per contenere i costi muovendosi in rete”. A conferma di ciò il fatto che i profili Facebook della maggior parte dei ragazzi che con consapevolezza sul mercato delle offerte. Il 58 per cento dei ragazzi ha dichiarato sono stati intervistati sono aperti e visibili a tutti. Attraverso i socialnetdi possedere un comwork i giovani intervistati puter a casa. Essi si Un mondo dal quale hanno dichiarato di avere avvicinano alle nuove gli adulti sono “esclusi” mediamenente oltre 600 tecnologie in età sem- perché non hanno le contatti, di cui un terzo pre più giovane, già ad conoscenze adeguate: 8-10 anni navigano in è un problema educativo con sconosciuti. internet e lo fanno per I socialnetwork e la lo più per mettersi in relazione con amici e co- rete, in generale, sono un mondo familiare etanei. Utilizzano i social network in maniera agli adolescenti che quindi manifestano buone massiccia, l’86,7 per cento del campione ha capacità di sapersi tutelare ma i rischi, sopratdichiarato di aderire almeno ad uno di essi, e tutto per i più giovani, di incorrere in spiacevoli anche in questo caso al diminuire dell’età au- incontri sono alti. Il 22 per cento del totale ha menta il numero delle adesioni. La wireless ge- dichiarato di essere entrato in contatto con siti neration - per lo più generazione di autodidatti pedopornografici e con siti violenti o di estre-
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Dr. Guglielmo Meschia Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria con il massimo dei voti e la lode, collabora con la Cattedra di Odontoiatria Pediatrica dell’Università di Padova dal 2004, svolgendo attività clinica e di ricerca. Master in ortodonzia presso la New York University diretto dal Prof. M.Kuftinec. Specializzato in Ortognatodonzia presso l’Università di Cagliari. E’ Prof a.c. presso l’Università di Padova dal 2007. Si occupa prevalentemente di Ortodonzia estetica vestibolare e linguale nel paziente adolescente e adulto.
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“Il mondo dei ragazzi - ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato - avvia l’approccio alle nuove tecnologie in età sempre più giovane, avvertendo però meno di noi adulti i pericoli che ne derivano. E fa pensare soprattutto il fatto che non ne parlino con insegnanti e famiglie, ma pochissimo anche tra loro”. Questo, prosegue Ruffato, “dipende anche da noi, che non riusciamo ad educarli e che dobbiamo quindi pensare come fare per insegnare loro come saper scegliere nel visitare la rete”. “La nostra ricerca - lo ha detto anche il presidente del Corecom del Veneto Alberto Cartia - intende avviare un percorso che, in primo luogo, garantisca la tutela dei minori, costruendo forme di prevenzione all’insorgere dei pericoli”.
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misti politici. Il problema è che questo mondo on line - che comunque i ragazzi hanno dimostrato di saper ben distinguere dalla vita reale - è per lo più sconosciuto agli adulti che quindi si ritrovano privi di strumenti e mezzi per tutelare e riuscire ad educare i propri figli ad un uso corretto. “I ragazzi hanno dimostrato di essere competenti e di saper dominare i mezzi tecnologici - spiega ancora Segatto - e dimostrano anche di essere consapevoli dei rischi che possono incontrare nella rete”. La questione di fondo riguarda lo scarso dialogo con gli adulti su questo tema. Solo il 9,6 dei ragazzi si confida con i genitori sui contenuti a rischio con cui viene a contatto durante la navigazione on line, il 22,7 per cento ne parla con gli amici, il 37,8 non ne parla affatto.
Il concorso @Two!Salute! si rivolge ai ragazzi delle scuole superiori
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a Regione e la Sanità veneta si rivolgono ai giovani, nativi digitali, per raccogliere nuove idee “tecnologiche” che possano migliorare il servizio sanitario. E’ @ Two!Salute!, il concorso dedicato ai ragazzi nati nell’era dell’informatizzazione, organizzato dal Consorzio Arsenàl - il Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale - per coinvolgere i giovani sul tema dell’innovazione applicata alla sanità. Il concorso è rivolto alle classi quarte e quinte delle scuole secondarie venete e invita, appunto, a proporre idee per la sanità del futuro. L’innovazione introdotta dai nuovi strumenti (computer, internet, mobile phone, etc.) ha profondamente cambiato le modalità di erogazione e di fruizione dei servizi in tutti gli ambiti della vita quotidiana (homebanking, acquisto di beni e servizi...). Allo stesso modo, la pratica sanitaria è sottoposta ad una forte spinta di evoluzione per offrire ai cittadini servizi più veloci ed efficienti. La complessità organizzativa, la normativa e l’importante componente etica di questo settore hanno però costituito fattori di resistenza al cambiamento. D’altro canto, la necessità di migliorare le prestazioni
di cura e di efficientare il sistema, rendendolo economicamente più sostenibile, hanno reso inevitabile l’avvio di un processo di riflessione e di trasformazione che porta all’applicazione delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (Ict) alla pratica sanitaria. Tramite il concorso gli studenti hanno l’opportunità di proporre un’idea di modello o servizio che si avvalga delle nuove tecnologie per migliorare il sistema sanitario regionale. I giovani interessati possono partecipare, singolarmente o in gruppo, iscrivendosi compilando online l’apposita registrazione entro e non oltre il 6 maggio prossimo nell’area dedicata del sito www.consorzio arsenal.it. I contributi digitali dovranno essere inviati entro e non oltre il 6 maggio 2013 e saranno valutati in base all’innovatività, il risparmio per il sistema sanitario e per i cittadini, la semplicità d’uso, l’utilità/risposta a bisogni reali e l’efficacia comunicativa. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero telefonico 0422-216122 o consultare il link http://www.consorzioarsenal.it/web/guest/cosa-facciamo/twosalute/cosa-e
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Voci da palazzo 41 13 Consiglio Approvato lo scorso 21 marzo il “Previsionale” delle “grandi ristrettezze”
Zaia: “Il bilancio più difficile della storia della Regione” Al Veneto verranno a mancare un miliardo e 300 milioni di euro di risorse finanziare, il 26% in meno rispetto allo scorso anno
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l governatore del Veneto lo ha definito il bilancio più difficile della storia emergenza sociale, con la manovra emendativa si è voluto dare risposta della Regione, e non perché per la sua approvazione si è andati avanti anche ad alcune richieste puntuali o di settore: 140 mila euro vanno a fino alle quattro di mattina, ma piuttosto perché con questo esercizio incentivare l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi scontando per tre anni la economico la Regione è stata chiamata a mettere mano su alcune delle tassa automobilistica regionale, 100 mila euro all’avvio dei fondi sanitari tante situazioni difficili che il Veneto, come il resto d’Italia, sta attraversan- integrativi regionali, 150 mila per istituire la Fondazione Andrea Zanzotto do. Così, lungo la giornata dello scorso 21 marzo fin dal mattino si sono a Pieve di Soligo, 500 mila euro per sostenere l’attività di promozione avvicendati gli interventi dei vari consiglieri presentando nuovi ordini del teatrale svolta da Arteven, 50 mila euro per aiutare le imprese ortoflorogiorno, emendamenti, chiedendo, ad esempio, venisse ritirata la delibera frutticole a realizzare in sede punti di vendita dei loro prodotti. Il maxiecon la quale è stato tagliato il budget per la sanità privata, di reinserire i mendamento conferma inoltre le risorse destinate al trasporto pubblico fondi per gli interventi di adeguamento sismico degli edifici, quelli per il ri- locale su ferro e su gomma (in totale 406 miioni di euro), modificandone pristino delle coste erose dalle mareggiate: un tira e molla estenuante però i criteri di assegnazione: 150 milioni ai treni regionali e 256 milioni malgrado la giunta avesse recepito parte delle richieste giunte dai gruppi al trasporto su bus e su acqua così ripartiti (49,5 per cento per i servizi di minoranza in un maxiemendamento di 24 articoli, tra i quali quello coi extraurbani, 34,5 per cento per i servizi urbani e 16 per cento per i servizi 12 milioni di euro da stanziare a sostegno dei disoccupati e delle famiglie di navigazione). Nel dettaglio i 12,5 miliardi del bilancio 2013 saranno in difficoltà. “Tutti - ha spiegato il presidente Luca Zaia al termine delle così ripartiti: a sanità e sociale quasi 8,8 miliardi di euro, per la mobilità votazioni - abbiamo dovuto confrontarci con una situazione mai vista in regionale (infrastrutture) 759 milioni, per l’istruzione e la formazione passato, con pesanti tagli orizzontali piovuti da Roma che hanno messo a 425 milioni, per la salvaguardia di Venezia e della laguna 250 milioni, per rischio anche le poste più rilevanti per il futuro dei nostri concittadini, dal le politiche per la casa 174 milioni, per la tutela del territorio 132 milioni, welfare ai trasporti, alla dotazione finanziaria per far fronte alla dramma- per il lavoro e l’occupazione 119 milioni, per l’agricoltura 98 milioni, per tica crisi economica. Il lavoro comune - sottolinea Zaia - ha portato buoni le piccole e medie imprese 71,4 milioni, per l’energia 43,4 milioni, 23,4 frutti: ne è infatti scaturito il miglior bilancio possibiper il turismo, 6,7 per il commercio, 3,4 per promole, dove ogni euro disponibile è destinato ad essere Per la prima zione e fiere. Sul fronte ambientale sono previsti speso per sostenere al massimo le esigenze dei volta in flessione 70 milioni per le politiche per l’ecologia, 46,7 miveneti”. Infatti, il bilancio 2013 risente su tutti i anche il fondo lioni per il ciclo integrato delle acque, quasi 52 mifronti delle “grandi ristrettezze” della finanza pub- sanitario lioni per la protezione civile. I fondi destinati alla blica visto che, tra patto di stabilità e riduzione dei regionale cultura ammontano a 16,8 milioni di euro, allo trasferimenti in Sanità, nel 2013 al Veneto verransport e il tempo libero vengono assegnati 1,8 miliono a mancare un miliardo e 300 milioni di euro di risorse finanziare. Il che ni. Infine per pagare interessi e oneri per mutui e prestiti sono previsti 584 significa che la quota di spesa a libera destinazione per la Regione si ridu- milioni, per il personale, le sedi e le spese di funzionamento della Regione ce così a 993 milioni, “il 26 per cento in meno rispetto allo scorso anno”, 223 milioni e per il funzionamento di Giunta e Consiglio 53,4 milioni. La calcolando anche i 40 milioni di euro di introiti attesi dalla vendita del pa- ‘cura dimagrante’ ha riguardato anche la legge finanziaria, asciugata a trimonio immobiliare regionale (attese dimezzate rispetto allo scorso una ventina di articoli, che introduce specifiche misure di spesa all’interno anno, dopo che due aste sono andate deserte) e per la prima volta, anche del bilancio 2013: 500 mila euro per la tutela dei prodotti a denominazioil fondo sanitario regionale, tradizionalmente sempre in aumento, sarà in ne d’origine protetta, 200 mila euro di contributo al Centro per la ricerca flessione: si passa dagli 8.444,9 milioni del 2012 agli 8.355,1 del in viticoltura ed enologia dell’Università di Padova (Cirve), 300 mila euro 2013. La manovra emendativa finale apportata alla Finanziaria dal maxi- per la promozione del cicloturismo e del cicloescursionismo, 50 mila euro emendamento della Giunta e dal lavoro del Consiglio è riuscita a recupera- per i 150 anni del Cai, 40 mila euro per il meeting dei giovani veneti resire una cinquantina di milioni di euro, in parte sforbiciando decine di capito- denti all’estero, 100 mila euro per promuovere a livello locale i ‘contratti li del bilancio ordinario sin all’azzeramento di alcune voci (viene cancellata di fiume’. Le novità più consistenti introdotte dall’aula, con un emendala Scuola regionale di polizia locale), e in parte reimmettendo in circolo le mento a sorpresa approvato da una maggioranza ‘trasversale, sono i 2 risorse di vecchi fondi accantonati presso Veneto Sviluppo, nei Confidi o nei milioni di euro stanziati a favore dei pescatori del Basso Polesine e di fondi di rotazione a beneficio dello sviluppo delle piccole e medie imprese Chioggia e la possibilità - proposta dal gruppo della Lega e approvata con e del turismo. Le risorse così recuperate sono orientate in via privilegiata consenso unanime - per i fornitori della Regione e degli enti sussidiari, Ulss alle famiglie e delle imprese, attraverso l’istituzione del nuovo fondo a comprese, di certificare i crediti e ottenere così dal sistema creditizio l’antisostegno dei disoccupati e dei nuclei familiari in difficoltà (come detto cipo delle spettanze. Sul fronte delle entrate la finanziaria 2013 disciplina 12,3 milioni di euro, di cui 4,3 a sostegno degli affitti e del diritto alla le sanzioni per chi viola le prescrizioni stabilite dalla Regione per la costrucasa, 5 di compartecipazione alla spesa dei Comuni per l’inserimento la- zione e l’esercizio di centrali a biomassa, biogas e biometano e riduce vorativo in occupazioni socialmente utili e 2,8 per contrastare le situazioni l’ecotassa a quei comuni che incentivano la raccolta differenziata. Sul di povertà ed emergenza sociale) e 23,1 milioni di euro per lo sviluppo del fronte normativo, la finanziaria 2013, consente di ampliare gli edifici in sistema produttivo, ottenuti accorpando e razionalizzando fondi giacenti zona rurale sino ad un massimo di 800 metri cubi e dimezza a 250 euro presso Veneto Sviluppo. Altre risorse per le aziende, circa 21 milioni di il contributo che le ditte di autonoleggio devono pagare a Regione e Comueuro di cui 15 per lo sviluppo delle aziende polesane, vengono recuperate ni per gli autobus che hanno oltre 15 anni di vita e ne consente la circolasmobilizzando risorse accantonate e non utilizzate in programmi regionali, zione sino a 30 anni dall’immatricolazione senza più distinguere tra autonazionali e comunitari. Analoga operazione è stata fatta anche per soste- mezzi usati per il gran turismo e gli scuolabus. La finanziaria, infine, dà nere progetti turistici innovativi e sinergie tra i diversi comparti per prolun- mandato alla Giunta di predisporre, entro 90 giorni, la ristrutturazione e la gare la stagionalità: le risorse, che ammontano a 6 milioni di euro, vengo- razionalizzazione delle società controllate, anche prevedendo l’uscita della no recuperate dal fondo di rotazione per il turismo istituito nel 2002. Altri Regione da quelle società dove detenga, direttamente o indirettamente, 12 milioni di euro sono destinati alle imprese agricole colpite dalle eccezio- quote minoritarie. E autorizza la Giunta a mettere in vendita palazzo Tornali avversità atmosferiche. Insieme a imprese, famiglie e situazioni di res-Rossini, la sede ausiliaria del Consiglio veneto acquistata nel 2003.
Palazzo Ferro Fini sede del consiglio regionale del Veneto
L’opinione Lucio Tiozzo, Partito Democratico
“chisso dia le dimissioni”
“D
ue - dichiara - sono le svolte cruciali di questo bilancio che non sarebbero mai arrivate senza il pressing del Pd: l’aver recuperato ben 62 milioni di euro dormienti, che stavano Lucio Tiozzo nei cassetti della Regione e di Veneto Sviluppo e che ora vengono messi a disposizione delle imprese. Oltre a ciò, l’aver istituito il Fondo per le emergenze sociali. Su un terzo punto, quello del trasporto pubblico, la partita resta drammaticamente aperta. Riteniamo infatti che il riparto approvato sia illegittimo, in contrasto con la legge regionale vigente. Tanto basta per ritenere doverose a questo punto le dimissioni dell’assessore Chisso: un atto di coerenza che, senza equivoci, gli chiediamo di fare. Chisso infatti - prosegue Tiozzo assieme a Bruno Pigozzo, vice presidente della commissione Trasporti - ha previsto ed inserito una ripartizione di risorse prima ancora che le commissioni competenti, che avevano il compito di determinare i costi standard, i servizi e le tariffazioni minime, avessero chiuso il loro lavoro. In questo modo ha completamente scavalcato un percorso che, per legge, prevede la consultazione degli enti locali, delle aziende di trasporto e della commissione Trasporti. Il risultato è che viene penalizzato pesantemente il servizio su gomma regionale e quello di navigazione per Venezia, che in due anni ha subito decurtazioni per 11 milioni di euro”. Antonio Pipitone, Italia dei Valori
“bilancio insoddisfacente, maggioranZa irresponsabile”
E’
un commento negativo quello che il consigliere regionale dell’IdV, Antonino Pipitone, dà al Bilancio e alla finanziaria regionale Antonio 2013. “Hanno bloccato per settimane il bilancio - scrive in una Pipitone nota l’esponente dipietrista - occupati a litigare per le loro marchette. In sanità tagli drammatici confermati, nel sociale orizzonte nero, nel lavoro si sono recuperati 40 milioni ma solo perché non erano stati utilizzati negli anni passati. Situazioni che stridono con i 400mila euro da spendere in sagre per l’identità veneta o i 500mila concessi dalla Giunta senza colpo ferire per associarsi ad Arteven. Un esempio lampante dell’ipocrisia della maggioranza prosegue Pipitone - è la bocciatura del nostro ordine del giorno che voleva ritirare la delibera che ha tagliato il budget per la sanità privata convenzionata. Il bilancio - sottolinea Gennaro Marotta - è una coperta corta che non ci soddisfa affatto”. Stefano Valdegamberi, Udc
“la finanZiaria regionale non taglia gli apparati”
“S
i è fatto un gran parlare di riduzione dei costi degli apparati e delle strutture - ha spiegato in una nota il consigliere Stefano dell’Udc - razionalizzando gli enti, a partire dai consigli di Valdegamberi amministrazione, ma alla fine, come sempre, si è concluso con un nulla di fatto. Le mie proposte di accorpamento delle Ulss, di abolizione della legge pasticciata sulle unioni dei comuni montanti, dell’accorpamento delle Ater, etc, sono state, una dopo l’altra, rigettate. Anzi, invece di ridurre gli enti se ne sono creati di nuovi: è stata costituita una fondazione e si è diventati soci di una società per la promozione del teatro. Tutto al contrario degli indirizzi sulla spending review. Peccato, un altra occasione persa”.
Dario Bond, Popolo delle Libertà
“lanciato importanti segnali a imprese e famiglie”
“C
ome Pdl avevamo proposto il sostegno ai fondi di solidarietà già nel dicembre scorso – spiegano Dario Bond e PiergiorDario Bond gio Cortelazzo, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale - per questo possiamo dire di aver centrato l’obiettivo. Non si tratta di mero assistenzialismo ma di un insieme di misure di welfare volte al reinserimento lavorativo e al ruolo attivo dei Comuni, che vengono individuati come nuovi centri della solidarietà. Sono poi importanti anche i segnali lanciati al mondo dell’impresa e alle aree più problematiche come il Bellunese e il Polesine”, sottolineano i due esponenti del Popolo della Libertà. “A fine gennaio, in prima Commissione, avevamo auspicato lo “smontaggio” della bozza di bilancio. Oggi, con il lavoro di tutti, possiamo dire di aver fatto un passo avanti, un cambio di mentalità che sarà utile anche per gli anni a venire”.
42 Cultura veneta
Cultura veneta 17
Arte Nel 50esimo della tragedia, un’opera di Cagol invita ad andare oltre
Diga del Vajont: un raggio per nuove prospettive Un lampo, una luce per non dimenticare la tragedia. Un bagliore, che aiuti a smantellare questa grande lapide ancora lì presente di Alain Chivilò paesaggio. Ecco che lungo la strada che porta a Erto e Casso, in un’area parcheggiabile proprio sopra e centralmente la diga, Cagol ha fatto partire un lampo improvviso che ha squarciato la fine della vallata, facendosi osservare anche nella parte terminale dell’area di Longarone. Un messaggio che in questo luogo vuole indicare la ripartenza per un possibile ed effettivo slancio futuro grazie anche all’arte. Ecco una testimonianza dell’artista. La fine del confine (della mente). Una performance europea che parte dalla Diga del Vajont. Il luogo diventa effettivamente centrale perché il destino ha fatto si che s’incontrasse con il mio modo d’intendere l’arte. Il progetto è nato per la Barents Art Triennale di Kirkenes in Norvegia ed è un’idea di arte pubblica. Da questa località, posta sul confine della Russia oltre il circolo polare artico sul Mare di Barents, parte un potente raggio di luce che supera questo difficile confine. Un’idea, se vogliamo semplice, che assume connotati storici, simbolici molto forti. Per svi-
luppare la performance anche in Italia ho pensato a Dolomiti Contemporanee che già avevo apprezzato negli anni passati per il loro agire. In successione dopo un incontro con Gianluca D’Incà Levis, aver visitato il museo presso l’ex scuola di Casso e nel contempo aver visto per la prima volta dal vivo il luogo della diga del Vajont, ho capito che questo progetto doveva essere fatto in questo territorio. L’ambiente ha fatto assumere maggiore importanza imprimendo forti significati: un raggio di luce che oltrepassa e supera la diga nel cinquantenario dal tragico evento. Una luce che vuole decretare una fine del confine inteso nella sua totalità, al fine di non dimenticare la tragedia per immediatamente superarla con un bagliore, che aiuti a smantellare questa grande lapide ancora lì presente che si erge ancora immobile. Cercare dunque di andare oltre a quello che è accaduto perché non lo si può distruggere, bensì è possibile superarlo contemporaneamente attraverso segni simbolici dell’arte di oggi, riuscendo così a
Il grande fascio di luce attraversa la valle, teatro della tragedia che costò la vita a oltre 2.000 persone pensare a un futuro che deve esistere per tutta l’area. Non guardarsi sempre indietro, ma oltrepassare nel ricordo questo confine che è in tutti noi. Un luogo che potrebbe essere inteso come ricerca, stimolo, cultura, arte e situazioni positive. Non una visita di turisti per vedere i resti di una tragedia, bensì una meta per un futuro che non si fermi solo a cinquant’anni fa. Dalla Diga del Vajont alla Tofana di Rozes di Cortina. Dalla Tofana di Rozes parte invece il progetto così com’era stato pensato. Ossia un lungo viaggio verso il nord d’Europa toccando la Germania, la Danimarca fino alla Norvegia. C’è un sottotitolo
al progetto “la fine del confine” che ritengo molto importante: “della mente”. Noi essere umani siamo pieni di confini e questa luce che faccio viaggiare traccerà i cieli per un futuro e un superamento ulteriore. A Cortina voglio dare una visione delle Dolomiti diversa dalla classica iconografia a cui tutti siamo abituati. Montagna che diventa futuro centrale del mondo. Nel 2011 la partecipazione alla Biennale di Venezia. Anche nel 2013? Il progetto di due anni fa è legato a questa luce che irradio ora. Si trattava di evocare e provocare il confine. Quindi una stimolazione per
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ono trascorsi cinquant’anni dal tragico evento del Vajont e tutta l’area conserva e fa traspirare un’aria di pensiero funebre per coloro che vivono, per chi passa vicendevolmente dal Friuli al Veneto e per coloro i quali ritengono la meta “turistica” da visitare. La rabbia, il dolore, la commozione e il rispetto devono essere sempre mantenuti alti, però tutto il territorio è inteso solamente come uno scempio determinato dall’ottusità dell’uomo. Tale ambito è un dato di fatto, però è necessario fare un passo in avanti senza dimenticare. Le potenzialità di ripartenza esistono e l’Arte potrebbe tracciare la via giusta che dalla memoria guarda “oltre”. Da questo concetto parte e si genera la performance artistica dell’artista trentino Stefano Cagol (Trento 1969). Lo scorso 5 marzo è partita la I tappa di un progetto internazionale denominato “La fine del confine (della mente)”. Da una postazione mobile un potente generatore irradia un forte raggio di luce che taglia orizzontalmente il
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44 I nostri esperti AFFARI DI FAMIGLIA Amministrazione di sostegno
Che cos’è? Quando si fa? Nell’interesse di chi?
Care lettrici e lettori, questo mese Vorrei sottoporre alla Vs attenzione una questione che in più di un’occasione mi è stata posta da alcuni di Voi. Mi riferisco all’istituto dell’Amministrazione di Sostegno e a quando è necessario ricorrerVi per tutelare la posizione di un soggetto incapace. Dunque, che cos’è l’amministrazione di sostegno? L’amministrazione di sostegno è un istituto disciplinato dall’articolo 404 e segg del codice civile, introdotto nel 2004 con la Legge n. 6 del 9/01/2004, con cui si vogliono proteggere e tutelare quei soggetti che, per effetto di un’infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Dunque, l’amministrazione di sostegno si presenta, per sua natura, come misura dal contenuto flessibile che si adatta ai diversi gradi di disabilità e ai conseguenti bisogni di protezione di ciascuna persona. Metaforicamente è paragonabile, pertanto, ad un vestito sartoriale che, consentendo di individuare una rete di protezione costruita secondo le esigenze della singola persona non esclude la sua capacità di agire. A questo proposito il giudice tutelare è tenuto ad individuare con precisione gli atti che l’amministratore nominato nell’interesse del beneficiario ha il potere di compiere in nome e per conto di questi una serie di atti ben individuati. Quali sono i presupposti per richiedere l’amministrazione di sostegno? I presupposti sono due: la malattia o la menomazione e l’impossibilità conseguente a tale stato di provvedere ai propri interessi. Affinché la misura possa essere concessa è necessario che sussistano entrambi i presupposti e, in particolare, che il primo sia causa del secondo. L’amministrazione di sostegno si applica quindi alle persone che sono affette da un’infermità o da una menomazione fisica che non le rende in grado, in tutto o in parte o anche temporaneamente, di esercitare i propri diritti o di soddisfare i propri bisogni vitali, rischiando per questo di recare danno a se stesse o di essere danneggiate dai terzi. Di particolare interesse l’ammissibilità dell’amministrazione di sostengo per le persone anziane. Di certo, l’età avanzata non è di per sé una menomazione o un’infermità tale da giustificare una misura di protezione ma può comportare menomazioni fisiche e psichiche che incidono sull’autonomia e che rendono l’anziano non più in condizione di provvedere a se stesso e ai propri interessi nel modo più giusto. Qual’è il procedimento per accedere all’amministrazione di sostegno? La procedura si instaura con un ricorso
che va depositato avanti il giudice tutelare dove la persona interessata ha residenza o domicilio. I soggetti legittimati a proporre ricorso sono rispettivamente il pubblico ministero e i responsabili dei servizi sanitari e sociali (obbligati) ed i parenti, il coniuge, gli affini, i conviventi stabili nonché l’interessato (facoltizzati). Il ricorso potrà essere presentato personalmente oppure con la rappresentanza e la difesa tecnica di un avvocato. La procedura ha tempistiche che, per
la giustizia italiana, potrebbero dirsi fulminee dal momento che il giudice tutelare, una volta raccolte le debite informazioni, emana il decreto con cui istituisce l’amministrazione di sostegno entro sessanta giorni dal deposito del ricorso. Quali sono le principali differenze rispetto all’interdizione e all’inabilitazione? Con questo istituto il legislatore ha messo al centro della tutela la persona, i suoi bisogni e le sue aspirazioni,
differentemente da quanto fatto con l’inabilitazione e, ancor più, con l’interdizione. Per questo, ad oggi, l’amministrazione di sostegno deve essere considerata, in linea generale, la misura di protezione ordinaria mentre l’interdizione e l’inabilitazione rappresentano misure di carattere residuale rispetto alla prima. Nell’amministrazione di sostegno il beneficiario viene sostituito nel compimento di determinati atti e assistito nel compimento di altri atti da
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A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
LA MIA SERIETÀ è la vostra GARANZIA... Dr. Enrico Marcon Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria a pieni voti, ha approfondito la chirurgia orale, la parodontologia e l’implantologia presso le Università di Goteborg e di Liegi e dal 2005 si occupa quasi esclusivamente di riabilitazione implantoprotesica. Quotidianamente si dedica alla Riabilitazione Totale su Impianti a CARICO IMMEDIATO(“il sorriso in un giorno”) con un altissimo tasso di successo. Pratica l’implantologia secondo le tecniche più attuali come ad esempio l’implantologia computer guidata.
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un amministratore, mentre conserva la capacità di agire per tutti gli altri atti mentre nell’interdizione il soggetto interdetto, salvo i c.d. atti minimi della vita quotidiana (es. comprare il giornale, il pane), è sostituito da un tutore nel compimento degli atti che lo concernono. Limitazioni meno estese ma comunque intense operano nel caso dell’inabilitato. Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno può fare testamento? Conservando il soggetto beneficiario la capacità d’agire, non può che discendere la capacità dello stesso di disporre per testamento. Tuttavia, proprio la natura dell’atto di ultima volontà, escluderebbe per lo stesso l’assistenza o la rappresentanza dell’amministratore di sostegno. Tale conclusione, teoricamente corretta, viene ad infrangersi con le particolarità dei casi concreti in cui l’amministrato, a causa dell’infermità che lo colpisce, non è in grado di esprimere in modo compiuto la propria volontà testamentaria o di manifestarla autonomamente e per iscritto (si pensi ai malati di SLA). Per dare una risposta a tali casi, alcuni Tribunali (es. Varese e Forlì), hanno forzato la lettera della legge e, con l’esplicitato intento di tutelare a pieno l’incapace, hanno ammesso la rappresentanza o l’assistenza dell’amministratore o di un curatore nella redazione del testamento. Non v’è dubbio che la soluzione individuata da alcuni tribunali, se da una parte sembra tutelare in via immediata l’incapace dall’altra si espone a numerose critiche e, cosa ancor più importante, espone il testamento a possibili iniziative caducatorie. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
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On The Street (sulla strada)
Stefania Rocca per ActionAid - Foto: Francesco Alesi
• Qual è il colmo per un navigatore solitario? Trovare un clandestino a bordo. • Qual è il colmo per un pacifista? Fare un casino per dormire in santa pace. • Qual è il colmo per un acrobata circense? Tagliare la corda durante il suo numero. • Qual è il colmo per un suonatore di tromba? Suonare la tromba delle scale. • Qual è il colmo per un fotografo? Mettere a fuoco un ghiacciaio. • Qual è il colmo per un miliardario? Esprimersi in parole povere. • Qual è il colmo per un orologiaio? Avere le figlie sveglie. • Qual è il colmo per due persone magrissime? Essere amiche per la pelle. • Qual è il colmo per un pilota di Formula 1? Avere un figlio turbo-lento.
• Qual è il colmo per un sindaco? Avere un’intelligenza fuori dal comune. • Qual è il colmo per Polifemo? Dare un occhio ai figli mentre la moglie va a fare la spesa. • Qual è il colmo per un fabbro? Avere una memoria di ferro. • Qual è il colmo per un falegname? Essere licenziato in tronco. • Qual è il colmo per un computer? Non avere programmi per la sera. • Qual è il colmo per due scheletri? Essere amici per la pelle. • Qual è il colmo di una sarta? Perdere il filo del discorso. • Il colmo per un riccio? Non saper dire battute pungenti. • Qual è il colmo per un dipendente ENEL? Essere in bolletta. • Qual è il colmo per un orologiaio? Avere delle figlie sveglie.
Impariamo l’inglese
ANT (formica) - BEAR (orso) BEE (ape) - CAT (gatto) CHEETAH (ghepardo) CRAB (granchio) CROCODILE (cocodrillo) DEER (cervo) - DOG (cane) DUCK (papera) EAGLE (aquila) FINCH (fringuello) FLY (mosca) - FOX (volpe) FROG (rana) GIRAFFE (giraffa) JELLYFISH (medusa) LIZARD (lucertola) MALLARD (anatra) OWL (gufo) - PIG (maiale) SHARK (squalo) SHEEP (pecora) WHALE (balena) WOLF (lupo) CHIAVE (4) - E’ il re...................................................................................................... Aforismi sull’Amore
Soluzioni: 1) Palazo Pitti; 2) Uffizi; 3) David di Michelangelo; 4) Piazza del Duomo.
I Colmi
• La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, così profondo il mio amore: più te ne do e più ne ho, perché entrambi sono infiniti. • Cosa è l’amore? È la stella del mattino e quella della sera.
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CUCINA
LA RICETTA RAVIOLI CON MAIALINO
CUCINA
INVOLTINI DI CARPACCIO SU PUREA DI ZUCCHINE E MELA INVOLTINI DI CARPACCIO LEGGERO, FARCITI CON PROSCIUTTO COTTO ED UN PO’ DI PANE RUSTICO E CEREALOSO: NON IL PIÙ SCONTATO RIPIENO FILANTE, MA QUALCOSA DI PIÙ COMPATTO E RICERCATO. VERA CHICCA DEL PIATTO È LA SALSINA DI ZUCCHINE E MELA: OLTRE AD ARRICCHIRE L’ESTETICA DELLA PRESENTAZIONE DEL PIATTO, DÀ UNA MARCIA IN PIÙ A QUESTI INVOLTINI, CONFERENDO UNA NOTA DOLCINA E CREMOSA.
INGREDIENTI 1,5 KG MAIALINO, PEPE NERO, GINEPRO, CANNELLA. PER LA SALSA: CAROTE, SEDANO, CIPOLLE,TIMO, MADERA E OSSA DI MAIALE
PER I CONTORNI: LARDO, PUREA DI PATATE, CIPOLLOTTO. ESECUZIONE TAGLIARE A PEZZI IL MAIALE, METTERLO A MARINARE 24 ORE CON SALE GROSSO, PEPE E GINEPRO. IL GIORNO DOPO LAVARLO ACCURATAMENTE, ASCIUGARLO E DISPORLO IN UNA PLACCHETTA D’ALLUMINIO CON LE SPEZIE, COPRIRLO INTERAMENTE CON LO STRUTTO E CUOCERLO PER CIRCA 10 ORE A 115°. PRIMA DI SERVIRE SCOTTARE IN FORNO FINO A RENDERE CROCCANTE LA PELLE. PER LA SALSA: TOSTARE LE VERDURE, COPRIRE CON MADERA E RIDURRE A METÀ, AGGIUNGERE IL FONDO DI MAIALE O DI VITELLO E PASSARE IL TUTTO AL COLINO, MONTARE AL BURRO PRIMA DI SERVIRE. PER LE GUARNIZIONI: PREPARARE I RAVIOLI DI LARDO RIPIENI DI PUREA DI PATATE. PRIMA DI SERVIRE SCALDARE LA SALAMANDRA. AFFETTARE LE PATATE E CHIUDERLE TIPO ROMBO CON UN PEZZO DI CIPOLLOTTO
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INGREDIENTI PER 8 INVOLTINI: PER GLI INVOLTINI: 465G CARPACCIO DI VITELLONE 95G PROSCIUTTO COTTO A FETTE 15G PANE AL FARRO E CEREALI 1/2 DADO CUORE DI BRODO ALLE VERDURE MAGGIORANA AGLIO IN POLVERE BRANDY
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SALE, PEPE NERO
PER LA SALSA: 1 ZUCCHINA 95G MELA GIALLA 1 CUCC.NO MIELE D’ACACIA SALE, PEPE BIANCO
I CONSIGLI DI PAOLO
KAROL
INGREDIENTI :
INGREDIENTI:
6/10 VODKA RUSSKY, 2/10 CORDIAL CAMPARI, 2/10 BANANA BOLS, CUCCHIAINO DI GELATO SI PREPARA NELLO SHAKER CON GHIACCIO. SI SERVE NELLA COPPA COCKTAIL. DECORARE CON UNO SPRUZZO DI SCIROPPO DI ROSA FABBRI. DI COLORE BIANCO OPACO CON SFUMATURE ROSA E CON RIFLESSI GIALLASTRI, HA PROFUMO DI LIMONE E FRUTTA TROPICALE. IL GUSTO È CALDO, DOLCE, MORBIDO, QUASI VELLUTATO PER CONSISTENZA. GLI AROMI SONO QUELLI DEL GELATO AL LIMONE, DEI LAMPONI MATURI CON SPLENDIDRE SENSAZIONI DI MACEDONIA TROPICALE. AL LIMONE.
PAOLO MARANI
INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT
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DISTRIBUIRE SULLE FETTINE DI CARPACCIO IL PROSCIUTTO ED UN PEZZETTO DI PANE; ARROTOLARE A FORMARE GLI INVOLTINI. SCALDARE IN UNA PADELLA UN FILO D’OLIO CON L’AGLIO IN POLVERE, METTERE LA CARNE ED INSAPORIRE CON IL DADO, LA MAGGIORANA ED IL SALE. PORTARE A COTTURA BAGNANDO CON IL BANDY. TAGLIARE LA ZUCCHINA E LA MELA A DADINI MOLTO PICCOLI, CUOCERLE ASSIEME IN UN PENTOLINO INSAPORENDO CON IL MIELE, SALE E PEPE. QUANDO SI SARANNO COTTE, SCHIACCIARLE CON UNA FORCHETTA, FINO A FORMARE UNA PUREA ANCORA GRUMOSA. DISTRIBUIRE SUL FONDO DEL PIATTO LA PUREA, ADAGIARVI POI GLI INVOLTINI E SPOLVERARE DI PEPE NERO. MANUELA E SILVIA BIZZO
48 Oroscopo ARIETE 21/03 AL 20/04
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FASCINO VI ATTENDONO MOMENTI MAGICI. INSIEME DA ANNI OPPURE DA POCHI MESI SENTIRETE LE EMOZIONI FORTI COME ALL’INIZIO · S ALUTE SCEGLIETE DI FAR TORNARE IN SCENA LA PALESTRA, UN TEMPO CHE VI DEDICHERETE E CHE FARÀ MOLTO BENE AL VOSTRO CORPO
TORO
DAL 21/04 AL 20/05
ASCINO LA PASSIONE ARDE CREPITA, ATTENTI A NON BRUCIARVI SPECIE CON LE INEDITE TRASGRESSIONI CHE VI ATTENDONO DIETRO L’ANGOLO · S ALUTE IL BUON UMORE VA E VIENE E LE GAFFE SONO DIETRO L’ANGOLO. VI FAREBBE BENE FARE ATTIVITÀ ALL’ARIA APERTA
Oroscopo CON LA PRIMAVERA ARRIVA IL DISGELO DEL CUORE CHE PROFUMA DI PANE ED ERBA BAGNATA
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
FASCINO I PIANETI VI A I U TANO E AVRETE PIÙ FACILITÀ AD AFFRONTARE DISCORSI DIFFICILI. INTANTO L’INTIMITÀ RAGGIUNGE LE STELLE · S ALUTE EVITATE ATTEGGIAMENTI MANIACALI DI SALUTISMO. TROVATEVI LO SPAZIO GIUSTO PER IL RELAX E IL BENESSERE GENERALE
CANCRO 22/06 22/07
FASCINO VI ATTENDONO GIORNI DI CONFLITTI INFUOCATI ED EROS BOLLENTE. L’UNO NON ELIMINA L’ALTRO. SERVE TEMPERANZA · SALUTE PURTROPPO, NONOSTANTE NE AVRESTE ESTREMO BISOGNO, LO SPORT RESTA UN MIRAGGIO. CENTELLINATE LE ENERGIE
FASCINO DISATTENZIONI MANCANZE DEL VOSTRO PARTNER VI MANDANO IN TILT E VI SPINGONO AD ALZARE UN MURO PERICOLOSO · S ALUTE SARETE PREDA DEL NERVOSISMO E DELLA MANCANZA DI ENERGIE. FATE DI TUTTO PER SCUOTERVI E TRASCINARVI IN PISCINA
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FASCINO ACCANTONATE I CALCOLI E APRITE LE PORTE ALL’ISTINTO: L’AMORE VE NE SARÀ GRATO. LA PASSIONE LANGUE RIACCENDETE IL FUOCO · S ALUTE LIBERATEVI DA QUALCHE VIZIO DI TROPPO E IMBOCCATE UNA VIA SALUTISTA SENZA, PERÒ, FARNE UNA MANIA. MENTE IPERATTIVA
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FASCINO ALL’ORIZZONTE VI ATTENDE UN PASSO IMPEGNATIVO, TROVATE IL TEMPO PER MEDITARE E DECIDERE QUALE SCELTA FARE · S ALUTE NON VI MANCA IL DINAMISMO CHE VI RENDE OTTIMI ATLETI. NON DIMENTICATE PERÒ DI STACCARE LA SPINA A TEMPO DEBITO
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